CS
L'articolo, dal taglio prettamente pratico, si focalizza su anamnesi, presentazione clinica, esame obbiettivo, indagini radiologiche, indicazione all'endoscopia e gestione pre e post-endoscopica dell'ingestione da caustici nel bambino. La maggior parte delle informazioni sono state tratte da due esaustive ed ampie review sull’argomento (1,2).
Comunicazione Scientifica
L’ingestione di caustici nei bambini: la fase acuta
Arrigo Barabino
U.O.C. di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva Istituto G. Gaslini di Genova
This article is written in a very practical way. It focuses history, clinical presentation, radiology, endoscopy indication and pre and post-endoscopic management of caustic ingestion in children. Most of the information have been drawn by two wide and comprehensive reviews on the issue (1,2).
Key words: caustic, ingestion, children
Epidemiologia Per caustico si intende una sostanza con pH >12 (alcale forte) o < 2 (acido forte). Dal punto di vista epidemiologico l’ingestione di caustici costituisce il 50% di tutte le esposizioni a tossici. È più frequente nei bambini al di sotto dei sei anni (assunzione accidentale di alcali), con la maggioranza dei casi tra 1 e 4 anni d’età. Il tasso di mortalità nei bambini di età inferiore ai 6 anni è dello 0.0022% (1). Nei teenagers e negli adulti in più del 50% l’ingestione (acidi) è ha scopo suicidario con tasso di mortalità dello 0.12%. La casa è la sede di maggior rischio per l’ingestione di caustici nel bambino in quanto sostanze caustiche sono ampiamente disponibili come prodotti di uso domestico: liscivia, stura lavandini chimici, detergenti per forni, lavastoviglie e lavatrici, candeggianti, detergenti per WC, detergenti per metalli, candeggianti per la casa, corrispondenti a idrossido di sodio (soda caustica), fosfato di sodio, acido sulfurico, acido idrocloridico, sodio bisolfato, ipoclorito di sodio, acido idrofluoridrico.
Giorn Ital End Dig 2014;37:13-17
Parole chiave: caustici, ingestione, bambini
13