Camper Professional Italia entra con questo numero nel suo sesto anno di vita e lo fa consegnando agli operatori del settore caravanning italiano un fascicolo quanto mai ricco di contenuti. Abbiamo deciso di dedicare la copertina al direttore generale di DCHV (associazione dei dealer di camper e caravan tedeschi), Ariane Finzel, che nella nostra intervista offre un quadro dettagliato dei progetti e delle iniziative di successo portate avanti dall’associazione e delle relazioni in essere con i costruttori di veicoli ricreazionali. Ma questa non era l’unica copertina possibile. CI sono almeno altri due leader di spicco intervistati in queste pagine: Alexander Leopold, CEO di Erwin Hymer Group e Fabrizio Giugiaro, CEO di GFG Style. Per questo vi proponiamo qui a fianco le due copertine alternative che non hanno visto la stampa, ma che avrebbero meritato in egual modo di essere selezionate per la nostra edizione. Il 2024 è l’anno in cui il nostro giornale lancia il “Camper Professional RV Dealer Award”: un premio che è stato istituito per celebrare l’eccellenza nel mondo dei veicoli ricreazionali, con un’attenzione particolare ai concessionari che si sono distinti in tre diverse categorie: Comunicazione, Iniziative di Successo e Innovazione. A questi riconoscimenti del presente abbiamo voluto affiancare anche dei premi alla carriera, per ricordare chi si è distinto nel settore e ha contribuito all’evoluzione e allo sviluppo del settore caravanning. Abbiamo identificato quattro categorie: Progettazione e Design di Veicoli Ricreazionali, Pionieri del Commercio di Veicoli Ricreazionali, Leadership e Visione nelle Tecnologie per Veicoli Ricreazionali, Comunicazione e Marketing nel Turismo All’aria Aperta. La cerimonia di premiazione avverrà il 4 aprile 2024, alle ore 17:00, presso Lariofiere a Erba (CO) durante la fiera FIT YOUR CAMPER. A questo proposito, Camper Professional Italia è uno dei media partner di questo nuovo format fieristico che ha due giornate dedicate esclusivamente agli operatori. Troverete nelle pagine che seguono il programma degli eventi, ma siamo particolarmente orgogliosi di aver coinvolto Quintegia, società di ricerca specializzata nel settore automotive e organizzatrice di Automotive Dealer Day, manifestazione B2B che si svolge in maggio presso la fiera di Verona e che nel 2023 ha visto la partecipazione di 5.500 operatori professionali. Il 4 aprile alle ore 16 sarà l’occasione per approfondire con Quintegia alcuni temi importanti come quelli del cambiamento in atto nel settore dell’auto, i nuovi trend della distribuzione e il comportamento dei nuovi consumatori. Ci vediamo il 4 e 5 aprile alla fiera FIt Your Camper. Vi aspettiamo!
Antonio Mazzucchelli
Sommario
• 4 Anteprima Fit Your Camper
• 8 News
• 18 Intervista con Ariane Finzel
• 22 Intervista con Alexander Leopold
• 50 Focus aziende Lippert
• 52 Focus aziende Dimatec
• 54 Focus aziende Teleco
• 56 Focus aziende Thetford
• 58 Focus aziende AL-KO VTE
Direttore responsabile: Antonio Mazzucchelli
Caporedattore: Paolo Galvani
Addio Dottor Jannucci
Caro Raffaele, ti voglio qui al mio fianco, vicino all’editoriale per salutarti con affetto e immensa stima. Te ne sei andato il 20 novembre 2023 all’età di 94 anni dopo una carriera straordinaria.
Sei stato un imprenditore determinato, un uomo di cultura, un giornalista, un esperto di marketing editoriale, uno dei padri fondatori del caravanning, un’icona del nostro settore e non solo in Italia. Non sei solo la memoria storica di quello che è accaduto in questo comparto, ma sei stato l’instancabile artefice di molti accadimenti. Un ispiratore e un innovatore per l’industria del plein air, per il mondo della distribuzione e per quello associazionistico per oltre 50 anni. Per 2 anni hai firmato la rubrica “IPSE DIXIT” sulle colonne di questo giornale e io ti sono grato per aver voluto arricchire questa pubblicazione con la tua raffinata penna.
Buon viaggio amico mio.
La nostra intervista a Raffaele Jannucci pubblicata sul numero di ottobre del 2020 è disponibile online inquadrando il QR code a fianco:
• 26 Intervista con Armin Mäder
• 30 Intervista con Mirko Carozzi
• 34 Intervista con Fabrizio Giugiaro
• 40 Intervista con Andrea Cardinali
• 46 Novità Stellantis
Team editoriale: Enrico Bona, Renato Antonini, Elisabetta Croce, Giorgio Carpi, Francesco Rossi, Terry Owen, Craig Ritchie
Progetto e realizzazione grafica: Federico Cavina
Stampa: Graphicscalve SpA - Vilminore di Scalve (BG)
Email: redazione@camperprofessional.com
• 60 CMT Stoccarda report
• 70 Karavanist Istanbul report
• 76 Assocamp
• 80 APC
• 82 AIASC
Editore: Fuori Media srl - Viale Campania 33 - 20133 Milano - Tel +39 02 58437693 o +39 02 58437051 - Numero REA MI - 2107599 - CF/P.Iva 09695690967
Periodicità: Trimestrale
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Camper Professional aiuta i professionisti del settore a tenersi aggiornati con le ultime novità commerciali e le tendenze del mercato.
Con la dicitura “In collaborazione con” indichiamo articoli a carattere pubbliredazionale.
CAMPER PROFESSIONAL camper professional n.18 marzo 2024
L’editoriale
La fiera che non c’era
Dal 4 al 7 aprile a Lariofiere Erba (CO) si svolgerà Fit Your Camper, il primo evento italiano ed europeo interamente dedicato agli accessori e ai componenti per camper, caravan, van e tempo libero. Ci saranno tutti i più importanti brand e un ricchissimo programma di eventi. Con due giornate dedicate ai professionisti e due giornate aperte al pubblico con accesso gratuito, si preannuncia già dalla sua prima edizione un evento unico e di successo A cura della redazione
Il palcoscenico di Lariofiere Erba, dal 4 al 7 aprile 2024, diventerà teatro della prima edizione di “Fit Your Camper”, un’innovativa fiera dedicata agli accessori per camper, caravan e van. Questo evento, collocato nel cuore del Nord Italia, si propone come un appuntamento imperdibile per professionisti e appassionati del settore, offrendo una vetrina esclusiva sulle ultime novità e tendenze del mercato.
In questo contesto, Camper Professional è non solo media partner di Fit Your Camper, ma anche organizzatore di un importante evento dedi-
cato ai rivenditori di veicoli ricreazionali, giovedì 4 aprile, realizzato in collaborazione con Quintegia, punto di riferimento per l’ecosistema di business del settore automotive. I primi due giorni di Fit Your Camper saranno focalizzati sul business to business, creando un’opportunità
Il primo Meet & Match
EVENTO
B2BVenerdì5 oreaprile, 17:00
Venerdì 5 aprile, alle 17, le aziende potranno partecipare a un esclusivo “Meet & Match”, il primo organizzato in Italia, per incontrare alcuni dei più influenti creator di contenuti, blogger e figure di spicco nel mondo digitale nel settore del turismo open-air. Sarà un’opportunità per interagire personalmente con questi talenti creativi e scoprire in prima persona come potrebbero contribuire al successo aziendale. Durante l’incontro, gli influencer e content creator si presenteranno per condividere le loro esperienze, strategie di contenuto vincenti e l’approccio unico che portano nel mondo digitale. Questa sarà un’occasione preziosa per capire in dettaglio il loro modo di lavorare e valutare possibili collaborazioni.
CAMPER PROFESSIONAL anteprima fit your camper
Un’esposizione completa: ecco i brand che parteciperanno
senza precedenti per networking, scoperta e sviluppo commerciale. Successivamente, l’evento si aprirà al grande pubblico, consentendo agli amanti del turismo all’aria aperta di immergersi nelle ultime innovazioni del settore. A supportare questo evento unico ed esclusivo ci saranno cinque top sponsor – Agos, Airxcel, Brunner, Teleco e Truma – che con il loro importante contributo hanno permesso agli orga-
nizzatori di creare un ricco programma di eventi.
Chi ci sarà
L’industria del caravanning nazionale e internazionale ha aderito con entusiasmo a questo format innovativo di fiera dedicato agli accessori e alla componentistica per camper, caravan e turismo all’aria aperta. Gli organizzatori comunicano che a oggi hanno già dato la loro adesione
Sulle vie dell’innovazione: il futuro nella distribuzione del mondo automotive e dei veicoli ricreazionali
Il momento “clou” dedicato ai professionisti è previsto giovedì 4 aprile, quando a partire dalle ore 16 il palco vedrà la presenza di Quintegia per l’evento “Sulle vie dell’innovazione: il futuro nella distribuzione del mondo automotive e dei veicoli ricreazionali”, organizzato da Camper Professional Italia. Elisa Giubilato, Research Manager & Retail Channels Expert, porterà l’esperienza, la conoscenza e il know-how che Quintegia, dal 2003 punto di riferimento per l’ecosistema di business del settore automotive e organizzatori di Automotive Dealer Day, ha costruito nel corso degli anni fornendo una panoramica sui cambiamenti e le trasformazioni nel mondo automotive che hanno influenzato e continuano a influenzare sia i concessionari che i consumatori. Verranno analizzati ed esplorati i cambiamenti nel comportamento del consumatore nel settore automotive, con accenno anche al turismo, per cercare di tracciare un’analisi dei
bisogni, desideri ed esperienze del consumatore camperista. Il tutto culminerà con un momento di riflessioni e spunti finali utili per il business dei concessionari di veicoli ricreazionali.
La relatrice: Elisa Giubilato, Research Manager & Retail Channels Expert presso Quintegia ha oltre 15 anni di esperienza nella ricerca nel settore automotive. È responsabile dello sviluppo di progetti su tematiche di attualità per il settore, quali per esempio formati distributivi, opzioni contrattuali, organizzazione delle reti e standard retail. È advisor di studi di ricerca continuativi di Quintegia e ha collaborato alla realizzazione di diversi nuovi progetti di ricerca, sia lato dealer che customer, rivolti sia a costruttori del mondo auto che camper.
quasi tutti i brand più rilevanti del settore tra cui, solo per citare i più conosciuti: Acquatravel, Airxcel, AL-KO, Brunner, CBE e Nordelettronica (AL-KO VTE), Eberspächer, Filippi1971, Indel B, Lippert, Macrom, SR Mecatronic, Teleco, Thetford, Thule, Viesa, Vitrifrigo.
Tanti altri marchi saranno rappresentati dai più importanti distributori italiani ed europei, come Dimatec, GES International, Vecamplast, Cam-
CAMPER PROFESSIONAL
EVENTO B2B Giovedì4 oreaprile, 16:00
Camper Professional RV Dealer Award 2024: un evento di prestigio per il settore dei veicoli ricreazionali
È con grande entusiasmo che annunciamo la prima edizione del Camper Professional RV Dealer Award, un evento imperdibile che si terrà il 4 aprile 2024, alle ore 17:00, presso Lariofiere a Erba (CO). Questo premio è stato istituito per celebrare l’eccellenza nel mondo dei veicoli ricreazionali, con un’attenzione particolare ai concessionari che si sono distinti in tre diverse categorie: Comunicazione, Iniziative di Successo e Innovazione.
Il nostro impegno non si ferma al presente, ma si estende anche al passato con premi speciali dedicati a coloro che hanno costruito la storia e l’evoluzione di questo settore.
Camper Professional Italia ha scelto di rendere omaggio a figure emblematiche che si sono distinte nel corso degli anni con quattro premi “Alla Carriera”, assegnati a professionisti che hanno lasciato
un’impronta indelebile in ambiti cruciali quali:
• Progettazione e Design di Veicoli Ricreazionali
• Pionieri del Commercio di Veicoli Ricreazionali
• Leadership e Visione nelle Tecnologie per Veicoli Ricreazionali
• Comunicazione e Marketing nel Turismo All’aria Aperta
Questi premi non solo celebrano i traguardi raggiunti, ma anche il percorso innovativo e l’impegno continuo nel migliorare e trasformare il mercato dei veicoli ricreazionali.
L’evento promette di essere un’occasione di incontro per i professionisti del settore, un luogo di scambio di idee e di ispirazione per il futuro. Saremo onorati di accogliere concessionari, progettisti, operatori del settore a questa giornata ricca di emozioni per celebrare insieme l’eccellenza nel mondo del caravanning.
pertools, Contec Group, che ospiteranno nei loro stand, tra gli altri, i prodotti di Truma, Fiamma, Webasto, VB Airsuspension ed Efoy. Non mancheranno, naturalmente, altre tipologie di espositori in rappresentanza di destinazioni turistiche, strutture di accoglienza, associazionismo e servizi, quali assicurazioni e società di finanziamento, media di settore.
Un mondo di eventi
Fit Your Camper 2024 non si limita a essere una mostra di prodotti: è anche un luogo di scambio e apprendimento. Gli espositori, grazie a un fitto programma di incontri (per il dettaglio vi rimandiamo alla pagina www.fityourcamper.it/eventi/), avranno l’opportunità di presentare le loro soluzioni e servizi, oltre a offrire consigli preziosi sulla manutenzione e la sicurezza dei veicoli ricreazionali. Un calendario ricco di interventi, moderati da professionisti della comunicazione, consentirà ai partecipanti di aggiornarsi sulle ultime innovazioni e tendenze.
All’evento realizzato in collaborazione con Quintegia e alla consegna dei Camper Professional RV Dealer Award 2024 (di cui potete leggere
I top sponsor della manifestazione
Fit Your Party PRO
E dopo un nutrito programma di conferenze e presentazioni durante la giornata arriva il momento di rilassarsi. Per questo gli organizzatori hanno pensato a una festa per incontrarsi, stare insieme, fare networking e divertirsi davanti a un bicchiere di vino e del buon cibo, accompagnati da un trio di professionisti della musica jazz. Espositori, concessionari, allestitori, giornalisti, sono tutti invitati a questo momento di convivialità.
Evento B2B
Fit Your Camper ha ottenuto la sponsorizzazione di 5 brand di primaria importanza, ai quali sarà data una visibilità speciale su tutta la comunicazione visiva e testuale della fiera. Grazie a questa sponsorship è stato possibile organizzare la festa per espositori e visitatori b2b e la welcome lounge nel padiglione A dove operatori, comunicatori e giornalisti sono benvenuti durante i giorni della manifestazione.
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edizione 2024 award rv dealer ITALIA
EVENTO B2B Giovedì4 oreaprile, 17:00 EVENTO B2B Giovedì4 oreaprile, 19:00
i dettagli nei box di queste pagine) seguirà un momento di relax: grazie a un intrattenimento musicale soft e coccolati da “food and drink”, i professionisti e gli espositori potranno rilassarsi dopo la chiusura della fiera in un ambiente informale e sviluppare preziose attività di networking.
Parallelamente, nei giorni di sabato e domenica, l’area dedicata all’intrattenimento ospiterà discussioni su temi di grande interesse per chi viaggia in camper e caravan. Questo spazio vedrà la partecipazione di esperti, in-
fluencer e giornalisti, offrendo un’occasione unica per condividere esperienze, idee e consigli tra appassionati.
Fit Your Camper si configura non solo come una fiera espositiva, ma rappresenta una piattaforma di innovazione, un’occasione di incontro e crescita per tutti coloro che vivono e amano il turismo itinerante, ma anche per chi ci opera. Una ventata di novità nel panorama delle manifestazioni dedicate al settore.
Una festa per chi ama il mondo del turismo itinerante
Ai due giorni dedicati al mondo B2B seguirà un weekend a misura di camperista. Sabato 6 aprile e domenica 7 aprile saranno infatti dedicati ai consumatori. L’ingresso a Fit Your Camper è completamente gratuito, così come il parcheggio per camper e caravan.
Sabato 6 aprile i camperisti presenti nei parcheggi della fiera sono invitati gratuitamente all’evento privato Fit Your Party. Un’occasione di festa per stare tutti insieme, con un intrattenimento musicale di qualità e soprattutto la possibilità di condividere con altri amici i
Chef in campeggio
Due giorni e quattro appuntamenti per imparare a preparare una cena a prova di ristorante stellato: a partire dall’anti pasto per arrivare al dolce, ogni incon tro con lo chef Gianluca Gabanini sarà un’occasione per appro fondire una portata diversa, partecipando insieme a lui sul palco nella realizzazio ne di manicaretti facilmen te replicabili in camper, con cui poter stupire e deliziare gli amici alla prossima escursione.
Il relatore: Gianluca Gaba
propri piatti preferiti, rigorosamente preparati in camper. Chi preferisce potrà usufruire del servizio ristorante, operativo per l’occasione. Ricco anche il programma degli eventi di intrattenimento, che si svolgeranno in due arene.
Il programma completo si trova sulla pagina www.fityourcamper.it/eventi/. Ve ne presentiamo una selezione.
A scuola di guida con gli esperti
Quattro incontri dedicati ai visitatori di Fit
EVENTI
B2C Sabato e 6-7domenica aprile
nini è un camperista, profondo conoscitore della cucina italiana, che ama approfondire nei suoi viaggi con la famiglia tra mercati rionali ed esperienze enogastronomiche. Oltre a viaggiare è Chef a domicilio e per eventi, Sommelier e Cavaliere del tartufo e vini di Alba. È anche autore de “Le Goloserie di Gianluca Gabanini”, un manuale di cucina creativa dedicato a grandi talenti in piccoli spazi.
Your Camper per raccontare il camper e la caravan nella loro funzione non solo di abitazioni, ma anche di veicoli. Un esperto entrerà nel merito di tematiche come baricentro, ripartizione dei carichi; funzionamento di ammortizzatori e sospensioni, assetto, stabilità, tenuta di strada, interventi in situazione limite. Insomma, tutti a scuola con le lezioni teorica di guida sicura condotti dagli esperti di Exor, società capitanata da Luigi Vianello, ex responsabile della formazione di BMW Italia, e oggi specializzato in comunicazione tecnica.
Il relatore: Alberto Orsatti, Senior Trainer & Product Expert di Exor dal 2018, si dedica allo sviluppo di progetti di formazione nel settore automotive premium. Esperto in prodotti BEV, PHEV, HEV e servizi di ricarica è un ingegnere automotive, laureato presso l’ISSAM a Modena con una tesi sui veicoli.
In viaggio con gli amici a quattro zampe
Viaggiare in luoghi sconosciuti può mettere gli animali in una condizione di forte stress. Senza una giusta preparazione questo può rovinargli la vacanza, per quanto i loro umani li abbiano portati con le migliori intenzioni. Marta Viviani, educatrice ed istruttrice cinofila, presenterà i metodi più sicuri per garantire anche agli amici a quattro zampe di godersi una vacanza a bordo del camper, mettendoli in condizione di gestire ogni situazione in modo equilibrato proprio grazie alla presenza dei loro compagni umani di riferimento. Un percorso che andrà dall’importanza della socializzazione, sia con gli umani che con altri cani, agli immancabili strumenti per l’animale durante il viaggio, come museruola e guinzaglio.
La relatrice: Marta Viviani si è diplomata al SIUA di Bologna nel 2017, istituto specializzato in approccio cognitivo zooantropologico, in un percorso per educatore ed istruttore cinofilo. Da sempre appassionata di animali, si occupa di consulenze relazionali con il cane, oltre ad aver avviato la propria attività di toelettatura.
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Nuovo Renault Master: powertrain diesel, elettrico e, in futuro, a idrogeno
Completamente nuovo, Renault Master promette tecnologia all’avanguardia, maggiore usabilità e migliori efficienza, spazio e comfort. Sarà disponibile dalla primavera del 2024 con la scelta tra propulsori completamente elettrici e diesel, con una piattaforma adattabile a un futuro powertrain a idrogeno. L’aerodinamica avanzata assicura che la quarta generazione sarà il furgone più efficiente nella sua categoria, indipendentemente dalla modalità di alimentazione. La versione completamente elettrica offrirà un’autonomia fino a 255 miglia. Una nuova piattaforma multi-energia offre motori Diesel Blue dCi da 105 a 170 CV (con minori emissioni di CO2 e consumi), motori elettrici da 96 o 105 kW e batterie da 40 o 87 kWh che forniscono oltre 410 km di autonomia WLTP, oltre alla versione a idrogeno.
Sono presenti un nuovo cambio a 9 marce, 20 sofisticati sistemi di assistenza alla guida che garantiscono la massima sicurezza e un innovativo sistema di frenata dinamica che aumenta l’efficacia indipendentemente dal carico del furgone, riducendo a metà il tempo di frenata e migliorando il comfort del conducente.
Le versioni elettriche offrono possibilità di ricarica Vehicleto-Grid (V2G) e Vehicle-to-Load (V2L) direttamente dalla batteria o tramite prese nel cockpit o nella zona di carico, per alimentare dispositivi.
Il sistema multimediale OpenR Link, lo schermo da 10 pollici, la compatibilità wireless con Android Auto e Apple CarPlay e la connessione remota al veicolo tramite l’app My Renault sono di serie su ogni modello della gamma; il moderno OpenR Link con funzionalità integrate di Google (oltre 50 app da Google Play, Google Maps e interazione vocale naturale con Google Assistant) e diversi altri servizi connessi e caricabatterie wireless per smartphone sono disponibili come optional.
Disponibili per i veicoli commerciali leggeri di nuova generazione: una scelta di oltre 40 silhouette e possibilità di conversione illimitate, carichi utili maggiori (fino a due tonnellate con trazione anteriore), aree di carico da 11 a 22 metri cubi con trazione anteriore o posteriore, e larghezza e lunghezza di carico maggiori, leader nella categoria.
I quattro powertrain diesel Blue dCi, da 105, 130, 150 o 170 CV, consumano meno carburante (mediamente 1,5 litri in meno per 100 km) ed emettono meno CO2 (39 grammi in meno per km, al di sotto di 200 g/km). A seconda della versione, i motori possono essere abbinati a un cambio manuale a 6 marce o a un efficiente nuovo cambio automatico a 9 marce.
Il nuovo Renault Master completamente elettrico è alimentato da un motore da 105 kW, che eroga 300 Nm di coppia. Beneficia di una batteria da 87 kWh che fornisce un’autonomia WLTP superiore a 255 miglia.
Living Room De Luxe: tanto spazio in più per chi viaggia in camper
Dal 1991, Con.Ver si distingue nel settore del campeggio offrendo prodotti innovativi e di alta qualità. Il catalogo si compone di numerosi accessori quali verande per camper e caravan, sedie, tavoli, mobiletti, cucinotti e gazebo, ideali per rendere la vacanza in camping confortevole e organizzare al meglio gli spazi. In particolare, per i camper, viene proposta la Living Room De Luxe, una veranda che si monta sul tendalino e si adatta perfettamente alle dimensioni del mezzo, creando un preingresso ideale per chi ha bisogno di spazio aggiuntivo. Gli utilizzi sono molteplici: si può creare una comoda area giorno ombreggiata con tavolo e sedie in primavera o un ricovero per gli sci e per le attrezzature sportive in inverno. La sua struttura in alluminio e il tessuto poliestere tencate 240gr/mq la rendono resistente e robusta, così da durare nel tempo.
Facile da montare, presenta finestre in cristal con oscurante, ingressi laterali e finestra con zanzariera. Un accessorio che può essere consigliato a chi programma periodi lunghi di sosta, chi ama il campeggio con tutti i suoi servizi, chi ha una famiglia e ha necessità di allargare gli spazi. Con oltre trent’anni di esperienza, Con.Ver prone sempre molta attenzione nella scelta dei materiali, uniti a processi produttivi di elevato standard, così da soddisfare le esigenze di un mercato in continua evoluzione.
Lippert: vendite in ripresa a gennaio 2024
I risultati annuali (2023) per LCI Industries (“Lippert”) fanno segnare vendite per 3,8 miliardi di dollari e un utile netto di 64 milioni di dollari. A seguito di un anno per il settore camper che Lippert descrive come “challenging”, le vendite nette sono diminuite del 27% e l’utile netto è sceso dell’84% rispetto all’anno precedente. Lippert afferma che le vendite di gennaio 2024 sono in aumento del 13% rispetto allo stesso mese nel 2023, principalmente a causa di un aumento del 57% nella produzione di RV in Nord America e parzialmente di una diminuzione del 44% nelle vendite nel settore nautico rispetto a gennaio 2023. La diminuzione delle vendite nette anno su anno è stata principalmente causata da una diminuzione del 39% nelle consegne all’ingrosso di veicoli ricreazionali in Nord America, da prezzi di vendita inferiori indicizzati a determinate materie prime e da minori livelli di produzione di imbarcazioni, parzialmente compensati dalle vendite nette delle recenti acquisizioni (completate nel 2022 e nel 2023) che hanno contribuito con circa 73,6 milioni di dollari nel 2023. L’azienda ha generato 527 milioni di dollari di cassa dalle attività operative nel 2023.
CAMPER PROFESSIONAL news
Laika vince due premi prestigiosi con il suo Kreos
Laika, marchio del Gruppo Erwin Hymer, festeggia i due premi ricevuti per la nuova gamma di motorhome Kreos.
Questo brand è il fiore all’occhiello della gamma di camper Laika e ha vinto nella categoria “Best Luxury Motorhome” ai Motorhome Awards 2024 nel Regno Unito. Ha anche ricevuto una “Menzione Speciale” al German Design Award nella categoria “Excellent Product Design – Automotive Parts and Accessories”.
Questi importanti premi riconoscono la qualità e il design dei Kreos. Presentato nell’agosto 2023, il modello H 5109 è stato sviluppato a partire dai concept realizzati dallo studio italiano di design “GFG Style”: una scelta che si concentra sulla qualità e sulla continuazione di una fruttuosa collaborazione iniziata nel 2021 con il design del Kreos L 5009.
Il nuovo Kreos H 5109 ha una parte anteriore in vetroresina monoblocco ispirata all’automotive e prosegue con il layout iconico della gamma: le eleganti superfici in GetaCore (un materiale anti-impronta e resisten-
te ai graffi), i letti con sistema di sospensione a molle e la doccia wellness contribuiscono a creare un’atmosfera accogliente e raffinata, offrendo tutti i comfort di una vera suite su quattro ruote.
I Motorhome Awards, in collaborazione con Creation Personal Finance, vengono organizzati ogni anno dalle riviste “MMM”, “What Motorhome” e “Campervan”. La giuria, composta da un team di esperti, ha assegnato premi ai progetti che si sono distinti per originalità e qualità costruttiva nella stagione 2023/24.
Il German Design Award è un premio di assoluto prestigio internazionale, organizzato dal German Design Council dal 2012, che viene assegnato a coloro che presentano progetti innovativi nel campo del design.
Commentando l’ottenimento dei suddetti riconoscimenti, Ute Hofmann, CEO di Laika Caravans, ha dichiarato: “Ottenere un riconoscimento internazionale è sempre una grande soddisfazione, che certifica il lavoro eccellente del passato e ci dà ancora più entusiasmo per raggiungere i nostri prossimi obiettivi.”
I premi al Kreos H 5109 non sono solo un importante riconoscimento della qualità del lavoro dell’azienda, ma anche una conferma della crescita del valore internazionale del marchio.
L’estensione delle patenti di guida a 4,25 tonnellate per i camper è un po’ più vicina
Nella sua prima lettura sulla riforma della Direttiva sulla Patente di Guida, il Parlamento Europeo ha dato il via libera a un’estensione della patente di categoria B a 4,25 tonnellate per i camper. Dopo il Consiglio, che si è espresso nel dicembre 2023, anche la seconda istituzione dell’UE ha dato il via libera per l’emendamento della patente di guida richiesto dall’industria del caravaning. Le condizioni esatte per l’estensione delle patenti di guida saranno negoziate nel trilogo tra la Commissione, il Consiglio e il Parlamento dopo le nuove elezioni al Parlamento Europeo (6-9 giugno 2024). Un’estensione a 4,25 tonnellate offrirebbe l’opportunità di rendere accessibili a milioni di persone in futuro i viaggi
sostenibili e adatti alle famiglie in camper. L’aumento del peso massimo consentito a 4,25 tonnellate per la patente di guida di categoria B si applicherà ai camper e alle ambulanze, indipendentemente dal tipo di motore. Per altri tipi di veicoli, l’aumento del peso totale è legato all’uso di un’unità di propulsione alternativa.
Stellantis Pro One ottiene risultati straordinari nel 2023
L’offensiva strategica Stellantis Pro One dedicata ai veicoli commerciali ha ottenuto risultati straordinari nel 2023, rappresentando un terzo dei 189,5 miliardi di euro di ricavi netti registrati da Stellantis nel corso dell’anno. Questa performance evidenzia la forza di Stellantis Pro One nei mercati globali e la indirizza verso la leadership globale nel settore dei veicoli commerciali entro il 2027, contribuendo così a raggiungere gli obiettivi del piano strategico Dare Forward 2030.
Forte di una leadership di mercato sempre più solida nel settore dei veicoli commerciali e in quello dei BEV nell’Europa a 30, nel 2023 Stellantis Pro One è in prima posizione nel settore dei veicoli commerciali leggeri in Sud America e ha raggiunto la seconda posizione in Medio Oriente & Africa crescendo di 7 punti percentuali.
Un altro risultato significativo è la crescita delle vendite di pick-up da una tonnellata nel “terzo motore”, ovvero la combinazione di Sud America, Medio Oriente & Africa, India & Asia Pacifico, un polo cruciale per la crescita globale di Stellantis.
Nell’importante mercato del Nord America, Stellantis Pro One ha raggiunto la seconda posizione nel segmento dei furgoni, con una quota di mercato del 20% e la terza posizione in assoluto nella regione. Questi dati costituiscono la base per una crescita solida e sostenibile. Tutto ciò accade nel momento in cui Stellantis sta espandendo l’offerta di veicoli commerciali nella regione, per esempio con il lancio del Ram ProMaster BEV e del pick-up Ram 1500 2025.
“La nostra performance nel 2023 ribadisce come Stellantis Pro One costituisca un elemento chiave del business di Stellantis in tutto il mondo,” ha dichiarato Xavier Peugeot, Senior Vice President di Stellantis, Commercial Vehicles Business, che ha aggiunto: “Grazie al rinnovamento dell’intera gamma di furgoni e alla più ampia offerta di propulsioni elettrificate, Stellantis Pro One intende rappresentare l’alternativa di mercato maggiormente orientata alle esigenze dei clienti. Saranno proprio i nostri clienti a consentirci di raggiungere la leadership di mercato entro il 2027”.
CAMPER PROFESSIONAL news
Thule vince un European Innovation Award per la sua soluzione di traino VeloSwing
Agli European Innovation Award, il nuovo gancio traino Thule VeloSwing per Fiat Ducato, Citroën Jumper, Peugeot Boxer e il nuovo Opel Movano ha vinto nella categoria “Vehicle Equipment”. L’European Innovation Award è supportato dalle redazioni europee dei paesi leader nel settore caravanning e premia l’innovazione in un’industria che si impegna con passione per migliorare la qualità del tempo libero di milioni di persone.
Una caratteristica chiave del nuovo gancio Thule è che, per accedere ai bagagli caricati nella parte posteriore del van, basta semplicemente spostare VeloSwing lateralmente, anche con le bici (normali o elettriche) caricate. Il gancio di traino del Thule VeloSwing è completamente certificato e progettato per trainare un rimorchio pesante, sostenere una bagagliera e molto altro.
Adria: Sonja Gole in pensione, le succede come CEO Gregor Adler
Dopo quasi 28 anni di direzione di Adria Mobil, Sonja Gole ha deciso di andare in pensione e ha lasciato l’azienda alla fine di febbraio. Le succede Gregor Adler, che ha conseguito una laurea in economia (Università di Lubiana) e vanta una lunga esperienza in diverse aziende e posizioni dirigenziali. Proviene dal gruppo SIJ - industria siderurgica slovena, uno dei principali produttori di acciai inossidabili e speciali in Europa. Ha lavorato nel gruppo SIJ dal 2014 e come direttore ha gestito diverse aziende, in patria e all’estero, e ha acquisito esperienza sia nel campo della gestione e dell’organizzazione delle vendite che delle attività produttive.
Sonja Gole è stata legata ad Adria Mobil per tutta la sua carriera professionale e nel 1996 le è stata affidata la funzione più importante: in quel momento è diventata Direttore Generale e ha assunto la guida di Adria Mobil. All’epoca l’azienda contava solo 186 dipendenti, e Sonja Gole e il suo team hanno gettato nuove basi per la strategia aziendale e riorganizzato sia il modello di business che la rete di vendita in tutta Europa.
CAMPER PROFESSIONAL
AL-KO Vehicle Technology acquisisce Toptron Elektronik
DexKo Global ha annunciato che la sua business unit AL-KO Vehicle Technology ha completato l’acquisizione di Toptron Elektronik GmbH & Co. KG, società tedesca specializzata nello
Autoclima celebra il 60º anniversario
Autoclima Spa ha festeggiato il suo 60º anniversario con una cena e una festa insieme ai propri partner, clienti e fornitori più importanti, oltre ai suoi direttori di filiale provenienti da tutto il mondo.
Autoclima è nata ufficialmente in Italia nel 1963 e ha iniziato il proprio percorso creando sistemi di condizionamento dell’aria per il settore automobilistico prima di passare ai veicoli ricreazionali negli anni successivi. Oggi la sede di Autoclima nei pressi di Torino, che comprende anche la fabbrica, copre un’area di 25.000 metri quadri. È stata acquisita dal gruppo Indel B nel 2017.
sviluppo, progettazione e distribuzione di componenti elettronici customizzati per caravan e camper. Questa acquisizione strategica espanderà il portfolio prodotti di AL-KO con una sofisticata gamma di sistemi elettronici per applicazioni nel settore del caravanning.
Harald Hiller, CEO e Presidente di AL-KO, ha commentato: “Stiamo lavorando per integrare rapidamente Toptron nel nostro business AL-KO Vehicle Technology Electronics (VTE), con i suoi marchi CBE e Nordelettronica.”
Ugo Francescutti, Amministratore Delegato di AL-KO VTE, si augura vivamente di “ampliare la nostra offerta di prodotti e aumentare in modo significativo la nostra copertura geografica”.
Andreas Kling, il nuovo Amministratore Delegato di Toptron, ha dichiarato: “Molti rinomati produttori si affidano alle capacità innovative di Toptron da tempo. Wilhelm Cramer, ex Amministratore Delegato, rimarrà in azienda per sostenere il periodo di transizione. In questo modo, garantiamo stabilità nei nostri rapporti con i clienti, cosa particolarmente importante per noi”. Andreas Kling ha lavorato con AL-KO Vehicle Technology come Chief Engineer Electronics e in varie altre posizioni nella R&S. Porta con sé molta esperienza nell’integrazione di aziende, dimostrata negli ultimi anni con la fusione di CBE e Nordelettronica.
Toptron ha sede a Menden, Renania Settentrionale-Vestfalia, in Germania. Dal 1995, l’azienda fornisce sistemi e componenti elettronici di bordo customizzati come pannelli di controllo, dispositivi di distribuzione di energia, sistemi di controllo dell’illuminazione, sonde e sensori. L’azienda tedesca è specializzata nello sviluppo, progettazione e distribuzione di componenti elettronici per caravan e camper.
Thor Industries: fatturato netto di 2,5 miliardi di dollari nel primo trimestre fiscale 2024
I risultati finanziari di Thor Industries, Inc. nel suo primo trimestre fiscale, terminato il 31 ottobre 2023, mostrano un fatturato netto di 2,50 miliardi di dollari e un margine di profitto lordo consolidato del 14,3%.
“Siamo soddisfatti delle nostre prestazioni all’inizio dell’anno fiscale 2024, poiché il primo trimestre si è svolto in gran parte come previsto. Gli sforzi di destoccaggio dei rivenditori in Nord America e la produzione stagionalmente più bassa nel primo trimestre del nostro segmento europeo hanno influenzato i volumi di consegna delle unità durante il trimestre. Nonostante ciò, le nostre prestazioni finanziarie dimostrano gli sforzi collettivi delle nostre aziende nel dare priorità alla redditività in un ambiente di domanda debole. In questo contesto, i nostri team operativi rimangono concentrati sulla gestione prudente delle strutture di costo e sull’attuazione di strategie commerciali per adattarsi alle mutevoli condizioni di mercato. Nel corso della nostra storia, l’agilità e la flessibilità del nostro modello di business sono state centrali per il successo e continueranno a ben posizionare Thor e i suoi rivenditori indipendenti, mentre ci addentriamo nell’anno fiscale 2024 e oltre,” ha dichiarato Bob Martin, Presidente e CEO di Thor Industries.
Le vendite nette dei veicoli ricreazionali (RV) trainabili in Nord America sono diminuite del 28,3% nel primo trimestre fiscale 2024 rispetto al periodo dell’anno precedente, a causa di una diminuzione del 13,0% delle consegne e di una diminuzione del 15,3% del prezzo netto complessivo per unità, quest’ultima dovuta principalmente a un cambiamento nella gamma di prodotti verso caravan moderatamente più economiche, insieme a livelli più elevati di sconti sulle vendite rispetto al corrispondente trimestre dell’anno precedente. Le vendite nette dei veicoli ricreazionali motorizzati in Nord America sono diminuite del 36,7% nel primo trimestre fiscale 2024 rispetto al periodo dell’anno precedente. La diminuzione è stata principalmente dovuta a una riduzione del 31,5% delle consegne, in parte a causa di un maggiore destoccaggio indipendente nel periodo dell’anno precedente, oltre a una diminuzione del 5,2% derivante dai cambiamenti nella gamma di prodotti e nel prezzo netto per unità, poiché le consegne dell’anno corren-
te tendevano verso unità più economiche di Classe B e Classe C rispetto alle più costose Classe A.
Le vendite nette dei veicoli ricreazionali in Europa sono aumentate del 40,4% nel primo trimestre fiscale 2024 rispetto al periodo dell’anno precedente, trainate da un aumento del 19,5% delle consegne e da un aumento del 20,9% del prezzo netto complessivo per unità dovuto all’impatto combinato totale di modifiche nei tassi di cambio, nella gamma di prodotti e nel prezzo. Questo aumento complessivo del prezzo netto per unità del 20,9% include un aumento del 10% dovuto all’impatto dei cambiamenti nei tassi di cambio.
CAMPER PROFESSIONAL news
Un motorhome elettrico disegnato da Pininfarina è stato protagonista al CES 2024
Pininfarina si è associata ad AC Future, azienda innovatrice nello sviluppo di soluzioni abitative futuristiche, per concepire e progettare un camper elettrico denominato eTH - Electric Transformer House, presentato al pubblico al CES 2024 a Las Vegas in gennaio.
L’eTH mira ad “armonizzare lusso, tecnologia intelligente e caratteristiche eco-sostenibili per abbracciare le esigenze di mobilità del futuro”: è più di un semplice camper, perché offre una piattaforma sostenibile, fornendo un’esperienza straordinaria di viaggio e di vita grazie a diverse strutture espandibili personalizzate per le abitudini e le preferenze dei camperisti. Il concept si rivolge a individui e famiglie in cerca di avventure a corto raggio. Ogni prodotto è dotato di connettività Starlink, assistenza Co-Pilot e opzioni di colore interno ed esterno personalizzabili per offrire un’esperienza indimenticabile di vita, viaggio e lavoro. Tra le caratteristiche distintive dell’eTH ci sono le pareti mobili, che si espandono premendo un pulsante per aumentare significativamente lo
spazio vitale, ridefinendo il concetto di casa su ruote. Il tetto a pannelli solari retrattili cattura e converte la luce solare in elettricità, generando +25 kWh e privilegiando uno stile di vita sostenibile.
Inoltre, il sistema generatore di acqua atmosferica dell’eTH converte l’umidità dell’aria in fino a 50 litri di acqua pulita al giorno. Oltre alle pareti espandibili, l’eTH vanta mobili pieghevoli e modulari che si comprimono per una guida e un parcheggio semplificati, trovando un equilibrio tra manovrabilità e vita a bordo. Può anche fungere da Accessory Dwelling Unit (ADU) e ufficio mobile. Dotato di Starlink e Co-Pilot, il cockpit avanzato dell’eTH presenta tecnologie di assistenza al conducente all’avanguardia, una scrivania/ufficio flessibile e intrattenimento integrato. Tutte le dotazioni dell’eTH, e il veicolo stesso, sono alimentati interamente da energia green con 7 giorni di capacità
off-grid. Secondo Arthur Qin, proprietario di AC Future, l’eTH è più di una casa su ruote, è una visione del futuro: “La nostra collaborazione con Pininfarina sull’Electric Transformer House non riguarda solo la progettazione di uno spazio abitativo; riguarda il reinventare il modo in cui le persone vivono off-grid. Pininfarina, con la propria esperienza nella progettazione di prodotti innovativi in molteplici settori è stata un partner naturale per questa collaborazione”.
Fiat svela cinque concept car, tra cui un camper
Il CEO di Fiat, Olivier Francois, ha svelato cinque concept car ispirate alla Panda, tra cui una versione camper. Tutte condividono una piattaforma globale Stellantis, con propulsori elettrici, ibridi e a combustione interna per garantire massima flessibilità ai clienti ovunque vivano nel mondo. La prima auto di questa nuova famiglia sarà presentata nel luglio 2024, seguita dal lancio di un nuovo modello ogni anno per i successivi tre anni.
Olivier Francois ha dichiarato: “Fiat è un marchio globale, con 1,3 milioni di auto vendute l’anno scorso e una solida leadership in molte aree mondiali. Il nostro prossimo step sarà quello di passare da prodotti locali a un’offerta globale che possa soddisfare tutti i nostri clienti ovunque nel mondo. Siamo entusiasti di condividere questo sguardo sul nostro futuro; un futuro molto vicino, in realtà, poiché la prima auto del nuovo corso sarà presentata tra pochi mesi durante la celebrazione del 125º anniversario del marchio. Quell’auto sarà poi seguita da un nuovo modello ogni anno”. Le nuove auto condivideranno la stessa filosofia - la funzionalità non dovrebbe mai esistere senza il divertimento - e la stessa tecnologia: una piattaforma globale sulla quale i nuovi modelli possano essere prodotti in base alla richiesta locale. Fiat affronta la sfida di produrre auto più sostenibili ed economiche secondo l’approccio “less is more”, eliminando parti superflue e riducendo materiali inquinanti come cromo, leghe, pelle e schiume nei sedili; inoltre, c’è una rinnovata attenzione alle prestazioni aerodinamiche, come si può vedere nel concept fastback, e alla “modularità” connaturata all’ingegno italiano di Fiat, favorita da una piattaforma trasversale e dall’uso condiviso fino all’80% di parti comuni a seconda dei modelli, per una produzione più efficiente e vantaggiosa per i clienti.
Il concept del camper è “il veicolo definitivo per fare tutto”. Rende omaggio alla funzionalità della Panda degli anni ’80, richiamando la versatilità di un’auto pensata per la città con le caratteristiche di un SUV e l’anima di un fedele compagno di viaggio.
Knaus si conferma il brand più forte in termini di nuove immatricolazioni in Germania nel 2023
Knaus Tabbert conferma di essersi affermata come leader di mercato nelle nuove immatricolazioni di motorhome in Germania nel 2023.
Il suo marchio premium, Knaus, ha raggiunto una quota di mercato dell’8,6% nell’anno solare 2023, registrando circa il 70% in più di nuove immatricolazioni rispetto all’anno precedente in Germania. Anche il marchio Weinsberg ha assicurato una posizione di primo piano nelle statistiche di immatricolazione tedesche con una quota di mercato del 5,7%, arrivando al terzo posto nel 2023.
Nel segmento dei camper semintegrali, il marchio Knaus si è classificato al primo posto nel 2023 con il 18,1%, mentre Weinsberg è al secondo posto con il 10% delle nuove immatricolazioni in Germania. “Quasi un camper semintegrale su tre, immatricolato in Germania nel 2023, è un veicolo del Gruppo Knaus Tabbert. Questa è una decisa conferma per noi riguardo al nostro focus su tecnologia, innovazione e diversità di prodotto. Questo sviluppo estremamente positivo si basa non da ultimo su una rete di concessionari forte e consolidata” , afferma Wolfgang Speck, CEO di Knaus Tabbert AG, il cui contratto è stato recentemente esteso fino alla fine del 2026.
CAMPER PROFESSIONAL news
Francesca Guerra
I suggerimenti della consulente di Assocamp ai concessionari per ridurre i rischi e muoversi in sicurezza nei (difficili) rapporti con clienti, fornitori e produttori di veicoli ricreazionali
Tante insidie per chi vende
Dal fermo amministrativo sul veicolo usato ritirato in permuta alla valutazione dei danni dopo un noleggio, passando dal riconoscimento degli interventi in garanzia: le difficoltà non mancano mai. Ecco i consigli per superarle al meglio.
Una cliente ha acquistato un autocaravan nuovo cedendomi in permuta come parte del prezzo il suo usato. A passaggio di proprietà già effettuato, tuttavia, mi sono accorto che il suo veicolo è gravato da fermo amministrativo. Che cosa devo fare?
Francesca Guerra – Il fermo era stato disposto e trascritto con riferimento a una cartella esattoriale non pagata dalla cliente e per una somma addirittura superiore a quella del valore del veicolo. Il fermo è un provvedimento mediante il quale le amministrazioni o gli enti competenti, mediante i concessionari della riscossione, bloccano il bene mobile registrato al PRA al fine di riscuotere i loro crediti rimasti impagati che possono riferirsi a tributi o tasse oppure a multe relative a infrazioni al Codice della Strada. A seguito dell’iscri-
zione del fermo, la disponibilità del veicolo è limitata fino a quando il debitore non saldi il proprio debito e provveda a cancellare l’iscrizione del provvedimento. Il veicolo, così:
• non può circolare: se circola è prevista una sanzione;
• non può essere radiato dal PRA: non può essere demolito o esportato;
• anche se viene venduto, con atto di data certa successiva all’iscrizione del fermo, non può circolare e non può essere radiato dal PRA.
timazione di saldare il debito e adempiere così esattamente al contratto concluso che la obbligava a consegnare un bene libero da vincoli, il concessionario si è trovato nella scomoda posizione di dover scegliere se saldare direttamente il debito e poi provvedere al recupero del pagato presso la cliente o se chiedere la risoluzione del contratto per inadempimento.
Il fermo è un provvedimento mediante il quale le amministrazioni o gli enti competenti bloccano il bene mobile registrato al PRA
Inoltre, se il debitore non paga, il concessionario della riscossione potrà agire forzatamente per la vendita del veicolo. Per ottenere la cancellazione del fermo amministrativo è necessario rivolgersi al PRA presentando un provvedimento di revoca rilasciato dal concessionario della riscossione dopo aver saldato il debito per il quale il fermo è stato iscritto. Dopo varie raccomandate di sollecito alla cliente rimaste inevase e contenenti l’in-
Il primo dei due rimedi era poco conveniente, in quanto il debito suddetto era superiore al valore dell’usato rientrato e non vi era certezza sulla solvibilità della cliente (le premesse non erano certo bene auguranti) che potesse confortare per il successivo recupero. Il secondo dei due rimedi avrebbe viceversa comportato l’annullamento dell’ordine del veicolo nuovo (con perdita della relativa vendita) e la restituzione del veicolo usato.
Si è scelto, in ogni caso, seppur a malincuore, questo secondo rimedio. Il concessionario, pur avendo perduto una vendita, ha potuto quantomeno trattenere la caparra
CAMPER PROFESSIONAL l’avvocato risponde francesca guerra
versata come ristoro per i danni subiti a causa dell’inadempimento e non ha rischiato ulteriori (ben più gravi) danni. In caso di rientro di veicolo usato è consigliata una preventiva visura del mezzo al PRA per valutare se è gravato da vincoli!
Ho noleggiato un veicolo assicurato con la cosiddetta “polizza kasko”. Alla riconsegna ho scoperto che il cliente vi aveva arrecato un danno. Ho contattato la compagnia di assicurazione, ma non riesco a trovare un accordo sulla quantificazione del danno. Mi viene fatto poi presente che la polizza che ho sottoscritto prevede una procedura conciliativa tramite arbitri. Come mi devo comportare?
Se la polizza prevede l’obbligo di ricorrere alla conciliazione (o all’arbitrato), è necessario seguire prima tale procedura
Francesca Guerra – Nel caso di specie, la polizza prevedeva la possibilità (e non l’obbligo) di ricorrere alla procedura arbitrale, ma il noleggiatore, fraintendendo le condizioni del contratto, aderiva alla procedura conciliativa pensando che fosse un obbligo. Chiedeva poi se, naufragato il tentativo di conciliazione arbitrale, fosse possibile procedere con una causa ordinaria. Il primo passo da compiere in ogni caso è quello di esaminare le condizioni di polizza. Se questa prevede l’obbligo di ricorrere alla conciliazione (o all’arbitrato) prima di agire avanti a un giudice ordinario, è necessario seguire tale procedura. Sono infatti le condizioni di polizza a disciplinare il rapporto tra la compagnia assicurativa e l’assicurato.
Se invece la conciliazione è prevista come mera facoltà delle parti, l’assicurato può
scegliere serenamente tra le due opzioni a seconda di quella che meglio si confà alla sua situazione. Valuterà dunque la celerità delle due diverse procedure, i diversi costi delle stesse, la sua necessità di provvedere o meno alla riparazione del mezzo in tempi brevi e così via. Naturalmente i tempi tecnici di una procedura conciliativa solitamente sono molto più veloci. Nel caso in questione, avendo l’assicurato/ noleggiatore acconsentito per iscritto a procedere in via conciliativa, non poteva scegliere la via “ordinaria” prima di aver portato a termine la prima. Non essendosi accordati i due periti nominati (rispettivamente dal concessionario e dall’assicurazione) la polizza prevedeva la nomina di un terzo a opera del presidente del tribunale.
A giugno di due anni fa ho venduto e consegnato un veicolo nuovo e ad agosto il cliente ha lamentato un difetto del piatto doccia che ho prontamente riparato. Ora, nel novembre di due anni dopo, pretende che ripari nuovamente il piatto doccia, come da garanzia legale di conformità…
Francesca Guerra – Come ormai ben sappiamo, “l’azione diretta a far valere i difetti non dolosamente occultati dal venditore si prescrive… nel termine di ventisei mesi dalla consegna del bene” (art. 133 Codice del Consumo). Nel caso in questione l’azione svolta dal cliente la prima volta chiedendo la riparazione era ampiamente entro i termini di prescrizione.
Se il difetto che si manifesta successivamente è il medesimo, poi, bisogna tenere in considerazione che l’art. 2944 c.c. stabilisce che “la prescrizione è interrotta dal riconoscimento del diritto da parte di colui contro il quale il diritto stesso può essere fatto valere”.
Salvo che il venditore non abbia contestato l’addebito del difetto e abbia dichiarato di volerlo riparare per pura compiacenza commerciale, quindi, potremmo ritenere che con la prima riparazione abbia riconosciuto l’esistenza del vizio e abbia dunque interrotto la prescrizione. Bisogna poi considerare che se la riparazione avviene mediante la sostituzione di un ricambio con un ricambio nuovo, la garanzia su quel ricambio è nuovamente quella di 26 mesi dalla sostituzione (se il ricambio è invece usato o rigenerato si può concordare con il cliente la riduzione ad un anno della garanzia).
Da chi vanno acquistati i ricambi
Il contratto tra la mia concessionaria e il produttore X si è risolto. Mi capita però di fare ancora qualche riparazione come riparatore generico e ho quindi chiesto a X di vendermi i ricambi. Mi ha risposto di rivolgermi a qualche concessionario/riparatore autorizzato X, ma in questo modo finisco per pagare di più i pezzi…
Francesca Guerra – Secondo la regolamentazione europea, il produttore (e il distributore) non può impedire ai riparatori indipendenti (ovvero a quei riparatori che non fanno parte della sua rete) di acquistare i suoi ricambi. Il suo comportamento costituirebbe altrimenti un grosso limite alla concorrenza a discapito del consumatore.
Tuttavia, lo stesso produttore, salvo che abbia previsto apposita riserva nel contratto di concessione/riparatore utilizzato con i concessionari della sua rete, non può vendere direttamente detti ricambi, deve commercializzarli tramite la rete.
CAMPER PROFESSIONAL
Lucidità e determinazione alla guida del DCHV
Ariane Finzel, che è al timone da quasi due anni come Direttore Generale dell’associazione tedesca dei concessionari camper e caravan (DCHV), condivide la sua esperienza con i lettori di Camper Professional Italia raccontandoci le sfide che il settore sta affrontando e la sua visione per il futuro
Ariane Finzel ha preso le redini, come Direttore Generale del DCHV, quasi due anni fa, succedendo a Oliver Waidelich. Professionalmente si è formata come manager e consulente del settore caravanning e ha portato all’Associazione un prezioso bagaglio di esperienza. In questa intervista la manager approfondisce le questioni urgenti che l’industria affronta oggi, condividendo la sua visione per l’evoluzione del l’associazione DCHV e sottolineando l’importanza della digitalizzazione e del potenziamento dei vantaggi per i membri dell’associazione.
Camper Professional – Può fornirci una panoramica della sua associazione, inclusa la mission, gli obiettivi, la struttura organizzativa e i ruoli chiave?
Ariane Finzel – In Germania, la nostra associa-
zione si distingue per la significativa attenzione rivolta ai concessionari all’interno di un vasto mercato. Rappresentiamo una rete composta da oltre 400 membri che gestiscono vendite, noleggi, officine e market accessori. La nostra mission si estende alla collaborazione con membri di supporto provenienti dall’industria e dalle istituzioni finanziarie, oltre ai fornitori. Questa sinergia prevede numerosi aspetti operativi tra i quali, in particolare, la nostra accademia: un’iniziativa fondamentale lanciata per colmare la mancanza, in passato, di apprendistati specialistici. Proprio l’anno scorso abbiamo introdotto programmi di formazione mirati, rinnovando il focus sull’installazione di accessori presso le giovani generazioni. Questo impegno nello sviluppo professionale è fondamentale: garantisce che le nuove generazioni, che ereditano le im-
prese dai propri genitori, ricevano una formazione approfondita e promuovano il networking tra i propri coetanei.
Camper Professional – Quindi avete una gruppo di figli e figlie di proprietari che fanno rete insieme?
Ariane Finzel – Sì, abbiamo rivitalizzato la nostra iniziativa chiamata “DCHV Next Generation” per riunire i successori degli attuali proprietari di aziende. Sono più abili nella digitalizzazione e proattivi nell’uso dei media per presentare i prodotti, a differenza della generazione più anziana. Questo networking li aiuta a rimanere informati su nuove normative, obblighi dei concessionari e linee guida del settore. Li prepariamo con workshop su leadership e coaching per aiutarli ad acquisire fiducia nei propri
CAMPER PROFESSIONAL a tu per tu con ariane finzel
Testo di Antonio Mazzucchelli, foto Enrico Bona
ruoli. Tutto questo è cruciale per mantenere un mercato dinamico e aggiornato.
Camper Professional – Potrebbe parlarci del workshop che organizzate con il CIVD? Quali argomenti vengono trattati?
Ariane Finzel – Organizziamo un workshop annuale in collaborazione con il CIVD per prevedere le tendenze e gli sviluppi del mercato. Si tratta di un incontro strategico che si tiene a novembre e coinvolge tutti i membri dei board del CIVD e del nostro. L’obiettivo è scambiare idee e visioni sul futuro del mercato.
Camper Professional – Questo workshop è riservato esclusivamente ai membri del consiglio di DHCV o vi partecipano anche altri concessionari?
Ariane Finzel – È riservato esclusivamente ai membri del consiglio. Tuttavia, prendiamo attentamente in considerazione le prospettive sul futuro e le opinioni dei nostri associati. L’obiettivo è favorire una comprensione più approfondita del mercato condividendo e discutendo le nostre visioni collettive.
Camper Professional – Quali iniziative sono emerse da questi incontri?
tari di campeggio tedeschi (BVCD)?
Ariane Finzel – Certo, le nostre interazioni con il BVCD sono spontanee e non vengono pianificate in modo rigido. Mentre ci riuniamo con l’associazione dei produttori di camper (CIVD) in modo programmatico ogni anno, la frequenza degli incontri con l’associazione del proprietari di campeggio è più casuale. Con l’ultimo direttore generale, le nostre discussioni si tenevano fino a tre volte l’anno.
Camper Professional – Riguardo all’accademia, quante persone formate ogni anno? La vostra associazione opera in modo indipendente o in collaborazione con altre accademie?
Ariane Finzel – Una delle idee innovative emerse dai nostri incontri è il concept di una settimana del caravanning in Germania, chiamata “Caravaning-Tage”, che si svolgerà a marzo e coinvolgerà tutti i marchi e i concessionari. Questo evento sarà uno sforzo concertato per promuovere il caravanning attraverso radio, TV e altri media, creando una campagna concentrata per una settimana in primavera con l’obiettivo di ridurre lo stock di veicoli che abbiamo nei piazzali.
Camper Professional – Ci può parlare dei suoi rapporti con l’associazione dei proprie-
Ariane Finzel – Abbiamo una collaborazione con la Fahrzeugakademie Schweinfurt. Anche se non siamo proprietari dell’accademia, affittiamo spazi e beneficiamo del loro team di 20-25 persone, che si sentono parte della nostra squadra grazie alla stretta collaborazione. L’accademia è responsabile della ricerca di formatori provenienti da leader dell’industria, come Truma per i sistemi di riscaldamento e Thetford per gli aspetti sanitari. Collaboriamo con questi partner per garantire che i nostri servizi e corsi di formazione sui prodotti siano di alto livello. Ogni anno aggiorniamo i nostri corsi e, negli ultimi 25 anni, abbiamo formato oltre mille persone. Inizialmente offrivamo un solo corso, che non era sufficiente. Quando sono arrivata, ho percepito la necessità di un’evoluzione, poiché avevamo una lista d’attesa di 100 giovani desiderosi di ottenere una formazione tecnica specializzata nel caravanning, settore che fino a poco tempo fa non era ufficialmente riconosciuto come “professione”. Qui, gli elettricisti o i falegnami possono beneficiare di sette settimane di formazione aggiuntiva per diven-
tare professionisti del caravanning, “Fachkraft für Caravantechnik”. Siamo orgogliosi di essere il principale fornitore di questa formazione in Germania da oltre un quarto di secolo. Una formazione molto apprezzata nel settore; le officine che impiegano i nostri tecnici spesso ricevono, da alcuni produttori, condizioni migliori per quanto riguarda le garanzie. La nostra formazione è riconosciuta come esemplare, l’industria del caravanning riconosce il valore della qualità del nostro programma.
Camper Professional – Potrebbe spiegarci la dinamica delle condizioni per le garanzie sui veicoli ricreazionali?
Ariane Finzel – Il livello del servizio offerto da un concessionario può influenzare i pagamenti degli interventi in garanzia che il dealer riceve dai produttori. Per esempio, all’interno di un grande Gruppo, un audit può valutare il livello del servizio offerto da un concessionario e le sue qualifiche, come quelle che derivano dai nostri corsi di formazione tecnica specifici per il settore. Chi raggiunge gli standard più elevati, accede al livello più alto nel pagamento delle ore di servizio per gli interventi in garanzia.
Camper Professional – Per fornire assistenza, è richiesta una certificazione specifica?
Ariane Finzel – Non è obbligatorio averla, ma possederla è un vantaggio significativo. Molti fornitori hanno i loro programmi obbligatori di formazione per chi vuole diventare partner nell’assistenza. La certificazione consente a un concessionario di esibire una segnaletica che lo identifica come professionista in specifiche aree tecniche. Collaboriamo con molti produttori di componentistica per discutere su quali tipologie di formazione possiamo riconoscere reciprocamente. Questo fa parte del supporto che riceviamo dalla Fahrzeugakademie Schweinfurt. Oltre alla formazione tecnica, collaboriamo con società di consulenza per aspetti come la gestione aziendale per la nuova generazione di manager. Queste aziende forniscono formazione in aree come il controllo finanziario. Argomenti che esulano dalla formazione tecnica, come per esempio il corso di “caravan controller” della durata di una settimana o la formazione alle vendite che aiuta a diventare venditori professionisti.
Camper Professional – Fornite anche formazione nell’area del marketing?
Ariane Finzel – La formazione marketing è una novità nella nostra offerta. Sebbene non fosse così significativa in passato, la sua importanza sta crescendo. Stiamo valutando l’opzione di offrire webinar sulle principali strategie di mar-
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keting in collaborazione con i nostri partner di consulenza, in
Camper Professional –Che tipo di webinar offrite? Utilizzo dei social media e ottimizzazione dei siti web?
Ariane Finzel – Abbiamo nuovi webinar come “Lavorare in modo più efficiente con l’intelligenza artificiale” e altri che coprono l’utilizzo dei social media e il miglioramento del sito web, illustrati sul nostro sito. Organizziamo anche webinar per la parte teorica dei nostri corsi per 40-50 tecnici e offriamo sessioni introduttive per i nuovi arrivati. Anche se queste sono più basilari, sono un buon punto di ingresso nel settore. Per i workshop, è essenziale che i tecnici siano nei laboratori per lavorare sugli ordini dei clienti, piuttosto che essere seduti nelle aule. Con i webinar, tenuti magari la sera, miriamo a ridurre l’assenza dei tecnici. In totale, formiamo circa 100-200 persone all’anno attraverso i nostri webinar.
Camper Professional – Dopo aver assunto il suo ruolo, circa un anno e mezzo fa, con un impegno verso la trasformazione digitale, potrebbe descrivere le iniziative che ha implementato a tal fine?
Ariane Finzel – Da quando ricopro questo ruolo, abbiamo abbracciato completamente la digitalizzazione. Siamo diventati un’associazione digitale, razionalizzando i processi in modo che le conferme di adesione e formazione possano essere gestite con un solo clic. I nostri sforzi sono stati riconosciuti, e siamo stati nominati per l’European Innovation Award*.
Camper Professional – Oltre alla trasformazione digitale interna, avete anche aumentato le attività su piattaforme di social media come LinkedIn?
Ariane Finzel – Ci siamo resi conto che, nonostante avessimo fatto molte cose eccellenti in passato, la nostra visibilità era bassa. Ora stiamo condividendo attivamente il nostro lavoro e i nostri risultati attraverso i social media e YouTube, presentando brevi filmati e contenuti coinvolgenti per raggiungere un pubblico più ampio. È cruciale per noi non solo diffondere le nostre attività, ma anche ascoltare e capire le esigenze
in evoluzione dei nostri associati e del mercato.
Camper Professional – Per quanto riguarda il mercato, ci sono aspetti che ritiene essenziali, ma che non sono stati affrontati?
Ariane Finzel – Un’area chiave è la vendita. Dico ai nostri concessionari che il mercato è passato da una vendita “passiva” a un approccio più attivo. Oggi è necessario lavorare più duramente per attirare i clienti e offrire un’esperienza eccellente, sfruttando strumenti come Google. Molti dealer attualmente mancano di specializzazione nell’uso dei social media e devono professionalizzare il loro approccio per rimanere competitivi.
Camper Professional – Con l’avanzamento degli strumenti digitali, c’è una richiesta da parte dell’industria affinché i concessionari mostrino una maggiore professionalità e modernizzazione? Come vengono assistiti in questa transizione?
Ariane Finzel – C’è una spinta affinché i concessionari adottino un approccio più strategico e imprenditoriale, piuttosto che limitarsi a mantenere lo status quo. L’industria chiede che i dealer non si concentrino solo sulle competenze nella vendita o in officina, ma anche sullo sviluppo strategico del business. Mentre alcuni concessionari crescono e si modernizzano, altri preferiscono mantenere le loro ambizioni su una scala ridotta, il che è accettabile, ma devono comprendere la natura competitiva del mercato. Abbiamo osservato l’ingresso di concessionari automobilistici nel nostro settore, il che è inevitabile quando un mercato è attrattivo. Stiamo lavorando per agevolare l’aggiornamento dei nostri associati, offrendo workshop e orientamenti strategici per aiutarli a diventare più professionali e orientati al futuro.
Camper Professional – Quindi, una visione chiara è essenziale per l’azienda?
Ariane Finzel – Assolutamente sì. Una visione è fondamentale, ma non tutte le aziende ne hanno una sufficientemente solida. Incoraggiamo i concessionari a sviluppare una visione chiara e a comprendere l’importanza del saper delegare e dell’essere attrattivi per accogliere e trattenere i collaboratori migliori. Con l’aumento dei prezzi, è ancora più cruciale per i concessionari evolversi e diventare veri leader e imprenditori per convincere i clienti a investire nei loro prodotti.
* Il DCHV è entrato nelle nomination di European Innovation Award, un premio destinato alle aziende del settore caravanning con una giuria composta dai principali media di settore europei. La nomination nella categoria Technology & Connectivity è stato così argomentata: “Nei primi 6 mesi sono stati digitalizzati 1.200 raccoglitori di documenti degli ultimi 48 anni. Il sito web dchv.de è stato ristrutturato, progettato e ampliato per includere applicazioni di adesione digitali. Un’area di servizi digitali interna per i membri offre ora informazioni sugli sviluppi e sulle tendenze tecniche, politiche ed economiche, nonché sui processi digitali. Il tutto è abbinato a una casella di posta elettronica con l’obiettivo di poter comunicare con gli iscritti in tempo reale da qualsiasi luogo. Il DCHV ha creato per i suoi membri un portafoglio digitale di strumenti di analisi e supporti decisionali, che sarà ulteriormente ampliato”.
Molti devono passare dall’essere semplici dealer a veri leader per le proprie aziende.
Camper Professional – Può parlarci del ruolo dell’industria, in particolare per quanto riguarda le interfacce digitali?
Ariane Finzel – Il settore ha effettivamente del lavoro da fare, specialmente per quanto riguarda le interfacce digitali all’interno dei nostri sistemi. Attualmente, alcuni brand process sono obsoleti; per esempio, le questioni relative alla garanzia sono ancora gestite via fax, il che è inefficiente. Abbiamo bisogno di interfacce semplici, soluzioni “one-click” per operazioni come la vendita dei veicoli e per evitare errori come ordinare il mezzo del colore sbagliato. La nostra associazione mira a centralizzare i dati e a creare interfacce compatibili con i principali sistemi utilizzati dai dealer tedeschi, migliorando l’efficienza per tutti.
Camper Professional – E questo include anche la condivisione dei prezzi di vendita?
Ariane Finzel – Sì, copre tutti gli aspetti della vendita. Tuttavia, c’è una limitazione: l’accesso ai prezzi deve essere specifico per ogni brand. Per esempio, un concessionario Adria deve poter vedere solo i prezzi relativi ad Adria. Questa è una questione delicata, poiché c’è il timore che informazioni sensibili possano raggiungere i concorrenti.
Camper Professional – E in questo quadro come pensate di gestire il tema degli sconti?
Immaginiamo che i concessionari non vogliano condividere queste informazioni tra loro... Ariane Finzel – Sì, è un argomento delicato che è stato ampiamente discusso, specialmente durante i nostri eventi digitali. I concessionari e i produttori si sono a lungo confrontati. I produttori cercano trasparenza sui prezzi finali of-
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a tu per tu con ariane finzel
ferti dai concessionari, ma i concessionari di solito non divulgano queste informazioni. Comunque, c’è una crescente consapevolezza riguardo al fatto che rivelare i veri sconti potrebbe semplificare l’intero processo di determinazione dei prezzi.
Camper Professional – Quindi, sembra che stiate affrontando sfide simili a quelle che abbiamo in Italia. Oltre alla questione dei prezzi, c’è il problema dei concessionari che pagano prezzi diversi ai produttori, giusto?
Ariane Finzel – Esatto. Le condizioni e i termini che i concessionari negoziano con i produttori variano significativamente e sono spesso oggetto di intense discussioni. Siamo consapevoli di questo e stiamo lavorando verso pratiche più standardizzate.
Camper Professional – Quindi, quando i concessionari inseriscono i dati dopo la firma di un contratto di vendita, queste informazioni vanno direttamente al vostro sistema?
Ariane Finzel – Attualmente no, ma potrebbe essere un obiettivo. Stiamo promuovendo un’interfaccia centralizzata che potrebbe distribuire i dati uniformemente tra tutti i sistemi. Al momento, alcuni concessionari hanno accesso preferenziale alle informazioni a causa di legami più stretti con i produttori, mentre altri no. Vogliamo livellare il campo, garantendo un accesso equo ai dati per tutti i nostri membri.
Camper Professional – Siete attivamente coinvolti in sforzi promozionali con il CIVD per stimolare il settore del campeggio? L’associazione dei produttori cerca anche la vostra partecipazione economica alle loro iniziative?
Ariane Finzel – Sì, collaboriamo su vari progetti con il CIVD. Ma non vogliamo farci belli con i loro risultati. L’associazione CIVD è molto più grande della nostra e gestisce la maggior parte dei progetti, del lavoro e dei costi. Per ora questo accordo va bene, perché apprezzo molto il loro lavoro. Una campagna notevole e recente è quella di caravaning.info, che è stata un’azione congiunta di molti marchi e associazioni. Mostra au-
tentiche esperienze di campeggio, allontanandosi dalle rappresentazioni idealizzate. Per esempio, hanno presentato un campeggio dove i vicini sono davvero vicini, riflettendo la realtà di alcune location. Hanno anche realizzato video di una coppia in camper in Svezia, che si gode la natura, di una famiglia numerosa in un campeggio vivace e di una coppia in camper in Croazia che condivide le proprie esperienze di viaggio in modo autentico. Queste campagne sono state ben accolte per la loro autenticità. Facciamo parte di un project group coinvolto in queste iniziative, e sebbene vorremmo fare di più, abbiamo limitazioni dovute alla nostra piccola squadra e al tempo disponibile. Tuttavia, siamo entusiasti dei prossimi progetti.
Camper Professional – Quali progetti e iniziative avete pianificato nel 2024 per la crescita del settore RV in Germania?
Ariane Finzel – Abbiamo un’iniziativa entusiasmante, pianificata per il 2024. Vogliamo organizzare un evento di una settimana, chiamato “Caravaning-Tage”, in cui tutti i brand e i dealer si riuniscono per un focus sulla vendita di caravan e sul fornire servizi in tutta la Germania. Consapevoli del fatto che non tutti vogliono acquistare un veicolo nuovo, metteremo l’accento sull’aggiornamento di quelli più vecchi attraverso migliorie tecniche. Incoraggeremo i concessionari a creare pacchetti per diverse stagioni, come primavera, estate e inverno, che includono servizi specifici come il riscaldamento. Siamo in trattativa con fornitori come Dometic per offerte speciali rivolte ai nostri membri. Questa iniziativa mira ad aumentare la professionalità dei servizi in tutta la Germania, rendendo più facile per i clienti ottenere appuntamenti e migliorando la customer experience complessiva. Inoltre, incoraggiamo i concessionari a investire nelle loro strutture per creare un ambiente più attraente per i clienti. Ci stiamo anche concentrando sul mercato del noleggio, che sta crescendo con l’aumentare dei prezzi dei veicoli ricreazionali. Alcuni dealer stanno offrendo soluzioni di buyback, e questo approccio sta guadagnando terreno in Germania, specialmente con l’evolversi del mercato.
Camper Professional – Avete problemi con piattaforme come Goboony o Yescapa, dove i privati mettono i propri camper in condivisione? Li considera concorrenti dei concessionari?
Ariane Finzel – Mentre alcuni concessionari potrebbero considerare piattaforme come Goboony o Yescapa alla stregua di concorrenti, io li vedo come un’opportunità e un complemento per la nostra attività. Lo sharing di camper da parte di privati può attirare nuovi clienti nel settore. Tuttavia, è importante notare che la condivisione privata può avere limitazioni, specialmente per quanto riguarda la manutenzione e le riparazioni. Quando un motorhome di un privato subisce un danno, spesso mancano officine professionali per effettuare riparazioni immediate. Al contrario, i nostri concessionari hanno la capacità di riparare i veicoli rapidamente, e di fare manutenzione. Questo rappresenta un’opportunità per i dealer, poiché i clienti che riscontrano problemi con i noleggi privati possono rivolgersi alle concessionarie per un servizio affidabile. Quindi, non è solo un rischio, ma anche una possibilità per espandere la nostra customer base.
CAMPER PROFESSIONAL
Alla
guida di un grande gruppo in tempi straordinari
Abbiamo intervistato il CEO di Erwin Hymer Group: le sue dichiarazioni esprimono chiaramente l’intenzione di rafforzare i singoli marchi, mantenendo al contempo una prospettiva di sinergia di gruppo
a tu per tu con alexander leopold
Testo di Antonio Mazzucchelli foto di Enrico Bona
Daquasi due anni, Alexander Leopold è al timone di uno dei giganti dell’industria globale dei veicoli ricreazionali, l’Erwin Hymer Group. L’esperienza acquisita dal 2015 al 2022 nel guidare una delle principali aziende europee, Dethleffs (Erwin Hymer Group), gli ha permesso di raggiungere questa posizione di vertice ben consapevole delle potenzialità e delle peculiarità dei vari marchi. Ecco la sua visione del settore in un momento storico particolare, in cui convergono l’euforia del mercato, la crisi delle supply chain e previsioni incerte per il futuro.
Camper Professional – Sono passati quasi due anni da quando ha assunto il ruolo di CEO di Erwin Hymer Group: quale valutazione può fare di questo periodo iniziale? Alexander Leopold − Siamo riusciti a proseguire con il nostro piano di crescita e rendere il Gruppo Erwin Hymer significativamente più competitivo. L’abbiamo fatto in una situazione caratterizzata soprattutto da problemi di approvvigionamento di telai e ricambi, nonché da aumenti di prezzo. Il nostro eccellente rapporto con i partner commerciali e con i clienti ci ha aiutato a trovare soluzioni praticabili per tutti, in questi tempi molto difficili. Abbiamo utilizzato molto la comunicazione interna tra i nostri brand per trovare le migliori soluzioni, e siamo stati davvero efficaci. Vedo il Gruppo Erwin Hymer e la nostra holding, Thor Industries, come una piattaforma per la condivisione di conoscenze e di servizi interni. Supportiamo le nostre sedi con un pool che offre loro l’opportunità di acquisire internamente capacità di sviluppo senza bisogno di un periodo di formazione. Questo ci consente di ridurre i tempi, aumentando la qualità. Gestiamo le nostre divisioni aziendali utilizzando dati finanziari che condividiamo mensilmente, e in modo molto trasparente, con i nostri dirigenti in tutta l’organizzazione. I nostri marchi, che operano in modo indipendente, si fanno carico di importanti responsabilità a lungo termine per la loro azienda, i loro brand, la loro gamma di prodotti e il risultato finanziario. Chiamiamo questo approccio Power-to-the-Brands, come parte della
nostra strategia di gestione aziendale. I nostri marchi sono in prima linea nella comunicazione, mentre il Gruppo Erwin Hymer fornisce supporto in background. In questo modo, promuoviamo i valori aziendali che sono essenziali per la nostra strategia, come lo spirito di squadra, l’imprenditorialità e la spinta all’innovazione, e ci sforziamo insieme di trovare la soluzione migliore. Un altro importante traguardo è stata la costruzione della nostra nuova sede in Polonia, che è stata realizzata in tempi record applicando le best practice consolidate nelle nostre sedi. Tutto il team può essere orgoglioso di questo risultato, e vorrei cogliere l’occasione per ringraziare i nostri dipendenti e fornitori per il loro impegno e dedizione.
Camper Professional – Erwin Hymer Group è una realtà complessa e diversificata. Come coesistono le varie sfaccettature del gruppo, caratterizzando i diversi brand ed evitando sovrapposizioni?
Alexander Leopold − Abbiamo allineato in modo coerente il nostro ampio portafoglio di marchi con i diversi target group e le differenti fasce di prezzo. Ciò ci consente non solo di evitare sovrapposizioni, ma rende anche il nostro portafoglio di brand, e quindi l’Erwin Hymer Group, molto attraente per i partner commerciali. La società di gestione svolge un ruolo molto importante in questo contesto. Non solo fornisce la necessaria trasparenza e i dati per valutare le performance del marchio, e quindi svilupparle ulteriormente, ma permette anche sinergie verticali tra la società di gestione e le divisioni legali, e sinergie orizzontali altrimenti non possibili. Un esempio potrebbe essere il nostro centro di prova interno, dove offriamo test completi su componenti e veicoli per tutti i marchi. Un altro esempio: una sede centrale che si occupa dei servizi al personale. Oppure, anche la nostra nuova società di servizi, lanciata il 1° gennaio, che ci consentirà di fornire un supporto leader nel settore e allo stesso tempo di testare nuovi sistemi e processi. Diamo grande importanza alla crescita dei nostri dipendenti e manager e offriamo programmi interni su misura per garantire che l’organizzazione abbia
Erwin Hymer Group
Accessori e Servizio Brand di prodotto
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a tu per tu con alexander leopold
le competenze necessarie per implementare con successo la nostra strategia, con il massimo coinvolgimento.
Camper Professional – Dopo un periodo di significativa crescita, il mercato sta mostrando segni di una brusca flessione. Tutto questo era previsto? Siamo in attesa di una stabilizzazione? O dovremmo temere un ulteriore calo?
Alexander Leopold − Abbiamo un sistema IT all’avanguardia nelle vendite e nel marketing, che è standardizzato su tutti i marchi. Gli investimenti che abbiamo fatto nei nostri sistemi ci consentono di avere un’ottima visibilità su ciò che sta accadendo nel mercato, per capire dove dobbiamo fornire supporto e dove dobbiamo sviluppare ulteriormente la nostra rete di concessionarie. Possiamo anche condividere questo know-how con i nostri partner commerciali, ed essere un supporto prezioso per il cliente. Attualmente abbiamo un portafoglio ordini eccellente, ma siamo anche consapevoli della responsabilità che abbiamo nei confronti dei nostri partner commerciali. Loro si aspettano, giustamente, una nostra rapida reazione ai cambiamenti del mercato, cioè: flessibilità nella nostra pianificazione della capacità produttiva e supporto efficace alle vendite e al marketing. A mio parere, questo è essenziale per essere credibili e apprezzati dai nostri partner. La piena collaborazione con le nostre concessionarie ci aiuta ad ampliare ulteriormente la nostra quota di mercato. Il grande successo dei nostri camper van e urban camper dimostra la nostra capacità di sviluppo di un mercato. Nel giro di pochi anni, infatti, siamo riusciti a diventare il principale produttore di camper van in Europa, in linea con il nostro piano strategico.
Camper Professional – La crisi degli approvvigionamenti è conclusa? Quali effetti ha avuto, e quali cambiamenti ha apportato all’Erwin Hymer Group?
Alexander Leopold − La supply chain non è ancora stabile come lo era prima della pandemia. Abbiamo ampliato la nostra gamma di telai per poter consegnare i veicoli, e rimanere quindi attraenti per i nostri clienti. Questo aumenta inevitabilmente la complessità. Potrei bene immaginare che ci sarà un consolidamento in questo settore. Ogni fase di mercato richiede una propria strategia e dobbiamo rimanere flessibili. La nostra massima priorità è una comprensione condivisa delle esigenze dei nostri clienti. Fornitori e produttori devono fare un uso coerente di questa conoscenza per poter offrire ai clienti prodotti attraenti e adeguati alle loro esigenze. Un’altra area su cui dobbiamo lavorare è il nostro time-to-market.
Camper Professional – Negli ultimi anni, il vostro Gruppo ha operato dei cambiamenti significativi riguardo alla partecipazione alle fiere. Questa decisione ha portato alcuni vantaggi in termini di costi, ma forse anche alcuni aspetti negativi. Quali sono i punti di forza e le debolezze di questa strategia? Cambierà qualcosa in futuro?
Alexander Leopold − Trovo interessante che la parola “costo” continui a comparire in relazione alle fiere. Le fiere sono uno strumento importante nel mix di marketing. Allo stesso tempo, una fiera è uno delle oltre venti modalità di accesso alle informazioni nel processo di ricerca pre-acquisto, e poi di decisione, dei nostri clienti. Un mix di marketing equilibrato e ragionato in base alle diverse preferenze dei nostri target è fondamentale. Siamo più che felici di aver intrapreso nuove strade nel nostro settore. La nostra analisi interna dei clienti mostra che gli acquirenti di RV stanno evolvendo costantemente nel modo in cui ottengono informazioni su prodotti e servizi. Pertanto, stiamo ottimizzando l’interazione tra strumenti di ricerca analogici e digitali nel percorso del cliente. Siamo stati in grado di acquisire molte
conoscenze su cosa funziona e cosa no, e sono lieto che ogni brand abbia intrapreso la propria strada, in gran parte nuova. Discutiamo gli insight che otteniamo come team e li incorporiamo nelle nostre decisioni. Per fare un esempio: se uno dei nostri marchi raggiunge un tasso di conversione significativamente più alto attraverso uno specifico canale di comunicazione con il cliente, tutti gli altri brand possono beneficiare di questo approccio. Questo è uno dei vantaggi del nostro gruppo, che ho menzionato in precedenza: know-how e trasferimento di conoscenze. Ogni brand decide il miglior percorso per raggiungere e ingaggiare il suo pubblico di riferimento. Pertanto, la decisione di partecipare a una fiera non è influenzata solo dai costi totali, ma anche da criteri come la rilevanza per il pubblico di riferimento di un marchio, così come il confronto tra costo per lead e costo per vendita con altri strumenti di marketing. Se, per esempio, il costo di affitto di uno spazio in una fiera va alle stelle, ciò influenzerà naturalmente la decisione di un marchio pro o contro la partecipazione alla fiera.
Camper Professional – La maggior parte delle vostre aziende è tedesca, ma avete anche stabilimenti in altri paesi: fino a che punto spingete la delocalizzazione, e quanto è importante avere siti di produzione nei mercati in cui i marchi operano?
Alexander Leopold − Il focus sui siti di produzione tedeschi ha ragioni storiche. Investiamo molto nei nostri brand, nella loro differenziazione. Ecco perché abbiamo sempre avuto un focus importante sull’esportazione. Ora abbiamo sviluppato ulteriormente questo approccio. Abbiamo, infatti, organizzazioni di vendita locali in tutti i mercati chiave. Queste assicurano che rimaniamo molto vicini al mercato e possiamo realizzare sinergie nella distribuzione e nel marketing. Vendiamo i nostri brand in tutti i paesi e non abbiamo bisogno di uno stabilimento separato con relativi costi infrastrutturali in ciascun mercato. Anche i nostri partner commerciali e la qualità del servizio ne beneficiano. Non c’è altro modo per raggiungere un tale livello di servizio in ogni paese. E a questo attribuiamo grande importanza.
Camper Professional – L’aumento dei prezzi negli ultimi tre anni è stato notevole. Rispetto al 2021, per esempio, il prezzo di Hymer B-Klasse 600 è aumentato del 45%. Perché i prezzi dei camper sono aumentati così tanto, superando di gran lunga i tassi di inflazione medi?
Alexander Leopold − Quando si tratta di aumenti di prezzo, è davvero necessario considerare quanto gli equipaggiamenti siano cambiati in parallelo. Crediamo che i nostri prodotti abbiano prezzi abbastanza equi e, grazie alla nostra segmentazione del brand per target group e livello di prezzo, abbiamo l’offerta giusta per ogni esigenza del cliente. Se guardiamo all’indice dei prezzi al produttore, non ne siamo lontani pur con i nostri, necessari, aumenti di prezzo.
Camper Professional – Sicuramente, però, il potere di acquisto della vostra clientela non è aumentato così tanto. Si potrebbe fare qualcosa per attenuare questa crescita?
Alexander Leopold − Ci sforziamo costantemente di offrire ai nostri clienti prezzi attraenti, senza dover compromettere il nostro elevato standard di servizio. A tal fine, siamo anche in stretto contatto con i nostri fornitori. Produttori e fornitori devono lavorare insieme su soluzioni convenienti - nonostante la nostra spinta all’innovazione. I nostri marchi “best price” stanno lavorando a pieno ritmo su concept più economici.
Camper Professional – Non molti anni fa, il vostro Gruppo era associato a prodotti di fascia alta e media-alta. Poi, con alcuni dei vostri marchi, avete compiuto passi significativi, rompendo la predominanza dei brand italiani e francesi nei segmenti di mercato medio e medio-basso. È stato un processo lungo e impegnativo? Ne è valsa la pena?
Alexander Leopold − Lo sviluppo positivo della nostra quota di mercato ci indica che siamo sulla strada giusta. Abbiamo dimostrato di poter servire non solo il mercato del miglior valore, ma anche il mercato del miglior prezzo. Ma ammetto che il mercato del miglior prezzo è probabilmente quello più impegnativo per noi. Continuiamo quindi a lavorare su questo aspetto.
Camper Professional – Nel segmento degli urban camper, molti attori hanno investito significativamente: voi siete stati tra i primi
a entrare nel mercato. La risposta del pubblico è stata in linea con gli investimenti fatti o al di sotto delle aspettative?
Alexander Leopold − Noi beneficiamo molto dall’essere entrati così presto nel segmento degli urban camper. Sappiamo che il cliente di questi veicoli ha richieste specifiche sia per il prodotto, sia per la vendita. Questa nostra esperienza può essere applicata anche al settore degli RV convenzionali. Non ci aspettiamo che questo segmento di mercato continui a svilupparsi in modo così evidente nei prossimi anni, ma con gli strumenti di lead management che abbiamo costruito, abbiamo grandi opportunità per entusiasmare i nostri clienti e per supportare attivamente i nostri partner commerciali.
Camper Professional – Quanto è impegnato l’Erwin Hymer Group nel segmento delle caravan? Lo considerate un settore redditizio per gli investimenti o la vostra competenza nei veicoli motorizzati vi sta spingendo verso una maggiore attenzione per i camper e i furgonati?
Alexander Leopold − Continuiamo a investire nelle caravan. L’elettromobilità ci spinge a offrire prestazioni di alto livello. Questo è stato ben dimostrato con la nostra Alpine Challenge a marchio Dethleffs. E con i marchi Eriba, Bürstner e LMC, oltre ai nostri brand per il mercato britannico, abbiamo una solida e fedele base di clienti di caravan.
Camper Professional – Transizione ecologica nei motori e mondo dei veicoli ricreazionali: qual è la strategia dell’Erwin Hymer Group?
Alexander Leopold − Essendo parte del principale produttore mondiale di veicoli per il tempo libero, stiamo lavorando alacremente sulle possibilità dei sistemi di propulsione alternativi. Con la prossima generazione di batterie a lunga durata, l’elettromobilità è alla portata anche dei veicoli ricreazionali. Insieme alla nostra casa madre Thor Industries e ai nostri partner strategici, stiamo gettando le basi per un’esperienza di viaggio completamente elettrica.
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70 anni di tradizione, innovazione e prestigio
Tabbert ha celebrato il suo 70° anniversario e si sta riposizionando sul mercato con un attraente portafoglio di prodotti che spaziano dai modelli per famiglia e da viaggio fino alle classi di lusso esclusivo. Camper Professional ha parlato con Armin Mäder, il responsabile prodotto di Tabbert e T@b, riguardo a tradizione, sviluppi e futuro posizionamento di questo marchio consolidato
Testo di Antonio Mazzucchelli e Claus-Detlev Bues, foto Enrico Bona
Armin Mäder, 53 anni, è felicemente sposato da 30 ed è una colonna portante del team Tabbert a Mottgers. Nativo dell’Assia, i suoi hobby comprendono le passeggiate e le escursioni con il suo cane, oltre alle vacanze in famiglia, in caravan, in giro per l’Europa. Il percorso di Mäder con Tabbert è iniziato 37 anni fa, quando è entrato come apprendista nella falegnameria. Dalla qualifica di maestro falegname, ha poi ricoperto diversi ruoli nei dipartimenti di sviluppo e design. Negli ultimi sette anni, ha ricoperto il ruolo di Responsabile Prodotto per Tabbert e negli ultimi due anni ha assunto la responsabilità del marchio T@b presso la Knaus Tabbert AG.
Camper Professional − Tabbert festeggia il suo 70º anniversario. Qual è l’eredità del passato e quali sono i principali piani per il futuro? L’esperienza accumulata in questi decenni come influenzerà l’innovazione, la sostenibilità e la strategia di crescita dell’azienda nei prossimi anni?
Armin Mäder − Tabbert ha già festeggiato il suo 70º anniversario nel 2023. Questo significa molta storia, molta tradizione e molta emozione. Tuttavia, abbia-
intervista con armin mäder
mo celebrato l’anniversario con sobrietà. I nostri clienti e l’intera industria del caravanning conoscono la nostra tradizione ed esperienza. Il nostro focus è sempre stato sulla soddisfazione dei clienti più esigenti e sulla proverbiale longevità dei nostri veicoli. Ciò che ha sempre contraddistinto Tabbert è anche la nostra forza nel cosiddetto settore professionale. Questi clienti vivono nel veicolo tutto l’anno, con una media di quattro persone, e preferiscono i modelli più grandi, come quelli a due assi. Come produttore, siamo consapevoli che c’è una notevole differenza tra un veicolo utilizzato per 5 o per 52 settimane all’anno. La nostra strategia di crescita è quella di espandere ulteriormente le nostre quote di mercato in modo organico e, in futuro, dedicare più attenzione al mercato turistico. Un esempio lampante: con il nuovo modello Senara, abbiamo appena lanciato un nuovissimo entry-level per meno di 23.000 euro, che rappresenta un’offerta reale per l’ingresso nel mondo premium di Tabbert.
Camper Professional − Per decenni, Tabbert è stata celebre per la sua immagine “barocca” con i bestseller color crema, come i modelli Comtesse, Senator e Diadem per una clientela “esibizionista”. Questa clientela esiste ancora?
Armin Mäder − Questi veicoli erano all’avanguardia, erano il top del mercato delle caravan in tempi passati. Ma Tabbert ha subito cambiamenti massicci da tempo. Al posto dello stile barocco il cliente oggi trova freschezza e accoglienza contemporanee, ai massimi livelli. Prendiamo il modello Pantiga: un veicolo intelligente e pratico con un fascino del tutto moderno. Ma tornando alla domanda: sì, apprezziamo davvero la nostra clientela professionale, che rappresenta circa il 50% di tutti i veicoli Tabbert venduti. Quindi è un settore ampio e importante, che è interessante anche per noi perché quasi il 90% di questi clienti sceglie un modello a due assi. Il nostro mercato più forte è la Francia, seguito immediatamente dalla Germania, ma vendiamo con successo veicoli anche nel Regno Unito.
Camper Professional − Qual è attualmente l’offerta Tabbert? Quali sono le principali caratteristiche delle diverse gamme di modelli e quali sono i gruppi target dei clienti?
Armin Mäder − I nostri modelli sono posizionati in modo chiaro sul mercato. Quest’anno abbiamo lanciato la Senara model year 2024 come nuova proposta entry-level. Da qui si entra nel mondo Tabbert in Germania. La moderna DaVinci appartiene a una classe sofisticata, mentre i modelli Pantiga e Puccini sono ideali per chi cerca qualcosa di speciale. In cima alla gamma Tabbert c’è la Cellini - anche con un ampio
slide-out elettrico. Tutti i modelli Tabbert hanno una cosa in comune: sono costruiti con la massima qualità nella nostra fabbrica a Mottgers e con grande attenzione ai dettagli. Anche il tema della personalizzazione, con optional particolari, gioca un ruolo molto importante. Abbiamo un reparto specifico che si occupa di questa clientela. Ciò significa che la famiglia di prodotti è ben organizzata: ci sono proposte per i neofiti, per la classe media, per quella medio-alta, per il lusso a salire fino al massimo livello premium con la Cellini slide-out. Non c’è nessun altro produttore in Germania che può fare qualcosa del genere.
Camper Professional − Come definisce Tabbert il lusso nel caravaning e come si riflette nel design e nelle caratteristiche dei suoi ultimi modelli?
Armin Mäder − Il lusso qui è definito in modo discreto e poco invadente, non è sontuoso. In questo segmento di mercato, oltre all’immagine dell’azienda, sono decisivi l’alta qualità dei materiali e, naturalmente, un’atmosfera complessivamente armoniosa. Attribuiamo anche grande importanza a una costruzione robusta e solida. Questo è il motivo per cui i veicoli Tabbert sono sempre un po‘ più pesanti rispetto ad altri. Abbiamo un pavimento più spesso, abbiamo un tetto più spesso. Abbiamo pareti posteriori e anteriori curve bidimensionalmente. Tutto questo contribuisce alla maggiore stabilità delle nostre caravan. Inoltre, lavoriamo con pareti divisorie doppie e quindi più spesse. Una Tabbert è sempre costruita per durare una “breve eternità”.
Camper Professional − Come ha rispo-
sto Tabbert ai cambiamenti nel mercato delle caravan negli ultimi decenni, in termini di design, tecnologia e strategie di marketing?
Armin Mäder − Il tradizionale colore esterno a guscio d‘uovo era forse caratterizzante in passato. Ma questo è ormai storia, l‘abbiamo lasciato alle spalle da oltre vent‘anni. Nel 2013 abbiamo apportato cambiamenti radicali con la Next Generation. Uno dei miei primi compiti come responsabile prodotto nel 2016 è stato rendere il marchio Tabbert più moderno, più contemporaneo e più giovane, naturalmente senza rinunciare ai valori familiari. Abbiamo iniziato con Vivaldi, che aveva un design molto audace per Tabbert e ha fatto un’ottima impressione sul mercato fin dall’inizio. E proprio l’anno scorso abbiamo compiuto un altro grande passo verso il ringiovanimento del marchio Tabbert con Pantiga. E la missione è lontana dall’essere conclusa: con la nuovissima Senara, abbiamo recentemente aggiunto un ulteriore punto di forza.
Camper Professional − Ma senza dettagli specifici e tipici di Tabbert, come il tetto ventilato posteriormente?
Armin Mäder − Esatto, è bene farlo notare. È vero: abbiamo apportato cambiamenti massicci al tetto Tabbert e allo stesso tempo lo abbiamo significativamente migliorato. Il tetto è diventato complessivamente più leggero, ma conserva le stesse proprietà di isolamento acustico e termico di prima. Inoltre, ora è calpestabile, quindi è molto più stabile. Questo esempio mostra chiaramente che per Tabbert non si tratta di venerare il passato, ma sempre di guardare avanti. È questo che facciamo a Mottgers - ogni giorno.
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Tabbert Pantiga 2024
intervista con armin mäder
Senara 2024
Camper Professional − All‘interno del Gruppo Knaus-Tabbert, Tabbert sembra essere un marchio che gode di un’ampia autonomia. Quali sono le sinergie comuni con gli altri marchi del gruppo e cosa li caratterizza?
Armin Mäder − Le sinergie sono importanti, poiché migliorano la competitività. Per esempio, le pareti laterali vengono assemblate presso la sede principale di Jandelsbrunn in conformità con le nostre specifiche e requisiti. E naturalmente abbiamo accesso allo stesso team nel concept, nella ricerca e nello sviluppo all’interno dell‘azienda. Tuttavia, il marchio Tabbert ha sicuramente un grado maggiore di libertà all’interno del gruppo e ha mantenuto una certa indipendenza esclusiva. Possiamo offrire ai clienti più esigenti altre opzioni di personalizzazione che non sono possibili nella produzione di massa. Tutto sommato, ciò significa che Tabbert è un gioiello unico nell’offerta dell’azienda, motivo per cui siamo ottimamente attrezzati per il futuro. Il mondo non si ferma, dobbiamo tutti adattarci con flessibilità. Prendiamo l’elettromobilità nel caravaning. C’è una mancanza di infrastrutture: i campeggi, in particolare, hanno ancora qualche lavoro da fare. Ma la completa elettrificazione del settore è una strada che vogliamo percorrere in modo costante. Nonostante tutta l’euforia, alla fine l’esca deve piacere al pesce, non al pescatore. Ciò significa che anche i clienti devono seguire questa strada
Camper Professional − Avete dato un’occhiata allo sviluppo del mercato caravan
in Turchia? È un mercato eccellente che sta crescendo molto rapidamente. Molti nuovi brand sono attivi lì e stanno cercando di entrare nel mercato europeo. Armin Mäder − Sì è potuto vedere al Caravan Salon di Düsseldorf che la Turchia sta cercando attivamente di entrare nel mercato. Il paese è sicuramente interessante per il settore. Noi stiamo costantemente monitorando i mercati. Per esempio Knaus Tabbert è il leader di mercato per le caravan in Corea del Sud. Se guardiamo le cifre di immatricolazioni in Europa, l‘industria ha perso 60.000 unità negli ultimi due anni. L‘intero mercato europeo è passato da 260.000 a 200.000 unità. Non stiamo parlando solo di caravan qui, ma di tutto il mercato dei veicoli ricreazionali. Ma se guardiamo le nuove immatricolazioni dei nostri veicoli, siamo al primo posto in Germania. Abbiamo oltre 500 concessionari e punti vendita in tutto il mondo.
Camper Professional − Quanto successo sta avendo il modello Tabbert Cellini 750 HTD 2.5 Slide-Out sul mercato attuale? Risponde alle aspettative in termini di vendite e accettazione del pubblico? Chi è il cliente per questa caravan? Armin Mäder − Il nostro slide-out esiste da dieci anni ed è unico nel mercato delle caravan di lusso. Soddisfa pienamente le nostre aspettative, ma anche quelle dei nostri clienti, abituati a non dover scendere a compromessi. Il target group è molto
vario. Alcuni provengono dai camper, e non vogliono più guidare un veicolo ricreazionale motorizzato. Ma abbiamo anche professionisti, nel mondo dello spettacolo, o i viaggiatori. Quindi la clientela del Cellini Slide-Out è tanto versatile quanto le sue molteplici caratteristiche.
Camper Professional − Dove e come vengono prodotte le caravan Tabbert? Quali sono i vostri mercati di riferimento?
Armin Mäder − Tutti i veicoli Tabbert sono prodotti esclusivamente a Mottgers e i nostri principali mercati sono Germania e Francia. In futuro, tuttavia, vogliamo essere più coinvolti in tutta Europa. Abbiamo una forte presenza nei Paesi Bassi e siamo anche in Scandinavia. Stiamo continuamente espandendo la nostra quota in nuovi mercati, che continueremo a sviluppare e servire con vigore. Tra l’altro, produciamo anche caravan Knaus con determinati layout a Mottgers. Lo facciamo perché abbiamo ancora capacità produttiva nel nostro sito. E questo la dice lunga sulla flessibilità di questo sito di produzione.
Camper Professional − Quanti dipendenti lavorano presso il sito di produzione di Mottgers?
Armin Mäder − Siamo tra i 450 e i 500 dipendenti, anzi quasi 500, e fanno gli straordinari da anni. Non lavoriamo 35 ore, ma tra le 40 e le 44 ore a settimana.
Camper Professional − Contrariamente al mercato nordamericano, le vendite di camper in Europa sono cresciute in modo significativo e le vendite di caravan sono diminuite. Cosa possiamo aspettarci per il futuro e qual è la strategia di mercato di Tabbert?
Armin Mäder − Un messaggio chiaro: stiamo diventando più giovani, stiamo diventando più moderni. Questo è l’obiettivo. Tabbert ha una storia lunga, a volte ingombrante. Ecco perché il nostro obiettivo è
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Da sinistra: Claus-Detlev Bues, Armin Mäder, Antonio Mazzucchelli e Stefan V. Diehl, Responsabile Comunicazione/Stampa
Tabbert
continuare a rendere il marchio più giovane e attraente - puntiamo quindi alle giovani famiglie.
Camper Professional − I cambiamenti nel mondo dell’automotive, con il declino progressivo dei motori a combustione, soprattutto diesel, influenzeranno sempre di più il mercato delle caravan, che forse dovranno essere molto più leggere, oppure le caravan di grandi dimensioni rimarranno fisse nei campeggi...
Armin Mäder − L’elettromobilità è una grande sfida per noi in azienda. Tuttavia, come produttore leader di veicoli ricreazionali, vorremmo vedere un certo grado di apertura alla tecnologia in questo settore. Ma tornando a Tabbert, come ho detto, i nostri veicoli tendono a essere un po‘ più pesanti di altri. L’obiettivo per il futuro deve quindi essere quello di continuare a diventare più leggeri. I nostri dipartimenti di ricerca e sviluppo stanno lavorando costantemente su questo
Camper Professional − Produzione e prodotti sostenibili ed ecologici stanno diventando sempre più importanti nel mercato. Come si sta adattando Tabbert in termini di innovazioni tecnologiche e pratiche sostenibili nella produzione?
Armin Mäder − Il caravanning è sostenibile di per sé. Inizia dal fatto che la nostra impronta di CO2 è migliore rispetto ai viaggi in crociera o in aereo. Dopotutto, nei nostri veicoli siamo direttamente a contatto con la natura. Naturalmente ciò significa che vogliamo proteggere la natura. Guardiamo a quanto a lungo i campeggiatori utilizzano in media le loro caravan. Le persone acqui
stano Tabbert perché dicono che la qualità è rinomata. Sono veicoli che si possono usare per 10, 15, 20 anni. E poi qualcun altro sarà felice di acquistare una Tabbert usata e magari goderne per molti anni. Un veicolo che posso utilizzare per decenni - questo è ciò che chiamo vera sostenibilità.
Camper Professional − Quali sono le principali sfide che Tabbert deve affrontare nel mercato globale delle caravan, e come intendete affrontarle?
Armin Mäder − Si tratta di clienti. Cosa desiderano? Bisogna ascoltare e osservare attentamente. Dopotutto, non produciamo per noi stessi, ma per i nostri clienti - e loro stanno evolvendo costantemente. Le richieste aumentano, così come il desiderio di più comfort. In linea di principio, tutti vogliono poter utilizzare in una caravan ciò che hanno anche a casa. Oggi non si parla più del fatto che sia installato un sistema di controllo vocale come Alexa o un sistema di aria condizionata nel veicolo. Quest’ultimo è previsto in oltre la metà delle caravan Tabbert. I clienti non vogliono rinunciare a nulla: questo principio deve essere soddisfatto e, allo stesso tempo, noi dobbiamo offrire anche ciò che i clienti potrebbero
non sapere oggi, ma che vorranno domani. In breve, bisogna essere in grado di anticipare i desideri dei clienti per plasmare i mercati a livello globale.
Camper Professional − Il telaio Dyonic con design bionico è concepibile anche per le innovative costruzioni di Tabbert?
Come fosse una sorta di risposta agli esperimenti di Knaus con nuovi metodi costruttivi per la tecnologia del telaio?
Armin Mäder − Attenzione, non confondiamo: il telaio Dyonic che utilizziamo per Weinsberg, Knaus e anche nel Tabbert Pantiga è stato sviluppato da noi in un design bionico. È ad alta resistenza ed estremamente leggero. Una vera innovazione della nostra azienda. L’altro argomento di cui state parlando è la moderna tecnologia del telaio, attualmente esclusiva per il marchio Knaus. Questa costruzione di telaio rivoluzionaria e altamente stabile conferisce alle caravan una stabilità senza precedenti. Attualmente, la tecnologia del telaio è riservata ai modelli di punta Azur e Deseo all’interno del nostro portafoglio di caravan. Ma naturalmente pensiamo sempre a livello di sinergia tra brand anche in questo caso. Vi sorprenderemo.
Camper Professional − Tabbert si concentra molto sulla sicurezza passiva e attiva durante i viaggi, con sistemi standard come AL-KO AAA, ETS e AL-KO AKS. Queste caratteristiche sono davvero percepite dai clienti come un elemento importante nella scelta di una caravan? Quali altri elementi sono necessari affinché una caravan rifletta la filosofia di Tabbert?
Armin Mäder − Naturalmente, l‘essenza di una caravan Tabbert include sempre la più ampia gamma possibile di dispositivi di sicurezza. Questo è ciò che si aspettano i nostri clienti - senza compromessi. Tabbert si impegna sempre a implementare in modo coerente tutti gli standard di sicurezza tecnica disponibili sul mercato. Se qualcosa non c’è ancora, talvolta la sviluppiamo insieme ai nostri affidabili fornitori
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Armin Mäder nella dinette della Tabbert Senara
Tabbert Cellini 2024
Un viaggio lungo quasi mezzo secolo: tre generazioni guidano il successo
Fondato nel 1978 da Fausto e Luisa, nel corso degli anni, il centro vendita San Rocco si è evoluto da piccolo concessionario locale a punto di riferimento nel settore, grazie anche al contributo delle successive generazioni: prima il figlio Mirko con sua mogl ie Elena e ora anche la giovane nipote Francesca
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Testo
e foto di Antonio Mazzucchelli
Dall’acquisizione della nuova area nel 2009, con 24.000 metri quadri totali di cui 8.000 coperti in una posizione strategica al centro di Varese, San Rocco ha dimostrato di saper crescere e innovarsi, mantenendo salde le proprie radici. La terza generazione, con l’ingresso di Francesca, promette di portare avanti questa eredità con lo sguardo rivolto al futuro. La presenza attiva in azienda della matriarca Luisa, che continua a interagire con la clientela e a supervisionare l’ampio market accessori, testimonia l’impegno verso i valori di famiglia e la dedizione al cliente che hanno sempre caratterizzato l’azienda. Il Centro Vendita San Rocco oggi offre un’ampia gamma di camper nuovi, tra cui marchi prestigiosi come Laika, Carthago, Malibu, Knaus, Chausson, Weinsberg, Tabbert, Etrusco, Crosscamp nonché una varietà di barche, gommoni e motori fuoribordo, essendo anche concessionario ufficiale Honda Marine. A completare l’offerta, un’attrezzata officina fornisce assistenza e montaggio di accessori post vendita, garantendo un servizio completo e di qualità ai propri clienti. Abbiamo incontrato Mirko Carozzi, direttore generale dell’azienda.
Camper Professional – Quando è nata la concessionaria e perché l’avete chiamata San Rocco?
Mirko Carozzi – La nostra azienda nasce nel lontano 1978, quando un importante concessionario Alfa Romeo di Varese che vendeva anche le caravan Roller, propose ai miei genitori, Fausto e Luisa, di avviare un’attività nel settore caravan. Accanto alla nostra prima sede c’era una cappelletta dedicata a San Rocco, santo ritenuto portafortuna. Da qui la decisione di mantenere questo nome anche per la nuova impresa, che iniziò la sua avventura commerciale vendendo caravan Roller e motori fuoribordo Evinrude, all’epoca molto richiesti sul mercato italiano.
Siamo partiti con una sede modesta per espanderci poi nel 1995 acquistando un altro spazio sopra un centro commerciale. Nel 2009 abbiamo fatto la scelta definitiva acquisendo questa area, che abbiamo comprato a lotti e oggi si estende su una superficie di 24.000 metri quadri totali di cui 8.000 coperti in una zona sostanzialmente in centro a Varese. All’inizio abbiamo sempre e solo venduto caravan, non credevamo molto nel camper. Intorno agli anni ’90 abbiamo affiancato alle Roller, che erano un po’ in declino, le caravan Knaus. E abbiamo iniziato a vendere anche motorizzati, Mobilvetta e Safariways dapprima e poi sono arrivati Laika ed Elnagh. Oggi rappresentiamo nove marchi e lavoriamo con i più grossi gruppi europei.
Camper Professional – Come mai avete deciso nel 2008 di fare un investimento così importante?
Mirko Carozzi – Ci siamo resi conto in quell’epoca che per crescere non potevamo rimanere fermi dove eravamo, avevamo due sedi, sempre in viale Borri, ma le dimensioni non ci permettevano di andare
oltre. È capitata un’opportunità. Ovviamente è stato un sacrificio, questo non lo nascondiamo, però un sacrificio che ha portato risultati. Se cambia l’area espositiva, se cambia il sistema di esporre i prodotti, ovviamente questo aiuta a far crescere l’azienda inevitabilmente. Un passo in avanti secondo me era obbligatorio.
Camper Professional – Com’è cambiato il cliente negli ultimi cinque anni?
Mirko Carozzi – Prima della pandemia era un cliente molto preparato, che si informava su Internet e sui media di settore. Una tipologia, comunque, abbastanza standard, che abbiamo sempre avuto. Dopo la pandemia è arrivato un cliente totalmente nuovo, che si avvicinava per la prima volta al mondo camper e che si orientava su veicoli belli da guidare, piccoli, maneggevoli e questo ha creato la fortuna del van. Sia noi come imprenditori, sia il settore, dobbiamo far in modo che questo cliente nuovo continui a venire nei nostri showroom. Per quanto riguarda i clienti tradizionali, ci sembra che siano molto più attenti ai prodotti di qualità, ben costruiti. Il cliente di oggi sa già quello che vuole, non ha bisogno di particolari consigli, entra e già mi indica il modello di camper che avrebbe scelto.
Camper Professional – Rimanendo sulla clientela post-Covid, i cosiddetti newcomer, cioè chi ha scelto il camper in un periodo molto particolare perché permetteva il distanziamento sociale, è un cliente che rimane o è un cliente che è stato spinto sull’onda dell’emotività e poi si è accorto che forse questo non è esattamente il suo mondo?
Mirko Carozzi – Questa domanda me la ponevo anch’io all’epoca e continuo a farmela quando vendo un camper a un cliente totalmente nuovo del settore. Ero convinto che ci sarebbe stato un ritorno di veicoli, dovuto a chi si pentiva dell’acquisto. In
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realtà, questo non è accaduto. Chi ha acquistato il camper ne è rimasto entusiasta. Qualcuno lo ha già cambiato, magari con un veicolo più grande o con qualcosa di diverso, perché ovviamente al primo acquisto si può sbagliare. Abbiamo acquisito nuovi clienti e direi anche fedeli, per quella che è la nostra esperienza.
Camper Professional – L’euforia per il camper van prosegue?
Mirko Carozzi – Qualche acquirente del camper van ha cambiato idea perché si è
reso conto che guidare un profilato o un motorhome non comporta alcun problema e preferisce una maggiore abitabilità in sosta. Sì, qualche permuta l’abbiamo fatta in questo senso. Però la vendita del camper van prosegue, non possiamo dire che sia in declino. Direi che sta mantenendo le sue quote.
Camper Professional – Lei è preoccupato per eventuali evoluzioni che ci potrebbero essere nei rapporti tra costruttore e concessionario?
Mirko Carozzi – I rapporti con le aziende con le quali collaboriamo sono tutti ottimi. Siamo un’azienda molto attenta alle evoluzioni del mercato, abbiamo investito molto nella nostra sede, nella formazione del nostro personale, nel nostro showroom e quindi in questo momento siamo assolutamente in grado di accontentare le esigenze dei costruttori. Quindi è un problema che probabilmente esiste, esisterà anche in futuro, ma noi abbiamo lavorato con giusto anticipo. Al pari di un concessionario automobilistico, l’idea su cui stiamo lavorando è quella di presentare il veicolo nel miglior modo possibile: un ambiente elegante e degli spazi personalizzati per ogni brand, con divanetti, tavoli e sedie e la possibilità di offrire al cliente uno spazio rilassante, nel quale fantasticare dei suoi prossimi futuri viaggi. Noi vendiamo un sogno e dobbiamo accompagnare la vendita con la miglior esperienza possibile.
Camper Professional – Quanto sono importanti per un’azienda come la vostra le altre attività come la vendita e installazione di accessori, l’assistenza e il noleggio?
Mirko Carozzi – Accessori e officina sono fondamentali. Non può esistere oggi un’azienda come la nostra, che non proponga accessori e che non abbia un centro di assistenza di ottimo livello. Questi sono due valori assoluti secondo me. La nostra officina è organizzata per occuparsi un po’ di tutto, compresa la meccanica. Ci occupia -
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tu per tu con mirko carozzi
a
mo di elettronica, piccoli lavori di carrozzeria e abbiamo un reparto falegnameria. Quest’ultimo in verità, l’abbiamo un po’ ridimensionato perché, per fortuna, sui mezzi moderni ci sono meno pareti infiltrate e siamo molto attenti sulle permute: preferiamo non ritirare se abbiamo dei problemi di infiltrazione, perché sono lavori lunghi e gravosi che bloccano l’officina per settimane. Abbiamo acquisito degli altri capannoni adiacenti alla nostra sede e prevediamo, entro la fine dell’anno, di trasferire la nostra officina, che oggi può ospitare fino a quattro veicoli contemporaneamente e che un domani potrà avere una superficie pari al doppio dell’attuale. Sul noleggio il nostro obiettivo è crescere e investiremo parecchio in futuro. L’obiettivo sarà offrire una gamma mista di veicoli. Di solito il noleggio è orientato tendenzialmente al mansardato, ma noi cercheremo di offrire un po’ tutto, dal piccolo van al piccolo profilato fino a quello di 7 metri.
Camper Professional – Qual è il vostro approccio al mondo caravan? Come sta andando questo mercato? Ci credete ancora?
Mirko Carozzi – La zona di Varese, Milano, Como, Lecco ha una lunga tradizione nella vendita di caravan ed è normale che la mia azienda sia improntata in modo importante verso la caravan. Il rimorchio abitabile ha avuto un’impennata durante il post-Covid, adesso si è nuovamente stabilizzato, però i numeri sono quelli, sono costanti ed è un mercato che per noi funziona.
Camper Professional – Avete perso dei clienti per effetto dei tempi di consegna così lunghi?
Mirko Carozzi – Purtroppo qualche caso c’è stato. Giustamente il cliente ha deciso di rinunciare all’acquisto perché le attese erano lunghe. I clienti erano ovviamente informati del fatto che non ci fossero date
certe sulla consegna. C’erano delle previsioni e qualche volta sono venute meno. Abbiamo deciso di lasciare al cliente gli usati che avevamo in permuta fino all’atto della consegna o fino a quando ci fosse la certezza che il veicolo fosse pronto entro un breve periodo. Questa è stata la nostra politica, che non ha creato disagio né a noi, né ai clienti.
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L’officina
Il market
Il corner Carthago
Fondere l’esperienza
nel settore camper con il retaggio del design automobilistico
Dalle auto ai motorhome: Fabrizio Giugiaro è il CEO della società di design GFG Style, che ha recentemente fatto il suo ingresso nel settore RV
Testo di Renato Antonini, foto di Enrico Bona
a tu per tu con fabrizio giugiaro
Nel settore RV non è frequente la presenza di designer ben affermati nel mondo dell’automobile, anzi, è davvero rara. Ma è quanto è successo ultimamente con la collaborazione tra Laika e GFG Style. Per chi conosce il mercato europeo dei camper, Laika non ha bisogno di presentazioni: storica azienda italiana del comparto RV, ha iniziato la sua attività nel 1964 e da diversi anni è entrata a far parte dell’Erwin Hymer Group. Meno nota GFG Style, ma la sigla rimanda a una delle più rappresentative realtà del design “made in Italy”. Le tre lettere GFG infatti stanno per Giorgetto e Fabrizio Giugiaro. Un nome, quello di Giugiaro, che è ormai entrato nella storia dell’automobile. Giorgetto Giugiaro, classe 1938, è infatti il designer che ha firmato
alcune delle automobili più di successo del XX secolo, come la Volkswagen Golf prima serie (edizione 1974) e la prima Fiat Panda (1980, premio Compasso d’Oro 1981), ma anche bellissime auto sportive e concept innovativi, vedi ad esempio la Lotus Esprit (1976), la BMW M1 (1978) e la DeLorean DMC-12 (1981). Nel 1968, insieme ad Aldo Mantovani, Giugiaro ha fondato una propria società, la Italdesign, di cui ha ceduto tutte le quote al gruppo Volkswagen nel 2015. Fabrizio Giugiaro, figlio di Giorgetto, è cresciuto alla scuola del padre e insieme hanno progettato e sviluppato oltre 200 prototipi e più di 300 modelli entrati poi in produzione. Dal 2003 Fabrizio Giugiaro opera con la società Giugiaro Architettura, specializzata
Disegni preliminari per Laika Kreos
nella progettazione architettonica e urbanistica, nel boat design, nell’interior design e nel product design a tutti i livelli. Ed è da questa società che prende vita GFG Style, il cui focus è la consulenza stilistica nell’ambito del car design. Abbiamo voluto tracciare un profilo di GFG Style proprio insieme a Fabrizio Giugiaro, che abbiamo incontrato nella sede dell’azienda a Moncalieri, alle porte di Torino, dove è allestito anche un museo con alcune delle principali vetture create dal team Giugiaro nel corso degli anni.
Camper Professional – Ci parli di GFG Style: come è nata e si è sviluppata l’azienda?
Fabrizio Giugiaro – GFG Style è una delle tre realtà che compongono il gruppo di proprietà della famiglia Giugiaro. La società principale, quella di più vecchia fondazione, è Giugiaro Architettura, che si occupa sia di progetti architettonici sia di product design in vari ambiti. Giugiaro Architettura non è stata ceduta insieme a Italdesign: è rimasta nelle nostre mani. Sotto il controllo della casa madre sono poi sorte due società, attive in ambiti specifici: GFG Rail per il design nel comparto ferroviario e GFG Style per lo stile nel settore veicoli. Le tre società sono cresciute e oggi nel loro insieme rappresentano una realtà forte capace di operare in diversi settori. Il nostro gruppo ha due sedi vicino a Torino e
dà lavoro a circa cinquanta persone.
Camper Professional – In quali settori siete attivi e a quali livelli?
Fabrizio Giugiaro – Con Giugiaro Architettura realizziamo progetti molto differenti, da ville unifamilari a interventi di recupero urbanistico. Nel 2011 abbiamo progettato il design esterno del nuovo Juventus Stadium a Torino, compresa l’area commerciale annessa. Nel 2018 abbiamo vinto un consorso a inviti per il rifacimento della Stazione Centrale di Milano, un’opera enorme: 35.000 mq di superfice non utilizzata da ripensare per nuovi utilizzi, restaurare e completare con l’inserimento di elementi moderni in grado di dialogare con linee architettoniche di cento anni fa. Ci siamo poi specializzati nel restauro e rivitalizzazione di spazi lavorativi inseriti in contesti antichi, per esempio la sede storica della Italgas a Torino. Ma Giugiaro Architettura lavora anche nel product desi -
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Fabrizio e Giorgetto Giugiaro con la GFG Sibylla - 2018
a tu per tu con fabrizio giugiaro
gn. Per esempio, a partire dal 2015 abbiamo sviluppato per Wena (brand del gruppo Sony) una serie di orologi in apparenza tradizionali, ma che hanno le funzioni di uno smartwatch (per esempio per i pagamenti digitali) nel cinturino (non obbligano a piegare il polso).
Camper Professional – E gli altri due brand?
Fabrizio Giugiaro – Con GFG Rail siamo specializzati nel design di treni, tram e metro. Possiamo vantare un’esperienza di trent’anni in questo settore. Abbiamo lavorato per aziende impegnate nella realizzazione di carrozze ferroviarie, come Alstom, Hitachi e Bombardier, fino ad arrivare al cliente finale, ovvero l’azienda che gestisce i convogli sulle reti. Per esempio, abbiamo progettato gli interni degli ETR 500 e ETR 700, due treni veloci utilizzati da Trenitalia, la principale società ferroviaria italiana. Con GFG Style invece lavoriamo a tutto campo nel design dei veicoli: non solo automobili, ma anche veicoli industriali, macchine agricole e, ora, anche motorhome.
Camper Professional – Ci fa qualche esempio?
Fabrizio Giugiaro – Partiamo da un caso curioso: nel 1974 mio padre progettò il concept della Pony Coupé di Hyundai e re centemente l’azienda coreana ci ha chiesto di ricostruire quel prototipo che era andato perduto. Il nuovo concept è stato presen tato nel maggio del 2023 e da quella espe rienza è nata una nuova collaborazione con Hyundai. In questo momento, invece, siamo impegnati con Lafitte, con uno dei progetti più completi degli ultimi anni, che va dall’elaborazione del logo al design di vari modelli di vetture stradali. Abbiamo inoltre svilup pato molti concept di truck per aziende cinesi, mentre il proget to più attuale è la creazione di una vettura sportiva per l’azienda automobilistica Bizzarrini.
Camper Professional – Come lavorate in GFG Style?
Fabrizio Giugiaro – Abbiamo diversi designer e alcuni modellisti. Si lavora partendo da uno sketch a mano per poi passare a progetti sempre più complessi elaborati con programmi software di ultima generazione. Possiamo creare modelli in scala reale, in diversi materiali, ma la tendenza nell’industria dell’auto è quella di fare sempre meno modelli, perché sono costosi. Oggi molto si può capire con la realtà virtuale. Già diversi anni fa, prevedendo gli sviluppi del modo di lavorare, avevo fatto installare nella nostra sede un maxi schermo da 7x4 metri capace di visulizzare automobili in formato 3D in scala 1:1. Oggi le aziende ci chiedono molti concept, uno stadio quindi superiore a quello del modello in scala. Una caratteristica che ha sempre contraddistinto il nostro modo di lavorare è quella di superare varie fasi intermedie arrivando a un progetto quasi definitivo, che comporti pochi passaggi per essere industrializzato. Creiamo dei concept che sono di fatto già pronti per la produzione. E questo è sempre stato apprezzato dai nostri clienti. Dell’esperienza di Giorgetto Giugiaro abbiamo mantenuto l’idea del rapporto diretto con la realtà, del concept pronto per essere ingegnerizzato e
Sopra: la gamma Laffite Automobili Hypercars
Sotto: Bizzarrini Giotto
sti. Questo modo di operare, nato nel settore auto, è stato trasposto anche alle altre attività del nostro gruppo.
Camper Professional – Dalle auto ai camper: qual è il filo conduttore?
Fabrizio Giugiaro – Il nostro gruppo è in grado di lavorare un po’ in tutti i campi del design. Il progetto di un motorhome è senza dubbio stimolante, perché unisce le
nostre competenze nel campo dell’interior design e dello stile automobilistico. Per chi viene dal design automobilistico, non è semplice lavorare su un camper, perché ci sono molti più vincoli dimensionali di quello che si possa pensare. In molti casi le dimensioni esterne sono bloccate, non si può variare di un centimetro, cosa invece che non succede in campo automobilistico.
Camper Professional – Come è nata la collaborazione con Laika?
Fabrizio Giugiaro – Avevamo già avuto alcuni contatti con Erwin Hymer Group, ma con Laika abbiamo trovato la massima intesa perché da sempre loro spingono l’identità italiana del brand e l’Italian Style. Laika ci ha contattato perché voleva dare una svolta decisa ai suoi prodotti e così abbiamo cercato di elaborare nuovi progetti insieme a loro. La collaborazione è nata nel 2021 e ha portato alla presentazione dei nuovi modelli Kreos e Kosmo. A breve verrà presentato il nuovo Ecovip, un modello importante, storico per Laika e centrale nella sua gamma prodotti.
Camper Professional – Come avete lavorato insieme a Laika?
Fabrizio Giugiaro – Con Laika c’è stata un’operazione di co-design. L’azienda ha sempre avuto un proprio centro stile interno, e noi non ci siamo posti in concorrenza, ma abbiamo cercato la migliore collaborazione. C’è stato uno scambio continuo, un confronto quotidiano per arrivare alla definizione finale dei prodotti. Era importamte riuscire a cambiare notevolmente i veicoli in tempi e costi ben precisi. E ci siamo riusciti.
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Renato Antonini durante l’intervista con Fabrizio Giugiaro
GFG Style Kangaroo
Laika Kreos
a tu per tu con fabrizio giugiaro
Dall’alto: Tram Hitachi, Torino - Juventus Stadium, Torino - Interni del treno Blues Hitachi
Camper Professional – Come si è concretizzato il restyling dei prodotti Laika? Fabrizio Giugiaro – È stato fatto sicuramente un grande lavoro sugli interni, con le dovute differenze tra Kosmo e Kreos, visto che si parla di prodotti di prezzo molto differente. Si è fatta una ricerca sui materiali e sugli spazi abitativi. Per quanto riguarda l’esterno, sui modelli che conservano la cabina d’origine è stato fatto un light design, lavorando sulle grafiche, sulla parete posteriore e sul cupolino anteriore. Più deciso l’intervento sui modelli a scocca integrale, dove è stato creato un frontale ben caratterizzato, che propone un family feeling con gli altri modelli Laika anche per il futuro.
Camper Professional – Nel catalogo progetti di GFG Style compaiono vetture sportive, hypercar, auto da sogno… Non avete corso il rischio di trattare il camper come un oggetto “povero”?
Fabrizio Giugiaro – I motorhome che abbiamo progettato insieme a Laika non sono prodotti a basso prezzo, sono veicoli di prestigio che costano quanto un’automobi -
Fabrizio Giugiaro
Nato a Torino nel 1965, Fabrizio Giugiaro ha una formazione presso il Liceo Artistico e la Facoltà di Architettura dell’Università di Torino, ma la professione la apprende stando accanto al padre Giorgetto negli anni della Italdesign. Viene a contatto con le diverse realtà dell’azienda, da cui trae la sua idea omnicomprensiva del progetto, andando a sperimentare nuovi materiali, pensando a nuove fonti di propulsione, prendendo in esame i più innovativi dispositivi di sicurezza e dell’infotainment.
A Fabrizio nel 1991 viene affidata la responsabilità di gestire le vetture di ricerca ed elabora i primi progetti autonomi di veicoli sperimentali. Nello stesso periodo consegue il diploma in Business Administration e nel 1995 assume l’incarico di Responsabile Stile e Prototipi di Italdesign, supervisionando un centinaio di dipendenti e sviluppando da 30 a 150 progetti all’anno.
A partire dal 2004 gestisce anche la società Giugiaro Design che sviluppa progetti di design non automobilistico. Dopo l’ingresso di Italdesign nel Gruppo Volkswagen, Fabrizio Giugiaro continua a ricoprire lo stesso ruolo per tre anni, poi assumere l’incarico di consulente di stile per il Gruppo.
Nel 2016 crea GFG Style, una società dedicata ai servizi di progettazione per il settore automotive, di cui è tuttora amministratore delegato.
le di fascia premium. In ogni caso, un designer deve essere in grado di progettare di tutto dando a ogni prodotto la sua dignità. Anzi, spesso sono i prodotti meno costosi quelli più stimolanti. Mio padre, Giorgetto Giugiaro, ha progettato centinaia di automobili nella sua carriera, molte delle quali decisamente costose e appariscenti, delle vere supercar. Ma la vettura che gli ha dato più soddisfazione in assoluto è stata la Fiat Panda, apparsa nel 1980: un’auto “popolare” che ha avuto un grandissimo successo.
Camper Professional – Auto, camper, treni, edifici… Non è quindi tramontato il mito del designer in grado di progettare di tutto?
Fabrizio Giugiaro – Rispetto ai pionieri del design, è cambiato certamente l’approccio: oggi noi riusciamo a progettare di tutto perché abbiamo un team ben strutturato, dove convivono professionalità specifiche. Ma sicuramente la contaminazione è vincente, lavorando in un settore si possono trarre idee utili per progettare in un altro settore. E il motorhome è un po’ la sintesi delle nostre varie competenze.
Il settore è un modello che può essere preso come esempio anche dai produttori e rivenditori di veicoli ricreazionali. Ne abbiamo parlato con il direttore generale dell’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, che rappresenta gli interessi delle case automobilistiche estere che operano in Italia. Dalle crisi che hanno colpito il settore fino alla transizione verso la mobilità elettrica e ai rapporti con i dealer, ecco che cosa ci ha detto
CAMPER PROFESSIONAL intervista con andrea cardinali
Testo di Paolo Galvani
Il mondo automotive visto da UNRAE
Il mondo dell’automobile sta affrontando da qualche tempo una trasformazione epocale. Dopo anni di consolidate abitudini, la crisi dei chip, la pandemia, la difficoltà di reperimento delle materie prime, le crisi della logistica e i conflitti internazionali sono andati ad aggiungersi alla spinta verso l’elettrificazione voluta dall’Unione Europea. Il risultato di questo mix esplosivo di ingredienti ha portato le case automobilistiche a ricalibrare i loro sforzi strategici.
Nonostante ciò, il mondo automobilistico rimane un modello di riferimento per capire tendenze, strategie e tattiche che in un secondo momento possono approdare nel settore dei veicoli commerciali prima e in quello dei veicoli ricreazionali poi. Questo vale sia dal punto di vista tecnologico (basti pensare alla sempre maggiore diffusione degli ADAS) sia da quello distributivo, con la richiesta da parte dei produttori di uno spostamento professionale verso l’alto dei dealer.
Per questo abbiamo voluto sentire una voce importante dell’universo automobilistico: Andrea Cardinali, direttore generale di UNRAE, l’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, che rappresenta le case automobilistiche estere che operano in Italia nella distribuzione e commercializzazione di autovetture, veicoli commerciali e industriali, bus, rimorchi, semirimorchi e allestimenti, caravan e autocaravan con le relative reti di assistenza tecnica e di ricambi originali.
Camper Professional − Ci riassume quelle che è successo dal 2019 a oggi e ci dipinge le prospettive per questo 2024?
Andrea Cardinali − I problemi di questi ultimi anni hanno avuto una natura globale. Stiamo parlando di questioni che hanno riguardato l’industria automotive a livello
mondiale. Quella dei chip è una crisi che è durata tantissimo, perché di fatto è stata innescata dal Covid nel momento dei lockdown generando un’esplosione della domanda hi-tech. L’industria automotive è stata così messa in secondo piano rispetto ai produttori di elettronica, perché i chip che acquista l’industria automotive non sono quelli di ultima generazione, che sono decisamente più profittevoli per chi li costruisce.
Non lo sono perché hanno dei requisiti di affidabilità e di resistenza meccanica, resistenza termica, resistenza alle vibrazioni, resistenza agli urti che mancano nei chip dell’elettronica di consumo. I chip di generazioni precedenti hanno invece superato dei test sul campo molto più severi. Banalmente, se c’è un problema sul processore di una centralina auto mentre si va 130 km/h in autostrada, l’operazione “spegni/riaccendi” non si può fare.
I fornitori, per altro, sono pochissimi e nessuna macroarea geografica, nemmeno gli Stati Uniti, è autosufficiente da questo pun-
to di vista. Questo ha creato situazioni con piazzali coperti di vetture complete di tutto tranne che dei chip, perché oggi una vettura può ospitarne anche 2.000.
Dopo il Covid abbiamo avuto la guerra in Ucraina che ci ha fatto scoprire una cosa che neanche molti addetti ai lavori sapevano, ossia che il 90% delle fabbriche europee si approvvigionava di cavi dall’Ucraina. E a bordo di una vettura sono installati migliaia di metri di banalissimi cavi di rame… Poi abbiamo scoperto che l’Ucraina è anche uno dei principali fornitori al mondo di neon, necessario per stampare i microchip. E con la crescita della domanda globale abbiamo iniziato a soffrire anche un fatto ben noto, ossia che le materie prime critiche, in particolare quelle necessarie per le batterie, sono concentrate in poche aree del mondo come estrazione e come lavorazione, oltre che detenute come proprietà da pochissimi soggetti, per la maggior parte orientali, in particolare cinesi. Senza dimenticare il più recente problema del transito delle navi cargo nel Mar Rosso…
Da tempo si dice che viviamo in un mondo volatile, incerto, complesso e ambiguo. E questi ultimi due o tre anni ce ne hanno dato una prova tangibile. L’automotive è in prima linea, perché ha delle vulnerabilità intrinseche: è un settore molto trasversale, che si approvvigiona da tantissime industrie diverse (acciaio, vetro, chip, gomma e così via) e quindi è in concorrenza con tanti altri settori. E poi nei decenni, per ottimizzare in maniera spinta i costi, ha globalizzato le sue catene di fornitura al massimo grado possibile. Quindi, qualsiasi cosa succeda in giro per il mondo, questa alla fine si riflette sulla possibilità di assemblare o meno la vettura completa.
Ogni player ha reagito a modo suo. Qualcuno ha praticato la strada dell’insourcing, portandosi in casa determinate lavorazioni, qualcun altro ha acquisito direttamente i fornitori. Però non si possono certo comprare le miniere per essere sicuri di avere il
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litio, il rame, l’alluminio. Nessuno sarà mai autosufficiente.
Camper Professional − Viste le premesse quali sono le prospettive per questo 2024?
Andrea Cardinali − Se non accade nient’altro, diciamo che la situazione a monte della produzione si è abbastanza normalizzata. A valle, invece, la criticità è legata alla logistica in uscita, ovvero le bisarche. In Europa registriamo una crisi crescente di mano d’opera. L’età media degli autisti di veicoli industriali sta arrivando ai 60 anni e chi esce dal mondo del lavoro non viene rimpiazzato: non ci sono giovani che vogliano fare gli autisti di camion, e questo è un fenomeno che a tendere creerà sempre più problemi. Nel 2024, cioè sul brevissimo periodo, la situazione non è ancora paragonabile a quella del 2019, ma è abbastanza normale. Tanto che l’arretrato, che si era accumulato in maniera massiccia durante il 2022, nel corso del 2023 sostanzialmente è stato smaltito, e questo ha consentito di portare a casa nel 2023 una bella crescita del mercato. Se per mercato intendiamo le immatricolazioni. Queste però non sono una vera fotografia della domanda, perché soprattutto in una situazione di questo genere rappresentano più che altro l’offerta, ossia la disponibilità di prodotto.
Abbiamo passato due anni a raccogliere ordini senza riuscire a consegnare le auto. Dopodiché abbiamo iniziato a consegnarle senza raccogliere più gli ordini perché la domanda si è indebolita. E quindi è un po’ un’illusione ottica. Adesso i nodi vengono al pettine, perché non c’è più un portafoglio ordini anomalo da smaltire: siamo a regime e dobbiamo lavorare con la raccolta ordini normale.
In tutto questo c’è anche il tema del piano incentivi che abbiamo aspettato per mesi, e questo ha generato una paralisi, perché il
consumatore, sapendo che ci sarebbero stati incentivi molto più succulenti, ovviamente si è messo in attesa. Come previsione totale annua noi vediamo una piccolissima crescita rispetto all’anno scorso.
Camper Professional − Come UNRAE voi rappresentate storicamente i produttori esteri. Con la nascita di Stellantis la tradizionale divisione tra FCA/Italia e altri brand/estero è un po’ cambiata, tanto che oggi di UNRAE non fanno parte tutti i marchi della galassia Stellantis. Che cosa è cambiato per voi come associazione?
Andrea Cardinali − Abbiamo continuato a lavorare esattamente nello stesso identico modo. Prima di Stellantis c’era un soggetto che già non era più italiano: la contrapposizione tra marchi esteri e costruttore nazionale era già evaporata da parecchi anni, perché Marchionne aveva costituito un’entità che non aveva più nulla di italiano. Fiat Chrysler Automobiles era un soggetto quotato a New York, con sede legale ad Amsterdam e domicilio fiscale a Londra. Per noi l’uscita di PSA ha rappresentato la perdita di qualche punto di quota di mercato, peraltro ridottosi negli anni successivi alla fusione, ma se noi siamo da un lato un’associazione che fa advocacy, dall’altro siamo fornitori di servizi. E se già prima li fornivamo anche a FCA, che non era nostro socio, oggi li forniamo a Stellantis.
Camper Professional − Venendo invece allo stato di salute della filiera a valle, quindi quella dei concessionari, qual è il vostro punto di vista? Se in questi anni l’industria automobilistica è riuscita a far fronte alle varie crisi ripensando le proprie strategie e riposizionando la proposta su fasce di mercato più redditizie, qual è lo stato di salute dei dealer?
Andrea Cardinali − Ovviamente non conosco ancora i bilanci del 2023, ma io li vedo in ottima salute. Non mi sembra ci siano criticità. C’è stato un processo di consolidamento delle reti, che però risale a svariati anni fa. Il mercato ormai si è assestato su livelli decisamente più bassi di quelli dei
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intervista con andrea cardinali
massimi storici. Nel 2007 questo era un mercato da due milioni e mezzo di vetture, che dopo la crisi Lehman Brothers è sceso a 1,9 milioni per poi crollare a 1,3 milioni. Adesso viaggiamo intorno a 1,6 milioni di immatricolazioni.
Nel frattempo, le reti si sono ridimensionate come numero di operatori. Credo sia stato, almeno in parte, un fenomeno salutare, visto che la taglia media degli operatori era molto piccola: se ci confrontiamo con altri grandi mercati, la dimensione media di un dealer italiano era decisamente inferiore. Io credo che la ristrutturazione delle reti sia stata un fenomeno positivo, perché non ha visto fallimenti o spargimenti di sangue. Ha visto fusioni, aggregazioni e acquisizioni, niente di traumatico.
È chiaro che se fossimo rimasti a 1,3 milioni di veicoli venduti per 10 anni di seguito avremmo assistito a ulteriori consolidamenti. Penso che se gli 1,6 milioni, come noi prevediamo, diventeranno 1,8 milioni nell’arco dei prossimi tre anni, non dovrebbe esserci motivo di preoccupazione per gli operatori.
Camper Professional − Dopo torniamo sui dealer. Prima però vorrei capire la posizione di UNRAE rispetto al tema della transizione verso la mobilità elettrica. Qual è il vostro punto di vista su questo processo?
Andrea Cardinali − L’UNRAE, avendo al suo interno una serie di operatori che hanno sempre sviluppato tramite ricerca e innovazione tecnologie differenti, è sempre stata per la neutralità tecnologica da tempi non sospetti, quando non ne parlava nessuno. Non abbiamo mai sposato una tecnologia piuttosto che un’altra. Oggi la neutralità tecnologica è stata sfoderata da chi invece sostanzialmente la vuole usare “contro”. L’obiettivo che ci ha dato l’Europa riguarda le emissioni. Non menziona mai l’elettrico: si parla di zero emissioni allo scarico. In questo senso, la posizione dell’UNRAE è che qualunque sia la tecnologia che consente di raggiungere l’obiettivo di zero emissioni allo scarico, va benissimo. C’è però da fare un discorso sul grado di maturità delle diverse tecnologie. In questo momento quella più matura è senza dubbio l’elettrico, e quindi bisogna fare in modo che possa sviluppare oggi il suo potenziale, lavorando allo stesso tempo anche su altre tecnologie che il loro potenziale potranno svilupparlo domani. Per esempio l’idrogeno, che può essere utilizzato in due modi diversi: con le celle a combustibile, che di fatto sono motori elettrici alimentati da celle a idrogeno, oppure con motori a combustione interna alimentati direttamente dall’idrogeno. Entrambe raggiungono l’obiettivo delle zero emissioni allo scarico.
Passare alla tecnologia elettrica pura, non quella ibrida plug-in, è una rivoluzione epocale e quindi va messa in campo una serie di strumenti, che richiedono risorse. Altri grandi mercati lo hanno fatto già da diversi anni e in misura ingente, mentre l’Italia ha sonnecchiato, anzi ha proprio dormito. Gli strumenti non sono tantissimi, ma sono fondamentali. Il primo è costituito dagli incentivi, perché a oggi esiste ancora un differenziale di prezzo importante tra le vetture con alimentazione a combustione interna e quelle elettriche. E questo dipende esclusivamente dal costo delle batterie, che è sceso vertiginosamente rispetto a dieci anni fa (da 1.000 dollari a kilowattora siamo scesi a 140), ma poi si è fermato. Si prevedeva che già dall’anno scorso si scendesse a 100 dollari, poi per diversi motivi, tra i quali l’incremento della domanda globale e la disponibilità di materie prime critiche, questo non è avvenuto.
Così, a parità di segmento, oggi un’auto elettrica costa il 20-30% in più della corrispondente auto a combustione interna, e bisogna provare a colmare almeno in parte questo gap. Altri paesi - come Germania, Regno Unito, Francia, Spagna – hanno messo sul piatto da molti anni incentivi che erano nell’ordine dei quindicimila euro. E quindi oggi si ritrovano un mercato che ha già una sua maturità, con un grado di sviluppo decisamente superiore al nostro. E poi c’è l’infrastruttura, che deve essere capillare in termini di numero di punti di ricarica ogni 100 km, di potenza adeguata, disponibile, visibile, ben segnalata, intero-
perabile. Anche su questo fronte, purtroppo, siamo molto indietro rispetto ad altri Paesi, nonostante ci sia oggi chi scrive che l’Italia primeggia nelle infrastrutture di ricarica. E questo perché rapporta il numero dei punti di ricarica al numero di auto circolanti. Dato che queste sono pochissime, circa 220/230 mila, questo è un calcolo che non ha senso. L’infrastruttura viene prima del circolante: chi compra un’auto elettrica se non è sicuro di poter ricaricare?
Quando finalmente, dopo due anni dal PNRR di luglio 2021, il Ministero dell’Ambiente ha pubblicato i bandi - a disposizione ci sono 730 milioni per infrastrutture di ricarica pubbliche – se li sono aggiudicati pochissimi operatori per le aree urbane, mentre per le aree extraurbane nessuno aveva i requisiti imposti. Le infrastrutture sui grandi assi di scorrimento sono però fondamentali, perché altrimenti la mobilità elettrica resta confinata alla città e le vetture a zero emissioni rimangono le seconde o terze auto di famiglia.
Camper Professional − Il risultato è che la penetrazione di vetture elettriche sul mercato italiano è una tre le più basse d’Europa…
Andrea Cardinali − La penetrazione è la più bassa in assoluto, a livello europeo: la quota di mercato a gennaio è stata del 2,1%, contro una media degli altri grandi mercati del 12,2%. La narrativa, anche da parte del Governo, è che in Italia il basso reddito non consente di comprarsi un’auto elettrica, perché l’italiano è mediamente
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più povero di un tedesco, di un francese, di un olandese. Questo è verissimo, ma se andiamo a vedere Paesi come la Bulgaria, il Portogallo o la Grecia, che sono nettamente meno ricchi di noi, hanno una penetrazione dell’elettrico più alta della nostra e quindi vuol dire che questa spiegazione da sola non regge.
Camper Professional − Il fatto che la transizione verso il full electric stia un po’ rallentando in generale, quanto può essere considerato un problema per i produttori? Per esempio, ci sono delle case che hanno puntato su una transizione anticipata anche rispetto alle scadenze chieste dall’Europa e adesso stanno un po’ allentando gli sforzi. Qual è la situazione da questo punto di vista?
Andrea Cardinali − Ogni Casa aveva il suo piano-prodotto e ogni Casa fa le sue review in corso d’opera. Sono gestioni individuali, non saprei dare una risposta collettiva a livello di industry. C’è anche la grande incognita delle elezioni europee, per cui è inutile nascondersi dietro un dito: se si ribaltasse la maggioranza in Parlamento e la nuova Commissione adottasse un orientamento completamente diverso da quella che ha partorito il Fit for 55, è chiaro che questo potrebbe avere un impatto pesante. Qui però ci sono di mezzo investimenti multimiliardari. Bisogna stare attenti: non si può fare un’inversione a “U” dalla sera alla mattina. Sono già stati cancellati investimenti realizzati su piattaforme endotermiche per passare all’elettrico, e dover fare ora la stessa cosa al contrario sarebbe devastante. Bisogna andarci un po’ con i piedi di piombo. Io non credo che verrà smantellata l’architettura di questo regolamento, anche
se dovesse cambiare la maggioranza. Penso che al limite si potrebbe spostare in avanti la data di applicazione o stabilire che nel 2035 una certa percentuale di auto non a zero emissioni venga tollerata.
Camper Professional − Parlando invece più in generale di mercato abbiamo assistito negli ultimi tempi a una sorta di abbandono dei segmenti meno redditizi, quindi il segmento A e in parte il segmento B. Questo sta apparentemente aprendo la porta ai prodotti asiatici che prima non avevano grandi quote di mercato in Europa. Come vede questa situazione? Andrea Cardinali − Ogni Casa fa la sua politica: se abbandona un segmento vuol dire che si è fatta i suoi conti. Credo che tutti sappiano perfettamente quali sono gli operatori new entrant e quali sono i possibili rischi di mercato. Una volta la minaccia era il Giappone, poi lo è diventata la Corea, adesso la minaccia è la Cina… Il fenomeno della migrazione verso l’alto di gamma esiste in tutti i settori merceologici, per cui i new entrant partono dal basso di gamma e poi salgono, mentre gli incumbent si ritirano verso l’alto. Nulla impedisce a chi riesce a tenere bassa la base di costo di tornare a presidiare il basso di gamma.
caduto in questi ultimi mesi? Qual è la situazione e che impatto può avere sul mercato italiano un cambiamento di questo genere?
Camper Professional − Tornando al tema dei dealer, si è parlato molto della possibile trasformazione del rapporto da concessionario ad agente. Che cosa è ac-
Andrea Cardinali − Secondo me c’è stata più preoccupazione che non un’effettiva azione e reazione. Non ho una mappatura aggiornata e completa della situazione. Ogni Casa si è mossa in totale autonomia, come è normale che sia. Tra l’altro non c’è neanche uniformità tra i vari mercati della stessa Casa, perché i mercati non sono identici: è possibile che un marchio venga gestito con il modello concessionario in Italia e con il modello agente in Germania, o viceversa. Molti sono rimasti sul modello tradizionale e non è cambiato assolutamente nulla. Altri sono passati al modello agente, ma con reciproca soddisfazione, senza il terremoto che qualcuno aveva paventato o minacciato, forse anche in maniera strumentale. Nessuno ha interesse a “strozzare” i propri partner sul field.
Camper Professional − Nel mercato dei veicoli ricreazionali, dove la tradizione produttiva italiana è passata quasi completamente nelle mani di grandi attori stranieri (che a loro volta si sono concentrati in pochi grandi gruppi), si è innescato un processo in cui ai concessionari, tipicamente multimarca, viene richiesta una sempre maggiore professionalità. Il modello di riferimento è spesso quello automotive. Che consiglio si sentirebbe di dare a un rivenditore di questo settore per affrontare con serenità e professionalità questo percorso di trasformazione?
Andrea Cardinali − Bella domanda… Penso che quando si hanno di fronte delle aziende multinazionali bisognerebbe cominciare a crescere di taglia: si fa fatica a ragionare con le loro logiche se si è troppo piccoli. Partirei da questa considerazione. Quantomeno penserei a creare delle alleanze, delle reti, dei distretti… qualcosa che consenta di mettere a fattore comune qualche “best practice” o dei servizi che da soli non ci si potrebbe permettere.
CAMPER PROFESSIONAL intervista con andrea cardinali
Il nuovo Ducato e i suoi tre gemelli
La nostra redazione è stata invitata a partecipare alla conferenza stampa tenutasi presso lo stabilimento di Atessa (CH), con la presenza straordinaria di Carlos Tavares, CEO di Stellantis. Il gruppo ha completamente rinnovato la sua gamma di veicoli commerciali leggeri lanciando in contemporanea 12 nuovi modelli. Forte spinta sull’elettrico, con mezzi che offrono autonomia fino a 420 km. Atessa è l’unico sito Stellantis a produrre la base per i camper con una quota di mercato in Europa pari al 30%
Testo di Antonio Mazzucchelli
“Sei
brand, una sola forza”. Con questo slogan Stellantis ha presentato in un sol colpo il rinnovamento completo della sua gamma di veicoli commerciali leggeri: 12 modelli in tutti i segmenti dei suoi marchi Citroën, Fiat Professional, Opel, Peugeot e Vauxhall, oltre all’anteprima del nuovo Ram ProMaster EV che sarà lanciato entro la fine del 2023. Nella conferenza di presentazione si è posta anche grande rilevanza sulla transizione ecologica, con l’annuncio dei BEV (Battery Electric Vehicles) di seconda generazione, che offrono una maggiore autonomia su tutti i modelli (fino a 420 km) e che si arricchiranno nel 2024 con furgoni medi e grandi con celle a combustibile a idrogeno. Un annuncio senza precedenti per dimensioni e contenuti che è servito a rimarcare la forza di Stellantis sui mercati globali: prima posizione in Europa e in America Latina, seconda posizione in Africa e terza in Nord America. Dal mercato dei veicoli commerciali arriva infatti un terzo del fatturato dell’intero gruppo, già oggi ben posizionato anche sul mercato dell’elettrico. Nel 2023, Stellantis si conferma leader del settore sia in Europa, con una quota di mercato superiore al 30%, sia in Italia con una quota del 45,5%, dove il mar-
chio Fiat Professional guida le vendite con una quota del 26,1%, grazie soprattutto al best seller Ducato, che ha raggiunto una quota di mercato del 29,3% nel suo segmento. Nello stesso segmento, che comprende Peugeot Boxer, Citroën Jumper e Opel Movano, la quota di Stellantis è salita al 43,8% (+7,2%).
Durante la visita allo stabilimento di Atessa, Carlos Tavares ha dichiarato: “Il sito produttivo di Atessa continuerà a svolgere un ruolo centrale nel nostro piano strategico Dare Forward 2030, con il quale puntiamo a diventare leader nel mercato degli LCV a livello mondiale, in termini di tecnologia, produzione, quota di mercato e redditività”. Nell’ambito del piano Dare Forward 2030, gli obiettivi nel settore dei veicoli commerciali sono di raddoppiare il fatturato del 2021, raggiungere un mix di EV pari al 40% (inclusi i veicoli per rimpieghi gravosi) e generare un fatturato di 5 miliardi di euro in servizi. Alla base c’è una strategia battezzata Stellantis Pro One basata su cinque pilastri, con un approccio a 360 gradi: offrire la più ampia gamma di prodotti del settore; mantenere la leadership nell’ambito delle emissioni zero con soluzioni complementari, come l’idrogeno e gli interventi
di retrofit; creare un’esperienza cliente fluida e personalizzata; creare un nuovo ecosistema digitale per gli operatori di allestimenti e trasformazioni; e offrire servizi al 100% connessi.
Preservare le identità di marchio
In questo contesto, ogni marchio europeo, pur condividendo piattaforme oggi realmente comuni al 100%, manterrà una sua identità, perché l’acquirente di un veicolo commerciale tende a riconfermare la fiducia nel brand. Fiat Professional manterrà così la sua immagine legata a soluzioni pratiche e innovative per la gestione del carico, Citroën si caratterizzerà per il benessere a bordo grazie a soluzioni come gli Advanced Comfort Seats, Peugeot per il design e la raffinatezza degli interni con il distintivo i-Cockpit, Opel e Vauxhall avranno un focus particolare sulla tecnologia, con illuminazione high-tech, tra cui i fari a matrice.
Ad accomunare i 12 modelli della nuova gamma la scelta di non fare compromessi sulle prestazioni. Il design rivisto di ogni veicolo prevede cabine di guida innovative, un nuovo sistema di infotainment con monitor da 10 pollici, 18 sistemi di assistenza alla guida (ADAS) aggiornati
CAMPER PROFESSIONAL novità stellantis
e in grado di portare fino al Livello 2 di guida autonoma, connettività al 100% di serie già a partire da quest’anno e l’innovativa soluzione e-PTO (electric Power Take Off), che consente di utilizzare la batteria di trazione per le conversioni. A partire dal 2026 verranno garantiti gli aggiornamenti over-the-air, con l’obiettivo di raggiungere i 5 miliardi di euro di ricavi da servizi connessi.
Avanti con l’elettrico in tutti i segmenti Nel corso della presentazione è stato sottolineato più volte il focus sui veicoli elettrici. La seconda generazione di propulsione BEV offre ai nuovi furgoni compatti un’autonomia fino a 330 chilometri (205 miglia), mentre in quelli di medie dimensioni i pacchi batteria sono in grado di offrire 50 o 75 kWh di energia e un’autonomia fino a 350 km (224 miglia). Infine, nel segmento dei furgoni di grandi dimensioni, come il Ducato, una batteria da 110 kWh offre la migliore autonomia della categoria: fino a 420 km (261 miglia). La ricarica rapida a 150 kW porterà la batteria del furgone grande da 0 all’80% in meno di un’ora.
Sui nuovi veicoli commerciali leggeri BEV di Stellantis debuttano nuovi sistemi di frenata rigenerativa, attivati tramite leve al volante, che tengono conto del peso del veicolo e della dinamica stradale per massimizzare il recupero dell’energia, e una pompa di calore nei furgoni compatti che ottimizza l’uso dell’energia in condizioni fredde e invernali per massimizzare l’autonomia del veicolo.
L’e-Power Take Off (ePTO) da 400V porta l’elettrificazione su tutta la gamma di veicoli commerciali senza compromettere il carico utile del veicolo. L’ePTO trae l’energia dalla batteria di trazione installata, invece di richiedere una fonte di alimentazione separata.
Uomo-macchina: un’interfaccia migliorata Più in generale, a essere al centro della attenzioni è il conducente. La nuova generazione di interfaccia uomo-macchina (HMI) migliora la produttività e la sicurezza, mentre quadro strumenti e display centrali sono più grandi, intuitivi e possono essere personalizzati. La Dynamic Surround Vision utilizza telecamere esterne che forniscono un’ampia visuale attorno al veicolo, un aiuto per orien-
DUCATO
120 MULTIJET3
140 MULTIJET3
180 MULTIJET3
Versione Manual Manual Automatic Manual Automatic
Cilindrata 2.184 cc
Cilindri
4, in linea, motore di derivazione industriale
Alimentazione Iniezione elettrica diretta Common Rail MultiJet3 con turbocompressore a geometria variabile e intercooler
Potenza e coppia
120 hp (89 kW) a 3.500 rpm
320 nm a 1.400 rpm
140 hp (104 kW) a 3.500 rpm
350 nm a 1.400 rpm
140 hp (104 kW) a 3.500 rpm
380 nm a 1.400 rpm
180 hp (130 kW) a 3.500 rpm
380 nm a 1.500 rpm
Livello di emissioni Euro 6D-Final Euro 6 step E
Cambio
I progressi riguardano anche la leadership di Stellantis nella propulsione basata su celle a combustibile a idrogeno. La seconda generazione per i furgoni di medie dimensioni, che sarà lanciata a metà del 2024, adotterà un sistema di media potenza esclusivo di Stellantis fornendo un’autonomia fino a 400 km (249 miglia). Le celle a combustibile a idrogeno arriveranno anche sui furgoni di grandi dimensioni entro il 2024 con un’architettura a media potenza, un’autonomia fino a 500 km (311 miglia) e un tempo di rifornimento di cinque minuti.
180 hp (117 kW) a 3.500 rpm
450 nm a 1.500 rpm
6 marce + retromarcia nelle versioni Manual
8 marce + retromarcia nelle versioni Automatic
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tarsi nel traffico e nelle strade congestionate. La connessione wireless, attivata al momento della consegna del veicolo, consente ai conducenti di essere informati e ai responsabili di restare in contatto con le flotte in tempo reale. Permette di usufruire di pacchetti di servizi dai costi ridotti, unitamente alla manutenzione preventiva, il coaching per la guida ecologica, l’instradamento dei veicoli elettrici e la gestione della carica. Gli aggiornamenti over-the-air consentono ai veicoli di evolvere con i loro utenti. Tutti i nuovi veicoli commerciali sono dotati di fari full LED per una visione e una sicurezza ottimali.
“L’essenza del nostro rinnovamento, incentrato sul cliente, dell’intera gamma di furgoni è l’assenza di compromessi, in termini di autonomia, capacità, sicurezza e connettività,” ha dichiarato Luca Marengo, Global Head of Product - Serial Life per la Commercial Vehicles Business Unit di Stellantis.
Fiat Ducato: la star nel segmento dei veicoli ricreazionali
La vera star nel settore dei veicoli ricreazionali è il Fiat Ducato, un modello prodotto senza interruzione dal 1981. Il modello di punta della gamma Fiat Professional ha festeggiato il suo status di “Miglior Base Camper 2024” eletto da Promobil per la sedicesima volta consecutiva e “Migliore Base Camper” votato dai lettori di Auto Zeitung. Ducato è un modello globale venduto in più di 80 Paesi nel mondo e uno dei modelli recenti più venduti nella storia di Fiat, con più di 3,5 milioni di veicoli prodotti in quarant’anni. Grazie alle sue costanti evoluzioni e innovazioni è diventato un leader nel suo settore, affermando per otto anni consecutivi la sua leadership sul mercato, dal 2014 al 2021, e collezionando continui successi a livello commerciale.
A livello meccanico è stata confermata l’ampia gamma di motori diesel con l’ultima generazione MultiJet, conformi alla normativa Euro 6E: cambio manuale a sei rapporti abbinato a tre livelli di potenza (120, 140, 180 CV) e nuovo cambio automatico a otto rapporti in abbinamento a 140 e 180 CV. La gamma Heavy-Duty con omologazione Euro 6 Step E si articola nei due livelli di potenza 140 e 180 CV, entrambi abbinati al cambio manuale a sei rapporti e al cambio automatico a otto rapporti. Inoltre, grazie anche all’introduzione di numerosi miglioramenti aerodinamici, il nuovo Ducato garantisce una riduzione in termini di consumi di carburante e di CO2 fino al 9% rispetto alla generazione precedente. Tutto questo senza rinunciare alle prestazioni del suo propulsore in grado di erogare fino a 450 Nm di coppia. Indipendentemente dal motore scelto, il nuovo Ducato mantiene la sua capacità di carico fino a 17 metri cubi e un carico utile fino a 1.500 kg.
Tecnologia e design
Il nuovo Ducato introduce una serie completa di nuovi ADAS: il sistema Full Brake Control, il Traffic Sign Recognition, il Lane Departure
Warning, l’Attention Assist, l’Intelligent Speed Assist sono tutti disponibili di serie o a richiesta. Il Cruise Control adattivo con funzione Stop-and-Go, il Lane Centering e il Traffic Jam Assist, che mantiene il controllo attivo della traiettoria del veicolo tenendo conto delle condizioni del traffico, consentono al nuovo Ducato di raggiungere il livello 2 di guida autonoma, in cui il veicolo assiste il conducente durante le fasi di accelerazione, frenata e guida. Gli aggiornamenti degli esterni sono stati concentrati sulla parte anteriore del veicolo. Le novità più importanti riguardano l’intero frontale, che ora presenta nuovi paraurti, nuove piastre paramotore e un’innovativa griglia anteriore dal design moderno in tinta con la carrozzeria, volta a migliorare l’efficienza aerodinamica. Il rinnovamento degli esterni è completato da fari posteriori aggiornati con accenti neri e nuovi loghi.
Tanta autonomia per l’E-Ducato
Il veicolo in versione Model Year 2024 vuole soddisfare le esigenze dei clienti con un approccio multi-energico. Ecco quindi una versione elettrica realizzata completamente “in-house” che vanta la migliore autonomia della categoria. Il nuovo E-Ducato è offerto a un prezzo ridotto del 25% per renderlo più accessibile. Una delle maggiori innovazioni è la nuova batteria da 110 kWh che offre un’autonomia fino a 420 km nel ciclo WLTP, del 30% superiore rispetto al modello precedente. Il nuovo propulsore in grado di erogare fino a 200 kW di potenza (270 CV)
Tutti i numeri di Atessa
abbinato a 410 Nm di coppia completa il nuovo sistema di propulsione.
Anche il sistema di ricarica è totalmente nuovo e presenta due caricabatterie di bordo standard, in grado di accettare fino a 11 kW in corrente alternata o fino a 150 kW in corrente continua per una ricarica rapida della batteria in soli 55 minuti. Il nuovo E-Ducato è dotato di un propulsore particolarmente performante e di tre modalità di guida - Eco, Normal, Power - che assicurano il perfetto equilibrio tra prestazioni e autonomia (personalizzabile dal conducente) attraverso diversi profili di accelerazione e velocità massima a seconda della modalità di guida scelta. Il livello di E-coasting può essere selezionato attraverso specifiche palette sul volante che danno la possibilità di scegliere tra la frenata rigenerativa e la modalità veleggio.
“Da 120 anni, la missione di Fiat è quella di stare vicino ai nostri clienti, privilegiando reti e soluzioni dedicate,” ha dichiarato Olivier Francois, CEO di Fiat & Fiat Professional e CMO di Stellantis Global. “Come parte del Gruppo Stellantis, puntiamo ad aumentare le partnership facendo leva su una rete più grande, espandendoci oltre la nostra leadership in Europa e in Sud America, verso nuove regioni come la MEA. Nel 2024, introdurremo una nuova gamma, con inclusi i veicoli Fiat Professional Ducato, Doblò e Scudo. Questi veicoli rappresentano una nuova generazione e offrono soluzioni più innovative, sostenibili ed elettriche per le imprese del futuro.”
Fonte:
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Stellantis
novità stellantis
Gennaio 2024
A tu per tu con Carlos Tavares
Camper Professional Italia ha pertecipato alla conferenza stampa organizzata ad Atessa, dove è stato possibile per i giornalisti rivolgere alcune domande a Carlos Tavares, CEO di Stellantis.
Durante l’incontro sono stati toccati temi cruciali riguardanti il futuro dello stabilimento, gli obiettivi di produzione, gli investimenti previsti e le prospettive occupazionali per i prossimi cinque/dieci anni. Tavares ha condiviso la sua visione ottimistica riguardo il futuro dello stabilimento di Atessa, sottolineando i notevoli progressi compiuti in termini di qualità. Ha rivelato che, negli ultimi due anni, la qualità della produzione è migliorata significativamente, aumentando di ben sette volte. Questo miglioramento testimonia l’expertise e l’impegno dei dipendenti di Atessa, rendendo lo stabilimento uno dei pilastri della strategia di crescita di Stellantis. Per il 2024, Tavares prevede una produzione sostanziale, avvicinandosi alla piena capacità produttiva dello stabilimento. Il CEO di Stellantis ha colto più di una volta l’occasione per esprimere il suo profondo apprezzamento verso tutti i dipendenti di Atessa, lodandoli per il loro eccellente lavoro. Tra i giornalisti c’è chi ha sollevato una questione riguardante l’obiettivo di Stellantis di diventare leader nel mercato dei veicoli commerciali leggeri a livello mondiale, chiedendo al manager come l’azienda intenda colmare il divario di quota di mercato con Ford, attualmente leader di mercato. Tavares ha confermato la crescita della quota di mercato di Stellantis in Europa e l’impegno a migliorare in America Latina, riconoscendo al contempo la necessità di fare un lavoro significativo negli Stati Uniti, in particolare con il marchio Ram. E ha poi condiviso novità promettenti dagli Stati Uniti, dove è stato consegnato il primo ProMaster EV ad Amazon, segnalando l’ingresso aggressivo di Stellantis nel mercato EV statunitense. Infine, il manager ha suggerito un arco temporale fino al 2035 per raggiungere e superare la concorrenza, sottolineando l’importanza dell’innovazione e del miglioramento continuo per assicurarsi una posizione di leader nel settore dei veicoli commerciali leggeri elettrificati. Ulteriori interrogativi hanno toccato le sfide incontrate nei piani ambiziosi per l’elettrificazione. Il CEO di Stellantis ha sottolineato che l’adozione dei veicoli elettrici è ostacolata principalmente dalla questione dell’accessibilità economica. La tecnologia EV è intrinsecamente più costosa rispetto a quella dei veicoli a combustione interna, una realtà che Stellantis sta affrontando riducendo i costi di produzione e lavorando con i fornitori per rendere i veicoli elettrici accessibili alle classi medie, un fattore critico per un impatto significativo sul cambiamento climatico. Inoltre, Tavares ha evidenzia-
to le necessità infrastrutturali ed energetiche dell’Italia per supportare l’efficienza e la competitività dello stabilimento di Atessa, sottolineando l’importanza di un accesso efficiente al Mar Mediterraneo per le esportazioni e la necessità di energia a costi competitivi per garantire l’accessibilità economica ai veicoli elettrici.
Non sono mancate domande rivolte alle critiche politiche a cui Stellantis si è trovata di fronte, inclusa l’accusa da parte del Premier italiano di un presunto disinteresse dell’azienda verso l’Italia. Carlos Tavares ha risposto esprimendo un profondo rispetto e ammirazione per i più di 40.000 dipendenti di Stellantis in Italia, sottolineando la velocità e la profondità della trasformazione che l’azienda sta affrontando in Italia, una trasformazione che, secondo lui, nessun altro paese europeo è in grado di eguagliare. Ha inoltre evidenziato l’impegno di Stellantis nell’investire oltre 40 miliardi di euro in gigafactory in tutto il mondo, compresa Termoli, in Italia, come esempio dell’impegno dell’azienda nella trasformazione e adattamento a una nuova realtà energetica e produttiva.
la perdita di potenziale produzione e vendita per il modello Fiat 500E.
In risposta a una domanda sul futuro dei motori endotermici e sulle politiche del governo italiano riguardo agli incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici e la demolizione di veicoli vecchi, Tavares ha evidenziato la richiesta di Stellantis al governo italiano di supportare le vendite di veicoli elettrici in Italia, in particolare per proteggere la produzione dello stabilimento Mirafiori, dedicato quasi interamente alla fabbricazione di veicoli elettrici come la Fiat 500E. Ha criticato il ritardo del governo nell’introduzione di sussidi, che ha comportato
Infine, riguardo alla possibilità che il governo italiano faciliti l’ingresso di un nuovo costruttore automobilistico in Italia per affiancarsi a Stellantis, Tavares ha dichiarato che Stellantis è pronta a competere, sottolineando la capacità e la volontà dei dipendenti italiani di Stellantis di affrontare qualsiasi sfida competitiva, lasciando al tempo e ai risultati il giudizio sull’opportunità di tale decisione da parte del governo.
Un incontro, questo, che ha sollevato questioni significative riguardanti il futuro del settore automobilistico in Italia e il ruolo di Stellantis in questo panorama in evoluzione. La sfida per Stellantis sarà quella di bilanciare le esigenze di un mercato globale con il mantenimento di un legame forte e produttivo con l’Italia, un equilibrio che richiederà dialogo, comprensione e, soprattutto, supporto reciproco tra azienda e politica.
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Da Furrion prodotti unici per design e tecnologia
Lippert introduce nel mercato europeo l’innovativo marchio Furrion con prodotti dedicati agli amanti dell’outdoor che vogliono vivere off-grid
Chi ama trascorrere il proprio tempo libero a bordo di un veicolo ricreazionale spesso fa questa scelta per poter vivere in libertà, a contatto con la natura, senza rinunciare alle comodità di casa, ma anche per avere una certa sicurezza all’interno del proprio ambiente. Nato negli Stati Uniti nel 2004, Furrion è un marchio unico nel suo genere, che ha scelto come missione proprio quella di creare un futuro dove sentirsi liberi vivendo off-grid, ma senza rinunciare al comfort e alla sicurezza della propria casa. Con l’obiettivo di ampliare la gamma accessori per la nuova divisione After-Market, Lippert ha introdotto due prodotti Furrion a loro modo rivoluzionari: un frigo portatile a
compressore, alimentabile sia da una batteria che da un pannello solare, e un sistema di telecamere da manovra che svolge anche una funzione di sorveglianza. Entrambi i prodotti hanno caratteristiche uniche, che li distinguono nettamente dalla concorrenza.
Cibi freschi off-grid per cinque giorni Chi viaggiando in camper sosta spesso in libera lo sa bene: il frigo è un lusso e mantenere i propri cibi freschi richiede spesso grandi compromessi. Furrion eRove è un frigo portatile a compressore che può essere alimentato dalla batteria ricaricabile ePod, con un’autonomia operativa off-grid fino a cinque giorni. Grazie alla sua tripla alimen-
tazione (batteria interna, 12V e 220V), Furrion eRove rappresenta quindi la soluzione ideale sia per i camperisti che vogliono una cella frigo di sicurezza, sia per gli amanti dei van, che possono sceglierlo anche come frigo principale: la sua ampia capienza di 46 litri, corrispondente a circa 72 lattine, e la sua temperatura selezionabile da +10° fino a -20° consentono di non rinunciare a nulla, rendendo eRove il prodotto con le performance migliori nella sua categoria. Il frigorifero Furrion non necessita ovviamente di installazione, è molto compatto ed è perfetto per essere riposto in un gavone oppure all’interno di un vano dedicato. L’habitat ideale di eRove è però l’aria
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Testo di Giovanni Ricciardi
Furrion eRove
aperta, dove non ha rivali: grazie alla batteria, infatti, consente di mantenere fresco il contenuto fino a cinque giorni, mentre le tre porte USB e i pad di ricarica wireless, presenti nella parte superiore, consentono anche di ridare energia al cellulare, il tutto magari direttamente in spiaggia e senza consumare la batteria servizi del camper.
Il trasporto è reso semplicissimo dal carrello opzionale con ruote oversize, che non temono la sabbia, mentre la durata delle batterie può essere estesa grazie al modulo fotovoltaico da 100W. Furrion eRove nasce esplicitamente per un uso off-grid, che incarna pienamente la filosofia del brand: vivere le proprie avventure nel massimo comfort, senza compromessi.
Sicurezza sia in manovra che in sosta
Se eRove garantisce il comfort di avere cibo e bevande sempre alla temperatura giusta, il kit di telecamere Vision S porta la sicurezza di casa nel mondo RV. Il kit di telecamere esterne Furrion è infatti rivoluzionario sotto molti aspetti, a partire dall’installazione: il kit è wireless, e questo significa che le camere hanno bisogno solo dell’alimentazione a 12V, mentre il collegamento allo schermo avviene completamente senza fili.
La centralina è integrata nel monitor, anch’esso wireless, che può quindi essere spostato dalla cabina di guida alla cellula semplicemente staccando e riattaccando l’alimentazione. Questa possibilità è particolarmente importante, perché Furrion Vision S non è soltanto un assistente al parcheggio, ma è anche un sistema di sorveglianza; le telecamere, infatti, hanno un sensore di movimento che accende il monitor e attiva il microfono esterno, consentendo di osservare e ascoltare qualsiasi presenza “sospetta” intorno al veicolo senza dover uscire. Anche il microfono è particolarmente utile sia in sorveglianza
che in manovra, dando la possibilità di ascoltare le indicazioni di un eventuale aiutante durante il parcheggio.
Furrion Vision S è disponibile in kit fino a quattro telecamere, che possono essere posizionate sulle porte e/o lateralmente con monitor da 5 e 7 pollici. I monitor sono touch e consentono di selezionare facilmente la telecamera che si vuole osservare, oppure di visualizzare tutte le sorgenti contemporaneamente, facilitando notevolmente le manovre di parcheggio ed eliminando gli angoli ciechi. Furrion Vision S è un vero game changer per chi ama passare le notti in libertà, garantendo un grado di sicurezza e tranquillità che nessun altro prodotto può offrire. Anche in questo caso, in piena filosofia Furrion, Vision S è nato per consentire di vivere avventure immerse nella natura con il massimo comfort, ma è indispensabile per qualsiasi contesto in cui possa essere necessario sorvegliare l’ambiente circostante.
Dealer Locator
I prodotti Furrion saranno disponibili a partire da maggio 2024 tramite la rete di distributori Lippert, visibile inquadrando il QR code qui a sinistra o digitando: www.lippertcomponents.eu/dealer-locator
Furrion è un brand Lippert
In Furrion, la passione per l’outdoor alimenta lo spirito di scoperta e innovazione. Nata nel 2004 negli Stati Uniti per consentire agli appassionati di vita all’aria aperta di godere al massimo dei propri momenti di libertà sia a bordo di un RV che di uno yacht, ma anche nel proprio giardino di casa, Furrion è oggi parte di Lippert, uno dei più grandi e importanti gruppi del settore RV. Con oltre 120 stabilimenti di produzione e distribuzione dislocati in Nord America, Eu-
ropa, Africa e Asia, fornisce una vasta gamma di componenti destinati ai principali produttori di veicoli ricreazionali e case prefabbricate, oltre a operare anche nei mercati adiacenti, compresi il settore nautico, quello degli autobus, dei veicoli industriali e dei treni. La filosofia di Furrion si inserisce pienamente nella visione di Lippert secondo cui “aftermarket” non vuol dire solo produrre pezzi di ricambio, ma anche strumenti e accessori in grado di ampliare l’esperienza degli utenti.
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Produzione e distribuzione: le due vocazioni di Dimatec
Nel piccolo centro di Guanzate, vicino a Como, risiede un grande hub di produzione, distribuzione e assistenza tecnica di prodotti per veicoli ricreazionali, commerciali e speciali. L’alleanza con Frankana Freiko, dal 2020, ne ha ulteriormente ampliato l’offerta e alzato il potenziale distributivo
Dimatec è un’azienda che rappresenta una vera particolarità del mercato, interpretando, sulla scena dell’industria dei veicoli ricreazionali italiana, due ruoli, entrambi da protagonista. Fondata nel 1983 da Richard Pirovino, come azienda OEM Dimatec è coinvolta nella progettazione e produzione di illuminazione interna ed esterna, compresa la fanaleria, per camper, caravan, camper van e veicoli speciali e commerciali. Il secondo, e fondamentale, ruolo è quello di distributore responsabile della commercializzazione di prodotti di numerose aziende, italiane ed europee, a costruttori, rivenditori e officine di installazione e assistenza.
“La nostra doppia anima non viene sempre recepita immediatamente dai nostri potenziali clienti: la realtà è che Dimatec non solo offre un prodotto di prima qualità nel
segmento illuminazione del veicolo attraverso il proprio brand, ma serve il settore del primo impianto e dell’aftermarket anche distribuendo accessori e componenti di numeose e prestigiose aziende europee,” dice Pascal Sanguinet, Business Developer e Responsabile Aftermarket. ”I nomi che distribuiamo sono tra i più popolari e più amati dai camperisti: Truma, Gok, Alphatronics, Alpine, Bonelli, Bosswerk, Campko, Cta, Fiamma, Indel B, Frankana Freiko, Majestic, OZ Racing, Secur Camper, Thitronik, Poliplastic, Fawo, Comet. E l’elenco potrebbe proseguire…”.
Distribuzione
Bastano, infatti, alcuni numeri per raccontare in sintesi l’attività di Dimatec: circa diecimila prodotti a catalogo e ben cinque lingue parlate fluentemente in azienda,
Pirovino, co-founder e CEO
grazie a un personale selezionato, competente e internazionale. Il cliente di Dimatec, attraverso un solo distributore, infatti, ha accesso alla fornitura di una gamma di prodotti che coprono a 360° le esigenze di ogni professionista del settore: fanaleria, luci esterne e catarifrangenti, lampade, faretti, plafoniere a LED, stufe e regolatori, rubinetti e pompe, oblò, oscuranti e guarnizioni, antenne satellitari e terrestri, verande, alimentatori, caricabatterie, inverter, sistemi di retrovisione, televisori e supporti.
L’alleanza con Frankana Freiko Nel 2020 Frankana Freiko acquisisce la maggioranza di Dimatec e apre al produttore italiano il proprio catalogo con la volontà, però, di lasciare intatta la forte identità di Dimatec, poiché, con il suo modello atipico, OEM e distributivo, offre una realtà che funziona e un’integrazione senza pari nel mercato italiano. Frankana Freiko, con Dimatec, acquisisce infatti una forza vendita già esistente di agenti di rappresentanza interni ed esterni, estremamente competente e fortemente radicata e riconosciuta nell’intero mercato italiano. Le relazioni di Dimatec, con i suoi 40 anni di presenza come protagonista nel settore, hanno offerto al distributore tedesco la garanzia di poter entrare sul nostro territorio affidandosi a un partner solido e affidabile. Viceversa, Dimatec, con il suo ingresso nella sfera di Frankana, offre l’accesso ai propri clienti a un catalogo di accessori per il campeggio e il tempo libero tra i più forniti d’Europa, con oltre ventimila codici e la consegna garantita dalla Germania entro
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Testo di Enrico Bona
Richard
cinque giorni.
“Come distributore, Dimatec è per lo più sempre stato identificato come partner con un focus altamente e strettamente tecnico. La collaborazione con Frankana, invece, oggi ci permette di distribuire una quantità per noi senza precedenti di prodotti anche per il camping, il tempo libero e la vita outdoor sotto vari aspetti,” commenta Pascal Sanguinet.
Assistenza
Dimatec vanta 40 anni di attività anche come specialista nell’assistenza e nel post-vendita per conto diretto del cliente: “Nella nostra azienda, più della metà del personale parla almeno due o tre lin gue, e per questo siamo in grado di inte ragire molto facilmente con ogni produttore mondiale
offrendo, di riflesso, un servizio di alto profilo alla rete professionale italiana,” dice ancora Pascal Sanguinet. Dimatec, infatti, è in grado di gestire l’assistenza come front-office, sollevando se stessa e la casa produttrice da lunghe procedure di spedizione e garantendo tempi di risposta vincenti. La rete commerciale, infatti, è in grado molte volte di andare persino oltre il proprio ruolo, garantendo, grazie alla competenza che viene da una lunga esperienza, persino una prima assistenza tecnica, spesso già risolutiva.
Formazione
Dimatec investe molto tempo e risorse anche nella formazione dei propri partner e clienti attraverso una particolare formula di video prodotti internamente e accessibili a tutti attraverso i canali web dell’azienda. Una strategia nata in tempi di necessità, durante la pandemia, ha portato Dimatec a sviluppare, ormai con grande competenza, una produzione di corsi tecnici e informativi per professionisti, divisi per prodotti, installazioni e manutenzione, sia per i propri prodotti OEM, sia per le gamme dei partner tecnici. “Grazie a questa soluzione,” sottolinea Sanguinet, “il risparmio per entrambi, clienti e partner, in termini economici e di tempo, e nel potenziale della divulgazione tra il proprio personale, è persino incalcolabile. Per noi, in realtà, questo comporta un investimento di risorse superiore, ma i vantaggi per la nostra clientela e un servizio efficace e capillare sono la nostra priorità” .
Utilizzando la propria esperienza e nuove tecnologie che comprendono anche l’intelligenza artificiale, il team di Guanzate ha dunque introdotto un format che, attraverso dei video streaming di 45-60 minuti, è in grado di illustrare allo spettatore ogni argomento, prevedendone addirittura le domande tecniche.
Il successo di questa strategia, inoltre, ha portato alla richiesta, da parte di numerosi partner tecnici, della creazione di veri e propri moduli di presentazione personalizzati.
Diventare partner di Dimatec
Sono tre le tipologie di cliente B2B Dimatec. Innanzitutto, vi è la clientela OEM dei prodotti di fanaleria e illuminazione del brand proprietario Dimatec, rappresentata dai costruttori di veicoli, con relazioni commerciali e partnership a livello globale. Non meno importante (il fatturato di Dimatec si divide al 50% tra B2B OEM e B2B AM, infatti) è la clientela rappresentata dai numerosi partner tecnici che le si affidano per la distribuzione e l’as sistenza post-vendita dei propri prodotti tecnici sul territorio italiano. Infine, da qualche anno, esiste una terza forma di colla borazione: il cliente che, attivando il livello Fran kana, vede aprirsi le por te del catalogo tedesco al suo completo, con il supporto, l’assistenza e le garanzie post-vendita offerte da Dimatec sul territorio italiano.
Il futuro
“Per noi, con la nostra doppia anima, tutto è duplicato: dai mercati, alla pianificazione, fino agli investimenti. Sul piano internazionale e OEM, siamo sempre alla ricerca dell’espansione e, per esempio, abbiamo appena concluso un accordo commerciale per i prodotti del brand Dimatec con il distributore Fermil, una delle più importanti realtà del mercato in forte espansione della Turchia,” rivela Sanguinet. “Per il mercato italiano, invece, stiamo investendo costantemente nel supporto a Frankana Freiko per la diffusione dei loro
prodotti e per l’assistenza al cliente B2B su di essi. L’investimento più grosso è sempre nella formazione e nello sviluppo della nostra già forte rete commerciale, attraverso la partecipazione a tutti i più importanti appuntamenti fieristici mondiali, sia come espositori sia come visitatori, per stringere relazioni, e nello sviluppo di nuovi prodotti. In particolare, oltre al segmento camper e caravan, infatti, stiamo sviluppando una nuova e vasta gamma di prodotti specifici per i veicoli speciali che arriverà sul mercato nei prossimi mesi”.
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Pascal Sanguinet
Ottimizzare la ricarica della batteria di servizio
Teleco TBooster PRO 1245: il convertitore DC/DC che ottimizza e velocizza la ricarica degli accumulatori al piombo acido, gel, AGM e litio ed è progettato per lavorare sia con gli alternatori tradizionali che con i dispositivi Euro 6 a tensione variabile
A cura della redazione
Con l’obiettivo di offrire una soluzione innovativa per la ricarica ottimale delle batterie di servizio a 12V durante la guida, Teleco Group ha ideato il TBooster PRO 1245. Questo convertitore DC/DC è dotato della tecnologia step up/down che consente di compensare la tensione dell’alternatore, garantendo una gestione ideale della batteria in ogni fase di ricarica.
Il TBooster PRO 1245 è indispensabile per i veicoli Euro 6 dotati di “smart alternator” a tensione variabile. Quasi tutti i veicoli di nuova generazione, infatti, adattano la tensione dell’alternatore in base allo stile di guida: se il veicolo è fermo in coda oppure procede con un’andatura particolarmente lenta, l’alternatore smetterà di caricare le batterie. Il TBooster PRO 1245 invece è in grado di spingere l’alternatore a caricare le batterie fino alla loro piena carica, a prescindere dall’andatura.
Caratteristiche principali:
Il TBooster PRO 1245 non è però solo dedicato agli alternatori di ultima generazione: grazie alla sua tecnologia è in grado di velocizzare e ottimizzare la ricarica di qualsiasi tipo di batteria, con qualunque alternatore.
Oltre a ottenere i migliori risultati di ricarica in movimento, grazie a una corrente di carica nominale di 45A (max 70A), con TBooster PRO ci sarà anche la sicurezza di non rimanere mai con la batteria di avviamento a terra. La funzione “Bridge”, infatti, consente di utilizzare le batterie dei servizi per ricaricare la batteria di avviamento.
• Adattabilità alla tensione dell’alternatore: grazie al convertitore step up/down, il TBooster PRO 1245 si adatta alla tensione dell’alternatore, offrendo una carica costante ed efficiente. È anche possibile limitare la potenza per non sovraccaricare l’alternatore.
• Compatibilità delle batterie: la curva di carica è progettata per batterie al piombo acido, gel, AGM e al litio.
• Compensazione termica: attivata con il sensore di temperatura, ottimizza e rende più sicura la ricarica.
• Protezione della carica: il dispositivo inibisce la scarica delle batterie di servizio verso la batteria di avviamento.
• Struttura compatta ed efficienza elevata: l’efficienza superiore al 90% garantisce una resa tra le più alte sul mercato, con un design compatto e una temperatura operativa fino a 70°.
• Avviamento di emergenza: la funzione “Bridge” (con selettore manuale) consente la ricarica di emergenza (max 6A) della batteria di avviamento in condizioni critiche.
• Facilità di installazione: l’alta temperatura di esercizio e il design compatto rendono il TBooster PRO 1245 installabile praticamente ovunque all’interno del mezzo. Il dispositivo può essere acquistato in kit con tutto il necessario per il cablaggio e l’installazione dei sensori.
Batteria dei servizi Piombo acido, gel, AGM, litio Consumo a motore spento <1 mA
Efficienza >=90%
Sicurezza Sovracorrente di uscita (fusibile+elettronica), sovratensione Sovratemperatura (con derating)
Collegamenti Sezione cavi batteria fino a 16 mm2
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Specifiche tecniche Range tensione in ingresso 10,5 – 15 V Tensione di ingresso max. 16 V Corrente di ingresso max. 80 A Corrente di carica max. 70 A Corrente nominale 45
A
Dimensioni (L x P x H) 167 x 193 x 72
Peso 1.140 g
mm
Batterie al litio Telair TLI Premium
Il contenitore DIN L5 - stesso case di una batteria AGM da 90 Ah comunemente utilizzata come batteria di servizio nei veicoli ricreazionali - permette di offrire una quantità di energia molto più elevata nelle stesse dimensioni di un accumulatore tradizionale, mentre il wireless integrato consente di visualizzare lo stato della batteria sul proprio smartphone tramite la Teleco App
Energia in abbondanza, velocità di ricarica, supporto per grandi carichi, leggerezza. Sono questi, in sintesi, i principali vantaggi delle batterie con tecnologia al litio (LiFePO4) rispetto a quelle al piombo. Teleco è andata oltre, aggiungendo a questi benefici anche quello di un contenitore di dimensioni in standard DIN (L5) capace di contenere indistintamente accumulatori con capacità di 104, 120 e 150 Ah. Questo significa che è possibile sostituire in maniera semplice e veloce la vecchia batteria con una Telair TLI Premium, con tutti i vantaggi di questa tecnologia. Alle versioni con contenitore DIN L5, Teleco ag-
giunge anche la specifica variante da 200 Ah, con dimensioni di poco più grandi, per chi ha esigenze energetiche superiori.
Il cuore tecnologico delle batterie Telair TLI Premium è il modernissimo Battery Management System (BMS), mediante il quale viene gestita la tensione di ogni singola cella, sia in fase di ricarica che in fase di scarica, aumentando in questo modo la vita utile della batteria. Il BMS garantisce anche la protezione da guasti causati da alte temperature, sovraccarichi e scariche troppo profonde: rilevata la soglia minima di carica, il BMS scollega automaticamente la batteria.
Gli altri vantaggi che offre il sistema BMS di Teleco Telair sono la comunicazione wireless integrata, che consente di visualizzare lo stato della batteria sul proprio smartphone attraverso la Teleco App, il pulsante per il comando di ingresso/uscita dalla modalità di rimessaggio, un sistema di diagnostica della batteria e il registro
degli errori. Come opzione è possibile installare anche un pannello di controllo esterno, dove sul display OLED si possono visualizzare i medesimi parametri.
Le batterie Telair TLI Premium possono sopportare fino a 2.000 cicli di carica/scarica completa, sono del tutto esenti da manutenzione e pesano fino al 70% in meno rispetto a una batteria tradizionale. Sono sicure grazie all’impiego della tecnologia agli ioni di litio-ferro-fosfato (LiFePO4): atossiche, non emettono fumi pericolosi, non possono esplodere o prendere fuoco e sono più ecologiche perché utilizzano materiali a basso impatto ambientale, visto che non utilizzano piombo o altri materiali nocivi definiti dalla direttiva comunitaria ROHS.
CAMPER PROFESSIONAL In collaborazione con Modello TLI Premium 12/104 DIN TLI Premium 12/120 DIN TLI Premium 12/150 DIN TLI Premium 12/200 Tensione nominale 12,8 V 12,8 V 12,8 V 12,8 V Capacità massima 104 Ah 120 Ah 150 Ah 200 Ah Energia 1.280 Wh 1.536 Wh 1.920 Wh 2.560 Wh Corrente di scarica consigliata @ 25° 20 Amp 24 Amp 30 Amp 40 Amp Max corrente di scarica continua @ 25° 100 Amp 120 Amp 150 Amp 200 Amp Corrente di carica consigliata @ 25° 20 Amp 24 Amp 30 Amp 40 Amp Max corrente di carica @ 25° 100 Amp 120 Amp 150 Amp 200 Amp Durata 2.000 cicli @ 80% DOD @ 25° con energia residua 80% Vita utile 5 / 7 anni Tensione di carica 14,6 V Peso 10,5 kg 12,5 kg 14,5 kg 23,3 kg Dimensioni, compresi terminali e maniglie 355 x 175 x H190 mm 355 x 175 x H190 mm 355 x 175 x H190 mm 521 x 238 x H218 mm Terminale SAE automotive SAE automotive SAE automotive M8 Temperatura in carica 0 °C / +45 °C Temperatura in scarica -20 °C / +60 °C Temperatura per stoccaggio prolungato -10 °C / +50 °C
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Twusch, l’inserto che rinnova il bagno dei veicoli ricreazionali
Le idee più semplici sono spesso le migliori, ed è proprio così con il nuovo prodotto Twusch di Thetford. Si tratta di un inserto leggero in porcellana progettato per adattarsi all’interno della tazza di un WC Thetford, conferendogli immediatamente il feeling e le performance di un bagno domestico
Testo di Terry Owen
Twusch, all’origine, è stato sviluppato da un’azienda tedesca a conduzione familiare. Si tratta di una soluzione brevettata a livello mondiale, rivolta ai proprietari di veicoli ricreazionali che desiderano sul proprio mezzo le prestazioni di un WC in ceramica. Thetford, favorevolmente impressionata dal prodotto, ha deciso di acquisire il marchio Twusch, i brevetti e il portfolio, chiudendo la transazione pochi giorni prima del Caravan Salon di Düsseldorf del 2023.
Dirk Valder, Responsabile del Product Ma-
nagement presso Thetford, ha dichiarato: “Con un inserto Twusch, le prestazioni del WC a cassetta vengono portate a un livello superiore. Per ogni WC a cassetta Thetford sarà disponibile un inserto specifico. Con uno sforzo davvero limitato, un WC Thetford in plastica può essere trasformato in un WC che garantisce sensazioni molto più vicine a un bagno domestico.”
Numero uno per l’igiene L’inserto è realizzato in porcellana liscia,
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Il Thetford Twusch al Caravan Salon di Düsseldorf nel 2023
Ideale per i camperisti
La procedura di montaggio semplice e veloce rende il Twusch l’aggiornamento ideale per coloro che desiderano portare il proprio bagno a uno standard più elevato. La buona notizia è che gli inserti Twusch sono disponibili anche per molti modelli più datati di WC Thetford, non più in produzione. La disponibilità dei modelli attualmente include il C2/C3/C4, C200, C220, C250, C260, C400 e C500. Inoltre, gli utenti finali possono facilmente installarlo da soli utilizzando un mastice sigillante in silicone per impianti igienici, facilmente applicabile. Con una base di oltre sei milioni di unità installate, si tratta di un mercato potenziale enorme. Twusch è davvero un ottimo investimento, ed è un miglioramento tangibile per qualsiasi veicolo ricreazionale dotato di un WC Thetford in plastica.
Leggero
sigillata con nano-particelle, che lo rende più igienico rispetto alla plastica. È molto facile da pulire e può ridurre il consumo d’acqua.
Come ci si potrebbe aspettare, il Twusch è anche resistente ai graffi e alle macchie, è antibatterico e non viene danneggiato dai detergenti. Queste qualità aiutano a mantenerlo sempre come nuovo a ogni scarico.
Il fatto che Thetford Twusch sia fatto di porcellana potrebbe suggerire che aggiungerà molto peso extra al veicolo. Ma Dirk Valder ci rassicura: “Con il suo inserto in porcellana, a parete sottile ma resistente, Twusch aggiunge meno di 800 grammi di peso al WC a cassetta, e raggiunge le stesse prestazioni di una tazza completamente in ceramica. È davvero un ottimo investimento e miglioramento per il WC del camper”.
Facile installazione
Attualmente, la tenuta è ottenuta mediante una guarnizione di mastice di gomma siliconica applicata a mano intorno al bordo, ma grazie all’intervento di Thetford, sia l’installazione che la tenuta dell’inserto sono in fase di miglioramento, per assicurare in un futuro molto prossimo un’installazione ancora più facile e dal risultato davvero ermetico.
Disponibilità
Gli inserti Twusch sono disponibili in aftermarket e ordinabili presso tutti i rivenditori di camper e di articoli per il campeggio.
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Grazie a questo kit l’installazione di Twusch è molto semplice
L’inserto va a collocarsi al suo posto con semplicità
Il mastice siliconico sigilla il bordo
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Twusch si adatta così bene al WC che sembra un suo componente originale
La strada si fa smart
In occasione dell’annuale open-day riservato ai partner, l’azienda ha svelato una serie di nuovi prodotti controllabili tramite Bluetooth sotto il cappello Onda Smart System, che debutta così nell’aftermarket. Tanti i temi tecnici affrontati nel corso della giornata, compresi piedini di stazionamento e sospensioni della consorella AL-KO VT Italia
Formazione,
informazione e confronto. Sono stati questi gli ingredienti principali ad animare il consueto open day che AL-KO Vehicle Technology Electronics ha organizzato nella sua sede di Trento. Qui una cinquantina di partner si è data appuntamento per scoprire le ultime novità proposte dall’azienda e per approfondire temi tecnici che nelle officine vengono affrontati quotidianamente per soddisfare le esigenze di clienti sempre più attenti agli aspetti tecnici dei veicoli ricreazionali.
I nuovi prodotti
AL-KO Vehicle Technology Electronics ha dato una decisa sterzata vero i prodotti “smart”, presentando tre novità dotate di connettività Bluetooth sotto l’insegna dell’Onda Smart System. Si concretizza così il debutto della famiglia Onda anche nell’aftermarket. Tutti i nuovi dispositivi potranno essere monitorati e controllati attraverso un’unica app, alla quale si potranno aggiungere, anche in momenti diversi, i prodotti compatibili. Al momento, di questa linea fanno parte un regolatore solare, un selettore automatico per le batterie di servizio e gli amperometri (shunt).
Il CBE BDS-200 è un selettore automatico per due batterie di servizio utilizzabile anche con una coppia di accumulatori al litio. Gestisce una corrente massima di 100 ampere per batteria e può ovviamente occuparsi delle batterie al piombo (ad acido libero, Gel o AGM). Il calcolo dell’autonomia (SoC, State of Charge) e la verifica dello stato di salute dell’accumulatore (SoH, State of Health) sono effettuati automaticamente. Il sistema
è compatibile CL-BUS e la disponibilità è prevista per il mese di ottobre.
Con il modello CBE PRM400 il regolatore solare con tecnologia MPPT arriva a gestire fino a 400 watt totali di potenza. Le connessioni prevedono morsetti a vite e i moduli fotovoltaici possono essere installati sia in parallelo sia in serie. Compatibile con batterie al litio, il dispositivo integra la connettività CL-BUS e sarà disponibile a partire
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Testo e foto di Paolo Galvani
AM500
PRM400
BDS200
da ottobre. Le informazioni sullo stato di funzionamento possono anche essere visualizzate su un pannello opzionale. La famiglia di amperometri (shunt) arriva ora fino a 500 ampere: il modello AM500 va infatti ad affiancarsi alle versioni AM260 (260 ampere) e AM150 (150 ampere). Questi prodotti, tutti compatibili CLBUS e Onda Smart System, permettono di calcolare autonomia (SoC) e stato di salute (SoH) della batteria. Saranno disponibili da ottobre.
Per quello che riguarda soluzioni più tradizionali, AL-KO Vehicle Technology Electronics ha presentato un nuovo carica batterie. Il modello BC122, che verrà pro posto solo con il marchio AL-KO, fornisce una potenza fino a 22 ampere. Dispone di quattro profili di ricarica (anche per batterie al litio) ed è piccolo (145x180x65 millimetri) e leggero (800 grammi), essendo anche privo di ventola. Per i collegamenti non è necessario aprire il pro dotto, esponendo quindi l’elettronica interna, ma c’è uno sportellino dedicato alle connessioni. Una serie di LED permette di visualizzare la fase di carica e segnalare eventuali anomalie. È possibile collegare un sensore di temperatura NTC ed è compatibile CL-BUS. Il BC122 sarà disponibile già a partire da luglio.
no pensare a un’installazione in serie anziché in parallelo. La prima soluzione offre infatti dei vantaggi in termini di efficienza complessiva, ma bisogna tenere conto del fatto che in questo caso un modulo in ombra potrebbe condizionare negativamente le prestazioni dell’intero impianto. Sconsigliato anche mettere in serie due moduli di potenza diversa, ma se proprio lo si deve fare è meglio collegare per primo il prodotto meno potente.
Tra i prodotti presentati di recente, si è parlato dell’inverter ERP2000-IVT, caratterizzato da dimensioni importanti, sottolineando che questa scelta è stata fatta per motivi legati agli aspetti qualitativi, viste le specifiche di livello molto elevato. La funzione IVT integrata funziona solo a inverter acceso e quindi è consigliabile l’installazione del pannello remoto. Questa scelta è stata invece fatta per questioni di sicurezza.
Tra gli accessori sono disponibili ora le prolunghe da 10 e 25 metri con connettori CEE/ CEE e CEE/CEE più Shuko disponibili con sezioni da 1,5 o 2,5 millimetri. Nuova, infine, la serie di interruttori e prese Inprojal 30.000, proposta per la prima volta in aftermarket dopo avere esordito come famiglia da primo impianto.
I temi tecnici
Dal punto di vista tecnico, si è affrontato il tema dell’installazione dei moduli fotovoltaici, valutando in quali casi è più opportu-
Per chiudere, spazio ai sistemi di ricarica, con il booster DC-DC Nordelettronica NE-325 nelle versioni da 25 e da 40 ampere. Caratteristica particolare di questo prodotto è l’avvio soft, con potenza di carica che sale lentamente. È dotato di protezioni complete e ha un range di lavoro da 11 a 15 Volt. Si possono anche collegare due prodotti di questo tipo in parallelo per arrivare a 50 o 80 ampere di potenza di ricarica.
Piedini stabilizzatori e sospensioni Nella sessione dedicata ad AL-KO Vehicle Technology si è parlato di piedini stabilizzatori per il livellamento del veicolo. Le versioni più recenti dei modelli Level M di E&P Hydraulics hanno visto un ridimensionamento delle staffe di montaggio, mentre le pompe presentano connessioni laterali che permettono di ridurre gli ingombri. A richiesta si può avere anche un sistema di pesatura. Il sistema è installabile sulla maggior parte dei veicoli, da 35 a 60 quintali.
Interessante la versione per caravan (Level C), che va a gestire i quattro piedini di appoggio del rimorchio.
AL-KO propone anche i piedini idraulici per telaio AMC, disponibili in versione completa HY4 o in versione a due piedini (HY2). L’integrazione è perfetta perché pensata sin dall’origine. Sono installabili su Fiat Ducato, MAN TGE o Mercedes-Benz Sprinter, compresa la versione di telaio SLC adottata da Hymer. Rispetto alle soluzioni E&P, ogni piedino ha la sua pompa integrata, con relativo serbatoio. Il vantaggio è che nessun componente idraulico deve essere installato all’interno del veicolo e la distribuzione del peso è ottimale. Il telecomando a LED consente un livellamento millimetrico. L’installazione non richiede forature o la posa di tubi.
AL-KO lavora anche sulle sospensioni. I sistemi dotati di barre di torsione (BTR) in acciaio, diverse per lato e per portata, vanno ingrassati almeno una volta l’anno o ogni 20.000 km, sempre a ruote libere. Il futuro è costituito dalla soluzione Comfort Drive, un sistema semiattivo per il Mercedes-Benz Sprinter che permette di adattare la risposta delle sospensioni del veicolo in tempo quasi reale alle condizioni della strada e del vento. Funziona con due modalità, Normal e Comfort (per la marcia su strade dal manto regolare, come le autostrade), e agisce sulle molle elicoidali anteriori e sulla barra di torsione posteriore
Sopra, al centro: BC122 - Sotto: Inverter ERP
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Ancora un successo il CMT di Stoccarda
L’evento tedesco si conferma come una delle maggiori manifestazioni al mondo per il turismo e il tempo libero. 234.000 visitatori hanno affollato i dieci padiglioni della fiera
A cure della redazione
Gli appassionati di camper e veicoli per il tempo libero hanno af follato la fiera CMT (Caravan, Motor, Touristik), tenutasi a Stoccarda dal 14 al 22 gennaio 2024, dimostrando un forte interesse per il settore. Nonostante un leggero calo di presenze rispetto alla fiera del 2023, con 234.000 visitatori quest’anno contro i 265.000 di quello pre cedente, l’evento si è confermato come una delle maggiori
manifestazioni al mondo per il turismo e il tempo libero.
Roland Bleinroth, direttore generale di Messe Stuttgart, ha espresso soddisfazione per l’affluenza, citando il coinvolgimento dei visitatori in un dialogo approfondito con le aziende che si è tradotto in numerose vendite e prenotazioni. “Possiamo definirla un’edizione di successo,” ha chiosato Bleinroth.
La fiera ha ospitato 1.600
espositori e 1.300 veicoli, creando un’atmosfera molto positiva, nonostante le sfide poste dalle condizioni meteorologiche negative e dai problemi causati dagli scioperi nel servizio ferroviario.
Un sondaggio condotto durante l’evento ha rivelato un sentimento positivo, con la fiera che ha ricevuto un’ottima valutazione. Il 96% dei visitatori ha espresso l’intenzione di raccomandare la manifestazione ad amici e parenti. L’ampia possibilità di scelta per le vacanze, unita a un programma ricco di spettacoli e servizi, ha contribuito al successo dell’evento.
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Roland Bleinroth
Operatori soddisfatti
L’industria del caravanning ha avuto una forte presenza, con le aziende più importanti che hanno presentato innovazioni nei veicoli, negli accessori e nelle ultime tecnologie.
Bernd Wuschack, amministratore delegato di Carthago, ha notato un aumento della qualità dei contatti. “Nel complesso,” ha dichiarato, “possiamo concludere che sia il numero che, fortunatamente, la qualità delle conversazioni sono aumentati”.
conferenze sul turismo invernale sostenibile e premi per progetti che promuovono l’unità internazionale. Uno stand informativo si è concentrato sulle vacanze in caravan ecologiche.
L’edizione 2025 del CMT è in programma dal 18 al 26 gennaio, sempre a Stoccarda, e promette un’esperienza diversificata e arricchente sia per i turisti che per gli operatori del settore.
Wolfgang Speck, CEO di Knaus Tabbert, ha espresso opinioni simili, sottolineando l’importanza della fiera come indicatore per il settore all’inizio dell’anno. “Il vivo interesse per i nostri veicoli ricreazionali ha superato le nostre aspettative,” ha detto Speck.
La fiera ha anche toccato temi specifici, come il viaggiare con i cani, a cui è stata dedicata una giornata a tema il 17 gennaio.
Janina Jörissen, Stand Manager del Dünen Camping Amrum, ha condiviso i feedback positivi, sottolineando l’interesse crescente dei clienti che viaggiano con i loro compagni di viaggio.
Il CMT 2024 ha trovato un equilibrio tra la voglia di vacanza e temi essenziali come la comprensione internazionale e la sostenibilità. Sono state organizzate
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Bernd Wuschack
Wolfgang Speck
Le novità viste in fiera
Quest’anno non sono mancati debutti importanti alla fiera di Stoccarda, con molte novità realizzate sulla nuova generazione del Ford Transit Custom
Con le consegne che si stanno finalmente normalizzando e i prezzi in forte salita c’era un filo di preoccupazione all’inizio del CMT. Il buon afflusso di pubblico e i primi segnali di propensione all’acquisto hanno poi creato una giusta dose di ottimismo, sostenuta anche dalle numerose novità di prodotto. Anche quest’anno si è confermata la tendenza a diversificare le basi meccaniche. Il Fiat Ducato, che una volta faceva la parte del leone nel settore, ha visto la sua quota di mercato ridursi in favore di Mercedes-Benz (sempre più apprezzata dal pubblico tedesco), Ford e Volkswagen. Il regno dei minivan polivalenti rimane saldamente in mano a Ford, che ha recentemente presentato la nuova generazione del suo Transit Custom: con un’impostazione molto più automobilistica rispetto alla versione precedente, è ricco di sistemi di assistenza alla guida. A livello di interesse, i camper van hanno ancora una volta conquistato un posto preminente. In generale, si è vista la ricerca di livelli qualitativi superiori, dovendo giustificare prezzi che rispetto a due anni fa sono aumentati notevolmente. D’aiuto in questo senso è anche l’adozione di meccaniche considerate più pregiate. Di contro, la fascia di ingresso viene sempre più spesso affrontata ricorrendo alla base Citroën Jumper. E se i prezzi hanno polarizzato l’attenzione, ci siamo in qualche modo voluti divertire: siamo entrati nel padiglione dei “liner” e siamo andati a caccia dei camper più costosi di tutta la fiera. Quali e a che prezzo? Scopritelo nelle prossime pagine!
Dreamer
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L’arrivo della nuova generazione del Ford Transit Custom ha spinto il marchio del Gruppo Rapido a rinnovare il Dreamer CapLand e a lanciare il Dreamer City Camp. Il CapLand si distingue per la presenza, in un veicolo lungo solo 545 centimetri, del vano toilette con WC a cassetta e piatto doccia e di un tavolo apribile a libro nella zona anteriore, che consente a quattro persone di accomodarsi per mangiare senza problemi di spazio. Due posti letto si ricavano dalla trasformazione della panchetta e altri due si trovano nel tetto a soffietto, dotato tra l’altro di binari portapacchi. Il motore da due litri ha 136 cavalli di potenza e il telaio è dotato di doppia porta scorrevole laterale. Di serie anche autoradio DAB con retrocamera
compatibile Apple Car Play e Android Auto. A richiesta, invece, riscaldamento a gasolio e boiler a gas. Per il massimo della polivalenza, Dreamer ha lanciato il City Camp, che rinuncia al bagno ma contiene la lunghezza in soli 505 centimetri. Originale il mobile cucina, che prevede un fornello a scomparsa utilizzabile sia dall’interno sia dall’esterno, grazie alla presenza della doppia porta laterale scorrevole. Il frigorifero da 25 litri è portatile e i posti viaggio di serie sono cinque (quattro i posti letto): un sedile singolo può essere aggiunto in opzione. In dotazione una tanica di acqua da 25 litri e un contenitore di recupero da 15 litri. A livello telaistico le dotazioni di base sono le stesse del “fratellone” CapLand, così come le opzioni.
CAMPER PROFESSIONAL
report cmt 2024
A cura di Paolo Galvani
www.dethleffs.it
Dethleffs urban vehicle, o minivan, per la prima volta la serie Globevan è allestita anche su meccanica
Il CMT è stato un palcoscenico importante per Dethleffs, che ha presentato numerose novità. Sul fronte dei camper van ha debuttato la serie Globetrail Performance, su base Volkswagen Crafter: in totale sono previsti tre modelli con lunghezze da 5,4 a 6.4 metri. A Stoccarda era esposto il modello 600 DR, lungo sei metri e caratterizzato dal bagno centrale passante che offre abbondante spazio per la doccia. Di base, i nuovi veicoli verranno proposto con motore da 177 cavalli e cambio automatico a otto rapporti. La serie Globetrail su Fiat Ducato e Citroën Jumper si arricchisce invece delle versioni 540 DR e 600 DR, che analogamente al Globetrail Performance presentano l’ampio bagno centrale che si prolunga, con un piatto doccia a filo pavimento, nel corridoio centrale. Passando agli
Fiat Ulysse: 496 centimetri di lunghezza per 201 di larghezza e solo 199 di altezza. Quattro i posti letto disponibili, di cui due nel tetto a soffietto. La cucina è removibile e a richiesta può essere dotata di frigorifero a compressore a pozzetto. Infine, Dethleffs ha completamente rinnovato la gamma Trend, semintegrali e motorhome. Lo
Eriba
Era da tempo che Eriba non proponeva un veicolo su quattro ruote. Notissima
per le use originali caravan, questo marchio del gruppo Hymer è tornato invece a
specchio di coda bombato è la principale novità estetica per tutti i modelli, mentre nuovi sono sia la parte frontale degli integrali sia il cupolino dei profilati. Anche l’interno è stato rivisto modernizzando linee e colori dell’arredo. Per la prima volta entra in gamma anche il layout con il letto matrimoniale trasversale posteriore, che dona maggiore spazio alla zona living.
www.eriba.com
proporre in grande stile un van. La scelta per la meccanica è ricaduta sul Volkswagen Crafter, su cui l’azienda tedesca ha allestito il modello Eriba Car 600: 599 centimetri di lunghezza per un layout interno molto classico: letto trasversale in coda, semidinette anteriore e servizi al centro.
A fare la differenza è lo stile, con tinte a volte vivaci per la carrozzeria bicolore (rossa, blu o grigia) e per gli interni, che presentano mobili dalla struttura blu con finiture (ante, piani di lavoro e struttura dei pensili) color legno. Funzionali le pareti rivestite di feltro, che migliora coibentazione e insonorizzazione, e tradizionale il bagno, che non prevede formule “strane” come le pareti girevoli, ma una semplice tendina per la doccia che ricava il suo spazio con la chiusura del lavello pieghevole. Le dotazioni prevedono riscaldamento a gas da 4 kW (c’è spazio per due bombole da 11 chili), frigorifero da 90 litri, 100 litri di acque chiare e serbatoio di recupero da 80 litri. Il letto posteriore misura 200 per 126 centimetri mentre un terzo posto letto (170x100) può essere ricavato dalla trasformazione della dinette.
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Autosufficienza e avventura. Sono i due segni distintivi della nuova proposta di Eura Mobil, battezzata Xtura. Si tratta di un semintegrale a quattro ruote motrici basato su Mercedes-Benz Sprinter. Secondo il produttore garantisce autonomia energetica fino a 30 giorni, grazie alla presenza di una batteria al litio da 330 Ah, di due moduli fotovoltaici da 135 watt ciascuno e di due DC/DC converter in grado di caricare fino a 30 A (60 totali). Il sistema di controllo dell’energia è tutto marchiato Victron. La scocca è stata realizzata con una robustezza strutturale pensata per gli impieghi più gravosi con la tecnica dell’incollaggio. I serbatoi (145 litri le acque chiare, 105 litri quelle grigie) sono entrambi coibentati e riscaldati. Tra le dotazioni c’è anche il navigatore Garmin Tread in edizione Overland, che consente di impostare le dimensioni del veicolo e che integra le comunicazioni satellitari inReach con messaggi di testo bidirezionali e chiamata di emergenza SOS interattiva. Lo Xtura è lungo 688 centimetri e dispone di letti gemelli, semidinette anteriore e servizi al centro con bagno in ambiente unico.
Hobby
www.hobby-caravan.de/it/
La principale novità presentata a Stoccarda da Hobby è il furgonato Maxxia Van 680 DT: 684 centimetri di lunghezza su base Volkswagen Crafter. La pianta interna vede la parte posteriore configurabile come una grande dinette a ferro di cavallo rapidamente trasformabile in una coppia di letti singoli (200x86 centimetri) o in un enorme matrimoniale longitudinale, mentre nella parte anteriore i due sedili girevoli della cabina di guida possono sfruttare un piccolo tavolino. Il veicolo è omologato solo per due persone, anche se un terzo posto letto opzionale (160x74 centimetri) può essere ricavato nella parte anteriore. Il veicolo è proposto con motore da 177 cavalli e cambio automatico a quattro rapporti. All’interno l’altezza arriva a due metri grazie al tetto in vetroresina rialzato. Hobby ha presentato anche l’Optima Ontour Edition F V65 GE, un semintegrale realizzato su Fiat Ducato da 140 cavalli lungo 678 cen-
Al CMT, Eura Mobil ha presentato anche il semintegrale Profila T 726 EB su base Mercedes-Benz Sprinter con telaio AL-KO. Lungo sette metri e 62 centimetri, propone la camera con i letti singoli e il bagno in posizione centrale diviso in due ambienti. Il riscaldamento è affidato a un sistema Alde ad acqua.
timetri. Omologato per quattro persone nasce per offrire comodità e spazio a un equipaggio composto da una coppia, che trova in camera due letti gemelli lunghi 193 e 185 centimetri per una larghezza di 76. Tra le dotazioni di serie spiccano i cerchi in lega da 16 pollici, l’impianto satellitare Teleco con schermo da 22 pollici e il tendalino Thule Omnistor.
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www.euramobil.de/it/
Eura Mobil
report cmt 2024
Il camper da un milione di euro
A spasso tra i liner, ecco chi si è aggiudicato la palma di veicolo ricreazionale più costoso esposto in fiera
A ggirarsi tra gli stand del padiglione dedicato ai liner e ai prodotti di lusso è sempre una gioia per gli occhi. Quest’anno abbiamo voluto fare un gioco: cercare i
prodotti più costosi in assoluto esposti in fiera. Abbiamo quindi esplorato le esposizioni di Concorde, Morelo e PhoeniX a caccia dei campioni del listino prezzi. Ov-
viamente tutti i veicoli individuati sono pieni di accessori opzionali, per cui il prezzo finale è fortemente influenzato da questo fattore.
3° - Phoenix TopX-Alkoven 10.800 BMAXF: 579.540 euro
Il terzo gradino del podio è stato conquistato dal Phoenix TopX-Alkoven 10.800 BMAXF. Si tratta di un mezzo lungo 10 metri e 70 centimetri su meccanica MAN TGM con un peso massimo consentito di 14.990 chilogrammi. Il prezzo base parte da 432.000 euro, ma prevedere optional per un totale di quasi 150.000 euro è un gioco da ragazzi. L’interno è piuttosto “classico” per questa tipologia, sia pure nell’originalità di avere una mansarda sulla cabina di guida per ospitare un letto matrimoniale: nella parte anteriore una grande dinette, che chiudendo il passaggio verso la cabina di
guida diventa a ferro di cavallo, cucina lineare di dimensioni casalinghe, enorme bagno passante e camera da letto posteriore con matrimoniale a tutta larghezza. Nel garage può essere ospitata un’automobile. Il carico utile è di 5.630 chilogrammi. L’optional più costoso è il Pacchetto Lusso: 21.270 euro che comprendono carrozzeria grigio chiaro, cambio automatico a 12 marce, 7 cerchi in lega da 19,5 pollici, rivestimenti interni in tessuto e tendalino. Per soli 200 euro potete invece aggiungere uno sportello al letto posteriore per accedere a una porzione del garage.
2° - Morelo Empire Liner 98 MB: 664.730 euro
Questo liner abbandona l’idea della mansarda e si dedica invece a soddisfare le esigenze della coppia. Realizzato su base Mercedes-Benz Actros 1840 L è lungo dieci metri e 50 centimetri. Qui la massa massima arriva a 18.000 chilogrammi con un carico utile di 7.380. Nonostante queste cifre, questo veicolo non ha il garage capace di ospitare auto, ma solo moto o al massimo quad. Ma il lusso non manca. La zona anteriore offre un grande divano a “L” fronteggiato da un secondo divano e affiancato dalle poltrone girevoli della cabina di guida. Dopo il classico bagno passante si arriva alla camera da letto con matrimoniale centrale. Il prezzo base è di 537.900 euro e l’optional più costoso installato su questo esemplare è il Pacchetto Elektro: per 17.990 euro si possono avere due batterie al litio Victron a 24 Volt da 200 Ah e l’inverter. La cosa più economica che si può scegliere è la barra porta-abiti nel garage posteriore: 350 euro.
1° - Concorde Centurion 1160 GSI: 1.002.060 euro
Qui abbiamo il campione assoluto, uno dei camper più costosi di sempre, con un prezzo “chiavi in mano” di oltre un milione di euro! Il listino base parte da 808.100 euro e la meccanica è quella del Mercedes-Benz Actros 2540 L. In questo caso la lunghezza complessiva è di 11 metri e 73 centimetri. La massa ammessa arriva a 18.000 chili e il carico utile si ferma a 2.854 chilogrammi (solo 1.870 nell’esemplare esposto a Stoccarda): nemmeno tanti se si pensa che qui l’auto nel garage ci sta. Da sottolineare in questo allestimento l’elegante camera posteriore con il letto matrimoniale posto leggermente
in diagonale e il lussuoso living in cui due delle tre poltrone offrono il poggiapiedi sollevabile elettricamente. In questo Centurion l’optional più costoso vale 30.510 euro (il motore da 12,8 litri nella variante di potenza da 390 kW (530 cavalli), il più economico 435 (la doccia esterna nel garage).
www.phoenix-reisemobile.de
www.morelo-reisemobile.de
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A cura di Paolo Galvani
Adria
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La slovena Adria ha aggiunto alla sua recente gamma di van Twin Max basati su meccanica Man TGE il modello 600 SBP, il più corto di questa famiglia: 598 centimetri di lunghezza e una disposizione interna classica, con letto matrimoniale trasversale posteriore, semidinette anteriore e servizi al centro. Cupolino panoramico nella parte anteriore, frigorifero posizionato in testa al mobile cucina con apertura a scorrimento e letto lungo 195 cm (grazie all’allargamento della carrozzeria sul lato sinistro) caratterizzano questo modello.
Challenger
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Lanciati qualche anno fa su base meccanica Ford e proposti lo scorso anno su chassis Renault, i Challenger S 194 e S 217 ritornano ora su meccanica Ford Transit in versione Sport Edition, dotati di motore da 170 cavalli e trasmissione automatica. Cambia anche il cupolino anteriore, mentre rimane invariata la filosofia della compattezza, con il modello S 194 che si ferma a 599 centimetri di lunghezza (con matrimoniale trasversale in coda) e il più grande S 217 che arriva a 659 centimetri (con letti gemelli e garage più grande).
Bürstner
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In occasione del CMT, Bürstner ha arricchito la gamma Lineo T con il modello 590 G, il più compatto della famiglia con una lunghezza di soli 599 centimetri. Gli interni sono realizzati con il matrimoniale trasversale posteriore, la semidinette anteriore e i servizi al centro, con il bagno che presenta una parete girevole per creare un vano doccia di buone dimensioni. Con un metro di lunghezza in più, invece, il Lineo T 700 propone un matrimoniale centrale posteriore e un bagno in ambiente unico, con doccia che si crea, come sul più piccolo, ruotando la parete. I Lineo T sono realizzati su meccanica Ford Transit e hanno una larghezza contenuta in 220 centimetri.
Fendt Caravan
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Presentata come prototipo al Caravan Salon, al CMT la Apero 495 #connect è diventata un prodotto realizzato in serie: questa versione di Apero è pensata appositamente per chi ha necessità di fare remote working. La zona living è così attrezzata con una scrivania con piano ribaltabile che ospita le connessioni elettriche e di rete e con un pannello multifunzione su cui possono essere collocati anche monitor aggiuntivi. Per una perfetta seduta ergonomica, in dotazione c’è anche lo sgabello Aeris Swopper. La connessione a Internet è garantita dalla presenza di un router Wi-Fi compatibile con il segnale cellulare LTE.
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Forster
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In un periodo in cui i prezzi sono cresciuti notevolmente e dove la soglia di ingresso al mondo dei veicoli ricreazionali è sempre più alta, ha fatto notizia la presentazione del Forster V 541 Youngster, un camper van dalle dotazioni essenziali ma dal design curato e pensato per il pubblico più giovane. Proposto in Germania con un prezzo di attacco sotto i 44.000 euro, è basato su Fiat Ducato da 33 quintali con motore da 140 cavalli. Arredi semplici ma multifunzionali rendono questo veicolo un vero “unicum” sul mercato. Nella parte posteriore il matrimoniale è addirittura ad altezza variabile. Tra gli optional è disponibile anche il pacchetto Mobile Office che comprende un mobile con supporto per notebook.
Hymer
www.hymer.com/it/
La pregiata serie ML-T di Hymer si è arricchita con il modello 570 Xperience Edition, in cui l’azienda tedesca ha riversato parte dell’esperienza fatta con il Venture S. In particolare, sono stati rivisti gli interni adottando uno stile più moderno ed elegante. Realizzato su meccanica Mercedes-Benz Sprinter da 170 cavalli con cambio automatico e sistema multimediale MBUX da 10,25 pollici, questo veicolo è lungo 674 centimetri e largo 222. Le dotazioni sono particolarmente complete e comprendono anche una batteria al litio da 80 Ah.
Frankia
La casa tedesca ha introdotto al CMT i modelli Platinum Pure, due veicoli integrali da 5,5 tonnellate sotto gli otto metri di lunghezza basati su Mercedes-Benz Sprinter con motore da 190 cavalli e cambio automatico a nove marce. Complete le dotazioni, che comprendono tra l’altro batteria al litio da 300 Ah e tre pannelli solari da 115 watt ciascuno. Nuovo anche il Frankia Now 7.0 L, semintegrale caratterizzato da colorazioni esterne e interne molto particolari. Sul fronte dei van, Frankia ha presentato la gamma Yukon K-peak: quattro modelli su Sprinter anche in versione 4x4.
Karmann Mobil
www.frankia.com
www.karmann-mobil.de
La serie Duncan è stata rinnovata per adattarsi alla nuova generazione meccanica del Ford Transit Custom. Tre i modelli disponibili: 500 e 505 (il primo ha cinque posti viaggio, il secondo arriva a sette) e il 550 (con una configurazione con bagno e cucina in coda. I due prodotti possono essere arricchiti con due pacchetti di optional dal prezzo accattivante: Viva, che comprende tra l’altro vetri laterali termoisolati e climatizzatore anche posteriormente, e Assistenza alla guida, con regolatore automatico di velocità adattativo e sistema di navigazione.
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Laika
www.laika.it
L’azienda italiana del gruppo Hymer ha ampliato la gamma dei suoi motorhome con la presentazione del Kosmo H 1409, il cui elemento distintivo è la nuova calandra che ricorda quella del top di gamma Kreos. Lungo 740 centimetri, presenta una camera da letto posteriore con letti gemelli di abbondanti dimensioni (210 e 205 centimetri di lunghezza per 80 di larghezza) e il bagno diviso in due ambienti. Quattro i posti omologati in viaggio, mentre per la notte è possibile avere un quinto posto opzionale.
Morelo
LMC
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Il mansardato ha ancora un mercato, in particolare per il settore del noleggio. LMC ha così messo a punto il modello Tourer A 690 G, che si distingue per la sua omologazione per sei persone, rimanendo nel limite di peso di 3,5 tonnellate. Questo ne consente la guida anche con la patente di categoria B. Per ottimizzare gli spazi, LMC ha scelto di dotare questo veicolo di frigo a compressore (131 litri) e riscaldamento a gasolio (Truma Combi
D4). I sedili in cabina di guida sono girevoli, ma la dinette (di tipo classico) è per sole quattro persone.
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Famosa per i suoi liner, Morelo con il modello Palace 88 DL ha voluto ribaltare lo schema abitativo del veicolo di lusso pensato per la coppia. La zona living è così finita in coda al mezzo, basato su meccanica Iveco e lungo circa nove metri. Qui un grande salotto con parete attrezzata con grande schermo costituisce il cuore di quello che è a tutti gli effetti un vero appartamento.
Nella parte anteriore si concentrano invece il bagno passante e la camera da letto, realizzata mediante l’abbassamento di un matrimoniale longitudinale elettrico sulla cabina di guida.
Robeta Womondo
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Concentrata sul mercato dei camper van del segmento Premium, Robeta ha lanciato il suo nuovo brand Womondo, che l’azienda presenta così: “ Un nome sinonimo di innovazione, qualità e prestazioni ineguagliabili, ora disponibile a un prezzo incredibilmente conveniente ”. In realtà non si parla di veicoli popolari, visto che i prezzi di listino si collocano nella fascia da 80 a 100 mila euro. Tre i modelli che ne fanno parte: Pegasus su Mercedes-Benz Sprinter (593 centimetri di lunghezza) e Siren (599 cm) e Sphinx (636 cm) su Citroën Jumper.
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Tabbert
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Vanderer
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Realizzato insieme al carrozziere italiano Caselani, il Vanderer One è basato sul Citroën Berlingo, anche in versione elettrica. L’esterno vuole ricordare la mitica 2CV, con fari anteriori tondi e sporgenti e il tetto che scende verso il retro. L’interno è invece modernissimo, e prevede un divano trasformabile in letto, una cucina e un soffietto che mette a disposizione un letto aggiuntivo. Esposto dallo specialista tedesco Caravan Grebner, al CMT ha suscitato grandissimo interesse.
Nella gamma di ingresso delle caravan dell’azienda tedesca, la Senara, entra il modello 550 DMK 2,5. Lunga 775 centimetri, timone compreso, e larga 250, presenta una dinette tradizionale da quattro posti, un matrimoniale trasversale anteriore e letti a castello longitudinali posteriori sul lato sinistro. La cucina lineare, con frigorifero da 133 litri, precede uno spazioso bagno ad angolo. La massa a pieno carico tecnicamente ammissibile è di 1.700 chilogrammi.
Pössl Vanline
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Il marchio del gruppo tedesco dedicato ai minivan polivalenti ha ampliato la sua offerta verso il basso proponendo il modello Vanstar Plus, basato su Mercedes-Benz Vito. Lungo 514 centimetri ha un allestimento camperistico minimale, ovvero il letto sollevabile e la panca posteriore trasformabile in letto. Per chi desidera una soluzione completa di cucina da campeggio e frigorifero portatile è disponibile un box opzionale da collocare nel vano di carico. La versione Basic ha motore da 163 cavalli, la Comfort 190 cavalli e trazione 4x4. Entrambe hanno il cambio automatico.
Weinsberg
https://weinsberg-caralife.com
Nuove idee in casa Weinsberg: con il CaraLife 630 LQ arriva un furgone allestito mantenendo la cabina di guida separata dalla parte abitativa. Si recupera così una parete utilizzabile per gli arredi, nello specifico la cucina, ma si perde lo spazio per il bagno. L’azienda tedesca ha però rimediato non solo prevedendo un vano per un WC portatile, ma anche creando la possibilità di avere una doccia centrale utilizzando una tenda pieghevole che quando non è utilizzata scompare sotto il pavimento, dove sono integrati il piatto doccia e lo scarico. In opzione, il letto trasversale posteriore può diventare un matrimoniale longitudinale di dimensioni XL.
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Caravanning in Turchia:
scopriamo un mercato letteralmente decollato in pochi anni
Camper Professional Italia è volato a Istanbul, in Turchia, per raccontarvi di un mercato in fortissima espansione, di cui ancora poco si sapeva in Europa, ma che sembra destinato a far presto parlare di sé. I principali produttori di caravan e camper turchi, infatti, guardano al Vecchio Continente con grande interesse
Ilmercato dei camper e delle caravan in Turchia ha una storia lunga circa 40 anni, ma ha iniziato ad accelerare il suo sviluppo negli ultimi sei anni. Prima del 2019, il numero di produttori non superava la decina. La prima fiera in Turchia, inizialmente chiamata Camp & Caravan Fair si è tenuta nel febbraio 2019, poi è diventata Karavanist Fair.
La Turchia, con una popolazione di 80 milioni di abitanti e un panorama naturale ineguagliabile, offre un terreno fertile per la crescita del settore dei veicoli ricreazionali. L’interesse del pubblico, stimolato da amici, familiari e social media, insieme all’incremento delle infrastrutture turistiche e dei campeggi, promette un futuro luminoso per il settore.
“Il mercato turco apprezza altamente i marchi europei, in particolare quelli tedeschi, per la loro qualità e design,” racconta Egemen Uçar, fondatore di U-Caravan. “Questa predilezione si riflette nella tendenza degli acquirenti locali di aspirare a marchi come Fendt, Hobby, Bürstner, Dethleffs. Contrariamente a quanto avviene in Europa occidentale, il profilo demografico dei camperisti turchi è sorprendentemente giovane, con famiglie e coppie giovani che cercano alternative innovative alle vacanze tradizionali in hotel”.
I produttori turchi ora mirano a produrre caravan secondo gli standard europei per esportarli nei mercati esteri e competere con le caravan provenienti dall’Europa. Tra le sfide principa-
li c’è la mancanza di un monitoraggio della produzione secondo standard riconosciuti, rendendo difficile la concorrenza per i produttori che li seguono. Tuttavia, il settore del noleggio sta crescendo, offrendo esperienze ai nuovi utenti e contribuendo alla creazione di una nuova clientela. Le opzioni di finanziamento disponibili e il cambiamento demografico degli acquirenti verso un pubblico più giovane indicano un futuro promettente per il mercato dei camper e delle caravan in Turchia, nonostante le sfide normative e infrastrutturali esistenti.
A Karavanist Fair abbiamo incontrato İlhan Ersözlü, Direttore Generale del Centro Fiere e Congressi Tüyap, figura chiave nella rapida
CAMPER PROFESSIONAL report karavanist 2024
Testo e foto di Antonio Mazzuchelli
Usate il QR code per vedere il nostro video report di Karavanist 2024
EDIZIONE 2023
Paesi 65
Visitatori 59.500
Espositori 200
Dati 2024 non disponibili al momento di andare in stampa
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İlhan Ersözlü, a destra, in conversazione con il nostro Direttore Responsabile
espansione del mercato delle caravan in Turchia. La struttura, alle porte di Istanbul, si estende su 145.000 metri quadrati, ed è il più grande centro fieristico del settore privato in Turchia.
“Karavanist Fair si è svolta per la prima volta nel 2020, durante il periodo della pandemia e, come è accaduto in Europa, ha registrato un interesse crescente presso chi cercava modalità di turismo sicure e lontano dalla massa,” ha affermato il direttore della fiera. “Nel 2024, c’è stata una svolta importante, perché i principali produttori turchi e i più importanti marchi mondiali hanno partecipato a Karavanist Fair con una crescita del 100% rispetto all’anno precedente. La fiera ha ospitato circa 180 aziende su un’area di circa 70.000 metri quadrati, passando da un singolo padiglione a otto padiglioni. I visitatori sono stati quasi 72.000, provenienti da 76 paesi”
Turchia. “In passato, il mercato si assestava su una produzione annua di 2.000/3.000 unità, ma recentemente ha sorprendentemente superato le 10.000 unità. Questo incremento solleva dubbi sulla sostenibilità a lungo termine di tale crescita. Tuttavia, si prevede che, nel giro di cinque o sei anni, la produzione possa stabilizzarsi su un livello qualitativamente elevato, attestandosi tra le 5.000 e le 6.000 unità annue”
Negli ultimi sei anni, il mercato dei camper e delle caravan in Turchia ha registrato una crescita sostanziale. Con oltre 120.000 caravan stimate in uso e con il Medio Oriente che emerge come mercato chiave, il settore mostra un dinamismo notevole. Le destinazioni per gli utenti delle caravan più popolari includono le regioni costiere della Turchia, che vanta oltre 900 aree di campeggio, sebbene manchi un sistema di classificazione, come quello delle stelle in Europa. Con circa 800 tra produttori e rivenditori, il mercato è competitivo, con servizi post-vendita in crescita ma ancora insufficienti. Il mercato del noleggio si sta espandendo, cre ando nuovi consumatori, e anche in Turchia è nato il servizio di finanziamento per gli acquisti. La demografia degli acquirenti si è spostata verso un pubblico più giovane. Siamo certi che vedremo la Turchia sempre più presente nelle nostre fiere europee e sempre più Europa nelle fiere turche. Il mercato delle caravan sta vivendo una fase di crescita senza precedenti, con un tasso di espansione che sembra triplicarsi anno dopo anno. Questo dinamismo solleva interrogativi sulla natura della crescita: è un’espansione organica o è spinta da fattori esterni come terremoti o la pandemia di Covid-19? “Le previsioni indicano una possibile riduzione delle unità produttive quest’anno, segnale di un allineamento verso livelli di produzione più sostenibili e forse più organici,” sostiene Armanç Amaç, General Manager di AL-KO
Un problema emergente nel mercato turco delle caravan è la qualità. Caravan offerte a prezzi incredibilmente bassi, intorno ai 3.000 euro, sollevano questioni sulla loro effettiva funzionalità e sicurezza. Questa situazione evidenzia la necessità di rafforzare la consapevolezza dei consumatori su cosa dovrebbe effettivamente offrire una caravan di qualità. Un’altra sfida significativa è la mancanza di aree di parcheggio adeguate, un problema che riguarda tutto il Paese. Nonostante vi siano discussioni e iniziative da parte di alcuni enti governativi e municipalità per creare nuove aree di sosta e campeggi, la carenza di spazi rimane un ostacolo significativo per il settore. La crescita delle infrastrutture di parcheggio è essenziale per il futuro sviluppo del caravanning in Turchia.
“La questione della collaborazione tra aziende per affrontare queste sfide è complessa,” dice ancora Amaç. “Nonostante siano state create alcune associazioni, la tendenza a operare in modo isolato prevale ancora. Tuttavia, vi è un crescente riconoscimento dell’importanza di unire le forze per raggiungere obiettivi comuni, come l’aumento delle aree di parcheggio e il miglioramento delle condizioni generali del settore. La speranza è che, nel corso di quest’anno, gli sforzi congiunti possano portare alla formazione di associazioni più efficaci, che potrebbero anche integrarsi con organizzazioni europee, rafforzando così il legame del mercato turco dei veicoli ricreazionali con il contesto europeo”
Nella fascia alta del mercato, il produttore turco Serm & Barr propone una gamma di caravan di alto livello. “Il cliente turco tende al lusso e desidera prodotti di elevata qualità, e noi abbiamo il know-how per soddisfarlo,” afferma Abdullah Eris, President Chairman dell’azienda. “Entro il 2026, il nostro obiettivo è di produrre almeno una caravan al giorno. Desideriamo stabilire una rete di concessionari in Europa e nel Medio Oriente e stiamo esplorando opportunità di acquisizioni o fusioni. In Europa ci sono produttori con una storia di 90 anni; noi esistiamo solamente da sei, ma investiremo senza risparmiare in ricerca e sviluppo per bruciare le tappe e diventare presto un marchio leader”.
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Abdullah Eris
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Armanç Amaç
Hotomobil
Hotomobil è un’innovativa azienda che si distingue nel campo dei veicoli ricreazionali, offrendo una gamma diversificata di motorhome, camper van, caravan, cellule per pick-up e compact camper con pop-up. Con un forte impegno verso l’innovazione e la qualità, Hotomobil integra tecnologie all’avanguardia nei suoi modelli, come dimostrato dal loro impegno nello sviluppo di veicoli elettrici, che combinano design e standard elevati. L’azienda si distingue per l’adozione della tecnologia monoblocco in fibra di vetro. Hotomobil, che fa parte del gruppo Restar, è stata fondata nel 2015 e opera oggi sia in Turchia sia in Germania. Con 120 dipendenti e una produzione annuale di circa 600 caravan e motorhome, Hotomobil ha come strategia un’espansione mirata in mercati chiave come Europa, Medio Oriente, Stati Uniti, Nuova Zelanda e Australia.
Gencer
Gencer Karavan, partendo dalla produzione di cassoni per camion nel 1992, ha esteso le sue attività al settore delle caravan nel 2020, operando in un impianto di 18.000 m² nella zona industriale organizzata di Tuzla, Istanbul. Si è affermata velocemente sul mercato turco e oggi produce circa 200 unità all’anno con un team di 25 dipendenti. Gencer Karavan è riconosciuta per la qualità delle sue caravan che sono costruite con materiali avanzati come pannelli in GRP (plastica rinforzata con vetro) e poliuretano. Questi materiali non solo garantiscono una maggiore durabilità e resistenza agli elementi, ma offrono anche un isolamento superiore. Questa scelta riflette l’attenzione dell’azienda verso l’innovazione e la soddisfazione del cliente e risponde alle esigenze di un mercato in continua evoluzione.
Arthor Mobihome
Fondata nel 2004 come Arthor Automotive and Power Systems Inc., l’azienda ha successivamente ampliato la sua attività verso la produzione di veicoli speciali nel 2018, dando vita a Arthor A.Ş. Opera da tre sedi a Tuzla, Istanbul, situate all’interno dell’area industriale della pelle. La principale fabbrica, denominata Arobus, si estende su un’area di 36.000 metri quadrati e ospita una forza lavoro di 400 dipendenti. Sebbene la capacità produttiva annuale dell’azienda sia di 20.000 veicoli, le interruzioni nella catena di approvvigionamento dovute alla pandemia hanno comportato una riduzione della produzione, con circa 6.000 veicoli fabbricati lo scorso anno. Nel 2021, l’azienda ha debuttato nel settore dei camper.
Termosa Mobile Systems
Termosa Mobile Systems si distingue come distributore leader in Turchia per soluzioni di caravan, marine e veicoli mobili. Fondata nel 2010, l’azienda offre oltre 6.000 prodotti e opera in 70 province turche attraverso una vasta rete di concessionari. Con un team di oltre 50 professionisti dedicati, Termosa Mobile Systems si impegna per offrire un servizio clienti di prim’ordine, compreso un supporto post-vendita attraverso 65 punti di assistenza sul territorio. Negli ultimi anni, l’azienda ha sperimentato una crescita esponenziale del business, riflettendo la tendenza di crescita nel settore del campeggio e delle caravan. Con previsioni di ulteriore crescita superiore al 20% nel prossimo anno, Termosa Mobile Systems guarda al futuro con ottimismo, espandendo la sua presenza anche nel Medio Oriente.
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Serm & Barr
Fondata solamente cinque anni fa attraverso un’acquisizione, Serm & Barr ha subito nel tempo una trasformazione significati-
Shantigo
Fondata nel 2012 da Berkan Ülker e Tarık Irmak, Shantigo si è affermata come un leader nel settore delle caravan dal 2020. Con sede a Istanbul, produce gli acclamati modelli SG4, riconosciuti per l’innovazione e la qualità. Dopo aver iniziato la produzione in mezzo alle sfide poste dalla pandemia, Shantigo è emersa rapidamente come una protagonista di spicco nell’in-
Hunter Nature
Hunter Nature, fondata nel 2019 poco prima della pandemia di Covid-19, si è rapidamen-
va. Inizialmente produceva solo due roulotte al mese, ma ora vanta un tasso di produzione che arriva a 15 caravan al mese, per un totale di più di 100 veicoli realizzati all’anno.
Serm & Barr attualmente si concentra sul mercato locale. Tuttavia, ambiziosi piani sono in corso per espandersi in Medio Oriente ed Europa entro il 2024, mirando a offrire prodotti di elevata qualità a prezzi competitivi ai clienti di queste regioni. Guardando avanti, l’azienda mira ad aumentare la produzio -
ne ad almeno una roulotte al giorno entro il 2026 e stabilire una rete di concessionarie per servire i mercati di Europa e Medio Oriente.
dustria delle caravan. Con una struttura che copre 3.000 metri quadrati e una forza lavoro di 80 persone, Shantigo produce un circa 22 caravan al mese, pari a quasi 250 veicoli all’anno. L’azienda si distingue per il suo approccio all’innovazione e alla digitalizzazione. Con una visione focalizzata sul futuro, Shantigo mira a consolidare la sua presenza globale nel settore delle caravan.
te affermata come protagonista nell’industria del caravanning, specializzandosi in rimorchi abitabili fuoristrada. L’esperienza dell’azienda nella lavorazione dei metalli, derivante dai più di 30 anni di esperienza della casa madre nella produzione di ricambi per macchine, influisce direttamente sulla produzione dei camper fuoristrada. Sfruttando il know-how per taglio, piegatura, verniciatura e assemblaggio dei metalli, Hunter Nature realizza rimorchi di alta qualità
e robusti, adatti ai terreni accidentati. La capacità produttiva varia a seconda del modello, che va dalle 4 alle 5 settimane per alcuni modelli fino a 90 giorni per quelli più grandi. I suoi modelli più venduti sono NTR 4X e NTR 5X. Guardando al futuro, l’azienda mira a crescere costantemente, soprattutto nel mercato australiano, concentrandosi sul supporto post-vendita.
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report karavanist 2024
Luxer Karavan
Due caravan compatte decisamente interessanti sono state realizzate da Luxer Karavan. La più piccola pesa meno di 750 chili ed è costruita su un telaio AL-KO, con una lunghezza totale comprensiva del timone di 5,34 metri.
Turtle
Una soluzione interessante per un rimorchio: la parte inferiore è attrezzata come una cucina, mentre la zona notte è assicurata da una tenda da tetto.
Queen Camper
Una soluzione interessante per una cellula abitativa su pick-up. È una soluzione compatta durante il viaggio, ma quando il veicilo è parcheggiato si possono estendere lo slide-out posteriore e alzare il tetto a soffietto per creare uno spazio paragonabile a quello di una cellula scarrabile molto più ampia.
Baskent
Una caravan con un prezzo incredibile che si ferma a circa 3.000 euro. Sembra avere tutto ciò di cui si potrebbe avere bisogno all’interno, ma concedeteci il beneficio del dubbio sulla sicurezza in marcia e l’affidabilità nel tempo.
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Il livello di interesse per i VR in Turchia è testimoniato anche da alcune soluzioni come l’originale veicolo qui sopra
Strategie e visioni per un futuro di successo nel mercato di camper e caravan
Il meeting di Assocamp del 26-27 novembre 2023 a Parma ha riunito i concessionari aderenti all’associazione e alcuni esperti che hanno esplorato strategie imprenditoriali e sfide future. La presidente Ester Bordino invita a unire le forze per contare di più, accrescere l’influenza politica e la rappresentatività del comparto
I l 26 e il 27 novembre 2023, a Parma, si è tenuto un importante appuntamento per gli operatori del settore caravanning, organizzato da Assocamp presso l’Hotel San Marco: il meeting degli associati, dal titolo “Affrontare il futuro attraverso modelli di business e formazione”. All’incontro hanno partecipato numerosi iscritti all’associazione permettendo una perfetta riuscita dell’evento, con numerose occasioni di confronto con i relatori, ma anche
di networking tra concessionari e rivenditori di veicoli ricreazionali.
Tra i relatori di prestigio, il Prof. Fernando G. Alberti, Professore Ordinario di Strategie Imprenditoriali, che ha illuminato l’audience con la sua relazione “ Disegnare modelli di business a prova di futuro: sette discontinuità che ci fanno ripensare strategie e organizzazioni ”, offrendo una visione strategica per navigare seguendo le trasformazioni del mercato.
La voce del settore finanziario è stata rappresentata da Valerio Papale, Direttore Mercati e Rete B2B di Agos, mentre Ludovica Sanpaolesi, Direttore Generale di APC, ha trattato le complessità del settore nella sua relazione “ Le sfide per il settore caravanning: luci ed ombre ”.
Infine, Fabrizio Garbelli ed Enrico Pittaluga di OSM Partner Leonardo hanno introdotto i partecipanti al concetto di leadership proattiva con la loro sessione “ Di -
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venta leader della tua azienda - Indirizza il cambiamento anziché subirlo ”.
Il saluto di benvenuto di Ester Bordino Ad aprire l’evento, la Presidente di Assocamp, Ester Bordino, che ha introdotto i lavori. Facendo riferimento alla recente partecipazione al primo “ Forum internazionale del turismo ” tenutosi a Baveno (Lago Maggiore) il 24-25 novembre, un evento promosso dal ministero del Turismo e fortemente voluto dal ministro Daniela Santanchè, Bordino ha sottolineato l’importanza di cogliere le opportunità di crescita e innovazione per il turismo, che rappresenta una quota significativa del PIL nazionale. Ha ricordato l’esperienza positiva e sorprendente dell’evento di Baveno, dove, nonostante le iniziali perplessità, ha trovato un’organizzazione eccellente e una partecipazione attiva e qualificata di oltre 700 invitati dal mondo del turismo, evidenziando l’impegno trasversale del governo nel supportare il settore. Durante
il forum, sono state discusse le sfide e le potenzialità del turismo italiano e la necessità di soluzioni innovative, come la destagionalizzazione, tema su cui Assocamp sta lavorando attivamente. Bordino ha sottolineato la frequente invocazione al lavoro di squadra tra i vari ministeri per supportare il turismo.
L’importanza della collaborazione e della trasparenza tra gli operatori del settore è stato un tema centrale nel discorso della presidente. Bordino ha ribadito che solo unendo le forze si possono superare le sfide comuni e ottenere risultati significativi, enfatizzando come la forza numerica e la rappresentatività siano cruciali nelle interlocuzioni con le istituzioni.
Il ruolo di Assocamp è quello di informare, ma anche di formare, i suoi associati, e la presidente ha messo l’accento sull’importanza di adottare modelli di business innovativi e di investire nella formazione degli operatori del settore, per garantire che possano rispondere efficacemente alle mutevoli esigenze dei consumatori e alle nuove tendenze del mercato.
Bordino ha riaffermato il suo impegno a promuovere l’associazionismo come strumento per aumentare la visibilità e l’influenza del settore, incoraggiando tutti i presenti a lavorare insieme per superare le sfide comuni.
La chiusura del suo intervento è stata un appello alla collaborazione e all’impegno condiviso: Bordino ha esortato gli associati a prendere parte attiva al dibattito e alle iniziative proposte da Assocamp, per costruire insieme un futuro più prospero e sostenibile per il turismo itinerante e ha sottolineato come l’unione delle forze, la condivisione delle migliori pratiche e l’adozione di strategie innovative siano fondamentali per affrontare con successo le sfide del domani.
Le aziende di successo secondo il professor Alberti
La parola è passata poi al Prof. Fernando G. Alberti - rinomato professore nell’ambito delle strategie imprenditoriali e autorevole membro del corpo docente di Harvard Business School, che ha affascinato la platea enfatizzando l’importanza di anticipare le discontinuità che plasmano il nostro domani e sottolineando come il futuro sia già visibile ma spesso non osservato. Alberti ha raccontato di come, nel 2019, è stato onorato con l’inserimento nella Hall of Fame di Harvard Business School, un riconoscimento che ha preceduto un 2020 imprevedibile e pieno di sfide globali. Nel suo discorso, ha toccato sette macro trend cruciali che influenzano la nostra epoca, inclusi i cambiamenti nella salute globale, l’incertezza politica, le crisi ambientali, le disuguaglianze economiche e le evoluzioni nel mondo del lavoro. Ha poi
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Ester Bordino, Presidente di Assocamp, e Albino Guatteri, della Segreteria della Presidenza
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l’importanza di guardare oltre la semplice resilienza, spingendo la platea a ridefinire l’approccio e ad agire con una visione che guardi al futuro piuttosto che al passato. Il futuro è una tela sulla quale possiamo dipingere con le azioni di oggi, e il messaggio di Alberti è stato un chiaro invito a essere attori di questo cambiamento, piuttosto che semplici spettatori.
Agos: una guida essenziale al credito al consumo È stata poi la volta di Valerio Papale,
esplorato come l’intelligenza artificiale stia diventando una forza pervasiva, cambiando il nostro modo di vivere e lavorare, ma ha anche invitato a un’analisi critica, ricordandoci che spesso non riusciamo a prevedere pienamente le implicazioni dei grandi cambiamenti.
Alberti ha illustrato come le aziende di successo si stanno già adattando a queste discontinuità, adottando nuovi modelli di business che rispondono allo scopo sociale oltre che al profitto. Ha discusso
Direttore Mercati e Rete B2B di Agos. La sua presentazione ha esplorato il ruolo e l’efficacia dei finanziamenti in Italia, sottolineando come la maggior parte dei consumatori sia a conoscenza e abbia usufruito di finanziamenti negli ultimi tre anni. È stato approfondito il profilo dei clienti di Agos nel settore dei camper, che in gran parte consiste in famiglie con redditi medio-alti. La discussione si è spostata poi sui diversi tipi di clienti (decisi, analitici, indecisi) e sulle loro esigenze specifiche
in termini di finanziamento. Entrando in temi più pratici, il discorso di Papale si è concentrato sulle tecniche di vendita e post-vendita, sull’importanza delle recensioni online e sulle strategie per migliorare la relazione cliente-venditore. È stato anche esaminato un modello di finanziamento che offre flessibilità al cliente, permettendo di decidere se mantenere, restituire o sostituire il mezzo alla fine del periodo finanziario. Infine, si è discusso dell’importanza della formazione dei venditori per migliorare la proposizione di soluzioni finanziarie e la soddisfazione del cliente.
APC: dialogo aperto con i concessionari sul futuro del settore
Ludovica Sanpaolesi, direttore generale dell’Associazione Produttori Caravan e Camper (APC), ha iniziato il suo discorso ringraziando la presidente Bordino per l’invito e sottolineando l’importanza dell’apprendimento continuo, tema centrale del suo intervento. Ha parlato del cambiamento come un’occasione di crescita personale e professionale, nonostante le sfide e il disagio che questo può comportare.
Sanpaolesi ha poi condiviso dati incoraggianti relativi al Salone del Camper, evidenziando come quasi un terzo dei visitatori fossero nuovi nel settore, un segnale positivo di interesse e potenziale crescita. Ha sottolineato l’importanza del salone non solo come evento, ma anche come strumento di comunicazione e promozione per il settore caravan e camper.
Ha fornito cifre importanti riguardanti l’accesso alla landing page della campagna promozionale e ha annunciato che per la stagione 2023-2024 l’associazione continuerà la propria comunicazione sulle reti televisive RAI e LA7.
Sanpaolesi ha espresso un cauto ottimismo riguardo alla situazione del settore in Ita -
assocamp
Valerio Papale
macroeconomiche e sociali, il calo delle immatricolazioni nel paese è in linea con la media europea, contrariamente alle situazioni più gravi che si sono verificate negli Stati Uniti.
Il direttore si è poi messo a disposizione della platea per una sessione di domende & risposte, dimostrando grande disponibilità di dialogo con i concessionari delle rete Assocamp e rispondendo a numerose richieste.
Lezioni di leadership
La relazione presentata da Fabrizio Garbelli ed Enrico Pittaluga di OSM Partner Leonardo, intitolata “ Diventa leader della tua azienda - Indirizza il cambiamento anziché subirlo ”, si è focalizza sull’importanza di gestire attivamente il proprio business affrontando le sfide con proattività e visione strategica.
La discussione si è aperta con un’analisi dell’incidenza delle spese fisse sul profitto, evidenziando la necessità di ottimizzare la gestione finanziaria per mantenere la salute economica dell’azienda. È stata sottolineata l’importanza di avere una vi -
sione chiara del futuro dell’azienda, comprendendo gli obiettivi a lungo termine e come raggiungerli. Da evitare l’atteggiamento di accontentarsi dello status quo senza cercare attivamente miglioramenti o innovazioni. È stato citato l’esempio di Steve Jobs per illustrare come le avversità possano essere trasformate in opportunità di crescita e innovazione.
È stato anche discusso il valore di partire da piccole realtà, come un garage, per costruire grandi imprese, sottolineando che le grandi idee e le iniziative imprenditoriali non richiedono necessariamente grandi investimenti iniziali, ma piuttosto visione, determinazione e capacità di in novare.
L’importanza del capitale umano è stata enfatizzata come chiave per il successo aziendale. Avere collaboratori motivati, responsabili e impegnati è fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi aziendali. I relatori hanno incoraggiato a valorizzare le idee dei collaboratori e a creare un ambiente lavorativo che promuova l’innovazione
e la partecipazione attiva. Si è parlato anche dell’importanza di stabilire obiettivi chiari e misurabili, sia a livello aziendale che personale, e di lavorare costantemente per il loro raggiungimento, superando le sfide e adattandosi ai cambiamenti. Il successo richiede un impegno costante verso l’innovazione, la gestione efficace delle risorse e la capacità di ispirare e coinvolgere il team verso obiettivi comuni.
Enrico Pittaluga e Fabrizio Garbelli
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Fernando G. Alberti
di Ludovica Sanpaolesi
Direttore Generale APC
APC ripropone per il secondo anno una campagna pubblicitaria con l’obiettivo di promuovere una nuova immagine del camper
È ripartita la campagna di comunicazione nazionale
L’obiettivo strategico di APC – quello di cambiare l’immagine del camper agli occhi del grande pubblico – continua a essere perseguito con fermezza. È stato infatti approvato lo scorso autunno da parte del Comitato Direttivo di APC l’investimento in comunicazione che consentirà anche quest’anno di realizzare una campagna di comunicazione rilevante e multicanale, a livello nazionale. Molto soddisfatto il Presidente di APC, Simone Niccolai, il quale fin dall’inizio ha creduto fortemente in questo progetto: “Stiamo dando continuità a un’azione strategica per il nostro settore che merita un’ampia visibilità, anche al di fuori del nostro mondo. Dobbiamo ampliare gli orizzonti e far conoscere il camper a un nuovo pubblico”.
La campagna di comunicazione - finanziata dai produttori di camper - ha peraltro già preso il via lo scorso mese di novembre con i canali digital e social. Ma è in questo primo semestre 2024 che essa entra nel vivo, abbinando la pianificazione televisiva alla pianificazione digital e social, che continuerà senza interruzioni fino a fine luglio 2024.
È partita infatti il 4 febbraio scorso la campagna televisiva APC sui canali RAI, principalmente RAI1, RAI2 e RAI3, ma non solo. Per tutto il mese di febbraio e fino al 2 marzo, i quattro spot APC – uno da 30 secondi e tre da 15 secondi l’uno – si alterneranno negli spazi di pianificazione previsti, molti dei quali in programmi
pienamente in target o in prime time, per esempio prima dei telegiornali. Altri programmi TV nei quali APC ha voluto inserire i propri spot sono Kilimangiaro, Linea Verde, Pomeriggio Sport e Geo. Gli spot andranno in onda anche in programmi generalisti di alto ascolto, grazie ad anchormen e anchorwomen di successo come Fiorello e Antonella Clerici.
A partire, poi, dal 25 febbraio, la pianificazione si allargherà anche al canale nazionale TV LA7, dove verranno trasmessi ben 520 spot, di cui un terzo in prime time. Almeno uno spot verrà trasmesso ogni sera nei programmi serali di maggior ascolto, durante tutto lo svolgimento della campagna che si snoderà su quattro settimane, fino al 23 marzo.
I tre spot da 15 secondi sono stati costruiti per comunicare in maniera efficace, rivolgendosi a tre tipologie diverse di pubblico: middle age/ senior, famiglia e sportivi, mentre lo spot da 30 secondi consente una narrazione valida per tutte le tipologie di target. Caratteristica fondamentale di tutti e quattro gli spot è quella di veicolare emozioni per far sognare il pubblico, sottolineando i plus principali che il camper offre: libertà, sogno, indipendenza, natura, rapporti sociali e personali, pet friendliness. Ma anche stile e comfort, combinati con un mood di emozioni intense.
Il messaggio centrale della campagna APC, trattandosi di campagna istituzionale volta ad ottimizzare l’immagine del camper, è rimasto ovviamente invariato rispetto a quello dell’anno scorso: “Vivi la libertà con stile: scegli il camper!” è infatti il claim della campagna, che rimanda – nella sua “call to action” – a visitare la landing page www.sceglilcamper.it. Qui, il neofita potrà trovare tutta una serie di informazioni: in primis, le motivazioni che stanno alla base della scelta del camper, ma si potrà scaricare anche una guida introduttiva alla “camper life” molto ricca e informativa, iscriversi alla newsletter APC, richiedere la APC Gold Card e – last but not least – cercare la concessionaria più vicina. Quest’anno, il database dei concessionari di APC - oltre a fornire i dati principali
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Simone Niccolai
di contatto (indirizzo della sede, telefono e indirizzo mail) - contiene anche il link al sito web del concessionario, permettendo così a chi è in cerca di ulteriori informazioni di visitare facilmente e con immediatezza il sito del concessionario più vicino o di tutti i concessionari cercati.
“Siamo consapevoli che questo progetto APC non riuscirà a cambiare la percezione del camper da un giorno all’altro. Si tratta di un primo step, che però è già arrivato alla sua seconda edizione. Poi, sappiamo ovviamente che per arrivare a modificare il percepito da parte della popolazione italiana occorreranno tempo e - con tutta probabilità - diverse altre campagne. Ma, intanto, siamo partiti con questo progetto di ampio respiro ed è mia intenzione – se anche gli altri produttori, come spero, saranno d’accordo –far proseguire la campagna di comunicazione anche il prossimo anno”. Così commenta Simone Niccolai, presidente di APC, l’inizio della campagna TV di questo secondo anno di comunicazione istituzionale a tutto tondo.
cetto di vacanza è estremamente “liquido” e difficilmente perimetrabile. Dobbiamo parlare piuttosto di “tempo libero”, di “turismo di prossimità”, e qui il camper può davvero giocarsi le sue carte migliori.
Prosegue Niccolai: “Purtroppo, il parco circolante dei camper italiani è il più vetusto in Europa e non contribuisce certo a veicolare un’immagine ‘alto di gamma’ del nostro comparto, anzi. Però possiamo intanto iniziare a veicolare il concetto che il camper è uno strumento ‘cool & trendy’ da utilizzare per il proprio tempo libero: è ciò che la campagna APC si propone”.
Infatti, è dura a morire anche l’idea che il camper serva solo per le vacanze. Ma ormai, il con-
Una parte consistente della campagna pubblicitaria di APC si svolgerà ancora per diversi mesi, in continuità, fino a fine luglio. Le campagne digital e social sono mirate alle audience più in target grazie all’impiego di algoritmi avanzati. Questa campagna, dal visual semplice ma accattivante, presenta banner multisoggetto (otto soggetti diversi che riprendono sia immagini in esterno che in interno) dalla headline incuriosente: “Vivi la libertà, con stile” con l’invito a cliccare per saperne di più. L’utente viene quindi redirettato sulla landing page www.sceglilcamper.it dove potrà continuare a informarsi.
Forte anche l’impegno di APC sul fronte dell’ufficio stampa, 365 giorni l’anno: la comunicazione si rivolge sempre più a media che trattano temi di lifestyle e trendsetting, con l’obiettivo di presentare il brand “camper” a un nuovo pubblico, più glamour e attento ai megatrend del futuro. Importanti anche gli articoli apparsi su riviste femminili e su periodici acquistati da un pubblico medio/alto spendente.
APC auspica che questa iniziativa possa favorire tutto il settore. Il nostro sentito “Grazie!” va a tutti gli associati APC produttori di camper che hanno finanziato questo secondo anno di campagna. Ai concessionari italiani auguriamo buon lavoro.
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di Gianluca Tomellini
Presidente AIASC
I bandi per il sostegno economico allo sviluppo di questi progetti sono destinati ai Comuni, mentre sarebbe importante sostenere anche i futuri imprenditori
Aree sosta camper, sempre più vere strutture ricettive turistiche
Lodiciamo da sempre: le aree sosta camper non sono semplici parcheggi, ma vere strutture ricettive turistiche. Sia i Comuni che gli operatori privati vogliono offrire più servizi ai loro ospiti, oltre alle attrezzature ormai consolidate, come il sistema camper-service per lo scarico e il carico dell’acqua e le colonnine per l’erogazione dell’energia. Il concetto di eco mobility, per esempio, non è più considerato un plus, ma uno standard e sempre più aree sosta camper prevedono un approdo per la ricarica delle bici elettriche, come del resto sempre più aree nascono nelle vicinanze di piste ciclabili, che consentono di poter raggiungere il borgo o diventare il punto di partenza per gite, percorsi naturalistici o sportivi.
Oggi si presta molta attenzione anche all’arredo urbano, affinché l’area possa essere più ospitale sotto l’aspetto architettonico ed estetico, elevando così lo standard dello stallo (la “piazzola”) e ingentilendo le parti comuni e quelle dedicate ai servizi, come per esempio la raccolta differenziata. In ambito progettuale si cerca sempre di ricavare superfici destinate a spazi giochi per gli ospiti più piccoli, zone pic-nic e barbeque, senza trascurare ovviamente gli amici a quattro zampe.
È fondamentale prevedere la tecnologia nelle aree sosta camper, intendendo domotica e digitalizzazione, in quanto l’area sosta camper è e deve essere automatizzata, deve consentire al gestore di avere più tempo a disposizione per fare l’imprenditore turistico e promuovere la propria struttura e agevolare i Comuni carenti di risorse umane. Ovviamente, per poter investire tempo e denaro in questa attività, occorre avere un giusto supporto economico e finanziario, mentre a oggi, pur riconoscendo concretezza e attenzione da parte delle istituzioni a favore delle amministrazioni pubbliche, non si vede purtroppo la stessa dedizione nei confronti degli operatori privati e dei futuri imprenditori che si approcciano a questo settore. Certo è che il Ministero del Turismo si sta impegnando realmente nel favorire lo sviluppo e l’implementazione delle aree sosta camper, e i fatti lo dimostrano con l’approvazione del DDL 121/23, a oggi convertito in legge (155/23), con la
dotazione di un fondo di circa 33 milioni di euro destinati al finanziamento di investimenti proposti dai Comuni, volti alla creazione e alla riqualificazione di aree attrezzate di sosta temporanea a fini turistici e alla valorizzazione del turismo all’aria aperta.
Purtroppo, a oggi il privato non può accedere a bandi specificatamente destinati alla realizzazione o riqualificazione di aree sosta camper, ma è costretto a districarsi tra web e consulenti per trovare (forse) spazio all’interno di finanziamenti mirati ad altro, con la speranza di trovare un appiglio o un riferimento al mondo del turismo; mentre per esempio vengono frequentemente pubblicati bandi regionali destinati all’agriturismo, all’agricampeggio o al settore agricolo, con opportunità di contributi finalizzati all’ospitalità per i camper. Ci mancherebbe (ben vengano!), ma se non si è allevatore o agricoltore, non si può realizzare il proprio progetto?
AIASC, nel suo piccolo, cerca di fare la sua parte offrendo gratuitamente un affiancamento tecnico e normativo a chi vuole intraprendere questa attività. Stiamo lavorando affinché il Ministero del Turismo e le Regioni, prevedano all’interno dei bandi e contributi che verranno messi in campo, a oggi destinati ai soli Comuni, la possibilità da parte dei Comuni di poter decidere di destinare tali contributi a favore di operatori privati, che contribuendo con il loro capitale potrebbero sostenere la realizzazione, garantendone la performance e l’efficienza nel tempo. Non dimentichiamo che l’area sosta camper non è solo un punto di arrivo, ma uno snodo sinergico fondamentale per sostenere e rafforzare il tessuto di un territorio. Pertanto, sostenere la micro imprenditoria potrebbe solo accelerare questo processo virtuoso.
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associazioni AiAsc