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Mercoledì 19 novembre 2008
Brevi dal mondo
I roghi devastano la California WASHINGTON - Sono circa un migliaio le case andate distrutte negli incendi che per una settimana hanno devastato il sud della California. I vigili del fuoco hanno riferito che gli incendi sono ormai sotto controllo per il 70%. Restano i danni, valutati in milioni di dollari. Il governatore Schwarzenegger ha chiesto all'amministrazione Bush di dichiarare per le zone colpite lo Stato di di-
sastri naturale, che permetterebbe di far scattare facilitazioni altrimenti piu' difficili da ottenere.
Francia, scontro in casa socialista PARIGI - In Francia e' polemica in casa socialista alla vigilia della votazione degli iscritti per il nuovo segretario del partito. Segolene Royal, uno dei tre candidati alla guida del Ps, accusa il sindaco di Parigi Bertrand Delanoe che invita a votare per Martine Aubry - di aver perso il senso dell'onore e di costituire un fronte contro di lei. Delanoe risponde dicendo che avere il senso dell'onore e' difendere convinzioni sincere. Domani sono chiamati a votare 233.000 iscritti.
Prima volta all’estero per Raul Castro CARACAS - Il presidente cubano, Raul Castro, sara' nei prossimi giorni in visita a Caracas, dove incontrera' il presidente venezuelano Hugo Chavez. Per Raul Castro sara' la prima missione all'estero
da quando, nel febbraio di quest'anno, ha sostituito il fratello Fidel alla guida del paese. Qualche giorno fa anche il presidente brasiliano, Luiz Lula da Silva, ha annunciato che Raul Castro sara' in Brasile a dicembre per partecipare ad un vertice dei paesi latinoamericani e caraibici.
Pakistan, uccisi 9 integralisti NEW DELHI - Nove militanti integralisti islamici sono stati uccisi in Pakistan in operazioni delle forze di sicurezza nella valle dello Swat. Diversi altri sono rimasti feriti. I militanti islamici hanno invece attaccato un convoglio delle forze dell'ordine nella zona di Kanju. Un militare ha perso la vita.
In Italia e nel Mondo Palermo: donna ricatta prete con le loro foto hard, arrestata
BAGHERIA (PALERMO) - Non l’avesse mai fatto: prima l’amore, poi una triste storia di ricatti. Protagonista un sacerdote che si sentiva solo e ha cercato una compagna rispondendo ad un annuncio su un giornale. Peccato che lui fosse, appunto, un prete e dopo aver consumato il rapporto amoroso sia stato anche ricattato dalla donna. Dopo qualche mese di relazione inizia il ricatto: 20mila euro in cambio del silenzio, oltre alla minaccia di pubblicare delle foto hard dei loro incontri sessuali. Ma il prete, dopo avere pagato complessivamente 28mila euro, si è rivolto ai carabinieri e ha denunciato la donna che è stata arrestata.
Soffoca l’anziana madre malata con un sacchetto e si costituisce
Un sacerdote all’altare
Il fatto è accaduto a Bagheria, grosso centro del Palermitano dove è stata arrestata la donna 40enne risultata poi essere pregiudicata, di cui non sono state rese note le generalità.
MILANO - Da sei anni, l’anziana madre era costretta a letto da un ictus, e da qualche tempo Mariangela Ginetti, 57 anni, doveva prendersi cura anche del fratello sessantenne. A Pogliano Milanese, al culmine della disperazione, la donna ha soffocato la madre nel sonno, con un sacchetto di plastica. Subito dopo ha svegliato il fratello, l’ha informato dell’omicidio e gli ha detto: «Ora non possiamo lasciarla sola», invitandolo a togliersi la vita insieme a lei. L’uomo, sessantenne, si è negato al gesto estremo e allora la sorella ha abbandonato l’appartamento di via monsignor Paleari, dove da anni si era trasferita per accudire la madre, per fare ritorno a casa sua. Qui ha aperto la finestra ed è salita su uno sgabello, ma non ha
Carabinieri all’esterno dell’abitazione
trovato il coraggio di lanciarsi nel vuoto dal terzo piano. Allora ha chiamato i carabinieri di Rho, ha dato nome e indirizzo con calma e ammettendo subito: «Ho ucciso mia madre, l'ho soffocata con un sacchetto».
Napolitano: nessuna manovra per colpire i componenti
Il parere della Cassazione
Esposito nuovo pg di Cassazione Csm spaccato. «Una pagina buia»
Eluana, il ricorso all’Ue non ferma la sentenza
ROMA - Un Csm spaccato ha nominato Vitaliano Esposito, 71 anni, napoletano, nuovo procuratore generale della Cassazione. Attualmente avvocato generale in Cassazione e per cinque anni "difensore" dell'Italia davanti alla Corte europea di Strasburgo, Esposito ha avuto la meglio sull'ex parlamentare Salvatore Senese, che fu tra i fondatori di Magistratura democratica. Esposito e' passato con 15 voti, contro gli 11 andati al suo concorrente. Ha ottenuto il sostegno delle correnti della magistratura piu' moderate, Unicost e Magistratura indipendente, dei laici del centrodestra, del vice presidente del Csm Nicola Mancino, del pg uscente della Cassazione Mario Delli Priscoli e della laica dei Ds Celestina Tinelli. Per Senese hanno votato invece i togati di Magistratura democratica e del Movimento per la Giustizia e tutti gli altri laici del centrosinistra, oltre al primo presidente della Cassazione Vincenzo Carbone. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, a conclusione del plenum del Csm, ha dato un giudizio positivo sul dibattito al quale ha assistito. "Non c'é stata invece nessuna operazione mirata a colpire alcuna componente del Csm", ha detto. L’ACCUSA DI MD- "E' stata scritta una pagina buia; il Csm è diventato di una parte ed è una sconfitta": Magistratura Democratica, la corrente di sinistra delle toghe, protesta dopo la nomina di Vitaliano Esposito a procuratore generale della Cassazione, preferito a Salvatore Senese, che era invece sostenuto dalla corrente di
ROMA - Il caso di Eluana Englaro approda alla Corte europea dei diritti dell’uomo attraverso un ricorso presentato da 34 associazioni italiane che si battono per la tutela ad oltranza della vita. Se venisse accolto i giudici di Strasburgo potrebbero avere l’ultima parola in questa lunga e dolorosa vicenda. Ma in Cassazione è stato fatto notare che il ricorso non può bloccare gli effetti della sentenza che ha fato il via libera al distacco del sondino che tiene in vita la donna. La prima risposta della Corte europea riguarderà l'applicazione della regola 39 che prevede l’applicazione dell’estrema urgenza e potrebbe quindi congelare ogni azione fino al pronunciamento della Corte, obbligando così lo Stato italiano a non procedere con il distacco del sondino. Gli Stati sono obbligati a rispettare la regola 39 e ad agire immediatamente di conseguenza. Sinora questa regola è stata applicata dalla Corte soprattutto nei casi di estradizione e gli Stati, compresa l’Italia, hanno sempre sospeso ogni azione in attesa di un pronunciamento di Strasburgo. L’obiettivo del ricorso – ha spiegato Alfredo Granata, il legale che assieme alla collega Rosaria Elefante sta seguendo la vicenda – è di ottenere un pronunciamento il più rapido possibile da parte di Strasburgo e «una sospensiva o un annullamento» della sentenza della Suprema Corte. Successivamente i giudici dovranno decidere sull'ammissibilità del ricorso e su questo aspetto i dubbi non mancano. Negli ambienti vicini alla Corte si ritiene che vi siano poche possibilità che i giudici di Strasburgo si pronuncino a favore. La Corte dovrà stabilire se le 34 associazioni sono titolate a rappresentare le persone il cui diritto è stato violato e se effettivamente tale violazione c'è stata. I VESCOVI: NO AL MURO CONTRO MURO IN PARLAMENTO - Intanto arriva l’appello affinché in Parlamento non si vada al muro contro muro in Parlamento per la legge sul fine-vita. Riconoscere valori che non siano frutto di maggioranze o minoranze. Fare della vita un tema di dialogo e non di scontro tra laici e cattolici, sottolinea il presidente dei vescovi italiani Angelo Bagnasco.
Il presidente Napolitano presiede il plenum del Csm
sinistra. E' il consigliere Livio Pepino a manifestare il disappunto del gruppo dopo la nomina; ed era stato lui stesso nel dibattito che si è svolto dinnanzi al capo dello Stato Napolitano, ad usare toni molto forti sulla scelta che la maggioranza dei consiglieri si apprestava a fare. Sostenendo che tra i due candidati non c'erano paragoni, tenuto conto della superiorità del profilo professionale di Senese, Pepino aveva parlato del "riemergere di una convetio ad excludendum nei confronti degli incarichi proposti da Magistratura Democratica". E aveva rilevato che la scelta di preferire Esposito a Senese esprimeva la volontà di "cancellare una parte della rappresentanza della magistratura e di trasformare questo Csm in un Consiglio della maggioranza". Un'operazione alla quale, aveva aggiunto, "ci opporremo con la massima
energia e durezza". MANCINO - Il vicepresidente del Csm Nicola Mancino esclude che sia stata scritta una pagina buia con la nomina di Vitaliano Esposito al vertice della Procura generale della Cassazione e che il Consiglio sia divenuto di parte. Ai giornalisti che gli ponevano l'interrogativo, alla luce delle contestazioni di Magistratura Democratica, Mancino ha risposto con un "non credo". E ha sdrammatizzato la spaccatura che si é verificata in Consiglio sulla scelta del nuovo Pg. "C'é stata una divisione che mi auguro venga superata" ha detto, ricordando come il plenum si sia diviso anche sulla scelta del primo presidente della Cassazione e del Procuratore generale aggiunto. "La fisiologia di un organo democratico - ha aggiunto - è far ricorso al voto quando non c'é unanimità ".
Internet «è pervasivo e invasivo» Superenalotto, un ricco Superstar per Calabrò servono regole «planetarie» ilLotto ROMA - La «sfida estrema» per gli organismi regolatori di tutto il mondo è internet, «per la sua dimensione mondiale, ma anche per la concezione iperlibertaria che si è sviluppata attorno alla rete». È uno dei passaggi dell’intervento del presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni, Corrado Calabrò, al convegno sull'etica della comunicazione organizzato a Roma dall’Ucsi, l’Unione della Stampa Cattolica. Tra i rischi delle rete, Calabrò ha citato quelli legati alla pedofilia: «Andrebbe prospettata – ha detto – una riunione all’Onu: solo una disciplina planetaria può regolare uno strumento così pervasivo e invasivo». D’altro canto, ha sottolineato Calabrò, «educare i ragazzi a selezionare le informazioni è un compito che genitori e scuola devono addossarsi». Centrale, in tal senso, è anche «il ruolo dei giornalisti
Corrado Calabrò
per orientarsi nella massa indiscriminata di informazioni. Altrimenti – ha concluso Calabrò – andiamo incontro a una nuova forma di ignoranza».
ROMA - Nessun 6, né 5+ sono stati realizzati al concorso di ieri del Superenalotto (per l’esattezza numero 139). Ma vicino Napoli, a Terzigno, è stato vinto un 5 Superstar da quasi un milione di euro (la cifra esatta che il fortunato vincitore, per ora naturalemnete anonimo, si porterà a casa corrisponde 999.960,00 euro). La schedina è stata giocata nel bar Snoopy di corso Volta 120. Sono stati 18, invece, i punti 5 e ad ogni vincitore vanno 39.998,40 euro. Il jackpot a disposizione per il 6 del prossimo concorso sale a 37.700.000,00 euro.
estrazione del 18 novembre 2008
Nazionale Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia
46 44 77 89 39 7 4 3 52 5 47
59 43 31 51 20 74 13 46 42 80 46
38 61 53 35 15 78 68 40 54 37 34
27 79 38 71 88 12 78 81 41 78 31
8 85 32 56 25 68 86 41 68 73 9
ilSuperEnalotto Montepremi 4.799.807,18 euro
3 - 4 - 7 - 44 - 52 - 89 numero jolly 47 punti 6 jackpot 36.238.706,46 punti 4 222,35 12,44 punti 5+1 - punti 3 punti 5 39.998,40 Num. Superstar 46
In Italia e nel Mondo
Mercoledì 19 novembre 2008
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L’imputato (con la moglie) del massacro ha annunciato sue dichiarazioni in Corte d’assise a Como
Strage di Erba, oggi parla Olindo Romano MILANO - Oggi, nell’aula della Corte d’assise di Como, si sentiranno nuovamente la voce sottile e la erre arrotata di Olindo Romano, imputato con la moglie Rosa Bazzi per la strage di Erba (Como), dove l’11 dicembre del 2006 furono uccise quattro persone, tra cui il piccolo Youssef, di poco più di due anni. L’ex netturbino, infatti, per il quale, come per sua moglie, il pm Massimo Astori ha chiesto l’ergastolo con tre anni di isolamento diurno (il massimo della pena prevista dalla legge italiana in casi come questi), ha infatti preannunciato dichia-
razioni spontanee. Più difficile che le renda Rosa Bazzi, che tra i due sembra la più provata da questi quasi due anni di carcere e per la quale è stata ripristinata la sorveglianza 24 ore su 24. Rosa sembra che non volesse nemmeno presenziare alla scorsa udienza, intimorita da quanto avrebbe detto il pm. Poi, invece, la decisione di sostenere, con la sua presenza in gabbia, il marito. Olindo, dopo le confessioni di entrambi davanti ai pm nel gennaio dell’anno scorso, davanti al gip, ma reiterate in altre occasioni – anche nei
'pizzini' che gli furono sequestrati in carcere – durante il dibattimento ha proclamato al sua innocenza e quella della moglie. «Non siamo mai saliti», nell’appartamento di Raffaella Castagna, teatro del massacro, raccontò. Decise di confessare solo dopo aver subito quello che definì una sorta di «lavaggio del cervello», da parte dei carabinieri, nel carcere comasco del Bassone. Temeva di non vedere più sua moglie e scelse «il male minore», perchè qualcuno gli avrebbe detto che con il rito abbreviato, le generiche e altri benefici, dopo cinque an-
ni sarebbe stato fuori. Probabile che oggi Olindo ribadisca la sua versione, tornando a raccontare che quell'11 dicembre del 2006 era con la moglie a Como, a vedere le vetrine e a mangiare da McDonald’s, mentre nella corte di via Diaz scoppiava l'inferno. Al di là di quanto potrà dire Olindo, saranno di scena gli avvocati delle parti civili: Carlo Castagna e i figli, Azouz Marzouk, Mario Frigerio, sopravvissuto all’eccidio, anche lui con i suoi figli. Si sa che l’avvocato di Frigerio, Manuel Gabrielli, chiederà una cifra intorno ai due mi-
Olindo Romano dietro le sbarre al processo
lioni di euro per l’omicidio della moglie del suo assistito, Valeria Cherubini, e per il ferimento grave dello stesso Frigerio. Roberto Tropenscovino, avvocato di Azouz, marito di Raffaella Castagna e padre del piccolo Youssef, non ha ancora quantifi-
cato il risarcimento che comunque rappresenta un «aspetto marginale» rispetto alla «sofferenza» subita dal tunisino. Sofferenza difficilmente quantificabile anche per Castagna, che quel giorno perse la figlia, la moglie e il nipotino.
L’aria del Polo nord avvolgerà l’Italia nel weekend
Maltempo, allarme degli esperti arrivano pioggia, freddo e neve ROMA - Temperature in brusco calo, venti forti, piogge e nevicate anche a quote basse. È un vero e proprio anticipo di inverno (anche se gli esperti preferiscono parlare di «primo vero episodio di stampo autunnale») quello che il Servizio meteo del dipartimento della Protezione civile disegna per il prossimo weekend. «Trattandosi di previsioni che vanno oltre le 72 ore, lo scenario potrebbe subire un’evoluzione diversa», ammette Filippo Thiery dalla sala operativa del Servizio, ma al momento tutto lascia prevedere che «l'aria fredda proveniente dal circolo polare artico investirà prima l’area continentale e poi quella mediterranea», Italia naturalmente compresa. Il primo, sensibile effetto sarà «un brusco calo delle temperature, valutabile tra i 5 e i 10 gradi di media, prima al nord e poi, molto rapidamente, al centro e al sud». Ad accrescere la percezione di freddo, «una ventilazione molto intensa, occidentale e settentrionale, con mari molto agitati e mareggiate e burrasche un pò ovunque». Un capitolo a parte è quello delle precipitazioni, che - sempre nel fine settimana – dovrebbero essere abbastanza diffuse prima sul medio versante adriatico, e dopo sulle regioni meridionali, con fenomeni in attenuazione già da domenica. «Il problema – spiega Thiery – è che la concomitante, forte diminuzione delle temperature comporterà la trasformazione delle piogge in neve a quote medio-alte (sulla dorsale appenninica) e col passare delle ore, nel tardo pomeriggio e nella serata di sabato e nella notte di domenica, anche a quote più basse». A «rischio», tratti autostradali dell’Adriatica e della Salerno-Reggio Calabria. «La prospettiva in sè non ci
In arrivo pioggia, neve e gran freddo
preoccupa – ammette l’esperto del Servizio meteo – perchè si tratta di uno scenario classico da metà novembre: a darci qualche pensiero è il fatto che si tratta del primo vero episodio del genere e che la gente, abituata tutto sommato ad un clima decisamente ancora mite, possa farsi trovata impreparata». Ad esempio, senza catene nell’auto. PARLANO GLI ESPERTI - «Da giorni stiamo seguendo delle situazioni meteorologiche che non promettono nulla di buono», conferma il colonnello Paolo Ernani, meteoclimatologo, il quale che spiega: «Se verrà confermata la trasmigrazione verso nord di un imponente campo di alta pressione sulle regioni subpolari groenlandesi, l’Euro-
pa settentrionale, quella centrale e l’Italia si troveranno sotto il tiro di intense correnti settentrionali molto fredde, che saranno responsabili di una diffusa e marcata diminuzione delle temperature su livelli quasi invernali. A motivo di ciò, gli ultimi dieci giorni di novembre potrebbero essere ricordati come tra i più freddi rispetto alle precedenti 20/25 decadi di novembre». Per il colonnello due saranno i periodi di maggior criticità del maltempo. Il primo dovrebbe verificarsi nei giorni che vanno dal 21 al 24, quando si assisterà a un calo molto forte delle temperature, con le minime intorno ai 5/6 gradi sotto zero, specie al nord, nelle zone interne del centro e lungo la fascia adriatica. «Si verificheranno - conferma - anche tormente di neve su rilievi alpini e prealpini (su queste cime il termometro potrà probabilmente toccare punte di meno 28/30 gradi, ndr) a quote molto basse intorno ai 400-600 metri; mentre lungo la dorsale appenninica, le tormente di neve si avranno a livelli un pò più elevati, intorno ai 700/900 metri». Dopo un breve miglioramento prosegue l’esperto - tra il 25 e parte del 26 del mese, seguirà l’alto periodo di maltempo. Meno intenso del precedente, dovrebbe verificarsi tra il 27 e il 28. Nei periodi sopracitati, i fenomeni interesseranno prima le regioni del nord e quelle del tirreno centrale, e poi in sequenza il centro e per ultimo il sud (soprattutto la Puglia, la Calabria e la Sicilia). «Vi è la possibilità che la neve possa imbiancare anche le zone pianeggianti del nord e quelle del versante adriatico. Infine - conclude il colonnello Ernani - nelle freddissime notti, non si possono escludere estese formazioni di stratificazioni ghiacciate, specie nelle zone più direttamente esposte a nord».
Un gruppo di operai stendono striscioni di protesta ieri a Torino
Thyssen, adesso i giudici indagano sui controllori ROMA - Accertare le responsabilità dei controllori. Dopo la storica decisione del tribunale di Torino di rinviare a giudizio i dirigenti e in particolare l'amministratore delegato della ThyssenKrupp per il rogo del 6 dicembre scorso, che costò la vita a sette operai, la Procura punta oltre. Mentre si attende la prima udienza del processo - fissata per il 15 gennaio davanti alla Corte d'Assise di Torino - i giudici mirano a individuare le responsabilità anche dei controllori, cioé di quanti dovevano far sapere che la situazione all'interno dello stabilimento non era regolare. Si tratta di un' inchiesta parallela, che negli ambienti del palazzo di Giustizia è stata ribattezzata "Thyssen 2", iniziata all'indomani della tragedia con quanto riferito da alcuni operai: "L'azienda era informata dei controlli con due giorni di anticipo e di conseguenza noi operai eravamo incaricati di mettere tutto a posto sul fronte della sicurezza" aveva rivelato Francesco Ma-
tera. In due parole, qualcuno sapeva del rischio mche correvano gli operai al lavoro nello stabilimento torinese, dove le carenze in materia di sicurezza erano documentate da diverse relazioni tecniche di Asl e Vigili del fuoco. Gli stessi pubblici ministeri - Raffaele Guariniello, Francesca Traverso e Laura Longo - ne hanno parlato nelle repliche dell'udienza preliminare: c'é la mail di un imputato in cui si avvisavano i capireparto che sarebbero arrivati tre giorni dopo gli ispettori dell'Asl per fare i controlli. E c'è anche un altro dubbio: pochi giorni dopo la tragedia, il Comitato tecnico regionale per la prevenzione degli incendi certificò che l'azienda si era messa in regola con una serie di misure contro gli incidenti. L'episodio ha lasciato perplessi gli inquirenti anche perché, dopo l'incidente, l'Asl aveva rilevato 115 violazioni. L'azienda intanto non commenta le decisioni dei magistrati. Elisabetta Martorelli
Sì ai cani in treno ma non le razze pericolose
Cantava “Un gatto nero” ora rischia 4 anni
ROMA - Via libera ai cani in treno ma stop alle razze ritenute pericolose. Inoltre, scompartimento ad hoc per le razze di qualunque taglia. Questa la nuova disciplina di Trenitalia, che partirà dal prossimo 1 dicembre. In particolare, i cani di piccola taglia, i gatti e gli altri piccoli animali da compagnia sono ammessi gratuitamente su tutti i treni nell'apposito trasportino. I cani, muniti di museruola e guinzaglio, sono ammessi sui treni Ic Plus, Ic ed Espressi a pagamento, nell'ultimo scompartimento (negli ultimi sei posti delle carrozze a salone) dell'ul-
LECCE - Rischia una condanna a quattro anni di reclusione la donna che nel 1969 cantò allo Zecchino d'Oro l'indimenticata 'Volevo un gatto nero' (nella foto). Per Vincenza Pastorelli, questo il nome della cantante salentina che oggi ha 42 anni, la procura di Lecce ha chiesto la condanna per aver organizzato e gestito, assieme all'ex compagno, un giro di prostituzione che si sarebbe svolto in due centri benessere di Lecce e Guagnano. Dopo i trascorsi da bambina prodigio, la donna -
Stazione spaziale: 10 candeline tima carrozza di seconda classe. Il posto di fronte al viaggiatore con il cane non è prenotabile da un altro cliente. Per quanto riguarda i cani di razze ritenute pericolose non sono ammessi. Obbligatorio il certificato dell'anagrafe canina.
ROMA - Buon compleanno alla Stazione Spaziale Internazionale, la piu' grande struttura mai realizzata dall'uomo nell'orbita terrestre. Compira' dieci anni domani. Molti Paesi che si preparano a festeggiare la casa-laboratorio nello spa-
zio, nata dalla collaborazione fra le agenzie spaziali di Usa, Europa, Canada, Russia e Giappone. Importante anche il ruolo dell'Italia: sono state realizzate da noi circa il 40% delle strutture a bordo della stazione orbitale.
che circa un anno fa venne arrestata - ha fatto la cartomante in tv, la scrittrice e, per ultimo, la maestra elementare nel pavese. La sentenza del processo con rito abbreviato è attesa per il 22 gennaio 2009.
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Mercoledì 19 novembre 2008
Il fatto del giorno: ThyssenKrupp sei dirigenti a giudizio Amministratore delegato accusato di omicidio
I controlli inefficaci degli ispettori Spresal
Confindustria perplessa “Ci sembra eccessivo”
dalla cronaca di Simona Lorenzetti
dal “retroscena” di Alberto Gaino
dall’intervista di Luisa Grion
Era la notte del 6 dicembre quando il fuoco si scatenò nella linea 5 dello stabilimento ThyssenKrupp uccidendo sette operai. [...] Il gup Francesco Gianfrotta ha accolto la tesi del procuratore aggiunto Raffaele Guariniello, rinviando a giudizio l’amministratore delegato del colosso siderurgico tedesco, Herald Espenhahn per omicidio volontario nella forma del dolo eventuale. È la prima volta in Italia che il dirigente di un’azienda, nello specifico di una multinazionale, finisce alla sbarra per omicidio volontario: secondo la tesi dell’accusa, il manager sapeva dei rischi che correvano gli operai e non ha provveduto ad eliminare i pericoli. [...]
Nel mazzo delle cento slide proiettate dai pm in aula, un paio rivelano uno scenario intuito, oggetto di forti polemiche e tuttavia mai provato sinora: i controlli annunciati e inefficaci degli ispettori Spresal, «struttura complessa» dell’Asl 1 di Torino, e quelli «morbidi» del Comitato tecnico regionale. Ce n’è abbastanza per ritenere che «Thyssen 2», l’inchiesta sui controllori, sia decollata. Molto probabile che nel registro degli indagati siano finiti nomi e cognomi di più ispettori dei due enti. Il reato ipotizzabile: l’abuso in atti di ufficio. I pm hanno risposto così alle domande che ieri sono fioccate su questo inedito versante di indagine: «In aula abbiamo utilizzato atti che sono depositati nell’inchiesta per omicidio volontario». [...]
La decisione del giudice per l’udienza preliminare ha lasciato "perplessa" Confindustria. [...] Samy Gattegno è il presidente del Comitato tecnico di Confindustria sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Un organismo "nuovo", nato con la leadership di Emma Marcegaglia che ha ereditato il vertice dell’associazione pochi mesi dopo la tragedia di Torino e che ha sempre detto di voler fare della sicurezza uno dei temi portanti della "sua" Confindustria. «Sono stupito e perplesso. Sono convinto che la magistratura, nella sua autonomia, saprà effettuare le giuste valutazioni sul caso e che la giustizia farà il suo corso, ma l’accusa di omicidio volontario mi sembra di una gravità eccessiva». [...]
La migliore di ieri
Eccezione e normalità
Una pagina indelebile per un lavoro più giusto
Tiraboschi è scettico
dall’editoriale di Loris Campetti
dal commento di Maurizio Crosetti
dall’intervista di Alessandra Arachi
[...] Troppe volte chi ha la responsabilità degli omicidi sul lavoro se la cava con una tirata d’orecchie, una multarella e può continuare ad anteporre i suoi profitti alla salute di chi gli consente di realizzarli. Ieri sono successe due cose, la prima, cinicamente parlando, «normale»: in una fabbrica di gomma alla periferia di Bologna sono stati uccisi due lavoratori [...] per l’esplosione di una mescola. [...] Il secondo evento, invece, è straordinario [...]. Per la prima volta un tribunale italiano si esprimerà sull’ipotesi che la responsabilità degli omicidi non sia soltanto individuale, ma dell’azienda. [...]
Per la prima volta nella storia del diritto italiano, una sentenza stabilisce che i morti sul lavoro possono essere di più: possono essere ritenuti uccisi, assassinati dalla noncuranza dei loro dirigenti. Perdere la vita lavorando, perché le aziende non fanno di tutto per garantire la sicurezza, e anzi rimandano ogni volta gli investimenti a tutela della salute accettando il rischio (come nel caso della Thyssen), equivale a un omicidio. Omicidio volontario: due parole secche, perentorie, che racchiudono l’immane tragedia della Thyssen Krupp, l’acciaieria di Torino che nel dicembre 2007 vide
I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani
Il governo interviene e regala 15 miliardi alle banche e 3 alle famiglie. Che in una società giusta dovrebbe essere il contrario. Le banche sono delle società di usura permesse dalla società capitalistica. Prestano i soldi ai cittadini (di solito a chi già ne ha), ci guadagnano fior di interessi e fanno denaro usando quello che i correntisti gentilmente gli danno in mano con i depositi. Se gestiscono male questa enorme quantità di denaro non falliscono perché (è quello che stiamo vedendo in questi giorni) lo Stato (cioè “noi”, perché lo Stato si foraggia con le tasse che paghiamo) le salva. E così’ si va avanti. Dove non si sa. – La Corte dei Conti ha avvertito il governo che il promesso federalismo fiscale farà aumentare di brutto le tasse. Bossi: “Comunisti!”. – Ieri la magistratura torinese ha rinviato a giudizio i capi della Thyssen per omicidio volontario per l’incidente in cui persero la vita sette operai. Si vorrebbe lo stesso anche per i capi della Asl che avvertivano la società dell’arrivo delle ispezioni. – Da morire dal ridere il caso di Riccardo Villari del Pd, eletto con i voti della destra a Presidente della Commissione vigilanza Rai. Veltroni non ci sta, Orlando (prescelto dalla sinistra) meno che mai. Villari non ne vuole sapere di dimettersi anche perché le elezioni tutto sommato sono il regola. Incredibile come tutta la sinistra in questo momento si preoccupi solo di questa questione minima. Si capisce perché ha perso le elezioni e perderà
presto anche le europee. Sono semplicemente incapaci e idioti. – Accorato invito del Papa, domenica all’Angelus in Piazza San Pietro, ai cittadini italiani a sostenere con donazioni in denaro conventi e monasteri. Non gli bastano a queste sanguisughe nere i milioni di euro che già lo Stato italiano gli regala ogni anno. – Cancellati anche ieri 120 voli Alitalia. I piloti verso lo sciopero bianco. I debito ormai salgono a quasi 2500 milioni. Soldi che la cordata guidata da Colaninno non ha nessuna intenzione di pagare al momento dell’acquisto. Indovinate chi alla fine pagherà? – Mega truffa alla comunità europea (26 milioni di euro) da parte dell’Università della Calabria. Falsificati progetti e fatture. – Al Processo di Milano sul crac Parmalat, Tanzi si assolve: “Io non ne sapevo niente. Non ho mai truffato i risparmiatori”. – Oggi il Parlamento europeo voterà se togliere l’immunità a Massimo D’Alema per l’affare Unipol. La richiesta è approdato a Bruxelles dopo che il magistrato italiano aveva chiesto di poter utilizzare intercettazioni telefoniche dei colloqui tra D’Alema e Consorte nell’ambito del procedimento sulla tentata scalata alla Bnl nel 2005. “Baffino” incazzato con l stampa che da spazio alla notizia. – Ieri è morto (in circostanze misteriose) il 17esimo detenuto nella carceri laziali da inizio anno. Che gli fanno a questi?
morire carbonizzate sette persone al termine di spaventose agonie. E’ questa l’imputazione stabilita per l’amministratore delegato Harald Espenhahn, mentre i suoi cinque collaboratori, dirigenti e dipendenti, dovranno rispondere in Corte d’Assise di "omicidio colposo con colpa cosciente". Cioè nessuno, se le accuse saranno confermate, potrà mai più dire che fu solo una disgrazia, una tragica eventualità sfuggita al controllo degli uomini. [...] Accogliendo in pieno le tesi dei pm Guariniello, ormai un autentico paladino della sicurezza sul lavoro, Longo e Traverso [...] il gup Francesco Gianfrotta scrive una pagina indelebile nel percorso verso un lavoro più giusto [...]
Giannelli sul Corriere
Michele Tiraboschi l’amministratore delegato della Thyssen è stato rinviato a giudizio per omicidio volontario... «È una formulazione inedita. Tuttavia è difficile esprimere un giudizio senza conoscere il materiale istruttorio [...]». Però? Lei è un esperto di diritto del lavoro, ha collaborato e lavorato con Marco Biagi. Dunque? «Dunque da osservatore esterno questo giudizio così grave e così drastico mi sembra eccessivo. Eclatante. A prima vista: assurdo. Del resto l’onda emotiva della tragedia della Thyssen è stata travolgente. [...]».
Una promessa fatta ai parenti delle vittime dal servizio di Maurizio Pagliasotti
C’è un rito doloroso che ogni venti giorni si svolge a Torino da circa sei mesi. Un gruppo di uomini e donne si presenta in Tribunale indossando delle magliette che recano i volti di giovani lavoratori. Arrivano, appendono sui cancelli del palazzo di giustizia un striscione - vietatissimo ma nessun poliziotto osa toglierlo - ed entrano in un’aula dove prendono posto tra i banchi del pubblico. Alcuni restano, altri piangono, altri ancora bestemmiano ed hanno uno sguardo carico di odio e disprezzo. Sono le mamme, le mogli, le sorelle, i padri, i fratelli, gli amici, i col-
leghi di Antonio Schiavone, Roberto Scola, Angelo Laurino, Bruno Santino, Giuseppe De Masi, Rocco Marzo e Rosario Rodinò, bruciati vivi lo scorso sei dicembre nella fabbrica dei tedeschi, la ThyssenKrupp. Il pool di magistrati composto da Raffaele Guariniello e sostituti procuratori Laura Longo e Francesca Traverso, insieme a tecnici ed ispettori ha chiuso le indagini dopo soli 2 mesi e 19 giorni dal rogo nella linea 5. Il procedimento è iniziato il 9 maggio scorso. In questo tempo sono stati prodotti 170 faldoni e 200mila pagine di documenti con i risultati delle perquisizioni negli uffici dell’azienda, interrogatori, testimo-
La fotografia Charlize Theron nominata ambasciatore di pace dell’Onu (Ansa)
nianze perizie. Il procuratore Generale di Torino, Giancarlo Caselli, l’aveva promesso il giorno dei funerali, davanti alle famiglie delle vittime straziate dal dolore: «Chiuderemo l’inchiesta nel più breve tempo possibile». Un’indagine impegnativa che ha visto coinvolte fin da subito molte persone, dalle Asl alla polizia giudiziaria, dai vigili del fuoco ai molti consulenti tecnici fino alle istituzioni, regione Piemonte, provincia e comune di Torino. Un’indagine che per la prima volta prevede l’accusa di omicidio volontario con dolo eventuale, oltre all’incendio con dolo eventuale, ipotizzata per l’amministratore delegato [...]. La sesta colonna di Francesco Zardo
Staremo a vedere. Il rinvio a giudizio per i dirigenti della ThyssenKrupp è salutato con soddisfazione da chi sta dalla parte degli operai ma con freddezza da parte di chi sta contro: segnatamente la Confindustria che esprime preoccupazione e marca come eccessiva la decisione del giudice per l’udienza preliminare di Torino. Eppure non è eccessivo: si tratta di un rinvio a giudizio e non di una condanna. Sorprende quindi la presa di posizione degli industriali: vista da fuori – da chi cioè non è operaio e non è amministratore delegato – questa decisione appare piuttosto equilibrata. Dobbiamo continuare a credere nei tribunali: piuttosto c’è da augurarsi che il processo si svolga in fretta, che gli avvocati non riescano ancora una volta a trasformarlo in una sabbia mobile. Anche Confindustria dovrebbe augurarselo. Invece no, scommettiamo?
Mercoledì 19 novembre 2008
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Delitto di Erba, quando il perdono può essere laico Bamboccioni e fannulloni Carlo Castagna: “No all’ergastolo per Rosa e Olindo” nel lessico dei ministri dal corsivo di Piero Sansonetti
Carlo Castagna è un signore che è stato travolto dalla vita. L’11 dicembre del 2006 la sua famiglia fu sterminata. Il famoso delitto di Erba. Uccisero sua moglie, sua figlia, il suo nipotino e un’amica. La stampa diede la colpa a un cittadino del Marocco, un certo Azouz, il quale però era del tutto innocente. I colpevoli erano due tranquilli coniugi italiani, Olindo Romano e Rosa Bazzi, vicini di casa della figlia di Carlo Castagna. Commisero quella strage assurda, a colpi di ascia e coltello, senza nessuna ragione spiegabile. Per odio, per intolleranza. Odiavano Raffaella e odiavano suo marito marocchino. Tutto qui. Olindo e Rosa furono arrestati circa un mese dopo il delitto. Diventarono i mostri. I mostri per antonomasia, i simboli della ferocia umana, della perfidia, dell’imperdonabilità. Ieri - mentre era in corso il processo per la strage di Erba, e l’accusa chiedeva l’ergastolo per i due coniugi omici-
Carlo Castagna
di, e in più chiedeva anche tre anni di assoluto isolamento Carlo Castagna ha rilasciato un’intervista e ha detto: «Non voglio l’ergastolo per loro». Gli hanno chiesto perché, perché non volesse la punizione più dura possibile, e Carlo Castagna ha risposto: «Devono trovare il coraggio di compiere il cammino di ravvedimento e di pentimento. Questo mi interessa. Devono chiedere perdono a Dio». Poi ha aggiunto di ave-
re ritenuto che passare il suo tempo futuro ad odiare Olindo e Rosa sarebbe stato per lui una tragedia ancora maggiore. E si è detto disponibile a incontrarli, se loro lo desiderano: «Mi sento pronto per frappormi tra i miei cari e loro». Tra le tante notizie che scorrono sui video e vengono trasmesse dalle agenzie, questa, credo, è una delle migliori. La lezione del signor Castagna è altissima. Non so se
dall’articolo di Massimo De Manzoni
La distanza tra Roma e il Nordest è sempre più grande ma si può misurare in due rettangolini di carta di pochi centimetri: due lanci d’agenzia di ieri. Nel primo, il segretario provinciale della Cgil di Treviso, Paolino Barbiero, spiega di aver presentato una proposta per fermare nuovi ingressi di immigrati «fino a che non saranno riassorbiti i disoccupati, stranieri e italiani». Nel secondo, il «capo» di Barbiero, il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani, che pochi giorni fa aveva chiesto di sospendere la legge Bossi-Fini
Da Roma al Nord Est c’è una distanza enorme per due anni, critica il governo perché ha limitato a 170mila gli accessi programmati di lavoratori dall’estero: «Un numero non sufficiente, ci voleva più coraggio». Poche righe, due mondi: il pragmatismo di chi deve fare i conti con quello che succede sul territorio contro la supponenza di chi filosofeggia da lontano, la preoccupazione di chi deve dare risposte ai
concittadini che lo fermano per strada o al bar contro l’indifferenza di chi detta comunicati e parla per slogan che odorano di naftalina. È una dicotomia che sempre più spesso lacera la sinistra. Non da altro, nei mesi scorsi, sono nate le critiche e le polemiche prese di distanza di molti amministratori ex diessini. Cacciari e Chiamparino, la Bresso e Penati a mo-
sarà diffusa, se i mezzi di informazione le permetteranno di circolare e di arrivare in modo profondo all’opinione pubblica, al cuore dell’opinione pubblica. Temo di no. Ma questo non toglie niente al suo valore. In che consiste il valore di questa dichiarazione? In due cose. Una di tipo morale, l’altra di tipo giuridico. Sul piano morale, il più importante, c’è il rifiuto della vendetta. Non solo sulla base di un comandamento etico. Ma di un ragionamento, di una filosofia. Castagna dice di averci pensato su e di aver stabilito che dedicare la sua vita alla vendetta e all’odio sarebbe stato per lui un aggravamento del dolore provocato dal delitto. Un peso ulteriore, una maledizione. E’ esattamente così. Ho letto una volta un serissimo studio americano sulla condizione mentale dei parenti delle vittime che ottengono la condanna a morte e l’esecuzione del presunto assassino. Il 90 per cento di loro, dopo l’esecuzione, è travolto da fenomeni gravissimi di depressione. [...]
do loro hanno lanciato un solo grido a Veltroni e al suo loft: voi chiacchierate e i nostri avversari fanno, voi vi perdete dietro a Di Pietro e alla Commissione di vigilanza Rai e intanto ci perdiamo il Nord, voi vi pavoneggiate «yes we can» ma qui rischiamo di poter solo stare a guardare per i prossimi 50 anni. La novità è che ora questo dubbio è penetrato persino nella più tenace roccaforte della conservazione e delle corporazioni: la Cgil. Non nella segreteria generale, naturalmente. Ma negli avamposti del sindacato sì: là dove la realtà si scontra con l’ideologia, la realtà vince. [...]
dall’editoriale di Lucia Annunziata
La carriera del ministro del Tesoro Padoa-Schioppa sbatté sul termine bamboccioni. Quella dell’attuale ministro Brunetta rischia di sbattere su fannulloni. Curioso parallelismo, in cui - con tutte le differenze, e a dispetto di ogni magnifica intenzione dei due - si misura il paradosso di come alla fine nella vita pubblica splendidi curricula possano essere messi in ginocchio da un dettaglio. Specie se questi dettagli sono efficaci: bamboccioni infatti ha perfettamente definito lo spirito di una generazione, così come fannulloni ha perfettamente colto una malattia italiana. Questa osservazione porterebbe a parlare dei media e del loro potere. Ma in questi incidenti (volontari o no che siano) viene svelata una storia infinitamente più affascinante: quella di quanto complesso sia, in Italia, l’inserimento di outsider nella grande scena politica. Sono certa che anche solo evocare questa lontana somiglianza fra i due personaggi nominati può scontentare molti, e sono ancora più certa che gli stessi due chiamati in causa non saranno contenti della compagnia in cui li si mette. PadoaSchioppa e Brunetta non potrebbero infatti essere più distanti per modi di essere, pensare, parlare; per scopi, abitudini e vezzi. Su un solo terreno si muovono all’unisono: sulla scena politica entrambi sono spericolatamente coerenti nel dire quello che pensano. Il primo, Tommaso Padoa-Schioppa con la lenta e distante parlata del professore, il secondo con l’irruente e costante fiume di parole di un uomo che vuole lasciare il segno. Eppure sono entrambi scopertamente sinceri. Nessuno dei due, una volta inciampato sulla propria formula, vi si è mai sot-
Le sinistre si riuniscono Walter Zenga contro Enrico Varriale mentre Veltroni resta solo la redenzione del bullo di quartiere dall’editoriale di Ernesto Galli Della Loggia
Un passo dopo l’altro il Pd sembra rimangiarsi il suo impegno di neppure un anno fa di «andare da solo», di considerarsi potenzialmente maggioritario, e dunque di non avere bisogno di nessuna «unione» con altri. Come conseguenza, un passo dopo l’altro ritorna d’attualità l’unità delle sinistre. Lo indica tutta una serie di fatti: dalla nessuna presa di distanza da parte del Pd nei confronti della linea dura della Cgil di Epifani, all’appoggio senza riserve offerto al movimento contro le riforme volute dal ministro Gelmini, che pure hanno riscosso un favore tutt’altro che limitato al centro destra, alla crescente tentazione dell’antiberlusconismo duro e puro presentato di nuovo come argine necessario contro il «regime», alla gestione della questione della Commissione di vigilanza sulla Rai, infine alla presentazione di una candidatura unitaria (espressa dall’Italia dei Valori, e anche questo è significativo) per le elezioni regionali in Abruzzo. Di per sé, naturalmente, nessuna di queste scelte è una scelta esplicita per l’unità delle sinistre. Esse lo diventano però dal momento che, complessivamente, allontanano
inevitabilmente il Pd da una posizione riformista spostandolo su posizioni agitatorie e radicali tradizionalmente proprie delle forze alla sua sinistra, dai Verdi a Rifondazione. Sono scelte, ad esempio, che fanno incontrare al Partito democratico una piazza che esso ormai conosce e controlla solo in parte, e di cui quindi finisce spesso per essere più la coda che la guida. Sono scelte che di fatto consegnano la bandiera dell’opposizione, e dunque anche quella del Pd [...]. L’unità delle sinistre si sta riformando nelle piazze e negli studi televisivi. È chiara qual è la causa immediata di questo lento ma deciso abbandono da parte del Pd delle posizioni «soliste» abbracciate poco prima delle ultime elezioni. E’ la debolezza della leadership di Walter Veltroni. Azzoppato dalla dura sconfitta elettorale; insidiato dalle continue, inestinguibili, lotte interne; incapace di comporre in un accettabile grado d’unità le due o tre diverse anime confluite nel Pd, Veltroni non è ancora riuscito a trovare — e a praticare — una linea politica d’opposizione capace di tenere insieme, e di rendere egualmente visibili, il profilo riformista del suo partito da un lato, e dall’altro la chiarezza del quotidiano contrasto rispetto al governo. [...]
tratto, rivendicandola, ripetendola, espandendone il significato nei luoghi e nel tempo. Entrambi in qualche modo sorpresi e scandalizzati a loro volta della sorpresa e dello scandalo altrui. La peculiarità di questi incidenti di percorso impartisce sicuramente una lezione. Se si va a guardare nel passato dei due personaggi, vi si trova una caratteristica comune: provengono dal mondo degli «esperti», cioè dal mondo delle accademie, dei consiglieri. Con diversi titoli, certo, e diverse distanze. Padoa-Schioppa la politica non l’ha mai direttamente frequentata e i suoi incarichi sono sempre stati superistituzionali. Brunetta invece in politica circola da parecchio, ma anche lui vi è sempre vissuto soprattutto come consigliere, economista, esperto appunto. Non possiamo così considerare un caso se l’inciampo arriva quando entrambi si trovano nello stesso passaggio. Buttati nell’arena della politica pura, la funzionalità dei due tecnici si ingrippa. Eppure, nulla cambia nel loro approccio, fra il prima e il dopo. Arrivano ai ministeri con le loro carte, i loro studi, i dati statistici e le curve di andamento. Fanno proposte sulla base di grafici e previsioni credibili. Sviscerano con sistematicità il corpo della nazione, ne mettono a nudo la struttura, e vanno all’essenziale. Fanno esattamente quello che la politica li ha chiamati a fare. PadoaSchioppa dice che le tasse sono «bellissime», dopo aver parlato di bamboccioni. Brunetta aggiunge la parola tornelli (che evoca macchine da tortura all’orecchio di chi non sa) a quella di fannulloni. È un nuovo linguaggio, immaginifico, efficace, che arriva a tutti. Perché allora queste definizioni suscitano enormi tempeste? [...]
Forza Villari
dal corsivo di Beppe Di Corrado
dal corsivo di Massimo Gramellini
Walter è di nuovo Zenga. Il naso storto e le parole tracotanti: «Sa che paura mi fa, Varriale». Lo sguardo, la faccia, la gomma in bocca, tutto tranne il ciuffo. Il ritorno del bullo. Vero, sfrontato e minaccioso. La tv è un altoparlante che amplifica l’accento milanese da spaccone: «Le critiche bisogna farle in faccia». Caos. Per chi tifi? Zenga o Varriale? Non c’è partita, adesso. Prendi Walter, personaggio che sbaglia, come la settimana scorsa, poi torna, vince, si presenta in diretta e abbaia: «Ah Brienza? Vedo che è informato, Varriale. Si chiama Mascara». Vince Zenga, che sa. In fondo la tv assomiglia a una porta: devi conoscere i tempi. Nero, nero, nero. In onda. Un, due, tre. Popolare come la televisione che faceva una volta da conduttore, ai tempi di Roberta Termali, una mezza dozzina di donne fa. Odeon s’illudeva di diventare la nuova Fininvest: prendeva le star dell’epoca e le sbatteva in diretta. Zenga parla semplice, adesso come allora, con una lingua che non s’è mai arresa all’idea di stare ferma: «Varriale, pensi a chi l’ha messa lì». Diretto, perché così sono gli smargiassi di periferia. Secco e frontale, senza abbassare gli occhi. Dritto in camera. La
Pensavamo di averle viste tutte, invece questa ci mancava: un figlio emerito della partitocrazia che diventa simbolo e potenziale martire della lotta alla partitocrazia. Riccardo Villari è un ex colonnello delle truppe mastellate eletto presidente della Commissione di vigilanza Rai con i voti della maggioranza e il disaccordo dell’opposizione alla quale, fino a prova contraria, appartiene. Per quello strapuntino di potere il centrosinistra aveva candidato il dipietrista Orlando, gradito ai berluscones quanto l’aglio ai vampiri (e a Berlusconi medesimo). Ora i suoi amici (?) chiedono a Villari di rifiutare la polpetta avvelenata. E lui, che pure la trova estremamente digeribile e gustosa, ha ripetuto a Veltroni che non si dimette ma si dimetterà: futuro del verbo «se non mi date qualcosa in cambio, per esempio la seggiola di sindaco di Napoli, scordatevelo». Ma la domanda vera è: perché Villari dovrebbe dimettersi? Dal punto di vista istituzionale è stato incoronato con tutti i crismi. Quanto all’etica politica, due parole che si vogliono bene come le finaliste di un torneo di wrestling, la sua elezione fa parte dei giochetti del potere. [...]
Walter Zenga
pancia della gente si colpisce così, allora YouTube lo prende e lo esalta. Uno, due, tre. Ancora i tempi. È l’ossessione dell’uscita, forse. Lo perseguita da sempre: gli hanno fracassato l’anima per una vita con questa storia. Varriale è l’ultimo. I cross: «Vai Walter, anticipa». Zenga arrivava in ritardo e tornava il ritornello: «Non sa uscire». Un mostro tra i pali, uno capace di toglierti il pallone dalla casetta, ma di bucare come un pollo un banale traversone. Caniggia è l’incubo vero. Perché è stata quella sera di Napoli che ha sempre alimentato le cattiverie. Mondiale ’90, non aveva preso neanche un gol. Quello fu il primo: di nuca, vigliacco, bastardo. Al buio, coi suoi pugni sopra la testa bionda di
quell'argentino e sopra anche quella di Riccardo Ferri. Errore. Lui non ha mai accettato: «Solo Maradona ha capito tutto. Perché lui conosce il calcio: la verità è che è stato bravo Caniggia. È riuscito ad anticipare la mia idea di anticipare lui». L’unica volta nella vita in cui non ha parlato semplice è stato per nascondere lo sbaglio. Questo è stato il suo peccato: non ammettere. L’avesse fatto non sarebbe stato Zenga: Walter era l’Uomo Ragno, il bullo di viale Ungheria, il re della Milano boriosa degli anni Ottanta. Era la catenina fuori dalla maglietta, da baciare per ostentare un’appartenenza, era il ciuffo che cadeva sull’occhio, il sorriso da divo di Cioè, la gomma masticata in faccia al mondo. [...]
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Mercoledì 19 novembre 2008
VELTRONI NON DIMENTICHI IL SOCIALISMO
ADDIO ALL’AMICO SERNIA
di FRANCESCO BOCHICCHIO VELTRONI ha colto subito la natura dirompente della vittoria di Obama per riscuotere il conto politico a sinistra ed indirizzare definitivamente il centro-sinistra in chiave centrista e liberale con una timida coloritura sociale: ha subito evidenziato di voler prendere le distanze dall'Internazionale socialista e dalla socialdemocrazia europea. Sia ben chiaro, la logica è evidente: i democratici americani sono sempre stati lontani dal socialismo, anche dalla socialdemocrazia, e lo stesso Veltroni da oltre un decennio - e dopo la caduta del comunismo - si è contraddistinto per l'adesione all'ideologia “liberal” americana ed ha quindi tutti i titoli politici, ideali e personali per tale impronta definitiva di svolta politica. Un politico si contraddistingue tuttavia per la capacità di leggere le singoli fase storiche e per tentare di inerire in esse il perseguimento dei propri valori: la lettura che fornisce Veltroni - che non è l'unico si intende, essendo in compagnia della quasi unanimità dell'attuale fase storica e della vittoria di Obama in tale fase è del tutto anacronistica e fuori tempo. Quella di Obama non è la vittoria propria di un normale avvicendamento e non è nemmeno il ritorno fisiologico a valori “liberal” dopo l'attuazione di valori conservatori: al contrario, è la risposta radicale al fallimento del sistema liberale che aveva imperversato e che in America aveva trovato la piena realizzazione; si era giustificato il ricorso ad un pieno liberalismo, con un'espunzione di ogni impostazione sociale, in quanto si evidenziava che tale impostazione sociale comportava pesanti oneri economici, che più correttamente sarebbero potuti essere investiti nel processo economico produttivo, con benessere per la collettività. E' emerso invece, nei fatti, che le somme non destinate a scopi sociali sono state utilizzate per scopi speculativi, con il risultato che si sono registrate perdite che hanno interessato non solo tali somme ma anche molte altre, mettendo in ginocchio l'intero sistema (si ricorda che le somme per il salvataggio in America e in Europa sono pari a non meno di 6 milioni di miliardi euro, diverse ”finanziarie” annuali): non solo vi sono perdite enormi, ma le stesse sono dovute ad una politica che ha subordinato ed anzi sacrificato l'equità sociale ad un presunta svolta di efficienza economica e di produttività in realtà sfociata nella speculazione fine a sé stessa. Il cambio radicale di impostazione è nei fatti ed inevitabile: l'elezione per la prima volta di un afro-americano con legami con la comunità islamica certamente conferma la grandezza della democrazia americana (così Angelo Panebianco su “Il Corriere della Serra”), in grado di cancellare dalla vita politica il razzismo che fino a pochi decenni fa aveva svolto un ruolo fondamentale, ma è dovuta essenzialmente alla crisi economica, che devastante com'è ha richiesto una rottura con il passato. Obama parla, dopo la vittoria elettorale, di tutela del ceto medio, secondo gli schemi classici della politica democratica americana, ma tale tutela, necessaria, vista la enorme perdita economica e di garanzia che il ceto medio ha subito con la nuova fase del capitalismo ultra-liberista, non può essere realizzata al di fuori di un cambiamento dell'indirizzo produttivo, cambiamento che tuteli anche i ceti bassi. Sono illusorie le letture dell'elezione di Obama nel senso di continuità rispetto al passato (così Ernesto Galli della Loggia e sempre Angelo Panebianco su “Il Corriere della Sera”), e non si comprende come la sinistra riformista italiana si associ a tale lettura antistorica, senza vedere che proprio dall'elezione può derivare una spinta vitale per la ripresa di una forte riformismo sociale: e nessun riformismo sociale può essere effettivamente forte senza un collegamento con il socialismo. Certamente, si è ben consapevoli di come la sola parola “socialismo” provochi terrore in America, ma si tratta di una ragione storica che proprio l'evoluzione storica può superare, in ogni caso concentrandosi sulla sostanza e accantonando questioni nominalistiche. Il problema vero è quella di superare quell'infausta svolta storica che, al momento del crollo del comunismo, ha spinto la sinistra europea a scavalcare il socialismo e la socialdemocrazia per dirigersi direttamente verso un liberismo dal tenue carattere sociale. Occorre tornare indietro rispetto a questa svolta e rivitalizzare la socialdemocrazia: certamente, gli schemi originali devono essere aggiornati con la globalizzazione, la supremazia del capitale finanziario, la civiltà immateriale e informatica, ma da quegli schemi occorre partire per aprire un dibattito politico serio, in grado di confrontarsi davvero con la “svolta” Obama. Occorre pertanto opporsi radicalmente alla posizione di Veltroni, per aprile la fase di una nuova politica, certamente riformista - e quindi non anticapitalistica - ma che proponga l'iniezione nel motore imprenditoriale innovativo del capitalismo di robuste dosi di socialità. studiobochicchio@legalebochicchio.it
di DONATO M. MAZZEO
L’AUTOSTRADA DA GALLITELLO A GIOVE di LUCIANO PETRULLO* SI AVVICINANO le amministrative, in uno alle europee, che bellezza. Ricordo il programma politico della sinistra, di tutto di più: collegamenti verticali, orizzontali, ecc. ecc. Di quel programma è stata realizzata, sicuramente, la parte relativa alle mostre. Il resto, siamo in attesa. Nel frattempo è andata a compimento la parte della città progettata dalla scorsa amministrazione. La parte, cioè, relativa alla nave, all'anfiteatro di piazza delle regioni, e altre cuccagne, tutte opere di difficile digestione, tanto che, all'inaugurazione, verranno servite direttamente con il bicarbonato di sodio. Ma già si scaldano i motori. Sono in preparazione i nuovi programmi. Pare che a sinistra stiano preparando un programma con i fiocchi e i controfiocchi. Il fiore all'occhiello sarà l'autostrada che porterà direttamente da rione Gallitello al pianeta Giove. Poi le cento contrade avranno anche loro una imbarcazione, non proprio una nave come quella di rione Cocuzzo, ma almeno ua scialuppa, quella si'. Poi arriverà la tessera per il museo elettro-gastro-fotonica, con la quale si potrà andare al museo, alle mostre, e a Metaponto una volta al mese, durante l'estate. I marciapiedi saranno modificati in senso astrologico, e cioè ognuno potrà accedere
col gradino che riporta il proprio segno zodiacale, cosa che porterà tanta fortuna. Le fontane zampilleranno acqua, ma a richiesta, anche coca cola (la birra solo al sabato); i vigili sorrideranno come un onorevole per via Pretoria la domenica mattina, e prima di fare una multa manderanno all'interessato un SMS di preavviso; i parcheggi saranno tanti tanti, e al centro storico potrai arrivare anche con la carrozzella, come a Salisburgo o a piazza di Spagna, e il servizio sarà gratuito per i primi cento giorni. Ci saranno tante notti bianche, e il cutturiedd in piazza, e il Sindaco si farà baciare la mano, finalmente, come il Vescovo. Gli assessori saranno al servizio della cittadinanza tutti i giorni dalle tredici alle quindici, e non sarà necessario prenotarsi. Gli autobus viaggeranno a pedali, per non inquinare, e i tifosi avranno quattro o cinque nuovi stadi e palazzetti dello sport. Il Potenza andrà in serie A, e la Levoni spadroneggerà nella serie professionisti. Avremo una squadra di cricket, una di baseball, e una piscina in ogni rione, anzi in ogni condominio. Tutto gratis. Tanto, poi, non c'è l'obbligo di fare niente. Vero, cara sinistra? L'importante è promettere. I bilanci consuntivi, da noi, non si tirano mai. *consigliere comunale di An Potenza
CORDOGLIO PER LA MORTE DI SERNIA MI HA colpito dolorosamente la notizia della scomparsa del caro amico Franco Sernia Giornalista di razza e vero professionista ha consegnato al giornalismo lucano grandi pagine che rimangono nel patrimonio culturale dell'intera comunità lucana. Alla sua famiglia ed ai suoi cari va il mio più sentito abbraccio, nel ricordo di un uomo che ha saputop dare alla nostra regione uno straordinario contributo che non sarà mai perso." Gianni Pittella europarlamentare del Pd
IN UN MESSAGGIO inviato alla famiglia di Franco Sernia, l’assessore regionale Vincenzo Folino ricorda «il giornalista autorevole ed acuto osservatore capace di raccontare, in maniera schietta e personale, la realtà della Basilicata e degli altri luoghi che ha conosciuto nel corso della sua ricca esperienza professionale. La perdita subita è per noi tutti motivo di dolore e di sincera commozione. Vincenzo Folino assessore Attività produttive della Regione
UNA folla enorme ti ha voluto salutare per l'ultima volta a Rionero in Vulture nella Chiesa Madre “San Marco Evangelista”. Una stima e cordialità reciproca, parecchi anni addietro, ci fece tentare - per vincere l'individualismo e la sterilità dell'ego - nella casa/redazione di Michele Traficante, con Armando Lostaglio, Michele Rizzo, Donato Di Lucchio, Clemente Carlucci, Antonio Massaro e altri l’avventura del Club della Stampa del Vulture-Alto Bradano. Riunioni varie avevano prodotto, con un sano scetticismo da parte di Franco, la stesura di un vero e proprio Statuto e di un piano di lavoro: il tutto si sarebbe, purtroppo, sfilacciato con il tempo nella rassegnazione e nell'assuefazione ai ritmi della strapaesanità. Poco più di due anni fa, prima della malattia, insieme abbiamo viaggiato per Napoli, in occasione di una manifestazione al Palapartenope, riprendendo i motivi di un flop organizzativo che non dipese nemmeno stavolta da noi. Poi aveva sperimentato una fortunata e seguitissima rubrica “CIBOvagando” alla ricerca di ristoranti “di nicchia” da scoprire e additare agli appassionati della cucina lucana, tipica e genuina, sul nostro “Il Quotidiano della Basilicata”. Ancora inediti reportages fuori dell'Italia, in Grecia e addirittura in Albania. Lui che il mio intercalare etnico-linguistico talvolta sottolineava con un bonario benchè contenuto sorriso da buontempone. Tutte le testate giornalistiche, in carta stampata ed online, hanno voluto testimoniare alla moglie Elena Jacoviello, al cognato Vitantonio, ai figli Sveva, Giuseppe e Antonio il loro attaccamento al Collega ed all'Amico. Il suo essere Giornalista d'assalto e “dentro” agli eventi e alle cose in successione lo faceva apparire, con quei simpatici baffi a manubrio, burbero e ansioso. Invece, ne abbiamo avuto più volte la riprova, era solamente un Giornalista innamorato tantissimo del suo mestiere, della trasparenza e dell'obiettività a tutti i costi. «Il tuo passaggio sulla terra - ha ribadito, fra l'altro, Renato Cantore, tracciando un excursus della brillante carriera professionale in RAI-TV e delle sue sollecitazioni positive ai giovani operatori dell'Informazione - non è stato vano». Oreste Lopomo, presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Basilicata, visibilmente commosso, non ha avuto la forza di parlare del suo collega di redazione. Caro Franco, grazie per la tua illimitata disponibilità “e ti sia lieve la terra”.
Mercoledì 19 novembre 2008
BENZINA LE FALSE PROMESSE di ANTONIO CAIVANO*
CONTINUA il dibattito sulla riduzione del prezzo della benzina per i Lucani, il Sen. Taddei anticipa che il Governo per Natale metterà mano, la consigliera regionale del Prc Simonetti pensa e propone una politica strutturale di riduzione del costo della benzina, del gas, etc. ed è ovvio che in un momento di crisi, come l'attuale, sia importante ogni ipotesi di risparmio per le famiglie. Ritengo, tuttavia, fuorviante dibattere delle riduzioni dei prezzi alla pompa per il fatto che non risolverebbero gran che ed, anzi, per la necessaria macchina amministrativa di gestione, finirebbe tutta la questione in poco o nulla riduzione. Vi sono altre vie e ne voglio segnalare una. Il consiglio provinciale, su mia proposta, ha approvato un odg per il co-finanziamento Regionale della trasformazione dell'alimentazione auto da benzina a Metano e GPL e per la diffusione sul territorio dei distributori necessari. Il vantaggio sarebbe diretto, immediato ed efficace. La diffusione dei distributori consentirebbe, ovviamente, l'approvvigionamento quasi sotto casa ed il metano come il GPL per auto-trazione hanno prezzi di quasi la metà rispetto alla benzina e gasolio e in più le auto a Metano e GPL sono meno inquinanti, ed in più per la trasformazione si crea lavoro. Il costo di riconversione non sarebbe esagerato per le casse Regionali, e per di più - anche ove si volesse ritenere tale costo spropositato - si potrebbe immaginare un meccanismo di contributo prestito da recuperare con una addizionale sul prezzo alla pompa. Insomma la soluzione sarebbe efficace sotto vari profili e, naturalmente, ci aspettiamo che il Consiglio Regionale ne voglia almeno discutere, ovvero, ci aspettiamo che si cominci a discutere seriamente nel campo delle cose possibili da farsi direttamente invece di aspettare che, altri, ci tolgano le castagne dal fuoco. La faccenda della riduzione del prezzo della benzina è semplice, infatti, la cosa potrebbe essere fatta solo dal Governo del paese che come tutti sappiamo ha altre priorità. L'ipotesi fu presentata dal PDL come proposta pre elettorale e fu utilizzata per aumentare il proprio appeal ad aprile. Passate le elezioni l'argomento è sparito dall'agenda del Governo e non si riesce ad immaginare come, oggi, nella crisi del mondo qualcuno possa fare una cosa - che non sia presa in giro - per i pochi numeri Lucani. Ma, naturalmente, si può vivere di speranza e sperando morire. *consiglio provinciale di Potenza gruppo “Società Civile” Psdi
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CRISI ECONOMICA I PIP DI CAMPAGNA E DIALOGO E QUELLI DI CITTA’ di STEFANO ROMITA LA CRISI è molto forte e, stando agli economisti, si protrarrà per tutto il prossimo anno. Era già consistente sotto il governo Prodi che non è riuscito o non ha potuto fare molto per fronteggiarla. E chi ha parlato di una crisi solo del mondo della finanza è stato sbugiardato dai fatti. L'economia reale è stata investita eccome. Ora questo ci interessa poco. È dietro le spalle. Ora ci interessa un'altra cosa. Catturare quella disponibilità che tutti gli attori del mondo politico, sindacale e industriale dicono di avere e trasformarla in volontà unidirezionale per proteggere il paese da una grandinata senza precedenti che si sta per abbattere sulle teste di tutti. Chi più chi meno. Tutti a parole sono pronti a fare la propria parte. Ma non si sta in realtà andando oltre la consueta demagogia. Famiglie, imprese, infrastrutture, banche sono alla resa dei conti. Maggioranza e opposizione giocano ancora in termini di dichiarazioni, polemiche personali e di classe, schemi da gocce di pioggia primaverile. Non ci si deve essere ben resi conto - nonostante ci si trovi davanti alla più grave situazione degli ultimi settant' anni - che è ora di farla finita. La politica ha certo le sue sceneggiate e c'è chi si preoccupa più delle prossime elezioni amministrative o di quelle europee che di un paese allo stremo. Dovrebbe smettere Brunetta di provocare così come allo stesso modo dovrebbero smetterla i sindacati di immaginare grandi margini di manovra. Il governo smetta di approfittare della situazione per mettere all'angolo gli avversari di sempre e i rappresen-
tanti dei lavoratori accettino revisioni temporanee di diritti acquisiti. In pratica tutti diano una mano a Giulio Tremonti, che sembra proprio l'unico in grado di portarci fuori, sia pur non rapidamente, dalla tempesta. Sull'Arca ci saliamo tutti senza spingere e senza sbranarci sulle passerelle che portano all'asciutto. Gli ottanta miliardi della manovra messa in piedi dal ministro dell'economia non sono stati invece ancora spiegati nel dettaglio ma già le critiche si abbattono furiose. Chi parla di presa in giro e chi di semplice spostamento di fondi già stanziati. Forse è bene attendere ancora prima di parlare. La situazione è molto seria. Gli italiani, che troppo spesso per i politici sono semplici elettori, si sono indebitati fin sopra i capelli per reggere l'urto della crisi. E pretendono, crediamo, atteggiamenti coerenti al loro impegno. Certo forse è demagogia pensare che si potrebbe intervenire anche sui licenziamenti, bloccandoli. Sui debiti, congelandoli. Sulle casse integrazioni, impedendole. E solo successivamente investire i soldi pubblici nel salvataggio delle imprese. Forse è demagogia credere che fatto questo ci si potrebbe rivolgere con un appello pubblico all'opposizione perché si faccia carico dello sforzo generale. E faccia proposte migliorative, attuabili. Crediamo tuttavia che una risposta negativa e supponente, come sembra arrivare in queste ore da tutti, escluso D'Alema, condannerebbe definitivamente il partito democratico al ruolo di forza politica superflua. Ancora e sempre alle prese con problemi di vigilanza. Che si tratti di Rai o altro non farebbe differenza.
UN FEDERALISMO CHE PENALIZZA IL SUD I DATI Bankitalia sulle differenze di spesa tra i servizi erogati dagli enti locali del Sud e quelli del Nord consolidano i nostri timori. Senza precise garanzie sugli obiettivi di servizio nella sanità, nell'istruzione e nell'assistenza, il disegno di legge sul federalismo fiscale rimane inaccettabile. Il federalismo deve aumentare l'efficienza e rilanciare lo sviluppo di un paese solidale e unitario. Perché questo accada, occorrono misure a favore delle aree deboli, a cominciare dal ripristino della fiscalità di vantaggio. Due le condizioni politiche necessarie per avviare i lavori. Sul piano istituzionale, va istituita una commissione bicamerale: il Parlamento, che rappresenta la nazione, non può essere estromesso da una riforma di questo genere. Per lo stesso motivo, il governo non può attribuirsi alcuna delega in bianco, meno che mai biennale. Se l'esecutivo deciderà anche questa volta di forzare la mano e di agire in maniera arbitraria e antimeridionalista si renderà responsabile di un disastro senza precedenti, condannando lo sviluppo di tutto il paese. Sergio D'Antoni responsabile Mezzogiorno del Pd
TELEFONI IN TILT NELLA VALBASENTO CARO Direttore, questa mattina ho appreso la notizia, confermata da più voci (lavoratori e imprenditori), che in Valbasento le utenze telefoniche sono in tilt dalla giornata di domenica. Viene da dire, immediatamente, "non ci posso credere". Ma com'è possibile che un'area industriale, in cui ogni giorno ci si confronta con la globalizzazione, possa restare isolata, per più di due giorni, dal resto del mondo. Mi auguro che il guasto, o qualsiasi altra causa, che ha determinato questo black out venga risolto al più presto ma resta il dato emblematico dei tempi di "reazione": più di 24 ore.
Ma non scherziamo, sarebbe stato così in qualsiasi altro lembo dell'Italia del nord? Francamente penso di no! E allora mi chiedo in che modo possiamo pensare di fare "sistema" se persino per una infrastruttura così elementare, quale la rete telefonica, ci sono problemi di questa portata. Quali e quante difficoltà devono affrontare imprese e lavoratori. Quanti sacrifici rischiano di essere vanificati. E' un ulteriore segnale della febbre che c'è in Valbasento a prescindere dalle motivazioni. Un famoso spot recitava alla fine "meditate gente, meditate". Salvatore Russillo
di BRUNO FRUGUGLIETTI* NON AVREI mai creduto che, come per i topi, esistessero le zone P.I.P. (Piano insediamenti produttivi), di campagna e di città. O meglio di paese e di città. Ma questo sembrerebbe emergere dagli interventi di alcuni proprietari, nell'incontro di mercoledì 12, uno dei tanti, organizzati a Moliterno tra i Consiglieri di Minoranza del PDL e la cittadinanza, nonché con gli operatori commerciali. La conferma di questa concezione a dir poco bislacca, è venuta fuori, cosa ancora più grave, anche dalla Consulta sull'argomento, convocata dall'Amministrazione immediatamente a seguire. Ma facciamo un passo indietro. I Consiglieri del PDL, avevano ritenuto necessario, anche su istanza del proprio ordinamento cittadino, l'incontro per dissipare qualsivoglia dubbio o malinteso sulla loro posizione e relative dichiarazioni di voto in Consiglio. La Minoranza aveva già votato a favore della riadozione del P.I.P. a patto che, successivamente, nell'ultimo Consiglio fosse stato presentato per l'approvazione, il Regolamento e le norme per la redazione delle graduatorie. Così non è stato, e sulle motivazioni è inutile indagare poiché attengono all'arroganza comportamentale della Giunta in carica ed alla reiterazione di quella politica clientelare che ha fatto trascinare e rinviare l'adozione del Piano per ben 24 anni. La conseguente richiesta della Minoranza, di sospendere il rilascio di nuove concessioni nelle more della stilatura del necessario regolamento, è stata fatta passare per ostruzionismo della stessa alla realizzazione del piano. Cosa che non è , per quanto emerso nell'incontro chiarificatore, che pare aver dissipato le voci infamanti, ma che ha aperto i nuovi scenari di cui alla premessa. Nell'intervento di un proprietario delle aree interessate è stato affermato, che 24 anni fa, gli si sarebbe detto, (il condizionale è d'obbligo, poiché si parla di un Sindaco che non è più tra noi), che trattandosi di un P.I.P. di paese, gli espropri
non sarebbero stati necessari e che le vendite e/o assegnazioni dei terreni, (che comunque lievitavano di valore, rispetto alla destinazione agricola) sarebbero state frutto di una indefinita concertazione e mediazione tra gli attori di tele negozio giuridico!!!!!! Un P.I.P. nato male, dunque, forse, e finito peggio, poiché avrebbe negato di fatto il principio ineludibile dell'Area di Pubblica Utilità, che , necessariamente cammina a braccetto con l'acquisizione a mezzo esproprio delle aree interessate, per definire , insieme a tutte le altre cose, le volumetrie, i prezzi congrui ed i costi degli oneri di urbanizzazione al fine di dare un quadro di spesa preciso e definito al richiedente. Delle graduatorie, che in base anche ad una proposta occupazionale del richiedente definiscono la priorità di assegnazione de lotti, manco a parlarne. Un fatto grave, i cui profili di liceità sarebbero (il condizionale resta d'obbligo) discutibilissimi. Ma il condizionale resta d'obbligo, nel momento in cui anche in Consulta velatamente e non tanto, conferma anche per bocca del tecnico Comunale questa linea???? Questa è una storia di paese, misteriosa e non tanto, direbbe Lucarelli in Blu Notte. Una storia dove interessi ed interessamenti abbastanza evidenti, lontani dal principio di Pubblica Utilità condizionano la vita di una Comunità che conta giornalmente le sue vittime in tema di economia , qualità della vita e di spopolamento, frutto di un inquinamento delle coscienze sacrificate alla politica di bassissima qualità di chi ci amministra. Questa è una storia di paese, dove domina da troppo tempo la volontà di far diventare Moliterno un dormitorio solo per i privilegiati che hanno tirato i remi in barca per se e per i propri figli. Di quelli che gioiscono per la vittoria di Obama, ma vivono e si comportano come i latifondisti dell'Alabama o della Virginia. Il trionfo dell'ipocrisia dei benpensanti del Partito Democratico. *Politiche Socio Economiche Alleanza Nazionale Verso il PDL
L’INIZIATIVA EDITORIALE
IN UN LIBRO IL DRAMMA DEI SENZA FISSA DIMORA di GIUSEPPE SCANDURRA LA SITUAZIONE dei senza fissa dimora, con i loro problemi e con le difficoltà del quotidiano. Un argomento di stringente attualità, soprattutto dopo il caso - drammatico - del barbone di Rimini a cui è stato dato fuoco perché dormiva su una panchina. Ora c’è un interessante lavoro per capire meglio la situazione. Si chiama “Tutti a casa. Il Carracci: etnografia dei senza fissa dimora a Bologna”. L’autore è Giuseppe Scandurra, la prefazione è a cura di Matilde Callari Galli e fotografie di Armando Giorgini. «E’ un fatto ormai accettato - spiega l’autore - che i “poveri” non costituiscano oggi una classe sociale, un gruppo omogeneo, ma una massa dai contorni indefiniti, che non dispone di una propria auto-rappresentazione, e che non viene riconosciuta dal sistema da cui pur sempre dipende. Il teso, frutto di una ricerca durata quindici mesi, si rivolge alla società civile e alle istituzioni locali. Da una parte è da intendersi come campagna di sensibilizzazione e di promozione della conoscenza delle realtà esplorate, al fine di superare pregiudizi e paure dovuti a una difficoltà di comunicazione tra i senza fissa dimora e il resto della cittadinanza e alla mancanza di una corretta informazione sulle loro storie, sulla loro vita
quotidiana, sul loro modo di pensare se stessi e il contesto dove vivono. Dall’ altra vuole essere uno strumento per coloro che da anni si occupano del problema “emarginazione sociale”, per migliorare la qualità degli interventi e la natura stessa del lavoro. Si è scelto di focalizzare la ricerca sui dormitori bolognesi e su alcune decine di persone che si collocano al livello della bassa soglia della povertà: la fascia di poveri meno visibile, priva degli strumenti e della stessa autocoscienza necessaria per far valere i propri diritti. Questi soggetti conducono vita di strada, hanno problemi di alcolismo, tossicodipendenza, praticano atti di microcriminalità e molti di loro devono ancora intraprendere un percorso di re-inserimento. Si è scelto di parlare di questi dormitori anche perché essi, per esempio il Carracci, verranno demoliti, cosicchè delle storie e delle relazioni createsi intorno a questi centri di aggregazione non rimarrebbe traccia. Il testo ha valore anche come strumento di conservazione della memoria di queste esperienze, con l’intento di mostrare in che modo gli attori sociali in gioco abbiano vissuto la struttura che li ha ospitati e abbiano usufruito dei servizi che ha offerto loro».
14 Portafoglio Poi Bonaiuti precisa: «Il presidente ha ribadito che ogni decisione per eventuali accordi spetta alla Cai» Mercoledì 19 novembre 2008
Alitalia, torna l’ipotesi Lufthansa Silvio Berlusconi a Trieste: «Meglio allearsi con loro» di FEDERICO GARIMBERTI TRIESTE - Silvio Berlusconi torna a tifare per Lufthansa. Dopo aver affossato la vendita di Alitalia ad Air FranceKlm pretendendo che la compagnia restasse in mani italiane, il premier auspica che Cai scelga il vettore di Francoforte come partner internazionale. Una presa di posizione che il Cavaliere decide di rendere nota proprio davanti ad Angela Merkel, ospite del presidente del Consiglio a Trieste per l’annuale vertice bilaterale. «Con il Cancelliere abbiamo parlato del dossier Alitalia e ci siamo trovati d’accordo: entrambi vediamo con molto favore una collaborazione tra Alitalia e Lufthansa», scandisce, accanto al Cancelliere, nel corso della conferenza stampa conclusiva. Parole che, a margine, Berlusconi motiva con la necessità di salvaguardare lo scalo di Malpensa. Certo, sottolinea il premier, sulle alleanze interna-
zionale «bisogna chiedere a Cai», ma Lufthansa ha «molti punti di convenienza» rispetto allo scalo milanese. Il matrimonio fra il vettore tedesco e la futura compagnia italiana è fortemente voluto dalla Lega Nord, scesa apertamente in campo in difesa dell’hub lombardo. E proprio ad Arcore, Berlusconi ha incontrato Umberto Bossi. Possibile dunque che il Senatur sia tornato sul tema cercando di convincere il Cavaliere della bontà dell’opzione Lufthansa. E le parole di ieri sembrano indicare che il leader del Carroccio un qualche risultato lo abbia ottenuto. Anche se, per la verità, la posizione del presidente del Consiglio negli ultimi mesi è stata piuttosto altalenante su questo punto. Prima di tornare a palazzo Chigi, fu proprio la sua opposizione a far naufragare il piano di vendita di Alitalia ai francesi. Tuttavia, una volta al governo, la sua ostilità sembrava essere venuta me-
Sisma al vertice del mondo Internet
Yahoo!, si dimette il fondatore Yang
no. «Air France potrebbe essere un’ottima soluzione», aveva detto in giugno al termine di un incontro con il presidente francese Nicolas Sarkozy. E qualche mese dopo, proprio da Parigi, smentendo alcune indiscrezioni che lo volevano contrario alla soluzione transalpina, confermò di non avere «nes-
suna preclusione» per Air France. Ora, però, proprio mentre i bookmakers danno in pole position la compagnia di Jean-Cyril Spinetta, il premier torna a propendere per Lufthansa. Anche se, come precisa Paolo Bonaiuti, le sue parole non devono condurre a conclusioni affrettate: «Il Presidente Berlusconi
Dall’Ue 500 milioni per la frutta in classe BRUXELLES - Il Parlamento europeo ha approvato lo stanziamento di 500 milioni di euro per la distribuzione gratuita di frutta fresca nelle scuole elementari dei 27 paesi dell'Unione a partire dall'anno scolastico 2009/2010. Si tratterà - come spiega in una nota l’eurodeputato Armando Veneto - di un finanziamento comunitario avente natura integrativa e «che quindi chiama in causa i governi dei singoli paesi ai quali compete di stilare il progetto di distribuzione e di mettere a disposizione attraverso le regioni i fondi ulteriori necessari per realizzare il
Spesa, le etichette diventano obbligatorie su tutto il carrello di SABINA LICCI
di MARCO GIUSTI NEW YORK - "Se ho sbagliato, è stato per troppo amore". Amareggiato, deluso, sconfitto dal mercato più competitivo e crudele del mondo, Jerry Yang china la testa e lascia la guida della sua creatura, Yahoo!. Che ha fatto diventare una delle aziende più ricche del pianeta, ma che al momento delle difficoltà gli ha voltato le spalle. La cosa più brutta, per il quarantenne taiwanese diventato uno dei "guru" di Internet in America, è stata vedere ieri Wall Street festeggiare le sue dimissioni, facendo volare del 10% le azioni Yahoo! mentre il resto del listino crollava per la crisi economica. Del resto, gli azionisti non amano Yahoo! più del loro stesso denaro. Come è invece il caso di Yang, che fondò il motore di ricerca insieme al compagno di studi David Filo quando era ancora a Stanford nel 1994. Così i tanti importanti finanzieri presenti nel Consiglio di Amministrazione hanno preso malissimo la decisione di Yang di respingere, nel maggio scorso, un'offerta di Microsoft che voleva acquistare il motore di ricerca per ben 47,5 miliardi di dollari. Una cifra davvero allettante, specie vista da novembre 2008, mentre la crisi economica mette a terra l'economia reale e la cornucopia della pubblicità su Internet, che sostiene Yahoo! così come sostiene il "numero uno" Google, sembra improvvisamente molto più avara. Rifiutando l'offerta di Microsoft, il secondo motore di ricerca su Internet si è esposto al calo verticale del valore delle sue azioni, che hanno perso il 65% (da 30 dollari a 10) in pochi mesi: oggi, a Microsoft basterebbero 15 miliardi per eguagliare la stessa offerta di sei mesi fa. Non c'è da stupirsi se gente del calibro di Carl Icahn, miliardario e azionista di Yahoo!, non ha perdonato Yang e ha lavorato per spingerlo alle dimissioni. L'ultimo tentativo del "ragazzo prodigio" si salvare l'indipendenza della sua creatura e la poltrona di amministratore delegato, è stata l'alleanza con Google: bocciata però dall'Antitrust Usa perché avrebbe di fatto azzerato la concorrenza nel settore della pubblicità online.
progetto». Giunge così a conclusione un ampio dibattito che ha visto le delegazioni dell'area mediterranea in prima fila nell'impegno di ottenere un regolamento capace di educare alla salute, di abbassare le disuguaglianze tra ragazzi abbienti e non, di incentivare la produzione e lo smercio di frutta fresca di produzione comunitaria. L'effetto positivo sulla salute sarà evidente, quando i prodotti industriali che costituiscono la base della merenda di metà mattina saranno sostituiti con arance, mele, pere, uva, banane prodotte in loco.
espresso da parte nostra una apertura verso Lufthansa, ma non ho preso nessuna posizione; la scelta spetta esclusivamente alla nuova compagnia e noi non vogliamo intrometterci in alcun modo, anche se per noi Lufthansa va bene», dice senza tuttavia smentire di preferire Francoforte a Parigi. Interrogati in proposito autorevoli esponenti del governo confermano una predilezione del premier per la compagnia tedesca. Un pò per accontentare le richieste della Lega Nord un pò perchè convinto che questa sia la soluzione migliore. In attesa che il nodo del partner di Alitalia si sciolga, Berlusconi da Trieste conferma il suo 'nò ad aiuti al settore automobilistico. O almeno non per ora. «Non sono previsti interventi», dice il capo del governo che aggiunge: «Non li escludiamo neppure, vediamo come si comporterà il mercato, ma non sono previsti per il momento interventi».
Quote latte: su la produzione nazionale di 200-300 mila tonnellate
ROMA - Più sicurezza e trasparenza nel carrello della spesa. Sono questi gli obiettivi del provvedimento presentato ieri a Roma dal ministro delle Politiche Agricole, Luca Zaia sull'obbligo di etichettatura per tutti i prodotti alimentari commercializzati in Italia. Una norma che non limita la libera circolazione delle merci, ma serve a garantire la tracciabilità dei prodotti, a informare correttamente il consumatore e allo stesso tempo a difendere tutte le produzioni del made in Italy dalle storture del mercato'. Un provvedimento che potrebbe
Jerry Yang
ha ribadito che ogni decisione per eventuali accordi spetta alla Cai», sottolinea una nota del portavoce del premier, che ricorda come la società di Roberto Colaninno stia «valutando le offerte sia di Air France, sia di Lufthansa». Una cautela confermata dallo stesso Berlusconi al suo rientro a Roma: «Ho
non essere visto di buon grado da Bruxelles, anche se come ha puntualizzato il ministro, "non vuole ghettizzare l'industria nè i prodotti alimentari provenienti da altre parti del mondo, ma dare informazioni certe e non fuorvianti ai consumatori". Si tratta di un percorso già iniziato, come ricorda la Coldiretti, per carne bovina, ortofrutta fresca, uova, miele latte fresco, pollo, passata di pomodoro e extravergine di oliva, ma manca all'appello ancora metà della spesa come la carne di maiale, coniglio e agnello, pasta, conserve vegetali, succhi di frutta, yogurt, latticini e formaggi non a denominazione di origine.
Dopo aver incassato il via libera nel Consiglio dei ministro, l'iter negoziale in Unione europea del provvedimento parte domani al termine dell'atteso incontro conclusivo sullo 'stato di salute' della Politica agricola comune. A questo proposito Zaia ha sottolineato che riuscirà ad aumentare le quote latte nazionali di 200-300 mila tonnellate, senza aumentarne il prezzo; la proposta che porterà a Bruxelles, prevede infattila creazione di un fondo europeo per consentire un atterraggio morbido all'indomani del 1° aprile 2015, quando terminerè il sistema di aiuti previsti per la produzione di latte in Europa.
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24 ore in Basilicata
Si sospetta delle relazioni del consulente aeronautico e del dirigente di Basilicata Soccorso
«Ecco le irregolarità del 118» Disposti gli interrogatori. In procura tre giunte regionali POTENZA - «Le relazioni del consulente aeronautico e del dirigente di Basilicata soccorso erano irregolari». Lo sospettano gli investigatori. E' ancora poco chiaro quello che è accaduto nell'avvio del servizio di emergenza urgenza di Basilicata Soccorso. E per capire le dinamiche, anche politiche, che hanno accompagnato un paio di delibere della giunta regionale in carica tra il 1998 e il 1999, la procura ha inviato agli indagati degli inviti «per la presentazione» davanti al pm. Delle «evidenti disfunzioni» risponde l'azienda che ha vinto l'appalto. Degli abusi e delle omissioni rispondono la giunta regionale di Raffaele Di Nardo, quella di Filippo Bubbico e quella di Vito De Filippo. E' l'inchiesta sulle «violazioni» per le «elisuperfici del 118». Secondo Claudia De Luca, il magistrato che conduce l'inchiesta, i componenti della giunta regionale guidata dal presidente Angelo Raffaele Di Nardo non avrebbero «nominato la commissione del capitolato speciale che riguarda l'elisoccorso, impedendo di fatto l'azione di vigilanza sulla corretta esecuzione del contratto sin dall'avvio del servizio». Perché? E' il 13 luglio del 1998. Il presidente è Angelo Raffaele Di Nardo. Gli assessori: Filippo Bubbico alla Sanità, Rocco Colangelo al Bilancio, Franco Mattia all'Assetto del territorio (ma solo fino al mese di febbraio del 1999. La delibera finita nell'inchiesta è del mese di gennaio), Carlo Chiurazzi alle attività produttive, Sabino Altobello alla Cultura, Vito De Filippo all'Agricoltura. Tutti indagati. Hanno firmato la delibera con cui si varava l'aggiudicazione del servizio. E' loro l'omissione che sospetta il pm? Il fascicolo in cui compaiono i nomi degli amministratori di tre giunte regionali nasce con un esposto anonimo. Quando il pm Claudia De Luca riceve il fascicolo il capo della procura è ancora Giuseppe Galante. «Fu lui - spiega un investigatore - a iscrivere il primo
Cosa pensano dell’inchiesta gli amministratori inquisiti
Al telefono la difesa politica
Il palazzo di giustizia. Sotto il pm De Luca e Raffaele Di Nardo
nome sul registro degli indagati». Ma dopo la prima informativa dei carabinieri del Nas, il nucleo antisofisticazioni, il fascicolo passa di mano. Dopo il gestore dell'elisuperficie vengono iscritti nel registro degli indagati «alcuni funzionari della regione» per il reato di peculato. Ma è sulla giunta regionale che si orientano le indagini. Il pm Claudia De Luca ipotizza che la Regione Basilicata abbia subi-
to un danno. E' il secondo capo d'imputazione. Gli indagati sono Raffaele Di Nardo, Filippo Bubbico, Rocco Colangelo, Franco Mattia, Carlo Chiurazzi, Sabino Altobello, Vito De Filippo, Carmine Nigro, Carlo Chiurazzi, Rocco Vita, Salvatore Blasi, Aldo Michele Radice, Erminio Restaino, Gennaro Straziuso, Carmine Nigro, Donato Paolo Salvatore, Cataldo Collazzo, Giovanni Carelli, Gaetano
POTENZA - L'attuale presidente della provincia di Matera Carmine Nigro, già assessore all'agricoltura nella Giunta Bubbico, apprende del fascicolo in cui risulta indagato per abuso d'ufficio nella gestione dell'appalto per l'elisoccorso lucano, in compagnia di tutti i membri dell'esecutivo regionale che si sono succeduti dal 1998 al 2006, soltanto al telefono, alla secca domanda di una replica sulla notizia riportata in esclusiva dal Quotidiano. Un collaboratore si ricorda di porgergli il giornale: «sono fuori dalla Regione da quattro anni, ne so meno di te». Ma la seconda impressione è più lucida: «Sono problemi di competenza del dipartimento sanità e sicurezza sociale. Loro dovevano portare le proposte all'interno delle riunioni della giunta». Altri hanno letto il giornale e replicano infastiditi: «E’ sconcertante ricevere una notizia a mezzo stampa prima ancora di aver ricevuto gli atti dalla procura». Raffaele Di Nardo è convinto di «aver fatto le cose come andavano fatte», e che «c'è stata un po' di confusione». Poi ci sono tutti quelli avvisati a stretto giro di telefonate. Franco Mattia ha partecipato all'approvazione della delibera ma ci tiene a precisare che soltanto sei giorni dopo l'inizio delle attività di Basilicata Soccorso ha lasciato la giunta. Giovanni Rondinone, invece, è stato soltanto assessore all'ambiente, peraltro di nomina extraconsiliare, dal 2005 al 2007, e in questa storia, nel suo coinvolgimento, vuole vederci chiaro fino in fondo. Carlo Chiurazzi è al lavoro in Senato: si discute la nomina di una Commissione bicamerale d'inchiesta proprio sul servizio sanitario nazionale. Al telefono le parole dell'oratore di turno risuonano nitide di sottofondo, nella cassa di legno quasi perfetta della piccola aula di Palazzo Madama. «Che il magistrato vada avanti, sono sereno. Questa è l'attività normale della magistratura, e noi riteniamo di aver fatto bene. Però mi riservo di riprendere gli atti quando tornerò a casa que-
Fierro, Francesco Mollica e Giovanni Rondinone. Ecco l'ipotesi del pm: «In qualità di componenti della giunta regionale in carica all'avvio dell'appalto, ovvero di componenti della giunta subentrata a seguito delle elezioni del 2000, nonché di componenti della giunta subentrata nel 2002, nonché di componenti della giunta che ha dato avvio sperimentale a Basilicata Soccorso ovvero di componenti della
sto fine settimana».In consiglio regionale la musica è diversa.Lì suonano una specie di rock n' roll.Gaetano Fierro, assessore nella giunta Bubbico dal 2004 al 2005, sta aspettando il suo momento per intervenire nel dibattito sulla mozione delle opposizioni per mettere in crisi la maggioranza di centrosinistra.Come lui anche Gennaro Straziuso sta in consiglio fin dalla mattina, ma ancora si dice «fiducioso», seppur con formula di rito. Giovanni Carelli trova la forza: sarà fatta chiarezza. In giunta con me presente il problema non è mai stato posto, non si è mai affrontato, mai discusso, non è mai arrivato. Quindi è giusto che si approfondisca, è un atto dovuto, ma non mi risulta che ci siano atti concreti o omissioni formalizzate (…). Le delibere sono del 1998 quindi bisognava compiere quegli atti contestualmente. Se non mi sono accorto, non potevo rappresentarmi gli effetti dell'omissione di un atto che avrei dovuto compiere, mica potevo controllare gli atti dal 98 al 2004, altrimenti diventa una forma di responsabilità oggettiva». Francesco Mollica ribadisce il concetto.E’ ben informato sulla legge Bassanini che recentemente ha modificato le procedure amministrative fissando le responsabilità in capo ai dirigenti degli uffici. Rispetto alla previsione del capitolato speciale sull'elisoccorso sulla nomina di una Commissione di vigilanza ad hoc commenta ironicamente: «E proprio noi che non penseremmo ad altro che a fare nomine e a sistemare le persone, ci saremmo fatti sfuggire quest'occasione? Se questa denuncia anonima da cui ha avuto inizio l'indagine fosse arrivata a noi nel 2005, avremmo senza dubbio provveduto.Ma lei sa qual è il lavoro di un assessore? Ci si va vedere gli atti che attengono alle proprie competenze, ma le sembra che si possa andare a vedere tutto quanto è stato approvato dalle giunte precedenti a ritroso fino al 1999 senza che nessuno nemmeno ci informi sull'esistenza di un'anomalia?». Leo Amato regione@luedi.it
giunta subentrata a seguito delle elezioni del 2005, nella loro qualità di organi di direzione politica, pur in presenza di evidenti disfunzioni nella gestione dell'appalto elisoccorso-elisuperfici da parte della ditta che gestisce il servizio, non esercitavano la dovuta azione di controllo, anche con riguardo all'operato dei dirigenti e funzionari regionali, omettendo di adottare gli opportuni conseguenti
Il gip di Potenza ha disposto la misura cautelare dopo gli accertamenti sull’indagato
Abuso d’ufficio, sospeso un vicequestore POTENZA - Il provvedimento cautelare gli è stato notificato ieri. Un vicequestore della polizia di Stato che ora non è più in servizio a Potenza è stato sospeso dal servizio dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Potenza Gerardina Romaniello. La misura è stata chiesta dal sostituto procuratore Cristina Correale. Il gip un paio di settimane fa ha convocato l’indagato per l’interrogatorio di garanzia. Ma a quanto sembra il vicequestore si sarebbe avvalso
della facoltà di non rispondere. Anche perché, si vocifera negli ambienti, le contestazioni della procura nascono da una vicenda privata. A presentare l’esposto contro il funzionario della polizia di Stato sarebbe stata una persona con cui - sembra - intratteneva una relazione. La procura - si apprende da indiscrezioni - contestava al vicequestore il reato di peculato, ma la sospensione cautelare è stata disposta per abuso d’ufficio. Il fatto è emerso nel corso delle indagini delegate ai carabinieri. L’ipo-
tesi era di minacce telefoniche. E’ così che i carabinieri hanno acquisito i tabulati telefonici delle utenze in uso alle persone coinvolte. Così si sarebbe concretizzata l’ipotesi di peculato. Ma, sembra che l’indagato sia riuscito a dimostrare di aver fatto, in tempi non sospetti, un versamento per coprire il costo delle chiamate personali. Non è riuscito comunque a scansare la sospensione per l’ipotesi di abuso d’ufficio. f. a.
La questura di Potenza
provvedimenti risolutori, con ciò procurando ingiusti vantaggi patrimoniali alla ditta che gestisce il servizio, dovuti alla mancata attribuzione delle giuste penali previste». Tra gli indagati c'è chi sta preparando memorie difensive. Ma c'è anche chi ha deciso di presentarsi all'interrogatorio. Il pm li ha convocati in procura. Tutti. Fabio Amendolara f.amendolara@luedi.it
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Mercoledì 19 novembre 2008
24 Ore in Basilicata
Coinvolte undici persone, titolari e responsabili di cooperative agricole
Frode ai danni della Comunità Europea A Eboli la terza udienza del processo SCANZANO JONICO - Torna nelle aule giudiziarie del tribunale di Eboli (Sa) il delicato processo penale, scaturito da un'indagine condotta dai carabinieri del Nucleo antifrode di Salerno, a carico di undici persone, titolari e responsabili di cooperative di produttori agricoli, accusati di truffa ai danni dello Stato e della Comunità europea. La questione verte sulla presunta appropriazione di fondi comunitari per oltre tredici miliardi di vecchie lire, che si sarebbe consumata dal 2001 in poi. L'indagine è partita dalla denuncia del produttore agricolo di Scanzano, Giuseppe Stigliani, e vede sul banco degli imputati i rappresentanti del consorzio Cjo e dell'Unacoa, con sede a Battipaglia. Tutto è iniziato nel 2001, quando la ex coop “Luce” di Scanzano pagò a Stigliani una partita di susine a 350 lire al kg,
una cifra ritenuta misera dal produttore, soprattutto rispetto al prezzo del prodotto poi piazzato sia ai mercati generali di Milano, che nei supermercati, dove si arrivava anche a ottomila/dodicimila lire al chilogrammo (per il dettaglio); senza contare la cosiddetta pezzatura piccola, inviata in Germania e Svizzera con prezzi intorno alle 3.200 lire al kg. Stigliani avrebbe documentato un passaggio di carte dalla coop Luce al consorzio Cjo di Scanzano Jonico, fino all'Unacoa di Battipaglia, mentre la frutta sarebbe passata direttamente da Luce ai mercati generali, oppure attraverso il consorzio “Afe”, con sede a Ferrara. Passaggi giudicati anomali e farraginosi da Stigliani, tanto da indurlo a denunciarne la “stranezza”. Dopo lunghi pellegrinaggi, che lo hanno portato anche a incatenarsi
davanti ai cancelli della coop Luce, poi lo sciopero della fame e la protesta davanti ai tribunali di Matera, Potenza, Salerno e Ferrara. Le indagini, assunte dal Nucleo antifrode di Salerno, sono state chiuse nel 2004 e, nell'agosto dello stesso anno, Stigliani denunciò l'incendio doloso di un uliveto, appiccato al centro di un terreno agricolo di proprietà di Stigliani. Il 19 maggio del 2007, il tribunale di Salerno ha rinviato a giudizio undici persone, «che non hanno ancora restituito -precisa Stigliani- allo Stato, o meglio alla Comunità europea, i fondi percepiti». Il 18 gennaio di quest'anno si è celebrata la prima udienza presso il tribunale di Eboli, dove Stigliani si è costituito parte civile, insieme con i soci della coop Cab (Cooperativa agricola Basilicata), che si considerano truffati a loro
volta, e due rappresentanti del sindacato Cobas, alla presenza dei responsabili di Basilicata e Campania e del presidente del sindacato Unico. La seconda udienza si è celebrata il 16 maggio scorso e c'è molta attesa per la terza, già fissata per venerdì 21 novembre. «Le accuse di truffa -spiega Stigliani- sono molto gravi, perché si sarebbe consumata ai danni della Comunità europea, ma anche sui poveri produttori agricoli, sottopagando il prodotto e in alcuni casi non pagandolo affatto, dicendo che era marcio ma senza predisporre la documantazione giustificativa dell'avvenuto trasporto al macero. Inoltre, venivano dichiarati corsi di formazione con fondi pubblici, che poi non venivano effettivamente svolti, magazzini fatiscenti (come documentano le foto dei carabineri), ri-
I protagonisti del procedimento
cavi sulla frutta del 400%, cene a ristoranti di lusso pagati con i soldi della Comunità europea, macchine calibratrici che sparivano misteriosamente, come computer acquistati con i fondi pubblici e utilizzati privatamente dai consiglieri dell'Unacoa». Al danno si sarebbe poi aggiunta la beffa, denuncia infine Stigliani, perché nel corso del procedimento penale, nell'aprile 2008 la società Luce ha ceduto alla “Alfa recupero crediti” presunte cifre crediti-
zie, «hanno avuto la sfrontatezza di chiedermi 91,27 euro, minacciando di avviare procedure legali qualora non avessi saldato». Una brutta vicenda che la dice lunga sul ruolo di certe cooperative di intermediazione agricola e, soprattutto, sugli indebiti aggravi di prezzo su prodotti agricoli a danno dei consumatori, in primis, e dei produttori agricoli troppo spesso considerati ignobili speculatori. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it
Policoro Iniziato il deflusso dei rifugiati del centro accoglienza. Ieri 80 sono stati trasferiti a Bari
Spettro della chiusura sul Cara Anche il senatore Latronico (Pdl) fu dipendente de “La Cascina” POLICORO - Verso la chiusura il Centro di accoglienza dei richiedenti asilo (Cara) di Policoro? Potrebbe essere questione di mesi. Soprattutto se si considera il fatto che ieri mattina ottanta immigrati sono stati, su decisione del ministero degli Interni come ci ha spiegato la dottoressa Emilia Capolongo della Prefettura di Matera, accompagnati a Bari (destinazione precedente provenienti da Lampedusa) da dove dovranno raggiungere altre destinazioni nei prossimi giorni. Ora all'interno dell'ostello della gioventù sono rimasti solamente centosette immigrati in attesa che l'iter in corso per la definizione dello status di rifugiato politico o meno venga ultimato. Per i rifugiati politici che ieri hanno lasciato Policoro la “pratica” si è quindi conclusa. Infatti i rifugiati che sono partiti ieri erano coloro i quali sono arrivati lo scorso 16 settembre, ragion per cui trascorsi due mesi la loro posizione ha potuto prendere una schiarita. Differente è invece la situazione degli ospiti arrivati soltanto lo scorso 8 ottobre, per i quali oggettivamente non vi sono stati i tempi sufficienti per poter esaminare la loro richiesta. Una volta terminato l'iter dei restanti richiedenti asilo il Cara della cittadina jonica dovrebbe essere di fatto chiuso. Anche perché non do-
Il Cara di Policoro
vrebbero esserci nuovi arrivi via mare in considerazione del fatto che le condizioni climatiche ormai impedi-
scono nuove traversate nelle acque del Mediterraneo e di conseguenza nuovi sbarchi sulle coste siciliane.
Ma al di là di ciò, appare quantomeno singolare che il deflusso dei rifugiati nella struttura di via Lido, sia
cusa - fatto pesare non solo i propri rapporti con funzionari ministeriali, ma anche i legami con alcuni politici che avrebbero sponsorizzato la richiesta di entrare nell'affare. Chi sarebbe lo sponsor? E' innegabile che il primo pensiero va al senatore Cosimo Latronico (Forza Italia per il Pdl), di Nova Siri, vicino a “La Cascina” non solo perché questa ruota nell'orbita del movimento religioso Comunione e Liberazione, ma perché, anche se non è una prova, il fresco componente della Commissione bicamerale antimafia, negli anni in cui aveva interrotto l'attività politica elettiva (dal 2000 2005), era stato un dipendente qualificato del gruppo cooperativistico in questione.
giunto il giorno dopo della diffusione della notizia che la cooperativa sociale “Auxilium” sia indagata dalla magistratura poiché avrebbe ottenuto l'incarico dal Viminale per la gestione del Cara di Policoro, prima di aver presentato la certificazione necessaria che ne comprovasse i requisiti. Per queste ragioni due mesi fa, stando a quello che è trapelato, è nata un'inchiesta (che si è avvalsa dell'ausilio di intercettazioni telefoniche ed ambientali) per far luce su alcuni appalti ottenuti dal gruppo “La Cascina” di cui Auxilium fa parte. Le indagini e gli accertamenti sono condotte dai carabinieri del Noe (Nucleo operativo ecologico). I responsabili dell'azienda avrebbero - stando all'ac-
ASSOCIAZIONISMO
Il volontariato materano reclama con forza l’attivazione dello sportello per gli immigrati MATERA - «Vogliamo lo sportello per l'immigrazione». A mesi di distanza dalla prima riunione indetta dal coordinamento materano “A c'appartn”, si è svolto ieri, presso la sede del CsvB di Matera, un nuovo incontro. Tema centrale: la richiesta dell'apertura, considerata non più rinviabile, di uno sportello cittadino per l'Immigrazione. Suor Lucia Cima, fra le più combattive anime del sodalizio che guarda molto alle genti migranti, fra le altre cose ha voluto annunciare che «venerdì il comune di Matera è stato convocato in Regione proprio per questo motivo»; e all'appuntamento, da quanto si capisce, per il Comune parteciperà l'assessore Michele Plati. Si starà a vedere. Nel frattempo, invece, il coordina-
mento ha chiamato nuovamente a raccolta associazioni e istituzioni. Meno presenze ieri di quante ce ne fossero al confronto di giugno, ma questa volta la pressione ha voluto essere più forte. I referenti istituzionali non si sono presentati alla tavola rotonda, per esempio i dirigenti di Asl, Questura, Prefettura, Api. Come diverse associazioni materane hanno voluto ragionare ancora. Una fra tutte, Kafila. Inoltre, da giugno a oggi proposte sono state presentate al Comune. E altre due volte il coordinamento “A c'appartn” aveva discusso proprio con l'Amministrazione comunale. Le proposte, va detto, partono da una semplice «analisi dei bisogni». Dove per esempio al comune di Matera si era voluto ricordare l'esigenza «di un
punto di raccordo territoriale che faccia da coordinamento delle realtà materane istituzionali e associative già esistenti a favore dei cittadini immigrati». Un luogo utile e funzionale «all'informazione dei cittadini stranieri per orientarsi meglio all'interno dei Servizi offerti». Allo stesso tempo passando per il punto estremamente importante della «mancanza di luoghi per la pronta accoglienza di persone straniere extracomunitarie che arrivano in città talvolta a gruppi, come sta accadendo attualmente con una certa frequenza». La proposta operativa riguarda le prerogative da assegnare al desiderato “Sportello / Ufficio per gli Immigrati”. Iniziando dalla costituzione di un tavolo permanente a
Un momento dell’incontro di ieri
carattere consultivo, coordinato dall'operatore da assumere per far funzionare la struttura. Poi l'attività di consulenza e orientamento dei cittadini stranieri residenti o soggiornanti in città ai servizi territoriali, alle risorse esistenti al momento, «garantendo anche un servizio di informazione a livello legislativo». Fino all'importantissima questione del «coordinamento delle attività di pronta accoglienza notturna e diurna
da svolgersi presso la struttura comunale che in questi anni ha ospitato l'Anolf o presso la struttura individuata dal Comune, dove un'associazione cittadina gestirà in regime di convenzione tale servizio che garantirà la disponibilità di otto/dieci posti letto per un massimo di 15 giorni». Dettagli più che concreti. Al di là di ogni discussione, inoltre, bisogno di politica sociale c'è sempre. Nunzio Festa
24 Ore in Basilicata Valbasento Folino: «Urgente un Tavolo sulle crisi al ministero»
Mercoledì 19 novembre 2008
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Daramic Firmato l’accordo sindacale
per due anni La Pfizer ci ha ripensato Cigs da gennaio 2009 Non si chiude, ma si vende e incentivi all’esodo VALBASENTO - Pfizer passa la mano. La multinazionale del farmaco ha cambiato strategia. Lo stabilimento di Pisticci scalo non chiude più, come annunciato in un primo momento, ma sarà messo in vendita. La produzione proseguirà regolarmente fino al 31 dicembre. Poi da gennaio per i circa 70 dipendenti scatterà un periodo di formazione continua retribuita. Referente per Pisticci durante tutta la fase di transizione che la ricerca di un nuovo acquirente comporta, il dottor Bernard, responsabile delle Risorse umane. L’annuncio, ieri, prima in un incontro con l’assessore regionale alle Attività produttive Vincenzo Folino, poi con i lavoratori, la rsu e i rappresentanti territoriali di Femca Cisl, Filcem Cgil e Uilcem Uil. La scelta, ha spiegato la società, è dettata dalla destinazione monoprodotto del sito, la Dalbavancina che richiede studi clinici aggiuntivi prima della commercializzazione. In una fase di mercato particolarmente delicata per il settore farmaceutico, lunghi periodi di inattività non sono consentiti, in at-
tesa delle autorizzazioni necessarie per la commercializzazione della Dalbavancina.. Tuttavia, le capacità del sito e l’alto livello di specializzazione della forza lavoro, potrebbero risultare interessanti per un acquirente in possesso di un adeguato portafoglio prodotti. La ricerca dell’acquirente comincerà immediatamente. I principali criteri di selezione saranno: le prospettive di continuità produttiva a lungo termi-
ne, i livelli occupazionali, la solidità finanziaria, le capacità manageriali ed un business plan sostenibile. Pfizer si impegna a mantenere i livelli di occupazione attuali e sta già identificando mansioni da assegnare ai lavoratori dopo il fermo della produzione e durante l’intera fase di transizione. Una decisione, quella di non chiudere che, secondo l’assessore Folino, «va valutata in maniera positiva». La Regio-
ne, infatti, si era impegnata nelle scorse settimane in un serrato confronto con l'azienda, beneficiaria dei contributi del bando Valbasento, con l'obiettivo prioritario di salvaguardare i livelli occupazionali in un settore strategico per il futuro dell’area industriale di Pisticci . Folino ha «fatto appello ancora una volta all'unità e alla coesione delle forze politiche, sociali ed imprenditoriali presenti sul territorio, per sostenere le vertenze in atto e contribuire a definire una strategia comune di politica industriale, che sappia sostenere le realtà produttive presenti sul nostro territorio e promuovere nuovi investimenti. Continueremo a seguire con attenzione l'evolversi della situazione alla Pfizer e nelle altre realtà della Valbasento». L'assessore ha anche annunciato che «il Dipartimento Attività produttive ha chiesto al Ministero dello Sviluppo economico l'apertura di un Tavolo sulle crisi industriali di Daramic, Mahle, Panasonic e sulla situazione complessiva della Valbasento». Margherita Agata m.agata@luedi.it
POTENZA – Dopo l’incontro di lunedì andato avanti fino a tarda serata e conclusosi senza arrivare ad un accordo, ieri le rappresentanze sindacali della Daramic, l’azienda, le rsu di stabilimento si sono riviste nella sede di Confindustria a Potenza e questa volta si è arrivati ad un punto condiviso. Lo stabilimento di Tito produrrà separatori in plastica per batterie fino alla fine dell’anno e i suoi 137 dipendenti saranno collocati in cassa integrazione straordinaria, per due anni, a partire dal primo gennaio 2009. Questo in sostanza il contenuto dell’ accordo firmato ieri sera da azienda e sindacati. L’intesa rappresenta «un percorso alternativo alla immediata collocazione in mobilità» dei lavoratori, annunciata nei giorni scorsi. Durante il periodo di cassa integrazione lo strumento della mobilità sarà «volontario», mentre sarà «automatico» al termine dei due anni. Sono previsti «incentivi all’esodo per coloro che saranno collocati in mobilità». E dopo la firma dell’accordo i segretari confederali Pepe, Falotico e Delicio, in una nota congiunta, hanno espresso soddisfazione. «L'accordo, specie per quanto riguarda la parte dedicata
Loguercio risponde all’attacco di Di Fazio (Fi) e conferma il bus Pz - Fg
Convocata dal governo
Domani seduta straordinaria Stato - Regioni
«Nessun problema per i viaggi» E D’Amelio invita a «proficui rapporti con Trenitalia» POTENZA - «È sempre più in uso il vezzo di trasferire ad altri le proprie responsabilità, così come la propensione a generare allarmismi inutili sciorinando giudizi interessati e conseguenti a disinformazione». Così l'assessore regionale Infrastrutture e Mobilità, Innocenzo Loguercio, ha risposto alle dichiarazioni che il responsabile provinciale trasporti di Forza Italia, Pierluigi Di Fazio, ha rilasciato al Quotidiano. Di Fazio, partendo dall’annuncio della soppressione dell’EsLink Potenza - Foggia diffuso nei giorni scorsi e facendo riferimento alla possibilità che altre corse regionali venissero cancellate, puntava il dito contro la Regione accusandola di «non riuscire a tenere testa a Trenitalia». Ieri l’assessore, confermando quanto già anticipato allo stesso Quotidiano, ha sottolineato: «per i viaggiatori lucani non vi saranno
problemi in vista sul collegamento Potenza-Foggia dopo il 14 dicembre prossimo, poiché dopo reiterati tentativi presso il ministro dei Trasporti ad esercitare le proprie funzioni e competenze per impedire ai vertici di Trenitalia di assumere decisioni unilaterali e penalizzanti per i territori e dopo aver constatato il disinteresse del governo centrale con conseguente impotenza amministrativa di fronteggiare Trenitalia sui trasporti a lunga percorrenza di stretta competenza nazionale, il governo regionale ha deciso, reperendo le risorse necessarie, di strutturare un sistema di trasporto rapido su gomma per il collegamento PzFg includendo le fermate di Rionero e Melfi, così come discusso con il compartimento regionale di Trenitalia. Pertanto - continua Loguercio - nel valutare positivamente la petizione proposta dal responsabile
provinciale trasporti di FI Di Fazio, sommessamente si suggerisce di inviarla per competenza al “governo Padano” e per conoscenza al governo regionale». E sempre sui trasporti regionali è intervenuto ieri il senatore Saverio D’Amelio, proprio lo stesso che nei giorni scorsi aveva inviato una lettera aperta alle istituzioni per scongiurare la soppressione di alcuni collegamenti. «L’incontro che, giovedì scorso, ho avuto al Ministero dei Trasporti con alcuni componenti il Consiglio di amministrazione di Trenitalia, ha prodotto la revisione del programma relativo al trasporto ferroviario in Basilicata - sottolinea D’Amelio -. In particolare, grazie al sostegno del consigliere Clemente Carta, nel far emergere il danno che sarebbe derivato ai cittadini lucani dalla soppressione degli Eurostar e di qualche altro treno interregionale, ha prevalso il
L’assessore Loguercio
buon senso. Si è deciso, quindi che nessun treno sarà soppresso, per l’anno prossimo. Resta però da sperimentare, nell’ intendimento dei dirigenti di Trenitalia, la volontà della Regione di rinnovare la convenzione, rivedendola nel senso di intensificare il servizio ferroviario in Basilicata. Confido che Loguercio saprà far valere il buon senso, perché la giunta regionale stabilisca proficui rapporti con Trenitalia». m. b.
ECONOMIA
SICUREZZA STRADALE
Nei Balcani con l’ Ice
Ai centauri lucani il premio responsabilità
POTENZA – La Regione Basilicata e l’Ice hanno organizzato tre azioni promozionali nei Balcani a favore delle imprese lucane che operano nei settori dell’edilizia, metalmeccanica, energia, ambiente e servizi. Ciascuna missione istituzionale, riferisce una nota dell’Ice, prevede un workshop di presentazione delle specializzazioni produttive lucane e sessioni di incontri con operatori esteri di settore selezionati dall’Ice e visite in aziende. Queste azioni promozionali, che hanno raccolto l’adesione di 25 aziende della Basilicata, vogliono aprire la strada a un esame di future inizia-
tive imprenditoriali e opportunità di partnership. La prima delle tre missioni in programma si svolgerà da oggi a giovedì in Serbia (Belgrado) e Montenegro (Podgorica), mentre altre due sono previste, rispettivamente, in Croazia (Zagabria) (10 e 11 dicembre) e in Macedonia (Skopje) (16 e 17 dicembre). Al termine delle missioni si svolgerà in Basilicata un workshop di approfondimento per focalizzare l’attenzione su Paesi e settori che risulteranno maggiormente interessanti per le aziende partecipanti e, in genere, più promettenti per l'economia lucana.
POTENZA – E’ impressionante l’impennata della pirateria stradale. Secondo l’Osservatorio il CentauroAsaps (associazione amici sostenitori della Polstrada) nel 2008 (fino a metà novembre) sono già 271 gli episodi rispetto ai 161 di tutto il 2007 (+68%), con 79 morti contro 68 (+16%) e 276 feriti (+84%). Ma il dato confortante, dall’altra parte, è che i pirati hanno vita difficile: quelli scoperti lo scorso anno furono il 65%, quest’anno il 76%. Il 44% è ubriaco o sotto l’effetto di sostanze, era il 36% nel 2007. Per quanto riguarda la distribuzione geografica il dato relativo alla nostra regione è confortante. Fino a metà novembre, infatti, si
agli incentivi, che vanno da 24 a 48 mila euro per ciascun lavoratore in funzione dell'età e dell'anzianità di servizio, rappresenta una strada innovativa e una risposta equa alle differenziate esigenze dei lavoratori rispetto alle prospettive di lavoro e al traguardo della pensione. Questa intesa è soltanto l'attuazione di una parte dell'accordo generale sottoscritto in Regione, che prevede contemporaneamente di avviare, sempre coordinati dal tavolo regionale del dipartimento alle Attività produttive, un tavolo nazionale presso il ministero dello Sviluppo economico, congiuntamente al ministero dell'Ambiente, per poter affrontare il tema del rilancio del sito produttivo della Daramic nell'ambito dello stesso settore o di altre tipologie produttive, salvaguardando così la continuità occupazionale di circa 131 lavoratori». I segretari ritengono, inoltre, «significativo sul piano della solidarietà ai lavoratori precari, anche agli interinali, l'aver riconosciuto circa 4 mila euro di incentivi. Questo accordo si è potuto realizzare con il consenso unanime dei lavoratori delle organizzazioni sindacali e del livello istituzionale regionale».
registra un solo caso. Il primo posto va invece alla vicina Campania con 34 casi (12,5%) seguono la Lombardia e l’Emilia-Romagna con 29 (10,7%), la Toscana con 28 (10,3%), il Lazio con 27 (9,9%). Mosca bianca in senso positivo la Basilicata lo è insieme a Umbria e Valle d’Aosta. A livello nazionale i dati sono però di assoluto allarme considerando che in numerosi casi il pirata viene identificato a distanza di molte ore o di giorni quando ormai le prove con l’etilometro o con i narcotest non sono più eseguibili. È facile ritenere quindi che se tutti i pirati venissero subito sottoposti alle prove di verifica, il numero sarebbe maggiore. Un elemento po-
sitivo è la percentuale dei pirati che viene identificata dalle forze di polizia, tre su quattro. In crescita gli stranieri, coinvolti in 63 episodi, 30,4% contro il 27,6 del 2007. Sono 40 gli stranieri vittime di pirati della strada. Al primo posto fra le vittime i pedoni con 34 morti, seguono i ciclisti con 14. L’identikit del pirata? Nella maggior parte dei casi si tratta di uomini di età compresa tra i 18 ed i 44 anni (ma è in crescita il numero delle donne), spesso sotto l'effetto di alcol o droghe e per questo decidono di fuggire. Hanno rilievo sempre più consistente i casi di veicoli con assicurazioni scadute o addirittura false. Pesa anche il timore di perdere la patente.
POTENZA - Mettere a punto una strategia di misure comuni per far fronte alla crisi finanziaria che attanaglia i mercati. Con questo scopo domani sarà convocata una seduta straordinaria della Conferenza Stato-Regioni. Il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, ha accolto la richiesta presentata a gran voce dalla Conferenza dei Governatori che, nelle ultime sedute, aveva più volte evidenziato la necessità di far fronte comune con l’esecutivo nazionale per elaborare una strategia d’azione a tutto campo sulla crisi economica, in grado di dare risposte convincenti anche sulle politiche per il credito. Alla riunione di domani è stata annunciata la presenza anche del ministro dell’ Economia, Giulio Tremonti. Nel frattempo, le Regioni hanno formalmente espresso il parere negativo alla manovra Finanziaria nella Conferenza Unificata del 13 novembre, tornata a riunirsi dopo un mese a causa delle polemiche sul Commissariamento delle Regioni per i piani di dimensionamento scolastico. Tra le criticità della manovra, le Regioni sottolineano nel parere che «la riduzione di gettito regionale non prevede contestualmente l’adozione di misure per la completa compensazione delle minori entrate regionali secondo il principio appena approvato dal Consiglio dei Ministri nel Disegno di legge delega di attuazione dell’art.119 della Costituzione. La Conferenza delle Regioni ha intanto trovato un’intesa sul riparto dei fondi del decreto legislativo 56/2000.
18 24 Ore in Basilicata Sull’autorevole quotidiano britannico un reportage sul rapporto fra petrolio e ambiente Mercoledì 19 novembre 2008
Il Financial Times tifa per il Parco Denunciati i rischi per l’area. La delusione delle royalty di ROCCO PEZZANO SE IL FINANCIAL Times uno dei tre o quattro giornali più autorevoli del mondo parla del petrolio lucano, fa notizia. Se poi il Financial Times - vangelo dell’economia internazionale e non certo vessillo dell’ambientalismo parlando del petrolio lucano denuncia i rischi per la natura e la salute, la notizia raddoppia. Anzi, viene elevata a potenza. A quale fattore di potenza, lo si può capire da ciò che è il Financial Times. Testata economica londinese, è la più prestigiosa dell’intera Europa. Sul pianeta, solo l’americano Wall Street Journal può vedersela alla pari. E’ da considerare ovviamente che l’inviato del Ft, Guy Dinmore, scrive per un pubblico che non sa nulla di quanto avviene in Basilicata. In questi casi una leggera dose di esotismo è comprensibile. Così come capita a volte che il breve tempo trascorso nel luogo del reportage renda difficile valutare l’affidabilità di interlocutori e fonti. Ma in questo caso ci troviamo di fronte a un reporter di vaglia: Guy Dinmore è il corrispondente a Roma del Financial Times. Ha lavorato per la Reuters - la maggiore agenzia internazionale d’informazioni - a Londra, Vienna, Varsavia, Pechino, Afghanistan e poi in diverse località dell’Africa e del Medio Oriente. Dal 1997 scrive per il Financial Times. Il suo primo lavoro da inviato fu a Belgrado per seguire la guerra
ACCORDO ENI-REGIONE Dieci anni sprecati CRITICHE su cosa è stato fatto - o piuttosto non fatto - nei dieci anni da quando è stato firmato l’accordo Eni-Regione, “compleanno” ricordato ieri dal Quotidiano della Basilicata. Il senatore del Pdl Cosimo Latronico dice: «A dieci anni dalla stipula dell'accordo emerge con tutta evidenza, come abbiamo denunciato in più circostanze anche tramite iniziative di sindacato ispettive in sede parlamentare, che le parti qualificanti di quell'accordo relative allo sviluppo della regione non hanno trovato attuazione. La delusione delle popolazioni lucane è giustificata dalla constatazione che quel che è mancata è proprio una strategia di sviluppo produttivo della Basilicata utilizzando un grande ed eccellente alleato come l'Eni che in altre stagioni seppe attivare processi produttivi a fronte di progetti di sfruttamento: è il caso del polo chimico della ValBasento che per 30 anni ha assicurato a migliaia di lavoratori impiego e sviluppo». Interviene anche Michele Napoli, consigliere regionale del gruppo misto - “La Destra”: «In Basilicata viene estratto l'80 per cento di tutto il petrolio italiano. In attesa che la Total completi i suoi programmi operativi per entrare in concorrenza diretta con l'Eni sono trascorsi dieci anni dall'Accordo stipulato tra la Regione Basilicata e il colosso petrolifero. Un accordo sicuramente da rinegoziare, stipulato quando l'oro nero aveva poco valore. Ci chiediamo, per esempio, l'uso del gas metano e del Gpl è stato negoziato? Ne conosciamo le quantità estratta e gli usi? E che fine ha fatto l'Osservatorio Ambientale, finanziato dall'Eni e mai decollato?».
in Kosovo. L’attacco del pezzo è nel più classico stile britannico: brillantezza che però non sacrifica la notizia: «Deserti spopolati nascondono i giacimenti di petrolio del Medio Oriente, e steppe gelate coprono quelli della Russia. Sfortunatamente per gli abitanti della Basilicata, il campo di greggio più grande dell’Europa continentale si trova sotto foreste, fattorie e antiche comunità». Poi parla di lupi, cervi e «un orso occasionale» che «vagano attraverso catene montuose designate parco nazionale, dove in maniera incongrua fra le cime degli alberi ci si imbatte in piattaforme petrolifere». La descrizione prosegue con le trincee scavate fra i boschi per far posto alle tubature che portano il petrolio al
Centro Oli; l’odore sulfureo che arriva fino a villaggi medievali in cui la gente chiude casa e va via. «Non sorprende - dice - che i cittadini e gli ambientalisti siano preoccupati dai piani di Eni, Total, Shell ed Exxon che vogliono raddoppiare la produzione e provvedere quasi al 10 per cento del fabbisogno italiano per molti anni». Affronta poi il casus belli di questi giorni: le attività petrolifere all’interno del parco. Ricordando che il ministro Stefania Prestigiacomo ha nominato un commissario del Parco Val d’Agri Lagonegrese, mentre gli attivisti dell’area ci hanno messo 15 anni per far riconoscere l’area protetta, proibita per legge alle attività petrolifere. «Nel frattempo l’Eni ha già costruito una mezza dozzina di parti terminali di poz-
Sopra, Guy Dinmore. A destra, una prima pagina del quotidiano britannico dedicata all’Italia
zi petroliferi nel parco e anche di più all’esterno». Non manca l’accenno al desiderio del governo italiano di estromettere le Regioni dal processo decisionale nelle attività petrolifere, con l’obiettivo di combattere la reputazione dell’Italia di nazione dall’effetto nimby. E c’è anche la dichiarazione di Claudio Descalzi, dirigente di Eni e Assomineraria: «Non possiamo stare fermi per anni, aspettando qualcosa che potrebbe anche non arrivare». Poi si parla dei politici locali, che per la maggior parte appoggiano i piani delle compagnie, abbagliati dalle royalty. Ma i soldi, aggiunge Dinmore, non sono stati spesi bene. E hanno creato clientelismo - in italiano nel testo termine tradotto con “patronato politico”. A Grumento
Nova, nonostante le promesse, un quarto degli abitanti è andato via. I motivi? Timore di inquinamento e mancanza di lavoro, dice il cronista britannico. Citato Pino Enrico Laveglia, un dottore del posto, che collega l’aumento dei casi di tumore alle attività petrolifere (per questo, ha denunciato l’Eni). Poi, Dinmore fa quello che sa fare meglio, essendo un giornalista del Financial Times: i conti in tasca all’Eni. Spiegando che i costi produttivi sono di soli tre dollari a barile. E che salgono a 8 se si include lo sviluppo. Viene data anche voce all’Eni, che assicura: tutti i nuovi pozzi saranno fuori dal parco, e l’inquinamento è sotto i limiti comunitari. E’la volta dei progetti della Total e di altre società
La parola finale è per il presidente della Regione Vito De Filippo. Alla domanda se il petrolio sia una benedizione o una maledizione, risponde: «Definirlo maledizione è esagerato. La Basilicata doveva estrarlo per il bene del Paese, ma il ritorno e lo sviluppo economico sono stati minori delle aspettative». Questo l’articolo, che si conclude con un proclama di guerra di De Filippo se mai il governo oserà pensare alla Basilicata per il nucleare). Ma l’immagine forse più efficace, Dinmore la riserva ad alcuni lucani intervistati in un paese della Valle: «Sorridendo amaramente, dicono che hanno sacrificato se stessi per il resto d’Italia. Ma i loro connazionali lo ignorano». r.pezzano@luedi.it
Tancredi (Ugl) sollecita Regione ed Enti a «un forte senso di responsabilità»
Dodicimila firme contro il caro acqua In protesta i sindacati dei pensionati POTENZA - Le nuove tariffe idriche approvate dall’Aato a luglio e ottobre di quest’anno continuano a far discutere. I sindacati di categoria Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil affermano di aver già raccolto 12.000 firme di protesta. «I rincari dell’acqua, per di più retroattivi, vanno a colpire un target già ampiamente messo in ginocchio dagli aumenti continui dei beni di prima necessità – dichiarano congiuntamente Maria Lorusso (Spi Cgil), Vincenzo Pardi (Fnp Cisl) e Mario Capece (Uilp Uil) -. Non ne comprendiamo i motivi, e per questo abbiamo chiesto un incontro. Vorremmo avere chiarezza, certezze sull’organizzazione del servizio idrico e sui conteggi effettuati, per comprendere realmente cosa dovremmo pagare ed in riferimento a quali servizi. Al momento, tuttavia, registriamo l’assoluta insensibilità delle istituzioni.
Di fronte a questo assordante silenzio, proseguiremo nella raccolta firme e organizzeremo azioni tese a conquistare uno spazio di ascolto che riteniamo sia un diritto essenziale per i nostri iscritti». E ancora in una nota il segretario regionale Ugl di Basilicata, Giovanni Tancredi, tuona: «Siamo all’incredibile per ciò che accade nella nostra realtà regionale, il motore dello sviluppo produttivo al nord, i comandi al centro e la ruota di scorta al sud». «E’ arrivato il momento - continua Tancredi - che anche in Basilicata si pensi seriamente e concretamente a rivisitare compiti e strategie e in vari casi ad eliminare costi inutili che servono solo a mantenere anacronistiche posizioni di privilegio che servono più ad alcuni ambienti politici che alla collettività. Questa esigenza assume aspetti più urgenti e rilevanti se guardiamo a quanto sta avvenendo nel versante della di-
Appuntamento domani mattina nel Palazzo del consiglio regionale
stribuzione dell’acqua e del servizio idrico integrato». «L’aumento delle tariffe idriche previste dall’Aato sottolinea il segretario dell’Unione - ha del paradosso in una regione dove oramai a più riprese si leggono recensioni che collocano la Basilicata tra le ultime per Pensionati in piazza in una delle manifestazioni contro i rincari reddito, lavoro, sviluppo e dove si annidano ancora e sempre più sacche di povertà raccapriccianti disagi alle tante famiglie lucane che già vivono una difficile situazione economica e che sembrano essere ormai irreversibili». «La stranezza del romanzo a puntate sul- sociale». «Ai nostri politici e governatori - conclule tariffe dell’acqua - continua Tancredi - è che tutti criticano ma nessuno s’impegna a de il segretario regionale della Ugl - chiediamo un forte senso di responsabilità e di utitrovare una soluzione! Ogni decisione presa da Governo regio- lizzo corretto delle risorse. I lucani lo meritano, i lucani si sono stannale e da enti (Aato e Acquedotto Lucano evidenzia Tancredi - provoca costantemente cati!».
A Paestum
Mastrosimone (Fpc) ospita i firmatari stand lucano della pdl sulle patologie tumorali tra i più visitati POTENZA - La consigliera della Federazione dei Popolari di Centro, Rosa Mastrosimone, in qualità di componente della IV Commissione Consiliare Permanente “Politica Sociale”, domani alle 10, presso la Sala Riunioni n. 209, al secondo piano del Palazzo del Consiglio regionale, ospiterà, nel corso di una conferenza stampa, i primi firmatari della Proposta di legge di iniziativa popolare “Provvidenze a favore di soggetti residenti in Basilicata affetti da patologie tumorali, sottoposti a terapie fuori regione e solo in ambito nazio-
nale” per illustrarne i contenuti. «Lo strumento legislativo – dice Mastrosimone - si inserisce nel più generale problema di tutela della salute che rappresenta uno dei punti essenziali dell’impegno politico ed istituzionale, riproponendo un’iniziativa già da me presentata. In particolare la proposta si pone l’obiettivo di alleviare le difficoltà di ordine economico che incontrano le persone affette da patologie tumorali e le loro famiglie per raggiungere strutture sanitarie distanti dal proprio domicilio».
PAESTUM - Lo stand della Regione Basilicata è stato tra i più visitati e fotografati nell’ambito della Borsa Mediterranea del Turismo di Paestum, conclusasi qualche giorno fa. Una nota positiva alla presenza della Basilicata alla Bmta è venuta anche da Ugo Picarelli, direttore della Borsa, che ha sottolineato come ogni anno la Basilicata «si propone con offerte di qualità e capacità di incuriosire ed interessare con allestimenti evocativi».
Confagricoltura a Bologna per difendere il settore POTENZA - Anche la Confagricoltura Basilicata sarà presente alla manifestazione che si svolgerà a Bologna oggi, in concomitanza con il negoziato sull’Health Check, a Bruxelles, per richiamare l’attenzione sui problemi del mondo agricolo. «Crollo generalizzato dei prezzi dei prodotti, dai cereali all’olio di oliva, dalla carne al latte. Aumento dei costi di produzione, macchine, carburanti, fertilizzanti, fitofarmaci. Mancati interventi sul fronte della previdenza, del fisco, delle assicurazioni, del credito, della semplificazione buro-
cratica, dell’energia. Ci sembrano motivi sufficienti - ha detto il presidente della Confagricoltura lucana Rocco Graziadei - per raccogliere ed interpretare correttamente il malessere e la collera di chi ogni giorno produce per la collettività, di chi non sciopera mai perché sa di svolgere un servizio vitale, di chi sa accettare la variabilità delle stagioni e la volubilità dei mercati. Gli imprenditori agricoli reclamano oggi quanto promesso, affinché l’agricoltura italiana possa svilupparsi a vantaggio di tutti».
Potenza Mercoledì 19 novembre 2008
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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Le assenze per malattia diminuite da tempo per lo svecchiamento del personale
L’effetto Brunetta al Comune Trend in calo da cinque anni. Ora contribuisce il dato economico «MA quale “effetto Brunetta”, qua si chiama “carenza da terza settimana”». La concretezza dei dipendenti del comune di Potenza, questa volta, va oltre la voglia di non «continuare con queste generalizzazioni sui fannulloni». Ci ha pensato il ministro alla Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, a dire che al Municipio potentino le assenze per malattia sono calate del 64 per cento rispetto allo stesso periodo (ottobre) del 2007. I dati sono stati diffusi dal ministero dopo un monitoraggio partito ad agosto sui risultati delle norme “antifannulloni”. Adesso - sembrano dire dal ministero - non è poi così facile prendersi un giorno di permesso quando non si è malati. Il caso del comune di Potenza, però, si “trasforma”: i dati non sempre sembrano avere una sola lettura. Potenza, nel monitoraggio, è compresa tra i comuni con oltre 500 dipendenti. Al terzo posto per diminuzione di assenteismo in questa categoria, dopo Siena (89,8 per cento in meno) e Foggia (68,4). La verità è che «al comune di Potenza c’era un trend in diminuzione delle assenze positivo praticamente da anni - spiegano i funzionari del dipartimento Organizzazione risorse personale - Certo, i dati del ministero, che gli stessi enti locali hanno volontariamente inviato, sono esatti dal punto di vista “numerico”». Allora il calo c’è, ma più che semplice conseguenza di un certo clima di “timore” o di improvvise variazioni di condotta - di cui Brunetta ha fatto bandiera - «i dipendenti si trovano spesso davanti una scelta di tipo economico». La norma introdotta ad agosto scorso, per ogni periodo di malattia fino a dieci giorni consecutivi, sottrae al dipendente una quota della retribuzione. Ecco, allora, che anche per un’influenza o un raffreddore, con le difficoltà economiche che toccano un po’tutti, finisce che è meglio consumare un giorno di ferie. «O, peggio, venire al lavoro comunque, anche se non si sta bene spiega Michele Arcieri, rsu CgilFp - con conseguente calo della produttività». Arcieri è anche il
LE PILLOLE Sindacato L’analisi CGIL, Cisl e Uil presenti al Comune di Potenza spiegano che non è poi così “scontato” parlare di “effetto Brunetta”. E se nessuno nega la presenza casi di dipendenti poco impegnati («ma sia chiaro, questo vale in ogni categoria»), altra questione è «generalizzare». Conta - ne sono convinti - piuttosto il fattore economico: in un momento di crisi diffusa, anche per un giorno di influenza, i dipendenti preferiscono consumare un giorno di ferie piuttosto che ricorrere al giorno di malattia con annessa riduzione del proprio stipendio medio.
Classifiche
Alcuni uffici comunali e il municipio (foto Andrea Mattiacci)
responsabile del Rilevamento presenze del personale dell’ente. Sa bene che il dato va letto in base al “contesto”. «Nel nostro ente è stato portato avanti negli ultimi anni un percorso di pensionamento di dipendenti già avanti con l’età o che, purtroppo, erano portatori di gravi patologie». Così, «se monitoraggio deve essere, è bene che anche il quadro di riferimento sia uguale a quello con cui si fa il confronto». Ora, con dipendenti più giovani (sono escluse le recenti stabilizzazioni dei precari che fanno riferimento a un periodo successivo al dato diffuso dal ministero) è calata anche la reale esigenza di permessi per malattia, più o meno lunghi, visto che le stesse persone sono “portatrici” di uno stato fisico diverso. Oggi «è vero un calo c’è stato - continua - le richieste di permessi per malattia che arrivano in ufficio sono po-
chissime. Ma il vero motore del cambiamento è l’esigenza di arrivare a fine mese con lo stipendio». Ci sono dipendenti che optano per il consumo delle ferie anche in caso di colite. Certo, «un risultato il ministro lo ha ottenuto - continua Rosa Farenga, rsu della Uil - e questo non è un motivo di orgoglio per il pubblico impiego perchè indica un precedente abuso di diritti». Ma se qualcuno “ci marciava”, «Brunetta non ha scoperto l’acqua calda - continua - Non è una questione di paura, la visita fiscale si faceva anche prima. Ora il problema è di stretta natura economica». Che per alcuni assomiglia a un ricatto. «I casi di malattia si sono effettivamente ridotti - aggiunge Carmine Summa, rsu della Cisl-fps - I certificati si sono ridotti al minimo». Ma, ripete anche lui, non sembra un dato “etico”, «ora an-
Virtuoso LA lettura del dato del monitoraggio sul comune di Potenza, indicato come “frutto” dell’operazione “anti fannulloni” da parte del dicastero, risulta ancora meno comprensibile, per amministrazione e sindacato, soprattutto se la memoria va a un dato vecchio di pochi mesi. «Fu il Sole 24 Ore - dicono in tanti, ripresi dallo stesso Santarsiero - a pubblicare, come fa annualmente, anche nel 2007, un rapporto sui comportamenti dei dipendenti degli enti pubblici dei capoluoghi italiani. Il comune di Potenza risultò penultimo per assenteismo». che con dolori o febbre alta si preferisce ricorrere al giorno di ferie per evitare la trattenuta sulla busta paga». Poi sono i dipendenti a dettagliare. E se qualcuno difende il ministro («se ne approfittavano in troppi»), la maggior parte ricorda che le «generalizzazioni» hanno sempre il sapore della «propaganda. Qui, in questo ufficio - una delle sedi comunali siamo persino sottodimensionati. Ce li vede i dipendenti, quasi tutti grandi e con esperienza, a mettersi in malattia per dispetto quando è necessario uno sforzo in più?». Adesso «conta arrivare a fine mese. Al massimo si prova anche a fare gli straordinari. Solo che noi dipendenti pubblici ormai siamo tutti parte di una categoria». Da luogo comune, spesso poco piacevole. Sara Lorusso s.lorusso@luedi.it
L’AMMINISTRAZIONE
Santarsiero: «Il ministro? Non ci ha colto di sorpresa» LA premessa del sindaco Santarsiero non lascia spazio a ulteriori dubbi: «I nostri dipendenti - dice - sono di alto valore professionale, sono determinanti alla vita amministrativa del comune e ai grandi risultati che stiamo cogliendo». Ma sia chiaro, «non è che il ministro Brunetta ci ha trovati impreparati alla “lotta” all’assenteismo. Le buone pratiche di rigore, trasparenza e controllo erano state messe in piedi da tempo, tanto per la produttività che per la presenza». Loro, gli amministratori, così ringraziano il per-
sonale «di cui siamo ampiamente soddisfatti. Anzi, a dirla tutta, fu proprio il Sole 24 ore, che con un’indagine, nello scorso anno, pose i nostri dipendenti comunali tra i più presenti e i più produttivi del Paese». Oltre al comune di Potenza, in tutta la regione, hanno aderito al monitoraggio consegnando volontariamente i dati, diversi comuni, alcune Asl, l’ospedale San Carlo, le due Province, diverse agenzie e amministrazioni. sa.lo. s.lorusso@luedi.it
Risultati Nel Paese IL monitoraggio effettuato sulle assenze per malattia dei dipendenti pubblici, dal dicastero di Brunetta con il contributo dell’Istat, è iniziato ad agosto scorso. «Nel solo mese di ottobre - dice il ministero - le giornata medie di assenza sono state 0,76, con una riduzione rispetto allo stesso mese del 2007 di circa il 43 per cento». L’effetto “Brunetta”, spiega il ministero, si rileva anche «per le assenze oltre i dieci giorni (26,5 per cento di riduzione) e quelle per motivi vari (11,1 per cento rispetto a ottobre 2007). I dati sono stati consegnati dagli stessi enti sul territorio che hanno aderito volontariamente al monitoraggio del ministero.
La norma I disincentivi AD agosto scorso è stata approvata la legge numero 133 che ha introdotto alcuni incentivi e disincentivi economici oltre maggiori controlli». Così il ministero, in una delle ultime note, sintetizza il senso del provvedimento. Ai dipendenti pubblici, nei primi dieci giorni di assenza per malattia, è corrisposto solo il trattamento economico fondamentale (quello derivante dalla contrattazione collettiva) senza altre indennità o trattamenti economici accessori, anche se di carattere fisso. (Sono esclusi ricoveri ospedalieri e infortuni sul lavoro).
Potenza 21 Il sito è saturo, i rifiuti viaggeranno fino a Salandra con maggiori spese Mercoledì 19 novembre 2008
Chiusa la discarica di Pallareta Molinari: «Copriremo i costi con i soldi risparmiati» E’ COMINCIATA ieri la trasferta per i rifiuti potentini dopo la chiusura della discarica, ormai satura, di Pallareta in località Montegrosso a Potenza. Nuova destinazione Salandra. «Non c’è nessuna emergenza rifiuti - ha subito sottolineato l’assessore comunale all’Ambiente Massimo Molinari - parlerei piuttosto di un trasferimento programmato e operato nella piena salvaguardia di ambiente e salute pubblica». Il sito materano, indicato dalla Provincia, sarà però provvisorio. «Abbiamo già chiesto alla Regione Basilicata l’autorizzazione per la creazione di una nuova discarica - ha assicurato il vicesindacoche possa essere definitiva una volta per tutte». L’odissea dei rifiuti del capoluogo, e di quelli di altri diciotto comuni della provincia che venivano trattati e smaltiti a Montegrosso, dura ormai da anni. «Dal 2005 i rifiuti erano trasferiti fuori dalla città poi, nel 2007, sono stati riportati nella discarica di Pallareta dove si era verificata la possibilità di recuperare un po’ di volumi sempre con la consapevolezza che, una volta saturato il sito, avremmo dovuto procedere con l’individuazione di un altro, e così è effettivamente stato». Un trasferimento quello dello scorso 2007 che, in termini economici, avrebbe consentito al comune di Potenza un risparmio di quasi 2 milioni di euro. Denaro che, assicura il vice sindaco, sarà utilizzato per pagare il trasporto dei rifiuti verso la discarica di Salandra. «L’operazione avverrà senza nessun aggravio per i contribuenti - ha continuato Molinari - perché saranno utilizzati i fondi che sono stati risparmiati quando si è verificata la possibilità di trattare i rifuti a Pallareta». Rimane però il problema del trattamento dei rifiu-
Immagini della discarica di Pallareta (foto tratte dal sito Acta)
ti stessi che, prima di arrivare a Salandra, dovranno necessariamente diminuire di volume. «Stiamo aspettando
che la Provincia designi il sito adatto - ha spiegato l’assessore - è la Provincia l’ente che delibera in questa mate-
ria, il Comune non ha nessuna autorità in materia ma deve limitarsi a seguire le direttive. Abbiamo più volte
sollecitato la Regione affinché si velocizzasse l’entrata in funzione dell’Aato per i rifiuti, in questo modo si po-
trebbero anche calmierare i prezzi per i cittadini. Questo è però uno di quei temi che va affrontato con più ampia cabina di regia perché sono molti i vincoli che vanno adeguatamente rispettati, da quelli ambientali a quelli della salute pubblica. Anche per questo motivo il sito di Salandra è risultato il più idoneo: i chilometri percorsi su gomma dai rifiuti sono contenuti e si evita di tenerli quasi sotto casa come accadeva smaltendoli a Montegrosso». A chi chiede se anche il sito materano non sia a rischio saturazione Molinari risponde: «Non mi risulta che nel nuovo sito ci siano dei problemi, al più dovrebbe risultare alla Provincia. Noi ci atteniamo solo alle disposizioni». Anna Musacchio potenza@luedi.it
L’Osservatorio cittadino rafforza il proprio appello contro il capoluogo “prigioniero”
«Giù le mani dalla potentinità» L’associazione critica l’eccessiva diffusione di cantieri e costruzioni CHE la città sia piena di cantieri è cosa nota. Con buona pace degli cittadini costretti allo slalom nel traffico, degli amministratori costretti a ripetere che “ci vuole pazienza perchè sono necessari” e di chi una città così modificata proprio non la vuole. E’ ancora una volta l’Osservatorio cittadino a sollevare la questione dando «sostegno all’accorato appello che è stato trasmesso da Rocco Cantore (alcuni giorni fa, il primario del reparto di Otorino-laringoiatra al San Carlo aveva trasmesso una nota in cui denunciava l’essere “progionieri” dei cantieri, ndr): un appello dai toni forti, ma che testimoniano il “genuino attaccamento” alla città e il valore delle radici della potentinità».
Il cantiere di via di Giura (foto Mattiacci)
Per questo, l’associazione guidata da Vincenzo Belmonte recupera quell’appello, «certi che possa rap-
presentare un “manifesto” di cittadini che chiedono una sola cosa: mettere fine ai troppi cantieri di interventi
pubblici che distruggono l’assetto urbano pre-esistente e non sono graditi dai residenti e tanto meno rispondono a logiche di utilità». Piò o meno queste le linee di un vero e proprio “manifesto” il cui titolo - suggerito dall’Osservatorio - è: “Non la toccate!”. Ovvero, l’associazione suggerisce di dedicarsi alla conservazione del patrimonio storico e urbano («a partire da piazza Prefettura, che è destinata a essere completamente sconvolta». Così, ai cittadini, chiedono un’ impegno di mobilitazione popolare che non declini solo i disagi quotidiani, ma «per riappropriarsi della propria città. Siamo ancora in tempo prima che si distrugga ogni riferimento alla nostra potentinità».
L’ingenuità dei bambini l’arma segreta dei pedofili
Osservazioni da un pomeriggio di “mobilitazione”
Regolamento edilizio Una città a misura d’uomo
criminalità, il passaggio da forme tradizionali a forme più complesse, i pericoli che vengono dalla rete senza demonizzare la rete». Domani si celebra la “Giornata mondiale dell’infanzia”, eppure tocca ancora rimanere senza parole ad ascoltare i racconti di casi di pedofilia, e si lascia il passo a indignazione e sconcerto quando le parole diventano fatti tratti dalla realtà. “Animanera” è il film di Raffaele Verzillo interpretato, tra gli altri, dall’attore lucano Domenico Fortunato, e che il prossimo 3 dicembre sarà proiettato al Parlamento europeo. E’ il racconto della psicologia di un pedofilo, «il primo film europeo ad affrontare l’argomento - ha detto Fortunato, che ha conosciuto da vicino storie inaccettabili - c’è chi abusa dei neonati ma il guaio vero è l’indifferenza». Nel nostro Paese «non esistono siti pedopornografici italiani, perché attraverso la nostra attività di monitoraggio, se segnalati, vengono chiusi in 48 ore, ha spiegato Rosario D’Anza, dirigente del Compartimento regionale della Polizia delle comunicazioni. Restano i siti stranieri, ma grazie «al software Cets, un programma di comunicazione per lo scambio di informazioni tra gli organi della Polizia, siamo in grado di individuare i pedofili». E’ la segnalazione un altro mezzo di prevenzione, e il cittadino è l’occhio sulla rete che può contribuire in questo senso. Angela Pino potenza@luedi.it
APPENA uscito dalla saletta di Sant’Anna dove abbiamo visto il film “Fragole e sangue” di Hagmann, non ho tanta voglia di fare una recensione sul film, ma su questo 17 Novembre. Un giorno particolare, quasi silenzioso, niente cortei, niente cori e nemmeno cento persone in sala. Forse eravamo 71, forse qualcuno non era interessato, ma c’era e guardava, guardando cresceva, capiva, pensava, ed è questa la cosa bella eravamo finalmente massa critica… massa non proprio rispetto alle migliaia di studenti di Potenza, ma almeno è critica. Non eravamo molti, ma avevamo 71 menti e 142 occhi. Stavamo facendo qualcosa di concreto, eravamo 71 persone con un’utopia. Rappresentavamo la voglia e 71 concrete possibilità di cambiare il mondo. Uno studente della città
L’AMMINISTRAZIONE comunale si appresta ad approvare, contestualmente al regolamento urbanistico, anche il nuovo regolamento edilizio. Proprio in quest’ottica l’assessore all’Urbanistica, Alessandro Singetta, ha incontrato i rappresentanti degli ordini professionali degli ingegneri, architetti e geometri. Secondo Singetta, «il contributo degli Ordini professionali è molto importante per arrivare ad una definizione completa delle problematiche connesse al nuovo regolamento edilizio attraverso il confronto con i soggetti che hanno una conoscenza approfondita delle esigenze dei cittadini». Il regolamento edilizio «è uno strumento importante per la città, che contiene la disciplina delle mo-
CI vogliono occhi che guardano, perché il pedofilo è l’amico dell’ingenuità di un bambino che scopre, e finisce per conoscerle suo malgrado, realtà nuove. E’ internet, nella maggior parte dei casi, la cerniera tra la vittima e il carnefice: «E’ un tragico copia e incolla del mondo virtuale in quello reale». Il messaggio è stato ricorrente durante il convegno “Dignità e diritti nel mondo dei minori”, organizzato dall’Aiart, associazione degli spettatori, che tende a «informare ed educare all’uso critico dei mass media soprattutto i giovani, e sensibilizzare genitori, scuola, organi istituzionali», ha esordito il presidente della sezione provinciale di Potenza, Michele Fierri. A preoccupare molto sono quelli comunemente definiti “new media”, primo tra tutti internet che veicola con estrema semplicità la pedofilia, anche perché, «nonostante esistano sistemi informatici in grado di bloccare il pericolo, non esiste ancora una regolamentazione che riguarda direttamente la rete», è intervenuta Loredana Albano, presidente Corecom Basilicata. E l’unica via di accesso alla prevenzione resta «l’attenzione da parte dei genitori a non lasciare soli i propri figli davanti a un computer». Una sorta di indifferenza inconsapevole dettata dal fatto che, «spesso, non si sa di cosa si parla» ha osservato Oreste Lo Pomo, presidente dell'Ordine dei giornalisti della Basilicata e autore del libro “I Telecomandati”. «E’ il significato stesso della parola a sfuggire, il rapporto tra pedofilia e
dalità costruttive, con particolare riguardo al rispetto delle normative tecnico-estetiche, igienico-sanitarie, di sicurezza e vivibilità degli immobili e una notevole attenzione, per gli edifici di nuova costruzione, agli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili ed alla riduzione dei consumi». L’amministrazione, anche in questo caso, ha voluto il coinvolgimento degli Ordini, «proseguendo sulla strada del confronto e dell’apporto collaborativo tra le varie realtà che hanno a cuore gli interessi della città e dei suoi abitanti». «Si è aperto un confronto costruttivo -ha detto Singetta- che continuerà nei prossimi giorni con ulteriori incontri con gli ordini professionali».
dalla prima
Oggi in libreria il nuovo romanzo di Cappelli viene considerata l’unica statua del Mantegna. L’ormai famosissima statua di Sant’Eufemia di Irsina, in questi giorni ospite d'eccezione al Louvre. Anche in questa sua nuova prova, Cappelli si riconferma capace di una scrittura ricca di sfumature, piacevole e sapiente che accompagna il lettore, a volte direttamente interpellandolo, attraverso la narrazione fino a un teatrale fi-
nale da pochade dove tutti i personaggi si ritrovano nella classica notte, buia e tempestosa. La vedova del sud, lo psicanalista ebreo, lo chef famoso che non sa cucinare, il critico d’arte contemporanea Dario Villalta che invece ama l'arte e le donne antiche, son tutti personaggi benissimo caratterizzati e memorabili. Tra le cose più grottesche del romanzo, va citata un’orgia in cui i protagonisti si esprimono in un
esilarante dialetto barese e un paradossale elogio della “bellezza frolla”, dove le rughe diventano degli esotici ed erotici tatuaggi. Con questa sua nuova opera, Gaetano Cappelli riutilizza un registro comico sentimentale che, mi pare, non ha rivali nel panorama letterario italiano per la sua specifica verve e un ormai inconfondibile, preciso, marchio stilistico. Giancarlo Tramutoli
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Avigliano Plauso all’idea di realizzare una bibliomediateca in paese
«Cittadini partecipi alle scelte» AVIGLIANO - Il progetto della bibliomediateca trova l’apprezzamento anche di Renato Zaccagnini, presidente del circolo “Nuova Italia A. Solzhenitsyn”. «Il progetto - ha spiegato il presidente del circolo aviglianese - riguardante la realizzazione di una bibliomediateca ha rappresentato un momento d’interesse strategico per il futuro della comunità aviglianese e, nello stesso tempo, un esempio di raccordo partecipativo tra istituzioni pubbliche, privati e cittadini». Quindi plauso all’iniziativa dell’am-
ministrazione comunale. Nta stonata, però, il fatto che « i lavori, durante i quali è stato presentato il progetto, presieduti dai progettisti dell'iniziativa, sono avvenuti, purtroppo, nel pressoché disinteresse dell’opinione pubblica cittadina, composta di professionisti ed esperti del settore, e di una parte rilevante del mondo politico locale con la totale assenza dei consiglieri comunali della minoranza». A fare da contro altare « la partecipazione della cittadinanza che ha fornito una prova di notevole interesse in merito a questo progetto».
La presenza di molti aviglianesi è, per Zaccagnino, il segnale che «oggistia cambiando il modo di pensare e, soprattutto, di comunicare con la gente: non più tra sordi, bensì, assistendo alla nascita di un confronto aperto, schietto e serrato che vede i cittadini e le istituzioni posti sullo stesso piano dialettico». La realizzazione della bibliomediateca «concretizza - ha aggiunto - le procedure analitiche, interpretative, attuative ed operative previste nei Piani strategici di “Area vasta vision 2020».
Come sarà la bibliomediateca
Avigliano Il presidente del circolo “Nuova Italia” scrive una lettera aperta all’assessore Lacerenza
E’ una questione di bisogni In paese esiste un solo bagno pubblico ed è pure chiuso AVIGLIANO - In paese c’è solo un bagno pubblico e come se non bastasse e pure «mal funzionante». E così, Renato Zaccagnino, presidente del circolo “Nuova Italaia” ha inviato una lettera a perta all’assessore comunale ai Lavori pubblici, Donato Lacerenza e al responsabile dell’ufficio tecnico del Comune, Rocco Fiore chiedendo di «fermare la scomparsa dei bagni pubblici». E’ giunto il «tempo che cessi la vergogna, è, infatti, inaccettabile che l’unico bagno pubblico, esistente ad Avigliano, funzioni male». Nella sua disamina, Zaccagnino afferma che «è giunto il momento che gli amministratori politici e tecnici del Comune intervengano per fermare il declino qualitativo e quantitativo dei bagni di uso pubblico. Non sussiste alcuna scusa o incertezza: ai sensi del “Disability discrimination act”, nessun bagno pubblico va chiuso e l’uni-
Tanti i disagi soprattutto per gli anziani Bagni pubblici
co rimasto ad Avigliano va tenuto aperto ed efficiente». Per il presidente del circolo «l’amministrazione comunale non usa i propri poteri per obbligare i commercianti a mettere a di-
sposizione questi servizi presenti nei loro locali e se, a esempio, un anziano ne vuole usufruire è costretto a consumare qualcosa». Alla luce di ciò «è opportuno che siano destinate maggiori risorse finanzia-
rie, a esempio gli introiti della ex Bucalossi, per garantire un’apertura continuata dei bagni pubblici gratuiti o per creare quelli a pagamento». «Sconforta ha proseguito zaccagnino - lo spettacolo mattutino
Tito Rimarrà aperta fino al prossimo 2 dicembre la personale dell’artista calabrese
Caterina Arcuri ospite a Casa Spera TITO - Fino al prossimo 2 dicembre sarà possibile visitare a “Casa Spera” la mostra, organizzata dall’associazione “Amnesiac art’s”, “Caterina Arcuri - Opere 2006-2008”. La mostra - aperta dalle 18 alle 20.30 - è curata dal critico Antonella Marino. L’artista calabrese espone la sua più recente ricerca tra fotografia, opere plastiche e video e, come scrive il curatore, nel documento di presentazione alla mostra, «questo ciclo di lavori è imperniato proprio sul potere evocativo delle immagini, che si offrono senza darsi in maniera univoca, giocando sull’ambiguità della percezione, sul vedere come modalità complessa in cui occhi, mente e cuore vanno di pari passo». Alla base c’è l’esigenza di Caterina Arcuri di raccontarsi, di svelare una parte intima di sé prendendo in prestito, appunto, riferimenti visivi altri. Tutto ciò è raccolto «nel video, nelle foto con dettagli di gesti in bianco/nero sfocate da un filtro in plexiglas, nell’installazione con coppe d’acciaio, si carica di un'’ura antropologico-sacrale, creando una dimensione simbolica e sospesa, in cui il microracconto personale fa i conti con la memoria collettiva e col recupero di radici stratificate». La mostra, dicevamo, rimarrà aperta a sino al prossimo 2 dicembre, dal lunedì alla domenica, dalle 18 al-
Due delle opere in esposizione
le 20-30. Per l'occasione è stato anche pubblicato, dall’associaizone potentina “Amnesiac arts”, un documento, contenente il testo critico, le immagini delle opere esposte e una nota biografica dell’artista. Caterina Arcuri, nata a Catanzaro, nel 1963 è professore ordinario di Pittura nell’Accademia di belle arti di Catanzaro. È tra gli artisti più innovativi e sperimentali della Calabria. La sua ricerca si pone, nel dibattito
artistico contemporaneo, con linguaggi diversi. Pertanto si va dalla fotografia al video, dall’installazione alle opere plastiche. La sua attività si è manifestata, da anni, attraverso significativi eventi, mostre personali e collettive, installazioni e performances, tenute in Italia e all’estero. La mostra, che raccoglie le opera realizzate da Caterni Arcuri nel biennio 2006-2008, è stata inaugurata lo scorso 15 novembre.
che si osserva attorno alla struttura dei bagni pubblici: fazzoletti usati, bottiglie vuote e gli eccessi di chi non sa reggere l’alcool». Il legislatore «ha fornito gli strumenti alle amministrazioni locali per gestire
nel modo migliore l’accesso ai servizi pubblici e rispondere così ai bisogni degli abitanti». Spetta, successivamente, «agli amministratori locali decidere le specifiche modalità dell’intervento». Amministrazione comunale che «deve prestare ascolto agli abitanti e, in particolare, ai tanti pensionati». Zaccagnino ha concluso la sua lettera aperta «ricordando che il treno fermava in tutte le stazioni, anche le più sperdute, parafrasando una battuta “sul casotto della stazione di Avigliano campeggia in lettere latine la inusuale scritta “Cessi pubbici chiuso per mancanza di utenza”. In una civiltà consapevole, uno che ha bisogno d andare in bagno non cerca la Restroom, o neppure il bagno, tanto meno i servizi e il capostazione di quel buco tra i monti glieli faceva trovare, senza ipocrisie lessicali».
Il “Volontariato” a Pietragalla PIETRAGALLA - E’ in piena attività l’associazione “Volontariato” di Pietragalla, costituitasi nel 1994 e che da un anno esatto ha una nuova struttura dirigenziale. In questi dodici mesi tale struttura associativa ha preso parte a varie manifestazioni e convegni in Basilicata oltre ad espletare il ruolo quotidiano di supporto a chi si trova in difficoltà, come i malati e gli anziani in particolar modo. Ma la soddisfazione maggiore per il presidente Luigi Bevilacqua è costituita dal che l’associazione ha una propria sede sociale. Non solo Bevilacqua ha tenuto a sottolineare il fatto che «grazie alla fattiva collaborazione dell’amministrazione comunale di Pietragalla e del primo cittadino Rocco Iacovera abbiamo una nuova ubicazione sociale all’interno della vecchia sede municipale, a pochi metri da piazza Maggio in pieno centro cittadino».
L’associazione, in questo modo, ha avuto l’opportunità di utilizzare «una delle numerose stanze in essa presenti e grazie a tutta una serie di sacrifici da parte dei consiglieri in questi ultimi mesi l’abbiamo resa fruibile per le nostre esigenze». Sono state, infatti, sistemate «una serie di scrivanie, un computer, una biblioteca, un settore specifico dedicato alla documentazione inerente l’intera nostra attività, uno spazio dove sono catalogate le normative regionali e nazionali e tutto quanto necessità per la nostra operatività». A breve quindi «avremo la possibilità - ha aggiunto Luigi Bevilacqua - di inaugurarla ufficialmente dando la possibilità di frequentarla a tutti i soci dell’associazione di volontariato». Soci «che avranno quindi un punto di riferimento importante per l’impegno sociale» Antonio Bevilacqua potenza@luedi.it
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BALVANO - Si avvicina l’anniversario del terremoto del 1980 e, anche quest’anno, l’evento non passerà inosservato. Proprio nel comune lucano che maggiormente fu colpito da quel tragico evento (nella sola chiesa madre persero la vita ben 72 persone), l’associazione culturale “La buona creanza” porterà in scena il lavoro “90 secondi dopo”. Il testo teatrale - scritto e interpretato dall’attrice/cantante Lucilla Falcone - sarà portato in scena a Balvano il prossimo 22 novembre, nell’ambito della “Settimana della memoria”. Un lavoro che narra la storia di
Settimana della memoria a Balvano: il 22 novembre un testo teatrale
Novanta secondi che distrussero i sogni Carmelina, una ragazza di un piccolo paese della nostra comunità. I suoi desideri, i suoi sogni, la vita di paese tra gli affetti e la costante presenza della saggia nonna. Poi il terremoto. Novanta secondi e tutto è distrutto. Da quel momento tutto sarà diverso. Un progetto ideato per non dimenticare e per sottolineare come a distanza di anni emergano forti contraddizioni nelle modalità di
attuazione della ricostruzione. Dopo mesi di ricerche documentali, fotografiche e la raccolta di testimonianze dirette nei comuni dell'Irpinia, l’associazione ha realizzato questo progetto che si compone di tre parti: oltre al lavoro teatrale, infatti, è prevista una mostra fotografica con stampe di grande formato (14 pannelli da 80x200 cm) con le didascalie redatte durante i laboratori di scrit-
tura creativa tenuti presso l'Istituto Tecnico Itc "Battaglini" di Venosa e il Liceo classico "Q. Orazio Flacco" di Lavello e Venosa. prevista anche la ristampa del libro "I giorni del terremoto" (Bonechi Editore), testimonianza fotografica di quei tragici giorni. Lo spettacolo, dopo la data di Balvano, sarà portato in scena anche domenica 23 novembre 2008, alle 17:30 a Venosa. prevista poi
anche l’apertura della mostra fotografica presso la Sala del Trono del Castello e la presentazione del libro "I giorni del terremoto". Domenica 30 novembre, infine, alle 20:30 sarà rappresentato presso l'Auditorium delll'Istituto Tecnico Itc “Battaglini" di Venosa. Una tragedia indimenticata quella del terremoto del 1980, specialmente in quei comuni come Balvano che pagarono un prezzo altissimo. Proprio qui, infatti, da diversi anni l’amministrazione comunale ha istituito “La settimana della memoria”. Per non far morire due volte le vittime di quei terribili 90 secondi.
In consiglio provinciale il documento passa a maggioranza
Agricoltura
La conferenza
Assestamento di bilancio Approvata la manovra
Soave (Pdci) «Azioni concrete anti-crisi»
Torna la festa dell’albero
POTENZA - «L’impegno espresso dal presidente Altobello a sostegno delle rivendicazioni degli agricoltori della provincia di Potenza, ha bisogno adesso di fatti, proprio come chiede la Cia-Confederazione Italiana Agricoltori, attraverso le iniziative di mobilitazione di queste settimane». E’ quanto sostiene il consigliere provinciale dell'area sud Raffaele Soave (Pdci) per il quale «all'interno della gravissima crisi del comparto agricolo della regione c'è una situazione ancora più allarmante che riguarda l'agricoltura dell'area sud e delle zone più interne. Centinaia di aziende familiari sono sull'orlo della chiusura definitiva sia per le note problematiche dei prezzi bassi sui campi che per problemi di credito, mentre il ricambio generazionale continua ad essere un auspicio. Per questo va sostenuta con decisione la proposta della Cia di procedere ad un'efficace integrazione tra programmazione regionale, il Programma Operativo Val d'Agri e il Programma Speciale Senise riservando risorse finanziarie adeguate per l'agricoltura, velocizzando la spesa attraverso bandi a sportello, aggregati per progetto, e con gestione semplificata di accesso ai benefici».
POTENZA - La festa dell’albero quest’anno festeggia la terza edizione. Oggi alle 11, presso gli uffici di segreteria dell’assessorato all’Ambiente della Provincia di Potenza (siti in piazza delle Regioni), è prevista, infatti, una conferenza stampa di presentazione della manifestazione “Festa dell’Albero 2008 – III edizione”, in programma per il giorno 21 novembre presso il parco Baden Powell di Potenza. Alla conferenza stampa prenderanno parte l’assessore all’Ambiente della Provincia di Potenza, Domenico Iacobuzio e l’assessore all’Ambiente del Comune di Potenza, Massimo Maria Molinari. Nel corso della manifestazione dello scorso anno, verranno piantati nuovi alberi, messi a disposizione dall’Ufficio foreste e tutela del territorio del dipartimento Ambiente, territorio, politiche della sostenibilità della Regione Basilicata e prelevate dal Vivaio forestale regionale di Potenza. Per l’occasione è stato prodotto anche il “Manuale dell’Albero”, una guida pratica dedicata ai più piccoli per fare conoscere e amare il mondo delle piante, con un approfondimento sui tanti problemi che affliggono i boschi del nostro Paese.
POTENZA - E’ stata approvata la manovra di assestamento del bilancio di previsione e Peg esercizio finanziario 2008, nel corso della seduta di consiglio provinciale che si è svolta ieri. La manovra è stata approvata a maggioranza dei presenti, con i voti contrari dei consiglieri di opposizione Vincenzo Giuliano (Udc), Gianni Rosa (An-Pdl), Nicola Manfredelli (Lucania viva), Giuseppe Schettino e Romano Cupparo (Fi-Pdl). «Grazie alla manovra, la Provincia di Potenza - spiega l'assessore al Bilancio Vito Summa - ha rafforzato la sua azione nel campo dell'assistenza scolastica ai disabili, incrementando i fondi destinati al trasporto per 80 mila euro (40 mila nel 2008 e il resto nel 2009), che si sommano ai 90 mila già stanziati per i progetti educativi individualizzati. Il programma ha consentito di valorizzare la presenza delle associazioni di volontariato sociale, dei Comuni e delle dirigenze scolastiche, avviando la creazione di una rete di interventi che rappresentano il primo passo verso la costruzione di un piano stabile a supporto degli studenti disabili e delle loro famiglie». Nell'ambito della variazione viene anche anticipata al 2008 la realizzazione del
L’aula del consiglio provinciale nella seduta di ieri (Mattiacci)
campo d'erba sintetica della Figc a Potenza per una somma di 500 mila euro e una serie di interventi sulla viabilità provinciale per oltre 4 milioni di euro, con mutui a carico dell'Ente. Altri elementi importanti della manovra sono rappresentati dal finanziamento, per ulteriori 200 mila euro, del completamento dell'archivio storico della Provin-
cia (per cui vi sono ora complessivamente 600 mila euro), dalla esecuzione di opere nel campo dell'edilizia scolastica (230 mila euro) e dalla definizione del Piano neve per il 2008-2009, attraverso la manutenzione straordinaria dei mezzi (150 mila euro), l'assunzione di autisti a tempo determinato (circa 100 mila euro) e l'affidamento del servizio
Oppido, si riparte dai giovani OPPIDO LUCANO – L'attuale crisi economica, lo spopolamento della regione Basilicata, la disoccupazione sono argomenti da trattare con cura non sottovalutando il problema. Il consigliere comunale, con delega anche su sport, associazionismo e politiche giovanili di Oppido Lucano, Domenico Lancellotti, ha sottolineato l'importanza che lo sport può aver in piccoli centri come quello altro bradanico. «Ormai mi soffermo a fare delle considerazioni quotidiane esordisce Lancellotti - I giovani vanno via, le industrie chiudono, gli enti statali vengono trasferiti, il caro vita è ormai diventato qualcosa che ci ha messo in ginocchio. Sono un giovane amministratore che ha tanta voglia di fare e tanta voglia di credere che tutta cambierà in meglio. Personalmente - afferma - la colpa non voglio darla a nessuno. Ma a questo punto mi chiedo se è arrivato il momento per cambiare. Anche io sono stato, e sono tuttora, uno studente che ha avuto la fortuna di lavorare subito, ma non per questo non capisco i giovani che vedono sempre più buio il loro futuro,
sono a loro fianco e lo sarò sempre. Giovani che hanno voglia di lavorare ma che non trovano uno spiraglio per crescere e creare una propria posizione. Il nostro centro di Oppido Lucano in questi anni è cresciuto molto dando vita ad una realtà sempre più vivibile. Ora credo che su quest'onda bisogna cavalcare la crisi e pensare solamente a ciò che possiamo fare perché sul pessimismo non si costruisce mai niente di buono. Come? Rimboccandosi le maniche, investire sulle risorse che abbiamo, unire le nostre forze, giovani e anziani, dare la possibilità ad aziende, anche piccole, di assumere e valorizzare in modo patriottico la nostra terra, avere sempre un contatto diretto con gli amministratori regionali e provinciali. Il mio impegno è quello di far sì che tutto ciò avvenga non solo con le parole ma, soprattutto, con i fatti. La fuga di menti dalla nostra terra è sempre maggiore. Il mio impegno sarà quello essere sempre in prima fila, per cercare di far ritornare la Basilicata la “Lucania terra di luce”. Rocco De Rosa
neve in appalto (altri 100 mila euro nel 2008 e 150 mila nel 2009). Sulla manovra sono arrivate critiche dall'opposizione. Secondo Manfredelli, «mancano riferimenti ai problemi di rapporti con l'amministrazione regionale, per quanto riguarda il trasferimento di fondi in alcuni settori, come quello della formazione professionale». Per Giuliano, «il bilancio non deve essere solo un elemento ragionieristico, ma va inserito in un quadro sociale che risponda davvero ai fabbisogni del territorio». Rosa ha sottolineato che in una manovra da circa 5 milioni di euro, vi sono oltre due milioni di nuove entrate, «che, purtroppo, vengono indirizzate verso spese ricorrenti del bilancio, come i circa 550 mila euro per spese di riscaldamento e utenze». Si è espresso a favore della manovra il consigliere Vito Di Lascio (Pd): «Per la quinta volta dichiara Di Lascio - abbiamo un avanzo consistente in sede di assestamento, a testimonianza di una gestione dinamica, creativa e oculata degli strumenti di bilancio, nonostante la continua riduzione di trasferimenti. Queste risorse aggiuntive vengono distribuite in base alle richieste degli assessori».
Per imparare ad amare la matematica POTENZA - Realizzare un nuovo approccio scolastico con la matematica attraverso attività di formazione dedicate a insegnanti, operatori sociali e genitori, innescando percorsi didattici innovativi: è questo l'obiettivo di “Non solo Pitagora”. Il progetto coinvolge 15 istituti scolastici della provincia di Potenza: Istituto Comprensivo di Avigliano, Filiano, Paterno, Viggiano, le Direzioni Didattiche Statali di Potenza 1°, 2°, 3° 5°, 6°, 7° circolo e di S. Arcangelo, le scuole dell'infanzia del Comune di Potenza e le scuole medie “Sinisgalli”, “Leopardi” e “Busciolano” di Potenza. Soggetto responsabile del progetto, finanziato dalla “Fondazione per il Sud”, è il Consorzio Cooperazione e Solidarietà di Potenza. “Non solo Pitagora” è stato valutato il miglior progetto tra quelli candidati al finanziamento della Fondazione per il Sud. Nel progetto sono coinvolti 61 docenti, 15 studenti della Facoltà d'Ingegneria dell'Università degli Studi di Basilicata e 15 operatori di Cooperative Sociali, pronti ad utilizzare strumenti innovativi per l'in-
segnamento della matematica. I docenti sono impegnati dal mese di giugno 2008, in un percorso formativo biennale che comprende 25 giornate di formazione con lezioni tenute da docenti delle più prestigiose Università italiane. Si è appena svolto uno stage formativo residenziale a Castel San Pietro, dove gli insegnanti hanno assistito alla divulgazione delle più recenti ricerche relative alla matematica. E' in pieno svolgimento l'attività di formazione prevista per i 15 studenti universitari e i 15 operatori sociali. Dopo la formazione in aula, a partire dal mese di dicembre, verranno attivati i laboratori di ludo-matematica, all'interno degli istituti scolastici partecipanti. Un'animazione itinerante, il Ludobus, affiancherà le attività del progetto girando nei vari paesi dove si svolge la sperimentazione, per consentire a tutti di giocare con la matematica. Un festival della matematica coronerà l'iniziativa sancendo l'unione tra la razionalità e la facoltà immaginativa. Angela Menchise
MercoledĂŹ 19 novembre 2008
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LAGONEGRESE - Sono molti i lucani del lagonegrese che hanno sottoscritto la petizione “contro il maestro unicoâ€?, creata e scritta da Silvia Melis . In poco piĂš di due mesi la lista delle firme è arrivata a quota 34.655 e tra queste risultano anche persone di Lauria, Maratea, Lagonegro, Latronico, Moliterno, Trecchina e Rivello e da non dimenticare Potenza, Senise e Sant'Arcangelo. Tra i lucani del lagonegrese il piĂš veloce è stato nella cittadina di Moliterno che ha apposto la firma facendo registrare la posizione numero 145. Questa petizione è in difesa della pluralitĂ del docente nella scuola elementare contro la volontĂ del ministro alla pubblica istruzione, Maria Stella Gelmini, di reintro-
Val D’Agri e Lagonegrese Guida Moliterno con oltre 145 firme
Petizione contro il maestro unico durre il maestro unico nella scuola elementare. Sono ormai trascorsi vent'anni da che questa figura è stata superata definitivamente, estendendo a tutta la scuola l'esperienza di collaborazione e condivisione di responsabilità tra docenti che era maturata con l'istituzione del tempo pieno. La pluralità docente ha permesso ai maestri e alle maestre di approfondire la conoscenza disciplinare e ha rafforzato lo spirito di
collaborazione, rendendo la scuola elementare una comunitĂ di conoscenze. Il governo invece vuole un ritorno al passato che gli permetta di ottenere nuovi risparmi ai danni della giĂ tartassata scuola pubblica. Ci si chiede che senso ha stravolgere la scuola elementare, che tra l'altro viene valutata positivamente anche nei test internazionali, se non l'obiettivo di mettere in crisi un settore della scuola pubblica a van-
taggio del mercato e delle scuole private? Per queste ragioni gli insegnanti, i genitori, i cittadini, si dichiarano fermamente contrari a questi progetti e si impegnano a sensibilizzare in tutti i modi l'opinione pubblica. In termini di didattica la restaurazione del maestro unico nella scuola italiana significa che non sarebbe piĂš possibile la suddivisione delle materie disciplinari tra diversi docenti, il maestro o la
maestra unica dovrà insegnare tutte le materie per tutto il programma previsto nei 5 anni e dovrà aggiornarsi su tutto. Non sarebbe piÚ possibile impostare il lavoro dei docenti in classe sulla collaborazione e sul confronto, specialmente in riferimento ai bambini con difficoltà , alle scelte didattiche, agli stili di apprendimento. Ogni insegnante tornerà ad essere solo di fronte alla classe, alla didattica, alla psicologia dei bambini. Non sarebbero piÚ possibili le uscite didattiche nel territorio, musei, aule didattiche decentrate e manifestazioni sportive. Per evidenti questioni di sicurezza il singolo insegnante non può uscire dalla scuola con la classe da solo. Emilia Manco
Solimando: ÂŤNon possiamo riversare le chiamate sul wireless
Castronuovo Solenni festeggiamenti
Adsl a Spinoso, è scontro tra il sindaco e la Telecom
Chiude i battenti l’anno dedicato a Sant’Andrea
SPINOSO - Un adsl che tarda ad arrivare e che potrebbe costare caro alle tasche comunali. E' forte la richiesta di avere la fornitura del servizio che nasce dal primo cittadino di Spinoso, Mario Solimando: Abbiamo presentato richiesta alla Telecom e dopo tempi lunghissimi ci è giunta una risposta poco soddisfacente e chiara. Come si evince dalla lettera questi signori ci dicono che l'investimento necessario ad adeguare la centrale che serve per il suo comune presenta una redditività inferiore a quanto previsto dai parametri aziendali, e pertanto, al momento il comune di Spinoso non può essere inserito nei programmi di sviluppo della banda larga di Telecom Italia. E se questa prima risposta non convince il sindaco, la questione si infittisce quando lo stesso Solimando sottolinea le ultime righe che sono state scritte dalla Telecom: A tale proposito possono essere di grande utilità interventi di sostegno allo sviluppo della banda larga da parte dello Stato e degli Enti Locali, con l'ero-
Il municipio di Spinoso
gazione di contributi economici da assegnare mediante specifici bandi di gara. Di fronte a questa affermazione il sindaco spiega le sue ragioni: Non capisco perchÊ la Telecom mi parli di redditività inferiore quanto a pochi chilometri dal mio paese altri piccoli centri sono già forniti di adsl e non credo che le loro redditività economiche siano migliori delle nostre. Vi è una diffusione a macchia di leopardo
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che non trova alcuna spiegazione razionale. Senza poi considerare quella che appare una chiara richiesta anche di contributo per ottenere il servizio. Attualmente il comune è servito con il sistema wireless realizzato dalla Comunità Montana Alto Agri, un sistema che, soprattutto di inverno, subisce improvvisi arresti a causa del maltempo come negli ultimi tre giorni. E al danno si potreb-
be aggiungere la beffa grazie al Voip. Secondo la nuova finanziaria tutte le amministrazioni pubbliche dovranno aderire al sistema pubblico di connettività mettendo in correlazione i propri sistemi operativi e dialogando tramite tecnologia Voip, cioè il sistema che gestisce le chiamate telefoniche tramite internet. Qualora ciò non accadesse sarà necessario prevedere nel bilancio successivo la riduzione del 30% delle risorse stanziate nell'anno in corso per spese di telefonia. E' naturale che non essendo coperti da Adsl il comune non potrà dialogare mediante internet e aggiunge Solimando: Non possiamo riversare le chiamate sul wireless rischiando di rimanere non solo senza internet ma anche senza telefono. E' il caso credo, che i piccoli comuni siano in qualche modo supportati dagli enti preposti per cercare di risolvere il problema e assicurare a tutti i cittadini, e a tutte le imprese, le stesse possibilità di crescita. Francesca Gresia provinciapz@luedi.it
CASTRONUOVO - Si sta chiudendo in questi giorni, con manifestazioni anche in Sicilia e a Napoli, l'Anno Santo indetto da papa Benedetto XVI per il quarto centenario della morte di Sant'Andrea Avellino, patrono di Castronuovo. Don Domenico Martino, neo parroco del paese natale del teatino del 1500, ha concluso le celebrazioni liturgiche dedicate all'Avellino, oggetto in questo anno di pubblicazioni letterarie, convegni e pellegrinaggi. Le spoglie del santo l'anno scorso sono state ospitate nella diocesi di Tursi - Lagonegro, grazie al lavoro del vescovo mons. Nolè, delle istituzioni locali e soprattutto di don Adelmo Iacovino, sacerdote a Castronuovo negli ultimi cinque anni che ha partecipato alla Messa solenne celebrata domenica a Napoli (dove i resti del santo sono custoditi dai suoi confratelli teatini). La funzione religiosa è stata presieduta da Antonio Di Donna, vescovo ausiliario dell'arcidiocesi di Napoli, e allietata dai cori di San Brancato di Sant'Arcangelo (PZ) e Corigliano in Calabria. LunedÏ, invece, è stata addirittura la Sicilia a festeggiare il con-
Senise Lo sviluppo dell’area al centro del seminario
fessore di anime e scrittore castronovese: nel Museo diocesano di Piazza Armerina, infatti, è stato presentato il quadro “S. Andrea che intercede presso la Madonna delle Vittorieâ€?, a testimonianza della notorietĂ acquisita nei secoli dal teatino per le sue doti taumaturgiche. A relazionare sull'opera d'arte e sulle note biografiche del santo sono stati, tra gli altri, il vescovo Michele Pennisi, il sindaco Fausto Nigrelli, il Preposito dei Teatini di Palermo Salvatore Attardo, i docenti universitari Marco Nobile e Filippo Acquachiara, il funzionario del Museo regionale di Messina Gioacchino Barbera. La manifestazione si è poi conclusa con l'intervento di padre Gaetano Rossell, procuratore generale dell'Ordine teatino e la proiezione di un film storico su sant'Andrea Avellino realizzato dal castronovese Nicola Arbia. Si è chiuso cosĂŹ un intenso anno di ricorrenze e celebrazioni, culminate con l'indulgenza plenaria firmata dal Pontefice e concessa a tutti i fedeli che hanno fatto voto di devozione al Santo. Umberto Di Matteo provinciapz@luedi.it
Delusione per l’assenza di De Filippo
Apofil: tra arte e natura
Successo per la giornata dedicata ai diabetici
SENISE - Si è tenuto a Senise, presso la guida che hanno spinto gli enti alla colsala convegni dell’Apofil, un semina- laborazione. Discorso poi ripreso da rio di presentazione del corso “Arte e Andrea Topo del ministero dello svinatura: una nuova identitĂ competiti- luppo economico, mentre nel merito va per lo sviluppo delle aree interneâ€?. Si della intesa e dunque del percorso fortratta di un percorso che vede la asso- mativo sono entrati sia Giuseppe Ronanza di intenti tra la regione Basilia- maniello dell’Associazione formnatori italiani di basilicata, cata, la provincia di Posia Gaetano Lofrano tenza e la associazione dell’associazione Arte italiana formatori. CoPollino, il quale ha risĂŹ come ha sottolineato cordato come le aspil’assessore provinciarazione dei ragazzi, le, Alfonso Salvatore. soprattutto diplomati L’idea potrebbe portare e laureati dell’area del nuova linfa alle aree inPollino, passano anterne del Senisese, che che e soprattutto dalle pensano ancora di arriidee e dalle azioni mesvare allo sviluppo anse in campo giorno doche attraverso questo po giorno ma che hanpercorso che tocca l’arno bisogno di sostete e la natura, cosĂŹ come Una foto del seminario gno. Per trattenere alha sottolineato il sinda- organizzato meno qualcuno e per co di Cersosimo, Mario dare un segnale a chi Trupo nella introduzione. All’incontro erano presenti for- arriva da fuori. Discorso iniziato giĂ matori, dirigenti scolastici, politici ed dall’assessore provinciale Carmine allievi. Un seminario dunque mirato Rossi, che ha invitato i giovani a scuocosĂŹ come ha sottolineato il presidente tersi e a non piĂš aspettarein modo pasApofil Vito Santarsiero. Ha coordinato sivo che gli eventi scivolino addosso, i lavori, Valerio Giambersio dirigente magari senza essere toccati. regionale del nucleo di valutazione Gianni Costantino (Nrvvp), il quale ha ricordato le liene provinciapz@luedi.it
LAGONEGRO - Successo a Lagonegro per la “Giornata Mondiale del Diabeteâ€?, attestata dalla presenza di soggetti diabetici (oltre trecento). ÂŤUna testimonianza di interesse da parte di una vasta area marginale e periferica rispetto ai centri piĂš popolosi della Regione, - si spiega in una nota - che sta ricevendo grande attenzione, per questo genere di patologia, dall'allerta con cui viene seguita dalla Direzione generale dell'Asl 3, sia per la presenza consolidata delle strutture di cura e assistenza dei disturbi alimentari , che dalla prevenzione e cura della obesitĂ , oltre che dal tempestivo recepimento della Delibera di giunta regionale, in quanto ha giĂ insediato un ambulatorio per la cura del “piede diabeticoâ€?, presso l'Ospedale di zona di MarateaÂť. Una occasione che ha visto confrontarsi Medici, Pazienti e Dirigenti Scolastici, con le conclusioni arricchenti del Direttore generale dell'Asl 3 Mario Marra. ÂŤUn Evento, - conclude la nota - che avrebbe meritato la presenza del presidente della giunta Vito De Filippo, proprio perchĂŠ prendesse coscienza dell'impegno che, congiuntamente Pazienti e Medici, vanno profondendo per corrispondere alla Risoluzione Onu, intesa a frenare l'epidemia diabeticaÂť.
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Genzano di Lucania Stanze sporche e prive di sicurezza. La replica del sindaco
«Accampati al palazzo di giustizia» Il giudice La Sala denuncia il degrado degli ambienti GENZANO DI LUCANIA - Si chiama palazzo di giustizia, ma al suo interno la Giustizia (rappresentata da due giudici e quattro dipendenti) non vi fa la parte del leone. La sensazione espressa dalla dott.ssa Luisa La Sala (giudice di Pace Coordinatore) ai giornalisti appositamente convocati, ieri, è quella di sentirsi piuttosto all'addiaccio: «quasi accampati, in stanze spaziose e ben illuminate, questo sì, ma fredde, sporche e scevre di ogni minimo requisito di sicurezza fra quelli previsti dalla legge: dai maniglioni antipanico all'illuminazione di emergenza, dalla casetta di pronto soccorso alla rete antincendio (esistente ma inutilizzabile), dalle strisce antiscivolo sui gradini che vanno a pezzi alla manutenzione ordinaria ed alle pulizie». Tutte cose messe già messe in evidenza dal responsabile del servizio prevenzione e Protezione a seguito di un sopralluogo avvenuto nel maggio 2005, e dallo stesso messe a verbale assieme al Cancelliere Pierpaolo Saquegna . “Documento trasmesso, nel febbraio 2007, al presidente del tribunale di Potenza - riprende il Giudice - e fatto seguire da una rimostranza per iscritto, in merito alle manchevolezze riscontrate, indirizzata al sindaco di Genzano; al quale pervenne, a distanza di poco
Alcune immagini della struttura
tempo, un invito a normalizzare la situazione da parte dello stesso Tribunale». L'ultima comunicazione inviata a Cancellara dalla dott.ssa La Sala è datata giugno 2008, e si continua a lamentare un mancato intervento. «Da 3 anni a questa parte - ci dicono il giudice ed il cancelliere - continuiamo a chiedere che ci venga quantomeno
sistemato l'impianto di riscaldamento, perennemente in panne (nonostante - tengono a precisare - il costante interessamento alla questione del comandante dei vigili Antonino Bruscella), ed attualmente addirittura privo della caldaia, rimossa ma non ancora sostituita». Altre lamentele riguardano la mancanza di misure ade-
guate per proteggere l'archivio, situato senza porte né cancelli in un appendice dello stabile, allagamenti frequenti dell'aula per le udienze (3 a settimana, due civili ed una penale), nonché lo stato fatiscente complessivo della struttura ospite. L'edificio, maestoso, consta di due piani. Sito in via Bachelet, fu concepito, appunto,
come palazzo di giustizia (Pretura). Risale al '98 la richiesta dell'allora sindaco Giovanni Pizzuti (che ottenne risposta positiva dal Tribunale di Potenza), di destinare parte dei locali non utilizzati ad importanti servizi sociali. In seguito - senza ulteriore domanda formale, ci dicono - il Comune assegnò alcune stanze, attigue agli
uffici giudiziari, all'ente “Acquedotto Lucano». «Fatto sta - conclude La Sala - che ora siamo gli unici a restare al freddo (L'Acquedotto ha una proprio impianto di riscaldamento), e questa è la goccia che fa traboccare il vaso: ho già vergato una lettera in cui chiedo una sistemazione provvisoria, magari a Banzi, dove saremmo accolti a braccia aperte». Abbiamo ritenuto opportuno sentire anche il sindaco, sulla Questione. «Non si tratta di noncuranza - si difende Cancellara - : per quanto riguarda la caldaia, negli ultimi due anni ci sono stati problemi con la manutenzione, imputabili a manchevolezze da parte del tecnico incaricato; e così quest'anno abbiamo deciso di sostituirla di sana pianta. Il ritardo - continua - è semplicemente dovuto al cambio della ditta termoidraulica incaricata della gestione, e nel giro di qualche giorno tutto tornerà a funzionare; poiché teniamo molto a conservare questa importante figura istituzionale a Genzano». In riguardo ai restanti - ben più gravosi - problemi, il sindaco dichiara di essere impegnato già da tempo nella ricerca dei finanziamenti necessari a far rientrare la struttura entro i canoni di sicurezza previsti dalla legge. Gianrocco Guerriero provinciapz@luedi.it
Lavello, al via il volantinaggio contro la centrale dell’Enel LAVELLO - Proseguono i lavori di costruzione della tanto chiacchierata cabina enel di Piazza Cristoforo Colombo. In barba a richieste, sit in , proteste e rimostranze dei residenti e dei rappresentanti del Partito democratico, tutto tace mentre le ruspe ed i mezzi pesanti continuano indisturbati i propri lavori per la realizzazione del manufatto. Torna alla riscossa il costituito comitato di cittadini con un volantino e con alcuni manifeti murali . Non sembrano esserci reazioni da parte dell'ammnistrazione cittadina di centro destra guidata da Antonio Annale. «E' proprio in una piccola piazza - si legge nel volantino - altrimenti conosciuta come Largone di Torciano che vorrebbero mettere una cabina Enel di grandi dimensioni». «E' l'unica area verde della zona - proseguono i componenti del comitato cittadini - , dimenticata da tutti ma non da noi abitanti del quartiere, che da anni ce ne prendiamo cura, quindi abbiamo costituito il “ Comitato Piazza C. Colombo». «Chiediamo - sottolineano - un aiuto alle autorità competenti, ma il risultato e' l'indifferenza o risposte del tipo: “ volete le palme o volete lavare i panni ? Giudicate
voi . Tante volte fa' piu' luce il dialogo dell'energia elettrica». I lavori di costruzione delle cabina, osteggiati sin dalla primavera scorsa , sono iniziati circa sette giorni fa sotto gli sguardi attoniti dei residenti che , a loro dire, aveva ricevuto rassicurazioni da parte del primo cittadino circa possibili solu-
zioni alternative da valutare unitamente alla società Enel. Paura per un probabile inquinamento elettromagnetico ma anche una protesta per lo scempio che potrebbe essere provocato dalla costruzione della cabina elettrica, sono i principali motivi di protesta degli abitanti della zona.
Per la cronaca, pare invece che la realizzazione della nuova cabina elettrica sia necessaria in ragione della recente costruzione di nuove abitazioni nei rioni limitrofi con un conseguente maggior fabbisogno di energia elettrica e sicurezza. Daniele Masiello provinciapz@luedi.it
La piazza dove sono partiti i lavori
Acquistati 15 ecografi di ultima generazione per la sanità territoriale
Asl 1 di Venosa, parte la campagna di vaccinazione antinfluenzale
VENOSA - In tutti i 19 comuni dell'Asl 1 è partita questa mattina la campagna di vaccinazione antinfluenzale ed antipneumococcica prevista per la stagione 2008/2009. E' possibile vaccinarsi o presso gli Uffici Sanitari comunali o dai medici di medicina generale, che aderiscono alla iniziativa. La vaccinazione è consigliata a tutti i cittadini che hanno compiuto i 65 anni e a coloro
che sono affetti da malattie croniche debilitanti dell'apparato respiratorio, circolatorio ed uropoietico. E' raccomandata anche ai soggetti colpiti da malattie degli organi emopoietici, da diabete e da fibrosi cistica. L'utilizzo del vaccino consentirà di evitare il rischio di contrarre l'influenza e soprattutto di evitare le complicanze derivanti da febbre, difficoltà intestinali,respiratorie e
cardiocircolatorie. L’offerta dell’Asl 1 non si ferma qui. I lusinghieri risultati conseguiti dall'Asl di Venosa, evidenziati anche dal bilancio consuntivo 2007 e confermati dall'ultima trimestrale del 2008, hanno consentito all'Azienda di potenziare l'offerta di prestazioni sia in ambito ospedaliero che in ambito territoriale. «In tale contesto abbiamo potuto avviare un programma di rinnovo strutturale e procedere alle gare per l'acquisizione di quelle tecnologie inserite nella proposta di rimodulazione formulata dall'Asl 1 e approvata dalla Regione Basilicata- evidenzia il Direttore Generale Asl 1, Edmondo Iannicelli - Il segno più tangibile di questa operazione è rappresentato dall'acquisto di 15 ecografi, utilizzando la procedura di aggiudicazione tramite la Consip spa». Tale
procedura, che si ispira al principio di economicità, da tempo adottato dall' Azienda, ha consentito di ottenere un notevole risparmio economico a parità di caratteristiche tecniche-qualitative delle apparecchiature acquistate. In questo modo la Direzione strategica dell'Asl 1 ha proceduto all'ammodernamento e al potenziamento dell'offerta di diagnostica di base sia in ambito ospedaliero che in ambito territoriale, fornendo risposte qualificate, coerenti con la domanda di tali prestazioni , che emerge soprattutto dal territorio. In talune sedi distrettuali, come quella di Lavello , l'Azienda assicura fin dal 1999 tali prestazioni con specialisti qualificati. L'acquisto dei 15 ecografi di ultima generazione consente di migliorare ulteriormente e completare l'offerta di servizi da tempo garantiti.
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Melfi Anche il sindaco Navazio interviene sulla vicenda che vede protagonisti i ragazzi dell’Ipsia
«La Provincia mi ha dato ampie rassicurazioni» MELFI - Sulla vicenda della protesta degli studenti dell'Ipsia di Melfi che vogliono sapere che fine faranno relativamente al progetto della cittadella dei saperi, abbiamo interpellato il sindaco di Melfi Ernesto Navazio. Innanzitutto una precisazione. Il primo cittadino federiciano non era presente alla riunione tenutasi in Provincia venerdì scorso per un motivo molto semplice. L'invito gli è stato recapitato solamente ieri, con quattro giorni di ritardo. A tal proposito Navazio è apparso adombrato e dispiaciuto per non aver potuto partecipare ad un avvenimento che ritiene assai im-
portante per la città di Melfi. «Condividiamo in pieno il progetto della Provincia della cittadella dei saperi. Riteniamo rappresenti un progetto in grado di fornire spessore alla comunità, garantendo vita al quartiere anche nelle ore pomeridiane, dichiara Navazio. C'è l'idea di formare un vero e proprio campus sul modello universitario in grado di favorire l'integrazione ed il confronto tra le diverse realtà studentesche presenti in zona». Sulla specifica protesta dei ragazzi del Professionale che temono per la perdita dei laboratori, essenziali per la formazione didattica
degli studenti, Navazio interpella l'ingegner Spera dirigente del settore edilizio scolastico della provincia di Potenza. «L'ingegnere Spera mi ha fornito le massime rassicurazioni. Nel progetto di ristrutturazione saranno garantite tutte le attività di laboratorio. Da parte nostra abbiamo fornito la massima disponibilità per l'utilizzo di alcune aree attualmente adibite a parcheggio qualora nel trasferimento presso l'Itis sarà necessario costruire altri capannoni per ospitare i laboratori». Questa è una dichiarazioni di intenti molto importante da parte del sindaco di Melfi. I ragazzi del-
l'Ipsia possono tirare un sospiro di sollievo perché la disponibilità dell'amministrazione di fatto garantisce la possibilità che, qualora le aule dell'Itis, in futuro destinato ad ospitare il Professionale, non fossero sufficienti a contenere tutti i laboratori didattici, si possa costruire in un area attigua un capannone che possa contenere le aule attrezzate. Probabilmente una mancanza di comunicazione chiara e precisa da parte di tutte le componenti in causa, è alla base di questi dissapori e della protesta inscenata dai ragazzi del Professionale Remo Righetti di Melfi. Nessuna voglia di ri-
Un’immagine di alcuni ragazzi dell’Ipsia (Zenti)
dimensionare lo storico istituto melfitano. Anche il sindaco Navazio ha ricevuto ampie garanzie in tal senso: «Nessuno vuole perdere un istituto che ha fatto la storia come il Righetti di Melfi, ribadisce Navazio. C'è un per-
corso ampio e condiviso che da un lato garantirà tutte le attività didattiche e dall'altro fornirà la città di Melfi di uno spazio collettivo di primissimo piano». Emilio Fidanzio provinciapz@luedi.it
Rionero in Vulture Nel settembre scorso le chiavi furono consegnate agli aventi diritto
Alloggi nuovi ma privi di metano La mancanza di contatori fa slittare il trasloco di 32 famiglie RIONERO - Vicenda Ater a Rionero. Sembrava tutto concluso nel migliore dei modi e invece no. Dopo anni e anni passati ad attendere un alloggio degno di questo nome le trentadue famiglie assegnatarie delle abitazioni di edilizia popolare avevano finalmente coronato questo sogno. Un'impresa lunga e travagliata, traversie degne dell'Odissea, vicissitudini e pasticci burocratici tra enti e uffici amministrativi. A fine settembre di quest'anno finalmente la consegna ufficiale delle case. Chiavi in mano gli increduli nuovi proprietari hanno iniziato a pulire, rassettare, imbiancare e prendere tutte le misure necessarie. Il trasloco imminente ed invece una nuova carenza: non c'è metano. Il fatto assurdo è che la metanizzazione è stata fatta, le tubazioni ci sono, tutto è regolare a mancare invece sono i contatori. L'allaccio alla rete del metano gas in ordine, eppure, per le trentadue famiglie ancora una porta chiusa, ancora un problema da risolvere. Doveva essere semplice routine, normale amministrazione ed invece si ripresenta un nuovo problema. Qualche scaramantico potrebbe addirittura iniziare a parlare di iettatura, due anni di ritardo dalla data ultima di consegna delle abitazioni e quando tutto sembra fatto ancora intoppi burocratici. Tutti da subito hanno fatto la richiesta per i contatori
Melfi, appello animalista della lega per la difesa del cane
Uno degli alloggi Ater di Rionero
nuovi, ma ad oggi le case restano ancora all'addiaccio. Un problema non da poco. Con l'inverno ormai iniziato è impensabile parlare di trasloco in un abitazione priva di riscaldamento e acqua calda, così le famiglie sono costrette a mantenere due appartamenti aperti, due affitti, con tutti i costi aggiuntivi che ciò comporta. I cittadini ora chiedono chiarezza e buon senso anche per il rispetto dei bambini e degli anziani che attendono la nuova dimora. Sbattuti tra numeri verdi con infinite musiche d'attesa nessuno ha capito bene cosa manchi per ottenere il proprio contatore. Ad infittire il mistero delle documentazioni necessarie e mancanti c'è chi ha pensato al nome della strada. Quando
all'epoca vennero iniziate le fondamenta delle abitazioni la strada non aveva una denominazione chiara venendo genericamente descritta come zona Gaudo. Con la recente toponomastica fatta dal comune di Rionero il quartiere si è trovato nella zona dedicata al cinema e la strada denominata via Vittorio De Sica. Che sia questo il problema burocratico alla base del mancato impianto dei contatori? Secondo Giuseppe Endimione presidente dell' ex comitato case popolari e assegnatario di uno degli alloggi, pare che il problema sia in via di risoluzione. Che dire, anche per questa volta “Pane, amore e fantasia”. Lucia Nardiello provinciapz@luedi.it
MELFI – Un nuovo appello alle coscienze degli uomini, a favore del rispetto per gli animali e per i cani in maniera particolare, è stato lanciato in questi giorni in città da alcune volontarie della Lega Nazionale per la Difesa del Cane. Lo spunto, neanche a dirlo, un nuovo atto compiuto da mano di uomo ai danni di colui che dovrebbe essere “il suo migliore amico”, e l’occasione è stata utilizzata al fine di sollecitare maggiori controlli ed un rispetto degli animali da parte di tutti, siano essi bimbi o uomini, giovani o vecchi, donne o ragazze. “Il grado di civiltà di un uomo si riconosce da quanto amore prova verso gli animali” ricordava Gandhi, ma in tanti sembrano non ricordarlo, visto che si ripetono atti contro i cani, come di recente in città. A ricordarlo, nel proprio intervento attraverso un foglio diffuso agli organi di stampa, sono state Nicoletta e Paola, due volontarie della LNDC, che si sono mosse dopo il ritrovamento di alcuni cani morti per avvelenamento. “La
I membri dell’associazione, nata nel 1998, ha ammirato la bellissima chiesa di San Donato
Lucani di Salerno in visita a Ripacandida RIPACANDIDA - Domenica 16 novembre, nel piccolo centro del Vulture, è giunto un pullman di turisti, provenienti da Salerno, composta da persone facenti parte dell'Associazione Lucana “Giustino Fortunato” di Salerno. Era gente lucana da anni trapiantata nella cittadina campana per motivi di lavoro. Ad accogliere la comitiva salernitana c'era il presidente della pro-loco Gerardo Cripezzi, i suoi collaboratori Luigi Gilio e Cialdella e suor Pia Tiziana del convento di San Donato. Luigi Gilio ha descritto con particolare dovizia tutte le scene dell'Antico e Nuovo Testamento raffigurate nel Santuario di San Donato.
Il gruppo di salernitani di origini lucane che ha visitato Ripacandida
Da ricordare che questa chiesa, dal 2005, è gemellata con la Basilica del Sacro Convento di Assisi per le forti affinità con la Basilica di San Francesco. In occasione del gemellaggio, Padre Vincenzo Coli, custode del sacro convento di Assisi, donò alla comunità di Ripacandida una reliquia del
corpo di San Francesco, custodita dalle suore di San Donato. Luigi Gilio, durante la spiegazione delle scene pittoriche, ha detto: «stiamo lavorando affinché questo Santuario rientri tra i patrimoni dell'Unesco, dopo un accurato studio su questi affreschi, alcuni risalenti al periodo del tardo Medioe-
vo». La comitiva salernitana era accompagnata dal presidente di questa associazione lucana, Rocco Risolia. Avvicinato ha riferito: «la nostra associazione, intitolata a Giustino Fortunato, è nata nel 1998, per volere dell'avv. Paolo Carbone, originario di Grumento Nova, con la finalità di far conoscere ed incontrare i cittadini salernitani di origine lucana perché negli anni '60 ci fu un esodo di lucani verso Salerno per motivi di studio e di lavoro. Tra le altre finalità che ci poniamo: creare un lugo di incontro dove coltivare cultura e memoria e, soprattutto, mantenere i legami con i paesi di origine». lo. zo.
citazione di Gandhi è li a ricordarci che bisogna rispettare gli animali, ma purtroppo come di recente, ritrovare ben quattro cani avvelenati con sostanze vietate dalla legge, e che noi come volontarie della Lega accudivamo con passione ed amore – confermano – è la testimonianza migliore di come in tanti lo dimentichino, come se pensare che eliminare un animale che non da certo fastidio, fosse un gioco bello a cui poter dedicare del tempo”. Poi aggiungono “a malincuore ci tocca parlare di persone che forse non hanno in se il ben che minimo rispetto, e la volontà civile, di lasciar vivere un animale che nulla chiede se non un po’ di amore, come se vi fosse solo un puro godimento personale nel vedere animali indifesi soccombere, non riuscendo a sopravvivere alle difficoltà e a colui che diventa il suo nemico, mentre da sempre uomo e cane dovrebbero, ed il condizionale è d’obbligo in casi simili, essere amici”. a. b.
Atella, inaugurata nuova sede del PdL ATELLA - Si allarga la presenza sul territorio del Partito della libertà. E' stata inaugurata, infatti, una nuova sede del partito di Berlusconi ad Atella. Iscritti e simpatizzanti di Alleanza Nazionale e Forza Italia si sono riuniti per tenere a battesimo la nascita del PdL nel borgo montano. A San Fele è giunto il Presidente Nazionale di “Azione Studentesca”, Michele Pigliucci, che ha fatto una serie di attente riflessioni attenta sulla Riforma della scuola e dell'università. Presenti anche il senatore Egidio Digilio, il Consigliere Regionale Nicola Pagliuca, il Sindaco di Tolve Pa-
squale Pepe, il Presidente Provinciale di Alleanza Nazionale Gianni Rosa ed il Consigliere Regionale Antonio Tisci. Il Coordinatore del gruppo di Forza Italia, Vito Carlucci, ha evidenziato l'impegno dei giovani di San Fele, desiderosi di partecipare attivamente alla politica del loro paese. Il Presidente del circolo di Alleanza Nazionale, Ferdinando Di Giacomo, ritiene che la nascita a San Fele del PdL «è l'occasione di essere soggetti attivi e consapevoli di una realtà, nella quale, purtroppo, la deriva ideologica rischia spesso di sostituirsi ad un impegno attivo e condiviso».
Matera 27
Mercoledì 19 novembre 2008 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera
Marconia
Bernalda
Rapina in un discount
Piano urbano del traffico
Due uomini armati e incappucciati
Via libera in consiglio con 12 sì e 7 contrari
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Il sindaco le aveva ricevute in mattinata promettendo un incontro per oggi
Il giorno della protesta Le 20 ausiliarie senza contratto occupano il Comune fino a tarda sera La testimonianza
In Spagna, La Scaletta e Ztema
Matera e Madrid Colpo di fulmine culturale di NICOLA RIZZI
Le ausiliarie nella sala d’attesa della segreteria del sindaco, al sesto piano
DECISE a non mollare pur di avere il rinnovo del loro contratto, scaduto dall’1 novembre scorso. E così 20 ausiliarie ieri mattina dopo le 11 hanno occupato la sala d’attesa del sesto piano del palazzo del Comune. Il sindaco ha ricevuto una delegazione assicurando loro un incontro per oggi e la convocazione, già fissata, di un consiglio comunale monotematico. Garanzie che, però, non sono state sufficienti. Le donne sono rimaste al loro posto fino a tarda sera, quando nel palazzo del Comune sono giunti anche i due rappresentanti sindacali, Casiello (Cisl) e Maragno (Cgil) per individuare una mediazione. Mentre andiamo in stampa l’incontro è ancora in corso. a pag. 28
OPERAZIONE NON STOP, L’INSEGNANTE ARRESTATA E’ MATERANA E' nata a Matera la quarantaduenne Elvira Sinno, (nella foto) l'insegnante di musica arrestata ieri dai carabinieri della Compagnia di Trifase nel corso dell'operazione Non Stop. Diciannove le persone finite in manette in Puglia, una organizzazione criminale specializzata nello spaccio di droga, soprattutto eroina. Sinno è una vecchia conoscenza delle forze dell'ordine: la sua vicenda suscitò scalpore, perché lei, insegnante di musica presso una scuola elementare di Tricase, venne trovata dai carabinieri con 10 grammi di eroina nascosti nelle parti intime. Rossella Montemurro
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Guerra all’influenza. Da oggi pronte le vaccinazioni COMINCERÀ da oggi la somministrazione gratuita di 27.000 dosi di vaccino antinfluenzale presso i Comuni della Azienda sanitaria locale n.4. Lo ha reso noto il Dipartimento di prevenzione della Asl . Il vaccino sarà somministrato presso gli ambulatori dei medici di medicina generale e i punti vaccinali di ciascun Distretto. Potranno rivolgersi ai pediatri i bambini colpiti da patologie cliniche. La somministrazione è raccomandata ai soggetti ultrassessantacinquenni,alle persone affette da diabete,malattie croniche a carico dell' apparato respiratorio, cardiocircolatorio, a quanti sono addetti a servizi pubblici di interesse primario collettivo,al personale di assistenza e ai bambini affetti da malattie croniche. Non sono segnalate particolari controindicazioni all' uso del vaccino. Alle stesse categorie viene offerta gratuitamente la vaccinazione contro il pneumococco, un batterio che è causa di gravi polmoniti e malattie sistemiche (sepsi fulminanti,meningiti,otiti ecc). Si ricorda che per vaccinarsi è sufficiente una sola somministrazione. matera@luedi.it
NELL'ESTATE 2007, la dottoressa Luisa Violo, addetto presso l'Istituto Italiano di Cultura di Madrid, visita Matera e, come capita alla maggior parte di quelli che visitano la nostra città, rimane intimamente colpita dalla sorprendente bellezza del suo paesaggio e dalle sue molteplici testimonianze storiche. La signora Violo pertanto contatta il Comune di Matera e propone una presentazione della città presso l'istituzione madrilena da realizzarsi tramite esponenti istituzionali e rappresentati della Fondazione “Zetema” e del Circolo “La Scaletta” le cui attività progettuali conosce ed apprezza. Nella primavera del 2008 decidiamo, quindi, di inviare a Madrid la nostra adesione all'evento con un programma di massima concordato col Comune di Matera. Quando ad ottobre il Comune di Matera declina l'invito, il Circolo La Scaletta e la Fondazione Zetema, rispondendo alle sollecitazioni della dottoressa Violo, decidono comunque di partecipare all'evento culturale presso l'Istituto madrileno facendosi carico delle spese di trasferta. Ci siamo riuniti e, alla mia disponibilità di tenere una relazione sulle peculiarità della città di Matera attinente al suo patrimonio ambientale storico e culturale, si è aggiunta quella dell'ingegnere Sante Lomurno per illustrare le varie fasi del restauro della “Cripta del Peccato Originale”, in qualità di direttore di quei lavori. Alla domanda: «Ma chi ve lo fa fare», rispondiamo che l'impulso ci viene dalla passione che abbiamo per la nostra città ed è lo stesso impulso che spinge lo scalatore a sfidare le pareti della montagna. Anche a lui si potrebbe fare la stessa domanda e anche in questo caso si avrebbe la stessa risposta. L'incontro presso l'Istituto Italiano di Cultura di Madrid, allocato in un bel palazzo seicentesco, già sede dell'ambasciata d'Italia, è fissato alle ore 20:00, ora in cui in Italia siamo abituati a chiudere i nostri appuntamenti culturali. Siamo stati accolti con molta cordialità tanto da sentirci completamente a nostro agio, nonostante la responsabilità di dover suscitare l'interesse per una città bella, ma sconosciuta. Davanti ad un pubblico molto qualificato che ha riempito quasi del tutto la sala conferenze dell'Istituto, (segue a pag. 29)
28 Matera A nulla è valsa la rassicurazione del sindaco ad un incontro, oggi, per individuare soluzioni Mercoledì 19 novembre 2008
Ore 11, scatta la contestazione E’ ricominciata ieri mattina la protesta delle 20 ausiliarie «CI STANNO cacciando, non solo togliendoci il posto di lavoro, ma facendoci portare fuori con la forza». Così una delle ausiliarie in presidio al Comune da ieri mattina, ha risposto al telefono alle 21,14 mentre stava lasciando il palazzo comunale dopo l’ordinanza di sgombero emessa nei suoi e nei confronti delle altre 19 ex lsu, rimaste senza contratto dall’1 novembre scorso. Con il passare dei minuti la situazione è cambiata e, dopo che alcune di loro hanno lasciato il palazzo, altre hanno dapprima incontrato il sindaco e poi atteso l’arrivo dei due rappresentanti sindacali, Casiello e Maragno. «Sarebbe auspicabile- spiega l’esponente della Cisl - che l’amministrazione trovi la forma per tenere in piedi questi rapporti di lavoro, anche per la necessità di utilizzarli per esigenze della comunità, vedi per le scuole e per i controlli ai varchi della ztl, e che in questi due mesi si possano ricercare soluzioni anche con la collaborazione degli enti istituzionali regionali e nazionali». In serata loro sembrano decise, comunque, a non mollare. Tanto da annunciare l’intenzione di accamparsi all’esterno del palazzo per la notte. Le 20 precarie di lungo corso avevano occupato ieri mattina la sala d’attesa degli uffici dello staff del sindaco. La convocazione di un consiglio comunale monotematico, in programma domani non era bastata a tranquillizzarle e così avevano atteso il sindaco che aveva ricevuto una delegazione, confermando l’attenzione dell’am-
Colpo di scena in maggioranza Forza Italia cede l’assessorato
Alcune ausiliarie entrano al Comune. Casiello e Maragno (foto Videuno)
ministrazione comunale sulla vicenda. La risposta, però, non le aveva convinte ma aveva fatto confermare il presidio del sesto piano. «Rimarremo fino a domani (oggi per chi legge, ndr.) perchè vogliamo una risposta - spiegava in mattinata la signora Chico, una delle componenti della delegazione - siamo rimaste senza lavoro dall’1 novembre e non sappiamo ancora cosa sarà del nostro futuro, nonostante nei giorni scorsi si fosse diffusa erroneamente
la notizia che i nostri contratti erano stati prorogati per altri due mesi». La vicenda dei lavoratori, inizialmente Lsu, va avanti da 12 anni e nel 2001 il loro contratto è stato trasformato in co.co.co. Nel luglio del 2007 il Comune ha assunto il personale, previa selezione con riserva, a tempo determinato per cinque mesi, nelle more del piano di stabilizzazione che, ad oggi, non è stato ancora adottato, così come il piano triennale del fabbisogno del personale. Alla scadenza dei 5 mesi, dopo un periodo di inattività di quattro mesi, è stata prevista l’assunzione per un quadrimestre cioè fino al 30 ottobre 2008 applicando il decreto Brunetta. La decisione dell’amministrazione comunale è stata adottata perchè i 20 precari non potrebbero rientrare in un piano di stabilizzazione perchè hanno sottoscritto il contratto di assunzione il 29 settembre 2007, quindi successivamente alla data del 27 settembre, limite posto alla Finanziaria. Antonella Ciervo
UN SINDACO conciliante, che ieri ha incontrato i consiglieri della maggioranza con toni pacati, parlando del lavoro che li attende in una sorta di work in progress, un laboratorio dal quale emergano indicazioni utili. Con la stessa calma, Emilio Nicola Buccico ha affrontato il colpo di scena dell’incontro: l’annuncio del capogruppo di Forza Italia, Pasquale Stella Brienza che ha comunicato a nome del proprio partito di rinunciare al secondo assessore all’interno della giunta. Una decisione che ha lasciato la platea in un silenzio attonito e, per alcuni versi, carico di tensione. Il gruppo Udc ha chiesto attraverso il proprio capogruppo, Giuliano Cappella, 24 ore per chiarire la propria posizione. Da oggi, dunque, parte il
L’assessore Plati: «Lavoreremo per realizzare la struttura nel Barisano»
Regione disponibile a finanziare il progetto sugli asili nido UN potenziamento degli asili nido a Matera, senza abbandonare l'ipotesi, attualmente bocciata dalla Regione Basilicata, di crearne uno nella ex sede del Teatro dei Sassi, situata negli antichi rioni in tufo. In tale direzione sta lavorando l'Amministrazione comunale. Lunedì scorso l'assessore alle Politiche sociali, Michele Plati, si è recato a Potenza per un incontro con i funzionari della Regione. «Dall'incontro - ha dichiarato Plati - è emersa la disponibilità della Regione a finanziare, per un importo ancora da definire, il progetto sugli asili nido a Matera. Il Comune presenterà la progettazione esecutiva riguardante l'asilo da realizzare nei Sassi, in piazzetta Garibaldi, mentre per gli altri, che saranno almeno due, individueremo le strutture adatte ed in seguito presenteremo la progettazione di massima. A Matera esiste la necessità di incrementare in modo sostanziale il numero degli asili nido e di rivedere alcune norme. L'attuale regolamento comunale sugli asili risale agli anni Ottanta. Oggi il quadro normativo è cambiato, sono subentrate due leggi regionali, nel 1995 e nel 2007, un nuovo Piano socio-assistenziale e si è esteso il sistema delle esternalizzazioni. In più, si sono create nuove esigenze, è cambiato
Il Comune si sta adoperando per dotare la città di nuovi asili nido
il quadro sociale ed è cresciuto il numero dei bambini figli di immigrati». Resta comunque l'incognita dell'edificio di piazzetta Garibaldi, ex sede del Teatro dei Sassi, il quale presenterebbe degli ostacoli strutturali che ne impedirebbero la destinazione ad asilo. «La sede individuata dal Comune di Matera nei Sassi per essere adibita ad asilo nido - ha affermato l'assessore regionale alla Sanità, Antonio Potenza presenta, così come ha stabilito l'apposita commissione, grossi problemi di natura strutturale, ambientale e di sicurezza che non permettono di concedere alla Regione Basilicata il necessario nulla-osta e, conseguentemente, il fi-
nanziamento richiesto. Se dovesse emergere la possibilità di un adeguamento della struttura alla normativa prevista, allora si potrà procedere con il finanziamento, che nel frattempo resta congelato. La Regione Basilicata è disponibile a concedere i contributi economici, ma solo in presenza delle condizioni richieste». Parole che tuttavia non convincono l'assessore Plati, il quale sostiene che «Non esistono limiti strutturali per realizzare l'asilo in piazzetta Garibaldi. Il progetto che abbiano presentato prevede l'abbattimento delle barriere architettoniche e tutta un'altra serie di interventi per la messa in sicurezza. Inoltre - ha spiegato Plati
- quel progetto rispetta le norme previste dal Piano socio-assistenziale regionale. Ufficialmente la Regione Basilicata non ci ha mai comunicato con una nota scritta che la struttura da noi individuata nei Sassi disattende le norme sulla sicurezza. Abbiamo appreso questa posizione solo a mezzo stampa. L'unico addebito di carattere formale si trova nella graduatoria sugli asili dell'intera regione, pubblicata sul Bollettino ufficiale regionale. E' nostra intenzione lavorare con la Regione Basilicata affinché si realizzi un asilo nido nella struttura del Sasso Barisano». Biagio Tarasco matera@luedi.it
“new deal” della Giunta Buccico che prevede anche incarichi extrassessorili per ambiti che riguardino, ad esempio, il progetto del Museo demoetnoantropologico. L’errore che abbiamo commesso finora, avrebbe detto il sindaco ai suoi interlocutori, è stato quello di non parlarci, ma non accadrà più. Per affrontare la disamina di tutti gli aspetti, a quanto pare, si terranno incontri quindicinali perchè, ha aggiunto «Ho l’intelligenza e gli attributi per procedere». Sotto il profilo organizzativo, la scelta di Forza Italia va osservata ed analizzata in prospettiva guardando all’appuntamento con la competizione elettorale che sta per avviarsi in vista delle provinciali, per le quali alcuni esponenti del partito non fanno mistero di sentirsi pronti. a.ciervo@luedi.it
L’intervento di “Mutamenti a Mezzogiorno”
Morelli: «Iniziativa discutibile la cena pagata dal Comune diecimila euro» NON si placano le polemiche sulla cena di gala costata all'Amministrazione comunale diecimila euro, finiti con rara ed invidiabile tempestività burocratica nelle tasche della società Nuova Concordia di Castellaneta, in visita a Matera con i partecipanti di un workshop da essa organizzato e tenutosi nella cittadina pugliese dal 9 all'11 ottobre scorsi. La vicenda è stata raccontata sul “Quotidiano” di martedì undici novembre. L'ex assessore comunale alla Cultura, Michele Morelli, attraverso l'associazione culturale “Mutamenti a Mezzogiorno”, di cui è presidente, denuncia non solo i costi eccessivi per una iniziativa ritenuta “discutibile”, ma solleva anche dei dubbi su eventuali conflitti di interesse che riguarderebbero il vicesindaco Saverio Acito, assente nella seduta di giunta che ha approvato la delibera del contributo a Nuova Concordia. «Diecimila euro per una cena - ha dichiarato Morelli - sono davvero tanti e non vedo cosa ne viene ai cittadini, ai quali l'Amministrazione Buccico ha imposto, per impinguare le casse comunali, l'aumento di circa il triplo dell'addizionale Irpef. Si tratta di una cifra, quella di diecimila euro, pari ad oltre la metà dei soldi serviti, quando ero assessore, per organizzare una stagione teatrale, per la quale spendemmo diciottomila euro. Ma il punto, purtroppo, non è solo questo. La società che ha beneficiato del contributo, molto probabilmente, fa parte del Consorzio Consulting di Putignano, il noto imprenditore pugliese vicino al nostro vicesindaco Saverio Acito, in passato suo ex datore di lavoro durante la realizzazione del mega villaggio turistico a Castellaneta Marina e la costruzione dei parchi a tema Felicia e Felifonte». Nel luglio del 2004 Acito è comparso davanti ad un notaio, «quale delegato della società Nuova Concordia con sede a Noci», per costituire, insieme con altre società, il Consorzio Taranto Energia. «Presumo - ha aggiunto Morelli - che la Nuova Concordia di Noci e di Castellaneta abbiano alcuni punti in comune». Quello che è certo è che una candidata di “Città domani”, la lista che nelle passate elezioni comunali sosteneva la candidatura di Acito a sindaco di Matera, nel suo curriculum riportato sul sito ufficiale della lista scrive di avere «iniziato a lavorare presso la Nuova Concordia a Noci e a Castellaneta Marina, occupandomi di amministrazione, formazione e tesoreria nel parco tematico Felifonte». Secondo Morelli, «alcuni dati portano a riflettere sull'esistenza di un eventuale conflitto di interessi intorno a questa vicenda. Stupisce anche ha concluso l'ex assessore - la rapidità con cui la richiesta di finanziamento è stata accolta ed approvata, mentre c'è chi è ancora in attesa, anche da un anno, di una risposta da parte del Comune circa la domanda di qualche contributo». matera@luedi.it
Matera 29 Il presidente Nigro: «La forza di un territorio si misura facendo ricorso a sinergie» Mercoledì 19 novembre 2008
La Provincia tra i grandi siti Unesco Siglato un protocollo d’intesa tra 14 enti del sud Italia C’E’ anche la Provincia di Matera nel Forum dei siti Unesco del Mezzogiorno, istituito mediante la firma di un Protocollo di Intesa tra 14 Province del sud Italia che hanno nel proprio territorio siti patrimonio mondiale dell'umanità. L'obiettivo prioritario del Forum è l'elaborazione di una proposta progettuale in grado di mettere in rete i siti Unesco del Mezzogiorno al fine di promuovere un'offerta turistica integrata da sostenere anche con fondi comunitari. La dotazione finanziaria dei due programmi in totale ammonta a circa 2 miliardi di euro. La proposta progettuale presentata dal presidente della Provincia di Siracusa e del Forum, Nicola Bono, ha fatto registrare riscontrato l'apprezzamento dell'assessore al Turismo e ai Beni Culturali della Regione Campania, Claudio Velardi, Autorità di gestione del Programma Operativo Interregionale “Attrattori Culturali, Naturali, Turismo”. Piena la soddisfazione dell'assessore all'Ambiente della Provincia di Matera Franco Labriola, promotore per conto dell'Ente di via Ridola dell'importante partenariato. L'esponente della Giunta provinciale materana, che si è avvalso del contributo del consulente al turismo dell'ente, Giuseppe Lalinga, ha seguito direttamente i lavori relazionandosi con il gruppo tecnico - scientifico di progettazione (composto dall'Osservatorio Europeo
I Sassi di Matera
del Paesaggio e dalla Direzione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali) per l'individuazione preliminare di idonei e nuovi percorsi di fruizione e di valorizzazione dei siti Unesco. «La possibilità offerta dal Programma Operativo Interregionale e dal Programma di Attuazione Interregionale “Attrattori culturali, naturali e turismo” - ha dichiarato Labriola - consentirà, da un lato, di superare la frammentazione dell'offerta locale e regionale e dall'altro di raggiungere una piena affidabilità della qualità complessiva dei siti Unesco del Mezzogiorno». «Con la creazione di una rete interregionale dei siti Unesco del Mezzogiorno - ha aggiunto - si potrà non solo sostenere lo sviluppo socio economico delle realtà Unesco, ma anche coordinare attraverso il progetto locale azioni di sistema per l'integrazione
dell'offerta provinciale che, sebbene differenziata territorialmente, deve collocarsi omogeneamente su standard qualitativi elevati, proponendosi unitariamente sui mercati turistici nazionali ed internazionali utilizzando la forza attrattiva di Matera e degli altri siti Unesco del Mezzogiorno d'Italia». Nei prossimi giorni sarà costituito un gruppo di lavoro tecnico scientifico interdisciplinare (Ambiente e Turismo e Cultura) che seguirà le fasi del progetto locale e curerà i rapporti con il Forum dei Siti Unesco. Per il progetto interterritoriale, invece, l'assistenza tecnica sarà affidata all'Osservatorio Europeo del Paesaggio e all'Associazione Tecla. Il Forum delle 14 province coinvolte nella Gestione Integrata dei Fondi Comunitari ha già stabilito il prossimo incontro che si terrà nella Certosa di Padula il 10 dicem-
bre, dove verranno valutate le singole proposte progettuali. Per il presidente della Provincia di Matera, Carmine Nigro, da sempre sostenitore di azioni unitarie destinate a rilanciare l'immenso patrimonio turistico del Mezzogiorno quello di Paestum è il primo fondamentale passo di una politica che risulterà innovativa e premiante. «La forza di un territorio - ha sottolineato non si misura attraverso la pubblicizzazione di singole emergenze culturali, ma può diventare tale solo con il ricorso a sinergie che ne amplino e ne potenzino l'attrattività. L'esempio che mi sento di offrire è quello, per esempio, di un filo diretto tra i siti archeologici di Pompei ed Ercolano ed il rupestre materano con l'incomparabile spettacolo dei Sassi. Credo che ci si debba muovere in questa direzione costruendo pacchetti di opportunità turistico-culturali che mettano insieme storia, architettura e ambiente le tre grandi opportunità che il Mezzogiorno può assicurare al visitatore in un'area tanto vasta quanto unica ed esemplare per le sue immense e spettacolari risorse». Secondo Velardi «i siti culturali e archeologici devono essere soprattutto vendibili quindi la costituzione di una rete interregionale di eccellenza come quella rappresentata dai Siti Unesco disegna un nuovo prodotto turistico del Mezzogiornoda veicolare attraverso il marchio South Italy».
Segue da pag. 27
Il Circolo La Scaletta ambasciatore in Spagna abbiamo proiettato 'trailers' di alcuni film girati a Matera, soprattutto quelli che hanno visto i Sassi protagonista attivo della storia rappresentata, come nel caso de “La Lupa”, “Anni Ruggenti”, “Il Vangelo secondo Matteo” e così via. La proiezione, che è durata una ventina di minuti, ha suscitato immediatamente la curiosità dei presenti, preparando il terreno alle due relazioni successive. Gli applausi che abbiamo ricevuto alla fine dei nostri interventi non sono stati solo di cortesia e certamente ci hanno inorgogliti e gratificati per l'impegno profuso. Ancora una volta il magnetismo del nostro territorio e la magica bellezza delle testimonianze storiche e artistiche che lo arricchiscono hanno colpito nel segno ed emozionato persone che ignoravano l'esistenza della nostra città. Dopo gli applausi, siamo stati avvicinati da molte persone che hanno richiesto ulteriori informazioni, interessati ad una loro eventuale visita alla città di Matera. Questo evento ha avuto luogo il giorno 6 novembre scorso. Dopo solo tre giorni abbiamo ricevuto dalla Comunidad di Madrid (corrispondente alla
Nicola Rizzi
nostra Provincia) un invito a partecipare ad una tavola rotonda sulla pittura rupestre medievale dell'area del mediterraneo che si svolgerà a Madrid tra il 16 e il 19 dicembre. Stiamo valutando la possibilità che uno di noi partecipi a questo nuovo incontro in terra di Spagna per diffondere la conoscenza della nostra città e del suo patrimonio artistico, storico e culturale. Nicola Rizzi Presidente La Scaletta
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31 Under 17 Eccellenza Cotrufo: «Sapremo reagire al rammarico già al prossimo incontro» Mercoledì 19 novembre 2008
Gara dai due volti. Pielle ko I materani cedono ai brindisini nonostante il buon avvio E' ANDATA male la seconda trasferta in terra pugliese per La Fondiaria Pielle Matera nel campionato under 17 eccellenza. Dopo essersi arresi con molto onore nella prima giornata sul campo della favorita Corato e dopo il successo interno contro il Martina Franca, i giovani cestisti materani sono stati sconfitti, dopo un incontro emozionante e di alto contenuto tecnico, sul campo di Quel che…Brindisi, altra formazione favorita per la vittoria del campionato. E' stata una gara dai due volti quella disputata dalla formazione materana sul campo dei brindisini. Dopo un buon avvio, che ha visto subito la squadra materana partire bene, c'è stato il recupero dei brindisini che spinti da un Fatelli in gran spolvero provano a scappare via. Ma nel terzo quarto, inizia la lenta rimonta dei ragazzi di coach Cotrufo che riescono prima a raggiungere e poi a sorpassare il team brindisino ma un paio di ingenuità nell'ultimo minuto costano alla squadra materana una vittoria che sarebbe stata sicuramente meritata. «Peccato perché nel finale abbiamo preso due buoni tiri che solo per sfortuna non sono entrati - sono le parole di coach Cotrufo al termine dell'incontro - abbiamo affrontato una buona squadra, ben organizzata che pur non avendo elementi molto forti fisicamente è in grado di giocare una buona pallacanestro e che sicuramente lotterà fino all'ultimo per il primo posto del campionato. A noi resta un pò di rammarico per il risultato finale ma i ragazzi hanno disputato una buona partita e sicuramente sapremo reagire già dal prossimo match interno contro il Lecce». Per Leonardo Amoruso, dirigente accompagnatore del team materano la sconfitta di Brindisi non cambia quelli che sono gli obiettivi per la stagione. «Obiettivo primario è senz'altro quello di centrare i play off possibilmente entrando tra le prime quattro e sono convinto che al termine della stagione festeggeremo questo traguardo. Abbiamo avuto un inizio di campionato da
Il coach Luciano Cotrufo, Dani Gaudiano e Luca Acito della Pielle Matera che si sono dovuti arrendere ai brindisini.
Acito non basta per fare risultato QUELLI CHE PIELLE
brividi ma sono certo che sapremo riscattarci». Prossimo incontro per i piellini è per domani sera presso il Palasassi di Matera contro il Basket Club Lecce con palla a due fissata alle 20. 30. Leo Filazzola
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QUELLI CHE: Barone 5, Marrazzo, Dell'Atti 15, Ungaro 2, Fatelli 16, Romanelli 14, Centonze 11, Ostuni 8, Taurino 12. All. Patera. PIELLE MATERA: Acito 16, Racanelli 10, Schiuma, Sacco 4, De Bartolo 7, Gaudiano 16, Vignola 10, D'Ercole 12, Di Pede n.e., Latorre 6. All. Cotrufo. ARBITRI: Pepe di Ceglie M. e Caiulo di Brindisi. NOTE: uscito per 5 falli D'Ercole (Matera).
Volley Società e atlete motivati Calcio a 5 Sfida a viso aperto tra le due formazioni che si sono affrontate
Time Volley punta sull’under Prosegue l'attività preparatoria per il settore giovanile della Time Volley Matera. La società materana, impegnata con la squadra maggiore nella serie B2 femminile, vanta un ottimo parco under frutto ormai di una lunga esperienza ventennale. Attualmente ad essere impegnate sono solamente le ragazze dell'under 18, ma per inizio del nuovo anno scenderanno sul parquet anche l'under 13, 14, 16. Le ragazze materane, dopo due giornate, occupano il terzo posto in classifica con tre punti che sono il frutto della vittoria contro la Nuova Pallavolo Spes Matera per tre set a zero. Questa sera ci sarà una nuova gara per le giovani atlete materane che incontreranno la capolista Volley Group Matera che ha sei punti, ma che ha giocato una gara in più rispetto alla Time Volley che non ha disputato il match contro la Gielle Policoro dello scorso 4 novembre. Il match avrà inizio alle ore 20 presso la palestra dell'istituto industriale di Matera. Si assisterà certamente ad una gara interessante ed impegnativa considerato il valore di entrambe le formazioni che ambiscono ad occupare una posizione ambiziosa nella classifica generale. «Dobbiamo far crescere le atlete locali per la farle poi giocare in prima squadra afferma Michele Frangione, dirigente della società materana - Abbiamo già impiegato tre atlete in serie B2, Sarra, Guerricchio e la Pie-
tromatera quest'ultima proveniente dal Montescaglioso. Il nostro obiettivo è di fare bene in tutti i campionati, stiamo già ottenendo dei buoni risultati nell'under 18 anche se è un gruppo nuovo, addirittura composto da quattordicenni». Nel frattempo le altre ragazze che compongono il gruppo della società materana, che opera esclusivamente in ambito femminile, continuano gli allenamenti per arrivare pronte alla partenza degli altri campionati che avranno inizio nel mese di gennaio 2009. Il fine della dirigenza della città dei Sassi è quello di formare atlete da poter poi impiegare in prima squadra, di creare un serbatoio di forze nuove e valorizzare i talenti locali senza essere costretti ad attingere a vivai di altre società di fuori regione. Lavorare intensamente, sviluppando un lavoro proficuo ed intenso proprio per dotare le giovani atlete di quell'esperienza giusta per poter affrontare dei campionati più impegnativi rispetto a quelli dell'under regionale. Come già capitato in passato, anche quest'anno qualche atleta è già stata utilizzata dal tecnico Galtieri in prima squadra, da esempio la giovane Sarra che ha esordito in coppa Italia contro il Taranto. Dopo al gara di domani contro il Volley Group, il prossimo incontro per la Time Volley under 18 sarà contro la formazione montese del Vis Saveriana previsto per il 24 novembre alle ore 18. Lorenzo Tortorelli
La stracittadina al Deportivo Gara di grande intensità per la prima di campionato DEPORTIVO SPAZIORELAX
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DEPORTIVO MATERA: Bruni, Tataranni N., Duni, Di Mita, Orlando, Fasano, Gammariello, Vivilecchia, Tatarani P., Caione, D'Adamo, Vitullo. All. Andrisani. SPAZIO RELAX MATERA: Laviola, Carlucci, Cifarelli, Ximenes, Mele, Fontana, Nicoletti, Di Lecce, Di Simine, Picerno. All. Gasparetto. Reti: 5' Vivilecchia, 19'45" pt Caione, 6' st st Vivilecchia, 7' st Ximenes, 8' st Di Lecce, 19'42" st Fasano Arbitro: Nitti di Barletta. (Cronometrista: Simeone di Matera) Note: Ammoniti: Orlando della Nigro Bng, Ximenes e Mele della Spazio Relax. Espulsi: Gammariello e Laviola.
RISULTATI
MATERA - Grande stracittadina tra le due formazioni Under 21 della Nigro Bng Deportivo e della Spazio Relax. La Tensostruttura di via dei Sanniti ha ospitato la prima di campionato tra le due formazioni e l'evento non è passato inosservato. Di fronte due formazioni giovanili delle due compagini cittadine che rappresentano il calcio a cinque, che hanno evidenziato i grandi progressi di entrambe le società nell'ambito del settore giovanile. Una gara intensa, fatta di tanti episodi e contestazioni, diverse interpretazioni e, naturalmente, diverse sensazioni a fine gara, tutti gli ingredienti di un vero e proprio derby. La rivalità ha portato le due formazioni a giocare sempre al massimo e alla ricerca del risultato pieno. Grande merito va a tutti i giocatori in campo per aver dato vita ad una gara interes-
6° GIORNATA: Azzurri Fasano - Virtus Monopoli 1-1 Martina Franca - S. F. Putignano 1-3 C.S.G. Putignano - La Titese 5-0 Deportivo Mt - Spazio Relax Mt 4-2 Shaolin Pz - Pellegrino Altamura 2-6; HA RIPOSATO: EFFE GI CASTELLANA;
sante e divertente per i tanti appassionati che hanno seguito il match. La vittoria è andata ai padroni di casa, per l'occasione, del Deportivo Nigro Bng, che mantengono, così, lo svantaggio di due punti accumulato in queste prime gara nei confronti delle capoliste Spor Five Putignano e Pellegrino Altamura. La Spazio Relax, invece, resta ferma a dieci punti in compagnia del Centro Sportivo Giovanile Putignano e del Martina Franca, comunque a sole cinque lunghezze dalle battistrada. Un campionato esaltante che ha portato le due formazioni a sfidarsi a viso aperto, favorendo anche lo spettacolo. La gara prende piede al 5', quando una sfortunata deviazione di Cifarelli permette alla conclusione di Vivilecchia di finire alle spalle dell'incolpevole Laviola, per il vantaggio della Nigro Bng.
LA CLASSIFICA PELLEGRINO ALTAMURA SPORT FIVE PUTIGNANO DEPORTIVO NIGRO BNG MATERA SPAZIO RELAX MATERA C.S.G. PUTIGNANO MARTINA FRANCA EFFE GI CASTELLANETA AZZURRI FASANO VIRTUS MONOPOLI SHAOLIN POTENZA LA TITESE
15 15 13 10 10 10 6 4 4 0 0
La gara prende vigore e le squadre iniziano a concedersi qualche affondo in più. Quasi allo scadere Caione su punizione inventa una parabola che sorprende Laviola, che probabilmente non piazza alla perfezione la barriera. Due a zero per i padroni di casa e squadre a riposo. Nella ripresa uno schema su calcio d'angolo eseguito alla perfezione, permette al Deportivo Nigro Bng di allungare ancora, grazie alla trasformazione finale di Vivilecchia. Il terzo gol, però, sembra svegliare gli ospiti di mister Gasparetto, che nel giro di due soli minuti riaprono l'incontro. Sono le reti di Ximenes e Di Lecce a riportare il risultato quasi in equilibrio. L'unodue micidiale della Spazio Relax sembra dare i suoi risultati. Bruni si supera in un paio di occasioni e salva i suoi dal pareggio. Capitan Gammariello si vede sventolare il cartellino rosso per proteste, ma la Nigro Bng organizza, sotto l'attenta guida di mister Andrisani, una perfetta difesa, chiudendo ogni spazio e lasciando alla Spazio Relax solamente le conclusioni dalla distanza. A poco meno di venti secondi dalla fine dell'incontro arriva il sigillo dei padroni di casa, che con Paolo Fasano sfruttano ala perfezione un errato disimpegno dello stanco Laviola, che nell'occasione viene anche espulso. La gara termina così, con sentimenti contrapposti, ma con la convinzione che entrambe le società materana stanno svolgendo un grande lavoro sui rispettivi settori giovanili. Francesco Calia
MercoledĂŹ 18 giugno 2008
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San Mauro Forte Si tratta probabilmente di figli di famiglie nobili, ma nessuno li ha riconosciuti
Bambini sepolti sotto il monastero Trovate tre piccole bare risalenti a circa 150 anni fa SAN MAURO FORTE - Tre bimbi sepolti nella chiesa del monastero da oltre 150 anni e dimenticati dalle famiglie. Tre piccole bare, ancora intatte nella struttura, sono state rinvenute durante i lavori di messa in sicurezza e di restauro dell'antico convento dell'Annunziata, nella giornata di venerdì pomeriggio, dagli operai della ditta “ItalRestauro” di Salandra, che esegue i lavori. Due, delle tre bare, erano state murate dietro l'antico coro di legno alle spalle dell'altare centrale; la terza, invece, a direzione delle altre due ma a pochi centimetri sotto il pavimento. Tre cassettine di legno grezzo, letto eterno di tre giovani vite. Due maschietti e una femminuccia, secondo il medico sanitario che sarebbero morti a breve distanza l'uno dall'altro in tenerissima età, probabilmente ai tempi di qualche
Due immagini di esterno e interno del monastero di San Mauro
malattia epidemica all'incirca nel 1860. Poco più di un anno e mezzo il più piccolo dei corpicini e circa sei/otto l'età stimata per gli altri due. Incredibile come dopo tanti anni, alcune parti dei due corpi dei bimbi più grandi, siano state
ritrovate ancora in uno stato quasi integro. Maschio, capelli biondi, un berrettino di velluto nero con la visiera davanti agli occhi e i lobi delle orecchie ancora con residui di cartilagine. Questa l'immagine che si è presentata ai carabinieri
del posto, al vigile urbano, al medico sanitario al parroco e agli operai della ditta. Sulle liste di legno una targhetta con su scritto: “Matteo”, un nome non comune a San Mauro e soprattutto un usato nelle famiglie nobiliari del posto.
Anche per la bimba una sepoltura nobiliare; adagiata su un letto di paglia, un cuscino di seta sotto il capo e due composte treccine sul capo. Alle gambe calze bianche con fiocchetti al lato. I brandelli di stoffa pre-
giata dei vestiti indossati dal piccolo, rafforzano la tesi che quel corpicino possa essere appartenuto ad un “piccolo lord”. Peraltro era consuetudine delle famiglie nobiliari seppellire i propri cari nelle chiese, di cui spesso erano anche proprietari. Purtoppo solo ipotesi; nessuno può dire con certezza a quale famiglia potessero essere appartenuti quei piccoli anche perché mai nessuna famiglia li ha cercati in tutti questi anni. La chiesa dell'Annunziata chiamata anche chiesa del convento o monastero fu eretta su un terreno donato nel 1483 ai Francescani Minori Conventuali, i quali costruirono anche un Convento molto grande. I tre corpi sono stati tumulati, ieri, nel cimitero di San Mauro Forte e questa volta riposeranno davvero in pace. Anna Giammetta provinciamt@luedi.it
Dopo i tempi gloriosi di Levi, oggi si combatte lo spopolamento
Salandra Oggi
Aliano lotta per sopravvivere
Black out elettrico per due ore
Cronaca di una mattina nel piccolo centro della Collina ALIANO - E' un “pezzo” di Basilicata come tanti Aliano. Che come tanti comuni fatica a sopravvivere allo spopolamento. Solo 1.162 abitanti a fronte di una popolazione inattiva che in percentuale supera il cinquanta per cento circa. Ce ne accorgiamo subito, quando arriviamo di buon ora nella piazza centrale del paese. Poche persone, molti anziani, tante case “sigillate”, segno tangibile dello spopolamento imperversante. Per la strada notano subito che siamo forestieri, anche se ci sono abituati. Infatti, il piccolo paesello è spesso meta di visitatori spinti sin lassù sulle tracce di Carlo Levi, l'intellettuale torinese a cui è indissolubilmente legato il nome di Aliano. La vita scorre sempre uguale. Scandita da piccoli riti quotidiani. La vecchietta che si reca al forno per comprare il pane. Il pensionato che sosta in compagnia degli amici riuniti intorno a una
panchina che da sulla via principale. Ci sediamo anche noi per osservare. In trenta metri all'incirca sono racchiusi tutti i posti più frequentati: la farmacia, la chiesa, il bar tabacchi, la salumeria, il sindacato ed il fornaio. Non si può non avvertire l'odore del pane appena sfornato. Entriamo anche noi per acquistare: “Signora vorrei un pane”, e la commerciante risponde: «Come lo vuole ben cotto?», e senza ombra di dubbio rispondiamo: “Certo”. Nel frattempo ne approfittiamo per capire qualcosa sulle abitudini degli alianesi. E lo facciamo partendo proprio dal pane. Può dirci - chiediamo- quanto pane sforna al giorno? E la donna replica: «Faccio solitamente un quintale di impasto, tranne il sabato (poiché la domenica il negozio è chiuso, ndr) ne faccio due (quintali, ndr)». Un quintale significa che l'esercizio sforna meno di cento pani da chilo
al giorno. Anche questo è indice di spopolamento. In paese ci dice l'esercente c'è anche un altro forno storico. «E' qua sotto. Ma tra noi non c'è rivalità -spiega la donnacollaboriamo. Se a me finisce il pane mando la gente lì. E' normale». Nella storia recente di questo piccolo centro non si può non ricordare lo scrittore Carlo Levi che ambientò proprio nel piccolo paese il libro “Cristo si è fermato ad Eboli” nel 1945. Levi, infatti, durante il regime fascista, negli anni 1935-36 fu condannato al confino in Lucania a causa della sua attività antifascista e trascorse un lungo periodo in Basilicata, ad Aliano (che nel libro viene chiamata Gagliano, imitando la pronuncia locale), dove ebbe modo di conoscere la realtà di quelle terre e della sua gente. Lo scrittore nelle sue ultime volontà espresse quella di essere seppellito ad Aliano tra i suoi contadini. Nel paese sono an-
Uno scatto su Aliano
cora intatti tutti i luoghi descritti nel romanzo e nei vicoli sono impresse alcune frasi simbolo del libro. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
Buona partita rovinata da un rigore fallito e un ko inatteso
La sfortuna bacia il Real Irsina IRSINA - Sfortunatissima partita per il Real Irsina, dopo aver calciato un rigore sopra la traversa con Savino, e aver colpito tre legni da posizione, impossibile a sbagliare, subisce il colpo del ko, proprio nel suo momento migliore. Nonostante la squadra fosse priva di qualche uomo di ruolo, fino al momento del vantaggio degli ospiti, in campo il Real teneva il campo in lungo e largo,con efficaci rovesciamenti in diagonale, infatti ,saranno tanti i rimpianti per i goal non realizzati. Abbiamo sentito mister Giacomo Rizzi, per conoscere il so commento alla partita: «Nonostante il risultato negativo per noi -afferma Rizzi- devo di-
re che è stata una bella partita. S'è fatto il possibile per vincerla, forse non aver realizzato alcune favorevoli occasioni, sciupate per colpa dei legni della porta, e per la mancanza di lucidità da parte nostra». Poco da recriminare, è la legge del calcio, una legge che disconosce la matematica, fatta eccezione di quella applicata al calcolo del risultato: «Vince la gara chi fa un gol in più dell'altro, direbbe l'indimenticabile Zeman». «Venerdì non siamo riusciti a provare nulla -afferma Rizzi- il campo era allagato e quindi non siamo riusciti a svolgere l'allenamento di rifinitura, ma questo non vuol es-
sere una scusante, anzi colgo l'occasione per complimentarmi con la squadra avversaria, per aver dimostrato una evidente determinazione, confezionando alla fine dei novanta minuti oltre al risultato anche una buona prestazione. Dispiace per il risultato -conclude Giacomo Rizzi- resta una buona gara con un risultato che non ci ha premiato, bene la direzione della gara da parte dell'arbitro, nonostante la sconfitta, molto meglio della precedente gara la settimana scorsa a Matera contro il Miglionico, anche se in quella occasione siamo stati noi a fare il risultato». Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it
Mister Giacomo Rizzi
SALANDRA - Con un comunicato distribuito alla cittadinanza, l'Enel informa che l'energia elettrica nel Comune di Salandra verrà interrotta oggi, dalle ore 14.30 alle ore 16, per effettuare lavori sugli impianti. L’Enel avverte di non usare ascensori per tutto il periodo dei lavori; che durante i lavori la corrente può essere riallacciata per effettuare prove tecniche, per cui non fare imprudenze contando sul fatto che la corrente non c'è. Per altre informazioni telefonare al numero verde (opzione 1) per la segnalazione guasti. cos.di.cun.
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Bernalda Apertura al dialogo con la cittadinanza solo sui particolareggiati di corso Umberto
Passa il Piano urbano del traffico In consiglio 12 voti favorevoli e 7 contrari al contestato Put BERNALDA - Consiglio comunale all'insegna della protesta di Forum democratico, Ucaib e Cittadini Attivi di Bernalda e Metaponto. Tra i punti a tenere banco è stato il Piano urbano del traffico e il progetto di piazza del Popolo; anche se quest’ultimo non è stato trattato nel suo iter, bensì, come ci ha detto l'assessore Giuseppe Narciso, ad essere stato approvato è stato il solo il Piano generale. Il Consiglio, iniziato alle ore 9, ha visto la partecipazione dei consiglieri di maggioranza e di opposizione. Dopo la lettura dei punti, si è dato inizio alla loro trattazione ed approvazione. Ad aprire la seduta sono state le parole del sindaco, Francesco Renna, mentre, subito dopo si è passati al secondo punto che, come già scritto prima, ha registrato l'approvazione del Put il quale però ha visto, oltre all'opposizione unita e compatta, il voto contrario di Iole Madio e Caterina Camodeca, entrambe consiglieri della maggioranza. Quindi, a risultato finale, il punto è stato approvato con 12 voti a favore e 7 contrari. Durante il dibattimento è stato letto un documento dell'assessore Giuseppe Narciso (che riportiamo integralmente in spalla) all'interno del quale si è appreso della volontà dell'Amministrazione , su proposta del vice sindaco, Nunzio Viggiano, di promuovere la partecipazione dei cittadini sul tratto di corso Umberto. Quindi, si effettuerà una consultazione per capire cosa ne pensano i cittadini prima di procedere con i piani particolareggiati. Dopo il duro faccia a faccia, oltre che con le associazioni presenti, con l'opposizione e con le i due consiglieri che hanno votato contro il Put,, si è passati a trattare gli altri punti all'ordine del giorno. Terzo punto prevedeva l'acquisizione di un immobile sito in corso Umberto per attuazione previsione urbanistica. Al quarto e quinto punto si leggeva del riconoscimento debiti fuori bilancio per spese legali sostenute da un dipendente comunale e per le competenze professionali a legali per incarico di difesa. Il sesto punto ha portato sul banco dei consiglieri la nomina della commissione di Diritto allo studio per l'anno scolastico 2008-2009. Altra commissione è stata portata al voto nel punto sette, ovvero: commissione toponomastica stradale; istituzione e approvazione relative norme regolamentari. Al punto otto si è trattato del Dimensionamento scolastico. Il punto nove invece, ha visto il sostegno agli operatori del comparto agricolo e quindi dei Coltivatori Diretti. L'emergenza idrica nel metapontino, con approvazione dell'ordine del giorno, p stato trattato nel punto dieci. Al penultimo punto è stato inserita la dichiarazione del territorio comunale bernaldese denuclerarizzato; mentre nell'ultimo punto, come da routine si è inserito la voce: varie ed eventuali. Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
La relazione dell’assessore Narciso
Così cambia Bernalda
Corso Umberto I a Bernalda e i cartelloni di “Cittadini Attivi” e Ucaib che contestano il Put
Bernalda Vere e proprie incursioni hanno paralizzato il dominio web
Assalto hacker al sito del Comune BERNALDA - Il grido «Mamma, li turchi!» è rimasto nel nostro frasario popolare per esprimere sgomento e sorpresa. Era l'incubo continuo delle popolazioni europee, in particolar modo del nostro Sud, da sempre esposte a quei predoni sanguinari. Qualche bernaldese deve aver pensato la stessa cosa dopo gli attacchi al sito internet del comune jonico a settembre e ad ottobre. Le tracce delle ultime incursioni informatiche, perché non sono le prime in assoluto, partono proprio dalla Turchia. Pierluigi Buongiorno, tirocinante per l'università di Salerno, che ha scelto di lavorare a una tesi sul sito comunale e ne ha curato la nuova veste grafica, dice: «Ho consegnato il tracciato del traffico internet ai carabinieri di Bernalda, che lo gireranno, insieme alla denuncia, alla polizia po-
La homepage di Bernalda
stale per le successive indagini. É difficile capire quale sia la nazionalità degli hacker, potrebbero anche essere italiani che sfruttano server stranieri». Il sito internet comunale (www.comune.bernalda.matera.it) è nato nel 1997. Il navigatore può ancora scegliere tra due versioni delle pagine web: la
prima che ricorda molto l'impostazione iniziale e la seconda, rinnovata nello stile e nel carattere, che è ritornata on line da pochi giorni, dopo la necessaria manutenzione informatica. Ora nella nuova home page di presentazione, oltre alle notizie sui servizi comunali e sul paese, è stato dato ampio spazio ai bandi di gara e a un'asta pubblica di un immobile comunale. Tra le pagine più viste c'è quella che riguarda il primo cittadino, seguita da quella che dà utili indicazioni su come raggiungere Bernalda con l'automobile, il treno o l'aereo. È una pagina interessante, non c'è dubbio, e, forse, è un invito anche per i nuovi pirati informatici ad abbandonare la tastiera del computer e a visitare il paese lucano. Gianpaolo Palazzo provinciamt@luedi.it
BERNALDA - Il Put è stato approvato con 12 voti a favore e 7 contrari. Durante la fase di dibattito è stato letto un documento da parte dell'assessore alla mobilità urbana Giuseppe Narciso, il quale ha parlato del Put e del suo apporto alla viabilità bernaldese, «in un percorso che ha visto una prima fase di adozione del piano del traffico -si legge nella relazione di Narcisoed ancor prima una fase sperimentale in una particolare zona del centro abitato, si sono potute estrapolare le criticità, le osservazioni e le riflessioni emerse da un confronto critico con la cittadinanza, con le associazioni e le forze politiche. L'Amministrazione -ha continuato Narciso- in quanto organo esecutivo e legittimato a governare il nostro territorio nel rispetto degli strumenti di partecipazione democratica ai processi di cambiamento sul nostro territorio, intende sottoporre al consiglio comunale una proposta che conservi sempre gli obiettivi progettuali in origine e caratterizzanti della fase di adozione del procedimento, ma con delle varianti, scaturite dal processo di partecipazione sopra richiamato e che possano poi concretizzarsi, attuarsi con piani attuativi condivisi. Deve essere, altresì, chiaro che, con l'approvazione del Piano andiamo a definire una pianificazione sul breve medio termine della viabilità. Si evidenza al Consiglio che la fattibilità di queste soluzioni non può che essere demandato a Piani particolareggiati, nel rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza stradale. In riferimento alle Osservazioni presentate all'adozione del Pgtu e in particolare a quelle evidenziate dal ministero delle Infrastrutture durante la fase di sperimentazione del Piano Urbano del traffico, come già evidenziato con Nostra nota numero 20172 del 2 ottobre 2007, si osserva come: la scelta della tipologia di percorso promiscuo della ciclabile è stata dettata dal carattere di temporaneità della fase di sperimentazione, come soluzione reversibile e non come una scelta definitiva, nella considerazione che, conclusa la fase di sperimentazione, verrà realizzato un vero e proprio percorso ciclabile bidirezionale in sede propria, dove le componenti ciclabile e pedonale disporranno di spazi e percorsi separati, nel pieno rispetto della norma; il Pgtu prescrive anche di mettere in sicurezza tutte le principali interferenze con il traffico veicolare tramite pedane rialzate alle intersezioni, che fungono
Giuseppe Narciso
anche da moderatori della velocità su corso Umberto, andando a risolvere il problema della scelta del lato della carreggiata e della direzione del senso unico oltre che della sicurezza negli attraversamenti. Con tali premesse e per tali considerazioni l'Amministrazione propone al Consiglio di modificare ed integrare il Piano Urbano del traffico adottato con deliberazione 47 e in particolare si propone: l'apertura di alcuni attraversamenti in uscita sul lato est e sul lato ovest; il ripristino del doppio senso di circolazione sul tratto di corso Umberto compreso tra l'incrocio di via Nuova Camarda e piazza Plebiscito; la permanenza del percorso ciclabile, al momento, solo per il collegamento degli istituti di scuola media inferiore e superiore di via Anacreonte, escludendo il collegamento della scuola elementare di via Marconi e il ripristino del doppio senso nel tratto sud di corso Umberto I richiede di trovare una soluzione per il proseguimento della pista ciclabile sino al collegamento con via Bellini, dove è previsto un percorso ciclabile di collegamento con gli istituti scolastici in piazza Lamanna. Per ampliare gli sviluppi dei percorsi ciclabili sulle strade di periferia, oltre al tratto già previsto su via della Repubblica e via della Resistenza per il collegamento delle scuole, come Amministrazione vogliamo impegnarci, in una fase successiva all'approvazione del Put, ad apportare ulteriori integrazioni dei percorsi ciclabili, finalizzati anche al collegamento di alcuni rioni del ns. abitato come San Donato, piazza Plebiscito, l'area ex mattatoio, la zona Matine Angeliche e la zona Cimitero. Si evidenzia, comunque, che il dettaglio di queste soluzioni non può che essere demandato ai Piani Particolareggiati del Traffico». fa.si. provinciamt@luedi.it
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Policoro L’assessore Ierone: «Informazione adeguata ai cittadini sugli strumenti urbanistici»
Nasce lo sportello dell’edilizia Aprirà a breve all’interno dell’ufficio tecnico del Comune POLICORO - Aprirà a breve all'interno dell'ufficio tecnico del Comune di Policoro, lo “Sportello unico dell'edilizia”. A darcene notizia è l'assessore ai Lavori pubblici, Cosimo Ierone. «Con l'istituzione di tale struttura - ha spiegato al Quotidiano l'esponente di punta della civica “Città nuova” - l'ente municipale intende realizzare un cambiamento profondo del suo ruolo, che gli consentirà di diventare un attore primario nei procedimenti relativi all'attività edilizia, non solo in termini di controllo degli atti secondo le proprie competenze di livello comunale, ma anche in termini propositivi e di impulso per la conclusione dei procedimenti connessi con l'attività edilizia di Policoro. Lo Sportello unico Edilizia - ha continuato Ierone fornirà una adeguata e continua informazione ai cittadini ed agli operatori sui contenuti degli strumenti urbanistici ed edilizi, ed avrà la finalità di con-
Il Comune di Policoro
sentire al cittadino, mediante il rapporto con un unico interlocutore istituzionale, l'ottimizzazione dei tempi procedimentali, ma anche l'accesso ai documenti amministrativi, previa verifica dei requisiti
Policoro Metodologia Joint Commission
Asl 5, corso di formazione per l’accreditamento nelle strutture sanitare POLICORO - Oggi e domani, in via Fellini a Policoro, corso di formazione per l'accreditamento nelle Organizzazioni Sanitarie, organizzato dall'Asl 5 secondo la Metodologia Joint Commission International, rivolto al personale medico aziendale, e ad alcune figure del ruolo amministrativo. Il corso è stato voluto dal commissario dell'Asl 5, Pietro Quinto,per continuare nella strategia di miglioramento della qualità di assistenza sanitaria, un punto sempre in continua evoluzione che non può mai considerarsi concluso. «Il Metodo Joint Commission International - si legge in una nota- è una metodologia
di accreditamento di eccellenza nata e sviluppatasi negli Stati Uniti. L'obiettivo principale è quello di sviluppare la qualità e la sicurezza dell'assistenza sanitaria. Il corso di aggiornamento sarà tenuto da docenti della Società Progea di Milano che è una tra le più importanti società di consulenza aziendale operante nel settore della pubblica amministrazione, diretta dal professor Antonello Zangrandi che è professore associato della S.D.A. Bocconi di Milano ed è ordinario di Economia delle Amministrazioni Pubbliche presso l'Università di Parma». Anna Carone
necessari (secondo quanto previsto in materia di trasparenza e partecipazione amministrativa, ai sensi della L. 241/90 modificata dalla L. 15/2005, ndr). Non è da poco inoltre il fatto che lo sportello favorirà l'uten-
za nel rapporto con gli uffici della pubblica amministrazione, curando le relazioni tra il privato, gli uffici dell'amministrazione e gli altri enti pubblici, al fine di snellire le procedure per il rilascio degli atti, of-
frire un servizio tecnico informativo in via preventiva, finalizzato - ha concluso - alla verifica della conformità degli interventi da realizzarsi sul territorio alle normative urbanistiche vigenti ed al Regolamento edilizio comunale, nonché ai vincoli paesaggistico-ambientali». Sarà nominato responsabile del front office, Antonio Martino, vigile urbano con un'esperienza pregressa di geometra. In questo modo i dieci componenti dell'ufficio tecnico comunale (sette geometri, un perito agrario e due ingegneri di cui uno è il dirigente) non saranno più “assaliti” dai cittadini in cerca di risposte. Basterà lo sportello. Ad esso spettano l'ottenimento di pareri esterni ed interni all'Amministrazione comunale. Nello specifico compete, in caso di costruzione di nuovo fabbricato o di opere di urbanizzazione primaria o secondaria (concessione edilizia e/o Dia), in particolare il ricevimento
Policoro Membro della commissione
Attività produttive, entra Cosimo Simone dell’Udc POLICORO - Da pochi giorni membro ufficioso, essendo l'unico rappresentante e l'ufficialità la si avrà nel prossimo Consiglio comunale, della commissione consiliare Attività produttive, il rappresentante dell'Udc della massima assise comunale, Cosimo Simone, è stato investito dal suo partito e dalla maggioranza di centrodestra nel ricoprire questo importante incarico. «Mai come in questo momento di recessione economica -spiega Simone- mi fa piacere riscontrare come il mio partito metta al centro del dibattito a tutti i livelli una politica di valori e di concretezza politica/amministrativa, che superi steccati ideologici inutili perché lontani dai reali bisogni dei cittadini. E anche il Papa ha ricordato proprio l'altro giorno come la politica si debba riappropriare delle sue peculiarità affrontando i problemi e dando loro una soluzione te-
nendo sempre ferma la barra dei principi e valori di riferimento della dottrina sociale della Chiesa. Non scelte avventate, dunque, ma ponderate e che vadano nell'interesse di tutti, anche a costo di essere nel breve/medio periodo impopolari; perché la politica non può essere relegata solo mero interesse elettorale». Simone spiega come intende condurre il suo mandato politico nell'Amministrazione cittadina e di come il partito dell'Udc ai prossimi appuntamenti elettorali debba essere un riferimento per tutti i cattolici che si vogliono impegnare da protagonisti nella vita politica del Paese: «Per quel che mi riguarda cercherò di essere coerente con il mio pensiero e le mie idee nella commissione Attività produttive, e ovviamente anche in Consiglio comunale, nella speranza che come me ci siano tanti cittadini, soprattutto giovani per rinno-
Dall’inizio del campionato cinque vittorie e quattro pareggi
Rotondella, primato dell’imbattibilità ROTONDELLA - Quest'anno il Rotondella non scherza. E se fino ad ora questo poteva essere un buon auspicio, adesso è realtà. La classifica del girone B parla chiaro. E già comincia ad esprimere qualche verdetto su chi effettivamente potrà fungere da protagonista. E il Rotondella, in questo senso, non è certo fuori dai giochi. Anzi, i 19 punti conquistati nelle nove giornate sin qui disputate offrono la misura di quanto il team dell'allenatore Antonio Martino sia cresciuto in questi mesi. Il secondo posto in classifica è un dato significativo, così come è significativa l'imbattibilità della squadra dall'inizio del campionato. Cinque vittorie, quattro pareggi e zero sconfitte dicono con chiarezza che il Rotondella ha ormai superato la sua sindrome degli ultimi anni, che le impediva di inanellare risul-
della domanda senza passare dall'Ufficio protocollo, il rilascio della valutazione preventiva, il controllo delle denunce di inizio attività ed infine notifica del certificato di conformità edilizia ed agibilità, il ricevimento delle domande e cura degli adempimenti per il rilascio delle autorizzazioni in materia paesaggistica, il ricevimento dei pareri e nulla osta per le strutture in conglomerato cementizio armato normale e precompresso e metalliche, e per le zone sismiche. Il geometra Martino, avrà quindi il compito di favorire la semplificazione dei procedimenti amministrativi che interessano la materia dell'attività urbanistico-edilizia, in modo da unificare e semplificare la complessità degli adempimenti amministrativi e dei vicoli burocratici a carico dei cittadini e degli imprenditori per la realizzazione di una qualsiasi opera o intervento. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
tati positivi, spesso con battute d'arresto sul proprio terreno di gioco e contro avversarie ben più modeste. Una sorta di schizofrenia calcistica, forse figlia di una mancanza di fiducia per una squadra che sembra aver raggiunto un ottimo mix di esperienza ed entusiasmo giovanile. Gli ultimi risultati fanno ben sperare. Il pareggio col Montescaglioso, in particolare, ha dimostrato che il Rotondella può giocarsela in trasferta senza subire lo strapotere di squadre ben attrezzate (il Montescaglioso è terzo). La vittoria contro il Sirino Mercure (6-3 domenica scorsa) ha invece mostrato come l'attacco di mister Martino possa essere prolifico e impietoso anche quando la difesa non si dimostri impeccabile. Il primato di imbattibilità, però, il Rotondella deve condividerlo con l'altra grande del
girone, lo Sporting Lagonegro. La squadra, infatti, detiene il primato in classifica con 23 punti, conquistati con sette vittorie e due soli pareggi. E proprio a Lagonegro dovrà andare il Rotondella domenica prossima. Il pronostico favorirebbe i potentini almeno per due ragioni: il fattore campo e la maggiore incisività sotto rete dimostrata (20 reti segnate contro le 16 degli jonici). Il Rotondella, però, negli ultimi anni ha spesso dimostrato di saper giocare brutti scherzi alle grandi, anche in trasferta. E di sicuro la squadra di Martino ci proverà, facendosi ingolosire da un risultato che riaprirebbe i giochi e, sul piano del morale, darebbe al Rotondella uno slancio impressionante. L'appuntamento è per domenica prossima. Che vinca il migliore. Pino Suriano
Antonio Salerno
Cosimo Simone
vare una classe politica troppo anchilosata, che condividano un progetto politico moderato, senza spinte centrifughe, e concertativo ma intransigente sui principi che è poi il modello che ha fatto crescere l'Italia nel dopoguerra portandola ad essere una delle nazioni più industrializzate del mondo, e non trascurando mai le esigenze dei ceti meno abbienti che in questo periodo soffrono più che mai una crisi finanziaria che la politica ha il dovere di risolvere e presto». Gabriele Elia
Sport Mercoledì 19 novembre 2008
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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Nazionale Ultima amichevole degli azzurri per il 2008: stasera contro la Grecia molte le novità
Lippi e l’Italia del signor Rossi Il giovane attaccante del Villareal titolare in attacco di FRANCESCO GRANT FIRENZE – Sarà pur vero che il calcio italiano all’estero non piace, ma i calciatori azzurri, almeno quelli sì. La risposta implicita all’atto d’accusa del “provocatore” Mourinho arriva dalla nazionale azzurra che Marcello Lippi vara per l’amichevole di oggi in casa della Grecia, ultimo test del 2008: sono infatti cinque gli stranieri d’Italia nella formazione al varo da parte del ct campione del mondo. E Giuseppe Rossi li guida idealmente. La novità principale è lui, talento d’esportazione «molto più maturo dei suoi 21 anni», a detta di Lippi. Perciò stasera sarà all’esordio nella nazionale maggiore dopo i 20' finali di Bulgaria-Italia a ottobre. Questo, e con ciò il rinnovamento che gli gira attorno, sta a cuore a Lippi ancor prima della 31/a partita senza sconfitte a portata di mano: sarebbe, nel caso, sorpasso su Pozzo e vero record mondiale. Per guardare lontano, un signor Rossi che viene dalla Spagna è però più di una semplice coincidenza evocativa. Più di quel nome comune pesano infatti doti fuori dal normale nella carriera lampo dell’attaccante Villareal. Lippi se ne è innamorato calcisticamente, fino al punto da far restare ancora a casa un Del Piero in stato di grazia. «Rossi è già pronto per la nazionale», ha spiegato il commissario tecnico pronto a proseguire la strada della «ricrescita» – come l’ha definita – ad Atene. Sarà dunque un mix di giovani (Bonera, Chiellini, Montolivo) e veterani come Cannavaro o lo smarrito Toni: per ritrovare il gol che gli manca da nove mesi (ultima volta a segno il 6 febbraio scorso contro il Portogallo), il centravanti avrà al suo fianco la verve del baby fenomeno del Villareal, appunto. «Rossi è l’unico giovane dell’Under 21 che ho tolto a Casiraghi, nonostante l’Europeo di catego-
Marcello Lippi, ct dell’Italia campione del mondo a Berlino
ria – ha sottolineato Lippi – E' molto più maturo dei compagni della sua età: ha capacità tecnica, esperienza, maturità. Ha giocato in tre campionati importanti, Italia Inghilterra e Spagna: insomma è pronto». Insomma è il futuro. Del resto, è un pò tutta la nazionale che stasera si apre al mondo, con De Sanctis (Galatasaray) tra i pali, il madridista Cannavaro a far coppia con Chiellini, Bonera e il “francese” del Lione Grosso
Calci di rigore
sulle fasce, un centrocampo a tre (Gattuso-De RossiMontolivo) e poi Camoranesi a supporto della coppia ToniRossi. Un equilibrio perfetto, 6 italiani e cinque stranieri. Senza per questo voler controreplicare direttamente a Mourinho, assicura però Lippi, troppo “positivo” per andare a cercarsi polemiche: «Una risposta a quel che ha detto ieri? Lascio stare considerazioni del genere, che si presterebbero ad altre considerazioni – la riflessione di
di EMANUELE GIACOIA
opo le rivelazioni di Cassano “ho avuto 700 donne”, mariti e fidanzati delle stesse si sono riuniti a congresso a Cervia, in provincia di Ravenna, per denunciare per calunnia il noto giocatore. E per essere sicuri dell'esito dell'azione legale, hanno dato mandato agli avvocati di Corna, comune della provincia di Bergamo e a quelli di Cervo, in provincia di Imperia.
D
Lippi – vuol dire semplicemente che se un calciatore va all’estero, non per questo la Nazionale lo perde di vista. E con tutti i nostri in giro per l'Europa, il mio lavoro è aumentato: dal sabato alla domenica mi chiudo in casa a seguire la tv, a forza di sigari mi sto intossicando...». La tv di casa Lippi a Viareggio sintonizzata dunque su Premier, Liga, e poi la Bundesliga. «Per Toni – la convinzione del ct – la mancanza del gol non è un problema; con il Bayern l'ha ritrovato, sarà così anche in nazionale. Non è assolutamente un giocatore da accantonare, ma solo da ritrovare». Alla stregua di Camoranesi, reduce da uno scorcio di campionato che tra infortuni e ricadute gli ha regalato solo una ventina di minuti di gioco. «Vorrà dire che è riposato: gli ho parlato, giocherà finchè può. De Rossi invece non è un problema, se provo a dirgli di non giocare per quel tutore al braccio rischio di prendere le botte...», diceva ancora Lippi con l’orgoglio del maestro azzurro che sta ritrovando ritmi e legami del gruppo, le fortune del Mondiale di Germania. Grazie ai sei cambi previsti (ma si proverà a portarli a sette) ci potrebbe essere spazio anche per l’ultimo arrivato, D’Agostino. Il mosaico va ricostruito pezzo per pezzo, un passo alla volta. «Non so se storicamente le amichevoli venissero prese sotto gamba, ma da quattro anni a questa parte no», la rivendicazione del ct. Il quale segnala come da prassi i pericoli della nazionale di Otto Rehaghel («sono stati campioni d’Europa fino a pochi mesi fa, nelle qualificazioni mondiali hanno perso solo una partita: è test vero»), e soprattutto avvisa i suoi: «Mi aspetto come sempre una crescita: tattica, tecnica, di personalità e di autorità». Perchè il futuro è Rossi, ma da domani sta a lui dimostrare se è cominciata la nuova era azzurra.
Poche occasioni da gol create dagli azzurrini di Casiraghi (palo di Santacroce)
L’Under 21 sconfitta dalla Germania GERMANIA ITALIA
1 0
GERMANIA (4-4-1-1): Fahrmann 6; Beck 6, Schwaab 6, Howedes 6.5, Aogo 6; Steinhofer 6 (1'st Johnson 6.5), Castro 5.5, Boateng 6.5 (33'st Adlung sv), Ozil 5 (22'st Ede 6); Kroos 6.5; Dejagah sv (18'pt Wagner 6). In panchina: Neuer, Bungert, Helle, Halfar. Allenatore: Hrubesch 6. ITALIA (4-3-3): Sirigu 6; Motta 6 (1'st De Silvestri 5.5), Andreolli 5.5 (14'st Bocchetti 6), Santacroce 6, Criscito 6 (1'st Candreva 5.5); Dessena 5.5 (35'st Di Gennaro sv), Bolzoni 5 (19'st Bottone 6), De Ceglie 6; Lanzafame 5 (1'st Cerci 6.5), Balotelli 5.5 (35'st Paloschi sv), Giovinco 5. In panchina: Consi-
gli. Allenatore: Casiraghi 5.5. ARBITRO: Collum (Scozia) 6. MARCATORE: 3'st Kroos. NOTE: pioggia, terreno scivoloso. Spettatori: 13 mila circa. Ammoniti: Balotelli, Kroos, Boateng. Angoli: 4-3 per l’Italia. Recupero: 1', 2'. OSNABRUCK – L'Under 21 di Gigi Casiraghi esce sconfitta dall’amichevole di Osnabruck contro i pari età della Germania. A decidere l’incontro una magia al 3' st di Toni Kroos, 18enne talento del Bayern Monaco, che con un tiro a girare dai 25 metri. Dell’Italia, poche tracce, con Giovinco poco ispirato e Balotelli troppo nervoso. Al 32' quasi arriva il pari quando Santacroce, da due passi, spedisce sul palo.
Lungo digiuno di gol in Nazionale
Toni dice basta «Voglio segnare»
Luca Toni in allenamento con Rino Gattuso
FIRENZE – Voglia di tornare ad essere il bomber d’Italia: Luca Toni scalpita dopo le critiche per un Europeo giocato al di sotto dei suoi livelli e senza gol. «Non so ancora se con la Grecia giocherò – dice l'attaccante del Bayern Monaco – ma ci spero davvero. Se sarà così farò tutto il possibile per tornare al gol. Ne ho una voglia matta, in azzurro sono fermo da troppo tempo». In 44 partite ne ha realizzati 15, l’ultimo risale a diversi mesi fa. «E' arrivato il momento di ricominciare, segnare in Nazionale è troppo bello, non vedo l’ora dopo essermi di nuovo sbloccato con il mio club» ribadisce Toni deciso a respingere le critiche per il suo digiuno azzurro: «Mi ha innervosito sentire certe sensazioni». Come anche vedersi inserito nel gruppo dei “vecchietti”: «Ho 31 anni, non credo di esserlo – sorride - e al di là delle parole di Lippi sulle carte d’identità di molti azzurri, credo che lui continuerà a convocare i giocatori sulla base del rendimento in campionato. Per me è sempre un sogno essere qui e finchè sarò chiamato verrò sempre volentieri anche perchè punto a fare un altro Mondiale». Toni non pare temere l’eventuale arrivo di Amauri: «I bravi giocatori sono sempre ben accetti perchè possono dare una mano». Intanto si prepara per l’amichevole di stasera: «Ci teniamo a vincere e a dimostrare che siamo ancora i campioni del mondo». Vincere anche per permettere a Lippi di battere il record di 31 risultati utili di fila sulla panchina azzurra: «Giocheremo per noi stessi quindi pu-
re per il ct, siamo un grande gruppo». A sostenere Toni in attacco ci sarà stavolta Giuseppe Rossi, scelta che riscuote la sua approvazione: «Per me è il giovane più forte che abbia il calcio italiano, peccato che sia finito all’estero, mi piacciono la sua personalità e la sua classe». Quindi Toni interviene sulla posizione di Mourinho riguardo la poca appetibilità del calcio italiano all’estero: «In Germania è molto seguito, magari si segna poco ma l’attenzione è tanta. Comunque se Mourinho la pensa così è giusto lo dica». Riguardo al suo futuro, Toni dice di essersi integrato bene a Monaco tanto da non escludere di chiudervi la carriera: «I dirigenti sono contenti di me e non mi lasciano andare via – spiega - mi hanno chiesto di restare anche dopo la scadenza del contratto, nel 2011. Ci penserò su, di certo lì sto bene e gioco in uno dei club più forti d’Europa». Quindi nessuna nostalgia: «Andare a giocare all’estero è stata una grande sfida, essere entrato subito a suon di gol nella storia del Bayern una grande soddisfazione dopo esserci riuscito a Palermo e a Firenze». L’ex viola ha già pronta una lista di giocatori italiani da consigliare al Bayern («Ma non dico quali»). Dopo averci provato con Gattuso, si dice sorpreso delle voci circolate tempo fa di una possibile candidatura di Prandelli per la panchina al Bayern in caso di addio di Klinsmann: «Non sapevo di queste voci comunque sono convinto che lui resterà a Firenze, ha fatto molto bene e ha un grande rapporto con i Della Valle».
Sport 37 Postiglione decide oggi il nome del tecnico che guiderà il Potenza Mercoledì 19 novembre 2008
Potenza, Arleo più di Vullo Giornata di consultazioni, rosa ristretta I numeri del campionato
Per Di Gennaro seconda doppietta Foggia, stile bunker Venti gol segnati Sono venti le reti segnate nella dodicesima giornata di andata. Tredici i gol segnati in casa, sette quelli in trasferta (di cui tre dalla Cavese a Foligno). Il totale delle reti sale a 223, di cui 83 fuori casa. L'anno scorso, dopo 12 turni, i gol segnati erano 232, di cui 95 fuori casa. Sorrentino e Di Gennaro, bum bum Sorrentino della Cavese e Di Gennaro del Gallipoli firmano le due doppiette del turno. Per Di Gennaro è la seconda doppietta stagionale (per il Gallipoli la terza: anche Ginestra ne vanta una). Finora, in 12 giornate, si sono registrate ben 15 doppiette e 2 triplette. Le doppiette portano la firma di Chianese (Arezzo), Bueno e Clemente (2) (Benevento), Sorrentino (Cavese), Espinal, Paponetti e Russo (Crotone), Di Gennaro (2) e Ginestra (Gallipoli), Caracciolo (Paganese), Micco (Taranto), Scappini e Rigoni (Ternana). Le triplette sono di Salgado (Foggia) e Mazzeo (Perugia). Due partite senza reti Pistoiese-Perugia e Potenza-Ternana terminano a reti inviolate: sale a 15 il totale degli 0-0. Per la Ternana è il secondo di fila, dopo quello nel posticipo contro il Gallipoli. Anche l'anno scorso, dopo 12 gare, c'erano stati 15 pareggi per 0-0. L'Arezzo non vince più Quinta gara senza vittorie per l'Arezzo. La squadra amaranto non vince dalla settima giornata (3-0 alla Pistoiese). Da allora tre pareggi e due sconfitte per i toscani, scivolati al terzo posto in classifica. Crotone e Paganese, finalmente la X Fa notizia il pareggio fra Paganese e Crotone: erano le uniche due squadre a non aver ancora colto un pari in undici giornate di campionato. Il Crotone aveva ottenuto 8 vittorie e 3 sconfitte, la Paganese 5 successi e 6 ko. Entrambe non pareggiavano dal 20 aprile. Il Taranto espugna lo Jacovone Primo successo interno per il Taranto di Dellisanti, che finora aveva ottenuto 2 pareggi e 3 sconfitte in 5 gare casalinghe. L'ultimo trionfo degli jonici allo Jacovone risaliva al 25 maggio scorso: 2-0 in casa contro il Crotone nella semifinale di ritorno dei play off. Benevento e Pescara ok da sette turni Il Crotone frena ma allunga la sua striscia di risultati utili: un pareggio dopo cinque vittorie consecutive. In realtà la serie più lunga ancora in corso è quella di Benevento e Pescara, imbattute da sette giornate. Per i sanniti 3 vittorie e 4 pareggi, per il Pescara 2 successi e 5 segni X. La Pistoiese non vince invece da 10 turni
(col Crotone l'unico sorriso). Nove gare senza successi per la Ternana, otto per il Foligno. Un solo successo esterno Per la quarta volta consecutiva si registra una sola vittoria fuori casa: quella della Cavese a Foligno. Per il resto, 3 vittorie interne e 5 pareggi (record stagionale). Il bilancio complessivo è ora di 55 segni “1”, 31 segni “X”, 22 segni “2”. Un anno fa, dopo 12 turni, si erano registrati 46 segni “1”, 43 segni “X” e 19 segni “2”. Attacchi: Gallipoli in testa Il Gallipoli regola il Sorrento con un netto 3-1 e conquista la palma di miglior attacco con 20 reti, raggiungendo l'Arezzo. Terzo il Crotone con 19, quarto il Benevento con 18. La Pistoiese rimane ferma a 4 reti. Difese: Foggia sempre in testa Nonostante il gol incassato da Cattaneo del Benevento, il Foggia conserva la difesa meno battuta del girone, con 8 reti al passivo. Secondo posto per Crotone e Gallipoli, con 9. Peggior difesa per il Lanciano (19). Cinque espulsi: per Sorrento è il quinto rosso Indiveri del Pescara, Doga dell'Arezzo, Iorio del Sorrento, Bacchi della Paganese e Schetter della Cavese sono i cinque espulsi del turno. Il totale sale a 40 cartellini rossi, per il Sorrento si tratta del quinto. Questa la classifica per club: Sorrento 5; Pescara, Potenza e Foggia 4; Cavese, Crotone, Lanciano e Real Marcianise 3; Paganese, Perugia e Pistoiese 2; Arezzo, Benevento, Foligno, Gallipoli e Juve Stabia 1. Quattro rigori, Biancolino sbaglia Sono 4 i rigori concessi nella dodicesima giornata. A segno Salgado (Foggia, contro Benevento), Di Gennaro (Gallipoli, contro Sorrento) e Tisci (Paganese, contro Crotone). Biancolino della Juve Stabia si fa parare la conclusione da Fumagalli, anche se l'errore risulta ininfluente per il risultato. Per il Foggia è il quinto rigore a favore. Il totale sale a 24 concessi (18 trasformati). Questo il quadro dei penalty a favore (fra parentesi quelli realizzati): Foggia 5 (4); Juve Stabia 3 (2); Lanciano 2 (2), Paganese 2 (2), Potenza 2 (1), Sorrento 2 (1), Taranto 2 (1); Cavese 1 (1), Gallipoli 1 (1), Pistoiese 1 (1), Real Marcianise 1 (1), Ternana 1 (1), Crotone 1 (0). Questa la classifica dei rigori contro: Juve Stabia 5 (5), Sorrento 4 (4), Potenza 2 (2), Benevento 2 (2), Crotone 2 (2), Perugia 1 (1), Pescara 1 (1), Ternana (1), Arezzo 1 (0), Cavese 1 (0), Foggia 1 (0), Gallipoli 1 (0), Paganese 1 (0), Real Marcianise 1 (0).
E’ STATA UNA giornata di consultazioni quella di ieri in seno al Potenza. E’ stato sentito Vullo, al telefono c’è stato un contatto anche con Marco Tosi (nome tornato alla ribalta quando nei giorni scorsi si è parlato di un ritorno per la panchina), non ancora con Pasquale Arleo, sulla posizione del quale si sta lavorando, diciamo così, di diplomazia. Sembra, infatti, che il presidente ad interim Rosario Pellegrino abbia parlato a lungo con il proprietario Giuseppe Postiglione per valutare congiuntamente l’ipotesi di un clamoroso ritorno dell’ “allenatore-ultrà” nella maniera più completa possibile. Sembra che ci sia stata un’identità di vedute su ogni singolo punto, ferma restando comunque la volontà di Postiglione, di sentire prima Salvatore Vullo. Il tecnico siciliano, che come scrivevamo ieri era a Potenza domenica ed era di particolare gradimento per Postiglione, viaggia su cifre abbastanza alte di ingaggio, pensa a qualche innesto di spessore nella campagna acquisti di gennaio, oltre a prevedere un contratto della durata maggiore rispetto alla corrente stagione. Queste indiscrezioni non sono state comunque confermate da Postiglione,
Vullo
Arleo
che ha preferito trincerarsi dietro un silenzio ispiratore, ma sembra che abbiano raffreddato l’interesse per quello che fino a ieri era l’allenatore in pole position per succedere a Gautieri. L’ordine dei fattori, anche dopo l’intervento di Pellegrino condiviso sull’intera linea da Postiglione, sembra essersi quindi ribaltato a favore dell’allenatore della promozione con il quale, in giornata, potrebbe esserci un incontro chiarificatore ulteriore rispetto a quello già avuto a Roma il giorno del processo a carico del Potenza e della Salernitana. All’Hotel Airport di Fiumicino, era il 5 agosto, Arleo e Postiglione ebbero un
confronto serrato e chiaro, chiuso con una stretta di mano che confermò nei fatti quanto il presidente disse a parole il giorno del raduno della squadra al Viviani, il 18 luglio, (“Perdono cristianamente Arleo”). Oggi i due, per la prima volta da allora, potrebbero tornare a parlare di calcio e di campo con uno spirito nuovo rispetto agli scontri del passato nell’unico interesse del Potenza, magari anche alla presenza di Pellegrino, punto di incontro e mediatore tra i due. Ovviamente se questa fosse la scelta, non tutti sarebbero d’accordo, come d’altronde è sempre accaduto: il calcio finisce con l’unire e il dividere quasi nello stesso tempo. Solo i risultati potranno confermare la bontà della scelta o il suo esatto contrario. Ma questa resta una considerazione marginale rispetto a quello che si sta muovendo, a livello di interesse, di questi tempi intorno al Potenza. Basta un dato su tutti: contro la Ternana, in una gara che poteva valere tantissimo, appena diecimila euro di incasso. In generale: 60 abbonati sostenitori. In quanti si sorprenderanno, accetteranno, o contesteranno, la scelta di Arleo piuttosto che quella di Vullo? Alfonso Pecoraro
INTERVISTA A PASQUALE ARLEO
L’allenatore potentino si confessa dopo 7 mesi da Potenza-Salernitana
«Ho fatto un errore per troppo amore» INEVITABILE tornare indietro. Ripercorrere quello che è stato, cercare di capire chi ha sbagliato e quali correttivi si possono creare. Inevitabile farsi una chiacchierata aperta e serena, non solo nel momento in cui ancora nessuno ha alzato la cornetta del telefono per fissare un appuntamento, ma soprattutto nel giorno in cui con maggiore insistenza rispetto agli altri, il nome di Pasquale Arleo è balzato avanti nell’ipotetico ballottaggio per la panchina del Potenza. Inevitabile incuriosirsi su quello che è stato, sulle ragioni dell’interruzione di un rapporto che pareva saldissimo, fatto di intese tecniche e umane che andavano anche al di là del rettangolo di gioco. Arleo sa di aver commesso qualche errore che ci confida con sincerità nello stesso modo in cui anche Postiglione ammise, a suo tempo, di essere stato troppo impulsivo nella gestione delle ore che precedettero Potenza-Salernitana, la partita del processo e dei tre punti
di penalizzazione. L’allenatore, dopo aver lasciato il Potenza, oltretutto, creò un caso perchè con una vertenza di carattere economico stoppò l’iscrizione della società alla Prima Divisione. Inevitabile chiarire anche quel precedente. Inevitabile perchè se Arleo diventasse il nuovo allenatore del Potenza ci sembra giusto ripartire con le nubi schiarite. «Potenza-Salernitana: la mia è stata una reazione assolutamente istintiva. Col senno del poi mi sono reso conto di aver dimenticato che se ho allenato tra i professionisti lo dovevo alla famiglia Postiglione. In quel momento è prevalso lo spirito dell’ultrà: se avessero chiesto a un tifoso qualsiasi di togliere tre giocatori dalla formazione in una partita che valeva tanto, avrebbe reagito anche peggio», è l’avvio della chiacchierata, dalla quale comunque emerge l’attaccamento di Arleo, messo però in dubbio da quel gesto, la vertenza che bloccò l’iscrizione. «Mi sono fidato del mio
avvocato che non mi aveva assolutamente prospettato una situazione simile. Figuratevi se io avevo in mente di non far iscrivere il Potenza. Quella situazione ha spiazzato anche me, mi ha messo con le spalle al muro e ha finito per inasprire i rapporti personali con Postiglione, ma anche con tanta gente che vuole bene al Potenza. Non volevo che andasse a finire così». Ed in effetti, parlando dell’attuale situazione del Potenza, Arleo sembra assai sincero quando dice: «Ora mi sento un leone ferito a vedere la squadra ultima in classifica. Vorrei poter darle una mano». Conseguenziale chiedere, allora, un messaggio da lanciare a Postiglione: «Mi viene solo da pensare che i recenti successi sono stati costruiti insieme. Mettiamo da parte l’orgoglio e proviamo a salvare il Potenza». «Insieme, in due anni - continua Arleo - abbiamo avuto anche diversi scontri, ma tutto sommato abbiamo sbagliato molto meno di quanto è possibile che accada nel mondo del
calcio. In questo momento credo che la pagina storica che abbiamo scritto insieme stia sbiadendo ed è questa la cosa che mi fa più male». Evidentemente, però, un clamoroso ritorno potrebbe non essere visto in maniera univoca dalla tifoseria. Arleo ha una sua idea: «Ora non serve nessuno psicologo che possa analizzare i comportamenti. In questo momento in gioco c’è solo l’interesse del Potenza e della salvezza della squadra. Francamente penso che il potentino, lo sportivo, chi tiene a questa squadra abbia in mente solo questo». Insomma, una confessione che possa cancellare il passato, mettere una pietra su quanto è stato, bandire l’orgoglio: «Tutto è possibile se c’è la forza di capire che gli uomini possono sbagliare per eccesso di amore», è l’ultima dichiarazione di Arleo. Probabilmente dello stesso tenore di quelle di Rosario Pellegrino, primo sponsor di un incontro che possa fissare qualche base per il futuro. a.p.
Giudizi netti di Cuomo e Lolaico sull’organico. Catalano di nuovo papà
«Chi non vuole sudare può farsi da parte» “APPROFITTIAMO dei giornali per far giungere un messaggio anche ai nostri compagni: adesso chi non ha voglia di sudare deve farsi da parte, di giocatori disoccupati che a Potenza ci verrebbero gratis ce ne sono duecento”. E’ schietto e quasi rabbioso Gigi Cuomo, in senso buono. Di fianco a lui Peppe Lolaico annuisce, e oltre alla rabbia gli si legge negli occhi l’attaccamento viscerale ai colori della sua città, vessillo da sventolare ancor più alto nei momenti difficili come questo. Cuomo torna, coerente, su quanto dichiarato sette giorni fa: “dobbiamo essere onesti, è andato via Gautieri perché nel calcio a novembre non è possibile mandare a casa venti giocatori e allora paga il tecnico”. Nel pensiero del difensore di Nocera entra in discussione anche la teoria classica sull’allenatore che incide per il 20% nell’economia complessiva di una
squadra: “io guardo il Milan – sostiene Gigi – e credo sia la dimostrazione di come quasi tutto dipenda dai giocatori che scendono in campo, credo valga lo stesso per noi”. La voglia di fare e di reagire dipende per Cuomo anche da una valutazione sul suo futuro: “sono qui in prestito dal Pescara, una società destinata al fallimento, potete immaginare quanta voglia ho di dare tutto me stesso per il Potenza”. Alla ricerca anche di garanzie per il futuro, sottinteso. Lolaico, il migliore domenica da esterno sinistro difensivo (“ci gioco senza problemi – dichiara – ma resto un destro naturale”) è sulla stessa lunghezza d’onda del compagno. Il dispiacere per l’esonero di Gautieri c’è tutto, ci mancherebbe, il tecnico si è innegabilmente fatto voler bene nello spogliatoio. “Nel calcio non ha senso guardare al passato – dichiara - ringraziamo Gautieri per quello che ci ha
dato ma accoglieremo a braccia aperte il nuovo tecnico, chiunque egli sia”. Gli episodi come sempre hanno avuto il loro peso, “se domenica non avessimo trovato un grande portiere di fronte forse adesso staremmo parlando di altro”. Preferenze per il nuovo condottiero? “Io una ce l’ho – ammicca il potentino - ma non posso certo esprimermi”. Intanto l’allenamento di ieri è stato diretto dal tecnico della Berretti Pierluca Cincione insieme al fido Peppe Catalano, a cui vanno i migliori auguri per la nascita del suo piccolo Lorenzo che ha portato buon umore nel gruppo. A noi resta la sensazione di aver capito a chi Lolaico ha rivolto il suo pensiero. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it
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Sport Seconda Divisione Vertice societario e strategia comune per il futuro
Mercoledì 19 novembre 2008
Il Melfi blinda Palumbo Si va avanti col tecnico e a gennaio rinforzi Il parere dei tifosi sull’allenatore
I supporter appoggiano la scelta della società
LA SQUADRA ha ripreso ieri gli allenamenti in vista della delicata ma fondamentale trasferta in terra laziale di domenica prossima contro l’Isola Liri, ma in città si parla molto di un momento no a cui necessariamente mettere un freno, ripartendo in fretta con un successo. I tifosi, in modo particolare, appaiono legati al tecnico Palumbo, che la società ha confermato anche per il fatto che è pronto a rientrare proprio domenica dopo i sei turni di squalifica, e non fosse altro perché la fiducia piena al trainer venosino è frutto anche del programma messo su in estate per ridare un futuro forte alla società, riequilibrando il bilancio e puntando in maniera netta su giovani e valorizzazioni. “Non è certo colpa di Palumbo, lui non va in campo, e per giunta è stato fuori sei domeniche, non potendo dare i giusti suggerimenti in campo alla squadra” questo il pensiero di Sandro, che non ha mancato di aggiungere “semmai, non è possibile vedere sempre arbitri per nulla all’altezza, che vengono al Valerio e ci trattano malissimo, finendo con l’avvantaggiare squadre come Catanzaro e Cassino, che certo non hanno bisogno di aiuti simili” ed il ricordo è al fuorigioco di Caputo e a quel gol di Rizzo non concesso al Melfi, che da soli avrebbero dato ben tre punti in più alla classifica. Di questo parla anche Giovanni “tre punti in più in queste due gare del tutto rovinate dagli arbitri, altri tre o quattro per quei gol assurdi presi nei recuperi ed eccoci a parlare di ben altro campionato per il Melfi, altro che colpe da dare a Palumbo, come vorrebbe qualcuno che pretende che il tecnico finisca sul banco degli imputati”. In tanti difendono a spada tratta il tecnico gialloverde ed è il caso anche di Giuseppe che dice “Palumbo non ha assolutamente colpe, era ed è il tecnico ideale per lavorare coi giovani, in questa stagione in cui i sacrifici sono necessari per poter avere un futuro nel calcio professionistico. Lui è uno tra i migliori, in questo campo, ricordiamo sempre quel che seppe fare nel primo anno in C/2, arrivando ai play off con tanti ragazzi a com-
pletare un discreto organico, anche se poi, chissà perché, certi dirigenti non lo hanno riconfermato come meritava”. La squadra fa bene, gioca, mette sotto gli avversari, anche se si chiamano Catanzaro, ma c’è sempre un qualcosa che impedisce la vittoria. Questo il leit motiv di tanti tifosi, tra cui Francesco che aggiunge “nelle ultime settimane la squadra si è espressa bene, io che seguo in casa e fuori, ho visto come si è comportata con due squadre di livello superiore, come Cassino e Catanzaro, e non posso dimenticar quel che è successo a Noicattaro, dove siamo andati sotto per una autorete e una disattenzione, dopo mezzora giocata, e poi abbiamo reagito alla grande, messo sotto gli avversari, ottenuto il pari e creato due occasioni per vincere. Lo stesso – dice ancora – a Manfredonia con errori della terna e a Valdisangro dove si poteva vincere, oltre che con un gran secondo tempo coi calabresi ma non è poi bastato e invece del successo, domenica è arrivata addirittura la sconfitta per un fuorigioco netto non segnalato, da aggiungere al gol regolare non concesso col Cassino. Tremendo, e in tutto questo paga la squadra, ultima, e qualche intelligente pensa la colpa sia di Palumbo che sta facendo bene, nonostante sfortuna, squalifiche, infortuni in serie, errori delle terne arbitrali, e nessuno a cautelarci come squadra, con la società che dovrebbe farsi sentire per maggiore rispetto”. Una voce fuori dal coro, Claudio “penso serva il cambio della guida tecnica, per dare una scossa all’ambiente” con altri e tra questi Giulio, Franco, Renato, Gerardo a dire “alcuni dei giocatori voluti dal tecnico non hanno dato quello che ci si attendeva”. A queste affermazioni, rispondono in coro tanti altri che ricordano “se arriva un altro tecnico, chiederà di cambiare degli elementi, invece serve unità, forza per andare avanti, fare punti e vincere il più possibile in questo finale d’andata, prima di gennaio quando si dovrà intervenire sul mercato inserendo due o tre elementi, per centrare tutti insieme la salvezza”. Antonio Baldinetti
AVANTI con Palumbo. Questo l'esito dell'incontro tenutosi al termine dell'allenamento tra il presidente del Melfi Giuseppe Maglione ed il tecnico venosino. Un confronto franco, leale, in cui si è fatta una valutazione della situazione a 360 gradi. Prima di ogni altra cosa è stato chiarito che c'è la volontà di tutti di cercare di salvare il Melfi. Impresa difficile ma non impossibile anche a giudicare dal livello medio del campionato, decisamente mediocre. Palumbo in maniera seria si è assunto le sue colpe relativamente ad alcune scelte infelici e a giocatori fortemente voluti e suo malgrado molto deludenti. Anche Maglione ha recitato mea culpa per alcuni errori societari, ribadendo la fiducia al tecnico e rimarcando la volontà di ricompattare l'ambiente in previsione di un compito per nulla agevole, quello appunto di salvare il Melfi da una retrocessione che rappresenterebbe la fine del calcio gialloverde, quantomeno a questi livelli. In questo senso vanno valutate estremamente positive alcune telefonate intercorse tra alcuni dirigenti melfitani. C'è aria di ravvicinamento ed unione. Non è più il momento di valutare chi ha sbagliato e chi no. Ora si deve agire nell'esclusivo interesse della collettività e del Melfi. Un concetto che avevamo già ribadito da questo giornale e che ci fa piacere non è rimasto inascoltato. Decisi passi avanti verso una ricompattezza societaria sono stati fatti. Altri se ne devono compiere, ma visto che parliamo di persone intelligenti che hanno tutti a cuore le sorti del Melfi, trovare un intesa comune non appare ostacolo insormontabile. Domenica la squadra gialloverde è attesa al match più importante e complicato di questa prima parte di stagione. Vietato sbagliare. Ad Isola Liri sono in ballo punti pesantissimi. Si tratta del primo, vero, grande scontro diretto della stagione. Una sconfitta sarebbe assai dolorosa. Un eventualità che non si vuole prendere in esame, nonostante si prospetti la messa in campo di un undici rimaneggiato per alcune assenze per squalifica. Maglione dando fiducia a Palumbo lo ha messo nella condizione di preparare al meglio da un punto di vista psicologico, la gara in terra laziale, nella speranza che le ultime prestazioni, come gioco tutt'altro che scadenti, possano essere ripetute al cospetto di un avversario che è meno forte e temibile del Catanzaro affrontato domenica al Valerio. Il Presidente ha anche ribadito che è bene non parlare più di sfortuna e di errori arbitrali. Certe
Eccellenza L’Avigliano metabolizza
Peppino Palumbo
partite si sono perse per mancanza di esperienza e di lucidità nei minuti finali. Si deve crescere sotto questo aspetto e questo lo sa bene anche Palumbo. Nell'incontro tra presidente e tecnico si è parlato anche di mercato. La società sa bene che dovrà intervenire in maniera decisa a gennaio. C'è la volontà di farlo. Un messaggio importante per i tifosi. E l'eventuale chiarezza tra tutte le componenti societarie, di nuovo tutte coinvolte nella gestione della squadra, rappresenterà un motivo di forza per una dirigenza che proprio a gennaio in passato a messo a segno colpi rilevanti. Serve un attaccante che affianchi bomber De Angelis. Un nome valido potrebbe essere Caracciolese che non sta più alla Cisco Roma e rappresenta un vecchio pallino del Melfi. Serve un centrocampista di qualità, il nome giusto potrebbe essere Bruno che a Catanzaro non gioca e che potrebbe finalmente approdare a Melfi, società che lo ha corteggiato in passato. Serve un difensore centrale espero e veloce. Il mercato offre tanti nomi validi. Con tre elementi di spessore, il recupero di qualche infortunato, Gilfone soprattutto e la crescita dell'attuale organico, il Melfi c'è la può fare. Si dovrà tirare fino a gennaio e poi disputare un girone di ritorno straordinario. Emilio Fidanzio
IL GIUDICE SPORTIVO DELLA LEGA PRO Decimata la Paganese. Melfi, Bacchiocchi e Fumai un turno PRIMA divisione: 4 giornate Taccola (Paganese). Il giocatore, si legge nella motivazione del giudice, prima dell’inizio della gara, ha colpito con un pugno alla nuca un calciatore avversario nel tunnel che porta daglio spogliatoi al campo. Lo stesso Taccola, al termine dell’incontro, rientrando negli spogliatoi, ha preso un avversario per l’orecchio spingendolo verso il muro. Tre giornate Di Lorenzo (Paganese), Myrtaj (Sorrento), per una gara Doga (Arezzo), Schettrer (Cavese), Pezzella (Foggia), Ametrano (Juve Stabia), Bacchi, Esposito (Paganese), Felci, Indiveri (Pescara), Fautario (Pistoiese), D’Ambrosio (Real Marcianise), Iorio (Sorrento), Prosperi (Taranto). SECONDA divisione: due turni Corsale (Scafatese) e per un turno Arini (Aversa Normanna), Tangorra (Barletta), Guzzo (Cassino), Molinaro (Cassino), Alessandri, Esposito (Gela), Fiorini, Pagano (Isola Liri), Cerchia (Manfredonia), Bacchiocchi, Fumai (Melfi), Carbonaro (Monopoli), Locatelli (Pescina), Curcio (Val di sangro), Orefice (Vibonese).
Dopo le polemiche per i pantaloni calati Plasmati si giustifica
Plasmati: «Un gesto goliardico» «UN GESTO DI goliardia, non certo mancanza di rispetto nei confronti di avversari e pubblico». Così Gianvito Plasmati commenta l’abbassamento dei pantaloncini durante la punizione calciata da Mascara, che realizzerà il gol del primo vantaggio del Catania sul Torino, per ridurre la visuale al portiere Sereni o distrarlo. Dopo una giornata di silenzio stampa l’attaccante dei siciliani ha deciso di parlare di quanto accaduto alla trasmissione 'Sottoretè dell’emittente televisiva Rei Tv e le sue dichiarazioni sono state riportate da quotidiani locali. «Il merito del gol – sottolinea Plasmati – è tutto merito di Mascara. Ci mancherebbe altro. La magia l’ha firmata lui. Noi compagni, che ci piazziamo in barriera, aiutiamo chi cal-
Plasmati con il pantaloncino calato
cia: ostacoliamo lecitamente e attiriamo fuori dall’aria di rigore gli avversari. Si fa movimento per creare spazio». E sull'abbassamento dei pantaloncini l’attaccante del Catania dice: «E' vietato dal regolamento ? No (per
Collina da ieri sì, tanto che ha previsto l’ammonizione chi compirà il gesto, n.d.r.). Vi pare ostruzione? No, non credo che lo sia. Vi è sembrato un atto osceno? Non mi sono denudato...». sport@luedi.it
AVIGLIANO - La botta, inutile dirlo, è stata forte. Una sconfitta con il Pisticci poteva anche starci. Un 4-0 così pesante, non se lo aspettava nessuno. Le attenuanti all'Avigliano non mancano. Prima fra tutte, la assenza praticamente totale del centrocampo titolare. Due uomini come Camelia e Santopietro l'Avigliano ad un'avversaria come il Pisticci non può concederli. Non a caso, in assenza dei due elementi che danno peso e sostanza al reparto mediano, Mels, già di per sé elemento da categoria superiore, ha potuto scorazzare indisturbato, proponendo i ritmi e le iniziative della manovra gialloblé. Si può, volendo, ricordare la topica clamorosa del direttore di gara, con Petilli lanciato a rete e messo giù (situazione da espulsione dell'autore del fallo, ultimo difensore) nemmeno concessa la punizione: ma a quel punto si era già sullo 0-2. E ancora, si può tirare in ballo in ballo delle tante regole non scritte del calcio, regolarmente scattata: da una parte Verrastro che in scivolata da due passi manda fuori, dall'altra, nemmeno un minuto dopo, Anselmo Grieco che indisturbato può andare a incornare il calcio d'angolo che spiana la strada al Pisticci. Anche qui, copione della gara radicalmente modificato. Resta la considerazione che a fine gara faceva l'allenatore Filadelfia: “La squadra ha corso, si è impegnata, ha cercato di contrastare un'avversaria che ha dimostrato di avere comunque valori tecnici superiori, e alla quale non si possono concedere uomini come Camelia, Santopietro o De Mita”. Ne ha risentito tutto il gioco dell'Avigliano. Con Fiorino, che avrebbe dovuto cercare di dare vivacità alla manovra sul settore sinistro; con Di Pietro, che avrebbe dovuto essere l'uomo d'ordine del reparto centrale, che non è riuscito ad entrare in partita. Non a caso, i due uomini del centrocampo, e ritorna chiaro quanto peso abbiano avuto le assenze di Camelia e Santopietro, nell'influire sugli equilibri dell'intero reparto centrale. Equilibri che anche nel reparto arretrato non sempre sono stati impeccabili. Un 4-0 casalingo un peso lo ha. Positivo, perciò, l'atteggiamento già a fine gara di Filadelfia e dei suoi collaboratori, subito pronti a cercare di sdrammatizzare, a tirar su il morale dei calciatori, usciti dagli spogliatoi con musi lunghi e sguardi bassi. Una giornata storta può capitare. Da queste situazioni, si deve cercare di trarre i giusti insegnamenti per riuscire a reagire nel modo migliore. In fondo, l'Avigliano resta in piena zona playoff. Giancarlo Tedeschi
Sport
Mercoledì 19 novembre 2008
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Otto gol subiti finora da De Blasio e domenica c’è la difficile trasferta ad Ischia
Francavilla, difesa meno battuta del torneo FRANCAVILLA – Sono ripresi gli allenamenti in casa rossoblu dopo il pareggio casalingo di domenica scorsa contro la Turris, che ha lasciato molto dispiacere per come è avvenuto. Ricordiamo che i sinnici erano vicinissimi ai tre punti, ma quando ormai sembrava fatta, al 44’ su calcio d’angolo, il giovane Mele, con una respinta malconcia sulla linea di porta, ha favorito Pepe ad insaccare la palla in rete. Adesso, il tecnico serbo, dovrà cercare di lavorare soprattutto su una questione di testa, visto che l’undici rossoblu, spesso nei minuti finali si concede delle leggerezze sia a livello difensivo, come appunto
Masimo De Blasio in azione
è accaduto domenica scorsa e in altre occasioni, contro Nocerina e Pomigliano, che in fase di attacco, vedi l’ultima trasferta contro il Sant’Antonio Abate. Dove, l’imprecisione sotto porta ha fatto si che Del Prete e compagni si accontentassero dello 0-0. In settimana quindi, molta attenzione sotto questo aspetto, che dovrà servire per evitare di subire inconvenienti nei minuti finali di gara. Adesso, il Francavilla sarà atteso domenica prossima, da un altro impegno abbastanza difficile, che vedrà i sinnici affrontare in terra isolana, l’Ischia di mister Franco Impagliazzo, che sta attraversando, un periodo di forma altale-
nante. Nell’ultimo impegno di campionato, ha raccolto un pareggio esterno, a reti bianche allo stadio "Chiovato" contro il Bacoli Sibilla, in un derby molto sentito da ambo le parti e caratterizzato dall'equilibrio. I gialloblu, attualmente occupano la quarta posizione in classifica, con diciotto punti, in compagnia del Pianura e del Bacoli Sibilla. Sesta posizione invece per il Francavilla, che con il pareggio ottenuto al Fittipaldi, si trova adesso, a quota quindici punti in classifica. La rete subita nei minuti finali, ha fatto si che, la formazione rossoblu, resti la miglior difesa del campio-
nato, con sole otto reti subite, in compagnia della capolista Brindisi. Naturalmente, nell’ambiente rossoblu, si spera di continuare a regalare soddisfazioni a tutti coloro che la domenica seguono la squadra, anche se a dire il vero la tribuna del “Fittipaldi” non fa sempre registrare il pienone, come invece dovrebbe. Visti, i tanti sforzi economici che l’intera società della F.C. Francavilla sostiene ogni anno, per disputare un campionato molto dispendioso, sia a livello economico che logistico. Nei prossimi giorni saranno resi noti maggiori dettagli sull’attaccante ingaggiato da Cupparo. Claudio Sole
Tutti sotto esame per quindici giorni, fino a quando si riaprono le liste
Matera, al via l’era Rebesco L’operatore materano nuovo consulente di mercato «SONO qui per continuare il progetto. La società non ha voglia di mollare. Altrimenti non avrebbe chiamato nessuno». E’ cominciata l’era Rebesco ma non si è certamente chiuso il progetto-Matera. Anzi. Aver identificato in Antonio Rebesco la persona che può effettuare le mosse giuste per continuare a lottare è l’ennesimo segnale di una società a cui va fatto solo una standing ovation per quanto ha fatto e per quello che continua a dare ogni giorno a questo progetto che ha già dato grossi risultati e che potrà ottenere ancora di più se non ci saranno le cosiddette disunioni. «La società ha identificato in me la persona giusta per portare avanti un progetto e ne sono fiero da materano quale sono. E’ chiaro che c’è un programma. Ci sono quindici giorni di tempo prima delle liste di trasferimento ed è un termine abbastanza congruo per tutti per dimostrare qualcosa. E’ chiaro che qualsiasi giocatore in organico dovrà sfruttarlo in maniera adeguata». Come dire che saranno fatte delle scelte e ci saranno delle partenze? «Arrivo in un momento imbarazzante. Quando una squadra ha sul groppone tre sconfitte di seguito tutto è molto più complicato, ma c’è da azzerare e ripartire. La società e tutto ciò che gira intorno alla squadra, media compreso, devono rielaborare vari concetti». Quali Rebesco? «Semplice. Questa squadra non era quella che poteva ammazzare il campionato, ma non è certo una che può continuare a collezionare sconfitte. La società mi ha contagiato con il suo entusiasmo e credo che sia un punto di partenza notevole averne ancora, nonostante i colpi che sta subendo dal punto di vista dei risultati. Per tanti anni c’è stato davvero poco a Matera e ora c’è gente che sta facendo cose egregie. Si può e si deve fare ancora molto. Però vorrei precisare che non dispongo della bacchetta magica, ma solo di tanta esperienza e voglia e mi sono buttato in questo progetto con grande entusiasmo e ho le idee chiare. Anche in merito a quelle scelte da fare in termini di giocatori». Come sta la squadra? «C’è da lavorare sotto tutti i punti di vista. Stiamo prendendo coscienza, e dobbiamo farlo tutti, di essere una buona squadra e di poter dire la nostra a cominciare da dome-
Foglia Manzillo, sotto Perniola, Cinnella e Tosto
Antonio Rebesco da calciatore dell’Arezzo,
nica. Non voglio parlare di rinforzi o movimenti di mercato in quanto al momento è tutto sotto osservazione. Ripeto, saranno fatte delle scelte ma non certo in questo momento». Puntare su Coppa Italia e play off? «Dobbiamo continuare il progetto iniziato e non aggiungiamo più niente. Perchè porsi dei limiti, a prescindere da quali». La condizione della squa-
dra al momento non è delle migliori, è vero? «Credo che oltre alle gambe sia anche, e soprattutto, un discorso mentale. E’ un qualcosa che è sotto osservazione anche la preparazione atletica, come del resto tutto ciò che accadrà in questi giorni. Restando uniti e invertendo questa brutta tendenza, tutto sarà più semplice». Abbastanza ermetico. E’ questo Antonio Rebesco.Chi lo conosce be-
ne, sa che è uno di poche parole e molti fatti. Rifiutò di farsi fotografare alla presentazione di Albano e soci. «Mettete la foto dei ragazzi-conclude Rebesco-,e non quella mia». Un concetto da rivedere. Perchè un uomo di scrivania e stanza dei bottoni che scende in campo come sta facendo Rebesco non può più essere più trasparente. E’ un ruolo completamente diverso da quello dell’agente (o procuratore)
svolto finora. Rebesco deve risollevare il Matera e continuare il progetto. Una sfida notevole, ma alla sua portata visto che si è fatto da solo e non vuole certo che questa di Matera sia un’avventura di secondo piano per la sua carriera. Ieri, intanto, squadra che si è allenata a Castellaneta Marina per l’indisponibilità dello stadio materano che sta subendo un programma di manutenzione speciale al ter-
reno di gioco. Ieri a Castellaneta Marina c’era quasi tutta la dirigenza che non si è astenuta dal dire la propria alla squadra. In sostanza ribaditi i concetti espressi in linea di massima da Rebesco. Recuperare Albano, Martinelli e Armento non è poco, ma a prescindere da chi andrà in campo c’è da invertire la rotta. Tutti sotto esame è la linea scelta, nessuno escluso. Renato Carpentieri
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Sport
Mercoledì 19 novembre 2008
Sembra la squadra più accreditata come anti-Murese
L’Oppido si candida di DONATO PAVESE
Il PUNTO
Il Fatto
LE PAGELLE DELLE 16 SQUADRE E' UN momentaccio per il Policoro di Labriola. Da leader della classifica di Eccellenza, è scivolato addirittura fuori dalla zona-podio dopo la decima giornata di campionato. Il secondo ko consecutivo in sette giorni degli ionici è giunto per mano della straordinaria capolista Murese, che ha fatto suo lo scontro d'alta quota, nonostante abbia chiuso il big-match in nove uomini. Il Policoro ha segnato due reti con Rapolla e Castoro, ma la Murese nel giro di dodici minuti ha firmato un tris con il solito Di Senso (doppietta) e Dutra. Sul secondo gradino vola sempre più in alto l'Angelo Cristofaro Oppido che, in rimonta, ha sottomesso con tre sberle l'Atella Monticchio. La squadra di mister Manniello è l'accreditata numero uno a rendere la vita difficile alla Murese. La numero due è sicuramente il Pisticci di Valente che ha strapazzato a dovere ed in terra potentina, l'Avigliano di Filadelfia. Troppo netto il divario tecnico in campo tra le due squadre. Hanno primeggiato, senza dubbio, i gol e le giocate di Mels e Fortunato. Ha prevalso, invece, la noia nel derby salernitano tra il Ruggiero Valdiano ed il Ricigliano. A secco i bomber delle due squadre, la partita è rimasta inchiodata sul punteggio “ad occhiali”. Continua il buon momento interno dell'Azzurra Tricarico che ha ringraziato Bozzi per avere la meglio sul Banzi. Anche il Ferrandina sta giocando bene in questo periodo e lo stanno dimostrando soprattutto i risultati. Messeri e Lengua hanno espugnato il terreno di gioco del sempre più fanalino di coda, Vultur Rionero. Preziosissimi, infine, i successi in chiave-salvezza di Forza Matera e Balvano. I “forzisti” hanno piegato l'Irsinese con un guizzo di Fiorentino, mentre il Balvano ha condannato il Picerno alla quinta disfatta esterna stagionale (su cinque gare).
A. CRISTOFARO Altri tre punti importanti per consolidare la piazza d'onore. Non si ferma più
ATELLA MONTICCHIO Grinta, ardore e tanta buona volontà non hanno evitato un ko prevedibile alla vigilia ì AVIGLIANO Un'autentica disfatta nel giorno del possibile rilancio in classifica. Come pesano le assenze!
AZZURRA TRICARICO In casa è ritornata a fare il suo dovere: vale a dire vincere
BALVANO Ha risollevato un pochino una classifica molto deficitaria. Deve continuare così
BANZI Un po' remissivo; ha concesso molto al Tricarico ed inevitabilmente è caduto
FERRANDINA Un exploit importante in chiave-permanenza. E' un buon periodo
FORZA MATERA Tre punti salutari e pesantissimi come l'oro nella lotta per non retrocedere.
7
IRSINESE Il momento non è dei migliori: due pari ed altrettanti ko nell'ultimo mese
MURESE
5,5 2
Ha giocato da grandissima squadra: in inferiorità numerica ha trafitto il Policoro
PICERNO Il tabù non è stato sfatato neanche questa volta: quinto ko esterno di fila
6,5
PISTICCI Gara perfetta: possesso del centrocampo e rapidità offensiva. Che dire poi di un super Mels…
POLICORO
6,5
8 5 8 5,5
Il secondo stop consecutivo è maturato nonostante avesse due uomini in più. Soffre molto le big
5,5 7 6,5
RICIGLIANO Il derby salernitano ha confermato che non è più la stessa squadra di una stagione fa
RUGGIERO Non è stata una grande giornata per l'intera squadra. Ha prevalso la noia
VULTUR La vittoria manca dall'esordio in campionato. I ko continuano ad arrivare a ripetizione
Il Policoro ha perso l’identità e viaggia a fari spenti
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DOPO UN inizio di stagione travolgente e condito da quattro affermazioni consecutive, da due giornate a questa parte il Policoro di mister Labriola sta ottenendo soltanto insuccessi. Sono arrivati entrambi in trasferta e con squadre del calibro di Pisticci e Murese. Proprio in questi due confronti contro formazioni d'alta classifica, la compagine ionica avrebbe dovuto dimostrare la propria forza. Invece, il Policoro ha rimediato due sberle e cinque reti sul groppone (due dal Pisticci e tre dalla Murese). E pensare che prima di allora la formazione policorese aveva rimediato la miseria di quattro reti in otto incontri. Cosa sta succedendo? Molto probabilmente il Policoro teme le big. Delle quattro grandi , manca soltanto l'Angelo Cristofaro Oppido fra cinque turni. Come finirà?
I numeri
6 6 5
TURNO di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Ventitre gol messi a segno in questa decima giornata (210 marcature in totale in campionato), di cui 12 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 11 invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 5 successi interni, 2 vittorie esterne ed 1 pareggio. Il migliore attacco del campionato lo detiene il Pisticci (22 reti), il peggiore è quello della Vultur Rionero (6 reti). La migliore difesa dell'Angelo Cristofaro Oppido (6 reti subite), mentre è del Forza Matera (25 reti subite) la retroguardia più perforata. Classifica marcatori: Salamone (Ruggiero V), Grieco (Pisticci, 1), Mels (Pisticci): 7 gol; Petilli (Avigliano, 1), Di Senso (Murese): 6 gol; Russo (Policoro), Fiorino (Irsinese, 1), Caivano (Picerno, 1), Bozzi (ATricarico): 5 gol.
TOP E FLOP DELLA DECIMA GIORNATA
P TO
P TO
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Sport
Mercoledì 19 novembre 2008
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Staccate le concorrenti col sesto successo di fila
Borussia Pleiade da sola di DONATO PAVESE
Il PUNTO
Il Fatto
LE PAGELLE DELLE 16 SQUADRE DOPO DIECI giornate di campionato, una nuova regina domina in solitudine il torneo di Promozione. Il Borussia Pleiade, infatti, ha addirittura scavalcato in classifica il Real Tolve, grazie al successo all'inglese sulla “cenerentola” Latronico (doppio Rusciani). Il team di Viola ha inanellato il sesto successo consecutivo e non sembra avere voglia di fermarsi proprio sul più bello. Il Real Tolve, invece, non vince da quattro turni. Dopo il ko con l'Atletico Scanzano, sono arrivati i pareggi contro Vitalba e Moliterno. E, proprio in terra valdagrina, la corazzata tolvese ha rischiato nuovamente di capitolare. Molletta aveva aperto le danze (segna sempre a domicilio) per il Moliterno; poi pari immediato di Ragone. Ma la formazione di Vignati ha fallito il penalty da tre punti con Sanchirico. In terza posizione ha fatto un bel balzo in avanti l'Atletico Scanzano, che ha sopravanzato Moliterno, Viggiano e Real Irsina. Gli uomini di Calone hanno tramortito, soltanto nel corso della ripresa, uno Sporting Montalbano sempre più allo sbando in classifica. De Ceglie, invece, ha premiato a Bella il cinismo del Miglionico di Paterino. Il successo ha consegnato il quarto posto in classifica alla compagine materana. Male, a domicilio, il Real Irsina che non perdeva in casa da una vita. Il Pescopagano ha ringraziato con Tavarone e Zelante, centrando la seconda affermazione esterna in campionato. Ha rallentato la corsa il Viggiano, al quale non è bastata la doppietta di Campisano per regolare il Vitalba. I ragazzi di Lacapra hanno risposto con Gerardi e Verdecanna. Vola a mille in casa il Varisius Matera che ha tramortito la Santarcangiolese con Bellomo e Montelli. Infine, il Grottole ha abbandonato le ultime posizioni affossando il Lagopesole (gol di Campea e Montemurro).
ATLETICO SCANZANO A domicilio non perdona. Troppo debole l'avversario di turno
BELLA Altalenante nei risultati, ma meritava almeno un pari
BORUSSIA PLEIADE Rusciani boom boom. La doppietta del bomber spedisce in orbita la squadra. Sesto sorriso di fila
GROTTOLE Prosegue il momento magico. Dal fondo ora è sempre più su
LAGOPESOLE Viaggia pianissimo in classifica. Due squadre, però, sono ancora più lente
LATRONICO Cosa poteva fare sul campo della capolista? Ha limitato i danni
MIGLIONICO Premiato il cinismo del team di Paterino. La corsa ai play-off è apertissima
MOLITERNO Il solito rigore sbagliato da Sanchirico costringe al pari la squadra di Vignati.
6,5
PESCOPAGANO Da un mese fa cose egregie. Ha centrato l'impresa ad Irsina
REAL IRSINA
6 8,5
Una sconfitta interna che non ci voleva. Il sogno del podio si allontana
REAL TOLVE Sta provando a rivenire su, ma non è facile. Persa la vetta
7 5
SANTARCANGIOLESE In trasferta fatica tantissimo. I risultati rispecchiano il gioco offerto in campo
MONTALBANO Ha retto un tempo; nella ripresa ha rimediato un tris
VARISIUS
5,5
La corsa alla salvezza passa da “casa”. Quarto sorriso interno stagionale
6,5
VIGGIANO I lampi di Campisano hanno regalato solo un pari. In alto non bisogna rallentare
VITALBA FILIANO
6
Un altro punticino per la salvezza. Ora, però, bisogna iniziare a vincere
7 5,5 6 5,5 5
Il Real Irsina cade in casa dopo un 2008 da imbattuto LA DECIMA giornata di Promozione ci ha riservato due curiosità davvero interessanti. La prima: il Real Irsina ha rimediato il primo ko interno dell'intero anno 2008. Infatti, non perdeva in casa dal lontano 30 dicembre 2007, quando ad imporsi in terra materana fu il Ruvo in Prima Categoria. La formazione guidata allora da mister Natale calò un pesantissimo tris esterno.La seconda curiosità: il Miglionico da tre stagioni di fila si impone sul campo del Bella. Domenica scorsa ha vinto di misura grazie a De Ceglie. Nella stagione precedente, la compagine materana si era imposta sempre a Bella per 2-1 con Lamacchia e lo stesso De Ceglie. Troiano D. aveva intervallato le due marcature ospiti. Nel campionato 2006/2007, il Miglionico centrò i tre punti di misura con Lambertini.
I numeri
7 6 6
TURNO di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Venti gol messi a segno in questa decima giornata (184 marcature in totale in campionato), di cui 13 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 7, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 4 successi interni, 2 vittorie esterne e 2 pareggi. Il migliore attacco del campionato è quello del Real Irsina (19 reti), il peggiore è quello dello Sporting Montalbano (4 reti). Le migliori difese sono quelle del Borussia Pleiade e dell'Atletico Scanzano (4 reti subite), mentre la peggiore è quella del Montalbano (28 reti subite). Classifica marcatori: Rusciani (Borussia ): 8 reti; Schettino (Borussia Pleiade, 1), Gerardi (Real Tolve), De Ceglie (Miglionico), Campisano (Viggiano): 5.
TOP E FLOP DELLA DECIMA GIORNATA
P TO
P TO
P O L F
P TO
P FLO
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Sport La squadra di Difigola vince e convince nonostante i problemi in attacco
Mercoledì 19 novembre 2008
Un Pomarico all’inglese Ciraci e Lofrumento stendono il Valsinni POMARICO VALSINNI
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POMARICO: Liccese, Glionna, Salerno, Montano F., Ciraci, Di Lucca, Carioscia G., Montano A., Fiore (Lofrumento), Bollettieri (Rivecca), D'Adamo. All. Antonio Difigola. VALSINNI: Corizzo, Giampietro, Natale, Algeri, Sarubbi, Montemurro, D'Alessandro, Saponieri, Lozitiello, D'Ambrosio, Ferraiuolo. All. Modarelli Marto. ARBITRO: Caruso di Potenza. RETI: 15' p.t. Ciraci, 44' s.t. Lofrumento. NOTE: Espulso Di Lucca. POMARICO - Una secca vittoria. Il Pomarico vince e convince, come si dice. Nonostante rimangono i problemi in attacco. Non è un caso, infatti, che entrambe le realizzazioni che hanno dato la vittoria ai pomaricani non siano arrivate dagli avanti. Il momento più importante è della prima frazione di gioco. Per l'esattezza verso il quindicesimo minuto di gara, dove il
terzino Ciraci trasforma la respinta dell'estremo difensore del Valsinni, nata da un calcio d'angolo, in un assist. Un servizio più che prezioso, per il propulsivo e ottimo difensore dell'F.C. Pomarico, che non si lascia sfuggire l'attimo del piede sinistro e al volo batte il numero uno avversario. Ciraci, inoltre, forse sarà addirittura il migliore in campo; bravissimo, soprattutto, in situazioni per le quali era necessario il contenimento. Qualche trama, gli undici del Valsinni per il resto della prima parte del match cercano di costruirla. Ma sarà solamente la squadra di casa ad avere un'altra piccola e ghiotta occasione, per incrementare il risultato positivo. Verso il 40', per esempio, il pericolo è stato più che concreto. In tutta la prima parte del confronto la squadra allenata da Difigola ha dimostrato di poter gestire molto bene il campo. Proporre giochi interessanti. Eppure qualche problema, come specificato, rimane. Fino a buona parte del centrocampo pa-
re che tutto vada bene. Mentre, per fare un esempio concreto, Bollettieri e D'Adamo trovano parecchi motivi di incomprensione. D'Adamo, in special modo, ha il grosso problema dell'ultimo tocco, e in tanti casi va in crisi al momento del tiro a rete. La ripresa, invece, propone due squadre che praticamente non hanno più schemi. Però è ancora il Pomarico a fare più bella figura. Nonostante l'espulsione del centrocampista Di Lucca, che penalizza senza dare troppe ansie. La soddisfazione personale del giovane Lofrumento sarà al 44'. Lofrumento riceve dall'altro giovanissimo Fabio Montano e mette la palla nel sacco. Il portiere del Valsinni, a parte tutto, si presenta ancora divertito. L'omologo Liccese aveva esordito dall'inizio della gara, e a metà del secondo tempo ha dimostrato di saper fare bene il proprio compito con un balzo da felino. Il Pomarico ingrana. E potrebbe permettersi di essere meglio ancora. Nunzio Festa
TRIS FIRMATO CAMMAROTA, VILLANO E PALLOTTA PIETRAGALLA ALBATROS
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PIETRAGALLA: Pallotta, Villano. A disp.: Vertone, D'Amico, Pietragalla, Potenza. All.: Potenza. ALBATROS: Carbutti, Lancellotti C., Lancellotti A., Viola (18' st Calocero), Gisonna, Bosco, Giacinto, Calabrese, Mancuso A., Mancuso F., Pagano (40' st De Felice). A disp.: Sesta, Mancuso R., Lancellotti D., Pepe, Frisi. All.: Cancellara. ARBITRO: Colangelo di Potenza. MARCATORI: Cammarota al 2' st, Villano al 20' st, Pallotta al 35' st. PIETRAGALLA – Dopo la vittoria di domenica, ottenuta tra le mure amiche per 3-0 sull'Albatros, il Pietragalla insegue ancora da vicino la rivale numero uno, il Bar La Notte. Per l'Albatros prima battuta d'arresto dopo quattro risultati utili consecutivi. Per i primi 45' di gioco le due squadre mettono in mostro un ottimo calcio con azioni
pericolose da una parte e dall'altra. Il Pietragalla sembra, però, più motivato a cercare la rete ma la difesa ospite per l'intero primo tempo tiene bene gli avversari. Nella ripresa, invece, il Pietragalla viene fuori e l'Albatros cede concedendo troppi spazi agli attaccanti locali. Il Pietragalla della seconda frazione di gioco mette tantissima apprensione alla retroguardia ospite che, dopo appena 2' di gioco, viene messa in ginocchio da Cammarota, direttamente da calcio di punizione. È l'1-0. Al 20' il Pietragalla raddoppia con Villano che con un sinistro chirurgico batte Carbutti. L'Albatros ormai è in palese difficoltà e i bianco-azzurri trovano la terza rete con Pallotta che deposita la palla in rete dopo una bella azione personale di Cammarota. I padroni di casa continuano l'inseguimento alla capolista. Per gli ospiti una sconfitta che ci può stare su un campo difficile come quello di Pietragalla. Rocco De Rosa
Nel raggruppamento B il Lagonegro frena
Bar La Notte e Pietragalla staccano le inseguitrici BAR LA Notte Pignola e Pietragalla hanno fatto un piccolo vuoto in classifica nel raggruppamento A di Prima Categoria. La squadra pignolese di Olita guida sempre il gruppo dall'alto dei suoi ventitre punti, grazie al netto successo in rimonta contro il Parco Tre Fontane Potenza. Il Pietragalla, invece, ha tramortito facilmente l'Albatros Oppido nel derby. Ha steccato, a sorpresa, il Sant'Angelo, battuto in casa dal San Cataldo. Nel girone B, il Lagonegro di Oliva è stato stoppato sul punteggio di parità a Bernalda ed è stato avvicinato in classifica dal Rotondella, contemporaneamente vittorioso con un set tennisti-
co ai danni del Sirino Mercure. E' caduto a Tursi il Montescaglioso. In coda guizzi di Tramutolese (sul Satriano) e Pomarico (sul Fagnano Valsinni). GIRONE A Prosegue a ritmo spedito la marcia del Bar La Notte Pignola in testa alla classifica. Nel match-clou di giornata contro il Parco Tre Fontane Potenza, la formazione di mister Olita ha dimostrato di stare bene in testa alla classifica. Spinto da duecento tifosi arrivati da Pignola, il Bar La Notte è subito andato sotto per merito di Arcamone. Un'autorete di Sarli ha impattato la contesa. Nella ripresa Pirulli e Brancato hanno chiuso la gara a favore della regina
del campionato. Con questo ko, il Parco Tre Fontane di Silipo è incappato nel secondo flop consecutivo in sette giorni. Tutto facile per la vice-leader Pietragalla che ha liquidato in scioltezza la pratica Albatros Oppido. Dopo quattro affermazioni tra le mura domestiche, il Sant'Angelo è caduto in casa contro la pericolante San Cataldo. Un ko che non ci voleva proprio per i padroni di casa in chiave-alta classifica. Il San Chirico Nuovo ha demolito con un pesante poker esterno il Barrata Potenza, sempre più solo sul fondo della classifica. L'Fst Rionero ha conquistato un punto prezioso sul campo del Possidente, mentre il
Savoia è davvero devastante in casa. Questa volta a crollare è stato il Futura Potenza. Non riesce più ad essere continuo il Ruvo, trafitto per tre volte in casa del Pantano Pignola. Infine, in coda, l'Abriola ha sfiorato il secondo successo stagionale contro il Montemilone. Ma, al vantaggio di Petraglia ha risposto nel finale Urana. GIRONE B Secondo pari esterno stagionale per la capolista Lagonegro sul campo del Bernalda. L'uno a uno finale ha permesso al Rotondella di avvicinarsi di due lunghezze alla leadership della classifica. La squadra ionica ha calato un pesante set tennistico al Sirino Mercure, proiettandosi a quattro punti dal Lagonegro. Dietro alle prime due della classe, non hanno fatto grandi passi avanti le altre inseguitrici. Il Montescaglioso è addirittura caduto in casa dell'Aurora Tursi. I padroni di casa si sono proiettati sul doppio vantaggio con Adduci nel primo tempo e Iacovino nella ripresa.
Raddi ha accorciato le distanze per la squadra di Cicorella. Nel finale tris tursese firmato da Digno. Il Villa d'Agri non è andato aldilà di un pareggio in quel di Salandra. I valligiani erano passati in vantaggio con Salera, prima di subire il ritorno dell'undici materano. Come è avvenuto per il Montescaglioso, anche il Satriano è capitolato lontano da casa. A Tramutola, infatti, la compagine di Murena ha siglato due gol in rapida successione con Caputi ed Abelardo R. Laviano ha dimezzato il passivo. Per la Tramutolese si è trattata della seconda vittoria consecutiva davanti al proprio pubblico in chiave-permanenza. E' stata una giornata nera anche per il Fagnano Valsinni, crollato ai piedi del Pomarico. Il Paternicum ha rifilato un poker ai danni del Roccanova con i gol dei due Petrone, di Bitetti e di Blasi. A reti bianche, infine, è terminato il confronto tra l'Invicta Burgentia e la Rigamonti Matera.
I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Cinquantadue gol messi a segno (407 marcature in totale) in questa nona giornata (26 nel girone A, 26 nel B), di cui 32 dalle formazioni che hanno giocato in casa (13 nel girone A, 19 nel B), 20, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta (13 nel girone A, 7 nel B). Si sono registrati 8 successi interni (3 nel raggruppamento A, 5 nel B), 3 vittorie esterne (3 A, 0 B) e 5 pareggi (2 nel girone A, 3 nel B). Il girone più prolifico è il raggruppamento A con 229 reti, seguito dal B con 178. Il migliore attacco del campionato è quello del Montescaglioso (23 reti, girone B), il peggiore è quello della Rigamonti Matera (4 reti, girone B). La migliore difesa è quella del Pietragalla (3 reti subite, girone A), mentre sono del Barrata Potenza (girone A) e della Rigamonti Matera (girone B) le retroguardie più perforate (23 reti subite). Donato Pavese
Sport
Mercoledì 19 novembre 2008
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Fortitudo Moliterno penalizzato e scavalcato
Il Castelsaraceno si ritrova in vetta con due sole mosse IL KO rifilato in settimana dalla giustizia sportiva ai danni della Fortitudo Moliterno, ha lanciato il Castelsaraceno in testa alla classifica del girone C di Seconda Categoria. Nell'ultimo turno le due formazioni leader del campionato hanno entrambe portato a casa i tre punti. Il Castelsaraceno ha battuto l'Oratorio Lentini Maratea; la Fortitudo Moliterno ha espugnato San Martino d'Agri. Negli altri due raggruppamenti nulla è cambiato in vetta. Nel girone A, il Castelgrande viaggia spedito grazie al bis rifilato al San Nicola. In seconda posizione tiene bene il Garnet Red Bella (poker allo Sport Melfi). Nel B, la Metanauto Picerno ha travolto il La Fiasca, mentre il Tricarico si è imposto a Laurenzana. GIRONE A Settimo successo in otto gare per la capolista Castelgrande che, a domicilio, ha piegato anche la resistenza del San Nicola, grazie alle reti di Muro e Silvano. Sono sempre quattro le lunghezze di vantaggio sulla seconda piazza, perché il Garnet Red Bella ha calato il poker in casa dello Sport Melfi. L'imbattuto Ginestracandida ha preservato la terza posizione abbattendosi con sei sberle sul Casteldoria Lagopesole. L'Atletico Genzano è stato bloccato in parità a Rapolla, mentre il San Giovanni ha trafitto per nove volte il San Fele. Palazzo e Foggiano si sono annullati a vicenda chiudendo a reti bianche. Infine, il Ruoti ha centrato tre punti preziosi con la Fides Scalera, abbandonando
di conseguenza i bassifondi della graduatoria. GIRONE B E sono sette vittorie. Continua la marcia inarrestabile e trionfale della Metanauto Picerno nel raggruppamento B. Anche ad Oppido, la capolista non ha lasciato scampo al La Fiasca, caduto sotto i colpi di Rossi nel primo tempo e di Sabia e Capece R. nel corso della ripresa. Gara condizionata da un espulso per parte. Il Tricarico ha consolidato il secondo gradino piegando in extremis il Laurenzana. Gli uomini di Malvinni sono passati sempre in vantaggio con Langone, Soldo e Di Biase. Il Laurenzana ha risposto in due circostanze con Giallorenzo e Troccoli M. Il Cancellara ha ottenuto tre punti fondamentali per la terza piazza in casa del Craco. Atletico Albano ed Atletico Balvano si sono divise equamente la posta in palio. Stesso discorso per Accettura e Marsico 2002. Ha ritrovato il sorriso il Potentia Santa Cecilia che ha battuto l'Anzi con la doppietta di Brancaccio e la rete di Iovino (gol della bandiera anzese ad opera di Petruzzi R.). Infine, il Vietri ha abbandonato la penultima piazza affossando il Grassano. GIRONE C Il Castelsaraceno guida in solitudine la classifica dopo aver piegato l'Oratorio Lentini Maratea. Subito dietro, la Fortitudo Moliterno insegue a tre lunghezze, grazie al successo con il minimo scarto sul campo del San Martino d'Agri. Ha mancato la piazza d'onore il Real Grumen-
POTENTIASANTACECILIA ANZI
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to, bloccato a domicilio dallo Sporting Chiaromonte. E' risalito in classifica il Real Agromonte che ha superato con un poker il Sarconi. Al Nemus, invece, è bastato un gol per avere la meglio sul nuovo fanalino di coda, Trecchina. Infatti, sia l'Episcopia che la Sanseverinese hanno vinto il loro primo incontro stagionale rispettivamente contro il Castelluccio ed i F.lli Cafaro. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Sessantuno gol messi a segno (551 marcature in totale) in questa ottava giornata (27 nel girone A, 23 nel B, 21 nel C), di cui 44 dalle formazioni che hanno giocato in casa (19 nel girone A, 11 nel B, 14 nel C), 27, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta (8 nel girone A, 12 nel B, 7 nel C). Si sono registrati 11 successi interni (4 nel raggruppamento A, 2 nel B, 5 nel C), 5 vittorie esterne (1 A, 3 B, 1 C) e 5 pareggi (2 nel girone A, 2 nel B, 1 nel C). Il girone più prolifico è il raggruppamento C con 198 reti, seguito dal B con 177 e dall'A con 176. Il migliore attacco del campionato lo detiene il Castelgrande (28 reti, girone A), il peggiore è quello del Marsico 2002 (5 reti, girone B). Le migliori difese sono quelle del Cancellara (5 reti subite, girone B) e dello Sporting Chiaromonte (5 reti subite, girone C), mentre le peggiori sono quelle del San Fele (25 reti subite, girone A) e dell'Anzi (25 reti subite, girone B). Donato Pavese
VIETRI GRASSANO
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POTENTIA SANTA CECILIA: Donadio, Iovino, Fasanella (78' Salvia), Marino, Alvino, Libonati, Brancaccio, Cuminiello, Perna, Marcodoppido (70' Colucci), R. Palese (75' Alfano). A disp.: D. Morlino, Labella, De Bonis, Verdecanna. Allenatore: Macchia. ANZI: S. Colasurdo, Lauletta, R. Petruzzi, De Asmundis, Cantisani, Pecora, R. A. Romano (78' A. Petruzzi), Rubolino (63' A. Colasurdo), Cicchetti, Telesca, P. Giorgio (55' A. Giorgio). A disp.: Marcogiuseppe, M. Romano, R. Romano. Allenatore: Pietrafesa. ARBITRO: Milano di Potenza. RETI: 41' Iovino (PSC), 73' e 79' Brancaccio (PSC), 88' R. Petruzzi (A). NOTE: Ammoniti: Marino (PSC); Rubolino, R. Petruzzi (A).
VIETRI: Uva, Calviello C., Grande V. (90' Giordano), Macellaro M., Marsico, Calviello G., Passannante, Giordano (87' Russo), Saccone, Di Carlo (56' Macellaro R.). All. Amodeo GRASSANO: La Fiosca, Di Lorenzo (85' Giammarussi), Guarino, Calabrese, Abate, Dininno, Di Stefano (84' Abbatangelo), Dartizio, Matera (73' Di Trinco), Viggiano, Sarli. All. Dartizio ARBITRO: Spagna di Potenza RETI: 41' Di Carlo (V), 55' Viggiano (G), 63' Passannante (V), 84' Saccone (V) NOTE: Spettatori 150 circa. Espulsi: Sarli (G) al 74', Macellaro M. (V) e Calabrese (G) all'84'. Recupero: 1' p.t. e 3' s.t.
POTENZA - Il Potentia Santa Cecilia torna alla vittoria dopo la sconfitta di Marsiconuovo. Al 19' l'unico tentativo ospite della prima frazione di gioco, ma Donadio blocca a terra la punizione di Cicchetti. Successivamente è solo Potentia Santa Cecilia a spadroneggiare. A mettersi in evidenza è capitan Marcodoppido che impegna la retroguardia ospite in ben quattro occasioni con la palla che di entrare proprio non ne vuol sapere. Al 41' arriva il meritato vantaggio dei gialloblu con Iovino che da centrocampo lancia in avanti la sfera che rimbalza davanti al portiere e ne esce un pallonetto che si insacca in porta. Per il quarantunenne difensore, si tratta del primo gol realizzato con i galletti. Al 73' Perna conclude verso lo specchio difeso dall'estremo difensore ospite che respinge prontamente e Brancaccio insacca per il raddoppio dei potentini. Passano quattro minuti e c'è il rientro in campo di Giancarlo Salvia, dopo l'intervento chirurgico al ginocchio. Al 79' Colucci serve Brancaccio che insacca a porta vuota firmando la doppietta personale salendo a sei reti in sette gare da lui disputate in questo campionato. A due dal termine gli ospiti capitalizzano l'unica occasione del tempo e la seconda di tutta la gara, realizzando il gol della bandiera con R. Petruzzi che in scivolata batte Donadio, prima del triplice fischio del direttore di gara. Nel finale i locali potrebbero dilagare con Libonati, ma S. Colasurdo neutralizza il rasoterra guadagnandosi la palma di migliore in campo tra i suoi. I gialloblu battono con merito l'Anzi che in tutta la gara è andato alla conclusione in sole due circostanze realizzando un gol e sabato faranno visita al Cancellara, l'unica che riesce a mantenere il passo del duo Metanauto Picerno - Tricarico. Biagio Bianculli
VIETRI DI POTENZA - Un Vietri in forma, determinato, vincente e con la grinta giusta, ha sconfitto meritatamente, al “Santa Domenica”, il Grassano di mister Dartizio. Davanti ad un numeroso pubblico, parte subito in attacco il Vietri con un tiro angolato di Calviello, ma è bravo La Fiosca a deviare. Ancora il Vietri, al 16', con un cross di Macellaro R., ma il colpo di testa di Calviello G. va di pochissimo a lato. Al 23' il Vietri recrimina per un rigore non concesso per fallo di mani, ma fa bene l'arbitro a non fischiare vista la vicinanza tra i due atleti. Reazione ospite al 35', ma il tiro di Sarli non mette paura ad Uva. Al 41' Giordano viene atterrato nettamente in area, ma l'arbitro lascia proseguire tra le proteste. Ma sulla stessa azione, Macellaro M. lascia sfilare la palla e il tiro di Di Carlo da fuori area trafigge gli ospiti per l'uno a zero. Il Vietri potrebbe subito raddoppiare dopo due minuti, ma il tiro di Giordano va fuori. Si chiude così il primo tempo. Nella seconda frazione di gioco gli ospiti si rendono subito pericolosi e, al 55', si riportano in parità grazie ad una splendida punizione di Viggiano. Ma il Vietri non ci sta, vuole la vittoria a tutti i costi, e l'estremo ospite si oppone splendidamente su Giordano al 58'. Ma è il preludio al vantaggio vietrese. 63': Giordano atterrato da oltre venti metri. Sulla palla capitan Passannante, splendida esecuzione alla Del Piero e gol di ottima fattura. Nel giro di una ventina di minuti vengono espulsi Sarli e Calabrese del Grassano e Macellaro M. del Vietri per condotta anti-sportiva. La partita si chiude all'84' con il gol di Saccone da pochi passi su assist da calcio d'angolo di Calviello G. Claudio Buono
Sport 47 B1 Donne Il tecnico Gagliardi: «Compiuto in pieno il nostro dovere» Mercoledì 19 novembre 2008
La Lore Lei può fare festa La vittoria di Modica vale il primato in classifica UNA GRAN BELLA classifica quella che è venuta fuori, nel girone D della B1, dopo la disputa delle gare del quinto turno. La Lore Lei, con i tre punti conquistati sul campo di Modica, è tornata a guardare tutte le avversarie dall'alto verso il basso: con la sola eccezione di un Pontecagnano che, seppure sconfitto al tiebreak a Mercato San Severino (dove ha perso pure la sua imbattibilità stagionale), è rimasto agganciato alle potentine a quota 12 punti. Mentre tre lunghezze dietro alla coppia capolista si è insediato un quartetto di squadre (tre delle quali, in effetti, hanno all'attivo una gara in meno) che insieme a PM e Pontecagnano sembrano le più accreditate, in questa stagione, per lottare fino in fondo per le prime tre piazze. Il primato, momentaneo quanto si vuole, raggiunto dalle biancorosse di Gagliardi non può che fare piacere alle lucane: autrici, sabato scorso in terra ragusana, di una prova ordinata e priva di sbavature. Al cospetto di una Pvt Modica che si è confermata compagine giovane e ancora alla ricerca dei giusti meccanismi, ma che non avrebbe
Nino Gagliardi
assolutamente perso l'occasione, sul campo amico, per approfittare della benché minima distrazione di Carrozzo e socie. Come del resto testimoniava un secondo set decisamente più combattuto, e chiuso solo sul filo di lana da Pericolo e compagne. E a proposito del quale, Nino Gagliardi ha spiegato: «Ci siamo un po' complicati la vita da soli in quel finale di parziale, dopo aver agevolmente condotto in porto il primo set e aver continuato a controllare bene la gara fino al 16-10 del secondo. Lì abbiamo smarrito la nostra sicurezza, concedendo loro la possibilità di rifarsi sotto. Salvo tornare lucidi e
attenti come necessario nello sprint decisivo». «Mentre per il resto del match - ha sottolineato il tecnico - abbiamo compiuto a pieno il nostro dovere, stando sempre in campo con il migliore atteggiamento possibile e mantenendo costantemente elevata la pressione sulle avversarie. Quello che sapevamo di dover fare per tornare a casa con i tre punti, importanti ma che rappresentano solo una tappa del nostro lungo cammino in questo torneo. Che ci proporrà, a partire dalla prossima sfida con il Mercato San Severino, un esame dopo l'altro». Luca Carlone sport@luedi.it
C Uomini, il Lauria detta ancora legge
C Donne Vince pure a Muro
MANTIENE sempre saldamente il primo posto la Polisportiva Ceramiche Alberti Lauria. Il team lauriota, domenica a scorsa, ha battuto la Megacom Amatori Potenza per tre ad uno. Quarta vittoria consecutiva che vale il dodicesimo punto per il Lauria che mantiene così il primato in classifica avanti al Maratea. Non si muove la classifica alla Megacom che resta fermo a quota tre punti insieme ad un grappolo di formazioni. E' stata una gara abbastanza agevole per i padroni di casa che hanno sudato solamente nel secondo set. Questi i parziali: 25-15; 23-25; 25-18; 25-19. Mantiene il secondo posto il Callipo Maratea - Sapri che sabato scorso ha sconfitto in casa l'Edil Loperfido Matera con un secco tre set a zero. Un risultato quasi scontato considerando il valore della formazione tirrenica che sta tenendo testa alla marcia incontrastata del Lauria. Set facili per i padroni di casa che si sono sbarazzati della formazione materana abbastanza agevolmente in tuttie tre i set, terminati sul 25-11; 25-14; 25-13. Per l'Edil Loperfido Matera, dopo due sconfitte consecutive per tre set a due, la trasferta a Maratea non porta alcun punto. Il team allenato da Antonio Iacovuzzi con questo ko resta ultimo solitario a quota due. Torna al successo la Pallavolo Matera che si è sbarazzata della Pallavolo Moliterno per tre set a zero. Sul campo moiternese i ragazzi allenati dal duo Lozowy e Rizzi sono ritornati al sorriso. Primo set a vantaggio dei materani che lo chiudono sul 25 a 18. Nel secondo parziale i padroni di casa raggiungevano il pareggio chiudendo sul 25 a 20. Un solo scossone perché nel terzo e quarto set la spuntano i materani sul 25 a 20 e 26 a 24. Vittoria di misura per la Co. Gil Costruzioni Volley. Il team policorese ha conquistato due punti contro la Global Srl Aism Potenza. La gar è terminata tre a due a favore degli jonici che in due gare giocate hanno ottenuto quattro punti. Gara tirata dalle prime battute con i locali in vantaggio nel primo parziale chiuso sul 25 a 23. Bis nel secondo set terminato 29 a 27. Nel terzo parziale c'è stato un ritorno degli ospiti che hanno vinto 25 a 18. Stessa musica nel penultimo set vinto dal Potenza sul 26-24. Al tie - break, l'incontro viene chiuso dai padroni di casa del Policoro sul 16-14. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
VA ALLA Bata Livi Potenza il derby del capoluogo e, stante anche il netto successo interno del Sapri sul Matera, resta ancora a braccetto, ed a punteggio pieno, la coppia composta proprio da Bata Livi e Sapri Volley con dodici punti a testa. Questo il responso più importante della quarta giornata della Serie C femminile di volley, che ha visto anche il terzo successo di fila di un sempre più concreto e motivato Lavello e la prima affermazione della Ricci Bernalda, dopo tre sconfitte di fila. Situazione questa che porta il Lavello a quota 9, da solo all'inseguimento delle due battistrada, il Matera con la Tua Assicurazioni Potenza a 6, Bernalda a 3 ed in coda, ancora ferme al palo, Muro e Bella, due che ancora non hanno assaporato il primo successo stagionale ma non ha certo voglia di mollare proprio ora che iniziano a comprendere il campionato e sono intenzionate a lottare per risalire la china. Per la vetta, come detto, erano importanti due partite, il derby di Potenza e la gara di Sapri, ed in tutte e due le sfide, sempre per 3 a 0, ecco le vittorie delle due capolista, con Bata ad imporsi sulle cugine e in campo avverso, essendo ospitate, con parziali a 21, 7 ed 11, ed il Sapri ha centrare il successo al cospetto di un Matera Volley Gropu apparso poca cosa rispetto alle salernitante. Il tutto, stante i tre parziali a favore delle sapresi, terminati rispettivamente a 13, 15 e 10, a sottolineare il dominio delle padrone di casa, intenzionate a recitare davvero un ruolo da protagoniste in questa stagione, per poi tentare il salto in B/2 a fine play off. Dietro alla coppia di testa, ecco la Giardini Ambiente Lavello, squadra coriacea che, superato l'impatto negativo del debutto, ha infilato il terzo successo di fila ed è tranquilla in seconda piazza, a sole tre lunghezze dal vertice. Un successo per 3 set ad 1 a Bella, di certo piuttosto facile da ottenere, stante l'attenzione in difesa delle vulturine e le buone cose fatte in attacco per tutto il match, con primi due set portati a casa in maniera piuttosto netta, a 13 e 15, terzo lottato punto a punto e lasciato alle padrone di casa per 25 a 20, prima di dare tutto nel quarto che si è concluso con il successo delle ospiti a 17. Bella quindi ancora a zero, al pari del Marcone Muro, e per entrambe, considerando anche le sole quattro giornate disputate, il tempo per rifarsi c'è tutto ma non è più procrastinabile il primo acuto, se non si vuole che tutto diventi ancora più difficile. Per un Muro a zero, una Ricci Bernalda che invece saluta con gioia il primo successo stagionale, ottenuto proprio in terra murese e per 3 a 0, con parziali a 8, 12 e 13 che confermano un risveglio del team di Dino Briglia, con le joniche però chiamate a dimostrar di aver superato il brutto impatto di stagione già nel difficile derby del prossimo turno a Matera. Antonio Baldinetti sport@luedi.it
Lavello super
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Sport B2 Donne Matera si gode il primato solitario fatto di sole vittorie
Mercoledì 19 novembre 2008
«Possiamo ancora migliorare» Jessica Romano vede la Time in crescita ARCHIVIATA la nona vittoria consecutiva, contro la Planitalia Montescaglioso. Si pensa già alla prossima gara dove le ragazze di mister Galtieri affronteranno la Noja Turi che occupa le zone basse della classifica con appena 5 punti, anche se il complesso di Moramarco meriterebbe qualcosa in più, da avversaria incontreremo Valeria Ricciardi ex di turno. Nella gara contro Montescaglioso grande impressione hanno destato le sorelle Romano che sono in grande crescita. E con una delle gemelle precisamente Jessica facciamo il punto della situazione, e delle prossime gare. Nel derby contro Montescaglioso con sua sorella siete state esemplari, state veramente bene, in che percentuale possiamo quantificare il vostro stato di forma? "Io dico che stiamo ancora al 50 per cento, dobbiamo lavorare tanto per arrivare in ottima forma, e possiamo fare meglio". Se siete al 50 per cento è avete fatto una grande ga-
La Romano e accanto la Ristits (foto Videouno)
ra, il mister sarà felice quando sarete in gran forma. "Infatti il mister sta lavorando molto su di me, su alcune carenze che ho, e sta anche lavorando per farmi migliorare nel braccio, poi a
lungo andare i risultati si vedranno". Il prossimo avversario sarà la Noja Turi. Dalle notizie in nostro possesso, la scorsa settimana ha giocato la sua peggiore gara, con voi cercheranno
il riscatto? "Io le gare le affronto senza sottovalutare l'avversario. Il Turi lo giudico come squadra forte e imprevedibile, che alterna buone prestazioni con prestazioni come la scorsa settimana, ma
sicuramente con noi non hanno nulla da perdere, e ci aspettiamo che daranno l'anima contro di noi. Del resto, andiamo avanti partita per partita come se ogni gara sia l'inizio del campionato cercando di dare il massi-
mo, senza pensare di essere prime in classifica, e senza sminuire l'avversario anche se alcune volte ci capita di fare molti errori non per l'avversario che sottovalutiamo, è normale sbagliare". Nella prossima giornata il Salerno incontra Scafati, mentre il Benevento il Trani. E' l'occasione per incrementare il vantaggio per affrontarle in tutta serenità? "Si, questa è una occasione. Sperando che Salerno perda qualche punto. E noi speriamo di vincerle tutte, anche gli scontri diretti per capire la nostra forza reale contro le grandi favorite di inizio campionato. Poi noi stiamo migliorando e nel girone di ritorno possiamo contare sulla Vecerkova che migliora giorno per giorno, e poi abbiamo un mister che crede molto in noi". Appuntamento per Sabato a Turi, dove la Time Volley andrà a scrivere un'altra giornata di grande Volley. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
B2 Donne Il ko col Taranto segna il passo delle potentine
B2 Donne Sabato nuova trasferta a Sarno
Stecca la Giocoleria
La sconfitta nel derby lascia indietro la Planitalia
Persa l’occasione per il rilancio dell’Asci
Il tecnico Caliendo e accanto la Giocoleria in azione (Mattiacci)
DOVEVA essere l'occasione per il rilancio, si è invece trasformata in un'altra possibilità sciupata per riscattare il difficile inizio di stagione. La Giocoleria contro il Taranto ha finito per perdere, oltre alla sesta gara dell'anno, la sua imbattibilità casalinga, che durava dall'esordio in campionato. Se è vero che il rendimento esterno dell'Asci era stato finora al di sotto delle attese, altrettanto evidente era risultata la buona predisposizione, tecnica e mentale, di Avena e compagne sul campo della Caizzo. Dove avevano ceduto un solo punto, nelle tre precedenti esibizioni. Per questo contro la Nati a Taranto ci si poteva attendere una prestazione tutta orgoglio e carattere da parte delle biancoblù potentine, che permettesse loro di scrollarsi definitivamente di dosso le incertezze di questo primo scorcio di torneo. Nulla da fare, invece, al cospetto di una pur ostica avversaria, per Felicetti e socie: nonostante il felice ingresso nel match, con-
dotto con buona autorità per un set e mezzo sulle tarantine del tecnico Presta. Che da quel punto in poi, però, uscivano prepotentemente fuori, aiutate in effetti anche dalla confermata fragilità psicologica della Giocoleria. Al gruppo di Caliendo bastava un attimo di difficoltà (quando il Taranto riusciva a ristabilire l'equilibrio a metà di secondo parziale) per smarrire tutta la propria sicurezza. Il nervosismo faceva il resto, minando la tranquillità delle lucane e impedendo loro di tornare a esprimere il gioco fluido ed efficace fin lì messo in partita. E così per le ospiti la strada verso il 3-1 finale, se non proprio agevole, era in discesa. Mentre per la Giocoleria non c'era verso di evitare un ko pesante, per il morale prima ancora che per la classifica. Nella quale l'Asci ha sì confermato la decima posizione, ma ha visto al contempo aumentare il suo distacco dal Sala Consilina (nono) a sei punti, e ridursi invece a sole tre lunghezze il margine sulla zona pericolo. l.c.
Il tecnico Pietrafesa e la Petkova in battuta (foto Videouno)
MONTESCAGLIOSO- Pronostico pienamente rispettato nel confronto che ha visto contrapporsi Time Volley Matera e Planitalia Montescaglioso. Le capolista materane, tra le quali giocano le ex Ilenia Di Blasi, Teresa Russo e Roberta Calculli, si sono sbarazzate in un'ora di gioco e soli tre set delle avversarie di Montescaglioso con parziali fotocopia, 25 a 17, che vale il primato per le materane. Diametralmente opposta la situazione delle montesi, che, con la netta sconfitta rimediata a Matera, incappano nel loro sesto ko consecutivo, in virtù del quale sono relegate in penultima posizione, davanti solo al “derelitto” Ostuni sempre fermo al palo. La gara giocata a Matera, povera di vere emozioni, alla quale era presente anche un gruppo di tifosi montesi, non ha avuto praticamente storia. Le atlete della Planitalia hanno giocato la loro onesta partita ma non è bastata per arginare le avversarie della Time Matera. Un dato statistico balza all'attenzione: su 51 punti totali conquistati dalle montesi nei tre complessivi set, 28 sono stati realizzati dalle ragazze allenate da Pietrafesa mentre il resto è stato frutto di veri e propri regali dovuti a disattenzione da parte della formazione materana, che avrebbe anche potuto vincere con un divario più ampio. Tra le atlete montesi si sono messe in evidenza Petkova, Cianflone e Piscopo, le sole che con la loro prestazione hanno consentito alla squadra di rimediare una sconfitta onorevole. La Planitalia Montescaglioso, che aveva già perso per 3-1 il precedente derby lucano giocato sul campo della Giocoleria Potenza, nel prossimo turno di campionato, sabato 22, alle 18.30, si recherà sul campo del Sarno (17 punti, settimo posto in classifica) vittorioso per 3-2 dalla trasferta disputata a Tuglie. Michele Marchitelli sport@luedi.it
Sport 49 Volley B2 Uomini Genoino: «Bravi a mantenere il controllo della gara» Mercoledì 19 novembre 2008
Medical nei quartieri alti Resta invariato il quartetto in testa alla classifica SECONDO POSTO confermato, dopo la quinta giornata di campionato, per la Medical Center Potenza. In una giornata che si annunciava interlocutoria non è effettivamente cambiato praticamente nulla nelle zone alte della classifica. Tutte vittoriose (da tre punti) le prime quattro squadre del girone, tra le quali resta a pieno titolo una Virtus che, gara dopo gara, appare sempre più determinata e convinta nei propri mezzi. Come evidenziato anche dall'agevole 3-0 colto sabato sera da Zuccaro e soci sul campo di Castellamare di Stabia. Coronato da una ottima prestazione complessiva - considerato anche il campo di gioco dagli spazi troppo esigui - su uno Stabia che, sebbene impelagato nelle zone di bassa classifica, non ha sfigurato davanti al numeroso pubblico amico: evidenziando, nonostante tutto, delle discrete individualità all'interno del proprio organico. La Medical Center ha dimostrato di essere in progressiva e costante crescita dal punto di vista della mentalità e del carattere, mantenendo la giusta concentrazione nei momenti decisivi della ga-
Luca Genoino (Mattiacci)
ra, tenendo in ricezione e difesa, chiudendo bene a muro e, soprattutto, sfruttando con grandissima intelligenza tattica i molti errori avversari. Top scorer della serata in casa Virtus Giuseppe La Rosa con 13 punti e Mirko Torsello con 12. Da sottolineare anche i 7 punti individuali di Simone Di Tommaso che confermano, ancora una volta, le ottime qualità del palleggiatore pescarese anche in veste di realizzatore. «Abbiamo giocato una buona gara - ha commentato a fine gara lo schiacciatore Luca Genoino -, contro
una squadra di tutto rispetto. Abbiamo soprattutto ricevuto bene e siamo stati bravi a dominare sempre la sfida. L'intesa tra i giocatori sta crescendo di partita in partita grazie anche al lavoro capillare del nostro coach. Ho visto una squadra che ha giocato con testa e cuore, confermando il carattere agonistico. Dobbiamo compiere un passo alla volta, ci sarà da lottare e soffrire in questo campionato. Tutti abbiamo contribuito alla vittoria e siamo stati bravi a non perdere la concentrazione e a recuperare nei momenti di difficoltà». lu.ca.
Volley B2 Uomini Dopo il ko di Vibo
Volley C Donne Fieno comunque soddisfatto
C’è anche un volto femminile
La Sidel recrimina per l’arbitraggio
La Tua Assicurazioni cede la stracittadina alla Bata Livi Potenza
Primo direttivo per la nuova Fit
La Sidel in un time out e sotto Cantisani
DOPO la sconfitta contro il Vibo, la Sidel riorganizza le idee. Avanti di un set, i lagonegresi nello scorso turno contro il Callipo Vibo, si sono fatti recuperare fino al tie break finale che ha decretato la vittoria dei calabresi. Complice di questa sconfitta anche una coppia arbitrale che in più occasioni non è stata all'altezza del livello agonistico che la serie B comporta. I ragazzi di mister Stigliano non saputo capitalizzare il vantaggio e il miglior gioco espresso nel nei primi tre set, crollando sul piano psicologico e mostrando una mancanza di esperienza indispensabile nei momenti topici di un match, come quello di sabato scorso che era sicuramente alla portata della Sidel. Conquistato un solo punto, ora la formazione lagonegrese è la prima sopra
la cosidetta zona rossa della classifica, con sei punti che impongono un risultato positivo nella prossima trasferta a Messina. La società fa quadrato in questi giorni intorno al mister e i suoi giocatori. “Chiediamo il massimo impegno - ha dichiarato il team manager Nicola Tortorella- e dal nostro canto, vogliamo garantire la tranquillità necessaria, a tutti, per affrontare al meglio le prossime gare”. Tra le note positive, già di sabato scorso, il pieno recupero di Calabria e Cantisani, infortunati nelle prime gare di campionato, che hanno ripreso a giocare già contro il Vibo. Rosa dunque al completo per gli allenamenti di questa settimana che si preannunciano importanti in vista del prossimo match che la Sidel terrà oltre lo stretto.
Roberta Fieno
GRAN bel match al Pala Sinisgalli tra la De Gasperi e la Livi Volley Potenza. Entrambe le squadre hanno onorato al meglio il derby, vinto alla fine dalla Livi con un netto 3-0. Nonostante la sconfitta, De Gasperi ha lottato alla pari per un set crollando nel secondo e terzo, offrendo pero importanti spunti tecnici per il proseguo per della stagione. In casa De Gasperi non si fanno drammi per la sconfitta maturata, anche perché nel primo set la squadra ha lottato palla su palla, provando una disperata rimonta. La Livi ha due bocche da fuoco di altra categoria come Petrone e Golluscio, capaci di cambiare volto all'incontro in qualunque momento. Niente da fare, dunque, per la De Gasperi nonostante il grande cuore e l'anima messe in campo delle atlete; Roberta Fieno e Giovanna Muliere incidono e fanno male, Biasi spinge e trova le stoccate vincenti, ma quando la frazione sembra essere raddrizzata, le ospiti chiudono
sul 21-25 sull'errore in battuta della Ridolfo. Secondo e terzo set senza storia dove la De Gasperi ha racimolato complessivamente 18 punti, frutto dei 7 punti del secondo e degli 11 del terzo. Alla fine applausi per Livi e Tua Assicurazioni da parte di un pubblico soddisfatto per il bel gioco espresso da entrambe le foermazioni. Rocco Fieno, numero uno della De Gasperi non fa drammi e spiega: " Abbiamo retto bene nel primo parziale, poi le avversarie sono uscite alla distanza. Non posso rimproverare nulla alle mie giocatrici, se non di aver sentito fin troppo la partita". Infine il massimo dirigente ringrazia il pubblico presente (circa 200 spettatori, ndr) che non ha mai fatto mancare il proprio incitamento e che sta seguendo con grande gioia le gesta di una squadra giovane e che potrà, nel corso del tempo, regalare grandi soddisfazioni. lo.to.
DOMENICA 16 novembre si è svolto a Potenza il nuovo consiglio direttivo della Federtennis. La prima riunione del nuovo direttivo si è svolta presso la sede della Fit sita in via Racioppi a Potenza ed è stata tenuta dal presidente del comitato Domenico Volturo. Oltre al numero uno erano presenti i consiglieri eletti Michele Casamassima del Circolo Tennis Matera, Massimo D'Aquino del Tennis Club Eurogreen di Potenza, Peppino Elefante del Circolo Tennis Venosa, Francesco Fittipaldi del Circolo Tennis Lauria/Lagonegro, Isabella Rocco del Circolo Tennis Pisticci e Mario Romaniello del Tennis Garden Avigliano. Il direttivo vede per la prima volta l'ingresso di una donna nonché di un giovane, si tratta di Mario Romaniello, ventiquattrenne. All'ordine del giorno la nomina del vice presidente, del segretario, dei delegati e il programma per il prossimo quadriennio. All'unanimità sono stati eletti il vice presidente Michele Casamassima del Circolo Tennis Matera, il segretario Massimo D'Aquino del Tennis Club Eurogreen Potenza. Sono stati eletti anche i consiglieri addetti Franco Fittipaldi, consigliere addetto ai campionati a squadre, Peppino Elefante, consigliere addetto ai campionati all'attività giovanile, Mario Romaniello, consigliere addetto alla propaganda e promozione e degli impianti sportivi della provincia di Potenza, Isabella Rocco, consigliere addetto alla promozione della provincia di Matera. Il consiglio direttivo ha nominato anche i seguenti delegati: Donato Agostiano, presidente del Circolo Tennis Matera, delegato ai rapporti con le istituzioni, Gerardo Galeazzo, presidente del Circolo Tennis
Il presidente Volturno
Policoro, delegato all'attività giovanile della provincia di Matera e Michele Gioia delegato all'attività giovanile della provincia di Potenza. Confermato nel ruolo di responsabile e coordinatore tecnico regionale il maestro Vincenzo Fiore, mentre l'istruttore di secondo grado Giovanni Ostuni è stato nominato delegato della provincia di Potenza. Il presidente Mimmo Volturo, considerato che nel passato quadriennio è stato registrato un aumento enorme del numero dei circoli, dei campionati a squadre giovanili e dei tornei, ha tracciato le linee guida per il prossimo quadriennio, la maggior parte delle risorse umane ed economiche saranno destinate alle attività giovanili. Saranno svolti raduni periodici tra le varie scuole tennis regionali, minitornei interni dovranno portare ad individuare i giovani più promettenti da indirizzare, verso tornei importanti nelle regioni limitrofe. La Fit cercherà di evitare che le scuole tennis siano finalizzate a se stesse. f.menonna@luedi.it
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Sport
Mercoledì 19 novembre 2008
Assente solo Squeo
Infermeria affollata
MATERA - L’umore non era dei migliori al PalaSassi ieri pomeriggio quando la Bawer ha ripreso gli allenamento dopo la sconfitta di Palestrina. La sesta battuta d’arresto in sette partite di campionato è dura da mandare giù. Miriello ha il compito di far sparire dalla mente die giocatori il passo falso compiuto in terra laziale per preparare al meglio quella che è la seconda trasferta consecutiva per la Bawer Matera, che affronterà il Sant’Antimo di Ciccio Ponticiello. Tutti presenti per la seduta di atletica tranne il giovane Michele Squeo che ha risposto alla chiamata azzurra della rappresentativa Under 19. Non ha ancora trovato una sistemazione, e quindi per il momento resta ancora nell’organico dell’Olimpia Matera, il lungo Dacic. Sia il procuratore del giocatore che la stessa società del presidente Michele Vizziello stanno cercato la gusta sistemazione per il pivot. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
LA LEVONI Potenza ha ripreso ieri pomeriggio gli allenamenti in vista della partita di domenica a Molfetta. L'infermeria è stato il principale ostacolo per la compagine di Gianni Tripodi, visto e considerato che Antonino Rato non si è allenato a causa di un violento attacco febbrile che lo ha colpito durante la giornata di lunedì, Maurizio Ferrara non ha lavorato con il resto della squadra in quanto vittima di una contrattura alla gamba e Massimo Ruggeri ha lavorato a scartamento ridotto in virtù dei postumi dell'infortunio patito nel corso della settimana scorsa. Il resto della squadra ha invece disputato regolarmente la seduta di allenamento, che ha visto i giocatori di Tripodi impegnati negli esercizi fisici e motori ed in alcuni schemi anti-Molfetta. La squadra anche oggi pomeriggio si allenerà al Pala Pergola con la classica seduta collegiale di lavoro. Le condizioni psicologiche della truppa potentina sono davvero ottime, l'affermazione interna di domenica contro il Sant'Antimo è stata tonificante e significativa. Gli otto punti in classifica danno sicurezza a tutto l'ambiente biancorosso. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Il giovane Squeo
Ruggeri è ai box
Calcio a 5 B Il team di Incerto si sta specializzando in rimonte impossibili
Lo Spazio Relax va sul sicuro Gasparetto e Stigliano garantiscono il successo È ANCORA una volta la rimonta l'arma in più della squadra di mister Incerto. Con le giocate di Gasparetto e soprattutto di capitan Stigliano, che anche a mezzo servizio fa la differenza, la Spazio Relax ha messo alle corde e superato un Grangnano sempre più protagonista di questo campionato fino al termine dei primi 20' di gioco. La formazione campana, infatti, ha prima messo fra se e i padroni di casa due reti, gestendo con sicurezza, per poi subire un ritorno in grande stile della formazione materana. Grinta, voglia di vincere e di dimostrare di non essere ai primi posti per puro caso, ma per un progetto ben avviato e concreto che la società sta portando avanti con convinzione. Due calciatori su tutti contro il Gragnano. Anderson Gasparetto, autore di una doppietta, frutto dell'ottimo mix tra l'intelligenza tattica del brasiliano e la sua tecnica e Osvaldo Stigliano, capitano e amina di questa squadra, un giocatore che va in campo stringendo i denti, con smorfie di dolore anche durante la gara perché il ginocchi fa male, ma un giocatore che non si tira mai indietro e pesca due giocate jolly che condizionano a favore della Spazio Relax il risultato finale. Prima s'inventa una percussione che accorcia le distanze, superando in diagonale Missio, poi tira fuori dal cilindro un assist smarcante per il compagno di squadra Gasparetto, che solo dinanzi al portiere ospite non
Calcio a 5 B Scafati da cancellare
Nigro Bng, serve un colpo di spugna
Il tecnico Angelo Bommino
può che superarlo. Da sottolineare un'altra nota lieta di giornata, il ritorno tra i pali della Spazio Relax del portiere materano, Fabio Volpe, che ritrova la maglia da titolare dopo un lungo infortunio e di-
mostra di meritarsela salvando il risultato proprio sulla conclusione del dirimpettaio, bravo a procurarsi lo spazio e calciare potente e preciso verso la rete materana, ben protetta. Spazio Relax ora al terzo
posto a pari punti con lo stesso Gragnano, ad un solo punto dalla seconda piazza e sempre quattro dalla vetta, ancora detenuta dal Vibo. Francesco Calia sport@luedi.it
MATERA - La sconfitta con rimediata in casa dello Scafati ha lasciato il segno in casa Nigro Bng. La formazione del tecnico Angelo Bommino, che sabato non ha potuto seguire da vicino la sua squadra perchè squalificato (al suo posto Giovanni Linsalata), ha fatto un passo indietro rispetto le precedenti buone prestazioni. In terra campana non è andata bene a Rispoli
Calcio a 5 D Gli uomini di mister Martone mettono alle corde la compagine dell’Aurora Savoia
Colpo esterno del Sacro Cuore Venosa AURORASAVOIA S.CUOREVENOSA
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AURORA SAVOIA: Faggi, Loiosi, Destro, Dolce, Petrullo, Festa, Faruolo, Lapolla, Allenatore Destro. SACRO CUORE VENOSA: Teora, Digilio, Mancusi, Briscese P, Paulangelo, Papa, Muccilli, Martone, Zotta, Caloiero. Allenatore Martone. ARBITRO: Peragine di Potenza. RETI: 10' e 34' Mancusi, 14' Paulangelo, 16' Destro (A), 19' e 26' Digilio, 32', 40' e 59' Festa (autogol), 38' e 60' Martone, 44' Muccilli, 54' Digilio. SAVOIA DI LUCANIA - Il Sacro Cuore Venosa si presenta alla gara con molte incertezze considerando il risultato dei locali nella prima di cam-
pionato a discapito del Sant'Antonio per 16-3. Gara che inizia con gli ospiti all'attacco. Ci provano da ogni posizione, sembra una gara sfortunata per gli ospiti. Ma Paulangelo appena subentrato a Digilio mette nel sacco la prima rete. Continua l'assalto degli ospiti e quattro minuti più tardi arriva la rete di Mancusi che mette giù la palla con il petto e scarica la sua solita bordata dove nessun portiere può arrivare, nemmeno Faggi. Il Sacro Cuore non mostra un bel gioco ed arriva la rete su punizione di capitan Destro complice l'incertezza di Teora. Mister Martone decide un time out per dare la scossa ai suoi e da li si vede un altro Sacro Cuore che inizia a fare un bel gioco rifilando altre due reti con Digilio. Da segnalere lo spettacolare gesto tecnico di Teora che raccoglie ap-
plausi. Nella ripresa gli ospiti si presentano con l'esordiente Zotta. La sua prestazione timida gli fa commettere un errore che porta a rete Festa per i locali. Due minuti più tardi e sempre il folletto Zotta o meglio a fare il Zothino che si invola sulla sinistra e mette un assist perfetto per Mancusi. Qualche minuto più tardi arriva lo squillo di Martone su punizione. Due minuti dopo l'ennesima rete di Festa per i locali dove nulla può Teora. In questo secondo tempo sono solo gli ospiti a fare la gara trovando l'eccellente portiere Faggi a rispondere alla grande. Al 14' è Muccilli a mettere in sacco la palla. Un minuto più tardi arriva l'esordio di Caloiero tra i pali. Passano pochissimi minuto e si presenta con un incertezza su un tiro da fuori sempre di Festa, grave il suo errore. E qui
finisce la partita dell'Aurora perché si vede una sola squadra in campo. È Digilio a mettere ancora la palla alle spalle di Faggi ma è sempre a Digilio che gli capitano due ghiotte occasioni a pochi centimetri dalla linea di porta che incredibilmente manda fuori. Succede lo stesso a Paulangelo quest'ultimo non ancora in stato di forma perfetta come Papa a sbagliare a pochi passi dalla porta. Poi è Martone a chiudere definitivamente i conti. Ma sul finale è Briscese P. a fallire una ghiotta occasione che pecca per eccesso di altruismo. Una gara piacevole dove davvero si sono visti solo gli oraziani in campo ad assediare il portiere Faggi che merita una categoria di sicuro superiore. Lorenzo Zolfo sport@luedi.it
e compagni che sono tornati a casa con un 7-3 duro da digerire. La doppietta di Paolinho e la rete sengna prorpio dal capitano Cesare Rispoli hanno reso meno amara la sconfitta. La classifica, però, non ha complicato più di tanto i piani di salvezza della formazione materana. Infatti i 12 punti in classifica rappresentano sempre un ottimo bottino in ottica permanenza dopo otto giornate di campionato. Su questa sconfitta Lopopolo e compagni devono dare un bel colpo di spugna per cancellare questo passo falso e ricominciare a correre verso i proprio obiettivi. Sabato prossimo è in programma alla tensostruttura di via dei Sanniti la sfida con il Siracusa, che attualmente occupa la quinta posizione in classifica forte dei suoi 14 punti. In quell’occasione Martemucci e soci faranno scattare l’operazione sorpasso in modo da riprendere subito la marcia. Per fare cià servirà la massima determinazione e in settimana Bommino dovrà lavorare per far metabolizzare il ko di Scafati e preparare al meglio questa sfida con i siciliani. a.mutasci@luedi.it
Televisioni
20.15
SPORT
21.05
PRIMA SERATA
Giorgio Chiellini
RUBRICA
RUBRICA
17.50
Mercoledì 19 novembre 2008
ATTUALITÀ
23.30
21.10
DOCUMENTI
FILM
21.10
Elena Guarnieri
21.10
Superman Returns
55
TALKSHOW
Roberto Giacobbo
Geo&geo
Enrico Mentana
Ilaria D’Amico
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23.30 -AttualitàMatrix 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della supplenza 02.45 -Real TvAmici 03.40 -TelegiornaleTg 5 Notte 04.15 -Sit ComOtto sotto un tetto
02.10 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 02.35 -FilmSimon Bolivar con M. Shell, F. Rabal, R. Schiaffino - regia di Alessandro Blasetti (Ita/Spa) - 1969 04.35 -RubricaPeste e corna e gocce di storia
00.15 -Talk ShowQuello che le donne non dicono 01.30 -NewsStudio Sport 02.00 -TelegiornaleStudio Aperto 02.15 -MusicaleTalent 1 Player 03.00 -TelefilmA-Team 04.00 -FilmMak pigreco 100
23.30 -ReportageMalpelo 00.45 -TelegiornaleTg La7 01.10 -AttualitàOtto e mezzo 01.50 -TelefilmStar Trek: Deep Space Nine 02.50 -TelefilmAlla corte di Alice 03.50 -RubricaDue minuti un libro
leTrame
LA 7
ORE 14.00
RETE 4
ORE 15.55
CANALE 5
ORE 21.10
IL DIABOLICO DR. MABUSE
CONTRO 4 BANDIERE
AMICHE MIE
con W. Preiss, D. Addams, P. van Eyck, Gert Fröbe - regia di Fritz Lang (Ger) 1960
con G. Peppard, G. Hamilton - regia di Umberto Lenzi (Ita) - 1979
con E. S. Ricci, L. Ranieri - regia di Paolo Genovese, Luca Miniero (Ita) - 2007
Diabolica: come definire altrimenti la macchinazione messa a punto dal cieco (?) Cornelius - o dovremmo forse chiamarlo Jordan - per mettere le mani sull'eredità della bella Marion? Ma l'imprevisto, l'incognita in grado di neutralizzare i piani meglio congegnati, si manifesta sotto forma di...
Il tedesco Jurgen, il francese Maurice, l'inglese Dick e Brett, americano, sono quattro vecchi amici, tutti innamorati di Fabienne. Il gruppo si riunisce ogni anno regolarmente attorno al tavolo di un ristorante fino all'agosto del 1939, vigilia della Seconda Guerra Mondiale, dopo di che ognuno dovrà battersi per il proprio paese contro quelli o quello dei vecchi amici...
Nell’ ep. “Al di la dei sogni”, Francesca fa infuriare Bea e Carlo a causa della relazione con Flavio. Intanto, Grazia è alle prese con il mutismo del figlio del figlio Mario, conseguenza della separazione dei genitori. Nell’ep. “Giù la maschera”, Marta scopre che Alberto ha un’altra amante. Anna, sempre innamorata di Giorgio, decide di lasciare Vasco...
ITALIA 1
ORE 21.10
RETE 4
ORE 23.20
RETE 4
ORE 2.35
SUPERMAN RETURNS
AMICI MIEI
SIMON BOLIVAR
con B. Routh, K. Bosworth, K. Spacey regia di Bryan Singer (Usa) - 2006
con U. Tognazzi, G. Moschin, P. Noiret, A. Celi - regia di Mario Monicelli (Ita) 1975
con M. Schell, R. Schiaffino, F. Rabal regia di Alessandro Blasetti (Ita/Spa) 1969
Cinque professionisti cinquantenni: sono amici inseparabili e burloni scatenati. Le loro avventure le chiamano "zingarate" e si svolgono nei pressi di Firenze. Il dottor Sassaroli ha conosciuto gli altri quattro quando questi, dopo un incidente, sono stati ricoverati nella sua clinica e da allora si è unito al gruppo. Nel loro mirino tutto e tutti...
La rivolta contro i dominatori nel Venezuela del primo Ottocento trova un suo leader in Simon Bolivar. Il suo sogno, però, di riunire tutta l'America Latina in un stato indipendente incontra molte opposizioni...
Superman torna dopo sei lunghi anni di assenza nei quali è andato in cerca del suo pianeta d'origine. Il ritorno non è facile: Lois Lane ha infatti un figlio e convive felicemente con Richard White, oltre a essersi aggiudicata il premio Pulitzer con l'articolo: "Perché il mondo non ha bisogno di Superman". Nel frattempo Lex Luthor, suo storico nemico, è uscito di prigione e sta per...
Montalbano è il re della prima serata RAI UNO Il commissario Affari tuoi L'eredita' L'eredita' la sfida
ora 21.13 20.41 19.48 18.49
ascolto 8.209 7.367 7.210 4.826
RAI DUE L'isola dei famosi 6 L'isola dei famosi 6 Tg2-costume e societa' Squadra speciale cobra
21.07 18.57 13.32 19.35
5.936 3.198 2.071 2.011
RAI TRE Un posto al sole Blob di tutto di piu' Chi l'ha visto ? Geo & geo
20.36 19.59 21.11 17.45
3.161 1.978 1.824 1.764
CANALE 5 Striscia la notizia Zelig Zelig gilez Chi vuol essere
20.46 21.11 22.53 19.04
7.473 6.273 4.340 4.139
ITALIA 1 I simpson La talpa Tutti all'arrembaggio La ruota della fortuna
14.32 19.36 14.07 20.30
2.442 2.363 2.286 2.255
RETE 4 Walker texas ranger Tempesta d'amore Sessione pomeridiana Nostra signora di
20.28 19.39 14.09 21.14
2.793 1.952 1.747 1.658
Mercoledì 19 novembre 2008
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Buonanova convoca l’Osservatorio della chimica. La proposta in 13 punti della Filcem
Valbasento, cercasi soluzione alla crisi VALBASENTO - La crisi della zona industriale della Valbasento. Questo il punto all’ordine del giorno della riunione dell'Osservatorio provinciale della chimica che, oggi, dopo mesi di inattività, torna a riunirsi. Decisamente preoccupante la nuova stagione di chiusure a catena inaugurata a inizio anno da Green Leather. Inderogabile un’inversione di rotta. Ragion per cui l’assessore provinciale alle Attività produttive, Nicola Buonanova, ha convocato per le ore 16, nella sala delle adunanze consiliari di via Ridola, il vertice a cui prenderanno parte i rappresentanti delle istituzioni imprenditoriali, esponenti delle associazioni di categoria direttamente interessa-
te al rilancio delle politiche industriali, i sindacati confederali e di categoria. In primo piano, ovviamente, l'analisi della situazione che ha portato la Valle a registrare il suo minimo storico in termini occupazionali per effetto di una lunga serie di chiusure di molti siti produttivi. Ultima, solo in ordine di tempo, la Panasonic. Alla riunione prenderanno parte anche rappresentanti del Ministero dell'Industrl'ia e dell'Osservatorio nazionale del settore chimico, oltre ai sindaci di Matera, Pisticci e di Ferrandina. «Obiettivo della riunione - ha spiegato l’assessore Buonanova - è ridefinire e attuare politiche di intervento per il settore in grado di favorire il rilancio della Valbasento. E per far-
lo occorre cominciare dai punti di forza, come l' esistenza di maestranze esperte, di strutture di ricerca e di aree attrezzate, dell'università. Si tratta di elementi sui quali puntare per una azione di marketing territoriale, che può favorire l' apporto di nuovi imprenditori e l'avvio di nuove produzioni». Una visione in sintonia con il piano programmatico in 13 punti formulato dalla Filcem Cgil della provincia di Matera. In testa la «riattivazione dell'Osservatorio provinciale della chimica, dei processi di filiera come il tessile e rilancio della questione energetica». Nella nota, diffusa dal segretario organizzativo Maurizio Girasole, è sottolineata anche «la necessità di promuovere la
presenza della Valbasento al Tavolo nazionale della Chimica presso il Ministero dello sviluppo economico, di allargare l'area industriale al Comune di Bernalda, dove insiste il Consorzio “La Felandina” e di svincolare la Valbasento dal Consorzio Industriale». La Filcem ha chiesto, inoltre, che «venga previsto un parametro di valutazione degli investimenti per premiare quelli che hanno prevalentemente un mercato di riferimento quale il Sud Italia e i paesi del Mediterraneo. Vanno recuperate ha evidenziato il sindacato le risorse finanziare previste dal Governo con il bando Valbasento 2005, attivate un punto della logistica della Basilicata nel porto di Taranto e una sede distaccata
Una recente riunione dell’Osservatorio della chimica
in Valbasento dell'Università della Basilicata con l'avvio della facoltà di ingegneria chimica o di chimica industriale». Una serie di proposte che è tempo si traducano in azioni concrete.
Diversamente sarà sempre più difficile porre un argine alla progressiva, quanto inarrestabile, desertificazione industriale. Margherita Agata m.agata@luedi.it
Marconia di Pisticci Sono fuggiti a piedi con un bottino di 3.500 euro, si indaga sul posto
Rapina lampo in un discount Due uomini incappucciati e armati di taglierino PISTICCI - Attimi di paura al “Qui Discount” di Marconia in via Cagliari, dove, nella prima serata di lunedì, due individui a volto coperto e armati di taglierino hanno proceduto ad una rapina in piena regola. L'irruzione nell'attività commerciale in capo alla Pragma srl è avvenuta poco dopo l'orario di chiusura al pubblico dell'esercizio. I due si sono fatti consegnare 3.500 euro (equivalenti ad una parte dell'incasso di giornata) dietro minacce e subito dopo sono fuggiti a piedi. «Erano circa le 20.35 -racconta al Quotidiano Maria Vitale, la cassiera che ha subìto la rapina- avevamo appena chiuso, abbassando quasi del tutto le serrande, quando una persona alta, robusta, in tuta, con i guanti ed il volto coperto è entrata nel locale. In un primo momento ho pensato a uno scherzo, visto che da noi queste cose di solito non accadono. Poi, però, l'uomo ha tirato fuori il taglierino e si è rivolto alla mia collega, presso l'altra cassa. Lei aveva appena finito le operazioni di contabilità e il suo incasso era già al sicuro. Subito dopo il rapinatore si è recato verso di me. La mia cassa era aperta, perché avevo appena iniziato a contare le entrate. Ha mostrato il taglierino, ha chiesto i soldi, non ho potuto far altro che consegnarglieli. Preso il bottino è fuggito subito, assieme a un altro individuo a volto coperto che è ri-
masto fuori per tutto il tempo, a fare da palo». La scelta del Qui Discount, probabilmente, non è stata casuale. Il supermercato, infatti, è privo di telecamere e non ha molto personale. Alla cassa si alternano tre persone, un uomo, in quel momento a riposo, e le due donne presenti quando è stato effettuato il colpo. Non risultano altri addetti come banconisti o magazzinieri. Nel locale, situato in un
seminterrato in zona centrale, c'erano anche la madre dell'altra commessa e i suoi due figli, una ragazza e un bambino. Una situazione favorevole per tentare la rapina, probabilmente decisa in seguito a un'attenta valutazione dell'obiettivo e dei rischi a cui si andava incontro. «Abbiamo avvisato tempestivamente i carabinieri -prosegue Maria Vitale- che sono accorsi in pochissimo tempo per i rilievi e le deposizioni del caso, come da prassi. E' la prima volta che accade una cosa del genere. In passato sono capitati dei furti notturni, ma mai una rapina». I due autori del colpo, fino a ieri, non sono stati individuati. A poca distanza dal luogo del misfatto è stato trovato un passamontagna. «Attese le modalità -si spiega in una nota ufficiale diffusa dai carabinieri- non si esclude che possano essere soggetti del posto, forse vicini agli ambienti dei piccoli spacciatori e tossicodipendenti. A tal proposito sono state operate varie perquisizioni presso le abitazioni di pregiudicati della zona», che, finora, non avrebbero avuto esito, anche se le attività di ricerca ed indagine proseguono a tutto spiano nel tentativo di assicurare alla giustizia i due rapinatori e ripristinare la serenità in un centro abitato poco avvezzo a subire episodi del genere. Roberto D’Alessandro provinciamt@luedi.it
Vergine di Lourdes a Montescaglioso
Fedeli in festa per la Madonna
L’effige della Madonna di Lourdes
Nominata la segreteria con il presidente Carlo Favale e quattro componenti
Nasce la federazione dell’Ugl chimici VALBASENTO - E' stata costituita la Federazione Provinciale della Ugl Chimici di Matera. La segreteria è composta da Carlo Favale, segretario provinciale e da Marco Ramundo, Cosimo Damiano Montemurro, Antonio Appella e Vincenzo Vignola componenti la segreteria. Il neo segretario provinciale della Ugl Chimici di Matera, Carlo Favale, nel ringraziare per l'incarico, afferma che mai come in questo momento c'è bisogno di un sindacato che rappresenti realmente gli interessi dei lavoratori e delle fasce meno abbienti. La Federazione, appena nata, ha il gravoso compito di affrontare numerosi
La Valbasento
problemi prima fra tutti l'annosa esigenza di reindustrializzare l'area della Valbasento per dare rispo-
ste ai tanti lavoratori espulsi dal mondo del lavoro. Carlo Favale si augura,
inoltre, che si apri finalmente la stagione del confronto, delle responsabilità a tutti i livelli e si possa dare qualche segnale positivo ai tanti lavoratori che hanno perso il posto di lavoro ed anche possibilmente alle future generazioni. Per farlo occorre che ognuno, per la proprie responsabilità, metta da parte ideologismi o interessi particolari e tutti insieme, istituzioni nazionali, regionali e forze sociali trovino i giusti rimedi e le giuste risposte ai tanti problemi che assillano il territorio materano, innanzitutto partendo da una politica industriale che oggi manca in Basilicata. provinciamt@luedi.it
MONTESCAGLIOSO - Nella ricorrenza del 150° anniversario delle sue apparizioni, l'effigie della Madonna di Lourdes sta compiendo il suo pellegrinaggio nelle diocesi italiane. Ieri la comunità dei fedeli di Montescaglioso ha accolto la visita dell'effigie della Beata Vergine. L'iniziativa religiosa vede interessata per il suo svolgimento la parrocchia di Santa Lucia guidata da don Domenico Monaciello e dal vicario don Pietro Andriulli. La preziosa copia della statua della Madonna di Lourdes si fermerà nella città montese sino a oggi. L'accoglienza della sacra effigie, cui è seguita una fiaccolata, si è svolta alle ore 19.15, all'inizio di Via S. Lucia - angolo viale Aldo Moro. Alle 20.30 si è svolta la celebrazione della Santa Messa presso la Chiesa di
Santa Lucia. Al termine della celebrazione c’è stata la consacrazione a Maria della comunità montese. La chiesa, in occasione della visita della statua, rimarrà aperta per tutta la notte ed è previsto, dalle 23.30, un momento di preghiera comunitario. Le celebrazioni di oggi saranno aperte, alle ore 7.30, dalle Lodi mattutine, mentre alle 8 sarà celebrata la S. Messa. Alle 10 le scuole di Montescaglioso visiteranno la sacra effigie della Beata Vergine, mentre alle 11.30 è prevista la seconda celebrazione della S. Messa, con amministrazione dell'unzione agli infermi. Alle 15.30 sarà officiata la terza S. Messa della giornata con saluto a Maria. Alle 17 è prevista la partenza della statua alla volta di Pisticci. Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it