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LA CRISI ECONOMICA

PETROLIO

A picco tutte le Borse mondiali Milano chiude a -4,96% Il premier: no alla rottamazione

Altro che sconti e riduzione Per le estrazioni future Roma ignora il parere della Basilicata a pagina 11

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della Basilicata

ED Anno 7 - N. 294

1,00

Sabato 25 ottobre 2008

Internet www.ilquotidianodellabasilicata.it

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

Ci voleva la Gelmini per sapere che gli studenti sono ancora vivi alle pagine 6,7,8,9 e 10

Il caso

ORT NELLO SP

• POTENZA

Ha i capelli Per la trasferta ultrà autosospesi rasta e il Potenza laV società media C • Parte non lo fa l’avventura giocare dei tornei OLLEY SERIE

Emiliano Travaglini

a pagina 21

regionali

Politica lucana

Di tasca nostra

La Galassia del Pd

Pane e kiwi in offerta

Ecco tutte le correnti del partito in Basilicata

A Potenza oggi due iniziative per combattere il caro vita

a pagina 12

a pagina 22

La multinazionale minaccia la delocalizzazione in Austria. Isindacati mediano, i lavoratori non firmano

La Valbasento sempre più desertica, Panasonic lascia? VALBASENTO - Panasonic lascia la Valbasento. Si chiude. A Pisticci scalo non ci sono più le condizioni per continuare a produrre. L'azienda di componentistica per l’elettronica ha poche commesse e molte spese. A rischio 90 lavoratori. Scatta la protesta e la trattativa. A tarda ora i sindacati firmano un accordo per la cassa integrazione. Ma i dipendenti lo hanno subito respinto.

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a pagina 17

MATERA

Turismo Acito non è pessimista a pagina 31


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Sabato 25 ottobre 2008

Brevi dal mondo

Suu Kyi, tredici anni agli arresti RANGOON – Ieri per Aung San Suu Kyi (nella foto) è caduto il tredicesimo anniversario della sua segregazione agli arresti domiciliari per ordine del regime militare del Myanmar: e la data ha fornito l’occasione all’avvocato della leader dell’opposizione birmana, Kyi Win, per chiedere alle autorità il permesso di tor-

In Italia e nel Mondo Il procuratore di Verdun, de Bosscher, esclude una collisione prima dell’impatto al suolo

Francia, elicottero caduto: guasto o errore umano ROMA - Sono ancora sconosciute le cause dell'incidente aereo di giovedì vicino Strasburgo, nel nord della Francia, dove è precipitato un elicottero dell'Aeronautica militare italiana con otto persone a bordo, tutte morte. Lo ha rivelato il procuratore della repubblica di Verdun, Alexandre de Bosscher, secondo il quale è da escludere un eventuale collisione in volo con un altro velivolo o con fili dell'alta tensione o pale eoliche. Il portavoce della regione della gendarmeria Lorraine, JeanFrancois Cortot, ha scartato l'atto di sabotaggio o l'ipotesi legata ad un attentato. Guasto o errore umano, quindi.

Michele Cargnoni, uno dei piloti morti

Alcune fonti, non ufficiali ma vicine agli inquirenti francesi, propendono per il guasto tecnico. Intanto, i parenti delle vittime sono partiti nel pomeriggio per la Francia con voli da Brindisi e da

Verona. Nel paese transalpino è arrivata anche la commissione tecnica dell'Aeronautica militare italiana che dovrà occuparsi, assieme alle autorità francesi, di ricostruire quanto accaduto. La commissione ha già inviato in Italia alcuni resti dell'elicottero per analizzarli. In particolare, saranno esaminati i picchi di temperatura del motore e la potenza applicata, gli strumenti della plancia e altri oggetti che sono stati recuperati. A disposizione, però, c'é poco materiale visto che l'incendio ha bruciato buona parte del mezzo. Della commissione fa parte anche il maggiore Diego Sismondini che ha precisato che l'elicottero

Guariniello: «Creare una procura nazionale» nare a incontrarla, così da poter discutere con lei le modalità di un nuovo ricorso contro la detenzione.

Yemen, 24 morti per inondazioni SANA'A – Almeno 24 persone sono morte in seguito alle inondazioni che stanno devastando il sud-est dello Yemen e che ora minacciano anche la città di Shibam, classificata patrimonio mondiale dell’unamità dall’Unesco.

Sodomizzato dalla polizia NEW YORK – Ancora una volta un eccesso di violenza coinvolge la polizia di New York. Dopo la recente uccisione di Iman Morales, colpito a morte da una pistola Taser, poliziotti del New York Police Department sono accusati di aver sodomizzato con un oggetto Michael Mineo, un bianco di origine ispanica, a Brooklyn. Il fatto risale al 15 ottobre, quando tre agenti hanno visto Mineo fumare marijuana all’uscita di una stazione della metropolitana. Mineo è scappato, ma è stato bloccato. Qui, secondo gli avvocati del 24enne, impiegato in un negozio di tatuaggi, sono cominciate le violenze. Stephen Jackson e Kevin Morsley sostengono che il loro cliente è stato prima malmenato e gettato a terra e poi sodomizzato.

Chavez riceve Gundijaev

Ancora morti sul lavoro perdono la vita 5 persone ROMA – Ancora un venerdì nero per gli incidenti sul lavoro in Italia: ieri sono state cinque le vittime di infortuni mortali. Soltanto sette giorni fa, sempre nella giornata di venerdì, erano stati otto. E ancora tra giovedì e venerdì 3 ottobre, c'erano stati 12 infortuni mortali in meno di 48 ore. E di fronte alla catena di morti il procuratore aggiunto di Torino, Raffaele Guariniello, chiede una procura nazionale che si occupi di Sicurezza. Nel modenese è deceduto per un grave trauma cranico Simone Guagnini, un operaio di 31 anni che, insieme ad un collega, era impegnato al montaggio di un macchinario in un’azienda di Castelfranco Emilia. Nel torinese, a Buriasco, un bracciante indiano di 24 anni, Ranjit Singh, è rimasto schiacciato fra due trattori. In Veneto, un elettricista di 32 anni, Matteo Lucarda, residente a Mirano (Venezia), è morto schiacciato tra una motrice ed un carrello mentre stava lavorando alla 'Mecno service' di Salzano (Venezia). In Valle d’Aosta, invece, un operaio è morto in un cantiere in località Glereyaz di Saint Vincent (Aosta). È stato travolto e schiacciato da un piccolo escavatore 'Bobcat', condotto da un compagno di lavoro, che gli è piombato addosso a causa del cedimento del terreno. Entrambi stavano lavorando alle fondamenta di un edificio. A Padova, è morta Diana Cromaz, 37 anni, dipendente della Artwood di Moimacco (Udine), che era rimasta gravemente ustionata nel settembre scorso. «E' necessario creare una Procura nazionale sulla sicurezza» ha detto ieri il procuratore aggiunto di Torino, Raffaele Guariniello, uno dei magistrati italiani più impegnati sul rispetto

Lo sconforto alla Mecno service di Salzano (Ve)

delle norme antinfortunistiche, partecipando a Matera a un convegno nazionale dell’Ordine degli ingegneri sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. «Purtroppo – ha spiegato – ci sono zone del nostro Paese dove i processi penali in tema di sicurezza del lavoro proprio non si fanno e altre dove si fanno, ma con una tale lentezza che si arriva alla prescrizione del reato. E questa genera un senso di impunità». Ma il bollettino di ieri registra anche numerosi feriti in tutta la penisola. Un operaio siciliano di 49 anni è rimasto ferito in un incidente avvenuto durante i lavori per la realizzazione di una galleria della Variante di valico a Badia di Castiglione dei Pepoli, sull'Appennino bolognese. È stato colpito da un masso che si è staccato, riportando la parziale amputazione di un dito della mano destra e la sospetta frattura di un piede, oltre a varie contu-

sioni. Le vittime sul nuovo tratto della Bologna-Firenze, in costruzione dal 2001, sono complessivamente sei: l’incidente più grave poche settimane fa, il 2 ottobre, a Barberino del Mugello in Toscana, dove tre operai erano morti sul colpo, cadendo da una quarantina di metri, dopo il cedimento della piattaforma sulla quale erano saliti per costruire un pilone di un viadotto. Un operaio di 46 anni di Pozzallo è invece in gravi condizioni per il trauma riportato cadendo da una scala mentre lavorava al montaggio dell’impianto di condizionamento negli uffici del palazzo della Provincia a Ragusa. Un operaio straniero di 35 anni è infine rimasto ferito stamani alle gambe, dopo essersi ribaltato con un piccolo escavatore in un cantiere di regione Massabovì, a Imperia. Claudio D’Amico

non è dotato di 'scatola nera' ma di una "memoria fisica" con cui è possibile risalire a eventuali problemi registrati dal mezzo. Sempre che non sia andata distrutta nell'incidente. Le comunicazioni radio, comunque, saranno esaminate attraverso le registrazioni effettuate dalle torri di controllo francesi. Per ora si sa che l'esercitazione era formata da due equipaggi partiti da Rimini: otto su un elicottero, otto sull'altro. L'elicottero caduto viaggiava a circa 500600 metri di distanza dal primo. Oltre al contatto visivo, tra i due ce n'era uno anche via radio ogni trenta minuti. Andrea Meneghetti

La Chiesa aiuterà il Mezzogiorno contro la camorra ROMA – Aiutare il Mezzogiorno a «crescere» e a liberarsi della criminalità organizzata che ne soffoca lo sviluppo. Vent'anni dopo il documento della Cei dell’89 sul Meridione, la Chiesa italiana torna a mobilitarsi per il Sud con un seminario che il 12 e 13 febbraio prossimi riunirà a Napoli i vescovi delle regioni meridionali. E non è un caso che a guidare questo processo sia il neo segretario generale della Conferenza episcopale italiana, mons. Mariano Crociata, primo uomo del Sud a ricoprire questo incarico. L’obiettivo del 'summit', ha spiegato proprio mons. Crociata nella sua prima intervista, al mensile 'Jesus', all’indomani del suo insediamento, è quello di fare «un’anamnesi dell’evoluzione del Mezzogiorno, in vista di un documento da pubblicare a vent'anni dal testo del 1989», quel 'Chiesa italiana e Mezzogiorno' che avvertiva come tutto il Paese non sarebbe cresciuto se non «insieme». Compito della Chiesa italiana, indica il segretario generale della Cei, è mettere al centro «le persone» e la loro educazione, disegnando «un orizzonte ideale, valoriale, ed etico-culturale» che escluda ogni possibile compromesso con la criminalità organizzata, con quelle mafie che strozzano «la crescita di professionalità, di cultura etica e anche religiosa» di cui il Sud ha più bisogno. Le strade della Campania sono tornate negli ultimi anni a bagnarsi del sangue delle vittime di camorra e sono ancora fresche le polemiche alimentate da quanti avrebbero voluto ascoltare dal Papa, domenica scorsa a Pompei, parole di condanna esplicite verso la spietata violenza dei clan. Quasi sperando in un secondo 'grido di Agrigento', quello che Giovanni Paolo II lanciò contro i mafiosi nella Valle dei Templi, ad Agrigento, nel 1993. Ma attenzione, avverte mons. Crociata, aiutare il Sud a liberarsi del cappio del crimine organizzato «richiede interventi di lunga durata, di carattere educativo a tutti i livelli». Negli anni passati, ricorda, «da dopo le stragi, sul piano educativo c'è stata una presa di coscienza maggiore della società civile, ma – sottolinea il vescovo – è come se la retorica avesse prevalso. È come se si fosse pensato che interventi utili, ma eccezionali, potessero bastare». Daniela Navi

IL CASO Travestito da lavavetri svaligia una gioielleria in pieno giorno

“Arsenio Lupin” in azione a Milano CARACAS – Il presidente venezuelano Hugo Chavez (nella foto) ha ricevuto ieri mattina il patriarca della Chiesa ortodossa russa, Vladimir Mijailovich Gundijaev, e si è impegnato a costruire una chiesa ortodossa a Caracas. Lo ha reso noto un comunicato del governo, in cui si precisa che il presidente Chavez è rimasto moto soddisfatto della visita e che il prelato ha definito «storico» l’incontro. Gundijaev sta effettuando una visita in diversi Paesi dell’America Latina, tra i quali, Cuba, Brasile, Argentina e Cile.

MILANO – Ha scelto il travestimento da lavavetri l’Arsenio Lupin che, in pieno giorno e nel quadrilatero della moda, ieri mattina ha svaligiato la gioielleria Pederzani in via Montenapoleone. Bottino: «circa 700-800 mila euro», ha sospirato facendo i primi conteggi uno dei proprietari, Alberto. Tutto è successo nel giro di pochi minuti. Erano le 10.10, ha raccontato Alberto Pederzani assente al momento del colossale furto, e all’interno della gioielleria c'erano il fratello, il nipote e due fattorini. Da dentro al negozio non si vede la vetrina, che è chiusa da un pannello e ha due

nicchie con dentro esposti collier, bacciali, orecchini e altri preziosi. Lo spesso vetro blindato della vetrina è avvitato con 18 viti filettanti: «L'hanno studiata bene – ha commentato amaro il proprietario – e hanno visto che la vetrina si svita: un furto con destrezza... Nel suo genere è un vero capolavoro». Infatti, chi era dentro alla gioielleria non si è nemmeno accorto che un uomo, dalla carnagione chiara, «senz'altro un italiano» sostiene il proprietario, e vestito da lavavetri verso le 10.10 aveva appoggiato la scala vicino al negozio, appoggiato il secchio e la spazzola per terra, e applicato due ven-

tose alla vetrina. Un travestimento usato soprattutto per non insospettire passanti e altri negozianti. «Se l’avessimo visto - ha detto il proprietario – l'avremmo bloccato, perchè i vetri ce li lava il fattorino...». Invece di lavare, con uno smontatore elettrico l’Arsenio Lupin – lavavetri ha tolto le viti, spostato La polizia mostra gli strumenti usati il cristallo appoggiandolo alla porta d’ingresso accanto alla lante molto importante, oltre a vetrina e ha ripulito le due nic- collier e altri preziosi... cose imchie: «Da due settimane – ha rife- portanti per un valore di 700rito Alberto Pederzani – avevamo 800mila euro». esposto un bracciale con un brilLetizia Bianco


In Italia e nel Mondo

Sabato 25 ottobre 2008

Nucleare, Ban Ki-moon vuole il disarmo completo

Per le autorità potrebbero esserci altre vittime di Priklopil

Vienna, riaperto il caso Kampusch La ragazza fu sequestrata nel ’98 e riuscì a fuggire nel 2006 Il rapitore si suicidò

Natascia Kampusch

VIENNA – Le autorità austriache hanno deciso di riaprire le indagini sul caso di Natascha Kampusch, la ragazza rapita per strada nel '98, quando aveva solo 10 anni, e tenuta segregata in una casa alle porte di Vienna dal suo sequestratore, Wolfgang Priklopil, finchè l’ostaggio non riuscì a fuggire nell’agosto 2006. La riapertura dell’inchiesta sulla vicenda è stata annunciata dal ministro della Giustizia, Maria Berger: «L'obiettivo è eliminare le ultime zone d’ombra», ha spiegato Berger, citata dall’agenzia di stampa 'A-

pa'. L’inchiesta, ha spiegato, avrà l’obiettivo di accertare se Priklopil, morto suicida la sera stessa della fuga della sua prigioniera, abbia agito da solo; si teme inoltre che Natascha, oggi ventenne, non sia stata l’unica sua vittima, ma che possano esservene state altre. «Nel loro interesse», ha sottolineato ancora il ministro, «è meglio indagare troppo che troppo poco». La giovane donna ha accolto con soddisfazione la notizia della prosecuzione delle indagini; ma ha ribadito che, per quanto a propria conoscenza, il rapitore

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avrebbe fatto tutto per suo conto. Di recente una testimone aveva invece dichiarato agli inquirenti che Priklopil avrebbe catturato Natascha con l’aiuto di un secondo individuo. La decisione di riaprire l’inchiesta rientra in una serie di provvedimenti adottati dal governo, dopo le polemiche scatenate in Austria dalla scoperta di un altro sequestro pluriennale, se possibile persino peggiore: quello di Elizabeth Fritzl, il cui padre Josef la tenne rinchiusa in uno scantinato addirittura per 24 anni, violentandola ripetutamente. Hans Wikkeling

Ha citato un famoso discorso di Kennedy tenuto all’Onu

Ban Ki-moon

NEW YORK – Un mondo senza armi nucleari non è un’utopia. Lo sostiene il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, che ha presentato ieri al Palazzo di Vetro un piano in cinque punti per un progressivo ed effettivo disarmo delle potenze nucleari. Citando un discorso tenuto all’Onu dal presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy nel 1961, Ban ha detto che «la capacità internazionale di mantenere la pace si costruisce smantellando la capacità nazionale di iniziare una guerra».

«La gente vota perché vuole entrare nella storia»

Elezioni in Usa, folla ai seggi e la Florida preoccupa di nuovo WASHINGTON – Dopo essersi arreso due volte nei giorni passati per le code troppo lunghe, Bill Jong-Ebot, un docente universitario nero della Florida, ieri è riuscito a votare. Alle 7 del mattino era pronto di fronte al municipio di Miramar, a nord di Miami, tre ore prima dell’apertura del seggio. «La gente vuol far parte della Storia», ha detto Jong-Ebot, uno degli oltre 600 mila elettori della Florida che hanno già votato per la Casa Bianca. Le elezioni 2008 stanno creando un’affluenza da record, soprattutto di afroamericani, ma l'entusiasmo crea anche preoccupazioni. Dall’Ohio alla Louisiana e alla North Carolina, le cronache segnalano negli Usa folle enormi ai seggi a una decina di giorni dal martedì elettorale vero e proprio. Le previsioni sono che quest’anno circa un terzo dell’elettorato si pronuncerà in anticipo. E l’attenzione, in questo periodo di pre-voto, si sta già concentrando sulla Florida. Nei sondaggi nello Stato, Barack Obama e John McCain sono vicini. Una rilevazione di The Politico vede una situazione di sostanziale pareggio in Florida, con il democratico avanti 48-47%. Se Obama nell’Election Day vincerà in Virginia, Pennsylvania, North Carolina e Ohio, come sembrano suggerire i sondaggi, la Florida potrebbe essere ininfluente. Ma se la situazione nella notte elettorale fosse di incertezza, lo stato che nel 2000 tenne il mondo con il fiato sospeso per oltre un mese su chi fosse il nuovo presidente degli Stati Uniti potrebbe creare nuovi problemi. Dopo il disastro di otto anni fa, la Florida ha deciso di seguire la strada del voto anticipato. Quest’anno ci sono 267 seggi disponibili nello Stato per chi non vuol attendere il 4 novembre, e sono stati tutti presi

Barack Obama

d’assalto, con attese anche di cinque ore per votare. Dopo essere rimasta scottata dall’ esperienza delle schede con il voto 'a punzonatura' che nel 2000 resero difficile capire se la gente, a Palm Beach, avesse scelto George W. Bush o Al Gore, buona parte della Florida ha già cambiato tre metodi in otto anni. Prima è arrivata un’ondata di macchine 'touchscreen', per votare toccando lo schermo di un computer. Poi, di fronte alle proteste per l’assenza di una traccia cartacea del voto, molte contee sono passate alla scheda di carta che l’elettore deve far passare sotto un lettore ottico. Ma i volontari ai seggi, alla prese ogni volta con un metodo nuovo, hanno mostrato in questi

giorni di essere tutt'altro che preparati e i lettori ottici hanno fatto spesso le bizze. Le autorità dello Stato ostentano tranquillità, sottolineando che il voto anticipato permetterà di alleggerire la pressione sui seggi il 4 novembre. Ma c'è chi teme un’ affluenza da record possa mettere la Florida in ginocchio e ritardare la proclamazione del vincitore. Uno dei dati più significativi sull'affluenza alle urne in tutti gli Usa – una trentina di Stati offrono il voto anticipato - riguarda i neri. La possibilità che venga eletto il primo presidente afroamericano nella storia, li sta spingendo a votare in proporzioni che forse batteranno quelle dell’epoca delle lotte per i diritti civili negli anni Sessanta. In North Carolina, il 31% degli elettori che stanno votando in anticipo è costituito da neri, anche se come minoranza sono solo il 21% della popolazione dello Stato. Stessa scena in Georgia, dove il 36% delle persone in coda ai seggi in questi giorni ha radici afroamericane. Più di un terzo degli elettori in Louisiana sono neri, con i democratici che battono i repubblicani per due a uno. La Virginia non offre indicazioni legate alla razza o all’ affiliazione politica, ma i luoghi dove l’affluenza è maggiore sono nelle aree a maggioranza nera. La strada, dunque, per la Casa Bianca è diventata veramente stretta per John McCain: i sondaggi continuano a mostrare un netto vantaggio di Barack Obama in quasi tutti gli stati chiave e gli strateghi del senatore dell’ Arizona (che non possono alzare bandiera bianca) hanno elaborato un piano di battaglia che prevede un attacco in extremis contro i pochi punti deboli del candidato democratico. Marco Bardazzi

Giorgio Napolitano

Napolitano: «Puntiamo sull’Egitto per arrivare alla pace in Medioriente» ALESSANDRIA D’EGITTO – Giorgio Napolitano afferma che l’Italia vuole intensificare i rapporti con l’Egitto fino ad affermare un «autentico partenariato» per affrontare la questione numero uno del Medio Oriente, quella della pace che richiede «un impegno comune e un ruolo costruttivo di tutti gli attori internazionali», a cominciare da un «paese chiave» come quello guidato dal presidente Mubarak del quale «l'Italia apprezza profondamente il ruolo svolto». Il Presidente della Repubblica è arrivato in Egitto preceduto da queste affermazioni diffuse dall’agenzia egiziana Mena. «Il mondo e questa regione in particolare – ha detto Giorgio Napolitano – hanno bisogno dell’impegno fattivo dei paesi arabi a favore del processo di pace e l’Egitto, in questo senso, sta dando un contributo esemplare». Napolitano si fermerà in Egitto fino a lunedì. Ieri è partito dall’approccio culturale, visitando la Biblioteca alexandrina erede della mitica biblioteca realizzata in

Dal Salone del gusto un aiuto salva-clima UN anno di tempo per convincere la politica ed il mondo economico che l’agricoltura industrializzata è «una strada senza ritorno che aggrava gli effetti dei cambiamenti climatici» e che l’ingegneria genetica applicata a semi e varietà vegetali «è una falsa soluzione». Dal Salone del gusto parte l’invito a firmare il Manifesto sui cambiamenti climatici ed il futuro della sicurezza alimentare, scritto dalla Commissione internazionale di cui sono promotori il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, e la vicepresidente di Slow Food, Vandana Shiva.

Cosmo-SkyMed in orbita il terzo satellite

Che bello spogliarsi in tv Il documento, in nove punti, è stato illustrato ieri in una sala gremita da centinaia di persone, moltissime giovani, dal presidente di Slow Food Carlo Petrini e dalla stessa Vandana Shiva, presidente della commissione.

epoca classica in questa città da Tolomeo. «E' una realizzazione grandiosa, impressionante», ha commentato dopo aver visitato il laboratorio di restauro dei manoscritti e dei libri antichi che lavora con personale egiziano formato da tecnici italiani. La cooperazione culturale dell’Italia, ha sottolineato, dovrà proseguire nonostante la crisi economica. Poi il capo dello Stato ha salutato la comunità italiana presso il Consolato. Ha ricordato che durante la dittatura fascista qui si rifugiarono molti perseguitati che poterono vivere liberamente in Egitto. «Fra loro ricordo, per averli conosciuti al loro rientro in Italia, Paolo Vittorelli, Renato Mieli, Fausta Terni Cialente, un trionfo di memorie». Oggi Napolitano sarà a El Alamein, a 100 chilometri da Alessandria, nel deserto, per il 66° anniversario della battaglia, per ricordare i quasi 5 mila soldati italiani le cui spoglie sono custodite nel Sacrario e le altre migliaia di caduti i cui corpi non furono mai ritrovati. Alberto Spampinato

E' DIVENTATA qualcosa più di una moda. Spogliarsi, per intero o solo parzialmente, in televisione è il fenomeno che dilaga nei talk show americani. Ci sono passate in molte. L'ultima in ordine di

tempo è Hayden Panettiere attrice e cantante. Ospite dell'Ellen De Generes Show non ha trovato di meglio che mostrare un po' di intimo che porta naturalmente il suo nome (Master Photo Milano).

DA poche ore è in orbita anche il terzo satellite italiano per l'osservazione della Terra della costellazione Cosmo SkyMed. Tecnici e ingegneri sono stati al lavoro nella base dell’ Aeronautica statunitense a Vandenberg (California) nelle ultime ore che hanno preceduto il lancio, avvenuto alle 19,28 locali (in Italia le 4,28 della mattina del 25 ottobre) con un razzo Delta II della Boeing. Il terzo satellite lavorerà in orbita con i primi due della costellazione, lanciati il 7 giugno e l’8 dicembre dello scorso anno, e insieme saranno una squadra

da primato. Formano infatti il primo sistema di osservazione della Terra per usi sia civili che militari, nato da un accordo fra Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e ministero della Difesa, con la Thales Alenia Space (Thales-Finmeccanica).


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Sabato 25 ottobre 2008

Il fatto del giorno: istruzione, la contestazione prosegue Evitare che gli studenti siano l’alibi dei docenti

C’è chi ha acceso il fuoco “Non reprimete il futuro” dove soffia Berlusconi dice il capo della rivolta

dall’articolo di Mario Ajello

dall’articolo di Michele Brambilla

dalla lettera di Roberto Iovino*

Siamo all’eterno ritorno del sempre uguale? Un po’ sì, ma molto no. Perchè questa “onda anomala” - così chiamano se stessi quelli del nuovo movimento in piazza ieri a Roma - non può essere il patetico remake del ’68, o del ’77 o della Pantera che scorrazzò nei licei e negli atenei fra il 1989 e il 1990. Nel ’68, gli adulti erano i nemici. Ora invece c’è fronte comune con i prof e bisognerebbe evitare che gli studenti diventino l’alibi per il conservatorismo di alcuni docenti. Nel ’77 c’era la violenza, mentre stavolta no, almeno per ora e si spera anche poi. Con la Pantera ricomiciò la politica, ora il movimento è post-politico. [...]

[...] Se si giudica un fatto analizzando solo una sua parte - soprattutto se la parte è quella finale - si rischia sempre di confondere i ruoli dei protagonisti. Berlusconi è stato fatto passare per responsabile morale di possibili incidenti nelle scuole e nelle università per aver fatto intendere che, in certi casi, avrebbe fatto ricorso «alle forze dell’ordine». Noi, come abbiamo già scritto chiaramente ieri, siamo contrari all’utilizzo di polizia e carabinieri [...]. Il punto è che, per quella frase, Berlusconi è passato come dicevamo per l’incendiario della situazione. [...] Non crediamo occorra essere berlusconiani [...] per rilevare un dato di fatto elementare: e cioè che non si soffia sul fuoco se qualcun altro prima non ha acceso un fuoco [...]

[...] Scuole e università si stanno mobilitando per chiedere prima di tutto centralità, la consapevolezza che il sapere è il principale motore per il miglioramento delle nostre condizioni di vita. Gli ultimi provvedimenti del Governo prevedono un taglio radicale degli investimenti pari nove miliardi e mezzo di Euro che metteranno in ginocchio il sistema d’istruzione dalle elementari fino all’università. Questo dato inopinabile, basta leggere il testo della finanziaria, si abbatte sulla nostra percezione del futuro, su quello che saremo domani, sulla qualità della nostra vita, sul desiderio di libertà, che è insito in ognuno di noi. [...] * coordinatore nazionale dell’Unione studenti

La migliore di ieri

Proteste eccellenti

Dentro e fuori le aule le differenze sono troppe

Parliamo di contenuti

dall’articolo di Marco Gasperetti

dall’articolo di Guido Martinotti

dalla “risposta” di Luigi Berlinguer

Nel corteo, circa ventimila studenti che a Pisa hanno manifestato contro il decreto Gelmini, c’erano anche loro, gli studenti della Normale e della Sant’Anna, le due scuole di eccellenza più prestigiose d’Italia. Non accadeva dai tempi della rivolta studentesca. Per gli allievi della Sant’Anna (collegio più giovane) è stata una prima volta in assoluto. [...] Prima del corteo gli studenti della Normale, in una nota, hanno preso posizione sulle dichiarazioni di Berlusconi. « [...] L’annunciato ricorso a duri provvedimenti di ordine pubblico [...] tende infatti a banalizzare e criminalizzare la protesta [...]».

[...] La scuola di oggi non potrà mai essere capita se continuiamo a guardare indietro alle rondini (e agli Spitfires della Raf) che sfrecciavano davanti alle finestre delle aule della mia generazione. Propongo di considerare invece alcuni fatti reali che contribuiscono ai problemi attuali. Il primo è il rapporto tra le conoscenze trasmesse a scuola e quelle apprese fuori. La scuola pubblica è nata come istituzione quasi monopolistica del sapere in una società «information poor». Oggi la situazione è rovesciata: la scuola opera in una società «information dense» e le conoscenze che dispensa sono spesso arretrate rispetto a quelle che

gli studenti e le loro famiglie ricevono in quantità da altre fonti. Ciò ha conseguenze devastanti su tutto il sistema. Per dirne una di rilevanza attualissima: l’autorità degli insegnanti. Nella stragrande maggioranza delle scuole elementari d’antan le scolaresche non erano meno criminali di quelle di cui ci si lamenta oggi, ma se volava qualche sberla (e altro; posso testimoniare anche di un calamaio) il delinquentello sapeva che a casa avrebbe ricevuto una dose aggiuntiva. Non rimpiango: segno a cronaca. Oggi la scuola sembra sempre arrancare dietro conoscenze che vengono da fonti spesso assai più competenti e abili nella presentazione del migliore dei docenti. [...]

Vincino sul Foglio

Raccolgo la sostanza del vostro appello e sono molto vicino all’istanza democratica di difendere il diritto di manifestare “pacificamente”, come dice l’articolo 17 della Costituzione, di essere ascoltati ma soprattutto il diritto di proporre una scuola completamente nuova. Nel passato, purtroppo, una parte delle manifestazioni tendeva a conservare lo status quo. Ancora oggi alcune frange estremiste, inconsapevolmente gentiliane, lavorano oggettivamente per la scuola del passato. Per fortuna nelle vostre parole c’è una luce: la voglia di cambiare. Cominciamo a parlare di contenuti [...]

In corteo anche perché “siamo stufi di avere paura” dal reportage di Curzio Maltese

I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani

OGGI manifestazione del Pd a Roma. Il problema è che non si sa contro cosa protestare. Contro Berlusconi? La Gelmini? Le case farmaceutiche? Le multinazionali? D’Alema? Io un’idea ce l’avrei. Contro la “sinistra” italiana, sempre che qualcuno la trovi. Contro l’incapacità dei suoi dirigenti di dire qualcosa, di fare qualcosa. Di distinguersi in qualche modo dai “nemici”. Sei mesi dopo la sconfitta elettorale, cercata con tutti i mezzi (ricordo la scelta di di quel carciofo di Rutelli a Roma?), la sinistra è assente, anzi non esiste. Scomparsa. Una manifestazione tutta tesa a esprimere le “forze antiberlusconiane della società civile” non avrebbe senso. Dopo le critiche (anche da parte del suo stesso partito), Berlusconi fa un passo indietro: “Mai detto che voglio la polizia nelle scuole (ndr - ho solo detto che vanno picchiati gli studenti monelli che non capiscono che le mie leggi sono a loro favore)”. Intanto si risente Grillo e Travaglio dà una lezione alla Sapienza. Quando piove escono i funghi. E sono giunto alla conclusione che non mi piacciono nessuno dei due. A Catania i 100 milioni del superenalotto. Cavolo, avevo giocato pure io 2 euro e mezzo. Avrei fatto un giornale della madonna! Precipita elicottero dell’esercito italiano a Strasburgo durante un volo di esercitazione. Otto morti. Oggi esce l’Unità versione Concita De Gregorio-Grauso-Veltroni. L’immagine scelta per il lancio è un culo di una ragazza in minigonna con una copia del giornale arrotolata nella tasca. Cominciamo bene. Oggi a Torino apre il Salone della Terra al Lingotto. Unicredit sempre più giù. Il titolo della banca ieri sprofonda fino a toccare 1.9 euro e chiudere con un ulteriore ribasso del 2,83%. La Dandini sull’orlo della crisi di ascolti con il programma “Parla con me”. In Iran raggiunte le 228 esecuzioni negli ultimi nove mesi. Tra cui sette minori. Solo la Cina ammazza più gente, ma con centinaia di milioni di abitanti in più. Altro non c’è. A lunedì. Io vado a Mantova a vedere Moltheni e la Vibrazioni sabato. Domenica un salto al Lingotto di Torino. buon week end.

"Sai cosa c’è? Alla fine uno si rompe le balle di avere paura. Ho 22 anni e vivo ogni giorno a sotto ricatto. Paura di non farcela a riscattare tutti i crediti, del contratto da precario in scadenza, di non poter più pagare l’affitto e dover tornare dai miei, di non trovare un vero lavoro dopo la laurea, della crisi mondiale e dell’aumento delle bollette. Campo a testa china e tiro avanti sperando che domani sia migliore. Ma se mi dicono che domani non c’è più, l’hanno tagliato nella finanziaria, allora basta. Non mi spaventa più Berlusconi che dice di voler mandare la polizia. Non mi spaventa

nulla, sono stufo. E finalmente, respiro". Marco è uno degli studenti della Sapienza che occupano la facoltà di Lettere. È lui ad aver proposto in assemblea alla Sapienza lo striscione che oggi è su tutte le facoltà occupate d’Italia: "Io non ho paura", in risposta alle minacce di Berlusconi, al solito smentite. "Non scrivere leader, che mi sfottono. Promesso?". Sono le nove e sulla Roma autunnale è calata un’improbabile notte di primavera. Improbabile come questo movimento, nato nel momento peggiore, cresciuto oltre ogni previsione, senza neppure il tempo di darsi un nome. Per trovarlo hanno indetto un referendum sul sito della rivolta universitaria, www.Uni-

Riot.org, e l’ha spuntata "Onda anomala". In breve, "l’onda", "noi dell’onda" dicono, come fossero contradaioli. Avete presente il ’68, il ’77? Altra storia. L’arrivo alla facoltà occupata è confortante o deludente per chi ha in mente e negli occhi la Sapienza delle assemblee oceaniche sessantottine o il teatro di guerra della cacciata di Lama. C’è un gran silenzio. Si sentono echi di radiocronache di pallone, autoambulanze lontane, perfino un coro classico che prova nella facoltà di Fisica. Pochi ragazzi nella piazza, sui viali qualche sperduto capannello. Vuoi vedere che è la solita montatura nostalgica di un ’68 che non può tornare? [...]

La fotografia Roma, girotondo di studenti davanti a Palazzo Madama (Ansa)


Sabato 25 ottobre 2008

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Da madre Teresa all’abbé Pierre a suor Emmanuelle È a 39 anni che il cervello i grandi vecchi di Dio sanno morire come piace a loro funziona in modo migliore dall’articolo di Igor Man

Madre Teresa (1912-1997), l’abbé Pierre (1912-2007), suor Emmanuelle (19082008): i grandi vecchi di Dio se ne vanno. Ognuno di loro è morto come sperava. Madre Teresa di Calcutta in fuga dai funerali di Stato, la minuscola bara passata di mano in mano sino al tempio della Dea Kalì dove i suoi amici indiani avevano ritagliato uno spazio per lei; l’abbé Pierre che dice ai confratelli di non accendere la luce perché «sta arrivando Gesù»; suor Emmanuelle svanita dormendo all’alba dello scorso ottobre, diceva di non temere la morte ma il «prima» (l’agonia) e ogni notte, addormentandosi, «Signore, prendimi nel sonno», pregava. Il Vecchio Cronista ha avuto la ventura di passare una bella serata con lei. Accadde a Palermo nel settembre 2002, dopo la preghiera interreligiosa guidata dalla Comunità (laica) di Sant’Egidio. Nella corte cardinalizia avevano preparato un buon pranzo, Angela ci piazzò al tavolo di suor Emmanuelle.

Madre Teresa di Calcutta con Giovanni Paolo II

Ogni tanto lei rimaneva con la forchetta a mezz’aria: «Questo buon boccone – bisbigliava,- piacerebbe a Labib, sì a Labib Adli». E chi è Labib? «È l’egiziano che mi ha fatto scoprire gli zabbalín, gli straccivendoli. È lui che mi ha portato a Ezbet el-Nakhl». In quel luogo non luogo infame dove underdogs in sembianze umane selezionano e riciclano l’immondizia del Cairo, la suora trova «il posto giusto». Per pregare. Nella

sua baraccopoli la ragazzabene che s’è fatta monaca mettendo in crisi l’intera sua famiglia, lei, suor Madeleine Cinquin detta Emmanuelle, arrangia un alloggio saccheggiato dai topi e da tre maiali, col bagno pubblico dietro un cumulo di sterco e monnezza. In quel tempo ha 62 anni, spera di mettere un po’ d’ordine nel letamaio abitato da centomila disgraziati. In quel luogo-non-luogo coabitano islamici cristiani cop-

dall’intervento di Pupi Avati

Ogni essere umano ha sperimentato la sconfitta nei suoi multiformi aspetti. C’è chi l’ha usata, con la nefanda complicità dei media, come alibi per imboccare la strada della resa, chi invece l’ha saputa sublimare, trasformandola in strumento di crescita. È comunque consigliabile non attribuire sistematicamente agli altri la responsabilità dei nostri fallimenti. Cercherò di riassumere come io reagisca ai non pochi insuccessi che contrassegnano la mia lunga carriera essendo il mio mestiere ad altissima visibilità e quindi ad altissimo rischio. Un mestiere che ti co-

Come reagire ai momenti di insuccesso nel lavoro stringe ad accattonare continuamente il consenso dei più. Queste le ragioni per le quali l’insuccesso nel nostro campo è difficilissimo da metabolizzare. L’età e quindi l’esperienza, anziché dotarti di quegli strumenti utili ad affrontare una sconfitta, ti hanno reso più fragile, più vulnerabile, più suscettibile. La negazione di apprezzamento a un tuo film si estende

così a tutta la tua carriera riverberandosi addirittura sull’intero contesto familiare. A ridosso di un insuccesso si cancellano viaggi, cene, acquisti. Ci si rende indisponibili alle effusioni così come non si cambia più la tappezzeria del salotto, si disdice la settimana bianca, non si risponde alla corrispondenza e ai fattorini non viene più data la mancia. L’insuccesso am-

ti, pochi cattolici. Contro le autorità religiose, la suora si ostina a rimanere «a casa mia», come dice. E giorno dopo giorno diventa «una di loro» adoperandosi per dare a chi non ha quel che desidera: il campo di calcio, la scuola, la dignità del lavoro. Ad adottarla sono in primis le donne che grazie a lei scoprono la dignità. Ma se gli straccivendoli alla fine l’adottano, il rapporto con le autorità religiose rimane difficile: c’è chi l’accusa d’essere «eretica», persino. In fatto suor Emmanuelle è una credente atipica: proclama di rinunciare al proselitismo, nega, fortemente nega che fosse necessario crocefiggere Gesù. E lo scrive ai superiori. «Mi infastidisce – afferma –, l’idea ch’era necessario che Gesù morisse affinché suo padre ci perdonasse. Ma come: Dio ch’è amore senza confini avrebbe avuto bisogno di sacrificare il suo stesso figlio per rimediare ai nostri peccati? Dio coinvolto nell’assassinio di suo figlio, lui che perdona settanta volte sette, vale a dire sempre? [...]».

morba di sé tutto il tuo presente. Ti incattivisce. Sai bene che così esplicitamente sconfitto ti sarà difficile uscire per strada, sfigurato dai tanti cazzotti che ti hanno mandato al tappeto. Così malconcio ti sarà impossibile chiedere di essere messo nuovamente alla prova. E allora cosa fare? Il mio metodo, da considerarsi del tutto personale, consiste nell’esporre il mio disappunto all’abbacinante bellezza del mondo in cui abbiamo lo straordinario privilegio di vivere. Riempirmi di quella profonda misteriosa serenità, che riesco a ritrovare nell’accedere a una situazione dove il tempo è più grande. [...]

dal servizio di Enrico Franceschini

Barack Obama l’ha passata da nove anni, Leonardo Di Caprio ci arriverà tra cinque, Michael Schumacher la sta vivendo proprio ora: peccato non sia più al volante di una Ferrari. E’ l’età in cui il cervello dell’uomo raggiunge il massimo della sua potenza, la stagione in cui funziona meglio, il momento in cui è più rapido, scattante, ricettivo: 39 anni. Lo rivela una nuova ricerca in campo neurobiologico, dopo un esperimento condotto su un campione di uomini fra i 23 e gli 80 anni; e gli studiosi sono convinti che avrebbe dato risultati analoghi anche fra le donne, mettendo perciò le coetanee della 39enne Reneé Zellweger, l’attrice del “Diario di Bridget Jones”, al top della forma cerebrale. Dai 40 anni in avanti, viceversa, le prestazioni del cervello declinano “a un ritmo accelerante”, affermano gli autori dell’indagine, provocando reazioni gradualmente sempre più lente, come riduzione della memoria, difficoltà cognitive, erosione di abilità a svolgere determinate funzioni, fino ai casi più gravi di malattie come il morbo di Alzheimer. Il rallentamento avviene a causa della perdita di mielina, una sostanza che costituisce la guaina midollare delle fibre nervose e che ha funzione isolante, oltre che protettiva, nei riguardi della conduzione degli stimoli nervosi. E’ questa sorta di membrana a permettere la trasmissione di rapidi segnali ai circuiti del cervello. Ed è essa che, dopo la cosiddetta mezza età, si deteriora, perché il cervello non riesce più a “ripararla” al punto da riportarla alle sue condizioni ideali. La scoperta, pubblicata su “Neurobiology of Aging”, una rivista

scientifica online britannica, è il frutto di anni di ricerche da parte di scienziati del Semel Institute for Neuroscience and Human Beahviour della University of California di Los Angeles (Ucla). Una squadra di neurobiologi guidata dal professor George Bartzokis ha esaminato il rapporto tra le capacità motorie di un gruppo di uomini e le condizioni della loro mielina, riscontrando una particolarissima coincidenza: la migliore attività motoria e la più solida membrana di mielina si verificano puntualmente nei soggetti di 39 anni. L’esperimento consisteva nel far picchiare il dito indice su un tavolo il più velocemente possibile ai 72 uomini di età variabile che si sono sottoposti al test, un’attività monitorata ogni 10 secondi attraverso risonanze magnetiche che misuravano l’integrità della mielina nei delicati circuiti dei lobi frontali del cervello. “Ebbene, le due traiettorie sono risultate praticamente indistinguibili”, nota il professor Bartzokis nel suo rapporto, “entrambe raggiungono l’apice a 39 anni, entrambe declinano velocemente dopo i 40”. Il vecchio detto secondo cui “la vita ricomincia a 40 anni”, commenta la stampa inglese, andrebbe dunque modificato: a 40 anni la vita comincia a spegnersi, piuttosto, perlomeno dal punto di vista cerebrale. La ricerca, naturalmente, misura soltanto attività condizionate dalla rapidità delle connessioni cerebrali: perciò non significa che, in assoluto, a 39 anni un uomo è più intelligente che a 30 o 50 e oltre. Per chi ha passato i quarant’anni, inoltre, c’è anche una buona notizia: la scoperta fatta dai ricercatori californiani apre la strada alla possibilità in futuro di interventi terapeutici [...] come l’Alzheimer. [...]

L’unica banca reale sta nell’agricoltura

Superenalotto, i 100 milioni a Catania dove la proboscide dell’elefante va su

Troppi soldi cosa farci?

dall’articolo di Michele Serra

dal commento di Piero Mei

dal corsivo di Massimo Gramellini

L’elefante di Catania ha la proboscide in su: è per questo che porta fortuna. È all’ombra di quella proboscide che si sono infranti i sogni di milioni di italiani che s’erano messi in fila, ordinati e pazienti, come mai per l’autobus all’ora di punta né per un qualsiasi sportello mica solo quello della banca, pur di giocare al Superenalotto. Erano in palio, per il fatale 6 che gli statistici hanno calcolato avere una probabilità per ciascun giocatore singolarmente preso di uno su oltre seicentomilioni di persone (622.614.630 a voler essere pignoli, cioè meno d’un decimo di un italiano, o la pancia, o la testa, o, nell’occasione specifica, il famoso “lato B”), cento milioni di euro. Che poi a dirli così si trascura l’arrotondamento, perchè di 100.756.197,30 euro si trattava e se dei centesimi si può fare a meno, che ormai anche se li dai per mancia al barista ti guarda storto, pure i 756.197 euro non sarebbero stati da disprezzare. Di questi tempi, poi, che la quarta settimana è la maggior fatica di tanti italiani e per molti pure la terza ha già una prospettiva grigia.

Se vincessi cento milioni di euro al Superenalotto come quel fortunello di Catania, giuro che non saprei cosa farne. Ho desideri che costano meno. Così mi sono rivolto a un amico per chiedere consigli, nell’eventualità. Lui mi ha risposto quanto segue: «Cinquanta milioni li dai subito in beneficenza: una catena di ospedali in Kenya a tuo nome e ti sei ripulito la coscienza per l’eternità. Te ne restano comunque altri cinquanta per sporcartela con vizi e stravizi. [...] E non pensare di nascondere la tua ricchezza: impazziresti. Perché in Italia non conta avere, ma far sapere agli altri di avere. Non sentirti orribile, se li vincesse un altro farebbe di peggio. Chi sputerebbe sul tavolo del capufficio un attimo prima di licenziarsi. Chi si comprerebbe l’azienda per il solo gusto di licenziare il capufficio. E chi guarderebbe negli occhi il coniuge sopportato da secoli per mancanza di vie d’uscita: “Sai che c’è, cocco (cocca)? È fi-ni-ta”. Il denaro è un moltiplicatore del tuo ego. Ne esalta pregi e difetti. E poiché i difetti sono sempre più numerosi, con cento milioni di euro diventeresti quasi sicuramente un tizio arrogante e insopportabile. [...]».

Che il lavoro materiale sia fatto della carne dei suoi esecutori (mani, corpi, facce, sguardi) parrebbe un’ovvietà. Evidentemente non lo è più, se è vero che i cinquemila contadini di tutto il mondo riuniti a Torino per la terza edizione di Terra Madre fanno l’effetto di una rivelazione. Pur rappresentando oltre il cinquanta per cento della popolazione terrestre, è come se emergessero da profondità sconosciute. Sopra di loro si estende lo smisurato bagliore dell’economia virtuale, i cui recenti squarci hanno un effetto doppio e contrastante: da un lato angosciano, dall’altro rivelano – e non è certo un male – la fitta trama dell’economia reale. L’effetto è quello di un derma improvvisamente visibile, e palpitante, perché si è dissolto il trucco che lo copriva e lo trasfigurava. Sempre a Torino, per una coincidenza di quelle che fanno pensare, l’orrendo rogo della Thyssenkrupp ci aveva appena costretto a riscoprire l’esistenza degli operai, a riconsiderarne la consistenza sociale e il valore misconosciuto del loro lavoro. Martedì sera lo Stabile ha aperto la sua stagione teatrale con il durissimo spettacolo di Pippo Delbono su quel rogo atroce, un altro dito nella piaga dopo il bel film di Ca-

lopresti. Ieri, in un contesto felice, vitale e combattivo, sono stati i lavoratori della terra (e della Terra) a prendersi la scena, in una festa di volti, lingue, costumi nazionali, musica, progetti per il futuro. Al Palasport ci sono i produttori in carne e ossa, al Lingotto – per il Salone del Gusto – i loro prodotti, e in entrambi i casi è l’evidenza materiale a toccare i sensi e a costringere a pensare, come raramente accade, ai fondamenti, all’abicì, ai meccanismi profondi della vita umana: quelli biologici, naturalmente, ma anche quelli sociali e identitari, perché ogni singolo pellegrino arrivato a Terra Madre ha da raccontare una comunità, un paesaggio, una maniera di sopravvivere e di vivere, uno sguardo sulle cose che rifiuta di essere oscurato dalla paurosa uniformità produttiva e sociale imposta dall’agroindustria, che per ogni ettaro conquistato e uniformato ne cancella uno con le sue qualità, la sua storia, la sua biodiversità. “L’economia finanziaria – ha detto la scienziata indiana Vandana Shiva, leader mondiale della nuova cultura contadina – è quantificabile in numeri diciassette volte più grandi dell’economia reale (agricoltura, industria e commercio messi assieme, ndr). Il suo tracollo ci fa capire che la sola ‘real bank’ sia la banca della terra”. [...]

A Catania si festeggia la vincita

Ora alla ricevitoria Giunti di via Mario Rapisarda in quel di Catania ci hanno tolto anche una speranza che, nata piccola 6 mesi e 77 concorsi fa, s’è fatta man mano più grande fino a raggiungere quella cifra che qualcuno starà festeggiando al buio di Catania, città che i servizi televisivi ci fanno vedere come senza luce perché il Comune non ha neppure i soldi per pagare i guasti degli impianti. Però, laggiù, c’è pure il Catania del calcio, quello di un allenatore inventivo come Walter Zenga: è in cima alla classifica e, prima della vittoria romana dell’Inter, erta proprio in vetta, il che non capitava dai tempi eroici del “clamoroso al Cibali” e del presidente Massimino, quel-

lo che mangiando il salmone diceva “questo prosciutto sa di pesce”. Sai quanto salmone possono mangiare (e anche prosciutto di quello buono) laggiù a Catania quelli che hanno fatto il 6 che ci teneva attaccati all’estrazione televisiva in diretta, che nemmeno i pacchi, Sanremo d’un tempo, la Nazionale di Berlino poteva riuscirci. La smorfia napoletana reciterebbe “7 ‘o vase, 20 a’ festa, 21 ‘a femmena annura (nuda), 74 ‘a rotta (grotta), 75 Pulcinella, 81 ‘e sciure (fiori)”. Una sequenza magnifica: il vaso può avere mille scopi, la festa è quella che stanno facendo loro (e noi no, e probabilmente nemmeno voi), la donna nuda, la grotta, i fiori possono costituire un’avventura. [...]


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Primo piano

Sabato 25 ottobre 2008

Governo nel mirino “Consultazioni” ministro-studenti naufragate ancor prima di cominciare E ovunque ancora proteste e assemblee

Scuola, Gelmini è irremovibile Il ministro dell’Istruzione gela tutti «Bisogna cambiare, il decreto resta» A Milano lezioni sul sagrato del Duomo

MILANO - Scelgono piazza Duomo, cuore e anima della città, gli studenti milanesi per dare voce alla protesta. Da mattino a sera sagrato “occupato” per ascoltare e discutere. Dalla lezione di giapponese che incuriosisce i turisti, a filologia slava (in piazza Fontana) e arabo, a quella di Diritto Costituzionale o “Paura e controllo sociale” del professor Roberto Escobar di Scienze Politiche. Due aule all’aperto, tra piccioni e striscioni colorati, per parlare di università, di riforme e diritto allo studio. In tutto dieci lezioni autogestite tenute da docenti, ma su temi scelti dagli studenti.

di ELISABETTA MARTORELLI ROMA - "Bisogna cambiare", "la verità è che in Italia non si spende poco, ma si spende male". Il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, gela gli studenti dicendo a chiare lettere che il "decreto della discordia" resterà tal è e che non verrà ritirato. Una consultazione che naufraga ancor prima di cominciare, quella tra la "madre" del contestato decreto sulla scuola e gli studenti protagonisti in tutt'Italia di cortei, proteste, cori e assemblee. Così, ancor prima di sedere al tavolo del confronto, le sigle studentesche si spaccano. La Gelmini - spiegano alcune associazioni di sinistra - "non ha dato la sua disponibilità a ritirare il provvedimento". Che per questo decidono di disertare l'incontro. Le associazioni di destra, invece, accettano il dialogo: "Apprezziamo l'apertura del ministro nei confronti delle associazioni studentesche - sottolinea Michele Pigliucci, responsabile nazionale di Azione studentesca - , bisogna costruire qualcosa e non solo protestare". L'Uds è dunque la prima delle sigle studentesche che viene ricevuta: "Il ministro - fa sapere l'Unione degli studenti - ha temporeggiato e invitato nuovamente gli studenti a leggere i suoi decreti, dando ancora una volta prova di sottovalutare l'analisi del movimento studentesco e la serietà delle associazioni con le quali ha appena cominciato la consultazione". L'associazione ha deciso di consegnare una lettera in cui si richiede il ritiro immediato dei decreti 133 e 137, non mancando di sottolineare che giudica questa consultazione "tardiva e di facciata". Dopo l'Uds è la volta dell'Udu (studenti

universitari) e di Azione studentesca. Ma il ministro resta sulle proprie posizioni. Ribadisce la necessità di cambiare. Perché la scuola, così com'è, non funziona. "Non è vero che in Italia si spenda poco per l'istruzione, anzi siamo tra i primi d'Europa. Il problema è che si spende male", osserva in una nota. Poi passa ad elencare tutti i punti neri della scuola, per cui è inaccettabile che: "l'università italiana produca meno laureati del Cile", "ci siano 94 università, più 320 sedi distaccate nei posti più disparati", "ci siano 37 corsi di laurea con 1 solo studente", "327 facoltà non superino i 15 iscritti", "negli ultimi 7 anni siano stati banditi concorsi per 13.232 posti da associato ma i promossi siano stati 26mila e nel 99,3% dei casi sono stati promossi senza che ci fossero i posti disponibili facendo aumentare i costi di 300 milioni di euro", "ci siano 5 università importanti con buchi di bilancio enormi (e sono i luoghi dove si protesta maggiormente) che avrebbero portato, se fossero state aziende, al licenziamento in tronco di chi le ha gestite per tanti anni". Le prove di dialogo tra studenti e ministro sembrano dunque già fallite. Anche i ricercatori sono scontenti, perché - per sedersi al tavolo della trattativa - chiedono come condizione preliminare il ritiro dei provvedimenti che stabiliscono i tagli e il blocco del turn over. L'Ugl università annuncia infine l'adesione allo sciopero del 14 novembre. "Vista la mancata convocazione per apportare modifiche a un testo che riteniamo estremamente dannoso per l'università, la ricerca e l'alta formazione in Italia, convintamente scioperiamo il 14 novembre", annuncia il segretario di Ugl università, Clara Valli.

E a Roma la protesta irrompe alla Festa del Cinema Tensione con la polizia di SIMONA TAGLIAVENTI ROMA - La protesta degli studenti irrompe all’Auditorium dove si sta svolgendo il Festival di Roma. Un migliaio di universitari, al grido di «Vogliamo entrare gratis», ha occupato ieri sera il Villaggio. Momenti di tensione sia all’ingresso dei manifestanti all’Auditorium sia quando, dopo aver improvvisato un sitin, gli studenti hanno violato il tappeto rosso, riservato agli attori e al pubblico vip. La polizia ha respinto gli studenti che in segno di una protesta pacifica hanno alzato le mani. Quattro studentesse però sono riuscite a conquistare il red carpet srotolando uno striscione con su scritto «Play attention movimento irresponsabile». «Siamo venuti qui – ha spiegato Francesco Brancacci, studente di Scienze Politiche – perchè vogliamo

ribadire che non ci può essere cultura senza un’università pubblica». Un altro studente gli ha fatto eco: «Siamo qui per bloccare un brutto film, quello di questa riforma irricevibile». Il programma del Festival ha subito variazioni: chi aveva il biglietto per accedere alle proiezioni è entrato da un passaggio laterale. In mattinata, intanto, avevano sfilato in migliaia gli studenti di numerosi licei romani che si erano dati appuntamento stamani al Circo Massimo per un sit-in e che poi si sono spostati verso il Senato e Montecitorio. Un altro giorno nero per gli automobilisti romani, rimasti intrappolati nel traffico. Gli studenti hanno cantato e ballato, spiegato le loro ragioni, dividendosi e formando altri cortei che poi, alle 12, sono approdati a Palazzo Madama, al grido di «Chi non salta Gelmini è», e «Gelmini vattene a casa!, Gelmini vattene a casa».

L’ATTACCO DEL PREMIER di ELVIO SARROCCO

da parte dell'opposizione non arrivano mai proposte "giudiziose e positive". E poiche' il governo dispone di una maggioranza in Parlamento, ha affermato, "io vado avanti a realizzare il mio programma, indipendentemente da tutti i teatri e teatrini che mette in campo la sinistra". «DITTATORE? NON RISPONDO» - Il premier ha ricordato che l'opposizione lo ha definito un "dittatore". Se fosse vero, "perche' dovrei dialogare? Do' ordini e mi impongo". Non essendo vero, "che credibilita' si puo' dare a chi sostiene che c'e' un regime?". Il dialogo e' quindi escluso con chi sta su queste "posizioni irrealiste". Quanto agli articoli pubblicati dai giornali, ha affermato ancora il premier, "le persone di buon senso sanno dare giudizio su quello che leggono". Non e' mancata una frecciata alla trasmissione di Michele Santoro: "Peccato che non sia stato invitato nessuno di noi".

Berlusconi: «Facinorosi tra gli studenti»

ROMA - Nelle manifestazioni degli studenti si insinuano gruppi di "facinorosi", sostenuti dall'estrema sinistra, allo scopo di far degenerare la protesta e provocare atti di violenza. Lo denuncia Silvio Berlusconi, che si trova a Pechino per il vertice eurasiatico Asem. Il premier torna a polemizzare con il Partito Democratico e lancia un nuovo allarme per l'esplosione della protesta studentesca contro il decreto Gelmini. Il presidente del Consiglio non accusa l'intero movimento studentesco. Ma "piccoli gruppi di facinorosi" che agiscono forti dell'appoggio dell'estrema sinistra e dei vari centri sociali, e del "supporto dei giornali. E proprio ai giornali il premier attribuisce la responsabilita' di aver riportato in modo distorto le notizie sulle manifestazioni contro il decreto Gelmini. "Ho letto un po' di titoli di giornali…..", ha detto allargando le braccia

in modo significativo. E fa capire che, al contrario di quanto sostenuto dalla stampa, egli non ha affatto "cambiato atteggiamento o giudizio", ossia non ha fatto alcuna retromarcia perche' "sulla scuola il discorso e' chiuso". Berlusconi ha aggiunto di aver parlato con il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, e di aver detto che "lo Stato deve difendere i diritti dei cittadini, tra cui quello di frequentare le scuole e le universita'". Ha voluto cioe' dire di non aver affatto smentito che, in caso di necessita', si dovra' fare ricorso alla polizia per tutelare il diritto di chi vuole andare a scuola o all'universita' per seguire le lezioni e sostenere gli esami. "Se poi ci sono dei facinorosi che vogliono manifestare - ha

aggiunto - manifestino pure. Ma non impediscano l'accesso di altri alle strutture pubbliche". Il fatto e', ha spiegato Berlusconi, che tantissime manifestazioni della scuola sono organizzate dall'estrema sinistra e dai centri sociali "come mi ha confermato il ministro Maroni", ed in questi casi "ci sono dei facinorosi, non tutti, ma piccoli gruppi". Berlusconi ha polemizzato anche con Walter Veltroni che ha ironizzato sulla sua "smentita". "Ci ho fatto l'abitudine - ha detto ho la pelle dura e spessa, sono abituato a ricevere insulti e calunnie. Metto tutto in un unico fascio". E questo e' un altro motivo che fa escludere la possibilita' del dialogo con l'opposizione. La sinistra per Berlusconi e' "inattendibile", il dialogo e' escluso perche'


Primo piano

Sabato 25 ottobre 2008

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Il sindaco della città lagunare al fianco degli studenti. A Napoli corteo e traffico impazzito

Da Venezia a Palermo, un altro giorno di passione ROMA - E' stata una nuova giornata di agitazione. A partire da Roma, dove, mentre i rappresentanti delle associazioni studentesche erano a colloquio con il ministro dell’Istruzione, migliaia di alunni dei licei si sono radunati al Circo Massimo. Ecco la mappa. VENEZIA - Il sindaco Cacciari si è schierato al fianco degli studenti; più di mille ragazzi hanno partecipato prima a un’assemblea nel cortile di Cà Foscari. LA SPEZIA - Occupato il liceo scientifico Pacinotti, e

circa mille studenti hanno sfilato per le strade. In serata cena di protesta sulle strisce pedonali. ABRUZZO - A Lanciano, i genitori degli alunni di due scuole elementari sono in assemblea permanente, mentre a Campobasso, in Molise, si è svolta un’assemblea dei rappresentanti di tutte le scuole superiori. NAPOLI - Protesta a tutto campo. Gli studenti dell’istituto Serra si sono barricati nella scuola. Docenti a lezione in piazza Dante, davanti a studenti imbavagliati e a un cartello

con scritto «La cultura non si zittisce». In tilt il traffico cittadino. Lezione in piazza anche a San Domenico Maggiore. PUGLIA - A Lecce manifestanti col volto coperto hanno fatto irruzione in alcune scuole, in particolare il liceo Banzi, dove hanno interrotto le lezioni e compiuto atti vandalici. A Bari, è stato stabilito un calendario di lezioni universitarie all’aperto. POTENZA - Duemila mila studenti delle scuole superiori hanno sfilato fino al campus universitario

di Macchia Romana. CALABRIA - Diverse le città in agitazione: migliaia di ragazzi in marcia a Cosenza dietro lo striscione «Non ci avrete mai come volete voi: ignoranti». Studenti in piazza anche a Catanzaro. Assemblee nei licei di Lamezia Terme, mentre a Reggio Calabria il liceo Volta ha proclamato lo «sciopero bianco», con discussioni in classe. SICILIA - autogestioni nei licei di Palermo, e manifestazione a Catania.

Berlusconi dalla Cina: «Santoro non ci invita»

Il premier contro “Annozero” chiude un venerdì di scontro aperto tra maggioranza e opposizione

Al centro, le tensioni all’Auditorium di Roma; sopra, il grande palco del Pd

Veltroni: «La nostra è la voce di un’opposizione serena»

Il Pd alla prova della piazza Oggi a Roma la grande manifestazione contro il Governo di GIOVANNI INNAMORATI ROMA - Il Pd riparte dal Circo Massimo per aprire la terza fase della sua storia, come ha detto Goffredo Bettini. Dopo l’entusiasmo delle primarie e lo sbandamento della sconfitta elettorale, è arrivato il momento della 'ripartenza' per diventare portavoce di un’Italia smarrita ma desiderosa di uscire dal clima di paura. La manifestazione, che punta a numeri imponenti, nell’ordine delle centinaia di migliaia di partecipanti, sarà all’insegna dell’unità: quella all’interno del partito, quella con altri partiti del centrosinistra con cui nel recente passato ci sono state tensioni, e soprattutto con la società civile, a cui sarà data voce dal palco. La scelta del Circo Massimo è di per sè una sfida: il sito ospita il doppio dei manifestanti rispetto a piazza San Giovanni, dove Berlusconi e Fini convocarono il centrodestra il 2 dicembre 2006, quando dichiararono la presenza di un milione di persone. Il Pd non si sbilancia sulle persone attese, ma snocciola alcune cifre che lasciano intendere uno scenario Kolossal, degno della location scelta: saranno, per esempio, 4500 i volontari che assisteranno i cittadini attesi da 10 regioni (con pulmann e treni speciali) che daranno vita a due cortei, a piazzale dei Partigiani e a piazza della Repubblica. Una volta giunti al Circo Massimo troveranno un grande palco largo 28 metri e largo 16, da dove parlerà Walter Veltroni alle 16,30. Ma prima di lui sarà data voce non al ceto politico bensì alla società civile: e così si susseguiranno uno studente, un immigrato di Casal di Principe, piccoli e medi imprenditori, un’insegnante precaria, un agente di polizia ed un operaio in cassa integrazione; insomma «quella società civile - ha spiegato Veltroni – che vuole una speranza». Ol-

tre a questi, intere organizzazioni, come la Cia-Confederazione degli agricoltori o l’Associazione nazionale partigiani, hanno annunciato la loro presenza. Una consistente iniezione di partecipazione è attesa dal mondo della scuola: «Quel movimento di persone moderate – ha detto il segretario – fatto di mamme, studenti e genitori, che vogliono una scuola nuova e più efficiente», che Berlusconi ha bollato come «facinorosi». Il premier, ha osservato Massimo D’Alema, «ha creato un clima che ha convinto anche gli indecisi» sulla necessità di scendere in piazza. A questo popolo fatto di «persone che sono stanche di essere prese in giro con promesse mai mantenute, come ad esempio l'abbassamento delle tasse», Veltroni parlerà con i toni che ricorderanno quelli della campagna elettorale. Dal palco verranno spiegate tutte le proposte politiche del Pd, «che so-

no alternative a quelle della destra», ha rimarcato Goffredo Bettini. Verrà rilanciata la richiesta di misure che aiutino l'economia reale, e in particolare la detassazione di salari e pensioni e misure per le piccole imprese. Insomma i soldi non devono andare solo ai banchieri, ma anche ai cittadini. Al Circo Massimo poi ci saranno anche rappresentanze di partiti del centrosinistra con cui il Pd ha avuto tensioni e attriti, come Idv, i socialisti e i Verdi. Saranno ospitati stand di queste forze politiche per la raccolta di firme per leggi di iniziativa popolare da loro promosse. Un passo importante per la ricostruzione di quel fronte riformista indispensabile per le elezioni del 2013. Queste presenze fanno salutare positivamente il corteo agli ulivisti: «Si può sperare – ha detto Franco Monaco – che siano segno e principio del processo di ricostruzione di un nuovo centrosinistra».

LE PREVISIONI DEL SEGRETARIO

Veltroni ottimista. Anche sulle elezioni europee ROMA - Walter Veltroni è ottimista sull'esito della manifestazione di oggi e sul risultato delle europee. Il segretario, parlando alla trasmissione '8 e mezzo', ritiene che il suo partito avrà una buona performance alle prossime elezioni continentali, facendo capire che in ogni caso non penserebbe di dimettersi se le cose non dovessero andare proprio bene. «Berlusconi ha perso due volte – ricorda- ma è rimasto lì e ha vinto la battaglia successiva. È questa bulimia del centrosinistra che divora i suoi leader a danneggiare». Veltroni è ottimista anche sulla manifestazione di oggi, anche se – afferma sorridendo – «ci sarà qualcuno che farà la danza della pioggia, chi farà i riti woodoo» . Il segretario si attende una delle più grandi manifestazioni politiche che «ci sono state in Italia».

Michele Santoro con Marco Travaglio ad “Annozero”

ROMA - Con un botta e risposta a distanza tra Cina e Italia, tra il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e Michele Santoro, si è chiusa ieri una giornata di scontro tra i poli dopo la puntata di giovedì sera di Annozero dedicata alla scuola, record di ascolti e di polemiche con Palazzo Madama che parla di una trasmissione che ha fornito «una immagine del Senato della Repubblica volutamente inesatta e denigratoria». «Sento di trasmissioni con ascolti fantastici – dice il premier da Pechino -, con un dibattito serrato con l'opposizione. Peccato che di noi, in quelle trasmissioni, non fosse stato invitato nessuno». RECORD - Annozero ha raggiunto il suo record stagionale con il 20.44% di share pari a 5.169 mila spettatori, con il leader del Pd Walter Veltroni in studio. «Silvio Berlusconi è sempre invitato nei nostri programmi – risponde Santoro -, è invitato permanentemente, lui è i suoi ministri. Quando vogliono venire basta che ce lo dicano, con un certo anticipo». Per il Senato Annozero ha compiuto un’operazione «scorretta dal punto di vista contabile e quantomeno discutibile dal punto di vista informativo» indicando come «spese del Senato» le cifre iscritte nei bilanci preventivi. Il Senato replica così ad alcune affermazioni fatte da Marco Travaglio «privo di contraddittorio alcuno». Ma la polemica era stata aperta già mentre la puntata era in corso, da Maurizio Gasparri che parla di «logica stalinista» e denuncia l’esclusione di un ragazzo del centrodestra dalla piazza di Bologna. Gasparri rilancia «Non pagare il canone, a questo punto, è un dovere democratico». Il presidente dei senatori Pdl già aveva avvisato dell’accaduto il presidente della Rai Claudio Petruccioli. La cosa, a quanto si apprende, avrebbe innescato una catena interna Rai con il direttore generale Claudio Cappon che avrebbe a sua volta avvertito il direttore

di Raidue Antonio Marano che si sarebbe informato con il giornalista in collegamento da Bologna. Santoro non entra nella polemica ma si limita a spiegare che «il collegamento si è svolto come previsto e secondo l’ordine di interventi che era stato deciso prima dell’inizio del programma. Hanno infatti parlato una mamma e un maestro, senza nessuna connotazione politica». Ma polemica nella polemica, il centrodestra protesta anche contro la partecipazione di Veltroni. Nel Pdl Alessandro Pagano parla di «sproloquio odioso» del leader del Pd; Piero Testoni lo definisce «saltimbanco della tv pubblica»; Osvaldo Napoli “maestro nell’arte del lamento», Maurizio Lupi parla di «uso improprio della tv pubblica». «E' deprimente assistere al fuoco incrociato del Pdl contro Annozero. Evidentemente, dalle parti del centrodestra si fa fatica ad accettare il fatto che in questo Paese possano ancora andare in onda trasmissioni che fanno informazione, ovvero, che raccontano sic et simpliciter ciò che sta accadendo in tutt'Italia, nelle scuole, nelle università e nelle piazze», afferma Fabio Evangelisti dell’Idv. Il portavoce di Articolo 21 Giuseppe Giulietti si augura che non sia un nuovo editto bulgaro: «L'ultima volta che Berlusconi durante una trasferta all’estero, in Bulgaria, si produsse in un attacco a giornali e giornalisti trovò immediatamente basisti compiacenti che buttarono fuori dalla Rai Biagi, Santoro e Luttazzi. Ci auguriamo che in questa occasione alla Rai non trovi neppure un telefonista disposto ad ascoltarlo». Il consigliere di amministrazione Rai Sandro Curzi si rammarica che «nessuno abbia rilevato, invece che quella trasmissione ha fatto addirittura il 20.4% di share». E a proposito di Santoro conclude: «Ne avessimo di molti altri in Rai. Ce ne fossero dieci, cento trasmissioni come Annozero, variamente orientate ma professionali ed efficaci».


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Autunno caldo

Non accadeva da

La scuola in corteo Duemila studenti nel capoluogo si sono aggiunti agli universitari Niente sigle di SARA LORUSSO

MENTRE erano a lezione, due giorni fa, alcuni di loro hanno ricevuto un sms. “L’Università è in fermento - recitavano i caratteri - mobilitatevi”. Poche ore dopo erano riuniti in un coordinamento spontaneo, per organizzare la manifestazione con cui ieri hanno percorso in 2mila alcuni chilometri di strade cittadine. Contro la riforma della scuola, contro i tagli, contro la trasformazione delle università in fondazioni. Soprattutto, «per una scuola pubblica che sia sempre accessibile a tutti e garantisca a tutti lo stesso livello di formazione alta». La maggior parte, studenti del liceo scientifico “Galileo Galilei”, si sono riuniti prima in un’assemblea spontanea nel parcheggio della scuola. Da lì sono partiti e lungo il cammino - il tam tam affidato anche agli sms - si sono uniti ad altri “come loro”. Alcuni studenti dell’istituto “Nitti”, alcuni docenti. Partono i cori che fanno da ritornello - con il ministro Gelmini protagonista del sarcasmo fraseggiato in slogan - al chiacchiericcio festoso di chi in qualche modo sa che «abbiamo segnato un momento». Tanti così non si vedevano in giro per le strade del capoluogo da un bel po’ di tempo. I primi a raccontarlo sono proprio i professori che di anni di scuola ne hanno qualcuno in più sulle spalle. Ci sono anche le matricole, «li abbiamo coinvolti con l’informazione - dicono i più grandi - soprattutto con l’entusiasmo. Per loro l’Università è un traguardo lontano. Ma ricerca, istruzione, diritto allo studio riguardano tutti». In apertura di corteo lo striscione segna la presenza della scuola intervenuta più numerosa. Lo stesso che apre all’ingresso nel

Matricole SONO matricole in corteo. «Sì, ma siamo informati». Francesco e Vito conoscono «il decreto, leggiamo e vediamo telegiornali e trasmissioni di approfondimento». Francesco, poi, «sono figlio di operaio e so che con questa riforma perdono quelli come me». Contro «i tagli e il voto in condotta». Come i colleghi “adulti” dicono che è «un passo indietro».

Maurizio fa la VC al Galilei e non ci impiega molto a spiegare che non c’entrano i partiti. Qui siamo per il diritto all’istruzione pubblica». Non è certo un ragazzo di sinistra. Con lui altri che di sigle “rosse” non vogliono sentire parlare. Tra loro anche ragazzi della destra sociale che sfilano perchè la scuola è un diritto. «Niente privatizzazioni». Insieme.

piazzale dell’università di Macchia Romana dove raggiungeranno gli studenti delle facoltà lucane, da due giorni in assemblea permanente. Lì discuteranno insieme, rettore, docenti, studenti, ricercatori. Ancora decreto Gelmini, ancora tagli da Fiananziaria. «La scuola non si tocca». Sono insieme e si mescolano. Le sigle politiche - ribadiscono più volte non contano. Ci sono anche ragazzi che non hanno proprio simpatia per il centrosinistra. Sfilano insieme. Solo un megafono basta per tutti. Attrezzati con gli altoparlanti diffondono tra i presenti idee e opinioni. E se il volume è basso, «non importa - dice Roberta, in prima fila - abbiamo la voce». I professori, soprattutto quelli che i cortei li hanno fatti prima di loro, in qualche modo ricambiano la presenza. «Abbiamo solo da imparare da voi - dice Tonino Califano, docente del liceo scientifico - Siete i primi a esservi mobilitati. Faccio cappello». Il coro ringrazia perchè «Ca-li-fa-no-è uno-di-noi». Valerio Tramutoli, ricercatore della facoltà di Ingegneria richiama le «famiglie che sono le prime a essere toccate concretamente da questa riforma». Gli universitari spiegano ai più piccoli il loro punto di vista. Alcuni hanno fatto lezione, «non siamo d’accordo con al protesta». Oppure, «devono sentirsi a casa anche qui». Parole, parole, passi, tanti passi. Piervincenzo Lapenna, megafono in mano per tutto - o quasi - il tragitto spiega: «Oggi la città si sveglia, andremo avanti a oltranza. Anche con le lezioni all’aperto, ma senza paura per le conseguenze». Questo era già ieri. Stamattina un nuovo corteo, «con tutte, ma proprio tutte - sperano - le scuole superiori della città». Appuntamento alle 9, alla stazione Superiore.

CI VEDIAMO COSÌ

ANGELICA è il loro sguardo per tutta la giornata. Macchina fotografica in mano è in corteo come gli altri, ma da posizione “privilegiata”. Anche lei studentessa del liceo scientifico Galilei, Angelica Sileo si è arrampicata un po’ ovunque per “fermare” la protesta. Dall’assemblea spontanea nel parcheggio della scuola, fino all’ingresso nell’Unibas. In tanti ieri, magari cellulare alla mano, hanno cliccato al protesta. Lei era più attrezzata.

All’Olivetti di Matera un incontro tra docenti e ragazzi

Manifestiamo “in classe” MATERA - «Vogliamo manifestare liberamente a favore della scuola, è per difendere il diritto allo studio che abbiamo deciso di protestare perché siamo a favore della scuola ma contro le riforme decise dal ministro Gelmini». E’ quanto ha spiegato Benedetta Copeta studentessa dell’istituto Tecnico “Olivetti” di Matera a margine dell’assemblea straordinaria voluta dagli studenti con la partecipazione di preside e docenti per parlare dei cambiamenti che riguardano la scuola italiana.

Centinaia i partecipanti aderenti ad uno degli istituti più numerosi di Matera. «Non volevamo partecipare alle lezioni, ma abbiamo deciso di entrare e chiedere ugualmente un confronto per manifestare le nostre perplessità su quanto avvenuto negli ultimi giorni, con un presidente del Consiglio che minaccia lo sgombero e un Governo che taglia i fondi per l’istruzione. Ci siamo documentati, abbiamo verificato e discusso dei contenuti di questa riforma. Il risultato è che non

ci piace e che siamo molto preoccupati». All’appuntamento con il confronto all’interno della scuola materana vi erano anche i docenti che hanno rappresentato le proprie posizioni ma comunque facendo emergere una certa preoccupazione per quanto sta accadendo. «La cosa che ci inquieta di più, è che siamo di fronte a una serie di tagli alle scuole pubbliche. Si taglia l’istruzione per dare questi soldi alle banche. Un’idea che non ci piace proprio». Piero Quarto p.quarto@luedi.it


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tempo. Prima nell’Ateneo , poi nelle superiori

INSIEME AGLI OPERAI LA Fiom Cgil di Basilicata sostiene le rivendicazioni degli studenti lucani che, nell’ambito della protesta nazionale «contro la controriforma scolastica del Governo delle Destre, stanno attuando una lotta per difendere il futuro dell’istruzione pubblica nel nostro Paese, così come definito dalla Costituzione - si legge in una nota - Definire gli studenti italiani dei “facinorosi” il Governo conferma una linea politica repressiva tesa a impaurire per pre precarizzare ulteriormente il futuro dei giovani, anziché porsi su una linea d'ascolto e confronto». La Fiom richiama il «clima che il Governo vuol generare verso gli studenti, attraverso la strategia della paura» e che «ci riporta ai fatti delle lotte operaie alla Fiat di Melfi della Primavera 2004: mentre gli operai scioperavano democraticamente per 21 giorni, il Governo delle destre di allora (sempre lo stesso) li definiva “facinorosi ed eversivi”». Oggi, in ballo «il diritto all’istruzione pubblica e per tutti non solo per i ricchi». Allora «la Fiom porterà nei luoghi di lavoro le rivendicazioni degli studenti affinché la “classe operaia” possa contribuire, con l’unificazione delle lotte, alla trasformazione della società verso un modello non più basato sul capitalismo»

LA CGIL E LA CONSAPEVOLEZZA ANCHE la Cgil ricorda che «le molteplici iniziative che si stanno sviluppando nelle scuole e nelle università del nostro Paese sono un segnale importante di consapevolezza rispetto alle misure adottate dal Governo». Si cerca «di cancellare il ruolo della scuola pubblica e i diritti fondamentali e universali dell’accesso all’istruzione e alla formazione». Allora la Cgil «saluta con favore la mobilitazione degli studenti dell’università lucana e delle scuole medie superiori, sostenendo le ragioni di fondo della protesta». Al sindacato «appare assolutamente fuori luogo la polemica avanzata da parte del Governo» con «carattere fortemente antidemocratico e autoritario». La nota inviata dal segretario regionale Antonio Pepe ricorda come sia «evidente a tutti - prosegue la Cgil - che le riforme se sono tali debbono essere fatte attraverso il confronto democratico con le parti interessate e non contro di esse».

RIVENDICAZIONE FUL «E’ inaccettabile che un testo normativo di tale portata, che mira a scardinare il carattere pubblico dell’Università e a stravolgerne il sistema, abbia seguito l’iter legislativo previsto per le disposizioni urgenti». E’ la premessa delle rivendicazioni della Federazione universitari lucani. Metto sotto la lente il decreto Gelmini e la Finanziaria. Richiamano «la possibilità agli Atenei di trasformarsi in Fondazioni di diritto privato. Questa “possibilità” diventa un “invito” per via delle molteplici agevolazioni tributarie ed economiche introdotte e diventa una “costrizione” per via dei tagli ingenti previsti fino al 2013». Ma «l’Università e la ricerca sono il futuro di questo Paese - dicono - l’Università deve essere pubblica. L’insegnamento deve essere libero. L’Università deve essere di qualità. Tutti devono avere la possibilità di accedere ai più alti gradi dell'istruzione, senza numeri chiusi e aiutati da un adeguato sistema di diritto allo studio».

RIFLESSIONI TRA UPI E MIUR Come va la scuola lucana? Quanto apprendono coloro che la frequentano? A queste domande si tenterà di dare una risposta con il rapporto Pisa 2006 dell’Ocse sulla scuola in Basilicata, realizzato su un campione di studenti quindicenni rappresentativo della realtà territoriale anche in relazione alle altre realtà regionali. Il tema dell’istruzione, che sta conquistando le piazze italiane, sarà al centro, il prossimo lunedì 27 ottobre, dell’iniziativa “La scuola in Basilicata”, finalizzata alla presentazione del rapporto, in programma a partire dalle ore 9.30, nella sala conferenze del Museo Provinciale di via Ciccotti. La manifestazione è promossa dall’Upi Basilicata, in collaborazione con il Miur (Ministero dellIstruzione, Università e Ricerca)

Professori e ricercatori d’Ateneo e istituti superiori si organizzano

Docenti in coordinamento Contro «la privatizzazione della conoscenza» POTENZA - Si sono riuniti mentre gli studenti ancora affollavano il cortile dell’Ateneo lucano di Macchia Romana. Docenti e ricercatori, universitari o di scuola superiore, hanno creato, nella mattina in cui la protesta in città si è fatta più “rumorosa” e vivace, il Coordinamento dei docenti della scuola e dell’Università. «Per il rilancio del sistema pubblico dell’istruzione, contro la privatizzazione della conoscenza». Mentre molti dei loro stessi studenti protestavano contro la “riforma” Gelmini che - ricordano - è già stato approvato dalla Camera e ora è in discussione al Senato - e contro i tagli previsti in Finanziaria per gli Atenei italiani, i docenti hanno tenuto un incontro in un’aula del dipartimento di Biologia. Da dove partire, almeno nella provincia potentina? Ecco, allora, il coordi-

Studenti e docenti a Macchia Romana in assemblea

(Foto Mattiacci)

namento, che vuole «fin dai prossimi giorni, con la partecipazione dei docenti dell’università, delle scuole di ogni ordine e grado e con il pieno coinvolgimento delle famiglie degli studenti lucani, affrontare il tema

della condizione attuale e delle prospettive del sistema pubblico della scuola e dell’Università italiane». «E’ infatti ormai da troppi anni - dicono - che il tema delle riforme, pure necessarie e attese

Poca la folla in agitazione eppure si ragiona sull’occupazione

“Arrabbiati” in aumento MATERA - Pronti a prendere l’Università. Gli studenti della sede univeristaria di San Rocco a un passo dall’occupazione. Nonostante la grande indecisione e il numero ancora esiguo degli “arrabbiati”, arriva a Matera il germe della protesta contro il ministro Gelmini. Ieri sera, dopo un’assemblea, alla quale una quarantina di studenti circa hanno aderito, sono stati issati i primi striscioni all’ingresso e sembrava imminente la decisione dell’occupazione. Anche se alla fine si è andati avanti per lungo tempo tra incertezze e indecisioni. Sicuramente, gran peso ha avuto il primo faccia a faccia col Rettore. Ma qualcosa si muove e un’evoluzione potrebbe esserci nelle prossime ore. Per esempio, si pensa a un sit-in nella vicina piazza. Per ora, comunque, l’unica cosa certa è che la sede ufficialmente rimarrà chiusa. E che lunedì mattina alle dieci, sempre in piazza, ci sarà un incontro pubblico di nuovo col rettore. Un’assemblea. Un momento tramite il quale si metterà insieme il popolo studentesco per fermare in maniera più forte il corso normale delle attività. Per domani, invece, annunciati giri di sensibilizzazione con incontri per aumentare le adesioni raccogliendo gli studenti delle medie superiori. Per la contestazione si muove molto di più di quello che possa sembrare e gli studenti materani sembrano davvero pronti alla totale mobilitazione. Tra le possibilità, inoltre, quella di issare le tende in mezzo alla strada. Per far capire il più possibile e a quante più persone possibile che qualcosa di particolare sta davvero acca-

Uno degli striscioni appesi in università

dendo. Per il momento, solamente la voglia, anche se condita ancora da piccoli numeri e da una pesante indecisione, di creare visibili quanto pacifiche tensioni. Matera cerca di mettersi in linea con il resto dell’Italia. I prossimi due giorni saranno per esempio importanti per riuscire a conoscere che tipo di terreno adesso si coltiva. E quale esito avrà, inizialmente, il passaparola. Il materiale informativo gira, e alcuni propongono di raggiungere i luoghi di incontro dei più giovani nel tempo dello svago. L’occupazione potrebbe arrivare, ma c’è ancora bisogno di attendere. Sembra però questione di poco. Nunzio Festa

dal mondo della scuola e dell’università, viene strumentalmente utilizzato solo per far passare tagli selvaggi ai finanziamenti statali, già scarsi rispetto agli altri Paesi dell’occidente». Proprio quei tagli che «con l’impoverimento e la conseguente dequalificazione del sistema dell’istruzione pubblica, possono oggi realizzare, nei fatti, la vera riforma del sistema: la sua sostanziale privatizzazione con l’abolizione del diritto costituzionale ad accedere alla conoscenza e ad una formazione che sia di qualità ovunque nel Paese e per i cittadini di ogni censo». Così, «contro questo tentativo i docenti delle scuole e dell’università sono invitati a unirsi nel costituendo Coordinamento». Gli insegnanti saranno in piazza con gli studenti con una serie di iniziative di informazione a partire da lunedì prossimo.

A Lauria il Pd per la scuola del Sud LAURIA - «Il tema della riforma scolastica è oggi più che mai di stretta attualità. Le proposte contenute nel decreto Gelmini rivoluzioneranno la scuola italiana, a nostro avviso depotenziandola soprattutto dove eccelle, ovvero la scuola primaria». E’ quanto ha affermato dal capogruppo del Partito democratico in consiglio provinciale Vito Di Lascio nel corso di un incontro che si è svolto nella serata di ieri a Lauria nei saloni dell’Hotel Isola. Alla riunione, promossa dai gruppi consiliari provinciale e regionale del Pd hanno partecipato esponenti del modo della scuola, insegnanti e dirigenti, tanti gli esponenti politici anche appartenenti ad altre forze politiche. Presenti anche autorità civili del territorio. Al tavolo il presidente della provincia Sabino Altobello, i consiglieri provinciali Nunzio Di Stefano e Vito Di Lascio, il consigliere regionale Marcello Pittella. In platea, vari amministratori della zona. Di Lascio ha comunicato di aver richiesto un consiglio provinciale straordinario dedicato alla discussione della riforma della scuola che con molta probabilità si terrà il prossimo cinque di novembre. «Le riforme servono al paese se innovano e attribuiscono più autonomia decisionale alle realtà decentrate. Questa riorganizzazione però - ha continuato - è segnata dal centralismo e viene realizzata serio confronto». «La proposta di riforma del sistema scolastico nazionale messa in campo dal governo Berlusconi - ha dichiarato Marcello Pittella taglia le gambe al futuro della Basilicata e dell'intero sud che solo attraverso la formazione dei giovani può trovare occasioni concrete di rilancio». Pasquale Crecca


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Autunno caldo Tra docenti e personale Ata la riduzione delle unità lavorative programmate nei prossimi anni

Ecco tutti i tagli del governo In Basilicata ci saranno circa 3000 posti in meno IN questi giorni sono state diffuse notizie contrastanti circa la riduzione del numero dei posti di lavoro nella scuola prevista dal Governo. Si rende necessario, dunque, attestare come stanno realmente le cose, traendo i fatti direttamente dagli atti ufficiali emanati dal Governo (decreto legge 112/2008) dal Parlamento (legge di conversione 133/2008 del decreto legge 112/2008) e dal Ministro dell'Istruzione (Piano programmatico). Da questi atti risulta quanto segue. I tagli al personale della scuola ammontano complessivamente 131.900 posti di lavoro. Di questi, 87.400 sono cattedre e i restanti 44.500 sono posti di lavoro del personale Ata (bidelli, impiegati delle segreterie e assistenti tecnici). I dati sono elencati con dovizia di particolari nella relazione tecnica allegata al decreto legge 112/2008 (convertito con legge 133/2008) e sono allegati anche al Piano programmatico varato dal Ministro Gelmini. Nella nostra Regione dalle stime più prudenti si evince che i tagli dovrebbero attestarsi tra il 25 e il 30% dell'intero organico: circa 3.000 posti di lavoro in meno. Ecco a lato uno stralcio del Piano programmatico recante le tabelle generali contenenti i tagli e le modalità di attuazione degli stessi. QUADRO DEGLI INTERVENTI L'art. 64 della legge 6 agosto 2008, n.133 prevede l'adozione, con decorrenza dall'a.s. 2009/10, di interventi e misure da portare a compimento nell'arco di un triennio, volti a: a) incrementare gradualmente di un punto il rapporto alunni/docenti da realizzare comunque entro il 2011/2012; b) ridurre nel triennio 2009/11 del 17% la consistenza del personale ATA determinata per l'anno scolastico 2007/08. Sono confermate le riduzioni previste dalla Legge finanziaria per il 2008. (a cura del sindacato Gilda)

TABELLE Gli obiettivi attesi sono quelli indicati nella relazione tecnica di accompagnamento al decreto legge n. 112/2008, convertito dalla legge n.133/2008 e nel totale generale si quantificano in:

A lato sono riportati gli interventi di riduzione per conseguire i risultati nel triennio di riferimento di cui all’art. 64:

«Da studenti la pensiamo così»

Una classe di scuola superiore

DURANTE l’assemblea conclusiva del 23 ottobre 2008 si è discusso della riforma scolastica proposta dal ministro Gelmini e si è giunti alle seguenti conclusioni. Non avendo competenze specifiche in materia economica e pedagogica, ma basandoci su dati statistici ufficiali, crediamo che sia improduttivo ai fini della crescita sociale e culturale del Paese modificare la struttura della scuola primaria italiana che, secondo le stime dell’Ocse, risulta essere una delle migliori al mondo per la qualità dell'insegnamento, imponendo una figura statica come il maestro unico (che avrebbe tra l’altro difficoltà a svolgere programmi sempre più vasti e differenziati a causa del bisogno di sempre mag-

giori competenze sin dall’infanzia) e al contempo incidere negativamente sulla già scarsa qualità della scuola secondaria e della ricerca universitaria tagliando ulteriormente i fondi all’istruzione pubblica. Ciò comporterebbe innanzitutto la scomparsa di piccole realtà scolastiche (quali sono la maggioranza degli istituti d’istruzione lucani) e infine la mancanza del totale adempimento del principale compito della scuola, ovvero quello di formare innanzitutto il cittadino, portando, quindi, allo scadimento della società (tutto ciò, ricordiamo, quando il numero e i redditi dei parlamentari italiani sono fra i più elevati d’Europa). Per quanto riguarda l’immis-

sione delle nuove norme tendenti a regolamentare la valutazione della condotta, si è convenuti a maggioranza che il cosiddetto “5 in condotta” se accompagnato al dialogo formativo può essere un mezzo costruttivo ai fini della formazione sociale e culturale dell'individuo, altrimenti può rivelarsi come un marchio, una punizione fredda che non farebbe altro che indisporre e allontanare lo studente dall'istituzione scuola, perdendo di vista il fine educativo ultimo. Inoltre, a nostro avviso, non sarebbe completamente giusto pretendere che l’alunno sia almeno sufficiente in ogni materia: questo potrebbe dire fermare alle porte dell’esame di stato ragazzi eccel-

lenti in determinati campi che, per svariati motivi, non raggiungono la sufficienza in altri. Secondo noi sarebbe una soluzione migliore quella di considerare la media conseguita e un numero stabilito di sufficienze. In ultima analisi riguardo l’ordine del giorno votato in parlamento sugli studenti extracomunitari, pensiamo tutti che un conto sia indire corsi extra-scolastici per perfezionare la conoscenza della lingua nazionale da parte dei ragazzini stranieri, ben altro sia negargli il confronto, primo passo verso l'integrazione, con gli italiani durante le ore curriculari dividendoli in sezioni diverse. Gli studenti dell’Iisf “Alderisio” di Stigliano


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Autonomia & Oro nero Il deputato lucano rilancia l'allarme dell'assessore Santochirico sul Ddl “Energia”

Petrolio, ministro unico referente Margiotta (Pd): non più vincolante il parere della Regione di ROCCO PEZZANO

La critica di Restaino (Pd). I commenti sulle parole di Scajola da parte di Digilio e Lapenna (Pdl)

ALTRO CHE benzina a metà prezzo per i lucani. Altro che occhio di riguardo per la Basilicata. Il disegno di legge 1441-ter del governo sull'energia - dovesse trasformarsi in legge dello Stato - toglierebbe alle Regioni la possibilità di avere l'ultima parola sulle attività petrolifere. La Basilicata (come territorio più petrolifero d'Italia) ne risulterebbe danneggiata nella sua potestà decisionale. Di questo si dicono convinti alcuni esponenti di primo piano del Partito democratico: il deputato Salvatore Margiotta - che, nella Commissione Ambiente di cui è componente, aveva provato a opporsi - e l'assessore regionale all'Ambiente Vincenzo Santochirico, che aveva lanciato l'allarme tre giorni fa. Dichiara Margiotta: «Con il testo appena licenziato, verrebbe rinovellata e scavalcata la legge 625 del 1996. In quel testo sono regolate le attività petrolifere, sottoposte a un'intesa fra la Regione e le compagnie petrolifere». Come le note intese Stato-Regione-Eni e Stato-Regione-Total? «Esattamente - risponde Margiotta - la volontà del ministro Scajola è quella di accentrare tutto mediante lo strumento della “autorizzazione unica”». Come funzionerebbe? «Il ministro - spiega il deputato lucano - convoca un tavolo con lo Stato, la Regione e i Comuni competenti. Si raccolgono i punti di vista. Poi, però, chi decide è il ministro». Cioè, i pareri degli enti locali non sarebbero vincolanti? «Esatto», conferma Margiotta. Un meccanismo che, secondo Margiotta, è fortemente voluto dalle società petrolifere, i cui rappresentanti avrebbero caldeggiato nel corso di appuntamenti istituzionali. Santochirico è tornato ieri sull'argomento. Con un appello: «Le Regioni italiane assumano una posizione comune per contrastare il disegno di legge sulle estrazioni petrolifere dei ministri Tremonti e Calderoli che estromette del tutto i territori dalla gestione e dalla salvaguar-

«Il governo del dottor Jekyll e di mister Hide» LE PAROLE del ministro Scajola - che ieri aveva auspicato iter più facili per tirare fuori dal sottosuolo i 100 miliardi di euro in petrolio che ci sono - hanno provocato più di una reazione. A cominciare da quella del senatore del Pdl Egidio Digilio, che dice: «Mi auguro che le parole del ministro Scajola siano arrivate alle orecchie dei manager delle compagnie e delle società petrolifere italiane come a quelle del supermanager della Sel e degli amministratori regionali e comunali lucani: il petrolio è una risorsa troppo importante da pensare di gestire come se fosse la sola e rara coltivazione di gelsi della collina materana». E aggiunge: «Continuare invece a ridurre ogni intervento del governo alla questione, sicuramente di grande rilevanza economica (e non solo) dello sconto per i lucani sulla benzina, risponde alla più classica delle manovre per fuorviare l'attenzione da responsabilità proprie». Sergio Lapenna, consigliere regionale del Pdl, rincara la dose: «Il petrolio estratto in Basilicata è prevalentemente appannaggio dei grandi gruppi internazionali. Ma quando è stato scoperto sembrava l'inizio di una nuova era in cui si annunciava che “con le royalties avremo avuto strade e ferrovie, che non saremo più stati costretti ad emigrare e che si sarebbe innescato un meccanismo virtuoso, da cui tutti avrebbero tratto vantaggio”. Ma la realtà è ben diversa». Chiude il consigliere del Pd Erminio Restaino, che commenta la questione del ddl “Energia”: «Se da una parte il centrodestra spinge sull'acceleratore del federalismo a tutti i costi, a Roma c'è chi lavora per tentare di ridimensionare la funzione decisiva degli Enti locali in materia di concessioni e per accentrare tutto. Forse ci vorrebbero abituare a un governo del dottor Jekyll e mister Hide».

dia del proprio patrimonio ambientale». L'assessore lucano ne ha scritto al collega calabrese Silvestro Greco, coordinatore della Commissione nazionale Ambiente e Protezione civile (organismo che raggruppa gli assessori all'Ambiente di tutte le Regioni italiane). La Commissione si riunirà mercoledì 29 ottobre prossimo. Santochirico spiega quali sarebbero gli effetti negativi dell'approvanda legge: «La Basilicata è di gran lunga la prima regione per produzione di petrolio in Italia, e che contribuisce a circa il 90 per cento della produzione nazionale su terraferma, e ad oltre il

Vincenzo Giuliano, Udc Provincia di Potenza

«Risorse e industrie: bisogna rivedere le competenze» «BISOGNA rivedere le competenze in materia di industrie e di risorse del territorio, partendo dal presupposto che se la responsabilità incombe sulle istituzioni locali, non è pensabile che lo Stato si riservi poi la competenza nelle materie citate. Allo Stato spettano solo le direttive in materia di industria strategica di interesse nazionale»: parola di Vincenzo Giuliano, capogruppo dell'Udc nel consiglio provinciale di Potenza. Giuliano interviene poi sul sistema di tassazione sulle risorse del territorio:

«Alla Regione Basilicata afferma - dovrebbe toccare il potere di tassazione primario e allo Stato quello derivato. Non è pensabile quindi che sui prodotti petroliferi della Val D'Agri lo Stato possa conservarsi la tassazione primaria ed alla Regione solo le accise o le royalties: il sistema va letteralmente invertito». Vincenzo Giuliano è intervenuto in un pubblico dibattito svoltosi a Villa D'Agri sul Piano operativo Val D'Agri promosso dal gruppo consiliare regionale Federazione Popolari di Centro.

76% dell'intera produzione italiana. Significherebbe un forte indebolimento della Basilicata nella possibilità di negoziare le compensazioni ambientali, che permettono di realizzare interventi di forestazione produttiva nei territori delle comunità interessate dalle estrazioni; l'anticipazione delle royalties, milioni di euro destinati allo sviluppo del territorio, alle infrastrutture e all'occupazione; sviluppare un vasto programma per portare il metano in ogni casa». Margiotta ricostruisce l'iter del ddl: dopo settimane di discussioni in diverse commissioni permanenti, è arrivato all'Ambiente; il 14 ottobre all'unanimità la

A sinistra Margiotta, sopra Restaino, sotto Lapenna

Commissione ha votato un parere secondo cui le obiezioni delle Regioni dovevano restare “vincolanti” (in questo aveva giocato un ruolo chiave il relatore, della Lega, quindi naturalmente attento a non calpestare l'autonomia delle Regioni); il 22 ottobre la commissione Attività produttive - che è “referente” e dunque decide - non ha accolto quel parere. Da martedì 28 ottobre il ddl è in discussione alla Camera. «Abbiamo un accordo con la Lega - ricorda Margiotta - ma non sappiamo come andrà a finire». Il “veto petrolifero” delle Regioni si affida a una promessa della Lega al Pd. r.pezzano@luedi.it

Una prima analisi del documento

L’inghippo che non si trova nel testo del disegno di legge A LEGGERE il testo del ddl 1441-ter del governo le norme citate sono tre: la 239 del 23 agosto 2004, la 241 del 7 agosto 1990 e la 9 del 9 gennaio 1991. Quest’ultima in particolare dice: «Il permesso di ricerca è accordato con decreto del ministro dell'Industria, sentiti il Comitato tecnico per gli idrocarburi e la Regione con il ministro dell'Ambiente». La legge del 2004 invece recita: «Il permesso e la concessione sono

rilasciati a seguito di un procedimento unico, al quale partecipano le amministrazioni statali, regionali e locali interessate». E poi cita la legge del 1990. La quale parla della Conferenza dei servizi e dice che, se si verifica un dissenso fra Stato e Regione, decide la Conferenza Stato-Regioni. Apparentemente, il ddl contestato prevede il ricorso a un organismo bipartisan. L’inghippo sarà altrove. ro. pe.

L'associazione ambientalista chiede i motivi della mancata nomina del presidente

I dubbi della Ola sul Parco della Val d'Agri PERCHE' non è stato ancora designato e nominato il presidente del Parco nazionale Appennino Lucano Val d'Agri Lagonegrese? A chiederselo, i responsabili della Ola, l'Organizzazione lucana ambientalista. L'associazione, o meglio il coordinamento di associazioni e comitati dei cittadini, si rivolge direttamente all'assessore all'Ambiente della Regione Basilicata, Vincenzo Santochirico, per conoscere le ragioni. Spiegano dalla Ola: «Dopo 8 mesi dalla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del decreto del Presidente della

Repubblica che istituisce il parco nazionale (l'8 dicembre dell'anno scorso) non sono ancora noti i motivi che ritardano l'intesa per la designazione e nomina del presidente del parco ai sensi del comma 3, articolo 9 della legge 394 del 1991 e successive integrazioni». Gli ambientalisti citano indiscrezioni di stampa secondo cui il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, vorrebbe nominare, al posto del presidente del parco un “Commissario”, facendo così intendere di non aver raggiunto l'intesa con la presidenza della Regione Basili-

cata e congelando in questo modo la gestione del parco nazionale. «Nel denunciare nuovamente il tentativo di snaturare il parco a vantaggio degli interessi petroliferi dell'Eni aggiungono dalla Ola - evidenziamo come da fonti giornalistiche abruzzesi si apprende che l'Eni sia intenzionata a smantellare il Distretto Petrolifero di Ortona, in Abruzzo, e trasferirlo al sud Italia, in Val d'Agri e in Basilicata. La Basilicata si appresterebbe così a diventare, attraverso il duopolio Eni - Total, regione-snodo del sistema energetico italiano ed eu-

ropeo con concessioni, campi di stoccaggio di idrocarburi liquidi e gassosi non solo lucani, impianti di trasformazione e di produzione energetica». Questa la richiesta dell'associazione alla Regione Basilicata: «Deve prodigarsi per gestire il parco considerandolo unico e straordinario strumento per frenare l'invadenza delle trivelle, praticando uno sviluppo durevole non basato sulle fonti fossili esauribili e garantendo i monitoraggi ambientali contro l'inquinamento da idrocarburi, salvaguardando le vocazioni del territorio lucano».


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Primo Piano

Sabato 25 ottobre 2008

Politica lucana Galassia del Pd lucano: otto anime e Falotico ancora in libera scelta

Un partito non tanto unico Tanti i big che stanno con Red di Massimo D’Alema di SALVATORE SANTORO POTENZA - A volerle contare si arriva a otto. Nove forse. Tante sono le correnti interne (c'è chi dice sia veri partiti nel partito) che esistono nel Pd lucano. Niente a che vedere con la galassia nazionale: chi le ha catalogate non si è fermato prima di 18. Ma il fenomeno delle correnti esiste anche in Basilicata. Magari le differenze non sono così nette come a Roma, magari c'è chi ha simpatie trasversali rispetto ai leader nazionali e sta a cavallo di un paio di “sensibilità” ma le divisioni di casacche ci sono pure nel Partito democratico lucano dei record. La fusione della Margherita con i Democratici di sinistra per dar vita al partito unico non poteva essere indolore. Era scontato: i due partiti originari le correnti già le conoscevano e se le sono portate in dote e poi i primi mesi del Pd (più a livello nazionale che locale) con la sconfitta elettorale d'esordio il 13 e 14 aprile non sono stati semplici. La stessa leadership nazionale di Veltroni ogni giorno è messa sotto esame. In ogni caso questo il quadro delle correnti lucane. La prima e quella più numorosa; in Italia si fanno chiamare Red, in Basilicata più semplicemente dalemiani: quelli per cui alla fine l'importante è «dire qualcosa di sinistra». Anche indicati dalla stampa nazionale come i “rapaci” di Massimo D'Alema. E dalemiani lo sono da sempre Filippo Bubbico, Antonio Luongo, Piero Lacorazza, Vincenzo Folino, Rocco Colangelo. Con loro anche l'ex senatore Salvatore Adduce che un anno fa era vicino alle posizioni politiche di Bindi. Dalemiani doc anche gli ultimi due segretari provinciali dei Ds, Giuseppe Dalessandro e Antonio Anatrone. E Red sono anche Roberto Speranza e Giovanni Casaletto. Ma non è una casta chiusa. Anzi è alla costante ricerca di “adepti”. Forse di contaminazioni. C'è chi scherza: «Lacorazza sta tentando di convincere Goffredo Bettini, Pierluigi Bersani e Piero Fassino a fare pressioni su Veltroni per una corrente Youdem meno veltroniana e più dalemiana». Fresco dalemiano anche l'ex segretario regionale Sdi Nicola Valluzzi. Ben strutturati in Basilicata anche quelli di 360 gradi di Enrico Letta. E' la corrente del governatore luca-

no Vito De Filippo che a livello nazionale è considerato tra i big di corrente e dell'europarlamentare Gianni Pittella (con il bene placet dell'amico di sempre massimo D'Alema). Con loro i consiglieri regionali Antonio Di Sanza e Marcello Pittella e il capogruppo alla Provincia di Potenza, Vito Di Lascio. Tra loro anche il consigliere comunale ex assessore Maridemo Fiammetta. Sono indicate come le “formichine” per il partito fluido; non liquido. Si mormora che sia Lettiana anche l'ex rutelliana Wilma Mazzocco. C'è poi, Quarta fase. Sono

i “dinosauri” sturziani di Dario Franceschini e Giuseppe Fioroni e Franco Marini per spostare il baricentro del Pd dalla sinistra verso il cattolicesimo democratico. In Basilicata la componente cattolica è in fermento. Il capofila è il deputato Salvatore Margiotta con il “collega” Carlo Chiurazzi e l'ex sottosegretario di Stato, Giampaolo D'Andrea. Tra loro anche il consigliere regionale Gennaro Straziuso e l'ex coordinatore Pd del Materano, Michele Corazza. Dovrebbe essere la corrente ideale anche per l'approdo del sindaco potentino Vito

Adesione all’Idv da parte di 5 consiglieri comunali lucani

Santarsiero che però prende tempo e non frena le proprie simpatie sia per l'area D'Alemiana del partito che per i lucani “caraibici”. Vicino a Quarta fase anche il segretario provinciale Ignazio Petrone che però ha un rapporto stretto con il dalemiano Lacorazza. Con loro anche Pasquina Bona (più vicina a Fioroni che a Franceschini). Hanno un nome tutto da terzo millennio, Youdem ma si riconoscono semplicemente in un aggettivo: veltroniani. Sono i fedelissimi del leader Walter Veltroni. Hanno un sogno: realizzare

una nuova stagione della politica italiana ma senza scossoni e a voce bassa: i “pacati”. In Basilicata il presidente della provincia di Potenza, Sabino Altobello. Con Veltroni per amicizia con Bettini anche il coordinare cittadino Vito Giuzio. Per Veltroni anche il consigliere regionale Vincenzo Santochirico. E ci sono i fassiniani. E' la corrente della senatrice Maria Antezza che conta però su proprie “contaminazioni territoriali. E' il caso del segretario provinciale di Matera, Anna Ferrara che ideologicamente sarebbe per

Veltroni ma che è da sempre vicinissima a Maria Antezza e quindi non lontana da Piero Fassino. Ancora: i Democratici contro. Sono contro l'invecchiamento della classe dirigente. Il leader nazionale è Mario Adinolfi e con lui la generazione U. Attivi sul web con toni da “duri e puri” in Basilicata sono capitanati dall'ex candidato segretario regionale alla Primarie del 14 ottobre 2007, Ottavio Romanelli. Ecco poi le contaminazioni. In Basilicata è fusione tra le due correnti nazionali capeggiate da Rosy Bindi e da Arturo Parisi (Ulivisti). A guidare questa “sensibilità” politica il sottosegretario Mario Lettieri, e il candidato alle politiche Salvatore Russillo. Un posto a parte poi spetta ai Caraibici di Erminio Restaino. Una anomalia regionale. La corrente c'è e strutturata ma non ha (almeno per il momento) sponde nazionali definite. Per restringere il campo sono degli ex rutelliani che però non hanno aderito alla corrente “Per” dell'ex leader della Margherita Francesco Rutelli. Al momento nutrono simpatie dichiarate per i Red di Massimo D'Alema. Fanno parte dei Caraibici, il presidente del consiglio provinciale di Potenza, Antonio Salicone e l'assessore materano Santarsia. Fedelissimo di Restaino è il dirigente di partito, Antonello Molinari. Non ci sono avvistamenti invece di Teodem lucani (i fedelissimi dell'estremista di centro Paola Binetti) e di esponenti che si rifanno strettamente ai White di Pierluigi Castagnetti. Non fa proseliti in Basilicata nemmeno la corrente nazionale Per (Persone e reti) di Francesco Rutelli. Discorso a parte merita l'assessore regionale Roberto Falotico. Alla fine potrebbe essere libero da qualsiasi corrente nazionale. Il suo riferimento è e rimane Dario Franceschini (si conoscono dai tempi del movimento giovanile) ma alla fine sembra non essere intenzionato a entrare in Quarta fase lucana. In ogni caso la situazione è in evoluzione ma non si esclude la creazione di una corrente politica locale di riferimento cattolico democratico da parte di Falotico insieme ai fedelissimi Carmine Lombardi, Aurelio Pace, Angelo Lajeta e Paolo Galante.

Martedì si svolge il consiglio regionale chiesto dal centrodestra

Radice: «Punto di riferimento» I malesseri della maggioranza NUOVE adesioni lucane all’Italia dei valori di Antonio Di Pietro. Entrano nell’Idv i consiglieri del comune di Atella Angelo Bochicchio, Michele Zaccagnino e Angelo Rocco Petrino, la consigliera comunale di Scanzano Jonico, Maria Cristina Mattia e il consigliere comunale di Terranova del Pollino, Giuseppe Carbone. Tutti eletti in liste civiche. A darne notizia un comunicato ufficiale del coordinamento regionale del partito in cui si legge: «Cresce la fiducia nel partito di Di Pietro, che continua ad avere conferma del sempre maggiore consenso in Italia e in regione».

E il segretario regionale Idv, Michele radice ha commentato: «Le nuove adesioni dimostrano la crescente fiducia nel partito. I consiglieri che recentemente hanno scelto l'Italia dei Valori sono pienamente convinti dell'azione politica nazionale e regionale del partito di Di Pietro. Michele Radice ha poi sottolineato di essere «soddisfatto per le nuove adesioni. Idv si riconferma un punto fermo nello scenario politico nazionale e regionale, ponendosi al centro di libere e convinte adesioni di amministratori e cittadini, che sempre di più chiedono una buona, corretta e trasparente amministrazione».

ALL’INIZIO della settimana prossima si riunisce il consiglio regionale di Basilicata la cui convocazione era stata richiesta dai consiglieri regionali di opposizione dopo che la maggioranza di governo era stata superata in sede di votazione. In particolare gli esponenti del centrodestra lucano chiesero una «discussione sulla crisi politica della maggioranza che governa la Regione Basificata» invocando «iniziative urgenti” della Regione di fronte alla grave emergenza economica ed occupazionale». La richiesta fu fatta all’indomani della battuta d’arresto della maggioranza sul disegno

di legge proposto dalla giunta per la proroga delle concessioni ad alcune strutture sanitarie della regione. Iscritti all’ordine de giorno anche altri punti tra cui la prosecuzione della discussione già avviata sulla mozione della consigliera Simonetti (Prc) relativa alla «trasparenza dei criteri di reclutamento e di partecipazione ai concorsi e alle selezioni a garanzia dei disoccupati lucani, in particolare dei giovani».Il consiglio discuterà anche della partecipazione della Regione alla costituzione della “Fondazione Fortunato” e su una proposta di legge concernente le “norme in materia di contrasto al lavoro non regolare”.


Primo piano

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La crisi dell’economia La crisi inizia a colpire le aziende Banche centrali, Fmi e governi Partono i licenziamenti pronti a intervenire, ma resta nell’industria dell’auto in Usa e in Ue incertezza sugli strumenti

Borse di nuovo tutte a picco L’Europa brucia altri 230 miliardi di euro. E l’Ocse sentenzia: «Sarà recessione» di MARCO SANTILLO MILANO - È di nuovo venerdì nero per le Borse mondiali. E non è più la crisi dei mutui a far paura, ma la recessione vera, profonda, senza una luce in fondo al tunnel, che si intravede per l'economia reale. Alla fine di una giornata che ha visto i mercati asiatici perdere con percentuali a due cifre, l'Europa lascia sul tappeto altri 230 miliardi di capitalizzazione. E solo perché, alla fine, quasi più per orrore dell'abisso che per vere buone notizie, gli indici hanno recuperato qualcosa rispetto ai tonfi di metà giornata. Così il Mibtel chiude a -4,96%, a 15.390, mentre l'S&P/Mib perde il 5,61% a 19.879. Sotto tiro ancora le banche con Intesa e Unicredit, ma anche Fiat con tutto il comparto dell'auto, e anche Eni e Telecom. Nel resto d'Europa, le cose non vanno affatto meglio: Francoforte -5,4%, Londra -5%, Parigi -3,5%. Oltreatlantico stessa musica: a due ore dalla chiusura, il Dow Jones perdeva il 5,03% a 8.254,46, il Nasdaq il 4% a 1.539,69 e lo S&P 500 il 5,08% a 861,97. Le cattive notizie dall'economia reale (anche licenziamenti a migliaia dei colossi dell'auto in Usa e in Europa) cadevano sul terreno fertile della scaramanzia: ieri è stato l'anniversario del 24 ottobre 1929, giorno focale della Grande Depressione. Per chi non crede al destino, bastavano i dati nudi e crudi per scatenare il panico: nell'eurozona l'indice manifatturiero scende per il quinto mese consecutivo e tocca i minimi del '90. In Francia va anche peggio, perché l'indice batte il record negativo storico. In Gran Bretagna il Pil è negativo, per la prima volta dopo 15 anni, e la Banca d'Inghilterra parla della "più grande crisi finanziaria della storia umana". Senza riuscire a vedere l'uscita dal tunnel che "si spera" possa esserci nel 2010 o forse nel 2011. L'Ocse prevede recessione per molti paesi e ripresa incerta. Nouriel Roubini, guru della crisi, parla di recessione pluriennale negli Usa e insiste sulla necessità di chiudere i mercati per qualche settimana. Non va meglio per l'energia: i paesi Opec, preoccupati per il vero crollo dei prezzi del greggio, dimezzati rispetto a inizio estate, decidono di tagliare la produzione di un milione e mezzo di barili al giorno. Ma il mercato reagisce facendo scendere il prezzo del barile di altri 5 punti: la decisione Opec conferma la recessione mondiale e il pessimismo generale. La politica arranca, non riesce a tenere il passo della crisi per l'eccessiva frammentazione dei centri decisionali. Sul fronte delle ban-

che centrali, regge il coordinamento tra Bce e Federal Reserve americana che annunciano ufficiosamente un ulteriore maxi-taglio dei tassi per sostenere le economie. Ma le monete dei paesi più piccoli restano esposte alla tempesta: la Danimarca, che votò con un referendum per restare fuori dall'euro, ha dovuto alzare ieri i tassi al 5,5% per sostenere la corona. È proprio sui paesi minori e su quelli emergenti che si addensano le nubi maggiori. L'Islanda, praticamente alla bancarotta, ha avuto ieri accesso a un prestito del Fondo Monetario Internazionale da 2 miliardi di euro. L'FMi annuncia di avere 209 miliardi di dollari pronti per aiutare le economie emergenti, tra queste Ucraina, Bielorussia, Ungheria e Pakistan. La Commissione Ue ammette che "la situazione è inusuale" e si convoca per mercoledì prossimo, in attesa dell'Ecofin del 4 novem-

bre e soprattutto dei due vertici dai quali il mondo aspetta un intervento congiunto che salvi l'economia globale: il vertice informale dei leader Ue del 7 novembre e il G20 del 15 novembre al National Building Museum di Washington. Toc-

cherà a loro convincere i mercati che la catastrofe si può fermare. E forse prendere misure severe per bloccare la speculazione, come chiedono a voce sempre più alta operatori istituzionali e imprese nel mirino dei fondi corsari.

Intesa-SanPaolo, Fiat ed Eni tra i più colpiti. Il governo lavora al piano salva-imprese

Piazza Affari affonda. Mibtel giù di 5 punti di ANTONIO PENNACCHIONI ROMA - Giù a picco con un lieve recupero in chiusura di seduta. Trascinata dai titoli bancari, petroliferi ed industriali Piazza Affari va in caduta libera e sotto la spinta dei timori di recessione e degli allarmi per i conti delle principali società supera i minimi raggiunti il 10 ottobre scorso. Ieri il pessimismo ha dominato tutti i principali barometri della Borsa italiana: il Mibtel ha chiuso a -

4,96%, l'S&P Mib a -5,61% (ai minimi rispettivamente da marzo 2003 e dal '98) e l'All Stars a -3,62%. I volumi sono stati contenuti per un controvalore di 2,7 miliardi di euro e durante la seduta sono scattate molte sospensioni per eccesso di ribasso. A Milano la peggiore delle blue chip è stata Intesa-SanPaolo: più volte sospesa dalle contrattazioni alla fine ha perso il 10,77% a 2,45 euro. A sostenere il titolo non è bastata la comunicazione che i dividendi e i coefficienti

Si controllano le azioni

patrimoniali saranno esaminati nel consiglio di gestione dell'11 novembre e non in quello di martedì 28 ottobre. Profondo rosso anche per Unicredit (8,19% a 1,86 euro) ai minimi dal '97 sulla scia di una doppia ipotesi (uscita dell'ad Alessandro Profumo ed ingresso del Tesoro nel capitale con una quota del 10%). Male anche Mps. Tra i titoli più colpiti Fiat (8,7% a 5,827 euro) risente della tempesta sul settore auto e i petroliferi della caduta delle quotazioni del

L’appello: «Il governo riconosca con interventi concreti il nostro ruolo di traino»

Piccole e medie imprese: «Siamo l’uscita di sicurezza» di MILA ONDER BOLOGNA - Le pmi possono essere per l’Italia «l'uscita di sicurezza» della crisi. Ma perchè il Paese possa imboccare questa strada, il governo deve riconoscere con interventi concreti il ruolo di traino svolto dalle piccole e medie imprese nell’economia italiana e le banche devono garantire coraggiosamente il loro sostegno al tessuto produttivo. A richiamare l’attenzione sul mondo delle pmi è il presidente della Piccola Industria di Confindustria Giuseppe Morandini, che, dal palco del decimo forum dell’associazione, ha chiesto «misure concrete», a partire dalla politica fiscale, per passare dalle parole ai fatti e aiutare veramente le imprese. Le pmi hanno saputo in questi anni, andare

all’estero, rinnovarsi, riorganizzarsi, ristrutturarsi ma «rimboccarsi le maniche non basta più: ci vuole una risposta del sistema Paese, ma di un paese che dimostri di essere convinto che queste imprese sono l’unica uscita di sicurezza da questa crisi». Serve allora che i rapporti con la p.a. non siano fatti solo di contenziosi e pagamenti insoluti (la cifra si avvicina a 70 miliardi) che gli utili reinvestiti possano godere di una tassazione agevolata e che le spese di rappresentanza, proprio quelle che consentono di superare i confini, possano essere dedotte. Ma per sostenere le pmi ci vogliono anche banche che non le lascino sole. Dal territorio arrivano segnali di allarme: difficoltà crescenti nel reperire liquidità, restrizione degli affidamenti di cassa,

impennata dei costi delle commissioni per i finanziamenti a breve, aumento della richiesta di garanzie sul mediolungo periodo. A rassicurare gli imprenditori riuniti al Forum, quasi un migliaio, ci ha pensato il direttore generale di Intesa SanPaolo, Pietro Modiano: «In Italia non ci sono segnali di credit-crunch’', ha sottolineato ed anzi l’anno prossimo il plafond di credito che il gruppo metterà a disposizione del manifatturiero sarà maggiore di quello di quest’anno. Una garanzia che il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli spera di prendere in parola, altrimenti il governo non esiterà ad intervenire: «La chiamano moral suasion. Se le banche sono buone saremo buoni, diversamente interverremo con una potata seria».

barile sotto quota 63 dollari malgrado il taglio di 1,5 milioni di barili varato ieri dall'Opec. Tenaris ha perso quasi dieci punti, Eni il 5,8%, Saipem il 3,7%. Male anche Luxottica e L'Espresso. A beneficiare del rafforzamento del dollaro sull'euro è stato invece il comparto del lusso. Bulgari, dopo una sospensione per eccesso di rialzo, ha guadagnato oltre quattro punti come Geox. Bene anche Italcementi (+8,37%) e gli assicurativi Unipol (+4,96%) e Fondiaria Sai (+3,76%). IL PREMIER: NO ALLA ROTTAMAZIONE - Da Pechino Silvio Berlusconi spiega così la caduta dei listini: "È tornata la speculazione al ribasso, non la paura". Intanto i ministri interessati Giulio Tremonti (Economia) e Claudio Scajola (Sviluppo) stringono i tempi del piano salvaimprese in cui spicca la garanzia pubblica sui prestiti a piccole imprese ed artigiani. Il premier fissa i paletti: tra le misure a sostegno dell'economia reale "non è prevista la rottamazione auto". Allo studio inoltre un pacchetto di incentivi per agevolare la ripresa dei consumi. Tra le novità il sostegno ai redditi medi-bassi con l'estensione agli statali della detassazione degli straordinari e con gli sgravi sulle tredicesime dei pensionati.


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LA TRIBUNA

Sabato 25 ottobre 2008•

PER GLI ANZIANI TANTA INDIFFERENZA E INSENSIBILITA’

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IL TRATTO

SOLIDARIETÀ AGLI STUDENTI CHE PROTESTANO

di Giulio Laurenzi

di MAURO ARMANDO TITA DA qualche tempo la società lucana guarda al pianeta anziani con indifferenza e insensibilità. Le varie denunce sui giornali sono relegate nelle pagine interne e non producono effetti e riscontri positivi a riguardo. Siamo tanto impegnati verso la fuga dei cervelli e verso una perdurante crisi finanziaria che ...abbiamo dimenticato del tutto la questione anziani. Il recente rapporto sulle povertà della Caritas , e le denunce educate dello stimato amico Vittorio Sabia e della FNP CISL ci ricordano che gli Anziani in Basilicata sono in grande difficoltà. Vorrei riportare per intero la bella riflessione di Vittorio Sabia (Il Quotidiano del 21 ottobre scorso) sugli anziani lucani... per dare un senso a questa mia nota di denuncia e di condanna per l'indifferenza e il cinismo generale della società lucana. La FNP della Cisl di Basilicata rincara la dose e denuncia la presenza di finanziamenti presenti nel settore del "Welfare anziani" e la cronica incapacità di progettare interventi precisi e precipui a riguardo. L'anziano lucano è guardato con fastidio. Aumentano a dismisura le badanti. Pochi sono i nuclei familiari pronti ad ospitare i propri genitori. E' una rivolzione copernicana di chiaro stampo involutivo. La grande solidarietà dei lucani è un flebile ricordo del passato. In questi ultimi anni la società del mercato e della finanza creativa ha progressivamente sospinto gli anziani verso l'afasìa relegandoli nell'area della passività, della solitudine e dell'alienazione comunicativa. La Basilicata non è immmune In Basilicata si sono salvati solo i Difensori Civici che si sono susseguiti negli ultimi anni, qualche sacerdote impegnato negli Ospizi , qualche giornalista e qualche boiardo ancora in auge. Gli altri , dai dirigenti della P. A. ai lavoratori più comuni sono presenti con una esistenza grama e priva di stimoli culturali e non, i pensionati odierni sono presenti dappertutto impegnati come sono al "pubblico" passeggio e all'ozio più bieco tra piccoli e angusti marciapiedi e piazze piene di auto. La condizione anziana in Basilicata come nell'intero meridione mette allo scoperto una vistosa contraddizione presente in tutte le società contemporanee. Una vistosa contraddizione che vede in queste società lucane e meridionali in genere il rispetto e la protezione solo della "vecchiaia biologica", con una serie di interventi terapeutici e farmacologici, finalizzati allo stare bene fisicamente. L'altra vecchiaia quella che vienedefinita dai sociologi la "vecchiaia sociale è purtroppo trascurata terribilmente . Analizzare in Basilicata simile contraddizione significa riportare il discorso sul tema del "sistema di intervento rivolto all'Educazine Permanente degli Adulti e sulla carenza di servizi agli anziani e alle aree marginali . Tale crisi di sistema si è acuito con un ingiusto e forzato inurbamento dei due capoluoghi e delle aree costiere. Questa visione modernistico - tecnocratica che oggi implode (vedi Salicone sul Quotidiano del 21 ottobre scorso) ha costruito un modello "culturale" che ha spazzato per sempre la vecchia e orgogliosa "civiltà contadina lucana" creando una vera e propria frattura generazionale. Una frattura che ha coinvolto in Basilicata anche il Ceto Medio intellettuale. Da decenni questo ceto medio non è più il motore del cambiamento della società lucana. Tale effetto si ripercuote con e si ripresenta con il pensionamento. Un ceto medio, non più protagonista, che si è intristito sempre più di fronte alla totale assenza di offerte pubbliche di partecipazione degli anziani ad iniziative di rilevanza sociale e culturale . Tale mancata educazione ad un uso creativo del tempo libero ha completato questa desolante realtà e ha fatto sì che l'anziano lucano venisse del tutto assorbito da una "precarietà esistenziale". Bisogna riprendere la grande stagione regionale della Domanda Assente e del Progetto Minerva ( un intervento socio culturale rivolto agli anziani lucani) perchè in Basilicata la Questione anziani non è una variabile indipendente e non può essere affrontata solo sotto il profilo sanitario. La Regione deve avere il coraggio di reinventare il vecchio progetto socio Culturale e superare l'attuale concetto di regressione, di perdita e di involutività dell'anziano lucano. Deve creare un Percorso che guarda alla pluralità dei bisogni di vita e dal groviglio di intrecci della ricorsività tra un anello e l'altro della catena dei servizi socio-assistenziali, ricreativi, culturali, educativi e intra e intergenerazionali , caratterizzati da continue riorganizzazioni e continui e repentini cambiamenti di vita quotidiana. Queste iniziative e questi interventi seppur timidamente presenti nelle numerose e qualificate Università della Terza Età lucane hanno sofferto dell'episodicità e della sporadicità e delle annose carenze di natura finanziaria. La Regione, il Pianeta Giovani e l'Unitre potrebbero interrompere questo trend negativo e riproporre con una vera discontinuità rispetto al passato forme di intervento con soggetti di età diversificata con ruoli complementari, alternativamente di insegnamento ed apprendimento. Del resto fare un intervento in regime di coazione generazionale è auspicabile e necessario. Tale regime di coazione sta a significare che i giovani che sanno fare determinate cose che gli anziani non hanno mai provato a fare o non sanno fare più ed anziani che hanno dalla loro un patrimonio di storia, di esperienze che i giovani non hanno avuto il tempo di accumulare si integrino in una nuova sinergia e in una nuova unicità di interventi. Insieme possono rivolgersi all'intera società lucana compresa quella politica e costruire una vera e nuova società interculturale adatta all'odierna crisi , fatta da alta problematicità da debacles finanziarie e da incertezze verso il futuro. Tale approccio potrà finalmente creare nuove forme di aggregazione e di vita liberate da vincoli , cariche di democrazia e aperte alla ragione , alla fantasia e alla creatività , viste come dimensione costitutiva della quotidianità. E' un sogno che può realizzarsi immediatamente facendo incontrare "anziani e giovani" in un vero circuito virtuoso, avendo cura di coinvolgere propositavamente le tre agenzie educative ( Scuola, Famiglia e ,soprattutto, Chiesa) con la diretta regia delle Unitre e della Regione Basilicata mauro.armando.tita@alice.it

SU invito del Comitato studentesco per la contestazione del Decreto Gelmini i Cittadini Attivi di Bernalda e Metaponto hanno partecipato all'incontro con gli studenti fissato alle ore 11,00 del 23 ottobre 2008 all'interno del Liceo Scientifico di Bernalda. A nome loro ha parlato anche per espresso desiderio degli studenti Pietro Tamburrano, ex docente di questa scuola. I contenuti dell'intervento sono così sintetizzabili. La solidarietà dei “Cittadini Attivi” alla iniziativa degli studenti è totale e sincera, perché sono giuste le contestazioni nazionali in atto contro il Decreto Gelmini, e perché i diritti rivendicati dagli studenti sono sacrosanti. Il relatore ha evidenziato la “incostituzionalità” del Decreto Gelmini e la “inopportunità” che esso entrasse a mortificare la dignità dell'Aula Parlamentare. Le ragioni di un così audace giudizio stanno nella “inosservanza” di ciò che attiene alla società democratica, garantita dalla Costituzione. La scuola democratica è “istituzione” dello Stato che garantisce la promozione umana e la integrazione sociale di ogni persona, senza alcuna distinzione di origine, di razza, di appartenenza e di confessione politica o religiosa. In democrazia non possono esserci scuole per facoltosi e scuole per poveri. La Costituzione italiana garantisce l'esistenza delle Scuole private ma sotto la vigilanza della Pubblica Istruzione dello Stato, non viceversa. In democrazia la Scuola pubblica forma il cit-

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tadino e il professionista, ossia la persona formata come soggetto consapevole e responsabile, che entra poi nella società civile come protagonista attraverso il lavoro. In tal modo un cittadino così formato sarà pronto a collaborare per il miglioramento politico-gestionale delle Istituzioni, e sarà fiero di contribuire col suo lavoro specifico al benessere della società stessa. La prospettiva della scuola democratica, pertanto, non è la discriminazione, non è la selezione, non è la esclusione, bensì la valorizzazione di ogni singolo cittadino, sia per l'affermazione dell'individuo, sia per la salute della società. Il Decreto Gelmini sembra contenere molteplici elementi per sospettare che si voglia una scuola a servizio dell'imprenditoria, funzionale non alla crescita e alla promozione dei cittadini, ma al loro asservimento ai bisogni dell'impresa. La Scuola sul modello dell'Azienda è creatura della Confindustria, non della grande pedagogia universale, né tantomeno della democrazia e della Costituzio-

ne italiana. I finanziamenti pubblici devono avere come prima voce e come primo obiettivo la Scuola nelle modalità della istruzione e della ricerca scientifica. Il degrado dell'Italia è l'effetto primario dell'abbandono della scuola pubblica a sorti alterne, vergognosamente tollerate e sottovalutate dal giudizio collettivo. Agli studenti è stato sottratto l'interesse per lo studio, perché al termine dei loro sacrifici scolastici li attende non il lavoro, per tutti garantito dalla Costituzione, ma la disoccupazione, il parcheggio per diseredati, tranne che si disponga di protezioni e di tutele di altro genere, legate più alla illegalità e all'abuso di potere, che al diritto della persona e del cittadino. All'interno della Scuola vi sia diversa considerazione degli studenti, che madre natura ha creato intelligenti, creativi, ma diversi per indole e tendenze. La Scuola deve “edùcere”, far venire fuori queste diversità che sono risorse, ricchezze, evidenziarle alla coscienza dei soggetti e rilanciarle per il successo complessivo. Dun-

que la selezione è naturale, non artificiosa e frustrante. Gli studenti devono rafforzare, nella Scuola, l'autostima, la consapevolezza del proprio valore, e l'avviamento a perfezionare le proprie abilità per realizzarsi come persone, e per mettersi al servizio dell'intera società. Studenti non mortificati, ma rilanciati con successo verso il lavoro, e attraverso questo nella società. Sulla formazione del cittadino e del lavoratore, non su altro, occorre investire fondi. Altro che tagliare! Così come si creano nuovi rilanci per l'industria, occorrono nuovi rilanci per la democrazia, la quale sussiste solo se ci sono cittadini validi e partecipi, vigili sui rischi che essa può correre quando a condizionarla ci sono i “prepotenti”. Gherardo Colombo parla di società orizzontale, non verticale. L'intervento del prof. Tamburrano si è concluso con significativo gradimento e appluso da parte degli studenti. Il Comitato “Cittadini Attivi” di Bernalda e Metaponto

LA CRISI DELLA SCUOLA E LA CRISI DELLA FAMIGLIA

MOLTO si è scritto e si continua a scrivere sulla riforma della scuola statale, con l'insistenza del rimprovero per non essere dotata di mezzi e finanziamenti adeguati. La cosiddetta pubblica istruzione sembra oggi carente, divisa, smarrita quasi. Nuoce l'assenza di un'intesa necessaria tra presidio centrale ed agenzie formative locali, di un ordito culturale che ha la sua matrice storica nello spirito dell'unità europea. I movimenti di piazza che rivendicano ragioni in campo politico-economico paventano tentativi di soffocamento, potrebbero risultare esiziali. Impresa improba, fatica erculea la riconciliazione. Il problema non si risolve a distanza: ha bisogno di parole di sintesi per essere afrrontato. Pare di assistere al tramonto di una funzione inostituibile del mondo scolastico, all'incursione di ombre, allo spegnimento insostituibile del mondo scolastico, all'incursione di ombre, allo spegnimento di luci senza età e senza biografie. Questo tempo va capito nella cantemporanea situazione

DIRETTORE RESPONSABILE Paride Leporace p.leporace@luedi.it

priva di onori, lontana da meriti rilevanti. A modesto avviso si sbaglia molto allorchè ci si lascia trascinare da agoni polemici o timori di mali imminenti. L'inadeguatezza e la sostanziale incomprensione tra ministro, dirigenti, docenti e studenti, rappresentano una contraddittorietà diffusa, l'incapacità di autocomprensione unitaria e quindi il gorgo, la frattura insanabile in cui l'ente rischia di precipitare. In chi legge le cronache di questi giorni, tessute di polemiche transeunti si forma e nasce un sentimento ambivalente diviso tra riflessione e pedanterie inutili, tra sarcasmi e banalità di espressioni dal dubbio gusto formale. La scuola si vive nell'unità, non nella duplicità degli schieramenti. Non è sfuggente alla realtà, come il mitico Proteo che quale anguilla aveva facoltà di cangiare forma a suo piacere. Abbiamo il dovere di salvarla dalla tragedia del suo tempo. Al di sopra di tutti i limiti dell'uomo, resta inconcussa la fedeltà al vincolo storico-culturale che in

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essa, per quanto imperfetta, si esprime, a cui l'attualità richiama tutti i componenti. Questi saranno forse “infermi”, turbati, scossi dalla bufera, però occorre scongiurare il pericolo incombente affichè nessuno venga travolto. L'emergenza educativa in difficoltà, la famiglia in crisi, non possono deludere o confondere genitori, insegnanti, educatori che devono trasmettere i valori fondamentali della persona, i principi della convivenza civile. Pur tra rischi, perché in effetti il processo di crescita è rapporto tra due libertà. Conoscere le persone, saperne condividere i problemi, le debolezze, significa guidarle verso il futuro. I ruoli sovvertiti, gli assemblearismi, le concessioni di strategie e di parole ambigue, non denotano stile di vita, men che meno dignità e rispetto. Il baratro della credibilità e qualità in cui si dibatte va allontanato, auspicando competenza e dotazioni necessarie agli obiettivi funzionali. Aldo Viviano

correnze 28,00. Manchette prima pagina 155,00 cadauna; finestrella prima pagina 595,00. Festivi più 20%; posizioni di rigore più 20 %; colore più 20%. Abbonamenti: ITALIA ANNUO 7 giorni ¤ 290 6 giorni ¤ 250

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COMMENTI L’analisi

RITORNO al futuro. Questa volta, però, non si tratta di cinema o di fantascienza ma dell'occasione di introdursi indirettamente, seguendo il filo di scritti e discorsi di alcune decine di anni addietro, nella concitata ma in definitiva asfittica discussione che investe, ai nostri giorni, la scuola italiana. Il pretesto lo offre una breve rassegna di interventi di Manlio Rossi-Doria, meridionalista ed economista agrario, raccolti in Scuola e Mezzogiorno, a cura di Pancrazio Toscano. L'agile volume, dedicato ai problemi dell'educazione in generale ed a quello delle popolazioni meridionali in particolare, rientra in una serie di pubblicazioni che, sotto la guida di Michele De Benedictis, le edizioni dell' Ancora del Mediterraneo dedicano all' opera di Rossi-Doria. Rossi-Doria, che con la Basilicata ha avuto un rapporto duraturo e fecondo fin dai tempi del suo soggiorno forzato nella regione in veste di confinato politico (1940), si occupava prevalentemente di questioni economiche e di vicende legate all'agricoltura. A differenza di quello che succede oggi dove ognuno si sente autorizzato a parlare di scuola, sembra quasi scusarsi per il fatto di non essere un esperto di problemi educativi, ma l'acutezza della sua analisi, il largo respiro della sua visione, la capacità di non isolare i problemi della scuola da quelli complessivi dell'intera società, testimoniano (se si tiene conto anche degli altri autorevoli contributi che si susseguivano in quegli anni) della qualità del dibattito e della statura delle personalità coinvolte. Se si esclude l'intervento in Senato sui temi dell'ordinamento universitario (1971), i rimanenti scritti sono concentrati tra il 1955 e il 1959, ovvero tra l'approvazione dei programmi Ermini per la scuola elementare (che in realtà concludono una precedente fase politica) e l'avvio del Piano di sviluppo della scuola, che elaborato dal ministro della Pubblica istruzione Aldo Moro (con il decisivo contributo del suo collaboratore Giovanni Gozzer), sarebbe stato sottoscritto e presentato in Parlamento dal suo successore Giuseppe Medici. Si afferma, con il Piano, mutuata da altri settori, la pratica della Programmazione, tanto più necessaria per rispondere alle sollecitazioni dell'Europa dell'economia che comincia a muovere i suoi passi e per assicurare le ingenti risorse umane e finanziarie indispensabili per il rinnovamento della scuola. Sono gli anni che, dopo l'esaurimento dell'esperienza del centrismo degasperiano, portano la Democrazia Cristiana a cercare nuovi interlocutori e preparano l'ingresso dei socialisti nel governo delle nazione. E' la stagione che introduce il polifonico dibattito sulla scuola media unica che porterà all'approvazione della legge istitutiva della stessa nel dicembre del

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La proposta

SCUOLA, RITORNO AL FUTURO NEL NOME DI ROSSI DORIA di GIGI STABILE

•Sabato 25 ottobre 2008

1962. E a confermare che le cose stanno cambiando non solo nella politica e nell'economia verrà, di lì a poco, l'annuncio del Concilio Vaticano II. L'educazione dei contadini, il saggio di apertura del libro, analizza il necessariamente difficile rapporto di una società, all'epoca prevalentemente o esclusivamente agricola, con la cultura e con il sapere e disegna dei possibili percorsi da tracciare in una realtà in rapidissima evoluzione e in un periodo in cui, non dimentichiamolo, ai tavoli delle grandi decisioni non erano ancora stati fatti tutti i giochi. Giochi che si sarebbero rivelati, ieri come oggi, largamente perdenti per i territori e le popolazioni del Mezzogiorno d'Italia. L'autore si sofferma su quelle che noi, che con dosi variabili di presunzione ci autodefiniamo moderni, chiameremmo le competenze dei contadini (quell'insieme di conoscenze, nozioni, abilità aveva sottolineato Rocco Scotellaro, allievo e collaboratore di Rossi-Doria presso l'Osservatorio di economia e politica agraria di Portici, di cui nessuno ha mai chiesto conto e di cui nessuno si è mai preoccupato) e le loro differenze con le in-competenze degli operai, forza lavoro sottratta alle sue naturali occupazioni, al contesto familiare e sociale, alle sue tradizioni ed inserita forzatamente fuori e altrove. Nel secondo saggio La scuola e lo sviluppo del Mezzogiorno (a cui seguono Altre considerazioni sul tema) l'autore si sofferma sull'inadeguatezza della scuola del tempo e sulla sua incapacità di fornire risposte esaustive e convincenti. E', a ben guardare, proprio quella del maestro unico, figura dapprima accantonata e poi improvvisamente riesumata e strumentalmente tornata di moda. Figura statica di un mondo ugualmente statico che tende ripetitivamente a riprodurre e perpetuare l'antica immobilità di una società chiusa ed autosufficiente in un mondo che, invece, corre inesorabilmente in avanti. Non siamo inclini a forzature interpretative, a cinquant'anni di distanza ed in un profondamente, e non sempre a nostro vantaggio, mutato clima storico e culturale, ma è proprio Rossi-Doria a soffermarsi sulla necessità del lavoro di squadra degli insegnanti, sulla cooperazione tra gli stessi, sulla loro capacità di attrarre e coinvolgere tutti quelli in grado di apportare il loro contributo all'attività educativa. Partendo da un'attenta di-

PICCOLI COMUNI E RISCOSSIONE I PROBLEMI OLTRE EQUITALIA di ITALO FODERARO

Manlio Rossi Doria

samina delle caratteristiche dello sviluppo economico nelle regioni meridionali e dei suoi squilibri, Rossi-Doria delinea talune ipotesi per favorire la crescita economica e civile delle popolazioni ivi residenti, non trascurando, nel contempo, gli aspetti legati al fenomeno dell'emigrazione e al ruolo che essa riveste nelle dinamiche di quello stesso sviluppo. Qui e altrove si fa largo l'idea che la Scuola debba principalmente rispondere, al di fuori di ogni altra considerazione, ai bisogni dei cittadini e debba essere fortemente radicata nel territorio. E per questo deve articolare la sua proposta tenendo presenti proprio quelle persone alle quali si rivolge e quel territorio su cui incide. Una vera prefigurazione, come dice Pancrazio Toscano nella sua introduzione, della scuola dell'autonomia. Uno strumento del quale le singole istituzioni non hanno ancora pienamente colto la portata e le implicazioni. Una scuola di prospettive ed approdi tutt'altro che contingenti e meno che mai occasionali. Il contrario dell'improvvisazione, in un'inesausta voglia di futuro e in una ricerca continua di un domani migliore. Il tutto in un contesto di pari dignità tra le varie regioni del Paese. In uno scenario di coesione sociale e non, tornando al presente, in un clima di divisione e sospetto tra i lavoratori nel quale, chissà perché, a lavorare meno e male sono sempre gli altri. Di fronte agli slogan governativi ripetuti fino alla noia, alla miopia delle proposte, al silenzio-assenso dei media ed al folclore degli interventi di quanti oggi si improvvisano esperti, sembra quasi di parlare cinema. O di fantascienza. Manlio Rossi-Doria Scuola e Mezzogiorno. A cura di Pancrazio Toscano. L'ancora del Mediterraneo. Napoli-Roma 2008. Euro 12,50

AUGURI A LATRONICO PER LA NOMINA “VOGLIO fare al senatore Cosimo Latronico le mie congratulazioni per la prestigiosa nomina come componente della Commissione Bicamerale Antimafia”. “Il prestigioso riconoscimento – dice Lapenna - arriva per l’autorevolezza, la dignità ed il duro e costante lavoro profuso per il partito e per la collettività. Sono sicuro che il senatore Latronico sarà fondamentale nel portare avanti il delicato lavoro della Commissione. A lui vanno i miei migliori auguri di buon lavoro”. Auguri anche dal coordinamento cittadino di FI di Potenza

SI è tenuto a Matera il giorno 16 ottobre un convegno sui problemi e le opportunità offerte ai piccoli Comuni dalle gestioni associate dei tributi e delle altre entrate locali. L'anzi detto incontro è stato l'inizio di un tavolo di lavoro fra l'Amministrazione Provinciale di Matera e l'università di Bari con la collaborazione di esperti della Rivista dei Tributi Locali. La detta iniziativa si inserisce in una più vasta serie di iniziative in corso in questi giorni, quali l'Assemblea annuale dell'ANCI che si tiene a Trieste e che si conclude giorno 25 ottobre e quella dell'Unione Province Italiane svoltasi a Torino nei giorni 13, 14 e 15 ottobre. E' per tale motivo che mi permetto di inviarLe un pezzo da pubblicare sul quotidiano da Lei diretto su un tema, molto interessante ed innovativo, sul quale ho svolto la mia prima relazione in occasione dell'inizio dei lavori di giorno 16 ottobre scorso e alla quale seguiranno altri studi ed approfondimenti nelle sedute successive del tavolo di lavoro da parte di altri esperti. La convenzione tra piccoli Comuni per l'affidamento della gestione dei tributi minori ad un unico concessionario mediante gara fra soggetti qualificati. Negli ultimi anni gli Enti locali hanno assunto sempre di più un ruolo centrale nei rapporti con i cittadini e nella gestione delle entrate anche per il raggiungimento dell'obiettivo “equità contributiva” e in pochi anni i Comuni (soprattutto piccoli Comuni) si sono trovati a dover gestire autonomamente e senza le risorse necessarie le entrate provvedendo a regolamentare, gestire, riscuotere e ad effettuare (a volte a tentare di farlo) le attività di controllo e verifica su quanto dichiarato e conseguentemente versato dai contribuenti. Le leggi in materia si sono succedute e si succedono una dopo l'altra, talché gli Uffici Comunali hanno sempre più necessità di una rapida riorganizzazione funzionale, al fine di assicurare l'equilibrio di bilancio, mediante la valorizzazione ed il recupero di tutte le risorse possibili, sia di natura tributaria che patrimoniale, per cui l'esercizio della funzione (o attività) impositiva in senso ampio da parte del Comune ha assunto maggiore complessità organizzativa e tecnico giuridica (oltreché tecnologica) e diverrà sempre più strategica per l'autonomia finanziaria locale nel quadro delineato del federalismo fiscale orientato fermamente ad una maggiore efficienza, non solo di spesa, ma anche di entrata (potenziale) assegnata, ad evitare per il futuro perequazioni improprie. E' necessario pertanto ed urgente adottare soluzioni organizzative nuove ed adeguate, quali suggerisce anche l'ANCI, per affrontare i notevoli costi, cui notoriamente vanno incontro i Comuni minori (ben 5.740 su 8.101 Comuni pari al 77,86%: rapporto Ifel 2008), ed in particolare i maggiori costi di gestione di specifici tributi e servizi minori (imposta sulla pubblicità, pubbliche affissioni e tassa o canone di occupazione di spazi e d aree pubbliche) Quello chi io prospetto dell'affidamento all'esterno ad un'unica azienda qualificata ed iscritta all'apposito Albo nazionale con un'unica gara le attività relative a determinati tributi ed entrate locali, non è una novità ma non è stata largamente applicata,mentre questo è il momento in cui un'ampia diffusione può essere senz'altro una soluzione ottimale per i piccoli Comuni e cioè. Il presupposto per poter addivenire ad un'unica gara è una convenzione fra Comuni limitrofi che abbiano le stesse esigenze e che siano dislocati su un territorio che, per fare un paragone che rende meglio l'idea, sia l'equivalente di quello di un medio Comune, distribuito in più quartieri e frazioni, pertanto con uffici centrali, o anche periferici, ma facilmente raggiungibili. La gestione ideale che si può intravedere a seguito di convenzione fra piccoli Comuni è quella soprattutto dei tributi e delle altre entrate minori, più che dei tributi e delle entrate maggiori, o della riscossione coattiva in generale, in quanto si può pretendere a seguito dell'affidamento unico da parte di piccoli Comuni la presenza continua sul territorio, che è anche necessaria nei medi e grandi Comuni, ma in tal caso la stessa può essere garantita anche da un unico concessionario per ogni singolo Comune. E' così possibile anche nei piccoli Comuni identificare le varie forme di pubblicità esterna in palese violazione delle norme contenute nel regolamento di attuazione del codice della strada e pertanto perseguirle non solo ai fini tributari, ma anche a quelli del contrasto e della repressione dell'abusivismo pubblicitario e così per quan-

to concerne la occupazione degli spazi ed aree pubbliche è possibile intervenire più facilmente, al fine di far corrispondere il tributo da tutti gli utenti. Ritengo che balzi agli occhi ed alla comprensione di tutti come l'affidamento concertato dai preposti al gruppo di lavoro nominato allo specifico scopo di predisporre la convenzione da sottoporre ai Consigli comunali, la conduzione della gara da parte di una unica commissione giudicatrice che sia in possesso delle notizie e documentazioni utili in relazione alle esigenze generali e a quelle specifiche di ciascun Comune, assicuri senz'altro, oltre alle garanzie di attuazione di una effettiva economia di scala, il realizzo più che attendibile delle entrate attraverso il contatto diretto ed il convincimento dell'utente che lo porta ad un più facile assolvimento di tributi che sono per lo più modesti e senza dover ricorrere all'impiego di fiscalismi non necessari. Ed il controllo dell'operato del concessionario è più facile, in quanto sulla perfetta esecuzione vigilano i responsabili dei tributi e tutti altri uffici interessati, quali la Polizia municipale, gli uffici tecnici nelle diverse competenze. In definitiva i servizi non possono, non debbono essere gestiti male: la società aggiudicataria deve avere necessariamente valutato ciò a cui andrà incontro in tal caso e se non lo ha fatto deve ben adeguarsi, per non incorrere nella decadenza dalla concessione unica alla quale consegue la decadenza dalla iscrizione all'Albo. I vantaggi per i Comuni sono poi l'unica interfaccia con i cittadini e visione integrata dalla loro posizione, allargamento della base imponibile, maggior controllo sul raggiungimento dell'obiettivo dell'equità fiscale, possibilità di focalizzarsi sull'attività di governo e rafforzamento della immagine politica. E qui vorrei aggiungere, se lo spazio me lo consente, quanto appresso, mentre se occorre tagliare è preferibile la eliminazione di qualche periodo. “L'affidamento all'esterno inteso in senso generale non è tuttavia la panacea, perché si traduce a volte in un rimedio che non raggiunge i risultati richiesti, se la società aggiudicataria non ha un determinato numero di concessioni in diversi Comuni della zona, oppure un centro zonale che consenta la presenza del diverso personale qualificato che si richiede per ogni Comune. Invero anche l'indizione di una gara la quale stabilisca determinati requisiti di esperienza specifica e le condizioni della presenza sul territorio in più Comuni se non esistono i presupposti dell'attuazione di servizi strutturati all'uopo conduce dopo l'aggiudicazione a risultati negativi, anziché positivi. Esiste in proposito un margine di incertezza che può variare, ma non giustifica il rischio che si corre, talché una larga parte specie di piccoli Comuni si adattano a gestire direttamente i servizi de quo costituiti dai tributi minori, od entrate patrimoniali quali il Cosap, e dal servizio delle pubbliche affissioni, rinunciando a ricorrere ad una gara per l'affidamento esterno dei relativi servizi ed attività con i risultati negativi che si verificano. Ed è qui che sopravviene la opportunità e la convenienza della gestione da parte di un unico operatore privato, il quale si avvale di più soggetti qualificati e la estrema utilità della convenzione fra più Comuni minori ed in particolar modo fra piccoli Comuni per l'affidamento all'esterno a seguito di gara, con l'individuazione di un Comune che deve essere il capofila e non necessariamente più esteso, o di un maggior numero di abitanti, ma possibilmente quello più facilmente raggiungibile, a meno che l'ubicazione dell'ufficio del concessionario sia prevista autonomamente nel capitolato di gara. Per quanto concerne i tributi e le entrate maggiori il ricorso all'esternalizzazione oggi è generale, spesso con risultati positivi, per cui la formula della convenzione fra piccoli Comuni per un'unica gestione può essere anche in tal caso praticabile. All'opposto invece è ciò che si sta verificando a favore di Equitalia S.p.A in attesa della fine dell'anno 2010. E perché non si verifichi la fine del potere decisionale dei Comuni in materia di entrate locali con il ricorso in massa ad Equitalia S.p.A, i piccoli Comuni sono oggi ancora in tempo ad organizzarsi nel modo migliore, appoggiando anch'essi la lotta iniziata dalle associazioni di categoria per la parificazione a tutti gli effetti dell'operatore privato, rispetto a quello pubblico monopolistico che gestisce in modo centralizzato e comunque non efficacemente come può gestire il concessionario nato istituzionalmente con le funzioni primarie di accertatore.”


16 Portafoglio Confsal e Sdl d’accordo con Epifani. Monito di Brunetta e Marcegaglia Sabato 25 ottobre 2008

Statali, il “no” più forte Si allarga il fronte, ma i sindacati restano divisi di ANDREA LONGO ROMA - Si allarga il fronte del no a Brunetta. Ma i sindacati restano divisi. Anche sul Protocollo di intesa sul rinnovo del contratto degli statali. Il ministro della Funzione pubblica ha assicurato ieri che gli impegni presi nel protocollo saranno confermati nei contratti collettivi, la cui trattativa partirà lunedì prossimo. Aggiungendo che i dipendenti pubblici potranno contare su 190 euro lordi a dicembre, come indennità per la vacanza contrattuale. A patto però che venga stipulato il contratto collettivo. E dalla Confindustria la presidente Emma Marcegaglia, impantanata in una discussione infinita con la Cgil sul nuovo modello contrattuale, ha lanciato un monito: "Il Paese - ha detto non può aspettare chi mette veti". Dopo 15 anni la riforma "è sacrosanta". Epifani, due giorni fa, ha respinto al mittente il protocollo presentato dal ministro della Funzione Pubblica, che prevede un aumento lordo di 70 euro, a

Guglielmo Epifani

regime, nelle buste paga dei 3,5 milioni di dipendenti pubblici. Ed ha sollevato la questione dell'assenza del 51 per cento dei consensi necessari per chiudere il contratto. Anche la Confsal e l'Sdl Intercategoriale hanno bocciato la bozza di accordo economico, relativo al biennio 2008-2009) e sul nuovo modello

contrattuale. Sottoscritta invece da Cisl, Uil e Ugl. Secondo Marco Paolo Nigi, segretario della Confederazione dei sindacati autonomi rappresentativa nel pubblico impiego con oltre il 12 per cento, è un atto di 'cannibalismo' da parte del governo: le retribuzioni vengono incrementate con le risorse derivanti dai licenzia-

menti dei precari. Più duro con il governo Fabrizio Tomaselli perchè gli aumenti previsti dal protocollo Brunetta "sono un'elemosina che suona come uno schiaffo". E Tosamelli ha criticato pure la Cgil, che non firma giudicando insufficienti gli stanziamenti, ma "ambiguamente" continua la trattativa (di comparto, ndr) rendendosi disponibile a discutere la riduzione della copertura del contratto nazionale e le sue nuove regole, oltre a sancire il già previsto allungamento della vigenza contrattuale. Ovvero, la stessa logica riproposta da governo e Confindustria per i lavoratori del settore privato. Il no della Cgil ha stupito il ministro Brunetta, perché per la prima volta la trattativa si è aperta a risorse date. Ad Epifani ha mandato a dire perciò che "se in tempi come questi non vuole dare 6 miliardi ai lavoratori se ne assume la responsabilità". Un appello alla ragionevolezza quello rivolto al leader del sindacato 'rosso' che sembra giocare al rialzo come ha fatto nella vicenda Alitalia.

Lancette indietro di un’ora

Domani torna l’ora solare Risparmiati 99 milioni ROMA – Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre l’Italia sposterà le lancette degli orologi un’ora indietro per passare, dopo 7 mesi di ora legale, all’ora solare. Durante i 7 mesi di ora legale, dal 30 marzo al 26 ottobre 2008, grazie proprio a quell'ora di luce in più al giorno che permette di ritardare l’utilizzo della luce artificiale, sono stati risparmiati in totale 646,2 milioni di kilowattora, un valore pari alla metà dei consumi domestici annui di Bologna e della sua intera provincia. In termini di costi, considerando che per il cliente finale un kilowattora è costato, nel periodo in esame, in media circa 15,3 centesimi di euro al netto delle imposte, l’Italia ha risparmiato con l’ora legale quasi 99 milioni di euro (+17,3% sul 2007). Dal 2004 al 2008, l’Italia ha risparmiato, complessivamente, 3,1 miliardi di kilowattora, pari ad un valore di circa 400 milioni di euro. E' quanto ha rilevato Terna, la società responsabile in Italia della gestione dei flussi di energia elettrica sulla rete ad alta tensione. Quest’anno si è registrato un incremento nel risparmio di +0,15% sul 2007 con un milione di kilowattora in più rispetto allo scorso anno (645,2 milioni di kWh nel 2007).

Indagine Confcommercio

Turismo largo ai giovani

La Brambilla “bloccata” a Rimini da Valerio Staffelli

di SABINA LICCI ROMA - Largo i giovani nel comando di alberghi, ristoranti e campeggi, purchè della famiglia. Delle 270 mila imprese turistiche italiane la maggior parte ha già effettuato o ha in corso un ricambio di gestione compiuto all'interno dello stesso nucleo, a conferma del forte legame con la tradizione e della percezione del valore dell'attività anche per le generazioni future. È quanto emerge da un'indagine commissionata dalla Confturismo-Confcommercio e presentata ieri a Rimini nella prima giornata della Fiera di Rimini il 'Ttg incontri', a cui ha partecipato anche il sottosegretario, Vittoria Brambilla, rilanciando i buoni vacanza per le famiglie meno agiate. Dai dati emerge che la spinta innovativa da parte dei giovani è orientata ad un rinnovamento tecnologico, affiancato ad un'ottimizzazione della comunicazione. In Europa, tra la fine degli anni '90 ed il 2010 il 33% del mondo delle piccole-medie imprese, ha affrontato o affronterà il cambio di generazione, percentuale che in Italia sarà del 40%, anche perchè gli imprenditori con oltre 60 anni sono il 43% del totale. Nelle strutture alberghiere la generazione oggi al comando, la media è 20 anni, è la prima nel 42% dei casi, la seconda nel 36% e la terza nel 21%; nel 73% dei casi vince la componente maschile, mentre le donne rappresentano il 27% con una media di 35 anni, nel 65% dei caso con ruoli di direttore amministrativo. Nei ristoranti è già la seconda generazione ad avere il comando, con un'età tra i 26 e i 43 anni e quasi il 70% supera i 35 anni. Anche le agenzie di viaggi sono fortemente caratterizzate da una gestione familiare. Un trend che si registra anche per i campeggi e le agenzie di viaggio caratterizzate da una gestione familiare imposta dall'avvento di Internet che ha 'obbligato' i genitori a dare spazio ai figli maggiormente propensi alla tecnologia e all'informatica.

Il ministro delle Politiche agricole annuncia un decreto

Latte, un piano in 3 punti ROMA – Nessuna sanatoria per il passato, ma un piano in tre punti per portare l’Italia fuori dall’emergenza latte, a cominciare da un decreto legge che sarà emanato il 18 novembre. È questo il piano di azione in merito alla spinosa questione delle quote latte annunciato ieri dal ministro per le Politiche agricole Luca Zaia nel suo intervento a Cremona alla Mostra internazionale del bovino da latte. «Non ho mai parlato di sanatoria per il passato», ha pecisato Zaia a proposito delle sanzioni per gli allevatori che hanno sforato le quote. Bisogna piuttosto, ha aggiunto il ministro, «trovare una soluzione onorevole e legale, come quella che sto preparando con il decreto-legge in arrivo». Un decreto di

cui non ha voluto anticipare i contenuti ma che si presenta come «un’uscita dignitosa, nell’alveo della legalità per chi deve pagare le multe e per chi invece ha investito acquistando le quote», ha spiegato il ministro. Ma l’Italia – ha aggiunto Zaia – chiederà anche, «unico dei ventisette dell’Unione europea», la creazione di un fondo speciale per il latte. «Dal 2015, quando non esisterà più il regime delle quote, occorreranno strumenti che sostituiscano l’intervento della Pac. I prezzi – ha rilevato il ministro – non consentono infatti alle aziende di stare sul mercato se si considera che in Romania il latte viene pagato 0,23 euro al litro. Il fondo consentirà l’atterraggio morbido e la sopravvivenza di migliaia di imprese agricole».

CAMBI: I VALORI DELL’EURO VALUTA Dollaro Usa Yen Lev bulgaro Corona ceca Corona danese Corona estone Lira sterlina Fiorino ungherese Lita lituano Lat lettone Lotys polacco Nuovo leu rumeno Corona svedese Corona slovacca Franco svizzero Corona islandese Corona norvegese Kuna croata Rublo russo Nuova lira turca Dollaro australiano

18/09

17/09

1,4502 151,96 1,9558 23,96 7,4602 15,646 0,794 242,15 3,4528 0,7077 3,3449 3,6685 9,5995 30,27 1,5838 134,64 8,3340 7,1169 36,612 1,8540 1,7961

1,4267 148,07 1,9558 24,07 7,4580 15,646 0,797 243,30 3,4528 0,7054 3,4020 3,6505 9,6408 30,26 1,5823 130,40 8,2460 7,1145 36,390 1,8203 1,7958


Sabato 25 ottobre 2008

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24 ore in Basilicata

Valbasento L’azienda annuncia di voler andare via, poi accetta la Cig ma i lavoratori bloccano la firma

Panasonic a rischio chiusura Dopo sei ore di discussione salta la trattativa VALBASENTO - Panasonic prima minaccia di chiudere e poi accetta la cassa integrazione. Cinque settimane a rotazione, con l'impegno da parte dell'azienda di coprire il gap con lo stipendio ordinario e di discutere della vertenza, con una delegazione qualificata, in un successivo incontro alla Regione. Ma a un passo della firma il niet dei lavoratori, riuniti in assemblea. Poco convincenti i termini dell'accordo, nessuna garanzia per il futuro dello stabilimento. Risultato: dopo sei ore di sfibrante trattativa, si è punto e a capo. Saltata la trattativa non è escluso che Panasonic faccia partire immediatamente in maniera unilaterale le procedure di mobilità, anticamera dei licenziamenti. D'altra parte la premessa della multinazionale, in avvio di confronto con il sindacato dei chimici, presso la sede di Confindustria a Matera, era stata più che chiara: a Pisticci scalo non ci sono più le condizioni per continuare a produrre. L'azienda di componentistica per l'elettronica ha poche commesse e molte spese. A rischiare il posto di lavoro circa 90 lavoratori. Senza troppi giri di parole il management della multinazionale ha spiegato che la casa madre in Giappone ha deciso di disfarsi dello stabilimento di Pisticci scalo. Il crollo del mercato di riferimento e delle borse internazionali non lascerebbe alternative a Panasonic. Che, nel frattempo, però, continua a dirottare la maggior parte degli ordini disponibili in Austria, sull'altro stabilimento europeo del gruppo. La produzione a Pisticci scalo, intanto, ha subito una contrazione continua e progressiva.

Dai 150.000 metri quadrati di basi per circuiti elettronici prodotti mensilmente si è passati, nel volgere di poco tempo, ai 40.000 attuali. Poco meno di un quinto. Un tracollo verticale. Ma da qui a ipotizzare la dismissione ce ne passa. Operai e sindacati pensavano a una fase congiunturale superabile, come già accaduto in altri frangenti difficili, con il ricorso alla cassa integrazione straordinaria o le ferie forzate. Invece, la cura proposta dall'azienda è la più drastica. Tutti a casa. Una decisione che ha lasciato di sasso i rappresentanti della Fulc territoriale Mega, Girasole, Laviero, Casaletto e Nicoletti. Il fatto che Panasonic sia arrivata in Valbasento senza beneficiare di fondi pubblici, Lavoratori e forza dell’ordine davanti alla sede della Confindustria infatti, non esime la multinazionale dal rispetto delle procedure che passano, prima di far partire le lettere di licenziamento, attraverso un periodo di cassa integrazione e/o di mobilità. Ed è proprio su questo punto che si è arroventato il confronto. Il sindacato è stato inflessibile: nessun nuovo incontro se prima Panasonic non ritira la decisione di chiusura. L'impianto, fino a quando c'è una trattativa sindacale in piedi, deve continuare ad essere tenuto in marcia. Ma tra i lavoratori regna il pessimismo. Convinzione comune è che, nonostante lo sforzo dei sindacati, se non interverranno novità importanti, le luci tra le linee dell'impianto saranno compagnare l'uscita dei di- vani. Quasi tutti con fami- pena per telefono arriva la sempre più flebili, come la pendenti in organico, non glia a carico e con un mu- notizia della chiusura. Gli speranza di salvare il posto sarà certo sufficiente ad at- tuo sulle spalle da pagare. altri, dalle 14, sono tutti di lavoro. E per circa 90 tutire l'impatto sociale di «Ho paura che ci lasceran- “asserragliati”, insieme ai persone si aprirà il proble- una più che probabile chiu- no con un pugno di mosche rappresentanti della Fulc, ma concreto della ricolloca- sura. Anche perché ad ave- in mano ». E' l'unica cosa nella sede di Confinduzione. Infatti, anche se si re i requisiti per il pensio- che riesce a dire, in un mi- stria. Intanto, dopo la chiudovesse riuscire ad indivi- namento sono davvero po- sto di rabbia e rassegnazio- sura di Nylstar 2 , Cfp , duare un percorso di am- chissime unità. Appena ne, uno dei dieci rimasti in Green Leather, e con Pfizer mortizzatori sociali per ac- sei. Gli altri sono tutti gio- fabbrica a lavorare, non ap- e Ergom che

Interventi Anas sul viadotto Pietrastretta

Da oggi a lunedì lavori sul raccordo POTENZA – Ancora un’altra interruzione sul raccordo Sicignano - Potenza. A causa «di alcuni interventi tecnici» sul viadotto» Pietrastretta, sul quale già da qualche tempo si stavano eseguendo delle verifiche, l’Anas ha disposto la chiusura al traffico della carreggiata nord (direzione Sicignano) del raccordo autostradale Potenza - Sicignano tra gli svincoli di Balvano e di Vietri dalle ore 9 di oggi alle 7 del 27 ottobre e dalle ore 9 alle 15 del 29 ottobre. Negli stessi periodi, la carreggiata sud (direzione Potenza) sarà chiusa dallo svincolo di Buccino allo svincolo di Balvano. L'Anas ha anche disposto che «il traffico sarà deviato lungo la strada provinciale, ex strada statale 94».

Lunedì i lavoratori Green Leather in presidio davanti alla Regione MATERA – Ancora una pagina nera nel settore occupazione, ancora situazioni irrisolte che si ripropongono. I lavoratori della Green Leather, Gruppo Apelle, di Pisticci (Matera) saranno lunedì 27 ottobre a Potenza per manifestare davanti al palazzo della Regione Basilicata, «con l’obiettivo di attivare iniziative sulla loro situazione». I 55 dipendenti della Green Leather sono in cassa integrazione straordinaria da febbraio 2008, a causa della cessata attività dell’azienda che produceva pellami per il settore del mobile imbottito. Da tre giorni i lavoratori presidiano lo stabilimento di Pisticci per evitare che l’azienda porti via le attrezzature, nonostante gli impegni presi nel luglio scorso proprio alla Regione per attivare iniziative legate alla legge sulla reindustrializzazione per le aree dismesse.

La zona industriale di Pisticci

traballano, la Valbasento continua a perdere pezzi. Se Panasonic confermerà l'intenzione di chiudere, ad andarsene in fumo oltre all'ipotesi d'accordo della Fulc, le speranze di occupazione di tanti giovani. Margherita Agata m.agata@luedi.it


18 24 Ore in Basilicata Distretti agroalimentari Il presidente Cciaa ne analizza il futuro Sabato 25 ottobre 2008

L’idea è creare un Centro di tutela

Al via un progetto per la biodiversità Lamorte invita a superare i nodi politici nel Parco del Pollino

«Strategici ma frenati» POTENZA - «L’idea di collegare in un circuito virtuoso i distretti di Puglia e Basilicata è assolutamente valida e richiama quel processo di “glocalizzazione” tanto più necessario quanto più i mercati si allargano, ma è anzitutto necessario sciogliere quei nodi di carattere politico-istituzionale che oggi limitano fortemente i distretti stessi, togliendo loro identità e certezze nella funzione primaria che li vorrebbe portatori di innovazione culturale, più che espressione di un’agglomerazione di imprese». E’ quanto ha dichiarato il presidente della Camera di Commercio di Potenza, Pasquale Lamorte, intervenendo nell’ambito del convegno conclusivo del progetto Cooperazione interregionale tra i distretti agroalimentari di qualità di Puglia e Basilicata organizzato dal Gal Sviluppo Vulture Alto Bradano e svoltosi ieri mattina presso la sala Economia della Camera di Commercio del capoluogo lucano. «L’opportunità fornita dalla nuova programmazione ci spinge a pensare con una visione più ampia – ha aggiunto il presidente Lamorte -. Ragionare in termini di “assi” e “corridoi” con cui permettere in relazione mercati internazionali e creare le condizioni alle nostre imprese per potervi competere è un percorso irreversibile. Ma, prima di tutto, è necessario mettere a sistema le questioni interne alla nostra regione, quelle della tutela delle qualità e della misurazione dei mercati in base alle quantità. I ritardi nell’elaborazione di strategie 2007-2013 non ci aiutano, in questo senso».

Il presidente della Cciaa di Potenza, Pasquale Lamorte

«Tanto più gli obiettivi sono ambiziosi, come quelli legati al progetto del Gal, tanto più le procedure dovrebbero maggiormente alimentare il confronto, altrimenti la sfida sarà perdente – ha continuato il presidente della Cciaa potentina. «Il sistema camerale - ha concluso il presidente della Camera di Commercio di Potenza - rappresenta uno dei punti di valenza istituzionale che dovrebbe essere inserito in questa cornice, ma continuiamo a registrare, ad oggi, più esclusioni che coin-

volgimenti. L’auspicio è che si possa presto inaugurare una nuova stagione per determinare, tutti insieme, quelle dinamiche che porterebbero anche i distretti a crescere e a farsi interpreti reali di una cultura collegiale per affrontare i problemi legati ai diversi comparti». Dunque la giornata conclusiva del progetto di cooperazione tra i distretti agroalimentari di Puglia e basilicata si è chiuso con una speranza e un invito per il futuro.

POLLINO - Tutelare e conservare le Biodiversità: un obiettivo complesso che deve essere perseguito con programmi di sviluppo che coniughino la conservazione del patrimonio naturalistico, storico e culturale con lo sviluppo di nuove attività economiche. La Comunità Montana Alto Sinni, nell’ambito del Programma Leader+ Gal Allba, ha realizzato, in collaborazione con l’Università della Basilicata – Dipartimento di Biologia, Difesa e Biotecnologie Agro-Forestali, un progetto per la realizzazione, presso il vivaio Sicileo, di un “Centro per la raccolta, moltiplicazione e valorizzazione di essenze forestali autoctone per la conservazione della biodiversità”. Il progetto, articolato in quattro azioni, si propone di organizzare un centro permanente di raccolta e di valorizzazione di specie autoctone diverse di interesse forestale, caratteristiche nel Parco Nazionale del Pollino. E’ stata individuata, come sede naturale di queste attività, il vivaio Sicileo, nel cuore della Valle del Sinni, ad un

passo dal Parco del Pollino. Per sensibilizzare e per informare i cittadini e tutti i soggetti che operano nell’area del SenisesePollino, che vanno daidocenti, alle scolaresche, agli amministratori, agli operatori di educazione ambientale, sulle finalità del progetto e allo scopo di aumentare la consapevolezza sulla necessità di valorizzazione culturale ed economica delle risorse locali, è stato organizzato un incontro sul tema per il prossimo 3 novembre. Alle 10, presso la sala consiglio della Comunità Montana, si terrà un convegno dal titolo “Tuteliamo la Biodiversità”, con una successiva visita guidata al vivaio Sicileo. Ai lavori del convegno parteciperanno vari rappresentanti istituzionali, tra gli altri, il professor Pierluigi Spagnoletti Zeuli e la professoressa Simonetta Fascetti dell’Università degli Studi della Basilicata, Domenico Pappaterra, presidente Ente Parco del Pollino e l’assessore Regionale all’Ambiente e Territorio Vincenzo Santochirico.

BASILICATA DA BERE Tris di Aglianico del Vulture nella Guida Gambero Rosso - Slow food Si ufficializza la nascita del Consorzio di Tutela del vino di Roccanova

Eccellenze da Tre Bicchieri POTENZA - Sono tre i vini lucani, tutti Aglianico del Vulture, ai quali la nuova “Guida dei Vini d'Italia 2009” a cura del Gambero Rosso e Slow Food, ha assegnato la massima valutazione: i Tre Bicchieri. Si tratta del Gudarrà 2005 delle Cantine Bisceglia (si tratta del secondo “tre bicchieri” consecutivo per questo vino, un evento più unico che raro per la Basilicata), del Re Manfredi del 2005 di Terre degli Svevi e del Titolo 2006 di Elena Fucci. La leggera flessione rispetto allo scorso anno (nel 2008 furono 4 i vini premiati) non ferma, a nome dei curatori della guida, la bella corsa della Basilicata da bere «che mette insieme oggi piccole e grandi realtà, personaggi ed esperienze del territorio accanto a nuovi ambiziosi protagonisti provenienti da altri luoghi o altri settori. Le eccellenze da Tre Bicchieri in questa edizione ricalcano per tre quarti quelle proposte lo scorso anno, e non crediamo sia un caso. Il Titolo '06 della famiglia Fucci si rivela ancora una volta un punto di riferimento imprescindibile per chi cerca potenza massima e controllo da manuale in un Aglianico del Vulture. Non meno sorprendente, specialmente in relazione all'annata, il bis ottenuto da Bisceglia col suo Gudarrà, campione di progressione e sapore, rivelatosi alla distanza il migliore assaggio della vendemmia 2005. A far loro compagnia c'è il ritorno ad alti livelli del Re Manfredi '04, che sop-

pianta il Vigna Serpara nella gerarchia di Terre degli Svevi e regala l'ennesimo alloro alla corazzata Gruppo Italiano Vini». Dietro i tre “moschettieri” del Vulture scalpita un gruppo più agguerrito che mai, «nel quale ritroviamo dopo l'anno “sabbatico” grandi classici come il Don Anselmo '04 e il Rotondo '05 di Paternoster o il Vigna Caselle Riserva '04 di D'Angelo, ma anche espressioni più moderne come La Firma '05 di Cantine del Notaio e il Tenute Piano Regio '05 di Di Palma. Si ferma davvero a un passo dal secondo alloro consecutivo l'elegante Basilisco '05, crescono ancora i vini di Macarico mentre Carbone è la vera rivelazione degli assaggi di quest'anno. Più lenta l'evoluzione nel materano, ancora alla ricerca di una compiuta identità produttiva, ma le cui potenzialità sono intuibili soprattutto nei vini di Cardillo e Dragone».

Di ampio respiro la cerimonia di premiazione e presentazione dei Tre Bicchieri. L’assegnazione del premio avverrà nella giornata di oggi presso il Cinema Pathé Lingotto, in via Nizza 230 a Torino. Una vera e propria enoteca, custode di tutti i pregiati vini Tre Bicchieri, sarà organizzata sempre oggi presso la Rampa Nord di salita alla ex pista di collaudo della Fiat. Oltre alla premiazione altro appuntamento importante è quello con la degustazione. Nel pomeriggio i 305 Tre Bicchieri si potranno assaggiare dalle 16 alle 20, presso la sede del Gambero Rosso, la Città del Gusto, via Enrico Fermi 161, Roma. Per questa 21esima edizione, circa 250 persone sono state coinvolte per stilare la guida, 30 le commissioni che per diversi mesi hanno assaggiato più o meno 25.000 vini, recensito 2245 aziende e circa 18.000 prodotti.

“Grotte in festa” per l’Igt SANT’ARCANGELO - Una domenica all’insegna della degustazione e del buon vino ma anche un appuntamento importante per il settore dell’agroalimentare lucano. Domani, infatti, si ufficializza la costituzione del Consorzio di Tutela del Grottino di Roccanova, un’ufficializzazione che avverrà attraverso la giornata - evento denominata “Grotte in festa - Rassegna del Grottino di Roccanova Igt.”. Ricco il programma della manifestazione che prevede alle 10, nella splendida cornice del Monastero Santa Maria di Orsoleo a Sant'Arcangelo, un convegno sulle dinamiche di intervento del Consorzio nella promozione del prodotto. La creazione del Consorzio, come sopra accennato, si inserisce in un più ampio progetto di valorizzazione e promozione dei prodotti tipici dell'agricoltura dell'area del Medio Agri, che vede la partecipazione del Gal Akiris, della Comunità Montana Medio Agri, dell'Alsia, dell'Inea e dell'Azienda Sanitaria - USL n.2. Il convegno sarà moderato da Bruno Gambacorta di Rai Eat Parade Tg2 e vedrà, tra i partecipanti, Vito De Filippo, presidente della Regione Basilicata, Prospero de Franchi, presidente del Consiglio Regionale di Basilicata, Roberto Falotico, assessore all'Agricoltura della Regione Basilicata, Antonio Mario Tamburro, Magnifico Rettore dell'Università della Basilicata, Angela Latorraca, presidente del Gal

Akiris. La mattinata si concluderà, alle ore 13, con una degustazione di vini Grottino di Roccanova I.G.T., che sarà animata da una rappresentazione in costume del brindisi del Conte Eligio della Marra a cura dell'associazione Aide. La giornata evento proseguirà nel pomeriggio trasferendosi a Roccanova dove sarà possibile visitare le caratteristiche grotte in arenaria e degustare - a cura della Pro Loco e dei produttori - i piatti tipici della tradizione accompagnandoli con il Grottino. Il Consorzio di Tutela del Grottino di Roccanova è uno dei principali risultati nell'ambito di un progetto volto a creare il paniere dei prodotti tipici del Medio Agri, che vede compresi anche l'olio, il grano, il miele, i frutti di bosco e il tartufo, in quanto ulteriore strumento di promozione, non solo dei prodotti, ma di un intero territorio. Non a caso, infatti, l'evento si terrà in due dei tre

comuni (Roccanova, Sant'Arcangelo e Castronuovo Sant'Andrea) ricompresi nell'areale Igt, prossima all'ottenimento della doc, del Grottino. Con questa iniziativa, il Gal Akiris conferma la vocazione ad individuare azioni mirate declinando, a livello locale, dinamiche di più ampio respiro; il progetto del paniere dei prodotti tipici della Val d'Agri, infatti, si inserisce in un'attività di “Cooperazione interregionale tra distretti agroalimentari di qualità di Puglia e Basilicata” con il Gal Sviluppo Vulture Alto Bradano e cinque Gal pugliesi. «Salutiamo con soddisfazione la costituzione del Consorzio di Tutela del Grottino di Roccanova, dice Angela Latorraca, presidente del Gal Akiris, in quanto ulteriore tassello di una strategia volta ad abbinare produzioni tipiche e area di riferimento e capace di comunicare una Val d'Agri come territorio di qualità».


24 Ore in Basilicata

Sabato 25 ottobre 2008

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L’annuncio internazionale dal commissario Asi, Saggese, in California per il lancio del terzo satellite italiano

A Matera un centro d’eccellenza per l’osservazione VANDENBERG (CALIFORNIA) – Un centro di eccellenza in Italia, a Matera, per sviluppare le applicazioni del programma per l’osservazione della Terra CosmoSkyMed. Ăˆ il progetto annunciato ieri a Vandenberg (California) dal Commissario dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), Enrico Saggese, a poche ore dal lancio del terzo satellite della costellazione italiana. Quando anche il terzo satellite sarĂ in orbita, ha rilevato Saggese, lavorerĂ in coppia con il secondo per cominciare un’attivitĂ di ricognizione che permetterĂ di avere

immagini tridimensionali. Ăˆ opportuno quindi, secondo il commissario, prepararsi fin da adesso a questa particolare attivitĂ che potranno svolgere i satelliti Cosmo-SkyMed. Perciò presso il suo centro di Matera, ha detto ancora, l’Asi intende creare un centro di eccellenza nel quale coinvolgere piccole e medie imprese e universitĂ . L’obiettivo è sviluppare applicazioni radar legate a CosmoSkyMed. Grande soddisfazione per il programma Cosmo-SkyMed anche da parte del vicecommissario

dell’Asi Piero Benvenuti. ÂŤQuesto sistema di satelliti – ha detto – rappresenta un punto di riferimento a livello internazionale ed è il fiore all’occhiello nelle attivitĂ di osservazione della TerraÂť. Secondo Benvenuti l’idea di sviluppare, con Cosmo-SkyMed, un sistema duale (ossia in campo civile e militare) si sta rivelando molto interessante e l’Italia è la prima ad averlo realizzato. ÂŤGiĂ con i primi due satelliti in orbita – ha concluso – abbiamo visto dati di qualitĂ insuperabile a livello mondialeÂť. Un annuncio, quello di Sagge-

se, che arriva dopo il convegno sulla banda larga svoltosi a Matera a fine settembre durante il quale il commissario straordinario dell'Asi aveva parlato dell'importanza che sta assumendo il programma Cosmo Sky-Med per una serie di satelliti per la gestione ambientale. Si tratta di una costellazione duale (civile e militare) di quattro satelliti per l'osservazione della Terra dallo spazio, mediante un Radar ad Apertura Sintetica (SAR) in Banda-X. ÂŤL'Asi intende sviluppare la base di Matera con una specializzazione sui dati radarÂť aveva annunciato allora.

Enrico Saggese

Occupazione In discussione i concorsi per cento posti

Il punto dell’Anas al convegno Cgil

Il Prc attacca il Dipartimento E’ una gestione privatistica

ÂŤIn prima fila per combattere la legalitĂ sulla A3Âť

POTENZA - ÂŤLa definizione del Piano Occupazionale della Regione è stata seguita da dichiarazioni che annunciano concorsi per 100 posti di lavoro per il periodo 20082010. In effetti i posti disponibili sono molti di piĂš, anche perchĂŠ il dato preso a riferimento è quello del 2007, mentre è ancora in vigore la norma sui prepensionamenti che scade il 31 dicembre 2008. Il vuoto di organico, quindi, è ancora maggiore e se a questo si aggiungono ancora i posti disponibili presso il Consiglio regionale, che non ha ancora approvato il Piano Occupazionale, i numeri si fanno piĂš consistentiÂť. Questa la posizione di Emilia Simonetti (Prc). ÂŤAbbiamo proposto da tempo – sottolinea l’esponente del Prc - una strada piĂš rapida per effettuare il reclutamento selettivo attraverso i corsi-concorsi. Come è noto, le procedure concorsuali ordinarie durano anni. Tant’è che a livello nazionale e regionale, negli ultimi anni, si è proceduto alla proroga delle graduatorie. Insistiamo sulla nostra proposta, tra l’altro adottata nelle altre Regioni, che permetterebbe anche l’utilizzazione delle risorse finanziarie comunitarie per la formazione continua (strumento scarsamente utilizzato nel pubblico impiego in Basilicata). L’accelerazione delle procedure concorsuali, lo scorrimento di alcune graduatorie ancora valide, le progressioni verticali del

Emilia Simonetti

personale giĂ occupato, sono alcuni elementi importanti che vanno accompagnati, lo abbiamo ribadito nella riunione di maggioranza del centro sinistra, dall’estensione delle norme sui prepensionamenti ai Comuni, alle Province, alle ComunitĂ montane e al settore privato. Solo in questo modo si potranno porre in essere interventi consistenti per attuare il turn-over nella pubblica amministrazione e nel settore privato anche per affrontare la questione dei precariÂť. ÂŤParliamo di qualche migliaia di posti di lavoro. In questo quadro – prosegue Simonetti - risulta assolutamente ingiustificato il ritardo accumulato dal dipartimento ‘Formazione, Lavoro, Cultura e Sport’ nella predisposizione del Piano

triennale per l’Occupazione, piano previsto dalla legge regionale n .29 del 1998 e ribadita nell’assestamento di bilancio del 2008. E’ molto grave che una legge della Regione venga ignorata dal Dipartimento in parola che sta procedendo, negli ultimi mesi, alla pubblicazione di bandi senza la copertura giuridica e sostanziale del Piano Triennale e Annuale di Formazione Professionale, anche questi previsti dalla normativa vigente. Queste modalitĂ stanno affossando il settore della formazione con gravissime ricadute sulle strutture formative e sul personale. Siamo di fronte come si vede ad una gestione privatistica del Dipartimento che sta assumendo forme e modalitĂ del tutto sconosciute nella storia della Regione. La mancata definizione e approvazione del Piano Triennale e Annuale di formazione comporta l’approvazione di delibere assolutamente illegittime. La programmazione regionale si fonda sui programmi operativi e sui piani settoriali derivanti da norme di legge. Al Consiglio regionale e alle Commissioni vengono sottratte le competenze e la responsabilitĂ delle scelte contenute nello Statuto della Regione e nel Regolamento del ConsiglioÂť. ÂŤAdesso è giunto il momento – sostiene Simonetti - di dire basta a questo modo di fare. Non c’è solo la responsabilitĂ della Giunta regionale ma, soprattutto,

Ddl sulla competitività , ora la Cisl chiede il confronto con le parti sociali LA Giunta regionale ha da poco approvato il ddl sulla competitività e questo per la Cisl può mettere ordine nella giungla degli incentivi, stabilendo una griglia di criteri e strumenti trasparenti per favorire la localizzazione di nuove iniziative industriali nella nostra regione. Lo ha detto, in una dichiarazione, il segretario generale regionale del sindacato, Nino Falotico, precisando che il provvedimento necessita di un immediato confronto di merito con le parti sociali e non può al momento considerarsi esaustivo in quanto le iniziative imprenditoriali vanno secondo noi sostenute, non solo nella fase di start-up, come accade og-

gi, ma anche durante l’intero ciclo di vita delle impreseÂť. Secondo la Cisl ÂŤoccorre agire sui costi di produzione, a partire da quelli energetici, e sulle variabili di contesto, come la disponibilitĂ di un’adeguata rete infrastrutturale, per evitare che, una volta esauriti i benefici, le imprese entrino in crisi, come troppe volte è accaduto in passatoÂť. Per questo - conclude il segretario Falotico - sarĂ fondamentale, nella fase di applicazione delle nuove norme, vigilare attentamente affinchè siano privilegiate le imprese dal pedigree inattaccabile che operano in settori avanzati ad elevato valore aggiuntoÂť.

Nino Falotico

dei livelli apicali del Dipartimento in questione, che ignorano e violano la legge. Sarebbe il caso di trarre le dovute conseguenze da questo atteggiamento anti-statutario e contrario alla normativa vigente. I recenti annunci di pubblicazione di nuovi bandi, in assenza del Piano Triennale e Annuale per l’Occupazione non possono passare inosservati. Considerato il fatto che si continua a non rispettare la legge e ad ignorare le strutture del Consiglio regionale, reputo opportuno segnalare quanto sta accadendo all’AutoritĂ della Unione europea e a quella contabile. E’ auspicabile che il presidente della giunta intervenga con urgenza per ripristinare la legalitĂ e la legittimitĂ dei procedimenti amministrativi. In parallelo, va affrontata l’annosa questione, quella relativa ai contenuti dei bandi di gara per i servizi erogati dalla Regione, cosĂŹ come hanno fatto altre Regioni a partire dalla Puglia, nei bandi di gara va inserita la normativa sulla cosiddetta ‘clausola sociale’, che prevede per l’appaltatore la garanzia del mantenimento dei livelli occupazionali precedenti e delle norme previdenziali e contrattuali. Tutto ciò per impedire una corsa sfrenata ai ribassi d’asta che si trasformano in riduzione dei livelli occupazionali, dei salari e della qualitĂ dei servizi. Si tratta di una norma piĂš volte richiesta dalle parti sociali e sin qui ignorataÂť.

Basilicata Mozambico

Ict, ecco i primi risultati LUNEDI’ prossimo alle ore 18, nella Mediateca Provinciale di piazza Vittorio Veneto di Matera, si svolgerĂ una conferenza di presentazione dei primi risultati del corso “Ict Tecnologia dell’informazione e della comunicazioneâ€?, promosso a Maputo dall’associazione Basilicata Mozambico onlus “padre Prosperino Gallipoliâ€? con un contributo complessivo pari a 90.000 euro. “A Mundzuku Ka Hinaâ€?, che significa “Il nostro domaniâ€?, è appunto il nome scelto dagli allievi per il laboratorio di fotografia e video. Il corso costituisce la terza fase di un progetto piĂš ampio e articolato “Mamma discaricaâ€?

LAMEZIA TERME - Solo lavorando tutti assieme, come afferma il presidente dell'Anas Pietro Ciucci, si può vincere la sfida della legalità e della lotta ad ogni forma di malaffare nei cantieri e nel sistema dei subappalti. Lo ha dichiarato l'ingegnere Salvatore Tonti, responsabile dell'ufficio speciale dell'Anas per la Salerno Reggio Calabria, intervenendo ieri al Convegno della Fillea Cgil a Lamezia Terme. In questo contesto è fondamentale il ruolo dei sindacati e dei lavoratori, per il contributo prezioso che possono dare in termini di proposte, di azioni concrete, di collaborazione attiva all'opera di denuncia dei tentativi di infiltrazione. Il dirigente dell'Anas ha ricordato che nelle regioni del Sud (Campania, Basilicata, Calabria, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna) l'Anas è impegnata tra lavori in corso o in fase di cantierizzazione con investimenti complessivi pari a circa 8,7 miliardi di euro. In particolare oltre 4,4 miliardi di euro riguardano l'autostrada A3. Tra questi interventi, la A3 - ha spiegato - riveste per l'Anas un ruolo prioritario e strategico. I lavori ultimati, in corso e in appalto riguardano circa 360 km (pari all'82% dell'intera percorrenza autostradale), dei quali circa 190 km aperti al traffico e oltre 170 km in esecuzione o in fase di gara. L'obiettivo che il presidente Ciucci ha fissato ha continuato il dirigente del-

l'Anas - è quello di completare tutta l'autostrada A3 entro il 2012-2013. Ovviamente purchÊ siano mantenuti da parte dello Stato i flussi finanziari necessari. L'esperienza e i risultati ottenuti con i lavori del 1° macrolotto tra Sicignano degli Alburni ed Atena Lucana, realizzati in circa 4 anni, ci fanno ben sperare nella possibilità di raggiungere questo traguardo. Il dirigente dell'Anas ha tuttavia avvertito che i continui atti di intimidazione da parte della criminalità organizzata e il fortissimo incremento dei prezzi delle materie prime rischiano di rallentare i lavori in corso nel Mezzogiorno. Tra il 2007 e il 2008 nei cantieri calabresi della Salerno-Reggio Calabria e della statale 106 Jonica si sono verificati ben 90 attentati o atti intimidatori, con minacce ad operai, incendi dolosi di mezzi di cantiere, rinvenimenti di materiale incendiario e di pallottole. Quanto alla lotta per la legalità , Tonti ha affermato che l'Anas, sotto la guida del presidente Ciucci, ha intrapreso da tempo, con assoluta decisione, un percorso di forte integrazione e collaborazione con tutte le Istituzioni interessate alla prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nei cantieri e nel sistema dei subappalti, in linea con le direttive impartite dal Ministero e in sintonia con il Comitato di Coordinamento Alta sorveglianza sulle Grandi Opere.

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24 Ore in Basilicata

Sabato 25 ottobre 2008

Il presidente Santarsiero ha illustrato la situazione del Mezzogiorno all’Assemblea nazionale dell’Anci

«Al Sud niente strutture senza sussidiarietà» TRIESTE - «Solo i Comuni possono garantire una nuova rinascita, sociale ed economica, del Paese. Occorre rafforzare e sviluppare i servizi a favore del cittadino e tendere ad un nuovo modello di welfare che sia sempre più fondato sulle sinergie tra sfera istituzionale e sfera sociale». Così il sindaco di Potenza e presidente Anci Basilicata, Vito Santarsiero, nel corso del suo intervento al dibattito su sussidiarietà e welfare della XXV Assemblea nazionale dell’Anci in corso a Trieste. Erano presenti oltre al presidente Anci Domenici, anche il ministro Calderoli ed altri sindaci tra i quali quello di Milano, Letizia Moratti, che ha concluso il dibattito. «La sussidiarietà – ha aggiunto Santarsiero che è anche responsabile Anci per le politiche del Mezzogiorno - è uno dei pilastri decisivi per il futuro assetto del Paese e va sviluppata, come indirizza il nuovo Titolo V della Costituzione, sia in termini verticali, distinguendo ruolo e funzioni tra le Istitu-

zioni, sia in termini orizzontali favorendo la autonoma iniziativa dei cittadini per lo svolgimento di attività di interesse generale. Sviluppare politiche di welfare, vale a dire interventi per garantire la qualità della vita, la crescita del benessere, le pari opportunità, le non discriminazioni ed eliminare o ridurre le condizioni di marginalità, di bisogno e di disagio, fare tutto ciò tenendo conto delle trasformazioni in atto nella società, dal cambiamento del mercato del lavoro alla presenza di nuove povertà, all’invecchiamento della popolazione, all’immigrazione, alla crisi della famiglia, significa – ha detto Santarsiero - di fatto sviluppare politiche nuove di crescita del territorio e di rilancio della economia, politiche che esigono una puntuale conoscenza dei bisogni e degli affanni dei cittadini, nonché di una adeguata programmazione e di risorse sufficienti». Sia Santarsiero che gli altri sindaci intervenuti al dibattito hanno chiesto quindi

adeguate risorse per le politiche sociali. Santarsiero in chiusura di intervento «ha evidenziato la drammatica situazione del Mezzogiorno che da sei anni cresce meno della media del Paese e dove il 10% delle famiglie dichiara di non potersi permettere un pranzo adeguato tre volte la settimana, il 21% non può riscaldare adeguatamente l’abitazione, il 20% ha avuto problemi ad acquistare medicinali ed il 28% non può acquistare i vestiti di cui ha bisogno. Per il Mezzogiorno – ha detto - non basta una ordinaria politica di welfare, occorre anche in maniera chiara e definitiva risolvere con adeguate politiche ed adeguate priorità i suoi gravi problemi strutturali e parlo di autostrade, ferrovie, porti, rete idrica, impianti di depurazione e quant’altro. Purtroppo – ha concluso Santarsiero lo schema di federalismo così come oggi proposto non garantisce una adeguata programmazione pluriennale di interventi, né una loro visione unitaria».

Il presidente Anci Basilicata, Vito Santarsiero

A Potenza un seminario sulla legge 125 esplora il mondo del lavoro lucano al femminile

Quando l’ “obiettivo” è donna Tante le precarie, atipiche e mamme che necessitano aiuti POTENZA - Lavorano poco e lavorano male. Precarie, atipiche, sotto-retribuite, segregate in de-qualificanti segmenti del mercato del lavoro, divise tra famiglia e occupazione; sono le lavoratrici lucane che necessitano più che mai di concrete azioni di sostegno e salvaguardia. Se ne è discusso ieri, nella Sala Inguscio della Regione Basilicata, nel corso del secondo seminario formativo sulla legge 125; quella finalizzata alla realizzazione della parità uomo-donna nel lavoro. «L'iniziativa è mirata a presentare il ventaglio di possibilità offerte dalla legge 125 - spiega Anna Maria Fanelli, consigliera regionale per le pari opportunità questa si rivolge ad un'utenza mirata e qualificata quale quella dell'associazionismo femminile, delle dirigenti aziendali oltre alle varie consigliere comunali. Il seminario promosso si colloca anche a corollario del corso di azioni positive tenutosi nel corrente anno atte a garantire percorsi di carriera e di parità tra uomo e donna». Scopo delle azioni positive è promuovere la presenza delle donne negli ambiti dirigenziali e gestionali mediante percorsi di formazione, stabilizzare la situazione occupazionale delle lavoratrici precarie, delle ultra quarantacinquenni e delle giovani neo laureate e diplomate (l'assunzione andrà effettuata entro i termini di chiusura del progetto ), poi ancora consolidare le imprese a titolarità femminile. I soggetti finanziabili sono i datori di lavoro pubblici e privati, le cooperative e i loro consorzi, i centri di formazione professionale, le organizzazioni sindacali e le associazioni. Scade il 30 novembre il termine ultimo per la presentazione, da parte degli enti interessati, dei progetti contenenti le suddette azioni positive. Le spiegazioni meramente tecniche sono lasciate ad Antonio Sanfrancesco, responsabile dei progetti di formazione: «L'articolo 2 della legge 125 stabilisce che ogni anno vengano presentati progetti di miglioramento. Il progetto obiettivo di quest'anno è atto alla promozione dell'occupazione femminile, al superamento delle disparità salariali e nei percorsi di carriera, al consolidamento di imprese femminili ed alla creazione dei progetti integrati

La voce critica di una consigliera di Lavello

«Creano solo aspettative che vengono disattese» «BASTA illusioni». Angela Romano, consigliera al comune di Lavello, proprio non ci sta e denuncia apertamente le lacune di misure buone solo negli intenti. «Ben vengano iniziative di questo tipo ha detto ieri a latere del seminario organizzato dall'ufficio della consigliera delle pari opportunità - le apprezzo tanto ma quello che discuto è la loro finalità. Tali progetti creano solo aspettative che puntualmente vengono disattese. La finalità deve essere quella dell' occupazione e invece a guadagnarci oggi sono solo e soltanto gli enti preposti alla formazione, che spesso non viene neppure attuata secondo giusti criteri. Molti degli iscritti a tali corsi non hanno mai conosciuto i loro tutor. Ritengo sia giusto non abbassare la guardia su questioni come queste; con la nostra amministrazione abbiamo in cantiere altri progetti che spero siano attivati tenendo conto della necessità di dare continuità ai soggetti interessati senza però creare false aspettative. La gente ha bisogno di concretezza, non si può sprecare tempo e danaro per una progettazione che, in fin dei conti, finisce per far guadagnare denaro solo a soggetti terzi senza apportare benefici a chi più ne ha bisogno». a. m. di rete. Il seminario ha proprio lo scopo di promuovere tale programma e favorirne la diffusione verso un pubblico più ampio». Azione necessaria vista l'esiguo numero di progetti che, previa valutazione della commissione, approdano al ministero competente. «Pochi sono stati i progetti approvati -

Maria Teresa Lavieri e Antonio Autilio

continua Sanfrancesco - segno questo che bisogna lavorare molto sulla formazione e sulla qualità. E' necessario anche cambiare l'ottica con la quale ci si approccia a tali forme di progettazione: non bisogna solo pensare in termini di finanziamenti, ma in termini di cambiamento». «La maggior parte delle in-

L’associazione lucana di Berna compie 30 anni L'ASSOCIAZIONE Lucana di Berna festeggia il trentesimo anniversario della sua costituzione. A darne notizia è il presidente della Commissione regionale dei Lucani all'estero, Pietro Simonetti, che porge il suo saluto a tutti i soci con «l'auspicio che l'Associazione continui ad adoperarsi per la diffusione della cultura lucana sul territorio elvetico con l'intrapresa di iniziative atte al rafforzamento dei legami tra i lucani emigrati e la Regione Basilicata». I festeggiamenti cominciati ieri con la, proiezione di alcuni filmati continueranno oggi nella Mattenhofstrasse di Gümligen, dove il presidente dell'Associazione, Luigi Boccomino, saluterà gli ospiti, gli associati e consegnerà una targa ricordo ai presidenti che nel corso dei trent'anni di attività dell'Associazione lo hanno preceduto.

dustrie tessili, agro alimentari e del turismo presenti sul nostro territorio sono gestite da donne - ha detto Anna Teresa Oliviero, presidente del distretto sud est della Fidapa - Abbiamo quindi il dovere e la necessità di sostenerle ed agevolarle nel loro percorso». Anna Musacchio

Unibas Disponibili 14 borse di studio

Pronto il bando per i tirocini formativi da svolgere all’estero

POTENZA - L’Università degli Studi della Basilicata ha comunicato che è disponibile online, sul sito www.unibas.it - settore ricerche e relazioni internazionali, il bando del progetto Aspe (Academic students placements in Europe). Il progetto prevede l’erogazione di borse di studio per sostenere tirocini formativi all’estero, ed è rivolto agli studenti delle lauree triennali, specialistiche ed a ciclo unico delle Facoltà, nonché ai dottorandi. Chiunque fosse interessato al progetto potrà presentare domanda fino al 29 novembre prossimo, compilando il modulo reperibile online sul sito

dell’Ateneo. I tirocini formativi, della durata di quattro mesi ciascuno, si svolgeranno a partire dal mese di gennaio, fino a settembre 2009. In totale, gli studenti dell’Università di Basilicata avranno a disposizione quattordici borse di studio finanziate dalla Commissione Europea nell’ambito del “Progetto per l’apprendimento permanente – Sottoprogramma Erasmus” relativo all’Anno Accademico 2008/09. Di queste borse di studio, dieci sono gestite dal consorzio A.S.P.E., mentre altre quattro sono garantite da fondi resi direttamente disponibili dall’Ateneo lucano.

Oggi elezioni del direttivo dell’Assostampa Basilicata POTENZA – Alle urne i 327 giornalisti dell’Associazione della Stampa di Basilicata, nei seggi di Matera e Potenza, per rinnovare gli organismi dirigenti del sindacato unitario della categoria. Dovranno essere eletti il nuovo consiglio direttivo (composto da sette giornalisti professionali e due collaboratori), e i collegi dei probiviri e dei revisori dei conti. Quattro le liste presentate, due di giornalisti professionali, due di collaboratori. Per i giornalisti professionali sono state presentate la lista «Il Sindacato è di tutti» e la lista «Autonomia e solidarietà, per un sindacato di servizio». Nella lista «Il Sindacato è di tutti» i candidati sono Giovanni

Rivelli, Giuseppe Fiorellini, Fabio Amendolara, Carmensita Bellettieri, Iranna De Meo, Anna Emilia Colucci e Giovanni Scandiffio. Nella lista «Autonomia e solidarietà, per un sindacato di servizio» i candidati sono Serafino Paternoster, Angelo Oliveto, Roberto Buoncristiano, Antonio Coronato, Luigia Ierace, Pietro Quarto e Roberto Viggiani. Per i giornalisti collaboratori sono state presentate la lista «Il Sindacato è di tutti» e «Autonomia e solidarietà, per un sindacato di servizio». Nella prima i candidati sono Salvatore Francesco Russo e Eva Bonitatibus. Nella seconda Pierantonio Lutrelli e Monica La Padula.


Potenza 21

Sabato 25 ottobre 2008 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Emiliano Travaglini, 17 anni, non viene convocato perché non vuole rinunciare alle dread

I capelli gli impediscono di giocare Il patron Postiglione: «E’ solo questione di rispetto di regole» TAGLIARSI i capelli o continuare a fare il calciatore? Questo il dilemma che in queste ore sta tormentando Emiliano Travaglini, 17 anni di Potenza, portiere di riserva della squadra giovanile del Potenza calcio che milita nel trofeo “Dante Berretti”. Il dilemma è cominciato qualche giorno prima dell’inizio del campionato. Campionato che ha preso il via lo scorso 27 settembre. Fino ad allora per Emiliano nessun problema. Giornate scandite tra scuola e campo di calcio per gli allenamenti. Ma proprio alla fine di un allenamento il mister, Pierluca Cincione, lo chiama da parte e gli dice che non può convocarlo «a causa dei capelli troppo lunghi». Ma non è neanche tanto una questione di lunghezza. «Se fosse stato per questo - ha spiegato il diciassettenne - avrei anche fatto un sacrificio e avrei accorciato i cosiddetti dreadlocks». Ovvero, per chi non è cultore della materia, si tratta della capigliatura tipica dei seguaci della filosofia rasta che di Bob Marley hanno fatto un’ icona. Alla richiesta di chiarimenti, al direttore del settore giovanile, al giovane portiere in erba gli viene risposto «che la società per ragioni di immagine non può presentarsi nei campi di gioco con un giocatore con la capigliatura come la mia». Emiliano, accompagnato dal padre, si rivolge direttamente al patron, Giuseppe Postiglione che «sostenuto da Gautieri, mi ha detto che con la mia capigliatura “rasta” non potevo essere convocato per le gare. Alla fine del colloquio mi hanno detto, esplicitamente, che dovevo scegliere tra i capelli e la possibilità di scendere in campo». Per Emiliano a questo punto la scelta è: giocare o tagliare i capelli a zero. Visto che a oggi i capelli non sono stati ancora tagliati il portiere di riserva della Berretti continua regolamente ad allenarsi ma senza essere convocato. Prima di approdare in rossoblu «sono sempre stato considerato un atleta corretto e rispettoso delle regole e degli altri e che ho sempre accettato le decisioni degli allenatori e partecipato puntualmente agli allenamenti». Ora Emiliano si allena ma continua a non giocare solo perché non ha dato un taglio netto alla sua capigliatura.

Emiliano Travaglini (foto tratta dal sito del Potenza calcio)

Nonostante la decisione di continuare a tenere le dread il giovane portiere si sente un emarginato e si pone una serie di interrogativi: «Perché nessuno, al momento della firma, mi ha avvertito della condizione di non potere portare i capelli rasta?. Perché portare i capelli rasta è considerato un segno negativo?. Sono questi o altri i veri valori dello sport che tutti dovrebbero rispettare?. Perché altri modi di acconciarsi i capelli sono accettati e il mio no?. Perché mi si chiede di rinunciare ad un aspetto che riguarda la mia sfera strettamente personale?. Perché giocatori come Ruud Gullit o Henrick Larsson con la loro famosa capigliatura rasta, Roberto Baggio col suo “codino”o Ronaldinho con i suoi capelli “cotonati” hanno potuto vincere di tutto ed essere applauditi e rispettati su tutti i campi di gioco?». Interrogativi legittimi che trovano risposta in quanto dichiarato dal patron rossoblù, Giuseppe Postiglione: «Non si tratta di una discriminazione, né tantomeno a me interessa la capigliatura di Gullit o di Ronaldinho. Per me è una questione di rispettare alcune regole (basti pensare a quanto accaduto con Contè che per non avere accettato la decisione del mister di andare in ritiro dal lunedì ha rescisso il contratto con la squadra n.d.r.). Alcune regola che valgono soprattutto quando ci troviamo di fronte dei minorenni». «Nel nostro piccolo - ha aggiunto cerchiamo in qualche modo anche

di educare questi ragazzi». Una spiegazione che sicuramente non farà cambiare idea ad Emiliano che nonostante il dispiacere «di non poter condividere con i miei compagni di squadra, che non mi hanno fatto mancare la loro solidarietà, le gioie delle vittorie o il rammarico per le sconfitte» la sua decisione l’ha presa: «non ho intenzione di cedere a ciò che considero una richiesta ingiusta, ma nello stesso tempo non voglio rinunciare al mio diritto a giocare». E proprio per ricominciare a giocare Emiliano Travaglini ha chiesto a «giocatori come Roberto Baggio, Damiano Tommasi, Ruud Gullit, Gennaro Gattuso, giornalisti e personaggi legati al mondo dello sport come Gianni Minà, Sergio Campana che hanno dato e danno un contributo alla lotta contro le discriminazioni nello sport» di dargli una mano «in questa piccola battaglia». E così, navigando in internet, «mi sono imbattuto nel Codice etico redatto, su richiesta della Virtus Roma di Pallacanestro, dall’avvocato Luca Pancalli». Nel “Codice etico”, tra le altre cose, Emiliano ha letto che la Virtus Roma si impegna “ad astenersi da qualsiasi comportamento discriminatorio in relazione alla razza, all’origine etnica o territoriale, al sesso, agli orientamenti sessuali, all’età, alla condizione psico-fisica sensoriale, alla religione, alle opinioni politiche e filosofiche”. Insomma un “Codice etico” che in qualche modo ha alleviato il “sentirsi discriminato” di Emiliano che comunque crede «che siano questi i principi che società e atleti dovrebbero rispettare, io cerco di rispettarli e mi impegno a farlo anche in futuro». Queste le regole della Virtus ma se a dettarle è il Potenza la cosa è diversa non a caso il giovane portiere chiede «che si faccia luce su atteggiamenti discriminatori e che ci si impegni tutti affinché siano isolati e superati». Per giocare «sono disposto a fare grandi sacrifici, ma non a svendere la mia personalità e la mia dignità. Lo devo anche ai miei genitori che, indirettamente, sono ritenuti responsabili della mia capigliatura “poco educata” e poco “presentabile”». Genitori che «mi hanno educato alla convivenza e al rispetto delle idee e della libertà degli altri». Più che di capelli sembra che si stia giocando una partita tutta politica. Alessia Giammaria a.giammaria@luedi.it

L’INTERVENTO Tutte le istituzioni unite per rafforzare il capoluogo di ALESSANDRO SINGETTAl Non so se abbia senso continuare ad interrogarsi sul ruolo di Potenza capoluogo di regione e non sia, piuttosto, il caso di rafforzare e concretizzare le tante intuizioni del passato rimaste spesso, purtroppo, nel libro dei programmi. Che un capoluogo “forte” e riconosciuto come tale possa incidere positivamente su tutta la regione e, in particolare, sui paesi dell’hinterland, è ormai un dato di fatto indiscutibile. Come pure la necessità di rafforzare tale ruolo continuando a dare impulso alle tante realizzazioni che risalgono ad anni non lontani (in primis l’Università) o meno recenti (l’ospedale San Carlo) in grado di renderle competitive con le realtà – di eccellenza – similari in altre regioni, attrattive anche per gli abitanti di quelle regioni, dispensatrici di servizi, anche immateriali, per i lucani. Potenza sta cercando di rispondere al meglio alle sfide future, con un nuovo piano della mobilità (il Pum), un rafforzamento e ampliamento della rete viaria “interna”, migliori collegamenti con l’esterno (tangenziale Ovest), più verde e fabbricati meno “impattanti” (con il Regolamento urbanistico), maggiore attenzione alle fonti alternative (con il Regolamento edilizio), migliore integrazione con i paesi del circondario (con il Piano strutturale metropolitano). Il tutto senza dimenticare l’identità del centro storico (in cui è già stata programmata la ricostruzione di importanti fabbricati da adibire a contenitori culturali e residenziali) e il rap-

porto con i quartieri, anche periferici che – pur oggetto di importanti opere di riqualificazione – spesso continuano a scontare un deficit legato alla vivibilità quotidiana. L’amministrazione sta lavorando anche su questo. Bisogna tuttavia sottolineare come la città si sia ingrandita e diversificata, nel senso che - al contrario di quanto avveniva sino a qualche anno fa - esistono delle alternative al centro storico, esistono quartieri, zone, vie divenute mete abituali di molti potentini. Sono convinto che le scelte che l’amministrazione comunale si appresta a compiere (chiusura del centro storico, zone a traffico limitato, apertura di nuovi collegamenti verticali) miglioreranno la vivibilità complessiva della città. Certo, c’è bisogno di un deciso cambio di mentalità, che deve accompagnare e favorire il mutamento di abitudini radicate. L’idea - rilanciata di recente dal presidente del consiglio provinciale – di istituire momenti di confronto comuni tra le varie assisi consiliari (Comune, Provincia e perchè no?, Regione) deve costituire il momento di incontro tra varie esperienze che lavorano anche (ma non solo) per il rafforzamento del ruolo del capoluogo di regione. Potenza non è più il piccolo borgo di un tempo, ed il numero di auto in circolazione rendono indispensabili scelte coraggiose che possono anche essere impopolari ma che, ne sono convinto, si riveleranno vincenti. Bisogna avere il coraggio di cambiare e la flessibilità di adeguare le scelte ricordando che il nostro futuro – e quello dei nostri figli – lo costruiamo oggi. *Assessore comunale all’Urbanistica

UN CENTRO STORICO SENZA CONTRAPPOSIZIONI VERDE-arancio, aceto balsamico-fragola, acqua-cemento, Marco-Elisa, architetto-ingegnere sono solo alcuni degli innumerevoli esempi che basano la loro esistenza sul contrasto. Nella mia città questa forma di contrapposizione non esiste e trova la sua massima espressione nel centro storico. Il salotto buono di Potenza, come viene definito, è un luogo di grande monotonia che basa la sua ragione di essere nello struscio, ed ogni qual volta si presenta l’occasione di svecchiarlo puntualmente si fallisce. La fontana spiralesca dinanzi la cattedrale di San Gerardo è anonima e se proprio non si voleva riprendere quella monumentale ed originaria, allora perché non pensarla forte, visibile e moderna? Perché nasconderla con dimensioni ridicole?Forse per meglio farla mascherare da un auto in sosta? Proseguo a piedi e mi trovo a largo Pignatari dove risiede la palma più sottile e malaticcia d’Italia e un pannello rovinato recante la scritta “Potenza città-cultura”. Questo ossimoro nasconde un edificio fatiscente e pericolante oggetto di varie interrogazioni cittadine. Per dare un senso a questa

piazza perché non si pensa di demolirlo e realizzare uno stabile moderno restituendo alla città un luogo vero e contemporaneo? Proseguo e arrivo al piazza del Sedile dove scorgo in lontananza il “mausoleo” in onore di San Gerardo. Mi avvicino, lo guardo e l’unica cosa che mi viene in mente è: perché? Perché nella mia città l’architettura non vi vuole risiedere? Perché ai giovani architetti non si dà l’opportunità di migliorarla? Perché si selezionano i progettisti in base ai curriculum? Gae Aulenti di sicuro avrà un resoconto della carriera sontuoso, ma questo non significa che un giovane professionista non possa avere una buona idea, soprattutto se si tratta della piazza principale della propria città. Sono tante le domande che mi faccio, per motivi di spazio non posso farmene altre, ma le risposte chi le sa? A volte vorrei ragionare come van Gogh e reagire in maniera colorata ed istintiva. Continua……. M.arch@email.it


22 Potenza Secondo sabato a rione Cocuzzo con la spesa dei “Gruppi di acquisto solidale” Sabato 25 ottobre 2008

Non di solo pane vivono i potentini A Piani del Mattino verranno venduti kiwi a un euro DOPO il successo riscosso la settimana scorsa - quando in poco meno di 15 minuti sono stati venduti circa 100 chili di pane - oggi nuovo blitz a rione Cocuzzo del Gas (Gruppo di azione solidale), per distribuire generi alimentari di prima necessità secondo il criterio della filiera corta e nel rispetto dei principi di equità sociale ed economica e di sostenibilità ambientale. Oggi «come azione a favore delle autoproduzioni e contro la globalizzazione selvaggia dei prezzi e delle merci - all’altezza della fermata dell’autobus che si trova a ridosso della “nave” - sarà nuovamente venduto il pane alla cifra di 1 euro al chilo. Panelle di grano duro con tanto di “marchio” di garanzia del panificio di Miglionico. E se a Cocuzzo si farà la fila per il pane ai Piani del Mattino stazioneranno gli agricoltori del Metapontino. E non mancheranno i potentini che faranno incetta, soprattutto, di kiwi che verranno venduti al prezzo di un euro al chilo. Questa inziativa rappresenta solo l’inizio di un nuovo modo di praticare la sostenibilità e la giustizia sociale, ma può avere sviluppi inimmaginabili. «La democrazia, l’equità sociale e la solidarietà - tengono a fare sapere i promotori dell’iniziativa - possono divenire pratica quotidiana, così come è possibile pensare a un modo altro di gestire il pubblico impiego, la qualità del lavoro, i criteri di assegnazione di incarichi, consulenze e dirigenze». La storia dei gruppi d’acquisto solidali parte nel 1994 con la nascita del primo gruppo a Fidenza e a

L’INIZIATIVA “PASTA day” oggi alle 16, nella sede dell’associazione “Solidarietà in rete” di via Ciccotti, 44 (all’interno del centro di riabilitazione “Don Uva”). All’iniziativa hanno aderito diversi professionisti, dietologi, dietisti, agronomi che illustreranno le principali caratteristiche della pasta, indiscussa regina della tavola italiana. Nel corso della giornata è prevista una lezione pratica di impasto che vedrà coinvolti anche alcuni pazienti del centro di riabilitazione “Don Uva” di Potenza che trascorreranno così delle ore in compagnia, impegnati in un’attività inusuale per loro. Durante la lezione saranno suggeriti inconsueti ed audaci abbinamenti per la presentazione dei piatti delle tradizioni regionali. La manifestazione, oltre a celebrare la giornata mondiale della pasta, rappresenta l’occasione per trascorrere dei momenti in allegria e serenità in compagnia dei pazienti del centro di riabilitazione “Don Uva”. L’evento è promosso da “Solidarietà in Rete” in collaborazione con l’Aici (Associazione insegnanti di cucina italiana) e con il “Club il fornello” di Potenza. La pasta, fulcro della dieta mediterranea, è alimento ideale anche per i bambini e una sana “pappa al pomodoro”, per esempio, è da raccomandare per favorire una corretta alimentazione e scongiurare il rischio obesità. E’ questo il messaggio che sta alla base dell’undicesima edizione del “Pasta day”. «La pasta - nota Carlo Cannella, presidente dell’Istituto nazionale per la ricerca alimentare e la nutrizione - può essere introdotta molto presto nella dieta del bambino, tra il sesto e il settimo mese di vita». L’Italia svetta nella classifica dei più mangioni di pasta con 28 chili pro capite. E una città come Potenza, dove lo strascinato domenicale sulle tavole dei cittadini più fedeli alle tradizioni non può affatto mancare, non potena non aderire al “Pasta day”.

Due momenti dell’iniziativa di sabato scorso (f.Mattiacci)

Reggio Emilia. Dove possibile, le famiglie si ritrovano in un gruppo nel quale affrontano temi di interesse comune e si orga-

nizzano per praticare comportamenti equi nella loro zona. I “Gruppi di acquisto solidale” non sono altro che un

Da oggi all’Efab il “Salone del mobile e dell’arredo”

Dal classico al moderno ce ne sarà per tutti i gusti SARA’ l’ex Miss Italia, Denny Mandez, la madrina della dodicesima edizione del “Salone del mobile e dell’arredo” che aprirà oggi, alle 18, i battenti mei padiglioni dell’Efab di Tito scalo. Una kermesse - che terminerà il prossimo 3 novembre -che rappresenta «l’ideale punto di incontro tra chi è in cerca di una soluzione per l’arredamento della propria abitazione o per rendere più bello, como e confortevole, lo spazio in cui si vive, e chi ha fatto anno dell’arredamento il proprio lavoro». Nei padiglioni dell’Ente fiera di Basilicata si potrà trovare di tutto: dal classico al moderno, dall’antiquariato agli oggetti di design all’ultima moda. “Il salone del mobile e dell’arredo” è una vetrina importante sia per gli imprenditori lucani, che per quelli nazionali. Un’occasione unica per scoprire cosa fa tendenza o per trarre semplici idee da adattare alla propria abitazione. «Anche quest’anno - ha spiegato il presidente dell’Efab, Fernando Barbaro - con questa manifestazione intendiamo dare un

Cittadini che si riuniscono per fare la spesa rivolgendosi ai piccoli produttori

Danny Mendez oggi all’Efab

segnale forte a un comparto che, soprattutto in Basilicata, risente dell’andamento non proprio positivo, dovuto alla crisi economica». Saranno circa 60 le ditte espositrici che affolleranno i padiglioni dell’Ente fiera. Insomma una vetrina importante per gli operatori di settore che proporranno mobili fedeli alla tradizione o più all’avanguardia. I visitatori avranno solo l’imbarazzo della scelta: dal classico al moderno, dal ru-

stico, al supertecnologico ce ne sarà per tutti i gusti. Al “Salone del mobile” parteciperanno anche gli architetti iscritti all’Ordine della provincia di Potenza e gli artigiani lucani che con le loro creazioni contribuiscono a mantenere vive le tradizioni. Ma all’Efab non ci saranno solo mobili. Da oggi e fino al prossimo 3 novembre non mancheranno rassegne d’arte contemporanea, momenti musicali e sfilate di moda.

insieme di persone che decidono di incontrarsi per acquistare all’ingrosso prodotti alimentari o di uso comune, da ridistribuire tra

Un gruppo d’acquisto diventa solidale nel momento in cui decide di utilizzare il concetto di solidarietà come criterio guida nella scelta

dei prodotti. Solidarietà che parte dai membri del gruppo e si estende ai piccoli produttori che forniscono i prodotti, al rispetto dell’ambiente, ai popoli del sud del mondo e a colore che - a causa della ingiusta ripartizione delle ricchezze - subiscono le conseguenze inique di questo modello di sviluppo. Alla base della nascita dei Gas vi è una critica profonda verso il modello di consumo e di economia globale ora imperante, insieme alla ricerca di una alternativa praticabile da subito. Il gruppo aiuta a non sentirsi soli nella propria critica al consumismo, a scambiarsi esperienze ed appoggio, a verificare le proprie scelte. Dare vita a questi gruppi non è difficile. Magari basta cominciare a parlare dell’idea degli acquisti collettivi nel proprio giro di amici, e se trovano altri interessati si forma il gruppo. Insieme ci si occupa di ricercare nella zona piccoli produttori rispettosi dell’uomo e dell’ambiente, di raccogliere gli ordini tra chi aderisce, di acquistare i prodotti e distribuirli. E così il gioco e fatto. Per lo più si va alla ricerca di prodotti provenienti da piccoli produttori locali - come accadrà oggi per il pane e per i kiwi - per per avere la possibilità di conoscerli direttamente e per ridurre l’inquinamento e lo spreco di energia derivanti dal trasporto. Inoltre si cercano prodotti biologici o ecologici che siano stati realizzati rispettando le condizioni di lavoro. I gruppi di acquisto sono collegati fra di loro in una rete che serve ad aiutarli e a diffondere questa esperienza attraverso lo scambio di informazioni. Attualmente in Italia sono censiti un centinaio di Gas.

Ieri la cerimonia di giuramento

Cambio della guardia al Novantunesimo HANNO giurato fedeltà alla Repubblica, nella Piazza d’armi della caserma Lucania, i volontari in ferma prefissata di un anno del terzo blocco del Novantunesimo battaglione. Alla cerimonia, che è il momento più significativo della vita di un militare, ha partecipato il generale di divisione Antonio De Vita, Comandante del raggruppamento “Unità addestrative dell’esercito”. Il giuramento, che giunge al termine della fase di addestramento iniziale, si è svolto al cospetto della “Bandiera di guerra del Lucania””. Oltre alla cerimonia di giuramento si è tenuto anche ii passaggio di consegne tra il tenente colonnello Acquafredda ed il tenente colonnello Vincenzo Barbati, proveniente dal “Primo reggimento bersaglieri” di Cosenza, che ha preso il comando del Novantunesimo ed avrà l’onore di custodire la Bandiera del reparto. Il “Lucania” è deputato all'addestramento dei volontari in ferma prefissata di un anno.


Potenza I residenti continuano a lamentare disagi. Lassismo delle istituzioni

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Raccolta differenziata

L’ultimo episodio: la Telecom elimina la cabina

Tiera, rifiuti in fiamme ma l’Acta tace

CONTINUANO le richieste e le sollecitazioni dei residenti del Serpentone. Questa volta a lamentare il degrado, l’incuria e il malessere che attanaglia la popolazione del rione potentino sono alcuni condomini degli stabili di Via Ionio, compresi tra i numeri civici che vanno dal 30 vanno al 40. Ebbene da tre mesi gli abitanti della zona lamentano episodi di degrado, culminati con il distacco da parte di alcuni responsabili della Telecom dell’unica cabina presente, sita nei pressi di un bar. I residenti, guidati da Vito Ruggero, 33 anni operaio, Rocco Giacomino, 71 anni, pensionato non hanno mandato giù il distacco della cabina telefonica, posta nella zona in questione dal 1984 e mai rimossa prima d’ora. Allo stato attuale è rimasto soltanto un filo di colore grigio che rimane a rappresentare lo sfacelo. I tre residenti, sono stanchi di assistere ad episodi di degrado urbano che nulla hanno a che vedere con il regolare decoro quotidiano. Dai tre, in merito al distacco doloroso della cabina, giunge un grido d’allarme visto e considerato che i residenti intendono muoversi in tempi celeri per comprendere le reali ragioni del mancato utilizzo della struttura telefonica pubblica: «Non abbiamo risposte

ANCORA disservizi, per la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. A segnalarli è il consigliere comunale, Vito Lomonaco. «Nel territorio della città capoluogo spiega in una nota - in modo particolare nelle aree rurali dove i rifiuti la fanno sempre più da padrone, la sensazione non è solo mia ma di molti cittadini, in modo particolare di quelli residenti alla fermata Tiera delle Fal e dintorni». Oltre un mese fa i contenitori dei rifiuti presero fuoco, non si sa se in modo accidentale o appiccato da qualche balordo. Nella notte successiva una squadra dei vigili del fuoco procedette allo spegnimento delle fiamme. Da allora l’Acta che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti del territorio comunale, nonostante le numerose sollecitazioni dei cittadini, «non si è per niente preoccupata della bonifica dell’area». «Il sito dove sono ubicati i contenitori - continua Lomanoca non è l’ideale, in quanto appartato e nascosto dalla zona residenziale, ciò comporta che in molti ne facciano uso a mo' di discarica per ogni tipo di materiale». Dopo l'incendio l'azienda si è preoccupata «solo di collocare al bordo della strada che collega alcune contrade, i nuovi contenitori. La stessa strada, di per sé gia stretta e in prossimità di una curva, risulta ora ulteriormente angusta e, di conseguenza, pericolosa».

Cocuzzo: stop al degrado

Il degrado nel quartiere. A destra quel che resta della cabina telefonica (foto Mattiacci)

dalla Telecom dicono - sono tre mesi che chiediamo notizie circa la situazione della cabina, ma alcuni responsabili non ci danno notizie e, anzi chiudono la conversazione sul più bello». Un vero e proprio esempio negativo, che i tre abitanti di Cocuzzo intendono cancellare e, se possibile, ripristinare le condizioni iniziali. La cabina telefonica rappresenta un pezzo di storia del rione, un vero e proprio patrimonio da conservare. Ma la richiesta dei tre cittadini apre gli orizzonti verso

Comitati di quartiere, appello per le elezioni

Circolo Angilla Vecchia: «Partecipazione, strumento di democrazia» L’ELEZIONE dei nuovi presidenti dei comitati di quartiere si avvicina e per l’occasione il circolo “Angilla Vecchia” ha voluto fare un appello, al termine di una riunione tenutasi giovedì scorso, a tutti quelli che hanno preso parte al rinnovo degli organi: giovani, donne e residenti di vari rioni e aree periferiche della città. «La partecipazione - è il messaggio - è una preziosa risorsa per la democrazia. Per salvaguardare tale bene ogni cittadino dovrebbe sentire il dovere di prender parte attivamente alla vita della polis attraverso gli strumenti che la società mette a disposizione affinché molti possano decidere del futuro di tanti». Le elezioni dei prossimi comitati di quartiere, a tal pro, saranno una occasione per ampliare il perimetro del coinvolgimento e della partecipazione di tante persone che vorranno occuparsi concretamente della città e dei suoi problemi, saranno il banco di prova per una comunità matura e civile che fuori da qualunque strumentalizzazione politica, nel rispetto delle regole, deve tornare a chiedere più spazi per i propri abitati, migliori servizi nel proprio quartiere, maggiore fruizione degli ambienti verdi e delle aree per bambini, famiglie ed anziani. «Pur condividendo in queste ore - prosegue la nota del circolo - la delusione di alcuni presidenti di comitati di quartiere che hanno deciso di non parte-

cipare alle prossime consultazioni popolari, perché delusi dall’interlocuzione istituzionale, noi crediamo fermamente che l’assenteismo e l’invito a molare tutto, siano il peggior modo per far avanzare una protesta che, pur se legittima, non può che produrre altro assenteismo, deleghe in bianco, il ripetersi di decisioni calate dall’alto senza condivisione. Al contrario, bisogna rafforzare e rilanciare il concetto della partecipazione attiva e disinteressata dei cittadini nei comitati come validi portatori di esigenze condivise, di bisogni collettivi che non vanno mortificati ma che invece la civica amministrazione ha il dovere di prendere in debita considerazione, sempre. Riteniamo, pertanto, che le tante associazioni, i giovani, le donne e gli anziani dei rioni e delle aree periferiche in queste ore debbano tutti produrre un ulteriore sforzo per contribuire volontariamente e senza pressioni “particolari” a testimoniare la loro presenza nelle liste dei prossimi comitati di quartiere al fine di contribuire a ridurre l'evidente scollamento creatosi in questi anni tra cittadini e Palazzo». «Per svolgere - conclude la nota inviata a seguito dell’incontro che si è tenuto nella sede del circolo Angilla Vecchia - semplicemente un ruolo da cittadini maturi, responsabili e operosi. Per il bene della città».

altre situazioni, ivi compreso il pessimo stato di “conservazione” ed è un eufemismo definirlo in questi termini del marciapiede che conduce al bar e alle vie adiacenti ai palazzi. Mattoni divelti, strade in pessimo stato, erba mal curata, bottiglie di plastica e di vetro sparse di qua e di là, ringhiere ridotte in uno stato pietoso. Un quadro d’insieme che non fa bene al look e al decoro del rione che grazie alla sensibilità dei tre cittadini intende migliorare lo stato dell’arte. L’associa-

zione Santa Rita ha presentato una petizione concernente la deviazione del percorso urbano che congiunge via Ligure a via Ionio. Il transito del bus ha creato non pochi problemi ai cittadini, vista la presenza dell'incrocio posto a valle. Inoltre in alcuni punti del rione sono presenti buche e avvallamenti che costituiscono un vero e proprio ostacolo alla circolazione e un pericolo ulteriore per gli automobilisti. Tanti problemi, tuttora irrisolti, gli abitanti di via Ionio chiedono rispo-

ste e interventi immediati, onde evitare il pericoloso e sempre attuale susseguirsi di episodi di degrado e disdoro urbano. La popolazione di Cocuzza è stanca di una situazione difficile, che toglie ogni credibilità e quella giusta parvenza di decoro e valori, al rione cittadino nel quale vivono sei persone diversamente abili e due ipovedenti. Come dire, chi ha tempo non aspetti tempo. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

L’Osservatorio cittadino elogia l’intervento. «Ora tocca al Parco fluviale»

“ Ricompare” il ponte di San Vito La vegetazione lo aveva “sepolto” IL ponte San Vito, l’unica testimonianza di epoca romana della città di Potenza (insieme alla Villa di Malvaccaro), all’interno del cosiddetto Parco fluviale del Basento, è “ricomparso”. A riferirlo è il portavoce dell’Osservatorio Cittadino di Potenza, Vincenzo Belmonte, che sottolinea: «la segnalazione che abbiamo fatto sulla grave situazione di degrado dovuta alla folta vegetazione cresciuta nel giro di un paio di anni, senza alcun intervento di manutenzione, ha ottenuto il risultato sperato, a riprova che la partecipazione civica è un fattore determinante per la vita dei cittadini». Una squadra di operai su incarico dell’amministrazione provinciale di Potenza che attraverso il progetto Vie Blu si occupa della gestione delle aree fluviali ha provveduto a “bonificare” l’area, ridando completa visibilità e quindi fruibilità al ponte, al quale sono legati i potentini che lo hanno assunto a “simbolo” della storia della propria comunità. «Si è trattato - dice Belmonte - di un efficace intervento (come è possibile notare dalle foto) che tra l’altro ha dato lavoro ad alcuni operai forestali come attività di pubblica utilità sociale e ambientale. Doveroso è pertanto il riconoscimento all’intervento realizzato dalla Provincia che ha superato il classico e burocratico palleggio di responsabilità per le rispettive competenze tra

PRIMA

DOPO

Comune, Sovrintendenza archeologica e Consorzio Asi di Potenza.

Per me - dice Belmonte - è motivo di doppia soddisfazione perché è la prosecu-

zione di un impegno per “salvaguardare” il ponte San Vito che ha più di 20 anni di storia ed è cominciata nel 1982 quando il Comune accertò una situazione di pericolo di crollo a causa della corrosione della base di appoggio centrale del ponte e quindi fece transennare l’area. L’opera romana - riferisce Belmonte - ha corso il rischio di essere abbattuto nel 1983 “per problemi di incolumità pubblica” e allora, in qualità di consigliere comunale, mi sono opposto persino “fisicamente”, bloccando il cantiere transennato e interessando la Sovrintendenza e il ministero ai Beni Culturali sino ad ottenere, devo dire grazie all'interessamento e alla sensibilità dell'allora sindaco Fierro, un contributo straordinario per il restauro. E nel 1984 con un intervento di grande qualità che non ha per nulla inciso sull'antica infrastruttura il ponte è stato finalmente riconsegnato alla città. Per molte coppie di sposi è così diventato il classico luogo per la foto del matrimonio». Adesso per l’Osservatorio Cittadino si tratta di completare il lavoro per rendere fruibile l’intero Parco fluviale del Basento. «Parco che vede - conclude la nota dell’Osservatorio cittadino - una presenza numerosa di potentini, “legati” al “loro” fiume e al ponte San Vito». provinciapz@luedi.it


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Potenza

Sabato 25 ottobre 2008•

RISTORANTI

CHE flash

di ANDREA MATTIACCI

Una bimba che vola sulle ali di una farfalla

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auguri a...

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Annamaria Genovese che ieri ha conseguito, a pieni voti, la laurea in Odontoiatria e protesi dentaria presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Che questo sia l'inizio di una brillante carriera. Felicitazioni da tutta la famiglia.

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Vito Caputo Con un pò di ritardo, ma con tanto affetto, ti facciamo gli auguri di buon compleanno! Un forte abbraccio da tutti coloro che ti amano e ti stimano

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•IL 26 OTTOBRE Potenza, Conservatorio, ore 18 “PREMIO BASILICATA” Proclamazione dei vincitori

•IL 4 NOVEMBRE Potenza, teatro Stabile, ore 21 “CONCERTO DI LUCIO DALLA” Per raccogliere fondi per il Fai

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BIBLIOTECHE E MUSEI

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17 - 19 - 21

17.30 - 19.30 - 21.30

Sala 3

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•IL 30 OTTOBRE Potenza teatro Stabile, ore 18.30 “DITIRAMBO LUCANO” Presentazione dell’opera di Francesco Sisinni

CINEMA

AL DRAGO

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PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San Carlo

0971-44462765

BIBLIOTECA NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 BIBLIOTECA PROVINCIALE 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "MUSEO DELLE ANTICHE GENTI DI LUCANIA" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia


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Comunità montane, questi i punti di vista emersi da un incontro dei sindacati

Riforma sì ma con tempi rapidi SI è svolta questa mattina presso la comunità montana Alto Basento l’assemblea unitaria delle rsu Fp Cgil, Fps Cisl e Uil Fpl per fare il punto sullo stato di attuazione della riforma delle Comunità montane. All’assemblea - spiega una nota dei sindacati - hanno partecipato i segretari regionali di categoria e il presidente della Comunità montana Alto Basento, Gerardo Ferretti, che ha relazionato sul lavoro del tavolo regionale. Le Rsu e i sindacati - prosegue la nota - hanno ribadito la validità e la necessità di

questa riforma per trasformare le attuali comunità montane in “enti intermedi” capaci di rilanciare una “governance del territorio” finalizzata ad assicurare a tutti i cittadini lucani quei servizi indispensabili (tutela e valorizzazione dell’ambiente, trasporti in ambito locale, servizi socio-sanitari, pianificazione territoriale ed umanistica) che i comuni già oggi fanno fatica a garantire a causa del lento ed inesorabile declino demografico e dei tagli alla finanza pubblica. Nel contempo, hanno espresso forti preoccupazio-

ni per i ritardi con cui si procede nel processo riformatore e per il permanere di alcuni nodi irrisolti che pongono seri interrogativi sul futuro delle nuove “Comunità Locali”. In particolare - per i sindacati - si pone l’accento sulle risorse finanziarie che non possono essere solo quelle rinvenienti dai trasferimenti statali (e che sono sempre più scarse), sulla necessità di conservare e rafforzare l’attuale rete organizzativa e le sedi operative presenti sul territorio, incentivare e sensibilizzare i comuni ad aderi-

re alle comunità locali rendendo, nel contempo, flessibile il limite dei 50.000 abitanti che potrebbe mal conciliarsi con le esigenze dei territori. Inoltre, è fondamentale attivare per tutto il personale un percorso di riqualificazione professionale in modo da renderlo protagonista di questo processo riformatore anche per evitare che, a parità di funzioni, si determinino sperequazioni di trattamento economico, visto che questo personale è stato penalizzato a causa della scarsità delle risorse economiche finora trasferite alle Comu-

Gerardo Ferretti, presidente della Cc Alto Basento

nità Montane. Infine, occorre prevedere l’attivazione di tutte le procedure utili affinché trovino

una collocazione stabile i lavoratori precari che prestano la loro attività senza alcuna tutela.

Pignola Al Pantano per l’ottava puntata sull’espansione urbanistica nel paese alla porte di Potenza

L’edilizia “controllata” che piace Volumi e altezze entro i limiti per garantire omogeneità PIGNOLA - Continua l’inchiesta del Quotidiano sull’edilizia pignolese. Siamo giunti nell’area del lago di Pignola, zona protetta, dove in tutto il territorio comprendente le contrade Tora, Sciffra, Petrucco e Pantano vige il Ppe, piano particolareggiato esecutivo che limita quello che si può definire l’“estro” dei residenti e anche di alcuni progettisti, causa, in molte occasioni, di scempi, brutture e costruzioni a forte impatto ambientale e paesaggistico. Una normativa restrittiva risalente al 1994 che andava fatta per salvaguardare tutta l’area della piana e del lago stesso. Sulle cartine le superfici limitrofe al nucleo abitato di contrada Pantano sono tutte zone H, aree di rispetto, salvaguardia e recupero paesistico ed ambientale. Qui è possibile notare che le nuove costruzioni hanno linee semplici e sono omogenee per quanto riguarda rivestimenti e finiture. «Due specifiche in particolare - afferma un architetto si sono rivelate di particolare utilità, la limitazione delle altezze e dei volumi». Dal piano risulta infatti un’altezza al punto massimo che non superi metri 7,50 e il concetto

Edilizia residenziale al Pantano di Pignola

del volume vuoto per pieno che attribuisce lo stesso valore sia alla parte ipogea che a quella a vista. In questo modo si vieta di realizzare i così tanto amati piani interrati che

poi a tempo debito vengono scoperti. Allo stesso tempo nella contrada è possibile osservare che molti residenti non solo hanno deciso di ristruttu-

rare, ma lo hanno fatto con gusto e criterio. Ecco allora non più coperture in alluminio, ma tegole e legno, addio alle vecchie verande e ben venute tettoie e pensiline, an-

ch’esse in legno. Interventi come questo sortiscono il duplice effetto di allenare l’occhio al bello e soprattutto di educare le coscienze al senso civico. Il difficile, infatti, nelle nostre realtà è riuscire a scardinare i perni della mentalità di alcuni cittadini e di quei progettisti che, come i primitivi con i graffiti nelle caverne, vogliono lasciare un segno del loro operato con edifici unici, ma spesso avulsi dal contesto e fortemente impattanti. Il Ppe norma le tipologie edilizie, le sistemazioni esterne, ma anche materiali, colori, finiture ed allacciamenti, oltre alle opere a verde, agli specchi d’acqua artificiali e alle vetrine e insegne pubblicitarie degli esercizi commerciali. Certo siamo ben lontani dal concetto di annullamento dell’impatto ambientale, ma almeno c’è uniformità di stili, di materiali, di toni. Oltre alle dimensioni, per le abitazioni sono indicate anche posizioni e forma delle scale, articolazione delle facciate. La scelta dei materiali deve ricadere tra legno, pietra, intonaci a calce e coppi e per i colori la scala cromatica comprende il giallo, l’arancio e il rosa con possibilità di scelta tra diverse gradazioni del-

le tre tinte. Sono vietate recinzioni con elementi in calcestruzzo e, laddove possibile i muri di contenimento, altrimenti realizzati con elementi naturali. Le sistemazioni a verde ammesse devono avere andamento naturale e i nuovi impianti devono essere costituiti da specie arboree autoctone. Il piano ha agito su diversi fronti attraverso la conservazione, il ripristino e la continuità. Per le costruzioni precedenti il piano si è dovuto ricorrere, nei casi di abuso, alla repressione e in quelli di difformità alla sistemazione attraverso accordi e compromessi con i proprietari degli immobili. Tutto ciò dimostra che, anche se non sempre la progettazione costituisce un limite, se è accorta, può salvare il territorio. Estendere il piano anche ad altre zone del comune di Pignola, se possibile, significherebbe ridare dignità a quei luoghi deturpati che abbiamo conosciuto nel corso di questa inchiesta. Contrade in cui il dono generoso della natura è stato incautamente sottovalutato o apertamente disprezzato. Simona Brancati provinciapz@luedi.it

Avigliano Nuova attività di propaganda del Circolo Nuovo Italia

Oggi e domani la decima edizione della manifestazione dedicata alla storia

Qualità della vita, iniziative per combattere il “caro tutto”

Tornano a Brindisi le giornate medievali

IL Circolo Nuova Italia “A. I. Solzhenitsyn” di Avigliano invade gli spazi pubblicitari con un manifesto. «I muri di Avigliano - spiega il presidente, Renato Zaccagnino sono l’ultima forma di democrazia che è rimasta per far sapere ai cittadini aviglianesi cosa ha fatto per loro il circolo Nuova Italia. Abbiamo protocollato, come annunciato nelle settimane scorse, una proposta di deliberato contenente possibili iniziative tese a far superare le difficoltà che le famiglie incontrano nell’affrontare la quarta settimana del mese (nei giorni scorsi, i tg nazionali hanno riportato notizie in merito ad iniziative di questo genere poste in essere da comuni come Milano, Roma e

Torino). Nel nostro piccolo, senza pretese, abbiamo elaborato tali proposte con il solo intento di migliorare la qualità della vita ai nostri cittadini. I muri della città, come i giornali cartacei e quello telematico della regione Basilicata, rappresentano un mezzo di comunicazione che consente di far giungere alla gente la voce dei tanti anonimi o le opinioni “fuori dal coro” che altrimenti rimarrebbero inascoltate. Credendo in una nuova politica di informazione e trasparenza, il circolo della Nuova Italia adopererà tutti i mezzi democratici a disposizione per non rimanere una voce imbavagliata». provinciapz@luedi.it

BRINDISI DI MONTAGNA - Oggi e domani si svolgerà la decima edizione delle “giornate medioevali” L’appuntamento, è tra gli eventi lucani più seguiti (nel 2007, 10.000 presenze e circa 100 camper, dato considerevole che si prevede in crescita anche per l'area appositamente attrezzata). Le Giornate Medioevali sono ambientate nelle contrade del centro storico di Brindisi Montagna per ricostruire, riproporre e far rivivere momenti di storia, non solo alla propria comunità, ma ad una utenza che più sovente guarda alla Basilicata e quindi al nostro comprensorio con grande interesse. «La nostra esperienza decennale nel promuovere il territorio - è stato reso noto con un comuni-

cato stampa dagli organizzatori ci ha dimostrato che possiamo attrarre visitatori anche di target alto (non necessariamente in senso economico) ma, come mentalità. Capace di immedesimarsi in questi luoghi, sentendosi a casa propria». La manifestazione durera' due giorni nei quali il visitatore si troverà immerso in una magica atmosfera fatta di cavalieri, nobildonne, giullari, menestrelli, artigiani dell’epoca, falconieri, sbandieratori, combattenti, arcieri. Tanta storia, nella quale si riproporranno suoni e sapori del medioevo e per la prima volta, in concomitanza con il decennale, ci sarà il conio di una moneta raffigurante il periodo angioino. provinciapz@luedi.it

Incendi L’INTERVENTO dei Vigili del Fuoco si è reso necessario per spegnere alcuni incendi di sterpaglie divampati nel Potentino. In particolare, i pompieri sono intervenuti a Picerno, Melfi, Lauria e Pescopagano. Inoltre, i Vigili del Fuoco sono al lavoro sulla strada statale «Fondovalle dell’Agri», nei pressi dello svincolo di Pergola, per l’incendio di un autocarro. Secondo quanto si è appreso, l’autista del mezzo è fortunatamente illeso. provinciapz@luedi.it


Sabato 25 ottobre 2008

26 La sfida della Regione per proteggere la biodiversità: l’oasi faunistica del cervo nel Parco della Val d’Agri

Sasso torna a puntare sull’ambiente La presentazione di Legambiente: «Nuove opportunità» SASSO DI CASTALDA - A Sasso di Castalda ce ne sono otto esemplari. E ora c’è voglia di farli conoscere per realizzare azioni di sensibilizzazione della comunità locale. Sono i cervi ospitati nell’area faunistica organizzata dal comune, per i quali è in programma uno studio di valutazione della idoneità ambientale nel territorio del Parco nazionale dell'Appennino Lucano Val D'Agri-Lagonegrese. La Basilicata, dunque, punterà su questa specie per arginare la perdita delle biodiversità. E lo farà con “Il progetto di conservazione del cervo nel Parco Nazionale dell’Appennino lucano Val d’Agri- Lagonegrese - oasi faunistica del cervo di Sasso di Castalda”. E’ il quarto di quelli promossi da Legambiente ed Enel, con il patrocinio del ministero dell’Ambiente. Gli altri progetti riguardano la tutela della biodiversità nella zona di protezione speciale Sila Grande, la cicogna bianca del Parco lombardo della valle del Ticino, e un santuario per le farfalle nel Parco Nazionale dell’arcipelago toscano. L’iniziativa, appoggiata anche dal dipartimento

Un momento dell’iniziativa voluta da Legambiente

Ambiente della Regione Basilicata e dall’Osservatorio faunistico da essa istituto, rientra nel Countdown 2010, che ha «lo scopo di sensibilizzare cittadini e politici sulla necessità di attuare misure concrete per arrestare la perdita di biodiversità entro il 2010». Lo ha detto Marco De Biasi, presidente Legambiente Basilicata, ieri mattina, durante la presentazione del

progetto di durata annuale, nel corso del quale saranno operate azioni di divulgazione - con l’ausilio del Centro educazione ambientale - e verranno realizzate infrastrutture necessarie proprio a questa attività. «Già dai prossimi giorni partiranno attività di ricerca sul cervo e potranno accedere all’area faunistica di Sasso di Castalda molti

visitatori», ha annunciato De Biasi. Per il sindaco di Sasso di Castalda, Rocco Perrone, questa iniziativa «dà conforto alla nostra comunità che ha fatto una scelta ambientalista, quando si è espressa contro la coltivazione di idrocarburi». Il primo cittadino, poi, ha aggiunto che, da questo momento, «la nostra scommessa è coniugare l’attrattiva ambientalista con opportunità economiche per le popolazioni». Il progetto lucano «è un’occasione importante perché si interviene su un parco e con fondi privati», ha osservato Vincenzo Santochirico, assessore regionale all'Ambiente. Una precisazione per far comprendere che «le risorse private sono necessarie per la tutela ambientale e che c'è bisogno di un’offensiva culturale e politica sul valore delle aree protette». Imperativi - ha concluso Santochirico - che «vanno applicati con maggiore forza». I progetti a sostegno delle biodiversità rivestono un interesse anche internazionale, coinvolgendo: Slovenia, Romania e Panama. Angela Pino provinciapz@luedi.it

Replica dell’Inps: «Doveva sottoporsi a nuovi controlli»

Giuseppe Troccoli

CALVELLO - Ieri il quotidiano si era occupato del caso di Giuseppe Troccoli, un uomo di 46 anni di Calvello, che a causa di una malattia ha perso una gamba e il parziale utilizzo dell’altro piede. L’invalidità del cento per cento gli è stata riconosciuta nell’agosto dell’anno scorso. Secondo la denuncia dell’uomo, però, non gli viene versata la pensione di invalidità già da luglio. Ma la risposta dell’Inps non ha tardato ad arrivare. E ieri il direttore provinciale, Antonio D’Ago, ha replicato così: «E’ con rammarico che ho appreso dall’articolo apparso sul numero di ieri del giornale». Al riguardo il direttore provinciale ha fatto delle precisazioni: «al signor Troccoli - ha scritto in una nota - la pensione di invalidità civile e la relativa indennità di accompagnamento è stata riconosciuta dalla Asl per la durata di un solo anno con prevista visita di revisione alla scadenza del bene-

Acucella chiede chiarimenti ad Altobello

Olio, Basilicata fuori dal contratto di filiera IL capogruppo dei Democratici con Di Pietro in Consiglio provinciale Nicola Acucella ha presentato un’interrogazione al presidente dell’ente, Sabino Altobello, per conoscere i termini dell’accordo, siglato nella prima settimana di ottobre, al ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali riguardante la filiera olivicola. Acucella ha chiesto anche le motivazioni che non hanno incluso la Regione Basilicata nel contratto di filiera e le azioni da protagonista che la Provincia di Potenza intende mettere in campo per dare pari opportunità ai produttori olivicoli lucani. Il contratto di filiera prevede investimenti per innovare i pro-

Calvello Invalido al 100% ma senza indennità da luglio

dotti e i processi produttivi della filiera vera dell’olio di oliva, per promuovere i consumi e razionalizzare le dinamiche delle attività, sviluppando logistica commerciale e migliorando e implementando i canali distributivi. Fra i servizi che verranno offerti alle imprese ricadenti nel territorio delle quattro Regioni individuate dal Ministero vi saranno la certificazione della qualità, la tracciabilità del prodotto, la certificazione della coltivazione biologica delle olive, i corsi per la formazione del personale e le azioni di valorizzazione e promozione dell’olio extravergine di oliva sui mercati na- Olivocoltura zionali ed internazionali.

ficio. Inoltre, la commissione Asl ha sottoposto l’interessato a visita trasmettendo il relativo verbale sanitario, alla commissione medica di verifica provinciale (Cmvp) dell’Inps, che ha il compito di esaminarlo entro 60 giorni dalla data di ricevimento. La Commissione di verifica provinciale Inps già in data 9.10.2008 (diversi giorni prima che il caso venisse trattato dal giornale) ha invitato l’interessato a visita medica, per il giorno 29.10.2008. nel rispetto dei termini previsti». Poi, ha ribadito la disponibilità della struttura e mia personale a risolvere con la massima tempestività il caso di Troccoli. «Non posso fare a meno, però - ha concluso - di evidenziare che pur nel rispetto dei tempi previsti le attuali procedure di accertamento e di verifica delle invalidità, demandati a più soggetti istituzionali, possono purtroppo comportare, a volte, disagi ai cittadini».

PERCORSI ENOGASTRONOMICI Oggi a Picerno e domani a Pescopagano anche gli attori di Ris e La Squadra

Spettacolo e sapori per valorizzare il territorio

Nino D’Agata

UN nuovo weekend di animazione gastronomica, artistica e spettacolare

nell’area del Marmo Melandro si svolgerà oggi e domani per iniziativa del Gal Csr

Marmo Melandro e delle amministrazioni comunali di Picerno e Pescopagano. Questa sera, presso il pub Culturale “Torre Normanna” di Picerno, è prevista l’originale manifestazione “Gustosa/mente, viaggio tra musica, poesia, gastronomia e bugie…”. In scena Gianpiero Francese e alle sue ali altri due artisti: Vincenzo Failla e Nino D’Agata, due volti noti della televisione italiana in quanto coprotagonisti delle fiction televi-

sive “La squadra” e “Ris”. Nell’occasione vestiranno i panni degli animatori della convivialità enogastronomica con sketch che spaziano da Achille Campanile a Neruda e da Marchi alla musica italo-etnica toccata al piano dal maestro Emidio Cutolo. Una serata amichevole per sollecitare, attraverso lo spettacolo e la convivialità, l’interesse verso il nostro straordinario patrimonio culturale e produttivo, da far conoscere e valo-

rizzare in modo più diffuso. Nel pomeriggio di domani riparte proprio da Pescopagano, con la cui comunità, ed in particolare con il personaggio Girolamo Orlando, lo statista melfitano protagonista dell’opera teatrale mantenne sempre uno stretto rapporto, lo spettacolo “Paradossi nelle vicende delle mia vita”. L’Italia di Francesco Saverio Nitti. La rappresentazione teatrale, messa in scena con la regia di Gianpiero France-

se, toccherà successivamente le città di Prato, Catanzaro, Castrovillari, Crotone, Locri, Melfi, Bari e Pescara. «Si tratta di manifestazioni - spiega Nicola Manfredelli, Presidente del Csr Marmo Melandro - che racchiudono una parte delle specificità territoriali della Basilicata nord occidentale e che il Gal ha inserito in un progetto di promozione basato proprio su un circuitoitinerario di eventi tematici integrati».


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Terranova del Pollino Ai domiciliari un venticinquenne. L’episodio il 13 ottobre scorso

Estorce soldi agli zii e poi gli incendia la casa TERRANOVA - Lo avevamo scritto nell'edizione del 14 ottobre scorso che poteva trattarsi di incendio doloso. I carabinieri, che si sono mossi da subito su questa pista, hanno confermato. A incendiare l'appartamento sito in via Roma la notte tra il 12 e il 13 ottobre scorso è stata una mano umana. Quello che hanno scoperto in seguito, invece, va al di là del semplice dolo. Con l'accusa di estorsione, violazione di domicilio e danneggiamento seguito da incendio è stato arrestato il venticinquenne Domenico Tufaro nipote dei proprietari dell'appartamento. Secondo la

ricostruzione operata dai militari dell'Arma coordinata dal capitano Biagio Simonetti, comandante della compagnia di Senise, l'uomo «reiterava gravi minacce tese ad intimidire i familiari, impossessandosi, negli ultimi due mesi, della somma di 1.000 euro». Come se non bastasse il giovane avrebbe avuto la stessa condotta anche nei confronti di altri parenti. La mattina del 23 ottobre scorso, i carabinieri della compagnia di Senise, lo traevano in arresto, eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare di sottoposizione agli arresti domiciliari emessa dal gip del

tribunale di Lagonegro su richiesta della locale procura. Attualmente l'arrestato permane presso il proprio domicilio a disposizione dell'autorità giudiziaria, mentre le indagini proseguono per accertare se il venticinquenne abbia commesso altri reati. Gli abitanti di via Roma se lo ricorderanno bene l'incendio anche per il brusco risveglio che hanno avuto a causa delle fiamme. A lanciare l'allarme sono stati alcuni operai che di buon mattino si recarono al lavoro. L'appartamento era disabitato. L'arrivo dei vigili e dei carabinieri, ma

anche di qualche volontario del posto, ha scongiurato che l'incendio interessasse le case limitrofe. Alla fine sono andati distrutti il secondo piano ed il tetto. Un brutto colpo per i “poveri” proprietari, visto che il fabbricato era stato ristrutturato da pochi mesi. La natura dolosa dell'incendio era ben evidente fin dalle prima indagini. Infatti all'appartamento, che nel momento dell'incendio era disabitato, erano staccate luce e gas, improbabile quindi la pista del corto circuito, più plausibile quella del dolo. provinciapz@luedi.it

L’intervento dei pompieri il 13 ottobre scorso

Maratea Denunciate tre persone. Avevano presentato un atto di compravendita falsificato

Maxitruffa da 1.400.000 euro Firme e timbri falsi per ottenere i finanziamenti dello Stato MARATEA - Firme e timbri falsi per una maxitruffa ai danni dello Stato a Maratea che vedrebbe (il condizionale è d’obbligo) coinvolto anche un dipendente del Comune . Le indagini dei carabinieri hanno scoperto e sventato il raggiro messo in atto da una società che aveva ottenuto dal Ministero dello sviluppo economico un finanziamento di 1milione e 400mila euro. Per il fatto, i carabinieri della compagnia di Lagonegro, coordinati dal capitano Roberto Costanzo, hanno denunciato alla Procura della repubblica di Lagonegro tre persone residenti a Maratea, tra cui un pubblico ufficiale del comune di Maratea, con l'accusa di «truffa ai danni dello Stato e vari reati di Falso, sia in atti pubblici che privati». La vicenda è cominciata nel 2005, quando i tre denunciati dopo aver costituito una società di gestioni turistiche, hanno presentato tre progetti al Ministero delle attività produttive con la richiesta di altrettanti finanziamenti pubblici ai sensi della Legge 488/1992 per la ristrutturazione e l'adeguamento di 3 immobili da adibire a strutture turistico ricettive, ubicate tra il centro storico e la costa. Le indagini hanno portato alla luce le falsità presenti nel procedimento messo in atto dai e denunciati che al momento non hanno attività nel

Evasione fiscale da 86.000 euro Una pattuglia di carabinieri

settore turistico. Alla documentazione, era stata allegata la dichiarazione di compravendita dei 3 immobili. Ma le indagini dei carabinieri della stazione di Maratea, guidata dal comandante Rocco De Pietro, hanno accertato che i tre denunciati avevano presentato un atto di compravendita con firme false, all'insaputa dei legittimi proprietari e che uno dei proprietari era deceduto 15 anni prima dell'asserita stipula del documento. Così come è risultata falsa la certificazione attestante che gli edifici erano in possesso dei requisiti richiesti dalla legge, tra cui l'interesse

storico ed architettonico. Anche qui, come nell'atto di compravendita, la firma del funzionario e i timbri del comune di Maratea, sono risultai essere entrambi falsi. La truffa era stata studiata e architettata nei minimi dettagli, tant'è che il Ministero dello sviluppo economico aveva approvato la richiesta di finanziamento stanziando a favore della società la somma consistente di 1milione e 400mila euro circa che solo grazie all'attività di indagine dei carabinieri di Maratea non è stata erogata. Francesco Zaccara provinciapz@luedi.it

WEEK END NEL SEGNO DELLA CASTAGNA SAN SEVERINO LUCANO CASTAGNE E FUNGHI protagonisti del week end di San Severino Liucano. Caldarroste in piazza e una mostra micologica animeranno il paese del Pollino oggi e domani. Gli appuntamenti rientrano nel programma “musica, sapori e colori d'autunno” promosso dalla Pro Loco retta da Antonio Provenzano e patrocinato dall'amministrazione comunale guidata da Francesco Fiore. La Mostra Micologica è al suo terzo appuntamento annuale. E' una occasione importante per la conoscenza di questo meraviglioso e pericoloso mondo e per la selezione e la scelta consapevole delle qualità micologiche commestibili. Per dare risposte a coloro che si sentono attratti dalla natura nelle sue varie forme ma che hanno timore della micologia per la complessità e la pericolosità che presenta il mondo dei funghi, la Pro Loco ricreerà l'habitat in cui ogni specie di micete cresce. Il programma prevede caldarroste in piazza stasera alle ore 18,30, sabato e domenica mostra micologica.

TRECCHINA TRECCHINA e castagne: un binomio vincente. La cittadina lucana, infatti, dopo il successo della prima settimana, concede il bis. Organizzata dall'Associazione “Amici della Castagna” - presieduta da Domenico Cresci - la decima edizione della Sagra ha registrato, migliaia di presenze (soprattuto dalla Puglia) che hanno fatto incetta, del pastoso frutto, raccogliendolo direttamente nei lussureggianti castagneti o gustandone la calda fraganza in piazza del Popolo. Per l'occasione la villa comunale - autentico salotto della vita cittadina - si è vestita a festa con numerosi stand. Accanto alle caldarroste, approntate dalla sa-

pienza dei mastri castagnai - la rinomata pasticceria locale ha offerto piatti tipici e dolci tutti a base di castagna: dalla pasta, alla birra, dai panzerotti, al castagnaccio, dal panettone ai cannoli, alle castagnole, dai biscotti, al gelato, il miele, il liquore. Accanto alla rassegna gastronomica l'artigianato e i dipinti della nota scuola pittorica trecchinese e poi souvenir in legno, ceramica, cuoio, mostra dei lavori del 7° Concorso riservato alle Scuole, con fini benefici. L'ultima due giorni prevede musica, balli e caldarroste stasera. Il gran finale è domani con l'attesa esibizione del gruppo folk “Città di Ostuni”.

Emette fatture false Denunciato ferrarese domiciliato a Rivello

Uno scorcio di Rivello

RIVELLO - Un ferrarese domiciliato in Lucania è coinvolto in un'evasione fiscale con emissione di fatture per operazioni inesistenti per circa 86mila euro. L'inchiesta fu estesa anche in altre zone d'Italia, coinvolgendo le province di Reggio Emilia, Mantova e Verona. L'Agenzia delle entrate di Paola nell'anno 2004 ha accertato un'evasione delle imposte sui redditi e sul valore aggiunto. Per questo motivo è stata coinvolta un'azienda di Praia a Mare, nel cosentino, ed indagato il legale rappresentante pro tempore. Proprio in questi giorni, il sostituto procuratore della Repubblica di Paola, Francesco Greco, ha disposto di notificare l'avviso all'indagato L.P., domiciliato nella cittadina di Rivello, di conclusione delle indagini preliminari. L'uomo al fine di evadere le imposte sui redditi e sul

valore aggiunto, nonché al fine del riconoscimento di un insistente credito di imposta, indicato fraudolentemente nella dichiarazione dei redditi relativo all'annualità del 2003, ha indicato elementi passivi fittizi per un ammontare complessivo di circa86mila euro, relativi a costi indebitamente dedotti in quanto riferibili a cessioni di beni ed acquisizione di servizi. Sembrerebbe che i servizi siano simulati o artificiosamente gonfiati ovvero, come indica il pubblico ministero, a quote di ammortamento relative ad immobilizzazioni e per cui oggetto di transazioni prive di valide ragioni economiche o riferibili ad operazioni inesistenti. Al termine dei canonici venti giorni il magistrato inquirente inoltrerà al Tribunale di Paola la richiesta di rinvio a giudizio. Emilia Manco provinciapz@luedi.it


Sabato 25 ottobre 2008

28 Lauria Sempre più paradossale la crisi. Ma le varie anime del Consiglio restano divise

Assessori “poco” dimissionari I “dissidenti” hanno partecipato a una riunione di giunta LAURIA - Sono continuati nella giornata di ieri una serie di incontri e riunioni tra le forze politiche della maggioranza che appoggia la giunta comunale di Lauria. Restano distanti le posizioni tra il sindaco Antonio Pisani e il Partito democratico. Continua però normalmente l'attività amministrativa. Si è tenuta regolarmente nella giornata di ieri una giunta convocata da Pisani per deliberare su un provvedimento che riguarda un finanziamento sul problema Tremolite. All'incontro sono stati presenti tutti gli assessori, anche i cinque dimissionari. «Siamo andati all'incontro - fa sapere uno degli assessori che continuano a trincerarsi dietro un silenzio stampa - per un dovere istituzionale e per senso civico. Non potevamo rischiare di far perdere un importante finanziamento per la comunità». Un'altra giunta si era regolarmente svolta anche nella giornata di mercoledì. «Non possiamo immaginare una interruzione del governo della città - ribadisce Bruno Mandarino segretario Pd - sta nella sensi-

Caimo, uno degli assessori dimissionari

bilità del sindaco e dei nostri assessori favorire una risoluzione positiva della crisi. Ma noi non possiamo chiedere che questa città non abbia un'amministrazione che governi le emergenze. Dalle informazioni che mi giungono la giunta è stata fatta perché aveva i caratteri della straordinarietà». «Questo è un momento importante per il Pd - di-

chiara Mandarino - perché come nuova forza politica intendiamo rilanciare la politica cittadina. Sentiamo tutta la responsabilità di essere il partito di maggioranza relativa . Questa amministrazione è nata in una situazione diversa da quella attuale. Allora vi era un accordo tra partiti che oggi non ci sono più. C'è stato tutto un terremoto politico. Oggi cerchiamo di coniu-

Viggiano Internet per diversamente abili

Una finestra sul mondo per ragazzi speciali VIGGIANO - Un finestra sul mondo per i ragazzi speciali. Si avvia con grande entusiasmo il corso di informatica di base per 6 ospiti, affetti da problemi mentali, della casa alloggio Rap di Tramutola, gestita dalla cooperativa “Effe”. Organizzato dalla Fondazione Eni Enrico Mattei, il corso il inserisce tra le tante attività che la fondazione sta mettendo in piedi per essere di supporto alle istituzioni e colmare il gap di chi può accedere a internet e ad un mondo dell' informazione infinito e chi ne è escluso. Ma, d'altra parte, il modo per utilizzare la tecnologia come vettore per il reinserimento nella società di giovani che in passato hanno avuto dei problemi. Dal bilancio sociale ad una serie di attività che possano contribuire, quindi, ad una crescita del tessuto sociale e culturale

dell'intero territorio. Una linea d'azione che ha subito trovato consensi tra le educatrici della struttura psico-riabilitativa Rap, come la stessa Carmen Sileo ha commentato: «la proposta della Feem ci è sembrata ottimale sia per offrire ai nostri ospiti un' integrazione con il territorio e l'area del comprensorio, sia per dare loro la possibilità di avere una marcia in più nel futuro inserimento lavorativo». Con una cadenza di due appuntamenti settimanali, il martedì e il venerdì, la lezione avrà una durata di sessanta minuti e si terrà presso il nuovo polo tecnologico, ubicato in via Vittorio Emanuele a Viggiano, allestito dalla Fondazione Eni “Enrico Mattei” a supporto delle proprie attività. Angela Pepe provinciapz@luedi.it

Missanello, 400.000 euro per la riqualificazione MISSANELLO - Al via i lavori di riqualificazione tanto attesi. Per un importo pari a circa 400.000 euro, il progetto mira alla riqualificazione urbanistica ed ambientale dell'anello di circumvallazione dell'abitato. Centottanta giorni, secondo il contratto, che dovranno essere utilizzati per il rifacimento dell'illuminazione, assente per gran parte del tratto in questione e fatiscente nel restante, oltre la sistemazione delle acque meteoriche. Una riqualificazione che vada al di là e si inserisca in un quadro più ampio ed organico dei lavori pubblici. A tal scopo di prevede la creazione di un'area di aggregazione sociale e, soprattutto, un parco giochi per bambini e

ragazzi. Finanziato mediante fondi regionali derivanti dalla legge 64 del 1986, si spera che i lavori non subiscano rallentamenti a causa dell'incombente arrivo dell'inverno e delle cattive condizioni meteorologiche. «Le infrastrutture, - ha detto il sindaco - grazie anche alle varie possibilità economiche che si sono sviluppate in questi anni, sono ormai completate. A questo punto non resta che augurarci un eventuale riflusso di giovani e meno giovani, che possano contribuire a rivitalizzare il paese e farlo ritornare agli allori di un tempo con le innovazioni tecnologiche della realtà odierna». Francesca Gresia

gare la necessità del governo cittadino con le difficoltà finanziaria del Comune. Per noi si tratta di una verifica politica sulla quale nonostante una dichiarazione di principio registriamo qualche difficoltà d colloquio con il primo cittadino. Io sono fiducioso - continua il segretario Pd - e ci impegniamo per una legislatura che va conclusa nei suoi tempi naturali. Mandarino ha quindi confermato un incontro con gli altri segretari dei partiti di maggioranza». «Il tavolo politico promosso dal Pd - continua Mandarino -non ha fatto e non intendeva fare nessuna valutazione di merito. In questo momento è in discussione con le altre forze politiche un metodo di governo di questa amministrazione. Le competenze del sindaco non sono mai state censurate a parte del Pd. Ribadiamo che bisogna rivedere il metodo della condivisone, della informazione, della partecipazione alle decisioni. Su questo metodo ci stiamo spendendo perché lo riteniamo indispensabile per governare una città importante come Lauria». Pasquale Crecca provinciapz@luedi.it

Borsa di studio

Sicurezza sul lavoro Premiato l’Itc di Lagonegro LAGONEGRO - L'Istituto Tecnico Commerciale per Programmatori e Geometri d'Alessandro di Lagonegro è una delle tre scuole che si sono aggiudicate la borsa di studio del quarto Concorso per progetti in tema di sicurezza e salute negli ambienti di vita, di studio e di lavoro bandito dal Miur e l'Inail, nel quadro del programma di azione comune dedicato alla scuola e finalizzato allo sviluppo della cultura della prevenzione nei giovan con l'intento di far acquisire ai giovani conoscenze e competenze in tema di salute e sicurezza negli ambienti di vita, di studio e di lavoro.

Ieri l’incontro alla presenza del sindaco

Contratti di quartiere a San Severino Firmato l’accordo di programma

Uno scorcio di Missanello

E’ STATO firmato ieri a San Severino Lucano l'accordo di Programma fra regione e comune per la realizzazione del Contratto di Quartiere. Due milioni l'investimento destinato al comune per la realizzazione del progetto che si attua attraverso l'acquisizione di fabbricati privati in disuso che saranno recuperati e rimessi in uso. Il “Contratto di Quartiere” è un progetto di recupero complessivo e integrato di risorse, un programma di sviluppo del centro storico a vari livelli, che riguarda il recupero e la riqualificazione architettonica, urbanistica ed economica. Quello di San Severino Lucano definito “Contratto di Quartiere II” si ricollega ad una legge del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 1998, sul recupero dei centri storici. E' stato denominato “Casale”, nome con cui, in passato, veniva indicato il centro di San Severino Lucano dagli abitanti delle fra-

zioni e dei paesi circostanti non essendo ancora comune autonomo ma Casale di Chiaromonte. Ciò che caratterizza questi contratti è l'interazione, la contrattazione tra vari soggetti pubblici (Comuni, Regioni e Stato centrale) e tra questi e i privati, che per la prima volta sono chiamati a collaborare nelle scelte sulla realizzazione del progetto stesso. «Il contratto di quartiere vuole essere parte di un percorso che questo Ente sta perseguendo - dice il sindaco Francesco Fiore - integrandosi in azioni che mirano a valorizzare il nostro Comune sotto il profilo della fruizione turistica, dello sviluppo socio- economico e culturale e del miglioramento della qualità della vita. Finalità economica del Progetto è il recupero, ripristino e miglioramento di tutte quelle attività, che nel recente passato facevano di questo ambito il centro vitale del comune».

“Terra Madre 2008” Slow food scegli Valicenti TERRANOVA - Altro riconoscimento per Federico Valicenti. Il noto chef, titolare del ristorante Luna Rossa in Terranova di Pollino, è stato scelto da Slow Food a far parte della delegazione dei Cuochi Italiani a “Terra Madre 2008”, che si sta svolgendo a Torino in occasione del Salone del Gusto. “Terra Madre”, è la più grande manifestazione organizzata da Slow Food ed ha l'ambizione di accogliere rappresentanti delle Comunità del Cibo, docenti, giovani provenienti da tutto il mondo impegnati a lavorare per promuovere una produzione alimentare locale, sostenibile e rispettosa dei metodi ereditati e consolidati nel

tempo. L'impegno dello chef Valicenti è richiesto nelle giornate del 25 e 26 ottobre per la Rete dei Cuochi (sala A Oval). Giorno dopo giorno, la famiglia di “Terra Madre” si arricchisce, si organizza per meglio tutelare prodotti e culture culinarie locali dando concretezza al concetto di qualità di Slow Food, (buono, pulito e giusto), dove buono, si riferisce alla qualità e al gusto degli alimenti, pulito, a metodi di produzione rispettosi dell'ambiente, giusto, alla dignità e giusta remunerazione dei produttori e all'equo prezzo dovuto ai consumatori. Anche in questa edizione sarà

protagonista la rete che negli anni “Terra Madre” e riuscita a creare e che si è costituita e rafforzata grazie a tutti coloro i quali, hanno agito per preservare, incoraggiare e promuovere metodi di produzione alimentare sostenibili, in armonia con la natura, il paesaggio, la tradizione. Stefano Riccardi provinciapz@luedi.it


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Genzano Parla il titolare dell’azienda di ristorazione chiusa dai Nas, Bruscella

«Mancava soltanto un lavandino» GENZANO DI LUCANIA Le parole possono far del male più dei pugni, distruggere più delle armi, soprattutto quando pronunciate senza cognizione di causa. Ma per fortuna possono anche guarire e riabilitare. Ed è proprio questo che vorremmo cercare di fare, dopo aver visitato stamattina, in presenza degli ufficiali sanitari, le cucine della mensa scolastica di Genzano, ieri, su parte della stampa lucana, additate come carenti dal punto di vista igienico sanitario e strutturale. Ci spiega invece uno dei titolari della piccola impresa di ristorazione

(Franco Bruscella), e lo fa mentre gli ispettori dell'Asl 1 stanno andando via, che l'unica pecca riscontrata mercoledì 15 dai carabinieri del Nas era relativa alla mancanza di un piccolo lavandino per l'igiene delle mani degli operatori. Che, oltretutto, hanno precisato ieri mattina i medici, risulta essere obbligatorio solo qualora in cucina lavorino più di 10 persone. Cosicché, l'adeguamento - tra l'altro tempestivamente posto in essere - pare non fosse neanche necessario, visto che, nella fattispecie, gli operatori sono appena 3. Per il resto, lo stesso per-

sonale sanitario intervenuto ieri, non ha lesinato di palesare la propria opinione positiva su questo centro di ristorazione che è ritenuto fra i più efficienti e scrupolosi dell'intera regione. E le mamme dei piccoli fruitori questo lo sanno bene. Difatti a Genzano non si è affatto generato l'allarme propagandato, ed il Dirigente Scolastico Pasquale Vertulli ha già da ieri fatto affiggere volantini in cui si spiega che la mensa riaprirà regolarmente lunedì, e che l'inconveniente è dovuto ad un banale adeguamento alle norme vigenti.

E se ciò non bastasse, un documento che ci è stato consegnato, firmato dal responsabile dell'area tecnica comunale (Gaetano Pepe), certifica la “piena agibilità dei locali adibiti a cucine per la mensa scolastica”. Altra menzogna da sfatare è che sia stata sospesa la distribuzione dei pasti finanche a Spinazzola, presso l'Ospedale. «È ridicolo - commenta Bruscella, triste amareggiato dal falso allarme - visto che il cibo distribuito nella vicina Puglia viene ivi preparato e non ha nulla a che vedere, quindi, con Genzano».

Il proprietario della mensa Franco Bruscella

Un evidente etica ferrea, quella di Bruscella riguardo al servizio che si ritrova ad operare ad uso di persone delicate quali possono esserlo bambini e malati. E proprio da ciò è derivato il suo scoramento prima, e

poi il desiderio di chiarire subito tutto e tranquillizzare chi si fosse lasciato coinvolgere emotivamente da tante pericolose chiacchiere. Gianrocco Guerriero provinciapz@luedi.it

Venosa Esultano i cittadini che avevano chiesto più tempo per studiarsi il piano urbanistico

Rinvio sul Regolamento All’unanimità accolta la proposta del vicesindaco Bellasalma Una riunione dai toni accesi

Il consiglio comunale di ieri

VENOSA-Alla fine ha vinto il buon senso! L'approvazione della proposta di Regolamento Urbanistico di Venosa è stata rinviata di un mese. Le tensioni e le polemiche emerse nel corso della pubblica Assemblea lasciavano preludere a una seduta di Consiglio comunale incandescente. E, invece, la proposta di rinvio fatta ad inizio seduta dal vicesindaco e assessore all' urbanistica, Donato Bellasalma, ha spiazzato tutti e ha riportato il sereno all'interno dell'aula consiliare e tra i numerosi cit-

tadini presenti. «Abbiamo rilevato che c'è molta disinformazione e che c'è l'esigenza di approfondire con calma e tranquillità alcuni temi e alcuni problemi- ha annunciato Bellasalma-Propongo di rinviare di un mese l'esame del Regolamento». Su questa proposta c'è stata la convergenza di tutto il consiglio comunale. Soddisfatte le forze politiche che hanno dichiarato la disponibilità a fornire il proprio contributo per approvare un Piano condiviso. Giuseppe Orlando

VENOSA - Presentata nel corso di un’assemblea partecipata, vivace e animata, la Proposta di Regolamento Urbanistico di Venosa. Ad illustrare ai tanti cittadini, convenuti nella Sala del Trono del castello Pirro del Balzo, le scelte contenute nell’importante strumento urbanistico l’architetto Gerardo Roselli. Per ognuna delle aree del sistema insediativo (suoli urbanizzati, suoli non urbanizzati, suoli per servizi) il coprogettista del regolamento ha evidenziato standard previsti, cubature consentite, rapporti di copertura, tipologia degli interventi di riqualificazione o espansione possibili. «Il Regolamento non è uno strumento di programmazione- ha precisato Roselli - Agiamo all’interno di quello che è già costruito nell’ambito urbano». In attesa che venga approvato il Piano strutturale, questo regolamento, secondo i progettisti, consentirà di costruire nei prossimi cinque anni 600-700 alloggi, migliorerà la qualità della vita e calmiererà i prezzi nel settore edilizio. «Abbiamo convocato questo incontro perché vogliamo un Regolamento il più trasparente e partecipato possibile. Lo faremo conoscere capillarmente anche pubblicandolo sul nostro sito internet e su cd - ha annunciato Donato Bellasal-

ma, vicesindaco-assessore urbanistica- Non saremo insensibili alle osservazioni dei cittadini, che, però, non stravolgano il piano. La mancata adozione del Piano farebbe scattare norme limitative, che penalizzerebbero lo sviluppo di Venosa». Conclusa la presentazione, si è sviluppato un dibattito acceso: sotto il fuoco incrociato dei vari interventi il percorso seguito e le procedure adottate dall’Amministrazione prima di arrivare alla convocazione dell’assemblea e del consiglio comunale. Tutti gli interventi hanno denunciato la mancanza di informazioni e di coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni nella fase di predisposizione del Regolamento e hanno proposto di rinviare il consiglio comunale, fissato per venerdì 24, per consentire i necessari approfondimenti. «Il Piano non è chiaro! Non sono stati presi in considerazione i principi di equità e perequazione. Vogliamo capire chi ci guadagna e chi ci perde - ha sostenuto Biagio Bellusci, presidente del Comitato cittadino Nuova Venosa-Le nostre proposte apportano modifiche per renderlo vantaggioso per tutti». Parlando a titolo personale Pasquale Francabandiera si è dichiarato preoccupato per le scelte dell’Amministrazione, evidenziando che le

Genzano di Lucano Iniziativa promossa dalla sezione del Partito socialista

opposizioni al Regolamento non favoriscono il dialogo ma alimentano il conflitto e auspicando, invece, un confronto con i cittadini. «Stiamo per adottare uno strumento urbanistico che distrugge la libera economia: vengono individuate poche aree dove costruire - ha evidenziato Bruno Tamburriello, parlando come cittadino e non come politico-Sarebbe stato opportuno che partecipasse al’incontro l’arch. Restucci, per spiegarci la filosofia che ispira il Regolamento». A conclusione dell’incontro l’arch. Roselli ha invitato i cittadini a non limitarsi a dire di non condividere le scelte, ma ad individuare e suggerire le modalità per raggiungere gli obiettivi. Ma di rinvio della seduta del Consiglio comunale non se ne parla. «Apriremo un confronto con i cittadini. Quella che approva il Consiglio è una proposta di Regolamento, che può essere modificata sulla base delle osservazioni dei cittadini - ha concluso il sindaco di Venosa, Carmine Miranda Castelgrande - Non vogliamo penalizzare nessuno. Ci dobbiamo attenere alla legge e non ad interpretazioni estensive della norma, per non far prevalere l’interesse di pochi contro l’interesse di tutti!». g. o.

LA VERGINE DI LOURDES AD ACERENZA

Una giornata in ricordo di Pierino Scelsi GENZANO DI LUCANIA “Muore giovane chi è amato dagli dei”, recita un detto greco di Menandro. E se la saggezza antica ha un fondamento, allora doppiamente caro agli 'dei' doveva essere Pierino Scelsi, scomparso 'ex abrupto', ad appena 45 anni, un pomeriggio di 30 anni fa, mentre sull'intero abitato di Genzano un cielo grigio e fermo trasudava del suo successo di politico e uomo innamorato del proprio paese: sempre pronto a dare, come chiunque davvero ami, senza mai aspettarsi nulla in cambio. Lo aveva ardentemente desiderato, Pierino Scelsi; assieme a tante altre cose, alcune delle quali, purtroppo, si

dissolsero col suo dissolversi, poiché un uomo solo, quando vale davvero, può contare tanto. Ma davvero tanto. E quello era il suo giorno, che, per ironia della sorte, si tramutò anche nel giorno della sua morte. E della morte del futuro del suo paese. Difficile, dimenticare un uomo di tale levatura. E difatti Genzano non lo ha dimenticato. È partita dalla neo-nata Sezione del Partito Socialista, risorta a mo' di fenice dalle ceneri di cotanto splendore, l'iniziativa di celebrarne il trentennale della dipartita. Ma tutti, al di là di appartenenze politiche di sorta, hanno salutato con entusiasmo, unito ad un pizzico di nostalgia, l'evento.

E proprio a voler sottolineare il fatto che Pierino Scelsi è patrimonio di Genzano 'tout court', il Segretario di Sezione Gerardo Ceruzzi, per l'occasione ha fatto stampare e distribuire il numero zero di un notiziario locale, dal titolo “Aldiquadelbradano”, sul quale ha raccolto contributi per buona parte esterni alla stretta cerchia degli appartenenti al partito. Il programma della cerimonia commemorativa (che si terrà a partire dalle 17,30 nella Sala Conferenza del Palazzo Regina Elena, sito in Piazza Roma) è denso ed interessante. Dopo i saluti di Ceruzzi e del Sindaco Rocco Cancellara si potrà comprendere meglio l'uomo-Pierino attraver-

so due testimonianze di persone che hanno vissuto, da bambini, momenti di intensa emotività a fianco a lui: Marilena Milano e Vito Quagliara; quindi è prevista una proiezione di 'fotogrammi di memorie' dal titolo “…scartando le due opzioni dominanti, scelse una terza via”. Seguirà una tavola rotonda, coordinata da un giornalista del Quotidiano che vedrà partecipi Nicola Savino, Donato Salvatore, Franco Adamo, Mario Claps, Mario Ciola e Rocco Di Stasi. Infine, interverranno Rosario Sarubbi, Donato Cutro, Antonio Giansanti, Antonio Pisani, Alfonso Salvatore, Innocenzo Loguercio e Vito Gruosso. gia. gue.

ACERENZA - Dopo tre giorni di statio nel capoluogo lucano, l’effige della Madonna Pellegrina di Lourdes è arrivata nel tardo pomeriggio di ieri ad Acerenza. Nella città cattedrale si fermerà fino al pomeriggio di oggi.


Sabato 25 ottobre 2008

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Rionero Ieri l’interrogatorio di garanzia a Potenza

Pizzo, Plastino e Cassotta restano in carcere DAVANTI al gip Rocco Pavese hanno negato ogni addebito. Giovanni Plastino e Alessandro Cassotta accusati di tentata estorsione continuata e aggravata dal metodo mafioso, sono apparsi nella mattinata di ieri davanti al giudice per le indagini preliminari per l'interrogatorio di garanzia. Gli avvocati dei due arrestati Giorgio Cassotta per Plastino e Giuseppe D'Addezio per Alessandro Cassotta sono già pronti con l'istanza di riesame dell'ordinanza di custodia cautelare che verrà discussa, con ogni probabilità il 4 novembre prossimo. Fino a quella data entrambi gli imputati resteranno in carcere. Le indagini, svolte da maggio a settembre e coordinate dal dottor Francesco Basentini della Dda di Potenza, hanno consentito di accertare che i due, in più circostanze, avrebbero avanzato richieste estorsive di soldi a imprenditori e commercianti del posto. La consumazione di ulteriori reati è stata impedita con il loro arresto già avvenuto il 6 agosto scorso per i reati di detenzione e porto abusivo di armi clandestine.

Rionero in Vulture All’uomo oltre alla droga sono stati sequestrati 3.000 euro in contanti

Coltivava marijuana in casa, arrestato RIONERO - E’ stato sorpreso dai carabinieri mentre coltivava marijuana all’interno della propria abitazione. Per questo motivo i carabinieri della compagnia di Melfi, coordinati dal capitano Contente, durante un servizio finalizzato alla prevenzione e repressione di reati in materia di sostanze stupefacenti, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, ed associato alla casa circondariale di Melfi, Labella Pasquale, 34enne di Rionero in Vulture, in quanto resosi responsabile del reato di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L'uomo aveva messo in atto un sistema di irrigazione automatizzata con controllo della temperatura. I risultati dell'operazione: sequestro di 7 piante di marijuana, 9 involucri contenenti migliaia di semi della stessa sostanza, nonchè materiale per il confezionamento, coltivazione e taglio delle dosi, unitamente ad un bilancino di precisione e la somma contante di 3.000 euro, presumibilmente provento dell'attività di spaccio.

Le piante e i soldi sequestrati dai carabinieri

Rionero Parla chi giornalmente usufruisce del treno. Il 14 dicembre cambieranno gli orari

«Non sopprimete quella corsa» Potenza -Foggia a rischio taglio, gli studenti non ci stanno RIONERO - Almeno i treni lasciateli stare. In un clima di continui tagli alle spese è questo l'invito preoccupato di tutti coloro costretti per necessità a servirsi del treno come mezzo di trasporto. Le voci su nuovi tagli alle corse sulla tratta Potenza Foggia si rincorrono incessanti lanciando tutti nel panico. Soprattutto i numerosissimi studenti che dalla stazione di Rionero partono per entrambe le direzioni riuscendo a seguire i corsi e poi rientrare comodamente a casa. Comodamente si fa per dire perché i disservizi non si contano, dalla sporcizia che ha raggiunto livelli a dir poco paurosi tra pidocchi e scarafaggi, ai ritardi sempre più consistenti, alla stessa natura dei treni che definire fatiscenti è un complimento. Il costo del biglietto in tutto ciò resta sempre lo stesso anzi aumenta di anno in anno. Un ora e mezza per percorrere 70 chilometri nel 2008 è davvero da guinnes. A partire dal 9 dicembre cambieranno gli orari di ar-

Antonio Montanella

rivo e di partenza e con essi si parla dell'eliminazione di alcuni treni e dell'eventuale soppressione a partire dal prossimo 14 dicembre dell'Eurostar Link. «Trenitalia si preoccupa soltanto di incassare quando il servizio reso resta dei più scadenti” commenta Antonio Montanella studente universitario e pendolare verso Foggia. - Con il

Vincenzo Lorusso

servizio sostitutivo dell'autobus fino alla stazione di Rocchetta non è un grosso problema ma quando si deve passare per le stazioni di Borgo Cervaro e Ordona è una tragedia perché sono situate molto nell'entroterra e si fanno notevoli ritardi». «Una volta - racconta Antonio - ho preso il treno delle 20 per tornare a casa, e anziché alle 21.30 sono riusci-

Marzia Martino

to a tornare solo alle 23.00 e senza ottenere alcun rimborso, non previsto per i treni regionali». Disagi di ogni genere non si contano. «Se ci saranno degli ulteriori tagli alle corse dei treni - afferma Marzia Martino studentessa di Atella pendolare verso Foggia - sarò costretta a prendere casa con tutte le spese in più che questa scelta com-

Vincoli di amicizia tra Koroni e Barile BARILE - L'incontro di ieri tra la Comunità di Barile e quella di Koroni, cittadina della Grecia, ha sancito l'inizio di un lungo rapporto tra le due cittadine che hanno in comune il ripopolamento della piccola comunità lucana, avvenuta nel 1647, da parte di cittadini Koronei, sfuggiti dalla loro terra, ad opera dell'invasione turca. Ad accogliere la folta comunità greca, composta da circa 30 cittadini greci e capeggiata dal Sindaco Theodoro Salantis, c'era l'intera Amministrazione Comunale, una componente della popolazione scolastica ed il gruppo folkloristico, Shkandijat, diretto da Rober Lani, un albanese trapiantato a barile da tanti anni. C'era anche l'intero consiglio comunale dei ragazzi guidato dal baby Sindaco Cristian Prudente. La prima ac-

La delegazione greca tra le vie di Barile

coglienza è avvenuta in piazza Municipio. Il Dirigente Scolastico Antonio Pinto e l'insegnante Maria Bellusci, a nome della scuola, hanno dato il benvenuto alla folta delegazione greca. Il gruppo folkloristico, che attraverso

canti e balli, vuole recuperare l'identità arbereshe del paese, ha messo in scena alcuni canti tipici del posto, coinvolgendo anche alcuni rappresentanti della Grecia. Il sindaco di Koroni Theodoro Salandis, con accanto un interprete, ha

ringraziato: «si apre da oggi una nuova pagina per il futuro delle nostre comunità, progetti culturali ed altro ci avvicineranno attraverso un connubio che rinsalderà i rapporti tra le nostre comunità». Al centro sociale “Don Domenico Telesca” è stato sancito questo gemellaggio con Koroni. Il Sindaco di Barile, Franco Botte, a nome della cittadinanza, ha detto che «questo momento di festa ci inorgoglisce e pone le basi per un legame con Koroni». L'assessore alla promozione turistica Giovanni Di Palma ha aggiunto: «già nel 2005 con una delibera di giunta la nostra comunità ha deciso di porre vincoli di amicizia e di gemellaggio con paesi di origine arbereshe e greche. Oggi si concretizza quanto deliberato nel passato». Lorenzo Zolfo

Elisa Nardiello

porta perché è impensabile dover aspettare dopo un'intensa giornata di studio ore al freddo prima di poter prendere il treno». «Visti i fatti dell'ultim'ora nel settore scuola - prosegue - questo è l'ennesimo atto lesivo nei confronti del diritto allo studio». Un invito a chi di dovere a prendere atto della vicenda e provvedere all'incremento

del servizio ferroviario sia nella qualità che nella frequenza. «Ho perso un esame per colpa del ritardo dell'autobus sostitutivo - racconta Elisa Nardiello studentessa all'Università degli studi della Basilicata - quasi un ora persa alla stazione di Possidente mentre il pulman cercava di uscire da un salita particolarmente ripida». «Ci sono sempre meno possibilità, in oltre si costringe la gente a prendere la macchina invece che utilizzare i servizi». Un bel passo indietro. C'è polemica anche sul nuovo treno Minuetto acquistato dalla regione Molise che viaggia in un orario semideserto quando poi «negli orari centrali per gli studenti, come quello delle 7.30 e delle 7.45, il treno che arriva ha due sole carrozze costringendoci a stare in piedi. Se il modo di agire è di tagliare invece che potenziare, che dire, contenti loro, sfortunati noi» conclude Vincenzo Lorusso studente pendolare presso l'Unibas. Lucia Nardiello provinciapz@luedi.it

Rionero, il Gal Vulture alla “Borsa Verde” di Vallo RIONERO – Per promuovere il programma delle azioni di iniziativa turistica e pronunciare la volontà di apparire, da subito, su cataloghi internazionali come meta turistica in norma ecosostenibile e di eccellenza per territorio e per produzioni, il Gal Sviluppo Vulture Alto Bradano e il Comune di Rionero in Vulture, questa sera (25 ottobre 08) intorno alle ore 18,00, nell’ambito del workshop della 5^ edizione della “Borsa Verde” a Vallo della Lucania, proporranno ad oltre trenta Tour Operator la promozione del polo museale “Centro della Civiltà dell’Aglianico” con sede presso Palazzo Fortunato. L’importanza del progetto è testimo-

niata sia dall’ubicazione del Centro nel gentilizio palazzo, già residenza dell’illustre meridionalista Giustino Fortunato che ebbe nel fratello Ernesto un grande sostenitore dell’agricoltura nostrana, sia dalla rilevanza che esso dovrà assumere nel consolidare i risultati complessivi del Piano di Sviluppo Locale, che in cinque anni ha realizzato una serie di azioni mirate alla promozione e valorizzazione dei prodotti tipici dell’area, ma soprattutto per consentire la permanenza nel distretto del Vulture di una struttura che dìa continuità allo sviluppo rurale avviato sul territorio. Michele Rizzo provinciapz@luedi.it


Matera Sabato 25 ottobre 2008

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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera

«Al posto di investimenti a pioggia, bisogna puntare sulla locomotiva Matera e tutto il resto, si muoverà»

Acito contro i pessimisti L’assessore risponde ai timori di Folino sulla crisi del turismo «VORREI che si desse fiducia e speranza alla gente, perché il turismo non è una spesa inutile». L'assessore comunale Saverio Acito commenta le recenti dichiarazioni dell'assessore regionale Folino e rilancia con un messaggio di ottimismo, ovvero lo slogan promozionale di Matera: “Perdetevi in questa città”. Il pessimismo non ha mai fatto bene a nessuno, dunque, come indica la replica di Acito alle previsioni dell'esponente della giunta regionale nonché coordinatore dell'Osservatorio Nazionale del Turismo, Vincenzo Folino, rilasciate nei giorni scorsi, in occasione della presentazione dei dati della stagione turistica 2008. «Si verificherà - aveva detto riferendosi alla crisi economica mondiale - sempre più un accorciamento della stagione turistica e un restringimento della capacità di spesa dei turisti». «Proprio perché siamo in un momento difficile - spiega l'assessore al Turismo del Comune di Matera, Saverio Acito - bisogna trovare le giuste misure, investendo ad esempio sui punti forti dell'offerta turistica regionale. Se è vero che la Basilicata ha riconosciuto nella città di Matera la locomotiva del turismo, gli investimenti devono indirizzarsi in questo senso. Se la locomotiva cammina, si muove an-

che tutto ciò che segue. Se, al contrario, si effettuano investimenti a pioggia, non indirizzati verso chi può attrarre adeguati numeri di turisti, i risultati saranno scarsi». Nonostante il recente processo federalista indichi percorsi di divisione, Acito precisa: «Puglia e Basilicata non possono ragionare in termini di autonomia, i progetti non possono essere avulsi l'uno dall'altro». Il vecchio protocollo d'intesa fra Matera e Castel Del Monte, Andria e Alberobello potrebbe rappresentare uno strumento da utilizzare? « E' necessario che il passaggio sia ancora più permeabile. Molti dei turisti che sono in vacanza a Castellaneta, vengono subito dopo a Matera per una visita o per prolungare il soggiorno. Si tratta di un aspetto che rafforza l'offerta territoriale ma non la esclusivizza. Guardo con interesse a Bari, Lecce, Taranto e Foggia perché possono esserci persone interessate al turismo culturale e noi sappiamo offrire cultura d'eccellenza. Contatterò di nuovo i colleghi di Andria e Alberobello, ma Matera deve essere un riferimento dell'intero territorio appulo-lucano che ha motivo a guardare alla nostra città con interesse. Castellaneta inserisce nel suo catalogo anche Matera che, dunque, ha un appeal, una forza di attrazione. Perché non devono farlo anche la Regio-

Panorama notturno dei Sassi. L’assessore Acito risponde ai timori di Vincenzo Folino

ne Basilicata e la Puglia?». Come di consueto, l’assessore al Turismo sceglie l’ironia per aggiungere ulteriori riflessioni a metà strada fra il serio e il faceto. «Forse sarebbe il caso di pensare a forme di royalties anche per il turismo a Matera». Sotto il profilo economico, il richiamo dell'assessore Folino al restringimento della capacità di spesa dei turisti, consente ad Acito di chiarire alcuni elementi emersi anche da alcuni dati in suo possesso: «Il turista che sceglie Matera investe sulla qualità, sul rapporto con i servizi, sull'ospitalità, la città pulita. Tra le lamentele più frequenti dei turisti c'è quella relativa ai servizi, mentre i costi sono all'ultimo posto. Manca una comunicazione adeguata e la presenza sui siti di settore. Innanzitutto noi amministratori e poi gli operatori, dobbiamo comprendere che la qualità resta l'obiettivo principale. Parlarci male addosso non ci giova. Se, ad esempio, si parla male della Cava del Sole e non si dice che, invece, è una grande occasione che si può utilizzare, non ci si concentra sulla condivisione degli obiettivi. Se c'è qualcuno che ha come obiettivo quello di sparare su chi ha responsabilità di guida della città, non si fa comunicazione». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it


32 Matera La struttura è ora dotata di un impianto solare che garantirà l’energia per il funzionamento Sabato 25 ottobre 2008

Stamane riapre il PalaSassi Completati lavori e collaudi, ci sono le certificazioni necessarie RIAPRIRÀ questa mattina il PalaSassi dopo quattro giorni di chiusura forzata per la mancanza di una serie di certificazione che hanno portato il Comune a chiuderne l’accesso o comunque a limitarlo sensibilmente allo stretto indispensabile. Come però nelle previsioni nel giro di qualche giorno si è arrivati alla soluzione definitiva della vicenda ed alla riapertura della struttura che non interessa solamente le maggiori società sportive di volley e basket ma anche numerosi associazioni e cittadini che occupano la piscina comunale della città. Una notizia che sicuramente farà piacere ai tanti che potranno ritornare ad usufruire del PalaSassi sin dall’inizio della prossima settimana ed ai tifosi che domani seguiranno regolarmente la partita casalinga della Bawer. L'Amministrazione Comunale, con la collaborazione dell'Ati appaltatrice, che ha completato i lavori, di ristrutturazione e ampliamento nei tempi previsti e senza proroghe, si è attivata, attraverso l'impegno dell'Ufficio tecnico, ad acquisire e depositare i dovuti collaudi e le certificazioni necessarie nel più breve tempo possibile, consentendo così l'apertura anticipata della struttura, prevista da contratto per il

C’è il via libera della giunta per l’affidamento per cinque anni

Il Comune è pronto per il rinnovo Approvato lo schema di convenzione L’Auditorium rimane al Conservatorio

Riaprirà definitivamente questa mattina il PalaSassi

giorno 30 ottobre 2008. Tanto al fine di garantire l'interesse delle circa 35 società agonistiche, che svolgono attività tra la Piscina comunale e il palazzetto, ma soprattutto quello pubblico rappresentato dalle attività scolastiche che quotidianamente vengono effettuate nell'impianto. La consegna anticipata della struttura al gestore, la società Diemme, che è riuscita a garantire il minimo di attività, avverrà pertanto nella mattinata di domani. Il PalaSassi riapre così i battenti con tutti i crismi di un impianto iper tecnologico e pienamente ade-

guato alle normative vigenti in materia, in virtù tra l'altro dell'installazione di un impianto solare tecnologicamente all'avanguardia e con un forte risparmio energetico, che garantirà quasi integralmente l'energia necessaria per il funzionamento della struttura sportiva. L'Amministrazione Comunale, inoltre, ha presentato la candidatura al Ministero dell'Ambiente per l'accesso a finanziamenti ministeriali, con un rimborso del cinquanta per cento per un progetto di supervisione e di tele gestione dell'impianto effettuato in collegamento con lo stesso Ministero.

LA GIUNTA Comunale ha approvato il nuovo schema di convenzione per il rinnovo dell'assegnazione dell'Auditorium Comunale “Gervasio”, in comodato d'uso al Conservatorio di Musica “E.R. Duni”. La durata della convenzione sarà di cinque anni a decorrere dalla data della sottoscrizione. La nuova intesa, redatta d'intesa da Amministrazione Comunale e Conservatorio, si è resa necessaria in virtù della scadenza della precedente convenzione, sottoscritta dalle parti il 22 maggio 1998, mediante la quale l'Auditorium fu assegnato in comodato d'uso alla istituzione musicale per dieci anni. «Con questo accordo, si regolamenta l'utilizzo dell'Auditorium di Piazza del Sedile, attraverso una collaborazione con il Conservatorio che ne consentirà un migliore utilizzo - afferma il Sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico. In maniera concorde, abbiamo tenuto conto delle

L’Auditorium Gervasio rimarrà al Conservatorio

reciproche esigenze, garantendo da un lato l'attività didattica fervida e dinamica di una istituzione di alta cultura, e dall'altro ampia fruizione del bene da parte del Comune per le attività sociali e culturali che verranno promosse». Secondo quanto stabilito, l'Auditorium sarà quindi destinato alle attività didattiche del Conservatorio e alla pubblica fruizione, quale sede in cui rea-

lizzare dibattiti, convegni, concerti, rappresentazioni teatrali e altre iniziative culturali aperte al pubblico, compatibili con le caratteristiche della struttura e finalizzate alla promozione e valorizzazione turistico-culturale della città. Per garantire il miglior svolgimento delle attività didattiche, saranno attivate forme di collaborazione al fine di assicurare un utilizzo ottimale della struttura.

Cimitero di contrada Pantano

Nigro: «E’ l’occasione per apprendere e confrontarsi»

Padiglione transennato dal Comune

Trentatrè imprenditori lucani al salone del gusto di Torino

UN LEGGERO abbassamento del terreno con relativo assestamento ha chiamato nei giorni scorsi all’intervento i tecnici dell’Amministrazione comunale di Matera presso il cimitero di contrada Pantano. Qualche marmo si è mosso e qualcuno naturalmente si è spaventato anche se la situazione non è sembrata particolarmente complicata. Il problema causato probabilmente anche da fattori contingenti e imprevedibili è stato immediatamente affrontato per superare qualsiasi tipo di difficoltà. Laddove ci sono l’ottavo ed il nono padiglione sembra infatti che questi assestamenti abbiano provocato piccoli danni ad alcuni marmi e reso necessario a scopo precauzionale l’intervento dell’Amministrazione comunale. Nei giorni scorsi in base a quanto se ne sa sarebbero intervenuti sul posto per un sopralluogo il sindaco Nicola Buccico, il dirigente Giuseppe Montemurro e i tecnici dell’amministrazione che avrebbero verificato comunque la mancanza di qualsiasi tipo di problema di problema di staticità. La zona d’accesso in qualche modo è stata recintata per evitare possibili danni alle persone in caso di ulteriori episodi anche se molti sono i cittadini che hanno continuato a far visita ai propri cari defunti e sepolti proprio in quel particolare padiglione. I tecnici dell’Amministrazione sembrano comunque convinti che la situazione possa risolversi in tempi decisamente brevi e senza particolari ed ulteriori difficoltà per i cittadini che quotidianamente accedono a quell’area e a quel padiglione per salutare i propri defunti. Forse già nei prossimi giorni a partire dall’inizio della settimana verranno effettuati i piccoli interventi necessari per riportare completamente la situazione nell’ambito di una vera e propria normalità.

C'È anche la Provincia di Matera al Salone del gusto che giovedì scorso ha aperto i battenti al Lingotto di Torino, con l'inaugurazione affidata al ministro dell'Agricoltura Luca Zaia. Negli stand della grande esposizione agro alimentare piemontese, un classico tra le manifestazioni internazionali del settore, sono presenti le culture agricole mondiali che fanno diventare per cinque giorni Torino la capitale mondiale di sapori in gran parte sconosciuti nell'immenso mercato della globalizzazione che investe anche l'agro alimentare. Le peculiarità dell'agro alimentare del materano sono quelle messe in mostra da 33 imprenditori che propongono le produzioni genuine e più significative dell'area materana: olii, vini, formaggi, insaccati, prodotti da forno, conserve, sottolio, marmellate, ma anche le aree in cui nascono queste prelibatezze del gusto, costruite con ricette che concedono ben poco alla modernizzazione. Una serie di prodotti di ottima qualità che vengono particolarmente apprezzati dai primi riscontri di questi giorni al Salone del Gusto torinese. Prodotti che confermano anche la qualità del lavoro quotidiano dei produttori materani che hanno nella qualità una delle principali garanzie della bontà del prodotto a disposizione. Insomma, gastronomia ma anche ambiente e turismo, percorsi lucani di qualità per un viaggio carico di suggestioni. A tagliare il nastro erano presenti il presidente della Provincia di Matera Carmine Nigro e l'assessore provinciale alle Attività produttive Nicola Buonanova che hanno voluto questa presenza al Salone del gusto per proporre il territorio materano in una dimensione internazionale. «Questo Salone del gusto - dichiara il presidente Carmine Nigro - è una vetrina per le nostre aziende ed è una possibilità per ampliare gli orizzonti del mercato. Ci auguriamo che loro possano ricavare giovamento non solo dai contatti commerciali, ma anche dal confronto con gli operatori di altre realtà, in modo tale da poter correggere quei difetti e quelle limi-

L’assessore Falotico e il presidente Nigro

tazioni che a volte impediscono la crescita. Questa è una delle più importanti iniziative che abbiamo messo in campo, in quanto il Salone del gusto è una rassegna internazionale che consente - conclude - ai nostri produttori di farsi conoscere con le loro prelibatezze al fine di ritagliarsi nuove e più consistenti fette di mercato”. Esprime soddisfazione anche l'assessore Nicola Buonanova: “Qui a Torino - afferma l'assessore - tutti possono vedere ed apprezzare da vicino quanto è in grado di produrre il tessuto imprenditoriale materano. Infatti, le nostre peculiarità nel campo dell'agro alimentare sono molto apprezzate dai visitatori del Salone. Ciò conclude Buuonanova - rappresenta un buon auspicio affinché dall'esposizione si passi poi a stringere accordi commerciali che finiscono per produrre ricchezza all'economia della nostra provincia”.


Matera 33 La bruciatura di olii esausti e altro materiale provoca gli stessi danni degli inceneritori Sabato 25 ottobre 2008

Guerra aperta all’inquinamento Impianti sotto accusa per le conseguenze sull’aria ADESSO, a seguito del decreto legislativo 133 del 2005, sono definiti, senza eufemismi, co-inceneritori. Sono i cinquantanove cementifici italiani, compreso quindi quello di Matera, i cui forni attualmente hanno gli stessi limiti di emissioni degli inceneritori veri e propri, che in Italia sono quarantuno. Oli esausti, fanghi di depurazione e cdr (combustibile derivato da rifiuti) sono diventati combustibili alternativi nei forni dei cementifici. Così, mentre nei mesi scorsi scoppiava a Matera la polemica sul progetto di costruzione di un inceneritore e sui conseguenti rischi per la salute, di fatto un co-inceneritore era già in funzione e bruciava fumi che si diffondevano sul cielo della Murgia materana, situata al confine di tre province e caratterizzata da peculiari coltivazioni, allevamenti ed agriturismi. La giunta regionale, dimostrando di ignorare le proteste degli ambientalisti, si è espressa a favore dei co-inceneritori. Infatti, con delibera numero 1278 dello scorso 6 agosto (Approvazione Piano di Azione per il raggiungimento degli obiettivi di servizio del Quadro Strategico Nazionale 2007-2013) ha stabilito che «E’ al vaglio della

L’interno di un inceneritore

Regione Basilicata la possibilità di realizzare degli impianti di Cdr da impiegare nelle cementerie localizzate sul territorio regionale». Una “possibilità” che, per essere realizzata in modo valido e senza rischi per la salute, dovrebbe tenere conto, prima di tutto, di un'efficace raccolta differenziata, che purtroppo in gran parte della Basilicata e soprattutto a Matera registra livelli fra i peggiori d'Italia. Altrimenti si correrebbe il pericolo di “mandare in fumo” ogni sorta di materiale. Un altro rischio, inoltre, potrebbe essere quello di bruciare rifiuti provenienti da altre regio-

ni italiane. D'altronde, già da qualche anno l'aria di Matera, in particolari giorni, risulta irrespirabile. Il problema è stato risollevato nelle settimane scorse da Sassikult, che ha invitato i cittadini a segnalare al sito dell'associazione (www.sassikult.it) le anomalie riscontrate sull'inquinamento dell'aria. «A seguito dell'avviso circa l'aria maleodorante a Matera, che abbiamo diffuso il giorno 8 ottobre - ha dichiarato Michelangelo Camardo di Sassikult - ci sono pervenute oltre cento conferme direttamente, per e-mail e per telefono su quanto è stato segnalato, con una distribuzione che

va da Venusio fino alle stanze dell'ospedale Madonna delle Grazie. Purtroppo, gli unici dati disponibili ufficialmente sulla qualità dell'aria nella città di Matera vengono forniti dall'Arpab, l'Agenzia regionale per l'ambiente Basilicata, che effettua il proprio monitoraggio con una centralina fissa situata addirittura a La Martella, ben distante quindi da tutti i punti critici che riguardano gli insediamenti industriali, il cementificio e le vie più trafficate della città. Il sindaco di Matera Nicola Buccico - ha aggiunto Camardo - ha espresso soddisfazione e compiacimento, alla luce dei dati forniti nei giorni scorsi dall'Arpab, sulla qualità dell'aria, che di fatto smentiscono il rapporto presentato da Legambiente, ricordando peraltro di avere sempre sostenuto l'esistenza a Matera di un elevato grado di vivibilità. Noi invece riteniamo che i dati dell'Arpab non chiariscano in modo utile qual è la qualità dell'aria nell'intera città. D'altronde, l'aria maleodorante non è un'invenzione dei sensi ed in alcuni giorni è percepibile da tutti, nonostante quello che è riportato nelle tabelle ufficiali». Biagio Tarasco matera@luedi.it

Balcani più vicini incontro fra Api e Ice NELLA sede dell'Api una folta delegazione di imprenditori ha incontrato i vertici dell'Ice Bari, sede regionale per la Puglia e Basilicata, per valutare la partecipazione alle azioni promozionali nei Balcani in programma nelle prossime settimane. Comprese nell'ambito delle iniziative dell'Ice (Istituto per il Commercio Estero) rientranti nell'Accordo di Programma siglato con la Regione Basilicata e il Ministero per lo Sviluppo Economico, le missioni si propongono di promuovere la presenza del sistema industriale lucano in Serbia e Montenegro, Croazia e Macedonia, Paesi europei che presentano mercati in forte espansione e dalle grandi potenzialità. Dopo un lungo e proficuo incontro, alla presenza del nuovo direttore dell'Ice di Bari, Giuseppe Lamacchia, sei aziende dei settori Edilizia, Metalmeccanica, Energia, Ambiente e Utilities, hanno aderito all'iniziativa che prevede la missione in Serbia e Montenegro il

18-20 novembre, in Croazia il 10-11 dicembre e in Macedonia il 16-17 dicembre 2008. La crescente stabilità di questi Paesi e le politiche europee rivolte all'Area del Vicinato, hanno creato sistemi economici e imprenditoriali interessati ad integrarsi con la realtà economica del resto dell'Europa. In particolare, lo sviluppo turistico con l'industria delle costruzioni e della dotazione infrastrutturale, l'attenzione ai temi dell'ambiente e del risparmio energetico, hanno spinto l'Ice e il Dipartimento Attività Produttive della Regione Basilicata ad individuare, in particolare, i settori che offrono maggiori opportunità per le imprese lucane, settori sui quali si concentreranno le missioni che si terranno nelle prossime settimane. Soddisfazione è stata espressa, al termine dell'incontro che si è tenuto nella sede della città dei Sassi, dai direttori dell'Api di Matera e dell'Ice di Bari, Stella e Lamacchia. matera@luedi.it


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Matera

Sabato 25 ottobre 2008•

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Proroga della mostra ceramica artistica PROSEGUE fino al 31 ottobre al museo archeologico “Ridola” la mostra “Ceramica artistica Cappelluti-Annunziata. Matera 1922-1953”. La rassegna espone ceramiche d’arte prodotte nella prima metà del ‘900 da una fabbrica che fa parte della storia culturale e artistica della città di Matera, con l’intento di favorire la conoscenza di una realtà produttiva peculiare del territorio ancora nota. La mostra, promossa dall’Unitep, sarà visitabile con ingresso libero fino al 31 ottobre il lunedì dalle 14 alle 20 e dal martedì alla domenica dalle 9 alle 20.

SERVIZI SITA Matera-Metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10 GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

Incontro dell’Admo SI terrà oggi dalle 10 alle 13 alle Monacelle l’evento formativo, promosso dall’Admo Basilicata in collaborazione con la Asl 4 dal titolo: “Storia di malattia e storia di cura”. L’incontro è aperto ad associazioni e operatori sanitari e prevede anche la presentazione del libro “Io, viva di tumore. Una storia vera” della giornalista Leoredana Ranni. L’evento ha l’obiettivo di trasformare storie di malattia in storie di cura.

Linux Day all’Informagiovani OGGI l’Informagiovani Incentro ospita il Linux Day 2008. L’appuntamento è nella sede di via Ridola 22. La manifestazione che si svolgerà in contemporanea con molte altre città italiane, ha lo scopo di promuovere l’uso e la conoscenza del sistema operativo GNU/Linux e del software libero.

Mostra di Andrea Giovannini PROSEGUE fino al 25 ottobre la mostra “Volare”, di Andrea Giovannini dal 4 al 25 ottobre 2008. negli spazi espositivi Mediateca Provinciale di Matera Paesaggi quasi lunari e inattesi scorci prospettici introducono a dimensioni spazio temporali immaginarie; risonanze intime e dettagli di geometrica esattezza parlano del volo aereo, di pure forme significanti, mentre frammenti d’arte, come echi di memoria, segnano l’orizzonte. Da cortine di nuvole, in un silenzio metafisico, aerei planano docili tra le luci della pista, arrivano dal cielo alla terra che fu chiamata Magna Grecia dagli antichi, ed è oggi patrimonio archeologico e artistico d’eccellenza, per la straordinaria testimonianza dei Sassi, ecosistema urbano fin dalla preistoria, per i suoi parchi naturali, per il suo mare.

I vostri 50 anni di matrimonio sono un momento che vogliamo celebrare con i nostri migliori auguri per questa occasione così speciale. Ad Antonio Selvaggi e Maria Antonietta Buonamassa auguri da fratelli, sorelle, cognati, nipoti e amici

RISTORANTI

PRONTO SOCCORSO

LUCANERIE

FARMACIE DI TURNO Dalle 8.30 alle 8.30 ROMEO Via P.Vena 3/bis 0835333901

PRONTO SOCCORSO Guardia Medica Ambulanza Croce azzurra

APPOGGIO D’ARIA CLAUDIO Via XX Settembre 77 UVA MOTTA Via Gravina 40 MOTTA UVA Via Nazionale 120

SERVIZI SOCIALI Croce Verde 0835-310066/310045 Sert 0835-253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835-333604 Associazione. “Matera gioca” 0835-312005

0835332282 0835264331 0835385632

emergenza sanitaria

0835-262260 0835-336882 0835-331314

118

CINEMA •CINE TEATRO ANDRISANI • Montescaglioso 0835-208046 “La mummia” ore 19,30 - 21,45

• KENNEDY • Matera 0835-310016 “Mamma mia” 17,30-19,30-21,30

•CINEMA DELLA VALLE • Ferrandina 0835-755226 “La mummia” ore 19-21,30

CINETEATRO DUNI • Matera 0835-331812 “Vicky Cristina Barcelona” 18-19,45-21,30

•CINEMA HOLLYWOOD • Via Pitagora - Policoro “Sfida senza regola” ore 21,00

• PATRON ANTONIO Via XX Settembre, 14 “Un segreto tra di noi” 17,30 - 19,30- 21,30

CINEMA MOJTO DRIVE IN S.s. 106 Basentana 0835745439 “Un giorno perfetto” ore 21,30

0835/336540 TRATTORIA DEL CORSO 0835/332892 IL CASINO DEL DIAVOLO 0835/261986 RIVELLI 0835/311568 OI MARÌ

0835/388844 DA MARIO RISTORANTE 0835/336491 IL CENACOLO 0835/256309

UTILITA’

IL 4 NOVEMBRE Matera, teatro Duni, ore 21 “ROMOLO IL GRANDE” Mariano Rigillo e Annateresa Rossini sono gli interpreti di “una commedia storica che non si attiene alla storia”

Consultorio 800216916 Fondazione antiusura 0835-314616 Volontariato vincenziano 0835-314140 Unitalsi 0835-334383 Associazone Alba 0835-262899 Avis 0835-243253

IL 18 NOVEMBRE Matera, teatro Duni, ore 21 “UN GIARDINO DI ARANCI FATTO IN CASA” Spettacolo teatrale Gianfranco D'Angelo e Ivana Monti.

PUB CREAM IRISH PUB via L.da Vinci, 9 0835-268820 CAFFÈ MULINO piazza Mulino, 5 0835-334294

BIBLIOTECHE E MUSEI

TELEFONI

• COMUNALE • Matera 0835-334116 “Wall E” 17,30-19,30-21,30

0835/256452 BASILICO

0835/346121

Vademecum turistico di Matera CONTENUTI e obiettivi del “Vademecum turistico Matera’’, realizzato dalla Camera di commercio di Matera, saranno illustrati martedì 28 ottobre, alle 9.45, nel corso di una conferenza stampa convocata presso la sala giunte dell’Ente. Interverrà il presidente Domenico Bronzino. La pubblicazione, in lingua italiana e inglese, rappresenta una utile e dettagliata guida su come muoversi nella “Città dei Sassi’’ tra itinerari, musei, strutture ricettive, luoghi di intrattenimento, artigianato artistico e gastronomia, numeri utili e servizio guide autorizzate. L’iniziativa rientra tra le attività dell’ente camerale per promuovere la città di Matera e le sue numerose offerte turistiche attraverso le attività principali della città.

0835/344072 ORIENT EXPRESS

RISTORANTE LE SPIGHE

Mostra di Bonichi a Palazzo Lanfranchi ALL'artista Claudio Bonichi, è dedicata la grande rassegna antologica, patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, promossa dalla Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata e dal Comune di Matera, con la collaborazione della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Basilicata, Regione Basilicata, Provincia di Matera, UNESCO, che si svolge presso la suggestiva sede espositiva del Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata di Palazzo Lanfranchi di Matera fino al 9 novembre 2008.

0835/332133 LE BOTTEGHE

NUMERI UTILI BUS LISCIO BUS SITA BUS CHIRUZZI BUS GRASSANI&GAROFALO MUNICIPIO CORPO FORESTALE GUARDIA DI FINANZA ADICONSUM UNIONE NAZ. CONSUMATORI

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0835-582939 0835-332862 0835-542250 0835-901443 0835-241369 0835-385728 117 0835-330538 0835-330062

800566600 800096496 0835-333803 182

BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137


Matera 35 Le cause del fenomeno analizzate in un convegno promosso dal Consiglio nazionale degli ingegneri Sabato 25 ottobre 2008

«Serve la Procura sulla sicurezza» Da Matera l’idea contro le morti bianche di Raffaele Guariniello NASCE da Matera la proposta operativa per combattere, norme alla mano, la piaga delle morti bianche. L’idea arriva dal Procuratore di Torino, Raffaele Guariniello, presente ai lavori del convegno nazionale sulla sicurezza nel lavoro promosso dal consiglio Nazionale degli Ingegneri. « A me è cara una proposta di cui si è parlato - ha spiegato Guariniello - la necessità di creare un ufficio che abbia una competenza nazionale. Una Procura, cioè, nazionale o regionale sulla sicurezza. Perchè purtroppo sono tante le Procure che non hanno le risorse umane, tecnico e organizzative per affrontare questo tipo di processi con la necessaria rapidità». Dobbiamo affrontare il problema dell’intervento giudiziario - ha proseguito - la Magistratura deve dare un maggiore contributo. Purtroppo ci sono zone del nostro Paese dove i processi penali in tema di sicurezza del lavoro proprio non si fanno e altre dove si fanno, ma con una tale lentezza che si arriva alla prescrizione del reato. E questo genera un senso di impunità e quando accade è evidente che le imprese possono essere tentate a non fare la sicurezza, quindi bisogna che anche l’Autorità giudiziaria cominci a fare davvero il proprio dovere. Noi abbiamo cercato di dare un esempio per fare indagini le più rapidi possibili, così – ha concluso – si dà una risposta che viene anche capita dalla gente». «LA SICUREZZA sui luoghi di lavoro è una parte essenziale e vitale del nostro ordine, non c'è attività d'ingegneria che non sia profondamente legata alla sicurezza e non possiamo, dunque, esimerci

Il convegno dell’ordine degli ingegneri con Raffaele Guariniello

dall'esprimerci a tal proposito soprattutto in relazione al nuovo quadro normativo sulla sicurezza dei lavoratori». Così aveva esordito l'ingegnere Paolo Stefanelli, Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, nell'apertura dei lavori del convegno nazionale “La sicurezza nel lavoro, nei cantieri e negli appalti. Impegni e ruolo dell'ingegnere”. Obiettivo del convegno è stato quello di offrire un nuovo punto di vista sulla problematica della sicurezza nei luoghi di lavoro con particolare riferimento all'esecuzione degli appalti e con un occhio critico al re-

cente decreto legislativo n.81 dell'aprile 2008. La mattinata d'incontro è stata organizzata dall'Ordine degli ingegneri della Provincia di Matera e dal Consiglio Nazionale ed è stata caratterizzata dagli interventi dei rappresentati istituzionali territoriali e dai rappresentanti dell'ordine quali Roberto Bolettieri, presidente dell'Ordine degli Ingegneri della provincia materana, Antonio Leonardi, del coordinamento tecnico delle Regioni per la Prevenzione e Sicurezza nei luoghi di lavoro, Marco Colombo, Alessandro Matteucci e Rocco

Luigi Sassone, in rappresentanza del Cni, Giancarlo Bianchi, Presidente nazionale Aias, Raffaele Guariniello, Procuratore della Repubblica aggiunto presso il Tribunale di Torino e l'avvocato Lorenzo Fantini del Ministero del Lavoro. «Nonostante il recente decreto dobbiamo ricordare che ci sono ancora delle criticità da superare e che l'inasprimento delle sanzioni per chi non rispetta le norme in materia di sicurezza non sono garanzia di una maggior tutela- ha dichiarato Stefanelli -Noi che operiamo nel settore sappiamo che è

di vitale importanza penetrare nella mente e nella coscienza dei lavoratori per questo per il nostro ordine è fondamentale metter voce nella definizione delle nuove regole, agire per portare questa situazione al di sopra della soglia di accettabilità, fare in modo che le regole di sicurezza non siamo paletti da superare per arrivare ad un obiettivo che prescinde dalla sicurezza dei lavoratori». Durante il convegno sono stati dunque dibattuti temi quali la sicurezza nell'esecuzione degli appalti, le linee fondamentali della sicurezza nel nuovo assetto normativo, la gestione degli adempimenti, cultura della responsabilità e cultura della sicurezza, il ruolo e gli impegni dell'ingegnere e gli obblighi e le responsabilità in materia di sicurezza nei lavori in appalto. «Nonostante affrontiamo questo tema in una Regione in cui, fortunatamente, questa patologia non presenta una frequenza elevata di casi devo dire che si tratta di una problematica anche qui molto sentita e che ci ha visti protagonisti con l'istituzione di un comitato regionale sulla sicurezza e con la nascita di un osservatorio che si occupa anche di formazione ed informazione per la sicurezza nei luoghi di lavoro- ha dichiarato l'assessore regionale Santochirico «Sono convinto che per un adeguato recepimento delle regole di sicurezza sul lavoro da parte degli operai sia necessario creare anche un clima sociale adeguato e devo dire che ci stiamo muovendo nella giusta direzione». Milena Scalcione matera@luedi.it

Richiesta del consigliere provinciale Rondinone La Filt Cgil si rivolge all’assessore Loguercio

«Più posti per i diversabili «Va bene il manto stradale con il nuovo bando parcheggi» altri problemi da risolvere» A DISTANZA di circa un anno torna a scrivere al sindaco Nicola Buccico la consigliera provinciale Annunziata Rondinone, presidente della sesta commissione consiliare permanente Rapporti istituzionali, solidarietà e servizi sociali, risollevando il problema delle strisce blu riservate ai diversamente abili. «Prossimamente il consiglio comunale - rileva Rondinone - affronterà la questione del rinnovo della concessione del servizio dei parcheggi pubblici nel centro urbano. Come ricorderà, con nota protocollo 42312 del 27.11.2007, assumendo le segnalazioni di associazioni di diversamente abili - scrive nella nota - le rivolse l'invito a promuovere l'introduzione di misure per il parcheggio da parte di dette persone nelle varie zone a pagamento. Con la presente devo rinnovare la sollecitazione, poiché le necessità delle stesse persone non trovano risposte negli spazi già a loro riservati. Si pone quindi la necessità di ampliare la riserva attuale nel senso di consentire il parcheggio gratuito anche nelle zone blu laddove fosse impossibile altra soluzione». La soluzione suggerita dalla consigliera è già stata applicata in altri Comuni della Penisola e non avrebbe alcuna difficoltà ad essere realizzata anche a Matera, come sottolinea Pio Abiusi responsabile della sezione cittadina di Cittadinanzatti-

Caso parcheggi ancora in primo piano

va. «Se il concessionario del servizio - ha affermato Abiusi - paga all'Amministrazione comunale per un certo numero di stalli, per esempio cento, egli deve potere incassare da tutti e cento. Allora il Comune ne assegna cento ma si fa pagare per, diciamo, novantacinque stalli. Così facendo l'Amministrazione si fa carico, forfettariamente, del numero degli stalli che eccezionalmente i disabili potrebbero utilizzare. Una soluzione, questa, consona anche per i residenti ai quali ora sono riservate le strisce gialle e che potrebbero invece parcheggiare negli stalli blu gratuita-

mente o con un onere che si andrebbe a stabilire tra cittadino ed Amministrazione comunale e che la stessa riscuoterebbe all'atto della consegna del certificato autorizzativo. Ciò che avviene adesso ha aggiunto Abiusi - e che, cioè, ai residenti del centro vengono riservati degli stalli, è un comportamento, secondo me, censurabile, perchè si privatizza, ad uso esclusivo di alcuni, il suolo pubblico. Ritengo inoltre che il ticket non vada aumentato e che il Comune debba dedurre dal canone quegli stalli che il concessionario non può disporre temporaneamente per effetto di ordinanze municipali». b.t.

«DOPO i numerosi incontri istituzionali tenutisi con la Prefettura di Matera ed alcuni tecnici responsabili dell'Amministrazione Comunale della stessa città e le continue sollecitazioni informali abbiamo, finalmente, constatato il ripristino del dissesto del manto stradale del piazzale di cui in oggetto, che assolverebbe a terminal bus». E’ quanto si legge in una nota di Piero Volpe segretario provinciale della Filt Cgil a proposito dei lavori che sono stati fatti in piazza Matteotti. Le organizzazioni sindacali promotrici degli incontri pur apprezzando tale iniziativa, presumibilmente scaturita e decisa a seguito di un incontro svoltosi alcuni giorni fa con il Presidente delle

Piazza Matteotti a nuovo

FAL, Dottor Mario Colamnussi e l’assessore Loguercio, «vogliono sottolineare che allo stato attuale vi so-

no da risolvere ancora, altre problematiche già verbalizzate nelle varie riunioni prefettizie. In primis si riscontra quotidianamente l'annoso problema legato alla sosta degli autoveicoli( nelle fasce vietate dalla segnaletica apposta) che creano intralcio agli autobus sia nell'accesso che nel deflusso nel così detto terminal; spesso si rischia di non poter garantire la puntualità delle partenze delle autolinee. Utenti con gli annessi servizi collaterali». Infine la Filt Cgil chiede alla Regione di sensibilizzare sia la Presidenza delle FAL che la stessa Amministrazione comunale, affinché si possano, in tempi rapidi, risolvere i restanti problemi che riguardano i lavoratori.

Lamacchia: «Il nuovo cda delle Fal parte dalla sicurezza in piazza Matteotti» IL CONSIGLIERE di amministrazione FAL Michele Lamacchia esprime viva soddisfazione per il ripristino delle condizioni di sicurezza del Piazzale Matteotti. «L'impegno assunto dal nuovo Consiglio di amministrazione delle FAL, presieduto dal Dottor Matteo Colamussi, già a partire dai primi giorni dall'insediamento ha portato a risolvere un annoso problema che aveva visto negli anni conferenze di servizio, sollecitazioni prefettizie, proteste degli autisti di autobus oltre che dei viaggiatori» spiega Lamacchia. La problematica posta all'attenzione del Consiglio di amministrazione dai Consiglieri Dr.Michele Lamacchia e Ing. Felice Vice-

conte ha visto anche la sensibilità della SISAS, la società che gestisce l'area la quale, opportunamente sollecitata, è intervenuta con interventi di manutenzione ordinaria al fine di riportare l'area nell'alveo della sicurezza. «Si tratta di un intervento fermamente voluto dai nuovi vertici FAL in stretto rapporto con l'assessore Infrastrutture e Trasporti Innocenzo Loguercio. Relativamente all'intervento di Cittadinanzattiva che denunciava la impossibilità per i portatori di handicap di poter accedere alla stazione di Matera Centrale è stata immediatamente attivata la struttura al fine di risolvere questa e altre problematiche».


Sabato 25 ottobre 2008

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Marconia L’assessore Sisto descrive gli interventi effettuati in tempo reale dal Comune

Pasti in regola negli asili Riaprono le mense delle due strutture cittadine PISTICCI - E' rientrata sin dall'inizio di questa settimana l'emergenza mense scolastiche a Marconia di Pisticci. Il problema più urgente si era manifestato nella struttura di via Togliatti dove, nel corso della settimana precedente, i Nas dei carabinieri avevano sospeso l'attività di mensa per una duplice motivazione: problemi della struttura ed indicazioni non corrette nella nomenclatura degli alimenti. Come già anticipato al Quotidiano dell'assessore alla pubblica istruzione del Comune di Pisticci, Michele Sisto, i disguidi emersi sono stati affrontati con tempestività e risolti in tempi brevi, tanto che i disagi sono durati soltanto qualche giorno. «Avevamo preso l'impegno - ha detto Sisto - di risolvere tutte le problematiche rapidamente così da far riprendere al più presto la regolare attività del punto cottura presso l'asilo di via Togliatti. Ed in effetti l'emergenza è rientrata in tempi brevissi-

L’asilo verde di Marconia che ha appena inaugurato la mensa

mi e le mense, adesso, risultano tutte funzionanti». Il plurale si spiega con la concomitante inaugurazione, nel corso di questa settimana, della mensa dell'asilo verde, in via Salerno, dove il servizio non era ancora entrato in funzione, ma adesso è attivo. Per quanto riguarda le

problematiche sollevate dai Nas in relazione all'asilo giallo, Sisto spiega come «Si è intervenuti su un bagno, che precedentemente comprendeva sia water che lavabo, sdoppiando i servizi. Adesso il lavabo è situato in un bagno ed il water in un altro, lontano dalla cucina. In questo modo è sta-

to possibile adeguare la struttura alle prescrizioni di legge in materia». E per quanto riguarda i problemi di nomenclatura dei cibi? «La questione attiene alla ditta che fa le forniture - spiega Sisto - ma comunque mi risulta che adesso i fornitori abbiano provveduto ad adeguarsi

così da rispettare tutte le norme e prescrizioni del caso. Dal punto di vista della qualità dei prodotti utilizzati, tuttavia, non abbiamo avuto alcun dubbio, anche perché siamo stati sempre attenti in fatto di controlli. Il problema era di ordine burocratico, ovvero legato alla difformità nel nome di alcuni alimenti contenuti nel capitolato rispetto a quelli serviti. Ma adesso tutto procede secondo i termini di legge anche sotto questo punto di vista e, cosa più importante, entrambi i servizi mensa presso gli asili di Marconia sono regolarmente in funzione. Nel mentre si procedeva a rimuovere tutti gli ostacoli per la immediata riapertura della mensa di via Togliatti, infatti, si è anche operato per risolvere definitivamente altri problemi strutturali sulla rinnovata sede dell'asilo verde, in via Salerno, dove il servizio mensa è stato inaugurato senza difficoltà a partire da questa settimana». provinciamt@luedi.it

Montescaglioso in festa per l’amicizia MONTESCAGLIOSO Due giorni di festa per celebrare il valore dell’amicizia nella giornata missionaria mondiale. Inizia oggi, e durerà fino a domani l’evento organizzato presso la parrocchia di Santa Lucia, grazie alla collaborazione del gruppo Agesci di Montescaglioso. Si inizia oggi pomeriggio, alle ore 16, con i giochi e alle 19 con il grande falò organizzato dal gruppo scout parrocchiale. Alle ore 21 inizierà la veglia missionaria in chiesa. Domani alle ore 10 si inizierà con i canti e la preparazione della messa. Alle 11, poi, sarà celebrata la messa.

Pisticci Obiettivo è quello di individuare i soggetti a rischio in tempo utile Ferrandina L’assessore Zito e Popolari Uniti

Prevenire per ridurre il rischio Incontro sull’attività diagnostica per le malattie renali PISTICCI - Si terrà oggi nel Villaggio Agrituristico “Il Sigillo” a San Basilio di Pisticci un corso di formazione organizzato dall'Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Nefrologia e Dialisi Ospedale di Tinchi con la collaborazione della SIMG sez. di Matera sul tema : “L'Ospedale e il Territorio: aspetti diagnostico-terapeutici dell'insufficienza renale cronica”. Direttore del Corso è, Felice Ianuzziello Responsabile dell'U.O. semplice dipartimentale di Nefrologia e Dialisi, che ha spiegato in una nota: «La necessità di individuare i soggetti a rischio di malattia renale e di riconoscerne precocemente il danno, in modo da prevenire e rallentare il più possibile la progressione della malattia renale e migliorare allo stesso tempo lo stato cardiovascolare dei pazienti stessi, richiede una sempre più attiva collaborazione tra medico di medi-

cina generale e nefrologo in modo da disegnare ed applicare percorsi diagnostici e terapeutici condivisi, importanti per una migliore gestione clinica del paziente nefropatico. Obiettivo di questo evento formativo -continua la nota- è quello di approfondire le conoscenze sulla diagnostica di laboratorio e di imaging della malattia renale cronica, di rivisitare, alla luce dei dati più recenti della letteratura, la terapia farmacologia del paziente nefropatico, e di diffondere a chi opera sul territorio conoscenze utili sulla nefropatia ostruttiva. L'evento formativo è arricchito anche dai dati del 2007 sulla prevalenza della malattia renale cronica nella popolazione della nostra Asl». I lavori aperti dal saluto del Commissario dell'Asl 5, Pietro Quinto e del Direttore Sanitario, Tonino Colasurdo sono organizzati in due sessioni. Nella prima i mo-

deratori sono Mario Procida e Teodoro Lopez, mentre gli interventi prevedono: “L'Insufficienza renale cronica: report 2007 sulla popolazione dell'A.S.L. 5” di V.Ricchiuti; “La diagnostica di laboratorio nella malattia renale cronica” di F. Ianuzziello; “La diagnostica ecografia nella malattia renale cronica” di .P. Carretta; “Up date sulla terapia farmacologia (ipertensione, dislipidemia, alterazioni del metabolismo calcio-fosforo nella malattia renale cronica” V. Ricciuti; “Problematiche sulla gestione della Insufficienza Renale Cronica in Medicina Generale” di G. D'Ambrosio. La seconda sessione prevede interventi su: “La nefropatia ostruttiva” di M.Procida; “La colica reno-ureterale” di G.Laurenza; “Litotrissia e metodiche endourologiche nella nefropatia ostruttiva” di G. Di Sabato. Anna Carone

Crisi in Valbasento Solidarietà e impegno a favore dei lavoratori FERRANDINA - L'assessore alle Attività Produttive Rocco Zito e il Partito dei Popolari Uniti del Comune di Ferrandina, esprimono la loro vicinanza e solidarietà a tutte le lavoratrici e i lavoratori della Valbasento e manifestano la piena disponibilità a battersi insieme alle organizzazioni sindacali per il riconoscimento del diritto al lavoro e alla piena occupazione. Quotidianamente vengono alimentate notizie riguardanti il probabile smantellamento della Ergom, Panasonic, Pfizer che provocherebbero tragiche ricadute sui livelli occupazionali attuali della intera area della Valbasento visto cosa è accaduto nelle altre iniziative imprenditoriali come la Pnt. la Nylstar S.p.a. ecc.. L'assessore Zito, inoltre, fa appello a tutte le forze politiche e a tutte le Istituzioni della Basilicata affinché si adoperino per diffondere e salvaguardare i posti di lavoro e quindi il futuro delle nostre famiglie e delle nostre popolazioni. provinciamt@luedi.it

Pisticci La squadra di Valente si prepara per il Ferrandina e torna al “Michetti”

«Dimenticare la parola pareggio» PISTICCI - E' il momento del fattore X in casa Pisticci. Dopo che dall'inizio di stagione, sia in campionato che in coppa, la squadra del dinamico presidente Donato Panetta, non aveva ancora conosciuto la parola pareggio, ne sono arrivati due nelle altrettante ultime sfide. I gialloble hanno impattato per 1-1 in campionato, la scorsa domenica, sul campo dell'A. Cristofaro di Oppido. Con lo stesso risultato è terminata la partita valida per l'andata dei quarti di Coppa Italia, disputata mercoledì a Marconia con l'Irsinese. Il punteggio è lo stesso, ma il modo in cui è maturato risulta molto differente. Ad Oppido il Pisticci è andato sotto e poi ha saputo rimontare,

giocando forse la sua miglior partita stagionale sotto il profilo tattico nonostante le defezioni e la necessità di Valente di inventarsi dei ruoli in reparti scoperti. Nella sfida di Coppa, invece, il Pisticci è andato in vantaggio e poi si è fatto raggiungere dall'Irsinese a margine di un incontro povero di spunti ed argomenti agonistici interessanti. Le due compagini hanno dovuto dar vita ad un match al risparmio, per via dell'eccessivo numero di defezioni da una parte e dall'altra. Emblematica, per gli jonici, la scelta forzata di dover schierare come mediani Lavecchia e Prisco, che nella realtà sono due esterni puri. Il Pisticci è chiamato adesso a riprendere il suo

cammino in campionato. Il calendario riserva la sfida casalinga con il Ferrandina, un incontro che nel recente passato è stato molto sentito dalle tifoserie e si è pertanto caricato di grandi aspettative negli ambienti di riferimento, tanto che, anche per la vicinanza tra le due comunità, ha assunto la definizione di derby. La gara inaugurale del campo sportivo “Michetti” di Pisticci, pertanto, non poteva avere uno scenario migliore. Finora, infatti, si è giocato al Comunale di Marconia per i lavori di rifacimento del manto erboso. Da domenica si torna in quello che è il contesto naturale per le squadre pisticcesi. E' una fase delicata per mister Valente che non può

La formazione del Pisticci

ancora disporre di Fortunato, Salerno, De Biasi, De Nittis, Clementelli, Montano e forse Guarino e Magno. Qualcuno di questo folto gruppo è dato sulla via del recupero, ma al momento la si-

tuazione rimane incerta e non è ancora chiaro di quanti uomini il tecnico pisticcese potrà realmente disporre in vista del big match. Roberto D’Alessandro


Sabato 25 ottobre 2008

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Irsina Dopo il sopralluogo dei Nas che aveva riscontrato solo qualche inadempienza strutturale

“Fratello Sole” in piena regola Il Centro di accoglienza per malati psichiatrici è efficiente IRSINA - Il Centro di accoglienza “Fratello Sole” di Santa Maria D'Irsi, che ospita e cura persone affette da disturbi mentali è stato “promosso”. Nei giorni scorsi, la direzione ha ricevuto le ultime autorizzazioni necessarie per il regolare funzionamento della struttura. A fine luglio, in seguito a una serie di controlli a tappeto sul territorio da parte dei carabinieri del “Nas” (Nucleo anti sofisticazioni) dell'Arma dei carabinieri, da quanto emerge dalla sintesi del verbale, si fa riferimento soprattutto a contestazioni di carattere strutturale dello stabile: “Una finestra da allargare, autorizzazioni per l'utilizzo dei locali della mensa, e altre questioni di carattere burocratico relativo sempre ad autorizzazioni relative al regolare funzionamento delle attività legate alla struttura. In effetti, in quei giorni alcuni organi d'informazione furono fortemente determinati a far emergere un solo aspetto della questione che tra l'altro, come recitano le carte non fu ne mai operato, ne

Il presidente Lorusso e una stanza del “Fratello Sole”

mai messo in discussione dagli organismi intervenuti per i vari controlli”, parliamo della “ipotetica” chiusura del Centro e del presunto spostamento dei pazienti presenti appunto nel centro. Oggi, a distanza di qualche mese, il vice presidente del Centro di accoglienza

“Fratello Sole”, Salvatore Lorusso, ha voluto puntualizzare su alcuni aspetti emersi nello scorso fine luglio: «Il Centro di terapia per il recupero di pazienti affetti da disturbi mentali è un posto sicuro, ospitale e soprattutto funzionale. -afferma Lorusso- Su questo noi non abbiamo avuto mai

il minimo dubbio; a garanzia di tutto ciò, c'è il cospicuo investimento operato dalla cooperativa proprio a seguito della convinzione, maturata nel corso degli anni da parte di tutti noi, a realizzare la struttura che stiamo costruendo, e man mano ampliando. Infatti tuttora, nel centro, sono presenti

circa 20 ospiti. Dalla visita effettuata dai Nas -puntualizza Lorusso- emersero infatti alcune criticità da risolvere, ma che sicuramente, non avevano nulla a che vedere, sulle questioni igienico sanitarie, come alcuni hanno in quei giorni voluto a tutti costi affermare. Infatti, il sindaco di Irsina, sulla base del verbale istruito dai Nas, ed a seguito di una nostra immediata richiesta di proroga, ci consentì trenta giorni di tempo per risolvere le questioni contestateci. Cosa che abbiamo immediatamente fatto, e nonostante il periodo non era dei migliori, parliamo del mese di agosto siamo riusciti ugualmente, ed in breve tempo ad approntare tutto il materiale cartaceo con le relative autorizzazioni, e ad eseguire i relativi interventi sull'adeguamento delle dimensioni della finestra. Oggi la nostra realtà continua regolarmente nello svolgimento della propria funzione, puntando allo svolgimento dei progetti terapeutici e strutturali». Lorusso, infine, commenta l’accanimento mediatico

sulla vicenda relativa alla struttura: «Questo centro conclude Salvatore Lorusso- si occupa da anni con impegno in un attività fortemente dedita al recupero della salute di persone, di cui spesso la nostra società dimentica l’esistenza; noi questo impegno lo svolgiamo da anni con passione, avendo - ripeto, investito in prima persona su questa struttura, tutto ciò alla luce del fatto,che la stessa proprietà resta tuttavia del comune di Irsina. Sull'attacco mediatico subìto a fine luglio scorso, stiamo valutando i relativi provvedimenti, soprattutto in virtù di due fatti incresciosi per noi. Il primo riguarda l'errata notizia della chiusura, che ovviamente non c'è mai stata. La seconda riguarda le precarie condizioni igienico sanitarie del centro, distorcendo infatti totalmente la realtà dei fatti. Chiunque, oggi come ieri, visitandoci potrebbe rendersi conto di persona, cosa offre il Centro di Santa Maria D'Irsi». Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it

Grassano Visita ad una cantina per studiare i metodi di trasformazione

La magia dell’uva a scuola Gli alunni dell’istituto “Ilvento” alla scoperta del vino

Gli alunni dell’istituto Ilvento in visita alla cantina

GRASSANO - Il processo di trasformazione dell'uva in vino è stato oggetto di un progetto scolastico che ha visto protagoniste le classi seconde della scuola Primaria dell'istituto Comprensivo “A. Ilven-

to”. Gli alunni, che l'altro ieri hanno realizzato la parte finale del progetto con una passeggiata didattica , sono stati accompagnati a vedere da vicino in una cantina grassanese il processo di trasformazione

dell'uva in vino e la conservazione del mosto. Ad illustrare ai piccoli alunni, muniti di tutto l'occorrente per prendere appunti, le operazioni che gli addetti ai lavori stavano eseguendo, le insegnanti Maddale-

na Lafiosca, Filomena Santoro, Maria Cristina Marchetta, Antonietta Marchetta e Maria Ulisse Abbondanza che hanno curato nel dettaglio la preparazione del progetto nei diversi momenti dalle lezioni frontali alle uscite sino alla realizzazione di schede e cartelloni . L'uscita di venerdì scorso realizzata in collaborazione con la locale sezione dell'Ekoclub, allietata da un caldo quasi primaverile, fa parte del piano delle attività programmate per il corrente anno scolastico e fa seguito alla giornata di vendemmia che i bambini avevano vissuto nella settimana precedente in una vigna nei dintorni del paese, «Per loro è stato un momento di impegno e di lavoro - hanno raccontato le insegnanti - ma anche di festa

gioiosa che hanno vissuto con l'entusiasmo che contraddistingue la loro età ». Le due attività svolte , hanno spiegato sempre le insegnanti, rientrano nel quadro dell'educazione ambientale ed alimentare e hanno avuto come obiettivo la conoscenza del territorio, in particolare della zona “cinti”, l'osservazione diretta delle piante locali e degli strumenti legati alla trasformazione dell'uva in vino. Un progetto importante, insomma, che fa sì che i bambini imparino a conoscere non solo le risorse alimentari del proprio territorio ma anche le fasi di lavorazione e trasformazione che portano al prodotto finale che arriva sulle loro tavole. Cinzia Vizzuso provinciamt@luedi.it

Stigliano Le lezioni sono promosse da Dipartimento di prevenzione della Asl 5

Corsi gratuiti per cercatori di funghi STIGLIANO - Non ci si può improvvisare “cercatori di funghi”, troppo alta è la posta se si dovesse sbagliare. Per ovviare a ciò l'Asl 5, tramite il Dipartimento di Prevenzione, diretto dal responsabile Francesco Mauri, ha organizzato, a Stigliano nei locali del Centro sociale, un corso gratuito di educazione micologica, finalizzato al conseguimento dell'autorizzazione personale alla raccolta di funghi freschi epigei spontanei. Gli iscritti sono tenuti solo al pagamento di 10 euro per i diritti sanitari necessari al rilascio dell'attestato di formazione.

Docenti saranno gli Ispettori Micologici: Giuseppe Montano e Giovanni Ginnasio; gli aspetti tossicologici verranno invece trattati dal medico Pasquale Calbi. «Le richieste di partecipazione - si legge in una nota che è stata diffusa in relazione allo svolgimento dei costi - dovranno pervenire al Dipartimento di Prevenzione, Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, entro il 15 novembre 2008, anche via fax al n.0835/596219, utilizzando lo schema di domanda che è reperibile presso tutti i comuni del territorio dell'Asl n.5, ai

cui sindaci è stato inviato, presso i Distretti di Policoro, Tinchi e Stigliano e presso il Dipartimento di Prevenzione a Montalbano J°. Le lezioni saranno articolate in due giornate già fissate per il 21 ed il 22 novembre dalle ore 14.00 alle ore 20.00 il primo giorno e dalle ore 8.00 alle ore 14.00 il secondo. Il corso è articolato in quattro moduli, ciascuno della durata di 3 ore. Nella prima parte - spiega la nota Asl - si parlerà in generale dei funghi, delle nozioni di biologia con riferimento alla micologia, dei concetti di ecosistema, di catena ali-

mentare e di equilibri biologici. Nel corso degli incontri previsti, verranno quindi illustrate: la morfologia dei funghi, la loro classificazione, il valore alimentare e le varie possibilità di coltivazione. Con il terzo modulo verranno invece individuate le specie dei funghi velenosi, analizzate le intossicazioni più importanti che possono avvenire a causa della loro ingestione e passate in rassegna le possibili confusioni tra specie commestibili e specie tossiche. Con il quarto modulo infine è prevista una disamina delle leggi regionali

Funghi

in materia». Quello in programma da novembre, è il sesto corso organizzato in questi ultimi anni dall'Asl 5 al fine principale di ovviare a tutte le problemati-

che legate alla commercializzazione e all'ingestione di funghi non commestibili. Anna Carone provinciamt@luedi.it


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«Le dimissioni dei consiglieri sono tutte valide e comportano lo scioglimento del Consiglio»

Il caso politico di Tursi, Latronico interroga il ministro TURSI - Il caso di Tursi, con le dimissioni dei consiglieri comunali, che hanno scatenato una controversia, con tanto di giudizi pendenti dinanzi al Tribunale amministrativo regionale, è stato oggetto di un’interrogazione al ministro dell’Interno da parte del sentatore di FI verso il Pdl, Cosimo Latronico. Nella sua ricostruzione dei fatti, l’onorevole lucano parte dalla data del 5 marzo 2008, quando nove dei sedici consiglieri del Comune di Tursi rassegnavano le proprie dimissioni, provocando lo scioglimento del Consiglio. «Allo scopo -scrive Latronico- redigevano nove atti di dimissioni che venivano tutti sottoscritti alla presenza del segretario co-

munale nella sua abitazione; il giorno successivo le dimissioni venivano assunte al protocollo comunale; il sindaco del Comune di Tursi e il presidente del consiglio comunale, con nota del 13 marzo 2008, comunicavano al prefetto di Matera di non ritenere l'atto idoneo a provocare lo scioglimento del Consiglio, non recando le firme dei consiglieri dimissionari l'autentica richiesta dall'art. 38 del Tuel, ad eccezione di quella del consigliere delegato alla presentazione, Santagata, valida in quanto presentatosi personalmente; la prefettura di Matera chiedeva chiarimenti in ordine alle dimissioni presentate e con nota del 13 marzo 2008, il segretario comunale forni-

va i chiarimenti richiesti e confermava che le dimissioni erano state apposte in sua presenza, ma a casa della sottoscritta e non nella sede comunale; il 14 marzo 2008 i medesimi 9 consiglieri comunali rinnovavano con un unico, con firme autenticate, le loro dimissioni, al fine di provocare lo scioglimento del Consiglio. Il giorno successivo, il Consiglio surrogava il solo consigliere Santagata (ritenendo valide le dimissioni del 5 marzo 2008); il prefetto di Matera, invece, con decreto del 17 marzo 2008, considerate le dimissioni presentate il 6 marzo 2008 valide e ritenendo sussistenti i presupposti per lo scioglimento del Consiglio sospendeva il consiglio co-

munale; sia il decreto di scioglimento del Consiglio, che la deliberazione di surroga del consigliere Santagata -precisa Latronico- sono oggetto di giudizio pendente dinanzi al Tar». Intanto il Consiglio di Stato, a conclusione della fase cautelare, ha sospeso l'efficacia del decreto prefettizio, tant'è che l'Amministrazione comunale è in carica. «Il massimo consesso di giustizia amministrativa -prosegue Latronico- ha altresì ritenuto non valide le dimissioni presentate dal consigliere Santagata, sospendendo l'efficacia della deliberazione consiliare di surroga; il Consiglio di Tursi non avrebbe dovuto, quindi, procedere alla surroga del consigliere, consi-

derato che tale istituto è previsto per l'ipotesi di semplice rinuncia individuale alla carica e non già per l'ipotesi in cui il consigliere abbia inteso, attraverso le dimissioni congiunte con altri consiglieri, determinare la fattispecie dissolutoria. Allo stato, pertanto deduce il senatore lucanola deliberazione comunale di surroga del consigliere Santagata è priva di efficacia; del tutto valide sono, pertanto, le dimissioni rassegante il 14 marzo 2008». Quindi Latronico chiede al ministro, «se ritenga correttamente applicata nella fattispecie descritta in premessa la normativa vigente e, in caso contrario, quali provvedimenti intenda adottare al riguardo; se

Cosimo Latronico

non ritenga doveroso adottare gli atti dovuti per legge e dare seguito all'atto di dimissioni». provinciamt@luedi.it

Bernalda Lunedì scuole e genitori in corteo. Positiva collaborazione con le Forze dell’ordine

Una protesta democratica Al liceo Parisi studenti liberi di contestare o di seguire le lezioni BERNALDA - Il Liceo M. Parisi di Bernalda è tra i primi istituti ad essere occupati in Italia. La protesta, che trova il suo fondamento nel “No” alla riforma Gelmini, vede quasi 250 ragazzi in prima fila all'interno della struttura scolastica bernaldese. Quindi non solo durante le ore diurne, e quindi didattiche, ma anche di notte i liceali tengono viva la lotta contro una riforma, definita da loro, “anti scuola pubblica”. Per meglio capire le ragioni degli studenti, e la loro protesta che si svolge all'interno della scuola bernaldese, abbiamo parlato con alcuni di loro e con uno degli organizzatori, Marco Dipierro, il quale ci ha parlato della democrazia che vige nell'istituto e delle loro preoccupazioni per questa riforma. «Noi - dice Dipierro - abbiamo iniziato la protesta con un'assemblea straordinaria lunedì. Poi continua lo studente - da martedì abbiamo occupato lo spazio che si trova fuori dalla scuola, ma sempre all'interno della recinzione scolastica. Da giovedì invece la protesta si è spostata all'interno della scuola con la sua occupazione. Lunedì prossimo invece è prevista una grande manifestazione su Corso Umberto alla quale parteciperanno tutte le scuole bernaldesi e non, le associazioni, i sindacati, i genitori dei ragazzi, i docenti e tutti coloro che non vogliono questa assurda riforma. Volevo anche sottolineare che siamo in costante contatto con i Carabinieri di Bernalda per garantire la sicurezza e il rispetto delle regole all'interno dell'istituto; e per questo volevo lodare il grande impegno che le forze dell'ordine stanno mettendo in campo. Quindi a loro va un grande grazie per la collaborazione costruttiva; rispetto a quanto detto da Berlusconi che ci avrebbe fatto sgomberare con la forza. Ecco, noi dimostriamo che con le forze dell'ordine si può collaborare. Inoltre, volevo evi-

La protesta al liceo Parisi e nel riquadro Marco Di Pierro

denziare che l'esercizio del pubblico ufficio è garantito, infatti, coloro che vogliono fare lezione sono liberi. E nell'istituto ci sono alcuni ragazzi che entrano regolarmente senza subire ritorsioni o cos'altro. Questo per noi significa libertà e democrazia; che di certo non sono le stesse azioni di chi oggi ci Governa. Alla democrazia e alla libertà si aggiunga anche la civiltà che stiamo mettendo in atto, infatti, oltre al servizio d'ordine interno, stiamo portando avanti anche la raccolta differenziata e tutti quei meccanismi che si addicono ad un paese e a una popolazione civile. Noi studenti d'Italia stiamo lavorando tanto per garantirci un futuro per noi e per i nostri figli; e ciò si evince dalla grande protesta con numeri che non si verificavano da anni. Per noi l'occupazione non significa divertimento, infatti, stiamo organizzando dibattiti, oltre ad acculturarci sulla riforma e sugli enormi pericoli che pendono sulla scuola pubblica. Noi non siamo d'accordo con questa riforma, per i tagli che si aggirano intorno agli 8,3 miliardi di euro, per gli

87.000 docenti in meno e per le 43.000 figure del settore tecnico amministrativo che verranno tagliati; numeri questi che daranno alla scuola pubblica un posto di secondo piano.

Quindi l'assetto della scuola è minato dalle sue fondamenta. Noi non protestiamo a sostegno dei docenti o di altre figure, ma bensì per quelle figure che un domani non potremmo essere noi. Quindi, come giovani ci vediamo penalizzati in un prossimo futuro. I nostri genitori ci appoggiano e sono con noi perché sanno del pericolo che si rischia di correre se tale riforma venisse applicata al sistema scolastico. Oltre ai nostri genitori, vorrei sottolineare che anche i cittadini sono con noi; e la dimostrazione sarà data lunedì quando, al corteo degli studenti, si uniranno tantissime persone che come noi non vogliono la distruzione del mondo scolastico “pubblico”. Quindi conclude Dipierro - ricordando della manifestazione di lunedì, noi ragazzi vogliamo lanciare un messaggio forte a chi ci Governa, ovvero: che l'Istruzione è un diritto di tutti i cittadini». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it

Droga, blitz dell’Arma Denunciati 2 assuntori SCANZANO JONICO - Massiccia operazione di controllo dei carabinieri della Compagnia di Policoro che, nel pomeriggio di giovedì, hanno ripetuto, in maniera più incisiva rispetto alla norma, le attività di controllo sul territorio del Comune di Scanzano Jonico. Nella rete sono, così, finiti due italiani, un uomo e una donna, che, fermati ad un posto di controllo e a seguito di perquisizione personale e sul veicolo, sono stati trovati in possesso di 2 grammi di hashish, detenuti per uso personale. Per i due è così scattata la segnalazione alla prefettura di Matera quali assuntori di sostanze stupefacenti. Ancora, un cittadino romeno è stato denunciato, perché trovato in possesso di un coltello di genere proibito, che lo stesso aveva addosso. Il servizio è stato svolto sin dal pomeriggio, proprio per procedere al controllo anche di quanti, sempre più spesso ed incoscientemente, si pongono alla guida dei ciclomotori senza il casco o non usano le cinture di sicurezza o, peggio ancora, guidano parlando al cellulare, con grave pericolo per la propria e altrui incolumità. In tal senso, cosa confortante, sono state elevate solo 9 contravvenzioni al Codice della strada. provinciamt@luedi.it

Piano urbano del traffico Sit in davanti al Tar BERNALDA - Oggi il sit in davanti al Tar di Potenza, organizzato dall'Ucaib e dal comitato dei “Cittadini Attivi” di Bernalda e Metaponto. La protesta si svolgerà dalle ore 10 alle ore 12, davanti al Tar di Basilicata, in via Rosica 89/9. L’obiettivo è quello di sollecitare la sentenza sulla legittimità del Piano urbano del traffico a Bernalda. Sul banco degli imputati c'è il Put e il sit in di protesta, di cui noi come testata giornalistica abbiamo già dato qualche giorno fa, si svolgerà oggi in quanto il Tar non ha fornito quelle risposte che commercianti e Cittadini Attivi gli hanno rivolto. Antonio Forcillo, presidente dell'Ucaib di Bernalda, parla di attesa troppo lunga per una sentenza che deve stabilire l'effettiva validità, e quindi regolarità della collocazione del passo ciclabile su Corso Umberto nella cittadina jonica. «Le risposte non ci sono giunte -spiega Forcillo- e per questo motivo noi protesteremo davanti ai cancelli del Tar. La nostra protesta -continua il presidente dell'associazione bernaldese- viene fatta congiuntamente dall'Ucaib e dai Cittadini Attivi di Bernalda e Metaponto. Io rappresento tutti i commercianti del luogo, anche se devo sottolineare che molta gente comune si è associata a questa protesta. Il Sitin davanti al Tar a Potenza scaturisce dal ricorso presentato oltre due anni fa sul Put, Piano urbano del traffico, a Bernalda. Il problema sta nel fatto che, oltre all'urgenza di togliere questo scempio da corso Umberto, noi tutti vogliamo sapere se la collocazione della pista ciclabile li è legittima o no. Perché dico questo? Ebbene perché ab-

biamo recepito notizie molto affidabili, da parte di periti ed assicurazioni, che in caso di incidenti più o meno gravi, le assicurazioni potrebbero eccepire dei vizi e quindi non pagare. Quindi ora si pone la necessità di colmare questo vuoto. E questo lo deve fare il Tar; il quale deve subito emettere la sentenza di legittimità o di smantellamento totale della pista ciclabile che ancora a tutt'oggi è presente su corso Umberto a Bernalda. La sentenza può essere a favore o meno del nostro ricorso, ma essa deve giungere per mettere i punti sulle i. Con la sentenza si andrebbe a mettere in chiaro la situazione risarcitoria da parte delle assicurazioni nei confronti dei sinistri stradali. Noi vogliamo tutelare la sicurezza dei cittadini; come? Con la sentenza del Tar che ci dica una volta per tutte in che modo bisogna comportarsi e soprattutto se è legittimo chiedere e a chi in caso di sinistro stradale. Vogliamo la tranquillità che in un eventuale incidente le assicurazioni garantiscano i conducenti delle auto. Questo è il pensiero non solo dell'Ucaib ma anche del Comitato dei Cittadini Attivi. Quindi loro saranno in prima fila con noi durante il sit in. Naturalmente l'invito è allargato a tutti coloro che hanno a cuore questa situazione. Noi metteremo dei pullman; e qui devo ancora una volta lodare l'impegno dei commercianti che sono disposti a mettere ancora una volta mano al portafoglio per portare a Potenza questa protesta. Pertanto conclude Forcillo- oggi tutti davanti al Tar di Potenza». fa.si.


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Scanzano Cavoli: «L’imprenditore diserta i tavoli e c’è ancora personale in Cig»

«Il Gruppo Soglia trascura i villaggi» Sindacato dei lavoratori preoccupato della nuova gestione SCANZANO JONICO - Non c’è pace per il lavoratori dei villaggi turistici della ex Cit Holding a Scanzano Jonico, che da circa undici mesi non ricevono notizie dal nuovo investitore, il Gruppo Soglia di Salerno, chiamato a recuperare la grave situazione debitoria. A lanciare l’allarme è il Sindacato nazionale dei lavoratori (Sdl). «Continua la saga dei lavoratori dell'ex Gruppo Cit da quasi un anno passati alla Soglia Hotel Group del quale l'onorevole Gerardo Soglia è amministratore unico. -si legge in una nota di Andrea Cavola del Sdl- Non solo in questi 11 mesi i lavoratori, parte dei quali sono ancora in Cassa Integrazione, hanno sopportato il totale disinteresse del capo azienda, che ha più volte disertato incontri ufficiali volti ad affrontare il mancato rispetto degli impegni per la ristrutturazione e la riorganizzazione dell'azienda, ma stanno subendo l'umiliazione di quanto riportato sulla stampa di settore in merito alla Fiera Tti di Rimini, che aprirà oggi (ieri

Torre del faro a Scanzano Jonico sede dei villaggi

per chi legge ndr), nella quale all'interno dello stand Soglia verranno presentati i due gloriosi marchi - Cit e Italiatour. Peccato che le attività legale a questi marchi non stanno occupando i dipendenti provenienti da queste aziende». L'Sdl, quindi, si domanda se questi non siano

stati già ceduti a società terze, svuotando ulteriormente l'azienda delle possibilità di impiego dei lavoratori e quindi del loro posto di lavoro. «Non ultimo arriva la ciliegina. -prosegue Cavola- I lavoratori della sede di Roma, che rappresenta la più numerosa unità lavorativa del

Gruppo, riceve in questi giorni comunicazione che “a causa della imprevista e della gravissima crisi finanziaria, che sta affliggendo l'economia mondiale, l'azienda con profondo rammarico si vede costretta alla chiusura della sede operativa di Roma con il conseguente trasferimento di tutte le attività presso gli uffici di Verona». L'SdL ritiene inaccettabile e incomprensibile che la proprietà utilizzi queste strumentali argomentazioni «per mascherare le proprie inadempienze. La crisi mondiale è di questi giorni. L'assenza, l'incapacità e le inadempienze aziendali sono vecchie di 1 anno. Di tutto questo l'Sdl chiederà conto in tutte le sedi istituzionali e non a Gerardo Soglia: in sostanza gli chiederemo se vuole dimostrare con i fatti di essere un vero imprenditore, almeno per quanto riguarda le attività dell'ex Gruppo Cit, o se ha deciso di dedicarsi a qualcos'altro, evidentemente per lui più interessante del futuro di centinaia di lavoratori». provinciamt@luedi.it

Parteciperanno all’inaugurazione di un monumento dedicato all’intesa

Il gemellaggio si rafforza Una delegazione di Policoro ospite degli amici di Banesti POLICORO - Tra il Comune di Policoro e quello di Banesti in Romania i rapporti si fanno sempre più stretti, nel nome di Dinu Adamesteanu. Ufficializzato il gemellaggio nel mese di giugno, quando una delegazione di amministratori policoresi andò a siglare nero su bianco il protocollo di intesa al quale segui una visita istituzionale degli amministratori rumeni a Policoro nel mese di luglio, ora tra le due municipalità l'amicizia diventa sempre più fraterna. Oggi, infatti, il sindaco Nicola Lopatriello e i consiglieri comunali Cosimo Simone (Udc) e Giuseppe Callà (An) sono partiti alla volta di Banesti per essere presenti, nella giornata di domenica, all'inaugurazione di un monumento simbolo del gemellaggio. Alla scoperta dello stesso è stato invitato anche il neo ambasciatore italiano in Romania, Mario Cospito, di ori-

gini policoresi, e tutte le massime istituzioni della Regione all'interno della quale ricade il Comune di Banesti, i sindaci del comprensorio rumeno, una delegazione del Comune spagnolo di Mejorada del Campo (anch'essa gemellata con Banesti) e altre persone del mondo imprenditoriale, sociale e culturale della nazione da poco entrata nell'Ue. Subito dopo i tre politici del consiglio comunale di Policoro ritorneranno, già nella giornata di lunedì, nella cittadina jonica: «Questo gemellaggio -spiega Lopatriello- con il passare del tempo sta dando dei buoni risultati sotto molti aspetti. Il primo è sicuramente di natura culturale e non potrebbe essere altrimenti, visto che nasce proprio per ricordare Adamesteanu, (primo soprintendente dei Beni culturali della Basilicata ndr) a cui sarà dedicata nella prossima prima-

vera, di concerto con il direttore del museo della “Siritide” Salvatore Bianco, una mostra sia a Policoro che in altri Comuni come Gela, Potenza e Bucarest dove Adamesteanu ha lavorato e lasciato un grande ricordo culturale e umano. Documenti e immagini che ci accompagneranno nella nostra storia e alle nostre origini». L'importanza di questa mostra, che si terrà nel 2009, è testimoniata anche dalla collaborazione del ministero degli Esteri e della stessa ambasciata italiana a Bucarest e si inserisce nelle celebrazioni dei 50 anni dell'autonomia amministrativa di Policoro e nei 40 del museo del centro jonico: «Opportunità -conclude Lopatriello- che promuovono il territorio e la sua storia. L’associazione ha aperto un sito internet: www.assoproadamesteanu.org. Gabriele Elia

Montalbano Rinnovata la presidenza e l’organico con nuovi corsi tematici

L’Unilabor torna in piena attività MONTALBANO JONICO Si riparte. Nel ricordo del compianto Peppino Damato, da pochi mesi scomparso e presidente sin dalla sua fondazione, l'associazione Unilabor “Don Luigi Ziella”, si è rimessa in moto dopo la lunga pausa estiva. L'esperienza continua. Dopo oltre dieci anni permane evidentemente ancora viva la volontà di fare qualcosa di utile per la comunità montalbanese sul piano della educazione permanente. E il merito, in tempi quali i nostri in cui tutto è mercificato, di sicuro non è di poco conto. Nel rendez-vous del direttivo, al primo punto dell'ordine del giorno per motivi di forza maggiore era d'obbligo la revisione dell'organigram-

ma societario. Queste le serene deliberazioni emerse dall'incontro: l'incarico della presidenza è stato assegnato ad Antonio Romano, con Fabio Bitonte investito delle funzioni vicarie; decise altresì le conferme di Carmine Capobianco quale segretario e di Vincenzo Sozzo nelle vesti di tesoriere. Non mancheranno di dare il loro efficace apporto dimensione logistica, come di consueto, Antonio Sanapo e Giovanni Scorrano. A seguire altra tematica in programma e discussa nell'appuntamento è stata la progettazione e l'organizzazione dell'anno accademico il cui inizio è fissato ai primi di novembre. E in merito si è deliberato di procedere all'attivazione dei corsi

di Arte e Letteratura italiana e Arte e Letteratura greca, diretti ancora una volta dalla appassionata professoressa Marisa Bruni; di Informatica di primo e secondo livello a cura degli esperti Capobianco e Sozzo coadiuvati da Giuseppe Lombardi; di Teologia con le letture e le riflessioni d'approfondimento del professor Franco Devincenzis; infine di pittura con gli insegnamenti dell'artista locale Domenico Casalnuovo. Incontri periodici per serate di intrattenimento con musica, teatro e poesia saranno tenuti inoltre presso il locale Centro anziani di viale dei Caduti. Delle deliberazioni sarà nei prossimi giorni data opportuna e

adeguata diffusione tramite manifesti e volantini. Le iscrizioni sono aperte e gli interessati alla partecipazione a uno o più dei corsi che si andranno ad attivare potranno rivolgersi presso la sede, annessa alla chiesa di San Rocco, in via Nicola Rizzi, dalle ore 18 alle 20 dal lunedì al sabato. All'uopo è possibile telefonare al numero 339.4276097. L'associazione e in misura particolare il team dei docenti si augurano che siano in tanti a manifestare il proprio interesse alla frequenza dei corsi. Se così sarà, il loro impegno di volontariato al servizio della diffusione della cultura e della cittadinanza avrà la giusta gratificazione morale. Come merita.

Precisazioni del presidente Pappalardo

L’associazione Anas si difende dalle accuse «Siamo presenti e attivi» POLICORO - Pubblichiamo di seguito la replica di Francesco Pappalardo, presidente provinciale di Potenza dell’associazione “Anas”, in merito a un nostro articolo di Gabriele Elia sulla richiesta di contributi e l’attività del sodalizio in regione. Pare strano pensare che chi debba fare informazione, lo faccia senza prima informarsi, documentarsi, accertarsi sulla realtà dei fatti. Appare ancora più preoccupante se, chi decide nella vita di fare del giornalismo, possa accusare persone di qualcosa assolutamente non vero. Non conosco il signor Gabriele Elia e ignoro se giornalista iscritto all´Albo, lo sia davvero. Ma ritengo che, giornalisti o meno, esistano nello scibile del comportamento umano, delle regole deontologiche, quelle stesse regole nelle quali si riconoscono gli uomini liberi e di buona volontà. Coloro che si riconoscono nella saggezza di dire e raccontare semplicemente la verità, senza reticenze, o falsità. Purtroppo a questo mondo può accadere e accade che venga premiato chi scansa le responsabilità e che debba soffrire chi le responsabilità se le assume. Gli ignavi, non corrono questi né questi né altri rischi. Ma noi non siamo tra quelli e abbiamo sempre accettato il rischio di essere esposti a pericoli perfino per le idee, le opinioni, per i giudizi espressi nei nostri pubblici interventi. Sarà questo il motivo per cui il Elia ha ritenuto opportuno diffamare non solo un’Ente nazionale che promuove l’azione sociale, ma anche il suo presidente, indicandone nome e cognome [...]. E’ utile indicare alcuni caratteri dell’Anas, che nasce come libera associazione le cui finalità sono in armonia con quanto stabilito dal codice civile e con la normativa vigente in materia di associazione di promozione sociale, associazioni sportive e società sportive. Quella di promuovere attività allo scopo di sviluppare e consolidare una cosciente partecipazione del cittadino alla vita della Repubblica. Tale scopo, che si realizza soltanto attraverso la libera consapevole volontà dei singoli cittadini di arricchire la propria personalità etico-morale, culturale e fisica, impegna l’Anas a prendere iniziative che favoriscano la socialità nel pieno rispetto della persona umana e che siano ispirate a quei valori della cultura laica e libertaria cui l'associazionismo storicamente si richiama. L’Anas è per-

tanto una libera associazione che non può essere condizionata, né guidata da alcuna entità esterna collettiva o individuale. L'associazione ha rapporti con tutte le forze politiche, religiose e sociali, senza alcuna discriminazione, né per origine, né per fede religiosa o credo politico e respinge la violenza sotto qualsiasi forma si manifesti. Per il presidente, Maristella Pace, mi spiace caro Elia, pecca di scarsa informazione, non solo esiste come persona, ne è testimone l’Anagrafe, ma rappresenta uno dei massimi esponenti dell´associazione stessa, per capacità, volontà, entusiasmo, ma soprattutto sincerità e lealtà [...]. Ultimo azzardo, caro Elia, probabilmente, non ha potuto informarsi su quanto da lei scritto perché non ha voluto, perché altri sopra di lei, le hanno detto che non era necessario. Ma non credo questo sia il motivo, troppo arguto, troppo fazioso era questa, infatti, la logica di consumati regimi dittatoriali fucine delle sinistre dove il montaggio di notizie false e tendenziose erano lo strumento per screditare questo o quell’avversario. Francesco Pappalardo SONO abituato a rispettare soprattutto chi non la pensa come me. Sono regolarmente iscritto all’Ordine dei giornalisti della Basilicata e le mie idee politiche nulla hanno a che fare con l’articolo in questione. Dopo questa premessa doverosa, rispondo al signor Pappalardo con i fatti, non con le strane telefonate che ho ricevuto nei giorni successivi alla pubblicazione. L'associazione Anas, sede di Policoro e non Potenza, compare sul sito www.basilicatanet.it nella graduatoria regionale relativa alle manifestazioni a valenza turistica regionale e interregionale; leggendola con attenzione mi sono imbattuto nei costi di alcune iniziative che invito tutti ad andare a leggere, visto che io posso anche essermi sbagliato. Da qui il mio stupore e quello di tanti policoresi, sulla presenza in città di un'associazione che nessuno conosceva prima di lunedì scorso. Mi sono premurato, lunedì sera, di contattare chi la rappresenta per dare la visibilità che merita all’associazione, ma mi è stato detto direttamente che non era il caso di scrivere. Resto a disposizione, soprattutto per quel giorno in cui avrò l'onore di assistere a una vostra manifestazione. Gabriele Elia


Rubriche

Sabato 25 ottobre 2008

LOTTO&CONCORSI

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E’ il numero più vecchio. Sulla ruota Nazionale esce il 71

Il 28 di Napoli è a 98 assenze di GIOIA GASPARINI ROMA - Giovedì sera il numero più vecchio è sortito sulla ruota Nazionale, si tratta del 71 (l'uomo cattivo) secondo atteso dopo 55 ritardi. Gli altri ritardatari che si sono sulle varie ruote sono nell'ordine l'88 (il panettiere) sesto di Firenze dopo 49 turni, il 38 (pugni e botte) quinto di Genova dopo 48 mancati riscontri, il 7 (il vaso) ottavo di Napoli dopo 40 sorteggi negativi, il 40 (la neve) decimo di Milano dopo 36 ritardi. Ancora in fuga il 28 (le tette) di Napoli che è giunto a quota 98, a due sole lunghezze dal ritardo a tre cifre. Alle sue spalle avanzano anche il 43 (la donna sul balcone) di Venezia con 93 assenze e il 74 (la grotta) ancora di Napoli con 92 ritardi. La ripetizione di diversi numeri fra i cinquanta estratti sulle dieci ruote tradizionali ha favorito lo sviluppo dell'ambo a valenza doppia 4780 uscito sia a Cagliari che a Genova. Nei raggruppamenti numerici segnaliamo il terno di figura 7 (7-6188) a Firenze, il terno di figura 2 (2056-74) a Palermo, il terno di controfigura 9 (53-75-86) a Torino, l'ambo complementare (di somma 90) 1-89 a Cagliari, gli ambi simmetrici (di somma 91) 20-71 a Roma e 33-58 a Venezia. NAZIONALE Per ambo segnaliamo la cadenza 4 con la serie 14-24-44-64-84 e la decina 51/60 con la serie 51-53-55-57-58 dovrebbero mettersi in luce con qualche ambo. Previsione speciale 18-55 per estratto ed ambo. BARI Per ambo la cadenza 6 con la serie 16-26-36-56-66 e la decina 51/60 con la cinquina 53-54-55-56-58. Previsione speciale 30-41 per estratto ed ambo. CAGLIARI La cadenza 3 con la serie 13-53-6373-83 e la figura 5 con la combinazione 23-32-41-77-86 sono interessanti per ambo. Previsione speciale 34-69 per estratto ed ambo. FIRENZE La cadenza 4 con la serie 14-24-3464-74 e la controfigura 8 con la cinquina 8-19-30-41-52 dovrebbero presto mettersi in luce con qualche ambo. Previsione speciale 10-69 per estratto ed ambo GENOVA La cadenza 1 con la serie 21-41-5171-81 e la figura 7 con la serie 16-2534-43-52 sono attese al varco con

37 29 3 4 18 48 28 49 3 41 43 qualche ambo. Previsione speciale 20-57 per estratto ed ambo. MILANO La cadenza 0 con la serie 20-30-5060-80 e decina 70/79 con la serie 7073-75-77-78 sono attese al varco con qualche ambo. Previsione speciale 45-55 per estratto ed ambo NAPOLI La cadenza 9 con la serie 19-29-4969-89 e la controfigura 3 con la serie 14-47-58-69-80 dovrebbero mettersi in luce con qualche ambo. Previsione speciale 14-86 per estratto ed ambo. PALERMO La controfigura 4 con la serie 4-1526-37-48 è statisticamente interessante per ambo. Buona anche la cadenza 7 con la cinquina 27-47-67-7787. Previsione speciale 55-90 per estratto ed ambo. ROMA Per ambo segnaliamo la cadenza 3 con la serie 23-33-53-63-73 e la figura 3 con la serie 3-12-21-39-66. Previsione speciale 33-77 per estratto ed ambo. TORINO La figura 5 con la serie 14-32-4150-77 e la decina 10/19 con la cinquina 12-14-15-17-18 sono in fase evolutiva per ambo. Previsione speciale 3746 per estratto ed ambo. VENEZIA Per ambo consigliamo la cadenza 0

57 79 68 81 70 74 98 80 86 86 93

12 62 88 51 23 64 74 46 14 68 14

56 79 50 79 69 69 92 63 72 72 81

2 4 36 65 89 11 11 17 49 24 40

55 58 49 54 52 59 78 58 68 54 52

3 59 45 13 37 74 6 34 30 52 16

51 55 46 53 50 46 50 56 61 53 47

con la serie 10-30-40-60-90 e decina cabalistica 70/79 con la serie 71-7274-75-77. Previsione speciale 52-63 per ambo e ambata. TUTTE Le terzine da giocare prevalentemente per ambo 33-40-51, 23-68-70, 48-51-56, 68-75-81, 38-50-72.

Pronostico concorso n. 129 (del 25/10/2008) 5 11 15 33 42 45 67 79 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero Frequenza Numero 88 126 88 81 125 81 85 121 55 90 120 85 82 119 90 1 118 3 55 118 87 64 118 64 86 118 82 87 118 86

PREVISIONI

Ritardo 88 81 55 85 90 3 87 64 82 86

di PASQUALE GRANDE

Le Tavole di Rutilio Benincasa ESTRAZIONE DI SABATO 25 ottobre 2008 Roma e Tutte 36, 80, 62, 81, 57, 16 Napoli, Firenze e Tutte 34, 78, 60, 79, 55, 14 ESTRAZIONE DI MARTEDI’ 28 ottobre 2008 Roma e Tutte 39, 83, 65, 84, 60, 19 Napoli, Firenze e Tutte 37, 81, 63, 82, 58, 17

UNDICI RUOTE

Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!

di MARIA D’AUTUNNO

Magici terni mensili NEL “Magico” mondo dei 90 numeri del lotto esistono delle combinazioni particolarmente “fortunate” abbinate ai vari mesi dell’anno. Tali combinazioni si possono giocare su tutte le ruote, o su ruota di preferenza per ambo e sorti superiori, per un periodo di 6/7 colpi circa. MESE DI GIUGNO 47-84-41 56-73-34 17-8-65 63-27-4 21-2-18 33-43-78 24-67-18 79-11-19 Per informazioni e chiarimenti telefonare 348-8024342 da martedì a sabato dalle 17 alle 18.30 o dopo le 21,30. Troverete le mie tecniche su BancoLotto di ottobre.


Sport Sabato 25 ottobre 2008

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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Calcio In campo oggi negli anticipi Siena-Catania e la Juventus nel derby con il Torino

L’Inter progetta la prima fuga Milan a Bergamo, Napoli ambizioso in casa della Lazio di FRANCO ZUCCALA' MILANO –Mentre l’Inter conta di andare in fuga battendo un Genoa incapace di vincere lontano da Marassi, è scoppiata la guerra dialettica Moratti-Galliani, una guerra sui soldi che potranno arrivare al Milan dall’ingaggio di Beckham. Tornando alla corsa per il primato, l'Inter dovrà fare a meno di Cambiasso e Vieira contro un Genoa che mancherà di Milanetto, ma potrà trovarne in Motta il valido sostituto. Mourinho ha tanta abbondanza da non temere contraccolpi (arbitro Orsato). Prima di Udinese (contro l’acciaccatissima Roma) e Napoli (a Roma contro la Lazio), l’anticipo SienaCatania (Stefanini) ci darà conferma delle possibilità della squadra di Zenga: stando ai numeri, la difesa più forte (4 gol subiti) dovrebbe tenere a bada un attacco poco incisivo (5 gol) come quello toscano. Epperò il Siena ha battuto la Roma e ha fatto soffrire Udinese e Atalanta. E il Catania fuori casa ha fatto solo due punti su 14. Col Siena è finita sempre in parità. L’altro anticipo è stato etichettato come il «derby della sopravvivenza» (Rocchi): la Juve si è ripresa in Champions League, il Torino ha vinto solo alla prima giornata, poi ha fatto due punti in sei partite e la sua difesa è la terzultima (11 gol presi). Al pericolante De Biasi mancheranno Sereni, Pratali, Corini. La Juve in campionato ha sofferto per le troppe assenze. Ha un attacco che ha segnato solo sei gol e non vince da quattro partite. Il centrocampo bianconero avrà un solo titolare (Sissoko) e in tutti i reparti mancherà qualche pezzo. Forse ci sarà Camoranesi. Dopo un sabato infuocato, una domenica bollente. Lazio-Napoli (Banti) metterà a confronto una squadra col morale alle stelle, quella di Reja, sul campo di un avversario che, pur avendo l'attacco più forte (15 gol), ha una delle difese più sforacchiate (10 subiti). Rossi, senza Rocchi, cambierà qualcosa in difesa; anche Reja ha avuto qualche problema in retroguardia (Cannavaro ko). All’Udinese, reduce dalla vittoria sul Tottenham, potrebbe mancare Di Natale. Sta molto peg-

Testimonial con le clementine

Gattuso in campo per la sicurezza

gio la Roma: tre sconfitte consecutive e tre gare senza gol. Totti va meglio, ma le assenze di Aquilani, Mexes, Cassetti e Baptista preoccupano. Un altro ko sarebbe insopportabile per Spalletti. Arbitrerà Saccani. Atalanta-Milan (Farina) nasconde molte insidie: rientrerà Zambrotta, ma i bergamaschi in casa finora hanno sempre vinto, hanno un’ottima difesa e vogliono stare nei quartieri alti. Il Milan è reduce da buone prestazioni e forse Ancelotti potrà contare su Nesta. Ma non dimentichiamo gli incidenti dell’anno

scorso. Il posticipo Palermo-Fiorentina (Morganti) costituirà un’importante verifica per Prandelli che forse farà a meno di Mutu e Montolivo. I rosanero, senza Carrozzieri, in casa hanno sempre vinto: uno spareggio per puntare in alto. Sampdoria-Bologna (arbitro Celi), metterà a confronto i blucerchiati e i rinfrancati rossoblù. A Reggio un’altra squadra senza vittorie e senza Campagnolo, quella di Orlandi, contro un avversario che va bene (arbitro Russo). Infine il Cagliari affronterà un Chievo altalenante (Brighi).

CORIGLIANO - Le Clementine IGP di Calabria nelle piazze di alcune città italiane per sostenere i progetti dimostrativi e di informazione sulla Sicurezza stradale della Croce Rossa Italiana. L'iniziativa denominata «Clè per CRI – il frutto del tuo cuoreÂ…per la Sicurezza Stradale», promossa dalla Croce Rossa Italiana, dal Consorzio delle Clementine IGP di Calabria e dalla Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale, con il patrocinio della Regione Calabria – Assessorato all’Agricoltura, avrà ancora una volta come testimonial, in voce e video, il calciatore della Nazionale Italiana e centrocampista del Milan, Rino Gattuso, fondatore dell’Associazione 'Forza Ragazzì che promuove attività a favore dei giovani. Partner saranno anche quest’anno «Radio Italia» e «Video Italia» che sosterranno la Campagna con la programmazione degli spot promozionali. La RAI inoltre dedicherà servizi informativi all’evento. Interessate le città di Bari, Bologna, Catania, Imperia, Milano,

Reggio Calabria, Roma, Torino, Trieste e Verona, nella giornata di domenica 16 novembre. Verranno distribuiti, a fronte di una offerta simbolica destinata alla CRI, sacchetti del frutto calabrese da 1 kg ciascuno, insieme a materiale illustrativo riguardante le caratteristiche del prodotto ed informativo sull'attività della Croce Rossa. I Comitati provinciali CRI coinvolti nell’edizione 2008 predisporranno per quella giornata appositi gazebo nelle piazze italiane, dove i Volontari CRI delle diverse Componenti offriranno i tipici e gustosi agrumi senza semi. L'iniziativa sarà presentata in una conferenza stampa lunedì 10 novembre presso il Castello Ducale di Corigliano Calabro, dove viene raccolta gran parte della produzione italiana delle Clementine. Contemporaneamente l’evento sarà illustrato nelle dieci città interessate, insieme ai progetti predisposti dalla CRI in collaborazione con la Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale.

Pisa a valanga a Empoli. Pari della Triestina ROMA – Il campionato di serie B si prepara oggi alla disputa della decima giornata del girone di ritorno. Ieri hanno aperto le danze gli anticipi. Prima al «Castellani» dove l'atteso derby tra i biancazzurri di Baldini e il Pisa di Ventura è terminato con il successo degli ospiti per tre a zero. Un risultato roboante e a sorpresa che rende amaro

il sabato degli empolesi che non trovano il passo decisivo in graduatoria. Nel secondo anticipo la Triestina ha pareggiato in casa (1-1) con Albinoleffe. Gara senza vincitori né vinti. LE CONFERME E LE ATTESE. Al primo posto si conferma il sorprendente Sassuolo, reduce dalla brillante vittoria sul campo del Bari. Gli emiliani giocheranno ancora in trasferta (senza gli squalificati Andreolli e Magnanelli) allo stadio «Menti» di Vicenza. I biancorossi di Gregucci si attestano al terzo posto e proveranno a sfruttare il fattore campo. Il Grosseto dista solo una lunghezza dalla capolista di Mandorlini. I toscani scendono in Puglia, a far visita ad un Bari disorientato dall’inatteso stop casalingo e senza lo squalificato Colombo. L’Ascoli è stato affidato alla guida tecnica di Chia-

renza (ex tecnico della Juventus Primavera) dopo l’addio di Di Costanzo. Il nuovo allenatore ha pochi giorni di tempo per imprimere il suo gioco alla squadra bianconera che giocherà in casa contro il Cittadella. L'Avellino di Campilongo proverà a portar via l’intera posta in palio dal match casalingo contro il Frosinone. I ciociari sono altalenanti nel rendimento e proveranno ad espugnare il campo degli irpini. Il Livorno di Acori (ex di turno) riceve la visita del Rimini. La squadra labronica non può fallire l’obiettivo con i tre punti anche se i romagnoli sono spesso insidiosi in trasferta. Gara dal pronostico incerto al «Martelli» dove il Mantova di Brucato ospita il Parma di Francesco Guidolin. Quest’ultimo ha ottenuto nel turno precedente la prima

vittoria dal suo arrivo sulla panchina dei ducali. «I virgiliani» proveranno a portar via la quarta vittoria in campionato. Il Brescia (Viviano squalificato) farà visita al Modena con il chiaro intento di espugnare il campo dei «canarini». Nedo Sonetti deve ancora sciogliere qualche dubbio sulla formazione da opporre agli emiliani. La Salernitana di Castori è pronta a ricevere l'Ancona, consapevole di poter tentare l’aggancio al vertice della classifica. I dorici in trasferta non si sono finora dimostrati irresistibili e il pronostico sembra orientato verso Di Napoli e compagni. Il Treviso, infine, torna a giocare al «Tenni» nel match casalingo contro il Piacenza. Vittoria d’obbligo per il club veneto anche occupa l’ultima posizione in classifica (e con 4 punti di penalizzazione).


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Sport L’anticipo delle 20.30 Ranieri lancia la Vecchia Signora nel derby

Sabato 25 ottobre 2008

Juve, l’aria sta cambiando «Sfida speciale proprio come in Champions» “SIAMO CARICHI, può darsi che l'aria stia cambiando”. La vittoria ottenuta martedì contro il Real Madrid può essere la svolta nella stagione della Juventus. Se lo augura l’allenatore Claudio Ranieri, che domani cerca conferme importanti nel derby. “Questa è una partita speciale, così come lo è stata in Champions League quella con il Real Madrid’', dice il tecnico bianconero che auspica “una grandissima prestazione da dedicare ai tifosi”. Il successo contro i campioni di Spagna ha puntellato la panchina dell’allenatore romano: “Ho sempre avvertito la fiducia della società, il gruppo è sempre stato compatto”, ribadisce. Alla stracittadina, la Juve arriva in condizioni particolari, soprattutto per gli infortuni. “Tante squadre devono fare i conti con le assenze, sono cose che non succedono solo a noi. L’Inter è rimasta per un periodo senza difensori centrali, la Roma ha avuto defezioni”, dice. “Ci sono pochi dubbi per la formazione, dopo la rifinitura di oggi valuterò la soluzione migliore”, afferma Ranieri. Il principale punto interrogativo è in mezzo al campo, con il ballottaggio tra “un ragazzino di 19 anni”

Cairo avverte i rivali «Un Toro scatenato»

Il tecnico della Juventus Ranieri

come Albin Ekdal e un giocatore come Pavel Nedved che dovrebbe adattarsi in un ruolo non congeniale. “Dopo la partita con il Real Madrid abbiamo cercato di far recuperare chi aveva piccoli problemi. In genere decido la sera prima della partita, stavolta aspetterò domani mattina”. Non è ancora pronto Mauro Camoranesi: “Non bisogna forzare i tempi, spero di recuperarlo per la

partita con il Bologna o per quella successiva. Mi prendo io la responsabilità per il problema che ha avuto nel match contro il Palermo: non stava bene, l'ho messo in campo. Volevo vincere la partita, invece ho finito per perdere gara e giocatore”. A differenza della Juventus, il Torino “ha potuto allenarsi, ha potuto caricare la mente. I granata hanno giocatori più freschi, cercheranno di far valere la

loro carica agonistica. Hanno avuto più tempo a disposizione, mentre noi abbiamo cominciato a pensare al derby dopo la gara con il Real. Martedì abbiamo speso molto a livello fisico e nervoso, ma la vittoria ci ha dato anche una carica importante”. “Mi aspetto un derby simile a quello dello scorso anno. La sfida col Torino, ovviamente, sfugge ad ogni pronostico”, aggiunge. sport@luedi.it

Le formazioni Probabili formazioni di Juventus-Torino. JUVENTUS: (4-4-2): 13 Manninger, 21 Grygera, 33 Legrottaglie, 3 Chiellini, 28 Molinaro, 7 Salihamidzic, 22 Sissoko, 11 Nedved, 29 De Ceglie, 10 Del Piero, 8 Amauri. (12 Chimenti, 4 Mellberg, 15 Knezevic, 27 Ekdal, 32 Marchionni, 9 Iaquinta, 20 Giovinco). All.: Ranieri. Squalificati: nessuno. Diffidati: Grygera. Indisponibili: Buffon, Zebina, C. Zanetti, Camoranesi, Marchisio, Poulsen, Trezeguet, Tiago, Andrade. TORINO (4-4-1-1): 99 Calderoni, 19 Diana, 22 Di Loreto, 14 Natali, 3 Pisano, 23 Abate, 27 Zanetti, 4 Dzemaili, 33 Rubin, 10 Rosina, 90 Bianchi. (31 A. Fontana, 32 Colombo, 6 Ogbonna, 8 Barone, 24 Saumel, 9 Abbruscato, 11 Amoruso). All.: De Biasi. Squalificati: Pratali. Diffidati: nessuno. Indisponibili: Malonga, Corini, Sereni ARBITRO: Rocchi di Firenze

Del Piero guiderà la Juve

TORO SCATENATO. È quello che Urbano cairo vuole vedere domani sera in campo contro la Juventus. «Dobbiamo essere determinati e concentrati con la giusta grinta e la voglia di fare una grande partita», ha detto a Sky il presidente granata, confermando ancora una volta – nonostante le tre sconfitte consecutive – la fiducia a mister De Biasi: «Sta lavorando con impegno è attenzione – dice dell’ allenatore – fino ad ora gli è solo mancato un pizzico di fortuna». Guai però, secondo il patron del Torino, ad aggrapparsi alla sorte. «La squadra deve pensare che è con il lavoro che si fa il proprio destino», dice dopo aver assistito all’allenamento di oggi pomeriggio. Una sgambata di un paio d’ore, con esercizi tecnico-tattici e partitella, svoltasi a porte chiuse. Poi tutti negli spogliatoi con le bocche cucite, rispettando il silenzio stampa voluto dalla società dopo la sconfitta di domenica scorsa con il Cagliari. «E' solo un modo per trovare la concentrazione ed evitare di dire le solite banalità che accompagnano un derby», spiega Cairo, che spera in un colpo solo di vincere la sua prima stracittadina e lasciarsi alle spalle la crisi di risultati dell’ultimo periodo. «L'importante è essere determinati e concentrati – ribadisce – perchè è un attimo passare dalle stalle alle stelle e viceversa». L’esempio della Juve, rilanciata dal successo contro il Real, è evidente: «Pur rimaneggiata – osserva Cairo – la Juve è una grande squadra. Da Nedved a Del Piero, può contare su tanti giocatori importanti». Un monito a non farsi condizionare dalle assenze dei vari Buffon, Camoranesi e Trezeguet e a tirare fuori il proverbiale vecchio cuore granata. A cominciare da capitan Rosina, candidato al rientro do-

L’anticipo delle 18.00 Dopo i 100 milioni di euro si pensa in grande

Catania insegue l’entusiasmo Zenga sceglie tra Paolucci e il materano Plasmati DOMENICA scorsa il 2-0 inflitto al Palermo nel derby regionale di Serie A, ieri la maxi-vincita al Superenalotto. A Catania, la festa dei colori rossoazzurri si fonde con quella per i 100 e passa milioni piovuti nelle tasche di uno o più fortunati scommettitori grazie a un jackpot da record. In una città in cui i problemi continuano peraltro a non mancare è stata una settimana per certi versi inebriante. Tocca a Walter Zenga, almeno per ciò che riguarda l’ambito strettamente sportivo, smorzare l’onda di entusiasmo alla vigilia dell’anticipo di domani pomeriggio a Siena. «Non mettiamoci strane idee in testa – frena il tecnico milanese – e ricordiamoci che quello in Toscana per noi è uno scontro salvezza. Il Siena ha 8 punti in classifica, noi -26. Non guardiamo il secondo po-

Le formazioni Probabili formazioni di Siena-Catania. SIENA (4-3-1-2): 85 Curci, 13 Rossettini, 20 Ficagna, 90 Portanova, 30 Del Grosso, 8 Vergassola, 5 Codrea, 14 Galloppa, 10 Kharja, 11 Calaiò, 32 Maccarone. (46 Manitta, 16 Moti, 21 Rossi, 6 Barusso, 23 Jarolim, 18 Ghezzal, 7 Frick). All.: Giampaolo. Squalificati: nessuno. Diffidati: Curci. Indisponibili: Belmonte, Brandao, Eleftheropoulos, Sansone. CATANIA (4-3-3): 1 Bizzarri, 2 Sardo, 4 Silvestre, 6 Stovini, 21 Silvestri, 13 Izco, 27 Biagianti, 19 Gia. Tedesco, 25 Martinez, 9 Paolucci, 7 Mascara. (12 Kosicky, 23 Terlizzi, 5 Carboni, 11 Llama, 17 Baiocco, 10 Dica, 16 Plasmati). All.: Zenga. Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno. Indisponibili: Spinesi. ARBITRO: Stefanini di Prato. sto, concentriamoci sull'unico obiettivo: quota 40, la quota salvezza». Se il Catania è la rivelazione del campionato, Zenga sta diventando, giornata dopo giornata, uno degli allenatori più in vista del campio-

nato. «I complimenti fanno piacere – spiega l'ex Uomo Ragno – ma preferisco che vadano ai ragazzi. Se inserisco Llama nel derby e lui fa la differenza, il merito è del ragazzo, non mio. Sa-

pete che ruoto molto gli uomini a disposizione e devo dire che sta diventando sempre più difficile scegliere gli undici da mandare in campo. Questo vuol dire che il gruppo sta lavorando alla grande e che il rendimento è elevato». Per la sfida in Toscana, Zenga ha l’imbarazzo della scelta. Rispetto all’undici schierato nel derby contro il Palermo, le possibili novità riguardano principalmente Stovini, inizialmente in panchina nelle ultime due partite, e Paolucci, che ha scontato il turno di squalifica e contende a Plasmati e Morimoto un posto al centro dell’attacco. Fanno parte del gruppo anche Carboni, che ha smaltito l’infortunio e cerca spazio in mediana, e Ledesma, aggregato nonostante la frattura alla mano destra e grande incognita della vigilia.

Zenga, allenatore del Catania

Urbano Cairo

po un lungo infortunio per festeggiare la sua centesima presenza in serie A. «Finalmente – rivela il presidente granata – ho rivisto un Rosina brillante. Sta bene, deve solo essere convinto di essere al top. Ora sta a lui tornare ad essere il Rosina che tutto conosciamo». Per dare spazio alla sua fantasia, mister De Biasi sta meditando di cambiare modulo, mettendo da parte l’albero di Natale per un più prudente 4-4-1-1. «Avere un atteggiamento più accorto – sottolinea Cairo – potrebbe non essere male. L'importante, però, è essere compatti e vogliosi. Domani sera voglio vedere una squadra che gioca con convinzione nei propri mezzi». Dal portiere, la riserva Calderoni al posto dell’infortunato Sereni, a Bianchi, in vantaggio su Amoruso per l’attacco. «Loro non hanno Buffon, a noi invece manca Sereni – fa notare il patron del Toro – ma per quanto ci riguarda sono tranquillo. Ho molta fiducia in Calderoni. È in buone condizioni, come tutta la squadra – conclude Cairo – vedrete che faremo una bella gara». I tifosi, che aspettano da 13 anni di battere i cugini bianconeri, fanno gli scongiuri.


Sport 43 Prima Al Menti tre ex: il tradimento di Ametrano, il rimpianto per D’Ambrosio Sabato 25 ottobre 2008

Amarcord rosso-giallo-blù Morello: se segno esulto, mi hanno trattato male Seconda Verso Atessa

Melfi, dubbi in mezzo al campo Maio

IL MELFI VUOLE dimenticare in fretta tre sconfitte di fila e soprattutto le due consecutive al Valerio. Per farlo, è chiaro, si punta ad invertire la rotta, nonostante al Monte Morcone saranno assenti per squalifica Mitra e Gabrieli oltre a Stucchi, sulla strada del recupero, Fumai e Fummo che doveva essere, la spalla ideale del capitano De Angelis. Proprio Fummo, per ora, resta lontano dalla squadra, e mentre Fumai e De Angelis (riposo precauzionale giovedì) dovrebbero essere disponibili per la trasferta contro il Val di Sangro. Abruzzesi che hanno otto punti in classifica e che rappresentano un test fondamentale per il presente e il futuro prossimo del Melfi. Per il resto, pur scalpitando, avendo già giocato sabato scorso con la formazione Berretti per ritrovare il ritmo gara che gli manca da tantissimo, ed aver disputato il test di Genzano, per giunta con la realizzazione del primo gol dei due realizzati dai gialloverdi di Palumbo, per ora Andrea Stucchi sarà costretto a pazientare ancora, forse anche solo un’altra settimana, visto che gli manca la condizione ideale per poter

scendere dall’inizio in campo. Al fianco di Bacchiocchi in quel ruolo che è di Mitra, e che dovrebbe essere invece ricoperto da Petagine, per dare più verve a tutto il gioco melfitano, o da uno tra Frasca o Caciagli, per assicurare semmai maggiore copertura e la forza di un centrocampo più fisico, vista l’importante del match in terra d’Abruzzo. “Ho saltato tutta la preparazione per l’infortunio, e sono stato costretto a farla qui, dopo aver recuperato dall’intervento – ha detto tempo addietro l’ex atalantino, mentre correva, sudava, era impegnato nello specifico programma di recupero e crescita della condizione – ed è chiaro che non vedo l’ora di tornare, che sia il campo a dire che sto bene, che ho superato tutte le difficoltà e posso tornare a tempo pieno per dare il mio fattivo contributo alla squadra, soprattutto in questa fase in cui dobbiamo essere gruppo, il più unito e coeso possibile, per mettere da parte tanti problemi e sconfitte, e ripartire verso una salvezza, che è alla nostra portata, se invertiremo subito la tendenza”. Antonio Baldinetti

CI ABBIAMO provato seguendo il canale ufficiale, l'ufficio stampa della Juve Stabia. Cercavamo l'autorizzazione per intervistare Raffaele Ametrano, l'ex più atteso. Ma ci siamo sentiti rispondere cortesemente che “il giocatore per questa settimana ha chiesto di non essere messo in contatto con nessuno di Potenza”. Non ce ne facciamo un cruccio, ci mancherebbe. Probabilmente l'intenzione è quella di non alimentare polemiche, ma questo forzato silenzio stampa ad hoc è la conferma che la separazione dal capitano della scorsa stagione non è stata serena. Ricorderete le tappe della telenovela estiva, partita con l'annuncio del rinnovo del contratto arrivato nel giorno della partenza per il ritiro di San Gregorio Magno. Ametrano non sali' su quel pullman, ma era presente al Viviani in borghese. Lo avvicinammo e le sue dichiarazioni alimentarono un caso, perché confermò di aver trovato un’intesa con Postiglione ma specificando che il rinnovo si sarebbe potuto ufficializzare solo dopo aver risolto dei problemi di famiglia. Chiese anche qualche altro giorno di tempo, promettendo di impegnarsi a raggiungere i compagni in ritiro prima possibile. Ma di giorni ne bastarono pochi per scrivere la parola fine alla sua avventura in rossoblu, con tanto di conferenza stampa in sede dove ci venne spiegato che i problemi familiari erano insormontabili, e che, con sommo rammarico, l'ormai ex capitano aveva concordato col presidente la rescissione. “Il calcio per me adesso passa in secondo piano”, fu la chiusura di quel pomeriggio, e Ametrano partì per la sua Castellammare insieme ai muscolosissimi sedicenti parenti che l'avevano accompagnato nel blitz potentino. Intanto il tam tam iniziava a diffondersi, e sinceramente fu poca la sorpresa quando dopo 48 ore venne presentato ufficialmente dalla Juve Stabia, che aveva già raggiunto nel ritiro in Umbria. Ma Ametrano non è l'unico gialloblu ad aver goduto del sostegno del Viviani. Stefano Morello ha lasciato a Potenza un ottimo ricordo nella stagione conclusa con la salvezza in C2 nei play-out contro il Modica. Venerdi' sera è intervenuto in diretta nella trasmissio-

Protesta degli Ultras per i vincoli imposti dalla Questura

NOTIZIARIO

Ultras: «in trasferta non ci andiamo« In Questura media la società

Rifinitura a Picerno

AVEVA DESTATO non poche perplessità l’imposizione da parte della Questura di Potenza di una serie di prescrizioni decisamente insolite per disciplinare la trasferta dei tifosi del Potenza a Castellammare. Un biglietto a testa, nominativo, consegnato solo dopo rilascio di fotocopia del documento di identità, con elenco dei partecipanti dato alle forze di polizia e trasmesso nella cittadina campana per ulteriori identificazioni. Un limite alla libertà personale che andava oltre il mero controllo di polizia e che non era andato giù agli Ultras del Potenza che avevano deciso una sorta di autosospensione. “La trasferta non ce la nega l’Osservatorio, ce la neghiamo da soli”, è stato il senso del messaggio allegato a un comunicato stampa, nel quale si spiegano i motivi che avrebbero reso assolutamente unica e singolare la forma di protesta. Ma nel pomeriggio di ieri la società del Potenza Sport Club, in teoria co-responsabile della raccolta dei dati, si è fatta portavoce delle ragioni dei tifosi in un incontro in Questura. Si è giunti ad una soluzione meno estremistica: nella giornata di oggi per acquistare il biglietto nominativo nella rivendita autorizzata bisognerà soltanto esibire al punto vendita il documento di riconoscimento, senza consegnarne una fotocopia alle forze dell’ordine. Resta valida in ogni caso la possibilità di controllo ai varchi d’ingresso del “Romeo Menti” per verificare la corrispondenza tra il nominativo dichiarato in sede d’acquisto e il possessore effettivo del tagliando. Questo ammorbidimento potrebbe sbloccare la situazione facendo orientare nella mattinata di oggi i tifosi rossoblu a partire per la trasferta, visto che si tratterebbe della normale applicazione delle norme relative agli stadi con capienza superiore ai 7500 posti. Nessuna discriminazione, quindi. In ogni caso il comunicato Ultras analizzava anche altri recenti accadimenti: i 5 Daspo (divieto di assistere a manifestazioni sportive) definiti “illogici, contraddittori, infondati e arbitrari, anche perchè fondati sulla pronuncia di frasi ingiuriose e sull’esultanza al gol del Potenza”, il rifiuto “di sottomettersi a tali trattamenti, unici in italia, non come ultras ma come cittadini italiani, con la remota speranza di poter un giorno ritornare ad uno stato di diritto e a una legge che ci permetta, prima di essere condannati, almeno di acquisire le prove per poterci difendere”. Il riferimento è anche agli ultimi provvedimenti con i quali sono stati inflitti tre anni di diffida con obbligo di firma “senza alcuna prova, senza possibilita' di difesa”. Le conclusioni rimandano anche a quanto accadde dopo la trasferta di Castellammare dell’anno scorso: “Per il furto di un pacco di patatine è stato condotto un intero autobus in Questura e trattenuto fino alle tre di notte, con identificazione e rilievo delle impronte digitali per tutti i tifosi. Dopo i fatti di Potenza - Perugia sono stati effettuati oltre una trentina di interrogatori. Affrontare una trasferta con queste prerogative vorrebbe dire sottoporci chissà a quali conseguenze. Non siamo dei fessi. La trasferta di Castellamare ce la auto-vietiamo”. Questa l’iniziale presa di posizione degli Ultras, ma la mediazione potrebbe aver cambiato le cose.

ANCORA sul sintetico, questa volta a Picerno, la rifinitura del Potenza. Gautieri dovrebbe sciogliere gli ultimi dubbi relativi all’undici da mandare in campo, per la prima volta, avendo l’imbarazzo della scelta. Infatti, tutti i giocatori a disposizione, eccettuato Mamede, sono pronti. Recuperati definitivamente, quindi, sia Cammarota che Berretti e Parisi. Dei tre, comunque, dovrebbe giocare solo il primo, mentre l’ultimo disponibile, Montesanto, andrà in ballottaggio con Prevete per un ruolo in mezzo al campo. Resta confermato il modulo 44-1-1. Rientra Di Bella al centro della difesa.

Piace Paoli PER la fascia sinistra della difesa, non coperta attualmente da un giocatore di ruolo, il Potenza sta trattando Alberto Paoli, ex Novara, attualmente svincolato. Il vicentino ha calcato i campi di C1 e C2 con le maglie di Thiene, Taranto, Carpenedolo e Novara. L’operazione potrebbe essere chiusa a breve

Ametrano il giorno del ritiro

ne “Stabiamania” su Metropolis Tv, e su precisa domanda del conduttore ha dichiarato: “se dovessi segnare contro il Potenza non avrei problemi ad esultare, il mio ricordo di quella piazza è buono ma non capisco perché mi hanno trattato male quando ci ho giocato col Gallipoli nello scorso campionato”. Chiude il quadro degli ex

Danilo D'Ambrosio, solo dieci presenze dal gennaio a maggio nel Potenza che ottenne l'anno scorso la salvezza anche grazie ad un suo memorabile assist per De Cesare a Perugia. Postiglione in estate l'ha perso alle buste con la Fiorentina, e la Juve Stabia si è ritrovata un utilissimo jolly bravo sia nella fase difensiva che of-

fensiva. Basti pensare che a Cava ha sostituito Capparella sulla linea dei trequartisti. “Il Potenza è una buona squadra e come noi vorrà i tre punti” - ha affermato giovedi in conferenza stampa - “il loro segreto è quello di lottare su ogni palla fondando tutto sull'agonismo”. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it


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D Il Matera pronto per la trasferta di S. Antonio

Riprendere a correre IL MATERA COME il maratoneta che ha bisogno di spezzare il fiato per poi arrivare agevolmente, e secondo la sua tabella di marcia, vincente al traguardo del suo lungo lunghissimo percorso. E’ bene e salutare che questo sforzo sia avvenuto alla partenza quando, tutti i contendenti, in apnea, corrono all’impazzata per acquisire le prime posizioni salvo poi scoppiare o rallentare per recuperare più avanti nel percorso perché le energie vengono meno. E’ questa la similitudine cui il Matera deve credere senza perdere d’occhio l’obiettivo finale sicuramente alla portata dei ragazzi biancoazzurri poiché tutte le componenti girano per il verso giusto, grande società, grande squadra, tecnico capace, pubblico meraviglioso. Proprio al pubblico deve andare il plauso più grande per aver dimostrato grande maturità premiando, con un applauso finale, lo sforzo che l’intero gruppo ha sostenuto nella partita contro la Turris ma soprattutto contro la cattiva sorte. Domani il Matera incontra il Sant’Antonio Abate, probabilmente privo di due giocatori importanti quali Stanzione e Coccorullo, e reduce da la quarta sconfitta in campionato ma soprattutto redu-

Juniores D

In tre fuori

I tifosi del Matera e, a destra, Naglieri

ce da due sconfitte in casa, decisa, quindi a vendere cara la pelle ed a riscattarsi contro una squadra di rango, moltiplicando gli sforzi con l’aiuto del pubblico amico. L’ambiente campano a detta del Direttore Sportivo La Mura è consapevole delle difficoltà avute individuando nell’attacco il punto debole che ha bisogno di rinforzi, (attacco peggiore con 5 gol fatti in

compagnia di Angri e Turris) ma anche con una difesa poco attenta la terzultima con 13 gol al passivo. Il Matera, ovviamente, non deve cadere nell’errore di sottovalutare l’avversario, anche perché il vero avversario del Matera è il Matera stesso. Si è convinti che l’impianto sia di primissima qualità e che l’amal-

gama cementerà i meccanismi permettendo appunto al maratoneta di tagliare il traguardo per primi. La partita sarà diretta dal sig. Elio Assisi della sezione di Vibo Valentia, coadiuvato dagli assistenti di linea sigg.ri Fabrizio Innocenzi e Federico Pietrini della sezione di Ostia Lido. Giuseppe Festa

D Le garanzie di Lazic sul Francavilla a Pomigliano

Rossoblù in crescita FRANCAVILLA – Per la F.C. Francavilla impegno esterno domani pomeriggio, di fronte i napoletani del Pomigliano. Per la formazione rossoblu, allenata dal tecnico serbo Ranko Lazic, una gara da prendere con le dovute cautele, data la sete di risultati da parte dell’avversario. Ricordiamo che la squadra allenata dal mister Giovanni Bucaro, viene da una sconfitta esterna contro il Bacoli Sibilla e di certo, non vorrà perdere altro terreno dalle zone alte della classifica. Ricordiamo che l’ultima apparizione casalinga dei campani è risultata molto positiva, l’undici di Bucaro, ha battuto i lucani del Matera per 10, disputando una buona gara. Per Del Prete e compagni quindi, bisogna mettere in campo molta grinta e tanta voglia di fare, evitando di

VENOSA- La cittadina oraziana si vanta di possedere un ricco patrimonio artistico e culturale, ma ultimamante è balzato agli onori delle cronache sportive nazionali anche un personaggio sportivo, Antonio Gammone, un giovane di 15 anni, che in questi giorni si trova in Sicilia con la rappresentativa nazionale di calcio Under 17, dove è l'unico del'93 mentre gli altri sono del '92, a disputare le qualificazioni al Campionato Europeo. Antonio Gammone fa parte dei 18 giocatori più forti d'Italia sotto i 17 anni. L'Italia fa parte del girone dove c'è la Lettonia, Cipro e Olanda, dove nella prima partita gli azzurrini hanno vinto per 3 a 1 contro la Lettonia. Antonio Gammone classe 1993, calcisticamente nasce e cresce nel settore giovanile dell'Horatiana Venosa dall'età di cinque anni e per 8 stagioni sportive consecutive, sotto la guida dei tecnici Teddy Ferrenti, Discialè e Bruno, mette subito in evidenza le sue notevoli quali-

commettere ogni minimo errore, che potrebbe risultare fatale ai termini del risultato. «Domani ci aspetta una gara molto dura e combattuta – dice il mister dei rossoblu Lazic – i campani sono una squadra che ha mantenuto molti giocatori rispetto alla passata stagione, elementi di esperienza, che possono fare la differenza in questi campionati». Il Pomigliano, può contare nella sua rosa, di elementi del calibro di Verolino, Solimene ex Sorrento e Juve Stabia, attaccante molto agile e veloce. Da non dimenticare i difensori De Rosa e il cileno Pesce Rojas, giocatore di esperienza che ha giocato anche nella serie A cilena con la maglia di diverse squadre. «I campani, in trasferta – prosegue Lazic – non sono riusciti a fare molti punti, a differenza del-

le gare casalinghe, dove si fanno rispettare. Noi nelle partite in trasferta ci siamo sempre comportati bene, per cui ho fiducia nei miei ragazzi. Adesso - conclude Ranko Lazic - siamo in salute, in crescita rispetto alle precedenti gare, in allenamento tutti danno il massimo, ora bisogna misurarlo in questa gara». L’ultima trasferta dei ragazzi del patron Franco Cupparo è stata quella di Angri, con la sconfitta per 1-0. In quella occasione però, la formazione rossoblu non si è comportata male, creando alcune occasioni interessanti. Il match dello stadio “Ugo Gobbato” sarà quindi, tutto da vedere, con due squadre che vorranno a tutti i costi portare a casa punti importanti per la propria classifica. Claudio Sole

SARANNO impegnate tutte e tre in casa le lucane appartenenti al girone M del campionato nazionale Juniores. Il Matera, dopo lo sfortunato pareggio esterno ottenuto a Bitonto per tre a tre, questo pomeriggio sarà di scena sul campo amico contro l'Angri. La formazione campana è reduce dalla vittoria interna contro il Francavilla sul Sinni per due a zero, fattore che non influenza il team materano convinto di poter ritornare alla vittoria dopo la bella prestazione di Bitonto. Giocherà tra le mura amiche anche il Francavilla sul Sinni che riceverà la visita del Grottaglie. I rossoblu allenati da mister De Benedictis non stanno attraversando un momento positivo. Il ko di Angri ha allungato la scia negativa che ormai va avanti da qualche giornata. Il fattore campo, però, potrà tornare molto utile ai sinnici che cercheranno di scacciare la mala sorte con una vittoria rinfrancante. L'avversario odierno, però, non sarà dei più facili. A Francavilla giocherà un Grottaglie galvanizzato anche dalla rotonda affermazione ottenuta sabato scorso contro il Gelbison Cilento per sei a tre. Infine, lo Sporting Genoano riceverà la visita del Francavilla Calcio. Anche per il team allenato dal tecnico Conversano non si tratta di un momento facile. Ultima la sconfitta esterna contro la capolista Nocerina per quattro a zero. Certamente il match di oggi avrà tutt'altra valenza e difficoltà rispetto a quello di sabato scorso anche se il team brindisino è reduce dalla brillante vittoria nel derby contro il Brindisi per tre a zero. Gli approfondimenti nella nostra edizione di martedì Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

Ranko Lazic (lasiritide.it)

Gioca nella nazionale Under 17. Ferrenti, il suo scopritore: «Ha grandi qualità»

Il venosino Tammone tra i baby più bravi Una curiosa immagine di Antonello Tammone

tà tecniche: dribbling e conclusione a rete. Con la scuola media “De Luca” ha contribuito a conquistare il primo posto alle finali nazionali dei Giochi Sportivi Studenteschi di calcio a 5. Poi gran salto, a tredici anni: lascia la sua Venosa e approda al settore giovanile dell'A.S. Bari, dove per-

feziona la sua già buona preparazione, tanto da mettersi subito in mostra e vincere nei primi tornei premi come : miglior giocatore e capocannoniere. Successivamente ha disputato il campionato nazionale sfiorando le semifinali con i giovanissimi dell'A.S. Bari. Ora la meritata convocazione nella Nazio-

nale Under 17, massimo traguardo per ogni giocatore professionistico, ancor di più per un ragazzo che aspira a diventarlo. Non resta che essere orgogliosi per questi prestigiosi traguardi raggiunti del quindicenne venosini Gammone, frutto sicuramente di tanta passione e dedizione ma anche e, so-

prattutto, di sacrifici e rinunce, ed augurare ad Antonello ed alla sua famiglia ulteriori soddisfazioni e successi. Non potevamo non sentire le impressioni del suo ex allenatore, Teddy Ferrenti, che lo ha visto “sgambettare” con abilità fin da piccolo : “ ci sono tante gioie e gratificazioni, alcune molto intense e parti-

colari, sarà banale ma descrivere l'emozione della notizia della sua convocazione in Nazionale e vederlo in televisione con la maglia azzurra non è possibile. Queste sensazioni si vivono egoisticamente dentro, difficilmente si trovano le parole giuste per comunicarle compiutamente. Si resta immobili per un attimo e si è felici per ciò che una persona cara è riuscito a fare. Sono contentissimo dei risultati prestigiosi raggiunti da Antonello, ciò che continua a sorprendermi sono i tempi con i quali li raggiunge, è stato sempre piuttosto precoce. Sono stato sempre convinto, i fatti lo confermano, che ce l'avrebbe fatta perché Antonello possiede tutte le qualità giuste del talento: fantasia, determinazione, grinta e soprattutto serietà. Spero, senza esagerare, che sdia l'inizio di una bella e lunga esperienza e che possa essere un esempio per tutti i ragazzi. In bocca al lupo Anto”. Lorenzo Zolfo


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Zonno al Menti Melfi, Di Stefano Per il Matera un calabrese

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Eccellenza Murese e Policoro, prove ardue. Pisticci e Avigliano a caccia di conferme

Il ruggito delle “piccole” Cambia l’ora: tutte le gare si giocano alle 14.30 CAMBIO DI orario per la settima giornata del campionato di Eccellenza. Gli incontri di domani pomeriggio avranno inizio alle ore 14.30. Il turno si presenta subito scintillante in vetta. La Murese ed il Policoro, primi in tutto dopo sei gare (compresi i migliori attacchi e le difese meno battute), affronteranno due trasferte davvero ostiche. Incontreranno, infatti, squadre dal rendimento mediocre in quest’ultima parte del campionato, ma che, comunque, hanno sempre fatto bene davanti al proprio pubblico. Gli ostacoli della settima di Eccellenza per le due battistrada si chiamano Banzi e Ricigliano. La formazione di mister Angelino deve immediatamente accantonare le ultime due batoste esterne (contro Pisticci e Ferrandina) per proiettarsi immediatamente sul confronto con il Policoro. In casa, Bavaro e soci non hanno lasciato scampo agli avversari (due vittorie su due). Questa volta avranno di fronte la corazzata Policoro, imbattuta da sei gare e con la voglia di proseguire il cammino in testa alla graduatoria. L’undici di Labriola è conscio di poter far suo l’incontro, considerate le prestazioni altalenanti degli avversari di turno. Anche la

Il Pisticci cerca il quarto successo interno. A destra Filadelfia, tecnico dell’Avigliano

Murese affronterà una compagine di tutto rispetto. Quel Ricigliano che nella passata stagione giunse secondo e che ora sta un pochino faticando a fare punti. I salernitani non vincono dalla seconda giornata di campionato (2-1 al Picerno). Da allora sono arrivati tre ko esterni ed un misero punto interno col Ferrandina.

La Murese, invece, viaggia speditamente sia in casa che in esterna. E mercoledì scorso, nel turno infrasettimanale di Coppa Italia, è arrivata addirittura una larghissima vittoria, con il set tennistico calato sul groppone dell’Atletico Scanzano. La compagine di Lardo, tra campionato e Coppa, ha rifilato dieci

gol nelle ultime due gare, non subendone neppure uno. In terza posizione e distanziato di cinque lunghezze dalla coppia di vertice, l’Angelo Cristofaro Oppido farà visita al Forza Matera allo stadio ”XXI Settembre”. La formazione di Manniello non è ancora uscita battuta in trasferta in questo campionato e, pertanto, è

intenzionata a raccogliere punti pesanti. Punti che servono anche al Forza Matera per abbandonare i bassifondi della classifica. Sul campo di Marconia, il Pisticci punta al quarto successo di fila a domicilio. L’ospite sarà il Ferrandina che, sia in campionato che in Coppa, sta attraversando un ottimo momento. Ad Irsina si affronteranno due squadre in salute. Da un lato il team di Patella è imbattuto da diverse giornate, dall’altro il Valdiano Lauria non perde dalla seconda giornata (da allora due vittorie ed altrettanti pareggi). L’Avigliano non potrà, invece, fallire l’appuntamento con il successo ricevendo sul proprio campo il Balvano. L’Azzurra Tricarico cercherà di uscire dalla crisi sul campo dell’Atella Monticchio, mentre il Picerno proverà a far valere il fattore campo contro la Vultur Rionero. Questi sono i calciatori squalificati nel precedente turno di campionato: Roberto Perchinelli (allenatore dell’Atella Monticchio) fino al 4 novembre; Daniele Grassani (Azzurra Tricarico): 2 giornate; Giuseppe Santagata (Angelo Cristofaro Oppido), Alfonso Santaniello (Ferrandina): 1 giornata. Donato Pavese

Promozione La capolista deve respingere l’assalto del Moliterno che va a Policoro

Tolve, c’è il Bella da non sottovalutare SI FA SEMPRE più interessante il torneo regionale cadetto. Non c’è un attimo di sosta, perchè tutte le squadre sono chiamate settimanalmente a riconfermarsi. Dovranno farlo soprattutto le grandi del campionato per non perdere per strada punti preziosi. La capolista Real Tolve, nonostante l’ottimo pari conseguito domenica scorsa ad Irsina, si è vista assottigliare il divario in classifica con il Moliterno. Le lunghezze di distacco si sono ridotte a tre. Domani pomeriggio, la corazzata guidata da mister Romano giocherà in casa, davanti al suo pubblico, dove sinora ha inanellato un successo dopo l’altro. E’ avvenuto all’esordio con il Latronico e, successivamente, anche contro lo Sporting Montalbano ed il

Pescopagano. Tutte squadre di bassa classifica. Ora sarà la volta del Bella che staziona nei piani medio-alti della graduatoria. Il pronostico pende dalla parte di Gerardi e soci che non potranno concedersi distrazioni per non farsi risucchiare dalle squadre inseguitrici. E, tra queste, dovrà riconfermarsi il Moliterno, impegnato nella difficile trasferta di Policoro contro il Borussia Pleiade. L’undici di Vignati dovrà fare risultato in terra ionica per avvicinarsi ulteriormente alla vetta. Non sarà sicuramente d’accordo la formazione di mister Viola che, dopo aver vinto con merito in casa del Vitalba Filiano, punta dritto ai quartieri alti della classifica di Promozione. E poi giocherà anche al cospetto

del pubblico amico. L’Atletico Scanzano, attuale terza forza del campionato, sarà di scena nel comprensorio aviglianese, dove incontrerà il Lagopesole. I “castellani”, come affermato più volte, sono partiti in questo torneo con il freno tirato. Lo dimostrano, infatti, i risultati fin qui conseguiti: a domicilio hanno perso tre incontri in altrettanti confronti disputati. Gli ionici di Calone, dimenticata la batosta di Coppa contro la Murese, si affideranno ai “baby” terribili per scardinare la retroguardia del Lagopesole. Viggiano-Real Irsina è un vero scontro-diretto d’alta quota. I valdagrini devono nuovamente ripetersi per non perdere ulteriori colpi in graduatoria, mentre la matricola materana di Rizzi punta a mantenersi stabil-

mente nei piani alti. A domicilio, la Santarcangiolese avrà una grande chance contro il Vitalba Filiano che, ultimamente, sta attraversando una piccola crisi, soprattutto in termini di risultati. Dovrà fare punti anche il Miglionico che giocherà in trasferta sul campo della “cenerentola” Latronico. Il Varisius Matera abbandonerebbe quasi del tutto i bassifondi della classifica qualora metta lo sgambetto al Grottole. Infine, sarà delicato il confronto tra lo Sporting Montalbano ed il Pescopagano. In palio c’è una fetta di permanenza nel torneo di Promozione. Le gare avranno inizio alle ore 14.30. Intanto, la Figc lucana ha comunicato che mercoledì 29 ottobre si recupererà il match Bella-Borussia Pleiade.

Il Real Tolve di Rosario Romano

Questi sono i calciatori squalificati nel precedente turno di campionato: Rocco Coviello (allenatore del Lagopesole) fino al 19 novembre; Nonio Chiarappa (Real Irsina): 3 giornate; Domenico Grisolia (Latronico), Do-

nato Savino (Real Irsina): 2 giornate; Santino Sergi (Sporting Montalbano), Nicola Potenza (Real Irsina), Vito Mecca (Vitalba Filiano), Mario Verdecanna (Vitalba Filiano): 1 giornata. d.p.


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Allievi regionali quarta giornata

Giovanissimi regionali Quarta giornata

Vultur, ambizioni da primato

L’Invicta Matera prova ad accelerare Lo Scanzano cerca confeme in casa

ve hanno ancora fame di vittoria. Il dolce sapore del primato sembra piacere pure alla Vultur che uscita vittoriosa dal confronto con l'Assopotenza, che di per sé è già una notizia, si prepara ad andare a far visita al Picerno. I punti di differenza, ben nove, darebbero sulla carta un grande vantaggio alla squadra di mister Pascal Leggeri che oltre a predicare umiltà e a stemperare facili entusiasmi sa bene che se dalla trasferta di Picerno si dovesse uscire vincitori qualche sogno in più è naturale iniziarlo a fare. C'è chi, tra le squadre che hanno vinto nello scorso turno, sta iniziando a guardare con sempre maggiore fiducia alle prossime gare tra cui c'è il Policoro 2000 che dopo il rientro di Sante Bruno pare voglia fare molta strada e ritornare ad essere protagonista di un campionato dove la Don Bosco vuole ritornare a sognare così come l'Assopotenza, ma soprattutto come il Santamaria che in verità di sognare non ha mai smesso, viste le sue ambizioni.

POTENZA – La terza giornata è servita a farci capire, facciamo un azzardo che farebbero in pochi, che il campionato se lo giocheranno l’Invicta Matera e l’Assopotenza. Pensiamo che le sconfitte del Padre Minozzi contro il Varisius, dello Scanzano contro il Santamaria e del Real Peppino Campagna contro l’Assopotenza siano servite a ridimensionare molte di quelle che erano le pretendenti al titolo. In verità solo lo Scanzano non ha mai manifestato ambizioni di vertice e Franco Carlomagno ha sempre ribadito di avere una squadra “piccola ma carina”. Lo Scanzano potrebbe dimostrare proprio in casa, contro l’Aviglianese, di voler proseguire quel cammino che la porterebbe ad essere una certa protagonista in questa stagione e qualcosa in più nella prossima. Il Padre Minozzi non ha entusiasmato in questo iniziato e a Doria troverà una squadra che contro l’altra compagine di Policoro ha segnato cinque gol. I valori tra la formazione di Prete e quella di Leone sono ben diversi e quindi aspettiamo prima di avven-

MATERA - Con il Santamaria che non ha giocato a Montescaglioso(la gara si dovrebbe recuperare mercoledì 29), ma soprattutto con l'Invicta che ha ridimensionato la PGS Don Bosco, il numero delle squadre che guidano questo girone a punteggio pieno si è ridotto: ora sono solo tre le società che possono vantarsi di essere primi a punteggio pieno e oltre all'Invicta, ci sono il Padre Minozzi e la sorprendente Vultur. Il numero delle capolista è destinato a ridursi, ma non si sa di quanto. E' certo che la compagine allenata da Michele Fontana non conquisterà punti e solo perché giocherà a Rapolla contro il Melfi di cui abbiamo già detto tante volte. Attenzione deve porre anche il Padre Minozzi che ha sì dalla sua il fattore campo ma dovrà vedersela contro un avversario che al Lauria gli ha rifilato ben sei gol. Attenzione dunque alla Dedalo che vuol diventare grande e per farlo non può non uscire con un risultato positivo da Policoro do-

Torneo Berretti Impegni ostici per le lucane contro il Gallipoli e la Cavese

Melfi e Potenza testano le prime della classe POTENZA – E’ un impegno assai gravoso quello che attende il Melfi che sul suo campo ospita il Gallipoli o meglio la prima della classe. “Un’occasione importante – sostiene Natale Iorio – da non lasciarci sfuggire. Ai ragazzi chiedo una grande prova di orgoglio, in risposta alle ultime tre gare, nelle quali, in termini di punti, non è stato raccolto niente”. “Il gruppo – conclude il responsabile del settore giovanile del Melfi – non può permettersi altri passi falsi, altre distrazioni, a questa gara chiedo di arrivare pronti, di superarci, affinché con una bella prestazione di carattere e qualità possa ritornare anche un risultato positivo, ingrediente, in questo particolare momento, necessario per recuperare un pò di entusiasmo in più.” Impegnativa è anche la sfida che attende il Potenza che va a Far visita alla capolista del girone “G”, quella Cavese capace in quattro giornate di fare dieci punti. Un ostacolo non facile per questo Potenza che comunque i punti li ha fatti e vuole continuarli a fare.

turarci ulteriormente in pronostici. Con l’Assopotenza a riposo e l’Invicta in casa del Melfi, la classifica potrebbe ritornare a essere quella della scorsa settimana e questo potrebbe infondere una maggiore convinzioni nei propri mezzi a quelle squadre che sono uscite sconfitte dalla terza giornata. Ne acquisterebbe il torneo che qualche sorpresa continua a darla: pensiamo al Varisius e al Deportivo Montescaglioso che partite con l’obiettivo di salvarsi stanno facendo parecchia strada. Interessante il cammino dei materani del presidente Montemurro che se dovessero fare risultato pure a Potenza contro la Dedalo (cosa molto fattibile) diventerebbero la squadra più interessante del campionato finendo per ricalcare la favola che viene affibbiata a volte alle matricole; quella che vuole che la “neo” promossa finisca per inserirsi tra le grandi e sorprendere tutti. Il titolo, forse, non lo si conquisterà, ma di certo si ritaglierà uno spazio all’inizio inimmaginabile e soprattutto ci si sarà divertiti parecchio.

CONCORSO “BEST 22” I PIU’ VOTATI DEL 2008/2009 Riservato ai giovani calciatori lucani delle categorie Juniores, Allievi e Giovanissimi Provinciali, Regionali e Nazionali

Nome

LA SITUAZIONE

Cognome Squadra

Il girone F

Ruolo

LE PARTITE DI OGGI Aversa Normanna – Foggia; Barletta – Val Di Sangro; Manfredonia – Real Marcianise; Melfi – Gallipoli; Noicattaro – Monopoli; Taranto– Andria; Virtus Lanciano – Napoli LA CLASSIFICA Gallipoli 10 Monopoli 10 Noicattaro 8 Barletta 8 Taranto 6 Napoli 5 Virtus Lanciano 5 Real Marcianise 5 Aversa Normanna 4 Andria Bat 4 Manfredonia 4 MELFI 3 Foggia 2 Val Di Sangro 0

Indirizzo n° Telefono CAMPIONATO

Provinciale

Regionale

Nazionale

Allievi

Giovanissimi

CATEGORIA

Juniores

Il girone G

REGOLAMENTO: Ogni mese una classifica premierà il più votato tra i giovani che partecipano ad uno dei campionati Juniores, Allievi e Giovanissimi a livello Provinciale, Regionale e Nazionale. Il vincitore riceverà in premio la maglia originale della squadra del cuore. Al termine della stagione sportiva 2008/2009 si svolgerà una partita denominata “1° TROFEO IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA” dove i BEST 22 si scontreranno tra loro. Tutti i partecipanti alla fine della partita saranno premiati. I tagliandi, complitati in ogni sua voce, vanno inviati a: Agenzia Nigro, Piazza Italia, 8 - 88814 Torre Melissa (KR).

LA PARTITE DI OGGI Benevento – Cosenza; Cavese – Potenza; Igea Virtus – Crotone; Scafatese – Paganese; Sorrento – Catanzaro; Vibonese – Gela; Vigor Lamezia – Juve Stabia LA CLASSIFICA Cavese 10 Vibonese10 Gela 10 Benevento 9 Crotone 7 Juve Stabia 7 Sorrento 6 Cosenza 4 Igea Virtus 4 POTENZA 4 Catanzaro 4 Vigor Lamezia 1 Paganese 1 Scafatese* 0 Girelli del Potenza

N.B. NON SARANNO RITENUTE VALIDE LE SCHEDE VOTO FOTOCOPIATE.


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Sport Volley B1 Donne Arriva il Rossano al PalaPergola

La Lore Lei è pronta all’esordio casalingo BATTESIMO casalingo in campionato, nella sfida di questo pomeriggio valida per il secondo turno, per la Lore Lei. Al PalaPergola inizio alle 18.30 - Carrozzo e compagne aspettano la visita dell'Icq Pallavolo Rossano, compagine cosentina che come la PM viene da un successo per 3-0 nell'esordio stagionale. Risultato, piuttosto a sorpresa in effetti, imposto dalle calabresi di Mario Porretta al Marsala: squadra indicata dagli addetti ai lavori come quasi sicura protagonista quest'anno nei quartieri alti del girone D. Altrettanto felice è stato l'ingresso nella nuova stagione di B1 per le potentine, capaci di liquidare senza eccessivi affanni la matricola Montesilvano sabato scorso. Un successo che però, come coach Nino Gagliardi si era immediatamente affrettato a spiegare, non avrebbe dovuto incidere sulla concentrazione del suo gruppo: chiamato a tenere alta la tensione in vista di impegni decisamente più probanti. Destinati a non mancare in questo equili-

Michele Ligrani

brato torneo, a partire dal confronto odierno con il Rossano. Come ha sottolineato anche il direttore generale biancorosso Michele Ligrani: «Sarà già una bella battaglia contro la formazione calabrese, capace di sorprendere un Marsala destinato alle posizioni di vertice. A testimonianza del livello molto vicino delle squadre nella B1 di quest'anno, in cui si dovrà sudare, e parecchio, per porta-

C Donne Trasferta a Sapri per il Bella

re a casa ogni singola partita». «Da parte nostra - ha proseguito il diggì della Lore Lei, analizzando la stagione appena cominciata - sarà importante lavorare sempre duro e con umiltà in palestra: non dovremo mai sottovalutare alcuna avversaria, e prepararci al meglio sia dal punto di vista tecnico che mentale per vincere le partite e cercare di recitare un ruolo importante nel corso del campionato. Il Rossano arriverà qui per dire la sua, forte di un organico che conta su un buon mix di esperienza (con le varie Scollo, Boccia e Zebri) e freschezza giovanile». Un roster, quello cosentino, che vede la presenza di molte atlete lo scorso anno in forza all'Aragona: squadra di provenienza del nuovo tecnico Porretta (chiamato a sostituire Simonetta Avalle), che ha portato a Rossano il blocco delle straniere soprattutto brasiliane, come Santos e Carvalho Froes - che erano con lui in Sicilia. Luca Carlone sport@luedi.it

Matricola Lavello all’esame Bata Livi

C Uomini, subito derby a Matera

PARTE nel tardo pomeriggio di oggi, a Bernalda nel PalaGalilei, la nuova stagione 2008 - 2009 della Serie C femminile di volley. Un avvio atteso, non solo per il fatto che allo start si presentano solo in otto e tutte piuttosto agguerrite, per andare a caccia dei quattro posti finali che daranno accesso alla fase play off per la promozione diretta in B/2, ma anche per verificare da subito se, come anticipato, proprio la Ricci Costruzioni Bernalda sarà pronta allo scatto verso il primo, convincente successo in vista del suo recitare un ruolo di primissimo piano in questa stagione. Dopo tante, troppe amarezze a caratterizzare la passata stagione, in casa jonica si è puntato in alto, allestendo una ottima squadra grazie anche all'esperienza nel settore di Dino Briglia, ed affidandosi alla presidenza Ricci, che è anche main sponsor di una formazione pronta a dire la sua fino in fondo, per il tanto atteso spiccare il volo verso i campionati nazionali. La prima conferma, come detto già stasera visto che a Bernalda arriva la Tua Assicurazioni De Gasperi Potenza, squadra giovane e fortemente ringiovanita, guidata da Concetta Ostuni ma che appare in grado di far bene a sua volta, anche se il suo presidente Rocco Fieno ha affermato “di avere entusiasmo e di aver fatto bene in questa fase di preparazione ed anche di amichevoli precampionato, ma di avere un progetto che in tre stagioni dovrà portarci in alto”. Un gustoso antipasto quindi, stasera al PalaGalilei tra Bernalda e Potenza, mentre le altre tre sfide sono davvero interessanti e prevedono gli incontri: Bata Livi Potenza Lavello, Volley Group Matera - Muro ed infine Sapri contro Bella. Tre incontri a garantire incertezza alla vigilia e davvero maggior suspance visto che Lavello, Bella e Muro, le tre squadre viaggianti, hanno poca esperienza della C e sono una sorta di debuttanti, rispetto a Bata Potenza, Matera e soprattutto Sapri che, dopo le ottime cose della passata stagione, sono pronte a lottare per la vetta, da questa gara e fino al termine. Sarà per loro una sorta di primo esame stagionale, per saggiare le tre nuove e per capire il proprio valore, ma anche per provare, giocando in casa ed al cospetto del proprio pubblico, a vincere subito bene in modo da far comprendere le proprie intenzioni alle dirette concorrenti per le posizioni che contano. Per le tre squadre ospitate, però, la grande occasione per dimostrare di poter stare di diritto nella C e di aver messo insieme organici di buon livello, che possano competere con le prime, partendo con il classico sgambetto semmai al debutto, per aggiunger punti importanti al proprio iniziale entusiasmo coinvolgente per tre centri che vogliono far bene nel volley femminile. Antonio Baldinetti sport@luedi.it

INIZIA il campionato maschile di volley di serie C. Questa sera, infatti, si giocherà la prima giornata del girone unico relativo alla massima serie del campionato regionale. Due saranno gli anticipi di questo pomeriggio. Inaugurerà la stagione 2008-09 il derbissimo della città dei Sassi tra la Pallavolo Matera e l'Edil Loperfido. Un super big-match tra due formazioni materane appartenenti allo stesso consorzio, il Volley Group. Due formazioni che iniziano il campionato con obiettivi distinti. La Pallavolo Matera cercherà di raggiungere la serie B2 dopo averla persa l'anno scorso nella finale play-off contro il Lagonegro. Le chance per fare bene ci sono tutte: il team allenato da Lozowy e Rizzi ha mantenuto gran parte dell'organico che ha conmposto la squadra dello scorso anno con l'aggiunta di qualche rinforzo proveniente dalla serie B2. Sarà una gara sicuramente bella da vedere. Fischio d'inizio alle ore 18 preso il Pala Sassi di Matera. L'altro anticipo di oggi si giocherà alle ore 18.30 presso la palestra Caizzo di Potenza. Scenderanno sul parquet della palestra del capoluogo di regione, la Global Aism Potenza e la Pallavolo Moliterno. Il club moliternese si presenta all'ennesima avventura nel campionato di Francesco Rizzi serie C con il piglio giusto,con la voglia e la determinazione necessaria per poter raggiungere un risultato migliore rispetto a quello della scorsa stagione. Si giocheranno domani le altre due gare che concluderanno la prima giornata. Alle ore 18.15, presso il palazzetto comunale di via Bramante a Potenza, si giocherà il match tra la Megacom Amatori Potenza e la Vis Severiana Monteascaglioso, neopromossa nel massimo campionato regionale dopo aver vinto lo scorso anno il campionato di prima divisione. Un ritorno importante per il team montese in un campionato che anno dopo anno sta crescendo in qualità e in tecnica. Infine, alle ore 18.30 ci sarà la gara tra il ceramiche Alberti Polisportiva Lauria e il Gruppo Callipo Maratea - Sapri. La partita si giocherà presso il Polifunzionale D'Amico di Lauria. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it


Sport 49 B2 Donne La gara sarà visibile sul sito www.jotv.tv a partire dalle 19 Sabato 25 ottobre 2008

Time, primato in gioco Matera a Taranto per la sfida tra le capolista B2 Donne Avena e compagne all’assalto del Tuglie sul campo pugliese

Giocoleria, voglia di riscatto VA A CACCIA di punti per risalire la classifica la Giocoleria Potenza. Per la settima giornata di campionato, e nella loro seconda trasferta consecutiva, Avena e compagne sono di scena stasera (a partire dalle 19) sul campo dell'Italgest Tuglie, compagine leccese che si sta confermando, secondo pronostico, la matricola terribile del girone G. Nel quale, dopo la promozione dalla serie C, le pugliesi stanno recitando un ruolo da protagoniste: anche e soprattutto in virtù degli innesti pesanti garantiti a coach Scanferlato dalla sua società, che si è assicurata due pezzi da novanta come Ida Taurisano (ex Brindisi e anche in Nazionale ai tempi dell'A1 ad Altamura) e Monica Casalino (pure lei arrivata dall'Assi Amatori). Quattro vittorie (con gli scalpi illustri di Salerno e Trani) e una sola sconfitta (quella rimediata al PalaSassi di Matera alla terza) finora in stagione per il Tuglie, che con 9 punti precede di tre lunghezze l'Asci. E le leccesi hanno pure il morale alto per il successo dell'ultimo turno, al tiebreak e in rimonta, sull'ostico campo del Sala Consilina. In casa Giocoleria invece non è andata decisamente giù la brutta prestazione di Battipaglia. Contro il Tuglie la compagine potentina è chiamata a una prestazione in controtendenza rispetto a quelle (per un motivo o per un altro sotto tono) delle tre precedenti gare esterne, tutte perse. Anche se coach Caliendo non sembra aver smarrito il suo ottimismo:

«Il ko di Battipaglia è stato di sicuro meritato - spiega il tecnico di Palma Campana -, perché lì ci siamo espressi al di sotto delle nostre possibilità. Ma visto come si erano messe le cose, e la situazione di ulteriore emergenza (con Muscillo out, assenza confermata anche per la gara odierna) in cui eravamo, il punto che abbiamo portato a casa si

può considerare guadagnato. Certo per noi si è trattato solo di un contentino, e l'obiettivo è quello di tornare a giocare come sappiamo, e fare risultato, fin da questa sera. Contro un avversario che, oltre che sulle sue due punte, fa affidamento su un organico collaudato dalla scorsa stagione». lu.ca.

B2 Uomini Prima trasferta siciliana per la Medical Center

Draganov non si fida dell’Acireale SI COMINCIA a viaggiare. La Medical Center è partita stamattina da Potenza alla volta di Acireale, dove arriverà nel pomeriggio per affrontare (dalle 18.30) la Kerakoll Metalclima del tecnico Saro Gulisano. Nella gara valida per il secondo turno di campionato Zuccaro e compagni fanno il loro esordio stagionale in trasferta e sbarcano per la prima volta in Sicilia: terra a cui i rossoblù faranno visita in altre cinque occasioni quest'anno (si replica già sabato prossimo con la sfida sul campo del Messina), viste le sei avversarie siciliane inserite - con le quattro calabresi e due campane, oltre al Lagonegro - nel girone I. Dopo l'approccio soft con il torneo di B2 nel match casalingo di domenica scorsa contro il Ragusa, i ragazzi di Giorgio Draganov cercano conferme e ulteriori segnali incoraggianti dalla loro seconda uscita ufficiale. In quello che ha tutta l'aria di essere il primo, vero impegno della nuova stagione per i potentini. «In effetti conferma coach Draganov contro il Ragusa c'è stata poca storia, e il test rappresentato dall'Acireale sarà di sicuro più probante. Oltre che importante per verificare subito la nostra attitudi-

ne, tecnica e mentale, nelle gare lontano da casa». L'avversario odierno poi appare di quelli da prendere con le molle: i catanesi si sono subito imposti, alla prima, sul difficile campo del Catanzaro (battuto in tre set), evidenziando la bontà di un organico piuttosto solido. Costruito con un mix di gioventù ed esperienza (l'ultimo arrivo è stato quello del forte centrale classe '63 Turi Badalato, oggi però assente) che potrebbe consentire al team acese di dire la sua in questo campionato. «Analizzando la loro gara di Coppa Italia contro il Reggio Calabria ho potuto ammirare un'ottima squadra, con un paio di martelli (Boscaini in primis) di buonissimo livello», sottolinea Draganov. «Non sarà facile fare risultato sul loro campo, ma da parte nostra c'è grande fiducia e tranquillità: i ragazzi si sono allenati bene in settimana, e hanno voglia di dare continuità alle belle cose fin qui mostrate. E alla serenità del gruppo ha contribuito anche l'ingaggio, deciso dalla società, di un massaggiatore-fisioterapista che sarà sempre con noi, anche in trasferta, nel corso della stagione». l.c.

LA PARTITA di questa sera che si apprestano ad affrontare le ragazze della Time Volley, è si uno scontro per definire la regina provvisoria del campionato, ma di certo non influisce sul prosieguo del torneo. Sicuramente mister Galtieri e il suo team vorranno dimostrare che le sconfitte di Coppa Italia hanno una storia a parte rispetto al campionato. Dalla gara potrà ricavare i giusti segnali per un buon proseguimento di campionato. Abbiamo chiesto a mister Galtieri come stanno

vivendo queste ore che li dividono dal match.L'incontro clou della sesta giornata è tra la Time Volley e la Nati a Taranto, questa gara vi dirà la giusta consistenza del Taranto. «Questo è un discorso teorico perché siamo ancora alla sesta giornata, ma si può fare un reso conto delle squadre che sulla carta sono grosso modo pretendenti alla vittoria finale, perché ci sono alcune squadre che oggi non si esprimono bene, ancora non sono amalgamate, e alla fine possono uscire fuori». Il Taranto conta sicuramente sulle due vittorie di Coppa Italia, questo può essere un vantaggio per voi, viste le assenze che avevate Tommaso Galtieri quando le avete incontrate. «Noi sicuramente siamo un'altra squadra, e vogliamo riscattare le sconfitte di Coppa. Ma una eventuale sconfitta o vittoria non pregiudica niente, fa piacere se vinciamo per proseguire la serie positiva. La sconfitta in questa fase di campionato non è particolarmente importante, se capitava in una fase più avanzata del campionato era preoccupante. Andremo lì tranquilli senza pressione di dover vincere, e può essere un aspetto positivo per le ragazze». Ci parli della condizione e il

morale della squadra. «In settimana abbiamo visto degli errori commessi nella gara precedente. Abbiamo vinto una gara con sufficienza, nonostante tutto i tre punti presi sono un buon segno. Morale e condizioni sono buoni». In gara punta sulla tecnica o sul carattere e la grinta? «Questo mix farebbe bene. Se un'atleta riuscisse in questo sarebbe molto positivo. credo di avere un gruppo Che possiede queste qualità che fanno parte della mentalità vincente». Il sestetto è quello base con Amati palleggiatrice, Di Blasi centrale e Vecerkova opposto? «Credo di si, anche se dobbiamo verificare le condizioni della Vecerkova prima dell'inizio gara, poi deciderò. Fiducia ad Amati anche se la Calculli non è seconda a nessuno, chi è più in forma gioca». Sicuramente le ragazze della Time Volley troveranno un Palafiom infuocato dal tifo, ma vista l'esperienza delle ragazze di Galtieri, di certo non si faranno condizionare dal clima che troveranno. La gara ha inizio alle 19, i tifosi che vorranno seguirla possono collegarsi via internet sul sito www.jotv.tv. Vincenzo Bochicchio

B2 Uomini, la Sidel Lagonegro a caccia del bis contro il Nicosia DOPO l'ottimo esordio della prima di campionato la Sidel si appresta ad ospitare oggi il San Felice da Nicosia, una delle formazioni favorite del campionato. “La partita con il Castellamare- commenta Mister Stigliano- non ci deve tranne in inganno perché abbiamo affrontato un avversario sicuramente ostico, ma non tra i più importanti del girone”. Non farsi illusioni, è il monito categorico del tecnico Lagonegrese,che ribadisce l'obiettivo principale della Sidel, cioè quello di fare punti per salvarci. Riferendosi alla prova di Castellamare dei suoi giocatori, Stigliano e il suo secondo Mango, hanno visto un approccio mentale alla gara positivo da parte di tutti. La Sidel ha infatti iniziato bene, pressando l'avversario, non lasciandolo mai allontanarsi sul punteggio e dimostrando, sul finale dei primi due set, una maggiore caratura tecnica. Un calo di tensione ha lasciato il terza set ai campani, ma poi si è continuato a giocare tatticamente con accortezza per poi incassare i tre punti finali. Ora l'esordio in casa per la Sidel Lagonegro è con una società, quale quella del San Felice da Nicosia, che ha una grossa tradizione nella pallavolo italiana.


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Sport B Il direttore generale Nino Crapulli: «Ho grande fiducia in questa squadra»

Sabato 25 ottobre 2008

Calcio a 5

Spazio Relax, Scafati da battere Serve la vittoria per tornare in carreggiata MATERA - Rinfrancata alla bella vittoria in terra pugliese, ottenuta quale primo turno dei sedicesimi di Coppa Italia contro il Putignano, la squadra dello Spazio Relax si tuffa nuovamente nel campionato per affrontare, questa volta di fronte al pubblico amico, lo Scafati. La squadra campana, in perfetta sintonia con le altre compagini del girone, è difficilmente classificabile nel senso che alterna ottimi risultati ad altri clamorosamente disarmanti. Sempre vittoriosa in casa, anche contro avversarie di buona levatura, lo Scafati mostra tutti i propri limiti in trasferta dove ha subito due sconfitte su altrettante gare ed entrambe con il pesante passivo di sette a tre. Difficile, dunque, valutarne la effettiva forza tecnica ed atletica, anche se le

sconfitte esterne lasciano ben sperare i ragazzi di Nino Crapulli il quale, peraltro, si attende una nuova prova convincente: “Dopo l'ottima gara di Coppa Italia aspetto anche in campionato una risposta che sia allo stesso livello. Del resto non è un mistero che la società tiene molto ad entrambe le competizioni. In questi giorni abbiamo cercato di capire i motivi della brutta sconfitta di Siracusa e la conclusione è stata che una giornata storta può capitare nell'arco di una stagione. Ci può stare, però adesso è il momento di provare davvero che è stata una giornata negativa. E, del resto, non ho motivo di dubitare dal momento che immediatamente dopo lo scivolone lo Spazio Relax è andata ad espugnare il campo della CSG Putignano che in que-

sto momento è al comando del girone D a punteggio pieno. Insomma ho grande fiducia in questa squadra, e ritengo che la sconfitta di quindici giorni fa possa essere loro di grande aiuto nel senso che possa aiutare a capire che sottovalutare o snobbare l'avversario è molto pericoloso. Ci presentiamo all'appuntamento con lo Scafati al gran completo, l'unica assenza riguarda ancora il portiere Fabio Volpe che è quasi completamente recuperato dopo l'infortunio. Del resto sia Matteo Zani che Vincenzo Laviola stanno fornendo ottime prove e dunque è inutile forzare i tempi e correre rischi inutili”. L'Appuntamento è come al solito alle ore 16 presso la tensostruttura di Viale dei Sanniti. Annibale Sacco sport@luedi.it

B Deportivo concentrato per la trasferta di Messina

Taratufolo suona la carica MATERA - “È sicuramente un momento molto delicato e molto importante per noi”. Attacca così Nico Taratufolo, presidente del Deportivo Matera: “Questa trasferta con il Messina è solo il preambolo ad altre due gare interne, e precisamente quelle con il Cosenza e l’Acerra. Dalla classifica sembrerebbero tre incontri alla nostra portata, anche se questo girone risulta molto impegnativo a livello agonistico e caratteriale. In questi giorni abbiamo parlato molto con i giocatori e mi sembra che il gruppo si sia compattato. Non a caso, infatti, abbiamo ottenuto una bella vittoria nell'amichevole disputata a Martina Franca, un gara sicuramente soddisfacente soprattutto sotto il profilo della concentrazione e della determinazione. Mi auguro che i ragazzi affrontino questa gara con il Messina con lo stesso piglio poiché sicuramente i siciliani non ci regaleranno nulla”. Ancora a digiuno di vittorie, il Messina è attualmente fermo a quota due in classifica e dunque assolutamente bisognoso di punti. “Ritengo che tatticamente e tecnicamente -

ha insistito il dirigente biancoazzurro - siamo superiori a molte squadre, ma questo non basta ad assicurarci le vittorie poiché le gare spesso si vincono soprattutto con la grinta: insomma mettiamo da parte il fioretto e tiriamo fuori la sciabola”. Nel frattempo è andato via il pivot d'attacco Diogenes Presa, una grave perdita per la squadra poiché il giocatore, di cui mancava il transfer, si stava allenando con impegno e stava entrando negli schemi di gioco del Deportivo. “Come ha detto il tecnico Angelo Bommino, dovremo fare di necessità virtù e variare gli schemi di gioco adattandoli alle caratteristiche dei nosri giocatori. In questo momento il mercato è chiuso ed occorrerà aspettare la prima settimana di dicembre per vedere se esiste la possibilità di tesserare qualche buon attaccante”. Contro il Messina non sarà della gara il solo Michele Miriello il quale, nell'ultima gara contro la Paganese, si è visto sventolare per due volte il cartellino giallo. an.sac.


Sport

Sabato 25 ottobre 2008

Maggioni ci sarà

Bus per la trasferta di Latina

MATERA - Saranno Gianluca Gagliardi di Anagni e Antonio Migotto di Santo Stino di Livenza in provincia di Venezia ad arbitrare la sfida in programma domani al PalaSassi di via delle Nazioni Unite, tra la Bawer Matera e l’Ostuni. Una gara che diventa fondamentale per il proseguo del campionato della squadra della città dei Sassi. I pugliesi di coach Giovanni Putignano fino ad ora hanno vinto entrambe le partite giocate dinanzi al pubblico amico, perdendo nell’unica trasferta affrontata, contro il Potenza. Per la Bawer di Roberto Miriello si tratta di una gara importante, sia per cancellare lo zero in classifica, sia per confermare quanto di buono fatto vedere nella gara contro il Trapani. Per questo diventa fondamentale anche il recupero di Matteo Maggioni. Il tiratore biancazzurro pare aver smaltito in via definitiva i postumi dell’infortunio, tanto che ieri ha svolto regolarmente la seduta di allenamento assieme ai compagni di squadra. Oggi consueta seduta di tiro per poi arrivare a domani nella migliore condizione possibile. a.mutasci@luedi.it

ALLENAMENTO pomeridiano per la Levoni Potenza in vista del confronto di domani contro il Barcellona. Il quintetto di Tripodi ha affinato gli schemi in vista del confronto con i siciliani. La squadra potentina è apparsa in crescita. Anche Palombita è sembrato in miglioramento dopo il leggero infortunio al ginocchio. La squadra in caso di successo festeggerebbe con cinque giorni di ritardo il compleanno di Albano Maximo Chiarastella avvenuto mercoledì scorso. Alcuni giocatori si sono recati nelle ultime ore a visitare la Statua religiosa della Madonna di Lourdes, un segno della devozione e fede che accompagna i giocatori di Gianni Tripodi. Intanto la tifoseria è in fermento in vista della trasferta anticipata a sabato 1 novembre al Pala Bianchini di Latina contro i laziali di Giovanni Benedetto. Approfittando del giorno festivo è già partita la macchina organizzativa per istituire un pullman di tifosi alla volta del capoluogo laziale. Il prezzo del viaggio oscillerà tra i 13 e i 26 euro, ovviamente a seconda del numero di partecipanti al viaggio. Il biglietto d'ingresso è pari a dieci euro. Per informazioni gli interessati potranno contattare i numeri 348/0852970 e 348/6770486. f.menonna@luedi.it

Roberto Miriello

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Gianni Tripodi

C2 girone C Il Ctr La Cascina spera nel recupero di Lino Durante

Senise, ko da dimenticare A Solofra c’è subito una chance di riscatto SENISE - La sconfitta di Agropoli, è già alle spalle. I ragazzi allenati da mister Daraio infatti, non vogliono parlarne più di tanto. Colpa dell'assenza forzata di Lino Durante, giocatore essenziale per qualsiasi squadra di questi livelli; il ragazzo ha già rischiato nella gara contro il Meomartini, scendendo in campo, nonostante i consigli del medico che invece riteneva più opportuno rinviare di qualche giorno il contatto con gli avversari e lo stesso sforzo fisico. Discorsi del poi, che a poco o a nulla sostanzialmente servono. Importante ora e che Durante abbia il tempo necessario per recuperare le forze e ripartire senza angosce di sorta. Ci si aspettava forse, che a questo punto del girone, perlomeno Gonzalo Marin, potesse arrivare ad un accettabile stato di forma ed invece l'infortunio di precampionato, gli ha tolto un mese circa di preparazione necessaria alla carburazione. Peccato perché proprio in momenti di emergenza, poter disporre di pedine

Alessandro Venuto

fondamentali, può risultare indispensabile per fare il vuoto. Il ragazzo, ha bisogno di giocare e pure tanto, data la stazza fisica. E per questo, mister Daraio, cerca di fare buon viso a cattivo gioco e non si lamenta affatto della situazione di emergenza: “arriveranno tempi migliori”.

Ma intanto il campionato non aspettare ed ecco allora presentarsi a stretto giro di posta, stasera, ore 18.30, presso il centro polivalente di via santa Lucia, l'altro difficile confronto. In casa del Cab Solofra che finora si è comportata molto bene. Due sole lunghezze la dividono dal Ctr LaCascina ma è tutto il complesso, allenato da mister Giordano a candidarsi per un girone di vertice. La gara dunque acquista doppio significato ed anche il team del presidente Mario Totaro, spera di fare bottino, per evitare che a questo punto l'Agropoli aumenti troppo il vantaggio. Da una parte dunque Fioretti, Nigro, Liucci, Silvestri e compagni e dall'altra Marin, Venuto, Manzotti, Albanese, Palazzo e compagnia. Per un big match, non certamente finale, ma sicuramente indicativo e salutare. Almeno per chi riuscirà a portare a casa l'intera posta. Gianni Costantino sport@luedi.it

C2 girone A, la Lucos prova a cogliere il bis MONTESCAGLIOSOAl quinto tentativo la Lucos Ingest Montescaglioso è riuscita a cancellare lo zero in classifica. La formazione allenata dal tecnico Marcello De Stradis, infatti, nel turno infrasettimanale ha espugnato il parquet di Castellammare di Stabia (Napoli), campo di gioco del Sant'Antimo, con il punteggio di 76 a 66. La formazione montese già nel primo quarto aveva chiuso con cinque punti di vantaggio (12-17) sugli avversari campani. L'aver iniziato in vantaggio la partita assume una ulteriore valenza data dal fatto che nei precedenti incontri dell'attuale stagione la Lucos Ingest aveva denotato partenze poco felici, durante le quali si era trovata sotto di diversi punti dalle squadre avversarie, situazione che nella trasferta di Castellamare di Stabia non è stata ripetuta. La seconda frazione di gioco ha visto il ritorno dei padroni

di casa, i quali, grazie ad una maggiore determinazione sono riusciti a recuperare punti e portarsi all'intervallo sul 32-33, con un solo punto di distacco dai cestisti di Montescaglioso. Riorganizzate le idee dopo il riposo lungo, la squadra di Montescaglioso è tornata padrona della situazione e segnare canestri, tornando, al termine del quarto gioco, a comandare la gara con sette punti di vantaggio sul Sant'Antimo (4855). Il vantaggio accumulato è stato mantenuto sino al fischio finale della sirena ed incrementato sino al definitivo 66-76 finale, prima storica vittoria nella serie C/2 per la società di Montescaglioso. Grande la soddisfazione per il massimo dirigente montese Rocco Santarcangelo, il quale, a fine gara, ha sottolineato come la Lucos Ingest abbia finalmente cancellato lo zero in classifica, ammettendo come la partita tra le

Davide Resta della Lucos

due formazioni sia stata all'insegna dell'equilibrio.“Il dato importante è che questa volta non abbiamo regalato il primo quarto ai nostri avversari, siamo scesi in campo più convinti. Questo è stato il segreto di questa vittoria». Tra i marcatori della Lucos Ingest, come al solito, Claudio Castellano, andato ben oltre la doppia cifra e Giuseppe Visceglia, un vero gigante sotto i tabelloni. La Lucos attende oggi alle 19, presso il Palauditorium “Karol Wojtyla”, la visita del Monte di Procida. Michele Marchitelli sport@luedi.it


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Sport Basket B Donne Sanza: «Dobbiamo sfruttare la nostra maggiore esperienza»

Sabato 25 ottobre 2008

Basilia, poker nel mirino Ci sarà anche la Di Monte nella sfida di Roma CI SARA' anche l'ultimo acquisto Martina Dimonte nella gara in trasferta che attende la Basilia Codra Mediterranea Potenza, questo pomeriggio al Palasport Luca Avenali di Roma. Il nuovo acquisto della squadra potentina è stata convocata da Marilia Sanza per la sfida contro il Città Futura Roma, allenata da Amedeo D'Antoni. La gara del Palasport Luca Avenali avrà inizio alle 17 e sarà diretta dai signori Nioi e Carrus di Cagliari. La Basilia Codra Mediterranea Potenza è reduce dal franco successo colto sabato scorso contro l'Athena Nipar Roma che ha dato morale e galvanizzato il gruppo di Marilia Sanza. La squadra lucana ha preparato meticolosamente la sfida di questo pomeriggio contro la formazione capitolina due volte campione d'Italia under 19 e under 17. Ne conviene che la sfida contro le giovani ma promettenti atlete capitoline, guidate dall'estro di Alice Quarta e Giulia Tota, ma prive di Sabrina Cirilli appare quanto mai equilibrata e combattuta. La formazione potentina affronta un

Marilia Sanza

complesso che fa della velocità e dei ritmi di gioco elevati il suo punto di forza. Per arginare le capitoline servirà l'esperienza di una squadra, ormai abituata a giocare partite importanti. Gente del calibro di Marika Aurigemma, Carla De Rosa, Sonia Crovatto, Laura Gambardella e Giorgia De Luca saranno chiamate ad un duro esame in terra capitolina. Le atlete del presidente Niccolò Martellotta hanno chiuso la preparazione in vista del match di questo pomeriggio, ieri al Pala Per-

Atletica Si avvicina la mezza maratona di Melfi

Leryn Franco sarà la madrina del “Fuori le Mura” DOPO il debutto decisamente positivo dello scorso anno tornerà anche quest'anno a Melfi la seconda edizione della “Mezza Maratona fuori le mura”, che si svolgerà il prossimo primo di novembre. Nel corso della conferenza stampa svoltasi nel pomeriggio di ieri, nella Sala Giunta del Comune, sono state indicate le caratteristiche particolari ed il programma di questa seconda edizione, con ancora la lotta tra Kenya e Marocco a vivacizzare la vigilia, visto il parterre di qualità della manifestazione da ripetere nell'anello ricavato nel centro storico di Melfi per quattro giri, per un totale di 21,097 km. I responsabili dell'organizzazione, ovvero l'Assessore allo Sport del Comune Giuseppe Quaranta e il Presidente della Polisportiva Rocco Scotellaro di Matera, il dottor Vizziello, vera istituzione per ciò che concerne il discorso corsa su strada in regione, basti pensare alla notorietà e al livello raggiunto dal Giro dei Due Sassi, hanno presenziato alla cerimonia di presentazione dell'evento sportivo ma che avrà anche un risvolto sociale. Infatti, come avvenuto già per la prima edizione dell'anno scorso il sottotitolo della Mezza Maratora di Melfi è “Corri per il Lavoro”, a testimonianza anche del fatto che “si vuole guardare con attenzione, senza mai abbassare la guardia, ad un problema importante, come quello del lavoro, che riguarda tutti, anche noi che abbiamo una zona industriale caratterizzata dalla presenza della Fiat Sata e dal suo Indotto”, come ricordato dai presenti nel corso dell'incontro. Ad aderire all'iniziativa, oltre a Comune di Melfi e Polisportiva Rocco Scotellaro, Provincia,

gola con l'ultima seduta di allenamento a ranghi completi. Le condizioni fisiche del gruppo potentino sono ottime. La vigilia è vissuta con la solita decisione dal coach Marilia Sanza che ha fatto il punto della situazione affermando quanto segue: “Affrontiamo una squadra forte campione d'Italia nei tornei under 19 e 17. Ci aspetta una dura battaglia al Palasport Luca Avenali”. Sanza parla delle contromisure adottate per arginare la vena offensiva di Tota e compagne: “Dobbiamo fare dell'esperienza il nostro punto di forza. Le romane sono molto dotate sul piano fisico, fisicamente il gruppo di D'Antoni è ben messo”. Il coach potentino carica ulteriormente le sue atlete: “Sono le avversarie a doversi preoccupare di noi e non viceversa. Le mie atlete devono imporre il gioco sin dalle prime battute di gara”. Chiude la sua analisi parlando della lotta sotto i tabelloni: “Sicuramente arpionare quanti più rimbalzi potrebbe consentirci di giocare con maggiore serenità”. f.menonna@luedi.it

Danza Ottima prova del materano

Dragone è quinto nel ballo standard

Basket Il potentino sotto la guida di Gebbia

Chiamata azzurra per Aristide Landi Collegiale per i 1994 a Tirrenia

Aristide Landi

Leryn Franco

Stefano Dragone assieme a Luisa Tamborra

Sata, Coni, Federazione Italiana di Atletica Leggera, con bellissima e graditissima sorpresa, la presenza a Melfi di una nota madrina prescelta per l'evento, la giavellottista paraguaiana Leryn Franco, che è stata nominata Miss Olimpiade 2008. Nel programma, il ritrovo di giuria e concorrenti alle ore 9,00 in Piazza Duomo, la partenza della Mezza Maratona alle 10,30, ed in contemporanea partenza della gara dei 10 km, ovvero due giri del percorso, dedicata agli amatori e a quanti, in buon numero come lo scorso anno, si vorranno cimentare con questa manifestazione sportiva, prima che intorno alle ore 12,30, al termine di una bella giornata di sport, si possa concludere il tutto con le premiazioni, nello splendido scenario di Piazza Duomo. Antonio Baldinetti sport@luedi.it

MATERA - È stata sicuramente un affermazione importante quella che ha visto il ballerino materano Stefano Dragone piazzarsi al quinto posto nella Prima prova del campionato interregionale classe B1 di danze standart. Stefano Dragone è stato unico ballerino lucano a partecipare alla manifestazione. Tesserato per la società Vasco Studio Dance di Terlizzi in provincia di Bari, del Maestro Francesco Vasco, si allena costantemente da oltre un decennio. Accompagnato dalla dama Luisa Tamborra, lo scorso 18 ottobre ha raggiunto il risultato migliore della sua breve carriera. Una grande soddisfazione che premia tanti sforzi, soprattutto tante privazioni nella vita di un giovane, che ha deciso, per passione, di dedicarsi alle danze

standard e non solo. Oltre 20 coppie nelle qualificazioni per giungere alle semifinali a 12 e poi la finale con le migliori coppie del Sud Italia. Per poter raggiungere risultati di livello nazionale purtroppo bisogna spostarsi nella vicina Puglia, in quanto nessuna formazione cittadina ha i mezzi necessari per far decollare la carriera da professionista. Solo un passaggio intermedio, il campionato interregionale svoltosi ad Eboli, per Stefano Dragone e partner. Intanto, sono già ripresi gli allenamenti in vista dei prossimi impegni in campo nazionale. Il risultato ottenuto ad Eboli spinge verso un impegno sempre maggiore che speriamo si traduca presto nella ribalta internazionale. sport@luedi.it

UN NUOVO successo e una gratificazione dopo i tanti sacrifici e l'impegno profuso in questi anni. Aristide Landi, giocatore potentino, tesserato per la Virtus Bologna è stato convocato al raduno di Tirrenia dove si allenerà fino a domani, sotto la guida tecnica del coach Gaetano Gebbia. Il collegiale è stato organizzato dal settore squadre nazionali della Fip e servirà come preparazione per la nazionale classe 1994 che a dicembre sarà alle prese con una kermesse internazionale di categoria. Il giovane talento potentino rientra a pieno titolo in un gruppo terminale di sedici giocatori che sono stati scelti al termine di un progetto federale, davvero selettivo e duro cominciato un anno fa. Il lucano conferma le sue doti indubbie sul piano tecnico e agonistico, dimostrando qualora ce ne fosse bisogno di avere i mezzi e le qualità per fare bene nei campionati maschili di basket. Aristide Landi, figlio del compianto Edmondo, per tre giorni sarà alle prese con una serie di allenamenti

molto duri e impegnativi che daranno risposte importanti circa lo stato di forma complessivo del giocatore potentino. Il raduno vede impegnati gli atleti nati nel 1994. Dalla mitica maglia delle V nere alla casacca azzurra, il sogno di Landi continua, così come i risultati, l'impegno e la determinazione di un ragazzo che ha ormai fatto breccia nei cuori e nelle passioni degli amanti del basket. Aristide Landi, conferma la sua ascesa, netta e perentoria nel firmamento azzurro e nel settore giovanile. Un segno tangibile dell'impegno e della determinazione che hanno consentito al cestista potentino di raggiungere in tempi brevi le vette del basket italiano. Con il selezionatore azzurro Gaetano Gebbia, Landi avrà l'opportunità di migliorare le sue doti agonistiche e tecniche, finalizzate al raggiungimento di risultati sempre importanti. L'atleta potentino è pronto ed ha tanta voglia di stupire ancora gli appassionati lucani e italiani di basket. f.menonna@luedi.it


Sport 53 Hockey A2 Seconda gara interna consecutiva per la Raro Matera Sabato 25 ottobre 2008

«Il Lodi è alla nostra portata» Vivilecchia lancia la Pattinomania verso il riscatto SECONDA gara interna per la Raro Pattinomania Matera. Questa sera il team allenato da Giambattista Massari sarà di scena nuovamente sulla pista della tensostruttura di via dei sanniti. L'avversario odierno sarà l'Amatori Sporting Lodi. Dopo il ko interno subito ad opera del forte Molfetta, dunque, la formazione materana questo pomeriggio avrà la grossa occasione per ottenere il pronto riscatto. Per il tecnico Massari le buone notizie arrivato dallo spogliatoio: contro il Lodi, infatti, potranno essere utilizzati sia il capitano, Michele Barbano che Jonathan Cellura, entrambi assenti nel derby contro il Molfetta perché squalificati. Che la partita contro il Lodi, valevole per la quinta giornata del campionato di serie A2, non nasconda le stesse insidie del match contro il Molfetta è un dato di fatto. Per i giovani pattinatori materani si presenta l'occasione ghiotta per mettere in cassaforte la seconda vittoria e altri tre punti importanti per raggiungere quanto prima la quota salvezza. “Il Lodi è una formazione alla nostra portata - spiega Roberto Vivilecchia, atleta

Roberto Vivilecchia della Raro

della Raro Matera. Per questo motivo dobbiamo assolutamente vincere. Sappiamo che l'avversario odierno è dotato di qualità tecniche inferiori rispetto al Molfetta o al Montebello, inoltre potremo fare affidamento sul ritorno del nostro capitano Barbano e su Cellura che potranno essere utilizzati da Massari. D'altronde il Lodi è un team molto giovane, l'unico più esperto è il portiere Baffelli”. In settimana i ragazzi hanno lavorato molto per arrivare preparati a questa importante partita e per cancellare gli errori commessi contro il Molfetta. “ Contro i pugliesi ho giocato una gara

non molto positiva - continua Vivilecchia. Sono stato anche un po' sfortunato, cercherò di rifarmi questa sera. Il nostro allenatore ci ha fatto lavorare molto in fase d'attacco e in fase difensiva. Inutile nasconderlo, contro il Lodi abbiamo come unico risultato quello della vittoria anche perché abbiamo tutte le carte in regola per aggiudicarci i tre punti. Dobbiamo migliorare, dobbiamo cercare di dare sempre il massimo di noi in ogni partita”. La gara si giocherà presso la tensostruttura di via dei Sanniti alle ore 19. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

Moto Domani a Binetto la prima di quattro gare

Rubino al trofeo Inverno IL PILOTA materano Angelo Raffaele Rubino prenderà parte al prossimo Trofeo Inverno Velocità 2008 che si svolgerà presso l'Autodromo del Levante di Binetto, alle porte di Bari. La prima delle quattro gare del trofeo è prevista per domani. Rubino è reduce dalla gara conclusiva del Campionato Yamaha R Series riservato alle derivate di serie svoltasi sul circuito del Mugello, domenica scorsa. Rubino ha disputato una buona gara piazzandosi al decimo posto. L'atto finale della edizione della R Series Cup è stata emozionante: lo dimostra il fatto che c'erano ben 14 piloti racchiusi nello spazio di 1 secondo con addirittura i primi 13 piloti, tra cui Rubino, in sei decimi. Il materano è stato competitivo durante tutta la stagione che ha rappresentato il suo esordio nella classe 1000, piazzandosi dodicesimo in classifica generale su un totale di 44 piloti. Una grande soddisfazione per Rubino è arrivata dalla classifica finale “Under 23” dove il materano con 108 punti è risultato secondo. Quarto posto assoluto, invece, nella classifica dei Club, per il Matera Racing con cui il pilota materano è tesserato. “Sono soddisfatto per l'andamento generale della stagione -sostiene Rubinoconsiderando il livello elevato dei piloti contro i quali gareggiavo. Con un po di fortuna in più sarei salito sul podio, ma il dodicesimo posto in classifica generale mi soddisfa poiché si tratta pur sempre di una stagione di esordio”. Intanto, già da qualche settimana il centauro materano ha iniziato i test sul

circuito barese per mettere a punto la moto ed arrivare alla gara con una buona competitività. Questo nuovo impegno agonistico, che lo vede protagonista già da diversi anni, rappresenta una nuova opportunità per affinare le sue abilità di pilota in una serie di gare in cui corrono piloti smaliziati come confermano i tempi sul giro fatti registrare nella scorsa edizione del trofeo.

“Disputare una stagione motociclistica che si conclude nel giro di 3 gare continua il pilota materano- è una buona opportunità per confrontarsi ad un buon livello di competitività visto che il Trofeo inverno è frequentato sempre di più da piloti di livello nazionale che lo utilizzano per allenarsi in attesa dei campionati 2009”. “Questo nuovo impegno agonistico -sostiene il ma-

nager del Team Otello, Eustachio Rubino- è ormai un 'classico' in cui Raffaele si distingue da anni. Ha vinto diverse gare sul circuito di Binetto e anche quest'anno puntiamo al successo. Il nostro impegno continua poiché vogliamo rilanciare lo sport a due ruote nella città dei Sassi che vanta diverse promesse dalle categorie più basse fino ai campionati di livello europeo”. sport@luedi.it

Volley C, nuova avventura del Bernalda BERNALDA - L'esperienza e i nuovi volti nella nuova stagione della Camarda Volley di Bernalda. Il cammino delle atlete bernaldesi, che inizia oggi con la partita che le vedrà ospitare la Tua Assicurazioni Potenza, sarà accompagnato dalla società sportiva, con a capo il presidente Franco Ricci, e dall'allenatore Emanuele Martinelli che ha già allenato a Bernalda in passato lasciando peraltro un buon ricordo di se nel mondo della pallavolo. Giovedì la squadra si è presentata al grande pubblico in tutto il suo organico; all'interno del quale emergono i volti delle veterane e le nuove leve che hanno tutta l'intenzione di mettersi in mostra. Il presidente della società bernaldese, durante la cena di presentazione, ha parlato della voglia di conquistare i playoff e poi ha aggiunto che questa categoria, visto lo spessore tecnico delle proprie ragazze, sta un po stretta al Bernalda. “Come presidente - ha continuato Ricci - sono al mio secondo anno, e rispetto alla mia prima apparizione, questo anno abbiamo maturato più esperienza che vogliamo trasmette alle ragazze. Abbiamo ottime atlete a cui si deve aggiungere anche una buona e solida struttura societaria. Quindi - ha concluso il presidente della Camarda Volley - ora la parola passa al rettangolo di gioco e alle ragazze da cui mi aspetto tantissimo”. Alle parole del presidente, Franco Ricci, si sono aggiunte quelle del tecnico bernaldese, Emanuele Martinelli, che in questa stagione guiderà le ragazze. “Siamo un bel gruppo - ha detto Martinelli - che può fare grandi cose. Tra le fila della mia squadra - ha poi continuato l'allenatore - posso vantare tanta esperienza, a

cui si questo anno si sono aggiunte nuove ragazze che hanno la voglia di fare bene e di dimostrare le loro capacità sportive. Io ho già allenato a Bernalda e quindi conosco l'ambiente il quale sono sicuro che ci accompagnerà e ci darà la spinta in più. In questo anno non miriamo al salto di categoria, anche se con le atlete a mia disposizione non sarebbe uno scandalo se ciò si verificasse, ma puntiamo almeno a raggiungere i playoff. Quindi - ha concluso il timoniere della Camarda Volley - noi tutti vogliamo essere protagonisti di questo campionato”. Sulla scia di quanto detto dal presidente Ricci, e dall'allenatore Martinelli, anche il capitano della Camarda Volley, Milena Chiruzzi, la quale parla di gruppo che vuole vincere e lottare per raggiungere i grandi traguardi. E come darle torto, visto che da ben venticinque anni l'atleta bernaldese ha vinto tanto ed ha dato molto a questa disciplina e alla cittadina bernaldese. “Oltre a me - ha detto Chiruzzi - ci sono altre atlete che vantano un buon curriculum. Esperienza - ha aggiunto la pallavolista bernaldese - che cercheremo di trasmettere alle nuove leve e a coloro che ritornano a giocare dopo anni di inattività. Gli ingredienti per fare un ottimo campionato ci sono; ora bisogna solo lavorare per portare a casa, partita dopo partita, i risultati utili per la nostra classifica. Come capitano della squadra - ha concluso Chiruzzi - auguro alla nostra società di coronare tutti i sogni, in modo da poterci ritrovare il prossimo anno per parlare dei successi conquistati sul campo di gioco”. Fabio Sirago sport@luedi.it

Pesca Sportiva Attività in crescita

Pietragalla, primo mese del nuovo direttivo Anuu Organizzati con successo già due eventi PIETRAGALLA - E' trascorso poco più di un mese dall'elezione dei nuovi massimi responsabili dell'Associazione A.n.u.u pesca sportiva Alto Bradano di Pietragalla (Lucio Sabina è il nuovo presidente) e in questo breve lasso di tempo un paio di iniziative sono state già portate a termine con successo. Si tratta di attività che naturalmente si innestano in quello che è il percorso tracciato sin dalla nascita della struttura avvenuta nell'aprile del 2006 con il primo presidente Stefano Vertone che è rimasto in carica fino al mese di settembre 2008: la promozione di manifestazioni sportive nel settore specifico della pesca con l'impegno della salvaguardia dell'ambiente naturale nonchè della fauna ittico-venatorio, così come importante è la collaborazione con le strutture scolastiche per la conoscenza del territorio e dell'ambiente in cui si vive. Si è quindi proceduto in questo primo mese di lavoro alla pulizia di una parte del Torrente Rosso, in

agro di Pietragalla, lavorando lungo le sponde del corso d'acqua e di una parte dell'alveo, liberando l'area dai rifiuti e dalla vegetazione arborea che rendeva difficoltoso sia l'approccio alle rive che il fluire dell'acqua lungo il corso del torrente. Per quanto concerne l'aspetto sportivo a metà ottobre è stata organizzata una gara di pesca alla trota presso il laghetto di Bucaletto nel comune di Potenza. Tanti sono stati i partecipanti all'evento sportivo equamente presenti tra giovani, adulti e giovanissimi, segno tangibile che si tratta di una disciplina che attrae l'interesse di tante persone. In entrambi gli avvenimenti, del tutto diversificati tra di loro, la partecipazione degli associati è stata rilevante, fattiva e soprattuttto entusiasta. Infine un'ultima annotazione riguarda la notizia che dal 1° gennaio 2009 la struttura associativa abbandonerà la denominazione A.n.u.u. per affiliarsi alla federazione nazionale di categoria aderente al Coni. Antonio Bevilacqua

JUDO LUCANO IN LUTTO Si è spento Filippo Santeramo UNO DEGLI atleti più rappresentativi del judo lucano, il giovane materano Filippo Santeramo, si è spento ieri. Lo ha reso noto il comitato regionale della Fijkam. «Dopo i successi ottenuti come atleta e dopo aver rappresentato la nostra regione in numerosi tornei nazionali ed internazionali, Filippo nonostante la sua tenacia, non ha vinto la sua ultima battaglia affrontata con incredibile maturità». «I suoi venti anni e il suo meraviglioso carattere - come dice il papà Alessandro - lo proiettavano sempre verso il futuro, nonostante fosse perfettamente conscio della difficoltà creatagli dal suo male. Una cintura nera nella vita prima che sul Tatami». Oggi il comitato regionale di Basilicata della Fijlkam è orfano del grande "Godzilla", così lo chiamavano i suoi amici, e partecipa al dolore stringendosi attorno alla famiglia Santeramo.


Cultura&Spettacoli 54

Sabato 25 ottobre 2008

Il concorso Nella giornata di oggi, in un luogo di Tenerife che l'ESA tiene ancora segreto, si svolgerà la finale Lunar Robotics Challenge dell'Agenzia Spaziale Europea, al termine della quale verrà conferito un premio ad un veicolo innovativo in grado di muoversi agevolmente sulla superficie lunare e scendere nei crateri per prelevare campioni di materiale roccioso. La gara, lanciata dall'ESA in tutta Europa, aveva visto la presentazione di numerosi progetti. Solo otto però sono stati giudicati idonei a disputare la finale. Tra questi, il progetto di veicolo lunare realizzato da un team di studenti e dottorandi della facoltà di Ingegneria dell'Università di Pisa, coordinato dal professor Antonio Bicchi, direttore del Centro di Ricerca di Automatica, Robotica e Bioingeneria “Enrico Piaggio”. Nel gruppo anche due studenti lucani: Gaspare L'Episcopia e Nicola Di Lecce. Il robot realizzato dal team Pisano (che ha scelto per sé il nome di “Lunatics Team”) si chiama David. Si tratta di un veicolo fornito di una piattaforma mobile, con ruote in alluminio per avanzare su terreni impervi e superare i possibili ostacoli. David utilizza algoritmi di localizzazione e mappatura che consentono

Carnet

Due lucani tra gli inventori del robot lunare “David” Sono nel team dell’Università di Pisa in finale a Tenerife

Il team dell’Università di Pisa in finale a Tenerife con il robot David

la navigazione in un ambiente sco-

nosciuto e in assenza di luce, ed è

provvisto di un sistema di lancio e recupero dei reperti rocciosi. La squadra pisana è stata selezionata per la finale lo scorso giugno, e da allora il lavoro sul veicolo è proseguito senza sosta al terzo piano del dipartimento di Via Diotisalvi, dove si trova la sede del Centro “Piaggio”, per una sfida che ha il sapore del derby: tra le otto finaliste infatti figurano due squadre italiane, entrambe pisane: il team dell'Università di Pisa e il team della Scuola Superiore Sant'Anna, a conferma dell'ottima qualità della ricerca in robotica che viene condotta a Pisa. Il team che parteciperà alla sfida è composto da un gruppo di giovani under 30, guidati dal dottorando Adriano Fagiolini. «Siamo molto contenti di essere entrati in un progetto di questo tipo spiega il team leader - è la conferma che il nostro dipartimento si colloca ad un livello di eccellenza anche su scala internazionale». L'appuntamento allora è alla notte del 25 ottobre. L'ESA metterà a disposizione un collegamento satellitare grazie al quale la gara potrà essere seguita in diretta in streaming. cultura@luedi.it

VII Premio internazionale di giornalismo Lo scrittore di Brienza primo ad Anguillara con “La Chiesa in carcere”

Parente vince l’Archè AD ANGUILLARA Sabazia il Premio Archè di giornalismo “Errico Amante” è stato conferito allo scrittore lucano Antonio Parente. La cerimonia di premiazione della VII Edizione del Premio Letterario Internazionale si è svolta al Museo storico dell'Aeronautica militare di Vigna di Valle sulle rive del Lago di Bracciano. La coinvolgente manifestazione si è svolta alla presenza di autorità politiche, civili e militari. Il Premio nasce dal cuore stesso dell'associazione Archè, nella figura della fondatrice Myriam Vittoria Sebastianelli e di Alessio e Giovanni Francesco Piano. Il premio di giornalismo è intitolato a Errico Amante (Fondi il 4 gennaio 1816 Napoli il 16 settembre 1883). Senatore del Regno d'Italia, figura di un patriota risorgimentale, studia legge a Napoli dove, contemporaneamente, segue le lezioni dell'insigne grammatico, il marchese Basilio Puoti, maestro del purismo napoletano. La sua giovinezza è segnata dall'amicizia e dalla comunanza di idee politiche con Francesco De Sanctis. Nella politica si era impegnato portando tutta la sua profonda conoscenza delle istituzioni e delle leggi a favore della terra di Lavoro e del Mezzogiorno. Senatore del Regno d'Italia riposa nel cimitero monumentale di Poggioreale di Napoli nel quadrato degli uomini illustri. Il Premio restituisce il valore ad uno spirito libero che illumina il presente della nostra nazione sull'attualità del pensiero e dell'azione di un uomo di cultura, letterato e riforma-

A sinistra la consegna del premio a Antonio Parente, a destra e in basso la cerimonia al Museo

tore tra gli ideali classicistici, nelle tendenze, nelle idee liberali e patriottiche unitarie. Si conferisce il riconoscimento a figure della scrittura, per ritrovare le profonde motivazioni psicologiche, sociali e morali; per riscoprire il valore perenne dell'umanesimo. Personalità

dalle qualità intellettuali che hanno contribuito con i loro scritti ad evidenziare nella società sociale e culturale il pensiero e il senso della vita. Un appuntamento che ormai da otto anni richiama i nomi più prestigiosi della cultura letteraria: Quest’anno il Premio è stato attribuito ad Antonio Pa-

rente. Nato a Brienza, direttore emerito dell'Ufficio Studi del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria Ministero della Giustizia, docente di Scienze criminologiche forensi del Dipartimento di Scienze psichiatriche e medicina psicologica diretta dal professor Vincenzo Mastronardi, Facoltà di Medicina dell'Università di Roma “La Sapienza”, cattedra di Criminologia della facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi “Federico II” di Napoli. Uno dei maggiori studiosi, penetranti e geniali delle tematiche connesse al mondo del carcere. All'interno della sua storia il dato scientifico si fonde con quello umano, così come la sua produzione saggistica, narrativa, giornalistica in cui persone, luoghi ed esperienze di vita si fanno spaccato di civiltà. Presidente e fondatore del Centro studi “Francesco Mario Pagano” di Brienza; vice presidente del Centro

studi Lucani del mondo. La motivazione del riconoscimento del professor Giovanni Francesco Piano, presidente della Commissione Giudicatrice del Premio, ad Antonio Parente recita:«Attraverso la professionalità e l'acume del giornalista che con impegno quotidiano ha fatto delle sue pubblicazioni uno strumento d'elevato valore culturale, aperto alle tematiche umane e sociali d'oggi, segnando i momenti significativi di riflessione che caratterizzano la complessità del nostro Paese. “La Chiesa in carcere” edito dall'Ufficio Studi Dipartimento Amministrazione Penitenziaria Ministero della Giustizia è uno scritto di straordinario interesse in cui si fondono il talento dell'esperto e l'abilità introspettiva del criminologo. Coniuga interpretative intellettuali per approdare alle profondità della più segreta spiritualità. L'amore per Cristo, la cui presenza nella vita degli uomini reclusi è avvertita in modo fisico, come conseguenza della reincarnazione, messaggio di salvezza al servizio dei peccatori. Persone che hanno distrutto totalmente sé stesse, con la distruzione del bene, in cui non ci sarebbe più niente di rimediabile. Nei quali rimane presente, nel più profondo della loro essenza, un'ultima apertura interiore per l'espiazione, per l'amore di Dio, alla speranza. “La Chiesa in carcere è una lezione di spiritualità edificata giorno per giorno che si identifica nel senso cristiano di un apostolato nel rendere testimonianza ai valori fondamentali proclamati dal Vangelo». cultura@luedi.it

In sella da Castrocucco a Maratea UN WEEK-END al trotto. La sezione “Natura a cavallo Potenza” ha organizzato per gli appassionati dell'equiturismo, ma non solo, una passeggiata a cavallo. Una due giorni tra mare e montagna. Un'escursione da Castrocucco a Maratea. Un'occasione per riscoprire paesaggi incantati in un periodo dell'anno particolare come questo. I colori caldi, con un ventaglio di sfumature dal rosso all'arancio, ai marroni e verdi, si presenteranno ai cavalieri. Un'immersione nella natura per ascoltare anche la brezza del mare. L'arrivo dei partecipanti è previsto nell'azienda agrituristica Mararanch. In serata in programma una cena del ranch con animazione e musica dal vivo per fare quattro chiacchiere e condividere la stessa passione, quella a quattro zampe. <<Saremo in tanti - ha detto il segretario di tutte le associazioni d'Italia Domenico Nardiello soddisfatto della crescita del movimento equituristico in Basilicata>>. Domenica mattina passeggiata e pranzo a base di prodotti della zona. L'iniziativa chiude la stagione delle escursioni, ma tra le attività in calendario dal 6 all'8 novembre c'è la Fiera cavalli a Verona. Una mostra a cui gli appassionati non possono mancare. Iranna De Meo

Seminario su “La donna e il velo” POTENZA - Riprendono gli appuntamenti del Centro studi Erasmo da Rotterdam. Oggi pomeriggio, alle ore 17.30, nella Sala del Campanile del Museo Adamesteanu, si terrà il convegno “La donna e il velo nel mediterraneo”. Ad aprire i lavori Angela Granata. Mimmo Padula reciterà “Una poesia sulla donna”. A precedere l’interventi di Sabrina Mutino, archeologa della Sovrintendenza ai Beni archeologici, il saluto di Francesco Nacci presidente della sezione lucana del Centro Erasmo. A coordinare il dibattito Maria De Carlo. Dopo le poesie di Salvatore Accardo, le conclusioni di Mario Ferracuti, presidente nazionale del Centro Erasmo. Seguirà la visita guidata alla mostra “Al di là, al di qua, oltre il velo”. cultura@luedi.it


Cultura e Spettacoli

L’evento

Sabato 25 ottobre 2008

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La mostra

Al castello di Lagopesole tre giorni tra cinema e libri

Al Santo Graal la Personale di Di Bitondo

Letteratura da film

«L’umano tra realtà e immaginazione»

di NUNZIO FESTA LAGOPESOLE - Se “l'autunno profuma di libro”. Con Ferrara e Taviani, sono due registi - scrittori ad aprire la manifestazione messa in piedi dalla Regione Basilicata, all'interno dell'appuntamento nazionale “Ottobre piovono libri”. Il Castello di Lagopesole è il luogo prescelto. L'antico bastione nei suoi immensi spazi ospita libri, disegni, artigianato. E' una casa per le creazioni. Le stanze dell'antico maniero federiciano è la culla prescelta. La manifestazione ha preso avvio giovedì, ufficialmente alle ore 16 - anche se il ritardo di rito non si è fatto attendere, e con un convegno dal tema più che impegnativo: “Cinema e letteratura. Il documentario d'autore in Basilicata”; moderatore del momento di riflessione è Rocco Brancati. Mentre gli ospiti più illustri, i maestri che vengono e tornano da lontano sono il regista e scrittore Giuseppe Ferrara e il suo collega Franco Taviani. Gli altri relatori sono stati, invece, il docente universitario Angelo Lucano Larotonda, il sindaco di Avigliano, Domenico Tripaldi e l'assessore regionale, Antonio Autilio. L'autunno può davvero profumare di libro, ma all'interno del convegno fra le altre cose viene fuori che attualmente, affermerà fra le altre cose Larotonda, «la letteratura italiana non è più capace come in passato di offrire al cinema molto materiale». Fra le righe e non solo si capisce che il professor Larotonda non ha poi così tanta stima degli autori e delle autrici italiche dei giorni nostri. Il momento, comunque, è cominciato con la proiezione di un documentario del 1960 realizzato da Ferrara, in Valbasento, quando questa valle lucana diventò idea centrale per lo sviluppo della regione. Di Taviani, invece, si riuscirà a vedere un estratto dal lavoro che riprende le orme del Cristo si è fermato ad Eboli. I maestri hanno avuto il compito di spiegare la storia del documentario, e allo stesso tempo sono entrati nel cuore della questione cer-

Gli stand di “Ottobre, piovono libri”, in basso il castello di Lagopesole

cando di proporre al pubblico quel rapporto spesso originale cinemaletteratura. I convegnisti avevano, comunque, prima visitato le opere presenti, dalle realizzazioni in fibre di grano ovviamente ai libri. Sono in molti a offrire possibilità nel castello, mentre il primo giorno di visitatori non se ne vedono tanti. Fra le molte cose diverse dalle pagine dei volumi, quadri, disegni, lavori realizzati con materiali persino diversissimi. Una sala intera, chiaramente, è dedicata ai libri di editori lucani. Sono in tutto una decina gli editori presenti, con innesti di un paio di librai. Si va dalle pubblicazioni di ro-

manzi e poesie di contemporanei alla saggistica più variegata, fino ad arrivare agli autori classici. Forse nulla spicca. Perché, tra l'altro, saranno gli attesi lettori ha riconoscere fra le offerte quella che riterranno almeno più ammiccante. Fra le cose più interessanti, e in questo caso non si tratta di editoria, le idee proposte dalle ragazze dell'associazione “La luna al guinzaglio”. Siamo al momento delle scuole. E fino alla chiusura di domenica il programma dice ancora tanto. Nei libri ci si può perdere e ci si può trovare. cultura@luedi.it

Saggistica

A Francesco Liguori il “Premio Pedio” MOLITERNO - Sarà proclamato stasera il vincitore della Sezione Saggistica e Cultura Lucana “Tommaso Pedio”, nell'ambito della 37^ edizione del Premio Letterario Basilicata. Il premio, promosso dal circolo culturale “Silvio Spaventa Filippi” verrà assegnato a Francesco Liguori per il libro “Roberto de Mabilia de Montepeloso”, edizioni Giuseppe Barile di Matera. Il Premio Letterario Basilicata è un importante punto di riferimento nel territorio nazionale. Esso dà voce ai valori ed alle istanze del nostro tempo, superando qualsiasi ambito e confine territoriale, nella fedeltà assoluta ai valori del sapere. Fu ideato nel lontano 1972 quale progetto culturale e civile, inteso a promuovere la conoscenza e la valorizzazione della cultura lucana stabilendo, nel contempo, collegamenti attivi e proficui con la vita intellettuale della nazione. Valorizzare, quindi, le voci più profonde che esprimono le istanze ed i valori autentici del nostro tempo, con scelte letterarie al di là della geografia territoriale ed al di sopra di qualsivoglia pregiudizio di appartenenza a parrocchie letterarie. Lo Statuto del Premio specifica, difatti, che lo stesso “si prefigge lo

scopo d'incoraggiare e favorire la produzione letteraria, artistica e scientifica italiana, con particolare riguardo al Mezzogiorno”. Da qualche anno è stata istituita la sezione itinerante della Sezione di Saggistica Storica e Cultura Luca, la cui premiazione si svolge in una località rappresentativa dei vari contesti territoriali. Quest'anno in Val d'Agri, dove si è inteso recuperare l'alta tradizione culturale del comprensorio e di Moliterno in particolare, fino all'ottocento indiscussa capitale culturale e che, con la sua tradizione risorgimentale, custodisce e rappresenta un grande patrimonio culturale della nostra regione. Alla cerimonia, presentata da Eva Bonitatibus e Rocco Brancati, dopo i saluti del Sindaco della cittadina Angela Latorraca, previsti gli interventi del senatore Emilio Colombo, del presidente della Provincia di Potenza Sabino Altobello e dell'assessore regionale alla cultura Antonio Autilio. Gli intermezzi musicali saranno curati dal contralto Marisa Melfi e dal chitarrista Alfonso D'Avino. Le conclusioni sono affidate al Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo. ger.tem.

POTENZA - "L'umano tra realtà e immaginazione" nelle opere pittoriche di Alfredo Di Bitonto, in mostra da sabato 25 nello Spazio espositivo Il Santo Graal di via Pretoria a Potenza. Nove le tele esposte dove Di Bitonto racconta la sua particolare visione della figura umana, immersa in scenari futuribili o frutto di evocazioni ancestrali. Nei dipint i- oli su tela e acrilici su cartoncino- ritorna il tema caro all'artista, la città - come nell'opera "Città obliqua"- colta in ambientazioni notturne, popolata da sagome pullulanti in bar, tra giochi di nero e di luce, figure plastiche che transitano tra banconi, porte e tintinnii di bicchieri, o immerse in gorghi urbani, dal vago sapore futurista. Altre volte l'artista improvvisa figure dai lineamenti assenti, sagome curiosamente bloccate nel tempo, in scenografie artificiose ed ambigue. La tecnica mista, prediletta dall'autore, si afferma come la più adatta per soggetti e situazioni ermetiche complesse, per figurazioni finali che sembrano non vogliano esplicarsi e manifestarsi chiaramente, ma rimanere in uno stato di indeterminatezza, autocontemplando la propria asemanticità. La personale è curata dallo Studio d'Arte Il Santo Graal e potrà essere visitata nei locali espositivi dell'atelier del centro storico potentino fino al 3 novembre prossimo, dal lunedÏ al sabato dalle 18 alle 21. Alfredo Di Bitonto è nato a Potenza nel 1950, si è laureato all'Accademia delle Belle Arti di Napoli. Allievo di Domenico Spinosa, insegna Arte e Immagine nella

scuole secondarie di primo grado della sua città. Oltre alla grafica e alla pittura, ha realizzato fumetti, diari, manifesti, scenografie teatrali, ha illustrato racconti, copertine, compendi. Artista fantasioso ed eclettico, sperimenta tecniche miste- china, pastello, acquerello, olio- su supporti differenti, per una maggiore immediatezza delle immagini nella composizione, variando nei temi e nei momenti di interpretazione ed espressione. Dal 1970 ha partecipato a numerose mostre nel capoluogo potentino e in altre città d'Italia ed ha colto, durante i suoi viaggi in Europa, suggestioni produttive per la sua ispirazione artistica. Ha pubblicato di recente un volume illustrato che raccoglie riflessioni storico-sociologiche sulla Basilicata, dal titolo "Storia dei luoghi comuni e delle apparenze". L'inaugurazione della personale di pittura è fissata per il pomerigio di sabato alle ore 19. cultura@luedi.it

A Moliterno In un convegno l’attualità del meridionalismo liberale dello storico

L’eredità di Racioppi di GERARDO TEMPONE

MOLITERNO - “Il lascito storiografico di Giacomo Racioppi a cent'anni dalla morte”, il tema del convegno nazionale di studio in programma nel centro valligiano Nutrito il programma della manifestazione organizzata dall'amministrazione comunale insieme con il Circolo culturale Silvio Spaventa Filippi, a latere della premiazione del Premio Letterario Basilicata. Ieri, nel teatro comunale Pino, i lavori si sono aperti con i saluti del sindaco della cittadina Angela Latorraca e del professor Santino Bonsera. A seguire gli interventi del senatore Emilio Colombo, del presidente della Provincia di Potenza Sabino Altobello, dell'assessore regionale alla cultura Antonio Autilio e del presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo. A introdurre il convegno il professor Cosimo Damiano Fonseca. A seguire Mauro Moretti, dell'università per stranieri di Perugia, che ha parlato di “Racioppi nella storiografia del '900”. Il Senatore Giampaolo D'Andrea si è soffermato, invece, su “Economia e storia,

amministrazione e politica nella formazione ed esperienza di G. Racioppi”. A concludere la prima giornata di lavori la relazione di Patrizia Del Puente, dell'università di Basilicata, su “Racioppi e le questioni linguistiche della Lucania e della Basilicata”. Stamattina, alle ore 10 nello stesso teatro Pino, Fonseca relazionerà su “Racioppi e la storia religiosa della Lucania/Basilicata”. Mentre Antonino De Francesco dell'università di Milano parlerà di “Racioppi nella storia del Risorgimento”. Chiu-

derà i lavori il professor Raffaele Giura Longo con una relazione su “Il meridionalismo prima del meridionalismo: Giacomo Racioppi”. Lo scrittore moliternese fu il massimo esponente della storiografia liberale, l'autore lucano che più di ogni altro seppe riflettere sui caratteri originali della Basilicata e sulle sue trasformazioni. Il suo stile unì l'analisi dello Stato, la sensibilità sociale, la penetrazione psicologica e l'attenzione ai vari fenomeni culturali. Riuscì a superare l'erudizione grazie alla sua capacità di accettare i pro-

blemi contemporanei, esaltando il sentimento della libertà e della nazione. Il suo fu un pensiero moderato non per ideologia, ma per coscienza e tradizione. Il suo moderatismo nacque proprio dalla profonda conoscenza della struttura sociale della Basilicata. Così come il suo realismo scaturisce dalla frequentazione delle masse, incapaci di riscattarsi da sole, e dalla constatazione che la borghesia è capace di muoversi solo se intravede un tornaconto personale. Proprio per questo la sua maggiore preoccupazione fu quella di elaborare un patrimonio ideale ed unitario che potesse permettere la formazione di una compiuta coscienza nazionale e che facesse riflettere la propria identità. Racioppi riuscì a realizzare tutto questo, pur essendo fisicamente esile, minuto ed umile al punto da passare inosservato, ma dal carattere saldo, legato al proprio dovere oltre che patriota sincero. Un uomo che, nella sua vita, alla retorica preferì sempre la sobrietà e la semplicità.


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Cultura e Spettacoli

Sabato 25 ottobre 2008

L’autore presenterà il cd in anteprima al Festival di Potenza

Dai Soul Vibration concerto-tributo a Bob Marley

Sotto “Ipnosi” con Pizzorno POTENZA - Tullio Pizzorno, autore-compositore di brani di successo di artisti internazionali (tra i quali Mina), per la quarta volta presidente del Festival di Potenza, presenterà per la prima volta il suo ultimo sd “Ipnosi” nella serata finale del Festival di Potenza, stasera, ore 21 Auditorium del Conservatorio Gesualdo Da Venosa. «Sarà questo - annuncia l'organizzatore della manifestazione Mario Bellitti - il “tocco di qualità” che segnerà l'ottava edizione del Festival con una quindicina di giovani divisi nelle tre categorie (under 16, esordienti e nuove proposte) che nella “classica gara” avranno la possibilità di conoscere artisti, cantautori, musicisti, operatori dello spettacolo per avviare la propria formazione professionale. Sono certo che il pubblico potentino che ha avuto modo di ascoltare Pizzorno in una precedente edizione - dice Bellitti - saprà cogliere la sua maturità artistica con l'ultimo lavoro discografico». Tra gli altri ospiti del Festival che sarà presentato da Federico Fazio: Compagnia Nuova Euroballetto di Roma con le coreografie di Marco Realino, I Villanella (gruppo storico napoletano di tradizioni popolari, ospiti più volte

al Festival di Napoli, Uno mattina, Buona Domenica, etc.), Thomas Mugnano cabarettista da “La sai L'ultima”, Antonio Bruno (polistrumentista-cantante dei Bellitamburi e bassista di Toni Esposito), i Bambini di Vasco (cover band ufficiale di Vasco Rossi); il Corpo di Ballo della scuola di danza Giselle (Potenza) diretta da Marisa Tramutola con le Ccreografie di Giuseppe Albano e Giusy Carella. All'interno del Festival non mancherà, come è tradizione, il momento della solidarietà con intervento di dirigenti e volontari della Lega anti-tumore presieduta dalla dottoressa Pina Di Santo ( Senologia Ospedale San Carlo - Potenza) perché anche lo spettacolo diventi occasione di prevenzione della salute e di promozione della solidarietà. E la mattina di sabato sul tema “Non solo canzonette” si discuterà del Progetto degli Osservatori regionali dello spettacolo alla presenza di dirigenti ed operatori dell'Asmea (associazione spettacolo management e artisti) e dell'assessore regionale Antonio Autilio. «Siamo convinti - afferma Bellitti - che l'Osservatorio regionale dello spettacolo che si andrà ad istituire possa rappresentare un valido

Tullio Pizzorno

strumento per la tutela dei professionisti dello spettacolo, per promuovere la qualità e per attivare laboratori ed attività di formazione dei giovani». cultura@luedi.it

MATERA - Un notte a tutto reggae presso il Sound Cafè ( ex Tiromancino). A esibirsi in concerto live i magnifici sette della band materana Soul Vibration. A partire dalle 22.30 il gruppo presenterà il primo album tributo a Bob Marley. Una serata da non perdere per gli amanti del genere. L’evento è promosso da Immaginotte Art agency. cultura@luedi.it

APPLAUSI E RISATE PER LA FINALE DELLA GARA DI CABARET “COMICITTÀ”

La medaglia d’oro a Vitale & Conte di MARIA DE CARLO

POTENZA. A salire sul podio della seconda edizione di “Comicittà” il duo “Vitale & Conte”. Giovedì scorso - serata conclusiva del Secondo concorso per comici e cabarettisti emergenti promosso dal locale “C'era una volta” (contrada Valle Paradiso) nella persona del proprietario Elio Coluzzi, in collaborazione con l'associazione culturale Artitudo - la pugliese Carlotta Vitale e il campano Domenico Conte hanno incassato il premio di 1.500 euro. Il duo formatosi alla scuola della Dandini con

“Comiclab”, ha presentato in modo grottesco aneddoti di vita quotidiana legati ai servizi di call-center riuscendo a strappare ai presenti le migliori risate. Una coppa-ricordo è stata consegnata anche agli altri due gruppi in gara: il duo milanese “Galli & Battocchio” (Paola e Giorgia) nei panni de “Le cassiere” (vincitrici della prima serata) e Manola Rotunno e Angela De Prisco (vincitrici della terza serata) con una rivisitazione dello skech Troisi-Arena in cerca di miracoli da san Gennaro. A fine serata, tenuta viva dalla simpatica e brava presentatrice, Mariangela

A destra la coppia vincitrice Vitale & Conte, sopra il duo secondo classificato Galli & Batacchio

Brindisi, una stretta di mano e la consegna dei premi con tanto di complimenti e di incoraggiamento “a conti-

nuare” da parte del presidente della Giuria, Mario Ierace nonchè direttore artistico, mentre Coluzzi al duo

“Vitale & Conte” ha consegnato l'ambito assegno. Una serata-spettacolo ricca di risate e di partecipazione,

numeroso infatti il pubblico presente. Non è passato inosservato anche l'arrivo al tavolo della Giuria (composta dai giornalisti delle testate locali, dal regista teatrale Pio Baldinetti e da Emma Bernardo) di Tonino Centola del trio La Ricotta (a dare mano forte al “collega” Ierace) applaudito per il successo a Zelig. La seconda edizione di Comicittà ha evidenziato il talento dei giovani di Artitudo (Mariangela Russo, Bianca Andretta e Giuseppe Calabrese) che hanno attivato sul territorio un meccanismo di promozione artistica a più livelli. Una presenza la loro che diventa anche una scommessa lavorativa per i giovani attraverso il canale della creatività. Comicittà ha trovato poi, nella persona di Coluzzi, la formula vincente per chi ama mangiare in compagnia e divertirsi: a “C'era una volta” si mangia di qualità, con buon umore e con partecipazione. cultura@luedi.it

La Ruina porta in scena il dramma di una donna sopraffatta dalla legge degli uomini

La sventura di essere “Dissonorata” di ANNA MARIA CALABRESE

POTENZA - «Cu a capa vasciata a cuntà i petri pi nterra. Sungu ‘na guagliona e quannu passu mìanzu i genti agghia teni ‘a capa vasciata. Un davu retta a nisciunu e ‘un gavuzu mai l’uacchi a ‘nterra ca si ‘nziammai si scontrinu cu quiddi ‘i ‘nu masculu tuttu ‘u paisu mi chiami puttana». Parole agghiaccianti, di una donna vittima della “legge degli uomini”. Così inizia lo spettacolo dal titolo “Dissonorata”, presentato al teatro Stabile dalla compagnia “Scena Verticale”. La vicenda narrata è quella dell’ennesimo caso di sopraffazione familiare perpetuata ai danni di

una donna. Cresciuta in un paese della Calabria del dopoguerra, costretta a rimanere “zitellona” fino a quando la sorella maggiore trovi marito, Pasqualina cede alle pressioni del suo pretendente. Incinta e abbandonata, è condannata dal clan familiare che, cospargendola di petrolio, tenta di bruciarla, epilogo estremo di una tradizione culturale che non riconosce la dignità femminile. A dar voce ai ricordi della “disonorata” narratrice è Saverio La Ruina (vincitore del Premio UBU 2007 come “migliore attore” e “migliore novità italiana”). Una maglia che copre le braccia fino al gomito, una vestina da casalinga lunga fin sot-

to al ginocchio, le calze sotto i sandali. Così vestito, La Ruina parla un calabrese stretto stretto, che incanta per la sua musicalità, rinforzata dalle flessioni che l’attore le impone, colorendo di femminilità il suo timbro. Per quanto la parola sia preponderante, colpisce l’estrema padronanza del gesto, che impone all’attore di rimanere seduto, composto, esprimendo, in questo modo, la pudicizia, la rassegnazione, la goffaggine dovuta all’inesperienza del personaggio, delegando il movimento ad una vera e propria “danza delle mani”, dei piedi, delle spalle, della testa. Accanto a Saverio La Ruina, sul palco c’è soltanto un musicista,

Gianfranco De Franco, che cadenza con suggestivi intervalli sonori i silenzi e la voce. Uno spettacolo che appassiona e che emoziona. La storia di un delitto d’onore. Durante la narrazione, risuonano molteplici voci di donne. Voci di donne del sud, di madri, di nonne, di zie, di loro amiche e di amiche delle amiche, di tutto il parentado e di tutto il vicinato. E tra queste, una in particolare. La “piccola”, tragica e commovente storia di una donna del nostro meridione, Pasqualina. Dal suo racconto emerge una Calabria che anche quando fa i conti con la tragedia vi combina elementi grotteschi e surreali, talvolta perfino comi-

Un momento dello spettacolo

ci, sempre sul filo di un’amara ironia. Uno spettacolo dedicato alla condizione della donna in ogni tempo. Non si protesta, non si fanno recriminazioni. Si racconta una vicenda. Si tenta di capire. Si cerca, fi-

no in fondo, la testimonianza di un’anima semplice che, pur soffrendo, rimane rassegnata e, al tempo stesso, fiduciosa. Perchè il mondo degli uomini si può ancora cambiare. cultura@luedi.it


Spettacoli & televisione

Sabato 25 ottobre 2008

57

L’OMAGGIO ROMA - L'ultimo progetto di Steno, uno dei padri della commedia all’italiana (ma non solo) è stato con il grande amico Federico Fellini. «Volevano realizzare insieme le Ciccione volanti, ispirato da una striscia del Marco Aurelio (il giornale satirico su cui entrambi avevano debuttato negli anni '30, ndr)». L’ha rivelato uno dei figli di Steno, Enrico Vanzina, in occasione della proiezione del documentario dedicato al padre, Steno, genio gentile di Maite Carpio, presentato al Festival di Roma nella sezione L’altro cinema. «Papà del film sarebbe stato sceneggiatore e Fellini regista. Federico si era entusiasmato all’idea e si erano incontrati trequattro volte prima che papà morisse» ha detto Enrico Vanzina. La rivelazione è arrivata dopo

Steno, l’ultimo progetto con l’amico Fellini la proiezione del film non fiction sulla carriera e la vita di Stefano Vanzina in arte Steno (scomparso nel 1988), tra pubblico e privato, al quale una platea in cui c'erano anche Enrico Montesano, Ettore Scola, Armando Trovajoli ha regalato tanti applausi a scena aperta e un’ovazione finale accolta dai figli Carlo e Enrico Vanzina con gli occhi lucidi. Sono passate sul grande schermo le immagini dei suoi film, da Totò Cerca casa, diretto con l’amico Mario Monicelli con cui aveva debuttato in coppia come sceneggiatore, a Un americano a Roma, da Guardie e ladri a Febbre di cavallo, oltre a interviste col regista, testimonianze da materiale d’archivio o nuovi in-

I Vanzina con Maite Carpio

terventi (ci sono fra gli altri, i ricordi di Alberto Sordi, Furio Scarpelli, il critico Tullio Kezich,

oltre ai figli del regista) e brani del suo diario del 1944, a lungo inedito. «Quando ho chiesto a Monicelli perchè Steno avesse avuto meno successo di lui Mario mi ha risposto: “perchè era un uomo gentile, raffinato, un intellettuale, mentre io ero un soldataccio che sapeva baccagliare con la troupe”». Monicelli dice anche nel documentario che Steno «è stato un grande talento, a cui ho voluto molto bene. Era un uomo mite, mai sopraffattore, da lui ho imparato ad essere civile». Il film si sofferma anche sul ruolo di talent scout di Steno (da Sordi a Montesano) e sul suo grande amore per i comici, primo fra tutti Totò.

«Quando Steno è morto, ho molto sofferto, mi è venuto a mancare un padre artistico, sono rimasto quasi orfano» ha detto Montesano dopo la proiezione. «Papà era un uomo spiritosissimo, elegantissimo che aveva un grande rispetto per il lavoro e a differenza di altri registi della sua generazione ha mantenuto fino alla fine un contatto con la platea più giovane. Per lui fare il regista era un lavoro e non girava un metro in più di pellicola di quanto servisse – hanno ricordato i figli del regista. Per Ettore Scola che a 15 anni fu assunto da Steno al Marc'Aurelio «in lui si restava colpiti dalla grande intelligenza e gentilezza, una cosa rara, visto che le persone intelligenti spesso non sono gentili. Con Steno c'era una corrente immediata che ti legava a lui».

BRANDO, FIGLIO DI CHRISTIAN, AL FESTIVAL CON “PARLAMI DI ME”

Memorie De Sica di nonno in nipote di FRANCESCO GALLO ROMA – Il figlio che racconta il padre che ricorda il nonno. Non è un gioco di parole, ma quello che accade con le tre generazioni della famiglia De Sica che si incontrano in “Parlami di me” a firma di Brando De Sica. Film passato ieri in concorso al Festival di Roma prodotto da Silvia Verdone e che verrà distribuito da Luigi e Aurelio De Laurentiis. Per Brando, 25 anni, è il suo esordio alla regia che ha studiato a Los Angeles alla University of Southern California (Usc). Un esordio in cui Brando sceglie di mettere in scena il musical teatrale del padre omonimo (Parlami di me), scritto da Maurizio Costanzo e Enrico Vaime e andato in scena con grande successo per due anni consecutivi: oltre 11 milioni di euro di incasso. Protagonista assoluto del musical il padre di Brando, Christian, che insieme a Paolo Conticini e Laura di Mauro, canta, balla, recita e ricorda. Tra i momenti più commoventi quando Christian De Sica ricorda sul palcoscenico il padre con affetto e commozione dicendogli con modestia: «Ho solo un briciolo del tuo talento». «Questo film ha detto qualcuno andrebbe analizzato da uno psicanalista», esordisce così Brando De Sica in conferenza stampa e poi va

FILM SU BAADER MEINHOF

Terrorismo tedesco gli anni della Raf di ALESSANDRA MAGLIARO ROMA –La Germania fa i conti con il proprio passato, quello che negli anni di piombo la insanguinò, al pari dell’Italia, con le azioni terroristiche della Banda Baader Meinhof e il Festival internazionale del film di Roma dedica la giornata di oggi al cinema politico tedesco con due film. «Non ci siamo pacificati con quegli anni e con la Raf – ha detto il regista Uli Edel, che

Roma off

Le star dopo il red carpet

Il fenomeno Zac Efron presenta High School Musical 3

Brando e Christian De Sica

subito al punto: il nepotismo. E dice: «Proprio per non essere accusato di questo ho lasciato a 18 anni l’Italia e sono andato a Los Angeles, proprio per rispettare questo lavoro che voglio fare: il regista. Se noi figli di papà non possiamo lavorare, lo Stato ci dia una sovvenzione. Perchè questo succede solo in Italia e non ci si meraviglia che ci siano generazioni di figli d’arte nella famiglia Fonda e in quella Barrymore». Brando ricorda anche con commozione quel nonno che, confessa, «non ho mai conosciuto. Non ho avuto il nonno che si metteva sul mio letto a raccontarmi le favole. Ma per me le favole sono state vedere film come “Miracolo a Milano” o “I bambini ci guardano”». Il film che, confessa Brando De Sica, è dedi-

cato alla nonna Maria (“Un modo per dirgli ti voglio bene») ha spiegato Aurelio De Laurentiis non si sa esattamente che tipo di distribuzione avrà: «Non vorremmo commettere degli errori di sfruttamento, valuteremo cosa fare». Intanto Brando De Sica già pensa al prossimo lavoro. E lui, che è da sempre innamorato dei film horror, sta preparando, da due anni, un film sul mostro di Firenze, Pietro Pacciani, ispirato al libro di Michele Giuttari “Anatomia di un’indagine”. «Voglio raccontare quella storia che mi ha molto impressionato – continua Brando – più che altro per i risvolti esoterici che ci sono dietro, come la massoneria, e non tanto per la figura di Pacciani».

nel '68 era iscritto all’Università, era simpatizzante della Lega Spartachista ed è stato molto vicino all’estrema sinistra –ma con quell'epoca bisogna confrontarsi ancora». Il suo 'La banda Baader Meinhof', che con un cast di ottimo livello (Martina Gedeck, Bruno Ganz, Moritz Bleibtreu, Alexandra Maria Lara, Johanna Wokalek tra tutti) fa la cronaca dei sanguinosi 10 anni culminati nel '77 con il suicidio nel carcere di Stammheim dei fondatori della Raf, in Germania è già un successo al box office, con 1 milione di spettatori in 10 giorni «e soprattutto ha sollecitato un nuovo dibattito sul tema e io sono contento perchè questo farà capire ai giovani di oggi, a mio figlio ventenne, la scintilla, la fascinazione che hanno avuto i loro

padri nel movimento del 68». Edel confessa di aver subito quel fascino ma tutto il film, ad alto budget e con una buona ricostruzione dell’epoca, punta a far capire allo spettatore quale «fu la realtà del terrorismo fatto da persone spaventosamente crudeli». Ha detto Stefan Aust dal cui libro, considerato il più completo sulla storia della Rote Armee Fraktion è stato tratto il film: «la gente è ancora toccata da questa storia come fosse avvenuta l’altro ieri». Per una parte del Movimento studentesco e per i simpatizzanti di tutto il mondo, la Baader Meinhof fu una leggenda, un’icona rivoluzionaria e il film mostra un seguito popolare in Germania, almeno per i primi anni, davvero forte. «Erano delle icone e volevano esserlo – ha spiegato Edel –

ROMA - A soli 21 anni (è nato in California il 18 ottobre 1987) è tra i più amati, e sicuri di sè, dello star system. Nonostante abbia incominciato a recitare giovanissimo (a 11 anni), è il tv movie 'High School Musical' a renderlo famoso. Un fenomeno generazionale pari solo a quello di Grease, con fan di tutto il mondo (almeno 130 milioni) e una colonna sonora che ha battuto praticamente ogni record. Tanto che produttori e realizzatori hanno pensato di fare il salto: dalla Zac Efron televisione al cinema con la terza puntata, in anteprima al festival di Roma e in uscita in questi giorni: per Zac Efron, dopo l’ottima accoglienza di 'Hairspray', la strada sul grande schermo è in discesa. Se non fosse che il giovane divo si sta risentendo di tanta popolarità, e forse per questo non lo vedremo

ma le loro azioni no. Il film in questo senso denuncia senza ritrosie che compirono delitti tremendi. Io stesso fui affascinato ma poi questo sentimento mutò in orrore». Nel film vengono definiti anarchici e mai messi in relazione con i servizi segreti della Stasi nell’allora Ddr, cosa che ha provocato al festival qualche protesta dalla stampa tedesca. Il film, come ha sottolineato lo sceneggiatore e produttore Bernd Eichinger, fa piazza pulita della fine dei terroristi in carcere, sottoposti a mille pressioni e però irriducibili nella ricerca di nuove azioni in collegamento con la seconda e terza generazione della Raf. «Sarebbe stato meglio dire che lo Stato li ha ammazzati, ma non si può dire così. Tutto

a Roma: «La mia vita è come quella di James Bond dice - Sono un appassionato del genere e ora mi ritrovo a sfruttare tutti i segreti che ho appreso guardando questi film. Cammino sempre circospetto, pronto alla fuga». O ancora: «La gente vuole sapere tutto di me e io continuo a nascondermi». Poi l’attore si contraddice: «Vorrei essere come Troy (il campione di basket che interpreta in 'High School Musical', ndr) anche fuori dal set. E’ simpatico e piace a tutte le ragazze!». Però a tutto c'è una spiegazione: «Più sei sotto i riflettori per la tua vita privata meno lo sei come attore. Si tende a fare confusione tra finzione e realtà». Alla fine però ammette: «'High School Musical' è stato un sogno che si è avverato. All’inizio imparare a ballare è stato duro ma ce l’ho messa tutta».

L’attrice Martina Gedeck

quello che si sa con esattezza fa pensare ad un vero suicidio nello stesso giorno, il 17 ottobre 1977, progettato con cura come si ricava dai bigliettini scritti da Ulrike Meinhof: l’omicidio di Stato è una leggenda», ha detto Aust.

Claudio Santamaria

di MARCELLO ROMANELLI E DOPO Monica Bellucci? Cosa ha fatto la Monica nazionale dopo la sua passeggiata sul Red Carpet? Un saltello, solo un saltello alle Officine del Farneto. Ops. Un locale che non è il top dell’eleganza, ma ,in questo momento, nella capitale ha preso nettamente il volo. E si vola con la Bellucci, riconosciuta dal barman del locale che non fa a meno di chiedere «un bacioooooo, ti pregooooo». Fuori dal festival le giacche volano via, i baci aumentano e si cerca il contatto. Della vita. Per attrici alla ricerca di un posto al sole, del momento per le attrici che hanno già un posto al sole, ma desiderano la storia mordi e fuggi. E in questo caso i bellocci dalla “canottiera fina…” non si tirano indietro. Alle Officine non manca nemmeno la giovane e bella attrice Carolina Crescentini in splendida forma in compagnia di Claudio Santamaria. Ultima nota. Anzi la penultima. Il mitico Al Pacino prima di volare via ha fatto aprire a notte fonda un locale a Trastevere per la voglia di “bucatini”. L’ultima nota, proprio l’ultima è dedicata a Franco Califano che, con il figlio di Vasco Rossi ed Emanuela Arcuri, hanno animato la notte al Joia. Albakiara, non è solo una canzone, un film, ma…. la vitaaaaa!


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Rubriche

Sabato 25 ottobre 2008

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Il metodo, l'organizzazione e la grinta vi consentiranno di affermarvi nella professione. In amore gelosia pericolosa.

TORO 21/4 - 20/5

Con l'intelligenza e la diplomazia riuscite a sbrigare più che bene ogni impegno di lavoro. In amore s'impone una pausa.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Il ritmo di lavoro sta diventando meno frenetico e presto avrete i giusti riconoscimenti. In amore non mollate la presa.

CANCRO 22/6 - 22/7

Una mossa astuta dovrebbe farvi uscire alla grande da un'emergenza lavorativa. In amore non avete rivali.

LEONE 23/7 - 23/8

Non pretendete troppo da voi stessi in questo periodo burrascoso per i vostri affari. Vi rifarete. In amore guardate lontano.

VERGINE 24/8 - 22/9

Potete ancora rimediare ad un errore di valutazione nel lavoro: ma è fondamentale la tempestività. In amore siete un po' distratti.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Siete molto ambiziosi e per fare carriera potete contare sulla considerazione di parecchie persone. Qualche difficoltà negli affetti.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Nell'ambiente di lavoro dovete dominare la tendenza ad accentrare tutto nelle vostre mani. Voglia di tenerezza.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Nel lavoro le cose stanno prendendo un andamento assai favorevole: continuate così. Nuovi felici incontri in casa di amici.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Ampliare il vostro campo d'azione nella professione non sarà poi tanto difficile. L'amore vi premia.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Le vostre quotazioni nel lavoro stanno salendo: attenzione ai passi falsi. In amore la strada è in salita ma ne vale la pena.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

IN,F onde; ree U; fori A - Infondere euforia.

Nel lavoro avete imboccato la strada giusta e i risultati lo confermeranno. In amore fatevi desiderare e le vostre chances aumenteranno.


Televisioni

18.50

QUIZ

21.05

PRIMA SERATA

L’eredità

TELEFILM

TALKSHOW

20.10

Cold Case delitti irrisolti

21.10

Fabio Fazio

Sabato 25 ottobre 2008

SHOW

21.05

Maria De Filippi

FILM

21.10

U.S. Marshals Caccia senza tregua

FILM

23.20

Madagascar

59

SHOW Maurizio Crozza

06.00 -AttualitàEuronews 06.10 -TeleromanzoIncantesimo 9 06.30 -RubricaSabato & domenica 09.30 -RubricaSettegiorni 10.20 -EVENTO Cerimonia Internazionale per il 66° anniversario della battaglia di El Alamein 11.25 -RubricaOcchio alla spesa 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaEasy Driver - di motori 14.25 -RubricaLineablu 15.45 -RubricaSpeciale moda & bambini 16.15 -RubricaDreams Road 17.00 -Telegiornale Tg 1 17.10 -RubricaA sua immagine 17.40 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 17.45 -RubricaPassaggio a Nord Ovest 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale

06.00 -VideoframmentiVideocomic 06.10 -RubricaTg 2 Sì, viaggiare 06.20 -RubricaL'avvocato risponde 06.30 -RubricaInconscio e magia 06.45 -VarietàMattina in famiglia 07.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 08.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.30 -TelegiornaleTg 2 Mattina L.I.S. 10.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 10.15 -RubricaSulla via di Damasco 10.45 -RubricaQuello che 11.25 -RubricaApriRai - di media e comunicazione 11.35 -VarietàMezzogiorno in famiglia 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.25 -RubricaDribbling 14.00 -MusicaleScalo 76 17.10 -RubricaSereno variabile 18.00 -TelegiornaleTg 2 18.10 -TelefilmThe District 18.50 -Real TvL'Isola dei famosi - La settimana 19.35 -Real TvL'isola dei famosi 20.00 -Sit ComPiloti

08.00 -RubricaIl videogiornale del... 08.45 -CartoniIl mondo di Stefi 09.00 -Talk ShowTv Talk 10.30 -RubricaArt News 11.00 -RubricaTGR I nostri soldi 11.30 -RubricaTGR Levante 11.45 -RubricaTGR Italia Agricoltura 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RotocalcoTGR - L'Italia de... 12.55 -RubricaTGR Bell'Italia 13.20 -ReportageTGR Mediterraneo 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Ambiente Italia 15.50 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.55 -RubricaSabato Sport 16.00 -SportCamp. italiano - Pallanuoto 17.00 -SportFirenze - Pistoia - Ciclismo 17.35 -RubricaMagazine C. League 18.10 -Rubrica90° minuto Serie B 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -Talk ShowChe tempo che fa

06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.50 -Musicale Loggione 09.30 -Rubrica Amici libri 10.00 -Rubrica Superpartes 10.40 -Talk Show Maurizio Costanzo Show 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Sit Com Il supermercato 14.10 -Reality Show Amici 15.30 -Rotocalco Verissimo - Tutti i colori della cronaca 18.50 -Quiz Chi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5

07.20 -Serie Tv Le stagioni del cuore 09.30 -Rubrica Vivere meglio 10.50 -Rubrica Fornelli d'Italia 11.30 -Telegiornale Tg 4 11.40 -Rubrica Fornelli d'Italia 12.40 -Rubrica Pianeta mare 13.30 -Telegiornale Tg 4 14.00 -RubricaForum: Sessione pomeridiana del sabato 15.00 -Film TvPerry Mason - Il bacio che uccide - Giallo 17.00 -Serie Tv Psych 18.00 -Documentario L'orso polare 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.35 -TelefilmWalker Texas Ranger

06.55 -Cartoni 10.45 -Sit ComUna pupa in libreria 11.20 -TelefilmV.I.P. 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 13.00 -News Studio Sport 13.25 -RubricaGrand Prix Moto 13.55 -SportGrand Prix - Motociclismo 15.05 -SportGrand Prix - Motociclismo 15.20 -SportGrand Prix - Motociclismo 16.05 -NewsTgcom - Attualità 16.10 -Film I goonies con Sean Astin, Josh Brolin, Jeff Cohen, Corey Feldman, Martha Plimpton, Anne Ramsey - regia di Richard Donner (USA) - 1985 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.05 -Film Cani dell'altro mondo con Liam Aiken, Kevin Nealon, Molly Shannon, Brittany Moldowan - regia di John Robert Hoffman (USA) - 2003

07.00 -AttualitàOmnibus Weekend 09.20 -RubricaL'intervista 09.50 -RubricaIl tempo della politica 10.35 -Film Se io fossi onesto con Vittorio De Sica, Maria Mercader - regia di Carlo Ludovico Bragaglia (Italia) - 1942 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmIn tribunale con Lynn 14.00 -TelefilmJack Frost 16.00 -Film Chi ha rubato il presidente? con Louis de Funès, Bernard Blier, Folco Lulli, Venantino Venantini, Maria Rosa Rodriguez - regia di Jacques Bernard (Francia) - 1966 18.00 -Film Affari d'oro con Bette Midler, Lily Tomlin, Michele Placido, Fred Ward, Michael Gross - regia di Jim Abrahams (USA) - 1988 20.00 -TelegiornaleTg La7

20.30 -News Rai Tg Sport 20.35 -Gioco Affari tuoi 21.30 -Show Volami nel cuore

20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto 20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm Cold Case - Delitti irrisolti 22.40 -Rubrica Sabato sprint

21.30 -Rubrica Ulisse: il piacere della scoperta 23.20 -Telegiornale Tg 3

20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Show C'è posta per te

21.05 -FilmU.S. Marshals - Caccia senza tregua con Tommy Lee Jones, Wesley Snipes, Robert Downey Jr., Joe Pantoliano, Kate Nelligan, Daniel Roebuck, LaTanya Richardson regia di Stuart Baird (USA) - 1998

21.10 -Film Madagascar - regia di Eric Darnell, Tom McGrath (USA) - 2005 22.45 -Show Candid Camera

20.30 -RubricaLa valigia dei sogni 21.10 -FilmNuovo Cinema Paradiso con Jacques Perrin, Philippe Noiret, Salvatore Cascio, Leopoldo Trieste, Enzo Cannavale, Leo Gullotta - regia di Giuseppe Tornatore (Fra/Ita) - 1988

23.50 -TelegiornaleTg 1 23.55 -RubricaApplausi 00.25 -TelegiornaleTg 1 00.35 -Previsioni del tempoChe tempo fa 00.40 -GiocoEstrazioni del Lotto 00.45 -RubricaAppuntamento al cinema 00.50 -FilmAmarcord

23.20 -TelegiornaleTg 2 23.30 -RubricaTg 2 Dossier 01.50 -Real TvL'isola dei famosi 02.25 -Previsioni del tempoMeteo 2 02.30 -RubricaAppuntamento al cinema 02.35 -DocumentiIl mio 68 02.50 -Talk ShowIl caffè

23.30 -TelegiornaleTg Regione 23.40 -AttualitàUn giorno in pretura 00.40 -TelegiornaleTg 3 00.50 -RubricaTg 3 Agenda del mondo 01.05 -RubricaTg 3 Sabato notte 01.30 -RubricaFuori orario. 01.35 -FilmKill Gil Volume Uno

00.40 -RubricaNonsolomoda - Globish News 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della supplenza 02.45 -FilmAnything Else

23.35 -RubricaGuida al campionato 00.05 -NewsSipario notte 01.05 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.20 -ShowIeri e oggi in Tv special 02.50 -FilmLe quattro verità 05.00 -TELENOVELA Terra nostra 2 - La speranza

23.40 -Film TvLocuste: l'ottava piaga Horror 01.30 -NewsStudio Sport 02.30 -FilmMirrormask 04.10 -FilmImmortal ad vitam 05.45 -NewsStudio Sport

23.20 -ShowCrozza Italia 01.15 -TelegiornaleTg La7 01.40 -RubricaM.O.D.A. 02.15 -Rubrica25ª ora - Il cinema espanso 04.15 -AttualitàCNN News

leTrame

LA 7

ORE 16.00

ITALIA 1

ORE 16.10

LA 7

ORE 18.00

CHI HA RUBATO IL PRESIDENTE?

I GOONIES

AFFARI D’ORO

con L. De Funès, B. Blier, M.-R. Rodriguez, V. Venantini - regia di Jacques Besnard (Fra) - 1966

con S. Astin, J. Brolin, J. Cohen - regia di Richard Donner (Usa) - 1985

con B. Midler, F. Ward, M. Placido - regia di Jim Abrahams (Usa) - 1988

Un gruppo di potenti sta comprando tutte le case del quartiere di Goon Docks con chiari intenti speculativi. Una banda di ragazzini del quartiere, i Goonies, cerca di opporsi, ma non sa neppure da che parte cominciare. Poi, una sera, rovistando in soffitta, i ragazzi scoprono un'ingiallita mappa spagnola che contiene indicazioni precise su come trovare un antico tesoro...

Nell'ospedale di Juppiter Hallow, due gemelle nate da una coppia di contadini vengono scambiate per sbaglio con altre due, nate da una coppia di ricconi. Le prime vengono chiamate Rose e Sadie, le seconde Sadie e Rose. Divenute adulte, la chiusura della fabbrica in cui lavora la Rose meno fortunata, di proprietà della fortunatissima Sadie, provoca finalmente l'intricato scontro...

Il presidente degli Stati Uniti scompare mentre sta pranzando in un lussuoso ristorante di Parigi: il direttore del locale, monsieur Septime, dovrà districarsi tra poliziotti, agenti segreti e oppositori politici che lo credono responsabile del rapimento...

ITALIA 1

ORE 19.05

CANI DELL’ALTRO MONDO con M. Shannon, L. Aiken, K. Nealon, B. Moldowan - regia di John Hoffman (Usa) - 2003 Il dodicenne Owen Baker ha lavorato come "dog sitter" per avere dai genitori il permesso di tenere un cane: in questo modo può adottare un trovatello trasandato e malinconico che chiama Hubble. Ma le cose prendono una piega imprevista quando una mattina Owen si sveglia e scopre di capire tutto ciò che il cane sta dicendo...

RETE 4

ORE 21.05

U.S. MARSHALS - CACCIA SENZA TREGUA con T. Lee Jones, W. Snipes, R. Downey jr., J. Pantoliano - regia di Stuart Baird (Usa) - 1998 Un ricercato per omicidio, ferito in un incidente stradale, deve essere trasferito dall'ospedale civile a quello del carcere di New York. Durante il viaggio di trasferimento l'aereo cade e Mark scappa...

LA 7

ORE 21.10

NUOVO CINEMA PARADISO con P. Noiret, S. Cascio - regia di Giuseppe Tornatore (Fra/Ita) - 1988 Nell'immediato dopoguerra a Giancaldo, un paese della Sicilia, il piccolo Salvatore è introdotto ai misteri del cinema dal proiezionista Alfredo e lo sostituisce dopo che Alfredo è rimasto cieco. Alla passione per il cinema si aggiunge l'amore contrastato per Elena. Dopo il servizio militare Salvatore si ferma a Roma, dove riesce a entrare nel mondo del cinema. Tornerà al paese per...

Annozero sconfitto dalla prof Pivetti RAI UNO L'eredita' Affari tuoi Provaci ancora prof 3 L'eredita' la sfida

ora 19.49 20.40 21.16 18.50

ascolto 6.619 6.329 5.621 4.165

RAI DUE Annozero L'isola dei famosi 6 Tg2-costume e societa' L'isola dei famosi 6

21.03 19.10 13.32 18.51

5.169 2.555 2.121 2.055

RAI TRE Un posto al sole Uno sbirro tuttofare Blob di tutto di piu'

20.36 21.10 19.59

2.735 2.035 1.563

Canale 5 Striscia la notizia Distretto di polizia 8 Beautiful Cento vetrine

20.46 21.14 13.42 14.12

7.054 4.588 4.396 4.243

ITALIA 1 La talpa I simpson Tutti all'arrembaggio La talpa

21.13 14.31 14.08 19.35

2.830 2.333 2.197 2.190

RETE 4 Walker texas ranger Tempesta d'amore Reazione a catena Sessione pomeridiana Agrodolce

20.28 19.40 21.12 14.08 20.12

2.520 1.955 1.712 1.611 1.296



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