Domenica 22 novembre 2009
Delitto Poggi Il detenuto del Gambia davanti al gip Luigi Fiasconaro conferma la sua versione sulla “camminata” Medvedev: «Basta di Stasi è battaglia con lo stile Urss» VIGEVANO (PAVIA) – La ROMA – Più che vedere ha za di convalida dei loro fermi rezza, che il testimone soBrevi dal mondo
Cucchi, il teste: «Lo trascinavano in cella»
MOSCA – Il presidente Dmitri Medvedev ha aspramente criticato ieri Russia Unita, il partito di governo del quale lui stesso fa parte insieme al premier Vladimir Putin, invitando a mettere da parte gli intrighi e le cattive abitudini di stampo sovietico, ad abituarsi a vincere le elezioni in modo pulito e corretto e a modernizzarsi insieme al resto della società e dell’economia. Mai prima d’ora il leader del Cremlino aveva puntato il dito in maniera così aperta ed evidente contro il partito al potere in Russia.
Egitto, attaccati alcuni cristiani IL CAIRO – La tensione è di nuovo alta tra musulmani e cristiani nel sud dell’Egitto. Centinaia di fedeli dell’Islam hanno assaltato una stazione di polizia e incendiato diverse botteghe appartenenti a fedeli cristiani. L’origine del risentimento musulmano risiede nelle presunte molestie fatte da un cristiano a una giovane, che secondo i rivoltosi avrebbe 12 anni. La polizia, dopo aver affermato che la giovane molestata ha tra i 18 e i 30 anni, ha arrestato l’uomo ma questo non è bastato a placare gli animi, esacerbati ormai da tempo: la scorsa domenica un tribunale aveva condannato due cristiani a morte per l’omicidio di un musulmano la cui moglie cristiana si era convertita all’Islam.
'camminata' di Alberto Stasi sulla scena del delitto e la domanda di sempre: quante possibilità aveva l’ex bocconiano di non sporcarsi le suole delle sue Lacoste, risultate immacolate nonostante il pavimento di villa Poggi fosse pieno di sangue? È stata soprattutto una discussione sui numeri ieri in Tribunale a Vigevano (Pavia), dove si è tenuta la 19ª udienza del processo con rito abbreviato per l’omicidio di Chiara Poggi (uccisa il 13 agosto 2007 a Garlasco) che vede come unico imputato il fidanzato della vittima.
L’incidente probatorio ha escluso la partecipazione dei carabinieri al pestaggio
Stefano Cucchi
sentito, e soprattutto, ha raccolto le confidenze di Stefano Cucchi. Con la deposizione di ieri, tramite incidente probatorio, del detenuto originario del Gambia S.Y., di 31 anni, è stata messa in ordine una versione che, complice i problemi di traduzione verificatisi in occasione del primo interrogatorio, presentava qualche lacuna. Parlando di quel 16 ottobre, quando lui e Cucchi, poi morto il 22 ottobre in ospedale, occupavano due diverse celle di sicurezza dell’edificio B della città giudiziaria per l’udien-
per droga, il teste ha detto di non aver visto il pestaggio, ma solo di aver notato dallo spioncino Stefano che veniva trascinato in cella. «Ho sentito cadere in terra una persona – ha dichiarato al gip Luigi Fiasconaro, presenti i pm ed i legali degli indagati e di parte civile – poi il rumore di calci, quindi un vociare delle guardie penitenziarie ed il pianto di Stefano per il dolore». Il tutto sarebbe durato meno di un minuto. L'unica persona, tra quelle che si trovavano nel corridoio delle celle di sicu-
stiene di poter riconoscere, aveva la divisa blu ed è colui che aveva il compito di chiudere le celle, un agente definito «buono» perchè gli avrebbe offerto il caffè ed una sigaretta, e del quale non è in grado di dire se abbia partecipato al pestaggio. Anche in sede di incidente probatorio il cittadino del Gambia ha escluso il coinvolgimento di carabinieri. «Cucchi – ha quindi aggiunto – si lamentava per i dolori, in particolare gli faceva male un ginocchio». Daniela Navi
Per l’accusa la studentessa inglese fu uccisa e violentata dai due fidanzati e da Guede
Mez, il pm chiede l’ergastolo Per Mignini ,Sollecito e la Knox meritano il massimo della pena PERUGIA–Meredith Kercher è stata «letteralmente eliminata per sempre» quando non aveva ancora compiuto 22 anni. Per questo Raffaele Sollecito e Amanda Knox, accusati di un omicidio «accompagnato da violenza sessuale», devono essere condannati al massimo della pena prevista: l'ergastolo con isolamento diurno. Parole che il pm Giuliano Mignini ha scandito ieri al termine della requisitoria – svolta insieme all’altro pubblico ministero Manuela Comodi – nel processo davanti alla Corte d’assise di Perugia. Secondo i magistrati i capi di imputazione contestati ai due imputati «hanno trovato piena conferma nel
processo». Omicidio, violenza sessuale, furto, simulazione di reato e porto ingiustificato di coltello i reati per i quali sono stati rinviati a giudizio, con la Knox che deve rispondere anche di calunnia. Per questo il pm ha chiesto per la ventiduenne di Seattle anche nove mesi di isolamento diurno, due per Sollecito. Richiesta «tipica di associazioni mafiose, di Bernardo Provenzano e Totò Riina, non di un ventenne incensurato» per l'avvocato Luciano Ghirga, uno dei difensori dell’americana. «Meredith era mia amica e non la odiavo» ha detto alla fine dell’udienza la Knox in una dichiarazione spontanea. Secondo il pm, però, ora l’errore
più grave sarebbe di «guardare solo agli imputati». «Dimenticando – ha detto Mignini – di cosa sono accusati e dimenticando la vittima». Il magistrato ha parlato di un omicidio per futili motivi ai danni di una ragazza che di lì a qualche giorno doveva tornare a Londra per il compleanno della madre. «Mez –ha evidenziato - è stata uccisa in maniera impressionante e ora i suoi familiari possono solo recarsi al cimitero sulla sua tomba». Un delitto del quale i pm accusano Sollecito, venticinquenne di Giovinazzo, e la Knox, oltre a Rudy Guede, già condannato a 30 anni di reclusione grazie allo sconto di pena previsto dal rito abbreviato.
Ieri è stata il pm Comodi ha delineare il quadro degli elementi scientifici a carico dei due ex fidanzati. «Prove inconfutabili» ha detto il magistrato. Poi in aula è stato proposto un video con la ricostruzione virtuale del delitto, così come ipotizzata dai pm. Alla fine è stato ancora Mignini a parlare dei due imputati odierni, facendo propria la descrizione di un criminologo. Per la Knox ha evidenziato rabbia e aggressività, tendenza alla trasgressione e a dominare il rapporto, ma anche a sviluppare facili antipatie. Sollecito è stato definito notevolmente freddo e con tratti di personalità dipendente. Claudio Sebastiani
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2 In Italia e nel Mondo
Napoli, litigano per un muro: un morto
Usa, il Congresso sulla Sanità pronto al sì
NAPOLI – Litigavano spesso, da anni. Venerdì sera l’ennesimo diverbio, per il colore di un muro. Uno voleva tinteggiare il palazzo di bianco, gli altri no. E così dalle parole si è passati a una lite sfociata in omicidio. E' accaduto nel Napoletano, a Sant'Antimo, dove un uomo, un imprenditore edile, è stato ucciso e due fratelli, commercianti di abbigliamento, sono stati arrestati. La 'colpa' della vittima, Onofrio Di Spirito, 34 anni, imprenditore edile, è stata quella di curare la ristrutturazione dello stabile dove i due fratelli, Antonio e Mario Marzocchella, incensurati, di 32 e 30 anni, avevano la sede del proprio negozio, nel centro di Sant'An-
NEW YORK – Con un insolito voto notturno, il Senato degli Stati Uniti è pronto a dare una primo via libera, pur senza entrare nel merito, alla grande riforma sanitaria allo studio del Congresso, dopo avere convinto le due più reticenti tra i democratici, Marie Landrieu della Lousiana e Blanche Lincoln dell’Arkansas, ad esprimersi in favore del dibattito. A meno di sorprese dell’ultimo minuto, per il presidente degli Stati Uniti,Barack Obama,sitratta di una prima piccola vittoria, anche se l’iter legislativo rimane lungo e difficile.
L’oggetto del contendere era il colore. Arrestati due fratelli di 30 e 32 anni
timo. Non era la prima volta che i tre, secondo quanto accertato dai carabinieri della compagnia di Giugliano, litigavano proprio per questioni legate alla ristrutturazione. Era dalla mattina che i tre, sul colore del muro, litigavano. Poi, la sera, poco distante dall’abitazione della vittima, sono stati esplosi quattro colpi di pistola. Di Spirito è rimasto colpito all’addome e alla gamba sinistra: è morto appena giunto all’ospedale di Aversa. I due fratelli intanto, tentavano la fuga. Mario lo ha fatto a piedi, nei vicoli del centro. Aveva il volto insanguinato, forse per le ferite riportate durante la lite. I carabinieri lo hanno, però, bloccato e interrogato: poi l’accusa di omicidio e l'arresto. Nel
corso della perquisizione, domiciliare elocale, i carabinierihanno rinvenuto e sequestrato – gettate a terra all’interno di un vicino garage condominiale – due pistole calibro 7,65: una con matricola abrasa e con due colpi nel caricatore, l’altra con cinque colpi nel caricatore e il sesto in canna. Armi sulle quali sono in corso gli accertamenti balistici. Ieri, invece, è stato arrestato Antonio che, prima di essere accompagnato nel carcere di Poggioreale a Napoli è stato visitato dai medici per delle lievi contusioni a gambe e braccia. I due fratelli devono rispondere di omicidio in concorso. Intanto, a Sant'Antimo, c'è incredulità. E in tanti hanno ricordato
I carabinieri sul luogo del delitto
quanto successo due anni fa: quella volta fu ucciso un commerciante, il titolare di una tabaccheria mentre si recava in banca per depositare l’incasso del totocalcio. L’omicidio avvenne alle nove del mattino, in pieno centro, per una rapina. Mario Palermo
Si tratta di pachistani che curavano i trasferimenti di denaro
Incredibile a Milano
Gru crolla su un palazzo A un anno dall’attacco presi a Brescia padre e figlio nessun ferito
Mumbai, due arresti in Italia
BRESCIA – L'utenza telefonica di chi impartiva ordini e dava istruzioni ai terroristi che hanno ucciso 195 persone ferendone quasi 300 l’anno scorso a Mumbai, in India, era stata pagata con denaro partito da Brescia. Si tratta di 229 dollari e le indagini su quel denaro hanno portato a quattro arresti, a vario titolo, mentre un’altra persona è ricercata. Secondo la Procura di Brescia, in due casi bisognava procedere con un’ordinanza di custodia cautelare con l’accusa di fiancheggiamento dell’attività terroristica, quella prevista dall’articolo 270 ter del codice penale. Per il Pm Antonio Chiappani, che ha coordinato le indagini condotte dalla Digos della Questura di Brescia, con il supporto della Guardia di Finanza, in sostanza, Mohammad Yaqub Janjua, pachistano, e il figlio Aamer Yaqub Janjua, titolari dell’agenzia di trasferimento di denaro 'Madina trading', a Brescia, sapevano chi c'era dietro quegli spostamenti di dollari. Ma il gip del tribunale di Brescia ha ritenuto che possa essere configurato solo il reato di favoreggiamento nei confronti dei mandanti del trasferimento di denaro al centro dell’indagine. Yaqub Janjua, anche prima della conferenza stampa di ieri, non era un volto sconosciuto alle cronache. Nel febbraio scorso, quando si diffuse la notizia che da Brescia era stato spedito il denaro utilizzato per l’attentato, molto gentilmente aveva spiegato ai giornalisti che lui si era comporta-
ilLotto Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia Nazionale
L’agenzia money transfer che era gestista dai due pachistani arrestati a Brescia
to nel modo previsto dalla legge. Aveva preso le generalità del mittente e le aveva annotate su una ricevuta custodita gelosamente e sbandierata davanti alle telecamere. Qualche sospetto che non tutto quadrasse era venuto ai giornalisti che erano andati in via Milano, a Brescia, dove – secondo la ricevuta – avrebbe dovuto abitare il pachistano in questione: di lui nessuna traccia. In realtà le indagini hanno consentito di scoprire che in due anni dal 'Madina trading' erano stati eseguiti 300 trasferimenti di denaro, per complessivi 400.000 dollari, dal
estrazione del 21 novembre 2009
15 16 47 73 86 66 85 29 9 18 52
60 23 68 60 1 19 62 24 26 67 35
12 17 33 53 59 71 20 63 1 36 53
33 44 82 38 53 21 78 22 19 51 1
42 58 64 22 67 32 16 45 76 83 57
I NUMERI VINCENTI DEL "10 e LOTTO"
1 - 9 - 12 - 15 - 16 - 18 - 19 - 23 - 24 - 26 29 - 47 - 60 - 62 - 66 - 67 - 68 - 73 - 85 86
ilSuperEnalotto
Conc. n° 140
Montepremi 4.775.246,78 euro
jolly
36 - 37 - 50 - 57 - 73 - 83
69
punti 6 jackpot 91.230.252,45 punti 4 430,20 21,18 punti 5+1 - punti 3 punti 5 102.326,72 Num. Superstar 19
«fantasma» che, peraltro, esiste, in quanto a generalità, ma non è mai passato da Brescia. La Digos, in questo caso con l’imprescindibile aiuto della Guardia di Finanza di Brescia, ha poi scoperto un giro di denaro attraverso il sistema dell’Hawala. Non ci sono spostamenti di soldi, ma il denaro viene fatto circolare sulla parola, tra due persone, intermediari che poi, periodicamente regolano i conti tra di loro. In questo caso, però, del mittente e destinatario non rimane alcuna registrazione. Venerdì quindi il 'Madina trading' è stato posto sotto se-
questro. Il pm Chiappani ha spiegato che «Brescia non può essere considerata sede di cellule terroristiche, sulla base di quanto emerso. Ma ci sono collusioni e contiguità, c'è un ambiente sul quale alcune formazioni dell’estremismo islamico possono contare per raccogliere soldi, fare proseliti, diffondere la dottrina jihadista di non inserimento nella società italiana». Le altre due persone, anch’esse pachistane, sono state arrestate per un giro di introduzione di clandestini in Italia e dello stesso reato deve rispondere il ricercato. Letizia Bianco
Parigi, c’era una volta una città romantica C’ERAuna volta il clochard parigino, la sua panchina, i cartoni e le «chansons» che a quella figura romantica si ispiravano. Oggi sulle sponde del canale Saint-Martin piantano la tenda gli esuli afghani, quelli che sognano di arrivare in Inghilterra. E intorno all’Opera e alle boutique di lusso si accampano i Rom. A fare i conti sono quelli che con i senzatetto ci lavorano tutte le notti, per cercaredi convincerliadormire al coperto, a non farsi sorprendere dal gelo, che per la verità quest’anno non è arrivato e non è nemmeno annunciato. Si tratta di una vera e propria città nella città, 8.000 persone: «Ritroviamo nelle strade un universo che credevamo
sparito – spiegano a Emmaus, l’associazione fondata dall’Abbè Pierre per aiutare i diseredati – quello delle bidonville. Nascono degli accampamenti, perchè la strada è pericolosa e il gruppo protegge gli individui. Ma i senzatetto si radunano anche per appartenenza culturale e di comunità».
MILANO – Tragedia sfiorata ieri mattina in una zona centrale di Milano, dove una gru alta circa 90 metri è collassata sui tetti di tre palazzi di fronte all’albergo su cui stava operando per sostituire un impianto di condizionamento. Alcune famiglie si sono viste crollare calcinacci sulla testa e la casa sventrata, ma lo spavento e il disagio di doversi trasferire temporaneamente altrove sono le uniche conseguenze per gli abitanti degli ultimi piani. Pare sia stato un bambino il primo ad accorgersi che la gru si stava abbattendo sul palazzo a due passi dalla stazione Centrale, con tutto il peso del braccio telescopico, del traliccio, dell’argano e i 60 quintali del primo di tre impianti di condizionamento che l’impresa Merli avrebbe dovuto sostituire sul tetto di un hotel a cinque stelle. Agganciato il macchinario, qualcosa però è andato storto. Cosa, lo chiariranno carabinieri e vigili del fuoco. Ma, secondo una prima ricostruzione, nella manovra di rotazione il braccio della gru si è piegato a metà sdraiandosi violentemente in tutta la sua lunghezza sugli attici del complesso di tre palazzi tra via Franchetti e piazza della Repubblica: una cinquantina fra appartamenti signorili e uffici. «Poteva essere una tragedia, i miei figli sono sotto choc e la casa è distrutta», spiegava concitata un’inquilina del decimo e ultimo piano lasciando in tuta e pantofole il palazzo, dopo aver messo al sicuro i suoi figli nella hall dell’hotel. C'è chisi è svegliatocon iltetto che quasigli cadeva addosso o chi, come il manager tedesco Thomas Ingelfinger, si è visto piombare a pochi passi un blocco d’acciaio mentre innaffiava le piante sul terrazzo di casa al settimo piano. «Abbiamo sentito un boato incredibile, pareti e soffitti hanno tremato»: molti inquilini pensavano fosse esplosa una bomba. Gli effetti potevano essere simili, ma alla fine gli attici distrutti e danni da centinaia di migliaia di euro sono le uniche conseguenze, ovviamente a carico della Merli. Per asportare il braccio bisogna spezzarlo in diverse parti con la fiamma ossidrica. Gli operai proveranno a lavorare anche di notte con i gruppi elettrogeni, ma le 25 famiglie evacuate potrebbero dover aspettare un paio di giorni prima di rimettere piede in casa. Paolo Cappelleri
Faceva sesso con il governatore mentre il Parlamento lavorava MENTRE il Parlamento discuteva leggi e provvedimenti, loro facevano sesso in una stanza attigua. Un nuovo scandalo erotico tiene col fiato sospeso l'Australia. L'ex barista Michelle Chantelois ha rivelato ai media locali di aver avuto negli anni passati una lunga relazione intima con Mike Rann, che dal 2002 governa lo Stato dell’Australia meridionale. La confessione della trentanovenne è stata registrata nella seguitissima trasmissione televisiva «Sunday Night» e andrà in onda oggi in differita sul canale locale «Seven Network». Il quotidiano «The Australian» ha anticipato alcuni estratti dell’intervista e ha sottolinea-
to come questo scandalo possa costare al popolare governatore il terzo mandato alle elezioni del prossimo marzo. Secondo il racconto della donna, che per diversi anni ha lavorato all'interno del Parlamento, la relazione con il politico cinquantaseienne sarebbe durata diversi anni.
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In Italia e nel Mondo 3
Domenica 22 novembre 2009
Domenica 22 novembre 2009
Il fatto del giorno: Muore tra le fiamme la trans del caso Marrazzo. Per i pm è omicidio Il video e i clienti: i segreti di Brenda
La superteste che fa tremare Roma
Il sasso in bocca Vendetta e monito
dall’articolo di Fiorenza Sarzanini
dal commento di Carlo Bonini
dall’editoriale di Marcello Sorgi
Il corpo nudo disteso sul pavimento, la stanza invasa dal fumo. L’hanno trovato così Brenda, in quel monolocale seminterrato che usava come appartamento in via dei due Ponti 180, zona nord di Roma. E l’inchiesta sul ricatto all’ex Governatore Piero Marrazzo ha subito preso una direzione diversa e certamente inaspettata. Perché di quell’indagine il transessuale Brenda era diventato protagonista, custode di un video con le immagini di un festino al quale aveva partecipato con lo stesso presidente della Regione e Michelly, un altro viado con cui aveva convissuto per qualche mese. Ma soprattutto depositario dei segreti di chi da anni si muove sulla scena di quel mondo del sesso a pagamento[...].
Quando e dove la seppellirano, scriveranno che il suo ultimo giorno da viva è stato il 20 novembre 2009. Ma Wendell Mendez Paes, 32 anni che avrebbe compiuto tra sette giorni, brasiliano di Belem Para, "Brenda" per amiche (poche) e clienti (molti), ha cominciato a morire almeno un mese prima. In una sera di pioggia dell'ultima decade di ottobre. Quando un'auto civetta dei carabinieri del Ros iniziò la sua spola tra via Gradoli 98 e via due Ponti 180. Quando investiti dall'urto del "caso Marrazzo", i segreti di una comunità trans costretta in condomini ridotti a favelas smisero di essere tali. Quando qualcuno cominciò a parlare e molti cominciarono ad avere paura. [...].
Un antico e terribile rituale mafioso voleva che per far tacere chi aveva cominciato a parlare - tradendo il dovere del silenzio che è alla base del patto omertoso -, oltre a ucciderlo, lo si doveva lasciare con un sasso in bocca: segno insieme di vendetta e di monito, per altri che, sciogliendo la loro lingua, avrebbero saputo acosa andavanoincontro. Qualcosadel genereè accadutoieri, nella Roma politica e terminale dell’autunno 2009, al transessualeBrenda. Dopoduemesidi illuminazionemediaticadovuta al suo coinvolgimento nel «caso Marrazzo», dopo una strana rapina ad opera di un gruppo di romeni, parte in fuga con il suo telefonino, parte menati da altri trans e finiti in ospedale, Brenda è stata soffocata in uno scantinato di via Due Ponti [...].
La migliore di oggi
L’affare si ingrossa
Sesso, droga e affari sporchi
dall’editoriale di M. Belpietro
dal commento di G. De Bellis
Il caso Marrazzo è un pozzo nero senza fine. Sembrava chiuso, con le mezze verità e le mezze bugie dell’ex governatore accettate dai pm più per grazia che per convinzione, ma da ieri, col ritrovamento del corpo di uno dei viados coinvolti, è di nuovo aperto. Già prima le domande senza risposta erano molte, a cominciare dalla provenienza dei tanti, troppi, soldi di cui disponeva il presidente del Lazio, ma ora gli interrogativi si accumulano e da boccaccesca che era, la storia si è trasformata in un autentico giallo, in cui si mischiano sesso e politica, soldi e droga, sangue e criminalità. [...].
Due sillabe: Bren-da. Un nome che unisce due mondi: politica e sottobosco criminale, potere e sesso, gossip e cronaca nera, centro e periferia. C’è l’omicidio di un transessuale trovato morto in un seminterrato di un edificio ai margini di Roma che però fa notizia da un’altra parte, nel posto che conta o che dovrebbe contare. Brenda è la chiave di una vicenda che per molti era un vizio privato, ma che invece è un caso pubblico. Perché l’inimmaginabile è diventato reale: il governatore del Lazio ricattato da quattro carabinieri perché passava una parte del suo tempo libero con uno o due transessuali, condendo
L’Italia dei depistaggi
Chi o cosa l’ha uccisa? dal commento di Luca Lippera
le serate, le notti, oppure i pomeriggi con la cocaina, tanta cocaina. Sesso, droga, soldi, minacce, militari corrotti, video girati e usati come armi di pressione. Un film più vero del vero. Fra il thriller all’americana e la commedia all’italiana. Piero Marrazzo pagava in contanti i suoi vizi, ma ha finito per scontare politicamente le sue passioni. La storia non è finita. Sembrava accantonata, archiviata, messa da parte: lui in pensione forzata, ma col desiderio di ritornare in televisione; i suoicompagni di avventure sessuali negli appartamenti a continuare le loro attività; i carabinieri in carcere e poi a processo. Ma in Italia non finisce niente. [...].
Giannelli sul Corriere
L’ex governatore: «Distrutto tutto il mio mondo»
dal commento di Valeria Viganò
dall’articolo di Anna Maria Liguori
Vivere su un filo esile, scomodo, sopra le righe fintamente ordinate degli altri, quelli normali. Il filo sottile che sta tra i due sessi fatto di sesso perché altra strada non è concessa, il filo su cui si è costrette a stare. Vivere in uno scantinato di 10 metri quadri, e cercare di mantenere la tua dignità in schiaffo a chi per te prova schifo, alla luce del sole, e attrazione sfogo morboso nel buio, a chi ti calpesta apertamente e a chi usufruisce di te di nascosto: questa è l’esistenza della maggior parte delle trans che danno maschio e femmina insieme. Anche quella di Brenda, che è stata breve ed è finita. Lei finita ammazzata perché in quel filo teso c’è il segreto che non si può svelare, il nome che la perversione prende, i vizi che non devono trasparire, l’identità di individui che vogliono restare anonimi. Soprattutto se sono conosciuti. [...].
"Tutto il mondo si è distrutto intorno a me". Una frase scritta a un amico dal nuovo cellulare, il numero dato a pochi intimi, da Piero Marrazzo forse ancora prima di conoscere la terribile sorte di Brenda, il trans che ha dato una spinta fatale al crollo della sua vita pubblica e privata. Poche parole strappate al denso silenzio in cui si è chiuso nelle ultime settimane. "Sta male - dicono gli amici non ce la fa a parlare, scrive qualche sms ma finisce lì". Una scelta drastica dell'ex governatore del Lazio che si è rifugiato già da giorni tra le mura secolari dell'Abbazia di Montecassino, per
Taglio basso
Violenza contro le donne: anche gli uomini in piazza dall’articolo di Marina Zenobio
In attesa della manifestazione nazionale che si terrà a Roma il 28 novembre, per la ricorrenza della Giornata mondiale contro la violenza maschile sulle donne (che sul calendario dell'Onu cade il 25 novembre) già da sabato 21, nella capitale e a Brescia, i primi eventi. Nella provincia lombardal'Udi haorganizzato una«Staffetta di donne contro la violenza sulle donne» con appuntamento alle ore 15 in Piazza della Loggia per raccontare con parole, suoni e immagini un anno di lotta e di staffetta che ha avuto numerose tappe in giro per l'Italia (info www.udinazionale.altervista.org). A Roma la street parade (partenza ore 18,30 da Piazza Vittorio con arrivo a Piazzale del Verano) organizzata da donne di vari movimenti di lotta cittadini con la consegna «Take back the night- Riprendiamoci la notte» perché «nell'immaginario comune - si legge nell'appello di convocazione - la notte è sempre stata associata all'insicurezza, alla violenza, alla paura e col tempo noi stesse abbiamo imparato a introiettare l'idea del
Una possibile lista di clienti “d’alto bordo”, i rapporti con l’ex governatore Piero Marrazzo, le voci sull’esistenza di altri video, la trasgressione sessuale, la droga, l’alcol. Se per “vivere” e “prosperare” un giallo ha bisogno di elementi, il turbine che ha portato alla fine di Brenda ne fornisce tali e tanti da sfiorare la perfezione. Nessuno, al momento, sa dire se “Brendona”sia morta per un incidente, nato dall’ubriachezza e dalla depressione, o se qualcuno stia tentando di spacciare per un incidente un omicidio. [...].
pericolo del mondo esterno» hanno quindi deciso che è arrivato il momento di riprendersi la notte perché «dopo anni di politiche sempre più restrittive per la libertà di tutti ma soprattutto di tutte, abbiamo pensatodi doverribadire cosavuol dire sicurezzaper noi».(info sullarete http://takebackthenight.noblogs.org). Ma l'evento straordinario è rappresentato dall'altra manifestazione romana che, per la prima volta vede in piazza gli uomini. L'associazione nazionale MaschilePlurale nata nel maggio del 2007, ha infatti organizzato un sit-in (piazza Farnese dalle 15,30 alle 19) aperta anche alle donne - hanno aderito in molte, singole e organizzate e gruppi e Lgbt –ma rivolta soprattutto agli uomini, perché riflettano sulle loro responsabilità di genere, perché –come scrivono «da uomo a uomo» sull'appello di convocazione «Non ci basta dire che siamo contro la violenza maschile sulle donne. Desideriamo e crediamo in un'altra civiltà delle relazioni tra persone, una diversa qualità della vita, libera dalla paura e dal dominio. da Il Manifesto
fare "un cammino spirituale e materiale", una sorta di personale espiazione, ma anche un recupero psicofisico che gli consenta di andare avanti, di ritrovare le forze per tornare alla famiglia, quella che ha temuto di aver perso. Don Pietro, l'abate di Montecassino, non parla ma prima di entrare nel cancello del monastero ieri alle 20 ammette che "quest'uomo sta compiendo un delicatissimo iter da cui nascerà un persona nuova". Marrazzo è ospite in una delle venti stanze dell'ala clausura del monastero, un'ala protetta da un portone enorme, dove nemmeno le cuoche e le donne delle pulizie possono entrare. La sua giornata comincia alle 5: preghie-
re, colazione e poi nei campi a lavorare la terra. Pranzo, ancora preghiera e lunghe passeggiate chiacchierando con don Pietro che dice "le nostre parole vanno persino oltre il segreto confessionale" quasi a sottolineare la protezione continua che non gli nega. Per Marrazzo niente televisione, niente giornali, lontano dalla caotica quotidianità, senza stimoli esterni che possano turbarlo e interrompere la precaria serenità di cui giorno per giorno cerca di appropriarsi. Chi non conosce il numero del suo cellulare telefona a don Pietro, si presenta e chiede di parlargli, ma Marrazzo spesso rifiuta le telefonate. [...].
La fotografia Giacarta, Attivisti di Greenpeace indossano le maschere dei presidenti Usa e Indonesia (Ansa)
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4
Giorno per giorno: La settimana in Basilicata LUNEDI’
16
Novembre
Il Potenza (ri)vince in trasferta CAVA DE’ TIRRENI - Vittoria pesantissima al “Lamberti”, tre punti che saranno fondamentali per il percorso del Potenza; tre punti che portano in dote la carica di Capuano sottoforma del sinistro di Vanacore, e poco importa se la barriera della Cavese ha fato il resto. Finalmente il Potenza riesce a capitalizzare il vantaggio ottenuto, proprio come non era successo a Taranto e Reggio Emilia. Non c’è che dire: la cura del tecnico porta i suoi frutti e, a questo punto, induce a far aumentare i rimpianti per quelle quattro partite in cui la società decise di avvicendarlo con Monaco (soltanto un punto). Il ritorno del “mini one”, di Capuano, a Cava è un misto di dolci ricordi che, tuttavia, per i sostenitori di casa, non fanno il paio con l’epilogo di giornata.
La tifoseria
MARTEDI’
17
Novembre
I fondali marini
GIOVEDI’
19
Novembre
Estrazioni petrolifere
Petrolio, parte il progetto salute VAL d’AGRI - Una risposta ai tanti interrogativi che da tempo circolano in Val D’Agri sul tema petrolio. Parte il progetto “Salute & ambiente: sperimentazione della rete assistenziale della medicina regionale”: un’insieme di azioni da mettere in campo per la sorveglianza sanitaria degli abitanti degli ambiti territoriali interessati dalle attività di estrazione petrolifera e produzioni correlate. E’ centrale il ruolo che deve assumere la rete assistenziale della medicina di famiglia in qualità di operatori sanitari a più diretto contatto con le singole realtà, quindi importanti sensori della percezione del rischio e relativi bisogni, nonché osservatori pressoché immediati dello stato salute degli assistiti, nell'ottica innovativa di un'epidemiologia di comunità.
Matera, cittadella della scienza
Niente veleni a Maratea MARATEA - Altro che scorie: storia. La storia. Un ritrovamento archeologico di tutto rispetto, qualche decina di anfore di età romana datate III-IV secolo avanti Cristo. Come a Cetraro anche a Maratea il caso delle navi dei veleni si sgonfia. I militari del Reparto ambientale marino della Capitaneria di porto hanno presentato lunedì a Potenza i risultati dell'operazione condotta al largo delle coste lucane dall'equipe scientifica della nave “Mare Oceano”. Martedì mattina un'informativa sul lavoro svolto è stata consegnata nelle mani del procuratore capo Giovanni Colangelo, della Direzione distrettuale antimafia, che di recente ha aperto un fascicolo per il reato di naufragio doloso.
MERCOLEDI’
18
Novembre
Ingresso della caserma
VENERDI’
20
Novembre
Il presidente De Filippo
Acqua ai privati No di De Filippo POTENZA - «La Regione Basilicata da tempo ha imboccato la strada di una gestione pubblicistica dell’acqua e intende proseguire con fermezza lungo questa direzione»: lo ha detto il presidente della giunta regionale della Basilicata, Vito De Filippo, commentando il disegno di legge del governo sulla privatizzazione del sistema idrico. Il governatore lucano, attraverso l’ufficio stampa della giunta regionale, ha anche annunciato che nella Conferenza Stato-Regioni saranno adottate tutte le iniziative possibili, “valutando anche l’ipotesi di ricorrere alla Corte Costituzionale. De Filippo ha quindi spiegato che «l'acqua è un bene pubblico di primaria importanza e non deve essere trasformato in un’impropria occasione di business.
Leggere Lolita a Potenza
Chiude la caserma Lucania ROMA -La caserma Lucania chiude ma con riserva. Si spengono le luci sul 91° Battaglione ma è probabile che questo non significherà la fine della presenza dell’Esercito a Potenza. Una speranza che arriva direttamente dal Ministero della Difesa e che premia le aspettative di quei 156 cittadini arrivati martedì mattina a Roma per manifestare contro la cancellazione del presidio militare lucano. Centocinquantasei persone in rappresentanza di tutti quei cittadini che da tempo si battono per difenderne l’importanza. Il sindaco Santarsiero e l’onorevole Bubbico sono stati ricevuti poi dal sottosegretario Crosetto che si è fatto garante a sostenere, in Commissione Difesa della Camera, la presenza di un “presidio militare” presso la Caserma Lucania.
SABATO
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Novembre
Attilio Martorano
Martorano saluta il Pdl POTENZA - Dieci giorni. Al massimo quindici e Attilio Martorano dirà chiaro e tondo quale sarà il proprio ruolo nelle prossime elezioni regionali. Ma soprattutto si saprà, dopo mesi di incertezza, con quale squadra l’ex presidente di Confindustria proverà la scalata alla presidenza della Regione. Perchè che si candidi alla carica di governatore è evidente. Ma fino ad ora sono state solo fatte congetture. Niente di più. Dalle sue dimissioni dal massimo organismo associativo degli imprenditori di Basilicata a oggi più volte Attilio Martorano è stato affiancato al Popolo della libertà. Ma nelle ultime ore la questione è cambiata. Attilio Martorano e il Pdl di Basilicata non sono mai stati così distanti. Tanto che il matrimonio elettorale non si farà più.
Una giornata ai Piani del Pollino
da http://www.clarita.it/
da http://annarusselli.ilcannocchiale.it/
da naturalmentepollino.com/
L’Agenzia spaziale italiana e la Regione Basilicata hanno sottoscritto lunedìun accordoche prevedeinvestimenti del valore di 24 milioni di euro per sviluppare il Centro di Geodesia Spaziale “Giuseppe Colombo”. Qui opera oltre all’Agenzia Spaziale Italiana anche la società E-Geos che ha per oggetto lo svolgimento di attività di sviluppo, produzione e commercializzazione di servizi, prodotti ed applicazioni nel settore dell’Osservazione della Terra. Le attività del polo di Matera saranno ampliate ed integrate con la creazione di un centro di eccellenza per l’interpretazione dei dati di osservazione della Terra rilevati da satellite (Cidot), di una rete di Remote Sensing per il monitoraggio del territorio, di un centro permanente per l’alta formazione [...].
E’ un libro di qualche anno fa, ma che ho letto solo ora. Ed è un libro che ognuno di noi dovrebbe concedersi, Leggere Lolita a Teheran, di Azar Nafisi. Perché è come uno di quei rimedi antichi che funzionano sempre, qualsiasi sia la circostanza spazio-temporale. Come sopravvivere alle brutture del tempo in cui viviamo? Cercando e trovando la bellezza, immergendosi in essa, vivendola come atto di ribellione. Una cosa è certa: la bellezza è ovunque. Ma per imparare a riconoscerla, bisogna liberarsi. La bellezza va incontro a chi la cerca. E chi la cerca, per trovarla, deve spogliarsi. Liberarsi. Spogliarsi. Lasciare che la propria anima possa finalmente ritrovarsi al cospetto di sé stessa, come diceva Emily Dickinson. [...].
Ore 13, chiudo il borsone. Parto da lontano, viaggio tutto il pomeriggio ma con la mente già sono sul Pollino. Arrivo di notte. Ore 6 del giorno dopo, potrei dormire ma già sono in piedi. Il trekking è il mio riposo. E’ una bella giornata e mi avvio alla volta dei Piani del Pollino. In autunno avere un cielo limpido, un sole raggiante e assenza di vento è una vera fortuna. I Piani del Pollino, si il cuore del Parco. Incastonato dalle cinque vette più alte del Massiccio (S. Dolcedorme, M. Pollino, S. del Prete, S. delle Ciavole, S. di Crispo) è formato dal Piano di Toscano, Piano di Pollino e Piana del Pollino, tra i 1790 e 1961 mt. di altezza. Salgo senza troppa fatica, le soste sono numerose [...].
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Domenica 22 novembre 2009
Domenica 22 novembre 2009
Sesso e ricatti
Inchiesta trans, il giorno dopo gli investigatori cercano indizi
Brenda morta per asfissia Eseguita l’autopsia, non è stato riscontrato sul corpo nessun segno di lesione di MARCO MAFFETTONE MORTE da asfissia di ossido di carbonio: questo è il primo risultato a cui è giunta l’autopsia svolta sul corpo di Brenda, la transessuale brasiliana coinvolta nel caso Marrazzo e trovata morta venerdì mattina all’alba nel suo appartamento di via Due Ponti, a Roma. L’esame autoptico, effettuato da un pool di quattro medici, conferma in prima battuta che ad uccidere la trans siano state le esalazioni del fumo sprigionate dall’incendio scoppiato nel suo appartamento. La tac ha anche escluso la presenza di lesioni sul corpo di Brenda. Si tratta di un primo tassello in un una vicenda dai molti lati ancora poco chiari. Gli esperti del policlinico Gemelli dovranno ora sottoporre la salma ad ulteriori esami, in primo luogo quello tossicologico. Brenda, infatti, nelle ultime settimane, aveva cominciato ad assumere con regolarità massicci quantitativi di Minas, un tranquillante. Alcune scatole del medicinale sono state rinvenute nel suo appartamento oggi nel corso di un lungo sopralluogo nel monolocale di via Due Ponti, parzialmente annerito dal fumo, effettuato dagli uomini della squadra mobile e dagli esperti della polizia scientifica. Gli inquirenti hanno passato al setaccio l’appartamento: una zona risulta semidistrutta dalle fiamme. Per terra ancora gli stivali anneriti dal fuoco e un letto quasi completamente mangiato dalle fiamme. Gli inquirenti ribadiscono che si tratta di una scena del crimine «ambigua e complessa» a cominciare dalla valigia, da cui sarebbero partite le fiamme, che è posta a pochi centimetri dalla porta di ingresso che i vigili del fuoco hanno dovuto sfondare perchè chiusa dall’interno. Gli investigatori, inoltre, starebbero cercando un secondo cellulare appartenuto a Brenda che l’8 novembre scorso fu rapinata di un altro telefono portatile in una circostanza poco chiara. Spetterà ai tecnici della questura invece tentare di recuperare i file presenti nel personal computer trovato immerso nell’acqua del lavabo. Secondo quanto si apprende, l’acqua non rappresenterebbe un elemento distruttivo per il materiale del pc per cui si spera di poter recuperare tutto il materiale al suo interno. Anche ieri le amiche di Brenda, la vasta comunità di transessuali che vive in via Due Ponti, hanno ribadito che lei, dopo lo scandalo che ha travolto l’ex presidente della Regione, Pier Marrazzo, stava male psicologicamente e aveva paura. «Non so niente di video, al massimo poteva avere delle fotografie che però ha buttato», ha raccontato ieri China, l’amica e vicina di casa di Brenda. La transessuale ha confermato che Brenda negli ultimi tempi «beveva molto e prendeva medicine per dormire. Ecco perchè penso ad un incidente e non che sia stata uccisa».
Dalle testimonianze finora raccolte dagli inquirenti è emerso che Brenda ha fatto rientro nella sua abitazione di via Due Ponti intorno alle 2-2,30 del mattino. In questura ieri, fino a tarda sera, sono poi proseguite le audizioni di persone in qualche modo legate alla vicenda, circa una quindicina. E non si esclude che anche oggi negli uffici di via San Vitale possano continuare ad essere ascoltati amici, vicini di casa e conoscenti della trans. Il cui ruolo chiave, nell’affaire Marrazzo, è ormai evidente: lei stessa, anche se contraddicendo una precedente dichiarazione, ammise di aver girato il famoso secondo video, in cui l’allora governatore del Lazio appariva insieme a lei e a un’altra trans, Michelle, e in cui si documentava anche l’assunzione di droga.
L’interno del monolocale in via due Ponti a Roma dove vive il trans Brenda
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IL CASO
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Le amiche: «Vogliamo la verità»
Alla ricerca del cellulare GLI investigatori sono alla ricerca di un altro telefonino cellulare utilizzato da Brenda, il transessuale coinvolto nell’inchiesta sul caso Marrazzo e morto ieri a seguito dell’incendio nel monolocale dove abitava in via Due Ponti. Un altro cellulare in uso a Brenda era stato rubato l’8 novembre scorso e l’episodio era stato denunciato ai Carabinieri. La Procura di Roma ha disposto l’esame dei tabulati telefonici per chiarire i contatti che ha avuto il transessuale prima di morire. La morte del transessuale brasiliano Brenda, la seconda morte sospetta legata al caso, dopo quella del pusher Gianguarino Cafasso morto di overdose in settembre - rilancia l’ipotesi di un groviglio di interessi, e di ricatti, attorno al mondo dei trans della capitale, e delle loro frequentazioni vip. Da qui le attenzioni particolari rivolte al cellulare della vittima nonchè al suo pc, ritrovato immerso nell’acqua
A ROMA
L’appello di Imma Battaglia di Gayproject, non lasciamole sole NON vogliono fare la fine di Brenda. Non vogliono morire. Ma nemmeno vivere con il terrore di essere ammazzate. E vogliono continuare a Un svolgere il loro lavoro, battere. Percartellone chè è l’unico modo «per mandare i per Brenda soldi alle nostre mamme. Non siamo
dei mostri». Dopo aver visto quello che è successo alla loro amica Brenda, la trans coinvolta nella vicenda che ha portato alle dimissioni di Piero Marrazzo da presidente della regione Lazio, trovata morta ieri nel suo appartamento, i viado di via Due Ponti adesso hanno paura. Le più coraggiose dicono di non temere nessuno, ma basta guardarle negli occhi o vedere le loro mani che tremano per capire quanto questa storia abbia cambiato la loro vita. E adesso sono in tante a chiedere protezione. Si sentono spiate, inseguite, minacciate. E per chiedere «verità sulla morte di Brenda» diverse centinaia di donne e transessuali hanno manifestato, in serata, nel centro di Roma con un corteo partito da piazza Vittorio. Le manifestanti, studentesse universitarie, immigrate con il velo e transessuali di ogni età hanno esposto striscioni con su scritto «alla vostra sicurezza rispondiamo: la notte è nostra e ce la riprendiamo». «Non voglio morirecome Brenda, non voglio fare la sua fine», ha detto
ieri Barbara, una transessuale di Via Due Ponti, nel corso di una conferenza stampa organizzata dalla presidente di Gayproject, Imma Battaglia, e dalla presidente dell’Associazione Libellula per i diritti dei transessuali, Leila Daianis. «Ho paura –ha proseguito –ieri c'era una persona in motorino che mi aspettava, non so se era forse un carabiniere, ma io sono scappata via e sono salita su un autobus. Adesso quello che chiediamo è protezione. Siamo trattati come dei mostri e non lavoriamo più». Di qui l’appello di Imma Battaglia: «Non possiamo lasciarle sole e vogliamo che si crei una rete di supporto inquesto tragicomomento. Quella di Brenda è una vicenda oscura che sta creando paura nella comunità trans. Ora la Polizia le deve proteggere, sono 20 anni che lottiamo per i diritti e la dignità di queste persone. La prostituzione è per loro una scelta forzata perchè non hanno altre possibilità di recupero. Questa è una storia indegna dell’Italia, serve verità ».
Con la fine della prima repubblica finisce il mondo di marchesi e contesse, per lasciare il posto a trans ed escort
Vip e ricatti, da Scelba a Lapo lo scandalo è servito di MATTEO GUIDELLI GUARDANDO quel che accade oggi, il primo scandalo a sfondo politico-sessuale italiano riportato negli archivi fa quasi sorridere: coinvolse uno sconosciuto deputato della Sinistra, tal Cristiano Lobbia, che dopo aver denunciato una storia di corruzione riguardante la “Regia manifattura tabacchi”, fu prima vittima di un attentato e poi distrutto politicamente con l’accusa di essere omosessuale. Oggi non basterebbe, forse; nel 1869, con la capitale d’Italia ancora a Firenze, era più che sufficiente. Ma le cronache del passato, e del presente, raccontano di un Paese che è stato ed è attraversato da scandali che mescolano sesso e politica, ricatti e droga, e che si snodano accanto a misteri ben più cupi e mai risolti, da piazza Fontana alla strage di Bologna, da Ustica al caso Moro. Lo sapeva bene Fernando Tambroni
che nel 1959, quanto era ministro dell’Interno, scoprì che il suo servizio segreto stava indagandosulla relazione che aveva con l’attrice Sylva Koscina. E lo capì perfettamente l’altro “ministro di polizia”, l’uomo che inventò i celerini, Mario Scelba, quando trovò sul giornale una sua foto a via Veneto in compagnia di una donna che non era sua moglie: i suoi sogni di scalata alla Dc si fermarono lì. La Dc è al centro anche del primo delitto in cui appare chiaro l’intreccio tra sessoe potere,un fattodi cronacanera che diventa il primo caso mediatico italiano: la morte di Wilma Montesi, trovata sulla spiaggia di Torvajanica due giorni dopo esser sparita da casa, l’11 aprile del 1953. Per mesi la morte fu considerata un incidente e dimenticata, fino a quando un’altra donna – Anna Maria Moneta Caglio – rivelò che Wilma era morta, forse per overdose, nel corso di un’orgia alla quale parteci-
parono il suo ex amante, il marchese Ugo Montagna, e il musicista Piero Piccioni, figlio del potente ministro degli esteri Attilio Piccioni, destinato ad ereditare da De Gasperi la guida della Dc. I due furono successivamente assolti e l’assassino di Wilma non è mai stato trovato: ma quelle rivelazioni scatenarono una gigantesca lotta all’interno della Dc per la conquista del potere. Che Fanfani vinse su Piccioni. Mondanità, scandali e fughe rocambolesche sono invece il filo conduttore della storia della contessa Francesca Vacca Graffagni Agusta, una delle protagoniste di Tangentopoli. Accusata assieme al compagno Maurizio Raggio di aver riciclato i presunti fondi neri di Bettino Craxi, fugge nel '94 in Messico. Tre anni dopo chiede il patteggiamento ma la sua storia si conclude il 9 gennaio del 2001, quando precipita dalla scogliera su cui si affac-
cia la sua villa a Portofino. Il cadavere viene ritrovato il 22 gennaio, sugli scogli di Cap Benat in Francia. Ma nei polmoni non c’è traccia di acqua: dunque la contessa è morta prima di cadere in mare. Conla finedella primarepubblica finisce anche quel mondo di marchesi e contesse, per lasciare il posto a trans ed escort. Il primo a farne le spese è Lapo Elkann, che il 10 ottobre del 2005 viene ricoverato in gravi condizioni per overdose da cocaina e eroina. Si era sentito male nell’appartamento di una transessuale, Patrizia, dopo aver trascorso la notte in compagnia sua e di altre due trans. La storia prende una piega ancora peggiore quando – secondo il racconto dello stesso rampollo degli Agnelli – Fabrizio Corona, mentre lui era in coma, si mise in contatto con la dirigenza Fiat per tentare di estorcere 200 mila euro, per non far uscire un’intervista col transessuale che era con lui quella sera.
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6 Primo piano
I nodi della politica
Si accendono i toni della polemica Interviene il premier dall’Arabia
Immigrati, scontro Fini-Lega Il presidente della Camera: «Stranieri diversi? Stronzo chi lo pensa» | IL PREMIER DALL’ARABIA | di FEDERICO GARIMBERTI
NUOVA uscita pubblica di Gianfranco Fini e nuova polemica interna alla maggioranza. E ancora una volta è il tema dell’immigrazione a surriscaldare gli animi, innescando l’ennesimo scontro fra il presidente della Camera e la Lega. Fini usa l’epiteto di “stronzi” per chiunque abbia atteggiamenti razzisti nei degli IL MINISTRO confronti stranieri. Ma il Carroccio, con Roberto Calderoli, ritiene il Matteoli suo intervento sopra le righe e replica giustifica che «stronzo» è anchechi illudegliimGianfranco migrati. La nuova querelC’È anche chi cole nasce da un inme il ministro delle contro del presidenInfrastrutture Altero te di Montecitorio Matteoli giustifica il linguaggio usato da con ragazzi del centro “Semina”, gestiFini. «Mi rendo to dall’associazione conto che il presi“Nessun Luogo e dente della CameLontano” che da olra di solito è semtre dieci anni lavora pre molto moderaper integrare i figli to, ma ormai alcuni degli immigrati. La vocaboli, purtropplatea è composta po, sono entrati nel da giovani è giovalinguaggio comunissimi. I più piccoli ne, anche in televihanno circa 6-8 ansione... E poi bisoni, i più grandi 18gna capire il conte19. Alcuni sono nati sto... Francamente in Italia, altri sono non mi pare che sia arrivati da qualche un problema politianno. Tutti hanno co» sottolinea Matgenitori extracoteoli. Il ministro delmunitari venuti le Infrastrutture dall Cina, dal Banspiega di aver «parlato con Fini» e gladesh, dal Maghreb. offre la sua lettura Fini preferisce di prima mano: «Biascoltare e capire, sogna capire il conpiuttosto che limitesto: Fini parlava tarsi al solito diin una borgata roscorso istituzionamana, davanti a le: del resto, spiega, molti figli di immisull'immigrazione grati». «Francamente - insiste Mat- «ne ho dette tantissime, forse fin tropteoli - non mi pare pe». Sveste dunque i che sia un problepanni di presidente ma politico». della Camera e assume quelli di intervistatore: chiede il paese d’origine dei genitori, il luogo dinascita, il credo religioso dei giovani interlocutori. Ne nasce un vero e proprio dibattito, fatto anche di battute e piccole gag, condito da un linguaggio che Fini ritiene più adatto per parlare con dei ragazzini che vivono nella periferia degradata della Capitale. Si sofferma soprattutto sulle
Silvio Berlusconi «Maggioranza solida» di MILENA DI MAURO
Gianfranco Fini a Roma all’incontro a Tor Pignattara
cose che fanno sentire la discriminazione: «Vi è capitato qualche voltadi incontrarequalchestronzo che dice una parola di troppo?», chiede ad un certo punto scatenando risate e stupore fra i presenti. «Il presidente della Camera parla come voi», aggiunge quasi per giustificare quel linguaggio poco istituzionale, «e poi se qualcuno vi dice che siete diversi per il colore della pelle una parolaccia se la merita». Qualcuno nella Lega si deve sentire chiamato in causa. Tanto che Calderoli gli replica a muso duro: «Fini ha perfettamente ragione a dire che è stronzo chi dice che lo straniero è diverso. Maèaltrettanto stronzochiillude gli immigrati», dice il ministro del Carroccio secondo il quale è «una stronzata illuderli dicendo che in Italia c’è lavoro per tutti, visto che il lavoro manca in primo luogo ai nostri cittadini». Ma anche Osvaldo Napoli, deputato del Pdl di stretta osservanza berlusconiana, non risparmia ironie all’alleato: «Dopo le categorie dei post-fascisti e dei post-comunisti, ora scopriamo che l’al-
bum di famiglia della politica si arricchisce della categoria dei post-stronzi». E Margherita Boniver mette in guardia sul rischio che il dibattito si «impantani in una palude di velleità ed incomprensioni». Reazioni che spingono il portavoce di Fini alla controreplica: quel termine «non è politicamente corretto», ma «nei confronti dei razzisti è l’unico giustificato» sottolinea Fabrizio Alfano. E dire che lo stesso Fini si era detto convinto di poter portare anche gli alleati sulle sue posizioni. Nella ex scuola di Torpignattara, infatti,non èil soloachiedere einformarsi. Anche i ragazzi gli fanno domande, e la maggior parte sono incisive, graffianti. Come quando qualcuno gli chiede se rifarebbe la Bossi-Fini: «Si perchè l’impianto è giusto, anche se farei qualche piccola modifica», è la sua risposta. O come quando un altro gli domanda se riuscirà a «convincere quelli di destra». Fini non mostra imbarazzo. Ride e prende tempo: «È una bella domanda, te l’hanno suggerita?».
Saudita nel centro culturale del Consolato a Gedda, Berlusconi GEDDA – «La nostra alleanza è ha voluto spiegare con pazienza molto solida e continueremo a che la maggioranza è salda e cergovernare per i prossimi tre an- tamente concluderà la legislatuni e mezzo, perchè intendiamo ra. E che «la realtà è molto diverportare a termine responsabil- sa da quella che raccontano i mente il mandato assegnatoci giornali, e la situazione è abbadagli elettori». Rompe il silenzio stanza tranquilla». Di fronte alla sulle ultime vicende politiche, curiosità dei presenti il Cavaliere Silvio Berlusconi, per ribadire ha glissato sull’alto tasso di litidall’Arabia Saudita che è sua in- giosità tra alleati, minimizzando tenzione portare a termine la le- le difficoltà che talvolta la maggislatura, nonostante le innega- gioranza incontra in Parlamento, dove viene battuta bili turbolenze nella dalla opposizione. maggioranza, molte «Qualche volta mandelle quali legate alle chiamo al voto sui scelte da compiere provvedimenti meno sulla giustizia che – il importanti ma solo premier lo ricordava perchè non siamo ancora ieri – resta la professionisti della priorità delle prioripolitica e funzionari tà. Indaffarato per di partito come quelli tutto il giorno in didella sinistra: siamo versi colloqui con i gente che lavora», ha ministri sauditi, prirassicurato gli italiama della cena con il ni il premier, prima Re Abdullah il predi elencare i successi mier si era concesso a del governo utili antelecamere e giornache a «cancellare listi negli splendidi l’immagine disastrosaloni della guest sa dell’Italia all’estehouse regia, dove alro» e a consentire di loggia in questi gior- Silvio Berlusconi avviare proficui acni, solo per fare un punto sulla visita diplomatica e cordi di partnership con il monper rispondere ad una domanda do arabo: ciò che sta facendo in sulle nuove nomine Ue. Ma aveva queste ore. Certo, ha ammesso candidaevitato di commentare l’amaro in bocca lasciato all’Italia per la mente Berlusconi, «stare in Parmancata promozione di Massi- lamento è qualcosa di molto pesante, si fanno sedute con tanti mo D’Alema a mister Pesc. «Si è trattato di una scelta emendamenti alle leggi ma quedell’Europa, l’unica possibile per sta è la democrazia ed è giusto mettere d’accordo 27 paesi, con che sia così. Noi siamo abbonun accordo premiante, perchè si dantemente presenti, ma quantratta di persone di valore che do c’è da approvare ordini del certamente sapranno fare molto giorno di scarsa rilevanza qualbene», aveva diplomaticamente che volta manchiamo». Disguidi gestibili, dunque. Ciò osservato Berlusconi, prima di infilare la porta e scomparire che conta è l’impegno del goverdietro la bandiera italiana, ben no nel portare avanti il programlieto di non rispondere ad altre ma concordato con gli elettori.Si domande sulla politica italiana. tratta dunque di guardare al fuPoco più tardi però, incontrando turo, cosa che il nostro Paese può la comunità italiana in Arabia fare «con tranquillità».
Dalle “bischerate” di Fanfani alle bestemmie di Badget Bozzo, passando per Fassino
Potere e parolacce, quando la politica è uncorrect Piccolo memorandum dei casi più eclatanti di “scorrettezza” nel linguaggio tra politici di GIULIANA PALIERI SI arricchisce il dizionario del “politically uncorrect” e impallidiscono, al confronto, le “bischerate” di fanfaniana memoria. Ieri Gianfranco Fini per sintonizzarsi con i giovanissimi immigrati dell’associazione “Nessun paese è lontano”, ha fatto ricorso alla classica parolaccia per definire chi considera “diversi” gli extracomunitari che studiano e lavorano nel nostro paese: «chi discrimina è stronzo», ha detto. Esplosione di risate dai giovani che hanno così dimostrato di essere già ben integrati; un sobbalzo sulla sedia, forse, per alcune orecchie istituzionali non avvezze ad un linguaggio così sciolto. Di certo, però la politica non è nuova alle cosiddette parolacce, anzi, si
può dire che ormai le ha sdoganate tutte. Ed è stato proprio il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a dare legittimità politica all’espressione “coglioni”, quando in occasione della campagna elettorale per le politiche del 2006 (quando poi vinse Prodi) intervenendo alla Confcommercio, suscito più sorpresa che ilarità con la sua uscita («ho troppa stima per l’intelligenza degli italiani per credere che ci possano essere in giro tanti coglioni che votano per il proprio disinteresse»). Un bel salto, per il Cavaliere che fino ad allora non era andato oltre l’esclamazione “cribbio”, per manifestare uno stato d’animo oltremodo alterato. Di sicuro quando l’irritazione supera il livello di guardia tutto può succedere, anche che un sacerdote, sia pure laico co-
me Gianni Baget Bozzo sfiori la bestemmia. È capitato nel lontano ‘98, quando ad un consiglio nazionale di Forza Italia, nella foga dell’intervento il consigliere di Berlusconi, per dare più forza al suo ragionamento se ne uscì con un “perdio” («dobbiamo reagire e combattere, soprattutto in periferia, perdio»). Rresta negli annali il battibecco tra Alessandra Mussolini e Vladimir Luxuria, a suon di “fascista” e “frocio” . Nella gara (poco nobile, in verità) si è inserito più volte il leghista Roberto Calderoli che in varie occasioni ha fatto ricorso, nelle sue argomentazioni politiche, al termine “culattoni”. Con volontà più insultanti che esplicative, l’attuale ministro della Semplificazione, l’ha utilizzato ad esempio in occasione dell’acceso dibattito sui Pacs. Ma non lo ha disdegnato in altre occasioni, anche lo stesso Umberto Bossi che peraltro è l’alfiere del nuovo corso linguistico: come dimenticare il suo storico grido di battaglia: “la Lega ce l’ha du-
ro”. Ormai dunque i “coglioni” hanno libero corso nell’agone politico: così ne ha fatto ricorso di recente anche l’ex presidente del Senato Franco Marini («gli elettori popolari mica sono dei coglioni), al quale ha fatto eco Piero Fassino che non ha voluto essere da meno (gli elettori si incazzano quando pensano che non li stiamo rappresentando bene»).
Umberto Bossi e Roberto Calderoli
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Provincia di Potenza, parla l’assessore al bilancio Di Lascio
Politica lucana
I tre big dell’Udc lucano: il capogruppo alla regione Vincenzo Ruggiero, il segretario regionale Agatino Mancusi e il presidente del consigiio provinciale Palmiro Sacco
Il risparmio su tutto
Tutto ruota intorno alle decisioni dell’Udc, non c’è solo Martorano con ambizioni da leader
Più fondi all’istruzione con i soldi dei fitti non rinnovati
di SALVATORE SANTORO POTENZA - Martorano si slega dal Pdl ed è pronto a fare da coagulante per la realizzazione di un grande centro in Basilicata. Terzo polista. E quindi il pensiero è all’Udc di Casini e Mancusi. Ma non è il solo. Della partita è anche Wilma Mazzocco, vicina a Francesco Rutelli il quale dopo il divorzio dal Pd di Bersani e la creazione di “Alleanza per l’Italia” ha un dialogo a due con Pierferdinando Casini tutto aperto per un’alternativa nazionale al duopolio centrodestra centrosinistra. Queste nuove dinamiche ovviamente interessano anche la Basilicata che non ha mai rinnegato il propio passato “democristiano”. Fatti nuovi che si sommano a uno scenario già definito ma in cui i moderati lucani rappresentano (almeno per aspirazioni) più di un semplice alleato elettorale. Senza dubbio, infatti, il centro moderato è il fulcro politico in cui si stanno giocando interessanti partite in vista delle prossime elezioni regionali. Da soli Pd e Pdl non hanno i numeri per una corsa solitaria. Per questo in ogni ragionamento entra anche la logica delle coalizioni. Anzi non c’è ragionamento senza il riferimento ai nuovi confini delle varie coalizioni. E in questa logica la partita politica si sta giocando a centrocampo. Nel vero senso della parola. Perchè il Pd potrà sicuramente contare per la corsa alle regionali del prossimo mese di marzo (a meno di clamorosi colpi di scena) dei numeri aggiuntivi dell’Italia dei valori che è indiscutibilmente in
Wilma Mazzocco e Attilio Martorano
crescita nonostante le fibrillazioni interne e anche (seppur la questione è ancora tutta in via definizione) sull’apporto dei socialisti e dell’area della sinistra. Ma non basta a far dormire sonni tranquilli ai generali del Pd. Per questo alleanze nell’area dei moderati lucani si stanno trattando. E non da ora. Ancora di più, ovviamente, alleanza centriste servono al Popolo
della libertà che parte in svantaggio rispetto al Partito democratico lucano. Per recuperare e magari effettuare il sorpasso c’è la necessità di allargare la squadra. Vincenzo Taddei e Guido Viceconte, in primis, lo vanno ripetendo da quasi un anno. Ma la sensazione è che nel frattempo al centro si stia maturando la consapevolezza di poter contare qualcosa di più di un semplice “al-
leato” comodo per le varie stagioni elettorali. Senza contare che rispetto al passato anche prossimo il centro moderato lucano si è arricchito di big di primo piano: da Roberto Falotico, a Franco Mollica fino al “novizio” per la politica Attilio Martorano. Solo per citare gli ultimi arrivi ovviamente che però hanno di fatto aumentanto il potenziale anche dialettico. In tutto questo però, non si può ragionare
alla creazione di un grande centro senza dialogare con il partito principe a livello nazionale e locale e cioè con l’Udc di Agatino Mancusi, Palmiro Sacco e Vincenzo Ruggiero. Ed è qui però che la partita rischia di diventare complessa. Per certi versi anche impraticabile. L’Udc in Basilicata non vuol sentire di tornare a dialogare con il centrodestra e quindi con i dirigenti del Pdl. In più ci sarebbe già un accordo di massima (la presidenza del consiglio della Provincia di Potenza appannaggio di Palmiro Sacco è almeno un indizio) tra l’Udc e il Pd per la corsa da alleati alle prossime elezioni regionali con De Filippo a guidare il centrosinistra per la riconferma. Ma a livello nazionale si ragiona su altri tavoli. Lo sta facendo Pierferdinando Casini che da un lato ascolta le lusinghe del Cavaliere (che potrebbe offrire addirittura due candidature a governatore per gli uomini di Casini qualora ci fosse il cartello in tutta Italia) e dall’altro progetta in grande con Rutelli. E se Casini dovesse chiedere ai suoi lucani una scelta unica con quello nazionale (diversamente dalla libertà concessa alle ultime amministrative) altri scenari sarebbero di rigore. Per questo sia Martorano che si è già detto pronto a guidare gli ex Dc e sia la “delfina” lucana di Rutelli, Wilma Mazzocco potrebbero doversi contendere le stesse aspirazioni. A meno che il Pdl non decida di provarci davvero a convincere l’ex presidente di Confindustria di Basilicata a diventare il proprio numero uno.
LA DICHIARAZIONE
Il segretario della Dc di Basilicata sulle manovre per il grande centro lucano
«Stiamo con Fare Basilicata e Attilio» POTENZA - «L’operazione avviatadatempo daAttilioMartorano, senza clamore ma con un paziente e certosino lavoro di ascolto e di confronto, non si può ricondurre ai vecchi cliché della politica e magari ridurla ad un ennesimo, sia pure autorevole, tentativo di costituire un Terzo Polo. E’ un progetto molto più ampio –e per questo va incoraggiato e sostenuto –che rappresenta nel suo slogan efficace (Fare Basilicata) un sincero tentativo di rinnovamento innanzitutto di cultura politica e civile di cui ha bisogno il sistema dei partiti nella nostra regione come nell’intero Paese». E’ questo il commento del
segretario regionale della Dc di Basilicata Giuseppe Potenza che interviene a margine dell’articolo pubblicato dal Quotidiano dio ieri. «Più che saltare dalla sedia - prosegue Giuseppe Potenza - rispetto a interpretazioni giornalistiche sulla rifondazione della “balena bianca” che toccano direttamente la nostra sensibilità ci entusiasma, come abbiamo sostenuto dal primo momento, il progetto di Martorano nella convinzione che né il gruppo dirigente del Pdl né quello del cosiddetto “arcipelago centrista” possono pensare di deviarne il percorso del tutto autonomo. A noi democristiani
piacciono soprattutto il suo invito ad “occuparsi dei problemi della gente”, l’appello alla società civile a “rimboccarsi le maniche” e il metodo fortemente innovativo per il quale prima delle candidature e delle alleanze in vista delle regionali si pensi al programma con uno “sforzo di visione” come lo definisce Martorano. «Il bipolarismo costringe anche i cattolici - sottolinea ancora Giuseppe Potenza della Dc - a fare scelte di campo che noi vorremmo non fossero in nessun modo scelte “contro” un altro campo e “contro” un avversario, quanto piuttosto per costrui-
re un modello di sviluppo solidale. Perciò il “progetto Fare Basilicata”, che ha comunque bisogno di ulteriori apporti e soprattutto contaminazioni ideali e culturali, anche per rafforzare il pluralismo di posizioni da parte di chi già lo sostiene e di chi vorrebbe farlo, è una bussola da seguire per la svolta in politica e nella gestione della Regione che auspichiamo da tempo». Per il segretario Dc «l’altra buona notizia della giornata è rappresentata dal “manifesto” del sindaco di Melfi, Navazio che rivendica il vero cambiamento di classe politica e nel modo di fare politica,
Il segretario della Dc di Basilicata, Giuseppe Potenza
con l’appello ai dirigenti del Pdl a “non sopprimerne il desiderio”. Meno male che nel Pdl lucano, rispetto ad un gruppo dirigente chiuso, ci
sono ancora uomini con queste idee e con i quali il dialogo può avvenire per costruire le prospettive dell’alternativa al centrosinistra».
BELISARIO SULLA CRISI «La Regione deve farsene carico con un piano serio» «LE PROSSIME regionali rappresentano l’ultima possibilità per la Basilicata di uscire dalla crisi sistemica in cui verte da troppo tempo e riprendere la strada virtuosa dello sviluppo». Lo ha detto il presidente dei senatori dell’Italia dei Valori, Felice Belisario, a margine di un incontro sul polo del salotto della Commissione Industria del Senato alla prefettura di Matera. «Il polo del salotto – ha continuato Felice Belisario – ha rappresentato un ruolo di eccellenza per la Basilicata, ma è rimasto travolto, oltre che dalla crisi del settore, anche dalla colpevole distrazione del governo nei confronti delle aree deboli del mezzogiorno. Il mancato sostegno alla occupazione e anche alle imprese produttrici ha portato la chiusura di molte aziende e l’esportazione all’estero della produzione. Al di là delle belle parole, oggi è necessario prevedere sostegno agli investimenti e politiche industriali innovative di cui la Regione Basilicata deve farsi carico con un piano industriale degno di questo nome. «L’Idv – ha concluso il senatore Belisario – intende dare priorità assoluta alla tutela e all’incremento dei posti di lavoro premiando le imprese vere e evitando di sovvenzionare l'imprenditoria assistita che non è riuscita a utilizzare le risorse che ha ricevuto ma anzi spesso ha depredato i fondi pubblici».
L’assessore al Bilancio della Provincia di Potenza, Vito Di Lascio
rà un risparmio di 95mila euro. Come saranno utilizzati questi soldi “risparmiati”? In un momento di forte difficoltà per la scuola del nostro territorio, gravemente penalizzata dai tagli soprattutto per quanto riguarda le ore di sostegno, abbiamo voluto privilegiare gli interventi nel settore della Pubblica istruzione e dell'edilizia scolastica con 30 mila euro destinati alla manutenzione degli immobili, che si aggiungono ai fondi di bilancio e alle somme reperite in sede di applicazione dell'avanzo di amministrazione, 100 mila euro per il gas metano consumato per il riscaldamento nelle scuole di competenza e 60mila euro (per la quota parte fino al 31 dicembre 2009) per i progetti educativi individualizzati che comprendono attività di sostegno didattico e trasporto degli alunni diversamente abili». Solo nel campo dell'istruzione ? Significative sono le risorse reperite per avviare il Piano neve che sarà presentato ai sindaci la setti-
mana prossima e che contiene elementi di novità che si innestano sull'impianto consolidato fornito dalle esperienze degli anni precedenti. Importante è anche una questione di velocità con cui intendiamo approcciare le questioni finanziare». Cioè? «Vogliamo accelerare il funzionamento della macchina amministrativa. In tale ottica si prevede di approvare il bilancio di previsione 2010 nei primi giorni del nuovo anno, per consentire agli uffici immediata operatività, evitando ritardi nell'erogazione dei servizi e nelle gare per opere pubbliche». Bilancio 2010. Qualche anticipazione? Dovrà rispondere alla necessità di perseguire le scelte della relazione previsionale e programmatica. In primo luogo verrà dedicata un'attenzione particolare al riaccertamento dei residui attivi e passivi per avere dati di bilancio più reali e omogenei, nel rispetto dei criteri di attendibilità. Vogliamo, inoltre, rivedere le procedure per la contabilità, che non do-
IL DIBATTITO SU FACEBOOK
APPUNTAMENTI
La bocciatura di D’Alema passa anche per la Basilicata Le perplessità dell’europarlamentare Gianni Pittella LO schiaffo inferto da Bruxelles a Massimo con la nomina a Mr Pesc interessa anche i lucani. Se non altro per la carica istituzionale ricoperta, nel Parlamento europeo. da un lucano: Gianni Pittella. Dopo, infatti, la notizia della bocciatura di D’Alema in rete (Facebook su tutto) si è sviluppato un dibattito. E in ogni discussione è entrata la presa di posizione dello stesso Gianni Pittella che in particolare nella sua bacheca del social network venerdì aveva aperto la discusione. Dibattito a cui ha contribuito anche il giornalista lucano Angelo Mauro Calza. Pittella, nel suo intervento ha tenuto a rimarcare come «tra una figura di riconosciuto livello istituzionale, autorevole ed esperta e una di scarsa statura internazionale e di competenze tutte da dimostrare l'Europa ha scelto di non contare, ma le cancellerie non possono ancora dormire sogni tranquilli». Il vicepresidente vicario del Parlamento europeo, insomma, si è dimostrato perplesso sulle nomine
vranno più essere appannaggio del solo settore finanziario. Da un lato, dunque, si vuole consentire a ogni singolo settore autonomia nella formazione del Peg e, dall'altro, si vuole richiamare ciascuno a una maggiore responsabilità nell'attuazione delle linee programmatiche. Con il bilancio, inoltre, s'intende attuare una politica di riduzione dei fitti passivi valorizzando il patrimonio dell'ente. Qualche esempio? La prima azione sarà quella di trasferire il settore formazione, che oggi sta in via Consolini in fitto, presso i locali dell'ex Ipai che sono di proprietà dell'ente. Avremo quindi già dal 2010 il risparmio di un fitto passivo. Il piano triennale delle opere pubbliche prevede, inoltre, l'intervento di ristrutturazione e recupero di alcuni ambienti dell'ex tribunale, realizzabile tramite una razionalizzazione dei fitti pagati attualmente dall'amministrazione. La possibilità di rendere fruibile lo stabile per alcuni settori dell'ente consentirà un consistente recupero economico».
Popolo della Libertà a Tito ORE 10 presso l’auditorio Don Domenico Scavone è previsto un convegno organizzato dal Popolo della libertà di Basilicata sui fondi europei dal titolo «Un’opportunità chiamata Europa». Saranno presenti il consigliere regionale Antonio Tisci e l’europarlamentare Enzo Rivellini.
Popolari uniti a Laurenzana
La pagina Facebook di Gianni Pittella
ai vertici della Ue. «La nomina dell'alto rappresentante per la politica estera, così come quelle dei commissari designati devono passare allo scrutinio del
parlamento europeo che non fara' sconti a nessuno e svolgera' il suo diritto dovere di verificare la competenza e l'attitudine dei singoli candidati a guidare la politica eu-
ropea nei settori di cui dovranno occuparsi». Per Pittella il punto è «se le scelte fatte sono le migliori per rispondere alle grandi sfide».
ORE 17 presso il centro Polifunzionale è previsto il convegno su «Salute e Sport. Prevenzione e benessere ausilio per l’attività motoria» organizzato dall’associazione sportiva dilettantistica e di promozione sociale “Gyms'Health”. Alla manifestazione parteciperanno i dirigenti dei Popolari uniti tra cui il segretario regionale e assessore lucano alla Sanità Antonio Potenza e il consigliere regionale Luigi Scaglione.
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Al tavolo del grande centro anche Mazzocco
POTENZA - Solo giovedì scorso il consiglio provinciale di Potenza ha fatto i conti con l'assestamento di bilancio. In aula le critiche della minoranza non sono mancate, ma per la giunta guidata da Piero Lacorazza e il centrosinistra del Potentino è stata l'occasione per presentare una politica di spesa basata su un prinicipio semplice: “Meno spese, più sociale e abbattimento dei costi della politica”. L'assessore al Bilancio, Vito Di Lascio (Pd) al Quotidiano spiega le prospettive. Assessore ad approvazione dell'assestamento con la minoranza che si è astenuta, quali le linee guida dal punto di finanziario della Provincia ? «Abbiamo una manovra che vale complessivamente 6.870.151 euro e che ha tra i tratti qualificanti la riduzione dei costi della politica e l'utilizzo delle risorse risparmiate per l'erogazione di servizi della pubblica istruzione per i diversamente abili e l'edilizia scolastica. Si tratta di una buona prassi amministrativa, fortemente voluta dal governo provinciale e di cui tutti dovremmo essere orgogliosi». Di quanto sono stati ridotti i costi della politica? Il documento prevede un decisivo taglio alle spese considerate “superflue”, come i 110 mila euro di minore indennità di carica per i componenti della giunta, il cui numero è stato ridotto per scelta del Presidente Lacorazza, scelta condivisa da tutta la maggioranza. C'è inoltre un contributo importante offerto dal consiglio che ha deciso di riorganizzare e ottimizzare il lavoro delle Commissioni consiliari, concentrando le sedute in pochi giorni della settimana e organizzando i lavori del consiglio sulla base delle reali necessità amministrative. Una ridefinizione complessiva che consenti-
24 ore in Basilicata
Domenica 22 novembre 2009
Dopo lo stop dell’inchiesta giudiziaria Total riparte da Confindustria con il pozzo Gorgoglione 2
Oro nero sì, ma più trasparente I particolari del progetto. Il nuovo ad assicura: «Dialogo con popolazioni e istituzioni» POTENZA - Total riparte. Dopo la tempesta giudiziaria che l’ha investita, ora, la compagnia francese del petrolio, è pronta a riprendere le attività di estrazione in Basilicata. Si chiama Gg2, che sta per Gorgoglione 2, e sarà il sesto pozzo del giacimento Tempa Rossa. «Stesso progetto, stesso principi guida», dice - con un chiaro accento francese - il nuovo amministratore delegato, Thierry Normand. «Trasparenza, sicurezza, tutela dell'ambiente e dialogo con la comunità», ribadisce più volte nel corso della conferenza stampa convocata ieri mattina per annunciare la prossima ripresa delle attività estrattive. Ma qualcosa - dopo lo scandalo delle presunte mazzette legate all'affare oro nero nell'inchiesta del pm Henry John Woodcock - deve essere pure cambiata. Oltre a un volto nuovo, quello dell'ad che ha sostituito Lionel Levha (ora ai domiciliari), è necessario stabilire un clima di rinnovata fiducia. A partire dai simboli, come sembra suggerire anche la scelta del luogo degli annunci: non più la Regione, e quindi il luogo della politica per eccellenza (che aveva fatto da sfondo alla firma dell’accordo per Tema Rossa), bensì la casa degli industriali lucani. Per arrivare a questioni di sostanza, che per ora si limitano all’enunciazione di buoni di principi: più «trasparenza», a ogni costo. Ma anche «dialogo con le istituzioni», «partecipazione allo sviluppo delle comunità locali e del territorio, prospettiva durevole dello sviluppo». Ma Thierre Normand è nuovo ai vertici di Total, il che gli consente - complice la difficoltà della lingua italiana - di liquidare la vicenda giudiziaria con poche parole. E' sulla parte tecnica che si concentra la gran parte della conferenza stampa. E a fornirne i dettagli è Roberto Pasolini, direttore del settore commerciale e comunicazione. A partire dalla localizzazione del nuovo pozzo che sarà compreso tra Gorgoglione, Corleto e Guardia Perticara. Avrà un costo complessivo di 50 milioni di euro, e, si stima, avrà una «portata» di circa cinquemila barili al giorno. I lavori partiranno a dicembre e il tempo stimato delle attività di perforazione (tre mesi per la preparazione del piazzale, due, mesi per il montaggio impianti, e, per il restante periodo, fino a marzo del 2011, perforazione, test e completamento perforazioni e test) è di un anno e mezzo, all'incirca. La superficie del piazzale utilizzato è di ben 17.000 metri quadrati. L'impianto è della Saipem, e ha una potenza di 3300 cavalli. Il pozzo avrà una profondità massima di sette mila metri. La struttura sarà quindi collegata al Centro Oli, che sorgerà a metà strada tra Gorgoglione 2 e Corleto, che la Total
TOTALGATE
Greggio e mazzette Ecco cos’era successo
La conferenza stampa nella sede di Confindustria del nuovo Ad Total, Thierre Normand. In basso la conferenza in Regione dell’ex ad Levha (foto Mattiacci)
dovrebbe realizzare e completare nel 2014, collegando anche gli altri cinque impianti, con una produzione di greggio, a regime, di circa 50 mila barili al giorno. E siccome - aggiunge Pasolini - «tra le nostre priorità c'è la tutela ambientale», la Total avrebbe già condotto un monitoraggio dei pozzi d’acqua nella zona limitrofa e delle attuali condizioni di inquinamento acustico. Per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti sono due le società, «selezionate con gara pubblica», a cui la Total si affiderà: la Semataf di Corleto e Tecnoparco di Pisticci. Ultimo aspetto, non meno importante, quello relativo ai risolti occupazionali. Per quanto riguarda le prime due fasi, in termini temporali 5 mesi, i lavori di cantiere verranno affidati a imprese edili del luogo, e, si stima, ci sarà bisogno di 20/30 unità. Le attività di perforazione del pozzo, che andranno avanti per poco meno di un anno, e che verranno svolte dalla Saipem, richiederanno all'incirca 20-30 unità, di cui solo il 30 per cento lucane, mentre, per il restante 70 per cento si tratterà di figure altamente specializzate. Lavoreranno per 24 ore, sette giorni su sette. A tutti saranno garantire - assicura la Total - adeguate misure di sicurezza, come equipaggiamento individuale di protezione, visite mediche periodiche, formazione del personale tecnico, supervisioni, conformità agli standard, esercitazioni e predisposizione di piani di emergenza. «Gg2 - assicurano i vertici Total - sarà un passo in avanti per Tempa Rossa». Messaggio che il gruppo ha lasciato anche alle tre comunità coinvolte - di Gorgoglione, Corleto e Guardia - nell'incontro voluto dalla stessa società, e svoltosi ieri sera. Mariateresa Labanca
POTENZA - L’appalto per il Centro oli a Tempa Rossa, secondo il sostituto procuratore Henry John Woodcock, che ha condotto l’inchiesta prima di lasciare la procura di Potenza per quella di Napoli, è stato pilotato. «corruzione e turbata libertà degli incanti», la chiamava il pm anglonapoletano. Ipotesi confermata anche dal Tribunale del Riesame. Un patto corruttivo da 15 milioni di euro tra i dirigenti della Total e gli imprenditori interessati agli appalti per le estrazioni. Secondo l’accusa i dirigenti della società avrebbero favorito l’aggiudicazione degli appalti dei lavori per la realizzazione del Centro Oli di "Tempa Rossa" e per altre attività alla cordata capeggiata dall’imprenditore Francesco Ferrara:
per l’appalto del Centro Oli, in particolare, sarebbero state addirittura sostituite le buste delle offerte. In cambio sarebbe stato stipulato un accordo commerciale da 15 milioni: tutte le imprese della cordata Ferrara si sarebbero rifornite per cinque anni solo di carburanti e di oli lubrificanti della Total. I dirigenti della società petrolifera, inoltre, sono accusati, in concorso con un funzionario del Comune di Corleto Perticara, in cui ricadono gran parte dei giacimenti petroliferi, di aver imposto condizioni "capestro" di esproprio ad alcuni titolari dei terreni. Questi avrebbero dovuto accettare una somma di poco superiore a 6 euro al metro quadro, totalmente "fuori mercato", per evitare di doversi accontentare di una indennità di esproprio di soli 2 euro e 50 che, sostiene l’accusa, sarebbe stata concordata tra i manager Total e il funzionario comunale. Quelle società ora non ci sono più. Quella gara d'appalto è stata annullata. Si riparte dalla conferenza stampa. f. a.
IN VAL D’AGRI
«No alle estrazioni vicino all’ospedale» Massaro Csail interviene dopo il parere favorevole alle attività di “Ally 2” VAL D’AGRI - «E’ assai singolare la coincidenza che si registra tra l’annuncio, ad opera del presidente De Filippo, del programma di sorveglianza sanitaria in Val d’Agri per le attività petrolifere, e il parere favorevole del sindaco di Marsicovetere, Claudio Cantiani, per l’attivazione del pozzo “Ally 2”, in località Raia nella popolosa frazione di Villa d’Agri, esattamente a 480 metri dall’Ospedale e a 110 metri dalla zona 167 “Ville al sole”. A sottolinearlo è il presidente del Csail Filippo Massaro, aggiungendo che «il Csail per primo, più di un anno fa, ha denunciato la grave situazione di rischio per la salute pubblica e persino per quanti si rivolgono all’ospedale per cure, prestazioni e terapie. Ed è irresponsabile il comportamento dello stesso sindaco Cantiani che giustifica la scellerata scelta compiuta con la possibilità di acquisire nuove royalties (senza spiegarci come in-
tende spendere quelle già assegnate) e con il fatto che a Viggiano una situazione analoga si è verificata in località Case Rosse con la presenza di abitazioni». A Gela - prosegue Massaro - la chimica e il petrolio hanno fatto disastri. Tutti ne sono coscienti. «Anche perchè le indagini epidemiologiche sono arrivate addirittura a confermare (in una ricerca curata dal Cnr) dati allarmanti: nelle urine di un campione di abitanti di Gela e dintorni c'è una presenza di arsenico del 1.600% oltre il limite. L'arsenico agirebbe come co-carcinogeno, favorendo le mutazioni prodotte da altre sostanze,ad esempio idrocarburi policiclici aromatici, benzene, diossina. E' ormai dimostrato che anche piccole quantità di arsenico nell'organismo possono inibire il processo di riparazione del Dna danneggiato e quindi favorire l'insorgenza di tumori. Lo stu-
dio è stato finanziato dall'assessorato al territorio ed ambiente della Regione Siciliana. La realizzazione ha coinvolto IFC-CNR e Organizzazione Mondiale della Sanità (fonte peacelink). I sogni legati allo sviluppo di petrolchimico e trivellazioni si sono trasformati in un un risveglio amaro e doloroso. In Basilicata invece sarebbe opportuno imparare a prevenire prima di scoprire che ci siamo ammalati per qualche motivo E' il caso delle trivellazioni dalle distanze senza regole , visto che la Regione prevede permette e/o autorizza: pozzi condominiali ( vedi il pozzo metaponto 1 di Marconia adiacente l'abitato ) ;pozzi colonici (vedi il pozzo morano di Policoro a poche centinaia di mt dalle case coloniche); pozzi ospedalieri (pozzo Alli 2 di Villa d'Agri a circa 500 mt dall'ospedale);pozzi petropotabili (è il caso del pozzo Monte Alpi 1 est previ-
sto a circa 1 km. dalla diga del Pertusillo le cui acque finiscono nella rete dell'acquedotto pugliese) . La Regione permette inoltre l'estrazione di gas vicino i centri nucleari (pozzo Rivolta ) o peggio ancora la costruzione dei centri oli ( che non sono altro che piccole raffinerie che depurano il greggio per immetterlo negli oleodotti) .Meglio ancora se ci tuteliamo con leggi regionali per diminuire gli inquinanti petroliferi alla fonte agendo sui processi di lavorazione e contenimento degli inquinanti delle aziende petrolifere che non dichiarano nemmeno nelle V.I.A. (Valutazione di impatto ambientale) le sostanze chimiche usate nelle trivellazioni. Prevenire è sempre meglio che curare, diversamente i monitoraggi e le indagini epidemiologiche in futuro non faranno altro che confermare i danni irrimediabili».
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Il sottosegretario Mantovano a Montalbano dopo i vari atti intimidatori agli imprenditori della zona
Sicurezza: «Lo Stato vi è vicino» Coordinamento tecnico interforze con il prefetto e il questore di Matera MONTALBANO J. - Si è tenuto, ieri pomeriggio, presso la sale delle adunanze consiliari di Montalbano Jonico, un tavolo tecnico sul tema della sicurezza, attentata in questi ultimi tempi nel Metapontino, da atti di intimidazione a danno di imprenditori. Il tavolo tecnico, tenutosi rigorosamente a porte chiuse, è stato presieduto da Alfredo Mantovano, sottosegretario di Stato all’Interno con precipua delega alla sicurezza. Presenti, il prefetto di Matera, Francesco Monteleone, il questore, Carmelo Gugliotta, il capitano provinciale dei Carabinieri, Domenico Punzi e il capitano della Compagnia dei Carabinieri di Policoro, Fernando Carbone, il capitano provinciale della Guardia di Finanza, Luongo Salvatore, i capitani della Mobile, Fucarino e della Polstrada, Faticuso. I fatti di cronaca che hanno interessato in modo più evidente, alcune aziende della fascia jonicametapontina, destano non poche preoccupazioni su tutto il territorio, nel mondo imprenditoriale e delle attività produttive, nel timore, non remoto, di vedersi avviata una stagione di intimidazioni e vessazioni. Lo Stato è, comunque, presente nel metapontino, sotto gli occhi di tutti, infatti, è in questi giorni l'intensificazione dei controlli delle Forze di Polizia, fra Policoro, Scanzano e Montalbano, quale azione atta a favorire una prevenzione e repressione del crimine nell'intera area. Concluso il tavolo tecnico, il Sottosegretario Mantovano ha così commentato l'esito dell'incontro: «Le forze di Polizia stanno facendo il loro lavoro, arrivando anche a buoni risultati, naturalmente, l'arma vincente resta sempre la collaborazione dei cittadini quale moltiplicatore di celerità per le
IL CONVEGNO
I primi 18 mesi d’attività del Governo
Mantovano a Montalbano per il coordinamento interforze e in basso nel convegno su “Attività di governo e sicurezza del cittadino ”
forze di Polizia e giudiziare nel contrasto di tutti i fenomeni malavitosi. Incontri come questi - ha ribadito il sottosegretario - sono assolutamente ordinari per me che spesso per ragioni politiche mi muovo sul territorio. Convegni e incontri politici sono eventi importanti anche per un monitoraggio e una ricognizione delle situazioni delle varie aree territoriali. Questa sera, c'è stato uno scambio di valutazioni, prima fra tutte quella relativa alla presenza dello Stato in questo territorio, in ter-
mini di contrasto e prevenzione, nonchè nella valutazione di quanto occorra rideterminare in tal senso». Non particolarmente preoccupante, invece, per il Sottosegretario il problema relativo al traffico di droga lungo la fascia jonica, un fenomeno che si combatte ha sostenuto: «Anche grazie a coordinamenti internazionali che consentono un controllo della situazione tanto da non fare pensare ad un allarme droga». Anna Carone
TANTO ha fatto il Governo nazionale in 18 mesi, in termini di sicurezza sul territorio nazionale. Questo quanto emerso, ieri sera, nell’ambito di un convegno organizzato dai Circoli provinciali di “Nuova Italia” sul tema “Attività di Governo e sicurezza del cittadino”. Il Convegno presieduto dal sottosegretario all’Interno con delega alla Pubblica Sicurezza, Alfredo Mantovano, ha avuto come relatori, oltre al sindaco di Montalbano Jonico, Leonardo Giordano e al suo vice con delega all’Agricoltura, Enzo Devincenzis, anche il presidente locale del Circolo “Nuova Italia”, Franco De Nittis, Adriano Pedicini, delegato alla Sicurezza della città di Matera, nonché ispettore di Polizia al commissariato di Pisticci, che ha sostituito l’avvocato penalista, Nicola Buccico, sindaco uscente della città dei Sassi. E, infine, il senatore del Pdl, CosimoLatronico, componente della Commissione bicamerale sulla Sicurezza. Mentre gli amministratori locali si sono preoccupati di sottolineare come essenziale, per il metapontino, è un contrasto alla malavita organizzata attraverso il sostegno dell’economia che è prevalentemente agricola e turistica; non a caso è stata ricordata anche la protesta degli agricoltori dell'Italia Meridionale in atto in questi giorni a Roma. Adriano Pedicini, ha sottolineato gli interventi posti in atto a Matera inquestimesi digovernochehanno ribaltato una situazione che era stantia da oltre un decennio. Fondamentale in tal senso il monitoraggio dell'immigrazione anche attraverso le tante realtà sociali e di volontariato che operano su tutto il territo-
Privatizzazione dell’acqua: il Pdci di Potenza si mobilita contro la legge
«Presidiamo le fontane» E promuove una raccolta di firme per sostenere il referendum POTENZA - Originale iniziativa del Pdci contro la privatizzazione dell’acqua: «Presidiamo una fontana della città e avviamo la raccolta di firme a sostegno del referendum popolare contro la legge». «Dopo la mozione bipartisan presentata da un gruppo di consiglieri comunali di entrambi gli schieramenti e dopo l’immediata presa di posizione dei massimi vertici istituzionali vale a dire della Regione e del Comune, la mobilitazione popolare – spiega il segretario cittadino, Gerardo Nardiello – punta ad avviare una prima forma di protesta dei cittadiniutenti del bene primario. Nel capoluogo – continua il segretario dei Comunisti Italiani – la mobilitazione ha diversi significati particolari: il costo della bolletta dell’acqua è tra i più cari tra i capoluoghi di provincia (in media tra 250 e 300 euro l’anno per una famiglia media), il ricorso all’acquisto di acqua minerale è ancora sostenuto (nonostante le rassicurazioni di Acquedotto Lucano sulla salubrità dell’acqua che arriva nelle case) con un aggravio di spesa maggiore sulle famiglie, ci sono ancora situazioni nelle contrade rurali di Potenza di un approvvigionamento idrico inadeguato. Ci appelliamo al Presidente della Repub-
Una fontana di Potenza
blica affinché l’assurda decisione che avrà effetti diretti su costo e qualità dell’acqua venga cancellata. Il Presidente della Repubblica non può accettare l’idea che un bene comune, universale, come l’acqua possa essere ridotto a una merce qualsiasi. Privatizzare l’acqua, che insieme all’aria rappresenta l’elemento più libero in natura, significa uccidere la stessa idea di democrazia. Infine – dice Gerardo Nardiello - sosteniamo la necessità di rivedere la forma giuridica di Acquedotto Lucano da spa ad ente pubblico regionale».
Giuseppe Digilio (Verdi)
Emilia Simonetti (Prc)
«Questa è un’arma di distruzione di massa»
«In controtendenza rispetto ai Paesi Ue»
SUL decreto Ronchi, che privatizza la gestione del servizio idrico interveine, il coordinatore provinciale di Matera dei Verdi, Giuseppe Diglio. «La privatizzazione dell’acqua significa limitare l’uso alla collettività del bene più prezioso che in natura è offerto gratuitamente e che, viceversa, andrebbe tutelato dall’eventuale controllo e privatizzazione. La privatizzazione dell’acqua potrebbe rivelarsi un’arma di distruzione di massa in mano ad aziende private che se gestita sciaguratamente e senza scrupolo alcuno, risulterebbe migliaia di volte più potente e letale della bomba atomica». «Infine, siamo convinti che il controllo dell’acqua causerebbe delle gravi conseguenze sul controllo del pianeta da parte di società senza scrupoli».
POTENZA - Il capogruppo del Prc in Consiglio regionale, Emilia Simonetti, aderisce all'appello lanciato dal Comitato Acqua pubblica di Potenza, con il coinvolgimento di altri comitati e associazioni, in difesa dell’acqua come bene comune e dichiara di appoggiare tutte le iniziative da intraprendere sul piano istituzionale, «a partire dal sostegno alla proposta di trasformare Acquedotto lucano spa in un’azienda speciale pubblica». «La scelta del governo Berlusconi di privatizzare l'acqua - dichiara - è anche in controtendenza verso scelte che altri Paesi che precedentemente avevano optato per la strada della privatizzazione dell'acqua, oggi sono tornati sui propri passi».
rio. Da parte loro i rappresentanti dello Stato, Latronico e Mantovano, hanno rimarcato tuttigli interventi che il Governo ha posto in essere in tema di lotta alla criminalità. Primo fra tutti, sottolineato anche dal sindaco Giordano, il nuovo ruolo che lo Stato ha riconosciuto ai Sindaci e amministratori locali in ordine alla sicurezza con i decreti attuativi dello scorso agosto, che hanno consentito la possibilità di porre in essere un coordinamento fra tutte le forze dell'ordine presenti nei territori. Il senatore Latronico nel ribadire la necessità di un monitoraggio del territorio lucano definito “Vascello che si muove in un crinale pericoloso”, ha inteso anche ribadire come l'azione di controllo effettuato dallo Stato sulle rilevazioni del pentito Fonti, circa la presenza di navi, nei mari lucani, affondate con carichi di rifiuti tossici, abbiano smentito clamorosamente tali affermazioni. Una smentita sicuramente utile ma che, in realtà, non ha portato ancora ad una reale tranquillità fra i cittadini. Fra gli interventi rimarcati anche il controllo dell'immigrazione grazie agli accordi del Governo italiano con la Libia che hanno consentito di monitorare l'ingresso degli immigrati sottraendo alla malavita manovalanza, con controlli su sfruttamento e prostituzione. Ricordate, inoltre, le innovazioni introdotte per prevenire i gravi fenomeni della prostituzione, dello sfruttamento del lavoro minorile, nonché la maggiore pena per i reati di violenza sessuale e stolting . an. ca.
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24 Ore in Basilicata 11
Domenica 22 novembre 2009
BREVI
Domenica 22 novembre 2009
I CONGRESSO REGIONALE UGL
COPAGRI SU PATTO SI STABILITA’
PALAZZO SAN GERVASIO
Tancredi è il segretario
«Non sulla pelle degli agricoltori»
Riunione del Pdl
NELLA sala sala Inguscio della Regione Basilicata, a Potenza, si è tenuto oggi 21 novembre il primo Congresso Regionale della Ugl di Basilicata. All’unanimità è stato eletto a segretario regionale generale della Basilicata Giovanni Tancredi.
«IL patto di stabilità va rispettato, ma non a spese del mondo agricolo. Sono 10.788 le aziende che attendono ormai da 6 anni il contributo della Regione Basilicata per le gelate del 2003». A dichiararlo è Nicola Minichino, vicepresidente regionale della Copagri e presidente Ugc Cisl.
SI è svolta venerdì scorso una riunione fra i consiglieri comunali del Pdl, i due ex coordinatori di An e Fi, e alla presenza del coordinatore provinciale Antonio Tisci e del capogruppo Nicola Pagliuca per discutere della situazione amministrativa venutasi a creare a Palazzo S. G.
Marchionne incontrerà Scajola ma precisa: «Mantenere 6 stabilimenti in Italia è impossibile»
Fiat: con un piede fuori dal Paese I sindacati sul piede di guerra: «Chiarezza su possibili delocalizzazioni» MELFI - Il ministro Scajola lo ha convocato e lui non si tira indietro. Ma rispetto alla richiesta di garanzie per tutti gli stabilimenti del Paese, soprattutto quelli al Sud (a fra tutti Termini Imerese), l’ad Fiat, Sergio Marchionne precisa: «Confermo che sono disposto a lavorare con il governo e le parti sociali, ma cerchiamo di non illuderci. Capisco la posizione degli operai, sono disposto a lavorare con tutti, ma bisogna vedere qual è la situazione intelligente. Abbiamo in Italia sei stabilimenti –prosegue –e produciamo l’equivalente di quello che si realizza in una sola fabbrica in Brasile. Questo è fuori da ogni logica industriale, riflette una realtà che non c'è più. Siamo stati chiari nell’incontro con Berlusconi a giugno e oggi c'è poco da aggiungere». Parole che destano qualche timore. Perché - seppure l’indotto di Melfi rimanga strategico per la casa automobilistica torinese - l’irrisolta vertenza Lasme, e all’orizzonte i nuovi scenari di crisi dell’indotto, la riduzione di produzione annunciata in Sata, e la cassa integrazione di quattro giorni, sono tutti fattori che impongono molta cautela. Il primo incontro tra il ministro e il top manager è programmato per il prossimo primo dicembre. I sindacati, quelli nazionali, sono sul piede di guerra. Chiedono di fare definitiva chiarezza sul futuro dei siti produttivi italiani, e anche sulla possibilità, da parte di Torino, di spostare gradualmente le produzioni in Brasile, Polonia e Serbia. «Rivendichiamo – dicono insieme Cgil, Cisl e Uil – modelli di larga produzione in Italia. È urgente aprire subito un confronto ed evitare di avviare le discussioni via stampa. È chiaro che per noi il vincolo occupazionale è inalienabile». Qualcuno si fa sentire anche in Basilicata. Perché Fiat non ha ancora risposto a un quesito fondamentale: se è vero che Melfi è così strategica per le logiche del gruppo, perché allora da Torino non si muove un dito per “difendere” l’indotto dalla crisi, che potrebbe finire per coinvolgere anche altri stabilimenti, oltre la Lasme?. La stessa vertenza dell’azienda della famiglia Pellegri, sembra aver lasciato completamente indifferente il Lingotto, che, a modo suo, si era già organizzato da tempo a sostituire la produzione “just in time” che la società garantiva. Neanche Melfi può starsene solo a guardare. Anche la Basilicata ha i suoi nodi da scogliere. m.labanca@luedi.it
LA QUERELLE SU MARINAGRI
Replica al sindaco Lopatriello
«Non ho provocato io il rinvio dell’udienza» PISTICCI - In relazione all'udienza svoltasi davanti al Gup di Catanzaro per la vicenda Marinagri il sindaco di Policoro, rilascia dichiarazioni strabilianti. Egli mi accusa di aver provocato il rinvio dell'udienza di Catanzaro. E' come dire che il bue chiama cornuto l'asino! L'udienza era stata già fissata per il 20 ottobre scorso. Fu fatta rinviare proprio da Lopatriello perche il suo difensore non aveva ricevuto il relativo avviso. Se solo il non dottore avesse voluto far svolgere l'udienza avrebbe potuto dare disposizioni in tal senso al suo difensore. Per quel che mi riguarda, l'istanza per avere i documenti era stata da me proposta a luglio. Non avendo ricevuto rispo-
sta non ho insistitoOggi a tutela della legalità il giudice ha disposto che venissero dati i documenti. Non sono stato io dunque a provocare il rinvio. Ma evidentemente Lopatriello parla senza interpellare i propri legali per sapere cosa è accaduto. Debbo aggiungere una considerazione finale. Lopatriello in quel processo è imputato di violazione edilizie e concorso in truffa aggravata per svariati milioni di euro. Libero di rilasciare dichiarazioni ma come imputato e a proprie spese. Egli non può parlare sullo stesso argomento sia come sindaco sia come imputato di reati contro l'en-
te che amministra. Tanto è vero che la mia istanza è stata accettata in quando il comune è parte offesa nel procedimento ai sensi art.9 legge 267/00. Per quando riguarda l'interesse dei lavoratori il Lopatriello non può dare nessun insegnamento e forse dovrebbe ricordarsi dei licenziamenti delle operatrici dell'asilo , e della mancta assuzione dei LSU pur in presenza di cospiqui finanziamenti da parte della regione Basilicata.Io mi batto per la legalità e questa deve avere priorità in ogni momento. Se così non fosse arriveremmo a giustificare anche i reati di mafia che comunque da lavoro alla grande e alla piccola delinquenza. Frammartino Ottavio
Di Sanza: «Il primo cittadino pensi Tutto il Prc di Matera ad amministrare bene la città di Policoro» si mobilita per il segretario POLICORO - Il consigliere Antonio Di Sanza interviene sulla questione Marinagri e sulla “nota ufficiale” del sindaco Lopatriello. «I cittadini di Policoro - dichiara - sono stufi di note ufficiali. Il sindaco di Policoro parla e straparla da troppo tempo e più di ogni suo collega di rango superiore; si metta, piuttosto a lavorare e risolva le tante emergenze di questo Comune e non si affidi politicamente alla “comoda coperta”di Marinagri per garantirsi i vantaggi occupazionali e di sviluppo che quell'opera gli potranno consentire, comprese le polemiche e le finzioni. Cominci a fare le cose che il PD di Policoro ed il sottoscritto gli sollecitano da tempo nel settore edilizio e che ribadisco: regolamento urbanistico, piano d'ambito, contratto di quartiere, D/7, appalto R.S.U., consegna palestra a mare, sottoscrizione convenzioni con le società Tamurrino e Coretti-Guida e vedrà che con questi atti può sicuramente dare una risposta occupazionale qualificante al fermo di Marinagri , evitando anche gli inutili viaggi della speranza all'estero. Non ci dica che è colpa degli uffici o di qualche suo collaboratore, fa il sindaco da otto anni insieme ad i suoi Dirigenti e credo avrà pure imparato qualche cosa! La smetta poi di fare il giurista e di scimmiottare Berlusconi (senza titolo), si faccia giudicare senza polemiche, evitando di dettare crono-programmi ad oggi sempre smentiti ed in alcuni casi proprio grazie al suo comportamento. La liceità degli atti prodotti su Marinagri non è in discussione, così come la validità dell’iniziativa. Consigli al suo assessorissimo le regole minime di una corretta programmazione amministrativa e cioè che i lavori quando si iniziano vanno ultimati, prevedendo prima le somme necessarie e gli eventuali imprevisti e poi dando l’avvio ai lavori, senza chiedere assoluzioni preventive ai cittadini di fronte alla propria incapacità amministrativa. Quanto alle critiche rivolte dall’asses-
TRIBUNALE Dl LAGONEGRO Cancelleria Esecuzioni Immobiliari Nella procedura n. 7/99 R.E. il G.E. ha fissato, per la vendita con incanto degli immobili di seguito descritti, l’udienza del 21/01/2010, ore 11:30. Beni nel Comune di Lauria (PZ). LOTTO A: Porzione di fabbricato uso civile abitazione, in NCEU al fol. 64, p.lla 15 sub 7, ctg. A/3, cl. 3, di vani 5. Prezzo base Euro 38.000,00. LOTTO B: Terreno agricolo qualità pascolo arborato in NCT al fol. 49, p.lle nn. 217 e 219. Prezzo base Euro 7.611,20. LOTTO C: Terreno agricolo qualità seminativo in NCT al fol. 52, p.lle nn. 236 e 233. Prezzo base Euro 3.245,44. Offerte in aumento per ciascun lotto non inferiori al 10% del relativo prezzo base. Per partecipare agli incanti occorre depositare in Cancelleria entro le ore 12:00 del giorno precedente l’udienza di vendita, domanda in bollo unitamente al 10% per cauzione e anticipo e al 10% in conto spese. Altre informazioni in Cancelleria.
sore, se si riferisce all'anno e mezzo del centro sinistra devo dire, da osservatore esterno, che quanto prodotto, in un quadro politico instabile è di gran lunga più originale di quanto fatto da loro nello stesso periodo. Se si riferisce a me, farebbe bene ad imparare a leggere le carte e verificare da dove provengono gli atti di cui si prende merito e la lettura la comunichi ai nuovi. Rinunci poi al “rodaggio” ed alla “scuola guida amministrativi” e si affidi all'esperienza dell'ufficio tecnico, recuperando tempo inutile per se e per i cittadini di Policoro. Volendolo accontentare però, nei prossimi giorni chiederò al comando vigili urbani di Policoro e al comando carabinieri se quella strada oggi è correttamente messa in sicurezza per la circolazione».
SOLIDARIETA’ DI BOLOGNETTI «Non sottovalutare l’episodio» LEGGO delle minacce di cui è stato fatto oggetto il segretario del PRC Ottavio Frammartino. Ad Ottavio va tutta la mia solidarietà, stima e vicinanza. Alle istituzioni un invito a non sottovalutare questo episodio. Il tentativo di isolare chi si batte per il rispetto della legalità sembra essere una costante. Le autorità tengano nella dovuta considerazione la denuncia del segretario del PRC. Maurizio Bolognetti
L’atteggiamento della proprietà del gruppo Lames è quello dei peggiori “padroni delle ferriere”di un tempo. L'azienda, con fare strumentale e ricattatorio, sostiene di aver provveduto a licenziare i 173 dipendenti della Lasme di Melfi in conseguenza del voto contrario dell'assemblea dei lavoratori all' “ipotesi” di accordo formalizzata il 16 novembre scorso al Ministero dello Sviluppo Economico. Il documento presentato dall'azienda è un sopru-
MATERA - Il comitato politco provinciale del Prc , tutti i segretari dei circoli della provincia di Matera, gli eletti nei consigli comunali ed gli amministratori di Rifondazione , esprimono solidarietà al segretario provinciale, Ottavio Frammartino, per il «vile atto intimitadorio ricevuto ieri». «Non solo, il Cpf e l’attivo degli eletti del Prc condividono all'unanimità l'azione politica del segretario di cui ha il pieno sostegno di tutta la federazione - dice una nota del partito - ma chiedono al partito a tutti i livelli di mettere al primo posto dell'agenda politica la questione della legalità e la difesa del territorio , ed di assumere come problema nazionale le questioni posti dal segretario riguardo la vicenda Marinagri , al di la della vicenda prettamente giudiziaria. Alle forze dell'ordine , al prefetto, alla procura i Cpf di Matera chiedono di mettere in atto tutti gli strumenti a difesa dell'incolumità del segretario e della sua famiglia. Il Cpf - chiude infine la nota del partito - se non avrà riscontro a tale richiesta , in accordo con i circoli provvedera ad organizzare una rete di protezione. Noi non ci faremo intimidire ne da sedIcenti impreditore ne rappresentanti istituzionali che usano le cariche pubbliche per difendersi dai processi».
Lasme: «Pagliuca si vergogni» so, un atto unilaterale che non ha lasciato spazio a nessuna mediazione e, inoltre, nel merito contiene una proposta di soluzione della vertenza peggiorativa rispetto a quella formulata dalla Struttura Tecnica del Ministero. Queste le nostre richieste: tutta la produzione per Fiat Sata, e non solo una parte residuale come sostiene l’azienda, dovrà rima-
nerea Melfi;tuttii 173lavoratori dello stabilimento Lasme dovranno essere impiegati a rotazione dalla nuova società. Siamo rimasti esterrefatti, inoltre, dalla presa di posizione del consigliere regionale Pagliuca. Sarebbe utile che lo stesso Pagliuca invece di interrogarsi strumentalmente sulla democrazia sindacale provi a darsi da fare verso i
rappresentanti del suo Governo per scongiurare il licenziamento dei 173 lavoratori della Lasme. Il consigliere dovrebbe sapere che la democrazia è in primo luogo partecipazione e in questa vertenza vi è una parte, nemmeno residuale, 30 persone, che non hanno mai partecipato forse consigliati da chi ha l'unico obiettivo di sottomettere e tenere sotto scacco le persone a fini elettorali. Si vergogni». Antonio Pepe segretario Cgil
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12 24 Ore in Basilicata
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Cantilenando
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Alla
Mirè
lla Mirè era il ritornello di “Alla fiera di Mastandrè”, una filastrocca in voga negli anni sessanta. Chi non l’ha canticchiata, il pomeriggio in parrocchia o giocando per le strade ancora non invase dalle auto di Ferrandina, quando ancora si vestiva con i calzoni corti? Un ritornello semplice e di poche pretese come la vita di paese di allora che Michele Rutigliano, nato a Ferrandina, ma ormai residente a Roma, racconta con tocco lieve nella raccolta che prende il nome proprio dalla filastrocca. Dieci racconti e altrettanti frammenti di memoria che l’autore, al debutto nella forma narrativa, con generosità tira fuori dal cassetto dei ricordi e offre alla condivisione di una comunità, troppe volte restia a voltarsi indietro. C’è veramente tutto. L’orgoglio contadino refrattario a farsi contaminare dall’irruzione dell’industrializzazione in Valbasento e la speranza dei giovani di cambiare il proprio destino di emigrazione andando a lavorare in fabbrica, lo spensierato pettegolare delle sartine che, sfogliando le pagine di Grand Hotel, sognavano ad occhi aperti amori fiabeschi, l’operosità degli artigiani e la capacità di fare casa delle donne. Mamma Stella, così amorevolmente descritta da Rutigliano, ne è l’espressione più fulgida: perfetta a tenere in ordine la casa, ad occuparsi dei figli e del marito non più in verde età, maestra di cucito e di buona creanza. E ancora, tra le pagine di Alla Mirè, prepotente emerge il forte senso di religiosità e la devozione al santo patrono san Rocco, a fare da collante sociale di una comunità in cui enorme era ancora il divario tra signori e popolino. «La figura paterna noi la cercavamo nel nostro arciprete, che prima di essere il nostro padre spirituale era il nostro vero comandante supremo. Lui sapeva come trattarci e conosceva di ognuno di noi vita, morte e miracoli. Don Giovanni, il nostro parroco, avrebbe voluto fare di noi altrettanti sacerdoti», scrive Rutigliano nel racconto che dà il titolo all’intero volumetto, appena finito di stampare per i caratteri di Altrimedia. In poche righe la quotidianità, le aspirazioni e i sogni di una generazione. La via che conduceva al riscatto sociale e all’emancipazione passava necessariamente attraverso la sacrestia. E anche se, come nel caso del nostro Michelino che “non ne ten facce d’ prevt”, per i più dotati l’esperienza del seminario era quasi un passaggio obbligato. “Studiare dai preti”apriva le porte su un mondo pressochè sconosciuto per una generazione cresciuta in un universo chiuso e per secoli immutabile, fatto di piccoli riti e abitudini sempre uguali, in cui anche un viaggio a Pomarico o alla spiaggia di Salinella a Metaponto acquisiva i contorni di un’avventura fantastica. Alla Mirè è un ritorno all’infanzia e ai luoghi della memoria, ad un mondo non più contadino ma non ancora entrato nella modernità, e, però, senza rimpianti o nostalgia dei tempi che furono. Lo spaccato di un’epoca raccontato con grande abilità descrittiva da Michele Rutigliano che tra le stradine della sua Pizzo Falcone ha lasciato, insieme ai ricordi, l'anima.
di MARGHERITA AGATA
A
In dieci racconti la Ferrandina di Michele Rutigliano
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Il libro “Come piante tra i sassi” di Mariolina Venezia
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E’ un giallo il nuovo libro della scrittrice premio Campiello 2007 Dal 24 novembre in libreria
Basilicata mondo
La metafora del on era gente che aveva caratteristiche particolari. Non erano persone molto allegre né avevano grande talento per il commercio, erano testardi, suscettibili, gnugneri, a volte logorroici, però quando si mettevano non mollavano, come certe piante abituate a crescere in terreni impervi. Come lei». Il pm Imma Tataranni, sostituto procuratore a Matera, alta un metro e uno sputo, capelli crespi e gusti improbabili è una che non si dà mai per vinta, proprio come il popolo lucano. E' lei la protagonista di “Come piante tra i sassi” (Einaudi, I Coralli), il nuovo libro di Mariolina Venezia (Premio Campiello 2007 con “Mille anni che sto qui”), un giallo sui generis ambientato tra Matera e Nova Siri. Al centro del romanzo c'è una donna, una figura forte, un pubblico ministero con un carattere particolare, spesso buffo perché è un personaggio molto contraddittorio: «Diciamo che ha un caratteraccio anche se io sono convinta che tutto dipenda da quello che si intende per caratteraccio, non sempre l'accezione è negativa. - spiega l'autrice materana - Imma Tataranni è una persona anche molto simpatica. E' uno degli archetipi della donna del Sud, si è fatta da sola e ha dovuto affrontare tante difficoltà. Proviene da una famiglia umile ed è una persona che non ha ricevuto dalla sorte doni particolari: è tutt'altro che bella e non è nemmeno particolarmente intelligente. Non che sia stupida ma non ha neanche un'intelligenza eccezionale. In questo libro, tra l'altro, gioco con il genere: di solito nei gialli c'è un investigatore che ha sempre delle intuizioni incredibili. Imma Tataranni no. E' una normale. Una che a scuola prendeva sempre sette e mezzo e non riusciva a prendere otto nonostante fosse una gran secchiona. Quello che la caratterizza è proprio il suo impegno: è tignosa, rompe le scatole a tutti però alla fine qualche risultato lo ottiene. E, ripeto, non grazie a doti eccezionali di qualunque tipo ma grazie semplicemente al suo impegno. Il mio vuole essere anche un omaggio alle persone normali: chiunque con ciò che ha a disposizione può creare cose che abbiano un valore». Imma Tataranni, insomma, è una specie di Don Chisciotte, concreta, cinica e decisa ad andare avanti senza tener conto di eventuali sconfitte: «E' una donna - aggiunge la Venezia - che ha la forza di continuare e penso che nell'epoca in cui viviamo sia una dote preziosa. In questo libro faccio un'analisi della società contemporanea, non è che siano rose e fiori, però penso che ognuno di noi pur non avendo qualità formidabili può dare un contributo positivo». Sullo sfondo di “Come piante tra i sassi”, la Basilicata e il suo passato più recente (ci sono riferimenti alla vicenda delle scorie di Scanzano), al quale la Venezia aggiunge una buona dose di mistero: la trama inizia infatti con l'omicidio di un ragazzo. «Avevo voglia di trattare ancora un po' gli effetti della globalizzazione sulla Basilicata che nelle mie intenzioni diventa metafora del mondo. - spiega - Come ho già detto per “Mille anni che sto qui”, essendo la nostra una regione dove alcune cose sono portate all'estremo, diventa interessante perché proprio nelle situazioni estreme si legge meglio la normalità. Le stesse cose, accadute in altri posti, non sono state percepite perché sono avvenute in maniera meno eclatante».
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Protagonista è un pm, Imma Tataranni Una che a scuola prendeva sempre sette e mezzo Mai l’otto nonostante fosse una gran secchiona
La copertina di “Come piante tra i Sassi”. Foto di Luca Centola e Tomek Sikora/ Corbis, elaborazione grafica. Progetto grafico: Bianco
L'idea di “Come piante tra i sassi” è nata subito dopo la rivelazione “Mille anni che sto qui”: «L'ho presentato ovunque in Italia e, in Basilicata, sono stata in molti paesini. A margine, la gente si avvicinava e mi raccontava altre storie che avrebbero potuto benissimo far parte del libro. Come, ad esempio, quella di un bambino di tre anni che ad un certo punto si arrampica sulla giara dell'olio e cade dentro. A quei tempi si soffriva la fame e, per non perdere l'olio, il piccolo viene messo a scolare su una giara. Non so se sia una storia vera ma è divertente. Non sono poi mancate descrizioni di vicende attuali. Un signore mi ha raccontato che il padre lavorava all'Anic e lui era considerato un privilegiato dai suoi compagni di scuola. Poi l'Anic chiuse, il padre rimase senza lavoro, lui che pensava di avere altre prospettive si trovò senza un mestiere. La fortuna, insomma, si rovesciò. Ascoltando queste storie, io mi mordevo i gomiti dicendo: «Mannaggia, se le avessi sapute prima». Tutto ciò mi ha fatto riflettere, mi sembrava che il discorso sulla Basilicata non fosse concluso e che ci fosse ancora qualcosa da affrontare. Mentre in “Mille anni” ho parlato fondamentalmente dell'impatto che ha un certo tipo di modello anche economico e di sviluppo sociale su un paese che ha la sua storia e le sue tradizioni, dall'Unità d'Italia alla caduta del muro di Berlino, in “Come piante tra i sassi”affronto il seguito. Ma è un romanzo che non assomiglia assolutamente al precedente, spero che i lettori non siano delusi. La forma della saga non era più adatta per parlare del presente. Ho scelto invece il giallo anche perché quando una persona indaga entra in contatto con tante realtà, con tanti personaggi». Un giallo narrato sul filo dell'ironia e dal quale traspare (dalla terminologia utilizzata fino alle situazioni descritte con dovizia di particolari) un'approfondita conoscenza del mondo della cronaca nera. Da un lato l'omicidio di un ragazzo in un terra ricca dei resti della Magna Grecia che fanno gola ai tombaroli. Dall'altro la testardaggine di un pm, una donna che è l'antitesi dello stereotipo femminile del Terzo Millennio. Ma Imma Tataranni non ha tempo per perdersi d'animo, anche se proprio durante le indagini per l'omicidio, le sue certezze saranno messe in discussione. Donna tutta d'un pezzo, circondata dall'amore del marito, dall'odio della suocera, dall'insofferenza della figlia adolescente e dai colleghi di lavoro che vivono con un misto di terrore e compatimento la sua vicinanza, il pm Tataranni si troverà improvvisamente a fare i conti anche con emozioni che a lungo aveva represso. In tutto il romanzo torna un tema caro alla Venezia, quello della famiglia (famiglie, quelle descritte dalla scrittrice materana, tra luci e ombre, che spesso nascondono verità inaspettate), affrontato sotto diverse sfaccettature. «Credo che sia la cellula in cui si creano le tendenze sociali. - conclude - Chiaramente, dovendo parlare di famiglia ho dovuto farlo in linea con quanto accade oggi. Mi spiego: a Matera, nel sud, fino a qualche anno fa, ho notato non c'era nessun divorziato. Poi tutto ad un tratto si è vissuto il boom dei divorzi». “Come piante tra i Sassi”sarà presentato il 2 dicembre al Caffè Letterario, in via Ostiense a Roma, da Gianrico Carofiglio.
La parabola degli antichi rioni da ignominia a vanto
I Sassi, un sogno realizzato che si offriva in affitto a prezzi tutto sommato contenuti
Sceneggiatrice per il cinema
L’identikit di un’autrice di best seller
di MARIOLINA VENEZIA a luce del tardo pomeriggio rendeva dorate le pietre grigie e bianche dei Sassi. Imma stava scendendo dalla parte del Conservatorio. Lì giù, in fondo, nel quartiere detto dei lammord, i lombardi, in un vicinato che era stato fra i più bui e insalubri, c'erano i due vani scavati nel tufo dove aveva abitato sua madre fin quando non si era sposata. Insieme a una decina di fratelli più grandi o più piccoli, ai genitori, ai nonni, a una zia zitella, un mulo, un maiale e un numero imprecisato di galline. Era parecchio che la dottoressa non scendeva nei Sassi. Da adolescente li evitava, perché era un luogo per gente che faceva uso di droghe leggere e pesanti e aveva rapporti sessuali prematuri. Da adulta non ci era più andata e basta. Tranne una volta, quando li avevano appena restaurati. Verso la fine degli anni Ottanta in poco tempo i Sassi avevano smesso di essere un'ignominia per diventare un vanto, e qualcuno si era adoperato per farli riconoscere Patrimonio dell'umanità. Fu in quel periodo che lanciarono un concorso al quale parteciparono architetti provenienti da tutto il mondo. Si erano sbizzarriti. Raccontavano di uno che avrebbe voluto metterli sotto vetro e un altro che immaginava di riempirli d'acqua e magari farli visitare con la gondola. Il progetto che era stato realizzato alla fine non era così suggestivo, ma aveva finito per renderli simili a San Marino, o a Trastevere, o ad Alberobello, insomma a qualunque posto di quelli per i quali si impiega l'aggettivo «caratteristico». Una mattina in cui sua madre faceva il diavolo a quattro che voleva tornare a casa sua, 'bbasc au Soss, giù nei Sassi, Imma aveva deciso di accontentarla. Nunziata, che non riconosceva più niente e nessuno, ricordava benissimo la strada, e l'aveva preceduta con un'agilità ritrovata attraverso scalette ripide e stradine dove le signore si torcevano i tacchi. La casa era stata trasformata in un pub. L'Alma Loca. Ce n'erano parecchi di pub. E localini. Fatti bene. Imma si era guardata intorno compiaciuta e si era detta che un giorno ci dovevano venire, con Pietro e Valentina, ma quel giorno non era mai arrivato. La madre era rimasta un attimo senza parole, poi aveva riattaccato: «Portami a casa mia. 'Bbasc au Soss. Au lammord...». Imma slittò su una pietra liscia, col tacchetto delle scarpe nuove, verdi, che si era comprate, e si fece scivoloni scivoloni tre quattro scalini, reggendosi con una mano al muretto di pietra, scorticandosela
L
tutta, e vorticando l'altro braccio come un mulino a vento, riuscendo però a mantenersi miracolosamente in piedi e riprendendosi appena in tempo per non precipitare a terra. Cominciamo bene, pensò. La fermò un gruppetto di turisti: «Ma i Sassi, dove sono?» «Qui». «Dove?» «Sono questi». La guardarono sospettosi, come se li stesse fregando.
All'ingresso del rione Malve, su una bancarella, vendevano souvenir. Posacenere a forma di casetta, e fischietti a cuci. Il vicinato era tutto un fiorire di bed and breakfast e gerani di tutti i colori. Negli anni Settanta quelle case erano state occupate da un gruppo di giovani che volevano una vita alternativa. Ora quel sogno realizzato si offriva in affitto, a prezzi tutto sommato contenuti. Tratto da “Come piante tra i Sassi” Einaudi, I Coralli pagg. 256, euro 17,50
MARIOLINA Venezia, materana, classe ‘61, è stata la rivelazione letteraria del 2006 con il best seller “Mille anni che sto qui” (Einaudi). Una saga familiare coinvolgente, ambientata a Grottole (una Grottole, quella descritta dalla Venezia che Paolo Mauri di “Repubblica” paragonò a Macondo), che si delinea dall'Unità d'Italia al crollo del Muro di Berlino, con una carrellata di personaggi sempre intriganti perché spesso particolari, in grado di riflettere un vasto repertorio di vizi e virtù umane. Da don Francesco Falcone e Concetta, la coppia da cui inizia il romanzo, fino a Gioia, l'ultima protagonista, è un crescendo di emozioni e colpi di scena. Tradotto in tutto il mondo, “Mille anni che sto qui” (I coralli, 2006 e Super ET, 2008) nel 2007 ha conquistato, tra i tanti riconoscimenti letterari, anche il prestigioso Campiello. Venezia ha esordito undici anni fa con la raccolta di racconti “Altri miracoli” riproposta da qualche mese da Einaudi ma pubblicata nel 1998 da Theoria. Il primo a scoprire il talento della Venezia fu Giulio Mozzi, scrittore, docente di scrittura creativa, che all’epoca lavorava proprio per la piccola casa editrice. Venezia, inoltre, ha pubblicato tre libri di poesie in Francia. Collabora con varie riviste letterarie e lavora come sceneggiatrice per il cinema e la televisione. r.m. r.montemurro@luedi.it
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di ROSSELLA MONTEMURRO
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Il libro “Quanto era bella la mia Onna” di Giustino Parisse
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La forza di un cronista ma soprattutto di un padre Nel sisma del 6 aprile ha perso due figli
NOTTE di polvere sassi e
disperazione
na vita segnata da due terremoti. Prima quello dell’Irpinia poi quello dell’Abruzzo. Sono gli occhi di un cronista a raccontare oggi “Quanto era bella la mia Onna”. Dentro «mille anni di storia e milioni di storie». Tutto però è finito in una notte. L’orrendo scossone ha cancellato tutto. Ha la forza di raccontare Giustino Parisse, vicecaporedattore del quotidiano dell’Abruzzo “Il Centro” . Ha la forza di un cronista ma prima ancora di un padre che sente il bisogno di ricominciare. E’ lui a dar vita ad un barlume di luce denso di sentimenti e di forti emozioni. I suoi pezzi diventano una fotografia di ciò che ha vissuto e dei suoi figli che quel dramma senza fine ha portato via. Non tralascia né i particolari né ciò che sente. «Il sei aprile quella scossa orribile si è portata via i miei figli Domenico e Maria Paola. E mio padre Domenico. Quella mattina, quando tornò la luce del sole a illuminare un dramma senza fine avevo deciso di dire basta con la vita. Poi, una settimana dopo, andando a Pescara con mamma Dina, per passare cinque giorni in un albergo, ho sentito il bisogno forte di raccontare». E così ha fatto Giustino Parisse, vicecaporedattore del quotidiano abruzzese ''Il Centro'', che nel libro ''Quant'era bella la mia Onna'' ha racchiuso tutti gli articoli da lui scritti sul terremoto dell’Abruzzo. Oggi Parisse sarà a Potenza con il caporedattore de “Il Centro”, Roberto Marino, a presentare il suo libro. Domani sera invece l’appuntamento sarà a Muro Lucano nella Sala Roma. Da lì Parisse raccontò, all’indomani del sisma del 1980, il dramma nel cuore dei paesi del cratere. Oggi il suo racconto diventa una testimonianza preziosa divisa però tra due terremoti. Coordinerà i lavori il caporedattore de “Il Quotidiano della Basilicata”, Lucia Serino. «Giustino Parisse, responsabile della redazione dell'Aquila del Centro è stato nel novembre del 1980 tra i soccorritori dopo il sisma, in qualità di caporale dell'esercito. Di quei giorni a Muro ha conservato sempre un ricordo profondo – ha detto il caporedattore Marino- una grande esperienza umana e sociale della quale spesso parlava con i due figli. Li avrebbe voluti portaregiùper farvederequeiposti efarconoscere la generosità e la tenacia dei lucani. Purtroppo il terremoto del 6 aprile ha distrutto la sua famiglia. Parisse ha dedicato ai suoi ragazzi il libro "Quant'era bella la mia Onna". Ha stampatoleprime copieasuespese perchéillibro doveva essere un regalo per suo figlio scomparso. Il libro è stato presentato da Bertolaso. Anche noi del Centro vorremmo fare un omaggio a Parisse, accompagnandolo a Muro per fargli rivedere il paese a distanza di 29 anni, come esempio di ricostruzione e ritorno alla normalità». Il libro non ha scopo di lucro, i fondi raccolti sono destinati a una Onlus frequentata dai figli di Giustino. A corredare il testo le fotografie scattate dal figlio di Giustino Parisse, Domenico, nel febbraio 2009, dove alle immagini del paese sepolto dalla neve vengono accostate le istantanee degli stessi posti distrutti dalla terribile scossa. Eppure niente più voci ad Onna dopo il dramma senza fine di quella notte orrenda. «Non sentirò più gli odori-scrive Parisse- da bambino aogni passo c’erauna stalla.Sotto gli animali, sopra gli uomini. Nei giorni di festa i profumi del pomodoro fresco per fare il sugo rallegrava il palato ancor prima di consumare il pasto. E poi le voci, la colonna sonora di un paese di gente semplice. La luna rischiarava il silenzio.Ildoloretanto fortedaspezzarelecorde vocali. Quella notte era una bella notte. Nel-
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Il 23 novembre 1980 raccontato da un sopravvissuto
«Le pietre, simbolo del terremoto» di VITTORIO SABIA ra una serata tiepida, quella domenica del 23 novembre del 1980, e il caldo fuori dal normale, spinse i potentini fuori dalle loro case, (e per molti fu la loro salvezza), quasi che la natura annunziasse la primavera. Era un annunzio di diverso tipo invece, perchè alle 19.34, e per ben 84 secondi, un sisma di grandi proporzioni e entità, scrollò Potenza e gran parte della provincia, con un sussulto che, ad un certo punto, raggiunse il decimo grado della scala Mercalli. Quando arrivò quella botta, mi fermai sull'uscio della piccola Redazione di “Cronache lucane” perché proprio lì, davanti a me crollò di colpo la casa di fronte alla chiesetta di Santa Lucia. Vi era una Giulia verde parcheggiata nel violetto e mentre veniva sepolta dalla macerie si accesero i fari, forse dentro l'auto vi era qualcuno che non aveva fatto in tempo a scappare. Compresi che anche per me era giunta l'ora e cercai rifugio sotto l'arco del portoncino; appannai l'uscio e mi feci il segno croce, chiedendo aiuto al Signore. Vi sono momenti nella vita che non si dimenticano mai, e quell'istante rimane scolpito nella mia memoria. Ogni volta che passo davanti al numero 10 di via Portasalza rammento l'auto sepolta e l'odore disgustoso della calce che diventa polvere. Seppi poi che nell'auto non c'era nessuno. Ma chi aveva acceso i fari? Mi ritrovai con l'impermeabile sul braccio e la radio della macchina in mano, ma non ricordo di averli presi dalla Redazione! Li poggiai sul muretto di via Mazzini per aiutare altri volontari a sgomberare la strada dalle pietre per far passare l'ambulanza. Le pietre del cratere: l'immagine del terremoto. Le pietre sono l'immagine più viva di un terremoto: quelle cadute dal muro di tante case, quelle che seppellirono i due fidanzatini vicino alla Prefettura, quelle che dovetti scavalcare per raggiungere la mia casa e prendere qualcosa per la notte, tanto si era capito, dopo meno di mezz'ora che il disastro era di proporzioni eccezionali. E venne il tempo della solidarietà, tornò il
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Alcune immagini del sisma del 6 aprile scorso; a destra la copertina del libro di Giustino Parisse
la mia casa c’erano due angeli, erano nel loro lettino. Riposavano. Attendevo già il rumorio di un mattino normale. Quando si alzavano per contendersi il bagno. La mamma che li chiamava: sbrigatevi, è tardi, la scuola vi attende. L’ultima carezza, l’ultima rassicurazione». E di quella corsa versoquelle camerette e poi quel «grido spezzato: papà, papà. Domenico arrivo - scrive Parisse - arrivo. Resisti, resisti. Polvere, sassi, disperazione. Dall’altra parte della casa il grido della mamma: Maria Paola è qui. Lo sento. Un barlume: arrivo ad aiutarti. No, è solo speranza. L’orrendo scossone non perdona. Nella notte, sul tetto che non è più un tetto, l’abbraccio di un padre e una madre. Quella casa che diventa una tomba, la tomba dei sogni, la tomba dei tuoi figli per i quali hai lottato e poi quella notte scopri che li hai solo portati nel baratro. E’la tua storia che finisce, è la tua casa che sparisce, il tuo paese che non c’è più. Poi le luci del giorno beffarde. C’è il sole, sullo sfondo brilla il Gran Sasso. Gli uccelli cantano la primavera. Tu sei lì, a guardare il vuoto. Arrivano gli amici, i soccorsi. E inizia il
rosario della morte: Gabriella, Luana, Berardino, Susanna, Fabio e poi ancora, ancora e ancora:fino a38.Eraquella lamiagente,è quellala mia gente anche nella morte». Anche il ricordo di quei luoghi cari legati alla sua vita è forte. «Non sento la radio, non guardo la tv. Poi, qualche sera dopo- scrive Parisse- incrocio con gli occhi l’immagine della chiesa parrocchiale: lì si sono sposati mia madre e mio padre, lì sono stato battezzato, lì ho pregato con la mia gente la statua della Madonna delle Grazie. Mi dicono che devono portarla via. Era nella sua nicchia dalla fine del 1400, quando la mano ispirata dell’artista Carlo dell’Aquila l’aveva modellata. Siam peccatori ma figli tuoi, Maria di Grazie prega per noi: il canto è risuonato milioni di volte, almeno venti generazioni di onnesi hanno toccato quella statua, l’hanno bacia ta e hanno sfiorato quel bambino Gesù chestringe forte forte frale manine un uccellino. La Madonna se ne va, depositata dentro un container. Terremotata anche lei. Tornerà, sì tornerà, quando le macerie risorgeranno».
desiderio di aiutarsi, di lasciare aperte le porte di casa, di mettere da parte i rancori personali, per fare fronte comune contro il disastro, per stare tutti da una stessa parte a respingere la tentazione di lasciarsi andare, di protestare contro la natura. E venne il tempo dei grandi “visitatori “ delle zone terremotate, per solidarietà ed esigenze elettorali : Sandro Pertini, Flaminio Piccoli, Bettino Craxi, Enrico Berlinguer, Giovanni Spadolini, e tanti scienziati e tecnici dall'America, dalla Cina, dal Giappone, dove il sisma è di casa per portare anche tecnologie innovative e consigli per l'uso. Poi venne il periodo delle roulotte, dopo le tende militari, i container di latta o di legno, i prefabbricati di vetro cemento e di legno, e fu costruita la “Cittadella” alla periferia di Potenza, ancora oggi piena di parenti, amici e conoscenti di terremotati. Quelle pietre antiche, alla fine, diventarono il miglior biglietto da visita dei …redu-
ci del terremoto. Nessuno le ricordava così , solide, accoglienti, umane, come quando il “vicinato” era la forma più completa di comunicazione fra le famiglie. Le pietre sono l'accostamento più vivo del “nostro” terremoto e di quello di L'Aquila. I terremoti sono tutti uguali nel terrore. Ma i paragoni finiscono qui perché il dolore, o forse è meglio dire, il terrore, non ammette confronti anche se, a ben guardare, i due capoluoghi di regione per altitudine, impianto edilizio, e carattere, sono simili fra loro. Ora, superato il periodo di lutto, quello della paura, è subentrato il momento del bilancio che non si chiude nemmeno dopo 29 anni. Un bilancio della propria vita, di quella degli altri, di quello legato al ruolo della propria città e alla propria provincia. E scopri che la ricostruzione, ha rilanciato i vicoli dei nostri paesi, le piazze, le “cuntane”di Potenza fino a renderle fruibili quasi come un elemento turistico. Balvano, Bella, Brienza, Castelgrande, Muro Lucano, Pescopagano, Ruvo del Monte, Vietri di Potenza,e il centro antico di Potenza, (che furono disastrati), si raccomandano ai turisti, con il loro passato riscoperto proprio da quelle terribile scosse. E' questo il dato più… positivo di quel grande terremoto, perché riuscì a risvegliare nelle coscienze dei tecnici il gusto della tradizione, e in tutta la comunità, la voglia di riprendere con più forza la propria strada. E ci viene in mente la frase che pronunziò Papa Wojtyla rispondendo ad un collega. che gli aveva avanzato un dubbio: «Santità la gente non prega più dopo aver visto bimbi e le mamme rimasti sepolti sotto le macerie della chiesa di Balvano». «Non è vero - rispose Giovanni Paolo II° - la gente prega anche con il dolore, perché spera sempre in un domani migliore». Ed è questa, in ultima analisi, il messaggio che viene da chi ha subito il terremoto in prima persona: la speranza.
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di ANGELA SCELZO
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Domenica 22 novembre 2009
I quindici giorni della rivolta antinucleare nelle memorie di un cronista
Sei anni dopo la marcia dei Centomila a Terzo Cavone al posto del sito sta sorgendo la Città del Fanciullo
SCANZANO e le “mie” scorie
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L’album della protesta
Da sinistra il campo base di Terzo Cavone, anziani e bambini uniti nella protesta contro il deposito unico di scorie nucleari, la croce posta dai cittadini di Scanzano sulla strada statale 106 jonica all’ingresso dell’area destinata ad ospitare il cimitero nucleare
ei anni a volte possono sembrare un’eternità. Tanti ne sono passati dalla protesta di Scanzano Jonico del novembre 2003. Periodo che ha caratterizzato indelebilmente la mia vita professionale. Immaginate di abitare in un piccolo comune che vive tutto l’anno di agricoltura e d’estate anche di mare e turismo: Scanzano Jonico, un paese tutto sommato tranquillo e senza pretese, un paese che ancora non ha espresso a pieno le proprie potenzialità ed immaginate di trovarvi un giorno e per quindici giornate al centro di una vicenda politico-militare dal risvolto ambientale. Una cosa che accade forse solo una volta nella propria esistenza. Il decreto legge numero 314 con il quale il governo Berlusconi aveva deciso che a Scanzano, esattamente nella miniera di salgemma di Terzo Cavone, dovesse nascere il “Sito unico delle scorie nucleari”in Basilicata aveva gettato nel panico i residenti che però, così come fu dimostrato, avevano tirato fuori una grinta forse inimmaginabile anche a loro stessi. Vi parlo delle “mie scorie”, io che le ho raccontate in tutti i modi sul giornale e che (nonostante la tentazione) solo per scelta ho deciso di non scrivere alcun libro (ne ho visti tanti anche di autori che in quei giorni non ricordo di aver visto mai). Ritengo che quelle magnifiche quindici giornate non abbiano bisogno di un libro che ne racconti le gesta, è troppo fresca la memoria della gente. Tutti ricordano, il libro a mio avviso più che dire, finirebbe per non dire, vista la vastità delle cose che si potrebbero raccontare. Chissà, forse un giorno cambierò idea, magari quando la storia sarà più chiara ed i contorni più delineati. Già perché senza sito unico delle scorie in Italia, non si può mai star tranquilli. Lo dico senza allarmismo ed in linea teorica. Ma è sempre buono che si sappia. Chi fa informazione la deve fare senza permettersi una sbavatura, a maggior ragione su argomenti sensibili come questo. Era la mattina del 13 novembre 2003 il clima era soleggiato e poco autunnale e come ogni mattina mi misi in cerca di notizie da poter trasferire sul giornale per cui scrivo e scrivevo “Il Quotidiano della Basilicata”. Ad un certo punto incontrai un amico, Giovanni Failace, tra l’altro un ex assessore di centrosinistra negli anni novanta. Giovanni salì sulla mia Tipo bianca di allora ed andammo a farci un giro nella zona mare del paese. Ricordo di avergli detto “Oggi non ho spunti. Non ho idee. Ho esaurito tutte le notizie. Su cosa scrivo?” Lui mi suggerì di occuparmi della scarsa pulizia delle pinete. Ne stavamo costeggiando una, quella adiacente al lido di Terzo Madonna, quando ad un certo punto, intorno le 9.45 mi squilla il telefono. Era il collega Antonio Corrado dalla redazione del mio giornale, mi leggeva un’agenzia di poche righe appena diramata dall’Ansa: “Nascerà a Scanzano il cimitero nucleare in Italia. Sarà realizzato a Terzo Cavone ed avrà la grandezza di un campo di calcio. Inizialmente le scorie saranno stoccate provvisoriamente in superficie in attesa della costruzione definitiva del Sito. L’area sarà militarizzata e la responsabilità è affidata al ge-
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Contro il decreto 314 la sollevazione spontanea del popolo lucano Basentana, Jonica, stazione di Metaponto furono bloccati fino alla retromarcia del Governo nerale Carlo Jean, commissario straordinario del governo per l’individuazione di un Sito unico per lo stoccaggio delle scorie radioattive”. Salutai Giovanni ancora incredulo. Mi feci spedire l’agenzia contenente la sconcertante notizia via email ed andai in Municipio. Incontrai un solo assessore di allora, Antonio Tucci tra l’altro esponente di Alleanza Nazionale, lo stesso partito del ministro dell’Ambiente di allora, Altero Matteoli. Gli feci leggere l’Ansa. Restò scosso. Si vedeva che non sapeva niente. La notizia iniziò a girare ed in meno di due ore il mio tranquillo paese, venne preso d’assalto da televisioni e testate giornalistiche della carta stampata provenienti da tutta Italia e non solo. L’Ansa inviò un suo redattore in pianta stabile, dimostrazione che Scanzano faceva notizia, generava notizie e andava raccontata a tutto il mondo. Se oggi nasce la “Città della Pace” vuol dire che tutto sommato quell’esperienza poi finita bene, ha fatto diventare
Scanzano, non un paese qualunque. Inizia la protesta sulla statale 106 jonica, nascono i blocchi. Non si passava più. Bisognava proteggere il territorio da “attacchi” esterni. “Perché di notte potevano in virtù del decreto arrivare da subito i camion delle scorie. Anche la ferrovia a Metaponto venne bloccata da migliaia di persone. Chiuso. Nel frattempo la gente in strada si organizzava per presidiare tutto h 24, le organizzazioni, i partiti, i sindaci e gli eletti a vari livelli, si incontrano, parlano. Si organizzano. Scanzano è presa in consegna dalle forze dell’ordine. Mi preoccupai quando vidi le camionette della Polizia ai bordi della statale 106 Jonica ed i militari in tenuta antisommossa. Pensai tra me e me ad un’ipotetica azione di forza per consentire al progetto governativo di andare avanti. Non fu così. Per fortuna. Ricordo che per quindici giorni fino al
27 novembre non consumai un solo pasto a casa mia. Non volevo perdermi niente dovevo stare con le antenne drizzate. Mi sorpresi non poco della mia resistenza fisica e nervosa. A casa ci andavo dalle 23 di notte fino alle 8 del mattino. Lavoravo gomito a gomito con colleghi esperti e di testate prestigiose, scrivevo cinque pezzi al giorno, scattavo decine di fotografie. I giornali si vendevano, ma la velocità con la quale le notizie si superavano era incredibile. I tanti big nazionali della politica erano di casa. Ricordo che con loro avevo un rapporto di prossimità, ci parlavo regolarmente senza filtro alcuno. Il 23 novembre c’erano quasi tutti alla prova di forza: l’occupazione della statale 106 con la marcia da Terzo Cavone verso il municipio di Scanzano. La marcia “dei Centomila” giunse in “Piazza dei Centomila”. Quattro giorni dopo il 27 novembre arrivò la notizia della liberazione: il governo fece marcia indietro. Andai a pranzo in un ristorante dietro casa mia con una decina di persone a festeggiare, al tavolo c’erano Rosy Bindi e l’amico Salvatore Russillo che mi aveva invitato. Oggi, laddove si riunì il popolo lucano, è nato un palazzo. E laddove doveva sorgere il sito delle scorie sta nascendo la Città del fanciullo.
In alto da sinistra Fausto Bertinotti fa sventolare la bandiera dei Briganti dello Jonio, il vessillo della rivolta popolare, Rosy Bindi tra i manifestanti sui binari della stazione di Metaponto, a lato il blocco sulla Basentana degli studenti di Marconia e Pisticci, a destra il presidio di Ferrandina, in basso uno striscione antiscorie e il corteo degli studenti della provincia di Matera arrivati in autobus da tutti i centri vicini a sostenere la protesta di Scanzano contro il decreto 314
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di PIERANTONIO LUTRELLI
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MUSICA La presentazione dell’album a Moliterno
di MIMMO MASTRANGELO MOLITERNO - Lavoro ben fatto. Curatissimo nella ricerca delle melodie e delle tonalità. Ma soprattutto piace a chi lo ascolta. E pure tantissimo. E' “Beyond the sea”, settimo album dei Radiodervish, duo composto dal vocalista palestinese Nabil Salameh e dal bassista pugliese Michele Lobaccaro. Nove tracce tutte inedite in lingua araba, inglese, italiana, spagnola e francese, un mix di gentil-voci rincorse con grazia da melodie fortemente evocative. Prodotto da Princigalli e Manifesto Materiali Musicali, in “Beyond the sea” è il mare l'assoluto protagonista, dalle sue acque, onde, movimenti possono diramarsi realtà, memorie, galleria di personaggi che Nabil e Lobaccaro incensano di timbri stucchevoli. Un disco che “restituisce frantumi delle visioni che ossessionano dolcemente coloro che osservano dalla costa il moto infinito del mare, e dal quel luogo, immaginano i viaggi che forse non compiranno mai, che sono forieri di profonde metamorfosi emozionali ed esistenziali”. Nella tenuta di insieme della scrittura compositiva e degli arrangiamenti spicca il brano in inglese che dà il tito-
Nel travolgente mare dei Radioderwish Nabil Salameh e Michele Laboccaro dei Radioderwish
lo all'album, ma non possono essere sottovalutati per le suggestive atmosfere “Ainaki”, dove il canto di un prigioniero errante di nostalgia riporta a Gerusalemme, città prodigiosa che serba il segreto della vita e stringe nelle
sue viscere il sangue degli uomini, oppure “Deep Blue” in cui si immagina di un legame improbabile tra un pescatore e una sirena, tra chi vive sopra e sotto l'acqua, cioé tra due mondi separati eppure al contempo uniti. In “Tancredi
e Clorinda” si riversa l'onda di un amore interetnico che porta con sé echi del capolavoro della “Gerusalemme liberata” di Torquato Tasso, invece ne “Les Lions” ci sono i leoni che parlano con la lingua della saggezza agli uomini e alle donne dell'Africa che si apprestano a lasciare la loro madreterra per nuovi sconosciuti mondi. Infine, per le sottili scansioni della musica e di un canto dolcemente insuperabile vanno citati i restanti brani ”You are my world”,” Deep blue”, “Sea horse” e “City lights”, quest'ultimo non è un omaggio alla famosa libreria di San Francisco del grande beat Ferlinghetti, ma l'invocazione ad una stella da parte un passeggero di una nave che avverte il suo (il nostro) tempo come un racconto “dove noi siamo diventati l'eterno esilio”. Accompagnano gli erranti-naviganti Nabil e Lobaccaro nel loro viaggio lungo le coste del mondo i solisti dell'Orchestra Araba di Nazareth, il percussionista Zohar Fresco e Alessandro Pipino (tastiere). Un plauso a Saro Cosentino che curato la produzione artustica di un disco che è dir poco bellissimo. “Beyond the sea” viene presentato questa sera, alle ore 21, allo Spazio Sankara.
L’INTERVISTA
«Come il pane di Matera è patrimonio dell’umanità. Un sapore unico»
Mirabella e l’elogio della pasta di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - La pasta elisir della tavola non solo lucana. Ne è convinto anche Michele Mirabella, noto e brillante conduttore che ha coordinato a Matera il convegno, promosso dalla Camera di commercio sul tema "La Pasta di Matera: una tradizione da salvare: opportunità di sviluppo''. Tra la numerosa platea l'associazione materana dei cuochi presieduta da Carlo Montano (che in diretta, accanto al tavolo dei relatori ha cucinato i “Cannerozzi con le cicerchie”), studenti e ristoratori che per quattro settimane hanno preparato con maestria e fantasia piatti con quattro specialità di pasta e hanno contribuito a
organizzare la mostra tematica sui 100 anni di storia della pasta di Matera. A margine dell’iniziativa, dopo una estenuante trafila siamo riusciti ad intervista-
re il docente pugliese. «La paste e il pane - ha dichiarato - sono patrimonio dell'umanità. Molto importanti sono le minuzie come la tovaglia. Una tavola ben appa-
recchiata è sacra». Già in passato i nostri nonni l'avevano capito. Cosa fare oggi per la nostra gastronomia? «Riaprire i mulini». Dopo il caffè al bar accanto all'ente camerale accompagnato dal presidente Angelo Tortorelli, guardando la vicina Piazza Kennedy con grande rammarico ha dichiarato: «è una cosa immonda, qui prima c'erano dei mulini. Chi ha fatto questo dovrebbe recitare un atto di dolore. Ma l' Unesco non ha mandato qui i suoi avvocati? E' una cosa che mi prende al cuore. Lo stesso dolore che ho provato affacciandomi dal balcone del mio albergo, il paesaggio dai Sassi è messo in ombra dalle auto».
Quale il suo piatto materano preferito? «La pasta con i peperoni cruschi di Senise». Quali gli ingredienti fondamentali per una buona pasta? «La pasta si fa davvero con poco, acqua e farina ma soprattutto con tanta passione». Lei ormai ha molta familiarità con la città dei Sassi, per tanto ha degustato il nostro pane. Quali le caratteristiche peculiari del pane di Matera? «Sapore unico, non diventa mai una gomma ed ha un tasso elevato di digeribilità». Come ama mangiarlo? «Rinfrescato dalla brace, con olio e pomodoro. Questo sì che è un piatto principe».
In televisione MORANDI DUETTA CON DALLA
PER IL MEDICO NUOVA SERIE IN VISTA
STRISCIA TUTTA SUL REALITY
Gianni Morandi prosegue il suo viaggio nell’Italia degli ultimi 40 anni nella terza puntata di “Grazie a Tutti”, il grande show della prima serata di Raiuno in onda in diretta dallo storico Teatro delle Vittorie di Roma domenica 22 novembre. Nello studio dominato da una gigantesca Luna, Gianni Morandi torna a duettare coni grandiartisti dellamusica italiana.Tra questi,LucioDallacheconlui realizzòinpassatolostoricoalbum “Dalla-Morandi”, e Orietta Berti. Protagonista di “Grazie a Tutti”è anche il pubblico a casa. Con le “Canzoni a richiesta” i telespettatori possono collegarsi in diretta con Gianni Morandi oppure candidarsi per ospitare a casa propria lo straordinario “Concerto a domicilio”che questa settimana, si è svolto a casa di Maria Lombardi ad Atripalda, in provincia di Avellino.
Ha battuto la concorrenza del Grande Fratello e ha portato eccezionalmente una platea di giovani svecchiando Raiuno: il miracolo “Medico in famiglia” si avvia al gran finale lunedì sera: la sesta serie, forte di grandi ascolti, si concluderà con due episodi “Ci vorrebbe un amico” e “Fuga d’amore” in cui si andranno a concludere (o forse a mescolare ulteriormente) le varie storie inbilico. E la Raigià ha chiesto allaproduzione Publispei la settima stagione. «Ero deciso a chiudere qui, con questa serie segnata da grandi ritorni, dopo 12 anni, l’avventura del Medico in famiglia e resto convinto che finire in bellezza, come sta capitando, sia la cosa migliore - dice il produttore Carlo Bixio – ma tante sono le richieste ad andare avanti, dalla Rai, dal pubblico e cosa per me molto piacevole dagli attori stessi». La nuova stagione, se il progetto di andare avanti sarà confermato, rischia di dover fare a meno di nonno Libero–Lino Banfi.
Una puntata tutta sul reality, con le gioie e i dolori che questo genere televisivo si trascina. E' quella che propone stasera “Striscia la domenica”, in onda su Canale 5 alle 20,35, con l’artista/trasformista Dario Ballantini nei panni di Gianni Morandi e in compagnia di Cristian Cocco, inviato storico dalla terra sarda. La puntata monografica è su un genere televisivo di cui il tg satirico si è occupato in diverse occasioni, a partire dal Tapirovolante recapitato agli inquilinidella prima edizione del «Grande Fratello». Un’occasione imperdibile quindi per rivedere le liti, i complotti, le passioni, i drammi, le cadute di stile dei protagonisti di reality come L'Isola dei Famosi, La Fattoria, Music Farm, La Talpa e tanti altri. Ogni puntata di “Striscia la Domenica” è dedicata all’approfondimento di un singolo tema, collegato a personaggi, inchieste e casi eclatanti raccontati nel corso dele 22 edizioni.
I “Duoco” i finalisti di Comicittà
di IRANNA DE MEO POTENZA - Comicità a tavola. Tra risate e buona cucina, tra sketch e sapori del territorio, in un’atmosfera rilassante, a lume di candela e in buona compagnia, gli spettatori hanno assaporato un venerdì sera diverso e insolito. Di scena al “C’era una volta”, un locale che evoca la vita del passato, dai sapori ai mestieri, il terzo appuntamento dell’iniziativa “Comicittà”. L’iniziativa giunta alla terza edizione, ideata dal proprietario Elio Colucci, è affidata alla direzione artistica di Pio Baldinetti. A passare il turno per l’ultima puntata (in programma il prossimo venerdì), il tandem comico “”Duoco” formato da Francesco Mazzacoco e Giampiero Maraguccio, entrambi di Catanzaro. I due, dopo un’esibizione da monologhisti, si sono presentati in coppia con un mini spettacolo incentrato fatto di battute e doppi sensi sul “la canzone intonata con la chitarra scordata”. Il giudizio di votazione, sia per la giuria tecnica sia per il pubblico, è stato unanime. Francesco Mazzacoco ha portato in scena la scenetta autobiografica sulla sua collezione di figuracce, mentre Giampiero Maruggio la storia del pistacchio. A presentare la serata, Peppe Santagata nei panni del “scurdarolo”. Gli ospiti hanno gradito il suo fuori programma, quando è salito sul palco, allestito nello spazio incavato in fondo al locale, convinto che fosse il suo turno, ma quando si è accorto che non era il momento si è inventato una scenetta simpatica. Tra un intrattenimento comico altro, gli opsiti hanno potuto degustare la cucina della casa, caratterizzata da piatti della tradizione, come “l’ain a cacie e uuov,” preparato durante per il pranzo pasquale. Come primo, lo chef ha preparato i “maccaron cù baccalà e rap’” allietare la serata “dolc’ all’anzacresca”, una crepe ripiena di gelato e con della frutta tagliata a fette.
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Cultura&Spettacoli
La cucina
La cucina di FEDERICO VALICENTI Federico Valicenti, uno dei nomi più prestigiosi della cucina lucana, è proprietario del ristorante che dà il nome a questa rubrica, Luna Rossa, a Terranova di Pollino. Tel.097393254 - 5
Dacci oggi
LA NOSTRA PASTA SI è svolta nel mese di ottobre in Matera una bella mostra su "La Pasta di Matera: una tradizione da salvare. Industria e tradizione: oltre 100 anni di storia'' allestita nel salone della Camera di Commercio della bella cittadina. La mostra, ripercorrendo 100anni diartedelfare lapasta,racconta la storia e la tradizione della piccola imprenditoria cerealicola e molitoria del'intera provincia materana. La produzione della pasta nella provincia materana ha origini antichissime, parte dalla lavorazione casalinga fino a diventare industria che ha avuto la sua massima espansione negli anni 60 e 70. Come non ricordare la pasta Andrisani, Padula, Riccardi, De Sortis e altri pastifici minori che hanno saldato il legame del territorio e quella della impresa per una conoscenza sempre maggiore della gastronomia lucana? E la mitica pasta Sarubbi di Stigliano? Con il loro fallimento è fallito il progetto della grande gastronomia lucana. Dal loro fallimento è iniziato l'impoverimento delle materie prime, della cultura lucana, della piccola industria come fonte di sviluppo di aree territoriali con grandi e forti vocazioni, l'impoverimento della cucina lucana. Nell'immaginario collettivo si è fatta strada la non riconoscibilità del Made in Basilicata come fonte di ricchezza e di sviluppo ed è iniziato, lentamente ma inesorabilmente, il lento declino della cultura pastaria lucana. Sono arrivate le grandi industrie per raccogliere fondi e colonizzare la tradizione pastaria della piccola, ma ricca di buona materia prima, Basilicata. Raccogliere le testimonianze, la tradizione in una mostra è come riprendersi una fetta di storia e raccontarla alle nuove generazioni. Se a questo si aggiunge il coinvolgimento di chi la pasta tutti i giorni la prepara, la cucina, la serve e la racconta significa che una nuova forma di fare sistema, di fare rete sta prendendo piede. Il coinvolgimento della piccola impresa ristorativa non deve essere solo un fatto accademico, di gusto ma deve essere un momento di conoscenza della ricchezza delle gastronomie lucane, uscendo fuori dal concetto falso e autolesivo della cosiddetta “ cucina povera” di cui la Regione è succube. La cucina è una, quella buona, fatta di profumi, materia prima eccellente, tradizione, territorio. La cucina “povera” è un falso ideologico. La cucina è trasformazione di materia prima, esaltate da spezie, da racconti, da aneddoti. Chi vuole ideologizzare la cucina vuol dire che non ama la buona cucina, ma cerca di dare un senso alla sua agiatezza sociale. I poveri c'erano, ci sono e ci saranno,purtroppo. E i poveri non hanno mai fatto una buona cucina. Quindi togliamoci dalla schiena il cilizio del piagnisteo e della “ cucina povera”, e parliamo della cucina buona, quella seria, quella di cui la Basilicata ne è piena e ricca di profumi e sapori. Le finalità stesse dell'evento vogliono stimolare la rinascita dell'arte pastaria, ripartendo dalla tradizione per una nuova epoca della produzione di pasta a Matera. E io voglio dare un contributo a questo evento, a questa speranza iniziando a raccontare la storia della pasta e intervenendo, con un modesto contributo, a preparare qualche ricetta dei prodotti che la Camera di Commercio di Matera ha consigliato, dato alla ristorazione della città. L'attività promozionale ha inte-
Tra i fornelli Il perciatello è una pasta leggermente più grossa del bucatino, è chiamato anche col nome generico di maccherone. Ricette Perciatelli alla lucana Ingredienti 300 g di perciatelli 1 peperone grosso carnoso 200 g di salsiccia fresca 300 gr di salsa di pomodoro 1 cipolla media 1 dl di vino bianco secco 4 cucchiai d'olio 2 cucchiai di pecorino foglie di basilico sale e pepe Procedimento Fare arrostire il peperone su di una fiamma o nel grill del forno,quandola pellicinasistacca dallapolpapulire ,togliere il picciolo e i semini e sfilettare. Sbudellare la salsiccia fresca e ridurla a pezzettini. Pulire la cipolla e tagliare fettine sottili In una capiente padella unta dell'olio, versare la cipolla e farla appassire, quindi aggiungere la salsiccia sminuzzata,soffriggereperdue minuti,bagnarecolvinofacendo sfumare,far cuocere per5 minuti.Poi unire lefalde di peperoni, lasciare insaporire mescolando, aggiungere la salsa di pomodoro, allungare il sugo con un bicchiere di acqua , far cuocere per altri 15 minuti. Versare abbondante acqua in una pentola e portare ad ebollizione.. Mettere la pasta nell'acqua bollente salata e cuocerla al dente. Scolare la pasta e trasferirla nella padella del sugo, facendo saltare tutto insieme per 1 minuto. Unire il pecorino macinato, le foglie di basilico spezzettato, una macinata di pepe e servire subito.
50 g di uva passita 100 gr di gherigli di noci una bustina di zafferano giallo olio, sale e pepe Procedimento Lessare per una ventina di minuti il finocchietto in abbondante acqua salata. Scolare , tenere da parte l'acqua di cottura, e tritare finemente. In un tegame appena unto di olio, scottare le sarde un minuto per lato, toglierle dal tegame e metterle da parte. Mettere a soffriggere nello stesso tegame la cipolla finemente affettata, a leggerissima coloritura unire il trito di finocchietto , un quarto delle sarde preparate, l'uva passita rinvenuta in acqua tiepida , 50 gr di gherigli di noci , sale e pepe . Cuocere a fuoco basso, mescolando, per amalgamare la salsa. Preparare le acciughe che sono state dissalate, nettate e sfilettate, eliminando la testa, la coda e la lisca, quindi lavate e asciugate tra due panni puliti Fare sciogliere in un tegamino le acciughe con un cucchiaio d'olio caldo per un minuto, sempre mescolando. Cuocereancora eunire quindiunabustina dizafferano, sciolto in un cucchiaio dell'acqua di cottura del finocchietto. Fare cuocere per 5 minuti e aggiungere alla salsa delle sarde. Mettere intanto a cuocere la pasta nell'acqua di cottura del finocchietto. Scolare al dente e unire i perciatelli alla salsa di condimento. Amalgamare bene e passare il tutto in un tegame da forno unto. Ricoprire la superficie della pasta con le restanti sarde, cospargere di noci tritati finemente e infornare la teglia per dieci minuti..
“A tavola perdonerei chiunque, anche i miei parenti." (O. Wilde)
Perciatelli e “vruoccoli”-broccoli Ingredienti 400 gr di perciatelli 200 gr di broccoli 20 cc di olio d'oliva extra-vergine 2 spicchi aglio 1 peperoncino rosso piccante Procedimento Pulire e mondare i broccoli. Lessare i broccoli in acqua leggermente salata e sgocciolate a tre quarti di cottura. Scolare e raccogliere in un'altra pentola l'acqua dei broccoli, portare ad ebollizione ecuocere inquesta acqua iperciatelli. Inuna padella larga e capiente versate l'olio, aggiungere due spicchi d'aglio tritati o interi, a piacere, aggiungere il peperoncino sminuzzato quindi i broccoli cotti,aggiungere due o tremestolidi acquadicottura.Acottura aldentescolare la pasta e aggiungere alla salsa di broccoli. Fare insaporire insieme, a fuoco lento per qualche minuto. Servire caldo.. Perciatelli con le sarde Ingredienti 500 g di perciatelli 500 g di sarde fresche 300 g di finocchietto (le parti più tenere e verdi, i germogli, i rametti più giovani e le tipiche barba), 1 cipolla piuttosto grossa, 5 acciughe carnose sotto sale
ressato 15 ristoratori di Matera e di alcuni centri vicini, che hanno inserito nei loro menù la Pasta di Matera, cucinata secondo le ricette della tradizioni evolvendo il piatto secondo i gusti della propria clientela. Nelle cucine e in tavola sono stati protagonisti i perciatelli, i cannerozzi, i zito-
ni, ed il mischiglio. I quindici ristoranti, protagonisti della iniziativa sono stati invitati a inserire nella propria offerta settimanale “una pietanza di pasta di una particolare trafila, cucinata alla maniera che ciascuno riterrà adeguata alle proprie performances culinarie'' contrasse-
gnati da una vetrofania. La Camera di Commercio ha fornito ai ristoratori anche dei cartoncini “dedicati'' a integrazione del proprio menù, finalizzati alla diffusione della tradizione pastaia e della pietanza cucinata nella settimana. L'iniziativa rappresenta un ulte-
riore contributo a promuovere uno dei prodotti tipici più apprezzati della filiera enogastronomica materana insieme al pane, all'olio, al vino e ai sapori della buona tavola che contribuiscono a rendere più appetibile l'offerta turistica di Matera e della sua provincia.
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Domenica 22 novembre 2009
Domenica 22 novembre 2009
IL FASCINO DELLA LENTEZZA segue dalla prima e gli scarti. Allora non ha la dignità di salsiccia ma di “pezzente”, come la si chiama. E dietro questo nome c’è tutta una storia di povertà e di sospiri come per un'amante molto amata e poco goduta. Oggi però non sempre è fatta in casa. Le trovi anche impacchettate nei supermarket e qui non si viene soltanto per la salsiccia da mettere nel carrello. Questo è diventato un discreto indicatore dei consumi: contiene poche cose se a spingerlo è una persona anziana. E' pieno, se dietro gli sta una donna con suo marito impiegato di medio livello oppure operaio e da almeno due bambini che “ordinano”di prendere dagli scaffali questo e quello. La donna fornisce una bella immagine di se: di solito è pulita, qualche volta gradevole, quasi sempre in carne. Il carrello è il suo l'amante palese, ammirato quando è pieno perché cancella la memoria della miseria non molto antica da queste parti. Che importa se lei diventerà più tonda alla vista degli altri e più scivolosa alle mani prensili del suo uomo? Lei affermerà di essere sempre più in salute. Le statistiche impietose diranno invece che è “grassa”. La pronuncia delle due “esse” dà tutto il sapore della bontà dell' aggettivo. Fa assaporare il piacere della pigrizia, così tonificante da non farti mai pensare di diventare un immenso rapace. In tale contesto, la pigrizia è diventata un'assoluta virtù. Non soltanto per lei, ma soprattutto per gli uomini che le stanno intorno. Anche questo dicono le statistiche: che il lucano è il più pigro, il più lento d'Italia. Il vecchio nome dell'ortodossia cristiana chiama tale difetto “accidia”. In passato esso, assieme agli altri sei peccati capitali, consentiva alle buone coscienze di fare ordine nei difficili rapporti col male e di far risuonare nei rapporti umani la cortesia, le opere di bene. Una volta l'accidia era peccato, ma la psicoanalisi e la psichiatria hanno, tra l'altro, modificato la concezione tradizionale del peccato. Pertanto ciò che prima era chiamato vizio (quindi colpa), oggi è oggetto di attenzione dell' analisi dell'inconscio o di un aspetto della patologia. Ovviamente, se senti un lucano dirà che egli è sano di mente - e lo è -, che è senza problemi di introversione - la sua è semmai un'eccessiva riservatezza -, che non ha vizi - e non è vero -, e che è falso ciò che la statistica attribuisce ai lucani. E' ovvio che ciò avvenga perché negare un qualche aspetto non positivo che ci può appartenere non è di moda. Oggi tutti siamo “belli dentro” e il male, piccolo e grande che sia, è fuori. Siamo tutti puri perché la lavatrice ci sterilizza gli abiti, lo sbiancante li rende splendenti, i deodoranti eliminano ogni odore, i disinfettanti fanno da barriera ai germi nocivi. Siamo o non siamo emendati di ogni impurità? Perché allora l'Ista ed altri istituti di ricerca si avventurano nel territorio dei peccati e assegnano agli uomini lucani l'”accidia”? Dimentichi della nozione che il catechismo infantile dava a tale peccato, oggi si preferisce chiamarlo in altro modo: pigrizia, lentezza, malinconia, fatalismo. Che confusione! Però bisogna dire che il dato non suscita il rancore della parte lesa bensì il sorriso di chi la piacevole consapevolezza di vivere in pace. Senza scossoni. Campando del posticino più o meno disceso dal tirannico cielo della raccomandazione (e che fa? l'importante è lavorare). Col mangiare assicurato (perché non c'è più nessuno da noi che muore d'inedia). Con un po' di soldi alla posta (non è forse bello sapere che la Basilicata è al primo posto per i depositi postali?). Sono soldi che non circolano, ma ci stanno. E proprio perchè stanno fermi, è possibile sostenere di vivere in povertà. Ma perché non aggiungere anche che il lucano è all'ultimo posto in Italia per le malattie cardiache? Egli dice: perché correre? (il territorio è sempre quello ed è pure piccolo). Perché affannarsi quando sono comunque in grado di comprare la macchina per “me” e i “miei” figli? I telefonini, uno per ognuno della “mia”famiglia? Di dare i soldi a “mio”figlio perché vada con gli amici e in palestra? La mia lentezza non è un peccato contro l'economia perché da noi non c'è l'etica della produttività. A sera il telecomando mi aiuta ad arricchire la mia fantasia E per dovere di completezza, debbo dire di vivere il mio sesso non come ginnastica e neppure per salutismo ma…. Di una cosa sono certo: dicano quello che vogliono le statistiche, ringraziando Dio, non mi manca niente. Certo, mi piacerebbe avere di più, ma debbo accontentarmi se penso a mia padre, a mio nonno che avevano poco o niente rispetto a me. Non c'è forse una piacevolezza fisica nella parola “lentezza”? A pronunciarla non è forse una specie di carezza della lingua nel palato? Provateci. Per questo è molto pertinente (azzeccato, direi da impudente) la celebre pubblicità di un prodotto: Che vuoi di più dalla vita? Angelo Lucano Larotonda
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Nell'ambiente di lavoro dovete sempre dosare le parole ed evitare di farvi coinvolgere in sterili discussioni. L'amore è dietro l'angolo.
TORO 21/4 - 20/5
Rallentate il ritmo di lavoro e prendetevi una pausa di riflessione e studio. Può solo migliorare le cose. In amore non forzate i tempi
GEMELLI 21/5 - 21/6
Il successo personale nella vita sociale vi sara' di grande aiuto nel settore professionale. In amore non avete ancora il polso della situazione
CANCRO
Risorse energetiche Serve programmazione
22/6 - 22/7
I vostri progetti di lavoro si fanno pian piano più definiti e saprete qual è la strada da imboccare. Evoluzione positiva in amore
LEONE 23/7 - 23/8
segue dalla prima e gestione di tutte le risorse energetiche lucane. La lettera alle famiglie lucane più che ad un'esigenza di informazione risponde a quella di propaganda, tenuto conto che è la legge finanziaria regionale del 2009 a prevedere uno stanziamento di 17 milioni di euro, attraverso le royalties delle estrazioni petrolifere, che consentiranno di applicare a tutte le famiglie lucane allacciate alla rete del gas metano un minor costo complessivo in base ai consumi, sino a un massimo di 280 euro, una cifra piuttosto contenuta specie rispetto alle difficoltà economiche che attraversano sempre più numerose famiglie lucane. Un'operazione di reale informazione alle nostre comunità sull'attuale produzione energetica è invece tanto più necessaria per aggiornare il Piear agli “assalti” che il nostro territorio ha subito per effetto dei parchi eolici nati a macchia di leopardo, alle note vicende dell'attività estrattiva di petrolio nel Sauro e per sopperire ad alcune carenze. C'è bisogno di misure urgenti e di riprendere l'idea di moratoria per nuove ricerche senza prima aver un quadro esauriente se persino davanti agli ospedali (a Villa d'Agri) si attivano pozzi di petrolio. Dal Piear, comehanno denunciato organizzazioni del mondo agricolo, grande assente è la produzione bioagrienergetica, valea dire la produzione di energia da fonti rinnovabili nel comparto agricolo. Il contributo del settore agricolo invece può essere determinate e rilevante se vengono assunte precise opzioni ai
modelli produttivi classici e si apra alla centralità delle nostro sistema produttivo, delle aziende e delle imprese lucane quale strumento per una diffusa concorso all produzione di energia.L'esamedel Pieardivental'occasione per compiere adeguate scelte di programmazione soprattutto in questa fase di avvio dell'operatività della Sel alla quale affidare compiti e funzioni precisi per evitare che diventi una struttura senza alcun controllo istituzionale. La ripresa dell'avvio da parte della Total del Progetto Tempa Rossa (sia pure ancora parziale), annunciata oggi (ieri per chi legge n.d.r.) dai nuovi dirigenti della società petrolifera, rafforza la mia richiesta di aggiornamento del Piear. Si tratta infatti di un'attività complessa che varia - dalla costruzione di un Centro di trattamento oli, alla messa in produzione dei 5 pozzi esistenti, la realizzazione di una rete di condotte interrate per l'allacciamento dei 5 pozzi già perforati, la realizzazione di un impianto nell'area industriale di Guardia Perticara, per lo stoccaggio del Gpl prodotto e la realizzazione delle condotte di collegamento dal Centro di trattamento all'oleodotto "Val d'Agri-Taranto", per il greggio, alla Rete gas nazionale per il metano e al centro di stoccaggio per il Gpl. Diventa perciò necessario, contestualmente, verificare il mantenimento degli impegni della Total perché gli impianti siano dotati di tutte le apparecchiature necessarie per limitare le emissioni, quindi progettati e gestiti nel pieno rispetto della normativa vigente. Franco Mattia
OMICIDIO DI GRAZIA GIOVIALE E LA VIOLENZA SULLE DONNE L'ASSASSINIO di Grazia Gioviale, la ragazza diciottenne uccisa a Tito, nell'aprile di quest'anno, non è solo un'agghiacciante vicenda privata, è un fatto di rilevanza politica. Non è un caso che l' Onu abbia dedicato una giornata, il 25 novembre alla violenza contro le donne. C'è una parte in questo tipo di vicende che spetta alla magistratura e che in questo caso non si è svolta, per la morte di chi ha ucciso. C'è né un'altra, tutta privata del dolore delle famiglie, degli amici, a questo livello la pietà umana può comprendere anche quello delle famiglie degli autori di omicidi così efferati, purchè sia rispettatauna regolache èintutti icodici, dinon confondere mai la vittima con l'assassino. E invece stranamente, subdolamente nell'opinione pubblica si insinuano domande sull'even-
tuale comportamento della vittima, sulle sue abitudini e si accenna alla sua bellezza quasi fosse da sola una provocazione e Grazia era davvero bella. Così come, nelle donne maltrattate si insinua la strana idea, di averlo in qualche modo meritato, c'è ribellione e senso oscuro di colpa. Ma perché? Nella risposta si legge la rilevanza anche politica di questo tipo di delitti. Se ci pensiamo la libertà femminile è un prodotto storico del Novecento. Telefono Donna di Potenza segnala una diffusione della violenza in particolare in famiglia, ma la città per antica attitudine, tende a sedare, minimizzare, non vedere, cose che vanno gridate, e denunciate, c'è stata troppa quiete e silenzio anche sull'assassinio di Grazia *Direzione di “Decanter”
La vostra combattività in questo periodo sarà stimolata da situazioni difficili nel lavoro. L'amore va avanti tra mille incertezze e dubbi.
VERGINE 24/8 - 22/9
Più concretezza nel lavoro, non vi fate suggestionare dalle opinioni dei colleghi. In amore servirà un po' di freddezza.
BILANCIA 23/9 - 22/10
Imparate a ragionare con la vostra testa e non date retta ai cattivi consiglieri nel lavoro. Un amore da afferrare al volo.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Non dovete essere pessimisti: potete creare le condizioni perche' nel lavoro la situazione cambi. In amore avete un fascino irresistibile
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
In questo periodo sono favoriti tutti i lavori autonomi. E creativi. Pazientate, arrivera' il vostro turno. In amore siete troppo volubili.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
La vostra creatività si orienta verso orizzonti professionali sempre più ampi. Vi sentite intrappolati in una storia d'amore
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Nel lavoro state attraversando un periodo ottimo: per non invertire la tendenza evitate iniziative rischiose. Ascoltate il vostro cuore
PESCI 20/2 - 20/3
Siete pieni di risorse e di idee, ma da sole non bastano per fare carriera: ci vuole anche costanza. Allontanate chi vi ha delusi.
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Domenica 22 novembre 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Nella ricevitoria di via Di Giura un tagliando regala a un potentino 100 mila euro
Gratta e vinci fortunato La stessa tabaccheria aveva subito un furto con scasso poco tempo fa UNA fotocopia del biglietto fortunato; questa l’unica traccia lasciata ieri mattina alla ricevitoria e tabaccheria di via di Giura a Potenza dall’uomo che, mercoledì scorso, si è portato a casa la considerevole cifra di 100.000 euro. Un gratta e vinci da dieci euro, acquistato lo scorso mercoledì, e grattato, secondo indiscrezioni, nella macchina parcheggiata di fronte alla ricevitoria. «La fotocopia ce l’ha portata lo stesso vincitore ieri mattina - ha spiegato la titolare dell’esercizio commerciale, la signora Marisa Trivigno - ma il biglietto l’aveva acquistato il18 novembre».Aggiuntaalla fotocopia del biglietto l’uomo avrebbe manifestato anche l’intenzione di sdebitarsi con la stessa titolare. «Ci ha promesso qualcosa a vincita intascata, ha parlato di “un caffè” – ha continuato la signora Marisa - poi è sparito anche perché cominciava ad arrivare gente e si vedeva che nonaveva vogliadi farsivedere dagli altri». Non un cliente abituale, a sentire la titolare, un uomo anziano, forse pensionato, ma certamente del capoluogo. «Quando ieri mattina è venuto era molto euforico – continua Marisa – io non ho controllato subito la somma sul tagliando poi, quando l’ho vista, sono uscita fuori dal negozio incredula ma lui non c’era già più». Comprensibilissimo l’atteggiamento dell’anziano signore che, secondo voci, grattato il tagliando in macchina l’avrebbe poi fatto ricontrollare ad un amico che si trovava in sua compagnia per poi riporlo con cura nel portaoggetti della sua auto. Una vincita considerevole
La titolare della tabaccheria in cui è stato acquistato il gratta-evinci fortunato (f.M.)
per la ricevitoria che lo scorso marzo era stata vittima di un furto: alcuni ladri avevano forzato la saracinesca della tabaccheria portando via sigarette, biglietti di gratta-e-vinci, oggetti pe run importo discreto. «Abbiamo preso in gestione il tabacchino con annessa ricevitoria lo scorso giugno – ha spiegato la titolare – l’ultima grande vincita risale a due anni fa quando un cliente, di quelli abituali, ha vinto 10.000 euro. Per il resto, da giugno ad oggi, abbiamo registrato sempre vincite modeste, fino ad un massimo di 5.000 euro. La vincita di ieri è stata davvero inaspettata ed ancora non riesco a crederci».
La denuncia del consigliere Molinari
Marrucaro-Bucaletto «dopo nove anni strada ancora dissestata» «SONO passati nove anni, ma la strada che collega Bucaletto a contrada Marrucaro non è stata ancora sistemata. E’ arrivato il momento, per l’amministrazione comunale di Potenza, di far rispettare gli accordi presi con la ditta che avrebbe dovuto, dopo i lavori necessari a realizzare un’area servizio antistante la strada in questione, restituire alla comunità il collegamento». E’ l apremessa di una sollecitazione che Giuseppe Molinari, coordinatore dell’intergruppo di opposizione a Palazzo di città affida a un’interrogazione che annuncia di voler depositare a breve. «I residenti della zona hanno consegnato una raccolta di firme per chiedere all’amministra- Giuseppe Molinari zione di provvedere a sistemare la strada, ma continuano ad aspettare perchè nulla è cambiato». Così Molinari chiede perchè il comune non riesca a far rispettare gli accordi con la ditta appaltatrice dei lavori. «La strada è in condizioni pietose ma nonostante ciò è molto praticata. Il sindaco Santarsiero aveva promesso - spiega Molinari che avrebbe risolto il problema, ma la strada né è stata riaperta, nè sistemata. L’amministrazione dovrebbe solo far rispettare gli accordi che aveva preso inizialmente con l’impresa e non è chiaro come mai, invece, non l’ha ancora fatto».
A rimpiangere il mancato acquisto del tagliando fortunato la signora Myriam, presente ieri a via di Giura. La signora aveva infatti acquistato i tre tagliandi precedenti quello vincente ed appartenenti alla stessa serie. «Avevo comprato i tre biglietti che precedevano quello vincente acquistato dal signore – spiega la signora Myriam - il ricavato dell’ultimo biglietto l’ho reinvestito in 2 biglietti da cinque euro; se avessi osato un po’di più avrei potuto grattare io quello da 100.000 euro. Pazienza, questo va comunque sempre considerato come un gioco». Anna Musacchio
UNIVERSITARI SENZA ALLOGGI
La Simonetti chiede intervento di De Filippo STUDENTI universitari senza più alloggio «è necessario l’intervento del presidente della Regione, Vito De Filippo». A chiederlo il consigliere regionale del Prc, Emilia Simonetti. I problemi di residenzialità e più in generale dei servizi per gli studenti universitari di Potenza «hanno toccato un livello di emergenza, per i disagi provocati, che richiede un intervento immediato del presidente della giunta regionale De Filippo». Il del gruppo Prc in consiglio regionale ha espresso «pieno sostegno al Comitato costituito dagli studenti sfrattati che, pur avendo acquisito il diritto all’assegnazione di un alloggio rischiano di doverselo cercare da soli». Non solo. «L’Ardsu – ha aggiunto – deve fornire informazioni esaurienti su quanto sta accadendo, in particolare in relazione alla situazione dell’immobile di via Viggiani che dopo interventi di ammodernamento per consentire la realizza-
zione di alloggi da riservare agli studenti non disporrebbe del necessario certificato di destinazione d’uso. Tutta lagestione dell’Ardsu da anni merita un approfondita riflessione e un monitoraggio di spesa per capire, come lamentano da tempo i ragazzi, le ragioni di una serie di scelte compiute e quindi di investimenti che non hanno dato i risultati previsti». Gli attacchi del ministro Gelmini e del Governo di centrodestra «all’università pubblica e in particolare ai piccoli atenei del Sud – ha aggiunto Simonetti – stanno producendo guasti profondi che sommati ai nodi irrisolti della residenzialità e dei servizi a studenti e personale dell’Università degli Studi della Basilicata da noi hanno effetti ancora più gravi al punto da scoraggiare nuove immatricolazioni. E’ proprio quello che vorrebbero al Miur ed è proprio quello che la Regione non può consentire che accada».
DA ALTAMURA
Onofrio Calia scagionato: non era stalking, ma «una relazione» POTENZA - «Di fronte al polverone suscitato dalla vicenda che ha portato all’arresto della mia persona, successivamente non convalidatomi, mi sento in dovere di preservare la mia immagine e di fare luce su alcuni punti della questione oscuri e non noti». Onofrio Calia, presidente dell’A.S.Volley Altamura, dopo le accuse di stalking reagisce. Spiega il presidente: «Tra il sottoscritto e l’atleta in questione intercorreva un rapporto che andava al di là dell’aspetto puramente sportivo. Un rapporto certamente di dominio pubblico assimilabile a una normale relazione sentimentale fra due persone». «Pertanto non c’è mai stata alcuna costrizione in virtù di tale rapporto, al contrario delle notizie infondate che volevano l’atleta suddetta costretta a salire nella mia automobile, come più volte riportato dai mass media». Si lamenta, il presidente. E se la prende con le «notizie ingigantite» che volevano l’atleta «versare in uno stato di coma, vi è un documento ufficiale - sostiene il presidente - redatto dal Pronto soccorso dell’ospedale di Altamura che certifica che le uniche lesioni riportate sono relative a una contusione alla caviglia, conseguenze del
sinistro accorso in mattinata». «Sicuramente lesioni ben lontane dallo stato di coma vociferato, tanto è vero che l’atleta poteva far tranquillamente il suo rientro nella sua città natale». E ancora: «Mi sento in dovere di affermare a gran voce che le ingiuriose notizie che mi accusavano di un reato quale lo stalking non mi appartengono, dal momento che tra il sottoscritto e l’atleta vi era una acclarata relazione. Spero - conclude il presidente - si faccia chiarezza, che venga fuori la verità e che non passi questa ipotesi di stalking come un modo deplorevole di giustificare “scelte amorose” fra due persone, che voglio ribadire, avevano una normale relazione sentimentale voluta da ambedue le parti». «E’ diritto per chiunque fare le scelte che si ritengono più opportune, ma è anche dovere assumersene le più totali responsabilità. Sono convinto e fiducioso che la verità verrà a galla e che la magistratura farà il suo corso». Così, prosegue spiegando che «se una minima parte delle accuse a me rivolte fossero state fondate, adesso conclude il presidente - non sarei libero neanche di scrivere questo comunicato».
BREVI CARITAS
Punto d’ascolto nel centro storico OGGI alle 11.45, presso i locali parrocchiali annessi alla chiesa della Santissima Trinità sarà aperto un centro d’ascolto Caritas i cui volontari opereranno tutti i venerdì dalle 17 alle 20 a partire dal prossimo 27 novembre. L’iniziativa sarà illustrata dall’amministratore parrocchiale don Ambrogio Atakpa.
MINACCE A REGA
Appello anche da Articolo 21 «HO PAURA e mi sento isolato. Nella mia casa di Roma ho trovato una busta diretta a me. Dentro due proiettili e nuove minacce di morte». Il destinatario dell’intimidazione è Nello Rega, giornalista di Televideo, autore del libro “Diversi e divisi”, romanzo sulla convivenza tra cristiani e islamici che è stato intervistato sul sito di Articolo21 dal direttore Stefano Corradino non nascondendo la preoccupazione per l’ennesima minaccia. «Se non ci fosse stato alcun problema di sicurezza il Comitato di ordine pubblico di Potenza non avrebbe deliberato una situazione di pericolosità. Ma a parte la prefettura di Potenza nessuna reazione da parte del ministero dell’Interno». Ecco perchè «chiediamo al ministero degli Interni di predisporre tutte le misure di sicurezza più opportune come peraltro sollecitato dal prefetto di Potenza - spiega il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti - Accanto alla scorta tradizionale, quella che è fondamentale è una scorta mediatica. Giornali e tv, a cominciare dal servizio pubblico non possono spegnere i riflettori su questa inquietante vicenda».
CACCIA E PESCA
Convenzioni per la vigilanza SULLA vigilanza volontaria venatoria e itticoambientale saranno sottoscritte, domani, in Provincia, le convenzioni per il coordinamento della vigilanza volontaria venatoria ed ittica ed ambientale, con le associazioni di protezione ambientale riconosciute con decreto del ministero dell’Ambiente. Le convenzioni rientrano nell’ambito di un progetto che riguarda l’impiego e il coordinamento delle guardie volontarie munite di decreto di nomina rilasciato dalla Provincia per le attività di vigilanza venatoria ed ittica sul territorio. «Il progetto rappresenta un importante elemento di coesione - spiega una nota - tra le attività di fruizione del territorio e quelle di salvaguardia».
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Potenza
24 Potenza
Domenica 22 novembre 2009
Studiare i corsi d’acqua per prevenire le piene
Venti anni di Telefono Donna in difesa dei diritti
Non chiamarmi zingaro Riflessioni da palcoscenico
L’Ufficio scolastico regionale forma sull’educazione stradale
I CORSI d’acqua sono “sistemi complessi” che in natura si manifestano in un’ampia varietà di forme. Ma studiarne i comportamenti è necessario per poter gestire e prevedere i casi di “piena”. Il volume “Catalogo di morfologie e instabilità idrodinamiche nei corsi d’acqua” è il frutto di un lavoro (referente dell’iniziativa il professore Telesca) che ha coinvolto l’Università degli studi di Basilicata (Dipartimento di Ingegneria e Fisica dell’ambiente), l’AdB Basilicata, l’associazione Idrotecnica italiana e l’Autorità d’ambito territoriale ottimale. La presentazione del volume si terrà nell’aula “Amatucci” del Difa del polo universitario di Macchia Romana.
TELEFONO Donna - Casa delle donne Ester Scardaccione (centro regionale antiviolenza) compie 20 anni e nella giornata mondiale contro la violenza alle donne festeggerà a Potenza. Il 25 novembre, alle 17, al teatro Stabile, Cinzia Marroccoli presidente dell’associazione avvierà una conversazione pubblica con diversi uomini e donne del mondo istituzionale e associativo. In seguito, ci saranno alcuni interventi musicali dell’arpista Maria Elena Bovio. Alle 20.30 il sipario si alzerà sul monologo teatrale di Clara Galante “Non sono stata finita”.
DOMANI alle 21, il siparo del teatro Stabile si alzerà su un appuntamento del cartellone “Ripensamenti” con lo spettacolo “Non Chiamarmi Zingaro”. Il Teatro Ipotesi -Teatro Stabile di Genova, in collaborazione con Mittelfest 09, propongono lo spettacolo di e con Pino Petruzzelli. Chi sono gli zingari? O meglio, chi sono i Rom, i Sinti? Che cosa pensano e in cosa si differenziano dai ‘non Rom’? «Da sempre sono stati quello che noi avevamo bisogno di vedere in loro. Ora l’incubo, ora il sogno, mai degli esseri umani con le nostre stesse, mille sfaccettature». Certo è che la loro storia è una storia di eterne, continue persecuzioni..
L’Ufficio scolastico regionale ha organizzato un incontro destinato ai docenti referenti in ogni scuola sul tema della sicurezza stradale. L’appuntamento è per martedì 24 novembre alle 9 al Park hotel. L’incontro di formazione e informazione è una delle attività che l’Usr ha avviato nella promozione di progetti che inseriscano nello spettro dell’educazione anche i temi della cittadinanza, della sicurezza stradale, della legalità. Nel caso specifico è stato elaborato un piano d’intervento per la promozione di comportamenti civili, responsabili e corretti a scuola, nella strada e con gli altri.
SCUOLA E PROMOZIONE DEL TERRITORIO
Volley e comicità Basta solitudine per l’Alzheimer
Se sulla caserma bisogna intervenire...
La conferenza stampa di presentazione del progetto “La De Gasperi non dimentica... chi dimentica”
cerca dell’attività lavorativa». Lacorazza ha anche aggiunto che proprio per un istituto d’arte «appare ancora più utile il potenziamen-
CINEMA
La tragedia di Onna nell’anniversario del sisma lucano
RANIERI Tito scalo - 0971/629470
to delle capacità comunicative linguistiche in aggiunta alle capacità comunicative artistiche che sono la vocazione “naturale” della scuola.
La De Gasperi Volley “non dimentica…chi dimentica”. Ovvero, parte l’iniziativa solidale per i malati di Alzheimer con il sostegno del trio comico “La Ricotta”. E’stata presentata venerdì sera al ristopub Orient Express di Pignola, il progetto di solidarietà “La De Gasperi non dimentica….chi dimentica”. Una collaborazione nata tra la società potentina Alcide De Gasperi Volley (militante nel campionato regionale di serie C femminile ) e l’associazione Alzheimer Basilicata. La campagna di sensibilizzazione in favore dell’Alzheimer e delle attività svolte dall’associazione è partita ufficialmente con la gara di campionato della De Gasperi Volley, in programma ieri, e proseguirà per tutta la durata del campionato. Durante tutte le gare, infatti, verranno distribuiti al pubblico opuscoli informativi sull’Alzheimer e sull’attività dell’associazione. L’intera campagna di sensibilizzazione si avvarrà del sostegno del Trio di Cabaret potentino “La Ricotta”: Mario
Ierace, Peppino Centola e Tonino Centola , nei prossimi giorni produrranno gratuitamente uno spot audio sul tema dell’Alzheimer. «L’iniziativa è frutto di grande impegno da parte della nostra società, da sempre attenta a promuovere valori positivi attraverso lo sport», ha spiegato il presidente della De Gasperi Volley , Rocco Fieno. «Ogni giorno lottiamo per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle problematiche legate all’Alzheimer – ha sottolineato Cristiana Coviello, presidente dell’associazione Alzheimer Basilicata – Siamo felici che questa volta sia stato il mondo dello sport a bussare alla nostra porta. Si tratta di una collaborazione importante perché coinvolgerà moltissimi atleti e le loro famiglie». «Il nostro augurio - ha aggiunto Mario Ierace, del trio comico –è checon l’impegno di tutti si possa sensibilizzare il più possibile l’opinione pubblica su un tema così importante e che coinvolge moltissime famiglie».
Dopo Comic Lab, da attori forestieri in terra lucana: è sperimentazione E’ calato ieri il sipario, dopo la terza replica, sul debutto de “Il Gusto dell’intimità” il nuovo spettacolo della compagnia Gommalacca Teatro. Lo spettacolo è una performance “da vivere”attraverso tutti e 5 i sensi: la vista e l’udito per seguire l’intreccio della storia recitata, ma anche il gusto, il tatto e l’odore poiché gli spettatori hanno partecipato in prima persona ai festeggiamenti per l’anniversario di Emma e Riccardo, interpretati da Carlotta Vitale e Mimmo Conte. Sulla scena, una tavola bianca imbandita di frutta, pasticcini, spezie su cui gli spettatori hanno versato cioccolato fuso e attorno alla quale si sono conosciuti e hanno conosciuto i protagonisti di una storia d’amore unica e allo stesso tempo uguale a tante altre. «Lo spettacolo è nato da una domanda racconta Carlotta Vitale che ne ha curato l’ideazione scenica - Ci siamo chiesti dove e quando nasce il sentimento dell’intimità tra due persone e la nostra risposta è stata: nell’abitudine e nella cerimonia. In quei momenti, condivisi per scelta o per forza, durante i quali due esseri umani decidono di addomesticarsi». Gommalacca Teatro nasce nel 2008 dall’incontro di Mimmo Conte (campano) e Carlotta Vitale (pugliese) che hanno de-
ciso di restare in Basilicata dopo aver frequentato il Comic Lab a Potenza. Due le produzioni all’attivo, “Lo stato della bilancia” che racconta la ricerca di un equilibrio tra la mente e il cuore, il senso della vita e la sua percezione e “Opera da cento lire” spettacolo storico-teatrale in cui il linguaggio della teatralità sottolinea la vitalità e le contraddizioni della storia. La cornice de “Il Gusto dell’Intimità” - Il Salone dei Rifiutati – è lo spazio creativo dell’associazione La Luna al Guinzaglio che ha collaborato all’allestimento scenico. «Il Salone è un luogo in cui lo scambio è alla base dell’agire; un luogo di incontro, confronto, dialogo, apprendimento, creatività all’insegna della riscoperta di un valore che la velocità e i ritmi della vita quotidiana rendono sempre più residuale e simile a materiale di scarto: la relazione e lo stare insieme». Oltre alle numerose attività proposte, sono già in programmazione per la stagione invernale altri appuntamenti con la compagnia Gommalacca Teatro. Ancora sensi sul palcoscenico, la voglia di raccontare storie incontrando la gente di questa terra, scelta per caso e per convinzione.
La tragedia di Onna nelle parole di un giornalista che porta sulla propria pelle le ferite del terremoto. Ha perso la propria famiglia, i due figli e il padre, Giustino Parisse, responsabile della redazione aquilana de “Il Centro” quando la terra, lo scorso aprile, ha tremato, si aperta, ha ingoiato tra le macerie troppi figli d’Abruzzo. Parisse oggi racconta il dolore e la vita del post in un libro, “Quant’era bella la mia Onna, cronache dentro il terremoto”. Il volume sarà presentato con un doppio appuntamento anche in Basilicata, proprio nell’anniversario del terremoto che, 29 anni fa, il 23 novembre, sconvolse questa regione e l’Irpinia. Oggi, alle 18, sarà presentato al teatro Stabile, a Potenza. All’appuntamento, nella rassegna “Lettere d’autore”, parteciperanno anche Roberto Marino, caporedattore centrale de “Il Centro”, il sindaco del capoluogo Vito Santarsiero e Pippo Basile, dirigente della Protezione civile della Regione Basilicata. Coordina il dibattito, Paride Leporace, direttore del Quotidiano della Basilicata. Domani, invece, nell’anniversario del terremoto lucano Parisse sarà a Muro Lucano, dove nel 1980 fu volontario tra i terremotati. L’iniziativa si terrà nella sala Roma del palazzo comunale alle 19. Al dibattito prederanno parte il sindaco Gerardo Mariani, don Giustino D’Addezio, parroco del paese, Vincenzo Jasilli, che fu sindaco di Muro tra il 1980 e il 1983, e Arduino Agostinelli, presidente della Protezione civile di Muro. Con Roberto Marino, ci saranno anche l’assessore regionale alla Infrastrutture, Rocco Vita, e il presidente della Regione Vito De Filippo. Coordinerà il dibattito Lucia Serino, caporedattore del Quotidiano della Basilicata. Tra chi c’era e oggi rivive o ricorda, il dolore tornerà a farsi strada nei racconti, costellati di speranza e voglia di continuare a costruire. Meglio se senza ripetere gli errori del passato.
Sala 1 The Twilight saga 17 - 19.30 - 22 Sala 2 Oggi sposi 117.30 - 20 - 22.30 Sala 3 The Twilight saga 18 - 21 Sala 4 Gli abbracci spezzati 16.45 - 19.15 - 21.45 Sala 5 2012 18.30 - 21.30 Sala 6 Planet 51 16.30 - 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 7 Nemico pubblico 17.30 - 20.30
DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 The Twilight saga - New moon 19 - 21.30 mercoledì, sabato e domenica 16.45 - 19 - 21.30
DON BOSCO p.zza cagliari - 0971/44592
Gli abbracci spezzati 21 sabato e domenica 19 - 21
Nemico pubblico ILfilm racconta la storia del mitico fuorilegge dell'epoca della Grande Depressione Economica Americana, John Dillinger (Johnny Depp), il carismatico rapinatore di banche reso dai suoi raid lampo l'obiettivo principale del migliore agente dell'FBI dei tempi di J. Edgar Hoover, Melvin Purvis...
Planet 51 GLI abitanti del Pianeta 51, delle creature che non hanno mai visto l'uomo, vivono col terrore di essere invasi dagli stranieri. Quando il Capitano Charles Baker, atterra per un guasto proprio in quel pianeta, deve fare in modo di non essere imprigionato per avere qualche speranza di far ritorno a casa. Grazie all'aiuto di un abitante del luogo il Capitano proverà ad aggiustare la navicella e riprendere il proprio viaggio
NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 22 NOVEMBRE Figliola - via Pretoria, 285
0971/24945
TURNO FESTIVO 22 NOVEMBRE Marchitelli - via Danzi, 29
0971/441991
Figliola - via Pretoria, 285
0971/24945
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco
115
ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo
803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515
Enel Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adoconsum
0971 331111 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 0971 53685 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 415150 0971 34444 0971411144
Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna
0971 46393 097122308 0971 69169 199 284 284 0971 19696 0971 55551
Istituzioni Regione Basilicata Provincia Comune
0971 668111 0971 417111 0971 415111
Ateneo
Centralino Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.
0971 201111 0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640
Biblioteche e musei
Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale San Carlo Pronto Soccorso Consultorio Asp
118 611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111
Biblioteca Nazionale Biblioteca Provinciale Archivio di Stato Museo Provinciale Archivio stor. comunale Biblioteca per l’Infanzia Museo delle antiche genti di Lucania
0971 54829 0971 305013 097156144 0971444833 0971 51605 0971 274129
0971 305011
RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 TAVERNA ORAZIANA 0971-273233 ISUCCIO 0971-471312 AMBROSIA 0971-34501 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 PANE E PEPERONCINO 0971-44462765 AL DRAGO 0971-445470
TOURIST LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI
0971-411396 0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030
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HURRICANE IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO
0971-486204 0971-420574 486010 0971-482020
RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 GOLDEN EAGLE 0975- 381070 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107
RISTORANTI MURO LUCANO IL CASERECCIO 0976-72087 BARILE ANTONIETTA 0976- 71409 DELLE COLLINE 0976- 2284 LE TAVERNE 0976- 3464 MIRAMONTI 0976- 2657 RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157
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Il dirigente scolastico dell’Isa con Lacorazza e la tavolata di studenti
mentare le capacità comunicative personali dei lucani sia per la normale attività promozionale del territorio sia per l’incremento del potenziale personale nella ri-
IL LIBRO DI PARISSE
SPORT E SOILIDARIETÀ
Scambio culturale per l’Istituto d’arte L’Istituto statale d’arte di Potenza ha dato, giovedì sera, il benvenuto ai ragazzi e ai docenti dell’IES “La Rabida” di Huelva (Spagna) che hanno partecipato a uno scambio culturale organizzato proprio dalla scuola potentina. Il progetto è stato finanziato dalla Regione Basilicata con fondi FSE tra le iniziative di potenziamento dell’offerta formativa scolastica «per il potenziamento delle capacità comunicative dei ragazzi e della conoscenza e promozione del territorio lucano». Allora, prima di mettersi a studiare, ecco la cena di incontro nel capoluogo, in un ristorante cittadino: a tavola, in compagnia, si dialoga meglio. E’ stata la dirigente scolastica, la professoressa Rosalinda Cancro a svolgere un breve saluto di benvenuto agli ospiti: l’auspicio - ha spiegato - è che l’esperienza certamente utile e proficua sotto il profilo del potenziamento linguistico e culturale possa rivelarsi proficua anche sotto il profilo della promozione delle bellezze lucane. Infatti, dagli studenti, impegnati in un corso preparatorio, è stata svolta una specifica attività formativa con il supporto di tecnici ed esperti, anche esterni alla scuola, con i quali è stato preparato anche un cd divulgativo. L’augurio di quanti lavorano e fanno parte del progetto è che «la conoscenza diretta dei luoghi e delle persone possa aiutare a potenziare l’immagine della Basilicata e la sua conoscenza». Alla cena, circondato dai ragazzi, c’era anche il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza. E’ stato lui a sottolineare «l’importanza che gli strumenti della comunicazione hanno oggi e la necessità di incre-
Potenza 25
Agenda
Domenica 22 novembre 2009
APPUNTAMENTI
APPUNTAMENTI
Agenda
Domenica 22 novembre 2009
Una delibera della precedente consiliatura impone la pubblicazione on line dei provvedimenti adottati
Il tempo per la trasparenza L’idea per recuperare il passato: «Scansionare tutte le vecchie delibere» SEDUTA IN MUNICIPIO Interrogazioni in aula Il consiglio comunale è convocato, in seduta ordinaria di prima convocazione, nella sala del consiglio provinciale, per i giorni 26 e 30 novembre 2009, alle ore 8.30. All’ordine del giorno, una lunga lista di interrogazioni che non potrà essere esaurita in un’unica seduta. Tra le interpellanze, quella proposta dal consigliere Laieta (Dec) sugli espropri dei terreni occorsi per la realizzazione del nodo complesso del Gallitello, e quella dei consiglieri Becce e Fanelli (Pdl) sulle politiche sociali nel campo delle nuove povertà. Il consiglio dovrà anche nominare i componenti della commissione per gli interventi nei territori colpiti dagli eventi sismici del 1980-81-82, secondo direttiva governativa (la commissione dovrà gestire l’assegnazione dei fondi straordinari per la ricostruzione). Mentre l’assestamento di bilancio sarà argomento della seduta del prossimo 30 novembre.
Il comune di Potenza e il presidente del consiglio comunale di Potenza, Vincenzo Santangelo
VOCI DAL PALAZZO
Calabrese (Fdc) sui progetti del capoluogo
Smaldone (Lista Santarsiero)
Scuola, «luogo d’elezione «Ecco la Potenza per il futuro dei ragazzi» dei prossimi cinque anni» DOPO alcuni giorni dal dibattito sulle linee programmatiche dell’amministrazione presentate dal sindaco Santarsiero i consiglieri continuano a dibattere sulle priorità oper la città. Anna Maria Calabrese (Fdc) mette al centro delle necessità cittadine l’attenzione per i giovani e il mondo della scuola. «Il confronto e il dialogo - spiega - sono gli elementi costitutivi e determinanti per una crescita complessiva e per un apporto reale e adeguato alle problematiche sempre più pressanti che riguardano i giovani». L’obiettivo, «affrontare con queste parti sociali il problema dell’alcolismo, della droga, della devianza». E poi, «al centro sociale di Malvaccaro diamo
ACCADUTO IN CITTA’
Il punto è unire il dovere alla trasparenza dell’amministrazione con il diritto del cittadino a capire che cosa l’ente fa. La tecnologia, allora aiuta: maperla pubblicazioneditutte le delibere del consiglio e della giunta comunale, di oggi come del passato, serve tempo. L’idea era partita con una sollecitazione di alcuni gruppi consiliari nella scorsa consiliatura: avevano visto nella consultazione immediata degli atti lo strumento principale di vera partecipazione. Da allora, da quando il regolamento è stato approvato in consiglio comunale sul finire del mandato, un anno fa, l’attitudine al rapporto con l’on line dell’ente si è “sviluppato”. Almeno in parte. E se, anche per semplice curiosità, aumentano gli abitudinari delle sedute consiliari comodamente sbirciate via-web (la diretta on line del consiglio è un progetto voluto fortemente dall’ex presidente del consiglio, Pietro Campagna), i cittadini possono comunque aggiornarsi sempre successivamente con la pubblicazione sul sito dei resoconti riassuntivi dei lavori dell’aula. Quanto alledelibere di giuntae consiglio, è vero, non tutte sono pubblicate integralmente, ma assicura l’amministrazione è solo un problema logistico da risolvere: ovvero, alcuni provvedimenti sono composti di centinaia di pagine, tra relazioni e allegati. Più semplice, così, riportarne i contenuti macro e pubblicare integralmente le delibere meno voluminose. Resta ancora il “gap” con il passato. «Ma ci stiamo attrezzando - aggiunge Vincenzo Santangelo, attuale presidente del consiglio - Per i provvedimenti del passato, con gli uffici della struttura del consiglio, stiamo cercando una soluzione idonea. Stiamo pensando di avviare un lavoro di scansione digitale dei “faldoni”del passato.Nel frattempo, garantiamo in tempo più o meno reale la consultazione delle delibere recenti». Il motivo? Intuibile. «E’ con la trasparenza che si mettono realmente in contatto cittadino e amministrazione, diritto e dovere all’essere informati e alla partecipazione». E poi non è solo azione di controllo: «Se da un lato il cittadino può vigilare e conoscere ciò che l’amministrazione fa, può contemporaneamente provare a farsi un’idea del percorso complessivo dell’azione amministrativa». Adesso non resta, però, che allargare lo sguardo anche sul passato. s.l.
il ruolo che gli spetta, quello per cui credo sia stato realizzato: luogo di incontro, di aggregazione di esplicitazione di interessi, di hobby, di creatività. Nella relazione sono stati dimenticati i disabili, giovani e meno giovani, persone alle quali non può e non deve essere negato un servizio di “aiuto alla persona”». E’ chiaro che «la scuola rappresenta il luogo d’elezione con la quale la popolazione giovanile si confronta ed è per questo che le strutture scolastiche vanno rese quanto più possibile accoglienti e funzionanti vanno periodicamente verificati il mantenimento della riqualificazione realizzata la dotazione delle aule, laboratori, palestre, arredi, attrezzature».
«NELLE elezioni del giugno scorso gli elettori ci hanno consegnato un mandato che non lascia spazio ad alcuna interpretazione, se non quella di mantenere gli impegni assunti in campagna elettorale, contenuti nel programma amministrativo presentato dal sindaco Santarsiero». Lo sostiene Antonio Smaldone di “Con Santarsiero”. Secondo l’esponente della maggioranza «la relazione programmatica che il sindaco di Potenza ha illustrato in consiglio comunale rappresenta la conferma di quanto questa amministrazione intende concretamente attuare per mantenere quegli impegni assunti per
trasformare la nostra Città e avviarla verso traguardi sempre più ambiziosi. Le infrastrutture avviate e quelle in cantiere, la valorizzazione dell'Università e del polo Ospedaliero, la valorizzazione dei parchi, l’avvio a soluzione del ciclo dei rifiuti. La delocalizzazione della centrale Enel del Gallitello, quella dello stadio Viviani. La nuova mobilità con la metropolitana, i parcheggi con 300 posti per auto e Autobus a servizio del Ponte attrezzato. Il nuovo impulso alla cultura, al turismo e allo sport». Per il consigliere Smaldone «sarà questa la Potenza che insieme costruiremo nei prossimi cinque anni».
Premio alla carriera a Tito Stagno
In tour, con Acta e comitati
Dal quartiere Poggio Tre Galli
IERI mattinanella sala dell’arco del Palazzo di Città, è stato consegnato un premio alla carriera a Tito Stagno, che, 40 anni fa, il 20 luglio 1969, fece vivere agli italiani le emozioni dello sbarco di Apollo 11 sulla luna con il famoso «ha toccato». Al giornalista che ha raccontato l’allunaggio nella lunga diretta Tg il sindaco Santarsiero ha consegnato anche il medagliere della città capoluogo.
L’APPUNTAMENTO era alle 9 del mattino alla sede dell’Acta: l’assessore all’Ambiente Nicola Lovallo e il presidente dell’azienda Mimmo Iacobuzio hanno accompagnato i rappresentati dei comitati di quartiere nel primo “tour” tra i punti di snodo del settore rifiuti cittadino, all’interno del progetto di informazione e trasparenza promosso dall’azienda «L’Acta vista da vicino».
L’ASSEMBLEA convocata dal direttivo del comitato di quartiere di Poggio Tre Galli è stata l’occasione per presentare il programma del comitato (presieduto da Vincenzo Iacovino). All’assemblea (che si è tenuta nell’auditorium di Poggio Tre Galli) hanno preso parte residenti e quanti nel rione lavorano o si impegnano. I disagi sotto osservazione, piccole richieste per la vivibilità quotidiana.
IDEE E COMMENTI
Dal circolo Angilla Vecchia una sollecitazione “aperta” all’amministrazione
Solidarietà di Bolognetti al tenente Di Bello
«Le nostre idee a servizio della città»
«GIUSEPPE Di Bello (tenente della Polizia provinciale, ndr) si occupa da 15 anni di reati ambientali. Giuseppe Di Bello vorrebbe continuare a svolgere il proprio lavoro comeha sempre fatto, ma a quanto pare sembra non debba più indagare o perlomeno essere messo nella condizione di “non nuocere”». Maurizio Bolognetti, segretario dei Radicali lucani ha inviato al Procuratore capo della Procura della Repubblica diPotenza, Colangelo, una letteraaperta dopo che anche Rifondazione e No Oil avevano espresso solidarietà all’agente che aveva chiesto un incontro al presidente della Provincia, Piero Lacorazza, quale figura di garanzia dell’ente, dopo aver riscontrato alcuni “ostacoli” alle attività quotidiane. «E già, perché Di Bello il suo lavoro lo ha preso seriamente - prosegue Bolognetti - ha creduto davvero che lo pagassero per perseguire reati ambientali. E allora si è dato da fare. Imperdonabile errore, in una realtà che premia coloro che sanno stare “al posto loro”. Quelli che quando vedono una discarica abusiva girano la testa dall’altra parte. Quelli che non avrebberomaie poimaisequestratola vascadifanghi.Giuseppe nonhacapito che non sta bene stare sempre lì a cercare di capire. Costa caro fare il proprio dovere in terra di Basilicata, ma sono certo che Giuseppe Di Bello è uno di quelli che può lavorare solo onorando il giuramento di fedeltà che ha prestato alle leggi della Repubblica».
NEGLI ultimi due anni il Circolo Angilla Vecchia si è ripiegato con particolare impegno nella risoluzione di alcune problematiche cittadine riguardanti il livello dei servizi e della qualità complessiva della vita in città ed ha prodotto uno sforzo propositivo che è sotto gli occhi di tutti. Mi riferisco, su tutte, alla proposta progettuale per la realizzazione di tre sottopassi in via Angilla Vecchia, via Roma e via Campania, volta a risolvere le interferenze dei passaggi a livello e a migliorare complessivamente la mobilità stradale su arterie strategiche cittadine con relativo potenziamento della metropolitana leggera, e alla progettazione di un Centro sportivo polivalente in un’area già prece-
dentemente destinata a strutture di servizio (zona G), a seguito del Concorso di idee Nazionale bandito il primo febbraio 2009 con gli Ordini professionali degli Ingegneri e degli Architetti. Il complesso risponderebbe alle svariate esigenze di godere di un’area vasta per diverse attività e discipline da parte di tanti sportivi ma anche di famiglie, di giovani, di anziani e di bambini. Entrambi i contributi, hanno evidenziato la bontà e l’opportunità delle nostre iniziative poiché realmente rispondenti alle necessità e alle esigenze manifestate dai cittadini e, come nelle nostre intenzioni, hanno dato risalto all'utilità di investire e coinvolgere le tante risorse e professionalità di cui fortuna-
tamente ancora gode la nostra città. Pertanto, in spirito di servizio, desideriamo donare al comune questi progetti che, se realizzati, contribuirebbero a migliorare e a potenziare l’immagine di una città di servizi e di strutture di pubblica utilità. Attendiamo quindi di poter presentare e consegnare direttamente gli elaborati tecnici dei due lavori con l’auspicio che il sindaco saprà apprezzare il gesto e che porrà in essere tutte le azioni utili, nel limite del consentito, per non perdere e valorizzare il grande lavoro svolto dai giovani progettisti. Vincenzo Fierro (presidente Circolo di Angilla Vecchia)
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26 Potenza
27 Balvano Nel paese simbolo del sisma del 1980 inaugurata la sede della Protezione civile
Il “Centro” delle macerie La struttura è quella donata ventinove anni fa dai volontari del Trentino BALVANO - E' il paese simbolo del sisma del 1980. Da ieri viale Sandro Pertini è ormai una realtà. Lì sono state issate due bandiere. Prima quella d'Italia, per mano del primo cittadino Costantino di Carlo. Poi quella della Protezione civile, per mano del dirigente dell'Ufficio regionale Protezione civile, Giuseppe Basile. Si è dato così vita alla neo struttura della Protezione civile balvanese. Ad un anno dalla sua costituzione e a 29 anni dal sisma la macchina volontaristica ha oramai una sede ufficiale: il “Centro Shalom”. «E' un fiore che nasce nel deserto - ha detto Basile - l'inaugurazione della neo sede della Protezione civile a Balvano». Così dalle macerie da ieri pezzi di storia si ricompongono a Balvano. Quel “Centro Shalom”, donato dai volontari trentini all'indomani del sisma dell'80 alla comunità balvanese, è il fulcro di un'attività di volontariato che dal 23 novembre di 29 anni fa non si è mai fermata. Una sala teatro, 150 metri quadri e 3 nuovi ambienti dedicati a tre storiche suore trentine che per anni hanno
fatto di Balvano la loro dimora. “Dal terremoto alla Protezione civile”. A Balvano 29 anni dopo si fa il punto della situazione in un dibattito a più voci alla presenza del sindaco di Balvano Costantino Di Carlo, del Presidente Gruppo Lucano di Balvano, Antonio Casciano, dei sindaci del cratere, del responsabile regionale “Gruppo lucano”, Giuseppe Priore, del dirigente della Protezione civile, Giuseppe Basile e del presidente dell'Anci, Vito Santarsiero. Per il primo cittadino Di Carlo «l'idea di Protezione civile nasce da un incontro che si è svolto presso la Comunità del Marmo Platano con i sindaci dell'area alla presenza di gruppi di volontari e dirigenti regionali. La prima azione per la costituzione di questa nuova realtà è stata fatta con la nuova giunta della Comunità montana. Abbiamo constatato l'entusiasmo di tanti volontari lì dove anche le strutture non esistevano. Ed allora l'anno scorso con la “Settimana della memoria” abbiamo deciso di fondare il gruppo di Balvano. Oggi il Comu-
ne dona il Centro Shalom alla Protezione civile». «Ci sembra giusto recuperare un pezzo di storia del nostro paese - ha detto il presidente Casciano - grazie all'amministrazione e con tanti sacrifici fatti dai nostri volontari e con le donazioni di imprenditori del posto. Oggi abbiamo una struttura che ci inorgoglisce. Tre ambienti dedicati a tre suore. A suor Pieriana abbiamo dedicato gli uffici. A suor Caterina l'officina e a suor Francesca i locali della mensa». «Il sistema di volontariato nella Basilicata nord-occidentale sta crescendo - ha detto Priore - il gruppo di Balvano anche in Abruzzo ha mostrato capacità e senso di maturità. Un segno che testimonia il tentativo di restituire quel favore ricevuto nel sisma dell'80 . Un grazie va al sindaco Di Carlo per aver individuato il gruppo lucano come struttura di riferimento a cui affidare la nascita e la crescita del sistema di volontariato». Per il sindaco Salvatore Santorsa «anche a Bella l'anno scorso è sorto il Centro operativo comunale di Protezione civile e oggi
quello di Balvano è segno della sensibilità delle nostre comunità che va oltre le macerie». Un elogio alla Protezione civile di Balvano è giunto dal presidente dell'Anci Santarsiero. «Tutti i comuni devono attrezzarsi affinchè la solidarietà sia un impegno istituzionale anche per il futuro. Con la legge proposta dall'Anci di Basilicata bisogna adoperarsi per la messa in sicurezza di tutte le strutture anche attraverso mutui ventennali». «A Balvano luogo simbolo del sisma - ha detto Basile - la ricostruzione è stata lenta e paziente ed ha coinvolto istituzioni e cittadini. La macchina volontaristica in Abruzzo dal 6 aprile è stata una prova per noi. La Protezione civile lucana ha dato prova di grande efficienza. E' un orgoglio per la nostra terra. Il volontariato è una componente prevista dalla legge e il nostro esercito civile sono loro. Alle istituzioni tocca la ricostruzione mentre al volontariato le attività di soccorso alle comunità toccate dal dramma di un sisma». Angela Scelzo
Muro Lucano Domani la presentazione del libro
Il giornalista Parisse racconta la sua “Onna” MURO LUCANO - Domani Giustino Parisse tornerà a Muro Lucano per raccontare “Quant'era bella la mia Onna”. Il giornalista del quotidiano abruzzese “Il Centro”, presenterà il suo volume domani alle 19 nella Sala Roma del Comune. Interverranno il sindaco Gerardo Mariani, il parroco Giustino D'Addezio, il presidente della Protezione Civile murese, Arduino Agostinelli e Vincenzo Jasilli, già sindaco di Muro Lucano dal 1980 al 1983. Seguiranno gli interventi del caporedattore centrale de “Il Centro”,Roberto Marino, dell'assessore alle Infrastrutture della Regione Basilicata, Rocco Vita, alla presenza dell'autore Giustino Parisse. Le conclusioni saranno affidate al presidente della Giunta Regionale, Vito De Filippo. Coordinerà i lavori il caporedattore de “Il Quotidiano della Basilica-
ta”, Lucia Serino. Giustino Parisse, responsabiledella redazionedell'Aquila del Centro è stato nel novembre del 1980 tra i soccorritori dopo il sisma, in qualità di caporale dell'esercito. Di quei giorni a Muro ha conservato sempre un ricordo profondo. Una grande esperienza umana e sociale della quale spesso parlava con i due figli. Li avrebbe voluti portare giù per far vedere quei posti e far conoscere la generosità e la tenacia dei lucani. Purtroppo il terremoto del 6 aprile ha distrutto la sua famiglia. Parisse ha stampato le prime copie a sue spese perché il libro doveva essere un regalo il figlio scomparso. Il libro non ha scopo di lucro. I fondi raccolti saranno destinati a una onlus frequentata dai figli di Parisse. L'iniziativa è a cura del Comune di Muro Lucano, de “Il Quotidiano della Basilicata”, de “Il Centro” e della Regione.
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Domenica 22 novembre 2009
28 Satriano Dopo 5 anni l’amministrazione comunale ha attivato il sito internet
Comune, lavori in corso Soddisfatto il Pdl che lo scorso settembre aveva sollecitato la giunta SATRIANO - Dopo 5 anni Il Comune di Satriano ha il suo sito istituzionale. Da qualche giorno, infatti, «se si prova a digitare www.comune.satriano.pz.it appare l'avviso “sito in costruzione”. Finalmente - ha fatto spere Michele Brancato del Pdl di Satriano - dopo circa 5 anni anche il nostro comune avrà un sito internet, speriamo funzionate, ma soprattutto utile a tutti». Lo scorso 29 settembre proprio il Pdl, tramite il proprio consigliere comunale Donato Vignola, aveva presentato una mozione che invitava «il consiglio comunale a deliberare l'impegno da parte della giunta di individuare, nel rispetto della normativa vigente, i soggetti a cui affidare il compito di aggiornare il sito del nostro comune, inserendo inoltre statuto comunale, delibere, bilanci, regolamenti, dati completi dei componenti della giunta e del consiglio, ordini del giorno del consiglio comunale e della giunta, bandi di gara e concorsi, orari di ricevimento uffici, area informativa sui tributi». Michele Brancato ha anche «chiesto all'amministrazione di attivarsi sia perché ormai eravamo l'u-
Tito-Brienza, approvato progetto per sesto lotto
La giunta comunale di Satriano
nico paese a non avere un sito internet (o meglio esisteva ma non funzionante e privo di contenuti), sia perché dal 4 luglio 2009 è in vigore la legge 69 del 18 giugno 2009, che all'articolo 21, comma 1, prevede per ciascuna delle pubbliche amministrazioni l'obbligo di pubblicare sul proprio sito internet le retribuzioni annuali, i curricula vitae, gli indirizzi di posta elettronica e i numeri telefonici ad uso professionale dei
Sasso Se ne è discusso in un incontro
Illuminazione pubblica La si può coniugare al risparmio energetico SASSO DI CASTALDA – Nel centro del Melandro si discute di “Risparmio energetico, telegestione e riduzione dell’inquinamento ambientale”. Riflettori puntati sull’ illuminazione esterna. Il sistema apre così nuove frontiere. Si trasforma “il lampione in un’infrastruttura intelligente e risorsa economica, turistica, sociale e ambientale. Si garantisce rispetto dell’ambiente, risparmio energetico e dei costi di manutenzione”. Per l’amministrazione Perrone urge intraprendere azioni orientate su un sistema di telegestione per gli impianti di illuminazione pubblica ed esterna. Un dibattito a più voci si è svolto ieri mattina a Sasso di Castalda alla presenza del sindaco Rocco Perrone, del Responsabile nel Sud Italia della Umpli elettronica, Antonio Miola e del Presidente di Legambiente, Marco De Biase. Per il sindaco Perrore «è un’opportunità in più quella di attivare il tele-
soccorso installando un’antenna alle lampade e collegandovi il sistema di chiamata. Sulla rete si possono far viaggiare poi onde sonore, immagini e diffondere la banda larga». “ «Un’assistenza che sarà garantita 24 ore su 24 – ha detto Miola - e assicuriamo anche una formazione continua. Si risolve in tal modo il problema della manutenzione in quanto l’impianto è controllato con il sistema. Ma c’è di più. Via mail si notifica al tecnico lo stato dell’impianto». «Non possiamo più scegliere se aderire o no a queste iniziative. Ora è il momento di farlo per forza. L’invito è pertanto quello di valutare le offerte e metterle in cantiere. Finalmente – ha detto Marco De Biasi – si punta su efficienza, innovazione e qualità. che attraversoun softwarepermette di controllare (da uno o più computer) i singoli punti luce». a.s.
UN’OPPORTUNITA’ CHIAMATA EUROPA Oggi convegno a Tito TITO - “Un'opportunità chiamata Europa”: questo il titolo del convegno che si terrà oggi, alle 10, nell’auditorium “Don Domenico Scavone” di Tito. Un convegno incentrato sui Fondi europei che ha il preciso intento di fornire uno strumento informativo concreto, per orientarsi nei programmi di finanziamento che l'Unione europea mette a disposizione delle imprese. A dare notizia del convegno il consigliere regionale e coordinatore provinciale del Pdl, Antonio Tisci. Parteciperanno all'incontro l'europarlamentare, Enzo Rivellini, e il suo staff di consulenti che guideranno gli imprenditori, attraverso un workshop informativo, ad un approccio pratico ed essenziale per potersi orientare tra i numerosi programmi tematici e sulla partecipazione ai bandi europei.
dirigenti e dei segretari comunali e provinciali nonché di rendere pubblici, con lo stesso mezzo, i tassi di assenza e di maggiore presenza del personale distinti per uffici di livello dirigenziale». Come se non bastasse «la circolare 3 del 2009 del ministro Brunetta, recita testualmente che l'adempimento sopra previsto deve “avvenire nel più breve tempo possibile e, comunque, entro il corrente mese
di luglio 2009». Nel «prendere atto che l'amministrazione» ha accolto la mozione del Pdl «senza neanche aspettare il prossimo consiglio per approvarla, ci sentiamo in dovere di ringraziare, convinti che se a breve anche il nostro Comune avrà un sito internet ufficiale, non sarà una vittoria di parte, ma della comunità Insomma è passato un pò di tempo, ma forse “qualcosa si muove».
TITO - «La procedura di approvazione del progetto definitivo per la realizzazione del sesto lotto della strada statale 95 “TitoBrienza” si è conclusa nel 2007». A farlo sapere la direzione dell’Anas che ha anche precisato che «la stessa procedura era stata avviata nel 2001 ma, come si può rilevare dai verbali della relativa Conferenza dei servizi, non è stato possibile rispettare i tempi previsti a causa delle posizioni discordanti tra l'amministrazione comunale di Brienza e la Regione Basilicata (Settore Ambiente e tutela del territorio) in merito alla realizzazione dello svincolo di “Brienza Centro”». Uno svincolo che «è stato ritenuto inizialmente incompatibile dalla Regione, ma nell'accordo definitivo sono state accettate le richieste dell'amministrazione comunale». La direzione dell’Anas ha anche precisato che «il
sesto lotto della TitoBrienza lungo la strada statale 95 “di Brienza”, prevede il completamento del collegamento tra il Raccordo autostradale in località Tito e la strada statale 598 “Fondo Valle Agri” mediante la realizzazione di una variante all'abitato di Brienza di circa 4 chilometri». Inoltre il progetto, già approvato nel 2007, «è stato necessariamente aggiornato per adeguarlo alla nuove norme in materia di classificazione sismica del territorio, con interventi di modifica ed ottimizzazione del tracciato esistente». Allo stato attuale la nuova versione del progetto «è al vaglio della Regione Basilicata per l'acquisizione del parere favorevole di impatto ambientale e il nulla osta paesaggistico e subito dopo sarà sottoposta all'approvazione definitiva in sede di conferenza dei servizi».
Pietragalla Tanti i programmi in vista del nuovo anno
Pro loco, cambio al vertice Ceraldi al posto di Manzella PIETRAGALLA - C'è stato il cambio della guardia al vertice dell'associazione Pro loco: il presidente degli ultimi due anni Rocco Manzella è stato avvicendato da Donatino Ceraldi. A questo punto dunque il lavoro prosegue per pianificare le tante attività per il 2010. Il 2009 è stato un anno intenso caratterizzato da numerose attività culturali, sociali, storiche, artistiche ed istituzionali per quanto riguarda la Pro Loco Pietragalla. Tante infatti sono state le manifestazione progettate e realizzate nel corso del 2009. Innanzitutto è stato creato un calen-
dario per questo anno in corso riportante foto degli anni ‘50, ‘60 e ‘70 del centro abitato pietragallese evidenziandone alcuni scorci caratteristici che è stato apprezzato non solo dai residenti ma anche dagli emigranti che vivono nel resto dell'Italia e all'estero. Nel corso del mese di maggio il corso principale di Pietragalla, via Nova, è stato abbellito con dei fiori che ne hanno cartterizzato l'immagine esteriore. In piena estate poi a luglio è stato presentato un libro sulle tipiche grotte pietragallesi scavate nel tufo scritto dal concittadino Vincenzo D'Angelo che ha fornito nuove notizie su questo sito. Ad agosto poi un duplice appuntamento ha riscosso,
come succede da qualche anno, il grande apprezzamento della pubblica opinione: la sagra du lu miglitiedd (involtino di carne di agnello) e la festa dell'emigrante in prossimità del ferragosto. In entrambi i casi sono state tantissime le persone che hanno affollato le sedi delle manifestazioni. In più da oltre un anno la casa-museo della civiltà contadina, che ospita utensili ed oggettistica della vita pietragallese risalente tra i cinquanta e i cento anni fa, gestita dalla Pro Loco riceve tante visite sia da cittadini locali che da persone provenienti dal resto della Basilicata e da fuori regione. Antonio Bevilacqua
Tito, successo per “Basilicata food & wine” e parte il progetto “piatti a Km 0” TITO - Grande interesse tra gli operatori del settore della ristorazione e i produttori per “Basilicata food & wine”, il salone enogastronomico organizzato dall'Unione Regionale Cuochi Lucani (Urcl). In un'area di 1000 metri quadrati messa a disposizione dall'Ente fiera autonoma di Basilicata (Efab) a Tito scalo, l'evento ha riscosso apprezzamenti da parte di un pubblico selezionato. Un format che piace ai ristoratori e ai produttori, che accorcia le distanze tra chi produce e chi trasforma. Oltre ottanta produttori e tre aree dedicate (degustazione e zona contatti, wine bar e lezioni dal vivo con la
squadra della Nazionale italiana cuochi diretto dal team manager, Fabio Tacchella in collaborazione con il team dell'Urcl guidato da Mario Demuro). Una giornata formativa e informativa per i professionisti dei fornelli, ma anche per i produttori presenti che hanno potuto prendere contatti con il circuito della ristorazione. Oltre alla preparazione, a ogni piatto è stato abbinato un vino da parte dell'Associazione italiana sommelier - delegazione di Basilicata mentre i prodotti sono stati spiegati tecnicamente da esperti del dipartimento Agricoltura, dall'Alsia e raccontati dai produttori. «E' difficile coinvolgere
tanta gente - ha detto il presidente della Federazione italiana cuochi, Paolo Caldana. - È stato un incontro formativo organizzato nei particolari. Gli chef hanno curato il mantenimento della qualità del prodotto sotto l'aspetto organolettico, dei sapori e dei colori. Il cuoco deve avere sempre più la conoscenza della materia prima per valorizzarla al meglio». E’ stato anche sottoscritto il protocollo d'intesa tra la Coldiretti Basilicata e l'Urcl per costruire insieme un filiera agricola tutta lucana firmata dagli agricoltori e trasformata dalla manualità e creatività degli chef. “Uniti nella filiera” è lo slogan dell'iniziativa “Piatti a
Km 0” che sarà costituita da una rete di produttori e ristoratori. «Bisogna far conoscer la nostra Regione - ha detto il direttore della Coldiretti Basilicata, Giuseppe Brillante - attraverso prodotti agricoli di qualità che raccontano la storia e le tradizioni dei nostri territori. L'obiettivo è di mettere in rete i nostri produttori che fanno vendita diretta e offrire un paniere di prodotti genuini, freschi e certificati». La rete dei ristoranti aderenti sarà contraddistinta da un marchio identificativo. Per far conoscere meglio le realtà produttive agli chef, l'organizzazione di categoria organizzerà delle visite in aziende.
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Montemilone A sollevare la questione è Antonio Ferrente a nome di alcuni viaggiatori
Provinciale 47, ancora disagi Dopo anni di attesa il manto stradale è stato rifatto ma tutto è come prima MONTEMILONE - Si sa che le strade sono la croce dei tanti automobilisti. A parlare del dissesto di alcune di queste, è Antonio Ferrente di Montemilone che si fa portavoce di un gruppo di viaggiatori. Avvicinato ha riferito: «Meglio quando stavamo peggio: questa la mia considerazione per quanto riguarda la strada provinciale 47, strada che attraversa Montemilone per circa dieci chilometri e finisce subito dopo il ponte della bradanica all'incrocio per Palazzo San Gervasio, Venosa e Lavello». Dopo anni di attesa, aspettando il rifacimento del manto stradale e la messa in sicurezza della stessa strada, «ricordando quanta pubblicità da parte dell'allora presidente Altobello, subito dopo il 14 ottobre 2007, per la salute di un partito politico, questo in ben tre occasioni, ribadito in un comizio della campagna elettorale per le provinciali 2009 dall'attuale presidente Lacorazza, arrivano i mezzi e una ditta subappaltatrice di un'altra per dare inizio alla telenovela». Già dalla prima settima-
Le foto che dimostrano le condizioni della strada
na, si notavano strani modi di messa in opera dei lavori tanto da chiedere notizie a riguardo alla minoranza consiliare della provincia e cercare in qualche modo di capire lo svolgimento dei lavori, anche perché, in quel periodo, il sindaco di Montemilone cercava di illustrare in un programma radiofonico lo sviluppo dei lavori, specialmente quelli in corso nelle vie cittadine, dove l'asfalto doveva essere rimosso fino a
far uscire i marciapiedi, ormai sommersi dai tanti rappezzi di asfalto fatti nel tempo. Era vero. Anche se erano le carte a dire tutto il da farsi. La macchina trita asfalto non ha fatto sicuramente il lavoro prestabilito e i marciapiedi sono rimasti così com'erano prima. «Quello che più mi preoccupa è che da qualche mese la ditta è misteriosamente sparita e con essa anche i lavori, e che la-
vori! Rimasti a meno della metà di quanto si sarebbe dovuto fare». Inoltre la strada si presenta ancora più pericolosa di prima, senza nessuna segnaletica di tipo verticale, ne orizzontale e vista la stagione invernale con piogge e la presenza delle prime nebbie è aumentata la pericolosità su detta strada. «Ci saremmo - ha proseguito Ferrente - aspettati un intervento del sindaco, se si
fosse accorto di tale pericolosità. Mi auguro lo faccia». L'altra strada, che pure attraversa Montemilone, anche se meno della provinciale 47, la provinciale 21, che da Palazzo San Gervasio finisce al confine con la Puglia, strada importante visto, appunto, il collegamento con la vicina Puglia, da anni in condizioni pietose priva di ogni tipo di segnaletica per non parlare della sicurezza. Nel tratto per la Puglia sem-
pre infangata, dall'altra parte oltre al fango, buche e ponti crollati, già da tempo, eppure un grande fuoristrada di un operatore della Provincia fa su e giù per detta strada ma non si è accorto di tutto ciò. Dal gruppo di minoranza della Provincia a firma del presidente Aurelio Pace è stata fatta una interrogazione a riguardo della provinciale 47. l.z.
Rionero Duro attacco di Spadola (Pdl)
«Degrado preoccupante» RIONERO - «La nostra città sta vivendo da alcuni anni una situazione di degrado e incuria davvero preoccupante, da ritenere urgente e improcrastinabile un intervento da parte dell’amministrazione comunale per risolvere a monte la questione relativa allo smaltimento dei rifiuti ingombranti, nell’immediato occorre invece bonificare tutti i siti interessati». Così ha esordito in una nota l’esponente del Pdl di Rionero Antonio Spadola, sottolineando nel contempo le difficoltà a cui vanno incontro i cittadini per la mancanza del servizio di smaltimento dei rifiuti durevoli ed ingombranti (materassi, elettrodomestici, letti, tv e quant’altro). «Cosa – sostiene Spadola – da tempo denunciata sia al Comune che al comando dei vigili urbani». Per l’esponente del Pdl rionerese serve un intervento urgente sia in città (via Brindisi, ingresso zona Pip) che in periferia, vedi contrada Gaudo case popolari, Fontana 61, largo Monte Vulture, rione San Francesco. Una situazione allarmante che, laddove cigli stradali ed aree pubbliche e private sono occupati da copertoni e materiale vario ingombrante, dà «una pessima immagine della città e della zona industriale e produttiva in espansione». «E’ comprensibile – scrive Spadola – la rabbia di artigiani e imprenditori, che ogni giorno lamentano un intervento a tutela dell’area da parte dell’amministrazione, che insensibile e sor-
da nel risolvere le problematiche quotidiane, disattende le aspettative di quanti con spirito di sacrificio, abnegazione e coraggio, in un momento di grave crisi economica hanno investito, scommettendo in un rilancio economico e produttivo ed occupazionale della nostra zona e della nostra città». Per quando concerne la strada di accesso alla zona Pip, l’esponente di destra suggerisce un intervento programmato da parte della giunta comunale da inseri-
re nel Piano annuale e triennale dei lavori pubblici, che preveda per intanto il taglio della vegetazione lungo i laterali della strada che attualmente limita la visibilità, a rischio di probabili incidenti, l’allargamento della strada in diversi tratti e il rifacimento del manto stradale. «Ci troviamo – conclude Spadola – di fronte ad un lassismo amministrativo che non ha precedenti, si assiste da tempo ad un teatrino della politica fatto di continue
verifiche, tatticismi, litigi interni e pressioni verso il sindaco che non lasciano prevedere nulla di buono per il futuro, se non il cambio di qualche assessore che possa rafforzare questo o quel partito. Occorrono invece interventi per migliorare la qualità della vita, per risolvere il caos del traffico con proposte alternative, per migliorare la raccolta differenziata e riprendere il cammino di sviluppo interrotto da anni». Michele Rizzo
Una veduta di Rionero
Giornata dedicata alla musica da camera ad Acerenza. Parteciperà il musicologo D’Avino
Tra Santa Cecilia e i Carmina Burana Carl Orff
ACERENZA – «Al canto degli organi la vergine Cecilia nel suo cuore cantava Dio». E’ un’antifona per il concerto dedicato alla Santa della musica che
si terrà questa sera, alle 20 al villaggio Tabor (nella proprietà del canonico Michele Gala ndr) di Acerenza. Una manifestazione in cui si esi-
biranno il concerto bandistico “Città di Acerenza” e la corale polifonica “Acerenza Città Cattedrale” diretti dai maestri Rocco Imperatore e Maria Franca Simone. Il concerto sarà accompagnato dall’organista Andrea Di Cataldo. Un repertorio vario che inizierà con il brano “Santa Cecilia” di Cancelli e terminerà con un connubio musicale nell’esecuzione di alcuni brani dell’opera Carmina Burana di Carl Orff, nonché un repertorio impegnativo che vedrà le due ensamble esibirsi in opere di alto spessore artistico tra cui alcuni passi de “La Traviata” di Giuseppe Verdi e de “La Vedova Allegra” di Franz Lehar. Un evento che vedrà la partecipazione del musicologo Alfonso D’Avino per cui prenderà la piega di una serata ad alto approfondimento musicale grazie ad un incontro dibattito tenuto dallo studioso D’Avino, di formazione chi-
tarristica diplomato al conservatorio di Potenza “Gesualdo Da Venosa” e il vincitore del concorso chitarristico di Roburent. D’Avino annovera nella sua carriera artistica una targa della Camera dei deputati «per la bella presenza di suono, la corretta interpretazione e le doti che promettono un’ulteriore evoluzione artistica». Dal 2000 D’Avino vive a Roma dove ha cominciato un’intensa attività didattica presso circoli didattici di Roma, Ostia e Monterotondo, e l’associazione “Cantiere della musica” di Monterotondo. Numerosi suoi allievi si sono già distinti in diverse competizioni musicali. L’appuntamento con la musica, nella sua giornata è per questa sera nel borgo acheruntino, tra storia della musica ed interpretazione. Enza Saluzzi
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Spinoso Lunedì un sit-in organizzato dalla Cgil
Spinoso Il commento sindacale
Coop “Sorriso”, l’agitazione dei lavoratori ex soci
«Dipendenti alla porta senza giusta causa»
SPINOSO - Agitazione degli ex soci-lavoratori della cooperativa “Il sorriso” che gestisce la casa di riposo degli anziani. Previsto un sit-in per domani mattina alle ore 10 a cui prenderanno parte i rappresentanti della Cgil, i lavoratori e il sindaco in segno di solidarietà nei confronti dei concittadini che sono ormai senza lavoro. Il malessere secondo il racconto delle lavoratrici è scoppiato a fine agosto quando commenta Cotugno Marcella, a nome di tutte: «A seguito di due mesi estivi in cui i permessi si erano ridotti al minimo con una stanchezza indescrivibile, abbiamo deciso di comunicare mediante lettera scritta e firmata da tutti che non avevamo più intenzione di svolgere le mansioni di pulizia e lavanderia, che avevamo dovuto coprire da tempo per mancanza di personale, chiedendo di svolgere la nostra mansione, cioè le operatrici. La lettera viene consegnata il 30 agosto, per i primi giorni di settembre una ragazza è venuta, solo di giorno, per svolgere quelle mansioni, ma dal 4 settembre le cose tornato all’origine». Da qui la decisione drastica dei lavoratori che si dichiarano stanche di un modo d'ope-
rare che non condividono e che definiscono irrispettoso nei loro confronti: «Di fronte a questa situazione abbiamo deciso di rassegnare le dimissioni da soci». Peccato che le dimissioni da socio equivalgano anche al non esser più lavoratore. Una situazione di cui era stata informata l’amministrazione, proprietaria della struttura che risulta essere affidata in gestione alla cooperativa in base ad un capitolato sottoscritto. Come ha commentato il sindaco Pasquale De Luise: «Essendo a conoscenza di una situazione poco piacevole abbiamo organizzato due incontri con i lavoratori e la presidentessa della cooperativa, ci siamo resi conto che tra loro non esiste dialogo, ma un accollarsi reciproco di responsabilità. Per quanto concerne l’amministrazione, è naturale che noi subentriamo quanto questa situazione diviene un problema sociale, come è accaduto. Il nostro primo interesse è che a pagare questa situazione non siano gli anziani. Per tale motivo quale amministrazione verificheremo se il capitolato sottoscritto sia stato rispettato e su richiesta dei sindacati, se siano stati rispettati i diritti dei lavorato-
Una veduta di Spinoso Qui a destra il sindacalista della Cgil Angelo Summa
ri. A seguito di ciò decideremo il da farsi, potendo comunque rescindere dal capitolato». Dal canto suo la direttrice della cooperativa “Il Sorriso”, Pasqualina Russo, riservandosi la possibilità di dare maggiori chiarimenti in merito alla vicenda, ha tenuto a ribadi-
re ai sindacati: «Che non parliamo in alcun modo di licenziamenti ma di dimissioni di soci-lavoratori. Le attività della cooperativa stanno proseguendo senza problemi, c’è un ambiente sereno e gli anziani stanno bene». Francesca Gresia
SPINOSO – Protesta delle organizzazioni sindacali insieme ai lavoratori licenziati della Cooperativa Sociale “Il Sorriso” di Spinoso. E’ previsto per lunedì prossimo alle ore 10.00 nell'area antistante la Casa di Riposo di Spinoso il sit–in organizzato dalla Cgil insieme ai lavoratori della Cooperativa Sociale “Il Sorriso”. «Una protesta - riferiscono in una nota stampa le organizzazioni sindacali contro il grave, unilaterale ed immotivato atto con cui i lavoratori sono stati messi alla porta senza giusta causa. Un tale atteggiamento – dichiarano nella nota congiunta i segretari della Cgil Val d’Agri, Mario Fulco e della Fp Cgil Potenza, Angelo Summa - denota un’ arroganza padronale che non si concilia in alcun modo con il carattere mutualistico e solidale di una cooperativa sociale; esso è un so-
pruso, un atto unilaterale che non ha lasciato spazio a nessuna mediazione nonostante i tavoli di discussione a cui questa sigla sindacale ha lavorato con la consapevolezza ed il realismo di chi non rinuncia alla lotta dei lavoratori pur costruendo spazi di confronto con le controparti. In virtù di ciò – continuano i rappresentanti sindacali - ci facciamo promotori insieme ai lavoratori ed alle loro famiglie di una forte azione di protesta; lo facciamo perché riteniamo che si sia trattato di un licenziamento di massa, privo di qualsiasi logica che vede i vertici della cooperativa responsabili di gravi ed ingiustificate violazioni di norme di legge e contrattuali. Anche – aggiungonon nel comunicato i sindacalisti - a tutela degli anziani ospitati presso la struttura, sollecitiamo, infine, l’Amministrazione Comunale di Spinoso, proprietaria della sede che ospita la Casa di Riposo e affidataria del servizio, ad assumere iniziative volte al recupero di una condizione di maggiore serenità nell’ambiente di lavoro». Angela Pepe
Tescari, Casacci, Terrinoni e Catalano tra i premiati
Cinema e musica s’incontrano a Lagonegro
L’interno del cinema Iris a Lagonegro
LAGONEGRO - Cinema e musica si incontrano a lagonegro. Nella città della Monna Lisa si terrà dal 23 al 30 novembre 2009 “Cinema & musica” manifestazione che premia le migliori composizioni di musica
originale nei film italiani di recente produzione. Il festival è giunto alla settima edizione e partecipa al coordinamento dei festival cinematografici di Basilicata, nell’ambito del progetto Basilicatacinema.
I compositori che, scelti dalla direzione artistica affidata a marco mazzieri e antonio brigante, risultano in gara per la settima edizione del premio sono: Nicola Tescari per lo spazio bianco di Francesca Comencini. Gatto Ciliegia e il Grande freddo, Max Casacci per Cosmonauta di Susanna Nicchiarelli. Andrea Terrinoni per il piede di Dio di Luigi Sardiello. Pasquale Catalano per la doppia ora di Giuseppe Capotondi. Ad assegnare il premio sarà una giuria tecnica composta da musicisti, compositori e critici cinematografici, presieduta
dal maestro Pino Racioppi, direttore artistico del festival internazionale della chitarra. La musica sarà protagonista con due importanti concerti che si terranno presso il teatro iris di Lagonegro e la sala nuova italia di Latronico. Il primo concerto si terrà venerdì 27 novembre alle ore 21,30 presso il teatro iris di Lagonegro, con il duo Daniela Romacker (violino), Elena Matteucci (pianoforte), in programma: due gitarre (anonimo), contessa Maritza (E. I. Kalmen), andalusia (E. Lecuona), hora staccato (G. Dinicu), fantasia
Senise La procura chiede il rinvio a giudizio per Palermo. Il gip revoca i domiciliari
Il maresciallo torna in libertà SENISE - Qualche giorno fa il sostituto procuratore di Lagonegro Francesco Greco ha chiesto il rinvio a giudizio per il maresciallo dell’aeronautica in pensione Pasquale Palermo. Il giudice per le indagini preliminari Vincenzo Landolfi l’ha anche rimesso in libertà, lasciandogli il solo obbligo di dimora. Scrive il gip: «Rilevato che la consulenza tecnica disposta dal pubblico ministero e le investigazioni difensive, sebbene offrano elementi suscettibili di ridimensionare le accuse mosse nei confronti di Palermo, non fanno venir meno la gravità del quadro indiziario descritto nell’ordinanza di arresti domiciliari».
E aggiunge: «Rilevato che non risultano violazioni da parte di Palermo alle prescrizioni relative agli arresti domiciliari durante i quasi sei mesi della loro applicazione; ritenuto che l’osservanza delle prescrizioni, anche in considerazione della incensuratezza di Palermo, induce a ritenere un’attenuazione delle esigenze cautelari originariamente ravvisate, le quali, allo stato, ben possono essere assicurate dalla sottoposizione di Palermo alla misura meno afflittiva dell’obbligo di dimora nel comune in cui ha la residenza, sostituisce la misura cautelare con quella dell’obbligo di dimora». E gli ordina «di non allontanarsi
senza autorizzazione del giudice dal territorio di Senise». Sei mesi fa i carabinieri sequestrarono a casa del maresciallo 13 fucili comuni e da guerra, 7 pistole, 271 munizioni di vario calibro; 2 bombe da mortaio; un ordigno del tipo castagnola, 6 baionette, un paio di manette, uno stiletto da ufficiale, un coltello, tre sciabole, un bastone animato e numerosissime parti e munizionamenti da guerra. Alcune più datate, altre più moderne. Alcune erano state anche modificate. Molte di quelle armi, però, nel corso delle perizie non sono risultate funzionanti.
ungherese (anonimo), romanza tzigana-czardas (anonimo), la leggenda del pianista sull’oceano (E. Morricone), aria zingaresca op. 20 (P. De Sarasate), danza degli spiriti beati (Chr. W. Gluck), la danza dell’allodola (G. Dinicu). Il secondo concerto si terrà lunedì 30 novembre alle ore 21,30 presso la sala Nuova Italia di Latronico, con il trio fotogramma Enrico Guerzoni (violoncello), Stefano Mirandola (chitarra), Roberto Rossi (percussioni, flauto). Nelle precedenti edizioni sono stati premiati il maestro Franco Persanti per la
musica originale del film tutta la vita davanti, i maestro Daniele Furlati e Marco Biscarini per la musica originale del film il vento fa il suo giro di giorgio dritti, il maestro Antonio Castrignano per la musica originale del film Nuovomondo di Emanuele Crialese, il maestro Giuliano Taviani per la musica originale del film Saimir di Francesco Munzi, il maestro Teho Teardo per la musica originale del film lavorare con lentezza di Guido Chiesa e il maestro Salvatore Bonafede per la musica originale del film il ritorno di Cagliostro di Cipri e Maresco.
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Domenica 22 novembre 2009
Domenica 22 novembre 2009
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
L’esito della visita della decima commissione industria, commercio e turismo del Senato
Accordo di programma per i salotti Il presidente Cursi: «Stipulato a breve affinchè possa esserci un altro sviluppo» LE difficoltà che le piccole e medie imprese hanno con le banche, la situazione del mobile imbottito della Provincia di Matera, la cassa integrazione, la difesa del “made in Italy”, il settore automobilistico nella provincia di Potenza. Di questo si è discusso durante un incontro che la Decima Commissione industria, commercio e turismo del Senato ha tenuto ieri mattina presso il Palazzo del Governo con i rappresentanti delle istituzioni, delle realtà produttive e dei sindacati, in seguito ad un'indagine conoscitiva sulla condizione delle imprese nel nostro territorio. Con un documento, presentato alla commissione, le organizzazioni sindacali Feneal-Uil, Filca-Cisl FilleaCgil hanno chiesto il rilancio del settore del mobile imbottito, la re-industrializzazione del territorio e nuove prospettive di lavoro. «Il settore del mobile imbottito nella Provincia di Matera, - è scritto nel documento - unico esempio di sviluppo industriale tutto endogeno, dopo anni di continua crescita ha subito per primo, fra i distretti industriali italiani, i contraccolpi della competizione internazionale e della crisi. In questa situazione, di
L’incontro in Prefettura (foto Videouno)
per sé grave, anche il sistema del credito ha giocato un ruolo: chiusura totale di tutti i canali di finanziamento. Pertanto, alla luce di quanto esposto e volendo assumere un atteggiamento propositivo, riteniamo che in primo luogo si debba intervenire sul sistema degli ammortizzatori sociali, prolungandoli, migliorandoli ed estendendoli a quanti ne sono privi. Si chiede, quindi, di affrontare organicamente le misure della contribuzione e del salario di vantaggio
(Legge 102/09), di intervenire sulle politiche mirate all'occupazione, di prevedere clausole di salvaguardia che consentano il reimpiego dei lavoratori del nostro territorio, espulsi dai processi produttivi». I contenuti di quanto deciso dalla commissione sono stati illustrati dal presidente, il senatore Cesare Cursi, alla presenza dei parlamentari lucani Filippo Bubbico, Maria Antezza, Cosimo Latronico. «Abbiamo ritenuto ha detto Cursi - venire in loco per verificare la situazione
In cento per il “Percorso orientativo al lavoro”
del mobile imbottito e per capire quali strade può intraprendere il governo per risollevare questo settore, cavallo di battaglia del made in Italy. Inoltre, le piccole e medie imprese lamentano le difficoltà con le banche e il governo ha chiesto a quest'ultime più lealtà; a questo proposito nel mese di dicembre incontreremo i maggiori gruppi bancari per chiedere le motivazioni del ritardo di un accordo che il governo aveva fatto con le banche stesse. Per la prima volta il governo ha dato la cassa integrazione anche agli artigiani e di fronte a tale situazione di crisi ne chiederemo il prolungamento. Dobbiamo favorire il contatto con l'Ice per operare come attori principali e dobbiamo incentivare il settore dell'imprenditorialità attraverso Invitalia e il turismo attraverso l'Enit». Il presidente ha poi sottolineato che è importante difendere il marchio “made in Italy” e che il settore automobilistico nella zona di Melfi sarà mantenuto come settore produttivo. «A breve - ha concluso Cursi - faremo un accordo di programma, in cui ognuno deve fare la sua parte, affinché ci possa essere un nuovo sviluppo e un rilancio del territorio». Mariangela Lisanti matera@luedi.it
Arrestato dalla Finanza
Ageforma, ottanta aziende per le nuove attività
Anfetamine nelle scarpe e in casa
chiarito come «l'iniziativa PRENDONO il via le nuorappresenti un nucleo imve attività dell'Ageforma; portante per mettere in rel'agenzia della Provincia te le mette al varo difatti il diverse realtà che opera“Percorso orientativo al no nel mondo del lavoro. lavoro”, una fase di stage e La creazione di un osserlezioni d'aula che coinvolvatorio del lavoro - ha aggerà ben 80 aziende del giunto - va in questa direterritorio e circa 100 alliezione, per far emergere i vi. bisogni formativi di occuPiena è stata la soddipati e inoccupati, dei giosfazione espressa dal prevani in particolare, e le esisidente Nicola Trombetta, genze del sistema produtin occasione della confetivo». renza stampa, convocata A sostegno dell'attività presso l'agenzia di formain avvio l'Ageforma ha anzione, alla presenza delche predisposto uno sporl'assessore provinciale al- La conferenza stampa di tello di orientamento la Formazione Salvatore Ageforma (Videouno) aperto dalle 9 alle 14 presAuletta, il Direttore geneso la sede, per seguire i beneficiari delrale Ageforma Salvatore Parziale. «E' questo un fondamentale risulta- l'azione formativa in questa fase; è to raggiunto nella direzione dell'occu- inoltre disponibile sul sito dell'Ageforpabilità e del reinserimento lavorati- ma un modello con cui le aziende posvo, soprattutto - ha dichiarato il presi- sono esprimere la propria manifestadente dell’Ageforma Trombetta - con- zione di interesse ad accogliere i corsisiderando le criticità che stanno attra- sti. E' giunto infine dal presidente l'inviversando l'economia locale e non soto a cogliere questa «occasione di svilo». Così, a partire da domani e sino ad luppo, di promozione delle tante comaprile 2010, presso le tre sedi dell'ente, petenze presenti, un forte raccordo Matera, Tricarico e Tursi, gli allievi po- con il mondo del lavoro e del sociale, aftranno verificare le proprie competen- finché possano essere valorizzate, proze in aziende operanti nei settori della prio a partire dal nostro territorio, taproduzione, dei servizi e del sociale del lenti che spesso non trovano spazi per materano: circa 40 in città, 20 nel co- esprimersi». E già si guarda al futuro: sono ai nastri di partenza percorsi che mune di Tricarico e 20 a Tursi. Le somme destinate a questa prima mireranno a riqualificare le maestranze del mobile imbottito, guardanfase saranno pari a 273 mila euro. Soddisfazione è stata espressa an- do al turismo ed alle grandi potenziache dall'Assessore provinciale alla lità del settore. Formazione professionale, Salvatore Enzo Scalcione Auletta, presente all'incontro, che ha matera@luedi.it
ANCORA una operazione antidroga delle Fiamme Gialle. Ad essere tratto in arresto e associato alla casa circondariale a disposizione del sostituto procuratore della repubblica presso il tribunale di Matera un ventenne che alla vista dei finanzieri è apparso visibilmente nervoso al punto di insospettire gli stessi che nel corso della perquisizione gli rinvenivano circa cinquanta compresse di anfetamine e una dose di marijuana nella scarpa. Immediatamente la perquisizione è stata estesa alla abitazione del ragazzo che ha permesso di scoprire altre compresse ben nascoste nella casa del giovane. L'episodio si è verificato nella tarda serata di alcuni giorni fa nel Borgo La Martella. Ad attirare l'attenzione delle forze dell'ordine un gruppo di giovani riuniti nella piazza del borgo. Nel corso di un altro servizio dei finanzieri, una ragazza venticinquenne è stata denunciata alle Autorità competenti perché trovata in possesso di cinque grammi di eroina, due flaconi vuoti di metadone, un bilancino e una compressa di anfetamina. La ragazza, che era alla guida di una Fiat Brava, alla vista dei militari ha nascosto nella cavità orale la sostanza nel tentativo di eludere il controllo che ha richiesto l'intervento delle unità cinofile. Questo il bilancio di due interventi delle volanti dei finanziari impegnati nella lotta sull'evoluzione del consumo di eroina che sta interessando il territorio. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it
Resi noti gli investimenti della Regione
Il governatore De Filippo «Necessarie politiche interistituzionali» FONDO di garanzia, bandi di sostegno agli investimenti e intesa interistituzionale. Sono i principali argomenti contenuti negli appunti che il presidente della Regione, Vito De Filippo, ha consegnato nelle mani del presidente della Commissione Industria del Senato, senatore Cesare Cursi, per contrastare la crisi del sistema produttivo in Basilicata con particolare riferimento al comparto del mobile imbottito. «La Basilicata - ha detto De Filippo nel corso dell'incontro - ha messo in campo molteplici iniziative per rilanciare il comparto del mobile imbottito. E' necessario costruire politiche interistituzionali che consentano di non disperdere un patrimonio notevole di opifici industriali, di competenze, di creatività, di conoscenze non brevettabili in un territorio che è stato leader nel mondo in questo settore». Il primo tema segnalato da De Filippo riguarda l'accesso al credito e, in particolare, in che modo le misure del fondo di garanzia regionale possono connettersi con il potenziamento e l'ampliamento dell'operatività del fondo centrale di garanzia istituito con la legge nazionale del febbraio 2009. «Nei prossimi giorni - ha spiegato De Filippo - delibereremo il versamento al nuovo fondo di garanzia di un ammontare di risorse pari a circa 30 milioni di euro. E' evidente che l'efficacia di questa azione è direttamente proporzionale alla capacità di connessione con le controgaranzie sovrane del fondo nazionale. Per dare effet-
tiva concretezza all'azione nazionale bisogna portare almeno al 50 percento la quota di operatività del fondo riservata alle attività di controgaranzia nei confronti di consorzi fidi e cooperative artigiane di garanzia definita ad oggi nel limite del 30 percento del Fondo centrale di garanzia». Nel corso dell'incontro De Filippo ha inoltre reso noto gli investimenti della Regione Basilicata per accompagnare la ripresa del sistema produttivo. A partire dai 50 milioni di euro dedicati alla sola area del Materano e della Valbasento per il recupero dei siti inattivi. La Regione, con un diverso e successivo bando, ha poi messo a disposizione altri 50 Meuro per l'intero territorio regionale identificando nel mobile imbottito la priorità settoriale per Matera e comuni limitrofi. «In questo contesto, però ha spiegato De Filippo - e con questi strumenti non possiamo sostenere investimenti di più ampie dimensioni. Per questi investimenti strategici sarebbe opportuno un'intesa con lo Stato per costruire insieme percorsi che consentano di utilizzare anche l'esperienza di agenzie nazionali». Sulla proposta di sottoscrivere un accordo con lo Stato, il presidenteè entrato nei dettagli individuando tre principali campi strategici:azioni asostegno diretto delle imprese; a sostegno delle reti tra imprese; lo sviluppo di un sistema accogliente. Ciascuno di questi campi si divide a sua volta in tre settori: ricerca e innovazione; internazionalizzazione; formazione».
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Matera
Domenica 22 novembre 2009
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Emanuele Cinnella, compie un anno. Auguri da nonni genitori zii e dallo staff del sesto piano del Comune
Corso di Ageforma SI SVOLGE domani alle ore 16, presso la sede di Contrada Rondinelle, la conferenza stampa dell’Ageforma, Agenzia Provinciale per l’Istruzione e la Formazione professionale, l’Orientamento e l’Impiego, per la presentazione del nuovo “Corso per Addetto all’accoglienza turistica”, alla presenza del presidente della Provincia di Matera Franco Stella, dell’assessore provinciale alla Formazione, Salvatore Auletta, del dott. Pietro De Sio, del dott. Marco Montatori Project manager di Isfima, del Cda Ageforma. Il corso, finanziato dal ministero del Lavoro e della Previdenza sociale, è parte di un’azione formativa assai ampia, denominata “Ipotesi progettuale per la formazione la ricollocazione sul mercato del lavoro dei lavoratori del salotto in Provincia di Matera”.
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10 GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
Aism e Gezziamoci insieme MUSICA, gastronomia e solidarietà. E’all’insegna di questi tre temi che si apre la fase invernale del Gezziamoci e che coinvolge anche l’Aism, sezione di Matera. Nel giorni 29 novembre e 8-13 dicembre, inoltre, i volontari dell’Aism allestiranno in piazza alcuni stand dove sarà possibile acquistare gadgets del Gezziamoci, il cd “In the Sky” del Marco Smile’s Quintet; che il giorno 20 dicembre terrà un concerto il cui ricavato sarà interamente devoluto all’Associazione Italiana Sclerosi Multipla; e sorseggiare bevande gentilmente offerte da “Villa Schiuma”.
Donazione sangue per l’Avis L'AVIS di Matera ricorda che oggi in Piazza del Sedile è programmata un'altra giornata di donazione sangue. L'Avis di Matera è a disposizione di tutti coloro che non possono donare durante le giornate lavorative, ma che intendono ugualmente compiere il proprio dovere morale e civile, donando il proprio sangue. Il primodicembre, alle ore 21,l'Avis presenta ilcentro cultura teatrale “Schenè”nella commedia di E.Scarpetta “Cani e Gatti” presso il teatro “Duni”. Prevendita dei biglietti presso la sede Avis di piazza del Sedile.
Il mare di Ulisse RIMARRA’ aperta fino al 25 novembre nello Spazio dell’Angelo, in Via Sant’Angelo n. 63 a Matera la mostra “Tonino Guerra e il mare di Ulisse” di Tonino Guerra, poeta e sceneggiatore di fama internazionale, Curata dall’artista Nicola Filazzola, comprende opere pittoriche, scultoree, grafiche realizzate dall’artista romagnolo. Sono oltre 120 i film sceneggiati da Guerra. Le sue sceneggiature incontrano anche la televisione, che lo vede collaborare al teatro televisivo e ad alcuni sceneggiati. La sua attività poetica e letteraria, che abbraccia anche il teatro, è assai vasta, puntellata anch'essa di prestigiosi riconoscimenti, dal Premio Gozzano, al Nonnino, Carducci, Pasolini, Pirandello. Sono oltre 50 le sue pubblicazioni tra poemi, racconti, commedie. Artista a tutto tondo, si dedica alla pittura, alla ceramica, all'architettura del paesaggio e all'ideazione artistica tout court che lo porta a realizzare fontane, allestimenti, installazioni, parchi, giardini, arredi. Nel suo eclettismo non manca l'ideazione di spot pubblicitari di cui è anche attore protagonista, che gli fruttano grandissima popolarità facendogli vincere i più ambiti premi del settore.
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 UVA snc Via Gravina 40 0835/264331 PRONTO SOCCORSO Guardia medica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 Croce Azzurra 0835/331314
SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005 emergenza sanitaria
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Celebrazioni Virgo Fidelis DOMANI, i carabinieri del Comando provinciale di Matera, come ogni anno, onoreranno la loro patrona, la “Virgo Fidelis” e, contestualmente, commemoreranno il 68° Anniversario dell’epica battaglia di “Culqualber” combattuta nell'Africa orientale fra l'agosto e il novembre 1941 in cui fu decimato il primo gruppo carabinieri Mobilitato. Per la ricorrenza sarà celebrata una Santa Messa, officiata dall’Arcivescovo di Matera e Irsina, S.E. Monsignor Salvatore Ligorio, alle ore 11 a Matera, presso la chiesa di “San Francesco”. Alla cerimonia presenzieranno le massime autorità religiose, civili e militari, provinciali e locali. Sarà presente una folta rappresentanza dei carabinieri dell’intera provincia e una rappresentanza dell’Arma in congedo. Inoltre, interverranno i parenti dei militari dell’Arma deceduti. Nell’occasione, sarà anche celebrata la “Giornata dell’Orfano”, per ricordare i figli dei militari scomparsi. Nell'Arma il culto alla "Virgo Fidelis" iniziò subito dopo l'ultimo conflitto mondiale per iniziativa di S.E. Monsignor Carlo Alberto Ferrero di Cavallerleone, Ordinario Militare d'Italia, e di P. Apolloni S.J., Cappellano Militare Capo. Lo stesso Comandante Generale prese a cuore l'iniziativa e bandì un concorso artistico per un'opera che raffigurasse la Vergine, Patrona dei Carabinieri. matera@luedi.it
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Cittadinanzattiva - Tdm 0835-253225 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033
•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072 •orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
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•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica)
•KENNEDY• Matera 0835-310016 La prima linea 17,30 - 19,30 - 21,30
•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Amore 14 19,00 - 21,30
•CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 2012 18,30 - 21,15
• CINEMA HOLLYWOOD• Programmazione al botteghino
•MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137
•PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Gli abbracci spezzati 17,00 - 19,15 - 21,30
•PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137
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32 Matera agenda
Atleti da tutto il mondo per il campionato internazionale di body building
In cerca di Miss e Mister World Nbbui IN cento da tutto il mondo per contendersi i titoli internazionali di Mister e Miss World Nbbui 2009. Si svolge oggi a partire dalle 17 all'Hilton Garden Inn il campionato mondiale di body building organizzato dalla palestra Body Planet dell'atleta materano Giovanni Marraudino, fresco di promozione “azzurra” e referente unico per il SudItalia della Federazione Nbbui (Natural Body's Builders Union of Italy). Per la prima volta in Italia, quindi, ad ospitare un campionato di culturismo non sarà un palazzetto dello sport: «Nei palazzetti si svolgono manifestazioni sportive di altro genere mentre questa è una disciplina a metà tra lo sport e lo spettacolo e richiede una
location diversa, in grado anche di avere una buona acustica (le performance degli atleti sono accompagnate da basi musicali, ndr)», ha sottolineato ieri Pierluigi Borgia, presidente nazionale della Nbbui e delegato per l'Italia nelle competizioni mondiali, che insieme a Marraudino, a Piero Cassotta (segretario della competizione) e Vito De Mola (consigliere) ha illustrato l'evento durante una conferenza stampa. Dei cento atleti in gara (tra loro trenta donne ), una quarantina sono italiani (variegata la loro provenienza, in particolare Piemonte, Toscana, Friuli, Campania, Sicilia e Sardegna), preselezionati durante il grande slam, mentre gli altri giungono da
Brasile, Croazia, Inghilterra e Francia. Dalle 9 si svolgerà una prima selezione degli atleti: la giuria ne sceglierà sei per ciascuna categoria. Questi, nel pomeriggio, si misureranno nelle categorie femminili Fashion, Fitness e Hard e nelle maschili Fashion, Altezza/peso e Body building classico. Tra i vincitori di tutte le categorie, una super-sfida decreterà il campione del mondo assoluto della Federazione Nbbui 2009. Molti i nomi di spicco che faranno tappa nella città dei Sassi: tra le donne, Miss Universo Sandra Caputo e la greca Despina Zaura, nella gara maschile, invece, Daniele Seccarecci, professionista italo-americano. In giuria ci sarà anche
Ilaria De Santi. L'unico materano che avrebbe potuto competere, Giovanni Marraudino, ha dovuto rinunciare proprio per l'incompatibilità del ruolo di organizzatore con quello di concorrente. Borgia ha inoltre buttato acqua sul fuoco in merito ad uno dei luoghi comuni che caratterizza il mondo del body building, il doping: «Non dico che non esiste ma è un fenomeno che non si verifica né più né meno rispetto agli altri sport». E, per abbattere il muro dei pregiudizi e avvicinare sempre più persone al culturismo, quello di oggi vuole essere un evento in grado di dimostrare che è una disciplina adatta a tutte le età: «Saranno in gara
Da sinistra Cassotta, Borgia, Marraudino e De Mola (foto Vidoeuno)
atleti over 40, over 50, over 60 e persino due settantaduenn,i un calabrese e un atleta dell'est. - ha affernato Borgia - Il body building è uno sport completo perchè attraverso gli attrezzi e i pesi è possibile allenare tutti i muscoli ma molti lo confondono con il "sollevamento pesi". Per noi, invece, il peso è un mezzo che ci permette di arrivare ad una
buona condizione-psicofisica». L'ingresso per lo spettacolo di oggi è di 5 euro. Giovanni Marraudino ha ricordato infine che «durante la manifestazione saranno raccolti fondi per Telethon grazie alla collaborazione della Siae di Matera». Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
Confronto a più voci durante “Cadmos”, la prima conferenza di preparazione
Verso una politica del “fare” Capitale europea della cultura, entra nel vivo la candidatura della città MATERA, candidata a capitale europea della cultura 2019. Detrattori, estimatori, scettici, ottimisti, tutti presenti, alla prima conferenza preparatoria, “Cadmos alla ricerca di Europa” verso questo obiettivo, di sicuro ambizioso, tenutasi, ieri mattina presso palazzo Lanfranchi a Matera. Innanzitutto cosa vuol dire diventare capitale europea della cultura? «E' un titolo, valevole un anno, assegnato dal consiglio dei ministri ad una città, che, in questo modo, può programmare e accogliere eventi artistici di portata europea ma con il valore aggiunto della visibilità e l'alto grado di qualità artistica che viene richiesta per ottenere il titolo stesso. - dice Vito Epifania, vice presidente dell'associazione 'Matera 2019'. - Per cui, la progettazione stessa è un'opportunità per legare Matera, intesa come marchio, a dei temi forti. Si vuole premiare non quello che la città già “ha”, ma quello che la città “fa e farà” per raggiungere l'obbiettivo, sarà premiata la capacità di progettazione e visione comune. Bisogna dimostrare la propria attrattività a livello europeo». Quindi, una candidatura che è già nel suo percorso un'opportunità di cambiamento, a prescindere, se l'obiettivo, venga centrato o meno; una visione che vale la pena rincorrere, perchè accosta o meglio implementa, nella parola cultura, un accezione che va oltre quella meramente artistica. Infatti, dal momento che si tratterà di “fare” e non mostrare quello che già si “è”,
Il tavolo dei relatori (foto Videouno)
e, dal momento, che il nostro livello artistico morfologico e umano è già ben posizionato, ci si dovrà aspetterà una crescita culturale del “fare turismo”, del “fare infrastrutture culturali”, “fare sviluppo urbano”e soprattutto del “fare dialogo” tra gli attori a vario titolo coinvolto. In tal senso, sensibile e pragmatico l'intervento di Roberto Cifarelli, presidente dell'ente Parco della Murgia materana, che, sin d'ora, avverte la necessità di un «patto tra tutti coloro che dovranno interagire per diventare capitale europea della cultura», per dettare i tempi della discussione e delle collaborazioni; in tutto ciò, fon-
damentale sarà il sinallagma associazioni-istituzioni, dice Giampiero Perri, dell'agenzia di promozione del territorio, il quale fa sapere di aver accettato di buon grado “il demandare” dalla regione all'A.p.t di quella funzione di percettore delle volontà locali, ai fini dello sviluppo turistico. Molto attese dalla platea e dai promotori dell'iniziativa “Matera 2019”, le parole della carica istituzionale regionale più alta presente ieri mattina, ossia quelle di Vito De Ffilippo. Il presidente dopo aver scherzato sulla parola “tesoriere”, non riconoscendosi, in questa figura, e, non ritenendo, solo questo, il compito di
un governatore, ha espresso vivo apprezzamento per l'audacia del progetto e si è detto pronto a riconoscere nell'ambito dei programmi Piot e Pisus, che prevedono degli stanziamenti totali per 33 milioni di euro, delle misure economiche che ha definito “consistenti” per il piano “Matera 2019” e non ha risparmiato due consigli: «Dotarsi di un Comitato promotore con all'interno dei rappresentanti pubblici e privati e costituire un Gruppo di lavoro tecnico, con un minimo di esperienza in candidature». Hanno moderato l'incontro il giornalista Pasquale Doria e il presidente dell'associazione “Ma-
tera 2019” Francesco Salvatore che ha dichiarato: «Il percorso che vedrà Matera candidarsi al titolo di Capitale europea della Cultura nel 2019, passa per una riformulazione della proposta culturale. Ciò implica che la città inizi da subito ad allineare la sua programmazione artistica e culturale in funzione dei due criteri sui quali si baserà la selezione nel 2013: la dimensione europea delle manifestazioni culturali e la città e i cittadini». Presente e propositivo alla causa Angelo Tortorelli presidente Camera di commercio Matera. Francesco Giusto matera@luedi.it
L’importanza delle tecnologie e della diagnosi precoce per combattere le neoplasie
Strategie contro i tumori polmonari
LA TECNOLOGIA viene incontro ai problemi della salute congiunta alla tempestività della diagnosi. Il binomio tecnologie avanzate e diagnosi precoce costituisce la vera chiave di volta per affrontare le neoplasie polmonari, tra le patologie oncologiche più diffuse nel mondo.
L'urgenza conoscitiva della situazione attuale ha consigliato un corso itinerante di due giorni “Neoplasie ed urgenze toraciche” tenuto presso l'Auditorium “San Giuseppe Moscati” dell'ospedale Madonna delle Grazie. Vito Gaudiano direttore generale della Asm ed Orazio Pen-
nelli direttore sanitario dell'ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera hanno dato il via all'iniziativa, organizzata dall'Unità Operativa di Radiologia Diagnostica e Interventistica di Matera diretta da Michele Nardella. Il convegno è rivolto ad ottanta radiologi e pneumologi . Tra i temi affrontati, l'uso ottimale delle nuove tecnologie applicate alle neoplasie polmonari: semeiotica, raggi X, TAC tomografia assiale computerizzata, RM risonanza magnetica, staging e follow-up morfologico, nodulo polmonare, caratterizzazione con imaging integrato e protocolli di follow-up, tumore del mediastino e della pleura, ruolo della Pet Tomografia
ad emissione di protoni Tac nelle neoplasie toraciche, urgenze traumatiche: parenchima polmonare, vie aeree e parete toracica e radiologia interventistica nelle urgenze polmonari. Particolare rilievo si è dato alle urgenze traumatiche (aorta, esofago e diaframma) e a quelle non traumatiche (embolia polmonare e patologia aortica acuta). Relatori sono stati i professori Romeo Canini di Bologna, Tommaso Pirronti di Roma e Cesare Fava di Torino, e i dottori Francesco Molinari di Roma, Michele Nardella di Matera, Roberto Dore di Pavia, Giancarlo Cortese di Biella e Fabio Maggi di Roma. «La patologia toracica polmonare è in continua
crescita ed un aiuto viene dalle tecnologie della diagnostica per immagini. - afferma Nardella - Negli ultimi anni, hanno fatto passi da gigante la Risonanza multistrato 64 e la Pet e, di conseguenza, è cambiato l'approccio al paziente nella diagnosi precoce e nella stadiazione. A Matera stiamo facendo uno screening regionale per pazienti esposti all'amianto dell'ex Liquichimica che controlliamo periodicamente con Tac ad alta risoluzione e raggi al torace». «Con la Pet si riescono a valutare i tessuti patologici tumorali ed infiammati con aumentato metabolismo. - interviene Canini Nel nostro settore hanno fatto breccia macchine in-
tegrate come Pet - Tac per ottenere alta definizione e localizzazione del processo patologico con lesioni di quattro millimetri. Questi strumenti trovano applicazione nella fase di identificazione, caratterizzazione e stadiazione della patologia oncologica. Vengono utilizzati anche in alcune malattie del sistema nervoso centrale, come l'Alzheimer e morbo di Parkinson». «Il mio impegno è divulgare, formare ed informare l'ambiente radiologico del Sud Italia. - conclude Pirronti - Bisogna valorizzare il patrimonio umano-scientifico del Meridione per l'alta professionalità». Nunzio Longo matera@luedi.it
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PISTICCI - La protesta per la scuola è arrivata in consiglio comunale. Il Comitato “Pro Cantisano”, infatti, aveva chiesto che l'argomento sull'edilizia scolastica di Pisticci centro fosse discusso nella massima assise cittadina convocata per venerdì scorso, per altre motivazioni. Pur non avendo ancora ottenuto il placetin questosenso, considerato che la richiesta era pervenuta solo il giorno prima, genitori, alunni e docenti si erano recati in massa presso la sala consiliare di piazza Umberto I. E alla fine il Consiglio ha accettato di trattare la questione, quantomeno in termini generali, visto che domani ci sarà un importante incontro a Matera, tra il dirigente scolastico provinciale, Trifiletti,idirigenti scolasticidiPisticci (Rosa Lopatriello Calciano per il comprensivo “Padre Pio” e Rocco Rondinelli per il polivalente “G. Fortunato”), il sindaco Leone e il presidente della Provincia Stella. La tematica, pertanto, dovrebbe
Pisticci Discusso in Consiglio il tema di scuola media, municipio e tribunale
Strutture pubbliche in emergenza tornare in consiglio comunale per una trattazione più approfondita. Già nel dibattito di venerdì scorso, tuttavia, sono stati introdotti numerosi elementi. Inaperturaè statoaccordatol'intervento esterno al presidente del Comitato Pro Cantisano, Anna Maria Benedetto, che ha chiesto la migliore soluzione possibile per la dislocazione delle scuole di Pisticci, considerata l'urgenza di trasferire la scuola media e anche la collocazione poco consona delle elementari e delle materne. «Non riteniamo ha detto la presidente Benedettoche le soluzioni prospettateci non siano dignitose, in particolare l'edificio di via Negrelli non può essere accettato come sede della scuola
media. Lesoluzioni cisono el'unico edificio che può ospitare tutti e tre gli ordini scolastici fino alle medie sappiamo tutti qual è». Il riferimento è al plesso di via Cantisano, che però, l'Amministrazione comunale aveva individuato come sede di tribunale. Il sindaco spiegato la necessità da parte dell’Amministrazione di intervenire in maniera decisa per dare soluzione alle troppe precarietàstrutturali dicuiPisticci centroè vittima da anni. «L'emergenza -ha detto Leone- riguarda la scuola, ma anche gli edifici comunali, smembrati sul territorio, e quelli che ospitano le forze dell'ordine. In cinquant'anni questo Comune non ha pensato di do-
tarsi delle strutture necessarie ed è andato avanti con accomodamenti e arrangiamenti nella continua precarietà. Il nostro obiettivo è dare sistemazione a tutto ed è dovere di chi amministra valutare ogni problema con responsabilità e, soprattutto, il quadro della situazione nella sua interezza. La soluzione che prospettiamo non sarà quella perfetta, ma ci sembra un piano funzionale». L'idea di partenza, come precisato anche in passato, è quella di spostare il tribunale da piazza Umberto IaviaCantisano, cosìdariportarea piazza Umberto I la sede comunale. La Media va spostata da via Caboto a via Negrelli, mentre a via Marco Polo restano Elementari e Materne,
anche se successivamente le Materne andrebbero allocate in un nuovo edificio, ancora da costruire. Ma quella del sindaco, così come emerso poi, in altri interventi della maggioranza che sono seguiti, non è stata una chiusura. Il primo cittadino, come altri esponenti della classe di governo, hanno spiegato di tenere in considerazione le richieste dei genitori e, pertanto, faranno un nuovo passaggio nel partito ed in Amministrazione per valutare se, tenuto comunque conto di tutte le esigenze logistiche in ballo, si può individuare una soluzione diversa, che possa consentire comunque di dare una sede migliore al tribunale e alla Casa comunale e soddisfare nel contempo le richieste provenienti dal mondo della scuola. Fin qui in linea di principio. Ma l'argomento potrà essere affrontato con maggiore cognizione di causa dopo l'incontro materano di domani. provinciamt@luedi.it
Insieme con altre residenze diventerà uno scrigno di cultura nel pieno centro storico
Palazzo Materi torna alle origini Inaugurazione della storica sede restaurata della famiglia nobiliare di Grassano GRASSANO - La cerimonia di inaugurazione dello storico Palazzo Materi a Grassano, ha visto la partecipazione di tanti cittadini, politici e autorità civili e militari. L'ultimazione dei lavori e la riapertura del palazzo chiudono in maniera positiva un opera iniziata nel lontano 1987 quando l'allora sindaco Salvatore Incampo intuì l'importanza del valore del Palazzo nel cuore del centro storico cittadino come bene da acquistare per la comunità, avviando i primi contatti con gli eredi della famiglia Materi. Negli anni a seguire anche gli altri sindaci da Cesare Lagonigro, a Pietro Calciano e infine Nicola Bonelli si sono attivati con richieste di finanziamenti per poterlo restaurare al fine di renderlo un ricco contenitore culturale. A riconsegnare ai cittadini l'antico palazzo l'attuale amministrazione Magnante, nel dettaglio gli interventi degli assessori alla Cultura, Nicola Bochicchio, e ai Lavori pubblici, Filippo Luberto, che hanno delineato la storia culturale e architettonica di questo Palazzo che si candida a essere l'anima delle tradizioni popolari e culturali di Grassano. La serata di venerdì è stata l'occasione per ripercorrere le tappe principali di un cammino cominciato con l'acquisto del palazzo e continuato con il lungo e certosino lavoro di ristrutturazione, ma è stata anche l'occasione per rilanciare l'idea di voler continuare la valorizzazione del centro storico, anche con l'acquisto del palazzo Leone, adiacente Palazzo Materi ad oggi in condizioni fatiscenti, in cui potrebbe vedere la luce un museo della civiltà contadina, a confermare la notizia l'assessore regionale all'Agricoltura Vincenzo Viti. A tracciare la storia del palazzo è stato l'erede della famiglia Materi, il professor Augusto Vitale, che ha anche seguito come architetto i lavori di restauro e che ha ripercorso nostalgicamente i momenti vissuti da bambino tra le enormi stanze del palazzo. Vitale ha
Frammartino (Prc) sulla centrale
«L’Api sposa gli affari»
Il taglio del nastro e la visita del presidente De Filippo allo studio della famiglia Materi
ricordato la donazione di testi e documenti antichi, appartenuti alla famiglia e donati al comune che serviranno per conoscere l'affascinante storia dei Materi e quindi di Grassano. Emozionante il momento in cui è stata scoperta la tela di Carlo Levi: “Grassano come una piccola Gerusalemme”, acquistata dalla Regione Basilicata e in mostra per l'occasione a Grassano, presente a questo momento il nipote di Carlo Levi Guido Sacerdoti. Soddisfazione ha espresso il sindaco, Vito Magnante, per l'evento che si è augurato sia l'inizio del rilancio turistico del paese. E proprio sulla necessità di un rilancio del Mezzogiorno ha insistito la senatrice Maria Antezza, che ha evidenziato l'assenza di politiche per il sud da parte del governo centrale; mentre il senatore Cosimo Latronico si è detto soddisfatto del compimento di un'opera pubblica da lui definita spazio culturale. A coordinare egregiamente l'incontro, la giornalista Antonella Inciso, che ha chiuso la serata di festa affidando le conclusioni al presidente della Regione, Vito De Filippo, il quale esprimendo la sua soddisfazione ha affermato che investire in cultura è la carta vincente per il territorio lu-
cano, un investimento che non da effetti immediati ma proiettati nel tempo. De Filippo ha insisto anche sul fatto che la promozione della nostra cultura deve essere affidata ai nostri giovani, alle eccellenze lucane che troppo spesso per necessità lasciano la regione per tro-
vare lavoro. De Filippo ha evidenziato che, ad oggi, nella nostra regione c'è una discrepanza tra l'offerta di lavoro e la domanda, l'augurio che si possa superare proprio puntando sulla cultura e sulle tradizioni della terra lucana. Giovanni Spadafino
Tricarico, la Prociv ricorda il terremoto TRICARICO - La Protezione civile continua il suo impegno nel territorio e sul territorio. Oggi alle 17, presso l'Auditorium Comunale di Tricarico, si terrà l'incontro dal titolo “Diamoci una scossa”. «Lo scopo primario -fa sapere Filomena Benevento presidente del Gruppo Lucano- è quello di sollecitare lo sviluppo della cultura della Protezione civile nel Materano, ancora poco sensibile, considerando la quasi completa mancanza di associazionismo nel settore perché l'eventuale nascita di nuove sedi dell'Associazione Gruppo Lucano significherebbe garantire un controllo del territorio e un continuo stimolo alle Amministrazioni a redigere il Piano Comunale di Protezione civile, strumento indispensabile, ma ancora non presente nei nostri paesi. L'incontro è volutamente programmato in concomitanza del terremoto del 25 novembre di 29 anni fa, allo scopo di verificare se e quanto è cambiato nei nostri comuni rispetto a quella data nella capacità di gestione dell'emergenza, partendo dalla recente esperienza abruzzese». Durante l'incontro verrà proiettato un filmato in dvd della vita nel campo Ex Italtel 1, gestito per 6 mesi dal Gruppo Lucano con i commenti del Presidente Regionale dell'associazione Gruppo Lucano, Giuseppe Priore, e l'esperienza di qualche ospite. Il tutto alla presenza di autorità regionali e provinciali, ma anche con i sindaci della provincia di Matera. Paolo Paradiso provinciamt@luedi.it
TRICARICO - Centrale a biomasse di Pianio Sottani a Tricarico: «Il lupo perde il pelo ma non il vizio». E’ l’esordio di una nota di replica del segretario provinciale di Rifondazione, Ottavio Frammartino, alla ferma posizione per il sì, espressa dal presidente dell’Api, Nunzio Olivieri. «Il “nostro”, Nunzio Olivieri -spiega Frammartinodice di voler “sgomberare il campo da ogni posizione strumentale e demagogica, figlia della mancata conoscenza dei fatti”. Intanto lui già nel primo capoverso afferma una tesi non vera; infatti l’ubicazione della centrale non è prevista nell’area di Acquafrisciana, (che è area Pip e non industriale), ma in area agricola, in mezzo alle abitazioni dei poderi della zona della Riforma e che vede risiedere 40 nuclei familiari. Le attività produttive presenti nell’area, (una di queste ha coperto il proprio capannone di pannelli fotovoltaici), non hanno dimostrato nessun interesse all’utilizzazione di calore. L’impianto di 14 Mw elettrici è a cogenerazione e produrrebbe oltre il triplo di Mw termici. Il Piano energetico vigente, approvato nel giugno 2001, è vero che prevede la possibilità di realizzare 3 impianti da 14 Mw sul territorio regionale,ma ancheconsiglia di realizzare questi impianti nelle vicinanze di centri abitati di almeno 25.000 abitanti per poterne utilizzare l’energia termica. Non è il caso di Piani Sottani. Nel secondo capoverso il “nostro” svela l’arcano: la ricerca di profitto della società Clean Energy Srl. Oltre 20 milioni di euro all’anno di incentivi pubblici, (i soldi delle tasse che paghiamo), per la produzione di energia elettrica. Per 8 anni. Solo la presenza di questi incentivi ren-
de remunerativo il ciclo produttivo. Domanda: Finiti gli 8 anni che succede? Clean Energy Srl farà come stanno facendo le società delle centrali a biomasse di Crotone, che stanno chiedendo di utilizzare il Cdr? Il “nostro” perora male la causa di Clean Energy. Crotone non doveva nominarla, ha fatto autogol.Il Pianoindustriale è a vita limitata. Dopo, o avremo un inceneritore a tutti gli effetti o una nuova cattedrale nel deserto, perché quand’anche ci fosse il combustibile legnoso, senza gli incentivi che finiscono in 8 anni, l’attività è antieconomica. L’impianto continuerebbe a essere remunerativo con l’incenerimento dei rifiuti, se i comuni sciaguratamente dovessero decidere di smaltire così i loro rifiuti, andando a pagare per replicare i danni all’ambiente ed alla salute deicittadini come la vicenda Fenice,ci dice dalle cronache dei mesi scorsi. Stiamoparlando diinquinamento della falda acquifera da metalli pesanti. Non si può chiedere alle popolazioni di accettare l’inquinamento del ciclo alimentare. Il combustibile non c’è. Non ci sono boschi da tagliare. Il materiale di risulta della pulizia del sottobosco è davvero poca cosa a fronte di un impianto che richiede oltre 94.000 tonnellate anno di combustibile. Il trasporto eventuale da distanze considerevoli, di biomassa legnosa vergine, ridurrebbe drasticamente gli utili d’impresa e creerebbe altro inquinamento. Inoltre nell’area non ci sono, né le condizioni, nè le disponibilità di terreni da coltivare a biomasse. Il “nostro” invece, ci porta a prendere atto che l’Api ha sposato la convinzione che gli affari oggi si fanno sull’energia, sui rifiuti, sull’ambiente, con il benestare della quasi totalità dei politici».
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Simulata la difesa degli argini fluviali in caso di alluvione mettendo a riparo i monumenti
Sì al verde, no al grigio cemento Molto partecipata l’esercitazione di “Magna Acqua” ieri a Metaponto METAPONTO - Una splendida giornata accoglie l'evento intitolato: “Evoluzione della fascia litoranea jonica tra interventi antropici e fenomeni naturali”. Una cinquantina di volontari impegnati per lanciare il messaggio dell'importanza di questo territorio, della sua salubrità, e della storia che affonda le sue radici intorno al VI secolo avanti Cristo. La giornata, organizzata dalla “Magna Aqua”, ha portato i mille colori e i tanti sorrisi degli uomini che si sono impegnati nelle attività programmate per questo terzo giorno che chiude l'evento targato 2009 che di fatto ha visto, nei giorni di giovedì e venerdì, la lunga passerella di uomini illustri che hanno parlato di Metaponto e della sua importanza nella storia, nel presente e anche nel futuro di questa regione. La lunga mattinata è cominciata alle ore 9 con l'esercitazione che ha visto l'intervento di pulitura materiali lapidei all'interno dell'Apollo Licio, con ben venti volontari; la costruzione di argini con sacchi di sabbia e l’utilizzo di elettropompe e idrovore in dotazione ai gruppi operativi; e l'operazione di ridisclocazione temporanea di beni in un deposito dal Museo di Metaponto a Pantanello. Sempre nella giornata di ieri, alle ore 15, lo spazio è stato della Festa dell'albero che ha sancito lo stretto connubio con madre natura. Per fare il punto della situazione e dell'evento abbiamo parlato con Pio Acito, disaster manager di Legambiente, progettista e coordinatore dell'esercitazione. Acito ci ha mostrato l'entusiasmo sui volti dei giovani che hanno preso parte a questo appuntamento e alla due giorni che ha registrato le parole dei tanti ospiti che hanno voluto portare il loro contributo all'evento. «Abbiamo impegnato in
questo progetto -ha detto Acito- circa cinquanta volontari. Tra questi -ha continuato il responsabile del progetto- c'è Legambiente, la Protezione civile, gli amici del Pronto intervento di
Marconia, gli uomini di vigilanza ambientale di Potenza, lo staff di Cib Radio di Marconia, l'associazione cittadino vigile di Bernalda e tanti volontari di Montalbano e Matera.
L’assessore Carbone chiederà la proroga al Consorzio per il 2009
Canoni irrigui al 30 novembre MENTRE lo sciopero del mondo agricolo della fascia jonica e di tutto il sud Italia si è spostato a Roma per chiedere al Governo nazionale di dichiarare lo stato di crisi del comparto, che comprenderebbe un pacchetto intrinseco di agevolazioni, l'assessore comunale all'Agricoltura di Policoro, Saverio Carbone, a nome del coordinamento dei sindaci del Metapontino e del Cam (Comitato agricolo del Metapontino) in una missiva inviata al presidente del Consorzio di bonifica Bradano Metaponto; al Prefetto di Matera Francesco Monteleone e all'assessore regionale all'Agricoltura, Vincenzo Viti, ha chiesto la convocazione immediata del consiglio dei delegati dell'Ente consortile per la ratifica della proroga dei canoni consortili, che scadono giorno 30 novembre, e nello stesso tempo di prorogare di ulteriori dodici mesi quelli successivi: «Mi auguro che gli impegni presi pubblicamente dagli Enti competenti vengano rispettati, evitando così spiacevoli imprevisti che si possono verificare con Equitalia, agente della riscossione dei tributi, ai quali va comunicato la sospensione dei pagamenti dei canoni irrigui». provinciamt@luedi.it
Il Consorzio di bonifica
A questi, poi, devo aggiungere i tanti ragazzi che portano avanti i loro studi presso l'Università di Potenza nella facoltà di Conservazione dei Beni culturali. Ecco, c'è un nutrito
gruppo che abbraccia una grande fascia di età. Durante i convegni di giovedì e venerdì abbiamo avuto interventi di grandi geologi e molti professionisti del settore. Perché questo evento? Ebbene, per far capire che il territorio è soggetto a questi tipi di fenomeni naturali, che di fatto ogni qual volta si verificano portano danni a cose e persone. Bisogna avere accortezze per la realizzazione delle nuove opere. Le alluvioni qui sono frequenti e solo con un'attenta politica del territorio si possono evitare ed arginare i danni. Se si conosce la storia si può fare tanto in termini di prevenzione. L'uomo, sin dalla sua comparsa, ha sempre cercato di domare la natura, anche se la storia ci ha lasciato lunghe pagine di eventi naturali incontrollabili. La natura non la si può domare, e per giunta si spendono molti soldi, ma questo non evita i danni. Invece di domare la natura bisogna rispettarla; l'uomo deve smetterla di essere arrogante e, quindi, ritornare ad amare smettendola di piantare chiodi di cemento. E' giunto il momento di piantare gli alberi. In questa splendida giornata abbiamo voluto trasmettere questo ai ragazzi tutti. Si è partiti dall'analisi dei danni dell'ultima alluvione, passando per la costruzione di un argine con sacchi di sabbia li dove l'acqua ha iniziato ad entrare riempiendo questo splendido monumento storico qual è il parco dell'Apollo Licio. Si è proceduto all'intervento di pulitura materiali lapidei all'interno sito archeologico con i volontari e a altre esercitazioni che hanno catturato l'attenzione di tutti. A termine di questa meravigliosa giornata ha concluso Acito- possiamo dire ad alta voce: sì al verde, no al colore grigio del cemento». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Metaponto
Il mondo cattolico si riunisce METAPONTO - “Voi siete la stirpe eletta, il sacerdozio regale”. E' questo il tema, tratto dalla lettera Prima lettera di Pietro, scelto per la XVII convocazione dei gruppi e delle comunità del Rinnovamento nello Spirito Santo. Più di 2.500 fedeli si ritroveranno domenica nel Palasport del Lido di Metaponto per pregare, confrontarsi e riflettere sul tema. «Animati dal desiderio di manifestare il grande affetto per tutti i ministri di Dio, ma anche consapevoli che come fedeli laici siamo chiamati a rendere ragione della nostra speranza perché appartenenti all'unico popolo sacerdotale - ha detto il coordinatore regionale del Rinnovamento nello Spirito Santo Lindo Monacovorremmo che questo nostro convegno regionale maturasse sempre più la sua più intima vocazione: essere un luogo di annuncio e testimonianza del Vangelo della Speranza e della Carità». All'iniziativa parteciperanno monsignor Salvatore Ligorio (arcivescovo di Matera-Irsina) che introdurrà i fedeli alla preghiera iniziale. Seguiranno gli interventi: “Voi siete la stirpe eletta”e“Il sacerdozio regale”, tenuto dal Coordinatore Nazionale del RnS, Mario Landi, e laS. Messa presieduta da monsignor Agostino Superbo (arcivescovo di Potenza -Muro L. Marsico N.). «Prevediamo che i fratelli provenienti da ogni parte della regione, si uniranno a noi per alzare le proprie braccia verso Dio».
Regolamento urbanistico Confronto aperto con la città POLICORO - «Ogni martedì e giovedì i tecnici preposti si incontrano all'Utc (Ufficio tecnico comunale) per mettere a punto il Regolamento urbanistico, importante strumento di pianificazione e miglioramento dell'arredo urbano di ogni città. Una volta formulata la bozza, il Regolamento sarà discusso coinvolgendo anche la minoranza nell'apposita commissione consiliare, poiché riteniamo che tale provvedimento amministrativo, tra i più importanti di ogni Municipio, che prevede lo sviluppo armonico della città, sia filtrato dalla commissione preposta con il giusto apporto anche dell'opposizione. Questo perché uno strumento urbanistico di tale portata proietta la nostra città verso il futuro, per questo c'è bisogno del contributo di tutti e necessita prima della sua approvazione definitiva in consiglio comunale della massima partecipazione democratica». A comunicarlo, in una nota, è l’assessore ai Lavori pubblici, Cosimo Ierone, annunciando la linea tracciata, «quando -scrive ancora l’assessore- mi sono insediato come assessore ai Lavori pubblici e Urbanistica, ovvero cercare di coinvolgere il più possibile tutti sui problemi più urgenti della città
per trovare una soluzione quanto più allargata possibile. Da qui l'apertura alla stessa società civile per consigli, prima della stesura definitiva del Regolamento urbanistico attraverso lo Sportello unico dell'edilizia, da poco creato che fa da raccordo con tutti gli uffici, e quindi chiunque voglia dare un suggerimento lo può tranquillamente fare. In questi anni si è molto costruito a Policoro dopo l'approvazione del Piano regolatore generale e le varianti successive che hanno portato la città a una crescita esponenziale di quartieri, a volte mal collegati l'uno con l'altro. Con questo strumento, però -conclude Ierone- la cui gestazione è stata lunga in passato e piena di polemiche, cerchiamo di non commettere gli errori del passato e lavorare tutti insieme per continuare ad assicurare a Policoro, nonostante tutto, un futuro altrettanto prospero». Intanto si registra un’autentica esplosione edilizia nella città più popolosa della fascia jonica, tanto che tanti cittadini dei paesi limitrofi preferiscono trasferirsi a Policoro per realizzare la loro prima casa. provinciamt@luedi.it
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Oggi l’assemblea in un luogo simbolo, per fare il punto sulla criminalità lucana
“Libera” regionale si ritrova a Scanzano SCANZANO JONICO - L’associazione “Libera” di don Marcello Cozzi, si ritrova oggi a Scanzano per fare il punto sulle emergenze della criminalità in Basilicata. L'appuntamento per l’assemblea regionale è fissato per le ore 9.30, presso la sala consiliare del municipio. Sarà un indispensabile momento di confronto, di dialogo e richiamo alla responsabilità per ciascuno degli associati e per i rispetti vi gruppi. Tre gli ambiti di riflessione nel corso della giornata: l'Ambiente ed ecomafie; l'economia legale e criminale; l'educazione alla democrazia, alla partecipazione e alla legalità. I tre gruppi di lavoro che si svol-
geranno nel pomeriggio saranno così strutturati: Gruppo 1. Ecomafie in Basilicata: le nostre strategie di contrasto; tutor: Annamaria Palermo e Chicca D'Alessandro;Gruppo 2 Economia illegale e criminale: come usciamo dal ricatto Tutor: Marcello Travaglini e Pietro Bianchi; Gruppo 3. Quali sfide educative per una cultura antimafia e il riscatto sociale; tutor: Gerardo Melchionda e Rosario Gigliotti. I contributi di tutti verranno poi riportati nella plenaria finale, per diventare il documento di lavoro di quest'anno, che fisserà i percorsi futuri del sodalizio. Il programma dell'intera giornata prevede: alle 9.30 arrivi e accoglienza;
alle 10, il saluto delle istituzioni locali; 10.30 relazione introduttiva del referente regionale; 11.15: dibattito; 13 pausa pranzo a buffet freddo; 14.30: lavoro nei gruppi; 16.30 report in plenaria e conclusioni. La scelta del luogo di incontro di quest’anno è stata fatta per due precisi motivi come ha spiegato il coordinatore lucano don Marcello Cozzi: «Ci incontriamo a Scanzano perché il giorno dopo sarà il 23 novembre ed è ilnostro modo per ricordare quello che è accaduto lì nei giorni delle proteste contro le scorie, c’eravamo allora e ci siamo ancora oggi per continuare a difendere il nostro territorio e poi l’assem-
blea si svolgerà nella sede del Comune, perché quando la cosa pubblica è cosa di tutti, diventa casa di tutti. Scanzano è stata teatrodi broglielettorali e noi vogliamo sapere che fine hanno fatto le indagini. La Basilicata Libera –conclude don Cozzi – sarà lì anche per questo». In occasione dell’assemblea, è intervenuta ieri Adeltina Salierno, consigliere regionale del Pd. «Quattro agricoltori su dieci hanno subìto gli effetti della criminalità organizzata. Più dicento reati al giorno nelle campagne, per un giro d'affari che arriva ormai a 10 miliardi di euro. Sono dati del dossier della Cia sulla criminalità inagricoltura che
Don Marcello Cozzi di Libera
ci stimolano a riaccendere l'attenzione politica ed istituzionale». Salierno sottolinea che il vertice di ieri a Montalbano Jonico con il sottosegretario di Stato all'Interno Mantovano e l'assemblea regiona-
le dell'associazione antimafia “Libera” sono due eventi strettamente legati alla necessità che, da una parte, le forze dell'ordine e la magistratura e, dall'altra, i cittadini non abbassino la guardia.
Scanzano Incontro pubblico sul progetto, Betty Williams: «Nessuno abuserà di questa terra»
Il Dalai Lama sarà a Terzo Cavone La Città della Pace è ormai realtà attirando anche i grandi del mondo SCANZANO JONICO - Molti non ci credevano, molti avevano nutrito dubbi in merito alla sua realizzazione, ma la città della Pace si farà. E' realtà. Il prossimo 15 dicembre verranno aperte le buste e si conoscerà il soggetto appaltatore. Una storia nuova sta per cominciare, non soltanto per Scanzano, ma per l'intera Basilicata. Lo hanno capito tutti i rappresentanti istituzionali a vari livelli che non mancano di far sentire la loro voce di approvazione per il progetto. D'altro canto piccole realtà, come Scanzano e la Basilicata, sono da tempo attenzionate dalla comunità internazionale grazie al premio Nobel per la Pace (1976) Betty Williams che nel 2003 ha deciso di trasformare il luogo che ha rischiato di diventare la pattumiera nucleare d'Italia in luogo di sviluppo eco-sostenibile, di solidarietà e di Pace. In luogo dove tutti i bambini vittime delle guerre potranno crescere lontano da pericoli e soprusi. E non è poco se presto, grazie a tut-
Due momenti dell’incontro con Betty Williams (foto Lutrelli)
to ciò, anche il Dalai Lama, farà visita a Scanzano. Di tutto questo si è parlato nella tappa scanzanese di presentazione del progetto, tenutasi nella serata di venerdì scorso. Tanti gli esponenti del mondo politicoistituzionale presenti. «La Provincia di Matera ha detto il presidente Franco Stella nel suo intervento-
chiede di far parte di questo progetto in qualità di socio sostenitore». Presenti in sala anche i consiglieri regionali Antonio Di Sanza e Rosa Mastrosimone. Non poteva mancare l'intervento del “generale”, Filippo Bubbico, condottiero lucano antiscorie per eccellenza. «Scanzano -ha esordito il senatore, ex governatore re-
gionale ai tempi della lotta anti Sito unico nucleare- in una qualche misura rappresenta la comunità lucana». Dopo aver ricordato quei giorni con evidente immedesimazione, l'esponente del Pd si è poi addentrato nel progetto della Città del Fanciullo. «Sosteniamo chi oggi -ha continuato Bubbico- vive l'impegno diretto
per realizzare questo progetto. Il difficile, infatti, viene ora, poiché l'entusiasmo si consuma durante l'annuncio, poi viene il difficile e pertanto -ha concluso- i sindaci (Scanzano e di Sant'Arcangelo, ndr) vanno sostenuti». Presente anche l'allora parroco di Scanzano, don Filippo Lombardi, che nel
suo intervento ha parlato di «esperienza che mi ha segnato». Commoventi ed a cuore in mano gli interventi di sindaco e vice sindaco di Scanzano: «Ringrazio tutti -ha detto il primo cittadino Salvatore Iacobellisringrazio la mia maggioranza alla quale ho detto di buttare il cuore oltre l'ostacolo. Betty Williams è un'amica che ogni tanto ci viene a trovare». Il vice, Antonio Ceruzzo, ha tenuto a sottolineare che «a sostenere il progetto è stata solo la maggioranza consiliare». Infine, Betty Williams commossa all'inverosimile come sempre, capace di entrare in simbiosi con il numeroso pubblico presente. «Vi prometto -ha esordito- che nessuno abuserà mai di questa terra. Non lo permetterò. In sei anni ho fatto di tutto per propagandare la Basilicata nel modo. Vi prometto -ha conclusoche ogni centesimo in favore del nostro progetto sarà dato nella massima trasparenza e tutti potranno controllare». Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
Premio europeo Emas all’Enea di Trisaia Montalbano, riflessioni sulla caduta del muro ROTONDELLA - E’stato consegnato giovedì scorso, a Stoccolma, l’importante riconoscimento europeo per il Centro di Ricerche Enea della Trisaia di Rotondella, per la gestione ambientale avanzata. La cerimonia si è svolta nell'ambito dei prestigiosi “European Emas Awards” a Stoccolma. L'Emas Award è indetto annualmente dalla Direzione generale per lo Sviluppo della Commissione europea tra le organizzazioni con certificazione Emas. Enea Trisaia ha ottenuto la nomination quale “Pubblica amministrazione” di eccellenza in Italia, sul tema 2009 “Supply chain including green procurement”. Nove le nomination conferite ad altrettante istituzioni pubbliche europee di Austria, Repubblica Ceca, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Italia, Spagna, Svezia, Ungheria, tra cui l'Enea. Nel corso della manifestazione di premiazione è stato scelto il vincitore assoluto per ognuna delle 5 categorie (micro, piccola, media, grande impresa, Organizzazioni Pubbliche). «Penso che sia un risultato importante per l'Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economi-
co sostenibile) -ha commentato Donato Viggiano, direttore del Centro di ricerche- anche perché si dimostra che si può governare a condizioni Emas, cioè con certificazioni ambientali, anche un grande Centro di Ricerche con attività avanzate e molto diversificate che comprendono le energie rinnovabili, le tecnologie ambientali, le agrobiotecnologie, la radioprotezione ambientale e i sistemi laser. Le competenze specifiche con le quali il Centro Enea di Trisaia affronta e gestisce tutti gli aspetti ambientali e di sicurezza connessi alla ricerca scientifica, la volontà di sottoporre a registrazione Emas tutti gli impianti e i laboratori e il forte impegno di tecnici e ricercatori, sono le caratteristiche fondamentali che hanno determinato questo riconoscimento. La cerimonia di premiazione si è tenuta nella prestigiosa cornice del Museo Nazionale di Stoccolma. Un riconoscimento di sicuro prestigio per il Centro, troppo spesso coinvolto in polemiche e notizie negative dovute all’ingombrante eredità nucleare dell’Itrec, dove sono custodite 64 barre di uranio-torio ad alto potenziale. provinciamt@luedi.it
MONTALBANO JONICO - Nella Sala Di Tommaso a Montalbano Jonico si è tenuta la seconda manifestazione che il circolo di Giovane Italia (la formazione giovanile Pdl) ha dedicato al ventennale dalla caduta del muro di Berlino. Dopo la proiezione di un breve filmato, che ha rifatto la cronologia dell'elevazione e dell'abbattimento del muro che spaccava l'antica capitale della Germania in due metà, si è tenuto un convegno moderato da Leonardo Giordano, sindaco di Montalbano Jonico. Il convegno era stato programmato dai giovani del Pdl di Montalbano per avere due tesi di diverso orientamento politico e culturale: quella del professor Antonino De Francesco, già preside della Facoltà di Lettere dell'Università di Basilicata, inquadrabile a sinistra e quella del professor Giuseppe Incardona, ordinario di Storia e Filosofia al Liceo Classico “Socrate” di Bari, classificabile come di destra. «Entrami però -ha sostenuto il sindaco Giordano- personalità intellettualemtne oneste e obiettive. Purtroppo, per un imprevisto, De Francesco ha rinviato ad altra data la sua partecipazione. L'intervento di Incardona è stato preceduto dall'introduzione del responsabile di Giovane Italia Ivano Prisco. Incardona ha
riassunto le ragioni che provocarono il tracollo dei sistemi comunisti, sicchè la caduta del muro non fu che il venir meno della chiave di volta di un'architettura oramai fatiscente e pericolante. Ha, inoltre, evidenziato il ruolo che vi ebbero personalità di spessore come Giovanni Paolo II, Ronald Reagan e lo stesso Gorbaciov. Il primo sostenne moralmente e spiritualmente la lotta pacifica degli operai di Danzica e del popolo polacco rinverdendo le radici cristianedella Poloniaoppressa daicomunisti. Il secondo, con lo scudo stellare, rese economicamnete e finanziariamente fallimentare la competizione sovietica in materia di armamenti e quindi intaccò seriamente la tenuta economica del sistema sovietico. Il terzo con le aperture alla perestrojka e alla glasnost fece intravedere un varco di libertà ai popoli dell'Unione Sovietica che compresero che quello era il momento per determinarne il crollo perchè la minaccia del terrore staliniano e brezneviano (che per decenni aveva mantenuto in piedi il fatiscente stato comunista) non avrebbbe più avuto luogo. La seconda parte della manifestazione è stata dedicata ad un concerto rock animato dal complesso “The Colours Of Life”. provinciamt@luedi.it
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Serie A Prova di forza dei ragazzi di Mourinho che vanno a segno per tre volte senza mai subire gli avversari
L’Inter zittisce il “Dall’Ara” Iniezione di fiducia in vista della supersfida di martedì con il Barcellona BOLOGNA INTER
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Parma sbanca Firenze e vola al terzo posto
BOLOGNA (4-3-1-2): Viviano 6.5; Raggi 6, Portanova 5, Britos 4.5, Lanna 5; Valiani 5.5 (14' st Mudingayi 5), Guana 6 (40' st Zenoni sv), Mingazzini 6; Adailton 6; Zalayeta 6.5 (25' st Osvaldo 6), Di Vaio 5 In panchina: Colombo, Bombardini, Vigiani, Marazzina Allenatore: Colomba 5.5 INTER (4-3-1-2): Julio Cesar 6; Maicon 5, Lucio 6.5, Samuel 6, Chivu 6; Zanetti 6.5, Cambiasso 7, Thiago Motta 7; Stankovic 6.5 (30' st Vieira sv); Milito 7.5 (35' st Mancini sv), Balotelli 6 (1' st Etòo 6.5). In panchina: Toldo, Cordoba, Materazzi, Khrin. Allenatore: Mourinho 7 ARBITRO: Rosetti di Torino 6.5 RETI: 22' pt Milito, 23'pt Zalayeta, 41' pt Balotelli; 27'st Cambiasso NOTE: Spettatori 25.000 circa. Angoli: 6-2 per l’Inter. Espulso al 46'st Maicon per proteste. Ammoniti: Balotelli, Milito. Recupero: 1'; 3'+1'. BOLOGNA - L'Inter prepara nel migliore dei modi l'operazioneBarcellona. Gioca bene e vince la squadra di Mourinho in casa del Bologna, un 3-1 che rispecchia fedelmente quanto visto in campo, con i nerazzurri padroni del campo e i rossoblù a lottare per arginare la piena dei campioni d’Italia in carica. Ha anche sprecato tanto l’Inter, che ha colpito tre legni (due con lo stesso tiro, di Stankovic) e non ha mai dato l’impressione di rischiare. Insomma, se c'era una maniera per avvicinarsi alla supersfida del Camp Nou contro l’ex Ibra, l'Inter ha scelto sicuramente la migliore. Come annunciato alla vigilia, eccezion fatta per l’infortunato Sneijder, l’Inter gioca con la squadra tipo con Balotelli (e non Etòo) al fianco di Milito in avanti. E di fatto domina, creando occasioni a ripetizione (ci provano subito Chivu e Motta, poi Balotelli spreca tutto a tu per tu con Viviano) e andando a segno con Milito e Balotelli, sempre sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Subito dopo la rete dell’argentino, all’ottavo sigillo, una disattenzione complica i piani dei Mourinho-boys: lancio lungo di Adailton (leit-motiv della gara) e Zalayeta, tra Lucio e Samuel, fa un figurone confermandosi nemico pubblico per i nerazzurri e facendo riscaldare un «Dall’Ara» che fin lì si era mostrato compatto soltanto contro Balotelli, beccato di continuo. I campioni d’Italia rischiano in un’altra occasione, quando Cambiasso salva in extremis su Di Vaio. E imprecano quando Stankovic, imbeccato da Thiago Motta, colpisce un clamoroso doppio palo prima che Viviano anticipi Cambiasso sulla linea.
I nerazzurri colpiscono con Milito Balotelli e Cambiasso
FIORENTINA PARMA
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FIORENTINA (4-2-3-1): Frey 6; Comotto 6, Dainelli 6, Natali 6 (27'st De Silvestri), Pasqual 6; Zanetti 6, Donadel 6; Marchionni 6, Santana 6 (9'st Castillo 6), Vargas 6.5; Gilardino 7. In panchina: Avramov, Nsereko, Gobbi, Jorgensen, Babacar. Allenatore: Prandelli 6 PARMA (3-5-2): Mirante 6.5; Dellafiore 6, Panucci 6.5, A.Lucarelli 6; Zaccardo 6.5, Dzemaili 6.5, Morrone 6, Galloppa 6(25'st Lunardini 5.5), Castellini 6; Amoruso 6 (39'st Mariga sv), Bojinov 6.5 (18'st Lanzafame 6.5). In panchina: Pavarini, Paci, Zenoni, Biabiany. Allenatore: Gui-
dolin 6.5 ARBITRO: Orsato di Schio 6 RETI: 25' pt Gilardino, 30' pt Amoruso, 7' st Bojinov, 17' st Gilardino, 23' t Lanzafame NOTE: Serata fresca, terreno in buone condizioni. Spettatori: 16mila circa. Espulso al 41'st Donadel per doppia ammonizione. Ammoniti: Pasqual, Natali, Amoruso, Galloppa, Dzemaili, Dellafiore. Angoli: 10-4. Recuperi: 2'; 5'. FIRENZE – Il Parma espugna il “Franchi” di Firenze e si porta al terzo posto in classifica. Gli emiliani di Guidolin vincono 3-2 con una prestazione brillante. Settima vittoria stagionale per il Parma, quarto ko per i viola.
Balotelli zittisce tutti dopo la rete al Bologna
VERSO IL SEI NAZIONI
Troppo forti i campioni del mondo L’Italrugby fa un passo indietro rispetto alla gara con gli All Blacks: +22 per il Sudafrica ITALIA SUDAFRICA
10 32
ITALIA: McLean; Pratichetti M., Sgarbi, Garcia G., Bergamasco Mi.; Gower, Picone (16' st. Tebaldi); Parisse S. (cap), Favaro (21' st. Bergamasco Ma.), Zanni (32' st. Sole); Geldenhuys, Del Fava (32' st. Pavanello A.); Castrogiovanni Mar. (1'-22' st. Rouyet), Ongaro (9' st. Ghiraldini), Perugini S. Allenatore: Mallett SUDAFRICA: Kirchner; Pietersen, Fourie, Jacobs (24' st. Olivier), Habana; Steyn M. (24' st. Pienaar), du Preez F. (37' st. Hougaard F.); Kankowski (10' st. Deysel), Rossouw, Brussouw; Bekker, Botha B. (10' st. Matfield); Smit (cap), Strauss (20' st. Botha BJ), du Preez W. (20' st. Mtawarira). Allenatire: de Villiers ARBITRO: Rolland (Irlanda) MARCATORI: p.t. 5' m. Habana (0-5); 13' m. Fourie tr. Steyn M. (0-12); 32' m. Garcia tr. Gower (7-12); s.t. 6' cp. Steyn (715); 12' m. du Preez F. tr. Steyn M. (7-22); 19' cp. Gower (10-22); 24' cp. Steyn M. (10-25); 33' m. Olivier tr. du Preez F. (10-32). NOTE: 3' pt. giallo Favaro. Cariparma Man of the Match: Fourie (Sudafrica). UDINE –Davanti al tutto esaurito del «Friuli» la nazionale Az-
Una fase di mischia del match contro i campioni del mondo
zurra affronta a viso aperto i campioni del mondo del Sudafrica nel secondo Test Match prima dell’avventura del 6 Nazioni, perdendo alla fine per 32-10. Al 3' Favaro commette fallo su De Preez. Giallo per l’azzurro e punizione per gli Springboks che Steyn calcia sul palo sinistro. Al 5', però, Habana si invola per la prima meta sudafricana. Anche in questa occasione Steyn non centra l'H. Al 14' Sudafrica ancora a meta con Fourie lanciato
da Habana. Trasformata questa volta da Steyn. Al 26' Azzurri vicini alla meta con capitan Parisse con gli avversari che si salvano a pochi centimentri dalla linea bianca. Al 32' meta di Gonzalo Garcia lanciato a pochi metri da Gower che poi trasforma. Al 37' si invola Sgarbi che è fermato fallosamente. Del calcio si occupa McLean che però sbaglia. Allo scadere punizione in favore anche per i campioni del mondo, ed ancora un errore di
Steyn. Si va al riposo con gli azzurri sotto per 7-12, ma ancora in partita. Al rientro in campo Mallett mette dentro Rouyet al posto di Castrogiovanni. L’avvio vede l’Italia proiettata in avanti ma al 7' gli Springboks allungano con una punizione di Steyn. Al 10' McLean fallisce un calcio che poteva permetterci di accorciare le distanze. Sostituzione in entrambi in «XV». Per l’Italia Ghiraldini al posto di Ongaro con problemi al ginocchio. Per i nostri avversari Matfield per Botha. Al 13' meta di Fourie De Preez e trasformazione di Steyn per il 7-22. L’Italia è calata nettamente, appare stanca ed i nostri avversari sembrano avere vita facile. Al 17' entra Tebaldi per Picone. Al 19' punizione in nostro favore e Gower trasforma. Mallet gioca la carta Mauro Bergamasco al posto di Favaro. Al 23' Rouyet chiede il cambio e rientra Castrogiovanni. Al 25' Sudafricani ancora a segno con una punizione del solito Steyn. Mallet prova con i cambi a tenere gli azzurri in partita: dentro Pavanello e Sole, fuori Del Fava e Zanni. Ma il Sudafrica conquista una touche con un calcio di punizione di Steyn e poi sfonda ancora la difesa azzurra con il neo entrato Olivier che poi Pienaar trasforma per il 10-32.
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Sport
Domenica 22 novembre 2009
Il tecnico chiede uno stadio gremito Capuano: battiamo questo forte Rimini “MI AUGURO di vedere oggi un Viviani pieno, perchè questi ragazzi se lo meritano”. Ezio Capuano continua imperterrito nel suo ruolo, quello di scudo imperforabile per uno spogliatoio da cui tenere fuori, mai come in questo momento, le tormentate vicende societarie. Paradossalmente è solo il campo, adesso, a poter trasmettere serenità ad un ambiente elettrico come non mai. “La squadra sta molto bene fisicamente - spiega il tecnico - ma va anche elogiata la grande professionalità e attaccamento alla causa di questi atleti. Inoltre sta crescendo la nostra autostima”. Il Rimini ad oggi è formazione da play-off, ma per i rossoblu alla vigilia c’è solo e soltanto un risultato da ipotizzare. Capuano traccia la strada: “l’obiettivo è vincere, ma anche cercare di farlo innalzando il livello qualitativo delle nostre prestazioni, domenica dopo domenica”. L’incitamento che il generale riserva ai suoi soldati è il solito: “posso garantirlo alla gente che vorrà seguirci, andremo oltre il limite fisiologico della fatica e dello strapazzo, ci serve per accrescere l’autostima al cospetto di una squadra che non temo, ma che mi ispira rispetto illimitato”. Al gap tecnico che almeno in teoria divide le due formazioni, Capuano ha individuato il rimedio: “non avendo la stessa qualità presente nei piedi dei nostri avversari, dovremo aggredirli con una carica agonistica superiore alla media e far nostre tutte le seconde palle, per una partita del genere sarà in ogni caso fondamentale il calore incandescente e l’instancabile vociare del pubblico sugli spalti”. E’ un tema ricor-
Accuse degli Ultras all’amministrazione. Postiglione scrive infuriato
Capuano
rente, questo Potenza ha evidente bisogno d’affetto. Possibile qualche variazione nell’undici, tra scelte tecniche (Vanacore) e contingenti (sostituzione dell’acciaccato De Simone): “tatticamente possiamo anche cambiare modulo spiega Eziolino nel suo gergo - ma non deve venir meno l’adattamento a codici precisi, quelli che ci consentono di cambiare fisionomia senza mai perdere la nostra identità”. Se arrivasse il successo, la classifica potrebbe davvero sorridere al Potenza. Soprattutto in virtù del concomitante inrocio tra Andria - Cavese che frenerà almeno una delle dirette concorrenti alla salvezza. Capuano glissa, anche per scaramanzia: “classifica e risultati delle altre ci interesseranno soltanto al termine dei novanta minuti, se proprio ne dobbiamo parlare sottolineerei che vincere significherebbe aver raccolto dieci punti in cinque partite, una media quasi da primato”. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it
LE ULTIME DI FORMAZIONE De Simone out per una colica PER QUANTO concerne la formazione che Capuano opporrà al Rimini, la prima certezza attiene alla conferma di Vanacore, nonostante il rientro di Frezza. “E’ andato in tribuna a Reggio Emilia, ha giocato un brutto primo e un buon secondo a Verona, domenica a Cava è stato il migliore in campo, oltre ad aver segnato il gol decisivo. Non sarei onesto con me stesso rimettendolo in panchina. L’unico dubbio sugli esterni è tra Frezza e Lucenti”, ha spiegato il moster in conferenza stampa. Ma bisogna aggiungere a questa considerazione una mezza indisponibilità dell’ultima ora. De Simone, infatti, è stato colpito nottetempo da una colica renale che lo ha costretto addirittura al ricovero in ospedale. Il calciatore ha firmato per le sue dimissioni ma, evidentemente, ieri mattina non ha svolto il lavoro di rifinitura. A questo punto sembra che Capuano abbia pronte alcune soluzioni alternative. La prima concerne il rientro di Anderson dal primo minuto. La seconda uno schieramento abbastanza battagliero, con l’ingresso di Giannusa dall’inizio. La terza con una squadra più propositiva con Catania nella veste di trequartista alle spalle di Polani e De Cesare. La piena efficienza di De Simone, a questo punto, andrebbe esclusa. Per il resto le scelte sembrano essere già fatte. Detto di Lolaico che non è stato convocato in quanto ancora non pronto, la difesa a tre è un dogma imprescindibile. Spazio quindi a Porcaro, Cardinale e Chiavaro a protezione di Tesoniero. In mezzo Berardi è certo del posto, accanto a lui Profeta e uno di quelli che abbiamo indicato precedentemente. Sugli esterni Lucenti appare favorito su Frezza, a destra, con Vanacore dal lato opposto. In attacco Catania appoggerà De Cesare, anche se non va escluso l’atteggiamento con il trequartista alle spalle di Polani e De Cesare. “Molto dipenderà dalle condizioni fisiche di chi oggi non è stato bene”, ha detto Capuano evidentemente riferendosi a De Simone, la cui assenza potrebbe modificare tatticamente il Potenza “ma non nell’applicazione dei nostri codici”, specifica ancora meglio l’allentaore rossoblù. a.p.
«Cedo solo a un degno interlocutore» Visentin replica e rilancia via mail L’assessore Sabatella: «Valuteremo il da farsi» ANCORA UNAvolta disabato a Potenza si parla poco di calcio giocato. E l’intera giornata di vigilia di una sfida cruciale in ottica salvezza per gli uomini di Capuano, l’attenzione viene catalizzata da un serrato botta e risposta tra tifosi, amministrazione comunale e presidente Postiglione. Una serie di frasi e circostanze che renderà ancora più incandescente l’aria che si respira attorno al club. VISENTIN La premessa viene da lontano, per l’esattezza da Trieste, da dove Luca Visentin, per mano di un suo scrivano, ci invia la mail che riproduciamo integralmente qui sotto e nella quale l’imprenditore friulano non demorde. Anzi, replicando al nostro titolo di ieri (“Visentin, capitolo chiuso”, ndr) si sente sempre più dentro a quella trattativa di acquisizione del Potenza che per laverità non è mai iniziata. Visentin promette ancora una volta di contattare Postiglione e di iniziare a parlare la prossima settimana per poter rendere noto alla collettività il suo “Progetto Potenza”, proprio analogo a quello che Bruno ha ideato a Trieste (“Progetto triestinità”). GLI ULTRAS Questo stucchevole tira e molla ha indispettito, prima di tutti, i tifosi che ieri hanno diramato un comunicato assai diretto. L’accusato principale è l’assessore allo sport e, di riflesso, l’amministrazione, per non aver garantito, come da promesse fatte in un incontro pubblico, una partecipazione garantista alletrattative perla cessione del club. Società che, a detta di chi ha inviato il comunicato, sta precipitando lentamente nel baratro, con stipendi non pagati, in una situazione grave che, però, non ha preoccupato nessuno del palazzo di città. I tifosi hanno chiesto espressamente che il governo cittadino convochi le due parti in causa per fare una volta per tutte chiarezza. SABATELLA «Valuteremo il da farsi», ha detto l’assessore allo sport Nino Sabatella, che avrebbe anche contattato il sindaco Santarsiero per comprendere effettivamente fino a che punto un’amministrazione comunale possa intervenire in una questione privata come può essere la cessione della società calcistica. Il ri-
IL COMUNICATO ULTRAS SONO passate diverse settimane da quando la Curva ovest ha incontrato l'assessore allo sport. Al termine dell'incontro l'amministrazione comunale aveva garantito una sua partecipazione attiva e garantista nelle fasi relative alla compravendita del Potenza calcio. Purtroppo, gli impegni dell'amministrazione sono rimasti solo sulla carta: ad oggi, non è stata presa nessuna iniziativa. La compravendita del Potenza continua così ad essere un gossip quotidiano con il falso compratore ed il falso venditore che giocano con la storia sportiva, e non solo, della nostra città. Nel mentre “i due ragazzotti” giocano a nascondino, la situazione societaria precipita lentamente nel baratro. Mentre sui quotidiani si legge di moduli e di grandi prestazioni e Postiglione va in giro per l'italia a prendere premi, i giocatori del Potenza non vengono pagati! Risulta infatti che agli stessi sia stata corrisposta una sola mensilità. Un chiaro segnale quindi di quanto sia grave l'attuale situazione societaria. Una situazione incredibile, ma nessuno sembra preoccuparsene. In primis, ripetiamo, l'amministrazione comunale alla quale chiediamo di intervenire con determinazione e fermezza fissando ad esempio un appuntamento con l'attuale società e con i potenziali acquirenti affinchè venga fatta una volta per tutte chiarezza! in ultimo vogliamo che postiglione dica chiaramente e pubblicamente quanto costa il potenza calcio. Il governo cittadino ha il dovere di tutelare la storia del nostro club e la dignità di tutti i tifosi potentini.
IL TESTO SPEDITO DA VISENTIN EGREGIO dott. Pecoraro Allego quanto dettatomi dal signor Luca Visentin: “Il capitolo non è chiuso, sia ben chiaro!!!!!!!!!!!! Non date per scontato niente. La situazione mi è abbastanza chiara!!!! L’appuntamento con il presidente Postiglione si farà, la trattativa avrà luogo sicuramente la prossima settimana, entro tale settimana il presidente verrà chiamato dal signor Visentin che ora non può colloquiare in quanto impegnato in altre sedi. Confidiamo in una celere soluzione in quanto la volontà del signor Visentin è quella di addivenire ad una rapida conclusione positiva. Il signor Visentin, assieme al suo staff, sta già predisponendo tutto per una ottima e positiva conclusione della cessione che con massimo riserbo nulla vuole avanzare, ma che si riserva di presentare la prossima settimana come “Progetto Squadra Potenza Sc” Cerchiamo inoltre di non fare illazioni e presupposti non veritieri, “Il mio gruppo è ancora in corsa per l’acquisizione del club” ha detto Visentin. Aggiungo che per il momento il signor Visentin nulla vuole dichiarare alla stampa in quanto il lavoro che sta facendo per l’ acquisizione del club deve rimanere nel massimo riserbo. Cordiali saluti” schio corrente è che qualsiasi mossa dei governanti della città possa essere letta politicamentein manierastrumentale.
POSTIGLIONE Quel comunicato dei tifosi è stato però letto da Postiglione come l’ennesimo attacco personale. Il patron ha così dato seguito con
una replica piuttosto pesante che non potrà far altro che rendere più pesante ancora il clima. Questo il testo: “La nota degli ultras non mi stupisce perché è soltanto la naturale prosecuzione di una guerra portata avanti da qualche “pseudo puparo” che, stando dietro a queste, per fortuna poche, mezze calze continua, la propria battaglia, in danno della mia persona. Anche la tempistica segue modalità e tempi preordinati in modo scientifico. Con tanti giorni della settimana a disposizione vi sembra normale che si aspetti il sabato, vigilia della partita, per minare la serenità della squadra? Cari “ultras”, non è di certo a Voi che devo dar conto su quante mensilità sono state pagate o quale è la quotazione della mia azienda. Mi dispiace, poi, che siate in qualche modo rammaricati che la stampa parli bene del Potenzaper irisultatisportivi e le premiazioni extracalcistiche che giungono grazie alla mia condotta. Che ci siano voci fuori dal vostro coro contrario e preordinato, vi dà fastidio? L'unica giustificazione possibile in tal senso è che c'è la chiara volontà di distruggere una bella realtà, perché diversamente per quella “mentalità”, che tanto sbandierate, o come Voi dite per la salvaguardia della storia da tutelare del nostro club, dovreste essere ben contenti di tali risultati. Invece no! Il vostro unico obbiettivo è distruggere! Stendo, infine, un velo pietoso sulle calunnie e le diffamazioni maldestramente scritte nella nota, alle quali non rispondo perché saranno gli artefici di quello scritto a doverne rispondere presso le autorità competenti. Se andrò via o meno dalla guida di questa società non sarà certo per Voi o per le Vostre richieste, me ne andrò quando ci sarà un degno interlocutore capace di soddisfare le mie aspettative, della qual cosa nei tempi opportuni mi preoccuperò di darne conto. A chi sostiene “Postiglione Vattene”, rispondo Pensate prima dove dovete andare voi e poi si pensa dove devo andare io”. Ai veri tifosi del Potenza, invece, un grazie sincero per il rinnovato sostegno”. Una bomba, i cui effetti saranno valutati nei prossimi giorni. Alfonso Pecoraro
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38 Sport
TUTTO SULL’AVVERSARIA DEL POTENZA
Giacomini out. Matteini con Tulli in attacco. Confermato Ischia
Ritornano Baccin e il 4-4-2 RIMINI. Incerottato ma pur sempre in grado di far male. Il tecnico Melotti non se la passa certamente alla grande. Ha di che pensare, la squadra accusa enormi difficoltà in trasferta e, per giunta, in terra di Lucania dovrà anche fare a meno di quattro preziose pedine. Si comincia da Frara, assenza prevista ma pur sempre penalizzante, per continuare con l'indisposizione di Mattia Marchi. Fin qui nulla di grave, se solo non fosse per i forfait di Docente e Giacomini. Il primo s'è dovuto arrendere ad una fastidiosa infiammazione alla schiena mentre il secondo è alle prese con un'influenza che lo ha tenuto lontano dai campi per l'intera settimana. In compenso Melotti può contare su Lebran che torna disponibile dopo la squalifica; tuttavia il tecnico intende preservare la linea centrale che ha battuto il Cosenza. Dentro dunque con il tandem composto da Vitiello ed
La regia è affidata a Cardinale e D’Antoni Regonesi a sinistra Ischia, sulle corsie esterne agiranno Catacchini e Regonesi. Novità importanti invece per ciò che concerne la linea del centrocampo. Come detto, sull'esteno non c'è Giacomini, ecco allora che Melotti rispolvera l'antico interprete di fascia destra Baccin ed il gioco è fatto. Da quell'altra parte poi se la vedrà il furetto Nolè. Il giovanotto vivrà la sua personalissima partita da ex. A Potenza ha lasciato degli ottimi ricordi, soprattutto tanta stima nei suoi confrontida partedell'ambiente, pronto a giurare sulle fortune del figliol prodigo potenti-
no. Nulla di invariato, invece, per le vie centrali. Qui se la intendono Cardinale e D'Antoni in un turbine di idee per la manovra e spirito di rottura. I due dovranno garantire anche prezioso filtraggio al cospetto dell'affollato centrocampo adibito da Eziolino Capuano. Nulla di invariato sul fronte offensivo. Matteini, che proprio domenica scorsa s'è sbloccato contro il Cosenza in campionato (dopo sei battute a vuoto), verrà supportato da Tulli. Proprio Matteini è stato protagonista domenica scorsa di uno spiacevole episodio
con parte della tifoseria di casa. Mentre usciva dal campo perché sostituito - ha risposto ai fischi con un brutto gesto. In settimana si è allenato bene. Il gol ha giovato alla sua condizione psico-fisica ed ora si sente rinfrancato : “Ci sono stati dei problemi. Ora mi sento meglio. Ora dobbiamo remare tutti dalla stessa parte per essere compatti nel raggiungimento dell'obiettivo. Il gol di domenica scorsa? Mancava da un po' di tempo, forse troppo. Ripartirò da questa rete per non fermarmi più, voglio dare un contributo importante alla squadra”. Il giocatore rincara la dose, poi, sull'aspetto psicoloigico che contraddistingue il suo rendimento: “Sono fatto così: se sto bene ed ho entusiasmo rendo al massimo, se invece vengo meso da parte sono dannoso per la squadra. Ora sto trovando la continuità giusta e voglio solo fare il bene del Rimini. Non mollerò proprio in questo momento”.
Un attacco del Rimini contro il Cosenza
Sono devastanti in casa
Melotti punta a invertire la tendenza negativa esterna
I due volti dei romagnoli
«Proverò a vincere»
Il potentino Nolè con la maglia del Rimini
RIMINI. Il rovescio della medaglia. L’altra faccia del suo carattere. Una personalità che conosce repentini, qunto inopportuni, cambi d’umore. Il concetto di matrice duale si appresta in modo lineare alle sorti del Rimini di Melotti. Squadra capace di dettare legge al “Romeo Neri” ma che lontano dal sicuro porto di casa viene fattivamente sballottata dal mare che, d’un tratto, appare in tempesta. Ecco dunque il suo atteggiamento duale: il tecnico Melotti si riscopre comandante audace a gagliardo a due bracciate dai lidi della riviera romagnola, tecnico capace di scatenare la sua ciurma verso conquiste d’uncerto peso(ilbottino casalingo è di primissima scelta, meglio ha fatto solo il Pescara). L’umore, e così via lo spirito espansionistico, restringe gli orizzonti in giro per le coste della penisola. Il tour esterno del Rimini parla di un solo successo, per il resto solo sconfitte: il bilancio riconduce dritto alla secondo peggior cammino esterno dell’intera categoria. Insomma, davvero un bel caratterino da sopportare quello di Emilio Docente e compagnia bella. Un carattere difficile, che infatti ha messo a dura prova la pazienza dell’ambiente, già provato dalla perdita della cadetteria dopo averla assaporata per un quadriennio, per nulla disposto a veder sacrificato l’antico splendo-
re per stagioni anonime in Lega Pro. SCHIACCIASASSI IN CASA. O quasi, tenuto conto dell’unico scivolone patito con il Portogruaro. In compenso la squadra di Melotti ha fatto registrare un bilancio davvero lusinghiero, decisamnete in attivo per le esigenze della categoria. 16 punti sui 21 disponibili, come dire: secondo miglior rendimento interno dopo il Pescara. Asfaltate formazionidelcalibro diCosenzae Ravenna. Un cammino che ha permesso al Rimini di mantenersi agganciato al treno dei play-off nonostante le apprensioni in trasferta. Ed è proprio qui che cominciano le dolenti note. SE NON SEGNI, PERDI. Due sole reti all’attivo, secondo peggior attacco (tiene testa la Cavese con un solo centro all’attivo e consegunete peggior andamento esterno alle spalle del fanalino di coda Andria). A conti fatti, a tenere a galla le ambizioni d promozione è l’unico successo esterno, successivo tra l’altro all’unico insuccesso casalingo con il Portogruaro, consumato sul campo della Spal. Proprio a Ferrara le uniche due reti del Rimini in trasferta: Giacomini e D’Antoni i mattatori. Insomma le due facce della medaglia litigano di settimana in settimana. Ma chi prenderà il sopravvento? Alla griglia play-off l’ardua sentenza.
RIMINI. È giunto il momento di invertire l’andazzo esterno? Il tecnico Melotti ci spera, durante gli ultimi tempi ha chiamato a raccolta la squadra su questo clamoroso aspetto che ne contraddisitngue il cammino. Il banco di prova però non è dei più abbordabili. Melottiscruta ilsuo avversario e guarda dentro la spiccata personalità del suo collega. Eziolino Capuano è tecnico tosto, uno stratega capace e competente che sa come giocarsi le sue carte. Ed è proprio da questo aspetto che prende spunto la chiacchieratasu Potenza-Rimini.Unagara che dirà molto sulle aspirazionidelledue squadre:“Il Potenza può contare su un grande allenatore, che si dà da fare sia sotto il profilo tattico che sotto il profilo motivazionale. Sa leggere bene le partite e puntare sulle debolezze dell’avversario. Capuano ne sa una più del diavolo”. Un osso duro questo Potenza: “E’ una squadra destinata a crescere, ha un organico importante ed i tre punti raccolti a Cava lo dimostrano ampiamente. Può contare oltretutto su giocatori importanti, i vari Polani e De Cesare lì davanti possono far male in qualsiasi momento. Giocheranno poi in casa, un fattore che li avvantaggerà di gran lunga”. Già, per il Rimini è un impegno arduo, tenuto conto del cammino finora battuto lontano dalle sicurezze della Riviera: cinque sconfitte ed una sola vittoria. In trasferta le certezze del Rimini svaniscono paurosamente, una condizione che, finora, non gli ha permesso di recitare la voce grossa nell’altissima classifica. Melotti, considerando questo aspetto, si lascia scappare una battuta gustosissima: “Se il Potenza guarda al nostro percorso esterno può dormire sonni tranquilli”. Ma c’è una spiegazone logica a questo aspetto? Il tecnico se la tiene per sé: “Si, ci siamo guardati dentro ed alla fine l’abbiamo trovata. Ma ce la teniamo per noi”. Il Rimini, da parte sua, porta in dote un organico denso di qualità. Non è un caso che la squadra, nonostante le difficoltà riscontrate lontano dalle mura
«Capuano è un grande allenatore e il Potenza è destinato a crescere Nolè merita di giocare» amiche, sia comunque in zona play-off: “Posso contare su un organico che dà affidabilità – continua il tecnico del Rimini – Dobbiamo comunque migliorare ancora, c’è ancora tanto da lavorare se vogliamo aspirare a traguardi importanti. Noi, comunque, giochiamo sempre per vincere. Certo in partita rischiamo sempre qualcosa, ma questo è normale se ti presenti in campo con quattro attaccanti di
ruolo. Tuttavia chi vuole arrivare a traguardi prestigiosi deve osare”. Uno dei referenti del pacchetto avanzato è proprio quel Nolè che buone cose ha fattointravedere aPotenza lo scorso anno: “Nolè è un ragazzo eccezionale. Ora sta giocando con grande regolarità perché lo merita: con il lavoro s’è conquistato una maglia da titolare. Non potrò contare su Frara? Importa poco. Credo che l’organico sia abbastanza
ampio da non creare contraccolpi importanti in caso di defezioni”. Il tecnico non nasconde il suo proposito: “Dobbiamo invertire assolutamente questa tendenza fuori casa. È comunque un campionato strano. Il fatto che gli attaccanti segnino poco ne è un’ulteriore dimostrazione. Gli attaccanti sono ben tenuti dalle difese. Non è un caso che molte reti prendano il via dagli inserimenti da dietro”. Melotti allenatore del Rimini
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Sport 39
Domenica 22 novembre 2009
Domenica 22 novembre 2009
La Cavese prova a salvare Maurizi ad Andria
Per la Ternana insidie nella trasferta di Cosenza Verona può scappare Derby a Giulianova Andria
IL PRONOSTICO
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Cavese
Arbitro: PAPARAZZO di Catanzaro Assistenti: Cursio-Serpilli ANDRIA - Cambia ancora tutto in casa An- CAVA DE' TIRRENI - Paolo Stringara è dria. L'ultimo posto in classifica ha dato il molto più di un'ombra sulla testa di Maurivia alle dimissioni del diesse Torma, men- zi. L'ex tecnico del Taranto sarà in tribuna tre per la gara contro la Cavese ancora una al Degli Ulivi, pronto ad ereditare la panpiccola rivoluzione per il tecnico Papagni: china della Cavese in caso di risultato negasicuramente out l'attaccante Maccan, si tivo. Non c'è Bacchiocchi (squalificato: al spera in un recupero di Ottobre anche se il suo posto Scartozzi), ma rientrano Noceritecnicoandriese hapreparatoil matchsen- no (dopo due turni di stop disciplinare: sciza il suo mediano con il ritorno al 4-4-2 e vola in panchina Bacchi) e l'ariete Turienzo Ceppitelli a destra con Sibilano-Braca cen- (reduce da un mese d'inattività). Tra i diciotto pure Sorrentino. trali e Di Simone a sinista in difesa. ANDRIA (4-4-2): Mennella; Ceppitelli, Si- CAVESE (4-2-3-1): Russo; Grillo, Farina, bilano,Braca, Di Simone; Doumbia, Pao- Cipriani, Nocerino; Scartozzi, Maiorano; lucci, Iennaco, Rizzi; Sy, Dionigi. A disp.: Tarantino, Schetter, Favasuli; Turienzo. A Pazzagli, Pomante, Goisis, Pierotti, D'Al- disp.: Pane, D'Orsi, Pozza, Bacchi, Sorrenlocco, Mastrolilli, Anaclerio. All.: Papagni. tino, Bernardo, Varriale. All.: Maurizi.
Foggia
IL PRONOSTICO
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Portogruaro
Arbitro: BAGALINI di Fermo Assistenti: Guiducci-Bordini FOGGIA - Battere il Portogruaro. E' l'obiettivo obbligato del Foggia, costretto a rialzarsi dal penultimo posto dopo il brutto ko col Pescina. Recuperatoin extremisSalgado, Porta e Pecchia devono scegliere il compagno d'attacco e potrebbero optare per Ferrari. Qualche problema in difesa, dove Goretti è squalificato e Torta, acciaccato: torna la coppia centrale Burzigotti-Cuomo. Niente da fare per Trezzi, fermo per problemi muscolari: confermati in mediana D'amico e Velardi. FOGGIA (4-4-2): Bindi; Carbone, Burzigotti, Cuomo, Micco; Di Roberto, Velardi, D'Amico, Mancino; Ferrari, Salgado. A disp.: Milan, Torta,Sgambato, Quadrini,Tarantino, Mattioli, Caraccio. All.: Porta.
Lanciano
PORTOGRUARO - Dopo quasi due mesi, Calori ritrova la formazione tipo. Rientra Mattielig e il mediano vestirà nuovamente la tradizionale casacca numero 4, andando ad occupare il vertice basso del rombo di centrocampo. Lo affiancheranno Scozzarella ed Espinal. Scontato il resto della formazione, fedele copia dell'undici che ha riassaporato il successo con il Taranto, dopo cinque partite. Out il centrale difensivo Specchia, il quale, peraltro, sarebbe partito dalla panchina. PORTOSUMMAGA (4-3-1-2): Rossi; D'Alterio, Siniscalchi, Madaschi, Gotti; Espinal, Mattielig, Scozzarella; Cunico; Altinier, Marchi. A disp.: Marcato, Pondaco, Bianchi, Vicente, Puccio, Bocalon, Scapuzzi. All.: Calori.
IL PRONOSTICO
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Taranto
Arbitro: D’ALESIO di Forlì Assistenti: Gava-Palusco LANCIANO - A Pagliari mancano Sacilotto Oshadogan e Colussi, a letto con la febbre. Ancora panchina per Morante: in avanti giocherà la coppia veloce Masini-Improta. Al posto di Sacilotto, confermato Amenta. Biglietti in vendita solo per i residenti nella provincia di Chieti per decisione del Prefetto: non ci saranno dunque i tifosi ospiti, ma neppure quei lancianesi che per motivi di lavoro o personali risiedono in altre province. VIRTUS LANCIANO (4-4-2): Chiodini; Vastola, Antonioli, Moi, Mammarella; Turchi, Di Cecco, Amenta, Sansone; Masini, Improta. A disp.: Aridità, Coppini, Colombaretti, Zeytulaev, Perfetti, Morante, Marfisi. All.: Pagliari
Reggiana
TARANTO - L'incubo delle epurazioni è rientrato a inizio settimana. L'incubo del “Biondi” (sette sconfitte e un pareggio nello stadio di Lanciano) è roba per chi crede alla scaramanzia. L'incubo dell'emergenza sembra invece svanito almeno un po': perché Correa, febbricitante, ha svolto la rifinitura, Viviani si è ripreso in tempo e anche Quadri è convocabile. I dubbi sonodue: Lolli potrebbe giocare titolare. Se Correa ce la fa, sarà 4-3-12. Altrimenti spazio a Scarpa e 4-3-3. TARANTO (4-3-3) Bremec; Calori, Migliaccio, Viviani, Bolzan; Lolli, Mezavilla, Giorgino; Russo, Corona, Scarpa. A disp.: Barasso, Imparato, Prosperi, Quadri, Berretti, Correa, Felci. All.: Brucato.
IL PRONOSTICO
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Pescara
Arbitro: GALLO di Barcellona P.g. Assistenti: Eminente-Secco REGGIO EMILIA- Duei dubbidi Dominissi- PESCARA - Tognozzi non ce la fa e resta a ni: fuori ancora Rossi, Morelli e Romizi, ne- casa con Romito, Medda e Prisco, tutti ingli ultimi due giorni non si è allenato per la disponibili per Cuccureddu. Il dubbio da febbre neppure Zini. Certi i rientri di Saveri- sciogliere per il tecnico riguarda la fase no e Stefani. La rifinitura di ieri porta a pen- offensiva: Sansovini o Ganci accanto a sare ad un 4-4-1-1 con l'esclusione di Teme- Zizzari e Bonanni o Carboni a sinistra. A lin. In difesa giocheranno Mallus, Mei, Ste- centrocampo, conferma per Coletti. In difani e Girelli.Centrocampo a quattro con due fesa tocca all’ex Foligno Petterini la macursori di fascia, Anderson a sinistra e Nar- glia da terzino sinistro, Vitale parte dalla dini a destra e con Saverino e uno tra Ma- panchina. schio e Viapiana in mezzo. PESCARA (4-4-2): Pinna; Zanon, Olivi, REGGIANA (4-4-1-1)Tomasig; Mallus, Ste- Mengoni, Petterini; Gessa, Coletti, Detfani, Girelli,Mei; Nardini,Viapiana, Saveri- tori, Bonanni; Zizzari, Sansovini. A disp. no, Anderson; Alessi; Ingari. A disp.: Man- Bartoletti, Vitale, Carboni, Zappacosta, fredini, D'Alessandro, D'Amico, Maschio, Artistico, Verratti, Ganci. All. CuccuredFerrari, Eusepi, Temelin. All.: Dominissini. du.
Cosenza
IL PRONOSTICO
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Ternana
Arbitro: BARBIERO di Vicenza Assistenti: Donini-Pasquali COSENZA - Sono due le novità rispetto a do- TERNI - Tanti i dubbi per Baldassarri: in menica scorsa: in mezzo al campo al fianco di dubbio Lacheheb e Tozzi Borsoi (problemi Fiore ci sarà Roselli al posto dello squalificato muscolari), out Piccioni, Marino, Camillini De Rose; in avanti torna Danti. Toscano con- e Di Deo oltre allo squalificato Bertoli. Baltro la capolista Ternana vuole tornare al suc- lottaggio per il ruolo di interno e quello di cesso e punta sul ritorno al gol di Biancolino a esterno sinistro. Perney favorito per la posisecco da quasi un mese e sulla presenza del zione di terzino, Cardona dovrebbe tornare baby Danti. Venti i convocati: tribuna in vista in mediana al posto di Confalone. In attacco per De Pascalis e Chianello. Sono rimasti a ca- si va verso il tandem composto da Noviello e sa, per scelta tecnica, Galeano, Ungaro, Na- Perna, con Tozzi Borsoi pronto a subentrastasi, Amico, La Canna, Ceccarelli e Piro. re. COSENZA (3-4-3): Pinzan; Musca, Porchia, TERNANA (4-4-2): Visi; Del Grosso, TedeDi Bari; Bernardi, Roselli, Fiore, Maggiolini; schi, Borghetti, Perney; Concas, Danucci, Caccavallo, Biancolino, Danti. In panchina: Cardona, Alessandro; Noviello, Perna. A diAmeltonis, Fanucci, Virga, Giardina, Marsi- sp.: Cunzi, Bizzarri, Ricca, Di Dio, Lacheheb, li, Olivieri, Mortelliti. Allenatore: Toscano. Cori, Tozzi Borsoi. All.: Baldassarri.
Giulianova
IL PRONOSTICO
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Pescina
Arbitro: AURELIANO di Bologna Assistenti: Auriemma-Vuolo GIULIANOVA - Dove non sono arrivati gli infortuni fisici, è arrivata l'influenza. E così, nella settimana in cui Bitetto recupera Melchiorri, Lieti e Faragalli, perde il centrale difensivo Garaffoni e non può contare su Campagnacci, ancora infortunato. Lo stesso Melchiorri è reduce da un attacco influenzale ma ieri si è allenato regolarmente per cui in avanti dovrebbe toccare ancora al giovane Shneider pronto a sostituire lo squalificato Carbonaro. GIULIANOVA (4-3-3): Dazzi; Lieti, Vinetot, Sosi, Migliore; Croce, Dezi, Carratta; Shneider, Melchiorri, Del Grande. A disp.: Gasparri, Rinaldi, Faragalli, Iachini, Giovanetti, Di Matteo, Amato. All.: Bitetto.
Marcianise
AVEZZANO - Bonetti convoca tutti, ad eccezione di Piva e degli infortunati Bettini, Giordano e Ferraresi e Petitto. Tre dubbi, uno per reparto: nel ruolo di terzino sinistro Pomponi è favorito su Locatelli; in mezzo al campo Bettega, Censori e Cruciani si giocano una maglia da titolare; in attacco sarà Franciel a rilevare Bettini. Il tutto per un offensivo 4-4-2, visti gli impieghi di Cesar e Berra sulle corsie esterne di centrocampo. PESCINA (4-4-2): Bifulco; Birindelli, Molinari, Blanchard, Pomponi; Berra, Bettega, De Angelis, Cesar; Choutos, Franciel. A disp.: Merletti, Di Berardino, Locatelli, Censori, Rebecchi, Laboragine, Cipolla. All. Bonetti.
IL PRONOSTICO
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Ravenna
Arbitro: MERLINO di Udine Assistenti: Vitelli-Bisbano MARCIANISE. Contro il Ravenna Boccolini potrebbe rispolverare il 4-3-3 inaugurato proprio contro i pugliesi, affidandosi, in difesa, alla linea formata da Ciano, Murolo, Filosa e Tomi. A centrocampo, invece, verrebbero riconfermati Romano, D'Ambrosio e Alfano, con i due esterni Manco e Galizia di supporto al bomber Poziello, unico riferimento centrale. L'attaccante Tedesco, invece, potrebbe essere impiegato nel corso della ripresa. REAL MARCIANISE (4-4-2): Fumagalli, Ciano, Murolo, Filosa, Tomi, Alfano, Romano, D'Ambrosio, Manco, Poziello, Galizia. A disp.: De Luca, Di Napoli, D'Apice. Porpora, Della Ventura,Russo, Tedesco.All.: Boccolini.
Verona
RAVENNA. Il Ravenna vorrebbe sfatare il tabù trasferta visto che non vince lontano da casa dal 30 settembre a Foggia. Emergenza in difesa per Esposito che deve fare a meno di Rizzo e Ciuffetelli. Rientra Ferrario, anche se è difficile che parta dal 1'. Sulla destra dovrebbe giocare Giordano. A centrocampo rientra Sciaccaluga - Rossetti squalificato affianco a lui Fonjock. In attacco confermato il tandem Gerbino Polo-Piovaccari. RAVENNA (4-4-2): Anania; Giordano, Fasano, Anzalone, Sabato; Toledo, Fonjock, Sciaccaluga, Riberto; Gerbino Polo, Piovaccari. A disp.: Rossi, Basso, Ferrario, Squillace, Cavagna, Packer, Scappini. All.: Esposito.
IL PRONOSTICO
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Spal
Arbitro: AFFINITO di Frattamaggiore Assistenti: Piovera-Lunardon VERONA. Recupera gran parte degli as- FERRARA. Settimana movimentata in casa senti di Pescara, Gian Marco Remondi- Spal. Dopo la bruciante sconfitta con il Lanna: il virus influenzale che ha afflitto la ciano, sulla panchina biancazzurra è arrivasquadra la settimana scorsa è stato de- to al posto di Dolcetti, Notaristefano. Il neo bellato. In principal modo Pensalfini. Re- allenatore dovrà fare a meno degli infortusta fuori, però, Selva, che sta recuperan- nati Centi e Migliorini, e al suo debutto in do dall'infortunio muscolare al polpac- panchina dovrebbe affidarsi a un 4-4-1-1, ricio destro che lo tormenta da un mese: lanciando dal primo minuto Licata in difesa, per lui almeno altri quindici giorni di mentre Bedin e Cazzamalli dovrebbero rapstop. Out pure Anselmi. presentare le novità a centrocampo. In attacVERONA (4-3-3): Rafael; Cangi, Cecca- co spazio al tandem Cipriani-Bazzani. relli, Comazzi, Pugliese; Russo, Esposi- SPAL (4-4-1-1): Capecchi; Bortel, Zamboni, to, Pensalfini; Rantier, Colombo, Berret- Ghetti, Licata; Bracaletti, Bedin, Schiavon, toni. A disp.: Ingrassia, Massoni, Berto- Cazzamalli; Cipriani, Bazzani. A disp.: Iome, lucci, Garzon, Ciotola, Farias, Gomez. Lorenzi, Quintavalla, Cabeccia, Rossi, ValAll.: Remondina. tulina, Marongiu. All.: Notaristefano.
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40 Sport
Battendo il Noicattaro la classifica potrebbe assumere un altro valore
Melfi pronto alla svolta Chiaria-Arcamone per l’assalto ai pugliesi in serie da 7 giornate La formazione
L’avversaria
Rogato a destra
Carella e Fumai ex
Mitra a Scafati
Rogato e Gabrieli contro il Brindisi (foto Nino Valerio per melfilive.it) Fumai con la maglia del Melfi
Rodolfi
LA RIFINITURA HA spazzato via ogni dubbio. In difesa Emanuele Gabrieli agirà ancora al fianco di Sicignano, al posto dello squalificato Vignati, nel cuore della retroguardia gialloverde. Questo sarà l'ultimo turno di stop per Vignati che tornerà a disposizione per la prossima trasferta di Castellamare contro la Juve Stabia dell'ex De Angelis. Sciolto anche il nodo relativo ai due difensori di fascia. Giocheranno Rogato e Naglieri. Rogato ha battuto in volata nel ballottaggio Arvia che comunque negli ultimi turni giocati da titolare, ha dimostrato di poter tornare molto utile. Con Rogato in campo, Rodolfi inserisce più centimetri e peso dietro, garantendosi comunque spinta sulla corsia sinistra con Naglieri, che ci si augura abbia smaltito piccoli acciacchi fisici. A centrocampo fondamentale il recupero di Anour El Kamch, uno che fa la differenza. A Roma Bulla lo ha sostituito più che degnamente, ma con il marocchino sul rettangolo verde, la manovra di approccio all'area avversaria, è ben altra cosa. Ricomposto il tandem assai ben modellato, con capitan Mitra, altro centrocampista lusso per la categoria. Sugli esterni Lo Iacono agirà a destra, mentre Giovanni D'Andria sulla corsia mancina. Dall'ex salernitano ci si attende una gara ai suoi livelli anche in versione casalinga, visto che finora il meglio di sé, facendo vedere ottime potenzialità in un ruolo non propriamente suo, le ha mostrate a Roma sette giorni fa ed a Manfredonia precedentemente. Nessun dubbio in avanti. Giocano i due titolari, Chiaria ed Arcamone. Prosegue l'amichevole duello tra i due con Chiaria all' inseguimento di Ciofani, momentaneamente re del gol con dieci segnature, una in più del gialloverde e con Arcamone che al Flaminio ha ritrovato la via della rete mettendo a segno il suo personale sesto sigillo. L'argentino vuol tornare a far gol anche davanti ai suoi tifosi, che fin dal primo momento nel suo arrivo a Melfi, lo hanno accolto nel migliore dei modi. In panchina si rivede Scarzanella, recuperato in extremis dopo alcuni problemi di natura muscolare. e.f.
Il tridente per fare punti
SIAMO ALLA SVOLTA. Contro il Noicattaro si capirà con precisione che campionato attenderà il Melfi. In caso di ritorno al successo, dopo il buon pari di Roma e la sciagurata sconfitta contro la Vibonese, i gialloverdi ripenserebbero ad un campionato importante, staccando in maniera netta, proprio i pugliesi, al momento quint'ultimi sette lunghezze indietro. "E' una partita molto importante - dichiara Paolo Rodolfi - Lo sappiamo bene e non vogliamo sbagliare. Con i tre punti ci allontaneremmo dalla zona play out, mettendo nel mirino le posizioni più in vista. Abbiamo il massimo rispetto per il Noicattaro, ma siamo ben consapevoli che il risultato dipende esclusivamente da noi. Se sapremo giocare al nostro meglio, avremo la meglio sui nostri avversari". Non si tratta di spavalderia, ma di reale considerazione dei propri mezzi. Il tecnico parmigiano, sa benissimo di avere tra le mani una squadra completa che ha un valore tecnico di spessore, superiore all'avversario di turno. La partita con la Vibonese, poi, ultima esibizione casalinga, dovrà servire da monito, nel non ripetere gli errori commessi in quella circostanza. Occorrerà pazienza e lucidità sotto rete, confidan-
do nella riconosciuta verve offensiva del tandem Chiaria - Arcamone. 15 gol in coppia rappresentano davvero un bottino invidiabile su cui puntare decisamente per l'assalto alla porta
pugliese e per il ritorno ai tre punti. Sarà una gara assai particolare per Angelo Carella, dal doppio passato in gialloverde, in veste di calciatore - allenatore sul fini-
IL PROGRAMMA DELLA LEGA PRO 1/a Divisione Girone A 14ª giornata LE GARE: Alessandria – Paganese Como - Lumezzane Figline – Cremonese Novara - Benevento Pergocrema - Monza Perugia – Lecco Pro Patria - Sorrento Varese - Foligno Viareggio – Arezzo LA CLASSIFICA: Cremonese, Novara 29 punti; Varese 27; Arezzo 24; Benevento 23; Lumezzane 21; Perugia*, Foligno 19; Lecco 18; Monza 15; Alessandria 14; Pro Patria, Figline* 13; Sorrento, Pergocrema 12; Como, Viareggio 11; Paganese 8. * Perugia e Figline 1 punto di penalizzazione
2/a Divisione Girone A 14ª giornata LE GARE: Alghero-Valenzana Carpenedolo-Olbia Crociati NocetoSpezia Feralpi Salò-Villacidrese Pro Sesto-Pro Belvedere Vercelli Pro Vercelli-Mezzocorona Rodengo Saiano-Pavia SambonifaceseLegnano Sud Tirol-Canavese LA CLASSIFICA: Alghero 24 punti; Sud Tirol e Rodengo Saiano 22; Mezzocorona e Pavia 21; Sambonifacese e Carpenedolo 20; Canavese 19; Legnano e Crociati Noceto 18; Feralpi Salò e Spezia 17; Pro Vercelli 16; Valenzana e Olbia 13; Villacidrese 12; Pro Belvedere Vercelli 7; Pro Sesto 6. Alghero, Legnano, Pro Sesto e Rodengo penalizzate di 1 punto.
2/a Divisione Girone B 14ª giornata LE GARE: Carrarese-Nocerina Celano-Itala San Marco Fano-Bassano Giacomense-Sangiovannese Poggibonsi-Bellaria Prato-Lucchese Pro Vasto-Gubbio San Marino-Sacilese Sangiustese-Colligiana LA CLASSIFICA: Lucchese 28 punti; Prato 25; San Marino 23; Itala San Marco 22; Gubbio 21; Sangiovannese 20; Sacilese 19; Carrarese, Fano, Celano e Bassano 16; Nocerina, Bellaria e Sangiustese 14; Giacomense 13; Colligiana 12; Pro Vasto 11; Poggibonsi 10. Colligiana penalizzata di 1 punto.
re degli anni settanta prima, da allenatore successivamente con incarichi di prima prima scelta e di seconda al fianco di Pugliese, nel dopo Modica - Castellucci, stagione culminata con lo spareggio - salvezza vincente contro la Nocerina. Carella che ha nel cuore un pezzetto di Melfi, si attendeva una riconferma all'ombra di Federico II. Così non è stato per tante ragioni, ma non è il caso di serbare rancore. Vinca il migliore, sperando che le due compagini possano offrire uno spettacolo degno di nota. Le premesse non mancano, anche in considerazione del fatto che i noiani, da sette partite a questa parte, hanno cambiato marcia e inanellato una serie utile che non intendono interrompere al Valerio. D'altronde se si esclude l'imprevisto ko con la Vibonese, figlio oltretutto di una serie di episodi assolutamente sfavorevoli, il Melfi a domicilio ha sempre fatto bene, totalizzando 14 punti sui 18 attualmente in carniere. Ci si augura inoltre che i vari appelli lanciati precedentemente dalla società, sortiscano gli effetti sperati e che la cornice di pubblico risulti adeguata per un appuntamento di calcio professionistico. Emilio Fidanzio sport@luedi.it
NOICATTARO. Imbattuto da sette giornate, il Noicattaro contro il Melfi vuole centrare la prima vittoria esterna del campionato. Il tecnico Angelo Carella deve fare a meno di tre titolari. Si tratta degli infortunati Giampaolo, Colluto e Perrone. In dubbio Coppola. Si va verso la conferma dell'undici titolare di domenica scorsa: squadra che vince non si cambia. Dal primo minuto in campo al centro della difesa il giovane Benedetto Lorusso, autore di una doppietta contro l'Aversa Normanna. Fumai terzino destro, Loseto terzino sinistro, mentre in attacco spazio a De Lorenzo e Doria supportati da Zotti. Partita speciale per l'allenatore del Noicattaro, un ex importante di questa contesa. “A Melfi ho cominciato la carriera di tecnico nel 1981. Da allenatore-giocatore ho vinto un campionato di Eccellenza, e dopo l'Interregionale sono andato via salvo ritornare qualche anno fa. A distanza di venticinque anni, nel Melfi ho ricoperto il ruolo di allenatore in seconda e responsabile del settore giovanile. Ero molto legato al presidente Maglione ed al dirigente Moretti, credevo che sarei rimasto in Basilicata per tanto tempo e invece l'anno scorso non mi hanno confermato, peraltro senza darmi tante spiegazioni. Ci sono rimasto un po' male, ma in fin dei conti sono cose che, nel calcio, possono succedere”. Amarcord a parte, Carella è convinto che i suoi non deluderanno le attese neanche in una trasferta che, in chiave-salvezza, può voler dire tanto: “Stiamo bene, e reduci da un filotto positivo che ci ha tirato fuori dalle sabbie mobili della bassa classifica. Sono sicuro che verrà fuori una bella partita, d'altra parte la tifoseria melfitana mi conosce e sa benissimo che non mi piace venire a fare le barricate. Spero che la gente si diverta” Antonio Lattanzio
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Sport 41
Domenica 22 novembre 2009
Domenica 22 novembre 2009
Nell’anticipo Siracusa e Manfredonia fanno 0-0
Grande sfida a Gela Arriva la capolista Vico a caccia di successo Stabia e Cisco in trasferta Aversa
IL PRONOSTICO
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Igea V.
Arbitro: PAIRETTO di Nichelino Assistenti: Lattanzi-Mertino AVERSA - Dopo la sconfitta di Noicattaro, BARCELLONA P.G. - Non finisce la crisi dell'AversaNormanna hanecessità ditornare l'Igea che perde pezzi ogni giorno e contro l'Aalla vittoria contro un'Igea Virtus in gran- versa non avrà neppure il preparatore atletide emergenza. Sergio ritrova tutti gli uomi- co. E' andato via anche lui, lasciando tutto ni a disposizione, compresi Bertoncini, Pa- sulle spalle di Zampollini. Dopo Alizzi, Giarrisi e Pettinari out nelle ultime settimane. dina e Tummiolo ha rescisso anche Crinò. PiC'è, dunque, grande possibilità di scelta. In sciotta che ha messo in mora la società resta difesa, infatti, Bertoncini potrebbe ritrova- fuori. Problemi dall'infermeria: dopo Zarini e re il posto a sinistra ai danni di Pistillo, così Caminiti si è fermato anche Vicentini e SteliParisi potrebbe tornare al centro della dife- tano. Zampollini ha convocato due giovani iesa. In attacco favoriti Sarli e Perna. ri in campo con la Berretti. AVERSA (4-4-2): Pettinari; Balestrieri, Pa- IGEA V. (4-4-1-1): Deliperi; Procopio, Mottorisi, Di Girolamo, Bertoncini; Chietti, Mas- la, Palma, Cocuzza; Di Miceli, Stella, Grillo. simo, Arini, Mariniello; Sarli, Perna. A di- Nabil; Agostinelli, Angotti. A disp.: Cilli, Stesp.: Cavaliere, Campanella, Bertoncini, Zol- litano, Lo Verde, Calarco, Nuccio, Cocimano, fo, Longo, Tovalieri, Prisco. All.: Sergio. Calabrò. All.: Zampollini.
Cassino
IL PRONOSTICO
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Vibonese
Arbitro: ROS di Pordenone Assistenti: Ruggirello-Tuburzi CASSINO - Il tecnico in settimana ha fatto da pompiere ridimensionando le ambizioni della squadra ma gli obiettivi della società sono palesi. La difesa, che ha subito sette reti in due partite, è sotto accusa: Agius rischia la tribuna. Bianciardi stringerà i denti per la pubalgia, Scappaticci non si è allenato neanche questa settimana, mentre Romeo, febbricitante, dovrebbe essere tra i 18. La lieta novella è il rientro del portiere Indiveri. CASSINO (4-4-2): Indiveri; Bica Badan, Bianciardi, Merli Sala, Martinelli; Camorani, Giannone, Kone, Sfanò; Mezgour, Frisenda. A disp.: Amadio, Poli, Conti, Romeo, Romanelli, Croce, Bardeggia. All.: Pellegrino.
Monopoli
VIBO VALENTIA – Vigilia inquieta per Galfano al quale non sono arrivate buone notizie dall’infermeria. Oltre al centravanti Cammilluzzi, alle prese con uno stiramento all’adduttore, al terzino Perna, fermo per un stiramento al flessore, con ogni probabilità dovrà fare a meno anche di Pascuccio. In difesa mancherà anche Patanè. Confermato il terzetto di centrocampo, mentre in avanti al posto di Cammilluzzi e al fianco di Omolade e Riccobono, spazio a Sperandeo. VIBONESE (4-3-3): Mengoni; Orefice, Conti, Barbera, Rugiero; Di Mauro, Lopetrone, Pirrone; Riccobono, Omolade, Sperandeo. A disp.: Senatore, De Marco, Milanese, Gatto, Rugiero, Scrugli, Ficara. All.: Galfano
IL PRONOSTICO
X
Cisco R.
Arbitro: AVERSANO di Treviso Assistenti: Rodolfi-Savelli MONOPOLI - Per l'esordio sulla panchina bianco verde, Chiricallo dovrà fare a meno dello squalificato Ciminà. Al centro della difesa, pronto Colella, con Vincenti ed Imburgia sulle fasce. A centrocampo, probabile l'utilizzo del trequartista Volpe, con Bonfardino, Lanzillotta e Cortesi alle sue spalle. In alternativa, il neo tecnico del Monopoli potrebbe proporre il 4-4-2 con Corsi e Cortesi sulle corsie laterali. In attacco, probabile panchina per l'acciaccato Lacarra. MONOPOLI (4-3-1-2): Pellegrino; Vincenti, Colella, Caccavale, Imburgia; Bonfardino, Lanzillotta, Cortesi; Volpe; Lisi, Balistreri. A disp.: Corno, Scrò, Costantino, Corsi, Tranchina, Loseto, Lacarra. All.: Chiricallo.
Vico Eq.
ROMA - Rientra il difensore Doudou dalla squalifica. Gli farà posto Padella. Per il resto, dovrebbero essere confermati uomini e modulo (4-2-3-1) che hanno cominciato con il Melfi. Babù, Bellè e Franchini alle spalle di Ciofani. Ma non è escluso che si torni al 4-3-3 con Mazzarani o La Rosa al posto di Babù a centrocampo insieme a Chiappara e Romondini e il conseguente avanzamento di Bellè e Franchini sulla linea d'attacco. CISCO ROMA (4-2-3-1): Ambrosi; Balzano, Doudou, Di Fiordo, Angeletti; Chiappara, Romondini; Babù, Bellè, Franchini; Ciofani. A disp.: Baiocco, Padella, La Rosa, Amadio, Mazzarani, Morbidelli, Di Iorio. All.: Incocciati.
IL PRONOSTICO
1
Isola Liri
Arbitro: ADDUCI di Paola Assistenti: Raparelli-Atta Alla Mostafa VICO EQUENSE - Il Vico Equense è pronto ISOLA LIRI - Grossi vuole bissare contro il ad affrontare i laziali dell'Isola Liri. Per ag- Vico Equense, il successo di sette giorni fa guantare la prima vittoria stagionale, Fer- con la Scafatese. Torna a disposizione Rafraro gioca la carta stadio 'Italia' di Sorrento. faello. Nel 4-3-3 trovano posto Bussi e La Recuperati dai rispettivi acciacchi Loreto e Cava ai lati di Federici. In difesa La Rocca Gargiulo, il trainer vicano decide di dare un viene preferito a Sperati sull'out mancino. turno di riposo a Cinque, inserendo Chia- Inalterato il trio davanti a Mangiapelo riello. Stessa sorte per Armellino, sostitui- composto da Mallardi, Matrisciano e Paoto da Burgos. In attacco spazio alla giovane lacci. Fuori gli indisponibili Mucciarelli, Falco e Carboni. Panchina per Gubinelli. coppia ex Sorrento, Hodza-Lupico. VICO EQUENSE (3-4-2-1): Munao; Gar- ISOLA LIRI (4-3-3): Mangiapelo; Mallargiulo, Scognamiglio, Chiariello; Burgos, di, Matrisciano, Paolacci, La Rocca; RafViolante, Marciano, Loreto; Morfù; Hodza, faello, Gennari, D'Alessandro; Bussi, FeLupico. A disp.: Izzo, Armellino, Gaveglia, derici, La Cava. A disp.: Fiorini, Galuppi, Napoli, Cinque, Trapani, Donnarumma. Sperati, Costanzo, Gubinelli, Simonetta, Bianchini. All. Grossi. All.: Ferraro.
Brindisi
IL PRONOSTICO
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Barletta
Arbitro: CECCARELLI di Terni Assistenti: Abruzzese-Bevere BRINDISI. Confermato il 4-4-2 per il Brin- BARLETTA. Tutti venduti i mille tagliandi disi che potrà nuovamente contare sull'im- messi a disposizione per i tifosi biancorospiego di Battisti dal primo minuto, con le in- si. Qualche preoccupazione per gli assenti disponibilità di Pizzolla (valutato in matti- il cui elenco si è allungato e comprende, olnata) e Minopoli, non ancora al meglio. Da- tre a Cavaliere e Shiba, anche Simoncelli, vanti a Petrocco confermata la difesa titola- Pollidori, Moring e lo squalificato Cutrupi. re con Alessandrì e Fiore sulle fasce di cen- Cambierà di conseguenza anche il modulo, trocampo e la coppia Moscelli e Da Silva in con il passaggio al 4-4-2. Romeo verrà avanti. Riaggregato nel gruppo anche adattato nel ruolo di esterno basso a destra, Montella, con Albadoro in miglioramento a centrocampo fiducia a Rescio. BARLETTA (4-3-1-2): Di Masi; Romeo, rispetto alla gara con il Cassino. BRINDISI (4-4-2): Petrocco; Panarelli, Sportillo, Marchetti, Legittimo; MenicozTrinchera, Taurino, Suriano; Fiore, Piccin- zo, Muwana, Rescio; Carozza; Infantino, ni, Battisti, Alessandrì; Moscelii, Da Silva. Fanasca. A disp.: Bersellini, Manganaro, A disp.: Ferrante, Idda, Maulella, Pasquali- Lanotte, Bendjemia, Khoris, Stefanini, Caggianelli. All.: Sciannimanico. ni, Minopoli, Siclari, Galetti. All.: Silva.
Gela
IL PRONOSTICO
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Catanzaro
Arbitro: VITI di Campobasso Assistenti: Zucca-Mascherano GELA. Il Catanzaro per la fuga, il Gela per il sorpasso. Una sfida tra titani quella dello stadio Presti, con tanti ex in campo. Criniti, Zaminga e il tecnico Provenza tra i biancazzurri, Corapi nei giallorossi. Il Gela è in formazione tipo. Criniti gioca titolare a sinistra, con Vianello a destra e Pasca centrale. Nessuna altra variazione rispetto alla squadra che ha perso due gare nelle ultime due giornate a meno che Provenza non potrebbe lanciare Rosamilia. GELA (4-3-3): Nordi; Scopelliti, D'Aiello, Geraldi, Memè; Schiavon, Zaminga, Cammarota; Vianello, Pasca, Criniti. A disp.: Ferla, Ambrosecchia, Di Muro, Rosamilia, Viviano, Vigna, Manca. All.: Provenza.
Scafatese
CATANZARO – Auteri per il big match contro l’ex di turno Nicola Provenza dovrà rinunciare all’attaccante Mosciaro, appiedato dal giudice sportivo dopo l’espulsione di domenica scorsa. Il portiere Vono ha smaltito la botta al bicipite femorale che lo aveva fermato prudenzialmente. Il posto dell’ex attaccante della Pro Patria lo prenderà nel tridente l’argentino Lucas Longoni. Confermato il terzetto difensivo che sta dando ampie garanzie. CATANZARO (3-4-3): Vono; Ciano, Gimmelli, Di Maio; Di Cuonzo, Lodi , Bruno, Benincasa; Montella, Longoni, Caputo. A disp.: Mancinelli, De Franco, Corapi, Basile, Forgione, Sorrentino, Gigliotti All.: Auteri.
IL PRONOSTICO
X
J. Stabia
Arbitro: DEL GIOVANE di Albano L. Assistenti: Bisceglia-Salvato SCAFATI. Non recupera Miale (s'è allenato in settimana, ma lo staff medico ha deciso di non rischiare) ed al fianco del veterano Mastronicola ci va Pagano, favorito nel ballottaggio con Del Sorbo. Torna tra i pali Sorriso dopo la squalifica ed il 91 D'Auria scivola nuovamente in panchina in attesa del pieno recupero di De Felice. Martone vince il duello con Ramaglia per la partnership offensiva con Pignatta. Sarà giornata gialloblù (invalidate tessere d'abbonamento e vip) ed il Comunale sarà gremito da oltre 600 tifosi della Juve Stabia. SCAFATESE (4-4-2): Sorriso; Colella, Mastronicola, Pagano, De Girolamo; Corsale, Basile, Matinella, Sifonetti; Martone,
Siracusa
CASTELLAMMARE DI STABIA. Equilibri alterati in difesa e a centrocampo per le assenze di Moretti (risentimento), Amore (contrattura non ancora risolta) e Ruscio (squalificato). Ritorna Mineo in regia, Ametrano e Gomes tiran su invece l'asse sinistro. In dubbio la presenza di D'Ambrosio: se non recupera Gritti va a destra, Fabbro trova posto al centro al fianco di Maury e Iorio viene inserito tra i diciotto. JUVE STABIA (4-4-2): Soviero; D'Ambrosio, Gritti, Maury, Ametrano; Capparella, Acoglanis, Mineo, Gomes; De Angelis, Vicentin. A disp.: Panico, Fabbro, Bocchetti, Rinaldi, Marano, Peluso, Dall'Acqua. All.: Rastelli.
L’ANTICIPO
0-0
SIRACUSA (4-3-3): Siringo 8; Nigro 6, Iodice 6,5, Perricone 6, Capocchiano 6,5; Di Silvestro 5 (14' st Cardinale 6), Berti 7, Lewandowski 6,5; Pagani 6, Dal Rio 6 (36' st De Angelis sv), Bigatti 5 (26' st Dalì 7). A disp.: Scordino, Strigari, Gaudio, Carrozza. All.: Sonzogni 6. MANFREDONIA (4-2-3-1): Marruocco 6,5; Di Pasquale 6,5, Nossa 6 Carrieri 6, Sabatino 6,5; Di Toro 6,5, Napolitano 6; Luppi 6,5, Vitiello 7, Arigò 6,5 (39' st Salvatore sv); Giglio 6 (31' st De Porras sv) A disp.: Fortunato, Pisa, Moro Soldera, Napoli, Mignogna. All.: Bucaro 7. ARBITRO: Cisaria di Trento 6,5. NOTE: gara giocata a porte chiuse. Ammoniti: Nossa, Carrieri, Vitiello, Perricone.
Manfredonia
Angoli 4-4. Recupero: pt 1'; st 6'. PALAZZOLO ACREIDE.Un ottimo Manfredonia ferma il Siracusa. La “Bucaro band” ha fatto un figurone allo Scrofani Salustro di Palazzolo. Ha tenuto banco nel primo tempo quando ha impegnato severamente il portiere Siringo nella fase d'avvio con il baby Luppi, poi ha colpito la traversa al 27' con Arigò su fulminea ripartenza e conclusione dalla sinistra. Decisamente meglio il Manfredonia nella prima parte di gioco e con la formazione di Sonzogni che non è mai stata in grado di alzare i ritmi. Ai punti avrebbero vinto gli ospiti, che senza l'intervento risolutore di Siringo a pochi minuti dalla fine poteva conquistare l'intera posta in palio.
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42 Sport
JUNIORES NAZIONALI Decima giornata Ars Et Labor Grottaglie - Francavilla 1 - 2 Bitonto - Vigor Lamezia 1 - 0 Francavilla Calcio - Calcio Fasano 3 - 0 Hinterreggio - Ostuni Sport 3 - 3 Rosarno - Castrovillari 3 - 0 (Tav.) Rossanese - Pisticci 4 - 1 Vitus Casarano - Sambiase 1 - 1 Ha Riposato: Matera
Classifica Bitonto 30 Matera 23; Virtus Casarano 23 Francavilla 19 Hinterreggio 16 Vigor Lamezia 15 Calcio Fasano 13, Grottaglie 13 Pisticci 12, Rossanese 12, Rosarno 12 Francavilla Calcio 11 Sambiase 8 Ostuni 8 Castrovillari (-1) 5
Prossimo Turno Calcio Fasano - Ars Et Labor Grottaglie ; Castrovillari Bitonto ; Pisticci - Matera Francavilla - Rossanese Ostuni Sport - Francavilla Calcio ; Sambiase - Hinterreggio ; Vigor Lamezia - Virtus Casarano ; Riposa: Rosarno
Mazzoleni e Scudieri indisponibili e Pino Giusto fa pretattica
Matera, è quasi derby Marsico, Armento e Falanca ex nelle fila del Bitonto CONTA solo vincere. Dopo due sconfitte di fila il Matera deve riprendere la sua corsa alle posizioni di vertice. Di fronte avrà il Bitonto degli ex e questo trasforma la gara in unasortadi derby,macontano anche i maltrattamenti avuti l’anno scorso nel centro pugliese non certo dimenticati in casa biancazzurra. Quindi, motivazioni da vendere un po’ per entrambe. Il Matera arriva a questa gara con l’indisponibilità di Achille Mazzoleni fermato per due turni dal giudice sportivo, ma l’altro indisponibile è l’under Pierluigi Scudieri che ha rimediato un colpo al setto nasale a Sant’Antonio Abate. «C’è una microfrattura composta e dovrei andare in campo con la maschera-afferma il difensore-quindi deciderà il mister, ma credo di non essere della gara». In effetti, ieri mattina all’allenamento di rifinitura Scudieri non ha partecipato e quindi impensabile che Giusto lo convochi, perchè andare in campo con la paura non fornirebbe aiuti alla squadra. In giro c’è aria di gara importante, ma anche particolare per tutte le motivazioni che i tre ex in campo (Vito Castelletti, quarto ex allena i portieri), Marsico, Armento e Falanca aggiungono ad un match che al Matera serve per rimettersi in carreggiata. «Credo che sia una gara come le altre. Nel senso-afferma Pino Giusto,allenatore del Matera- che bisogna dare di più sul piano caratteriale. Dobbiamo vincere a tutti i costi a prescindere da tutto quello che potrebbbe accadere. Abbiamo qualchje assente per infortunio e Mazzoleni squalificato, quindi bisognerà rimescolare qualcosa. Non sono ancora deciso si quale sarà l’undici iniziale, ma è ovvio che a questo punto è importante come si va in campo e non chi ci andrà. Abbiamo lavorato parecchio in questa settimana e analizzato tante volte le cose che non andrebbero fatte. Uso il condizionale perchè non sempre quello che si prova riesce. Noi però abbiamo il dovere di non stancarci di credere nel lavoro che ogni giorno facciamo. Dal punto di vista dell’impegno i ragazzi non lesinano
Mazzoleni e Scudieri
Il tecnico pensa solo ai tre punti e chiede ai suoi più carattere energie, ma io punto sull’aspetto mentale che ancora non è quello che può farci fare il salto di qualità». In effetti gli equilibri tattici il Matera non l’ha trovati e non se ne fa mistero in casa biancazzurra. Ma Pino Giusto le sta cercando davvero tutte e non c’è da escludere che le assenze di Mazzolenie Scudieri non costringano ad altre rivoluzioni tra centrocampo e difesa. Due reparti sotto accusa se si guardano i gol subiti, ma l’avversario che arriva non è certo di caratura superiore a Pianura o Sant’Antonio Abate. Quindi, il Matera ha il dovere, oltre alle carte in regola, di riprendere a correre dopo due stop di fila che l’hanno riportato nella parte anonima della classifica. I TRE EX- Accoglienza speciale per Alberto Marsico. Ovviamente rispetto per Armento e Falanca, ma il ragazzo (nato a Policoro) di rione San Giacomo è tutta un’altra
cosa. E’ la prima volta per Marsico daavversario ela cosa trova analogismi nel ritorno di Antonio Cassano al San Nicola da avversario, cosa non avvenuta ancora ma già all’andata al Marassi c’è stato un accenno. Tanto rispetto per l’ex, ma è chiaro che i tifosi baresi avrebbero voluto vincere perchè Cassano aveva la maglia della Samp. E nel calcio per i tifosi le maglie non sonocose disecond’ordine, come pure i valori. Quindi, giusto tributare ad Alberto Marsico prima dell’inizio della gara un grande applauso e un’accoglienza degna per un ragazzo a cui tutti i suoi concittadini non possono che volere un mondo di bene. Al fischio d’inizio Marsico sarà però un avversario del Matera. Il calcio è pieno di queste cose. Come lo è anche quella di Angelo Logrieco che in sostanza è l’alterego di Marsico con la maglia del Matera perchè affronta il “suo” Bitonto per la prima volta. Prima i tre punti e poi tutto il resto. Perchè per il Matera conta solo vincere e non puòpermettersi diguardare chi è l’avversario, altrimenti i progetti s’incrinano e mercoledì c’è la Coppa Italia (la vincente sfida una tra Voghera o Ponsacco) a cui Giusto e soci vogliono arrivare col morale alto. Renato Carpentieri
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Sport 43
Domenica 22 novembre 2009
Domenica 22 novembre 2009
Sinnici con le assenze di Chisena e Del Prete in attacco
Il Francavilla ci prova FRANCAVILLA – Questo pomeriggio, con fischio di inizio alle ore 14.30, la formazione di mister Ranko Lazic, sarà impegnata nella difficile trasferta di Benevento contro il Forza e Coraggio. Campani che occupano la sesta posizione in classifica, con diciannove punti, a tre sole lunghezze dai sinnici. Squadra, quella beneventana che è reduce dalla sconfitta esterna di domenica scorsa sul campo del Neapolis Mugnano, per due reti a zero. Una gara quindi, che si annuncia molto combattuta e con il tecnico serbo che si trova a gestire una situazione non facile, viste le numerose assenze. Il Forza e Coraggio, non sembra certo l'avversario migliore da affrontare in questo momento, per un Francavilla obbligato a vincere per non perdere il treno dei play off, ma soprattutto per tenere a dovute distanze gli avversari che inseguono alle spalle. Il tecnico in settimana, ha cercato di caricare la squadra, non pensando agli assenti e facendo solo degli allenamenti accurati e con molta concentrazione. Non ci sono alibi, la squadra ha lavorato molto bene in questi giorni, adesso serve fare risultato. Il centrocampista Manco, anche se parzialmente, e il terzino destro De Santo sono riusciti a recuperare. Con loro anche Tarantino, assente nella gara casalinga contro il Francavilla Fontana a causa della feb-
Di Vincenzo e sotto Manco
bre. I sinnici, sono pronti per questo finale d’anno molto importante per loro, ed è per questo che già da questo pomeriggio servono delle risposte, che se dovessero arrivare in modo positivo, vorrà dire che la squadra ha raggiunto la giusta mentalità. In caso contrario, bisogna lavora-
re sodo per farlo. Il match contro i ragazzi dei due tecnici LeporeMauro, ci dirà che squadra è il Francavilla senza la sua coppia d’attacco Del PreteChisena. Il rischio di brutte sorprese è sempre dietro l’angolo, soprattutto contro formazioni ferite, come quella beneventana. Nella
sfida di oggi, il tecnico Lazic, dovrebbe mandare in campo, la seguente formazione: tra i pali Di Vincenzo, davanti a lui, difesa a quattro composta dai terzini De Santo e Tarantino, con la coppia centrale Gioia e Di Giorgio. A centrocampo, Verdesca a destra e Di Sanza a sinistra. Nel cer-
L’occasione di una svolta con una diretta concorrente
Pisticci, vietato fallire SCONTRO diretto in zona play out e colori gialloble che s'incrociano. E' la cornice di Pisticci - Ostuni, gara nella quale i lucani sono chiamati a cercare i tre punti per rilanciarsi in una classifica che finora li costringe alla lotta per non retrocedere. Uno scenario immaginabile ad inizio stagione, anche se la squadra di Valente ha avuto le opportunità per prendere qualche punto in più di quelli conquistati finora. Ma inesperienza ed errori arbitrali (tutti pendenti da una parte, cioè quella avversa al Pisticci) non hanno consentito di fare meglio. Ed allora ecco che il match con i pugliesi si carica di grande significato: non è un'ultima spiaggia, ma non vincere renderebbe le prospettive future più fosche. L'Ostuni ha un punto in meno del Pisticci. Domenica scorsa ha conquistato la prima vittoria casalinga ai danni del Pomigliano, trovando tre punti insperati alla vigilia. In quanto la situazione, nella compagine della città bianca, non è molto chiara. La nuova dirigenza aveva iniziato la sua avventura da poco e sembrava destinata a dare buone garanzie. Poi, però, i risultati non sono arrivati e l'Ostuni si è ritrovato nei bassi fondi della classifica. Alla vigilia della gara di domenica scorsa il tecnico Lombardo non si è seduto in panchina, mentre mister Carbonella, sostituito ad ini-
zio stagione, sembrava sul punto di essere richiamato, ma di fatto l'operazione, finora, non si è concretizzata. In panchina, allora, è andato l'idolo di casa Marcello Prima e la squadra ha vinto, con sorpresa, ma con merito. Prima potrebbe essere riconfermato anche per la gara con il Pisticci. I padroni di casa, insomma, trovano una squadra rilanciata dalla vittoria di domenica scorsa, ma ancora soggetta ad incertezza riguardo alle sue prospettive. Per i lucani, tuttavia, guardare in casa d'altri serve a poco. Il Pisticci deve solo badare a fare la sua partita e cercare i tre punti, per riprendere la corsa verso la salvezza. Valente, con tutta probabilità, potrebbe abbandonare il modulo ad una sola punta e schierare due attaccanti alla ricerca di una vittoria obbligatoria. In porta ci sarà Marino. In difesa giocheranno gli under Basile e Polichetti sugli esterni. In mezzo non ci sono dubbi per De Biasi e Vallefuoco, tanto più che Di Maria è sempre fuori causa per l'infortunio alla caviglia patito a Mugnano. Con Farinola squalificato, il tecnico gialloble dovrebbe optare per la coppia di mediani formata da capitan Guarino e Ferrentino. Per gli altri quattro posti l'unica certezza è quella di Lupacchio in attacco. Per il resto,
infatti, Valente potrebbe confermare Grieco a sinistra e Di Noto a destra, dando spazio a Rovira nella linea avanzata oppure dar spazio a Lavecchia sulla corsia di destra, avanzare Grie-
co e schierare Chiaffitella sulla corsia opposta. In un modo o nell'altro bisognerà giocare all'attacco e cercare con insistenza la posta piena. Roberto D’Alessandro
chio centrale del campo agiranno, Manco e Manzillo. In avanti, ad ereditare la pesante assenza della coppia goal francavillese, ci saranno Di Senso e La Neve. In panchina siederanno, Masi, Marziale, Cesareo, Simeone, Bacio Terracino, Bocconi, Fanelli. Claudio Sole
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44 Sport
Manniello non ha Volturno squalificato
L’Oppido punta in alto L’ostacolo è la Vultur OPPIDO LUCANO - L'Angelo Cristofaro Oppido dopo il mezzo flop nel derby dell'Alto Bradano giocato domenica scorsa in quel di Genzano, ospita oggi pomeriggio i bianco nero vutlurini reduci dalla goleada (8-0) al malcapitato Ferrandina. Allapartita mancheràVolturno, espulso domenica scorsa e costretto ai box dal giudice sportivo per una gara. Mister Manniello, che tra le mura amiche quest'anno ha fallito solo contro la Fortis Murgia Irsina, è intenzionato a tornare alla vittoria schierando il miglior l'undici a sua disposizione con R. Vaccaro tra i pali; Provenzale, Giganti, Lettieri e Manniello D. in difesa; G. Leone, A. Leone, M. Vaccaro e Ciardiello sulla linea di metà campo; Colangelo e D'Amico come coppia d'attacco.
COPPA ITALIA Accoppiamenti Fortis Murgia- Angelo Cristofaro 25/11/2009 Gaetano Scirea - Matera 14,30; Real Tolve -Policoro 2000 25/11/2009 Tolve 14,30 GARE DI RITORNO: Angelo CristofaroFortis Murgia 16/12/2009 Oppido Lucano 14,30; Policoro 2000- Real Tolve 08/12/2009 Policoro 14,30
Il Rionero, invece, arriva a Oppido con la ferma convinzione di ritrovare la vittoria lontano da casa che ormai manca dalla prima di campionato contro l'Irsinese. Mister Finamore, che dovrà fare a meno di Lanotte espulso domenica scorsa, schiererà una formazione
del tutto simile a quella vista sette giorni fa con Radesca tra i pali; Barbaro, Di Tolve, Chimenti, Cozzolino Lanciano, Giuliani, Marmora, Ricchiuti, Argenti e Di Francesco. Entrambe la formazioni sono alla ricerca di punti. L'Oppido non può più sbagliare ne in casa ne in trasferta per continuare a puntare inalto, mentreil Rionerocercherà di conquistare quei punti che, sino ad oggi, lontano dalle mura amiche ne sono arrivati davvero ben pochi. La passata stagione a Oppido il risultato finale fu di tre a zero per i padroni di casa ma, si sa, ogni anno ha una sua storia e il risultato finale è ancora apertissimi. L'Oppido resta favorita ma il Rionero potrebbe cercare la sorpresa. Rocco De Rosa
ATELLA- F. MURGIA
MURESE-RICIGLIANO
POLICORO-VALDIANO
Sfida al vertice al Comunale
Aria di derby e di ambizioni
La capolista non fa paura
ATELLA - L'11^ giornata riserva ai ragazzi di Pasquale D'Urso un incontro piuttosto impegnativo con la Fortis Murgia. Due tra le squadre più forti del campionato che si daranno battaglia per primeggiare nei confronti dell'altra anche se per motivi non proprio identici. Infatti i materani di certo faranno di tutto per non perdere contatto con la capolista Ruggiero Valdiano e allo stesso tempo per conquistare il vertice nel caso di un passo falso dei campani. Gli atellani, dal canto loro, di fronte al pubblico amico mirano a conquistare l'intera posta in palio non soltanto per guadagnare qualche gradino della classifica ma soprattutto per non perdere l'imbattibilità interna e portare quindi a sei le vittorie interne. Se da una parte i padroni di casa possono vantare di non aver sinora concesso sul proprio rettangolo di gioco nemmeno un punto agli avversari di turno dall'inizio del campionato, dall'altra parte arriva un undici che in trasferta ha fatto ben tre vittorie e un pareggio e perdendo soltanto una. Senza dimenticare che questo pomeriggio si affrontano le due squadre con i reparti d'attacco più prolifici che insieme hanno messo a segno ben 42 reti, 20 per i materani e 22 per gli atellani, a fronte dei sette gol incassati dagli ospiti e dei nove subiti dai locali. Sono queste le premesse di un incontro ritenuto molto interessante anche perché nelle file dei materani milita quel Margiotta, che tanto bene ha fatto ad Atella qualche anno addietro. Michele Rizzo
POTREMMO iniziare la presentazione del match discorrendo in modo fiabesco e romantico, perché sono tanti gli aneddoti e gli episodi che legano Muro Lucano e Ricigliano. Solo un sentiero tra i boschi della montagna ad ovest del Marmo Platano divide i due comuni. Quel sentiero che spesso risultava più conveniente ai cittadini di Casale San Giuliano, frazione popolosa di Muro, dirottare sulla vicina Ricigliano per fare servizi e non andare magari verso il proprio comune di appartenenza. Da qui nasce il legame storico che lega Muro Lucano a Ricigliano, che molte volte sono state unite da tradizioni e momenti religiosi, e che da quattro anni a questa parte si ritrovano per la settima volta in un torneo ufficiale, qual è quello il massimo campionato regionale di Eccellenza. Nel gioco dei numeri dovremmo dire nove volte considerate le due gare extra campionato dei play off di due anni fa. Nel computo degli scontri diretti regna l'equilibrio. Su tre gare disputate al Rigamonti le due squadre hanno ottenuto una vittoria per ciascuna e un pareggio. Oggi questo equilibrio come un incantesimo potrebbe spezzarsi. Le due squadre giocheranno a viso aperto e non posso fallire. La Murese deve cercare i tre punti per ritrovare la giusta dimensione dopo un avvio di campionato poco esaltante. E mister Lardo, ex di turno, ancora una volta non potrà contare di tutti gli effettivi. Non saranno della partita Nano, Iacullo G., e Ferracane, mentre non sono al meglio Dutra, Farenga e Cella. Invece, sull'altra sponda, il Ricigliano vive un momento negativo e mister Dente con molta probabilità oggi non disporrà, di Carleo, Daniele e dell'ex Maienza.
POLICORO - Sfida al vertice per il Policoro 2000 in questa undicesima giornata del campionato d'eccellenza. Questo pomeriggio i ragazzi di mister Labriola ospiteranno la Ruggiero Valdiano, fresca capolista con 22 punti, grazie alla vittoria casalinga di domenica scorsa contro l'Atella Vulture, diretta avversaria per la leadership in campionato. Si prospetta dunque una gara difficile per gli jonici, chiamati a dare il massimo in campo anche per dimenticare la beffa di domenica scorsa a Muro Lucano, dove i biancocelesti, ormai certi della vittoria, sono stati superati in extremis dai padroni di casa. I pronostici sono tutti a favore della compagine del Vallo di Diano ma finora il Policoro 2000 ha saputo sempre fare bene contro le corazzate, come accaduto due settimane fa contro il Ricigliano, allora capolista (oggi secondo ad una lunghezza dal Valdiano), bloccato sullo zero a zero e messo in difficoltà dagli attaccanti biancocelesti in piu' occasioni. Se da un lato la prima della classe cercherà di espugnare il “Rocco Perriello”per consolidare il suo primato, per gli jonici conquistare punti oggi significherebbe allontanare lo spettro dei play out. Con tutta probabilità il Policoro si affiderà alla coppia d'attacco Carlomagno - Zizzamia (ancora a secco di gol in questo campionato); a centrocampo Romano, Sabato, Andres, Faillace; in difesa, davanti a Campanelli, Saccente Cirrottola, Nuzzi e Affuso.Saranno indisponibili Sfarzetta, squalificato per l'espulsione rimediata in campo domenica scorsa (somma di ammonizioni) e Gatti, infortunato. Eleonora Cesareo
PICERNO-GENZANOB.
AVIGLIANO-TOLVE
Caivano punta a confermarsi
E’ la prima di Caprioli
UNA SFIDA interessante e di estrema importanza quella che vedrà di fronte Picerno e Genzano al “D. Curcio”. I padroni di casa, galvanizzati dal primo successo lontano dalle mura amiche ottenuto nel precedente turno di campionato a Policoro, cercano una continuità di risultati mai creatasi sinora. L'avversariodi turnoèperòdi quellichenon permettono un pronostico semplice. Gli ospiti infatti, si presentano a Picerno con il dente avvelenato: il pareggio subito in rimonta con l'Oppido, dopoessere stati in vantaggio per due reti è ancora negli occhi. Vedremo quindi un Genzano rabbioso in campo, cosi come chiesto da Mister Terranova, il quale non annovera nessuna defezione tra i suoi e che può quindi contare su tutti gli effettivi. Le due squadre fanno parte del “quartetto del 12”: entrambe infatti, insieme a Policoro e Tolve, si trovano in piena bagarre play out. Un motivo in più per uscire da un vortice pericoloso, senza farsi risucchiare. Mister Caivano - match winner a Policoro che potrebbe essere la cartain più per questo Picerno- veste i panni del pompiere. L'entusiasmo dopo il primo successo esterno è palpabile nell'ambiente, ma Caivano predica umiltà. La squadra è pronta mentalmente, questo però non significa avere il risultato in tasca. Sarà una delle tante battaglie che dovrà portare i rossoblu alla salvezza. Naturale e Pace non saranno del match, Caivano però può contare su un Mastroberti quasi recuperato,ma soprattuttosu sestesso,uno deipiù bei talenti che questa regione offre. Maurizio Cardone
AVIGLIANO - Ricominciare dal Principio. Il gioco di parole è scontato, ma serve. Finita l'era-Camelia, dopo il pareggio di Matera del “tecnico di transizione" Postiglione, si resetta tutto e si riparte nel segno di Caprioli, per provare a risollevare le sorti di una squadra partita con grandi ambizioni e oggi impelagata nella parte bassa della classifica. Con, all'attivo, un punto in meno rispetto all'Avigliano che officerà al battesimo del nuovo tecnico. E che alla gara si presenta in spolvero, con il biglietto da visita dei sette punti conquistati nelle ultime tre partite, e di un'imbattibilità casalinga maturata nonostante un calendario che l'ha vista affrontare una porzione rilevante delle squadre che occupano le posizioni alte della classifica. Il pareggio contro il Borussia Pleiade, le vittorie contro il Valdiano e ad Irsina, hanno permesso agli uomini di Filadelfia di risalire posizioni e di raggiungere la vetta della colonna di destra della graduatoria.E l'obbiettivo,ovvio, èquello diallungare la striscia, pur contro una squadra che dei 12 punti che vanta, 10 li ha presi quando ha giocato lontano da casa. Una squadra che non ha più Biagio Camelia, ma presenta ancora una pattuglia notevole di ex granata. Uno dei quali, Santagata, non ci sarà, perché squalificato, e per la difesa tolvese (la terza migliore del torneo in trasferta) è perdita non da poco. Ricordi di un passato più o meno recente, quelli che accompagneranno Montenegro e Ragone: per loro pronti gli applausi dei tifosi di casa. Giancarlo Tedeschi
FERRANDINA-BORUSSIA
VIGGIANO-IRSINESE
Lavori allo stadio Villani pretende Gara a Grassano attenzione Il Ferrandina, in attesa dei rinforzi annunciati dal presidente Capalbo per dicembre, è chiamata a misurarsi con il Borussia Policoro. Per i rossoblu è un vero e proprio testa a testa con una formazione che, allorquando il rafforzamento dell’organico sarà realtà, si presenta come una diretta concorrente alla corsa salvezza. Gli jonici, infatti, sono la squadra più vicina in classifica al Ferrandina, ferma insieme all’Irsinese a quota meno uno. Di ben 12 punti il gap tra le due formazioni. Molti considerato che il girone di andata è stato ormai quasi completato. Ma per la formazione allenata da Nicola Motta non è l’unico scoglio da superare. Il Ferrandina calcio, infatti, da questa domenica dovrà chiedere ospitalità altrove per poter disputare gli incontri casalinghi. L’impianto del Santa Maria, per il quale il sindaco Ricchiuti aveva concesso finora l’agibilità a capienza limitata, sarà off limits per un paio di mesi. Il tempo necessario per consentire il completamento dei lavori di adeguamento alle norme di sicurezza, partiti due settimana fa. Per poter disputare l’incontro con il Borussia Policoro, stavolta il Ferrandina dovrà spingersi fino a Grassano. Tutti impegnati gli altri campi di comuni più vicini e più agevoli da raggiungere. Margherita Agata m.agata@luedi.it
VIGGIANO –Laprudenzanonè maitroppa. Perciò Villani invita i suoi a rispettare l’ultimadella classeal paridella primaclassifica. L’Irsinese prima e il Ruggiero Valdiano a distanza di una settimana. Vincere oggi sarebbe importante per la classifica per il futuro del campionato. Potrebbe essere raggiunta la zona play – off magari sperando in un passo falso di qualche squadra che si trova nelle parti nobili della classifica. Le dirette concorrenti alla salvezza sono impegnati in match duri e quindi il successo sarebbe un vero toccasana. A guardare i numeri ovviamente il Viggiano è favoritissimo sulla carta. Su questo nessun dubbio, ma occhio a non prendere la gara con troppa superficialità. Villani non potrà disporre degli squalificati La Neve, Lo Prete e Spera che domenica a Ricigliano si sono beccati il quarto cartellino giallo della stagione e devono osservare il consueto turno di squalifica. Meglio che le squalifiche ci siano per questa gara che non per quelle più importanti. In diffida c’è Piscopia che Villani potrebbe utilizzare anche a mezzo servizio per evitare il rischio di essere ammonito per la prossima gara contro la capolista Ruggiero Valdiano. L’Irsinese verrà per onorare l’impegno e cercare di non prenderemolte palleinfondoal sacco.Ilmeno giovane della squadra ha diciannove anni e questo significa che c’è una disparità di livello con le altre squadre che militano nel massimo campionato regionale. Il Viggiano sarà sportivo e troverà il modo di non infierire come già fece contro il Ferrandina. Biagio Bianculli
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Sport 45
Domenica 22 novembre 2009
Domenica 22 novembre 2009
SCANZANO-SANTARCANGIOLESE
PIETRAGALLA-LAGOPESOLE
MIGLIONICO-GROTTOLE
Guerra all’astinenza interna
C’è voglia di tre punti
Paterino sfida D’Ascanio
SCANZANO JONICO – Arriveranno oggi i primi tre punti per lo Scanzano? Oppure si assisterà all’ennesima prova giocata benino ma infruttuosa? Infatti quest’anno la squadra allenata dall’esperto tecnico Franco Calone ha il serio problema di fare risultato. Non riesce davvero a segnare. E così quando gli avversari vanno in rete all’esterno finisce per passare il messaggio che la squadra jonica ha giocato anche peggio di come stanno poi realmente le cose. “Non possiamo fare di più – ha commentato al Quotidiano l’allenatore scanzanese – ogni domenica schiero in campo sei o sette juniores, giocano anche benino, ma a livello amatoriale. In un campionato difficile come quello di Promozione lucana senza un po’ di esperienza non è facile fare risultato. Penso che nelle ultime due tre partite si è notato un certo miglioramento sul piano del gioco anche se – ha concluso - i risultati sono stati deludenti”. In porta nella gara odierna contro la Santarcangiolese giocherà Pinelli esperto portiere, in attacco giocherà Valinoti in coppia con De Vito. A centrocampo Loscalzo farà coppia con il rientrante Corleto dopo i turni di squalifica scontati. Ogni gara casalinga ormai per lo Scanzano rappresenta l’ennesimo test di sopravvivenza. Ora non resta che vedere se in un futuro breve ci saranno segnali di ripresa altrimenti di qui a poco tempo il divario in classifica con la zona salvezza diventerà davvero incolmabile. Pierantonio Lutrelli
PIETRAGALLA - A Pietragalla è tempo di tornare alla vittoria. Mister Potenza recupera Carlucci e capitan Pallotta, assenti domenicain quel di Grottoleper squalifica, econ molte probabilità anche Cammarota lasciato a casa domenica scorsa per guai fisici.Per tornare alla vittoria i bradanici si affideranno al talismano Pietragalla L. che quest'anno ha già incantato con le sue punizioni telecomandate riuscendo a mettere nel sacco già sei gol. Il Pietragalla che non vince da un mese, non riesce più a trovare la via del gol da quattro partite, è un Pietragalla che i tifosi non vogliono più vedere.Oggi pomeriggio arriva al comunale il Lagopesole che quest'anno lontano dalle mura amiche non ha raccolto nemmeno un misero punticino. I ragazzi di mister Alfano, anzi, lontano da casa hanno un ruolino davvero disastroso dato che oltre ad aver conquistato zero punti cinque gare, l'attacco è riuscito a trovare la via del gol solo contro il Moliterno, subendone in totale tredici. La partita vede i bianco blu favoritissimi del mach e un mister Potenza che farà del tutto per riassaporare la gioia dei tre punti schierando Ciriello tra i Pali; Pappalardo, Carlucci, Pietragalla M. e Di Tommaso in difesa; Gorga, Pietrgalla L., Pallotta e Alfonso sulla linea del centro campo; Vertone e Potenza come tandem offensivo. Mister Alfano risponderà con Mariano, Telesca, Colangelo D., Coviello T., Coviello S., Pace G., Pace P., Mecca D., Colangelo N., Coviello C. e La Notte. Gli ospiti sono reduci da due ko di fila e oggi cercheranno di dare una sterzata alla propria classifica che li vede navigare nelle ultime posizioni con soli 9 punti all'attivo. Rocco De Rosa
Cinque e cinque. Non è un modulo ma un andamento quello del Miglionico guidato da mister Paterino che affronterà il Grottole di mister D'Ascanio. Sempre a La Martella, in attesa che l'erba attecchisca appieno al comunale di Miglionico, la squadra di capitan Tataranni nelle 10 giornate sin qui disputate, dopo 5 vittorie ha collezionato 5 pareggi con 16 gol segnati e 8 subiti. Nell'ultimo mese la squadra miglionichese sembra essersi disaffezionata a quella vittoria cui il tridente d'attacco ALT, Andrulli-Lambertini-Tataranni, aveva abituato i propri tifosi. I 3 punti mancano dal 21 ottobre quando a La Martella, nel recupero infrasettimanale, sconfissero il Montescaglioso per 2 reti a 1. Secondo posto in classifica e 20 i punti conquistati con Lambertini in solitaria sulla vetta della classifica cannonieri con 7 reti. Questo il biglietto da visita dei miglionichesi nelle cui fila oggi potrebbe rientrare il fantasista avanzato, Andrulli, fermo ai box da 3 turni. Il Grottole che si presenta al derby è una squadra motivata, reduce dal pareggio interno con l'ex capolista Pietragalla. Con 17 punti e un attacco mitraglia, il migliore della cadetteria con 22 reti e una media di 2,2 gol a partita, la squadra del presidente De Vito intravede la possibilità, con una vittoria, di agganciare i cugini e lanciarsi di forza verso i play-off. 5 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte lo score della squadra che giunge da Grottole e che ha in Buono, Moramarco e Bitetti il suo tridente altrettanto pungente con forza d'urto 13. Antonio Centonze
Quindici risultati utili consecutivi per Vignati e soci
Il Real Irsina non si fida di un Moliterno in salute IRSINA – Preservare la vetta. Conservare l’imbattibilità di quindici risultati utili consecutivi. Il Moliterno non perde una partita di Promozione dal 15 marzo quando allora fu al cospetto di un’altra capolista, il Real Tolve che vinse per 3-0. Per la gara odierna sarà un altro Real avversario, quello irsinese. La squadra di Rizzi evoca ricordi e rimpianti nella scorsa stagione. All’ultima giornata dello scorso campionato la squadra di Vignati per un punto non riuscì a raggiungere i play – off proprio a discapito del Real Irsina che fu sconfitto al Venezia per 2-0. Fu grande la prestazione dei rossoblu il cui rammarico restò forte nonostante avesse ottenuto nelle ultime tre giornate altrettante vittorie consecutive. Il Moliterno
ROTONDELLA-BALVANO
LAGONEGRO-PESCOPAGANO
Vignati del Moliterno
non si è abbattuto. Anzi si è rialzato da quella beffa. E alla grande. Veleggia solitario al primo posto con quattro punti di vantaggio sul Miglionico, unica squadra insieme ai valligiani che non ha mai perso in questo campionato. A proposito del
MONTESCAGLIOSO-BLN PIGNOLA
prossimo avversario di turno fu proprio dalla vittoria contro la formazione di Paterino il rilancio verso i play –off che poi non avvenne per un soffio. Anche quella volta al Venezia finì con un risultato all’inglese. Chiudendo la parentesi sulle statistiche, è bene passare alla gara odierna. Sia il Real Irsina che il Moliterno arrivano all’incontro con uno squalificato per parte. Dario Rizzi per i padroni di casa e il capitano Pietro Mastrangelo per i moliternesi. E’ una gara verità per entrambe a quattro giornate dalla chiusura del girone di andata. Il Real Irsina per avvicinarsi ai play – off. Il Moliterno per arrivare preparato mentalmente al big match in casa contro il Miglionico. Biagio Bianculli
VARISIUS-BELLA
Il Rotondella Bissare la gioia Montescaglioso Bivio play off prova a sognare di sette giorni fa vuole ripartire per i materani ROTONDELLA - I favori del pronostico, questa volta, sono tutti per il Rotondella. La squadra di mister Martino arriva con il morale a mille dopo la sorprendente vittoria sul campo della Santarcangiolese, acciuffata nei minuti finali con un gol di Ripa sugli sviluppi di un calcio di punizione. Una vittoria arrivata in modo rocambolesco, ma non immeritato: il portiere Ciccimarra, nel corso dei 90 minuti, non ha dovuto fare neppure un intervento. Gli jonici faranno bene, però, a non dare per scontati i tre punti. Almeno in due occasioni hanno mostrato qualche difficoltà nella gestione delle situazioni di vantaggio. E poi c'è un Balvano che arriva alla sfida dopo i buoni risultati ottenuti nelle ultime giornate. Mister Martino, come sempre, saprà comunicare ai suoi il giusto rispetto per l'avversario. Una vittoria potrebbe avere un impatto psicologico pesantissimo su entrambe le squadre. Il Rotondella, addirittura, qualora non vincesse nessuna delle squadre di media classifica, potrebbe fare un salto immediato dall’undicesimo al sesto posto. Scherzi di una classifica corta. O anche, se si preferisce, di un campionato bello ed equilibrato. Di certo l’avversario che arriva, almeno sulla carta, è alla portata visti i nove punti in classifica che ha racimolato finora nelle dieci giornate disputate. Pino Suriano sport@luedi.it
Doppio turno casalingo per la formazione lagonegrese che cerca di sfruttare le partita tra me mura amiche per risalire la classifica. La Soccer, rinfrancata dunque dal successo casalingo di domenica scorsa, ospita oggi al G. Rossi l'ostico Pescopagano, più avanti in classifica rispetto ai lagonegresi di un solo punto. Mister Oliva finalmente respira perché eccezzion fatta per Giuseppe Messuti,pronto per domenica prossima, recupera tutti gli infortunati e potrà dunque schierare la migliore formazione. Il Presidente Fortunato si dice convinto che con la squadra al completo la Soccer non teme nessuno e ovviamente aspetta i tre punti nella gara odierna che risolleveranno il morale dei suoi atleti. Problemi di abbondanza per la Soccer con il tecnico lagonegrese che dovrà sacrificare qualche titolare per schierare 2 under. Sicuramente avrà l'imbarazzo della scelta visto che il reparto juniores ha dato quest'anno al tecnico e alla dirigenza molte soddisfazioni che in alcune gare si sono palesate decisive. Si spera dunque che il doppio turno casalingo sia proficuo per la formazione lagonegrese che spera di ottenere tre punti importanti per allontanare la zona bassa della classifica ancor di più,in vista di giocare poi le altre partite con una tranquillità maggiore che giova sicuramente sul piano mentale oltre che fisico. L'obiettivo di oggi per la Soccer è dunque la vittoria e ripetere la buona performance già vista la settimana scorsa. Paola Vaiano
Ripartire dalla larga sconfitta,per 5-2, subita in casa della capolista Moliterno: questo deve essere l'imperativo che deve guidare la Polisportiva Libertas Montescaglioso, 13 punti, nell'impegno casalingo che la vedrà, questo pomeriggio, alle 14.30, opposta al Bar La Notte Pignola, squadra che con i suoi 18 punti occupa la quarta posizione in classifica ed è reduce dal pareggio, per 1 - 1, colto nei minuti finali sul campo del Balvano. I montesi, se da un lato recuperano la punta Luigi Venezia, perdono, per squalifica, l'esperto e combattivo centrale difensivo Emanuele Tafuno. La Polisportiva Libertas, nell'ultimo impegno, era passata in vantaggio al 5'del primotempo graziealla terzasegnatura stagionale di Stefano Cifarelli, subendo poi il ritorno dei padroni di casa di Moliterno, che chiudeva la primafrazione in vantaggio per 2-1 (reti di Petrocelli e Molletta). Nei secondi 45' i padroni di casa triplicavano con un gol di Savone; Rocco Luigi Ditaranto, entrato al 65' al posto di S. Cifarelli, riduceva le distanze al 75', dando fiato alle speranze di pareggio del Montescaglioso, vanificate dall'espulsione del difensore Emanuele Tafuno per un presunto fallo a gioco fermo su di un avversario. Nei minuti finali la capolista andava a segno altre due volte, infliggendo al Montescaglioso una sconfitta eccessiva nel punteggio. La squadra di mister Menzano, sbloccatasi in casa due settimane fa contro il Grottole (2 -1), cercherà di ripetere la buona prestazione e incamerare tre punti importanti, per la classifica ed il morale. Michele Marchitelli
Varisius ad un bivio, entrare nella zona play-off o rientrare nella bagarre della salvezza? Con i due successi di fila i ragazzi di Matera si sono tirati fuori dai bassi fondi, ma essendo la classifica molto livellata a parte il Moliternoche hadato unbeldistacco allaseconda, la formazione nero verde non ha ancora una sua collocazione. Nel prossimo incontro avversario di turno è il Bella che ultimamente sta alternando buoni risultati a cocenti sconfitte, i potentini dopo un buon avvio di campionato sono incappati in due brutte sconfitte che li hanno relegato in fondo alla classifica. Fin ora Troiano e compagni in trasferta hanno solo pareggiato e subito sconfitte, l'anno passato riuscirono a ribaltare il punteggio e portarsi a casa tre punti. Nella gara odierna il Varisius cercherà di proseguire la striscia positiva e rifarsi della sconfitta dello scorso campionato, tra i convocati non ci sono grosse novità, mister Tucci è intenzionato a confermare la formazione che ha ottenuto le due vittorie consecutive, ci sono i rientri di Galeota e Volpe che ha scontato i due turni disqualifica. “Stiamo bene e i ragazzi sono tutti in buona forma, afferma Parente, in queste ultime settimane la squadra è cresciuta soprattutto dal punto di vista caratteriale e di gestione della gara. Oggi per la contemporaneità delle gare degli Allievi e della Juniores alcuni under sono stati prestati a queste categorie, e quindi il gruppo dei ragazzi è un po' ridotto rispetto al solito.” p.l.
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46 Sport
Prima categoria Real Grumento a Pomarico
ANTICIPI: VINCONO LE DUE DI POTENZA
Allemma e compagni in cerca di riscatto IL REAL GRUMENTO a Pomarico per riscattarsi. Dopo la prova opaca tra le mura amiche contro il Roccanova (che non aveva mai vinto in campionato) la squadra di Allemma ha bisogno di punti. Nelle ultime quattro gare ha racimolato la miseria di due punti, raccolti nelle trasferte di Lauria e Moliterno, contro Sporting e Fortitudo, rispettivamente ultima e penultima. Questo deve far pensare al periodo negativo che sta attraversando la compagine biancazzurra che ha la necessità di cogliere punti. Certo il Pomarico dall’alto dei suoi undici punti vorrà anch’esso migliorare la sua classifica attualmente relegata al settimo posto, ma il Real Grumento deve tirare fuori la grinta e l’umiltà giusta per allontanarsi dalla zona a rischio della classifica che si sta sempre più restringendo. Allemma si è molto arrabbiato con i suoi ragazzi e lo ha fatto notare anche nell’intervista rilasciata dallo stesso durante la settimana dove vuole maggiore spirito di concentrazione per le prossime gare. Altrimenti secondo il tecnico avanti non si può andare e a dicembre i rinforzi sarebbero obbligati. Come le scelte tecniche di questa gara contro il Pomarico. I cambi in formazione sono forzati e bisogna
dover tirare le unghie per evitare cali da un momento all’altro. Saranno assenti per squalifica il portiere Chiappa e il difensore Giannone, per infortunio Petrocelli e Cirigliano e per scelta tecnica Raucci che ha ripreso soltanto da una settimana dall'infortunio. L’allenatore vuole che quest’ultimo sia integro pienamente per dare il giusto contributo alla squadra e perciò non convocato per la trasferta di Pomarico. Quindi questa sarà la probabile formazione con il tradizionale 34-1-2 che Allemma ultimamente è solito adottare: Giampietro; Dambrosio, Forlenza, Barbella; Nigro, Innella, Mauro Scaldaferri, Ielpo; Massimo Scaldaferri; Trivigno, Cosenza. Per il portiere Giampietro ricordiamo che giocherà per la seconda volta titolare in questo campionato e giunge alla terza presenza in stagione per esser entrato domenica in seguito all’espulsione di Chiappa. Per Dambrosio, classe 1993, è il debutto assoluto inquestocampionato.Questo facapirecheil trainer biancazzurro crede fermamente nei giovani affinchè crescano e giungano ad una maturità calcistica consona all’obiettivo finale della squadra che è la salvezza. Biagio Bianculli
IL METANAUTO BATTE IL BURGENTIA
SCONTRO AL VERTICE A LAVELLO
IL VIETRI GUARDA LA VETTA
IL CASTELLUCCIO A CHIAROMONTE
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Sport 47
Domenica 22 novembre 2009
Domenica 22 novembre 2009
B girone D Doppietta per Laccetti, ma Comas punisce il team di Bommino
Calcio a 5
Frascella, che batosta Dal doppio vantaggio alla sconfitta interna contro il Bisceglie FRASCELLA BISCEGLIE
4 7
FRASCELLA MATERA: Volpe, Di Lecce, Kleinhans, Laccetti, Rispoli, Gasparetto, Pavone, Coelho, Cancelliere, Latorre, Gesualdi, Laviola. All. Bommino. OLIMPIADE BISCEGLIE: Di Benedetto, De Cillis, Lopopolo, Sasso, Acocella, Ricco, Di Bitondo, Palermo, Acuaviva, Napoletano, Comas. Zingarelli. All. Ventura. ARBITRI: Loddo e Cugliandro di Reggio Cron. Alagia di Bernalda. RETI: 2' 42” e 4' 03” Laccetti (M), 8' 44”, 19' 53”, 25” st, 8' 49” e 13' 42” Comas (B), 13' 30” Latorre (M), 16' 53” Acquaviva (B), 18' 27” Gasparetto (M). NOTE: ammoniti Gasparetto (M), Coelho (M), Acocella (B), De Cillis (B). Espulsi Volpe (M) e Bommino (M). MATERA - Sembrava che il Frascella Matera dovesse fare un solo boccone dell'Olimpiade Bisceglie. Dopo appena quattro minuti di gioco, infatti, i ragazzi di Bommino conducevano per due a zero ma, soprattutto, davano l'impressione di poter colpire a proprio piacimento una squadra scesa in maniera troppo timida in campo. Ma forse è stata proprio quella la chiave del match, e la fortuna dei pugliesi, perché da quel momento il Frascella ha perso progressivamente concentrazione al contrario dei baresi che, al contrario, piano piano hanno acquistato fiducia e coraggio fino a diventare autentici padroni del campo. Davvero una dura sconfitta per i materani, una lezione da cui dovranno trarre i giusti insegnamenti. La gara. Dopo appena due minuti di gioco gran tiro di Coelho su cui Di Benedetto non può fare altro che respingere, sulla sfera si avventa Laccetti per il quale è un gioco da ragazzi deporre in rete. Dopo un minuto circa il raddoppio ancora per merito di Laccetti bravissimo a catapultarsi in area di rigore e capitalizzare il bellissimo assist profondo e verticale di Gasparetto. Una manciata di secondi dopo la terza rete sembrava cosa fatta ma questa volta il portiere Di
Benedetto ci metteva una pezza e respingeva il tiro di Rispoli, la sfera colpiva casualmente Latorre ma si spegneva sul fondo. Il Frascella, a quel punto, tirava i remi in barca permettendo ai pugliesi di mettere il naso fuori dalla propria metà campo e di incominciare a provare qualche affondo. Così, dopo un paio di tentativi, e susseguenti salvataggi di Volpe, arrivava l'autorete di Latorre, sfortunato a deviare il tiro di Comas. Al 16' e 19” l'episodio che peserà non poco sull'andamento della gara: sul calcio d'angolo battuto da Rispoli la botta a colpo sicuro di Gasparetto gonfiava la rete avversaria per la terza volta, ma gli arbitri, davvero insufficiente la loro prova, annullavano la rete per un fallo sfuggito ai più. Cinquanta secondi dopo Laccetti sprecava una ottima occasione cercando un dribbling di troppo su Di Benedet-
to e così, a sette secondi dalla fine del primo tempo, Coelho perdela la sfera a centro campo dando via libera a Comas il quale non perdonava e fissava il risultato sulla perfetta parità. Nella ripresa i materani andavano letteralmente in apnea e, dopo appena venticinque secondi di gioco, subivano la terza rete avversaria ad opera, neanche a dirlo, dello scatenato Comas. All'ottavo e trentasei secondi e all'ottavo e quarantanove secondi altre due reti pugliesi, ad opera di Di Bitondo e di Comas, mettevano al tappeto il Frascella che aveva ancora la forza di colpire con Latorre al 13' e 30”, ma ancora Comas, appena dodici secondi dopo, ributtava nuovamente al tappeto i materani. Nel finale altre due reti, una di Acquaviva, ed una di Gasparetto, cambiavano il risultato numerico ma non mutava la sostanza. Annibale Sacco
B girone F Potenza resta ancora a zero
Meco battuto anche dal Martina Perso pure lo scontro-salvezza MECO PZ MARTINA F.
Doppietta di Laccetti
B girone D Mathera avanti 2-0 poi è notte fonda a Barletta
Bng, un poker in negativo la squadra del presidente Taratufolo a nove punti in classifica. Neppure il ritorno al gol di Paolinho Santos ha invertito questo trend. A Barletta, quindi, si è materializBARLETTA: Stella, Bizoca M, Cappai, Do- zata la quarta sconfitta consecutiva per la ronzo L, Capacchione, calabrese, Bizoca formazione del Mathera. Eppure questa G, Sciascia, Doronzo G, Riesolo, Tempe- volta la gara si era messa sui binari giusti con il club allenato da Eustasta, Vino. Allenatore Piazzolchio Rondinone in vantaggio la. addirittura di due reti. Dopo 5’ BNG ECOBAS MATHERA: la Bng è sul 2-0 grazie alle reti Appio, Gammariello N, Gamdi Cavalcante e Santos. Poi due marello A, caione, Onofrio, Miminuti di appannamento perriello, Paolinho Santos, Fasamettono ai pugliesi di impattano, Vinicius Da Cunha, Cavalre con Capacchione e Bizoca G. cante, Panarella, Paolicelli. AlMa, non contento, il Barletta lenatore Rondinone. riesce a ribaltare il punteggio ARBITRI: Pasquali di Ascoli prima del riposo ancora con Piceno e Troiani di Teramo. Capacchione e Bizoca G che Cronometrista: Fiorentino di sfruttano delle veloci ripartenBarletta. ze. La ripresa si apre con la RETI: 3’ 20’’ pt Cavalcante, 5’ Bng più decisa, ma la rete di 20’’ pt Santos, 10’ pt CapacRiesolo dopo 3’ spegne ogni chione, 11’ pt Bizoca G, 18’ pt velleità materana. Nonostante Capacchione, 20’ pt Bizoca G, Santos ieri a segno il gol su rigore di Cavalcante, è 3’ st Riesolo, 5’ st Cavalcante (rig.), 8’ st Capacchione, 9’ st autore di il Barletta a fare la partita e ad andare in gol per due volte. Poi nel finale Vinicius Onofrio, 18’ st Da Cunha. Da Cunha riesce solo a rendere meno graE’ UN TUNNEL senza uscita. Dopo le tre voso il passivo con il suo gol che fissa il vittoria consecutive per la Bng è arrivato punteggio sul 7-4 in favore dei padroni di un periodo nero, nero pesto. Una serie di casa. quattro sconfitte consecutive che lasciano a.mutasci@luedi.it
BARLETTA BNG MATHERA
7 4
3 7
MECO POTENZA: Galasso, Lioi, Sabia, Cardone, Benevento G, Benevento A, Coiro, Pronesti, Cusanni, Campolejo, Kosevic, Stolfi. All. Roberto Napoli. CALCIO A 5 MARTINA FRANCA: Pereira, Moreno, De Araujo, Liuzzi, Del Pizzo, Urgesi, Barsanti, Salanida. All. David Ceppi. ARBITRI: Maio di Napoli e Caresta di Castellammare. RETI: 6' pt Barsanti, 8' pt , 9' pt Moreno, 17’ pt autorete Lioi, 19' pt Liuzzi, 19' pt Benevento A, 4' st De Araujo, 6' st Moreno, 13' st Benevento A, 17' st Sabia. NOTE: Spettatori cento circa. Ammoniti Stolfi e Benevento. Espulso il dirigente Colangelo nel primo tempo. CONTINUA il momento negativo della Meco Potenza sconfitta anche ieri nel match salvezza contro il Martina Franca al Campo di Macchia Giocoli nel confronto dell'ottavo turno del campionato maschile di serie B. I potentini hanno perso per 7 a 3 contro i tarantini al termine di una partita condotta con autorità e superiorità tecnico/tattica dai pugliesi. L'inizio dei lucani è choc. Gli ospiti passano tre volte in nove minuti, prima con Barsanti e successivamente con Moreno che infila l'esterefatto Galasso con facilità. La reazione dei potentini è sterile tanto che per i primi dodici minuti Pereira non “sporca” i guanti e fa da spettatore. Il Martina Franca gioca come al gatto con il topo, quando i frombolieri tarantini puntano la porta sono dolori per il
Benevento della Meco
portiere Galasso che fa il suo sventando la minaccia. La dea bendata gira le spalle ai lucani, Lioi nel tentativo di sventare una manovra ospite infila la propria porta e consente al Martina Franca di fare poker. Liuzzi sigla la quinta marcatura, dopo venti secondi Benevento fa sorridere Napoli, piazzando la zampata sotto misura. Nella ripresa il gioco è più lento, il Martina Franca segna con De Araujo e Moreno, Potenza è alle corde, Napoli sostituisce Galasso con Stolfi i pugliesi non infieriscono e lasciano a Sabia la soddisfazione del gol. I lucani cominciano ad innervosirsi, ne fanno le spese Benevento e Stolfi ammoniti dagli arbitri. Napoli cerca in tutte le maniere di invertire il trend negativo ma i suoi sforzi sono vani e non producono gli effetti sperati. I pugliesi alleggeriscono la pressione e portano a casa tre punti fondamentali per la classifica. Vince il complesso tarantino che lascia in crisi e in balia delle onde la Meco, sempre più ultima in classifica. Per i rossoblù è sempre più crisi. f.menonna@luedi.it
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48 Sport
A Dilettanti C’è il pieno recupero del lungo Ruggeri. Curiosità per Labella
Prima in casa per Ciocca La Publisys Potenza riceve il quotato Trapani dell’ex Benedetto RITORNA a giocare al Pala Pergola di Contrada Rossellino la Publisys Potenza nel nono turno d'andata del campionato maschile di serie A Dilettanti. I potentini affrontano questo pomeriggio, con inizio alle 18 il Basket Trapani del coach Giovanni Benedetto. Gara difficile per i potentini che devono riprendere necessariamente la corsa in campionato onde evitare pericolosi contraccolpi. La squadra di Cesare Ciocca occupa l'ultimo posto in classifica e deve fare quadrato per ottenere i due punti nella delicata partita di questo pomeriggio. La formazione potentina sarà al completo, ha recuperato anche Massimo Ruggeri, leggermente claudicante e alle prese con un malanno al piede. I giocatori bianconeri si sono allenati anche ieri mattina nell'impianto di Contrada Rossellino osservando il video tape della sfida vinta dai granata trapanesi contro il Ferentino domenica scorsa e successivamente puntando l'indice sulla chiave tattica e agonistica del match. La gara odierna segna il debutto casalingo di Fernando Labella. Una partita difficile, da vincere ad ogni costo, quella di questo pomeriggio che verrà diretta dai signori Biasino di Frosinone e Lestingi di Roma. Da un lato la forza della disperazione dei potentini, dall'altra la classe dei trapanesi che potranno contare sull'intera squadra a disposizione. Da temere in particolar modo Mattia Soloperto, Fabio Mercante, Simone Candela, Gennaro Tessitore, Diego Mahuel Corral, Vincenzo Di Capua e Jean Luis Canelo. Il roster dei siciliani è stato costruito con ambizioni di primato e in queste giornate ha fatto segnare qualche passo falso davvero inatteso. La Publisys reduce da due sonanti sconfitte esterne non ha alternativa al successo. In casa potentina
L’AVVERSARIA
Il play Fernando Labella
è l'assistent coach Sandro Lo Sardo a parlare del confronto caricando la squadra: “Abbiamo preparato con attenzione il match. Affronteremo una squadra molto completa, saranno necessario lo spirito di sacrificio e la determinazione dei giorni migliori per vin-
Il coach della Publisys, Cesare Ciocca
cere la partita”. Il tecnico bianconero parla dei trapanesi sostenendo: “A mio avviso il Trapani forma una squadra tecnicamente molto forte. Coach Giovanni Benedetto ha vinto l'anno scorso il campionato. Del complesso siciliano temo la qualità
dei giocatori, la nostra indiscussa voglia di vincere deve superare ogni ostacolo”. Lo Sardo ha espresso il suo diktat alla squadra: “Penso che i nostri giocatori devono dimostrare continuità e giocare sin dal primo minuto per vincere la
partita, il cuore e la testa saranno fondamentali per il raggiungimento del successo”. L'ultimo aspetto esaminato da Sandro Lo Sardo è quello tattico: “Credo che in gare del genere bisogna avere idee chiare sin dall'inizio.
L'atteggiamento in campo sarà fondamentale per noi, bisogna dare il massimo dal primo all'ultimo minuto di gioco”. L'ordine di Lo Sardo dovrà essere eseguito con dedizione e costanza. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
B Donne Nuovo capitolo con un ritorno al passato: timone alla Sanza
La Basilia riparte da Monopoli È PROPRIO il caso di dirlo: si riparte. Con l'inizio del girone di ritorno, stasera a Monopoli la Basilia Basket Potenza inaugura anche un nuovo capitolo della sua stagione. Marka Aurigemma e compagne sono chiamate a voltare pagina, dopo le inattese dimissioni di coach Marco Guerriero e la decisione del club di via dei Cedri di affidare la squadra - in attesa di possibili sviluppi, che potrebbero arrivare nel corso della prossima settimana - alla coppia Marilia e Roberto Sanza. Con la prima nella veste di giocatrice (e allenatrice) e il fratello che continuerà a figurare, a referto, nel ruolo di dirigente accompagnatore. «Andremo a Monopoli con lo stesso spirito di tutte le altre gare,
consapevoli dei nostri mezzi e del fatto di poter ben figurare. E con la tranquillità necessaria per giocarcela al cospetto di un'avversaria che sappiamo insidiosa, dopo averla incontrata ed essere riusciti a domarla, sul nostro parquet, un mese e mezzo fa». Roberto Muliere crede nella capacità di reazione della Basilia, chiamata sul campo della Valle Impero - nel match in programma questo pomeriggio dalle 18, e che sarà arbitrato dai tarantini Mottola e D'Errico - a una prova corale di gran carattere. «È naturale - aggiunge il general manager rossoblù - che il contraccolpo psicologico per quel che è accaduto dopo Campobasso si possa far sentire in qualche modo. Ma quel che più ci stava a cuore era recuperare la necessaria sere-
nità all'interno del gruppo, per affrontare al meglio il prosieguo del torneo: e da questo punto di vista le ragazze ci hanno dato buoni segnali». Il recupero di Flavia Carluccio (la guardia mesagnese era reduce da un'influenza che non le aveva permesso di partire per Campobasso) e delle migliori condizioni di Eleonora Petrazzuoli, del resto, hanno dato qualche motivo in più per sorridere, nel corso di questa tribolata settimana, alla truppa potentina. Che pure a Monopoli non potrà contare sul prezioso apporto di Giorgia De Luca, frenata da un problema al ginocchio (occorsole nell'ultima gara) che la costringerà a stare ferma per un periodo di tempo ancora da definire. Luca Carlone sport@luedi.it
Marilia Sanza
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Sport 49
Domenica 22 novembre 2009
Domenica 22 novembre 2009
A Dilettanti Dubbio Provenzano per Corà che attende il terzo successo di fila
Bawer, esame fuori casa Matera prova il primo blitz stagionale contro il Sant’Antimo LA BAWER ci prova. Cerca il colpo a Sant’Antimo per rimettere in pari la media inglese e centrare il primo blitz esterno della stagione. Lo fa al termine di una settimana difficile nella quale ha confermato l’indisponibilità di Gergati, out almeno per i prossimi quindici giorni, e si trova con Provenzano e Grappasonni in precarie condizioni. Soprattutto sul primo ci sono forti dubbi sul contributo che sarà in grado di dare nella gara odierna. Coach Corà però alla vigilia del match è ottimista: «abbiamo lavorato meglio anche di altre settimane, c’è qualche problema ma siamo consapevoli dell’importanza di questa sfida contro il Sant’Antimo». Matera ha mostrato segnali incoraggianti di crescita negli ultimi tempi ma anche qualche sostanziale difficoltà: «dobbiamo continuare a migliorare nella gestione complessiva dei quaranta minuti di gioco, ci serve trovare la giusta continuità di rendimento». Corà sa che la gestione soprattutto degli esterni dovrà essere molto attenta perchè non si potrà incappare nella stessa difficoltà di domenica prossima con gli esterni tutti fuori per falli: «è chiaro che dovremo avere una certa attenzione anche se credo che contro Siena ci sono state una serie di situazioni particolari che hanno portato a quella circostanza. L’assenza di Gergati? Noi sappiamo che in questo momento sentiremo la mancanza del giocatore, è un’assenza che conta. Mi auguro che recuperi presto per lui e per la squadra, per il resto aspettiamo». Poi l’esame di un avversario in grossa crescita come Sant’Antimo, reduce dal blitz di Agrigento e atteso da due partite casalinghe consecutive di cui la prima proprio contro il Matera. La formazione campana ha sfruttato al meglio l’arrivo di Cantone, un play fatto in casa, che ha dato sostanza soprattutto in attacco alle qualità della squa-
dra di coach Foglia. Sant’Antimo poi può contare sull’apporto di un pubblico caloroso e su un ambiente caldo che certamente giocheranno il loro ruolo. Corà però non si scompone: «A Sant’Antimo non ci sono mai stato, non ho mai giocato, mi dicono che l’ambiente è caldo ma non credo che sia qualcosa di cui preoccuparsi. La squadra ha cambiato look con l’arrivo di Cantone, gioca molto con i suoi uomini perimetrali e poi mantiene sotto due riferimenti come Politi e Gatti. Noi dovremo essere bravi ad affrontarli». Matera deve provare a lanciare il primo acuto anche fuori casa. Sarebbe fondamentale per il morale e per la classifica. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
L’AVVERSARIA
Stefano Provenzano guardia della Bawer
C2, tre assenze per il Ctr Senise Lucos, subentra Torraco che ospita la corazzata Savoia C2 Nuovo coach in panchina oggi con Benevento
MONTESCAGLIOSO - Seconda gara interna consecutiva per la Lucos Ingest Montescaglioso, che affronta, questa sera, alle 18, la Euro Service Pallacanestro Benevento. Gli arbitri designati per l'incontro sono Emilio Ascione di Massa di Somma e Giuseppe Bianco di Massa Lubrense. La vigilia è stata movimentata dall'annuncio del presidente del roster montese Rocco Luigi Santarcangelo: con una comunicazione ufficiale ha infatti reso noto che Pietro Scarano, succeduto a Michele Di Gioia, nell'attuale stagione, alla guida della squadra montese, da venerdì “non è più l'allenatore della Lucos” ed è sostituito dal coach Vito Rocco Torraco, “allenatore di esperienza. La dirigenza è sicura che questo avvicendamento farà bene alla squadra”. Il roster montese, dopo nove partite stagionali rimane fermo a quota otto punti ed è chiamato ad invertire una tendenza negativa, costituita di due sconfitte consecutive, ultima delle quali quella subita domenica scorsa contro la Baloncesto Napoli. La squadra di Montescaglioso, dopo aver prevalso, sia pure di pochi punti, in due dei tre
parziali, nell'ultimo e decisivo ha mancato l'appuntamento con la vittoria, cedendo per 80 a 76 ai campani, che hanno potuto così bissare la vittoria casalinga dell'andata. La squadra di Montescagliosodevesfruttare almassimola partita al Palauditorium "Karol Wojtyla" per tornare alla vittoria, che manca dalla trasferta in casa della Zeta Euro System Casavatore, dove i cestisti lucani si imposero per 58 a 53. La gara di questa sera porrà di fronte ai montesi una squadra, come quella di Benevento, che ha sinora conquistato dodici punti, in virtù dei quali occupa la seconda posizione in classifica in compagnia del Salerno, dietro alla capolista Partenope Napoli che guida con 14. I cestisti beneventani stanno vivendo un momento positivo, avendo prevalso, nell'ultima gara, giocata in casa, per 94 a 83 sulla prima in classifica. Un impegno non facile per i cestisti di casa, i quali proveranno a ripetere la vittoria colta all'andata, quando furono capaci di imporsi sul campo sannitico per 73 a 63 in loro favore. Michele Marchitelli sport@luedi.it
SENISE - Ancora emergenza in casa Ctr La Cascina Senise, ma questa volta senza drammatizzare più di tanto. Arriva il Basket Savoia, alle ore 18 presso il Palarotalupo, squadra che naviga in ottime acque, dodici punti, mentre il Senise è fermo a otto. Ma soprattutto, la squadra allenata da Castaldo, si ritrova con ottime individualità in attacco ed in difesa. Da Napolitano, capace di andare tranquillamente in doppia cifra (domenica scorsa ha segnato 29 punti contro lo Stabia) a Campanile che pure segna tanto, a Pollinaro ed agli altri ragazzi. Insomma una bella compagine che metterà a dura prova le coronarie dei tifosi senisesi. Mister Di Gioia infatti come noto, deve fare buon viso a cattivo gioco e cercare di contenere la rabbia di fronte a cotanta sfortuna. Ancora fino a stamani infatti, restavano seri dubbi sul recupero degli infortunati: Durante, Kreiber e Ragazzo. Almeno uno il coach, vorrebbe poterlo avere a disposizione ma sembra piuttosto difficile. Durante ha cominciato a provare ma sembra alquando scettico, così come Kreiber, pur non vedendo l'ora, entrambi, di scendere in campo. Così come il bravo Filippo Ragazzo che però appare ancora più lontano dal recupe-
ro della distorsione al ginocchio sinistro. Con queste premesse, la squadra del presidente Mario Totaro, sembra comunque aver superato il momento di ambasce. Soprattutto dopo la gara di domenica scorsa a Procida, contro la capolista che ha visto gli arcinoti sorci verdi, pur avendo giocato essa stessa in emergenza ma contro un manipoli di piccoli campioni in erba che rappresentano senza alcun dubbio, il futuro perlomeno quello prossimo di questa società. Sassano, De Lillo, Le Rose, D'Aranno e Gazzaneo, sono ancora lontani dalla maggiore età ma hanno dalla loro, una ottima scuola di baket ed una personalità che li propone per scenari sempre più a loro misura. Se son rose fioriranno, diceva un vecchio adagio e per questo motivo, comunque è consigliabile rimanere con i piedi per terra. Alla buona nuova dei giovani, c'è sempre da aggiungere quella riguardante la rinascita vera di Giovanni Genovese, che passati almeno due anni in purgatorio, non sempre per colpa sua, finalmente è riuscito a venirne fuori di prepotenza ed a far vedere sprazzi della sua vecchia (si fa per dire) classe. Gianni Costantino sport@luedi.it
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50 Sport
Basket B Dilettanti Solamente Serino e Di Pierro chiudono in doppia cifra
Passo falso Corporelle La maggiore precisione in attacco del Patti fa la differenza PATTI 72 CORPORELLE 62 ASCOM FINANCE PATTI: Riva 11, Bolletta ne, Mori 15, Rossi, Fevola 11, Cavalieri 9, Busco ne, Raskovic 10, Contaldo 10, Sereni 6. All.: Sidoti. CORPORELLE POTENZA: Saccoccio 6, Marino 3, Tombolini 3, Di Pierro 16, Serino 15, Viggiano ne, Corvo 9, Ginefra 3, Blardone ne, Nocioni 7. All.: Schiavi. ARBITRI: Slovacchia di Corciano e Scarfò di Palmi. PARZIALI: 18-14, 40-31, 53-47, 72-62 NOTE: 100 spettatori. Tiri: Patti 19/34 da due, 6/18 da tre, 16/22 liberi; Potenza: 15/31 da due, 6/22 da tre, 14/20 liberi. Rimbalzi: Patti 6 off, 21 dif; Potenza 6 off, 16 dif. Usciti per cinque falli: Nocioni (PZ), Raskovic (PA), Serino (PZ). MESSINA - Questione di precisione, questione di attacchi. Potenza perde la sfida per diventare grande contro Patti. Paga la scarsa vena offensiva e una valanga di errori sotto canestro. Errori che pesano, alla fine dei conti, e che premiano un Patti non certo trascendentale ma molto più preciso in fase di tiro. Quel tanto che basta per chiudere con dieci punti di vantaggio la quarta e ultima sfida giocata sul neutro di Messina. L'avvio di Potenza è quasi disastroso. Nei primi cinque minuti i ragazzi di coach Schiavi non ne indovinano una. Il Patti invece è diligente e sbaglia poco, anche se non riesce a capitalizzare il momento di appannamento degli avversari. Per il primo canestro, firmato Nocioni, bisogna attendere la metà del primo quarto. Poi però parte un filotto di triple firmate Saccoccio e Di Pierro che rimettono in carreggiata Potenza e spengono sul nascere le speranze di fuga di Patti. Si capisce presto che la sfida sarà tiratissima e che la differenza la farà la precisione sotto canestro, perchè le due difese lasciano giocare e gli spazi ci sono. Si va avanti punto a punto fino alla metà del secondo quarto. Poi però Potenza si blocca di nuovo, mentre Riva e Cavalieri infilano due triple consecutive che fanno prendere il largo ai siciliani (32-22 a 4'26 dall'intervallo). Potenza accusa il colpo, tiene botta ma non riesce ad avvicinarsi più di tanto. Al riposo è sot-
Basket B Dilettanti Parte male la sfida molto attesa contro il Corato
Bbc, pesante defezione Capitan Roberto Russo out per almeno due settimane
Schiavi torna a testa bassa dalla trasferta in Sicilia (Mattiacci)
to di 9 punti solo grazie alla bomba di Di Pierro che la tiene a galla. Ma non basta tenere le distanze: servirebbe un allungo, uno spunto in più. E Potenza, nonostante l'impegno, non riesce a trovarlo. Colpa della scarsa vena offensiva e anche di un pizzico di sfortuna, componente che accompagna la squadra di coach Schiavi per tutta la gara. Succede così che per tutto il resto della gara Potenza è costretta a rincorrere. Si avvicina e si allontana, ma resta sempre almeno sei, sette punti sotto. La situazione cambia leggermente solo negli ultimi due minuti di gara, quando Patti comincia a preoccuparsi un po' di più e la palla scotta anche nelle mani dei padroni di casa. Potenza si riporta sotto, ma resta sempre dietro. A 42'' dala fine, con Patti avanti 65-60, coach Schiavi chiama l'ultimo time out sulla rimessa di Patti. Serino intercetta palla, Di Pierro subisce fallo e dalla lunetta con due liberi precisi riporta sotto la sua squadra. A 32'' il divario è di tre punti, stavolta è Sidoti a chiedere tempo. Di Pierro spende bene un fallo dopo soli due secondi, Mori non sbaglia i liberi e la partita praticamente si chiude perchè Corvo non trova il tiro da sotto, arriva pure un tecnico e Patti può prendere il largo e conquistare la vittoria. Una vittoria tutto sommato meritata contro un Potenza che torna a casa sconfitto e forse un po' ridimensionato. Maurizio Licordari sport@luedi.it
BERNALDA - Solo posti in piedi per i ritardatari questa sera al PalaLosito di Corato dove il team di coach Vandoni fa visita a quello del collega Meneguzzo per la nona giornata di campionato (ore 18, arbitri Braga di Pavia e Leoni Orsenigo di Como); posti in piedi, dicevamo, perché lo storico palazzetto di viale Don Albertario è ormai insufficiente a contenere presenze ed entusiasmo dei tifosi locali giustamente orgogliosi della loro squadra che da diversi anni è una delle protagoniste della B Dilettanti, e lo sarà ovviamente anche per i non pochi sostenitori rossoblu che vi arriveranno dallo Ionio. Corato-Bernalda è ormai, dopo tante avvincenti sfide, un vero e proprio derby dell'amicizia tra due società che si stimano e si rispettano e tra due tifoserie gemellate che spesso sono accorse l'una in aiuto dell'altra in occasioni particolari, ma un derby assolutamente agonistico e grintoso sul campo dove nessuna delle due squadre vuole perdere e sul quale la BBC vuole provare a sfatare una sorta di maledizione che l'ha vista finora sempre soccombere sul parquet pugliese. La formazione rossoblu è reduce dalla vittoriosa prestazione con il forte Catania e si è quindi portata appresso per il viaggio un ricco corredo di entusiasmo e di belle speranze. Speranze che però devono fare i conti con la brutta notizia che ha raggiunto il clun jonico. Infatti non sarà della contesa il capitano di tante battaglie Roberto Russo. Per lui uno stop che dovrebbe prolungarsi per almeno due settimane. Il motivo? Il capitano ha subito una lussazione ad una costola. Mentre quella neroverde arriva da tre sconfitte consecutive che però non le impediscono tuttora di sedere comodamente sul secondo gradino della classifica sia pure in condominio con Catania, Bisceglie e Reggio Calabria; questo restare comunque tra le big del girone nonostante tre stop pesanti non fa che confermare la solidità e la quadratura del complesso caro al tifosissimo presidente Samarelli, complesso guidato in regia da un ancora giovane ma già esperto play come Stella ('84), tornato a Corato dopo un biennio diviso tra Bisceglie e Cagliari, cui si aggiungono altri veterani della maglia pugliese come la guardia ventinovenne goriziana Graziani (ormai da tre anni a Corato dopo Gorizia e Senigallia), l'esterno brindisino Cozzoli (giovanissimo del '90 ma considerato già un pilastro del team pugliese), e gli altri giovani Grimaldi ('86, tornato dopo due parentesi a Bari e Gaeta) e l'ala Kavaric (interessante 2 metri di Podgorica); i volti nuovi, invece, sono quelli del brindisino Trionfo (196 cm., ex Omegna e Vado), del pescarese Pelliccione (202 cm., '82) ex Treviglio e Novara e un anno anche a Melfi, la forte ala Lorenzetti (200 cm., '84) già Trieste e Palermo, e il pivottone brian-
Dolic, Favia e sotto capitan Russo
zolo Mariani (205 cm., '83) con esperienze a Trieste, Senigallia, Castelletto e Valenza. Purtroppo per i rossoblu la squadra lucana si presenta ancora non in perfetta forma, con la perdurante assenza del play Salvatore e la condizione fisica approssimativa di altri giocatori; ma la prestazione sfoderata, nonostante i vari handicap, contro gli etnei ren-
de più ottimista il clan ionico. E del resto, si sa, i record prima o poi vengono battuti, e, siccome lo “zero punti” dei bernaldesi a Corato può essere considerato un record sia pure in negativo, ecco che i ragazzi del presidente Troiano sono lì pronti a cancellarlo. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
Ecco la lettera di Lucia Montesano, dell’Associazione Podistica Straherakleia
«Esprimo la mia solidarietà a Cappucci» RICEVIAMO e pubblichiamo la mail di Lucia Montesano di sostegno e appoggio a Luigi Cappucci. Sono Lucia Montesano una iscritta dal 2002 all'Associazione Podistica Straherakleia, anno in cui ci fu la prima maratona in Policoro e la cui madrina di battesimo fu la campionessa italiana Tiziana Alagia. Scrivo perchè voglio pubblicamente esprimere un pensiero di solidarietà a Luigi Cappucci presidente dell'associazione sportiva avendo appreso dai quotidiani della conflittualità sorta con l'amministrazione comunale per la promessa non mantenuta nei confronti dell'Associazione. Sento
sinceramente di dirgli a nome anche di altri concittadini di non cessare l'attività sportiva anche se è molto amareggiato, deluso e mortificato, ma di essere ancora più tenace perchè voglio evidenziargli che nonostante tutto egli ha supplito tale "mancanza" degnamente mostrando sacrificio, impegno, dedizione e passione di sempre; che deve continuare a mettere a nostra disposizione la sua esperienza personale, i suoi consigli semplici e tecnici. Questa, è per me e per gli altri una occasione per dirgli grazie, per averci permesso con le sue manifestazioni podistiche di avere la possibilità, tutti, di muoverci
con i "propri mezzi" cioè con le proprie gambe, di continuare a godere e beneficiare dello stare con atleti di ogni città d'Italia, immersi nell'habitat tipico ed unico della nostra Policoro, abbiamo corso in compagnia, in allegria, socializzato e consolidato amicizia. Pertanto anche le altre nuove adesioni all'associazione, aggiunte alle precedenti, rappresentano un buon numero per continuare a "resistere", devono dargli fiducia e perseverare nella crescita della Straherakleia in tutti i sensi. Gli voglia giungere l'augurio di ricevere presto una benevola collaborazione nonchè una "mano" dagli Ammini-
Luigi Cappucci
stratori, per correggere il "tiro" poichè godono anch'essi altrettanto di simili caratteristiche di dedizione e d'impegno, non essendo sopratutto novizi e allo sbaraglio, ba-
sta ricordarsi in occasione della maratona dello scorso maggio 2009 di averli visti salire compiaciuti sul podio per la premiazione agli atleti vincitori.
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Sport 51
Domenica 22 novembre 2009
Domenica 22 novembre 2009
B1 Uomini L’impeto della Virtus si abbatte sulla rappresentativa nazionale
Medical, una formalità La formazione di Draganov travolge il Blue College Italia MEDICAL CENTER PZ BLU COLLEGE ITALIA
3 0
25-10, 25-17, 25-7
MEDICAL CENTER: Minenna 13, Dal Molin 13, Torsello 3, Durante 4, Gribov 7, Di Tommaso 6, La Maida, Zuccaro, Cavaccini (L), Alamprese. All. Draganov BLU COLLEGE ITALIA: Pinelli, Lanza 4, Gabriele 5, Mazzone, Sperandio 6, Preti 3, Urago (L), Della Corte 2, Razzetto 1, Puliti, Pedron, Di Lucca, Pesaresi. All. Schiavon ARBITRI: Angelo Pizzolato e Stefano Giorgio NOTE: 19’, 21’, 18’ per un totale di 1 ora e 8 minuti. POTENZA- Vittoria facile per la Medical Center Potenza che batte, in poco più di un’ora, la selezione dei giovani azzurri, classe ‘91‘92. Una vittoria netta per 3-0 e un risultato mai messo in discussione. Nel primo set partono subito bene i padroni di casa. Di Tommaso piazza subi-
La Medical Center nella sfida col Blue College Italia (Mattiacci)
to due ace consecutivi. Le schiacciate di Dal Molin e i muri di Minenna, poi, consentono alla Medical Center di chiudere il primo time out tecnico per 8-1. Sull’altro versante ci provano Preti e Lanza. Sul punteggio di 12-4 un ace di Sperandio dà coraggio ai ragazzi allenati da mister Schiavon e ancora Preti inizia a macinare punti, ma Dal Molin e compagni sono
bravi a non perdere la concentrazione e concedono davvero poco agli avversari. Non c’è storia e sul punteggio di 14-8 i potentini infilano agli ospiti un break di +6 che letteralmente annichilisce i giovani nazionali. Un muro e un attacco vincente di Minenna, seguito da un ace di Gribov, suggellano il definitivo 25-
10. Nel secondo set il Blu College reagisce. Si parte con un pallonetto e un ace di Gribov e la Medical Center si porta a +4, ma capitan Lanza prende per mano i suoi e inizia a macinare punti. Si arriva sul punteggio di 8 pari grazie ad un ace di Sperandio e agli attacchi vincenti di Gabriele, ma gli ospiti iniziano a sbagliare
troppo ed i ragazzi di Draganov ne approfittano per portarsi in vantaggio di +4, nonostante Gabriele continui a dare filo da torcere ai padroni di casa. Il secondo time-out tecnico si chiude per 16-10 dopo un attacco fuori di Lanza. I ragazzi di Schiavon approfittano del calo di tensione della Medical Center e segnano punti con Sperandio e Lanza, ma l’esperienza di
Dal Molin e compagni non permettere alla compagine azzurra di andare in vantaggio e il set si chiude per 25-17. Nell’ultima frazione di gioco ripartono subito bene i potentini. Gribov e Minenna prendono per mano la squadra e consentono alla Medical Center di chiudere il primo time out tecnico per 8-1. Gli ospiti non entrano mai in partita, vanno in confusione, perdono la motivazione e iniziano a sbagliare anche le cose più semplici. Di Tommaso e compagni stordiscono la compagine avversaria e sul punteggio di 102 infilano 5 punti consecutivi che consentono ai padroni di casa di chiudere il secondo time out tecnico per 16-2. Preti e Lanza cercano di salvare il salvabile, ma non c’è più nulla da fare. Sul finale entra capitan Zuccaro e c’è posto anche per Gigi Alamprese e Vincenzo La Maida. Un ace del palleggiatore Di Tommaso suggella il definitivo 25-7. Anna Maria Calabrese sport@luedi.it
B2 Uomini Non bastano i 20 punti di Lopis
B2 Uomoni Ko nel derby di Altamura
Stop per la Sidel
Matera soffre il mal di trasferta
Vince il primo set, poi cede al Molino SIDELLAGONEGRO MOLINOSICILIA
1 3
25-22, 19-25, 23-25, 19-25
SIDEL LAGONEGRO: Carlomagno, Cimino 16, Crusco, Ferro 2, Galante 3, Lopis 20, Luglio 2, Manzolillo, Osnato, Riccio, Ruggiero S. 5, Ruggiero F. 5, Vaiana. All Scaldaferri MOLINO DI SICILIA RAGUSA: Antonucci 12, Bocchieri 2, Calò 14, Chillemi, Di Pasquale 12, Pappalardo 7, Pochini, Porcello 14, Puglisi, Raffa, Salonia, Spadaro. All Bonaccorso ARBITRI: Belcastro, Braile LAGONEGRO - Amara sconfitta per la Sidel, che lascia per strada punti importanti. Ha dimostrato di tener testa ad un avversario che inizialmente si è mostrato alla portata dei lagonegresi. Pur essendo una formazione di alta classifica il Molino non ha facilmente giocato la sua partita, al cospetto di una Sidel che ha comunque dato filo da torcere ai siciliani. Inizia bene la Sidel che ha solo una breve titubanza, che consente agli ospiti di an-
dare in vantaggio momentaneamente. Recuperano i lagonergesi e giocano di punto in punto fino alla fine quando allungano sul 22 pari e chiudono il set. Il secondo set registra un calo di tensione per gli uomini di mister Scaldaferri che subiscono la risposta ospite e il match è nuovamente in parità. “Abbiamo subito nel secondo set - ha commentato a fine gare mister Scaldaferri - quattro errori punto in ricezione che ci siamo portai fino alla fine del set anche se comunque in attacco abbiamo mantenuto una standard accettabile”. Il terzo set fa registrare fasi di gioco alterne con vantaggi minimi da parte di entrambi. La Sidel sul finale recupera 4 lunghezze e sul 23 pari, la poca chiarezza arbitrale surriscalda gli animi ed incide sul prosieguo del set che consente poi al Molino di andare in vantaggio. La Sidel riparte bene nel quarto set ma solo inizialmente poiché gli ospiti fruttano il vantaggio e ingranano sul finale lasciando a secco di punti gli avversari. “Sapevamo che era una gara difficile - ha commentato il tecnico lagonegrese - come del resto tutte quante ma questa in particolare. La settimana
Sedici punti per Cimino
comunque non è stata brillantissima, caratterizzata da alcuni acciacchi influenzali”. Pensando alla prossima Scaldaferri commenta: “dovremmo lavorare tanto per fare punti, anche se contro avversarie importanti”.
B2 Uomini La Nicodemo Lauria di Chiartelli ospita il Vibo Valentia
Santomassimo avrà Rija part-time RITORNA a giocare tra le mura amiche la Nicodemo arredamenti che oggi pomeriggio ospita il Callipo Vibo Valentia. Dopo la vittoria la tie break della scorsa settimana c'è voglia da parte dei ragazzi di Santomassimo di rifarsi e mettere a segno i tre punti di oggi. Occupano la zona bassa della classifica i calabresi a tre punti di distacco rispetto i laurioti, che oggi ripartono con la rosa quasi al completo. Dovranno infatti recuperare il forte centrale Rija, lontano dai parquet poiché si è infortunato nella prima giornata del campionato. “Rija non sarà al 100 per 100 - ha dichiarato il presidente della Nicodemo Francesco Chiarelli - e forse non partirà da subitonel sestettobase”, almister spetterannole ultimedecisioni. Lo stesso discorso vale anche per Pesca, molto dubbia la sua presenza oggi, poiché ha un problemaalla schiena che sta curando da alcuni giorni, mentre è in buona condizione Salerno. L'avversario odierno per la Nicodemo, non è dei più semplici, visto che si tratta dell'ostico Vibo che arriva da una settimana positiva vista la vittoria dello scorso turno, ma il match di oggi è sulla carta “alla nostra portata” come ha dichiarato lo stesso presidente Chiarelli. “E' una partita molto importante - continua il patron lauriota - e speriamo di conquistare i tre punti, prima di affrontare le successive partite contro avversari difficili quali Acireale, Palermo e Molino. Appuntamento dunque alle 18 al Polifunzionale D'Amico di Lauria per una partita che la Nicodemo giocherà con il calore del proprio pubblico. p.v.
Il centrale Rija
ALTAMURA PALLAVOLO MATERA
3 0
29-27'; 25-21, 25-23
IESI ALTAMURA: Giove (L), Cornacchia, Sette 9, Priore ne, Luisi ne, Di Sabato, Mastropasqua 19, Acquaviva ne, Toscano ne, Del Brocco 8, Maiullari 8, Zonno 1, Castaldi 7. All. Paglialunga PALLAVOLO MATERA: Albanese 1, Toma 16, Suglia 13, Anselmo 7, Lacalamita 11, Rinelli 7, Bisci (L), Riccardi, Forcillo ne, Sabino ne, Andrulli ne. All. Galtieri ARBITRI: Stallone e Del Vecchio di Foggia NOTE: Battute vincenti Altamura 0, battute sbagliate 5, battute vincenti 1 Matera, battute sbagliate 8. Tempi di gioco 29’, 27’, 29’ per un totale di 1h e 35’. E' ANDATO all'Altamura il derby della Murgia. I ragazzi allenati da coach Paglialunga hanno sconfitto a domicilio la Pallavolo Matera con un secco tre a zero. I ragazzi del presidente Tulliani non sono riusciti, così, a bissare il risultato vincente ottenuto sette giorni fa contro la capolista Alessano ma in quanto a gioco non hanno assolutamente demeritato.
Suglia e compagni sono stati sempre vivi in tutti e tre i set, terminati con parziali molto alti. Un risultato, questo, che fa accrescere il rammarico in casa Pallavolo Matera che forse non si aspettava di tornare nella città dei Sassi con un risultato così pesante. Sicuramente degli errori sono stati commessi (come gli otto errori in fase di battuta), per questa ragione il tecnico in settimana dovrà trovare le soluzioni giuste per mettere a punto, per limare quello che non è andato. Ai biancazzurri, dunque, non resta che voltare pagina e pensare già al prossimo match interno che si presenta impegnativo quanto quello contro l'Alessano e l'Altamura. I ragazzi allenati da coach Galtieri, infatti, ospiteranno il Cabv Bari che ieri ha sconfitto il Masi Foggia per tre a zero ed ha conquistato il dodicesimo punto stagionale piazzandosi, temporaneamente, al secondo posto proprio con l'Altamura. In casa materana sono andati in doppia cifra Toma che ha messo a segno sedici punti, Suglia ne ha totalizzati tredici e Lacalamita ha chiuso il suo score con undici punti. lo.tor.
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52 Sport
Volley B1 Donne La Piscopo guadagna le luci della ribalta con 19 punti
Master Group a fatica Servono cinque set per avere la meglio di un Sabaudia mai domo MASTERGROUP SABAUDIA
3 2
Volley B1 Donne Priolo ko
22-25, 26-24, 25-18, 20-25, 15-6
Colpo esterno della Lore Lei
MASTER GROUP MATERA: Marulli 14, Romanò 10, Floridia 15, Cianflone n.e., Piscopo 19, Cacciapaglia (L) 1, Picerno 1, Romano 8, Russo 1, Pontillo n.e. All. D’Onghia SABAUDIA: Blunda 9, Agola 24, Carminati 7, Centi 1, Cimoli 2, Fiore 14, Liguori 17, Marinelli, Di Pierro 1, Scognamiglio (L), Vaccarella, Motolese n.e. All. Casalvieri ARBITRI: Colapietro e Traversa di Bari NOTE: Battute vincenti: Matera 7, Sabaudia 9. Battute sbagliate Matera 7, Sabaudia 13. Tempi di gioco: 27’, 26’, 23’, 27’, 12’ per un totale di un ora e 55’. MATERA - Vince ma non convince la Master Group Matera. Una gara che si poteva perdere, se al tie-break una punta d’orgoglio venuta fuori ha salvato la brutta prestazione delle ragazze di coach D’Onghia. Contro le materane una giovane squadra che non ha mai mollato se non al tie-break, dopo un buon vantaggio acquisito dalle materane. Daniela Casalvieri aveva studiato bene la partita limitando la Romanò, difendendo molto bene per contrattaccare con una Agola scatenata che a fine gara mette a segno 24 punti, seguita dalla Liguori con 17. Nella Master ha soddisfatto la Romano, quando è stata utilizzata, deve migliorare nel chiudere con gli attacchi centrali. In attacco buone le prove della Floridia 15 punti, e la Piscopo miglior realizzatrice delle materane con 19 palle messe a terra, ma questo non le esenta da grosse colpe in fase di ricezione, con tantissimi errori tecnici. La gara comincia con Picerno e compagne in palese difficoltà, il Sabaudia che da subito mette grande pressione con le battute della Agola, con la Piscopo che commette quattro errori consecutivi. Il vantaggio per le ospiti è di 8 punti, dopo aver rifilato un 6 a 0. La Master cominci a rosicchiare punto dopo punto, fino a raggiungere il 20 a 20. E’ il Sabaudia che si aggiudica il set sul 23 - 22, con i punti di Fiore e Agola. Secondo set, subito sotto la Master di tre lunghezze, alla pausa tecnica 8-5 per le laziali. Le materane acciuffano le avversarie sul 10 pari, si gioca punto su punto fino al time
Un attacco della Romano, accanto la Romanò e sotto la Piscopo, la migliore della Master Group
Il tecnico Nino Gaglirdi (foto Videouno)
PRIOLO AVISLORELEIPZ 19-25, 20-25, 17-25
PROGETTO VOLLEY PRIOLO: Bafumo, Franzò, Sarcina, Imprescia, Escher, Scariolo, Natali (L), Genovese, Cavarra, Pandolfo. All. Sciacca. PM LORE LEI AVIS POTENZA: Pericolo, Pierantoni, Draganova, Magherini, Franco, Composto, Ligrani (L), Pagano, Carbonara, Rotondo. All.: Gagliardi. ARBITRI: Bronzolino e Pecoraro.
out tecnico sul 14-16 per Sabaudia. Arriva l’aggancio grazie alla Romanò sul 23 pari, poi Piscopo e Floridia chiudono il set. Terzo parziale cominciato con bene per Matera, che alla sosta tecnica è in vantaggio 8-7. Il gioco comincia a dare frutti, rifilando un 6-0 alle laziali, si arriva alla fine del set sul 24-18, difesa del Matera e contrattacco della Romanò chiudendo il set 25-18. Sem-
bra fatta ma non è così, l’inizio è buono ma il prosieguo del set, fino al secondo time out tecnico, è quasi alla pari 15-16 per Sabaudia, che si prende il lusso dando un break di 7 punti alle materane, che giocano ancora malissimo. Sul 23-20 due grossolani errori della Piscopo, consegnano il set alle avversarie andando così al tiebreak. L’unico parziale senza storia dove le ragazze di
E’ in programma a Bernalda il trofeo Inverno di Motocross E’ IN PROGRAMMA per la giornata di oggi, sulla pista di enduro di Bernalda la seconda e ultima gara valevole per il “Trofeo Inverno di Motocross Basilicata e Puglia”. La manifestazione sportiva vedrà la partecipazione di piloti provenienti da Basilicata, Puglia, Calabria e Campania. La manifestazione organizzata dal Moto Club Msc Cross di Bernalda e dalla Lega Moto Uisp di Basilicata si svolgerà a partire dalle ore 9, presso il circuito di contrada Demanio Campagnolo a Bernalda. Folta sul circuito bernaldese sarà la presenza dei pi-
0 3
loti materani specialisti delle ruote tassellate tesserati con il Motoclub "Città dei Sassi in Moto".
“Dopo il successo della gara di motocross svoltasi a Matera due settimane fa afferma il presidente della Lega Moto Uisp di Basilicata, Nicola Di Pede - ci aspettiamo anche a Bernalda almeno una ottantina di piloti pronti a sfidarsi su questo circuito sabbioso, prettamente invernale, che presenta ottime caratteristiche di drenaggio dell'acqua. Il tracciato è ottimo per le enduro quindi ci sono tutti i presupposti per godersi un spettacolo emozionante. Un appuntamento imperdibile per gli amanti delle ruote tassellate”.
D’Onghia hanno messo in campo la voglia di vincere la partita, andando subito in avanti, con un vantaggio consistente al cambio di campo sull’8-2. Forse il Sabaudia intuisce che la gara è andata mollando la presa. Capitan Picerno e compagne vedono la linea del traguardo per la conquista della vittoria, vincendo il set per 156, ma quanta sofferenza. Vincenzo Bochicchio
LA LORE LEI ha risposto presente. Con un secco tre a zero, ottenuto in formazione ancora fortemente rimaneggiata sul campo di Priolo Gargallo, le rossoblù di Nino Gagliardi sono riuscite nell’intento con cui erano partite alla volta di Siracusa: non perdere colpi in classifica. Tre punti d’oro quelli ottenuti da Pierantoni e compagne in terra di Sicilia, al termine di un match ancora fortemente condizionato, per la Polizia Municipale, dall’assenza di una palleggiatrice di ruolo. In extremis difatti coach
Gagliardi e il suo staff tecnico avevano deciso di non rischiare Claudia Pagano, appena rientrata dopo un delicato infortunio alla caviglia. Con l’intento di preservarla per le sfide, decisamente più impegnative (a cominciare da quella casalinga di sabato prossimo col Latina), che d’ora in avanti attenderanno al varco la Lore Lei. Così, nel sei più uno rossoblù sceso in campo contro Sarcina (ex di turno al pari di Composto) e la sua Progetto Volley, si rivedevano le stesse protagoniste dell’ultimo match vinto sul Lamezia: con Pericolo e Magherini ad alternarsi in palleggio, e Mina Draganova confermata al centro per concedere un altro turno di riposo a Simona Rotondo. Il buon ingresso nella partita e la positiva chiusura del primo set davano fiducia e convinzione alle potentine. Che dovevano stringere ancora i denti in qualche circostanza (come nella fase centrale del secondo parziale) prima di festeggiare, al termine di un’autorevole terza frazione, un successo da tre punti di notevole importanza. l.c.
Ippica Buoni risultati dal meeting di Altamura
Brilla il Tucci Team POLICORO - Buone performance per amazzoni e cavalieri dell'Associazione sportiva dilettantistica “Tucci Team” di Policoro, impegnati al concorso ippico nazionale di salto a ostacoli C*, svoltosi nei giorni scorsi, presso gli impianti del Circolo ippico sport equestri di Altamura. Su tutti spiccano le vittorie di due grintosissime amazzoni junior del team lucano, Carmen D'Andrea e Francesca Ferrara, entrambe giovanissime, che hanno siglato due ottimi percorsi netti, imponendo il loro nome nella categoria B 100 del concorso murgiano. Buone anche le prove degli altri ragazzi, capitanati, come sempre, dall'istruttore-presidente del sodalizio jonico, Vincenzo Tucci; infatti, solo un pò di sfortuna ha privato della vittoria Laura Ferrara, Giambattista Carone, Francesco Ricchiuti, Gianfranco Barbalinardo, Gerardo Dente e i due fratelli Lofrano. Men-
tre la sfortuna ha perseguitato la junior Greta Di Pierri, incappata in una spettacolare caduta, per fortuna senza gravi conseguenze, oltre lo spavento iniziale, che aveva fatto pensare al peggio. Incolori, invece le prove di Salvatore Lofrano e Salvatore Palmieri, autori di prestazioni al di sotto dei loro standard. «Dopo un periodo piuttosto lungo, i miei ragazzi sono tornati alla vittoria, che mancava da circa due mesi -ha commentato Tucci- faccio i complimenti a tutto il team, che ha sfoggiato delle ottime prove, che fanno ben sperare per la prossima stagione». Le parole del capo-èquipe, Vincenzo Tucci, annunciano anche che l'Asd Tucci Team avrà due settimane per preparare l'ultimo appuntamento dell'anno, sempre in terra pugliese. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it
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Sport 53
Domenica 22 novembre 2009
Domenica 22 novembre 2009
Raro, pari in rimonta PATTINOMANIA 4 LAMELA 4 RARO PATTINOMANIA MATERA: Mele, Matera, Gaudiano, Braia, Lezoche, Xiloyannis M, Nicoletti,. Cellura, Vivilecchia, Xiloyannis G. All Caricato LA MELA MODENA: Golinelli, Cavedon, Enriquez, Volgari, Biolchini, Damiani, Barbieri, Nizzoli, Ferri. All. Enriquez ARBITRO: Conci di Viareggio RETI: 13' 35'' e 19' 25'' pt Enriquez, 3' 57'' st Xiloyannis M, 4' 29'' st Damiani, 7' 47'' e 15' 10'' st Cellura (rig), 22' 58''
st Nicoletti PATTINOMANIA sfortunata. Niente da fare per i pattinatori biancazzurri che ieri sera non sono riusciti a conquistare la seconda vittoria di campionato nel match interno contro il La Mela Montale. Quella contro i gialloverdi modenesi è stata un bella ed intensa partita, maggiormente nella seconda frazione di gioco. Meglio il La Mela nella prima frazione, decisamente superiore la Pattinomania nella ripresa. I biancazzurri non si sono disuniti anche nella circostanza del doppio svantaggio; guidati da un Cellura in giornata e da un
trascinatore Xiloyannis, i ragazzi allenati da mister Caricato sono riusciti a riacciuffare il risultato sfiorando anche il meritato vantaggio nei minuti finali del match. La gara si mostrava equilibrata sia dai primi minuti. Al 2' ci provava Enriquez ma Mele era attento, cinque minuti dopo era Lezoche a cercare il gol ma il pallino si stampava sulla traversa della porta difesa da Cavedon. La partita era caratterizzata da veloci capovolgimenti di fronte fino alla rete del vantaggio ospite ad opera del giocatore-allenatore, Enriquez, che beffava Mele con un forte tiro dalla distanza. La rete galvanizzava anco-
ra di più i gialloverdi che trovavano il raddoppio ancora con Enriquez, questa volta dopo una mischia in area materna. Il primo tempo terminava con il doppio vantaggio del La Mela. Nella ripresa la Raro entrava in pista più determinata e dimezzava subito lo svantaggio con Michele Xiloyannis, al 3'57'', bravo a trovare un varco nella difesa modenese ed a battere Cavedon con un tiro velenoso. La gioia del giovane attaccante di casa durava poco perché, un minuto più tardi, Damiani riallungava le distanze. Modenesi scatenati e bravi a trovare il poker, al minuto 6'56'', con Nizzoli. Il 4 - 1 per gli ospiti
E’ Nicoletti a firmare la rete del pareggio (Videouno)
serviva da spinta alla Pattinomania che al 7'27'' iniziava la sorprendente rimonta quando Cellura batteva Cavdon mettendo a segno un rigore. Il giocatore materano si ripeteva, sempre su penalty, al 15' siglando la terza rete materna. La gara si chiudeva con il
gol di Luca Nicoletti per il 4 a 4. Da segnalare un palo colpito da Cellura e l'ottima prestazione di tutti i materni, un plauso al portiere Mele, che nelle fasi finali del match hanno difeso e sfiorato di un soffio la rete della vittoria. Lorenzo Tortorelli
Volley B2 Donne Golluscio: «Aspettavamo questa gara». Ghersetti: «Tensione da gestire»
Potenza assapora il derby Torna alla Caizzo la stracittadina dopo tre anni di assenza QUI MATERMAN NUSCO LIVI
QUI ASCI GIOCOLERIA
E ALLORA rieccolo il derby “made in Potenza”. A tre anni e mezzo dall'ultima sfida stracittadina in quarta serie nazionale (era l'aprile del 2006, e alla Caizzo si affrontavano Asci e PM), due squadre del capoluogo ritornano a darsi battaglia sui campi della B2. La novità, stavolta, è rappresentata dalla Materman Nusco: che reduce da una gran bella striscia di risultati - dopo il difficoltoso ingresso nella stagione - sembra potersi candidare, con sempre più convinzione, al ruolo di matricola terribile di questo campionato. Nel quale però, è bene non dimenticarlo, la priorità per la Livi resta la salvezza. Anche se nell'immediato, e per quanto riguarda l'attesissimo match con la Giocoleria, Pamela Petrone e le sue ragazze daranno sicuramente il massimo per centrare un altro risultato positivo. Che consenta loro di ridurre ulteriormente il gap in classifica con le cugine. «È la partita che aspettavamo da tempo, soprattutto noi potentine. E in cui metteremo tutto il cuoree il carattere che abbiamo incorpo per vincere». Lella Golluscio, centrale venosina della Materman, mostra grande fiducia nelle possibilità della sua squadra di sovvertire un pronostico che, alla luce delle prime gare del torneo, sembrava vedere l'Asci favorita. Ma che ora non appare per nulla chiuso per le rossoblù del patron Iannelli. «Dopo l'inizio stentato - spiega -, abbiamo indubbiamente compiuto progressi importanti, nel gioco come nell'intesa. Ma tutto sommato ce lo aspettavamo, perché eravamo coscienti delle difficoltà che ci avrebbe proposto l'impatto con la B2. E sapevamo che col tempo le cose sarebbero migliorate». La centrale della Livi suona la carica:«Con la Giocoleria ci giocheremo le nostre chance, consapevoli che loro hanno probabilmente ancora qualcosa in più di noi. Ma altrettanto certe di poterci provare, soprattutto se saremo in grado di tenere alte le percentuali in ricezione: fondamentale su cui stiamo lavorando, e parecchio, per compiere ancora un passo avanti». Una delle discriminanti
«E’ UNA partita nella quale sarà fondamentale gestire la tensione. Inutile nascondersi dietro un dito: quello con la Livi è un derby e sicuramente ci saranno motivazioni aggiuntive dall’una edall’altra parte. Io credo che vincerà chi sarà capace di incanalare tutte le motivazioni nella maniera giusta». Non si rifugia in dichiarazioni di circostanza Massimo Telesca, allenatore della Giocoleria che stasera scende in campo alla Caizzo, con inizio alle 18, per “far visita”alla Materman Nusco dell’ex Pamela Petrone. Ma di ex importante ce n’è una anche in casacca Asci e risponde al nome di Francesca Nolé, schiacciatrice di riferimento della formazione del presidente Forliano. «Al di là delle ex di turno sottolinea Telesca - questa è una partita importante perché entrambe le squadre hanno come obiettivo la salvezza. E poi la stracittadina è una di quelle gare per le quali vale la pena fare questo “mestiere”. La tensione della vigilia, la
Lella Golluscio (foto Andrea Mattiacci)
nel derby, come al solito, potrebbe essere rappresentata dalla differente capacità di gestire la tensione. «Che comunque - dice Golluscio a mo' di auspicio - non credo condi-
zionerà la nostra squadra, perché in campo penseremo solo a continuare a giocare come siamo state capaci di fare nelle ultime occasioni». lu.ca.
B2
serie
Donne Girone G
Costanza Ghersetti
preparazione minuziosa: io ci vedo un grande stimolo a fare bene. Sinceramente l’errore più grande sarebbe quello di farsi “divorare” dalla tensione. Ovviamente conto sul fatto che le mie ragazze sappiano concetrarsi bene su quelle che sono leloro possibilità.Abbiamo grande rispetto delle nostre avversarie, ma siamo altrettanto fiduciosi nelle nostre qualità. Sappiamo bene che per vincere dobbiamo giocarci al meglio le nostre carte ed è quello che cercheremo di fare». Sul piano tecnico, la partita si deciderà sulla capacità di tenere bene in ricezione. In questo modo Radkova potrebbe spingere il gioco al centro innescando Taddei e Arras che alle “cugine” po-
trebbero risultare assai indigeste. Inoltre in questo modo sarebbe allentata la marcatura del muro avversario su quella Nolé che sicuramente godrà di attenzioni particolari. «La ricezione è fondamentale per qualunque squadra conferma Telesca - e per noi lo è di più. Ricevere bene ci dà fiducia, sicurezza e ci consente di variare il gioco, come è nelle nostre possibilità. Inoltre dovremocercare ditenerelontano dalla rete le loro schiacciatrici, per cui sarà fondamentale essere efficaci in battuta». In effetti, soprattutto nelle ultime occasioni, Benefico e Alexandova su tutte hanno dimostrato di poter rappresentare serie minacce per qualunque difesa. Senza dimenticare Pamela Petrone che da buona ex vorrà certamente fare bella figura. Ma sulla voglia di mettersi in mostra in qualitàù di ex conta anche l’Asci. Senza contare che questa potrebbe essere la partita giusta per una protagonista inattesa alla vigilia: perché no una Ghersetti che finora ha mostrato solo a sprazzi le sue potenzialità, ma che potrebbe rappresentare una variabile importante nello schema del match odierno. Pietro Floris
ilSudoku CLASSIFICA
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
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54 Sport Hockey A2 Matera incamera un punto col Modena
21.30
SHOW
15.30
PRIMA SERATA
Gianni Morandi
SHOW Simona Ventura
21.30
RUBRICA Milena Gabanelli
14.00
SHOW
23.40
Barbara D’Urso
RUBRICA
0.30
Contro Campo
FILM
21.35
E allora mambo!
FILM Il giorno della civetta
06.00 -RubricaQuello che 06.30 -Rubrica UnoMattina WeekEnd 09.30 -Rubrica Magica Italia 10.00 -Rubrica Linea Verde Orizzonti 10.30 -ReligioneA sua immagine 10.55 -EVENTO Santa Messa - Religione 12.00 -Religione Recita dell'Angelus 12.20 -Rubrica Linea Verde 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -Show Domenica In - L'Arena 15.30 -Show Domenica In - 7 giorni 16.30 -Telegiornale Tg 1 L.I.S. 18.50 -Gioco L'EreditĂ 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.00 -RubricaL'avvocato risponde 06.15 -RubricaInconscio e Magia Psiche 06.45 -RubricaMattina in famiglia 07.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 08.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.00 -Telegiornale Tg 2 Mattina 09.30 -TelegiornaleTG2 Mattina L.I.S. 10.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 10.05 -RubricaCi vediamo Domenica 11.30 -RubricaMezzogiorno in famiglia 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Motori 13.40 -RubricaMeteo 2 13.45 -ShowQuelli che...aspettano 15.30 -Show Quelli che il calcio e... 17.05 -TelefilmHerzog 18.00 -Telegiornale Tg 2 18.05 -Rubrica90° minuto 19.00 -RubricaRaidue presenta Due ... Risate
06.00 -RubricaFuori orario 07.00 -CONTENITORE Aspettando è... 07.40 -RubricaMamme in blog 07.55 -RubricaE' domenica papà 08.20 -PUPAZZI ANIMATI 09.00 -ShowIl Gran Concerto 09.40 -RubricaTimbuctu 11.15 -TelegiornaleTGR Buong. Europa 11.45 -TelegiornaleTGR RegionEuropa 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTeleCamere Salute 12.55 -RubricaRacconti di vita 13.25 -RubricaPassepartout 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.15 -TelegiornaleTg 3 14.30 -RubricaIn 1/2 ora 15.00 -TelegiornaleTg 3 Flash L.I.S. 15.05 -RubricaAlle falde del Kilimangiaro 18.00 -RubricaPer un pugno di libri 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -Attualità Blob 20.10 -RubricaChe tempo che fa
06.00 -Telegiornale Prima pagina 07.55 -News Traffico 08.00 -Telegiornale Tg5 - Mattina 08.50 - Show Le frontiere dello Spirito 09.45 -AttualitĂ Verissimo - Tutti i colori della cronaca 12.30 -Reality Show Grande Fratello 13.00 -Telegiornale Tg5 14.00 -Show Domenica Cinque 18.50 -Gioco Chi Vuol essere milionario 20.00 -Telegiornale Tg5
06.30 -TelegiornaleTg4 07.10 -TelefilmValeria Medico Legale 08.55 -Sit ComNonno Felice 09.30 -ShowArtezip 09.35 -DocumentarioMagnifica Italia 10.00 -ReligioneS. Messa 11.00 -RubricaPianeta mare 11.30 -TelegiornaleTg4 12.10 -RubricaMelaverde 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -TelegiornaleTg4 14.30 -Film20 chili di guai!...e una tonnellata di gioia con Tony Curtis, Mary Murphy, Phil Silvers, Suzanne Pleshette regia di Norman Jewison (USA ) 1963 16.35 -FilmIl colonnello Von Ryan con Frank Sinatra, Trevor Howard, Raffaella Carra', Brad Dexter - regia di Mark Robson (USA ) - 1965 18.50 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -Telegiornale Tg4 19.40 - TelefilmColombo
06.15 -Sit ComStill standing 07.00 -NewsSuper partes 07.40 -Cartoni 10.55 -TelefilmMalcolm 11.25 -TelefilmChuck 12.25 -Telegiornale Studio aperto 13.00 -Rubrica Guida al campionato 13.50 -Film Merlino con Sam Neill, Miranda Richardson, Isabella Rossellini - regia di Steve Barron (USA, GB) - 1998 17.00 -Film Tom & Jerry e l'anello incantato - regia di James Tim Walker (USA) - 2002 18.30 -Telegiornale Studio aperto 19.00 -Film Io me & Irene con Jim Carrey, RenĂŠe Zellweger, Chris Cooper - regia di Peter Farrelly, Bobby Farrelly (USA) - 2000
07.00 -RubricaOmnibus Week-end 09.15 -AttualitĂ Omnibus Life Week-end 10.10 -AttualitĂ La settimana 10.25 -RubricaMovie Flash 10.30 -FilmChi ha rubato il presidente? con Louis De Funes - regia di Jacques Besnard (Fra) - 1966 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -DocumentarioLa7 Doc 13.35 -FilmLa calda notte dell'ispettore Tibbs con Sidney Poitier, Rod Steiger, Warren Oates - regia di Norman Jewison (USA) - 1967 16.00 -FilmStoria di un soldato con Howard E. Rollins jr., Adolph Caesar, Art Evans - regia di Norman Jewison (USA) - 1985 17.55 -RubricaMovie Flash 18.00 -FilmIl caso Thomas Crown con Steve McQueen (I), Faye Dunaway, Yaphet Kotto - regia di Norman Jewison (USA) - 1968 20.00 -TelegiornaleTg La7
20.35 -News Rai Tg Sport 20.40 -Gioco Affari tuoi 21.30 -Show Grazie a tutti 23.35 -RubricaSpeciale TG1
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.00 -Telefilm N.C.I.S. 21.50 -Telefilm Criminal Minds 22.35 -RubricaRai Sport
21.30 -Rubrica Report 23.20 -Telegiornale Tg 3 23.30 -TelegiornaleTg Regione 23.35 -ShowGlob - L'osceno del villaggio
20.40 -Show Striscia la domenica 21.30 - Telefilm Distretto di Polizia 9 23.40 - Talk Show Maurizio costanzo show 25 anni
21.30 -Film Don Camillo con Fernandel, Gino Cervi - regia di Juilien Duvivier (Francia) - 1952 23.40 -Rubrica Contro Campo posticipo 23.50 -RubricaContro Campo
21.25 -Show Colorado 00.30 -FilmE allora mambo! con L. Bizzarri, P. Kessisoglu - regia di Lucio Pellegrini (Ita) - 1999
20.30 -Real TvS.O.S. Tata 21.35 -Film Il giorno della civetta con Franco Nero, Lee J. Cobb, Serge Reggiani - regia di Damiano Damiani (Italia) - 1967 23.35 -RubricaEffetto domino
00.40 -TelegiornaleTG 1 01.05 -RubricaApplausi 02.05 -RubricaCosÏ è la mia vita ... Sottovoce 03.05 -VideoframmentiSuperStar 03.40 -FilmIl metronotte
00.30 -RubricaDomenica sprint 01.00 -TelegiornaleTg 2 01.20 -RubricaSorgente di vita 01.50 -Reality ShowX Factor 02.05 -FilmFilm 02.25 -RubricaInconscio e Magia...
00.35 -TelegiornaleTg 3 00.45 -RubricaTeleCamere Salute 01.35 -RubricaAppuntamento al cinema 01.45 -RubricaFuori orario. Cose mai viste
01.30 -TelegiornaleTg5 notte 02.00 -ShowStriscia la domenica 03.05 - FilmBefore Sunset - Prima del tramonto con E. Hawke - regia di Richard Linklater (USA) - 2004
01.40 -TelegiornaleTg4 01.55 -ShowCome eravamo 05.00 -TelegiornaleTg4 05.20 -NewsSecondo voi 05.25 -ShowPeste e corna e gocce di storia
01.55 -FilmRollerball 04.25 -MiniserieClasse di ferro 05.55 -Sit ComStill Standing
00.40 -NewsSport 7 01.10 -TelegiornaleTg La7 01.35 -RubricaUniversication 02.40 -FilmLa Romana con Gina Lollobrigida, Daniel Gelin - regia di Luigi Zampa (Ita) - 1954
Idee
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E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Televisioni 55
Domenica 22 novembre 2009
LAZIOGATE
Brenda morta asfissiata Corpo senza lesioni Si cerca il secondo cellulare a pagina 6
Anno 8 n.289€ 1.00
Amarcord Ferrandina di Rutigliano
Il cronista del lutto di Onna
La Venezia torna con un giallo
Il giornalista e il terremoto lucano
Scanzano quando vinse l’orgoglio
www.ilquotidianodellabasilicata.it
Domenica 22 novembre 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
Potenza Udc: da oggetto del desiderio a forza gravitazionale
La Total riparte da Confindustria
Martorano e Mazzocco alla prova del grande centro
Tempa rossa A dicembre si ricomincia
UN GRATTA E VINCI FORTUNATO NEL CAPOLUOGO
POTENZA - E’ l’Udc il vero ago della bilancia che potrà decidere le sorti del grande centro. Grande centro a cui oggi stanno guardando Attilio Martorano, che ha rotto con il Pdl, e Wilma Mazzocco che è la referente principale in Basilicata del nuovo soggetto politico fondato da Francesco Rutelli. In ballo c’è la candidatura (terzo polista) per la carica di presidente della giunta regioalle pagine 8 e 9
Via Di Giura Uomo vince 100.000 euro POTENZA - Un gratta e vinci da 10 euro ha fruttato 100.000 euro ha un misterioso signore che ha acquistato un tagliando alla ricevitoria e tabaccheria di via di Giura a Potenza. L’uomo ha lasciato la fotocopia del tagliando fortunato e avrebbe manifestato anche l’intenzione di sdebitarsi con la stessa titolare. a pagina 23
Programmazione e risorse energetiche di FRANCO MATTIA L'avvio in Terza Commissione dell'esamedel Pianodi Indirizzo energeticoambientale (Piear), aqualche giorno di distanza dall'annuncio del Presidente De Filippo che scriveràunaletteraallefamiglielucane percomunicareil rinnovo dello sconto sulla bolletta del gas, è l'occasione per mettere ordine sia sul piano delmetodo chenel merito della programmazione continua a pagina 22
POTENZA - Dalla sede di Confindustria la Total, dopo l’inchiesta giudiziaria, fa sapere che da dicembre a Tempa Rossa riprenderanno le estrazioni petrolifere. Intanto il Csail dice «No» al pozzo vicino all’ospedale. a pagina 10
Con l’acqua privata berremo in separata sete
SPORT
A Matera partita tra ex Calcio a 5, sabato nero A Messina male Pisticci, sfida salvezza per le tre lucane la Corporelle (72-62)
Postiglione-Ultras Potenza Una guerra infinita
Basket A Dilettanti La prima in casa di Ciocca per una disperata Publisys
Bawer, acuto esterno possibile di Angelo Lucano Larotonda
IL FASCINO DELLA LENTEZZA Si prenda una certa quantità dicarnedi maiale.Unaparte magra ed una grassa. La si faccia a pezzettinie si mescoli con sale, pepe, finocchio o peperoncino.Siriempianole budella con quei pezzetti. Al prodotto di questo lavoro si diail nomedi salsiccia.L'appartenenza sociale di chi la mangia non ha importanza. Certo,c'èpurequeltipochesi fa con gli avanzi continua a pagina 22
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Il partito di Casini più Franceschini pensando alla Dc