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SI NAVIGA A VISTA

SI NAVIGA A VISTA

come “l’abbassamento della temperatura dell’aria sotto il punto di congelamento (0 °C)”, per cui di gelo in questi ultimi anni se ne è visto gran poco per non dire niente; ma anche in passato è stato sempre un fenomeno eccezionale localizzato e di breve durata contro il quale gli agricoltori si sono attrezzati. Le osservazioni in campo sui mandorli e sugli agrumi ci raccontano una storia diversa, ma simile per entrambe le specie confermate dal comportamento delle api le quali non hanno le capannine meteo e pragmaticamente si limitano a constatare il risultato finale come conseguenza delle traversie climatiche subite dalle piante, nel caso specifico la mancanza di nettare e polline nelle fioriture di mandorli e agrumi come conseguenza delle alte temperature invernali degli ultimi anni. Le anomalie che gli autori eviden- ziano, come attribuibili al mancato raggiungimento della “quota di freddo”, sono: irregolare e variabile schiusura delle gemme, cascola, fioritura irregolare e insufficiente, allegagione scarsa.

Sognando la primavera.

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Il periodico Apitalia è depositato con il n. 123854 del 17.12.2019 presso il Registro Pubblico Generale delle Opere Protette ai sensi della L. n. 633/1941, come certificato dalla Direzione Generale Biblioteche e Istituti culturali (Servizio II - Patrimonio bibliografico e Diritto d’Autore) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo.

La scarsa allegagione, che negli ultimi anni è comune anche ad al- bicocchi e pruni, può essere la conseguenza del mancato intervento delle api che non trovano conveniente frequentare quelle fioriture. Quindi OCCHIO AL TERMOMETRO, interessiamoci all’andamento delle temperature nelle contrade che intendiamo frequentare! Le osservazioni degli anni scorsi ci dicono che: 1) le piante tardive soffrono meno dell’innalzamento delle temperature invernali; 2) per la stessa specie in fioritura ci sono forti differenze di rendimento legate al microclima locale. Infine ricordiamo che non ci devono ingannare le spettacolari fioriture: l’esplosione della fioritura, infatti, è legata alle ore di luce che attivano gli ormoni florigeni anche se fisiologicamente la pianta non è in grado di produrre nettare e polline.

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Vincenzo Stampa

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