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Domani è un altro giorno
Il 2023 si apre all’insegna dell’incertezza in tutti i comparti industriali e commerciali. Il comparto del veicolo abitativo viaggia sulla stessa lunghezza d’onda, ma ha energie nascoste: quelle di una potenziale domanda che trova nel nostro veicolo riferimenti e opportunità per difendere i valori del tempo libero. Espressione questa che non indica solo la vacanza, ma soprattutto la capacità di rapportarsi con i luoghi, con gli eventi, con la natura. In sostanza per fare del viaggio la scoperta non solo delle località, ma soprattutto di se stessi. Il comparto del nostro veicolo viene considerato secondario nel quadro della motorizzazione, ma non pretende di essere ai primi posti delle statistiche, bensì di occupare con pieno diritto posizioni di prima fila nell’ottica della cosiddetta auto utile. Necessaria? Indispensabile? Possiamo rispondere che il nostro veicolo è ricco delle capacità di offrire possibilità di impiego che aprono alla qualità della vita. Gli operatori della produzione e quelli della commercializzazione devono proteggersi con questo scudo per non far disconoscere il ruolo fondamentale di una invenzione che ha fatto scoprire il valore della mobilità, di un bene sempre più diffuso ma spesso confuso nella interpretazione.
Quando quasi cento anni fa il veicolo abitativo apparve sulla scena con l’intuito creativo di artigiani visionari si pensava che, come tutte le invenzioni strane, fuori dai modelli consueti, avrebbe avuto vita breve. Non è stato così, e i costruttori, i progettisti, gli operatori commerciali, con il loro coraggio, hanno dimostrato che la nascita del veicolo abitativo non era una estemporaneità visionaria ma una visione. Il comparto ha fatto passi da gigante nella progettazione, nella costruzione, nella commercializzazione. Un processo economico che, come per tutti i settori, ha avuto alti e bassi; ma il veicolo aveva e ha una radice che non solo non si è spenta, ma, con la transizione dei modelli di vita emersi prepotentemente in questo primo ventennio del secolo, il veicolo vede le sue motivazioni ideali trasformarsi in risposte concrete e, in alcuni non secondari casi, nella sola risposta possibile. Affido queste motivazioni a Camper Professional , una rivista innovativa e coraggiosa, all’inizio del 2023. La crisi morde i bilanci e richiede la volontà di affrontarla con la determinazione di rendere il filo, nella costruzione e nella commercializzazione, più solido per dargli la capacità di traghettare in tempi brevi la ripresa e in tempi più lunghi una rinascita forte e coraggiosa.
Chi scrive queste considerazioni, e vi ringrazia per l’attenzione, ha visto, consentitemi di dirlo, i primi passi di un veicolo che avrebbe dato il dono della mobilità creativa a più generazioni. Quella che sta arrivando ha la consapevolezza di questo dono e ne sente il valore proprio come succede in tanti processi industriali e nella ricerca di una qualità comportamentale, che è qualità della vita. Il veicolo abitativo si guarda intorno e non deve temere di non far parte di un comparto di dimensioni milionarie. Ha, ed è il suo valore aggiunto, un ruolo entusiasmante e ben definito: quello di offrire la libertà del viaggiare per conoscere i luoghi e se stessi. Fuori dai modelli di massa ma dentro a preziosi modelli di vita, se si vuole creare un rapporto con i luoghi e un rispetto nel conoscerli, scoprirli, esserne partecipi. Domani è un altro giorno, dice un vecchio proverbio. Un obiettivo che ha il titolo di credito in un comparto che in tutti i suoi meccanismi possiede le doti per ripartire.
Francesca Guerra
I suggerimenti della consulente di Assocamp ai concessionari per ridurre i rischi e muoversi in sicurezza nei (difficili) rapporti con clienti, fornitori e produttori di veicoli ricreazionali