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SI NAVIGA A VISTA

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VERSO FINE INVERNO

VERSO FINE INVERNO

TANTI SE, TANTI MA E SEMPRE CRESCENTI DIFFICOLTÀ

Se lo sfasamento climatico, tale da farci trascorrere il Natale con temperature quasi estive, è stato, per noi umani, molto piacevole: ha però ingannato gli alveari tanto da spingerli verso un anomalo sviluppo di covata a spese delle scorte di miele e polline, in parte accumulate dalle fioriture estive ed autunnali e normalmente destinate a superare i rigori invernali e a sostenere la ripresa primaverile. Di conseguenza è stato d’obbligo, il controllo puntuale dello stato delle famiglie per praticare gli interventi, ove necessari, per limi- tare l’espansione anomala di una covata che consuma scorte e che, oltre un certo limite, non è funzionale all’esistenza degli alveari.

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Se trasferire favi di covata opercolata, dagli alveari esuberanti a quelli meno sviluppati, restringendo di fatto il nido, non è stato sufficiente allora è stato necessario ricorrere ad un intervento più drastico.

L’intervento d’impatto cioè la somministrazione di alimento liquido concentrato, come è la miscela glucosio-fruttosio tal quale, trasferita dalle api velocemente nei favi, intasando il nido ha limitato lo spazio per l’espansione della covata e fornito un’abbondante scorta per l’inverno (foto pag. 22) per risolvere il problema esistenziale dell’alveare causato dalle bizze del clima. autori, nazionali e internazionali, dei numerosi report scientifici consultati, prende in considerazione gli agrumi.

Ora è arrivato l’inverno, il classico periodo adatto a risistemare il magazzino e a preparare tutto quanto occorre per la prossima primavera. Ma, abbiamo un progetto?

Le imprevedibili irregolarità climatiche, in ogni stagione, non permettono di fare una programmazione a lungo termine, per cui è diventato “normale” come si suol dire “navigare a vista”. Ma questo non significa improvvisazione!

L’esperienza e la conoscenza dei meccanismi che regolano la vita degli alveari ci danno gli strumenti per una soluzione delle problematiche in atto. Pensando alla futura possibile produzione, almeno per le fioriture dei fruttiferi, abbiamo qualche strumento di previsione legato alla misura delle temperature.

Il periodico Apitalia è depositato con il n. 123854 del 17.12.2019 presso il Registro Pubblico Generale delle Opere Protette ai sensi della L. n. 633/1941, come certificato dalla Direzione Generale Biblioteche e Istituti culturali (Servizio II - Patrimonio bibliografico e Diritto d’Autore) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo.

L’apicoltore, avendo un obiettivo produttivo da raggiungere scelto tra i tanti possibili in apicoltura, deve essere in grado di prendere “ipso facto” una decisione tecnica

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Sappiamo che i fruttiferi, per chiudere il ciclo vegetativo annuale, hanno bisogno di un certo numero di ore di temperature inferiore ai 7 °C prima della fioritura (vedi elenco in tabella dati di letteratura), è da evidenziare che nessuno degli

In letteratura si riporta: “I frutti esotici come avocado, papaya, banana, mango ecc. e gli agrumi, come ad esempio limone, chinotto, arance, non hanno bisogno di inverni freddi. Sono infatti tutte specie originarie di ambienti caldi e umidi, acclimatate a stagioni miti. Questi alberi, quindi, vanno difesi dal gelo prolungato, poiché per loro è dannoso.” Mentre convengo che il gelo è dannoso per le piante in generale, dovemmo trovare un accordo sul concetto di gelo e attribuirgli un valore numerico, in meteorologia il gelo, in senso stretto, è definito

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