EC Esge Corner
La sorveglianza post-polipectomia a cura di Federico Iacopini
Post-polypectomy colonoscopy surveillance: European Society of Gastrointestinal Endoscopy (ESGE) Guideline
Hassan C, Quintero E, Dumonceau J-M, Regula J, Brandão C, Chaussade S, Dekker E, Dinis-Ribeiro M, Ferlitsch M, Gimeno-García A, Hazewinkel Y, Jover R, Kalager M, Loberg M, Pox C, Rembacken B, Lieberman D Endoscopy 2013;45(10):842-864 DOI:10.1055/s-0033-1344548
La sorveglianza post resezione endoscopica si applica dopo l’esecuzione di una colonscopia di alta qualità e la resezione completa di tutte le lesioni neoplastiche.
La colonscopia di alta qualità è associata ad una netta riduzione della incidenza e mortalità del CCR e delle lesioni metacrone. Una colonscopia di qualità sub-ottimale non può essere vicariata da un accorciamento
degli intervalli di sorveglianza. Misure di qualità per la colonscopia sono: la percentuale di diagnosi di adenoma/ polipo; la percentuale di intubazione del cieco; la qualità della preparazione. Parte integrante della colonscopia di alta qualità è la rimozione completa delle lesioni. L’endoscopista ha la responsabilità di indicare nel referto endoscopico l’intervallo di tempo per la colonscopia di sorveglianza (forte raccomandazione, bassa qualità di evidenza). L’aderenza a questa raccomandazione dovrebbe essere monitorata da audit (debole raccomandazione, bassa qualità di evidenza).
La percentuale di inappropriatezza della colonscopia di sorveglianza varia dal 30% al 70% per intervalli di tempo più brevi e l’inclusione di soggetti a basso rischio o con lesioni irrilevanti. L’endoscopista ha il dovere di indicare l’intervallo di sorveglianza appropriato anche valutando le condizioni generali del soggetto e, aggiornare il referto endoscopico alla luce del referto istologico.
Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, Ospedale S. Giuseppe di Albano Laziale (RM)
Giorn Ital End Dig 2015;38:61-65
Il cancro colorettale (CCR) è il terzo tumore per incidenza e rappresenta una delle maggiori cause di morte nei paesi Occidentali. La colonscopia può consentire una diagnosi precoce del CCR e la resezione delle lesioni precancerose. Il tipo ed il numero delle lesioni neoplastiche precoci identificate alla colonscopia permettono di stratificare i soggetti in base al rischio di lesioni metacrone e, di identificare i soggetti che traggono maggiore vantaggio dalla sorveglianza endoscopica. Le seguenti raccomandazioni non sono valide per i soggetti a rischio aumentato: affetti da malattie infiammatorie croniche intestinali o sindromi ereditarie.
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