La resezione endoscopica: tecniche e risultati Carmelo Luigiano1, Gianluca Rotondano2
U.O.C. Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, ARNAS “Garibaldi” di Catania 2 U.O.C. Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, ASLNA3sud, Ospedale Maresca di Torre del Greco (NA)
La resezione endoscopica delle lesioni polipoidi e non polipoidi colo-rettali oggi viene eseguita routinariamente nella maggior parte dei centri di endoscopia digestiva. Negli ultimi decenni in questo campo si sono realizzati una serie di progressi tecnologici che hanno ampliato le possibilità terapeutiche della metodica, rendendo possibile resecare anche lesioni di grandi dimensioni o lesioni cancerizzate in stadio precoce, un tempo di pertinenza esclusivamente chirurgica. Endoscopic resection of polypoid and non-polypoid colorectal lesions is routinely performed in most endoscopic centers today. In more recent decades, endoscopic resection has witnessed continuous advances because of improvements in the technology of endoscopes and accessories, as well as in endoscopic techniques. Endoscopists can now perform also endoscopic resections for large lesions or early-stage colorectal cancer, hence reducing the need for surgical intervention. Parole chiave: resezione endoscopica, lesioni polipoidi, lesioni non-polipoidi, sanguinamento, perforazione Key words: endoscopic resection, polypoid lesions, non-polypoid lesions, bleeding, perforation
INTRODUZIONE
La resezione endoscopica (RE) delle lesioni precancerose colo-rettali è la procedura endoscopica terapeutica più diffusa al mondo e rappresenta l’unica metodica utile nell’interrompere la sequenza adenoma-carcinoma, comportando un notevole impatto sulla prevenzione del cancro del colo-rettale. Ai giorni nostri comunque prima di resecare qualunque lesione colo-rettale è necessario oltre che doveroso classificarla in modo corretto sulla base di 3 semplici parametri: l’aspetto morfologico, il pattern degli orifizi ghiandolari (pit-pattern) e il pattern del network vascolare mucoso (Tabella 1) (1,2). Sulla base di questi parametri, una volta presa la decisione di eseguire la RE, l’approccio e le relative tecniche da utilizzare devono inoltre essere diversificate in relazione alle dimensioni, alla morfologia, alla localizzazione della lesione da rimuovere ed alle modalità di approccio alla stessa (3). L’insieme di tutti questi parametri fornisce, con buona approssimazione, informazioni relative allo stadio della lesione correlandosi con l’istologia, ed al grado di difficoltà di rimozione (Tabella 2), così da fornire elementi utili che indirizzino verso la scelta terapeutica più appropriata. L’avvento delle nuove tecniche avanzate di RE permette all’endoscopia di avere un intento curativo anche su lesioni di grosse dimensioni o lesioni invasive precoci, un tempo appannaggio della sola chirurgia.
La resezione delle lesioni di piccole dimensioni
Le piccole lesioni colo-rettali (6-9 mm) e le lesioni diminutive (≤ 5mm) costituiscono l’80% delle lesioni riscontrate in corso di colonscopia (4-5). Ciononostante, su queste lesioni di piccole dimensioni, la prevalenza di adenomi serrati, istologia avanzata (displasia di alto grado e componente villosa) e di carcinoma invasivo sono pari rispettivamente allo 0.4%, 0.8% e 0.04%, rispettivamente (4,5).
Tecniche di resezione Resezione con pinza
La tecnica di resezione più semplice e diffusa, specialmente per le lesioni ≤ 5mm, è quella con pinza “a freddo”, utilizzando pinze di diametro standard o di grandi dimensioni; dopo aver posizionato la lesione
Giorn Ital End Dig 2014;37:271-280
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