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In Italia e nel Mondo
Martedì 18 novembre 2008
Brevi dal mondo
Deputato uccide moglie e si suicida THIONVILLE (FRANCIA) – Perdere le elezioni può portare alla follia: sconvolto per essersi visto soffiare la poltrona di sindaco di Thionville, centro industriale nella regione nordorientale della Lorena, il parlamentare francese Jean-Marie Demange ha ucciso la moglie e poi si è tolto la vita.
Suore rapite nessun blitz ROMA – Nessun blitz militare per liberare Caterina Giraudo (67 anni) e Maria Teresa Olivero (61), le due suore italiane rapite il 9 novembre scorso in Kenya da uomini armati e probabilmente trasferite in Somalia. Ad assicurarlo è stato in serata il ministro degli Esteri Franco Frattini.
Parmalat, Tanzi parla in aula Csm, Napolitano sulla riforma «Non avevo idea del danno creato» «Far prevalere il bene comune» MILANO – Ha affermato di non aver mai «ideato» nè di aver «avuto consapevolezza» che potesse nascere «la grande truffa in danno dei risparmiatori» e men che meno di aver immaginato che i bond, riservati agli operatori specializzati, «potessero in maniera capillare finire nelle tasche di tanti privati». Calisto Tanzi fa il bis e a distanza di due anni e mezzo ritorna a Milano al processo per il crac di Parmalat. Crac di cui, come ha sempre ripetuto, è corresponsabile insieme alle banche, in particolare Bank of America contro cui ha puntato il dito. Così ieri mattina, l’ex patron del gruppo di Collecchio ha festeggiato il suo compleanno rendendo dichiarazioni spontanee in un aula di giu-
Calisto Tanzi (il primo da sinistra)
stizia. «Non è il massimo, ma sono i casi della vita», ha detto senza replicare a chi gli ha fatto notare che l’aver compiuto 70 anni, in base alla ex legge Cirielli, significa, in caso di condanna, evitare il carcere.
ROMA - Il Csm è al centro del dibattito politico mentre il governo pensa ad una riforma che già provoca polemiche. Un solo Csm, oppure due, uno per i giudici ed uno per i pm? A far discutere sono anche le correnti esistenti all'interno della magistratura e quindi del Csm. Tutti argomenti che hanno animato la celebrazione del 50° anniversario della legge istitutiva del Consiglio Superiore della Magistratura svoltasi ieri a palazzo dei Marescialli alla presenza del Capo dello Stato. Oltre al vice presidente del Csm, Nicola Mancino, è intervenuto anche il presidente emerito della Corte Costituzionale, Giovanni Conso, che nel dire no al correntismo ha invitato i magistrati a "far prevalere il be-
Napolitano (a sinistra) con Mancino
ne comune". Parole che sono state molto apprezzate da Napolitano. Il professor Conso, ha affermato il Capo dello Stato, ha detto cose sagge che "potranno illuminare il dibattito in Parlamento, quando ci sarà".
Rosy Bindi spietata: «Deve dimettersi». Bocchino: «Deve resistere»
Bimba decapitata e smembrata
Vigilanza, Villari non molla la poltrona a Veltroni ha detto: «La soluzione sono io»
NEW DELHI - Nuovo orrore in Burundi dove una bimba albina di sei anni è stata trovata decapitata e smembrata nella provincia di Ruyigi. A riferirlo è la Bbc, ricordando che si tratta del sesto caso da settembre. Parti del corpo forse prese da stregoni.
ROMA - Il segretario del Pd Walter Veltroni non è riuscito a convincere Riccardo Villari a dimettersi dalla presidenza della commissione di Vigilanza. L'atteso faccia a faccia, durato un'ora, non ha portato dunque a una soluzione della crisi
che si è aperta nel partito dopo l'elezione del senatore con i voti della maggioranza. «La soluzione sono io», ha infatti affermato il senatore del Pd deciso a non mollare la poltrona anche se si dichiara pronto a dimettersi
quando ci sarà una soluzione diversa e condivisa. «C'è stata qualche divergenza ma con il segretario ci siamo parlati con grande franchezza. Ho però preso atto», ha spiegato Villari, «di un passo avanti del Pd perché c'è la volontà di lavorare per superare la candidatura alla presidenza della Vigilanza Rai di Orlando». Di sicuro, ha detto il senatore, «il Pd è casa mia quindi non me ne vado». E a suo parere «non esiste proprio» l'ipotesi di un'espulsione dal partito. Nonostante il pressing di Veltroni e di tutto il Pd il presidente della Vigilanza, che sente di avere «obblighi istituzionali», andrà avanti e tra oggi e domani incontrerà i presidenti del Senato Schifani e della Camera Fini. Lo scontro tra Veltroni (all'incontro hanno preso parte anche Dario Franceschini e Luigi Zanda) e Villari, al secondo piano del Nazareno, ex sede Margherita, oggi Pd, sarebbe stato duro. Ma assai vivaci si annunciano oggi la riunione dei direttivo dei senatori del Pd e quelle che segiranno degli organi del partito chiamati a prendere una decisione se le dimissioni davvero non arriveranno. In un primo incontro informale di ieri mattina è stata già confermato l'avvio di un procedimento di sanzione disciplinare. «Deve dimettersi o deve essere espulso,
Villari alla fine del colloquio avuto con Walter Veltroni
o la minoranza deve dimettersi in blocco dalla commissione», insiste Rosy Bindi, «noi del Pd non possiamo prestarci a queste operazioni» che sono «un esempio di trasformismo». «Diciamo da tempo», ha detto ancora Bindi, «che dobbiamo guardarci a sinistra, ma quelli che ci colpiscono alle spalle poi stanno sempre al centro». Ma il centrodestra si schiera tutto in difesa di Villari e giudica inammissibili le richieste di dimissioni. «È stato eletto legittimamente e sta mostrando una correttezza che nè il Pd nè l'Italia dei Valori hanno. Ovviamente noi tutti ci auguriamo che Villari non si lasci condizionare dai diktat di chi si sta comportan-
do in maniera peggiore di qualsiasi regime dittatoriale», dice Maurizio Lupi, vicepresidente della Camera e deputato del Pdl. «Villari ha l'obbligo di far funzionare la Commissione di Vigilanza», afferma il vice capogruppo pdl Italo Bocchino, «deve convocarla per eleggere l'ufficio di presidenza, per varare il regolamento per le elezioni in Abruzzo e successivamente per l'elezione del Consiglio di amministrazione della Rai.: «Abbiamo chiesto per mesi al Pd e a tutte le opposizioni una soluzione condivisa, superando il capriccio sul nome di Orlando. Ora non c'è ragione di tornare allo stallo, conclude l'esponente del Pdl Marina Maresca
Eluana, la commissione del Welfare solleva il dubbio: «Potrebbe riprendersi» ROMA - "È assurdo parlare di certezza di irreversibilità" negli stati vegetativi di lungo periodo. È una dichiarazione "forte", centrata sul caso di Eluana Englaro, quella a cui è giunto il gruppo di lavoro istituito dal ministero del Welfare sulla tematica degli stati vegetativi e di minima coscienza. Coordinata dal sottosegretario al Welfare Eugenia Roccella, la Commissione ministeriale afferma infatti che "pur essendo le possibilità di recupero sempre minori con il passare del tempo dall'insulto cerebrale, oggi il concetto di stato vegetativo permanente è da considerarsi superato e sono documentati casi, benché molto rari, di recupero parziale di contatto con il mondo esterno anche a lunghissima distanza di tempo". Dunque, è scorretto e imprudente parlare di certezza di irreversibilità. Tra l'altro, nei pazienti in stato vegetativo come Eluana, "nessuno è a oggi in grado di dire esattamente se la percezione del dolore sia del tutto assente", precisa il neurologo Gianluigi Gigli dell'Università di Udine, membro della commissione. Nel bel mezzo di
un caso delicato e scottante, dopo la sentenza della Cassazione che autorizza a staccare il sondino che idrata e nutre la ragazza da quasi 17 anni, interviene il ministero a spezzare una lancia in favore di chi si dice contrario allo staccare la spina. Per le strutture del Servizio sanitario nazionale "non esiste alcun obbligo" a dare attuazione alla sentenza, ha tra l'altro precisato il sottosegretario Roccella, replicando alle affermazioni di alcuni esponenti della magistratura. Il "luogo più confacente" potrebbe anche essere la casa della famiglia Englaro, visto che "non si tratta di un servizio che siamo tenuti a prestare e tra l'altro ci sono anche delle difficoltà tecniche. Frattanto, le strutture della Lombardia si sono dichiarate "indisponibili", ha fatto sapere il governatore Roberto Formigoni. E oggi 34 associazioni depositeranno il ricorso a Strasburgo sul caso. "Noi solleveremo il tema dell'incapacità, della delegabilità e della sospensione della 'Nia', ossia l'idratazione e la nutrizione", ha spiegato l'avvocato Rosaria Elefante, insieme al collega Alfredo Granata.
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Martedì 18 novembre 2008
Per diventare segretario dei Socialisti deve passare al primo turno del voto degli iscritti
Francia, battaglia di Ségolène contro tutti Delanoe, convinto da Jospin, invita i suoi a votare per la Aubry
LA STRAGE DI ERBA
Bertrand Delanoe
PARIGI – Ségolène Royal sa che deve passare al primo turno del voto degli iscritti, giovedì prossimo – impresa comunque non facile – se vuole diventare segretario del partito socialista francese. In caso di ballottaggio, il giorno dopo, si troverà di fronte Martine Aubry, sostenuta da tutti gli altri leader del partito contro di lei, in quella specie di 'Tutti salvo Ségolène', parola d’ordine dei 'capi' del partito. E allora, per l’ex candidata all’Eliseo, sarebbe veramente dura. All’appello a votare per l’Aubry si è unito ieri il sindaco di Parigi, Bertrand
Delanoe che aveva rinunciato a presentarsi candidato alla guida del partito e che proprio domenica, a conclusione del congresso del partito di Reims, aveva lasciato libertà di scelta ai sostenitori della sua mozione, che aveva ottenuto il 25% del voto degli iscritti. Al ripensamento di Delanoe non sarebbe estraneo, secondo gli osservatori, l’ex premier socialista Lionel Jospin, nemico giurato della Royal. Così Delanoe ha chiesto di votare per il sindaco di Lille ed ex ministro del lavoro nel nome di una «certa idea del socialismo», perchè «la posta
in gioco» nella consultazione degli iscritti di giovedì, è «l'identità stessa del Partito socialista». Delanoe cerca così, secondo Le Monde, di conservare carte da giocare per una sua candidatura all’ elezione presidenziale del 2012. Ma, appena Delanoe ha fatto la sua dichiarazione pro-Aubry, altri esponenti della sua corrente – quelli in particolare vicini all’ex segretario ed ex compagno di Ségolène, François Hollande – hanno preso le distanze, chiamando invece a votare per la Royal o alla libertà di scelta. Fausto Belia
Usa, Obama incontra McCain per «lavorare insieme per il Paese» Il presidente conferma che nel suo gabinetto ci saranno personalità repubblicane
Il colloquio
WASHINGTON - Non è stato solo un atto di cortesia ma qualcosa di molto più costruttivo per il bene e la salvaguardia degli Usa. Obama tiene fede alla sua missione annunciata domenica in diretta tv alla Cbs di ridare "statura morale" al Paese. A partire proprio dal grande sconfitto elettorale, John McCain. Nel confermare alla sua ex rivale democratica Hillary Clinton che ci saranno anche repubblicani nella sua amministrazione, Obama e McCain hanno discusso i modi per lavorare insieme "in modo da realizzare il desiderio degli americani di un governo più efficiente".
«Caino domina il mondo e questa strage ne è la conferma»
Il pm chiede l’ergastolo per Rosa e Olindo Romano COMO – Sono da poco passate le 17 quando il pm Massimo Astori conclude quel «lungo viaggio nell’orrore» cominciato in mattinata, davanti ad un uditorio attento con gente comune e protagonisti, e chiede per l’ex netturbino Olindo Romano, 46 anni, e la moglie, ex domestica a ore, Rosa Bazzi, 45, la pena massima consentita dalla legge italiana: l’ergastolo con isolamento diurno per tre anni perchè responsabili della strage di Erba (Como). «Qualcuno ha detto: 'Caino domina il mondo – scandisce Astori al termine della sua requisitoria – e a chi ne dubita consigliamo di rileggersi la storia'. Io aggiungo che si devono rileggere anche gli atti di questo processo, perchè in questo processo è emersa la ferocia, e alla ferocia si risponde con l'ergastolo». Con quattro ergastoli, in particolare: uno per ogni omicidio, 20 anni per un tentato omicidio, altri otto per l'incendio della casa di Raffaella Castagna, una delle vittime, e per la tentata distruzione dei cadaveri, pene pecuniarie per altri reati. Per via del complicato gioco della continuazione e dell’assorbimento di alcuni reati da quelli più gravi, si arriva quindi alla unificazione della pena nell’ergastolo e tre anni di isolamento diurno per quello che Astori ritiene «uno degli atti criminali più feroci della storia della Repubblica». E la parola «ferocia» è la più ricorrente nella requisitoria di Astori che dà anche i numeri della carneficina: sui corpi di
Raffaella Castagna, di suo figlio Youssef, di poco più di due anni, della madre della donna, Paola Galli, della loro vicina di casa, Valeria Cherubini, tutti morti, e su quello del marito della Cherubini, Mario Frigerio, che sopravvisse e 'inchiodò' Olindo, sono stati contati 76 colpi: 24 sprangate e 52 coltellate, inferti da una spranga di ferro e due coltelli. Colpi vibrati tutti in un inferno che si scatenò in poco più di 15 minuti, all’ora di cena. Nessun dubbio per l’accusa sul fatto che gli autori del massacro siano loro: movente «l'odio pluriennale» verso la famiglia di Raffaella Castagna, aggravatosi con l’arrivo di suo marito Azouz Marzouk. Il pomeriggio della mat-
tanza, Olindo Romano staccò l’energia elettrica nell’appartamento di Raffaella per prepararsi il terreno; lo aveva già fatto nel 2003, quando la donna stava festeggiando il suo compleanno e i Romano la minacciarono pesantemente perchè gli invitati facevano, a loro dire, troppo rumore. Solo loro potevano conoscere le abitudini e gli orari di Raffaella e della madre, ma anche quella degli altri abitanti della corte di via Diaz, di cui l’ex netturbino controllava costantemente i movimenti, mentre fumava fuori dalla porta di casa. Poi le confessioni, o meglio le «rivendicazioni», poi ritrattate, rese dopo il fermo, «perfettamente coincidenti» con la dinamica ricava-
Rosa (di spalle) e Olindo ieri in aula. Nella foto in basso, l’avvocato di Aziz Marzouk, Roberto Tropenscovino
ta dagli accertamenti tecnicoscientifici e ricche di dettagli che solo loro potevano conoscere. «Hanno ammesso di aver preparato tutto da tre settimane – ha sottolineato il pm -
Il pubblico: «Non meritano di uscire mai più» COMO – Qualcuno azzarda un applauso quando il pm Massimo Astori invoca il massimo della pena per Olindo Romano e Rosa Bazzi. Subito uno sguardo severo dei carabinieri zittisce tutto e tutti. Il pubblico del processo per la strage di Erba ('sold out' anche ieri) approva esplicitamente l’operato del magistrato. «Giusto, non poteva fare diversamente – si sente dire, appena fuori dall’aula -. Meritano di non uscire più dal carcere». Anche i difensori di parte civile di Azouz Marzouk, marito e padre di due delle quattro vittime, gli avvocati Roberto Tro-
penscovino e Renato Panzieri, hanno apprezzato la lunga requisitoria, mentre il tunisino non l’ha seguita tutta perchè è stato male, anche per via dello
sciopero della fame intrapreso per protesta contro la sua espulsione, che avverrà il primo gennaio prossimo; così, nel pomeriggio di ieri, è tornato nel carcere di Vigevano (Pavia) dove sta scontando una pena patteggiata a 13 mesi per spaccio di droga. «Non c'erano dubbi prima sulla loro colpevolezza – commentano gli avvocati -, ora è ancora più certa». «Mi sa che l’intervento del pm ha convinto anche i loro difensori che sono colpevoli», dice con una battuta Tropenscovino. Anche l’avvocato del sopravvissuto, Mario Frigerio, Manuel Gabrielli, parla di richiesta «in linea con la gravità dei fatti».
: c'era un piano, le armi erano pronte; poichè sapevano che si sarebbero sporcati di sangue avevano preparato i vestiti adatti, con tasche ampie, come in un safari, avevano provato tutto». «Rivendicazioni» reiterate ai magistrati, agli psichiatri del carcere, in una video-intervista al criminologo Massimo Picozzi. E Astori ne ha dato un saggio inserendo ad effetto nella sua requisitoria, degli spot della registrazione degli interrogatori resi dai due imputati. Nessuna confessione indotta o estorta, come sostengono i Romano, mentre il magistrato ha stigmatizzato il percorso che li ha portati alla ritrattazione («mancava solo la buca del suggeritore»). Nessuna attenuante per questa coppia «che si alimentava a vicenda» nel loro «piccolo mondo» che costituiva «una società tutta loro che aveva sostituito quella di tutti noi». «Una società – ha rincarato la dose Astori – che produce questi bruti addomesticati». Stefano Rottigni
Per gli inglesi i bambini sono «selvaggi e pericolosi»
Scoperta la tomba più antica: resti di una famiglia
BAMBINI e ragazzi si comportano sempre più come degli animali, «infestano le strade» e sono pericolosi: è così che la pensa circa la metà dei britannici, secondo un sondaggio commissionato dall’associazione per l'infanzia Barnardòs che ha definito «scioccanti» la paura e l'intolleranza che l’opinione pubblica del Regno sta sviluppando nei confronti dei giovanissimi. Per il 49% degli oltre 2.000 adulti intervistati, bambini e ragazzini rappresentano un pericolo per se stessi e per la società, mentre il 43% vorrebbe che qualcuno facesse qualcosa
SONO stati vittime di una aggressione violenta e chi li ha trovati li ha sepolti con molta cura: la mamma di fronte a un figlio e il papà di fronte all’altro rannicchiando i corpi e sistemandoli in modo che si guardassero l'un l’altro. Sono i resti del più antico nucleo familiare mai scoperto finora. La famiglia, composta da una donna dall’età fra i 35 e i 50 anni, un uomo fra i 40 e 60, e due bambini di circa cinque e nove anni, è vissuta 4.600 anni fa, nei pressi del fiume Saal vicino ad Eulau, in Germania, insieme con altri nove individui
Non vergine: matrimonio valido per proteggerli dai ragazzini fuori controllo. E se per il 54% i ragazzi si comportano ormai quasi come degli «animali», il 45% è d’accordo col fatto che la gente li definisca dei «selvaggi» perchè, in effetti, «si comportano come tali».
NUOVO colpo di scena in Francia nella vicenda del tanto discusso annullamento di un matrimonio a causa della bugia della sposa sulla sua verginità che aveva suscitato diverse polemiche nei mesi scorsi. Oggi la Corte d’ap-
pello di Douai, nel nord del Paese, ha invalidato la decisione di primo grado del tribunale di Lille, presa il primo aprile scorso, «risposando» di fatto la giovane coppia di origine marocchina e di religione musulmana.
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sepolti nelle vicinanze. A fare luce su età, parentela e luoghi dove sono cresciute queste persone è uno studio pubblicato sulla rivista dell’Accademia Americana delle Scienze, Pnas da un gruppo di ricerca tedesco.
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Il fatto del giorno: governo, ecco il piano anticrisi Con 80 miliardi di euro sarà sostegno al credito
L’incontro di Washington Le due Europe distinte diverso da Bretton Woods presenti al vertice del G20
dall’articolo di Gian Maria De Francesco
dall’articolo di Alberto Bisin
dall’editoriale di Paolo Pombeni
Il piano d’azione anti-crisi da 80 miliardi di euro che il governo Berlusconi si appresta a varare rispecchierà non solo le linee guida condivise dai Paesi partecipanti al G20 di Washington, ma anche quegli indirizzi di intervento che il ministero dell’Economia e Palazzo Chigi stavano già studiando. Il terzo decreto sul settore bancario, al quale l’esecutivo darà l’ok nella riunione di questa settimana, conterrà ulteriori misure di sostegno al credito. Come hanno specificato sia il premier Berlusconi sia il titolare del Tesoro Tremonti non si tratterà di misure a favore degli istituti di credito, ma a vantaggio del sistema produttivo. In particolare, si cercherà di garantire [...] il livello dei finanziamenti concessi alle aziende. [...]
È facile sorridere davanti ai proclami pomposi sull’importanza «storica» della riunione dei G20, sulla «nuova Bretton Woods» e via dicendo. A Bretton Woods è stato ridisegnato il mercato finanziario internazionale del dopoguerra. L’accordo ha sancito la centralità dei mercati finanziari americani, attraverso un sistema di pagamenti internazionali a cambi fissi centrato sul dollaro e sotto la supervisione del Fondo Monetario Internazionale. Nulla di tale portata è accaduto a Washington nei giorni scorsi. Ciononostante questo G20 ha un valore simbolico nell’apertura a Paesi come il Brasile, la Cina, l’India, che conteranno sempre più nell’economia mondiale. [...]
Il vertice del G 20 [...] ha segnato emblematicamente la fine di un’era politica, quella della fiducia illimitata nel libero mercato (sino a trasformarla in una idolatria), anche se non è ancora chiaro quale sarà la strada che si va ad imboccare. [...] È sembrato a più di un osservatore che potesse suonare l’ora dell’Europa. L’ha notato qualche giorno fa anche il New York Times, quotidiano che non è certo [...] euroentusiasta. Tuttavia l’Europa si è seduta a quel fatidico tavolo con due volti: da un lato quello della Ue, cioè un soggetto internazionale che rappresenta un’area “pesante” nel gioco economico internazionale; dall’altro quello di una serie di Paesi già membri del G8, ciascuno con la sua fisionomia e con la sua sfera di “sovranità”. [...]
La migliore di ieri
Un anno difficile
È sbagliata l’analogia con la situazione del ’29
Fannulloni? “A sinistra”
dall’editoriale di Alberto Alesina e Guido Tabellini
dall’articolo di Dario Di Vico
dall’articolo di Stefano Filippi
In una recessione normale, è sufficiente fare affidamento su una politica monetaria contro-ciclica e sugli stabilizzatori fiscali. Ma il 2009 sarà un anno molto difficile, perché la crisi coinvolge quasi tutto il mondo [...]. Per questo il G-20 ha sottolineato che tutti i Paesi devono impegnarsi a sostenere l’economia con un energico pacchetto fiscale. Per avere successo, i provvedimenti fiscali dovranno avere due caratteristiche. Primo, la velocità. [...] Secondo, il sostegno immediato alla domanda aggregata non deve compromettere obiettivi strutturali di medio e lungo periodo. [...]
Le analogie sono delle gran trappole. [...] L’[...]analogia, in gran voga in questi mesi, quella tra la crisi finanziaria di oggi e il crollo del ’29, è suggestiva quanto ingannevole. Sostengono Alberto Alesina e Francesco Giavazzi nel loro pamphlet La crisi. Può la politica salvare il mondo? che le due situazioni non sono paragonabili. Il crac degli anni Trenta si trasformò in una tremenda e lunga depressione a causa di una clamorosa sequenza di errori di politica economica che andarono dal togliere liquidità alle banche (invece di rifornirle) all’introduzione di dazi per proteggere le industrie nazionali, da un controllo dirigistico delle
I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani
SABATO, dopo il verdetto della Cassazione, la Chiesa sta sparando con tutti i suoi cannoni. Si urla direttamente all’omicidio nel caso Eluana. C’è una rivolta dell’Italia bacchettona e cattolica che mal sopporta che esistano ancora oggi dei laici che osano non pensarla come loro. Le suore: “Lasciatela a noi. La faremo vivere altri 20 anni e raggiungerà il Paradiso”. Intanto ci sono almeno 2000 persone nello stesso stato della ragazza lombarda che hanno intenzione di “staccare la spina”. Ma una legge “seria” in merito non sarà mai possibile. Tra Vaticano e Opus Dei non passerà mai. – Ancora proteste per la vergognosa sentenza che ha assolto tutti i vertici della Polizia per il G8 di Genova. Protestano alcuni poliziotti pentiti: “E’ una vergogna, hanno assolto i mandanti del massacro e i pochi poliziotti disposti a collaborare sono diventati imputati”. Al Viminale fanno ancora festa. Alfano: “La sentenza ha dato un responso chiaro sui fatti”. Bastardi. – Studenti, ricercatori e docenti arrivati venerdì da tutta Italia nella Capitale per sfilare in tre cortei contro la riforma Gelmini e i tagli agli atenei e alla ricerca introdotti dalla Finanziaria. Alla protesta, voluta dai sindacati, partecipano solo Cgil e Uil, ma gli studenti li ignorano. Tanti gli slogan, non solo anti Gelmini, durante la marcia degli universitari. Da più parti comincia a uscire l’idea che tutti i partecipanti alla discussione più che riforme
modernizzatici vogliono solo una difesa strenua dello status quo. La scuola è un ambito disastrato, soffocato da una ragnatela di rendite, piccoli privilegi, cattive abitudini, sprechi, inefficienze. La Gelmini sta commettendo qualche errore, ma per lo meno sta tentando di fare qualcosa. Personalmente penso non se ne uscirà perché tutte le parti in causa vogliono solo massimizzare il consenso e conservare il potere di cui dispongono. – Il presidente francese Sarkozy ha dato la Legion d’Onore a Luca Montezemolo (?!?). Cavolo! Ma lo sa il Pirla che adesso deve andare un anno nella Legione Straniera? – L’Asl di Palermo si accorge che per anni ha continuato a pagare somme ingenti per circa 12.700 pazienti già morti da anni. Italiani brava gente. – L’Alitalia ormai a 2.3 miliardi di debiti, oltre i famosi 300 milioni da ridare indietro allo Stato (cioè a noi). Ieri altri 50 voli annullati. – Malore in aereo di Berlusconi che subito dopo asserisce: “Ho la gagliardia di un ventenne. Chiedetelo alle mie donne”: Sti dittatori, tutti uguali. – Primo accordo tra governo iracheno e Stati Uniti per il ritiro delle truppe entro il 2011, anche se le basi resteranno a controllare i pozzi di petrolio. Ma non era una guerra di pace? – Calcio. Torna in testa la triade Inter-Milan.Juventus. ma al Milan continuano a regalare dei rigori che sinceramente…..
contrattazioni salariali al ricorso incontrollato alla spesa pubblica. È vero che l’opinione prevalente tra gli analisti stima il 2009 e forse anche il 2010 come anni caratterizzati da forte recessione, ma vale la pena ricordare un dato: dopo il ’29 il Pil americano subì un calo record del 30% e un americano su quattro finì per perdere il posto di lavoro. Oggi invece anche le previsioni più autorevoli, come quelle diffuse dal Fmi per i prossimi dodici mesi, arrivano almeno per ora a pronosticare per l’economia Usa una performance negativa dello 0,7%, e per la zona euro dello 0,5%, risultati in parte bilanciati dallo sviluppo dei Paesi emergenti che continuerà a segnare +5,1%. [...]
Giannelli sul Corriere
Gli dispiace dirlo, «perché io sono di sinistra, sono un socialista». Rammaricato o no, il ministro Renato Brunetta mena un altro fendente sui fannulloni: «Sono spesso di sinistra». E dopo la reazione stizzita della Cgil rincara la dose: «Certamente i loro difensori si trovano nella sinistra radicale più o meno estrema». Attacco deciso al bersaglio grosso, al sindacato di Guglielmo Epifani che non ha firmato il contratto dei dipendenti pubblici. [...] «La mia battaglia per migliorare la pubblica amministrazione ha turbato i sonni di chi vive di rendita, dei poteri forti e dei fannulloni, che spesso stanno a sinistra» [...]
Bersani: “Serve un tavolo con l’opposizione” dall’intervista di Alessandro Barbera
Onorevole Bersani, il premier e il ministro dell’Economia hanno annunciato un piano da 80 miliardi. Secondo lei sono sufficienti a fronteggiare la crisi? «Stanno spostando carri armati di cartone per la parata. Parlano di risorse già stanziate, anzi meno di quanto già c’era». Che significa? Si spieghi meglio. «Le faccio l’esempio delle risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate. Il nostro governo varò un piano settennale per 60 miliardi. Tremonti con la manovra dei nove minuti ha bloccato la destinazione di quei fondi e ne ha destinati 13 per fare
altro: ci hanno pagato l’Ici, colmato il buco da 800 milioni per la sanità, pagato i debiti di Roma e Catania. Il ministro Scajola li ha usati perfino per finanziare un’agevolazione per i benzinai. I fondi del Fas sono diventati la borsa di Mary Poppins». Qualunque governo sposta risorse da un capitolo all’altro. Anche a voi capitava di farlo. Non è così? «Figuriamoci, peccato che questa volta ci troviamo di fronte alla peggior crisi dal dopoguerra. E invece di stanziare risorse spendibili subito, Tremonti annuncia lo sblocco di 16 miliardi di infrastrutture già programmate [...] dice che ci saranno dieci miliardi di investimenti
La fotografia Thailandia, i funerali della principessa Galyani Vadana (Ansa)
sulle autostrade con la rimodulazione delle tariffe. Siccome è già stato deliberato un aumento senza meccanismi di controllo sugli investimenti, non ci ha solo annunciato che quelle opere le pagheremo noi? E invece di venderci lo sblocco di finanziamenti già deliberati, perché non finanziano nuovi interventi?». Insomma, lei boccia il governo su tutta la linea. [...] «Assolutamente sì, se fossi in loro farei un tavolo di crisi con l’opposizione: noi non abbiamo nessuna intenzione di fare a cazzotti sul Titanic. Invece Brunetta dice sciocchezze, Berlusconi tenta di dividere i sindacati e Tremonti nullifica il Parlamento». [...] La sesta colonna di Francesco Zardo
Mannaggia alla miseria: questo governo non riesce a non sollevare la rissa, l’improperio, la baruffa. Si parla di cose serie, come per esempio un piano di ristrutturazione finanziaria e Brunetta come se ne esce? «I fannulloni stanno a sinistra». Cosa per niente vera, caro Brunetta: conosco un gruppo di impiegati iperassenteisti che bazzicano da una vita un bar qui all’angolo e passano le giornate a discutere di calcio e motori. E lo sa? Sono di destra! E il capo dei nullafacenti sta tutto il giorno al bar a protestare col barista sulla sinistra, eccetera eccetera. Ma a me non piace la rissa, quindi non replicherei mai “i fannulloni sono di destra”, per carità. Diciamo che il dolce far niente non ha colore politico, suvvia. Mentre il disprezzo delle istituzioni a me sembra di destra. Asserzione gratuita? Be’, che m’importa: io mica faccio il ministro, che diavolo.
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Laura Pausini, una “guerriera innamorata della vita” Un regalo da Bagdad lo canta nel suo nuovo album “Primavera in anticipo” ancora prima di Obama dall’intervista di Sandra Cesarale
Laura Pausini ha smesso di fare la vittima, ora si sente una «guerriera innamorata della vita». Lo dice e lo canta in «Primavera in anticipo», disco di inediti che arriva quattro anni dopo «Resta in ascolto», da sabato nei negozi italiani. Sarà pubblicato in 47 Paesi. «Molte canzoni parlano dell’amore verso se stessi. Per anni ho vissuto le relazioni, non solo sentimentali, facendomi guidare. Ora non più», dice la cantante romagnola che, a 34 anni, ha venduto 40 milioni di dischi. Di alcuni pezzi ha composto gran parte dei testi e anche delle musiche («Un novità per me»). «La primavera non è sinonimo di rinascita, ma rappresenta serenità, equilibrio interiore. Il disco racconta gli ultimi quattro anni della mia vita: ho affrontato realtà diverse, ho perso volti cari. Il cd si divide in quattro stagioni: l’inverno, il dolore; l’autunno, la riflessione; l’estate, uno stimolo per usare la fantasia e credere nei sogni; la
Laura Pausini
primavera, simbolo di equilibrio e calma, più importanti della felicità». Nella canzone che dà il titolo all’album, Laura duetta con James Blunt; Gianluca Grignani è autore di «Prima che esci»; «Sorella terra» è «un dialogo con il nostro pianeta». Il primo singolo, «Invece no», l’ha cantato ieri (in playback) nella romana piazza di Spagna. L’affetto dei trecento fan ha commosso Laura. Il brano è ispirato alla morte della nonna:
«L’ho persa per una malattia. Ho avuto il tempo di parlare con lei, le ho tenuto la mano mentre moriva. Pochi mesi dopo un mio familiare è stato investito da un guidatore ubriaco. Addii differenti che mi hanno fatto scoprire una fede diversa». Laura parla anche della sua storia d’amore con il chitarrista Paolo Carta (anche co-autore e coproduttore con lei di quattro brani). «Ero una conservatrice. Poi mi sono innamorata
dall’articolo di Michele Anselmi
Comunque andrà, sarà un successo, per dirla con Chiambretti. La notizia è che Gabriele Muccino torna a girare un film in Italia, dopo due lussuose esperienze hollywoodiane alla corte di Will Smith. E lo fa ripartendo da L’ultimo bacio, il film che nel 2001 gli regalò la popolarità vera: perché incassò il corrispettivo di 15 milioni di euro, perché ne fece il regista più corteggiato dai produttori (quantunque detestato dai cinefili duri e puri), perché lanciò una sorta di genere, poi copiatissimo, imperniato sulle smanie dei trentenni. Pronto a volare negli Usa,
Muccino pronto a girare il sequel dell’Ultimo bacio dove il 19 dicembre esce il nuovo Seven Pounds, interpretato appunto dal divo nero e Rosario Dawson (in Italia dal 9 gennaio col titolo Sette anime), Muccino risponde con un «no comment» alla telefonata del Giornale. Nessuna parola in più rispetto allo scarno comunicato della Fandango, che produce insieme a Medusa. Vi si legge che il film, sce-
neggiato dallo stesso Muccino a partire da un soggetto scritto con Rulli e Petraglia, sarà girato a partire dalla primavera 2009 per uscire a gennaio 2010, a dieci anni esatti dal primo. Inoltre: «Ritroveremo Carlo e Giulia e i loro amici, gli errori, i traguardi raggiunti, i desideri e le delusioni che li hanno cambiati e li hanno trasformati in adulti dai ragazzi che
di un uomo sposato e padre di due figli. Ma non sono una rovinafamiglie, io sono arrivata dopo. Siamo una famiglia allargata e serena. Fra 10 mesi avrà il divorzio e poi ci sposiamo». Il 5 marzo, da Torino, partirà il tour che arriverà anche a Roma (il 15) e a Milano (il 22 aprile). Dopo l’Italia (dove tornerà in estate) l’aspetta l’Europa e, in autunno, il resto del mondo. «Ho tanti progetti. Per ora ho messo da parte la trasmissione tv, prodotta da Maria De Filippi, nella quale avrei cantato con Fiorella Mannoia, Elisa e Giorgia, l’unica ad avermi dimostrato che esiste la stima e l’entusiasmo. Mi piacerebbe incidere un album jazz e uno di canzoni natalizie e anche recitare in un musical». Laura, stasera ospite di «Che tempo che fa» su Raitre, è stata all’estero per promuovere il cd. «Mi hanno chiesto cosa pensassi di Berlusconi che ha definito "abbronzato" Obama. Mi sono sentita in imbarazzo, vorrei proteggere l’Italia. Ma sono confusa, qui tutto si assomiglia. [...]».
non volevano crescere». Niente più «sindrome di Peter Pan», dunque, in questo seguito lungamente meditato, fors’anche temuto, per il quale Muccino ricomporrà il cast originario, a partire dai protagonisti Stefano Accorsi e Giovanna Mezzogiorno, più Martina Stella, Stefania Sandrelli, Giorgio Pasotti, Claudio Santamaria, Sabrina Impacciatore, Pierfrancesco Favino, forse Sergio Castellitto. Il titolo, ancora provvisorio, è Baciami ancora. E chissà che Carmen Consoli, un’altra miracolata da L’ultimo bacio, non partecipi all’operazione con una canzone nuova di zecca. [...]
dal commento di Boris Biancheri
Pochi giorni fa, cercando di tracciare in poche righe gli aspetti principali dell’agenda internazionale che Obama si trova di fronte, facevo l’ipotesi che il laborioso negoziato, che si trascina ormai da più di un anno tra il governo americano e quello iracheno circa i tempi e i modi del ritiro delle forze militari americane dall’Iraq, si accelererà con la prospettiva di un Presidente democratico alla Casa Bianca. O che, addirittura, il premier Al Maliki possa giudicare preferibile chiudere la partita nelle poche settimane che restano ancora all’amministrazione Bush. Il primo ministro iracheno aveva evidentemente già messo questa eventualità in conto: da Baghdad è venuto ieri l’annuncio che il governo ha approvato l’ultima bozza di accordo con larghissima maggioranza e che il testo verrà ora trasmesso al parlamento per l’approvazione. Il ministro degli Esteri Zebari si è detto fiducioso che esso possa essere pronto per la firma (che a quanto già si dice dovrebbe aver luogo a Washington) a partire dai primi di dicembre. Il portavoce della Casa Bianca ha commentato che si tratta di un buon accordo che va nell’interesse di entrambe le parti. Obama ha superato così il primo ostacolo della sua politica estera senza avere neppure il bisogno di saltare. È bastata la consapevolezza che sarebbe stato lui, tra poche settimane, a prendere le cose in mano, che le dispute tra i partiti politici e le fazioni interne a Baghdad, che sembravano non avere mai fine, si sono acquietate e la soluzione è stata trovata. Si tratta in effetti, a quanto si può giudicare, di un compromesso abbastanza equilibrato tra esigenze diverse e in parte contrastanti. La data del ritiro completo dei circa 150 mila
militari americani oggi presenti è stata fissata al 31 dicembre 2011. È una data definitiva che, viene assicurato, non è suscettibile di essere modificata. Essa corrisponde a ciò che Bush, il quale all’inizio di date precise non voleva neppure sentir parlare, aveva da ultimo accettato. Inoltre, è accompagnata da una riserva importante: a partire dalla seconda metà del 2009 le truppe americane abbandoneranno le città e si ritireranno nelle loro basi; perderanno così il diritto di effettuare perquisizioni o interventi nelle abitazioni private senza l’autorizzazione di un giudice iracheno e il consenso del governo. Per di più, le forze americane, che ancora oggi si trovano in Iraq in base ad un mandato delle Nazioni Unite, vi si troveranno d’ora in poi in base a un accordo fondato sulla volontà reciproca e formalmente sotto l’autorità del governo di Baghdad. Beninteso, non tutti i timori che l’accordo sollevava in Iraq sono scomparsi. Esso è certo un segno del nuovo senso di fiducia che l’attuale governo ha nella possibilità di tenere da solo sotto controllo il Paese. Proprio per questo suscita resistenza nella componente sciita della popolazione, malgrado i suoi rappresentanti nel governo e alcuni leader autorevoli come Al Sistani lo abbiano avallato. [...] L’Iran, che degli sciiti iracheni si fa più o meno apertamente difensore, ha già dichiarato la sua ostilità a questo accordo che protrae di tre anni la permanenza di basi americane nello Stato vicino. La realtà è che l’Iran è il solo Paese ad aver tratto strategicamente e politicamente profitto dalla disastrosa avventura irachena dell’America e non ha alcun interesse alla normalizzazione delle relazioni con gli Stati Uniti nell’area e a una maggiore stabilità della regione. [...]
Sport: fra le righe e sopra le righe Juventus, Inter, Milan un campionato normale
Va alla Roma il derby dell’Olimpico tutto si risolve col gol di un esordiente
Riecco la “triade”
dall’editoriale di Mario Sconcerti
dal commento di Roberto Renga
dal corsivo di Roberto Beccantini
Il campionato ricomincia dall’ovvio, tornano in ordine Inter, Milan e Juventus, la grande normalità perduta. Torna perfino la Roma che prende dal derby la spinta per la sua rincorsa. Restano molte le squadre in scia e le sorprese, ma la sostanza torna quella di sempre. Questo ritorno massiccio, quasi inevitabile, ha un che d’imperiale, una vera restaurazione stile anni 60 quando le differenze erano evidenti, costanti e facevano scuola. [...] Il Milan ha scelto uno spazio geometrico, non più ricerca quasi miracolistica dei risultati, ma calcio puro, con quattro difensori e due mediani, un centravanti fisico che porta equilibrio tra Kaká e Ronaldinho la cui libertà a questo punto non è più un lusso. È stato un vantaggio l’infortunio di Pirlo, non per limiti ma per sua vecchia stanchezza, per l’abitudine a fare sempre la stessa apertura, lo stesso gioco. Pesa inoltre la scommessa Ronaldinho. Il suo recupero è forse la cosa migliore di Ancelotti. Gli ha concesso l’assenza di spazio che Ronaldinho cercava, ma la stessa importanza tecnica. Ronaldinho pesa poco tatticamente, altri corrono per lui. Ma tutto quello che fa viene mostrato come un continuo miracolo. Ben sapendo che il minimo di Ronaldinho ha comunque un valore assoluto importante. A sua volta l’Inter ha finito per non prendere troppo seriamente né il gioco con le due ali né quello con i quattro attaccanti. La realtà sta nella via di mezzo, quella di sabato a Palermo, dove i numeri straordinari di Ibrahimovic sono andati ad aggiungersi alla forza fisica di un centrocampo finalmente moderno e impenetrabile. L’Inter è la squadra migliore, la più completa. Sta forse diventando un limite proprio Ibrahimovic, terminale di una squadra che fa fatica a trovare altri sbocchi. Ma l’Inter resta la squadra più adatta al lungo percorso. [...] In tutto questo la Juventus ha ritrovato la propria essenza, il suo personalissimo modo di essere squadra, l’intensità che viene dalla storia, da un insieme di grandi imprese che hanno finito per diventare fibra, nervi, cellule, organismo. La Juve come organico è un passo indietro rispetto a Inter e Milan, ma ha per abitudine un’intensità che le altre non hanno. Questo semmai è il problema. Ha sempre bisogno di giocare bene, spende molto. [...]
I derby sono fatti così: può accadere che la Roma, 14 punti di ritardo sulla Lazio, la metta sotto con la firma di uno che assaggiava per la prima volta i sapori forti di questa sfida. Julio Baptista, pezzo forte di un mercato discusso, adesso sa cosa significa e difficilmente dimenticherà. I derby sono fatti così: la Lazio resta in dieci per l’espulsione di Ledesma, il faro di Delio Rossi, causata ancora da Baptista. E da quel momento la Roma, in superiorità numerica, si rattrappisce davanti alla Lazio che cresce in misura esponenziale trascinata da quel folletto imprendibile di Zarate, capace di seminare il panico nelle turbolenze emotive della Roma. Che resiste alle ondate biancocelesti anche se ogni momento sembra quello della capitolazione. I derby sono fatti così. Tagliano il cuore e trasformano le persone. Spalletti lo vive con lo sguardo nel vuoto, Rossi lo perde senza capire in fondo perché. Paradossalmente la Lazio esce da questa sconfitta più esaltata che avvilita. Con la consapevolezza di essere realmente forte e di avere
Che il ceto medio del pallone abbia rialzato la testa, non è un’opinione: basta scorrere la classifica. Ma quando il gioco si fa duro, non ce n’è per nessuno. Riecco la «Triade»: Inter, Milan, Juventus. Così, nell’ordine fissato da Calciopoli. Giovedì, la Juve aveva liquidato il Genoa e colto la settima vittoria consecutiva, Champions inclusa. Sabato, le folgori di Ibrahimovic avevano incenerito il Palermo. Ieri, un rigore gentile come una carezza di mammà ha spinto il Milan al di là del Chievo. Non che il Napoli, sconfitto a Bergamo, o la Lazio, pizzicata dalla Roma nel derby, abbiano rinunciato a sognare, forti della leggerezza dell’anti-pronostico; resta il fatto che chiunque sbirci la vetta non potrà non ringhiare [...]. Sembrava un campionato strano, aperto, quasi irriverente. E magari, sotto sotto, tornerà a esserlo. Nel frattempo, dopo dodici tappe, i risultati e gli «aiutini» hanno ristabilito l’antica liturgia. Fiato alle trombe: sabato, Inter-Juventus; domenica, Torino-Milan. Il ceto «prigioniero» aspetta sulla riva del fiume.
Baptista esulta dopo il gol: con lui Mexès
un attacco formidabile anche se stavoltà è rimasto a secco. Ma è chiaro che la notte è tutta dipinta di giallorosso. Dopo quella con il Chelsea, questa nel derby è la vittoria che può segnare la svolta della stagione e l’inizio di una nuova storia come è stato per la Juve, che proprio dal derby ha trovato la spinta per risorgere. Telefonata dall’Olimpico: gioca la Bestia. La notizia che Spalletti ha deciso di rischiare Baptista, optando quindi per la spregiudicatezza in luogo della cautela, viene accolta con qualche apprensione dai romanisti che non possono immaginare quello che
accadrà. Dal momento che anche Rossi conferma la scelta del tridente, appare chiaro che Roma e Lazio hanno deciso di comportarsi come quei picchiatori che salgono sul ring per darsele di santa ragione, senza fare troppi calcoli. In realtà non è il numero di attaccanti che indica il modello di gioco, ma l’atteggiamento, cioè una sintesi di testa e cuore. La paura di perdere, diceva Falcao, toglie la voglia di vincere. E così il primo tempo, iniziato con i 5 minuti di silenzio della Sud romanista in memoria di Gabbo, si consuma nel segno della cautela e dell’equilibrio. [...]
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Martedì 18 novembre 2008
Primo piano
Le morti bianche L’amministratore delegato dovrà I parenti delle vittime esultano rispondere dell’accusa più grave e qualcuno grida: «Questo è solo Il pm Guariniello: «Sentenza storica» l’inizio, devono andare in galera»
Thyssen, «fu omicidio volontario» Rinviati a giudizio tutti i 6 imputati per il rogo di Torino che costò la vita a 7 operai di SERENA BRUNO ROMA - Per la prima volta nella storia in Italia si farà un processo per omicidio volontario ai responsabili di morti sul lavoro. A prendere questa storica decisione è stato ieri a Torino il giudice per l'udienza preliminare Francesco Gianfrotta che ha rinviato a giudizio tutti i sei imputati accusati del rogo della Thyssen Krupp, che costò la vita a sette operai il 6 dicembre del 2007. L'avvio del processo, nella Corte d'Assise di Torino, è stato fissato per il prossimo 15 gennaio. Il gup ha accolto in pieno tutte le tesi sostenute dai pm Raffaele Guariniello, Laura Longo e Francesca Traverso, e ha deciso il rinvio a giudizio dell'amministratore delegato della multinazionale, Harald Espenhan, con l'accusa di omicidio volontario con dolo eventuale che prima volta viene contestata in un caso del genere. Secondo il giudice, Espenhahn, nonostante fosse stato a conoscenza dei problemi, "ha preso dapprima la decisione di posticipare dal 2006/2007 al 2007/2008 gli investimenti antincendio per lo stabilimento di Torino pur avendone già programmata la chiusura", e poi "la decisione di posticipare l'investimento per l'adeguamento della linea 5 raccomandata dall'assicurazione, dai vigili del fuoco e da un organo aziendale, ad epoca successiva al suo trasferimento da Torino a Terni". Di qui il ricorso all'accusa di "omicidio volontario". Gli altri cinque imputati, tutti dirigenti e dipendenti della Thyssen Krupp - Gerald Prigneitz, Marco Puc-
IL SOPRAVVISSUTO
Boccuzzi: «Una sentenza che dà a tutti speranza»
Da sinistra Rosina Demasi con la figlia Laura e Graziella Rodinò esultano dopo il rinvio a giudizio
ci, Giuseppe Salerno, Daniele Moroni e Cosimo Cafueri - sono stati invece rinviati a giudizio per omicidio colposo con colpa cosciente. A tutti è stata anche contestata l'omissione dolosa di cautele antinfortunistiche. Accolta infine la richiesta di rinvio a giudizio della Tyssen come persona giuridica "perché il reato è stato commesso nell'interesse e a vantaggio della società". Grande soddisfazione per la decisione da parte di Guariniello che ha parlato di "sentenza storica". Il pm è stato il primo a uscire dall'aula dopo la lettura da parte del gup delle sue decisioni e si è fermato a parlare con i giornalisti. "Non era mai successo - ha affermato - che si arrivasse ad un rin-
vio a giudizio sia per le persone fisiche che per la società per i reati che abbiamo contestato". Soddisfazione anche dei parenti delle vittime presenti in aula che sono usciti con le braccia alzate in segno di vittoria. Qualcuno ha esclamato "Grazie Guariniello", altri hanno detto "questo è solo l'inizio, ora devono andare in galera". Diversa, ovviamente, la posizione della difesa. Per l'avvocato Ezio Audisio, legale dell'amministratore delegato della Tyssen Krupp Espenhan, si tratta di una decisione "che ovviamente non auspicavamo ma che rispettiamo, restando convinti che questa disposizione di giudizio troverà un suo ridimensiona-
mento, una sua ricollocazione in tematiche più consone a questo e ad altri casi analoghi". "Trattandosi di un rinvio a giudizio - prosegue l'avvocato Audisio quella del giudice è una decisione che non entra nel merito delle responsabilità ma dice solo che si vada a giudizio. Noi - ricorda il legale - non abbiamo mai chiesto che non si facesse il giudizio, ma solo che lo si facesse su un altro capo di imputazione, di tipo colposo. Al momento il giudice non ha condiviso questa impostazione, ma noi restiamo convinti che la nostra tesi possa trovare accoglimento nel seguito del processo quando si affronterà il merito della questione".
TORINO - «Un passo in avanti, ma anche una sentenza di speranza per tutti coloro che hanno vissuto tragedie analoghe e sperano di vedere riconosciuti i propri diritti e quelli dei propri cari». Non nasconde l’emozione Antonio Boccuzzi, l’operaio della Thyssenkrupp sopravvissuto alla strage dei 6 dicembre e oggi deputato del Pd. Si è costituito parte civile ed è stato sempre presente alle udienze, tranne alla prima, accanto ai familiari dei suoi colleghi, che quella notte ha visto morire tra le fiamme. «Ho vissuto con grande tensione tutti i momenti del processo, con la voglia di arrivare fino in fondo per conoscere la decisione del giudice Gianfrotta. E oggi finalmente il rinvio a giudizio», racconta. «In tanti momenti ho provato rabbia, ad esempio quando la difesa ha cercato di giustificare la mancanza di investimenti sulla sicurezza perchè tanto la fabbrica doveva chiudere, parole assurde che fanno male». Poi Boccuzzi torna a parlare della sentenza. «Per la prima volta in Italia una Corte d’Assise discuterà di morti sul lavoro: è una occasione storica, speriamo che rappresenterà davvero uno spartiacque e che tante cosa cambieranno in questo Paese, a cominciare dai comportamenti di quelle imprese che non rispettano le norme
Antonio Boccuzzi
sulla sicurezza sul lavoro. Mi auguro che possa discendere da qui qualcosa di positivo anche per altre tragedie come quelle del Molino di Fossano, di Campello sul Clitunno, Molfetta e Mineo. La speranza è che sia l’inizio di una giurisprudenza nuova che possa dare soluzioni diverse, anzichè tragiche prescrizioni che riaprono ferite per i familiari». «Capisco l’entusiasmo dei familiari delle vittime. C'era tanta paura che le cose andassero in altro modo. Ma non credo che questa sentenza si possa definire una vittoria, è una parola un pò eccessiva», conclude con amarezza. «Io sto cercando di imparare a convivere con il ricordo di quella tragedia, mi aiutano lo psichiatra e gli antidepressivi. Ma dopo un anno non ho ancora superato quel trauma».
Nel giorno del rinvio a giudizio dei responsabili del rogo della Thyssen, altri lavoratori bruciati
E a Bologna 2 morti in una fabbrica di gomme di LUISA GALLIGNANI SASSO MARCONI - Nel giorno del rinvio a giudizio dei responsabili del rogo della Thyssen e a quasi un anno dall’incidente in cui morirono sette operai a Torino, altri due lavoratori sono morti bruciati in una fabbrica di gomma di Sasso Marconi, nel Bolognese. A morire carbonizzati per una fiammata seguita a una esplosione avvenuta alle 13.30 di ieri all’interno di un 'bambury', una macchina in cui si stava miscelando gomma in un capannone della MarconiGomme, sono stati il direttore tecnico e commerciale dell’azienda, Fabio Costanzi, 56 anni, lombardo di origine, abitante a Grizzana Morandi, sull'Appennino bolognese e un operaio indiano di 46 an-
ni, Iadav Ramjaz. LA DINAMICA -I due stavano caricando la macchina quando è avvenuta l’esplosione e poi il fuoco li ha avvolti. Prima è morto Costanzi e poco dopo Ramjaz. Dei nove operai presenti in quel momento sei sono rimasti feriti ma in modo non grave: sono stati colpiti da frammenti di vetro o hanno aspirato i fumi caldi che si sono sprigionati. Sono stati medicati in parte sul posto e in parte all’ospedale Maggiore di Bologna e in quello di Vergato. «Abbiamo sentito grida strazianti, abbiamo cercato di spegnere il fuoco. Ci sono morti tra le braccia», ha raccontato il responsabile del personale, Dervishi Zamir. Incidenti gravi non erano mai successi, ha detto ancora, aggiungendo che «le nor-
me di sicurezza per i rischi chimici sono rispettate». Le vittime stavano lavorando a mescole di gomma sperimentali, ne avevano già fatte 11 e quella che ha provocato lo scoppio era l’ultima. «Abbiamo sentito un’esplosione violentissima, ho visto i vetri saltare e il reparto è diventato tutto nero», ha detto il responsabile di produzione. LE CAUSE - «L'esplosione ha causato una fiammata di alta temperatura – ha spiegato il comandante dei vigili del Fuoco di Bologna, Tolomeo Litterio – C'è stato un innesco di una miscela di polveri e lo scoppio ha provocato anche l’esplosione di parte della macchina». Secondo i primi rilievi del pm, l’esplosione avrebbe una origine chimica. Il magistrato ha messo sotto sequestro lo stabilimento e
anche alcuni computer, aprendo un fascicolo per omicidio colposo. Per ora non ci sarebbero indagati, anche se è probabile che le prime iscrizioni avvengano, come atto dovuto, nel momento in cui il magistrato affiderà ad un esperto la perizia sull'incidente. La MarconiGomme ha una cinquantina di dipendenti, la metà stranieri, ed è controllata dalla famiglia bolognese Righetti. Negli ultimi tempi c'erano delle difficoltà e presto sarebbero state attivate le procedure per la cassa integrazione. «Non abbiamo mai avuto segnalazioni di pericoli di questa portata. Qualche infortunio sì. Ma ciò che sconcerta è l’impatto così forte», hanno detto dalla Filcem-Cgil, che potrebbe costituirsi parte civile. Una signora che abita davanti alla
Vigili del fuoco fuori dalla fabbrica di gomme a Sasso Marconi
fabbrica non ha dubbi: «Era una morte annunciata – ha gridato – C'erano giorni in cui non si respirava, si alzavano nuvole nere che coprivano tutto. Abbiamo chiamato la Usl, ma non è cambiato niente». Costanzi era ingegnere chimico e, secondo gli investigatori, una delle massime autorità a livello nazionale nel settore di cui era re-
sponsabile. Agli amici aveva confidato che gli sarebbe piaciuto andare in pensione tra non molto. Rajmaz invece era in Italia da 10 anni e da tre alla Marconi Gomme. Dopo tanti sacrifici era riuscito a fare arrivare la moglie in Italia da una ventina di giorni. La donna, quando ha saputo, si è sentita male ed è stata ricoverata all’ospedale.
Primo piano
Martedì 18 novembre 2008
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La crisi dell’economia Potrebbe materializzarsi adesso Ma Bruxelles ribadisce: il 26 novembre lo spettro di una caduta dei prezzi la Commissione europea presenterà causata dal crollo della domanda un suo «piano d’azione» anticrisi
Almunia: «Rischio deflazione» L’allarme lanciato dal commissario europeo alle finanze davanti al Parlamento di ENRICO TIBUZZI STRASBURGO - La recessione rischia di essere accompagnata dalla deflazione: questo il nuovo segnale d’allarme lanciato dal commissario Ue per gli affari economici e monetari, Joaquin Almunia, in occasione del suo intervento al Parlamento Ue per il dibattito sui primi dieci anni dell’euro. Lo spettro di una caduta dei prezzi causata dal crollo della domanda rischia quindi di materializzarsi insieme alla recessione e per fare fronte alla crisi, per Almunia, come per il presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker (anch’egli intervenuto davanti all’Europarlamento) è assolutamente necessario che l’Europa «parli con una voce sola» e agisca in maniera coordinata. Tanto che Juncker, davanti alla possibilità di fughe in avanti che alcuni – come la Germania nel caso degli aiuti al settore auto – ha lanciato un appello affinchè anche l'Europarlamento si mobiliti nel chiedere ai governi di non adottare misure anti-crisi senza averle prima presentate all’Eurogruppo e all’Ecofin. «Chi parla tanto di coordinamento deve anche dimostrare con i fatti» di crederci, ha accusato Juncker. «Tutto il resto sono chiacchere». Davanti a una crisi molto più grave di quanto si prevedesse solo qualche mese fa, le preoccupazioni di Almunia e Juncker sono concentrare sulla necessità di interventi a sostegno dell’economia reale e quindi dei consumi. Grazie alla riforma del 2005, il Patto di stabilità, hanno rilevato sia il commissario Ue che il presidente dell’Eurogruppo, può essere applicato con una flessibilità che è ora possibile utilizzare per reagire alla crisi. Ma è chiaro, ha evidenziato Juncker, che «oggi i Paesi che sono stati meno virtuosi» nella gestione dei conti pubblici «hanno più difficoltà» a utilizzare strumenti anti-crisi basati sulle politiche di bilancio. Almunia ha quindi ricordato che il 26 novembre prossimo la Commissione Ue presenterà un suo «piano d’azione» anti-crisi che ha come principale obietto quello di «rendere coerenti con una politica su scala europea le scelte fatte a livello nazionale». Toccherà poi all’Ecofin di inizio dicembre mettere insieme misure nazionali ed europee per sottoporle all’esame del Consiglio Ue di metà dicembre. E PER L’AUTO CORSA AGLI AIUTI - Intanto cresce una problematica di cui sono ancora pochi a parlare apertamente. Una delle più grandi preoccupazioni che oggi serpeggia
Joaquin Almunia
in Europa è l’avvio di una corsa agli aiuti all’industria automobilistica, sull'onda di un possibile salvataggio delle grandi case di Detroit, che avrebbe un impatto pesante sui conti pubblici. Un tema su cui il Parlamento europeo tornerà a discutere domani.
Tutti giù i mercati del Vecchio Continente. E il Giappone entra in recessione “tecnica”
Le Borse “rispondono”cadendo in picchiata di PAOLO BELLUCCI MILANO - I dubbi e le incertezze dei Grandi si pagano sui listini internazionali. I risultati poco convincenti del G20 di Washington, fino alla scorsa settimana annunciato come l'appuntamento "salvifico" per uscire dalla crisi, hanno lasciato il segno negativo in Borsa alla riapertura settimanale delle contrattazioni. L'assenza di concretezza del vertice internazionale e il conseguente timore di una recessione prolungata sono stati i fattori scatenanti di un netto calo generalizzato.
L'Europa ha subito una flessione dei mercati ancora più consistente perché condizionata dall'ufficiale ingresso in recessione tecnica di un colosso economico-finanziario come il Giappone. Una notizia paralizzante per le borse europee, che non hanno trovato conforto neanche da Wall Street che ha aperto e proseguito in calo di oltre il 2,5% (prima di rilanciarsi a metà seduta e tornare in parità spinta dal piano di aiuti che ha fatto fare un balzo in avanti alla Gm) contribuendo a trascinare giù i titoli bancari del Vecchio Continente. Piaz-
za Affari ha chiuso con il Mibtel a -2,96% e l'S&P/Mib a 3,60. Peggio Parigi (-3,32%) dove la banca centrale annuncia una imminente recessione stimando un calo del Pil nel quarto trinestre diello 0,5%, e Francoforte (3,25%) che attende ora un intervento forte del governo per il rilancio con aiuti pubblici dell'industria dell'auto, mentre Londra perde "solo" il 2,38%. A Milano, mentre gli operatori si interrogano sul decreto che varerà nei prossimi giorni il governo a sostegno degli istituti di credito, i titoli più punti
sono proprio quelli delle banche, delle auto e dell'energia. Tonfo i Unicredit (-7%) e di Intesa san poaolo (-8%). Fiat oltre il -6%. A preoccupare le borse il crollo anche della seconda economia mondiale come il Giappone. Il Pil nipponico di luglio-settembre ha segnato, per il secondo trimestre consecutivo, una contrazione dello 0,4% su base annua. Dati che fanno entrare ufficialmente in recessione il Paese per la prima volta dal 2001. La Borsa di Tokyo ha comunque chiuso gli scambi in rialzo a +0,71%, dopo una seduta
Si cerca di stringere i tempi per varare già venerdì i primi interventi anticrisi
Roma, il Governo interviene su tre fronti ROMA - Interventi su tre fronti. Il Governo cerca di stringere i tempi per varare gia' nel Consiglio dei ministri di venerdi' i primi interventi anticrisi annunciati nei giorni scorsi da Tremonti e Berlusconi. Il piano sara' pero' in piu' tappe e ancora resta da decidere su cosa puntare come priorita'. Oltre agli aiuti alle famiglie restano in agenda lo sblocco di lavori per infrastrutture e interventi per banche e imprese. La novita' della giornata e' la possibilita' di introdurre, anche se parzialmente, il cosiddetto quoziente famigliare, antico cavallo di battaglia di Berlusconi. FISCO E FAMIGLIE - Il Governo lavora per arrivare a una limatura dell'acconto fiscale di fine anno da accompagnare a sgravi per le famiglie in difficolta'. Sempre piu' lontana invece una
totale detassazione delle tredicesime, mentre potrebbe tornare una riedizione del bonus per gli incapienti. Resta in piedi anche il prestito in favore dei nuovi nati, 5 mila euro restituibili con interesse del 4%. La novita' principale sarebbe pero' l'introduzione, nel calcolare le tasse, del cosiddetto quoziente familiare che di fatto aiuta le famiglie numerose. INFRASTRUTTURE - Venerdi' il Cipe potrebbe varare un pacchetto di misure da 16,6 miliardi per finanziare grandi opere. Il piano "dovra' partire entro sei mesi", ha assicurato il ministro alle Infrastrutture Matteoli che ha fornito un primo elenco delle priorita'. Si va dal Mose a Venezia, al raccordo Parma-La Spezia, dalla Milano-Mantova, all'autostrada Civitavecchia-Livor-
no, fino alla BreBeMi, la Brescia-Bergamo-Milano fino a una parte del Ponte sullo Stretto di Messina. BANCHE - È sempre in agenda la sottoscrizione da parte del Tesoro di obbligazioni. IMPRESE - Per quanto riguarda infine le imprese, una serie di misure potrebbero confluire nel decreto famiglie. Numerose le misure allo studio: si va dalla riduzione dell'acconto delle tasse in pagamento a fine novembre, alla proroga della detassazione degli straordinari, al pagamento dell'Iva per cassa, all'alleggerimento dell'Irap, fino alla revisione del limite alla deducibilità degli interessi passivi, e al finanziamento dei Confidi per aiutare le imprese piccole e medie nelle garanzie del credito. p. t.
altamente volatile che ha visto l'indice toccare anche il 3% ma non è bastato a rincuorare i listini europei. In Asia andamento delle Borse negativo anche se a fine seduta i listini hanno ripreso quota seppur frenati. A New York il calo in Borsa anche nella settimana che doveva dare fducia ai mercati dopo il G20 si lega ad una serie di fattori. Il calo é favorito dagli ultimi dati macro con il NY Empire Index che misura l'attività manifatturiera del distretto federale sceso a novembre a -25%, in linea con le attese, e il sottoindice dell'occupazione precipitato da -3 a 22, evidenziando il netto deterioramento del mercato del lavoro che avrà ripercussioni negative sulla spesa per i consumi. A questo si è aggiunta la decisione della banca statunitense Citigroup pronta ad eliminare altri 53.000 posti di lavoro, pari al 14% del totale dell'organico del gruppo, e un piano per ridurre i costi del 20%. Anche JpMorgan sarebbe intenzionata a tagliare migliaia di posti nelle sue sedi sparse in tutto il mondo, così come la banca numero uno in Europa, la britannica Hsbc, disposta a mandare a casa 500 dipendenti in Asia a causa delle cattibe condizioni di mercato. In questo turbine finanziario, il petrolio, spinto al ribasso dalla recessione giapponese, è sceso fino a 55,60 dollari al barile (-2,5%) mentre l'euro dopo un avvio di seduta in calo nei confronti del dollaro è risalito fino a 1,27 per assestarsi a 1,2650.
12 Portafoglio Matteoli: «Non c’è più spazio per le trattative». Vertice Fantozzi-Sabelli Martedì 18 novembre 2008
Alitalia, arriva la multa I disagi ai passeggeri costano 210.000 euro di ANTONIO PENNACCHIONI ROMA - Il lunedì nero del trasporto aereo costerà ad Alitalia una multa da 210mila euro per la mancata assistenza ai passeggeri. Lo ha annunciato il presidente dell'Ente Nazionale dell'Aviazione Civile (Enac), Vito Riggio, dopo i gravi disagi provocati dallo sciopero selvaggio indetto dal comitato di lotta nello scalo di Fiumicino. «Per quanto avvenuto il 10 novembre la compagnia dovrà pagare 210 mila euro. Non si possono lasciare i passeggeri senza informazioni, abbandonare i check-in o cancellare i voli all'ultimo momento». Non è che l'inizio: in arrivo ci sono altre sanzioni per una cifra complessiva tra 500mila e 1 milione di euro. Intanto la questione approda in Europa. Su iniziativa del titolare dei Trasporti, Antonio Tajani, la Commissione di Bruxelles ha attivato un indirizzo e-mail d'emergenza per i passeggeri vittime di scioperi, cancellazioni, ritardi e overbooking. La protesta di piloti ed hostess en-
La sala d’aspetto di Linate ieri mattina
tra nella seconda settimana mentre inizia a farsi sentire il piano di riduzione delle attività varato dalla compagnia aerea. Ieri sono rimasti a terra oltre 120 voli tra Fiumicino e gli scali milanesi di Linate e Malpensa: la tratta più colpita è stata la Milano-Roma. Nello scalo romano è stata una giornata senza file di
passeggeri ai chek-in e con il servizio bagagli ritornato alla normalità. Per, oggi, si annunciano altre 45 cancellazioni sull'intero network. Alitalia e lavoratori si accusano a vicenda. Per l'azienda gli aerei non decollano a causa della rigida applicazione delle procedure da parte degli equipaggi e per l'aumento delle
assenze per malattia di una parte del personale. Anpac, Up, Anpav, Avia e Sdl addossano invece all'azienda la decisione di rallentare il sistema per traghettare "senza scossoni" la vecchia nella nuova Alitalia. Ieri al ministero del Lavoro è partito il confronto tecnico sulla cassa integrazione straordinaria con le nove sigle sindacali che proseguirà oggi. L'iter della cigs dovrà concludersi invece entro lunedì 24 novembre: soltanto dopo Compagnia Aerea Italiana farà partire le 12.500 lettere di assunzione. «Non c'è più spazio per il negoziato» spiega il ministro ai Trasporti, Altero Matteoli. Oggi il commissario straordinario Augusto Fantozzi incontrerà l'amministratore delegato della Cai, Rocco Sabelli, per fare il punto sull'offerta della cordata italiana. Entro venerdì è atteso il suo via libera e potrebbe arrivare anche l'ufficializzazione della partnership con Air France-Klm che entrerà con una quota del 20% (Mediobanca sarà l'advisor dell'operazione per i francesi).
«Che fine farà?»
La Filt-Cgil chiede chiarezza per la situazione di Atitech ROMA – Sulla vicenda Atitech «continua l'incertezza e la confusione». Così Antonio Cepparulo della Filt Cgil riferendosi a quanto detto ieri dal presidente e amministratore delegato di Finmeccanica, Pier Francesco Guarguaglini, e cioè «di esserci nell’operazione Atitech ma non in un ruolo di primo piano» osserva Cepparulo. «Ci chiediamo cosa significa questa dichiarazione perchè va in contrasto con quanto, in modo molto trionfalistico, il ministro Matteoli dichiarò a 'Porta a porta' e cioè – ricorda il dirigente sindacale – che la questione Atitech era stata risolta con la presenza di Cai, di Fintecna e Finmeccanica». «Invece adesso la dichiarazione di Guarguaglini fa intendere che ci siano altri soggetti non ben identificati – rileva Cepparulo – Su questa questione chiediamo si faccia chiarezza così come si deve far chiarezza sulla questione Ams, la società di revisione dei motori, dove riteniamo sconcertanti le notizie che circolano in azienda, relative al fatto che la Cai stia predisponendo dei contratti per le attività di revisione dei motori con Ams e degli aeromobili A320 con Atitech ad un prezzo estremamente ridotto. Se queste indiscrezioni fossero confermate creerebbero le condizioni per la non sostenibilità delle aziende stesse».
Il colosso Usa in gravi difficoltà
La Francia è leader nel mercato con il 40%, l’Italia è al 18%
La Gm chiede aiuto per l’Opel a Berlino
Oltre cento milioni il valore dell’export e possiamo crescere
Vinitaly in Giappone TOKYO – L'obiettivo 2008 è spingere l’export di vino italiano verso il Giappone oltre i 100,6 milioni di euro di valore dello scorso anno, per una quota di mercato che superi il 18% del 2007 e avvicini il 40% detenuto dalla Francia. Con questi propositi ambiziosi, Vinitaly Japan, la kermesse dell’eno-gastronomia made in Italy, ha aperto i battenti in Giappone, mercato interessante e promettente che nei primi sette mesi del 2008 ha importato dal Belpaese 18 milioni di litri di vino, uno in più sull'analogo periodo del 2007, per un valore di 63,7 milioni di euro. Per la terza volta nel Sol Levante, la manife-
La cancelliera tedesca, Angela Merkel
di FLORENCE CIOMEI BERLINO – La General Motors prosegue la sua corsa contro il tempo per evitare la bancarotta e, in attesa di un salvataggio da Washington, è costretta a fare cassa vendendo partecipazioni non strategiche ma, soprattutto, bussa alla porta della cancelliera tedesca Angela Merkel per garantire il futuro della controllata europea Opel. Mentre gli analisti finanziari sono sempre più convinti che la liquidità della Gm è sufficiente per arrivare solo fino al 31 dicembre, il colosso Usa ha rivenduto la quota residua del 3,02% delle azioni che deteneva nella Suzuki Motor allo stesso costruttore giapponese, per 180 milioni di euro. Si tratta di una goccia nell’oceano considerato che, non più tardi della settimana scorsa, gli analisti di Goldman Sachs hanno stimato il fabbisogno finanziario della Gm in ben 22 miliardi di dollari. Ma le finanze del gruppo continuano a peggiorare (nel solo terzo trimestre la perdita operativa è stata di 4,2 miliardi di dollari) e lo spettro della bancarotta è sempre più vicino. Tanto che oggi, lo stesso presidente eletto degli Stati Uniti, Barack Obama, è intervenuto sull'argomento sottolineando - nel corso di un’intervista alla Cbs – che una bancarotta «nelle circostanze straordinarie» che sta attraversando l'economia americana, sarebbe fatale a General Motors. La casa di Detroit aveva reso noto i gravi rischi di tenuta della liquidità già all’inizio del 2008, al punto da abbandonare le trattative di fusione con la Chrysler e da lanciare un appello d’aiuto al governo federale. In attesa dell’approvazione di un piano di salvataggio da parte del Congresso Usa, la Gm ha chiesto aiuto ieri al governo tedesco per assicurare alla controllata Opel le garanzie necessarie allo sviluppo futuro delle attività. La Opel, acquistata dalla Gm nel 1929, quando era sull'orlo della bancarotta, chiede secondo indiscrezioni di stampa garanzie sui prestiti per due miliardi di euro, di cui metà dovrebbero arrivare dal governo federale e metà da quattro regioni.
stazione, che coinvolge VeronaFiere, ministero delle Politiche agricole, Buonitalia e Ice, ha visto la partecipazione di circa quaranta espositori (50 aziende vinicole) e, per la prima volta, di Unaprol, il consorzio italiano dell’olio d’oliva. «Il mercato giapponese non è facile: vale il 58% della domanda di vino in Asia, prevale la ricerca dei vini di alta fascia ed è poco omogeneo, visto che Tokyo assorbe da sola il 50% della quota nipponica», ha spiegato Marina Nedic, di Iem, società di VeronaFiere. I consumi di vino sono appena il 5% del totale delle bevande alcoliche, mentre il consumo pro capite è di 2,4 litri an-
nui (5,4 nell’area di Tokyo, contro i quasi 50 dell’Italia). In più, bisogna fare i conti con la presenza dei prodotti francesi, forti del radicato ed efficace marketing, fatto anche attraverso la distribuzione retail e la ristorazione. «Il problema – ha osservato Giorgio Serra, di Buonitalia, società del ministero per la valorizzazione agroalimentare del prodotto italiano – è puntare sulla formazione: le scuole di sommelier in Giappone finora sono state monotematiche: chi completava i corsi era di fatto uno specialista di vini francesi più che un conoscitore con cultura a tutto tondo».
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24 ore in Basilicata
L’ipotesi è che siano stati aggirati i controlli sull’ idoneità del centro che accoglie i rifugiati
Il Noe indaga sul Cara di Policoro Benefico (Prc): «Altro che solidarietà, gli immigrati sono vittime» POLICORO – La società Auxilium del gruppo “La Cascina” avrebbe ottenuto l’incarico dal Viminale per la gestione del Cara (Centro accoglienza richiedenti asilo) di Policoro, prima di aver presentato la certificazione necessaria che ne comprovasse i requisiti. Per queste ragioni due mesi fa è nata un’inchiesta per far luce su alcuni appalti ottenuti da “La Cascina” . Le indagini e gli accertamenti sono condotte dai carabinieri del Noe (Nucleo operativo ecologico). A rivelare l’esistenza di dubbi sulla gestione e sulle modalità dell’affidamento del centro rifugiati è un articolo riportato ieri dal “Corriere della Sera” dal titolo “Cpt ai privati, inchiesta sugli appalti”. Non sono mancati i primi commenti: «La notizia apparsa oggi dell' inchiesta sull'affidamento alla cooperativa Auxilium come gestore del centro per rifugiati a Policoro – ha detto il segretario del Prc di Policoro, Vincenzo Benefico confermano le perplessità che il Prc cittadino ha sempre manifestato sull'inadeguatezza della struttura ad ospitare oltre 200 extracomunitari. Tali perplessità erano state manifestate sia al sindaco che al prefetto dal nostro segretario provinciale e dal consigliere regionale Antonio Di Sanza, le uniche risposte a tali preoccupazioni sono state quelle di demonizzare l'opposizione con virulenti attacchi da parte del primo cittadino Nicola Lopatriello. Se fossero confermati gli indizi raccolti dalle autorità giudiziarie – ha proseguito Benefico - e cioè che si è avviata l'attività senza depositare gli atti necessari alla prefettura e che sarebbero stati aggirati una serie di controlli sull'i-
Il centro dove sono stati accolti i rifugiati
Dossier Caritas/Migrantes Sabato la presentazione POLICORO - Sarà presentato sabato 22 novembre alle 17 presso l’Istituto Padre Minozzi il XVIII Rapporto sull’immigrazione realizzato dalla Caritas insieme alla Fondazione Migrantes. All’incontro parteciperanno il vescovo della diocesi di Tursi - Lagonegro, Francescantonio Nolè; il direttore diocesano della Fondazione Migrantes Basilicata, Giacinto Giacobino; padre Gianromano Gnesotto, direttore nazionale della Fondazione Migrantes; Michele Basanisi, della Caritas Basilicata; il sindaco di Policoro, Nicolino Lopatriello; il presidente della commissione regionale dei lucani all’estero, Pietro Simonetti; l’assessore alla Salute, Antonio Potenza; l’assessore alle politiche sociali della provincia di Matera, Giuseppe Digilio e della provincia di Potenza, Michele Iacovera. Conclusioni al vescovo di Matera - Irsina, Ligorio. doneità dell'edificio sarebbe un’inaudita gravità, perché ancora una volta sotto false solidarietà si è utilizzato questo territorio per affari pochi chiari che mettono in discussione il buon nome della nostra comunità. E' proprio sull'idoneità dell'edificio – ha concluso - che noi avevamo richiesto una verifica da parte degli uffici
tecnici comunali, del tutto ignorata, nella totale indifferenza. Altro che spirito di solidarietà: gli immigranti che sono le vere vittime sono dileggiati, insultati e doppiamente sfruttati, tutto nel nome del dio denaro». Il Corriere parla di «numerose intercettazioni telefoniche ed ambientali che proverebbero che “La Cascina”
ha avviato l’attività senza depositare presso la prefettura di Matera gli atti necessari e che sarebbero stati aggirati una serie di controlli anche sull’idoneità dell’edificio (l’Ostello della gioventù, ndr) pur di favorirla e far sì che ottenesse l’appalto in tempi rapidi». Ed ancora: «I responsabili dell’azienda avrebbero fatto pesare non solo i propri rapporti con funzionari ministeriali, ma anche i legami con alcuni politici che avrebbero sponsorizzato la richiesta di entrare nell’affare». Ma chi sono questi politici? E’ innegabile che tra il senatore Cosimo Latronico e “La Cascina” vicina a Comunione e Liberazione, i rapporti siano piuttosto buoni, ma da qui a stabilire una connessione del neo componente della Commissione bicamerale antimafia nella vicenda, ce ne va. Se per un uomo politico valgono le dichiarazioni ufficiali, Latronico lo scorso 13 settembre, proprio perché già tirato in ballo ed onde evitare che lo si facesse ancora, dichiarò: «Non ci sono a Policoro né nel Metapontino le condizioni ambientali e strutturali adeguate per realizzare centri temporanei di accoglienza per gli immigrati. Ho esposto al prefetto di Matera la mia contrarietà al programma annunciato di trasferire in una struttura turistica di Policoro immigrati provenienti da Lampedusa. Uguale sollecitazione rivolgerò al ministro degli Interni. Sono certo che le autorità di governo nelle loro decisioni sapranno considerare la natura e la vocazione dei territori e preservare l'ordine pubblico e l'equilibrio sociale di una zona sensibile come il Metapontino».
DAL VIMINALE
Il ministro Maroni difende l’operato dell’Interno
«Fanno bene a controllare. Noi non abbiamo dubbi» ROMA - Ha espresso tranquillità il ministro Maroni sull'indagine, avviata dai carabinieri del Noe (che, da indiscrezioni, si è appreso essere guidata dalla procura di Potenza), per verificare la regolarità delle procedure con cui il ministero dell'Interno ha affidato la gestione di nuovi centri provvisori per immigrati allestiti per far fronte all'emergenza sbarchi. «La magistratura - commenta - se ha dubbi fa bene a controllare. Noi non abbiamo dubbi e siamo certi di avere agito rispettando tutte le leggi». Dal ministro dell'Interno è arrivato anche il pieno appoggio all’emendamento presentato dalla Lega Nord al disegno di legge sulla sicurezza, che domani sarà all'esame dell'Aula del Senato. «Davanti alla crisi economica - spiega Maroni a proposito della moratoria per gli immigrati - ci preoccupiamo di salvaguardare le persone più deboli, compresi gli extracomunitari che potrebbero perdere il lavoro. Penso sia necessario buonsenso. Se un extracomunitario perde il lavoro non ha senso rispedirlo al suo Paese per poi aprire le frontiere e farne arrivare altri che, magari, non troveranno neppure lavoro. Mi sembra una pro-
Il ministro Maroni
posta sensata e la difenderemo al Senato». L'eventuale moratoria scatterebbe comunque dopo il decreto flussi 2008, ormai messo a punto dai ministeri dell'Interno e del Welfare e che prevede l'ingresso di 170.000 lavoratori stranieri, di cui oltre 100.000 colf e badanti. La proposta di blocco dei flussi, rileva da parte sua Margherita Boniver, presidente del Comitato Schengen, «dovrebbe conciliarsi con una ragionevole soluzione per quei 740mila irregolari presenti in Italia, moltissimi dei quali con permessi di lavoro scaduti o costretti a lavorare in nero».
Policoro Dall’assemblea regionale di Libera l’invito a difendere i diritti
Don Cozzi in campo su lavoro e razzismo «Vergognoso il dibattito sull’accoglienza» POLICORO - «La sfida va tenuta alta verso chi si muove nell'ombra; verso chi spera nell'apporto di una cultura omertosa; verso chi spera di tenere quiete le acque per continuare a fare loschi affari». È chiaro don Marcello Cozzi, a conclusione della giornata regionale di Libera tenutasi a Policoro. I workshop (lavori di gruppo) pomeridiani suddivisi in ambiente, politica, disagio sociale, informazione, educazione alla cittadinanza e alla legalità, abbastanza folti, vengono relazionati all'assemblea da un rappresentante di ciascun gruppo. «Non conclusioni - inizia don Marcello - cerco di mettere insieme le idee della giornata». E va giù duro, senza mezzi termini e senza tentennamenti nel religioso
silenzio, spezzato, a volte, da scroscianti applausi. «Nessun manifesto di solidarietà per me - risponde alla proposta di un referente la solidarietà va data agli uomini e alle donne che stanno perdendo il posto di lavoro mentre la Regione non fa niente per difendere quei posti. Sono famiglie che vanno in mezzo alla strada. L'odierna giornata rappresenta il modo migliore per celebrare i 60 anni della Costituzione, cercare di capire i percorsi comuni; come i diritti sanciti possono essere rispettati, quando nel nostro paese si fa di tutto per ridurla a brandelli, per relegarla in un museo perché nel paese c'è in atto un vero e proprio piano di delegittimazione della Costituzione. Il modo migliore
per difenderla è quello di impegnarci in difesa dei diritti delle persone più deboli, nella difesa dei diritti della scuola pubblica. Stiamo vivendo una bella stagione perché vediamo ragazzi scendere in piazza in maniera genuina che ci stanno insegnando come si scende nelle piazze; e a chi fra gli adulti aveva iniziato a rassegnarsi, quei ragazzi fanno capire come invece non bisogna rassegnarsi». Sul futuro dell'associazione don Cozzi traccia due indirizzi: la denuncia e la proposta. La prima significa fare nei modi e tempi opportuni anche nomi e cognomi, la seconda continuare a chiedere conto di ciò che in questa regione non va. E mentre si progetta bisogna continuare a seguire le inchieste che
hanno caratterizzato la vita della nostra Regione negli ultimi anni. Dobbiamo continuare a chiedere conto di Iena2, a che punto sono le indagini su Luca e Marirosa, l'indagine su Elisa Claps, l'omicidio De Mare, la scomparsa di Maria Antonietta Flora ed altri casi. I centomila di Scanzano poi ci insegnano qualcosa - continua don Cozzi - cioè che i lucani sanno alzare la testa; ma dobbiamo capire anche tante cose di quella vicenda e cosa sta dietro. La sfida di oggi è che non ci stanchiamo. Dobbiamo accompagnare e guardare negli occhi il disagio dei cassintegrati, delle massaie, dei ragazzi, dei poveri cristi che chiedono accoglienza. Se non lo facessimo sarebbe solo retorica. Bisogna resti-
Un momento dell’assemblea di domenica
tuire al dibattito politico il protagonismo delle associazioni, fare una riflessione sugli stili di vita della regione perché la crisi non è solo economica, ma etica e al centro c'è l'uomo con le sue esigenze, e non il profitto. Vergognoso è il dibattito se dare o meno accoglienza; la nostra regione è accoglien-
te - prosegue don Cozzi - altrimenti sarebbe razzista perciò i riflettori continueranno ad essere accesi». A conclusione sono stati eletti i coordinatori delle due province con la riconferma per Potenza e Franco De Vincenzis per la provincia di Matera. Costantino Di Cunto
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24 ore in Basilicata
Riprende questa mattina il confronto tra le parti. Manca l’accordo sull’indennità all’esodo
Dalla Daramic proposte insufficienti POTENZA - Per i rappresentanti dei lavoratori le condizioni di dismissione dello stabilimento di Tito Scalo da parte di Daramic non sono «accettabili». E nonostante sia andato avanti fino alla tarda serata di ieri l’incontro tra le parti nella sede di Confindustria di Basilicata, l’accordo non è arrivato. La contrattazione è lunga e complicata. Sindacati e società torneranno a incontrarsi questa mattina nella speranza di un passo indietro da parte della multinazionale americana. Il con-
fronto si è fatto particolarmente difficile su due aspetti della vertenza: l’incentivo all’esodo previsto per gli operai e la richiesta di far tornare al lavoro parte dei dipendenti. Per i sindacati un’indennità di 2530 mila euro non può bastare a “compensare” il danno subito. «Lo stato d’animo è tale - ha dichiarato Carmine Vaccaro della Uil - da imporre una profonda riflessione». La discussione si è prolungata a lungo su una delle richieste avanzate
L’azienda chiede a 14 unità di tornare a lavoro fino a gennaio
dall’azienda alle 140 unità che dallo scorso 29 ottobre sono riuniti in presidio permanente: far tornare 14 dipendenti a lavoro fino al 31dicembre. A loro spetterebbero ruoli di logistica prima della chiusura dello stabilimento. Per tutti gli altri, invece, scatterebbe la cassa integrazione ordinaria. Poi, a partire dal primo gennaio partirebbe per tutti i 140 operai la cassa integrazione straordinaria di due anni per cessata attività, a cui seguirebbe la mobilità. Ma la proposta di far tornare in attività circa 14 dipendenti non è piaciuta subito alle organizzazioni sindacali.
La multinazionale americana, invece, non sembra aver messo in discussione la possibilità di riutilizzare il sito da parte di nuovi imprenditori. Sulla bonifica, invece, le condizioni rimangono quelle iniziali: il gruppo Polypore, a cui fa capo la Daramic, dovrà continuare a sostenere i costi della bonifica del sito inquinato dall’azienda, per la fuoriuscita di trielina nel suolo e nella falda acquifera. Tutte questioni che verranno riprese nella riunione aggiornata a questa mattina che si svolgerà in Confindustria. E che poi verranno sottoposte all’assemblea dei lavoratori. m.labanca@luedi.it
Un momento dell’incontro in Confindustria
Mahle I dipendenti dei venti stabilimenti tedeschi pronti allo sciopero per i colleghi italiani e francesi
Solidarietà internazionale agli operai Il vicepresidente Cae a Potenza: «Lottiamo insieme» POTENZA - Forse non basterà a salvare il futuro dello stabilimento Mahle, ex Mondial Piston di Tito Scalo, ma la presenza a Potenza ieri degli esponenti del Cae - il comitato aziendale europeo, una sorta di sindacato internazionale - ha rappresentato un segnale importante per la vertenza che vede a rischio il posto di 106 operai. Questo organo sovrastatale che per ruolo dialoga con le multinazionali ha portato la solidarietà dei dipendenti dei 20 stabilimenti tedeschi Mahle. Quel sostegno da parte dei collegli di altri stabilimenti europei che alla Daramic è venuto meno, alla Mahle è confermato con tutti gli strumenti: «Siamo pronti allo sciopero», ha garantito Bernd HolfmaierSchafer, vice presidente del Cae della Germania e della Commissione di Vigilanza (organo misto composto da rappresentanti aziendali e sindacali). Ma prima si tenterà la strada della mediazione. Nell’incontro che era già in programma per il 24 tra l’azienda e la Commissione di Vigilanza, Holfmaier-Schafer si impegna a portare le ragioni dei lavoratori dello stabilimento di Potenza e di quello di Persan in Francia. Per entrambi la Mahle ha annunciato la dismissione. Ridimensionamento occupazionale anche nello stabilimento in Spagna mentre in Uk sono stati già chiusi due siti produttivi solo qualche mese fa. «La Mahle - continua il rappresentante del Cae nel corso dell’incontro che si svolto ieri con le sigle di categoria nella sede della Fiom Cgil di Potenza - sta approfittando della crisi dei mercati internazionali per giustificare la scelta strategica di delocalizzare i propri insediamenti produttivi». La multinazionale che conta 50
LA LETTERA AI VERTICI AZIENDALI «Non usate la crisi contro di noi»
La protesta dei dipendenti davanti ai cancelli della Mahle
mila dipendenti e 170 stabilimenti in tutto il mondo ha intenzione di spostare gli stabilimenti del Nord Europa in Asia e nell’Europa dell’Est e quelli del Nord Usa in Messico. «Ma tutto questo non può avvenire sulla pelle dei lavoratori», ribadisce il Cae, rappresentato ieri anche da Paul Werning, vice presidente austriaco e Luigi Virzi, della delegazione te-
desca. «In Germania non è stata annunciata nessuna dismissione - specifica - Ma avvertiamo molta pressione». Ora si attendono gli esiti dell’incontro programmato per il 24. Ma nel frattempo - ribadisce il Cae - «dobbiamo lottare insieme». Mariateresa Labanca regione@luedi.it
DI seguito il contenuto della lettera sottoscritta dalle rsu dei 20 stabilimenti Mahle tedeschi e inviata all’assemblea dei membri della commissione Mahle e ai vertici aziendali: Egregio signor Junker, i membri della Commissione interna di tutti i 20 stabilimenti tedeschi Mahle, bocciano in maniera unanime le preventive chiusure degli stabilimenti Mahle a Potenza (Italia) e Persan (Francia). Noi chiediamo a Lei: di riflettere sulla sua decisione, fermare immediatamente le chiusure degli stabilimenti, ed iniziare immediatamente a svolgere piani alternativi con le Rsu e i sindacati sul posto. L’esistenza finanziaria di 250 indipendenti e le loro famiglie non si possono cancellare con un colpo di penna. Gli ultimi anni sono stati di record per la Mahle, per quel che riguarda fatturato e profitto. Questa crescita si spiega con una strategia aziendale in tutte le nazioni di vicinanza al cliente. Per questa strategia la Mahle ha acquistato negli ultimi anni parecchie ditte per parecchie centinaia di milioni di euro. A questo progetto hanno partecipato e contribuito i dipendenti della Mahle di Potenza e Persan con decine di anni di buon lavoro per l’impresa aziendale. Comprando queste ditte la Mahle non ha acquistato soltanto fatturato e tecnologia ma anche colla-
borazione da parte degli'operai. Signor Junker, la preghiamo protegga lei il nome della Mahle, impedisca lei, che la multinazionale in Europa abbia l’immagine di un’azienda che liquida in questo modo i suoi lavoratori. In questa crisi mondiale, e che riguarda soprattutto l’industria automobilistica, il marchio Mahle non ha colpa. Noi capiamo i problemi che ha la multinazionale in questa crisi, e siamo pronti insieme a cercare vie alternative. Mantenere gli stabilimenti è difficile ma è uno sforzo che conviene. In questo momento, a nostro avviso, non è il momento per chiudere gli stabilimenti così velocemente. Mahle da buon imprenditore finanziaro, ha risorse sufficienti per garantire ragionevoli soluzioni. I membri di commissione interna di tutti gli stabilimenti Mahle in Germania appoggeranno i loro colleghi italiani e francesi. Tramite il Cae le Rsu e i loro sindacati in tutti i stabilimenti europei Mahle vengono informati su quanto accade a Potenza e Persan. Se la multinazionale userà questa crisi economica contro i suoi dipendenti, i membri di commissione interni e i sindacati in Europa reagiranno in maniera adeguata. I membri di commissione interna
L’allarme di Fim e Cisl: «Crisi più dura del previsto. Le rassicurazioni di Marchionne non bastano».
Fiat, «diversificare la produzione» MELFI - E’un segnale di allarme quella che lanciato da Antonio Zenga, segretario regionale della Fim Cisl rispetto alla lunga cassa integrazione che attende le tute blu del gruppo Fiat. Produzione ferma, non solo nel periodo già programmato dal 24 al 30 novembre, ma anche dal 15 dicembre all’11 gennaio, per un totale di tre settimane di stop con modalità simili alle altre fabbriche del Lingotto. Il periodo di Cigo, ha comunicato la Fiat, sarà in parte coperto dalle ferie natalizie e dai per-
messi annui retribuiti ancora non goduti. Secondo il segretario della Fim Cisl regionale, «è il segnale inequivocabile della pesante crisi che sta investendo il mercato dell’auto. E le prospettive per i prossimi mesi non sono purtroppo rosee. La crisi è pesante, forse più di quanto si potesse immaginare all’inizio, e la Sata sconta inoltre la monospecializzazione produttiva, che in tempi di contrazione dei mercati finisce per amplificare la dimensione della crisi perché
non consente una gestione flessibile dei volumi produttivi». Diversificare le produzioni, ma anche puntare su ricerca e innovazione. Questa la ricetta della Cisl per ridare fiato alla Sata. Nino Falotico invita la Fiat a mettere in pratica i programmi legati al centro di ricerca e alla destinazione di nuovi modelli alla Sata di Melfi. «La crisi del mercato automobilistico avrà tempi di decantazione difficilmente prevedibili – dice il numero uno della Cisl lucana – ma questo non vuol dire starsene con le
mani in mano in attesa che passi la tempesta. Ci sono misure, sia a livello politico che a livello aziendale, che vanno adottate per gestire al meglio i picchi negativi del mercato. A partire dal decollo del campus tecnologico di Melfi, che può contribuire ad elevare ul-
teriormente la soglia di produttività della Sata, e dalla messa in produzione di almeno un nuovo modello. Le rassicurazioni di Marchionne non sono sufficienti a delineare con ragionevole certezza il futuro dello stabilimento lucano nella galassia Fiat»
24 Ore in Basilicata Autilio annuncia la riapertura dei termini d’iscrizione
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Ssiss Mastrosimone per lo spostamento
«E’ un’occasione Forum giovani, verso il rinnovo di equa distribuzione e il riconoscimento istituzionale dei servizi» POTENZA - Il Forum regionale dei giovani va dritto verso il rinnovo e soprattutto verso un più ampio riconoscimento istituzionale. Questo quanto è stato messo in evidenza dall’assessore regionale alla Formazione, Cultura e Lavoro, Antonio Autilio, che ha presentato ieri, nel corso di una conferenza, alcune delle novità più importanti che riguardano l’organismo di rappresentanza delle giovani generazioni. Il forum regionale viene riconosciuto con la legge regionale n. 11 del 22 febbraio del 2000, mentre nel 2002 con delibera di giunta regionale viene approvato il regolamento per la composizione, l’organizzazione ed il funzionamento. «Tuttavia – ha spiegato l’assessore Autilio – su sollecitazione del coordinamento dei forum comunali, con la delibera di giunta regionale approvata il 22 luglio di quest’anno, abbiamo apportato alcune modifiche eliminando gli ostacoli che impedivano l’effettivo funzionamento del Forum regionale». In particolare prima, per approvare il regolamento interno, serviva il voto all’unanimità, mentre con le modifiche apportate è sufficiente il voto favorevole della maggioranza qualificata, alla prima convocazione, e di un terzo dei soci alla seconda convocazione. Altre modifiche riguardano la composizione del Forum. All’organismo possono aderire i forum comunali e le associazioni regionali con sedi a Matera e Potenza e con non meno di 200 iscritti.
Un momento dell’incontro. Al centro l’assessore Autilio
Infine, con la delibera di giunta regionale n. 1793 del 7 novembre 2008, in corso di pubblicazione, vengono riaperti i termini per la presentazione delle domande di iscrizione all’organismo consultivo. «L’obiettivo – ha spiegato l’assessore Autilio – è quello di disporre di una più ampia platea di rappresentanti di organizzazioni giovanili». Il nuovo termine di sca-
denza per la presentazione delle domande è fissato al trentesimo giorno dalla pubblicazione sul Bur della delibera che dovrebbe avvenire il primo dicembre. Autilio ha anche reso noto di aver già proposto alla giunta regionale di aumentare il fondo a disposizione dei forum comunali, che attualmente ammonta a circa 70 mila euro, in considerazione della crescita di questi
CAMPAGNA CONTRO IL BULLISMO Domani la presentazione POTENZA- E’ in programma domani la conferenza di presentazione della campagna di prevenzione del bullismo “Annullo il bullo solo con un dito”. L’appuntamento è alle 10, presso la sala A del Consiglio Regionale a Potenza. La campagna è a cura dell'Ufficio Scolastico Regionale con la collaborazione del Csv Basilicata e del Co.Re.Com. Basilicata. Nell'ambito dell'iniziativa sono state realizzate cartoline informative, che saranno distribuite ai ragazzi delle scuole e attraverso di loro a tutte le famiglie, nelle quali si promuove l'attivazione del numero di telefono 097121232, corrispondente allo Sportello per l'ascolto, la consulenza e la prevenzione del bullismo. Allo sportello, ospitato dal Csv Basilicata, docenti neopensionate offrono, dal 29 settembre 2008 al 29 maggio 2009, la loro esperienza e professionalità per sostenere, consigliare e dare aiuto a chiunque si trovi in situazioni critiche. Nell'ottica di una cittadinanza attiva e solidale l'iniziativa vuole diffondere una cultura della prevenzione del fenomeno del bullismo sempre più in espansione, creando una rete di aiuto e consulenza per i ragazzi e le loro famiglie.
organismi passati da 20 a 42. «Riteniamo – ha concluso Autilio – che il Forum regionale sia un organismo strategico per definire politiche coerenti con i bisogni delle nuove generazioni. Con le modifiche apportate e con la riapertura dei termini per la presentazione delle domande intendiamo ampliare la partecipazione dei giovani alla vita istituzionale della Regione, soprattutto in un momento come questo in cui si stanno definendo le azioni da mettere in campo attraverso la nuova programmazione comunitaria 2007 – 2013». Alla conferenza di ieri erano presenti anche Ornella Salvatore, dirigente dell’ufficio Attuazione politiche per i giovani, e Carmine Lombardi, coordinatore dei forum comunali. Salvatore ha precisato che mentre la funzione di «indirizzo e coordinamento delle politiche giovanili» è attestata alla Presidenza della giunta regionale, le competenze per l’attuazione delle politiche per la partecipazione dei giovani alla vita sociale ed economica regionale sono in capo al Dipartimento Formazione. «Intendiamo dare atto all’assessore Autilio – ha detto Lombardi – di aver celermente accolto le nostre proposte per dare finalmente concretezza all’attività del Forum regionale. La partecipazione dei giovani alla vita istituzionale della Regione, in un momento storico in cui sono venuti meno i tradizionali luoghi di aggregazione, rappresenta una necessità se si vuole veramente investire sul futuro».
Rosa Mastrosimone
MATERA - «La questione dell'ubicazione della Ssis che ritorna ciclicamente all'attenzione dell'opinione pubblica rischia davvero di diventare la cartina di tornasole di un'anacronistica divisione fra le due province e non aiuta sicuramente a creare il senso di appartenenza al territorio lucano». E' quanto ha dichiarato ieri la presidente del gruppo regionale della Federazione dei Popolari di Centro, Rosa Mastrosimone, intervenendo nel’ambito del dibattito sullo spostamento della Ssis dal capoluogo di regione alla città dei Sassi. «La collocazione presso la sede di Matera della Scuola Superiore per l'Insegnamento Secondario rappresenta - a giudizio di Rosa Mastrosimone - un'occasione di equa distribuzione dei servizi, quindi se esiste un disagio per gli studenti del potentino a raggiungere la sede di Matera è pur vero che gli studenti materani ne affrontano altri per raggiungere le facoltà dell'Università della Basilicata, dislocate a Potenza.
A questo si aggiunga la possibilità che i corsi della Ssis possono essere frequentati anche dagli studenti delle limitrofe regioni della Puglia e della Calabria. L'attenzione dovrebbe essere rivolta, invece, alla volontà espressa dal Governo nazionale di sopprimere i corsi della Ssis e del rischio di forti tagli al sostegno degli alunni in difficoltà. La decurtazione dei posti di lavoro e della qualità del servizio scolastico nei confronti di chi ha bisogno di ulteriore supporto per la formazione ed il consolidamento delle proprie potenzialità, sono i nodi su cui discutere ed essere propositivi. Pensare ai piccoli disagi rappresentati per alcuni dalla frequenza dei corsi in altra sede - conclude Mastrosimone - senza guardare al più grosso disagio derivante dall'andare a conseguire un titolo senza sbocchi professionali nel proprio territorio è un'ottica piuttosto miope oltre che tendenziosa».
Nella chiesa SS. Sacramento di Rionero i funerali del noto giornalista
L’addio a Franco Sernia «Non sei passato in vano, devi esserne orgoglioso» RIONERO - Rionero si è stretta intorno ad una delle figure più note del paese. Un abbraccio silenzioso quello che ha accompagnato l’ingresso nella chiesa Madre del feretro di Franco Sernia. La folla gremita ma composta ha riempito tutte le navate per l’ultimo omaggio al grande giornalista Rai. Fiori bianchi e rossi, il canto di una voce sola a fare da coro all’organo. La moglie Elena e i tre figli Giuseppe, Antonio e Sveva. Un dolore così grande. Colleghi, compagni di classe dei tre ragazzi, ma soprattutto amici a dare conforto a chi resta. E’ Don Sandro Cerone della parrocchia SS. Sacramento a celebrare l’ omelia, anche lui un amico di Franco. Don Sandro ha parlato di speranza, come
dalla lettura del vangelo di Paolo. «Franco ha vissuto la sua professione con passione. Un giornalista deve raccontare le storie, gioie e dolori degli altri, ma non può farlo appieno senza esserne coinvolto in prima persona. Franco non raccontava soltanto, amava la sua professione fino in fondo. Quello che chiediamo oggi è che la nostra preghiera possa essere d’aiuto affinché Dio possa accoglierlo tra le sue braccia». Al termine della celebrazione un momento diverso per ricordare l’uomo ed il vero professionista. Renato Cantore caporedattore del TgR di Basilicata ha reso un omaggio personale. «Non è mai stato facile parlare con te, con quel tuo carattere duro come la terra
che ti ha ospitato. Io con le mie debolezze e la difficoltà di interagire con uno spirito ribelle come il tuo. Oggi tutto è ancora più complicato». Due diversi modi di intendere la stessa professione, quello illustrato da Cantore è un rapporto complicato. Un’amicizia, due diversi caratteri, confronti, scontri, discussioni e poi tutto daccapo. «Ti volevamo bene. Ci piacerebbe che tu vedessi quante gente c’è qui oggi per te». Un passaggio su “le viole d’inverno” la canzone di Vecchioni che Sernia aveva intervistato. «Hai lasciato una scia d’ affetto: una moglie solida come una roccia, tre bravi ragazzi. Non sei passato in vano, devi esserne orgoglioso». Lucia Nardiello
MESSAGGI DI CORDOGLIO «RICORDO con affetto il collega giornalista per le sue spiccate doti di uomo e di professionista lucido ed attento alle dinamiche di sviluppo della Basilicata ma anche ricercatore scrupoloso di quelle verità che non sempre si appalesavano con evidenza. La scomparsa di Franco lascia in me un vuoto pro-
fondo e priva la comunità di Basilicata di un acuto osservatore, direttamente impegnato nella società lucana». Questo il personale messaggio di cordoglio espresso dal presidente della Regione, Vito De Filippo, alla famiglia Sernia-Iacoviello.
«Ho appreso con profonda tristezza della improvvisa scomparsa di Franco Sernia. Vorrei esprimere la mia più profonda solidarietà e vicinanza a tutta la famiglia». «Franco Sernia, nel corso della sua lunga carriera, è stato un professionista esemplare ed una voce
profondamente innamorata di un territorio e della sua gente. Il giornalismo ed il mondo della cultura lucana perdono uno dei suoi protagonisti più lucidi». E’ quanto ha affermato ieri in una nota il senatore del Pd, Filippo Bubbico. «Attento e corretto profes-
sionista dell’informazione della Basilicata, discreto e coraggioso nell’affrontare il suo lavoro e l’inesorabile decorso della malattia che lo ha strappato all’affetto della famiglia, dei colleghi e degli amici. La stampa lucana perde un autorevole interprete dell’animo e dei sentimen-
ti della gente di Basilicata». E’ quanto ha sottolineato il consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e consigliere regionale dei Popolari Uniti, Luigi Scaglione, che ha espresso alla famiglia di Franco Sernia, la propria commozione per la prematura scomparsa dell’amico e collega.
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24 Ore in Basilicata
Martedì 18 novembre 2008
A Potenza la cerimonia di consegna delle attrezzature ai comuni che ne avevano segnalato l’esigenza
Arrivano i mezzi per contrastare l’emergenza neve POTENZA - Pronti per affrontare le rigide temperature invernali e soprattutto l’emergenza neve. Da oggi, infatti, i Comuni assegnatari potranno ritirare nella struttura dell’Autoparco regionale i mezzi acquistati dalla Regione per far fronte all’emergenza neve. L’assessore alle Infrastrutture, Innocenzo Loguercio, ha proceduto ieri mattina alla cerimonia di consegna, simbolica, delle attrezzature: 10 terne articolate e 45 spazzaneve ai sindaci dei Comuni che ne hanno segnalato l’esigenza. Le terne, con le funzioni di pale meccaniche ed escavatori, saranno utilizzate in dieci comprensori che raccolgono 22 Comuni (Aliano, Stigliano e San Mauro Forte; Viggiano e Montemurro; San Costantino Albanese e Terranova del Pollino; Castelsaraceno e San Chirico Raparo; Abriola e Sasso di Castalda; Marsiconuovo e Paterno; Castelgrande e Rapone; San Fele e Atella; San Severino Lucano, Viggianello e Rotonda; Lagonegro e Lauria). «Nel bando – ha spiegato Loguercio – si è concretizzata l’idea del consorzio fra enti locali. Un sistema che permette a territori con caratteristiche simili di unirsi ed economizzare le risorse, per evitare spre-
chi e duplicazioni di funzioni. Nell’individuazione dei Comuni destinatari sono stati adoperati alcuni parametri asettici quali l’estensione territoriale, le caratteristiche altimetriche, la distribuzione demografica, che hanno permesso di delimitare le aree che maggiormente subiscono i disagi dell’inverno, insieme a criteri di premialità conseguenti alla costituzione di consorzi, alla valorizzazione del volontariato e alla predisposizione di un piano di gestione». A quarantacinque Comuni (Anzi, Pietrapertosa, Avigliano, Pignola, Abriola, Laurenzana, Latronico, Brindisi di Montagna, Forenza, Calvello, Castelmezzano, San Paolo Albanese, Rapone, Corleto Perticara, San Chirico Raparo, Chiaromonte, Pietragalla, Montemurro, Albano di Lucania, Ruoti, Lagonegro, Bella, Trivigno, Atella, Picerno, Filiano, Tito, Rivello, Maratea, Tolve, Armento, Rionero in Vulture, Guardia Perticara, Vietri di Potenza, San Martino d’Agri, Carbone, Tricarico Maschito, Rotonda, Balvano, Paterno, Spinoso, San Costantino Albanese, Tramutola, Savoia di Lucania) sono stati assegnati altrettanti spazzaneve con microturbine, mezzi maneggevoli e
leggeri, che consentiranno di pulire i vicoli dei centri storici e i marciapiedi. Ai comuni di Accettura, Brienza, Colobraro, Episcopia, Gorgoglione, Melfi, Miglionico, Muro Lucano, Salandra, Vaglio di Basilicata, Viggianello, invece, sono state già assegnate in comodato d’uso gratuito 11 lame sgombraneve per attrezzare i mezzi già in dotazione. Alle Provincia di Potenza per sgombrare le strade di sua competenza, inoltre, sarà assegnato un autocarro Unimog attrezzato con fresa frontale. Si tratta di una prima dotazione per affrontare i disagi derivanti dalle nevicate e che sarà completata con l’acquisto di due autocarri attrezzati con lame e spargisale per il Comune di Potenza e la Provincia di Matera. «La Regione – ha spiegato ancora Loguercio - ha investito un milione e mezzo di euro, in questa prima fase sono stati spesi 790 mila euro più Iva. Contiamo di proseguire in questa azione, raccogliendo nuove esigenze del territorio, attraverso altri fondi, rivenienti dalla legge nazionale 388 del 2000, sulla cui rifinanziabilità è stato redatto un documento nella Conferenza nazionale degli assessori alla
Loguercio con la Protezione Civile (M)
Protezione Civile, condiviso all’unanimità, ravvedendosi nella prossima Finanziaria il taglio delle risorse necessarie per implementare un sistema di Protezione civile che raccoglie il 65 per cento dei consensi nazionali».
Di Fazio, responsabile provinciale trasporti Fi attacca la Regione A3 Cantiere bloccato per mafia
«La classe dirigente non è capace di tenere testa a Trenitalia» VENOSA - Problemi in vista per i viaggiatori lucani. Come già detto più volte nei giorni scorsi dal prossimo 14 dicembre sarà soppressa la linea ferroviaria Potenza - Foggia. Evidenti i disagi per quanti utilizzavano il trasporto su rotaia per raggiungere il capoluogo pugliese in concomitanza con gli orari di arrivo e partenza degli Eurostar. Questo però rischia di essere solo l'inizio perché altre corse regionali potrebbero essere cancellate. Anzi almeno una su quattro. Unica possibilità per evitare questa nuova mannaia è che qualcuno paghi i 120 milioni di euro richiesti dall'ente ferroviario per evitare la riduzione del 25 per cento. Però questi soldi non li ha né il Governo a cui si erano rivolte le regioni né gli stessi enti regionali. I vertici di Trenitalia decidono così le sorti di una comunità senza neppure immaginare, e tanto meno attuare, una politica di concertazione con i responsabili delle amministrazioni regionali. «Ancora una volta - commenta Pierluigi Di Fazio, responsabile provinciale trasporti Forza Italia, - è messa allo scoperto l'inconsistenza della classe politica dirigente lucana e, allo stesso tempo si evidenziano tutte le contraddizioni di un mo-
L’EsLink Potenza Foggia che sarà soppresso dal 14 dicembre
do reiterato di fare politica che rischia di chiudere la nostra Regione in un totale isolamento visto che non si ha la capacità e lo spessore di tenere testa a decisioni improvvise le cui conseguenze graveranno interamente sui cittadini. È ovvio che chi pagherà il prezzo di tutto questo sono i pendolari, coloro che studiano o lavorano nei paesi vicini. Un altro duro colpo è stato inferto. Non bastano le strade terribilmente dissestate, o un servizio di trasporti
Coluzzi e Papaleo parteciperanno all’assemblea dell’Oua
pubblici su ruote poco funzionale. Ancora una volta le nostre città sprofondano in una immobilità che ormai è diventata una condanna per un popolo che vorrebbe crescere, ma che puntualmente trova nei suoi politici un freno. Un gruppo di studenti che utilizzano ogni giorno i treni per raggiungere le sedi dei loro istituti scolastici e l’università si è mobilitato per raccogliere firme per una petizione, per chiedere ai politici del palazzo regionale di fare tutto ciò che
Ecoguardie
Due avvocati da Lagonegro e Melfi Scaglione in rappresentanza della Basilicata (Pu) interroga MELFI - Saranno l'avvocato Mario Coluzzi del Foro di Melfi e l'avvocato Vincenzo Papaleo del Foro di Lagonegro a rappresentare i quattro ordini forensi lucani all'assemblea nazionale dell'Organismo Unitario dell'Avvocatura. I due professionisti sono stati eletti dai delegati lucani dei quattro fori in occasione del XXIX Congresso Nazionale Forense tenutosi a Bologna la scorsa settimana. Per l'avvocato Mario Coluzzi si tratta di una ricoferma dopo la prima elezione del settembre 2006. Prima nomina invece per l'avvocato Vincenzo Papaleo. L'Oua, organo di rappresentanza politica dell'avvocatura italiana, nasce al Congresso di Maratea del 1995, che ha seguito il Congresso straordinario, tenutosi a Venezia nel 1994, nel corso del quale venne delineato il "modello rappresentativo". Si presenta come la struttura - emanazione del Congresso Nazionale Forense - nella quale confluiscono tutte le istituzioni ed associazioni forensi, al fine di manifestare dialetticamente il pensiero dell'avvocatura su tutti i temi più importanti di giustizia e professione.
POTENZA - Luigi Scaglione (PU) ha presentato un’interrogazione sull' attuazione della legge regionale numero 21 del 2000, nella parte in cui si riferisce al conseguimento del titolo di guardia giurata. Scaglione, in particolare, ha sottolineato «la necessità di inserire le stesse Guardie giurate nell’organico delle Guardie ecologiche volontarie, delle quali si avverte un gran bisogno sul territorio regionale».
è in loro potere per impedire questa azione di Trenitalia, per il bene dei lucani. Ci verrebbe da dire che Cristo si fermò a Eboli forse perché non c'erano treni per proseguire il viaggio. Evidentemente Trenitalia ha ben capito il modo insulso di procedere dei responsabili politici regionali al punto da non ritenere necessario né opportuno chiedere pareri e dare informazioni. Trenitalia decide e basta». Lorenzo Zolfo regione@luedi.it
In Prefettura i lavoratori della Icet LAGONEGRO - Una risposta agli operai rimasti senza lavoro sul cantiere chiuso della Salerno Reggio Calabria potrebbe arrivare già in settimana. La Prefettura di Potenza, infatti, ha accolto la richiesta inoltrata dai sindacati per un incontro urgente ed ha convocato per domani, mercoledì 19, alle 11,30, l'Anas, la contraente generale Sis e le rappresentanze di categoria Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil. I lavoratori interessati sono quelli della Icet costruzioni di Vairano Partenora in provincia di Caserta, che da giovedì scorso sono fermi. Il cantiere che la ditta gestisce in affidamento dalla Sis si trova tra la svincolo di Lagonegro Nord e Lauria Nord. Gli operai sono una sessantina e di questi circa una ventina sono lucani. La contraente generale Sis, ha sospeso il contratto con la Icet dopo che la Prefettura di Potenza ha disposto un ulteriore accertamento nei confronti della ditta di Caserta in merito alle certificazioni antimafia. Ora le rappresentanze sindacali sono preoccupate per i lavoratori rimasti fermi dalla settimana scorsa e in attesa di sapere quale sarà il loro futuro. Per questo hanno chiesto l'incontro con l'obiettivo di trovare delle soluzioni per «salvaguardare i livelli occupazionali». Il cantiere sospeso fa par-
te del Macrolotto 2 che comprende il tratto autostradale dal viadotto Calore allo svincolo di Lauria nord. L'impegno di spesa previsto è pari ad 880 milioni di euro. I lavori sono cominciati 8 mesi fa e prevedono, tra l'altro, la realizzazione di 68 viadotti, 15 gallerie naturali e 13 gallerie artificiali. Francesco Zaccara
LAVORI SUL RACCORDO Carreggiata ristretta A partire da ieri e fino alle 17 del prossimo 22 novembre è in programma il restringimento della carreggiata Nord (direzione Salerno) del raccordo autostradale Sicignano - Potenza. Il tratto coinvolto è quello che va dal km 42+020 al km 42+250. Sarà consentito il transito alternativamente solo di una corsia con limitazione della velocità a 110 - 90 - 70 kmh.
La proposta turistica lucana alla Borsa del Turismo di Paestum POTENZA - Si è conclusa il 16 novembre, l'XI edizione della Borsa mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, svoltasi a partire dallo scorso 13 novembre nell'area espositiva del Centro Congressi dell'Hotel Ariston della località campana. Con oltre diecimila visitatori la Borsa pestana si è confermata un importante appuntamento per l'offerta di turismo culturale , settore in crescita in Italia e in Europa. Lo stand della Regione Basilicata, allestito da Apt e Soprintednenza per i beni Archeologici della Basilicata è stato tra i più visitati e fotografati. Il workshop, svoltosi sabato 15 novembre alla presenza di molti buyers stranieri, ha registrato per la Basilicata turistica l'interesse da parte di Francesi, Inglesi, Belgi, Olandesi, ma anche Giapponesi e
Canadesi. Una nota positiva alla presenza della Basilicata alla BMTA è venuta anche da Ugo Picarelli, direttore della Borsa, che ha sottolineato come ogni anno la Basilicata «si propone con offerte di qualità e capacità di incuriosire ed interessare con allestimenti evocativi , perfettamente il tema con lo spirito di promuovere il patrimonio archeologico del proprio territorio». Gianpiero Perri, Direttore Generale dell'Apt, ha ribadito partecipando sabato ad una conferenza sulle nuove tendenze del turismo culturale svoltasi nell'ambito del ricco calendario di iniziative della BMTA di Paestum , la necessità di confezionare proposte concrete ed efficaci per promuovere la ricchezza del patrimonio archeologico della Basilicata , ripensandone la comunicazione.
Per chi viaggia
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Martedì 18 novembre 2008 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Tra due settimane la popolazione potrà scegliere i propri rappresentati di quartiere
Piccola guida al voto dei comitati Uno spaccato cittadino tra gli elenchi dei candidati L’APPUNTAMENTO è per il 29 e il 30 novembre. Tra poco meno di quindici giorni ogni quartiere (o quasi) potrà eleggere il proprio comitato, la rappresentanza che darà voce all’assemblea generale del rione, composta dai residenti e da chi ha in quel rione la sede principale dell’attività lavorativa o rappresenta associazioni sportive, sociali o culturali che proprio in quella zona hanno al sede. Si voterà il sabato pomeriggio dalle , dalle ore 15.00 alle ore 21.00 e domenica dalle ore 8.30 alle ore 21.00. Gli elettori che si troveranno già nel seggio all’orario di chiusura potranno comunque proseguire con le operazioni di voto. Potranno votare tutti i cittadini che abbiano compiuto i 16 anni, ciascuno nella sede di riferimento (vedi box sotto. Le informazioni sono comunque tutte reperibili anche sul sito del comune di Potenza). Le liste attualmente accettate dalla commissione elettorale sono poco più di trenta, i candidati oltre 300. Lo strumento “popolare” di partecipazione è stato voluto dal comune e regolamentato la scorsa estate. Non senza polemiche. Prima, lo “scontro” politico si è consumato sull’introduzione o meno delle quote rosa con il Pd che, pur avendone fatto un punto d’orgoglio durante le elezioni politiche, ha preferito “demandare” al senso di responsabilità dei candidati. Le donne presenti negli elenchi oggi sono poco meno di 70. E’ stata ancora polemica per la nuova “organizzazione” logistica dei comitati: dai vecchi 11, ora sono 21, ma con “accorpamenti” diversi. Qualcuno ha sollevato il caso di Montereale, zona troppo diversa da rione Murate, per poter condividere istanze e problematiche. Poi, la polemica è proseguita, tra le parti politiche e a liste consegnate, per il carattere che quelle stesse liste hanno assunto: nè il centrosinistra, nè il centrodestra hanno nascosto di aver presentato, quanto meno “sponsorizzato” alcuni candidati. Solo che poi tra liste ricusate e ritardi nella consegna, lo “scacchiere” non si è completato. Sono tante, però, le liste di quartiere “indipendenti” senza sigle alle spalle. Come ci sono quartieri in cui nessuna lista è stata presentata, quanto meno accettata dopo la sottoscrizione. Allora, tra quegli elenchi su cui i cittadini sono chiamati a esprimere il voto “popolare” si scorge uno spaccato realmente cittadino: c’è il salumiere che nel quartiere è punto di riferimento, c’è l’ex assessore provinciale, c’è il figlio del politico noto, c’è l’operaio, il commerciante e pure il dirigente sportivo. Ci sono ragazzi poco più che maggiorenni che dell’entusiasmo fanno bandiera. E uomini più in là con gli anni che mettono a disposizione esperienza, saggezza e forse anche l’arte della mediazione. Tutti da riconoscere per strada e negli appuntamenti dei prossimi giorni. Sara Lorusso s.lorusso@luedi.it
LE CURIOSITA’
Ecco le norme dello “strumento” di partecipazione popolare
Regole e rappresentanza MA che cosa è un comitato di quartiere? Quali organismi si dovranno eleggere? Il regolamento di questo “strumento” di partecipazione popolare è stato approvato dal consiglio comunale lo scorso luglio. «I comitati si fondano - recita la norma sull’attività resa volontariamente dai cittadini e operano nel rispetto della normativa di riferimento per gli enti locali e dello Statuto comunale». Ora, i comitati di quartiere sono organismi «territoriali, senza scopo di lucro, di partecipazione democratica dei cittadini, che svolgono un ruolo propositivo e consultivo», sia attraverso la collaborazione e il confronto con il comune, sia con la redazione di proposte “migliorative” per la guida del quartiere. Al comitato spetta anche «la promozione di iniziative di solidarietà e di volontariato sociale in collegamento con le associazioni, la promozione di iniziative e di manifestazioni finalizzate alla valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali, l’assicurazione dell’effettiva parità tra uomo e donna e pari presenza nelle istituzioni e nelle assemblee elettive». Ancora, la «collaborazione con il sistema di protezione civile». I comitati hanno diritto a essere consultati (resta comunque un parere consultivo) ogni volta che l’amministrazione (su atti di giunta comunale) deve adottare provvedimenti che possono avere incidenza sul quartiere stesso (pianificazione urbanistica e commerciale, gestione dei servizi pubblici, progettazione di opere pubbliche, sistema di mobilità). Come devono ricevere risposta motivata alle proposte che consegnano. Hanno diritto anche a uno spazio informativo all’interno del sito internet comunale. Il comitato di quartiere è composto da un’assemblea generale (tutti i cittadini, anche europei o extracomunitari, regolarmente residenti nel rione o chi ha in quel rione la sede principale della propria attività o di un’associazione sociale, culturale,
L’età Generazioni TRA i più giovani e i più grandi passano diversi anni. Generazioni e esperienze a confronto tra le liste. I più piccoli tra i canidati hanno poco più di 18 anni. Classe ‘90 per Salvatore Coviello (Lista 2 per via Mazzini), Ivan Faliero (unica lista per rione Francioso) e Dario Laboraggine (lista 2 di Macchia Romana). Il candidato “senior” è invece Vincenzo Santarsiero, candidati nella lista numero 1 di rione Libertà, nato nel 1930. Una curiosità: sono presenti anche alcuni cittadini extracomunitari, potentini d’adozione, che nel capoluogo lucano hanno trovato famiglia e inseguito un pezzo di carriera.
Assenze Niente aspiranti Dei 21 comitati di quartiere previsti dal nuovo regolamento, tre sono quelli rimasti senza aspiranti concorrenti per le elezioni popolari. Nessuna lista è stata presentata per i comitati di rione San Rocco, di San Luca Branca e contrada Marrucaro. Otto erano invece le liste escluse nel giorno della presentazione. Quattro sono state riammesse. Gli altri elenchi sono stati ricusati anche dopo ricorso per motivi formali. Spesso per un numero di sottoscrizioni inferiore a quello previsto dal regolamento. Per la trasparenza, è possibile leggere tutti i verbali con le motivazioni sul sito del comune.
sportiva con sede nel quartiere). L’assemblea generale si esprime con il voto, convocata almeno due volte ogni anno, e ha «funzioni di indirizzo dell’attività del direttivo» che è composto da un numero minore di persone (quelle che saranno elette Spetta al direttivo assicurare la «partecipazione democratica dei cittadini alla individuazione e alla definizione degli obiettivi di sviluppo del territorio». Le sedute del direttivo sono pubbliche. C’è poi un presidente che rappresenta il quartiere e svolge funzione di “intermediazione” con gli organismi comunali.
Numeri Qualche dato La lista più numerosa è l’unica presentata per rione Poggio Tre Galli con ben 19 candidati. Decisamente meno lungo l’elenco (se non altro per diretta proporzionalità demografica) di una delle liste di contrada Cerreta-Dragonara: solo 5 candidati. “Affollata” la competizione del centro storico, rione Cocuzzo e Macchia Romana: ognuno di questo comitati nascerà con una sfida tra 3 liste diverse. In totale sono 32 liste, per 352 candidati ai comitati, di cui 69 donne. Le “quote rosa” non sono state applicate da 3 liste: per questi casi solo uomini in competizione.
DOVE SARANNO ALLESTITI I SEGGI CENTRO/MAZZINI
BETLEMME/ROSSELLINO
MONTEREALE-MURATE
LIBERTA’
LUCANIA/FRANCIOSO
I RESIDENTI del centro dovranno votare nella sala delle Commissioni di piazza Matteotti. E’ compreso, oltre i vicoli e le vie dello stretto borgo, anche “l’anello” con corso Garibaldi, corso Umberto I, corso XVIII Agosto e via IV Novembre. La sede elettorale del comitato di via Mazzini si troverà presso la scuola materna comunale di via Roma (è comprese discesa san Gerardo).
IL COMITATO di rione Betlemme sarà eletto votando nella sala riunioni del comune di Sant’Antonio la Macchia (comprende anche via dei Mille, contrada Costa della Gaveta e contrada Tiera di Vaglio). Il comitato di rione Rossellino voterà presso la parrocchia Sacra Famiglia di Nazareth (comprende anche contrada Ciciniello, Giarrossa, Falop e Tora).
LE DUE liste presentate per Montereale-Murate saranno sottoposte al voto presso al piscina comunale di parco Montereale. Il comitato unisce le due zone cittadine e comprende vie di Aceri, Oleandri, Olmi, Cedri, Frassini, Ligustri, Tigli, Biancospino, Mandorlo, Pineta, Acacie, Betulle, Querce, Edera e le vie Viggiani, Gabet e Vaccaro dal 2civico 90 alla fine e dal civico 59 alla fine.
DUE sono le liste presentate per il comitato di rione Libertà. I residenti potranno votare presso al parrocchia Sant’Anna e San Gioacchino. Le liste elettorali comprendono le vie Petrarca, Leopardi, Pascoli, scalo Inferiore, via Fermi, Torricelli, Carducci, Puccini, Dante, Verdi, Marconi, Manzoni, Verdi, Ariosto, Da Vinci, Buonarroti, Vespucci, Tasso, Viviani, Vaccaro dal numero 1 al 57 e dal 2 al 288, Bramante.
RIONE Lucania voterà nella sede del comitato di quartiere di via Nitti. Ne fanno parte le vie Cirillo, Nitti, Fortunato, Paladino, Racioppi, Gavioli, Grippo, Lacava, Riviello, Iosa, Janfolla, piazza Gianturco. Mentre per il comitato di quartiere di rione Francioso si voterà presso la parrocchia di Santi Pietro e Paolo. Comprende le vie Sauro (traverse comprese), Toti, Baracca, Filzi, piazzale Rizzo.
COCUZZO/POGGIO3GALLI
MACCHIA ROMANA
RISORGIMENTO/S.MARIA
AREE RURALI
MALVACCARO/BUCALETTO
IL “Serpentone” voterà presso la Città dei colori. Comprende anche via del Gallitello e Isca del pioppo, contrada Verderuolo e viale dell’Unicef. Mentre il comitato di Poggio Tre galli sarà eletto con votazioni nella parrocchia di Santa Cecilia. Comprende anche la parte alta tra via Vienna e via Copenaghen.
I RESIDENTI di Macchia Romana, invece, eleggeranno il proprio comitato di quartiere presso la sede comunale di via Giovanni XXIII. Nella circoscrizione sono comprese anche via dell’Ateneo lucano e contrada Mancosa Pascon Grande, contrada Baragiano, via e largo Don Uva, via Potito Petrone, Ondina Valla, Pepe).
SI vota presso la sede comunale di via Milano. Comprende sia la zona “bassa” di piazza Don Bosco, che la zona di via Sabbioneta. Il comitato di Santa MariaParco Aurora vota presso la sede comunale di via di Giura. Comprende anche via Ciccotti, De Coubertin e contrada Epitaffio.
LE contrade attorno Cerreta e Dragonara votano presso la vecchia scuola elementare. Il comitato di Botte-Piani del mattino sarà eletto con votazioni presso il circolo sociale Don Bosco nella piazza di contrada Giuliano. Il residenti compresi nel comitato di Lavangone dovranno recarsi presso la scuola materna comunale di Lavangone.
MACCHIA Giocoli e Malvaccaro votano presso il centro sociale. Comprendono anche le vie Alianello, Pantoni di Freda, Pesaro, Danzi, Scotellaro, Stigliani. I cittadini di Bucaletto, per eleggere il proprio comitato di quartiere, dovranno andare a votare presso gli uffici comunali della Cittadella.
Potenza 21 La colpa è del pessimo stato in cui versa il marciapiede che costeggia il palazzo Venezuela Martedì 18 novembre 2008
Anziani a rischio cadute L’assessore ai Lavori pubblici: «Interverremo subito» NEL corso delle ultime ore sono pervenute nella nostra redazione alcune segnalazioni da parte degli abitanti di via Leonardo Da Vinci circa il pessimo stato del marciapiede che dal palazzo Venezuela conduce nei pressi di un esercizio commerciale. Le condizioni della zona di transito dei pedoni sono in verità pessime, mattoni divelti, zone esterne ormai logore e trasandate non danno alla via di transito in questione una fisionomia confacente alle esigenze della struttura che nel corso degli anni ha permesso agli abitanti della zona di via Leonardo Da Vinci di poter usufruire comodamente del marciapiedi. Ebbene secondo alcune segnalazioni a pagarne le conseguenze e farne le spese sono stati gli anziani, costretti a vere e proprie serpentine pur di evitare cadute e contusioni. Alcuni in verità non sono stati abili ad evitare intoppi e cadute, fatto questo che ha creato non poco allarme circa l’inconsistenza strutturale delle zone di transito, rese difficilmente percorribili a causa della presenza delle autovetture sul lato sinistro a salire della carreggiata. Presenza comunque consentita, viste le strisce bianche presenti sul posto. Lamentele, cadute e segnalazioni di vario genere si sono intersecate in queste ore in un mix di richieste forti da rivolgere agli amministratori comunali ed in particolar modo all’assessore ai Lavori pubblici del Comune
Due immagine marciapiede incriminato (foto Andrea Mattiacci)
di Potenza, Giovanni Fiore e all’assessore alla Mobilità, Donato Coviello. Richieste che Giovanni Fiore sembra voler esaudire in tempi rapidi. Il responsabile istituzionale di Palazzo di Città, interpellato nel pomeriggio di ieri ha espresso il suo punto
di vista in merito alla spinosa questione posta dagli abitanti della zona:«Vedremo di accontentare gli abitanti di via Leonardo Da Vinci e risolvere la problematica, includendo anche il marciapiede utilizzato giornalmente nell’ambito degli interventi di riqualificazione previsti
dalla nostra municipalità. Valuteremo di concerto con il collega Donato Coviello le alternative e cosa fare per dare ai cittadini garanzie concrete». Fiore parla anche delle modalità d’intervento asserendo: «Cercheremo di inserire l’intervento in un mutuo di trecentomila euro
La Cia ha chiesto interventi immediati per il settore
«Urgono interventi»
Faccia a faccia agricoltori-Altobello
Degrado nel parco Baden Powell
“ORA i fatti. Gli agricoltori chiedono interventi immediati ed efficaci”. Questo lo sloga scelto dalla Cia (Confederazione italiana agricoltori) che ieri ha avuto un incontro con il presidente della Provincia, Sabino Altobello e l’assessore provinciale all’Agricoltura Antonio Vitucci. La delegazione della Cia, guidata dal presidente regionale Donato Distefano, ha illustrato la piattaforma regionale con le quattro proposte principali: patto sull’acqua; patto sulla ricerca e l’innovazione tecnologica in agricoltura; patto sull’energia e le risorse forestali; patto con la trasformazione e l’agroindustria regionale. «La Cia - ha spiegato Distefano - propone che nel decreto Scajola oltre a quanto previsto allargamento dei contratti di filiera a tutto il territorio nazionale è necessario “recuperare” i destinatari e beneficiari le aziende agricole, gli imprenditori agricoli, ma anche attivare interventi a immediato impatto recuperando tutte quelle misure destinate a ridurre in forma diretta e indotta i costi di produzioni, l’accesso a servizi e/o benefici specifici, la tassazione e le imposte di processo, sistemi di defiscalizzazione, attivazione di crediti d’imposta. Inoltre è indispensabile garantire l’accesso agevolato a ogni forma di innovazione tecnologica di processo e di prodotto».
Il segretario regionale della Cia, Distefano (f.Mattiacci)
Per il presidente regionale della Cia, Distefano, è «opportuno inserire bisogni e esigenze del settore primario nazionale e dell’agroalimentare». E quindi recuperare tutte le misure che la Cia ha indicato nel documento alla base della mobilitazione riguardo all’accise zero sul carburante, estensione su tutto il territorio nazionale del credito d’imposta, interventi per le crisi di mercato, misure per la ripresa produttiva, la riconversione e l’internazionalizzazione oltre all’incentivazione delle produzioni tipiche, tradizionali e di qualità.
Con un sit-in a Roma, davanti alla sede della Camera dei deputati, si concluderà giovedì prossimo la mobilitazione della Cia. «Gli agricoltori - ha aggiunto Donato Distefano chiedono interventi immediati ed efficaci: una serie di iniziative a sostegno delle rivendicazioni nei confronti della legge finanziaria per il 2009 e per sollecitare provvedimenti di carattere straordinario al fine di garantire alle imprese agricole validi strumenti, soprattutto in una fase di grave crisi che sta provocando riflessi negativi sul settore primario».
«DELLO stato di profondo abbandono e di degrado in cui sta scivolando inesorabilmente Parco Baden Powell - in rione Verderuolo e di proprietà della Provincia di Potenza - si parla abbondantemente: le continue denunce, anche aspre, sollevate dai residenti e dai genitori che portano i loro figli nella scuola istituita nell’edificio dell’ex ospedale, mantengono - fortunatamente alta l’attenzione dell’opinione pubblica». A sostenerlo Gianluca Manzi, capogruppo dei Verdi alla Provincia di Potenza, che ha proposto questa mattina, un'interrogazione all’assessore Iacobuzio al fine di conoscere il reale stato delle cose e le eventuali iniziative di manutenzione e riqualificazione, calendarizzate oppure programmate, al fine di risolvere il problema. «Ritengo - sottolinea Manzi - che sui beni di proprietà dell’ente provinciale sarebbe, sempre, opportuno garantire, almeno quegli interventi di manutenzione ordinaria». Interventi ordinari che, inoltre, risulterebbero «ancor più necessari se il bene in questione di proprietà della Provincia è, per l’appunto, uno dei pochi spazi verdi ed urbani rimasti in città: le condizioni precarie in cui versa Parco Baden Powell limitano, di fatto, la possibilità di fruizione dell’area verde».
che riguarda la riqualificazione di tutte le aree pedonali cittadine. Faccio presente che in questi anni abbiamo ristrutturato sette chilometri di marciapiedi, gli interventi sono stati programmati dieci anni fa». Fiore conclude la sua riflessione: «Il nostro impe-
gno resta totale, siamo ovviamente disponibili a risolvere ogni situazione in merito alle problematiche dei cittadini, soprattutto anziani che meritano di percorrere tratti di strada sicuri e senza particolari patemi». Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Formazione Siglato un protocollo tra Apof-Il e Confartigianato Un protocollo di intesa è stato sottoscritto dai presidenti dell’Apof-Il, Antonio Giansanti, e della Confartigianato provinciale di Potenza, Alessandro Geraldi, allo scopo di coordinare le azioni all’interno di un più efficiente sistema di interazione tra formazione professionale e scolastica ed imprese del comparto artigiano. Apof-Il e Confartigianato con l’intesa raggiunta si impegnano ad attivare una procedura concordata di smistamento dei tirocinanti ed apprendisti nelle singole aziende. La procedura prevede che la Confartigianato definisca gli elenchi dei propri associati disponibili ad accogliere tirocinanti secondo i settori di attività e le figure professionali di cui si ha bisogno. L’Apof-Il, invece, si impegna ad avvalersi in via prioritaria delle imprese per attuare i tirocini formativi e di obbligo formativo, procedendo alla stipula di appositi contratti con le imprese.
Consiglio provinciale E’ tempo di bilancio L’ASSESTAMENTO del bilancio di previsione e il Piano esecutivo di gestione sono gli argomenti al centro della seduta di consiglio in programma oggi alle 10.30. Durante la seduta si provvederà anche alla nomina del nuovo presidente del consiglio di amministrazione del collegio femminile “Bentivenga” di San Chirico e si discuteranno 2 ordini del giorno del consigliere Giuliano: il primo sul rilancio della questione meridionale per un federalismo fiscale condiviso e il secondo sul commissariamento del consorzio dell’alta Val d’Agri.
“Foodapest 2008” Il Potentino è presente LA Camera di commercio di Potenza da oggi al prossimo 20 novembre parteciperà all’“Ife-Foodapest 2008”, prestigioso Salone dell’agroalimentare dell’area balcanica e dell'Europa centro orientale. Su una superficie di 50 metri quadrati, presso il Padiglione internazionale, sarà ospitata una delegazione di imprese agroalimentari della provincia di Potenza. In programma anche incontri con aziende ungheresi e un workshop di presentazione dell’economia lucana che si svolgerà all’interno dei padiglioni fieristici. Durante “Foodapest 2008” verranno anche sottoscritti alcuni protocolli d’intesa con l’ente camerale ungherese.
Potenza 23 L’assessore Molinari sotto il fuoco incrociato di genitori e dirigente della scuola “La Vista” Martedì 18 novembre 2008
E il vicesindaco vuole lasciare l’aula Tutti contrari al piano di ridimensionamento del Comune SONO numerosi i genitori che hanno preso parte alla riunione tenutasi nell’aula magna della scuola media “Luigi La Vista”. Insieme dicono «no al piano di dimensionamento scolastico. Presenti il dirigente Carmela Gerardi, il corpo docente, i genitori degli alunni e il vicesindaco Massimo Molinari. E’ la dirigente a pendere la parola. «Il Comune di Potenza - dice - ha elaborato un piano di dimensionamento della rete scolastica cittadina. Il criterio vede insieme: scuole elementari, materne e medie. Queste scuole si rivolgono ad una precisa fascia di età e possono incidere sugli alunni con una maggiore forza. La scuola media lavora su una difficile età: quella che precede l’adolescenza». Ciò vede concordi la dirigente scolastica, il corpo docente e buona parte dei genitori. La preside non sembra gradire la sperimentazione degli istituti comprensivi, infatti sostiene: «inizialmente, gli istituti comprensivi nascono in via sperimentale. Allo stato attuale non c’è stato un riscontro sulla bontà o meno di questa sperimentazione. Non c’è continuità». La continuità sembra essere il cavallo di battaglia di questa protesta. Nel frattempo dice: «tutte le organizzazioni sindacali cittadine Cisl, Cgil e Snals, di comune accordo hanno presentato all’assessore alla Pubblica istruzione un piano in cui viene scongiurato tale dimensionamento». «Se combatto questa lotta dice la preside - lo faccio perché mi dispiace per questa scuola. Sono sette anni che la dirigo, l’ultima cosa che vorrei è che perdesse il prestigio che l’ha sempre contraddistinta. Vorrei andare via da questa scuola e realizzare il mio ultimo progetto: fare in modo che diventi un
L’intervento della dirigente alla platea dei genitori (f.M.)
modello per tutte le altre». Conclude il suo discorso ricordando il precedente sindaco Gaetano Fierro. «Persino Fierro - dice - ci venne a ringraziare per il lavoro svolto, per la collaborazione che tutto il corpo docente offrì all'inizio». In sala i genitori mormorano. Scalpitano, vogliono dare voce alle loro preoccupazioni. E così accade. «Noi abbiamo il diritto di essere ascoltati, io sono un insegnante andato da poco in pensione, conosco l’ambien-
te scolastico - dice un genitore chiedendo lumi al vicesindaco». Molinari «mi spieghi le motivazioni di questo progetto e mi dica se per l’attuazione dello stesso avete consultato persone che hanno una certa competenza di questo ambiente». Ma il suo intervento non finisce qui. «Questa mania di fare gli istituti comprensivi - continua - è dannoso per i giovani. E’ in ballo la loro cultura». Parte un fragoroso ap-
plauso. Tutti i genitori presenti si complimentano per il suo intervento. Interviene il vicesindaco: «stasera sono qui come tutti voi. Come genitore. Nessuno vuole privarvi del principio di autodeterminazione. Siete e sarete liberi di iscrivere i vostri figli in qualsiasi scuola della città di Potenza. Non è affatto vero che se questo piano passerà i vostri figli saranno iscritti d’ufficio alla scuola media “Torraca”» . Poi continua sostenendo: «siamo in presenza di un
piano di riordino che la legge ci impone. Giusto o sbagliato che sia. Nell’ottica di una serie di incontri, ai quali ha partecipato anche la dirigente si è deciso a favore della verticalizzazione». «Mi sono confrontato - ha proseguito Molinari - anche con il direttore scolastico regionale il quale ha speso parole bellissime su questo meccanismo». E’arrivato il turno dei docenti. Tutti seduti in prima fila. Attenti e attivi in questa pacifica protesta.
La mobilitazione degli studenti della città prosegue tra spunti e riflessione
Dopo il corteo, tra immagini e parole ERANO più o meno un centinaio a discutere di quello che è stato e quello che rappresenta oggi il movimento studentesco. Prima della proiezione di “Fragole e sangue” (di Hagmann, 1970, sulla protesta sorta negli Usa), gli studenti delle scuole superiori della città si sono dati appuntamento nella sala parrocchiale di Sant’Anna («va ringraziata la parrocchia che - spiegano - ci ha subito offerto lo spazio e l’attrezzatura»). Ecco allora che l’iniziativa, organizzata dalla Consulta provinciale degli studenti e dal collettivo studentesco è uno degli appuntamenti con cui l’Onda del capo-
luogo non si ferma. Otre l’occupazione delle strade con cortei a volte più, a volte meno affollati, ma sempre colorati e pacifici, i ragazzi hanno da tempo intrapreso la strada della proposta e dell’analisi. Provano a recuperare l’entusiasmo della mobilitazione pacifica e festosa in «difesa del diritto allo studio e contro la privatizzazione di scuola e università». Senza partiti, ma «con tanto spirito di iniziativa. Ci proviamo». Per i prossimi appuntamenti, in vista del cineforum programmato per l’inizio del nuovo anno, basta consultare il sito della consulta provinciale (www.cps-potenza.it).
«Noi insegnanti abbiamo chiesto un incontro. Avremmo voluto essere ricevuti dal sindaco o dall’assessore alla Pubblica istruzione. Ci chiediamo: con questo piano in che modo risparmierà l’amministrazione comunale?». La replica del vicesindaco giunge subito: «il Comune è un’istituzione al pari di quella scolastica e come la scuola fa il proprio lavoro. Mi rendo disponibile ad un incontro chiarificatore con la dirigente scolastica, il corpo docenti e una rappresentanza dei genitori». «Sarà utile -ha aggiunto Molinari - per la comprensione di questo meccanismo, e ci sarà oltretutto la possibilità di considerare eventuali problemi applicativi, se mai ce ne saranno». Tutto sembra essere tranquillo. Una calma apparente. Non si poteva immaginare che un intervento di una docente potesse alterare il vicesindaco Molinari che vuole andare via dall’aula. L’insegnante chiede al vicesindaco in che veste è qui stasera (ieri per chi legge n.d.r.) e si dichiara sinceramente preoccupata delle conseguenze del riordino scolastico. Ma questa semplice domanda sembra farlo arrabbiare. Del piano di dimensionamento scolastico si sa solo che è stato approvato in giunta comunale. Per adesso si attende la decisione della Provincia e della Regione. I docenti e i genitori attendono un incontro con l'amministrazione comunale. Il vicesindaco lo promette: «siamo disposti a organizzare un nuovo incontro in tempi molto brevi. Parteciperà anche il sindaco Santarsiero e l’assessore all’Istruzione. Qui non c’è da fare un muro contro muro, ma scongiurare le problematiche». Simona Grieco potenza@luedi.it
A oggi sono 66 le aziende iscritte alla Confartigianato
Le donne e le imprese in rosa I dati non sono confortanti QUELLE cancellate superano le iscritte: 76 a 66. Delle 76 imprese a conduzione femminile, 48 comprendono donne al di sotto dei cinquant’anni. Volendo continuare “a dare i numeri” si può aggiungere che di quelle 48, 40 erano iscritte al’'albo provinciale. Ma non hanno resistito e hanno chiuso. I dati si riferiscono ai primi nove mesi del 2008 e sono
forniti dalla Camera di commercio, dove ieri mattina è stato costituito il nuovo gruppo provinciale “Confartigianato donne impresa”, in previsione dell'assemblea generale del 4 dicembre. Attraverso il neopresidente Loredana Venturini, e le sue tre “vice” Giovanna Arlotto, Maria Cascino e Maria Ponzo, sarà possibile «dare voce all’esperienza delle donne
artigiane non solo all’interno dell’organizzazione, ma anche all’esterno, in modo da rapportarsi anche con le istituzioni», ha esordito Antonio Gerardi, segretario provinciale. E ha aggiunto: «il gruppo sarà lo strumento attraverso il quale promuovere azioni di formazione professionale e incoraggiare le nuove generazioni ad intraprendere queste attività».
E’emerso che la maggiore incidenza femminile nell’impresa riguarda il settore dei servizi alla persona, vale a dire parrucchiere, estetiste, responsabili di lavanderia. Nella Provincia di Potenza costituiscono «il 40 per cento del totale, superando l’alimentare, e un buon riscontro si ha anche nell’ambito del tessile». Qualcuna (78) investe poi
Loredana Venturini e Antonio Gerardi (foto Mattiacci)
«nell’edilizia, altre nel settore artistico (47)». Il presidente della Camera di commercio, Pasquale Lamorte, ha assicurato l’importanza «di iniziative che rispondano all’esigenza di chi l’artigianato lo vive nella propria azienda», senza per-
dere di vista quelle “in rosa”. E’ la stessa Camera di Commercio - che dichiara già disponibili 300 mila euro - a proporre «un fondo per agevolare l’accesso al credito da parte delle imprese». Angela Pino potenza@luedi.it
L’ENIGMA DEL VERO E L’IMPORTANZA DELLA FIRMA TANTISSIMI i visitatori che in questo fine settimana hanno voluto ammirare i dipinti, le sculture e i disegni che arricchiscono la mostra “L’Enigma del vero - percorsi del realismo in Italia, 1870-1980”. Circa 700 le persone che hanno visitato la rassegna. Nella giornata di domenica, un gruppo di visitatori è venuto appositamente da Andria per ammirare le opere esposte. di GIANCARLO TRAMUTOLI ALLA Galleria civica un’altra mostra, curata da Laura Gavioli, con bei pezzi e grandi nomi. Un bel De Chiri-
co (“Autoritratto con testa di Minerva”), due bei pezzi di Carlo Levi, uno, “Il fratello e la sorella”, con lo stile pulito e raffinato della pittura italiana del primo novecento. Il secondo, degli anni cinquanta, “Ritratto di Anna Magnani”, che risente della sua stagione lucana, ma con pennellate più essenziali ed efficaci. C’è poi un magnifico Donghi, un Piero Manzoni di grande poesia (l’Achrome) con nove rosette di pane imbiancate in una teca dal fondo rosso pompeiano, un Virgilio Guidi (“Il pittore all’aria aperta”) superbo, un notevole autoritratto giovanile di Pellizza da Volpedo. De-
ludenti invece i pezzi di Guttuso, Boccioni, Carrà, Morandi, Schifano e Pistoletto. In più, una certa, mi pare, eccessiva eterogeneità. Nella sezione fotografica, si apprezzano opere in cui si valorizzano le forme e i segni astratti di certi paesaggi. In particolare la foto con due nuvole sovrapposte, che pare un quadro di Rothko. La mostra si chiama “L’enigma del vero”. Ma il vero enigma, comunque, alla fine, è come mai, e come al solito, tra il rondista e le cinque hostess (perennemente imbronciate, così scocciate di lavorare in mezzo alla bellezza, tristi, manco stessero alla catena
di montaggio della Fiat) che vagano per le stanze espositive, non c’è nessuno che avvisa il visitatore o il turista che la mostra continua nell’altro spazio oltre la porta a vetri, uscendo nel cortile. Non basterebbe una (anche piccola) freccia? Glielo fai presente all’uscita, e ti rispondono come se tu fossi un marziano, un eccentrico rompicoglioni, senza capire cosa stai suggerendo per evitare a chi non lo sa di perdersi metà della mostra. L’importante è la firma sul registro. «L’avete messa la firma?» Questo mi rispondono. Per loro, puoi metterla e andare subito via.
Martedì 18 novembre 2008
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Ruoti Rosa (An) chiede un mezzo più grande o lo spostamento di orario della corsa successiva
«Pochi posti sul bus pomeridiano dalla Sata» RUOTI - Relativamente al problema della disfunzione del servizio di trasporto per gli operai di Ruoti ed Avigliano che devono raggiungere la Sata di Melfi il capogruppo di An verso il Pdl alla Provincia di Potenza, Gianni Rosa ha presentato nei giorni scorsi un’interrogazione. «L’interrogazione – spiega Rosa - nasce dalle rimostranze di alcuni lavoratori in quanto, per una combinazione di fattori esterni, sul turno C pomeriggio e notturno - viaggio di ritor-
no dal lavoro, i posti disponibili sul mezzo di trasporto (linea rapida San Nicola di Melfi-Avigliano-Ruoti) sono insufficienti per tutti gli utenti. Una vicenda paradossale poiché la soluzione è suggerita dalla stessa disponibilità dei mezzi. Si potrebbe – continua - provvedere con l’uso di un autobus più grande o con lo spostamento della partenza della corsa successiva, ma come in molte altre circostanze ci deve essere la disponibilità a venire incontro alle neces-
sità dei lavoratori». Il capogruppo Rosa chiede «una decisa presa di posizione dell’Amministrazione provinciale affinché il problema si risolva migliorando il servizio e nello stesso tempo la qualità della vita di lavoratori. L’Amministrazione provinciale non può rimanere indifferente. La Provincia in quanto Ente pubblico deve mettere in moto gli strumenti di cui dispone affinché la questione si risolva, non deve dimenticare che questa circostanza ha lo
stesso peso e la stessa importanza di altre che incidono direttamente sulle condizioni di vita dei cittadini. Gli operai della Sata e dell’indotto – conclude - non sono tenuti a regolare i loro impegni esclusivamente in funzione della Sata, hanno anche una famiglia e degli interessi che esulano dai turni, non devono veder crescere il loro orario di lavoro semplicemente perché i bisogni del trasporto non incontrano i loro, esso esiste perché ci sono dei lavoratori».
Lo stabilimento Sata di Melfi
Nel palazzo municipale nascerà un nuovo centro d’aggregazione dedicato a ragazzi e famiglie
Avigliano scopre la bibliomediateca Presentata la simulazione grafica del progetto AVIGLIANO - Come sarà davvero, lo si potrà sapere tra circa anno. A guardare ora il “rendering”, la grafica che simula gli ambienti che dovranno essere costruiti tra il piano terra e il primo piano del palazzo municipale, la bibliomediateca comunale di Avigliano sarà una miscela di architettura ben pensata e di tecnologie avanzate. Dentro vi troveranno spazio una piazza coperta, una sala cinema di 80 posti, l'emeroteca, la sala bibliomediateca con 16 postazioni informatiche, la ludoteca, locali per attività di editing video e registrazione audio. Non mancheranno spazi espositivi per mostre provvisorie e permanenti. Il superamento delle barriere architettoniche e il risparmio energetico derivante da materiali e impianti all'avanguardia completano il filo rosso seguito nella progettazione della bibliomediateca comunale, voluta dall'amministrazione aviglianese. Un punto di aggregazione e di fruizione della conoscenza, nel ventre del Palazzo municipale, che conserverà le «funzioni classiche di una biblioteca, alle quali si aggiungeranno i tratti innovativi dei luoghi di conservazione contemporanei». Il progettista,
Una simulazione del chiostro che nascerà nel palazzo del comune
l'architetto Adriana Rosa che ha lavorato in équipe con Maria Mecca e Carmela Santoro per conto dell'ufficio tecnico, l'ha presentata così. Domenica sera, in una sala consiliare tanto piena da far dimenticare presto i noiosissimi consigli comunali, la giovane architetto ha spiegato che la nuova struttura «non sarà un'alternativa alla biblioteca, ma una sua evo-
luzione, con spazi aperti che saranno vissuti in un modo nuovo». Cuore del progetto, si è visto, è la piazza che nascerà al posto del chiostro. Si tratta di un ambiente ampio, in futuro coperto da una struttura in acciaio, alluminio e vetro, intorno al quale ruota lo spazio espositivo dedicato alle mostre che separa l'atrio dalle al-
tre stanze. Tutto questo al primo piano del palazzo settecentesco, già sede dell'orfanotrofio provinciale e prima ancora sede del primo liceo classico della Basilicata e del convento dei domenicani. Al piano terra dello stabile, lungo via don Minzoni, nascerà la sala cinema, dotata di ottanta posti, utilizzabile all'occorrenza anche come sala per convegni. Per il sindaco di Avigliano, Domenico Tripaldi (Pd), con questa opera si sana una necessità. «Avevamo ravvisato il bisogno di dotare un certo tipo di strutture per i giovani. Era una carenza pesante, che limitava molte attività giovanili. La bibliomediateca comunale – ha continuato il primo cittadino – si aggiunge così ai due centri di aggregazione culturali delle aree rurali, tra Bancone e Stagliuozzo». Occorreranno 900 mila euro per sistemare la struttura e dotarla di arredi e impianti tecnologici. A questi, si somma un ulteriore finanziamento finalizzato alla ristrutturazione degli uffici comunali, all'installazione di un ascensore e al superamento delle barriere architettoniche. I fondi sono della Regione Basilicata. «Sarà il cuore pulsante della no-
I consiglieri Di Lorenzo e Napoli attaccano la manifestazione che si è svolta all’Efab di Tito
Agricoltura lucana, «naturalmente in crisi» TITO - «Si chiude la kermesse enogastronomica “Naturalmente lucano” ma la nostra agricoltura è “naturalmente in crisi”». Questo quanto affermato dal consigliere regionale del gruppo misto Popolo della Libertà, Pasquale Di Lorenzo, che ha presentato un’interrogazione con richiesta di risposta nella competente commissione consiliare ai sensi dell'articolo 106 del Regolamento interno del Consiglio regionale. Di Lorenzo nell’interrogazione sottolinea che il mondo agricolo lucano da circa due anni «è in attesa dell’emanazione dei bandi previsti dal Piano di sviluppo rurale (Psr) 2007/2013 finalizzati, tra l’altro, a rendere più competitive le nostre imprese e a migliorare la qualità della vita nelle aree rurali lucane attraverso specifici progetti di sostegno e di sviluppo». «Allo stato attuale - continua Di Lorenzo - risulta ema-
nato un solo bando e precisamente quello riguardante la candidatura dei Gal (Gruppi di azione locali) per i programmi leader, che ha comportato un impegno di spesa di 38 milioni di euro a fronte di una disponibilità complessiva di ben 648 milioni di euro utilizzabili per portare a compimento tutte le misure previste dal suddetto piano». Il consigliere considera, poi, come «la particolarità del momento, caratterizzato da una crisi profonda che ha già investito l’intero apparato produttivo della nostra regione e significativamente la nostra agricoltura, richiede l’adozione immediata di misure di sostegno e di rilancio per le imprese e per i lavoratori e che, per quanto riguarda specificatamente il settore agricolo, l’emanazione dei bandi previsti dal Piano di sviluppo rurale 2007/2013 costituirebbe sicuramente uno strumento strategico e fondamentale che liberereb-
be ingenti risorse al servizio delle imprese e dell'intero mondo agricolo sostenendone e rilanciandone le attività». Il consigliere Di Lorenzo interroga quindi l’assessore all’Agricoltura per conoscere «quali iniziative intende intraprendere al fine di consentire la rapida emanazione dei bandi richiamati in premessa». E sulla manifestazione che andata avanti per tre giorni all’Efab di Tito Scalo è intervenuto anche il consigliere del gruppo misto “La Destra”, Michele Napoli. «Crediamo - ha dichiarato in una nota - che in un momento di grave crisi come quello che sta vivendo la nostra regione, sia giusto ricercare formule di promozione per lanciare la vendita dei prodotti agricoli, ma riteniamo che vadano poste in cantiere altre soluzioni meno sensazionalistiche e dispendiose che producano una rea-
le ricaduta sul territorio». «Queste manifestazioni - a giudizio del consigliere Napoli - finiscono per essere delle semplici kermesse che glorificano gli ideatori ed i realizzatori con un eccessivo spreco di denaro e di forze a discapito del risultato finale. Per educare il lucano al consumo di prodotti autoctoni è necessario, secondo noi, promuovere gli stessi partendo dalla possibilità di offrire al consumatore un risparmio sull'acquisto e, in un momento di recessione economica, ritrovarsi qualche euro in più in tasca fa la differenza. In più, oltre al risparmio, si avrebbe il vantaggio di consumare prodotti di alta qualità. Bisognerebbe ricercare un contatto diretto attraverso le Associazioni dei consumatori e, quindi, investire direttamente le risorse disponibili sostenendo la vendita dei prodotti e compensando la quota risparmio offerta ai consumatori».
stra comunità». È stato particolarmente entusiasta il vice sindaco e assessore alle attività culturali, Donato Marino (Pd), il quale ha parlato di «una struttura che si interfaccerà benissimo con le reti immateriali e che ci presenta una sfida importante: la nostra comunità può costituire un laboratorio che reinventi una grammatica del mondo attuale: un'occasione per i tanti giovani che vanno via di interfacciarsi con la loro comunità e una necessità per quelli che restano». È ancora presto per parlare di gestione, ma un cenno a questa problematica Marino l'ha fatto: «Qual è il motore che la farà funzionare? Di certo l'amministrazione da sola non può farcela. C'è bisogno di un nuovo tipo di associazionismo (associazioni culturali e del tempo libero, ndr) che sappia mettere a frutto i tempi morti che passano tra un evento e l'altro». Sarà per questo che il progetto ha intercettato le lusinghe e il favore di alcuni rappresentanti delle associazioni intervenuti nel dibattito, oltre al plauso del consigliere regionale Donato Salvatore (Ps). Gianni Sileo
Ruoti, l’Avis consegna un defibrillatore RUOTI - E’ stato consegnato domenica scorsa a Ruoti il defibrillatore che sarà al servizio della piccola comunità lucana. La cerimonia ufficiale è stata organizzata dalla sezione Avis comunale e dalla protezione civile, a conclusione del corso di Blsd (Basic Life Support Defibrillation) presentato con il convegno dal titolo “La morte improvvisa”. L’associazione Avis di Ruoti ha così terminato il progetto a servizio della comunità ruotese, iniziato circa 3 anni fa che ha visto la partecipazione di circa quaranta iscritti interessati ad apprendere le corrette tecniche d’uso della preziosa apparecchiatura “salvavita”. La sezione comunale dell’ Avis ha sostenuto la spesa per l’acquisto grazie alla generosità della popolazione che si è mostrata molto sensibile alle problematiche mediche altrui, in-
crementando le donazioni di sangue e del plasma. L’associazione presente sul territorio da più di 10 anni espleta una grande forza di aggregazione con diverse iniziative, dai convegni alle semplici gite fuori porta, incoraggiando l’accostamento di più persone ad un gesto di solidarietà quale appunto la donazione di sangue e del plasma, cercando di coinvolgere i più giovani, spesso refrattari a questo tipo di attività di solidarietà ma che domenica scorsa hanno presenziato all’iniziativa con una nutrita rappresentanza. Tra i relatori Domenica Potenza, presidente dell’Avis di Ruoti, Libero Mileti, responsabile medico sanitario del 118 Basilicata, Anna Maria Larinto, dirigente medico U.O. Cardiologia Utic “San Carlo” Potenza, Nicola Ioia , Direttore sanitario Avis San Chirico Nuovo.
Martedì 18 novembre 2008
25 Brienza Le conclusioni dell’accusa scagionano Giuseppe Lovito, imputato di tentata concussione
Assolto, lottava in nome degli operai L’ex assessore aveva difeso i diritti di 2 lavoratori BRIENZA - Non capita spesso che alla fine di un procedimento durato 9 anni accusa e difesa si trovino concordi sulle tesi a discolpa di un imputato. E’ quanto successo nell’ultima udienza del processo per tentata concussione aggravata per l’esercizio di una pubblica funzione contro Giuseppe Lovito, al tempo dei fatti, nel 1999, assessore all’Ambiente del comune di Brienza, e attualmente responsabile dell’organizzazione e tesoriere del partito della Rifondazione Comunista di Basilicata. Tutte le teorie della recente dottrina giuridica sulla terzietà ed imparzialità del rappresentante della pubblica accusa e la ricerca in istruttoria e nel dibattimento non solo delle prove a carico, ma anche di quelle a favore del presunto responsabile di un delitto, secondo la migliore espressione delle garanzie costituzionali del cosiddetto “giusto processo”, si scontrano con la resistenza di una certa, persistente continuità tra gli uffici dei vari rappresentanti della Procura della Repubblica, e poi degli uffici della Procura della Repubblica e di quelli del Tribunale, cioè dei magistrati che invece sono chiamati a giudicare sull’attività
dei colleghi e, contemporaneamente, su quella degli avvocati. C’è una specie di solidarietà corporativa che a volte inficia il giudizio di alcuni magistrati nell’esercizio delle loro funzioni. È innegabile in senso assoluto, una questione difficile, che si ripropone puntualmente nel dibattito del legislatore. Ma l’accusa può anche rinunciare al suo ruolo di parte in senso stretto, e trasformarsi effettivamente nella miglior difesa di un imputato, sposandone causa e ragioni, anche contro un precedente orientamento differente, anche perché sicuramente meno informato, costituito magari in capo a una persona diversa che rivestiva quel ruolo e poi è stata sostituita nel lungo corso dell'esercizio dell'azione penale. Però ci vuole del tempo, è necessario. Le vicende legate alla ricostruzione dopo il sisma del 23 Novembre 1980 non si sono ancora concluse, e in Tribunale a piccoli passi si procede alla ricostruzione di una verità, per quanto limitata e “contestuale”, sugli episodi di cattiva amministrazione che hanno portato al dispendio di tante risorse,
Il Palazzo di Giustizia di Potenza
senza raggiungere pienamente i frutti sperati da un intervento di quella portata. Nel 1998, sempre con i soldi della legge 219 del 1981, un’azienda di Potenza si è aggiudicata l’appalto per il restauro dell’ospizio di Brienza e la costruzione di 6 alloggi popolari in pieno centro storico. Venne assunta manovalanza del posto, ma quanto corrisposto secondo i dati della busta paga non rappre-
sentava il pagamento reale, perché, evidentemente, c’erano spese che restavano fuori dal bilancio, e i lavoratori non si opponevano perché sapevano che in questi casi o è così oppure sei fuori, senza fare troppe storie. Un anno dopo due lavoratori vengono licenziati perché bisognava far posto ad altre persone, ma questi non ci stanno, vanno nella sezione locale del Partito della Rifondazione Comunista e rac-
Melandro, «Ru bloccati dalle amministrative» «GRAVI ritardi si rilevano nell’approvazione dei regolamenti urbanistici nei comuni del Melandro e dove sono previste le elezioni amministrative, diventa quasi impossibile la definizione dei Ru, prima dello svolgimento delle stesse». Lo sostiene Mario Lorenzino componente del direttivo provinciale di Potenza del Ps. «Oltre a ciò, l’informazione e la partecipazione alla redazione di uno strumento urbanistico, in qualche modo rivoluzionario rispetto alla concezione di formazione del vecchio Prg, è quasi nulla. Eppure la legge regionale 23/99 prevede che i soggetti noprofit e le rappresentanze delle categorie sociali ed economiche devono essere consultati nelle fasi propedeutiche alla redazione degli strumenti della pianificazione territoriale ed urbanistica.
Regolamento urbanistico
«Occorre dunque - continua Lorenzino - che le amministrazioni, soggetti principali della pianificazione territoriale, non si sottraggano nella fase propedeutica di redazione dei Ru al confronto propositivo con tutti i soggetti interessati ai processi di pianificazione, ma viceversa insieme ne definiscono le linee di sviluppo urbanistico e socio-eco-
nomico. Confronto che rappresenta la base fondamentale per la redazione di uno strumento urbanistico partecipato, condiviso e rispondente alle esigenze di crescita delle nostre comunità. In assenza di ciò - conclude Lorenzino - si rischia una pianificazione unilaterale, soggetta ad essere impugnata per vizi procedurali».
contano tutto all’assessore dell’allora giunta di centrosinistra, che per inciso è anche il cognato di uno dei due. Lovito decide di intervenire convocando a un tavolo la Siticom, che è l’impresa costruttrice, e il sindaco. Entrambi, a questo tavolo, non si sono mai presentati. La ditta preferisce offrire una magra compensazione ai due lavoratori, e di fronte al loro rifiuto, rivolgersi direttamente al sindaco, che cerca di mediare una “soluzione bonaria” alla questione. Ma la cosa non va in porto: Lovito tiene duro, e anche i due lavoratori, che si chiamano Francesco Lorenzino e Giuseppe Sabatella, e fanno fronte comune. Così la ditta passa alle azioni legali, e denuncia Lovito per tentata concussione. Passano gli anni e l’udienza preliminare termina nel 2004 con la richiesta di rinvio a giudizio da parte del pm Lucio Setola e l’ordinanza del gup Rocco Pavese. Intanto interviene l’Ispettorato del lavoro che riscontra l’effettiva esistenza di gravi irregolarità nella conduzione dei contratti con i due operai da parte dell’impresa, quindi riconosce il lo-
ro diritto ad un risarcimento completo, anche dei contributi assicurativi che non gli erano mai stati versati. Il dibattimento invece dura 3 anni, condotto in udienza dal collegio composto dal presidente Aldo Gubitosi, assieme ai giudici Candida De Angelis e Gabriella Piantadosi. L’accusa, adesso, è rappresentata dal sostituto procuratore Annagloria Piccininni, mentre la difesa è affidata all'avvocato Francesco Rubino. E ieri mattina l’epilogo, con le conclusioni della pubblica accusa: Lovito è innocente, lottava per “il bene della collettività, ed in particolare della classe operaia”, come quando “fece una guerra in comune per il bilancio partecipato”. All’avvocato soltanto una replica di cinque minuti: «Nel 1979 è morto un uomo sul lavoro, a Brienza, e per sfuggire alle sue responsabilità l’impresa faceva finta di non conoscerlo. Giuseppe Lovito fu perseguito dalla legge per la prima volta perché si opponeva a quell’ingiustizia. Quell’uomo che era morto in quel modo assurdo era suo padre». E viene assolto con formula piena. Leo Amato
Le imprese agroalimentari della Cc di Potenza all’“Ife Foodapest 2008” La Camera di Commercio di Potenza, con il supporto operativo dell’azienda speciale Forim, formazione e promozione per le Imprese, partecipa da oggi al 20 novembre a Budapest all’“Ife-Foodapest 2008”, salone dell’agroalimentare dell'area balcanica e dell’Europa centro orientale. Su una superficie di 50 metri quadrati, presso il Padiglione internazionale, sarà ospitata una delegazione di imprese agroalimentari della provincia. Il distretto Agro-Industriale del Vulture rappresenterà la Cantina di Venosa e le aziende Bisceglia, Carbone, Grimolizzi, Eleano, Terra dei Re, Casa Maschito, Laluce, Mastrodomenico, Alovini, Ofanto, Tenuta Le Querce, Regio Cantina, Posticchia Sabelli, Silpa, Masturzo, Rabasco, Candida Olearia, Antica Casera “Pietra del Sale”. Completano il quadro delle espressioni produttive presenti in
fiera il Consorzio Lucanica di Picerno, l’azienda Paternoster Giovanni, la Clemente Srl e la Pace & Becce. Il programma commerciale prevede incontri d’affari con aziende ungheresi e un workshop di presentazione dell’economia lucana. Dal punto di vista istituzionale – riferisce una nota della Cciaa di Potenza - il Foodapest 2008 sarà la cornice entro cui la Provincia di Potenza e la Camera di Commercio di Potenza, nel solco di attività congiunte realizzate nel corso degli ultimi anni, sottoscriveranno dei protocolli d’intesa rispettivamente con la Contea di Pest (Regione di Budapest) e la Camera di Commercio e dell’Industria ungherese, finalizzati alla reciproca promozione dei territori, della cultura, dell’economia e dell’impresa. Per l’occasione, verrà organizzato un incontro istituzionale presso gli Uffici dell’Ambasciata Italiana di Budapest.
L’iniziativa dell’amministrazione comunale per coinvolgere i pensionati in attività sociali
“Nonni civici” a Castelgrande CASTELGRANDE - Originale ed interessante è l’iniziativa dell’amministrazione del comune di Castelgrande, in un periodo particolare di austerità e di crisi economica, per impegnare i propri cittadini in attività di utilità sociale. L’amministrazione comunale del ridente comune montano sito a circa novecento metri sul livello del mare nel Marmo Platano ha istituito con un apposito bando il servizio di volontariato “nonni civici”, con finalità di natura
civica, rivolto alle persone pensionate o libere da altri impegni che vogliano dedicare qualche ora del loro tempo a servizi in favore della comunità di Castelgrande. Le attività alle quali sono chiamate le persone che aderiranno al bando sono: sorveglianza dei bambini all’apertura e chiusura dell’orario scolastico, la sorveglianza in prossimità delle scuole, l’apertura e chiusura di ville e immobili comunali, l’apertura e chiusura cimitero comu-
nale, il supporto per manifestazioni ed eventi organizzati dal Comune (servizi d’ordine, informazioni ai turisti, prelevamento transenne), e i piccoli interventi di manutenzione degli immobili comunali. La durata del servizio volontario è rimessa alla libera volontà e disponibilità dei volontari in base alle loro personali esigenze, ma una volta preso l’impegno il volontario deve in ogni caso dare comunicazione agli uffici comunali in casi di impedimento o malat-
tia nel corso dello svolgimento del servizio. Al bando possono accedere tutti i cittadini residenti nel Comune di Castelgrande che siano in pensione o che, comunque, abbiano già compiuto i 50 anni di età e non abbiano superato i 70 anni, e che siano in possesso dell'idoneità psico-fisica al servizio. Trattandosi di attività di carattere essenzialmente volontaria e per finalità civiche, non è previsto alcun compenso in favore dei volontari, ai quali sarà comunque assi-
curata una idonea copertura assicurativa. L'amministrazione di Castelgrande fa sapere che il bando di arruolamento dei volontari scade il 14 dicembre 2008, ed è consultabile presso l'Ufficio Servizi So-
ciali del Comune e dove è possibile ritirare l'apposito modello di domanda, che è anche reperibile dal sito web www.comunecastelgrande.it. Carmine Pepe
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Marsicovetere Il governatore ha partecipato alla scuola della Fondazione Mattei
Professore per un giorno alla Autumn school VIGGIANO - Conoscere e valorizzare il proprio territorio, ma come? Bell'interrogativo su cui si sono confrontati i partecipanti dell'autumn school, organizzata dalla Fondazione Eni Enrico Mattei con il patrocinio della Regione Basilicata presso l'agriturismo il Querceto di Marsicovetere, nella prima lezione che ha visto scendere in campo lo stesso presidente della giunta Regionale, Vito De Filippo. ÂŤUna bella donna che resta in ombra - e ancora un terreno da esplorareÂť perchĂŠ un potenziale di sviluppo, due definizioni che emergono per definire il sistema
turistico lucano, quella piccola pianta che cresce a fatica e con difficoltà riesce a diramare le proprie radici su tutto il territorio lucano. Un problema di ri-conoscenza - esordisce il presidente De Filippo- ri-conoscimento del proprio valore, della propria identità perchÊ tutto sta nella capacità di cambiare la mentalità , nella capacità di fare sistema e muoversi tutti lungo la stessa direttrice, convinti che l'investimento turistico possa portare lavoro e sviluppo�. In un confronto con i partecipanti, diversi i nodi che sono venuti al pettine, dalla scarsa capacità degli
stessi imprenditori di accogliere i turisti, alla mancata consapevolezza delle prelibatezze che i lucani mangiano ogni giorno. Con un viaggio nel cuore del complicato mondo turistico, il dibattito si anima di interrogativi e non è facile venire a capo della discussione. Eppure non mancano gli esempi positivi, uno dei tanti Matera e a parlarne è lo stesso Pietro Laureano in un' intervista video filmata, a causa dell'impossibilità dello stesso di essere presente al corso. Attraverso la riacquisizione del valore di Matera, di quelle che erano considerate le grotte e del suo sistema idrico, pian
piano la città ha alzato la testa e si è conquistata un posto nelle tappe turistiche del sud. Sotto l'abile moderazione di Viviano Domenici e con l'intervento di Luca Doninelli si chiude il sipario sulla prima lezione dell'autumn school che oggi si interrogherà sul valore dei beni architettonici per diffondere cultura. Un' iniziativa che offrendo un percorso formativo di qualità , ha già conquistato i primi consensi, ricevendo il plauso di Roberto De Mattei, vicepresidente del Cnr che in una nota inviata alla sede della Fondazione Mattei, scrive: Il progetto rappresenta senz'altro
La “lezione� di De Filippo
un valido contributo allo sviluppo di idee, allo scambio di informazione, alla divulga-
zione scientifica ed alla nascita di nuove, importanti e fruttuose collaborazioniÂť.
Consorzio di Bonifica Alta Val D’Agri De Filippo chiama: entro sabato l’incontro
ÂŤBilanci fittizi e virtualiÂť Santomartino della Fai Cisl contro Nicola Di Marco VILLA D'AGRI - ÂŤVertenze e contenziosi con diverse ditte. Incentivi ad una nicchia e mancato stipendi alla massa dei lavoratoriÂť. Antonio Santomartino, rappresentante della FaiCisl del Consorzio di Bonifica Alta Val d'Agri, punta il dito, anche in riferimento all'ultima dichiarazione fatta dal capo servizio tecnico-amministrativo Nicola Di Marco sullo stato di “saluteâ€? (bilancio) del Consorzio. Il richiamo è ai numerosi contenziosi che ha l'Ente sulle opere pubbliche e liberi professionisti dove il 30 per cento di spesa grava sul bilancio ordinario. ÂŤSi fomentano - commenta il sindacalista - contenziosi una continuazione e sui contenziosi la Regione paga il 70 per cento e il 30 per cento è a carico dell'Ente e pertanto quel 30 per cento è quella quota che manca per pagare gli stipendi ai lavoratoriÂť. ÂŤBilanci fittizi e virtuali per Santomartino che dice noi siamo scacciati via dagli imprenditori perchè non ci vogliono dare il materiale, è mortificanteÂť. Una situazione difficile porta per ora rimane a sospendere il presidio davanti ai cancelli della regione Basilicata anche perchĂŠ il presidente della Giunta regionale Vito De Filippo ha
Sopra la sede del Consorzio e A lato Antonio Santomartino
fatto sapere che prima di sabato sarà confermato l'incontro nella sede dell'ente consortile con i lavoratori, ma rimane confermato lo stato di agitazione. Mentre nel frattempo la rottura tra una parte dell'amministrazione e alcuni rappresentanti sindacali è evidente.
Non c'è un armonia e ne dialogo. E lo scontro è sul bilancio. Vogliamo sapere - sottolinea Santomartino - a quanta ammonta l'entrata del bilancio annuale? E quanto è la spesa? Visto i numerosi contenziosi spiega il rappresentante della Fai-Cisl in risposta anche a quanto detto dal-
l'ingegnere capo servizio Di Marco ÂŤLa cosa piĂš grave - continua sempre il rappresentane sindacale - che il dirigente dell'Ente parla di premiazione per la produttivitĂ dei lavoratori e perchĂŠ dei 123 dipendenti vengono premiati solo 3 che lavorano. Si crea le condizioni di premiare so-
lo tre unitĂ lavorative e la massa deve andare a casa. Avendo aperto contenziosi con le ditte abbastanza forti, vengono erogati incentivi a una nicchia di persone. Invece potevano e dovevano prima erogare gli stipendi ai tanti lavoratori e poi pensare a dare incentivi. Incentivi guarda caso a lavoratori che fanno parte
dell'Ufficio Tecnico consortile. La voce che anima il rappresentante sindacale è prima lo stipendio e poi l'incentivo. C'è un incapacità - continua Santomartino - programmatica anche in riferimento al rischio dei lavoratori Otid (Operai a Tempo Determinato) siamo i guardiani del territorio, si può grommare una nuova fase per il territorio anche per il nascente Parco nazionale della Valle trovando nuovo tecnologie e investendo le risorse presenti. Concludendo nel suo sfogo, il sindacalista auspica che entro il 22 corrente, si faccia l'incontro con il presidente per prendere visione e illuminare il percorso dell'Ente. Una battaglia portata avanti nel rispetto della persona e del diritto come lavoratore afferma Andrea La Salvia, responsabile sindacale Flai-Cgil nel nome del rispetto della dignità di ogni uomo, vogliamo restituita la dignità di essere dipendenti. Essere pagati puntualmente e di rispettare il contratto nazionale del lavoro. Di dare dignità di nuovo - ha concluso - alle nostre famiglie. Angela Pepe provinciapz@luedi.it
Senise, grandi manovre per il Pdl 7ULEXQDOH GL /DJRQHJUR 5 * ( * ( 'U 9LQFHQ]R /DQGROIL ,Q &DVWHOVDUDFHQR 3= ORF )UXVFL SLHQD SURSULHWj GL /RWWR $ FRPSOHVVR D]LHQGDOH FRVWLWXLWR GD WHUUHQL H GXH IDEEULFDWL XQR FRPSRVWR GD S VHPLQ WHUUDWR GL PT FD GD S WHUUD GL PT FD H GD VRWWRWHWWR GL PT FD H O DOWUR GD S VHPLQWHUUDWR GL PT FD H GD S ƒ GL PT FD /RWWR % WHUUHQL FRQ VRYUDVWDQWL HGLILFLR FRPSRVWR GD S WHUUD GL PT FD GD S ƒ GL PT FD GD ORFDOH DGLELWR DG DXWRULPHVVD GL PT FD H PRGHVWR FRUSR GL IDEEULFD DGLELWR D VWDOOD GL PT FD H WHUUHQR GL PT FD &RPH GD SHUL]LD O DUHD GL VHGLPH GL PT q WHQXWD LQ SRVVHVVR GD WHU]L 9HQGLWD FRQ LQFDQWR RUH H VHJJ VDOD GHOOH SXEEOLFKH XGLHQ ]H 7ULEXQDOH GL /DJRQHJUR 3UH]]R EDVH /RWWR $ (XUR /RWWR % (XUR ULODQFL PLQLPL LQ FDVR GL LQFDQWR /RWWR $ (XUR /RWWR % (XUR 3UHVHQWDUH RIIHUWH HQWUR K JLRUQR SUHFHGHQWH YHQGLWD LQ &DQFHOOHULD 0DJJLRUL LQIRUPD]LRQL LQ &DQFHOOHULD
SENISE - Prende corpo a Senise, l’intesa a largo raggio verso il partito unico, tra i partiti che hanno dato vita al Popolo delle libertà .Forza Italia, Alleanza nazionale e popolari liberali, hanno infatti sancito una intesa che dovrebbe portare lontano. L’incontro si è tenuto in queste sere ed ha impegnato la discussione sulle problematiche di interesse comune a livello di gestione del nuovo partito che si andrà ad organizzare a livello nazionale e che inevitabilmente dovrà partire dalle intese locali. Ma intanto ci sono sul tappeto problemi che impegnano giorno dopo giorno, i rappresentanti ad ogni livello del popolo delle libertà e che interessano la vita pubblica della regione. Fatti ed
occasioni che devono vedere in prima linea comunque i partiti che governano la nazione. Per queste motivazioni, a Senise, si è cercati di stare ai tempi e di nominare un coordinamento che faccia da traghettatore al partito che verrà . Mario Terracina, Geppino Crocco e Donato Saponaro di Alleanza nazionale, insieme ad Egidio D’Aranno dei popolari liberali ed a Egidio Sassone, Mario Arleo, Anna Sole, Giuseppe Amendolara, Rosario Palermo e Domenico Totaro, faranno parte di questo nuovo organismo, il quale sarà guidato da Egidio Sassone, attuale segretario sezionale di Forza italia. Gianni Costantino provinciapz@luedi.it
Uno scorcio di Senise
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LAVELLO - Astea si o Astea no? Questo l'amletico dubbio su cui si sono confrontati gli esponenti della locale sezione del Partito Democratico. Astea, quale futuro? E’ stato il titolo dell'affollatissimo incontro dibattito organizzato dal Partito Democratico tenutosi ieri presso il centro sociale Di Gilio di Lavello. Al setaccio problemi vecchi e nuovi della municipalizzata ma soprattutto sotto i riflettori responsabilità degli amministratori e recenti prospettive di rilancio per quella è che è stata già da tempo ribattezzata la società carrozzone della cittadina dauna, croce e delizia di amministratori e politici di turno. A intevenire sotto gli occhi attenti del sindaco Antonio Annale e della giunta municipale al completo, il coordinatore locale dal Pd, Raffaele Carretta, il segretario generale della Provincia di Potenza, Francesco D'Onofrio ed il gruppo consilia-
Lavello Parla l’amministratore delegato della società Salomone Bevilacqua
«Mi dimetterò dall’Astea nei prossimi giorni» re con Rossella Primola, Fernando DI Giacomo, Pia Tummolo, che ha coordinato il dibattito, e Emanuela Di Palma. Presente anche Michele Lattarulo, primo residente della società dal 2003 al 2005 sotto la giunta comunale di centro sinistra guidata da Antonietta Botta. Nel corso dell'incontro arriva, inaspettata, anche la dichiarazione dell'attuale amministratore dell'Astea, Salomone Bevilacqua nominato dal commissario prefettizio, Francesco D'Assisi Maioli circa un anno fa. «La prossima settimana - ha dichiarato Bevilacqua - rassegnerò le mie dimissioni da amministratore». «Credo ha aggiunto - di aver terminato il mio mandato risanando, per quanto possibile, i conti di una società che re-
sta tuttavia ancora a rischio». «Quando mi sono insediato - ha sottolineato Bevilacqua - ho trovato innumerevoli e importanti debiti ora, con una gestione oculata, siamo riusciti a pagare addirittura debiti non ancora scaduti». Dichiarazioni forti , quelle di Bevilacqua, che ha scoperto le carte di una società in un cui il clientelismo, la mala gestio ma soprattutto l'impossibilità di amministrare serenamente ed autonomamente erano diventate, soprattutto nel corso degli ultimi anni, caratteristiche peculiari. A finire nel mirino, in un simpatico botta e risposta, anche alcune affermazioni del primo presidente Astea, Michele Lattarulo, presente all'incontro. Dal canto loro gli esponenti del Partito Demo-
cratico sono pronti a scommettere nuovamente sul rilancio della società ed in particolar modo sulla possobilità di inserire la stessa in un contesto economico che vada al di là dei confini locali puntando sull'intera area del Vulture Melfese. «Attendiamo - ha sottolineanto il consigliere comunale del Pd, Rossella Primola - a questo punto una netta e chiara presa di posizione da parte della neo insediata giunta di centro destra guidata da Antonio Annale. E' bene che escano allo scoperto e che dicano cosa vogliono fare della società Astea». «L'avocazione - ha ribadito nel suo intervento Emanuela Di Palma, consigliere comunale Pd - dei servizi esternalizzati da parte del Comune richiederà una
riorganizzazione del personale ed un ridimensionamento della qualità e dell'efficienza dei servizi stessi che non sarà facile». Alquanto originale la ricostruzione storica della vita dell'Astea fatta da Michele Lattarulo, primo presidente della municipalizzata, che ha tracciato, secondo una sua opinione, una netta linea di confine tra una gestione carattarizzata dalle cosiddette tre “e” ( efficacia efficienza ed economicità) fino al 2005 ed una gestione, quella dell'ex sindaco Gennaro Di Noia ed altri che ha consegnato nelle mani del commissario prefettizio e dell'ultimo amministratore, Salomone Bevilacqua, una società in cattive acque. La patata bollente passa ora nelle mani del primo cittadi-
no Antonio Annale e della giunta di centro destra che amministra la cittadina dauna dalla primavera scorsa. Piccola nota di colore, l'incontro, protrattosi fino a tarda serata, si è sciolto con il sindaco Annale ed i numerosi esponenti della giunta e di altri partiti politici con il dito indice alzato , proprio come a scuola, a reclamare un intervento per , come si suol dire, esternare “democraticamente” la propria opinione. Per la cronaca l'Astea ovvero Azienda Servizi Territorio Energia Ambiente nasce nel 2002 come azienda speciale, trasformata in società per azioni con capitale interamente pubblico (Astea Multiservizi), che si occupa di servizi come igiene e nettezza urbana, verde pubblico, refezione scolastica, manutenzione strade rurali ed anche distribuzione del gas metano. Daniele Masiello provinciapz@luedi.it
Genzano di Lucania Ceruzzi punta il dito contra l’amministrazione comunale
Schema idrico, monta la polemica Anche i socialisti chiedono un incontro urgente alla Regione GENZANO DI LUCANIA - Cresce, l'onda sollevata l'11 novembre scorso dalla Filca-Cisl sulla questione degli inspiegabili ritardi nella ripresa dei lavori per il completamento dello schema idrico Basento-Bradano. A sostenere ora il sindacato nella richiesta di un incontro risolutivo con i vertici regionali è Gerardo Ceruzzi, consigliere comunale e portavoce della sezione del Partito Socialista di Genzano. A dire il vero, la Regione Basilicata ha inviato un comunicato stampa alle testate regionali appena due giorni dopo il nostro intervento. Nel quale, comunque, non si fa altro che ribadire quanto già noto: ovvero che «su proposta del Governatore De Filippo, la Giunta Regionale ha approvato gli adempimenti attuativi dell'attrezzamento del cosiddetto settore G per il completamento dello schema idrico Basento-Bradano»; inoltre, viene messo in evidenza che il capitale a disposizione è plurimlionario e che i benefici arrecati all'area ne sconvolgeranno positivamente l'economia. Ebbene, lo sanno tutti che il progetto è stato finanziato, che l'importo stanziato è di 85milioni e 700mila euro, e quanto il tutto sia di importanza vitale per Genzano e dintorni. Certo, ora si precisa che è stato finalmente scelto l'ente deputato ad appaltare l'opera. Ma il problema, essenzialmente, è un altro: le lungaggini burocratiche. La gente è stanca di promesse e di piccoli
Il lago di Genzano
passi autocelebrati. All'economia vacillante, prossima al disastro, di quest'area della Lucania ora servono fatti, necessariamente fatti, non più mere parole stillate dalle botti stagionate della politica. Eravamo presenti, ad esempio, alla vigilia delle elezioni di quest'anno, quando nella sede della Coldiretti di Genzano il presidente della Comunità Montana Alto Bradano (Anatrone), con abile arte retorica, ma senza riuscire ad indurre il minimo accenno d'un sorriso sulle bocche degli agricoltori presenti (fin troppo avvezzi alle prese in giro), lasciva presagire che, di lì a poco, quantomeno l' 'impianto pilota' Acerenza-Genzano-Oppido sarebbe partito. Poi si scopre che
alcuni pilastri atti a sorreggere le condotte idriche sono sul punto di venir giù, che molte tubazioni sono ossidate e che quindi, in sostanza, buona parte dell'impianto va riprogettata. E intanto i proprietari terrieri sono tenuti a pagare la quota di servizio già da oltre un anno; arrabbiati neri, per il danno aggiunto alla beffa. «Quella dell'Alto Bradano - fa notare Ceruzzi - è un'area naturalmente votata al cerealicolo che, allo stato attuale delle cose, non può permettersi di sommare alle difficoltà storiche anche i ritardi dovuti ad un mancato tempismo nel porre in essere fondamentali infrastrutture, peraltro già finanziate». Ce l'ha soprattutto con l'Amministrazione Comunale, Ceruzzi, che ritiene essere «la vera ed unica responsabile: colpevole di un inspiegabile silenzio e chiusa in un isolamento politico-istituzionale». «Liberare oltre 85 milioni di euro di lavori - riprende il consigliere socialista consentirà, a regime, l'irrigazione di 10mila ettari di terreno fertile, la cui produzione, se trainata da un progetto complessivo di sviluppo dell'area, può davvero cambiare il volto di questa vasta zona della Basilicata. In vista di tale importante obiettivo - conclude - i socialisti di Genzano faranno, come sempre, la loro parte impegnando direttamente i vertici del partito e l'assessore regionale alle Infrastrutture». Gianrocco Guerriero provinciapz@luedi.it
PARLA IL SINDACO CANCELLARA GENZANO DI LUCANIA - Sulla questione, ormai bollente, inerente al completamento dello schema idrico Basento-Bradano, fondamentale per un futuro sviluppo del paese, ieri mattina, quando il comunicato stampa pervenutoci da Ceruzzi era gia stato redatto, ce ne viene consegnato un altro sullo stesso tema. Stavolta a firma di Rocco Cancellara. Il sindaco di Genzano, difatti, avendo seguito, nei giorni scorsi, l'intera vicenda sulle pagine del Quotidiano e della restante stampa regionale, tiene a dire la sua, in merito ad un problema di così rilevante importanza per una comunità la cui economia è essenzialmente basata sull'agricoltura. «Che De Filippo abbia affidato al Consorzio di Bonifica il compito di appaltare i lavori di completamento di quest'opera grandiosa è un segnale positivo», precisa Cancellara. «Vuol dire - continua - che finalmente la situazione si è sbloccata e presto anche l'ultimo pezzo mancante del collegamento idrico fra i due fiumi diventerà realtà». «Da quando ci siamo insediati - scrive il sindaco nel suo comunicato - non abbiamo mai smesso di intrattenere stretti contatti sia coi vertici della Regione che col Consorzio di Bonifica, al fine di riuscire ad arrivare quanto prima alla conclusione di questo progetto. Magari non ci siamo auto-pubblicizzati abbastanza - precisa -, poiché ci interessa prioritariamente agire, piuttosto che parlare». «Comunque - conclude -, sono tanti gli articoli usciti sulle testate regionali, negli ultimi due anni, atti a testimoniare il nostro interessamento ad un problema che siamo i primi a voler risolvere: per il bene del paese soprattutto, ma anche per una nostra personale soddisfazione». gia. gue.
L’associazione “Nuova Venosa” ha promosso una petizione
Raccolta firme contro il regolamento VENOSA - All'insegna dello slogan “Rinnovare per Crescere” il Comitato cittadino “Nuova Venosa” nella pubblica assemblea del 23 ottobre ha illustrato le proprie osservazioni al regolamento urbanistico, nell' incontro con l'amministrazione comunale del 13 novembre ha presentato le proposte modificative e integrative del Piano e da ieri sera (lunedì 17) ha iniziato una raccolta di firme a sostegno delle proprie tesi. Come si ricorderà, alla base delle critiche mosse al regolamento, la mancanza di trasparenza, equità, distribuzione dei vantaggi. «C'è stata soprattutto una carenza di informazione ai cittadini, con una scarsa visibi-
lità degli elaborati graficodescrittivi, che riguardano un regolamento urbanistico di grande rilevanza sociale ed economica per la nostra comunità- sottolinea Biagio Belluscio, presidente del Comitato- Noi non chiediamo di cestinare il Piano già predisposto, ma chiediamo di integrarlo con le nostre proposte, che mirano a renderlo vantaggioso per tutti. Il Piano adottato, infatti,, cristallizzando la zona B, si tradurrebbe in uno scippo ai danni dei cittadini”. A sostegno delle sue tesi, Biagio Belluscio ci mostra i dati di una indagine condotta dal Comitato stesso. Nella zona B ( compresa tra Via Appia e Via Melfi) ci sarebbero 420 citta-
dini, che perderebbero il diritto di sopraelevare per un totale di 652 vani e di 420 sottotetti realizzabili. Queste in particolare le proposte del Comitato cittadino:1)Prevedere nella zona B la possibilità di sopraelevare, consentendo almeno l'allineamento dei fabbricati esistenti, rispettando, così, il diritto acquisito fin dal 1978 con il PRG di Romaniello. Tale allineamento, da realizzare in deroga ai 5 mc/mq - viene fatto rilevare- porterebbe ad un miglioramento dell'aspetto dei fabbricati urbani, evitando di avere uno scacchiere di ruderi. Stessa normativa da applicare anche alle costruzioni recenti non storicizzate; 2) Per aumentare la frui-
bilità delle attrazioni turistiche del centro urbano viene proposto di migliorare l'accessibilità alle stesse, prevedendo, in zone adiacenti al centro urbano (come Via Accademia dei Rinascenti) aree di scambio logistico con Terminal Bus e Terminal Caravan. 3) prevedere per tutte le zone “C” lo stesso indice fondiario, ciò per una ragione di equità tra le aree interessate dal piano e ridurre i distretti di perequazione per renderli facilmente attuabili; 4) evitare la generalizzazione di separare i fabbricati in zona agricola, ma riservare tale prescrizione solo agli annessi per questioni igieniche (ad es. Stalle).5) prevedere una area attrezzata per la sosta
Una riunione del comitato “Nuova Venosa”
delle attrezzature agricole, tenuto conto della vocazione agricola del paese e dell'enorme pericolo che le stesse creano nel centro abitato; 6) conoscere in termini quantitativi il miglioramento della qualità della vita e lo sviluppo prodotto dal Piano. Non ci sarebbero, secondo il Comitato cittadino i motivi della urgenza per approvare immediatamente il Regolamento: «Il vicesindaco Bella-
salma spinge per l'approvazione urgente del Piano per rispettare il vincolo di adozione entro 90 giorni dall'ultima seduta della Conferenza dei Servizi. Ma perché considerare quella del 25 settembre l'ultima seduta? osserva il Presidente Belluscio - Proponiamo di riconvocare una nuova seduta della Conferenza dei Servizi». Giuseppe Orlando provinciapz@luedi.it
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Il comandante spiega in cosa consiste la proposta
Foggiano, San Giorgio e Foggianello
Polizia locale, dopo le polemiche Parla il coordinatore Ricciardella
Melfi, 50 candeline per le parrocchie di campagna
RIONERO, Barile, Atella, Ginestra e Ripacandida. Questi i cinque comuni dell'area nord di Basilicata protagonisti di un'intesa all'avanguardia inerente la polizia locale. E' infatti partito, non senza polemiche (a tal proposito vedere l’articolo di ieri a pagina 21 in cui la Fp Cgil denunciava «grosse carenze di organico) con una serie di incontri informali, il progetto che porterà alla gestione associata della polizia locale con la collaborazione della polizia provinciale. Il comandante del distretto di Rionero della polizia municipale e provinciale Pasquale Ricciardella futuro coordinatore della rete tra i cinque comuni spiega in cosa consiste questo passaggio «nasce da una volontà politica dei 5 sindaci di mettere insieme, come gestione associata, il servizio di polizia municipale». A tal proposito è già presente una bozza di convenzione che dovrà essere sottoposta al vaglio dei consigli comunali. «La gestione associata prosegue Ricciardella consiste nel mettere insieme i cinque uffici di polizia municipale creando così
«Partendo da Rionero spiega il comandante - comune capofila e baricentro di questa unione si possono raggiungere i comuni consorziati in un tempo ragionevole. Cinque o dieci minuti e con la pattuglia si può intervenire su tutto il territorio». Per quanto riguarda la collocazione degli uffici «non ci sarà un ufficio unico, ogni appartenente ri-
mane incardinato nel proprio ente, quella che è associata è solo la gestione». C'è già una data. La nascita dell'associazione dovrebbe essere formalizzata entro il primo gennaio 2009, dopo le approvazioni nei rispettivi consigli comunali. Un'ulteriore novità è data dall'interazione tra le polizie municipali e la polizia provinciale. L'attuale convenzione tra il comune di Rionero e la provincia è finalizzata solo per la carica del comandante della polizia municipale «è volontà di Altobello - afferma Ricciardella - far partecipare alla gestione anche la provincia per far interagire la polizia provinciale del distretto di Rionero». La gestione associata in Italia è realtà concreta da diverso tempo, la Basilicata si pone come promotrice di questo progetto al sud «tant'è che è nell'intenzione delle proposte di legge all'esame al parlamento, non ultima la riforma sul codice delle autonomie, di imporla come una scelta obbligata» conclude il comandante Pasquale Ricciardella. Lucia Nardiello provinciapz@luedi.it
sa se esiste l'area su cui edificarli. Allora ci chiediamo. Che cosa c'è di nuovo in tutto ciò? I motivi del nostro dissenso sono ancora tutti in piedi anche all'indomani di questo incontro». «Vogliamo dire che nessuno ha chiesto il nostro parere e quindi che non è affatto vero ciò che riportano i giornali circa la nostra soddisfazione per i chiarimenti. Non ci vuole un luminare per intravedere un futuro davvero breve per il Nostro Ipsia.
Quando la qualità formativa scenderà per questi lunghi anni di lavori, seguiranno subito cali nelle iscrizioni e conseguente chiusura dell'Istituto che ha fatto la storia di questa città dal punto di vista dell'evoluzione industriale. Allora a gran voce chiediamo ancora di non morire, non toglieteci l'istituto e ammettete che qualcosa non è stato considerato nel meraviglioso progetto della “cittadella dei saperi». e. f.
I due siti nell’Unesco: un’idea del cineclub “De Sica”
Anche De Filippo tra i sostenitori di Ripacandida e Monticchio RIONERO – Il presidente della giunta regionale di Basilicata, Vito De Filippo, si prodigherà per sostenere la candidatura dell’Abbazia di San Michele e l’area di Monticchio, San Donato di Ripacandida nella lista propositiva dell’Unesco. Il presidente della Comunità Montana del Vulture, Tonio Bufano, è stato fra i primi a credere nella proposta lanciata dal CineClub Vittorio De Sica – Cinit di Rionero, in occasione della presentazione all’ultima Mostra del Cinema di Venezia del film-documentario “Vultour – le tracce del sacro”. Il film, su soggetto di Armando Lostaglio, di Mimmo Nucera e di Fulvio Wetzl (che lo ha diretto), è uno dei risultati di qualità del progetto “Culture in Loco” che nei mesi scorsi ha visto impegnati in regione oltre cento giovani altamente qualificati. Il presidente Bufano confida nei propositi del governatore della Basilicata per raggiungere l’ambizioso progetto. economie di scala, ma soprattutto si tratta di unire le forze per garantire un servizio alla cittadinanza che attualmente non si può dare». Il comune di Ripancandida conta due sole unità, Atella tre, mentre insieme in comuni raggiungono un organico di venti, ventidue unità che possono effettuare il servizio su tutti e 5 i comuni.
Melfi Poco soddisfatti per l’incontro con Altobello
Ipsia, ad alcuni studenti non piace per niente il progetto della Provincia MELFI - Sembrava tutto chiarito, invece gli studenti dell’Ipsia in riferimento all'incontro avvenuto in Provincia che ha avuto per protagonisti, il presidente Sabino Altobello, l'assessore all'Edilizia scolastica e una delegazione di studenti dell'Ipsia di Melfi, gli stessi ragazzi tengono a precisare alcuni concetti: «Quello che è stato definito l'incontro chiarificatore tra la Provincia, nella figura del presidente Altobello ed i tecnici del settore edilizia scolastica,e gli studenti dell'Ipsia di chiarificante ha avuto ben poco! Tutto ciò che è stato detto è niente più che tutto ciò che
noi da sempre sappiamo, niente di nuovo è stato aggiunto. Ancora oggi ciò che è certo è che ci toglieranno la nostra storica sede e la doneranno all'alberghiero che si vedrà diviso tra due sedi: una per la didattica e una per il convitto. È di noi cosa sarà»? si chiedono gli studenti del Professionale che stanno proseguendo nella loro lotta, continuando a manifestare. «Per ora, aggiungono, di certo si sa che ci relegheranno in 12 aule presso l'Itis (quando ora siamo gia tredici classi!). Ci sarà una sopraelevazione ma non si sa se si potrà fare, ci saranno laboratori nuovi ma non si
Il vescovo di MelfiRapollaVenosa Todisco
NEL novembre del 1958 il vescovo della diocesi di Melfi Rapolla e Venosa dell’epoca, monsignor Petroni, eleggeva a parrocchia la chiesa di San Giuseppe di Foggiano. Le tre piccole frazioni di Foggiano, San Giorgio e Foggianello dalla scorsa settimana sono in festa per celebrare un cinquantenario molto sentito. Una messa solenne presieduta dal vescovo attuale, monsignor Gianfranco Todisco, è stata celebrata domenica scorsa per ricordare l’anniversario. Per tutto il 2008 e fino al novembre del 2009, i fedeli della parrocchia di San Giuseppe hanno predisposto una serie di eventi che caratterizzeranno la vita religiosa, culturale e civile delle piccole frazione di Melfi. Canti gospel in chiesa, spettacoli teatrali, momenti di preghiera e la presentazione di un libro che ripercorre le tappe del cinquantenario saranno presentati al pubblico. Al lavoro ci sono i componenti del comitato pastorale. «Siamo felici ed orgogliosi di questa ricorrenza – spiega il giovane, Giovanni Lamorte – che ripercorre cinquant’anni della nostra storia. Per questo motivo vorrei ringraziare il nostro primo parroco, don Dante Casorelli, che tanto ha fatto per la questa comunità”. Oggi il parroco è don Vincenzo D’Amato, altro sacerdote molto amato a Melfi. “Fino al novembre del 1958 – commenta don Vincenzo – questa comunità era servita da sacerdo-
ti di passaggio o che arrivavano dalla cattedrale di Melfi. L’anniversario che oggi e che per un anno festeggeremo tutti insieme sarà una magnifica occasione per dire alla gente di essere maggiormente comunità. Ricordo che elemento essenziale della chiesa è l’essere appunto in comunione. Non c’è occasione migliore di questo anniversario per dimostrarlo”. Infine il vescovo che ama farsi chiamare dai suoi fedeli, semplicemente padre Gianfranco. “Esattamente cinquanta anni orsono – afferma il vescovo della diocesi, Gianfranco Todisco - monsignor Petroni ha eletto parrocchia questa chiesa. Si tratta di una comunità che, anche se piccola, è piena di risorse. Ne abbiamo parlato durante la celebrazione della Santa messa, domenica scorsa, quando ho chiesto di mettere a frutto i doni che il signore ci ha fatto. Questa comunità, con il suo esempio di testimonianza cristiana può far conoscere meglio l’amore del Signore”. Un ultimo prestigioso riconoscimento. “Nella parrocchia di San Giuseppe – conclude il vescovo, Todisco - c’è attenzione verso gli ultimi, i poveri. Una comunità religiosa e profondamente cristiana, fondata dalle pietre vive di tutti i membri che la compongono. Tante pietre vive che devono far sentire la loro presenza nell’ambito della società”. Vittorio Laviano provinciapz@luedi.it
Melfi Parla l’assessore alle Opere pubbliche del Comune, Franco Poppa MELFI - Sono stati quasi completati i lavori per la metanizzazione nell’area artigianale di Melfi, la ex D1, dove oggi sorge il più vasto insediamento residenziale della città. La nuova zona di espansione è ormai divenuta il vero centro economico melfitano. Qui si sono trasferite tante famiglie che hanno lasciato il centro storico in luogo di abitazioni moderne e sicuramente più funzionali. Un vero e proprio esodo che ha messo in ginocchio la stessa attività degli esercizi commerciali rimasti nella parte più anti-
Metanizzazione, quasi completata la zona D1 ca di Melfi. Sempre più residenti in contrada Bicocca, infatti, scelgono di evitare il traffico del centro storico per rimanere nella propria zona ormai dotata di centro commerciale, iper mercato, bar, pizzeria, forno e tutti i negozi più comuni. Nasce così l’esigenza di realizzare velocemente tutte le infrastrutture necessarie al vivere quotidiano di migliaia di residenti, per giunta in costante aumento. «Le opere di urbanizza-
rispondenza alle norme previste in materia di sicuLavori di metanizzazione rezza».
zione che ha realizzato la società lottizzante – spiega l’assessore alle Opere pubbliche del comune di Melfi, Franco Poppa - sono
ormai ultimate ed in fase di consegna al comune. Ora stiamo verificando, insieme ai gestori dei servizi di metanizzazione, la
Si è ormai alla fase conclusiva del lungo iter procedurale. «Nel corso di una recente riunione operativa con Italgas ed i rappresentanti tecnici della società che ha costruito le infrastrutture – aggiunge l’assessore, Poppa - abbiamo verificato tutto ciò che serve per ottenere il passaggio definitivo così da prendere in consegna la rete che successivamente assegnere-
mo ai nostri gestori. Dal programma che abbiamo stilato ritengo che entro i prossimi dieci giorni riusciremo a completare tutta quanta la fase di verifica. Subito dopo saremo in grado di prendere in consegna il servizio che potremo finalmente erogare ai nostri cittadini». L’ultimo parte del programma integrato di iniziativa privata sta per essere dunque completato. Anche le ultime famiglie della zona artigianale di Melfi stanno per essere raggiunte dal servizio di fornitura del gas. Vittorio Laviano provinciapz@luedi.it
Matera 29
Martedì 18 novembre 2008 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera
Bernalda
Pisticci
Caso Piazza del Popolo
Ultimatum a Leone
Infuria la polemica sulla riqualificazione
L’Udc reclama il settimo assessore
a pag. 35
a pag. 36
L’intesa prevede una produzione riservata al lusso accessibile in tutto il mondo
Nasce l’alleanza anti-crisi Nicoletti e Calia insieme con un accordo da 100 milioni La testimonianza
La storia della piccola Sofia
Nata prematura E’ salva per le cure del San Carlo di MICHELANGELO FERRARA
L’accordo fra Calia e Nicoletti verrà ufficializzato alla fiera di Colonia dal 19 al 25 gennaio prossimi
UN accordo nato dalla necessità di re-inventare il business model delle due aziende più grandi del settore, Calia e Nicoletti. L’operazione da 100 milioni di euro, porterà ad una produzione favorita dalla sinergia. A supportare l’investimento ci sarà una piattaforma di 200 mila metri cubi e una capacità di stoccaggio di 20 mila sedute. I vantaggi, secondo i due imprenditori, saranno visibili soprattutto nell’automazione dei processi, nell’efficienza e nella velocità di produzione. A siglare l’ufficialità dell’alleanza ci sarà lo stand da 900 metri
quadri alla Fiera di Colonia, in programma dal 19 al 25 gennaio prossimi. Un vero e proprio palcoscenico in cui i due marchi esporranno insieme per annunciare la rivoluzione del lusso accessibile. Staff commerciale, customer care, politiche di marketing e comunicazione così come la filosofia espositiva e le campagne di vendita, restano proprie di ciascuna azienda. Un modo per garantire l’identità dei due brand, come spiegano i vertici delle aziende, e mantenere l’autonomia gestionale tanto da far percepire la differenza
non solo nel prodotto ma anche in tutto ciò che ruota attorno al prodotto stesso, partendo da collezioni che differiscono naturalmente, i due marchi riconducono a mondi completamente diversi. La partnership commerciale, logistica, produttiva e amministrativa mira a soddisfare le richieste dei consumatori attraverso il canale tradizionale dei mobilieri generalisti contro la tendenza prevalente delle aziende che, invece, investono sulle catene monomarca. a pag. 31
CLICK SULLA CITTA’
Poveri ma belli. A Matera buoni sport per la palestra gratis SPORT per tutti anche a Matera. Il Comune erogherà 57 buoni per persone appartenenti a nuclei familiari in condizioni di svantaggio economico residenti a Matera. A renderlo noto un avviso pubblico in riferimento ai fondi derivanti dal programma regionale triennale per lo sviluppo dello Sport 2008/10 e al Piano regionale annuale per lo sviluppo dello sport 2008. L'obiettivo dei “buoni sport” è quello di avviare un processo di contrasto all'esclusione sociale di fasce di popolazione deboli del territorio lucano, attraverso una serie di interventi di solidarietà a sostegno di persone che, versando in gravi difficoltà economico-sociali, siano impossibilitate a provvedere in proprio a spese per l'esercizio della pratica motoria e sportiva. Il finanziamento dei buoni sport è destinato prioritariamente ai minori, alle persone diversamente abili e agli anziani delle famiglie in condizioni di svantaggio socio-economico. Per l'anno 2008 al Comune di Matera ne sono stati assegnati 57 per l'importo complessivo di 11.400 euro. Le richieste di finanziamento verranno valutate nel merito e nel metodo dal Comune, che a sua volta redigerà una graduatoria in collaborazione con il Comitato locale di garanzia sociale. matera@luedi.it
DAL timore alla speranza. La stampa si occupa spesso dei casi di cosiddetta malasanità, dove viene messo in evidenza l'errore o la negligenza del personale sanitario. Resta sempre nell'ombra, invece, il grande senso di responsabilità e la diligenza dei molti operatori sanitari che giornalmente svolgono il loro lavoro con assoluta professionalità, amore e rispetto per i pazienti. La storia che stiamo per raccontarvi è un caso di buona sanità dell'ospedale San Carlo di Potenza. Nel luglio scorso l'intuito e la tempestività del dottor Vito Aicale del Madonna delle Grazie, spinge la paziente Florinda Santantonio a Potenza dove il 31 dello stesso mese alle 8,40 nasce una bambina di nome Sofia. La nascita prematura è avvenuta alla 30° settimana, con tre settimane di ritardo rispetto all'epoca gestazionale, con appena 840 grammi di peso che dopo un giorno di respirazione autonoma il respiratore automatico, ha costretto la piccola ad una degenza di circa ottanta giorni nel reparto Utin ( Unità di terapia intensiva neonatale) del nosocomio potentino. Sofia da quel momento ha potuto ricevere l'affetto e l'amore della mamma e dell'equipe medica. L'incertezza della possibilità di rimanere in vita o il rischio di un trauma celebrale ha portato ad un attaccamento umano di tutto il personale ospedaliero che non ha mai mancato di avere parole di conforto nei confronti dei genitori. In quei momenti le speranze si affievoliscono per il basso peso e la sofferenza fetale. La disponibilità per la mamma dell'alloggio mamme, ha facilitato il disagio della distanza che ci separa dal capoluogo. «In un periodo in cui sono all'ordine del giorno la malasanità, sento prepotente il desiderio di raccontare la mia esperienza. - afferma Florinda Santantonio madre di Sofia La mia giovane età e la mia sensibilità mi permettono di gustare i rapporti interpersonali nell'ambito della mia famiglia e della società. Senza mai perdere la fiducia. Quella mattina - continua Florinda - ho avuto la fortuna di trovare in ospedale Carolina Ianniello primario del reparto che unitamente allo staff medico e paramedico hanno da subito espresso competenze, professionalità e grandi doti umane. Il sollievo che in quella condizione di confusione e turbamento mi procurarono le sue parole tranquillizzanti e le sue precise informazioni non lo dimenticherò mai. Segue a pag. 33
Matera 31 Nasce la seconda realtà imprenditoriale italiana con il 90% di export in 50 paesi nel mondo Martedì 18 novembre 2008
I salotti raddoppiano con lusso Alleanza strategica fra Nicoletti e Calia da 100 milioni di euro LA FIERA di Colonia dal 19 al 25 gennaio, sarà il battesimo del fuoco dell’alleanza strategica fra Nicoletti& Calia Italia. Nicoletti Spa e Calia Trade si presenteranno insieme per la prima volta in uno spazio di 900 mq. Un accordo, quello siglato dalle due aziende, che definisce la seconda realtà imprenditoriale italiana in termini di presenza sul mercato internazionale 90% di export in 50 Paesi del mondo e che giunge in una fase economia di non facile attuazione. «L’intento della joint venture - si legge in una nota - è far nascere un polo del lusso accessibile, per un valore di 100 milioni di euro con un business model che punti al Made in Italy e al recupero nel ciclo produttivo delle maestranze che altrimenti sarebbero andate disperse». Un magazzino automatizzato, primo e unico a livello europeo, con un volume di 200 mila metri cubi e una capacità di stoccaggio di 20 mila sedute e un progetto che tende a due obiettivi. «Dare continuità ad una storia che dura da 40 anni - aggiunge la nota - e mantenere in loco maestranze specializzate e know how che si tramandano di generazione in generazione. Prodotti interamente realizzati in stabilimenti italiani garantiranno nuove opportunità commerciali, focalizzando l’attività sul comparto del lusso accessibile nel distretto del salotto.
Appaltati lavori per 166 mila euro provenienti da fondi regionali
Il Musma si amplia negli ipogei
Calia e Nicoletti hanno avviato un’alleanza strategica
Nella nota aziendale che annuncia la scelta, si illustrano i termini dell’operazione e le ricadute imprenditoriali:«I due brand scendono in campo con politiche commerciali e di marketing distinte ma orientate a rafforzare la partnership con i propri clienti, con una strategia che punta al consumatore finale attraverso il canale tradizionale dei mobilieri generalisti. Sotto il profilo economico la nuova formula verrà definita da un fondo nel capitale, insieme agli investimenti fatti dalla proprietà. Una partnership che potrebbe da-
re impulso ai progetti in materia di formazione, ricerca e innovazione, marketing e comunicazione. L’accordo fra le due aziende, secondo Nicoletti, rientra in una scelta aziendale legata all’attuale fase economica. «I recenti stravolgimenti finanziari economici e finanziari che hanno travolto tutte le imprese del manifatturiero, generando grosse perdite a livello economico e occupazionale, impongono anche alle aziende del distretto del mobile di re-inventare il proprio business model». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
LA Fondazione Zetema ha appaltato i lavori di completamento dell’intervento di conservazione, valorizzazione e fruibilità di Palazzo Pomarici e degli ipogei, che a Matera ospitano il Museo della scultura contemporanea (Musma). Lo ha reso noto il presidente della istituzione culturale Raffaello De Ruggieri. Le opere, del costo a base d’asta di 166 mila euro, sono state aggiudicate all’impresa «La Riuscita» di Pomarico (Matera): il finanziamento è avvenuto con risorse della Regione Basilicata. Il progetto di intervento, redatto dall’ingegner Sante Lomurno e dall’architetto Paolo Emilio Stasi, consentirà di accrescere la superficie espositiva del Musma. «I lavori – ha detto De Ruggieri – dovrebbero cominciare entro un mese e consentire di accrescere la fruibilità del Museo». Nel Musma, inaugurato nel 2006, sono esposte 300 opere di artisti italiani e stranieri, modellate in bronzo, marmo, pietra, ferro, acciaio, terracotta, gesso, ceramica, cartapesta, tufo, legno, oltre a disegni, incisioni, gioielli, medaglie, libri d’arte. L’idea di di utilizzare
L’ingresso del Musma i cui lavori sono finanziati dalla Regione
le suggestive ambientazioni rupestri come “sale espositive” per mostre di scultura ha radici lontane: Il Musma è, infatti, la stabilizzazione dalla pluriennale esperienza delle ‘Grandi Mostre nei Sassi di Matera’, organizzate sin dal 1978 dal Circolo ‘La Scaletta’. Non si è disperso così il patrimonio di competenze, co-
noscenze, rapporti interpersonali costruito in questo lungo arco temporale. Per questo il Musma è anche il “museo dell’amicizia”, poichè le opere esposte sono state generosamente donate alla Fondazione Zétema di Matera, ente promotore dell’istituito museo. matera@luedi.it
32 Calcio Eccellenza Mister Liuzzi: «Una risposta c’è stata. Adesso servono le conferme» Martedì 18 novembre 2008
Ossigeno per il Forza Matera Con l’Irsinese conquistati tre punti preziosi in chiave salvezza MATERA - Tre punti preziosi. E’ questo il bottino del Forza Matera nella gara con l’Irsinese. L’undici allenato da Francesco Liuzzi è tornato al successo grazie alla rete realizzata dal lussemurghese Mino Fiorentino, ma soprattutto grazie ad una gara attenta che non ha lasciato scampo ai rossoneri guidati da Enzo Patella. Dopo la sconfitta di Avigliano, Liuzzi aveva chiesto ai suoi ragazzi risposte circa l’atteggiamento in campo. Da nostra analisi e come da stessa ammissione del tecnico queste risposte sono giunte a metà. Ovvero: la squadra ha messo in campo una maggiore “cattiveria agonistica”, è riuscita a portarsi in vantaggio, mantenendo il risultato di 1-0 fino al triplice fischio arbitrale. Ma è altrettanto vero che alcuni errori sono stati fatti, soprattutto in fase di costruzione di finalizzazione. Poi è mancata la capacità di chiudere la gara per non soffrire e rischiare fini all’ultimo minuto. «Le partite si devono chiudere», esordisce il tecnico del Forza Matera, Francesco Liuzzi. «Abbiamo mancato in questo. Non siamo riusciti a mettere al sicuro il risultato, dando così all’Irsinese la possibilità di credere nel pareggio fino alla fine. In verità la formazione ospite non ci ha creato grossi grattacapi, ma questo è stato anche
Cosa va LA PRIMA nota positiva sono i tre punti, che portano il Forza Matera a quota nove. Le note liete arrivano soprattutto da Domenico Paladino, implacabile nel ruolo di centrale difensivo. Riesce sempre ad anticipare l’avversario ed è bravo nelle chiusure. La sua rapidità d’azione si rivela un’arma in più. Ottimo l’inserimento in squadra dell’argentino Maximiliano Scalbi. Già nella gara con l’Avigliano aveva messo in mostra le sue doti, ma contro l’Irsinese si è vista la sua importanza in mezzo al campo. Corre, recupera palloni e all’occorrenza riesce anche ad impostare. Contro i rossoneri di Patella ha anche il “merito” di far espellere Piscitelli.
Cosa non va ANALIZZANDO LA gara con l’Irsinese pare evidente la mancanza del “killer istint”. A questo Forza Matera manca la capacità di chiudere la partita. Nonostante il vantaggio di un gol e il vantaggio anche dell’uomo in più i materani non sono riusciti a mettere in cassaforte il risultato. Anzi per alcuni tratti di gara hanno anche sofferto, senza mai rischiare di capitolare, il ritorno di Fiorino e compagni. Una maggiore consapevolezza dei propri mezzi potrebbe aiutare a risolvere questo problema. Anche la vittoria può essere una buona medicina per questa cronica malattia della formazione della città dei Sassi.
Il tecnico del Forza Matera, Francesco Liuzzi (foto Videouno)
merito nostro. In difesa la coppia centrale è stata superlativa. Paladino non ha sbagliato nulla. Anche Cocchiararo ha giocato un’ottima gara dirigendo molto bene l’intero reparto arretrato. Siamo riusciti a trovare i giusti equilibri nella retroguardia. Il reparto di centrocampo ha fatto una buona gara. Maximiliano Scalbi mi ha piacevolmente sorpreso. Contro l’Avigliano ha fatto molto bene, ma con il campo di La Martella in quelle condizioni non mi aspettavo una prova del genere. Ha recuperato tanti palloni. Ha
lottato dal primo all’ultimo minuto». Fisicamente Scalbi non è un gigante, ma in mezzo al campo con l’Irsinese ha sicuramente giganteggiato. «Anche Emanuele Di Cecca è in crescita. Bisogna anche capire - continua Liuzzi - che lui non ha svolto la preparazione precampionato e quindi sta man mano entrando in forma». Infine il reparto avanzato. Fiorentino ha avuto il merito di mettere la palla in fondo al sacco. Piervito Di Cecca ha lottato, a volte si è intestardito nel voler fare tutto da solo e poi si è innervosito quando l’arbitro non gli
ha fischiato alcuni falli da lui subiti. Una maggiore fluidità e dialogo tra gli uomini del pacchetto avanzato migliorerebbe la resa. «La controprova di tutto ciò - spiega Liuzzi - è l’azione del gol. Quando abbiamo manovrato in velocità, siamo riusciti a mettere Fiorentino nella condizione di essere a tu per tu con il portiere. Poi è stato lui bravo a segnare. Ma un maggiore dialogo, e soprattutto fatto con una maggiore rapidità d’azione, ci consente di essere pericolosi, creando più palle gol». Questo è stato il Forza
Matera visto con l’Irsinese. Domenica c’è un’importante sfida salvezza in casa dell’Atella. «Fino ad ora, specialemte in casa, abbiamo affrontato tutte le migliori del campionato. Adesso inizia un ciclo di gare per noi più alla portata. Una vittoria con l’Atella sarebbe per noi un toccasana in chiave salvezza. Con la speranza di avere quanto prima l’organico al completo». Si, perchè il Forza Matera è dall’inizio del campionato che deve fare i conti con una lunga e sempre piena lista di infortunati. «Ho dovuto far giocare -
conclude Liuzzi - Acito ancora non al meglio. Sono costretto a fare a meno di un elemento indispensabile cone Nicola Volpe. Manca un perno difensivo del calibro di Tonio Albano. Biondino ha subito una ricaduta non appena è tornato in campo. E anche Lorenzo Cambio è fuori e la sua presenza potrebbe garantire una valida soluzione nella mediana. Poi c’è ancora Palladino che attende il transfert dall’Argentina. Spero di poter avere tutti al più presto a disposizione per poter lottare per una salvezza tranquilla». Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
Prima categoria Parla il tecnico Mancini Promozione Obiettivo è raggiungere la salvezza al più presto
La Rigamonti sigla il primo punto esterno CONFORTANTI segnali giun- non ci hanno impensierito; la difesa si è comportata bene, sono gono in casa Rigamonti. Dopo la vittoria di due domeni- due gare che non incassano reti che fa, questa domenica è arriva- perché rispettano ruoli e posito il primo punto in trasferta, la zioni. Noi la nostra partita l'abbiamo classifica comincia a muoversi e fatta, se i ragazzi migliorano con fiducia si guarda al futuro. La gara di domenica non ha nelle ripartenze con contropiedi destato più di tanto le preoccu- veloci, sfruttando gli spazi popazioni che si potevano avere al- tremo essere letali per gli avverla vigilia, la fiducia concessa dal- sari e raccogliere qual cosina in la società nei riguardi dei ragaz- più. Come ho già detto la scorsa zi e dell'allenatore, indica la fidusettimana, il nostro lavoro ci sta cia nel suo lavoro. ripagando. Proprio con mister Nella prossima gaRocco Mancini scamra interna giocherebiamo due parole sulmo contro il Salandra, la gara disputata doconfido molto nei miei menica. ragazzi che vedo in Soddisfatto per il buona forma ed in primo punto conquiprogresso». stato domenica in traCi saranno rinforzi sferta, parliamo del in arrivo? « Ho chiesto comportamento della qualche rinforzo, per sua squadra in gara. uscire facilmente dal«Non c'è dubbio che la zona pericolo, e cerio non sia contento care di agganciare per diverse ragioni. una zona tranquilla. Per il primo punto Rocco Mancini Perché dobbiamo sopconquistato in traperire alla mancanza sferta, ma soprattutto per la prestazione dei miei ra- di tanti giocatori che mancano tra infortuni, e squalifiche. gazzi. Perfetti tatticamente, ma vo- Troppi, ad inizio campionato, i glio fare i complimenti al diret- cartellini ricevuti, e ho la necestore di gara, Delfina di Moliter- sità di rimpiazzare gli assenti vino che ha condotto una partita sta la rosa corta. Ma il tutto viene chiesto se vi è in modo esemplare. Sono arbitri che fanno il bene la possibilità della società, altrial calcio non a caso nelle ultime menti andremo avanti così e con due partite, con due ottimi arbi- spirito di sacrificio da parte di tri; quanto a noi, abbiamo con- tutti». L'appuntamento con la Rigaquistato 4 punti. In merito alla gara siamo riusciti a maschera- monti è per domenica mattina re i nostri limiti tecnici, con la ore 11 campo la Martella contro voglia, la grinta e la determina- il più quotato Salandra, attestatosi in centro classifica con 13 zione dei miei ragazzi. Gli avversari ci hanno messo punti. in difficoltà solo con calci da ferVincenzo Bochicchio mo, con azioni manovrate ma matera@luedi.it
Varisius in piena forma Buon risultato contro la Santarcangiolese
BELLOMO e Montelli lanciano il Varisius nella zona riscatto, al termine di una gara giocata da una formazione che non ha risparmiato nulla sotto il profilo tecnico e tattico. Il primo sigillo arriva al 15’ con la rete siglata da Bellomo seguita, dopo cinque minuti al 20’ del primo tempo, dal secondo punto firmato da Montelli. Il giorno dopo una vittoria si è sempre felici, soprattutto quando oltre al risultato arriva anche il bel gioco, e in questo caso lo si è doppiamente. Tutto l'ambiente è soddisfatto del successo ai danni della Santarcangiolese, a parte pochissimi nei, tutto è andato per il verso giusto, si è visto per lunghi tratti della gara del bel gioco e tante occasioni da gol, forse, ed è questo una delle cose che non vanno, troppi errori sotto porta da parte degli attaccanti. «La gara alla vigilia si presentava molto insidiosa - ammette il giorno dopo il mister del Varisius, Tucci - la Santarcangiolese è sicuramente una buona squadra attrezzata per ambire ai play-off. Non tutti possono schierare due attaccanti come Lambertini e Bitetti, poi noi avevamo tante defezioni soprattutto a centrocampo. I ragazzi sono stati bravi in particolar modo il reparto difensivo in cui rientrava Parente, e l'under Masiello a cui toccava il compito più ingrato quello di fermare il materano Lambertini. Davide è un ragazzo del 90' che ha ampi margini di crescita e partita dopo partita acquista personalità, in più occasioni è riuscito ad anticipare l'avversario, sicuramente sarà uno dei miei punti fermi per il reparto
Bellomo e Montelli, autori delle due reti contro la Santarcangiolese
arretrato». Ritornando alla gara di domenica tutto è andato per il verso giusto si è vista una squadra in salute che forse poteva chiudere il punteggio molto prima, invece ha dovuto soffrire il ritorno della Santarcangiolese nei minuti finali e lottare fino all'ultimo secondo. Amendolara, mister della squadra ospite, ha ammesso la sconfitta ed è stato sportivissimo, come anche i loro sostenitori presenti, lodando le qualità dei materani. L'ambiente è felice, ma resta coi piedi per terra.
L’obiettivo principali, infatti, è quello di raggiungere la salvezza il più presto possibile, il campionato sta andando secondo i programmi, in casa a parte le due sconfitte immeritate, non si sono lasciati tanti punti, è fuori da Matera che bisogna migliorare, si è iniziato bene ad Irsina ma poi si è persa la giusta cattiveria calcistica, ed infatti si sono collezionati solo sconfitte. Il campo di prova è tra sette giorni a Lagopesole che non sta attraversando un buon momento, per raggiungere la prima vittoria fuori dal campo amico. p.l.
Matera 33 Tra gli obiettivi c’è anche l’istituzione di una Casa Famiglia Martedì 18 novembre 2008
Segue da pag.29
Le cure del San Carlo per la piccola Sofia
Diva, ascoltare il dolore
Buona sanità, storie che finiscono bene nei nostri ospedali Un’associazione per le donne maltrattate Dell'esperienza di quella operatori sanitari poco comattina ricordo anche i par- scienti e responsabili, che ticolari, la cosa che certa- hanno commesso errori mente non dimenticherò gravi o irreparabili. Aspetti mai è il comportamento importanti come la profesamorevole ed umano dei me- sionalità dei medici e degli infermieri ed il loro rappordici e degli infermieri. In particolare, il fatto che to con il paziente vengono tutti senza conoscermi ri- raramente messi in evidenmanevano al mio fianco nei za. «A parte l'alta professiomomenti di solitudine. Mi nalità - afferma Gaetano Vihanno sempre tenuto al cor- tulli padre di Sofia - il persorente della situazione di mia nale infermieristico che per il periodo di defiglia con estremo genza è stato a garbo e chiarezza. contatto diretto Un fatto insolito con mia moglie, conclude Florinda non le ha mai fat- se si considera to mancare, oltre che abitualmente all'assistenza, un ci rechiamo in una sorriso, una batstruttura ospedatuta e tanto incoliera con molta difraggiamento, fifidenza. Quel no all'ultimo mogiorno mi resi mento prima di conto che gli inferpartire con le pamieri facevano e role commoventi fanno un lavoro del medico che per eccezionale ed eraprimo ebbe Sofia no e sono delle per- Un ospedale tra le mani e che ci sone straordinadisse «Sofia è anrie per bravura, sollecitudine, attenzione e che un poco mia» . Questa impegno pur rendendomi bambina - questa la replica conto che “dietro le quinte” di Vitulli - è anche un poco c'erano i medici con i loro vostra oltre che di tutto il recontrolli e le loro direttive. parto». Un gesto d'amore reciproPosso sicuramente dire che sono state delle persone ec- co che difficilmente sarà cezionali, sia dal punto di vi- cancellato. L'ultimo abbracsta professionale che dal cio è di Florinda con il pripunto di vista del rapporto mario circondato dall'affetumano per questo mi sento to degli infermieri che pur di ringraziarli di cuore». non essendo tutti in serviMolto spesso si prendono in zio, hanno voluto essere considerazione solo casi di presenti. imperizia o negligenza di Michelangelo Ferrara
«SPESSO ascoltiamo i racconti di donne che non hanno famiglia di origine, non hanno un lavoro e se si convincono a denunciare le violenze subite dai mariti o dai compagni devono farlo contro tutti». Per le parole di Elisa Cucuglielli, presidente della neonata associazione di volontariato Diva (“Donate il vostro aiuto”, costituita a Matera i primi di settembre), non c'è bisogno di commenti: lei, quelle storie che, dopo essere state ascoltate, tolgono il sonno, le sente tutti i giorni. Storie di violenze in famiglia, di abusi sui minori, di donne intrappolate nell'inferno delle pareti domestiche. Diva (i volontari dell'associazione possono essere contattati telefonando al numero verde 800069400) nasce dalla voglia di reagire, dal desiderio di aiutare tutte quelle ragazze vittime di uomini che sono capaci di dialogare solo con schiaffi, pugni e minacce. La sensazione di impotenza provata da Elisa Cucuglielli davanti ai racconti strazianti di due sue amiche si è trasformata pian piano in necessità di riscatto per le donne che ogni giorno sono costrette a subire: «Veniamo in contatto con storie terribili. - spiega Cucuglielli - Non dimentichiamoci che a volte le violenze non sono solo quelle che lasciano il se-
Quando alle difficoltà materiali si aggiungono quelle relazionali DONNE maltrattate che trovano il coraggio di ribellarsi e si rivolgono alle forze dell'ordine per denunciare il compagno. Ma quante di loro tornano il giorno dopo con gli occhi pesti per ritirare la denuncia? «E' più comune di quanto si pensi. - sottolinea Elisa Cucuglielli - In molti casi per la donna lasciare il marito o il compagno significa ricominciare da capo. Quando ci sono i figli diventa ancora più difficile per una ragazza sola cercare la forza di mollare il partner violento per ricostruirsi una vita». Proprio l'amore per i figli, il desiderio di proteggerli spinge la donna a reagire. Per non parlare, poi, dei casi di pedofilia in cui il sospetto che il “mostro” sia in famiglia diventa certezza. E inizia l’incubo: «Sono gno. All'inizio - continua avevamo pensato ad un'associazione per madri separate ma ci è sembrato opportuno allargarla ad entrambi i genitori: è vero che ci sono padri separati che possono mantenere i figli e non lo fanno ma ce ne sono anche tanti ai quali viene vietato di vederli. Nell'ambito delle violenze, invece, quando parliamo di violenze fisiche, per il 90% sono le donne a subirle». La presidente di Diva dichiara che uno degli obiettivi che l'associazione vuole raggiungere è l'apertura di una Casa Famiglia nella
racconti che attanagliano lo stomaco», afferma Cucuglielli. E' prevalentemente medio bassa la fascia sociale in cui si consumano queste storie: alle difficoltà materiali si aggiungono quindi quelle relazionali. Il Centro di ascolto si può contattare dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19 al numero verde 800069400. Nei prossimi giorni “Diva” proporrà la “Giornata di solidarietà” che avrebbe dovuto svolgersi domenica scorsa in piazza Vittorio Veneto: sarà allestito uno stand in cui potranno essere donati indumenti usati che in parte saranno distribuiti a persone bisognose, in parte saranno destinati all'industria del riciclo. r.montemurro@luedi.it
quale poter ospitare donne che sono state maltrattate. In una struttura in un certo senso “protetta”, queste ragazze sarebbero opportunamente seguite fino a quando non sono in grado di riconquistare l'indipendenza. Sono in corso contatti con associazioni simili di Bologna e Como per ospitare a Matera donne del Nord e in quei centri ragazze della città dei Sassi. Sono ottanta, fino ad ora, i soci materani (tra loro psicologi, psichiatri, medici, assistenti sociali e avvocati) che mettono a disposizione volontariamente le loro
competenze per “Diva”. Dopo un primo ascolto, la donna che contatta il numero verde dell'associazione viene invitata ad un colloquio con gli esperti che cercheranno le soluzioni migliori per il suo caso. «Ogni giorno ascoltiamo storie drammatiche. - conclude Lisa Cucuglielli - A volte ci sembra di vivere in un film, fuori dalla realtà. Abbiamo davvero ascoltato di tutto. E' impossibile immaginare cosa accade realmente in alcune case di Matera e provincia». Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
Martedì 18 novembre 2008
34 Se non si trova una soluzione entro il 2013, saranno abbandonati mille ettari di colture
Tavolo tecnico per l’acqua a Calle Proposta dell’assessore Loguercio sul problema dell’irrigazione TRICARICO - «C'è una domanda che viene dalla terra, da coloro che questa terra abitano. Quest'opera si deve fare, un'opera da realizzare per promuovere la vocazione di questo territorio. Ciascuno di noi si metta al lavoro con le proprie competenze e nel rispetto dei propri ruoli». Sono le parole del vescovo di Tricarico, monsignor Vincenzo Orofino, intorno alle quali, in fondo, si è svolto l'interessante incontro-
dibattito sul tema dell'irrigazione del comprensorio di Calle, promosso dall'associazione “Borgo Calle”, presieduta da Antonio Lamarra, il quale nell'introdurre i lavori ha affermato che la gente di Calle ha diritto ad avere una risposta sull'annoso problema. Nel trarre le conclusioni, l'assessore regionale alle Infrastrutture, Innocenzo Loguercio, ha proposto un tavolo ristretto di persone competenti, per stabilire un percorso certo
verso la soluzione del problema. Un incontro privo di promesse, essendo la classe politica conscia che non è più il tempo delle parole ma dei fatti, come è stato sottolineato durante gli interventi. E' emerso che occorre riprendere il tema dal punto di vista tecnico, visto che il progetto inserito nell'accordo tra ministero delle Infrastrutture e la Regione Basilicata del 2002, ovvero dell'attrezzamento della del settore T7, non è stato mai
avviato a realizzazione. Di qui la proposta alternativa presentata dall'assessore comunale all'Agricoltura, Mario Malvinni, che nella sua relazione ha in sostanza proposto di inserirsi nel completamento dello schema idrico del Basentello per portare l'acqua ausi irrigui e zootecnici in quest'area interna della Basilicata dove almeno duecento famiglie restano a presidio del territorio. Malvinni ha anche paventato che, se entro il
2013, data in cui cesseranno gli aiuti dell'Unione europea per la cerealicoltura, non si trova una soluzione, l'intera area rurale potrebbe subire ulteriori abbandoni. Solo l'arrivo dell'irrigazione degli oltre 1000 ettari, potrà assicurare la rivitalizzazione l'intero comprensorio. In attesa che il distretto irriguo T, ha affermato, si propone una condotta di 7-8 chilometri nell'ambito dello schema Basentello, che porterebbe l'acqua a Calle attraversando ed ir il settore T6. Costo dell'opera tre o quattro milioni euro. Anche il sindaco, Raffaello Marsilio, ha sottolineato che il comune di Tricarico aspetta una risposta in merito: «Le nostre comunità ha sottolineato il consigliere regionale Di Lorenzo- in questo momento di crisi occorre rilanciare le opere pubbliche e dare sostegno alle famiglie». Nicola Barbangelo, presidente del Consorzio di boni-
fica del Vulture ed Alto Bradano, ha ribadito che occorre integrare il progetto originario perchè convinto che l'opera va realizzata. Non è facile ottenere in questo momento proporre opere irrigue, ha affermato Angelo Carriero presidente del Consorzio di bonifica Bradano Metaponto, sia per le difficoltà finanziarie sia per scarsità di acqua. Comunque, bisogna scegliere modelli e materiali d'irrigazione tali che riducano i costi di gestione. Il consigliere Adeltina Salierno ha sostenuto che proprio in questo momento di crisi un settore primario come l'agricoltura diventa importante. «Siamo all'inizio -ha detto il presidente della Provincia Carmine Nigro- di un nuovo periodo di programmazione di opere pubbliche tra Regione e governo. In questa intesa l'irrigazione di aree abitate deve rappresentare una priorità». Michele Santangelo
Dibattito su temi nazionali e locali
Il Pd di Irsina apre il dialogo IRSINA - A un anno dalla nascita del nuovo Partito Democratico, ad Irsina nella rinnovata sede del Pd, s'è tenuto un incontro-dibattito, sul tema: “Le idee e le proposte del partito nuovo, per cambiare l'Italia”. All'incontro erano presenti gli organismi del partito locale, con la partecipazione dei Senatori del Pd di Basilicata: Maria Antezza e Carlo Chiurazzi. I lavori sono stati introdotti dalla segretaria del Pd di Irsina , Maddalena Coletta, che ha spaziato su diversi argomenti: dalle elezioni del neo presidente degli Stati Uniti , al sociale, ai giovani e soprattutto alla mancanza di lavoro per i giovani, alla richiesta di maggiore intraprendenza dell'iniziativa politica: «Questa è la nostra prima iniziativa politica ad Irsina». Queste sono le prime parole pronunciate dalla segretaria, prima di entrare nel vivo dei temi trattati. La segretaria si è, infatti, soffermata sul tema degli anziani, dei problemi che oggi devono purtroppo affrontare. Della crisi economica mondiale, Coletta dice : «Il sistema economico e finanziario americano, ha portato ad unno sconquasso mondiale, con ricadute disastrose anche nel nostro paese, lo si denota soprattutto nell'ambito dell'industria, con un notevole incremento della richiesta di cassa integrazione in tutti i settori». Per Maddalena Coletta diventa necessaria una maggiore e più incisiva azione della politica, la relazione scritta con profonda determinazione e convinzione, lo si denota semplicemente dal fatto che in tutto il suo intervento, non entra quasi mai in polemica con gli avversari politici. Dopo la relazione della segretaria cittadina del Pd, ha preso la parola il senatore Carlo Chiurazzi: «C'è un forte fer-
mento che reclama questo partito -dice il senatore Chiurazzi- costruito oggi su solide basi. La politica che si era bloccata nella sua esaltazione, non ha più ragione di esistere. Oggi -ha detto il senatore- i partiti sono diminuiti e il peso delle responsabilità grava soprattutto su di noi. La nuova fase di costruzione del Pd , forte di molti disagi di adattamento, è proprio come un grande cantiere aperto». Chiurazzi ha toccato i temi più attuali, dalla scuola, alla sicurezza, alla pressione fiscale, alla giustizia. In conclusione ha dice: «Serve una riforma politica che difenda il principio di giustizia e perequazione sociale, noi comunque faremo una opposizione costruttiva, non possiamo chiuderci in una forma di opposizione radicale ed irresponsabile, dobbiamo tornare ad assere il partito del bisogno». Poi gli interventi di Lorenzo Monteleone, del periodico “Il Diario Irsinese”, dirigenti del partito come Domenico Smaldone, che ha posto l'attenzione su alcuni temi soprattutto locali: «Berlusconi è un Robin Hood al contrario, toglie ai poveri per dare ai ricchi -dice Smaldone- ricordo quando ero giovane, anche allora non c'era una grande certezza per il futuro, ma almeno qualcosa in prospettiva tuttavia s'intravedeva. Oggi a chiedere ad un giovane quali prospettive per il suo futuro si intravedono, forse nemmeno ti risponde». Anche Smaldone, cita argomenti di carattere generale, ma il suo obiettivo è chiaramente quello di approfondire e risolvere le questioni locali: «Sono per un dibattito democratico -afferma Smaldone- sulla questione dimissioni assessori, non ci motivazioni legate a “picci e ripicche” personali». Mimmo Donvito
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Bernalda Oggi sit-in al consiglio comunale, Forum democratico e Idv promettono battaglia
La contesa di piazza del Popolo Non si placano le polemiche sul progetto di riqualificazione «LA GENTE NON VUOLE QUESTA PIAZZA» BERNALDA - «Manifestiamo tutti al consiglio comunale di oggi». Questo lo slogan del Forum Democratico, di Rifondazione comunista e di Italia dei Valori in merito ala questione di piazza del Popolo. Nel comunicato diramato da, Michelangelo Leone e movimento, si legge: «Cari consiglieri, sapete bene che oltre 1.000 cittadini sono stati contattati per esprimere il loro parere sulla trasformazione di Piazza del Popolo. Va testimoniato -continua la nota- che in un campione così significativo oltre il 99% si oppone alla chiusura della strada per Matera. Certamente possono esserci nella totalità qualche decina che sono a favore, ma non potete non tener conto del popolo nello stravolgere una piazza ad esso intestata. Questa casuale contraddizione è l'espressione più emblematica della beffarda sorte che tocca ai bernaldesi, soggiogati da maggioranze politiche composte da consiglieri poco convinti di quello che solo pochi impongono di votare e pur tuttavia continuano a ritenersi ed essere accettati come i rappresentanti di quel popolo a cui intitolargli una piazza contro il proprio volere sarebbe solo l'ultima delle fregature. Cari cittadini possiamo ritenerci fortunati per non avere seguaci di centrodestra, che si rifanno a Berlusconi, Bossi, Fini, capaci di organizzarsi e di esprimere una vera ed articolata opposizione, ma il prezzo che paghiamo è comunque altissimo Si sono creati meccanismi di scambio, di sudditanza psicologica, di strane associazioni nei partiti,
incapaci di rappresentare comunque il volere dei cittadini con la normalità di un paese civile e democratico. E' sotto gli occhi e le orecchie di tutti quanto la maggioranza degli iscritti dei partiti siano contrari ad un Piano del Traffico che ha creato tanti disagi non solo nella viabilità, ma soprattutto con la distrazione di una cittadinanza dai veri problemi che attanagliano la nostra comunità. Oggi arriva a capolinea l'approvazione di un Piano del traffico sino a questo momento solo adottato dal nostro Comune. In questo consiglio comunale sulla base dell'esperienza fatta e delle altre proposte concretizzatesi i consiglieri dovranno esprimere il loro parere sull'approvazione definitiva. L'esperienza della pista ciclabile sul corso e dei sensi unici non è stata ancora definita nella realtà e nella relazione che la maggioranza porta in consiglio. La chiusura della strada per Matera in piazza del Popolo è stata prima respinta dalla Regione il 15 ottobre, successivamente, senza risolvere la contraddizione tra due tavole del Piano in cui una riporta la strada così com'è oggi l'altra ne prescrive la pedonalizzazione - ma non l'occupazione con improbabili “anfiteatri” così come nel progetto presentato - il 5 novembre viene dato il via libera dalla stessa Regione. Signori questa è la nostra regione, questa la nostra Amministrazione e questi i nostri partiti. Non siamo esenti da colpe neppure noi cittadini che continuiamo a votarli. Però a tutto c'è un limite. Martedì possiamo far sentire la nostra vicinanza ai consiglieri comunali. E far
RENNA: «RACCOLTA FIRME SU NOTIZIE FALSE»
Piazza del Popolo a Bernalda
capire che siamo tutti nella stessa barca e che non ha senso affondare con chi tra 5 mesi non sarà più in quei posti a complicarci la vita ed a prometterci 600 nuovi posti di lavoro. Oltretutto prendiamo coscienza che il Popolo ha già vinto! Non solo sulle stramberie che abbiamo impedito, ma soprattutto su quest'ultima battaglia. La strada per Matera in piazza del Popolo nessuno la chiuderebbe mai. Sarebbe, per chi osasse farlo, una sconfitta certa alle prossime elezioni. E dopo, comunque -conclude la nota diramata da Leonenessun altro amministratore avrebbe interesse a farlo». Una battaglia civile, che sta andando oltre ogni spirito di rassegnazione. Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
PIAZZA del Popolo accende gli animi nella cittadina bernaldese. Se fosse una canzone la definiremmo il tormentone del momento, anzi di più, visto che il progetto della piazza è nella hit parade delle associazioni e dei partiti da moltissime settimane. Alle parole giunte tra le righe del Quotidiano e al volantino distribuito domenica mattina da Forum democratico, ha risposto l'amministrazione con un pubblico dibattito su corso Umberto nella serata di domenica dalle ore 19 fino alle 21. Presenti, oltre alla parte politica anche i cittadini che, in molti frangenti, attraverso gli applausi, ha lanciato il messaggio di gradire il cambiamento. «Forum Democratico parla di 1.000 firme sul no; però io vorrei dire che ci so-
Bernalda La precisazione del presidente Forcillo in un incontro pubblico
Piano traffico, l’Ucaib non ha mollato BERNALDA - Piazza del Popolo e la sentenza del Tar sul Put i temi che sono stati trattati ieri all'interno del pubblico dibattito organizzato dal comitato bernaldese “Cittadini Attivi” di Bernalda e Metaponto” e dall'Ucaib di Bernalda. «Abbiamo convocato questa conferenza -ci ha detto Antonio Forcillo, presidente Dell'Ucaib- a seguito delle dichiarazioni del sindaco, Francesco Renna, nella serata di domenica sera durante il dibattito su Piazza del Popolo. Ebbene -ha continuato Forcillo- noi dal sindaco abbiamo appreso del ritiro dei nostri avvocati nella battaglia contro il Put e della pista ciclabile, che ci sta stringendo il collo ogni giorno di più. Ecco perché al pubblico dibattito abbiamo invitato anche i nostri avvocati e non solo, ed oltre alla cittadinanza come d'obbligo, l'invito è stato consegnato anche allo stesso Renna. I nostri avvocati ci hanno detto che non si sono affatto ritirati. Loro hanno fatto solo, e sottolineo solo, la rinuncia sulla sospensiva, mentre nel merito, lo-
Antonio Forcillo
ro come noi, siamo in attesa della sentenza del Tar. Oltre a noi anche la gente ha diritto a parlare; ecco perché lo abbiamo chiamato pubblico dibattito, proprio per dare la parola ai cittadini non solo sul Put ma anche sull'intervento che sarà portato su piazza del Popolo. Un progetto di cui l'amministrazione va orgoglio-
sa. Ma vogliamo sentire anche i cittadini? Vogliamo dare a loro la parola o deve parlare sempre chi propone un piano per 12.000 abitanti? Ecco, con quella di ieri si è aperto un capitolo che vede protagonisti non già la politica e le decisioni dei pochi, ma i cittadini. Al termine dell'evento ho prospettato alla gente e a chi mi ha seguito nella battaglia contro il Put, che con la sentenza, favorevole o non al Put, seguiranno le mie dimissioni da presidente dell'Ucaib. Decisione che ho preso sin dall'inizio della mia carica in quanto la stessa, come già detto in altri comunicati, è legata solo a questa battaglia che, se vinta, ci darà ancora più felicità visto i forti disagi riscontrati da noi commercianti ma anche da tanti cittadini. Quindi -ha concluso Forcillo- con quella di ieri spero tanto che si continui sulla strada del pubblico confronto dove a sedersi intorno a un tavolo siano tutte le parti interessate». fa.si.
no altri 11.000 persone che devono esprimersi». Questo il commento del sindaco, Francesco Renna, il quale poi ha aggiunto dei metodi di raccolta firma e delle informazioni date ai cittadini non sempre vere. «Raccogliere le firme porta a porte -ha detto il sindaco- significa che la gente non si può esprimere in maniera libera. Inoltre ha aggiunto il primo cittadino- le informazioni date, in molti casi sono state falsate e lontane dalla verità; quindi molti hanno firmato senza prendere la condizione reale dell'intervento che si andrà a fare sulla piazza. Ecco perché domenica sera ci siamo posti al cospetto della cittadinanza; questo per fare chiarezza. Abbiamo presentato il progetto e credo che, per quanto sentito e visto, abbiamo percepito che questo è gradito. Infatti, molte persone ci hanno indirizzato consensi attraverso gli applausi e con messaggi a fine dibattito. Quindi per noi quella di domenica è stato il banco di prova dove si è avvertito il senso del cambiamento che di fatto porterà benefici alla città. Ma, cosa più importante, è stato il fatto di aver avuto finalmente la possibilità, in pubblico, di smentire le voci che si sentono dire in giro e su alcuni volantini. Tra cui quella che la piazza sarà rasa al suolo per ricostruirla da capo. Noi abbiamo dimostrato, con carte alla mano, che gli alberi non verranno toccati e che la storia della piazza verrà abbellita e non cancellata. Abbiamo illustrato ai cittadini che dopo i lavori la piazza diventerà vera e propria “Piazza”. Infatti, oltre alla pedonalizzarne centrale, verranno collocati gradini circolari per se-
dersi, giochi per i più piccoli e più verde. Il progetto viene dal regolamento urbanistico che è stato pensato e messo su carta dal professor Guido Dell'Osso e l'architetto Antonella Guida, che constatarono un'insufficienza di piazza su corso Umberto e non. E questo ha portato alla pianificazione della nuova piazza del Popolo che noi abbiamo visto che è efficiente in tutte le sue parti; anche in quella dello smistamento veicolare. Quindi una piazza vera che fungerà da punto di aggregazione dei giovani, degli anziani, delle famiglie e dei bambini. Quindi io spero che le persone prima di “sparare a vanvera” leggano le carte e che soprattutto divulghino la verità ai cittadini e non le menzogne. Inoltre, vorrei dire che i messaggi letti sul volantino dove si invita la popolazione a fare pressione sui consiglieri di certo non rispecchiano il senso della democrazia. I consiglieri devo esprimersi con il voto libero senza pressioni da movimenti e segretari di partito che inizialmente condividevano la nostra linea politica. Non so cosa sia cambiato da giugno a ora in loro. Io credo che sia il frutto di manovre politiche, che con l'avvicinarsi della campagna elettorale si vanno a delineare. Comunque -ha concluso Renna- noi siamo coscienti del nostro operato e risponderemo a coloro che hanno dubbi e a quelle persone che lanciano messaggi non veritieri alla gente». Alle parole del sindaco si sono aggiunte quelle del suo vice, Nunzio Viggiano, il quale ha detto che dopo il progetto la piazza diventerà del “Popolo”. fa.si. provinciamt@luedi.it
Droga e coltello sul treno Denunciati due giovani METAPONTO - Un giovane denunciato all'Autorità giudiziaria a piede libero e una ragazza segnalata al prefetto, perché trovati in possesso di sostanze stupefacenti. E' accaduto sabato scorso, quando personale della polizia di Stato della Polfer di Metaponto è salito a bordo del treno ICN 786 Milano-Crotone per svolgere il consueto servizio di prevenzione. Sul convoglio gli agenti hanno controllato due giovani, un ragazzo e una ragazza di 18 e 19 anni rispettivamente di Scanzano Jonico e Chiaromonte, incensurati, che viaggiavano insieme e che avevano destato sospetti. La ragazza ha consegnato spontaneamente una bustina di cellophane contenente una piccola quantità di sostanza tipo marijuana. I due sono stati allora invitati a scendere dal treno e sottoposti a perquisizione personale negli uffici del Posto Polfer di Metaponto. In una tasca del giubbotto indossato dal giovane è stata rinvenuta una bustina contenente eroina del peso di 5,2
grammi, nonché un coltello a serramanico della lunghezza complessiva di ben 17 centimetri. Il ragazzo è stato denunciato all'Autorità giudiziaria per detenzione di sostanze stupefacenti e porto abusivo di arma e la ragazza è stata segnalata al Prefetto ai sensi dell'art. 75 del Dpr n.309/90 mentre la droga e il coltello sono stati sequestrati. provinciamt@luedi.it
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Lo Scudo crociato è pronto a passare all’opposizione se non si provvede entro due settimane
«Il settimo assessore è nostro» Pisticci, nuovo ultimatum dell’Udc al sindaco Leone PISTICCI - L'Udc di Pisticci si riorganizza puntando tutto sui giovani. E' quanto emerso da una riunione tenutasi venerdì scorso all'interno della sezione del partito. Ora la neo dirigenza dello Scudo crociato locale promette battaglia all'interno della maggioranza di centrodestra, che amministra la città con alla guida il sindaco Michele Leone. Dopo mesi di calma apparente, quindi, ecco la controffensiva: «Il settimo assessore deve essere nostro. Altrimenti usciamo dalla maggioranza». Da indiscrezioni raccolte, pare che per questa richiesta l'Udc non sia disposto ad attendere più di due settimane. Si vedrà. E' la voce ricorrente all'interno della compagine partitica di Pierferdinando Casini. Tra l'altro, la prima giunta Leone, all'indomani della vittoria elettorale era composta
da sette assessori. Ma la ritrovata quadratura politicoprogrammatica frutto della verifica voluta da Alleanza nazionale, prevede all'interno di uno dei tanti punti sottoscritti in un accordo, ma non dall'Udc, che «gli assessori devono essere sei». Non ci vuol molto a capire adesso, che se non si derogherà quanto stabilito, seppur con un solo consigliere, e quindi senza intaccare la stabilità numerica della maggioranza, Renato Rago, passerà tra i banchi dell'opposizione. Quest'ultimo è stato anche nominato segretario. Il presidente è Vito Pelazza, mentre il vice presidente è Leonardo Scattino. Questo il resto dell'organigramma frutto dello svecchiamento: Massimiliano Perrello è vice segretario, Michele Gioia è il segretario amministrativo, il suo vice è Michele Giannace. Ricordiamo che dopo essere stato il
Da sinistra, Renato Rago e Vito Pelazza
primo partito in termini di suffragi alle elezioni amministrative del maggio 2007 ed aver quindi di gran lunga contribuito all'affermazione dell'attuale primo cittadi-
Ferrandina Lezione magistrale all’Itis
Testimoni di mafia tra i banchi di scuola L’incontro all’Itis di Ferrandina
FERRANDINA - Educazione alla legalità con la presenza di Salvatore Borsellino, Pino Masciari e Benny Calasanzio Borsellino ed alta tecnologia, con trasmissione in diretta web in video streaming (video a flusso continuo) sui siti <www.pinomasciari.org> e <www.salandranet.it> si sono fuse all'Itis di Ferrandina, nell'incontro promosso dal circolo “Pensiero Attivo”, impegnato nell'iniziativa: “L'Isola Fenice - Basilicata, regione in cui non c'è la mafia ma qualcosa che le somiglia molto”, in collaborazione con la Consulta giovanile e col patrocinio del Comune di Ferrandina. L'iniziativa culturale è stata prontamente recepita dal dirigente scolastico, professor Teresa Vigorito, che ha concesso l'autorizzazione alla straordinarietà dell'evento, pur in presenza della già programmata assemblea mensile. Due maxi schermi piazzati nei corridoi hanno permesso a tutti gli alunni di seguire l'evento. Ha iniziato il più giovane dei tre relatori, Benny Calasanzio, 23enne vittima della mafia al quale sono stati uccisi zio e nonno, riferendosi all'assenza dello Stato là dove non c'è giustizia. «Anche le attuali condizioni della scuola -sostiene Benny- sono terreno di incultura che fa comodo ai poteri deviati». Non cerca vendetta Benny, ma solo giustizia, perché un giovane vuole vivere la sua vita in uno stato che gli consenta la garanzia del diritto. «Mio fratello Paolo -ha iniziato Salvatore Borsellino- aveva un rapporto particolare con i giovani e amava parlare nelle scuole». Eredità trasferitasi proprio per onorare la sua memoria. Gli episodi della vita del magistrato, gli ultimi giorni del
suo lavoro quando ormai Paolo capiva che aveva poco tempo a disposizione per portare a termine le indagini, il rubare le ore di lavoro alla giornata pur lunga e faticosa alzandosi la mattina prima degli altri, hanno commosso l'attenta platea che, sottolinea Salvatore, non ne parla, per suscitare commozione, ma solo indignazione per la mancanza del diritto per quella maggioranza di cittadini senza potere. Infine l'imprenditore Pino Masciari, che ha dovuto chiudere la sua attività per le pretese della ndrangheta e di alcuni poteri deviati. Ha denunciato, ha parlato facendo nomi e cognomi col risultato che ora vive da esiliato, da deportato, ostaggio si autodefinisce, con i figli, ragazzini, che non possono fare la vita dei coetanei. Con il timore di essere ucciso da un momento all'altro essendogli stato tolta anche la scorta, ma che in particolari occasioni viene accompagnato e protetto dalle forze dell'ordine. «Le loro importanti testimonianze hanno catturato l'attenzione di noi studenti -ha commentato Marco Grieco della V classe del liceo scientificohanno mosso i nostri sentimenti. Come sostiene l'ingegner Borsellino la criminalità può essere sconfitta solo se si sconfigge l'omertà e se nei giovani nasce e si coltiva l'educazione alla legalità”. Solo così si potrà avere -conclude Greco- la bellezza del fresco profumo di libertà, che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e della complicità», come affermava il defunto magistrato Paolo Borsellino. Una grande lezione di civiltà, fatta sul campo, con i testimoni di una violenza a cui non ci si deve rassegnare. Costantino Di Cunto provinciamt@luedi.it
no, Michele Leone e della sua coalizione (An, FI, Udc) per approdare alla guida del Comune con circa il 70% dei consensi, l'Udc, rischiava di sparire dalla mappa dei
gruppi in consiglio comunale, a causa della migrazione quasi totale degli eletti all'interno della formazione politica costituita da Carlo Giovanardi, “Popolari liberali, verso il Pdl”. Questo, nonostante inizialmente constasse di ben cinque scranni: Giovanni D'Onofrio (presidente del Consiglio), Giovanni Giannone (capogruppo), Rosa Gallo, Mariano Caravita e Renato Rago. Ma quest'ultimo con una comunicazione ufficiale indirizzata al sindaco ed al consiglio comunale nel bel mezzo dell'estate ha rifondato all'interno dello stesso, il gruppo dello Scudo crociato diventandone presidente. I quattro consiglieri comunali dei Popolari liberali hanno chiesto nel frattempo, obbligandolo di fatto, al sindaco Michele Leone di revocare la carica proprio all'allora assessore all'Ambiente e Sanità Vito Pelazza. Ora Rago
che inizialmente aveva lanciato propositi costruttivi e di non belligeranza chiede il rispetto dei patti elettorali verso la sua compagine politica. Ne nascerà sicuramente un braccio di ferro che porterà nuovamente la maggioranza ad un'altra obbligatoria verifica. Anche perché, di questi tempi, mettere alla porta lo Scudo crociato, significherebbe prendersi una bella responsabilità, visto l'avvicinarsi delle prossime consultazioni amministrative per le Provinciali. A tal proposito l'ex assessore Pelazza sarà sicuramente in campo in questa competizione candidato nel collegio di Pisticci centro. Ed in caso di assessorato? Il partito solo in caso positivo, a quel punto si porrà il problema e designerà il nome dell'occupante del settimo scranno dell'esecutivo soppresso. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
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I cittadini possono rivolgersi presso gli uffici sanitari
Policoro La proposta è partita dal Pd
riforma Gelmini Asl 5, al via oggi la campagna alLacentro dell’ultimo di vaccinazione antinfluenzale consiglio comunale MONTALBANO - Parte oggi nei comuni dell'Azienda sanitaria locale numero 5 la campagna di vaccinazione antinfluenzale ed antipneumococcica per la stagione 2008/2009. I cittadini interessati possono recarsi presso gli uffici sanitari del proprio comune o dai propri medici di base che hanno aderito attivamente alla campagna. Il vaccino ha una copertura di circa tre mesi e si distingue in base all'età dei soggetti da vaccinare. «Ai soggetti di età pari o superiore a 65 anni- si legge in una nota dell'Asl 5viene somministrata una dose di vaccino tipo adiuvato con MF59, mentre per i soggetti di età inferiore viene somministrata una dose di vaccino tipo virosomale». La vaccinazione è quindi consigliata a tutti i cittadini anziani ed a quanti, anche giovanissimi, sono affetti da malattie croniche debilitanti dell'apparato respiratorio, circolatorio ed uropoietico. Inoltre è raccomandata ai soggetti colpiti da malattie degli organi emopoietici, da diabete e da fi-
Un medico che effettua un vaccino
brosi cistica. «I soggetti a rischio - aggiunge la nota - sono dunque quelli affetti da malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, i soggetti addetti ai servizi pubblici di primario interesse collettivo, il personale di assistenza o che abbia contatti familiari con soggetti ad alto rischio e i bambini reumatici soggetti a ripetuti episodi di patologia disreattiva che ri-
chiede la prolungata somministrazione di acido acetilsalicinico a rischio di sindrome di Reye in caso di infezione influenzale. Utilizzando il vaccino, dunque, sarà possibile anche quest'anno evitare il rischio di contrarre l'influenza e soprattutto di evitare le complicanze derivanti da febbre, difficoltà intestinali, respiratorie e cardiocircolatorie». Per i soggetti anziani o con particolari patologie è
consigliata anche la vaccinazione antipneumococcica per la prevenzione delle patologie dell'apparato respiratorio, effettuata ogni cinque anni; pertanto i soggetti che sono stati vaccinati cinque anni fa, dovranno quest'anno fare il richiamo per continuare ad essere immunizzati. «L'influenza - continua ancora la nota - è una infezione respiratoria provocata da virus. Si trasmette facilmente attraverso goccioline di muco o di saliva, anche parlando vicino ad un'altra persona. In Italia si presenta ogni anno durante la stagione invernale e colpisce il 5-10 % della popolazione, a seconda delle caratteristiche del virus influenzale circolante. Per il prossimo inverno conclude la nota dell’Azienda Sanitaria locale numero 5 -è prevista la circolazione di virus differenti rispetto a quelli dei due anni precedenti, per cui la malattia può essere più grave e interessare un maggior numero di persone». Anna Carone provinciamt@luedi.it
Montalbano Jonico Raccolta fondi
“Amici del cuore” in piazza per la salute MONTALBANO JONICO - Ancora una volta, la locale associazione “Amici del cuore” unitamente alle altre associazioni di volontariato di Montalbano Jonico, è scesa in piazza per una raccolta di fondi a sostegno delle attività del sodalizio e precisamente per far confluire denaro nel “Fondo Pricard” che promuove la ricerca cardiovascolare, attraverso la campagna nazionale “Le noci del cuore”. Ai cittadini che hanno contribuito, oltre all'utile materiale informativo, è stato distribuito un sacchettino di noci, rivalutate, oggi, anche dalla medicina per i benefici che apportano alla salute se consumate con oculatezza. Si è, infatti, scoperto che tra le proprietà delle noci vi sia la
ricchezza di grassi monoinsaturi utili a ridurre il colesterolo in eccesso, nonchè di arginina, capace di mantenere elastiche le arterie, pertanto, se ne consiglia il consumo di due o tre noci al giorno. L'associazione Amici del cuore rappresentata da Mario Ranoia, si distingue a Montalbano per l'impegno annuale profuso non solo nella raccolta fondi da destinare alla prevenzione e alla ricerca sulle malattie cardiovascolari, ma anche per quanto ha realizzato affinché nella comunità jonica vi fossero delle teche in cui posizionare due defibrillatori ad uso di volontari appositamente formati dalla stessa associazione con medici e tecnici di Basilicata Soccorso. Infatti, è conti-
Un sacchetto di noci “salvacuore” distribuito dall’associazione
nua da parte dell'associazione montalbanese la formazione di sempre nuovi volontari che siano capaci di utilizzare i defibrillatori cardiaci in caso di necessità; una sicurezza per i cittadini che possono contare su strumenti e persone addestrate, all'occorrenza, al loro utilizzo. an.ca.
POLICORO - La legge statale sulla riforma della scuola, cosiddetta Gelmini dal nome del ministro donna della Pubblica istruzione, è stata al centro di un dibattito nella massima assise comunale. La proposta è partita dal gruppo di minoranza del Partito democratico (Pd) e Popolari uniti (Pu) di una discussione a 360 gradi su questa riforma. Pertanto anche se ormai è legge dello Stato, la discussione che ne è scaturita è stata molto animata tra le due coalizioni e in platea c'erano anche molti operatori della scuola. La mozione (o risoluzione), respinta dalla maggioranza, è stata illustrata dal capogruppo del Pd Gianluca Marrese, che ha messo sotto la lente di ingrandimento la mortificazione degli addetti ai lavori, insegnanti della scuola elementare e personale Ata (amministrativi), con tagli indiscriminati solo per fare cassa senza guardare alle ripercussioni negative sia sul piano occupazionale che pedagogico per i discenti. L'ex assessore comunale ha anche puntato l'indice sul metodo adottato dal governo nazionale che avrebbe cercato lo scontro con sindacati e personale scolastico senza sentire le rispettive ragioni. E comunque la reintroduzione del maestro unico, il ripristino del 7 in condotta e dei giudizi con il voto numerico, il tempo pieno limitato, la difficoltà di integrazione degli extracomunitari e diversamente abili, sarebbero un grave nocumento per la scuola dell'infanzia considerata da tutti come una delle migliori al mondo. La collega di partito Beatrice Di Brizio ha parlato, invece, di un ritorno a cinquant'anni fa della scuola dopo questa riforma che non guarda al futuro con interesse ma, viceversa, la riporta ad un'era che non esiste più e con molti insegnanti per giunta che si vedrebbero precluso l'accesso al mondo della scuola con i tagli introdotti sul personale e con un governo che
punta sull'ignoranza. Franco Labriola, sempre Pd, ha espresso preoccupazione su questa nuova legge che divide, a suo parere, la scuola italiana in due per volontà della Lega: al nord una nuova più attenta ai bisogni degli utenti e al Sud una scuola di fannulloni e statalista. La maggioranza di centrodestra ha presentato anch'essa un documento, letto dal capogruppo di Forza Policoro (Forza Italia verso il Pdl), Domenico Bianco, dal quale si evince come alcuni benefici per le classi sociali più deboli tipo l'abolizione dell'Ici sulla prima casa; la defiscalizzazione degli straordinari e gli interventi per il contenimento delle rate sui mutui dovevano in un certo qualmodo essere compensati con tagli alla spesa statale. E comunque tutta la maggioranza cittadina, nel documento approvato con 11 voti a favore e 7 contrari delle minoranze, sollecita gli esponenti del Pdl a mettere in campo tutte le azioni politiche per tutelare i posti di lavoro, mentre ha poi difeso l'impianto strutturale della riforma con il maestro unico che rafforza meglio l'educazione del bambino; una scuola più severa con il 7 in condotta contro il bullismo. A suo dire prima della Gelmini in tanti hanno provato a riformare la scuola compreso l'ultimo governo Prodi, con il nobile intento di portare il sistema scolastico italiano ai livelli europei. Nel documento politico il centrodestra locale chiede al Governo una fase concertativa di riforma organica della scuola nel suo complesso fino all'università. Il presidente del Consiglio, Otello Marsano, ha espresso le sue preoccupazioni su alcuni punti della riforma. Il vice sindaco Rocco Leone ha invece sostenuto come i tagli alla scuola siano iniziati con il precedente ministro Fioroni, e che in un periodo di congiuntura economica negativa c'è bisogno di oculatezza nella gestione della cosa pubblica. Gabriele Elia
Montalbano La squadra è acerba, troppi baby nei ruoli chiave
Ennesima sconfitta per lo Sporting MONTALBANO - Decima giornata, altra domenica di passione per lo Sporting Montalbano. Anche lo Scanzano ha maramaldeggiato, il team di mister Calone ha avuto facile gioco contro un avversario abbastanza inconsistente e ha portato a casa senza patemi un rotondo successo e i tre punti in palio, senza neppure sforzarsi più di tanto, tanta era la differenza di valori visti sul terreno di gioco. Del resto già alla vigilia la gara era chiaramente di quelle da disco rosso per lo spaurito gruppo di ragazzini messo in campo dal neomister Diazenna. Pronostico rispettato, dunque, e nessuna sorpresa nel derby jonico, ritornato dopo lunga assenza. Questo torneo di Promozione per la
compagine di Iacovino, che di sicuro vive quest'anno la stagione più nera della sua ultradecennale esperienza presidenziale, è una lunga via crucis, un tunnel senza uscita. E quel che più preoccupa l'ambiente jonico è il fatto che non si intravede un sia pur minimo spiraglio di luce. I numeri sono davvero impietosi e parlano chiaro: nove sconfitte su dieci gare, un unico successo, ben ventotto reti al passivo e soltanto tre gol messi a segno nelle reti avversarie. E tre miseri punti che umiliano la squadra in penultima posizione in classifica generale. Un cammino più accidentato di quanto le più realistiche previsioni della vigilia potessero far temere. Neppure il cambio alla guida tecnica ha
portato benefici. Il passaggio del bastone di comando da Giovanni Miraglia a Mimmo Diazenna non ha sortito gli effetti sperati da qualcuno. E con ogni probabilità neppure il portoghese Mourinho o il nostro Lippi sarebbero in grado di fare meglio con la materia prima con cui Diazenna si trova a dover fare i conti. Neppure i due succitati superpagati professionisti sono attrezzati per fare miracoli. Si continua dunque a perdere con una regolarità davvero impressionante, a collezionare una débacle dopo l'altra a conferma che l'organico in casacca biancoazzurra è quanto mai deficitario. La squadra è acerba, troppi baby anche nei ruoli chiave, manca un minimo di esperienza per po-
Lo Sporting Montalbano
ter reggere il confronto con gli avversari. Se poi si considera che la stessa condizione atletica è deficitaria, lontana da uno stato accettabile, il quadro della situazione si fa chiaro. Come è
chiaro quale possa essere l'approdo obbligato di quest'amara stagione, se non dovessero prendersi da parte della dirigenza adeguati provvedimenti. Antonio Romano
Martedì 18 novembre 2008
LOTTO&CONCORSI
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DAMA
Rubriche
Grazie alle nostre previsioni vinto anche l’estratto a Venezia
Bari e Roma, centrato l’ambo ROMA - L'estrazione di metà novembre ha confermato i due "centenari" che hanno allungato la loro striscia negativa e ha portato in primo piano ben quattro ruote che hanno perso i loro massimi ritardatari. A Roma si è rivisto il 3 (il gobbetto) dopo 96 turni, a Genova è caduto il 18 (il sangue) dopo 78 assenze, a Milano è sortito il 64 (il giaccone) dopo 78 ritardi, a Firenze e ricomparso il 13 (sant'Antonio) dopo 62 mancati riscontri. Tra i numeri maggiormente assenti sono usciti nel turno di sabato anche il 18 (il castello) sesto di Palermo dopo 54 assenze, il 13 (il mazzo di fiori) sesto di Bari dopo 53 turni e il 31 (il padrone di casa) quarto di Cagliari dopo 47 ritardi. Nonostante la ripetizione di diversi numeri fra i cinquanta estratti sulle dieci ruote tradizionali, non si sono sviluppate combinazioni a valenza doppia. Da segnalare, invece, il terno di cadenza 8 (18-28-68) a Genova dove è uscito anche l'ambo simmetrico 44-47, il terno di decina (31-36-40) a Cagliari, l'ambo radicale 20-29 a Roma, il terno di cifra 1 (14-17-31) a Torino. Completano il quadro altre combinazioni che si sono sviluppate nei diversi raggruppamenti tradizionali. NAZIONALE - Per ambo segnaliamo la figura 5 con la serie 5-32-50-77-86. Sempre per ambo è in evidenza la prima decina con la serie 3-4-6-7-9. Previsione speciale 4-76 per estratto ed ambo. BARI - Avevamo consigliato di giocare i numeri di cadenza 5 ed è uscito l'ambo 5-15. Vinto l'estratto con il 76 della previsione speciale.La controfigura 7 non sviluppa ambi da 44 estrazioni, combinateli nella cinquina 7-1829-40-62. Tra le figure, invece, è interessante per ambo quella del 6 con la serie 15-24-33-51-69. Previsione speciale 6-34 per estratto ed ambo. CAGLIARI - Per ambo tenete presente la cadenza del 3 e ancorateli alla serie 23-33-43-63-83. Spunti interessanti per ambo sono offerti dalla figura 7 con la combinazione 16-34-43-52-70. Previsione speciale 20-53 per estratto ed ambo. FIRENZE - Per ambo le nostre preferenze vanno alla figura del 9 e alla serie 9-27-36-45-81. Interessante anche la cifra 3 con la serie 3-30-34-39-63. Previsione speciale 32-67 per estratto ed ambo GENOVA - La decina 51/60 non sviluppa giochi da 52 estrazioni, per ambo e terno prendete spunti dalla serie 5152-53-54-59. Per ambo reclama il gioco anche la cadenza 1 con la serie 21-4151-71-81. Previsione speciale 62-84 per estratto ed ambo.
37 29 3 68 23 11 74 49 30 41 43 MILANO - La cadenza 0 con la serie 20-30-50-60-80 e la controfigura 3 con la serie 14-25-36-47-58 sono attese al varco con qualche ambo. Previsione speciale 10-79 per estratto ed ambo NAPOLI - La cadenza 4 è statisticamente interessante, formate ambi e terni nella serie 14-24-34-54-74. Per soli ambi tenete presente la controfigura 3 con la serie 14-47-58-69-80. Previsione speciale 11-74 per estratto ed ambo. PALERMO - La controfigura 6 con la serie 6-17-28-39-50 e la quartina radicale 7-70-77-79 sono interessanti per ambo. Previsione speciale 15-89 per estratto ed ambo. ROMA - Avevamo consigliato di mettere in gioco la figura del 3 ed è uscito l'ambo 3-84. Da 53 estrazioni non dà risultati la controfigura del 3, cercate ambi e terni nella serie 3-14-2536-69. Da 51 turni manca la cadenza del 3, per ambo e terno date credito alla serie 23-33-53-63-73. Previsione speciale 52-64 per estratto ed ambo. TORINO - La figura 7 è ferma da 52 turni, formate ambi e terni nella serie 16-34-61-70-88. La cadenza 8 con la cinquina 18-48-58-78-88 è in fase evolutiva per ambo. Previsione speciale 63-84 per estratto ed ambo. VENEZIA - Vinto l'estratto con il 9 della previsione speciale. I 70 ritardi consigliano di non escludere dal gioco
67 89 78 63 79 69 102 90 71 96 103
2 62 88 8 48 74 11 46 77 68 14
65 89 60 54 59 56 88 73 67 82 91
3 4 25 90 54 28 54 1 36 24 40
49 65 47 48 49 48 50 62 64 57 57
Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero Frequenza Numero 88 127 56 81 126 69 85 123 62 82 120 64 90 120 87 55 119 29 86 119 27 1 118 45 3 118 38 64 118 30
Ritardo 50 41 37 36 35 32 28 28 27 26
di PASQUALE GRANDE
Le Tavole di Rutilio Benincasa ESTRAZIONE DI MARTEDI’ 18 novembre 2008 Roma e Tutte 59, 63, 21, 36, 43, 28 Napoli, Firenze e Tutte 57, 61, 19, 34, 41, 27 ESTRAZIONE DI GIOVEDI’ 20 novembre 2008 Roma e Tutte 61, 65, 23, 38, 45, 30 Napoli, Firenze e Tutte 59, 63, 21, 36, 43, 28
UNIDICI RUOTE
cioselli e Michele Turco. Terminati i campionati assoluti, venerdì prossimo è il turno dei Candidati Maestri e dei Nazionali, impegnati nel campionato Italiano Secondo e Terzo Gruppo,
Pronostico concorso n. 139 (del 18/11/2008) 36 44 47 51 57 62 69 74
PREVISIONI
Il reggino Mario Fero vince il campionato italiano pugliese Paolo Faleo nelle diciannove partite disputate non ha conosciuto l'ombra della sconfitta. Una sola battuta d'arresto invece per il secondo classificato Michele Maijnelli che, dopo una partenza bruciante (sei vittorie consecutive) ha collezionato diversi pareggi che hanno incoraggiato il ritorno del super favorito damista calabrese. Ottima la prova offerta dall'altro giocatore calabrese, il giovanissimo Francesco Gitto, tesserato con il circolo di Cosenza. L'enfant prodige di Carolei (il più giovane partecipante ai campionati italiani) si piazza all'undicesimo posto con venti punti, frutto di quattro vittorie, dodici pareggi e solo tre sconfitte, fra l'altro incassate con i primi tre della classifica. Sconfitte per la verità brucianti per il giovane Gitto, che in tutte e tre le circostanze in cui ha dovuto alzare bandiera bianca lo ha fatto non per posizione ma per tempo scaduto. Errori di inesperienza che serviranno per il futuro. Lasciando da parte la parte tecnica, una nota particolare va fatta alla sempre precisa ed apprezzata direzione di gara che quest'anno ha visto all'opera tre direttori di gara: Margherita Massignani, Achille Pa-
62 59 13 54 25 84 9 31 59 90 16
di ambo e terno la cadenza 0, date fiducia alla serie 10-30-40-60-90. Per ambo consigliamo la decina 21/30 con la serie 21-23-25-27-28. Previsione speciale 10-52 per ambo e ambata. TUTTE -Le terzine da giocare prevalentemente per ambo 11-41-50, 38-5364, 6-35-70, 12-28-82, 38-43-58.
di FRANCESCO SENATORE
IL gran maestro Mario Fero ha conquistato domenica scorsa il suo quarto titolo tricolore a San Giovanni Rotondo (FG) nella 72a edizione del Campionato italiano assoluto di dama italiana. Da martedì 11 a domenica 16 novembre si sono sfidati venti giocatori, selezionati tra i migliori damisti italiani. Il gran maestro Mario Fero, nato a Reggio Calabria ma da molto trasferitosi a Milano, termina il campionato al primo posto con 29 punti; al secondo posto, con 28 punti, il messinese Michele Maijnelli, che nonostante l'unica sconfitta patita proprio con Fero, ha lottato fino in fondo. Al terzo posto troviamo il campione italiano uscente, Paolo Faleo, leccese di nascita e che da tempo lavora ad Aosta. Degna di nota la partecipazione del settantasettenne grande maestro Antonino Maijnelli, padre di Michele, che durante la competizione è stato premiato per la sua presenza al campionato 2008, esattamente a cinquanta anni dalla sua prima partecipazione ad un campionato italiano assoluto. Complimenti. Il campione reggino ha terminato imbattuto il campionato collezionando dieci vittorie e nove pareggi. Anche il
61 68 52 52 51 49 59 65 64 64 62
in programma dal 24 al 27 a Lovere (Bergamo). Quarantotto i damisti ammessi, suddivisi in due gruppi, che si contenderanno i prestigiosi titoli Elite ed Esperti
Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!
di MARIA D’AUTUNNO
Gli ambi di Novembre IL gioco dell’ambo secco risulta essere il più seguito da parte di tutti gli appassionati del gioco del Lotto. Nel “Magico”mondo dei 90 numeri del lotto esistono delle combinazioni particolarmente “fortunate” abbinate ai vari mesi dell’anno. Le coppie di ambi più uscite nei vari mesi di Novembre si possono giocare su tutte le ruote, o su ruota di preferenza per tutto il corso del mese. MESE DI NOVEMBRE 14 - 48 17 - 83 17 - 90 12 - 88 9 - 57 53 - 8 89 - 53 31 - 24
Il campione italiano Mario Fero concentrato sulla damiera
Per informazioni e chiarimenti telefonare 348-8024342 da martedì a sabato dalle 17 alle 18.30 o dopo le 21,30. Troverete le mie tecniche su BancoLotto di Novembre.
Sport Martedì 18 novembre 2008
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Nazionale «Stiamo cercando di costruire un gruppo nuovo. Del Piero? La sua rinascita non mi sorprende»
Lippi: «Test importante ad Atene» Domani l’amichevole contro la Grecia, il ct parla a tutto campo FIRENZE – Un’altra piccola tappa del cammino dell’Italia targata Lippi-bis si sta svolgendo a Coverciano, dove i 22 convocati dal mister viareggino si sono radunati in preparazione dell’amichevole in programma domani ad Atene contro la Grecia. Una rosa allargata, che darà la possibilità a Lippi di vivere un mini-raduno molto intenso sotto il profilo dell’amalgama del gruppo, sia dentro che fuori dal campo. «Quello di Atene è un appuntamento difficile e importante, un test particolare perché la Grecia è prima nel suo girone di qualificazione e ha finora perso solo una partita, contro la Svizzera. Per noi si tratta di un ulteriore passo di crescita da parte di questo nuovo gruppo che tutti insieme stiamo cercando di costruire. Ecco il motivo della convocazione di 22 giocatori, vogliamo stare insieme, il raduno sarà l’occasione per allenarci e per parlare. Il mio obiettivo è quello di formare un gruppo di 30 giocatori che si alternino partita dopo partita, ognuno di loro dovrà avere
la sensazione di essere dentro al gruppo. Questo è l’importante. Non ho in mente una formazione innovativa». Tra i 22 convocati per l’impegno ateniese c’è il nome nuovo di Gaetano D’Agostino, l’assenza annunciata di Del Piero, i rientri in squadra di Grosso, Legottaglie, Camoranesi e Iaquinta, la fiducia a Curci tra i pali. Marcello Lippi passa in rassegna parte delle sue scelte, definire esclusivamente “tecniche”. «D’Agostino ha determinate caratteristiche in mezzo al campo e ha raggiunto una maturazione completa in quel ruolo - spiega il cittì - Su Del Piero non è il caso che torni sul discorso. Lui è l’emblema della Juve, non mi sorprende la sua rinascita, è già accaduto ad altri giocatori che hanno fatto parte della nazionale, signifi-
Spalletti: «Per la Roma può essere la svolta» passato, la queFIRENZE – «Questione era sopratsta vittoria può setutto psicologignare la svolta». ca». Parola di Luciano Si muove con i Spalletti con chiapiedi di piombo il ro riferimento al tecnico giallorossuccesso ottenuto so, troppe le deludomenica sera sioni patite in dalla sua Roma questo scorcio di nel derby, un ristagione dalla sultato striminzisua squadra abito (1-0, rete di tuata negli ultimi Baptista) ma suftempi a ben altre ficiente per con- Luciano Spalletti posizioni di clasquistare i tre punti e riportare il sereno. «E’ una sifica. «Spesso si esagera a vittoria che restituisce un pò creare delle aspettative perd’entusiasmo e questo è inne- ché poi quando non fai un rigabilmente importante - dice sultato ti crolla il mondo adSpalletti - ma prima di dire dosso. Bisogna ragionare che il peggio è passato aspet- sempre con serenità ed equilitiamo i prossimi impegni e i brio. La squadra ha ritrovato prossimi risultati. Anche se, un suo equilibrio, andiamo lo si è visto domenica e pure in avanti così».
ca semplicemente avere caratteristiche psicologiche e tecniche per risollevarsi. Quella di Curci è solo una valutazione tecnica, con Abbiati non c’è niente, le mie convocazioni non sono legate al passato, e non farò mai convocazioni per debiti di riconoscenza. Riguardo a Rossi, è troppo importante per noi, ho detto a Casiraghi «questo lo prendo io..». A proposito di giocatori importanti, il serbatoio dell’attuale campionato italiano sembra offrire a Lippi la scelta tra elementi dotati di maggiore qualità, tecnica e tattica. «Il mio compito è più facile di quattro anni fa analizza Lippi quando squadre come l’Udinese o il Palermo non disponevano di giocatori di esperienza internazionale. Un ricambio generazionale anche in nazionale è necessario, vista la carta d’identità di alcuni. Ma certe scelte devono essere oculate, bisogna stare attenti a non perdere o dimenticare in fretta giocatori con caratteristiche tecniche, caratteriali e morali di altissimo
corsa un pochino più lunga. Inter e Juventus sono due grandi squadre, con due giocatori in stato di grazia come Ibrahimovic e Del Piero. La Juve a San Siro ha sempre giocato bene e raccolto grandi prestazioni. Non ci sarà fattore campo, e comunque vada la sfida, non metterà la parola fine al campionato». «I nostri arbitri? In Europa nelle relative serie A, B, 1ª o 2ª divisione non esistono classi arbitrali al nostro livello - dice Lippi - Che poi si facciano errori è un dato di fatto, e sarà sempre così». Getta acqua sul fuoco, Uno sguardo a quanto accade fuori dai confini italiani. Tra politica e sport. Lippi ammette di essersi emozionato per la vittoria presidenziale di Barack Obama ed esalta la grande figura di Maradona, neo cittì dell’Argentina. Questione di numeri uno. «Sono due personaggi di altissimo livello. Mi sono emozionato a vedere Obama salire sul palco a Chicago con la moglie e le figlie. Di Maradona dico che è un grandissimo del calcio e come tutti i grandi sarà capace di ottenere il massimo da chi gli sta intorno. Quando i giocatori argentini entreranno in spogliatoio lo ascolCannavaro, teranno coGilardino e il ct me un oraMarcello Lippi colo. Gli faccio un in bocca in lupo»
livello». Marcello Lippi si sofferma a parlare anche della serie A, del grande equilibrio di valori finora espressi, e delle favorite per lo scudetto. «Fino a una settimana fa si parlava di 8 sorelle, ora la mia impressione è che non siano 8 ma certamente 5 o 6 sì. Napoli e Udinese hanno perso domenica giocando molto al di sotto delle loro possibilità, ma non dubito che si rimetteranno presto a correre e credo in loro fino alla fine. La Roma dovrà fare una rin-
Under 21
Interessante test anche per gli Azzurrini OSNABRUCK (GERMANIA) – La Nazionale under 21 di Pierluigi Casiraghi è in Germania, a Osnabruck, dove stasera affronterà in amichevole i pari età tedeschi sul manto verde dello stadio «Osnatel Arena» (fischio d’inizio ore 19.15). Nel gruppo non c’è Robert Acquafresca: dopo le defezioni di Morosini e Osvaldo, anche l’attaccante del Cagliari ha dato forfait a causa di un trauma contusivo alla coscia destra riportato ieri nell’incontro di campionato con la Fiorentina. Casiraghi al suo posto ha chiamato il giocatore del Parma Alberto Paloschi, punta di scuola Milan andato in Emilia per farsi le ossa. Proprio le assenze per infortuni sono al centro delle dichiarazioni del tecnico federale. «Da qui al campionato europeo - dichiara Casiraghi - ho a disposizione tre amichevoli per valutare il gruppo, ma già ci vediamo poco e poi, a causa degli infortuni, la rosa si è sempre più allargata. Contro la Germania penso di mandare in campo tutti i giocatori a disposizione. Voglio vederli al lavoro, anche perchè molti di loro stanno giocando poco in campionato. Sarà un test interessante»
L’asso brasiliano: «Siamo più maturi del 2007. Vogliamo entrare nella storia»
Kakà: «Al Milan scudetto e Coppa Uefa» MILANO – A tratti spettacolare, alle volte non brillante, ma sempre lì in corsa. Fuori dalla Champions League, il Milan quest’anno vuole tornare a riaffermare la propria supremazia in Italia. L’arrivo di gente come Ronaldinho, Shevchenko, Borriello e Flamini, tanto per citare qualcuno, aveva già fatto capire in estate quali fossero le ambizioni rossonero e fin qui, dopo un pessimo avvio di campionato con le due sconfitte con Bologna e Genoa, i risultati danno ragione ai rossoneri, al secondo posto in campionato a un punto dai cugini nerazzurri. «Siamo una squadra più matura e con più qualità rispetto al 2007 - conferma Ricardo Kakà -
Il nostro obiettivo è vincere il campionato e la coppa Uefa, una doppietta per entrare nella storia di questo club». E in questa missione un ruolo fondamentale potrà ricoprirlo Ronaldinho, che «è importantissimo per noi. La forza del Milan è quella di avere giocatori come lui, capaci di risolvere partite delicate in qualsiasi momento. Per ora non siamo brillanti sotto il profilo del gioco ma siamo costanti in termini di risultati, che è positivo. Certo, ci vorrebbe un po’ più di fantasia ma non dimentichiamo che mi manca un uomo fondamentale come Pirlo». Ma il talento, da solo, non basta e Kakà lo sa bene per-
chè ha giocato «in una squadra piena di talento come il Brasile dei Mondiali del 2006 e non abbiamo vinto nulla. Questo significa che lo spirito di gruppo, la capacità di sacrificio sono componenti necessarie e il nostro obiettivo è unire qualità e quantità». Ma per vincere lo scudetto bisogna anche battere le piccole («per i nostri avversari superarci è il massimo») ed è questo quello che è mancato al Milan a inizio stagione. Poi la rinascita e l’asso brasiliano individua il momento in cui è arrivata la svolta: «E’ stato contro la Lazio - ammette - abbiamo vinto giocando molto bene, quella vittoria ci ha dato molta forza».
Parlando delle avversarie, Kakà ammette che «il Napoli mi ha fatto un’ottima impressione, Lavezzi è un giocatore fantastico. Anche l’Udinese sta facendo bene».
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Sport
Martedì 18 novembre 2008
Polemiche nazionali per il pantaloncino calato in barriera dall’attaccante di Matera
Plasmati “a luci rosse” per il gol del Catania FINORA SULLE cronache nazionali Gianvito Plasmati, centravanti di Matera, in forza al catania, ci era andato per le reti segnati all’Inter e alla Juventus. Da ieri anche perchè definito “a luci rosse”. Plasmati, infatti, mentre era in barriera, per ostacolare la difesa del Torino, si è calato i pantaloncini al fine di distrarre il portiere Sereni. Missione compiuta, perchè il compagno Mascara ha centrato l’angolo per la rete del Catania. Di sorprendente, oltre al fatto che Zenga, tecnico siciliano, aveva ordinato a una sua barriera di posizionarsi alle spalle di quello “ordinaria” del Torino, salvo
poi scattare tutti via, al momento del tiro di Mascara, per evitare il fuorigioco, appunto quel gesto di Plasmati che ha allungato la misura dei suoi pantaloncini, portandoli quasi all’altezza dei piedi. E’ montata subito la polemica nazionale. Il dg del Catania, Lomonaco, intervenendo a 'Radio Anch’io Sport', ha detto: «Non risulta che si tratti di un comportamento irregolare. Queste cose si provano in allenamento, anche con un ritmo ossessivo. L'obiettivo era ostacolare la visuale del portiere. Una furbata? Bisogna fare riferimento alle regole. L’arbitro deve decidere se il
gesto è sanzionabile. Il buon gusto è relativo». Casarin, ex arbitro, oggi opinionista tv ha risposto: «Questa non è una grande genialità, è di cattivo gusto, condotta antisportiva. È avvenuto e non avverrà mai più perchè l’arbitro ha il potere di intervenire. È una roba di mancanza di dignità assoluta. Poi visto che uno lo fa per avere dei vantaggio questo è fuorigioco e il gol andava annullato». La chiosa è stata di Collina, designatore degli arbitri, che ha parlato di una “condotta spiazzante: «Vorrà dire che ora guarderemo anche i pantaloncini bassi in area».
Plasmati, col numero 16, ha i pantaloncini parzialmente calati nella gara contro il Torino
Prima Divisione Esonerato l’allenatore del Potenza. Oggi il sostituto
Gautieri a casa, Vullo in pole Oltre al siciliano, spunta Di Somma con Arleo Seconda Squalificati Bacchiocchi e Fumai
Melfi, momento no Occorre ricompattarsi per ripartire ANCORA una sconfitta per il Melfi, ed ancora nell’extratime: è un periodo no per i gialloverdi, nonostante giochino bene e con voglia di arrivare a una vittoria scacciacrisi. Anche domenica, e contro una grande del campionato, il Catanzaro di un Provenza che ha ammesso i grandi meriti del Melfi, De Angelis e gli altri hanno dato il meglio in campo, ma stavolta, come già in precedenza con Scafatese, Aversa, Pescina, è arrivato l’imponderabile sotto forma di una nuova sconfitta nei minuti di recupero. Ancora una sconfitta, tanta amarezza, soprattutto perché il risultato, ancora una volta, è condizionato da errori della terna, in que- 454545 sto caso dal fuorigioco clamoroso di Caputo, autore del 2-3, non sanzionato. Nulla da eccepire sull’assenza di fortuna, ma bisogna sottolineare i tanti punti non arrivati per gli errori arbitrali, di mira degli attaccanti, difensivi, di inesperienza, di “ogni minimo errore che commettiamo e che poi paghiamo sistematicamente” come ricordato anche dal centrocampista Gianluca Bacchiocchi. “Non so perché, ma alla prima disattenzione ed al minimo errore che facciamo, ecco la tremenda punizione” ha ribadito il centrocampista che è incappato nell’ottavo giallo, e verrà oggi raggiunto alla ripresa del lavoro al Valerio dalla conferma della squalifica, al pari del compagno Nicola Fumai, entrambi assenti nella delicata trasferta di Isola Liri. Ma anche la società, la settimana scorsa analizzando la situazione, attraverso le parole del team manager Marco Moretti, da due gare rientrato ed ora di certo nuovamente squalificato, aveva detto
“la squadra sta attraversando un buon momento, è un gruppo motivato, che ha grinta e personalità, è cresciuto nel gioco, reagisce alla situazione attuale, ma spesso prende gol, come a Noicattaro, più ad essere causati da disattenzioni che dalla bravura degli avversari”. Il tutto, non dimenticando che da tempo mancano elementi come Fummo e Gilfone, su questi poggiava molto del gioco sugli esterni, la lunga attesa del transfert per Merini, che Frasca è rientrato da poco, al pari di Stucchi ancora non al meglio come Scappaticci, che molti dei ragazzi giovani avevano bisogno di questi ed altri punti di riferimento, per meglio inserirsi e fare la propria parte, in questa stagione non facile, in considerazione della reale necessità, per garantirsi un futuro, di dover sanare il bilancio societario. Infine, se poi aggiungiamo che la squadra ha dovuto giocare ben sei gare senza la sua guida tecnica (la squalifica di Palumbo è terminata coi calabresi), allora il quadro è completo. Adesso però, non devono esserci stravolgimenti o processi del tutto inutili, ma è il momento di compattarsi, di tenere duro, di reagire con forza e unità del gruppo e anche del pacchetto societario che in queste ore potrebbe ritrovarsi per un punto della situazione più preciso. Certo, al Melfi manca una vittoria che farebbe ricompattare tutto molto più agevolmente delle chiacchierate. Sarebbe l’ideale in attesa di gennaio, quando arriveranno due elementi di esperienza per puntare a una salvezza che resta sempre alla portata, visto che la classifica è ancora corta. Antonio Baldinetti
L’ESONERO di Carmine Gautieri si è materializzato nel pomeriggio di ieri come la logica conseguenza dell’ultimatum che lunedì scorso, dopo la sconfitta di Cava de’ Tirreni, Giuseppe Postiglione aveva dato al suo allenatore: “O batte la Ternana o si cambia”. Per questo non deve stupire nessuno, così come le dichiarazione, assolutamente di facciata, con le quali il patron e il presidente Pellegrino dicevano domenica sera, dopo lo 0-0 con la squadra umbra, che “Gautieri resta perchè la squadra meritava di vincere”. In effetti, Gautieri poteva anche vincere con la Ternana, il Potenza l’avrebbe quantomeno meritato per le occasioni prodotte, ma proprio dall’ultima prestazione, conclusasi con un altro punticino malinconico, è venuta fuori la considerazione che ha portato all’esonero di ieri. Alla squadra non poteva rimproverarsi nulla, semmai qualche perplessità tecnica poteva nutrirsi per la posizione di Cozzolino (esterno sinistro di attacco, lontano dalla porta) o di Montesanto nel cuore della regia di centrocampo. Tutto nella norma e assolutamente perfettibile se l’ultima esibizione non fosse stata incastonata in un cammino generale che vuole Gautieri autore di 9 punti in 10 giornate. Dati assolutamente inconsistenti per chi ambisce a evitare l’ultimo posto e avere prospettive di salvezza diretta senza i play out. In più, ma questo è spiegato nella nota ufficiale diramata dall’area comunicazione, “dopo un’attenta riflessione sul futuro tecnico della squadra”, Postiglione non ha intravisto ulteriori margini di miglioramento, tanto da rendersi finalmente conto di essere arrivato al punto di non ritorno: una svolta solo con l’esonero di Gautieri. Del quale il Potenza sottolinea “l’impegno profuso e la professionalità dimostrata”. Postiglione ha commentato in questo modo la vicenda, innanzitutto dandosi un giorno di tempo per trovare “la migliore soluzione possibile per la sua sostituzione”: «E’ stata una decisione sofferta perché Gautieri si è dimostrato un uomo vero. Siamo particolarmente dispiaciuti, ma avevamo bisogno di dare segnali forti tanto alla squadra, che comunque si è dimostrata viva nella gara contro la Ternana, quanto all’opinione pubblica». Gautieri che, lo ricordiamo, era arrivato a Potenza
I CANDIDATI: VULLO, DI SOMMA E ARLEO
solo per fare esperienza come tecnico in seconda e responsabile del settore giovanile, e che si è trovato catapultato sulla panchina della prima squadra in maniera casuale proprio come il successo di Lanciano che lo aveva “blindato”, al di là degli alibi concessigli per qualche infortunio di troppo, per le pecche a livello fisico della squadra, per i limiti in alcuni ruoli cardine dell’organico, fa già parte del passato.
Nella giornata di oggi si conoscerà il nome del successore dell’ex attaccante di Serie A. La rosa dei nomi sembra essersi ristretta a tre papabili. Già domenica sugli spalti del Viviani era presente Salvatore Vullo, nella passata stagione subentrato a campionato in corso a Mimmo Giacomarro al Marcianise e vincitore del campionato di C2. Vullo, 55 anni, di Favara, in provincia di Agrigento,
Non sbagliare, ora e a gennaio INUTILE PRENDERSI in giro: la soluzione adottata dalla società era nell’aria già da tempo. Forse è mancato un pizzico di coraggio a Postiglione per far fuori un allenatore che era già subentrato a un altro. Forse si sperava che potesse davvero essere un problema esclusivo dei calciatori, tanto da punirli con il ritiro in clausura. Inutile prendersi in giro nel negare che era da tempo che negli ambienti sportivi non si aspettava altro che l’esonero di Gautieri. Lo avevano commentato i giornalisti, lo avevano detto senza mezzi termini anche i tifosi, lo aveva fatto capire dopo la partita con il Sorrento (due gare fa, quindi) Rosario Pellegrino che aveva seminato un bel po’ di zizzania nell’entourage con il chiaro intento di dare una scossa a una squadra che lui, ma anche gli addetti ai lavori, non credevano tanto scarsa da restare inesorabilmente ultima in classifica dalla prima alla dodicesima giornata. Per giunta, senza nessun prevedibile sbocco di gioco, di idee, ma soprattutto a livello caratteriale. Non stiamo qui a sindacare se la decisione del Potenza, presa all’unisono da Postiglione e Pellegrino, sia stata tardiva o non, siamo soltanto a sperare che la scelta ricada sulla persona giusta. Che dia garanzie dal punto di vista della determinazione, della volontà, dell’attacccamento alla causa, dell’appartenenza a un certo tipo di calcio (per intenderci, quello di questa categoria, con la conoscenza adeguata di questo organico e delle caratteristiche degli avversari). Una serie di elementi che non hanno deposto a favore di Gautieri, del quale, lo ripetiamo, abbiamo apprezzato l’impegno e il tentativo di migliorarsi e di crescere professionalmente, oltre alle peculiarità caratteriali di persona perbene, nonostante qualche inevitabile frizione per chi mastica di questo mestiere. Siamo qui comunque a sottolineare con forza che la società oltre a non sbagliare la scelta di oggi, non deve sbagliare nemmeno quelle di gennaio. Inutile prendersi in giro anche sotto questo punto di vista: l’organico è assai folto, pieno di doppioni e carente di una mente che faccia girare la squadra (Mamede era e resta un punto interrogativo per le sue condizioni fisiche), oltre che di un esterno sinistro. Pur restando di buona qualità, manca di qualcosa. Postiglione ha iniziato cambiando allenatore, ma l’opera potrà dirsi completa solo successivamente. a.p.
ha allenato in C1 anche l’Avellino, con il quale ha vinto il campionato nel 2003, la Reggiana e la Sambenedettese, oltre alla Juve Stabia nella stagione 20052006. E’ conosciuto come un sergente di ferro, molto attento alla disciplina in campo e fuori. Vullo rappresenta la prima scelta di Postiglione, che non pensa minimamente al clamoroso ritorno di Pasquale Arleo che, per caratteristiche e conoscenza dell’ambiente, sarebbe adeguato a riprendersi in corsa la panchina lasciata prima di Potenza-Salernitana. Apriamo questo discorso perchè l’esonero dell’allenatore è stato deciso di concerto tra Postiglione e Pellegrino. Il presidente salernitano punta, invece, sul ritorno del potentino. Ma, evidentemente, e anche per i modi in cui si sono interrotti i rapporti tra Postiglione e Arleo, serve un’opera di mediazione di un certo spessore per mettere seduti intorno allo stesso tavolo i due protagonisti in questione. La triade è completata da Totò Di Somma (presentato venerdì scorso come responsabile dell’area tecnica del Treviso). L’allenatore della promozione del 1992 ha detto: «Se mi chiama il Potenza, prendo l’aereo e vengo». Questa resta un’ipotesi suggestiva. Dopo tutto, lo stesso Postiglione ha detto: «Identikit non ne facciamo ma crediamo che ci troviamo in presenza di un buon gruppo al quale manca un po’ di carattere che solo un allenatore sanguigno potrebbe dare». L’allenamento di oggi sarà diretto comunque da Peppe Catalano. Postiglione sarà al campo per parlare ai calciatori e per chiedere un ulteriore sforzo per assecondare anche il terzo allenatore di stagione. Con la speranza che sia quello giusto. Alfonso Pecoraro
Sport
Martedì 18 novembre 2008
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TOP 11
Quattro attaccanti e solo un interdittore
Viene fuori un dream team DREAM TEAM: perché è un sogno vero, un autentico azzardo di fantasia, un’esplosione di classe cristallina che per una volta, una volta almeno non tiene conto di equilibri tattici. Quattro attaccanti, una mezz’ala di supporto, due esterni di difesa con la sovrapposizione nelle vene ed un solo mediano a correre per tutti. Dream team: non è poi utopia allo stato puro se si analizzano attentamente le evoluzioni sontuose della Juve Stabia, passata dall’inferno al Paradiso grazie al tecnico Massimo Morgia: ha ritrovato Grieco e Capparella, ha rilanciato Amore e varato una formazione a trazione anteriore. Certo, la difesa di roccia (guidata dal monumentale Geraldi) e la mediana esplosiva (poggiata sugli stakanovisti Ametrano e Monticciolo) hanno muscoli, potenza e capacità per sostenere un attacco così massiccio, ma la dream team della dodicesima giornata non si discosta più di tanto dall’idea di calcio totale portata avanti dal “baffo” Morgia. C’è un incontrista in meno e sulla trequarti trovano spazio due esterni atipici, Sorrentino e Simon, ora prime punte di ruolo, ma non sistemate lì, nella zona della fantasia, per puro caso: entrambi hanno un passato da trequartisti ed adesso si adattano (con risultati eccellenti) negli ultimi sedici metri. Perché la Cavese, autentica rivelazione del campionato, non ha un centro-boa classico per sviluppare il 4-3-3 ed il Pescara non ha alternative reali in prima linea dopo il flop clamoroso di Bazzani. Ed allora ci
pensan loro ad “inventare” senza neanche troppi affanni: Tonino Sorrentino da Avellino (doppietta da bomber di razza a Foligno per lanciare la Cavese in zona play-off) e Lucas Si-
Pescara, una crisi societaria senza fine PESCARA. Non c’è pace per Pescara. La squadra gira, un po’ meno la fortuna intorno alle questioni societarie. I risultati stanno finora premiando l’onore di Galderisi e soci che in campo mettono l’anima. Tecnico e squadra stanno cercando di rimanere impermeabili all’assurda situazione societaria. L’atmosfera è pesante, gli episodi delle ultime settimane quasi rasentano l’incredibile. È crisi profonda, i dirigenti giocano a nascondino , il vertice societario è irreperibile. Intanto la squadra gioca e raccoglie risultati. Protesta, salta qualche allenamento sotto forma di sciopero, cerca di farsi sentire per reclamare quanto dovuto. È dura per Galderisi, è dura per i giocatori; soprattutto per quelli più giovani che, nelle ultime settimane, hanno dovuto affrontare problemi logistici non indifferenti. Già, perché dire che si è con l’acqua alla gola non è assolutamente un eufemismo. Non ci sono fondi, i dipendenti lamentano diversi stipendi, i creditori di vario genere bussano alla porta da tempo. E la società? Per adesso la squadra sembra abbandonata al suo destino. A questo punto alza la voce Galderisi, il più indicato a parlare tra chi paga questa precarietà: “Sinceramente in tanti anni di calcio non mi era mai capitato di assistere ad una situazione così precaria. Quasi stento a credere a quello che sta succedendo, sembra un paradosso. Purtroppo andiamo
avanti così da troppo tempo, la situazione è precaria e difficile, nessuno di noi sa cosa potrebbe accadere nell’immediato futuro”. Ma come risolvere questa faccenda? Quali iniziative può prendere la squadra dopo quellle che ha già intrapreso nelle precedenti settimane?: “Personalmente ho fatto sentire la mia voce: ho mandato delle lettere, ho provato a farmi sentire telefonicamente. Tuttavia la società non s’è fatta mai viva. In questi giorni io ed i calciatori cercheremo di farci sentire con una nuova protesta”. Di protesta in protesta, Galderisi e soci si dividono tra iniziative “sindacali” e gare alla domenica. Per adesso, a quanto pare, funziona meglio l’interpretazione domenicale che non quella sindacale. La squadra è imbattuta da sette turni in cui ha raccolto undici punti. Situazione raddrizzata in classifica, a quando la necessaria tranquillità da parte della società?: “I nostri dirigenti non hanno mantenuto la parola. Tante promesse, nessun fatto, si sono solo nascosti”. Ma come sarà il futuro? Per vie traverse qualche esponente della società ha lasciato intendere che vi sono un paio di trattative per la cessione della maggioranza. Si parla di imprenditori locali interessati a rilevare il pacchetto. Bisogna far presto perché, anche se la squadra è in salute, è tutto il resto a rischiare il collasso. a.b.
mon, l’argentino rapido ed estroso che manda il Pescara ad un passo dal colpaccio sul campo dell’Arezzo. Rifinitori e finalizzatori, raffinati palleggiatori e cecchini dell’area di rigore, uo-
mini dell’ultimo passaggio,ma anche capaci di attaccare la profondità e realizzare gol divini. Come Gaetano Grieco, chiave di svolta della Juve Stabia, carro armato (per progressione e capacità di dribbling) e leggiadro allo stesso tempo: manda in gol Biancolino con una verticalizzazione da applausi, si coordina poi di destro ed infila Fumagalli per la seconda volta congelando il derby ed infiammando di passione Castellammare. Simon, Sorrentino,Grieco e poi lo stantuffo Di Gennaro per completare la formazione dei magnifici quattro: il Toni della Prima divisione devasta col suo fisico la difesa del Sorrento, realizza una doppietta e si porta ad un solo gol dalla vetta della classifica capocannonieri, soffiando il posto a Re Davide Dionigi, che risolleva se stesso dopo un lungo digiuno ed il Taranto dopo la preoccupante crisi. Nella top 11 vengon convocati poi Di Bari, valido in fase difensiva ed autore del gol che permette agli uomini di Dellisanti di archiviare la pratica Lanciano, Cattaneo (autore del momentaneo vantaggio del Benevento a Foggia), Lolaico (fulmine di fascia sinistra del Potenza), il portiere Ginestra (para l’impossibile e permette alla Ternana di conquistare un prezioso pari al Viviani), l’irresistibile mezz’ala Galardo del Crotone (gol da antologia a Pagani) e Gerardo Alfano, l’unico mediano puro in una formazione di fenomeni. Dream team: e finalmente si sogna. Filippo Zenna
Il personaggio della settimana
“El machico” è tornato Grieco fa rialzare le Vespe CASTELLAMMARE DI STABIA. “El machico” è tornato ed in due settimane ha rivolato la Juve Stabia, l’ha resa rapida, imprevedibile ed infallibile, “spacciando” assist precisi e giocate di classe, esaltando un collettivo già fenomenale con quel destro incantevole. “El machico”, come Pablo Escobar: corre, elude qualsiasi trappola, “droga” gli avversari con dribbling da far girar la testa. Non parla perché non può – deve attenersi al rigido silenzio stampa imposto dalla società – ma ci son prodezze che valgon più di mille dichiarazioni. Come quelle dispensate nei derby col Sorrento e col Real Marcianise: tocchi raffinati, verticalizzazioni di prima intenzione, intuizioni geniali per far saltare meccanismi difensivi solidi e collaudati. E poi quel gol - mamma mia che gol – di domenica scorsa: sponda di Biancolino e destro al volo ad incrociare sul secondo palo per bruciare il felino Fumagalli. Estasi pura, “roba” da far ammattire il pubblico ed esultanza particolare: giù il cappello, un tocco di bacchetta e vien fuori dal cilindro un coniglio immaginario. Chiamatela magia: non l’esultanza, ma la perla incastonata allo stadio “Menti”, quel bolide che ha fatto il paio con l’assist delizioso servito a Biancolino per sbloccare la gara. “El machico” perché ad un napoletano verace come Gaetano Grieco, scugnizzo cresciuto a pane e Maradona, quel tocco d’Argentina calza a pennello. Nato talento e restato tale senza compiere il grande salto (Genoa e Parma i treni non sfruttati per diventar campione autentico), ma sprecato in una dimensione ristretta come la Prima Divisione. Genio non più sregolato da quando ha messo su famiglia, da quando ha la possibilità di rifugiarsi negli affetti della moglie Elena e delle figlie Ales-
Grieco in azione contro il Marcianise
sia e Rebecca per scrollarsi di dosso tensioni e paure, per restar sereno. Un tempo, magari, avrebbe perso senno e motivazioni per quella lunga assenza forzata, dovuta a motivi burocratici di tesseramento. Ed invece, maturo e pienamente consapevole della propria forza, ha lavorato a testa bassa per due mesi e quando la Corte federale ha accettato il ricorso della Juve Stabia (due giorni prima della sfida di Sorrento) ha tirato fuori dalla naftalina tutta l’attrezzatura - cilindro, bacchetta e coniglio – per confermarsi mago del pallone (il soprannome gli fu dato ad Avellino nel 2006/07 quando i suoi dieci gol valsero agli irpini la promozione in serie B). Due partite giocate e due vittorie della Juve Stabia per rimetterla
in carreggiata e dare il via alla risalita: non è un puro caso, ma la logica conseguenza della sua presenza in campo. Perché Gaetano Grieco è un fantasista puro, un po’ anarchico e spettacolare, l’ideale per trasformare da macchinosa a raggiante la manovra offensiva delle vespe: la spalla di lusso per Biancolino (non è un caso nemmeno che il Pitone abbia stabilito il record di reti – 24 - proprio nel 2006/07, quando godeva del supporto di Grieco). Due partite, due vittorie: la Juve Stabia è tornata grazie al “machico”, grazie al talento di Gaetano Grieco. Che non parla per imposizioni dirigenziali, ma fuori dalle righe – una confessione non si può negare – promette nuove ed incantevoli magie. Filippo Zenna
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Martedì 18 novembre 2008
TOP 11
Pugliese si conferma il migliore esterno difensivo
Un tridente esplosivo A COLPI DI doppietta. Chiama De Angelis che, con la sua personalissima, va in fuga al comando della classifica cannonieri con nove reti, riponde Montella che spinge il suo Catanzaro al secondo posto solitario in graduatoria staccando il Gela. Nei quartieri nobili della classifica piazzano un po’ tutte il colpo: balla il Pescina col tango argentino proposto da Arcamone, si riprende il Cassino del neo tecnico Patania che brinda alle firme di Maisto e Casoli nel due a zero sulla Scafatese. Non si ferma più invece il Monopoli di Geretto, giunto alla terza vittoria consecutiva dopo nove battute a vuoto consecutive. Non segna Ceccarelli (fermo a quota sei nella classifica cannonieri) allora ci pensa Santarelli a sbloccare la gara con la Vibonese: per l’esterno è la quarta marcatura in campionato, la seconda consecutiva. Ritornano alla vittoria l’Aversa Normanna (perla di Romano) e l’Igea Virtus che regola comodamente il Manfredonia. Il Monopoli, come detto, vince da tre gare di fila ed ha così invertito la sua tendenza di inizio torneo. Ora vince e convince e segna anche con una certa puntualità (nove reti negli ultimi 270’). Anche domenica ha letteralmente bombardato la porta di Amabile che, con almeno tre interventi miracolosi, ha mantenuto a galla finchè ha potuto la Vibonese al cospetto di Ceccarelli e soci. Il portiere di Nocera Inferiore la spunta
di gran lunga su Ameltonis della Val di Sangro e Di Masi dell’Igea. Trittico vincente per la compagine di Geretto, percorso inverso invece per il Barletta che soccombe sotto i colpi dell’Aversa. La squadra cam-
pana sembra aver registrato qualcosa d’importante nel pacchetto arretrato (una rete subita nelle ultime tre gare). Domenica tra tutti s’è distinto Sirio Silvestri, esperto mediano arretrato da Sergio nel quartet-
to difensivo. Va invece a Lucioni la palma del goleador meno atteso della giornata, meno atteso soprattutto da quelli della Vigor Lamezia: il suo colpo, giunto in abbondante recupero, pareggia le sorti della gara dopo il vantaggio calabrese di Riccobono. Ancora una volta la corsia di sinistra è rappresentata dalla fonte inesauribile di Pugliese: l’esterno ha messo lo zampino in entrambe le reti ed in tutte le azioni pericolose del Monopoli. Devatsante l’esterno basso a sinistra, risolutivo quello alto a destra; ancora una volta Santarelli risulta decisivo ai fini del risultato: gran mole di lavoro sulla destra e perentoria inzuccata che sblocca la gara al 25’ della ripresa. Vince anche l’Igea e molto del merito va a Scopellitti (che sblocca il risultato) e Di Toro. I due hanno dato vita ad una prova esemplare e forse il riusutlato non è rotondo come meriterebbe. Completa il quartetto della mediana Maisto del Cassino, anche lui in rete nel positivo esordio casalingo di Patania. Segnano un po’ tutti in mediana, allora non può esimersi il pacchetto avanzato che presenta firme prestigiose. Una di queste è di Gaetano Romano che pennella una punizione esemplare a coronameto di una grande prestazione. Il terzetto è completato dai doppietisti d’eccezione di Melfi-Catanzaro: al cannoniere De Angelis risponde Montella (anche lui a quota sei in campionato). Andrea Buonaiuto
LA CURIOSITA’ DI GIORNATA
Quando l’arbitro salva l’allenatore SCAFATI. Cassino è stata già cancellata con un colpo di spugna: resettata dalla memoria, svincolata da giudizi tecnici. Perché la differenza l’ha fatta l’arbitro (Costantini di Perugia) con le sue decisioni cervellotiche: inesistente il rigore concesso ai laziali per sbloccare la gara, incomprensibile il rosso rifilato a Corsale, da censurare la rete (che avrebbe regalato il pari) annullata alla Scafatese. Quella fiducia a termine concessa a Maurizi dopo il ko interno col Monopoli è stata, di conseguenza, prorogata fino al derby di domenica prossima contro l’Aversa. Certo, desta preoccupazione il trend negativo (quattro sconfitte di fila e tre punti appena conquistati ne-
gli ultimi sette turni con l’attenuante, però, d’aver perso contro Catanzaro,Gela e Cosenza, le prime tre della classe) ma la trasferta di Cassino non può essere presa in considerazione per decidere le sorti dell’allenatore romano, che ha avuto demeriti (e li ha anche onestamente riconosciuti) nella sconfitta interna col Monopoli, ma ben poche responsabilità nel ko di domenica scorsa. Ecco perché il consiglio d’amministrazione, riunitosi nella tarda serata di ieri, ha concesso un ulteriore bonus di fiducia ad Agenore Maurizi, attendendosi un riscatto immediato contro l’Aversa Normanna. Resta sull’uscio Carmine Pugliese, ex tecnico del Melfi, che ha
assistito alla gara di Cassino ed ha avuto anche un primo approccio coi dirigenti canarini nella serata di domenica: è il candidato numero uno per l’eventuale passaggio di testimone in panchina, la scelta sicura se la rotta verso la bassa classifica non sarà invertita. “Prendere una decisione così importante per il futuro della Scafatese non è facile –spiega il dirigente Giovanni Lombardi –soprattutto dopo aver perso a Cassino senza neanche rendercene conto. La direzione arbitrale è stata scandalosa e le immagini possono confermarlo. Qualsiasi discorso di natura tecnica o tattica va a farsi benedire se una partita viene chiaramente condizionata, o meglio de-
cisa dall’arbitro. Ero così furioso ed allibito che sono andato via alla fine del primo tempo: credevamo che il calcio fosse ritornato pulito dopo Moggiopoli, ma era soltanto una semplice illusione”. Per il momento, quindi, Agenore Maurizi non si tocca. Gli spetterà un compito particolarmente arduo: dovrà blindarsi dalle pressioni e dalle polemiche, ovattare lo spogliatoio e preparare la partita perfetta per superare l’Aversa (squadra in netta crescita e costruita per traguardi ambizioni) e salvare la panchina. O in alternativa scatteranno automatici l’esonero del tecnico romano e l’ingaggio di Carmine Pugliese. f.z.
Maurizi della Scafatese
IL PERSONAGGIO DELLA SETTIMANA «Mi alleno mezz’ora ogni venerdì. Quello scorso non ne entrava una. Domenica ho fatto centro»
Con Romano punizioni alla Del Piero
Romano in azione
AVERSA. “Datemi la mattonella giusta, vi stupirò ancora”. Si stupiranno gli altri, di certo non lui. Gaetano Romano ha una sua personalissima firma per autografare le sue prestazioni. Una firma in calce, baciata dalla grazia di un destro telecomandato. Calcia bene con entrambi i piedi ma non sottovalutate il suo destro a giro. Un giro che incanta, stravolge i pronostici e travolge gli avversari. Travolto anche Furlan, lui come altri in questo scorcio di campionato: pochi secondi dall’ainizio del secondo tempo, barriera folta, solita mattonela. Uno, due tre, passi, poi il tocco leggero, sublime, incantevole. Giro incondizionato, traiettoria pulita che fotografa il sette con insospettabile nitidezza. A conti fatti è la terza bellezza du calcio da fermo piazzata al cospetto di sprovveduti avversa-
ri. Tre bellezze da fermo, una in movimento, il campionario è pur sempre vario e di certo non è terminato: “Di solito il venerdì mi alleno una mezz’oretta con Criscuolo e Del Giudice –racconta lo specialista del calcio piazzato – Calcio tantissime punizioni, cerco di migliorarmi sempre. È curioso il fatto che proprio venerdì non riuscivo a metterne dentro una. Palo, traversa, incorcio dei pali. Quasi mi stavo immalinconendo, poi ad un certo punto la palla è entrata nel sacco per la gioia dei miei compagni che hanno mimato con le mani il gesto di chiudere la seduta”. I compagni di squadra sono abiutati ai suoi sistemi di lavoro. Venerdì scorso quasi tifavano quando lui calciava: una rete significava doccia calda per tutti. C’è riuscito venerdì, c’è riuscito anche domenica contro il Bar-
letta; tante altre volte ha azzeccato l’irresistibile parabola in passato: “Lo scorso anno segnai sei gol su punizione. Diciamo che l’esordio portò fortuna al mio destro: a Foggia infatti segani su punizione, una rete beneaugurante”. Beneaugurante è anche il parziale bottino attuale: quattro reti, tre su punizione. Se Alex Del Piero vive il suo momento magico in giro per l’Europa, Romano trascorre il suo personale tra i campi del sud Italia. Magari il piede non sarà lo stesso, tuttavia medesimo è l’effetto, lo stesso dicasi per l’essenza delle magiche parabole. Romano lascia perdere le magie dello juventino. Lui non ha modelli in particolare, anche se per carateristiche afferma di assomigliare a Montella: “Mi piaceva molto veder giocare Montella. Il nostro modo di giocare è simile: non siamo
prime punte forti fisicamente, la nostra caratteristica migliore è quella di dribblare e scoccare il tiro in porta. Proprio con Montella hon giocato qualche partita di calcetto ad Ischia, ci siamo divertiti tanto”. Romano nella sua carriera ha sempre pensato al divertimento quale condizione prima per rendere al massimo. Il divertimento prima del prestigio, come ha sempre dimostrato nei momenti decisivi del suo percorso: “Ho avuto in passato l’etichetta di bomber di serie D. Certo i gol li segnavo, ma per anni ho rifiutato la C per motivi personali”. Segnerà sempre Romano, magari anche quando attaccherà le scarpette al chiodo. Il piccolo Vincenzo, sei anni, già ricalca le orme paterne nella Mariano Killer: “È un attaccante, sembra che calci bene sia di destro che di sinistro, chissà”. a.b.
Sport 43 2ª Divisione. Un tempo per parte ad Andria. I rossoblù si accontentano del pari Martedì 18 novembre 2008
Il Cosenza rafforza il primato Menichini e Catania mettono il sigillo sul pareggio ANDRIA COSENZA
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PAGELLE COSENZA
ANDRIA (4-4-2): Spitoni 6; Goisis 6, Losito 5,5 (31' st Morale sv), Sportillo 6,5, Di Simone 6; Sy 5,5 (16' st Romito 5,5), Iennaco 6, De Santis 6, Rebecchi 6,5; Cavaliere 6, Menichini 6 (36' st Doumbia sv). A disp.: Amadio, Rescio, Cazzarò, Lattanzio. All.: Di Leo 6. COSENZA (4-3-3): Ambrosi 6; Parisi 6, Moschella 5, Braca 6,5, De Miglio 6; De Rose 6,5, Spinelli 6, Profeta 5,5 (1' st Polani 6); Danti 6 (11' st Bernardi 6), Cantoro 6, Catania 6,5 (38' st Musacco sv). A disp.: Guizzetti, Morelli, Galantucci, Carli. All.: Toscano 6,5. ARBITRO: Liotta di Lucca 7. RETI: pt 30' Menichini (A); st 5' Catania (C). NOTE: spettatori 5500 circa con oltre 400 tifosi rossoblù. Ammoniti: Moschella, Parisi, Losito. Angoli 2-1 per il Cosenza. Recupero: pt 1'; st 3'.
AMBROSI (6): Voto di stima. Perché l'unica volta che deve intervenire è su un destro da distanza siderale di Menichini. Non ha responsabilità sul gol. PARISI (6): Malizioso ed esperto: non ha il passo del terzino destro ed ha il compito più arduo, frenare il funambolico Rebecchi. Va spesso in difficoltà nel primo tempo, si becca anche un cartellino giallo, ma di mestiere se la cava, crescendo soprattutto nella ripresa. MOSCHELLA (5): Macchia subito la sua gara con un cartellino giallo, perde spesso di vista Cavaliere, quando si sgancia dai blocchi di difesa fa soltanto danni e nemmeno su calci piazzati riesce ad essere incisivo. Gara da dimenticare. BRACA (6,5): Un autentico colosso. Di testa le prende tutte, mette toppe ovunque, si sdoppia per nascondere gli impacci di Moschella. Tiene a bada Menichini ed è soprattutto pratico ed estremamente efficace. DE MIGLIO (6): Non spinge, resta ancorato alla linea difensiva, ma ha il grosso merito di frenare le incursioni del senegalese Sy, rendendolo praticamente innocuo. DE ROSE (6,5): Il migliore dei centrocampisti: raddoppia sistematicamente le marcature, corre per tre ed ha anche l'autorità per portarsi al tiro. SPINELLI (6): Sufficienza stentata: lavoro oscuro e prezioso a protezione della difesa. Ma il raggio d'azione è fin troppo compassato ed il passo eccessivamente lento per dar brio alla manovra.
di MICHELE DAMATO ANDRIA. Pratico, gagliardo e soprattutto reattivo: il Cosenza conquista in rimonta il suo primo pareggio in campionato. Di un'utilità estrema: perché serve a staccare di due punti il Catanzaro e mantenere inalterate le lunghezze di vantaggio rispetto al Gela. Toscano rinuncia al centravanti Polani ed al dinamico Galantucci (entrambi in panchina perché non al top della condizioni) e si affida ai centimetri di Cantoro in prima linea con il supporto di Danti sulla trequarti. Il giovane e talentuoso fantasista parte da destra nel tridente mascherato, ma finisce spesso per accentrarsi e trasformare il 4-3-3 di partenza in un più equilibrato 4-4-1-1 con l'ex di turno Catania molto più cauto sul versante mancino per tenere a bada il temibile Ousmane Sy, diciannovenne funambolo senegalese. La rivisitazione del modulo tattico favorisce l'inserimento in mediana del metronomo Profeta, sostegno per gli stakanovisti De Rose e Spinelli in fase di contenimento ed anche mezz'ala con tempi eccezionali d'inserimento. La retroguardia è quella classica con Parisi confermato a destra per consenti-
Emanuele Catania del Cosenza autore del gol del pareggio ad Andria
re a Moschella di trovar posto al fianco del leader Braca. Il Cosenza è tosto, compatto, corto tra i reparti, anche se un po' troppo bloccato: non soffre inizialmente l'esplosività degli esterni biancazzurri (prezioso il lavoro di Parisi e De Miglio ed i raddoppi sistematici di Catania e De Rose), chiude i i rifornimenti a Menichini e Cavaliere (Spinelli gli toglie il fiato tra le linee), rischia soltanto al 6' (destro di Rebecchi di poco a lato:aziona viziata da un evidente fallo di Menichini), controlla agevolmente, amministra saggiamente una gara difficile e rilancia con rapidità l'azione. Sessanta secondi dopo il pericolo scampato è De Rose ad impegnare severamente Spitoni - deviazione in corner - con un destro potente e velenoso dal limite. È autoritario e sicuro il Cosenza ed al 13' va ad un passo dal vantaggio: Cantoro s'aiuta col fisico per eludere la marcatura del giova-
ne Losito (sostituto dello squalificato Sgarra), attacca senza palla la profondità e, servito divinamente da Danti, esplode un siluro di sinistro che fa la barba al palo. Ci prova anche Braca su punizione: il suo mancino lascia immobile Spitoni, ma si spegne ad un soffio dall'incrocio. Qualche difficoltà il Cosenza la incontra a destra perché Rebecchi ha una marcia in più: costringe al fallo da ammonizione prima Moschella, poi Parisi ed alla mezz'ora salta in dribbling entrambi servendo sul piatto d'argento a Menichini la palla del vantaggio andriese. La reazione è gagliarda (al 33' Danti arriva in spaccata su un cross di Cantoro, ma non trova la porta, tre minuti dopo Catania spizzica di testa una punizione di Moschella e sfiora il palo), ma la catena di destra continua ad aver problemi, tant'è che anche Cavaliere si sistema su quel fronte per creare condizioni di superiorità
Avvio bruciante dei cosentini nella ripresa
numerica. Al 40' un'ingenuità di Moschella rischia di far capitolare il Cosenza: l'esperto difensore interviene senza ardore su Cavaliere, l'attaccante biancazzurro serve sul secondo palo Sy, ma Menichini gli ruba sfera e conclusione fallendo l'opportunità del raddoppio. Il Cosenza resta in vita e Toscano non ci pensa su due volte a rinforzare l'attacco con Polani sacrificando un centrocampista (fuori inevitabilmente Profeta). Cinque minuti e la scelta viene premiata col pareggio: Cantoro va via sul filo del fuorigioco e serve Polani, che di tacco libera Catania, chirurgico nella conclusione di sinistro per non lasciar scampo a Spitoni. Nuovo contrordine dopo aver risalito la china: fuori Danti, dentro Bernardi per un più equilibrato 44-2. Che serve ad annullare la pericolosità dell'Andria, ma anche a privare la gara di spettacolo. Il destro di Menichini del quarto d'ora (parato in due tempi da Ambrosi) è l'ultimo sussulto di un incontro che non ha più nulla da dire una volta subentrato lo spirito di appagamento.
PROFETA (5,5): Ha qualità enormi, capacità di verticalizzare la manovra ed accorciare sulle sponde di Cantoro, ma si accende a tratti. Rendimento discontinuo. Dal 1' st POLANI (6): Cinque minuti ed illumina Catania con un tacco formidabile. Genialità che consente al Cosenza di pareggiare. DANTI (6) : Svaria su tutto il fronte d'attacco: parte da destra, stringe per vie centrali, assiste costantemente Cantoro nella prima mezz'ora di gara. Dall'11' st BERNARDI (6): Entra lui e la luce di Rebecchi si spegne: Toscano gli ordina di stringere sul funambolo andriese e lui svolge il compito con piena sufficienza. CANTORO (6): Va vicino al gol con un bolide di sinistro che avrebbe meritato miglior sorte. Fa a sportellate con Sportillo, ci mette fisico e coraggio. CATANIA (6,5): Aiuta De Miglio rinculando e raddoppiando le marcature su Sy e poi attacca la profondità, si lancia sempre negli spazi, realizza il gol del pari con un sinistro preciso. Dal 38' st MUSACCO (SV)
2ª DIVISIONE
LA NUOVA CLASSIFICA Cosenza 28; Catanzaro 26; Gela 24; Pescina 23; Cassino 22; Andria 17; Monopoli e Vibonese 15; Barletta e Scafatese 14; Aversa N. e Noicattaro 12; Igea Virtus e Isola Liri 11; Val di Sangro e Vigor Lamezia 10; Manfredonia 9; Melfi 8.
PROSSIMO TURNO
13ª giornata, 23/11/2008 ore 14,30 Barletta-Pescina Catanzaro-Gela Cosenza-Monopoli Igea Virtus-Vigor Lamezia Isola Liri-Melfi Manfredonia-Cassino Noicattaro-Andria Scafatese-Aversa Normanna Vibonese-Val di Sangro
Osare si può, basta crederci di ALESSANDRO RUSSO
Mimmo Toscano, allenatore del Cosenza calcio 1914
VISTA in televisione la gara è sembrata un panino diviso esattamente a meta’. Buono da mordere quando azzanni tu, piccante quando lo mordono gli avversari. Un buon pareggio su un terreno insidioso, ma anche una mezza occasione persa per allungare in graduatoria. Primo tempo con una discreta espressione di gioco, un Cosenza attento e un’Andria volitiva. Bene Cantoro, migliore in campo dei Lupi, bene Catania, non pervenuto Danti: praticamente non ha mai toccato la palla. Attendendo la prima neve, speriamo di rivedere presto Dantinho. Quello che convince un tantino meno, è la scelta di mettere per forza in campo
Aniello Parisi, glorioso capitano, ancora a mezzo servizio in marcatura, sovente in difficoltà sul ritmo. Come in occasione del gol del vantaggio di Menichini, dove De Rose e Aniello Parisi vanno a vuoto e lasciano una corsia preferenziale al vantaggio. E per fortuna che Sy non riesce a beccare la palla del possibile due a zero, altrimenti sarebbero stati dolori. Si va al riposo e il sollievo rossoblù arriva per davvero. Cinque minuti da manuale, petto all’infuori, stile da capolista: i Lupi mettono sedere l’avversario. Logica conseguenza ne è il pareggio arrivato con una triangolazione d’autore. Cross argentino dalla sinistra targato Lucas Cantoro, controllo di
Polani (quando c’è fa la differenza, ndr), colpo di tacco e conclusione da biliardo a fil di palo di Emanuele Catania. Che poi non esulta, salvo beccarsi i fischi di tutto lo stadio all’uscita nel piccolo stadio di Andria. Spettacolare Cosenza, roba da attendersi che pian piano cadano tuoni fulmini e saette sulla squadra di casa, oramai spalle al muro. E invece i Lupi decidono di tenere palla, con autorevolezza si intenda bene, ma senza colpo ferire. Sarebbe stato meglio continuare e magari, vista la consistenza e la condizione atletica dell’Andria, si poteva fare meglio e vincere la partita. Parliamo con il senno di poi, ma quella tattica formato “pareggione” qualche volta sarebbe il caso di
mandarla in soffitta. Finite le considerazioni, vi risparmiamo gli ultimi cinque minuti da brindisi e volemose bene tra le due squadre. Così, anche i commentatori della partita in tv hanno avuto il modo di mettere il dito nella piaga del non gioco. Caro “Mimmuzzo”, al secolo il condottiero Toscano, abbiamo visto un buon Cosenza, ma osare si può: basta volerlo! PRIMATO CONSOLIDATO. Ai Lupi questo pareggio permette comunque di allungare, di tenere a due punti la seconda in classifica e puntare all’allungo nella prossima quando si affronteranno terza e seconda in graduatoria. Un punto notturno si vede poco, ma potrebbe pesare molto.
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Sport
Martedì 18 novembre 2008
Venafro sempre più in caduta libera col Sant’Antonio
Brindisi, altro tassello di RENATO CARPENTIERI
Il PUNTO
Il Fatto
LE PAGELLE DELLE 18 SQUADRE CONTINUA la corsa il Brindisi in vetta alla classifica che regola con un secco 4-1 il SantˆAntonio Abate e mantiene 4 lunghezze di vantaggio sulla Nocerina che ha avuto la meglio nel derby sull’Angri al termine di un match palpitante. Molossi in vantaggio con Mangiapane ma i grigiorossi ribaltano il risultato con un autogol di Cirilli e Della Femmina. Nella ripresa è di Stheinhouse il gol del pari rossonero, il 3-2 è di Magliocco e Cavallaro porta a 4 i gol della Nocerina. Inutile la rete di Della Femmina nel finale. Bene anche il Pomigliano che, con Alterio, espugna il campo del Venafro squadra sempre più in difficoltà con Urban fortemente in discussione, mentre, Sibilla e Ischia pareggiano a reti bianche il derby di giornata tra squadre napoletane. Vince il Pianura che supera 2-0 il Fasano con un rigore di Marasco e il gol di Contino. Sorride il Gelbison che supera di misura il Matera, la Turris pareggia sul campo del Francavilla in Sinni. Pareggio tra Sporting Genzano e Bitonto e Francavila Fontana e Grottaglie, Nel primo caso la vittoria è sfuggita alla squadra altobradanica per incertezze arbitrali, mentre nel derby pugliese di giornata c’è stato un gol di Galeando che ha illuso la squadra di Mino Francioso ma il pareggio di D’Amblè non ha certo tolte la castagne dal fuoco a Del Rosso, anzi le ha servite anche alla società di Distante che in due turni interni ha rimediato altrettanti pareggi e quindi resta in una situazione di classifica preoccupante. r.carpentieri@luedi.it
ANGRI
Peccato per Erra, ma il derby se l’è giocato ad armi pari. BACOLI
Serie positiva che prosegue, ma il pareggio è pochino BRINDISI
Una nuova prova di forza, nonostante le varie assenze. BITONTO
Un punto ci può stare su di un campo ostico e dopo la vittoria col Brindisi. FASANO
Si interrompe la serie positiva. Resta una squadra in salute.
FRANCAVILLA F. Secondo pareggio interno di fila, resta in zona calda. FRANCAVILLA S.
Un pareggio interno con la serie positiva che si allunga GELBISON
Cuore e volontà hanno permesso di mettere sotto il Matera. GROTTAGLIE
Ancora un pareggio che non regala tranquillità in classifica.
5,5
MATERA
Terza sconfitta di fila e progetto da rivedere e ridisegnare. NOCERINA
5,5
A fatica porta a casa 3 punti, ma in un derby valgono doppio. PIANURA
7
Torna il sorriso ed il merito è di un cambio di panca azzeccato. POMIGLIANO
6
La vittoria a Venafro era scontata ma non facile
S.GENZANO
5,5
Un pari che allunga la serie positiva ma fa poca classifica.
S. ANTONIO
5,5
Non era facile fare punti a Brindisi e la realtà s’avverata.
TURRIS
6
Un pareggio a Francavilla in Sinni non è cosa da poco.
US. ISCHIA
6,5
Altro risultato positivo per la squadra di Impagliazzo.
VENAFRO
5,5
Altro tonfo, l’ennesimo ma la situazione è critica.
4,5 6,5 7 6,5 6 5 6 6 4,5
Crisi chiusa a Pianura mentre a Grottaglie Del Rosso è ai saluti CRISI risolte e altre che si aprono. QUI GROTTAGLIE: Nel vivace colloquio con i tifosi nel post-partita dinannzi allo stadio D´Amuri, il presidente Ciracì è sembrato seriamente intenzionato ad esonerare mister Del Rosso, salvo ripensamenti dell´ultimo minuto. Non sono da escludere anche seri provvedimenti per cio´ che concerne il parco giocatori. L´avventura del tecnico molfettese quindi sulla panchina grottagliese sembra giunta davvero al capolinea, dopo le dimissioni respinte qualche settimana fa. Fatale il pareggio nel derby contro un modesto Francavilla, in una gara giocata con la solita leggerezza e la mancanza di quella cattiveria necessaria per raggiungere la tanto auspicata prima vittoria stagionale. QUI PIANURA- E’ particolarmente soddisfatto il presidente Lino Cafasso al termine del match vinto dalla sua squadra contro il Fasano: “ La squadra mi è piaciuta tantissimo rischiando poco in difesa nonostante la retroguardia era composta da quattro giovani di lega. Mi è molto piaciuto anche lo spirito di gruppo e l’abnegazione messa in campo dai giocatori. Gargiulo? Ha portato una grossa dose di entusiasmo e la sua esperienza al nostro servizio. Speriamo di inanellare un filotto di risultati positivi per arrivare verso le zone di classifica che ci competono”. Domenica prossima il Pianura sarà atteso dal Pomigliano, una sfida particolare per il presidente bianco – azzurro: “ Sono stato presidente per anni del Pomigliano al quale sono molto legato affettivamente e non ho vergogna di dire che spesso mi capita di dire Pomigliano invece di Pianura. Sarà un piacere rivedere tanti vecchi amici e non nascondo che proverò una certa emozione”.
TOP E FLOP DELL’UNDICESIMA GIORNATA
P TO
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P O L F
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P FLO
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Sport
Martedì 18 novembre 2008
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Il punto Prosegue la serie positiva della Turris, s’interrompe quella del Fasano
Pomigliano e Nocerina non mollano NUOVA fuga del Brindisi. Nocerina e Pomigliano non mollano. Il Matera inciampa per la terza volta consecutiva. Torna a sorridere il Cilento. Genzano e Francavilla in Sinni si accontentano. Prosegue la serie positiva della Turris; non quella del Fasano. Questi, in estrema sintesi, i fatti salienti dell'undicesima giornata del girone H della serie D che ha fatto registrare cinque vittorie, una sola in trasferta e quattro pareggi. I gol sono stati 24, di cui 15 realizzati dalle squadre che hanno giocato in casa e 9 da quelle che hanno viaggiato. Complessivamente, nelle 99 gare sinora disputate, sono state messe a segno 259 reti (media 2,6), contro le 268 della passata stagione. Nell'un-
dicesima giornata del campionato 2007/08 le vittorie furono 7, di cui una fuori casa e i gol furono 19, con sole 5 reti realizzate dalle squadre che giocarono in trasferta. Il Brindisi si è subito riscattato, a spese del Sant'Antonio Abate, dalla battuta d'arresto subita nel turno immediatamente precedente ed ha ripreso il ritmo d'inizio stagione. La Nocerina, unica squadra a non aver ancora cancellato lo zero dalla casella dei pareggi, ha mantenuto invariate le distanze dalla capolista, superando, sia pure con un po' d'affanno, un Angri che proveniva da tre vittorie di seguito. Nei quartieri alti della graduatoria si sta facendo strada il Pomigliano, mentre è completamente crollato il Matera, precipitato
in settima posizione. E' proseguita anche a Francavilla in Sinni la serie positiva della Turris. La formazione di Torre del Greco non perde da nove turni (3 vittorie e 6 pareggi). Sono, invece, nove i turni senza vittorie dal Sant'Antonio Abate (2 pareggi e 7 sconfitte). In quanto a risultati utili consecutivi, vi è da segnalare anche il cammino del Bacoli che nelle ultime sette giornate ha messo insieme quindici punti, frutto di 4 vittorie e 3 pareggi. Tra le squadre coinvolte nella zona rossa della classifica, vi è da segnalare il ritorno al successo pieno del Cilento, che era reduce da tre sconfitte di fila e il quinto pareggio consecutivo del Grottaglie. Anche questa volta, come
sette giorni prima, soltanto due pareggi per le tre rappresentanti di Basilicata. Il Matera ha rimediato la terza sconfitta consecutiva ed è stato superato da Pianura, Bacoli e Ischia; mentre il Genzano ha ancora una volta dovuto rinviare la prima vittoria stagionale dinanzi ai propri sostenitori. Il Francavilla ha pareggiato per la seconda volta di seguito e si è mantenuto a distanza dalla zona rossa della graduatoria. Per il prossimo turno, il Matera (solo 5 punti nelle ultime 7 partite) riceverà la visita del Bacoli. Un match che potrà dire molte cose sul futuro della compagine della città dei Sassi. Il Genzano sarà impegnato ad Agri e il Francavilla ad Ischia. Adolfo Sarra
La società ha deciso il silenzio stampa totale: parlano solo i comunicati
Matera, inizia il dopo Zaza Accettate le dimissioni, a breve il sostituto RIVEDERE, senza Zaza e in silenzio, il progetto?. Questo sembra il sunto di quanto deciso dalla società con i due comunicati stampa inviati. «La società Fc Matera comunica di aver adottato la linea del silenzio stampa. Pertanto nessuno dei dirigenti e degli atleti è autorizzato a rilasciare dichiarazioni alle testate giornalistiche. Eventuali comunicazioni -recita il primo comunicato stampa diffuso verso le 15 di ieri saranno esclusivamente diramate attraverso comunicati ufficiali. La dirigenza, pur rispettando il diritto di cronaca, ha deciso quindi, in questo delicato momento, di dare priorità assoluta all'interesse della società e della squadra, affinchè possa continuare a svolgere il proprio lavoro nel massimo della serenità possibile». In parole povere era l’ultima cosa che mancava. Cambio di preparatore atletico, di tecnico, ritiro e quant’altro non hanno portato le reazioni che la società voleva. Una società messa con le spalle al muro da una prestazione inenarrabile. Sembrano le parti invertite. E’ anche un discorso mentale e non fisico, perchè è il cervello a comandare gli arti e non viceversa. Quindi, tentata la carta del silenzio stampa. Una penalizzazione grave per chi opera nel
La squadra scesa in campo a Vallo della Lucania
mondo dell’informazione e certamente non condivisa, ma rispattata e compresa. CAPITOLO DIESSE-Chiusa l’era Zaza. Nell’immediato dopo gara a Vallo della Lucania Saverio Zaza ha rimesso il mandato. La società ieri ha discusso la cosa ed ha raggiunto queste conclusioni: «La società Fc Matera comunica di aver accettato le dimissioni del direttore sportivo, Saverio Zaza. La decisione è stata presa nel corso di una riunione che ha preso il via ieri sera e che sta proseguendo
per decidere l'eventuale sostituto». L'esito di tale riunione doveva essere reso noto in un prossimo comunicato, come recitava il dispaccio della società. Ma è chiaro che non è facile. Non si sta certo decidendo un qualcosa di semplice. Quindi, è ovvio che c’è da valutare e ascoltare tante cose in un momento molto particolare in cui non c’è certo da rilanciare ma di ponderare bene tutte le scelte che potranno esserci, in termini di uomini, alla riapertura delle liste che ci sarà da inizio
dicembre fino al 17 dello stesso mese. Abbandonare il progetto non è certo la cosa più salutare da fare in questo momento, ma è ovvio che se i calciatori hanno scritto il presente è giusto che si assumano le responsabilità sul futuro. A cosa serve un organico importante se non riesce a centrare gli obiettivi? E’ una domanda semplice che certamente frulla nella testa dei dirigenti biancazzurri, trovando risposte e conforto nell’idea generale della piazza che, a questo punto, vorrebbero cancellare tutto con il cosiddetto colpo di spugna. Non si può nel calcio. E’ chiaro che le crisi vanno gestite e questa in atto nel Matera la società lo sta facendo con un lavoro non facile. Chiaramente c’è un quadro della situazione che va fotografato con grande serenità. Perchè in un mondo di risultati c’è solo da svoltare da tre sconfitte di fila in campionato e una in Coppa Italia. Squadra con il morale sotto i tacchi e il neo tecnico Antonio Foglia Manzillo alle prese con una patata bolente da gestire. Oggi alla ripresa degli allenamenti e, aspettando altri comunicati, si potrà valutare come verrà vissuto questo momento da chi va in campo. Renato Carpentieri
D Il quarto in casa ed è un punto che ha fatto arrabbiare la dirigenza con gli arbitri
Genzano, arrivato il sesto pari stagionale GENZANO deve convivere con il sesto pareggio stagionale. Come gli altobradanici soltanto la Turris, ma la differenza con i campani è sui pareggi tra le mura amiche. Infatti, in casa sono già quattro su sei partite disputate. E’ chiaro che i pareggi fuori casa sono cosa gradita e importante e quelli conseguiti con la Turri e Francavilla Fontana valgono doppio, ma è chiaro che la salvezza si costruisce con le vittorie ed in casa è quasi scontato che si debba dare qualcosa in più per conquistarle. Comunque, la prestazione è stata di quelle importanti. «Nonostante il campo allentato, è stata una bella partita, ben interpretata dalla mia squadra. I ragazzi afferma il tecnico Bardi-stanno iniziando a capire quello che voglio, palla a terra, siamo in crescita. Anche quando eravamo in inferiorità numerica, abbiamo attaccato e cercato il gol, sfiorandolo in almeno due occasioni. Complimenti ai ragazzi, è un gruppo che non molla mai”. Eppure le occasioni per vinvcere non sono mancate. E’ mancato, forse, quel pizzico di fortuna per chiudere la partita, anche seaffidarsi alla dea bendata non è mai consigliabile. La partita lo Sporting Genzano l'aveva preparata bene in settimana, ma si è trovata di fronte una formazione compatta e che ha venduto cara la pelle portando via un punto che fa gridare allo scandalo per le decisioni arbitrali opinabili, ma il Bitonto ha fatto la sua parte. r.carpentieri@luedi.it
KONTE, PRIMO GOL IN SERIE D
Amadou Konte ex del Potenza che ha segnato domenica scorsa con il Turate in trasferta col Tritium a Como
Colpo di mercato segreto a metà
Cupparo: «Preso un attaccante»
Franco Cupparo
FRANCAVILLA – Nell’ambiente rossoblu, si continua a commentare il pareggio interno contro i campani della Turris. Ormai sembrava fatta per Del Prete e compagni, ma ad un minuto dallo scadere dei tempi regolamentari, precisamente al 44’, arriva la beffa. Su calcio d’angolo, una errata respinta sulla linea di porta, favorisce Pepe a trafiggere il portiere De Blasio. Un pareggio che sta stretto ai sinnici, dopo quello che hanno fatto vedere in campo, con numerose occasioni sfruttate non al meglio. «E’ stata una partita – dice il presidente del Francavilla Franco Cupparo che abbiamo tenuto in mano sin dall’inizio, con buon possesso palla e manovre ben articolate. La Turris - continua – non si è resa mai pericolosa, si è limitata soltanto a controllare le nostre azioni». Il Francavilla, durante l’arco dei novanta minuti, ha avuto numerose occasioni per andare a segno, ma un po’ l’imprecisione davanti porta, un po’la bravura del portiere Romagnini, hanno negato ai sinnici la via del gol. «Non’è possibile – prosegue Cupparo – prendere gol al 44’ dopo che per tutti i novanta minuti avevamo corso pochi pericoli. E’ un periodo che prendiamo gol sempre negli ultimi minuti, ed il mister ci deve lavorare tanto su questo aspetto. A Pomigliano è accaduta la stessa identica
cosa, domenica scorsa contro il Sant’Antonio Abate è successo il contrario, con La Neve che nel finale ha fallito il gol partita. Insomma, un periodo che ci gira tutto a sfavore, evidentemente la fortuna non abita qui, per ora». Dunque, un Francavilla che non riesce a concretizzare quando di buono fa durante l’arco della partita. Come è stato detto dal suo presidente Franco Cupparo. Però in casa sinnica, c’è il problema dell’attacco, una squadra che segna poco, fino ad ora sono state soltanto otto le reti, messe a segno dal Francavilla. In avanti, il solo Del Prete non basta, urge un partner che lo assista nella manovra di attacco. Ma il presidente Cupparo non smentisce: «La seconda punta da affiancare a Del Prete serve – dice il patron rossoblu – è abbiamo già provveduto a colmare questo vuoto, mancano solo dei piccoli dettagli ma presto, già da dicembre questo nuovo acquisto sarà a disposizione del mister. Manca solo la firma sul contratto – dice – spero che non ci siano problemi, per questo giocatore che per noi è molto importante, anche perché – conclude Cupparo – la società ha fatto un grosso sforzo economico per averlo e spero che ci dia delle grosse soddisfazioni». Francavilla attento sul mercato, per continuare ad essere competitivo Claudio Sole
Sport
Martedì 18 novembre 2008
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Il play Ferrara e i tifosi della Levoni
A Dilettanti Con il successo sul Sant’Antimo si spalancano le porte del play off
«Siamo cinici e spietati» Palombita dipinge così la vittoriosa Levoni LUNEDI' felice in casa Levoni Potenza dopo il successo ottenuto al Pala Pergola di Contrada Rossellino contro il Sant'Antimo. La formazione potentina ha meritato l'affermazione esprimendo una pallacanestro migliore rispetto a quella dei campani, pur nel computo di una partita ricca di errori e sbavature. La truppa di Ponticello, come da pronostico ha reso difficile la vita ai lupacchiotti di Gianni Tripodi mettendo in crisi durante la sfida i meccanismi di gioco della Levoni. Fatta eccezione per la prova di Ruggeri, partito bene e calato alla distanza i giocatori di Tripodi si sono espressi sui soliti standard di gioco. La Levoni ha pagato comunque dazio ad una settimana di allenamenti piuttosto difficile, contrassegnata da tanti infortuni che hanno condizionato il cammino in campo del quintetto potentino. In questo senso Sebastiano Grasso ha giocato una gara al di sotto delle più logiche aspettative, anche se va detto che le sue condizioni di salute fino alla vigilia hanno tenuto con il fiato sospeso il coach Tripodi e l'intero ambiente potentino. La squadra biancorossa ha vinto una gara tremendamente difficile, gli undici punti racimolati al termine della sfida hanno reso felice l'ambiente, basti pensare che al suono della sirena la squadra è uscita in trionfo con il pubblico che ha applaudito i giocatori di Tripodi. La prova complessiva pur tra errori e amnesie è stata coraggiosa. A fare la differenza, come accaduto del resto sette giorni prima a Matera è stato Giancarlo Palombita, autore di 33 punti che hanno dato il là alle iniziative in attacco per della compagine potentina, aprendo la difesa campana come il burro. Il “pistolero” come affettuosamente viene chiamato nell'ambiente del basket ha parlato della prestazione offerta dai lucani affermando quanto segue: “Non c'è tanto da commentare, è stata una partita difficile, i campani sono arrivati a Potenza senza niente da perdere.
Coach Tripodi e accanto Chiarastella (foto in pagina di Mattiacci)
Metz e a destra Palombita
Noi abbiamo dimostrato di essere cinici e spietati nei momenti importanti. E' stata una vittoria significativa circa le nostre ambizioni”. Palombita parla della sua partita: “La mia gara? Sicuramente ho bisogno di tempo per ambientarmi. A
Matera ho cominciato a carburare, sono stato tranquillo. Devo rimanere sereno e puntare a migliorare ancora”. Il cecchino biancorosso parla del terzo quarto finalmente positivo per la Levoni: “Rispetto alle gare precedenti siamo stati bra-
vi a non deconcentrarci. I campani hanno segnato sei punti con due bombe che ci hanno messo in crisi, noi siamo stati bravi a rispondere con grande determinazione e grinta. Peccato per le gare perse contro Fossombrone e Ferentino che potevano rega-
larci due o quattro punti in più in classifica”. L'atleta della Levoni parla di altri aspetti: “In settimana ci siamo allenati male, operando con tre o quattro giocatori. La vittoria assume particolare importanza sotto questo aspetto.
Ora ci attende la difficile gara di Molfetta che affronteremo con il chiaro intento di portare a casa l'intera posta in palio. Non è un campo facile, stiamo cominciando a crescere sotto ogni aspetto”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
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Sport A Dilettanti Cortese: «Il problema parte dai primi due quarti che stiamo “regalando”»
Martedì 18 novembre 2008
Bawer Matera, finali triller Persa ancora una partita negli ultimi minuti MATERA - Sembra quasi un alibi, ed invece è un dato di fatto. La Bawer Matera, con dei finali di gara invertiti, al momento non occuperebbe l’ultima posizione in classifica, in compagnia di Firenze, Molfetta e Barcellona, ma guarderebbe la graduatoria del campionato della serie A Dilettanti da tutt’altra prospettiva. Sta di fatto che il Matera domenica a Palestrina ha rimediato la sesta sconfitta in sette partite. Un bottino esiguo per la formazione materana. Certo è che a pochi giorni dall’intervento di mercato operato dalla società di Michele Vizziello, con il ritorno di Francesco Longobardi, la squadra deve avere ancora un po’ di credito in vista dei prossimi impegni, ancora fuori casa con il Sant’Antimo e poi il ritorno al PalaSassi contro la corazzata Barcellona. A Palestrina, a rovinare la prestazione dei biancazzurri è stato proprio l’ultimo minuto di gara. La Bawer è stata sotto nei primi due quarti. Nel terzo periodo ha ridotto il gap dai laziali. Nell’ultimo tempo è arrivato il pareggio, poi la tripla del sorpasso firmata da Sottana. E una volta in vantaggio è arrivata l’azione fatale al Matera: fallo di Maggioni sulla tripla di Palestrina e l’assurdo fischio arbitrale che regala agli uomini di coach Cecconi i due tiri liberi che completano il sorpasso. Poi con l’errore al tiro di Maggioni la gara è praticamente terminata, lasciando strada alla vittoria del Palestrina. «Dispiace perdere ancora una volta in questo modo commenta Riccardo Cortese, raggiunto nel pomeriggio di ieri telefonicamente per commentare la partita di Palestrina - sempre nel finale di gara. Domenica si è ripetuta la stessa storia delle ultime giornate. Probabilmente con una maggiore fortuna oggi potevamo parlare di un’altra classifica». Quali sono allora le ragioni di questa serie di sconfitte? «Non abbiamo ancora indivuduato le ragioni precise, altrimenti avremmo già
Riccardo Cortese e accanto Gergati
provveduto a correre ai ripari. Una cosa è certa - continua Cortese - non possiamo continuare a regalare i primi due quarti ai nostri avversari. Poi ci spendiamo per recuperare e nel finale ci manca sempre qualcosina». L’innesto di Longobardi
Sottana è apparso in netta ripresa (Videouno)
quali giovamenti ha portato? «Francesco è un giocatore molto utile alla squadra. Il suo apporto è stato prezioso in fase difensiva. Purtroppo poi non siamo riusciti a fare canestro. Un po’ tutti abbiamo avuto problemi di realizzazione. Così la vittoria ci è
sfuggita di mano». Se il momento della Bawer non è sicuramente dei migliori, la stagione di Cortese, a livello personale, è più che sufficiente. Rispetto allo scorso anno l’under è più incisivo, si è ritagliato un maggiore spazio nelle rotazioni di Miriel-
lo e sta trovando anche delle buone percentuali al tiro. «Inserirsi in un gruppo in corso non è sempre facile. Quest’anno partendo dall’inizio ho potuto dare il mio contributo alla squadra. Parlare di me, però, in questo momento non facile della squadra non mi sem-
bra opportuno. Spero solo di continuare a far bene per aiutare la Bawer ad uscire fuori da questa situazione». Un ragionamento da uomo e giocatore maturo, che pensa prima alla squadra e poi allo score personale. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
B Donne La dirigente: «Ottimale l’approccio alla gara di tutta la squadra»
Marina Pecoriello elogia la Basilia UN SUCCESSO netto, una vittoria mai in discussione. Due punti semplici, quelli ottenuti dalla Basilia Codra Mediterranea Potenza ai danni del malcapitato Canicattì presentatosi al Pala Pergola con sette elementi, ma mai in grado di impensierire seriamente la compagine di Marilia Sanza. Il gruppo, reduce dalla mazzata di Ragusa ha reagito prontamente, sfoderando una prestazione di tutto rispetto. Il complesso biancoceleste non ha mai patito la squadra di Armando Messina. I cinquanta punti di scarto sono la dimostrazione del gap esistente tra le due formazioni. Il complesso potentino ha dominato la partita esibendo una prova autoritaria e precisa. Bene in attacco, ancora meglio in difesa le ragazze di Marilia Sanza hanno saputo gestire la gara rendendo facile il compito al coach che ha potuto fare il bello e il cattivo
tempo al cospetto del team guidato in campo dalla Faraci. Una vittoria importante, quella colta dalla squadra potentina che ha ripreso contatto con i due punti, in un periodo particolarmente delicato del campionato e, soprattutto alla vigilia di due importanti gare esterne che vedranno Sonia Crovatto e compagne affrontare prima il Partinico nel secondo turno di ritorno della serie B/1 femminile e successivamente recarsi a Roma per fare visita alla Nipar Roma. Una vittoria importante sul piano del morale e della condotta tecnica e agonistica, quella colta a mani basse dalle potentine che hanno dominato l'incontro, simile ad una vera e propria seduta di allenamento. Il lunedì in casa Basilia Codra Mediterranea Potenza è raccontato dal dirigente responsabile Marina Pecoriello che ha elogiato la prova corale fornita dalle atlete bian-
cocelesti. Pecoriello ha esordito: “Ho visto una squadra più in palla rispetto alle prove precedenti. La partita è stata semplicissima, vorrei sempre vedere le mie atlete sciorinare questo tipo di pallacanestro. In questo inizio di campionato abbiamo avuto due momenti difficili, quello di Roma in particolare è stato durissimo da superare. Ho visto la squadra in crescita, traendone grandi soddisfazioni”. Il successo consente alle lucane di beneficiare di alcuni passi falsi delle concorrenti, Pecoriello è categorica: “Tutto ciò che riusciamo a recuperare è sempre positivo per noi. Abbiamo dato cinquanta punti al Canicattì, siamo avanti rispetto alle nostre sconfitte. Sono fiduciosa”. Il dirigente responsabile potentino analizza situazioni di un certo interesse: “Ho visto una squadra garibaldina, sono contenta per l'approccio avuto dalle
Marina Pecoriello
mie atlete nel corso della partita disputata con il Canicattì”. Pecoriello chiude la sua riflessione affermando: “La superiorità espressa dalle atlete mi ha fatto piacere, è bello vederle giocare in questo modo”. f.menonna@luedi.it
Sport
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Lo striscione dei tifosi del Bernalda nella foto di Fabio Sirago
B Dilettanti Il lungo della Cestistica racconta il successo con l’Agrigento
Bernalda, triplice vittoria Carpineti: Per il morale, la classifica e i tifosi» BERNALDA - La vittoria con nove punti di scarto sull'Agrigento riporta il sorriso sui volti dei cestisti bernaldesi. A fine gara, dopo il tira e molla durante la partita, urla di gioia dei giocatori e gli applausi del pubblico hanno colorato la vittoria sulla seconda della categoria. Al termine della gara bisogna dare un grande merito al Coach Alberto Brogialdi che, per chi ha visto la partita a due metri dallo stesso, non ha mai smesso di incitare i suoi e di richiamarli in ogni frangente della gara. A lui e a tutti i giocatori va il pregio di aver regalato al pubblico una serata ricca di emozioni. Quindi, come ha anche sottolineato nel dopo gara Leonardo Carpineti, tutti hanno contribuito alla vittoria, da colui che è solo entrato in gara per far rifiatare il compagno di squadra allo stesso Carpineti che ha chiuso i quattro quarti con ben 25 punti e l'85% di realizzazione. Numeri questi che fanno paura; naturalmente agli avversari. E il gigante della Cestistica ci ha parlato della grande prova data da tutti i giocatori e dal grande incitamento che è arrivato dagli spalti per tutti i 40 minuti. “Domenica - ha detto Carpineti, lungo della Cestistica Bernalda miglior realizzatore contro l’Agrigento - era importantissimo vincere per la classifica, per il nostro morale e per quello della tifoseria che lo merita tantissimo. Con l'Agrigento - ha continuato il cestista del team allenato da Broglialdi - abbiamo dimostrato di saper vincere. Ma cosa più importante è l'aver dato prova di chi siamo realmente; non già quelli delle tre sconfitte. Certo, l'amaro rimane perché si è perso del terreno, ma il campionato è lungo, e giocando come contro l'Agrigento possiamo risalire fino ai gradini più alti della categoria.
In senso orario il capitano Roberto Russo in palleggio , Gaston Rossi Pose, Filloy al tiro da sotto e Albana che va a canestro (foto Fabio Sirago)
La partita contro gli uomini di Coach Corpaci sulla carta non era facile, e lo sapevamo benissimo in quanto non si occupa il secondo posto per caso, e questo ci ha spinto a concentrarci al massimo e a dare tutto durante i minuti di gara.
Ecco perché per tutta la settimana ci siamo preparati tantissimo. La gara è stata molto tirata, e di quarto in quarto abbiamo maturato sempre più la convinzione di poter portare a casa il successo. Siamo andati anche sopra di 12 punti e poi a 40''
dalla fine ci siamo visti l'Agrigento sotto di 5. Ma la grinta della difesa prima e il cuore dell'attacco poi ci hanno portati ad allontanare i nostri avversari fino al - 9 finale. Ora bisogna continuare su questa strada e bissare il successo con il Catania
che con la vittoria di domenica è salita al primo posto insieme al San Severo. Quindi un altro banco di prova che vogliamo superare per noi e per la città. Sappiamo che la gara non sarà facile, ma noi siamo sicuri dei nostri mezzi e vogliamo dimostrare ancora
di saper fare la cosa che ci viene più facile, ovvero, vincere; naturalmente conclude Carpineti - chiediamo al nostro tifo di esserci vicino perché loro sono la nostra marcia in più durante le partite”. Fabio Sirago sport@luedi.it
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Sport C Dilettanti L’Invicta Potenza si gode la nona vittoria in altrettante gare
Martedì 18 novembre 2008
«Siamo una grande squadra» Delli Carri promuove la Centre Corporelle LA NONA vittoria consecutiva in campionato consegna a Dino De Angelis una Centre Corporelle Potenza sicuramente pronta a disputare un torneo d'eccellenza e da quartieri alti. Il successo colto domenica pomeriggio al Pala Padua di Ragusa ha detto che la squadra potentina ha mostrato carattere, forza fisica e determinazione nel corso di una partita difficile che ha visto nei canestri decisivi di Mimmo Castellitto, nella prestazione al top di Gigi Delli Carri e nell'ottima prova collettiva del gruppo i dati salienti della sfida. Questo nonostante l'infortunio patito da Antonello Marchese che ha patito una contrattura alla gamba. Il giocatore oggi sarà sottoposto ad ecografia per valutare i tempi di recupero. Il successo colto in terra sicilana è stata il frutto di una partita molto dura, maschia agonisticamente dove i ragazzi di Dino De Angelis hanno potuto arginare la furia dei ragusani facendo leva sulla classe dei singoli e sulla forza di una squadra capace di soffrire e di giocare positivamente nei momenti caldi e delicati del match. I quaranta minuti di Ragusa hanno in sostanza confermato la bontà dell'intelaiatura del complesso biancoceleste che in Sicilia ha messo un mattone importante in ottica futura. L'81 a 77 è la fotografia di una partita combattuta che forse a tratti ha ricalcato quella disputata dai lucani a Porto Empedocle, terminata, ironia della sorte con lo
Gigi Delli Carri trascinatore della Corporelle a Ragusa
stesso scarto finale. Il confronto di Ragusa è stato dunque fondamentale per i lucani, attesi domenica prossima al Pala Pergola dal Rosarno, formazione in netta ascesa che cercherà in tutte le maniere di mettere il bastone tra le ruote a Simone Ginefra e compagni. In casa potentina è il bomber Gigi Delli Carri a parlare del confronto di Ragusa affermando: “Sicuramente è stata una grande vittoria, abbiamo giocato contro una buona squadra e su un campo difficile. Credo che domenica abbiamo anche confermato di essere una grande squadra che cercherà di raggiungere l'obiettivo prefissato”. Delli Carri parla della sua gara e dei 28 punti che hanno permesso alla Corporelle di vincere la sfida: “Certamente l'infortunio di Antonello Marchese e la settimana a scartamento ridotto di Marco Pellegrini
mi hanno messo nelle condizioni di fare uno sforzo maggiore. Devo sottolineare che chi è entrato in campo ha dato l'anima pur di riuscire a vincere la partita contro una squadra reduce da tre sconfitte consecutive e intenzionata a ribadire il suo ruolo in questo torneo”. Delli Carri parla dell'infortunio patito da Marchese: “Antonello svolgerà l'ecografia domani ( oggi ndr ), sono dispiaciuto per il suo infortunio, spero si riprenda quanto prima”. Il bomber parla anche della sfida di domenica prossima contro Rosarno: “Affronteremo una squadra che gioca una pallacanestro veloce e brillante. Ha vinto nell'ultima giornata dando trenta punti agli avversari. Bisogna fare attenzione e allenarsi bene in questa settimana per battere anche i calabresi, osso duro per tutte le formazioni avversarie”. sport@luedi.it
D Levoni, Pielle e Lepore a punteggio pieno
Tris al comando NELLA seconda giornata del campionato maschile di serie D regionale le partite hanno confermato le premesse della vigilia. Nella stracittadina del capoluogo la Levoni Potenza si è imposta sul Ciumnera con il punteggio di 85 a 60. Ottima la prova dei ragazzi di Donato Fiore al cospetto del quintetto allenato da Michele Montemurro. La formazione di Fiore ha avuto in Auria il migliore in campo, autore di 17 punti che hanno consentito al team di allungare il passo. Il Ciumnera è stato tenuto in piedi da Lanotte e Auletta autori entrambi di undici punti. Vince anche il Cus La Cartotecnica Potenza, sempre alla Palestra Vito Lepore di Potenza contro l'Aics Pallacanestro Varlotta Rionero. Successo sofferto, quello degli universitari che hanno vinto con il punteggio di 83 a 78. Gianluca Cerverizzo autore di 17 punti è stato il trascinatore degli universitari nel corso della partita. Tra gli ospiti bene Simone Archetti, autore di 26 punti, comunque inutili a perorare la causa vulturina. Vince al Palasassi di Viale delle Nazioni Unite anche la Climacenter Datacontact Matera ai danni del Basket Zagaria Salandra. I ragazzi di coach Luciano Cotrufo hanno vinto la partita con il punteggio di 72 a 58 dimostrando di essere team competitivo e solido. Tra i padroni di casa è stato Gaudiano con 25 punti a rendere solide le speranze di successo dei materani. Sul versante del Salan-
dra non sono serviti i 22 punti di Lauria a mettere in crisi la compagine materana. Successo importante del New Olimpia Pallacanestro Melfi al Pala Pastore contro la Lucana Salumi Picerno 95. I gialloverdi hanno superato i picernesi con il punteggio di 84 a 68 al termine di una gara condotta prevalentemente dall'inizio dai padroni di casa che hanno sfruttato l'ottima giornata di Martino autore di 22 punti per incamerare il successo finale. Tra i picerne-
si bene Curcio, autore di 21 punti. Successo esterno al Pala Campagna di Bernalda per la Renudo Vito Lepore sulla Cestistica Bernalda. I ragazzi del coach Salvatore Della Monica si sono imposti sugli jonici, allenati da coach Busco con il punteggio di 82 a 57. Mattatore della serata il play Giuseppe Cerverizzo, autore di 29 punti e di prodezze eccellenti. Tra i padroni di casa bene Bertone e Di Giorgio con 10 punti a testa. f.menonna@luedi.it
Gaudiano fa fuori il Salandra
Bernalda affossata da Cerverizzo
PIELLE MT SALANDRA
72 58
CLIMACENTER DATACONTACT PIELLE MATERA: Ambrico 8, Acito 3, Ruggirei 13, Gaudiano 25, Vignola 6, Troisi 7, Marcosano 3, Losignore, Latorre 2, Vinciguerra 5. All. Luciano Cotrufo. BNG ZAGARIA BASKET SALANDRA: Villano 9, Dimonte 7, Stigliano, Angelastro, Forcillo C. 4, Di Leo 2, Forcillo G, Tosti 14, Novello, Lauria 22. All. Danzi. ARBITRI: Grieco e Nicoletti di Matera.
BERNALDA V. LEPORE
57 82
CESTISTICA BERNALDA: Lorito 7, Le penne 5, Bertone 10, Rondinone 3, Gallotta 9, Perrone 3, Braico 5, Di Giorgio 10, Castaio 6. All. Busco. CESTISTICA RENUDO VITO LEPORE POTENZA: Galella 6, Rubino 15, De Angelis 13, Cerverizzo G 29, Albano 4, Casella 4, Ricotta 10, Sabina 2. All. Salvatore Della Monica. ARBITRI: Sarra e Ruggeri di Matera.
Il Melfi centra il riscatto MELFI PICERNO
84 68
NEW OLIMPIA PALLACANESTRO MELFI: Navazio 19, Loconsolo 3, Casonelli n.e. Sinigallia, Nigro 3, Martino A 22, Gliaschera, Moscarello, Sibilano 22, Martino M 3. LUCANA SALUMI PICERNO 95: Conte 13, Curcio A 2, Curcio R 21, Garriamone, Amelia, Tirone 24, Ripepi 2. ARBITRI: Giugliano di Potenza e Saracino di Tito.
Marchetti non basta al Rionero CARTOTEC. RIONERO
83 78
CUS LA CARTOTECNICA POTENZA: Cerverizzo G 17, Cerverizzo V 12, Vignozzi 11, Sabina 5, Cerverizzo E 11, Messina 12, Nicastro 15. All. Vittorio Cerverizzo. AICS PALLACANESTRO RIONERO IN VULTURE: Marchetti 27, D’Angelo 21; Libutti 3; Grieco 2; Falaguerra 13; Gringoli 7; Rizzo 3; Cammarota 3. All. Salvatore Brenna. ARBITRI: Larocca e Perniola di Potenza.
In quattro nel Ciumnera in doppia cifra CIUMNERA LEVONI
60 85
CIUMNERA POTENZA: Urciuoli n.e. Auletta 11, Fanelli 10, Guglielmi, Molinari 2, Meccariello 6, Paggi 9, Lanotte 11, Cilumbriello 10. All. Michele Montemurro. LEVONI POTENZA: Saponara 6, Auria 17, Romano, Bochicchio 9, Fiore 15, Santamaria 11, Zaccardo 4, Pergola 1, Statuto 6, Palazzo 11. All. Donato Fiore. ARBITRI: Conte e Bonifacio di Potenza.
Sport 55 C1 Paura per l’incidente a Nicola Di Pede che se la cava con 4 punti di sutura Martedì 18 novembre 2008
Calcio a 5
Forza d’urto Scanzano Il quintetto di Todaro si sbarazza della Fecip C1 Sette reti dello Sport Village Potenza di Di Lorenzo
Travolto il Real Lavello REALLAVELLO 1 SPORTVILLAGE 7 REAL LAVELLO: Catarinella, Avigliano, Di Già, Catapano, Miranda. A disp. Ferrara, De Cillis V., Di Cugno, Di Vittorio, De Cillis M. All. Caprioli. SPORT VILLAGE: Finzi, D'Angola, Arcieri, Preite, Del Gilio. A disp. Galasso, Bolcina, Barbarito, Montano, Satriano, Ferraro, Calabrone. All. Di Lorenzo. ARBITRI: Pescuma di Venosa e Diotisalvi di Potenza. RETI: 7' pt, 2' st, 28' st Preite, 12' pt Satriano , 21' pt Arcieri, 14' st Del Gilio, 19' st Catapano (L), 23' st D'Angola. NOTE: ammonito Ferrara del Lavello. Recuperi: 1' pt e 1' st. LAVELLO - Il punteggio di 7 a 1 per gli ospiti è indiscutibilmente veritiero per come sono andate le cose in campo, ma anche il Lavello ha creato gioco ed ha collezionato 5 legni a dimostrazione di una scarsa assistenza della dea bendata e poi anche l'estremo difensore Finzi, a mani nude, ci ha messo del suo per arginare le occasioni dei padroni di casa. Il palasport “Città di Lavello”, come al solito gremito in ogni ordine di posti avvalora il supporto verso i propri beniamini che non riescono ancora a scrollarsi di dosso lo zero in classifica. Il centravanti Preite per il Village porta scompiglio tra la retroguardia avversaria e già al 7' in dribbling sulla sinistra trafigge in diagonale l'estremo lavellese. Successivamente il numero 9 dello Sport al 12' centra da sinistra e Satriano sul secondo palo con un tapin insacco il secondo gol. Al 21' Arcieri s'incunea per vie centrali con un dribbling e piazza il pallone nel set alla destra del portiere. Intanto il Lavello si aggiudica al 3' un palo esterno con Catapano, al 4' una traversa di Miranda, all'11' un palo di Miranda e al 17' un altro palo di Catapano.
Catapano del Lavello
La ripresa si apre con la quarta segnatura per gli ospiti ad opera di Preite che in diagonale gonfia la rete alla sini-
stra di Ferrara subentrato in porta a Catarinella. E poi al 14' arriva il 5 a 0 con Del Gilio che scarta pure il portiere e segna. Il gol della bandiera lo realizza Catapano che a centro area sigla la rete di piatto destro. In contropiede il Village si procura un rigore per un placcaggio di Ferrara ai danni di Barbarito. Al 23' tira D'Angola alla sinistra e spiazza Ferrara. Gli ospiti poi allungano ancora nel tabellino delle segnature con Preite che al 28' su rigore, per il quinto fallo, porta a 7 i gol dello Sport Village. La consolazione per i locali è un altro palo al 29' di Miranda. Giuseppe Catarinella
L. SCANZANO 7 FECIP PISTICCI 2 LIBERTAS SCANZANO: Gatto, Masella, Epifania, De Lorenzo, Dipinto, Cospito, Dartizio, Santarsiero, Amendolara R., Panetta, Prezioso, Amendolara D. Allenatore Nicola Todaro FECIP PISTICCI: David, Albano, Rodesca, Masiello D., Giagni, D'Alessandro Ma., Masiello C.D., Greco, Panio, Di Pede, D'Alessandro Mi. Allenatore Nicola Di Pede ARBITRI: Genovese di Potenza e Pallotta di Matera RETI: Giagni su rigore (P), Di Pede (P), 3 Masella, 2 Santarsiero, 2 Dipinto. NOTE: Spettatori 150 circa con sparuta rappresentanza di tifosi della Fecip Pisticci
Girolamo Masella autore di una tripletta
SCANZANO - Una buona vittoria dello Scanzano nei confronti di un Pisticci che molla la presa. Le premesse erano buone con un certo equilibrio ad inizio partita, poi il vantaggio degli ospiti con Giagni accende l'incontro, un sacrosanto rigore che viene trasformato e da il vantaggio ai Pisticcesi, che raddoppiano con Di Pede loro allenatore giocatore. Ma la squadra di mister Todaro non ci sta, riesce ad acciuffare il pareggio prima della chiusura del tempo con una doppietta del solito Santarsiero. La gara che trascorreva su un binario gradevole viene macchiata da un incidente occorso al mister Di Pede. Per conquistare un pallone, mentre si era sulla corsa, Di Pede perde l'equilibrio e cadendo sbatte la testa per terra. Immediati i soccorsi, e il giocatore allenatore viene trasportato al locale pronto soccorso, che prestandogli le cure del caso lo dimette con 4 punti di sutura all'arcata sopraccigliari, ma non è più in grado di rientrare in campo. L'inizio della ripresa mostra come i ragazzi del Pisticci hanno risentito dell'incidente occorso al mister, la grinta mostrata nel primo tempo è scomparsa. E c'è da considerare che
Di Pede è il faro della squadra e rappresenta circa il 40 o 50 per cento di gioco del suo team. Non riuscendo a dare una adeguata resistenza, lo Scanzano di certo non si fa pregare e va sotto con i colpi dei suoi gioielli, Santarsiero Masella e Dipinto che tra doppiette e triplette stendono il malcapitato Pisticci, che a reazione fa quello che può, ma non è sufficiente a contenere gli attacchi di uno spietato Scanzano che non vuol perdere contatto con la zona alta della classifica. Mentre ci si accinge a raggiungere il finale della gara, l'arbitro generosamente concede un dubbio rigore al Pisticci. Sul dischetto la palla viene depositata con cura da Greco, rincorsa e pallone che viene ribattuto da un grande Gatto (scusate il gioco di parole) in calcio d'angolo, che non da frutti. E' questa l'ultima emozione di una gara che vede la vittoria della squadra di mister Todaro che continua l'inseguimento. Mentre un augurio sincero di pronta guarigione per mister Di Pede, che visto l'andamento della gara, senza il suo riferimento in campo la squadra diventa troppo vulnerabile. Vincenzo Bochcchio sport@luedi.it
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Sport C2 girone A Finisce in parità il big match tra Amica Palazzo e Amici di Via Roma
Martedì 18 novembre 2008
Calcio a 5
Giuralarocca croce e delizia Sigla il 5-5 pari poi sbaglia il penalty del successo AMICA PALAZZO AMICI VIA ROMA
5 5
AMICA SPORTING PALAZZO: D'Errico, D'Anzieri, Pace, Lorusso, Gatti, Veltri, Cripezzi, Bucci, Giuralarocca, Tortora, Scilimato, Dinella. Allenatore: Cuviello P. AMICI DI VIA ROMA: Mirra, Moscarelli, Dimase, Aliandro, Giosa, Laurino, Oliveto, Ostuni, Citro, Stigliano. Allenatore: Salvia G. ARBITRO: Guida di Venosa RETI: 7' pt, 12' pt Oliveto (AVR), 8' pt Pace (ASP), 16' pt Scilimato (ASP), 5' st, 25' st Giuralarocca (ASP), 10' st Stigliano (AVR), 12' st Cripezzi (ASP), 14' st, 16' st Giosa (AVR) NOTE: Ammoniti: Pace e Scilimato (ASP), Oliveto, Ostuni e Mirra (AVR).
Ciprezzi dell’Amica Palazzo
PALAZZO - Il leit motiv dell'ottava giornata di campionato è il big match tra l'Amica Sporting Palazzo e gli Amici di Via Roma di Tito. Gli ingredienti per un grande match ci sono tutti: la capolista è reduce da sette convincenti vittorie consecutive e la squadra di casa è consapevole del fatto che una eventuale sconfitta possa determinare
l'allungo quasi definitivo verso la vittoria finale degli ospiti. Il match è subito scoppiettante, con i padroni di casa che impongono la propria superiorità territoriale esprimendo una mole di gioco di alta scuola. Gli Amici di via Roma, consci della propria forza, giocano in maniera attenta e precisa rendendosi pericolosi con brucianti ripartenze. Nei primi cinque minuti del match lo Sporting coglie due traverse e nelle menti dei giocatori serpeggia il timore che trattasi di partita stregata. I suddetti spettri si materializzano al 7' quando una respinta del portiere Mirra su tiro-gol di Giuralarocca, raggiunge Oliveto che in contropiede e al primo affondo, segna (0-1). La lancetta dei secondi non fa un giro e lo Sporting pareggia: Giuralarocca serve in area Pace che di tacco devia ingannando il portiere (11). Al 12' gli ospiti pervengono al contestatissimo raddoppio su azione fallosa: Pace rilancia, Oliveto controlla con una mano e scarica in rete (1-2). I ragazzi di mister Cuviello aumentano i già altissimi ritmi e riescono a pareggiare con Scilimato su calcio di punizione (22). A questo punto la manovra degli ospiti si fa più intrapren-
dente e pericolosa ma lo Sporting, dopo aver rifiatato per alcuni minuti, riprende in mano le redini del gioco sfiorando ripetutamente il vantaggio. Il primo tempo si conclude sul punteggio di 2 a 2. Nel secondo tempo la partita si fa ancora più entusiasmante regalando emozioni a catena. Al 5' Giuralarocca, in un azione concitata in attacco, anticipa tutti e sigla il meritato vantaggio (3-2). La gara è accesa e le squadre si affrontano a viso aperto combattendo su tutti i palloni. Al 10', un incomprensione tra il portiere Dinella e Pace, permette ai ragazzi di mister Salvia di pareggiare con Stigliano (3-3). Dopo due minuti Cripezzi, sulla sinistra, supera in velocità un avversario, si accentra e con un tiro di punta riporta in vantaggio la squadra di casa (4-3). Al 14' un'altra disattenzione difensiva riporta il punteggio in parità: su fallo laterale battuto dai titesi, due uomini dello Sporting si portano sulla palla lasciando libero l'accorrente Giosa che, servito con uno splendido pallonetto, segna (44). La squadra di casa vuole vincere e freneticamente spinge sull'acceleratore per far propria la gara ma, come succede nella
maggior parte delle volte, subisce la beffa del gol avversario con la più classica delle azioni di contropiede conclusa da Giosa (4-5). A quel punto i palazzesi buttano il cuore oltre l'ostacolo e, a cinque minuti dal termine, riescono a pareggiare con Giuralarocca che, di spalle alla porta, riesce a girarsi trafiggere Mirra (5-5). Prima del fischio finale l'episodio che avrebbe potuto cambiare l'esito della partita e forse dell'intero campionato. Cripezzi si insinua nell'aria avversaria e viene toccato fallosamente: rigore. Sul dischetto il bomber Giuralarocca prende la rincorsa, tiro violento: fuori! La partita si conclude senza vinti e vincitori ma gli occhi degli spettatori brillano entusiasti per aver assistito ad una delle più belle partite disputate al Palafrangione, tra i ragazzi di Cuviello che hanno dimostrato, ancora una volta, di poter competere ad altissimi livelli e di entrare di diritto tra le compagini aspiranti alla promozione, e quelli di Salvia che, da veri combattenti, hanno tenuto duro legittimando la leadership. Luca Festino sport@luedi.it
C2 girone A Piegato il Pentacalcio Potenza
Colpo del Grifo Venosa PENTACALCIO 3 GRIFO VENOSA 8 PENTACALCIO POTENZA: Fraternali, De Lorenzo, D'Aquino, Barrese, Panni, Montefusco, Di Benedetto, Gastone, Tucci, Valicanti, Santopietro, Rizzo. AS MARMO IL GRIFO VENOSA: Digrisolo, Curatella, Perrotta, Di Palo, Cacossa, Capezio, Dichirico, Mettola, Nuzzo, Minutiello, Gammone, Monteverde. ARBITRO: Triano di Potenza. RETI: 5' Cacossa, 18' e 35', 36' e 59' Dichirico (rig.), 20' e 40' Mettola, 22' e 29' De Lorenzo, 23' Di Palo, 50' Gastone. L'AS Marmo vince la sua prima partita in trasferta della stagione, con un risultato che non lascia dubbi. Il Grifo Venosa riesce ad espugnare il campo del Pentacalcio Potenza grazie al successo con il punteggio di 8-3. I ragazzi di mister Antenori crescono costantemente guidati dall'inossidabile Capitano Curatella. Gli oraziani iniziano con personalità attaccando l'avversario da subito, ma senza scoprirsi e dopo due tentativi, con scambi veloci tra Perrotta e Cacossa, al 5' Curatella parte in contropiede e serve Cacossa che segna facile l'uno a zero per l'AS Marmo. E' ottima l'intesa fra i due laterali Perrotta e Dipalo, ma la Pentacalcio reagisce su calcio d'angolo quando De Lorenzo servito da Panni tira di poco sulla traversa. L'AS Marmo costruisce molto ma non realizza prima in contropiede con il solito Cacossa e poi su punizione calciata da Perrotta e
respinta da Fraternali al 17' del primo tempo. Un minuto dopo su una arrembante azione dei venosini De Lorenzo tocca il pallone con una mano in area e rigore per l'AS Marmo il Grifo: calcia Dichirico che spiazza Fraternali per il 2 a 0. Al 20' Dichirico galvanizzato dal suo primo gol di stagione, offre un assist degno di Kakà per Perrotta, che lo gira sul secondo palo per il facile 3 a 0 siglato da Mettola. Il Pentacalcio reagisce con De Lorenzo che con una pregevole triangolazione con Barrese buca la porta difesa da Digrisolo per il 3 a 1. Neanche il tempo di reagire che Di Palo e Cacossa confezionano il gol forse più bello per gli intenditori del calcio a cinque: doppio triangolo rasoterra e veloce a saltare la difesa e il
portiere superato con gol a porta vuota per il 4 a 1. Il direttore di gara Triano segnala un minuto di recupero quando Perrotta macchia il suo ottimo primo tempo con un ingenuo fallo da rigore per la Pentacalcio: si incarica il solito De Lorenzo che chiude il primo tempo sul 4 a 2 per l'AS Marmo. Il secondo tempo inizia con i venosini in attesa dell'avversario e pronti ad accelerare appena l'avversario si scopre ed ecco che al 35' Di Palo confeziona un gol-regalo per Dichirico che segna il 5 a 2 per l'AS Marmo. Un minuto dopo mister Antenori effettua diversi cambi che portano prima Dichirico, bomber ritrovato, a segnare il 6 a 2 e poi uno spento Mettola a siglare il 7 a 2 per l'AS Marmo. E' già il 20' quando la Pentacalcio dalla distanza
con un tiro imparabile di Gastone accorcia le distanze con il 7 a 3 per gli ospiti. La Pentacalcio tenta l'arrembaggio con il portieregiocatore ma è ormai l'ultimo minuto quando Dipalo, altruista, serve a porta vuota la palla a Dichirico che sigla il suo quarto gol personale e l'8 a 3 finale dei venosini che portano a casa i 3 punti meritatamente. Il presidente D'Urso, in tribuna, finalmente gioisce per la vittoria ma soprattutto riconosce il netto miglioramento caratteriale, soprattutto dei giovani come Di Palo, Perrotta, Nuzzo e il confermato Digrisolo. D'Urso aggiunge “Ora ci aspetta la prova del nove, la prossima sfida casalinga con la più forte e quotata Amica Palazzo”. Lorenzo Zolfo sport@luedi.it
Una fase della gara
C2 girone A La formazione del tecnico Blonna con questi tre punti sale al quinto posto in classifica
L’Avis Vietri si arrende col Soccer Five Rapolla AVISVIETRI SOCCERFIVERAPOLLA
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AVIS VIETRI: Lepore, Pantalena, Zirpoli, Macellaro V., Macellaro R., Macellaro G., Cardinale, Bottiglieri. All. Zirpoli SOCCER FIVE RAPOLLA: Burlone, Campagna, Crignoli, Marmo F.A., Marmo F., Pianta L., Picchinenna, Vasca, Pianta B. All. Blonna. ARBITRO: Masoumi e Lari di Potenza RETI: 5' Pianta, 9' Crignoli, 14 e 31' Vasca, 20', 39' e 46' Campagna, 25' Picchinenna (R), 32' Macellaro R., 42' e 44' Macellaro G., 57' aut. Pianta L., 35' e 49' Cardinale (V). NOTE: Ammoniti: Zirpoli e Macellaro R. (V), Marmo F. e Pianta L. (R). Recupero: 1' pt e 3' st. VIETRI DI POTENZA - Nonostante uno splendido secondo tempo da incorniciare, l'Avis Vietri perde in casa contro la squadra Soccer Five Rapolla, per
otto reti a sei. Ma bisogna sottolineare che i vietresi sono andati sotto per cinque reti a zero nel primo tempo e nella seconda frazione, grazie ad una splendida prova di carattere ed orgoglio, spinti dal pubblico amico, hanno “rischiato” di recuperare la partita, se non fosse stato per un pizzico di sfortuna e qualche occasione di troppo sbagliata. Gli ospiti nel secondo tempo si sono limitati a controllare e hanno rischiato in qualche occasione, ma sono stati bravi e fortunati a tenere in pugno la partita. I vietresi vanno subito sotto dopo cinque minuti, ad opera di Pianta L., bravo ad infilare Lepore da fuori area. Il Vietri sembra non essere in giornata e al 9' subisce il raddoppio ad opera di Crignoli. La partita potrebbe subito riaprirsi al 12', ma Macellaro R. si fa parare un rigore da Burlone. Si scatenano così gli ospiti del Rapolla, che fanno il tris al 14' con Vasca (gol dal limite dopo il servizio di Campagna) e con lo stesso Campagna al 20', che vince un rimpallo ed insacca. Arriva anche il poverissimo al 25', ad opera di Picchinedda,
che ne approfitta di un disimpegno sbagliato. Si chiude sul cinque a zero il primo tempo per il Rapolla. Ad inizio tempo, al 31', c'è il sei a zero di Vasca (doppietta per lui). I locali però non perdono la pazienza e cominciano a giocare perfettamente. Il primo gol arriva da Macellaro R., che tutto da solo insacca Burlone. Al 35' ci pensa Cardinale a siglare la doppietta su servizio di Bottiglieri. Gli ospiti allungano e si portano sul sette a due con Campagna. Nemmeno il tempo di esultare, e Macellaro G, tra il 42' e il 44' sigla una doppietta e porta i vietresi sotto di tre reti. Ma nel momento migliore dei vietresi, arriva l'ottavo gol ospite con Campagna (tripletta). Ma i vietresi non gettano la spugna e siglano il quinto gol con Cardinale, servito da Macellaro R. Al 57' un autogol di Pianta L. porta i vietresi sotto di due reti. Ma è troppo tardi e il Rapolla vince per otto reti a sei, dopo una partita spettacolare e combattuta nel secondo tempo. Claudio Buono sport@luedi.it
Sport 57 Calcio a 5 C2 girone A Pareggio con cinque reti a testa con l’Irsinese Martedì 18 novembre 2008
Silenziosi, passo avanti Secondo risultato utile consecutivo per Uva e soci IRSINESE 5 SILENZIOSI PZ 5 IRSINESE: Cornacchia, Mascolo, Dragonetti, Colasuonno, Petrillo A., Morea, Petrillo V., Zienna, Cantacesso, DiNardo N., DiNardo V., Mazzone. All: Pettinato C. SILENZIOSI: Uva, Gastone, Lotito, Luongo, Veltri, Mazzarone, Manganiello.All: Marcogiuseppe D. ARBITRO: Di Lucchio di Venosa RETI: Mascolo, Petrillo V., Cantacesso, Dinardo V. Dragonetti (Irsinese). Luongo (rig), Dragonetti (A), Veltri, Lotito, Mazzarone (Silenziosi). NOTE: Spettatori 100. IRSINA - Secondo risultato utile dei Silenziosi Potentini che escono imbattuti sul difficile campo dell'Irsinese. Le due formazioni hanno dato vita ad un incontro superlativo tecnicamente e agonisticamente, sfoderando giocate a livello di categoria superiore. Al 2' l'Irsinese colpisce un palo
La formazione dei Silenziosi e accanto l’Irsinese
con Colasuonno. Mentre Gastone e Mazzarone non inquadrano lo specchio della porta, difesa da Cornacchia. Non sbaglia Mascolo al 6' portando in vantaggio i suoi. Uva sventa altre occasioni ma al 15' capi-
tola per la seconda volta di fronte a Petrillo V.. La piccola pattuglia dei ragazzi di Marcogiuseppe non si scoraggia. Comincia a macinare gioco ed ottiene un calcio di rigore per fallo di mano di Petrillo V. che al
24' Luongo trasforma. Al 27'agguantano il primo pareggio con un autorete di Dragonetti che di testa infila il proprio portiere. Nella ripresa riparte in attacco l'Irsinese spinta da Dragonetti e Mascolo ri-
portandosi in vantaggio con Cantacesso che dribla tutti infilando l'estremo difensore Uva. Al 37' Veltri servito da Mazzarone riequilibra il risultato. L'altalena dei goal continua al 42' con DiNardo V.servito
da Mascolo. I Silenziosi con Lotito, che raccoglie una punizione battuta da Mazzarone scaraventando alle spalle di Cornacchia per il quattro pari. I contendenti aumentano la pressione per portarsi in vantaggio con azioni al limite della correttezza ottenendo punizioni battute da tutte le posizioni oltre che nell'area piccola dei portieri. Al 50'ci riesce Dragonetti pescato libero da Colasuonno che infila la quinta marcatura. Non è finita. Al 57' Lotito restituisce la cortesia a Mazzarone realizzando anch'esso la quinta marcatura. Nei minuti finali il capitano-portiere Cornacchia e protagonista di tre interventi su Veltri (presentatosi due volte solo davanti alla porta) e Mazzarone, che a volo gira di tacco spalle alla porta trovando la deviazione spettacolare di Cornacchia che salva letteralmente il risultato per la sua squadra. Perfetto l'arbitraggio Di Lucchio. Leonardo Martino sport@luedi.it
Atletica Bene i ferrandinesi Scherma La potentina protagonista a La Spezia
Zizzamia a Bari Francesca Palumbo fa il suo record continua a stupire
Scocozza e Bitonti della Podistica Ferrandina
PODISTICA Ferrandina alla maratona di Bari. Nemmeno un violento nubifragio abbattutosi sul capoluogo pugliese domenica scorsa ha impedito la 14esima edizione della Bari Marathon vinta da Vincenzo Trentadue della Brigata Pinerolo in 2h23'40. Presenti alla manifestazione barese sei atleti della società ferrandinese che hanno partecipato con gran coraggio sotto una pioggia incessante alla 42 chilometri con altri 323 podisti giunti al traguardo. Per il team ferrandinese entusiasmante gara di Antonio Zizzamia che, fermando il cronometro a 3h06'09", è riuscito ad ottenere il suo miglior tempo in una maratona dopo una ventennale esperienza di podista alle spalle. Per il quarantaseienne podista di Ferrandina l'ottimo risultato arriva dopo una attenta pianificazione degli allenamenti svolti per la maggior parte nelle strade della Valbasento e tra i boschi di Ferrandina. Obiettivo raggiunto anche per Vincenzo Zaltini che dopo oltre tre mesi di allenamenti, sotto la dire-
zione tecnica dei professionisti della Mapei Sport Service, è riuscito ad abbattere il muro delle quattro ore giungendo sulla linea del traguardo in compagnia di Nicola Pennuzzi in 3h55'05", dopo una condotta di gara sempre a ritmo costante nonostante le difficili condizioni climatiche. Infaticabile Domenico Lacarpia che in condizioni fisiche precarie ha voluto esserci lo stesso nella 42 chilometri barese chiudendo la gara in 4h06'40 in compagnia dell' amico Antonio Ierinò di San Mauro Forte alla sua prima esperienza. Da elogiare gli altri due atleti dell' associazione ferrandinese, Francesco Scocozza (4h52'10") e Pietro Bitonti (4h53'42") che hanno gareggiato senza l'assillo del cronometro ma con tanta voglia di acquisire esperienza in una gara con alto indice di difficoltà. La trasferta di Bari si è chiusa per il sodalizio podistico della cittadina materana con la consapevolezza di aver trovato un nuovo top runner in Antonio Zizzamia. l.t.
TANTE soddisfazioni sono giunte da La Spezia per gli atleti della Società Schermistica Lucana Potenza nel corso della prima prova nazionale giovani di scherma. Alla gara hanno preso parte gli atleti della categoria cadetti rientranti nella fascia d'età che va dal 14992 al 1994 e categoria giovani che va dal 1991 ad andare indietro. Gli atleti della società potentina, guidati come sempre dai maestri Pino Pinto e Omar Joseph De Carlo sono stati Francesca Palumbo e Lucrezia Lauria nel fioretto femminile, Matteo Tundo nella spada maschile, Edoardo Bellino, Francesco D'Aquino, Fortunato Picerno e Antonio Dema nel fioretto maschile. Ebbene nella categoria fioretto femminile Francesca Palumbo ha ottenuto il venticinquesimo posto su ottantadue partecipanti, peraltro la lucana è stata la prima nella sua catego-
ria (è del 1994). La schermitrice potentina ha dovuto cedere ad una concorrente nata nel 1989. Lucrezia Lauria dal canto suo ha chiuso la gara al trentaduesimo posto. Nella spada maschile, invece, hanno gareggiato duecentosettantacinque atleti. Buona la prestazione di Matteo Tundo che ha perso l'incontro per entrare negli otto, con il punteggio di 15 a 14, giungendo dodicesimo. Nel fioretto femminile invece ottima la gara svolta da Edoardo Bellino che ha chiuso la prova al trentunesimo posto, Francesco D'Aquino si è classificato al cinquantottesimo, novantatreesima piazza per Fortunato Picerno, mentre Antonio Dema è giunto cendodecimo. Il presidente della Società Schermistica Lucana, Rocchina Esposito ha fatto il punto della situazione dopo la gara ligure affermando: “La gara di La Spezia è stata davvero
difficile soprattutto per atlete come Francesca Palumbo che si trovano per la prima volta ad affrontare colleghe più anziane sia d'età che di esperienza agonistica”. Il prossimo impegno per i ragazzi della società potentina è in programma a Lucca con il Gran Premio Giovani under 14. f.menonna@luedi.it
Premiato a Tito Scalo il puledro dell’allevamento materano Tempa Bianca
Comenius vince anche a Verona SABATO scorso, nell’ambito dell'ottava edizione della vetrina enogastronomica “Naturalmente Lucano”, si è tenuta presso l'Efab di Tito Scalo una manifestazione che ha premiato Comenius, uno strepitoso puledro, nato ed allevato a Matera nell’allevmento di Tempa Bianca, quale campione italiano vincitore presso la Fieracavalli di Verona del titolo di Grand Champion 2008. Lo splendido grigio aveva già ottenuto due primi posti per la categoria maschi di un anno nel Campionato di Morfologia Unire 2008: il primo nella tappa di Catanzaro (di cui era stato nominato Grand Champion, ndr), il secondo nella finale di Arezzo. La vittoria del Grand Champion ottenuta nella vetrina internazionale di Verona è da considerarsi un fatto eccezionale in quanto, generalmente, tale titolo viene assegnato ai puledri di due e tre anni più svilup-
Il cavallo materano Comenius
pati dal punto di vista fisico. Nel corso dell'evento regionale, l’assessore all’Agricoltura, Roberto Falotico, ha premiato personalmente
l’allevamento Tempa Bianca di Matera, nella persona di Riccardi Eustachio con una targa per l’importante riconoscimento ottenuto a livel-
lo nazionale e la relativa coccarda con i colori della Regione. Nel suo discorso, l’assessore si è soffermato sul significato che un simile riconoscimento nazionale ricada su di un allevamento presente nella regione Basilicata, territorio non certo tradizionalmente noto per qualità e quantità allevatoriali del settore. La manifestazione potentina, che ha voluto la presenza del cavallo vincitore, è stata una importante vetrina che ha permesso al numeroso pubblico presente ed alle tante autorità, tra queste anche il presidente della Provincia di Matera, Carmine Nigro, di far conoscere le qualità e la competenza delle attività allevatoriali del cavallo Sella Italiano, punto di forza di un allevamento che da anni, ha fatto della selezione genetica della razza, un prodotto che si differenzia a livello nazionale. lo.to.
Spettacoli & televisione
Martedì 18 novembre 2008
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I sogni del Fellini dimenticato in mostra MENTRE Los Angeles sta per ospitare una sua mostra, la stampa italiana, Rai compresa, ha dimenticato una data non da poco: i 15 anni dalla morte di Federico Fellini che ricorrevano il 31 ottobre. È una delle cose emerse ieri alla Stampa Estera dove la Fondazione Cinema per Roma, quella dedicata a Federico Fellini ( in foto) e l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences di Los Angeles hanno presentato stampa: “Fellini
Oniricon – Il libro dei miei sogni” che sarà appunto in mostra all’Academy Awards di Los Angeles dal 24 Gennaio al 19 Aprile 2009 in occasione delle Nominations agli Oscar 2009. Insomma un Fellini dimenticato in patria, come ha ricordato prima il curatore della mostra Vittorio Boarini e poi Pupi Avati (in qualità di presidente della Fondazione Fellini di Rimini): «il rapporto del nostro paese con Fellini – ha detto il regista – è se-
gnato, come del resto per il cinema in generale, da una disaffezione profonda, ma fortunatamente fuori Italia basta il solo nome di Fellini come sinonimo di cinema». A presentare la mostra ieri mattina anche Gian Luigi Rondi, presidente Fondazione Cinema per Roma, Ellen Harrington, direttore della sezione Mostre ed Eventi Speciali dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences di Los Angeles.
FILM E REGISTI, NEL MONDO DEL CINEMA SI APRE LA CORSA ALLA STATUETTA PIÙ AMBITA
PERSONAGGI
Oscar, in prima fila Van Sant e Fincher
Alex Rodriguez «Nessuna storia con Madonna»
THE Curious Case of Benjamin Button di David Fincher, Milk di Gus Van Sant, la sorpresa Slumdog Millionaire di Danny Boyle Frost/Nixon di Ron Howard, The Dark Knight di Christopher Nolan, guidano la corsa agli Oscar 2009 per il film e il regista, secondo gran parte degli osservatori e blog specializzati in previsioni sugli Academy Award. Slumdog millionaire, il film di Boyle (Trainspotting), dopo la recente vittoria al Festival di Toronto, ha conquistato i critici Usa. Protagonista della storia è Jamal Malik, un orfano diciottenne e analfabeta di Bombay. La sua vita cambia quando decide di ritrovare la ragazza di cui è innamorato partecipando al quiz che lei preferisce, la versione indiana di Chi vuol essere milionario. Il ragazzo inaspettatamente vince ma nascono i sospetti che abbia imbrogliato, visto che lui non sa nè leggere nè scrivere. Gus Van Sant ha scelto la strada della biografia con Milk, la storia di Harvey Milk (Sean Penn), il primo gay dichiarato, eletto a una carica pubblica (consigliere comunale di San Francisco)
Il regista Gus Van Sant
negli Stati Uniti. L’uomo fu assassinato nel 1978 con il sindaco della città, George Moscone, da un ex collega omofobo, Dan White (Josh Brolin). Oltre al valore indiscusso della pellicola secondo Anne Thompson, potreb-
be fare da volano al film la recente messa al bando dei matrimonio gay passata in California: «Molti vedranno che Milk è ambientato nel nostro passato oscuro apertamente anti gay degli anni '70 – scrive la giornalista – e
realizzeranno che non siamo andati molto avanti». Pare avere colto nel segno anche David Fincher, che racconta l'epopea di un uomo (Brad Pitt) che nasce vecchio a New Orleans nel 1918 e ringiovanisce durante gli anni, ritrovandosi testimone del secolo, tra eventi pubblici, amori e drammi in The curious Case of Benjamin Button, liberamente ispirato a un racconto di Francis Scott Fitzgerald. La pellicola da 150 milioni di dollari, mescola il grande uso di effetti speciali a un cast di primo piano che oltre a Pitt, comprende Cate Blanchett e Tilda Swinton. Proprio le interpretazioni ma anche la tensione narrativa, e le ottime critiche ricevute al Festival di Londra hanno incluso di diritto tra i possibili candidati Frost/Nixon di Ron Howard, trasposizione dell’omonima piece di Peter Morgan, ispirata da un fatto realmente accaduto. È infatti il resoconto della serie di interviste condotte nel 1977 dal giornalista inglese David Frost (Michael Sheen, interprete di Tony Blair in The Queen) con l’ex presidente americano Richard Nixon (Frank Langella), il quale per la pri-
AL CINEMA IN UNA COMMEDIA DIRETTA DA SETH GORDON
Reese Witherspoon alle prese con quattro feste di Natale QUANT'È dura trovare lo spirito natalizio per Reese Witherspoon e Vince Vaughn, che in Four Christmases, commedia diretta da Seth Gordon, interpretano una coppia che fa di tutto per sfuggire alle vacanze in famiglia. Per colpa della nebbia Brad e Kate devono rinunciare alla fuga programmata alle Fiji e sono costretti a visitare le quattro famiglie dei loro genitori, tutti divorziati, in un solo giorno. Ogni coppia di sposi sa quanto sia difficile conciliare le esigenze dei genitori di entrambi. Un compito che può risultare improbo se le famiglie, anzichè due diventano quattro, uno scenario non proprio inusuale nella società di oggi. Fanno parte del cast Sissy Spacek, Robert Duvall, Mary Steenburgen e Jon Voight: «Non abbiamo organizzato la giornata “Porta il tuo Oscar al lavoro» ma forse avremmo dovuto», ha scherzato parlando del cast di stelle Reese Wither-
spoon, che ha vinto la statuetta come miglior attrice per Walk the line. «Per me è stato fantastico, ho sempre avuto una cotta per Robert Duvall’'. A raccontare la scenografia del film, con quattro diversi ambienti addobbati per Natale è Seth Gordon: «Sono case completamente diverse – ha spiegato il regista -, per me è stato come girare quattro film. La casa di Robert Duvall è il tipico posto dove domina il testosterone, quella di Mary Steenburgen è angelica». Ha partecipato al film anche Jon Favreau, regista di Iron man, nei panni di uno dei fratelli lottatori di Brad. Voci di corridoio parlano di liti fra i due protagonisti sul set, ma Reese Witherspoon smentisce ed elogia il collega: «Non c'è niente di vero. Lavorare con lui è stata una delle attrattive di questo film per me. Vince e io abbiamo anche rivisto insieme la sceneggiatura, con Seth, prima di cominciare a girare. Ho imparato molto da lui, dalla sua ca-
Reese Witherspoon
pacità di improvvisare. Credo di essere un’attrice migliore per l'esperienza avuta insieme. Ed è un ottimo ballerino» ha aggiunto riferendosi a una scena in cui la coppia prende lezioni
di tango. «Quella sequenza è stata una sfida – ha spiegato Seth Gordon -, lei è alta un metro e sessanta, lui quasi due. Vince l’ha tenuta in braccio per quasi tutto il tempo».
ma volta, durante gli incontri, ammise tacitamente le proprie colpe nello scandalo del Watergate. C'è poi chi crede nelle chance di The Dark Knight, nuovo crepuscolare capitolo delle avventure di Batman diretto da Christopher Nolan, che potrebbe anche portare una nomination (postuma) per Heath Ledger, memorabile nei panni di Joker. Sulla carta, nonostante le recenti voci negative, non si può escludere un’eventuale nomination per Baz Luhrmann regista dell’epico-romantico Australia, che potrebbe conquistare la parte più conservatrice dei votanti. Più defilato pare Revolutionary Road di Sam Mendes, cronaca della crisi di una giovane coppia (interpretata da Kate Winslet e Leonardo DiCaprio) schiacciata dalla vita piccolo – borghese. Tra gli outsider ci sono anche John Patrick Shanley con lo scontro tra fede, certezze e sospetto di Doubt; il dramma – noir Changeling di Clint Eastwood; la tragicommedia indy L’ospite inatteso di Tom McCarthy e la storia d’amore e crimini di guerra, The reader di Stephen Daldry.
Charlize ambasciatrice dell’Onu CHARLIZE Theron è diventata un’ambasciatrice dell’Onu. Il segretario delle Nazioni Unite, Ban Ki Moon, ha infatti nominato l’attrice sudafricana “messaggero di pace”. Dopo molte altre star di Hollywood, come Angelina Jolie, George Clooney o Michael Douglas, tocca ora alla protagonista di Hancock, ricevere l’importante incarico delle Nazioni Unite il prossimo lunedì a New York. L’attrice premio Oscar per Monster avrà il compito di combattere la violenza contro le donne. Charlize Theron, che adesso è una cittadina statunitense, in passato ha creato in Sudafrica una fondazione per informare i bambini e le loro famiglie in Sudafrica sulla prevenzione dell’Aids. L'attrice di 33 anni è al momento nelle sale italiane con The Burning Plain di Guillermo Arriaga, dove è affiancata da Kim Basinger, e nel 2009 sarà nei cinema con The Road, pellicola tratta dal fortunato romanzo di Cormac McCarthy e interpretata anche da Viggo Mortensen.
Alex Rodriguez
ALEX Rodriguez, la star del baseball, non è il nuovo fidanzato di Madonna. Parola dello stesso giocatore che ha smentito di avere una relazione sentimentale con la Material girl in un incontro con la stampa al quale, come riporta Ok magazine, lo sportivo si è presentato in compagnia della sua cara amica Gwyneth Paltrow. La coppia è stata fotografata all’apertura del Fontainebleu di Miami, in Florida, in programma lo scorso venerdì. Rodriguez ha quindi negato che tra i due ci sia del tenero e che il suo divorzio, così come quello di Madonna, siano addebitabili a un loro flirt.
Sharon Stone lascia il “baby” fidanzato
Sharon Stone
SHARON Stone ha lasciato il suo “baby fidanzato”, Chase Dreyfous, nella speranza, forse, di riuscire a ribaltare una sentenza di qualche settimana fa, con cui il suo figlio adottivo è stato affidato all’ex marito, Phil Bronstein. Lo scrive il “Daily Telegraph”, ricordando che la relazione tra la 50enne interprete di “Basic Instinct” e Dreyfous, 24 anni, era iniziata nel giugno scorso.
Televisioni
23.20
ATTUALITÀ
14.45
PRIMA SERATA
Bruno Vespa
RUBRICA Francesca Senette
21.10
ATTUALITÀ
FILM
21.10
Giovanni Floris
M:I:3
Martedì 18 novembre 2008
21.10
FILM
21.10
Anna and the King
SHOW
19.00
63
TELEFILM
Filippo Roma
Stargate SG - 1
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -Telegiornale Tg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.40 -RubricaTg 2 Eat Parade 06.50 -RubricaAgenzia RiparaTorti 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.45 -RubricaTracy & Polpetta 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -MusicaleScalo 76 - Cargo 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk Show Ricomincio da qui 17.20 -TeleromanzoJulia - Sulle strade della felicità 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -Telegiornale Tg 2 18.50 -Real TvL'isola dei famosi 19.35 -Telefilm Squadra speciale Cobra 11 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto
06.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene - Prima 09.55 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg 3 Punto donna 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis - di media e comunicazione 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -Telegiornale Tg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce
06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Attualità Mattino Cinque 10.00 -Telegiornale Tg 5 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Soap Opera Beautiful 14.10 -Teleromanzo CentoVetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Real Tv Amici 16.55 -Rotocalco Pomeriggio Cinque 17.55 -TelegiornaleTg5 minuti 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5
07.05 -Sit ComVita da strega 07.30 -TelefilmCharlie's Angels 08.30 -TelefilmHunter 09.30 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TELENOVELA Bianca 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -Telegiornale Tg 4 14.00 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.00 -TelefilmWolff - Un poliziotto a Berlino 15.55 -Film Carovana verso il Sud con Tyrone Power, Susan Hayward, Richard Egan, Agnes Moorehead - regia di Henry King (USA) - 1955 18.40 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore 20.20 -TelefilmWalker Texas Ranger
06.35 -Cartoni 09.05 -TelefilmStarsky & Hutch 10.10 -TelefilmSupercar 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 13.00 -News Studio Sport 13.40 -CartoniWhat's My Destiny Dragon Ball 14.05 -CartoniNaruto Shippuden 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmPaso Adelante 15.55 -TelefilmWildfire 16.50 -CartoniMy Melody sogni di magia 17.10 -CartoniGormiti 17.25 -CartoniIdaten Jump 17.50 -CartoniIl laboratorio di Dexter 18.05 -CartoniBatman 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 19.05 -Sit ComTutto in famiglia 19.35 -Real Tv La talpa
06.00 -TelegiornaleTg La7 07.00 -AttualitàOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.25 -TelefilmIl tocco di un angelo 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -News Sport 7 13.00 -TelefilmCuore e batticuore 14.00 -Film L'inferno sommerso con Sally Field, Karl Malden, Michael Caine, Telly Savalas, Slim Pickens, Jack Warden, Peter Boyle, Mark Harmon, Veronica Hamel - regia di Irwin Allen (USA) 1979 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -DocumentarioAtlantide - Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmStargate SG-1 20.00 -TelegiornaleTg La7
20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Serie Tv Raccontami - Capitolo II 23.15 -Telegiornale Tg 1 23.20 -AttualitàPorta a Porta
20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 21.05 -Telefilm Senza traccia 22.40 -Telefilm Law & Order - I due volti della giustizia 23.00 -TelegiornaleTg 2
20.35 -Teleromanzo Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Attualità Ballarò 23.20 -Talk ShowParla con me
20.30 -Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -FilmM:I:3 - Mission: Impossible 3 con Tom Cruise, Ving Rhames, Keri Russell, Simon Pegg, Philip Seymour Hoffman - regia di J.J. Abrams (USA) - 2006
21.10 -Film Anna and the King con Chow Yun-fat, Jodie Foster, Bai Ling, Tom Felton, Keith Chin, Syed Alwi, Kenneth Tsang - regia di Andy Tennant (USA) - 1999
20.30 -Gioco La ruota della fortuna 21.10 -Show Le Iene Show
20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Documenti Impero 23.15 -Telefilm Sex and the City 23.50 -TelefilmDirt
00.55 -TelegiornaleTg 1 01.35 -RubricaSottovoce 02.05 -RubricaIn Italia 02.40 -VideoframmentiSuperStar 03.10 -FilmTexas, addio con F. Nero, C. Kitosch - regia di Ferdinando Baldi (Ita/Spa) - 1966
23.45 -DocumentarioOnda perfetta 00.50 -Real TvL'isola dei famosi 01.15 -RubricaTg Parlamento 01.25 -TelefilmWolff - Un poliziotto a Berlino 02.35 -RubricaTg 2 Medicina 33 02.40 -MiniserieLittle Roma
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 00.45 -SportAmichevole Under 21 02.35 -AttualitàFuori orario 02.40 -AttualitàRai News 24
23.45 -Talk ShowMaurizio Costanzo Show 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della supplenza 02.45 -Real TvAmici 03.40 -TelegiornaleTg 5 Notte
00.10 -RubricaI bellissimi di Rete 4 00.15 -FilmAmerican Beauty con K. Spacey, A. Bening - regia di Sam Mendes (USA) - 1999 02.45 -FilmFF.SS. cioè..che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?
23.55 -ShowSaturday Night Live 01.05 -NewsStudio Sport 01.45 -TelegiornaleStudio Aperto 02.00 -MusicaleTalent 1 Player 02.45 -TelefilmA-Team 04.30 -Film TvTroppo sexy per Josh Drammatico
00.50 -TelegiornaleTg La7 01.15 -AttualitàOtto e mezzo 01.55 -TelefilmStar Trek: Deep Space Nine 02.55 -TelefilmAlla corte di Alice 03.55 -RubricaDue minuti un libro 04.00 -AttualitàCNN News
leTrame
LA 7
ORE 14.00
RETE 4
ORE 15.55
RAI 1
ORE 21.10
L’INFERNO SOMMERSO
CAROVANA VERSO IL SUD
RACCONTAMI - CAPITOLO II
con M. Caine, S. Field, T. Savalas - regia di Irwin Allen (Usa) - 1979
con T. Power, S. Hayward, R. Egan - regia di Henry King (Usa) - 1955
con L. Savino, M. Ghini, F. Ghidoni - regia di Riccardo Donna, Tiziana Aristarco (Ita) - 2008
Mike Turner ha un rimorchiatore di nome Jenny, un anziano mozzo e una montagna di debiti. A bordo, quando avvistano il relitto del Poseidon, una barca affondata misteriosamente la notte di Capodanno, c'è anche la naufraga Celeste Whitman , raccattata poco prima. Il problema è che il Poseidon è stato avvistato anche dalla barca di Stefan Vevo e così l'avventura comincia....
Viene raccontata la lunga e tormentata storia d'amore tra Katie e Paul che si svolge in due continenti, dall'Irlanda al Sudafrica, dove Paul combatte contro gli inglesi per la causa dell'autonomia dei Boeri...
CANALE 5
ORE 21.10
RETE 4
ORE 21.10
Elena, che aveva accettato di lavorare su un set cinematografico a Pescocostanzo, vive momenti di grande romanticismo con il fotografo. Luciano, giunto a sorpresa sul set, li sorprende in atteggiamento affettuoso e fa una scenata, interrompendo le riprese. Lei, allora, gli gli svela ciò che ha scoperto di lui e di Rocco. Intanto, Andrea sta per...
RETE 4
ORE 0.15
M:I:3 - MISSION: IMPOSSIBLE 3
ANNA AND THE KING
AMERICAN BEAUTY
con T. Cruise, M. Monaghan, V. Rhames, K. Russell - regia di J.J. Abrams (Usa) - 2006
con J. Foster, C. Yun-fat, Bai Ling, T. Felton - regia di Andy Tennant (Usa) 1999
con K. Spacey, A. Bening, M. Suvari regia di Sam Mendes (Usa) - 1999
Ethan Hunt, in procinto di sposarsi con Julia, ha deciso di ritirarsi dalla squadra operativa della Imf per dedicarsi esclusivamente all'addestramento di nuovi agenti. Lo spietato trafficante d'armi Owen Davian lo costringe però a tornare sui suoi passi...
Anna, giovane insegnante d'inglese, vedova da quasi due anni, arriva alla corte di re Mongkut: cinquantotto figli da educare insieme alle mogli legittime e a una ventina di concubine. Ma, giorno dopo giorno Anna saprà avviare la modernizzazione del Siam e aprire una piccola breccia nel cuore del re...
Lester e Carolyn appaiono dall'esterno una coppia perfetta, con una casa perfetta e un vicinato perfetto. In realtà Lester è un uomo, insoddisfatto della sua vita familiare e professionale, che sta cadendo in una sempre più profonda disperazione, quando improvvisamente conosce Angela, un'amica di sua figlia e se ne infatua. Nel frattempo Jane, la figlia di Lester ha conosciuto il...
Vincente la fiction targata Rai Uno RAI UNO Affari tuoi In nome del figlio Tgsport Linea verde
ora 20.46 21.35 20.37 12.48
ascolto 5.839 5.400 4.834 4.249
RAI DUE Criminal minds Novantesimo minuto N.c.i.s. Unita' Tg2-motori
21.48 18.22 21.00 13.23
3.748 3.285 3.240 2.642
RAI TRE Che tempo che fa Report. Pres.che tempo che fa Blob di tutto di piu'
20.31 21.38 20.09 19.58
4.730 3.625 2.658 2.367
CANALE 5 Paperissima sprint Chi vuol essere Merry christmas Amici di maria de
20.44 19.06 21.39 14.10
5.394 4.721 4.133 3.855
ITALIA 1 Nata per vincere Guida al campionato Camp rock Spongebob
19.20 13.04 21.30 19.01
2.493 2.082 1.932 1.586
RETE 4 Il commissario cordier Colombo Melaverde Non c'e' niente da
20.30 18.17 12.11 14.10
1.981 1.965 1.846 1.322