Letture al Centro 4 - Verifiche al centro

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SUSSIDIARIO dei LINGUAGGI

PROVE D’INGRESSO

PROVE INTERMEDIE

PROVE FINALI PROVE INVALSI RESSO PROVE D’ING

PROVE D’INGRESSO

Morfologia 5 Il piccolo capriolo

Gli gnomi

8 Il pavone e la gru 9 Ostuni la bianca PROVE INTERMEDIE

Ortografia

Correzioni ortografiche

Sintassi 13 Nome • Aggettivo 14 Il mistero del pianoforte 15 Una famiglia di inventori

16 La cagnetta

18 Solo in casa 20 Il cerchio magico 21 Scrivo una storia

22 Diario carissimo

23 Scrivo una pagina di diario 24 Uno scenario meraviglioso

25 Alberi in fiore Mattino di primavera

26 Stelle e pianeti

27 Che cosa fare se si è perso PROVE FINALI

Ortografia

Sintassi 30 Morfologia • 1 31 Morfologia • 2 32 Che giornata! 33 Il mare calmo

Profumo di legna Specchio

Dormire fuori casa

Una zattera di fortuna

Un cucciolo da una tonnellata

La grande battaglia

L’olivo

ORTOGRAFIA

MB • MP • CU • CQU • QQU

1 Sottolinea le parole errate e riscrivile correttamente.

• Ho comprato una scatola di accuerelli. –› ........................................................................

• Il papà ha accuistato un anello d’oro per la mamma. –› ........................................................................

• Ho dimenticato l’onbrello a scuola.

• L’inquinamento è un grave problema anbientale. –› ........................................................................

• I ponpieri domarono l’incendio.

• Nell’accuario nuotano graziosi pesci argentati. –› ........................................................................

• Il quoco ha preparato un’ottima minestra. –›

• Leo e Gioia hanno messo la stanza a socquadro. –› ........................................................................

• Tuoni e lanpi squarciano il cielo.

2 Completa le parole con gn ni o gli li .

• giu ........o

• consi ere

• pa ........a

• ta ere

• ra ........atela

SCE • SCIE

• campa ........a

• vo era

• inge ........ere

• cimi era

• impe ........o

• ferma ........o

• mi olo

• gera ........o

• Anto o

• Spa ........a

• cri ........era

• tova olo

• casta ........a

• pa ere

• Ama ........a

3 Colora la forma corretta. scenziato scienziato uscere usciere fantascienza fantascenza scentifico scientifico masciella mascella sciettro scettro scienze scenze pesce pescie

Distinguere nella frase il predicato verbale, il predicato nominale e il complemento oggetto.

○ Completare le frasi con il complemento oggetto.

SINTASSI

1 Sottolinea di rosso il soggetto , di azzurro il predicato verbale , di verde il predicato nominale e cerchia il complemento oggetto.

• Le farfalle svolazzano di fiore in fiore.

• I bambini guardano la tivù.

• Luigi osserva gli uccellini.

• La tua crostata di prugne è fantastica!

• Il passerotto zampetta nel prato in cerca di insetti.

• I miei capelli sono neri e ricci.

• Nel nido gli uccellini cinguettano.

• Francesco studierà la storia con attenzione.

• A scuola gli alunni indossano la divisa.

• Le piume del mio pappagallo sono gialle e rosse.

• I miei genitori hanno prenotato le vacanze al mare.

• Giulia gioca a pallavolo con Martina.

2 Per ogni soggetto scrivi una frase adatta ed evidenzia di azzurro il predicato.

• il nonno –›

• l’auto –› ................................................................................................................................................................

• il cane –›

3 Completa la frase con un complemento oggetto.

• Il gatto rincorre ................................................................................................................................................................

• Il giardiniere innaffia

• Luisa mi ha regalato .....................................................................................................................................................

• Giusy cerca

• In spiaggia ho costruito .............................................................................................................................................

• Ho colto le dall’albero.

Sottolinea di blu l ’

articolo determinativo articolo indeterminativo

• L’amica della mamma è molto sim p atica

L’amica della mamma è molto simpatica.

Le ortensie hanno un bellissimo colore.

• le bottiglie, le posate

Ho messo sulla tovaglia i bicchieri, i tovaglioli,

• M arco h a l etto un lib ro avventura .

Marco ha letto un libro di avventura.

• S ulla sabbia

Sulla spiaggia c’erano gli ombrelloni e i bambini che scavavano buche nella sabbia.

Per raggiungere la baita abbiamo percorso una

• Per ra g g iun g ere la baita abbiamo p ercorso un a s tr ada s t e rr a t a .

• N uota un c i g no ne ll o sta g no. L o g uard o a ffascinato

Nuota un cigno nello stagno. Lo guardo affascinato per la sua bellezza.

• Il cane di M at ild e mang i a g li oss i .

Il cane di Matilde mangia gli ossi.

La mamma di Viola le ha comprato lo zaino

• L a mamma di Vi o l a l e h a com p rato l o za i no c h e d e s i d e r a v a t a n t o .

2 Scrivi le seguenti parole mettendo davanti a ciascuna di esse l’articolo determinativo e indeterminativo.

Ape l’apeun’ape

Orso

Barca

Isola

Zio

ILLUSTRARE

3 Sottolinea gli articoli partitivi .

• Nella borsa della spesa ci sono delle merendine.

• Ho regalato delle figurine a Massimo.

• Dei bambini giocano con dei dadi.

• Dei passeri hanno fatto il nido.

• Vorrei delle mele e delle pere.

• Silvia ha guarnito la torta con delle ciliegie.

Co l o r a d i i , di blu i , d i verde i nomi di cosa i nomi di animali .

nomi comuni di persona nomi propri di persona giallo

IL PICCOLO CAPRIOLO

1 Segna con una X .

• La storia che hai ascoltato riguarda: un giovane boscaiolo un giovane capriolo

• La storia è narrata: in prima persona in terza persona

• La vicenda è narrata al tempo: presente passato futuro

• Il giovane boscaiolo si allontanò dal gruppo per: cercare legna da ardere riparare la motosega dalla pioggia scoprire le bellezze del bosco

• Il giovane boscaiolo scoprì in un cespuglio di felci: un’anatra ferita un capriolo appena nato un coniglio

• Perché non bisognava toccare il piccolo capriolo?

perché il capriolo era ferito

perché il capriolo poteva mordere

perché la madre lo avrebbe abbandonato sentendo l’odore dell’uomo.

• I boscaioli per proteggere il capriolo dalla tempesta: lo coprirono con una coperta costruirono un riparo con rami e cortecce lo misero in una grotta

• I boscaioli il giorno dopo quando tornarono nel punto dove avevano lasciato il capriolo trovarono: il capriolo ancora sotto il riparo la madre del capriolo il riparo vuoto e il covo ancora tiepido

ASCOLTA IL BRANO

GLI GNOMI

C’era una volta un calzolaio così povero che aveva il cuoio per fare solo un paio di scarpe.

Una sera tagliò il cuoio e se ne andò a letto.

Il mattino dopo, con sua grande sorpresa, vide le scarpe fatte alla perfezione, già pronte sul tavolino. Vendette le scarpe e comprò altro cuoio.

Le cose andarono così per un bel po’ di tempo, finché l’uomo decise di scoprire chi fosse il suo misterioso benefattore. Una sera si nascose e aspettò.

A mezzanotte vide due piccoli gnomi senza vestiti che raccolsero il cuoio e fecero le scarpe.

Il calzolaio pensò di ricompensare gli gnomi e una sera, invece di mettere il cuoio sul tavolino, ci mise degli abitini e delle scarpette.

A mezzanotte arrivarono i piccoli gnomi che furono molto stupiti nel trovare quegli indumenti al posto del cuoio. Poi capirono e furono molto contenti.

Gli gnomi si vestirono, se ne andarono e non si videro mai più.

Ma il calzolaio continuò ad avere sempre più successo con le sue scarpe e visse agiatamente per tutta la vita.

Jacob e Wilhelm Grimm

1 Chi sono i personaggi della storia?

I folletti

Due piccoli gnomi

Il calzolaio

2 Perché il calzolaio era povero?

3 Cosa trovò il calzolaio sul tavolino la mattina dopo aver tagliato il cuoio?

Dei soldi

Delle scarpe ben fatte

Dei regali

Tanto cuoio

4 Rispondi alle domande.

• Chi erano i misteriosi benefattori?

• In che modo il calzolaio decise di ricompensarli?

• Cosa fecero gli gnomi dopo aver trovato gli abitini e le scarpette?

5 Rifletti e rispondi.

• Se tu fossi stato uno degli gnomi, come ti saresti sentito nel ricevere gli abitini e le scarpette?

IL PAVONE E LA GRU

C’era una volta un pavone molto vanitoso. Quando vedeva una pozzanghera, si fermava a guardare la sua immagine riflessa nell’acqua. Apriva la coda in un grande ventaglio e rimaneva immobile, in attesa che qualcuno arrivasse e lo ammirasse.

La gru ebbe l’idea di far fare a quel vanitoso una figuraccia. Una bella mattina la gru andò a passeggio dove c’era il pavone che si stava lisciando le penne e si pavoneggiava.

– Guarda come sono bello! – esclamò – Tu invece, cara gru, sei pallida, senza colori. Perché non cerchi di ravvivarti un po’?

– Può darsi che le tue penne siano più belle delle mie –rispose con calma la gru – ma mi sono accorta che tu non puoi volare. Le tue bellissime piume non sono forti abbastanza per permetterti di sollevarti in aria. Io sono senza colori, ma le mie ali mi portano in alto nel cielo.

1 Segna con una X le affermazioni corrette.

C’era una volta un pavone molto triste. Si fermava a guardare la sua immagine riflessa nell'acqua.

Una bella mattina la gru andò a passeggio dove c’era il pavone per fargli fare una figuraccia.

Il pavone andò incontro alla gru e le chiese di aiutarlo a cercare il cibo.

La gru rivolgendosi al pavone disse che le sue penne erano senza colori, ma che le sue ali la portavano in alto nel cielo.

Esopo

OSTUNI LA BIANCA

1 Leggi il testo, poi completa.

Uno dei paesi più caratteristici della Puglia è Ostuni, famoso per il bianco abbagliante dei suoi edifici, che in estate è quasi accecante. Questo perché le case sono ricoperte di calce.

Pare che tale usanza avesse due funzioni: da una parte, grazie alla luce riflessa dal bianco delle pareti, anche i vicoli stretti diventavano luminosi; dall’altra, la calce ha un effetto igienizzante, in pratica permetteva alle pareti di respirare e tenere lontani muffe e batteri.

Dall’esterno Ostuni appare come una cittadella fortificata, circondata da mura imponenti.

All’interno è un vero labirinto. La città vecchia è un intreccio di vicoli, piazzette e scale che si arrampicano intorno a una collina, in cima alla quale si trova la cattedrale.

Costruita nel XV secolo, la cattedrale ha una facciata gotica con al centro un bellissimo rosone.

Ai lati dalle pareti spuntano dei mostri di pietra con sembianze tra l’umano e l’animale.

Sono i gargouille, bizzarre sculture usate come grondaie per far scorrere l’acqua piovana attraverso le loro bocche spalancate.

D. Gaia De Pascale, Giorgia Previdali, In viaggio, Feltrinelli Kids

• Ostuni è famosa per

• Le case di Ostuni sono ricoperte di calce e grazie alla luce

• Dall’esterno Ostuni appare

• La città vecchia di Ostuni ...............................................................................................................................................

• La cattedrale fu costruita nel .....................................................................................................................................

ORTOGRAFIA

SILLABE E ACCENTO

1 Dividi con una barretta le parole in sillabe.

• arancia

• alberi

• sardina

• accappatoio

• compagna

• oblò

• osteria

• pioggia

2 Metti l’accento dove occorre.

• giu

• affinche

• fa

• blu

• carita

• cosi

• qua

• perche

CE N’È • CE N’ERA • CE N’ERANO

3 Sottolinea l’espressione corretta.

• Di minestra ce n’è · cene ancora un po’.

• Non ce ne · ce n’è importa.

• Il papà ha preparato delle ce n’è · cene squisite.

• Alla festa ce n’era · ce n’erano tanti di amici.

• infermiere

• acquazzone

• maglione

• combinazione

• piatto

• acquedotto

• acquolina

• acqua

• domanda

• pepe

• trentatre

• poiche

• me

• citta

• ando

• bonta

4 Completa le frasi con c’era · ce n’era · ce n’erano.

• ......................... una mosca nel piatto.

• di gente allo stadio.

• Di quadri ....................................... di belli.

AI · HAI · AHI • A · HA · AH • O · HO · OH • ANNO · HANNO

5 Cerchia la forma corretta.

• Chiara, hai · ai · ahi preso il mio astuccio?

• Sali a piedi o · oh · ho con l’ascensore?

• Francesco a · ah · ha ragione.

• Ahi · Ai · Hai, che male!

• Vai a · ah · ha letto?

• O · Oh · Ho, che bel regalo!

• Hanno · anno tutti il mal di pancia.

• Vedrai che l’ hanno · anno prossimo cambieremo scuola.

• Accompagno mia cugina hai · ai · ahi giardini.

• O · Oh · Ho voglia di un gelato.

Conoscere e applicare le principali regole ortografiche.

CORREZIONI ORTOGRAFICHE

Riscrivi correttamente le parole evidenziate presenti nella filastrocca.

Riscrivi correttamente le p arole evidenziate p resenti nella filastrocca .

perdette un dente

U n dopolin o p erdette un dente .........................................................

p erch é era im p ertinend e , l o di giovedì .........................................................

mentre faceva la pibì

m e ntre f a c e v a l a pib ì . Q uando fi d e s u a s o re ll a

l e m os trò l a vinestrell a

m a n dò u n v ischi o così f o rt e che si a p rirono le bo rt e . .........................................................

– C h e can p i one so n o s t a t o! .........................................................

S o n o m o lt o e m o s i o n a t o . vi s c hi ò a n c o r d u e v o lt e .........................................................

face n do le v i r a v ol t e . .........................................................

R. Dattolico

adatto .

• Il p ennarello è ............. su l t uo ba n co.

• C ercavo i quaderni e

• Non vo g lio le g g ere sc riv e re.

• N o n so ............. p otrò venire da .............

• Vuo i r i spon d erm i o no ?

Completa le frasi con il monosillabo adatto. sul tuo banco. ho trovati. potrò venire da o no?

la · là li · lì né · ne sì · si da · dà se · sé di · dì te · tè

• L a m i a compa g na m i s p esso tanto f ast idi o .

• Il d e ll a v i c i na m i ago l a notte e

• Lia ? Non ............. ve d o d a una sett i mana.

• , dietro la sie p e c’è il p allone di Giulia.

• , accan t o a ve d o un g rosso i nsetto.

• La mia compagna mi ............. spesso tanto fastidio. Il gatto della vicina miagola notte e vedo da una settimana. , dietro la siepe c’è il pallone di Giulia. , accanto a

Riconoscere gli elementi principali della frase (soggetto e predicato).

Riconoscere i complementi: oggetto e indiretti.

Sottolinea con colori diversi il soggetto e il predicato.

• S ui rami de g li alberi c’erano alcuni uccellini.

Sui rami degli alberi c’erano alcuni uccellini.

Il babbo ha dimenticato le chiavi in ufficio.

• O g ni g iorno il nonno le gg e

Ogni giorno il nonno legge il quotidiano.

Il mio cane mangia volentieri i croccantini.

• Le lezioni termineranno a g iu g no

Le lezioni termineranno a giugno.

• Nella g abbietta cin g uetta il canarino .

Nella gabbietta cinguetta il canarino.

L’estate scorsa Luciano e Mara hanno conosciuto

• L’ e s t a t e s c o r s a L u c i a n o e M a r a h a n n o c o n o s c i u t o mo l t i am i c i .

• N e ll’ acquar i o c i sono tant i pesc i.

Nell’acquario ci sono tanti pesci.

• N e ll’ a i uo l a sono s p untat i i tu lip an i .

Nell’aiuola sono spuntati i tulipani.

Leggi le frasi e sottolinea di complementi

Le g g i le frasi e sottolinea di rosso i l complemento oggetto e d i verde i indiretti

• rumore .

Quella notte Fabrizio sentì uno strano rumore.

La luce della candela illuminava appena la stanza.

• La luce della candela illuminava a p p ena la stanza.

• Il vento so ll evava l e f og li e ne l g i ardi no

Il vento sollevava le foglie nel giardino.

• L u i sa e R o b erta s i tu ff arono d a ll o sco gli o .

Luisa e Roberta si tuffarono dallo scoglio.

Marcello ha trovato il suo diario sulla scrivania.

• M a rce ll o h a tro v a t o suo d i a ri o su ll a sc riv a ni a.

• G li amici di classe parteciparono alla festa di Mara .

Gli amici di classe parteciparono alla festa di Mara.

• I n o nni a rriv a ro n o v e r so se r a.

• C amminai citt à .

• Luca ha incontrato G iulia ai g iardini .

Camminai per molte ore per le strade di città. Luca ha incontrato Giulia ai giardini.

• pap à torner à domani da Roma .

Il papà tornerà domani da Roma.

• orario .

Francesca e Martina giunsero alla stazione in orario.

• I ncontra i a l p arco il m i o am i co .

Incontrai al parco il mio amico.

NOME • AGGETTIVO

1 Scrivi se i nomi sono singolari ( S ), plurali ( P ), invariabili ( I ).

• mamma

• bar

• tazze

• caffè

• amiche

• gelato

• clienti

• tè

• gatti

• latte

• sedia

• città

2 Indica con una X a quale gruppo appartiene ciascun nome.

nome primitivonome derivatonome alterato fornaio giorno montanaro pane omino vocione

3 Sottolinea i nomi concreti e cerchia quelli astratti . acquabontàumiditàgelosialibertàstelleluce

4 Collega correttamente al cartellino corrispondente.

• stoviglie

• pescecane

• pineta

• scolapasta

NOME COLLETTIVO

NOME COMPOSTO

• mappamondo

• attaccapanni

• scolaresca

• biblioteca

5 Sottolinea con colori diversi gli aggettivi di grado positivo e quelli di grado superlativo assoluto e relativo .

• Caterina è la più cara delle mie amiche.

• Il cane dei vicini è vivace.

• Voglio essere il più veloce tra i partecipanti alla gara.

• Il dolce era squisito.

• Quella collana è assai preziosa.

• Questa maglietta è la più costosa del negozio.

• Il problema è difficilissimo.

• I capelli di Lisa sono sempre lunghi e lucidi.

IL MISTERO DEL PIANOFORTE

1 Indica con una X il completamento corretto.

• Il racconto è scritto: in prima persona in terza persona

• Il luogo del racconto è: una casa un castello

• I personaggi sono: due fratelli due amici

• La situazione è resa spaventosa dai rumori prodotti: dallo scoppio dei tuoni dal verso dei gufi

• Nel racconto, la paura è provocata da: un luogo misterioso dove accadono fatti terribili fatti strani che si svolgono durante un temporale

2 Riordina le scene numerandole da 1 a 3.

UNA FAMIGLIA DI INVENTORI

A pamea g uard a l a L una d a l b a l cone. Ad esso h a un po ’ di paura: lass ù qualcuno va in bicicletta pedalando nell’aria

Apamea guarda la Luna dal balcone. Adesso ha un po’ di paura: lassù qualcuno va in bicicletta pedalando nell’aria.

La bici volante ha due ruote: quella dietro è pie g hettata a fisarmonica, l’altra ruota è colorate .

La bici volante ha due ruote: quella dietro è pieghettata a fisarmonica, l’altra ruota è piena di bandierine colorate.

– C iao

– Ciao – dice in quel momento una voce lunare – sono un bambino più vecchio di te.

pi ù vecchio di te.

“D eve avere qua l c h e m ili one di ann i” , pensa A pamea. è perch é è fatto di erba

“Deve avere qualche milione di anni”, pensa Apamea. Lui le fa posto sul manubrio: è morbido perché è fatto di erba

f resca .

– E la tua famiglia com’ è? – chiede Apamea.

– E la tua famiglia com’è? – chiede Apamea.

– La mia è una famiglia con un segreto – dice l’alieno, e sp i ega c h e a casa sua sono tutt i i nventor i , ma so l o d a p i cco li .

S uo pap à ha inventato la ruota a fisarmonica e suo nonno il perch é

– La mia è una famiglia con un segreto – dice l’alieno, e spiega che a casa sua sono tutti inventori, ma solo da piccoli. Suo papà ha inventato la ruota a fisarmonica e suo nonno il manubrio, il sellino e i pedali fatti con erba fresca, perché gli

p i aceva l’ o d ore.

– E tu che cosa hai inventato ?

– Ho inventato la ruota per volare. Ci vogliono mille bandierine.

C i bandierine .

– Mille , sei sicuro ?

– Mille, sei sicuro?

– Mille. Le ho fatte con la gomma da masticare. Non ti dico

– Mill e. L e h o f atte con l a gomma d a mast i care. N on t i di co quanto h o d ovuto mast i care !

– E quando diventerai grande, che cosa farai?

– E quando diventerai grande, che cosa farai ?

– Le frittate. Quelle con gli spinaci mi riescono benissimo.

La bicicletta in cielo

– Le frittate. Q uelle benissimo . Rid. e adatt. da M. Lucchini, o Rispondi alle domande.

• C hi incontra Apamea ? ......................................................................................................................................................

• Perché la fami g lia

Perché la famiglia dell’alieno è particolare?

• C he famiglia ?

Che cosa ha inventato ciascun componente della famiglia?

• C h e cosa h a inv e nt a t o l’ a li e n o? ..................................................................................................................................

Che cosa ha inventato l’alieno? ...............................................................................................................................

Che cosa farà l’alieno da grande?

• Che cosa farà l’alieno da g rande?

LA CAGNETTA

Luisa, la mia vicina, ha chiesto a mamma se possiamo tenere Boni, la sua cagnetta, per il fine settimana e io e mio fratello non stavamo nella pelle per la contentezza! Venerdì notte Boni era già a casa da noi. Si era portata il suo osso e la cuccia. La mattina dopo abbiamo fatto colazione di corsa, perché volevamo andare in giro con Boni.

Arrivati al parco, ho sciolto Boni. Abbiamo cominciato a tirarle il bastone, così lo riportava; invece lei si è messa sulla panchina vicino a noi. Ci annoiavamo per via di questa cagnetta pigra, allora ho portato mio fratello alle altalene.

Tornati alla panchina ci siamo accorti che Boni era sparita! Abbiamo cominciato a chiamare: – Boni! Boni! Come se la poteva cavare una cagnetta sola, senza amici e senza casa? Mi sono messo a piangere e con le lacrime agli occhi, siamo entrati al Bar dell'Angolo, dove mio nonno, tutti i sabati, pranza con decaffeinato e scampi. È stato allora che ho visto una scena che non dimenticherò mai: Boni seduta su una sedia che mangiava insieme al nonno. Nonno sgusciava gli scampi e Boni li ingoiava.

– Visto com'è intelligente la signora marchesa? Ha seguito l'odore degli scampi. – Ci siamo seduti pure io e mio fratello. Abbiamo ordinato i frullati, patate e olive e noccioline e Boni ha assaggiato tutto. Poi si è spaparanzata nella posizione "grattami la pancia". Quando Luisa se l'è venuta a riprendere, la domenica, Boni ci ha salutato con le lacrime agli occhi. Vabbè, ho detto una bugia: gli unici con le lacrime agli occhi eravamo io, mio nonno e mio fratello.

E. Lindo, Bentornato Manolito, Lapis

1 Segna con una X e completa.

• Il testo è: realistico fantastico

• Il tempo della storia è: definito indefinito

• Il personaggio che narra la storia è il

• I personaggi sono: reali fantastici

• Boni, Luisa, il fratello e il nonno sono i personaggi ........................................................................................

2 Sottolinea di rosso nel testo le parole del tempo.

3 La storia è ambientata in luoghi: reali fantastici

4 Rispondi alle domande.

• Chi arrivò a casa del protagonista? ..............................................................................................................................................................................................................

• Dove andarono l’indomani il protagonista e il fratello con la cagnetta?

• Cosa successe al parco?

• Come si concluse la vicenda?

• Cosa provarono il protagonista, il fratello e il nonno quando la signora Luisa andò a riprendere la cagnetta?

SOLO IN CASA

Anton odiava il corridoio, con la sua lampadina sempre fulminata! Odiava i cappotti penzolanti dell’attaccapanni, simili a cadaveri sospesi! E quella sera gli faceva paura anche la lepre impagliata con la quale di solito si divertiva a spaventare gli altri bambini. Era in cucina, finalmente! Prese una bottiglia di succo di mele.

Tese l’orecchio per controllare se nel frattempo non fosse cominciato il giallo. Una voce stava annunciando l’inizio del film.

Anton si mise la bottiglia sotto il braccio e cominciò a correre.

Ma non andò lontano. Già dal corridoio si rese conto che c’era qualcosa di strano, la voce non si sentiva più. Che qualcuno fosse entrato di soppiatto in camera sua e avesse spento il televisore?

Anton sentì il cuore cominciare a battere all’impazzata; uno strano pizzicorino gli salì dallo stomaco fino in gola.

Immagini paurose gli sfilarono davanti agli occhi: malviventi con il viso nascosto, armati con pistole e coltelli, che nottetempo si introducono negli appartamenti, pronti a eliminare chiunque ostacoli il loro cammino!

La finestra era aperta, e il ladro poteva essere entrato dal balcone vicino. D’un tratto si sentì un gran fracasso, la bottiglia gli era scivolata di mano e adesso rotolava lungo il corridoio, proprio verso la porta della sua camera. Anton trattenne il fiato e attese.

Che il ladro fosse solo frutto della sua immaginazione?

Ma allora come mai il televisore si era ammutolito? Aprì piano la porta della camera: c’era uno strano odore, un tanfo di muffa e di marcio simile a quello di una cantina.

A. Sommer-Bodenburg, Vampiretto, Salani

1 Rispondi alle domande ma prima sottolineale nel testo.

• Cosa odiava Anton?

• Cosa percepì Anton una sera mentre era in cucina?

• Cosa provò?

• Cosa pensò vedendo la finestra aperta?

• Cosa accadde poi?

• Cosa avvertì quando aprì piano la porta della sua camera?

2 Con le risposte scrivi il riassunto.

IL CERCHIO MAGICO

Cerchio Magico era un bosco all’interno del parco di una grande città.

Quando il tempo era bello, al parco andava moltissima gente; gente che correva o che andava in bicicletta, gente che stava seduta sulle panchine, che parlava o che giocava a palla.

Tra tutti coloro che frequentavano il parco, però, non ce n’era uno che avesse il coraggio di avventurarsi nel bosco. Molti anni prima, infatti, un giardiniere un po’ distratto aveva varcato quell’invisibile confine e non era più tornato indietro.

Le mamme con i bambini evitavano di passarci vicino e chi proprio era costretto a farlo lo faceva con passo veloce.

Susanna Tamaro, Il Cerchio Magico, Arnoldo Mondadori

1 Cosa fecero un giorno Marco e Francesca trovandosi nel parco? Immagina e completa la storia.

SCRIVO UNA STORIA

1 Racconta un episodio da te vissuto e che ricordi volentieri. Poi scrivi il titolo. Arricchisci il testo con brevi descrizioni.

TITOLO:

..................................................................................................

• Quando è successo?

• Dove eri? Con chi?

• Cosa è successo?

• Perché è successo?

• Come hai reagito?

• Chi è arrivato?

• Cosa hai provato?

• Come si è conclusa la vicenda?

1 Segna con una X .

• Il brano è scritto: in prima persona in terza persona

• Il linguaggio è: formale confidenziale

• I luoghi sono: fantastici reali

2 Rispondi alle domande.

DIARIO CARISSIMO

Diario carissimo, oggi ti devo scrivere qui nel bagno perché, se sto di là con la mamma, poi lei ti vuole leggere. Io le ho detto che non si poteva, perché un diario è una cosa molto personale. Quando me l’ha regalato, me l’ha detto proprio lei! Ora però sembra che se ne sia dimenticata e dice invece che una bambina non deve avere segreti con i suoi genitori. Io non ce li ho mica i segreti, però tu sei il mio diario e ti scrivo e ti leggo solo io.

Ieri è stata una giornataccia: a scuola quella spiona di Rita, quella smorfiosa a cui i genitori hanno già comprato la scatola con gli smalti e le ciprie per truccarsi, ha detto a Giuseppina, la maestra di matematica, che io stavo copiando il problema. Non era mica vero! Stavo solo controllando con Licia se era proprio tutto uguale. Durante la ricreazione, quando siamo uscite nel parco, mi sono messa a rincorrere Rita perché volevo picchiarla. Anche se io sono più piccola, lei ha avuto paura e mi ha chiesto di fare pace. Mi ha detto che se non la picchiavo mi faceva giocare con lei con i trucchi. Allora non l’ho picchiata. Ci siamo messe in un angolo a provarci gli smalti. Io mi sono dipinta le unghie d’argento e di giallo fosforescente. Rita si è fatta le unghie tutte verdi che sembrava un mostro spaziale. La maestra poi, in classe, ha visto lo smalto e così ci ha fatto una nota a tutte e due sul diario.

S. Bordiglioni e M. Badocco, Daldiariodiunabambinatroppooccupata, Einaudi Ragazzi

• Quale fatto racconta la protagonista nel suo diario?

• Quali emozioni prova?

Malinconia Rabbia Paura Tristezza

SCRIVO UNA PAGINA DI DIARIO

1 Scrivi un episodio che ti è capitato e che ti ha dato una forte emozione. Segui la traccia. Ricorda di esprimere le tue emozioni.

Scrivi la data

Caro diario oggi ti voglio raccontare cosa mi è successo…

• Quando è successo?

• Dove ti trovavi?

• Con chi eri?

• Che cosa è successo?

• Come hai reagito?

• Cosa hai provato?

• Come si è conclusa la vicenda?

• Come ti sei sentito/a?

• Concludi il testo con una formula di saluto.

UNO SCENARIO MERAVIGLIOSO

Ed eccoci partite sulla vecchia Panda della mamma. Dopo aver lasciato l’autostrada abbiamo imboccato una statale piena di tornanti, incassata fra le montagne. Dopo la millesima curva ci è apparso all’improvviso, come in uno scenario, il paese, con tutte le case tipo presepe posate a varie altezze e la chiesa del campanile aguzzo più di una matita appuntita, che le sorvegliava dall’alto.

Sullo sfondo, oltre il verde degli abeti, spuntava una corona di rocce che pareva ritagliata nel cartone e che al sole del tramonto era color rosa fucsia.

Il paese sembrava deserto, ma con le indicazioni che avevamo non è stato difficile trovare la casa: dovevamo passare il torrente attraversando il primo ponte.

Era già sera e la grande facciata piena di finestre buie era poco propensa ad accoglierci. Ci siamo avventurate oltre un cancello aperto a metà su un breve viottolo in salita. Fatti pochi passi, la stradina girava e dietro un balcone brillava una luce.

L’abitazione si apriva con un piccolo ingresso, una cucina con una stufa a legna dagli sportelli smaltati. Da una porta socchiusa si intravedeva la camera con due letti altissimi sormontati da piumini monumentali.

Vanna Cercenà, Dal diario allo specchio, Edizioni EL

1 Le descrizioni presenti seguono: un ordine logico un ordine spaziale un ordine spaziale e temporale

2 Sottolinea nel testo di verde gli aggettivi qualificativi. Completa con le similitudini presenti nel testo.

• Le case del paese erano .

• Il campanile era ................................................................................................................................................................

• Le rocce parevano

ALBERI IN FIORE

Nella luce del sole che tramonta vedo in fiore susini e albicocchi. Una pioggia sottile oggi ha bagnato salici verdi ed erbe profumate.

C. Kug’In, Canti e poesie dei popoli, Emi

1 Rispondi alle domande.

• Che cosa vede il poeta mentre il sole tramonta?

• Cosa ha bagnato la pioggia?

• Quale emozione prova il poeta?

MATTINO DI

PRIMAVERA

Mi sorprese la primavera che, tutt’intorno, nei campi sorrideva. Verdi foglie germogliavano dalle rigonfie gemme dei rami e fiori gialli, bianchi e rossi variegavano il paesaggio.

E il sole sulle fronde giovani era una pioggia di fili d’oro. Nel sonoro scorrere del fiume ampio si specchiavano i pioppi argentei.

A. Machado, Poesie, Newton Compton

1 Rispondi alle domande.

• Da che cosa fu sorpreso il poeta?

• Perché?

2 Sottolinea nella poesia, con colori diversi, la personificazione e la metafora.

STELLE E PIANETI

La miriade di punti luminosi che vediamo nel cielo nelle notti serene e che siamo abituati a chiamare “stelle” sono in realtà due tipi diversi di corpi celesti: le stelle vere e proprie e i pianeti.

Le stelle sono enormi globi di materia gassosa e incandescente che emette radiazioni (non visibili all’occhio umano) e luce, rendendole visibili nell’oscurità.

Le emissioni di luce e di energia sono dovute alle continue reazioni nucleari che si verificano dentro la stella a causa delle altissime temperature.

Le stelle visibili a occhio nudo sono circa settemila, ma in realtà ne esistono milioni di miliardi, un numero incalcolabile; via via che si perfezionano gli strumenti di osservazione, se ne scoprono sempre di più.

I pianeti, invece, sono corpi che ruotano intorno alle stelle, mantenuti nei loro percorsi dalla forza di gravità.

La parola “pianeta” deriva dalla lingua greca antica e significa “errante”, “che si muove”. Per esempio, la Terra è un pianeta che gira costantemente intorno a una stella, il Sole.

Fin dall’antichità l’uomo è stato attratto dal cielo stellato, e aveva perfino attribuito ai corpi celesti dei poteri divini. I viaggi spaziali e i moderni mezzi di ricerca hanno solo iniziato a farci conoscere qualche segreto delle stelle e dei pianeti. Il loro fascino non è certo diminuito; ancora infiniti sono i misteri che ci riserva l’esplorazione dell’universo.

Da Guida alla comprensione e alla produzione del testo scritto, Atlas.

1 Rispondi alle domande.

• Che cosa sono i punti luminosi che vediamo nel cielo di notte? .............................................................

• Che cosa sono le stelle?

........................................................................................................................................................................................................

• Come producono luce ed energia? .........................................................................................................................

• Quante sono le stelle? ......................................................................................................................................................

• Che cosa sono i pianeti? ................................................................................................................................................

CHE COSA FARE SE SI È PERSO

Se il vostro animale scappa o se ne incontrate uno che pare impaurito, avvisate subito le strutture territoriali, canile e gattile, e la polizia municipale.

Alcune città hanno anche associazioni di volontariato con persone che soccorrono gli animali in difficoltà. È buona norma avere questi numeri di telefono da portare con sé. Il cane, per essere identificato in breve tempo e restituito ai proprietari, deve avere il microchip, leggibile con uno strumento che possiedono veterinari, vigili urbani e operatori dei canili.

Inoltre una medaglietta con il vostro numero di telefono, applicata al collare di cani e gatti, permette di abbreviare i tempi di recupero: ogni persona può contattare con una semplice telefonata il proprietario dell’animale perso.

Un buon comportamento è quello di avvisare tutte le realtà allertate una volta ritrovato il proprio animale, così da favorire il lavoro di ricerca e controllo del territorio.

Inoltre fa sempre piacere sapere che una brutta situazione si è risolta bene.

Chi ritrova un animale deve cercare di non allontanarlo dall’ambiente in cui vive (senza lasciarlo in pericolo) per permettere a chi lo sta cercando di ritrovarlo.

"Focus wild", n.18, gennaio 2013

1 Il testo che hai letto espone: dei consigli per avere sempre con sé numeri utili delle associazioni che soccorrono animali in difficoltà. delle regole di comportamento da seguire nel caso si sia perso un animale.

○ Utilizzare correttamente la punteggiatura.

○ Trasformare i discorsi diretti in discorsi indiretti.

ORTOGRAFIA

1 In questi dialoghi manca la punteggiatura del discorso diretto. Inseriscila tu.

• La maestra disse Più tardi andremo in palestra.

• Scriviamo una poesia domandò Stefania alla sua compagna di banco.

• Patrizia esclama Evviva! Ho vinto il primo premio della tombola.

• Non voglio la minestra protestò Giovanni ma le patatine.

2 Trasforma i discorsi diretti in discorsi indiretti.

• – Non ho voglia di giocare – disse Claudia a Stefania.

• La mamma mi raccomanda sempre: – Non esagerare con le merendine!

• Tania chiede ad Andrea: – Mi presti i colori?

• Lucia mi ha garantito: – Arriverò in tempo per andare in piscina.

3 Inserisci la punteggiatura dove manca.

Un giorno la coda di un serpente disse sbottando alla testa

– Uffa, perché devi andare sempre avanti tu Non si potrebbe fare un cambio

Allora la testa disse gentilmente – Va bene, va’ avanti tu che io ti seguo

La coda si mise in testa ma non aveva occhi per vedere e inciampò in un sasso cascò in una pozza d’acqua scivolò giù per una discesa troppo ripida finì in mezzo ai rovi e si riempì di spine

La testa non ne poteva più e urlò – Basta, torno io avanti

○ p gg

○ Produrre frasi con i indiretti.

Riconoscere il complemento oggetto e i complementi indiretti. Produrre frasi con i complementi indiretti.

Cerchia il complemento oggetto e sottolinea i complementi indiretti.

• Luca ha lavato le ma g lie in lavatrice.

Luca ha lavato le maglie in lavatrice.

• Ho dimenticato la maschera e il bocca g lio nello zaino.

Ho dimenticato la maschera e il boccaglio nello zaino.

indiretti .

• compa g na di banco di mio fratello scrive meravi g liose poesie .

La compagna di banco di mio fratello scrive meravigliose poesie.

• Il q uaderno di Martina è finito nel mio zainetto .

Il quaderno di Martina è finito nel mio zainetto.

• La casa dei vicini ha un bel g iardino .

La casa dei vicini ha un bel giardino.

• Il gatto di C arlo dorme sul divano.

Il gatto di Carlo dorme sul divano.

• Il f rate ll o di M atteo h a perso l’ aereo per poc hi secon di.

Il fratello di Matteo ha perso l’aereo per pochi secondi.

Le rose rampicanti profumavano il giardino.

• Sa r a h a l e tt o u n li b ro d i a vv e nt u re.

Sara ha letto un libro di avventure.

• A C hiara chitarra .

A Chiara piace suonare la chitarra.

• Ali na g i oca con il gatto .

• Il cugino di Daniela è simpatico

Il cugino di Daniela è simpatico.

• Mi mm o h a d i m e nt i c a t o l’ o m b re ll o a s c u o l a .

Mimmo ha dimenticato l’ombrello a scuola.

• Di ego e M ar i ucc i a r i ncorrono il cane d e i v i c i n i.

Diego e Mariuccia rincorrono il cane dei vicini.

• N e l mi o z a in o c ’ e r a l’ as t ucc i o d i C l aud i a .

Nel mio zaino c’era l’astuccio di Claudia.

Completa le frasi con un complemento indiretto.

Com p leta le f rasi con un com p lemento indiretto .

• Il nonno (di chi?) guarda la tiv ù.

• H o rega l ato (a chi?) l a m i a penna rossa .

• L o z i o p ar l a

(di chi?) parla (con chi?)

(di chi?)

• Il b a b b o è a rriv a t o (dove?)

• Il ca n e (di chi?) inse g ue le farfalle (dove?)

(dove?)

• M a r a è a n da t a (con chi?)

○ Riconoscere e utilizzare le seguenti parti del discorso: aggettivi e pronomi possessivi, dimostrativi, indefiniti, numerali, interrogativi ed esclamativi.

MORFOLOGIA • 1

1 Sottolinea di rosso gli aggettivi e di azzurro i pronomi. Poi scrivi anche tu una frase utilizzando gli aggettivi e i pronomi indicati.

AGGETTIVI E PRONOMI POSSESSIVI

• Mia nonna è una brava cuoca, e la tua?

• Il mio zainetto è nuovo e il tuo?

• ....................................................................................................................................................................................

AGGETTIVI E PRONOMI DIMOSTRATIVI

• Questa penna è rossa, quella è blu.

• Questi sono i nostri libri. Dove sono i vostri?

• ....................................................................................................................................................................................

AGGETTIVI E PRONOMI INDEFINITI

• Alcuni scolari hanno visitato il museo.

• Qualcuno ha bussato alla porta.

AGGETTIVI E PRONOMI NUMERALI

• Ne ho presi due di libri.

• Il primo vincerà la coppa.

AGGETTIVI E PRONOMI INTERROGATIVI ED ESCLAMATIVI

• Chi hai invitato alla festa?

• Quante figurine hai?

• Quanto sono felice oggi!

• Che bella idea!

• ...............................................................................................................................................................................................

MORFOLOGIA • 2

1 Ricopia le parole sottolineate nella colonna giusta. Ricomincia la scuola e arriverà anche il momento di occuparsi dell’orto. Si andrà a ispezionare le aiuole per vedere cosa è accaduto: tra le erbe forse si troveranno delle zucche, ormai mature e pronte per essere cucinate; sottoterra da qualche parte ci sono le patate!

E i fiori? Girasoli, zinnie e calendule tutti fioriti! Guarda sotto la paglia, la terra è umida e c’è un gran movimento di lombrichi. Tutto sembra molto vitale e un po’ disordinato.

Le aiuole, che sono rimaste incolte dalla fine della scuola, hanno riposato per alcuni mesi e ora si possono seminare.

M.G. Gambuzzi, D. Conati, G. Crivellente, L’orto didattico, Mela Music

ArticoliNomiAggettiviPreposizioniVerbi

2 Analizza la frase.

• Il –› art. determinativo, masch., sing.

• cane –› ...................................................................................................................................................................

• di –› ...................................................................................................................................................................

• Lucia –›

• è –› ...................................................................................................................................................................

• piccolo –›

• e –› ...................................................................................................................................................................

• giocherellone. –›

Leggere, analizzare e comprendere un testo narrativo.

ILLUSTRARE

Chicco guardava incuriosito due uccellini che bisticciavano su un ramo, mentre la voce della maestra era sempre più

C hicco g uardava incuriosito due uccellini che bisticciavano su un ramo, mentre la voce della maestra era sempre pi ù lontana…

C he g iornata domenica, altro che scuola! C hicco si era

lavori della fattoria. Aveva dato il fieno a Bianchina , la mucca d a l atte, e s i era di vert i to a g ettare o g n i sorta di r ifi ut i a i ma i a li man g iavano di tutto. Aveva raccolto

l a f rutta: l e me l e l e aveva messe ne l cest i no, ma l e c ili eg i e propr i o non c i stavano e d era stato “ o bbli gato ” a mang i ar l e.

Che giornata domenica, altro che scuola! Chicco si era divertito un sacco. Dapprima aveva “aiutato” il nonno con i lavori della fattoria. Aveva dato il fieno a Bianchina, la mucca da latte, e si era divertito a gettare ogni sorta di rifiuti ai maiali per vedere se davvero mangiavano di tutto. Aveva raccolto la frutta: le mele le aveva messe nel cestino, ma le ciliegie proprio non ci stavano ed era stato “obbligato” a mangiarle. E poi era accompagnato da Frugolo il suo cane fidato che scodinzolava in modo buffo e gli abbaiava dietro per sgridarlo

E po i d a F rugo l o il suo cane fid ato c h e sco di nzo l ava i n mo d o b u ff o e g li a bb a i ava di etro per sgr id ar l o quan d o com bi nava qua l c h e gua i o.

F rugo l o non era mo l to b e ll o d a ve d ere, con que l muso troppo l ungo e que ll e zampette troppo corte c h e l o f acevano sem b rare una b ott i ce ll a roto l ante e que ll e orecc hi e, una su gi ù . C hicco pi ù pi ù caro al mon d o .

Frugolo non era molto bello da vedere, con quel muso troppo lungo e quelle zampette troppo corte che lo facevano sembrare una botticella rotolante e quelle orecchie, una su e l’altra giù. Ma per Chicco era il cane più bello e più caro al mondo.

– Ehi! – è suonata la campanella! – gli disse il suo compagno di banco e in un baleno Chicco si fiondò fuori, ma ancora più veloce un cane lo gettò a terra cominciando a leccargli la

Giovanni Valfrè, Bom dia!, Tipografia San Giuseppe !

– Ehi! – è di banco e in un baleno C hicco si fiond ò fuori , ma ancora pi ù veloce un cane lo gett ò a terra cominciando a leccargli la f acc i a .

Sottolinea nel testo il flashback e le parole che descrivono il cane Fru g olo.

P o i ri o r d in a l e f r as i n u m e r a n do l e da 1 a 7 .

Sottolinea nel testo il flashback e le parole che descrivono il cane Frugolo. Poi riordina le frasi numerandole da 1 a 7.

C hicco g uarda g li uccellini e non ascolta la maestra .

Chicco guarda gli uccellini e non ascolta la maestra.

C hi cco esce da scuo l a . frutta

Aveva raccolto la frutta.

C hicco p ensa alla domenica trascorsa in fattoria .

Chicco pensa alla domenica trascorsa in fattoria.

C on lui c’era il suo cane Fru g olo

Con lui c’era il suo cane Frugolo.

Alla fattoria aveva dato da mangiare agli animali.

All a f attor i a aveva d ato d a man gi are a gli an i ma li.

Un cane lo g etta a terra e g li lecca la faccia

Un cane lo getta a terra e gli lecca la faccia.

IL MARE CALMO

1 Nel testo sono presenti similitudini e metafore. Sottolineale con colori diversi.

Il mare, calmo e innocente, come un fanciullo, si distendeva sotto un cielo di perla. Talvolta appariva tutto verde, talvolta tutto azzurro, d’un azzurro intenso, solcato di vene d’oro. Sopra le vele somigliavano a una processione di stendardi. Talvolta, prendeva un diffuso luccicore metallico, un color pallido d’argento, misto del colore verdiccio d’un limone maturo; e sopra, le vele delicate come le ali dei cherubini.

2 Descrivi il mare mosso utilizzando correttamente i dati sensoriali. Arricchisci la descrizione con qualche similitudine e metafora.

PROFUMO DI LEGNA

Tardi, con le stelle aperte nel freddo aprii la porta.

Il mare galoppava nella notte.

Come una mano dalla casa buia uscì il profumo intenso della legna tenuta in serbo.

P. Neruda, Poesia, Sansoni

SPECCHIO

L’acqua del lago

è lucida come il metallo, è un fermo e liscio specchio di cristallo.

S. Arnould

1 Rispondi alle domande.

• Da quante strofe e da quanti versi è composta la poesia?

• Il mare, con il movimento delle onde, viene personificato ad un animale. Quale? ......................................

2 Nella poesia è presente una similitudine. Sottolineala.

1 Sottolinea nella poesia di azzurro la similitudine e di verde la metafora.

DORMIRE FUORI CASA

1 Scrivi una frase riassuntiva per ogni sequenza.

Solo ventiquattr’ore fa mi ero addormentata nel mio letto, invece adesso sono qui a dormire fuori casa, in una stanza con altre ragazze. Sono emozionata.

Dopo cena, siamo tornate tutte nelle nostre stanze. Io e Alessia abbiamo deciso come dividerci il letto a castello. Io sto sopra e lei sotto. A me va bene stare su, così al mattino la prima cosa che vedrò non saranno le facce antipatiche di Shirley e Lavinia, le bambine che dividono con noi la camera.

Dopo aver riposto i vestiti nell’armadio, io e Alessia siamo andate a lavarci i denti. Lavinia e Shirley erano già a letto e si passavano delle riviste.

Ora dal corridoio si sente la voce di Jerry, il nostro educatore, che sta facendo il giro delle camere per vedere se è tutto a posto.

Quando arriva da noi, controlla se siamo nei nostri letti e ci dà la buonanotte, spegnendo la luce.

Io mi giro tra le coperte. Hanno un odore di nuovo. Non sono come le coperte di casa mia, sono più dure. Anche il cuscino è diverso, è troppo morbido rispetto al mio. Metto il braccio sotto la testa e guardo il soffitto. Dormono tutte.

Mi mancano un po’ mamma, papà e mia sorella. È tutto così diverso qui. Nessuno mi dà il bacio della buonanotte e mi fa una carezza sulla testa. E poi, tutto questo buio non è come il mio buio. È più scuro. Chi lo avrebbe mai detto che… cerco di pensare, ma sento che il sonno sta arrivando.

Sarah Spinazzola, Manuale di sopravvivenza senza genitori, Marcos Y Marcos

UNA ZATTERA DI FORTUNA

George, a quindici anni, s’imbarcò clandestinamente su un mercantile.

Trovò un nascondiglio in un locale della stiva pieno di bagagli, casse e scatoloni.

Lì passò un paio di giorni dormendo e mangiando razioni di cibo che si era procurato prima dell’imbarco.

Una notte George dormiva tranquillamente, quando fu svegliato da un’esplosione. Le luci si spensero e si trovò immerso nelle tenebre. Per la prima volta in vita sua fu preso dal panico. Poi recuperò la calma e cercò di uscire da quel labirinto di casse e scatoloni, sforzandosi di riflettere per trovare una via di scampo.

Pensò: “Devo avanzare sempre nella stessa direzione fino alla parete; seguendola, troverò la porta”.

Fece molti tentativi e, quando finalmente tastò la porta, era sfinito e terrorizzato. Nonostante fosse buio, si rese subito conto che la nave stava affondando.

George si tuffò in acqua e cominciò a nuotare per allontanarsi prima che la nave si inabissasse. Nell’oscurità vide la sagoma di una scialuppa di salvataggio, carica di uomini, che stava prendendo il largo.

Agitò le braccia, urlò, ma nessuno lo sentì, perché nessuno sospettava la sua presenza. Cercò di tenersi a galla e rimase solo in mezzo al mare, illuminato dalla luna piena. Riprese a nuotare e, poco dopo, si ritrovò circondato da pezzi della nave. Si aggrappò a una cassa e riprese fiato. Poco lontano scorse una zattera, formata da poche assi di legno legate alla meglio. Evidentemente i marinai l’avevano preparata in fretta al momento dell’esplosione, poi l’avevano abbandonata perché erano riusciti a salire tutti sulle scialuppe.

George raggiunse la zattera e vi si distese. Quando si svegliò, all’alba, all’orizzonte apparve il profilo di un’isola completamente ricoperta di vegetazione. Si vedeva anche un filo di fumo uscire dalle cime degli alberi. George si sentì salvo. La zattera avanzava piano verso l’isola. A un tratto…

A. C. Clarke, Il popolo del mare, Mondadori

1 Continua la storia seguendo la traccia.

• A un tratto, George scorge una nave pirata ancorata in una piccola baia dell’isola.

• George riesce a raggiungere l’isola senza essere visto dai pirati. (Descrivi brevemente l’isola e lo stato d’animo del ragazzo)

• Il ragazzo si inoltra nella fitta vegetazione e cerca per la notte un riparo in una grotta. (Descrivi la grotta)

• A notte fonda George si sveglia e decide di andare a dare un’occhiata all’accampamento dei pirati. (Descrivi l’accampamento)

• George scopre che i pirati stanno cercando un tesoro… (Racconta)

UN CUCCIOLO DA UNA TONNELLATA

È agosto, e una femmina di capodoglio sta per partorire nelle calde acque davanti alle coste dell’Africa. È assistita da un’altra femmina perché durante il parto le femmine dei cetacei si aiutano l’una con l’altra.

La madre comunica con lei emettendo suoni che assomigliano a quelli di una porta che cigola.

Appena nato, il piccolo misura quattro metri. Ed è proprio la femmina che assiste al parto a spingerlo in superficie per farlo respirare per la prima volta. Poi il piccolo torna dalla madre, che provvede a spremergli nella bocca sdentata il nutrientissimo latte della prima poppata.

Dopo essersi nutrito, il piccolo capodoglio resta al fianco della madre, che sta attenta a risalire spesso in superficie per permettergli di respirare.

Quando ha parecchi mesi di vita, il cucciolo è capace di procurarsi il cibo da solo, cacciando piccoli pesci e polpi, ma rimane con la madre per circa due anni perché il suo nutrimento dev’essere completato dal latte materno.

E siccome è troppo piccolo per raggiungere la profondità di mille metri, usuale per un adulto, quando la mamma scende nei fondali marini per cacciare, gli rimane accanto un’altra femmina del gruppo che gli fa da baby-sitter. I giovani capodogli imparano tutto attraverso il gioco: le madri, per farli respirare, li gettano fuori dall’acqua spingendoli con la testa, facendoli così divertire. A un anno il capodoglio pesa circa una tonnellata, ma è ancora un cucciolo. Infatti, quando si spaventa, corre a nascondersi vicino o addirittura sotto la madre, che lo coccola per rassicurarlo.

C. Dobson, L’Orsa

1 Segna con una X .

• Il testo che hai letto: racconta una storia dà informazioni dà regole

• Le immagini: abbelliscono la pagina facilitano la comprensione forniscono informazioni su un altro argomento

2 Rispondi alle domande.

• In quali mari si può trovare il capodoglio?

..............................................................................................................................................................................................................

• Quanto misura appena nato un piccolo capodoglio?

..............................................................................................................................................................................................................

• Da chi è assistita la femmina di capodoglio durante il parto?

..............................................................................................................................................................................................................

• In che modo riesce a respirare il piccolo?

• Quando il piccolo riesce a procurarsi il cibo da solo?

• E di che cosa si nutre?

• Chi gli fa da baby-sitter in assenza della madre?

• Come imparano i piccoli di capodoglio?

La grande battaglia

Tommy trascorreva ore davanti al computer. Il suo videogame preferito era “La Grande Battaglia”: draghi contro incappucciati. Quel giorno Tommy aveva già giocato due partite. Una l’avevano vinta i draghi, l’altra gli incappucciati. In casa non c’era nessuno e lui aveva tutto il tempo per un’altra partita.

Schiacciò un tasto e una leggera scossa gli dette un formicolio al braccio. Che cosa stava accadendo?

Provò di nuovo.

Questa volta la scossa fu più forte e a Tommy sembrò di diventare leggero e qualcosa, come una grande mano invisibile, lo spinse a gran velocità verso il monitor: “Ora ci batto una capocciata” pensò.

Invece passò attraverso lo schermo come se fosse fatto d’aria e si trovò dall’altra parte.

Non aveva mai sentito dire che a un bambino in carne e ossa potessero accadere cose come rimpicciolirsi da un momento all’altro e trovarsi dentro un computer.

“E ora che faccio?” pensò, piuttosto preoccupato.

Aveva immaginato di trovarsi in mezzo a fili elettrici, valvole, transistor e roba del genere: invece vedeva solo, intorno a sé, una nebbia fitta. Ebbe un’idea: soffiò con tutte le sue forze.

Pian piano la nebbia scomparve e Tommy vide davanti a sé il paesaggio che faceva da sfondo al videogame de “La Grande Battaglia”: muretti di pietra, un torrione in rovina, un bosco, un castello in cima a una montagna. D’improvviso da uno dei muretti di pietra comparve un drago. Era tutto verde dalla testa ai piedi.

– Che ci fai qui, bambino? – disse con un vocione profondo – tu dovresti stare dall’altra parte dello schermo.

– Io ci tornerei, ma come faccio? – chiese Tommy.

– Non lo so, non sono affari miei – rispose il drago verde.

Quel drago aveva la cresta squamosa, una cresta irta di spine che gli correva lungo la schiena, la coda lunghissima, due ali enormi che spuntavano dai fianchi e, ai piedi, artigli molto aguzzi.

Tutti quei particolari Tommy non li aveva notati, quando giocava con il videogame, perché sul video i draghi erano piccoli. Ma ora lui era diventato più piccolo di loro.

Ebbe un po’ di paura.

– Non potresti aiutarmi? – chiese Tommy al drago.

– No, tra poco dovremo combattere contro gli incappucciati.

– Non succederà se non ci sono io a premere i tasti – disse Tommy.

– Oh, non è detto, non è detto proprio per niente – ribatté il drago stizzito.

Rossana Guarnieri, Tommy videogame

1 Qual è il passatempo preferito di Tommy? (riga 1)

A. Giocare al computer per ore

B. Leggere libri del genere “fantasy”

C. Giocare a fare la guerra

D. Guardare film di avventura in TV

2 Tommy sta per cominciare la terza partita di fila, ma all’improvviso… (righe 8-12)

A. Si sente svenire e gli gira la testa, così batte la testa contro il monitor

B. Si sente leggero leggero e comincia a fluttuare nell’aria

C. Sente un formicolio al braccio, si sente leggero e gli sembra che una mano lo spinga verso il monitor

D. Una scarica elettrica lo colpisce e gli fa perdere i sensi

3 Che cosa accade a Tommy, dopo che ha provato quelle strane sensazioni? (righe 20-22)

A. Si trova all’interno del monitor, legato in un groviglio di fili e cavi, tenuto prigioniero da un drago

B. Batte la testa contro il monitor e comincia a sognare di essere un drago, a capo di un esercito

C. Si trova all’interno del monitor, avvolto da una fitta nebbia, poi pian piano riconosce il paesaggio del suo videogame preferito

D. Il monitor lo attrae come una calamita e non riesce a staccare il viso da esso, attraverso il quale vede lo svolgimento di una battaglia

4 Chi compare all’improvviso?

A. Un enorme drago verde

B. Il capo degli incappucciati

C. L’autore del videogame

D. Un bambino dal colorito verdastro

5 Che cosa prova Tommy quando vede il drago? (righe 32-35)

A. È tranquillo, perché sa che non è un vero drago, fa parte di un videogame

B. Ha paura, perché si sente piccolo davanti a lui e nota dettagli spaventosi del drago che nel videogame gli erano sfuggiti

C. È fiducioso, pensa di potersi fidare di lui, perché giocano da tanto insieme

D. È eccitato, perché il drago gli chiede di guidare la battaglia che sta per cominciare

6 Tommy chiede aiuto al drago per uscire dal monitor, ma il drago dice di no. Perché? (rigo 37)

A. Sta per cominciare la battaglia contro gli incappucciati

B. Ormai è prigioniero del videogame

C. Il potere del monitor è in mano agli incappucciati

D. Tommy dovrà manovrare i tasti per poter uscire dal monitor

7 Indica con una X se la frase è vera o falsa

• Il videogame preferito di Tommy era “La Grande battaglia: draghi contro incappucciati” V F

• La mamma dice a Tommy di smettere di giocare V F

• Tommy si ritrova nel paesaggio del videogame V F

• Un drago enorme, verde, dall’aspetto spaventoso si mostra suo amico V F

• Tommy ha paura, perché si sente piccolo rispetto al drago V F

• Tommy, con l’aiuto del drago, preme i tasti per combattere contro gli incappucciati V F

8 Indica tra le seguenti sequenze quale potrebbe essere inserita nella storia, senza cambiarne il senso.

A. Tommy spegne il computer perché ha mal di testa, gli sembra di avere gli artigli di un drago ficcati nelle tempie

B. All’improvviso manca la corrente elettrica, proprio mentre stava per cominciare la battaglia e Tommy non riesce a salvare il gioco

C. Tommy vede arrivare da lontano gli incappucciati e un brivido gli corre lungo la schiena

D. Tommy scoppia in lacrime e il drago infastidito chiama gli incappucciati

9 “Tommy vide davanti a sé il paesaggio”. Qual è la struttura di questa frase?

A. Soggetto - complemento diretto - predicato - complemento indiretto

B. Soggetto - predicato - complemento indiretto - complemento diretto

C. Complemento indiretto - complemento diretto - soggetto - predicato

D. Predicato - complemento indiretto - complemento diretto - soggetto

10 Prosegui in modo logico la frase “Il drago sulla schiena aveva una cresta…”

A. a Tommy

B. contro gli incappucciati

C. per il monitor

D. di aculei

11 “Muretti di pietra, un torrione in rovina, un bosco, un castello in cima a una montagna”. Quanti verbi puoi contare?

A. Tre

B. Nessuno

C. Quattro

D. Cinque

12 Nella frase “Tutti quei particolari Tommy non li aveva notati, quando giocava con il videogame, perché sul video i draghi erano piccoli” ci sono 3 verbi. Quanti sono al modo indicativo?

A. Tutti e tre

B. Nessuno

C. Uno

D. Due

13 Collega ogni verbo al rispettivo pronome personale.

1. Avevate giocato

2. Andammo

3. Fui colpito

4. Rimpicciolì

5. Avrai combattuto

6. Arrivarono

a. tu

b. voi

c. egli

d. io

e. essi

f. noi

14 Metti la crocetta nel riquadro giusto, come nell’esempio.

avverbioaggettivo

Es: Grande X

Fortemente

Bellissimo

Acuto

Lentamente

Azzurro

Tardi

Squamoso

Coraggioso

15 Completa la tabella con i tempi mancanti. Fai attenzione alla persona del verbo.

passato prossimo imperfetto trapassato prossimo passato remoto trapassato remoto disse

avevate notato era hanno aspettato aveste giocato combattemmo vedevo

L’olivo

Da millenni l’olivo è il simbolo della pace. Questo albero era tenuto in particolare considerazione nell’antichità perché, probabilmente, fu il primo a dare frutti commestibili alle popolazioni che dal nomadismo passavano all’agricoltura.

Con l’olio, ottenuto dalla spremitura delle olive, si potevano rendere più gustosi e nutrienti i cibi e illuminare le case grazie alle sue proprietà combustibili. Il legno dell’olivo, molto resistente, è adatto a costruire oggetti utili.

L’olivo è diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo, dove trova un clima secco e caldo e sole in abbondanza.

È un albero di media taglia, normalmente raggiunge i quattro-sei metri di altezza e vive a lungo.

Le sue foglie sono piccole, coriacee e lanceolate, il tronco è fortemente contorto e i frutti hanno forma allungata, color verde, viola o nerastro.

Alla fine dell’autunno le olive vengono raccolte e trasportate in locali asciutti. Ripulite da rami, foglie e sassolini, restano ad asciugare per qualche giorno, poi inizia la lavorazione. Il frantoio è la macchina in cui le olive vengono triturate da potenti macine. Le olive, ridotte in poltiglia, vengono spremute a lungo finché si ottiene un liquido denso di colore verdastro, che viene travasato in grandi contenitori dai quali l’olio uscirà poi filtrato, pronto per essere messo in bottiglie o in lattine.

da “Le piante”, De Agostini

1 Che tipo di testo è quello che hai letto?

A. Un testo fantastico

B. Un testo narrativo

C. Un testo descrittivo soggettivo

D. Un testo informativo

2 Le informazioni sono scritte in maniera…

A. Soggettiva

B. Oggettiva

C. In prima persona

D. Sia soggettiva che oggettiva

3 Spesso vediamo raffigurate delle colombe con un ramoscello di olivo. Perché?

A. L’olivo è la pianta preferita dalle colombe

B. L’olivo è una pianta molto pregiata

C. L’olivo è una pianta ricca di frutti

D. L’olivo è il simbolo della pace

4 Gli antichi avevano molta considerazione di quest’albero, perché…

A. Fu il primo a dare frutti commestibili

B. Fu il primo a poter essere bruciato

C. Fu il primo a fiorire

D. Fu il primo a dare l’olio

5 Che cosa significa la parola “nomadismo”?

A. Che sta sempre fermo in un posto

B. Che cambia continuamente dimora

C. Che cambia spesso abito

D. Che mette sempre le stesse scarpe

6 Cosa si ottiene dalla “spremitura delle olive”?

A. La spremuta di olive

B. L’olio

7 A cosa serve l’olio?

A. Per rendere più gustosi e nutrienti i cibi

B. Per condire l’insalata

C. Per lavare i piatti

D. Come lubrificante per le auto

C. L’aceto

D. Il succo di olive

8 Perché si dice che l’olio si può usare per “illuminare”? (riga 6)

A. Perché è ricco di sostanze luminose

B. Perché può essere usato come combustibile

C. Perché è giallo

D. Perché il suo colore fluorescente si illumina al buio

9 Quale parte dell’olivo viene utilizzata per costruire oggetti utili?

A. I rami

B. I frutti

C. Le foglie

D. Il legno

10 Quando vengono raccolte le olive?

A. All’inizio dell’inverno

B. Alla fine dell’estate

C. All’inizio della primavera

D. Alla fine dell’autunno

11 Quali caratteristiche dell’olivo sono vere?

Metti una crocetta per ogni riga.

A. L’olivo è diffuso in tutto il bacino del Pacifico

B. L’olivo è diffuso dove si trova un clima secco e caldo e sole in abbondanza

C. L’olivo è un albero molto alto

D. Normalmente, l’olivo raggiunge i quattro-sei metri di altezza e vive a lungo

E. Le foglie dell’olivo sono piccole, coriacee e lanceolate

F. Il tronco dell’olivo è liscio

G. I frutti hanno forma allungata di color verde, viola o nerastro

VF

12 Come vengono lavorate le olive? Metti in ordine i vari passaggi da 1 a 7.

Il liquido viene travasato in grandi contenitori

Le olive vengono ripulite da rami, foglie e sassolini

Il liquido viene filtrato e messo in bottiglie o lattine

Le olive vengono ridotte in poltiglia

Le olive vengono spremute finché si ottiene un liquido denso di colore verdastro

Le olive restano ad asciugare per qualche giorno

Le olive vengono raccolte e trasportate in locali asciutti

13 “Da millenni l’olivo è il simbolo della pace. Questo albero era tenuto in particolare considerazione nell’antichità perché, probabilmente, fu il primo a dare frutti commestibili alle popolazioni che dal nomadismo passavano all’agricoltura”. Quante sono le preposizioni?

A. Cinque

B. Sette

C. Quattro

D. Otto

14 “Le olive, ridotte in poltiglia, vengono spremute a lungo finché si ottiene un liquido denso di colore verdastro…”. Cos’è, in grammatica, la parola “ finché ?”

A. Avverbio

B. Congiunzione

C. Nome

D. Preposizione

15 “Alla fine dell’autunno le olive vengono raccolte e trasportate in locali asciutti”. Qual è il soggetto?

A. Alla fine

B. Dell’autunno

C. Le olive

D. Vengono

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