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SoP

L’uso delle colle e similari in endoscopia digestiva

Standard of Practice

Alberto Bullano, Laura Esposito, Alberto Arezzo

Sempre di più l’endoscopia digestiva sta acquisendo una sua dimensione operativa ed è chiamata a risolvere nuove problematiche, magari a supporto di altre specialità (chirurgia in primis). Per perseguire questo ruolo nuove “armi” si sono aggiunte a supporto dell’endoscopista. Le colle, rappresentano una delle tecnologie ad oggi disponibili per effettuare trattamenti fino a pochi anni fa impensabili e molto spesso appannaggio unicamente della sala operatoria. Per colle intendiamo composti che con le loro proprietà adesive possono essere usate in campo medico per l’emostasi, la sintesi di deiscenze o l’obliterazione di tramiti fistolosi. Quando si parla di colle in endoscopia digestiva ci si riferisce, in realtà, a due capitoli distinti: cianoacrilati e colle di fibrina (tabella 1).

Tabella 1 Confronto tra cianoacrilati e colle di fibrina

Composizione

Colle di fibrina

Cianoacrilati

Fibrinogeno + trombina

Esteri dell’acido cianoacrilico

No

-18°C

0-4 °C

14 giorni

Fino a 6 mesi

Discusso, rischioso

Possibilità di causare reazioni allergiche Temperatura di conservazione Tempo di degradazione Uso intravascolare

CIANOACRILATI

I cianoacrilati sono una famiglia di adesivi di sintesi con la proprietà di solidificarsi rapidamente a contatto con basi deboli come acqua o sangue. In Italia, a differenza degli USA, è approvato il loro uso endoscopico. Esistono numerosi tipi e formulazioni commerciali di adesivi cianoacrilici ma è possibile concettualmente suddividerli in formulazioni a rapida polimerizzazione (Indermil®, Hystoacril®, Ifabond®)

ed a lenta polimerizzazione (Dermabond®, Glubran 2®). Tale suddivisione non risulta puramente didattica ma incide all’atto pratico in quanto i cianoacrilati a rapida polimerizzazione necessitano di essere miscelati con Lipiodol® od altro mezzo di contrasto oleoso al fine di evitare la precoce ostruzione del sistema di distribuzione (1).

Emostasi di varici gastriche

L’utilizzo di cianoacrilato si è dimostrato superiore rispetto alle legature elastiche e scleroterapia e capace di ottenere un’emostasi iniziale compresa fra 80% e 90% dei casi, con bassi tassi di risanguinamento e sopravvivenza a 3 mesi sovrapponibile a tecniche più invasive come la TIPS. Quando usato in prevenzione secondaria contro il risanguinamento è inoltre risultato essere superiore alla terapia con Beta-Bloccanti (Propanololo) o alle legature elastiche (3,4,6) senza però apparenti differenze di mortalità rispetto all’uso di altre tecniche endoscopiche tradizionali. Allo scopo di evitare eventi avversi sono state descritte alcune limitate casistiche dove la procedura è stata eseguita sotto controllo EUS e preceduta da “apposizione” nella varice di spirali metalliche per limitare il rischio di embolizzazione sistemica (5).

Emostasi di varici esofagee

In questa applicazione è possibile sostenere, con un buon livello di evidenza, che le colle cianoacriliche hanno un utilizzo molto limitato, sia nei sanguinamenti attivi sia nella profilassi, rispetto alla legatura elastica (7,8). L’utilizzo di colla in questo caso è da riservare come ultima chance terapeutica in caso di fallimento delle altre alternative endoscopiche o in caso di controindicazione assoluta a radiologia interventistica.

Emostasi di varici duodenali e del sigma

Recente è la pubblicazione di un caso di trattamento di varici duodenali con cianoacrilato + Endocoil (9). Anche in questo caso si tratta di una scelta terapeutica obbligata dalla non candidabilità del malato alla procedura di riferimento. Anche in questo caso è risultato fondamentale

Dipartimento di Scienze Chirurgiche dell'Università di Torino

Giorn Ital End Dig 2015;38:31-34

Introduzione

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