Mercoledì 10 febbraio 2010
Brevi dal mondo
È stata organizzata ad Arcore. Lui nega che sia legata al divorzio con Veronica
Haiti, vivo dopo 27 giorni
Berlusconi a cena con i suoi cinque figli
WASHINGTON – Un uomo di 28 anni è stato estratto ancora in vita dalle macerie del terremoto di Haiti, provocando lo stupore dei medici che ora lo hanno ora in cura. Nonostante sia gravemente disidratato riuscirà comunque a sopravvivere. La notizia, che ha dell’incredibile, è stata riferita con grande enfasi dall’inviato della Cnn, Sanjay Gupta, che è anche un medico, proprio nel giorno in cui la grande tv all news è tornata in forze a trasmettere da Haiti.
ARCORE (MONZA) – L'annunciato pranzo tra il presidente del consiglio Silvio Berlusconi e i cinque figli, Marina e Piersilvio nati dal primo matrimonio e Barbara, Eleonora e Luigi dal secondo, si è tenuto come previsto a Villa San Martino, storica residenza del premier. Sono stati invitati a colazione anche Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset, Pasquale Cannatelli, amministratore delegato di Fininvest, l’avvocato Niccolò Ghedini e Bruno Ermolli, presidente di Promos, vicepresidente della Fondazione teatro alla Scala, amico e consigliere del Cavaliere che da anni assiste il gruppo e le sue società per quanto riguarda le strategie, i progetti di
La doppia vita del colonnello TORONTO – Potrebbe assumere il sinistro profilo del serial killer il colonnello Russell Williams, il comandante della più importante base aerea canadese accusato lunedì di avere ucciso due donne. Almeno stando ai sospetti della polizia e degli inquirenti, che stanno riaprendo numerosi casi di aggressioni sessuali e di omicidi di donne rimasti irrisolti per confrontarli con gli spostamenti dell’ufficiale, che durante la sua finora luminosa carriera militare era stato distaccato in diverse basi.
Usa-Russia finito l’idillio MOSCA – La Russia non si fida degli Stati Uniti e pensa che lo scudo antimissile americano la minacci direttamente. È di fatto finita la luna di miele della Russia con il presidente Obama. Se serviva una conferma, è arrivata ieri, quando il capo di stato maggiore generale Nikolai Makarov ha affermato che «lo sviluppo e la realizzazione dello scudo antimissile è diretto contro la federazione russa» ed ha spiegato che sono proprio le armi missilistiche di difesa il nodo attorno al quale si è arenata la trattativa per il rinnovo del trattato Start.
Mandela libero venti anni fa JOHANNESBURG – Sono passati vent'anni dalla liberazione di Nelson Mandela, fondamentale passo per la fine dell’apartheid in Sudafrica, ma profonde divisioni e ineguaglianze sussistono nel Paese.
sviluppo organizzativo, l’advisory board, il management. Negli ambienti vicini al presidente del consiglio non è stata data alcuna enfasi all’incontro, spiegando che si trattava del tradizionale pranzo del lunedì, spostato ad ieri per impegni istituzionali del premier. Lunedì, infatti, Berlusconi ha incontrato il primo ministro della Croazia. Domenica scorsa il Cavaliere, parlando ad una cena organizzata nell’hinterland milanese dall’associazione 'Donne e libertà' avrebbe ribadito questo concetto definendo la colazione con i figli di ieri un pranzo normale, dove nulla c'era da decidere. Inoltre avrebbe espresso il suo rammarico per il fatto che
sui rapporti interni alla sua famiglia si dicano e si scrivano cose che a suo giudizio sono infondate. Niente contrasti, dunque, ma solo cose che scrivono i giornali ma che non hanno alcun fondamento, avrebbe spiegato il premier ai suoi interlocutori. E' la prima volta, però, dopo tanto tempo che tutti e cinque i figli si siedono allo stesso tavolo. Non era avvenuto l’estate scorsa in Sardegna, in occasione del compleanno di Marina, e neppure nel settembre del 2008, quando in occasione dell’apertura di Villa Campari, sul lago Maggiore, il Cavaliere festeggiò il suo settantaduesimo compleanno. L'incontro, tra l’altro, è stato organizzato una settimana
La villa di Arcore
dopo la prima udienza per la causa di separazione tra Berlusconi e la moglie Veronica Lario, preoccupata che i suoi tre figli possano avere un trattamento diverso dai primogeniti del Cavaliere. Paolo Barbieri
L’anniversario. La replica di Fini: «Evitiamo strumentalizzazioni»
Eluana, il premier rammaricato Berlusconi: «Mi dispiace di non essere riuscito a farla vivere» CITTA' DEL VATICANO – Per il padre Beppino, Eluana Englaro rimarrà sempre un «simbolo pulito della libertà individuale», ma il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ad un anno dal decesso della donna da 17 anni in stato vegetativo alla quale fu sospesa per sentenza l'alimentazione artificiale, esprime, invece, ancora oggi, il suo «rammarico e il dolore per non aver potuto evitare la sua morte». Laconico Gianfranco Fini che in serata invita tutti ad evitare strumentalizzazioni di una vicenda così delicata: l'anniversario della morte di Eluana Englaro – fa sapere il presidente della Camera – poteva essere vissuto in modo diverso. Potevano infatti evitarsi «le strumentalizzazioni della vicenda», ha riflettuto Fini spiegando che avrebbe preferito il silenzio a un anno dalla morte della ragazza. Una vicenda diventata, per espressa volontà del padre di Eluana, una bandiera del diritto (o della pretesa, secondo i contrari) a rifiutare quello che egli e i suoi sostenitori considerano un «accanimento terapeutico», sulla cui definizione, però, il dibattito è più che mai aperto, e non solo per questioni di fede. Certo, è la Chiesa ad affermare ancora oggi con forza che è «innaturale e terribile negare la vita» e che «il principio di autodeterminazione sul fine vita è una pia illusione», perchè la vita è «inviolabile e indisponibile». Un anniversario, quindi, carico di riflessioni sul presente, mentre la legge sul biotestamento predisposta dalla mag-
gioranza fatica a raccogliere convergenze, nuove scoperte scientifiche aggiungono dubbi ai dubbi e nuovi casi resuscitano antichi interrogativi. Il governo, da allora, non ha cambiato linea, ed è una linea assai vicina a quella della Chiesa. Il premier ha inviato di buon mattino un messaggio di condoglianze alle suore Misericordine che hanno avuto in carico Eluana per 14 anni: «Vorrei ricordarla e condividere il rammarico e il dolore per non aver potuto evitare la sua morte». A recapitarlo a Lecco di persona è stato il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, protagonista un anno fa di convulsi tentativi per contrastare la sentenza. Il decreto,
già pronto sul tavolo del ministro, non ottenne la firma del presidente Napolitano, che lo giudicò incostituzionale. Non si può – si disse allora col timore di creare un pericolo precedente – annullare una sentenza per decreto. Neanche Beppino Englaro ha cambiato idea: «Se il presidente del Consiglio, come era stata invitato, fosse venuto a vedere Eluana, forse non avrebbe scritto queste cose. Si sarebbe reso conto – ha detto ieri ad una trasmissione televisiva – di dove poteva spingersi la medicina, di quali situazioni può creare, situazioni che non esistono in natura e dove una persona è privata della coscienza personale» Letizia Bianco
Beppino Englaro
Nasce la società a capitale interamente pubblico che gestirà le emergenze
Protezione civile spa, il Senato approva ROMA – La Protezione civile diventa società per azioni, a capitale interamente pubblico, e saranno separate le responsabilità amministrative da quelle politiche anche se, fino al 31 dicembre 2010, coincidono nella persona di Guido Bertolaso. Chiusa l’emergenza rifiuti a Napoli, il termovalorizzatore di Acerra, che gira a pieno regime da alcuni mesi, andrà sul mercato entro il 31 dicembre 2011. Il presidente della Regione Abruzzo subentra, dal 1 febbraio 2010, nel ruolo di Commissario delegato fin qui svolto dal capo della Protezione civile per la ricostruzio-
ne del dopo sisma e resta in carica per l’intera durata dell’emergenza. Sono le tre questioni affrontate nel decreto emergenze che ha avuto il via libera dal Senato e passa ora all’esame della Camera. - PRESIDENTE ABRUZZO COMMISSARIO DELEGATO: è uno solo l'articolo del provvedimento sull'Abruzzo. L’art. 1 stabilisce infatti che il presidente della Regione assume l’incarico di Commissario delegato per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma a decorrere dal 1 febbraio e per l’intera durata dell’emergenza. - DOPO EMERGENZA IN CAM-
PANIA: il 31 dicembre 2009, dopo quindici anni, è cessata la dichiarazione di stato di emergenza. Il decreto prevede il subentro delle autorità amministrative e territoriali nelle attività fino a oggi svolte dalle strutture di amministrazione straordinaria. TERMOVALORIZZATORE ACERRA: L’Unità operativa provvede all’esecuzione del contratto di affidamento e del relativo impianto di servizio. Il canone d’affitto è stabilito in 30 milioni di euro all’anno. La Protezione civile gestirà i ricavi dalla vendita di energia prodotta. Massimo Colaiacomo
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2 In Italia e nel Mondo
Maroni in Niger firma accordi anticlandestini
Non riconosce la vittoria del suo rivale Ianukovich e vuol fare ricorso
Ucraina, la Timoshenko non “molla” KIEV – La premier filo occidentale Iulia Timoshenko non molla e, ignorando l’approvazione del voto da parte degli osservatori e della comunità internazionale, intende sfidare in tribunale la vittoria del leader filorusso Viktor Ianukovich (48,96% a 45,47% con il 99,98% dei seggi scrutinati) nel ballottaggio presidenziale di domenica, confidando addirittura in un terzo turno. Come successe nel 2004, quando le proteste di piazza della rivoluzione arancione portarono all’annullamento per brogli della vittoria di Ianukovich e al successo del presidente uscente Viktor Iushenko. Ma il vento è cambiato, tanto che il
suo rivale può permettersi di provocarla davanti alle telecamere dell’americanissima Cnn ammonendola che rischia di «passare da eroina a carnefice» di quella rivoluzione, «se non riconoscerà la volontà del popolo ucraino e i risultati delle elezioni, continuando a spingere l’Ucraina verso il caos politico». E mentre 'Iulia' sembra sparita, chiusa da due giorni in un assordante silenzio dopo aver promesso per ieri una conferenza stampa, il leader del partito delle regioni ha già cominciato a tessere la tela di una nuova coalizione che potrebbe essere annunciata giovedì prossimo. «Io non riconoscerò mai la legit-
timità della vittoria di Ianukovich con tali elezioni», sono le uniche parole della Timoshenko che l’autorevole quotidiano Ukrainska Pravda ha raccolto nel corso di una riunione notturna del suo partito (Byut), dove è stata decisa la strategia d’attacco. I suoi colonnelli hanno spiegato che il blocco di 'Iulia' farà di tutto per ottenere un terzo turno perchè il divario tra i candidati è più piccolo delle presunte frodi: 800 mila voti contro 1,5 milioni. Ma il presidente della commissione elettorale Aleksandr Cernienko ritiene «senza speranza» questa manovra, sostenendo che al massimo sono contestabili i voti di 10-20 seggi, mentre ne servirebbero oltre
Iulia Timoshenko
500. La premier, che ha rinviato anche la seduta del governo di oggi, ha subito comunque un duro colpo: il suo partito si è diviso, lasciando crescere il rischio che anche una parte dei suoi deputati salga sul carro del vincitore. Claudio Salvalaggio
Il Pd, il Pdl e l’Idv hanno votato a favore. Astenuto Vittorio Prodi
NIAMEY (NIGER) – Lunedì il Ghana, ieri il Niger. Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha concluso a Niamey il suo breve viaggio in Africa con la firmadi un altro accordo bilaterale sul contrasto all’immigrazione clandestina, al traffico di droga e al terrorismo. «E' tutto collegato – ha ammonito – la tratta di esseri umani, il narcotraffico, il terrorismo. Per mettere in sicurezza l’Europa è quindi strategico investire nei paesi a sud del Sahara ed il Niger è uno stato chiave». Il ministro era accompagnato dal capo della polizia Manganelli.
A Pistoia e Parma
Superenalotto due “sei” Larga maggioranza all’Europarlamento di Strasburgo da 70 milioni
Ue, varato il Barroso II
STRASBURGO – A nove mesi dalle elezioni europee, l’Ue ha finalmente tutti i vertici in carica per affrontare la crisi economica e finanziaria che ancora attraversa la zona euro e investe soprattutto la Grecia e anche per guardare oltre le emergenze dell’attualità. Il Barroso II ha visto la luce nella tarda mattinata di ieri chiudendo la fase di interregno col Barroso I, prorogato per gli affari correnti per circa tre mesi, in attesa che entrasse in vigore il trattato di Lisbona. Il sì è stato a larga maggioranza, superiore a quello che ha dato vita al Barroso I nel novembre 2004, ed ha visto schierati insieme popolari, socialisti e liberaldemocratici. Contrari i verdi e la sinistra europea e una parte degli euroscettici dell’Europa della libertà e democrazia. Astenuti i conservatori europei. Fra gli italiani il Pdl, il Pd, l’Idv hanno votato a favore del nuovo eurogoverno. La Lega invece si è astenuta. In controtendenza rispetto ai rispettivi gruppi, i francesi socialisti e liberademocratici che hanno votato contro il Barroso II. Fra le curiosità l’astensione, segnalata nei tabulati di voto della seduta, di Vittorio Prodi del Pd. La prima patata bollente che Barroso e la sua commissione, che si è riunita informalmente subito dopo il voto per discutere del vertice informale di questo giovedì, è la difficile situazione della
ilLotto Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia Nazionale
Manuel Barroso (a destra) durante la seduta che lo ha riconfermato
zona euro e in particolare la fragilità della Grecia. Barroso ha difeso l’euro a spada tratta, sostenendo che è stata proprio la moneta unica a salvare i paesi europei da un tracollo stile Islanda e che l’Ue smentirà tutti coloro che fanno previsioni catastrofiche sulla fine dell’euro. Dopo il presidente è stata la volta del commissario Ue agli affari economici e monetari Joaquin Almunia, in questo ruolo per l'ultimo giorno prima di passare alla concorrenza, a esprimere preoccupazione per la situazione greca. Almunia è arri-
estrazione del 9 febbraio 2010
65 56 70 10 63 10 54 72 69 55 80
24 85 29 81 75 70 20 58 54 3 18
87 30 75 89 38 37 41 82 3 44 78
17 87 16 41 7 89 39 81 8 73 57
9 18 82 37 55 24 3 88 68 65 37
I NUMERI VINCENTI DEL "10 e LOTTO"
3 - 10 - 20 - 24 - 29 - 30 - 54 - 55 - 56 - 58 63 - 65 - 69 - 70 - 72 - 75 - 81 - 85 - 87 - 89
ilSuperEnalotto
Conc. n° 17
Montepremi 5.258.122,62 euro
jolly
20 - 22 - 24 - 40 - 51 - 80
60
punti 6 punti 5+1 punti 5
punti 4 272,34 15,92 - punti 3 21.316,72 Num. Superstar 82 69.511.157,32
vato a ventilare l’ipotesi che senza l’adozione di misure concrete e incisive, la crisi ateniese potrebbe contagiare anche altri paesi di Eurolandia. Ma se la crisi finanziaria e le sue ripercussioni sono in prima linea nelle preoccupazioni della Commissione Ue, l'impegno, come ha detto Barroso agli europarlamentari, è di portare a compimento un’agenda ambiziosa, che riguardi le altre grandi sfide del momento come il cambio climatico, la sicurezza, l'ambiente, gli ogm. Oggi la Commissione entrerà nel vivo anche sulla vi-
cenda Alcoa quando i tecnici si riuniranno per fare una prima valutazione a livello comunitario della situazione, che rischia di avere serie ripercussioni anche a livello sociale in Sardegna. «Ora siamo pronti a lavorare», ha detto Barroso ringraziando gli europarlamentari per la fiducia. E il menù per questa nuova commissione, che ha nuovamente dovuto incassare le critiche degli europarlamentari per il profilo troppo basso della titolare della politica estera Lady Ashton, è già ricco. Danila Clegg
Panorami mozzafiato con i “moduli” italiani ITALIANIgli ultimi due moduli inviati alla Stazione Spaziale a bordo di Endeavour. Mancano solo quattro lanci al completamento della stazione,in vista del pensionamento dello Shuttle. Durante la notte statunitense è stato lanciato nel cielo della Florida lo shuttle Endeavour: la sua missione prevede 13 giorni di orbita con l'obiettivo di installare due nuovi moduli sull'International Space Station (ISS). II moduli ora lanciati sono entrambi prodotti dall'italiana Thales Alenia Space: si tratta di Tranquillity e Cupola. Il primo è il nodo di connessione 3, destinato ad ospitare il sistema di sostentamento della nave e il luogo adibito all'esercizio necessario
agli astronauti a non incappare nei danni causati dal vivere in ambienti a gravità zero (soprattutto perdita di consistenza nelle ossa). Cupola è invece una torre d'osservazione da cui verranno controllati i robot che lavoreranno all'esterno della piattaforma. E che promette panorami mozzafiato.
ROMA – Dopo 5 mesi e mezzo il 6 del superenalotto è tornato ad uscire, con due vincitori a Parma e a Pistoia che si portano a casa quasi 70 milioni di euro ciascuno (69.511.157,32), in un concorso «particolare» per gli amanti della cabala: il numero 17 del 2010. Alla faccia di chi associa quel numero alla sfortuna. Una vincita «dimezzata» rispetto al montepremi a disposizione di 140 milioni, ma che è pur sempre la numero 5 nella storia del concorso di casa Sisal e dei giochi in Italia. Anche se lontana dai 147,8 mln vinti il 22 agosto 2009 a Bagnone, ultimo 6 uscito, segno che la fortuna non ha voluto lasciare la Toscana. Non è un record, invece, la suddivisione del jackpot del 6, anche se mai era avvenuta con un montepremi così alto: il 21 marzo 2001 e il 31 gennaio 2009 sono usciti, infatti, ben cinque 6 contemporaneamente,facendovincere10 miliardidilirela prima volta a ciascun fortunato vincitore, e quasi 8 milioni di euro la seconda volta. E la caccia al jackpot ripartirà da giovedì con un montepremi di tutto rispetto: 32,8 milioni di euro, frutto delle nuove regole che vogliono il 6 di «ripartenza» rinforzato dai montepremi del 5+ non assegnati. In attesa delle consuete indagini su chi a vinto, intanto si festeggia in Emilia e in Toscana: a Parma il 6 è stato indovinato presso la tabaccheria Bottini nella frazione di Centrotorri, con una «giocata secca». La vincita realizzata a Pistoia nella tabaccheria che si trova nel centrale viadel Lastronesarebbe, invece,fruttodi unsistema. Grazie al «ritardo» del 6 il 2009 del superenalotto è stato da record con una raccolta di oltre 3,3 miliardi di euro che ha superato anche il precedente primato di raccolta del 1999, quando gli incassi sfiorarono i 3,2 miliardi. Merito della “passione” che tra luglio e agosto ha fatto segnare cifre record (1,1 miliardi in appena due mesi), grazie al jackpot, poi vinto a Bagnone il 22 agosto. Ma merito anche grazie alla nuova fuga del 6 uscito ieri che da fine agosto al 9 febbraio ha mantenuto alto il livello di giocate nella caccia alla sestina, consentendo di raccogliere all’incirca 1,5 miliardi di euro in quasi 6 mesi: 85 milioni dal 22 a fine agosto, 303 milioni a settembre, 244 milioni a ottobre, 196 a novembre, 239 a dicembre e in crescendo 358 milioni nei primi 40 giorni del 2010.
Pellicola di silicio manderà in pensione i prodotti di pulizia UNA pellicola a base di silice proteggerebbe da qualsiasi agente esterno, mandando in pensione gli attuali prodotti per la pulizia, Il suo nome ufficiale è SiO2 ultra-thin layering, ma è già stato ribattezzato dagli addetti ai lavori come Liquid Glass. Si tratta un composto chimico capace di formare una pellicola pressoché impenetrabile ad agenti esterni come microrganismi, pioggia e macchie di caffè: in pratica consente di applicare alla parola repellente i più svariati prefissi. Ovvero, trasformare praticamente qualsiasi oggetto in antimacchia. Oltre al composto di Silice non sono stati utilizzati ulteriori additivi: l'unica differenza è l'aggiunta di acqua o
etanolo a secondo dal tipo di superficie da rivestire. Inoltre si tratta di un composto traspirante, il che significa che può essere utile anche in ambito biologico: esperimenti effettuati in alcuni vigneti hanno comprovato la validità di questa tesi, osservando anche una maggiore resistenza del vitigno.
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In Italia e nel Mondo 3
Mercoledì 10 febbraio 2010
Mercoledì 10 febbraio 2010
Il fatto del giorno: Ciancimino jr accusa Forza Italia: frutto della trattativa tra mafia e Stato L’obbligo di chiarire quella leggenda nera
Quelle accuse troppo mediatiche
Il Premier: «Un ciarlatano. Giustizia a orologeria»
dal commento di Giuseppe D’Avanzo
dal commento di Marcello Sorgi
dall’articolo di Francesco Bei
I morti non si possono smentire e i vivi hanno difficoltà a difendersi dalle parole di morti. È una condizione che crea inestricabili ambiguità. Si ascoltano con disagio le rivelazioni di Massimo Ciancimino. Le ragioni sono due. La prima può avere come titolo: il morto che parla. Perché a parlare con la voce di Massimo, il figlio, è Vito Ciancimino, il padre, il mafioso corleonese, il confidente di uno Stato debole e compromesso, il consigliere politico di Bernardo Provenzano. Anche se Massimo Ciancimino mostra di tanto in tanto una lettera o un pizzino, sono soprattutto i ricordi delle sue conversazioni con il padre la fonte delle accuse contro Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri. [...].
L’escalation delle dichiarazioni di Massimo Ciancimino non si ferma. Dopo aver presentato Provenzano, finora considerato il capo della mafia e l'arresto più importante avvenuto nella storia del Dopoguerra, come una sorta di collaboratore occulto dello Stato, in grado di accentuare o allentare la tensione criminale in Sicilia secondo le intese o i dissensi con diversi governi, e dopo aver descritto il senatore Dell’Utri come nuovo interlocutore della mafia e nuovo canale di comunicazione con lo Stato, molto più efficiente di Andreotti, ieri ha detto più o meno che la mafia fu cofondatrice di Forza Italia nel '94 e sperava, con questo, di risolvere finalmente i suoi problemi. [...].
"Bene, avanti così. Queste frottole di Ciancimino sono talmente fuori dal mondo che saranno un boomerang". Raccontano che ieri Silvio Berlusconi fosse di buon umore, eccitato per il disvelamento al pubblico del suo "gioiello" - villa Gernetto - e al massimo "infastidito" per le rivelazioni del figlio di Don Vito sulla nascita "oscura" di Forza Italia: "È la solita storia, guarda caso queste cose vengono fuori sempre prima delle elezioni". Com'è sua abitudine avrebbe voluto contrattaccare subito, ma il portavoce Paolo Bonaiuti lo ha scongiurato di non mettere in imbarazzo il primo ministro croato, Jadranka Kossor, con una nuova sparata anti-giudici di fronte ai giornalisti. [...].
La migliore di oggi
Nel nome del padre
Favori, veleni e compromessi
dal commento di G. Di Lello
dall’articolo di Felice Cavallaro
Quando una battaglia antimafia è condotta con il contributo decisivo della testimonianza di Ciancimino jr è meglio essere molto prudenti. Soprattutto perché l'impressione che si può trarre dalle dichiarazioni che il figlio dell'ex sindaco mafioso di Palermo sta facendo nel corso del processo al generale Mori è che a parlare sia soprattutto il padre, attraverso i ricordi del figlio. A un certo punto addirittura Massimo Ciancimino ha provato a tenere fuori dalla responsabilità del sacco di Palermo don Vito, che invece com'è noto ne è stato il principale protagonista. [...].
Massimo Ciancimino punta il dito («mi spinse a tacere su certi imbrogli») contro Giusto Sciacchitano, un ex sostituto di Palermo (dal ’93 alla Dna), e fa esplodere nuovi veleni fra le cordate dei magistrati. Sciacchitano, che parla di «volgari menzogne» e prepara la querela, lavora con Piero Grasso, ex capo della Procura di Palermo che— secondo Ciancimino Jr.— non fece le domande che doveva fare. PALERMO—È un cuneo che si insinua spigoloso all’interno degli apparati antimafia facendo esplodere nuovi veleni fra le cordate dei magistrati. Perché
L’oltraggio impunito
Massimo Ciancimino anche in udienza celia e gigioneggia con i due pubblici ministeri. Addirittura ammicca sui silenzi del passato. E rivela di parlare adesso di papelli e di affari sporchi maturati all’ombra della società Gas «perché prima nessuno mi aveva fatto domande». Con un riferimento abbastanza diretto alla Procura della Repubblica di Palermo quando era guidata da Piero Grasso e Giuseppe Pignatone, quando i due pm d’aula, Antonio Ingroia e Nino Di Matteo, stavano su un fronte dialettico opposto. Erano divisi da strategie giudiziarie diverse gli amici di Grasso e gli eredi di un’area vicina a Giancarlo Caselli. [...].
dall’editoriale di Giovanni Bianconi
A essere scandalose non sono le parole di Massimo Ciancimino, lo scandalo risiede nel fatto che quelle parole gliele si facciano pronunciare nel corso di un procedimento giudiziario chenullahaachevedere conBerlusconi,Dell’Utri o Forza Italia. Scandaloso è che non si sia fatto tacere il «dichiarante», incriminandolo per oltraggio alla giustizia e all’intelligenza dei componenti la Corte. Nell’aula bunker del carcere dell’Ucciardone si stanno giudicando il generale Mario Mori e il colonnello Mauro Obinu, accusati di favoreggiamento a Cosa Nostra per la mancata cattura, nell’ottobre del ’95, del boss mafioso Bernardo Provenzano. Cosa c’entra, dunque, la fondazione di Forza Italia? E come fa una Corte a non respingere per evidente assurdità, per palese farneticazione la «rivelazione» che Forza Italia fu il frutto della trattativa tra lo Stato e la mafia? Lo Stato rappresentato da chi, dal primo ministro Ciampi? [...].
Il menù l’ha riassunto ieri Giannelli, nella sua vignetta sul Corriere: legittimo impedimento, immunità parlamentare, processo breve, Lodo bis. E per chi non fosse sazio ci sono le riforme «congelate», come la nuova disciplina delle intercettazioni telefoniche e le modifiche al codice di procedura penale. Investita da una sorta di bulimia da provvedimenti legislativi in tema di giustizia, a nemmeno due anni dal suo inizio la legislatura è già satura di proposte di riforma che si sovrappongono una all’altra e alimentano un dibattito che puntualmente si tramuta in scontro, senza che sullo sfondo ap-
Taglio basso
Carcere per chi provoca valanghe Da sciatori e alpinisti un coro di no Sciatori muoiono travolti da valanghe? Ecco la legge con sanzioni pesanti, il carcere per chi provoca il distacco e 5 mila euro di multa a chi va in montagna quando il pericolo è marcato. «Burocrazia della montagna? Ma dai, è uno scherzo, non posso crederci», dice Hans Kammerlander, che con gli sci ha affrontato anche il più difficile Ottomila, il K2. La reazione di alpinisti o sciatori della neve fresca all’emendamento della legge sull’emergenza è unanime. Per Reinhold Messner, il primo ad essere salito sulla vetta di tutti i 14 Ottomila, «è una reazione isterica, così si uccide l’alpinismo». E Simone Moro, altro himalaista, conia uno slogan: «Cultura, non repressione». Aggiunge: «Divieti, carcere, multe? Sarebbe come se io tornassi a casa e prendessi a schiaffi mio figlio senza dirgli perché. Bella crescita, no?». I«due piani»,così lichiama Agostino Da Polenza, da alpinista a presidente del Comitato Everest-K2-Cnr di Bergamo. Spiega: «Uno è quello del potere politico, che fa un provvedimento di pancia,
dal commento di F. Damato
Sono messi proprio male i magistrati e gli annessi e connessi che vorrebbero riscrivere la storia di Forza Italia e, più in generale, degli ultimi diciotto anni con i ricordi, diciamo così, di Massimo Ciancimino. Viene quasi voglia di rimpiangere i tempi pur amari di Giancarlo Caselli, il capo della Procura di Palermo che, pensando di poter attribuire la carriera politica di Giulio Andreotti alla mafia, decise di associare alle indagini contro di lui le ricerche e la memoria di Giorgio Galli. Che era ancora in quegli anni un professore universitario di storia delle dottrine politiche, attratto anche dall'esoterismo [...].
Giannelli sul Corriere
Provvedimenti senza coerenza e groviglio giudiziario
dal commento di Paolo Granzotto
dall’articolo di Enrico Martinet
Teoremi andreottiani
l’altro è la nostra responsabilità, dei professionisti della montagna. Sono mesi che predico di smettere di fare sciocchezze in questo mondo di eroi dell’estremo, dalle cascate di ghiaccio alle sciate su pendii vertiginosi. Adesso c’è la moda delle ciaspole. La domenica si usano su tutti i terreni. Aspiranti suicidi. Così la nostra libertà va a farsi fottere. Di fronte alle vite sprecate il politico risponde con i divieti e non con l’intelligenza che consiglia l’educazione. Ci saranno prefetti o sindaci che chiuderanno piste e montagne. L’hanno già fatto». Messner vuole un «dibattito con alpinisti, guide, giudici e politici per stabilire dove finisce il turismo e dove inizia l’alpinismo». Ancora: «Le leggi ci sono già, l’omicidio colposo non cambia secondo terreni o circostanze, c’è e basta. Di quale legge c’è bisogno? Magari di una che vieta di rischiare la mia pelle? E un’altra che mi indichi se sulla Nord dell’Eiger devo andare a destra o a sinistra? Chi va in montagna sa di rischiare. La montagna non fa errori, noi sì e possiamo essere travolti». da La Stampa
paia nemmeno la sagoma di un progetto unitario.Si presentaundisegno dilegge mentre se ne approva un altro, ma poi l’iter viene interrotto a metà strada per passare aun terzo, mentre suigiornali si discute di un quarto che ancora non è neanche partorito in bozza. Con simile groviglio non si va lontano. E poiché la bulimia è aumentata dopo la cancellazione da parte della Corte costituzionale del Lodo Alfano che impediva di processare le più alte cariche dello Stato, il sospetto che anziché cercare di rimediare ai guasti strutturali del sistema si rincorra la cronaca giudiziaria (in particolare quella che riguarda il presidente del Consiglio) acquista una certa fondatezza. Per
esempio suona strano che solo dopo quella bocciatura la maggioranza abbia improvvisamente deciso di rendere più rapidi i tempi della giustizia. In poche settimane è stata ideata e approvata dal Senato una riforma chiamata «processo breve» che ha provocato non solo le proteste di opposizione e magistrati, ma pareva poco digeribile anche dal Quirinale; e siccome nel frattempo la Camera ha dato il via libera al «legittimo impedimento» che torna ugualmente utile alla sospensione dei dibattimenti del premier, il «processo breve » è finito su un «binario morto» per ammissione di Gianfranco Fini, terza carica dello Stato e autorevole esponente della coalizione di governo. [...].
La fotografia Hollywood, Omaggio ai Beatles sulla "Walk of fame" (Ansa)
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage
IL CASO Chiesa, manovre e nuovi sospetti La partita tra Bertone e Bagnasco dall’inchiesta di A. Statera
Santa Maria Goretti, contadina uccisa dodicenne nel 1902 dopo un tentativo respinto di stupro, incolpevolmente, o forse per diretta volontà dello Spirito Santo, ha fatto pullulare i sopiti complotti ecclesiali che ormai da mesi scuotono nel profondo la Chiesa romana, monarchia assoluta di tipo elettivo, nella quale "ci si morde e ci si divora", come senza perifrasi ha lamentato il papa Benedetto XVI. Fu il 6 luglio scorso alla Ferriera di Latina che Mariano Crociata, classe '53, nato a Castelvetrano, ex arciprete diMarsala evescovo di Noto, intrattenne i fedeli sul "libertinaggio gaio e irresponsabileche nonè unaffare privato". Monsignor Crociata parlò di un libertinaggio che "invera la parola lussuria e manifesta disprezzo nei confronti di tutto ciò che dice pudore, sobrietà e autocontrollo". Tanto più grave quando i comportamenti "coinvolgono minori". Parole rilanciate in diretta sul network cattolico Sat 2000. Crociata non è un prete di campagna, dal 20 ot-
Angelo Bagnasco
tobre 2008è ilsegretario della Conferenza episcopale italiana, l'assemblea permanente degli oltre 200 vescovi che, tra l'altro, gestisce il quasi miliardo di euro dell'8 per mille dell'Irpef che gli italiani destinano nella dichiarazione dei redditi alla chiesa cattolica. Tra loro ci sono molti pesi massimi, come Angelo Scola, quarantasettesimo patriarca di Venezia, Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, Carlo Caffarra, arcivescovo di Bolo-
Il Cavaliere apre in Brianza l’ultima reggia dall’articolo di F. Ceccarelli
"Avete l'onore di inaugurare questo sito" ha detto il presidente Berlusconi aprendo i saloni di villa Gernetto, a Lesmo, in Brianza, dove ieri ha ricevuto il premier della Croazia, signora Kosor, secondo il consueto cortocircuito di pubblico e privato. Sull'onore toccato in sorte agli operatori dell'informazione il Cavaliere scherzava, come sempre, ma fino a un certo punto. Alla presa di possesso del palazzo da parte del signore è dedicato il primo capitolo del recente saggio della professoressa Maria Antonietta Visceglia, Riti di corte e simboli della regalità (Salerno, 2009). Berlusconi ha virato la cerimonia in senso mediatico turisticheggiante, ma la sostanza è più o meno la stessa: l'ostensione di un bene, l'ostentazione di uno sfarzo e dunque diun potere. Una nuova villa. Un'altra. L'ennesima. Nessuno sa con esattezza quante egli ne possiede,
nel settembre del 2009 il Corriere della Sera ha tentato un censimento arrivando a quota 27 (sette solo ad Antigua). Forse lui stesso lo ignora. Quando si arrabbia e minaccia di mollare tutto può uscirsene legittimamente con frasi del tipo: "Ho ville in giro per il mondo che non ho mai visitato". Per fare sua quest'ultima dimora, che il Giornale ha sobriamente definito "la nuova reggia", sembra che abbia scucito 40 milioni di euro. Da un paio d'anni, ormai, l'avrebbe destinata a un progetto di università del pensiero liberale. I giornalisti furono onorati di scoprirlo quando un certo giorno, come in un quiz, Berlusconi chiese loro di indicargli quali fossero tra gli imperatori romani quelli "più liberali", per collocare a Lesmo i busti marmorei. La consulenza ebbe incerto esito, ma nel frattempo il presidente pensò di ambientarvi il G8 della Scienza e della Tecnologia, poi bruscamente cancellato. [...].
Fondo sociale europeo Miliardi in bilico
gna, Agostino Vallini, vicario della diocesi di Roma. E poi Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano, Crescenzio Sepe, di Napoli, Paolo Romeo, di Palermo, la pattuglia considerata più "di sinistra". Che per bocca di Tettamanzi ha messo agli atti: "In politica la vera questione per i cattolici non riguarda quale schieramento seguire, ma di avere ogni giorno decisioni e comportamenti coerenti con il Vangelo. La moralità, soprat-
tutto per chi è al servizio della polis, non ammette separazione tra pubblico e privato". Era il primo segno, quel 6 luglio 2009, che la Chiesa, pressata dalla base, come dimostravano le mille lettere di protesta al quotidiano della Cei Avvenire, non poteva più tacere sulle rivelazioni che emergevano di giorno in giorno circa le scorribande sessuali e il libertinaggio esibito dal presidente del Consiglio, nonostante il patto di ferro siglato in altri tempi tra la Curia di Santa Romana Chiesa e l'onorevole Silvio Berlusconi, generoso interprete legislativo delle necessità ecclesiali, vuoi di ordine etico-morale, vuoi di interesse secolare, tramite i preziosi uffici del Gentiluomo di Sua Santità, don Gianni Letta. Nessuno poteva allora immaginare che il pur doloroso buffetto etico di monsignor Crociata sulla nuca neochiomata del presidente del Consiglio, che pure certificò la fine della sua presunta illibatezza, potesse aprire una voragine di cui ancora non s'intravede il fondo e che via via rivela le lotte di potere [...].
Alla Farnesina si torna all’antico dal commento di B. Biancheri
Sino a una ventina d’anni fa, nel nostro ministero degli Esteri i problemi internazionali venivano assegnati tra le varie Direzioni a seconda della loro natura: esisteva una Direzione degli Affari Politici, una Direzione Affari Economici, una degli Affari Culturali e così via. Il tutto coordinato dalla Segreteria Generale e, beninteso, sotto la direzione e la responsabilità politica del ministro e dei suoi sottosegretari. Questo schema dava al «che cosa?» preminenza sul «dove?», cioè dava priorità alla natura di un problema rispetto al Paese o gruppo di Paesi nei cui confronti il problema si poneva. Tale criterio contrastava però con quanto si faceva in alcuni grandi Paesi europei, in Gran Bretagna e in Francia in particolare, dove invece la priorità era data alla geografia, con dipartimenti suddivisi, appunto, in aree
geografiche: Europa, Americhe, Asia e via dicendo. In una fase della politica estera comune dell’Unione Europea che richiedeva continue riunioni di coordinamento tra dirigenti dei vari ministeri degli Esteri, parve utile dare alle nostre strutture un assetto che rispecchiasse più da vicino quello di nostri autorevoli partner e si passò a una formula mista, ma prevalentemente geografica, di ripartizione interna. Non si tratta di un problema puramente organizzativo: esso riflette delle scelte nel ruolo che la politica estera assume nello sviluppo del proprio Paese e del modo in cui si vuole tenere il passo con le trasformazioni in atto nello scenario mondiale. Accadde però che quella riforma di una decina d’anni fa venisse attuata quando era già superata e quando gli stessi Paesi il cui assetto l’Italia aveva preso a modello si accingevano a cambiarlo. [...].
Piccoli spaccati di una piccola regione
Eluana, un anno dopo dall’editoriale di M. Tarquinio
dolorosissima morte di Eluana Englaro «per disiAmare la vita umana, di- dratazione» , cioè per sete – fenderla, sostenerla e – co- così ha certificato l’autopmunque e sempre – acco- sia –, ci sembra importante glierla e rispettarla è la co- tornare a indicare a noi sa più semplice di questo stessi e a tutti, con la necesmondo. E viene naturale. È saria chiarezza, l’esempio naturale e umano proteg- di coloro che, con dolcezza e gere chi è piccolo e fragile, sapienza umana e medica, aiutare chi è in pericolo, amano e servono la vita e consolare chi soffre. È na- non la negano. Vi racconturale e umano dar da man- tiamole suoreMisericordigiare e da bere a chi non ne che nella casa di cura ' può provvedere da solo. In- Talamoni' di Lecco continaturale e terribile è invece nuano a offrire ai loro pal’idea di negare, in qualun- zienti la stessa dedizione e que modo, la vita di chiun- la stessa fedeltà che diedeque o anche solo di abban- ro per 17 anni alla giovane donna in donarla nelstato vegela deboleztativo perza, sistente nell’estrepoi portata ma dipena morte a denza, nella Udine. E vi difficoltà. raccontiaInnaturale mo i medici e terribile è che al Cenanche solo tro ' Cyclopensare di tron' lasciar andell’Unidare alla deversità di riva una Liegi stanpersona tono dando talmente dinuove e sabile. sempre più Amare la viimpressiota è semplinanti rice. E, infatsposte ti, sono le Eluana Englaro scientifipersone che alle dosemplici mande di che sanno farlo meglio. Quei semplici chi non s’arrende e non diche sono semplici perché – chiara perse e «senza qualiper quanto abbiano speri- tà» le persone classificate mentato, per quanto abbia- in stato vegetativo. Facciano studiato, per quanto ab- mo parlare Lucrezia ed Erbiano indagato – hanno nesto Tresoldi che hanno colto, e conservano, il sen- riavuto il loro Massimiliaso di una verità basilare: no, dopo dieci anni di asseogni essere umano è «de- rito stato vegetativo «pergno » e nessuna vita, mai, è manente» (aggettivo abolipadrona di un’altra vita. to dagli uomini di scienza, Quando le cose, dentro di tranne che da quelli supernoi e nelle comunità di cui ficiali o tenacemente profacciamo parte, sono così eutanasia), perché l’amore chiare, è facile capire che aiuta i «miracoli» e quel ficosa è giusto e che cosa è glio feritoe persoin unadisbagliato. Chi sta con la vi- sabilità sconfortante loro ta – chi è per la vita – mai la non l’hanno mai voluto ferisce e mai arbitraria- lontano dalle loro vite e da mente la finisce. Chi coltiva casa sua. E diamo voce a un’idea di morte – chi si al- tutte le altre famiglie toccalea con la morte – fa l’esatto te dalla durissima prova di contrario. Eppure, oggi, una persona cara e presenc’è molto che sembra ren- te chiusa in uno stato che la dere incredibilmente ar- rende apparentemente o «irragdua la comprensione di che effettivamente cosa è giusto e di che cosa è giungibile» (famiglie che sbagliato. E c’è chi tenta, in non lasciano soli questi lotutti i modi, di renderci dif- ro congiunti, ma che, tropficile, addirittura impossi- pe volte, sono lasciate sole bile, dire dei «sì» e dei «no» drammaticamente limpidi e chiari. Per que- dalle pubbliche strutture sto, oggi, a un anno dalla di assistenza). [...].
Potenza e i cantieri in stand by
da http://estremocentrobasilicata.com
da http://nathan2000.ilcannocchiale.it/
da vivi-potenza.ilcannocchiale.it/
A dir poco preoccupante la denuncia che arriva dagli eurodeputati eletti nella circoscrizione Sud Italia, che in un incontro bipartisan, organizzato dall’on. Gianni Pittella, presso il Parlamento europeo di Bruxelles, hanno espresso vivissima preoccupazione per lo stato di attuazione della programmazione dei fondi europei, stanziati per le regioni meridionali. Si tratta dei fondi strutturali per il periodo 2007-2013 messi a disposizione dall’Europa. Si parla di miliardi di euro da inserire in piani programmatici regionali per lo sviluppo delle singole aree. La regione Sicilia è esclusa dall’elenco delle regioni in considerazioni, perché, dopo parecchie diatribe ci fu un disimpegno di 55 milioni di euro derivanti dal Fondo Sociale Europeo. [...].
Oggi mi va di parlare di qualcosa che, di tanto in tanto, mi torna alla mente, riemergendo dai suoi spazi profondi in cui, troppe volte, ricacciamo alcuni ricordi come se non fossero importanti. Sono nato in un paesino dell'appennino lucano, quasi 47 anni fa... credo di avere, dunque, un'età tale da aver vissuto certe situazioni che, probabilmente, erano già prossime alla fine, ma che ancora insistevano, almeno in una piccola comunità che non è mai arrivata a duemila anime. Faccio una piccola premessa: ho ancora una nonnina! E' una vecchietta che ha compiuto 90 anni da poco... e che, ancora oggi, va regolarmente in campagna ad occuparsi di quei piccoli animali da fattoria, tipo polli e conigli, e di un orto [...].
Come dare torto agli abitanti di Macchia Romana? Si lamentano che questo pezzo di città è praticamente isolato dal contesto della città. L’isolamento non è soltanto metaforico. Fa notare più di un abitante del nuovo quartiere di Potenza che alcuni lavori pubblici che dovevano facilitare l’accesso al quartiere in pratica stanno notevolmente aggravando l’isolamento. I lavori per lo svincolo nei pressi dell’Ospedale San Carlo stanno durando molto di più del previsto e l’accesso a Macchia Romana è stato spostato più a nord [...].
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Mercoledì 10 febbraio 2010
Mercoledì 10 febbraio 2010
Assalto all’ambasciata
Cartelli inneggianti alla “Morte” contro il nostro paese e Berlusconi
Dimostranti ostili all’Italia Un nutrito gruppo di militanti “Basiji” davanti alla sede diplomatica di Teheran di ALBERTO ZANCONATO TEHERAN – Slogan di 'Morte all’Italia' e 'Morte a Berlusconi', lancio di qualche pietra e alcune uova contro il portone e un cartello stradale con la scritta 'Via Roma' divelto. Sono stati 20 minuti di tensione quelli vissuti ieri pomeriggio davanti all’ambasciata italiana a Teheran, dove diverse decine di attivisti fondamentalisti hanno dato vita ad una manifestazione ostile, conclusasi senza gravi incidenti o danni. Contemporaneamente si è appreso che l’ambasciatore italiano, Alberto Bradanini, è stato convocato nei giorni scorsi al ministero degli Esteri iraniano, che gli ha trasmesso una protesta ufficiale per le parole pronunciate dal presidente del Consiglio durante una visita in Israele, la settimana scorsa, quando aveva affermato «il dovere di sostenere e aiutare l'opposizione» nella Repubblica islamica. Ma ad essere presa di mira ieri non è stata solo l'ambasciata italiana. Gli stessi manifestanti hanno sostato anche davanti ad altre sedi diplomatiche europee: quella francese, distante solo poche decine di metri da quella italiana, sulla Via Neauphle-leChateau, quella tedesca e quella olandese. Anche qui, hanno riferito i testimoni, si sono viste le stesse scene. I Paesi europei sono colpevoli, agli occhi dei manifestanti, di opporsi ingiustamente al programma nucleare iraniano e di sostenere l’opposizione al presidente Mahmud Ahmadinejad. Nella serata di ieri il sito in italiano della radiotelevisione di Stato iraniana ha affermato che l’ambasciata italiana aveva dato rifugio a manifestanti dell’opposizione, che ha definito «facinorosi». Mentre la televisione di Stato in lingua inglese PressTv ha accusato il ministro degli esteri Franco Frattini di avere «mancato di rispetto» ai miliziani islamici Basiji per averli indicati come autori della manifestazione ostile. Non è una novità che raduni di questo genere, con la partecipazione di studenti universitari fondamentalisti, vengano organizzati davanti ad ambasciate straniere quando sorge qualche motivo di attrito nei rapporti bilaterali. Ambasciate che preventivamente vengono messe in sicurezza con il dispiegamento di un nutrito schieramento di agenti anti-sommossa. Ma in molti anni non era mai accaduto che, accanto alle grida di 'Morte a Israele' e 'Morte all’America', riecheggiate anche ieri, si udisse quella di 'Morte all’Italia'. Prima di andarsene, i manifestanti hanno gridato: «Se non cambierete, questo è solo l’inizio». E un ulteriore sfregio è stato l’abbattimento di un cartello con il nome di una stradina che fiancheggia l’ambasciata d’Italia: Via Roma. Rispondendo all’affermazione di Berlusconi sul sostegno all’opposizione iraniana, il portavoce della commissione Esteri del Parlamento, Kazem Jalali, aveva detto che essa rappresentava «una aperta interferenza negli affari interni di un Paese indipendente». Non è diffici-
le immaginare che la stessa posizione sia stata espressa dal ministero degli Esteri all’ambasciatore Bradanini. Da notare tuttavia che, forse per non calcare troppo la mano, la convocazione del diplomatico non era stata resa di pubblico dominio dal governo iraniano e soltanto ieri l’Ansa ne è venuta a conoscenza da fonti locali attendibili che hanno voluto mantenere l’anonimato. Da quando sono cominciate le proteste di piazza dell’opposizione, quasi otto mesi fa, Teheran ha accusato varie potenze occidentali di essere state le artefici della crisi ed è arrivata a prendere severi provvedimenti in particolare contro la Gran Bretagna, espellendo fra l’altro due diplomatici di Londra. Teheran ha detto anche di aver arrestato brevemente «due diplomatici» tedeschi durante le manifestazioni del 27 dicembre scorso.
L’assalto del miliziani islamici alla nostra ambasciata a Teheran. La polizia cerca di trattenerli
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HANNO DETTO Fassino: «Atto inaccettabile» ROMA – «Allarme e preoccupazione» ha espresso a nome del Pd l’on. Piero Fassino per le notizie di manifestazioni di ostilità contro l’ambasciata d’Italia e di altri paesi a Teheran. «Qualsiasi intimidazione o atto di prepotenza è inaccettabile» ha aggiunto Fassino. «Per questo chiediamo alle autorità iraniane di agire immediatamente per fare cessare ogni forma di violenza, sia contro le sede diplomatiche, sia contro l’opposizione e il movimento democratico di protesta» «Questi episodi – ha proseguito Fassino – dicono quali rischi si possono generare se non si interrompe la spirale di tensione che da mesi avvolge l’Iran. E' essenziale non dare per esauriti i margini per una soluzione politica della vicenda del nucleare iraniano. E chiediamo al governo italiano di agire con convinzione in questa direzione». Piero Fassino si è messo in contatto telefonico con l'ambasciatore d’Italia a Teheran Alberto Bradanini, a cui ha espresso la solidarietà del Partito Democratico.
Lo sguardo di un appartenente alla milizia paramilitare "Basiji". I miliziani islamici sono un corpo di volontari
LE FRASI
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L’Iran irritato dalla visita in Israele Il nostro premier aveva più volte attaccato Ahmadinejad ROMA – «E' nostro dovere sostenere e aiutare l'opposizione» in Iran: sarebbe questa frase, pronunciata dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi il 2 febbraio scorso nel corso della sua visita in Israele, quella che ha irritato di più le auto-
rità iraniane. E che sta facendo montare la tensione al punto che ieri, dalla manifestazione contro l’ambasciata d’Italia a Teheran si sono levati slogan e urla contro il premier. «Morte all’Italia, morte a Berlusconi», scandivano i dimostranti nel corso di una protesta che ha sfiorato l’assalto alla sede diplomatica.Ma nelladue giorniisraeliana Berlusconi, di affermazioni anti iraniane, ne aveva fatta più di una. Riferendosi al presidente Mahmud Ahmadinejad, il presidente del Consiglio aveva detto che «il problema della sicurezza è fondamentale per Israele. Ora ancora di più perchè c'è uno Stato che prepara l’atomica per usarla contro qualcuno. È uno Stato che ha una guida che ricorda personaggi nefasti del passato». Il premier aveva chiesto alla comunità internazionale «sanzioni forti che sappiano dissuadere quel governo (iraniano,ndr)» che «non ha un forte sostegno» popolare, anzi che ha contro di se «una forte op-
posizione». Berlusconi era intervenuto anche sulla possibilità di inserire i pasdaran iraniani nella black list dell’Ue precisando però che «è una decisione che bisogna prendere a livello europeo». E aveva chiamato in causa l’Europa anche sul dossier nucleare. «Mi impegno a operare – aveva sottolineato –affinchè anche gli altri leader europei e dei maggiori Paesi capiscano la gravità» della minaccia nucleare iraniana. In ogni caso «non si è trattato di un assalto, ma di una manifestazione che è durata una ventina di minuti. Poi, tutto è rientrato, non c'è stato nessun danno a persone o a cose». Queste le dichiarazioni a caldo aRadio Capitaldell’ambasciatore italiano a Teheran, Alberto Bradanini. «I manifestanti hanno gridato questi slogan e frasi un pò ingiuriose («Morte a Berlusconi e morte all’Italia», ndr) che normalmente vengono utilizzate in questo tipo di manifestazioni, che sono orchestrate, ripeto, orchestrate dal regime.
Il Governo iraniano: «Offendendo la milizia Basiji, ha offeso l’intera nazione»
Frattini riferisce al Senato, sale la tensione di PAOLA TAMBORLINI ROMA–E' ormai scontro tra Roma e Teheran. Tutto è iniziato con un’informativa letta in tempo reale dal Ministro degli Esteri davanti alle commissioni riunite di Camera e Senato sulla dura e «preoccupante» manifestazione contro l'ambasciata italiana a Teheran. E in poche ore si è trasformato in uno scontro diretto tra il regime degli Ayatollah e l’Italia, ieri nella persona di Franco Frattini. La Tv di stato iraniana non ha infatti gradito il riferimento del titolare della Farnesina ai miliziani di Baiji, responsabili, secondo il ministro, della «manifestazione ostile» organizzata davanti all’ambasciata, con lanci di pietre e gli slogan «morte all’Italia, morte a Berlusconi». Ed ha accusato Frattini di aver «offeso tutta la nazione ira-
L’ambasciatore italiano era stato convocato domenica dal ministero degli Esteri niana», mancando di rispetto a «un’importante realtà delle forze difensive iraniane che si basa sul popolo». Ad organizzare la manifestazione, secondo Teheran, sarebbero stati solo studenti universitari. E quell'ambasciata del resto, per Teheran, è 'colpevole' di aver dato rifugio a «un gruppo di facinorosi» durante gli ultimi disordini. Ma non è stato solo questo a far salire la tensione a Teheran. E quello slogan «a morte Berlusconi», non è casuale. Domenica scorsa l’ambasciatore italiano a Teheran, Alberto Bradanini, è stato convocato dal ministero degli esteri iraniano, che ha così ufficializzato la sua protesta per le
parole pronunciate dal premier Berlusconi durante la sua missione in Israele. Berlusconi aveva chiesto «sanzioni forti» contro Teheran e definito «inaccettabile» l’armamento atomico a disposizione di uno stato che intende distruggere Israele. Ma quello che per il regime ha suonato come un affronto sarebbe stato quel riferimento al «dovere di sostenere e aiutare l'opposizione». Una frase letta in modo «strumentale», sottolineano i diplomatici, e chiaramente riferita alla necessità di rispettare i diritti umani, non certo ad un eventuale cambio politico, che è e resta un affare interno di Teheran. Un tema sul quale è tornato lo stes-
so Ministro al Senato, assicurando che l’Italia «non tollererà violenze contro i civili». a sensazione, secondo la diplomazia, è che il regime voglia alzare il tiro proprio in vista dell’11 febbraio (festa della rivoluzione islamica), cercando di intimidire la comunità internazionale. E non a caso ieri manifestazioni sono state organizzate anche contro le ambasciate tedesca, francese e olandese. L'Italia, ha sottolineato Frattini, è «dispiaciuta e preoccupata», ma, ha assicurato il ministro al Senato, «spera ancora nella strada diplomatica». Di certo Roma non invierà il suo ambasciatore alle celebrazioni dell’11 febbraio, al suo posto ci sarà il numero due, ma l’ambasciata a Teheran «non chiuderà», ha detto. Ed ha aggiunto: «non pregiudichiamo le cose».
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6 Primo piano
Dominano la scena Regionali e il decreto antilibertà per i boss
Lo scontro politico
Il Pd riparte dalla Campania Un Bersani ottimista detta la linea: «Dobbiamo far capire che le cose non vanno» | I NODI | di CRISTINA FERRULLI
ROMA–Partirà da Napoli lo sprint del Pd per le regionali. Una campagna elettorale che avrà nelle parole d’ordine non la spallata al governo ma critiche mirate ad attirare il voto di protesta. «Sono ottimista e ora si vede che siamo competitivi in molte regioni», è la convinzione del segretario Pier Luigi Bersani che domenica, con le primarie in Calabria, chiuderà l’ultima casella aperta. E darà il via al tour elettorale che, sondaggi alla mano, sarà determinante per l'esito di 3 regioni in bilico (Piemonte, Liguria, Puglia) e di altre due, Lazio e Campania, dove il Pd spera nell’effetto traino dei candidati sulle coalizioni. Bersani non crede che le tensioni tra Pdl e Udc in Campania possano portare ad un accordo in zona Cesarini con i centristi sul sindaco di Salerno Enzo De Luca. «Siamo apertissimi e disponibilissimi ad allargare la coalizione», è l’appello pubblico ma l’impressione è piuttosto che i centristi lancino ultimatum per alzare la posta con il centrodestra. Il leader Pd, strappato l’ok dell’Idv, definisce De Luca «una candidatura espressiva e forte» e a farlo sperare sono i sondaggi, in mano ai vertici del partito, che danno il gradimento del sindaco di Salerno superiore al candidato Pdl Stefano Caldoro. In Campania come nel Lazio a fronte di candidati che piacciono (anche Emma Bonino sembra piacere più della Polverini), il problema è il gradimento del centrosinistra molto sotto alla somma del Pdl più Udc. Per tentare la rimonta e puntando all’effetto-traino dei candidati sulla coalizione, sarà decisiva, spiegano ai piani alti del Pd, la campagna elettorale. Per questo il 4 marzo Bersani sarà a Napo-
li e il 6 marzo a Roma. Non semplici comizi elettorali ma iniziative con temi ad hoc, il sud e la scuola, per denunciare l’inadeguatezza del governo e chiamare il voto di protesta. «Agli italiani diremo non che si deve cambiare il governo con queste elezioni ma che al governo bisogna dire che le cose così non vanno», è la strategia elettorale che Bersani ha annunciato ieri ai segretari regionali. Data per certa la vittoria nelle roccaforti (Toscana, Emilia, Umbria, Marche) e in Basilicata, la campagna elettorale sarà decisiva, secondo i sondaggi, in altre tre regioni, dove si profila un testa a testa: Piemonte, dove Mercedes Bresso è poco sopra al leghista Cota, Liguria, dove Burlando è di poco in vantaggio, e Puglia, dove Nichi Vendola è in lieve vantaggio soprattutto grazie al mancato accordo tra il Pdl e l’Udc. Intanto la giornata di ieri del Pd era cominciata sul filo dei ricordo, con una lettera di Walter Veltroni a 'Repubblica' in cui l’ex segretario lodava la cultura del Partito d’azione, a un mese e mezzo di distanza dalle critiche giunte al «radicalismo azionista» da Massimo D’Alema. Un botta e risposta al rallenty, con echi politologici, che però riporta a un dibattito ancora aperto nel partito di centrosinistra. Ancora oggi, infatti, è vivo il dibattito tra due diverse visioni del ruolo del Pd. Da una parte l’idea di una forza socialdemocratica e riformista, che dialoga con il centro, dall’altra l’idea di una forza riformista aperta. Un dibattito tenuto sopito per l'incombere delle elezioni regionali, ma pronto a riprendere il volo all’indomani del voto del 28 e 29 marzo. Nel mezzo il lavorio per le candidature e l’attesa per il risultato delle urne.
Umbria e Campania in forse L’Udc attende un segnale dal Pd per la Marini e il sostegno a Caldoro (Pdl) non è proprio certo di PAOLA SPADARI ROMA–Entro oggi centristi si attendono un segnale dal Pd per decidere se appoggiare in Umbria la candidatura di Catiuscia Marini, mentre rimane il nodo Campania dove è ancora tensione tra il partito di Casini e il Pdl per un’intesa a sostegno di Stefano Caldoro.
Sono questi i due tasselli che restano per comporre il puzzle delle alleanze dell’Udc in vista del voto per le regionali di primavera in attesa del quale Pierluigi Bersani è tornato a dichiarare la sua apertura ad una intesa con l’Udc in Campania. «Non so cosa faranno – dice il segretario del Pd – noi siamo apertissimi e disponibilissimi ad ogni prospettiva di rafforzamento dell’alleanza». E ieri i centristi hanno messo i paletti per un’intesa in Umbria, come riferisce Maurizio Ronconi reduce da un incontro con i vertici centristi: «valutiamo bene la candidatura Marini - dice – positiva e nuova. Ma abbiamo chiesto al Pd anche di cambiare il quadro politico rinunciando al Prc», (che pesa per circa il 15%), partito per i centristi «politicamente incompatibile». L’Udc ora si attende «a stretto giro» una risposta dal partito di Bersani altrimenti .avvertono i centristi «prenderemo una strada diversa». E di imboccare una strada diversa in Campania il partito di Casini lo sta minacciando da giorni: in realtà è dirittura d’arrivo un accordo con il Pdl sul quale pesa, però,
l’incognita dell’intesa sulla provincia di Caserta. Alle provinciali dell’anno scorso infatti l’Udc aveva appoggiato il centrodestra conquistando tre province (Napoli, Salerno e Avellino), e l’accordo prevedeva che un anno dopo si completasse il quadro con la provincia di Caserta dove era destinato Domenico Zinzi: un punto che il Popolo della libertà non ha ancora definito e sul quale Lorenzo Cesa non intende transigere collegandolo all’accordo generale sulla regione. E dichiarando la contrarietà del suo partito a «intese separate» tra regione e provincia di Caserta: «O si trova un’intesa chiara su tutto il tavolo – ha detto nei giorni scorsi - o con molta serenità sarà meglio prenderne atto al più presto». Ma Stefano Caldoro continua a dichiararsi ottimista: «Sono convinto – dice – che si raggiungerà un’intesa programmatica con l’Udc. Ci sono valori comuni che ci uniscono, stiamo lavorando insieme in tre province, siamo legati da anni di opposizione insieme». Il puzzle dei centristi, in molti casi ago della bilancia, si va quindi componendo e al momento prevede che nel 60% del territorio nazionale il partito di Casini si presenti da solo: in Lombardia con Savino Pezzotta, in Veneto con Antonio de Poli e in Emilia con Gianluca Galletti, in Toscana Francesco Bosi e Adriana Poli Bortone in Puglia. Casini aveva spiegato: «In alcune regioni abbiamo scelto dei candidati seri del PD in funzione anti-Lega. La ragione per cui abbiamo fatto l’alleanza con la Bresso e con Burlando in Liguria e Piemonte è fermare l’avanzata della Lega».
Pierferdinando Casini e Adriana Poli Bortone
All’ordine del giorno del Consiglio dei ministri il provvedimento proposto da Alfano
Boss in libertà, oggi il decreto in Cdm L’opposizione incalza il Governo affinché venga mantenuta la competenza dei reati di mafia ai tribunali di DANIELA NAVI ROMA – Questa mattina il Consiglio dei Ministri esaminerà il decreto legge per scongiurare il pericolo di un ritorno in libertà di boss e criminali in base alla decisione della Cassazione del 21 gennaio che ha attribuito alle Corti di Assise, e non più ai tribunali, la competenza a processare capimafia imputati di reati in presenza di particolari aggravanti con previsione di pena di 24 o più anni. Il provvedimento, che non compare nell’ordine del giorno della riunione dell’esecutivo Consiglio dei ministri di stamattina, era stato preannunciato domenica scorsa dal ministro della Giustizia Angelino Alfano allo scopo di «sterilizzare» quanto stabilito dalla legge ex Cirielli del dicembre 2005 che ha inasprito le pene per gli esponenti di spicco di Cosa Nostra stabilendo il passaggio di competenza. Gli uffici del ministero hanno elaborato due bozze di provvedimento. La prima, con un intervento sull'art. 33 bis del codice di procedura penale sulle competenze
dei Tribunali: il decreto darebbe una interpretazione autentica sulla competenza in materia di associazione mafiosa (416 bis), escludendo qualsiasi attribuzione alle Corti di Assise. Trattandosi di una norma interpretativa, avrebbe valore retroattivo con effetti anche sui processi in corso. La seconda ipotesi, invece, prevede un intervento sull'art. 5 del cpp (competenza delle Corti di Assise che giudicano reati con pene non inferiori nel massimo a 24 anni): il primo articolo della bozza esclude delitti di «associazione di tipo mafioso, anche straniera, comunque aggravati»; nel secondo articolo viene aggiunta una norma transitoria per far sì che la nuova disciplina si applichi anche ai processi in corso, ad esclusione di quelli per i quali il dibattimento è già iniziato in Corte di Assise, e anche per riconoscere efficacia agli atti compiuti e ai provvedimenti emessi prima dell’entrata in vigore della nuova legge. Inoltre, sempre la norma transitoria del decreto che interviene sulle competenze delle Corti di Assise, dichiara prive di effetto le sentenze dichia-
rative dell’incompetenza per materia del tribunale emesse prima dell’entrata in vigore del dl. E ancora: alle parti che abbiano già sollevato impugnazioni lamentando l'incompetenza dei Tribunali, verrebbero concessi altri 60 giorni per nuove impugnazioni per nuovi motivi. La strada che si sceglierà ha implicazioni non solo tecniche ma anche politiche. Nel ddl di riforma del codice di procedura penale presentato lo scorso anno dal ministro Alfano, e ora in Commissione Giustizia al Senato, si prevede che la competenza del reato 416 bis passi alle Corti di Assise, composte anche di giudici popolari, fortemente caldeggiati dalla Lega Nord. Qualora il governo opti per un intervento sull'art. 5 cpp sarà un implicito disconoscimento di quel principio di partecipazione dei cittadini all’amministrazione della giustizia contenuto nel ddl Alfano rispetto al quale l’opposizione insorge per il pericolo di influenzabilità dei giudici popolari. Viceversa, intervenire con una norma interpretativa sulle competenze dei Tribunali avrebbe il duplice effetto di salvare i processi a rischio dopo la pronuncia della Cassazione, ma allo stesso tempo non precluderebbe una futura attribuzione dei reati di mafia alle Corti di Assise. Ad incalzare il governo e la maggio-
ranza è il Pd, favorevole a mantenere la Il ministro competenza ai tribunali: Laura Garavi- Angelino ni, capogruppo in commissione Antima- Alfano fia, parla di «maretta» visto che il provvedimento «non è stato ancora predisposto per l'approvazione, come promesso dal ministro Alfano»; mentre il capogruppo della Camera Donatella Ferranti auspica che il provvedimento «non divenga oggetto di scontro nella maggioranza e non sia la testa di ponte per nuovi interventi sfascia-giustizia».
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PROSPERO DE FRANCHI
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PASQUALE DI LORENZO
ANTONIO DI SANZA
ROBERTO FALOTICO
GAETANO FIERRO
Il Cauto
Il mediatore
L’osservatore
Il prolifico
Il francescano
“Tanino”
ELETTO consigliere nelle liste dell’Italia dei valori è stato da metà consiliatura fino a fine mandato assessore alla Formazione. Non è un politico che ama lo scontro e i toni alti.
CHIUDE da presidente del consiglio. 5 anni fa nessuno lo avrebbe previsto quando fu eletto nella squadra mastelliana. Ha cambiato partito passando prima nell’Idv e poi al centro in area Pd.
POLITICO di destra dell’allora Alleanza nazionale. Passaggio a tappe nel Pdl di Berlusconi. Di carattere “chiuso” è un consigliere che non ama attardarsi in chiacchierate fuori dall’istituzionale.
A SUON di interrogazioni, mozioni e proposte di legge, vince la palma del più assiduo tra i colleghi. Era partito anni fa con il centrodestra, poi riflessione nell’Italia di mezzo. Oggi caposaldo Pd.
IL suo strapppo politico è stato il più lacerante nella maggioranza di centrosinistra. Con testardo decisionismo si è messo alla testa di un suo movimento dopo aver retto le sorti dell’agricoltura lucana. Cattolico fervente.
QUANDO lascia i Popolari uniti, raggiunge i pentacentristi. Alla fine cede all’Udc. Era stato eletto nel listino con l’Udeur. Lui che in consiglio ci arriva dopo essere stato per la terza volta sindaco (“Tanino”) del capoluogo.
E’ STATO eletto nel 2005 nelle liste dell’Udc per poi approdare nella Rosa bianca. Presidente della Prima commissione non lascia nulla al caso.
VINCENZO FOLINO Il regista
SERGIO LAPENNA L’intuitivo E’ AVVOCATO prima di essere politico. Non abbandona mai la toga neppure nel consiglio regionale. I suoi non sono interventi ma arringhe. E’ il potentino doc tra i consiglieri del Popolo della libertà. Va a braccio.
AGATINO MANCUSI Compagnone DIFFICIMENTE perde il sorriso. Gli piace passeggiare con i propri interlocutori e guardare in faccia la gente. Medico ha sempre una parola di interesse per i conoscenti. E’ il leader indiscusso dell’Udc di Basilicata
ROSA MASTROSIMONE L’intramontabile NON le manda a dire. Difficile da dimenticare le sue “esplosioni” in aula. E’ stata eletta nell’Udur di Clemente Mastella e poi ha fondato l’Adc. Oggi è il capogruppo dell’Idv in consiglio regionale.
FRANCO MATTIA Il sorridente ALTO ufficiale della guardia forestale ha un modo di fare molto cordiale. Difficile sentire una parola scomposta. Ama discorrere di politica nazionale tra le pause dell’aula.
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FILIPPO BUBBICO
Il riflessivo
Il generale
DI LUI dicono che ami ragionare con calma. Entra in consiglio dopo l’elezione romana di Bubbico. Dalla Margherita, area diellina con Restaino, scegliera l’Idv. Tornerà a casa più tardi.
ERA presidente del consiglio quando nel 2006 raggiunse i banchi del parlamento e poi del governo Prodi. Ds, poi Pd. L’ex governatore resta per tutti “il generale”
VITO DE FILIPPO
MICHELE NAPOLI
EGIDIO DIGILIO
Lo sceicco
L’elegante
Lo stratega
IN aula, a viale Verrastro, arriva che la consiliatura è quasi al termine, subentrando al neo senatore Digilio. Tra i banchi (Pdl), controlla il dettaglio, carte alla mano, avvocato.
DOPO quattro anni di consiglio diventa senatore del Pdl: nota costante, il battibecco in aula con i “compagni” rossi della coalizione avversaria. Autentico.
INNOCENZO LOGUERCIO
MARIA ANTEZZA
Il baffo
La prima
SUBENTRA ad Antezza ormai a Palazzo Madama. Da assessore alle Infrastrutture, fa delle condizioni dei treni battaglia perenne. Si trova a fronteggiare l’emergenza ponte di Picerno.
PRIMA della candidatura e l’elezione al Senato, ha diretto, dai banchi della presidenza, il consiglio regionale, prima fra le donne. Voce mai alta e tailleur elegante.
ADELTINA SALIERNO
CARLO CHIURAZZI
di SALVATORE SANTORO
La femminista
Il pratico
Un consiglio regionale da ultimo giorno di scuola. «Sono passati cinque anni. Sembra ieri che abbiamo iniziato». E’ la frase della giornata. Lo dice Emilia Simonetti a Donato Salvatore che annuisce. C’è un pò di tristezza tra i corridoi del consiglio regionale. Ieri si è svolta l’ultima seduta. Da domani il consiglio regionale perde i poteri legislativi. Per legge. E inizierà ufficialmente la campagna elettorale per eleggere i nuovi 30 consiglieri regionali. Le elezioni per il rinnovo dell’amministrazione del massimo ente regionale è fissata per il prossimo 27 marzo. E inevitabilmente così come ci saranno riconferme altri non siederanno più negli scranni di via Anzio. Per alcuni è stato il momento di prendere gli oggetti personali dai tavolini dell’aula. Sono stati 5 anni contraddistinti da molti chiaro scuri. Il neo di questa legislatura, il più grande almeno, è stata l’eccessiva frammentazione e il cambio di casacca. Una decina almeno di consiglieri regionali che eletti in un partito hanno cambiato partito. E anche coalizione in qualche caso. Il gruppo misto è stata spesso l’anticamera o meglio la camera di compensazione per passaggi da un lato all’altro della coalizione. E’ stata anche la consiliatura delle crisi di giunta durate non meno di 3 settimane. Non solo. In questi 5 anni si è anche vista l’occupazione dell’aula da parte dei consiglieri del centrodestra. Una protesta che per la classe dirigente pidiellina ex forzista è stato l’inizio di una opposizione gridata per gli ultimi mesi di legislatura. Durante gli ultimi anni, molti dei big storici del consiglio regionale hanno fatto le valigie per il Parlamento romano. Tra loro l’ex presidente della giunta, Filippo Bubbico, il pluri assessore carlo Chiurazzi e il “cultore” dell’opposizione tout court, Egidio Digilio. La legislatura si chiude con «il rammarico di non essere riusciti a riformare lo Statuto della Regione Basilicata». Questo almeno è stato il lei motiv ascoltato anche ieri, a fronte dello schiaffo del Consiglio dei ministri che ha impugnato l’abolizione del listino.
ENTRA in consiglio nel 2008 per sostituire Chiurazzi. Non eletta a sorpresa nel 2005 ha recuperato il tempo perduto negli ultimi due anni portando avanti la “causa” della parità di genere nella massima assise lucana.
DA consigliere ha lasciato l’aula alla volta del Senato. Margheritino, per due anni presidente del Pd e al centro di polemiche quando sfidò Lacorazza alle primarie per la segreteria.
ANTONIO TISCI
COSIMO LATRONICO
La sorpresa
il capo
LA verità è che il suo exploit in pochi se lo aspettavano. arriva in aula sostituendo l’eletto senatore Latronico. Un percorso di destra «vera», oggi coordinatore provinciale del Pdl di Potenza.
AVEVA sfidato De Filippo nel 2004, candidato presidente dell’opposizione. Da FI al Pdl, oggi senatore. Assiduo dell’aula e decisamente pronto alla battuta.
Politica lucana Ieri la seduta finale del consiglio regionale L’assemblea si scioglie: tutti pronti alle nuove elezioni
E’ il governatore favorito alla successione di se stesso. Amministra una regione con risorse enormi ma con problemi strutturali di povertà ancora da affrontare. Nel panorama meridionale la Basilicata si distingue certamente per le sue singolari positività che il futuro presidente dovrà avere la forza di far conoscere al resto del Paese. Nella legislatura non sono mancati momenti critici. Di amici, nemici e falsi amici, come tutti i re, De Filippo ne ha molti. Ha però dimostrato di sapere affrontare i momenti complicati. Laureato in filosofia a volte eccede in un atteggiamento un pò troppo da intellettuale “snob”. Ama suonare il piano e cantare.
Ultimo giorno di scuola Cinque anni con tanti cambi di casacche, l’occupazione dell’aula da parte del Pdl e il mancato cambio di Statuto
Vito De Filippo, presidente della Regione uscente è candidato per l’imminente corsa, sostenuto dalla coalizione di centrosinistra.
LUIGI SCAGLIONE
EMILIA SIMONETTI
GENNARO STRAZIUSO
ROCCO VITA
Il giornalista
La penna rossa
Il chirurgo
Il socialista
ARRIVA alla politica da giornalista. Non ha mai abbandonato quel modo di parlare e di porsi da cronista. La sua è un’interlocuzione diretta. Senza tanti giri di parole. E’ l’erede naturale di Antonio Potenza.
INIZIA la consiliatura in sordina. Non ha timore di dichiarare a tutti di essere novizia. Poi con il tempo cresce e diventa protagonista di tante lotte di sinistra in consiglio a nome del Prc. Ha il merito di non cambiare mai casacca.
HA l’aspetto aristocratico. E anche i modi. Eletto consigliere nella Margherita è approdato come la gran parte dei diellini nel Pd. Dopo essere stato vicino a diventare presidente del consiglio è diventato assessore.
E’ STATO eletto consigliere regionale nel listino come diessino. Non ha mai nascosto però il suo amore vero per i socialisti. Dopo una serie di contrattempi è stato uno dei protagonisti del ritorno del Ps. E’ assessore.
FRANCESCO MOLLICA
GIACOMO NARDIELLO
NICOLA PAGLIUCA
MARCELLO PITTELLA
ERMINIO RESTAINO
VINCENZO RUGGIERO
DONATO SALVATORE
VINCENZO SANTOCHIRICO
L’irascibile
“il compagno”
Il dandy
Il predestinato
Il caraibico
Il sanguigno
L’aviglianese
Il calcolatore
I SUOI scatti in consiglio rimarranno in aula. Non ama la mediazione. Al fioretto preferisce la sciabola. Eletto da segretario regionale dei Verdi, in nome del passato democristiano ha fondato la Federazione di centro.
CITA Berlinguer appena se ne presenta l’occasione e rispolvera spesso lo scontro dialettico tra comunisti e fascisti. In consiglio regionale i suoi interventi sono sempre ascoltati con attenzione da tutti.
HA l’aspetto da attore. Il suo modo di vestire e i suoi modi sono curati. Difficilmente alza la voce. E’ un politico preparato che ama ragionare sulle cose e la sua linea d’opposizione è di ragionamento non di litigio.
FRATELLOdel famoso Gianni, Marcello nel corso di questi 5 anni ha saputo farsi apprezzare per il proprio lavoro. Puntuale negli interventi e nelle relazioni ha studiato in questa consiliatura da futuro assessore.
CINQUE anni in prima fila. All’inizio è il leader dell’opposizione interna alla Margherita. Poi scala posizioni fino a diventare segretario del Pd e in consiglio capogruppo del maggior partito della maggioranza. Di carattere solare.
SPESSO ha usato la clava in consiglio regionale. Sui temi dell’ambiente, dell’energia e dell’agricoltura ha alzato di sovente la voce in aula. E’ oggi il leader dell’Udc incontrastato nel Materano.
HA INIZIATO la consiliatura da assessore alle Attività produttive in quota Sdi. Poi a metà è stato sostituito da Folino. Uomo di mediazione non ha paura di alzare la voce per farsi ascoltare.
E’ UOMO di calcolo. Eletto nei Ds, corrente di sinistra non segue i suoi ma rimane nel Pd a rappresentare la parte più a sinistra. Da metà consiliatura diventa assessore. Non lascia nulla al caso.
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CINQUE anni da protagonista in via Anzio. Ci è arrivato da segretario dei Ds. Poi mai nulla di scontato. Sempre a metterci la faccia, nel bene e nel male. Non sono mancati gli scontri con il governatore De Filippo.
LE STAFFETTE IN CORSA
GIOVANNI CARELLI
ANTONIO FLOVILLA Lo scrupoloso
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Mercoledì 10 febbraio 2010
Ad Avigliano e Tolve, amministrative che creano scompiglio nei partiti
Politica lucana
Maretta interna e locale Il Pdl e le voci di un accordo con gli avversari. Altrove garbuglio nel centrosinistra NON solo elezioni regionali. La corsa che si è aperta ormai da settimane, chiama al voto anche diverse amministrazioni locali dove i cittadini, nelle urne, dovranno scegliere consiglio comunale e sindaco. Proprio i test locali diventano, in questi giorni, banchi di prova per latenuta (con relative polemiche) deidue maggiori schieramenti. Avigliano e Tolve rappresentano due casi emblematici. Nella città natale di Gianturco, è il centrosinistra che non riesce a trovare la “quadra”sulcandidatosindaco:daun latoDonatoSalvato-
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A TOLVE
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«L’unico candidato possibile resta l’uscente Pepe» TOLVE - Quando il coordinatore provinciale del Pdl, Antonio Tisci, dice, con una nota, che si augura si tratti di «voci infondate» e che quei rumors per cui, al comune di Tolve, «si starebbe lavorando per costituire una lista composta da esponenti del Pdl e da esponenti della sinistra per contrastare il sindaco in carica Pasquale Pepe» sono privi di fondamento, difende a spada tratta la candidatura, alla prossima tornata amministrativa del paese, del sindaco uscente, «l’unico candidato sostenuto dal Pdl». Ecco perchè, dice, «qualunque posizione espressa da esponenti o pseudo esponenti del Pdl che intendano esprimere una candidatura alternativa a quella del sindaco in carica sarebbero in contrasto con la linea del partito». Del resto sono anni che «il centrodestra governa a Tolve», paese “bulgaro” del centrodestra che, tra le varie sigle, alle ultime provinciali, ha superato il 75 per cento. E poi, aggiunge, «i gruppi consiliari di An e FI hanno espresso all’unisono la volontà di appoggiare e sostenere la candidatura del sindaco in carica, membro del coordinamento regionale del Pdl e coordinatore regionaledel movimento giovanile del Popolo delle libertà». Quella candidatura «se l’è guadagnata». Da giorni gira voce che lì, a Tolve,
re,consigliere regionaleuscente eneo segretarioregionale delPd che da tempo ha annunciato la sua candidatura; dall’altro il Pd che invece ha individuato in Vito Summa, ex assessore provinciale al Bilancio, il candidato ideale. Riusciranno a trovare un accordo? Nel frattempo, a Tolve è il centrodestra a vivere alcuni “scombussolamenti”interni. Gira voce che alcuni esponenti del Pdl stiano lavorando alla presentazione di una lista in accordo con il Pd locale. In attesa, nel partito, di smentita nei fatti.
esponenti di punta del partito stiano lavorando a un accordo con il centrosinistra e, in particolare, con il Pd locale, per comporre una lista “alternativa” a quella di Pepe, praticamente ormia pronta, e formata da - dice lo stesso sindaco - esponenti del partito, consiglieri uscenti, movimento giovanile e rappresentati del civismo». Che cosa succede? «Sarà che - spiega Pepe - sono considerato troppo “ribelle” e anarchico!, lui che viene da un percorso in An, nato molto prima nel movimento sociale. E spesso è capitato che da amministratore, visto il ruolo a cui sono stato chiamato, tra il partito e il bene dei cittadino, abbia scelto il secondo obiettivo». Quelle voci che hanno creato non poco scompiglio, soprattutto malumori. Anche perchè a essere chiamato in causa, ance se non in modo esplicito, era stato uno dei vertici del partito, l'onorevole Vincenzo Taddei. Voci a parte, il malcontento non è poi così irreale, in paese e all'interno del Pdl. Se non altro perché c'è chi, sempre dall'interno della sigla, giura che le cose non siano così scontate e che molti, a Tolve, sotto il vessillo di Berlusconi, stiano ancora in attesa di una riunione da convocare per fare sintesi e scegliere in modo collegiale al candidatura». sa.lo.
AD AVIGLIANO
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La scelta del sindaco per i Socialisti rimanda alle alleanze regionali AVIGLIANO – L’appetito vien mangiando. Anche in politica, evidentemente. E se nel piatto ritorna il gustoso listino regionale, la candidatura a sindaco di Avigliano può diventare strategica. Specie se nella corsa a prima cittadino c’è un segretario regionale (Donato Salvatore, Psi) e a trattare al tavolo ci va, tra gli altri, il capogruppo regionale del partito (Innocenzo Loguercio). E a sedersi va con un’intenzione, che qualcuno legge come una minaccia, che suona più o meno così: il Pd non può fare man bassa, se è così anche ad Avigliano, allora è a rischio l’adesione socialista al centrosinistra. In tutta la regione. Il tavolo provinciale rimanda, di fatto, la sfida SalvatoreSumma al tavolo regionale con tanto di francobollo. E chi pensava di scogliere il nodo del candidato sindaco ad Avigliano (lo diceva proprio Salvatore in una conferenza stampa), rischia di ritrovarselo al regionale. L’ennesimo nulla di fatto al tavolo del centrosinistra ieri pomeriggio. Dopo quelli locali, anche quello provinciale diventa solo una ratifica delle posizioni. E la decisione se sarà Salvatore o Summa il candidato sindaco del centrosinistra, rischia di finire ad oltranza nel calderone degli ac-
cordi regionali. Ma dal Pd di Avigliano mandano a dire che a rischio c’è la tenuta del partito stesso, qualora non si trovasse una quadra su Vito Summa. Ieri sera l’ennesimo nulla di fatto si è trasformato in un’occasione ghiotta per alcuni e meno per altri. I socialisti hanno alzato la posta, il Pd ha tenuto ferma la posizione sulla primarie, invitando gli alleati a fare i nomi di candidati entro giovedì, mentre Sinistra ecologia e libertà ha confermato che non deve giocare il ruolo di chi deve risolvere le questioni del Psi o del Pd. Si facciano le primarie, ha detto Sel, e scendiamo anche noi in campo. Oppure il rischio di rottura è una possibilità. Si annunciano trattative. A oltranza. Intanto il Partito democratico ha convocato per domani sera un coordinamento che dovrà decidere il da fare. Primarie? Accordo politico? Lista alternativa a quella che sosterrebbe Donato Salvatore? Su questo è chiamato ad esprimersi il coordinamento del Partito democratico, che se non dovesse decidere una via unitaria lo dovrà fare per alzata di mano, così come prevede lo statuto. Difficile prevedere l’esito di una decisione (lista da soli), piuttosto che di un’altra (accordo politico). Gianni Sileo
La nuova sigla di professionisti lucani sceglie Pagliuca, ma correrà con lista autonoma
Le istanze degli imprenditori in movimento Catenaccio due righe, Catenaccio due righe, Catenac POTENZA - Si sono presentati ufficialmente domenica scorsa, in una riunione aperta nel capoluogo, in cui hanno invitato gli imprenditori, gli artigiani, i professionisti lucani ad aderire al Movimento imprenditori autonomi. L’idea era stata lanciata dal Simpredil, un sindacato di imprese edili nato nel 2005, che adesso ha deciso di farsi parte attiva nella prossima competizione elettorale. «Ma l’idea non nasce adesso, per l’appuntamento in vista. Né abbiamo bisogno di poltrone. Piuttosto l’obiettivo è quello di dare un contributo reale alle istanze che dal tessuto economico lucano si alzano, inascoltate, da troppo tempo». Da anni, spiega Vincenzo Cuomo, segretario del movimento, «ci confrontiamo con le difficoltà di una categoria spesso poco valorizzata in questa regione, a dispetto del potenziale di sviluppo che raccoglie, reggendo con i suoi nu-
meri, gran parte dell’economia e del tessuto occupazionale in Basilicata». Adesso sono pronti a correre elettoralmente con una propria lista autonoma, ma all’interno di una coalizione, perché «non abbiamo la presunzione - spiega Cuomo - di poter tradurre la sfida in una corsa di singoli». Ma la scelta di supportare Nicola Pagliuca, candidato presidente del centrodestra non è casuale. «Abbiamo da tempo avuto modo di testare la vicinanza di Pagliuca al nostro mondo imprenditoriale di cui, per professione, conosce tematiche e problemi. Abbiamo così individuato l’uomo che, tra l’altro, si è già impegnato a supportare le nostre proposte, non solo in caso di vittoria».Già inunanotadi presentazioneche il presidente del movimento, Pasquale Cialdella, aveva diffuso alcuni giorni fa, gli aderenti al movimento avevano spiegato che «la già determinataspartizione di potereda parte del Pd, l’intromissione di personaggi spinti da unnon meglioprecisatointeresse,ed inparticolare il percepito disinteresse ai vari problemi della classe imprenditoriale» hanno spinto
il sindacato a farsi promotore dell’iniziativa. Pronti a presentare una lista autonoma che dovrebbeappoggiare cosìil candidatoPagliuca, decisi a supportare, anche attraverso iniziative legislative in consiglio regionale, «i disagi delle imprese lucane». E per dare un’idea, forniscono numeri. Se il tessuto delle imprese edili in Basilicata è di circa 700 aziende, per un totale di oltre 8.000 posti di lavoro, spesso distribuiti anche sui paesi più periferici del territorio, solo nell’ultimo anno sono 200 le imprese del settore che hanno dichiarato fallimento, con contestuale perdita di oltre 600 posti di lavoro. «Vogliamo farci titolari delle istanze del territorio, a differenza dei proclami ad oggi rimasti inevasi». Sono diverse le richieste e le proposte che -spiegano - sono «rimaste sulla carta a differenza dagli impegni assunti dagli amministratori». Da cosa partire? «Per esempio dal rispetto dei contratti con le compagnie dell’energia. Solo con l’istituzione di contatori si potranno ricalibrare in modo corretto le roialties di cui oggi non beneficia il territorio in modo adeguato».
BREVI DIGILIO (PDL) SU SCELTA DEC
L’alleanza con i moderati «LA decisione di Roberto Falotico e dei Dec (che hanno annunciato di appoggiare alle regionali il candidato del Pdl Nicola Pagliuca, ndr) rappresenta quell’elemento di chiarezza, pur nel rispetto della piena autonomia, che abbiamo sempre sollecitato per far crescere il progetto del Pdl e quindi alzare l’asticella della qualità delle alleanze specie tra i moderati e i cattolici». Così Egidio Digilio, coordinatore regionale vicario del Pdl, spiega che «la scelta dei Dec è più importante perchè è politica e programmatica, un apporto ulteriore, dal campo di centroriformista, alla battaglia per l’alternativa al Governo della Regione. E’ la testimonianza che la strada di ibride alleanze con il centrosinistra per i moderati e i cattolici non è una scelta obbligata».
API E BASILICATA POPOLARE
Sede e programmi «LA scelta politica chiara ed inequivocabile è di concorrere alle regionali e alle comunali con il centro-sinistra». Taglia corto Antonio Flovilla, coordinatore di Basilicata Popolare che ha, da statuto, nella sua disponibilità il simbolo della Rosa Bianca in regione. Alle elezioni correranno nel centrosinistra, attraverso un accordo politico con Alleanza per l’Italia. Nel frattempo proprio la coordinatrice dell’Api, Vilma Mazzocco, domani, alle 11, presso la nuova sede di via della Meccanica, presenterà le linee dell’azione politica della sigla.
BOLOGNETTI (RADICALI)
Calo demografico? Più liste MAURIZIO Bolognetti, candidato alla presidenza della Regione Basilicata per la lista Bonino-Pannella, ironizza sui numeri della prossima competizione elettorale. «Questa volta batteremo il record mondiale di liste. Al momento abbiamo una proiezione di un candidato ogni 600 elettori. E tutto questo avviene in una regione che registra da tempo un drammatico saldo demografico».
LACORAZZA SU FEDERALISMO
«Superi il divario Nord-Sud» L’UFFICIO di presidenza dell’Upi, di cui fa parte il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza, ha incontrato lunedì pomeriggio i presidenti di Camera e Senato, Fini e Schifani, sulla definizione della Carta delle autonomie e del Federalismo fiscale. «La sfida federalista può essere un’opportunità - ha commentato Lacorazza - a patto che si entri nel merito delle scelte per rendere efficiente la macchina amministrativa ed efficaci le politiche a sostegno di cittadini e e imprese. Ma se il Federalismo non si occuperà di ridurre i divari tra nord e sud, allora sarà una brutta pagina politica».
FLORENZO DOINO (PCL)
«La sinistra che non tradisce» NELLA corsa per il rinnovo del consiglio regionale sarà presente anche il Partito comunista dei lavoratori, con candidato presidente Florenzo Doino, «come polo autonomo e di classe, alternativo ai due poli». Sicuro che «è necessario praticare anche nelle istituzioni la difesa intransigente dei diritti dei lavoratori e degli oppressi. Ecco perchè occorre pertanto in Italia come in Basilicata la sinistra che non tradisce».
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10 Primo piano
Ancora non si sa se le accuse della Procura bastano per la revocazione
Calcio a processo
Palazzi - Potenza 0 - 1 La Corte chiede il rinvio per acquisire l’interrogatorio di Evangelisti dall’inviato PIETRO SCOGNAMIGLIO IL Potenza è vivo. Naviga ancora a pieno titolo in Prima Divisione, con ampie possibilità di rimanere tra i professionisti. La Corte di Giustizia Federale – senza nemmeno avviare, in sostanza, una vera e propria udienza –alle 14.10 di ieri ha definito lacunosi gli incartamenti su cui Stefano Palazzi pensava di poter fondare l’esclusione immediata della società rossoblu dal campionato. Riesumare Potenza –Salernitana, ad oggi, non è un’operazione così scontata. L’atteso processo è infatti rinviato a data da destinarsi, sempre che la Corte ritenga ammissibile il ricorso per revocazione inoltrato dal sommo inquirente del calcio italiano. Ieri scuro in volto, anche più del solito. L’elemento mancante al teorema accusatorio – secondo il massimo organo giudicante della Figc – è la deposizione spontanea di Luca Evangelisti rilasciata alla Dda del tribunale di Potenza lo scorso 13 gennaio. Palazzi non se l’aspettava. Non poteva averla in mano, perché il termine ultimo entro il quale ha potuto richiedere gli incartamenti dell’inchiesta penale era antecedente all’incontro tra l’ex ds della Pro Vasto e il pm Basentini. Ma Palazzi credeva che il materiale in suo possesso potesse bastare all’individuazione di “elementi nuovi”, fondamento di una revocazione. Se la novità – ricostruiamo a margine – è ravvisata nel passaggiodei famosi150milaeuro dalle mani di Evangelisti a quelle degli emissari di Postiglione, la Corte ha ritenuto imprescindibile ascoltare cosa l’intermediario di quella transazione ha raccontato alla giustizia ordinaria. Si potrà tornare in aula solo dopo l’acquisizione di questo materiale, che l’Antimafia dovrebbe girare alla giustizia sportiva senza troppi impedimenti, ma non prima che l’atto diventi pubblico (ad oggi è, infatti, ancora nel segreto istruttorio). Il risultato è che il Potenza ieri si è allenato regolarmente, con la relativa serenità di poter tornare a pensare al campo a breve e medio termine. Il collegio difensivo, guidato da un raggiante avvocato Edoardo Chiacchio (con l’aiuto di Monica Fiorillo, Rosario Cattuno e Rosita Gervasio), non fa nulla per nascondere un’evidente soddisfazione. Il Potenza ha vinto il primo round, anche perché Palazzi ha visto spezzarsi un altro ramo del suo impianto accusatorio. E’ stata infatti respinta la richiesta dell’accusa di poter ammettere nell’eventuale dibattimento la testimonianza dell’allora tecnico Arleo e dei calciatori Cuomo, De Cesare e Cammarota, il cui deferimento cadde già nel nulla dinanzi alla Disciplinare nell’estate del 2008. La Corte in tal modo ha inteso restringere i confini della revocazione, che potrà eventualmente riguardare solo le posizioni del Potenza, della Salernitana, di Postiglione e di Giuzio. In sede d’analisi, l’orientamento d’ufficio espresso dal presidente Giancarlo Coraggio ha inclinato il piano della contesa a favore del collegio difensivo rossoblu, in cui gli avvocati Cozzone e Di Ciommo
stanno brillantemente affiancando Chiacchio. Sia la necessità di acquisire la testimonianza di Evangelisti, sia l’inopportunità di convocare gli ex tesserati erano infatti eccezioni procedurali contenute nella memoria difensiva prodotta dai legali del Potenza. L’iter ora prevede passaggi che richiederanno non meno di un paio di mesi: Palazzi dovrà richiedere la deposizione, le parti dovranno avere modo di studiarla e tempo per elaborare le memorie, poi andrà fissata l’udienza. Significa che si può arrivare ad aprile. Il Potenza deve adesso puntare a salvarsi sul rettangolo verde, risultato che – al netto di evoluzioni inattese – dovrebbe garantirgli l’iscrizione almeno al prossimo torneo di Seconda Divisione. Considerando che ieri si rischiava una debacle, è finita temporaneamente 1-0 per il Potenza. sport@luedi.it
Ora serve aiuto UN SOSPIRO DI sollievo lungo un’ora e un quarto. Quanto più o meno è durata la prima udienza di un processo che poteva sancire una delle pagine più nere della storia del Potenza. Non che tutti gli avvenimenti finora conosciuti siano stati di minore gravità, ma pensare a una domenica in poltrona piuttosto che al Bentegodi di Verona, francamente, era avvilente. Come il resto del campionato o, in ultima ipotesi, anche il resto dei giorni di questi gloriosi colori. Oggi dire se si tratta solo e semplicemente di un rinvio di natura procedurale, o anche dell’apertura delle porte del Paradiso non sarebbe prudente. Diciamo soltanto che, come spesso si dice nel mondo del pallone, “non facciamo tabelle e viviamo alla giornata”. E le prossime giornate del Potenza saranno da vivere con grande intensità, con massimo impegno dividendosi equamente tra la gestione societaria e le necessità del campo e di raggiungere la salvezza vincendo qualche partita. E’ questo il momento clou che ci spinge a credere quanta importanza abbia adesso stringersi intorno alla squadra di calcio. Magari uscendo allo scoperto con qualche aiuto concreto che non fa certo male, nè scandalizzerebbe nessuno. Visentin dice dal Frilui che lui c’è. Un’associazione di tifosi è pronta a darsi da fare. Alcuni altri imprenditori dicono di poter dare una mano. Bene venite fuori tutti perchè questo Potenza (squadra e società) ha bisogno dell’aiuto di tutti. Poi si vedrà. Ma se le premesse sono quelle di ieri, ci sarà poco da temere. Alfonso Pecoraro
Serviranno un paio di mesi prima di una nuova udienza: era quello che il Potenza voleva
In alto Palazzi in attesa. Qui l’avvocato Cozzone con Arcieri. A destra Galigani a colloquio con Chiacchio
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Respinta la richiesta di nuovo interrogatorio di De Cesare, Cuomo e Cammarota
L’ATTO FONDAMENTALE
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Pro e contro delle frasi di “cap d bomba” Le sue dichiarazioni sono secretate, ma non sfavorevoli al Potenza UN PRO E UN CONTRO, rispetto alla richiesta effettuata dalla Corte di Giustizia. L’interrogatorio spontaneo di Evangelisti ha avuto Luca luogo il 13 gennaio scorso, quatEvangelisti tro giorni dopo che Palazzi aveva depositato la sua documentazio-
ne alla Corte. Quell’atto che la commissione ha chiesto ad integrazione delle accuse contro il Potenza è tuttora coperto da segreto istruttorio, per cui non sarà facile ottenerlo velocemente (elemento a favore dei rossoblù che puntavano proprio a un lungo rinvio). Ma, se dovesse andare in porto la richiesta della Dda di “giudizio immediato” su Postiglione (il pm Basentini ha ipotizzato la data del 9 marzo come quella utile per la prima udienza), dal giorno dopo la fissazione dell’udienza gli atti diventano pubblici e quindi usufruibili da Palazzi. In giro, comunque, la domanda più spontanea attiene alla valenza delle dichiarazioni spontanee rese da “cap di bomba”. Che ha detto? E contro chi? La sensazione che emerge è che la Corte abbia potuto chiedere degli atti riguardanti questo interrogatorio solo ed esclusivamente dopo aver letto le memorie difensive del Potenza, tra le quali era proprio prevista l’audizione di
Evangelisti o, comunque, l’acquisizione del suo interrogatorio. Questo ci spinge a credere che il Potenza per primo sa già che Evangelisti non può essere un elemento a suo sfavore. Considerazione, nello stesso momento, opposta per quanto attiene la Salernitana che, infatti, potrebbe vedere compromessa la propria posizione se il dirigente sportivo avesse detto qualcosa a suo sfavore. Ed infatti il pool degli avvocati campani si è opposto a questa richiesta della corte, senza fortuna, però. Quindi a Palazzi tocca adesso integrare la propria documentazione con questi atti che dovranno poi essere notificati alle parti, che avranno il loro tempo a disposizione per presentare memorie ed eccezioni difensive. Ci vorrà tempo, quindi, e non si può negare che la richiesta della Corte abbia spiazzato il procuratore federale, costretto a lavorare ancora per suffragare le sue richieste. a.p.
Chiacchio: «Il mio obiettivo era solo dire a Capuano di pensare all’allenamento»
Galigani: «Siamo scesi dal patibolo» “ALMENO siamo scesi dal patibolo”. La soddisfazione di Vittorio Galigani viene esternata con la sobrietà che gli appartiene, ma anche il dg potentino – nonostante l’ampia esperienza alle spalle – svela di aver passato ieri momenti di tensione. “Siamo scesi in un’aula angusta, al piano inferiore, raggiungibile con una stretta scala a chiocciola – racconta il dg – lo scenario ha accentuato la paura di essere ad un punto di non ritorno. Ma poi è arrivato un bel sospiro di sollievo, perché il rinvio ci dà fiducia. La cosa più importante è che il Potenza potrà continuare a giocare”. L’appello è in ogni caso accorato: “raggiungere la
salvezza può significare rimanere tra i professionisti, la città deve stringersi più di prima intorno a noi per arrivare a questo traguardo”. Anche Edoardo Chiacchio dispensa sorrisi: “il mio obiettivo – attacca – era telefonare a Capuano e dirgli di preoccuparsi solo dell’allenamento pomeridiano, ci siamo riusciti”. Il siparietto, in effetti, è di quelli gustosi. Al tavolo di un ristorante nelle immediate vicinanze della sede Figc di Corso d’Italia l’avvocato napoletano chiama Eziolino, che mette la telefonata in viva voce nello spogliatoio. “Fatemi arrivare ai play-out – carica il tecnico dal cellulare – li’ la differenza posso farla io”.
Si sorride, perché pare ce ne sia realmente motivo. E’ ancora Chiacchio ad entrare nel merito: “oggi (ieri, ndr) c’erano diciassette società a sperare nell’esclusione del Potenza, che le avrebbe immunizzate dalla retrocessione diretta”. Come a voler dire che il regolare svolgimento del campionato può indirettamente portare giovamento alla società rossoblu. Trova infatti conferme nel collegio difensivo un’idea diffusa tra gli addetti ai lavori: un’udienza fissata cosi’ presto (era attesa per inizio marzo, ndr) era finalizzata – nel caso di esclusione immediata del Potenza – a penalizzare nei fatti le sole tre società che hanno perso
punti sfidando i rossoblu nel girone di ritorno. Parliamo di Giulianova, Ternana e Spal. A partire dal Verona, ci sarebbe stata una sfilza di 3-0 a tavolino. Un processo che invece finirà per aggiornarsi a non prima di aprile (quando si entrerà nelle ultime sei giornate, ndr) renderebbe quasi impossibile l’esclusione di una squadra, fattore di innegabile sfalsamento del campionato. Il Potenza, che ha ancora dalla sua la lista di eccezioni sull’ammissibilità della revocazione, torna da Roma vincitore di una battaglia. Nella guerra, fino alla fine, potrà andar bene anche limitare i danni. p.s.
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Primo piano 11
Mercoledì 10 febbraio 2010
Mercoledì 10 febbraio 2010
CHE TEMPO FARA’
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
di GIANCARLO TRAMUTOLI DA anni mi chiedo, cos'è quest'ossessione diffusa che hanno, nove persone su dieci, di sapere che tempo farà stasera, domani, dopodomani. Ma anche fra tre, quattro ore. E magari anche in che vie e piazze e vicoli della città… Basti pensare al successo (meritatissimo) che ha in Regione il bravo Gaetano Brindisi (che ha un lessico migliore degli algidi, noiosi, legnosi marescialli dell'aeronautica). Ecco, Gaetano Brindisi, la prova vivente della differenza che passa tra la passione e il mestiere. La passione dà professionalità. Produce comunicazione emotiva. L'unica efficace e duratura. A proposito, quando si dice che “una giornata è bella”, perché si dà per scontato debba essere per forza una giornata di sole e col cielo azzurro terso? Anche nell'estetica esiste un relativismo culturale che potrebbe farci più padroni dei nostri gusti. A me, per esempio, mi pare bellissimo anche un temporale da tregenda o una struggente, poetica nevicata. In un reportage per il Corriere della Sera in Giappone, (“L'eleganza è frigida”, già Mondadori 1982, ed ora Adelphi 2008) Goffredo Parise racconta come, chiedendo al cameriere - che gli apriva la tenda della finestra - che tempo facesse, quello gli rispose: “E' una bella giornata”. E stava piovendo a dirotto. In Cina e in India, il colore del lutto, è il bianco. E pensiamo a quanto può cambiare da cultura a cultura gastronomica, il concetto di “buono”. Detto questo, e tornando al quesito che mi ponevo nell'incipit, dico perché finalmente ho capito come mai tanti tengono a sapere che tempo farà, quando (statistiche millenarie alla mano) già si sa, che insomma, in soldoni, farà caldo d'estate, freddo d'inverno e una via di mezzo in primavera e in autunno che non a caso si chiamano, per l'appunto (e guarda un po'?) mezze-stagioni. Credo che tutti (tutti no, ma nove su dieci, sì), preferiscano evitare sorprese. Per loro è meglio una rassicurante noia calcolata a un imprevisto che magari gli faccia passare una giornata diversa dal solito. Insomma ho capito che 'sta storia del grande boom di ascolti che hanno le rubriche Meteo rivela la naturale vocazione al conformismo che ha la maggior parte delle persone. Mi fa tristezza dirlo, visto che tutto quello che faccio, che m'interessa, a cui aspiro è caratterizzato proprio dal desiderio opposto e cioè dal gusto di essere sorpresi, spiazzati, contraddetti. Insomma ho capito anche perché, (oh me tapino), io non riesco ad entusiasmarmi alle previsioni del tempo, di come soffieranno i venti e se i mari saranno più o meno mossi, e le temperature minime e massime e l'umidità? Oggi a quanto sta? Al massimo, prima di uscir di casa, do una fugace occhiata alla finestra per vedere se piove, se devo prendere o no l'ombrello. Quest'ossessione del tempo che farà vi toglierà alcune semplici gioie della vita. Per esempio: esser sorpresi (per l'appunto, sorpresi) da un acquazzone improvviso e trovarsi senza riparo, ombrello, cappuccio, portico o portone, sotto la bellezza della pioggia battente. (Così uno capisce anche, una volta per tutte, cosa significa l'epiteto aviglianese: “Ah Quazzone!”). Oppure andare a spasso per il corso principale della città, con un ombrello mentre c'è un magnifico (imprevisto) sole estivo e sentirsi un dandy londinese più eccentrico di Oscar Wilde. O ancora, pensare crogiolandoti nel calduccio del tuo letto a quelli che son partiti all'alba per l'obbligatoria settimana bianca (a fare gli sci muniti), alla neve che doveva cadere e che invece non è caduta, e a quanto è bello invece rispettare anche l'allegra imprevedibilità del tempo, che alla fine, se non si è pignoli e pedanti, ti regala delle emozioni che mai ti potrà dare l'implacabile, noiosissima, esatta rubrica del Meteo.
LE SCOPIAZZATURE DEI BLOG CHI LO SA se veramente fra qualche anno verrà stampata “l’ultima copia del New York Times”, così come detto da autorevoli studiosi e più volte ripetuto da chi non crede nel futuro della carta stampata. Io invece ci credo, ma è anche per un mio romanticismo di fondo e quindi forse mi illudo che il vecchio, caro giornale rimarrà per sempre. Una cosa però è certa: a sostituirlo non saranno i blog. Non certo i blog che esistono adesso. E mi riferisco a quelli che vengono prodotti nel mondo e quelli che invece leggiamo in Italia e qui, in Basilicata. Ho la fortuna di intendere due lingue oltre all’italiano e perciò mi diletto a leggere anche i blog di altri Paesi. Nel migliore dei casi, ci troviamo di fronte a simpatici “perdigiorno”che hanno molto tempo da spendere e forse anche opinioni simpatiche su come va il mondo. Opinioni, non fatti. In tutti gli altri casi - e sono la maggioranza - abbiamo a che fare con pasticcioni che copiano da altri blog, a loro volta ricopiati da altri eccetera. Una scopiazzatura globale, a volte frutto di scadentissime traduzioni, che porta a informazioni di quarta mano. Ad esempio, c’è tutta una genìa di pseudoambientalisti che non sanno di cosa parlano, ma ne parlano lo stesso. O di sedicenti statisti. O di giornalisti improvvisati che però si limitano a farci sapere cosa pensano dei fatti. Forse i giornali moriranno. Ma il killer non sarà certo un blog. Lettera firmata Potenza
Single, potreste incapricciarvi di qualcuno poco felice ma non del tutto libero. Per ragioni professionali, potresti quindi preferire una storia segreta.
TORO 21/4 - 20/5
Venere, dea dell’amore, oggi è in ottima posizione. Ecco quindi in arrivo un’ottima vita amorosa! Soprattutto le single ne vedranno il risultato.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Influenza astrale variegata nella vita a due del tuo tema. Gli astri ti permetteranno un’ottima intesa nella vita di coppia, potrai discutere con il partner!
CANCRO
SE COLOMBO PARLA CON I RAGAZZI
22/6 - 22/7
Il movimento celeste è sinonimo di un netto miglioramento della situazione nella tua vita amorosa. Chi vive sola sarà meno esigente, più disponibile!
LEONE 23/7 - 23/8
dalla prima dell'essere giovani oggi in Basilicata con una breve disamina tesa a bocciare la politica dell'oggi confrontata con quella che aveva costruito Colombo. Candela nel suo accorato scritto ha chiesto un incontro al presidente Colombo per un confronto politico con un costituente che offre fiducia a chi vorrebbe capovolgere il mondo. Sulla Rete la lettera come accade al tempo d'oggi ha fatto discutere. Soprattutto gli under trenta che adoperano molto questo tipo di confronto comunicativo. Nelle riflessioni attorno allo scritto che ha originato il dibattito si mescolano qualunquismo e passioni civiche espressi dai vari interventi. Anche perché il giovane Candela vorrebbe proporre una propria lista alle regionali. Un dato di rottura per incidere nella pubblica opinione più che per cambiare il corso delle cose. Anche di questo gli studenti di Sui Generis vorrebbero parlare con chi ha guidato l'Italia e ha costruito l'Europa. Ad un uomo con tanta esperienza non è sfuggita l'occasione e la portata della richiesta e infatti attraverso il nostro giornale ha aderito rispondendo con un suo scritto che mi sembra giusto proporvi integralmente. Scrive Emilio Colombo: «Caro Candela, leggo della sua condivisione sui contenuti di un intervento che ho svolto nel corso della riunione del comitato promotore per i festeggiamenti dei 40 anni della nascita della Regione Basilicata e ne sono lieto. Nella mia lunga esperienza ho sempre ritenuto che ogni stagione abbia virtù e limiti e che il giudizio debba essere sempre il più possibile ponderato e attento alle condizioni di ogni specifica fase storica. Il mio richiamo alle idealità e alla fiducia che è lecito riporre nei giovani, credo possa appartenere ad ogni stagione e rappresenta il dato costitutivo di ogni esperienza politica, oggi in modo particolare. Sarò ben lieto di concordare una data nella quale sia
possibile incontrarci e dibattere sui temi che appassionano lei e i suoi associati, ai quali prego di porgere il mio saluto». Questa parole di Emilio Colombo sono una buona notizia per la Basilicata. Il dialogo tra il presidente Colombo e il presidente di Sui Generis mi sembra l'esatto rovesciamento del dialogo letterario di Flaminio Salvo e Aurelio quando Pirandello ne “I vecchi e i giovani” scolpisce il pessimismo cosmico meridionale della politica. Nel confronto tra Colombo e Candela ravvedo tutto il positivo che la Basilicata ha saputo costruire nel suo complesso passaggio da mondo rurale all'età della globalizzazione. Una comunità forte che sa autoderminarsi nei valori da trasmettere a chi deve sostituirne l'opera. L'urlo dissidente va ascoltato. La passione dei giovani deve essere valorizzata. L'altro giorno all'inaugurazione della segreteria elettorale del presidente uscente, Vito De Filippo, ho notato che la gran parte dei volontari e dei militanti erano giovani. Molte erano donne. In Basilicata nell'ultimo periodo la classe dirigente è stata spesso rinnovata ai massimi vertici. Questi contrappesi hanno costruito la diversità lucana nel meridione. Ai nostri confini ha operato un presidente come Nicky Vendola che adopera un linguaggio che suscita passione. Sono queste le buone virtù della nostra difficile epoca. Se dal fronte elettorale appulo-lucano sarà confermata una forte presenza di governo alternativo meridionale sempre più i giovani potranno avere certezze. E il dialogo tra Emilio Colombo e gli universitari di Candela è un ottimo inizio per proseguire un percorso che continua ad aver bisogno di menti effervescenti e uomini capaci di saper governare con giusta autoderminazione locale. Paride Leporace
Se sei single, la posizione di Venere implica una ricerca del piacere senza rimpianti. Se sei sposata e la tua coppia è solida, anche Saturno non dovrebbe lasciarvi.
VERGINE 24/8 - 22/9
La tua vita coniugale dovrebbe essere particolarmente appassionante questa volta. In programma: desiderio e gioia al top. Ma attenzione!
BILANCIA 23/9 - 22/10
Oggi sarà una giornata di felicità coniugale. Questo potrebbe portarti molta gioia, e avrai le più grandi chance di conoscere il vero amore. Non idealizzare troppo!
SCORPIONE 23/10 - 22/11
La vita delle single potrebbe essere sensazionale quando un nuovo amore susciterà il loro interesse. Potresti fare un incontro mondano!
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Marte e il Sole influenzano la vita a due. Le tue relazioni con il partner saranno molto soddisfacenti, marcate dalla sensualità e dalla complicità intellettuale.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
L’impatto del Sole promette alle native di coppia una giornata molto piacevole, marcata dalla sensualità, dalla complicità e dalla tenerezza.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Proverai il bisogno di confidare le tue intenzioni a chi divide la tua vita. Se sei single, potrebbe delinearsi la possibilità di un’unione con qualcuno di molto vicino.
PESCI 20/2 - 20/3
Una vita coniugale piena di sorprese. La passione sarà dietro l’angolo, e se anche dovessi avere qualche screzio, servirà solo a cementare la vostra unione.
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SHOAH, LA STORIA DEVE GUIDARE I GIOVANI di MARIANGELA MANICONE*
“SHOAH” vuol dire “sterminio” e da dieci anni a questa parte viene ricordato in Italia e nel resto d'Europa come il più atroce genocidio di tutti i tempi, attraverso l'istituzione della giornata della “memoria”. Tale ricorrenza è stata celebrata anche a Matera, presso il Palazzo del Governo, con la consegna di medaglie d'onore ai cittadini, reduci dai campi di sterminio, e di onorificenze al merito della Repubblica per i servigi fatti in carriere civili e militari. Presenti le più alte cariche della città, ma anche, come rappresentanza giovanile, la classe VB del Liceo Pedagogico dell'Istituto Magistrale “T.Stigliani”. L'intera cerimonia ha ruotato intorno al tema dell'egoismo razziale e dell'atteggiamento nei confronti dello straniero ed è stata accompagnata dalla preziosa testimonianza del signor Giuseppe Panico, sopravvissuto ad un campo di concentramento tedesco, il cui racconto ha provocato una commozione generale e, a cui è spettata una delle medaglie. L'anziano reduce ha parlato della sua esperienza di soldato costretto a fuggire, all'indomani dell'8 settembre del 1943, e a vedere cari amici d'infanzia soffrire. Ha parlato anche della sua prigionia in un lager tedesco fino alla sua liberazione alla conclusione del conflitto. Il presidente della Provincia, Franco Stella, ha affermato che tali ingiustizie non debbano assolutamente, ripetersi. Il passato deve guidare i giovani, futuro del paese e accogliere gli stranieri che arrivano in Italia per necessità; anche il commissario prefettizio straordinario del Comune di Matera, Sandro Calvosa, si è rivolto ai giovani presenti, sottolineando il significato di “solidarietà”: “gli italiani - ha detto - possono essere fieri dell'aiuto dato nelle situazioni come quella dell'Abruzzo, martoriato dal terremoto, oppure, in occasione della recente tragedia di Haiti. Questo però è uno spirito che l'italiano deve continuare a portare avanti, attraverso una politica “antirazzista”, seguendo con cura il lungo processo dell'integrazione degli stranieri”. È intervenuto in merito anche il vicesindaco del comune di Montescaglioso, Fabio Disabato, che ha evidenziato l'importanza di conoscere le vicende della nostra patria; ha parlato di libertà, che si ferma nel momento in cui intacca quella di un altro, sia italiano o di un'altra nazionalità, che abbia la pelle bianca o nera, che sia sano oppure malato. L'importante non è solo predicare bene; è fondamentale pensare nel modo più giusto per andare avanti e non tornare indietro, all'ingiusta e straziante strada del genocidio. * classe VB Pedagogico “T. Stigliani” di Matera
GIORNATA DEL RICORDO NUOVA SINERGIA SOCIALE PERCHÉ NON SI RIPETA A PARTIRE DALLO STATUTO del maggiore GENNARO FINIZIO* LA REPUBBLICA riconosce il 10 febbraio quale giorno del ricordo al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”. Questo è il testo integrale del primo comma dell'articolo n. 1 della Legge 30 marzo 2004 n. 92 che, votata dal Parlamento della Repubblica, ha inteso testimoniare l' amore verso tanti italiani per troppo tempo dimenticati e rimediare all'errore di una storia negata . Una lodevole iniziativa parlamentare, con lo scopo di sancire solennemente quell'atto di riconciliazione nazionale, sulle ceneri di efferati crimini ed ingiustizie commessi alla frontiera orientale italiana dai partigiani del Maresciallo Tito, a danno dell'incolpevole Popolo giuliano. Un Popolo mite, di secolare cultura e civiltà veneziana, non uso alla violenza, ma ingiustamente cacciato dalla sua Terra e disperso in ogni dove !. Dopo l'Olocausto degli Ebrei nei campi di sterminio nazisti, l'eccidio delle Foibe è da collocare, certamente, fra le più grandi tragedie del genere umano, il cui ricordo però, in forza di ignote ed incomprensibili ragioni di Stato, per moltissimi anni, è stato volutamente e colpevolmente sacrificato e circoscritto alla sola realtà locale, a quelle Terre di confine con l'ex Jugoslavia . Solo molto recentemente il Popolo italiano ha cominciato a prendere consapevolezza e coscienza di quanta brutalità ed efferatezza si siano abbattuti, circa 65 anni addietro , su tanti nostri connazionali - e non solo - residenti nel Nord-Est della Penisola , colpevoli solo di aver orgogliosamente dichiarato la propria identità nazionale: l'appartenenza all'ITALIA . Però, per poterli ricordare, per rendere giustizia a tanta sofferenza, ma anche a tanto colpevole silenzio, per scuotere le coscienze degli italiani - specie quelle di chi avrebbe potuto fare chiarezza su tante nefandezze - è stato necessario ricorrere ad una Legge, la n. 92 del 2004! E qualche anno più tardi, il 10 febbraio 2007, è stato il Presidente della Repubblica a lanciare il segnale più forte e più vero per dare conforto a quelle genti, che in quell'occasione furono riconosciute “vittime incolpevoli di un disegno annessionistico slavo e della furia sanguinaria…” dei cosiddetti “titini” . Il contesto storico ci riporta all'Armistizio dell'8 settembre 1943 quando, a seguito del crollo dell'apparato militare italiano e dell'intera struttura civile nella Venezia Giulia, si ebbe un temporaneo vuoto di potere, all'interno del quale trovò facile innesco la violenza indiscriminata di formazioni partigiane slave e di gruppi di contadini croati. Ebbe così inizio una caccia indiscriminata agli italiani e fu allora che le foibe cominciarono a contare le prime migliaia di cadaveri. La mattanza si arrestò solo ai primi di giugno del 1945, con il tracciato della linea di demarcazione Morgan, che ancora oggi definisce il confine orientale del nostro Paese . Il numero delle vittime non è mai stato accertato con
precisione e, forse, resterà indefinito nel tempo anche se,verosimilmente, può essere stimato in alcune decine di migliaia. In quel contesto, tuttavia non bisogna dimenticare il dramma dovuto all'esodo di circa 350.000 italiani d'Istria, Fiume e Dalmazia , verso altri Paesi, verso la speranza di salvezza e di libertà . Forse quegli eccidi non possono essere catalogati come “ pulizia etnica “ , come una sorta di Shoah, ma, certamente rispondono alla logica di attuazione di un chiaro progetto politico, finalizzato alla deitalianizzazione di quei territori di frontiera. Foibe….,voragini rocciose a forma di imbuto rovesciato…,ma anche inguaribili ferite impresse nella memoria degli italiani;……tombe senza nomi e senza fiori dove, al silenzio dei morti, per tanti anni si è aggiunto il silenzio dei vivi ; un silenzio tuttora più doloroso della verità. Forse oggi i tempi sono maturi per una seria riflessione su quel momento storico e sulle cause scatenanti quell'assurdo periodo di brutale violenza fine se stessa…;è giunto il momento di interrogarci seriamente sul perché di tanti crimini efferati, perpetrati dall'uomo sul proprio simile…; forse è giunto il momento in cui tutti - storici, politici, testimoni, uomini di cultura e di scienza - devono impegnarsi, finalmente, in una veritiera e corretta ricostruzione della Storia più recente. Ben venga, allora, La Giornata Del Ricordo, perché nulla di quanto accaduto possa più ripetersi; ben venga ogni altra utile iniziativa, nelle scuole, nelle Istituzioni, nelle piazze, attraverso i mass-media, purché se ne parli, specie con le giovani generazioni, struttura portante della nostra Società e del nostro futuro prive, però, del valore della verità. In occasione della Giornata del Ricordo, questa breve riflessione è l'omaggio che la Sezione Provinciale Unuci di Potenza rende alle vittime del fanatismo e del furore ideologico. Foibe…, Esodo….., Shoah….., parole terribili che offendono il genere umano! * presidente Unuci
di MAURO ARMANDO TITA La buona politica quella agognata da tutti si è sempre cibata di buoni esempi e di coerenza. A tal proposito nella tanto vituperata Prima Repubblica abbiamo amato i Pertini e i Terracini per la loro schiettezza e per la loro libertà. Libertà e dignità conquistata con la lotta partigiana e la grande Resistenza. Schiena dritta e grande dignità che poco hanno da spartire con la seconda o terza repubblica. Con queste severe pemesse il Consiglio Regionale di Basilicata dopo tante manovre dilatorie aveva approvato, finalmente , all'unanimità, la nuova legge elettorale, senza il deprecato listino. Il Ministero degli Affari Regionali non ha "gradito" e ha rimandato la giusta decisione alla Corte Costituzionale. Eppure per quasi un quinquennio non abbiamo fatto mancare la nostra propositiva "voce" al riguardo. Due anni fa io e il Direttore Leporace abbiamo "debuttato" insieme con una riflessione su "Statuto e Antipolitica". Sembrava fosse tutto normale e lapalissiano. Lo Statuto doveva seguire il suo corso. Doveva essere approvata la nuova Carta per regolamentare un Consiglio Regionale troppo "frizzante". Niente è stato prodotto. Le cause sono molteplici. Non sono stati ancora individuati i veri colpevoli. Da quel momento abbiamo vissuto momenti politici sempre più negativi. Il Consiglio regionale distintosi per la nascita sconsiderata di monogruppi e di nuove coalizioni non aveva ritenuto opportuno seguire i nostri "disinteressati" ammonimenti. Nonostante le iniziali proposte e la nuova presunta forte volontà politica mutuata al cambiamento ... la stagione dello statuto e quella delle liberalizzazioni hanno segnato il passo. Le liberalizzazioni sono rimaste ferme qui e sono ferme pure a Roma . Ha meravigliato molto in Basilicata il silenzio assordante delle opposizioni, cosiddette liberali. La Basilicata può iniziare con la prossima legislatura la stagione del riformismoforte? Larisposta ècertamente scettica, dubbiosa e negativa... dopo gli ultimi avvenimenti, conditi con accuse al vetriolo tra gli stessi consiglieri. Ce lo siamo chiesti più volte ... Ci sarà una discussione seria sul Nuovo Statuto e sulle liberalizzazioni in Consiglio regionale? Noi siamo convinti di... NO Non sono bastati i provvedimenti dell'Authority contro 13 ordini professionali. I vari deputati al Parlamento nazionale ed europeo mal digeriscono le liberalizzazioni... le ignorano. Più volte abbiamo approfondito l'argomento con la pubblicazione sul Quotidiano del "nuovo mercato delle professioni" e delle "nuove direttive europee". Più volte ci siamo soffermati sull'impatto di un nuovo "capitale intellettuale"sulla nostra fragile economia. La sola applicazione della direttiva comunitaria 36/2005 poteva smantellare definitivamente le gerarchie tradizionali lucane. Ci siamo scontrati da oltre un decennio con un "riformismo poco riformista",.quasi a voler suggellare un " riformismo gattopardesco". Sembra un gioco di parole , ma non è così. Il riformismo e le liberalizzazioni devono continuare e devono integrarsi con il nuovo mercato europeo dei veri operatori del sapere. Dovrà essere una sfida basata sulle nuove organizzazioni. Le mansioni
devono cessare di essere mere appendici subordinate ai "capi bastone". Tanti cittadini sulle pagine del Quotidiano hanno rincarato la dose nei mesi scorsi sia sulle liberalizzazioni e sia sulla meritocrazia. Sembrava una nostra battaglia solitaria e donchisciottesca fino a qualche settimana fa. Oggi siamo ancora più convinti che le vere organizzazioni professionali e la stessa macchina regionale devono fare posto a persone di diversa specializzazione e di diversa professionalità. La condivisione, l'esperienza e la interdisciplinarietà dei progetti devono superare il vecchio modello gestionale e di carriera. Tutti devono sentire il respiro di una nuova rappresentanza di interessi. "L'associazione delle professioni" deve prendere il posto delle vecchie desuete organizzazioni professionali e ordinistiche. Le liberalizzazioni devono sconvolgere gli attuali assetti. I nuovi talenti devono misurarsi con la nuova sinergia sociale fra le diverse aree delle professioni intellettuali. Urge attivare un nuovo "osservatorio delle professioni intellettuali" che segua le modalità di recepimento del decreto Bersani e della direttiva comunitaria 36/2005. Non è possibile più derogare. Abbiamo urgente bisogno di creare in Basilicata uno "spazio europeo della conoscenza". La Basilicata non può più derogare con le sue egoistiche corporazioni, incacrenite da un tessuto connettivo, troppo incrostato. "L'imprenditoria garantita" e la "lobby delle consulenze" devono fare posto ad una nuova, vera e non demagogica stagione delle professioni. I giovani professionisti lucani devono incalzare il management regionale con i loro ricchi emolumenti , fra l'altro, pubblicati sul Bur ,proprio, in questi giorni. Una Regione povera non può pagare stipendi d'oro...i Giovani professionisti ,fuori tribù, devono avviare il percorso di questa nuova e importante rivoluzione liberale. Essi devono scrollarsi di dosso il fatalismo e la rassegnazione che li pervade e far sentire il loro fiatone ai politici di turno e alla gracile e immutata classe dirigente pubblica e privata lucana. Tutto ciò provocherà una sana e duratura inversione di tendenza. Se lo spazio europeo si appropria delmondo lucano della "politica" e delle professioni ... tanti giovani talenti saranno valorizzati sulla base delle conoscenze e sulla base della concretezza dei loro progetti proposti. Per la prima volta lo sosteniamo da anni non sentiremo il bisogno del "santo in paradiso" e supereremo l'attuale momento di gravissima crisi morale e di gravissima incertezza. Per la prima volta, valorizzeremo i ricercatori, i quadri e i mediatori tecnologici e , forse, le cosiddette forze liberali (ancora nel guscio) potranno sentirsi, finalmente, "adeguate" in una regione chiusa e piccola, senza avvertire il bisogno di un Nuovo Messia. Forse per la prima volta avvertiranno il bisogno di coltivare seriamente la fiducia nelle nuove professioni , la fiducia in una nuova trasparenza, la fiducia in una nuova dottrina manageriale. Una nuova "dottrina manageriale" che dia il meritato riposo ai tanti ed eterni politici e ai tanti dirigenti imboscati nell' ampio sottogoverno lucano, immeseriti dagli egoismi di natura corporativa.
FIAT MELFI, LE ISTITUZIONI DELLA BASILICATA DEVONO FARSI SENTIRE DA CHI DI DOVERE di GIUSEPPE GIORDANO * A 18 ANNI dalla posa della prima pietra per l’insediamento del più noto sito industriale della Basilicata, la Fiat Sata, l’Ugl Basilicata metalmeccanici invita i politici regionali a confrontarsi col sindacato lucano in uno spazio aperto ove si possano porre basi di progettazione politico/sindacale ed economico per tutti i lavoratori e quelle fabbriche che vogliono impegnarsi a tutela per la propria attività ed il proprio posto di lavoro in un momento dell’economia regionale con previsioni negative. Vogliamo contribuire a ritrovare l’industria più grande della Basilicata che, in questi periodi, si è smarrita e sta’ perdendo l'anima: ciò ne deriva del nostro tutelare il bene in una regione che oggi si distingue per povertà, disoccupazione e carenze strutturali, nonostante le sue straordinarie risorse naturali, storiche, culturali ed enormemente industriali come la nostra Sata di Melfi piena di vive e stupende forze umane. La politica in questo momento è distratta da ciò che in Basilicata sta’ accadendo perché affascinata in spartizioni di poltrone e personaggi per l’accapar-
ramento ad un incarico istituzionale per i prossimi 5 anni ma noi Ugl Basilicata, vogliamo ancora sensibilizzare l’opinione pubblica, senza polemizzare, che ciò che sta avvenendo nel nostro territorio non può sfuggire agli occhi di tutti: un confronto con Fiat che stenta ad arrivare e tutta la Basilicata deve temere per il futuro. La politica Regionale non può essere cieca a tutto ciò, non deve più tolleraresimili atteggiamentida partedell'industria, soprattutto poiché assistita da sempre nella nostra regione. Si sottovaluta questogiocare nazionalenell’annunciare cigo per tutti i 30000 dipendenti Fiat, in questo sistema è racchiuso anche il progetto sull’occupazione in Sata di Melfi a cui nessun politico Lucano sembra interessare: noi dell’Ugl Basilicata metalmeccanici lanciamo una sfida, vogliamo essere smentiti. Le istituzioni si facciano sentire come sta facendo l’Ugl, alzino la voce, richiamino gli interlocutori giusti al rispetto sia delle regole, sia dei lavoratori che non possono certamente essere merce di ricatto da parte di nessuno. Siamo fieri di essere ed appartenere ad una regione Basilicata
ricca, insieme a tutte queste risorse e ricchezze produttive, vogliamo disegnare e costruire un progetto che, partendo dai problemi concreti dell’industria automobilistica dellanostra Lucania,tutti insieme le forze politiche e sindacali che vorrannoaderireal nostroprogettofossimo capaci di tradurre, finalmente, le domande in risposte, le parole in azioni, le idee in realtà, il prodotto auto che noi brillantemente costruiamo, in ricchezza. Dipenderà soltanto da noi tutti, politici, sindacato e lavoratori, da come sapremo trasformare nel 2010 il molto che abbiamo da lavorare in capacità di competere in Basilicata,in Italia e nel mondo intero con il marchio del lingotto. Noi Ugl vogliamo una Fiat Sata in Basilicata, industriale moderna, dinamica, viva, competitiva e capace di sfidare ogni occasione che il mondo in globalizzazione ci possa offrire. Non vogliamo e non servono da parte di tutti lamentele né rassegnazione, serve impegno civile , determinazione e unitarietà che nel 2009 è venuta meno. * Segretario Ugl Basilicata Metalmeccanici
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Mercoledì 10 febbraio 2010
Italia / Mondo
Senza benefici 1,75 milioni di immatricolazioni in meno
Mercoledì 10 febbraio 2010
Problemi all’impianto dei freni
nelle vetture Niente incentivi all’auto Difetti Toyota richiama Scajola: «Aiuti per altri settori» 437.000 veicoli di Francesca Chiri SAN SEBASTIAN- Niente incentivi all’auto: è questa l’ultima e definitiva risposta del governo dopo il botta e risposta che rimbalza da giorni tra l’esecutivoe laFiat.L’annuncio arriva dal ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, in Spagna, a San Sebastian, dove ha incontrato i colleghi europei e dove ha fatto l'ultimo sondaggio sulle intenzioni degli altri governi del Vecchio Continente. La parola d’ordine, tra i ministri europei, è “exit strategy”. E, l’Italia, è deciso, sarà tra quelli che anticiperanno la tendenza. «Nel 2010 le risorse sono limitate e penso che quelle che abbiamo possano essere indirizzate verso quei settori che hanno maggiormente sofferto e che soffrono e che quindi hanno bisogno di essere spinti», ha tagliato corto Scajola che, per l’auto, non metterà sul piatto aiuti ai consumi ma sostegni solo per la ricerca e l’innovazione. «Nel 2009 il governo ha incentivato fortemente il settore»; per il 2010, quindi, le limitate risorse a disposizione andranno ad altri comparti, dal tessile agli elettrodomestici, alle macchine agricole, solo per citarne alcuni. La decisione coglie di sorpresa gli addetti: solo poche ore prima ilsottosegretario alloSviluppo economico, Stefano Saglia, aveva assicurato che nel decreto incentivi ci sarebbero stati gli aiuti per l’auto, anche se «di minor intensità e per un periodo più breve». Stupita l’associazione che raduna i costruttori esteri di auto presenti in Italia, l’Unrae, che definisce la decisione «gravissima» e si augura un ripensamento del governo. Il Centro studi Promotor ha addirittura calcolato che senza incentivi, nel 2010 il mercato dell’auto scenderebbe in Italia a circa 1,75 milioni di immatricolazioni e di conseguenza il gettito era-
cui è stata presentata la Maranello, prima auto elettrica interamente progettata e costruita in Sicilia e, nonostante il nome, non da Fiat. Il gvoerno, in ogni caso, per Termini Imerese è contrario ad «un utilizzo diverso da quello industriale» e, assicura sempre Scajola, si augura che in Sicilia si possa puntare ad un impianto «all’avanguardia, possibilmente legato all’auto». Tutte le offerte, una decina, sono quindi all’attenzione dell’esecutivo, che valuerà con «ponderazione» la soluzione migliore evitando di dare spazio a eventuali «furbetti» che volessero mettere le mani sulle risorse messe in campo per rilanciare il sito: 350 milioni della regione Sicilia, e 100 del governo nazionale. Per prendere decisioni c'è tempo, assicura il Ministro rispondendo al leader della Cgil, Guglielmo Epifani, che ha chiesto di anticipare la riunione del 5 marzo su Termini alla luce delle continue novità.
to che proprio l’auto elettrica possa essere la produzione su cui puntare per mettere assieme le forze per il rilancio del sito produttivo siciliano. È “una soluzione possibile» ha annunciato il Ministro che avrebbe preso contatti con i francesi per allacciare una collaborazione sullo studio e implementazione delle batterie di alimentazione. E questo, proprio nel giorno in
riale legato all’Iva subirebbe un calo di 1,2 miliardi di euro rispetto al 2009. Negativa anche la reazione sui mercati su Fiat che chiude in Borsa con un calo del 2,53%. Da San Sebastian, dove i ministri europei si sono incontrati per discutere del futuro dell’auto elettrica, arriva però un’indicazione anche per Termini Imerese. Scajola ha preso contatti e si è convin-
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ASSICURAZIONI
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Compagnie in affanno rischiano di aumentare le polizze LE TARIFFE delle polizze Rc auto rischiano di aumentare ancora. Lo scarto tra premi incassati e sinistri più costosi si aggira oggi intorno al 5-8%, un fabbisogno che mette in affanno le compagnie assicurative e che potrebbe essere scaricato sui prezzi. È questa la “preoccupazione» espressa dal presidente dell’Ania, l'associazione delle imprese del settore, Fabio Cerchiai, in occasione di un’audizione alla Camera. L’allarme fa, però, storcere il naso ai consumatori, che sottolineano come i rialzi non siano una novità: Adiconsum e Federconsumatori hanno calcolato dal '96 a oggi un rialzo del 170% . «Nel 2009, da una prima stima, – ha spiegato Cerchiai - risulta che su 100 euro incassa-
ti le imprese ne hanno spesi 105». E, senza interventi correttivi, il divario nel corso del 2010 crescerà ancora. Insomma, per il presidente degli assicuratori di fronte a «questo incontestabile quadro negativo» la tendenza alla riduzione dei prezzi degli ultimi cinque anni è «destinata inevitabilmente a interrompersi» e a lasciare il campo ad eventuali rincari. Anche se, ha assicurato, “un aumento di spesa di queste dimensioni (5%-8%) non penso si verificherà entro 2010», il pericolo diventerà concreto nei prossimi anni se le cose non cambieranno. «Oggi, sicuramente, ci sono tensioni tariffarie – ha affermato – che la concorrenza tra le imprese fa sì che si sviluppino in modo diverso».
TOYOTA richiama in officina i pezzi più pregiati della sua tecnologia d’avanguardia a causa dei problemi all’impianto dei freni: le auto ibride e l’icona Prius. Altri 437.000 veicoli a livello globale, che si sommano agli 8 milioni di pezzi già oggetto di ritiro per difetti al pedale dell’acceleratore. Un duro colpo al cuore della compagnia che è riuscita nel tempo a trasformare, nella percezione collettiva, il nome Toyota in sinonimo di sicurezza e affidabilità. Per questo, di fronte a una crisi che potrebbe portare le Big Three dei rating (Standard & Poor's, Moody's e Fitch) a decidere un downgrade, il numero uno Akio Toyoda, nipote del fondatore, scende di nuovo in campo e dopo quattro giorni ripresenta le sue scuse. Afferma di voler riconquistare «la fiducia della clientela» che è la priorità, assicura «che raddoppieremo l’impegno per la qualità come elemento prioritario della nostra compagnia». Dell’ultima ondata di richiami, 223.068 vetture sono la parte del Giappone, suddivise in quattro modelli: 199.666 Prius, incluse quelle prodotte fino a fine gennaio, 159 nuove Prius PHV (plug-in hybrid, 159), 10.820 Sai e 12.423 Lexus HS250h. In Nord America, invece, le auto interessate sono 155.000, in Europa 53.000 (2.600 in Italia), mentre in altri Paesi 5.000. I titolari della terza generazione Prius, lanciata lo scorso maggio, hanno segnalato che su ghiaccio e strade sconnesse il freno che ricarica le batterie dei veicoli elettrici ha «tempi più lunghi di risposta», spiega il vice presidente esecutivo, Shinichi
Sasaki, a capo delle operazioni servizi e qualità ai consumatori. «Con pochi casi al mese era difficile ipotizzare difetti», ribadisce, spiegando che l’errore è nel software nel sistema anti-bloccaggio dei freni (Abs) che e le auto prodotte sono prive di problemi. Ci vorranno 40 minuti a veicolo per scaricare, presso ogni concessionario, il software di correzione che rimodula i tempi di reazione del sistema di frenata. Toyoda, in risposta a una domanda, anticipa – senza precisare quando – che si recherà negli Usa. Oggi al Congresso sarà ascoltato sulla vicenda Toyota il capo delle attività Usa, Yoshimi Inaba «allo scopo di incontrare e incoraggiare le persone e chi lavora con noi. Vorrei spiegare quel che vogliamo fare tutti insieme». Promette maggiore dialogo con le autorità americane, incluso il segretario ai Trasporti, Ray LaHood. Il premier nipponico Yukio Hatoyama ha invitato Toyota a garantire la sicurezza dei suoi veicoli: «quando si verifica un evento che danneggia la sicurezza, iniziative devono essere prese per lavorare alla sicurezza delle persone in Giappone e in tutto il mondo». Più duro il ministro dei Trasporti, Seiji Maehara, che ha criticato la compagnia per la reazione molto lenta, senza rispettare «il punto di vista dei clienti». Alla Borsa di Tokyo i titoli hanno chiuso in rialzo del 2,9%: l'annuncio su Prius e modelli ibridi, secondo gli analisti, ha contribuito a fugare i primi dubbi sui prodotti di punta, anche se c'è un lungo percorso da fare per recuperare il 20% di capitalizzazione bruciata dall’inizio della crisi.
Le scuse e l’impegno dell’azienda
Da passare al vaglio 700 emendamenti
Oggi alla Camera
Milleproroghe in aula probabile il ricorso del Governo alla fiducia
Zone franche salve Vantaggi per 23 città
ROMA– Sono circa 700 gli emendamenti al decreto legge milleproroghe che approda questa mattina nell’ Aula del Senato in prima lettura. È probabile il ricorso del Governo al voto di fiducia visto che il provvedimento scade il 28 febbraio e deve ancora esser esaminato dalla Camera. A quanto si apprende i tecnici del Governo stanno già lavorando al maxiemendamentoche dovrebbeaccorpare tutte le modifiche apportate in commissione Affari Costituzionali dalla maggioranza. Il milleproroghe, è uno di quei provvedimenti omnibus che contengono una miriade di norme che interessano i settori più disparati, dispongono risorse importanti, fissano scadenze o deroghe e non può correre il rischio di decadere. Diverse le novità approvate dalla commissione dopo quelle notate ieri sera sul 'mini-condonò dei cartelloni pubblicitari abusivi valido fino al 31 maggio (quindi dopo le elezioni regionali) pagando mille euro di multa per Comune e la proroga delle concessioni demaniali delle spiagge dal
2012 al 2015. Spulciando il librone degli emendamenti pronti per l’Aula e votati dalla commissione c'è, intanto, un ordine del giorno bipartisan che rinvia al gennaio del 2012 la stretta del Governo sui contributiall’editoria per i giornali di partito, le cooperative e le testate no profit, prevista in Finanziaria. Era uno dei nodi non risolti e si è trovata una intesa sul fatto che il governo dovrà presentare entro il 30 giugno del 2012 un ddl che introduca norme di maggior rigore nei criteri di assegnazione dei contributi all’editoria. La Commissione, che ha approvato un emendamento che proroga l'esecuzione degli sfratti per finita locazione degli immobili ad uso abitativo al 31 dicembre 2010, ha anche riaperto i termini per lo scudo fiscale per cui sono state aggiunte quattro nuove voci alla tabella delle risorse da erogare a favore della minoranza italiana in Slovenia e in Croazia, della legge su Roma Capitale, del riordino del Comitato olimpico nazionale italiano e delle attività delle Olimpiadi per disabili.
«LA NORMATIVA sulle Zone Franche urbane resterà invariata. Questo significa che 23 comuni italiani – tra cui Napoli, Catania, Rossano, Lamezia Terme, Crotone, Matera, Taranto, Lecce, Campobasso, – potranno finalmente sperimentare la fiscalità di vantaggio che il Governo Prodi aveva pensato per l’avvio di iniziative imprenditoriali in queste aree». Lo annuncia il senatore del Pd Francesco Sanna, componente della commissione Affari Costituzionali. «La vittoria politica più importante nella discussione del dl Milleproroghe – prosegue il parlamentare dell’opposizione - è senza dubbio aver convinto il Governo a desistere nel suo ostinato tentativo di ammazzare sul nascere l’esperimento di una fiscalità di vantaggio in 23 aree urbane disagiate italiane. Siamo riusciti a realizzare una convergenza parlamentare che lascia intatta la misura delle Zone Franche Urbane, voluta dal Governo Prodi e sostenuta dal centrosinistra, che Tremonti voleva sostanzialmente abolire».
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Venerdì la presentazione del piano di sviluppo rurale 2007-2013: «L’agricoltura ritornata al centro»
Psr, nuove linee per il rilancio Sarà presente il presidente della Commissione del Parlamento europeo, De Castro POTENZA - “Coltiviamo il futuro: il PSR per il rilancio dell’agricoltura lucana”: è questo lo slogan della campagna di comunicazione legata alla presentazione del piano di sviluppo rurale 2007/2013. Ieri mattina, in una conferenza stampa, sono state anticipate lelinee guidadel seminario sulPsr chesi terràvenerdì prossimo presso il Park hotel (ore 9) organizzato dall’Autorità di gestione del Psr «Negli ultimi mesi – ha detto il presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo – l’agricoltura ha fatto un salto di qualità edi velocità nell’utilizzo dei fondi comunitari. Nella nuova programmazione abbiamo messo al centro l’agricoltura come settore strategico per lo sviluppo della Basilicata. C’è un’azione collaterale da parte della Regione, extra fondi comunitari, come il tavolo permanente insediatosi lunedì con le organizzazioni agricole per alleviare i costi dei servizi irrigui. Inoltre – ha continuato - il Psr è inquadrato in sintonia con tutti gli altri fondi comunitari e programmi regionali con i Par-Fas che dovrebbero essere sbloccati nei prossimi giorni. La presenza del presidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro è importante in quanto le commissioni non hanno più solo una funzione di consultazione, ma anche un potere co - decisionale sui regolamenti e sulle loro modi-
Il presidente De Filippo e l’assessore Viti
fiche». L’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti, ha ribadito l’unitarietà dellastrategia chevedel’agricoltura come settore importante nelle linee del nuovo Psr che prevede semplificazioni. Le novità, dopo le modifiche approvate dall’Unione europea europea inmateria diimpatto ambientale e di sostenibilità degli interventi, riguardano l’accesso facilitato ai bandi e l’aggregazione per settori. Fino a oggi sono stati investiti 315 milioni di euro, la metà dellerisorse delpiano adisposizione per il sessennio. Altri 26 milioni di euro saranno impegnati per i bandi di prossima uscita sulle misure 125, 211 e 214 Az.2. Per una ripresa del comparto, in una logica
di ripensamento dell’intera filiera che valorizzi tutta la catena e eviti il monopolio della grande distribuzione (gd), al seminario sono stati invitati operatori della gd. «L’obiettivo è quello di una strategia complessiva – ha concluso Viti –collegando gli investimenti per il futuro come i bandi a iniziative per affrontare l’emergenza come le misure per favorire l’accesso al credito». Il dirigente generale del dipartimento agricoltura, Pietro Quinto, ha parlato della prossima attivazione della misura 125 riguardante le infrastrutture rurali. «Abbiamo predisposto un capitolo di spesa regionale di 3 milioni di euro che consentirà agli enti pubblici di intervenire sulle
infrastrutture rurali e recuperare l’iva che non era rendicontabile e impediva la partecipazione ai bandi. In questo anno – ha concluso - il dipartimento ha dovuto cambiare le gomme mentre la macchina era in corsa. Sono partiti i bandi, mentre si stavano facendo le verifiche per rendere più fruibili le misure del Psr». Dopo la fase uno del Psr, quella riguardante la definizione dei bandi, come ha specificato l’Autorità di Gestione del Psr, Liliana Santoro, «da ora in poi penseremo all’accelerazione della spesa. Le novità riguarderanno tempi più brevi per l’apertura dei bandi per consentire l'uscita di altri». Iranna De Meo
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SEMINARIO
Il programma POTENZA - Avrà inizio alle 9, al Park Hotel di Potenza, il seminario di venerdì per la presentazione del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) Basilicata 2007/2013 organizzato dall’Autorità di Gestione del PSR Basilicata 2007/2013, Liliana Santoro. Aprirà i lavori Vincenzo Viti, assessore all’Agricoltura che interverrà sul tema: “Coltiviamo il futuro: il Psr peril rilanciodell’agricoltura lucana”. Seguirà l’intervento di Pietro Quinto, dirigente generale del dipartimento Agricoltura Srem, sulle strategie adottate dalla Regione Basilicata per la competitività del settore primario. Sulle sfide globali nel futuro della Politica agricola comunitaria (Pac) interverrà Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo. Giuseppe Blasi, direttore generale Sviluppo Rurale Mipaaf, responsabile Rete Rurale Nazionale 2007/2013 illustrerà le strategie nazionali e gli interventi per la competitivi-
tà dell’agricoltura e lo sviluppo delle aree rurali. Seguiranno le relazioni di Giorgio Poggioli, responsabile del settore Monitoraggio e Valutazione della Direzione Generale Agricoltura Regione Emilia Romagna e di Yves Conventi, responsabile dell’ufficio Sviluppo Agricolo e Rurale della Corsica, sui modelli di Governance e sull’attuazione del PSR in Europa. Roberto Fiammenghi, consigliere delegato Acquisti Food Coop Italia e Antonio Bonucci, direttore area Puglia e Basilicata di Coop Estense, illustreranno gli strumenti e le opportunità di accesso ai canali della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) per le imprese agroalimentari lucane. Seguirà il dibattito e la sintesi dei lavori condotta da Liliana Santoro, Autorità di Gestione del Psr Basilicata 2007/2013. Le conclusioni saranno affidate a Vito De Filippo, presidente della Regione Basilicata. Coordinerà i lavori Alessandro Mastrantonio, giornalista di Agrisole, Il Sole 24 Ore.
Fondi europei
I NUMERI E LE MISURE
Di Sanza: «Tutelare le imprese a rischio pignoramento»
Il bilancio dei bandi già approvati SONO dodici i bandi attivati nel corso dell’ultimo anno più tre in fase di approvazione. Trecentoquindici milioni di euro sono stati stanziati attraverso il Psr, rivenienti dal fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale. Sette le misure attivate per l’asse I, competitività e innovazione del settore agricolo e forestale, in particolare è stata attivata la misura 111 nel campo della formazione professionale, con un bando intermedio per la costruzione del catalogo delle offerte. Per l’insediamento dei giovani agricoltori è stata attivata la misura 112, con un importo di 1.37 milioni di euro, mentre, la misura 114 ha permesso di accreditare i soggetti qualificati che dovranno erogare servizi di consulenza alle imprese agricole. Con la misura 123B, con risorse pari a 6.5milioni di euro, si è inteso favorire l’accrescimento del valore aggiunto dei prodotti forestali, e con la misura 132, le cui risorse ammontano a 4 milioni di euro, si è inteso favorire la partecipazione degli agricoltori ai sistemi di qualità alimentare per garantire, ad esempio, la tracciabilità dei prodotti. Per quel che riguarda l’asse II per la valorizzazione e la tutela dell’ambiente e dello spazio rurale, sono in tutto tre le misure attivate: misura 211 per le indennità compensative degli svantaggi naturali a favore degli agricoltori delle zone montane, con risorse pari a 6.858 milioni di euro per l’annualità 2009-2010. Tra le
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altre: la misura 214 Azione 1 per i pagamenti agroambientali e il sostegno all’agricoltura integrata, con risorse stanziate pari a 15 milioni di euro e la misura 226 per la ricostruzionedelpotenziale forestaleeinterventi preventivi, con risorse pari a 42.000.000. Relativamente all’Asse III, per la diversificazione dell’economia rurale e la qualità della vita, la misura attivata è la 311 per gli investimenti per la produzione, utilizzazione e vendita di energia da fonti rinnovabili con risorse stanziate pari a: 6.6 milioni euro. Per l’Asse IV è stata condotta e sta per terminare la selezione dei Gal, i Gruppidi AzioneLocale perl’approccio Leader con un importo di 38.885.219. Tra le azioni integrate, i Progetti integrati di filiera, elaborati con il contributo dell’Inea, sono stati attivati il mese scorso e movimentano in tutto 90Meuro, un quarto dell’intera dotazione 2007/2013, attuando sino a11 misuredel programma.Nelle prossime settimane verranno emanati i bandi sull’infrastrutturazione rurale (Misura 125), sull’indennità compensativa (annualità 2010 Misura 211) e sul biologico (misura 214 Azione 2), per un ammontare complessivo di 26.429 Meuro.” Terminata la lunga fase negoziale per l’approvazione della nuova versione del PSR, necessaria ad accogliere le nuove sfide (gestione risorse idriche, biodiversità, energie rinnovabili, cambiamenti climatici, ri-
strutturazione comparto lattiero caseario, innovazione più banda larga) si potranno attivare bandi con un budget ulteriore di 14 Meuro. Tra i provvedimenti più importanti adottati da Dipartimento Agricoltura: l’attivazione del Fondo di Garanzia perle impreseagricole (avalere su quattro misure con risorse disponibili pari a 2,71 Meuro) e l’accordo quadro ABI-Regione Basilicata propedeutico alla definizionedi strumenti vantaggiosi di accesso al credito per gli agricoltori, così come l’istituzione di unospecifico capitolo Fondo Iva, imposta non ammissibile sul PSR. Per far fronte alla crisi è stato incrementatoilbudget conrisorsepari ad 1 Meuro a beneficio dei consorsi di difesa (Coprodi) per anticipare la co-
pertura per le calamità naturali verificatesi e ulteriori risorse per i Consorzi di bonifica per far fronte all’aumento del costo dell’acqua. Tra le attività previste nei primi mesi del 2010, si proseguirà con l’istruttoria dei Bandi relativi alle misure 132 e 311C; la chiusura, al 29 gennaio dei bandi 112 e 121 e l’avvio delle relative istruttorie; l’emanazione del secondo bando 311C per sfruttare la possibilità del nuovo regime di “de minimis” a 500.000 euro; l’emanazione del bando sul biologico (Misura 214 azione 2), e del bando sulle indennità (Misura 211). Per la forestazione verrà attivata la Misura 226, annualità 2010 e verranno chiuse le istruttorie delle misure 214 Azione 1; 123 A e B e dei PIF.
POTENZA - Su iniziativa del consigliere regionale del Pd, Antonio Di Sanza, è stata discussa in II Commissione consiliare, una questione normativa riguardante il sistema imprenditoriale lucano che, se non risolta, potrebbe essere causa di gravi difficoltà finanziarie per molte aziende beneficiarie di finanziamenti europei. «In seguito a tale dibattito – riferisce Di Sanza - la Commissione ha ritenuto di sottoporre la questione al Consiglio regionale che, nella seduta odierna, tramite un ordine del giorno, verrà direttamente coinvolto». «E’ necessario - dice che la Regione Basilicata dichiari, con proprio provvedimento, l’interesse pubblico alla erogazione di provvidenze economiche rivenienti dalla programmazione e gestione dei fondi europei al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi strategici di sviluppo della Regione Basilicata. » REGIONE BASILICATA “L’appalto relativo al servizio di “Assistenza Tecnica alle attività di programmazione, attuazione e coordinamento del P.S.R. Basilicata 2007-2013” indetto con D.G.R. Basilicata n.1638 DEL 22.10.2008 e pubblicato sulla G.U.C.E. S222 del 14.11.2008 Rif. 2008/S 222-295940 e sulla G.U.R.I. n.134 del 17.11.2008 è stato revocato con D.G.R. Basilicata n.2120 del 04.12.2009, pubblicata sul B.U.R. Basilicata n.59 del 31.12.2009. Firmato: L’Istruttore dott. Giovanni Lamorte, Il Dirigente Generale dott. Pietro Quinto.
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24 ore in Basilicata
Mercoledì 10 febbraio 2010
Mercoledì 10 febbraio 2010
Resta in vigore il vecchio piano con le modifiche apportate dal direttore regionale
Rinvio del riordino scolastico Il consiglio rimanda alle commissioni. Se ne occuperà la futura amministrazione POTENZA - La discussione sul piano di riordino scolastico lucano si è fermata. Solo temporaneamente. Nell’ultima seduta utile per l’approvazione del provvedimento relativo all’anno scolastico 2010-2011, il consiglio regionale ha deciso di rinviarne i contenuti a maggiore approfondimento, (in commissione e, di conseguenza, alla prossima consiliatura) non senza che la scelta mancasse di suscitare polemiche. Perché il voto favorevole a rinviare il riordino, a poche ore dallo scioglimento del consiglio di viale Verrastro e a pochi giorni dalla scadenza per le iscrizioni degli studenti a scuola, è stato raggiunto a maggioranza. L’unico “no” (altri si sono astenuti) è arrivato dal consigliere Luigi Scaglione (Pu) che proprio nella “confusione” in cui si lasciano adesso le famiglie ha trovato le ragioni dell’opposizione. E adesso che succede? In linea di principio, nessun cambiamento. Resta in vigore il piano approvato a marzo scorso dal consiglio regionale a cui, però, l’Ufficio scolastico regionale aveva apportato delle modifiche, toccando le scelte che l’aula aveva adottato per i comuni di Venosa e Potenza. Da Palazzo San Gervasio l’assessore alla Pubblica istruzione locale, Gerardo Rubino, spiega che il rinvio “tutela” i piccoli comuni perché il piano «avrebbe avvantaggiato i comuni più grandi», sicuro che «grazie anche al nostro impegno e all’ascolto del consiglio regionale adesso avremo la possibilità di discutere nel merito». Analoga soddisfazione da parte del consigliere Sergio Lapenna che ricorda come «già in commissione il mondo della scuola e le istituzioni audite nel corso delle sedute avevano espresso una forte preoccupazione, non tanto per l’accorpamento delle direzioni scolastiche, quanto piuttosto avevano sollevato
LE TAPPE DEL PROVVEDIMENTO La concertazione Il vecchio piano di riordino scolastico è stato approvato dal consiglio regionale la scorsa primavera, dopo un iter di concertazione travagliato (dopo che comuni e province avevano ratificato i piani locali). Le modifiche L’Ufficio scolastico regionale apporta, poche settimane dopo, alcune modifiche al piano cambiando le previsioni che da viale Verrastro erano state fatte per Potenza e Venosa. Tar e Corte costituzionale Il Tar di Basilicata boccia il ricorso che il comune di Potenza aveva fatto contro le modifiche dell’Usr. Solo a luglio la Corte costituzionale, su un ricorso delle regioni in materia di tagli centrali, stabilirà come prerogativa degli enti locali la programmazione e l’organizzazione in tema di scuola.
il consiglio regionale di ieri
una serie di problematiche della scuola che vanno affrontate con maggiore attenzione». Il nuovo piano avrebbe apportato alcune modifiche rispetto a quello precedente, «ma la gran parte riguardavano proprio la città di Potenza che definiva
una nuova mappa dei punti di erogazione scolastica, non da tutti condivisibile». Ma la decisione, c’è da aspettarselo, non sarà accolta con uguale serenità nel capoluogo, dove la Consulta cittadina sulla scuola (organismo consultivo che raccoglie tut-
ti gli attori del settore) da tempo contesta le modifiche che al vecchio piano erano state apportate dal direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Franco Inglese, «intaccando» un provvedimento che era stato ampiamente discusso dalle parti sociali. Si
sono sempre richiamati alla sentenza della Corte costituzionale dello scorso luglio con cui, dopo un ricorso di diverse regioni, Basilicata compresa, nei confronti di una manovra del ministero all’Istruzione, con la quale la Consulta aveva sancito che
L’ANALISI DI GIANNI PITTELLA AL VOTO DI STRASBURGO
«Eurobond per salvare i bilanci statali in difficoltà» «L’AVVIO del lavoro della Commissione europea e' una buona notizia ma certo non basta a fugare i dubbi sulla sua reale capacità di utilizzare gli strumenti offerti dal trattato di Lisbona per accrescere il proprio ruolo all’interno, sul versante dell’economia, della finanza e dell'agenda sociale e all'esterno, con una vera politica estera europea»’. Lo afferma il vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella dopo il voto favorevole di oggi dell’assemblea di Strasburgo alla squadra di governo guidata da Jose’ Manuel Barroso. «Servono segnali forti – sottolinea Pittella - il presidente del Consiglio europeo, il belga Von Rompey, porti alla riunione dell '11, dedicata all'economia e alla grave emergenza economico - finanziaria di im-
portanti paesi europei la proposta per l’emissione degli Eurobond, che salverebbero i bilanci statali in maggiore difficolta’ e con i quali si potrebbe finanziare un grande programma di ripresa e di sviluppo». «L'alta rappresentante per la politica estera e la sicurezza, la baronessa Asthon smentisca tutti, ci sorprenda – prosegue l’eurodeputato
Ricchi di petrolio e poveri di euro Con aiuto di Allam cerchiamo d’invertire segue dalla prima chiamava comitato Pro Saurina, con la presenza dell'onorevole, europarlamentare Magdi Cristiano Allam, in un'assemblea popolare, nella sala municipale di Corleto, che ha proprio l'obiettivo di “far parlare” gli organi nazionali di informazione della nostra grande contraddizione di lucani ricchi di petrolio e poveri di euro e di lavoro. A differenza dei nostri amministratori regionali, provinciali e locali che hanno sempre tenuto da noi convegni e conferenze, con un seguito di esperti e professionisti dei progetti, che ha solo prodotto ingenti spese di progettazione, tanto per illudere i cittadini, va sottolineato il diverso e positivo approccio che abbiamo voluto, con la presenza dell'on. Allam, come occasione di confronto reale. Ad Allam chiederemo inoltre un impegno in Parlamento Europeo per chiarire il “giallo” del petrolio lucano che dal Centro Oli Agip di Viggiano attraverso l'oleodotto Viggiano-Taranto viene imbarcato nel porto di Taranto per raggiungere porti della Turchia da dove ritornare in Italia e la questione del controllo effettivo della produzione, quella che abbiamo definito l'assenza di “contatori” attendibili per il calcolo dei barili estratti che è legato alle royalties dovute dall'Eni alla Regione e ai Comuni.
Ricordo che sinora nessuno è riuscito a venirne a capo. E come dicevo prima la nostra piccola comunità locale - che è profondamente riconoscente a quanti come lei e il giornale che dirige per il grande spazio quotidiano dedicato a questi temi - sostiene che bisogna accendere i riflettori nazionali, le telecamere dei programmi di Rai, Mediaset, ecc. sulla nostra contraddizione e sui grandi interessi lobbistici che noi percepiamo vivendo a contatto diretto con società petrolifere, imprese appaltatrici e subappaltatrici, amministratori. Ma non vogliamo che si parli di noi, come è accaduto con l'inchiesta “Totalgate” solo in occasione di arresti eccellenti, perché non siamo per la strada giustizialista del petrolio. Ci piacerebbe che il confronto di idee e proposte su come rendere il petrolio risorsa di sviluppo e rinascita civile, per evitare che i nostri giovani continuino ad andare via, avvenga civilmente e con risposte che attendiamo da troppo tempo, proprio come quella di chi controlla l'effettiva estrazione e chi controlla le emissioni del Centro Oli di Viggiano e controllerà quello di Corleto. Ciò con un maggiore protagonismo popolare. Filippo Massaro Presidente Csail
di S&D - acceleri la realizzazione del servizio esterno, dica due o tre cose chiare sulla strategia europea nel Mediterraneo, in Medio Oriente, Afghanistan, Irak e il nuovo commissario europeo per lo sviluppo lanci un grande piano di cooperazione, di aiuto e di partnership privilegiata con l'Africa». «E infine prevalga la meritocrazia, la qualita', lo spessore europeista nelle scelte – auspica Pittella per la guida della Bce non si segua la strada angusta delle spartizioni tra paesi, ma quella aurea del "merito" e almeno in questo caso il nostro governo alzi la voce per sponsorizzare un italiano, non in quanto tale ma perche’ rappresenta un punto di riferimento nel mondo, per capacita', serieta', rigore, autorevolezza».
Il traffico è rimasto bloccato per ore
l’organizzazione in materia di scuola, sul territorio, è competenza degli enti locali. Ecco perché l’organismo da mesi richiama la Regione «a far valere il proprio diritto a legiferare, rispetto alle modifiche dell’Usr, che, tra l’altro, mettono a rischio diverse scuole del capoluogo che, con gli accorpamenti cambiati, non hanno più il parametro minimo demografico di 500 studenti a direzione stabilito dal ministero per evitare la soppressione». E’ lo stesso Antonio Autilio, assessore regionale alla Formazione, a spiegare che la situazione è un po’ più “complessa”: «Le modifiche apportate all’epoca (adesso in vigore, ndr) dall’Usr - spiega - sono a norma di legge e sono il frutto dell’impossibilità di recepire il passaggio delle scuole comunali per l’infanzia allo Stato. Negando questo punto che, nel riordino, avrebbe fatto aumentare i punti di erogazione, di conseguenza sono stati modificati anche gli accorpamenti delle scuole sotto le direzioni scolastiche». Il punto è che la discussione non si esaurisce. Visto che entro il 2010, in tutta la Basilicata, sono almeno 17 le direzioni che dovranno essere tagliate. E da affrontare anche la nuova riforma delle scuole superiori voluta dal Governo centrale a cui, ieri, il Prc lucano si è nuovamente opposto con un intervento della consigliera Emilia Simonetti: «La sostanza del cosiddetto riordino è nel concreto un taglio di risorse, di personale che allontana la scuola pubblica dall’Europa e nega al tempo stesso una pari opportunità di formazione, di lavoro, di vita, ai ragazzi e alle ragazze del nostro Paese». Della nuova riforma Gemini, assicura, «la scuola pubblica è la prima vittima di questa riforma che avrà ricadute negative nella formazione delle future generazioni». sa.lo.
La denuncia della Funzione pubblica Cgil
A3, fiamme in galleria Riforma sanitaria, Disagi alla circolazione Basilicata Soccorso allo sbaraglio
Fiamme in galleria
LAURIA - Fiamme sull’A3, ieri sera, tra gli svincoli di Lauria e Laino Borgo, a causa di un incendio divampato, per cause ancora da accertare, su un mezzo pesante all’interno della galleria Fossino. Molti i disagi. Il traffico è rimasto bloccato, al km 148,000 sulla Salerno Reggio Calabria per diverse ore. L’incendio, divampato per cause ancora da accertare, non ha coinvolto altri veicoli, nè provocato feriti, ed ha creato solo disagi alla circolazione in direzione Salerno. Sul posto sono giunti subito le squadre di pronto intervento dell’Anas, i Vigili del fuoco e la Polizia stradale per l’immediato intervento di spegnimento, per la rimozione del mezzo e per gestire la viabilità in quel tratto. Al momento dell'incendio il traffico è stato temporaneamente bloccato anche in direzione sud a causa del fumo che fuoriusciva dalle canne della galleria
A PIÙ DI ANNO dall’entrata in vigore della legge regionale che ha ridotto le aziende sanitarie lucane in due maxi Aziende Provinciali, l’Asp e l’Asm, i lavoratori del 118, il Servizio di Emergenza/Urgenza, sono ancora allo sbaraglio. E’ la denuncia che arriva dalla Fp Cgil. La legge 12/2008 - dice il sindacato prevedeva l’Istituzione, entro il 1 luglio 2009, del Dires (acronimo di Dipartimento Interaziendale Regionale di Emergenza Sanitaria), struttura che dovrebbe avere il compito di «gestire la rete territoriale e di coordinare il sistema dell’emergenza/urgenza regionale quale entità organizzativa complessa che integra funzionalmente le strutture sanitarie della provincia di Potenza e Matera», garantendo identici protocolli di intervento, medesimi mezzi ed attrezzature di soccorso, nonché omogenei modelli formativi e di addestramento per il personale coinvolto. Con delibera regionale n. 1537 del 31 agosto 2009, la precedente struttura, Basilicata Soccorso, è stata soppressa a far data dal 1 ottobre scorso e l’Asp e l’Asm, contestualmente, avrebbero
Basilicata Soccorso
dovuto sottoscrivere un apposito protocollo d’intesa, ad oggi ancora non predisposto, per la gestione della rete territoriale e il coordinamento del sistema regionale di emergenza/urgenza. «Senza Dires e, conseguentemente, senza un responsabile della struttura e del personale ad essa assegnato – afferma Gianfilippo Iannarelli, dipendente del 118 e delegato Cgil per la struttura d’emergenza - non abbiamo nessun punto di riferimento certo».
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16 24 Ore in Basilicata
BREVI
NUOVE NOMINE RAI
RICEZIONE NOTIZIARIO REGIONALE
PARI OPPORTUNITÀ, CONTRO LE DISCRIMINAZIONI
Auguri di Loguercio a Lopomo e Cantore
Interrogazione di Latronico
Guarino: «Importanti novità»
IL capogruppo del Psi in Consiglio regionale, Innocenzo Loguercio, esprime gli auguri al nuovo capo-redattore della Rai di Basilicata, Oreste Lopomo. E ringrazia per il lavoro svolto, Renato Cantore, che andrà a dirigere il tg regionale della Puglia.
IL senatore Cosimo Latronico (Pdl), in un’interrogazione al ministro Scajola, ha chiesto come «si intenda intervenire per consentire a tutti i lucani di ricevere il segnale del Tg3 Basilicata, senza che questo comprometta la ricezione degli altri canali televisivi».
«MOLTE le novità che arrivano dalle recenti modifiche alla precedente normativa del Codice delle Pari Opportunità ». Lo afferma, in un comunicato stampa, Liliana Guarino, Consigliera di Parità della Provincia di Potenza.
Oltre il danno la beffa: il caso dei lavoratori di Industrie del Basento, l’azienda chiusa lo scorso anno
Lavoro perso e senza contributi Contenzioso contro la società: non ha mai versato il dovuto sul fondo Cometa POTENZA - Oltre al danno, la beffa. Viene da dire così a guardare ora la complicata situazione in cui si sono venuti a trovare i lavoratori delle Industrie del Basento. Di loro si è parlato molto, in questo ultimo anno, da quando l’azienda, all’improvviso, li ha mandati a casa, dopo anni di “onorato servizio”, per trasferirsi altrove. Ma quello che ancora non si è detto è che, oltre a ritrovarsi senza occupazione, buona parte di loro ha perso anche, a partire dal 2007, contributi e tfr. I dipendenti avevano affidato la gestione della previdenza complementare al fondo Cometa (il fondo dei metalmeccanici, il più importante in Italia). Sul quale, la maggior parte di loro, ha fatto confluire anche la quota di trattamento di fine rapporto, a seguito della riforma che, a partire dal 2007, offre la possibilità ai lavoratori dipendenti, di scegliere se affidare il tfr alle forme pensionistiche complementari o mantenerlo presso il datore di lavoro. Il meccanismo funziona così: una quota dei contributi viene pagata dall’azienda; l’altra, invece, dai lavoratori, ma è sempre l’azienda che trattiene una parte dalla busta paga, impegnandosi a versare la somma sul fondo pensionistico. Questo in teoria. Nella pratica, invece, le cose sono andate diversamente. Semplicemente - a partire dal 2007 - l’azienda non ha mai versato alcuna somma. Un dramma per le tute blue della storica fabbrica potentina. Non bastava aver perso l’occupazione, dopo la decisione improvvisa di Industrie del Basento di trasferi-
COMUNITA’ MONTANE
Verso la riforma con risorse cer Le preoccupazioni delle rsu degli enti locali lucani La sede della Regione Basilicata
Una protesta dei lavoratori di Industrie del Basento
re i macchinari dallo stabilimento di Potenza a quello di Atessa (in provincia di Chieti). Nè tantomeno aver perso alcune mensilità arretrate, ancora oggi non retribuite. Gli operai, oggi in cassa integrazione, rischiano di non di vedersi riconosciuti i contributi pensionistici degli ultimi tre anni. Ad accorgersene la prima volta, prima della chiusura della fabbrica, è stato uno di loro per pura casualità. Da un estratto conto effettuato non risulta alcun versamento sul fondo. Ha così avuto inizio il contenzioso giudiziario. E’ l’avvocato Giovanni Rotondano a garantire tutela legale a una trentina di lavoratori, ottenendo l’emissione di tanti decreti ingiuntivi per ogni lavoratore e per ogni annualità evasa, per i tre anni 2007, 2008 e 2009. Ma l'azienda
non paga. Anzi, quasi in contemporanea, da un giorno all'altro chiude lo stabilimento, trasferendo la società ad Atessa. Gli avvocati tentano la via del pignoramento, ma a Potenza l'azienda non ha più alcuna proprietà, nessun conto depositato, mentre quella di Atessa risulta “una scatola vuota”. L’ultima “furbata” di Industrie del Basento, nel trasferimento da Potenza alla città abruzzese, è stata cambiare anche l'intestatario del capitale sociale, passato a (nemmeno a dirlo) a Industrie di Atessa. Ai lavoratori, ormai in cassa integrazione e in preda alla disperazione, non rimane che sperare che almeno per le vie legali si riesca a ottenere quanto spetta loro di diritto. Mariateresa Labanca m.labanca@luedi.it
Tributi Italia, la mobilitazione dei dipendenti per chieder certezze «DAL CONFRONTO in atto in queste settimane fatto di udienze e carte bollate, sembrano spariti completamente gli oltre 900 tra dipendenti e collaboratori delle diverse agenzie di Tributi Italia, sparse su tutto il territorio nazionale». Lo affermano, in un comunicato stampa i lavoratori, della Società di riscossione, molti dei quali operano anche in Basilicata. «Siamo da mesi senza retribuzione - continuano i lavoratori nella nota inviata - senza che nessuno si preoccupi di avviare serie inziative per tutelare le centinaia di famiglie coinvolte in tutta Italia. A fronte di una situazione di crisi drammatica non solo non abbiamo alcun segnale concreto da parte dell'azienda, ma ci sentiamo abbandonati da tutti, soprattutto politici ed istituzioni». Per questo oggi manifesteranno dinanzi al ministero dello Sviluppo economico, per chiedere l’avvio di quelle azioni a tutela del reddito delle famiglie interessate. «Ma le iniziative di lotta non si fermeranno qui - hanno concluso nel comunicato
stampa i lavoratori di Tributi Italia - Nelle prossime ore valuteremo insieme alle segreterie sindacali l'attivazione di un tavolo presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. Affinché, qualunque iniziativa venga adottata dal Governo, vengano salvaguardati gli attuali livelli occupazionali, perché da questa vicenda non ci sia chi, sulla pelle dei lavoratori, tragga un indebito profitto. In particolare vigileremo affinchè le Amministrazioni locali coinvolte, nell'affidare il servizio ad un nuovo concessionario, non solo richiedano idonee garanzie a tutela del servizio concesso, ma negozino l'assunzione di tutto il personale già in servizio presso l'Agenzia di riferimento. Al pari vigileremo su qualunque iniziativa di internalizzazione del servizio da parte delle Amministrazioni locali interessate, per cui l'avvio della gestione diretta che non contempli anche la prosecuzione del rapporto contrattuale con tutto il personale interessato, sarà prontamente denunciato come lesivo dei diritti dei lavoratori».
IL COORDINAMENTO delle Rsu delle comunità montane, quale portavoce dei dipendenti dei singoli enti, in un comunicato stampa, ha espresso «viva preoccupazione per l’incertezza legata al futuro lavorativo degli enti, che scaturisce sia dalla mancanza di risorse certe, sia dal non aver posto un termine certo al completamento del processo di riforma e alla nascita delle comunità locali». Per i rappresentanti dei lavoratori «questo stato di incertezza impedisce di fatto una seria programmazione economica -finanziaria degli enti montani e si ripercuote negativamente sulla gestione delle attività delegate (quali forestazione, tagli boschivi) nonchè sui servizi offerti ai Comuni appartenenti all’ambito territoriale di riferimento. I dipendenti chiedono, pertanto di avere voce in questo processo di riforma e domandano un preciso impegno in termini di trasferimenti di risorse certe e continuative almeno fino alla conclusione del processo di riordino da parte della Regione Basilicata. Se, viceversa, gli interventi restrittivi ed i tagli previsti dalla normativa nazio-
nale hanno economicamente aggravato il difficile processo di costituzione delle Comunità locali, demandando, inoltre alle Regioni, l'onere del mantenimento delle attuali strutture (compreso il personale), i dipendenti chiedono, una seria ed attenta valutazione dell'opportunità di inserire l'intero personale comunitario, circa 280 unità, nella dotazione oganica regionale al fine di una successiva destinazione presso gli enti di nuova costituzione o, ancora, di incentivare, in base alla normativa statale e contrattuale, processi di mobilità o di favorire processi di pre-pensionamento. Chiediamo, inoltre, un’attenzione particolare da parte delle sigle sindacali maggiormente rappresentative alla nostra situazione, infatti dopo un primo enfatico approccio alla nostra causa, si sono indistintamente allontanate da ciò che probabilmente non sentono come un problema degno di essere affrontato». Il comunicato stampa è firmato dalle rsu comunità Montane del Vulture, Alto Agri, Alto Sinni, Val Sarmento, Marmo Platano, Medio Agri, Collina Materana, Melandro e Lagonegrese.
Cgil, Cisl e Uil chiedono soluzioni per i precari dell’ente
«La Regione faccia chiarezza» POTENZA - Sul futuro dei precari della Regione, i sindacati chiedono chiarezza. In una nota unitaria diffusa ieri affermano: «La Regione deve dirci con chiarezza se intende risolvere la questione dei precari mettendo definitivamente fine al balletto delle responsabilità». Cgil, Cisl e Uil, ieri, hanno discusso il lungo percorso che ha visto le organizzazioni sindacali chiedere a più riprese una definitiva risoluzione della vertenza attraverso regole di selezione certe e trasparenti, evidenziando come «questo sia l'unico strumento di vera garanzia per tutti, anche per coloro che aspirano a concorrere per un'opportunità lavorativa presso laRegione Basilicata». «Non esiste una vera regolamentazione del mondo atipico presso la Regione. Per cui si continuano a registrare continue discriminazioni tra precari e precari, in molti casi garantendone alcuni ed escludendone altri, senza criteri chiari e trasparenti».
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24 Ore in Basilicata 17
Mercoledì 10 febbraio 2010
Mercoledì 10 febbraio 2010
Domani presidio in via Anzio. In Regione incontro tra le parti
Camera di commercio di Potenza
Agile, ancora sciopero
Carrano è il vicepresidente
Sanità, sospeso il Cup possibili disagi al servizio POTENZA - Restano all’orizzonte le preoccupazioni dei dipendenti Agile, la società che gestisce i servizi telematici della Regione Basilicata. Tanto che, per domani mattina - in concomitanza con l’ennesimo incontro che si terrà in Regione tra le parti per il passaggio dalla vecchia società a Datacontact e Lucana Sistemi, a partire dal 23 febbraio - hanno proclamato lo sciopero con presidio davanti al palazzo della Regione. Sciopero vuol dire sospensione dell’erogazione dei servizi. Compresi quelli relativi al Cup, ossia il centro per le prenotazioni uniche per le prestazioni sanitarie. Nella giornata di domani, quindi potrebbero ripetersi i disagi che già nella scorsa settimana avevano spinto il San Carlo e l’Asm di Matera ad attivare due numeri di
emergenze da destinare alle prenotazioni, non senza disservizi. Non è ancora possibile sapere se anche per domani verranno attivati i numeri d’emergenza, che comunque comportano un notevole sforzo organizzativo. «Le segreterie regionali di Slc/Cgi Fistel/Cisl Uilcom/Uil - si legge nella nota inviata al termine dell’assemblea con i dipendenti che si è svolta ieri - preso atto della volontà dei lavoratori emersa, al fine di avere risposte più certe in merito al futuro occupazionale e retributivo degli stessi, rendono noto - in una lettera inviata alla direzione aziendale di Agile - che tutti i lavoratori del Centro Servizi della Regione Basilicata, ivi inclusi gli interinali, si asterranno dall’attività lavorativa per l’intera giornata di giovedì 11 febbraio con presidio davanti il palazzo della Giunta Regionale». Con la speranza che la vertenza abbia presto soluzione e che non si ripetano altrettanti disagi nell’erogazione dei servizi sanitari.
I membri del nuovo consiglio d’amministrazione GIORNATA di nomine, quella di ieri, in Camera di Commercio a Potenza. La Giunta camerale, nella prima seduta del nuovo quinquennio, ha eletto all’unanimità come vice presidente Pasquale Carrano, rappresentante del settore Industria. Carrano, che subentra a Rocchino Polosa (Agricoltura), è imprenditore di successo: presidente della Smart P@per S.p.a. (Joint Venture con Enel Servizi Elettrici per la Gestione Documentale e l’Outsoursing di Processi di Business), è anche amministratore delegato della Smartest S.r.l. (Outsoursing di Processi e
Gestione Cartelle Cliniche) e membro del Consiglio di Amministrazione della DEDALUS S.p.a. (Informatica per la Sanità). Attualmente è il presidente di Confindustria Basilicata. Nuove cariche anche all’azienda speciale Forim, che ha nominato vice presidente Antonio Miele (Artigianato). Del nuovo Consiglio di Amministrazione faranno anche parte Franco Mastropierro (Industria), Domenico Saraceno (Agricoltura) e Prospero Cassino (Commercio). «Abbiamo completato l’iter procedurale di rinnovo degli organi statutari e siamo pronti ad affrontare un quinquennio carico di responsabilità, con il compito di portare il sistema produttivo del potentino ad agganciare la ripresa», ha dichiarato il presidente della Cciaa di Potenza, Pasquale Lamorte.
La Basilicata ancora vive i timori legati a Scanzano e Rotondella
Forestazione, 44 milioni d’investimento
Oggi il governo approverà i criteri per il nuovo nucleare
L’ok del consiglio al programma triennale
L’ATTESA è stata lunga, i ritardi tanti, ma oggi il Consiglio dei ministri varerà il testo utile a definire le regole di localizzazione delle centrali nucleari da costruire. L’attesa ovviamente è stata di segno opposto: da una parte, per chi con il nuovo avvento dell’atomo intende fare affari, l’ansia di intravedere un orizzonte programmato per il proprio business. Dall’altra parte, per chi pensa che il nucleare sia un’opzione da relegare in soffitta, capace solo di attentare all’ambiente, la paura che rientri dalla porta principale un incubo che il triplo referendum del 1987 aveva scacciato dalla finestra. La Basilicata nel frattempo non è stata alla finestra. Ha prodotto il Piear, Piano d’indirizzo energetico e ambientale, che contiene un doppio “no”al nucleare in Basilicata. E difatti il governo, dietro impulso del ministro allo Sviluppo economico Claudio Scajola, ha annunciato l’impugnazione davanti alla Corte costituzionale di questa legge regionale e di quelle, di tono simile, di Puglia e Campania. Prima la palla era stata nelle mani delle Regioni per due volte. Con la bocciatura tecnica degli assessori regionali all’Energia e all’Ambiente sul provvedimento. E poi, con l’approvazione a maggioranza da parte della Conferenza
Il Centro Trisaia di Rotondella
delle Regioni di un documento con cui si dà parere negativo allo schema di decreto legislativo. Uniche eccezioni, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Veneto. Ruolo da protagonista per la Basilicata. Il presidente, Vito De Filippo, aveva dicharato il 27 gennaio scorso: «Siamo contrari al nucleare, è una sceltanon positivache nonha esiti immediati e che impatta negativamente su scelte di politica energetica già fatte. La legge è incostituzionale tanto che undici regioni hanno già impugnato il provvedimento davanti alla Consulta».
Sicilia, Sardegna, Molise e Abruzzo - Regioni rette dal centrodestra e quindi vicine al governo, che all’inizio non hanno tenuto un atteggiamento critico nei confronti del nucleare - sono passate sul fronte dei “no”. Il nervo ancora scoperto della Basilicata è ovviamente quello di Scanzano Jonico, la città lucana scelta il 13 novembre del 2003 dal governo Berlusconi dell’epoca come sede del sito unico per le scorie nucleari di tutta Italia. La sollevazione popolare portò al ritiro del decreto legge relativo. Nonostante le continue ras-
sicurazioni sull’intoccabilità della Basilicata, il timore che si possa tornare alla carica è sempre presente. D’altronde, le nuove leggi dell’attuale governo Berlusconi hanno deciso che le materie “nucleare” e “discariche” possono essere imposte, anche manu militari, là dove non ci siano disponibilità da parte delle amministrazioni locali. E poi c’è l’Itrec. Nel centro Trisaia di Rotondella c’è ancora un impianto alimentato da combustibile nucleare dedicato non alla produzione di energia elettrica ma alla ricerca. Sono molti anni che l’impianto - un tempo gestito dall’Enea, oggi dalla Sogin non funziona più. Ma il materiale radioattivo è ancora là, e il “decommissioning”, ossia lo smantellamento della struttura, va a rilento. Il timore che la natura “atomica” del sito attiri di nuovo qui le mire del nuovo nucleare italiano non tramonta. Alimentato da articoli sulla stampa nazionale che, periodicamente, hanno indicato la Basilicata come sito per una delle future centrali (spesso per un “copia e incolla” che si perpetua di servizio in servizio). Oggi verranodettati criteri per scegliere le zone in cui impiantare le nuove centrali nucleari. Potrebbero servire per fugare le paure. O per rafforzarle. r.pezzano@luedi.it
L’allarme della Coldiretti che scrive a Viti e Lacorazza per chiedere provvedimenti
I lupi minacciano gli allevamenti POTENZA - Attenti ai lupi. A lanciare l’allarme è la Coldiretti Basilicata che in una lettera inviata al presidente della Provincia diPotenza, PieroLacorazza e all’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti ha esposto la presenza preoccupante di questi animali che sta provocando gravi danni al patrimonio zootecnico di montagna. «L’occasione della denuncia – ha detto Saverio Dalessandro, presidente della ColdirettiPotenza –è stataofferta dagli ultimi casi che abbiamo dovuto registrare nel territorio di Brindisi di Montagna dove diversi capi di bestiame sono stati azzannati e dilaniati dai lupi. Al “classico” danno alle colture agricole che avviane puntualmente ad opera dei cinghiali, oggi si unisce quello del lupo». Un fenomeno che sta interessando molte parti d’Italia e, infatti, la Coldiretti ha presentato, anche a livello di Commissione europea, denunce e valutazio-
ni in merito ai danni provocati alle imprese agricole zootecniche evidenziando come nel nostro Paese, dopo un periodo nel quale la specie era scomparsa in molte aree, a seguito degli interventi di ripopolamento, attualmente la presenza del lupo è stimata in circa 500600 animali (secondo alcuni ricercatori forse anche di più), sì che tale specie è ricomparsainmoltezone incuinonera più presente da circa un secolo, come appunto quello lucano. «Se ovviamente tale fenomeno può essere giudicato positivo sul piano della tutela della biodiversità –ha continuato Dalessandro - d’altro canto l’assenza della messa in atto di adeguate misure di prevenzione nella nostra Regione ha determinato un incremento spropositato nei danni alle imprese zootecniche favorendo un clima di conflittualità tra i diversi soggettipresenti sul territorio (associazioni ambientaliste, Organizzazioni professionali agricole, enti lo-
Il lupo
cali). In particolare, nelle nostre aree rurali in cui si è avuto un ripopolamento della specie senza alcun momento informativo preventivo, gli allevatori si sono trovati “disarmati” alla mercè dei lupi e costretti a subire danni ingenti».
Una manifestazione dei lavoratori forestali
POTENZA - Per la prima volta il Consiglio regionale ha approvato già nel mese di febbraio le direttive di attuazione del programma triennale di forestazione. «E quindi, già nel mese di marzo, potranno partire i cantieri per mettere in sicurezza il territorio e per una più efficace valorizzazione multifunzionale dei complessi forestali pubblici». Lo afferma l’assessore regionale all’Ambiente, Vincenzo Santochirico, esprimendo la «piena soddisfazione» per le direttive di attuazione per l’anno 2010 del programma triennale di forestazione 20092011 avvenuta nella seduta di ieri del Consiglio regionale. L’attuazione del programma triennale di forestazione 2009-2011, relativamente all’anno 2010, prevede un investimento complessivo di 44.565.000 euro. Nell’ambito di questo investimento sarà attivata la Misura 226 del PSR Basilicata 2007-2013 “Ricostituzione del potenziale forestale e interventi preventivi”, per una spesa complessiva di 10.500.000,00 di euro, mentre 5.681.000,00 euro si renderanno disponibili per la realizzazione degli interventi di compensazione ambientale oggetto di contrattazione tra Eni e Regione Basilicata. Inoltre, per il rafforzamento dei processi di governance delle politiche ambientali e forestali previste dal Piano Triennale di Forestazione 2009-2011 sono stati destinati circa 700.000 euro. Il livello occupazionale degli addetti alla forestazione, in attuazione degli accordi sottoscritti tra la regione e le organizzazioni sindacali per il 2010, è di 112 giorni per
ognuno di loro. Il totale di addetti impegnati è di 4209 unità, comprensive di 300 nuove unità rivenienti dal turn over, per le quali sono state avviate le procedure per la relativa selezione. In attesa dell’attuazione completa e definitiva della Legge Regionale n. 11/2008 ed al fine di garantire continuità temporale, tecnica ed organizzativa agli interventi programmati, gli enti delegati di riferimento per le presenti direttive di attuazione restano confermati nelle Comunità Montane, commissariate con specifico decreto del Presidente della Giunta regionale fino alla data del 30 giugno 2010 e nelle Amministrazioni Provinciali. Fra le attività che saranno messe in campo, con i fondi comunicato, interventi finalizzati alla prevenzione come: realizzazione e manutenzione annuale e straordinaria di fasce antincendio per mantenerne intatta funzionalità ed efficacia ai fini della prevenzione; manutenzione annuale e straordinaria della viabilitàinterna edesternaa finiantincendio; interventi colturali finalizzati alla prevenzione degli incendi, da attuare attraverso la cosiddetta “selvicoltura preventiva”finalizzata alla manutenzione di popolamenti in abbandono colturale dove la biomassa e la necromassa accumulata costituisce fattore predisponente agli incendi boschivi; ripuliture ai fini antincendio di fasce boscate limitrofe a strade comunali e provinciali. Le sigle sindacali di categoria si sono dette soddisfatte per l’approvazione del programma.
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18 24 Ore in Basilicata
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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Denunciati dalla polizia due diciassettenni: sequestrati anche alcuni proiettili a salve
Una pistola nello zainetto I giovani hanno minacciato un’insegnante e picchiato tre compagni IN tutte le scuole c’è un “ribelle”, in tutte c’è un ragazzo (o più di uno) difficile e con il quale bisogna lavorare con maggiore attenzione. Quando però dallo zaino spunta una pistola e compagni e insegnanti si sentono minacciati, il problema non può essere più solo della scuola. E, infatti, in casa di due diciassettenni dell’Ipias (Istituto professionale per l’industria e l’artigianato) di Potenza sono arrivati i poliziotti. Sono due i ragazzi denunciati: nonostante la giovane età, infatti, secondo quanto riferiscono le forze dell’ordine non si sarebbero limitati a infastidire i loro compagni.
Avrebbero minacciato anche una loro professoressa e il suo cagnolino per poi tagliarle gli pneumatici dell’auto. Ma l’episodio più grave si sarebbe verificato in classe, quando hanno mostrato una pistola ai loro compagni di classe. Un’arma trasportata con leggerezza, mostrata a tutti magari solo per esibizionismo, ma il fatto resta comunque molto grave. Ora gli specialisti della polizia stanno effettuando alcuni accertamenti tecnici sull’arma - per capire se può sparare proiettili veri - ma intanto nell’abitazione di uno dei due ragazzi gli agenti hanno sequestrato alcuni proiettili a salve che, insieme alla pistola, erano custoditi nello zaino. E questo aggrava la posizione dei due ragazzi che - come precisa la dirigente sco-
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lastica, Silvana Gracco - sono stati già puniti severamente dalla scuola.Secondo laricostruzione fatta dalla Polizia, gli atti di bullismo dei due che ora sono accusati di lesioni, minacce e furto - sono cominciati all’inizio dell’anno scolastico. Finora la polizia è riuscita a ricostruire tre casi, nella palestra della scuola, in cui i due hanno picchiato compagni di classe. I due diciassettenni, inoltre, avrebbero più volte rubato ai compagni di classe soldi, merendine e cellulari, che prima venivano utilizzati per telefonate e sms e poi venivano restituiti. La polizia ora sta facendo ulteriori indagini per accertare se i due ragazzi siano responsabili di altri casi di bullismo.
RIFLESSIONI
Per il momento il caso sembra essere isolato, anche se la guardia resta alta: la direzione scolastica, infatti, ha preso nei loro confronti seri provvedimenti e questo ha già avuto i suoi effetti sia sulla classe frequentata dai ragazzi sia sui compagni. «Siamo intervenuti immediatamente - continua Silvana Gracco - appena i genitori degli altri ragazzi ci hanno informato di quanto accaduto. Ora il clima in quella classe è assolutamente sereno, così come in tutta la scuola. Per noi l’episodio si è chiuso lo scorso anno».
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Quegli istituti abbandonati a loro stessi E’ DIFFICILE scrivere di ragazzi. L’adolescenza è un periodo della vita complicato e fondamentale. Complicato perchè ti senti già uomo o donna, ma in realtà non lo sei. Sei ancora un’entità indistinta che fatica ad affermarsi e accettarsi. Fondamentale perché è allora che fai scelte importanti, che possono cambiare il corso della tua vita. Scrivere di questi ragazzi, allora, diventa complesso, ma fondamentale se si vuol pensare a una società diversa in futuro. Ci sono persone che si arrendono e permettono a questi giovani di buttarsi via. Ci sono persone, invece, che
lottano per difenderli quei ragazzi e spesso lavorano negli istituti tecnici. Sono questi i luoghi in cui si raccolgono i ragazzi meno motivati, quelli sui quali in pochi scommettono. E invece i docenti di quelle scuole, più di quanto non si creda, lavorano per offrir loro uno stimolo, un sogno cui aggrapparsi. La società in cui viviamo è assai difficile ed è facile perdersi. Questi insegnanti cercano di diventare delle bussole e spesso sono gli unici punti di riferimento per questi ragazzi. Investire sulle “bussole” significa salvare anche tutta la collettività.
I DIRIGENTI SCOLASTICI
Le responsabilità di famiglie e società COSA accade ai ragazzi? Perché, sempre più spesso, la violenza diventa per loro una risposta? Ogni volta che un nuovo caso di “bullismo” viene alla luce, sono gli adulti a interrogarsi perché se questo accade è la società tutta ad avere delle precise responsabilità. «Il problema vero - spiega la dirigente scolastica dell’Ipias, Silvana Gracco - è il vissuto che questi ragazzi si portano dietro. Il problema è nel loro essere soli, nel non avere alle spalle delle famiglie che possano aiutarli e sostenerli. Si tratta di ragazzi con storie difficili, che vanno puniti (come abbiamo prontamente fatto appena abbiamo saputo quanto era accaduto), ma che non possiamo abbandonare. Qui arrivano ragazzi che non hanno voglia di andare a scuola, arrivano quelli con maggiori difficoltà, ma se la società non comprende che abbandonare a se stessi questi ragazzi significa farli avvicinare alla microcriminalità e alla droga, non andiamo da nessuna parte. Allora che messaggio vogliamo lanciare noi? Questi ragazzi da soli non ce la possono fare. Spesso hanno un solo genitore che fa fatica a seguirli, in paesi abbandonati in cui non c’è nulla. La scuola allora diventa un’ancora e noi non possiamo abbandonarli a loro stessi: in questo istituto ci sono 100 docenti che lavorano al meglio e devono seguire 500 ragazzi e nonostante tutte le difficoltà quello dei due ragazzi resta un episodio isolato. C’è poi l’altro aspetto: il silenzio di chi subisce. Perché? Si tratta di ragazzi di 17 anni a cui è bastata una sospensione seria per abbassare la testa. Di chi hanno paura?». «In tutte le scuole - spiega Caterina Perta, dirigente scolastico dell’Itc “Francesco Saverio Nitti” c’è sempre un ragazzo un po’ “ribelle”, ma spesso non c’è nessuna volontà di far del male. Vogliono semplicemente farsi notare». Un bisogno che nasce da un’assenza fondamen-
tale: la famiglia. «I ragazzi - continua Perta - sono molto poco seguiti. I genitori spesso credono di seguire i figli dando loro quello che chiedono. Ma il più delle volte non è la risposta giusta perché loro hanno più che altro bisogno di essere ascoltati». Non avere dei punti fermi, delle regole certe, ma anche un modello preciso con cui confrontarsi crea dei disagi e genera la rabbia che poi sfocia in fenomeni di bullismo. I ragazzi vogliono farsi notare: dai loro genitori prima di tutto. La scuola di oggi è, del resto, assai diversa da quella di trenta o quaranta anni fa. Oggi il dirigente scolastico fatica anche a far rispettare una regola semplicissima che è quella dell’orario d’ingresso. «Ho dovuto combattere continua la dirigente dell’Itc - con le resistenze di alunni e genitori. Ma le regole sono regole e vanno rispettate. E io ho avuto buone risposte». La difficoltà di far rispettare le regole è condivisa anche dal dirigente dell’Itis “Einstein”, Rocco Colonnese, che racconta come spesso i ragazzi - nei ritardi così come nelle assenze - vengano giustificati e difesi dai genitori. E poi c’è una questione: «L’obbligo scolastico portato a 16 anni costringe a scuola anche ragazzi che non hanno voglia di stare in classe. Per loro, quindi, ogni occasione è buona per disturbare gli altri. I professori, allora, devono trasformarsi in vigili urbani che faticano a insegnare. Forse si doveva pensare a un percorso breve con corsi manuali. Oggi la scuola è tutta virtuale, magari tra quei ragazzi che faticano a stare in classe ci sono dei maestri artigiani». Ma alla scuola si continuano a tagliar fondi e anche i laboratori diventano virtuali. E così, se i ragazzi più motivati devono portarsi le viti da casa, cosa succederà a quelli che scelgono la scuola per ripiego? Antonella Giacummo a.giacummo@luedi.it
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Potenza
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Agenda
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Prosegue allo Stabile “Di fiaba in fiaba”
Al conservatorio il progetto Musica Europa
Il giorno del ricordo per le vittime delle foibe
La teoria dei giochi nel volume di Argoneto
PROSEGUEla rassegna teatrale per ragazzi “Di fiaba in fiaba”. Il prossimo 11 febbraio allo Stabile il centro “Corniani” porterà in scena “Fagiolino servo di due padroni”. Due storie che si intrecciano, nove burattini, e Fagiolino che si ritrova in mezzo a questioni più grandi di lui: dall'innamoramento di un giovane ad un vecchio decrepito che “compra” un matrimonio; da un prepotente e temibile avventuriero che tenta di sottrarre a due donne innocenti l'eredità del defunto, alla sua eterna ed intramontabile fame che non viene mai soddisfatta appieno.
IL Conservatorio di Potenza, in collaborazione con il Comune di Potenza, partecipa e aderisce al progetto di MusicaEuropa, che vede il coinvolgimento di studenti italiani e stranieri dei conservatori di musica italiani e di prestigiose istituzioni straniere. L’evento “Viaggio musicale in Europa” rappresenta una grande occasione di confronto e il concerto sinfonico del giorno 13 febbraio vedrà la partecipazione congiunta di docenti, studenti del conservatorio e dei musicisti viaggianti, e dell’allieva diplomanda Concetta Pepere. Il progetto sarà illustrato nel corso di una conferenza stampa che si terrà oggi, alle ore 11 presso la sede del conservatorio.
OGGI si celebra il giorno del ricordo in onore delle vittime delle foibe. Perché quel tragico episodio della nostra storia non passi inosservato, mercoledì prossimo alle 11.30 nella sala conferenze del Mediafor il dirigente scolastico dell’Istituto magistrale, Antonio Signoretti, ha organizzato una mattinata di dibattito a cui parteciperanno di docenti Maria Pennacchia, Anna Bonomo, Enrico Scapati e Vincenzo Telesca. Parteciperà al dibattito anche Luigi Bottiglieri, docente molto documentato sulla vicenda. Prima degli interventi verranno proiettati filamti relativi alle foibe e all’esodo giliano-dalmata.
“I RADIOHEAD , l’arcobaleno e il piede sinistro di Dio. Saggio sulla teoria dei giochi e le sue applicazioni”. Questo il titolo del volume, scritto da Pierluigi Argoneto, che verrà presentato il prossimo 12 febbraio, alle 17, nella biblioteca nazionale di Potenza. A introdurre i lavori Franco Sabia, direttore della biblioteca, e Gerardo Ferretti, presidente della Comunità montana Alto Basento. Oltre all’autore sono previsti gli interventi di Ettore Bove, docente dell’Università degli studi della Basilicata e Giuseppe Romaniello, presidente dell’Aif Basilicata. le conclusioni saranno affidate ad Anna R.G. Rivelli, docente del Galilei” di Potenza.
L’INIZIATIVA
Spettacolo Successo della scuola “Emotion dance”
PRIMA EDIZIONE DEL CARNEVALE POTENTINO
Dopo il successo della prima, nuova proiezione al centro Galaxy Venerdì “Mi illumino Da Castelgrande riparte il tour di meno” di “Facciamo jazz”: film made in Basilicata in città
ANCHE quest’anno, il 12 febbraio 2010 si celebra “M’illumino di meno”, iniziativa giunta alla sesta edizione. La Giornata del Risparmio Energetico lanciata dalla popolare trasmissione radiofonica Caterpillar, in onda su Rai Radio 2, ha negli anni registrato migliaia di adesioni, di singoli come di intere città sia in Italia che all’estero. Quest’anno l’invito a rispettare un simbolico “silenzio energetico” si è trasformato in un invito a partecipare a una festa dell’energia pulita. Il Comune di Potenza ha aderito anche quest’anno all’iniziativa ed oltre a spegnere per un’ora le luci, dalle 18 alle 19, in piazza Prefettura e su viale dell’Unicef, ha deciso per l’occasione di presentare alla città il progetto realizzato dall’Istituto tecnico industriale statale Einstein di Potenza che porterà la Scala mobile Santa Lucia ad essere alimentata con pannelli fotovoltaici. L’appuntamento è alle 18 nella Scala Mobile di Santa Lucia, ai piedi degli ascensori dall’ingresso da Santa Lucia, per poter comprendere come si può viaggiare e non inquinare. Previsto il collegamento con la trasmissione radiofonica Caterpillar in onda su Rai Radio 2. Saranno presenti, insieme ai rappresentanti dell’amministrazione comunale, professori ed alunni dell’Istituto Einstein. «In questi anni si è diffusa una maggiore consapevolezza sulle conseguenze del consumo indiscriminato di energia: la riduzione degli sprechi e l’attenzione alle fonti alternative sono diventate parole d’ordine familiari spiega una nota dell’amministrazione - Ma se in questi anni abbiamo imparato a risparmiare, ora è necessario imparare a produrre meglio e a pretendere energia pulita».
CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470 Sala 1 Baciami ancora 16.30 - 19.15 - 22 Sala 2 Cuccioli 16 Bangkok dangerous 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 3 Alvin Superstar 2 17 - 19 - 21 Sala 4 Avatar - 2D 18 - 21.15 Sala 5 Paranormal activity 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 6 Avatar - Visione in 3D 18.15 - 21.30 Sala 7 Tra le nuvole 17.45 - 20 - 22.15
Luongo e Demeo, due protagonisti del film
DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Avatar - Visione in 3D 17.30 - 21
DON BOSCO p.zza Cagliari - 0971/445921
E’ prevista la partecipazione anche di una copiosa rappresentanza studentesca del liceo scientifico “Enrico Fermi”di Muro Lucano. Infatti, il film racconta la storia di un giovane carabiniere che prende servizio in un piccolo paese della Basilicata, dove incontra un suo vecchio compagno di missione in Iraq, che gli salvò la vita durante un attentato nel quale morì un loro collega e carissimo amico. Il giovane è felice di poter lavorare in un piccolo e tranquillo centro dove il lavoro non è frenetico e zeppo di insidie come per le grandi città, ma legato solo su piccoli traffici e qualche furtarello. Nemmeno il tempo di prendere servizio che il carabiniere si trova, però, subito di fronte ad una intricata storia. Il suo migliore amico viene ucciso. Il carabiniere avvia le indagini, ma sulla sua strada incontra diversi ostacoli e l’ostilità del sindaco del paese. Il protagonista è solo ed è costretto a chiedere aiuto, su consiglio del maresciallo, ad un “matto”, un ex militare assegnato ai servizi speciali. L’intera vicenda si svolge mentre in paese fervono i preparativi di un evento in beneficenza per costruire un centro di recupero per tossicodipendenti. Del resto, tra gli obiettivi del film, anche quello di parlare e riflettere sul tema della droga, presente e diffusa anche nei nostri piccoli centri. Carmine Pepe
MOBILITAZIONE
Perchè l’acqua resti diritto e bene pubblico Passano gli anni, diventiamo sempre più grandi, cambiano le storie, le comitive, gli amori, ma i vecchi amici non cambieranno mai... Auguroni Potito
Baciami ancora 21
ANCORA un successo per l’Asd Emotion Dance, la scuola di ballo che difende i colori della nostra città. Domenica scorsa, infatti, alla gara di ballo “Dance Cup Competition”, svoltasi a Pozzuoli, i tredici atleti dell’Emotion Dance - guidati dalla Maestra Stefania Santarsiero - si sono distinti ancora una volta aggiudicandosi il secondo posto nella categoria sincro dance under 15 classe B. La gara, organizzata dalla Fida (Federazione italiana danza amatoriale), è stata dominata dai ragazzi che, come spesso accade, si sono distinti tra tutti gli altri atleti partecipanti. Un altro successo, quindi, per Alessia Apicella, Michela Palazzo, Simona Mastromarino, Francesca Danzi, Marzia Canzoniero, Giuliana Cardillo, Stefania Barbetta, Miriana Rotunno, Gabriella Salvato, Valentina Cardillo, Stefania Salvato, Francesco Giura, Carmine Stoppelli.
Paranormal activity KATIE e Micah sono una giovane coppia, da poco trasferitasi in un appartamento suburbano, che inzia ad essere disturbata da qualcosa nel bel mezzo della notte. Qualcosa che potrebbe essere paranormale. Un esperto del settore viene consultato, e gli rivela che quello che li tormenta non è un semplice fantasma, ma un demone
Bangkok dangeraus
BOTTEGA SOT-TEATRO Un nuovo laboratorio teatrale SCADE lunedi 22 febbraio il termine per l’iscrizione al sesto laboratorio teatrale de “La Bottega del SotTeatro”. I percorsi formativi avviati dal mese di novembre scorso dalla compagnia Abito in Scena di Potenza finora hanno riscontrato un interesse davvero significativo. La formazione supportata da tecniche teatrali fa sì che i partecipanti, lavorando con la mente, il corpo e le emozioni, acquistino maggiore consapevolezza di sé, del proprio ruolo e delle proprie capacità, e sviluppino la loro creatività, la capacità di comunicare e l’empatia. Nel SotTeatro, in vico Laura Battista, oltre ai laboratori teatrali vengono realizzate iniziative culturali che uniscono teatro, musica, poesia e cinema. Per ricevere informazioni è possibile scrivere a laboratori@abitoinscena.it.
Il Coordinamento “Acqua pubblica” ieri in presidio davanti alla sede del Consiglio regionale per «rivendicare il mantenimento degli impegni assunti» con l’invito a dibattere la mozione che prevede che l’acqua «è e deve rimanere un diritto universale, un bene comune non assoggettabile a logiche di mercato»,
UNO spietato killer arriva in Tailandia per compiere una serie di omicidi su commissione: qui in seguito ad una serie di avvenimenti, la sua vita cambierà radicalmente. Joe (Nicolas Cage) è un killer senza rimorsi, si trova a Bangkok per assassinare quattro nemici di uno spietato boss . A questo scopo recluta Kong un ladruncolo di strada, il cui compito sarà quello di svolgere alcune commissioni per conto suo.
NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 10 FEBBRAIO 0971/25447
Savino via Petrarca, 5
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco
115
ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Enel
803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515 0971 331111
Italgas Guasti
800 900999
Acta
0971 55616
Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum Adoc Basilicata Centro ascolto bullismo Acu (Ass. cons. utenti)
813294 800.900 800 0971 469274 0971 39211 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 415150 0971 34444 0971411144 0971 46393 0971 1931646 097122308
Cif (Centro it. femminile)
0971 69169
Telefono Amico
199 284 284
Telefono Azzurro
0971 19696
Telefono Donna
0971 55551 097159331
Ass. Vola
Istituzioni Regione Basilicata
0971 668111
Provincia
0971 417111
Comune
0971 415111
Ospedale San Carlo Pronto Soccorso Consultorio Asp
Centralino Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.
0971 201111 0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640
Biblioteche e musei
Pronto soccorso Emergenza sanitaria
Ateneo
118 611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111
Biblioteca Nazionale Biblioteca Provinciale Archivio di Stato Museo Provinciale Archivio stor. comunale Biblioteca per l’Infanzia Museo delle antiche genti di Lucania
0971 54829 0971 305013 097156144 0971444833 0971 51605 0971 274129
0971 305011
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La locandina dell’evento
CASTELGRANDE è in grande attesa. Dopo il successo di pubblico, alla sua prima uscita del 10 e 11 ottobre 2009 presso l’auditorium della scuola media dell’istituto comprensivo “G. Fortunato” di Picerno e la proiezione presso il salone delle feste della Società Mutuo Soccorso di Muro Lucano il 3 gennaio 2010, una pellicola tutta lucanahacominciato ilsuotourpromozionale. Venerdì 12 febbraio 2010 la sala proiezioni del Centro Sportivo Galaxy di Castelgrande, per iniziativa della società Turistica Castelgrandese, è pronta ad accogliere e presentare l’evento cinematografico. Il regista del film in questione è Ernesto “Varian”Luongo un giovane lucano di Picerno di 23 anni che dopo aver affinato alcune tecniche e acquisito anche un po’di esperienzaa Roma recitando con registi del calibro di Guido D’Avino ha lanciato la sua sfida personale. Il giovane artista lucano, la scorsa estate, ha finito di girare il suo primo film da registra. Il film intitolato “Facciamo Jazz” è un Pulp Ridens, prodotto dal Laboratorio Teatrale 95 di Picerno, ed è nato come tributo al mitico George Peppard (girato per intero a Picerno). Oltre allo stesso regista gli altri interpreti del film sono quasi tutti di Picerno: Nicola Demeo, Paolo Curcio, Ernesto Luongo, Federico Caggiano, Manuela Marcantonio, Luca Tomasiello, Davide Tomasiello, Loredana Marcantonio, Dario Curcio, Cataldo Altavista, Rosario Bochicchio, Francesco Russillo, Mariarosaria Curci, ed infine i due “stranieri”, Rossella Losasso di Baragiano e Umberto Longo di Tito. Anche lo staff che ha lavorato alla realizzazione del film è tutto composto di giovani. Le truccatrici sono Antonella Pacella e Felicia Lombardi entrambe di Muro Lucano, le riprese e il montaggio sono eseguite dal bravo fotografo Rocco Martino, mentre tutte le musiche e gli effetti sonori sono state curate da Pancrazio Giuzio. E ora c’è grande attesa a Castelgrande per questa importante proiezione di venerdì prossimo a partire dalle ore 21 con ingresso gratuito e accessibile a tutti. A conclusione della serata cinematografica, la Turistica Castelgrandese ha organizzato un confronto tra i giovani e gli autori della pellicola.
Se l’obiettivo è appuntato sul cuore
APPUNTAMENTI
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Agenda
Mercoledì 10 febbraio 2010
Interinali sempre più formati La Tempor: nel pieno della crisi siamo cresciuti del 30 per cento. Ecco come NESSUN ventenne di oggi, ma forse neanche nessun trentenne, si può ricordare degli uffici di collocamento. Uffici «tristi e polverosi» dove ci si andava a iscrivere per avere la patente di disoccupato e che non hanno praticamente mai collocato nessuno, sicuramente nessun laureato o diplomato in cerca di un buon lavoro. Più di dieci anni fa, con la legge Treu, gli uffici «tristi» furono aboliti e da allora cominciarono a nascere le società di lavoro interinale, all'inizio poco utilizzate in Italia, rispetto al totale delle forze lavoro e agli altri stati europei, ma comunque un'opportunità in più per chi voleva lavorare. E proprio negli anni '9596 il giovane lucano Luigi Montano, oggi 38enne, laureato in scienze della formazione, con una specializzazione in gestione delle risorse umane e responsabile Basilicata della Tempor Spa con sede a Potenza e a Matera, decise di investire in questo settore. Come è nata questa idea? «Lavoravo da diverso tempo nell'ambito della formazione professionale e, avendo avuto contatti con le realtà produttive locali, ho iniziato anche a conoscere le esigenze di personale di cui le aziende necessitavano. Ed ecco che, con un gruppo di imprenditori del Lazio e della Lombardia, ho deciso di costituire una società di lavoro temporaneo. Successivamente, con la legge Biagi, ci siamo “trasformati” in un'agenzia per il lavoro pronta ad accettare tutte le nuove sfide che il mercato propone.
Luigi Montano
«Avremo bisogno in futuro di figure specializzate» Siamo nati grazie all'aggregazione di professionisti di consulenza e gestione del personale che, unitamente ad alcune realtà imprenditoriali affermate ormai da anni, coinvolgono esperienza, professionalità, serietà e capacità imprenditoriali al servizio del mercato del lavoro. Siamo riusciti con sod-
disfazione a contribuire in maniera fattiva a risolvere problemi aziendali, spesso difficilmente gestibili e ad aiutare centinaia di persone, uomini e donne, a trovare o ritrovare una dimensione soddisfacente nella galassia “lavoro”. Infatti, la nostra attività va dalla ricerca specifica del-
la manodopera, alla formazione, fino ad arrivare al ricollocamento di tutti quei soggetti che sono “usciti fuori” dal mondo del lavoro». I lavoratori interinali in Italia oggi sono circa 600 mila (quasi l'un per cento della forza lavoro) e il 35 per cento entro un anno riesce a diventare lavoratore dipendente dell'azienda “utilizzatrice”. La Tempor è ormai presente in tutte le regioni italiane, con più di 40 sedi, più di 75 dipendenti e assume mediante somministrazione dalle 4.000 alle 5.000 unità al giorno». Qual è il punto di forza della Tempor? «Siamo convinti assertori del principio in base al quale la “qualità” è il miglior biglietto da visita della nostra azienda e basiamo questo convincimento soprattutto sul fatto che tutti i nostri collaboratori vengono educati a considerare le nostre risorse altrettanto importanti quanto i nostri clienti, e viceversa. La formazione continua dei nostri operatori ed il continuo aggiornamento professionale fanno parte di un bagaglio culturale da mettere al servizio di chi si rivolge a noi al fine, non solo di risolvere problemi contingenti, ma anche di creare una nuova cultura del lavoro e contribuire all'arricchimento professionale di tutti i nostri partners». Qual è l'iter che deve seguire una persona che si rivolge a voi per cercare lavoro? «Le richieste di figure professionali che ci vengono fatte da parte delle aziende vengono pubblicate sui siti
internet e i giornali di settore, nonché sul nostro sito web. Chi vuole candidarsi per una particolare posizione aperta o anche solo farsi conoscere per eventuali possibilità di lavoro che si potrebbero creare nel futuro, può recarsi presso una delle nostre sedi, parlare con un nostro operatore e lasciare il suo curriculum che successivamente verrà analizzato da me in prima persona per fare una prima analisi e un bilancio delle competenze, in modo da cercare di offrire la migliore opportunità presente in quel momento sul mercato». Quali sono le figure professionali più richieste dalla aziende in Basilicata? «Prevalentemente laureati in materie tecniche, come ingegneri, architetti, laureati in economia e giurisprudenza che generalmente riusciamo a collocare nel settore terziario dei servizi. Le aziende metalmeccaniche, invece, ci richiedono operai specializzati. Riusciamo a collocare persone anche nel settore turistico-alberghiero e in quello sanitario». Dati Istat mostrano come dal 2005 al 2007 il ricorso al lavoro interinale è cresciuto costantemente, ma nel biennnio 2008-2009 si è assistiti ad una drammatica picchiata della richiesta. Come avete fronteggiato questa crisi? «Abbiamo rilevato una flessione nelle richieste soprattutto nel settore metalmeccanico - circa un 25 per cento in meno - però, proprio in questo biennio critico, abbiamo avuto un aumento del
fatturato pari a circa il 30 per cento. Come abbiamo fatto? Ci siamo iniziati a dedicare sempre di più alla formazione di figure professionali specializzate, come operai o laureati qualificati nell'utilizzo di specifici software. Mediante l'utilizzo dei fondi specifici, generati dal sistema e gestiti dall'ente bilaterale appositamente costituito (FormaTemp), Tempor è stata in grado di realizzare, tramite operatori attentamente selezionati e qualificati, percorsi formativi studiati unitamente al cliente ed atti a soddisfare le necessità di creazione di figure professionali “a misura” strumentali al cliente stesso, sia in proiezione futura che contingente». Cosa consigli ad un giovane lucano che sceglie di rimanere in Basilicata e che, dopo un percorso di studi, si affaccia nel mondo del lavoro? «La nostra regione ha bisogno di avere sempre più figure professionali specializzate, che sappiano già “operare” e che siano in grado di essere inseriti da subito all'interno di un ciclo produttivo. Il consiglio, quindi, è quello di accedere proprio ai percorsi formativi organizzati dalle agenzie del lavoro o dagli enti regionali per acquisire quelle competenze “specializzanti” che permettono di essere competitivi nel mercato del lavoro. E poi, non abbiate paura di fare la “gavetta”. All'inizio è importante maturare tante esperienze, anche se non molto remunerative. Il sacrificio è alla base del successo». Anna Maria Calabrese (2. Continua)
Provincia Illustrati i progetti del settore
TRIBUNALE DI MELFI IL GIUDICE DELEGATO Pronunziando nel fallimento n.454 R.F., a carico di OMISSIS; letta l’istanza del Curatore; visti gli atti; visto l’art.108 l.f.; ORDINA Procedersi alla vendita dei seguenti beni immobili, al prezzo base indicato, tenuto conto delle valutazioni dell’esperto: LOTTO UNICO Complesso aziendale in Venosa, alla Contrada San felice, con opificio per la trasformazione del latte bovino, ovino e caprino e annesse porcilaie, in catasto al fogl.57, p.lle 164, vigneto uliveto di cl.3, sup. Ha 00.19.77, r.d. euro 4,59, r.a. euro 5,62, e 374, vigneto uliveto di cl.2, sup Ha 00.26.20, r.d. euro 8,80, r.a. euro 5,41, 811/1, cat. D1, cabina ENEL, r.c. euro 87,00, 811/2, cat.D8, opificio industriale: caseificio di mq 1.200 e mc 6.000; porcilaie n.2, di mq 608, depuratori n.8, mq113, locali caldaia di mq 82, r.c. tot. Euro 17.877,00; 811/3, cl.3, cat. A/3, cons. vani sei, mq 120, abitazione, r.c. euro 291,28; 811/4, piazzali (parcheggio mq4471, area a verde mq 4471). Confini dell’interno lotto: a N, S.P. n.414, Venosa- Ripacandida, con n.3 accessi, ad E altre proprietà salvo altri, a S torrente e fondi privati, ad O strada interpoderale, S.P. n.414 e fondi privati. Prezzo base: euro 291.600,00; offerte in aumento: euro 5.000,00. La vendita avrà luogo alle seguenti condizioni: 1) l’incanto avrà luogo il giorno 06.05.2010, alle ore 10.00, nell’aula delle udienze di questo Giudice, nel Palazzo di Giustizia di Melfi; 2) l’immobile viene posto in vendita nello stato di fatto e di diritto nel quale versa, secondo quanto risulta dai certificati catastali ed ipotecari e dalle relazioni di stima, a corpo e non a misura, secondo il prezzo indicato; 3) chi intende partecipare all’incanto dovrà versare in Cancelleria entro le ore 12 del quarto giorno antecedente una somma pari al 30% del prezzo base (10% per cauzione e 20% in conto spese), mediante assegni circolari bancari, emessi da banche aventi sede o filiale in Melfi, o equivalenti assegni postali, gli uni e gli altri intestati al nome dell’offerente o al Curatore; 4) le offerte in aumento non potranno essere inferiori alla somma specificata; 5) si segnala che la BANCA CARIME, Filiale di Melfi, tel.0972 239014, ha comunicato la propria disponibilità ad erogare mutui ipotecari agli aggiudicatari nelle vendite immobiliari coattive (e cfr. l’art.585 c.p.c., nuovo testo), 6) l’aggiudicatario entro il termine di giorni sessanta dall’aggiudicazione dovrà versare il prezzo, detratto l’importo della cauzione, mediante assegni circolari bancari, emessi da banche aventi sede o filiale in Melfi, o equivalenti assegni postali, gli uni e gli altri intestati al nome dell’aggiudicatario medesimo o al Curatore; 7) ogni spesa relativa alle volture catastali ed alla cancellazione della trascrizione della sentenza dichiarativa del fallimento e delle iscrizioni ipotecarie eventualmente sussistenti sarà a carico dell’aggiudicatario; 8) gli eventuali oneri derivanti dalla L.47/85 e succ. modifiche saranno posti a carico dell’aggiudicatario; 9) l’aggiudicatario, ove coniugato, dovrà produrre estratto per riassunto dell’atto di matrimonio con annotazioni marginali, ai fini dell’accertamento del regime patrimoniale della famiglia; 10) un estratto della presente ordinanza sarà notificato dal curatore a ciascuno dei creditori ammessi al passivo con diritto di prelazione sull’immobile, nonché ai creditori ipotecari iscritti, e pubblicato, una volta, sul giornale “IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA” o su altro organo di stampa di analoghe caratteristiche, motivatamente scelto dal Curatore, salvo ulteriori forme di pubblicità idonee, che il Curatore potrà indicare; 11) entro il quarantacinquesimo giorno precedente l’incanto, un avviso, contenente tutti i dati che possano interessare il pubblico, dovrà essere stato affisso, per venti giorni continui, nell’albo di questo Tribunale, e inserito, unitamente a copia dell’ordinanza del Giudice e delle relazioni di stima dei beni, sui seguenti siti internet: “ www.portaleaste.com” e www.tribunaledimelfi.net ( o altri dietro motivata istanza del Curatore), nonché divulgato mediante manifesti, da affiggersi per la durata di giorni 20 negli abitati di Melfi e Venosa, in numero di dieci copie per ciascun comune; 12) negli avvisi dovrà essere espressamente menzionata la disponibilità della BANCA CARIME, Filiale di Melfi, tel.0972 239014, ad erogare mutui ipotecari agli aggiudicatari nelle vendite immobiliari coattive. Ogni ulteriore informazione relativa ai beni posti in vendita potrà essere acquisita presso il Curatore, Dott. Savino PETRARULO, con recapito in Lavello, alla Via Federico Di Svevia,75 tel. 0972/86350, o la Cancelleria Fallimentare, di questa Tribunale. Melfi, lì 25.01.2010 Il GIUDICE DELEGATO DOTT. LUIGI GALASSO
L’Apof-Il appoggerà i Patti formativi locali I PATTI formativi locali piacciono molto ai vertici dell’Apof-Il (Agenzia Provinciale per l’Orientamento, la Formazione e il Lavoro) di Potenza che ha deciso di sostenerli. Lo si legge in un comunicato stampa firmato dal presidente dell’ente, Antonio Giansanti. Ieri I Patti sono stati presentati, con l’illustrazione dei fattori di “forza” (capitale umano) e di “debolezza” (disoccupazione specie intellettuale): un livello di istruzione, in provincia di Potenza, della fascia di età 15-19 anni pari al 96,8 per cento, superiore al dato nazionale (95,7 per cento); la partecipazione ad attività formative del 9 per cento di inoccupati, anche in questo caso, superiore al dato nazionale e meridionale che si attesta al 6,5 per cento; le assunzioni di laureati previste dalle imprese lucane rappresentano appena il 2,2 per cento del totale delle assunzioni, un dato marginale rispetto alla tendenza nazionale che si avvicina al 9 per cento. All’illustrazione del modello fortemente innovativo dei Patti Formativi Locali c’erano il presidente della Provincia Piero Lacorazza e l’assessore provinciale alle Politiche del Lavoro Vito Antonio Rossi. Dice Giansanti: «Attraverso i servizi che gestiamo nei settori specifici dell’orientamento, dell’obbligo formativo, dell’apprendistato, dell’area disagio, e con la gestione diretta di attività corsuali e di tirocinio intendiamo dare un contributo alle azioni dei Pfl (Patti Formativi Locali) come struttura tecnico-progettuale. Da partner della fase di concertazione e soggetti protagonisti dei Pfl puntiamo in particolare all’attuazione di progetti per rafforzare le relazioni intergenerazionali nei settori artigianali e delle produzioni tipiche, a rischio di estinzione, e per contribuire a promuovere una rete di opportunità e di percorsi formativi per le donne e i cittadini del disagio sociale che sono gli anelli più deboli sul mercato del lavoro». «Gli altri due aspetti rilevanti del modello
Antonio Giansanti
di sistema formativo-culturale voluto dalla Provincia di Potenza - aggiunge Giansanti sono: da una parte la ripartizione territoriale in cinque aree dove sono già in attività le strutture periferiche dell’Apof-Il impegnate ad intercettare direttamente i bisogni del territorio; dall’altra l’integrazione con la rete scolastica per la migliore diffusione di metodologie di apprendimento basate su conoscenze teoriche e applicazioni pratiche in stretta connessione con le realtà produttive locali. L’Agenzia ha dunque competenze e professionalità ampiamente sperimentate che sono certo risulteranno preziose per il raggiungimento degli obiettivi prefissi con i Pfl», conclude.
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22 Potenza Inchiesta/2 Prosegue il viaggio fra i piccoli imprenditori. Oggi Luigi Montano
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AVIGLIANO – Sorgerà una nuova casa di riposo per anziani, più ampia e consona alle loro esigenze. Dal cosiddetto Belvedere, il centro per anziani sarà trasferito nei locali dell'ex monastero. Si tratta di un polo che fornirà servizi alle persone parzialmente abili, con e senza familiari. Il progetto rientra nel Pois (acronimo di Piano di offerta integrata dei servizi in campo socio assistenziale) e prevede una serie di strutture a sostegno degli anziani, dei diversamente abili, dei giovani e delle famiglie in generale. Il Pois è stato firmato nei giorni scorsi da alcuni enti, tra cui la Comunità montana Alto Basento, la
Avigliano, il centro per anziani si sposterà nell’ex monastero Provincia di Potenza e i comuni dell'area del Potentino. Per Avigliano ha firmato l'assessore alle politiche sociali, Ivan Santoro, che in una nota congiunta con il sindaco Tripaldi, ha fatto sapere: «L’obiettivo del progetto è quello di migliorare i servizi socio-assistenziali e socio-sanitari sul territorio, al fine di rispondere ai bisogni della collettività aviglianese e di tutte quelle aree territoriali limitrofi ad
Avigliano». La proposta approvata da una partnership istituzionale che ha coinvolto anche l'Azienda sanitaria provinciale, è stata strutturata sulla base di una attenta analisi sulla popolazione e sui suoi bisogni, età anagrafica, strutture esistenti, servizi socio-assistenziali e socio-sanitari, collegamenti stradali e ferroviari. Il polo di Avigliano si caratterizzerà, complessivamente, per la presenza di una
residenza sanitaria assistenziale, di un Centro diurno per anziani, per diversamente abili e per le persone normodotate, di una piscina terapeutica. A ciò si aggiungerà la ristrutturazione dell’asilo nido di Avigliano centro e l’istituzione di un nido comprensoriale per le frazioni. In campo scolastico, invece, è prevista la riqualificazione dell’impianto ludico-sportivo a supporto dell'istituto tecnico Avi-
gliano e l'ammodernamento dei plessi scolastici dello stesso Itc e del professionale per l'agricoltura di Lagopesole. Su questi edifici, la Provincia ha previsto interventi nel campo dell'energia sostenibile. «L’obiettivo generale del Pois – hanno concluso Santoro e Tripaldi - è il recupero della coesione sociale attraverso la realizzazione di un sistema di azioni complesse, volte a rimuovere le cause dell’esclusione sociale e a promuovere l’integrazione lavorativa delle fasce di popolazione a maggior rischio di emarginazione, elevando il livello della qualità della vita». Gianni Sileo
Satriano L’artista è stato nominato direttore artistico del progetto internazionale
Il Lucania folk festival a Bennato L’obiettivo: Promuovere un turismo alternativo. «Volano di lancio» SATRIANO - La promozione turistica passa attraverso il folk. E' il caso di Satriano di Lucania. Il “Lucania Folk Festival 2010” allarga i propri confini. Da ieri mattina il centro satrianese ha aperto le porte al noto cantautoreEugenio Bennato.Alui èaffidata la direzione artistica dell'innovativo progetto a carattere internazionale. Prima un incontro in Via Anzio con il governatore lucano, Vito De Filippo, il sindaco di Satriano di Lucania, Michele Miglionico, il presidente della Pro Loco satrianese, Nicola Salvia e il responsabile dell'Agenzia Rullo, Canio Leone. Poi un sopralluogo tecnico ed operativo nel centro del Pietrafesa. Così l'intesa con Eugenio Bennato si concretizza e il “Lucania Folk Festival”si configura già come il «vero volano di lancio di quel folk che, partendo dalla Basilicata, si allarga al meridione d'Italia ed al Mediterraneo per poi guardare al mondo intero». La mission della kermesse estiva è quella di promuovere un «turismo alternativo, con momenti che toccano territori non soggiogati all'industria turistica, che possono ancora far respirare al turistaviaggiatore, italiano o straniero, un'atmosfera originale in un contesto di musiche senza confini». Non manca però un'analisi sulle variabili di marketingmix legate all'evento e dell'impatto sottoforma di effetti benefici che un festival può avere sulla location che lo ospita. In pratica un festival inteso come un prodotto turistico. Per Bennato «dalle istituzioni c'è
Dalla Nuova compagnia a Satriano di Lucania
Eugenio Bennato
grande disponibilità. Sono particolarmente legato alla Basilicata. Da qui è partita anche la mia carriera. Con questo progetto si punta al recupero di antiche tradizioni attraverso la musica. Il tutto in chiave contemporanea in contrapposizione con la cultura televisiva. Si dà spazio alla grande voglia di riconquistare l'identità attraverso una musica che ci appartiene, per conoscere tecniche e pratiche legate all'universo. Si punta ad un confronto tra linguaggi alternativi tra rassegne di voci differenti e di artisti locali e stranieri». Il presidente De Filippo ha sposato l'innovativa idea progettuale. Si è dato poi mandato ai partners di avviare la fase di start-up del Lucania Folk Festival. Piena soddisfazione è stata espressa dal sindaco Miglionico per «la giusta attenzione che il presidente De Filippo e le istituzioni hanno riservato ad un progetto importante non solo per il Melandro
ma per l'intera Basilicata che si apre a contaminazioni internazionali. Così una terra poco conosciuta come la Lucania diventa un patrimonio musicale internazionale». Per il Presidente della Pro Loco Nicola Salvia «è un progetto che l'associazione sposa in toto e si affianca all'amministrazione comunale e si prepara già ad un lavoro sinergico e fattivo per la buona riuscita della kermesse». Una sollecitazione a tutti gli operatori turistici è giunta dal responsabile dell'Agenzia Rullo, Canio Leone poiché «è indispensabile la collaborazione sia della popolazione satrianese sia dell'intera regione». Si parte dunque dall'organetto e da altri strumenti caratteristici, accompagnati in particolare da balli come la tarantella per giungere poi alla straordinario paesaggio che ospiterà il festival, il Bosco Ralle: una porte d'ingresso del Parco della Val D'Agri. Angela Scelzo
SATRIANO - Eugenio Bennato fonda nel 1969 la Nuova Compagnia di Canto Popolare, all'epoca il primo e più importante gruppo di ricerca etnica e revival della musica popolare dell'Italia del Sud. Negli anni 70, la Nccp conquista i giovani e influenza considerevolmente gli artisti italiani che formano la famosa “Scuola Napoletana. Nel 1976 fonda Musicanova e inizia un'attività autonoma di compositore con costante riferimento allo stile popolare. Realizza numerosi LP di successo, fra cui "Brigante se more" (1979), contenente brani sul brigantaggio meridionale ancora oggi estremamente popolari tra il pubblico giovanile, veicolati anche da centinaia di "cantori di strada" che li ripetono di continuo nelle loro performances. Scrive decine di colonne sonore per cinema, teatro e balletto classico. Nel 1998 fonda il movimento "Taranta Power" che, sulla scia di uno straordinario rinnovato interesse del grosso pubblico giovanile per il ritmo della Taranta rituale, propone nuove strade per la promozione della Taranta che sfruttino diverse forme di creatività artistica (musica, cinema, teatro), “Taranta Power”(1999) diviene anche un lavoro discografico: la sintesi musicale di un movimento che segna una frattura con il passato modo d'intendere la musica popolare in Italia. Nel febbraio 2000 realizza la tournée “Lezioni di tarantella”che porta i grandi maestri storici della tarantella nei Centri Sociali di Firenze, Milano Padova, Bologna e Roma. A Giugno 2009 debutta a Peschici con il suo nuovo progetto”Taranta Opera” rappresentato da 5 momenti musicali dei maggiori interpreti della musica italiana come Domenico Modugno, Carlo D'Angiò, Matteo Salvatore, Eugenio Bennato e i Cantori di Carpino, musicate ed orchestrate dall'orchestra della città di Foggia e accompagnata da Eugenio Bennato e il suo gruppo. Quest'estate invece sarà a Satriano per il Lucania Folk Festival 2010. a. s.
Elezioni, “Filiano viva” si prepara a scendere in campo
Piot, fantomatica riunione a Ruoti
POTENZA - “Filiano viva”, questo il nome della lista civica che - spiegano i promotori in una nota - “parteciperà alle comunali di marzo per realizzare un progetto di rinnovamento e per dare il suo contributo in un'ottica di cooperazione sociale. Filiano - aggiungono i promotori di Filiano viva - è la summa di realtà diverse: imprenditoriali, sociali, produttive che hanno bisogno di vedersi riconosciute e valorizzate. Pilastri, continua il manifesto, che non di rado ed in un regime di estrema autonomia vicino all'abbandono istituzionale reggono il peso della sua crescita a dispetto delle difficoltà: infrastrutturali, di progetto, di visione. “Filiano viva” - si legge nella nota diffusa ieri dagli organizzatori di Filiano viva - scende nell'arena della politica con i suoi candidati perché queste difficoltà non diventino croniche, perché vengano ridati voce e spazio concreto ai suoi cittadini”.
SUL Quotidiano di venerdì 5 febbraio apprendiamo con stupore della fantomatica riunione tenuta dal sindaco di Ruoti Salinardi sul “Progetto Piot”. A quanto riportato nell'articolo ci sarebbe stato un incontro tra il primo cittadino, gli operatori turistici e i rappresentanti d'associazioni culturali operanti sul territorio comunale. Una riunione evidentemente per pochi intimi e “privilegiati”, vista la mancanza di un avviso pubblico e d'inviti ai rappresentanti delle associazioni tutte che, quotidianamente, s'impegnano per mantenere vive le attività socio-culturali e turistiche del Paese intero. Forse, si è trattato sì di un'occasione, come afferma lo stesso Sindaco, ma, come tutte le altre volte, è l'ennesima “occasione sprecata” per coinvolgere i reali operatori che, a differenza dell' “illustre Primo cittadino”, vivono tutti i giorni il Paese nelle tante difficoltà e l'in-
tera cittadinanza per renderla partecipe della vita socio-economica e culturale e risvegliare così le coscienze sulle reali condizioni tragicomiche in cui si ritrova la comunità ruotese. Ma del resto siamo abituati ai dictat del Sindaco Salinardi e alle indecisioni sulle proprie appartenenze dei partiti, perché scopriamo, nello stesso articolo, della sua carica dirigenziale nel Partito dei Popolari Uniti, perché, non più tardi di 3 mesi fa, fra lo stupore di tutti, ha sottoscritto il documento programmatico e politico del Partito Democratico, partecipando attivamente, insieme alla Giunta comunale, alle Primarie per l'Elezione del Segretario Nazionale e Regionale. Ancora, ci piace informarvi con i fatti - e non solo con le chiacchiere propagandistiche - rilevando che grazie all'interessamento e alle sollecitazioni all'Ente Provincia da parte dei consiglieri comunali
di minoranza iscritti al Pd e dai membri del Circolo, sullo stato di degrado in cui versa l'ex Ss. 7 che collega Ruoti a Potenza, sono stati stanziati dei fondi per iniziare un intervento di miglioramento e messa in sicurezza di quest'importante arteria per il Paese, con l'auspicio di un'azione più incisiva. Per finire, a noi l'intento dell'articolo del Sindaco Salinardi è ben chiaro: non si tratta di un'azione per “… ridare ossigeno all'economia di numerosi Comuni …”, bensì di un trampolino di lancio per la prossima tornata elettorale regionale . Tuttavia, invitiamo il nostro sindaco ad incontrare e coinvolgere realmente gli operatori, le associazioni e quanti hanno a cuore lo sviluppo socio-economico e culturale di Ruoti. Il Segretario del circolo Pd Domenico Sileo
L’INTERVENTO
Caro Giannino c’è puzza di candidatura
LA settimana scorsa su questo giornale in riferimento alle dimissioni di sette consiglieri comunali, con conseguente scioglimento del consiglio comunale di Cancellara, il signor Giannino Romaniello, segretario regionale di Sinistra e libertà manifestava il proprio rammarico per tale gesto definito antipolitico ed esprimeva la propria solidarietà al sindaco. Dichiarava inoltre, che la minoranza nel corso della consiliatura non aveva brillato per efficienza e che mai nessuna proposta da questa era stata avanzata alla maggioranza, e che non aveva a cuore i problemi della comunità. Non ne capiva pertanto il gesto delle dimissioni. I sottoscritti consiglieri di minoranza, nel ritenere legittima ogni opinione espressa sul caso, chiedono al signor Romaniello quando mai ha partecipato a un solo consiglio del Comune di Cancellara, quando mai avrà letto una delibera e soprattutto da quando è così interessato ai problemi del nostro comune. Se esprime giudizi così superficiali anche nel mondo sindacale capiamo quanta protezione hanno i nostri lavoratori. Se poi, queste uscite sui giornali, sono il preludio di una candidatura politica, capiamo le motivazioni che spingono a fare dichiarazioni anche prive di fondamento. la minoranza Domenico Biscione (in foto) Giuseppe Biscione Mario Lucio Laviero Mario Marottoli
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Non piace ai cittadini il ritocco negli spazi adiacenti l’ospedale. La risposta del sindaco
Parcheggi a Lagonegro, scontro sulle tariffe LAGONEGRO - Dopo l'apertura del nuovo parcheggio multipiano, l'amministrazione comunale di Lagonegro ha ritoccato i costi per la sosta. Il nuovo tiket, però, non va giù ai cittadini e agli utenti dell'ospedale. E proprio questi ultimi, si sono rivolti al Quotidiano per segnale un “disservizio” che va a colpire che si trova già in una situazione problematica. L'ospedale dispone di un parcheggio gratuito, ma tra dipendenti e utenti si riempie in poco tempo. Così agli altri utenti restano due possibilità: il parcheggio laterale, con tariffa di un euro l'ora (prima costava 50 centesimi) e quello alle spalle della struttura per
tutta la giornata di due euro (mentre prima costava la metà). «Non è giusto che chi va all'ospedale per dieci minuti deve pagare il prezzo della giornata intera» dice una signora di Trecchina. «Così come non è giusto che alle spese mediche per visite e terapie, si debbano aggiungere quelle per un parcheggio così oneroso». L'aumento delle tariffe ha riguardato anche il parcheggio in piazza, raddoppiato da 50 centesimi a un euro, e l'abbonamento mensile passato da tre a 15 euro. Sull'abbonamento poi c'è anche un'altra novità: i non residenti possono effettuare l'abbonamento solo al parcheggio multipiano,
non quindi agli altri parcheggi della cittadina. Critiche verso il nuovo piano dei parcheggi sono arrivate anche dal Pdl cittadino. «Innanzitutto per l'aumento spropositato delle tariffe - dicono - poi per i disagi che si creeranno per le attività produttive e per i cittadini». Il nuovo parcheggio multipiano di via Umberto I°, inaugurato a dicembre 2009, può contenere 152 macchine e 16 pullman ed è anche utilizzato come garage per la notte. Il prezzo per la sosta è di 50 centesimi l'ora. Si trova all'ingresso del paese per chi giunge dalla 585 Fondo Valle Noce.
La possibilità data ai non residenti che lavorano a Lagonegro di parcheggiare con abbonamento non convince il Pdl, perché, dicono, molti sarebbe costretti a spostarsi a piedi per lunghi tragitti. Infine, sempre secondo gli esponenti del Pdl di Lagonegro, l'amministrazione “non riesce a garantire il servizio”. Gli abbonamenti venduti sono tanti e i parcheggi si riempiono in breve tempo e i cittadini non trovano posti liberi. La riprogrammazione del servizio urbano sul territorio è avvenuta in seguito all'apertura del nuovo parcheggio multipiano, ha confermato il sindaco Domenico Mitidieri, ribaden-
I parcheggi al centro della bufera
do che si tratta di un provvedimento in via sperimentale e che l'amministrazione sta ora valutando: «i punti di sofferenza per capir come meglio gestirli nell'interesse degli utenti e dei cittadini». «Il piano parcheggi anco-
ra oggi è in via sperimentale- ha detto Mitidieri - per cui saranno adottati ulteriori provvedimenti diretti a migliorare la fruibilità dei parcheggi sia per i residenti, sia per i non residenti». Francesco Zaccara
Spinoso L’iniziativa è stata promossa da “Civita” per i comuni destinatari delle royalties
Fare rete per essere competitivi Presentato uno studio sui presidi a vocazione turistica della Val d’Agri SPINOSO - Presentata agli amministratori l'analisi delle destinazioni d'uso e delle funzioni dei contenitori di pregio presenti in Val D'agri e Val Camastra realizzata da Civita, una società di consulenza dell'Eni. Con un incontro riservato ai sindaci dei comuni che in questi anni hanno impegnato una parte dei proventi derivanti dalla royalties petrolifere per ristrutturare le strutture presenti sul territorio, Civita ha illustrato il documento di sintesi dell'analisi effettuata negli scorsi mesi. Un'azione che dovrebbe mirare all'incremento dei flussi turistici, grazie ad una diversificazione dell'offerta e ad un'animazione territoriale che non possono prescindere dal miglioramento dei servizi turistici. Tre le tipologie di contenitori individuati, una prima fascia dei contenitori “faro” che possono divenire punti di snodo del sistema territoriale essendo di fatto già attrattori in sé. Ai primi si aggiungono quelli di pregio e di notevoli dimensioni da caratterizzare con un tema prevalente, e quelli di terza fascia che essendo di piccole dimensioni dispongono per vocazione ad una destinazione d'uso coerente al sistema territoriale. Fondamentale la nascita di una rete tra gli stessi contenitori. Dai basiliani alla rete archeologica, dalle tradizioni religiose alle strade dell'artigianato e dei prodotti tipici, queste alcune delle linee guida per una rete capace di offrire dei servizi quali guide turistiche ed ambientali, attività didattiche ma anche attività di spettacolo. Affrontato anche il tema della gestione dei contenitori. Ad una gestione legata ad un finanziamento pubblico per la presenza nei contenitori di sedi istituzionali e di uffici, o ad opera dei singoli comuni per le attività sociali e culturali, si affianca l'idea di
un'attrazione di risorse per una gestione privata. In tal caso non si esclude la possibilità di utilizzare parte dei contenitori per l'avvio di filiere produttive che rispecchino le tradizioni della regione e ne riprendano le linee fondamentali. Per gli spazi vuoti, invece, una prima soluzione potrebbe essere la nascita di un'agenzia che possa creare un catalogo immobiliare di pregio da immettere sul mercato mediante azioni di marketing verso aziende o gruppi di privati nazionali ed internazionali. Come auspicato dal primo cittadino di Spinoso, Pasquale De Luise: «In considerazione della candidatura di Spinoso come polo turistico centrale della Val D'Agri, siamo soddisfatti che Civita abbia scelto il nostro paese quale luogo per la presentazione del lavoro che mira ad uno sviluppo turistico dell'area. D'altra parte ci auguriamo che Eni e la Fondazione Eni Enrico Mattei affidino alla società anche l'attuazione dello studio con la messa in atto di una serie di meccanismi che possano realmente condurre ad un utilizzo dei nostri contenitori di pregio». Francesca Gresia
VIGGIANO: RUBINETTI A SECCO VIGGIANO - Al fine di consentire il recupero delle riserve nel serbatoio idrico cittadino di Viggiano, a partire dal prossimo 11 Febbraio 2010 e fino ad ulteriore comunicazione, si procederà all'interruzione idrica dalle 16 alle 6:30 del giorno successivo, relativamente al tratto di rete distributrice compreso tra la strada Comunale Montagna Grande e C.da Maiorana.
TRIBUNALE DI LAGONEGRO Il G.E., nel procedimento di esecuzione immobiliare n.93/94-8/97-40/99 R.G.E. ORDINA La vendita dei beni sottoindicati secondo le seguenti modalità e condizioni: -la vendita sarà tenuta all’incanto il giorno 01/04/2010 alle ore 12,00 e seguenti nella sala delle pubbliche udienze del Tribunale di Lagonegro; LOTTO UNICO: piena proprietà del terreno sito in Senise (PZ), distinto in catasto al fg. 44, p.lla 554 con sovrastante fabbricato sito in via Aldo Moro, composto da un locale commerciale al piano terra, di mq 65,74, distinto in catasto al f.44, p.lla 735 sub.2, da un locale commerciale al piano terra, di mq. 80,93, distinto in catasto al fg.44, p.lla 735 sub.2, da un locale commerciale al piano terra, di mq. 80,93, distinto in catasto al fg.44, p.lla 735 sub.3 e 922 sub.3, da un locale commerciale al piano terra, di mq. 112,54, distinto in catasto al fg.44, p.lla 921 sub.1 e 922 sub.4, da un appartamento al primo piano di mq. 122,54, distinto in catasto al fg.44 , p.lla 735 sub, 4; prezzo base € 72.675,00; rilanci mimino (in caso di incanto) € 7.300,00; le offerte in aumento non potranno essere inferiori al 10% del prezzo base; ogni offerente dovrà depositare in Cancelleria, entro le ore 12,00 del giorno precedente l’incanto , la cauzione di importo pari al 10% del prezzo base; Il prezzo di aggiudicazione (prezzo base + offerta in aumento), dedotta la già prestata cauzione, dovrà essere versato entro gg. 60 dall’aggiudicazione su libretto di deposito giudiziario intestato alla presente procedura esecutiva e vincolato al Giudice dell’Esecuzione. L’importo degli oneri tributari sarà indicato all’aggiudicatario dopo l’aggiudicazione e dovrà essere versato nello stesso termine del prezzo; in caso di inadempimento, l’aggiudicazione sarà revocata e l’aggiudicatario perderà le somme versate. Lagonegro, 05/11/2009 IL GIUDICE DELL’ESECUZIONE Dott.ssa Paola Boemio
Pollino, ai nastri di partenza il progetto di protezione civile del Parco POLLINO - Si chiama “Costruiamo una rete di protezione civile nel Parco del Pollino” ed è un progetto cofinanziato da Fondazione per il Sud che vede come capofila l'Ente Parco Nazionale del Pollino. Le attività, coordinate dal Wwf Italia e gestite sul campo dagli operatori dei due Centri di Educazione Ambientale del Pollino (Cea Pollino Basilicata e Cea Pollino Calabria), vede coinvolti complessivamente 12 istituti comprensivi, equamente ripartiti nei due versanti del parco. Il progetto, che ha come scopo principale quello di favorire la diffusione del rispetto delle foreste del Parco Nazionale del Pollino, si propone di fornire informazioni sui diversi aspetti che caratterizzano boschi e foreste dell'area protetta, comprendere la complessità e la fragilità degli ecosistemi boschivi nonché i legami esistenti tra le foreste e le civiltà umane del parco. L'azione diretta di insegnanti e alunni verso la difesa e la conservazione del patrimonio forestale si tradurrà attraverso l'adozione di aree boschive. Il programma, condotto da valenti educatori, è strutturato in diversi incontri sia in aula che in ambiente e prevede anche un momento teatrale che avverrà attraverso la rappresentazione dello spettacolo “Il testamento dell'albero” tratto dal libro
di J. Gionò “L'uomo che piantava gli alberi”. Sarà inoltre possibile seguire lo sviluppo delle fasi del progetto attraverso il sito internet appositamente creato ( http://www.reteprotezionecivileparcopollino.it/ind.htm ) dove è anche possibile visionare e scaricare tutti i materiali di sensibilizzazione prodotti nell'ambito del progetto stesso. Si spera così che la crescita della consapevolezza dei cittadini e dei fruitori del territorio del Parco Nazionale del Pollino sulla eccezionale importanza dei beni comuni ambientali sia la base per promuovere uno sviluppo locale sostenibile basato sul corretto uso delle risorse naturali ed ambientali. Il progetto è una “iniziativa esemplare” sostenuta dalla Fondazione per il Sud, nata dall'incontro tra le fondazioni di origine bancaria e il mondo del volontariato e del terzo settore per promuovere l'infrastrutturazione sociale e lo sviluppo del Mezzogiorno e vede come partner, oltre l'Ente Parco Nazionale del Pollino, anche Astrambiente, Legambiente Basilicata, Legambiente Calabria, Confcooperative Basilicata, Confcooperative Calabria, Coop. Copollino, Associazione Guide del Parco e Uisp.
Senise, frana a contrada Trafiora SENISE - Piove ed a Senise c'è sempre, regolarmente, un tratto di strada interessata da scoscendimenti di terreno. Una consistente frana infatti si è verificata contrada Trafiora a Senise ed ora compromette l'accesso alle aziende agricole della zona. Si tratta di un tratto della strada comunale che costeggia l'invaso di Montecotugno dalla parte della sponda sinistra, accessibile dal lato della fiumarella di Roccanova, che ha subito nei giorni passati, uno scoscendimento di alcuni metri di fronte per oltre metà della carreggiata. Un problema serio laddove insistono aziende agricole e la gente per buona parte dell'anno,v i abita stabilmente e che comunque vi si reca ogni giorno per poter accudire animali da allevamento e procedere a tutti gli altri lavori del caso. Dopo un sopralluogo nella mattinata di ieri,effettuato dal responsabile l'uffi-
cio tecnico comunale,architetto Bernardino Filardi e dal geometra Vincenzo D'Aranno,è stata redatto un apposito verbale dove si invoca l'art.47 del Dpr 21/12/1999,n.554, che mette a disposizione fondi pubblici per la somma urgenza di interventi come questi. I tecnici segnalano la necessità urgente dunque di rimuovere definitivamente ogni situazione che possa comportare problemi di transitabilità del tratto di strada comunale di Trafiora, attraverso la realizzazione di opportune gabbionate che impediscono ulteriori fenomeni di scivolamento a valle di grosse quantità di terreno evitando che lo stesso ostruisca il passaggio dei veicoli sul tratto di strada in questione e impedire il peggiorare della situazione a seguito di ulteriori precipitazioni atmosferiche. Gianni Costantino
La frana
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L’iniziativa turistica di “Teerum Valgemon Aesai”
Provincia L’accusa di Aurelio Pace
«Incontro di partito spacciato per istituzionale» Una brochure fotografica ricca di contenuti
Laurenzana in vetrina LAURENZANA - Un ottimo strumento di comunicazione e di promozione turistica del territorio laurenzanese è stato realizzato da un gruppo di giovani volenterosi, appartenenti all’associazione “Teerum Valgemon Aesai” di Laurenzana. Si tratta di una splendida brochure fotografica, arricchita da molteplici contenuti storici, culturali, gastronomici, paesaggistici e turistici. Intitolata “Alla riscoperta di Laurenzana”, la brochure vuole essere un punto di partenza per la promozione territoriale da parte dell'associazione, i cui componenti hanno dimostrato di avere a cuore lo sviluppo turistico-ambientale del proprio paese. La nascente associazione di Laurenzana, costituitasi nello scorso mese di agosto, ha come modello principale “Teerum Valgemon Aesai”, operante con successo ad Anzi già da qualche anno. I promotori ed i componenti dell'associazione hanno chiesto all'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Domenico Urga, di lavorare in sinergia collaborativa per portare avanti vari progetti, al fine di favorire la rinascita del territorio.
Un momento della presentazione della brochure turistica
Alla presentazione della brochure “Alla ri-scoperta di Laurenzana”, tenutasi presso il centro Polifunzionale cittadino, la presidente di “Teerum Valgemon Aesai”, Vita Robortaccio, ha sottolineatol'importanza dellapromozione turistica per lo sviluppo di Laurenzana. «La nostra deve essere una rinascita - ha dichiarato - Occorre superare le divisioni con i Comuni limitrofi, diventate ormai anacronistiche. “Teerum Valgemon Aesai”, infatti, è un'associazione nata ad Anzi che ha allargato i suoi confini, giungendo anche a Laurenzana».
Successivamente, ha preso la parola la segretaria dell'associazione Sara Dianò, che ha illustrato nei dettagli i contenuti della brochure. La realizzazione dell'opuscolo “Alla ri-scoperta di Laurenzana” è stata curata da “Teerum Valgemon Aesai” di Laurenzana, con il patrocinio del Comune e della Banca di Credito Cooperativo di Laurenzana e Nova Siri. Sono intervenuti anche il vicepresidente dell'associazione, Domenico Pavese, la giornalista AngelaScelzo eil responsabile ambientale, Rocco Ferrari. Ricca di spunti anche l'esposizione del pri-
mo cittadino di Laurenzana, Urga: «Ringrazio innanzituttol'associazione perchéla brochure procede parallelamente ai progetti che l'amministrazione comunale intende intraprendere a favore del turismo. Per veder realizzati tutti i progetti occorrono diversi anni». A riguardo, il sindaco è stato pacatamente polemico con chi ha criticato l'operato dell'amministrazione comunale. Urga ha anticipato anche alcuni punti che contraddistingueranno il progetto “Abetina”: «Sono stati investiti circa settecentomila euro per l'Abetina di Laurenzana - ha proseguito il primo cittadino - essa sarà fruibile per i residenti, per chi viene da fuori e per chi è intenzionato ad investire». Al convegno ha preso parte anche il sindaco di Anzi, Giovanni Petruzzi, che ha parlato di «politiche consortili che abbraccino i Comuni del Camastra». Tra queste egli ha citato il Piot “Monti della Basilicata Sali al Sud”, il “Pif”, riguardante la filiera della carne, ed il “Bilancio sociale” dei quattro Comuni della Val Camastra. Donato Pavese
NON BISOGNA confondere l’attività amministrativa con la propaganda politica; alcuni esponenti della giunta provinciale invece l’hanno fatto: questa è l’accusa che lancia Aurelio Pace, portavoce dell’opposizione in consiglio provinciale. Dice Pace: «Se fossimo nel campo dell'alta finanza si chiamerebbe “insider trading”. Quella condizione privilegiata dalla conoscenza d'informazioni riservate che permette ad un soggetto di condizionare a proprio piacimento il mercato. Per estensione, in politica è una banale operazione di partito gestita, invece, come se fosse un incontro istituzionale. Quella che ha visto attorno ad un tavolo il Presidente della Provincia di Potenza, l'assessore alla viabilità, il capogruppo del Pd e i comitati di quartiere per discutere della viabilità legata all'hinterland potentino». «Sempre a proprio piacimento - aggiunge - sempre senza il minimo dialogo con l'altra parte del Consi-
glio. Lungi da me porre in essere un'opposizione vicina all'ostruzionismo ed esercitata a discapito dei cittadini. La viabilità è e sarà un segmento preminente del nostro operato politico, come dimostrano le numerose interrogazioni depositate sull'argomento, dichiara Pace, tuttavia, è mio obbligo segnalare come un'attività di partito in campagna elettorale venga abilmente mascherata da regolare esercizio di un mandato”. Questo atteggiamento lede la dignità del cittadino e crea in esso una pessima percezione dell'Amministrazione Pubblica. Ente che, pur nella differenza di ruolo, anche l'opposizione è legittimamente chiamata a rappresentare. Spiacerebbe constatare che il “costruttivo metodo di confronto inaugurato” si sciogliesse sotto il sole tiepido di fine marzo, lasciando alle aree rurali oltre che la gestione del danno anche l'amaro della beffa. Una Pa trasparente non opera in questo modo».
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Rionero in Vulture Parla l’assessore all’Ambiente del Comune, Emilio Sacco
«Differenziata: un passo alla volta per non sbagliare» Finalmente anche il comune di Rionero avrà il suo servizio di raccolta differenziata. Multimateriale, vetro e indifferenziata, tre tipologie per tre nuovi cassonetti che consentiranno ai cittadini di sperimentare questo modo diverso di concepire i rifiuti. Non più scarto inutile da riversare un po’ovunque a discapito dell’ambiente e della civiltà, la cosiddetta immondizia si differenzia per avere una nuova vita. Insieme alla raccolta degli ingombranti tramite il numero verde è un bel risultato per Rionero che da anni attende un servizio di questo genere. Un servizio reso possibile grazie alla gara d’appalto organizzata dall’ente comunale e vinta dal consorzio Seari. Le isole ecologiche sono state appena posiziona-
te e sono ben 60 dislocate in tutto il paese. Ogni isola comprende i tre cassonetti: giallo per il multimateriale, verde per il vetro e marrone per l’indifferenziata. Per il momento tutto il sistema inerente lo smaltimento dei rifiuti è in itinere. «Stiamo procedendo un passo alla volta per non sbagliare» dice l’assessore all’Ambiente Emilio Sacco. In effetti il progetto è ambizioso e non è facile, ne immediata l’applicazione in tutto il paese. In previsione ci sono contenitori speciali per gli esercizi commerciali e i mezzi per la pulizia delle strade. «Il servizio è stato fortemente voluto da questa amministrazione» spiega l’assessore Sacco «perché il quello ereditato dal passato non brillava certo per organizzazione e progettualità e c’è già chi
tenta di ostacolarlo con una sistematica disinformazione» fa sapere Sacco che dice «non mi riferisco a il Quotidiano a cui do atto della sua obiettività e soprattutto della sua informazione sui fatti, ma a certa stampa che sta invocando una sorta di bacchetta magica per avviare il nuovo sistema in un batter d’occhio». «Questa nuova politica organizzativa» prosegue l’assessore «richiede la messa a sistema e la verifica che non può essere fatta prima del completamento, non si può fare il processo alle buone intenzioni». Intanto i cittadini possono già conferire i rifiuti nelle isole ecologiche ed è imminente la sperimentazione della raccolta porta a porta nelle strade del centro storico. Il mezzo che provvede allo svuota-
mento dei cassonetti è troppo grande per passare nei vicoli stretti, così con mezzi più piccoli si provvederà allo svuotamento dei cassonetti posti davanti le singole porte. Saranno inoltre avvisati anche gli ambulanti per la raccolta dei rifiuti speciali. «Stiamo comunicando ai cittadini con una serie di informative dove sono descritti i materiali da differenziare e i nuovi contenitori» afferma Sacco. A partire dalla prossima settimana, poi, tutti i cittadini riceveranno a casa propria la carta dei servizi che comprende tutto quello che c’è da sapere per riuscire ad organizzare una buona raccolta differenziata. «E’importante la collaborazione dei cittadini» sottolinea l’assessore all’Ambiente «la partecipazione e la condivisione
Melfi Mastromartino: «La solita solfa inutile e distruttiva»
Rionero
degli obiettivi come la tutela e la salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo». Infine una stoccata «a chi si erge a paladino della differenziata». «Devono liberarsi degli scheletri perché sono i primi ad abbandonare vicino le loro abitazioni, attività commerciali, studi professionali, ogni genere di rifiuto». Lucia Nardiello
Melfi Incontro con i politici locali
e anziani Piazza Craxi, la minoranza IlLavoro vescovo sprona contro Sinistra ecologica gli amministratori MELFI - Le frasi e le parole diffuse attraverso un volantino presente a Melfi e con una nota a mezzo stampa da parte della la sezione melfitana di Sel, riguardanti la scelta operata dall'amministrazione comunale di intestare una Piazza a Bettino Craxi, hanno suscitato la piccatareazione della minoranza in consiglio, tacciata di aver acconsentito a questa scelta, dimenticando che per legge tale decisione spetta alla giunta. «I componenti del direttorio di Sel - sottolinea il capogruppo del Partito democratico Michele Mastromartino - con grande superficialità, si permettono di sentenziare e denunciare il presunto “silenzio-assenso” dei consiglieri di minoranza. E' grave, triste e di basso profilo l'atteggiamento dei soliti personaggi che, strumentalizzando il nascente movimento di Sinistra e Libertà, propongono sempre e solo la stessa solfa della polemica inutileedistruttiva cheaMelfi, da quindici anni, conferisce il ruolo di minoranza all'intero centrosinistra. Eppure l'elettorato ha ripetutamente decretato l'irrilevanza politica di questi esponenti che, evidentemente proprio non riescono a liberarsi dalla tentazione di strumentalizzare argomenti che, guarda caso, quasi mai riguardano i problemi reali della nostra comunità. E' un film già visto, aggravato dalla colpevole su-
GINESTRA - Lo scorso 7 febbraio nella sala consiliare del Comune arbereshe è stato presentato alla popolazione il progetto del nuovo santuario della Madonna di Costantinopoli, protettrice di Ginestra e della realizzazione del giardino dell'Eden. Un progetto ambizioso, fortemente voluto dal parroco del paese, don Gilberto Cignarale. Prima della presentazione di questo progetto, il parroco don Gilberto ha riferito: «l'idea è nata dalla riscoperta dell'arte del Gaudì, che nei suoi progetti inserisce tanti soggetti biblici che richiamano tanto alla spiritualità. Mai come in questo momento la comunità deve dimostrare il senso di appartenenza a questa chiesa. Si tratta di riscoprire una propria iden-
Una panoramica di Melfi
perficialità nell'affrontare la questione». Mastromartino è un fiume piena e parlando a nome dell'intera minoranza federiciana rimarca: «E' assolutamente falsa l'affermazione con cui questi singoli individui parlano di “silenzio-assenso” della minoranza. Se solo si fossero preoccupati di capire, cosa impossibile per chi non ha intenzione di governare, avrebbero appreso che l'intitolazione delle strade e delle Piazze la fa la Giunta Comunale, non il Consiglio Comunale. Ciò significa che i consiglieri comunali, tanto meno quello di minoranza,
non sono proprio stati coinvolti in queste decisioni. Vista la superficialità con cui è stata affrontata la questione, forse è il caso di far presente, a questi singoli individui, che la minoranza non ha esponenti nella Giunta Comunale e che, quindi, nessun consenso, esplicitoo implicito,puòessere a noi attribuito. Sarebbe opportuno che Albanese e Lomio - prosegue l'avvocato Mastromartino - si documentassero prima di sparare alla cieca,utilizzando unargomento tutto politicista, nel tentativo goffo di strappare qualche voto in più magari facendo leva
sui sentimenti di odio che hanno annichilito il centrosinistra di questo paese negli ultimi anni. Ai consiglieri comunali di minoranza, del Partito Democratico e del Partito Socialista, non interessa polemizzare con i soliti noti. Interessa, invece, creare le condizioni per costruire una proposta di governo alternativa, che si fondi sulla coesione di un nuovo centrosinistra, omogeneo, che si avvalga anche delle nuove energie positive e costruttive che, si spera, pure in Sinistra Ecologia e Libertà dovrebbero esserci». Emilio Fidanzio
MELFI - La crisi che ha colpito Fiat, Lasme, Vicenzi ed ex Parmalat e l’aumento delle ore della cassa integrazione e aumento della povertà. Sono i temi affrontati ieri pomeriggio dal vescovo Gianfranco Todisco, nel suo tradizionale incontro con gli amministratori locali in occasione della festa patronale di Sant’Alessandro. Per il prelato sono tre le tematiche di maggiore disagio sociale presenti nel territorio: gli anziani non autosufficienti, seguita dai disoccupati e dai minori in difficoltà. «Come ho ricordato nella lettera alla comunità diocesana - ha detto Todisco - l’attività della Caritas è la prima opera di evangelizzazione della chiesa mediante un’azione di promozione umana verso i nostri fratelli particolarmente bisognosi». «Proviamo a prestare maggiore attenzione alla nostra famiglia - ha continuato - a chi è più debole o vive forme di disagio materiale e spirituale». Un passaggio anche in vista delle prossime elezioni regionali. «Nelle prossime settimane ha detto - non mancheranno proposte a favore dei giovani. Credo che sia doveroso una seria verifica dei programmi realizzati per favorire un loro reale inserimento nel mondo del lavoro. E’veramente triste constatare che viviamo in una regione ricca di tante risorse natura-
Ginestra Il parroco don Gilberto: «Sarà la casa di tutti coloro che vorranno venire»
Tutto pronto per i lavori al Santuario tità e questo santuario rappresenta il simbolo di Ginestra. E' un vostro orgoglio. Lo slogan, solidarietà per Ginestra, partito alcuni mesi fa col concerto di Massimo Ranieri, non si fermerà. Dio la vuole quest'opera, ma vuole anche il vostro aiuto. Vale la pena impegnarsi, la provvidenza ci aiuterà, conosce strade sconosciute. I lavori del santuario sono iniziati lo scorsomese didicembre,con i contributi della CEI e di quanto abbiamo in cassa, per maggio, il martedì di Pentecoste, è mia intenzione ria-
prirla in occasione dei festeggiamenti della Madonna di Costantinopoli. Per completare la chiesa servono altri fondi e chiedo un contributo popolare per un senso di corresponsabilità e di appartenenza a questa chiesa». Il parroco poi con l'ausilio di una video proiezione ha illustrato lo stato di fatto e di progetto del santuario, compresa tuttal'area circostante del “Giardino dell'Eden”. Gli interni saranno realizzati in marmo policromatico, soprattutto tutta la pavimentazione e la parete alle spalle
dell'altare dove sarà raffigurata una quercia, al cui interno sarà incastonato l'attuale affresco murale cinquecentesco della Madonna di Costantinopoli. Il campanile, costituito da una veletta, sarà riportato alle origini, come dimostrano alcune foto degli anni '50. Saranno recuperati e lasciati a faccia vista alcuni elementi murali rinvenuti dall'attuale restauro, in particolare un grosso arco ed un portale della vecchia porta in disuso, dove nel passato veniva praticato il rito del battesimo della quercia
(u cumpar d' lu vscidd). L'ingresso al santuario avverrà tramite tre porte, due laterali ed una centrale, i cui portoni saranno realizzati in bronzo ed avranno come tema religioso i misteri del Rosario. Sulle pareti della cappella centrale verranno realizzati dei mosaico dell'artista arbereshe, Josif Dobroniku, lo stesso che ha realizzato il mosaico del maestoso Cristo Pantocratore nella chiesa madre di San Nicola Vescovo. La cappella del Santissimo avrà giustamente, come elemento principale, il taber-
Il vescovo Todisco
li ma continuiamo a occupare gli ultimi posti per quanto riguarda il reddito pro-capite». Un invito finale agli amministratori. «Non scoraggiatevi di fronte alle difficoltà che ogni giorno tutti incontriamo. Guardiamo al futuro con speranza, consapevoli della ricchezza di doni che il Signore ha dato a noi e alla nostra regione». Il vescovo nel suo discorso ha citato il Progetto Policoro come luogo di “speranza e legalità” che la Chiesa ha promosso aggiungendo, infine che il Museo diocesano è prossimo all’apertura. La serata è continuata con il concerto della Banda di Melfi, guidata da Simona Ferrarese, che si è ricostituita dopo un periodo di inattività. Vittorio Laviano
nacolo che sarà realizzato su più livelli in argento e oro. Sarà arredata con sedute in legno con leggii per la meditazione personale delle Sacre Scritture. Intorno al Santuario verrà creato il Giardino dell'Eden, come in quello biblico, la porta d'ingresso, pur se maestosa, avrà un'apertura piccola. Concludendo il suo intervento, il parroco don Gilberto ha sottolineato: «il santuario è la casa di tutti, ne vale la pena contribuire, nonostante la crisi». Sembra che questo appello del parroco di Ginestra sia stato accolto favorevolmente dalla comunità, in parrocchia, dal giorno dopo la presentazione del progetto, già giungono contributi volontari delle famiglie. Lorenzo Zolfo
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I democratici tornano ad accusare la giunta guidata dal sindaco Bruno Tamburriello
Venosa: è guerra sui concorsi Il Pd accusa: «E’ una parentopoli». L’amministrazione: «Sono solo calunnie» VENOSA - Nella città di Orazio non si parla d'altro. Da una parte la minoranza che parla apertamente di “Concorsopoli venosina” dall'altra, la maggioranza che rispedisce al mittente ogni addebito. Al centro i cittadini che si dividono tra innocentisti e accusatori. Certo è che i concorsi a Venosa negli ultimi anni, hanno avuto una gestazione e uno svolgimento molto polemico. Già la vecchia amministrazione ha dovuto fare i conti con le critiche che piovevano dal suo stesso interno. Si ricorderà a tal proposito la questione anche dell'Informagiovani e le prese di posizione dell'allora segretario cittadino del Pd, Michele Di Napoli. La questione sembra ripetersi. Dopo la presa di posizione dei giorni scorsi, i democratici tornano alla carica parlando apertamente di «parentopoli». Un volantino, firmato dal circolo Pd sta girando in queste ore per la città. Il testo è eloquente. «Pur nella consapevolezza che gli attidi cuiparlasi sonolegittimi fino a che gli organi preposti dichiarino il contrario, si spiega nel volantino - il Partito Democratico di Venosa, sente il dovere civico, poli-
A lato la sede del Comune di Venosa, sopra il sindaco Tamburriello
tico e morale di informare la cittadinanza che anche Venosa ha la sua concorsopoli. In soli sette mesi di governo, questi i risultati amministrativi prodotti dalla Giunta Tamburello, che in campagna elettorale aveva sbandierato ai quattro venti di amministrare nel segno della trasparenza, della correttezza e del cambiamento: dal 1 settembre 2009 un consigliere comunale di maggioranza ha avuto il Comando da Potenza presso un ufficio di Ve-
nosa a spese del Comune, il fratello eil cugino dialtri due consiglieri comunali di maggioranza sono risultati vincitori del concorso per 2 posti di Geometra, il figlio di un assessore comunale è risultato vincitore del concorso di uno dei 2 posti di impiegato amministrativo». Per il Pd «non ci sono più parole per definire la gestione della cosa pubblica di questo Comune. Come tutti i cittadini di Venosa siamo profondamente indignati per quanto sta ormai quoti-
dianamente avvenendo al Comune (concorsi, contributi ad associazione amiche, appalti)». I democratici parlano apertamente di un «sintomo di un potere distorto, che vanifica sia il principio dell'uguaglianza che il principio della buona amministrazione» pertanto chiedono «che sui concorsi si accerti ogni eventuale difformità e impegna tutti i suoi rappresentanti negli organismi ad ogni livello,nellalotta controilbecero clientelismo che pena-
lizza la crescita della nostra città, compromettendo il futuro delle giovani generazioni». Non si è fatta attendere la risposta dell'amministrazione che battezza come «calunniose insinuazioni» la questione sollevata da quelli che definiscono «gli smemorati del Pd». E ne spiega le ragioni. «Questa amministrazione è subentrata quando erano già state nominate le commissioni di esame, espletate le preselezioni e le prove scritte e corretti gli elaborati sotto
la gestione Castelgrande Bellasalma che, se avesse avuto dubbi sulla loro regolarità, avrebbe dovuto e potuto annullare i concorsi stessi. Se non lo ha fatto è perché quella Giunta non ha ravvisato motiviper annullarli.Le parentele esistevano quindi prima del cambio di amministrazione e l'odierno esito nulla hache vedere coni nuovi amministratori». «Non vorremmo - continua la nota - che avesse dato fastidio il valore dei vincitori, loro che sono abituati ad altre logiche! Chi avesse dei dubbi sulla regolarità dell'esito dei concorsi potrà comunque rivolgersi alle autorità competenti, anche per accertare il perché non sono stati portati a termine». Non manca una polemica finale. «Perchè il Pd non parla invece del concorso per geometri, a tempo determinato, svolto alla Asp, con termini stranamente riaperti e dopo indovinate chi ha vinto? Il vero “furto del futuro” rimangono gli ingiustificati trasferimenti noti a tutti, frutto di parentopoli e non di una necessità del Comune di Venosa!». Ai cittadini di Venosa l'ardua sentenza. g. r.
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Mercoledì 10 febbraio 2010
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La disciplina del traffico nella parte antica della città abbandonata al suo destino
Niente regole, solo auto nei Sassi Pio Acito: «La segnaletica stradale divulga false informazioni per i turisti» C'È UNA parte della città che è completamente diversa dalla restante. E' una zona dove gli autobus non passano e le macchine la sommergono in ogni angolo, marciapiede ed accessi alle scalinate, mentre i pedoni sono costretti a muoversi con molta cautela. Ma soprattutto le regole, in particolare quelle del codice della strada, non vengono rispettate. Stiamo parlando, qualcuno l'avrà già capito, dei Sassi, patrimonio che appartiene all'Umanità ma non, a quanto pare, al Comune di Matera. Il quale, dopo avere assistito ad accese campagne elettorali e a turbolente manifestazioni sulla disciplina del traffico negli antichi rioni in tufo, come se quello e non il lavoro fosse il problema più importante per la città, sembra ora avere abbandonato al suo destino di pirateria a quattro ruote i Sassi. Le apparenze, però, almeno quelle, vanno salvate attraverso la promulgazione di alcuni divieti. Che puntualmente nessuno ri-
spetta. Così, all'ingresso della stradina che immette in piazza San Pietro Barisano, interdetta al traffico, come segnalato da un cartello stradale, dopo l'ennesima denuncia è spuntato un dissuasore in metallo. Completamente inutile, visto che dal primo giorno non è stato ancora tirato su e continua a giacere sul selciato, mentre le macchine vi passano sopra. Auto parcheggiate sui marciapiedi e lungo le strade dei Sassi sono entrate a far parte della normalità del paesaggio. Almeno per come ormai lo percepiscono gli assuefatti materani, perché per i turisti la scena è scandalosa. Ma l'apoteosi è nei pressi di Porta Pistola, nel tratto di strada che fino a piazza San Pietro Caveoso è indicato come “Zona a traffico limitato”. Pio Acito, vicepresidente di Legambiente Basilicata, abita proprio lungo quella via ed è testimone costante, come d'altronde tutti quelli che vi passano, di un divieto che esiste soltanto sulla carta, poiché è costantemente disatteso
dagli automobilisti, alcuni dei quali ignorano addirittura che esista. “L'Amministrazione comunale - ha dichiarato Acito - nei Sassi, attraverso la segnaletica stradale, divulga una falsa informazione, come si rendono conto subito i turisti. I quali sono convinti di muoversi in uno spazio interdetto alle macchine mentre, al contrario, le vedono sfrecciare a dispetto del divieto. Il continuo non rispetto delle regole e la mancanza di sanzioni alimentano nei cittadini istigazione alla disobbedienza. I Sassi sono trattati come terra di nessuno. Se in via Lucana o in via Roma un automobilista parcheggia sul marciapiede, viene sanzionato. Nei rioni in tufo, invece, può farlo tutti i giorni e posizionare la macchina dove gli pare. Tanto non rischia nulla”. Scene di ordinaria quotidianità in un patrimonio dell'Unesco, dove le regole sono un optional e la città sta a guardare. Biagio Tarasco matera@luedi.it
Le auto parcheggiate negli antichi rioni della città
SPUNTI
Gli Antichi rioni restano terra di nessuno di ENZO DI PEDE* MI RINCRESCE tornare sull'argomento dei Rioni Sassi in tono polemico, ma ancora una volta, gli antichi Rioni sono considerati terra di nessuno. Il Natale è ormai lontano, ha portato turisti, e quindi ricchezza alla Città, ma come al solito “passato il Santo finita la festa”, nel senso che la discutibile iniziativa del “Villaggio di Babbo Natale” lascia, alla cosiddetta piazza di Porta Pistola, il segno tangibile di come vengono considerati gli antichi Rioni. Da poco hanno tolto la capanna - dopo circa un mese lasciando diversi fogli di truciolato abbandonati e disseminati, che non fanno di certo lustro. Nessuno ha mai parlato del crollo in via Madonna delle Virtù, è l'inizio secondo me, di quello che capiterà fra non molto a tutti i locali assegnati dai bandi per attività commerciali ed artigianali, consegnati ma mai ristrutturati. Per non parlare di come è stato recintato e messo in sicurezza lo stesso immobile crollato. La passata Amministrazione si è dotata di un nuovo avvocato, perché non utilizzare tale figura per il reintegro in possesso di tali immobili, ceduti ma non utilizzati, prima che creino danni alla pubblica e privata incolumità? I residenti, i commercianti e gli artigiani che vivono ed operano negli antichi Rioni hanno preso a cuore la raccolta differenziata, anche se non pubblicizzata al meglio - non tutti vedono la televisione locale -. E' impensabile, però, che la raccolta porta a porta venga
fatta con l'ausilio di una vaschetta trascinata lungo le scale alle ore 7,00 del mattino, con un gran fracasso, facendo sobbalzare chiunque, soprattutto i bambini e gli ospiti degli alberghi e dei B&B. I giornali locali ed anche sulla rete, hanno evidenziato il nuovo albergo diffuso insediato nel rione della Civita. Benissimo, ma i luoghi sono attraversati da una lunga rampa di scale pubblica, che dal basso porta al Piano, non molto illuminata, orbene la sera è custodita da un cane nero di grosse dimensioni libero, e non so se possa essere gradevole la sorpresa per i turisti o cittadini che vogliono percorrere quel tratto. Spero che la prossima Amministrazione recuperi quanto distrutto culturalmente dalla precedente (un esempio tra tanti lo sgombero del Teatro dei Sassi, ormai fatiscente, forse unico sfogo e ritrovo culturale di un certo rilievo degli anti-
chi Rioni) o tecnicamente con basse forme di clientelismo, assegnando senza un criterio migliaia di metri quadri di immobili, da destinare in stragrande maggioranza a strutture alberghiere, recuperando vicinati in funzione degli stessi assegnatari, dimenticandone altri dove da decenni abitano famiglie con bimbi piccoli, sprecando il denaro pubblico senza creare o ripristinare i servizi essenziali, come ad esempio i bagni pubblici, altro che Città della Cultura, si sono viste, nel periodo natalizio, scene da VERGOGNA NAZIONALE. Confido nell'opera preventiva del Commissario, per le prossime festività pasquali affinché questo non si ripeta, per salvaguardare almeno il senso tipico dell'ospitalità materana. E ultimo o forse no, la spregiudicata insensibilità e mancanza di rispetto nei confronti dei residenti, ancora perpetrata nel periodo natalizio, di chiusura del parcheggio di Porta Pistola - per poter allocare una pseudo pista di ghiaccio per circa un mese, senza informarli con congruo anticipo e senza servizi pubblici, per tornare a casa con bimbi e spesa in pieno inverno. Queste considerazioni rivengono dal fatto che noi abitanti ed operatori dei Rioni Sassi, pur fra tante difficoltà e disagi, continuiamo imperterriti a risiedere e a lavorare nei luoghi che amiamo, nonostante la carenza continua e perpetuata di servizi utili ad un buon vivere civile. *residente ambito 20 rioni Sassi
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Matera
Ruggiero: «La linea è concordata coi vertici nazionali, nessuno scandalo, lo ha fatto Idv a Potenza»
Udc con Tosto col placet di Casini Anche i Repubblicani annunciano il proprio sostegno all’imprenditore «NON CAPISCO qual è lo scandalo, noi rispondiamo alla coerenza e alle scelte del nostro partito. Se Italia dei Valori ha candidato un proprio assessore in giunta regionale alla carica di sindaco di Potenza contro Santarsiero ed allora non capisco perchè noi non potremmo fare la stessa cosa a Matera». Le parole di Vincenzo Ruggiero segretario provinciale dell’Udc chiariscono in maniera molto netta che sul nome di Tosto non si torna indietro. Non solo il candidato va avanti ma lo fa con l’appoggio pieno ed incondizionato dell’Udc come principale e primo partito di cui lo stesso Tosto è espressione. Anzi Ruggiero rilancia e aggiunge: «la scelta che abbiamo fatto su Matera non è una scelta locale, ma è stata concordata e condivisa con i vertici nazionali del partito. Cesa e Casini ci hanno dato il placet e ci hanno detto di andare avanti su questa linea che è poi la linea che l’Udc ha scelto di seguire a livello regionale». Il segretario provinciale dell’Udc lascia chiaramente intendere che non ci saranno conseguenze politiche ma solo scelte diverse su Regione e Comune di Matera. «Non si mette in discussione nulla, si va avanti rispettando con coerenza gli accordi che sono stati presi. Ma noi non siamo
Vincenzo Ruggiero e Angelo Tosto
vassalli di nessuno, seguiamo una linea che è ben chiara». Ruggiero conferma poi la piena collaborazione dell’Udc al tavolo del centrosinistra, il confronto aperto anche in realtà discusse della provincia di Matera come Tursi: «noi stiamo dialogando con il Pd per vedere cosa si potrà fare. E’ chiaro poi che ci sono una serie di situazioni nelle piccole realtà che non dipendono da indicazioni politiche e che vanno tenute in considerazione. Ma la linea è questa». E sulla linea di Ruggiero si intensifica anche il seguito che l’imprenditore Angelo Tosto riscuote con
una altra sigla come quella del Pri che ha annunciato il sostegno: «Lo scontro continuo a cui abbiamo assistito nel corso degli ultimi due anni nella città di Matera dimostra come i principali partiti, di destra e di sinistra, abbiano a cuore esclusivamente le questioni personali e di spartizione del potere, dimenticando di occuparsi di fatti concreti a vantaggio dell'interesse comune» si legge in una nota del Pri. «Lo scenario è quello di una politica sempre più povera di contenuti, fatta di annunci ed insulti. Il Partito Repubblicano ha scelto di non restare in disparte e di essere protagonista di una nuova
proposta di cambiamento che permetta alla società civile materana di intraprendere una strada fatta di dinamismo e proposte, per superare definitivamente l'indifferenza e la staticità. Per tutte queste motivazioni la segretaria regionale del PRI, insieme alla segreteria provinciale e cittadina, rappresentate da Antonio La Cava e Bellisario Moliterni, ha deciso di aderire alla proposta dell'UDC di Angelo Tosto come candidato alla carica di Sindaco di Matera per le elezioni comunali del 2010. La candidatura, a nostro giudizio, rappresenta al meglio quei valori di eguaglianza, libertà, fratellanza, libero intelletto, necessari oggi per un rilancio concreto della città di Matera». Insomma dopo Udc, Rosa Bianca, Mpa e Liberali anche il Pri appoggia la candidatura Tosto. Nessuna novità sostanziale invece per quanto riguarda la scelta del centrodestra. La Pdl continua a sfogliare la margherita e fino a domani non arriverà probabilmente ad una soluzione. Resta una minima speranza su Buccico, si coltiva con attenzione l’alternativa Acito mentre spuntano un’altra serie di ipotesi di minore appeal e che al momento rimangono sotto traccia. p.quarto@luedi.it
ARRESTO IN VIA COSENZA Ventiseienne con 12 grammi di eroina LUNEDÌ SERA un giovane materano di 26 anni è stato tratto in arresto perché trovato in possesso di 12,3 grammi di eroina e di strumenti idonei al taglio e confezionamento di droga. Poco prima delle 22 una pattuglia della Polizia di Stato notava un giovane all'interno di una BMW, ferma su via Cosenza alla periferia Nord della città dove sono in corso una serie di controlli da parte della Polizia. Il giovane era chiaramente in atteggiamento sospetto, che al momento del controllo da parte degli agenti con gesto repentino cercava di occultare un involucro facendolo rotolare sotto la propria autovettura. Prontamente recuperato, l'involucro, in carta stagnola, rivelava all'interno due pezzi risultati poi essere sostanza stupefacente tipo eroina nel quantitativo sopra riportato. Il giovane veniva sottoposto a perquisizione personale e domiciliare. In un mobile della sua camera da letto sono stati rinvenuti un bilancino di precisione ed un rotolo di nastro adesivo nero. L'eroina rinvenuta e gli strumenti ritenuti oggetti utilizzati per la pesatura ed il confezionamento della droga sono stati sequestrati. Per le operazioni di perquisizione e verifica è intervenuto anche personale della Squadra Mobile e della Polizia Scientifica.
ULTIM’ORA Bubbico: «Il Pd salva la ZFU» «LE ZONE Franche Urbane sono salve». Lo annuncia in una nota il senatore Filippo Bubbico, «da tempo il Partito Democratico ha segnalato la contraddittorietà con cui il Governo portava avanti il provvedimento sulle ZFU. Oggi, dopo una lunga battaglia parlamentare le ZFU potranno essere sperimentate così come le aveva pensate il governo Prodi e approvate dalla Commissione Europea. Questo risultato è stato raggiunto grazie all'approvazione in Commissione Affari Istituzionali del Senato di un emendamento del PD grazie al quale le ZFU ritrovano la loro coerenza originaria. Il Governo voleva sostanzialmente cancellarle sul nascere», conclude Bubbico «e solo l'impegno del Partito Democratico ha fatto si che si realizzasse una ampia convergenza parlamentare a sostegno di una misura importante per rilanciare aree in grandi difficoltà economiche e sociali».
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Agenda
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XVIII Giornata dell’Ammalato
Progetto Astronomia
Solidarietà per Haiti
Infopoint sulla Conciliazione
SI svolgerà domani l’11 febbraio a partire dalle 9 la XVIII Giornata dell’Ammalato. Il programma della sottosezione dell’Unitalsi di Matera, prevede alle 9 il trasferimento della Sacra Immagine della Madonna di Lourdes alla residenza “Monsignor Brancaccio”. Alle 9,30 l’incontro di preghiera, alle 11 la Sacra Immagine della Madonna di Lourdes partirà per l’ospedale “Madonna delle Grazie”. Alle 12 sarà celebrata la Santa Messa. Alle 17,30 la Sacra Immagine arriverà nella chiesa Maria Santisima Annunziata, nel rione Piccianello. Alle 18 recita del Santo Rosario, alle 18,30 celebrazione eucaristica.
NELL’ ambito degli Appuntamenti del mercoledì organizzati dall’Unitep (Università della Terza età e dell’educazione permanente) si svolgerà alle 17,30 presso la mediateca di piazza Vittorio Veneto il “Progetto Astronomia”. Ospite dell’incontro dell’Università della Terza età e dell’educazione permanente, presieduta da Antonio Pellecchia, il professor Mario Staffieri. Staffieri terrà una pubblica conferenza sul tema “La Terra come habitat”. nel corso della serata saranno analizzati i fattori astronomici che determinano le condizioni di vivibilità del Pianeta.
L'ASSOCIAZIONE Amici del Borgo e Lipambiente organizza una missione di solidarietà ad Haiti al fine dare un sostegno e un contributo alle popolazioni colpite dal devastante terremoto che ha colpito molto pesantemente quelle zone per riuscire in qualche modo a dare un piccolo sollievo a chi è stato più pesantemente e duramente colpito. I dettagli della missione saranno illustrati questa mattina alle 11 allo Sporting Club, a La Martella, nel corso di un incontro con la stampa al quale parteciperanno il presidente dell'Associaizone Piero Pasqualicchio e alcuni volontari della Protezione Civile.
HA preso il via nella sede al I piano del Palazzo di Giustizia, l'Infopoint sullo strumento della Conciliazione, frutto della collaborazione tra Camera di commercio, Tribunale e Ordine provinciale degli avvocati e procuratori. Il punto informativo, allestito dall'Ente camerale, sarà gestito per sei mesi - come da protocollo di intesa tra le parti- da personale della Camera di commercio. Materiale informativo, procedure e consigli per attivare lo strumento della conciliazione saranno forniti, inizialmente, per due giorni alla settimana. L'iniziativa tende a valorizzare da un lato il ruolo della Camera di Conciliazione ed arbitrato e, dall'altro, a valorizzare la cultura della composizione dei conflitti.
ANIMALISTI
ACCENDI IL TUO CUORE
Striscioni in piazza contro il Circo
Due euro per la ricerca dei medici cardiologi
AGEFORMA
CINEMA
Nuovi corsi al via
Comunale Matera - 0835334116 Avatar ore 17,00-21,00
Kennedy Matera - 0835334116
Gianluca
Paranormal Activity 17,30 -19,30 - 21,40
Duni Matera - 0835331812 Baciami ancora ore 19,00 - 21,30
Patron Antonio Matera La principessa e il ranocchio ore 17 - 18,35 Soul Kitchen ore 20,15 -22
Auguri per il tuo compleanno e ricordati che anche se i nostri auguri ti giungeranno in ritardo sappi che i fiori più belli spuntano sempre più tardi. Carissimi auguri da Michelangelo, Enza, Martina e Michele
Andrisani Montescaglioso - 0835208046 Baciami ancora ore 19 Sherlock ore 21,45
Holmes
Della Valle Ferrandina - 0835755226 Tra le nuvole 21,30
Hollywood Policoro Programmazione al botteghino
Baciami ancora
La conferenza stampa con i medici guidati da Scandiffio che hanno presentato l’iniziativa
donato ti sarà addebitato direttamente sul conto Telecom Italia. Online dal sito www.periltuocuore.it. «L'innovazione, intrapresa dalla Fondazione, vuole identificare nuovi meccanismi di malattia per curare specificamente l'ammalato con il rispetto delle sue individualità. - afferma Scandiffio - Sono stati affidati cinque temi di ricerca a cinque ricercatori destinatari di una borsa di studio da parte del Presidente della Repubblica. I progetti sono stati definiti GISSI Otliers. Studiare i malati, portatori di inattese deviazioni patologiche, scoprire le cause della diversità ed adattare le cure è compito della nuova strategia». «Lo studio GISSI, in collaborazione con l'Istituto “Mario Negri” di Milano, primo al mondo, - conclude Cardinale - prospetta la possibilità di dimezzare la mortalità per infarto e vuole scoprire perché il 50% dei pazienti con infarto acuto, pur trattato entro un'ora, non sopravvive». Nunzio Longo matera@luedi.it
Il ricordo delle Foibe IN OCCASIONE della “giornata del ricordo” , il coordinatore vicario del Pdl Giuseppe Olivieri esprime «il commosso ricordo per una tragica pagina di inaudita crudeltà, avente come vittima principale l'Italia intera. Furono più di cinquantamila infatti i connazionali trucidati dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale dal dittatore Comunista Tito che ordinò rappresaglie ed eccidi contro il Nostro Paese per minacciarne l'esistenza, attraverso il macabro tentativo di una vera e propria epurazione totale. Gli Italiani, molti dei quali ancora vivi, dopo essere stati barbaramente torturati, vennero gettati in fosse comuni, dette “Foibe”, e consegnate per sempre all'oblio. Il Partito Comunista Italiano dell'epoca che, per mere questioni di opportunismo politicosupportò, piùo menodirettamente l'eccidio, fornendo alla storia un “notevole patrimonio culturale”, fatto di bugie, mezze verità e mistificazioni».
Mostra al Museo Ridola E’ prorogata fino all’11 aprile prossimo al museo Ridola di Matera la mostra dedicata alla cura dei defunti nel materano tra l’età tardo antica e altomedioevale. Con questa esposizione si è dato avvio al primo di una serie di incontri destinati alla conoscenza e alla rivalutazione dell’archeologia post-antica del comprensorio materano. Per la prima volta è stato possibile osservare da vicino e venire a contatto con tutta una collocazione dimanufatti non molto noti, che vanno da oggetti in metallo e vetro a quelli in ceramica. Grazie a questi materiali ritrovati si sono potuti ricostruire sia i rituali funerari tra IV e VII sec. d.C, che il contesto storico oltre a capire il territorio. Il grande lavoro di ritrovamento degli oggetti scoperti lo si deve attribuire alla tenacia del fondatore del Museo Ridola, DomenicoRidola, e alla suaprimadirettrice Eleonora Bracco. Medico di professione e archeologo per passione, a lui si attribuisce la scoperta della presenza dell’uomo a Matera sin dal Paleolitico inferiore. RLa mostra è aperta ogni lunedì dalle 14 alle 20 e dal martedì alla domenica dalle 9 alle 20.
E' INDETTA oggi alle ore 10 presso la sede di Contrada Rondinelle, la Conferenza stampa dell'Ageforma, Agenzia Provinciale per l'Istruzione e la Formazione professionale, l'Orientamento e l'Impiego, per presentare l'avvio delle nuove attività riferite al P.O.R Basilicata 2007-2013 - Asse B occupabilità - ed Asse D Capitale umano - , andranno ad interessare, nell'ordine, percorsi di formazione nel settore “Servizi” e “Recupero e valorizzazione degli antichi mestieri”. I nuovi percorsi interesseranno le seguenti figure professionali: Europrogettazione; Animatore turistico; Acquisizione di competenze per modifiche e riparazioni sartoriali; Acquisizione di competenze per la lavorazione dei materiali lapidei. I percorsi previsti dall’Ageforma per rafforzare e migliorare la propria offerta avranno inizio nei prossimi giorni coinvolgendo le tre sedi dell'agenzia provinciale AGEFORMA di Matera - Tricarico - Tursi, interesseranno ben 75 allievi, in settori di forte interesse. «Si tratta di una offerta formativa di particolare completezza - ha proseguito il Presidente Ageforma - perchè fa procedere di pari passo il locale accanto al globale, ricordando ai tanti nostri giovani come, anche settori dalle forti potenzialità, come il Turismo per il quale è previsto uno specifico e percorso, potranno beneficiarsi delle competenze sviluppate nelle maestranze locali». Ai lavori della Conferenza di presentazione prenderanno parte Franco Mandile e Giuseppe Digilio Consiglieri di Amministrazione e Salvatore Parziale Direttore Generale di Ageforma.
Dieci anni di distanza ritorna al cinema l’amore di Carlo e Giulia, che ci avevano lasciato tra lacrime ed entusiasmi. Colonna sonora affidata a Jovanotti.
Avatar ENTRIAMO in questo mondo alieno attraverso gli occhi di Jake un ex Marine costretto a vivere sulla sedia a rotelle. Nonostante il suo corpo martoriato, Jake nel profondo è ancora un combattente.
Paranormal Activity KATIE e Micah sono una giovane coppia, da poco trasferitasi in un appartamento suburbano, che inzia ad essere disturbata da qualcosa nel bel mezzo della notte. Qualcosa che potrebbe essere paranormale.
NUMERI UTILI Farmacie di turno
Motta SIlvia via Ridola 16 0835/333341
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco
115
ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Servizio taxi
803116 08352671 0835 378680 0971 54546 0835 2461 1515 3332685173
Eni Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum
800900700 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 800992292 08353491 0835 331790 0971 608111 0835 314616 0835 337025 0971 444819 0835 243253 0835 318211 0971 415150 0835 1971063 0835 330538
Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna
0835 336629 097122308 0971 69169 199 284 284 19696 0971 55551
Istituzioni Regione Basilicata Potenza Regione Basilicata Matera Provincia Comune
0971 668111 0835-281111 0835 3061 0835 2411
Universita’ di Basilicata Centralino
0835388370
Rettore
0971 202106
Direttore amm.
0971 202107
Sede di via San Rocco
0835 255017
Sede di via Nazario Sauro a Pz
0971 201111
118 0835253111 0835 253212 800216916
800800040
Numero Verde Segreteria degli studenti
0835 255121
Biblioteche e Musei Biblioteca Provinciale
Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale Madonna delle Grazie Pronto Soccorso Consultorio
0835 253111
Asm
0835 330856
Archivio di Stato
0835 332832
Museo Ridola
0835 310058
Soprintendenza Beni Amb.
0835 330858
Soprintendenza Beni Art.
0835 310137
RISTORANTI MATERA BASILICO IL CANTUCCIO IL CASINO DEL DIAVOLO IL TERRAZZINO KAPPADOR LA CANTINA DELLA BRUNA LA CANTIN DI LUCIO LA COLA COLA LE BOTTEGHE LE SPIGHE LUCANERIE OI’ MARI’ OSSIDISEPPIA TRATTORIA ANTICHI SAPORI LA TALPA RISTORANTE DA MARIO RISTORANTE VENUSIO RIVELLI SAPERE &SAPORI STANO CUCINA CASARECCIA
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MANIFESTI di protesta contro il circo che continua ad avvalersi dello sfruttamento degli animali sono stati appesi la scorsa notte in piazza Vittorio Veneto, piazza principale della città e in via Lucana sulle ringhiere del boschetto comunale, dai militanti locali di 100% Animalisti. Obiettivo dell'associazione è quello di denunciare questo tipo di spettacolo che loro ritengono umili gli animali nonché quello di scoraggiare le famiglie con bambini al seguito a partecipare a questi «“pseudo - spettacoli” che vedono ancora coinvolti gli animali addestrati,costantemente minacciati per imparare a fare inutili esercizi solo per strappare qualche risata ad un pubblico incosciente, tratto in inganno da manifesti multicolori e musichette allegre!» scrivono ancora gli animalisti che hanno messo gli striscioni in diverse parti della città. «Gli animali nei circhi non si divertono, un animale selvatico non è contento di vivere in una gabbia fredda e angusta che nulla ha a che vedere con la vita della foresta o del deserto, sottoposto a stress di viaggi continui e in un clima di città non idoneo a quello in cui vivrebbero nel loro vero ambiente naturale. La vera arte è nel rifiutare la violenza sui più indifesi e nel mettere al centro la bravura e l'intelligenza dell'essere umano e non la sofferenza degli animali prigionieri senza aver commesso alcun crimine!»
CINQUEMILA cardiologi dell'Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO), con settecento cardiologie, sono impegnati nella scoperta di nuovi bersagli terapeutici e preventivi per personalizzare le cure delle malattie cardiovascolari, prima causa di morte nei paesi occidentali. Questo il messaggio lanciato da Tommaso Scandiffio, primario della Cardiologia dell'Ospedale “Madonna delle Grazie”, e Antonio Cardinale cardiologo. La “Fondazione Italiana per la Lotta alla Malattie Cardiovascolari”, onlus “Per il Tuo Cuore”, vuole dimezzare la mortalità per infarto acuto con il tempestivo intervento nella prima ora dall'insorgenza dei sintomi. Donando due euro, inviando un sms o chiamando da telefono fisso al numero 48545 sarà possibile contribuire alla ricerca sulle malattie cardiologiche nell’ambito della campagna «Accendi il tuo cuore per la ricerca», promossa dalla Fondazione italiana per la lotta alle malattie cardiovascolari e dall’Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri (Anmco). Anche quest'anno, il segretariato sociale RAI ha promosso un campagna, con al temine una maratona televisiva, nei giorni 12-13 e 14 febbraio, giornata di San Valentino, per sensibilizzare la raccolta fondi ed il proseguimento della sfida lanciata l'anno scorso al Quirinale per la ricerca cardiovascolare. Si possono donare 2 euro con l'invio di un SMS da Tim, Vodafone, Wind o Tre o chiamando da telefono fisso al 48545 (Telecom o Fastweb). Tramite conto corrente postale N. 24411506 intestato alla Fondazione “Per il Tuo Cuore” onlus. In tutti gli sportelli Bancomat del Gruppo Intesa Sanpaolo sarà attiva una funzione di donazione per tutto il periodo della campagna. Presso tutte le filiali Intesa Sanpaolo e delle banche del Gruppo aderenti sarà possibile effettuare donazioni esenti da commissioni utilizzando il codice IBAN: IT88 1033 5901 6001, intestato a Fondazione “Per il Tuo Cuore”. I clienti del Gruppo Intesa Sanpaolo potranno effettuare donazioni esenti da commissioni anche attraverso i propri Servizi via Internet, secondo le indicazioni pubblicate sul sito internet della Banca. Se sei un abbonato Alice ADSL fai un click solidale linkandoti all pagina htt:/fondazioneperiltuocuore.telecomitalia.it. con un semplice click puoi donare 2,5 o 10 euro. Non serve nessuna carta di credito e l'importo
APPUNTAMENTI
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Agenda
Mercoledì 10 febbraio 2010
La frenata della capolista Pielle Il rinforzato Salandra di Daraio recupera in classifica, ora è a soli due punti QUI PIELLE
QUI COREMA VIRTUS
Arriva nell'undicesima giornata del campionato regionale di serie D la prima sconfitta per i ragazzi di Luciano Cotrufo. A fermare il filotto di vittorie dei giovani materani è stato il Basket Salandra, squadra allestita per fare il salto di categoria e ad inizio campionato favorita per vincere il campionato. Partita che è stata molto intensa ed avvincente per tutti i 40 minuti. Gli ospiti, più esperti, partono con il piede giusto e riescono subito ad indirizzare la partita dalla loro parte, invece al contrario i piellini partono contratti, non riuscendo a mettere la solita aggressività in difesa e non trovano facilmente la via del canestro, cosi i primi 10 minuti terminano con un più dieci di vantaggio per gli ospiti. Nel secondo quarto regna sovrano l'equilibrio, con nessuna delle due squadre che riesce ad imporsi sull'altra, e si va all'intervallo sul 30 a 41. Al rientro dagli spogliatoi gli ospiti, guidati da uno strepitoso Castellano, 24 punti per lui, annichiliscono i materani che non riescono a rispondere ai colpi di Castellano, Lauria e Visceglie, chiudendo la terza frazione con ben 25 punti di vantaggio. Così gli ultimi dieci minuti sembravano solo una formalità, ed invece quando ormai sembrava tutto perso, i ragazzi di Cotrufo riescono a reagire e in campo sembra scendere una squadra diversa rispetto ai primi 30 minuti di gioco; e mettendo a segno ben sette triple consecutive (2 di Racanelli, 2 di D'ercole e una di Gaudiano), riescono a rientrare in partita e a 5 minuti dal termine si ritrovano sotto di 7 lunghezze. Ma gli ospiti sono bravi a non calare mentalmente e a rimanere in partita, e anche grazie a qualche fischio generoso della coppia arbitrale (16 punti realizzati dal tiro libero sui 20 fatti nell'ultimo quarto), riescono a mantenere il
SOSTA CHE non puo' che far bene in un momento delicato della stagione, losco merletto e grassani infortunati, con in piu' il fatto di dover affrontare due partite a settima per gli under. Abbiamo affrontato la vito lepore disputando un buon match, abbiamo sofferto il loro pivot rubino, ma alla fine siamo riusciti a conquistare una vittoria non facile. Contro valdagri poi spazio a un ampio turn over, difficolta' nei primi due quarti ad attaccare la loro 3-2, poi alzando il ritmo in difesa abbiamo allungato. Nota positiva della partita la presenza in campo sia di bruno che di renato buono, una pagina importante per la nostra societa'. Ottimo successo della Virtus Matera su una coriacea Vito Lepore Potenza, a Lanera i ragazzi di coach Conterosito vincono per 80 a 74. Partono subito con il piede giusto i padroni di casa che vanno in vantaggio grazie ai canestri di Losco e Galante che permettono di chiudere in vantaggio il quarto per 26 a 14. Nella seconda frazione di gioco i Potentini riescono a chidere le maglie in difesa e contere le folate virtussine e conseguentemente ad andare negli spogliatoi in svantaggio di soli 10 punti. Terza frazione a completo appannaggio della squadra ospite che riesce con i canestri di Rubino a rimontare lo svantaggio e riportare la partita in pieno eqiulibrio sul punteggio di 63 a 62 per la Co.Re.Ma. Nell´ultimo quarto la partita è sostanzialmente equilibrata fino a tre minuti dalla fine, quando la Virtus riesce a piazzare un nuovo breck di 8 a 0, che porta alla vittoria con il punteggio finale di 80 a 74. matera@luedi.it
D’Ercole della Pielle
vantaggio fino al suono della sirena. Il match si chiude con il punteggio di 69-85. L'unica nota positiva della serata per i piellini è che sono riusciti a mantenere il vantaggio nello scontro diretto, infatti all'andata hanno vinto a tavolino 20 a 0 per il mancato funzionamento del tabellone, e questo risultato è molto importante se a fine campionato le 2 squadre si ritroveranno appaiate in classifica. Nonostante la prima sconfitta, Racanelli e compagni restano primi in classifica, con la coppia che segue ( Salandra e Virtus Matera) che hanno ridotto le distanza a soli 2 punti. Nel prossimo turno la capolista andrà a fare visita alla cenerentola Genzano, che occupa l'ultima posizione, e quindi non dovrebbero esserci problemi per i ragazzi di Cotrufo.
Clemente della Virtus Corema
IL RECUPERO VINCENTE CO.RE.MA. VIRTUS VITO LEPORE POTENZA
80 74
CO.RE.MA. VIRTUS MATERA : Losco 23, Clemente 22, Elettrico n.e, Martino, Buono 2, D´Aria, Sacco, Galante 16, Magri´ 9, De Gioia 8. All. Conterosito VITO LEPORE POTENZA : Giglio, Rubino 14, Pisani 6, Cataldo 17, Lasorella 19, Rongo, santoro 8, Casella 2, Santoro 5 ARBITRO : Racanelli di Matera PARZIALI : 26 - 14, 45 - 35, 63 - 62, 80 - 74
I TORNEI GIOVANILI
Sconfitto Tursi malgrado le assenze
Stop nell’under 17 eccellenza. Ok under 17 regionale e under 15
Sporting Club avanti Liccese trascinatrice
Il tiro di Merletto fuori d’un soffio contro il Brindisi
MATERA TURSI
61 29
I TABELLINI
MATERA: Liccese 29, Iacovone 12, Petralla 9, Lacertosa 6, Francione 2, Maragno 2, Capocelli 1, Catanese. TURSI: Passarelli 7, D'Onofrio 5, D'Alessandro 2, Cuccarese El. 4, Di Gregorio L 2, Cuccarese En. 3, Di Gregorio D, Garofalo, Sukthi. IL MATERA conferma la sua superiorità contro il Tursi anche con una formazione ridotta e priva di alcune atlete importanti per il gioco che la squadra materana è abituata a fare. Contro Tursi però i progressi e la crescita delle materane è evidente, il gioco ne benefica in modo evidente e la vittoria nel torneo under 17 regiuonale arriva in maniera agevole e senza particolari intoppi. I due infortuni di capitan Loperfido e di Giulia Coretti non consentono allo Sporting di affrontare al completo la trasferta di Tursi ma questo non cambia gli equilibri e le forze in campo. Con una formazione ridotta e qualche acciacco in panchina, la partita comincia in modo stentato. Dopo un avvio veloce e incisivo grazie anche ai contropiedi realizzati dalla neo capitana Claudia Liccese (autrice di 29 punti), la squadra veniva frenata dall'inesperienza. Il Tursi infatti schierava una bella difesa a zona che bloccava l' attacco delle materane. Il 2° quarto si concludeva con un parziale di 6 pari e il risultato era 1528 per il Matera. La coach Vizziello ha dato la carica incitando le ragazze a non
Il ferro tradisce l’Rvm RIVADEIGRECI 60 LUCANIASERV. 71
RVM SERVICE 71 AUR. BRINDISI 74
LUCANIA SERVICE VIRTUS MATERA:Latorre C. 22, Velletri 14,Gravela 11,Latorre V. ,Bortone 6,Scorza 4,Martulli 6, Petralla 2. Allenatore: Antonio Conterosito PIELLE MATERA : Schiuma,Porcari 4,Passarelli 11,Colucci,Potenza 4,La Pacciana 2,De Donato 18,Losignore 17,Franco 5.Allenatore:Giovanni Paolo Ambrico ARBITRI: Sarra e Casalino di Matera PARZIALI : 14-22, 20-36, 4649, 61-70.
RVM SERVICE VIRTUS MATERA: Merletti 31, Buono 20, Casamassima 3, Elettrico 6, Carlucci, Martino 4, Auletta 2, Zielli, Gravela n.e. All. Conterosito AURORA BRINDISI: Dell´Atti 29, leggio 16, Panetta 4, Erriquez, Vignone 3, Marrazzo, Carie, Zaccheo 8, Ruocci 3, , La Spada 8 ARBITRI: Schena e Volgarino di Castellana Grotte PARZIALI: 23 - 17, 32 -30, 49 - 50, 71 - 74
Merletto non è riuscito a portare la Rvm all’over time
Le ragazze dello Sporting Club
accettare il ritmo più lento delle tursitane e ad accelerare il gioco sia in difesa che in attacco. La risposta della squadra è stata immediata. Ed infatti negli ultimi due quarti la musica è stata diversa. Sicurezza, aggressività, incisività sotto canestra, grazie anche alle realizzazioni preziose di Cristiana Iacovone, hanno cambiato il ritmo della partita. Al termine di nuovo sorrisi sui visi delle materane che portano a casa un' altra bella vittoria! Da segnalare l' esordio molto positivo di Angelica Maragno, classe 96, proveniente dal Tricarico, e il buon rientro, dopo un infortunio, di Ornella Catanese che ha dato il suo contributo alla squadra. Domenica prossima ore 11,30 al palazzetto di Lanera le ragazze dello Sporting Club incontreranno il Potenza.
Grande vittoria della Lucania Service Virtus Matera nel campionato Under 17 Regionale contro la Pielle nel derby della seconda giornata di ritorno del campionato Under 17 regionale. Gara molto equilibrata che ha visto le due squadre disputare un match intenso ed equilibrato. La Virtus ha condotto per tutta la durata del match, la Pielle è riuscita a rimontare con un parziale di 26 a 13 nel terzo quarto, ma i ragazzi di coach Conterosito sono stati freddi e lucidi, non si sono scomposti e sono riusciti a riportare il vantaggio in doppia cifra all´inizio dell´ultima frazione con un controparziale di 10 a 2, il match si è concluso poi con la vittoria dei virtussini per 70 a 61. Molto bene le cose sono andate anche nell’under 15 eccellenzza con la netta affermazione dell´ Rf Group a Taranto sul parquet della De Florio, con il punteggio perentorio di 103 a 40. Matera subito avanti con le pre-
gievoli giocate di Stano e Latorre, autori riespettivamente di 32 e 16 punti, e taranto subito costretto ad inseguire, primo quarto che si chiude sul 22 a 12 per gli ospiti. Nel secondo quarto la Virtus alza notevolmente la pressione difensiva e con un parziale di 33 a 6 chiude ogni possibile velleità di rimonta ai pugliesi, si va negli spogliatoi sul punteggio di 18 a 55 per gli ospiti. Terza e quarta frazione che vedono la Virtus continuare a condurre la partita con ottimi attacchi, tra cui uno spettacolare alley up tra Stano e Latorre, e portare a casa un prezioso successo in chiave play off. Sfortunata invece la prova nell’under 17 eccellenza della formazione materana che dopo una partita intensa ed emozionante si arrende e cade al cospetto dell´Aurora Brindisi, punteggio finale 74 a71 per gli ospiti. Parte bene la squadra di casa con ottimi attacchi e fulminti contropiedi grazia ai quali il punteggio
che chiude il primo quarto è 23 a 17. Nella seconda frazione, la difesa a zona dell´Aurora interrompe la fluidità offensiva del Matera parziale di 12 a 4 e squadra ospite che riesce a portarsi avanti nel punteggio, ritorno di fiamma della virtus che non si lascia intimorire e va negli spogliatoi in vantaggio per 32 a 30. Ancora massimo equilibrio nella terza frazione, le due squadre danno vita ad un match intenso ed equilibrato, da una parte Dell´Atti e Leggio, dall´altra Merletto e Buono mettono a segno canestri aripetizione con giocate spettacolari, si torna in panca con brinsisi in vantaggio per 50 a 49. Il quarto tempo inizia con una mini fuga brindisina, complice un piccolo infortunio al play di casa Merletto, ma l´Rvm è pronta a recuperare e nel finale sbaglia il tiro della possibile vittoria proprio con il rientrato Merletto, che vede negarsi dal ferro il tiro dell´Over time all´ultimo secondo di gioco.
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32 Basket D La Virtus seconda in classifica ottiene due successi negli ultimi quattro giorni
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Quadro quasi completo per le prossime Regionali alla presenza del sottosegretario Mantovano
Pisticci, il Pdl punta su D’Onofrio Ufficializzata la candidatura territoriale del presidente del Consiglio PISTICCI - L'incontro sulle tematiche della sicurezza, organizzato lo scorso weekend nella sala consiliare di Marconia dal Pdl, alla presenza del sottosegretario agli interni Alfredo Mantovano, ha rappresentato di fatto l'occasione per lanciare la campagna elettorale del Pdl sul territorio di Pisticci in vista delle prossime elezioni regionali. Al dibattito hanno preso parte il candidato alla carica di presidente della Giunta regionale di Basilicata, Nicola Pagliuca, nonché il presidente del consiglio comunale di Pisticci, Giovanni D'Onofrio, che ha avuto l'investitura ufficiale a candidato consigliere regionale nella lista Pdl. All'appuntamento erano presenti, inoltre, i senatori Cosimo Latronico ed Egidio Digilio, nonché i rappresentanti ed amministratori locali del Pdl, Michele Leone, sindaco di Pi-
Mantovano, Latronico, e Giovanni D’Onofrio (qui sopra)
sticci, Domenico Lazazzera, vice sindaco e coordinatore del partito assieme al consigliere comunale Nicola Panetta. Proprio Panetta ha rotto gli indugi e annunciato ufficialmente la candidatura di D'Onofrio, confermata successivamente dal sena-
tore Latronico, che ha annunciato anche gli altri candidati del Materano. Faranno parte della lista Pdl, oltre a D'Onofrio, anche Romeo Sarra, ex presidente del consiglio comunale di Matera, il policorese Paolo Castelluccio, e l'attuale sindaco di Montalba-
no Leonardo Giordano. Ancora da sciogliere il nodo relativo all'ultimo componente della lista. «Nella nostra Regione -sono state le prime parole di D'Onofrio in qualità di candidato consigliere in corsa per uno scranno nel parlamentino lucano- bisogna rista-
C’è fermento per le elezioni alla Regione
Dunque, il congresso cittadino, con molta probabilità, potrebbe portare una serie di cambiamenti interni al Pd, ora guidato da Giuseppe Pellegrino. Detto questo, al momento, le mosse più significative sono proprio portate dalla formazione piddina, che in consiglio comunale è presente a ora con tre consiglieri d'opposizione su cinque. Più a sinistra, per adesso, poco altro di significativo esiste. Dall'altra parte, invece, movimenti pubblici non se ne segnalano. Il Pdl, tanto per cominciare, non è solito dare momenti d'incontro, puntate tematiche, analisi della situazione. Il rappresentante più forte del Pdl, in questi tempi, è lo stesso sindaco Giuseppe Casolaro. Primo cittadino che vive la sua seconda gestione amministrativa. Proprio da queste parti potrebbe arrivare qualche sorpresa in termini di candidature regionali, e nonostante tutto. La situazione più caratteristica è però quella dell'Udc. Presente con un assessore in giunta, non è affatto facile defini-
traverso il prezioso ruolo delle forze dell'ordine, ma anche ricorrendo a strumenti giuridici nuovi, approvati dal governo, che hanno consentito di aggredire i patrimoni dei mafiosi. Tra sequestri e confische -ha spiegato Mantovano- è stato possibile sottrarre alla criminalità organizzata ben 9 miliardi di euro in 21 mesi. Le somme ed i beni recuperati vanno ad alimentare un fondo speciale che viene speso per la giustizia e le forze dell'ordine». A livello locale, invece, è stato ribadito l'impegno dell'amministrazione comunale a soddisfare le esigenze delle forze dell'ordine. In tale ottica va la scelta di trasferire a Marconia, potenziandolo, il Commissariato di Polizia di Pisticci e quella di realizzare una nuova caserma dei carabinieri a Pisticci centro. provinciamt@luedi.it
Interrogazione di Latronico (Pdl)
Aria di cambiamento nel Pd di Pomarico POMARICO - Dove sono i partiti di Pomarico? Mentre si prepara la corsa per le Regionali, il quadro di riferimento dei partiti cittadini propone poche possibilità. Sempre più di rado, per esempio, nascono iniziative pubbliche di segno centrodestra o centrosinistra. Al momento, il partito più attivo appare il Pd, dove nonostante l'ultima sonora batosta delle elezioni comunali, sembra ricominciare un certo fermento. Questo perché, va specificato, la squadra è stata fortemente incrementata, ormai mesi or sono, dall'arrivo di buona parte della compagine che in passato stava con l'Udeur dell'ex Mastrosimone. E in questi territori, va detto, si nota un certo subbuglio. Preparativi di subbuglio interno, insomma. Nel senso che il vero e proprio gruppo interno al partito di Bersani, quello che sostanzialmente fa capo a Francesco Mancini, preme per cambiare l'assetto dirigenziale piddino a Pomarico e questo è difficile da mascherare.
bilire il primato della politica su quello delle clientele. Nonostante risorse come acqua e petrolio, la Basilicata non cresce. Chi l'ha governata fino ad ora ha mortificato l'industria e investito sul precariato invece che sulla sanità e la pubblica istruzione. Ne è un esempio la storia dell'ospedale di Tinchi, uno strappo consumato a danno di questo territorio da un centrosinistra che è maestro di clientele e ramificazione del potere». Il sottosegretario Mantovano, nel suo intervento conclusivo, ha illustrato, invece, l'attività nel governo nazionale in fatto di sicurezza, partendo dalle quattro priorità individuate a livello nazionale: la sicurezza urbana, la sicurezza stradale, l'immigrazione e la lotta alla criminalità organizzata. Gli sforzi maggiori riguardano il contrasto alle mafie «che si effettuata at-
Il caso del Tgr dal ministro Il Pd di Pomarico a una recente manifestazione
re realmente se c'è e chi sta a capo del partito di Casini e Cesa. L'Udc è la forza che qualche mese fa, infatti, ha manifestato pubblicamente una serie di posizioni quantomeno contrastanti. Un giorno, forse, chi di competenza e magari a livello provinciale, chiarirà quali sono le carte vere. L'insieme, di nuovo, presenta pochi argomenti alla discussione politica. Potrebbe essere nuovamente la bagarre delle Regionali a dare fiato alle rappresentanze classiche della politica. Nunzio Festa provinciamt@luedi.it
POMARICO - Il caso del segnale inesistente del Tg3 Basilicata a Pomarico arriva sul tavolo del ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola. A portarcelo, con un’interrogazione, è stato il senatore del Pdl, Cosimo Latronico. «Premesso che i cittadini di Pomarico lamentano la cattiva ricezione del segnale televisivo del Tg3 Basilicata -esordisce Latronico- che il servizio di informazione che raggiunge l'abitato di Pomarico sarebbe quello della vicina Puglia, mentre solo poche abitazioni usufruirebbero di quello della Basilicata. Considerato che -prosegue Latronico- l'importanza delle sedi regionali della Rai è data proprio dalla possibilità di confezionare programmi contenenti notizie e approfondimenti legati al territorio e che gli abitanti di Pomarico, circa 4.500 non possono fruire di questo importante servizio pubblico, chiedo di sapere se il ministro è a conoscenza di tutto e, in caso affermativo, se e in quali modi intenda intervenire, in epoca di grande innovazione tecnologica, al fine di consentire a tutti i lucani, inclusi gli abitanti del Comune di Pomarico, di ricevere finalmente il segnale del Tg3 Basilicata senza che questo, naturalmente, comprometta la ricezione degli altri canali televisivi, siano essi Rai o Mediaset». provinciamt@luedi.it
Montescaglioso Salgono a quota 6 le gare consecutive senza sconfitte
Polisportiva a reti inviolate MONTESCAGLIOSO - La Polisportiva Libertas Montescaglioso,in virtùdel pareggiocasalingo per 0-0 con il Soccer Lagonegro, porta a sei le gare consecutive senza sconfitte e, con 32 punti, condivide la sesta posizione in classifica con il Grottole. Il risultato di parità a reti inviolate, nelle gare casalinghe, per il Montescaglioso non si verificava dal 9 novembre 2008, in Prima categoria, contro la formazione del Rotondella. La partita sarà ricordata anche perché è stata una delle rare occasioni in cui si è visto un arbitro donna, come nel caso della signora Cassano della sezione di Moliterno. La gara tra le due squadre, giocata in una giornata particolarmente fredda, ha vissuto di spo-
radiche emozioni, con il Lagonegro, allenato da mister Oliva, che si dimostrato avversario esperto e ben disposto in campo. Specialmente nel primo tempo, oltre a chiudere i varchi ai montesi, la squadra ospite si è resa pericolosa in due occasioni, con Mastroianni di tesata e Falabella su punizione dai 20 metri. La formazione di casa, a sua volta, negli ultimi dieci minuti del primo tempo ha avuto due buone opportunità per passare in vantaggio, con Venezia e Casalingo, i quali non hanno potuto sfruttare al meglio due assist al bacio offerti loro da un Luigi Mangia in grande giornata. La ripresa ha visto i montesi meglio organizzati e alla ricerca dei tre punti, senza però mai riusci-
re a trovare il guizzo vincente. Ottima la prestazione di Rocco Ditaranto, che non ha fatto rimpiangere l'assente Rocco Franco (squalificato), così come era indisponibile Claudio Ciracì, sostituito dal sempre generoso Michele Santochirico, sacrificatosi in un utile ma oscuro lavoro di copertura. Il prossimo impegno di campionato, valevole per la ventiduesima giornata del campionato di Promozione, vedrà i montesi di scena in trasferta. Alle ore 15 di domenica 14 febbraio prossima si esibirà sul campo della Santarcangiolese, squadra che ha sinora totalizzato 38 punti. Nell'ultima partita disputata ha espugnato, per 1 - 0, il campo del Balvano. All'andata la squadra potentina portò via
La Polisportiva Libertas Montescaglioso
da Montescaglioso i tre punti con un rotondo3 -0,risultato maturato nel primo quarto d'ora di gioco. Siè trattatodel piùbrutto iniziodi gara da parte dei montesi, allenati da Nicola Menzano; da quel mo-
mento in poi hanno mostrato maggiore attenzione difensiva, cedendo al Comunale solo al Pietragalla (1 - 4). Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it
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Grottole L’ex assessore: «Mi sono astenuto sull’incandidabilità e il sindaco mi manda via»
Pistone fuori dalla giunta De Vito GROTTOLE - Stefano Pistone non fa più parte della giunta comunale di Grottole. La comunicazione gli è arrivata ieri pomeriggio dal primo cittadino Angelo De Vito che ha comunicato all’ex assessore comunale di Sinistra e Libertà il venir meno del rapporto fiduciario che si era instaurato in questi primi mesi. L’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Grottole si è visto revocare l’incarico con effetto immediato e il sindaco ha annunciato di darne comunicazione nella prossima se-
duta al Consiglio comunale. A comunicare con amarezza quanto avvenuto al “Quotidiano” è lo stesso Pistone che spiega: «non capisco quali siano i fatti che abbiano determinato il venir meno del rapporto fiduciario a cui fa riferimento il sindaco. L’unica cosa a cui posso pensare è il fatto che in Consiglio comunale mi sono astenuto nella votazione in riferimento all’incandidabilità del sindaco stesso. Una scelta fatta non contro De Vito ma in virtù
dell’esistenza di alcune norme di legge. Questo è l’unico fatto e motivo che ha portato ad una simile decisione». Pistone poi ricorda quanto avvenuto nell’ultimo Consiglio e nelle ore precedenti: «nel corso di un pre-Consiglio avevo manifestato i miei dubbi sulla possibilità di votare contro la decadenza. A mio avviso non si doveva affatto votare ma semplicemente prendere atto di ciò che ci segnalava la prefettura. Ho spiegato i miei dubbi al sindaco e lui mi ha fatto detto: “così pe-
rò ti metti fuori dalla squadra”. Insomma se non votavo contro la decadenza mi toglieva la delega. Detto e fatto». Pistone si è ritrovato fuori dalla giunta e oggi anche fuori dalla maggioranza che sostiene De Vito al Comune. «Questi metodi non possono essere accettati, non viene meno il rapporto fiduciario per motivi programmatici ma per una questione personale del sindaco che non ha nulla a che fare con il lavoro che si portava avanti». p.quarto@luedi.it
Il sindaco Angelo De Vito e l’ex assessore Stefano Pistone
Grassano Protagonisti per un giorno della nota trasmissione Rai “Geo&Geo”
Ragazzi a spasso per la Capitale Due classi dell’Istituto “Ilvento” in visita ufficiale a Palazzo Madama GRASSANO - Trasferta romana, nei giorni scorsi, per gli alunni della I B e I C della scuola secondaria di I grado dell'Istituto comprensivo “Arcangelo Ilvento” di Grassano, che accompagnati della dirigente scolastica, Anna Martelli, e dalle insegnanti Maria Becci e Maria Teresa Di Sogra, si sono tuffati tra le bellezze della città eterna. Una due giorni intensa ed emozionante per i ragazzi, che hanno potuto non solo ammirare le bellezze artistiche di Roma, ma anche conoscere più da vicino il mondo della politica e quello della televisione. Infatti, gli studenti sono sono stai ricevuti al Senato della Repubblica, dove hanno anche partecipato, accoltidal senatore lucano, Filippo Bubbico, con grande interesse e dimostrando buona conoscenza della Costituzione italiana, a un incontro informativo sulla funzione e la composizione degli organismi istituzionali e delle loro funzioni e prerogative. Nello splendido Palazzo Madama sono giunti, con rispettoso silenzio ma altrettanta vivace curiosità, nella magnifica Aula parlamentare, dove i senatori stavano discutendo alcune proposte di legge. In particolare l'assemblea dei senatori, presieduta da Anania, discuteva di alcuni emendamenti sulle cosiddette cure palliative. Poi l'emozione ha sopraffatto tutti quando il presidente ha rivolto al piccolo gruppo grassanese un affettuoso saluto, condiviso dall'intera assemblea, che in piedi ha salutato i ragazzi con un forte applauso. Poi via i ragazzi si sono lanciati alla scoperta di Roma con una passeggiata per le vie del centro storico alla scoperta dei principali monumenti, sfidando pioggia e freddo. Dalla politica alla televisione il passo è stato breve e la parte più entusiasmante del viaggio si è palesata con la partecipazione alla nota trasmissione di Rai Tre “Geo & geo”. Nello studio televisivo i ragazzi hanno compostamente preso posto e seguito con grande interesse tutti i momenti del programma che si occupa della scoperta di mondi, culture e popoli in tutto il mondo; gli occhi dei piccoli grassanesi non si sono stac-
Irsina verso le Comunali
La sinistra bacchetta il Pd
I ragazzi dell’Istituto “Ilvento” davanti la sede romana della Rai
cati per un minuto dalla telecamera, gustando, così,il piacere di vedere riflessa la propria immagine sullo schermo. Un mondo a loro tanto fa-
miliare, ma anche sconosciuto si è aperto sotto i loro occhi stupiti, un'esperienza che certo non dimenticheranno e che hanno, al loro ritorno a ca-
sa, raccontato con l'entusiasmo travolgente dei loro undici anni. Cinzia Vizzuso provinciamt@luedi.it
San Mauro Forte, tutto esaurito per l’Ostensione della Sindone SAN MAURO FORTE - Pellegrini in massa per vedere la Sacra Sindone. Sarà un evento mondiale a cui i pellegrini di San Mauro Forte di certo non mancheranno. Infatti, a due mesi dall'inizio dell'Ostensione della Sindone a Torino, al via dal 10 aprile fino al 23 maggio nel Duomo del capoluogo piemontese, la parrocchia di Santa Maria Assunta ha già registrato il “tutto esaurito”. Ben ottanta, infatti, i cittadini che nel giro di pochissimi giorni hanno confermato al parroco don Giuseppe Di Perna, la loro adesione al pellegrinaggio di Torino, il 16-1718 aprile prossimo. Un evento attesissimo, per il popolo cristiano. A 10 anni dall'Ostensione del Giubileo, per la prima volta sarà possibile vedere direttamente la Sindone dopo l'intervento per la conservazione a cui è stata sottoposta nel 2002; rinnovato e più ricco di informazioni, promette il depliant, l'allestimento del percorso di introduzione alla visione del Lenzuolo, che proporrà immagini inedite ad altissima risoluzione. La partenza è prevista da San Mauro Forte, per il tardo pomeriggio di venerdì 16. Si viaggerà tutta la notte ma già dalle prime ore della mattina, dopo aver depositato i bagagli in albergo, si inizierà il giro turistico/religioso. Il percorso, che i pellegrini
compiranno per raggiungere il Duomo, prevede il passaggio attraverso i Giardini reali Bassi e la Manica Nuova di Palazzo Reale. L'accesso al percorso si troverà in viale 1 Maggio, angolo corso Regina Margherita, dove ci saranno le postazioni di accoglienza e controllo delle prenotazioni; a seguire il passaggio per il parco retrostante il Museo di Antichità, costeggiando i Bastioni che separano i Giardini Alti da quelli Bassi. I pellegrini entreranno, poi, negli infernotti della Manica Nuova di Palazzo Reale per sbucare nell'area del Teatro Romano, risalire fino al piazzale del campanile del Duomo (dove sarà realizzato il padiglione della “prelettura”, un percorso con immagini e spiegazioni che preparano alla visione del Telo) ed entrare finalmente nella cattedrale passando dal sagrato. Uscendo dal Duomo, sul lato di Palazzo Chiablese, ci si potrà dirigere verso la cappella della Penitenzieria, nei locali di Palazzo Chiablese, dove sarà possibile fermarsi in preghiera per l'adorazione eucaristica. Alle 18.15, (orario rilasciato dai pass) tutti in fila, davanti al Sacro Lino. La mattina successiva, invece, il gruppo di pellegrini visiterà Colle don Bosco in provincia di Asti L'ostensione della Sindone durerà all'incirca quaranta giorni. Anna Giammetta provinciamt@luedi.it
IRSINA - C’è delusione nei partiti della sinistra irsinese (SeL, Prc e PdCi), a causa del deludente atteggiamento da parte del Pd, colpevole, a loro dire, di non avere alcuna proposta per l’individuazione del candidato a sindaco, e al tempo stesso, di voler svolgere un ruolo egemone nella coalizione. «I partiti di sinistra di Irsina –si legge in una nota congiunta- si sono riuniti per valutare lo stato della trattativa per la realizzazione di una coalizione di centrosinistra, finalizzata a offrire ai cittadini una proposta di governo della città. Nella riunione si è preso atto dei deludenti risultati che la trattativa ha prodotto, a causa delle reiterate tergiversazioni del Pd. In particolare, nell’ultima riunione dei partiti –spiegano i partiti della sinistra irsinese- della coalizione (3 febbraio) il Pd si è presentato per l’ennesima volta (dopo sei riunioni), privo di qualsiasi proposta per la individuazione del candidato sindaco, limitandosi a comunicare agli alleati le decisioni assunte nell’ultimo direttivo di partito e cioè: la netta contrarietà del Pd allo svolgimento di elezioni primarie di coalizione per il caso in cui vi fossero più aspiranti alla carica di candidato sindaco per il centrosinistra; la ferma volontà del Pd di ricercare all’esterno della coalizione, un candidato sindaco fra persone politicamente di centro. E’chiaro che entrambe le decisioni assunte dal Pd –continuano- non possono essere accettate dai partiti di sinistra, poiché negano la pari dignità fra tutti i partiti della coalizione in quanto affermano che il Pd sia il solo partito a poter
Achille Furioso di SL
esercitare il diritto di esprimere il candidato sindaco e, qualora ciò fosse impossibile o difficile, il solo partito che si arroga il diritto d’indicare un candidato esterno alla coalizione, ma di centro. In tal modo, si nega apertamente che i partiti di sinistra possano esprimere un proprio candidato sindaco e si nega persino la possibilità che un candidato di sinistra possa competere in eventuali primarie di coalizione. Il partiti di sinistra, compreso atto di tutto ciò –conclude il comunicato- esprimono la propria netta indignazione per quella che è una chiara discriminazione non solo nei confronti dei partiti di sinistra, ma nei confronti delle elettrici e degli elettori di sinistra della nostra città. I partiti di sinistra, inoltre, confermano la determinazione alla costruzione di una coalizione di centrosinistra e fanno appello ai cittadini per l’introduzione di procedure democratiche e trasparenti di selezione della classe politica». Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it
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Bernalda Forse erano a conoscenza di una temporanea interruzione dei sistemi di sicurezza
Ladri di merendine a scuola Ignoti si sono introdotti nell’Istituto tecnico svuotando i distributori automatici BERNALDA – Ancora un furto all’interno dell’istituto scolastico Itic di via Albert Schwartz. La notizia è stata confermata dal preside dell’istituto bernaldese, Giovanni Pizzolla, che ha parlato di secondo furto durante la sua dirigenza. Sul posto, avvisati dai responsabili della scuola, sono intervenuti i carabinieri della locale Stazione per i primi accertamenti, rilievi e indagini tese all’individuazione degli autori. «Nella nottata, a Bernalda -si legge in una nota dell’Arma- ignoti, dopo aver forzato la porta antipanico del piano terra ed essere entrati nei locali dell’istituto scolastico, hanno danneggiato tre distributori automatici di bevande ed alimenti, asportando vari prodotti e la somma di 50 euro in monete di vario taglio, per un danno complessivo di 100 euro». Quindi, anche a conferma del dirigente scolastico, si può parlare di bravata, individuando la fascia di età degli autori del furto intorno ai 15 anni. Questo viene constatato dal fatto che le vittime del gesto sono state tre
I distributori automatici danneggiati dai vandali all’Itic
macchinette distributrici di bevande e merendine. Abbiamo registrato la commozione per quanto successo e la determinazione di portare avanti quel ruolo che è appunto di educatore all’interno dell’istituto scolastico. «Il gesto –ha detto il dirigente scolastico– è da condannare nella sua forma e nel suo atto. Quindi non conta che questo sia stato portato a termine in un’abitazione
o in un istituto scolastico che fornisce educazione, ma quello che pesa è la condotta criminosa. Da quando io sono dirigente è la seconda volta che succede un furto del genere e per notizie apprese gesti di questo tipo ce ne sono stati anche in passato. Ebbene, questi individui hanno approfittato del fatto che in questi giorni erano assenti le misure di sicurezza; questo perché c’è stata una vacatio dell’attività provin-
ciale, che ha dovuto ridare in appalto la gestione della manutenzione e del controllo del sistema di sicurezza. Ma già da ora posso dire che da domani, in quanto abbiamo ricevuto comunicato, la nuova ditta sarà in condizione di ristabilire tutte le misure che di fatto andranno a scoraggiare atti criminosi contro la scuola. Ma, anche se non erano presenti i sistemi di allarme, erano collocati dei dispositivi supplementari alle serrature delle porte, mi riferisco a catene che di fatto sono state forzate. Quindi, costoro sono entrati da una porta a pian terreno e poi si sono diretti ai distributori. Il loro interessamento è stato rivolto solo a queste macchinette e questo fa pensare che a portare a termine questo gesto siano state una o più persone con un’età che si aggira intorno ai 15 anni; quindi una bravata compiuta da adolescenti. C’è da dire che gli accessi, visto che la scuola è piena di vetrate, ci sono ma da domani, dato che tutti i sistemi di sorveglianza saranno in funzione, la scuola sarà più al sicuro». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Il capitolo di spesa è già previsto nel decreto della presidenza del Consiglio
Fondi per i lavori a Valsinni Oltre 600mila euro a disposizione per consolidamento VALSINNI - Il Comune di Valsinni potrà contare su un contributo di 617.520 euro, per un intervento di consolidamento della parete a valle lato nord dell'abitato, sovrastante piazza Melidoro, nel pieno centro storico. Lo si apprende scorrendo il lungo elenco allegato al testo Decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri, firmato dal sottosegretario di Stato, Gianni Letta, e registrato alla Corte dei Conti il 31 dicembre scorso, con cui si è proceduto alla ripartizione dei circa 44 milioni di euro disponibili dei fondi di cui alla quota statale dell'otto per mille dell'Irpef relativa all'anno 2009, tra le 974 domande presentate. Valsinni è uno dei due soli comuni lucani che quest'anno beneficeranno
di questi fondi. L'altro è San Mauro Forte, un altro comune del Materano, a cui è destinato una somma più modesta (oltre 153mila euro per il restauro conservativo della torre feudale). Trattasi di una fonte di finanziamento gestita direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei ministri che è in campo dal 1990 e che fu istituita dalla legge numero 222 del 20 maggio 1985. Con essa si dispose che una quota pari all'otto per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, liquidata dagli uffici sulla base delle dichiarazioni annuali, fosse destinata in parte a scopi di interesse sociale e di carattere umanitario a diretta gestione statale e, in parte, a scopi di carattere religioso a diretta gestione della Chie-
sa cattolica. La quota di competenza dello Stato è destinata a interventi straordinari per contrastare la fame nel mondo, in occasione di calamità naturali, per l'assistenza ai rifugiati e per la conservazione dei beni culturali. La ripartizione di quest'anno ha seguito, straordinariamente, una direzione prioritaria. Infatti, ha privilegiato i progetti relativi alle aree dell'Abbruzzo colpite dal terremoto dell'aprile 2009 ed a quelle delle province di Parma, Reggio Emilia e Modena interessate al sisma del 23 dicembre 2008 che hanno ottenuto la quasi totalità delle sommedisponibili. Vito Bubbico provinciamt@luedi.it
Labriola: «La Regione ha rimediato»
Piano casa garantito METAPONTINO - «Nei giorni scorsi, il consiglio regionale ha abrogato la norma contenuta nel Piano casa, predisposta dalla Regione Basilicata, che escludeva dai benefici l'intero territorio metapontino, a seguito di una interpretazione rigida della norma nazionale, su aree interessate da piani di tutela paesaggistica. Grazie al lavoro del consigliere regionale del Pd, Antonio Di Sanza e alla sensibilità del vice presidente, Vincenzo Santochirico, anche il territorio dinamico del Metapontino potrà beneficiare del Piano casa». Ad affermarlo è il vice segretario provinciale del Pd di Matera, Francesco Labriola, che ha poi sollevato la questione spinosa del nucleare. «E’ di alcuni giorni fa, invece -ha commentato l'esponente politico- la notizia del ricorso alla Corte Costituzionale, su proposta del Ministro Scajola, del governo, alle leggi regionali di Basilicata, Puglia e Campania, che si oppongono alla politica nucleare del Governo Berlusconi. Grazie alla iniziativa congiunta delle tre regioni meridionali, governate dal centrosinistra è stato, di fatto, smascherato il programma nucleare del ministro Scajola, che probabilmente vedrà interessata una delle regioni meridionali avverse al piano Scajola. Il Ministro con l'iniziativa intrapresa -ha continuato Labriola- ha fatto chiarezza su tante ipocrisie sul tema. Almeno lui è convinto assertore del ri-
torno al nucleare e non lo ha mai nascosto, tanto da chiarirlo in ogni forma e in ogni sede. Il Ministro ha avuto il merito di portare alla luce le tante ipocrisie dei rappresentanti lucani del centrodestra, che nei convegni non perdono occasione per dichiarare la piena condivisione al programma nucleare, pronti però a precisare che il tutto va bene purché non a casa loro. Qualche mese fa, su proposta del sottoscritto, si è discusso in diversi consigli comunali, del ddl “Sviluppo” e già in quella sede è parso chiaro l'atteggiamento ambiguo ed imbarazzato di diversi consiglieri comunali del centro destra, che in più occasioni hanno dichiarato il sostegno alla politica del nucleare, “purché nel giardino del vicino” e clamorosa fu la fuga dei consiglieri di centrodestra dall'assise consiliare della città di Policoro. Questo modo di fare ha rafforzato nel ministro Scajola l'idea di poter andare avanti e di poter fare a meno del parere delle Regioni, ne è dimostrazione il fatto -ha concluso- che si oppone alle prerogative federaliste messe in campo dalla Basilicata, Puglia e Calabria, come a dire: federalismo sì, ma quando va bene ad alcuni e non a tutti». Secca la presa di posizione, dunque, del vice segretario del Pd, Francesco Labriola, che invita le istituzioni regionali, provinciali e locali a esprimere disappunto rispetto all'iniziativa del governo, a difesa delle proprie comunità. provinciamt@luedi.it
Il team di Santorsola continua con l’escalation di soddisfazioni
Ancora sorrisi per il Bernalda BERNALDA - Margoleo si gode il duo Cala-Gioia. Ancora sorrisi per il presidente, Nunzio Santorsola, e lo staff societario. Primo tempo finisce in pari, poi nella ripresa si scatenato Claudio Calabrese “il Cala” e Domenico Gioia “il Pitbull”. Ancora una domenica all'insegna del Bernalda calcio che allunga la sua striscia positiva e il suo bottino in classifica. Ebbene si, la squadra di mister Margoleo vince e convince; un undici sceso a Roccanova che si è mostrato assoluto nel comparto difensivo e immenso in quello offensivo. Una squadra che si è fatta conoscere in tutta la Basilicata per i suoi numeri ed ancor di più nella sua città infatti, molti sono i commenti la domenica se-
ra dopo l'ennesima vittoria; quindi non si parla solo di Juve, Inter e Milan, ma bensì di undici giovani chestanno dandoil cuore per la città. E tra i commenti da riportare quelli sugli spalti che parlano di elogi a chi ha saputo costruire questa macchina perfetta, mentre per le vie della città si ascoltano: “Hanno vinto ancora”,“Domenica a chi tocca”, questi e altri che iniziano a catturare l'interesse di tanti e ciò lo si nota di domenica in domenica con spalti sempre più pieni dove il color rosa inizia a farsi sempre più presente. Ecco, questo è motivo di orgoglio e di un pensiero: perché non pensare all'ammodernamento del campo sportivo? Una domanda che si son posti in tanti; magari un pensieri-
no alla cura del verde sul rettangolo di gioco e ad una tribuna più confortevole con copertura. Magari lo si può chiedere a coloro che tra qualche mese si presenteranno con nomi e simboli alle elezioni e perché no anche a coloro che giungeranno durante il periodo elettorale per la corsa alle regionali. I ragazzi di Bernalda hanno stanno mettendo cuore e grinta in questo sport; ora è giusto che a loro venga data una grande risposta da tutti. Ritornando sul campo, in attesa di queste opere che darebbero immagine al Lorusso, e precisamente su quello del Roccanova, domenica la squadra di mister Margoleo ha dato ancora una volta lezioni di calcio. «Il primo tempo -spiega Calabrese- si è
Nunzio Santorsola
chiuso in parità, ma con noi che abbiamo preso unpalo e costruito tanto su un campo al limite della praticabilità nella seconda parte di gara -continua il Calasiamo andati in vantaggio sugli
sviluppi di un calcio piazzato; qui ho ricevuto palla e insaccato al volo. Domenica siamo a Pomarico, speriamo di ritornare ancora una volta con il sorriso. fa.si.
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MONTALBANO JONICO «Un comunicato stampa della Regione Basilicata del 6 febbraio scorso ha formalmente informato circa l'approvazione, da parte della Giunta regionale, del Disegno di legge per l'istituzione della Riserva regionale dei Calanchi di Montalbano Jonico». Così esordisce in una nota il presidente del Circolo montalbanese di Legambiente, Arturo Caponero. Un iter lungo di anni, che ha raggiunto l'approvazione della Giunta regionale, ma che necessita dell'urgentissimo placet dell'intero Consiglio, in tempi di legislatura che sono ormai ben oltre gli sgoccioli. «Si tratta di un provvedimento importante e atteso da tempo dal Circolo Legambiente (che ha richiesto la Riserva e in questi anni ha attivamente lavorato per la sua
Montalbano Appello di Legambiente e sindaco all’assise regionale per la Riserva
Calanchi, necessario il sì in consiglio istituzione) e dall'intera comunità montalbanese spiega Caponero- dopo una fase stagnante di diversi anni, nello scorso 2009 la Regione ha finalmente accelerato la relativa istruttoria. In maggio il neo istituito Comitato tecnico scientifico regionale per l'ambiente, ha espresso un primo parere favorevole all'istituzione della Riserva; in settembre, poi, su iniziativa congiunta di Legambiente, Comune di Montalbano, Provincia di Matera e Regione, è stata presentata, con pubblica audizione, la proposta di perimetrazione particolareggiata, recepita in ottobre dal Comune interessato
con delibera di Consiglio comunale. A fine anno gli uffici competenti della Regione hanno completato la predisposizione degli atti (disegno di legge ed elaborati tecnici relativi) che sono stati sottoposti l'11 gennaio 2010 al Comitato regionale per l'ambiente. Anche in questo caso la risposta è stata positiva. Restava -aggiunge Caponero- ancora il passaggio in Giunta regionale perché la proposta, finalmente, arrivasse all'esame del Consiglio per la sua definitiva approvazione. Ora anche questo tassello si è aggiunto al procedimento, ma rischia di restare una pia intenzione
della Giunta, se non sarà urgentemente posto all'ordine del giorno e approvato nel consiglio regionale, l'ultimo utile a causa del blocco legislativo nei 60 giorni che precedono le elezioni». Il Circolo Legambiente, per una maggiore sensibilizzazione, a gennaio, ha provveduto a informare tutti consiglieri regionali sull'iniziativa, regalando a ciascuno come promemoria il “Calancario 2010”, il calendario dedicato alla istituenda riserva naturale dei Calanchi, con l'augurio che essi possano essere gli artefici della legge di tutela e valorizzazione dello
straordinario sito geologico di Montalbano. «Chiediamo a gran voce ai consiglieri -conclude Caponero- che si impegnino a non perdere questa ultima occasione e chiudano positivamente l'iter legislativo. Sarebbero altrimenti vanificati il lavoro e le energie sino ad ora spesi». Occasione preziosa che non può, dunque, essere sciupata, né rimandata al prossimo governo regionale, considerato il certosino lavoro sin qui effettuato che ha tra i “generandi” anche la Giunta uscente». Sul Disegno di legge si è espresso anche il sindaco di Montalbano, Leonardo
Giordano, esprimendo «grande soddisfazione per questo risultato sul quale ha lavorato intensamente, con la fattiva collaborazione di Legambiente e di “Terra dei Calanchi” (le due associazioni impegnate sul problema) la nostra Amministrazione. Voglio ricordare che già nel 2005, appena inizato il nostro mandato, promuovemmo un convegno sull'argomento con i rappresentanti di un'analoga area protetta delle Marche, Atri. Abbiamo diverse volte accompagnato con le nostre solecitazioni e con i nostri atti la procedura e quindi finalmente il risultato! Speriamo adesso che il consiglio regionale riesca a convertire in legge il disegno approvato dalla Giunta prima della conclusione della legislatura». Anna Carone provinciamt@luedi.it
Rotondella Occorre perfezionare il monitoraggio ambientale sull’impianto, non solo fuori
«Itrec, controlli non affidabili» “No Scorie” torna a denunciare: «L’Arpab riprende solo i dati della Sogin» ROTONDELLA - «Il controllo non ha senso, se controllore e controllato coincidono». E' una frase che ripeteva spesso Mario Dimatteo, compianto ex sindaco di Rotondella, scomparso improvvisamente nel 2006. Aveva trascorso i suoi ultimi anni di attività politica come consigliere comunale delegato ai Rapporti con la Sogin, nel tentativo di garantire alla comunità la massima trasparenza e qualche beneficio a fronte della presenza ingombrante dell'impianto sul territorio. Una delle questioni che proprio lui aveva lanciato è oggi richiamata con forza dall'associazione “No Scorie Trisaia”: la trasparenza e la regolarità dei controlli sull'inquinamento provocato dal centro Itrec presso l’Enea della Trisaia, che sarebbero affidati, non formalmente ma di fatto, alla stessa Sogin, che fungerebbe così da “controllore e controllato”. La questione, peraltro, è stata posta recentemente anche da un'interrogazione parlamentare del 24 novembre scorso, presentata al Ministero dell'Ambiente da alcuni parlamentari, tra cui Elisabetta Zamparutti. «A quanto consta agli interroganti -recita il testo dell'interrogazione- tra l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Basilicata (Arpab) e l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) sarebbe stato stipulato un “Protocollo operativo” che impegna l'Arpab a effettuare controlli all'interno del centro Enea di Rotondella. Nonostante il protocollo, Arpab non
La piscina dell’Itrec a Rotondella
effettuerebbe i controlli all'interno dell'Itrec di Rotondella, ma si limiterebbe a convalidare i controlli effettuati dalla Sogin; tale situazione si tradurrebbe, di fatto, in una mancanza di controlli all'interno dell’Enea, tanto da parte dell'Ispra quanto da parte dell'Arpab, con la Sogin che assumerebbe il duplice ruolo di controllore e controllato, se corrisponde al vero quanto sopra riferito». «I controlli interni al centro -è il commento di No Scorie- sono molto più importanti di quelli esterni, perché è alla fonte che vanno rilevati gli inquinanti. Ci riferiamo agli scarichi dei liquidi e degli aeriformi previsti dalla famosa formula di scarico, e non in mare aperto o nelle campagne limitrofe o sulle coste joniche
Scuolabus per Panevino Servizio prorogato POLICORO - Il Governo cittadino di Policoro ha licenziato la delibera di Giunta 19 del 21 gennaio con la quale fino alla fine dell'anno scolastico, 30 giugno 2010, l'amministrazione comunale mette a disposizione dell'associazione di famiglie “W la scuola” uno scuolabus cittadino per il trasporto degli studenti di famiglie che si trovano in contrada Panevino di Tursi. «Nei mesi scorsi -osserva il primo cittadino Nicola Lopatriello- in un incontro questi cittadini avevano manifestato il loro disagio trovandosi molto distanti da Tursi e alla periferia di Policoro. Siccome il borgo confina proprio con la mia città, con alcuni studenti che frequentano le scuole
pubbliche e private, per garantire il diritto allo studio a tutti, stabilito anche dalla Costituzione, abbiamo raccolto con favore la loro richiesta legittima, di elargire un servizio essenziale a questi cittadini, i quali si sentono più vicini, non solo geograficamente ma anche affettivamente, a Policoro in quanto impiegano meno tempo a recarsi nella cittadina jonica che non in quella di Albino Pierro, dalla quale distano parecchi chilometri. E, comunque, data la frequenza giornaliera qui a Policoro, mi sembrava doveroso mettere loro a disposizione un pullman cittadino per le loro esigenze di trasporto pubblico scolastico». provinciamt@luedi.it
(per un principio di diluizione i probabili contaminanti sono dispersi e non misurabili nella loro consistenza). La necessità di avere controlli propri, oltre a quelli effettuati da Sogin -prosegue la nota- è una prassi consolidata nei centri nucleari di altre regioni. Dopo il 2003 e le numerose sollecitazioni dei movimenti, la Regione Basilicata si attrezzò e gemellò l'Arpab con le Arpa di Emilia e Piemonte, al fine di migliorare la professionalità dei propri operatori per i controlli sull'impianto nucleare. Costituita una rete di monitoraggio esterna era, inoltre, redatto un protocollo operativo con l'Apat anche sui controlli da eseguire all'interno del centro.Agli ultimi tavolidella trasparenza -conclude No Scorie- a marzo 2009 (contrariamente alle altre regioni dove i tavoli sono al minimo semestrali, qui in Basilicata a malapena se ne convoca uno all'anno) fu lamentata da Noscorie Trisaia proprio la mancanza di dati del monitoraggio fermi attualmente al 2008 e pubblicati sul sito Arpab (sul sito Basilicatanet.it sono fermi addirittura al 15/07/2007 per l'Arpab e al 17/01/2007 per l'Apat). Siamo a febbraio 2010 e nulla è stato fatto in merito a quanto dichiarato dall'assessore all'Ambiente, Vincenzo Santochirico, al tavolo della trasparenza del 30 marzo 2009 sulla necessità di fare in modo che questi dati, nel tempo più breve possibile rispetto al momento in cui sono acquisiti, siano collocati in un ambito conoscibile da parte di tutti». Pino Suriano
Ipotesi di centrali nucleari in regione Lopatriello: «Noi siamo contro Si realizzino ai confini con la Francia» POLICORO - L'Amministrazione comunale di Policoro, davanti alla possibilità che il Governo nazionale possa individuare inLucania unalocalità dove installare una centrale nucleare, manifesta, in una nota diffusa ieri, la sua ferma disapprovazione. «Quando nel 2003 venne indicato Scanzano come sito unico delle scorie nucleari, fummo i primi a scendere in campo -spiega il primo cittadino Nicola Lopatriello- perché ritenevamo sbagliata quella scelta e non in linea con gli investimenti nel settore dell'agricoltura e del turismo, ultimo Marinagri, cittadella sull'acqua le cuidimensioni sono tali da farla risultare tra i porti più grandi del Mediterraneo. Finora, però, si sta parlando di ipotesi, in quanto non c'è
nulla di certo, e dunque agitare lo spauracchio di una seconda Scanzano è strumentale da parte di quelle forze politiche che in questo inizio di campagna elettorale per il rinnovo del consiglio regionale, in programma per fine marzo, stanno seminando il terrore tra i cittadini con manifesti già affissi in città. E a questi partiti e candidati della maggioranza di centrosinistra vorremmo ricordare come la questione ambiente, che loro sollevano, in realtà è un problema creato da loro stessi, se consideriamo la gruviera di autorizzazioni regionali per l'estrazione di petrolio e gas metano dal sottosuolo. Siamo contro il nucleare, si faccia al confine con la Francia, nazione quest'ultima dove si fa uso di energia nucleare».
Troppi esemplari uccisi
Lontra italica a forte rischio POLICORO - E’ancora emer- sabili del Centro recupero genza Lontra nella Riserva provinciale, insieme al reregionale “Bosco Pantano”a sponsabile veterinario Asm, Policoro. Dopo gli ultimi due dottor Verde, nei prossimi esemplari trovati morti nei giorni provvederanno alla giorni scorsi, segnalati da trasmissione dei dati e dei Enrico De Capua, già diret- campioni biologici al dipartore dell’Oasi Wwf e dirigen- timento di Ecologia dell'Unite presso l'Amministrazione versità della Calabria e all'IProvinciale di Matera, ente spra , Istituto Superiore per particolarmente coinvolto, la Protezione e la Ricerca insieme agli uffici regionali, Ambientale, di Bologna, con poichè capofila nel progetto i quali il centro policorese “Lontra Italia”, finalizzato collabora da tempo per attialla tutela e alla conservazio- vitàdistudio relativeallagenetica e alla ne dell'aniparassitolomale a più alto gia. «Mai corischio estinme adesso zione sul terhanno ribadiritorio italiato gli operatono. ri del CentroIl 1 febsi ha il bisobraio, durangno urgente te un servizio di promuoveinterforze re progetti di congiunto tra conservazioPolizia prone e tutela delvinciale e cala Lontra, imrabinieri del portante indiNucleo Ispetcatore di biotorato del Ladiversità attevoro, coordistante la salunato dal capibrità dei notano Grieco e L’ultimo esemplare stri ambienti dal mare- di Lontra trovato morto naturali in sciallo Labaquanto specie rile, è stata rinvenuta lungo la statale faunistica chiave. Non meno Sinnica, in località contrada importante sarebbe adopeCanale lungo il fiume Sinni, rarsi con opportune campal'ennesima carcassa di un gne di sensibilizzazione nelgiovane esemplare di Lon- le scuole e nel territorio, aftra (Lutra lutra). Trasporta- finchè la popolazione sia to al Centro recupero provin- adeguatamente istruita e reciale del Wwf Italia, l'anima- sa partecipe delle attività le è stato preso in consegna svolte a tutela del patrimodal responsabile Antonio nio faunistico ancora preColucci e dalla ricercatrice sente nella nostra area geoAnnunziata Micò, che han- grafica. Queste azioni urno provveduto alla stesura genti, unite a provvedimenti di una scheda biometrica e di divieti e controlli lungo le foto documentali. La succes- nostre fiumare, habitat ideasiva indagine e il referto ve- le per la loro sopravvivenza, terinario, hanno accertato la consentirebbero nel tempo, causa di morte del giovane oltre che un controllo capilesemplare di sesso maschi- lare degli individui presenti le, dovuta a probabile trau- nel territorio, in un loro nama cranico da impatto lungo turale ripopolamento, sconla Statale Sinnica. I respon- giurandone la scomparsa».
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Calcio Tensione a Formello in una giornata di ordinaria follia con i tifosi che alzano il tono della contestazione
Lazio sotto assedio, Reja in arrivo Il tecnico, ex Cosenza e Napoli, ha dato la parola a Lotito e oggi sarà a Roma ROMA – Una giornata di ordinaria follia. Sale il livello della tensione in casa Lazio, e in attesa dell’arrivo del nuovo tecnico Edy Reja, previsto questa mattina, la squadra biancoceleste è sotto assedio da parte di una tifoseria che comincia ad alzare pericolosamente i toni per convincere il presidente Lotito ad abbandonare una nave che con la sua gestione affonda verso gli abissi della serie B. Una contestazione per certi versi annunciata quella andata in scena ieri a Formello, ma che ben presto è sfuggita di mano agli organizzatori superando i limiti del civile dissenso con cui era cominciata. Tre feriti tra le forze dell’ordine, tre i tifosi e undici fermati il bilancio finale. Fin dalle prime ore del pomeriggio infatti un migliaio di tifosi si sono ritrovati fuori le mura del centro sportivo per esprimere la loro rabbia non solo contro il presidente Lotito (bersaglio numero uno dei cori), ma anche contro il direttore sportivo, Igli Tare, e il tecnico, o meglio ex tecnico, Davide Ballardini, che in mattinata era arrivato da Ravenna, ritenuti i principali responsabili di questa sfortunata stagione della Lazio. La tensione a Formello è salita velocemente dopo ripetuti lanci di petardi, prima di degenerare del tutto quando alcune centinaia di tifosi hanno sfondato un cancello dell’ingresso Nord del centro sportivo di Formello per avvicinarsi al campo centrale sul quale era previsto l’allenamento della squadra biancoceleste. Una volta entrati, gli ultras hanno lanciato sassi, fumogeni e petardi, prima di essere dispersi e re-
spinti fuori dalle cariche della polizia che ha fatto anche ricorso al lancio di lacrimogeni. A quel punto per motivi di sicurezza le forze dell’ordine hanno deciso di far subito rientrare la squadra, che era appena scesa in campo, annullando di fatto l'allenamento e togliendo dall’imbarazzo lo stesso Ballardini che avrebbe dovuto dirigere la seduta sapendo di essere già esonerato. I giocatori sono rimasti chiusi negli spogliatoi e hanno preferito lavorare in palestra. A fine giornata il bollettino recita: 11 tifosi della Lazio fermati, tre agenti contusi e tre feriti tra i tifosi. Ma la contestazione, a quanto pare, non finisce qui e i tifosi biancocelesti stanno già organizzando altre sedute di protesta. Al vaglio c'è anche una clamorosa iniziativa: disertare totalmente l’Olimpico il 27 febbraio nel prossimo match casalingo contro la Fiorentina. Una cosa comunque è certa: Edy Reja (che oggi stesso dirigerà il suo primo allenamento ndr) troverà un ambiente surriscaldato. Il suo arrivo al posto di Ballardini, anche se non accende la fantasia dei tifosi, potrebbe contribuire a calmare un pò gli animi. EDY REJA - «Ho un sacco di dubbi ma ho dato la mia parola al presidente Lotito». Lo ha detto, come si legge dal sito del giornale croato «Vecernji List», Edy Reja, sostituto di Davide Ballardini sulla panchina della Lazio. Il tecnico goriziano, 55 anni, lascerà quindi l’Hajduk Spalato (nonostante le pressioni del presidente croato che lo ha salutato con commozione) dove era approdato qualche mese fa. La carica della polizia e momenti di tensione a Formello. Sopra Ballardini e Reja
Tre feriti tra le forze dell’ordine e tre tra i tifosi Undici fermati
Alla lettura della sentenza il giovane resta immobile: «Me lo aspettavo ma sono sereno»
PARMA
Raciti, Speziale condannato a 14 anni
Guidolin: senza abbassare gli occhi
di MIMMO TROVATO CATANIA – Battaglie a colpi di eccezioni e perizie legali contrastanti. È stato un processo che ha fatto registrare numerosi scontri in aula quello che ha portato alla condanna a 14 anni di Antonino Speziale per l’omicidio preterintenzionale dell’ispettore di polizia Filippo Raciti, avvenuto il 2 febbraio del 2007 allo stadio Angelo Massimino durante il derby di calcio con il Palermo. Ma è soltanto la prima parte di una partita che «ancora non è finita», per dirla con il legale dell’imputato, l’avvocato Giuseppe Lipera, che annuncia «ricorso in appello senza bisogno di leggere le motivazioni di un processo che è stato tutto un errore». Lipera traccia già le sue linee: «l'acquisizione finora del fa-
scicolo del pm, dove –ipotizza no le resistenze di chiunque». il penalista – ci potrebbero es- La Procura, che aveva chiesto sere le prove dell’innocenza la condanna a 15 anni di redel mio assistito». Antonio clusione «non commenta le Speziale alla sentenza resta sentenze» ma fa sapere di «esimmobile e spiega la sua sere soddisfatta della decisio«tranquillità con la certezza ne del Tribunale». Antonino di essere innocente». «Non ho Speziale fu il primo ultras ferfatto alcunchè di male – ag- mato dalla squadra mobile di giunge – e sono sereno. Del Catania, per omicidio volonresto mi aspettavo questa tario, sei giorni dopo quel trasentenza». La vedova Raciti ha avuto uno sfogo visibile: ha subito abbracciato i suoi legali e poi è «corsa dai suoi due figli per abbracciare anche loro», come rivela 'avvocato Enrico Trantino che l’assiste: «Ha avuto uno sfogo – osserva il penalista –per una serie di eventi e emozioni che mettono a dura prova, fiacca- Antonino Speziale condannato a 14 anni
gico 2 febbraio del 2007. Il processo è stato celebrato davanti al Tribunale per i minorenni perchè all’epoca dei fatti non era maggiorenne. L’accusa, rappresentata dai sostituti Angelo Busacca e Silvia Vassallo, ha sostenuto che Raciti sia stato ferito davanti l’ingresso della curva Nord del Massimino dal lancio di un sottolavello in lamiera che Antonino Speziale ha impugnato a mò di ariete e lanciato contro le forze dell’ordine. Il colpo avrebbe lacerando la capsula protettiva del fegato dell’ispettore che è morto alcune ore. Con Speziale c'era anche Daniele Micale nei cui confronti oggi il pm ha chiesto la condanna a 11 anni.
PARMA - «Non credo proprio che l’Inter sbagli la partita». Le parole di Francesco Guidolin potrebbero apparire come una resa alla vigilia del recupero della gara con i nerazzurri rinviata per neve lo scorso 31 gennaio, ma il Parma, nonostante tutto, non si sente sconfitto in partenza. Le tante assenze per infortunio e squalifica ed il momento di crisi dal punto di vista dei risultati sicuramente non aiutano, ma il tecnico ducale si dice «teso come sempre, come ogni vigilia» e fiducioso che «la squadra sia in grado di fare la partita. Senza abbassare gli occhi di fronte all’avversario». Il grave infortunio a Dzemaili, lo stop di Crespo assieme alle assenze per squalifica nel reparto arretrato di Paci e Panucci lo obbligano però a ripensare la squadra, magari cambiando anche modulo. «Ma le mie scelte comunque non saranno dettate dalle assenze»
Brasile
Dunga non convoca Ronaldinho
RIO DE JANEIRO – Ronaldinho ancora fuori dalla Nazionale: lo ha deciso il ct del Brasile, Carlos Dunga, che ha diramato la lista dei convocati per l'amichevole del prossimo 2 marzo contro l’Irlanda. Non sono bastate le ultime buone prestazioni del fuoriclasse del Milan a convincere Dunga: per Ronaldinho quindi Mondiale sempre più lontano. Sono otto invece gli «italiani» chiamati dal selezionatore verdeoro, questo l’elenco completo. Portieri: Julio Cesar (Inter), Doni (Roma); difensori: Maicon (Inter), Daniel Alves (Barcellona), Michel Bastos (Lione), Gilberto (Cruzeiro), Lucio (Inter), Juan (Roma), Luisao (Benfica), Thiago Silva (Milan); centrocampisti: Gilberto Silva (Panathinaikos), Felipe Melo (Juventus), Josuè (Wolfsburg), Kleberson (Flamengo), Ramires (Benfica), Elano (Galatasaray), Kakà (Real Madrid), Julio Baptista (Roma); attaccanti: Nilmar (Villarreal), Adriano (Flamengo), Luis Fabiano (Siviglia), Robinho (Santos).
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Sport
Mercoledì 10 febbraio 2010
In cinquemila ieri ai funerali con tanta gente comune oltre al mondo del ciclismo
«Ballerini ora è con Marco» Commovente affermazione del papà del “Pirata” Pantani di Chiara Carenini CASALGUIDI (PISTOIA)– La Parigi-Roubaix, quella corsa che ti massacra le braccia prima ancora delle gambe, quel pavè che lui amava tanto e che era capace di domare con la sua forza, la sua generosità, la sua tecnica. È stato un grande ciclista Franco Ballerini e poi un grande ct. Ma questo pomeriggio per quelle cinquemila persone, per tutti i campioni di ieri e di oggi che si sono ritrovati a Casalguidi, Franco è un uomo, un amico, un fratello, una persona buona. Una camera ardente piccola piccola e piena di profumo di fiori e di lacrime, quella allestita alla Misericordia di Casalguidi, pochi chilometri da Pistoia. Eppure da qui passano tutti: i grandi campioni del ciclismo come Moser e Gimondi, Saronni e Petrucci. Il grande Alfredo Martini, ct mitico, i vertici della Federazione ciclistica, del Coni. Ma anche Marcello Lippi. E poi tanta gente comune. Fiori e lacrime, preghiere, semplici 'ciao Francò: Franco dorme, «Franco è con Marco – dice il padre del 'Piratà Pantani –sono insieme in paradiso», e «Franco sta andando lontano» come ha detto Martini.
Avvolto nella bandiera olimpica il feretro di Franco Ballerini, CT della Nazionale Azzurra di ciclismo a Casalguidi Comune di Serravalle Pistoiese, durante i funerali
È l'ultima Parigi Roubaix di Ballero, la più dolorosa per chi l’aspetta già dalla sua partenza: sua moglie Sabrina, i figli Gian Marco e Matteo, la madre Graziella, i fratelli. E le mille parole che cercano inutilmente di riempire un
vuoto devastante. Parole che toccano, come quelle di Alfredo Martini: «Franco si sta incamminando per una strada che lo porterà lontanissimo. Incontrerà tanti amici in quell'immenso azzurro che
amava tanto. Girardengo e Binda, Coppie Bartali,Linari, Guerra, Sacchi e anche Marco Pantani. E quando Marco gli chiederà 'Ma che ciclismo hai lasciato laggiù? lui gli risponderà «Stamigliorando Marco, da quando abbiamo intrapre-
so la battaglia per mandar fuori dal tempio i mercanti di falsità si sta riprendendo». Lacrime: maquant'è difficile dire addio a Franco Ballerini. Ben lo sa Paolo Bettini che piange da tregiorni, che resta fuori dalla chiesa, che ha gli occhi spalancati a guardare tutto quel feretro chiaro che si è chiusa sul suo amico, su suo fratello. Ci sono tutti:tutti accompagnano Franco nella chiesetta di San Pietro, troppo piccola per contenere quel dolore. Scarponi e Cunego, Petacchi, Mori, Fondriest, Di Luca, Paolini, Cipollini, Scinto, Paola Pezzo e Bugno, Bazzi, Saligoli, tutte le istituzioni: il presidente Di Rocco, il presidente della Regione Claudio Martini, Giorgio Squinzi della Mapei e Mario Galbusera della Lampre. E gli amici di Casalguidi. Schermo gigante, con le immagini del 'Ballerò che alza le mani al termine della 'suà Roubaix. Le parole di Riccardo Nencini, presidente del consiglio regionale toscano, e quelle di Riccardo Agabio, vicepresidente del Coni. Le parole di don Renzo, che dopo aver letto del dolore di Gesù per Lazzaro dice 'Arrivederci, Francò. Le parole commosse di Alfredo
Martini: 'sono sicuro che Franco è nella pace eterna» e quelle di uno dei sacerdoti che l’hanno conosciuto:«Siete qui per salutarlo, non lo tradite quando uscite di qui. A buon intenditor poche parole». Fa freddo e il cielo è grigio. Perchè tutto l'azzurro si è nascosto in quelle quattro assi di legno sulle quali poggia la bandiera olimpica. Ciao, Ballero, la terra ti sia lieve. IL SALUTO DELLA FERRARI- La Ferrari saluta Franco Ballerini. La scuderia di Maranello, sul proprio sito internet, e nel giorno dell’estremo saluto al ct azzurro di ciclismo deceduto domenica scorsa, ricorda «un atleta pieno di passione che ha fatto vivere momenti di grande emozione a tutti gli sportivi come ciclista professionista e come commissario tecnico della nazionale italiana di ciclismo. Franco Ballerini – si legge in una nota – ha incarnato valori vicini a quelli della Scuderia Ferrari sapendo gestire come commissario tecnico le individualità di grandi campioni all’interno del lavoro di squadra regalando all’Italia4 titoli mondiali e un oro olimpico. Un uomo e unatleta serio e appassionato anche quando si dedicava agli sport automobilistici».
Le reazioni Lippi:«Ricordiamolo all’Ariston»
Boonen dedica alla memoria la vittoria di tappa in Quatar
Lippi ai funerali
«Ci tengo a dedicare la vittoria alla memoria di Franco Ballerini, un grande uomo e un grande professionista, che per me è stato ed è tuttora un esempio da seguire». Lo ha detto il campione belga della Quick Step, Tom Boonen, vincitore della 3^ tappa del Giro del Qatar. Parlando della gara, Boonen ha ammesso che «tornare a vincere è una grande soddisfazione. Ieri – ha continuato – tutta la squadra ha lavorato molto bene e nel finale i ragazzi sono stati eccezionali. È stato uno sprint molto veloce come dimostra la velocità di punta di oltre 72 km/h registrata dal mio ciclocomputer. In corsa ho avvertito ottime sensazioni. Adesso il primo obiettivo, vincere una tappa è stato raggiunto. Sarà difficile riuscire a conquistare anche la classifica generale perchè l’attuale leader ha un
buon margine di vantaggio. Nelle prossime tappe sarebbe fondamentale la presenza del vento, per cercare di riuscire ad aprire dei ventagli e spezzare il gruppo nel tentativo di guadagnare secondi importanti per la classifica». Nel corso dello sprint finale brutta caduta per Gerald Ciolek: il corridore della Milram si è fratturato la clavicola e sarà costretto a un lungo stop. CIARDI .Nel giorno dei funerali di Franco Ballerini, Alessandro Ciardi parla dell’incidente che è costata la vita al ct del ciclismo. La mattina di domenica scorsa Ciardi era al volante della Renault Clio Classe R3, lui ha riportato fratture al bacino e all’osso sacro, il suo navigatore, il «Ballero», ha perso la vita. «Mi ricordo il suono della voce di Franco. La contentezza di quando ci siamo stretti la ma-
Formula 1, il barese Liuzzi ha la nuova Force India SILVERSTONE (GB) – E' stata presentata la VJM03, la Force India che si appresta ad affrontare la stagione 2010 di Formula 1, al via il 14 marzo in Bahrain. «Il nostro obiettivo è quello di fare più punti e più podi», ha sottolineato il boss del team che ha sede a Silverstone, Vijay Mallya, «dobbiamo crescere, sull'onda di quanto fatto alla fine del 2009. Abbiamo imparato, fatto esperienza, e siamo diventati un team migliore. Spero che nel 2010 si cresca ancor di più». Un bel 2010 si aspetta anche Vitantonio Liuzzi, uno dei due piloti alla guida della Force India (l'altro è Adrian Sutil, mentre Paul Di Resta è terzo pilota e test driver). «Qui mi sento molto bene, l’atmosfera è ottima e la squadra lavora bene insieme», ha detto il driver italia-
no, «qui mi sento come in famiglia, quest’anno segna una nuova partenza per me. Sono diverso rispetto a due anni fa e mi sto avvicinando alla nuova stagione con una mentalità differente. Sono ancora giovane e ho tanto tempo davanti a me. Per questo -ha commentato Liuzzivoglio dimostrare quello che posso fare». La Force India, che ha saltato i primi test ufficiali a Valencia, debutterà ufficialmente sul circuito di Jerez de la Frontera. «Sono molto fiducioso per il lavoro fatto in inverno, abbiamo costruito una macchina che può andare regolarmente a punti. Questo -ha concluso Liuzzi- è anche il mio obiettivo: essere più competitivo nel corso dell’intera stagione».
no in macchina, prima di partire - racconta Ciardi in un’intervista alla Gazzetta dello Sport -. Stavamo cominciando una giornata di divertimento. Quel gesto, quell'entusiasmo, erano una spinta. Mi garbava che Franco fosse così felice. Ero orgoglioso che avesse scelto di correre al mio fianco. Con lui si era creato in poco tempo un vero rapporto. Era un simbolo sportivo, uno che nella vita aveva scritto grandi pagine. E da un uomo così, pensavo, si può solo imparare». Ricoverato nel reparto di traumatologia dell’ospedale di Pistoia, Ciardiracconta: «cisi eraritrovati la sera prima. Tornava dalla gara di ciclismo di Donoratico, ma era passato apposta per rifare un giro del percorso e prendere nota degli ultimi cambiamenti, Franco era così:nonlasciava nullaalcaso».
Il feretro di Ballarini seguito dalla mamma insieme a Cipollini
«Mi sento mortificato, deluso, addolorato –continuaCiardi . Io ero in sicurezza, sapevo quello che facevo. Non azzardo mai quando le cose non sono chiare, la macchina era a posto, quella strada la conoscevo bene perchè è vicino casa, quella curva a destra l'avrò fattain prova6-7volte, nonso cosa mi ha fregato, forse il fango finito su una ruota oppure altro, ma è successo tutto così velocemente che non
mi sono reso conto. Non doveva finire così. Non doveva. Sono un sopravvissuto solo perchè sono vivo. In quello che è successo, una parte di me è morta». LIPPI- «Sul palco dell’Ariston vorrei ricordare Franco Ballerini, una persona speciale, un grande commissario tecnico e atleta». Lo ha detto il ct della Nazionale Marcello Lippi durante «Attenti a Pupo» su Radio 1 Rai.
Superbike L’obiettivo delle due A è vincere il titolo con un pilota italiano
Aprilia-Alitalia, assalto al mondiale .ROMA– Due grandi A, come Aprilia e Alitalia, unite per un solo ed unico obiettivo: portare un pilota italiano, su una moto italiana, a vincere il titolo mondiale di Superbike. Ci provano la compagnia di bandiera nazionale e il settore moto racing della marca che fa capo al gruppo Piaggio. Lo fanno presentandosi negli hangar dell’areoporto internazionale di Fiumicino, dove è stata mostrata, ieri mattina, la nuova RSV4, che il prossimo anno tenterà di farsi largo tra la Ducati e la Yamaha, con due piloti di grande qualità: il romano Max Biaggi, classificatosi 4° la scorsa stagione, e il giovane talento inglese, Leon Camier, fresco vincitore del titolo di Superbike nel campionato anglosas-
sone. «Abbiamo il dovere di difendere la grande tradizione che ci contraddistingue nelle due e quattro ruote - ha detto il responsabile Aprilia Racing, Leo Mercanti – Ci danno per favoriti ma dovremmo aspettare le prime due o tre gare per capire quale sarà il livello raggiunto dal nostro lavoro. Noi vogliamo sicuramente migliorarci, dopo la scorsa, splendida, stagione che ci ha portato, grazie a Max, a vincere una gara (Brno, ndr) e al quarto posto finale del nostro pilota. Con lui e con il giovane Leon abbiamo due ottimi piloti». La presentazione delle moto, che saranno in gara dal prossimo 28 febbraio e per i prossimi 13 appuntamenti di questo
Mondiale 2010, è stata anche l’occasione per salutare il direttore sportivo Giampiero Sacchi. E dare il benvenuto, o meglio, l’augurio di un buon lavoro al nuovo direttore sportivo, Luigi Dall’Igna, già resposanbile tecnico del reparto corse: «La decisione è arrivata dopo una lunga valutazione ed in modo sereno sia da parte nostra che da parte di Sacchi. Spesso le verità sono più semplici di quello che si dice in giro – ha tenuto a precisare Mercanti – Dall’Igna è già da un anno che lavora al riassetto organizzativo per essere presenti in modo capillare in ogni campionati in cui partecipiamo e in ogni specialità». sport@luedi.it
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38 Sport
Seconda Divisione Problemi virali, ma il centrocampista è pure squalificato
Melfi, solo Bulla e Mitra indisponibili Tranne Bulla e Mitra, tutto il gruppo ha lavorato agli ordini dello staff tecnico gialloverde. L'allenamento è stato svolto presso il campo Cedas di san Nicola di Melfi. I due centrocampisti soffrono a causa di un problema virale. Non accusano febbre, ma non sono stati in condizione di prendere parta alla seduta lavorativa. Quest'oggi sarà verificato il loro stato di salute, ma comunque non c'è eccessiva preoccupazionenellostaff medicofedericiano.In ogni caso Damiano Mitra è squalificato e quindi non disponibile per la gara con il Cassino. Il favorito per la sua sostituzione resta sempre Giovanni D'Andria, che ha sempre assunto un comportamento da professionista in questo periodo, nonostante non abbia giocato spesso da titolare. Quella con il Cassino potrebbe essere una chance importante per l'atleta salernitano,
che nel ruolo a lui più congeniale, sarà particolarmente motivato nel far bene. D'Andria è giocatore di qualità in grado di fornire un contributo sostanzioso alla causa. Per il Melfi quella con il Cassino è una gara importante, da non sbagliare per non compromettere il cammino salvezza. Passa inevitabilmente dal Valerio, la conquista della quota salvezza, anche in relazione ai punti ottenuti fuori casa finora, decisamente pochi. In totale sette, frutto di due affermazioni, Aversa e Manfredonia ed un pareggio, quello di Roma con la Cisco. Tra le mura amiche invece il Melfiha conquistatoben21 punti,cioè tre volte in più rispetto al rendimento esterno. Un cammino diverso che dovrà essere suffragato anche in quest'ultima fase del torneo, abitualmente quella maggiormente delicata e decisiva. Il Melfi vuole staccare le concorren-
ti dirette che lottano per evitare i play out. Un obiettivo alla portata, in relazione anche all'organico a disposizione di Rodolfi. Nel frattempo quest'oggi doppia seduta lavorativa, interamente da effettuare alla Sata, anche per preservare il manto del Valerio, in questo periodo invernale. Mantenere un campo di gioco all'altezza è estremamente importante per una squadra che ama giocare palla a terra come il Melfi. Giovedì intanto, amichevole di metà settimana sempre a San Nicola, contro una selezione campana. Una occasione propizia per Rodolfi che vorrà valutare attentamente lo stato di forma dei giocatori dopo questa sosta appena superata. Il dopo stop in campionato è sempre una incognita per gli allenatori che non sanno effettivamente che tipo di condizione generale troveranno. Emilio Fidanzio
POTENZA, IL NOTIZIARIO Capuano, niente squalifica E arriva il portiere Botticella E’ RIPRESA LA PREPARAZIONE del Potenza che, nonostante la pausa del campionato, andrà avanti in maniera abbastanza intensa. Da oggi e fino a venerdì doppie sedute di allenamento, con Capuano che ha concesso tre giorni di libertà ai calciatori (sabato, domenica e lunedì) per poi ritrovarsi tutti al Viviani martedì 16 e cominciare a preparare la trasferta di Verona. Nella quale ci sarà anche il tecnico allontanato dalla panchina durante la gara con la Spal. Per lui il giudice sportivo (che ha squalificato per un turno Cangi del Verona) ha deciso solo l’ammonizione con la diffida. E in diffida sono andati ad aggiungersi a Berardi, anche De Simone e Tesoniero. Per loro scatterà la squalifica alla prossima ammonizione. sarà anche per questo che Capuano ha chiesto la disponibilità alla società per acquisire un portiere esperto e affidabile (Botticella , ex Sorrento Paganese e Arezzo) sembra ad un passo, anche perchè da un po’ di tempo, da quando è andato via Gragnaniello, il giovane estremo difensore si è cullato sugli allori di un posto da titolare certo e il suo rendimento è calato. Mossa adeguata alle ambizioni del Potenza che, da questo momento in poi, deve poter contare sulla disponibilità di tutti senza dover per forza fare i conti con le anemiche casse societarie. Magari, impiegando qualche under in più, ci si potrà trovare pure qualche euro supplementare da gestire, ma se si deve retrocedere anche a causa di alcuni errori fatti dai meno esperti, allora il gioco non vale la candela. a.p.
D Oggi la presentazione ufficiale. Ieri lavoro tattico e primo allenamento
Matera, colpaccio Paris Punta di diamante del tridente del Melfi-spettacolo di Novelli Albano ha la nuova spalla. Si tratta di Vinicio Paris, vecchia conoscenza del calcio lucano per aver vestito per tre anni la maglia del Melfi in C2 ad inizio carriera. Non si è trovato con Albano nella città federiciana, perchè Paris andò via al Manfredonia e Albano giunse dalla Nocerina. Una coppia inedita, ma senza dubbi ben assortita perchè Paris è la classica punta esterna che può essere schierata sia a destra che a sinistra nel tridente di Roberto Rizzo, uno che non esce mai fuori dal 4-3-3. Vinicio Paris è il classico attaccante che i gol li fa fare, ma che non disdegna nemmeno di concludere. Non ha mai giocato in serie D Paris, infatti dopo i tre anni a Melfi c’è stato il salto in C1 in terra sipontina durata due stagioni con una breve parentesi con il Pescina Valle del Giovenco. Ha iniziato quest’anno con la Colligiana, ma è un giocatore che non ha bisogno di presentazioni per aver fatto parte del Melfi-spettacolo di Raffaele Novelli (altro zonista puro come Rizzo) con Lauria a destra, Rana centrale e Paris a sinistra. Calcolando che Albano è due volte più forte di Rana e che c’è da inserire gli under, l’arrivo di Paris è da “leggere” come la fine dei “piagnistei”per la partenza di Genchi, che ormai da due mesi sembrava l’alibi e la leva di tutte le discussioni. Paris è più forte di Genchi anche fuori dal campo, come confermano le informazioni che giungono da Melfi. Paris ha incontrato il Matera nel torneo Mi-
Vinicio Paris
chetti di Pisticci nel primo anno dell’esperienza in gialloverde e ieri ha svolto il primo allenamento con i nuovi compagni dimostrando di essere allenato a dovere. In mattinata sarà presentato ufficialmente come annunciato dal comunicato stampa della società biancazzurra. Una ripresa degli allenamenti all’insegna della serenità, ma non certo della festa. «Perchè si è solo all’inizio della svolta-ha precisa-
to il tecnico- e c’è da lavorare sodo per restare coscienti che che solo con il sacrificio si può migliorare». E ieri, nonostante il freddo pungente e la pioggia intorno alle 16,30, Rizzo non si è fermato in allenamenti specifici per migliorare palleggio e posseso palla. Come dire che il tempo dei palloni lunghi lanciati in avanti, quasi a mo di disperazione, è finalmente concluso. Giocare a calcio è quello che è stato chiesto a Roberto Rizzo nella prima presentazione, Matera ne ha bisogno dopo stagioni vietate ai tifosi dal palato fine. E a Matera ce ne sono tanti. La sensazione è che il tipo di organizzazione tattica è adatto alle caratteristiche del Matera e che con tre mosse il diesse Gino Dimitri abbia sistemato tutti e tre i reparti, perchè anche ieri era presente l’under del 1990 che dovrebbe colmare la lacuna a sinistra in basso in difesa. Qualità e quantità cominciano ad essere quelle caratteristiche che possono fare del Matera una protagonista prima in campionato e poi in coppa Italia. Perchè al momento c’è all’orizzonte il difficile match con il Francavilla Fontana, avversario tutt’altro che facile dopo il pareggio interno con l’Angri che ha fatto infuriare e tuonare patron Distante. Ma tra le due, è senza dubbi il Francavilla a essere più preoccupato perchè se come pare la svolta continuerà ce ne sarà davvero poca di trippa per i gatti del girone H. Renato Carpentieri
D La squadra isolana è in salute
Francavilla, Ischia da non snobbare FRANCAVILLA – Riacquistare in fretta la condizione ideale ed i punti persi in queste ultime giornate di campionato. In casa Francavilla è questo il principale obiettivo per l’inizio di campionato che avverrà domenica quattordici febbraio, quando in riva al Sinni arriverà l’Ischia Isolaverde, per la venticinquesima giornata, la sesta del girone di ritorno. Una partita fondamentale per il sodalizio sinnico, costretto a vincere per ritornare nella griglia dei play off, che complice il turno di riposo nell’ultimo turno, dista un solo punto. Il prossimo avversario, è reduce dal pareggio interno a reti inviolate, contro la capolista Neapolis Mugnano. La formazione isolana, ha dimostrato una buona con-
Pisticci, le concorrenti Viareggio Cup Storica qualificazione.Verdesca e soci ora col Toro non stanno meglio La Rappresentativa ai quarti Bacoli bivio fondamentale piùdelderby. Sifermaaquattro risultati utili la serie del Pisticci, la migliore di questa stagione in serie D, che perde il derby casalingo con il Matera, ma continua ad occupare l’ultimo posto utile per la zona play-out. E domenica farà il tifo per il Matera, ma con l’orecchio attento anche al risultato di Mugnano dove il Neapolis affronta l’Ostuni. Perchè il Pisticci non può che considerare la sconfitta nel derby come un incidente di percoso e non un punto di arrivo. Il campionato è lungo e le squadre concorrenti non hanno certo mostrato i muscoli. Anzi. Perchè il Fasano è ormai con un piede e mezzo in Eccellenza e il Pisticci a Bacoli ha a disposizione due risultati su tre. Sarà fondamentale, infatti, per il Pisticci nonperdere aBacoli e restare con la classifica attuale che al momento assicura i play out. Che sono, comunque, il mezzo con il quale i gialloble dovranno necessariamente costruirsi la salvezza, impensabile evitare gli
GENOA 1 RAPPR. SERIE D 2
Pasquale Arleo
spareggi. Senza la serie prima del derby sarebbe stato, infatti, una tragedia già recitata. Ora c’è da lottare e Arleo e soci lo sanno e lo faranno fino all’ultima energia. r.carpentieri@luedi.it
GENOA: Perin, Grea (46' st. De Bode), Bertoncini, Terigi, Polenta, Ferraro (4' st. Boakye), Cofie, Doninelli (36' st. Ymeri), El Shaarawy, Ragusa, Chinellato. All. Chiappino. RAPPR. SERIE D: Forte, Candolini, Benci, Alletto, Caciagli, Tirelli, Borotto, D'Angelo, D'Anna (46' st. Franchetto), Mosca, Chimenti (13' st. Vaccaro). All. Polverelli. ARBITRO: Luca Pairetto di Nichelino. RETI: 12' pt. Benci (R); 18' st. Terigi (G), 45' Tirelli (R). NOTE: espulso Chinellato (G), ammoniti Ragusa (G), Benci (R), D'Angelo (R) e Caciagli (R). UNA zampata di Tirelli allo scadere del tempo firma la vittoria della Rappresentativa e suggella una presta-
zione super dei ragazzi della D. Una prova tutta carattere e sacrificio, apre le marcature Benci al 13’, il Genoa si riversa in avanti e trova il pareggio con Chinellato al 19’ della ripresa, la Rappresentativa regge l’urto e al 43’ trova il gol qualificazione con Tirelli. La selezione della D vola ai Quarti di Finale per la prima volta nella storia, entra nelle prime otto squadre giovanili del mondo, segnando due gol a una squadra che finora aveva la porta inviolata, dimostrando di essere dilettanti solo di nome ma con una mentalità da professionisti. Il Presidente della LND Carlo Tavecchio è entusiasta: "Si tratta di un risultato storico ed entusiasmante per la Lega Nazionale Dilettanti. E' la dimostrazione che il nostro mondo giovanile non ha nulla da invidiare a quello dei professionisti. Dopo la coraggiosa gara disputata contro l'In-
ter, la vittoria di oggi rappresenta il giusto premio al grande lavoro di preparazione condotto da Polverelli e dal suo staff, che stanno valorizzando al massimo i migliori giovani della Serie D". E la parola passa all’allenatore del miracolo:”Abbiamo dato il cento per cento fino alla fine, soffrendo, non rinunciando mai al gioco, credendoci fino alla fine” - dichiara Polverelli.”Questo è un gruppo unito, di qualità, ho utilizzato in quattro gare 22 giocatori su 24, questo è sintomo di equilibro e spessore”. A fine gara subentra l’emozione e la commozione tra i ragazzi della D, l’autore del gol decisivo Tirelli ancora non ci crede:“Avevamo di fronte una grande squadra con il pubblico tutto dalla loro parte eppure non ci siamo abbattuti mantenendo la giusta freddezza». Domani quarti di finale contro il Torino.
dizione fisica, ma soprattutto tanto carattere da vendere, cosa che farebbe molto comodo ai ragazzi di Lazic, che ultimamente difettano in questo. Pochi risultati e un gennaio nero da dimenticare in fretta, con soli quattro punti guadagnati, su quindici a disposizione. Questione di cifre, quelle alla fine non mentono mai. Zero punti nelle ultime due gare. La premessa resta comunque una: trentotto punti in classifica, a questo punto della stagione non li avrebbe previsti nessuno ad inizio stagione. Concetti magari ripetuti, ma pur sempre di attualità quando si deve discutere di una squadra ai nastri di partenza con l’obiettivo di una salvezza anticipata e tranquilla. E invece adesso in casa rossoblu, si parla di play off e anche insistentemente. Resta però questo buco nero in queste ultime gare, un fenomeno che sembra non preoccupare più di tanto l’intero ambiente. Però, questo è un abbraccio mortale, dal quale il Francavilla non riesce a staccarsi. Se nelle settimane scorse abbiamo giustamente celebrato il cammino inarrestabile dei rossoblu, adesso bisogna parlare di una squadra che sembra non riuscire a trovare la sua identità dei primi tre mesi di campionato. Ecco perché, una vittoria contro gli isolani, andrebbe a puntellare, un 2010 avaro di risultati dei ragazzi di mister Ranko Lazic. A dispetto della classifica che vede l’Ischia in piena zona play-out, con ventiquattro punti, la gara non va presa sotto gamba, perché in questo girone, ogni partita presenta le sue insidie e difficoltà. Ricordiamo che il precedente dell’anno scorso tra Francavilla e Ischia, terminò con una vittoria dell’Ischia per 2-1, con la rete per i sinnici da parte di Del Prete. Quest’anno invece, i rossoblu hanno ottenuto la vittoria per 1-0 in casa ischitana, grazie ad una punizione del centrocampista Manzillo. Claudio Sole
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Sport 39
Mercoledì 10 febbraio 2010
Mercoledì 10 febbraio 2010
Eccellenza Ammissione di colpe e atto di fair play del Picerno
Scuse all’arbitro Cappiello Il patron Marino, dopo l’aggressione: «Episodio da condannare» Prima Categoria Battuta nettamente la capolista del girone A Savoia
La San Tarcisio tiene aperto il torneo FSTRIONERO SAVOIA
3 0
F.S.T RIONERO: Fortuna, Romaniello, Urciuoli, Parisi, Grieco D., Carrieri, Aloè, Di Lonardo, Simonetti (35'st Catenacci), Grieco M. (40'st Giammatteo), Lomio (1'st Telesca); A disp. Saracino, Pietragalla, Cardillo, Guerrieri; All. Cassese. SAVOIA: Uva, Caggianese, Pagano, Gigliello, Palo A., Mastroberti (30'st Parrella), Pirulli (5'pt Grusso), Tolve, Villano, Palo G., Gerardi (35'st Festa); A disp. Losasso, Ricciardi, Marino, Covucci; All. Romano ARBITRO: Contini da Matera. RETI : 6'pt Parisi (rig.), 25'st e 30'st Simonetti. NOTE: Temperatura fredda. Espulsi Uva, Palo A., Palo G. nel Savoia e Romaniello nella F.S.T. Rionero. RIONERO - La F.S.T. tiene aperto il
campionato fermando con un perentorio tre a zero la super capolista Savoia. Gli uomini, anzi i ragazzi, agli ordini di mister Cassese portano a casa tre punti insperati alla vigilia del mach toccando quota 28 punti in classifica. Alla fine dei 90' di gioco quattro gli espulsi, tre nel Savoia (Palo A., Palo G. e Uva) e uno nella F.S.T. Rionero (Romaniello) nonostante una gara sostanzialmente corretta vissuta su singoli episodi. Pronti via e la difesa ospite viene sorpresa da un lancio dalle retrovie che mette Simonetti a tu per tu con Uva che lo stende in area e per il Signor Contini è rigore ed espulsione dell'estremo difensore ospite; dal dischetto Parisi beffa il neo entrato Gruosso e i padroni di casa sono in vantaggio. Il primo tempo continua con il Savoia che prova a riequilibrare il mach ma i giovani vulturini arginano bene tutte le incursioni degli ospiti. Primo tempo che va in archivio senza altri sussulti e con la F.S.T. in vantaggio.
Si ritorna in campo e il Savoia comincia a mostrare un certo nervosismo visto lo svantaggio. La partita procede tranquilla sino ad un brutto fallo di reazione di Palo A. nel cerchio di centrocampo che, scalcia un avversario sotto gli occhi attenti del direttore di gara che a sua volta, non può far altro che sventolare il secondo rosso di giornata. Ai padroni di casa, invece, inizia a salire la paura di vittoria contro i primi della classe ma in cinque minuti, prima al 25' e poi al 30', Simonetti in contropiede regala due gol di pregevole fattura che mettono in cassaforte il risultato. La F.S.T. Rionero vince, porta a casa i tre punti e conquista la sesta posizione in classifica. Il Savoia, invece, si ferma a Rionero lasciando aperto il discorso campionato. Per la cronaca, da segnalare le altre due espulsioni, la prima a Romaniello per somma di ammonizione e la seconda a Palo G. allontanato dal direttore di gara per proteste. Rocco De Rosa
DOPO L'AGGRESSIONE subita dal direttore di gara di Picerno-Ricigliano, Cappiello di Matera, il presidente della società lucana, Felice Marino ha inteso scrivere alla nostra redazione per porgere le scuse ufficiali al direttore di gara e per condannare il gesto posto in essere da un suo dirigente «Chiediamo pubblicamente scusa al signor Cappiello della sezione di Matera - è scritto in un comunicato diffuso alla stampa - e altresì ai nostri tifosi e agli sportivi presenti sulle gradinate. La società tiene a precisare che si è trattato di un episodio singolo e isolato che condanna pienamente. La società inoltre ringrazia il direttore di gara, che dopo l'interruzione è rientrato in campo per il regolare svolgimento della partita, palesando tutta la sua professionalità e serietà. Nello specifico la società tiene a precisare che il Sig. Cappiello è stato messo nelle condizioni di operare per il meglio e che
Il presidente Marino
dopo la fine del match, lo stesso ha potuto dirigersi indisturbato verso gli spogliatoi e abbandonare lo stadio senza bisogno della scorta dei carabinieri presenti. La società e il reo dirigente assicurano che simili fatti non accadranno più e fanno un plauso al correttissimo pubblico picernese che nella circostanza ha dato esempio di grande civiltà»
Il punto sul campionato di Prima Categoria
Il Burgentia racimola un punto dopo 20 sconfitte esterne di fila L'INASPETTATO CROLLO esterno del Savoia di Romano ha notevolmente assottigliato le distanze tra il vertice e la piazza d'onore nel girone A di Prima Categoria. Ridotta in otto (triplice espulsione), la capolista del torneo ha subito un pesante ko in casa dell'Fst Rionero. Non si è fatto pregare due volte l'Atletico Potenza che, nel corso della ripresa, ha calato il poker sul groppone del Futura, nel derby del capoluogo lucano. Ha rimediato un insuccesso in zona-podio anche il Cancellara sul campo del Vitalba. Sul fondo della classifica, strepitosa rimonta del Ruvo, passato dall'ultimo al terzultimo gradino della graduatoria. Nel secondo girone di Prima, Bernalda e Fagnano Valsinni continuano a macinare successi. Alle loro spalle, invece, si dorme profondamente (stop per Aurora Tursi e Salandra). GIRONE A Dopo nove risultati utili consecutivi è caduta l'imbattibilità della regina Savoia. La squadra di mister Romano ha pagato a caro prezzo le tre espulsioni rimediate da Uva, Gerardo ed Alessandro Palo.
RUVO S.CHIRICO
4 1
RUVO: Rosamilia, Pepe, Matteo, Petullo, Mira, Iannella, Grieco V. (40'st Tita), Tartaglia (25'st Giglio), Santoro (35'st Colangelo), Graziano, Masini; A disp. Grieco G., Gaudiosi, Lorusso, Tita; All. Grieco G.. SAN CHIRICO N.:Moreschi, Lancellotti (1'st Tortorelli), Mucci G., Gravino, Baldassarre A., Baldassarre G., Russo, Lamarra (1'st Padula Gi.), Di Stasi, Zianni (38'st Mucci C.), Padula Ge.; A disp. Padula F., Bonelli; All. More-
A ringraziare è stato l'Fst Rionero che ha conquistato il quinto successo stagionale interno. A pochi passi dal vertice (appena due punti di distanza), l'Atletico Potenza ha domato il Futura nell'attesissimo derby dalle tinte rossoblu. Il team di Telesca si è sbloccato nella ripresa ed ha messo a segno una quaterna con Albanese, Postiglione, Gaddi e Restaino C. In terza posizione, il Cancellara di Cosentino è stato fermato da un Vitalba che viaggia a grandissima velocità tra le mura domestiche. I filianesi hanno sorriso per l'undicesima volta in campionato, grazie al guizzo vincente di Verrastro A. In casa vola anche l'Albatros Oppido, vittorioso all'inglese ai danni del Real Montemilone, con Pagano nel primo tempo e Mancuso F. nel corso della ripresa. L'Abriola non sta risparmiando avversari ai “piedi” della Sellata. Il team di Ramaglia, tra legni colpiti e rigori falliti, ha mandato al tappeto il Barrata Potenza con i fendenti di Luongo e Petraglia. Grandissima rimonta del Ruvo che ha fatto suo lo scontro-salvezza al cospetto del San Chirico
Nel 2010 abbandonata l’ultima posizione in classifica
Ruvo, una marcia in più schi. ARBITRO: Viggiano da Bernalda. RETI: 21'pt Graziano, 38'pt, Padula Ge., 45'pt Santoro, 47'pt Grieco V., 22'st Masini (rig.). RUVO - Il Ruvo versione 2010 ricomincia dal San Chirico N. per la rincorsa alla salvezza. I ragazzi al cospetto di mister Grieco vincono 4-1
contro una diretta concorrente per la permanenza in categoria agguantando un momentaneo terzultimo posto sopra anche al Possidente. La gara: pronti via e dopo 2' Pepe ci prova dal limite ma un difensore devia evitando guai peggiori. Il Ruvo continua ad attaccare e dopo 8' ci prova Masini da calcio piazzato ma la mira è imprecisa.
Per vedere il San Chirico in attacco bisogna aspettare il minuto 12 quando Russo ci prova ma Rosamilia disinnesca facilmente. Al 21' i padroni di casa passano in vantaggio: Graziano riceve da Santoro, carica e spara una sassata al 'sette' dove Moreschi non può arrivare e il Ruvo è in vantaggio. Gli ospiti reagiscono ma i problemi più grossi arrivano solo da calci d'an-
Nuovo: Graziano ha aperto i conti, Padula G. li ha pareggiati. Poi Santoro, Grieco V. e Masini hanno fissato il risultato sul definitivo 4-1. Pirotecnico pari, infine, tra Possidente e Castelpantano (3-3). Rinviato l'incontro Castelgrande-Sant'Angelo. GIRONE B Prosegue a suon di gol e di vittorie il duello a distanza tra il Bernalda ed il Fagnano Valsinni per la conquista del primato. La squadra ionica agli ordini di Margoleo ha espugnato, soltanto nel finale di gara, l'inviolato terreno del Roccanova. Calabrese ha aperto le danze a cinque minuti dal termine della contesa, chiuse da Gioia in pieno recupero. Il Roccanova non perdeva in casa addirittura dal 22 febbraio scorso (sconfitto per 2-0 dal Rotondella). In piazza d'onore, il Fagnano Valsinni ha avuto ragione con un gol di scarto del Salandra (3-2). Sono andati a segno Pennuzzi, D'Alessandro e Mastrangelo per la formazione sinnica. Quest'oggi, la compagine di mister Modarelli recupererà l'incontro sul campo del Roccanova. A Satriano è sprofondata l'Aurora Tursi, ora distan-
golo. Al 38' ingenuità del Ruvo: Padula Ge. mette alle spalle di Rosalimia pareggiando i conti. Il Ruvo è colpito nell'orgoglio. Al 45' lancio dalle retrovie, difesa ospite disattenta e Santoro, dribbla Moreschi, depositando la sfera nel sacco per il 2-1. Al 47' Masini calcia un'insidiosa punizione nel cuore dell'area ospite dove Grieco V. è il più lesto a colpire di testa e fare 3-1. Il ritorno in campo sembra una passeggiata per il Ruvo. Al 22' Graziano si procura un penalty e dal dischetto Masini non sbaglia per il 4-1 finale. r.d.r.
te addirittura quindici lunghezze dalla leadership della classifica. Sta, invece, giocando alla grande e vincendo molto il Grassano, che ha schiantato il Tricarico con Calluso e Daraio. Anche lo Sporting Lauria ha inflitto un pesante stop al Pomarico. Lattuga ed Olivieri P. hanno confezionato la vittoria numero quattro stagionale. Tris del Metanauto Picerno al cospetto del Villa d'Agri. L'undici picernese deve, però, recuperare ancora due gare. Oggi pomeriggio lo farà con il Grassano. Storico punto esterno dell'Invicta Burgentia in casa della Fortitudo Moliterno. Dopo venti sconfitte consecutive lontano da casa, finalmente, la squadra di Brienza ha racimolato un pari in trasferta (non succedeva dal 9 novembre 2008 sul campo del Villa d'Agri, 2-2). E' stato rinviato il confronto LatronicoReal Grumento. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Quaranta gol messi a segno (868 marcature in totale) in questa diciannovesima giornata (23 nel girone A, 17 nel B), di cui 27 dalle formazioni che hanno giocato in casa (15 nel girone A, 12 nel B), 13, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta (8 nel girone A, 5 nel B). Si sono registrati 10 successi interni (5 nel raggruppamento A, 5 nel B), 2 vittorie esterne (1 A, 1 B) e 2 pareggi (1 nel girone A, 1 nel B). Il girone più prolifico è il raggruppamento A con 462 reti, seguito dal B con 406. Il migliore attacco del campionato è quello del Bernalda (51 reti, girone B), il peggiore è quello del Latronico (8 reti, girone B). La migliore difesa è quella del Bernalda (11 reti subite, girone B), mentre è del Possidente (girone A) la retroguardia più perforata (59 reti subite). Donato Pavese
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40 Sport
Seconda Categoria Le grandi a passo spedito
A folle velocità LE PRIME della classe di Seconda Categoria viaggiano a folle velocità. Lavello, Vietri e Sporting Francavilla non hanno tradito le attese neanche in questo diciassettesimo turno di campionato, funestato da numerosi rinvii. Infatti, non si è disputato un terzo dell'intero torneo, a causa del maltempo. Nel primo girone, il Lavello ha scambiato il campo dell'Atletico Genzanoper il “Roland Garros” (6-2 il set finale). Non è sceso in campo il Foggiano Melfi (seconda forza del torneo) sul rettangolo da gioco del San Fele. Nel B, il Vietri ha giocato a “carte” e precisamente a poker in terra “straniera”. A Sant'Angelo, la gara è terminata 4-2 per la capolista. L'Accettura ha annichilito l'Atletico Balvano. Nel raggruppamento meridionale, lo Sporting Francavilla si è imposto sul San Martino d'Agri, mentre il Chiaromonte ha espugnato Nemoli. Intanto, questo pomeriggio, con inizio alle ore 15, sono in programma ben quattro recuperi: Accettura-Stigliano, Pietrapertosa-Vietri, Potentia Santa Cecilia-Atletico Balvano (girone B), Castelsaraceno-Sporting Chiaromonte (girone C).
GIRONE AIl Lavello ci ha presogusto enonsiferma piùsul tetto della classifica. La neo regina del campionato ha addirittura trafitto per ben sei volte, in esterna, l'Atletico Genzano. Strepitoso Urana che ha siglato una cinquina e sigillo di De Leonardis. Il Foggiano Melfi, distante ora quattro punti, non ha giocato sul campo della “cenerentola” San Fele. Neanche il Ruoti è sceso in campo contro lo Sporting Vaglio. Ha giocato e rimediato una pesante quaterna, invece, il Ginestracandida. A Palazzo, le doppiette di Cardilli e di Rigato hanno tramortito l'undici vulturino. Al San Nicola non è bastato il gol di Zaccagnino nell'insuccesso esterno sul campo del Rapolla. Balzo salvezza per il Garnet Red Bella ai danni dello Sport Melfi (4-1). Ha riposato la Fides Scalera. GIRONE B La cavalcata trionfale del Vietri non ha conosciuto rivali nemmeno domenica scorsa. In casa del Sant'Angelo, Viggiano, Verdecanna e Giordanohanno rifilato tre sberle, dopo essersi spianati la strada con un autogol. Il Vietri ha inanellato il suo tredicesimo successo nel-
le ultime quattordici gare. A seguire, l'Accettura ha inchiodato all'inglese l'Atletico Balvano con i gol di Cerabona e De Rosa. Sul terzo gradino del podio, il Potentia Santa Cecilia di Macchia ha sopravanzato proprio la formazione balvanese di Morriello. Coluzzi ha confezionato la nona gioia in campionato ai “galletti” contro il Progetto Tito. Un super Atletico Albano ha rimontato diverse posizioni in classifica: ora è quinto grazie al tris rifilato al Laurenzana. La compagine di mister Cafarelli è reduce da un periodo nero: due punti racimolati negli ultimi quattro confronti disputati. Punticino-salvezza per il Marsico 2002 al cospetto dello Stigliano (3-3). Il maltempo ha impedito la disputa della sfida-permanenza tra il Pietrapertosa e lo Sporting Picerno (ultima contro penultima della classe). Turno di riposo per l'Anzi. GIRONE C Domenica scorsa sono scese in campo soltanto le prime tre della classe. I restanti confronti sono stati rinviati (Castelsaraceno-Rotunda Maris, Fratelli Cafaro Francavilla-Sarconi, Sanseverinese-Episcopia). Un guiz-
Al Palazzo restano i punti Al Ginestracandida le proteste CALCIOPALAZZO GINESTRACANDIDA
4 2
CALCIO PALAZZO: Patruno, Sabino (al 65'Dipalo), Soldano, Carulli, Tufarulo A.'91, Cardilli, Tufarulo A. '92, Rigato, Galantino (all'87'Campanane), Ouatik (al 75' Miani), Lichinchi. All:Calabrese. GINESTRACANDIDA: Messere, Annunziata (all'82' Leggieri), Lettieri, Rizzo, Volonnino (al 58' Pipolo), Dileo,Petrelli (al 86' Zotta), Cicchiello, Latorraca, Petagine, Muccilli. All: Lettieri. ARBITRO: A. Griesi di Venosa. MARCATORI: al 20'e 85' Rigato; al 27' Latorraca; al 50'e 75' Cardilli; al 52' Lettieri.
zo di De Salvo, sul campo del Nemus, ha permesso al Chiaromonte di rimanere quasi agganciatoalla vetta,detenuta dal Francavilla (successo sul San Martino). Questo pomeriggio il Chiaromonte tenterà il sorpasso nel recupero. Bis dell'Oratorio Maratea a spese del Castelluccio. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. 48 gol messi a segno (943 in totale) in questa diciassettesima giornata (22 A, 19 B, 7 C), di cui 27 dalle formazioni che hanno giocato in casa (12 A, 11 B, 4 C), 21, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta (10 A, 8 B, 3 C). Si sono registrati 8 successi interni (3 A, 3 B, 2 C), 3 vittorie esterne (1 A, 1 B, 1 C) e 1 pareggio (0 A, 1 B, 0 C). Il girone più prolifico è il raggruppamento A con 359 reti, seguito dal B con 306 e dal C con 278. Il migliore attacco del campionato lo detiene il Lavello (48 girone A), il peggiore è del Pietrapertosa (8 reti, B). La migliore difesa è del Vietri (8 reti subite, B), mentre le peggiori sono quelle dell'Atletico Genzano, dello Sport Melfi e del San Fele (49 subite). Donato Pavese
Al S. Cecilia basta Coluzzi P. SANTA CECILIA PROGETTO TITO
1 0
POTENTIA SANTA CECILIA: Donadio, Di Canio, Coluzzi, Marino, Morlino, Alvino (46' F.Palese), Colucci, Alfano (62' Libonati), Martino, Marcodoppido (80' Zaccagnino), R. Palese. A disp.:: Marone, Ma. Avallone, De Bonis, Mi. Avallone. Allenatore: Macchia. PROGETTO TITO: Fiore, Pirrone, Faruolo, Santoro, Laurino, Salvia, Ottati, Corallo, Cupolo, Stigliano (89' Giancola), Adebutu (75' Laurino). A disp.: Di Bello, Carbone, Dolce. Allenatore: Pagano. RETE: 67' Coluzzi. ARBITRO: Romaniello di Potenza. NOTE: Ammoniti: Marino, Martino (PSC); Santoro, Cupolo (PT).
PALAZZO SAN GERVASIO. Quanto successo a Palazzo difficilmente sarà L’ingresso in campo POTENZA - Dopo due settimane di stop, dimenticato da quanti praticano quetra neve e turno di riposo, il Potentia sto sport, da sempre considerato il più in angolo. Al 15' Dileo per Annunziata, Santa Cecilia torna in campo con una bel gioco. La partita giocata su un cam- che conclude debolmente sul portiere. vittoria di misura firmata da Coluzzi. La po al limite della praticabilità tra il Pa- Al 18' Petagine, ricevuto palla da Muc- squadra di Macchia è stata condizionata lazzo(5° posto in classifica) ed il Gine- cilli, conclude, palla di poco a lato. Al dalla lunga sosta e dalla pioggia caduta stracandida (3° posto in classifica) è 20' va in vantaggio inaspettatamente il per tutto il primo tempo e dal campo in stata combattuta e ben giocata da en- Palazzo: Ouatik scende indisturbato pessime condizioni che gli rende difficitrambe le contendenti, ben diretta da sulla fascia, lasciata libera da Annun- le giocare palla rasoterra come è abituaun giovane arbitro di Venosa, A. Grie- ziata, mette al centro un invitante pal- ti a fare. Quindi ne esce una gara poco si, che fischiava tutto, forse anche lone per Rigato che in semirovesciata spettacolare che vede nella prima fraquando non succedeva niente, ma ad centra la porta difesa dall'improvvisa- zione di gioco quattro tentativi dei paun quarto d'ora dalla fine, sul due pari, to portiere Messere, che sostituiva un droni di casa, con Coluzzi che calcia alto non ravvisava un fuorigioco di Cardil- febbricitante Castelgrande. Al 23' La- dal limite, con Marino che prima mette a li, che ricevuto palla da Ouatik, davan- torraca viene fermato per un dubbio lato da fuori area e poi si vede bloccare ti la porta, metteva dentro, portando in fuorigioco. Al 27' pareggia il Ginestra- da Fiore il suo rasoterra e con Marcovantaggio il Palazzo. Vibrate le prote- candida: su angolo battuto da Petagi- doppido in acrobazia sulla quale il nuste degli ospiti che contestavano dura- ne, Tufarulo A.'91 non interviene e La- mero uno ospite neutralizza senza promente questa decisione arbitrale sba- torraca, da pochi passi, mette dentro. blemi. Mentre per gli ospiti Cupolo, sergliata, con qualche spintone e linguag- Al 30' al tiro Petagine, il portiere bloc- vito in area, calcia fuori e con Ottati che gio ortodosso. Sono interventi i carabi- ca. Al 32' in contropiede Rigato semina da destra prova a sorprendere Donadio, nieri per salvare l'arbitro da un possi- il panico sulla fascia, mette al centro fuori dai pali senza esiti. Nella ripresa bile linciaggio. L'arbitro, d'accordo per Galantino, che conclude debol- gli ospiti potrebbero passati con Ottati con l'osservatore presente sugli spalti, mente sul portiere. Al 38' Tufarulo fer- che ruba palla al limite dell’area sfrutdecideva di sospendere la partita, che ma una conclusione ravvicinata di Vo- tando un malinteso della difesa locale veniva ripresa dopo dieci minuti, sen- lonnino. Al 45' su cross di Volonnino ma non inquadra lo specchio della porza i due giocatori Lettieri e Muccilli del dalla fascia, Petagine al tiro, ma Patru- ta. Rispondono i padroni di casa con MaGinestracandida, insieme al proprio no compie un miracolo, deviando in rino che manda fuori misura la sfera. allenatore. Prima della conclusione, il angolo. Al 50'in vantaggio il Palazzo: Poi è l’estremo difensore locale a bloccaPalazzo con Rigato, all'85', su errore di su lungo lancio di un compagno, Car- re la punizione di Stigliano. Al 67’, l’epidilli approfitta di una incertezza difen- sodio che decide il match. Marino batte Messere, trovava il quarto gol. Peccato, con questa sconfitta, il Gi- siva di Annunziata e con un tiro ango- una punizione che Fiore respinge e Conestracandida può dire addio ai sogni lato sorprende Messere. La reazione luzzi insacca in ribattuta realizzando il di un possibile aggancio alle prime, degli ospiti non si fa attendere ed al 53' terzo gol stagionale. I gialloblu cercano mentre il Palazzo fa un importante pareggiano: Volonnino per Lettieri ancora il gol con le conclusioni di Martipasso in avanti, pur mantenendo sem- che si libera di alcuni avversari e con no e Marino, mentre il Progetto Tito va un tiro angolato sorprende Patruno. al tiro con Ottati dal limite senza impenpre il 5° posto. Veniamo alla cronaca della partita Al 57' è il palo a negare il vantaggio sierire Donadio e al 82’ va vicinissimo al fino al 75' ricca di occasioni da gol. La agli ospiti: Petagine, ricevuto palla da pareggio colpendo il palo con la palla partita inizia con 15' di ritardo, nono- Latorraca, scende indisturbato verso che torna in campo e Donadio respinge stante le squadre erano al campo già la porta e con un bel tiro anticipa Patru- la conclusione ospite. Per i gialloblu ardalle 14. Al 3' ghiotta occasione da gol no, ma la sfera si stampa sul palo e ri- riva la terza vittoria consecutiva che gli per gli ospiti: su lungo lancio di Lettie- torna in campo. Al 65' è Messere a de- consente di conquistare il terzo posto in ri, Latorraca fa da sponda per Petagi- viare in angolo un tiro ravvicinato di classifica e di conseguenza il sorpasso ne, che a tu per tu col portiere, manda Galantino, servito da Rigato. Al 75' sull’Atletico Balvano, che oggi affronteincredibilmente a lato. Al 10' Volonni- giunge il gol su fuorigioco del Palazzo rà proprio i galletti a Macchia Giocoli, no, nella propria area, ferma una peri- già descritto in precedenza. nel recupero della 15° Giornata. colosa incursione di Carulli, mettendo Biagio Bianculli Lorenzo Zolfo.
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Sport 41
Mercoledì 10 febbraio 2010
Mercoledì 10 febbraio 2010
B1 Donne Andrisani: «I play off sono un obiettivo, ma crediamo nel primo posto»
Master Group in crescita La vittoria col Sambuceto riconsegna un Matera in salute MATERA - Cominciato nel migliore dei modi, il girone di ritorno per la Master Group Matera. Vittoria senza patemi contro un buon Sambuceto, la squadra di coach D'Onghia a tratti ha messo in mostra una buona intesa, con una variazione di colpi in attacco che prima sporadicamente si vedevano così precisi. Migliora l'intesa tra la palleggiatrice Paola Picerno e la Marulli, incisiva più del solito in attacco con il primo tempo. Buone fast della Romanò, migliorata è tanto anche la Piscopo, entrata nella formazione base. Il dopo gara con il Sambuceto, ha dispensato sorrisi a tutti i dirigenti anchea MicheleAndrisanifigura storica del volley materano. E' cominciato bene il girone di ritorno, una gara facile alla portata delle biancazzurre. «Inizialmente non era così, in campo è sceso il sestetto base. E’stata la prima occasio-
B1
serie
ne in cui il coach metteva in campo questa formazione ed èandata bene.Vogliopremettere, che nella nostra famiglia nessuno deve ritenersi titolare o riserva. Il test è stato superato brillantemente contro un Sambuceto che si è dimostrata una buona formazione, nel terzo set, qualche problemino per noi è stato creato». A proposito di terzo set, i cali di concentrazione ancora esistono, come bisogna rimediare? «E' un problema di concentrazione, si parte con la consapevolezza di essere forti, poi il campionato di B è particolare, invece di imporre il proprio gioco si finisce per adeguarsi all'avversario e si perdono i set, contro le teatine la reazione della squadra c'è stata, eravamo sotto e siamo riusciti a recuperare per poi vincere il set e la partita. Ottima reazione a dimostrazione che la squadra c'è».
Donne Girone D CLASSIFICA
La classifica vi vede recuperare punti preziosi al Soverato, da meno 6 a meno 4. Comincia a balenare in testa la prima posizione. «Noi crediamo in tutto, i play off sono un obbiettivo ma di certo non facciamone un mistero, se c'è la possibilità del primo posto noi lo vogliamo.Perottenere questo,cidevo essere anche delle compo-
nenti a nostro favore. Innanzitutto la costanza nel gioco, la continuità, la concentrazione e la consapevolezza dei nostri mezzi, infine ci vuole anche un pò di fortuna, componente che non guasta mai». Da ora in poi non si potrà sbagliare nessuna partita. «Certamente, il Latina che andremo ad affrontare pros-
simamente, è una buona squadra, come del resto lo sonoanchele altre,ilcampionato è livellato, poi ci sono le squadre che hanno qualche elemento in più, che fa la differenza. Confido nelle nostre atlete e speriamo di poter vincere gli scontri diretti, con un colpaccio a Soverato». Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
Michele Andrisani
B1 Donne Non solo il forfait della Masino tra le causa del ko di Sabaudia
Gagliardi bacchetta la Lore Lei Il tecnico è chiaro: «Urge un cambio di atteggiamento» SE NELLE tre sconfitte delle ultime quattro gare del girone di andata si poteva comunque trovare qualche elemento positivo, stavolta per la Lore Lei il ko rimediato a Sabaudia non concede spazio a riflessioni troppo incoraggianti. Il sesto stop stagionale delle potentine, oltre che un ulteriore passo indietro (dal quinto al sesto posto) in classifica, ha significato per loro il quasi completo abbandono dei sogni di gloria. I play-off sono sempre più lontani, ma al di là degli otto punti di svantaggio dal Marsala è un certo clima di sfiducia che si respira nel gruppo rossoblù a non far presagire nulla di buono. Sabaudia rappresentava una tappa troppo importante per il futuro della PM, e il modo in cui la partita è scivolata via dalle mani di Pierantoni e compagne lascia piuttosto interdetti. La reazione a un avvio di match in salita, che del resto ci si poteva attendere, non si è vista. Salvo che in un finale di terzo set che ha anzi, se possibile, acuito il rammarico per quello che poteva essere e non è stato. Al netto delle giu-
Gagliardi dà consigli alla Pericolo
stificazioni - Serena Masino non era ancora a posto, e in campo è entrata solo per qualche scampolo - che pure la Lore Lei potrebbe mettere sul piatto della bilancia. Ma Nino Gagliardi, con la solita franchezza, non si rifugia in alibi per spiegare la debacle della sua squadra. «Conoscevamo - dice il tecnico barese - la nostra condizione, che
del resto durava da diverse settimane. E proprio per questo sarebbe servita una prestazione corale di grande livello, quella che però a Sabaudia le ragazze non sono riuscite a tirar fuori». Eppure a Trani, in una situazione analoga, la reazione del gruppo c'era stata. E con Pagano in cabina di regia, la PM aveva saputo essere incisiva e determinata come nei giorni migliori. «Stavolta è andata in modo ben diverso - ammette Gagliardi -, e non possiamo che rammaricarci con noi stessi per la brutta prestazione. Di fronte, è vero, ci siamo trovati un'avversaria cresciuta rispetto alla prima gara dell'anno, quando del resto qualche difficoltà ce l'aveva già creata. E che poi l'altra sera ha mostrato buone cose soprattutto in difesa. Ma resta il fatto che avremmo dovuto e potuto fare qualcosa di più». «A questo punto chiude il coach della Lore Lei - urge una seria riflessione, oltre che un cambio di atteggiamento per affrontare nel modo giusto il prosieguo della stagione». Luca Carlone sport@luedi.it
B2 Donne Superato l’impasse dell’addio di Ghersetti B2 Donne Col Battipaglia decisive Golluscio e Alexandrova
Giocoleria più tranquilla dopo l’exploit di Taranto
La Materman centra il decimo successo
che lascia con un palmo di naso il muro avversario e contemporaneamente spegne le speranze di rimonta di Zonca e socie. Ma si potrebbe anche parlare delle serie di battute vincenti (oltre che di muri pesanti) di una Barbara Arras espressasi di nuovo sui suoi standard migliori. Sono solo due esempi, però. La verità è che è stata la squadra nel suo insieme a fornire una prestazione gagliarda contro un'avversari che, va detto, non attraversa un momento felicissimo, ma che comunque conta sugli scontri casalinghi per conquistare i punti che dovrebbero portarla alla salvezza. Ora la classifica si fa più tranquilla, ma è proprio questo il momento di non allentare la tensione. L'Asci, nelle prossime tre gare, potrebbe chiudere quasi definitivamente i conti per la permanenza in B2. La squadra di Telesca è reduce da quattro partite consecutive nelle quali ha conquistato otto punti. Se nelle prossime tre partite (in casa con Arzano e Altamura, fuori con il Salerno) Avena e socie dovessero incamerare almeno sette punti l'orizzonte sarebbe decisamente più roseo. Pietro Floris sport@luedi.it
LA MATERMAN NUSCO continua a correre. Con il decimo successo della sua stagione, il quinto dell'anno al tie-break (sui sei fin qui disputati), la compagine potentina ha incamerato altri due fondamentali punti in chiave salvezza. Ancor più pesanti se si considera il valore dell'avversaria di turno, un Battipaglia che alla Caizzo si era presentato con tutte le intenzioni di proseguire la sua risalita verso i quartieri altissimi del girone. Ma che alla fine si è dovuto accontentare di un solo punto, non potendo fare molto di più per contrastare la gran voglia di tornare al successo che animava Pamela Petrone e compagne. L'altalena nel punteggio che avrebbe caratterizzato l'intera partita si vedeva fin dai primi scambi, quando la Livi provava a più riprese l'allungo (4-2 e 13-10 nel primo set) ma si vedeva sempre rintuzzare la fuga dalle salernitane. Il break decisivo però le rossoblù lo piazzavano quando serviva, passando dal 21-22 al 25-23 (messo giù da Golluscio, molto cercata al centro al pari di Barbaro) che incanalava la sfida sui giusti binari. Il 6-0 che faceva rimette-
PROPRIO quello che ci voleva e che si auspicava alla vigilia in casa Giocoleria. Un successo pieno in quel di Taranto per vendicare la sconfitta patita all'andata, per dare continuità alle ultime prestazioni e, soprattutto, per distanziare proprio la formazione pugliese di ben cinque lunghezze. Tanto più importante, il vantaggio, se si considera che proprio il Taranto è la squadra che attualmente occupa lo scomodo posto di prima delle retrocesse. Insomma un successo su tutta la linea. Spazzati via i timori della vigilia legati al cambiamento di assetto, dovuto all'addio di Ghersetti, e alla pressione di uno scontro diretto in chiave salvezza, Avena e compagne hanno risposto presente in una sfida nella quale la continuità ha lasciato un po' a desiderare, ma il carattere non è mai venuto meno. E anche quando le ragazze di Telesca sono andate sotto nel punteggio hanno sempre saputo mantenere la giusta lucidità per recuperare e chiudere i conti. Emblematico il finale di quarto set: sul punteggio di 23-22 per la Giocoleria Di Lucchio, fino a quel momento non particolarmente incisiva, si inventa con esemplare freddezza un lungolinea
Di Lucchio
B2
serie
Livi da dieci e lode
Alexandrova
Donne Girone G CLASSIFICA
re alle lucane il naso avanti (sull'8-5) in avvio di seconda frazione sembrava poterle lanciare con ancora più forza. Ma il Battipaglia non si scomponeva, confermandosi squadra di rango e presentandosi avanti (2423) alla volata finale del set. Poi chiuso ai vantaggi grazie al muro di Morone su Benefico e all'attacco a segno di Lombardo. Terzo gioco che confermava il copione visto fin lì, con le due squadre appaiate stavolta fino al secondo timeout tecnico. Quando Di Martile e socie piazzavano la zampata decisiva (1815 e poi 22-16) che consentiva loro di tornare avanti nel conto dei set. A quel punto le ragazze di casa, visto anche il 10-5 di ingresso nel quarto, parevano in grado di ammazzare definitivamente la partita. Ma le ospiti erano brave a sfruttare l'unico passaggio a vuoto accusato dalla Materman in tutto l'arco del match, infilando un controparziale letale (11-1) che le lanciava verso il tie-break. Poi risolto di carattere, e grazie ai punti pesanti di Golluscio e Alexandrova, da una Livi praticamente inappuntabile. lu.ca.
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42 Sport
B1 Uomini Ora serve umiltà e compattezza per continuare la marcia
Risale la Medical Center La vittoria sul Gela fa scalare la classifica alla Virtus Potenza POTENZA - Vince e convince la Medical Center Potenza che, fra le mura amiche del PalaPergola, ottiene un importante successo sull'Heraclea Volley Gela per 3-1. Vittoria netta e meritata quella conquistata dagli atleti guidati da mister Draganov che hanno disputato una buona gara ipotecando tre punti d'oro per risalire in classifica. Parte in affanno la Virtus che subisce in avvio di set un parziale di 4-0 che viene presto recuperato grazie alle belle giocate di Torsello e ad un buon muro di Di Tommaso e Minenna. I rossoblù passano poi per la prima volta in vantaggio grazie ad un muro perfetto di Minenna che trascina completamente il gruppo. Poi l'ace di Gribov mette in crisi la difesa avversaria che inizia a commettere una serie di errori permettendo al Potenza di guadagnare terreno. Il secondo set invece scorre in modo assolutamente equilibrato ed è giocato sempre punto a punto fino a quando non sono i siciliani ad avere la meglio, chiudendolo sul 21-25. Ad inizio terzo set Gela appare più cinica ma i potentini non si lasciano sorprendere e con giocate precise si portano in avanti di quattro lunghezze (7-3) che sono poi destinate ad aumentare sul 10-4. L'Heraclea subisce il buon momento dei padroni di casa e di suo sbaglia tanto permettendo così alla Medical di chiudere facile anche il terzo set sul 25-15. L'ultimo set sembra essere la fotocopia del secondo con un Gela che prova a reagire ed un Potenza sempre vigile. Si gioca punto a punto fino a quando una serie di attacchi di Durante non mettono le ali al Potenza che si porta sul 12-9 e cerca di mantenere il vantaggio. Tuttavia una battuta sbagliata di Di Tommaso prima ed una schiacciata fuori di Dal Molin riaprono il set sul punteggio di 20-17. E' poi Torsello a mettere dentro il punto del 23-21 mentre un errore di Salania e un'altra bella schiacciata di Torsello chiudono definitivamente il set sul 25-21 che sancisce così la vittoria della Medical Center Potenza. Urlo di gioia e liberatorio quello proveniente dal parquet a fine gara da par-
B1
serie
B2 Uomini Con il Martina in casa si giocherà domenica
Spicca il volo il Matera di Galtieri Il tecnico: «Ottimo l’approccio»
UOMINI Girone C CLASSIFICA
Nelle foto di Mattiacci due immagini della vittoria della Medical Center sul Gela
te degli atleti rossoblù e applausi scroscianti e meritati per una squadra che sta regalando emozioni e bel gioco. “Siamo molto soddisfatti del percorso che stiamo facendo-commentano gli atleti rossoblu a fine gara. Questa era una partita molto difficile perchè gio-
cavamo contro una nostra diretta concorrente ma la fine ha vinto la nostra grinta, determinazione e grande voglia di vincere. Dobbiamo solo continuare su questa strada con umiltà e impegno”. Anna Maria Calabrese sport@luedi.it
B2 Uomini L’arrivo di Narducci ha dato nuovo vigore
La Sidel ritrova il sorriso È TORNATA alla vittoria la Sidel checon il 3-1 inflittoal San Felice da Nicosia ritrova il sorriso dopo le tre sconfitte consecutive patite nelle ultime partite del girone di andata. La sfida contro i siciliani era importante anche perché la squadra ospite aveva gli stessi punti in classifica ed era una diretta concorrente per la salvezza dunque era importante vincere e guadagnare terreno verso il centro classifica. La netta vittoria di sabato scorso è dunque un ottimo risultato per la squadra lagonegrese, che ha saputo approfittare nel migliore dei modi di alcune difficoltà degli avversari influendo colpi precisi e senza cedere sul piano del morale, come accaduto in precedenza. Ieri intanto sono ripresi gli allenamenti,con ilsolitodoppio turno in sala pesi a cui si sus-
seguono gli allenamenti giornalieri in vista del prossimo impegno di domenica prossima contro il forte Paola, secondo in classifica. In questi giorni sarà al lavoro, oltre mister Narducci, neotecnico della squadra, anche il fisioterapista della Sidel, impegnato nelle sedute di recupero con il giovane schiacciatore Claudio Cimino. Infortunatosi alla caviglia nell'ultimo allenamento di venerdì scorso, Cimino si è affidato al medico Castelluccio per una ripresa ottimale. In attesa dunque di conoscere i tempi di rientro di Cimino, la squadra si sta allenando al completo, tutti consapevoli di avere i mezzi per fare bene e per lottare per la salvezza. Per ora però si pensa a fare i conti con l'impegno difficile del prossimo turno. sport@luedi.it
B2
serie
LA PALLAVOLO Matera a Triggiano ha festeggiato all'ottava vittoria consecutiva, la quarta lontano dalle mura amiche. Dopo aver terminato in maniera positiva il girone d'andata, la formazione allenata da Tommaso Galtieri ha iniziato la secondo da parte del campionato altrettanto bene. Sabato scorso, la Pallavolo Matera ha raccolto l'ennesima affermazione stagionale mettendo in cassaforte altri tre punti importanti per la classifica che sono serviti a conquistare il secondo posto in solitaria dopo la sconfitta dell'Ugento sul parquet della capolista Altamura. A Triggiano, i materani si sono imposti per tre set a zero in una gara che, a prescindere dal risultato finale, è stata tirata in tutti e tre i parziali a dimostrazione che nessuna partita, in questo girone davvero equilibrato e competitivo, è stata e sarà semplice. “Era una gara che alla vigilia temevamo molto - ha spiegato il tecnico materano Galtieri - sapevamo che il Triggiano gioca molto bene tra le mura amiche, dove riesce ad esprimere un gioco buon livello tecnico. Alla fine è stato proprio così perché tutti i set sono stati molto intensi e combattuti. Noi dobbiamo migliorare assolutamente in fase di battuta, dove abbiamo sbagliando troppo (ben 11 volte). Questo handicap è stato, però, compensato dagli undici muri realizzati che in tre set hanno rappresentato più che un'ottima media”. Cosa le è piaciuto di più dei suoi ragazzi nella gara contro il Triggiano? “L'atteggiamento - ha continuato il tecnico. Nonostante i momenti di difficoltà, i ragazzi sono riusciti sempre a rimanere in partita fino alla fine, ve-
La Pallavolo Matera in azione (foto Videouno)
B2
serie
UOMINI Girone H CLASSIFICA
nendo fuori nelle fasi decisive dei set”. Con trentadue punti in classifica, la Pallavolo Matera dunque si è piazzata solitaria al secondo posto del girone H, seguita dalla Pallavolo Martina (che domenica prossima sarà di scena sul parquet del Pala Sassi, ndr), e dall'Ugento che, dopo la sconfitta contro l'Altamura, è uscito dalla zona che conta.
“Il Martina è una buona squadra, completa e che non molla facilmente, infatti, nelle ultime sette gare ha inanellato ben cinque tie-break. Pertanto, domenica ci attenderà una gran bella gara”. Il match si disputerà al Pala Sassi di Matera con fischio d'inizio alle ore 18. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
B2 Uomini, ormai la Nicodemo naviga verso lidi più tranquilli
UOMINI Girone I CLASSIFICA
LAURIA - La Nicodemo continua la sua marcia e mette un bacheca un'altra importantissima vittoria. Domenica sera al Polifunzionale D'Amico di Lauria un scontro salvezza è stato messo a segno domenica scorsa, ai danni della formazione del Look Nissa, che ha permesso di incrementare ancor più la classifica personale della Nicodemo. Ormai lontana dalla zona retrocessione la squadra guidata da Santamassimo è stata brava nel confezionare una vittoria contrassegnata da giuste contromisure tattiche, qualche cambio decisivo e soprattutto un'apprezzabile volontà di vittoria del collettivo gialloblù che hanno portato i laurioti a ritrovare il pallino del gioco, anche dopo essere andati in svantaggio nel terzo set. I punti conquistati dalla formazione di mister Santomassimo danno più tranquillità alla Nicodemo, speranzosa di recuperare schiacciatore Pesca, uomo decisivo che non è ancora al 100 per 100 della sua forma a causa di un infortunio occorsogli alla schiena. La testa per gli uomini di Santomassimo è ora già rivolta alla prossima sfida esterna in terra siciliana contro il San Felice da Nicosia, reduce da una sconfitta contro i cugini del Lagonegro. La Nicodemo è così alle prese con gli allenamenti già da ieri per prepararsi alla sfida contro il Nicosia, squadra che è posizionata nella zona rossa della classifica ma che richiederà comunque ai laurioti la massima concentrazione. p.v.
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Sport 43
Mercoledì 10 febbraio 2010
serie
C
Mercoledì 10 febbraio 2010
serie
Uomini
C
Donne CLASSIFICA
CLASSIFICA
C Uomini Il Matera recupera un punto alla capolista battendo il Policoro
La Megacom deve sudare Servono cinque set per mettere alle corde un buon Moliterno POTENZA - Torna in campo la V. G. Matera e non c'è scampo per l'avversaria di turno, l'Hermes Hotel Policoro, nella decima giornata del campionato di serie C. I materani hanno liquidato il sestetto jonico con un perentorio 3 a 0, dimostrando ancora una volta la propria superiorità agonistica. Primo set combattuto, con il Policoro pronto a dare il tutto per tutto per arginare lo strapotere materano. Sforzi vani visto che la V. G. si aggiudica la prima frazione di gioco con i parziali di 25-21. Secondo e terzo set a senso unico: il Matera domina sia in attacco che in difesa, superando così gli avversari con i parziali di 25-14 e 25-18, e riprendendo il cammino verso la vetta della classifica. Come da previsioni emozionante, combattuta e molto equilibrata la sfida tra Csc Moliterno e Megacom Amatori Potenza, decisa solo al tie - break. In campo l'attuale capolista e una delle contendenti dirette alla vittoria finale. Ma alla fine è il sestetto potentino a imporsi e a portare a casa due punti importanti per tenere a distanza la corazzata Matera. Tutti giocati punto su punto i primi quattro set: all'inizio sono i padroni di casa ad avere la meglio, con il risicato punteggio di 27 a 25. Nel secondo set la situazione si inverte e il Potenza porta a casa il parziale, vincendolo per 25 a 20. Terzo set con le due squadre in parità fino all'ultimo, ma è la Megacom a spuntarla, aggiudicandosi la frazione per 26 a 24. Sembra fatta per i potentini ma il Moliterno non si da per vinto e riesce a vincere il quarto set con il punteggio di 25 a 22. Tutto da rifare e si va al tie - break. Ma a questo punto i padroni di casa non hanno più forze e la Megacom può portarsi a casa vittoria e due punti, vincendo lo spareggio 15 a 6. Moliterno battuto ma, grazie al punto conquistato domenica, saldamente ancorato alla vetta della classifica. Ha stentato più del previsto la Virtus Potenza, in trasferta a Torre Orsaia. Infatti l'Asd Laurenziana, complice anche i nuovi innesti Torre e Savino, ha giocato il mat-
C Donne L’Edil Loperfido cade col Sapri. Blitz della Spes
Inarrestabile Lavello Battuto il Tricarico e primato in cassaforte Il Moliterno sceso in campo contro la Megacom Potenza
In alto la formazione del Nova Siri e accanto la squadra di volley di Policoro
ch con grinta e determinazione, strappando un set agli avversari e mettendoli in difficoltà in diversi momenti della gara. 3 a 1 il risultato finale a favore dei potentini ma soddisfazione in casa Laurenziana per una prestazione che fa ben sperare per il futuro. Parziali 2025, 18-25, 25-23, 14-25 Infine da registrare l'ennesima sconfitta per la Masseria Battifarano Nova Siri, superata dall'Open Space Stigliano con un secco 3 a 0. Gli jonici non riescono più a trovare la giusta concentra-
zione, facendosi facilmente superare da una squadra non irresistibile e alla portata dei ragazzi di capitan Viviani (parziali gara 25-17, 25-18, 25-20). Nova Siri chiamato a un cambio di marcia in quest'ultima parte del campionato, se vuole abbandonare l'ultimo posto in classifica, visto che la Federazione ha convalidato i tre punti di penalizzazione rimediati per non essersi presentati in campo a Moliterno. Eleonora Cesareo sport@luedi.it
L'ASCAS Sapri batte l'Edil Loperfido, la scavalca in classifica e aspetta che le materane affrontino la capolista Giardini e Ambienti Lavello per compiere l'ultimo e decisivo balzo in classifica. Questa la notizia dell'undicesima giornata del campionato di Serie C femminile. Partiamo dalla capolista. Così come facilmente prevedibile le ragazze di mister Valentino hanno battuto agevolmente il Tricarico Volley con un inequivocabile 3 - 0 (25 - 8 , 25 - 13, 25 - 16). La formazione di casa è apparsa pimpante e ha mostrato una manovra di gioco fluida e senza troppi cali di tensione, proprio come aveva predicato in settimana mister Valentino. Mister Valentino, che ha dovuto sostituire ben presto il proprio capitano, Pina Montenegro, uscita dal campo per un problema al ginocchio, inserendo la giovane Tiziana Lopez che ben si è comportata, ha potuto far ruotare l'intera rosa, permettendo anche a chi ha avuto poco spazio fin ora, di mettersi in mostra. “Mi è piaciuta la voglia di fare e di farsi trovare sempre pronte quando mister Valentino le ha chiamate in causa”, afferma Lodia Gianluca, dirigente del Lavello che conclude: “Sapevamo di avere un organico forte e competitivo, che costituisce un'arma in più per l'allenatore”. Stesso risultato finale anche a Sapri dove le padrone di casa, al termine di un match combattuto hanno avuto la meglio delle indomite avversarie: 25 - 23, 25 21, 25 - 23 i parziali dei set. Le sapresi con un girone di ritorno fin ora perfetto si
In alto Mara Casamassima e Brunella Stella della Nuova Spes Matera che ha battuto l’Olimpia Melfi, mentre accanto Tiziana Lopez del Lavello
portano a punti in classifica e aspettano lo scontro tra Edil Loperfido e Giardini Ambienti (fra due giornate per provare a chiudere il campionato in testa alla classifica. “Una vittoria è una vittoria - commenta soddisfatto il presidente del sodalizio lucano, Rocco Fieno - e tre punti sono importantissimi in una fase così delicata del campionato. Ora ci aspettano gare impegnative e non dobbiamo mollare proprio sul finale”.
Infine la sfida tra l'Olimpia Melfi e la Nuova Spes Matera. Le materane si sono aggiudicate l'incontro al termine di un avvincente e combattuta partita conclusasi 2 - 3 (25 - 11, 20 - 25, 23 - 25, 26 - 24, 15 - 17 ). Alle melfitane (10 punti) è così sfuggita la possibilità di agganciare le materane (14 punti) in classifica e sperare di chiudere al quinto posto il proprio campionato. Paolo Paradiso sport@luedi.it
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44 Sport
Calcio a 5 B gir. F Non bastano Bortoletto, Leccese e il doppio Cabezaolias
Sfortunata Meco Potenza Anche a Scafati assapora la possibilità di fare punti e poi va ko SCAFATI MECO
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SCAFATI SANTA MARIA: Amoruso, Amirante, Lçongobardi, Andreozzi, Milucci, Nardotti, Iazzetta, Botta, D’Argenzio, De Melo, Rocha, Mattiello. Allenatore Conte MECO POTENZA: Cascone, Leccese, Cabezaolias, Del Giglio, Pace, De Bonis, Benevento, Machado, Sabia, Bortoletto, Napoli. Allenatore Napoli. ARBITRI: Pezzuto di Lecce e Ziri di Barletta. Cronometrista: Di Gennaro di Torre Annunziata. RETI: 4’ pt Botoletto, 6’ pt Amirante, 10’ pt Andreozzi, 18’ pt Cabezaolias, 20’ pt Rocha (tiro libero), 8’ st D’Argenzio, 16’ st Leccese, 17’ st Cabezaolias (rig.), 18’ st Rocha, 19’ st De Melo. NOTE: Ammonito Machado. SCAFATI - E’ davvero sfortunata questa Meco Potenza. La formazione del tecnico (e ieri anche in veste di secondo portiere) Roberto
Una formazione della Meco Potenza
Napoli, non è riuscita a portare punti a casa dalla trasferta sul campo dello Scafati, nella gara di recupero del campionato di serie B di calcio a 5. Una sconfitta per 6-4 che vede la Meco tornare a Potenza a testa alta, ma sempre ultima in
classifica. E dire che la Meco era addirittura passata in vantaggio ad inizio gara grazie alla rete di Bortoletto, ma alla fine a fare un passo avanti in classifica è lo Scafati. Ad avere sulla “coscienza” questa gara è il portiere Cascone che sul
secondo e sul quinto gol della formazione campana non è per niente esente da colpe. Poi la sesta rete scafatese è giunta in contropiede con la Meco che manovrava con cinque uomini (con il “portiere volante”) in cerca del nuovo pa-
reggio e che invece trova ancora la rete avversaria che chiude definitivamente la contesa. Come detto, è Bortoletto a sbloccare il risultato. Poi grazie ai gol fi Amirante e Andreozzi lo Scafati ribalta il punteggio prendendo in
mano le redini del gioco. Cabezaolias trova la rete del pareggio, ma prima del riposo Rocha riporta lo Scafati in vantaggio realizzando direttamente su tiro libero. La ripresa si apre con lo Scafati che allunga grazie a D’Argenzio. Leccese rimette in corsa la Meco Potenza con il gol del 4-3. A questo punto il tecnico Napoli manda in capo tutti gli stranieri a sua disposizione e con Cabezaolias, Machado, Sabia e Bortoletto la formazione del capoluogo lucano riesce a trovare il pareggio grazie al calcio di rigore trasformato da Capezzaolias. Ma sul 4-4 l’errore di Cascone spiana la strada allo Scafati. Poi, come già descritto, la Meco prova il tutto per tutto per recuperare la partita, ma nel momento di maggiore sforzo della formazione ospite, spinta alla ricerca del pareggio, arriva la rete di De Melo che chiude definitivamente la gara, sancedo la sconfitta della Meco Potenza. Leonardo Martino sport@luedi.it
Calcio a 5 C2 gir. B Piegata l’Amici del Borgo
Calcio a 5 D Progetto Tito ko
Colpo del Barricelle
“U Burdell” Vietri non stecca in casa
AMICIBORGO BARRICELLE
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AMICI DEL BORGO MATERA: Festa E, Coretti, Mancino, Grieco, Dubla, Angelino, Smaldone, La Perchia, Loperfido, La Macchia, Festa A, Galeota. All. Grieco S. BARRICELLE: Ielpo, Giampietro, Lauria, Fratantuono A., Marsicano, Marinelli, Ponzio, Moretti, Mitidieri. All. Varalla Michele RETI: Moretti al 14’ p.t., Giampietro al 19’ p.t., Ponzio al 5’-12’-22’-24’-30’ s.t., Festa A al 17’-19’ s.t., Dubla al 21’s.t., Fratantuono al 28’ s.t. MATERA - Prosegue l’ottimo momento della squadra di mister Varalla che al Centro Sportivo Ecopolis di La Martella stravolge il pronostico che vedeva la squadra di casa degli Amici del Borgo favoriti dall’alto del loro secondo posto in classifica. Ed invece con la determinazione e con il carattere il Barricelle ancora una volta vince, e nel modo più bello, con gioco, caparbietà, geometrie e accelerazioni, tanto da esaltare il numeroso pubblico presente che non ha lesinato nell’applaudire i giocatori in campo. “Partita quasi perfetta – ha commentato il tecnico Varalla – di fronte avevamo una signora squadra, ben disposta in campo da mister Grieco, capace di far girar palla e verticalizzare velocemente, ma noi in questo momento stiamo attraversando un buon periodo di forma, miglioriamo partita dopo partita e cosa importante sta crescendo la fiducia di ognuno verso l’altro, cosa che chiedo continuamente ai miei giocatori”. La cronaca. Parte forte il Barricelle che nei primi minuti di gara cerca di dettare subito il ritmo, liberando in due occasioni Moretti e Mitidieri soli davanti al portiere ma i valligiani si fanno in-
U BURDELL PROG. TITO
Il tecnico Varalla
Angelo Moretti
Ponzio del Barricelle
cantare dall’ottimo Festa. Al 14’ però il portiere di casa si è dovuto arrendere ad una punizione calciata magistralmente di punta da Moretti, giocatore decisamente di categoria superiore, per 1 a 0 ospite. Al 13’ azione da applausi tutta di prima fino al tap-in vincente di Giampietro per il 2 a 0. Al 16’ e al 20’ è Festa A a cercare la conclusione, ma Ielpo in giornata super respinge in angolo. Nella ripresa il Barricelle riparte da dove aveva lasciato, impostando la manovra e trovando il gol del 3 a 0 con Ponzio. All’8’ il Matera riduce le distanze con Grieco lesto a concludere su corta respinta di Ielpo. Ma al 12’ è ancora Ponzio a siglare il 4 a 1 che sembrava chiudere il match. Gol però che scuote gli Amici del Borgo che trovano dapprima il gol su errore arbitrale, infatti il direttore di gara non si accorgeva di un retropassaggio al portiere di casa, da cui lancio innescava Festa A che infilava Ielpo. Il gol fa andare su tutte le furie gli ospiti, ed a farne le spese è il tecnico Varalla che veniva allontanato dal direttore di gara. Il Barricelle sembrava accusare il colpo è tra il 19’ ed il 21’ subisce la rimonta dei padroni di casa con Festa A e Dubla. Ma nel momento più difficile per gli ospiti arriva l’uno-due di Ponzio, ancora una volta
dalla distanza che riportano il doppio vantaggio al Barricelle. I padroni di casa sotto di due reti, provano e recuperare inserendo il quinto giocatore rinunciando al portiere, ma vengono puniti da Fratantuono prima e da Ponzio alla sua quinta rete personale per 8 a 4 finale. Il presidente del Barricelle
Gionni Fratantuono sentito a fine gara elogia la prestazione dei suoi uomini, soddisfatto del bel gioco espresso e del divertimento offerto al numeroso pubblico presente, convinto che giocando in questo modo non si può che immaginare un futuro pieno di soddisfazioni. sport@luedi.it
Pesca Sportiva Parte l’attività dell’Alto Bradano di Pietragalla
Gara di trota al torrente in programma domenica 28 PIETRAGALLA - Sono state ufficialmente presentate in questi giorni le date dei campionati della Federazione Italiana Pesca Sportiva ed Attività Subacquee per l'anno 2010 ed in tal senso il presidente dell'Associazione Pesca Sportiva Alto Bradano di Pietragalla, Lucio Antonio Sabina, esprime grande soddisfazione in quanto egli sottolinea che "domenica 28 febbraio sulle sponde del Torrente Rosso è in programma la prima tappa, su due totali, la seconda presso il fiume Noce, del campionato provinciale e del campionato regionale della Trota Torrente 2010. La decisione è stata assunta a fine gennaio nella sede provinciale di Potenza della Fipsas con l'approvazione di tutti i presidenti delle associazioni presenti sul territorio regionale. Da subito ci siamo messi subito al lavoro in quanto occorre arrivare all'evento nel miglior modo possibile soprattutto per rendere partecipi tutti gli sportivi di questa disciplina della bellezza che caratterizza l'area interessata dalla competizione. Questo eventosportivo rappresentaun traguardoambizioso ed importante per la nostra struttura. Inoltre siamo al lavoro affinchè venga approvata la bonifica dell'intero Torrente Rosso da parte del Progetto Vie Blu". Antonio Bevilacqua sport@luedi.it
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U BURDELL VIETRI: Macellaro D., Macellaro R., Pascaretta, Fabio, Picciuolo, Magrino, Caivano N., Caivano M., Russo, Manfreda, Macellaro A. Dir. Acc. Magrino G. PROGETTO TITO: Scavone, Carcassa, Caronna, Dolce, Coronato, Salema, Laurino, Di Bello. Dir. Acc. Dolce G. ARBITRO: De Nicola di Potenza RETI: 4',7', e 60' Picciuolo, 16', 20' e 45' Magrino, 53' e 56' Manfreda, 12' Pascaretta, 28' Fabio, 43' Caivano M., 58' Macellaro A. (V), 25' Caronna, 30' Salema, 35' e 38' Coronato (T), 54' Laurino. NOTE: Nessun ammonito. Recupero: 2' p.t. e 1' s.t. VIETRI DI POTENZA Dopo la vittoria esterna nella penultima giornata a Potenza contro il Bravo per cinque a due, il Vietri si ripete e coglie la seconda vittoria consecutiva, in casa, al “Pala Santa Domenica”, contro il Progetto Tito. 12 a 5 il risultato finale per i vietresi. Sugli scudi Picciuolo e Magrino con una tripletta a testa. E il Vietri vola così al quinto posto in classifica. Una partita che è stata sempre in mano ai vietresi, capaci già dopo venti minuti ad essere sul cinque a zero. Già dopo quattro minuti U Burdell Vietri in vantaggio, grazie a Picciuolo che approfitta di una mischia in area ed insacca. E dopo tre minuti, al 7', ancora Picciuolo, servito da Magrino, si trova a tu per tu con Scavone e infila all'angolino. Sempre Picciuolo al 12', caparbio
tra le maglie ospiti, sul suo tiro ribattuto arriva Pascaretta che ribadisce in rete (3-0). Mentre gli ospiti colpiscono un palo con Coronato, il Vietri dilaga con Magrino: splendida punizione da centrocampo che s'insacca all'incrocio, con Scavone che non trova il tempo per intervenire. Si ripete Magrino al 20': riceve palla da fallo laterale da Caivano N. e ancora da centrocampo trova il gol con un'altra botta. Il Progetto Tito fallisce l'occasione della rete in tre contro uno (Laurino calcia fuori), ma al 25' va in gol con Caronna, su assist di Coronato (5-1). Il Vietri risponde con la rete di Fabio su assist di Picciuolo (angolino) e i titesi chiudono il primo tempo andando in rete con Salema su assist di Coronato. Nel secondo tempo ancora monologo vietrese. Anche se sono gli ospiti ad accorciare le distanze, al 35' e al 38' con Coronato (prima in contropiede e poi in mischia in area). Ma il Vietri non ha intenzione di farsi recuperare. Salgono in cattedra i fratelli Caivano: Nicola per Maurizio, botta dal limite ed è il 7 a 4. Il neo-entrato Russo libera Magrino al 45', ancora un tiro dalla distanza al volo per la tripletta personale. C'è gioia anche per la doppietta di Manfreda, al 53' e al 56' quando fa tutto da solo. Nell'intermezzo, il quinto gol ospite con Laurino. Al 58' mette la firma sulla partita anche Macellaro A., che dal limite infila Scavone. La partita si chiude così come era iniziata, con la rete di Picciuolo al 60' in contropiede. Claudio Buono sport@luedi.it
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Sport 45
Mercoledì 10 febbraio 2010
Mercoledì 10 febbraio 2010
Spiegazioni e chiarimenti E’ RIPRESA la preparazione dell’Olimpia Bawer Matera dopo la sconfitta casalinga contro Ostuni. La formazione guidata da Ciccio Ponticiello si è allenata quasi al gran completo e con l’unica eccezione di Marco Amadori che è ancora alle prese con problemi legati al forte stato febbrile dei giorni scorsi. Prima del via ad una nuova settimana di allenamenti il tecnico Ponticiello e i vertici della società materana con i presidenti Lorusso e Vizziello in testa hanno parlato chiaramente alla squadra per cercare di convogliare il più possibile l’attenzione verso le prossime due importanti e decisive sfide contro Perugia e Siena. Spiegazioni,chiarimenti eprospettivesono stateanalizzate da un punto di vista societario e tecnico come punto di partenza per poter riprendere al meglio la preparazione della squadra. La Bawer con Ostuni si è sostanzialmente sciolta negli ultimi due quarti di gioco, palesando limiti e difficoltà che hanno lasciato via libera all’avversario. Proprio su questi problemi di compattezza e di gruppo si è improntato il faccia a faccia di ieri nello spogliatoio. Se avrà dato gli effetti sperati si capirà solo dopo la partita di sabato prossimo in anticipo contro il Perugia alle 20,30. p.quarto@luedi.it
Ciccio Ponticiello
Fazio, Carrichiello e Antrops malconci RIPRESA degli allenamenti all'ora di pranzo per la Publisys Potenza nella giornata di ieri. La squadra, infatti ha svolto l'allenamento alle 14 in vista del confronto di domenica prossima contro il Sant'Antimo. Coach Cesare Ciocca ha potuto valutare nel corso della seduta di allenamento le condizioni generali del gruppo reduce dal ko di Ferentino. In particolar modo il tecnico bianconero ha potuto constatare dal vivo le condizioni fisiche di Fazio, influenzato, Carrichiello, ancora alle prese con problemi alla gamba, Antrops colpito duro al volto durante la prima frazione di gioco e Ruggeri, il cui recupero e ingresso in campo appare sempre più imminente. La squadra ieri pomeriggio si è allenata svolgendo preparazione atletica. Gli schemi saranno provati questo pomeriggio al Pala Pergola nel corso della prevista gara amichevole contro la BBC Bernalda. Le due formazioni si incontreranno in un test amichevole a distanza di sette giorni dal confronto di mercoledì scorso al Pala Campagna di Bernalda con il team di Vandoni. f.menonna@luedi.it
Il giovane Fazio
Tennis Confermate Meruzzi, Parisi e Gledacheva. Arrivano Cravero e Santoni
Ct Pisticci pronto a ripartire Dall’11 aprile sarà regolarmente ai nastri di partenza del torneo di A2 PISTICCI - In questi mesi erano circolate alcune indiscrezioni che ponevano dubbi sull'iscrizione del C.T. Pisticci al prossimo campionato nazionale di serie A2 femminile a squadre. Sembrava, infatti, che potessero esserci delle difficoltà di ordine finanziario a precludere la stagione sportiva del Circolo lucano. Alla fine, però, non senza sacrifici, e con un occhio molto vigile sui bilanci, mai così poco permissivi come negli ultimi due anni, il C.T. Pisticci sarà regolarmente ai nastri di partenza del torneo di A2 in programma dal prossimo 11 aprile. La squadra pisticcese conferma la giovane bulgara Martina Gledacheva, la veronese Giulia Meruzzi, per il nono anno consecutivo, e la pisticcese Maristella Parisi. Sono due, invece, i volti nuovi in forza al circolo del presidente Michele Leone che ha ingaggiato l'italo -argentina Jorgelina Cravero e la romana Martina Santoni. Non confermate, invece, Claudia Giovine e Belen Corbalan. La Cravero sarà la numero uno del team lucano, anche per questioni di ranking mondiale (attualmente si assesta intorno alla duecentesima posizione, ma in passato era quasi entrata nelle prime cento). Seguono la Gledacheva (2.2 in classifica italiana) e la Meruzzi (attualmente 2.3). Novità anche per quanto riguarda le giovanissime, perché la dirigenza pisticcese ha anche tesserato due atlete che saranno impegnate soltanto nel campionato nazionale under 16, nella prospettiva, però, di giocare la serie A in futuro, un po' come avvenuto per la Gledacheva. Si tratta della tarantina Anna Maria Battista (proveniente dal CT Palagiano) e di Giorgia Stridacchio (proveniente dal Circolo Canottieri Tevere Roma). “Moderata soddisfazione spiega il presidente Michele Leone - viene espressa dalla dirigenza pisticcese e dal capitano Gianluca Palombini per l'allestimento di una squadra abbastanza competitiva a costi contenuti che avrà quale primo obiettivo la salvezza, anche se solo il campo e la struttura delle altre squadre potranno certificare la qualità complessiva della nostra compagine ed il suo effettivo rendimento nelle 36 gare che l'attendono”. Il prossimo Campionato di serie A2 Femminile avrà inizio l'11 aprile prossimo e vedrà il Circolo Tennis Pisticci
Ateltica Podistica Ferrandina in Puglia
Il maltempo non ferma l’inarrestabile marcia di Pennuzzi e compagni
Michele Leone
Martina Gledacheva
Maristella Parisi
La Podistica Ferrandina e sotto Tudisco e Scavone
impegnato in uno dei due gironi nazionali, composti da sette formazioni ciascuno. Dal punto di vista del regolamento nulla è cambiato rispetto allo scorso anno: gara di sola andata nella fase preliminare e play off e play out incrociati nella seconda. La settima di ogni girone retrocede direttamente alla fine della regular season. Oltre al presidente del sodalizio pisticcese, Michele Leone, e al capitano, Gianluca Palombini, faranno parte dello staff del Ct Pisticci Piero Lo Senno, Vittoria D'Amore, Angela Grieco, Luca Vitelli, Mimmo Prudente, Francesco Chita. e gli altri consiglieri Isabella Rocco, Tullio Giannace e Pompea Lopatriello. Roberto D’Alessandro sport@luedi.it
Giulia Meruzzi
Jorgelina Cravero
DOPPIO impegno per i podisti ferrandinesi nella vivina Puglia. Una domenica passata nel fango per gli undici atleti dell’ASD Podistica Ferrandina, che hanno partecipato alla nona edizione del “Cross del Falco”, organizzato dalla polisportiva “Dorando Pietri” di Gravina e svoltosi all’interno del bosco di Gravina di Puglia tra splendidi e incontaminati scenari naturalistici. In un percorso di 7 chilometri affascinante e pieno di insidie, le asperità della gara non hanno inciso negativamente sul risultato cronometrico di Nicola Pennuzzi, Giovanni Schiavone e Giandomenico Tudisco che sono risultati i migliori della spedizione aragonese in terra di Puglia. Nel fango di Gravina si è esaltato Giuseppe Selvaggi a suo agio nei percorsi tra i boschi, che ha dato vita ad un esaltante duello agonistico con il compagno di squadra Francesco Scocoz-
za apparso in splendida forma; bene il resto della squadra A fine gara gli organizzatori hanno allestito il ristoro finale con chili di salsiccia alla brace, pentoloni di pasta e ceci e ottimo vino locale che ha riscaldato tutti i podisti infreddoliti da una rigida giornata invernale. Nella stessa giornata la Podistica Ferrandina ha iscritto tre podisti alla Maratona del Salento svoltasi a Parabita in provincia di Lecce. Per Marco Saponara, Antonio Ierinò e Giuseppe Laselva doveva essere un test di allenamento per la maratona di Roma, ma Saponara e Ierinò sfoderando rispettivamente un riscontro cronometrico di 3h 32’40”e 3h 49’08”hanno abbattuto di parecchi minuti il loro primato sulla distanza dei 42 chilometri, aiutati nell’ impresa da Laselva che ha concluso la gara-allenamento in 3h 58’ 09”. sport@luedi.it
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46 Sport
Mercoledì 10 febbraio 2010
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Il 20 febbraio a Matera una delle due tappe italiane del celebre batterista
Palmer, per l’Onyx un mostro sacro del rock di MARIANGELA LISANTI MATERA - Sarà uno dei batteristi tra i più amati e stimati in ambito progressive rock ad aprire la XXIII edizione del “Gezziamoci” che, dopo il grande successo ottenuto la scorsa stagione con concerti di alto livello musicale, riapre i battenti con una serata dove a farla da padrona sarà la musica di un “mito” vivente della batteria e di altri due eccezionali musicisti: Paul Bielatowicz, alla chitarra, e Stuart Clayton, al basso elettrico. «A 25 anni dalla nascita dell'associazione - ha detto Luigi Esposito, presidente dell'Onyx Iazz Club - abbiamo voluto rendere omaggio ad un periodo, quello del rock- progressive, risalente agli Settanta, da cui noi proveniamo e per il quale nutriamo una grande passione. Carl Palmer è il batterista rock in cui è maggiormente evidente l'influenza dei grandi jazzisti; ma al di là dell'aspetto strettamente tecnico, egli ha avuto il grande merito di essere stato tra i primi batteristi ad affrontare il delicato, quanto insidioso, campo del progressiverock, vendendo 35.000.000 di copie in tutto il mondo. Ha rappresentato una vera e propria macchina da suono che dava l'input agli altri musicisti del gruppo. Il concerto a Matera, in programma sabato 20 febbraio all'auditorium comunale, è la prima delle due tappe italiane del tour invernale della band, che si esibirà anche in Germania. Insieme con Clayton, che suona il basso elettrico in modo fantastico, e con Paul Bielatowicz, un mostro della chitarra, Carl Palmer proporrà un vecchio repertorio dell'album “EL&P”
del 1974, in cui per la prima volta il rock prendeva in esame la musica classica, e un adattamento di "Pictures At An Exhibition" di Mussorgsky». Durante la conferenza stampa sono stati annunciati altri progetti che l' “Onyx” realizzerà nell'ambito del “Gezziamoci 2010”: tra gli altri, il concerto-cena, presso Villa Schiuma, previsto per il 16 aprile, della cantante siciliana Flora Faja, che proporrà una rivisitazione del panorama musicale italiano, e concerti rock con la partecipazione di Ettore Fioravanti, che farà una rivisitazione del “Banco del Mutuo Soccorso”, e un concerto, sempre dedicato al progressive -rock con Roberto Gatto. «A distanza di vent'anni - ha proseguito Esposito - stiamo lavorando alla seconda edizione di un concorso di musica dedicato ai gruppi rock e stiamo pensando, per l'occasione, di invitare un gruppo romano. I progetti e le iniziative che l'”Onyx” vorrebbe mettere in campo sono tante, ma avremmo bisogno di un sostegno economico maggiore. Non è ancora chiaro l'utilizzo che i Comuni faranno dei Piot, destinati al turismo. L'anno scorso abbiamo ricevuto soltanto 20.000 euro, a cui si sono aggiunti altri soldi grazie al sostegno di sponsor; ma, se anche per questa stagione si riducesse tutto a soli 20.000 euro, le difficoltà sarebbero tante. Per offrire alla città manifestazioni di grande livello artistico, ci vorrebbe un sostegno economico maggiore, destinato ad eventi che, come quelli organizzati dall'”Onyx”, coinvolgono tanta gente che, con la sua presenza, sempre più numerosa, a concerti di artisti interna-
zionali, dimostra di voler assistere a spettacoli di alta qualità». Appuntamento, quindi, sabato 20 febbraio presso l'auditorium di piazza del Sedile; l'ingresso è di 25 euro con prevendita a Matera presso l'Onyx Jazz Club,Via Cavalieri di V. Veneto, 20 (0835) 330.200, Libreria dell'Arco - Via Ridola, 36 (0835) 31.11.11, Ferula Viaggi - Via Cappelluti, 34 (0835) 33.65.72, “L'Arturo” (enogastronomia) - Piazza del Sedile, 15 - (0835) 33.06.78; a Bari presso il Box Office c/o Feltrinelli - Via Melo, 119 - (080) 524.04.64. cultura@luedi.it
Carl Palmer; in basso la conferenza stampa (Videouno)
La biografia Tecnica eccezionale tra poliritmi e tempi dispari LA storia di Carl Palmer è legata alla scena progressive-rock inglese e la sua fama è in gran parte legata al gruppo degli “EL&P”. Dotato di una tecnica eccezionale, superiore alla media dei batteristi rock, si destreggia tra poliritmi e tempi dispari. La sua carriera artistica inizia in giovanissima età: a 15 anni, infatti, suona con i “Thunderbirds”, guidati da Chris Farlowe, successivamente con i “King Bees”, con i “Locomotive” insieme al sassofonista Chris Wood (Traffic), con i “Crazy World”, guidati da Arthur Brown. A segnare la sua carriera artistica, però, sarà l'incontro con Keith Emerson e Greig Lake, con i quali debutta nel 1970 nello storico festival dell'isola di Wight proponendo un classic-progressive-rock che scaturisce dalle infinite tastiere di Emerson, pianista di evidente estrazione classica e trova nel percussionismo pirotecnico di Palmer un valido supporto. Nel 1977 Carl Palmer tenta la carriera di leader formando i “PM” con cui registra un album e nel 1982 fonda gli “Asia” con John Wetton, ex “King
di MIMMO MASTRANGELO
Crimson”, e Steve Howe, ex “Yes”. Nel 1988 lascia gli Asia per tornare nel 1992 con gli “EL&P” che pubblicano l'album “Black Moon”. Dal 2001 si esibisce nel trio "Carl Palmer Band" con il chitarrista Paul Bielatowicz e il bassista Stuart Clayton. Il trio esegue brani tratti dal repertorio di “EL&P” e un adattamento di "Pictures At An Exhibition" di Mussorgsky. ma.li.
La torrida estate di Pinuccio Lovero Proiettato il film di Mezzapesa viene distribuito in dvd nella collana dalla Fandango doc - Pinuccio Lovero è così sbalorditivamente vero al punto da sembrare che stia recitando una parte e vestendo i panni di un personaggio. Pinuccio fa entrare dentro la sua vita lo spettatore al punto che il canone realistico appare sfumare sotto un velo irrealistico. Quasi che il docu-film si voglia trasformare in un'animazione da cartoon.
Viaggio musicale in Europa POTENZA - Il Conservatorio di Potenza, in collaborazione con il Comune di Potenza, partecipa ed aderisce al progetto di MusicaEuropa, che vede il coinvolgimento di studenti italiani e stranieri dei conservatori di musica italiani nonché di prestigiose istituzioni straniere. L'evento “Viaggio musicale in Europa” rappresenta una grande occasione di confronto tra le istituzioni che, con stretto connubio con lerealtà socialipresenti sul territorio, rappresentano una possibilità in grado di garantire prospettive anche occupazionali. Il concerto sinfonico del giorno 13 febbraio vede la partecipazione congiunta di docenti, studenti del conservatorio e dei musicisti viaggianti, nonché la partecipazione dell'allieva diplomanda Concetta Pepere in qualità di solista nel concerto di Mendelssohn. Il progetto Viaggio Musicale per l'Europa dai territori alle nazioni, arriva alla sua importante tappa di Potenza grazie alla preziosa collaborazione con il Conservatorio di Musica “Carlo Gesualdo da Venosa”. Il progetto sarà illustrato nel corso di una conferenza stampa che si terrà oggi alleore 11nel Conservatorio.
Ateneo Musica presenta “Cincillà” a Melfi
Spazio Sankara a Moliterno MOLITERNO - Il suo volto è una maschera. Una sorprendente maschera che farebbe un figurone dentro un film della grande commedia all'italiana (Risi, Monicelli, Germi). Pinuccio Lovero nella vita fa il becchino in un camposanto della Puglia, ama la musica popolare, si definisce un compositore autodidatta e vive nel ricordo di un trasporto giovanile. Su di lui Pippo Mezzapesa, nome di punta della schiera di registi che stanno connotando la “primavera cinematografica pugliese”, ha girato un documentario (anche se potrebbe essere definito altro) bello e divertente. In “Sogno di una morte di mezza estate” - proiettato ieri sera allo Spazio Sankara, già presentato con giudizi esaltanti dalla critica in importanti vetrine (Festival di Venezia, Film Festival di Amsterdam) e da qualche mese
Carnet
Pinuccio Lovero nel film racconta che sin da bambino aveva desiderato fare il “camposantiere”, che sa tutti i segreti del mestiere perché li ha imparati seguendo il lavoro di altri operatori del settore. Dopo anni all'inseguimento di un sogno, finalmente gli viene assegnato a tempo determinato dal comune di Bitonto la custodia del cimitero della piccola frazione di Mariotto. Va nel pallone
Pinuccio, solamente accade che diventato becchino a Mariotto non muore più nessuno per mesi. E per una lunghissima estate torrida non potrà avere la soddisfazione di tumulare alcun morto. Poetico e keatoniano il fotogramma in cui Pinuccio appoggiato di lato al cancello aperto del cimitero aspetta il suo morto tradendo una amarezza che sa tanto di beffa. Pippo Mezzapesa lascia il Nostro di muoversi liberamente sul set, ma quello che più stupisce è che la smania della sua attesa fa il paio con un rosario di voci (contenti che a Mariotto non muoia più nessuno), un paesaggio dalla luce arroventata e un occhio che cura saggiamente la tenuta di una storia sorprendente. Non si può non essere d'accordo con chi su Mezzapesa ha già espresso acclamazioni e lo vede pronto per il passaggio nel cosiddetto “cinema adulto”. cultura@luedi.it
MELFI - Oggi alle ore 20,30 a Melfi presso il Teatro Ruggiero II nuovo appuntamento con il Circuito della Grande Musica organizzato da Ateneo Musica Basilicata in collaborazione con l’Amministrazione Comunale. Protagonista della serata la Compagnia Italiana di Operette che mette in scena “Cincillà” perla regia di Serge Sanguette e la direzione del Maestro Orlando Puljn. La compagnia italiana operette vanta numerosi successi in Italia e nel resto del mondo, infatti già nel 1961 SergioCorucci ottenne moltissime soddisfazioni dalla tournée in Sud America, soddisfazioni che arrivavano sia da dentro il teatro che fuori, il pubblico non solo affollava i teatri ma le comunità italiane correvano a testimoniare la gioia ma soprattutto l'orgoglio per quei momenti felici. Oggi dopo cinquant'anni d'indimenticabili successi la Compagnia Italiana di Operette si è messa al passo con i tempi, servendosi di una meravigliosa messa in scena e costumi sontuosi. Ciò che rendeperfetta questacompagnia è la direzione musicale del maestro Orlando Puljn e la regia di Serge Sanguette che sono riusciti a creare un gruppo di artisti non solo bravi, ma anche uniti e affiatati, una grande famiglia. cultura@luedi.it
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Cultura&Spettacoli
Mercoledì 10 febbraio 2010
«C'è una leggenda familiare che dice che avrei cominciato a parlare solo a cinque anni»
L’estro solitario di Tramutoli Intervista, tra il serio e il faceto, al poeta e narratore potentino «Sono sempre insoddisfatto. Ma a star troppo tranquilli si diventa scemi» di ANDREA DI CONSOLI OGNI tanto mi diverto - tra un lavoro e l'altro -a rivolgere alcune domande agli scrittori amici. Sono domande semplici, di vita quotidiana, che però aiutano a capire meglio l'umanità domestica dello scrittore, la sua vita privata - magari a futura memoria, quando qualcuno sentirà la necessità di approfondire la vita di questo scrittore. Questa volta ho intervistato Giancarlo Tramutoli, poeta e narratore nato a Potenza nel 1956. Di Tramutoli mi ha sempre incuriosito la vita appartata, l'estro solitario. Nell'intervista si parla anche di un bambino appena nato; e quindi questa intervista è anche un esplicito “benvenuto” al figlio di un poeta lucano. Giancarlo, a che ora ti svegli la mattina? Da quando è nato mio figlio, decide lui, tra le 5.30 (se va male) e le 7.30 (se va bene). Le prime cose che fai appena sveglio? Caffè, seduta al cesso, due tiri a un toscanello alla grappa, doccia. Biberon per il bimbo. C'è una persona che non vorresti mai incontrare, appena esci per strada? No. Ora, poi, abito nello stesso palazzo dove lavoro. Devo solo girare l'angolo. Quali sono i clienti della banca dove lavori che ti mettono di buonumore? Quelli disponibili alle mie battute di spirito. Complici nel trascendere la routine reciproca. E quali quelli che ti met-
tono di malumore? Quelli che ti chiedono le cose da fare tutte insieme. Allora io uso la metafora del fruttivendolo. Dico al pedante ansiogeno che mi sta di fronte di seguire la lista: prima le patate, poi le arance, la rucola. Alla fine gli odori. Come sono le ragazze di Potenza? E chi le conosce? E i ragazzi? Idem. Esiste una società letteraria, a Potenza? No. E, aggiungerei, purtroppo. Ognuno sta nel suo più o meno splendido isolamento. Ti piace parlare al telefono? No. Anzi, è una cosa che mi stressa assai. Mi si azzerano i neuroni. Faccio fatica anche a ricordarmi come mi chiamo. Il massimo delle ore che sei stato senza parlare. C'è una leggenda familiare che si tramanda e che dice che avrei cominciato a parlare solo a cinque anni. (Ora dicono che parlo troppo). Di recente son stato anche interi sabati e domeniche senza parlare con nessuno. Cosa hai provato quando è nato tuo figlio? Al primo “nguèèè” ho pensato: “Questa personcina avrà bisogno di me”. Mi ha dato subito un ancoraggio all'esistenza che non avevo e mi sta alleggerendo del mio eccessivo ego. Sorpresa, gioia e preoccupazione delle responsabilità (tutto insieme). Quali sono le tue paure più forti in questo momento?
Mio figlio mi ha dato un ancoraggio all’esistenza
Giancarlo Tramutoli e le copertine di “Uno che conta” e “L’ultimo Tram”
Non ho paure particolari. A parte le solite, inevitabili, malinconie esistenziali. Qual è la parte del tuo corpo che senti che sta invecchiando? La memoria… qual era la domanda? Qual è la parte del tuo carattere che non ti piace? Una certa suscettibilità e un distacco eccessivo dalla realtà per autodifesa. E la parte che invece ti piace di più? La curiosità e la capacità di creare tutti i giorni qualcosa di nuovo. Ti fai spesso le analisi del sangue? Hai pura del verdetto? Mah, ogni due anni più o meno. No, non sono ipocondriaco. Direi che per comodità e pigrizia son più fatalista. Quali malattie temi di più? Soprattutto la cecità. Io senza occhi sarei un uomo morto. Leggere, scrivere,
dipingere. Questo faccio. A che età speri di morire? A vent'anni pensavo che una buona età sarebbe stata 50, 55. Poi i figli ti allungano il futuro e ora direi, fino a quando sarò lucido e autosufficiente. Come speri di morire? Nel sonno. Al calduccio. Comodo. Ti definiresti nevrotico? E se sì, di quale nevrosi soffri? Mah, la classica inquietudine del creativo, sempre insoddisfatto. Ma la nevrosi è utile, è la benzina dell'artista. Lo diceva già Cummings. Il poeta capitalizza la nevrosi. A star troppo tranquilli si diventa scemi. Ha davvero senso scrivere? E' una cosa a cui non penso più. Lo si fa come un'esi-
genza fisiologica. Respirare, bere, pisciare, dormire, eccetera. Mi ritrovo nella bella definizione di Malerba: “Scrivo per sapere ciò che penso”. Hai mai pensato di chiuderti nel mutismo e di rompere le comunicazioni col mondo? Ma più o meno già lo faccio. I riti sociali mi affaticano. Una grande perdita di tempo e io di tempo netto per far quello che mi piace ne ho già poco. Dimmi le persone pubbliche che stimi di più in Basilicata in questo momento. Come ti dicevo, non avendo una vita sociale, la persona che in questi ultimi vent'anni ho più frequentato, è anche quella che più apprezzo: è Gaetano Cappelli. E' il miglior romanziere italiano in circolazione e meno
Irascibile di fronte alla cretineria
male che ora sono in tanti a pensarlo. Ami mangiare? Sei smodato? Sono per un piatto unico, (pasta soprattutto) cucinato con accuratezza. Ami bere? Sei alcolizzato? Sì. Vino rosso. Alcolizzato, ancora no. Ti piacciono i soldi? Quelli che mi guadagno. Mi bastano. Sei irascibile? A volte. Specie di fronte alla cretineria e alla burocrazia. Cose che spesso vanno insieme. Quando ti arrabbi spacchi le cose? E' successo. Ma ora mi controllo meglio. Valeva la pena nascere? Direi di sì. In fondo mi sto divertendo. Cosa ti auguri per tuo figlio? Che possa avere il lusso di vivere libero e appassionato.
NOVITA’ IN LIBRERIA
IL PREMIO
Zoo col semaforo
Concorso per i giovani
«SCRIVERLO è stato strano da tutti punti di vista: i miei personaggi mi hanno preso in giro dall'inizio alla fine. Ognuno se ne andava per i cazzi suoi come se non fossimo sulla stessa barca. Non potevo distrarmi un attimo. Ma per fortuna questa rotta ubriaca si è dimostrata quella giusta». Paolo Piccirillo, campano, classe '83 commenta così il suo romanzo d'esordio, “Zoo col semaforo” (Nutrimenti, collana Gog). Ambientato nella provincia di Caserta ha come protagonisti Carmine e Salvatore. Il primo è un vedovo settantenne che ha perso La copertina tragicamente il figlio adolescente, azzannato da un pitbull. Il dolore, nonostante l'episodio sia accaduto vent'anni prima, non riesce a dargli tregua e lo costringe ad una serie di azioni rituali: ad esempio, pulire un tratto della
tangenziale Napoli Aversa dalle carcasse di animali che quotidianamente vengono investiti. In quel tratto c'è la lapide che ricorda il figlio di Carmine. E' sempre un pitbull a rovinare la vita di Salvatore, un albanese che vive in Italia da clandestino (il suo vero nome è Slator) e lavora in un negozio di animali. Un giorno il suo cane azzanna il figlio di un tipo poco raccomandabile. E, dramma nel dramma, Salvatore non può nascondersi: una malattia che gli deturpa metà del volto lo rende facilmente riconoscibile. Quella di Piccirillo è una scrittura “per immagini” che invita il lettore ad una serie di riflessioni. Piccirillo dopo aver studiato Filosofia a Firenze si è trasferito a Roma dove lavora nel campo del cinema. r.montemurro@luedi.it
secondo il modello dovrandi EMILIA MANCO no essere redatte, entro il 30 aprile 2010, da candidaLAURIA - Premio di studio ti nati nel periodo tra il “Un concorso per i giova1°gennaio 1977 ed il 31 dini”. Al via la III edizione del cembre 1993 che siano o bando di concorso promossiano stati residenti per un so dall'Ambasciatore Euperiodo non inferiore a tre genio d'Auria, con il patroanni continuativi nei Cocinio delle Amministraziomuni di Castelluccio Infeni della regione Basilicata, riore, Casteluccio Superiodella Provincia di Potenza, re, Castelsaraceno, Epidelle Comunità Montane scopia, Lagonegro, Latrodel Lagonegrese, della Val nico, Lauria, Maratea, NeSarmento, dell'Alto Sinni e moli, Rivello, Rotonda e del Comune di Lauria. L'iTrecchina per la Comunità niziativa mira a stimolare Montana del Lagonegreiniziative concrete a seguise; Calvera, Carbone, Cato di dibattiti e scambi di stronuovo di S.A., Chiaroidee tra i giovani dell'area monte, Fardella, FrancaSud della Basilicata. Per la villa sul Sinni, San Severiterza edizione sarà messa a Il bando scade il 30 aprile no Lucano, Senise, Teana e disposizione la somma di cinquemila euro e l'iniziativa nasce con Viggianello per la Comunità Montana l'intento di stimolare i giovani a dare il lo- dell'Alto Sinni; Cersosimo, Noepoli, San ro contributo al futuro della Regione pre- Costantino Albanese, San Paolo Albanese sentando iniziative chiare e concrete al e Terranova di Pollino per la Comunità nuovo governo regionale. Le domande, Montana Val Sarmento.
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48 Cultura e Spettacoli
LA RASSEGNA
Si alza il sipario su “Voglia di teatro” In scena questa sera a Venosa “La repubblica di Salotto” dei Virtuosi di San Martino VENOSA - Appuntamento questa sera al teatro Lovaglio con “La repubblica di Salotto” dei Virtuosi di San Martino. Domani lo spettacolo farà tappa al Teatro Obadiah di Oppido Lucano. Lo spettacolo apre il cartellone della stagione teatrale "Teatri in rete-Voglia di Teatro" organizzata dai comuni di Venosa Oppido Lucano e da cose di teatro e musica con il patrocinio di Regione Basilicata, provincia di Potenza, Ministero per i beni e le attività culturali e dell'associazione Nazionale Voglia di Teatro. «Più che di una ennesima celebrazione per i fasti della nostra Repubblica, si tratta di una ricognizione
comica, ironica, sprezzante, "politically incorrect" dell'Italia di oggi, divisa tra nuovi autoritarismi ed esaltazione ottimistica di modelli televisivi, mediatici, fondati sul consumo e sull'arricchimento facile. - spiegano in un comunicato i curatori della rassegna - Il 23 settembre 1943, in una frenetica pantomima di consultazioni e di ambizioni conflittuali tra i gerarchi del dissolto regime, sotto la diretta supervisione tedesca e in un contesto di subordinazione alle esigenze militari ed economiche del Reich, nasce la Repubblica di Salò. Il 22 dicembre 2009 , in un'atmosfera ammorbata da quotidiane (in)subordinazioni mass-mediati-
che, violenza sociale e atti (im)politici nasce “La Repubblica di Salotto”, che ha come protagonisti Roberto Del Gaudio (voce), Federico Odling (orchestrazione e violoncello), Vittorio Ricciardi (flauto), Antonio Garbardella (violino), Dario Vannini (chitarra), ovvero I Virtuosi di San Martino. Accostare i due avvenimenti potrebbe sembrare azzardato o forzato ma a suggerire questa assimil-azione tra il “salotto” titolante il lavoro scritto da Del Gaudio e musicato da Odling e la “Salò” della pre-disfatta fascista è proprio la paradossale intuizione semantica che contiene in sé devianze, soprusi, ignoranze, arroganze irrisolvibili. Ebbene sì: se
“giogo” di parole deve essere, sia. Perché brani come “Elegìa Marron”, “Il leccaculo”, “La Repubblica di Salotto”, “La presenzialista”, “Faccio l'off”, “Napule”, “Coro dei cocainomani”, “Il cantautore morto”, “Il moderato”, “La donna in forma”,“Disoccupato a Natale”, possiedono la sardonica consapevolezza dell'analisi lucida e del ragionamento critico e indignato attraversato di politica, costume, folclore, società, teatro, intellighenzia, morale e, al contempo, vengono proposti al pubblico col prefisso “de”. Cioè, de/costruendo retoriche consolidate, de/generando significati imprevisti, de/limitando null'altro che la durata dell'esecuzione».
Sarà presentato venerdì a Rotondella il volume di Castoro e Radogna
Monografia su Valicenti tecnico illuminato di MARIANGELA LISANTI ASSOCIAZIONISMO, innovazione, divulgazione e consulenza aziendale, partecipazione diretta degli agricoltori alleattività ditrasformazione e commercializzazione,qualità delle produzioni, rispetto della vocazione delle aree produttive ed efficienza della pubblica amministrazione sono i punti focali dell'azione per lo sviluppo del settore primario di Vincenzo Valicenti, “un tecnico illuminato al servizio delle istituzioni e dell'agricoltura lucana”. Lo spiegano bene Filippo Radogna e Vincenzo Castoro in una monografia sul tecnico agricolo, che sarà presentata venerdì prossimo a Rotondella. Dopo un attento studio, i due autori hanno delineato la figura, la personalità e l'opera di Vincenzo Valicenti in un testo che racchiude testimonianze e importanti ricerche. Alla presentazione interverranno il senatorea vita Emilio Colombo, che nel 1956 incaricò Valicenti della reggenza dell'ispettorato provinciale dell'agricoltura di Matera, il presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento europeo Paolo De Castro, che ha curato la postfazione del testo, il presidente della Regione Vito De Filippo, che ha curato, invece, la prefazione, ilsindaco diRotondella Vincenzo Francomano, l'assessore regionale all'Agricoltura Vincenzo Viti, Carlo Fideghelli del Consiglio nazionale per la ricerca e la sperimentazione inagricoltura del Centro di Ricerca per la Frutticultura di Roma, Romualdo Coviello, presidente del Consiglio Nazionale per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura, e gli autori Vincenzo Castoro e Filippo Radogna del Dipartimento dell'agricoltura della regione Basilicata. A coordinare i vari interventi sarà Salvatore Martelli, presidente del Distretto agroalimentare di qualità del Metapontino. «Si tratta - ha spiegato Filippo Radogna - di un lavoro sulla storia dell'agricoltura lucana e sulle evoluzioni tecnologiche in questo settore prima della riforma agraria e poi con Valicenti, il cui impegno principale si esplicò nello sviluppo della frutticultura del Metapontino. E' stato fatto uno studio accurato attraverso articoli e monografie, ricer-
La copertina
che di archivio della Regione Basilicata e attraverso importanti testimonianze». Vincenzo Valicenti si laureò in Scienze agrarie alla Regia Università di Bari nel 1944. La sua lunga e brillante carriera nell'amministrazione pubblica iniziò nel 1946 al servizio del Ministero dell'Agricoltura e delle foreste. Dal 1956 guidò
l'ispettorato provinciale dell'agricoltura di Matera sino al 1969, quando assunse l'incarico di capo dell'ispettorato compartimentale agrario di Potenza. Nel 1977 fu nominato coordinatore del Dipartimento agricoltura e foreste della Regione Basilicata, responsabilità chemantenne sino al 1985 quando fu collocato
a un riposo con encomio da parte della Giunta regionale. Vasta fu la sua attività pubblicistica con studi nel settore e articoli su riviste specializzate. «Valicenti - ha detto l'assessore Viti - possiamo iscriverlo nella storia degli eroi anonimi. Può sembrare un ossimoro: un eroe squarcia il velo dell'anonimato, pretende la ve-
trina, entra nel mito, scrive unapaginae lafirma.Eppure esiste una forma di eroismo che non reclama titoli nobiliari che non stiano nella grandezza di un lavoro speso al servizio di una missione. Valicenti è stato un servitore dello Stato, poi un efficiente operatore, sperimentatore, innovatore regionale».
Bagno di folla per il concerto nella chiesa di San Giacomo a Matera
Cantori materani e Piccolo Coro, inni alla vita di NUNZIO LONGO MATERA - Gremita di gente la chiesa parrocchiale di San Giacomo per il concerto “Cantiamo La Vita” presentato nella Chiesa parrocchiale di San Giacomo, organizzato dal Movimento per la Vita di Matera (Cav), presieduto da Remo Cavicchini. Si sono esibiti i “Cantori materani” diretti da Alessandra Barbaro, il “Piccolo Coro di San Giacomo” diretto da Enza Fumi ed i due cori uniti, Maria Maddalena Barbaro soprano, Biagio Persia tastiere, Gennaro Scandiffio chitarra e Paolo Moretti percussioni. La filosofia musicale che ha condotto la scansione dei brani ha seguito un percorso simmetrico. Sono intervenuti il parroco della chiesa di San Giacomo don Franco Taccardi, il viceparroco don Michele Grieco, l'arcivescovo mons. Salvatore Ligorio e Remo Cavicchini presidente del Cav di Matera.
«La scelta dei brani è stata studiata per ripercorre in musica alcuni aspetti della vita. - afferma Barbaro - “Ave Maria” di A. José esprime il calore della famiglia. “Ninna Nanna russa” di C. Moser è una nenia dedicata ai neonati. “Victimae paschali”, canto di resurrezione gregoriano, diretto da A. Sacco. “Go down Moses” elaborazione di A. Hosp, esprime la liberazione del popolo di Mo-
sé. A cori uniti sono stati interpretati “Magnificat della Porta Santa” di V. Miserachs, “Il canto del fieno” melodia tradizionale polacca e “Resurrezione” dei Gen Rosso. I “cantori materani” presenteranno il 16 aprile prossimo al Duni di Matera, un cd sui canti popolari del materano, elaborati dal noto compositore montese Damiano D'Ambrosio». «Il piccolo coro ha eseguito “Fermarono i cieli”, melodia tradizionale, per sottolineare il dolce cullare di un bambino. - interviene Fumi - “Maria”, preghiera alla Madonna, dei Gen Rosso è dedicata a tutte le mamme del mondo. “È inconcepibile”, canto di adorazione, di Henderson/Stradi esprime la spiritualità dell'Eucarestia. “Abbà Padre” composto da Morelli, Gennaro Scandiffio ed Enza Fumi responsabili del “Piccolo Coro di San Giacomo”, intende segnare il passaggio dalla condizione di peccato alla redenzione».
Massafra Musica lucana al festival di BIAGIO TARASCO SPAZIO anche alla musica lucana in Anime Migranti, il festival delle Culture in Movimento, giunto alla quinta edizione, che si tiene a Massafra. Nomadismo, radici e poesia sono le coordinate che tracciano un percorso musicale singolare e ricco di suggestione in questa rassegna organizzata dal Comune di Massafra, dall'associazione culturale “Maharajah” di Polignano a Mare e dal Centro Culturale “Kalliope”. Il festival si apre oggio nella sede del Centro Culturale Kalliope con il progetto Namàr nello spettacolo musicale “L'Essenza e il viaggio”. Un viaggio straordinario nella world music tradizionale e d'autore proveniente da Argentina, Spagna, Messico, Cile, Europa dell'Est e Israele. Il trio guidato da Nadia Martina è frutto di un'intensa ricerca di sonorità e di emozioni. L'aggiunta di composizioni inedite rendono questo concerto originale per stile e per contenuti, tra pura allegria e momenti di riflessione. L'ingresso è libero. Il 19 febbraio nell'Auditorium multimediale San Paolo si esibirà TaranteMigranti con lo spettacolo “Canti d'anima e di terra”. I musicisti vantano collaborazioni con i più importanti progetti musicali del Sud come Ariacorte, Pino Zimba & Zimbaria, Naracauli, Antonio Infantino, Radiodervish, Radicanto, Arakne Mediterranea e Orchestra della Notte della Taranta. La passione e l'esperienza decennale li ha portati a calcare i palchi di prestigiosi festival nazionali ed internazionali, quali La Notte della Taranta, Carpino Folk Festival, Suoni dal Mediterraneo, Fimu (Francia), Projeto Santu Paulu (Brasile), Eurofolk (Spagna),Welt Belt Festival (Germania), La Dolce Vita (Inghilterra). Il repertorio del gruppo attinge alla musica tradizionale pugliese, calabrese e lucana con rivisitazioni ossequiose. Il prezzo del biglietto è di 7 euro. Anime Migranti 2010 si conclude il 26 marzo presso il Teatro Spadaro con la prima dello spettacolo “Senza calma di vento”, un appassionato tributo a Fabrizio De Andrè del quintetto vocale Le Nuvole che, da una prospettiva tutta femminile, rilegge l'opera di De Andrè. Canzoni e versi di smisurata bellezza, entrati nella storia della musica e della poesia italiana, proposti in una versione vocale e strumentale assolutamente inedita ed originale. Il costo del biglietto è di 10, 12 e 14 euro. Tutti gli spettacoli iniziano alle ore 21.
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Cultura e Spettacoli 49
Mercoledì 10 febbraio 2010
Mercoledì 10 febbraio 2010
CINEMA di FRANCESCO GALLO ROMA – Un Pupi Avati amaro e meno ironico del solito nel nuovo film 'Il figlio più piccolo’ nelle sale dal 19 febbraio distribuito da Medusa in 300 copie. Abbandonate le atmosfere della memoria di un’Italia del passato piena di innocenza, il regista si getta in una storia che parte dagli anni '90 per arrivare alla contemporaneità piena di faccendieri, di società off-shore, veline, politici corrotti, un mondo cialtrone e volgare di parvenu che anima spesso le cronache contemporanee. E per protagonista sceglie Christian De Sica, per la prima volta in un ruolo 'seriò. «Non ho mai fatto un cinema di denuncia ma questa volta mi sono sentito costretto a guardare a un presente che è diventato sempre più indecente. Non parlo – dice Pupi Avati – solo della politica, ma in tutti gli ambiti la volgarità e la scorrettezza che ci sono og-
Avati: «Racconto questo Paese indecente» Il regista propone una visione della società contemporanea in Il figlio più piccolo gi nel nostro Paese mi hanno fatto come insorgere e tentare di ricandidare l’innocenza, quella più cogliona, disarmante come aveva Nik Novecento». 'Il figlio più piccolò inizia nel 1992 a Bologna con il matrimonio di Luciano Baietti (Christian De Sica) e Fiamm (Laura Morante), già genitori di due bambini. Un vero e proprio matrimonio lampo e poi lo sposo parte in compagnia di uno strano personaggio Bollino (Luca Zingaretti) consulente finanziario ed ex sacerdote e con un mazzo di documenti con i quali la neosposa gli ha intestato tutti i suoi beni immobili. Il tempo passa e si arriva ai giorni nostri con i due bambini della coppia ormai grandi: il maggiore Paolo (Marcello
Il cast del film
Maietta) lavora in un locale e odia il padre assente mentre il figlio più piccolo Baldo (lo straordinario esordiente Nicola Nocella) buono e generoso che vive ancora con la mamma e con Shyla (Sydne Rome) percussionista americana ne-
ohippy. Fatto sta che a un certo punto il truffatore De Sica che vive in una lussuosissima villa, anche con i soldi della ex moglie, richiama all’appello il figlio più piccolo, Baldo, ma solo per intestargli le sue molte socie-
tà ormai in odor di fallimento. «Questo film non si poteva fare senza Nicola Nocella – dice ancora il regista -. Un personaggio così puro come lui che vuol fare il regista e fare un film horror. Sono queste le persone che mi piacciono e che vanno salvaguardate anche in questo presente che secondo me va sorvegliato e vigilato». Dice invece Christian De Sica: «Il cinema di Pupi Avati mi ricorda quello che faceva mio padre. E, tra l’altro, Avati è ingenuo e timido proprio come mio padre. Devo dire –ha aggiunto l'attore – che quando mi sono trovato a lavorare con Laura Morante ero piuttosto timido anch’io, pensando che lei era un’attrice di Moretti, ma poi è andato tutto bene. Comunque - conclude – mio
GOSSIP
Ci sarà anche il ct della Nazionale
I segreti di Mora e la Arcuri trema
Sanremo, Lippi e l’inno all’Italia ROMA – Ci sarà anche Marcello Lippi alla grande festa per i 60 anni del Festival di Sanremo. Il ct della Nazionale a sorpresa salirà venerdì, nella serata dei duetti, sul palco dell’Ariston insieme a Pupo, a Emanuele Filiberto e al tenore Luca Canonici per l’inno d’amore all’Italia, 'Italia amore miò, il cui testo è firmato dal principe dei Savoia e che sarà modificato per l’occasione in chiave calcistica. Il festival scalda i motori e intanto da Simona Ventura arriva il primo commento all’esclusione di Morgan dopo le sue dichiarazioni sulla droga. La conduttrice mette in dubbio un ritorno dell’ex giudice a X Factor e a Vanity Fair dice: «Non si può legittimare l’uso della droga, in nessun modo: Morgan ha sbagliato», anche se poi aggiunge: «'Nelle sue intenzioni, però, credo fosse l’ennesima provocazione su un argomento che in Italia è tabù». Ma torniamo a 'Italia amore miò: la canzone ha avuto varie rielaborazioni. Il direttore artistico Gianmarco Mazzi aveva
raccomandato 'sobrieta» per evitare le polemiche. E ieri conferma: «C'era solo una parte riferita alla storia d’Italia e all’esilio che ho chiesto di rivedere. Così è stato». Il Pdci, nel verso 'Tu non potevi ritornare pur non avendo fatto niente», aveva visto un’“apologia dei Savoia». Allo stato attuale, il testo pubblicato ieri su Tv Sorrisi e Canzoni è quello giusto, anche se pare che sul palco potrebbero esserci delle sorprese dell’ultima ora. Intanto Emanuele Filiberto a Diva e Donna dichiara: «Contro di me si sono scatenati tutti. Pensavo che nel mondo della musica ci fosse un modo di pensare diverso. Pensavo, per riprendere Celentano, che i cantanti fossero più rock e non così lenti. Si sbagliano quando dicono: Basta esser principe per diventare cantante. Io non sono cantante e non lo voglio diventare». Ma le polemiche non finiscono qui. Nino D’Angelo, l’unico Big a cantare un brano in dialetto, Jammo Jà, lancia un j'accuse: “Il
Canterà con Pupo e Savoia
Sud Italia è governato da due Stati: uno è lo Stato italiano, che fa ridere nella giustizia, che sta con i ricchi e non con i poveri, che non investe più niente nel sociale. Così camorra, ndrangheta e mafia siciliana, che vanno combattute, diventano automaticamente ammor- Marcello Lippi tizzatori sociali». Infine, il 'caso Povià. Il testo di La verità, ispirato alla vicenda di Eluana Englaro di cui ieri ricorre il primo anniversario dalla morte, è stato pubblicato da Tv Sorrisi e canzoni e Beppino Englaro chiarisce: «Non ho nulla in contrario sulla canzone. Se Povia avrà successo mi farà piacere». «Quando l'ho incontrato, non sapevo le parole – ha raccontato Beppino -. È un ragazzo simpatico e gli ho detto che non avevo nulla in contrario. Ho capito che la sua vena artistica andava nella direzione giusta». E ha concluso: «Gli ho consentito di essere libero nella sua vena artistica e se avrà successo mi farà piacere».
Intanto, è in vendita nei negozi, ma lo si può trovare anche su diverse piattaforme internet 'Sanremolab, la compilation dei nuovi talentì, un cd che racchiude i brani inediti dei 18 artisti che hanno partecipato all’edizione 2009 del concorso canoro che ha premiato e premia i vincitori con l'accesso diretto al Festival di Sanremo. Sanremolab, l’evento organizzato da Sanremo Promotion, quest’anno ha realizzato un record di iscritti, con un 30% in più rispetto alle passate edizioni per un totale di 418 giovani partecipanti. r. c.
TEATRO
Soleri, cinquant’anni da Arlecchino L’attore indossò la maschera per la prima volta nel ’60. È stato inserito nel libro dei Guinness MILANO –Era il 28 febbraio del 1960 quando - nella notte di New York – Ferruccio Soleri indossò per la prima volta la maschera più celebre della Commedia dell’arte italiana. Sostituiva Marcello Moretti nell’'Arlecchino servitor di due padronì diretto da Giorgio Strehler, iniziando una storia d’amore, con il capolavoro goldoniano, che si prolunga da ormai cinquanta anni. Mezzo secolo da record – certificato ora dall’ingresso nel libro dei Guinness dei Primati – che ha visto l’attore fiorentino portare in scena la piece teatrale 2.064 volte – sono 2.689, invece, le repliche dal 1947 –in 331 città, 182 italiane e 149 straniere, in 40 diversi paesi del mondo. Dopo avere aperto – sabato scorso – il Carnevale di Venezia, Soleri, titolare del ruolo di Arlecchino dal 1963, ha accolto con comprensibile soddisfazione il rico-
noscimento in arrivo da Londra. «Sono veramente molto felice – spiega all’ANSA -. Quasi me lo aspettavo», questo premio. «Speravo me lo riconoscessero: 50 anni anni a portare in scena lo stesso personaggio non è una cosa da poco». E pensare che la maschera di Arlecchino –la più celebre della Commedia dell’Arte –è finita quasi per caso sul volto dell’attore, che oggi ha 81 anni. «Un giorno in Accademia il mio maestro, Orazio Costa mi dice: 'tu sei un Arlecchinò. Io replico osservando che sono toscano e che con Venezia non c'entro nulla». Poi, dopo mesi di studio e di preparazione, arrivano il placet di Marcello Moretti e il debutto, come suo sostituto a New York, il 28 febbraio del 1960. Tra le tante serate sul palcoscenico, precisa ancora Soleri, quella del «debutto è stata indimenticabile ma c'è ne è
padre sarebbe molto contento di questo ruolo». Per Laura Morante, invece, il film di Avati «non è così ingenuo come sembra. Secondo me la crudeltà è sempre un punto di partenza per essere buoni e per me Il figlio più piccolo resta un film per certi versi crudele». Anche da parte di Zingaretti un commento al suo personaggio di consulente finanziario spietato: «Sono tutti personaggi senza morale quelli che si vedono nel film, persone che potrebbero tranquillamente accoltellare il prossimo senza alcun problema». Infine, Avati, riconosce di aver attinto a mani basse alla cronaca e a personaggi come i furbetti del quartierino: «Certo che l’ho fatto anche se a me interessava di più l’aspetto dell’innocenza che andava recuperata. Ovvero l’innocenza di Nicola Nocella e anche della fragile madre che continua ad amare il marito truffatore che l’ha lasciata fino alla fine».
un’altra, indimenticabile, a Londra nel 1967. Quella sera - ricorda – tra gli spettatori c'è Lawrence Olivier. Alla fine dello spettacolo mi abbraccia e mi dice: 'come avrei voluto essere al suo posto lì sul palcò. E io – replico – avrei voluto essere lei. È stato un attore bravissimo che ammiravo molto». Studente nella facoltà di Matematica e Fisica a Firenze, prima di intraprendere una brillante carriera teatrale, Soleri non perde occasione per tracciare un quadro della figura di Arlecchino nel mondo contemporaneo. «Oggi, non è attuale - argomenta -, oggi Arlecchino non potrebbe vivere. Lui ottiene tutto da solo, con la sua intelligenza, mentre ora senza spinte non si ottiene nulla. Forse è per questo, per la sua ingenuità - chiosa Soleri – che ancora incanta». L’ingresso nel Guinness dei Primati non è che l’ultimo riconoscimento.
COME un anno e mezzo fa a Buona Domenica è successo con la D'Urso a Domenica Cinque. Lele Mora, il manager dei grandi nomi e dei grandi cachet si è confessato e lamentato del male ricevuto. "Ha esagerato - lo haammesso-ma hafattodelbene a tanti ricevendo in cambio solo ingratitudine". Anzi, "ad alcuni - ha aggiunto - ho dato tantissimo: a Simona Ventura, per esempio, ho dato la vita, ho dato più a lei che a tutti gli altri artisti della mia agenzia, e poi mi sento dire da lei che in Rai, (come se fosse sua) non fa entrare nessuno dei miei artisti; questo è un grande tradimento». «Un'altra, che, poverina, non è una grande artista, ma che quando stava con me ha guadagnato tanti soldi, è Ana Laura Ribas , che oggi si è fidanzata con l'uomo a livello comunicativo più importante, che lavora da Santoro, ma non voglio fare il nome; è vissuta a casa mia, l'ho mantenuta, l'ho portata in vacanza... questa è gente che mi ha fatto male perché sono persone che ho aiutato a vivere». Poi Mora ha pensato a Manuela Arcuri (foto): "Qualche tempo fa ha dichiarato che da quando è entrata nella mia agenzia le cose le sono andate male, ma io le rispondo che lei da me ha avuto tanto aiuto e le ho fatto guadagnare tanti soldi. Lei dice di non avere scheletri nell'armadio, ma io dico che ha più di uno scheletro, perché lei ha vissuto anche a casa mia in Sardegna e io ho gli occhi per vedere, ma non parlo". E siccome pare fosse l'occasione giusta per togliersi tutti, ma proprio tutti, i sassolini dalla scarpa, non ha risparmiato neanche i molti direttori di giornali che ha aiutato "ma per fare i giornali e dare notizie intelligenti, non ricatti o estorsioni".
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50 Spettacoli e televisione
18.50
QUIZ
PRIMA SERATA
SHOW
21.05
Carlo Conti
17.50
RUBRICA
18.50
GIOCO Gerry Scotti
23.25
FILM
SHOW
21.10
L’anima gemella
21.10
Enrico Lucci
SHOW
Martina Stella
Geo&geo
Luca Telese
06.05 -RubricaAnima Good News 06.10 -Telefilm8 semplici regole 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitĂ Unomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.35 -TelegiornaleTG Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTg1 Focus 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTG1 - Flash 09.35 -Previsioni del tempoLinea Verde Meteo Verde 10.00 -RubricaVerdetto Finale 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -TelegiornaleTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'ereditĂ 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.00 -VideoframmentiScanzonatissima 06.15 -RubricaTg2 Medicina 33 06.20 -DocumentarioRoma sotterranea 06.50 -RubricaQuasi le sette Speranza 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.45 -RubricaRai Educational - Crash files 10.00 -TelegiornaleTg2punto.it 11.00 -ShowI Fatti vostri 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Costume e societĂ 13.50 -RubricaTg2 Medicina 33 14.00 -RubricaIl fatto del giorno 14.45 -RubricaItalia sul due 16.10 -TelefilmLa Signora del West 17.40 -RubricaArt Attack 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -TelegiornaleRai TG Sport 18.30 -News TG 2 19.00 -TelefilmSquadra Speciale Cobra 11 20.00 -Gioco Il lotto alle otto
06.30 -Attualità Il caffè di C. Mineo 06.45 -RubricaItalia, istruzioni per l'uso 07.30 -RubricaTGR Buong. Regione 08.00 -Attualità Rai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaDieci minuti di... 09.30 -RubricaCominciamo Bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg3 Agitre 12.45 -RubricaLe storie - Diario Italiano 13.10 -Soap OperaLa scelta di... 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaQuestion time 15.40 -TelegiornaleTG£ Flash L.i.s. 15.45 -RubricaTrebisonda presenta... 16.00 -NewsTg3 GT Ragazzi 16.10 -RubricaTrebisonda 17.00 -RubricaCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -Attualità Blob 20.15 -TelefilmIl principe e la fanciulla
06.00 -Telegiornale Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 08.00 -Telegiornale Tg5 - Mattina 08.40 -Show Mattino cinque 10.00 -TelegiornaleTg5 - Ore 10 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg5 13.40 - Soap OperaBeautiful 14.10 -Soap Opera Centovetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Reality Show Amici 16.55 -AttualitĂ Pomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 - 5 minuti 18.50 -Gioco Chi vuol essere milionario 20.00 -Telegiornale Tg5
07.35 -RubricaSai xchè 07.40 -TelefilmNash bridges 08.30 -TelefilmHunter 09.30 -TelefilmBianca 10.30 -MiniserieUltime dal cielo 11.30 -TelegiornaleTg4 11.40 -TelefilmEr-medici in prima linea 12.30 -TelefilmDetective in corsia 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -Telegiornale Tg4 14.05 -Rubrica Sessione pomeridiana: il tribunale di forum 15.10 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 16.15 -Soap OperaSentieri 16.45 -Film Non mandarmi fiori! con Rock Hudson, Doris Day, Tony Randall - regia di Norman Jewison (USA) - 1964 18.55 -Telegiornale Tg4 19.35 -TelefilmTempesta d'amore
06.40 -Cartoni 08.15 -Sit ComLizzie Mcguire 08.40 -Sit ComFriends 09.10 -DocumentarioCapogiro 10.20 -ShowPolpette 11.45 -ShowJekyll 12.25 -Telegiornale Studio aperto 13.00 -News Studio sport 13.40 -TelefilmAmerican dad 14.05 -TelefilmI griffin 14.35 -TelefilmI Simpson 15.00 -TelefilmSmallville 16.00 -Sit ComI maghi di Waverly 16.50 -MiniserieZoey 101 17.25 -CartoniBen ten: forza aliena 17.50 -CartoniKilari 18.10 -CartoniBlue dragon 18.30 -Telegiornale Studio aperto 19.00 -News Studio sport 19.30 -Sit ComLa Vita secondo Jim 20.05 -TelefilmI Simpson
06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.30 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitĂ Omnibus Life 09.45 -NewsPunto Tg 09.50 -SportAmerica's Cup - Vela 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -News Sport 7 13.00 -Telefilm Jag: Avvocati in divisa 14.00 -RubricaMovie Flash 14.05 -Film Fronte del porto con Marlon Brando, Lee J. Cobb, Rod Steiger - regia di Bernard Girard (USA) - 1954 16.05 -TelefilmMac Gyver 17.05 -SportAmerica's Cup - Vela 18.00 -TelefilmRelic Hunter 19.00 -Telefilm Murder call 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -GiocoAffari tuoi 21.10 -FilmIl cuore nel pozzocon Leo Gullotta e Giuseppe Fiorello - regia di Alberto Negrin 23.35 -TelegiornaleTg 1 23.40 -Talk ShowPorta a porta
20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 21.05 -ShowIl piĂš grande 23.45 -NewsTG 2 23.55 -RubricaTg Parlamento
20.35 -Soap OperaUn posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Miniserie Medicina generale 2 23.00 -Show Parla con me
20.30 - Show Striscia la notizia - La Voce dell'influenza 21.10 -Miniserie Caterina e le sue figlie 3 23.30 -RubricaNonsolomoda - 25 e oltre...
20.30 -TelefilmWalker texas ranger 21.10 -FilmL'ultimo appello con G. Hackman - regia di James Foley (USA) - 1997 23.25 -FilmL'anima gemella con V. Cervi - regia di Sergio Rubini (Ita) - 2002
20.30 -Gioco Cento x cento 21.10 -Show Le iene show
20.30 -AttualitĂ Otto e mezzo 21.10 -Show Tetris 23.40 -Rubrica CittĂ criminali
01.15 -TelegiornaleTg 1 01.45 -Previsioni del tempoChe tempo fa 01.50 -RubricaAppuntamento al cinema 01.55 -RubricaSottovoce 02.25 -RubricaRai Educational 02.55 -CONTENITORE Rainotte
00.10 -FilmNine Lives con Wesley Snipes, Jacqueline Obradors, Stuart Wilson - regia di David Carson (USA) - 2004 01.40 -RubricaRaiSport Reparto Corse 02.10 -RubricaAlmanacco
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea Notte 00.10 -TelegiornaleTg regione 01.10 -RubricaLa storia siamo noi 02.10 -RubricaFuori orario 02.15 -RubricaRainotte 03.40 -RubricaRiflettendo con...
01.00 -TelegiornaleTg5 notte 01.30 -ShowStriscia la notizia 02.15 -Reality ShowGrande fratello 02.30 -Reality ShowAmici 03.00 -TelefilmCinque in famiglia 05.30 - TelegiornaleTg5-notte-replica
01.25 -TelegiornaleTg4 01.50 -FilmPollock con E. Harris - regia di Ed Harris (USA) - 2000 03.40 -TelefilmLaw & Order 04.20 -ShowPeste e corna e gocce...
00.00 -ShowChiambretti night - Solo per numeri uno 01.40 -TelegiornaleStudio aperto 02.15 -Telefilm24 03.20 -FilmVendetta dal futuro 04.50 -TelefilmFlipper
00.35 -TelegiornaleTg La7 00.55 -RubricaMovie Flash 01.00 -SportAmerica's Cup - Vela 03.40 -AttualitĂ Otto e mezzo 04.20 -AttualitĂ CNN News
leTrame LA 7
ORE 14.05
RETE 4
ORE 16.45
FRONTE DEL PORTO
NON MANDARMI FIORI!
con M. Brando, L. J. Cobb, R. Steiger, K. Malden - regia di Elia Kazan (Usa) - 1954
con R. Hudson, D. Day, T. Randall, P. Lynde, H. March - regia di Norman Jewison (Usa) - 1964
Terry è un ex pugile che fa parte di una gang che controlla il lavoro dei portuali. Dopo aver provocato involontariamente la morte di un operaio che voleva solo il rispetto dei propri diritti, passa dalla parte dei lavoratori. Anche da questo lato della barricata però conserva la sua mentalità e i suoi metodi e risolve le ingiustizie a cazzotti per poi dirigersi, barcollando per le sberle prese, verso il "padrone della ferriera" che lo aspetta sul molo, tutto vestito di bianco...
RETE 4
ORE 21.10
Convinto di avere una malattia incurabile, George si mette alla ricerca di un uomo che possa poi sposare sua moglie Judy. Lei s'insospettisce e si immagina uno scenario di tradimenti da parte di lui. George allora le racconta tutto; disperazione di Judy, che però poi scopre che il marito è un malato immaginario...
RAI 2
ORE 00.10
L’ULTIMO APPELLO
NINE LIVES
con G. Hackman, C. O'Donnell, F. Dunaway - regia di James Foley (Usa) - 1997
con W. Snipes, J. Obradors, S. Wilson, K. Coates, M. Sheppard - regia di David Carson (Usa) - 2004
Manca poco meno di un mese al giorno in cui Sam, detenuto nel braccio della morte del carcere di Parchman, Mississippi, verrà giustiziato per l'assassinio di due bambini uccisi con una bomba nel 1967. Mentre conta i giorni che lo separano dalla condanna, Sam, razzista convinto, riceve la visita di Adam, un giovane e inesperto avvocato. Il professionista tenta di salvare questo irriducibile razzista per dare un significato alla sua vita, visto che Adam è il nipote di...
Dean Cage è un ex militare che sta affrontando un periodo di riabilitazione dopo la tragica morte in Bosnia del suo migliore amico. Un agente della Cia, Sullivan, lo coinvolge in un'oscura vicenda: credendo a torto che sia responsabile di alcune malefatte ai danni dell'Agenzia, gli inietta un potente allucinogeno che impedisce di distinguere la realtà . Da quel momento, Cage ha sei ore di tempo per trovare l'antidoto...
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E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Televisioni 51
MercoledĂŹ 10 febbraio 2010
ATTACCO DI TEHERAN
CRISI E IMPRESA: POTENZA
MUSICA A MATERA
Blitz di gruppi filogovernativi contro la nostra ambasciata «Sia morte a tutti gli italiani»
Interinali sempre più formati Luigi Montano spiega come sono cresciuti del 30%
Palmer,un grande del rock Due sole tappe in Italia Il 20 febbraio sarà nei Sassi
a pagina 6
a pagina 22
Anno 9 n. 41€ 1.00
www.ilquotidianodellabasilicata.it
a pagina 47
Mercoledì 10 febbraio 2010
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel.0835256440, fax. 0835 256466
Calcio a processo La Corte di giustizia federale ha chiesto le dichiarazioni di Evangelisti
Rinvio,ma il Potenza porta un punto a casa Serviranno almeno due mesi per la nuova udienza ROMA - La Corte di Giustizia Federale – senza nemmeno avviare, in sostanza, una vera e propria udienza – alle 14.10 di ieri ha definito lacunosi gli incartamenti su cui Stefano Palazzi pensava di po-
ter fondare l’esclusione immediata della società rossoblu dal campionato. Riesumare Potenza – Salernitana, ad oggi, non è un’operazione così scontata. L’atteso processo è infatti rinviato a data da
destinarsi, sempre che la Corte ritenga ammissibile il ricorso per revocazione inoltrato dal sommo inquirente del calcio italiano. La Corte ha chiesto di visionare le dichiarazioni di Evangelisti.
di PARIDE LEPORACE
Consiglio,cala il sipario Matera: Udc con Tosto col placet di Casini: «Lo ha fatto Idv a Potenza» I paradossi
Non solo regionali A Tolve e ad Avigliano amministrative della discordia Non reggono gli schieramenti di maggioranza alle pagine 8, 9, 10 e 28
Con la fine della Consiliatura addio al nuovo piano Il maiale lucano avrà la carta d’identità. Speriamo non prenda pure la patente.
L’ex direttore scolastico regionale, Franco Inglese
Non si tocca il contestatissimo dimensionamento dell’ex direttore che riguardava Potenza e Venosa La consulta cittadina sulla scuola protesta I distinguo di Autilio
Riordino scolastico, la Regione non decide e restano le modifiche fatte da Inglese
Il caso 1/ Industrie del Basento Al danno la beffa Mai versati contributi sul fondo di previdenza a pagina 17
Il caso 2/ Il sindaco di Grottole sfiducia l’assessore Pistone «Mi ero astenuto sulla sua vicenda e mi manda via» a pagina 34
a pagina 16
Potenza Bulli a scuola, se il virus arriva anche nella nostra città: il caso dell’Ipias non è l’unico
Minacciano la prof e il cane:e portano la pistola in classe POTENZA - Per aver minacciato una loro professoressa, il suo cagnolino e per aver tagliato i pneumatici dell’auto della donna, due ragazzi di 17 anni di Potenza – studenti all’Ipias – sono stati denunciati dalla polizia, secondo la quale i due hanno mostrato anche una pistola ai loro compagni di classe. a pagina 19
Bernalda Raid notturno al Tecnico I ladri rubano le merendine dai distributori a pagina 35
AVEVAMO avuto buona intuizione giornalistica nel comprendere che il discorso tenuto dal presidente Emilio Colombo in occasione delle celebrazioni del quarantennale della regione Basilicata non era vuota e pomposa retorica. Quel passaggio sul presente che deve recuperare uno spirito etico da affrontare con spirito giovane non è rimasto lettera morta. Forse ai più è sfuggito che un baldo giovane, Antonio Candela, presidente dell'associazione universitaria Sui Generis di Potenza, ha scritto una lettera aperta al senatore Colombo in cui si esprimeva lo scoraggiamento segue a pagina 12
RICCHIDIPETROLIO EPOVERIDIEURO CONL’AIUTODIALLAM CERCHIAMODIINVERTIRE di FILIPPO MASSARO GENTILE direttore, dopo l'intervento pubblicato oggi “Del vostro petrolio non si parla in tv” di Rocco De Rosa, giornalista Rai da sempre attento alle dinamiche sociali e particolarmente sensibile ai temi ambientali e del petrolio, mi sia consentito di spiegare perché per il Csail- come per tutte le comunità del Sauro - oggi è una giornata storica. Non potevamo celebrare nel modo migliore il trentennio di attività del Csail, che è nato proprio a Corleto Perticara, dove all'epoca si segue a pagina 16
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
a pagina 11
Ieri ultima assemblea, clima da fine anno: ecco le nostre pagelle
I vecchi e i giovani Se Colombo parla con i ragazzi