Brevi dal mondo
Partito lo shuttle Atlantis CAPE CANAVERAL (FLORIDA) – Al via la missione spaziale dello shuttle 'Atlantis' che è decollato dalla base di Cape Canaveral, in Florida. A bordo sei astronauti che dovranno trasportare alcuni pezzi di ricambio nella stazione spaziale internazionale. La missione dell’Atlantis durerà 11 giorni durante i quali sono previste tre passeggiate spaziali per operare all’esterno della stazione spaziale internazionale.
Nucleare, dubbi di Aiea sull’Iran MOSCA – Iran sempre più isolato a livello internazionale per il suo controverso programma nucleare: all’indomani del monito di possibili sanzioni lanciato all’unisono dai presidenti americano e russo Barack Obama e Dmitri Medvedev, ieri l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) chiede «ulteriori chiarimenti» a Teheran contestando tempi e scopi del secondo sito di arricchimento dell’uranio vicino a Qom e sollevando sospetti sull'esistenza di altri siti nucleari. Mosca, invece, frena ancora sulla prima centrale nucleare iraniana, quella di Bushehr, che non sarà avviata entro fine anno, contrariamente a quanto previsto. Il presidente Mahmud Ahmadinejad non arretra, dichiarando che i diritti di Teheran al nucleare «non sono negoziabili».
Mediaset, premier a processo il 18 gennaio MILANO – Partenza poco sprint per il processo a Silvio Berlusconi imputato di frode fiscale nell’inchiesta sui presunti fondi neri creati da Mediaset attraverso la compravendita dei diritti televisivi. Mentre lapolitica discute dell’opportunità di accorciare i processi, i legali del premier chiedono e ottengono dai giudici di rinviare l'udienza al 18 gennaio a causa del legittimo impedimento del Cavaliere, fino ad allora, a essere presente in aula. Nessuna polemica nel giorno che segna la ripresa dopo la bocciatura del Lodo Alfano.
Martedì 17 novembre 2009
Documenti e appunti che il capomafia ha cercato di occultare ai carabinieri
Raccuglia, si studiano i “pizzini” del boss Gli investigatori lo hanno preso seguendo i “postini” che facevano la spola
Raccuglia in manette
PALERMO – Una trentina di «pizzini» scritti a mano. Alcuni con nomi e, accanto, cifre: certamente una sorta di contabilità del pizzo. Un block notes con la copertina rossa fitto di annotazioni. E, segnati in un foglietto, i giorni delle vacanze scolastiche per le festività natalizie: date, secondo gli inquirenti, dei prossimi incontri con la moglie e i due figli. Documenti e appunti personali che Mimmo Raccuglia, detto il veterinario, boss di Altofonte finito in carcere, domenica, dopo 13 anni di latitanza, custodiva
gelosamente. E che ora vengono spulciati dagli agenti della polizia Scientifica che li stanno repertando. Il materiale, definito «molto interessante» dagli investigatori era conservato in uno zaino che il capomafia ha cercato di «salvare». Nella brevissima fuga accennata domenica sera, ha lanciato la borsa dalla finestra. Un tentativo vano visto che il «patrimonio» del boss è finito tra i piedi degli agenti che circondavano la casa di via Cabasino, a Calatafimini, ultimo covo del numero due di Cosa nostra. E proprio se-
guendo i «pizzini» gli agenti della Catturandi e dello Sco sarebbero arrivati al «veterinario». Tenendo sott'occhio otto «postini», che si muovevano tra Camporeale e Altofonte, incaricati di portare la corrispondenza diretta e inviata da boss, la polizia ha individuato il covo di Calatafimi. Un modesto appartamento – unico «lusso un tapis roulant e un attrezzo per il potenziamento degli addominali – al quarto piano di una palazzina disabitata nella cintura del paese. Lara Sirignano
Il famoso colonnello di Parma protagonista di tante inchieste scottanti
Indagato Garofano dei Ris Falso, peculato, truffa allo Stato e abuso d’ufficio, le ipotesi di reato PARMA – Falso, peculato, truffa ai danni dello Stato, abuso d’ufficio: sono quattro le ipotesi di reato su cui sta lavorando la procura di Parma in relazione all’inchiesta che coinvolge Luciano Garofano, l’ex comandante del Ris dei carabinieri di Parma. Il diretto interessato oggi spiegherà la propria versione dei fatti in una conferenza stampa, per cercare di difendersi da quelle che ha definito «accuse che fanno molto male». Il capo della procura parmigiana Gerardo Laguardia ha confermato le ipotesi di reato alla quale si sta lavorando. «Ipotesi per certi versi
provvisorie – ha però precisato – in attesa di avere una informativa specifica e definitiva. Il colonnello non è stato convocato per un interrogatorio che allo stato non avrebbe senso». L’inchiesta, insomma, è ancora agli albori ed è «prematuro esprimere qualunque tipo di valutazione». La prima denuncia presentata dall’avvocato Taormina risale ad un paio di anni fa. Il tribunale militare aprì un’inchiesta sul colonnello Garofano (che in questi giorni ha lasciato l’Arma) non ravvisando però la commissione di reati che potessero rientrare sotto la sua
competenza. «A giugno – ha spiegato Laguardia – gli atti sono stati trasmessi a Parma e noi abbiamo aperto un fascicolo». Garofano è l’unico iscritto nel registro degli indagati per una vicenda che ruota intorno ad alcune consulenze di cui è stato incaricato, in qualche caso in qualità di 'persona fisica', non di ufficiale superiore dell’Arma. In attesa della conferenza stampa di oggi, quando Garofano - secondo i suoi legali Eraldo Stefani e Daniele Carra - «chiarirà tutti gli aspetti che riguardano la vicenda e risponderà a tutte le domande che gli saranno rivolte», l’Arma dei Carabinieri ha confermato, attraver-
so l’ufficio stampa «stima e apprezzamento per le qualità professionali e personali del generale Garofano e dei militari del Ris di Parma». I carabinieri del reparto, proseguono all’ufficio stampa, «operano con incarichi di consulenza e perizia conferiti anche a titolo individuale dall’autorità giudiziaria, secondo le regole fissate dal codice di procedura penale e dalla disciplina interna per l’uso delle strumentazioni dell’Amministrazione. L'Arma è impegnata al fianco dell’autorità giudiziaria di Parma per chiarire ogni dettaglio della vicenda». Letizia Bianco
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2 In Italia e nel Mondo
Iran, sparito un generale forse è in Israele
I ministri dell’Ambiente stanno lavorando per preparare la conferenza di Copenaghen
Clima, l’Ue non si rassegna al fallimento BRUXELLES – Un accordo «cifrato» e politicamente «vincolante»: sono questi i due fronti su cui Bruxelles incita i partner mondiali a lavorare per raggiungere un accordo operativo al vertice di dicembre a Copenaghen sul clima. Insomma, l’Europa non intende gettare la spugna e cedere al pessimismo divampato all’indomanidel summitdeipaesi dell’Asia e del Pacifico a Singapore i cui risultati sembrano allontanare l’ipotesi di un accordo globale.Così a Bruxelles, come a Copenaghen dove si è tenuta ieri la consultazione ministeriale preparatoria informale della conferenza Onu sull'Ambiente di dicembre, la Commissione europea ha ribadito che l’obiettivo dell’Europa, pur
realistico, resta «ambizioso» e che è fondamentale «continuare i negoziati fino all’ultimo momento dell’ultimo giorno». A Bruxelles, la portavoce della Commissione europea, Pia Ahrenkilde Hansen, ha spiegato che si lavora per raggiungere «un accordo globale che entri in vigore rapidamente e che possa portare i principali attori in causa ad assumere impegni concreti sia in materia di riduzione delleemissioni, siainmateria dicontribuzione finanziaria». Più in particolare, ha aggiunto, «lavoriamo ad un accordo operativo che potrebbe farci avanzare rapidamente verso un accordo giuridicamente vincolante che resta il nostro obiettivo».
A Copenaghen, al termine della prima giornata di lavori a porte chiuse dei ministri dell’ambiente di 44 paesi – per l'Italia è presente il ministro Stefania Prestigiacomo – la portavoce del commissario europeo all’ambiente, Barbara Helfferich, ha riconosciuto «che i tempi ormai sono stretti e non sarà possibile mettersi d’accordo su un Trattato internazionale dettagliato e completamente finito a Coopenaghen». Tuttavia, ha spiegato all’Ansa, «l'obiettivo finale resta un accordo robusto e operativo che possa aprire la strada a quel Trattato internazionale da finalizzare rapidamente subito dopo il raggiungimento dell’accordo». Si sta lavorando, in particolare, su
Stefania Prestigiacomo
un accordo che fissi un termine per la finalizzazione dei negoziati per un trattato legalmente vincolante che avrebbe come obiettivo di limitare l’aumento della temperatura a 2 gradi. E questo, il più presto possibile nel 2010. Florence Ciomei
Coraggioso discorso a Shangai a un selezionatissimo gruppo di studenti
TEL AVIV – Uno dei più misteriosi generali iraniani, da 20 anni protagonista di mille vicende riservate dal Libano all’Iraq, dall’Iran alla Siria, polarizza l’attenzione degli israeliani dopo che domenica un sito web iraniano, Alef, ha sostenuto che questi sarebbe caduto nelle mani del Mossad dopo essere stato rapito nel 2007 in Turchia. La notizia è stata ripresa con evidenza da Maariv: il tabloid non sembra in grado di svelare la sua sorte, ma non esclude che possa essere effettivamente custodito in una installazione segreta nel nord di Israele.
La legge Ronchi verso il “sì”
Chi governerà l’acqua? Il presidente Usa parla di libertà ai futuri leader cinesi Tocca ai privati
Obama: «No alla censura»
SHANGHAI – Diritti umani, protezione delle minoranze etniche e religiose, libertà di espressione, abbattimento della Grande Muraglia di fuoco, ovvero della censura di Internet, parità di trattamento tra uomini e donne: rispondendo alle domande di 500 selezionatissimi studenti cinesi a Shanghai, il presidente Barack Obama ha toccato ieri gran parte delle questioni più scottanti per le autorità di Pechino. Che, proprio per questo, si sono ben guardate dal trasmettere in Tv l’incontro al Museo delle Scienze e della Tecnologia di Shanghai tra l’inquilino della Casa Bianca e «i futuri leader cinesi». L’amministrazione Obama invece teneva a dare la massima pubblicità all’evento, che infatti è stato trasmesso in diretta sul sito Web della Casa Bianca (la Cina ha 350 milioni di utenti Internet). Prima di rispondere alle otto domande fatte dagli studenti (quattro erano giunte via web) il presidente Obama ha fatto una breve storia dei rapporti tra Washington e Pechino parlando di «battute d’arresto e sfide nel corso degli ultimi 30 anni» ma anche di «cooperazione: non è scritto nel destino che dobbiamo essere avversari». Ed ha ripetuto il concetto, già espresso a Tokyo, che «una Cina prospera è un vantaggio per tutti». Quando è stata la volta di criticare le autorità cinesi per le restrizioni alla libertà di espressione e le violazioni dei diritti umani lo ha fatto nel modo più soft possibile, misurando con cautela le parole e sottolineando che l’America non vuole dare lezioni a nessuno. «Non cerchiamo di imporre alcun tipo di go-
L’incontro di ieri fra Barack Obama e gli studenti cinesi a Shangai
verno ad alcuna nazione – ha detto Obama – Ma siamo convinti che le libertà di espressione e di religione (e di accesso all’informazione e di partecipazione politica) siano diritti universali che dovrebbero essere disponibili per tutte le persone, incluse le minoranze etniche e religiose. Questo vale per gli Usa, per la Cina e per qualsiasi altra nazione». L’unica delle otto domande scelta dagli americani riguardava un tema molto sentito in Cina e soprattutto dai giovani che componevano la platea: le censura di Internet, ovvero 'the Great Fire Wall' (espressione che in inglese evoca tanto la
Grande Muraglia quanto i programmi 'firewall' che proteggono i computer dalle intrusioni esterne). Qui Obama ha dato la risposta più articolata. Premesso che «sono sempre stato un forte sostenitore di un accesso aperto a Internet, sono un grosso sostenitore della non-censura», si è lanciato in una appassionata difesa del diritto di critica girando abilmente il discorso in chiave Usa anche se le critiche implicite erano tutte rivolte in realtà a Pechino: «Ci sono occasioni in cui sarei tentato di desiderare che il flusso di informazioni non fosse così libero perchè si traduce in una montagna di critiche per il mio operato. Ma
questo rende più forte la nostra democrazia e fa di me un leader migliore perchè mi obbliga ad ascoltare opinioni che preferirei non sentire». Rispondendo alle altre domande Obama ha detto di considerare ancora Al Qaida la minaccia maggiore per gli Stati Uniti ed ha spiegato che la guerra in Afghanistan è nata proprio perchè questo era stato il paese scelto come base dal gruppo terrorista responsabile dell’11/9. Ad una domanda sulla politica Usa su Taiwan, infine, Obama ha risposto di «sostenere pienamente la politica di una sola Cina» e di non voler mutare tale approccio. Cristiano Del Riccio
Pigalle vende l’anima bohémienne: sarà trendy DIVENTERÀ la Notting Hill di Parigi, un posto alla moda, trendy, e probabilmente costoso. O forse assomiglierà alle famose 'ramblas', ilcentro della'movida' di Barcellona tra locali di tendenza e negozietti glamour. Pigalle,storico quartiere popolare, a luci rosse, della capitale francese, ai piedi della collina di Montmartre, patria del can-can e delle prostitute immortalate da Toulouse-Lautrec, ha venduto l’anima 'bohemienne' alle leggi di mercato e alla modernità. Via i sex shop, le lucciole, i cabaret e i night club: verranno sostituiti da ristoranti di lusso amati da vip e trendsetter
Preso “stalker”, violentò donne da 68 a 93 anni
Belen fermata alla frontiera come quelli della famiglia Costes (ne sorgerà presto uno al posto del cafè La Cigale). E i pittoreschi caffè-tabacchi stile Amelie Poulain saranno via via soppiantati da catene tipo Starbuck's. Perfino il Moulin Rouge ha deciso di rifarsi il look per restare al passo con i tempi.
ROMA – La legge che privatizza l’acqua chiama in causa anche regioni ed enti locali, per il ruolo che svolgono nella gestione dei servizi idrici. L’articolo 15 del decreto Ronchi, ormai alle battute finali alla Camera, cambia le regole del gioco per le società che operano nel settore, prevedendo tra le altre cose che la quota di capitale in mano pubblica scenda sotto il 30%, lasciando spazio ai privati. Una novità che da una parte fa gola a molte utility, interessate ad allargare il proprio business nel settore del cosiddetto oro blu, dall’altra pone interrogativi agli enti pubblici che detengono quote nelle società. Le reazioni politiche non sono mancate. Ma la situazione appare tutt'altro che uniforme. Chi nelle ultime settimane si è fatto portavoce di una battaglia contro la legge è stato Nichi Vendola. Il governatore della Puglia, infatti, ha già annunciato che ricorrerà alla Corte Costituzionale impugnando il provvedimento. Nel contempo i tecnici regionali appronteranno un testo che punta a trasformare la società Acquedotto pugliese da Spa a società di diritto pubblico. «La Puglia – fa notare però Renato Drusiani, direttore dell’area idricoambientale di Federutility, l'organizzazione che riunisce le 550 aziende che operano nell’acqua e nell’elettricità – è un caso a sè, in Italia e in Europa». Se in altre realtà regionali, infatti, operano più soggetti e sono diffuse società miste, le quote di Acp sono pressochè al 100% di proprietà della Regione Puglia (un 5% fa capo alla Basilicata). L’applicazione della nuova legge in arrivo, quindi, sconvolgerebbe l’assetto societario. Quanto alla lettura delle ricadute, dipende da che parte le si guarda. Vendola, lo ha detto chiaramente, teme un freno agli investimenti e un aumento delle tariffe. Situazioni simili a quella pugliese, ma solo in parte, in Calabria e Sicilia, dove è una società regionale a gestire l'acqua. Ma la quota in mano pubblica è molto più bassa e i privati hanno già una compartecipazione. Siciliacque è al 25% delle Regione, al 75% di soci industriali. Sorical, al 53% della Regione e al 47% del colosso francese Veolia. Sulla carta, quindi, l’interesse a osteggiare la legge non c'è. Daniela Navi
FERMATA alla frontiera con il permesso di soggiorno scaduto. E' questa l'ultima disavventura di Belen Rodriguez, incappata nei severi controlli della dogana di Como-Brogeda. Dopo aver verificato i documenti, gli agenti le hanno impeditodientrare interritorioel-
vetico. La showgirl argentina, che sabato sera era attesa in una discoteca insieme al fidanzato Fabrizio Corona, ha dovuto disertare l'appuntamento. Per la popolare coppia, si tratta del secondo episodio da fuorilegge in pochi giorni, sempre nel Canton Ticino.
E' STATOarrestato e incriminato l'uomo, soprannominato 'the night stalker' – 'il cacciatore della notte' – che per 17 anni avrebbe compiuto una serie di stupri, aggressioni a sfondo sessuale e stupri quasi tutti ai danni di donne anziane, ma anche uomini, nel sud-est di Londra. Delroy Grant, 52 anni, padre di quattro figli, con una moglie malata di sclerosi multipla, è stato formalmente incriminato dai magistrati di Greenwich che per il momento gli hanno contestato cinque stupri, sei aggressioni e 11 violazioni di domicilio. I reati di cui si ritiene Grant si sia
macchiato sono 108, quasi tutti perpetrati di notte, quasi tutti ai danni di donne anziane, che avevano dai 68 ai 93 anni e che venivano attaccate nelle loro abitazioni. Sul 'cacciatore della notte' era stata messa una taglia da 40.000 sterline.
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In Italia e nel Mondo 3
Martedì 17 novembre 2009
Martedì 17 novembre 2009
Il fatto del giorno: Clima, stop di Usa e Cina L’ipocrisia si consuma nei mari del Sud
Dalle promesse alla realtà
Se si decide di non decidere
dal commento di Paolo Valentino
dall’analisi di Vittorio Zucconi
dal commento di Vittorio Emanuele Parsi
La Grande Ipocrisia sul clima si consuma nei Mari del Sud. Di fronte alla proposta danese di applicare la lezione di Tacito al vertice di Copenaghen, facendone un deserto e chiamandolo pace, Barack Obama si vuole saggio e consiglia ai leader del mondo di non permettere che il «meglio sia nemico del bene». Il bene sarà dunque un ossimoro, un accordo senza accordo, il preambolo politico che lascia però aperto l’esercizio sulla riduzione dei gas serra, affidando ai futuri negoziati i troppi nodi irrisolti. Aveva altre scelte, il presidente americano? Nove anni dopo la fine dell’Amministrazione Clinton, Obama si ritrova prigioniero di un rovello simile a quello che paralizzò Al Gore. [...].
"Avrebbe potuto prendere il toro dell'inquinamento globale per le corna a Copenaghen e invece lo ha scansato" fremono contro Obama gli ambientalisti del Wwf, aggiunti da ieri alla sempre più lunga lista internazionale dei delusi dal carismatico "profeta del cambiamento" che in 10 mesi di presidenza sembra avere cambiato poco. La sua rinuncia a fare del vertice Onu in Danimarca sull'ambiente, in dicembre, la affermazione definitiva del nuovo corso americano sul clima, e la notizia che il presidente oggi occupato a parlare di vile moneta e di mercati con i cinesi, neppure si scomoderà a parteciparvi visto che nessun trattato concreto ne uscirà oltre i soliti "impegni politici" sta seminando lo sconforto [...].
Decidere di non decidere è, in politica, una prassi antica e consolidata. Ma non si era mai visto decidere in anticipo che nessuna decisione vincolante possa essere adottata nemmeno in un appuntamento ancora da venire eppure da tempo programmato. Tanto più su un problema di cui, ogni giorno, si continua a ribadire la gravità e l’urgenza. Altro che «politica dell’annuncio». Qui siamo al paradosso per cui l’unico modo per far rimanere una questione all’ordine del giorno dell’agenda dei vertici internazionali è quello di rassicurare i recalcitranti che nessuna pressione eccessiva sarà esercitata nei loro confronti. [...].
La migliore di oggi
La frenata
Obama il verde scarica gli ambientalisti
dall’articolo di C. del Riccio
dal commento di Carlo Lottieri
Il dibattito sui grandi temi economici si è visto rubare la ribalta al vertice Apec di Singapore da altri temi di attualità: una riunione a sorpresa sul clima ha sepolto la speranza di un accordo globale a Copenaghen, un incontro bilaterale tra il presidente americano Barack Obama e il presidente russo Dmitri Medvedev si è concluso con la minaccia di sanzioni per l'Iran, un vertice tra Obama e i dieci leader dell'Asean ha visto una richiesta diretta del presidente Usa alle autorità birmane di liberare subito la Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi. [...].
Dal vertice Apec - che ha riunito i governanti dei Paesi del Pacifico e quindi alcune tra le maggiori realtà dell'Asia e dell'America - nonè uscito alcun consenso sui temi della conferenza sul clima che si terrà a Copenhagen fra tre settimane. Al contrario, si è deciso che nella capitale europea si sottoscriverà una generica intesa politica, ma ogni attuazione (a partire dal dimezzamento delle emissioni entro il 2050) è rinviata nel tempo. Si parla ora di un vertice che si terrà forse a Città del Messico, ma intanto è chiaro che si va verso un compromesso al ribasso soprattutto grazie all'intesa siglata da Cina e Stati Uniti. In tale
Le analisi in patria
quadro, gli ecologisti ovviamente sono insoddisfatti. In una nota, il Wwf sottolinea che «all'Apec si è parlato troppo di rinvii e di quello che non sarà fatto a Copenhagen. Non sembra una strategia intelligente per vincere la lotta al cambiamento climatico». Copenhagen sarà insomma l'ennesima tappa intermedia e non già, come l'Europa avrebbe voluto, la conclusione trionfale di una battaglia che da tempo il nostro continente combatte in prima linea. In questo senso appaiono eloquenti gli stessi interventi delle ultime ore del presidente Usa, poiché nelle sue parole c'è più spazio per l'esigenza di liberare Aung San Suu Kyi o per il pericolo nucleare nord-coreano [...].
dall’articolo di Piero Fornara
Bicchiere mezzo pieno, o bicchiere mezzo vuoto? Giunti a metà del lungo viaggio di Barack Obama in Oriente, le analisi in patria erano ieri molto divergenti: c’è chi ha liquidato come un bicchiere mezzo vuoto l’accordo di compromesso sull’ambiente raggiunto a Singapore fra i Paesi dell’Apec, e chi si accontentava che si fosse per lo meno evitato il fallimento anticipato del summit di Copenaghen in dicembre. E se la Casa Bianca ha definito un successo che Obama e il collega russo avessero raggiunto un’intesa perla ripresa del negoziato ”Start”sui tagli alle testate nucleari, qualche commentatore ha invece sostenuto che si è trattato di un compromesso annacquato in cui troppe cose non verranno chiarite. E poi c’è stato chi si è lamentato che Obama avesse sì difeso la leader birmana Aund San Suu Kyi, chiedendone la liberazione, ma che la richiesta fosse stata fatta solo privatamente [...].
Non può esserci sicurezza alimentare senza sicurezza climatica»: lo sostiene il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon intervenendo all'apertura del vertice Fao sulla sicurezza alimentare: «L'evento di oggi è fondamentale – spiega Ban – E lo stesso sarà la conferenza sui cambiamenti climatici il mese prossimo a Copenaghen». In quell'occasione, per il segretario generale delle Nazioni Unite, servirà «un accordo globale che fornisca solide fondamenta a un trattato legalmente vincolante sul cambiamento
Taglio basso
Per Gheddafi festa in villa con duecento ragazze Sono il chador nero di Azan Al Sadat Farahi e le stranezze del leader libico Muammar Gheddafi a conquistare i riflettori di Roma nella giornata che precede l'apertura ufficiale del vertice Fao sulla sicurezza alimentare, prevista per oggi. La moglie del presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad è intervenuta ieri all'incontro delle first ladies dei paesi non allineati capitanate da Suzanne Mubarak, riunite per sottolineare l'importanza del ruolo femminile nell'agricoltura e nello sviluppo. Alle sue colleghe Farahi ha offerto i programmi educativi iraniani come modello: l'appoggio all'allattamento infantile, la diffusione di microprestiti, l'invio di cibo da parte del governo specificamente destinato a donne e bambine. Del tutto diverso invece l'approccio del presidente libico: Gheddafi, arrivato ieri pomeriggio a Roma, ha partecipato in serata ad una grande festa nella residenza dell'ambasciatore libi-
dall’articolo di M. Molinari
Rinvio di almeno un anno per l’intesa sul clima, duro monito all’Iran e la prima stretta di mano con il capo della giunta militare birmana. La tappa di Barack Obama a Singapore per il summit dell’Apec - il forum dei 21 Paesi del Pacifico lascia sullo sfondo le convergenze su un mercato unico regionale perché ad imporsi sono gli eventi che avvengono a margine dei lavori. Il primo è una colazione nella quale si tenta un’intesa sulla difesa del clima in vista dell’imminente conferenza di Copenhagen. Assieme ai capi di Stato e di governo del Pacifico siede anche il premier danese Lars Loekke Rasmussen, arrivato all’ultim’ora [...].
Giannelli sul Corriere
«Senza accordo nessuna sicurezza alimentare»
dall’articolo di Anna Guaita
dall’articolo di F. Caferri e M. E. Vincenzi
L’intesa rinviata
co. A fargli compagnia 200 ragazze, le prime delle 500 reclutate da una agenzie di Via Veneto specializzata in "hostess di buona famiglia". Le giovani, fra i 18 e i 35 anni, alte, ben vestite ma non scollate, secondo i dettami dell'agenzia, si sono presentate ieri sera in un hotel romano, per poi essere scortate alla residenza. Per loro, oltre ad un regalo, un compenso di 50 euro "netti". A quanto pare, la richiesta di incontrare ragazze italiane era venuta dallo stesso leader, che avrebbe espresso il desiderio di "discutere dei loro problemi": i suoi collaboratori romani, nell'imbarazzo, si sarebbero rivolti all'agenzia. Dopo la festa, Gheddafi sarà oggi uno dei protagonisti della mattinata di inaugurazione del vertice. Il direttore generale della Fao, Jacques Diouf aprirà i lavori seguito dal Papa, dal segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon e da numerosi capi di Stato e di governo da tutto il mondo. [...]. da La Repubblica
climatico». All'indomani dell'intesa fra il presidente americano Barack Obama e il leader cinese Hu Jintao che ha frenato i progetti dell'Unione europea sui tagli ai gas serra, Ban Ki-moon ha aggiunto: «Dobbiamo ridurre le emissioni» che provocano l'effetto serra «dobbiamo mantenere l'aumento della temperatura globale sotto i 2 gradi centigradi, dobbiamo aiutare i più vulnerabili ad adattarsi» ha proseguito il segretario generale dell'Onu, invitando i leader mondiali a trovare una soluzione per le questioni politiche fondamentali che stanno al cuore di un accordo globale sul clima.
Secondo Ban, il vertice Fao si questa settimana, la riunione del mese prossimo sui cambiamenti climatici e il summit del settembre 2010 sugli Obiettivi del Millennio dovranno «definire un'unica visione globale». La crisi finanziaria di oggi, che segue quella alimentare dell'anno passato, «è una sorta di monito: un campanello d'allarme per domani». Nel suo intervento alla Fao il segretario generale dell'Onu ha evidenziato come «l'impennata dei prezzi alimentari ha provocato l'anno scorso tumulti e rivolte nei Paesi poveri e spinto nella fame milioni di famiglie, con un costo umano enorme». [...].
La fotografia Jacarta, Studenti indonesiani in protesta contro la mafia (Ansa)
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Vertice Fao. La fame nel mondo: una vergogna senza precedenti dall’intervento di J. M. Barroso
La sicurezza alimentare, la biodiversità e i cambiamenti climatici sono i temi al centro del vertice Fao che inizia oggi a Roma e che si concluderà mercoledì. Come collettività, stiamo fallendo nella lotta contro la fame nel mondo. Attualmente, sono oltre un miliardo, sul nostro pianeta, le persone che non dispongono del cibo necessario per soddisfare il fabbisogno alimentare giornaliero di base; e nei paesi in via di sviluppo la situazione peggiora giorno dopo giorno. Si tratta, soprattutto e come prima cosa, di una vergogna sul piano morale. Com'è possibile che nel XXI secolo, dopo aver viaggiato sulla Luna, non siamo in grado di sfamare la popolazione della Terra? I politici devono peraltro rendersi conto che il fenomeno della fame nel mondo è collegato agli effetti della crisi economica e ai cambiamenti climatici in corso, una situazione, questa, che getta lun-
Jose Manuel Barroso
ghe ombre sulla comunità mondiale. A essere onesti, i leader mondiali hanno già fornito una risposta. Di recente, al G-8 dell'Aquila, ci siamo fermamente impegnati ad «agire nella misura e con l'urgenza necessarie per conseguire una sicurezza alimentare globale sostenibile» e, per il prossimo triennio, sono stati stanziati in totale 20 miliardi di dollari. Per quanto notevole, il no-
stro impegno potrebbe rivelarsi tuttavia insufficiente: dobbiamo fare di più per estendere la produzione agricola, per dare libero corso agli scambi, al fine di garantire la sicurezza alimentare e per contrastare gli effetti incalzanti dei cambiamenti climatici sull'agricoltura. Anche la Commissione europea ha fornito una risposta, finanziando la sicurezza alimentare tramite
dall’editoriale di Paolo Messa
Cari cittadini di Roma, da oggi e fino a mercoledì la città eterna ospiterà il Summit mondiale sulla sicurezza alimentare. Il traffico molto probabilmente subirà rallentamenti e non vanno esclusi disagi. Per una volta, però, possiamo dire che ne valga la pena. L’Italia e la sua Capitale accoglieranno infatti sessanta fra capi di Stato e governo. Sarà questa iniziativa a concludere un anno straordinario per la nostra diplomazia. I gossip quotidiani della politica e dell’informazione nostrana hanno fatto dimenticare in fretta i successi della presidenza italiana del G-8.
L’orgoglio di essere Capitale Peccato perché invece avremmo di cosa essere orgogliosi. Proprio sull’apertura ai mercati emergenti, sulle strategie agricole per contrastare la fame nel mondo, le nostre feluche hanno fatto un lavoro che è stato unanimemente apprezzato. Mentre noi stessi amiamo piangerci addosso e sottolineare i nostri (tanti) difetti, non ci accorgiamo della capacità
strategica che l’Italia – nonostante tutto – continua ad esercitare. Il nostro Paese è il naturale crocevia fra nord e sud e fra est ed ovest. La sua collocazione nel Mediterraneo, la sua storia millenaria rappresentano un patrimonio inestimabile che, per nostra fortuna, non si è ancora esaurito. Le principali agenzie delle Nazioni Unite portano il nome di Fao, Ifad, Wfp e
una serie di strumenti. Lo strumento alimentare di cui la Ue si è dotata lo scorso anno mobilita fondi aggiuntivi per 1,5 miliardi di dollari destinati a contrastare, in tempi brevi, l'aumento dei prezzi alimentari. Nei prossimi tre anni prevediamo un ulteriore stanziamento di 4 miliardi di dollari per finanziare attività di sostegno ai paesi che hanno necessità di potenziare la sicurezza alimentare e di adeguarsi ai cambiamenti climatici. Ulteriori stanziamenti a favore della sicurezza alimentare dovrebbero peraltro risultare dal pacchetto finanziario che l'Unione europea sostiene strenuamente in vista del prossimo appuntamento di rilievo in calendario: la conferenza di Copenaghen di dicembre sui cambiamenti climatici. Occorreranno notevoli investimenti affinché l'agricoltura possa adeguarsi con successo alle mutazioni climatiche e alla crescente intensità e frequenza di eventi atmosferici eccezionali. [...].
Cgiar. Sono organizzazione che avranno sicuramente un eccesso di burocrazia ma restano comunque delle leve geopolitiche di primaria importanza. Pochi forse lo ricordano ma queste agenzie hanno il loro quartier generale in Italia, a Roma. La Fao per esempio coordina la politica agroalimentare globale. Nel 2008-2009 ha avuto un budget pari a 930 milioni di dollari. Fra funzionari e consulenti, quasi duemila persone lavorano nella sede centrale di Roma, dove è presente dal 1951. Il Pam invece è il braccio di pronto intervento delle Nazioni Unite nelle crisi alimentari. [...].
Perché il premier non parla? dal commento di A. Campi
Il silenzio dei leader, come la storia insegna, ammesso che la storia insegni qualcosa, prelude per solito a grandi e irrevocabili scelte. Quando essi scompaiono dalla scena o rinunciano volontariamente alla parola o mettono in atto comportamenti eccentrici e all’apparenza inspiegabili non è mai per ragioni accidentali o banali, tipo un malumore o un torcicollo, ma perché stanno preparando il colpo di teatro decisivo, il gran gesto risolutore. Il vuoto di potere, anche se momentaneo, genera allarme e dunque aumenta il bisogno di autorità. Un capo muto e distante, che improvvisamente si chiude in se stesso, produce attesa e fibrillazione, finisce per tenere una nazione in sospeso, nell’attesa di conoscere la sua volontà. Quando, nel pieno della crisi politica scatenata dalla rivolta studentesca, De Gaulle si allontanò in gran segreto da Parigi (per recarsi in visita, come si seppe poi, dal generale Massu, comandante delle truppe francesi di stanza in Germania, del quale chiedeva l’appoggio nel caso fosse scoppiata un’insurrezione) un intero paese restò interdetto. Nessuno, nemmeno i suoi ministri e collaboratori, sapeva dove fosse e cosa avesse in mente. Al suo ritorno, tenne un radio discorso di cinque minuti nel corso del quale, in quanto “detentore della legittimità nazionale e repubblicana” annunciò ai francesi la sua decisione di sciogliere l’Assemblea nazionale e di andare ad elezioni anticipate. Quella sera stessa, un imponente corteo, promosso dai gollisti, sfilò lungo i Campi Elisi chiedendo il ritorno della legalità e dell’or-
dine. E fu quella la fine del Maggio francese e dello spirito di rivolta che in meno di tre settimane aveva portato la Francia sull’orlo dell’anarchia. Un mese dopo ottenne un trionfo alle urne. Berlusconi da giorni non dice una sola parola in forma ufficiale. Non dorme più nemmeno a Palazzo Grazioli ma a Palazzo Chigi, parrebbe per ragioni di sicurezza. È scomparso dalle televisioni. Assiste in modo apparentemente passivo alle vicende politico-giudiziarie che lo riguardano. Sta dunque meditando qualcosa di grosso. Ma cosa, esattamente? Secondo alcuni osservatori, un nuovo “predellino”, vale a dire l’annuncio pubblico, e rocambolesco come nel suo stile, di un drastico cambio di rotta nel rapporto con i suoi alleati, a partire ovviamente da Fini, del quale ormai sembra non fidarsi più. Accusato troppe volte d’essere un monarca, potrebbe decidere di comportarsi davvero come tale, prendendo nelle sue esclusive mani la condotta del Pdl e della maggioranza parlamentare che lo sostiene in Parlamento. Si tratterebbe di una generale chiamata all’ordine, che potrebbe preludere alla sua decisione di uscire dall’attuale impasse, dalla morsa che gli si sta stringendo intorno, attraverso un nuovo lavacro elettorale: la legittimità che nasce dalla volontà del popolo verrebbe giocata, nel caso di una nuova (e assai probabile) vittoria alle urne, contro coloro che attualmente spingono perché si sottoponga al giudizio dei tribunali rinunciando alla sua carica e, di conseguenza, alla sua stessa carriera politica. Ma Berlusconi, reso finalmente saggio dalla solitudine e dal silenzio di queste ore, potrebbe anche decidere altro. [...].
Lo Sport: Fra le righe e Sopra le righe Messina, ecco i padroni del basket
Calcio. Assenti i fenomeni Marcello non può cambiare
A caccia di emozioni
dall’intervista di Walter Fuochi
dal corsivo di Roberto Renga
dal commento di V. Cerracchio
Ettore Messina, il suo Real Madrid guida la lega spagnola con 7 vittorie su 7, in Italia Siena comanda con 6 su 6. Chi perderà prima? "Noi, senza dubbio. Questo campionato è più duro, in trasferta sicorrono piùrischi eanche unfattore campocome quellodi Siena, che non include solo l'ambiente, ma anche capacità della squadra di sfruttarlo al meglio, noi non l'abbiamo". E alla fine come andrà, in Italia e in Spagna? "Siena il campionato non lo perde, qui in Spagna si va rafforzando la percezione che sarà una finale tra noi e il Barcellona. Manonsarà unapasseggiata,anchealtre squadrepossonoarrivarci". Intanto, il suo Real è imbattuto. "Sì, ma due volte s'è vinto ai supplementari, e il più fresco c'è stato proprio domenica alle Canarie, dove il Barça era caduto. Si suda, insomma, e sotto Natale, coi turni ravvicinati, o a primavera, quando conterà l'Eurolega, so già che qualcosa si lascerà per strada. Poi, qui in Spagna, c'è la trappola. Il primo turno di play-off è al meglio di due vittorie su tre: sbagli una partita e hai già un piede fuori. Al Real ricordano tutti come tre anni fa, da primi nella stagione regolare, uscirono con Malaga, ottava". Se la passa peggio Pellegrini, il suo collega del calcio. Buttato fuori dalla coppa da una squadra di C. "Sì, è in una situazione delicata, anche perché la critica, sul Real, è estremamente severa e le aspettative non sono descrivibili. Però lo vedo sereno e anche il club pare deciso a dare un segnale forte di stabilità. Poi, si sa: se mancano i risultati, su qualsiasi panchina non reggi all'infinito". Anche a leiFlorentino Perez avrà chiestodi vincere. Messina è una garanzia in Europa, per questo. E per questo lo si paga bene. "Grazie, ma il presidente mi ha chiesto solo, per ora, di andare in finale. Già quella sarebbe un'abitudine da riprendere. Al Real manca un titolo nazionale da tre anni, una Final Four europea da 15, quando vinsero con Sabonis, e anche la Copa del Rey suppergiù da quell'epoca". [...].
La partita con l’Olanda ci ha detto due cose. La prima è tattica, la seconda è tecnica. Partiamo dalla numero uno: l’Italia, una volta arrivata sul tetto del mondo, come si è visto nel secondo tempo di Pescara, può giocare solo con il quattro, quattro, due. Ossia, tanto per far capire: quattro difensori, quattro centrocampisti, due attaccanti. Durante le qualificazioni, quando il livello è scarso e l’avversario più pericoloso si chiama Irlanda, ci si può sbizzarrire, avanzare Camoranesi, inserire un’ala e aggiungere un trequartista. Come arriva la salita e di fronte si presentano le squadre più robuste del pianeta, va chiuso il libro dei sogni per rifarsi alla nostra storia. Da Sacchi in poi gli italiani sanno giocare in una sola maniera ed è quella descritta. Anche a noi piacerebbe fare calcio divertente, ma per cambiare in Nazionale ci vuole che si cambi in campionato e al momento soltanto Milan e Juve propongono varianti offensive: anche la
Ventuno partite ufficiali nel 2009, ventuno vittorie. Imbattibili. Poi aggiungeteci gli aggettivi che preferite: uniche, li comprende tutti. Perché le ragazze del volley italiano hanno quel qualcosa dentro, un piglio, un furore agonistico, uno spirito, un’anima che le accomuna, che ne fa un blocco, una squadra d’intercambiabili protagoniste. Ieri mattina, in Giappone, Simona Gioli, detta “la strega”, eletta migliore giocatrice del torneo, ha trascinato le compagne alla conquista della World Grand Champions Cup, trofeo in palio ogni quattro anni fra le vincitrici dei vari trofei continentali. Persa una colonna come la Aguero, cubana naturalizzata, che ha deciso di lasciare a 32 anni la nazionale, le azzurre non hanno fatto una piega: il ct Barbolini ha lanciato le giovani Bosetti, Barcellini e Ortolani, prestazioni da veterane. Disintegrato l’olimpionico Brasile, schiacciato il Giappone in casa sua: dall’Europa al Mondo. [...].
Un momento della partita con l’Olanda
Roma, dopo aver brillantemente esportato il modello Spalletti, è ritornata, nel momento della necessità, a un modulo all’italiana. Lippi venne tentato da sirene spettacolari già ai mondiali tedeschi, ma poi, strada facendo, Cannavaro e qualche cronista lo spinsero ad arretrare Camoranesi, a piazzare Perrotta a sinistra e a mettere Totti alle spalle di Toni. Così facendo, l’Italia ritrovò il centrocampo, rafforzò la difesa (due soli gol: un’autorete di Zaccardo e un rigore di Zidane) e appoggiò l’attacco. Vinse, si ricorderà, il mondiale. In quattro anni
la sola novità viene dalla Spagna campione d’Europa, ma da quelle parti privilegiano il gioco sin dai tempi di Cruyff: sono allenati insomma. Dando (personalmente) per risolto il quiz tattico, passiamo a quello tecnico. Candreva ha corsa, dribbling, personalità e può giocare ovunque: aggregato, diventerà il Perrotta sudafricano. Qualche altro giovane, da Galloppa a Criscito, speriamo di trovarlo a Cesena, ma ormai un fatto è acclarato: da Berlino a oggi non si sono visti fenomeni. [...].
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Martedì 17 novembre 2009
Martedì 17 novembre 2009
I nodi della politica
Sulla giustizia sale alle stelle la tensione all’interno del Pdl
Riforme, l’affondo di Fini Il presidente della Camera: «La maggioranza non può cambiare le regole a proprio piacimento» di ANNA LAURA BUSSA ROMA – «Sarebbe un momento difficile per il Paese quello in cui dovesse affermarsi il principio che in una democrazia dell’alternanza ogni maggioranza modifica a proprio piacimento quelle che sono regole del vivere civile». La presa di posizione del presidente della Camera Gianfranco Fini fa salire alle stelle la tensione nella maggioranza, già messa a dura prova dalle dichiarazioni del vicepresidente dei deputati del Pdl Italo Bocchino che ieri in un’intervista a La Stampa invitava il centrodestra a «smetterla con le ghedinate». Per pensare invece alle riforme serie. In ambienti della presidenza si minimizza spiegando che Fini avrebbe sostenuto da sempre che le riforme dovrebbero essere fatte in modo condiviso. Ma nel Pdl le polemiche non si placano, tanto che in molti cominciano a considerare «traballante» l'accordo politico raggiunto nei giorni scorsi tra il numero uno di Montecitorio e il presidente del Consiglio sul ddl per abbreviare i processi: il testo al centro delle polemiche, ora all’esame del Senato. E che la dichiarazione del co-fondatore del Pdl abbia aperto un dibattito interno lo dimostra il fatto che la replica venga affidata al presidente del Senato Renato Schifani: «Condividere le riforme è sempre auspicabile – afferma – ma ritengo che si stia perdendo del tempo prezioso». Come a dire che qualcosa sul fronte della giustizia dovrà essere fatto e in tempi rapidi. Ma anche la replica di un altro vicecapogruppo del Pdl Osvaldo Napoli è eloquente: o si fa qualcosa per «salvaguardare la legittimità del premier e dei Parlamenti», che significa «salvaguardare la democrazia», o si apre la via del voto. Intanto al ministero i tecnici sono al lavoro per tentare non solo di fornire all’opposizione i dati richiesti sull' impatto che il ddl avrà sui procedimenti in corso interpellando uno ad uno gli uffici giudiziari, ma anche per cercare di rendere il più possibile inattaccabile il testo. Quello che si vorrebbe evitare, insomma, è una bocciatura da parte del Colle del ddl che fissa a sei anni la durata massima di un processo. E così si sta tentando di rimettere mano alle parti più “critiche” del provvedimento. Per quanto riguarda la possibilità di escludere dalla lista dei reati per i quali non sarà previsto il processo breve anche quelli sull'immigrazione, la Lega sembra più disponibile a discuterne. «Per noi sarebbe un passo indietro – avverte il senatore leghista Sandro Mazzatorta – ma siamo pronti a ascoltare le ragioni di chi propone di sostituire quel “reati” con il termine “delitti”». Non prevedendo così anche quello della clandestinità tra i reati più gravi come mafia e terrorismo per i quali il
processo potrà durare più a lungo dei sei anni previsti nel ddl. Ma c'è anche un altro punto che convincerebbe poco i tecnici di largo Arenula: il fatto che tra le esclusioni oggettive rientrino anche i reati legati agli incidenti sul lavoro, proprio quelli per i quali il pacchetto sicurezza del 2008 previde la corsia preferenziale. Infine si dovrebbe limare anche la parte che mette su piani diversi l’imputato recidivo da quello incensurato. In attesa di vedere quali modifiche la maggioranza introdurrà al testo, l’opposizione continua la protesta. «Il centrodestra ritiri il ddl per il processo breve» è
l’invito che lancia a Lega e Pdl, dal fronte dell’opposizione, il segretario del Pd Pierluigi Bersani se si vuole discutere «seriamente» sulle riforme. Per quanto riguarda invece la famosa “terza via”, indicata dal leader Udc Pier Ferdinando Casini (che oggi incontrerà i vertici dell’Anm) e cioè il Lodo Alfano con legge costituzionale, non c'è nessuno al momento che intenda presentare un testo in Parlamento. Il Guardasigilli Alfano lo esclude e nel Pdl si spiega che senza il sì dell’intera opposizione sarebbe inutile farlo, visto che poi si dovrebbe affrontare il referendum confermativo.
Nessuno sbocco alla terza via di Casini
Il presidente della Camera, Gianfranco Fini
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CASO COSENTINO
LA CONTESA EUROPEA
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«Un passo indietro se lo chiede Silvio»
Ue, Frattini assicura: «Italia su D’Alema»
DALLA carica di sottosegretario all’Economia «non mi dimetto perchè sto ricevendo una gravissima ingiustizia, perchè finora non mi è stato permesso di difendermi. Non può essere un pentito cocainomane e pazzo a farmi arretrara». Lo ha detto Nicola Cosentino, ospite della puntata di “Porta a porta” che è andata in onda ieri sera. Quanto alla sua candidatura alla presidenza della Regione Campania, l’esponente Pdl dice: «E’ nelle mani di Berlusconi. Il mio destino personale è nelle sue mani e sta a lui decidere perché a lui devo tutto. Se Berlusconi mi chiederà di fare un passo indietro, io che sono un uomo di Berlusconi , farò un passo indietro». Secondo Cosentino «non c'è stato nessun governo che abbia sferrato un colpo tanto duro alla mafia e alla camorra in particolare come il governo Berlusconi, del quale io sono sottosegretario. È dunque un paradosso che io venga accusato di questi reati. La verità –ha concluso –è che faccio paura come candidato».
Nomine in alto mare ma il Governo preme per l’esponente del Pd di MARISA OSTOLANI BRUXELLES – Il governo italiano è unito nel sostenere la candiMassimo datura di Massimo D’Alema a D’Alema nuovo ministro esteri della Ue sorride perchè – ha detto Franco Frattini
– «è nell’interesse nazionale» dell’Italia, ma a soli quattro giorni dal vertice straordinario di giovedì il capitolo delle nomine per le due nuove cariche europee introdotte dal Trattato di Lisbona è in alto mare e anche l’intesa politica tra Ppe e Pse per la spartizione dei posti torna in forse. «L'unità del governo è espressa dal presidente del Consiglio e dal ministro degli Esteri e non ci sono dubbi che c'e», ha assicurato il titolare della Farnesina Frattini, definendo «personali» le opinioni espresse ieri dal ministro Renato Brunetta contro la candidatura dell’ex premier. «Ci sono opinioni personali che sono tutte rispettabili. Ma l’interesse nazionale del Paese è di sostenere D’Alema», ha aggiunto. Franco Frattini ha anche riferito che dai ministri degli esteri europei del Ppe, riuniti per discutere di nomine, oggi a Bruxelles, «non sono emersi veti» su D’Alema, «neppure da parte della Polonia». D’accordo con Frat-
tini, si è espresso da Roma il ministro per le Politiche Europee, Andrea Ronchi: «Rispetto le opinioni dell’amico Brunetta ma personalmente condivido la posizione espressa più volte dal presidente del Consiglio e ribadita dal ministro Frattini», ha detto Ronchi. I giochi a livello europei sono però lontani dall’essere fatti e la giornata di oggi ha confermato tutti gli ostacoli. Nell’ordine: la Gran Bretagna ha ribadito di avere un solo candidato, l’ex premier Tony Blair alla presidenza stabile. La lobby rosa è tornata in campo per rivendicare uno dei due posti ad una donna. Il governo spagnolo ha messo in discussione l’intesa non scritta tra Ppe e Pse per l’assegnazione al primo del presidente stabile e al secondo dell’Alto rappresentante per gli esteri. E anche il ministro svedese degli esteri Carl Bildt, non ha dato l'intesa Ppe-Pse per scontata.
Il direttivo Pd non vuole restare invischiato nel berlusconismo. E rilancia i 7000 circoli locali
Bersani dice no al B.day: «Basta parlare di lui» di GIOVANNI INNAMORATI ROMA – Dopo Walter Veltroni e Dario Franceschini è il turno di Pier Luigi Bersani confrontarsi con le iniziative sposate da Antonio Di Pietro: Il «no B. Day», la manifestazione lanciata dalla rete per il 5 dicembre, è stato al centro del dibattito della prima riunione della Direzione del Pd, in cui diversi esponenti delle minoranze hanno sollecitato il segretario a un’iniziativa forte sulla giustizia, per non farsi scavalcare dall’Idv. E qualcuno ha posto pure il quesito se partecipare alla manifestazione del 5 dicembre.Si dovrà valutare –ha rispostoilleader delpartito–se risponde alle nostre parole d’ordine. E comunque, non si può sempre parlare solo dei problemi del premier. Alla Direzione Bersani ha anche espresso preoccupazione per l'uscita di Rutelli, promettendo di non far slittare a sinistra il partito lasciando «sco-
Spaccatura interna sull’adesione all’iniziativa promossa da Idv per il 5 dicembre perto» il centro. Il neosegretario ha dedicato parte della riunione agli aspetti organizzativi delpartito, spiegandola necessità di valorizzare i 7.000 Circoli, che saranno «luoghi in cui davvero tutti si sentono a casa», a partire dai tre milioni di cittadini che hanno votato alle primarie: «hanno lasciato i loro indirizziai nostrigazebo–ha ricordato– e questa volta non ce li lasceremo sfuggire». Punto, questo,apprezzato dagli esponentidella mozioneFranceschini e della mozione Marino. Quanto agli organismi centrali, essi verranno annunciati alla prossima riunione della Direzione, martedì 24 novembre. Oltre a un «caminetto» con i big, ci sarà un esecutivo formato da giovani non parlamentari che abbiano
però un pò di esperienza politica. Si tornerà poi a Feste nazionali più tradizionali, meno kermesse e più eventi politici: la prossima si terrà a Milano mentre Napoli ospiterà la Festa delle donne del Pd. Il tema politico più toccato è stato l’atteggiamento da tenere verso il governo. Bersani ha definito «impotabile» lalegge sulprocesso breve, e ha chiesto al governo di “ritirarla» per poter avviare un confronto sulla giustizia. A dicembre poi il Pd promuoverà una iniziativa nei Circoli proprio contro Berlusconi, con lo slogan «siamo sempre sui problemi suoi, e mai sui nostri», cioè dei cittadini. Per certi versi una iniziativa in concorrenza con il «no B day», promossa da un gruppo di blogger e subito appoggiata
da Idv. Ma su questo punto Bersani è stato incalzato da diversi interventi. La posizione di Bersani sulla manifestazione è stata che, quando qualcun altro organizza una iniziativa di piazza, il Pd esamina «le sue parole d’ordine», e se questo coincidono con la propria posizione allora vi si partecipa. Peraltro, ha detto, non sono ancora chiare le parole d’ordine del 5 dicembre. «L'opposizione dovrebbe mordere» hadetto il veltronianoVerini. Analoga una osservazione di Realacci: «dovremmo chiedere ai 3 milioni che hanno votato alle primarie di firmare l’appello di Saviano a far ritirare la legge sulprocesso breve».Ma c'èstato anche un fronte del no alla manifestazione, capeggiato da Marini. Quello che frena Bersani è non rimanere impelagato nell’anti-Berlusconismo, anche alla luce del fatto che il 5 dicembre il Pdl si appresta a fare un «sì B day», come ha annunciato ieri Mario Valducci.
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6 Primo piano
Vertice Fao a Roma
In 5 punti il documento conclusivo Ong e Paesi africani sono insoddisfatti
Tante promesse, niente soldi I grandi leader occidentali disertano l’appuntamento e gli impegni restano generici
L’arrivo del Pontefice
Gheddafi fa festa con 200 ragazze
Tra economia e “caso Battisti”
PAPA Benedetto XVI al suo arrivo alla sede della Fao, dove si è svolto il vertice mondiale sull’alimentazione, accolto dal direttore generale Jaques Diouf
BERLUSCONI accoglie Gheddafi. Domenica il leader libico ha organizzato una festa in ambasciata con 200 ragazze italiane alte, belle ben vestite, seppure castigate, per una lezione di corano.
«TEMI economici» nel colloquio tra Berlusconi e il presidente del Brasile Lula, ma anche il caso Battisti: «Aspetto la decisione del Tribunale supremo» ha detto il presidente carioca.
di ELOISA GALLINARO ROMA–Grandi dichiarazioni di principio esolenni impegni a passare dalle parole ai fatti, ma neppure un centesimo di euro in più stanziato per salvare subito qualcuno di quei bambini che ogni sei secondi muore di fame nel mondo dei poveri. Un vertice senz'anima, quello che si è aperto alla Fao, a Roma. Nessun confronto vero, anche a causa della latitanza dei leader occidentali, con l’eccezione diSilvio Berlusconi, che ha fatto gli onori di casa e presieduto la sessione plenaria di apertura. La condanna solenne del Papa di «opulenza e spreco» e di «speculazioni», il discorso autorevole del segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon sul legame tra «sicurezza alimentare» e «sicurezza climatica», gli appelli accorati del direttore generale della Fao Jacques Diouf non sono bastati a dare certezze e risposte, anche se Berlusconi ha sottolineato che è venuto il momento di «decidere le date e le modalità «dei versamenti di quei 20 miliardi di dollari contro la povertà promessi al G8 dell’Aquila». Anche Diouf, alla fine ne ha preso atto. «Non sono soddi-
sfatto», ha detto nella conferenza stampa che ha concluso la prima giornata del Vertice, per la mancanza di scadenze precise all’interno del documento finale. Del resto, ha spiegato, «non ho negoziato io il documento», anzi «ne sono stato escluso, non c'ero neppure». Un’altra promessa è arrivata dal presidente della Commissione europea Josè Manuel Durao Barroso. L’85% del miliardo di euro messo in campo dall’Unione Europea per combattere la fame – ha detto – sarà assegnato già entro il 2009. Nessuna traccia, invece, dei 44 miliardi di dollari ritenuti indispensabili da Diouf per sostenere i piccoli agricoltori, nonostante l’invito del presidente egiziano Hosni Mubarak «a oltrepassare la fase del dialogo verso delle misure serie e concrete». E nonostante il discorso chiarodel presidentebrasiliano Luiz Inacio Lula Da Silva, secondo il quale «la fame è la più terribile delle armi di distruzione di massa esistenti sul pianeta». Vistosa, peraltro, anche l’assenza di qualche notissimo esponente dei Paesi in via di sviluppo, come il venezuelano Hugo Chavez, che ha inviato il suo ministro dell’agricoltura. Addirittura
sobrio il leader libico Muammar Gheddafi, che ha parlato solo per una decina di minuti denunciando l’«ipocrisia» delle ex potenze coloniali che non hanno mantenuto nessuna delle promesse formulate nei vertici precedenti. Presenti in massa, invece, come previsto dal copione dei bisogni, i capi di Stato e di governo dell’Africa subsahariana. Insoddisfatte le Ong, che hanno rilevato «l'assenza di ogni impegno concreto». D’al-
tra parte sul documento finale, smussato nelle settimane scorse da ogni possibile asperità e approvato per acclamazione poco più di due ore dopo l’inizio del summit, non c'è stato dibattito. Si evocano cinque azioni da mettere in campo per combattere la fame, i «5 Principi di Roma per una sicurezza alimentare globale sostenibile», e si chiede ai governi di assicurare ai Paesi in via di sviluppo i soldi promessi. Quando, è tutto da vedere.
Toni fermi nel discorso letto dal pontefice
Il Papa: «C’è cibo per tutti ma bisogna limitare l’opulenza e gli sprechi» di DOMITILLA CONTE ROMA – Basta con gli eccessi, l’opulenza, le speculazioni e gli sprechi che affamano una vasta parte del mondo, una piaga contro la quale la comunità internazionale è chiamata a lottare con ogni mezzo, e in fretta. Benedetto XVI declama in pochi minuti un discorso in francese di quattro pagine denso di messaggi e senza giri di parole, il primo pronunciato di persona ad un vertice della Fao, rivolto a una platea di grandi assenti. Parla con un linguaggio fermo e asciutto, riducendo al minimo il protocollo dei saluti. Parla soprattutto di economia, ma anche di ambiente, leggi, scienza e tecnica, che la Chiesa rispetta nella misura in cui potranno debellare la fame, ma che non devono mai «escludere la dimensione religiosa» e la centralità della persona. «Lacomunità internazionale affronta in questi anni una grave crisi economico-finanziaria» – ha esordito – e «le statistiche testimoniano la drammatica crescita del numero di chi
La protesta degli agricoltori in coincidenza con il vertice Fao
soffrelafame». Colpa,hachiaritosubito il pontefice, dell’«aumento del prezzo dei prodotti alimentari», della «diminuzione delle disponibilità economiche delle popolazioni più povere», del «limitato accesso al mercato e al cibo». Non certo, ha sottolineato, dell’aumento della popolazione, come qualcuno sostiene. Ne è prova «la deprecabile distruzione di derrate alimentari in funzione del lucro economico». Osservazioni non nuove, anzi, attinte a piene mani dall’enciclica Caritas in veritate, che nella sintesi guadagnano però in efficacia. «E' necessario contrastare – ha detto il Papa – il ricorso a certe forme di sovvenzioni che perturbano gravemente il settore agricolo, la persistenza di modelli alimentari orientati al solo consumo e privi di una prospettiva di più ampio raggio e soprattutto l’egoismo, che consente alla speculazione di entrare persino nei mercati dei cereali, per cui il cibo viene considerato alla stregua di tutte le altre merci». Ogni Paese, ha aggiunto, è libero di scegliere il proprio modello eco-
nomico, ma con la «responsabilità» che finora, evidentemente, è mancata. Proprio questo vertice, ha sottolineato papa Ratzinger, testimonia «la debolezza degli attuali meccanismi della sicurezza alimentare». E con la crisi che investe anchei Paesiricchi –ha avvertito–«c'è il rischio che la fame» nei Paesi poveri «venga ritenuta come strutturale», «oggetto di un rassegnato sconforto se non addirittura di indifferenza». Una indifferenza alla quale nessuno dovrebbe assistere inerte, perchè «la fame – ha affermato il Papa – è il segno più crudele e concreto della povertà» e «non è possibile continuare ad accettare opulenza e spreco» mentre il dramma assume dimensioni sempre maggiori». Non c'è più tempo –ha aggiunto –per «ritardi e compromessi». Al termine, un semplice augurio rivolto agli Stati membri in varie lingue, incluso il cinese e l’arabo. Le parole di Benedetto XVI saranno ascoltate dal mondo? si chiede l’Osservatore Romano, in un editoriale firmato dal direttore Gian Maria Vian.
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LA SCHEDA
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La mappa di ciò che si scarta ROMA – Centinaia di milioni di persone potrebbero sfamarsi nel mondo con quello che noi buttiamo via. Solo in Italia per esempio – precisa Coldiretti – restano invenduti nei retrobottega dei punti vendita 240 mila tonnellate di alimenti per un valore di oltre un miliardo di euro, che potrebbero sfamare 600.000 cittadini con tre pasti al giorno per un anno.Vanno almacero il 15% di pane e pasta, il 18% della carne e il 12% di frutta e verdura. Lo spreco alimentare è alto anche in famiglia. Secondo una stima dei consumatori dell’Aduc del 2008 ogni anno si gettano nei cassonetti circa 561 euro di prodotti da tavola, per lo più freschi (39%), equivalenti al 10% della spesa totale per acquisto di prodotti alimentari. Nel dettaglio, secondo l’Aduc, lo spreco annuale per famiglia sulla spesa alimentare è di 432 euro (36 euro al mese, rispetto a una spesa nel periodo di 480 euro mensili), cui si devono aggiungere 52 euro di spreco alimentare a Natale, 21 euro di spreco a Capodanno, 42 euro di spreco a Pasqua e 14 euro di sprechi nelle feste generiche (compleanni, carnevale e così via). I prodotti freschi (latte, uova, carne, mozzarella, stracchino, yogurt, e così via) sono quelli più a rischio spazzatura (39%), seguiti da pane (19%), frutta e verdura (17%), affettati (10%), prodotto in busta (6%), pasta (4%), scatolame (3%) e surgelati (2%). In un documento presentato al Forum parallelo delle società in occasione del Vertice della Fao, si precisa che «a livello globale le perdite di cibo durante tutta la catena produttiva (dal campo alla tavola) toccano il 30% del totale. E nei paesi più ricchi oscilla tra il
Un piatto di pasta
40 e il 50%». Secondo alcuni studi, negli Usa il 40-50% del cibo (100 miliardi di dollari e una cinquantina di milioni di miliardi di litri di acqua usati per produrlo) viene buttato via, mentre nel Regno Unito si parla del 30-40%. Che corrisponde più o meno ad un valore in sterline pari a cinque volte quello del loro aiuto ai paesi poveri. Nei paesi poveri invece, si precisa in un altro documento presentato al Forum parallelo, si parla di «perdite (di cibo) a causa del deterioramento ma anche a causa di difficoltà di accesso alle infrastrutture della produzione, scelta, stoccaggio e trasporto». E infatti secondo alcuni studi la perdita quantitativa in post raccolta dei cereali in India è valutata dall’8 al 25%. In Sudan va dal 6 al 19%, il frumento in Brasile ha perdite tra il 15 e il 20%. Di riso invece nel sud est asiatico se ne perde ogni anno dal 10 al 37% per stoccaggi inadeguati e, in genere, in Africa, si perde il 50% del raccolto.
Solo in Italia si butta cibo che nutrirebbe 600mila uomini
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Politica lucana
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Alcuni momenti dell’elezione del nuovo segretario del Pd di Basilicata Roberto Speranza Foto Mattiacci
POTENZA - Mancano pochi minuti alle 21. Il popolo del Pd è in piedi, nella sala convegni dell’Hotel Vittoria a Potenza, ad aspettare che Pasquina Bona legga ad alta voce il risultato. Nelle ultime file iniziano i cori da stadio: “Un segretario, abbiamo solo un segretario”. Lui è il più emozionato di tutti. Non sta nella pelle dall’inizio ma mantiene la cautela: «Nonvoglio gliauguri, fatemi l’in bocca al lupo. Non si sa mai. Il voto è a scrutinio segreto». La neo presidenteeletta - succede all’ex presidente regionale Carlo Chiurazzi - Pasquina Bona a fatica tenta di far tornare tutti al loro posto. Si arrende. Elegge il risultato: «Speranza 90 voti. Otto bianche, due nulle». C’è il boato. «Roberto, Roberto, Roberto ...». E’di nuovo la “curva”del Pd a farsi sentire. Intanto è subito corsa agli auguri. Il primo che arriva è l’avversario “bersaniano” delle Primarie, Salvatore Adduce. C’è l’abbraccio. Diventa un un trio. Erminio Restaino si unisce ai due. Alzano la mano a Speranza. Tutti e tre ridono. La tensione del congresso si esaurisce in un abbraccio. Sincero. Non sono soli ovviamente. C’è anche il presidente della giunta regionale, Vito De Filippo che abbraccia e “coccola” il neo segretario. Poi lascia spazio alle foto, ma scandisce gli applausi. E’ terminata così la lunga fase congressuale del Partito democratico di Basilicata. C’è stato il voto, dopo il rinvio di una settimana fa, e sono stati eletti tutti i nuovi vertici del partito. Oltre alla già citata Bona, sono stati eletti anche i vicesegretari. Non a urne segrete ma per alzata di mani dei delegati. In realtà è stata votata la proposta che lo stesso Speranza aveva avanzato durante la fase delle dichiarazioni. Così Salvatore Adduce è il vicesegretario per l’area materana e Duino Lospinoso il vicesegretario per l’area del Potentino espressione della mozione di Restaino - Franceschini. In precedenza erano state elette, sempre per alzata di mano le due vicepresidenze proposte da Bona: Emanuela Di Palma e Gina Quaranta. In buona sostanza alla fine si è determinata una nuova dirigenza del Pds lucano che è frutto di un accordo tra i tre candidati segretari. Ma non è stato certo semplice arrivare alla quadratura del cerchio democratico. E anche ieri nonostante gli applausi, gli abbracci e i sorrisi la tensione nel volto di alcuni era palese. Alla fine ha prevalso il buon senso ed è stata raggiunta quella unità che pre tre volte è stata dichiarata da Speranza nel proprio intervento prima del voto. Unità del partito che il neo segretario ha anche
“promesso” a fine giornata per i prossimi passaggi politici: «Il metodo condiviso e unitario seguito oggi sarà osservato anche in vista delle prossime elezioni regionali». In ogni caso qualche fibrillazione, secondo le indiscrezioni, ci sarebbe stata nell’area della mozione Restaino - Franceschini prima dell’inizio dell’assemblea dei delegati. Nel pre incontro che si è svolto nella sede regionale del Pd infatti, ci sarebbe stata una lunga discussione sul nome del vicesegretario di area franceschiniana. Alla fine ha vinto la candidatura di Duino Lospinoso che era spinto da Salvatore Margiotta. Non ha gradito, secondo le indiscrezioni, Vito Giuzio. Per quanto riguarda i prossimi passaggi di partito ci dovrebbe essere la nomina anche dei due segretari provinciali del Pd. Per Potenza sarà eletto Antonello Molinari mentre per Matera ci sarà la riconferma di Anna Ferrara. Per quanto riguarda l’unità del partito (al proposito c’è stato l’intervento molto applaudito di Renato Armignacco dell’area Marino «L’unità non è una categoria dello spirito ma si persegue) subito dopo l’elezione Speranza ha letto il documento ufficiale della “ co-gestione del Partito democratico di Basilicata”. Un documento politico in cui ci sono tutti i passaggi politici dell’accordo che ha portato ai 90 voti di Speranza. Questo il testo dell’intesa politica: «Il prolungato e intenso confronto, che si è sviluppato attraverso il congresso e le primarie per l'elezione del segretario e dell'assemblea regionale, ha prodotto due risultati di valore assoluto: una franca e trasparente dialettica di posizioni ed una straordinaria partecipazione degli iscritti e degli elettori, tornati massicciamente in campo a sostegno del progetto di rilancio del Pd e del suo ruolo di primo piano nella realtà politica regionale». «La grande mobilitazione pro-
EUROAUGURI «Ora pensiamo al futuro» «CON l'elezione di Roberto Speranza alla segreteria regionale, del presidente Pasquina Bona e dei due vicesegretari Salvatore Adduce e Duino Lospinoso rappresentativi delle due anime del partito, il Partito democratico della Basilicata dimostra l'unità necessaria per rispondere responsabilmente alle grandi sfide future che ci attendono». Questo il commento a caldo del vicepresidente vicario del Parlamernto europeo, Gianni Pittella (anche coordinatore per il Sud della mozione di Pierluigi Bersani). «Tutti insieme prosegue eurodeputato lucano Gianni Pittella - dobbiamo costruire il partito che abbiamo promesso ai cittadini, ai militanti, ai 66 mila lucani che ci hanno sollecitato ad andare avanti e che hanno riposto la loro fiducia nel nostro progetto». Poi il messaggio personale al nuovo segretario regionale del Partito democratico di Basilicata da parte del vicepresidente vicario del Parlamento europeo: « A Roberto, al quale mi lega una profonda stima ed amicizia personale e a tutto il Partito democratico lucano va il mio augurio di buon lavoro, con l'impegno comune di lavorare intensamente perchè il Partito democratico e il centrosinistra si confermino al governo della Regione Basilicata, guidato dal Presidente Vito De Filippo».
| LETTERA APERTA | «Eppure il Pdl dovrebbe ispirarsi alla chiarezza» Condividere, oggi, di appartenere ad un partito nuovo, significa partire dalla valutazione degli errori e delle responsabilità pregresse, di chi ha già governato e che si abbattono oggi su chi vuol far politica, con la voglia di recuperare il miglior passato politico, misurandosi col presente e col futuro in un momento di grande decadenza culturale e politica. Solo così, un partito che nasce e deve svilupparsi, può elaborare e condividere un progetto comune, concretizzandolo con l’utilizzo di uomini capaci, selezionati all’interno del partito stesso o della società e soprattutto preparandone nuovi attraverso un moderno processo formativo. Condizione essenziale, naturalmente, è partire con modi e regole trasparenti, costituendo un gruppo dirigenziale, una struttura portante, alla quale possa sempre riferirsi chiunque voglia far politica e che sia frutto della volontà degli elettori e degli eletti del partito stesso. Non si può e non si deve ricadere nelle gravi banalità, negli errori del passato. Eppure oggi il Popolo della Libertà di Basilicata, che dovrebbe ispirarsi alla chiarezza, alla democrazia alla trasparenza, elegge gli organi dirigenziali regionali e provinciali, senza coinvolgere, ignorando l’esistenza, non solo della base ma anche degli uomini di partito con una rispettabilissima rappresentatività elettorale. Questa non è solo miopia politico - culturale ma soprattutto arroganza, male sicuramente poco curabile e an-
che contagioso. La qualità intellettuale della classe dirigente comprese le new entries del Popolo della libertà di Basilicata, non fanno presagire nulla di positivo per la politica lucana, ne’ prefigurano capacità alternative ad una sinistra che ritroverà vigore grazie a un centrodestra distratto e incapace di formulare progetti politici senza cadere nel più becero e sterile personalismo. La creazione di un esecutivo regionale e provinciale, che vede esclusi attuali consiglieri provinciali, capigruppo del Pdl al comune, candidati che si sono distinti alle provinciali per numero di suffragi e per altrettanta umiltà, è un’idiozia consumata all’interno di un partito che, prima ancora di nascere manifesta tutta la sua limitatezza culturale e nessuna capacità di traguardare il presente. Il vertice dirigenziale del Popolo della libertà di Basilicata ha voluto amministrare scegliendo la strada del teatrino politico interno, fatto di gruppi, di antagonismi di potere anche su percorsi paralleli, di lotta e repressione di nuove forze del partito stesso che si affacciano alla politica tra l’altro con grande suffragio popolare. Si è espresso una macchina politica incapace di proporre una nuova cultura, nuovi modi di fare, così come voluto dagli elettori, dimostrando di fatto di non essere dissimile da quella della sinistra con l’aggravante di aver mostrato, attraverso le sue modalità comportamentali, miopia storica, politica, culturale. Carlo Maria Lorusso
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L’INTERVENTO
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Una buona Finanziaria di COSIMO LATRONICO Il confronto che si è aperto in Parlamento sull'ultima Finanziaria merita qualche approfondimento che contribuisca a chiarire lo scenario economico che si presenta dinanzi al Paese dopo la grave crisi finanziaria che ha segnato il mondo intero. Intanto bisogna constatare che il Fondo monetario internazionale certifica finalmente che l'Italia e l'Europa escono dalla recessione e ancora che nel medio e lungo termine non si prevede alcun deterioramento del rating del bilancio dello Stato, così come hanno certificato anche altre importanti agenzi prendendo in esame sia il debito del nostro Paese che l'andamento dei conti pubblici. Secondo queste valutazioni l'Italia gode di buona credibilità sia in campo fiscale che in quello economico, nonostante l'impatto negativo della crisi che ha penalizzato nei mesi scorsi anche il sistema produttivo ed economico italiano, con un calo significativo delle esportazioni e con le negative conseguenze sul prodotto interno ,sull'occupazione e sull'entrate fiscali. E’ necessario, continuare a far convivere sia misure di stimolo all'economia, che azioni di riduzione del debito, attraverso un processo di razionalizzazione - qualificazione della spesa pubblica. La montagna di debito pubblico (piu' di 1.600 md di euro!) ereditato non e' una finzione messa in campo da uomini di governo particolarmente avari rispetto alle sollecitazioni di nuove spese provenienti da più parti e spesso motivate da ragioni fondate e legittime. Il debito pubblico è una condizione di fatto che si deve assumere l'intero Paese negli articolati livelli di governo, consapevoli, tutti, che alti livello di debito ritardano in ultima istanza ogni dinamica di crescita e si associano ad andamenti di bassa crescita, anche per lunghi periodi ,come dimostrano proprio il caso dell'Italia e del Giappone. In questo contesto e con questi vincoli, mi sembra almeno ingeneroso sostenere che il governo Berlusconi sia stato immobile. In realtà in questo anno e mezzo di legislatura non solo ha messo in sicurezza i saldi del bilancio pubblico, anticipando l'esplosione della crisi finanziaria globale, ma è riuscito a mettere al riparo da conseguenze ancora più gravi il sistema creditizio italiano, con interventi di garanzia per i depositi e di rafforzamento patrimoniale per le banche. Non si possono dimenticare a questo riguardo i casi di fallimento di grandi banche e di nazionalizzazione
di istituzioni creditizie in grandi paesi occidentali. Sono stati varati numerosi interventi anticrisi contenuti nei provvedimenti collegati con l'ultima manovra finanziaria. Partendo dal finanziamento degli ammortizzatori sociali, e da un loro ampliamento a settori e comparti prima esclusi, per non lasciare da soli i lavoratori dipendenti, salvaguardare al massimo livello la coesione sociale e non disperdere il capitale umano delle imprese. Il piano casa; il patto per la salute; l'adeguamento dell'età di pensione; il varo della riforma della pubblica amministrazione, da cui è atteso non solo un suo ammodernamento, ma anche un utile risparmio di risorse economiche; le modifiche del processo civile, e sappiamo quanto influenzi la giustizia civile il tasso di sviluppo del sistema economico; l'avvio del federalismo fiscale per responsabilizzare tutti i centri di spesa e provare a renderla efficace; il provvedimento in materia di energia per contrastare la dipendenza del nostro Paese e contenere il costo energetico che pesa in maniera significativa sui bilanci delle imprese e delle famiglie italiane. E poi la riforma della scuola e dell'università, coscienti che gli investimenti sulla qualità della formazione e delle competenze segnano il futuro dell'assetto sociale, culturale ed economico del Paese; lo sblocco dei fondi Fas e il tentativo di un loro coordinamento per impedire la polverizzazione della spesa nel Mezzogiorno e garantire una finalizzazione degli interventi verso il potenziamento della rete infrastrutturale e dell'apparato produttivo, che anticipano una strategia di rilancio delle azioni del governo sulla questione del mezzogiorno con strumenti nuovi ed efficaci; l’avvio del pagamento dei debiti delle pubbliche amministrazioni per un primo modulo di 18 md di euro, operazione inclusa nell'ultima manovra di assestamento del bilancio dello Stato, che ha rappresentato un'iniezione di liquidità per le imprese che hanno sofferto e soffrono la lentezza e l'arretrato dei pagamenti da parte delle amministrazioni pubbliche. Infine il sostegno ad alcuni comparti come l'auto, che hanno un peso nell'industria italiana e un impatto occupazionale in molte regioni. Non solo si sono difesi i conti pubblici con la prudenza necessaria, ma si sono avviate con coraggio quelle riforme strutturali attese da anni che dovrebbero consentire al sistema paese di riprendere il cammino appena la crisi lascerà il passo alla ripresa.
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POTENZA - Il Pd lucano torna ad essere guidato da un trentenne. Dopo l’esordio nel 2007 con Piero Lacorazza, il Partito democratico di Basilicata ha una guida giovane. Il nuovo segretario regionale eletto al termine della lunga fase congressuale è Roberto Speranza e succede a Erminio Restaino. Ma chi è Speranza? Innanzitutto ha 30 anni. E’ nato a Potenza il 4 gennaio del 1979. E’laureato in scienze politiche con 110 e lode. Titolo conseguito all’età di 22 anni all’Università di Roma con la tesi “Ricerca in storia dell’Europa Mediterranea”. Ha studiato poi a Londra e Copenaghen. E’ fidanzato con Rosangela. Nonostante la sua giovane età ha già maturato un’esperienza politica di primo piano. E’ stato segretario regionale della Sinistra giovanile (associazione politica giovanile dei Democratici di sinistra). Subito dopo ha rivestito la carica di presidente nazionale della stessa associazione partitica fino allo scioglimento della stessa per la creazione del Partito democratico. E’ stato consigliere comunale di Potenza nella scorsa legislatura guidata dal sindaco Vito Santarsiero. Rieletto alle scorse amministrative, con il riconfermato sindaco Santarsiero, è stato nominato assessore all’Urbanistica. Dei tre candidati segretari regionali (gli altri due sono Erminio Restaino e Salvatore Adduce) è il più giovane. La sua affermazione alla vigilia era tutt’altro che scontata.
C’è l’accordo: il Pd ritrova Speranza mossa dal congresso e dalle primarie - si legge ancora nel documento - ha ristabilito tra il Pd e la società regionale un rapporto di dialogo e di sintonia, che è il puntodi riferimentoimprescindibile per legittimare la sua funzione di baricentro dell'alleanza di centrosinistra e la sua candidatura alla guida della Regione anche per la prossima legislatura, con l'intento di promuovere una nuova stagione politica di riforme, di innovazione e di sviluppo. Il Pd lucano è una comunità politica plurale e la sua articolazione in aree congressuali distinte si è rivelata un fattore di ricchezza e di vitalità che dev'essere riconosciuto e valorizzato. E' lo stesso esito del congresso e delle primarie ad esigere la ricerca di una sintesi politica e di un equilibrio delle forze nella vita interna del partito, che siano rispettosi delle posizioni in campo e delle indicazioni espresse dal voto popolare. La circostanza che a nessuna delle tre aree congressuali è toccata una investitura maggioritaria e autosufficiente fornisce una utile condizione perché, senza stravolgere il risultato delle urne e senza menomare la loro rispettiva distinzione ed autonomia, esse provino insieme a definire ed attivare una piena corresponsabilizzazione nella direzione politica del partito e nella realizzazione del suo progetto di rilancio e di rinnovamento». «In questo senso - si co0nclude il documento - la compresenza equilibrata e bilanciata delle tre posizioni negli assetti di vertice del partito, tanto a livello regionale quanto ai due livelli provinciali, costituisce e visualizza un quadro di condivisione unitaria degli impegni e degli obiettivi che stanno dinanzi al partito e di comune individuazione delle energieche possonoservire alloro perseguimento. Insieme con la simultanea e contestuale elezione delle presidenze delle assemblee e delle segreterie e vicesegreterie, viene assunto un comune impegno a lavorare concordementeal rafforzamentodel partito, attraverso la messa a punto di un impianto organizzativo aperto e partecipato, idoneo a favorire la capacità espansiva ed inclusivadel Pdsui territori,a governare con equilibrio la dialettica pluralistica, a garantire l'osservanza delle regole, a promuovere i processi di selezione e di ricambio dei gruppi dirigenti. L'intesa che suggella la conclusione positiva del confronto congressuale costituisce una opzione precisa e condivisa in direzione della trasparenza delle decisioni che riguardano il partito. Sulla stessa base e con la stessa metodologia si procederà a definire equilibri ed accordi in vista delle altre impegnative scadenze che attendono il Pd».
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Ha 30 anni, è stato presidente nazionale della Sg
Con 90 voti, il trentenne candidato guiderà il Partito democratico. Restaino si è ritirato
di SALVATORE SANTORO
CHI È
Martedì 17 novembre 2009
Veleni a Maratea
Esito negativo delle ricerche radioattive nei fondali lucani
Scorie? No, anfore greche La “Oceano mare” conclude il lavoro: nessun fusto tossico, solo antichi reperti
Il tesoro romano sommerso
Materia per i musei
Ma l’indagine non è chiusa
SI cercavano i fusti radioattivi di cui aveva parlato il pentito Fonti. Ma il robot della “Mare oceano” ha trovato 400 anfore greco-romane. Come nelle migliori favole la storia di un incubo ha un lieto fine. Tutto risolto?
L’assessore Santochirico sottolinea giustamente la ricchezza dei fondali di Maratea. Forse un incendio provocò l’affondamento della piccola imbarcazione. A galla, comunque, sono state portate solo 4 dei 200 reperti
L’inchiesta, comunque, non si chiude e passa dalla procura di Lagonegro alla Dda di Potenza. Ma è difficile immaginare, visto il costo delle ricerche, come sostenuto da Prestigiacomo, che si possa arrivare a una svolta.
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di LEO AMATO Altro che scorie: storia. La storia. Un ritrovamento archeologico di tutto rispetto, qualche decina di anfore di età romana datate III-IV secolo avanti Cristo. Come a Cetraro anche a Maratea il caso delle navi dei veleni si sgonfia. I militari del Reparto ambientale marino della Capitaneria di porto hanno presentato ieri a Potenza i risultati dell'operazione condotta al largo delle coste lucane dall'equipe scientifica della nave “Mare Oceano”. In mattinata un'informativa sul lavoro svolto è stata consegnata nelle mani del procuratore capo Giovanni Colangelo, della Direzione distrettuale antimafia, che di recente ha aperto un fascicolo per il reato di naufragio doloso. L'indagine prese le mosse nel settembre scorso dal ritrovamento al largo di Cetraro, che ha portato alla ribalta le dichiarazioni di Francesco Fonti, che ha fatto espresso riferimento a un affondamento di rifiuti tossicia largodi Maratea. La procura di Lagonegro era intervenuta per prima, ma l'incartamento è stato trasferito a Potenza per competenza sui reati di mafia. Nella conferenza stampa convocata nel suo ufficio il procuratore Colangelo ha illustrato il rinvenimento di un relitto lungo una ventina di metri che sarebbe affondato a causa di un incendio, e la sorpresa degli operatori davanti ai resti di un mercantile di epoca antica con il suo prezioso carico. Le ricerche hanno coperto un'area di 28 miglia quadrate, 95 chilometri e passa, fino a una profondità di 770 metri. Fondamentali, ben più di Fonti (in passato già considerato inattendibile proprio dalle toghe di Potenza), le segnalazioni di alcuni pescatori di gamberi della zona, che hanno lamentato di aver perso le reti alle coordinate esplorate dalla “Mare Oceano”, quelle che in gergo vengono chiamate “afferrature”. Il relitto individuato si trova a 550 metri di profondità, e apparterrebbe a un'imbarcazione da diporto colata a picco per un incendio a bordo. A riprova delle testimonianze dei pescatori sarebbe apparso avvolto da un complicato intreccio di reti. A una prima verifica sul registro dei sinistri nautici di Salerno in quel punto non risulta nessun affondamento, ma non si può escludere che la denuncia sia stata presentata altro-
IL SINDACO DI MARATEA
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Di Trani esulta «Lo avevo detto» di EMILIA MANCO
Il sindaco di Maratea, Di Trani, saluta il comandante della Mare Oceano: il caso è chiuso
PETIZIONE RIFIUTATA «Liberi da scorie» Ecco l’interpellanza
ve, e il procuratore ha rassicurato tutti i presenti sul fatto che non si tratti di un'imbarcazione idonea per il trasporto merci, tantomeno fusti di sostanze pericolose. A questo punto le indagini proseguiranno solo se verranno alla luce elementi nuovi. Qualche ora dopo una seconda conferenza stampa è stata convocata nel palazzo della Giunta regionale. Il governatore lucano, Vito De Filippo, e l'assessore all'Ambiente,Vincenzo Santochirico, hanno espresso sollievo e soddisfazione. “Sapevamo dello splendido mare di Maratea, - ha dichiarato Santochirico - ora conosciamo qualcosa in più del suo valore culturale, un buon motivo per rilanciare la proposta fatta a suo tempo di costituire una riserva marina in quell'area.” Il capitano Federico
Crescenzi, comandante del Reparto ambientale marino della Capitaneria di porto, davanti ai vertici della Regione ha mostrato le fotografie del rinvenimento archeologico, a una profondità di seicento metri sotto il livello del mare. Sembra che le anfore riportate in superficie siano in totale quattro, e verranno consegnate al Comune di Maratea. Crescenzi ha relazionato anche sulle analisi effettuate sui campioni prelevati dal fondo, che hanno verificato l'assenza dianomalie radioattive. Più in generale non è stato riscontrato alcun tipo di inquinamento. Alcuni pescatori, assieme ai punti delle “afferrature”, avevano riferito della presenza di una contaminazione da idrocarburi, ma dai campioni non sarebbe emersa la presenza di nessun residuo di catrame.
IL GOVERNO rifiuta di ascoltare la voce della Calabria e una parte del Parlamento gliene chiede conto. La scelta della Presidenza del Consiglio di non ricevere la petizione “Liberi dalle scorie”, lanciata dal Quotidiano della Calabria, e sottoscritta da 27.238 persone, è finita al centro di un'interpellanza urgente che sarà presentata dal deputato del Pd Franco Laratta insieme ad altri colleghi. Destinatari sono il premier Silvio Berlusconi e il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, ai quali i parlamentari, per ora una ventina, chiedono di conoscere i motivi che hanno indotto la presidenza a non voler neppure leggere il documento firmato da migliaia di cittadini. Laratta riassume le fasi della “singolare trattativa” resa nota domenica dal direttore del Quotidiano Matteo Cosenza e culminata venerdì sera, quando Sara Santarelli, segretaria del sottosegretario alla Presidenza del consiglio, Paolo Bonaiuti, ha comunicato la decisione al giornale, sostenendo che il Governo ritiene chiuso il caso dopo il ritrovamento del “Catania” al largo di Cetraro».
MARATEA - Le indagini a largo della costa di Maratea da parte della nave “Mare Oceano”si sono concluse con il rinvenimento di un'imbarcazione da diporto e un giacimento di antiche anfore greco romane. Per la cittadina lucana è una bellissima notizia e grande soddisfazione è stata espressa da parte dell'Amministrazione comunale, guidata dal primo cittadino, Mario Di Trani, che non ha mai avuto timori. “Dico a mio nome a dell'Amministrazione comunale che è una grande gioia - afferma il primo cittadino Di Trani prima perché nessuna nave contenente rifiuti tossici giace sul fondo di Maratea e questa è già una notizia di per se di grande importanza perché restituisce alla cittadina l'immagine della sua purezza. Noi qui viviamo di turismo e nel turismo l'immagine è una cosa importantissima e questa conclusione restituisce all'immagine di Maratea la sua perfetta pulizia. Poi siamo ancora di più contenti e soddisfatti perché non solo non si sono trovati i veleni ma al loro posto sono state rinvenute circa duecento anforeche presumibilmenterisalgono all'epoca romana. Un giacimento prezioso che noi siamo certi che le autorità competenti, le sovrintedenze e il ministero dei beni culturali provvederanno certamente a recuperare. Noi da subito - conclude il sindaco Di Trani - ci muoveremo in questa direzione”. Tutto il fondale marino nella zonaantistante ilgolfo diPalinuro ed in particolar modo quello lucano al largo di Maratea è stato scandagliato dalla nave “Mare Oceano” utilizzata dal Ministero dell'Ambiente. L'unica nave trovata era a 550 metri di profondità e si è trattato di un'imbarcazione lunga 20 metri, con molte reti da pesca a bordo che era adagiata sul fondale da molti anni. Per si-
curezza è stata anche misurata la radioattività dell'acqua nella zona, ma nessun dato ha fatto pensare che fosse quella la nave, di cui ha parlato Francesco Fonti. L'imbarcazione non reca segni di identificazione nè il naufragio risulta segnalato nei registri dei sinistri marittimi delle Capitanerie di Porto territorialmente competenti. A 600 metri di profondità, è stato identificato un “giacimento” di antiche anfore, probabilmente di epoca romana. Cosa che ha reso pieno di orgoglio il sindaco Mario Di Trani. “Fin dagli inizi dellavicenda dellanave deiveleni ho ritenuto di adottare una linea di grande prudenza, non certo per ostacolare laricerca dellaverità masolo per tutelare l'immagine di Maratea, a fronte di dichiarazioni di un pentito che la stessa magistratura giudicava nondel tutto attendibile. Ho ritenuto - continua Di Trani che alimentare fantasmi e creare allarmismi non avrebbe giovato alla nostra città. Non sempre sono stato ascoltato. Oggi finalmente cala il sipario su questa sciagurata vicenda. Nessuna nave dei veleni giace sul fondo del nostro mare e gli esami effettuatiper verificareun'eventuale presenza di radioattività hanno dato esito negativo. Questa è la conclusione emersa al termine delle indagini disposte dalla procura della repubblica di Lagonegro e svolte dalla nave Mare Oceano. Questa conclusione rincuora non soltanto noi marateoti e l'intera Regione ma quanti, disorientati da tali notizie, potranno con rinnovato entusiasmo e serenità ricominciare a pensare alle vacanze della prossima estate da trascorrere a Maratea. Per quel che mi riguarda non posso che esprimere la soddisfazione perché la prudenza mia e dell'Amministrazione comunale è stata ampiamente ripagata”.
«E ora pensiamo all’estate»
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10 Primo piano
Diffusi i dati Istat. I consumatori prevedono un calo delle spese di Natale. Coldiretti ottimista
L’inflazione torna a salire: +0,3% Ottobre conferma una lenta ma costante crescita dei prezzi in Italia e in Europa di TITO GIABARRI ROMA – L'inflazione in Italia torna a salire: con il più 0,3% segnato a ottobre si conferma la crescita lenta ma costante dei prezzi dopo la frenata di luglio. Anche dall’Eurozona provengono segnali di disgelo: pure se a ottobre la variazione dei prezzi rimane negativa, segnando meno 0,1%, rispetto al dato di settembre (-0,3%) c'è comunque una lieve ripresa. Il riscaldamento dei prezzi si ritrova anche su base mensile: con incrementi sia all’interno dei confini nazionali (+0,1%) sia nell’Eurozona (+0,2%). L'andamento dei prezzi misurato dall’Istat per l’Italia e da Eurostat per Eurolandia, se da una parte può mettere al riparo dai timori di deflazione dall’altra suscita l’allarme dei consumatori, che prevedono un calo dei consumi anche sotto Natale: in tempo di crisi il riaffacciarsi dell’inflazione, non farebbe che deprimere gli acquisti. Nella Penisola a spingere i rincari su base annua sono state le spese per i servizi e in particolare quelle per l’istruzione (+2,5%), con un’impennata delle rette per la scuola primaria (5,3%), a cui si aggiunge l’aumento, forse complice l’allarme influenza, delle tariffe per i servizi medici (+2,4%). Mentre sul versante dei beni, hanno fatto da traino i prodotti alimentari (+0,6%), con rincari per verdure (+2,5), caffè (+1,3%) e carne (+1,1%). Ma il termometro dell’inflazione ha segnato gli incrementi più significativi per la voce bevande alcoliche e tabacchi (+2,7%). Costi più
leggeri, invece, si sono registrati per le bollette del gas (10%) e per il settore del trasporto, sopratutto per quello aereo (-14,5%). In generale, il carrello della spesa quotidiana, il paniere dei prodotti che si acquistano più spesso, ha registrato una crescita in linea con quella complessiva (+0,2%). Riguardo all’andamento dei prezzi mese su mese, a ottobre rispetto a settembre i rincari maggiori hanno interessato ancora una volta le spese per la scuola (+1,3%) e quelle per l'abbigliamento (+0,3%). A livello congiunturale, però l'accelerazione dell’inflazione è stata bloccata dai prodotti energetici, che hanno subito un forte calo (1,3%). In Italia ribalzi e cali dell’inflazione hanno rispecchiato le variazioni dei prezzi registrate in Eurolandia, con una differenza rilevante solo per i prodotti alimentari, che nell’Unione Europea a 16 hanno segnato un ribasso importante a livello annuale (-1,5%). Con l’inflazione stabile migliorano le previsioni per cenoni, pranzi e omaggi alimentari delle vacanze di Natale con quasi due italiani su tre (65 per cento) che spenderanno la stessa cifra dello scorso anno ma anche un 16 per cento che prevede di spendere di più mentre un 19 per cento conterrà gli acquisti. E' quanto afferma la Coldiretti, in occasione della divulgazione dei dati Istat sull'inflazione, sulla base dell’indagine 'Xmas Survey 2009' di Deloitte nel sottolineare che i consumi a tavola delle famiglie italiane hanno fatto segnare un timido aumento dello 0,4 per cento in quantità nei primi nove mesi dell’anno.
Rincari sulle spese mediche e per la scuola
Le esportazioni hanno nuovo fiato grazie alla domanda cinese
Giappone, segnali consistenti di ripresa, ma c’è rischio deflazione Il prodotto interno lordo del terzo trimestre del 2009 risale dell’1,2% su aprile-giugno: il doppio dell’atteso di CALOGERO MOFFARI TOKYO – Il Giappone rivede segnali di ripresa più consistenti, ma anche maggiori incognite all’orizzonte, a cominciare dalla deflazione. Il Pil del terzo trimestre 2009 risale dell’1,2% rispetto ad aprile-giugno, pressochè il doppio dello 0,6-0,7% atteso, e si combina alla crescita annualizzata del
4,8%, contro il 2,5-3,5% di stime medie. Il dato, che risulta essere il più ampio rialzo da gennaio-marzo 2007, nasconde pericolosi segnali di spirale della contrazione dei prezzi. Il deflatore della domanda interna, che misura le variazioni dei prezzi di beni e servizi al netto delle esportazioni e delle importazioni, è precipitato del 2,6%, il tonfo più pesante dal 1958, dopo altri due trimestri consecutivi di frenata. «Il dato sul Pil segnala che la ripresa è in corso, ma non vi è alcuna modifica delle condizioni di gravità in cui versa l'economia del Paese», ha spiegato il vicepremier e ministro della Strategia nazionale, Naoto Kan. «Siamo preoccupati di una economia in deflazione e della disoccupazione», ha aggiunto, anticipando che il governo non abbasserà la guardia con un altro extra budget di stimoli pubblici all’economia che, secondo il ministro delle Finanze, Hirohisa Fujii, non supererà i 2.700 miliardi di
yen, 30 miliardi di dollari. Dalla statistica del Pil sono emersi elementi positivi, ma lontani dalla stabilizzazione che tuttavia fanno timidamente ipotizzare la ripartenza di consumi (+0,7% reale, ma in calo rispetto all’1% del precedente trimestre), investimenti aziendali (+1,6% reale, in rialzo per la prima volta da inizio 2008) e domanda interna che ha contribuito per lo 0,8% alla composizione del Pil. Più in generale, le esportazioni hanno ripreso fiato (+6,4%) grazie alla spinta della domanda asiatica, Cina in testa, mentre le importazioni sono salite del 3,5%. L’economia Usa è cresciuta al ritmo annualizzato del 3,5% a luglio-settembre, mentre in Eurolandia il Pil è salito dello 0,4% su base congiunturale dopo cinque trimestri consecutivi di contrazione. Il governo, secondo il quotidiano Nikkei, si prepara a prendere atto della deflazione, mentre solo a fine ottobre la Bank of Japan ha chiarito nel report di metà anno di vedere un’economia con prezzi in contrazione fino al 2011. Giornata di imbarazzo per l’esecutivo a causa della gaffe di Masayuki Naoshima, ministro dell’Economia, del Commercio e dell’Industria: partecipando di prima mattina a un incontro dell’Associazione petrolifera nipponica, ha reso pubblico con un anticipo di mezz'ora sui tempi ufficiali la statistica del Pil. «Non pensavo che ci fosse una norma sull'embargo dei dati. Sono l'unico responsabile dell’accaduto», si è giustificato.
Il provvedimento giovedì all’esame della Camera
Finanziaria, Banca del Sud Sacconi: «Ci teniamo troppo» di MANUELA TULLI ROMA – L'esame della Finanziaria partirà alla Camera giovedì: molti i nodi non sciolti al Senato, dalla banca del Sud ai segnali fiscali per imprese, affitti e famiglie. Se per quanto riguarda la Banca che dovrebbe sostenere lo sviluppo del Mezzogiorno, la riproposizione dell’emendamento alla Finanziaria sarebbe scontata, ancora tutto aperto è invece sul versante delle tasse. Resta il confronto sul capitolo Irap, ovvero su un possibile alleggerimento della tassa per le imprese in perdita. Altro tema che la Camera eredita dal Senato è quello sugli affitti, anche se i costi della cedolare secca restano consistenti. Ma il governo, secondo quanto si apprende, sarebbe intenzionato a dare «un segnale» anche alle famiglie. Si lavorerebbe dunque a misure legate all’Irpef, come un aumento delle detrazioni per i redditi da lavoro o da pensione o di quelle per i figli. Si tratterebbe al momento solo di ipotesi allo studio, come quelle relative agli sconti fiscali per la contrattazione di secondo livello. Un terreno, questo, per il quale il governo in qualche modo si era impegnato con le parti sociali. Strada in discesa invece per la Banca del Sud. «E' un progetto a cui teniamo moltissimo», ha detto il ministro del Welfare Maurizio Sacconi parlando ieri a Napoli. Il ministro ha confermato che l’obiettivo del governo è quello di «dare una dimensione meridionale alle banche attraversouno strumentoche potrebbe esser la raccolta agevolata affinchè il costo
del denaro sia riportato a condizioni competitive». Soluzione in arrivo anche per i fondi per i ricercatori. Si tratterebbe infatti di risorse già concordate nel passato che debbono essere sbloccate. Secondo quanto si apprende però il veicolo per sbloccare questi fondi, circa 80 milioni di euro, non sarebbe al Finanziaria ma il disegno di legge di riforma dell’università. Misure nuove in Finanziaria potrebbero riguardare anche il settore delle utilities. Questo almeno è quanto auspica il sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia che fa riferimento alla sanzione europea che ha colpito diverse multiutilities per gli aiuti di Stato ricevuti negli anni passati. «L'auspicio –ha affermato Saglia – è che si possano trovare correzioni che rendano meno amara questa pillola e che lo si possa fare già nella legge Finanziaria», o attraverso maggiori trasferimenti ai Comuni azionisti oppure un alleggerimento dei vincoli del patto di stabilità per gli enti locali colpiti dai mancati dividendi. Fin qui i ragionamenti sulla spesa. Sul versante delle nuove possibili entrate, come l’addizionale per le compagnie petrolifere che non hanno adeguato tempestivamente i prezzi alla pompa dopo il calo del prezzo del greggio, oggi è arrivata la dura reazione dell’Unione Petrolifera. «Se trovassero conferma - ha affermato il presidente dell’Up Pasquale De Vita –le anticipazioni di stampa circa l’introduzione in Finanziaria di un meccanismo per tassare presunti mancati adeguamenti dei prezzi dei carburanti rispetto all’andamento del petrolio, allora si tratterebbe di una cosa gravissima».
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Economia 11
Italia / Mondo
Martedì 17 novembre 2009
Martedì 17 novembre 2009
BERLUSCONI DALLA VACUITÀ DEI PROCESSI
l’Oroscopo
ALLA TENTATA ESPOLIAZIONE
ARIETE 21/3 - 20/4
di ANTONIO MONTANO Sicuramente varrà la pena elencare i processi che Berlusconi ha dovuto affrontare dal 1983 in poi, per farsi un'idea dell'accanimento della Magistratura che denota un impianto persecutorio che comprende la volontà di togliergli anche i diritti civili in barba in alla dichiarazione universale dei Diritti dell'Uomo. Berlusconi è uscito indenne, mai condannato in tutti i 309 processi che hanno comportato 2.500 ore di udienze e dalle 530 ispezioni alle sue aziende. Tra i processi più importanti intentati contro di lui : nel 1983 per spaccio di droga; nel 1990 per falsa testimonianza ; nel 1994 per Massoneria; e nel seguire Cassazione per verifiche fiscali; ; poi per falso in bilancio nell'acquisto del giocatore Lentini; per spartizione pubblicitaria RAI Fininvest; ancora per falso in bilancio; per frode e appropriazione indebita; per corruzione in verifiche fiscali; per falso in bilancio in affare Medusa; per finanziamento illecito in All Iberian 1 e falso in All Iberian 2; per corruzione in SME 1; per falso in bilancio in SME 2 (di cui l'avviso di garanzia mentre presiedeva un consesso internazionale in Napoli); Per tangenti Telepiù; per corruzione Lodo Mondatori; Per falso in bilancio consolidato Fininvest; Per falso in bilancio Fininvest; indagato per stragi 1992/1993 (Falcone e Borsellino) nei Tribunali di Palermo, Caltanisetta e Firenze (archiviazione)¸Telecinco Madrid; corruzione vallette RAI, e via discorrendo. Non contenta dalla evidente e conclamata persecuzione, la Magistratura ha voluto colpirlo anche nei suoi beni inverando l'oracolo di D'Alema di volerlo vedere elemosinante per le strade di Milano. Ed ecco che un Giudice monocratico Dott:Raimondo Mesiano lo condanna al risarcimento di ben 750 milioni di Euro al CIR di DE Benedetti per l'affare Mondatori con motivazioni faziose dichiaratamente ipotetiche in quanto Berlusconi “NON POTEVA NON SAPERE” in cui il Dott.Misiani ripercorre tutta la vicenda penale (oltre cento udienze) e costruisce tutta la sua sentenza sul lavoro dei suoi colleghi del penale, facendo un quarto grado di giudizio penale con la conclusione che la sentenza che, peraltro, proscioglieva Berlusconi ( del 19 giugno 2000) per Misiano sarebbe stata una sentenza “ingiusta”. E' la prima volta che un Giudice Civile, annullando di fatto una sentenza penale, condanna il Cavaliere, che “non poteva non sapere”, all'esborso della somma astronomica. A parte il comportamento scandalistico della 10^ sezione civile di Milano, è bene notare che in seguito alla sentenza della Corte di Appello di Milano del 24/1/1991, la Casa Mondatori tornò a Berlusconi e che nell'aprile del 1991 DE Benedetti (CIR) chiese ed ottenne un compromesso a cui Berlusconi si piegò perché fortemente voluto dall'On.le Andreotti e On:le Craxi e fu così che si allestì il tavole delle trattative con la moderazione dell'On.le G.Ciarrapico, uomo di fiducia di Andreotti, e si addivenne alla transazione che con l'espressa volontà di De Benedetti, venne attribuito alla Fininvest che riceve anche 365 milioni di conguaglio,la Casa Ed.Mondatori, “Panorama” ed “Epoca” mentre i quotidiani “La Repubblica, il settimanale “L'Espresso” ed alcune testate locali al CIR di DE Benedetti. Basterebbe questa transazione per tagliare la testa al toro ed esimersi da ulteriori e indebite pretese essendo intervenuta una spartizione concordata e accettata. La sentenza Mondatori (Corte di Appello di Roma del 1991) emessa da un collegio di tre Giudici è ancora valida ed efficace e non può in nessun caso ritenersi illegittima quantunque uno dei Giudici (dott.Metta) si sia corrotto perché gli altri due giudici hanno dato serenamente il proprio giudizio testimoniando sulla loro correttezza e convinzione su quella decisione. Ergo il Giudice Mesiano emette di fatto una sentenza penale, ma con conseguenze civili nei confronti di un imputato liberato dai gravami dalla Cassazione. La cosa singolare è che se nessun Giudice penale, investito dalla questione, aveva potuto dichiarare la colpevolezza di Berlusconi, invece il Dott.Mesiano, in sede puramente civile,non solo lo fa ma ne trae conseguenze che gli paiono opportune e ciò facendo, si sostituisce al Giudice penale, invadendone il ruolo e le competenze. Si badi bene che in questo ridicolo quarto grado! In cui il condannato all'ingiusto esborso non è stato neppure citato in giudizio dal dott.Mesiano e non ha potuto nemmeno difendersi. Il Giudice Mesiano fa uso di competenze che esorbitano dalle sue e dai mezzi di accertamento proprie del Giudice Civile. Vorrei, infine, precisare la circostanza più derimente che consiste nella prescrizione dell'azione civile del CIR perché partendo dalla certezza che l'inizio della decorrenza, tra il 1990/1991 (il termine e quinquennale), ma anche se fosse decennale, esso sarebbe ugualmente prescritto stante all'atto di citazione del CIR che risale al 2004 perché la CIR non ha posto in essere nessun atto interruttibile opponibile alla Fininvest. L'esito dell'impugnazione della Sentenza del Giudice Mesiano presso la Corte di Appello di Milano verrà ritenuto assolutamnente favorevole a Berlusconi per le ragioni che siamo venuti esponendo. Lo vedremo il primo dicembre c.a, perché non si prendono pesci disegnando reti.
Alle volte per raggiungere l'obiettivo professionale non c'è altro da fare che rischiare. Un amore tormentato
TORO 21/4 - 20/5
Cercate di individuare in quale direzione dovete orientare la professione e applicatevi. Feeling sempre più intenso.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Moderate il vostro spirito di ribellione se volete fare una buona impressione sui superiori. Scelte difficili in amore.
CENTRALE TRICARICO UNA PROPOSTA SU CUI POTER LAVORARE di Adeltina Salierno* La manifestazione popolare di Tricarico non è statacaratterizzata solo da “no”alla centrale a biomasse, “no” ai rischi di impatto su ambiente-territorio, ma ha espresso anche dei “sì”come quelli alla partecipazione alle scelte del futuro del territorio ed anche a concorrere alla produzione di energia da fonti rinnovabili, perché nessun cittadino vuole la dipendenza dal petrolio e credo, in stragrande maggioranza, dal nucleare. Ecco allora una proposta alternativa: perché invece di un unico impianto da 14 MW non pensare ad un vero e proprio Piano di sviluppo delle energie rinnovabili in agricoltura che preveda finanziamenti a quei produttori agricoli che possano-vogliano produrre bioenergie o partecipare alla gestione di impianti di microcogenerazione, sia pure da pochi megawatt?. Ciò, oltretutto, attraverso un rapporto equilibrato tra territorio agro-rurale ed attività delle aziende agricole esistenti (non solo nell'agro di Tricarico) darebbe uno sbocco significativo alla multifunzionalità dell'azienda agricola come nuova opportunità di reddito. Uno dei punti centrali nell'ambito delle nuove politiche energetiche dopo il protocollo di Kioto e le indicazioni Ue riguarda la sostenibilita' del sistema di produzione e approvvigionamento energetico da parte di tutti i Paesi. Il contributo del settore agricolo può essere rilevante se vengono assunte precise opzioni ai modelli produttivi classici e si apra alla centralità delle nostro sistema produttivo, delle aziende e delle imprese lucane quale strumento per una diffusa concorso all produzione di energia. Gli elementi di partenza sono rappresentatenella nostraregionedacirca 100.000hadi
terreni seminativi da riconvertire dopo la riforma della Pac e il disaccoppiamento; circa 200.000 ha di aree demaniali di natura agrosilvoforestali; un complessivo patrimonio di 355.000ha asuperficieforestale; 2,5milioni di quintali di biomasse disponibli da residui e scarti legnosi. Di qui dunque la necessità di raccogliere i “sì” che provengono in modo del tutto spontaneo dal movimento popolare di Tricarico per adeguare il Pear. Ci sono, in proposito, interessanti proposte e progetti che prevengono dal mondo agricolo, tra cui quelle della Cia che ha costituito un'apposita Associazione di “agricoltoriproduttori di energia dafonti rinnovabili”che meritano dovuta attenzione e convinto sostegno, quali: definire un progetto di filiera regionale sulle agroenergie ed in particolare sulle biomasse legnose, dando corso alla nascita di un interfondo (Feasr-Fesr, Fse,, Fas) a sostegno di iniziative produttive in materia di agro energie; ricomprendere nella nuova normativa in materia dei distretti territoriali anche quelli agro-energetici. In Basilicata abbiamo grandi potenzialita' sulle Fonti energetiche rinnovabili rispetto a tutti i segmenti finalizzati alla produzione di energia alternativa: idrolettrico-fotovoltaico-eolico oltre a quelle piu' strettamente connesse al settore agricolo e connesse ai processi produttivi ed agronomico-rurale quali le biomasse legnose, il biogas, le colture destinate alla produzione di biocombustibili e biocarburanti. C'è dunque materia per mettere intorno ad un tavolo mondo agricolo, istituzioni, movimenti-associazioni, esperti di fonti energetiche alternative e discutere. *consigliere regionale Pd
CANCRO 22/6 - 22/7
La situazione nel lavoro è piuttosto ingarbugliata e complessa: ci vogliono pazienza e ponderazione. L'amore vi dà una grande gioia.
LEONE 23/7 - 23/8
Il vostro obiettivo per il momento deve essere quello di consolidare la vostra posizione professionale. Vivete un momento di grande passione.
VERGINE 24/8 - 22/9
Dovete essere più convincenti se ci tenete ad ottenere dai superiori un incarico prestigioso. In amore non mostratevi troppo coinvolti
BILANCIA 23/9 - 22/10
Qualcuno tenterà di ostacolare i vostri progetti di lavoro, ma riuscirete a bloccarlo in tempo. In amore non scegliete al primo incontro.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Piuttosto vantaggiosa la situazione economica, ma non per questo dovete lanciarvi in iniziative a rischio. Confusione in campo sentimentale.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Un avvenimento imprevisto porterà un pò di confusione nella vostra attività: vi riprenderete in fretta. In amore siete irresistibili.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Avete ottime carte in mano nella professione, ma la cosa importante è saperle giocare al meglio. In amore state solo rinviando una decisione inevitabile.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Buttatevi dietro le spalle le delusioni nel lavoro: è il momento di reagire e cercare di fare centro. Una serata indimenticabile.
PESCI 20/2 - 20/3
Le vostre pretese nel lavoro sono giustificate: non dovete accontentarvi di riconoscimenti inadeguati. Svolta nella vita affettiva.
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Incremento fondo sanitario L’ Anisap «E’ positivo»
L'incremento del Fondo sanitario nazionale per il 2010 di 2,4 miliardi di euro (per il 2011 l'ulteriore incremento sarà di 2,4 miliardi e per il 2012 di 3 miliardi), a cui si aggiunge il ripristino del fondo per la non autosufficienza per 400 milioni di euro, concordati tra Governo e Regioni, sono sicuramente provvedimenti positivi che avranno ricadute e benefici anche in Basilicata. Adesso ci sono nuove condizioni per intensificare la costruzione di un sistema integrato che riconosca il ruolo rilevante della sanità privata e, attraverso una sinergia più stretta ed efficace, sia in grado di dare la risposta corretta ai bisogni degli utenti del servizio sanitario regionale e nazionale. E' il commento dell'ANISAP Basilicata, Associazione Nazionale Istituzioni Sanitarie Ambulatoriali Private, associazione maggiormente rappresentativa a livello nazionale e locale, oltre che accreditata presso il Ministero della Salute. Per l'ANISAP anche il nuovo clima di collaborazione instaurato tra Regioni e Governo è un elemento positivo per costruire un piano nazionale a cui le Regioni e il sistema locale concorrano per realizzare un sistema della sanità in grado di coprire le diverse esigenze dei cittadini sui territori. Inoltre si va affermando il principio di assunzione di responsabilità comune per sostenere l'unitarietà del servizio sanitario nazionale. E' questo un altro aspetto importante dell'accordo raggiunto Regioni-Stato che riguarda le modalità e le procedure di affiancamento delle Regioni con gravi problemi finanziari o di erogazione dei servizi attraverso una più efficace redazione, valutazione e attuazione dei 'piani di rientro' . L'incremento delle risorse finanziarie da trasferire alle Regioni è - a parere di ANISAP Basilicata - la condizione per riprendere il tavolo del confronto con la Regione Basilicata per l'adeguamento di tariffe, ferme al 1996, per le prestazioni erogate dalle strutture specialiste e private della regione. Il punto di partenza è che l'Italia, tra tutti i paesi europei, occupa l'ultimo posto nella classifica della spesa per la sanità. Solo l'8,7% del Pil, di cui 2,1% è destinato alla sanità privata. Questa bassa posizione in classifica, comporta che ogni cittadino italiano ha a disposizione 447 euro in meno da spendere in sanità, rispetto alla media degli altri cittadini comunitari. Sono questi i motivi per i quali l'Anisap Basilicata invita la Regione a potenziare il plafond di risorse destinate a sostenere la rete di strutture sul territorio, in tal modo favorendo un maggiore avvicinamento dei servizi al cittadino utente.
NOSTRA TV IL GRUPPO FIAT DEI QUIZ E LA FIDEURAM di ARMANDO LOSTAGLIO “…Succube del Milionario e programmi simili in cui, a causa della pochezza del programma, per ogni domanda il concorrente diventa propotagonista, dilungandosi nel perché la tale risposta non lo convince, quell'altra neppure … questa è la tv, e quello è un basso trucco per riempire a costo zero altri minuti e far sentire protagonista il concorrente, che poi è l'unica cosa che desidera…” Nel suo box quotidiano su un settimanale, il critico televisivo Dipollina analizza questa annosa presenza in casa soprattutto di sera, che a taluni da il pretesto di acculturarsi o sfidarsi con domande capziose. Qualche sera fa una concorrente (neppure giovanissima) ad una domanda cui non ha dato risposta, ha ammesso che “Il gattopardo” di Visconti non lo aveva mai visto, dubitiamo pure il libro da cui è tratto. Il palinsesto si riempie comunque, o si svuota, in attesa che lo Scotti (uno degli eredi del Buongiorno dei quiz) dia il responso all'ansioso spettatore. Ma altrove le cose non vanno meglio: la Germania, nel ventennale dalla caduta del Muro di Berlino, lo ha celebrato in tv con uno Speciale, superato negli ascolti (dicono i numeri del loro Auditel) da una specie di reality, un grande-fratello ancorché più volgare, contrapposto all'evento storico in tv. Caduta di gusto, prima ancora che dei muri. Il film vincitore quest'anno a Cannes di un eccellente Michael Haneke , “Il nastro bianco”, che evoca gli albori della crudeltà sfociata anni dopo nel nazismo, sembra che anche da quelle parti sia una inutile lezione di stile, quello cinematografico, arte (anche lì) mortificata da una becera e rissosa televisione. La baruffa resa a sistema, di cui lo Sgarbi è da noi l'avvenente condottiero, contrapposto ad un Vespa che con la sua apparente serafica attitudine impone (da un mese) di far parlare del suo nuovo libro i Tg di ogni rete, per le dichiarazioni del premier concesse soltanto a lui, depositario di verità. Per cui le librerie in ogni angolo d'Italia sono inondate del suo volume, 20 euro, edito da Eri-Rai e Mondadori, ovvero l'intero arco parlamentare dell'editoria. Uomo d'affari, Vespa, non c'è che dire, mentre il pubblico è asservito agli ascolti, agli insulti di arricchiti così straordinari. Perfino il principe Emanuele Filiberto (casa Savoia) diventa emblema di eleganza per la pubblicità a tutta pagina sui giornali, grazie alla tv di Stato che lo ha reso campione di danza in balere costosissime (per il contribuente). La nostra storia viene ignorata (come in Germania) cancellata e lavata con un solo colpo di spugna. Non sarà cancellata invece Alda Merini, che se ne è andata piano, lei “meteorite sopra il sonno aristocratico della poesia italiana” (scrive il critico Maugeri); e pure l'inverno avanza piano, cercheremo di “non disturbare la neve con le nostre impronte” (Sting).
di FRANCESCO BOCHICCHIO di FRANCESCO BOCHICCHIO Da oltre un mese nel mercato finanziario si è posta l'ipotesi che il Gruppo Intesa-SanPaolo, uno dei due principali gruppi creditizi italiani, ceda (le azioni rappresentative della partecipazione di maggioranza se non addirittura totalitaria in) Banca Fideuram, la principale banca italiana di risparmio gestito e di distribuzione per il tramite di promotori finanziari, al gruppo Fiat. Dal punto di vista del gruppo Intesa-San Paolo, la cessione è dovuta all'esigenza di ristabilire coefficienti patrimoniali per non dover acquisire i detestati (a ragione in quanto non convenienti) Tremonti “bond”, ma è notorio che l'attività tipicamente non bancaria non viene considerata strategica dal gruppo, in particolare dall'Amministratore Delegato Corrado Passera. L'interesse del mercato, degli operatori e dei commentatori si è ovviamente concentrato sull'acquirente, in quanto, come evidenziato da Massimo Mucchetti con la consueta lucidità su “Il Corriere della Sera”, il gruppo Fiat è beneficiario di incentivi pubblici per la delicata situazione dell'auto, e quindi non vi è la sicurezza che la situazione economica e finanziaria consenta un'operazione così impegnativa, quale l'acquisto di una banca importante, che richiede sempre investimenti rilevanti, per rafforzare od anche solo “fidelizzare” la rete dei promotori. Nella stessa ottica, vi è anche l'esigenza di trasparenza del rapporto tra l'alienante e l'acquirente, sia in relazione ad eventuali finanziamenti dall'alienante all'acquirente sia in relazione a sinergie od addirittura a riacquisti. Su una delle due principali banche e sulla principale industria italiana vi deve essere la massima trasparenza in termini finanziari e di progetto, senza zone d'ombre. Entro tali limiti, l'operazione è peraltro da valutare positivamente, perché consente (o meglio, consentirebbe se realizzata) alla Fiat una diversificazione e una sinergia con la finanza in grado di fornirle i presupposti per il rafforza-
mento e l'espansione: la separazione tra finanza ed industria, per tutelare la stabilità della finanza e impedire utilizzi surrettizi ed impropri della stessa finanza, assolve a compiti positivi e contiene un nucleo contenutistico profondamente importante: in presenza di presupposti e di paletti rigorosi, peraltro, le sinergie possono comportare dinamismo per la finanza e solidità per l'industria. Occorre quindi uscire dalle discussioni astratte e di petizioni di principio, per entrare nel concreto del merito del presupposti e dei requisiti: un punto di discussione si pone immediatamente. L'acquisizione del controllo, se non addirittura della totalità della azioni, comporta un impegno diretto nell'esercizio dell'attività imprenditoriale, senza che si tratti di una mero investimento finanziario. Ebbene, che un'industria si impegni direttamente nel settore bancario ma solo nel ramo del risparmio gestito e non in quello tipicamente bancario - ben sinergico con l'attività industriale, basti pensare a sovvenzioni a concessionari ed a fornitori - rende di non immediata percezione il collegamento con l'interesse di gruppo: l'interesse ad un'intrinseca produzione di profitti da parte della banca da acquistare è dubbio, alla luce degli elevati investimenti da effettuare. Non si tratta solo di preoccupazione per abusi, vale a dire per immissione nelle gestioni individuali e collettivi di titoli di gruppo o similari, in quanto è notorio che in caso di collegamenti tra industria e gruppi i pericoli di conflitti di interessi sono ben maggiori di quelli all'interno dell'attività finanziaria, e qui è materia da disciplinare rigorosamente da parte delle autorità di vigilanza: il problema è ben più rilevante, e riguarda la strategia del maggiore gruppo industriale italiano. Una diversificazione nella finanza può ben essere utile, ma a condizione della massima trasparenza, proprio per dipanare i coni d'ombra che indubbiamente, ad un'analisi oggettiva, senza pregiudizievole ostilità per il rafforzamento della nostra principale industria, sussistono.
Aumentano le donne in banca Si è appena conclusa la prima fase delle selezioni territoriali per il concorso di Banca Monte dei Paschi di Siena, che assumerà 250 giovani per la propria rete filiali. 25.453 sono stati i giovani che hanno presentato la propria candidatura, in flessione rispetto al concorso del 2007, quando le richieste avevano raggiunto quota 29.159. Il quadro geografico delle domande è stato trainato dal Sud, da cui proviene ben il 67% delle candidature complessive; il restante 33% è invece equamente ripartito tra Centro e Nord. Da evidenziare il trend positivo del Nord Est, che ha incrementato del 61% le richieste rispetto alla scorsa selezione. Netta la prevalenza delle donne che hanno risposto al bando, secondo una percentuale del 66,4%, rispetto al 33,6% dei giovani coetanei. Più equilibrato invece il rapporto tra diplomati e laureati, con un lieve aumento dei laureati (46,64%) rispetto al dato del 2007 (43,03%). Per quanto riguarda l'affluenza ai test è stata registrata una maggiore partecipazione in Sicilia dove il 66,2% di giovani iscritti al concorso si sono effettivamente presentati ad effettuare la prova e nell'area Sud Ovest con una percentuale del 61,6%. In Basilicata, hanno preso parte alle selezioni più di 500 giovani, di cui 176 uomini e 336 donne. Inoltre, tra i candidati lucani, 249 erano in possesso di una laurea, mentre i restanti erano diplomati. Minor afflusso, invece, è stato riscontrato nell'area Nord Est Emilia dove erano presenti 561 canditati a fronte di 1.511 domande pervenute (37,1%).
PREGHIERA PER I VECCHI di ALBERTO VIRGILIO
“…Ah, gentile morte, / …non toccare le mani , il cuore dei vecchi”. Con questi versi Salvatore Quasimodo nella bellissima poesia 'Lettera alla madre' , alla 'Mater dulcissima' , esprimeva venerazione e amore per la mamma lontana e malata e per tutti i vecchi. Lo slancio sentimentale del poeta sembra richiamare il precetto biblico “Onora tuo padre e tua madre”( Esodo , 2o , 12 ) e la concezione platonica secondo cui “i genitori bisogna venerarli come numi”. Quella invocazione assume un significato molto pregnante nel momento attuale. La condizione degli anziani si aggrava specialmente nel corso delle ferie estive e nei periodi festivi , quando le famiglie partono per la villeggiatura , ma non possono condurre con sé gli anziani perché hanno bisogno di particolari attenzioni e non sono i più indicati per rendere piacevole il soggiorno ai monti o al mare. Nasce così l'avvilente fenomeno del ricovero in ospizi o addirittura in ospedali , dove i vecchi vengono sistematicamente depositati fino al termine delle vacanze. Ma anche nel periodo normale la presenza dell'anziano è ritenuta fastidiosa per la famiglia , che la tollera soltanto in ossequio alle convenzioni sociali ( oltre che in ottemperanza di un preciso dovere giuridico ) , ma non perché avverte il richiamo del sentimento. Al di là delle soluzioni tecnico-organizzative , il fulcro del problema è tutto qui: nella mutata disponibilità sentimentale dei giovani verso gli anziani. Ovviamente il fenomeno non è per fortuna di carattere generale , ma anche se limitato a pochi casi merita egualmente attenzione e comprensione. Non intendo negare che la convivenza , intesa nei suoi aspetti concreti , abbia le sue inderogabili esigenze connesse all'attività dei soggetti ancora in
fase lavorativa, come non intendo negare che in alcune situazioni particolari , riguardanti anziani non autosufficienti , si renda necessario il loro ricovero in case di cura per essere opportunamente assistiti. Questeevenienzesono tuttaviaplausibiliedevono essere appagate in via eccezionale , mentre di regolagli anzianivanno ospitatinell'ambito dellafamiglia , dove sono vissuti da sempre , con i loro ricordi e con la vicinanza dei propri cari. Non va dimenticato che la persona anziana ha intenso bisogno di affetto!. Naturalmente incline all'isolamento , l'anziano si nutre infatti solo di rimembranze del passato e trova conforto unicamente nel sorriso dei familiari: i vecchi si contentano di così poco! Essi richiamano molto , nella loro espressione rassegnata , le figure dei santi , hanno lo stesso dignitoso contegno e suscitano la stessa carica di rispetto e di venerazione. Il problema della condizione dei vecchi nel corpo
sociale presenta un aspetto soprattutto sul piano umanitario. Se l'esame di tale problema si affrontasse nel quadro di un'appiattita concezione economicoconsumistica si perverrebbe ad un capovolgimento sconcertante del rapporto tra giovani e anziani , in assoluta carenza della componente dell'amore. In questa situazione non saprei non ammirare il gesto fiero dell'elefante , il quale si allontana istintivamente dal branco quando avverte l'avvicinarsi della fine , per morire in solitudine e con dignità. Tutte queste riflessioni portano ad affermare che bisogna sempre amare i vecchi. E' una regola fondamentale in una società veramente civile , nel clima che si addice all'uomo , che fu creato a immagine e somiglianza di Dio. L'ultimo tratto della vita è intriso di dolcezza e di tristezza perché ha tutti i colori e le ombre del tramonto. Nella società attuale le persone anziane sono sempre più numerose , ma sono spesso vittime delleviolenze diogni genere, comedimostra lacronaca quotidiana , perché subiscono scippi , aggressioni e soprusi , specialmente se vivono sole , senza parenti prossimi o senza una loro adeguata assistenza e tutela. Fra i tanti problemi che sul piano sociale assillano questo periodo storico , la protezione degli anziani non ha carattere secondario , per cui di essa dovrebbero occuparsi le istituzioni e anche le singole famiglie. E' un'esigenza morale da appagare con tutti i possibili accorgimenti , se si vuol evitare che diventi realtà la sconsolata sentenza dell'acuto osservatore francese La Bruyère , il quale nel secolo XVII già si sentiva autorizzato a scrivere “La pluspart des hommes emploient la primière partie de leur vie à rendre l'autre miserable!”.
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Martedì 17 novembre 2009
Martedì 17 novembre 2009
Arpab, i tecnici di laboratorio e una dirigente replicano a Sigillito sulle accuse di inadeguatezza
«Noi, professionisti responsabili» «Quelle analisi le abbiamo sempre fatte, anche prima del suo arrivo» di MARIATERESA LABANCA POTENZA - Non ci stanno a passare come fannulloni e professionisti inadeguati. I dipendenti dell’Arpab prendono le distanze dalla campagna di screditamento che nelle ultime settimane ha investito l’agenzia regionale per la tutela dell’ambientale. Ma, soprattutto, replicano, punto per punto, alle parole del loro dirigente generale, Vincenzo Sigillito. Quelle pronunciate, più di una settimana fa, nella seduta della terza commissione regionale permanente. Sigillito aveva parlato di un «ente comatoso», di personale e strutture «non confacenti al ruolo e alla missione dell’Agenzia»: questa sarebbe stata l’Arpab ereditata dal nuovo dirigente, al momento del suo insediamento, a fine 2006. A distanza di qualche giorno, arriva la replica. A parlare sono i tecnici di laboratorio, ma anche qualche dirigente. «Lavoriamo da anni, sempre nello stesso modo. Siamo sempre gli stessi. E quello che facciamo oggi, in termini di qualità e quantità di analisi, è esattamente quello che facevamo anche prima dell’arrivo di Sigillito». Rocco Martoccia (Ufficio suolo e rifiuti), Vito Lamorte (Ufficio rischi idropluviometrico), Giuseppe Taddonio (Ufficio Aria), Mario Di Michele e Giuseppe Coiro (Ufficio risorse idriche), per la gran parte chimici impegnati nei laboratori d’analisi dell’ente, c’erano prima che arrivasse il nuovo direttore generale e ci sono anche ora. «Lavoriamo sempre nello stesso modo e con gli stessi risultati». E siccome il dirigente generale in terza commissione aveva pure detto che prima del suo insediamento molte analisi (anche le più semplici, come quelle del PH) non veniva svolte all'interno dell’Agenzia, i tecnici replicano: «Probabilmente il nostro dirigente non lo sa. Ma si tratta di attività che svolgiamo da anni, ben prima del suo arrivo». Insomma, l’Arpab non è quell'ente carente che si poteva immaginare alla luce di quanto venuto fuori delle ultime settimane. La gran parte delle analisi veniva e viene fatta all'interno dello stesso ente. A volte ci si rivolge ad Arpa di altre regioni, ma per particolari tipi di analisi, come accade spesso anche il contrario, secondo un criterio di scambio reciproco. O, come è accaduto soprattutto negli anni passati, si è trattato solo di convenzioni temporanee, per problemi tecnici, come quelli dovuti al trasferimento dei macchinari. Le attrezzature prima di essere
cazione di buona parte della classe dirigente alle specifiche responsabilità connesse allo svolgimento del ruolo». Per poi aggiungere: «Sono stato costretto quindi a riorganizzare». E poi ancora: «Purtroppo non ho potuto contare sul supporto di taluni dirigenti, i quali non sono mai entrati nella mia stanza per aiutarmi». Laura Gori replica anche a questo: «Al suo arrivo il direttore ha inteso modificare in maniera incisiva la struttura organizzativa dell'agenzia. Inizialmente siamo stati in attesa, non abbiamo espresso alcun parere preconcetto. Fin dall'istituzione dell'Arpab, la dirigenza ha avuto grande autonomia istituzionale e responsabilità per quelle che erano le sue competenze. Autonomia che, invece, Sigillito ha inteso ridurre, con un accentramento delle funzioni, e una conseguente riduzione delle nostre competenze. Le riorganizzazioni, in tre anni, sono state continue. Molto spesso senza lasciare neanche il tempo che l’idea iniziale rodasse. Edopoqualche tempoèstato chiaro che tutti questi spostamenti non erano funzio-
nali a nessun obiettivo. Non siamo mai stati coinvolti, né avvisati di niente. Il che si traduce, inevitabilmente, in una mortificazione della qualità delle attività dell'agenzia». Soprattutto - ci tiene a ribadire la dirigente - «è un errore assoluto dire che ci sia bisogno di supporto esterno per la gran parte delle attività svolte dall'Agenzia». Concetto ribadito con forza anche dai tecnici di laboratorio. Di loro Sigillito aveva denunciato «inadeguatezza» e anche di poca voglia di lavorare. Il dirigente regionale aveva raccontato di laboratori «con doppi ingressi totalmente incontrollati» e dell'«impossibilità di tenerli a bada». Di entrate e uscite «senza controllo», aprendo una polemica anche sull'utilizzo delle macchine di servizio. «Non siamo fannulloni ribadiscono Martoccia, Lamorte, Taddonio, Di Michele e Coiro abbiamo sempre lavorato con serietà. Quando ci assentiamo è solo per andare in missione, come rendicontato sugli appositi fogli settimanali. Siamo professionisti seri e non scolari». m.labanca@luedi.it
«Prima c’era meno pubblicità Ma l’unico scopo era e rimane la tutela dell’interesse pubblico»
utilizzate in un nuovo laboratorio, devono essere ritarate. E' vero, «molti dei laboratori - spiegano i tecnici - non sono accreditati. Ma questo non significa che non si lavori. L'accreditamento costituisce un fattore discriminante solo nel caso di indagini degli alimenti. Ma per gli altri tipi di campionamento non si tratta di una parametro indispensabile». Insomma, accreditamento a parte, quello svolto
«Siamo gli stessi e lavoriamo sempre nello stesso modo: con scrupolo»
«è ed era un lavoro di qualità». Se qualcosa è cambiato, secondo gli intervistati, è semmai «quel clima di tensione che si è venuto a creare in questi ultimi tre anni». A spiegarlo ancora meglio è Laura Gori, oggi responsabile di Epidiemologia ambientale. Come gran parte del personale dell'ente, viene dal Pmip, che, prima della nascita dell'Arpab, si occupava di Sanità e ambiente. Non è certo alla prima esperienza, nel settore lavora ormai da anni. Ne conosce bene attività e personale. «Tutti i lavoratori dell'agenzia - spiega - hanno avuto sempre come scopo l'interesse dell'utenza. Qui ci sono professionisti con percorsi consolidati a cui non ha fatto piacere leggere le paroledel dirigente. Forse, negli anni passati,
l’agenzia ha lavorato facendo meno pubblicità sui giornali. Ma, posso assicurare, che quello che si fa ora si faceva anche prima. E che, ogni volta le analisi facevano emergere una situazione un’anomalia, la cosa veniva comunicata alle istituzioni responsabili, senza pubblicità ma con la massima serietà. E lì dove si rendeva necessario, le aziende venivano temporaneamente o definitivamente fermate, la balneazione veniva vietata, l'erogazione dell’acqua potabile veniva bloccata. Quello che di nuovo c'è stato in questi tre anni aggiunge la dirigente - è solo una gran polemica che ha investito l'’genzia». Nella sua audizione in terza commissione, il direttore Sigillito aveva anche denunciato «il paradosso dell'abdi-
«Competenze e autonomia dei dirigenti ridotte. Senza coinvolgimento e con obiettivi poco chiari»
L‘ALTRA SEDE
A Matera parla solo il direttore Vignola di PIERO QUARTO
L’ingresso della sede Arpab di Matera alla zona Paip
«NON C’È bisogno di parlare con i lavoratori, le notizie sul lavoro che svolgiamo sono pubbliche, comunque se vuole può parlare con me». E’stata in sintesi la risposta che il direttore della sede materana dell’Arpab, Nicola Vignola ha fornito al “Quotidiano” che ieri mattina ha tentato di dar voce agli operatori dell’agenzia che lavorano nella sede materana su questioni e domande che attengono al lavoro, al suo sviluppo e alle sue problematiche che di solito ci sono in qualsiasi sede e che fortunatamente non riguardano l’Arpab di Matera dove umori, opinioni, sensazioni dei lavoratori sono pubbliche come i compiti che l’Agenzia svolge quotidianamente. Almeno così abbiamo imparato ed appreso ieri mattina dalle cortesi parole del dottor Vignola. Le nostre semplici e brevi domande le abbiamo dunque fatte, cercando di essere molto veloci, al direttore Vignola partendo da un’attività di eccellenza come la rete di monitoraggio ambientale presso l’Itrec di Rotondella: «si tratta di una rete indipendente, di controllo dell’impatto ambientale che serve per valutare l’impatto che l’Itrec pro-
duce sull’ambiente. Ci sono due centraline fisse che misurano la radioattività ambientale, ma i controlli e le prove di laboratorio che abbiamo fatto non hanno evidenziato nulla di rilevante dal punto di vista radiologico». Poi una breve disamina dei compiti svoltidall’Arpab tra cui leanalisi eseguite sulle acque di balneazione e qui Vignola aggiunge: «ci sono in base al Dpr 470 punti di prelievo sulla costa, sono 41 nel Metapontino e 19 sulla fascia tirrenica e dal 30 aprile al primo settembre si procede a valutare la bontà delle acque di balneazione con una frequenza bimensile». Serve un accreditamento per questi prelievi? «Non serve perchè non è obbligatorio in questo caso ». Quindi l’ultima battuta sulle necessità di esternalizzare alcuni servizi: «per le analisi chimiche su microinquinanti ci rivolgiamo a laboratori esterni di altre Agenzie. Ma è chiaro che l’attività dell’Arpab non si conclude con le analisi di laboratorio». L’avventura all’intero della sede Arpab materana finisce così con qualche chiarimento del direttore ed una certa delusione tutta nostra per “esserci introdotti” e aver tentato parlare con i lavoratori. “Pretese” che pensavamo fossero di questo mondo.
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24 ore in Basilicata
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BREVI
AGRICOLTURA
VITI SU PRODOTTI LUCANI
SALONE DELL’AGRITURISMO
La protesta della Cia si sposta a Napoli
«Si apre una frontiera in Nord America»
Il modello Parco del Pollino ad Arezzo
CIA, la protesta si sposta a Napoli. Una nutrita delegazione di dirigenti comunali e regionali, di produttori agricoli e allevatori zootecnici della Basilicata sarà domani a Napoli per partecipare alla manifestazione dell’agricoltura meridionale.
«SI apre una frontiera in Nord America che si collega a un’analoga operazione che si sta facendo in Russia e che punta alla valorizzazione dell’esportazione di prodotti lucani di qualità sui mercati non ancora raggiunti». Lo ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Viti,
L’ESPERIENZA del Parco Nazionale del Pollino per la valorizzazione dell’agricoltura nelle aree protette, è stata testimoniata nei giorni scorsi dal presidente del Parco, Domenico Pappaterra, ad Arezzo nel convegno svolto nell'ambito di Agri@Tour, il salone dell'agriturismo.
Nulla di fatto al Ministero. L’azienda accoglie una minima parte delle richieste sindacali
Lasme: decidono le tute blu Domani il voto a San Nicola. Fiom: «Non ci hanno risposto su nulla» ROMA - Si è cercato di strappare il più possibile ieri sera al ministero dello Sviluppo economico nella lunga trattativa per la vertenza Lasme. Quella in corso è l’ultima occasione. «Daquibisogna uscireconun accordo», aveva detto il segretario della Uilm, Tortorelli al suo arrivo al ministero. Ma alle 22 è arrivata la sentenza: nulla di fatto. Perché l’azienda ha accolto solo parte delle richieste del sindacato. Ora saranno i lavoratori a decidere. Domani l’assemblea e il voto nello stabilimento di Melfi. Ma mentre i commenti a caldo di Fim e Uilm sembrano più morbidi, nettaè invecela bocciatura della Fiom: «Nulla di fatto. Non ci hanno risposto su nulla». Un vertice ristrettissimo ha analizzato tutti i punti della proposta finale della Lasme, da integrare con le richieste dei sindacati. L’azienda è ripartita dal programma presentato venerdì mattina a Uilm e Fim a Potenza: la costituzione di una nuova società, a partire dal primo febbraio 2010, con la produzioni del modulo port" dei modelli Lancia 843,
Cerrito a Potenza
L’annuncio del management Sata ai sindacati
Punto Evo: ordini in alto Salta la cigo il 23 e il 24 MELFI - Cuori in sospeso a Roma, animi più distesi a Melfi. La notizia è arrivata mentre si attendeva l’esito della vertenza Lasme: la Fiat Sata ha annullato le due due giornate di cassa integrazione del 23 e del 24 novembre, nella più ampia settimana di cigo annunciata qualche giorno fa dall’azienda (dal 23 al 28 novembre). Era stato proprio un calo degli ordini a giustificare la richiesta di ricorso alla cigo. A motivare la scelta il positivo andamento della raccolta ordini della Punto Evo sui mercati europei. Confermata, invece, almeno fino a questo momento la cassa integrazione dal 25 al 28 e anche quella del 7 dicembre. la delegazione dei lavoratori della Lasme
Lancia 350-848, Fiat 194 e Alfa 940, nonché degli "alzacristalli" posteriori - elettrici e manuali - per il modello della Punto prodotto nello stabilimento Sata di Melfi, e gli alzacristalli del modello Fiat Ducato 244. A sostegno l’avvio di programma di reindustrializzazione con il contributo della Regione Basilicata. La Lasme 2 faràricorso allaCigs percrisi aziendale per cessazione di
attività per tutti i 173 dipendenti, per 24 mesi, con effetto dal 16 novembre 2009 ovvero dal 1 ottobre 2009, qualora il Ministero del Lavoro ne dia la possibilità in sede di consultazione sindacale. Nell'ambito della Cigs, la Società presenterà un programma di gestione degli esuberi. E prevista la ricollocazione tramite la ricollocazione, oltre
che presso la new company, con outplacement all'interno dello stesso settore automotive, nel comprensorio di San Nicola di Melfi, individuale (outplacement) su altri settori, sempre del comprensorio industriale di San Nicola di Melfi e anche su altri settori. Infine, la mobilità. L’azienda ha definito anche un piano di incentivazione per scongiurare l’immediata collocazione
in mobilità. Fiom e Cgil avevano chiesto: mantenimento del vecchio sito per le nuove attività, l’utilizzo a rotazione di tutte le173 unitàdella Lasme, eanticipazione deltrattamento di Cigs fino alla erogazione diretta da parte Inps. La trattativa ha colto accolto solo in parte le proposte avanzata. Ora la parola passa ai lavoratori. m.labanca@luedi.it
Parte la compilazione delle schede per i dissesti presenti sul territorio
Melfi
La meningite ha ucciso Walter Responso di Bari conferma causa del decesso POTENZA - E’ stata un’infezione da meningococco a determinare la tragica morte di Walter Di Tuccio, il bimbo di nove anni, di Melfi, a cui la malattia di una violenza inaudita ha spezzato la vita in meno di 24 ore. E’questo il responso finale che si attendeva dal Policlinico di Bari, incaricato di effettuare il test biologico molecolare. Un risultato che la famiglia del piccolo Walter attendeva da giorni e che conferma la diagnosi iniziale dell’Ospedale San Carlo di Potenza. Ad uccidere Walter è stata una meningite acuta, resa ancora più aggressiva per l’indebolimento del sistema immunitario del bambino provocata dall’influenza in corso. Il piccolo Walter, infatti, da subito era risultato positivo anche al virus dell’influenza H1N1. Ma non è stata la suina a determinarne il decesso come è stato stabilito da subito per l’assenza di lesioni polmonari. Sono nove i casi di «sospetta» influenza A nell’Ospedale di Matera, dove sono ricoverati 5 adulti e 4 bambini, nessuno dei quali in gravi condizioni.
Consorzi di bonifica
La Cisl Pagliuca: lancia «Velocizzare la campagna il passaggio Si tratta delle risorse del fondo Fesr per il periodo 2007-2013 d’autunno a spa»
7 milioni per la difesa del suolo
POTENZA - Mentre la Cisl nazionale lancia in questi giorni una grande campagna di mobilitazione su salari, pensioni, fisco e Mezzogiorno, con iniziative promosse in ogni provincia dal 27 novembre, la confederazione guidata da Nino Falotico mette a punto gli ultimi dettagli della macchina organizzativa in vista della manifestazione regionale dei delegati della Cisl in programma oggi a Potenza, a partire dalle 10, nell'auditorium della chiesa di Santa Cecilia, nel popoloso quartiere di Poggio Tre Galli. E che le due iniziative siano intimamente connesse lo dimostra la presenza annunciata alla manifestazione di Potenza del segretario nazionale Pietro Cerrito, uomo del Sud che dentro la Cisl si occupa di politiche sociali. Proprio l'emergenza sociale in Basilicata sarà il leitmotiv della manifestazione, con la quale la Cisl lucana intende rilanciare il suo impegno per affrontare la crisi, tutelare il lavoro, promuovere lo sviluppo, sostenere le famiglie e le persone più deboli. I lavori delle assise saranno introdotti dalla relazione del segretario generale Nino Falotico. Si annuncia una relazione che non si limiterà alla protesta, ma si assumerà la responsabilità della proposta.
POTENZA - L’assessore regionale alle Infrastrutture, Rocco Vita, nel corso di un incontro svoltosi ieri nella sede del dipartimento, ha illustrato alle associazioni degli enti locali le modalità di attuazione degli interventi prioritari in materia di difesa del suolo di cui alla linea di intervento VII.4.1.B “Protezione e consolidamento dei centri abitati, dei versanti, salvaguardia ambientale, ripristino delle condizioni di stabilità dei terreni, rinaturalizzazione dei siti degradati, lotta all’erosione delle coste e degli argini ecc…”, nell’ambito del programma operativo Fesr 2007-2013. Nel corso della riunione presieduta dall’assessore, alla quale hanno partecipato i dirigenti e funzionari del Dipartimento, i rappresentanti dell’Upi, dell’Anci e dell’Uncem, è emersa l’esigenza di provvedere in tempi brevi alla attuazione e alla programmazione delle risorse stanziate per tale linea di intervento, pari a circa sette mi-
lioni di euro nel periodo 20072013. A tal fine gli uffici regionali competenti e l’Autorità Interregionale di Bacino della Basilicata provvederanno, sulla base delle segnalazioni già acquisite da parte dei Comuni, a partire dal 23 novembre, alla compilazione delle schede relative ai dissesti idrogeologici presenti sul territorio regionale e degli interventi ubicati in aree a rischio molto elevato (R4) e a rischio elevato (R3) dei Piani di bacino vigenti». «Tale programma - ha concluso l’assessore alle Infrastrutture, Rocco Vita - riveste importanza fondamentale in quanto rappresenta una prima risposta immediata, anche se parziale, al problema del dissesto idrogeologico che interessa gran parte del territorio regionale e che richiede interventi immediati al fine di ridurre i rischi per le popolazioni e per le infrastrutture presenti.
L’assessore Rocco Vita
POTENZA - «E’ di questi giorni la polemica degli agricoltori che, oltre alla inclemenza delle condizioni atmosferiche che distruggono i raccolti, di là dalle questioni legate alla globalizzazione ed alla mancata remuneratività dei prezzi dei prodotti agricoli, devono fare i conti, anche, con le esose bollette emesse dai consorzi di Bonifica per l’acqua utilizzata per irrigare i campi». La denuncia è del presidente del gruppo regionale di Forza Italia verso il Pdl, Nicola Pagliuca. «La Regione Basilicata sostiene - dovrebbe attivarsi per richiedere una accelerazione al Governo nazionale finalizzata alla trasformazione dell’Eipli in Spa per mantenere all’interno di questa società una congrua partecipazione. Non è più il tempo di carrozzoni inutili».
Il commento dell’assessore Viti: «Questi sono gli impegni della Regione per aiutare il settore»
«Il Governo faccia di più per il primario»
L’assessore Vincenzo Viti
«Il Governo regionale sta lavorando intorno ad un pacchetto di provvidenze a valere su risorse regionali e su parte di quelle che verranno dalle royalties e non, sulle risorse comunitarie del PSR che si rivolgono soprattutto ad operazioni di investimento. L'impegno è definire d’intesa con le Organizzazioni professionali agricole e con le rappresentanze consiliari regionali, una piattaforma che consenta di affrontare la gravissima crisi di comparto che infierisce sull’agricoltura lucana». Lo afferma l’assessore all’Agricoltura, Vincenzo Viti.
«Le risorse che da qualche parte si sbandierano come effetto dell’impegno del Governo nazionale – sottolinea l’assessore - sono una goccia nel cuore delle urgenze, se appena si tiene conto che i 120 milioni di euro per lo sgravio di contributi Inps varranno solo per qualche mese ad alleviare la pressione sull’economia aziendale e personale degli operatori agricoli, mentre i 120 milioni apposti sul Fondo di Solidarietà sono per larghissima parte sottratti, peraltro con il consenso delle Regioni, alle risorse che la Commissione Europea aveva riservato alle cosiddette “nuove sfide” in
agricoltura (banda larga, biodiversità, cambiamenti climatici etc..)». «Sarebbe utile - conclude l’assessore Viti - piuttosto che inalberare successi improbabili ed effimeri, cooperare per conseguire, come le Regioni stanno tentando in queste ore, l’obiettivo di conseguire moratorie sostanziali in ordine ai gravami che minacciano le Aziende e tentare di conseguire l’obiettivo di uno stanziamento per l’agricoltura italiana che in qualche modo ricordi la dimensione delle risorse che il Governo Francese ha inteso riservare all’agricoltura di quel Paese.”
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Martedì 17 novembre 2009
Martedì 17 novembre 2009
Da oggi fino a sabato le ispezioni dei commissari Ue per decidere sul futuro dell’agenzia
Arbea a rischio sopravvivenza Dovranno certificare la regolarità dei conti. Sit in del comitato Csail POTENZA - Da oggi a venerdì 20 Fernando Fati ed Henrique Vincente, commisssari dell’Unione europea, sottoporranno a minuziosa verifica le procedure dell’Arbea, l’agenzia regionale che eroga i finanziamenti europei agli agricoltori, per appurare se sono maturate le condizioni che mancarono nel 2006, 2007 e 2008, quando due distinte società di certificazione dei conti ritennero di non poter emettere il certificato di regolarità contabile: la “Mazars & Guerard”, subentrata alla “Price Wather House & Coopers”, a seguito di gara nazionale esperita dall'Agea, ritenne di non validare anche la dichiarazione annuale di affidabilità, che la regolamentazione comunitaria vuole sia rilasciata a fine anno dai direttori dei singoli organismi pagatori. Con questa dichiarazione i direttori devono certificare che i conti sono esatti e regolari. In altri termini, attestano che i pagamenti effettuati a favore degli agricoltori sono corretti in termini di procedure seguite e di importi erogati. Se a fine ispezione Ferdinando Fati, un funzionario italo belga, e il suo collega portoghese riterranno che vi sono le condizioni favorevoli, i conti dell'Arbea potrebbero essere certificati e la pro-
Un servizio che il Quotidiano aveva dedicato al caso Arbea
spettiva di revoca del riconoscimento, rilasciato dal ministero nel marzo 2005, decisamente allontanarsi. Diversamente, l’Arbea dovrebbe avere vita breve. L'esito delle risultanze cui perverranno i servizi della Commissione di Bruxelles avrà sicuramente un’importanza significativa anche per la “bilaterale” del 10 dicembre. In quella occasione, a Bruxelles, l’Arbea sarà nuovamente sotto verifica da parte di altri servizi
della Commissione con allo sfondo il rischio di una correzione finanziaria (si definisce così il possibile taglio dei finanziamenti comunitari ndr) di circa 300 milioni di euro. Sebbene, in tale evenienza, non sarà la Regione Basilicata a rimetterci concretamente quella cifra ma lo Stato membro, cioè l'Italia, il danno in termini di immagine che ne riceverebbe la Regione sarebbe notevole. Da indiscrezioni del palazzo di via
Verrastro trapela che sarebbe stato previsto il ricorso a un consulente di alto profilo che, assieme ai tre dirigenti in servizio in Arbea, finisca con il tracciare il percorso delle prossime ore e delle prossime settimane. Si fa il nome di Gianni Mantovani, già direttore dell’agenzia di pagamento emiliana, ma più noto per essere stato il suocero del tenore Luciano Pavarotti. Il Csail di Filippo Massaro ha annunciato un’iniziativa di mobilitazione con un sit-in davanti alla sede potentina dell’Arbea. «Non sarà la solita conferenza stampa - annuncia Massaro - perché oltre a consegnare ai giornalisti il nostro dossier sul Caso Arbea e quindi ad illustrare la cronologia degli avvenimenti di anni ed anni di gravi penalizzazioni e vergognose discriminazioni per il mondo agricolo lucano, specie delle aree più interne, consegneremo le chiavi di alcune aziende agricole e zootecniche che sono sull'orlo della bancarotta (per alcune decine di milioni di euro) a causa dei debiti accumulati per gli ingiustificati e gravissimi ritardi nei pagamenti degli aiuti comunitari causati da Di Mauro e il suo staff». Fabio Amendolara f.amendolara@luedi.it
Nella causa tra gli avvocati Labriola e Stalfieri
Stralcio di Toghe lucane Cannizzaro teste a Matera POTENZA -- Lei è avvocato, moglie di un medico convenzionato con l'ospedale San Carlo, e in quel periodo si occupava, per conto della Regione Basilicata di pianificare l'attività sanitaria negi istituti di pena lucani. Dal 1999 vive a Tursi con la sua famiglia. E per una serie di strane vicende che lei stessa definisce «di modesto rilievo» è diventata testimone dell'inchiesta sulle toghe lucane condotta prima dall'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris e ora dalla procura di Matera: sostituti procuratori Tina Cazzetta e Rosanna De Fraia. Per competenza territoriale lo stralcio dell'inchiesta "Toghe lucane" è stato inviato a Matera. E ieri mattina i due magistrati hanno convocato, come persona informata sui fatti, il dottor Michele Cannizzaro, ex direttore generale dell'Ospedale San Carlo di Potenza: ore 9, Divisione anticrimine della polizia di Stato, nei locali della Que-
stura di Potenza. Con il dottor Cannizzaro gli investigatori hanno cercato di chiarire quello che sarebbe accaduto tra l'ex presidente del consiglio dell'ordine degli avvocati di Matera Nuccio Labriola e l'avvocato Rosanna Stalfieri. E' lei, nell'inchiesta, la parte offesa. Ecco il suo racconto: «Dovevo assistere mio padre, il quale, per una serie di ragioni legali, si stava lasciando andare in preda alla disperazione e alla desolazione per vicende sostanzialmente di modesto rilievo, era stato ripetutamente fatto oggetto di denunce o istanze all'autorita giudiziaria da una famiglia di Tursi. Basti pensare che tutto nasce da una quercia che mio padre avrebbe tagliato nel suo terreno, che i confinanti ritenevano ricadere invece nella loro proprieta? agricola». Una storia come tante. Una di quelle storie in cui entrambi i contendenti hanno parenti av-
Ecco le figure richieste e come accedere alla selezione
Ingegneri, avvocati ed economisti La Sel assume con concorso POTENZA - Sono sei le selezioni pubbliche indette dalla Società Energetica Lucana, che sono state pubblicate sul Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata n. 51 del 16 novembre 2009, nonché sul sito www.societaenergeticalucana.it, e concernono altrettante distinte figure professionali. Le figure ricercate sono, per i contratti a tempo indeterminato: un Ingegnere, esperto in fonti rinnovabili un laureato in Economia, esperto in analisi economico/ finanziarie ed in trading dell'energia, un laureato in discipline giuridiche, esperto in contrattualistica pubblica e privata. A tempo determinato, per tre anni, invece: un laureato in ingegneria, un laureato in discipline
economico-statistiche, un laureato in discipline giuridiche. Gli assunti fruiranno di un percorso formativo unico, che prevederà oltre a corsi di formazione, interscambi con le principali Società energetiche esistenti. Decorsi 24 mesi dall’effettiva presa di servizio e su proposta motivata del Direttore Generale, la società si riserva la facoltà di procedere all’inquadramento del personale assunto a tempo indeterminato ai sensi del presente bando nella categoria Quadri del Ccnl" I requisiti di accesso e le modalità di selezione sono indicati nei relativi avvisi, pubblicati sul sito della Società www.societaenergeticalucana.it .
vocato. Tra denunce e controdenunce passa qualche mese. L'avvocato Labriola, quale presidente dell'ordine, comunica all'avvocato Stalfieri l'avvio di un procedimento disciplinare nato dall'esposto dell'avvocato di controparte che denunciava un tentativo di estorsione. «La cosa che mi sorprese -- è il racconto dell'avvocato Stalfieri agli investigatori - oltre all'infondatezza delle accuse a mio carico, non fu soltanto la straordinaria tempestività, ma soprattutto l'emergente disparità di trattamento. Per la mia denuncia, Labriola si era detto incompetente, trattandosi di fatti di rilevanza penale, per la denuncia-querela sporta dalla collega invece si era subito prodigato nel muovermi formali contestazioni in ambito disciplinare, invitandomi contestualmente a nominare un difensore». E qui, secondo l'avvocato Stalfieri, entra in gioco Canniz-
BREVI UILPOSTE
XV congresso e rinnovo cariche SI oggi, alle 16 a Potenza, il XV congresso regionale della Uilposte di Basilicata. All’ordine del giorno della massima assise dei lavoratori lucani del gruppo poste, organizzati nella Uil, - si legge in un comunicato - c’è il rinnovo delle cariche.
ORDINE GIORNALISTI
In memoria di Franco Sernia L’ORDINE dei Giornalisti della Basilicata nel primo anniversario della morte di Franco Sernia ricorda un collega dalle grandi qualità umane e professionali. Franco Sernia, che ha anche svolto il ruolo di Commissario agli esami di idoneità professionale, è stato un giornalista che non ha mai ceduto a compromessi e che si è distinto per quella capacità di indagare la realtà con deontologia e correttezza senza manipolazioni e senza cedere ad interessi di gruppi o di parte.
BANCHE COOPERATIVE
Nuovo contratto integrativo L’ex dirigente del San Carlo, Michele Cannizzaro
zaro. Continua il suo racconto: «Non denunciai mai i fatti temendo ritorsioni. Non sapendo piu? cosa fare, attraverso mio marito che lavora quale medico alla Asl di Montalbano, decisi di rivolgermi al dottor Cannizzaro, persona a noi nota e assai stimata. Andò? a trovarlo mio marito che gli chiese consiglio su un avvocato da scegliere. Dopo qualche giorno, sul telefono di mio marito, non so se sul fisso o su uno dei due mobili, chiamo? il dottor Cannizzaro, il quale prospettò? a mio mario il pericolo che stavo correndo con la denuncia per
Patto di stabilità, l’Api ne denuncia i danni POTENZA - Si chiama Patto di Stabilità e viene vissuto dalle imprese come una grande «ingiustizia», oltre che una «scorrettezza contrattuale» permessa dalla normativa comunitaria. Si tratta – spiega una nota dell’Api Basilicata Matera - di un meccanismo «perverso», creato per il controllo delle politiche di bilancio, che si propone di evitare che il deficit delle pubbliche amministrazioni sfori oltre un certo tetto. In realtà il Patto di Stabilità, contrariamente al nome, «genera una grande instabilità in interi settori dell’economia, quelli che operano nel campo degli appalti di lavori, servizi e forniture della pubblica amministrazione, i quali, oltre ad attendere a fine anno un mese sabbatico di chiusura delle varie Ragionerie per motivi incomprensibili, devono sottostare anche ad una “tagliola”di questo tipo». L’Api segnala che in provincia di Matera il «patto di scelleratezza» sta provocando notevoli danni economici e finanziari al sistema economico locale, a causa dei mancati trasferimenti da parte della Regione alla Provincia e ai Comuni con popolazione superiore a 5mila abitanti. Ingenti somme che le stazioni appaltanti hanno l’obbligo contrattuale di pagare a schiere di creditori e che non possono erogare a causa del vincolo comunitario che, nato per creare appunto una “stabilità” di spesa nelle pubbliche amministrazioni, si è invece trasformato in una vera e propria trappola per le imprese fornitrici dei servizi.
estorsione che mi aveva fatto la collega, riferendo addirittura che rischiavo la detenzione. In quella circostanza, Cannizzaro mi prospettò che la situazione di mio padre non era accaduta per caso, essendo il tutto riconducibile a una volontà di inviarmi dei messaggi da parte di personaggi che diceva essere pericolosi e mafiosi». In cosa si sia imbattuto l'avvocato Stalfieri non è ancora comprensibile. Ed è quello che stanno cercando di capire i due magistrati di Matera. fa.am. f.amendolara@luedi.it
I LAVORATORI lucani delle banche cooperative hanno un nuovo contratto integrativo. Lo riferisce il segretario generale della Fiba Cisl Basilicata, Gennarino Macchia. Tra i principali punti del nuovo contratto integrativo interregionale, che riguarda anche i lavoratori della Puglia, figurano l'incremento degli indici per l'erogazione del premio di risultato, la cui erogazione avverrà entro novembre, e una nuova articolazione per la maturazione del premio di anzianità.
La Flai Cgil denuncia. «Vigileremo contro le raccomandazioni»
Quelle promesse dei politici per il bando dei forestali E’ MOLTO dura la denuncia che arriva dalla Flai Cgil: «In questi giorni - scrive in una nota - stiamo assistendo a delle deprecabili attività da parte di alcuni amministratori lucani che promettono accessi facili alle attività comprese nel Bando: “Formazione degli addetti al settore forestale”. Come nel peggiore dei racconti sulla mala amministrazione e sulle collusioni tra potere e politica» «Ci sembra - continua la nota - che questi comportamenti siano retaggio di un passato che fatica ad essere cancellato. La segreteria della Flai Cgil di Potenza precisa che per poter essere ammessi alla partecipazione ai corsi di formazione bisognerà esse-
re inseriti in una speciale graduatoria formata da tutti coloro che ne faranno richiesta e sulla base di requisiti oggettivi certificabili: età anagrafica, componenti del nucleo familiare, situazione reddituale (certificato I.S.E.E.), numero di giornate prestate nel triennio 2005/2007 e titolo di studio». Il sindacato si impegnerà «perché le “raccomandazioni” possano diventare solo un brutto ricordo, grazie alla presenza costante dei rappresentanti sindacali all'interno delle commissioni di valutazione che verranno organizzate in ogni area di interesse, dalle società di formazione accreditate allo svolgimento dei corsi!.
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16 24 Ore in Basilicata
“Basilicata Food & Wine” debutta tra vini e prodotti tipici all’Efab di Tito
Primo salone enogastronomico dell’Unione cuochi lucani
Gustando “Piatti a Km 0” TITO - Un nome “english” per un evento dal carattere regionale e che prefigura traguardi futuri. Apre i battenti questa mattina presso il quartiere fieristico di “Basilicata food and wine”, il salone enogastronomico organizzato dall'Unione Regionale Cuochi Lucani (Urcl). Ad aprire i lavori programmati per le 10, il presidente dell'Urcl, Rocco Pozzulo, l'assessore regionale all'Agricoltura, Vincenzo Viti, il Team Manager della Nazionale Italiana Cuochi, Fabio Tacchella e il presidente della Fic, Paolo Caldana. «L'idea progettuale - ha spiegato Pozzulo - nasce dall'obiettivo di far dialogare il mondo della ristorazione con quello della produzione, creando contatti commerciali». “Basilicata food & wine” si propone da un lato di promuovere il ricco paniere di prodotti regionali e dall'altro le tecniche culinarie che esaltano la genuinità dei piatti. Il salone è rivolto a un pubblico selezionato e tecnico, come gli operatori del settore della ristorazione (barman, ristorazione scolastica, ospedaliera e commerciale come tavole calde, fast food, ristoranti, pizzerie, cuochi, addetti al catering e alle gelaterie). Da non perdersi lo spettacolo no stop, dalle 10 alle 18, delle lezioni dal vivo dirette dagli chef della Nazionale italiana cuochi con il team dell'Urcl. Su un palco attrezzato e dotato di maxi schermo e regia mobile, i professionisti dei fornelli si esibiranno preparando dei piatti realizzati con prodotti del territorio. Gli chef proporranno nuove ricette da eseguire per valorizzare a tavola le produzioni. Dimostreranno come con un tocco di fantasia e creatività e con tecniche diverse, lo stesso prodotto può essere proposto in mille modi. Le lezioni saranno anche supportate da rela-
In alto il team dell’Urcl, in basso a sinistra il presidente della Fic Paolo Caldana, a destra lo scrigno di mele, un secondo a base di podolica e sopra a destra il carpaccio di podolica
zioni tecniche sui prodotti a cura di esperti del dipartimento regionale all'Agricoltura e dell'Alsia. Nell'area degustazione, curata dagli chef dell'Urcl, si potranno assaggiare le prelibatezze del territorio. Un allenamento per palati esigenti. Infatti, si potranno mettere a confronto i diversi tipi di salumi, formaggi, fagioli, marmellate, mieli. In vetrinette di vetro saranno esposti i prodotti tipici. A fine degustazione, verrà consegnata una scheda che contiene l'elenco delle
Non solo una moda, ma molto di più. Una filosofia che accomuna la Coldiretti Basilicata e l'Urcl. “Uniti nella filiera” è lo slogan dell'iniziativa “Piatti a Km 0”. Questa mattina alle 11.30 all'interno del salone evento nell'evento: “Uniti nella filiera”. Le due Organizzazioni firmeranno un protocollo d'intesa per mettere in rete ristoranti e produttori con l'obiettivo di far adottare le produzioni locali nel circuito della ristorazione. L'idea è di costituire una filiera agricola tutta lucana, firmata dagli agricoltori e adottata dagli chef che con la loro arte culinaria trasformeranno le materie prime in gustose pietanze. Così i piatti racconteranno la storia e le tradizioni di un territorio. Un giusto mix tra saperi e sapori, due ingredienti molto apprezzati dagli enoturisti e dagli amanti della buona cucina che non perdono occasione per lasciarsi tentare dai piaceri della tavola. Un'occasione per far dialogare domanda e offerta, mettendo in rete chi produce e chi trasforma per un'alimentazione sempre più attenta alla sicurezza alimentare. I ristoranti saranno contrassegnati successivamente da un marchio per garantire al consumatore che in quel locale si mangiano “piatti a Km 0”, preparati utilizzando esclusivamente prodotti
aziende, con tutte le notizie utili per poterle eventualmente contattare. In tutto relax, nell'area riservata ai contatti, si potranno scambiare quattro chiacchiere seduti comodamente su divani messi a disposizione dal polo del salotto del materano. Nell'area wine bar curata dall'associazione italiana sommelier - delegazione Basilicata si potranno degustare cocktail preparati con liquori, rosoli, birra lucana e con le quattro Doc lucane (Aglianico del Vulture, Matera doc, Terre Al-
ta Val D'Agri e Grottino di Roccanova). Per l'occasione, l'Urcl ha realizzato il libro “Basilicata food and wine” dedicato all'evento. Si potrà sfogliare come una comoda guida da consultare sia per rubare ricette sia per conoscere meglio i prodotti tipici illustrati attraverso una scheda tecnica. Attraverso i prodotti si potrà fare una sorta di viaggio virtuale nelle aree di produzioni, conoscendo più approfonditamente la Basilicata turistica.
IL PROGRAMMA Il programma della giornata sarà così articolato: per iniziare “Lezioni di cucina” dirette dalla Nazionale Italiana Cuochi e dal Team dell'Urcl. Un modo per carpire i segreti per esaltare al meglio i prodotti enogastronomici lucani. Nell’Area degustazione si potranno degustare le specialità agroalimentari del territorio. E per finire sarà allestito il “Basilicata Wine Bar”,a cura dell'Associazione Italiana Sommelier - Delegazione di Basilicata e dell'Istituto Alberghiero di Potenza. Un’area nella quale si potranno degustare i vini doc lucani, birre di produzioni del territorio e cocktail realizzati con liquori lucani.
Stamattina la firma del protocollo d’intesa tra Urcl e agricoltori
Con Coldiretti “Uniti nella filiera” agricoli. «Tale iniziativa potrà essere da stimolo anche per le istituzioni che gestiscono mense scolastiche, ospedaliere ed altre forme di ristorazione collettiva - ha detto il vice presidente della Coldiretti Basilicata, Piergiorgio Quarto - affinché possano preferire nella scelta dei loro menù giornalieri, piatti di qualità con prodotti agricoli lucani attivando così un circuito virtuoso tra imprese agricole, società e territorio. È l'occasione per promuovere le economie locali, la sostenibilità ambientale con la promozione di prodotti di stagione che effettuano brevi tragitti con conseguente bassa emissione di CO2». Domani saranno presenti i soci dell'associazione, “Agrimercato di Coldiretti” che ha come obiettivo la valorizzazione e la promozione della vendita dei prodotti agricoli e agroalimentari. L'associazione potrà fornire un ricco paniere di prodotti del territorio. «Questo protocollo - ha detto Angelo Raffaele Rosa, giovane produttore di po-
modorini, tra cui la varietà “nero” e titolare dell'omonima azienda a Lavello - è un'ulteriore opportunità di vendita. È una risposta concreta alla crisi». Insieme per far riscoprire agli amanti della cucina, al turista per caso, ai clienti più affezionati e ai gourmet il gusto di mangiare genuino, di avere la garanzia di degustare prodotti di qualità, rintracciati e certificati. «Coldiretti sceglie di investire sul futuro in un momento in cui il mondo sembra barcollare di fronte a una crisi finanziaria senza precedenti - ha aggiunto il direttore di Coldiretti Basilicata, Giuseppe Brillante - puntando a realizzare un sistema agroalimentare che valorizza le distintività locali e tutela il consumatore». «Noi cerchiamo di valorizzare i nostri prodotti in ogni manifestazione e nei concorsi nazionali - ha aggiunto Rocco Pozzulo, presidente dell'Urcl. Quest'intesa è un' ulteriore tassello al nostro percorso di valorizzazione e promozione della Basilicata». «Gli ambasciatori del gusto potranno
Piergiorgio Quarto
promuovere nel mondo l'immagine della Basilicata a tavola - ha scritto nella prefazione del libro “Basilicata food and wine”, Quarto - facendo scoprire in un piatto la storia di un territorio, dei prodotti agricoli utilizzati, la cultura e la tradizione. Un piatto è racconto, emozione, sapori, odori che portano a scoprire le zone di produzione con i loro paesaggi. È questo quello che rende un piatto speciale da un altro. È la distintività il valore aggiunto anche per lo sviluppo delle imprese agricole lucane».
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Martedì 17 novembre 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
La federazione Sui Generis indice una conferenza sulla chiusura di alcuni corsi di laurea di Lettere
Unibas, «si faccia chiarezza» «I problemi non nascono con i tagli recenti. Si convochi il corpo accademico» «CHIAREZZA» è la parola chiave che più volte è stata pronunciata. Ieri pomeriggio, nello spazio dedicato alle associazione studentesche, nel polo di Macchia romana, la Federazione Suigeneris ha tenuto una conferenza stampa per chiedere informazioni chiare sulla chiusura di alcune facoltà. «Nelle ultime settimane - ha detto Antonio Candela, segretario nazionale dell’associazione - ci sono state dichiarazioni del rettore e di presidi sulla questione. La nostra richiesta è di convocare il corpo accademico perché c’è una disinformazione interna e esterna, con voci discordanti. Bisogna fare chiarezza e capire le scelte che il Senato accademico e il rettore vogliono mettere in piedi». La questione della chiusura di corsi come lingue e scienze della comunicazione, non dipende solo dalla riforma Gelmini. «In realtà il preside di lettere, Pasquale Frascolla - ha detto - ha denunciato la chiusura attribuendo le colpe alla riforma Gelmini omettendo che i problemi nascono da lontano. Già la legge 270/2004 prevedeva i requisiti minimi. Il problema si trascina da anni. Questa università e la Regione devono riunirsi insieme al comitato regionale che non si riunisce da anni sia per dare sostegno economico sia per occuparsi del diritto allo studio che non c’è. Da febbraio abbiamo chiesto un incontro con il presidente della Regione, Vito De Filippo, ma è sempre stato rimandato. Le questioni universitarie non possono più aspettare. E’ da un anno che questa regione non vuole discutere di uni-
versità, esattamente da luglio dell’anno scorso quando si decise di incontraci una volta al mese, ma non siamo mai stati convocati». Stamattina è stato chiesto al rettore, Mauro Fiorentino, di convocare il corpo accademico (assemblea in cui il rettore invita docenti, personale tecnico amministrativo in un’assemblea di ateneo). Il presidente del senato degli studenti, Simona Morlino, ne ha fatto espressamente richiesta a nome di tutta la rappresentanza studentesca. «Noi vogliamo denunciare la situazione in cui versa l’ateneo e avere risposte chiare dagli organi di competenza e soprattutto dal rettore». Denunciata la situazione delle docenze a lettere: «Ci sono ben 80 docenze a contratto e in questi anni non si sono preoccupati di stabilizzare e fare assunzioni, ma si è continuato a puntare su docenze esterne e sui contrattisti. Questo oggi ci porta a non poter mantenere in piedi l’attuale offerta formativa. Attualmente, per mantenerla dovremmo avere 72 strutturati (docenti regolarmente assunti), contro i 51 che abbiamo. Nel decreto 2004 queste indicazioni c’erano e i contratti sono stati bloccati dal 2005. C’era un anno per provvedere come ha fatto Ingegneria. Lettere è la facoltà che ha la situazione più critica. La docenza a contratto è un malcostume diffuso. I corsi che rischiano la chiusura sono Lingue e Scienze della comunicazione se non abbiamo proroghe o sconti. A chi è iscritto - ha aggiunto - sarà garantita la normale prosecuzione del percorso di studio». Iranna De Meo
La conferenza stampa convocata da Sui Generis su tagli all’Università lucana e la chiusura delle facoltà di Lingue e Scienze della comunicazione (foto Andrea Mattiacci)
GLI STUDENTI ISCRITTI
Cresce la mobilitazione: la raccolta firme del comitato Visti i fatti che cambieranno l’Università di Basilicata, continuano le richieste da parte degli studenti del corso di Lingue per evitare la soppressione di corsi universitari, in particolare quello di lingue che, come ripetuto più volte, ha dato i natali all’Unibas e che contribuisce a far crescere l’ateneo attraverso il processo di internazionalizzazione dovuto ai progetti comunitari. Così gli studenti hanno costituito un comitato contro la chiusura del corso di Laurea in lingue e culture europee e lanciano un appello al governatore della regione Basilicata, Vito De Filippo, al rettore dell’ateneo lucano, Mauro Fiorentino e a tutti gli organi governativi, cercando di sensibiliz-
zarli in merito alla ormai vicina chiusura di corsi universitari di notevole importanza. Gli studenti chiedono un incontro con De Filippo e con Fiorentino: «E’ uno dei primi corsi di laurea attivati dall’Ateneo lucano - si legge nella lettera - e nel corso di questi trent’anni ha formato centinaia e centinaia di giovani, che oggi lavorano grazie a questa formazione, distinguendosi per professionalità e competenza nelle scuole lucane e nazionali, nelle università, nei più svariati settori lavorativi». Come riferisce il comitato: «Tanti giovani studenti del corso di lingue straniere partono ogni anno (con i programmi Erasmus, Leonardo, e
per l’assistentato di Lingua Italiana all’Estero) per la Francia, la Spagna, la Germania, l’Inghilterra e gli altri paesi europei, distinguendosi per impegno e risultati nelle Università partner europee». Così nella richiesta di un incontro con le istituzioni, gli studenti chiedono «di ricevere i rappresentanti del comitato, unitamente al rettore e ad eventuali rappresentanti della facoltà di Lettere, al fine di poter ridiscutere tale decisione». Gli studenti fanno sapere, inoltre, che continuano a crescere le adesioni online sul sito www.nuovimedia.net/lingue per la raccolta firme contro la chiusura del corso di lingue. Enza Saluzzi
IL 17 NOVEMBRE NEL CAPOLUOGO: TRE DIVERSE MANIFESTAZIONI IL 17 novembre è una data simbolo perchè nel 1939 centinaia di studenti cecoslovacchi che si opponevano alla guerra furonoarrestatieuccisidai nazisti.Altrimassacrisisonosusseguiti negli anni e sotto tutti regimi. La data è diventata la giornata mondiale degli studenti e il diritto allo studio. Oggi anche a Potenza un corteo sfilerà da pazza Don Bosco (partenza alle 9.30) a pazza Prefettura. La maniifestazione della mattina è stata come tutti gli anni promossa dal Collettivo studentesco (l’insieme dei rappresentanti degli studenti eletti negli istituti superiori) e dalla Consulta provinciale di Potenza. Asscurano che almeno questo appuntamento del mattino sarà di tutti, senza bandere e senza colori.
E’ fissato per domani definitivo ammaina bandera del Novantunesimo Battaglione. La cerimonia avrà inizio alle 10 con lo schieramento del reparto. Nel frattempo prosegue il dibattito sulla salvezza o sulla trasformazione della struttura che, secondo alcune proposte, si innesta con il diritto allo studio. Come quella dell’ex consigliere comunale del Prc, Marcello Travaglini. Sarò sicuramente presente all’iniziativa promossa dalla Ful che, nell’ambito della campagna “la nostra arma è la cultura”, per il 18 novembre 2009 alle ore 17 hanno organizzato un presidio presso la villa di Santa Maria per chiedere la riconversione della caserma. E’ evidente, affermano gli studenti della Federazione, che l’ormai storica assenza di luoghi di aggregazione ed elabora-
La battaglia per il diritto allo studio della Rete degli studenti medi contesta «il definitivo attacco all’università pubblica», Ma il 17 novembre «assume poi un carattere ancora più importante: da giorni tutta la schiera dei benpensanti di Potenza sta portando avantiuna battagliaper evitarela chiusuradella Caserma Lucania. Sarà anche un momento per affermare la nostra idea di smantellamento e la nostra proposta di rendere lo stabile uno spazio utile a noi giovani e alla società potentina». A partire dalle 12, si terrà una manifestazione nell’atrio delle scale mobili di via Armellini, alle 14.30 la proiezione del film “Lavorare con lentezza”, un dibattito, una lezione di storia. Alle 20.30, rotazione musicale con radio Red Azione.
Anche altri si sono organizzati. Anche associazioni come Blocco studentesco, Giovane Italia, Movimento generazionale lucano, il Sentiero saranno presentii con una propria manifestazione pomeridiana dedicata al diritto allo studio nella giornata in cui risuona ancora di più la chiusura annunciata di alcuni corsi di laurea della facoltà di lettere e filosofia dell’Unibas. L’appuntamento è alle 19, nell’auditorium della parrocchia di Santa Cecilia in rione Poggio Tre Galli: proiezione d un documentario storco, dibattto e relazione finale del consigliere regionale Antonio Tisci (Pdl) che più volte si è occupato, in commissione consiliare alla Regione, di diritto allo studio.
Domani l’ammaina bandiera del Novantunesimo battaglione: il dibattito prosegue
«Sia cerniera con l’Università» zione studentesca potrebbe trovare una risposta con l’acquisizione della Caserma per trasformarla in luoghi di studio (...). Mi trovo pienamente d’accordo con gli universitari quando dicono che «il futuro della Caserma interessa il presente della città, oltre che il passato e che, senza mettere in discussione l’importanza storica del presidio militare, compito delle studentesse e degli studenti dell’Unibas e della comunità accademica fare in modo che il Battaglione possa diventare la cerniera tra il campus di via dell’Ateneo Lucano e la città, accelerando il processo di integrazione della giovane comunità
universitaria nella vita della città». La proposta di riconversione della Caserma, come molti ricorderanno, è stato uno dei punti forti del programma elettorale della lista di Rifondazione comunista per le elezioni comunali del 2009. Mi pare oggi opportuno rilanciare quella proposta per farne oggetto di discussione e approfondimento fra tutti i soggetti interessati. A fronte dei tentativi di mantenere la presenza dell’esercito nella città di Potenza, la struttura della caserma rappresenta un’opportunità unica per una riqualificazione del tessuto urbano, basata sulla valorizzazione delle ri-
sorse. L’idea è quella di sfruttare l’attuale sede della caserma per creare un sistema di relazioni tra la città e il campus universitario di Macchia Romana. La proposta è quella di riconvertire la struttura a casa dello studente, biblioteca, aree di studio, laboratori di vario tipo, anche liberamente gestiti dagli studenti, e spazi destinati allíaccoglienza di studenti e docenti stranieri. Sono evidenti le possibili ricadute sul tessuto economico della città, che compenserebbero ampiamente la perdita dell’attuale caserma. Lo spazio interno di circa 5000 metri quadrati si presta, inoltre, ad
essere progettato come luogo di aggregazione e spazio multifunzionale, in continuità con il piazzale Aldo Moro. Pertanto, la struttura svolgerebbe la funzione di luogo di cerniera tra la realtà del campus universitario ela città, cerniera fisica,ma soprattutto culturale e sociale, che rivitalizzerebbe la città ed incrementerebbe la capacità di attrarre studenti fuori sede. La disponibilità di una struttura di questo tipo, inoltre, potrebbe favorire anche la nascita di centri di ricerca e scuole di eccellenza di livello internazionale, quali la difesa del territorio e l’ingegneria antisismica. E’ necessario ripensare la città, in modo da favorire la crescita di un sistema di innovazione, ricerca e protezione civile aperto, partecipato, paradigma di un diverso e più responsabile vivere sociale. Marcello Travaglini
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Potenza
Il Pum è un piano di indirizzo: il ponte attrezzato ne è un pezzo fondamentale
Una mobilità da integrare La città in attesa del bando complessivo da 9 milioni di euro Quando il Pum (Piano urbano della mobilità) fu approvato dal consiglio comunale durante la scorsa consiliatura, l’amministrazione spiegò che sarebbe partita una nuova organizzazione della città che nella viabilità ha uno dei suoi nodi cruciali. Ma l’idea di integrazione delle varie opzioni di mobilità, tra trasporto su rotaia, mezzi pubblici su gomma e meccanizzati al momento si scontra con la realizzazione pratica. Il punto di partenza è sempre lo stesso: come convincere i cittadini a lasciare a casa l’automobile privata per sfruttare la mobilità pubblica? Sicuramente rendendo utile, conveniente e comodo il trasporto cittadino. Peccato che l’attuazione nella quotidianità di quelle linee guida si scontri con le infrastrutture e le opere pubbliche da completare (per tutte, il Nodo complesso del Gallitello e il Nodo dell’ospedale), con quelle da avviare (senza l’apertura del ponte attrezzato, per cui mancano le ultime autorizzazioni dell’Ustif e sui cui pende un’indagine giudiziaria, proprio il sistema meccanizzato complessivo non potrebbe entrare in funzione. Con l’apertura del ponte potrebbe essere risolta almeno la vecchia questione del passaggio urbano degli autobus extraurbani per il trasporto degli studenti e dei lavoratori pendolari). E poi c’è il bando che dovrà mettere a gara l’intero settore: nove milioni di euro come base dell’affidamento. Che si declinerà in biglietti integrati per gli utenti e persino nei ticket della sosta. L’amministrazione sembra voglia arrivare alla definizione del bando entro fine anno. E poi c’è anche la questione “culturale”. Nel Pum l’amministrazione fa propria persino l’incentivazione del uso dell’auto in comitiva, magari per quanti fanno lo stesso tragitto quotidianamente. Il dibattito sul tema è costante, come la richiesta (e la ricerca) di soluzioni. Purchè siano a breve termine. s.l.
Uno scorcio del Nodo del Gallitello (f.M.)
BREVI ALLOGGI ARDSU
«Si blocchino le assegnazioni» OGGI, alle ore 9 presso la sala conferenze della Biblioteca nazionale, si terrano le assegnazioni di posto-alloggio dell’ente Ardsu per la sola residenza universitaria di San Michele. Il coordinamento studentesco “Universitari Sfrattati” composto dagli studenti già assegnatari di posto alloggio, con una nota spiega di voler bloccare e rinviare al 23 le assegnazioni (che implicheranno la perdita del posto alloggio di 18 persone) finché non sarà chiara la situazione della residenza universitaria di via Viggiani (per cui è stata annunciata la chiusura).
TELEFONO DONNA
Venti anni in difesa dei diritti
Disegnare i finanziamenti sull’idea di capoluogo «Mobilità o immobilità urbana?». L’interrogativo, questa volta, se lo pongono Popolari uniti che, sul tema, hanno convocato unincontro-dibattito, per il prossimo venerdì. «Un interrogativo che si pone, guardando alla grande trasformazione che sul piano viario sta avendo la città capoluogo. O meglio, cerca di avere», spiega il segretario cittadino della sigla, Luigi Scaglione. Il punto di partenza restano gli investimenti, «che in questi ultimi anni hanno posto al centro dell’attenzione, la criticità di un sistema viario urbano, troppe volte individuato come protagonista di paralisi, ritardi, ingorghi che finiscono con il pesare sulla qualitàdella vita cittadina». l punto, però, è che «spesso, ci si dimentica che siamo in presenza di una città che svolge funzioni di servizio ed ogni giorno risponde ai bisogni di un intero territorio regionale». Ora, se gli investimenti «tardano a dare i loro frutti», l’idea, sco-
po dell’analisi, resta «comprendere quali effetti potranno avere i sistemi di trasporto verticale anche con i suoi riflessi nella mobilità da e verso il centro storico, quale funzione deve avere la prossima fondovalle di collegamento tra via Appia e via Betlemme e soprattutto quale ruolo attribuire al progetto di nuova metropolitana da integrare con le aree di sosta e con il progetto di superamento dei passaggi a livello di rione Risorgimento». E non è un caso se il partito che convoca l’incontro ha, attraverso uno dei propri assessori in giunta (Pietro Campagna, assessore comunale alla Viabilità) il compito di sbrogliare l’argomento ostile. «Ecco, dunque il confronto a più voci invitando a parlare chi di mobilità e di trasporto se ne occupa nella città di Potenza, incastrando le riflessioni e la presentazione dei nuovi progetti con quelloche accadrànel futuro urbanistico del capoluogo».
Se prendere l’autobus è più che un’impresa Avete maiprovato adare uno sguardo agli orari degli autobus di linea e del cosiddetto servizio metropolitano di Potenza? Avete visto cosa accade nelle ore di punta? I dipendenti dell’ospedale San Carlo e gli studenti che devono raggiungere l’università, per esempio, hanno a disposizione una corsa di autobus ogni 50/60 minuti. Analogamente per il ritorno. Ci sono (addirittura?!?) 2 linee urbane che raggiungono l’ospedale e l’università (ma questa soltanto in alcune corse). In particolare, dalle 7 alle 10 ci sono 3 corse di autobus e 2 di “metropolitana”e così dalle 17 alle 19. Inoltre, gli studenti pendolari che vengono da Avigliano e che utilizzano il treno hanno un altro problema: la giornata di lezioni finisce alle 17.30, indovinate a che ora hanno il treno? 17:32. E il successivo? Alle 18:31. E la stazione di Macchia Romana non è vicina all’entrata dell’università. L’avete mai vista? Esiste an-
che la stazione università delle Ferrovie dello Stato, di cui il comune di Potenza sembra che ignori l’esistenza. (...) Allora vi dirò anche che, mentre i treni sappiamo a che ora fermano nelle stazioni, per gli autobus (ovviamente? E no, non è così ovvio) dobbiamo affidarci al caso o alla fortuna. E se uno (un matto o un’idiota come me) decidesse di farne uso per evitare di contribuire all’intasamento delle strade cittadine, dovrebbe essere disposto a condizionare i propri ritmi di vita in base agli orari dei mezzi pubblici. Chiaramente se l’uso dei mezzi pubblici è così poco diffuso è colpa dei cittadini che non vogliono abbandonare l’auto, giusto? Eppure, se intensificassero le corse io sarei felice di non prendere l’auto. Perché il comune non fa un esperimento per un mese intensifica le corse e pubblicizza l’iniziativa, rendendo più semplice l’uso degli autobus? intervento da Facebook
Alta moda, da Tito al Nord e su riviste specializzate
Le lenti sul mercato A goccia, a specchio, infrangibili, da sole e da vista. Gli occhiali. Non solo un accessorio, ma un vero e proprio tratto distintivo per ogni tipo di look. Da due anni, nella zona industriale di Tito, tra i fumi neri delle fabbriche e intrappolato nelle mura di un prefabbricato qualunque si nasconde un mondo a molti sconosciuto. E’ il mondo dell’occhialeria artigianale di Antonietta Tummolo. Un vero e proprio atelier della moda “a quattr’occhi”. Da un lato la realizzazione e la fabbricazione degli occhiali, dall’altra quella degli accessori correlati a questo tipo diprodotto. Dallafantasia edall’estro della Tummolo e dei suoi collaboratori - sei in tutto - stoffe e materiali diversi danno vita ad astucci porta-occhiali e diversi oggetti decorativi. Colori vivaci e fantasie particolari, fanno da cornice al soggetto che si vuole andare ad esaltare: l’occhiale. Così, il suo showroom, è uno spazio bianco con panchine in legno e due tavolini in ferro battuto. Tra libri e sagome colorate di donne che passeggiano, «in questo luogo - così lo definisce la Tummolo di incontro», espone alcune delle sue creazioni. Le altre, sono ben conservate in appositi espositori in cartone naturale, avvolte in velluto verde. Tutto è molto semplice, sobrio ed elegante. Come lo stile dei suoi occhiali.
«Il mio è un prodotto semplice, realizzato con l’utilizzo di una particolare materia prima, l’acetato. Non ci sono lustrini o grandi marchi in evidenza. E’ tutto molto sobrio. D’altronde - ci tiene a precisare - il popolo lucano è un popolo con un grande gusto per la sobrietà». Antonietta Tummolo è di Lavello. Intende la moda come un «modo di essere, la capacità di esprimere se stessi scegliendo come apparire». Nei suoi occhiali, quindi, mette anche un po’ della sua Basilicata. Molto legata alla terra d’origine, ammette le difficoltà incontrate nell’affermarsi nella nostra regione. «Le difficoltà - dice - sono sicuramente oggettive, vista la lontananza da Milano, la capitale della moda. Tut-
tavia, non bisogna vedere la nostra regione comechiusa nei settorinei quali normalmente ci identifichiamo. Quello della moda è un ambito che può crescere e sviluppare. Noi abbiamo tanti giovani talenti e tante risorse, per cui la moda può essere promotrice di sviluppo economico e occupazionale sul territorio». Al momento il suo mercato non ha ancora sbocchi in Basilicata. Si rivolge soprattutto al centro nord. «Partendo - afferma - dalle mie esperienze raccolte altrove, mi L’imprenditrice Tummolo e alcuni piacerebbe estendere la mia attività di modelli dei suoi occhiali artigianali (f.M.) distribuzione anche qui da noi». La distribuzione è importante quanto tut- Per quanto se ne dica - dice ridendo - ci te le altri fasi di realizzazione del pro- mettiamo ancora la faccia nelle cose dotto, che Tummolo segue personal- che facciamo». E lei, certamente, non mente. «Gli ottici che scelgono i nostri deve averci “rimesso la faccia” in queocchiali vengono selezionati in armo- sta attività che le ha concesso uno spania conla nostralinea imprenditoria- zio privilegiato sulla rivista Assodile. Mi avvalgo di un organico poco nu- moda, l’organo ufficiale di Assomomeroso, perché preferisco lavorare da, di cui fa parte. «Le abbiamo riserpoco, ma con una cura quasi maniaca- vato lo spazio come azienda del mese le. Non ho nessun testimonial, perché afferma il direttore Massimo Costa sono un’imprenditrice libera e penso perché si sta distinguendo in diversi che l’occhiale debba caratterizzare so- punti vendita per la distribuzione di lo chi lo sceglie. Sono io la testimonial un prodotto di qualità a un prezzo cordi me stessa». In tutti i sensi. Anto- rispondente: la collezione da vista dal nietta cambia spesso gli occhiali che marchio identificativo “eXtra i colori indossa. «A secondo dell’abbiglia- della vista”». L’augurio - conclude - è mento e dell’interlocutore che ho da- che continui su questa strada e possa vanti, come forma di rispetto. Lo avere risposta anche nella sua terra. sguardo credo sia molto importante. Anna Martino
TELEFONO Donna - Case delle donne Ester Scardaccione, l’associazione che si occupa di tutela e sostegno alle donne vittime di violenza, unico centro regionale riconosciuto dal ministero alle Par opportuntà attraverso il collegamento al numero di chiamata 1522 (centro nazionale antiviolenza) festeggia i primi 20 anni di attività. In occasione della giornata mondiale contro la violenza alle donne, al teatro Stabile, a partire dalle 17, ci sarà una conversazione tra donne dell’associazionismo e delle istituzioni.
STAND IN PAZZA
Modifiche ai parcheggi in centro SI terrà n piazza Prefettura il prossimo 29 novembre la manifestazione “Aspettando il mercato di Campagna Amica” con l’esposizione di stand espositivi da via Pretoria fino alla chiesa della Trinità: nell’occasione, per consentire la preparazione della manifestazione, ci sarà il divieto di sosta con rimozione dei veicoli in via del Popolo (nella parte antistante gli ascensori) dalle 14 del 28 novembre, alle 10 del 30.
COMITATI
Stati generali a Poggio Tre Galli IL QUARTIERE Poggio Tre Galli chiama a raccolta. E’ prevista per il prossimo 20 novembre l’assemblea generale convocata dal comitato d quartiere del rione. L’assemblea, che si terrà nell’auditoriium della parrocchia di Santa Cecilia, a partiire dalle 18.30, sarà l’occasione per presentare e commentare il programma (compreso alcuni punti definiti urgenti e inderogabili) del comitato di quartiere (presieduto da Vincenzo Iacovino).
RIFIUTI
Audizione di No Oil alla Provincia OGGI, in commissione Ambiente della Provincia di Potenza in merito al piano provinciale dei rifiuti, il presidente della stessa commissione, Pasquale Robortella e i suoi membri, ascolteranno Michele Somma, coordinatore dell’associazione Comunità Lucana – Movimento No Oil.
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Agenda
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La tragedia di Onna nelle parole di un giornalista
La Bella addormentata aspetta il principe al Don Bosco
Non chiamarmi zingaro Riflessioni da palcoscenico
L’allunaggio, 40 anni dopo con “La tigre e la luna”
IL PROSSIMO22 novembre, alle 18, sarà presentato al teatro Stabile, “Quant’era bella la mia Onna, cronache dentro il terremoto” di Giustino Parisse, responsabile redazione aquilana de “Il Centro” che ha raccontato la tragedia del terremoto dello scorso aprile in Abruzzo. All’appuntamento, nella rassegna “Lettere d’autore” (in occasione dell’anniversario del terremoto che colpì Irpinia e Basilicata il 23 novembre del 1980), parteciperanno il sindaco Santarsiero, Roberto Marino, caporedattore centrale de “Il Centro”, Pippo Basile, dirigente Protezione civile Basilicata. Coordina il dibattito, Paride Leporace, direttore de “Il Quotidiano della Basilicata”.
IL PROSSIMO 20 novembre, alle 18.30, al teatro Don Bosco, nuovo appuntamento con il cartellone teatrale dedicato ai ragazzi “Di fiaba in fiaba”. Questa volta, di scena, “la Bella addormentata nel bosco”, con Andrea Calabretta, Mauro Conte, Vittoria Rossi, per la regia di Vania Castelfranchi. Lo spettacolo sfrutta la tecnica mista con la presenza di attori, burattini, pupazzi, ombre e ha già vinto nel 2007 il premio Silvia-Molfetta. La trama: sono passati ormai cento anni da quando la bella Aurora si punse e si addormentò a causa della malefica strega. Oggi il principe Gegè dovrebbe affrontare tre prove per liberare la principessa ...
IL PROSSIMO 23 novembre alle 21, il siparo del teatro Stabile si alzerà su un appuntamento del cartellone “Ripensamenti” con lo spettacolo “Non Chiamarmi Zingaro”. Il Teatro Ipotesi -Teatro Stabile di Genova, in collaborazione con Mittelfest 09, propongono lo spettacolo di e con Pino Petruzzelli. Chi sono gli zingari? O meglio, chi sono i Rom, i Sinti? Che cosa pensano e in cosa si differenziano dai ‘non Rom’? «Da sempre sono stati quello che noi avevamo bisogno di vedere in loro. Ora l’incubo, ora il sogno, mai degli esseri umani con le nostre stesse, mille sfaccettature». Certo è che la loro storia è una storia di eterne, continue persecuzioni..
NELL’ANNIVERSARIO dell’allunaggio, appuntamento il prossimo 20 novembre alle 18, nel teatro Francesco Stabile, Renato Cantore (caporedattore della Rai) che presenterà il suo libro “La tigre e la luna - Rocco Petrone. Storia di un italiano che non voleva passare alla Storia”. In occasione dei quarant’anni dello sbarco del primo uomo sulla luna, ne parleranno con l’autore Antonio Colangelo, presidente Consorzio Createc, Mauro Fiorentino, rettore Università della Basilicata, Fabrizio Maffei, direttore relazioni esterne Rai, il musicista Mango, e il giornalista Tito Stagno.
I PIÙ VISTI
ORDINE DEL GIORNO A PALAZZO DI CITTÀ
INIZATIVE
Appello bipartisan per l’acqua pubblica
TRE FACOLTA’ una sede distaccata, un primo punto di riferimento per gli studenti. E’ il caso dell'Unitel (Università telematica ) che ha sede a Potenza, in viale Dante e dispone di tre facoltà: agraria, architettura e scienze motorie. Il referente in città è Dino Gambardella che si occupa dei contatti con le sedi centrali di Milano e Roma. L’Università telematica internazionale, è stata istituita grazie ad un decreto del ministero dell’Istruzione e della Ricerca Scientifica datato 8 maggio 2006, ateneo non statale, comunque legalmente non riconosciuto che rilascia titoli equipollenti con il medesimo valore legale delle università tradizionali. Potenza dispone di una sede distaccata che vanta un laboratorio multimediale, chiamato a dare voce alle istanze di quanti intendono iscriversi alle tre facoltà sopra citate. La sede lucana è un punto di riferimento per il disbrigo delle pratiche burocratiche che passano, ovviamente nelle sedi centrali di Roma e Milano, dove l’idea è partita. Oltre agli aspetti burocratici gli studenti potranno svolgere regolarmente le iscrizioni ai corsi. Al momento non ci sono nuovi studenti e “matricole” ma i responsabili cittadini del medesimo ateneo telematico, novità originale per il settore, sono alla finestra in attesa di tempi migliori. Il laboratorio multimediale potrebbe dare conforto e nuove indicazioni didattiche agli studenti che intendono utilizzare la struttura di viale Dante e migliorare l’approccio con le tre facoltà sopra citate. L’Unitel offre corsi di laurea in settori caratterizzati da una forte presenza e riconosciute eccellenze dell’industria italiana e dai suoi prodotti a livello internazionale, alimentazione e moda, scienze motorie e sport. Oltre al brand Italia associabile a questi settori, Unitel intende attraverso i suoi insegnanti sia del mondo accademico sia del settore industriale, valorizzare al massimo lo stile italiano. La modalità d’insegnamento a distanza può consentire ai più qualificati rappresentanti del mondo dell’industria e dello sport di far parte con contributi didattici e scientifici originali dati dal corpo docente dell’università telematica. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
«POTENZA si impegni a difendere un bene comune». Ovvero, “no” alla privatizzazione dell’acqua: è l’appello (bipartisan) che sta portando avanti il forum nazionale dei movimenti per l’acqua e che, da Palazzo di città, viene accolto da alcuni consiglieri comunali di entrambi gli schieramenti. Nicola Becce (Pdl), Salvatore Lomonaco (Pd), Pino Laviero (Potenza dei cittadini), Roberto Galante (Idv), Roberto Mancino (Sinistra per la Basilicata) hanno presentato un ordine del giorno in appoggio alla mobilitazione nazionale contro il nuovo decreto che «regalerà definitivamente il servizio idrico alle multinazionali». Si tratta di un ordine del giorno «a difesa del diritto di accesso all’acqua come bene comune», in concomitanza con la mobilitazione in atto a Roma contro l’articolo 15 del decreto legge 135, di recente approvato e in vosta di trasformazione in legge ordinaria: «Se diventerà legge - affermano i consiglieri - il provvedimento privatizzerà definitivamente il servizio idrico, regalando l’acqua agli interessi delle grandi multinazionali». Già approvato dal Senato, il testo è ora approdato alla Camera. «Vogliamo dare il nostro contributo alla battaglia che una rete associativa nazionale sta combattendo per l’affermazione dell’acqua come bene pubblico primario - ha spiegato Lomonaco - e per questo motivo il nostro ordine del giorno chiede al sindaco e alla giunta di intraprendere tutte le azioni per contrastare questo provvedimento. Si tratta di una questione che tra l’altro - ha precisato Galante - riguarda direttamente gli enti locali, che con l’approvazione della legge sarebbero sottratti delle proprie sovranità in materia di erogazione dei servizi idrici». Ecco perchè «chiediamo anche che il Comune di Potenza riconosca nel proprio statuto
RANIERI Tito scalo - 0971/629470
Vandalismo a piazza Prefettura
Sala 1 2012 18.30 - 21.30 Sala 2 Gli abbracci spezzati 16.45 - 19.15 - 21.45 Sala 3 Oggi sposi 17 - 19.30 - 22 Sala 4 L’uomo che fissa le capre 18 Amore 14 20.10 - 22.20 Sala 5 Nemico pubblico 17.30 - 20.30 Sala 6 Up - 3D 16.30 - 18.45 Parnassus 21 Sala 7 Un alibi perfetto 18.10 - 20.20 - 22.30
LA RICHIESTA Il testo dell’ordine del giorno Visto il recente articolo 15 del decreto legge 135/2009 che ha modificato l’art. 23bis della legge 133/2008 e in corso di conversione alla Camera dei Deputati, muove passi ancora più decisi verso la privatizzazione dei servizi idrici e di altri servizi pubblici. (...) Considerato che la gestione privatistica del servizio idrico comporta la violazione di un concetto inviolabile che annovera l’acqua come un diritto universale e non come merce, perchè espropria l’acqua potabile dal controllo degli enti locali e dei cittadini, perchè consegna al mercato l’acqua con tutte le ripercussioni sociali che questo può generare. Il consiglio comunale impegna il sindaco e la giunta 1) a intraprendere tutte le azioni opportune al fine di contrastare i provvedimenti previsti dall’art. 23bis della L.133/2008, che condurranno alla obbligatoria presenza dei privati nella gestione del servizio idrico; 2) a intraprendere tutte le azioni opportune nelle associazioni rappresentative degli enti locali e nelle sedi di confronto col Governo nazionale, al fine di affermare il potere degli enti locali e dei propri organi eletti dai cittadini di determinare le modalità di gestione di servizi essenziali; 3) a riconoscere il diritto umano all’acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico; 4) a riconoscere il servizio idrico integrato come un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica impegnandosi ad inserire questo principio nel proprio Statuto comunale in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini, la cui gestione va quindi attuata attraverso un ente di Diritto pubblico (...).
l’acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile - ha aggiunto Becce - oltre che come bene comune pubblico».
Promossi i rubinetti potentini LA notizia era stata diffusa già alcune settimane fa, ma adesso che lì’acqua torna protagonista di una battaglia mediatica e popolare, la purezza dei rubinetti potentini torna d’attualità. La migliore acqua d’Italia, tra quella che sgorga dai rubinetti di casa, è, infatti, a Potenza e Cambobasso. E’il dato diffuso da una ricerca di Altroconsumo sulla qualità di quella che chiama “Oro Blu”, presentata nella sede della Provincia di Roma, a Palazzo Valentini. Una ricerca in cui si dimostra come l’acqua di casa non abbia nulla da invidiare a quella imbottigliata e, anzi, sia a volte più sicura delle acque marchiate. «Gli acquedotti non lesinano i controlli e sonoperfettamentein gradodirispettareiparametridi legge»,silegge nel rapporto pubblicato sul periodico dell’associazione dei consumatori. Nella valutaziona, in realtà, Altroconsumo dimostra di essere stato ancora più severo di quanto previsto dalla normativa in vigore, giudicando negativamentei valori che, purlontani dai limiti impostiper legge, andavano oltre la metà dellostesso limite. E secondo questi parametri viene bocciata quindi Reggio Calabria «dove l’acqua, scandalosamente, non è potabile a causa di infiltrazioni di acqua di mare. Giudizio mediocreperLecce eFerraranellecuiacquesono statetrovatesostanze “indesiderate”: cloriti, perturbatori endocrini e, nella città pugliese, anche trialometani. Le città centro-meridionali hanno mediamente un’acqua più buona rispetto a quelle del Nord, dove si trovano più frequentemente sostanze indesiderate, sebbene in quantità non pericolose. Invece, l’acqua di Potenza secondo l’indagine risulta talmente buona che meriterebbe di essere imbottigliate. «Ma solo in senso figurato, visto che il motto della campagna è “Bevi l’acqua di casa”: un invito a liberarsi in fretta delle minerali». «Chiediamo che la città di Potenza riconosca - aggiungono Laviero e Mancino - come sta avvenendo in altri comuni, il servizio idrico integrato come
un “servizio pubblico locale privo di rilevanza economica”e si impegni così a gestirlo attraverso un ente di diritto pubblico».
CINEMA
Ancora un 17... ma non sarà venerdì. Auguri, anche per questo compleanno, dalla redazione e dagli amici del Quotidiano
Alla piccola e più bella Aurora del mondo, che ha compiuto un anno, gli auguri anche di zio Gerardo
Continua l’appuntamento settimanale con la classifica dei film più visti nel capoluogo. Questo week end, l’uscita di 2012 sconvolge la classifica. Nemico pubblico, in vetta lo scorso fine settimana, viene scalzato dall’apocalittico 2012. Forse per il tema di estrema attualità o per la passione per gli effetti speciali. L’affluenza registrata per il film sembra sia stata altissima. Alle 19 di domenica sera i biglietti erano già andati a ruba. Il film, inoltre, pare abbia raccolto soprattutto un pubblico di giovanissimi. «Il film non è vietato ai minori di 14 anni - afferma Mariagrazia Ranieri, dell’omonimo multisala -ma io sconsiglio la visione ai minori di dieci anni». Il trasferimento di questa fetta di pubblico da Amore 14 a 2012, fa sì che il film di Moccia si piazzi tra i meno visti. Sorprendente la persistenza in testa alla classifica della commedia Oggi sposi, confermando la tendenza dei potentini a preferire le commedie. Intanto, il cinema Due Torri continua a proiettare i così detti film di nicchia. Dopo Julia e Julie, arriva sugli schermi Viola di mare, che racconta l’amore serafico nella Sicilia dell’ottocento. Altra storia d’amore in attesa è quella tra Bella e l’affascinante vampiro. Stiamo parlando della saga di Twilight, in uscita domani. Deludente l’indice di gradimento per l’ultimo di Almodovar, Gli abbracci spezzati. «Dato il successo di Volver, dello stesso regista - afferma Ranieri - ci aspettavamo un esito diverso. In effetti questi film d’autore attraggono gli amanti e i conoscitori del regista, sono film particolari che spesso non piacciono al grande pubblico». Probabile, quindi, che il film registri incassi maggiori in settimana. Se per un verso, infatti, la domenica il cinema è il passatempo preferito di molti, dall’altro i cinefili amano rintanarsi nelle sale buie quando non c’è un grande affollamento. Per godere, in pieno isolamento, delle autentiche emozioni che solo il cinema sa dare. Anna Martino
DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Viola di mare 19 - 21 Julie &Julia 21
DON BOSCO p.zza cagliari - 0971/44592 L’uomo che fissa le capre 19 - 21
Oggi sposi QUATTRO matrimoni, mille peripezie e un solo obiettivo: raggiungere l’altare e pronunciare il fatidico sì. Nicola ha deciso di mettere la testa a posto e di sposare la figlia dell’ambasciatore indiano, ma come accettare il rito indù? Nel frattempo, Salvatore e Chiara, due giovani precari senza una lira e con un figlio in arrivo, mettono a punto un piano per organizzare un matrimonio a costo zero: far imbucare i loro 72 invitati alle nozze di una soubrette...
Amore 14 CAROLINA detta Caro, 14 anni, alle prese con i primi amori, il primo bacio, la prima volta, l’amicizia, le feste, la scuola, il rapporto spesso conflittuale con i genitori. I suoi anni sono una bandiera, uno slogan, un diritto di cittadinanza. Li si vede da lontano. Gridano. Cantano. Parlano sottovoce.
NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 17 NOVEMBRE Perri - piazza Matteotti, 12
0971/21148
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco
115
ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Enel Italgas Guasti
803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515 0971 331111 800 900999
Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adoconsum Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti)
0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 0971 53685 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 415150 0971 34444 0971411144 0971 46393 097122308
Cif (Centro it. femminile)
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Formazione telematica a Potenza
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Tito Il furto perpetrato ai danni della banca Carime di contrada Serra
Smontato bancomat, bottino di 30mila euro TITO - E' stato svaligiato, ad opera di malviventi, un bancomat nei pressi della zona industriale di Tito. Il bancomat oggetto del furto è quello della Banca Carime, in contrada Serra di Tito, a pochissimi passi dalla zona industriale, al piano terra di una palazzina. Il furto si aggirerebbe intorno ai trentamila euro, con banconote che vanno dai cinquanta a venti euro. Il bancomat era stato caricato, come succede in molte banche, il venerdì, in virtù
della chiusura delle banche del sabato e della domenica. Veri professionisti di questo tipo di furto. Infatti, i malviventi non hanno forzato o tirato con qualche mezzo il bancomat, ma hanno semplicemente smontato la parte che eroga le banconote, l'hanno rimossa ed una volta aperta hanno effettuato l'operazione. La scoperta è avvenuta ieri mattina ad opera dei dipendenti della Banca Carime di Tito, che giunti sul posto di lavoro, hanno trovato il bancomat smon-
tato. Immediatamente allertati i Carabinieri del Comando di Tito, che sono prontamente intervenuti sul posto per i rilievi del caso. Sembra non ci siano impronte digitali da rilevare, e questo fa capire a professionisti dei furti di bancomat. Molto probabilmente avranno agito con attrezzi sofisticati e guanti per non lasciare segni. E la fuga sarebbe stata molto facile, visto che a poche decine di metri dalla Banca Carime di contrada Serra c'è l'imbocco per salire e prendere
l'autostrada in direzione Salerno e Potenza, ma anche per scendere lungo la Tito-Brienza. A quanto pare, nessuno ha visto o notato niente, nella notte di venerdì. In corso indagini per cercare di risalire ai protagonisti di questo furto. Purtroppo l'area, almeno fuori, non è video-sorvegliata. Ed i malviventi erano a conoscenza anche di questo. Una telecamera è posta all'interno dell'istituto bancario, mentre fuori è tutto scoperto. Claudio Buono
Il posto dove si trovava il bancomat
Tito I 140 ex lavoratori della Daramic rischiano di rimanere senza ammortizzatori sociali
Sit in di protesta per la Cigs A preoccupare è il ritardo dei bandi per la reindustrializzazione del sito Tito, un gemellaggio nel nome di S. Laviero
I lavoratori protestano davanti lo stabilimento
TITO - Senza lavoro e anche a rischio di rimanere senza cassa integrazione straordinaria. Questo il triste destino dei 140 ormai ex dipendenti della Daramic che ieri - oggi si bissa hanno organizzato un sit-in davanti al dipartimento Attività produttive della Regione Basilicata. E il segretario della Femca, Gerardo Casaletto, è sempre più preoccupato per la mancata approvazione dei bandi per la reindustrializzazione del sito produttivo di Tito scalo. La protesta è stata organizzata per sollecitare la Regione ad adottare in tempi rapidi i nuovi bandi per la reindustrializzazione dei siti dismessi. Sui circa 140 lavoratori della fabbrica, infatti, incombe il rischio di vedere sfumare, dopo il posto di lavoro, anche il secondo anno di cassa integrazione straordinaria. Il motivo? La mancata ricollocazione di almeno il 30 per cento degli addetti ex Daramic. Questo secondo il segretario generale della Femca Cisl Basilicata, Gerardo Casaletto, che si dice «molto preoccupato per i continui ritardi che si continuano a registrare nella pubblicazione dei bandi per la riconversione industriale delle fabbriche fallite, ritardi che possono compromettere l'erogazione degli ammortizzatori sociali, aggiungendo così al danno della perdita del lavoro, la beffa del mancato prolungamento della cigs o l'accesso agli ammortizzatori in deroga». Per fare fronte comune alle difficoltà che si registrano in molte aziende del settore tessile-calzaturiero e chimico, il leader della Femca proporrà alle altre sigle di categoria Filcem e Uilcem ed ai sindacati confederali «la costituzione di un coordinamento unitario e l'organizzazione di una manifestazione regionale per fare pressione sul governo lucano affinché si accelerino le procedure di approvazione dei nuovi bandi per la reindustrializzazione».
TITO -Un nuovo progetto di itinerario turistico-culturale-religioso che si snoda dal Melandro alla Val d'Agri, intitolato “San Laviero”, è stato proposto dall'assessore comunale alla Cultura, Fausto Santarsiero. L'idea progettuale è emersa dopo la visita, organizzata dal Comune e dal parroco don Giovanni Di Carlo, con numerosi partecipanti, agli scavi archeologici di Grumentum dove l'estate scorsa una nuova scoperta archeologica sembra destinata ad accrescere l'importanza storica del sito di Grumentum accentrando sulla stessa località anche attenzioni religiose. Poco lontano dall'abitato dell'antica città romana sarebbe stata trovata la tomba del Santo martire Laverio (o Laviero), la cui nascita è contesa tra Teggiano e Acerenza, martirizzato proprio a Grumentum il 17 novembre del 312, e molto venerato in diversi centri lucani, tra cui Tito, di cui è patrono, e Acerenza, di cui è co-patrono. A Tito domani sono in programma i festeggiamentidel Patronoa cui è dedicata la Chiesa Madre. La scoperta si deve ad un equipe di ricercatori dell'Università di Bari, guidata
da Gioia Bertelli, professore straordinario di Archeologia e Storia dell'Arte paleocristiana e altomedievale. San Laviero sarebbe stato decapitato proprio in quel luogo, dove ora sorge una chiesa a lui dedicata. Le cronache raccontano che il Santo, dopo essere riuscitio a scappare da Acerenza, dove erastato imprigionato dal prefetto Agrippa, si diresse a Grumento per continuare l'opera di conversione, ma preso dai soldati romani venne condotto alla confluenza dei fiumi Agri e Sciaura e gli fu tagliata la testa con la spada. Per l'assessore comunale di Tito Santarsiero «il progetto di itinerario turistico religioso insieme alla valorizzazione del percorso storico-religioso che parte dalla chiesa madre e comprende i beni artisticoreligiosi del comune sino ad espendersi ai centri del Melandro e raggiungere Grumento (scavi) e il Monte Sacro di Viggiano, può rappresentare una nuova occasione di sviluppo di uno specifico settore turistico che non conosce crisi e che anzi è in crescita. Di qui l'idea di un gemellaggio culturale Tito-Grumento come primo passo».
Pietragalla Più che positivo il bilancio della raccolta sangue
Avis, ogni mese 20 i donatori PIETRAGALLA - Sono circa dodici anni che sul territorio comunale pietragallese agisce ed opera concretamente l'Associazione volontari italiani del sangue, la cui sede è ubicata in pieno centro storico cittadino e a questo punto dell'anno si può trarre un primo bilancio in questi undici mesi del 2009 per quanto riguarda l'impegno espletato in vari settori. In tal senso nello scorso mese di febbraio è stato festeggiato l'impegno ultradecennale dell'Avis cittadina con manifestazione che evidenziato i vari eventi che si
sono susseguiti a partire dal 1997. Per ciò che riguarda le donazioni del sangue mensilmente si sono recati a questo appuntamento una ventina di soci che per un piccolo centro abitato costituisce senza dubbio un risultato importante e significativo. Sempre dal punto di vista istituzionale c'è stato una piccola locazione della sede sociale, tra maggio e giugno, che pur essendo rimasta sempre in Piazza Principe Umberto I°, in pieno centro cittadino, si è spostata di pochi metri venendo collocata in una sede più acco-
gliente e funzionale rispetto a quella precedente. Inoltre per quanto concerne le attività sociali nel corso dell'estate c'è stata grande partecipazione al centro estivo da parte dei bambini e delle bambine e alla giornata dedicata alla passeggiata ecologica in bicicletta. Per i restanti giorni che ci separano dalla conclusione del 2009 altre iniziative sono in programma da parte dell'Avis pietragallese soprattutto nel corso del mese di dicembre. Antonio Bevilacqua
Commissione Statuto La replica di Petrone PIGNOLA - In data 14 settembre 2009 i consiglieri comunali di minoranza del gruppo “Progetto per Pignola”, inoltravano richiesta di convocazione urgente per rinnovo della Commissione Statuto. Tale richiesta veniva sollecitata in data 13 ottobre e 30 ottobre 2009 dalla Prefettura di Potenza. A tale richiesta e alle relative sollecitazioni, nel rispetto delle previsioni statutarie e regolamentari, non ho ritenuto di dover e poter adempiere. Lo Statuto del Comune di Pignola ed il Regolamento del consiglio comunale sono stati oggettodi adeguamento e riapprovazione complessiva rispettivamente con delibere 30 e 31 del 7 luglio del 2003. Tale approvazione è avvenuta a seguito di un attento studio da parte della Commissione consiliare all'uopo istituita, per consentirne l'adeguamento alle previsioni del decreto legislativo 267 del 2000 e rafforzare le prerogative del consiglio, delle sue articolazioni e dei singoli consiglieri comunali. Tali documenti fondamentali sono stati approvati all'unanimità, nella piena condivisione tra maggioranza e minoranza, e con il voto favorevole dello stesso consigliere di minoranza Spagnoletta, oggi capogruppo della minoranza consiliare. In tutti questi anni, ho sempre tenuto distinte le funzioni di sindaco da quelle di presidente del consiglio comunale, garantendo la piena applicazione delle norme regolamentari ed adottando sempre interpretazioni estensive che garantissero la più ampia partecipazione dei consiglieri tutti ed in particolare di quelli di minoranza, alle attività proprie del consiglio comunale. Ebbene ricordare, che la Commissione Statuto e regolamento consiliare non è annoverata tra quelle permanenti, ma bensì tra quelle
speciali. Pertanto, non obbligatoria e da costituirsi solo allor quando, nell'ambito delle corrette relazione istituzionali, maggioranza e minoranza ne ravvedano congiuntamente la necessità. Nel caso concretola minoranza può legittimamente richiedere l'istituzione della Commissione, con finalità e tempi ben definiti. Tuttavia la richiesta formulata evidenzia contraddizioni ed omissioni tali da non consentire la convocazione del consiglio comunale. In primo luogo la richiesta non è stata inoltrata, né ai sensi dell'articolo 10, secondo comma dello Statuto del Comune di Pignola, né alcun richiamo è stato fatto agli articoli 9 e 14 del Regolamento del consiglio comunale, ma solo un generico riferimento alla necessità di una convocazione di urgenza che, peraltro, non rientra tra le prerogative dei consiglieri ma, bensì, nella valutazione discrezionale del sindaco, in qualità di presidente del consiglio. La genericità della richiesta ed il suo carattere meramente politico e non statutario e regolamentare, trova conferma nella espressa volontà manifestata dai consiglieri di disertare le sedute del consiglio, in caso di mancata convocazione dell'assemblea. In secondo luogo la richiesta è priva del testo della proposta di deliberazione cosìcome previstodall'articolo 10, secondo comma dello Statuto comunale. Tale situazione rende impossibile la convocazione del consiglio per la mancanza dell'atto da sottoporre alla discussione. Infine, si precisa che tutte le iniziative e le attività istituzionali vengono proposte ed esercitate nel pieno rispetto delle norme statutarie e regolamentari, a garanzia del confronto democratico, da non confondere con il dibattito politico. Ignazio Petrone Sindaco di Pignola
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Muro Lucano Il consigliere Zaccardo attacca il sindaco sulla questione impianti sportivi
«Quello strano affidamento» La giunta ha deciso di affidare la gestione a una Fondazione con sede in Argentina MURO LUCANO - Duro attacco della consigliera di minoranza di Muro Lucano, Teresa Zaccardo, contro l'amminisrazione capeggiata dal sindaco Gerardo Mariani. La leader del gruppo “Insieme per la Rinascita”, nella fattispecie, contesta la delibera di giunta, nella quale si prospetta di «affidare la gestione degli impianti sportivi ad una sconosciuta quanto illustre fondazione: la “Fundation democratica italo americana”, con sede legale in Buenos Aires, iscritta come una onlus in Italia il 10 agosto 2008». Inoltre, la consigliera sottolinea che «l’affidamento della gestione è avvenuto senza espletare nessuna gara d’appalto, poiché la fondazione prenderebbe in concessione, per 29 anni, gli impianti sportivi muresi, gratuitamente». Teresa Zaccardo si pone l'interrogativo sull'effettiva volontà della fondazione, evidenziando che «nelle premesse del Protocollo d’intesa, oltre alla promozione della pratica sportiva, una pagina intera è dedicata proprio alla direttiva comunitaria sul rendimento energetico e sulla diffusione delle fonti da energia rinnovabili». «Ed allora - dichiara la consigliera Zaccardo - se anche fosse questo il vero scopo dell’iniziativa, perché non
MURO LUCANO Mariani incontra le società
Il sindaco Mariani
coinvolgere le imprese locali, quelle imprese lontane da casa , che a sentire il nostro sindaco, durante la sua campagna elettorale, potevano già preparare le valigie per far ritorno al paese, che i bei tempi post-sisma 80 stavano per ricominciare». La Zaccardo si dichiara perplessa sulla scelta politica della maggioranza, in quanto, a suo dire «anche se volessimo provare ad apprezzare l’iniziativa, la soluzione adottata per la gestione dei nostri impianti sportivi non ci convince». «Non sappiamo - rimarca
MUROLucano - Il sindaco Gerardo Mariani, attraverso un comunicato si è dichiarato disponibile a ricevere gli esponenti delle società sportive operanti in paese, in merito al nuovo progetto di ristrutturazione e realizzazione di strutture sportive nel territorio murese. «Il prossimo 20 novembre, alle 19, nel Palazzo municipale, si terrà un tavolo tecnico-operativo con tutte le associazioni in loco – ha detto Mariani - per rispondere alle istanze provenienti dal mondo associativo murese, notevolmente preoccupato dalle informazioni ventilate proprio in questi giorni». Intanto, la società sportiva “Football club Aurora murese 2000” ritta, ha formalmente richiesto un incontro con il sindaco Mariani e con l’assessore allo Sport, Cristian Diovisalvi. «In merito alla condizione degli impianti sportivi comunali esistenti e in virtù delle tante polemiche che imperversano in questi giorni in paese, circa il progetto di ristrutturazione e realizzazione di nuove strutture sportive si chiede un incontro con il sindaco Mariani e l’assessore al ramo, per chiarire tutti gli aspetti che darebbero nuove prospettive ai giovani della nostra comunità». «La richiesta è stata accolta – ha concluso il sindaco Mariani - poiché solo un’azione sinergica e propositiva potrà far fruttare quei nuovi input in fase di progettazione e di realizzazione». g.p.
la consigliera - quali sono i programmi d’investimento previsti, quali sono gli obiettivi che intende perseguire la fondazione, da dove verranno le risorse finanziarie, come saranno regolati i rapporti con le società sportive, quali sono le garanzie prestate a favore del Comune, se esiste una polizza fideiussoria bancaria pari al valore degli impianti sportivi, quali penalità sono previste in caso di mancato avvio dei programmi, in che modo si potrà risolvere o rescindere il contratto in caso di inadempienze».
L’esponente politico di minoranza indirizza un appello a tutte le compagini minoritarie: «Non sarebbe forse il caso, e ci rivolgiamo a tutte le minoranze, di far fronte comune e richiedere la convocazione di un consiglio comunale straordinario dove affrontare “la questione impianti sportivi”?». Teresa Zaccardo ritiene indispensabile una discussione in seno al consesso cittadino«Al fine di evitare che il simbolo di tante generazioni venga svenduto». Giovanni Petilli
Potenza Numeri utili per il Programma formativo
Percorsi di studio e di lavoro L’Apof-Il sui dati dell’Istat POTENZA - I dati relativi alla “Quarta indagine 2007 sui percorsi di studio e di lavoro dei diplomati”, realizzata dall'Istat, conferma i crescenti bisogni di formazione ed orientamento al lavoro dei giovani della provincia di Potenza, che hanno bisogno di risposte più efficaci. E’ quanto tiene a sottolineare l'Apof-Il (Agenzia provinciale per l'orientamento, la formazione e il lavoro) di Potenza, evidenziando che il 12,4 per cento dei diplomati ha dichiarato di essersi iscritto ad un corso di formazione professionale e, di questi, più della metà vi ha partecipato per acquisire le competenze necessarie per trovare un lavoro (54,7 per cento). Nei tre anni successivi al diplo-
POTENZA - Più garanzia per i consumatori. Arriva l'etichettatura facoltativa per le carni bovine. Presentato all'ente fiera di Tito scalo il disciplinare per l'etichettatura. Anche la polodica si fregerà del marchio nazionale Ccbi (Consorzio produttori carne bovina pregiata delle razze italiane) che identifica le 5 R, ossia le 5 razze di bovino italiano (chianina, marchigiana, romagnola, maremmana e podolica). Ai lavori hanno partecipato non solo allevatori, ma anche macellerie, mattatoi. «L'idea è di dare riconoscimento alle nostre produzioni con il marchio “Qualità
ma, il 74,7 per cento dei diplomati si è iscritto ad un solo corso di formazione professionale, mentre il restante 25,3 per cento ne ha frequentati almeno due. I corsi di formazione di tipo pubblico, ovvero gestiti, organizzati o finanziati da enti pubblici, sono frequentati da oltre la metà dei diplomati iscritti a corsi di formazione professionale (56,7 per cento), mentre più di un terzo sceglie un'attività formativa privata a totale carico del diplomato (35,5 per cento) e il 7,8 per cento ha svolto attività di formazione continua erogata dal datore di lavoro. «Sono dati - ha commentato il presidente dell'Apof-Il, Antonio Giansanti - che ci caricano di responsabilità perché, nel panora-
ma degli enti e delle società che si occupano di formazione, la nostra Agenzia è considerata un “punto di riferimento” a cui rivolgersi con fiducia». Inoltre, sempre secondo il Rapporto dell'Istat, il confronto tra l'età dello studente al momento del conseguimento del diploma e quella teorica di conclusione delle scuole secondarie di secondo grado «permette di avere informazioni sulla regolarità dello svolgimento del percorso formativo: oltre il 73 per cento degli studenti consegue il diploma in età regolare o in anticipo (67,8 per cento e 5,7 per cento rispettivamente). Le percentuali più elevate di regolarità si registrano tra i diplomati dei licei (89,2 per cento) e degli istituti magistrali
Sp 30, interventi da parte della Provincia POTENZA - Per iniziativa dei consiglieri provinciali di Potenza, Tommaso Samela (Partito democratico) e Ivan Santoro (Sinistra per la Basilicata), l'assessore alla Viabilità Nicola Valluzzi e i tecnici del settore hanno effettuato un sopralluogo per verificare le condizioni della strada provinciale 30 che da Potenza, attraverso Giuliano e Canaletto, porta ad Avigliano. «La strada provinciale 30 - hanno sottolineato Samela e Santoro - presenta tratti che, a causa delle condizioni atmosferiche e della densità di traffico, registrano numerosi incidenti». Per tale motivo l'intervento della Provincia, «raccogliendo le proposte dei rappresentati del comitato di zona, si orienterà sui tratti stradali maggiormente pericolosi, in prossimità di alcune curve, e consisterà nell'installazione di specchietti, di segnalatori catarifrangenti e nel rifacimento della segnaletica orizzon-
ANZIANO SCOMPARSO DA VAGLIO Sospese le ricerche di Rocco Cirigliano VAGLIO -Sono state sospese le ricerche di Rocco Cirigliano, l’uomo di 80 anni, scomparso una settimana fa dalla sua abitazione di contrada Rossano di Vaglio. L’anziano era uscito di casa domenica 8 novembre, intorno alle 9, in compagnia dei suoi due cani per andare a cercare funghi nei boschi della zona. Purtroppo l’anziano non ha fatto più ritorno a casa. I familiari allarmati hanno subito dato l’allarme alle forze dell’ordine. I carabinieri e i Vigili del fuoco lo hanno, in questi giorni cercato ovunque. A nulla è valsa anche la decisione della famiglia di pubblicare la foto del congiunto. L’uomo e i suoi due cani sarebbero davvero scomparsi nel nulla. Pochi giorni dopo la scomparsa i familiari hanno anche promesso una ricompensa di 50. 000 euro a chiunque avesse fornito notizie attendibili per il ritrovamento dell’anziano. Qualcuno avrebbe anche segnalato la presenza di Rocco Cirigliano dalle parti di Tricarico e Grassano. Notizie, però, che non hanno trovato alcun fondamento. Ieri i carabinieri hanno deciso di sospendere le ricerche. Una scomparsa, quella dell’anziano, che potrebbe destare non poche perplessità visto che non sono stati neanche trovati i due cani che sono usciti di casa insieme a a lui.
(83,3 per cento), tra le diplomate (che superano di quasi 15 punti le percentuali dei maschi), così come tra coloro che hanno ottenuto votazioni elevate all'esame di Stato (90-100 centesimi). La principale causa dei percorsi scolastici irregolari è il verificarsi di uno o più eventi di ripetenza. La soddisfazione degli studenti rispetto
alle strutture scolastiche si presenta con accentuate differenze a livello territoriale». Sono «tendenze estremamente utili - conclude Giansanti - in vista della definizione del Programma di offerta formativa dell'Apof-Il per il 2010 in attuazione del nuovo Piano di formazione della Provincia».
Carni bovine, arriva l’etichettatura Un marchio di qualità per i consumatori lucane” - ha detto il direttore dell'Associazione provinciale allevatori (Apa), Augusto Calbi. Il consiglio regionale sta lavorando a un disegno di legge sull'adozione di un marchio per portare valore aggiunto nelle aziende e dare certezze ai consumatori sull'origine di quello che mangiano». «Il marchio oltre a dare rintracciabilità e sicurezza alimentare - ha detto il presidente dell'Apa di Potenza,
Palmino Ferramosca - darà la possibilità agli allevatori di accedere ad alcuni aiuti comunitari messi a disposizione|». Entro il 31 dicembre gli allevatori si devono iscrivere a questo Consorzio per beneficiare della normativa comunitaria. Manca ancora per questa carne il riconoscimento Igp che potrebbe dare un valore aggiunto. La pratica è attualmente ferma al ministero delle Politiche agricole,
tale e verticale». Non solo. E’ inoltre, prevista l'attivazione di un punto luminoso «presso Serra Ventaruli che è area di raccolta per gli scuolabus».. I due consiglieri provinciali hanno anche evidenziato la necessità di una sistemazione delle buche e della segnaletica orizzontale lungo la strada statale 658 che dal Monte Carmine porta a San Nicola di Pietragalla. «E’ stato un primo sopralluogo a cui - hanno dichiarato Samela e Santoro - ne seguiranno altri, nelle diverse aree territoriali della Provincia, per meglio pianificare gli interventi, per prevenire situazioni di disagio e di pericolo per i cittadini e per assicurare, nel contempo, il recupero e la riqualificazione delle arterie stradali provinciali, in un'ottica di sicurezza e salvaguardia ambientale». E sulla messa in sicurezza delle strade di Avigliano bisognerà solo aspettare i tempi tecnici.
ma l'assessore regionale all'Agricoltura, Vincenzo Viti, si è impegnato in sede ministeriale a seguire l'iter. Il presidente dell'Apa Matera, Nunzio Di Mauro ha chiesto l'uso nelle mense di carne locale. Per assaporare meglio le qualità della carne bovina il consiglio è di utilizzare il processo della frollatura. A spiegarlo è stata la ricercatrice Ada Braghieri dell'Università di Basilicata. Come dimostrato in uno studio sui
consumatori, la tenerezza è uno dei requisiti che condizionano la scelta. Tra le novità esposte, una nuova modalità di frollatura: quella del sottovuoto, più pratico sui tagli di prima scelta. Carlo Angelo Sgoifo Rossi, docente del dipartimento tecnologie dell'università di Milano, si è soffermato sui fattori in grado di condizionare la qualità della carne bovina: età alla macellazione precoce (miglioramento colore, fi-
bra muscolare più fine), sesso e razza. «La podolica - ha detto l'assessore regionale Viti - è una risorsa strategica per la nostra Regione e dobbiamo investire». Tre le questioni: tracciabilità, qualità e sicurezza. Le macellerie aderenti potranno esporre un attestato di origine. Tre le grandi scelte della regione: la battaglia per il riconoscimento Igp, il marchio ombrello a cui deve corrispondere un processo di qualità e i bandi pif (progetti filiera integrata). Annunciati per gennaio gli sati generali sul bilancio dell'agricoltura. i.d.m.
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Viggiano Ieri la premiazione dei progetti di ricerca
Iniziativa di solidarietà
Conclusa la quarta edizione del premio internazionale
Sant’Arcangelo tende una mano alle Filippine
VIGGIANO - Premiati nei giorni scorsi gli elaborati risultati vincitori del concorso internazionale “Conoscere Viggiano e la Valle dell’Agri”. Giunto alla quarta edizione, il concorso è indetto dalla civica amministrazione nell’ambito delle iniziative tese alla conoscenza, approfondimento e divulgazione di aspetti significativi connessi a Viggiano ed ai dodici comuni che fanno parte della comunità montana Alto Agri. Destinato a studenti, studiosi e professionisti, associazioni, enti ed istituti di ricerca sia italiani sia stranieri, si è articolato in due sezioni. La sezione A), è riservata a tesi di laurea o di dottorato di ricerca discusse in Università italiane o straniere in data antecedente al 31 marzo 2009, nelle quali ci sia uno spiccato interesse nei confronti di Viggiano e della Val d’Agri. La sezione B), è riservata invece a Progetti di Ricerca, studi ed indagini aventi quale oggetto sempre Viggiano ed i paesi della Valle. Per la sezione A), prevista la premiazione di cinque Tesi di Laurea e di Dottorato di Ricerca dal contenuto significativo, originale e critico nei più svariati campi del sapere, dall’umanistico allo storico-artistico, dallo storico-architettonico all'econo-
A Rivello, “Flow” dibattito sull’acqua RIVELLO - Nell’ambito della manifestazione Percorsi Umani organizzata dall’Associazione di promozione sociale “Zer0971” in occasione del sessantunesimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani il 21 novembre si terrà un incontro nell’ex convento di Sant’Antonio a Rivello: ore 17.30. Il tema dell’acqua come diritto universale sarà al centro del dibattito condotto da esponenti del Comitato Acqua Pubblica dopo la proiezione del film-documentario Flow, per amore dell’acqua di Irena Salina. Il municipio di Viggiano
mico, dal sociale e culturale al naturalistico. Per la sezione B), invece, prevista la premiazione di cinque Progetti di ricerca indirizzati all’analisi di aspetti significativi relativi al territorio valligiano. Per le tesi di laurea sono risultati vincitori Rossana Lardo di Viggiano con “I parchi tecnologici motori dello sviluppo locale. Proposta per una PT nell'area della Val d'Agri”, Giuliana Restaino Marino di Potenza con “Passato e presente nella tradizione musicale dell'Arpa di Viggiano”, Michele Pellegrino di Stigliano con “Simulazione numerica di dispersio-
Sant’Arcangelo
Bulfaro presenta il suo libro sul medioevo SANT'ARCANGELO - L’amministrazione comunale presenterà il 21 novembre alle ore 18 il libro “Sant’Arcangelo e il suo territorio tra età altomedievale e basso medioevo” di Maria Rosaria Bulfaro nella location del Polivalente di Viale Europa nel rione di San Brancato. MariaRosaria èuna neolaureata di23 anni,operatore dei beni culturali, presenterà il suo primo libro, frutto del lavoro di tesi triennale. Aprirà la serata l’Assessore alla Cultura del Comune di Sant’Arcangelo e vice sindaco Nicola Molinaro, farà da moderatore il primo cittadino Domenico Esposito, prenderanno la parola, inoltre, nel corso nella manifestazione, il filologo e parroco del paese professore don Luigi Branco e l’autrice del libro. Concluderà il governatore della Regione Basilicata Vito De Filippo. v. g.
Guardia Perticara - Dal paese inpietraa quellodellalettura. Non solo uno dei borghi più belli d’Italia ma una meta per il turismo culturale, Guardia Perticara procede nel suo cammino di crescita per divenire “Il Paese della Lettura”. Un’idea nata dal confronto tra tre Istituzioni: l’Istituto Comprensivo “16 agosto 1860” di Corleto e Guardia Perticara, il Comune di Guardia Perticara e la Comunità Montana “ Camastra Alto Sauro”che hanno messo insieme disponibilità di idee, luoghi del borgo antico, finanziamenti per realizzare un qualcosa che servisse a caratterizzare un paese, a faredarichiamo perunturismo intelligente, a contribuire a elevare il livello di istruzione legato in modo forte alla produttività e redditività anche economica dei nostri territori:
ne di inquinanti in Val d'Agri, Dario Cianciarulo di Viggiano con “Applicazioni fotogrammetriche digitali e prospezioni georadar nel sito archeologico di Grumentum”e Maria Antonietta Fiore di Satriano di Lucania con “La classificazione del sistema insediativo in ambito urbano e periurbano, indirizzi per lapianificazione generale comunale”. Per i progetti di ricerca,invece, sonorisultati vincitori Rossana Di Poce diSora (FR)e MicheleZucca di Sesto San Giovanni (MI) con “La Regina della Lucania: tra religione, cultura e generazioni”, Erminia Ro-
magnano di Viggiano con “La Valle ... "Fuori" : Tradizioni e vita quotidiana nel ricordo degli emigrati, Maria Antonietta Fiore di Satriano di Lucania e Daniela Lo Tito di Potenza con “Alla ricerca dell'identità perduta. La riscoperta dei luoghi trascurati”, Daniela Sanseverino di Moliterno con “La termografia all'infrarosso per la diagnosi di monumenti e siti di Viggiano e della Val d'Agri”, Itala Portantieri di Spinoso e Cinzia Ponzio di Viggiano con “Ricognizione dei servizi all’infanzia: strategie integrate di intervento”. Gerardo Tempone
SANT’ARCANGELO - Si sono appena concluse le attività di beneficenza dell’ottobre missionario e la Parrocchia del Comune ha abbracciato già una nuova iniziativa del Centro Missionario Stimmatino “Euntes” con sede a Battipaglia. Parte il progetto “Ponte di solidarietà Italia - Filippine” per la realizzazione di un container natalizio per i fratelli e sorelle delle Filippine. La Parrocchia invita i cittadini santarcangiolesi ad aderire all'iniziativa e a contribuire alla raccolta. Si accetteranno materiali di cancelleria (matite colorate, colori di ogni genere, penne, quaderni solo di quinta elementare), generi alimentari a lunga conservazione (olio, tonno, carne in scatola), nutella (solo in barattolo) pasta, zucchero, sardine, legumi, biscotti, nonché prodotti per l'igiene personale (dentifricio, sapone per panni, saponette, borotalco, biancheria intima, vestiario estivo nuovo, asciugamani). Sono graditi anche giocattoli per i più piccoli. Il punto di raccolta sarà la Chiesa Madre, si avrà tempo di parteciparvi fino al 25 novembre. Chi è interessato all'iniziativa può telefo-
nare al Centro Euntes di Battipaglia allo 0828 300825 o visitare il sito Euntes.it. Il Parroco Don Cesare Lauria ha sottolineato il fine di questa nuova operazione di beneficenza domenica 15 novembre, ringraziando inoltre l'uditorio di Sant'Arcangelo e chiarendo i risultati positivi raggiunti nel solo mese di ottobre che sono stati affissi nell'atrio della Chiesa. Ecco il resoconto della raccolta delle offerte dell'ottobre missionario e delle giornate Caritas (raccolta avvenuta al cimitero il 1 e 2 novembre): per la Caritas diocesana sono stati raccolti e inviati in Diocesi 1.200 euro, per l'ottobre missionario sono state inviate in Diocesi 410 euro, per il pediatra di Kimbondo in Congo sono stati raccolti attraverso la vendita dei dolcetti nelle domeniche 1.000 euro, per la missione in Ecuador a Pajan (dove stava la neo superiora suor Roberta Bassanelli) 540 euro raccolti durante le sante messe al cimitero e 260 euro detratti dal ricavato delle vendite dei dolcini per un totale di 3.410 euro. La Parrocchia San Nicola di Bari ringrazia. Valeria Gennaro
Lagonegro Ci sarebbe un secondo ritratto a seno nudo
Spunta la Gioconda discinta Nuova teoria sulla Monna Lisa LAGONEGRO - Secondo una nuova teoria Leonardo da Vinci potrebbe aver spogliato la Gioconda, cioè aver dipinto un secondo ritratto della stessa modella da svestita, a seno nudo. Un ritratto andato perduto, di cui parla lo studioso fiorentino Renzo Manetti – esperto di iconologia e autore di studi controversi sull'opera di Leonardo – nel saggio di imminente pubblicazione “Il velo della Gioconda. Leonardo segreto” (edizione Polistampa). L’ipotesi incrementa il filone inesauribile di teorie e ricostruzioni che accompagnano nel tempo l’opera, una specie di gos-
sip continuo che solo nel 2009 ha conosciuto varie tappe come l’aver attribuito alla Gioconda, al secolo Lisa Gherardini Del Giocondo (la donna indicata da Giorgio Vasari come modella del quadro) una relazione con Giuliano de’ Medici tanto che per alcuni studiosi ne fu l’amante. Oppure i funerali della Gioconda al Louvre con una mostra dell’artista contemporaneo cinese Ian Pei-Ming che, idealmente, «la voleva far morire», per arrivare alle due presunte Gioconde nude esposte a Vinci la primavera scorsa, ma di autore incerto. Altra storia di gossip vuole che la Monna Lisa riposi tra le monta-
gne dell’Appennino lucano, in un luogo segreto, davanti al Tirreno che in quel tratto abbraccia la Calabria e l’antica Lucania tracciandone il confine. La leggenda vuole infatti, secondo lo scrittore russo Merezkowskij autore nel 1901 di un romanzo su Monna Lisa, che la sepoltura della modella leonardiana si trova in Lucania. Racconto attorno al quale si è sviluppato un mito di tutto rispetto, tante volte al centro d’interventi e reportage letterari e giornalistici. Secondo il parere di molti e la vulgata dello scrittore russo, la celebre donna fiorentina, che dalle ultime indagini emerse abitava in Via
I due quadri a confronto
Ghibellina di fronte alla casa di Leonardo, si sarebbe spenta in Basilicata a seguito di una fatale malattia che le segnò tragicamente il destino. Reduce da un viaggio in compagnia del marito, Francesco, in Calabria per affari, la giovane Lisa avrebbe soggiornato in Lagonegro per qualche tempo affetta da una strana malattia che la condusse alla morte in pochi giorni.
Al via l’iniziativa che porterà al “Paese della lettura”
Guardia pronta al turismo culturale La lettura. Cinque teche collocate in vari angoli del paese, in particolare una nel cortile del municipio, una nella sezione della scuola in via Serrone, una nel Palazzo Montano, una nei pressi dell’ex lavatoio e l’ultimo nell’atrio di un palazzo privato, cinque punti dove la gente potrà prendere in “prestito”dei testi per leggerli e restituirli. In realtà non si tratta di un vero prestito perché non ci saranno registri ma la semplice voglia di confrontarsi e crescere con i libri. Un’idea che ha trovato ispirazione anche nell’esperienza della frazione Montereggio
del comune di Mulazzo, meglio conosciuto come il paese dei Librai. Come ha spiegato il primo cittadino Massimo Caporeale: «Il paese dei librai, organizza annualmente eventi e manifestazioni legati alla diffusione del libro e della lettura. Illegame fra lanostra realtà e quella toscana ci permetterà azioni comunie scambi di esperienze». Un patrimonio attuale di mille testi che l'amministrazione ha acquistato per offrirli alla cittadinanza e non solo. A gestire il progetto la scuola ed in particolare i ragazzi. Ed è proprio verso quest'ultimi che si canalizza la
maggiore attenzione, la scuola secondo gli organizzatori dovrebbe incrementare il piacere di leggere fin dalla tenera età. In una logica di turismo scolastico e di un suo aumento nel paese, le classi che saranno ospiti a Guardia Perticara troveranno l’ambiente ideale per dedicarsi a questa attività in cui saranno protagoniste, condividendo con la scuola del luogo le loro esperienze. Accolti dalle case in pietra e dai vicoli, l’atmosfera quasi magica permetterà a chiunque di immergersi nel mondo della lettura, nell’esplorare uno dei testi che sono a disposizione.
Ma un paese della lettura non può limitarsi ad offrire dei testi, piuttosto vuole che il libro diventi protagonista, da qui l’impegno di organizzare periodicamenteuna seriediattività. Dai mercatini del libro ai caffè letterari, incontri e conversazioni con gli autori, e per finire Laboratori di lettura e di scrittura per i ragazzi. Ma le sorprese non sono ancora finite perché saranno proprio le scuole locali che metteranno in piedi un vero e proprio Laboratorio dove si potrà creare un libro, dalle pagine in carta riciclata fino alle tecniche più varie di rilegatura. Tutti po-
tranno imparare a “fare un libro” nella “Fabbrica del Libro”di Guardia Perticara. E per le neo mamme, in segno di augurio per il nuovo arrivo che diviene sempre più importante per i piccoli comuni di montagna, in regalo un kit dei testi che trattino delle problematichedelle mammee del loro rapporto con i bambini, dalla tenera età all’adolescenza. Non resta che accogliere l’invito al volo perché come affermava D. Pennac: «La lettura non ha niente a che fare con l’organizzazione del tempo sociale. La lettura è, come l’amore, un modo di essere. La questione non è di sapere se ho o non ho tempo per leggere (tempo che nessuno, d'altronde, mi darà), ma se mi concedo o no la gioia di essere lettore». Francesca Gresia
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Melfi Pregiudicato di Cerignola inseguito e fermato dai carabinieri
Arrestato ladro d’auto MELFI - I carabinieri della compagnia di Melfi, nel corso della mattinata, hanno tratto in arresto in flagranza di reato, Matteo Di Palma, 36 anni, pluripregiudicato di Cerignola, poichè resosi responsabile di furto aggravato, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, nonché possesso ingiustificato di grimaldelli e chiavi. Di Palma, unitamente a un suo complice in corso di identificazione, asportava dalla città federiciana due autovetture, rispettivamente una Fiat 500 ed una Seat Ibiza. A seguito della notizia del furto, venivano predisposti svariati posti di controllo e, poco dopo, le citate auto venivano intercettate sulla ss. 658, all’altezza dello svincolo Melfi-nord, da una pattuglia del nucleo operativo e radiomobile la quale, dopo aver loro invano intimato l’alt, si poneva all’inseguimento delle stesse. sebbene il malfattore che era alla guida della Fiat 500 cercasse, in più circostanze, di speronare l’autovettura milita-
re, i carabinieri riuscivano, comunque, a bloccare l’auto Fiat 500 dopo un inseguimento durato circa dieci chilometri. allorquando, tuttavia, il Di Palma, ormai bloccato, sembrava non poter più nuocere, improvvisamente questi, accellerava nuovamente, dandosi a nuova fuga ed investendo uno dei due militari operanti, che solo per la prontezza di riflessi evitava l’impatto frontale, venendo tuttavia colpito alla gamba destra. Di Palma veniva, quindi, definitivamente bloccato più avanti allorquando, dopo aver abbandonato l’auto, tentava di dileguarsi nelle campagne circostanti. La Fiat 500, recuperata, veniva sottoposta a sequestro e Di Palma tratto in arresto. L’altro ignoto malfattore, invece, benchè la Seat Ibiza da questi asportata veniva poco dopo rinvenuta in località San Nicola di Melfi, riusciva comunque a darsi alla fuga, facendo così perdere le proprie tracce.
La caserma della Compagnia dei carabinieri di Melfi
Palazzo San Gervasio Nuovo controllo delle forze dell’ordine all’alba di ieri
Identificati gli ultimi migranti Il comitato: «Vorremmo capire da chi è partita l’ordinanza di sgombero» PALAZZO S.G. - Ieri all’alba sono arrivati carabinieri, poliziotti, vigili urbani, alcuni dipendenti del comune, rappresentanti dell’associazione Amica, un medico, l’ex-assessore all’agricoltura Michele Forlino (anche presidente dell’Op Mediterraneo) al centro di accoglienza per sgomberare quella ventina di migranti che vivevano ancora lì. Sono stati identificati dalle forze dell’ordine i pochi ragazzi che vivevano ancora nel centro, quelli che non sanno dove andare e sperano di trovare ancora qualche giornata di lavoro nei campi. Probabilmente i ragazzi con problemi di documenti saranno portati a Potenza. «Non sappiamo ancora bene cosa accadrà e soprattutto non sappiamo da chi è partita l’ordinanza di sgombero se dal comune o da chi», si legge in un comunicato del Comitato difesa migranti. «Noi del comitato alcune settimane fa insieme ad alcuni migranti abbiamo avuto un incontro al comune con il vice sindaco Paolo Palumbo, il quale ci aveva assicurato che da parte del comune di Palazzo San Gervasio non ci sarebbero stato nessuno sgombero, e che avrebbe proposto in giunta la possibilità di cercare degli appartamenti per questo piccolo gruppo di migranti. Facciamo un appello affinchè ci sia
Fondazione Nitti, oggi a Melfi la firma per la costituzione
Il campo d’accoglienza
chiarezza e soprattutto non si facciano le solite ingiustizie verso queste persone che vivono al margine della nostra società, gli invisibili. Queste persone non hanno chiesto nulla hanno vissuto per mesi in un centro di Accoglienza a dir poco fatiscente ma nonstante ciò hanno vissuto lì con tutti i disagi correlati ma almeno avevano un tetto, ora? cosa accadrà a queste persone? dove andranno? vorremmo delle ri-
sposte e delle resonsabilità da tutte le forze politiche locali e regionali. Non possiamo continuare a trattare queste persone con fossero oggetti quando ci servono per la raccolta dei pomodori li accogliamo, li facciamo vivere come animali, li sfruttiamo per la raccolta dei pomodori e poi li cacciamo. E’ questa la nostra civiltà? Noi crediamo di no. Vogliamo delle risposte al piu presto».
MELFI - Nella mattinata di oggi, alle ore 11,00, si svolgerà presso la sala consiliare NittiBovet del palazzo di città di Melfi, la cerimonia della firma dell’atto costitutivo della Fondazione Francesco Saverio Nitti. Parteciperanno, tra gli altri, il presidente della giunta regionale Vito De Filippo, il presidente della Fondazione Francesco Saverio Nitti Stefano Rolando e il sindaco del Comune di Melfi Alfonso Ernesto Navazio. Successivamente i partecipanti si recheranno in vico San Pietro per una visita al centro culturale intitolato allo statista lucano Francesco Saverio Nitti, sede della Fondazione. Scopo della Fondazione, come stabilisce l’articolo uno, comma due dell’apposita legge regionale (la numero otto del /2009) è in particolare,
Il sindaco di Melfi
quello di promuove le attività nel campo degli studi storici, socio-eonomici, politico-istituzionali, nel solco del pensiero culturale e civile dello statista lucano.
La soddisfazione del presidente e le parole d’incoraggiamento del sindaco
Venosa, l’Avis ha una nuova sede VENOSA - Inaugurata la nuova sede della sezione Avis di Venosa, che da Vico Sallustio si trasferisce in Via Garibaldi,160. Locali più ampi e accoglienti, con sala dedicata alle operazioni di prelievo del sangue, danno maggiore autonomia ad un'associazione, fondata nel 1974 e fortemente radicata nella comunità locale. A ripercorrere le tappe fondamentali della crescita costante dell’Avis comunale è stato Domenico Garripoli, presidente della sezione, ricordando come a causa di un incidente e per le difficoltà legate alla mancanza di una sede, la sezione rimase inattiva a Venosa dal 2000 al 2005. «Le nostre richieste agli amministratori di metterci a disposizione dei locali non venivano accolte e non
avevamo risorse per far fronte alle spese di affitto, luce, telefono, tassa rifiuti urbani, né avevamo una sede in ospedale per le donazioni - ha raccontato il presidente Domenico Garripoli - Finchè nel 2005 dopo aver avuto assicurazioni dagli amministratori comunali nel concederci dei locali per una nuova sede Avis, una sera nei locali della Chiesa della Madonna delle Grazie ci riunimmo per formare un nuovo direttivo dell’Avis comunale di Venosa». Da allora è ripreso un percorso virtuoso che ha portato l’associazione a raggiungere, nel 2008, 450 donazioni annue. Di qui l’esigenza di disporre di una sede più ampia, che consentisse di superare i disagi provocati dalla distinzione tra sede
sociale (propria) e sede delle donazioni (in ospedale). I nuovi locali messi a disposizione dall’Amministrazione comunale rispondono in pieno alle esigenze dell’Associazione, cresciuta a livello numerico e a livello d’impegno sociale «intendiamo migliorare qualitativamente e quantitativamente la donazione del sangue e del plasma - ha concluso il presidente della sezione Avis comunale di Venosa Domenico Garripoli - e di divulgare i principi del volontariato e della solidarietà nella nostra comunità». Una valutazione positiva dell’attività svolta dall’Avis è stata fatta dal sindaco di Venosa, Bruno Tamburriello, che ha lanciato la proposta di incontri periodici, anche con le altre associazioni, per con-
cordare programmi e interventi: «Dobbiamo raccordarci per rispondere meglio alle esigenze della nostra comunità. Il mio augurio - secondo il sindaco Tamburriello - è che possiate raddoppiare il numero di donazioni nel breve-medio termine. Ritengo - ha dichiarato il sindaco Tamburriello - che possiate svolgere un’azione molto efficace con i giovani, educandoli alla donazione e alla solidarietà». La nuova sede consentirà, quindi, di ripartire con nuovo impegno e nuovo entusiasmo: «Abbiamo già recuperato un gap che non ci faceva onore e ci obbligava a importare sangue dal Nord - ha ricordato Genesio De Stefano - Ora non solo siamo autosufficienti, ma siamo nelle condizioni di inviare 1600 flaconi per
Il taglio del nastro
far fronte all’emergenza sangue che si è recentemente verificata. Ma dobbiamo fare di più». La sfida è stata prontamente accolta dall’Avis comunale di Venosa. Collabora con il presi-
dente Garripoli un direttivo di 18 persone,e un esecutivo composto da Donato Petagine Vice-Presidente; Antonio Gramigna, Segretario; Mario Tamburello, Cassiere. Giuseppe Orlando
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Martedì 17 novembre 2009
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Martedì 17 novembre 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Incontri pubblici nei quartieri entro dicembre per illustrare i metodi di raccolta differenziata
Rifiuti, da gennaio si cambia Scompariranno i cassonetti nel centro storico, aumenterà il porta a porta CARTA, vetro, alluminio, umido, rifiuti ingombranti e speciali. Saranno queste le parole d'ordine che nelle prossime settimane i materani dovranno imparare e trasformare in realtà nelle loro abitudini quotidiane. Il passo dall'attuale 10% (percentuale relativa alla raccolta differenziata a Matera) al 50% (percentuale ideale raggiunta, però, da poche città italiane, ndr) non è così complicato come si può credere. Il Comune di Matera è già impegnato nel processo di miglioramento della raccolta e del conferimento dei rifiuti, come previsto dalla legge, soprattutto alla luce del recente affidamento dell'appalto all'Ati Aimeri Asa, che risale a poco più di un mese fa. Un passaggio, questo, che consentirà di mettere in atto alcuni strumenti che vanno dall'arrivo di nuovi cassonetti, adibiti alla raccolta differenziata, fino alla creazione di due isole ecologiche installate in zone a nord e sud della città per il conferimento dei rifiuti. Nel frattempo le operazioni di pulizia procedono con un cronoprogramma che va dal lunedì al sabato e che la domenica prevede lo spazzamento meccanizzato del centro storico. Per lo spazzamento manuale, affidato a 4 operatori ecologici, la città è stata suddivisa in 18 zone la cui pulizia va dal lunedì al sabato con frequenza maggiore nelle aree del centro storico e della dorsale cittadina. Le due spazzatrici meccaniche invece, si concentreranno nello stesso arco temporale (lunedì-sabato) in aree come i Sassi e il centro. Nella zona centrale, spiegano inoltre dal Comune, si va verso la scomparsa tendenziale dei cassonetti in modo da eliminare l'impatto visivo nelle aree più suggestive della città, a favore della raccolta porta a porta. «Il 15 gennaio - aggiungono - si procederà alla messa a regime e all'istituzione delle nuove strutture di raccolta di foggia e dimensione diverse». Matera, dunque, si appresta a trasformare la geografia cittadina, gli strumenti le modalità di raccolta e conferimento dei rifiuti. Un percorso già cominciato ma che non può prescindere da una apposita campagna di informazione e formazione. Il nuovo sistema di raccolta differenziata e tutti i diritti-doveri dei residenti, saranno al centro degli in-
La Cna propone di inserirli nei Piot regionali
Piazzetta del Carro i fondi Fas ci sono ma i lavori non partono
Dal 15 gennaio si dirà addio anche ai vecchi cassonetti per i rifiuti in città
contri pubblici che l'amministrazione comunale e i responsabili della Aismeri Asa promuoveranno entro dicembre nei quartieri cittadini, da Acquarium ad Agna Le Piane, dal centro storico a Piccianello fino a Matera 2000. Per far comprendere ai più piccoli come dividere i rifiuti in casa e poi depositarli negli appositi spazi pubblici, verranno organizzati incontri nelle scuole dove, attraverso una campagna ad hoc, verranno illustrati i metodi di raccolta differenziata e i vantaggi che questo impegno civile po-
trà portare alla città e all'ambiente. L’iniziativa non trascurerà nemmeno i dipendenti comunali e gli agenti della Polizia municipale. Complessivamente si tratta di oltre 400 persone per le quali sarà necessario ottenere le informazioni utili per affrontare le numerose richieste che, si prevede, giungeranno dai cittadini. Da gennaio, dunque, per Matera comincia una nuova fase per la quale non ci si può far trovare impreparati. Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
CHE fine hanno fatto i fondi Fas, una quota dei quali avrebbe dovuto essere destinata al recupero dei capannoni fatiscenti della piazzetta del Carro? Se lo chiede la Cna che, prendendo spunti dal recente strumento regionale dei Piot , ricorda che il consiglio comunale dell’epoca si era espresso favorevolmente in merito all’operazione ma che, da allora, non è cambiato nulla, nonostante i numerosi appelli dell’associazione che tutela i piccoli imprenditori artigiani. In una nota il segretario regionale della Cna, Leonardo Montemurro analizza i Programmi Integrati di offerta turistica. «Non possiamo sottovalutare questo mezzo per riaprire il discorso legato alla scuola della cartapesta che verte principalmente sul recupero e la ristrutturazione dei vecchi capannoni nel rione Piccianello. Ci spiace -prosegue Montemurro - constatare che la prematura interruzione dell'amministrazione Buccico rischia di compromettere il percorso avviato». Le opportunità offerte dal rapporto pubblicoprivato possono contribuire a sbloccare la vicenda. Il Carro trionfale e, più in generale, l’area in cui si trovano in capannoni-laboratorio, appartengono alla tradizione popolare della città a luoghi in cui si realizza uno dei momenti più suggestivi del-
la storia locale. Per questo è necessario che vengano garantite tutte le condizioni, innanzitutto economico-finanziarie, per portare a termine un progetto di fatto già pronto. «Oggi i Piot - prosegue Montemurro - aprono una nuova possibilità individuando nella partnership fra pubblico e privato uno strumento importante in cui al pubblico viene affidata l'incombenza di realizzare le infrastrutture. E' opportuno che l'amministrazione comunale, attraverso il commissario prefettizio dr. Calvosa e la Camera di Commercio, con il suo dinamico presidente Angelo Tortorelli, si facciano carico di promuovere il completamento di quell'area e al tempo stesso l'avvio del progetto sulla scuola e sul museo della cartapesta». «Si tratta di una operazione di fondamentale importanza - aggiunge Emanuele Mancini, presidente regionale di Cna artistico - che salvaguarderebbe un'antica tradizione come quella della cartapesta, avviando anche una reale fase di commercializzazione dei manufatti attraverso il merchandising legato al Carro trionfale. In questo modo si realizzerebbe un significativo tassello nell'offerta turistico-culturale della città affinchè i visitatori non godano soltanto dei Sassi ma possano toccare con mano la straordinaria tradizione che culmina ogni anno nella festa del 2 luglio». matera@luedi.it
Il 20 novembre esperti e produttori a confronto. Coordinatore d’eccezione Michele Mirabella
Un convegno per celebrare la pasta PROSPETTIVE di investimento, sempre più concrete dopo l'interessamento di alcuni imprenditori locali, qualità organolettiche, attività promozionali, opportunità di rafforzamento della filiera cerealicola e del settore agroalimentare sono alcuni degli argomenti che saranno affrontati il 20 novembre nella sala convegni della Camera di commercio sul tema “La Pasta di Matera: una tradizione da salvare:opportunità di sviluppo''. Si confronteranno oltre al presidente Angelo Tortorelli, il presidente della giunta provinciale Franco Stella, l'assessore regionale all'Agricoltura Vincenzo Viti, il capo dipartimento del Ministero per lo Sviluppo economico Giuseppe Tripoli e il dirigente del settore Finanze del Comune di Matera, Maria Giovinazzi. Sono previsti gli interventi di Francesco Manfredi, imprenditore e Giampiero Maruggi, direttore generale della Banca Popolare del Mezzogiorno. Le conclusioni sono affidate al presidente della giunta regionale di
Basilicata, Vito De Filippo. Coordinerà i lavori il professor Michele Mirabella, giornalista e conduttore della trasmissione “Elisir''. E’ previsto, inoltre, l'apporto dell'Associazione provinciale cuochi, che nelle scorse settimane ha contribuito a far conoscere agli studenti delle scuole dell'obbligo le qualità della pasta, e la partecipazione di una nutrizionista, Anna D'Eugenio, autrice di varie pubblicazioni sull'argomento. Tra il pubblico anche i ristoratori che per quattro settimane hanno preparato piatti con quattro specialità di pasta e quanti hanno contribuito a vari livelli a organizzare la mostra tematica sui 100 anni di storia della pasta di Matera, visitata da oltre 1000 persone. Nel corso della manifestazione saranno premiate le scuoleche hanno partecipato a un concorso sul tema della pasta, gli operatori economici che hanno allestito la vetrine più belle e i 15 ristoratori che hanno contribuito a far conoscere piatti preparati con formati di pasta diversi e
ingredienti della cucina locale. «Sono certo spiega il presidente della Camera di commercio di Matera, Angelo Tortorelli- che il convegno, con l'apporto di esperienze differenti, contribuirà a consolidare un percorso avviato per la ripresa di un settore importante, come quello pastaio e molitorio, vanto per molti anni della tradizione agroalimentare materana. E' un segno positivo per coinvolgere tutti, imprenditori ed enti locali, in una fase difficile per l'economia e in particolare per il comparto agricolo, che chiede interventi specifici e una programmazione attenta ai bisogni, alle potenzialità degli investimenti posti in essere. La pasta rappresenta una componente importante dell'offerta enogastronomica, del turismo e del sistema produttivo materano e della Basilicata. La Camera di commercio continuerà a svolgere un ruolo di stimolo per favorire e sostenere questo processo». matera@luedi.it
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Matera
CHIEDONO all'Assessore regionale alla Sanità la convocazione di un incontro, considerato che è urgente accertare alcuni elementi sugli incarichi affidati ad alcuni operai. «Come è stato più volte fatto rilevare - si legge in una nota congiunta di CiglCisl e Uil - la incompetenza dei pulitori generici a svolgere alcune specifiche mansioni, l'Asl continua a non intervenire sull'argomento. In particolare, gli operai dipendenti dell'azienda Markas (che svolge il servizio di pulizia in appalto presso l'Ospedale Madonna delle Grazie di Matera) sono chiamati quotidiana-
Denuncia di Cgil, Cisl e Uil sulla situazione dei dipendenti della Markas all’ospedale
Operai utilizzati come infermieri mente a svolgere mansioni che a loro non competono e che, invece, attengono alla sfera di competenza dei lavoratori di diretta dipendenza dell'azienda sanitaria». Le osservazioni di Conese, Gaudiano e Viggiano, segretari delle tre sigle, si soffermano anche sull’aspetto contrattuale. «I lavoratori Markas sono inquadrati al 2° livello del CCNL Multiservizi e, quindi, sono operai comu-
ni, né specializzati né qualificati. Tale inquadramento, ovviamente, comporta un livello retributivo inferiore a quello dell'operaio specializzato e, soprattutto, mansioni e competenze ridotte (art.10 CCNL). Lo stesso CCNL distingue - prosegue la nota - gli operai comuni (addetti genericamente allo svolgimento di pulizia) da quelle figure che svolgono attività ausiliarie in ambito sani-
tario, riconoscendo a questi ultimi uno specifico e più elevato trattamento retributivo». I sindacati chiedono, dunque, alcune garanzie a cominciare dal perimetro delle compentenze degli operai Markas, fino alla consistenza numerica degli addetti alle mansioni di ausiliariato». Alla direzione generale della Asl era stata inoltrata richiesta di accesso agli atti per conoscere l'oggetto
del servizio concesso in appalto alla soc. Markas. «Tuttavia, superato il termine previsto dalla vigente normativa, la Direzione Generale non ha fornito alcun atto, ignorando di fatto quanto rappresentato dal Sindacato di categoria nel corso degli incontri sindacali che si sono tenuti nei mesi scorsi. Nel frattempo, i lavoratori Markas - aggiungono ancora i sindacati - (operai comuni) vengono impiega-
ti per rimuovere materiale organico (sangue, urine, vomito, etc.), per trasportare gli ammalati e le provette per i laboratori, mentre tali mansioni dovrebbero essere svolte da personale sanitario (OTA/OSS). «È necessario - si chiede in conclusione - procedere ad effettuare un approfondimento su quanto richiesto dal capitolato, al fine di attribuire ai lavoratori coinvolti l'esatto livello di inquadramento corrispondente alle mansioni svolte e soprattutto per sollevare gli stessi dallo svolgimento di mansioni che non rientrano nelle proprie competenze». matera@luedi.it
Prosegue la polemica in Italia dei Valori, arriva il no al possibile ingresso in giunta dell’Addc
«No a maggioranze più ampie» Il Circolo Gino Giugni di Idv si appella al presidente della Provincia Stella I CAMBIAMENTI che ci saranno alla Provincia di Matera nei prossimi mesi con il passaggio della giunta da sei ad otto assessori non potevano passare inosservati. Saranno diversi i partiti politici che penseranno ad un ingresso in giunta o ad aumentare la propria rappresentanza. Così come restano aperte questioni come quella dell’Udc che potrebbero ulteriormente ampliare la maggioranza che sostiene Stella. L’ingresso dell’Udc in maggioranza a Matera sarebbe seguito quasi inevitabilmente da un ingresso in giunta. Una voce che si rincorre e che nessuno finora a mai smentito. In questo quadro fa discutere l’articolo pubblicato domenica dal “Quotidiano” nel quale si preannuncia la richiesta di Italia dei Valori di aumentare la propria rappresentanza in giunta con un componente che arriva dall’Addc di Rosa Mastrosimone che ha appena aderito, tra non poche polemiche, ad Idv. In relazione alla notizia che riferisce della richiesta da parte dell’Addc di un assessorato alla Provincia di Matera da attribuire ad Italia dei Valori, il Circolo “G. Giugni”di Matera intende sottoporre al Presidente della Giunta Provinciale, Franco Stella, «l’assoluta necessità di proseguire nell’attuazione del programma di governo proposto nella recente campagna elettorale avvalendosi esclusivamente delle forze politiche e dei partiti facenti parte della coalizione premiata dagli elettori solo poco più di sei mesi fa (del 6 e 7 giugno 2009) con una larga maggioranza. Si ricorda», aggiunge ancora la nota del Circolo Giugni, «che tra questi partiti non vi era l’Addc, partito che attualmente vede il proprio candidato presidente seduto tra i banchi dell’opposizione in consiglio provinciale. Da elettori e sostenitori di Italia dei Valori alle ultime elezioni provinciali, riteniamo che un allargamento della attuale maggioranza a consiglieri di opposizione possa rappresentare un grave vulnus al mandato conferitole, Presidente Stella, dalla volontà popolare nel giugno scorso.
Concluso il Congresso della Uil P.A.
Di Cuia confermato alla guida del sindacato dei dipendenti pubblici
Alcuni componenti del circolo Gino Giugni aderente ad Italia dei Valori
Quanto poi alla “confluenza” di Addc in IdV, come ha scritto il nostro Presidente, On. Antonio Di Pietro, sul suo blog personale l’8 novembre 2009 facendo riferimento al caso di un parlamentare IdV “migrato” probabilmente nella PdL, “reputo opportuno che debba dimettersi da parlamentare perché non è con la formazione presso la quale confluirà, qualsiasi essa sia, che gli elettori lo avrebbero voluto”. Mutatis mutandis, il rispetto della volontà degli elettori si concretizza nell’attuazione dell’attuale programma di governo, rigettando al mittente proposte di “rimpasti” di giunta pro-
vinciale sollecitati da allargamenti della maggioranza ad esponenti eletti per fare opposizione. Rimpasti o allargamenti che costituirebbero, a nostro avviso, un sostanziale tradimento del voto espresso dalla maggioranza degli elettori nel giugno scorso» conclude la nota. «Tuttavia, è proprio la fedeltà al programma, sia da parte di IdV che della maggioranza di cui fa parte, a tracciare "una linea di demarcazione tra chi vuole seguire un pensiero politico e chi cerca una “casacca per coltivare il proprio orticello”(Antonio Di Pietro, blog personale dell'8/11/2009)».
Michele Olivieri rappresentante dei Verdi della provincia
Lavoratori forestali accordo per confermare le giornate del 2008
spunto anche dal pragmatismo tedesco con consensi elettorali del 16%; le politiche verdi tedesche hanno portato alla creazione di centinaia di migliaia di posti di lavoro. Dall'incontro di Roma - aggiunge Olivieri - è emerso che i Verdi devono avere una grane forza di coraggio per lanciare una forma ecologista forte e funzionale all'affermazione del pensieroverdenel nostropaese.Perrilanciare tutto questo, i Verdi devono riprendere il dialogo quotidiano con tutti i cittadini per parlare di tutela della salute mangiando sano e svincolando un'agricoltura sempre più intensiva e ingabbiata in sistemi colturali nocivi. Altro dato importante saltato all'occhio è la lotta allo smog; le amministrazioni locali devono sempre più sostenere i trasporti pubblici all'interno delle città, mentre il governo deve incentivare il trasporto delle merci su rotaie e realizzare in tempi brevi le autostrade del mare». matera@luedi.it
Un accordo per il mantenimento dei livelli occupazionali consolidati negli anni precedenti è stato preso ieri in Provincia in un incontro tra organizzazioni sindacali e istituzioni sulla questione dei lavoratori forestali. La Provincia si farà carico delle differenze economiche per il raggiungimento degli obiettivi dei lavoratori 106-isti. Inoltre le attività lavorative dei cantieri forestali riprenderanno lunedi' 23 novembre. L’incontro si è tenuto ieri presso la sala della presidenza della provincia di Matera, vi hanno preso parte Fai-Cisl, rappresentata da Vincenzo Cavallo e Vito Florio, della FlaiCgil rappresentata Francesco Mongelli e Maria Bruna Montemurro e della Uila-Uil rappresentata da Filippo Viggiano. Le istituzioni erano invece rappresentante dal Presidente della Provincia Franco Stella, dall’assessore Giuseppe Dalessandro e dal responsabile della forestazione Salvatore Vito Valentino per definire una intesa per garantire, per l'anno 2009 le giornate lavorative consolidate nel 2008 ai lavoratori del comparto della forestazione.
«VISTA la particolare situazione in cui si trova la federazione dei Verdi della provincia di Matera, ritenuto indispensabile mettere in campo tutte le iniziative necessarie per un forte rilancio politico ed organizzativo dei Verdi nella provincia di Matera, preso atto della mancanza degli organismi provinciali di Matera, delego la rappresentanzaprovvisoria delleFederazione dei Verdi della provincia di Matera e Michele Olivieri». Si legge così nel testo della nota giunta il 10 novembre scorso da parte del rappresentante provvisorio della Federazione regionale dei Verdi di Basilicata, Gregorio Mariggiò. La nota dovrebbe contribuire a chiarire alcuni elementi che stanno emergendo in queste ore sulla reale consistenza del partito dei Verdi in città. Nei giorni scorsi il partito si era presentato alla città, come si legge in una nota di Michele Olivieri che spiega la politica ambientalista del partito come confermato il 14 novembre a Roma. «I Verdi italiani devono prendere
Il tavolo della presidenza
Bruno Di Cuia è stato riconfermato per i prossimi quattro anni alla segreteria provinciale del sindacato Uil della pubblica amministrazione di Matera. A deciderlo, all'unanimità, l'assemblea dei delegati al terzo congresso di categoria che si è tenuto ieri al Kappador. Tra le priorità indicate nel programma vi sono il coinvolgimento di Cisl e Cgil per attivare misure in grado di qualificare e potenziare organici e servizi della pubblica amministrazione, lavorando su impieghi diversi, e una ricognizione dei bisogni delle categorie del settore. «Il lavoro fatto con i cooordinamenti è stato ripagato - ha detto Bruno Di Cuia - siamo contenti per la fiducia riposta, anche se ci crea non poca apprensione per il ruolo diverso che il sindacato sta assumendo. Un lavoro di confronto con il ministro Brunetta , considerando le norme che vengono applicate al nostro settore, lo riteniamo necessario anche se non condividiamo il metodo che è stato adoperato finora. La pubblica amministrazione - continua Di Cuia - necessita di uno scrollone per essere nel mercato nel rispetto del suo ruolo fondamentale al servizio dei cittadini. I dipendenti pubblici sono destinatari di fiducia
diversamente da chi li crede dei fannulloni. La premialità è una cosa su cui ci possiamo confrontare, senza fasce, visto che tutto il personale s'impegna con risultati soddisfacenti. Il ruolo delle dirigenza pubblica, poi, deve essere diverso al fine di individuare delle fasce di eccellenza per operare con correttezza e gradualità nella condivisione dei percorsi. L'aumento della produttività e della qualità del lavoro - conclude Di Cuia - si ottengono attraverso percorsi condivisi e mirati alle singole realtà operative con la condivisione di obiettivi e percorsi da parte del management e dei lavoratori». Un momento importante, quello vissuto dal sindacato in modo particolare quello della pubblica Amministrazione, posto negli ultimi anni al centro dell'interesse e della collettività senza considerare l'impegno continuo dei dipendenti pubblici al mantenimento di standard accettabili di qualità del servizio. Il sindacato continua nell'azione unitaria delle categorie a tutela dei diritti dei lavoratori quale valore primario da salvaguardare e riaffermare. Un principio che il neo segretario si appresta a perpetuare anche in questo nuovo mandato. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it
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Martedì 17 novembre 2009
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Convegno Pd a Policoro
Borsa del turismo
Guerra e il mare di Ulisse
QUESTA mattina alle ore 10.30 presso la "sala conferenze" del Palazzo della Provincia in via Ridola a Matera, conferenza stampa per la presentazione del movimento "Sinistra e libertà" in Provincia di Matera. Interverrà Salvatore Capalbi del coordinamento Provinciale Matera “Sinistra e libertà”. Nel corso della conferenza stampa saranno illustrate le linee guida della nuova formazione politica. La presentazione del movimento politico avviene in linea con le prossime scadenze elettorali. Quello di oggi sarà quindi un momento di confronto con la stampa locale.
IL Partito Democratico di Policoro, oggi alle 18, presso la Sala Padre Minozzi a Policoro, organizza un convegno dal titolo: “Policoro: occupazione e sviluppo. Proposte e riflessioni per uscire dalla crisi”. Interverranno: Pietro Manolio – Segretario Circolo Pd Policoro, Felice D’Amato – Membro Assemblea Regionale Pd, Carmine Vetere, consigliere comunale, Carmela Suriano, Operatore Economico, Rocco Di Matteo, segretario cittadino Cgil, Serafino Di Sanza, presidente Ordine Provinciale Consulenti del Lavoro, Nunzio Olivieri, presidente Api Matera, Donato Scavone, presidente regionale Lega Cooperative, Vincenzo Viti, assessore regionale Agricoltura e Antonio Di Sanza, consigliere regionale.
OGGI alle ore 17 nella sede dell'Amministrazione Provinciale in via Ridola, verrà presentata la seconda edizione della Borsa del Turismo Lucano. All’incontro organizzato dal Consorzio Mediterraneo in collaborazione con Caruso&Grassi Tour Operator, Apt Basilicata, Regione Basilicata, Provincia di Matera, Camera di Commercio, Api e Confcommercio e con il riconoscimento ufficiale dell'Enit, interverranno i rappresentanti di Concorzio Mediterraneo e Caruso Grassi, il presidente della Giunta Provinciale, Franco Stella, l'assessore provinciale Giuseppe Dalessandro, Leonardo Braico e Nicola Raucci, presidente e direttore del Gal Bradanica e Nicola Fontanarosa dell'Api.
RIMARRA' aperta fino al 25 novembre nello Spazio dell'Angelo, in Via Sant'Angelo n. 63 a Matera la mostra “Tonino Guerra e il mare di Ulisse” di Tonino Guerra, poeta e sceneggiatore di fama internazionale, Curata dall'artista Nicola Filazzola, comprende opere pittoriche, scultoree, grafiche realizzate dall'artista romagnolo. Sono oltre 120 i film sceneggiati da Guerra. Le sue sceneggiature incontrano anche la televisione, che lo vede collaborare al teatro televisivo e ad alcuni sceneggiati. La sua attività poetica e letteraria, che abbraccia anche il teatro, è assai vasta, puntellata anch'essa di prestigiosi riconoscimenti.
ASSOCIAZIONE ITALIANA CONTRO LE LEUCEMIE
Ail, raccolta fondi per aiutare i pazienti INIZIATIVE a favore degli ammalati ematologici della provincia, grazie all'impegno costante dell'Inner Wheel di Matera e dell'Ail di Matera, che sabato pomeriggio hanno organizzato presso l'hotel San Domenico un incontro dibattito sul tema “Ho una malattia del sangue: come può aiutarmi l'azienda sanitaria?”. Durante l'incontro è emersa la necessità di promuovere e sostenere la ricerca scientifica, di migliorare la qualità della vita dei malati e dei loro familiari e di sensibilizzare l'opinione pubblica alla lotta contro le malattie del sangue. La notizia significativa, data dai presidenti delle due associazioni Antonio Stella di MaterAil e Carmela De Giacomo Fragasso dell'Inner Wheel, è stata quella di una campagna di solidarietà che offrirà un servizio gratuito di trasporto dei pazienti dal domicilio al day hospital di Ematologia dell'ospedale Madonna delle Grazie di Matera e la pubblicazione di una guida per aiutare il malato di leucemia e la sua famiglia a orientarsi nella mappa delle prestazioni. Per realizzare queste iniziative saranno raccolti dei fondi con la vendita di una maglietta al costo di dieci euro, realizzata da Chiara Papapietro, con la veste grafica di Pino Oliva, che è un vero e proprio inno alla speranza: “Help bring hope”. Saranno impegnate non solo le associazioni di volontariato, ma anche le scuole e le imprese per costituire una grande rete solidale su tutto il territorio provinciale. «Con i fondi che riusciamo a raccogliere, grazie alla generosità della gente - ha detto Antonio Stella - sosteniamo la ricerca e la sperimentazione a livello nazionale, ma anche a livello locale, aiutando i nostri ricercatori. Ci manca, però, la degenza che servirebbe a risolvere molti problemi». I dati emersi durante il convegno, attraverso le relazioni di Eustachio Marcosano dell'ufficio personale dell'Asm di Matera e del medico Luciano Casciaro, che ha parlato anche del ruolo del medico di famiglia, attestano che le prestazioni assicurate in day hospital sono 250 l'anno e riguardano le patologie oncoematologiche, le visite ambulatoriali sono 1.800, i ricoveri per talassemia per fasce di età superiori ai 40 anni circa 70. «Il nostro è un lavoro di squadra - ha detto la De Giacomo Fragasso - e vorremmo che in questo gruppo entrassero a far parte anche le istituzioni». Dopo la relazione della dottoressa Marilena Frangione, responsabile delle cure domiciliari, hanno portato il loro saluto l'assessore regionale all'agricoltura Vincenzo Viti e la sena-
INIZIATIVA ASM
CINEMA
Corso funghi epigei
Comunale Matera - 0835334116 Lo spazio bianco 18 - 19,45 - 21,30
Kennedy Matera - 0835334116 Nemico Pubblico 19 - 21,40
Duni Matera - 0835310016 2012 16,15 - 18,50 - 21,30
Patron Antonio Matera Gli abbracci spezzati 17 - 19,15 - 21,30
Andrisani Montescaglioso - 0835208046 Parnassus 19,30 - 21,45
Della Valle Ferrandina - 0835755226 Parnassus 19 - 21,30
Hollywood Policoro Programmazione al botteghino
2012 Auguri a VITO VALENTINO per il terzo compleanno da parte di mamma Marisa, papà Antonio e dal fratellino Emanuele
Il tavolo dei relatori
cercatore. «Le istituzioni - ha detto Stella - devono essere vicine a queste associazioni; pertanto, bisogna cercare nuovi strumenti e nuovi soluzioni per fare sempre di più». Ha concluso il direttore generale dell'Asm (Azienda Sanitaria Matera) Vito Gaudiano, che ha sottolineato come il paziente deve avere sempre di più accessibilità ai servizi. «Per fare ricerca, - ha detto Gaudiano - per migliorare i servizi dal punto di vista tecnologico, per acquistare farmaci biologici, molto costosi, abbiamo bisogno di fondi». Mariangela Lisanti matera@luedi.it
trice Maria Antezza, che hanno evidenziato come queste iniziative sociali siano necessarie per sensibilizzare l'opinione pubblica. «Ho partecipato con entusiasmo a questa iniziativa - ha detto Antezza - perché la cultura del dono arricchisce chi riceve, ma anche chi dona. E' importante incrementare sul territorio i servizi a favore del malato e migliorare la cooperazione tra istituzioni, operatori socio-sanitari e formazioni sociali». Presente al convegno anche il presidente della Provincia Franco Stella, che ha annunciato l'erogazione di una borsa di studio da parte dell'ente provinciale per un giovane ri-
A te che sei essenzialmente ottimista… Una candelina in più farà solo maggiore luce nella tua vita! Auguri dai colleghi di lavoro e del Quotidiano.
ANCORA casi di intossicazione da funghi tossici accertati dai sanitari del Pronto soccorso del presidio ospedaliero Madonna delle Grazie di Matera, per i quali è stata preziosa la collaborazione fornita dai micologi del Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione della Asm. Questi eventi hanno indotto il Dipartimento di Prevenzione dell'Azienda Sanitaria di Matera a promuovere un ciclo straordinario di incontri formativi rivolto ai raccoglitori. A dicembre verrà attivato il 17° corso di formazione finalizzato al rilascio dei tesserini per la raccolta dei funghi epigei spontanei. Il corso formativo, ove previsto per legge, è rivolto ai raccoglitori che ne faranno richiesta utilizzando lo specifico modello disponibile anche sul sito internet della Asm nello spazio destinato al Dipartimento di Prevenzione e con un versamento di 30,99 euro. Le lezioni, che si terranno a Matera presso l’Azienda sanitaria, saranno articolate in due giornate fissate per il 18 dicembre 2009 dalle ore 14 alle 20 ed il 19 dicembre 2009 dalle ore 8 alle 14. Il programma delle lezioni, svolto dagli Ispettori Micologi del Servizio degli Alimenti e della Nutrizione, prevede nozioni sulla generalità, morfologia, classificazione, valore nutritivo dei funghi.I corsisti impareranno a conoscere oltre alla legislazione del settore, le specie fungine, le possibili confusioni fra specie commestibili e specie tossiche, le modalità di raccolta e commercializzazione. Al termine del corso sarà rilasciato un attestato. Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi al Dipartimento di Prevenzione Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione – Ispettorato Micologico dell’ASM di Matera Tel. e fax 0835/253602- 329/5832680 oppure consultare il sito internet www.asmbasilicata.it
SECOLI FA, i maya ci hanno lasciato il loro calendario con una chiara data di conclusione e tutto quello che implica questa scelta. Da allora, gli astrologi hanno analizzato questa profezia.
Gli abbracci spezzati MATEO Blanco è stato un regista. Oggi non lo è più. È un non vedente che ha deciso di tagliare i ponti con il passato cambiando anche nome.
Parnassus IL DOTTOR Parnassus gira per le strade con il suo carrozzone. In compagnia di un giovane, una fanciulla e un nano mette in scena ovunque uno spettacolo.
NUMERI UTILI Farmacie di turno Motta Uva T. via Nazionale 120
0835/385632
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Servizio taxi
115 803116 08352671 0835 378680 0971 54546 0835 2461 1515 3332685173
Eni Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum
800900700 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 800992292 08353491 0835 331790 0971 608111 0835 314616 0835 337025 0971 444819 0835 243253 0835 318211 0971 415150 0835 1971063 0835 330538
Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna
0835 336629 097122308 0971 69169 199 284 284 19696 0971 55551
Istituzioni Regione Basilicata Potenza Regione Basilicata Matera Provincia Comune
0971 668111 0835-281111 0835 3061 0835 2411
Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale Madonna delle Grazie Pronto Soccorso Consultorio
118 0835253111 0835 253212 800216916
0835 253111
Asm
Universita’ di Basilicata Centralino
0835388370
Rettore
0971 202106
Direttore amm.
0971 202107
Sede di via San Rocco
0835 255017
Sede di via Nazario Sauro a Pz
0971 201111 800800040
Numero Verde Segreteria degli studenti
0835 255121
Biblioteche e Musei Biblioteca Provinciale
0835 330856
Archivio di Stato
0835 332832
Museo Ridola
0835 310058
Soprintendenza Beni Amb.
0835 330858
Soprintendenza Beni Art.
0835 310137
Musma
0835 336439
RISTORANTI MATERA BASILICO 0835-336540 IL CANTUCCIO 0835-332090 IL CASINO DEL DIAVOLO 0835-261986 IL TERRAZZINO 0835-332503 KAPPADOR 0835-268021 LA CANTINA DELLA BRUNA 0835-335010 LA CANTIN DI LUCIO 0835-344054 LA COLA COLA 0835-336937 LE BOTTEGHE 0835-344072 LE SPIGHE 0835-388844 LUCANERIE 0835-332133 OI’ MARI’ 0835-346121 OSSIDISEPPIA 0835-388385 TRATTORIA ANTICHI SAPORI 0835-386956 LA TALPA 0835-335086 RISTORANTE DA MARIO 0835-336491 RISTORANTE VENUSIO 0835-259081 RIVELLI 0835-311568 SAPERE &SAPORI 0835-346087
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L'Unitep, Università della terza età e dell'Educazione Permanente di Matera, ha organizzato per domani, alle ore 16,30 presso la Camera di Commercio il convegno “Alle origini della devianza e della criminalità”. «Durante l'incontro - ha dichiarato il presidente Antonio Pellecchia - è prevista la partecipazione di esponenti del mondo forense e della politica della provincia e della regione. Scopo dell'Università della Terza Età, è quello di sensibilizzare sempre più le istituzioni e la collettività sulla consapevolezza del crescente fenomeno del disagio giovanile. Correlati al disagio, gli aspetti di grave allarme sociale che ad esso si associano e che si concretizzano con le ormai note forme di violenza di micro criminalità urbana. Bullismo, vandalismo, l'abuso di sostanze stupefacenti e alcoliche sono ormai fenomeni che la cronaca, attraverso i media, quotidianamente registra nel nostro paese». Il presidente dell’università della Terza Età e dell’educazione permanente Antonio Pellecchia ha precisato che «nel corso del dibattito saranno inoltre analizzate ed approfondite tematiche quali il ruolo della famiglia e delle istituzioni e la crisi dei valori che sembrerebbero, più di ogni altra epoca, essere all'origine di varie forme di antisocialità presenti fra le nuove generazioni. Ed è appunto da queste premesse che l'Unitep ha introdotto nel suo programma di studi il nuovo corso di Educazione e Società: alle origini della devianza e della criminalità, con il quale intende fornire ai frequentatori ulteriori strumenti di conoscenza, finalizzati ad una maggiore comprensione e consapevolezza del fenomeno». Con bullismo si indica generalmente nella letteratura psicologica internazionale «il fenomeno delle prepotenze perpetrate da bambini e ragazzi nei confronti dei loro coetanei soprattutto in ambito scolastico. In particolare con il termine bullismo si intende riunire aggressori e vittime in un'unica categoria».
Matera 29
Agenda
Martedì 17 novembre 2009
Si presenta Sinistra e libertà
IL CONVEGNO
Alle origini della devianza
Martedì 17 novembre 2009
APPUNTAMENTI
APPUNTAMENTI
Agenda
Martedì 17 novembre 2009
Fortis, quanto rammarico Il pareggio contro il Real Tolve costa il primato alla formazione rosanero MATERA - «Abbiamo dato quello che potevamo dare. Ci è mancato solo il gol». Così il tecnico del Fortis Murgia, Pasquale Squicciarini, commenta il pareggio interno della sua formazione contro il Real Tolve. Uno zero a zero che è costato alla squadra del presidente Silvano il primato in classifica che ora è prerogativa della Ruggiero Valdiano. Contro il Real Tolve, che attende per oggi l’ufficializzazione del nome del tecnico, che sarà quello di Principio Caprioli, il Fortis Murgia non è riuscito a conquistare l’intera posta in palio. Se nel primo tempo gli uomini che erano stati affidati al capitano Rocco Postiglione hanno ben interpretato la gara creando anche qualche grattacapo ai padroni di casa del Fortis Murgia, nella ripresa il forcing di Maurelli e compagni è stato continuo, asfissiante, ma senza risultati. Anzi è nel primo tempo che addirittura Frazzica era andato in gol, ma quando l’assistenze Sapienza aveva già sbandierato il fuorigioco. In più, sempre nei primi quarantacinque minuti di gioco, Delle Foglie e soci hanno reclamato per un calcio di rigore non concesso dal direttore di gara. Alla fine
Squicciarini e accanto una formazione del Fortis (Videouno)
è comprensibile il rammarico per un pareggio che ha il sapore di beffa. «Non eravamo brillanti come al solito - spiega il tecnico Squicciarini - anche perchè in settimana avevamo “caricato” dal punti di vista atletico. Un piccolo richiamo in vista di una fase delicata della stagione che ci vedrà anche impegnati con la semifinale di Coppa Italia regionale (si gioca il 25/11 l’andata e il
16/12 il ritorno). Il nostro secondo tempo, però, è stato arrembante, ma allo stesso tempo siamo stati sfortunati perchè delle tante occasioni create, neppure in una siamo riusciti ad andare a segno. Se poi ci mettiamo il gol, regolarissimo,annullato eil rigorenegatoci, il rammarico diventa massimo». Probabilmente, però, volendo vincere la gara, si poteva osare giocando con tre
punte e non avvicendando Frazzica con Margiotta. Non le pare? «Forse si. Ma una squadra è fatta di equilibri. In più ero condizionato dal doppio cambio che ho dovuto fare ad inizio ripresa con Grassani che ha accusato un malore e Daddario che era reduce da un infortunio e non aveva recuperato a pieno. Per giocare con tre punte dovevo togliere un difensore e questo ci poteva
esporre alle loro ripartenze. Probabilmente potevo inserire Margiotta anche un po’prima, ma, memore di altre esperienze, non potevo rischiare di esaurire tutti i cambi. Alla fine accettiamo il risultato, anche perchè non siamo certo noi la squadra che deve ammazzare il campionato. La classifica dice che c’è un gruppo di squadre che può lottare fino alla fine e noi saremo prontia giocarcelafi-
no in fondo». Magari sin dalla prossima gara con l’Atella. Una trasferta insidiosa. «Tutte le gare - conclude Squicciarini - sono difficili. Noi dobbiamo fare i conti anche con il fatto che giochiamo senza un pubblico che ci sostiene nei momenti difficili. Ma con il lavoro e la determinazione andiamo avanti per la nostra strada». Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
UNDER 21 DI CALCIO A 5
Sconfitto per 6-2 lo Shaolin Soccer Potenza La squadra di Andrisani domenica a Potenza
E’ arrivato il riscatto Bng Ecobas a riposo Il Frascella torna a vincere raggiunta dal Modugno RITORNA al successo l'under 21 della Frascella Matera. Mister Michele Pavone ottiene il terzo successo in campionato imponendosi sul malcapitato Shaolin Soccer. La gara è terminata 6-2 per i ragazzi della Frascella, che hanno dominato e controllato per tutti i 40' effettivi l'incontro, senza mai andare in affanno. Le motivazioni per tornare a fare bene non sono mancate dopo lo sgambetto subito nel derby della settimana scorsa, ed i ragazzi di mister Pavone si sono lanciati immediatamente in avanti. L'obbiettivo vittoria non è mai stato messo in discussione, anche se c'è da recriminare il gioco stranamente violento dei potentini, che vistisi in svantaggio hanno tentato di giocare sulla provocazione nei confronti dei materni, sempre concentrati, però, sulla gara e non sui comportamenti poco leciti degli avversari. Il Frascella ha trovato le qualità giuste per riuscire a portare a casa un risultato positivo importante che ha fatto completamente dimenticare il passo falso rimediato nel derby contro la Bng Ecobas Mathera. “E' stata una gara giocata bene dalla squadra -ha commentato il tecnico del Frascella Michele Pavone- siamo stati bravi nel giocare sempre al massimo, senza mai ridurre la pressione sugli avversari, che da parte loro, invece, hanno giocato troppo sulla provocazione, facendo troppi falli inutili e gratuiti. Devo ancora una volta complimentarmi con la squadra che è stata in grado di giocare un'ottima partita con il solito spirito
di chi scende in campo per migliorare, settimana dopo settimana, le proprie capacità e la propria tecnica”. La partita, che non si preannunciava difficilissima è stata messa in dubbio solamente dal comportamento strano assunto dagli avversari, mentre per il resto il Frascella Matera ha dominato, tornando a marciare verso le parti alte della graduatoria. Con questo successo, il terzo come ricordato in quattro gare, la formazione di Michele Pavone occupa la terza posizione in classifica, alle spalle solamente del Modugno e del Mathera, che sono solamente a tre punti di distacco ed appaiate. Nella gara contro lo Shaolin Soccer i mattatori sono stati due dei giocatori simbolo di questa squadra e già nell'orbita della prima squadra di mister Bommino, Galtieri e Laccetti, autori di due reti a testa. Hanno completato lo score dell'incontro le marcature di Mendes e Fontana. Attualmente la squadra di Michele Pavone si conferma come la terza forza del girone V del campionato under 21 nazionale anche per merito del suo attacco e della sua difesa. Con 22 reti realizzare e 12 subite la squadra materana è terza in entrambe le speciali graduatorie, alle spalle solamente delle due attuali capoliste pari merito. Con un ottimo potenziale e la crescita costante di questo gruppo, che si dimostra settimanalmente e per i numeri una delle migliori squadre del giroen, mister Pavone può puntare deciso ai play-off in questa stagione. Francesco Calia
Materani terzi staccati di tre punti dalla coppia di testa L’unica sconfitta è quella del derby
TURNO di riposo osservato questa settimana dall'under 21 della Bng Ecobas Mathera. La capolista del girone V del campionato nazionale under 21, visto il girone composto da nove squadre, questa settimana è rimasta ferma, in attesa di riprendere le ostilità domenica contro lo Shaolin Soccer a Potenza in una gara esterna che non si annuncia per nulla agevole. La squadra di mister Andrisani fino a questo momento è sembrata una corazzata invincibile, degna del primo posto che occupa attualmente in campionato e ce ha conseguito con pieno merito e senza trovare ostacoli alla propria altezza. Da questa settimana, comunque, la formazione materana è leader a pari punti con il Modugno C5, altra formazione che nei primi quattro incontri ha ottenuto solamente vittorie, dimostrandosi degna rivale dei ragazzi di mister Andrisani per la vittoria di questo campionato under 21. Nelle prime quattro giornate la squadra guidata in campo da capitan Alessio Gammariello è stata capace di superare, in ordine di tempo, Rossellino Potenza, Meco Potenza, Sporting Modugno e Frascella Matera, segnando la bellezza di ventinove reti e subendone solamente undici. L'unica compagine che sembra in grado di poter mettere in discussione questa leadership è proprio il Modugno C5, che in queste prime giornate di campionato ah fatto da schiacciasassi, con quaranta reti realizzate e solamente due subite. Immediatamente dopo c'è il Mathera, nonostante i punti in classifica siamo comunque i medesimi. Una squadra ricreata ex-novo dalle “ceneri” dell'under 21 che ha dato tanto alla società ed alla prima squadra in termini di ragazzi, ben tre solo nell'ultima stagione, e in termini di risultati, perchè proprio lo scorso anno ha raggiunto un traguardo record, quello dei 32esimi di finale nella poule scudetto under 21 nazionale. Una formazione che ha saputo riprendere da dove si era fermata perché formata da un gruppo compatto, tutto materano, completamente nostrano e molto unito, tanto da essersi esteso in termini di numeri più del previsto. I tanti ragazzi che si sono aggiunti, infatti, hanno seguito i loro amici in un'esperienza importante, che sta permettendo al
Il tecnico Damiano Andrisani
calcio a cinque materano di incrementare i suoi numeri in quantità importanti. Questo successo ricalca la fervida volontà della società di puntare sui talenti locali, tanto grande da poter contare oggi ben 12 materani su una rosa di 16 giocatori, un vero record probabilmente per un campionato di serie B. Una società che si candida a diventare un modello in termini di gestione quanto economica tanto sportiva di una squadra di calcio a cinque. Per quanto riguarda la squadra, intanto, dopo aver superato il primo turno di Coppa Italia, la formazione di mister Damiano Andrisani si ritroverà di fronte nei 32esimi di finale della Coppa Italia di categoria la Meco Potenza. La gara avrà inizio alle ore 20 e si giocherà domani, mercoledì presso la Tensostruttura di via dei Sanniti. f.c.
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30 Calcio Eccellenza Squicciarini: «Non eravamo brillanti, ma il gol era regolare»
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Pisticci Agitazione del Comitato genitori che chiedono attenzione al Comune
Scuola in sciopero per rivendicare la sede PISTICCI - Dalle parole ai fatti. La protesta dei genitori degli alunni delle scuole medie di Pisticci si fa concreta. Ieri, infatti, i ragazzi non sono entrati nell'istituto allocato presso l'edificio dell'ex liceo classico, in piazza Cristo Re, ritenuto non idoneo, privo di spazi sufficienti, di servizi essenziali (aule per laboratori e palestra) e troppo piccolo. Con questa decisione il comitato di genitori ha inteso sollecitare l'Amministrazione comunale a dare risposte rispetto alle richieste recentemente formulate. In seguito a un'assemblea dei rappresentanti di classe dei genitori e da altri genitori degli iscritti alla media del-
l'Istituto comprensivo “Padre Pio da Pietrelcina, tenutasi lo scorso 10 novembre allo scopo di ottenere la migliore allocazione possibile rispetto alle strutture di edilizia scolastica presenti sul territorio è stata ufficializzata la proposta di «allocare la scuola media nei locali dell'edificio di via Marco Polo, nel contempo trasferire la scuola dell'infanzia dall'attuale sede (via Marco Polo) ai locali di via Negrelli, già concessi dall'Ente Provincia al Comune di Pisticci. Tale soluzione -spiegano ancora i genitori- si è concretizzata perché tra quelle realizzabili nel minor tempo possibile, data l'urgenza delle condizioni in cui gli alunni svol-
gono le attività educativodidattiche. Fermo restando che, successivamente, si potranno studiare soluzioni diverse, a seconda dei tempi relativamente richiesti». Sulla base di questa impostazione, l'assemblea ha chiesto un incontro all'Amministrazione comunale per discutere la proposta. Adesso, con la scelta di non mandare i figli a scuola, ieri mattina, si è inteso sollecitare le risposte del Comune. In tal senso è stato convocato già per la serata di ieri un appuntamento finalizzato a valutare le richieste dei genitori e trovare eventuali soluzioni. Una delegazione di genitori ha incontrato, infatti, l'Amministrazione co-
munalein palazzoGiannantonio. Al momento in cui andiamo in stampa non è ancora noto l'esito della seduta. Anche se una prima indicazione fu data dal Comune in una pubblica assemblea tenutasi di recente nella sala consiliare di piazza Umberto I. In quella circostanza, per la verità, i genitori avevano avanzato una indicazione diversa, proponendo di far ritorno al plesso di via Cantisano, che nel frattempo è stato destinato a sede di tribunale. Il Comune spiegò che quella soluzione non era più percorribile, facendo anche capire che era intenzione dell'Amministrazione far ricorso ai locali di via Ne-
Un’aula scolastica
grelli, per soddisfare le esigenze della popolazione scolastica. Ma una soluzione in tal senso non era parsa attuabile in tempi brevi, ovvero per l'anno scolastico in corso. Adesso, tuttavia, l'incalzante protesta dei genitori ripropone la questione in termini di urgenza. E per i prossimi giorni si annun-
ciano altre assenze di massa e una manifestazione. L'incontro di ieri sera, pertanto, sembra determinante al fine di capire come e se evolverà la protesta. Sempre che non si riesca a trovare una soluzione possibile per gli amministratori e soddisfacente per le esigenze dei studenti. provinciamt@luedi.it
Rosa di “ProgettAmbiente” spiega le ragioni del fermo e rassicura sulla regolarità dell’impianto
La discarica torna a regime Riaperto ieri il sito comunale di Pomarico, torna a coprire 5 comuni POMARICO - La discarica comunale di Pomarico torna a regime, dopo più di una settimana di fermo forzato per manutenzione e consolidamento dell’alveo. I lavori si sono resi necessari in seguito al sopralluogo dei carabinieri del Noe, che hanno sanzionato alcune irregolarità nella copertura giornaliera di rifiuti. Da ieri la coop aviglianese “ProgettAmbiente”, che dal 2007 gestisce l’impianto attraverso la società di scopo “Progente Srl”, ha ripreso a stoccare i rifiuti di cinque comuni (Pomarico, Miglionico, Grottole, Bernalda e Irsina), non più dei 20 centri (compresa Matera) a cui da circa un anno ha dovuto far fronte per sopperire alla cronica emergenza delle discariche provinciali. Da fine 2008, infatti, su ordinanza della Provincia, l’impianto pomaricano ha dovuto lavorare quattro volte di più dell’ordinario, con le prevedibili conseguenze sulla gestione quotidiana per l’enorme carico di rifiuti. Duecento tonnellate al giorno da coprire entro le 24 ore, mentre a regime se ne sarebbero dovute impiegare 72. Novanta metri cubi di percolato, ovvero il liquame proveniente dalla frazione umida, che veniva smaltito presso l’impianto di Tecnoparco Valba-
La discarica di Pomarico oggi
sento. Da qui l’affanno progressivo, che ha portato alle difficoltà rilevate dal Noe. «La legge è legge, perciò va rispettata. -spiega al Quotidiano Raffaele Rosa, legale rappresentante di ProgettAmbiente- In primo luogo, dobbiamo precisare che i rifiuti erano comunque coperti, evitando svolazzamenti di carta e altro materiale, tanto che i carabinieri hanno trovato in ordine l’area circostante; non c’è una norma precisa per la quantità di terreno verde da sistemare sopra i rifiuti, ma noi garantivamo la copertura minima. E’chiaro che non c’era il tem-
po di coprire abbondantemente i rifiuti, ma nel solo mese di settembre 2009 abbiamo utilizzato ben 2.500 metri cubi di terreno vegetale. I cittadini pomaricani non devono temere per la salubrità dell’ambiente, perchè ci serviamo di una società esterna, che verifica ogni tre mesi la qualità dell’aria, prelevando campioni dai pozzi-gas di servizio, e quella del terreno e delle falde, compreso il piccolo corso d’acqua, che scorre a valle dell’impianto. Tutti dati facilmente reperibili nelle sedi istituzionali preposte, a cui noi li inviamo, oltre a tenere un nostro registro.
Abbiamo subìto incendi dolosi spiega ancora Rosa- furti di carburante e altro, ma abbiamo lavorato sempre nel rispetto delle norme». La discarica di Pomarico è stata aperta nel 1992, oggi è gestita completamente con capitale privato e a costo zero per il Comune, ProgettAmbiente dà lavoro a 12-13 persone del posto, più sei periodici, oltre alle imprese satelliti del ricompattamento. Dopo l’ampliamento autorizzato dal Comune, pari al 10% della cubatura in altezza, la discarica, a regime, potrà lavorare per poco più di un anno; ProgettAmbiente ha un contratto in scadenza nel 2012, più un periodo trentennale di gestione “post mortem”. Dunque, se l’emergenza rifiuti non avesse costretto l’intero sistema del Materano a contare soprattutto su Pomarico, l’impianto avrebbe funzionato bene? «Certo -ribadisce Rosa- perchè abbiamo sempre rispettato le regole». La conclusione naturale del caso Pomarico, conferma che l’emergenza rifiuti nella provincia di Matera è dietro l’angolo, visto che per un anno una discarica da cinque comuni ne ha dovuti coprire ben venti, con le conseguenze prevedibili. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it
Montescaglioso I cittadini fondano un nuovo sodalizio MONTESCAGLIOSO - Da qualche tempo un gruppo spontaneo di cittadini montesi si sta prodigando per la costituzione di un'associazione dal carattere socio-culturale, la cui attività sia incentrata sulle problematiche presenti a Montescaglioso. Nel comunicato che pubblicizza l'attività e invita all'adesione, si sottolinea come, con la nascita di questo sodalizio e la voce di quelli che vorranno farne parte si intenda mettere un po' d'ordine, «in questo sistema ormai danneggiato dai pettegolezzi -si legge in una nota- dal colore politico che indossi, dalle disparità, dal disagio economico e quindi dall'emarginazione sociale». Obiettivo dichiarato è quello di coinvolgere tutta la cittadinanza, senza distinzioni anagrafiche, di sesso, appartenenza politica o religione, tramite l'organizzazione e realizzazione di progetti, manifestazioni sportive, educative ed ambientali, «per il raggiungimento degli scopi sociali». Si sottolinea come nessuno sarà lasciato solo di fronte ai problemi ma, anzi, sarà sostenuto «ovunque e in qualsiasi forma». Nei giorni scorsi si è già avuto un primo incontro al quale ha preso parte un buon numero di cittadini. mic.mar.
Montescaglioso Per il riscatto si punta alla sfida col Bar Lanotte
Terzo ko per la Polisportiva Libertas MONTESCAGLIOSO - La Polisportiva Libertas montese torna dalla trasferta in casa della capolista Moliterno, allenata dal tecnico Vignati, con una sconfitta e ben cinque reti al passivo, le ultime due incassate nei minuti finali di gara. Dopo essere passata in svantaggio al 5' grazie alla terza segnatura stagionale di Stefano Cifarelli, la squadra capolista del campionato di Promozione ha saputo replicare dopo pochi minuti con Petrocelli e Molletta, dando dimostrazione di essere una squadra meritevole di occupare il primo posto in graduatoria. Dopo aver chiuso la prima frazione in vantaggio per 2-1, nei secondi 45' i padroni di casa hanno allungato con una rete di Savone, mentre il mon-
tese Rocco Luigi Ditaranto, entrato al 65' al posto di Stefano Cifarelli, ha accorciato le distanze al 75'. Le speranze di rimonta montesi sono state poi vanificate dall'espulsione del centrale difensivo Emanuele Tafuno per un presunto fallo a gioco fermo su di un avversario. Nella fase finale di partita la capolista ha poi colpito altre due volte, rispettivamente con Genovese e il solito Molletta (abbonato alla rete contro il Montescaglioso), segnature che hanno fissato il risultato sul definitivo (e forse eccessivo) punteggio di 5-2 in favore dei potentini. Dopo due vittorie consecutive, colte in trasferta a Bella (1-0) e in casa con il Grottole (2 -1), i ragazzi di mister Menzano incassano la terza sconfitta stagionale (seconda fuori casa), ri-
manendo fermi a quota 13 punti, come Varisius Matera, Real Irsina, Pescopagano e Santarcangiolese, tutte squadre già affrontate in questo primo scorcio di stagione, nessuna delle quali superata dai montesi. I montesi, scesi in campo a Moliterno senza poter disporre di Ivan Carriero, Luigi Venezia (squalificato) e Gianni Mossuti e con il giovanissimo Scaramuzzo all'esordio, proveranno già dal prossimo turno, interno, in programma domenica 22 novembre prossimo, di riprendere la corsa interrotta ospitando il Bar La Notte Pignola, squadra che, con i suoi 18 punti, precede di cinque la compagine di Montescaglioso. Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it
La Polispotiva Libertas Montescaglioso
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L’Organizzazione lucana ambientalista e i Verdi provinciali annunciano battaglia
La collina delle centrali elettriche Autorizzato dal ministero anche l’impianto da 400 Mw a Salandra SALANDRA - E’ ancora calda la polvere della protesta di sabato scorso a Piani Sottani, tra Tricarico e Grassano, dove le cominità della Collina hanno manifestato tutto il loro dissenso rispetto al progetto di realizzare una centrale elettrica a biomasse, e si torna già a parlare dell’altro impianto, progettato a Salandra. Infatti, dopo la centrale termoelettrica di Pisticci (800 Mw) della Sorgenia Spa, il ministero dello Sviluppo Economico ha attivato le procedure relative alla centrale di Salandra da 400 Mw, proposta dalla società “Basento Ambiente Energia”, che ha già ricevuto parere positivo di Valutazione di Impatto Ambientale da parte del ministero dell'Ambiente con Decreto del 7 maggio 2009. Ne dà notizia la Ola (Organizzazione Lucana Ambientalista) - Coordinamento apartitico territoriale di Associazioni, Comitati, Movimenti e Cittadini- rendendo noto che la società Basento Ambiente Energia, con sede a Milano, già appartente al Gruppo multinazionale Calpine-Forest Wheeler Spa, ha depositato il progetto presso la segreteria del Comune di Salandra, dove gli elaborati rimarranno depositati per la durata non inferiore a 20 giorni consecutivi, al fine di dare la possibilità a chiunque di prenderne visione e avanzare osservazioni in merito all'opera e per eventuali osservazioni in merito alle operazioni di esproprio dell'area da assoggettare a vincolo di “pubblica utilità”. «Le osservazioni -si legge in una nota della Ola- potranno essere inviate a mezzo raccomandata con Avviso di Ricevimento al Ministero dello Sviluppo Economico - Direzione Generale per l'Energia
Una centrale termoelettrica
Nucleare, le Energie Rinnovabili e l'Efficienza Energetica, Divisione II, Via Molise 2 - 00187 Roma, entro la scadenza del termine di 20 giorni dall'affissione all'albo pretorio del Comune di Salandra». La OLA, nel preannunciare la presentazione delle proprie osservazioni, invita i cittadini di Salandra, quelli della Valbasento, nonché i partiti politici e le associazioni a fare altrettanto, in considerazione degli enormi nuovi rischi per l'ambiente e la salute dei lavoratori e dei residenti che si preannunciano in Valbasento. «Rischi -conclude la notaaggravati dall'inquinamento causato in passato dall'industria chimica e da quella
energetica in Valbasento che attende ancora la necessaria bonifica. La centrale termoelelettrica di Salandra sorge, inoltre, in un'area contigua ad altri stabilimenti esistenti considerati ad alto rischio ed è limitrofa alla prevista centrale di compressione per lo stoccaggio del gas della società russa Geogasstock, recentemente, autorizzata dal Ministero dell'Ambiente». Sul nuovo “caso Salandra” è intervenuto anche il coordinamento provinciale dei Verdi, attraverso Giuseppe Digilio. «Dopo la protesta di Acquafrisciana al bivio di Tricarico-Grassano -si legge in una nota- a cui il presidente provinciale dei Verdi Giuseppe Digilio e l'intero
Cava in zona protetta Due denunce della Forestale GORGOGLIONE - L’apertura di una cava di materiale pietroso all’interno di un’area soggetta a vincolo nei boschi di Gorgoglione è stata denunciata dalla Forestale di Stigliano. Nell'ambito di specifiche attività di controllo del patrimonio boschivo della provincia di Matera gli uomini del Corpo Forestale dello Stato, Comando Stazione di Stigliano, hanno scoperto in agro di Gorgoglione, all'interno di un'area boscata soggetta a vincolo idrogeologico e paesaggistico l'apertura di una cava di materiale pietroso. I lavori di scavo, eseguiti per l'estrazione di materiale pietroso noto come “pietra di Gorgoglione”, sono stati realizzati in assenza delle prescritte autorizzazioni ed hanno causato la distruzione ed il deturpamento di un'ampia parte di vegetazione boschiva costituita prevalentemente da alberi di alto fusto di specie quercine. Gli agenti Forestali hanno deferito all'Autorità Giudiziaria il proprietario dell'area boscata interessata dallo scavo ed il titolare della ditta di lavorazione di inerti. Il Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di
La cava sequestrata
Matera è costantemente impegnato, con tutto l'apparato territoriale, ad incrementare i controlli preventivi e repressivi in danno all'ambiente per la salvaguardia del patrimonio naturalistico della provincia. Il Corpo forestale dello Stato esorta i cittadini a segnalare senza indugio ogni manomissione in danno al territorio direttamente al numero verde gratuito nazionale per le emergenze ambientali 1515.
esecutivo provinciale di Matera ha partecipato, in sostegno all'associazione “Uno si distrae al bivio”, anche a Salandra, faremo sentire la nostra voce. “Uno si distrae, e....” e ti spunta la centrale termoelettrica da 400 Mw. Questa volta a richiederla è la società Basento Ambiente Energia di Milano, del Gruppo multinazionale CalpineForest Wheeler Spa. il Comune di Salandra, così, si troverà a fronteggiare l'emergenza ambientale derivante dalla centrale di compressione per lo stoccaggio del gas della società russa Geogastock, autorizzata dal ministero dell'Ambiente e quella termoelettrica in via di autorizzazione da parte del ministero dello Sviluppo Economico. Chi l'avrebbe detto? Proprio in quella che poteva essere l'area a forte sviluppo turistico culturale, così importante per la storia e la cultura delle terre lucane testimoni del passaggio nel castello della Commenda dei cavalieri di Malta a Grassano, dell'aragonese Francesco Revertera, primo barone di Salandra, Signore di Miglionico e Calciano; Vice Governatore della città di Napoli, Rocco Scotellaro il poeta contadino e il Medico poeta Carlo Levi. Eppure, da più parti, si dice che il vero motore dell'economia del Materano è da ricercare nel turismo culturale. Ma mi pare che si stia ancora una volta tentando di derubarci. Allora meglio non distrarsi! I Verdi della provincia di Matera si opporranno a questo ennesimo tentativo di scippo, inviando le eccezioni del caso al Ministero dello sviluppo economico affinché si riconsideri l'opportunità di costruire la centrale». provinciamt@luedi.it
Operazione Odysseus In manette immigrato irregolare IRSINA - A Irsina i carabinieri della locale Stazione, nell'ambito di una serie di controlli previsti dall'Operazione Odysseus volti a verificare la presenza di cittadini stranieri irregolarmente presenti sul territorio nazionale, hanno arrestato un quarantatreenne del Marocco, perché inottemperante al decreto di espulsione e proceduto all'espulsione di un altro. L'immigrato, sorpreso, in compagnia di un altro connazionale, in una borgata di Irsina all'interno di un cascinale abbandonato, utilizzato quale rifugio di fortuna, e, sicuramente, entrambi impiegati per lavori agricoli, era già destinatario di un provvedimento di espulsione emesso dalla Questura di Catanzaro nel giugno del 2008, perché irregolare. Ai militari che lo hanno controllato, l’uomo ha cercato di fornire false indicazioni sulla propria identità, inutilmente, in quanto i carabinieri, dopo un'accurata ricerca, hanno appurato le sue esatte generalità. L'altro extracomunitario, dopo aver fornito anch'egli false indicazioni sulla propria identità, è risultato destinatario di un decreto di espulsione, emesso a Salerno a seguito del suo arresto per inottemperanza ad un precedente provvedimento espulsivo. L’uomo è stato accompagnato presso la Questura di Matera per le successive procedure di espulsione. L'arrestato, invece, è stato accompagnato in carcere a Matera.
La proposta del consigliere Salierno
«Un piano di sviluppo delle energie rinnovabili in agricoltura»
Il consigliere regionale del Pd Adeltina Salierno
TRICARICO - «La manifestazione popolare di Tricarico non è stata caratterizzata solo da “no” alla centrale a biomasse, “no” ai rischi di impatto su ambiente-territorio, ma ha espresso anche dei “sì” come quelli alla partecipazione alle scelte del futuro del territorio ed anche a concorrere alla produzione di energia da fonti rinnovabili, perché nessun cittadino vuole la dipendenza dal petrolio e credo, in stragrande maggioranza, dal nucleare». Sono le parole di Adeltina Salierno, consigliere regionale del Pd che aggiunge: «Ecco allora una proposta alternativa: perché invece di un unico impianto da 14 MW non pensare ad un vero e proprio Piano di sviluppo delle energie rinnovabili in agricoltura che preveda finanziamenti a quei produttori agricoli che possanovogliano produrre bioenergie o partecipare alla gestione di impianti di microcogenerazione, sia pure da pochi megawatt? Ciò, oltretutto, attraverso un rapporto equilibrato tra territorio agro-rurale ed attività delle aziende agricole esistenti (non solo nell'agro di Tricarico) darebbe uno sbocco significativo alla multifunzionalità dell'azienda agricola come nuova opportunità di reddito. Uno dei punti centrali nell'ambito delle nuove politiche energetiche dopo il protocollo di Kioto e le indicazioni Ue riguarda la sostenibilità del sistema di produzione e approvvigionamento energetico da parte di tutti i Paesi. Il contributo del settore agricolo - continua il consigliere Salierno - può essere rilevante se vengono assunte precise opzioni ai modelli produttivi classici e si apra alla centralità delle nostro sistema produttivo, delle aziende e delle imprese lucane quale strumento per una diffusa concorso all produzione di energia. Gli elementi di partenza sono rappresentate nella
nostra regione da circa 100.000 ha di terreni seminativi da riconvertire dopo la riforma della Pac e il disaccoppiamento; circa 200.000 ha di aree demaniali di natura agro-silvoforestali; un complessivo patrimonio di 355.000 ha a superficie forestale; 2,5 milioni di quintali di biomasse disponibli da residui e scarti legnosi. Di qui dunque la necessità di raccogliere i “sì” che provengono in modo del tutto spontaneo dal movimento popolare di Tricarico per adeguare il Pear. Ci sono, in proposito, interessanti proposte e progetti che prevengono dal mondo agricolo, tra cui quelle della Cia - che ha costituito un'apposita Associazione di “agricoltoriproduttori di energia da fonti rinnovabili”- che meritano dovuta attenzione e convinto sostegno, quali: definire un progetto di filiera regionale sulle agroenergie ed in particolare sulle biomasse legnose, dando corso alla nascita di un interfondo (Feasr-Fesr, Fse, Fas) a sostegno di iniziative produttive in materia di agro energie; ricomprendere nella nuova normativa in materia dei distretti territoriali anche quelli agro-energetici. In Basilicata abbiamo grandi potenzialità sulle Fonti energetiche rinnovabili rispetto a tutti i segmenti finalizzati alla produzione di energia alternativa: idrolettrico-fotovoltaico-eolico oltre a quelle più strettamente connesse al settore agricolo e connesse ai processi produttivi ed agronomico-rurale quali le biomasse legnose, il biogas, le colture destinate alla produzione di biocombustibili e biocarburanti. C'è dunque materia - conclude il consigliere Salierno - per mettere intorno ad un tavolo mondo agricolo, istituzioni, movimenti-associazioni, esperti di fonti energetiche alternative e discutere». provinciamt@luedi.it
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Scanzano Il progetto di Terzo Cavone, ai nastri di partenza, sarà presentato sabato
Prende forma la Città della Pace Per l’anniversario della rivolta arriva il Premio Nobel, Betty Williams SCANZANO - “Dal sito unico alla città della pace”. Nel segno di questo slogan partono domani le iniziative per ricordare l'anniversario della rivolta di Scanzano Jonico avvenuta nel 2003, all'indomani dello scellerato provvedimento, dell'allora Governo Berlusconi, per localizzare nel centro ionico il deposito unico italiano delle scorie nucleari. Per questo sesto anniversario arriverà a Scanzano Jonico anche il premio Nobel per la Pace Betty Williams. La presenza del Nobel in Basilicata non è casuale visto che è ormai in fase di partenza il progetto “Città della Pace a Scanzano Jonico”. Sabato prossimo, alle ore 18, il progetto Città della Pace sarà presentato alla cittadinanza presso il Comune di Scanzano alla presenza del Presidente della Regione, Vito De Filippo. Il bando del primo lotto che prevede una spesa di 2 milioni e 300mila euro è stato varato e il prossimo 15 dicembre saranno aperte le buste. Subito dopo avverrà l'aggiudicazione e l'inizio dei lavori per costruire a Terzo Cavone questo grande complesso che ospiterà i bambini e le loro famiglie provenienti da aree di conflitto e che hanno ottenuto lo status di rifugiato in Italia. Con la prima tranche di finanziamento messo a disposizione dalla Regione Basilicata saranno allestite 10 aule-laboratorio e una foresteria per l'accoglienza del personale docente e dei relatori che si avvicenderan-
Al via i corsi gratuiti di Educazione alla Pace Lo schema del progetto Città della pace a Scanzano
no ai corsi di formazione previsti dal progetto. Nel campus, grazie ad altri finanziamenti, in futuro verrà anche realizzata una serra biologica alimentata da impianto fotovoltaico, un orto botanico, verranno allestiti laboratori di ricerca e uno spazio dedicato alla musica. La prima fase del finanziamento coinvolge anche il comune di Sant’Arcangelo dove presto inizieranno i lavori di ristrutturazione degli appartamenti (nel centro storico) che saranno messi a disposizione dei minori e delle loro famiglie, con l'arrivo dei primi nuclei previsto per la primavera prossima. «Il lavoro di scouting -afferma il sindaco di Scanzano, Salvatore Iacobellis - per l'identificazione e il coinvolgimento di altri partners
pubblici e privati continua. Allo stato attuale oltre ai Comuni di Scanzano e Sant'Arcangelo sono tre i partner privati coinvolti nel progetto: la Fondazione Lilly Italia, la Fondazione Vodafone Italia e il Gruppo Saviola, in qualità di sponsor tecnico, che fornirà gran parte degli arredi degli uffici e delle case messe a disposizione delle famiglie ospitate». Lo scorso giugno il World Centers of Compassion for Children Italia Onlus ha vinto un bando di gara con la Fondazione Vodafone Italia per l'istituzione di un programma di Educazione alla Pace, nell'ambito del più vasto progetto della Città della Pace per i Bambini in Basilicata. g.m. provinciamt@luedi.it
SCANZANO - «La Pace non è una cosa tangibile, né materiale, ma quando è assente se ne avverte terribilmente la mancanza. E' una necessità profonda per tutti gli esseri viventi, la cui carenza porta con sé gravi conseguenze per il singolo individuo, per gli uomini e per tutto il pianeta». È questo il pensiero di Fiora Bemporad che con Anna Grazia Carnovali, saranno le docenti dei Corsi di Educazione alla Pace “Le vie della pace”che si terranno a Scanzano Jonico, Sant'Arcangelo, Valsinni, Miglionico, Guardia Perticara e Noepoli, fino al 28 novembre. La scuola può svolgere un ruolo decisivo nella formazione di questa cultura di Pace dal momento che essa costituisce il primo spazio pubblico di interazione e di confronto fra tradizioni e culture, in cui è possibile sperimentare il passaggio dalla dichiarazione dei diritti umani alla cultura dei diritti umani. «Perché l'Educazione alla Pace è una materia trasversale -continua Bemporad- che si applica facilmente a qualsiasi disciplina ed educare alla Pace significa dare la possibilità di sperimentare che la pace esterna dura solo se si raggiunge la propria pace interiore. Cominciare a
lavorare con i giovani in questo senso è ottimo. Non hanno consolidato ancora strutture mentali rigide, sono aperti emotivamente e anche se hanno vissuto traumi, questi ancora non sono stati sotterrati in zone troppo difficili da lavorare. La via della pace deriva dalla realizzazione del potenziale umano. Potenziale che comporta la possibilità, insita in ogni individuo, di valere di più, di essere più importante, competente e degno di affetto». Per questo motivo, nell'ambito del progetto “La Città della Pace per i Bambini in Basilicata”, il World Centers of Compassion for Children, l'associazione non profit fondata e presieduta da Betty Williams, premio Nobel per la pace 1976, intende organizzare corsi di Educazione alla Pace rivolti agli insegnanti della scuola, agli operatori sociali e a tutti gli adulti interessati a questo argomento. I corsi si avranno la durata di due giorni completi, saranno aperti ad un massimo di 20 partecipanti per corso e saranno totalmente gratuiti. A fine corso il Wccc Italia rilascerà un attestato di partecipazione che sarà titolo preferenziale al lavoro di formatori e volontari nel progetto “Città della Pace in Basilicata”. g.m.
Tra le proposte del neo sindaco Guida il gemellaggio con una scuola estera
Si è insediato il Consiglio Baby Nella scuola media di Tursi l’assise comunale dei ragazzi Un arresto, denunce e segnalazioni Il bilancio dei controlli dell’Arma in provincia nel fine settimana
TURSI- Si è insediato nella scuola media del Consiglio Comunale dei Ragazzi, un organismo di consultazione nato nell'anno scolastico 2004 - 2005. Erano presenti per l'occasione, oltre agli alunni, le classi quinta A e quinta B delle scuole elementari, i consiglieri eletti, il neo sindaco Milena Guida, Carmela Liuzzi dirigente scolastico dell'Istituto Comprensivo “Albino Pierro”ed il commissario prefettizio Emilia Capolongo. Dopo un breve saluto di Guida, la Capolongo, ha sottolineato come con questa occasione «emerga il concetto di democrazia come partecipazione e condivisione di interessi». La preside Liuzzi ha lodato l'iniziativa, perché «abitua i ragazzi all'esercizio della democrazia». Milena Guida nel suo discorso di insediamento ha ringraziato i professori Antonio Rondinelli e Salvatore Gravino, che hanno seguito da vicino tutte le fasi del progetto di rinnovo del Consiglio dei Ragazzi. Poi
ha presentato i nuovi consiglieri: Marida Cesareo, Christian Cosma, Carmelinda Guglielmucci, Cinzia Guglielmucci, Danilo Mango, Giuseppe Romano, Vincenzo Cuccarese, Rossella Digno,Pascal Bolettieri, Antonio Gallo, Giuseppe Salerno e Salvatrice Capalbi. Sono stati nominati assessori: Danilo Mango allo sport; Marida Cesareo alla cultura, nonché vice sindaco; Cinzia Guglielmucci alla sicurezza; Carmelinda Guglielmucci ai viaggi d'istruzione. Segretaria è Ilenia Stigliano. Domenico De Salvo, Domenico Gulfo, Filippo Cesareo e Gaetano Nicoletti saranno gli addetti alla sicurezza durante le sedute consiliari. Sono stati presentati anche i capoclasse: Giulia Padula (I A); Chiara D'Alessandro (IB); Nino Verde (II A); Pierfrancesco D'Alessandro (II B); Milena Gulfo (III A); Angelica D'Errico (III B) e Bianca Marra (III C). La Guida ha proposto due novità: un gemellag-
In alto a sinistra e qui a sinistra, il consiglio comunale dei ragazzi con la dirigente scolastica e con il commissario prefettizio, in alto i ragazzi della scuola
gio con una scuola estera (francese o inglese, dato che si studiamo entrambe le lingue) e l'acquisto di una fascia tricolore che ogni sindaco dei ragazzi indosserà nelle varie occasioni. Questo perché durante una ricerca su internet Guida aveva scoperto che i sindaci dei ragazzi degli altri paesi indossavano la fascia tricolore. L'assessore Mango ha proposto di organizzare un torneo di pallavolo tra le
classi. La preside Liuzzi ha chiesto poi che tutte le richieste presentate dai ragazzi inerenti alle necessità della scuola, vengano mese per iscritto, per vedere quelle che si possono soddisfare (vedi le porte o le finestre che non si chiudono bene o i computer che non funzionano) perché «la scuola è di tutti e dovete rispettarla come se fosse casa vostra». Salvatore Martire provinciamt@luedi.it
CONTROLLI intensi, in occasione del fine settimana, effettuati dei carabinieri del Comando Provinciale di Matera. Le attività di controllo sono state svolte dai militari dell’Arma in tutta la provincia, con un'attenzione particolare rivolta ai fenomeni connessi con la guida in stato di ubriachezza, al consumo e spaccio di droghe, nonché ai soggetti sottoposti agli arresti domiciliari e sorvegliati speciali. ATricarico, i carabinieri della locale stazione, nell'ambito di una mirata attività di verifica nei confronti di soggetti beneficiari di misure alternative alla detenzione in carcere, hanno arrestato, per evasione, un cinquantacinquenne del posto. L'uomo, benché sottoposto agli arresti domiciliari, nel corso del controllo, svolto dai militari dell'Arma, non è stato trovato in casa, ma, successivamente, è stato sorpreso all'interno di un pub di quella cittadina. Dopo l'arresto, è stato accompagnato in carcere a Matera. A Bernalda, i carabinieri del posto hanno denunciato un ventitreenne, perché sorpreso alla guida di moto senza il documento, perché mai conseguito e segnalato, quale assuntore di stupefacenti alla Prefettura, un ventottenne, perché, fermato e perquisito, è stato sorpreso in possesso di un grammo di eroina, detenuta per uso personale. A San Giorgio Lucano , i carabinieri della Compagnia di Policoro hanno denunciato un sessantenne del posto perché, fermato mentre era alla guida di un'autovettura e sottoposto ad accertamento con alcool test, ha fatto registrare valori di alcool nel sangue superiori a quelli previsti dalla legge. Oltre alla denuncia, è scattato il ritiro dei documenti di guida e il fermo del mezzo. A Colobraro, i carabinieri della locale Stazione con i colleghi della Compagnia di Policoro hanno segnalato presso la Prefettura di Matera, quale assuntore, un altro ragazzo, ventiquattrenne, che, fermato,mentre era in compagnia di altri giovani e perquisito, è stato trovato in possesso di un grammo di hashish, detenuto per uso personale.
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Scanzano Ignoti hanno strappato i teli delle serre all’impresa agricola “Zuccarella”
Azienda danneggiata per la terza volta SCANZANO JONICO - Questa volta il danno (circa 3-4 mila euro) è materialmente inferiore all'ultimo episodio vandalico, che l'azienda ortofrutticola “Zuccarella” aveva subìto nella notte del 13 marzo scorso, da noi definita “strage degli albicocchi” (circa 30-40 mila euro), ma desta preoccupazione poiché la stessa famiglia di imprenditori si sente nel mirino di non si comprende bene quale disegno malavitoso. Nella notte tra domenica e lunedì scorso, infatti, persone non identificate hanno tagliato coperture in plastica utilizzate come sistemi di sostegno necessari alle coltivazioni di insalata. È stato lo stesso imprenditore a
dare allarme, dopo essersi recato ieri mattina, com'è solito fare, nell'azienda i cui terreni sono ubicati a ridosso di via Provinciale, la strada che porta a Montalbano Jonico. Sull'accaduto indagano gli uomini del commissariato di Polizia di Scanzano. Sul posto troviamo il commissario dottor Cirelli, che parla con Giovanni Zuccarella che con il figlio Rocco conduce l'attività di impresa agricola. «Non ho mai ricevuto minacce o richieste estorsive -ha detto quest'ultimo al Quotidianoanche questo è il terzo atto intimidatorio che subiamo. Certamente per noi, diciamo, non cambia niente, an-
che se la cosa sta diventando a questo punto inquietante». Prima ancora della distruzione dell'albicoccheto, avvenuta nei terreni di località Terzo Cavone, l'azienda Zuccarella subì un altro “scherzo”, consistente nel sabotaggio ai pozzi irrigui dove ignoti versarono del diserbante. Sul posto, ieri mattina, si è recato il sindaco di Scanzano, Salvatore Iacobellis, che da tempo lancia allarmi preoccupanti, dopo i ripetuti episodi intimidatori avvenuti nel suo Comune, il più delle volte a danno di aziende che hanno a che fare con l'agricoltura in senso lato. Intanto, gli inquirenti stringono da tempo il terri-
torio nella morsa dei controlli e pare che le investigazioni stiano dando anche i frutti. Dopo l'ultimo episodio avvenuto lo scorso 8 ottobre, quando tre bottiglie di plastica contenenti benzina con mega proiettile da carabina incorporato, furono destinate alla “Imer srl” un colorificio sito nella zona artigianale di Scanzano di Domenico Ragone, all'adiacente magazzino ortofrutticolo di Vittoria Chioetto e ad un cantiere edile dell'impresa di costruzioni “Matarazzo”, la Prefettura di Matera ha dato vita ad una vera e propria taske force per controllare l'intero territorio. pie.lu.
Zucarella mostra il telo squarciato dai vandali (foto Lutrelli)
Policoro E’ costretto a salire le scale con le mani, chiede un alloggio Ater senza barriere
Una casa popolare negata La storia del disabile Salvatore Lombardo che si sente vittima di ingiustizia POLICORO – A volte l’inferno è dietro l’angolo, ma noi non lo vediamo. O meglio, presi dalle cose quotidiane, finiamoper nonnotareildisagio. Cosìmolto egoisticamente, magari, si finisce per considerare il disabile del quartiere quasi un pezzo di arredamento. Se la vita è difficile anche per molti normodotati, figuriamoci per un portatore di handicap, che, per quanto voglia sforzarsi di fare una vita come tutti gli altri, deve scontrarsi necessariamente con le barriere architettoniche, ma anche con quelle seppur invisibili del pregiudizio, della diffidenza e del menefreghismo. Protagonista della storia che raccontiamo è Salvatore Lombardo, 49 anni e in carrozzella da sempre, di origini palermitane ma residente a Policoro da 37 anni. E’ affetto da leustoporiosi di Lobestain, una malattia che causa la mancanza di calcio nelle ossa. Insieme a lui sua moglie Oumami, originaria del Marocco, con la quale è sposato da undici anni. A completare la famiglia la figlia ventiseienne di lei con il rispettivo figlioletto di due anni, i quali attualmente si trovano in Marocco per un lutto familiare, ma rientreranno presto. Il problema di Salvatore è quello dell’alloggio,abita attualmenteinaffitto in una casa dalla quale è stato sfrattato e tra un mese dovrà andare via. Ma dove? Ecco il problema. Ci viene a ricevere dinanzi il cancello di casa in via Gran San Bernardo, in carrozzella. Ci fa strada. Scende per entrare in casa dalla quale lo separano dodici gradini. Lo fa con le mani, le sue vere “gambe”. Ci sediamo in casa e inizia il racconto: «Feci la domanda –ha spiegato al Quotidiano– per l’assegnazione di una casa popolare. C’erano alloggi disponibili. Chiesi di essere beneficiario di quello riservato ai
Lopatriello replica a Montesano
«La protesta dei signor no»
Salvatore Lombardo mentre scende le scale di casa e con la moglie marocchina Oumami (foto Lutrelli)
disabili,ma venneassegnatoa unaltro. Alcune di esse sono state restituite, poiché il canone (400-500 euro mensili) non poteva essere pagato dagli assegnatari. A me, che potevo pagare, dall’Ater dissero che quegli alloggi sarebberostati rimessiabando. Maanche in quel caso c’erano persone prima di me. Rimasi senza casa e iniziai a recarmi in Municipio, dove ho incontrato il vice sindaco, Rocco Leone, che m disse: «Dormi su sette cuscini che la casa, al massimo a settembre la troviamo». Questo pochi mesi fa. Poi, invece, niente e mi dissero: «Non abbiamo la bacchetta magica». L’ufficio socio-assistenziale del Comune se ne è lavato le mani. Alla fine il vice sindaco mi disse: “Noi ti troviamo le case, ma la gente ci dice che ti fai ancora”. Ebbene –ha proseguito Lombardo – io non mi sono mai fatto e
sono disposto a farmi le analisi per un anno intero, purchè tutti i signori che stanno al Comune facciano lo stesso. Rocco Leone mi ha aiutato erogandomi qualche buono per mangiare, e lo ringrazio,ma ameserveuna casa».Infine, preso dall’amarezza, il disabile ci rivela che, come se non bastasse, negli ultimi cinque anni si è operato due volte per un tumore alle corde vocali. «Ho pianto davanti a queste persone al Comune –ha concluso– il sindaco, ad esempio, mi ha sempre trattato con superficialità, quasi come un peso. Ora dopo questa intervista so che mi odieranno. Sono indignato, voglio andar via da qui, spero che il sindaco di Scanzano mi adotti e mi trovi una casa, perché mi vergogno di stare a Policoro». Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
Policoro Stamane saranno presentate le iniziative locali per la raccolta fondi
La maratona di Telethon parte dallo Jonio POLICORO - Si terrà stamane, presso il Palazzo di città a partire dalle ore 11, la presentazione della maratona televisiva lucana “Telethon”, in programma dal 5 al 8 dicembre prossimi nel nuovo impianto sportivo “PalaErcole” di via Umbria. Tantissime sono state le associazioni locali, con varie finalità, che hanno aderito all'iniziativa patrocinata dal Comune di Policoro, Provincia di Matera e Regione Basilicata. A un anno dall'apertura della sede Telethon provinciale nella città jonica,
quello di dicembre è senz'altro l'appuntamento più importante tra quelli organizzati dal coordinatore materano, Cosimo Cellammare, nella raccolta fondi per aiutare la ricerca contro le malattie genetiche, la vera mission dell'associazione nazionale Telethon: «La quale commenta Cellamare- dal 1990 è operativa su questo fronte grazie alla sensibilità della compianta Susanna Agnelli, che insieme ad un gruppo di mamme diede vita all'associazione che oggi è impegnata in prima linea
nel combattere la distrofia muscolare e altre malattie rare. Tantissimi sono stati finora i fondi raccolti in venti anni di maratone televisive nazionali sulle reti Rai: 2200 progetti finanziati per un totale di 299.518.860 euro; 6.839 pubblicazioni sulle riviste scientifiche e la fondazione di tre istituti di ricerca ed un laboratorio. Numeri che si commentano da soli e che hanno dato impulso alla medicina e consentito a Telethon di diventare fondazione. E sulla scia dei buoni risultati raggiunti in venti di
attività sociale, per la prima volta anche noi in Basilicata sperimentiamo una maratona televisiva locale, grazie a un’emittente televisiva locale, che anticipa quella più conosciuta della tre giorni per la vita nazionale. Sono, altresì, convinto che i cittadini lucani non faranno mancare il loro apporto per la causa di Telethon, anche se il mio sogno sarebbe quello di vedere la Basilicata al primo posto tra le regioni più virtuose nel campo della solidarietà, in rapporto agli abitanti». g.e.
Il municipio di Policoro
POLICORO - «Non capisco i motivi di tanto livore del consigliere comunale del Partito democratico, Fabiano Montesano, nei confronti dell'Amministrazione comunale che sfocia nella menzogna solo per avere un po' di visibilità mediatica. Sto nella mia stanza in Municipio almeno dodici ore al giorno, dalla mattina fino alla sera e dall'inizio dell'anno solo tre volte mi sono recato all'estero, equando l'ho fatto è stato nell'interesse della comunità e ne vado fiero quando in ballo c'è un disegno di città che stiamo mettendo in campo con i miei collaboratori». Aprecisarloè ilsindacodi Policoro, Nicola Lopatriello, all’indomani delle critiche espresse da Montesano sulle colonne del Quotidiano. Lopatriello viene accusato di fare troppi viaggi di rappresentanza. «Il progetto Pfanner è sicuramente tra i più importanti -prosegue- in quanto l'investimento porterà occupazione e benessere per la nostra zona; pertanto, non accettiamo lezioni di buona amministrazione da Montesano. Daremo conto del nostro operato
ai cittadini, alla scadenza dei cinque anni, perché la sovranità appartiene a loro e non è monopolio di pochi eletti. Capisco che la minoranza non sia d'accordo con l'operato di chi è forza di Governo, mi sarei meravigliato del contrario, però mi sarei aspettato più senso di responsabilità da parte dell'opposizione sui temi dello sviluppo senza presentarsi sempre come “signor no”, o attaccare a testa bassa. Quello che ci caratterizza è la passione e l'attaccamento a questacittà, ein quelloche facciamo cerchiamo di metterci impegno e zelo senza guardare a piccoli interessi di cabotaggio politico, ma lavorare per ilfuturo di questa città; viceversa mi chiedo e chiedo al consigliere Montesano che benefici hanno portato gli innumerevoli viaggi all'estero di alcuni politici regionali, i quali girano il mondo a spese dei residenti, e quali benefici hanno portato al territorio? Alle parole di dibattiti e tavole rotonde e quant'altro, preferiamo i fatti consapevoli di essere orgogliosi di amministrare questa città». provinciamt@luedi.it
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Martedì 17 novembre 2009
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Verso Sudafrica 2010 Il presidente della Federcalcio ritorna sulla scelta “kafkiana” di Donadoni e sulle mancate convocazioni del barese
Tra Mondiali, Cassano e futuro Giancarlo Abete guarda al dopo Sudafrica: «Programmare da ora le attività» ROMA– La chiarezza, prima di tutto. Quella che servirà per tracciare il dopo-Lippi già prima del Mondiale; e quella che sarebbe servita allo stesso ct per definire meglio i motivi che lo spingono a non convocare Antonio Cassano. Ne parla il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete. «Dobbiamo partire peril Mondiale con leidee chiare», afferma rispondendo alle domande sulla futura guida tecnica della Nazionale. «Sappiamo che un Mondiale può avere risultati diversi, non possiamo metterci a valle del Mondiale per riprogrammare un’attività che riprenderà immediatamente». Anche per evitare una situazione che lo stesso Abete definisce «kafkiana», in riferimento alla vicenda Donadoni in occasione dell’Europeo del 2008. Un appuntamento, quello di Austria e Svizzera, che ha visto Cassano tra i protagonisti: al Mondiale, invece, nonostante un’intera nazione lo chieda, il talento della Samp non andrà. A meno di clamorosi ripensamenti al momento davvero poco o per nulla ipotizzabili. «Cassano è un ottimo giocatore, una persona a cui si vuole bene naturalmente e che è stato nel gruppo della Nazionale a Euro2004 e Euro2008 – premette Abete – Poi però bisogna fare una valutazione tra le qualità del giocatore e la funzionalità del giocatore nella squadra secondo le valutazioni del tecnico. È un’opinione legittima e responsabile. Come è giusto che chi ammira Cassano chieda che venga convocato, è naturalee normalecheLippinon loconvochi, non per puntiglio ma per convinzione». Convinzione sì, ma forse un pò di chiarezza un più non avrebbe guastato. «Ognuno di noi –spiega il presidente della Figc – ha delle modalità di co-
municazione con punti forti e punti deboli, quindi probabilmente una maggiore chiarezza può aiutare. Però rimane una situazione di scelta professionale da parte di Lippi che va rispettata». Cassano «tormentone» che si ripropone anche in alcuni gesti dei tifosi: Abeteammetteche l’invasione «è stata pacifica, manon è qualcosadi entusiasmante, perchè non è bello accreditarsi come accompagnatore di un disabile per essere più vicino al campo. E non è entusiasmante per una Federazione che si candida a Euro2016». Sull'argomento Abete sottolinea che «il nostro handicap sono gli stadi. E la candidatura congiunta con la Francia non penso sia più di attualità». Pazzini ha detto che la questione Amauri gli dà un pò di fastidio, ed il presidente federale risponde che «c'è una politica sportiva di carattere generale della Federcalcio che tende a non allargare oltre misura la presenza di giocatori che non sono nati in Italia all’interno della squadra nazionale. Zarate? Nessun dirigente della Figc ha mai parlato con Zarate o suo fratello». Non è più convocabile per questioni di carta d’identità, ma se potesse Abete farebbe ringiovanire Gigi Riva «perchè da troppi anni non vediamo un attaccante che riesca a segnare con continuità in Nazionale. Del Piero e Totti? Aspettiamo che riprendano a giocare alla grande e poi torneremo sull'argomento». Guardando al Mondiale, Abete sottolineache«nonha sensoparlaredirisultato minimo, quando si parte per un Mondiale si parte per l’obiettivo massimo. Tutte e 32 le squadre – conclude –stanno a sette risultati dal titolo di campione del mondo. Una squadra come l’Italia ha questa potenzialità».
Nessun risultato minimo puntiamo alla vittoria della kermesse
Under 21
L’ostacolo Lussemburgo per tornare a sperare
Il presidente federale Giancarlo Abete e il ct della Nazionale Marcello Lippi sopra l’ex Roberto Donadoni e Antonio Cassano ai tempi dell’Europeo 2004
Pazzini dribbla anche Amauri
Roberto Mancini si confessa con le Iene
CERVIA - Nella partitella di ai Mondiali ed io devo giocare giocare in azzurro, rispetto aldomenica contro gli Allievi bene e fare gol, per guada- le sole 4 presenze che ho fatto del Cesena si era scatenato con gnarmi un posto. La concor- sinora». Capitolo gol di mano contro quattro reti; ieri invece Giam- renza è forte e mancano tanti paolo Pazzini ha dato spetta- mesi ancora per dimostrare di l'Olanda. Il “Pazzo” ci tiene a colo davanti a microfoni e tac- meritare un posto per il Suda- chiarire in fretta le cose. «Non cuini, con simpatia e schiet- frica. Quell'espulsione contro avevo esultato: ho detto a Liptezza. «Non mi sento in ballot- l’Irlanda mi ha penalizzato e pi che avevo toccato la palla taggio con Amauri per il Su- mi è costata tanto: sono in cre- con la mano. Non ce l’avrei mai dafrica – spiega la punta della dito con la fortuna, perchè fatta a tenerlo nascosto, nemSampdoria – perchè lui è bra- avrei avuto più possibilità di meno in una gara del Mondiale». Cassano può essesiliano. Questa sire d’aiuto a questa Natuazione della natuzionale? «Perme èdifralizzazione, mi dà ficile rispondere, dato un po’ fastidio come che Antonio è un mio italiano: un conto è compagno di squaavere la doppia nadra. Tutta questa zionalità, un conto è campagna dei media non avere nulla a che non so se può dannegfare con l’Italia». giarlo: la decisione Pazzini al Mondiaspetta all’allenatore. le ci pensa eccome e Spesso capita che vesa che nel suo ruolo niamo fischiati? Ai rimangono vacanti Mondiali tutti tornedue posti. «Questo è ranno a tifare per un anno importanl’Italia». tissimo perchè porta Pazzini si candida per una maglia per il Mondiale
MILANO - «Ho rescisso con l’Inter perchè ho voglia di tornare ad allenare.Dove? Preferirei in Premier». Roberto Mancini si confessa, in un’intervista esclusiva realizzata da «Le Iene Show» che andrà in onda oggi su Italia 1. «In questo periodo ho ricevuto tre-quattro proposte ma non è vero che non alleno perchè chiedo troppi soldi, il denaro non è mai stata la cosa principale, nè da giocatore, nè da allenatore», spiega l’ex tecnico di Inter, Lazio e Fiorentina ("in viola ho vissuto la peggiore esperienza da allenatore, ci sono stati grandissimi problemi economici», ricorda). Non glipiaceva ladiscoteca da calciatore, dice che Adriano all’Inter ha vissuto «un momento difficile» e che con Balotelli non ha mai fatto un giro in Ferrari: «Ci sarei andato se mi avesse invitato, ma
«L’attaccante della Juventus non ha praticamente nulla di italiano»
non aveva la Ferrari –scherza il Mancio -. Mario non è cattivo. Se diventerà come Ibra? Magari...In Nazionale non è mai stato chiamato, però secondo me era un giocatore che poteva essere molto utile». Quando era all’Inter «abbiamo vinto quasi tutto, dopo vent'anni che l’Inter non vinceva. Cosa non ha funzionato? Il presidente – racconta l’ex fuoriclasse jesino – ha deciso di cambiare, mi ha spiegato che era per quella cosa che ho detto dopo Liverpool, ma secondo me non è così». Si dichiara «non pentito» per quella conferenza stampa post-Liverpool, ma ammette di aver chiesto a Moratti di comprare Antonio Cassano. «E' un fenomeno, fa le cassanate perchè è un fuoriclasse ma Lippi non lo convoca perchè non gli piacerà come giocatore».
LUSSEMBURGO – Alla vigilia di una sfida che è davvero una sorta di ultima spiaggia, Pierluigi Casiraghi prova a tranquillizzare l’ambiente dell’Under 21. Dopo la sconfitta con l’Ungheria che ha ulteriormente complicato il cammino già difficile verso gli Europei del 2011, il ct azzurro pensa al Lussemburgo e a una sfida che oggi (fischio d’inizio ore 18) è obbligatorio vincere per conservare ancora qualche speranza. All’appello mancano sei giocatori: Balotelli è squalificato, Ranocchia, Paloschi, Di Gennaro e Bellusci infortunati. E c'è Poli ancora influenzato. Ma prima di tirare le somme Casiraghi vuole aspettare almeno altri 90'. «Contro l’Ungheria – dichiara nella conferenza stampa della vigilia – abbiamo fatto una partita buona sotto alcuni aspetti, ma anche brutta per altri versi. Inutile stare a recriminare, abbiamo analizzato gli errori, ma ora dobbiamo voltare pagina in fretta». Dopo la sconfitta di venerdì scorso a Gyor, l’Italia rischia l’eliminazione dai play off e dalle Olimpiadi di Londra 2012. All’Under restano poche chances persino per cercare di rientrare nel gruppo delle migliori seconde. E poi c'è il Lussemburgo, che non è un avversario da sottovalutare: «Dobbiamo giocare con convinzione e non pensare che sia tutto facile».
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Sport
Martedì 17 novembre 2009
TOP 11
Giulianova e Pescina in auge, anche con i loro tecnici
E’ felice l’Abruzzo CROCE DI NOME, delizia di fatto: mezz’ala e trequartista, esterno d’attacco all’evenienza, perfino terzino. Il Giulianova dei miracoli gongola con lui. Tre vittorie complessive, due incastrate dal suo destro potente e chirurgico (contro Potenza e Reggiana). Croce di nome, campione di fatto per qualità di regia, temperamento, duttilità, esplosività fisica ed esperienza da far paura: ventiduenne appena ed oltre 100 presenze tra i professionisti raccolte. Ha il destino segnato Marco Croce, al pari di Sosi e di Vinetot, gli altri due giovani calciatori che Bitetto (guarda caso nominato nuovamente alla guida della top 11, in tandem con Dario Bonetti subito vittorioso all’esordio sulla panchina del Pescina) ha valorizzato e trasformato in baluardi difensivi inattaccabili, quei due colossi (ventiduenne Sosi, un anno in meno il centrale francese) che han stretto le maglie, resistito agli attaccanti potenti della Reggiana, regalato l’ennesima gioia al pubblico giallorosso, guadagnando consensi e calamitando l’attenzione di grandi club. Bello, bello da ammattire il Giulianova, restituito all’antico splendore dal rientro dei big e dal ritorno del 43-3 tanto caro a Dino Bitetto. Ed utilizzato anche per l’allestimento della dream team del tredicesimo turno: con lo stesso sistema tattico (ecco il motivo della scelta) il Real Marcianise squilla per la prima volta al Progreditur inguaiando l’Andria di Pagagni, con un metodo simile (Berra, seconda punta, arretrato sulla
linea dei centrocampisti, ma in costante appoggio ai due attaccanti in fase di possesso palla) Dario Bonetti ha risollevato il Pescina da una crisi che sembrava irreversibile (un punto
Cavese, il Potenza condanna Maurizi CAVA DE’ TIRRENI. “Si chiude una porta, potrebbe aprirsi un portone”. La prende con filosofia Agenore Maurizi perché ha la coscienza pulita. S’è accollato le responsabilità del mercato (cozzando fin da subito col ds Pavone e col suo inspiegabile immobilismo) e la necessità di stringere il budget, s’è fatto carico di aspettative quasi esasperate (la piazza continua a premere per un torneo da vertice nonostante il ridimensionamento), ha provato a metter d’accordo vecchi e nuovi (il patron Della Monica ed ilpresidente Fariellocon lenew entryLombardi e Casillo), ha convissuto con fantasmi fin troppo “materiali” (già dopo quattro giornate Pavone si faceva notare in tribuna con allenatori di sua fiducia) ha catalizzato critiche e malumori del pubblico quasi fosse un parafulmine ed alla fine è andato via a testa alta e con orgoglio senza rimpianger nulla del suo lavoro con tredici punti in saccoccia, una difesa di ferro ed un attacco difficilmente riparabile (di un bomber non c’è traccia in organico). Quando parla Maurizi, in via del tutto confidenziale, non c’è ancora nulla d’ufficiale, ma il sentore d’esonero è avvertibile nell’aria, nel telefono che non squilla, nel confronto che manca coi vertici societari, nei musi lughi e delusi, nei fischi che l’hanno accompagnato dopo la sconfitta interna col Potenza. La decisione sarà notificata questa mattina insieme all’accordo col nuovo
allenatore (Ugolotti è la proposta di Pavone, ma sono in corsa pure Chiarenza, Stringara e Soda) salvo ripensamenti incredibili (c’è una flebile minoranza che nella riunione fiume convocata nella tarda serata di ieri avrebbe voluto concedere un’ultima chance, una fiducia a termine al tecnico di Colleferro) e darà il via al nuovocorso aquilotto,adunasvolta quasicercata, quasi voluta per unire le idee all’interno dell’area tecnica dopo quasi cinque mesi di convivenza forzata, di rapporti formali, di dichiarazioni di facciata. Di crepe fin troppo profonde peressernascoste.Due sconfittedifila(Taranto ePotenza) eil malumore èvenuto agalla: Casillo ha fatto la voce grossa, il ds Pavone ha assunto poteri decisionali molto più forti ed Agenore Maurizi è finito silurato perché ritenuto colpevole unico dellamini-crisi degli aquilotti. Che poi tanto crisi non era se si analizza con attenzione il percorso della Cavese (quattro ko appena, tutte per uno a zero), se si riflette sulle potenzialità dell’organico (in media cinque under sempre presenti nell’undici titolare), se si instaura il parallelo (anche economico) con chi naviga nelle stesse acque. La Cavese ha deciso di cambiare, convinta che si possa fare meglio, molto meglio ed ha scaricato Agenore Maurizi, che saluta e va via senza rimpianti e rimorsi, con la coscienza pulita e l’idea che chiusa una porta, presto potrebbe aprirsi un portone.
IL POSTICIPO: PESCARA-VERONA 0-0
appena nelle quattro gare precedenti, ben dodici gol incassati, appena due quelli realizzati) ed analizzando tutte le variabili si scopre che pure Dino Pagliari s’è ricostruito corazza e
classifica alimentando la capacità offensiva del suo Lanciano, portando Sansone e Turchi (a turno) a ridosso di Improta e Masini; ed ancora che il 4-2-3-1 varato da Melotti per piegare la resistenza del Cosenza e consentire al Rimini d’aggrapparsi al quinto posto non era altro che un 4-3-3 mascherato (Nolè e Giacomini larghi, Tulli pronto a rinculare per fornire assistenza alla mediana); finanche il Portogruaro ha ripreso vigore e credibilità da primato facendo leva su tre uomini in mediana, sue due attaccanti duttili e sulla variabile impazzita Cunico. Si vince attaccando (ci sono poi forme e formule più equilibrate per vincere come quelle studiate da Capuano – un trequartista nascosto tra i mediani, due punte fisiche e tutti gli altri a coprire – per battere la Cavese e far fuori Maurizi) ed il 4-3-3 è il modo più efficace e spettacolare per farlo. Gli interpreti scelti, poi, per la top 11 s’incastrano come pezzi di un puzzle nell’assetto designato: Bifulco tra i pali (determinante per il cambio di rotta del Pescina), Sosi sulla corsia destra, Tomi (suo il primo gol del Marcianise) sul versante sinistro, Molinari e Vinetot a giganteggiare al centro, Matteini ed Altinier larghi a supporto del terminale Improta,Cardinalee Scozzarellaaportarmuscoli e pressione in mediana. E per finire il giovane Marco, la mezz’ala devastante, l’idolo di Giulianova, leader di una squadra di giovani fenomeni, Croce di nome, campione di fatto. Filippo Zenna
Il personaggio della settimana Cardinale (Rimini)
Un gol dopo 10 anni «Non mi sembrava vero» RIMINI. Dieci anni dopo, Alfredo Cardinale ha rivissuto il piacere del gol. Una rete da attaccante puro: inserimento in area, dribbling secco a due difensori e palla all’incrocio dei pali. Una prodezza inconsueta per un mediano, soprattutto se quel mediano non spediva il cuoio oltre la linea di porta da un’eternità. “E infatti non ho esultato in maniera scomposta, semplicemente perché non mi pareva vero” scherza Cardinale, che si augura di “non dover aspettare altri dieci anni per segnarne un altro, a 43 anni credo che mi riposerò”. Quello messo a segno in Rimini-Cosenza è stato il suo quarto gol in carriera. Il primo, quello che non si scorda mai, era arrivato nella stagione ’97-’98. “Facevo parte dell’Avellino di Adriano Lombardi, un allenatore impossibile da dimenticare. Segnai ad Acireale, e l’anno successivo ne realizzai altri due con la maglia dell’Atletico Catania”. Da quel momento il lungo digiuno, spezzato domenica scorsa. “Non è un grande problema per chi, come me, fa il mediano” dice Cardinale, che ha sempre vissuto stagioni da protagonista. “Difficilmente ho collezionato meno di 30 presenze a stagione, e dovunque sono stato mi sono trovato bene”. E’ il curriculum a testimoniarlo, perché dopo la “prolifica” stagione con la maglia dell’Atletico, Cardinale ha cambiato appena tre squadre in dodici anni. Se si esclude la parentesi di Cosenza (2002/2003), ha trascorso gran parte della sua carriera tra Crotone (sette anni) e Rimini, dove è arrivato nel gennaio del 2007. “Sono un sentimentale che non ama vivere con la valigia in mano” spiega Cardinale, una mosca bian-
Cardinale del Rimini
ca in un mondo in cui i suoi colleghi non amano rispettare i contratti. “A Crotone mi sono trovato molto bene. Ho vinto due campionato di C1 in una città che ha perso due volte la serie B, ma che è riuscita ogni volta a rialzarsi con grande entusiasmo. E’ vero, sette anni non sono affatto pochi, ma era difficile lasciare un posto in cui mi ero ambientato”. Almeno fino a quando non è arrivata la chiamata del Rimini. Il biancorosso come una seconda pelle, perché con i romagnoli Cardinale ci vive da tre anni. “Siamo passati dall’euforia di un campionato di B di alta classifica alla depressione per una retrocessione rocambolesca” racconta il centrocampista di origine campana. “Due stagioni ad alti li-
velli cancellate da un’annata amara, quella passata, che è nostra intenzione dimenticare cercando di ritrovare al più presto la cadetteria”. Per puntare molto in alto, il Rimini ha bisogno soprattutto di continuità. Cardinale, che di questi campionati ne ha già vinti, lo sa bene: “In casa siamo stati quasi perfetti, ma lontano dal pubblico amico tre punti sono davvero troppo pochi. Evidentemente c’è qualche problema che dobbiamo cercare di risolvere in fretta, magari cercando di cambiare passo già dalla prossima trasferta di Potenza… ”. Cardinale è fiducioso e lancia un messaggio chiaro: “Il mio Rimini non è inferiore a nessuno, e mi auguro che anche il campo lo possa presto confermare”. Marco Santopaolo
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IN BREVE
Seconda Il tecnico Rodolfi: «Mi resta qualche dubbio su un mancato rigore a nostro favore»
Melfi, copione rispettato per avvicinare la salvezza RIPRENDE A lavorare il Melfi, al Valerio, dopo il buon pareggio ottenuto in casa della Cisco Roma. Un risultato assai apprezzabile, anche perché finora la formazione capitolina aveva sempre vinto tra le mura amiche e soprattutto non subendo nemmeno un gol al passivo. Il Melfi ha sfatato entrambe le circostanze, bloccando con merito la Cisco e perforando la difesa avversaria con Arcamone che ha ritrovato la via del gol. Sesta segnatura stagionale per l'attaccante argentino. " Un ottimo punto, rimarca al nostro taccuino mister Rodolfi. La Cisco è la squadra della capitale, forte a livello societario e molto attrezzata tecnicamente. A mio avviso la migliore incontrata finora per valori tecnici, aspettando di affrontare Catanzaro e Juve Stabia. Noi abbiamo tenuto il campo molto bene, specie nel primo tempo, dove abbiamo giocato meglio di loro. Poi abbiamo sofferto un po' di più nella ripresa, ma è anche normale che la squadra di casa prema con decisione alla ricerca della vittoria". Risposte positive, quelle ricevute
dal tecnico gialloverde. Il Melfi ha reagito bene alla sconfitta inattesa patita contro la Vibonese ed anche quei giocatori, impiegati meno finora, hanno fatto in pieno il loro dovere. " Si è così, aggiunge Rodolfi. Tutti coloro che erano in campo hanno dato il massimo, fornendo il loro contributo. Per noi El Kamch è un giocatore molto importante. L'aspetto positivo è rappresentato dal fatto che abbiamo sopperito bene alla sua assenza, dimostrando di sapere fare a meno anche di giocatori così essenziali per noi". Una situazione diversa rispetto ad inizio campionato, quando la mancanza del centrocampista marocchino, veniva avvertita enormemente dalla compagine federiciana. Cosa non è cambiato invece è l'ennesima condotta arbitrale avversa subita dal Melfi. Anche a Roma un calcio di rigore contro, apparso ai più incomprensibile. " Anche i giornalisti locali, a fine gara in sala stampa, chiedevano lumi a riguardo di una decisione davvero strana, rimarca Rodolfi. Il rigore non concesso a D'Andria a nostro favore, era sicuramente più evidente".
Di penalty a favore per il Melfi nemmeno l'ombra. Nessuno concesso finora, nonostante uno degli attacchi più prolifici del torneo. Un dato che va letto attentamente. In ogni caso è già l'ora di pensare al match contro il Noicattaro dell'ex Carella, con il Melfi che vuole tornare al successo. " Noi vogliamo i tre punti, sottolinea Paolo Rodolfi. Il nostro obiettivo e raggiungere il prima possibile la quota salvezza, i fatidici 40 punti. Una volta raggiunto tranquillamente il nostro obiettivo, non andremo certo in vacanza ed eventualmente potremo pensare ad altro. Certo sulla carta ci sono molte squadre più attrezzate di noi, individualmente temibili e costruite per un campionato di vertice, ma noi cercheremo di fare la nostra parte fino in fondo, ed ottenere punti attraverso lo sviluppo del gioco, come abbiamo sempre fatto, su ogni campo e contro qualsiasi avversario". Anche al Flaminio il copione è stato rispettato. Emilio Fidanzio sport@luedi.it
De Angelis accusa “NON SI PUÒ mandare un arbitro di Siracusa a dirigere una gara della Juve Stabia”. Questa l’accusa di Gianluca De Angelis, attaccante delle vespe, al termine del match con il Vico Equense. Il numero dieci gialloblù ha contestato la direzione dell’arbitro Gaetano Intagliata che, a suo avviso, avrebbe permesso ai difensori avversari di giocare in modo duro. L’attaccante ha dovuto fare i conti con la rude marcatura di Chiariello che, con le buone o con le cattive, è riuscito nell’intento di limitarlo e De Angelis ha protestato spesso. Al termine dei novanta minuti non le manda a dire, suscitando strani dubbi: “Io trovo che sia assurda questa designazione, un arbitro di Castellammare non andrà mai ad arbitrare un match di una squadra di vertice”.
Potenza vince in trasferta dopo 14 mesi: l’ultima a Lanciano
Riscritta la storia SEMBRA QUASI paradossale, ma è così: il Potenza di Capuano riscrive la storia dei colori rossoblù. E il successo esterno di Cava de’ Tirreni, oltre a impreziosire una classifica che continuava a relegare il Potenza (sia pure in condominio) all’ultimo posto, oltre a restituire convinzione dei propri mezzi ed entusiasmo, restituisce un pizzico di gloria agli annali rossoblù. Era il 14 settembre del 2008, a Lanciano, quando il gol di Cozzolino mandò in vantaggio i lucani, quello di Morante ristabilì la parità, il guizzo finale di Cammarota regalò un successo esterno. Era la prima partita di Gautieri in panchina, ma fu l’ultima volta recente in cui sulla schedina del Poetnza uscì un 2. Un secolo fa: 14 mesi di astinenza, nei quali i rossoblù hanno giocato lontano dal Viviani 21 volte, collezionando “la bellezza” di 5 pareggi. Per gli amanti della statistica con Juve Stabia, Marcianise, Sorrento (nella scorsa stagione), Spal e Taranto (nella corrente. Per il resto, 16 sconfitte di cui gli ultimi quattro in questa annata calcistica. Il gol di Vanacore, sia pure in condominio con la barriera cavese, diventa prezioso in ottica campionato e statistica, quindi, perchè
Cammarota e, a destra Cozzolino. I loro due gol resero il Potenza corsaro l’ultima volta prima di domenica. Era il 14 settembre 2008
interrompe un’astinenza che ha pochi uguali nella soria potentina. Per restare ai ricordi più recenti, solo il Potenza Fc del presidente Bardi riuscì in un’mpressa negativa tanto eclatante. Era il 17 marzo del 2002 quando una doppietta di Ludovisi consentì ai rossoblù di espugnare Altamura. Poi, nei due anni successivi, fi-
no a giugno 2004 (anno del fallimento) nessuna altra gemma in trasferta. Per fortuna, in quel periodo, c’era in città anche l’Asc Potenza (l’attuale società) che mieteva successi e vinceva il campionato, tornando in C2, proprio nella stagione della scomparsa dell’altra società. Ed ancora: il 14 giugno 1992 a Lamezia, grazie alle reti di Baglie-
ri e Crucitti, il Potenza espugnò il D’Ippolito, spalancandosi le porte alla promozione in C1. Ma dopo di allora ci fu un altro periodo di buio. Per l’esattezza, da quel giugno al 19 settembre del 1993, quando sul campo neutro di Battipaglia, i leoni rossoblù con il gol di Garzieri, batterono l’Ischia. Passarono 15 mesi, perchè, nel frattempo, nella stagione di C1
1992-93, il ruolino di marcia del Potenza in esterna fu disastroso: zero vittorie, sei pareggi e undici sconfitte. Infine, per tornare ai giorni nostri, nell’era Postiglione, la prima di C1, ci furono due vittorie in esterna: nella prima e nell’ultima trasferta dell’anno, rispettivamente a Sorrento (1-0 gol di Delgado) e a Perugia (1-0, De Cesare). La speranza è che in questa stagione Capuano sappia fare meglio, anche perchè ha un indubbio vantaggio morale che è rappresentato dall’altro exploit esterno di questi tempi: quello di Coppa a Verona che ha consentito ai rossoblù, non solo di vincere al Bentegodi, ma di farlo anche una delle due uniche squadre in Italia che non hanno ancora perso una partita (l’altra è il Novara). Al di là della logica dei numeri, comunque, è anche questione di atteggiamento mentale. Finalmente la gara di Cava, come d’altronde quella di Taranto o quella di Reggio Emilia, hanno messo in evidenza un processo di crescita notevole del Potenza brutto e arruffone delle passate uscite in trasferta. Il segnale lanciato, al di là del risultato statistico, è certamente un buon auspicio per la risalita in classifica. Alfonso Pecoraro
La preparazione tattica di Capuano fondamentale per il successo di Cava
Lo stratega è stato perfetto Gran merito anche alla crescente condizione atletica del gruppo HA FUNZIONATO tutto, finalmente. Dall’applicazione del fuorigioco alle ripartenze, dal pressing ragionato alla fase difensiva. Eziolino Capuano, commentando il successo di Cava, ha parlato della sua “interpretazione tattica meglio riuscita”. Non possiamo dargli torto, perchè il Potenza che ha espugnato il Simonetta Lamberti lo ha fatto ottimizzando le sue caratteristiche strutturali e l’idea di calcio che il tecnico sta riuscendo a trasmettere. Questa squadra è davvero la sua, molto più di quella vista all’opera nelle prime giornate. TEMPO PERSO La trasferta metelliana ha rafforzato una convinzione: nell’interregno di Monaco, sul campo,si è perso un mese di lavoro. Col senno di poi - che resta opinabile crediamo che in cinque partite Capuano avrebbe potuto raccogliere qualcosa in più dell’unico punto conquistato dall’ex allenatore dell’Anco-
na. Leultime prestazionihanno chiarito che il problema non erano le idee del tecnico salernitano, ma la presenza di giocatori inadatti (o svogliati) nell’applicarle. Ilcredo tattico di Capuano può solo valorizzare l’assetto attuale del Potenza. Dopo aver superato l’ansia dei due salvataggi sulla linea nel primo tempo (bravi Lucenti e Cardinale), i rossoblu domenica hanno interpretato alla perfezione un copione tutt’altro che improvvisato. Se l’abilità a difendersi con tanti elementi dietro la linea del pallone l’avevamo già riscontrata, va sottolineato come adesso il Potenza sia una squadra capace di ripartire con lucidità ribaltando il fronte con soli tre o quattro passaggi. E’una dote utile soprattutto fuori casa: da Taranto passando per Reggio Emilia, Verona e Cava - la squadra di Capuano è arrivata più volte davanti alla porta avversaria, concretizzando con percen-
tuali incoraggianti. Rivedendoli, non appaionocasuali nè i gol di Polani a Taranto e Verona nè quello di Lucenti a Reggio. Al di là della punizione fortunata di Vanacore, buonissime trame hanno consentito alla coppia d’attacco rossoblu di generare pericoli ogni qual volta si riusciva ad arrivare negli ultimi trenta metri. Dal colpo di testa di Polaninel primotempoall’assist dell’ex cosentino per De Cesare nella ripresa, entrambi episodi in cui il portiere di casa Russo è stato bravissimo. Nelle ultime quattro trasferte il Potenza è passato in questo modo sempre in vantaggio. Non succedeva da secoli. Se questo cinismo verrà abbinato a una certa continuità nel non subire gol, ecco che il giocattolo inizierebbe a funzionare come il tecnico sogna. MUSCOLI EFIATOAltro fattore non dapoco: giocando tre partite in otto giorni il Potenza ha sempre corso. Nono-
stante il turn-over limitato al minimo sindacale dalle assenze. Merito al lavoro del prof. Santarsiero, a cui Capuano ha concesso grande fiducia per raggiungere obiettivi importanti. Il Lucenti cadaverico di inizio stagione adesso è un esterno di qualità che galoppa per novanta minuti. Ciò che è sempre stato in carriera. Ma il lavoro premia anche sui giovani: in mezzo al campo, a Cava, Antonino Profeta ha giocato una partita sontuosa. Rispetto a qualche settimana fa ha riconquistato quella esplosività nelle gambe che gli consente di far la differenza arrivando prima sulla sfera in quasi tutti i contrasti. Alla ripresa della preparazione fissata per oggi si tirerà anche un sospiro si sollievo: quella di De Simone pare solo una botta, perderlo sarebbe stato un brutto colpo per come sta giocando. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it
Bacchi contrasta De Cesare a Cava
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Sport 37
Martedì 17 novembre 2009
Martedì 17 novembre 2009
TOP 11
L’exploit col Cassino condiziona i voti dei migliori
Siracusa a mani basse DUE TAVOLI DA gioco. Due mani di carte; due poker serviti spietatamente al cospetto di avversari sprovveduti. Si rimette in carreggiata il Siracusa, che dopo la caduta di Scafati della scorsa settimana, si rialza in fretta e furia con un balzo felino. Quattro reti al malcapitato Cassino, letteralmente intimorito dalla maiuscola prestazione di Pagani e soci. In questo modo la compagine siciliana scavalca in classifica i laziali e si appropria dell'ultima piazza utile della griglia playoff. Stefano Pagani, veterano di tante battaglie ne piazza due, Dal Rio si fa perdonare del precedente errore non fallendo il colpo dagli undici metri, chiude il conto Dalì che entra nella ripresa e piazza il quarto asso sul tavolo. Notte fonda per il Cassino, il conto da pagare è lo scalo dalla quinta alla settima posizione. Già, perché in mezzo ai poker (l'altro giocatore d'azzardo è il Noicattaro) c'è il tris del Brindisi sul campo della Vibonese: di Fiore e Moscelli le puntate vincenti. C'è dunque l'altro poker di giornata. Carella brinda al suo undici carismatico e si coccola la miucola prestazione del giovane difensore Lorusso: due reti che sbloccano il match e tanta personalità al servizio della squadra. In mediana, poi, s'è distinto il coetaneo Luca Piano, una rete anche per lui. Ottimo colpo, inoltre, per il Barletta. La compagine pugliese benedice il sigillo di Infantino
che affossa il Gela e riconsegna lo scettro del girone al Catanzaro. È una bella lotta invece per il posto in difesa dei pali. Munao del Vico Equense ha evitato una
nuova sconfitta nel derby con la Juve Stabia, Siringo del Siracusa s'è uniformato all'ottima prestazione collettiva; tuttavia è Careri del Melfi a salire in cattedra: interventi prodigiosi a protezione del buon pari
sul difficile campo della Cisco Roma. In difesa comanda Lorusso, al suo fianco per le vie centrali spunta Iodice del Siracusa. A destra ci va il suo compagno di squadra Nigro mentre sull'out opposto si fa apprezzare Legittimo del Barletta. Sulla linea del centrocampo torna a fare faville sulla destra Adriano Fiore, per lui anche la rete che sblocca il risultato (la terza in campionato). Per le vie centrali si rivede Lewandowski: il suo sinistro disegna traiettorie magiche da calcio piazzato ed in tema di costruzione è sempre tra i più lucidi. Al suo fianco si impone il giovane Piano del Noicattaro, anche lui protagonista nella quaterna che ha steso l'Aversa Normanna. Completa il reparto Pietro Zotti: il trequartista non ha timbrato il cartellino ma s'è comunque distinto con le sue giocate di fino. New entry sul fronte offensivo. L'esperto Fabio Moscelli firma la sua quinta rete in campionato e, di fatto, consegna nelle mani del tecnico Silva la preziosa vittoria sul campo della Vibonese. A supporto della punta del Brindisi spunta Pagani del Siracusa: due reti per lui nel poker contro il Cassino. Da segnalare l'ennesima rete di Longoni del Catanzaro ed il ritorno al gol di Arcamone. Per loro solo un posto in panca. Andrea Buonaiuto
La crisi: l’Aversa e mister Sergio
Bonus e alibi scaduti: serve vincere AVERSA. Due punti nelle ultime cinque gare. Pochi, troppo pochi. Anche per una squadra che deve salvarsi. Soprattutto se, nelle uniche due occasioni in cui ha vinto, lo ha fatto senza convincere. La disfatta di Noicattaro (4-2) apre ufficialmente la crisi dell'Aversa. In casa, la formazione campana non ha mai vinto (cinque pareggi ed una sconfitta) mentre in trasferta è reduce da tre scivoloni consecutivi dopo quattro risultati utili ottenuti contro Isola Liri, Melfi, Scafatese e Monopoli. Laziali e pugliesi hanno lasciato i tre punti all'avversario nel loro momento peggiore: i primi hanno cominciato la stagione con sei ko di fila, i secondi hanno raccolto tre punti
nelle ultime nove partite. Ecco perché patron Spezzaferri comincia a preoccuparsi ed i tifosi a rumoreggiare, aspettando quella vittoria interna che manca ormai da sei mesi. Troppi, anche perché nessuno si aspettava di rivivere la partenza ad handicap della passata stagione, quando la società provò a dare la scossa presentando il conto altecnico Renato Cioffi ed ingaggiando al suo posto Raffaele Sergio. Pieni poteri all'allenatore, il quale ha dettato le linee guida di un mercato che ha rivoltato come un calzino l'organico dell'Aversa Normanna. Quella stessa rosa che non sembra più garbare allo stesso Sergio, il demiurgo di una squadra incapace
di svoltare. Dopo una salvezza ottenuta con il coltello fra i denti, era lecito aspettarsi di più. Invece, quella media di un punto a partita non sembra sufficiente per garantire un campionato dignitoso ad una società che, per la Normanna, non ha risparmiato importanti investimenti salvo ritrovarsi, al secondo anno di professionismo, con un attacco che non gira come dovrebbe (13 gol fatti) ed una difesa facilmente perforabile (17 reti subite). L'ambiente invoca la testa del tecnico, consapevole che il girone di Seconda divisione è tutt'altro che trascendentale. Lo dimostra il fatto che sono ben poche le squadre che viaggiano a velocità di crociera. Tuttavia,
Il personaggio: Lorusso (Noicattaro)
«Può essere il nuovo Ranocchia» NOICATTARO. Da domenica sera, i suoi amici lo chiamano “il difensore con il vizio del gol”. Segnare una doppietta non capita spesso agli attaccanti, figuriamoci a chi i gol li deve evitare. Contro l'Aversa, Benedetto Lorusso ha fatto di più. In due circostanze, ha corretto in porta altrettanti calci d'angolo di Zotti. Due colpi di testa che hanno contribuito a regalare alla sua squadra la seconda vittoria interna consecutiva. Il più contento di tutti è stato forse Angelo Carella, l'allenatore di un Noicattaro al settimo risultato utile consecutivo che in poche settimane si è portato dall'ultima posizione ai margini della salvezza. Carella se la ride, e non solo per una classifica che comincia a sorridere. “Benny è una mia scommessa” le prime parole del tecnico quando gli si chiede di questo diciannovenne. “Lo portai al Bari quando aveva 6 anni e giocava in una scuola calcio di San Paolo” racconta Carella, talent scout di provata esperienza tornato in panchina la scorsa estate. Nel Bari, Lorusso è nato e cresciuto. Ha fatto tutta la trafila del settore giovanile, fino ad arrivare alla Primavera. La prima squadra è rimasta un miraggio, e fortuna che la scorsa estate Carella si è ricordato di quel giovanotto di belle speranze. “Quando il ds Giorgio Perinetti l'ha ceduto al Noicattaro, mi sono permesso di fare una scommessa con il Bari: dissi loro che Benny sarebbe diventato un calciatore ve-
ro, e che presto avrebbero sentito parlare di lui”. Parole profetiche, al di là della doppietta di domenica. “E' un difensore centrale affidabile nonostante sia un classe '90” spiega il tecnico dei nojani, “anche se fisicamente deve ancora strutturarsi. Mi ricorda un po' Ranocchia: deve lavorare molto per irrobustirsi, perché le qualità certamente non gli mancano”. E Benny,cosadice? “E' stata un'emozione grandissima”commenta questo giovane che non nega di avere “un rapporto forte”con un allenatore che lo conosce meglio di tutti. Non deve essere stato facile, per lui, l'impatto con la prima squadra, visti i risultati iniziali del Noicattaro. “Siamo stati bravi a restare uniti e a venirne fuori, non ci siamo mai scoraggiati” dice Lorusso, che non ha potuto fare a meno di avvertire la differenza frauna prima squadraed unsettore giovanile: “Ci sono più responsabilità ma è anche stimolante giocare con gente più grande dalla quale hai tanto da imparare” ammette Benny, centrale difensivo che si ispira a Nesta con due sogni nel cassetto: “Mi piacerebbe tornare al Bari da protagonista, e successivamente arrivare a giocare in un grande club. L'ambizione non gli manca, neanche l'umiltà: “Domenica non avrei dovuto giocare, alla fine ho sostituito un compagno infortunato e mi sono fatto trovare pronto”. Le dediche come titoli di coda: “Alla mia famiglia e a Katia, la mia ragazza”.
c'è chi sta riemergendo con forza dalle sabbie mobili. E' il caso di Isola Liri e Noicattaro, che in poche settimane hanno ridotto rispettivamente a quattro e a due i punti di svantaggio rispetto alla formazione campana. Restarsene tranquilli ed aggrapparsi agli alibi più svariati (gli arbitraggi avversi e le assenze quelli più gettonati) rischia di non migliorare affatto una situazione che, al contrario, rischia di precipitare. Lo stesso Sergio sembra abbia esaurito il credito concessogli dalla piazza dopo che fece da traghettarore nel campionato di D, vinto in rimonta sulla Scafatese. Il presidente temporeggia. Adesso tocca a giocatori e tecnico.
Qualche problema per Raffaele Sergio
GELA-CATANZARO, CHE MATCH
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38 Sport
Il punto girone H Perde l’imbattibilità esterna la squadra biancazzurra di Giusto
In coda Ostuni e Turris rialzano la testa FERMENTO in coda alla graduatoria. Ostuni e Turris alzano la testa, ma le grandi non mollano. Al Matera, in casa della capolista, non riesce il colpaccio della scorsa stagione e perde l'imbattibilità esterna. Primo pari casalingo per l'Ischia. Sempre più in crisi il Pomigliano. Sempre più su il Pianura. Questi, in estrema sintesi, i fatti salienti della tredicesima giornata del girone H della serie D che ha fatto registrare sei vittorie e tre pareggi. Per la prima volta nessuna squadra ha vinto in campo esterno. I gol sono stati 18, di cui 14 messi a segno dalle squadre che hanno giocato in casa e solo 4 da quelle che hanno viaggiato. Nella tredicesima della scorsa stagione le vittorie furono quattro, di cui due in trasferta e i gol 24. Ad incrementare il numero delle reti della tredicesima giornata del campionato 2008/09 fu il 6 a 2 con cui il Pomigliano vinse in trasferta contro la Nocerina. Complessivamente, nelle
117 partite sinora giocate, le vittorie sono state 81 (36 in trasferta), contro le 81 della stagione scorsa (32 fuori casa). Nel campionato 2008/09, in tredici giornate, furono realizzati 311 gol, contro i 302 di quest'anno. Il Pianura ha conquistato la settima vittoria consecutiva e si è attestato in terza posizione, scavalcando la Casertana che si è fermata a Torre del Greco contro una Turris che non vinceva dalla quarta giornata. Sempre più incerto il duello tra la capolista Sant'Antonio Abate e la sua vice Neapolis. In particolare, la formazione di Mugnano ha ottenuto il nono risultato utile di seguito (6 vittorie e 3 pareggi). Prima vittoria casalinga dell'Ostuni a spese di un Pomigliano sempre più in difficoltà. La compagine campana, tra l'altro, è una delle tre squadre che non hanno mai vinto tra le mura amiche. Le altre due sono Pisticci e Fasano. L'Ischia, sempre in difficoltà al “Mazzela”, ha conquistato il primo pareggio interno, ma
la zona playout è sempre vicinissima. Rispetto alla passata stagione, il Sant'Antonio Abate ha totalizzato ben 21 punti in più. Saldi decisamente negativi per Fasano e Pomigliano, rispettivamente, con -16 e -15. Tra le lucane, prezioso pareggio esterno del Pisticci che non vince dalla quinta giornata. I pisticcesi hanno conquistato soltanto due punti nelle ultime otto partite. Un po' “amaro”, invece, il pareggio casalingo del Francavilla ottenuto contro la penultima della classe. Seconda sconfitta consecutiva del Matera che ha perso anche l'imbattibilità esterna. In buona sostanza, i materni hanno conquistato sinora gli stessi punti della passata stagione, 19, frutto di cinque vittorie e quattro pareggi. Il Matera, lo scorso anno, su sette partite fuori casa, ottenne tre vittorie e un pareggio, quest'anno, invece, su sei gare esterne, ha totalizzato quattro vittorie e un pareggio. Adolfo Sarra
Per Mazzoleni sono attese almeno 2 giornate di squalifica. E’ tempo di mercato
«Matera, trova gli equilibri» Martone, tra i migliori a Sant’Antonio, sprona squadra e ambiente «Il Matera è vivo». Parole e musica di Savino Martone. Uno di quelli che non si arrende mai e che è stato tra i migliori in campo a Sant’Antonio Abate, come hanno confermato le immagini della gara vista in televisione il giorno dopo. Primo tempoafianco diBartolicome centrale e poi in mezzo al campo dopo l’espulsione di Mazzoleni. Proprio l’episodio che ha visto protagonista l’esperto centrocampista di Lecco è quello che tiene banco. Era già in diffida ed ha rimediato il rossoper unaparola ditroppo profferata nei confronti dell’arbitro che ormai era già lontano. Saranno due nel migliore dei casi le giornate di squalifica che Mazzoleni rimedierà dal giudice sportivo domani, ma non è da escludere che possa andare anche peggio perchè la frase irriguardosa è solitamente punita con due giornate e poi c’è il turno per somma d’ammonizione. E’ la seconda volta che accade, perchè in Coppa Italia è già scappato un altro epiteto a Mazzoleni e sono arrivate due giornate. Bitonto in casa, a Grottaglie e poi con il Neapolis. Un trittico di gare importanti e decisivo per una squadra che ancora non ha trovato gli equilibri giusti, come conferma anche Martone. «Credo che ancora non siano stati trovati i giusti equilibri e non solo a centrocampo. Ce la possiamo giocare e il nostro obiettivo e questo. Per noi no0n cambia
Caro Pino... Ora servono strambate nette
Martone in azione a Sant’Antonio (foto.fcmatera.it)
nulla. Certo, c’è tanta rabbia perchè non meritavamo di perdere a Sant’Antonio, ma avevamo qualche problema che tutti sanno in termini di defezioni. Sono convinto che a parità numerica la gara non l’avremmo persa ma vinta. Invece, eccoci con un pugno di mosche in mano e tanta rabbia. In questo momento tocca a noi esperti tenere il timone e personalmente ho sempre giocato a livelli di vertice e posso assicurare che una squadra come la nostra che giuoca palla a terra non può restare a lungo in queste sabbie mobili. Certo, abbiamo dei problemi
ma lavoreremo per sistemarli». Pronto a prendere in mano il centrocampo a cui il tecnico Giusto affiderà senza ombra di dubbio le chiavi. «Quando sono stato chiamato in causa penso di aver risposto bene. Dire che ho una maglia sicura è esagerato, perchè quella si guadagna in allenamento con l’impegno. Sono soddisfatto della prestazionea Sant’Antonio Abate ed ho ricevuto i complimenti anche dal tecnico Di Mola. Sia in difesa che a centrocampo ho giocato una quantità esagerata di palloni, però nonè servito anulla. Perchè commettiamo ancora
troppi errori». Un pareggio avrebbe fatto morale e classifica, ma soprattutto poteva tenere basso il Sant’Antonio. «Eravamo a tre punti dalla zona play off e non è cambiato nulla. Certo, il Sant’Antonio poteva restare nel gruppo ma noi non ci abbattiamo e chiedo anche all’ambiente di non considerare tutto perduto. Anzi, noi guardiamo al primo posto perchè siamo coscienti di avere un petenziale che può fare risultato ovunque e con chiunque. La mentalità deve essere questa. Alle porte c’è un trittico di gare fondamentali, dalle quali è lecito attendersi il
massimo e poi c’è il mercato. Al quale il Matera guarda con grande interesse per poter piazzare quei colpi che gli consentirebbero di non patire più le emergenze come quelle di domenica scorsa. Quindi ripartire dai recuperi di Logrieco, Catalano, Conte e Martinelli. Se ci sono problemi da risolvere per fortuna qualche luce a Sant’Antonio ha brillato. Il riferimento è a Carretta, sacrificato per esigenze tattiche dopo l’espulsione di Mazzoleni. Ovvero il problema di adesso. E già da oggi potrebbero esserci novità. Renato Carpentieri
Resta il rammarico per aver perso un’occasione per distanziare le inseguitrici
Il Francavilla mantiene la posizione FRANCAVILLA – Il Francavilla di mister Ranko Lazic, esce dallo scontro con gli omonimi del Francavilla Fontana, con un pareggio a reti inviolate. Il derby appulo-lucano quindi, come scritto in settimana, si è rivelato difficile per la squadra del presidente Franco Cupparo. Infatti, così è stato, con in campo un Francavilla Fontana, battagliero sin dalle prime battute, che ha dimostrato di non meritare i bassi fondi della classifica. In campo, si sono viste due squadre abbastanza nervose, che hanno giocato senza badare molto a non prenderle. E’ così è stato, un derby, inspiegabilmente nervoso, soprattutto in casa sinnica, che alla fine ha pagato a caro prezzo, perché i due gioielli d’attacco Chisena e Del Prete, per squalifica, salteranno
la difficile trasferta di Benevento in casa del Forza e Coraggio, in programma domenica prossima. Il fantasista Chisena, sarà squalificato per un cartellino rosso, in seguito a delle ripetute proteste con il guardalinee, reo di averli fischiato un fuorigioco dubbio. Per Del Prete invece, con il cartellino giallo, scatterà la squalifica per accumulo di ammonizioni. Due assenza davvero pesanti, che il tecnico serbo, cercherà di colmare con gli elementi presenti nella rosa. Il Francavilla comunque, nonostante il pareggio, conserva la quinta posizione in classifica, in piena zona play off. Questo, grazie anche ai passi falsi delle dirette concorrenti. Ma adesso, archiviato questo pareggio, bisogna pensare al prossimo
impegno, sul difficile campo beneventano del Forza e Coraggio. Una gara, che vedrà l’undici di mister Ranko Lazic, orfana di Chisena, Del Prete e Scavone, quest’ultimo non ancora pienamente recuperato dal risentimento muscolare, procuratosi nel derby vittorioso contro il Pisticci, di quindici giorni fa. In settimana quindi, la squadra dovrà sudare più del dovuto negli allenamenti, per colmare le defezioni. Al rientro invece, il centrocampista Manco, fuori nella sfida interna contro il Francavilla Fontana per squalifica e il terzino difensivo Tarantino, rimasto a riposo, perché a letto con la febbre. Da valutare poi, le condizioni dell’attaccante La Neve. Insomma, in casa Francavilla sarà una settimana intensa di lavoro. Claudio Sole
La formazione del Francavilla
Caro Pino ti scrivo...così mi confronto un po’. Criticare Giusto ci può stare e fa parte della democrazia delle opinioni, ma metterlo in discussione è un’altra cosa. E’ maturo il tempo per le stambate che devono sostituire le s...ciocchezze (ma la rima suggeriva altra parola) commesse in sede di allestimento della squadra. Ora le idee sono chiare e siccome, caro Pino, la pelle in gioco è quella tua è giusto non guardare in faccia nessuno e raddrizzare la prua della barca biancazzurra che ha bisogno di trovare i giusti equilibri. C’è da buttare via della zavorra e puntellare qualche vela che ancora non è spiegata come vorrebbero società e tifosi. Ma l’esperienza e la capacità di gestire questi momenti non ti manca. Caro Pino, le tante delusioni rimediate da questa piazza calcistica la fanno abbattere ai primi ostacoli ma nulla è perduto. E sai bene che ciò che due gare hanno leso può essere invertito da risultati e rinforzi mirati. r.carpentieri@luedi.it
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Sport 39
Martedì 17 novembre 2009
Martedì 17 novembre 2009
D Grande gesto di sensibilità da parte di società e tifosi a Ischia
Pisticci,omaggio al dramma Lupacchio si sblocca fuori casa. Il Pisticci torna dall’Isola d’Ischia con un punto che fa morale ma anche classifica. Gialloble di Antonio Valente a doppia cifra, infatti hanno raggiunto quota dieci in classifica. Ma il Pisticci, inteso come società e tifosi, si sono fatti apprezzare anche dal punto di vista umano e sociale. Infatti, oltre allo striscione dei tifosi “il nostro abbraccio per il vostro popolo...Pisticci è con voi” che campeggiava sul settore riservato alla tifoseria ospite al Mazzella di Ischia Porto, è stato consegnato dal diesse Giosa un gagliardetto del Pisticci per la famiglia della piccola Anna splendido di tifoseria e società. Entrambe, hanno prestato molta attenzione al dramma verificatosi a Casamicciola martedì scorso quando per le forti piogge c’è stato uno smottamento che ha prodotto una vittima. «Noi siamo un popolo martoriato dalle catastrofi naturali. Purtroppo questi problemi li conosciamo molto bene. Usare lo sport per solidarizzare è un gesto che ti viene dal cuore e
Lo striscione dei pisticcesi a Ischia e il gagliardetto donato
dall'esperienza che hai vissuto. Da padre, posso-ha affermato il tecnico, Antonio Valente- essere soltanto vicino ai genitori che hanno perso la loro bambina». Molto proba-
bilmente tra le due tifoserie, che hanno in comune anche i colori sociali, al ritorno sarà celebrato il gemellaggio e questo non può che rendere ancora più forte il messag-
gio che deve giungere grazie al calcio a tutto ciò che riguarda l’aspetto sociale che accompagna gli incontri. Chiaramente il “Dio-risultato” è qualcosa che spesso porta a
gesti inconsulti, ma per fortuna ci sono pagine importanti come quella scritta da Pisticci e Ischia al Mazzella. Giusto anche il risultato. Cosa che fa uscire da un tunnel la squadra di Antonio Valente. «Vorrei precisare che Prima della rete di Sergi, l'Ischia non ci aveva mai messo in difficoltà. Anzi, eravamo stati noi a creare alcune buone opportunità per passare in vantaggio. In seguito al nostro pareggio aggiunge Antonio Valente - ritengo che abbiamo anche legittimato il risultato, avendo sfiorato almeno tre volte la marcatura del raddoppio. Ma non sarebbe stato giusto nei confronti dell'Ischia. Alla luce delle occasioni avute dalle due squadre, il risultato di parità è abbastanza giusto. Diciam,o che consente ad entrambi di poter lavorare con maggiore serenità». Per il Pisticci inizia una settimana importante che porta alla gara con l’Ostuni, ovvero scontro diretto tra squadre che lottano per la salvezza e vale doppio. r.carpentieri@luedi.it
Eccellenza Domenica nera pure per l’Oppido Promozione La squadra di Vignati fa il vuoto
Real Tolve frena la Fortis Moliterno ingrana la quarta e il Valdiano ne approfitta e distanzia le inseguitrici IL RUGGIERO Valdiano ha posticipato soltanto di qualche giorno lo scossone “inferto” alle zone nobili della graduatoria di Eccellenza. Infatti, il team di Masullo ha acquisito lo scettro del massimo campionato lucano domenica scorsa, e non nel recupero infrasettimanale di mercoledì al cospetto dell'Avigliano (salernitani ko). Il decimo turno del campionato di Eccellenza ha “parlato” poco lucano ai vertici della classifica (Atella Monticchio sconfitta e pari per l'Angelo Cristofaro Oppido) e molto campano (affermazione del Ruggiero Valdiano ed “X” per il Ricigliano, che, però, è in crisi di risultati). Partiamo proprio dall'elite della “serie A” di casa nostra. Il Ruggiero Valdiano si è appropriato della leadership infliggendo il terzo stop esterno all'Atella Monticchio che, comunque, veleggia nei piani alti della graduatoria. A ruota, insegue il duetto formato dal Ricigliano e dalla Fortis Murgia. L'undici campano si è fatto raggiungere in parità dal Viggiano e, soprattutto, dal solito guizzo di Campisano. Il Ricigliano è in crisi nera di risultati. Il Fortis Murgia di mister Squicciarini, invece, non ha assaltato il fortino del Real Tolve che, oltre ad aver collezionato il primo pari esterno stagionale (dopo tre successi ed una sconfitta), ha trovato anche il suo nuovo allenatore: si tratta di Principio Caprioli. E' stata una domenica no anche per l'Angelo Cristofaro Oppido, che ha rischiato di perdere il derby in casa del Genzano Banzi. In doppio svantaggio, la compagine di Manniello ha reagito, impattando la contesa con Ciardiello ed un autogol. Contro le “cenerentole” Ferrandina ed Irsinese non potevano che far bene sia la Vultur Rionero che l'Avigliano. I granata, in trasferta, hanno vinto soltanto contro le ultime due della classe, perdendo i restanti tre incontri. Murese alla terza vittoria domiciliare di fila, in rimonta ed a spese del Policoro. Ha finalmente sorriso lontano da casa il Picer-
Ricigliano perde colpi E' IN PIENA crisi di risultati il Ricigliano di mister Dente. La compagine campana, che ha dominato il campionato di Eccellenza fino a qualche domenica fa, ha raccolto la miseria di due punti nelle ultime tre partite. Il magro bottino è stato conquistato all'indomani del successo “d'ufficio” ottenuto a spese del fanalino di coda, Ferrandina. Da allora, il Ricigliano non si è più ripreso e non ha visto nemmeno l'ombra di un successo. Domenica scorsa, poi, ci si è messo di mezzo il capocannoniere dell'Eccellenza lucana, Campisano che, grazie al suo ottavo centro stagionale, ha condannato al pari l'ex capolista del torneo. Apriamo una parentesi su questo talentuoso atleta del Viggiano. Dopo essere stato un grandissimo bomber in Promozione nella passata stagione, ecco vederlo protagonista anche in Eccellenza. Campisano, comunque, all'età di diciannove anni si era già messo in mostra nel massimo campionato regionale, siglando sei reti con la maglia dell'Abriola. (do.pa.)
no contro il Borussia Pleiade (non lo faceva dallo scorso febbraio). I NUMERI Turno di campionato in cui hanno prevalso i segni “1” ed “X”. Venticinque gol messi a segno in questa decima giornata (225 marcature in totale in campionato), di cui 15 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 10, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 3 successi interni, 2 vittorie esterne e 3 pareggi. Il migliore attacco del campionato lo detiene l'Atella Monticchio (22 reti), il peggiore è quello del Ferrandina (1 rete). La migliore difesa è quel-
la del Ricigliano (3 reti subite), mentre è del Ferrandina (50 reti subite) la retroguardia più perforata. Classifica marcatori: Campisano (Viggiano): 8 reti; Salamone (Ruggiero Valdiano, 1): 7 reti; Frazzica (Fortis Murgia), Dutra (Murese), Montenegro (Real Tolve), Rinaldi (Atella Monticchio), Petilli (Ruggiero Valdiano): 5 reti; Salbini (Avigliano, 1), Gatti (Policoro), Avallone (Ricigliano), Frabetti (Borussia Pleiade), Impagliazzo (Genzano Banzi), Vigliucci (Genzano Banzi, 1), Di Brizzi (Ruggiero Valdiano): 4 reti. Donato Pavese
BYE, BYE! IL Moliterno ha salutato tutti, ha innestato la quinta (cinque sono state le realizzazioni rifilate al Montescaglioso domenica scorsa) e si è dato alla fuga nel campionato di Promozione. La squadra di Vignati ha fatto il vuoto in graduatoria ed, ora, potrebbe non essere così semplice colmare il gap per le inseguitrici. Perché le quattro rivali più accreditate (Miglionico, Pietragalla, Bar La Notte Pignola e Grottole) hanno totalizzato altrettanti punti nell'ultima giornata calcistica: la miseria di un punticino a testa. Davvero pochini se si vuol impensierire questo Moliterno capolista. La regina del torneo regionale cadetto ha reagito con veemenza allo “schiaffone” iniziale ricevuto dal Montescaglioso (Cifarelli), mettendo a segno un pokerissimo con Molletta (doppietta), Petrocelli, Savone e Genovese L. Le antagoniste del Moliterno hanno tutte pareggiato. Nello scontro-clou di giornata, Grottole e Pietragalla hanno chiuso la loro sfida a reti inviolate. Si sono visti i gol e non sono mancate le polemiche nell'incontro tra il Balvano ed il Bar La Notte Pignola: a Cilibrizzi ha risposto nel finale Santangelo per la compagine di Tramutola. Neanche al Miglionico è riuscita “l'impresa” di portare a casa i tre punti in questo turno calcistico. Anzi, a Bella, il solito Ricigliano ha spaventato, e non poco, i ragazzi di Paterino che, comunque, hanno strappato un prezioso pareggio, preservando la piazza d'onore. Se le big, a parte il Moliterno, hanno balbettato, non si è registrata nessuna conferma fuori dalla zona play-off. La Santarcangiolese, infatti, è caduta a domicilio per mano del Rotondella, dopo l'ottima cura Chiappetta. Evidentemente stavolta non è bastata. Il Real Irsina è stato piegato di misura dal Pescopagano, mentre il Varisius Matera ha dato un dispiacere al Lagopesole, condannandolo ad occupare la terzultima piazza della classifica. La Soccer Lagonegro, come era
La Santarcangiolese frena ERA DALLA stagione 1989/1990 (vent'anni fa) che non si vedeva primeggiare, in solitudine, il Moliterno in testa alla classifica di un campionato regionale. In quell'epoca, poi, il glorioso Moliterno spiccò il volo verso la serie D (ex Interregionale). Ora, invece, l'attuale compagine allenata da mister Vignati punta dritto al campionato di Eccellenza. E ci sono tutte le premesse per fare l'ambito salto di categoria. Innanzitutto, le lunghezze di vantaggio sulle inseguitrici sono notevolmente aumentate a quattro dopo l'ultima domenica calcistica. Inoltre, il collettivo ha dato, finora, prova di forza e di compattezza. Nella “nostra vetrina” della decima giornata del torneo di Promozione, dobbiamo inserire anche il primo ko della Santarcangiolese con Chiappetta in panchina. Reduce da tre vittorie ed un pari, il team valdagrino è stato trafitto, a domicilio, dal Rotondella che, a sua volta, non vinceva in trasferta dal 26 aprile scorso (6-0 all'Invicta Burgentia).(do.pa.) prevedibile, ha abbattuto l'Atletico Scanzano. I NUMERI Turno di campionato in cui hanno prevalso i segni “1” ed “X”. Venti gol messi a segno in questa decima giornata (191 marcature in totale in campionato), di cui 12 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 8, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 3 successi interni, 2 vittorie esterne e 3 pareggi. Il migliore attacco del campionato è quello del Grottole (22 reti), il peggiore è quello dell'Atletico Scanzano (4 reti). Le migliori difese sono quelle del Moliterno e del Pietragalla (5
reti subite), mentre le peggiori sono quelle del Bella e dell'Atletico Scanzano (19 reti subite). Classifica marcatori: Lambertini (Miglionico): 7 reti; Ricigliano Mau. (Bella), Pietragalla L. (Pietragalla): 6 reti; Mastroianni A. (Soccer Lagonegro, 1), Buono (Grottole): 5 reti; Brancato (Bar La Notte Pignola), Bitetti (Grottole), Moramarco (Grottole), Savino (Real Irsina), Sabato (Lagopesole), Petrocelli (Moliterno), Molletta (Moliterno, 2), Ripa (Rotondella), Armaiuoli (Varisius Matera), Volpe (Varisius Matera): 4 reti. do.pa.
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40 Sport
BERRETTI nazionale girone G RISULTATI 8ª giorn.
ALLIEVI nazionali girone G
LA CLASSIFICA
Brindisi - Catania
1 - 1 Cosenza 18 Brindisi 15 Cosenza - Potenza 0 - 0 Siracusa 15 14 Gela - Monopoli 1 - 3 Potenza Noicattaro 13 Igea Virtus - Barletta 1 - 3 Monopoli *12 10 Noicattaro - Andria B. 0 - 1 Andria Bat Barletta 9 Siracusa - Vibonese 1 - 0 Catania* 8 8 Taranto - Catanzaro 2 - 0 Taranto Catanzaro 7 Vibonese 7 Gela* 7 Igea Virtus* 1 PROSSIMO TURNO: Andria Bat - Taranto; Barletta - Brindisi; Catania - Cosenza; Catanzaro - Siracusa; Monopoli - Igea Virtus; Potenza - Noicattaro; Vibonese Gela *una partita in meno
RISULTATI 8ª giorn.
GIOVANISSIMI nazionali gir. G
LA CLASSIFICA
Benevento - Sorrento
0 - 1 Frosinone 18 Napoli 16 Isola Liri - V. Equense 0 - 0 Salernitana 16 15 Napoli - Frosinone 1 - 1 Sorrento Nocerina 14 Nocerina - Juve Stabia 1 - 1 Cavese 14 10 Paganese - Aversa N. 0 - 2 Benevento Isola Liri 10 Potenza - Cavese 0 - 0 Juve Stabia 9 9 Salernitana - Cassino 4 - 1 Vico Equense Potenza 8 Aversa Normanna 4 Cassino 3 Paganese 3 PROSSIMO TURNO: Aversa Normanna - Potenza; Cassino - Paganese; Cavese - Benevento; Frosinone - Nocerina; Juve Stabia - Salernitana; Napoli - Isola Liri; Sorrento - Vico Equense
RISULTATI 8ª giorn.
LA CLASSIFICA
Cavese - Bari
1 - 1 Reggina Bari Palermo - Potenza 4 - 0 Cavese Cosenza-Manfredonia 2 - 3 Città di Palermo Catania Crotone - Foggia 4 - 1 Lecce Gallipoli - Salernitana 0 - 2 Salernitana Cosenza Lecce - Catania 1 - 0 Manfredonia Potenza Ha riposato: Reggina Gallipoli Crotone Foggia
19 17 15 15 13 13 11 8 7 6 4 4 3
PROSSIMO TURNO: Catania - Bari; Cosenza - Cavese; Foggia - Lecce; Manfredonia - Città di Palermo Reggina - Gallipoli; Salernitana - Crotone; Riposa: Potenza
JUNIORES nazionale girone M RISULTATI 10ª giorn.
LA CLASSIFICA
Fasano - Hinterreggio
1 - 2 Bitonto 27 Matera 23 Pisticci - Grottaglie 0 - 5 Virtus Casarano 22 16 Francavilla-F. Calcio 2 - 1 Francavilla Hinterreggio 15 Matera - Rossanese 2 - 0 Vigor Lamezia 15 13 Ostuni - Casarano 0 - 4 Calcio Fasano Grottaglie 13 Sambiase - Bitonto 0 - 1 Pisticci 12 9 Vigor L. - Rosarno 2 - 0 Rossanese Rosarno 9 Francavilla Calcio 8 Ha riposato: Castrovillari Sambiase 7 Ostuni 7 Castrovillari 6 PROSSIMO TURNO: Grottaglie - Francavilla; Bitonto - Vigor Lamezia; Francavilla Calcio - Fasano; Hinterreggio Ostuni; Rosarno - Castrovillari; Rossanese - Pisticci; Vitus Casarano - Sambiase; Riposa: Matera
CAMPIONATO BERRETTI - Il team di Volini esce indenne contro la capolista
Potenza,un ottimo punto Giuzio: “Un buon pareggio tra due grandi squadre” porta difesa da Tammone. La cronaca. Dopo una buona partenza i cosentini già al 10' impegnano il portiere ospite in una strepitosa parata su punizione dal limite di Piro. Cinque minuti più tardi la punizione viene battuta da Mar-
IL TABELLINO COSENZA POTENZA
0 0
COSENZA: Muto, Micieli, Mirabelli, Zanfini, Amico, Marchio, Martino, Sposato, Viscardi, Piro, Ruggieri. A disposizione: Perri, Longobucco, Filippo, Salandria, Prete, Angelico, Sommario. Allenatore: Petrucci. POTENZA: Tammone, Mirisola, Verde, Possidente, Lenzone, Notari, G. Cicia, Palladino, De Fina, Nappello, Sacco. A disposizione: Garofalo, Pucino, Bonanno, Ardolino, Nicastro, S. Cicia, Penta. Allenatore: Volini.
PIANE CRATI - Un altro punto e questa volta è un punto che conta molto. In casa della capolista il Potenza dimostra di avere, come dirà poi un dirigente potentino, le giuste credenziali per ambire a qualcosa di importante. L'undici di mister Volini tiene testa ad un Cosenza che gioca bene ma che non riesce a mandare il pallone oltre la linea dell
IL TABELLINO POTENZA CAVESE
0 0
POTENZA: Dolce, Parisi, Oliveto, Russo, Penta, Giosa, Doino, Russillo, Cerqua, Gerardi, Franco. A disposizione: Tammone, Angioletti, Li Ferreira, Lauria, La Banca, Urbano, Lamberti. Allenatore: De Stefano. CAVESE: Bracciante, Somma, Corduas, Sergio, Cassese, Schettino, Vanacore, Gioia, Cianciulli, Maresca, Onda. A disposizione: De Luca, Accardo, Aufiero, De Feo, I. Russo, S. Russo, Pellegrino. Allenatore: Gruttola. ARBITRO: Salvatore di Potenza.
MATERA ROSSANESE
4 0
PALERMO - Era una trasferta difficile quella contro il Palermo e in Sicilia la squadra di mister Di Pera ha cercato di limitare i danni. I rosanero di Golesano hanno giocato bene per tutti gli ottanta mnuti in cui
Di Pasquale (Potenza)
hanno segnato quattro gol, due per tempo. La gara si chiude, praticamente dopo dieci minuti perchè Al 6' D'Amico apre le danze e poi, al 10', l'attaccante Sparacello segna un gol bellissimo con un perfetto colpo di testa su cross dalla destra di Migliore. Nel resto della gara si mette in luce il portiere del Potenza che neutralizza diverse conclusioni dei baby rosanero. Il numero 1 potentino capitola nella ripresa al 9' su tiro di De Luca e alla mezz'ora su conclusione di Asta.
PICERNO - E' la teoria dei piccoli passi quella adottata dalla formazione di mister De Stefano che contro la Cavese, pur non disputando una gara non di altissima intensità, incamera un altro punto che serve a muovere, seppur di poco, la classifica. Sul sintetico di Picerno, davanti al pubblico amico, Russo e compagni giocano alla pari dei più quotati avversari che arrivano in Basilicata con un ottimo biglietto da visita; terzo posto con quattordici punti all'attivo. Il Potenza, che in classifica ha otto punti in meno dei ragazzi di mister Gruttola, non fa brutta figura e tiene testa ad un avversario che in settanta minuti non riesce a segnare. I portieri restano imbattuti e la gara si chiude con un scialbo zero a zero che il dirigente del Potenza, Polino, commenta così: “Ci accontentiamo di questo pareggio in attesa che, potendo schierare la formazione migliore, arrivino tempi migliori”. Si pensa al prossimo turno dove proprio contro l’Aversa Normanna, anche se in trasferta, potrebbe arrivare quelal vittoria tanto cercata. Il prossimo avversario del Potenza ha esattamente la metà dei punti del team di De Stefano. Basterà?
JUNIORES ML’FCMatera ritorna a vincere IL TABELLINO
IL TABELLINO
PALERMO: Lo Verde, Ferrante, Rizzo, Migliore, Alongi, Monteleone, D'Amico, Di Carlo, Sparacello, Bonuso, Giacomarro. A disposizione: Barcellona, Pellegrino, Gnoffo, Mesi, Asta, De Luca, Zammitti. Allenatore: Golesano. POTENZA: Di Pasquale, Caldararo, Foscolo, Costini, Lucia, Iannetta, Cioffredi, Varallo, Montano, Lancellotti, Pacella. A disposizione: Di Lucchio, Marino, Pasquariello, Di Cioccio, Oliveto, Corritore, Turturiello. Allenatore: Di Perna. ARBITRO: Vecchio di Palermo. MARCATORI: 6' pt D'Amico, 10' pt Sparacello, 9' st De Luca, 30' st Asta.
tempo si registra l'azione più clamorosa per i padroni di casa con Viscardi che in mischia ad un soffio dalla porta calcia malamente. Messo da parte il primo tempo, al 20' della ripresa il Potenza tenta di sorprendere il numero 1 lo-
Si muovono gli Allievi del Potenza
GIOVANISSIMI NAZ.Potenza,ancora ko
PALERMO POTENZA
tino ma Amico pur tentando non riesce ad arrivarci di testa. Al 26' Piro "spizzica" di testa per Viscardi che fallisce non centrando la porta. Il Potenza si fa vivo poco dopo, ma l'attento portiere Andrea Muto fa buona guardia. In chiusura di
2 0
MATERA: A. Cifarelli, Greco, Paternoster, D'Aria, Smaldone, Donnadio, Rubino, Volpe, L. Cifarelli, Cristofaro, Martemucci. A disposizione: D'Adamo, Galante, Pietracito, Moschetti, Maragno, Manieri, Leccese. Allenatore: Cellammare. ROSSANESE: Amato, Cosentino, Caruso, Terranova, Patera, Minutolo, Canotto, Sero, Manzi, Lavecchia, Calarota. A disposizione: Bisceglia, L. Sapia, G. Sapia, Maringolo, Dine, Brunetto, Savoia. Allenatore: Napolitano. MARCATORI: 22' pt Smaldone, 30' st Manieri.
MATERA - La Rossanese non ce la fa a superare l'ostico campo del Matera che fa proprio il primo tempo
pressando di più e rendendosi maggiormente pericoloso impensierendo il portiere ospite già al 1' con Luciano Cifarelli che colpisce di testa mandando la sfera sulla traversa. Successivamente è Martemucci a sbagliare il tiro servito da Cristofaro fino ad arrivare al gol con Tiziano Smaldone che riprende il tiro di Cifarelli finito sulla traversa su precedente calcio d'angolo di Cristofaro. La Rossanese invece in questa prima parte di gara non riesce mai ad arrivare in area materana lasciando il portiere locale del tutto inoperoso. Il secondo tempo è più vivace e inizia con due azioni sbagliate da parte degli ospiti. Al 2' Manzi sfiora il palo, seguito un minuto più tardi da Calarota il cui diagonale supera l'estremo difensore Cifarelli ma senza entrare in rete. I locali pur soffrendo un pò a centrocampo per la mancanza di tre pedine importanti al 30' riescono a raddoppiare le marcature con il neo entrato Manieri che liberatosi del proprio difensore spedisce il pallone a fil di palo dove il portiere non può arrivare. Vince dunque il Matera e ritorna a correre per il traguardo che ci si è posti ad inizio stagione.
Nappello (Potenza)
cale che effettua un'ottima parata su tiro di Sacco. Da questo momento in poi si assiste al forcing senza sosta del Cosenza che per ben tre volte colpisce la traversa con Viscardi mentre i potentini cercano di resistere agli attacchi di una squadra protesa fino all'ultimo nella vana ricerca del gol. Questo il commento del dirigente potentino Pasquale Giuzio, presente alla gara: “E' stata un'ottima partita giocata bene tra due delle tre formazioni più accreditate alla vittoria del campionato”.
JUNIORES MFrancavilla,il “derby”è tuo IL TABELLINO FRANCAVILLA 2 FRANCAVILLA CALCIO 1 FRANCAVILLA: D'Affuso, Stabile, Salamone, A. Bellusci, Fusco, Capalbo, Fanelli, Agrello, Suriano, Gesualdi, Castronuovo. A disposizione: R. Taccogna, Appella, Guida, Iorio, Pesce, G. Taccogna, Tricarico. Allenatore: Borneo. FRANCAVILLA CALCIO: Fumarola, D'Amone, Peluso, Del Zotti, Marrazza, Visconte, Mignano, Misuraca, Errico, De Pascalis, Schiavone. A disposizione: Guarino, Lonoce, Caramia, Gerunda, Degiorgio, Mauro, Delicarri. Allenatore: Del Vecchio. MARCATORI: 24' pt Suriano, 24' st (rig.) Marrazza, 34' st G. Taccogna. FRANCAVILLA SUL SINNI La compagine di mister Borneo supera non senza difficoltà un avversario, il Francavilla Calcio, che soprattutto nel primo tempo ha tentato in tutti i modi di ostacolare le iniziative dei locali. Infatti nella pri-
ma frazione di gioco le due squadre si sono equivalse creando e mancando numerose occasioni. Per i padroni di casa Fanelli, Antonello Bellusci e Gesualdi non sono riusciti a violare la porta avversaria mentre per il Francavilla Calcio a mancare la porta difesa dall'attento D'Affuso sono stati De Pascalis, Schiavone e Misuraca. Il risultato si sblocca al 24' con Aldo Suriano che concludendo una bella azione corale regala il momentaneo vantaggio ai suoi. Nel restante tempo non succede altro. Nel secondo tempo gli ospiti cercano da subito il pareggio ma la difesa capeggiata da Fusco riesce a fare buona guardia alle incursioni di De Pascali, Schiavone e Mignano. Al 24', però, dopo aver sfiorato il raddoppio con Taccogna, i ragazzi del Francavilla subiscono la rete del pareggio ad opera di Marrazza su calcio di rigore. A questo punto il team di Borneo si riorganizza tentando con veloci ripartenze di raggiungere il raddoppio e proprio in una di queste azioni di rimessa al 34'perviene al gol con Giuseppe Taccogna che infila il portiere Fumarola. A fine gara Giovanni Ferrara, ci ha detto: "Per noi è motivo di orgoglio e obiettivo caro al presidente Franco Cupparo far maturare i più giovani guardando con interesse al settore giovanile”.
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Sport 41
Martedì 17 novembre 2009
Martedì 17 novembre 2009
Nel derby contro l’Accademia, giornata di grazia per Martinelli&C.
La Don Bosco si scatena Condelli: “I 15 punti in classifica sono merito di tutti” IL TABELLINO PGS DON BOSCO ACCADEMIA
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PGS DON BOSCO: Pietrafesa, Casale, Zuddas, Martinelli, Lo Giudice, Sibillano, Gramaccia, Acierno, Mancusi II, Ger. Vaccaro, Tortorelli. A disposizione: Giov. Vaccaro, Mancusi I, Romaniello, Ascienzo, Licciardi, Cascini. All.: Condelli. ACCADEMIA CALCIO: Foscolo, Guerrieri, Santangelo, Bochicchio, Notarfrancesco, Pesacane, Vitale, Santopietro, Santimone, LoSasso, Santomauro. A disp.: Garrammone. All.: Oro. MARCATORI: 7' pt Tortorelli, 12' pt Acierno, 15' pt, 20' pt, 28' pt e 32' pt Mancusi II, 22' pt e 25' st Casale, 5' st Romaniello, 10' st, 18' st e 30' st Gramaccia. POTENZA - Risultato scontato nel derby tra la PGS Don Bosco e l'Accademia con i ragazzi di Antonello Condelli che ottengo-
no a spese della formazione di mister Oro, una travolgente vittoria. La cronaca. Iniziano forte i padroni di casa decisi a mettere in chiaro agli avversari le proprie intenzioni. Sblocca il risultato un bel tiro di Tortorelli dalla destra, mentre il raddoppio è del numero 8 Acierno. Poi entra in scena il centravanti del Don Bosco Davide Mancusi che in venti minuti realizza ben quattro reti, intervallate dalla prodezza dell'ottimo esterno di difesa Casale. Degna di nota è la quarta marcatura del numero 9 Davide Mancusi bravissimo a controllare la palla di petto e girare in gol di prima intenzione con un preciso diagonale. Nella ripresa i ritmi si abbassano decisamente con l'Accademia che si sbilancia alla ricerca del gol lasciando invitanti praterie agli attaccanti della Don Bosco. C'è subito gioia per il neo entrato Angelo Romaniello che mette in rete su assist di Gramaccia; lo stesso Gramaccia realizza altre tre marcature, mentre al 25' c'è ancora gioia per l'ottimo Casale che realizza la personale
Inutile per gli ionici il gol di Camardi
Il forte Varisius beffa un distratto Scanzano IL TABELLINO SCANZANO VARISIUS
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AS SCANZANO: Bastiano, Quintani, Dattoli, Ponzio, Malvasi, Castellucci, Florio, Ciaglia, Maiellaro, Camardi, Faillace. A disposizione: Ciancia, Vittoria, Valluzzi, Lharchi, Castellano, Gerardi, Padula. Allenatore: Castellano. VARISIUS: Mancino, Haidane, Sergio, Stano, Schiuma, Festa, Perrone, Montemurro, Fontana, Dicesare, Leone, Pavese. A disposizione: Andrisani, Iacovone, Basile, Ambrasecchia, Fumero, Gallo. Allenatore: Miulli. MARCATORI: 25' pt Camardi, 28' st Perrone, 37' st Di Cesare.
SCANZANO - Ha un esito non felice l'ultima gara casalinga dello Scanzano, battuto, con un punteggio di misura, dall'ottimo Varisius, terza forza del campionato. La cronaca. Le due squadre si sono affrontate a viso aperto e già dopo centoventi secondi il Varisius si rende pericoloso sfiorando la porta difesa da Bastiano. All'8' i padroni di casa recriminano un calcio di rigore per un fallo all'interno dell'area ospite su Faillace; l'arbitro era di tutt'altro parare e lasciava proseguire. Al 25' il risultato si sblocca e la squadra locale passa in vantaggio con Camardi che, imbeccato da Maiellaro, trafigge Mancino con un preciso tiro. Al 33' ancora Scanzano in avanti: lancio di Florio, pallone che scavalca la difesa avversaria e giunge a
Condelli (PGS Don Bosco)
doppietta con un tiro dalla distanza. Nel finale sfiorano la via del gol anche Claudio Cascini e Giovanni Vaccaro. Antonello Condelli, allenatore della Don Bosco, dichiara: “Riprendiamo la nostra positiva marcia dopo la sfortunata sconfitta della scorsa giornata contro l'Assopotenza consapevoli che i quindi punti in classifica sono il giusto premio alla bravura di un gruppo che deve continuare su questa strada”.
A Policoro contro il Padre Minozzi decide De Martino
IL TABELLINO PADRE MINOZZI MURESE 2000
0 1
PADRE MINOZZI: Abatiello, Morando, Garofalo, Balducci, Laguardia, Amendolara, Pontrandolfi, Trupo, Greco, Prete, Dimatteo. A disposizione: Tarantino, Palmieri, Battafarano. Allenatore: Silvestri. MURESE 2000: G. Pepe, Lamorte, Colucci, D'Arca, Mangone, Galizia, E. Calandrelli, A. Pepe, De Martino, Bianchini, B. Rendina. A disposizione: Remollino, S. Gugliotta, Marolda, Ercolani, Cianci. Allenatore: Ciarliero. MARCATORE: 30' pt De Martino.
Di Cesare (Varisius)
Faillace che manca per un soffio il raddoppio. La ripresa si riapre con un'ottima partenza degli ospiti e al 5' su azione dalla sinistra la palla attraversa lo specchio della porta senza che nessuno interviene. Al 7' è lo Scanzano che va vicino al raddoppio con Ponzio che colpisce il palo esterno. Da qui in poi sono gli ospiti a menar le danze anche se Bastiano non corre grandi pericoli. I ragazzi di mister Castellano cercano di allentare la morsa proponendosi con Camardi e Florio, più volte pescati in posizione di off side. Al 28' il Varisius pareggia: Perrone con un calcio di punizione dalla trequarti sorprende il giovane portiere ionico e con una parabola insidiosa mette la sfera oltre la linea della porta locale. Lo Scnzano si rigetta in avanti ma invece di segnare il gol della vittoria subisce la rete della sconfitta nei minuti di recupero quando Perrone, in azione di contropiede, effettua un preciso traversone per uno smarcatissimo Di Cesare che firma il 2 - 1 per un sorprendente Varisius.
Sorpresa Aurora Murese Il team di Ciarliero fa 4 punti in due partite POLICORO - Reduce dal pareggio in trasferta nella gara di recupero contro il Foggiano Melfi, l'Aurora Murese 2000 si presenta al cospetto del Padre Minozzi Policoro con l'intento di dare continuità al risultato positivo ottenuto contro la formazione melfitana. L'undici di Mario Ciarliero parte bene e nella prima parte di gara tiene lontana dalla propria area di rigore i padroni di casa. Il risultato non si sblocca e il tempo corre senza grosse emozioni. Alla mezz'ora l'episodio che decide il match con gli ospiti che si portano in vantaggio grazie al numero 9 De Martino. Quando l'arbitro manda le due
Prete (Padre Minozzi Policoro)
squadre negli spogliatoi il punteggio è di quelli che sorprendono: Padre Minozzi 0, Murese 1. Nella ripresa i padroni di casa attaccano a testa bassa ma il risultato non cambia. Gli ionici
Tra i marcatori spicca Rocco Sabia, autore di una doppietta
Dedalo, tutto fin troppo facile POTENZA - L'inizio di Dedalo-Deportivo faceva presupporre ad un'altra gara. Invece, nonostante il forcing iniziale degli ospiti, a vincere nettamente la partita, è la squadra di mister Porretti che, appunto, dopo un avvio stentato comincia a correre e a rendersi pericolosa prima con Padula e poi con Sabia. Proprio Rocco Sabia, intorno al quarto d'ora, riesce a sbloccare il risultato portando in vantaggio la Dedalo sfruttando un cambio di gioco di Padula e battendo il portiere materano proteso in uscita con un tiro d'esterno destro. Al 25' Sabia ricambia la cortesia ad Antonio Padula servendogli un perfetto assist che il numero 11 di casa trasforma nel 2 0 grazie ad un perfetto diagonale. Le due squadre vanno al riposo con il risultato di due a zero per i potentitni che nella ripresa non smettono di attaccare
Carella (Dedalo)
Porretti (Dedalo)
segnando la terza rete al 4' di nuovo con Rocco Sabia, il più lesto a risolvere una mischia in area di rigore ospite. Al 20' arriva pure il poker realizzato da Gerardo Bilancia con un tiro dal limite dell'area sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Ad un minuto dalla fine applausi a scena aperta per Giuseppe Lorusso che trova “il tiro della domenica” (come ama definirlo mister
Porretti) andando a segno con un tiro dai trenta metri che finisce la sua corsa sotto l'incrocio dei pali. Nel dopo match Luigi Porretti tecnico della Dedalo ci ha rilasciata questa dichiarazione: “Penso che abbiamo meritato di vincere nettamente questa gara che abbiamo controllato agevolmente fino alla fine una volta che siamo riusciti ad andare in vantaggio”.
usufruiscono anche di un calcio di rigore che però viene sprecato da Prete lasciando invariato un risultato che premia il momento favorevole alla squadra di mister Mario Ciarliero.
IL TABELLINO DEDALO DEPORTIVO
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DEDALO: Basalone, Lorusso, Santarsiero, Bilancia, Tammone, Lasala, Tortorelli, Lucia, Sabia, Restaino, Padula. A disposizione: Cascia, Rivela, Franculli, Smaldore, Salvato, Gilio, Landi. Allenatore: Porretti. DEPORTIVO MONTESCAGLIOSO: Matera, Martino I, Braj, Gallitelli, Panico, Rizzo, Panarelli, Eletto, Motola, Martino II, Palazzo. A disposizione: Contangelo, Ditaranto I, Mastrodomenico, Mianulli, Patimisco, Soranno, Ditaranto II. Allenatore: Braj. MARCATORI: 14' pt e 4' st Sabia, 25' pt Padula, 20' st Bilancia, 34' st Lorusso.
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42 Sport
Giornata da dimenticare per i giovanissimi granata dell’Aviglianese
Melfi,il poker che mancava Mottola:“Finalmente ho visto i ragazzi molto determinati” IL TABELLINO AS MELFI AVIGLIANESE
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MELFI: Caporale, Caccamo, Di Tolve, Lamorte, Toglia, Errico, Nigro, Sportella, Graziano, Laccertosa, Fortuna. A disp.: Luciano, Ricchiuti, Onorati. All: Mottola. AVIGLIANESE: Santarsiero, Nardiello, Rinaldi, Labella, Salvatore, Mecca, Esposito, Ferrara, D'Andrea, Vaccaro, Santoro. A disp.: Sileo, Rosa, Manfredi, Martinelli, Romaniello. All.: D'Andrea. MARCATORI: 7' pt Fortuna, 20' pt Vaccaro, 30' pt Graziano, 3' st e 13' st Graziano, 10' st Salvatore.
RAPOLLA - All'incontro con il Melfi l'Aviglianese si presenta al gran completo intenzionata a ritornare a vincere dopo la sconfitta subita contro l'Invicta Matera, ma lungo la strada ha trovato i ragazzi di mister Mottola che, seppur decimati dall'influenza stagionale, con gran cuore e diligenza tattica ne hanno momentaneamente frenato i sogni di gloria. La cronaca. Al 7' passano subito in vantaggio i gialloverdi a conclusione di una bella intesa tra Graziano e Fortuna con quest'ultimo che arrivato in area con un forte sinistro spedisce il pallone in rete. Sempre protesi in avanti al 15' i locali mancano il raddoppio con il solito Giammarco Graziano che da pochi passi manda la palla sul fondo. L'Aviglianese prova a reagire cercando il pareggio che arriva al 20' con Vaccaro lasciato solo in area e che del tutto indisturbato rie-
Nardiello (Aviglianese)
D’Andrea (Aviglianese)
Rinaldi (Aviglianese)
sce a superare Caporale. Il gol è contestato dai locali per sospetta posizione di fuorigioco. A questo punto il Melfi si
rimbocca le maniche e al 30' supera nuovamente gli avversari con Graziano che grazie anche alla prestanza fisica di-
fende in un primo momento il pallone per poi girarsi e trafiggere l'estremo difensore ospite. La ripresa inizia con la
squadra di Antonio Mottola ancora più determinata e a tre minuti dal rientro in campo ottiene un calcio di rigore per atterramento in area del giovane Sportella. Si incarica del tiro Graziano che realizza il 3-1. Gli ospiti, sempre vivi e presenti, non si scoraggiano e al 10' accorciano le distanze con Salvatore il quale in mischia con un potente fendente destro indovina l'angolo giusto trafiggendo la porta difesa dall'incolpevole Caporale. Passano soltanto pochi minuti e Sportella, solito instancabile, crea l'assist per Graziano che chiude definitivamente la partita. Soddisfazione nel dopo gara si registrano nelle parole del tecnico dei gialloverdi Antonio Mottola che ci ha dichiarato quanto segue: "Dopo una prestazione del genere sono molto contento di aver rivisto i ragazzi determinati, attenti e vogliosi di fare bene".
Leo Albano:“Il gruppo sta crescendo”
A Picerno i ragazzi allenati da mister Gesualdi segnano ben sei marcature
L’Assopotenza è sempre più capolista
Il Grassano ha una marcia in più
IL TABELLINO FOGGIANO MELFI ASSOPOTENZA
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FOGGIANO MELFI: Corona, Guerrieri, Brescia, Simonetti, Tartaglia, Gallo, Urbano, Corsino, V. Mossucca, Grasso, Corbo. A disposizione: N. Mossucca, Lepore. Allenatore: Capobianco. ASSOPOTENZA: Quagliano, Lorusso, Scelzo, Lo Tito, Petruzzi, Pace, Palermo, La Penna, Di Lucchio, Laurino, Di Nella. A disposizione: Crisci, Sarli, De Simone, Gaudiosi, Lo Prete, Buccarello, Lo Prete. Allenatore: Albano. MARCATORI: 8' pt e 25' st Di Nella, 12' pt La Penna, 24' pt Pace, 5' st Lorusso, 15' st Petruzzi.
PICERNO - Cercare attenuanti dopo una gara persa con tanti gol al passivo sarebbe da presuntuosi, sicuramente si poteva contenere il passivo anche nell'emergenza influenza che ha falcidiato la squadra picernese costringendo il tecnico Nicola Petrullo ad utilizzare giocatori o reduci dall'influenza o esordienti alla prima apparizione in sostituzione di quelli ammalati, comunque ai ragazzini che hanno giocato va il merito di aver giocato alla pari con i Materani fino a metà secondo tempo. La cronaca. Inizia bene la squadra di casa creando apprensione alla retroguardia del Grassano che si salva sugli attacchi portati dai vari Podano, S. Topazio e Traficante. Il Grassano non sta a guardare e con i suoi attaccanti costringe i difensori locali ad affannosi recuperi. Il primo tempo si chiude con il solo gol realizzato dal forte attaccante Lijoi che solo davanti al portiere Cappiello lo trafigge in uscita su lancio dell'estroso Carbone. Ad inizio ripresa la partita
IL TABELLINO METANAUTO GRASSANO
Bernabei (Metanauto)
Miglionico (Metanauto)
resta ancora in equilibrio con la Metanauto che si vede annullare un gol parso a tutti regolare, visto che il portiere ospite Lafiosca non trattiene la palla in presa alta su calcio d'angolo battuto da Russillo. Al 13' sempre Lijoi vince un contrasto a centrocampo e con un tiro improvviso trova fuori dai pali il portiere locale. E' il 2 0. Al 18' su cross dalla sini-
stra Carbone anticipa difesa e portiere e sigla la terza rete del Grassano. La partita della Metanauto finisce qui con i ragazzi del presidente Venetucci demoralizzati e in difficoltà fisiche; di questo ne approfittano gli ospiti che segnano altri tre gol con Abbatangelo, Marcosano e Crispo e sfiorandone anche altri.
0 6
METANAUTO: Cappiello, Carriero, V. Topazio, Scavone, Forte, Miglionico, Russillo, Bernabei, Podano, Traficante, S. Topazio. A disposizione: Giubileo, Voza, Sangiacomo, Zavate. Allenatore: Petrullo. GRASSANO: Lafiosca, Motesano, Cetani, Annecca, Marcosano, Guarino, Abbatangelo, Crispo, Lijoi, Carbone, Miseo. A disposizione: Ilvento, Lagonigro, Pellegrino, Becci. Allenatore: Gesualdi. MARCATORI: 22' pt e13' st Lijoi, 18' st Carbone, 26' st Abbatangelo, 31' st Marcosano, 33' st Crispo.
I materani di Savio Acquasanta conquistano i tre punti grazie ai gol di Palmirotta,Nicoletti,Grittani e Bedini
IL TABELLINO I. MATERA POLICORO 2000
FOGGIANO MELFI - La capolista non fa sconti al Foggiano Melfi e contro la squadra allenata da mister Capobianco i primi della classe danno prova della loro bravura imponendosi per sei reti ad una. Non poteva mancare, e non è mancata, la firma del bomber Di Nella che apre le danze dopo otto minuti di gioco. La Penna, Pace, Lorusso e Petruzzi firmano la goleada potentina che si chiude con il secondo sigillo personale del bravo Di Nella. Il tecnico dell'Assopotenza, Leo Albano, da noi sentito telefonicamente, ci ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Sono contento che il gruppo stia crescendo e mi preme sottolineare come i risultati siano consequenziali all'impegno profuso durante gli allenamenti. Sono altresì soddisfatto della crescita che si verifica giorno per giorno, ricordando che il settore giovanile è la formazione di futuri calciatori quindi i risultati non sono determinanti ma sono solo la verifica del lavoro svolto”.
Niente da fare per la Metanauto Lucana di Nicola Petrullo
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INVICTA MATERA: Robertone, Manicone, Grittani, Tataranni, Nuzzolese, Brunone, Palmirotta, Nicoletti, Bedini, Antezza, Ramundo. A disposizione: Andrulli, Clemente, Vulpis, Colucci, Aulicelli, Mastrovito, Matera. Allenatore: Acquasanta. POLICORO 2000: Bruneo, Buongiorno, Federici, Spagnolo, Fortunato, De Luca, D'Alessandro, Stigliano, Antonucci, Sanchirico, Magno. A disposizione: Barletta, Le Rose, Fornaro, Calavoia, Lucarelli. Allenatore: Leone. MARCATORI: 15' pt Sanchirico, 25' pt Palmirotta, 5' st Nicoletti, 10' st Grittani, 15' st Bedini.
Il Matera non concede sconti al Policoro 2000 di Vito Leone MATERA - Contro il Policoro 2000 l'Invicta Matera rispetta i pronostici e ottiene una bella vittoria sfruttando solo alcune delle numerose occasioni avute nell'arco della gara. Gli avversari di turno hanno faticato quindi non poco per cercare di tenere a bada gli scatenati padroni di casa riuscendo nonostante tutto a passare per primi in vantaggio al 15' con Giulio Sanchirico che approfitta di un disimpegno della difesa locale per presentarsi a tu per tu con il portiere di casa superandolo con un pallonetto. Dopo il gol i locali iniziano ad attaccare sciorinando ottime e continue azioni d'attacco riuscendo a raggiungere il pareggio al 25' con Palmirotta. Questi raccoglie un errato disimpegno della difesa all'altezza del dischetto di rigore e con un
Antonucci (Policoro 2000)
Buongiorno (Policoro 2000)
Sanchirico (Policoro 2000)
forte tiro di destro insacca sotto la traversa. Nella ripresa tocca a Nicoletti direttamente su calcio di punzione dal limite dell'area insaccare la sfera alla destra del
portiere. Lo segue Grittani cinque minuti più tardi che riceve un corner corto del diretto marcatore e dal limite dell'area lascia partire un forte destro che si insacca
alla sinistra di Bruneo. L'Invicta continua a macinare gioco e al 15' chiude definitivamente l'incontro con Bedini che, dopo aver raccolto una corta respinta
del portiere su tiro di Antezza, a due passi dalla porta poggia la sfera in rete alle spalle dell'incolpevole numero 1 ospite. Al termine dell'incontro il tecnico del Policoro 2000, Vito Leone, non nasconde la proprio soddisfazione per la bella prova dei suoi e ci tiene a dirci questo commento che riportiamo integralmente: "Sono stati tutti eccezionali. Giocare su un campo come quello dell'Invicta, squadra fortissima e prima della classe, passare in vantaggio continuando poi nonostante i gol presi a fare di tutto per fermare gli attacchi dei nostri avversari, ci ha permesso di renderci consapevoli della nostra forza certi che dopo l'ottima prestazione fatta saremo in grado di affrontare chiunque con maggiore sicurezza".
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Sport 43
Martedì 17 novembre 2009
Martedì 17 novembre 2009
Pennacchio firma il gol della bandiera dello Junior Calcio Lavello
L’Invicta fa terra bruciata Alberti: “Il Matera è la migliore squadra vista finora” IL TABELLINO JUNIOR LAVELLO I. MATERA
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J. LAVELLO: Manieri, Masi, Cardone, Boccomino, Di Cugno, Pennacchio, Farfariello, Zoppi, Damiano, Rescigno, Mannarelli. A disp.: Russo, Gravina, Tarallo, Caprioli, Mustaqi, Iacoviello. All.: Capuano. I. MATERA: Tataranni, Giordano, Pavese, Fiore, Di giglio, Lomonaco, Lozitiello, Visaggi, Suglia, Cappiello, Parabita. A disposizione: Rubino, Nicoletti, Grieco, Fabiano, Auletta, Volpe, Lupo. Allenatore: Fontana. MARCATORI: 7' pt, 15' st e 25' st Parabita, 25' pt Giordano, 32' pt Pennacchio.
LAVELLO Il Matera continua a volare, senza che nessuno riesca a fermarla. Una giornata tipicamente primaverile fa da cornice alla gara tra Junior Calcio Lavello ed Invicta Matera, due tra le migliori
squadre di questo campionato. La cronaca. Parte forte l' Invicta che grazie alla sapiente regia di Fiore e Visaggi, mette subito in difficoltà la retroguardia lavellese. Passano solo tre minuti di gioco quando mister Capuano deve subito sostituire il bomber Rescigno per un brutto infortunio alla caviglia, assenza questa che peserà fortemente per la Junior Calcio gia ampiamente rimaneggiata; erano infatti ben otto i giocatori assenti per mister Capuano. Si giunge al 7' quando un'insicura uscita di Manieri, favorisce un facilissimo gol a Parabita. L' Invicta continua il forcing sulle fasce, la Junior Calcio soffre e solo grazie alla fortissima coppia difensiva, Di Cugno-Boccomino, riesce ad arginare gli attacchi di Cappiello e compagni. Al 25' però è ancora l'Invicta che raddoppia con Giordano dopo un gravissimo errore della linea difensiva lavellese. Solo a questo punto la Junior Calcio reagisce e grazie al solito possesso palla, riesce ad accorciare al 32' con un gol di Pennacchio che de-
Sospesa la gara tra il Varisius e il Minozzi
A Matera si fa male l’arbitro Petrosino IL TABELLINO VARISIUS PADRE MINOZZI (Gara sospesa all'inizio del secondo tempo per un infortunio all'arbitro) VARISIUS: Maino, Cappiello, Pace, Chietera, Contini, De Filippis, Acquasanta, Giasi, Pistinciuc, Miglionico, Bianchini. A disposizione: Campanaro, Buono, Locapo, Di Cesare, Montemurro, Romano. Allenatore: Marchionna. PADRE MINOZZI: Lo Franco, Di Vincenzo, Durante, Dimatteo, Cospito, Filardi, Maiellaro, Oriolo, Corizzo, Ragazzo, Oliva. A disposizione: La Malfa, Mele, D'Oronzio, Frammartino, Fiorenza. Allenatore: De Pietro. ARBITRO: Petrosino di Matera.
MATERA - E' una stagione particolare per il Padre Minozzi che le ultime due partite, entrambe in trasferta, non le ha giocate, sospese, una, quella di Picerno per un black out all'impianto elettrico e la seconda, questa con il Varisius, per un infortunio accorso all'arbitro. L'ultima gara di campionato è stata sospesa ad inizio secondo tempo per un infortunio al direttore di gara Petrosino. Lo sfortunato arbitro ha subito durante la corsa una rotazione innaturale della caviglia, e prontamente soccorso, ha constatato l'impossibilità di proseguire la gara e atleti tutti sotto la doccia. Il signor Petrosino è stato assistito dall'intervento del 118 e poi del Pronto Soccorso di Matera. La cronaca primo tempo molto equilibrato tra le due squadre, bel gioco a viso
posita in rete un pregevole assist del giovanissimo e promettente Farfariello. Dopo l'intervallo, inizia il secondo tempo che vedrà l'Invicta costantemente all'attacco, mentre la squadra di casa affidarsi esclusivamente a dei timidi contropiedi; termina 4 a 1 per l' Invicta che grazie alle due reti di bomber Parabita, si isola sempre più in cima alla classifica. A fine gara questo è il commento di Giuseppe Alberti, responsabile della scuola calcio lavellese: “Abbiamo assistito ad una bella partita, corretta e ben giocata da entrambe le squadre. Purtroppo la nostra squadra sta risentendo delle troppe assenze di giocatori importanti sui quali si puntava in questo campionato; ciò non giustifica la mancanza di determinazione ed intensità agonistica da parte di alcuni nostri ragazzi. Voglio approfittare per fare i complimenti all'Invicta che merita ampiamente il primato in classifica. E' senza dubbio la squadra più forte; complimenti sinceri a mister Fontana per il lavoro svolto”.
Il traguardo raggiunto grazie ad un gol del bravo Filadelfio
IL TABELLINO POLICORO 2000 PGS DON BOSCO
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POLICORO 2000: Labriola, De Giorgio, Lerose, Morisco, Cuccarese, Modarelli, Taranto, Guida, Maccula, Manolio, Agresti. A disposizione: De Marco, Luciani, Olivieri, Barbaro. Allenatore: Lerose. PGS DON BOSCO: Picerno, Cuccarese, Giannini, Pace, Picciano, Papangelo, Vaccaro, Pietrafesa, Filadelfio, Mancusi, Pasos. A disposizione: Barra, Trillo, Vista, Faruolo, Notargiacomo, Pace, Nobile, Garammone. Allenatori: Ciriello-Giuzio. MARCATORI: 20' pt Filadelfio, 18' st Modarelli.
PGS, ecco il primo punto A Nova Siri Scalo festa grande per Pace e soci NOVA SIRI - Il primo punto del campionato la PGS Don bosco lo incamera in trasferta. E' sul terreno di gioco di Nova Siri Scalo che la squadra allenata dal duo Filadelfio-Modarelli fa festa riuscendo, grazie ad un gol di Filadelfio a strappare il pareggio contro il Policoro 2000 di Massimo Lerose. Un punto che riempie di gioia la squadra potentina che, passata in vantaggio, ha accarezzato pure il sogno di portare a casa i tre punti. La rete di Modarelli ha portato con i piedi per terra la Don Bosco che, comunque, all'80° può ritenersi lo stesso soddisfatta di una pareggio che serve per alimentare il sogno di un
Labriola (Policoro 2000)
Modarelli (Policoro 2000)
gruppo di ragazzi chiamati a centrare la salvezza, tra-
guardo a cui la PGS comincia a pensare seriamente.
Campionato Giovanissimi Provinciali - Battuto il Palazzo
Pokerissimo dello Junior Lavello Ragazzo (Padre Minozzi)
aperto, con un leggero predominio ospite. Il Padre Minozzi ha avuto qualche limpida occasione per impegnare il portiere avversario, che nell'occasione è stato sempre all'altezza. Il Varisius ha cercato di sfruttare la maggior velocità in avanti, ma senza impensierire più di tanto il portiere. Varisius è apparso troppo nervoso e contratto, favorendo gli avversari e risultando troppo evanescente. Due conclusioni pericolose degli avanti jonici con Corizzo e Ragazzo a cui si è opposto con bravura il portiere Maino apparso in buona forma. Poi ad inizio secondo tempo lo sfortunato infortunio per il direttore di gara e per il Padre Minozzi sono due le gare da recuperare ora.
PALAZZO - Partita all'insegna del fair play tra due squadre corrette sotto un sole quasi primaverile. La Junior Calcio Lavello si impone con un secco 5-0 sul malcapitato eppure mai domo Palazzo Calcio. La partita inizia subito per il verso giusto per la squadra ospite che beneficia di un calcio di rigore dubbio che G. Lorusso insacca alla sinistra di Iannelli. La Junior Calcio Lavello spinge sull'acceleratore e tra il 10' e 20' minuto crea molti pericoli alla porta di Iannelli tra cui un bolide dai 20 metri di Ferrieri che si stampa sulla traversa e un'ottima triangolazione tra TummilloFerrieri-G. Lorusso che si vede respingere in angolo il tiro dal portiere locale. Al 25' il raddoppio per gli ospiti; lancio lungo di V. Lorusso per G. Lorusso che dopo essersi liberato in area di due difensori insacca alla spalle dallo sfortu-
I Giovanissimi Provinciali del Junior Calcio Lavello
nato Iannelli. Il Palazzo calcio reagisce ma senza impensierire l'inoperoso Rinelli. La prima frazione si chiude sul 3-0 per un'ottima Junior Calcio Lavello. Nella seconda frazione la Junior Calcio Lavello continua ad attaccare e trova la marcatura al 42' con Tummillo che dopo un errore di Iannelli insacca a porta
vuota.La partita ormai si avvia verso una facile vittoria della squadra ospite che trova a 3 minuti dalla fine un eurogol del subentrato De Carlo: traversone rasoterra dalla destra di Scarcella che imbecca De Carlo al centro area che con un perfetto colpo di tacco spiazza il portiere locale Iannelli.
IL TABELLINO PALAZZO CALCIO JUNIOR LAVELLO
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PALAZZO CALCIO: Iannelli, Pellico, Cicoria, Di Cataldo, S. Mendrino, Lancellotti, Giannizzari, Saponara, E. Mendrino, G. Palermo, Piarulli. A disposizione: V. Mendrino, D. Palermo, Quadris. Allenatore: Di Paolo. JUNIOR CALCIO LAVELLO: Rinelli, V. Lorusso, Buldo , Caprioli I, Decorato, Aliano, Ferrieri, Tummillo, Catarinella, Zuccaro, G. Lorusso. A disposizione: Dom. Costantino, Caprioli II, Scarcella, De Carlo, Napoli. Allenatore: Miranda ARBITRO: Romanelli di Venosa. MARCATORI: 5' pt (rig.) e 25' pt G. Lorusso, 33' pt Ferrieri , 7' st Tummillo, 32' st De Carlo.
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44 Sport
Apre Dora, poi una doppietta di Novelli e rete del bravo Briamonte
Il Francavilla rimane in lizza Mister Aldo Pitrelli:“Premiato l’impegno dei miei ragazzi” IL TABELLINO FRANCAVILLA METANAUTO
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FRANCAVILLA: Travascio, Ant.Graziano, Valicenti, Albertini, Manfredi, Arleo, Ielpo, And. Graziano, Novelli, Dora, Briamonte. A disp.: Appella, Foligno, Bellizio, Marino, Hila, Panetta, Fiorenza. All: Pitrelli. METANAUTO: Palladino, Vaccaro, Martinelli, Carela, Pinto, Passavanti, Iannielli, Orazietti, Santarsiero, Fortunato, Paciello. A disp.: Marino, Giannattasio, Merola, Gonzalo, Pisciottani, Caiata, Tullipano. All.: Catalano. MARCATORI: 8' pt Dora, 36' pt (rig.) e 11' st Novelli, 39' pt Briamonte, 8' st Santarsiero.
ROCCANOVA - Il Francavilla di Aldo Pitrelli supera un altro esame importante e nella nona giornata di campionato mette sotto, sul terreno di gioco di Roccanova, il forte e ben organizzato Picerno di mister Tonio Catalano. La cronaca. Già dalle prime battute di gioco si notano due squadre compatte e molto motivate ad aggiudicarsi l'intera posta; i sinnici per continuare e credere ancora nell'aggancio della prima posizione (non proibitiva per quello fino ad ora espresso dai ragazzi di mister Pitrelli) e gli ospiti per confermare il bel momento anche in considerazione della striscia di gare positive anche considerando la partita interrotta contro il Padre Minozzi che si stava già vincendo. Si diceva, squadre compatte fino all'8' del primo tempo quando da una punizione ben calciata da Arleo e Dora a colpire di testa e
Briamonte (Francavilla)
ad insaccare alle spalle di Palladino rompendo, così, gli equilibri in campo. Difatti, dopo il vantaggio si assiste ad un vero e proprio spettacolo da parte del Francavilla in particolare sulla corsia di si-
nistra con i pimpanti Briamonte, Valicenti, Dora e Novelli che imperversano con ottime giocate tenendo in apprensione la difesa del Picerno che in più occasioni si salva. Tuttavia gli ospiti non possono arginare a lungo la pressione del Francavilla che al 35' dopo due prodezze del portiere Palladino al terzo tentativo di segnatura di Novelli è il difensore centrale Pinto che sostituisce l'estremo difensore picernese respingendo con le mani il tiro diretto nel sacco di Novelli per cui viene espulso dal terreno di gioco. Ne consegue anche l'assegnazione ai padroni di casa di un calcio di rigore che lo stesso Novelli trasforma con grande freddezza spiazzando il portiere ospite. Al 39' è Briamonte che firma la sua brillante prestazione con un bel tiro a volo che s'insacca nell'angolo basso alla sinistra di Palladino. Si chiu-
Novelli (Francavilla)
de così la prima frazione di gioco con il Francavilla che ha già in tasca i tre punti. Il secondo tempo inizia con gli ospiti motivati a far bella figura anche se con dieci ragazzi in campo e difatti al
quinto minuto accorciano le distanze con Santarsiero che con una bella conclusione che sorprende il pur bravissimo Travascio. I locali si rendono conto del calo di tensione e sollecitati dalla panchina e dal pubblico folto sugli spalti reagiscono andando immediatamente a segno con Novelli che in velocità sorprendeva la difesa ospite freddando ancora l'estremo difensore del Picerno. Da questo momento il Francavilla controlla con facilità gli avversari ed entrambe le squadre danno corso ai cambi dando freschezza ai reparti. Mister Aldo Pitrelli, a fine gara, rimarca “l'impegno dei ragazzi seppure abbiamo attraversato una settimana difficile per infortuni e problematiche organizzative per gli allenamenti”, sottolineando “la concentrazione e motivazione al raggiungimento del massimo risultato”.
A Montescaglioso c’è solo il Deportivo
Un penalty di Scarano ed un gol di Avallone valgono i tre punti
Ecco la terza rinuncia delFoggiano Melfi
Colpaccio esterno della Dedalo
MONTESCAGLIOSO - Rischia grosso il Foggiano Melfi. La squadra cara a Lino Savino, infatti, non presentandosi a Montescaglioso, accumula la terza rinuncia e quindi è oramai ad un passo dall'essere esclusa da questo campionato che scatta nel momento in cui una squadra rinuncia per la quarta volta. Chiaramente facciamo il tifo affinché ciò non accada e che la squadra melfitana possa organizzarsi per poter concludere questo campionato come tutte le altre società partecipanti. In situazioni del genere non bisogna guardare la classifica, ma darsi da fare e trovare le energie per poter riuscire a rispettare l'impegno assunto nell'estate scorsa. In attesa di avere buone notizie dalla società del Foggiano Melfi, diciamo che a Montescaglioso l'arbitro e la squadra locale, dopo aver atteso il tempo previsto per regolamento ed effettuato il riconoscimento, si sono salutati in attesa che il giudice sportivo si pronunci dando l'ufficialità della vittoria del Deportivo
IL TABELLINO REAL P. CAMPAGNA 4 CALCIO VENOSA 1 REAL PEPPINO CAMPAGNA: Sergio, Buccino, Mich. Gallitelli, Catapano, Zaza, Russo, Barbalinardo, Ferrante, Iannuzziello, Moro, Mar. Gallitelli. A disposizione: Fuina, Galante, Malvani, Laviola. Allenatore: Di Biase. CALCIO VENOSA: Lagala, Carriero, Fimmaò, Perillo, Ferrenti, Marolda, Lavorano, Picciano, Di Vietri, Del Cogliano, Spagnuolo. A disposizione: Ferrara, Elefante, Pacirio, Talucci. Allenatore: Ferrenti. ARBITRO: Buongiorno di Bernalda. MARCATORI: 5' pt, 20' pt, 30' pt e 34' st Mar. Gallitelli, 18' st Spagnuolo.
Stasi (Deportivo M.)
Montescaglioso che in campo sarebbe sceso con questa formazione: Mazzoccoli, Musillo, Stasi, Laforgia, Venezia, Dichio, Larocca, Scarciolla, Cifarelli, Brizio, Carriero. A disposizione: Matera, Ventrelli.
Pesce: “Paghiamo l’assenza dei molti ragazzi influenzati” LAURIA - Il Lauria di Ambrogio Pesce non sfrutta il fattore campo perdendo con il più classico dei risultati contro la Dedalo di mister Cavasoli che conquista i tre punti senza tanto affanno, limitandosi soltanto a sfruttare la giornata negativa dei padroni di casa che a dire il vero nei primi venti minuti si divorano quattro possibilità per andare in vantaggio; due volte con Armentano, poi Mercuro ed ancora con G. Russo. Al 28' la svolta della gara: l'arbitro assegna un rigore (considerato dubbio dai locali) ai potentini che con Scarano si portano in vantaggio. La reazione del team di Ambrogio Pesce non è di quelle adeguate al caso e la gara scorre tranquilla, tutta a favore degli ospiti. nella seconda frazione di gioco non succede nulla di particolare; il Lauria ci prova ma senza convinzione e lucidità andando alla conclusione diverse volte, ma vuoi per l'imprecisione e per la buona guardia dell'attento portiere ospite le cose non cambiano, anzi è la Dedalo a sfruttare una grossa indecisione della difesa locale con
Santoro (Dedalo)
Avallone che approfitta della buona occasione e scaglia un bel tiro dal limite battendo Manfredelli e portando la squadra potentina sul 2 - 0. Dopo il raddoppio si registra ancora qualche sussulto dei laurioti, ma nulla di concreto, mentre la Dedalo, in contropiede, mette in difficoltà la difesa locale, che rischia di capitolare per la terza volta. Rammaricato mister Pesce giudica “in modo negativo la prestazione dei propri ragazzi, sperando che nel corso della settimana si preparino nel modo giusto per affrontare la diffi-
cile trasferta di Venosa”. Sempre Ambrogio Pesce ci ha fatto pervenire una nota in merito alla gara persa contro l'Invicta Matera che riportiamo testualmente: “In merito alla cronaca della gara Invicta Matera - AC Lauria, al fine di una giusta e corretta divulgazione di notizie e nello stesso tempo a salvaguardia dell'immagine della mia società, notoriamente conosciuta per la correttezza e la sportività (scusate la presunzione), tengo a precisare(mi riferisco all'addetto stampa) che ci si è dimenticati di segnalare che il Lauria (causa malattia di molti ragazzi) è sceso in campo con soli dieci giocatori e che al 20' del primo tempo ha subito una espulsione, rimanendo addirittura in 9, a questo si aggiunga l'infortunio dell'unico portiere e di un altro ragazzo che ci ha costretto ad abbandonare il campo prima del tempo. Questa precisazione non è stata fatta per giustificare la sconfitta o sminuire il valore della squadra vincitrice, ma, ripeto, solo per giusto e corretto dovere di cronaca”.
IL TABELLINO AC LAURIA DEDALO
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AC LAURIA: Manfredelli, Armentano, G. Brandi, Palladino, Papaleo, E. Russo, Miraglia, Nicodemo, A. Ielpo, Mercuro, G. Russo. A disposizione: Carlomagno, Perretti, Limongi, Castelluccio, Cresci, Miceli, Schettini. Allenatore: Pesce. DEDALO: Filadelfia, Romano, Scarano, Gerardi, Sabatino, Maiorino, Ciuffreda, Telesca, Zahri, Gerardi, Santarsiero. A disposizione: Sangregorio I, Forliano, Galeati, Avallone, Sangregorio II, Lapelosa, Bovio. Allenatore: Cavasoli. MARCATORI: 28' pt Scarano (rig.), 27' st Avallone.
Il Real PeppinoCampagna gioca una grande gara contro la formazione allenata da mister Teddy Ferrenti
Il Venosa si piega davanti alla quaterna di Mario Gallitelli BERNALDA - Al “Michele Lorusso” erano di fronte due compagini forti e attrezzate per dire la loro in questo prestigioso torneo e al cospetto del Real Peppino Campagna si è presentato il Calcio Venosa. La cronaca della partita vede ben presto i padroni di casa pressare gli ospiti e già al secondo minuto di gioco si ha la prima occasione da rete: Andrea Ferrante serve il bomber Mario Gallitelli che palla al piede supera il suo diretto avversario e batte a colpo sicuro ma il portiere venosino Lagala para con disinvoltura. Il vantaggio per i ragazzi di mister Di Biase è nell'aria e arriva puntuale al 5': calcio di punizione dai trenta metri battuto con precisione da Ferrante e pallone in area dove Mario Gallitelli salta più in alto di tutti e di testa mette
il pallone nel sacco. Il Venosa accusa il colpo e tenta di reagire spronato da Ferrenti (calciatore), le buone intenzioni degli ospiti non vengono premiate ed è invece la squadra di casa a sprecare diverse occasioni, tra cui una clamorosa con Luca Barbalinardo che al 16' in mischia non riesce a piazzare la palla nella rete. Al 20' bellissimo fraseggio tra Ferrante, Iannuzziello e Russo, con quest'ultimo che di prima serve Mario Gallitelli che in velocità semina un avversario e dai venti metri scaglia il suo micidiale sinistro con il pallone che va a fermarsi in fondo alla rete della porta della squadra ospite. E' il 20. E' un Peppino Campagna molto determinato quello che sul doppio vantaggio continua ad attaccare. I ragazzi di Salvatore Di
Biase non sembrano soddisfatti e il portiere Lagala corre diversi altri pericoli. Il venosa arranca, prova ad allentare la pressione ma il gol per riaprire il match non arriva. Al 30' i locali calano il tris: è Russo ad iniziare l'azione porgendo la sfera a Barbalinardo che s'invola sulla sua destra, si libera di Perillo, vede libero Mario Gallitelli e gli serve il pallone che il bomber locale non ha nessuna difficoltà a spingerlo in fondo al sacco. Al 35' Sergio, numero 1 dei locali, è chiamato in causa da Spagnuolo a cui il pipelet bernaldese para, seppur con difficoltà, un tiro scagliato da distanza ravvicinata. La ripresa vede la compagine di mister Ferrenti più caricata e gli ospiti partono decisi a recuperare lo svantaggio, mentre è visto il calo fisico dei padroni
di casa. Questo consente agli ospiti di osare di più. E così la barriera difensiva locale composta da Zaza, Catapano e Michele Gallitelli è chiamata in più di un'occasione in causa, riuscendo sempre ad avere la meglio. Al 10' il Real Peppino Campagna ha l'occasione per arrotondare e chiudere la partita: capitan Gallitelli s'invola sulla sinistra e serve nell'area piccola dove Ferrante e Barbalinardo si ostacolano a vicenda finendo per sprecare la più ghiotta delle occasioni. Al 18' il Venosa si rimette in partita grazie ad un calcio di punizione ben calciato da Spagnuolo dalla lunga distanza. Il gol dà la carica agli ospiti che ci credono e attaccano a testa bassa. A questo punto il nervosismo prende piede ma ci pensa l'ottimo direttore di gara, il signor Buongiorno
di Policoro, a spegnere ogni intemperanza esibendo più di un cartellino giallo. Alla mezz'ora i padroni di casa hanno l'occasione per chiudere il conto ma sempre Ferrante e Barbalinardo non riescono a centrare lo specchio della porta. Il Venosa continua ad attaccare ma è ancora Gallitelli il più pericoloso con una punizione dal limite che si stampa contro la traversa. Il bomber locale si rifà al 34' quando sigla la quaterna personale con un tiro angolato dove nulla può il portiere Lagala. A fine partita questo è il commento di Salvatore Di Biase, tecnico della compagine di Bernalda: “Sono contento di questo bel risultato conseguito dai miei ragazzi. Temevo questo Venosa ma i miei ragazzi hanno meritato la vittoria”.
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Sport 45
Martedì 17 novembre 2009
Martedì 17 novembre 2009
Capitan Francesco Longobardi (foto Videouno)
A Dilettanti La Bawer batte Siena ma paga i ko di Provenzano e Maestrello
Matera sorride alla sfortuna La guardia dolorante all’anca, il cecchino con una distorsione al dito MATERA - Una Bawer vincente e per lunghi tratti convincente è quella che ha battuto domenica sera al PalaSassi anche Siena. Veloce nel gioco, efficace nelle conclusioni e nella tenuta difensiva, in grado di limitare i cecchini avversarie ditrovareconclusioni positive con molti dei suoi uomini migliori. Ma è la stessa Bawer che non trova pace sotto il profilo degli infortuni. Piccoli e grandi acciacchi che non permettono a coach Corà di lavorare con la dovuta serenità. Oggi dovrebbe riprendere a pieno regime il suo lavoro Francesco Gergati dopo sette giorni di stop totale ma sono in dubbio e difficilmente riprenderanno gli allenamenti con i compagni sia Stefano Provenzano alle prese con un dolorosissimo colpo all’anca sia Matteo Maestrello che ha subito una distorisione al terzo dito della mano destra. Per quest’ultimo sarà necessaria e sufficiente un’adeguata terapia per riuscire ad averlo a disposizione per la gara di Sant’Antimo e recuperarlo in tempo breve. Da verificare invece le condizioni di Provenzano che continua ad avere un forte dolore all’anca come ha confermato ieri al “Quotidiano”: «non mi sento affatto bene, non riesco a muovermi. Sto cercando di contrastare il dolore sperando che la situazione migliori. Al momento però faccio grande fatica anche solo a riposare». La guardia della Bawer ne approfitta poi per spiegare al “Quotidiano” la dinamica dell’infortunio subito: «sono andato a rubare una palla a metà campo e mi sono un attimo sbilanciato, il mio avversario nel rialzarsi da terra mi ha dato una botta all’anca, ho avvertito subito un dolore pazzesco. Pensavo però che passasse, del resto di botte ne ho prese tante. Nel terzo quarto sono ritornato in campo, ho detto io stesso al coach di essere pronto. Poi però non ce l’ho fatto.Ho sentitoprenderfuoco la parte infortunata, un dolore enorme, stavo per piangere». Provenzano ha assistito però alla prestazione dei suoi compagni sotto il tunnel dello spogliatoio: «abbiamo dato
Maestrello e a sinistra il giovane Lovatti
il massimo e siamo riusciti a vincere superando le assenze. Sapevamo che Siena ci poteva mettere in difficoltà, hanno giocato aggressivi, abbiamo preso colpi, sapevamo della loro fisicità. Nell’ultimo quarto siamo stati bravi a far girare la palla, trovare gli uomini liberi e realizzare i
canestri». Ora al Matera manca solo la vittoria fuori casa per fare il definitivo salto in avanti tanto atteso. Una buona occasione può essere quella di domenica a Sant’Antimo contro un avversario che è sullo stesso livello dei biancazzurri: «per fare questa vittoria
Corà discute con l’arbitro e accanto la festa finale
fuori casa dobbiamo essere più quadrati, più squadra, si serve giocare tranquilli e lucidi. Non dobbiamo fare forzature perchè rischiamo di prendere dei parziali difficilmente rimontabili. Sant’Antimo è un’occasione importante, non hanno una panchina lunga ma un
campo caldo dove è difficile fare risultato. C’è grande caos. Noi vogliamo provarci, sperando di riuscire a giocare al completo». Già proprio questo è il vero interrogativo in casa materana: il recupero cioè degli infortunati e la possibilità di preparare e giocare al com-
pleto la sfida. Oggi le incognite per Corà riguardano il recupero di Gergati e l’entità degli infortuni di Maestrello e Provenzano. Proprio quest’ultimosembrerebbe ilcaso più complicato e imprevedibile. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
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46 Sport
L'ULTIMO posto in classifica, i tanti problemi di ordine tattico, l'assoluta necessità di vincere per risalire la corrente. La Publisys Potenza, sconfitta pesantemente sabato sera al Pala Poli di Molfetta recita il mea culpa per l'85 a 68 patito contro i pugliesi sabato sera. Una prestazione negativa, figlia delle tante amnesie tattiche e degli errori commessi durante i quaranta minuti di partita. La compagine di Cesare Ciocca ha perso contro una formazione certamente non trascendentale qual'è il Molfetta, orfano di Di Marcantonio e Leo. Le basse percentuali al tiro, l'incapacità di reagire ai break dei pugliesi nella parte centrale e finale del match, la difesa molle e distratta hanno creato le premesse per la nuova sconfitta dei potentini. Il complesso di Ciocca ha patito la splendida prestazione sotto le plance di Fessia e Tagliabue che hanno fatto ammattire Ruggeri e Maioli, incapaci di rendere pan per focaccia agli avversari. Forse, Ciocca avrebbe fatto meglio a confermare dal primo minuto Danilo Lo Russo, visto che il rientrante Maioli non ha garantito quelle necessarie soluzioni tattiche e tecniche atte a dare continuità al gioco bianconero.
A Dilettanti La Publisys è ripiombata all’ultimo posto
Antrops: «Abbiamo sofferto la difesa a zona del Molfetta»
Antrops e accanto Labella
Due trasferte, zero punti, un bilancio arricchito in negativo dalla differenza canestri con Sant'Antimo e Molfetta, senza dubbio precaria. I lupacchiotti di Ciocca sono
chiamati a reagire prontamente a partire dalla prossima partita interna in programma domenica al Pala Pergola contro il Trapani, squadra dell'ex Gints Antrops. Il lettone ha espresso nel
pomeriggio di ieri il suo parere in merito alla gara persa contro il Molfetta sottolineando: “Il Molfetta ha vinto con merito la partita. Noi abbiamo sofferto la zona dei pugliesi, bravi a metter-
ci in difficoltà sin dalle prime fasi del match. Ai tanti problemi creatici dai ragazzi di Carolillo si sono aggiunte le basse percentuali al tiro che ci hanno pesantemente condizionato sul piano del rendimento in campo”. L'esterno della Publisys parla del duello sotto canestro che ha visto prevalere nettamente le torri del Molfetta: “Sicuramente non abbiamo preparato bene il match sotto le plance. E' stata una sorpresa per noi giocare contro due elementi in grande spolvero che ci hanno creato non pochi problemi”. Il cestista della Publisys parla del debutto di Fernando Labella: “Su Fernando non ci sono dubbi ne perplessità. Si tratta di un giocatore di ottimo livello che può darci un grande contributo nelle prossime giornate di campionato”. Il pensiero di Antrops è rivolto alla prossima partita, quella contro il Trapani, sua ex squadra: “Per noi sarà una partita importantissima, dobbiamo cercare di vincere ad ogni costo, in casa non possiamo più sbagliare”. Un diktat che serve da lezione per tutta la formazione bianconera. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
B Dilettanti La Centre Corporelle inanella il quarto successo stagionale
La soddisfazione del patron Colangelo: «Felice per la vittoria e per la prestazione convincente» POTENZA - “Sono davvero molto contento per la vittoria, ma soprattutto la soddisfazione è doppia considerando che la squadra ha offerto anche una prestazione davvero spettacolare che ha divertito non poco il pubblico che ci ha seguito numeroso nella gara con il Martina Franca. E devo dire che siamo felici che molti appassionati di basket della nostra città ci stiano dando credito e cominciano ad interessarsi della nostra squadra venendo più numerosi ad assistere alle nostre gara al PalaPergola. Ritornando alla partita devo dire che, oltre alla vittoria, l'importante è stato la dimostrazione di carattere che i ragazzi hanno messo in campo dal primo all'ultimo minuto”. Questo, in sintesi, il pensiero del presidente della Corporelle Colangelo che abbiamo visto molto entusiasta ed “agitato” in senso positivo sugli spalti nel corso della gara. Una gara dalla quale la società si aspettava determinate risposte che sono puntualmente arrivate e che proiettano la squadra verso un futuro che si spera ricco di soddisfazioni. “Noi non abbiamo avuto un inizio di campionato molto positivo - continua Colangelo - anche se eravamo sicuri di aver allestito un roster con grosse potenzialità. Per questo motivo siamo stati vicini al tecnico e alla squadra in questo periodo per capire che cosa ci aveva frenato nelle altre gare e che cosa fare per aiutare la squadra a cambiare direzione e ad esprimere per intero il suo valore. Anche se, con onestà, devo riconoscere che con un pizzico di fortuna le gare con Corato e Siracusa avremmo anche potuto vincerle. I due successi che abbiamo ottenuto con Cus Bari e Martina ci consentono grande serenità per il futuro e ci confermano che questa squadra aveva tutte le carte per crescere e per miglioramenti costanti nel gioco e nei risultati. Il modo, eccezionale difesa e chirurgica precisione in attacco, con il quale i ragazzi hanno superato una signora squadra come il Martina conforta e molto anche il nostro operato. Stiamo
Nocioni e accanto Corvo (foto Andrea Mattiacci)
Ancora scatti di Mattiacci della gara tra Corporelle e Martina
cominciando a raccogliere i primi frutti attraverso i quali proiettarci verso traguardi sempre più importanti. Non solo sotto l'aspetto squisitamente sportivo, ma anche nell'organizzazione della società visto che siamo arrivati al traguardo della trasformazione dell'Invicta
Centre Corporelle in Srl”. E complimenti alla squadra sono arrivati da parte di tutta la dirigenza e dei quali si fa interprete il direttore sportivo Dino Viggiano: “Avevamo chiesto il salto di qualità dalla gara con il Martina e i ragazzi hanno risposto alla grande. Il modo mi-
gliore per tonificare le nostre ambizioni e farci guardare al futuro con maggiore ottimismo. Adesso non dobbiamo fermarci ma continuare sempre a lavorare con grande lena per ulteriori progressi. Tra le tante note positive e devo dire che sono state molte mi piace sottoli-
neare la coralità del gioco espresso dalla squadra e i progressi molto confortanti di Di Pierro dopo una fase di rodaggio necessaria per trovare la forma migliore. Adesso dobbiamo proseguire la risalita verso l'alta classifica che, grazie ad alcuni risultati di domenica, si è ul-
teriormente accorciata con la conferma che l'equilibrio è una costante di questo girone. Per questa ragione sarà necessario confermare il trend positivo anche nella trasferta di sabato a Messina contro il Patti”. Rocco Sabatella sport@luedi.it
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Sport 47
Martedì 17 novembre 2009
Martedì 17 novembre 2009
Benenati nel tiro da sotto (foto tratta da www.cestisticabernalda.it)
B Dilettanti Un successo sul filo di sirena che rilancia la Bbc Bernalda
Dai fischi agli applausi Coach Vandoni riconquista i tifosi con la vittoria sul Catania BERNALDA - Le vittorie all'ultimo centesimo di secondo spaccano fegato e cuore dei tifosi ma sono anche le più belle e liberano le più incontenibili e genuine manifestazioni di esultanza, com'è successo domenica al PalaCampagna al termine della combattuta sfida con gli etnei del vulcanico Pippo Borzì. Esultanza, diciamolo, assolutamente giustificata poiché, anche se la gara poteva essere vinta dai siciliani e nessuno si sarebbe scandalizzato, il comportamento del team di coach Vandoni (fischiato alla presentazione ma portato in trionfo a fine gara) è stato esemplare sotto il profilo tattico e caratteriale per quasi tutto l'incontro. Non va dimenticato che i rossoblu incrociavano per l'occasione una delle squadre più titolate del girone, ancora oggi (nonostante la sconfitta) seconda in classifica e infarcita di giocatori di categoria superiore come Reale, Gambolati, Trevisan, ecc. e con la regia veramente impressionante di De Gregori che forse non ha ancora mai giocato in B1 ma che di questo passo ci arriverà presto. Si è rivista, a nostro avviso, la BBC della prima di campionato con la vittoria sul Patti, a dimostrazione del fatto che quando i lucani sanno contenere per buona parte del match ed entro limiti accettabili la superiorità tecnica e fisica degli avversari hanno le carte in regola per giocarsi il successo nella frazione finale anche contro formazioni che in teoria dovrebbero venire a Bernalda a fare un sol boccone degli ionici. Ma è stata anche la vittoria delle rivincite contro quanti (pochi rispetto alla gran massa dei tifosi) avevano negli ultimi tempi contestato giocatori e panchina; lo si è visto fin dalle primissime battute nelle giocate rabbiose, ad esempio, di Gaeta che non ha esitato a fare l'egoista, lui che è rinomatamene un altruista della palla a spicchi, in chiara polemica con chi lo aveva accusato di giocare
Delli Carri al tiro e accanto Bonafede (www.cestisticabernalda.it)
“solo perché pupillo del coach”. E destino ha voluto che sia stato proprio lui a schiacciare di prepotenza nella retina quel pallone finale che ha dato i due punti alla sua squadra, prima di correre come un bambino felice da una punta all'altra del parquet per esultare
con gli ultras pronti a riabbracciarlo come loro idolo. Ed ecco la nostra personale Hit Parade del match: eroe della serata Gaeta (non solo per la prestazione e per il canestro finale ma anche e soprattutto per aver giocato con una caviglia fracassata), Mvp Delli Carri (29
punti e allenatore aggiunto in campo) e De Gregori (forse il miglior regista visto finora al PalaCampagna), “Trofeo Continuità” a Marinelli (ancora una prestazione superba sotto entrambe le plance), palma d'oro “Piacevole Sorpresa” a Bonafede (appena 19 an-
ni), premio “Francobollo” a Favia, Dolic e Benenati, targa “Scheggia in attacco” a Basili, e infine, anche se lui non vuole ammetterlo, Oscar per la tenacia e lo spirito di squadra a capitan Russo. Si può chiudere con le parole del presidente Troiano: “Ora aspettiamo
con più fiducia la difficile trasferta di Corato, squadra fortissima, ma nel basket tutto è possibile”; in altre parole adesso ci si attende da questo gruppo continuità di rendimento e, possibilmente, di risultati. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
Basket Giovanile, al via i tornei Under 17 e Under 19 COMINCIANO a prendere corpo le attività giovanili della Federazione Italiana Pallacanestro di Basilicata. Hanno avuto inizio, infatti, i campionati maschili under 19 e under 17. Al primo prendono parte ben sette formazioni che si sfidano con la formula del girone all'italiana con gare d'andata e ritorno. Il campionato ha aperto le danze lunedì 16 novembre e chiuderà i battenti il 15 marzo 2010. Alla manifestazione regionale prendono parte la Pallacanestro Senise, la Lucos Basket Montescaglioso, la Emmeti Pielle Matera, la Cestistica Bernalda, la Timberwolves Smart P@per Potenza e il Play Basket Melfi. Sono ammessi a partecipare gli atleti nati negli anni 1991/1992 e
ammessi 1993. La prima classificata prenderà parte alla fase interregionale under 19. Ha avuto inizio, invece il 7 novembre e terminerà il 28 marzo 2010 il campionato under 17 maschile. Al torneo prendono parte la Cestistica Bernalda, l'A.S.C. Tursi, la Smart P@per Timberwolves Potenza, il Nuovo Basket Potenza, la Egl Basket Potenza, la Ingest Lucos Basket Montescaglioso, la New Olimpia Pallacanestro Melfi, la Pallacanestro Avigliano, la Lucana Service Matera e il Riva dei Greci Matera. Anche per il campionato under 17 vale lo stesso discorso fatto per il torneo under 19. Le squadre si affronteranno con la formula del girone all'italiana
con gare d'andata e ritorno, la prima classificata sarà ammessa a partecipare alla fase interregionale del medesimo torneo. Sono ammessi al campionato gli atleti nati negli anni 1993/1994 e ammessi 1995.
I campionati under 17 e under 19 sono da anni una fucina importante per la crescita dei giovani cestisti lucani e costituiscono un valido serbatoio anche per le squadre maggiori. f.menonna@luedi.it
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48 Sport
B Donne Pecoriello: «Non escludo che sia Marilia Sanza a guidare il roster»
Basilia, Paternoster in pole E’ lui il candidato principe per la sostituzione di Guerriero LUNEDÌ di riflessione e trattative in casa Basilia Basket Potenza dopo l'inattesa svolta che ha sancito la fine del rapporto di collaborazione tecnica con Marco Guerriero. Il club rossoblù sta valutando il da farsi per restituire quanto prima alla squadra una guida per il prosieguo della stagione: a cominciare dall'insidiosa trasferta che attende, domenica prossima a Monopoli, Aurigemma e compagne. Per le quali in terra barese partirà il girone di ritorno, e insieme con quello un nuovo capitolo della loro avventura in questo campionato. Che ha visto la Basilia, grazie al pesantissimo successo di Campobasso, recuperare la scia delle prime della classe. E proprio la vittoria ottenuta all'ultimo turno da Crovatto e socie sul campo della capolista (e fin lì imbattuta) Women's rende meno chiari i contorni di una vicenda - quella della presunta decisione di rassegnare le dimissioni di coach Guerriero - ancora tutta da decifrare. Perché è chiaro che stando ai risultati l'allenatore umbro non avrebbe avuto alcun motivo per abbandonare il suo gruppo. Tanto meno quando lo aveva rimesso sulla giusta rotta e sembrava essere sul punto di trovare, dopo qualche comprensibile problema iniziale, la quadratura del cerchio. A conti fatti al giro di boa di metà torneo (per ciò che riguarda questa prima fase della B d'Eccellenza) la Basilia è arrivata in condizioni più che soddisfacenti: con all'attivo cinque vittorie su sette partite, e la consapevolezza di potersela giocare alla pari contro tutte le avversarie. Come del resto anche le due sconfitte rimediate con Brindisi e Bari hanno dimostrato. La salvezza, il primo obiettivo stagionale, appare decisamente alla portata delle lucane: visto il rassicurante margine di otto punti sul terzultimo posto. Da parte sua, la società della presidente Marina Pecoriello dovrebbe sciogliere le riserve sul nome del nuovo allenatore nel giro di un paio di giorni, ma per ora, a proposito del caso-Guerriero, ha preferito rimanere in linea con quanto espresso nel comunicato ufficiale di domenica sera. «L'unica cosa che ci sentiamo di dire - ha confermato il numero uno della Basilia - è che auguriamo a coach
Michele Paternoster ha già allenato la Basilia
Guerriero ogni bene per il suo futuro, dopo aver preso atto della sua volontà di lasciare la squadra». Pecoriello non si è sbilanciata sul nome del tecnico a cui lo staff dirigenziale rossoblù affiderà l'incarico: «Vogliamo valutare diverse opzioni e ponderare bene ogni aspetto prima di decidere, visto che in questa fase della stagione non è semplice trovare allenatori disponibili sulla piazza. Non è escluso che Marilia Sanza possa di nuovo svolgere il duplice ruolo di allenatrice e giocatrice, ma altre soluzioni restano al vaglio». Tra le quali, sembra prendere sempre più consistenza quella che porta a Michele Paternoster: che farebbe il suo ritorno sulla panchina potentina, lasciata al termine della stagione 2006-2007. Luca Carlone sport@luedi.it
serie
D Lucana
D Sul Salandra pronta la “scure” del giudice sportivo
CLASSIFICA
In arrivo per la Pielle la vittoria a tavolino POTENZA - Si tinge di giallo la seconda giornata di andata del campionato di serie D regionale. Il tabellone elettronico non funziona, manca tutta la strumentazione di riserva e salta, quindi, come da regolamento, il big-match in programma a Salandra tra i padroni di casa e la Pielle Matera. A causa di gravi lacune della struttura, la squadra locale si è vista quindi infliggere la sconfitta per 020 a tavolino, presentando tuttavia immediato ricorso avverso al risultato decretato dalla coppia arbitrale. E' saltato, così, l'incontro più atteso della giornata, con la speranza, in attesa delle decisioni del giudice sportivo, che lo spettacolo dei match più interessanti non venga precluso, in futuro, da eventi non imputabili alle società, che sostengono sforzi notevoli per disputare questo campionato. Canestri e spettacolo, invece, ci sono stati nei due incontri disputati a Potenza. E se, come previsto, non ha avuto problemi la Fingap Invicta (Caterino 27, Fanelli 22, Vittorio Cerverizzo 17) a superare il volenteroso ma troppo debole Genzano (Beccasio 10), degna di nota è stata la roboante vittoria del Ciumnera sulla Vito Lepore. La squadra di Montemurro, guidata dalla
La formazione della Virtus Matera che partecipa alla serie D
splendida regia di Auria (31), ha preso il largo fin dal primo parziale (33-21) grazie ad elevatissime percentuali dalla distanza (Saponara 26 e Villano 20 con cinque triple) e rapide scorribande in contropiede, capaci di esaltare soprattutto Saverio Paggi (27), contro una Lepore che ha pagato il prematuro infortunio di Molinari (10) e a cui non sono bastate le buone prove di Meccariello (20) e Cataldo (18). Tutto come previsto, invece, nell'incontro di Matera, dove la Virtus ha centrato la seconda vittoria
consecutiva, ai danni dell'esordiente Valdagri. Inizio sprint (10-2) dei giovani locali, che hanno controllato agevolmente, poi, tutto l'incontro, potendo ruotare con facilità l'intero roster a disposizione di coach Conterosito, in cui si sono segnalati quattro uomini in doppia cifra e ben nove effettivi a segno. Sul fronte opposto, onorevole la resistenza della squadra di Satriano, guidata da Campaiola (15) e Melillo (12), mentre ha riposato l'Olimpia Melfi. Donatello Viggiano sport@luedi.it
Invicta a valanga sul Genzano
Seconda affermazione del Ciumnera
INVICTA PZ 114 GENZANO 32
CIUMNERA 121 LEPORE 89
FINGAP INVICTA POTENZA: Caterino 27, Galia 6, Fanelli 22, Palazzo6, Missanelli 4, Cerverizzo V. 17, Capriglione 2, Cerverizzo E. 13, Calabrese 10, Salvia 5. VITO LEPORE GENZANO: Grasso 1, Di Stasi 2, Linzalata 6, Beccasio 10, Ciola 2, Romanelli, Marcoppido 6, Menchise, Zotti 4, Caputo 1. ARBITRI: Maruggi di Melfi e Brienza di Potenza. PARZIALI: 29-2; 56-14; 81-26; 114-32
CIUMNERA: Auria 31, Saponara 26, Paggi V. 2, Paggi S. 27, Urciuoli 6, Villano 20, Montemurro, De Cunto, Di Virgilio 7, Guglielmi 2. VITO LEPORE POTENZA: Gilio, Meccariello 20, Cerverizzo G. 7, Molinari 10, Pisani 14, Cataldo 18, Santoro G. 2, Stanco 8, Santoro V., Lasorella 10. ARBITRI: Brienza e Maio di Potenza. PARZIALI: 33-21; 6548; 86-71; 121-89
Virtus Matera con 4 uomini in doppia cifra VIRTUS VALDAGRI
83 57
VIRTUS CO.RE.MA, MATERA: Merletto 16, Clemente 13, Sabino, D'Aria 4, Buono 17, De Gioia 14, Elettrico 5, Di Cuia 2, Sacco 6, Martino 6. All. Conterosito PALLACANESTRO VALDAGRI: Botta 6, Abbatemarco, Pascale 4, Durante 9, Sabia 7, Di Sio, Melillo 12, Petrazzuolo 4, Campaiola 15, Albano. ARBITRI: Grieco e Racanelli di Matera PARZIALI: 22-10; 4825; 74-35; 83-57
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Sport 49
Martedì 17 novembre 2009
Martedì 17 novembre 2009
C1 Con il pari della Pleiade ora il vertice della classifica dista un solo punto
Calcio a 5
Lo Scanzano accorcia I ragazzi di Marchitelli mettono al tappeto l’Amica Palazzo C2 girone A La capolista espugna il campo del Lions Potenza nel segno di D’Errico
Sacro Cuore Venosa resta al comando LIONS SACRO CUORE
6 7
LIONS: Mecca, Telesca, Melfi, Urbano, Cancelliere, Marcolivio, Mangiello, Greco, Albanese. All. Telesca SACRO CUORE VENOSA: Scatamacchia, Zotta, Pescuma, Latorraca, D'Errico, Muccilli, Briscese, Checa, All. Genosa ARBITRO: Volta di Potenza RETI: 2' e 60' D'Errico (Sc), 3' Urbano (L), 4' Checa (Sc), 5' Albanese (L), 17' Briscese (Sc), 22', 47' e 55' Marcolivio (L), 24' Greco (L) 49' e 59' Pescuma (Sc), 53 Latorraca (Sc). NOTE: Ammoniti Latorraca, Melfi e Marcolivio. POTENZA - Il Sacro Cuore Venosa si coferma in testa alla classifica grazie al successo in casa del Lions Potenza. La partita è subito vibrante, dopo solo due minuti Zotta intercetta un pallone a centro del campo s'invola sull'out di destra propone un assist per D'Errico che non può sbagliare e sigla il primo vantaggio. Neanche il tempo di festeggiare ed è già pareggio per i locali con Urbano. E' un batti e ribatti e Checa costruisce un'azione personale che sigla la rete del 2 a 1. Ma ormai sembra un monologo e al 4' Checa si fa intercettare il pallone: Albanese infila Scatamacchia dalla lunga distanza con un tiro non impeccabile. Bisogna aspettare il 17' per vedere l'altra rete: D'Errico s'invola sulla sinistra, serve Briscese di spalle alla porte si gira e segna per gli ospiti. Al 24' doppia conclusione per i locali sempre con Greco, prima si oppone e poi commette un grave errore facendosi passare la palla sotto le braccia. Al 25' Pescuma scalda il tiro e Mecca c'è ancora. Al 27' ultimo assalto per gli ospiti ma Checa spreca e manda fuori. Squadre negli spogliatoi. Al 31' appena ini-
ziata la gara, l'esordiente Latorraca a tu per tu con Mecca spedisce sul portiere. Dall’angolo successivo Latorraca alza il pallone sembra fatto ma Muccilli di testa da pochi passi manda fuori. Al 40’ D'Errico si fa atterrare in area, l'arbitro concede il rigore, Muccilli si presenta sul pallone e manda alto a prova di non attraversare un momento felice. Al 43' Scata si oppone su Marcolivio. Al 46' è ancora Mecca a neutralizzare su Zotta da pochi passi. Al 47' Pescuma poco attento si fa superare e per Marcolivio è un gioco da ragazzi infilare alle spalle Scatamacchia per il doppio
vantaggio. Al 49' Pescuma ci riprova ancora su punizione e questa volta infila alla destra di Mecca. Al 52’ botta di Marcolivio, Scatamacchia si oppone come può. Arriva lo stentato pareggio: ottimo scambio con D'Errico e la Latorraca mette a sigillo la sua prima rete. Ma la gara è ancora vibrante, infatti Scatamacchia sbaglia l'uscita e Marcolivio in sforbiciata mette a rete l'ennesimo vantaggio. Ma, come si dice: quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare. Latorraca scalda le mani a Mecca che si oppone tre volte, ma al 29' Pescuma pareggia e al 30' D'Errico “mette su” una
giocata delle sue e fissa il risultato sul definitivo 7 a 6. Una gara bella sotto il punto di vista agonistico. Gli ospiti alla fine hanno agguantato una vittoria meritata considerando tutte le occasioni sventate dal portiere Mecca. Ora per il Sacro Cuore venosa il gioco si è fato davvero interessante. Le altre tre battistrada, che andavano a braccetto con i venosini, due hanno stoppato la loro corsa perdendo. Il Csi S. Antonio Tricarico e il Mene Futsal lasciano al comando Sacro Cuore Venosa e Bar La Notte Pignole che saranno avversarie proprio nella prossima giornata a Venosa.
SCANZANO AMICA
7 4
SCANZANO: Schirone, Prezioso, Parisi, Ricchiuti, Dartizio, Santarsiero, Panetta, Amendolara, Vampo. All. Marchitelli AMICA PALAZZO: Dinella, Rinaldi, Pace, Veltri, Cripezzi, Martino, Scilimato, Belsanti, Minervini. All. Cuviello squalificato (in panchina Romito) ARBITRI: Tucci e De Mare di Bernalda RETI: per lo Scanzano: 2 Dartizio, 2 Panetta, 2 Ricchiuti, Santarsiero; per il Palazzo: 2 Martino, Pace Cripezzi NOTE: Spettatori 250 circa
Santarsiero dello Scanzano
SCANZANO - Non conosce sosta lo Scanzano di mister Marchitelli, ancora una vittoria questa volta molto preziosa, ai danni dell'Amica Palazzo. La formazione ospite è stata in gioco per lunghi tratti della gara, poi nella ripresa quando ha subito tre reti in pochi minuti, è crollata difronte allo strapotere degli ionici. La partita per lo Scanzano era cominciata in salita, come sempre le squadre ospiti che vengono a giocare contro il team di Marchitelli, si chiudono bene a riccio creando difficoltà, poi ci sono le solite ripartenze veloci, che mettono in affanno gli ionici. Proprio, questa tattica è letale per lo Scanzano, quando Martino riesce a portare in vantaggio il Palazzo con un bellissimo tiro che si insacca all'incrocio, dove Vampo non può far nulla. Ecco che cominciano a macinare gioco i ragazzi di Marchgitelli, azione dopo azione pervengono al pareggio grazie alla rete di Dartizio con un gran tiro dai 15 metri. E' continua, l'azione dello Scanzano, i ragazzi capiscono che gli avversari non sono da sottovalutare e cercano di chiudere al più presto l'incontro. Cinque minuti di fuoco dove Panetta mette a segno una doppietta, i gol eseguiti con la stessa dinamica di esecuzione come due fotocopie. Panetta riceve palla di spalle alla porta, fulmineamente si gira e fa secco
Pinella per due volte. Risposta avversaria, palla in fallo laterale, la sfera raggiunge Pace che tira di prima intenzione, decisiva è la deviazione di Dartizio che spiazza il portiere Vampo. La Gara è gradevole la prima parte di gioco si conclude sul 3 a 2, quindi ancora aperta. La ripresa ci mostra uno Scanzano che ha tutta la volontà di chiudere l'incontro. Arrivano sette minuti di fuoco, incomincia Santarsiero, che si conquista un calcio di rigore, che lo stesso trasforma. La pressione esercitata dai padroni di casa, mette in condizioni Ricchiuti di siglare una doppietta. Il primo gol arriva con un tiro che s' insacca nell'angolino dove Dinella non ci arriva. Il secondo gol, è siglato con un gran tiro che sorprende il portiere ospite. In questo frangente di gioco, il Palazzo ha avuto le sue occasioni che purtroppo non ha sfruttato. Sul 6 a 2, lo Scanzano ha un piccolo rilassamento, concedendo troppo spazio agli ospiti, che vanno in gol con Martino. Reazione dei padroni di casa, con un' azione corale, mandando in gol Dartizio. La quarta rete per il Palazzo arriva sul fischio finale da parte di capitan Cripezzi. Con questo risultato, lo Scanzano si porta ad un punto dalla prima in classifica, campionato più che mai riaperto. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
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50 Sport
Calcio a 5 C2 girone A In gol Calviello, Pantalena, Gorga, Nappi e Macellaro
Impresa dell’Avis Vietri Il team di Zirpoli piega l’ormai ex capolista Mene Futsal Potenza VIETRI MENE POTENZA
6 5
VIETRI: Zirpoli G., Nappi, Pantalena, Calviello, Magro, Papa, Gorga, Caputo, Macellaro G. All. Zirpoli G. MENE PZ: Frascolla A., Trupa, Aiello, Sabia, Telesca A., Masi, Telesca P., Lorusso, Amodeo. All. Lorusso F. ARBITRO: Losignore di Matera RETI: 10' e 15' Telesca P. (M), 13' e 62' Aiello (M), 28' Masi (M), 20' Calviello (V), 33' Pantalena (V), 36' e 41' Gorga (V), 48' Nappi (V), 56' Macellaro G. (V) NOTE: Nessun ammonito. Recupero: 1' p.t. e 2' s.t. VIETRI DI POTENZA - Una vera e propria impresa. Si può definire così la vittoria del Vietri contro il Mene Potenza al “Pala Santa Domenica”, perché non ci sono mezzi termini per definirla. Privi del portiere Pitta (con il secondo portiere infortunato e mister Zirpoli costretto in porta), i vietresi hanno ribaltato il quattro a uno del primo tempo, e nel secondo tempo hanno messo in mostra il migliore repertorio e hanno chiuso la partita con un sei a cinque, a dir poco meritata-
La formazione dell’Avis Vietri e accanto Zirpoli
mente. La vittoria vale l'aggancio al Mene Pz (16 p.) e quindi al secondo posto. Primo tempo col Vietri davvero in bambola con diverse disattenzioni difensive e gli avversari bravi a colpire in cinque minuti, dal 10' al 15', per
ben tre volte. Ma andiamo alla cronaca di questa emozionante partita: già al 10', con Telesca P. che ruba palla a Papa e trafigge Zirpoli. Al 13' Aiello, innescato dal bravo Masi, sigla il raddoppio rasoterra. E nemmeno due
minuti, il Vietri perde palla e ancora Telesca P. è bravo ad approfittarne per siglare il terzo gol del Mene Pz, con un tiro potente da fuori area. Si sveglia il Vietri al 20': Calviello oltre il centrocampo con un gran tiro riporta
in partita i suoi, ma a fine primo tempo quarto gol ospite con Masi (28'), su assist di Aiello. Storia a parte merita il secondo tempo. Dopo la traversa di Calviello e il palo di Nappi a fine primo tempo, nella seconda frazione è solo Vietri. E comincia lo show-recupero già al 33': Pantalena si libera di un avversario al limite e con un tiro angolato realizza la seconda rete (2-4). Dopo tre minuti Gorga, servito da Papa ed approfittando di un errore difensivo, a mezz'altezza realizza (3-4). Ed arriva il pareggio al 41', ancora con Gorga che, servito dalla difesa, evita un avversario e da posizione defilata trafigge Frascolla. La reazione ospite non punge più di tanto ed è un vero e proprio monologo del Vietri, che effettua il “sorpasso” al 48', con Giuseppe Nappi, appena entrato, con un tiro dal limite. Ma il Vietri non si ferma e chiude la partita al 56' dopo una incredibile rimonta, col gol di Macellaro Giuseppe. Inutile il gol al 62' di Aiello, in pieno recupero, che fissa il risultato finale sul 6 a 5, per poi far scoppiare la festa del Vietri e dei propri tifosi. Claudio Buono sport@luedi.it
Calcio a 5 C2 girone B Barricelle fermato in casa
Colpo esterno dell’Alba Lovito del Baricelle
BARRICELLE 3 L’ALBA PISTICCI 5 BARRICELLE: Fratantuono T., Lovito, Giampietro, Lauria, Fratantuono A., Amodio, Marinelli C., Marinelli A., Ponzio. All. Varalla Michele CIRCOLO ALBA: De Luca C., De Luca S., Panico, Albano, Di Pede, Carioscia, Pugliese, Pace, Grossi, Masiel-
lo. All. Carriero Angelo RETI: 14' pt, 18' pt, 22' pt e 25' st Di Pede (C), 26' pt e 10' st Lauria (B), 13' st Ponzio (B), 28' st Pace (C) IL CIRCOLO ALBA di Pisticci conferma il suo ottimo momento e supera il Barricelle a domicilio. In una gara molto nervosa, soprattutto da parte dei padroni di casa, colpiti troppo spesso da errate decisioni
arbitrali, la spunta la squadra ionica che alla vigilia puntava ai tre punti per mantenere il secondo posto raggiunto nelle prime otto giornate di campionato. In una bellissima giornata di sole, molto calda, l'atmosfera resa maggiormente incandescente dal folto pubblico presente, in gran parte anche ionici, la gara poteva essere meno condizionata dall'arbitraggio, che ha reso troppo nervosi i padroni di casa. Mister Varralla potrà, però, recriminare anche per l'assenza contemporanea dei due portieri titolari, Dilallo e Ielpo, messi fuori causa nelle ultime ore prima del match dall'influenza stagionale. Quindi, tra i pali il veterano Tony Fratantuono, attualmente tesserato solo per le evenienze e, comunque, in società come preparatore dei portieri. Di fronte, inoltre,
un portiere in grande spolvero mette subito in chiaro le sue capacità, chiudende in angolo su un bolide di Ponzio al 4'. Poi la gara si incattivisce e gli ospiti toccano il bonus falli dopo appena cinque minuti. Stranamente, i padroni di casa nella prima frazione non calceranno nemmeno un tiro libero, motivo principale dell'arrabbiatura e del nervosismo di Lauria e compagni. Prima frazione di gioco che inizia, comunque, con i padroni di casa in avanti a premere in cerca del vantaggio. Gli ospiti, comunque, si difendono con ordine, a volte ricorrono ad interventi fallosi o al limite del regolamento, creando, in collaborazione con la direzione di gara, forti tensioni all'interno del Barricelle. Tra il 14' ed il 22', successivamente, Di Pede realizza tre reti che portano i suoi
Scherma, la Palumbo è settima GLI SCHERMIDORI della Società Schermistica Lucana Potenza hanno preso parte nel corso dell'ultimo fine settimana a La Spezia alla prima prova nazionale giovani di scherma. Cinque gli atleti in gara nella prova ligure, si tratta di Matteo Tundo, Francesca Palumbo, Lucrezia Lauria, Edoardo Bellino e Francesco D'Aquino. Matteo Tundo dopo aver vinto tutti gli assalti del girone si è arreso ad una eliminazione diretta che non gli ha permesso di proseguire ed accedere nei sedici. Al termine della prova l'atleta dei maestri Pino Pinto e Omar Joseph De Carlo ha raggiunto la trentacinquesima posizione su trecento partecipanti alla gara di categoria di spada maschile. Nel fioretto femminile settimo posto per Francesca Palumbo che ha perso contro Alice Volpe per 15 a 13 dopo che l'atleta lucana ha condotto
per larghi tratti dell'assalto. Volpi ha poi perso la finale contro Rachele Calissi. La Palumbo si è classificata al settimo posto, trentaquattresima piazza, invece per Lucrezia Lauria, nella prova che ha visto salire in pedana ottanta atlete. Nel fioretto maschile hanno partecipato alla gara gli atleti Edoardo Bellino e Francesco D'Aquino. Positiva la prestazione dei due atleti, battuti dal romano Mazzoni nelle eliminazioni dirette. Bellino è giunto quarantasettesimo, D'Aquino ha ottenuto il trentesimo posto. Alla gara di fioretto hanno preso parte centotredici partecipanti. Il prossimo appuntamento per gli atleti lucani è fissato per sabato e domenica a Verona dove si terrà la gara del Gran Premio Giovani under 14 maschile e femminile. f.menonna@luedi.it
sul triplo vantaggio, assicurandosi buona parte della vittoria. Prima, infatti, il calciatore del Pisticci realizza su azione di rimessa, poi, invece, calcia alla perfezione due punizioni, trasformandole. Solamente un lampo di Lauria al 26' permette ai padroni di casa di accorciare le distanze e chiudere la prima frazione di gioco con la convinzione di poter ancora fermare il Circolo Alba. Nella ripresa mister Varalla decide di mandare in campo solamente i giocatori più tranquilli, tenendo inizialmente fuori i più nervosi. La gara sembra prendere una piega diversa, visto che ancora Lauria e Ponzio trovano le due reti del pareggio. Sul risultato di 3 a 3 la gara si riapre. Ma, nell'incredulità di tutti, arriva l'azione del nuovo vantaggio degli ospiti. Su una punizione da cen-
trocampo di Ponzio, Di Pede molto vicino, intercetta la palla con il braccio e si invola verso la porta avversaria. Il direttore di gara lascia correre ed il giocatore pisticcese realizza la quarta rete per gli ionici. Nel finale, Pace mette il definitivo sigillo sulla gara, decretando di fatto il punteggio finale di 3-5. In una gara decisamente condizionata dalle decisioni arbitrali, la formazione di casa recrimina la poca propensione del direttore di gara nell'arbitraggio di una partita di calcio a cinque, riconfermando la cattiva abitudine di utilizzare arbitri di calcio a undici per le gare di calcio a cinque che, a conti fatti, è uno sport letteralmente differente e con delle regole differenti, condizionando, e non di poco, le gare ed i loro risultati. fra. cal.
ilSudoku
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
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Sport 51
Martedì 17 novembre 2009
LOTTO&CONCORSI DAMA
Martedì 17 novembre 2009
Centrati 3 ambi con le nostre previsioni. C’è un nuovo “centenario”
Nazionale con cadenza 6 di GIOIA GASPARINI ROMA – Il 72 (lo stupore) capolista di Napoli non è riuscito ad entrare nel club dei centenari avendo interrotto la sua corsa a quota 98. Tra gli altri ritardatari si sono rivisti anche il 77 (le gambe delle donne) terzo di Cagliari dopo 89 assenze, il 43 (la donna sul balcone) capolista di Genova e il 67 (la chitarra) capolista della Nazionale entrambi dopo 81 ritardi, il 22 (il pazzo) secondo di Palermo dopo 59 mancati riscontri, il 38 (pugni e botte) secondo di Venezia dopo 54 turni e il 76 (la fontana) ottavo della Nazionale dopo 49 assenze. Continuano ad avanzare i due “centenari” del momento: il 22 (il pazzo) di Cagliari che non risponde all'appello da 147 estrazioni e l'88 (il panettiere) che Firenze che non esce da 107 turni. Non è mancato l'ambo a valenza doppia: 43-57 è sortito sia a Firenze che a Genova. Nei raggruppamenti numerici in evidenza gli ambi vertibili 67-76 sulla Nazionale e 23-32 a Palermo, il terno di controfigura 9 (53-75-77) a Cagliari, il terno della decina del 50 (50-53-57) a Genova, il terno di cadenza 3 (13-33-73) a Milano, il terno di figura 5 (5-14-32) a Palermo. NAZIONALE - I numeri della cadenza del 6 con la serie 16-36-56-76-86 e quelli della figura del 3 con la serie 321-48-57-66 reclamano il gioco per ambo. Previsione speciale 10-62 per estratto ed ambo. BARI - Da 79 turni la cadenza del 9 non sviluppa giochi, combinate ambi e terni nella serie 29-39-59-79-89. Interessanti per ambo anche i numeri di cadenza 3 con la combinazione 13-2333-53-63. Previsione speciale 44-90 per estratto ed ambo. CAGLIARI -Da 69 estrazioni i numeri di finale 7 non sviluppano combinazioni vincenti, per ambi e terni prendete spunti dalla serie 17-37-47-6777. In alternativa la ventina con la combinazione 21-23-25-27-28. Previsione speciale 22-44 per estratto ed ambo. FIRENZE - La controfigura del 9 è attesa al varco da 74 estrazioni, formate ambi e terni nella serie 9-20-31-42-53. Anche la figura del 3, attesa da 66 turni, è buona per ambo e terno, prendete spunti dalla cinquina 12-30-48-6675. Previsione speciale 81-88 per estratto ed ambo GENOVA - Da 86 estrazioni la figura del 2 non sviluppa giochi, combinate ambi e terni nella serie 2-20-38-56-74. In alternativa la cadenza del 4 con la cinquina 14-24-34-54-84. Previsione
57 50 22 88 34 45 7 24 90 89 69 speciale 18-45 per estratto ed ambo. MILANO - Avevamo previsto ambi con la seconda decina ed è sortita la coppia 13-19. Per ambo e terno la cadenza del 7 con la cinquina 7-17-2747-57. Statisticamente interessante anche la decina del 70 con la serie 7274-75-78-79. Previsione speciale 3840 per estratto ed ambo NAPOLI - Avevamo consigliato la cadenza del 2 ed è uscito l'ambo 6272. Vinto l'estratto con il 72 della previsione speciale. La cadenza 2 con la serie 22-32-42-62-82 e la serie gemellare con la cinquina 22-44-55-77-88 dovrebbero mettersi in luce con qualche ambo. Previsione speciale 15-81 per estratto ed ambo. PALERMO - Per ambo segnaliamo la controfigura del 6 con la serie 17-2839-50-61. In alternativa la cadenza del 4 con la cinquina 4-24-44-64-74. Previsione speciale 17-41 per estratto ed ambo. ROMA - La cadenza dell'8 con la serie 18-28-38-58-68 e la figura del 6 con la combinazione 24-33-60-78-87 si prestano a giocate d'ambo e terno. Previsione speciale 81-90 estratto ed ambo. TORINO - Avevamo previsto la decina del 30 ed è uscito l'ambo 30-36. Per ambo la controfigura del 7 con la serie 7-18-29-40-51 e la cadenza 0 con la cinquina 10-30-40-70-80. Previsione speciale 25-63 per estratto ed ambo.
70 84 147 107 79 69 84 75 87 77 56
41 36 37 65 58 12 42 51 28 10 82
59 63 97 93 75 62 48 59 74 62 51
87 62 27 86 62 24 24 48 69 70 52
7 59 47 48 20 30 9 15 83 19 36
58 57 76 81 68 47 43 42 67 52 45
VENEZIA - La figura del 6 con la serie 6-15-24-42-69 e la cadenza del 3 con la cinquina 13-23-33-43-53 sono interessanti per ambo. Previsione speciale 6-68 per ambo e ambata. TUTTE - Le terzine da giocare prevalentemente per ambo: 40-41-55, 4-78, 8-35-88, 18-32-76, 31-46-85.
Pronostico concorso n. 138 (del 17/11/2009) 11 16 49 66 70 78 88 90 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero 88 81 82 1 85 63 77 55 80 90
PREVISIONI
ESTRAZIONE DI MARTEDI’ 17 novembre 2009
Numero 78 46 7 2 79 48 53 36 14 18
Ritardo 59 58 48 37 36 35 35 34 32 31
di PASQUALE GRANDE
Roma e Tutte 52, 30, 42, 47, 66, 64 Napoli, Firenze e Tutte 50, 28, 40, 45, 64, 62 ESTRAZIONE DI GIOVEDI’ 19 novembre 2009 Roma e Tutte 54, 32, 44, 49, 68, 66 Napoli, Firenze e Tutte 52, 30, 42, 47, 66, 64
Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!
UNIDICI RUOTE
Il problema Gemello 33, il più difficile da comporre re. In entrambi chi muove vince in 5 mosse con lo stesso meccanismo solutivo del problema precedente. Quello di spostare i pezzi da un settore all’altro della damiera o di farli ruotare di 90 o 180 gradi, può essere un utile esercizio per il principiante che si accosta alla composizione.
Frequenza 127 120 118 116 116 115 115 114 112 112
Le Tavole di Rutilio Benincasa
di FRANCESCO SENATORE
Gemello 33: Bianco muove e vince in 5 mosse
Gemello 32: Bianco muove e vince
di MARIA D’AUTUNNO
La Smorfia Napoletana IL LOTTO non è soltanto da considerarsi un gioco ma è anche una tradizione, una passione e soprattutto è un fenomeno di cultura popolare. In un’epoca in cui tutto è ragione e scienza l’uomo spesso si rifugia nell’irrazionale affidandogli sogni e speranze. Pertanto, a ogni avvenimento di vita quotidiana, o dopo un sogno, si è portati ad associare dei numeri alle immagini, facendo riferimento alla famosa Smorfia Napoletana. Lettera A
Gemello 34: Bianco muove e vince
Soluzione del 33: 11-7 3x12; 23-28 14x23 28x26, 12x19 26-22; 19x26 30x5 e bianco vince. Oppure: 22-26, x; ecc nero vince.
GEMELLO 33… geneticamente modificato. No, non stiamo parlando di cromosomi e parti plurigemellari, ma soltanto di un particolare problema di dama, il più difficile da comporre. Il “Problema Gemello” è caratterizzato dal fatto che a ogni pezzo nel sistema del bianco corrisponde uno di ugual valore, ma di colore opposto, sul sistema del nero. Ad esempio: dama bianca nel cantone 1 e dama nera nel cantone 32; pedina nera nella meta 18 e pedina bianca nella meta 15. Da queste caratteristiche deriva il nome e ne consegue pure che, ovviamente, chi muove vince. Si veda il problema del compianto maestro Luigi Condemi (1° diagramma): chi muove vince in 5 mosse. Un’altra definizione del “Problema Gemello”è“Problema 33”: infatti la somma dei numeri delle caselle in cui si trovano i pezzi gemelli è, appunto, 33. Ad esempio nel problema di Condemi abbiamo: 3 (Dn) + 30 (Db) = 33; 10 (Dn) + 23 (Db) = 33; 11 (Pb) + 22 (Pn) = 33 ecc. Una definizione consolidata da decenni. E invece cosa ti ha combinato alcuni anni fa il genio creativo del maestro Condemi? Un paio di sapienti manipolazioni di pezzi sulla damiera ed ecco il “Gemello 32” e il “Gemello 34” e la vecchia definizione va a farsi benedi-
59 58 78 88 73 58 45 56 70 54 46
Argenteria 5-53 Argento 24-47 “ vivo 35-64 Argilla 28-66 Aria 16 Aringhe salate 79 Arlecchino 18 Armadio 50 “ con roba 45 Armatura 83 Armento 89 Armi 63 Arpa 18-64 Arpioni 1-12 Arredi sacri 60
Per informazioni e chiarimenti telefonare 348-8024342 da martedì a sabato dalle 17 alle 18,30 o dopo le 21,30. (continua)
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52 Rubriche
Martedì 17 novembre 2009
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Carnet
Palcoscenico
I Ponti di Paola e Ray emozionano il pubblico dello Stabile
Tra amore e ricordi di IRANNA DE MEO POTENZA - Uno spettacolo teatrale all'insegna del sentimento, delle emozioni, della poesia e dei ricordi. Un mix di emozioni ha oltrepassato il palcoscenico e coinvolto il pubblico del teatro Stabile per la prima della stagione teatrale organizzata dall'associazione “Cose di teatro e musica” e dall'amministrazione comunale. Di scena “I ponti di Madison County”, adattato e diretto da Lorenzo Salveti e tratto dal romanzo di Robert James Waller, con protagonisti Paola Quattrini, Ray Lovelock e Ruben Rigillo. Un coinvolgente racconto a più voci, dove il passato si alternava al presente tramite il ricordo degli stessi personaggi. I ponti di Madison County è la narrazione di un'intensa storia d'amore, nota al grande pubblico nella versione cinematografica firmata ed interpretata da Clint Eastwood, accanto a Meryl Streep: un amore totale, dei sensi e del cuore, una passione “giovane”, vissuta appieno da un uomo e una donna di mezza età, come l'inaspettato, ultimo regalo della vita. La musica di sottofondo e un fuoristrada proiettato sullo schermo che attraversa le interminabili praterie dell'Iowa anticipano l'ingresso sul palco di Ruben Rigillo, nei panni del narratore, vestito di bianco, che racconta per immagini la storia. Essenziale la scenografia: una cucina di compensato, un pavimento sommerso da una miriade di striscioline di carta. In quest'atmosfera romantica inizia a svelarsi la trama che ha affascinato e affascina intere generazioni. Poi, compare sulla scena la bravissima Paola
Quattrini, nei panni della protagonista femminile, Francesca Johnson molto apprezzata dal pubblico per la sua forza interpretativa. Francesca è una donna sposata, con due figli e rassegnata alla sua vita tranquilla in fattoria finché non incontra un viaggiatore libero e selvaggio, Robert Kincaid, fotografo del “National Geographic” e qui interpretato da Ray Lovelock che esteticamente, con la camicia sgualcita, i jeans e la folta chioma grigia, si avvicina a Clint Eastwood. Francesca è una donna dell'Italia del sud, di Napoli, che da giovane, insieme ai suoi sogni, ha seguito in America il suo Richard, solo evocato nello spettacolo. I figli compaiono a fine rappresentazione, quando scoprono, dopo la sua morte, un lato sconosciuto: la sua travolgente passione per Robert che la conquista con i suoi modi di fare «di altri tempi e luoghi lontani». Francesca riscopre il suo essere donna e l'amore puro, incondizionato e inevitabile. Le due vite si intersecano tanto da ricongiungersi dopo la morte con il cospargi mento delle loro ceneri sui campi di Rpse main bridge. Assente l'azione per dare spazio alla parola. L'unico atto in scena è quello del rievocare, accentuato dalla presenza del narratore e dalla sequenza di racconti che ciascuno fa attraverso il ricordo narrato o scritto di una lettera. «In quattro giorni Robert mi regalò una vita intera». Come la fotografia ha il potere di fermare istanti del tempo in una dimensione atemporale, così, come in un'istantanea, l'amore intenso e travolgente fra i due, viene congelato nello spazio del ricordo.
di MARIA ANNA FLUMERO
Non solo Festival I sapori di Matera conquistano lo Zecchino MATERA - «La Provincia di Matera ha conquistato la platea dello Zecchino d'oro. Da un lato il talento della piccola Arianna, e dall'altro le eccellenze della nostra tradizione enogastronomica hanno raccolto plausi e grande interesse». L'assessore Giuseppe Dalessandro non fa mistero dell'entusiasmo che la partecipazione alla presentazione del Festival, che andrà in onda in diretta da oggi al 21 novembre, ha prodotto. «Lo Zecchino d'oro è un evento che, negli anni, è divenuto parte del patrimonio culturale di diverse generazioni. Tale valore è testiomoniato dal riconoscimento da parte dell'Unesco della targa Patrimonio per una cultura di pace. Grazie alla piccola Arianna Paolicelli - ha dichiarato Dalessandro - la Provincia ha potuto promuovere il proprio territorio anche presso
questa rinomata kermesse canora. I prodotti tipici degustati durante la cena internazionale hanno testimoniato la qualità e la generosità della nostra tradizione, baluardo di una cultura gastronomica sempre più apprezzata in tutto il mondo». La platea molto attenta, composta da artisti, giornalisti e rappresentanti istituzionali, ha infatti mostrato particolare interesse alla offerta turistica fatta di cultura, arte, tradizioni ed enogastronomia. Durante la cerimonia ufficiale l'assessore Dalessandro ha donato all'Antoniano un bassorilievo dei Sassi di Matera e, visibilmente soddisfatto, ha detto «di avere scoperto un nuovo mondo, fatto soprattutto di solidarietà, da cui è venuto anche un monito alla politica per una maggiore attenzione ai problemi delle persone».
Lezioni di teatro di GRAZIA PASTORE POTENZA - E' cominciato sabato scorso a Potenza, con il seminario teorico “Maschera Novecento II” il laboratorio teatrale permanente promosso dalla Compagnia “Abito in Scena”. La lezione si è svolta nel ridotto del Teatro Stabile di Potenza, condotta da Michele Monetta, personalità di rilevo internazionale, regista, attore e docente di Mimo e Maschera all'Icra Project di Napoli e all'Accademia nazionale d'Arte drammatica “Silvio D'Amico” di Roma. Il seminario teorico è stato accompagnato da un interessante videoforum, con immagini rarissime degli inizi del '900 sul “corpo-maschera” delle avanguardie storiche. Nel corso dell'incontro Monetta ha illustrato i temi della maschera e del movimento nella pedagogia di Jacques Lecoq, e ha ricordato l'importanza della
e
Il fascino del virtuosismo della Dego
Esplorando il corpo-maschera Al via il laboratorio di Abito in scena Scuola parigina “Vieux -Colombier” diretta da Jacques Copeau che, nei primi decenni del secolo scorso, fu determinante per la nascita del mimo moderno e del concetto di “maschera nobile” o “neutra” che azzera le emozioni. Il videforum è cominciato con un breve filmato dedicato al teatro futurista di Ettore Petrolini, e dei suoi fantocci/marionetta, in particolare “Fortunello” che ha offerto la possibilità di indagare
il tema dell'immobilità o “fissità della maschera”. Poi, le espressioni teatrali della Germania dell'epoca, con un balletto triadico dalle teorie di Oscar Schelmmer, sulla scia della Bauhaus, dove le geometrie percorse da tre figurini e dall'uso di tre colori predominanti - giallo, rosa, nero- hanno espresso la mimica comicogrottesca, quella cerimoniale e quella mistico-religiosa. Il videoforum si è arricchito
con filmati dedicati a Grock, il più grande clown del '900, e agli esperimenti teatrali degli anni '40 sul mimo corporeo astratto di Etienne Decroux. Al termine, un omaggio alla commedia dell'arte e alla maschera di Pulcinella, con farse di Petrolini e Totò, e con il balletto pantomima tratto dal film “Carosello Napoletano” di Ettore Giannini. Il seminario “Maschera Novecento II” ha dato il via ad un ciclo di incontri, promosso dalla Compagnia teatrale “Abito in Scena” presso "La bottega del SotTeatro " in vico Laura Battista a Potenza, che si terranno ogni martedì dalle 19 alle 21, a cominciare da stasera, 17 novembre, fino al prossimo giugno, e alle lezioni teoriche affiancheranno la partecipazione di importanti personalità del teatro nazionale. Per ulteriori informazioni si può consultare il sito www.abitoinscena.it.
“MATERA in Musica” inaugura la nuova stagione concertistica 2009/10. Domani concerto di presentazione “Il fascino del virtuosismo” con Francesca Dego e l' Orchestra della Magna Grecia. Appuntamento presso l' Auditorium “Gervasio” in piazza Sedile. Inizio del concerto alle ore 2. Il costo del biglietto d'ingresso sarà pari a due euro. Il cartellone è organizzato dal “Festival Duni” e dalla stessa Orchestra Magna Grecia. In programma il Concerto n. 1 in Re Maggiore op. 6 per violino ed orchestra di Nicolò Paganini (Genova, 27 ottobre 1782 - Nizza, 27 maggio 1840). Il concerto sarà strutturato secondo la classica divisione in tre tempi : Allegro maestoso - Adagio - Rondò. Ascolteremo la “Sinfonia n. 5” di Beethoven, ed a seguire l'Introduzione e rondò capriccioso op. 28, che insieme a l'Havanese op. 83 ed il concerto n. 3 costituiscono le opere più importanti per violino ed orchestra composte da Saint-Saëns. Dego, nata a Lecco nel 1989, si è diplomata con lode e menzione speciale al Conservatorio di Milano e continua a perfezionarsi. La Dego si classificata al quarto posto nello scorso Premio Paganini. La sua carriera in rapida ascesa l'ha portata negli ultimi anni a esibirsi da solista e in formazioni cameristiche in numerosi concerti sia in Italia che all'estero. Considerata dal pubblico e dalla critica fra le migliori giovani interpreti italiane della nuova generazione è stata definita dal M. ° Accardo “uno dei talenti più straordinari che io abbia incontrato”. Prosegue, inoltre, la campagna abbonamenti: entro mercoledì 18 novembre, si potrà usufruire di una riduzione sul costo di quest'ultimo, applicabile anche durante la sera del concerto di presentazione.
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Cultura&Spettacoli
Martedì 17 novembre 2009
Coppola vuole film piccoli
Allevi a Montecarlo Nights
Dustin ad Ascoli per lo spot
«So che cosa vuole il botteghino: vuole vedere storie che già conosce. Io voglio fare film diversi, piccoli, ma che emozionino», dichiara Francis Ford Coppola in un’intervista a Grazia. Il regista rivendica con orgoglio di non appartenere più all’industria cinematografica di Hollywood: «I soldi li faccio con il vino e con gli alberghi». Un ricordo speciale, infine, è dedicato a Stefania Sandrelli: «Ho sempre avuto un debole per lei».
Stasera, alle 23, il pianista Giovanni Allevi sarà ospite negli studi di Radio MonteCarlo perun concertoesclusivo dedicato agli ascoltatori di “Monte Carlo Nights”e di Nick The Nightfly. In contemporanea il live sarà trasmesso in diretta video su radiomontecarlo.net. Il live segue l’uscita nei negozi del cd + dvd “Allevi & All Stars Orchestra Arena di Verona”, il nuovo attesissimo album del giovane pianista e compositore marchigiano.
Dustin Hoffman sarà oggi ad Ascoli per girare altre parti dello spot promozionale voluto dalla Regione Marche. Un evento vero e proprio per la cittadina picena, nella quale cresce di ora in ora l'attesa per l’arrivo dell’attore, giunto ieri all’aeroporto di Falconara Marittima. Per Ascoli, un graditissimo ritorno. La star hollywodiana aveva girato nel capoluogo piceno 37 anni fa, il film «Alfredo, Alfredo», di Pietro Germi,
La giovane compagnia in anteprima a Moliterno con il dramma di Shepard
Nel Vero West dell’Archè
Flash Mob
A passo di danza per ricordare Jacko
di FRANCESCO ZACCARA LAURIA - Cresce la passione per il teatro a Lauria. Nei mesi scorsi è nata una nuova compagnia teatrale, “L'Archè” che stasera presenterà in anteprima a Moliterno il dramma di Sam Shepard “Vero West”, interpretato dagli attori Gianfranco Quero di Messina, Alessio Bonaffini e Antonio Nicodemo. Tra gli appuntamenti della stagione invernale anche tappe a Napoli e nella capitale. L'associazione culturale Archè è nata su iniziativa di Nino Fittipaldi che nel corso degli anni passati ha preparato e interpretato numerose opere teatrali. L'estate scorsa l'associazione ha portato in scena nell'anfiteatro del Santuario della Madonna dell'Assunta, lacommedia “Gli Ornitofili. L'alba del terzo millennio”. La stagione teatrale 2009/2010 è stata caratterizzata anche dalle attività di teatro laboratorio per bambini e adulti, diretto da Antonia Bruno di Venosa. Il dramma scelto per la stagione di esordio,“Vero West”, come spiega in una nota l'associazione, verte su due figure contrapposte, Antonio e Liberato. Il primo è un personaggio ben integrato ed in carriera come sceneggiatore, l'altro unribelle edemarginato. Non si vedono da cinque anni ed il loro ritrovarsi alimenta forti tensioni che trasformano la scena in un ring pugilistico, dove si combatte per sogni impossibili. Il dramma, ambientato in una vecchia casa di un sobborgo di città, proietta i due protagonisti in una affannosa ricerca delle origini, forse individuate in uno spazio desolante e sconfinato, selvaggio e libero, come il deserto o come i calanchi. «Con questa opera drammatica - chiude la nota - si vuole rappresentare come i rapporti umani ruotino spesso intorno a questioni di “soldi”e di come si arrivi alla “banalizzazione”delvivere quandoessi diventano l'unico obiettivo della propria esistenza». Dopola primadiMoliterno, la tournée continuerà a Latronico il 18 novembre, a Lagonegro il 19, a Maratea il 20, a Rivello il 21, a Lauria il 22 e 23, a Praia a Mare il 24, a Diamante il 25, a Melfi il 26, a Trecchina il 28. Il 2 dicembre,poi, la compagnia sarà a Lauria con una rappresentazione dedicata alle scuole, a Mormanno il 4 e a Potenza il 12 dicembre. Mentre due appuntamenti importanti l'aspettano a Napoli e Roma: il 30 novembre L'Arché sarà di scena al teatro Primo di Napoli e dall'8 all'11 febbraio al teatro Lo Spazio di Roma.
In alto Gianfranco Quero, sopra Alessio Bonaffini
Antonella Clerici dice sì ai super ospiti a Sanremo ma assicura: «Sul palco dell’Ariston comando io» «Sarò solo io a condurre il Festival, altre ipotesi non ce ne sono, ho sentito parlare di co-conduzione con ospiti, ma così non sarà». È la sottolineatura che Antonella Clerici ha voluto fare in occasione della presentazione del regolamento della prossima edizione del Festival di Sanremo, in programma dal 16 al 20 febbraio 2010. «Mi piacerebbe che alla mia festa ci siano artisti internazionali e italiani che stimo e che stiamo valutando, con loro vorrei fare qualcosa, però la conduttrice sono solo io. Ci vuole coraggio da parte della conduttrice ad avere
sul palco ospiti di grande livello, e lo faccio volentieri, diversamente avrei potuto circondarmi dei soliti valletti, uno biondo, uno moro». La Clerici ha aggiunto: «Non ho paura a confrontarmi con i grandi talenti, più persone importanti ci saranno, meglio sarà. Sono io – ha ribadito ancora – e resto io la conduttrice, sarò la quarta donna che conduce da sola il Festival di Sanremo, dopo Carrà, Goggi e Ventura». Nomi sui possibili ospiti non ne ha fatti, i ricorrenti da giorni sono quelli di Bonolis, Fiorello, Baudo, ma conferme non ce ne sono.
MATERA - Successo con- Giordano, che nei prossimi fermato anche per il secon- giorni andrà in onda sulle do Flash mob dedicato a Mi- frequenze dell' emittente chael Jackson. Una dome- locale Trm. L'evento è iniziato alle ore nica materana nel nome del re del pop. Un tributo im- 12 in punto. Pochi minuti e perdibile realizzato dalla tanta emozione, del resto il flash mob (dall'inglese scuola di danza “Arte Danza” di Matera, diretta da flash - breve esperienza e Laura Aliani. In piazza Vit- mob - moltitudine) è un torio Veneto, per un’intera evento in cui un gruppo di giornata, bambinied adole- persone che si riunisce all'improvviso in scenti sono uno spazio tornati a sorpubblico, mette prendere, doin pratica un'apo il successo zione insolita della prima generalmente edizione, presper un breve so la stessa periodo di tempiazza ma anpo per poi sucche davanti la cessivamente chiesa di Sa disperdersi. Pietro CaveoLaura Aliani so. Genitori ci ha dichiaraemozionati, to: «A quasi 5 armati di macmesi dalla sua chine fotogramorte la stessa fiche e mini tescuola di danza lecamere, turicon l'aiuto di alsti e materani Il flash mob in piazza cuni fans, bamsorpresi e incuriositi. Davvero unica l'a- bini e ballerini ha voluto riria che si respirava in piaz- cordare un personaggio cheha segnatola storiadelza Vittorio Veneto. Dalle porte delle numero- la musica e della danza nel se chiese che danno sulla mondo. L'idea è nata dai rapiazza sono usciti molti fe- gazzi stessi. E' un esigenza deli incantati da questi fan- omaggiare il grande uomo ciulli - zombie, vestiti ad ar- Jackson. I brani che sono stati eseguiti sono stati te. Gli allievi dellaAliani, in- “Thriller” per i grandi, preconsapevoli, sono andati senti in 50 persone e “Beat anche in mondovisione It” dai piccoli circa 30 con grazie alla web cam del por- un'età compresa dai 5 ai 10 tale Sassiland.it. L'evento è anni. Speriamo di poter ristato anche immortalato proporre l'evento anche nel nella trasmissione satirica periodo natalizio». “Cuccuruccù”di Emanuele Maria Anna Flumero
A POTENZA POTENZA - Nell'ambito delle celebrazioni del ventennale della sua scomparsa, è visitabile fino al 20 novembre prossimo, presso la Biblioteca Nazionale di Potenza, la mostra di pittura di Arnaldo Mazzoni, importante esponente dell'arte contemporanea italiana e personalità di spicco del realismo lucano. La mostra, promossa e curata da Grazia Pastore, è patrocinata dal Mibac, dalla Provincia di Potenza, dal Comune di Potenza-Città Cultura e dal Comune di Viggiano, in collaborazione con la libreria “Mondadori”, la “Libreria Professionale” di Potenza e con “Edizioni Arduino Sacco” di Roma. Nato a Viggiano ,il9 settembre1934,Arnaldo Mazzoni si formò all'Accademia delle Belle Arti di Brera dove si diplomò nel 1957. Da Milano si trasferì a Salerno e cominciò una vasta produzione artistica che sfociò in numerose mostre in tutt'Italia. La penultima fu a Melbourne, in Australia, presso la Federazione lucana di
Mazzoni il romantico della tela Fino al 20 novembre la retrospettiva dedicata all’artista Un’opera della mostra di Arnaldo Mazzoni
Brunswick, nel febbraio 1989, dove espose una cinquantina di opere. Anche la Comunità Viggianese di Melburne continua ad ammirare la pittura di Arnaldo Mazzoni da un imponente affresco, presente nella Sala Agri del
Circolo Lucano, realizzato dal maestro durante una visita in Australianel 1987. Mazzoni, definito dalla critica “un romantico della pittura” e “il più genuino cantore della sua terra”, ha dedicato molte opere al suo paese natale, Viggia-
no, a suggellare il suo amore per i luoghi d'origine. Proprio lì, nella sua Viggiano, espose per l'ultima volta nel 1989. Tra i numerosi premi e riconoscimenti ottenuti, anche il titolo di Accademico, da parte dell'Accademia Gentium “Pro Pace”della Città del Vaticano a Roma. “Maestro grande quanto modesto”, nei suoi dipinti traspone realtà poetica e lucidità interpretativa a dare effetti di massimo realismo. “Ora la sete mi sarà lieve” è titolo della rassegna, allestita nella Sala Mostre della Biblioteca Nazionale di Potenza, tratto da un verso della poesia “In limine” di Eugenio Montale. «Diciotto gli oli su tela e tre le tempere su cartoncino, un'infinitesima parte della copiosa produzione pittorica di Arnaldo Mazzoni - spiega
la curatrice Grazia Pastorerelativa, in particolare, agli ultimi annidella suavita, con qualche tela del '79 e un autoritratto del '77 dedicato alla moglie Antonietta. I dipinti selezionati raccontano la sofferenza dei profughi delle guerre del pianeta, sempre sul punto di dissolversi ma sospinti oltre 'il limine', la soglia, verso spiragli di libertà. 'Limen' diventa frontiera tra Vita e Morte, attesa, muro da valicare per non lasciarsi annullare dal dolore, e per riprendere le fila di una vita sconvolta dalla violenza. In rassegna anche un ciclo pittorico sul significato dell'Arte, Estro artistico come dialettica di affrancamento e prigione, madre benevola e matrigna che culla i suoi figli ponendoli di fronte a continue crisi/visioni di progettualità». La mostra è visitabile dal lunedì al giovedì (9-13,30/1519) e la mattina del venerdì e del sabato dalle 9 alle 13.30, ingresso libero. cultura@luedi.it
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54 Cultura e Spettacoli
PRIMA SERATA
23.25
TALKSHOW
14.45
RUBRICA
21.10
SHOW
23.30
NEWS
23.30
FILM
21.10
SHOW
21.10 DOCUMENTARIO
Le Iene Show
Valerio Massimo Manfredi
Bruno Vespa
Lorena Bianchetti
Sfide
Alessio Vinci
06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -Attualità Unomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.35 -TelegiornaleTG Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTG 1 Focus 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 09.50 -RubricaDieci minuti di... 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowFesta Italiana 16.35 -TelegiornaleTG Parlamento 16.45 -TelegiornaleTg 1 16.55 -Previsioni del tempoChe tempo fa 17.00 -EVENTO 52° Zecchino d'Oro - Musica 18.50 -QuizL'eredita' 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.00 -RubricaTg2 Eat Parade - di musica 06.15 -RubricaAgenzia RiparaTorti 06.25 -Real TvX Factor 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.35 -RubricaRai Educational - Un mondo a colori - files 10.00 -TelegiornaleTg2 punto.it 11.00 -ShowI Fatti vostri 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Costume e societĂ 13.50 -RubricaMedicina 33 14.00 -RubricaIl fatto del giorno 14.45 -RubricaItalia sul due 16.10 -TelefilmLa Signora del West 17.40 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 17.50 -TelegiornaleRai TG Sport 18.00 -Sport Lussemburgo - Italia - Calcio 18.50 -NewsTG 2 19.55 -Real Tv X Factor 20.25 -GiocoEstrazioni del lotto
06.30 -Attualità Il caffè di C. Mineo 07.30 -RubricaTGR Buong. Regione 08.00 -Attualità Rai News 24 08.15 -RubricaCult Book 09.15 -RubricaFigu 09.20 -RubricaCominciamo Bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg3 Punto Donna 12.45 -RubricaLe storie - Diario Italiano 13.10 -Soap OperaVento di passione 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.15 -RubricaTrebisonda 16.00 -RubricaTG3 GT Ragazzi 16.10 -CartoniLittle Amadeus 16.35 -RubricaMelevisione 17.00 -RubricaCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -Attualità Blob 20.10 -TeleromanzoLe storie di Agrodolce
06.00 -Telegiornale Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 08.00 -Telegiornale Tg5 - Mattina 08.40 -Show Mattino Cinque 10.00 -TelegiornaleTg5 - Ore 10 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg5 13.40 - Soap Opera Beautiful 14.10 -Soap OperaCentovetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Reality Show Amici 16.55 -AttualitĂ Pomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 - 5 minuti 18.50 -GiocoChi Vuol essere milionario 20.00 -Telegiornale Tg5
06.50 -Sit ComVita da strega 07.20 -TelefilmQuincy 08.20 -TelefilmHunter 09.45 -TELENOVELA Bianca 10.30 -TelefilmGiudice Amy 11.30 -TelegiornaleTg4 11.40 -TelefilmWolff un Poliziotto a Berlino 12.30 -TelefilmDetective in corsia 13.25 -TelegiornaleAnteprima Tg4 13.30 -Telegiornale Tg4 14.05 -ShowSessione pomeridiana: Il Tribunale di Forum 15.10 -TelefilmHamburg Distretto 21 16.10 -Soap OperaSentieri 16.40 -Film L'albero degli impiccati con Gary Cooper, Maria Schell, Karl Malden, George C. Scott - regia di Delmer Daves (USA ) - 1959 18.45 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -Telegiornale Tg4 19.35 -TelefilmTempesta d'amore
06.30 -Cartoni 08.55 -Sit ComHappy days 09.30 -TelefilmA-team 10.20 -TelefilmStarsky e Hutch 11.20 -TelefilmThe sentinel 12.15 -NewsSecondo Voi 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 13.00 -NewsStudio sport 13.40 -CartoniNaruto shippuden 14.05 -CartoniBlue dragon 14.35 -CartoniWillcoyote 14.45 -CartoniBugs Bunny 14.55 -CartoniTitti e Silvestro 15.05 -CartoniTom & Jerry 15.15 -CartoniSpeedy Gonzales e Duffy Duck 15.20 -TelefilmWildfire 16.20 -TelefilmIl mondo di Patty 17.10 -Sit ComHannah Montana 17.45 -CartoniBen ten 18.10 -CartoniAngel's friends 18.30 -TelegiornaleStudio aperto 19.00 -NewsStudio sport 19.30 -Sit ComLa Vita secondo Jim 20.05 -TelefilmI Simpson
06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitĂ Omnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmIspettore Tibbs 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmHardcastle and McCormick 14.00 -Film Gold - Il segno del potere con Roger Moore, Susannah York, Ray Milland - regia di Peter R. Hunt (GB) - 1974 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStargate SG-1 17.05 -RubricaAtlantide. Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmThe District 20.00 -TelegiornaleTg La7
20.30 -Show Affari tuoi 21.10 -Serie Tv Un medico in famiglia 6 23.20 -Telegiornale Tg 1 23.25 -Talk ShowPorta a Porta
20.30 -NewsTG2 - 20.30 21.05 -TelefilmSenza traccia 21.50 -Telefilm Criminal Minds 22.40 -TelefilmLaw & Order 23.25 -Telegiornale TG 2
20.35 -Soap Opera Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Show Sfide - replica di Riscatto azzurro 23.20 -RubricaParla con me
20.30 - Show Striscia la notizia - La Voce dell'influenza 21.10 - Miniserie Il falco e la colomba 23.30 -News Matrix
20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -FilmNico con S. Seagal, S. Stone - regia di Andrew Davis (USA) - 1987 23.30 -FilmHaunting - Presenze con L. Neeson - regia di Jan De Bont (USA) - 1999
20.30 -Gioco Prendere o lasciare 21.10 -Show Le Iene show
20.30 -Rubrica Otto e mezzo 21.10 -Documentario Impero 23.30 -Show Victor Victoria
01.00 -TelegiornaleTG 1 Notte 01.40 -RubricaSottovoce 02.10 -RubricaScrittori per un anno 02.40 -VideoframmentiSuperStar 03.15 -FilmUna 44 Magnum per l'ispettore Callaghan
23.40 -RubricaIl sorriso di Palco e Retropalco 23.45 -TeatroNon sia mai viene qualcuno 01.00 -RubricaTg Parlamento 01.10 -Real TvX Factor
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea Notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaDiario di famiglia 01.40 -RubricaPrima della prima 02.00 -AttualitĂ Rai News 24 02.10 -RubricaFuori Orario
01.30 -TelegiornaleTg5 notte 02.00 -ShowStriscia la notizia 02.45 -Reality ShowGrande Fratello 03.00 -Reality ShowAmici 03.45 - TelegiornaleTg5-notte-replica
01.35 -TelegiornaleTg4 02.00 - EVENTO Clip parade 32 - Musica 02.30 -FilmSartana non perdona con G. Martin - regia di Alfonso Balcazar Granda (Spa) - 1969 04.10 -TelefilmLaw & Order
00.00 -ShowChiambretti night - Solo per numeri uno 01.45 -TelegiornaleStudio aperto 02.00 -Reality ShowTalent 1 player 03.00 -TelefilmDark angel 04.00 -FilmAcque di primavera
00.35 -TelegiornaleTg La7 00.55 -RubricaProssima fermata 01.10 -RubricaMovie Flash 01.15 -RubricaEffetto Domino 01.55 -TelefilmAlla corte di Alice 02.20 -RubricaOtto e mezzo
Haunting Presenze
Idee
Natale Cavatappi elettronico 'LVHJQDWR VHFRQGR FULWHUL HUJRQRPLFL q IDFLOLVVLPR GD XWLOL]]DUH H WL SHUPHW WHUj GL DSULUH TXDOVLDVL ERWWLJOLD GL YLQR DO SULPR FROSR %DVWD VROR DSSRJJLDUH LO FDYDWDSSL VXOOD ERWWLJOLD H SUHPHUH O LQWHUUXWWRUH ,O FDYDWDSSL UXRWHUj LQ VHQVR RUDULR H VL IHUPHUj TXDQGR OD ERWWLJOLD VDUj VWDSSDWD 'DO GHVLJQ HOHJDQWH q EHOOR DQFKH GD SRUWDUH LQ WDYROD )XQ]LRQD FRQ EDWWH ULH ULFDULFDELOL D ULFDULFD FRPSOHWD DSUH VLQR D ERWWLJOLH GL VHJXLWR 3HU ULFDULFDUOR EDVWD SRVL]LRQDUOR VXOOD VXD EDVH ,O NLW q FRPSUHQVLYR GL XQ FXWWHU SHU OD ULPR]LRQH GHOOD FDSVXOD GL SURWH]LRQH $GDWWR SHU YLQL FRQ WDSSL LQ VXJKHUR R VLQWHWLFL $OLPHQWDWRUH 9 LQFOXVR FRQ EDVH
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Televisioni 55
MartedĂŹ 17 novembre 2009
RIFORME
VERTICE FAO, PARLA IL PAPA
«Basta sprechi»,ma nel documento ci sono solo impegni e niente soldi Delusione delle Ong: «Servono aiuti»
Ma quelli della FAO dopo i summit sulla fame vanno pure a mangiare?
Altro stop di Fini al governo «Le istituzioni sono di tutti» Bersani: ritirate il ddl processi
a pagina 7
Anno 8 n.284€ 1.00
a pagina 6
Martedì 17 novembre 2009
www.ilquotidianodellabasilicata.it
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
Danno esito negativo le ricerche di fusti radioattivi al largo della costa lucana
ARPAB
Niente veleni,solo tesori PAGAMENTI AGRICOLTURA
MARATEA - Nel tratto di mare lucano perlustrato dalla nave «Mare Oceano» dopo le rivelazioni del pentito della 'ndrangheta Francesco Fonti non sono stati trovati relitti di imbarcazioni carichi di rifiuti radioattivi ma uno scafo da diporto di piccole dimensioni e circa 200 anfore, che secondo i primi rilievi risalirebbero all’epoca greco-romana. Lo hanno detto il Procuratore della Repubblica della Direzione distrettuale antimafia di Potenza, Giovanni Colangelo, e il comandante del reparto ambientale marino delle capitanerie di porto presso il Ministero dell’Ambiente, il capitano di vascello Federico Crescenzi. Capitolo chiuso, dunque. Conferenza stampa di rassicurazione anche da parte del presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, e dell’assessore all’ Ambiente, Santochirico. Esulta il sindaco di Maratea.
Oggi arrivano i commissari per verificare i conti Arbea Due funzionari europei (uno belga e l’altro portoghese) al lavoro per una settimana
a pagina 17
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a pagina 10
Food & wine A lezione di cucina lucana. Oggi a Tito il primo salone dell’Unione cuochi
MATERA Rifiuti, da gennaio si cambierà Non ci saranno più cassonetti Si torna al vecchio porta a porta
La replica a Sigillito che aveva dichiarato di essere a capo di un ente poco sano. A Matera “si difende” il direttore
SCANZANO Prende forma la città della pace Per l’anniversario della rivolta arriva il Nobel Betty Williams
a pagina 26
a pagina 33
Restaino si ritira dal ballottaggio e favorisce l’unità del partito. Pasquina Bona presidente
Pd, la Speranza fa votare novanta delegati POTENZA - Roberto Speranza è il segretario del Pd. Alla fine dell’assemblea è netto il risultato: 90 delegati su 105 hanno scelto il trentenne candidato della Bersani. Ma non c’è stato il ballottaggio: Erminio Restaino, si ritira dal voto in nome dell’unità «su cui però c’è da lavorare e impegnarsi». Pasquina Bona presidente per 88 voti. alle pagine 8 e 9
Matera «Operai utilizzati come infermieri» La denuncia del sindacato a pagina 27
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Negli abissi di Maratea trovati 200 reperti romani. Di Trani esulta De Filippo e Santochirico rassicurano.Chiesta una riserva marina
La “rivolta” dei dipendenti «Non siamo fannulloni lavoriamo con serietà»