DA italia 148

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NUMERO 148 GENNAIO/FEBBRAIO 2021

FOCUS ON MOKADOR DIVA

GESTORI 30 ANNI GEDAC

DAITALIA www.daitalia.it

PRODUTTORI ANTONIO FIORE



Breasy, il Vending a portata di app! Breasy, l’app di selezione e pagamento totalmente integrata con Hi!, si arricchisce di nuove funzionalità. Oltre alla possibilità di effettuare selezioni combinate (ad esempio, cappuccino e brioche), è ora disponibile la multivendita evoluta. Durante l’erogazione del primo prodotto, un messaggio pop-up offre all’utente finale la possibilità di selezionare un secondo prodotto, mantenendo quindi attiva la connessione con Hi!

Touchless Vending, selezioni combinate e multivendita: anticipa il futuro e rendi la pausa un’esperienza unica e sicura.

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• DAITALIA 148 GENNAIO/FEBBRAIO 2021

EDITORIALE

IL CORAGGIO PERDUTO Il 2020 sarà un anno da ricordare, non da dimenticare. Erodoto da Alicarnasso, già duemila e cinquecento anni fa, scriveva: “Ta pathemata mathemata”, le sofferenze insegnano. Disperdere una lezione così imponente come quella che ci ha offerto l’anno domini 2020 sarebbe quindi imperdonabile. I governi e i politici di tutto il mondo dovrebbero riflettere sui tanti errori fatti e il popolo, che li elegge, capire che andare al voto è una cosa molto seria, perché se arriva una crisi vera, avere una classe politica debole è un autentico suicidio. Il caso italiano è forse il più grande esempio. Il legittimo malcontento verso una classe politica troppo attenta ai soli interessi di parte, ha spinto i cittadini ad un voto di protesta. Un grande “Vaffaday” che ha portato al Governo una schiera di parlamentari spesso completamente impreparati al ruolo istituzionale che dovevano ricoprire e con curricula francamente imbarazzanti. Ci sono casi di addetti alla sicurezza dello stadio (gli steward degli impianti sportivi calcistici) che oggi sono stati catapultati a importantissimi ruoli nel Governo o un parlamentare che gestisce milioni di fondi pubblici con la terza media e dieci anni di esperienza come commesso in un negozio di animali. L’enormità degli sbagli commessi nel 2020 si ripercuoterà per anni sulle famiglie e sulle imprese italiane, un fatto certo che non tutti hanno compreso fino in fondo.

Un tempo si facevano decine di cambiali per comprare le macchine e non si dormiva la notte per la preoccupazione, ma alla fine si è costruito il benessere. Oggi si ha paura di fare qualunque mossa un minimo azzardata e si sta distruggendo un settore. Forse sarebbe proprio il caso che gli imprenditori ritrovassero il coraggio e tornassero a fare il loro lavoro. In economia aziendale, l’insieme delle responsabilità dell’impresa sulle sue scelte è a carico dell’imprenditore: si chiama rischio d’impresa. Viene spontaneo Senza la propensione al rischio, non c’è impresa.

chiedersi: ma dove è finita la propensione al rischio? Perché gli imprenditori sono così pavidi sul lato del prezzo?

Anche il vending deve trarre un grande insegnamento dalla crisi. A livello di filiera, deve comprendere l’importanza di essere riconosciuta dalle Istituzioni per quello che è realmente: una grande eccellenza del made in Italy nel mondo con 42.000 lavoratori (indotto compreso) che paga le tasse fino all’ultimo centesimo. A livello di singola azienda, deve sapersi adattare al nuovo scenario attraverso un reale cambiamento di mentalità. Fare vending come si è sempre fatto non è più possibile: le regole sono cambiate, i volumi non saranno mai uguali a prima e, per mantenere fatturati accettabili, sarà necessario aumentare la marginalità attraverso una maggiore attenzione al servizio e una revisione dei listini. Il percorso è chiaro, ma nessuno sembra volerlo intraprendere. Allora viene spontaneo chiedersi: ma dove è finita la propensione al rischio? Perché gli imprenditori sono così pavidi sul lato del prezzo? È un vero mistero.

EDITORIALE DI ALESSANDRO FONTANA

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SPEAKER’S CORNER

L’ULTIMA OCCASIONE Il vending è uno dei settori più duramente colpiti dalla pandemia. È vero, c’è chi è messo peggio: il turismo e i ristoranti per citarne solo alcuni. I distributori automatici sono splendenti, tirati a lucido, disinfettati al limite dell’usura da sfregamento, assortiti come non mai, con schermi touch dove potrebbe, per qualità, essere trasmessa la finale di Champions. Si può acquistare scegliendo qualsiasi mezzo di pagamento: chiave elettronica, badge, carta di credito, app sul telefono o le classiche monetine, che spesso appesantiscono le tasche dei nostri abiti. Peccato che nessuno li utilizzi. Non per cattiva volontà o per particolare avversione verso l’oggetto: semplicemente non ci sono più i consumatori. Smart working, home working, no working, DAD: insomma, le comunità non sono più tali. Nelle strutture, pubbliche o private, ci sono e ci saranno sempre meno persone, quindi meno consumatori davanti ai nostri splendidi distributori automatici o “macchinette”, come impropriamente le chiama ancora qualcuno. Però il settore continua a pagare il canone concessorio alle aziende pubbliche e private per il solo fatto di ospitare lo spazio occupato dai distributori automatici, oltre al consumo di acqua ed energia per farli funzionare. Magari il costo fosse solo quello. Il famoso canone concessorio ha raggiunto cifre che appesantiscono i bilanci delle aziende del settore, con incidenze superiori al 12-15%. Importi non più sostenibili in una normale situazione economica, figuriamoci in questo periodo. Ecco quindi “l’ultima occasione”.

Per offrire il servizio bisogna pagare sempre di più. Cifre oramai non più sostenibili. Le aziende pubbliche e private, che chiedono il servizio alle aziende di vending, dovrebbero avere logiche di profitto che rientrino nel loro core business, non cercare ulteriori profitti da coloro che offrono un servizio destinato ad allietare la pausa dei propri collaboratori. L’offerta dovrebbe essere valutata per altri e più nobili fattori: la qualità dei prodotti offerti, l’ampiezza dell’assortimento, le caratteristiche dei distributori automatici, migliori proposte agli utenti. Il famoso canone o contributo, andrebbe ricondotto all’effettivo costo derivante dall’utilizzo degli spazi e dal consumo di acqua ed energia elettrica. Nulla di più. Sono fiducioso che le aziende, non solo pubbliche, ma anche private, possano rieducarsi e destinare l’assegnazione del servizio basandosi sulla qualità dello stesso e non dalle cifre iperboliche spesso incassate e che non derivano dal loro business principale. Il settore, in questo complicato periodo economico, ha l’obbligo e il dovere di provare a scardinare questo sistema perverso. Per riuscirci, però, deve restare unito e remare nella stessa direzione. Solo così potrà farcela. Non esiste e non esisterà più un’altra occasione. Ha il dovere di provarci. È l’ultima occasione!

Il settore si deve stringere tutto insieme per ricondurre questa insana tassa a cifre più sostenibili. Viene offerto un servizio. Perché pagare cifre esorbitanti per fornirlo? Perché pagare per lavorare? Si potrebbe obiettare che “chi è causa dei suoi mali, pianga se stesso”. È vero. Il settore è il primo colpevole di questa situazione, che ha origini antiche. È sua la colpa per averlo alimentato nel corso degli anni, ma i destinatari del canone concessorio o del contributo, come lo si vuol chiamare, non sono esenti da colpe. Sono diventati complici!

SPEAKER’S CORNER DI MASSIMO FERRARINI

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SOMMARIO

NUMERO 148 GENNAIO/FEBBRAIO 2021 RENZO GABRIEL BONIZZI DIRETTORE RESPONSABILE EDITOR IN CHIEF ALESSANDRO FONTANA DIRETTORE EDITORIALE EDITORIAL DIRECTOR

3 EDITORIALE

LAURA GUASPARRI ART DIRECTOR

5 SPEAKER’S CORNER

Il coraggio perduto

ANTONIO VALESTRA GRAPHIC DESIGN

DANIELA BISCOTTI COMMERCIALE COMMERCIAL

8 MERCATO DEL VENDING

NOEMI MARGAROLI REDAZIONE EDITORIAL STAFF

24 PRODUTTORI

ELENA FONTANA FOTO HA COLLABORATO MASSIMO FERRARINI LUCINI OFFICINA D’ARTE GRAFICA SRL STAMPA PRINTERS D.A.ITALIA IL PERIODICO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA PUBBLICAZIONE ISCRITTA AL TRIBUNALE DI MILANO, NUMERO DI REGISTRAZIONE 177 DEL 22 MARZO 2004 ISCRIZIONE AL R.O.C. 31449 PERIODICITÀ MENSILE EDITORE ART&WORKS SRL UNIPERSONALE VIA ALESSANDRO ALGARDI 13 20148 MILANO P.IVA 04234310961 TEL +39 02 48958566

L'ultima occasione

Latest News

ANTONIO FIORE “Non chiamateci tarallini”

28 GESTORI

GEDAC festeggia i 30 anni di attività guardando con consapevolezza al futuro

34 FOCUS ON

BIANCHI INDUSTRY presenta il vending per chi vuole di più MOKADOR PRESENTA DIVA: quando il caffè rispetta l’ambiente DUCALE CITY 300 il mondo delle table top ha il suo punto di riferimento

44 INNOVAZIONE

COVIM La passione per il caffè è supportata dall’innovazione di prodotto, processo e servizio

46 MONDO ASSOCIAZIONE

L'impatto del Covid-19 sull'industria del vending e dell'OCS: IL REPORT EVA

51 APPUNTAMENTO IN FIERA

TUTTOFOOD E HOSTMILANO il food & l’ospitalità professionale insieme a Fiera Milano dal 22 al 26 ottobre 2021 VENDITALIA la prossima edizione nel maggio 2022

UFFICIO COMMERCIALE commerciale@daitalia.it www.daitalia.it POSTA ELETTRONICA info@daitalia.it ABBONAMENTI abbonamenti@daitalia.it LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DELLE ILLUSTRAZIONI E DEGLI ARTICOLI PUBBLICATI SU D.A. ITALIA È PERMESSA SOLO SE AUTORIZZATA DALLA DIREZIONE. LA DIREZIONE NON ASSUME RESPONSABILITÀ PER LE OPINIONI ESPRESSE DAGLI AUTORI DEI TESTI REDAZIONALI E PUBBLICITARI. CONCEPT BY ART&WORKS SRL

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LATEST NEWS

RHEA VENDORS GROUP È PRONTA ALL’EVOLUZIONE VERSO IL NEW RETAIL (TECNOLOGIA 5G) La tecnologia 5G è in grado di abilitare tutta una serie di applicazioni innovative quali la mobilità connessa, la medicina a distanza, la robotica collaborativa, la gestione in tempo reale delle città intelligenti. Anche i settori del food e del fashion, di cui l’Italia è simbolo di eccellenza, subiranno una rivoluzione con il 5G, e molte delle soluzioni così dette di “smart retail” entreranno nell’ordine del giorno, aprendo a esperienze di acquisto sempre più personalizzate e omnicanale. Rhea sta già lavorando con i principali partner tecnologici leader nel 5G per sviluppare soluzioni che, sfruttando le prestazioni della nuova banda a bassa latenza, offriranno grandi opportunità per il settore del vending, e non solo per la distribuzione automatica del Food&beverage. Questa evoluzione del vending riguarda il retail, gli spazi di coworking fino, più in generale, tutte le soluzioni di distribuzione automatica che caratterizzeranno le città del futuro.

“Rhea è impegnata da anni in soluzioni che oltrepassano i confini tradizionali del vending. laRhea goes Coffee Shop, ad esempio, è un concept che abbiamo lanciato l’anno scorso che può essere declinato per qualsiasi ambiente e tipologia di consumatore grazie all’elevata possibilità di personalizzazione. Creare dei corner di distribuzione automatica all’interno di un negozio fisico, o nei più moderni complessi residenziali e commerciali, significa aggiungere valore al servizio quando la qualità del prodotto e il design della macchina rispecchiano, o a volte superano, le aspettative del target a cui ci si rivolge. Senza dimenticare che già nel 2015 abbiamo sperimentato il riconoscimento biometrico, che ha visto la macchina diventare un punto di comunicazione assolutamente innovativo. Il 5G ci consentirà di esplorare e integrare sulla macchina nuove esperienze multisensoriali e di cross-selling, come ad esempio succede già in Cina” commenta Andrea Pozzolini, CEO di Rhea Vendors Group.

GRUPPO GIMOKA, SOGEDAI E SERIM: LE FAMIGLIE TITOLARI ANNUNCIANO UN ACCORDO DI AGGREGAZIONE Le famiglie Padelli, Allegrino e Mazzoleni hanno annunciato il raggiungimento di un accordo di aggregazione che guarda al futuro e alla crescita delle rispettive aziende. In particolare l’accordo si fonda sulla prospettiva di costituire un nuovo Gruppo Industriale, solido e resiliente, con l’obiettivo di porre le tre società capofila nelle condizioni di un’ulteriore crescita per raccogliere le sfide del mercato. Un’autentica Food & Beverage Company in grado di gestire tutta la filiera delle bevande calde, dallo sviluppo e produzione fino al cliente finale, tramite la distribuzione automatica e con un’importante presenza nel Retail, nell’e-commerce e nell’Ho.Re.Ca., avvalendosi di una rete commerciale estesa sui cinque continenti.

L’accordo porterà allo sviluppo di nuovi progetti e servizi per incrementare e valorizzare le competenze specifiche delle singole aziende e rafforzare gli asset e il know how produttivo e di servizio delle stesse, con l’ambizione di porsi ai vertici dei settori di riferimento..

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DESIGN YOUR BREAK

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Il Vending per chi vuole di più. Più scelta, più capacità, più modularità, più interazione, più consumi. Cerchi delle soluzioni per soddisfare al meglio i tuoi clienti e aumentare le vendite in questo periodo difficile? Scopri le nostre soluzioni per portare il vending al NEXT LEVEL: un’offerta ampia e di qualità a cui aggiungere sempre nuovi prodotti e servizi per permettere ai consumatori finali di soddisfare qualsiasi desiderio e ai gestori di aumentare la redditività. Non è la solita distribuzione automatica: questo è il vending per chi vuole di più.

bianchivending.com // info@bianchiindustry.com

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CDA DISTRIBUTORI AUTOMATICI DI TALMASSONS ADOTTA LO STATUS DI SOCIETÀ BENEFIT CDA si fa un regalo speciale, adottando lo status di Società Benefit. Questa integrazione, va a rafforzare di fatto l’impegno della società friulana di vending con base a Talmassons (UD) nello sviluppo del proprio modello di business sostenibile, integrando il proprio statuto con obiettivi di beneficio riguardanti le persone, l’ambiente e il territorio, come previsto dalla legge 208/2015 (Legge di Stabilità) all’art. 1 entrata in vigore nel 2016. Si definiscono “Società Benefit” quelle che, nell’esercizio di una attività economica, oltre allo scopo di dividerne gli utili, perseguono una o più finalità di beneficio comune e operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti e associazioni ed altri portatori di interesse. “Le aziende, beneficiano della qualità della vita dei territori dove operano”, afferma Fabrizio Cattelan, CEO di CDA” e, in un proficuo scambio energetico, devono restituire al territorio parte di quel valore che le ha viste crescere e prosperare: oggi in CDA rafforziamo questo messaggio trasformandoci in Società Benefit”.

SELECTA COLLABORA CON I SUPERMERCATI OLANDESI ALBERT HEIJN PER 100 PUNTI VENDITA Selecta ha annunciato una collaborazione con la catena di supermercati olandese Albert Heijn per lanciare i MicroMarkets FOODIE'S nei Paesi Bassi. Il nuovo progetto avrà come oggetto la distribuzione dei prodotti Albert Heijn, attraverso la rete di distributori Selecta. Il progetto è molto ambizioso perché è prevista, nel corso 2021, l'apertura di ben 100 punti vendita. Christian Schmitz, CEO Selecta Group, ha dichiarato: “Con la nostra prima partnership con il marchio FOODIE'S in Europa, stiamo compiendo un enorme passo avanti nell'ampliamento del nostro concept e dimostrando la nostra capacità di essere un distributore di livello mondiale di brand di livello mondiale. Albert Heijn è il rivenditore di prodotti alimentari numero uno nei Paesi Bassi e non vediamo l'ora di lavorare insieme per offrire un servizio eccellente e raggiungere la soddisfazione del cliente".

OSSERVATORIO NESCAFÉ DOLCE GUSTO, L’87% DESIDERA UN CAFFÈ PERSONALIZZATO Nescafé Dolce Gusto presenta i risultati di un nuovo Osservatorio del Caffè che svela esigenze, comportamenti e preferenze della Penisola, raccontando una generazione italiana di amanti del caffè che desidera bere a casa questa bevanda in modo completamente personalizzato in base a gusti e preferenze personali. . Le evidenze dell’Osservatorio: • Personalizzazione è la parola d’ordine per l’87% degli italiani in fatto di caffè a casa • Il caffè perfetto deve essere corto (51%), caldo (70%) e preferibilmente espresso (58%) • Il 58% preferisce l’espresso classico, ma un 28% ama sperimentare gusti diversi, spaziando tra il mocha (48%), cappuccino (40%), espresso con cioccolato (39%) e con caramello (34%) • La colazione è l’occasione in cui si beve più caffè nel contesto domestico, ma tutto il giorno è valido per gustare la bevanda in diversi momenti di break

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CARLA FALATO È IL NUOVO RESPONSABILE OPERATIVO DEL PROGETTO RIVENDING Il progetto RiVending, il ciclo virtuoso di recupero e riciclo di bicchieri e palette in polistirolo (PS) e bottiglie in PET per distributori automatici, voluto da CONFIDA, COREPLA e UNIONPLAST, ha un nuovo Responsabile Operativo. A partire dal 1 gennaio 2021, Carla Falato ricoprirà questo importante ruolo di interfaccia con tutti gli stakeholder di RiVending. Carla ha maturato una significativa esperienza nel settore del vending. Figlia di uno dei pionieri del settore, fondatore negli anni ‘70 di DAF (Distribuzione Automatica Friuli), ha iniziato a lavorare nella gestione paterna dal 1993. Nel 2001 è entrata a far parte del Consiglio Direttivo di Confida, massimo organo di rappresentanza associativa di settore. Dal 2017 collabora con FAS International, uno dei leader mondiali della produzione di distributori automatici. Carla Falato entra nello staff ricoprendo il ruolo che fino ad oggi era svolto da Marco Sandro. Venditalia Servizi Srl, la società che gestisce a livello operativo il progetto RiVending, ringrazia Marco per l’ottimo lavoro svolto fino ad oggi e gli augura i migliori successi professionali.

VEAT, IN SVEZIA ARRIVANO I DISTRIBUTORI AUTOMATICI DI PRODOTTI 100% VEGANI La start-up svedese Veat ha installato da poche settimane a Stoccolma alcuni distributori automatici che offrono solo cibo vegetale. L’azienda, fondata nel 2019 dal giovane imprenditore Andreas Karlsson, risponde a quella che è una tendenza sempre più consolidata, che vede il cibo sano e a base vegetale ai primi posti nelle scelte dei consumatori. I distributori erogano una selezione di insalate, piadine, piatti pronti e snack plant-based, tutti preparati quotidianamente da chef svedesi che collaborano con l’azienda. I prezzi sono volutamente contenuti, per incentivare i consumatori all’acquisto. Inoltre, per evitare sprechi, il cibo invenduto viene donato ai bisognosi. Entro la fine dell’anno, Veat prevede di installare altre dieci vending machine di prodotti vegani all’interno di uffici, grandi magazzini e spazi di co-working nella capitale svedese, ma l’ambizione è quella di espandersi in altre città europee nel corso del 2021. Non è un caso che l’azienda abbia scelto questo momento per lanciare la propria idea sul mercato: in questo periodo di emergenza sanitaria e restrizioni, la start-up spera che i consumatori vedano i distributori automatici come un’alternativa alimentare sicura e salutare oltre che “senza contatto” rispetto ai luoghi classici della ristorazione.

AMAZON: NELLA TOP 15 TRA GLI ALIMENTARI SOLO CIALDE E CAPSULE La pandemia ha cambiato le abitudini degli italiani e gli acquisti di prodotti alimentari attraverso portali e-commerce è fortemente aumentata. Il colosso Amazon ha ovviamente fatto la parte del leone, ma scoprire quali sono i prodotti più venduti nel comparto Alimentari di questa piattaforma, lascia davvero stupiti. La classifica è infatti totalmente monopolizzata: la top 15 dei best seller di Amazon ha infatti a che fare esclusivamente col mondo del caffè, solo successivamente compaiono altri tipi di prodotti, come Chupa Chups, Nutella, biscotti, caramelle e the.

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COGES: DOPO 42 ANNI IL DIPENDENTE MATRICOLA NUMERO 1, GIROLAMO DAL BEN, VA IN PENSIONE La sua lunga vita professionale è stata interamente dedicata a Coges, cosa che avviene sempre più raramente nel mondo del lavoro: che una persona lavori così tanto tempo all’interno della stessa azienda è di questi tempi un fatto davvero eccezionale. Assolutamente meritata, pertanto, l’onorificenza Stella al Merito del Lavoro da lui ricevuta nel 2010, che ben rappresenta la sua storia e la sua Persona. Girolamo ha iniziato la propria carriera in Coges come operaio elettricista nel 1977, per poi diventare responsabile di produzione ed infine trovare la sua vocazione come commerciale di riferimento per il mercato italiano, fino a diventare National Sales Manager. Si può ben dire che la strada sia sempre stata la sua buona maestra fin da quando, come tuttofare, andava a prendere i clienti con la vecchia Citroen Van aziendale. Solo l’attuale pandemia l’ha costretto a smettere di macinare chilometri per raggiungere contatti, accogliere esigenze e farsi promotore di soluzioni tecnologiche presso un’affezionata schiera di clienti, che lo hanno apprezzato per l’empatia e l’integrità professionale dimostrata in questo lungo periodo. Nel suo lavoro, infatti, non ha mai tralasciato l’onestà intellettuale e ha sempre spinto per una relazione di partnership e collaborazione, tanto nel raccogliere le richieste della clientela quanto nel trovare soluzioni con il suo rapporto, a dir poco dialettico, con R&D. Anche in questi mesi di isolamento forzato ha sempre cercato di incontrare, ove possibile, i clienti o almeno di raggiungerli telefonicamente: non solo per cercare di raccogliere ordini, ma anche per dimostrare vicinanza a chi sta attraversando una fase difficile del mercato e della vita. Ci uniamo quindi ai ringraziamenti di chi l’ha conosciuto come Area Manager e gli auguriamo delle giornate meravigliose tra passeggiate, gite in mountain bike, lunghe sciate e quotidiane sessioni di musica, accompagnato dalle sue tante chitarre.

PRATO, TEST SIEROLOGICI NEL DISTRIBUTORE AUTOMATICO Dopo i distributori automatici di mascherine e gel igienizzanti, la gestione toscana M.A. Vending Group ha installato la prima macchina che eroga test sierologici monouso all’interno di una concessionaria di Prato. Oltre ai test, la vending machine erogherà test sierologici, mascherine chirurgiche, gel igienizzante, ffp2, cover per mascherine chirurgiche lavabili e anche mascherine personalizzate con il logo della concessionaria a tutto il personale e ai clienti. I distributori, opportunamente modificati e attivi 24/7, assolvono in modo sicuro ed efficiente alla dotazione di dispositivi di protezione individuale per la tutela del cliente. Uno specifico lettore garantisce l’erogazione dei corretti dispositivi per ciascun dipendente, mantenendo tracciate consegne e consumi, per evitare sprechi.

M.A. Vending Group sta raccogliendo molte richieste da altre aziende private per l’installazione dei distributori anti-Covid e chiederà al Comune di Prato la possibilità di installare distributori nei luoghi pubblici. L’azienda punta ad estendere l’iniziativa nei luoghi ad alta frequentazione, per offrire un servizio rapido e utile.

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SCEGLI LA MACCHINA IDEALE PER IL TUO BUSINESS L’unico blend illy 100% Arabica, anche per il Vending

Mitaca S.r.l.: Società di illycaffè S.p.A. info_trade@mitaca.it

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ANTONIO FIORE IN TV CON I “FRAGRANTINI” Dal 6 dicembre, per due settimane e con oltre 700 passaggi, on-air su Sky multicanale lo spot TV dedicato ai “Fragrantini” di Antonio Fiore. La campagna di comunicazione è stata ideata partendo da un posizionamento di marca unico, ovvero “non chiamateci tarallini”, espresso in modo efficace con il claim-tormentone “Tarallini a chi?”. Non siamo più di fronte a dei semplici tarallini, quindi, ma ad una ricetta con 60 anni di storia che, grazie all’olio extravergine di oliva e al lievito madre, dà vita ad un prodotto unico, rugoso e friabile. Protagonisti dello spot due gemelli, che hanno gusti diversi sia in termini di abbigliamento che di cibo. Nel filmato, ideato dall’agenzia di comunicazione Mostachos e dalla sua casa di produzione AIVIL, si spiega che i Fragrantini sembrano gemelli dei tarallini ma, in realtà, sono molto diversi. L’ironia dello spot è affidata ad una voce d’eccellenza, quella dell’attore Dino Abbrescia, pugliese DOC come i prodotti Antonio Fiore.

CAFFÈ, CAMBIANO LE ABITUDINI DEGLI ITALIANI: È IL TRIONFO DEI DERIVATI Dall'ultima rigorosa ricerca condotta da AstraRicerche per conto del Consorzio promozione caffè nel mese di ottobre 2020, emerge un dato davvero sorprendente: il caffè normale, da sempre il prodotto più consumato nel nostro paese, passa dal 76,2% al 59,4%. Ricordiamo che il caffè è la bevanda nazionale degli Italiani. Tra i 18-65enni ben il 96,6% lo consuma almeno saltuariamente. Ciò significa che anche un solo punto percentuale in più o in meno si traduce in numeri davvero molto alti di consumazioni. Dalle nuove tendenze si nota che il caffelatte cresce di 4 punti, il cappuccino di 3 punti, il marocchino di un punto. Significa uno spostamento di milioni di consumazioni a favore dei derivati.

KEYS NOW!, LA VENDING MACHINE CHE DUPLICA LE CHIAVI DELL’AUTO Car Keys Express, leader globale negli Stati Uniti nella sostituzione delle chiavi per automobili, ha annunciato Keys Now!, un distributore automatico che permette di duplicare e distribuire istantaneamente chiavi di auto e abitazioni, disponibile a partire dalla metà del 2021. Grazie alle tecnologie sviluppate da Car Keys Express nell’ambito delle chiavi universali, i consumatori oggi possono sostituire istantaneamente le chiavi dell'auto, comprese le chiavi "intelligenti" e le chiavi “tagliate” al laser ad alta sicurezza, con un risparmio fino al 75% sui prezzi di mercato. Se necessario, le chiavi vengono fornite con un EZ Installer™, che consente al consumatore di accoppiare la nuova chiave al proprio veicolo con la semplice pressione di un pulsante. L'interfaccia utente “all-in-one” e la soluzione di scanner chiave, taglierina e stoccaggio dell'inventario semplificano la sostituzione delle chiavi per i rivenditori e offrono ai consumatori un'alternativa ai costi e ai tempi di un appuntamento presso il concessionario di automobili. I rivenditori possono coprire fino a 170 milioni di veicoli senza investimenti in inventario, strumenti o formazione del personale. Keys Now! accetta tutti i pagamenti, incluso ApplePay, per facilitare ulteriormente il processo di acquisto.

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DOPO LA PANDEMIA SOLO IL 6% DELLE IMPRESE TORNERÀ SENZA SMART WORKING Il futuro del vending passerà dal numero delle persone che effettivamente frequenteranno gli uffici dopo la pandemia e le ricerche sul tema smart working pubblicate in questo periodo, non lasciano spazio a molti dubbi. Secondo lo studio “Future of Work 2020” rivolta alle direzioni del personale delle grandi aziende italiane, presentata il 25 novembre nel corso di HR Business Summit e realizzata da Osservatorio Imprese Lavoro Inaz e Business International, il 67% delle imprese mette la digitalizzazione in cima alla lista delle priorità e il 60% indica nello smart working l’iniziativa più urgente su cui investire per quanto riguarda la gestione delle risorse umane.

Dopo averlo sperimentato in modo forzato durante l’emergenza, infatti, solo il 6% delle imprese dichiara di voler tornare alle condizioni preesistenti senza smart working. "In tutti i cambiamenti che hanno travolto le imprese quest’anno, si è confermata la centralità del fattore umano”, fa notare Linda Gilli, presidente e AD di Inaz: “La ricerca fotografa indubbiamente una situazione in divenire, in cui emergono tendenze a volte contraddittorie, ma una cosa è molto chiara: le esperienze fatte nel 2020 lasceranno una traccia profonda, su tutte il lavoro a distanza".

A KIMBO IL QUALITY AWARD 2021 Assegnato per il quinto anno consecutivo a Kimbo il Quality Award, che premia, attraverso rigorosi test di performance, i prodotti di largo consumo più apprezzati dai consumatori italiani. L’azienda partenopea è stata premiata per l’intera gamma di porzionati, cialde compostabili e capsule compatibili Nespresso®, Nescafè® Dolce Gusto®, Lavazza A Modo Mio e, quest’anno, anche per il caffè macinato. Il prestigioso riconoscimento, quest’anno assegnato a un range molto ampio di prodotti Kimbo, conferma la grande attenzione dell’azienda a garantire qualità ed eccellenza in tutte le sue proposte e a offrire soluzioni sempre più in linea con le richieste della clientela. Il premio va a sommarsi a quelli assegnati nel biennio 2017 e 2018 alla linea Kimbo Espresso capsule compatibili con le macchine a uso domestico Nespresso, nel 2019 per le capsule Kimbo Bio Organic e nel 2020 per l’intera gamma di porzionati e cialde compostabili. Tra i prodotti macinati più apprezzati Gusto di Napoli, un’inedita referenza moka prodotta con le migliori origini di Arabica e Robusta, creata per accompagnare il consumatore in un viaggio sensoriale tra le strade di Napoli. Il risultato è un caffè corposo, dolce ma dal carattere deciso con sentori di cioccolato fondente e spezie, esaltati dalla tostatura medioscura.

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Molto apprezzata anche la nuova linea di capsule compatibili con le macchine a uso domestico Lavazza A Modo Mio ®, composta da una selezione di tre differenti miscele premium dal sapore autentico: Napoli, Intenso e Armonia 100% Arabica.

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CAFFÈ BORBONE VINCITORE ASSOLUTO DELL’EDIZIONE 2020 DEL BRANDS AWARD Un anno decisamente in ascesa per Caffè Borbone, dopo il recente conseguimento del premio assoluto “Eccellenze d’Impresa”, Caffè Borbone è il vincitore assoluto della 21esima edizione di Brands Award 2020 in tutte le categorie: alimentari e non, presenti nella distribuzione moderna. Sempre per cialde e capsule Caffè Borbone è vincitore anche della categoria Alimentari Confezionati. La giuria, composta da retailer, manager della gdo e consumatori, ha premiato la brillante crescita e le ottime performance. Commenta così Francesco Garufi, Direttore Commerciale di Caffè Borbone: “L’assegnazione del Brands Award Assoluto, è un riconoscimento che mi inorgoglisce particolarmente ed è il risultato determinato dalla forte motivazione, entusiasmo, professionalità e senso di appartenenza di una squadra che persegue un progetto vincente in un’eccellenza aziendale, avvalorato anche dal successo nella categoria alimenti confezionati”. Brands Award 2020, organizzato da New Business Media Gruppo Tecniche Nuove, con le testate GDOWEEK e Mark Up, in collaborazione con IRI e Toluna è l’unica iniziativa che premia le migliori performance annue di marca nei beni di consumo attraverso criteri oggettivi e riscontrabili che coinvolgono i consumatori finali e la distribuzione moderna. I criteri di selezione delle marche sono oggettivi perchè determinati dai dati di vendita e performance IRI. I prodotti in nomination sono stati sottoposti ad altri due livelli di giudizio: consumatori e giuria di buyer/category/direttori acquisti della GDO. Una valutazione a tutto tondo che offre uno spaccato delle qualità intrinseche ed estrinseche del prodotto perché non tralascia nessun segmento, dagli esperti del mondo della distribuzione moderna ai consumatori il cui giudizio è insindacabile dal momento che determina la preferenza di un prodotto.

IL LETTORE DI CARTE DI CREDITO COGES È PRONTO PER IL CASHBACK Ha sollevato grande interesse nelle ultime settimane dello scorso anno, in Italia, il Cashback di Stato, un programma che consente di ottenere un rimborso pari al 10% della spesa effettuata tramite carte di credito, carte prepagate, Bancomat o altri strumenti elettronici. Il programma ha ricevuto un’enorme attenzione mediatica per l’inizio della prima fase sperimentale, attiva dall’8 al 31 dicembre, ma è già stato definito che proseguirà per tutto il 2021. Il Cashback prevede poche regole: è necessario registrare le proprie carte di pagamento attraverso l’app IO ed effettuare acquisti, esclusi quelli online. Non è previsto un importo minimo, perciò anche un semplice caffè può dare diritto al rimborso se pagato con carta di credito…compreso quello al distributore automatico. Il mondo del vending si prepara quindi ad assistere ad un improvviso aumento della richiesta di questa tipologia di pagamento: pagare con la carta di credito al distributore automatico diventerà un’operazione molto più comune di quanto sia ora, perché l’utente vorrà godere del rimborso ed accumulare operazioni di pagamento per raggiungere la soglia necessaria per il Cashback, che nel 2021 sale a 50 per ogni semestre. A questo proposito Coges è felice di informare che il proprio lettore di carte di credito PMT Nebular Pay, presentato pochi mesi fa, aderisce fin da subito al programma Cashback. Ogni acquisto effettuato tramite il lettore garantirà all’utente il rimborso del 10% erogato direttamente dallo Stato e concorrerà al conteggio delle operazioni valide ai fini del rimborso, comprese le ricariche della chiave MyKey.

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DAVIDE LIVERMORE RICEVE IL PREMIO BRAND INNOVATION KEY AWARD PER IL VIDEO DI KAIROS Il video di Kairos, la macchina celebrativa a edizione limitata per i 60 anni di Rhea, ha ricevuto il prestigioso premio “Brand Innovation Key Award” al 52° Media Key Award dedicato alle migliori campagne pubblicitarie veicolate in Tv, al cinema e sul web. Il riconoscimento va alla forte impronta teatrale e la capacità immaginativa che trasmette lo spot. Kairos rivoluziona in 32 secondi l’esperienza di prendersi una pausa con una tazzina di caffè. Il suo schermo da 49 pollici, che costituisce la seconda anima della macchina, serve a coinvolgere il consumatore in un viaggio multisensoriale durante l’attesa dell’erogazione della bevanda. Si coniuga così il piacere di gustare un buon caffè alla valorizzazione del tempo. Un altro grande successo per Davide Livermore, appena chiamato dal Teatro alla Scala di Milano per la regia di "A riveder le stelle", la trasmissione che lunedì 7 dicembre su RAI1 ha preso il posto della tradizionale inaugurazione della stagione del massimo teatro lirico italiano, ottenendo eccellenti ascolti.

SELECTA IN PARTNERSHIP CON NESTLÉ PER LA DISTRIBUZIONE DEL CAFFÈ IN TUTTA EUROPA Selecta distribuirà i marchi di caffè premium di Nestlé in Europa per altri cinque anni. A seguito di questo accordo di partnership quinquennale, il gruppo svizzero diventa il partner di distribuzione paneuropeo per i marchi di caffè premium Nescafé, Zoégas e Starbucks. Christian Schmitz, Ceo di Selecta Group, ha dichiarato: “Ci impegniamo a fornire ai consumatori di tutta Europa prodotti di caffè di alta qualità e dal gusto eccellente, e questo entusiasmante accordo di estensione della partnership con Nestlé testimonia la nostra esperienza in questo settore. Il mercato del caffè ha goduto di una crescita enorme negli ultimi anni e siamo stati in prima linea nell'innovazione self-service per consentire ai consumatori di gustare prodotti di alta qualità e dal gusto eccezionale sia in viaggio che sul posto di lavoro". Vincent de Clippele, responsabile della Nestlé professional zone Emena, ha aggiunto: "Siamo entusiasti dell'estensione della nostra partnership europea 'We Proudly Serve' per includere ora anche i nostri marchi Nescafé e Zoégas. La forza di Selecta nei posti di lavoro e in movimento contribuirà a promuovere una maggiore accessibilità e raggiungere i consumatori dei marchi di caffè Nestlé fuori casa".

FERRERO ACQUISISCE EAT NATURAL La nota multinazionale di Alba (CN) intende supportare il marchio Eat Natural, leader di mercato nella produzione di barrette di cereali, muesli tostato e granola di alta qualità, nella distribuzione e nell’espansione verso nuovi mercati e segmenti di categoria. Per questa ragione, Ferrero acquisirà gradualmente nei prossimi mesi il marchio oltre alle strutture produttive di Halstead, nel Regno Unito, con l’obiettivo di assorbire i circa trecento occupati, tra dipendenti e management. Giovanni Ferrero, presidente esecutivo del Gruppo ha commentato: “Eat Natural è un’ottima scelta strategica che ci consente di continuare a espandere la nostra presenza complessiva e l’offerta di prodotti nel segmento di mercato degli healthy snack. Si tratta di un’azienda a conduzione familiare che condivide alcuni dei nostri stessi valori e, come noi, ha a cuore i consumatori, l’ambiente e le comunità in cui operiamo”.

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ACQUA SANT’ANNA INVESTE 10 MILIONI PER DIVENTARE SEMPRE PIÙ INDUSTRIA 4.0 Alberto Bertone, Presidente a Amministratore Delegato di Acqua Sant’Anna, annuncia l’investimento di 10 milioni di euro volti ad ampliare la gamma dei robot LGV e all’acquisto di una nuova linea di imbottigliamento, che andranno a potenziare l’efficienza e l’automazione allo stabilimento aziendale di Vinadio (CN). Acqua Sant’Anna Spa, leader del mercato acque minerali, è uno dei casi di successo più eclatanti del made in Italy con un fatturato che negli ultimi dieci anni è più che triplicato: nel 2019 il giro d’affari ha toccato i 320 milioni di euro. La forza di questa azienda è stata da sempre la ricerca continua, il costante investimento in tecnologia, innovazione, e sviluppo di nuovi prodotti valorizzando le competenze delle risorse interne. Fin dalla fondazione nel 1996, Bertone ha puntato sulla tecnologia, l’automazione, l’innovazione, creando da subito uno tra i più moderni stabilimenti al mondo nel settore del beverage, che si è costantemente rinnovato e ingrandito. Oggi come nel 1996 l’impegno resta quello di portare l’acqua come sgorga alla sorgente nelle case dei consumatori: l’efficienza dello stabilimento, dove l’attività è incessante, è tale da portare in poche ore l’acqua dalla fonte alla tavola. Questo si può fare grazie alla tecnologia e all’innovazione, che nello stabilimento di Vinadio sono in costante aggiornamento grazie a continui investimenti per soluzioni robotizzate d’avanguardia che hanno consentito di sviluppare velocità di produzione e controlli sulla qualità di elevatissimo standing, consentendo di raggiungere volumi di produzione enormi. L’intera capacità produttiva dello stabilimento ha oggi un potenziale di circa 3,5 miliardi di bottiglie/anno grazie a linee di imbottigliamento di ultima generazione, tra cui una tra le più veloci al mondo, in grado di produrre fino a 81.000 bottiglie/ora. Due anni fa l’azienda ha investito 50 milioni di euro per l’acquisto di 5 nuove linee di imbottigliamento: oggi si contano 15 linee in totale, 12 per l’acqua e 3 per le bevande, referenze nate in seguito alla strategia di diversificazione messa in atto negli ultimi anni. Grazie al nuovo investimento diventeranno 16, implementando ulteriormente la capacità produttiva giornaliera. Arriveranno inoltre a 45 entro febbraio 2021 i robot a guida laser incaricati della movimentazione delle merci in stabilimento. Sono carrelli automatizzati che rispondono agli input di un software centrale, in grado di gestire la logistica interna, dallo stoccaggio all’uscita dal magazzino dei pallet. “In un anno difficile che ha messo a dura prova il sistema economico nazionale e gran parte delle imprese, ha dichiarato Bertone, “abbiamo voluto continuare ad investire perché crediamo fortemente nelle nostre potenzialità di sviluppo che passano necessariamente da un ammodernamento e aggiornamento continuo volto ad ottimizzare l’efficienza produttiva”.

PIETRO MANZINI NOMINATO RESPONSABILE COMMERCIALE ITALIA DEL CAFFÈ DI COIND Pietro Manzini è il nuovo responsabile commerciale Italia del business Caffè di Coind, la torrefazione bolognese leader nelle produzioni Private Label per la Grande Distribuzione. Manzini, entrato in azienda a inizio 2019, avrà la responsabilità dell’intero mercato Italia. Il suo incarico prevede il coordinamento dei canali GDO, Vending e Ho.Re.Ca, dove l’impresa opera con una rete di agenti nel Centro/Nord Italia e tramite un portafoglio diversificato di brand, quali Caffè Meseta, Attibassi e Carracci.

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FONDO AKSÌA CAPITAL IV ANNUNCIA L’ACQUISIZIONE DI ALBA TRAMEZZINI Con un comunicato ufficiale, un fondo gestito da Aksìa Group SGR ha annunciato l’acquisizione (attraverso la partecipata Casa della Piada CRM) di Alba Tramezzini, operatore leader nella produzione e commercializzazione di tramezzini, panini e snack, molto presente anche nel settore del vending. I fondatori di Alba Tramezzini, Cosimo e Claudio Albano, continueranno a detenere una quota del 30%. “L’acquisizione avviene nel segno della complementarietà dell’offerta e dell’integrazione delle rispettive competenze”, dichiara Marco Rayneri, Partner Fondatore di Aksìa Group. “Il nostro obiettivo per i prossimi anni è realizzare una crescita consistente; intendiamo inoltre aumentare la visibilità sul mercato delle due aziende e lavorare sul miglioramento dei processi industriali per soddisfare le crescenti esigenze dei clienti”, continua Marco Vespasiano, CEO di Casa della Piada CRM. “L’acquisizione rafforzerà la presenza nel mercato alimentare nei segmenti Ho.re.ca. e Vending di entrambe le aziende, alle quali darà un notevole vantaggio competitivo, con promettenti opportunità di sviluppo”, commentano infine Cosimo e Claudio Albano.

GIMOKA GROUP CONTINUA A CRESCERE E HA ASSUNTO 60 DIPENDENTI Anche nel corso dell’anno segnato dalla pandemia e dall’emergenza sanitaria, la crescita di Gimoka non si arresta e l’azienda incrementa le proprie risorse umane. La torrefazione di Andalo Valtellino (Sondrio) è nata negli anni ‘80 da un progetto del suo fondatore Ivan Padelli, attuale presidente, che guida l’azienda al fianco dei figli Davide (CEO) e Marco (Chief global business officer). Quattro stabilimenti, di cui tre in Valtellina, 27 linee di produzione ad elevata automatizzazione di processi, più le linee di assemblaggio e confezionamento, 266 dipendenti, di cui 60 assunti solamente nel corso dell’ultimo anno, nonostante la crisi, 5 magazzini logistici (3 in Valtellina), 120 tonnellate di caffè crudo lavorate al giorno, 3.000 capsule al minuto per un totale di 4.000.000 di capsule prodotte in una giornata. Il gruppo esporta in oltre 50 paesi e acquista 31 varietà di caffè da 18 Paesi, da cui ricava più di 100 miscele, di cui 5 Fair Trade e 20 certificate Utz. Gimoka ha chiuso il 2019 con un fatturato complessivo di oltre 110 milioni di euro ed è la seconda torrefazione in Italia per volumi annui di caffè verde torrefatto (28.000 tonnellate di caffè trattato).

KFC, I DISTRIBUTORI AUTOMATICI DI POLLO FRITTO SBARCANO A SHANGHAI KFC ha schierato a Shanghai un esercito di camion che, collegati tramite 5G, consegnano il pollo fritto ai passanti. Il menu di KFC è amato da tantissimi clienti fedeli della catena di fast food e quindi nella metropoli cinese sono arrivati alcuni veicoli in grado di consegnare autonomamente il cibo rispettando le distanze sociali e limitando il contatto umano, attraverso distributori automatici di pollo fritto. Effettuare un ordine KFC da asporto è semplicissimo: basta avvicinarsi al veicolo e utilizzare lo schermo touch screen per completare l’ordine. Dopo aver pagato, tramite un codice QR si ritira il cibo da asporto targato KFC sul vano di prelievo attraverso una piccola finestra.

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MEDIAWORLD NEL MONDO DEL CAFFÈ CON BARISTA CLUB MediaWorld, leader in Italia nella distribuzione di elettronica e parte del gruppo internazionale MediaMarktSaturn Retail Group, prodotto in Italia e già disponibile online e in numerosi punti vendita del nostro paese. L’introduzione di una linea proprietaria di caffè rappresenta un passo importante nella strategia di MediaWorld, in costante evoluzione di offerta e servizi, nell’ottica di rispondere sempre più alle esigenze dei clienti e rendere l’esperienza di acquisto nei punti vendita e online ricca e completa. Per vivere al 100% l’esperienza Barista Club, MediaWorld ha previsto anche la possibilità di degustare i caffè nei concept bar presenti al Tech Village di Milano Certosa e nei negozi di Verano Brianza e Cinisello Balsamo. La gamma comprende sei ricette artigianali 100% Italian premium coffee, tra le quali il Blue mountain, disponibili in capsule, grani e macinato. Il Blue mountain è una miscela giamaicana considerata il caffè più pregiato e costoso al mondo, caratterizzata da un sapore dolce e aromatico. Questo caffè esclusivo viene proposto dall’azienda per la prima volta in capsule (MediaWorld si è aggiudicata la quasi totalità della materia prima destinata questo inverno all’Europa) e può rappresentare un perfetto e raffinato regalo di Natale. Oltre a Blue Mountain, all’interno della gamma Barista Club troviamo Capricornio, una specialty brasiliana di pura arabica ottenuta da sei microlotti di caffè brasiliani e altre quattro miscele di blend selezionatissimi: Intenso, più deciso e cremoso, per gli amanti del vero espresso italiano; Ambrato, corposo e persistente; Puro, un blend di pura arabica ricco e cremoso; Deca, perfetto mix di arabica e robusta, con un gusto pulito, senza caffeina.

TORINO, CAFFÈ VERGNANO PARTNER DI GREEN PEA Caffè Vergnano è partner ufficiale di Green Pea, il primo Green Retail Park al mondo dedicato al tema del Rispetto che ha aperto a Torino l’8 dicembre in zona Lingotto, di fianco a Eataly. Le miscele della più antica torrefazione d’Italia saranno le uniche servite all’interno del nuovo tempio dello shopping sostenibile che punta a promuovere un consumo più consapevole e di qualità. “Caffè Vergnano da anni ha tra i suoi valori fondanti quello della sostenibilità e questa partnership è un’occasione importante per raccontare il nostro modo di pensare la relazione tra consumo e ambiente. Abbiamo pensato la nostra presenza all’interno di Green Pea abbracciando a 360 gradi tutti i nostri progetti pensati in ottica consapevole e green”, racconta Enrico Vergnano, direttore Horeca Italia di Caffè Vergnano. “Consideriamo questa apertura come la nuova puntata di un racconto di valori condivisi che dura da anni: quello tra due famiglie, due realtà piemontesi e italiane, due storie di sfida e innovazione”.

Il prodotto scelto da Caffè Vergnano per il cocktail bar di 100 Vini e Affini e per la lounge bar di Otium è un concentrato di innovazione green. La miscela top di gamma 1882 infatti si presenta in una nuova forma: un nuovo pack composto al 50% da R-PET ottenuto dai contenitori usati in precedente. L’imballaggio diventa così un bene riutilizzabile all’infinito in un esempio virtuoso di economia circolare. Nuovo nella forma, ma tradizionale nella qualità: le origini selezionate per la miscela 1882 racchiudono in una tazzina tutto il saper fare di famiglia tramandato da quattro generazioni. Di approccio differente, invece, il progetto presentato da Caffè Vergnano all’interno del ristorante stellato Casa Vicina. Qui la sostenibilità diventa sociale con Women in Coffee, l’iniziativa di Caffè Vergnano nata per sostenere il ruolo delle donne che lavorano nelle piantagioni di caffè.

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GIUSEPPE NAPOLETANO È IL NUOVO RESPONSABILE VENDITE DELLA TORREFAZIONE MICHELE BATTISTA Giuseppe Napoletano rientra da gennaio 2021 nel team di Torrefazione Caffè MIchele Battista, dopo anni di maturazione di esperienze nel mondo delle torrefazioni e della distribuzione automatica. Il suo incarico prevede il coordinamento dei canali del Vending, Office Coffee System e Distribuzione Automatica in generale, comparti in cui l'azienda lavora con una rete di agenti in corso di sviluppo per tutta Italia con diversi marchi commerciali: Vida, Battistino, Automaticaffè e lo stesso brand Caffè Michele Battista. La Torrefazione Michele Battista è una delle principali torrefazioni del sud Italia, una realtà familiare che affonda le sue radici nel periodo della seconda guerra mondiale. Dal 1940 l'azienda è capillarmente presente nel settore Ho.Re.Ca e GDO nelle regioni di Puglia e Basilicata e, da qualche anno, impegnata nella scalata dei mercati esteri e nazionali. Nel 2006 la torrefazione si è dotata del primo impianto per il confezionamento dei predosati ed il nuovo stabilimento nell'area metropolitana di Bari con sei linee, permetterà all'azienda di lavorare tutti i maggiori formati di capsule e cialde compatibili presenti sul mercato. L'azienda ha sempre avuto un grande orientamento alla sostenibilità ambientale ed alla qualità senza compromessi, ed in questi ambiti vanta dei primati per aver sviluppato prodotti di origine biologica e in confezionamenti compostabili ed autoprotetti, che sono già molto apprezzati all'estero, nei mercati del Nord Europa e Stati Uniti. Il caffè è la passione della famiglia Battista e la qualità, una ossessione, tanto da voler dimostrare che è possibile servire prodotti di alta qualità, sostenibili ma al giusto prezzo anche in un segmento così competitivo come quello della Distribuzione Automatica.

ACQUA MINERALE SAN BENEDETTO RICONOSCIUTA MARCHIO STORICO DI INTERESSE NAZIONALE Acqua Minerale San Benedetto è stata inserita nel Registro dei Marchi Storici di interesse nazionale, uno strumento istituzionale che il Ministero dello Sviluppo Economico ha creato per tutelare la proprietà industriale delle aziende storiche italiane e le eccellenze del Bel Paese nella sfida verso la valorizzazione del Made in Italy, l’innovazione, la sostenibilità e la competitività internazionale. Attraverso questo riconoscimento, il brand Acqua Minerale San Benedetto potrà utilizzare il logo «Marchio storico di interesse nazionale», istituito con Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico il 10 gennaio 2020, per finalità commerciali e promozionali. “Essere annoverati tra i marchi storici di interesse nazionale ci riempie d’orgoglio e testimonia il valore storico della nostra Azienda da sempre impegnata nella valorizzazione del Made in Italy”, ha commentato Enrico Zoppas, Presidente ed Amministratore Delegato di Acqua Minerale San Benedetto: “Nei nostri 65 anni di storia, il legame con il territorio e la cultura che ne deriva ha sempre rappresentato uno dei principi fondanti dell’Azienda, proteggendo e custodendo l’italianità dei nostri prodotti come un tesoro di inestimabile valore.” È il 1956 quando nasce il primo stabilimento del Gruppo San Benedetto per l’imbottigliamento delle acque minerali di Scorzè in provincia di Venezia, note sin dai tempi della Repubblica Veneta per le loro doti curative. Nel 1959 la svolta con l’ingresso della famiglia Zoppas che acquisisce la maggioranza della Società per poi rilevare l’intero pacchetto azionario alla fine degli anni ‘60. Da allora la crescita di San Benedetto va di pari passo con il coraggio a la lungimiranza imprenditoriale di Enrico Zoppas che in 50 anni al timone ha portato San Benedetto ad essere un’eccellenza in Italia e nel mondo attraverso un percorso all’insegna dell’innovazione, della passione, della tradizione e dell’espansione in ottica ecosostenibile. Una storia, quella aziendale, che si fonda sulla cultura del lavoro, sul legame con il territorio, sul dialogo, la collaborazione e l’interazione tra persone.

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PRODUTTORI

ANTONIO FIORE: “NON CHIAMATECI TARALLINI”

NELLE SCORSE SETTIMANE È ANDATO IN ONDA

TARALLINI”, ESPRESSO IN MODO EFFICACE CON

SU SKY MULTICANALE LO SPOT TV DEDICATO AI

IL CLAIM-TORMENTONE “TARALLINI A CHI?”.

“FRAGRANTINI” DI ANTONIO FIORE CON OLTRE

NON SIAMO PIÙ DI FRONTE A DEI SEMPLICI

800 PASSAGGI.

TARALLINI, QUINDI, MA AD UNA RICETTA CON 60 ANNI DI STORIA CHE, GRAZIE ALL’OLIO

LA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE È STATA

EXTRAVERGINE DI OLIVA E AL LIEVITO MADRE,

IDEATA PARTENDO DA UN POSIZIONAMENTO

DÀ VITA AD UN PRODOTTO UNICO, RUGOSO E

DI MARCA UNICO, OVVERO “NON CHIAMATECI

FRIABILE.

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SIAMO CONSAPEVOLI CHE È IN MOMENTI DIFFICILI COME QUESTO CHE NON BISOGNA ARRENDERSI. E INVESTIRE IN COMUNICAZIONE È STATO UN FORTE SEGNALE.

SONO PASSATI DECENNI DA QUANDO NONNA

ANCOR OGGI ALLA RISCOPERTA DI SAPORI

MARIA IMPASTAVA I TARALLI DAL LUNEDÌ AL

ANTICHI, ORMAI SEPOLTI NELLA MEMORIA.

SABATO (LA DOMENICA ERA DEDICATA ALLE ORECCHIETTE), MA LA TERZA GENERAZIONE

PER

FIORE,

PRESENTE

ARTEFICE

DELL’INNOVAZIONE

CONOSCERE E

SUL

MAGGIORI FUTURO

DETTAGLI

SUL

DELL’AZIENDA,

TECNOLOGICA DELLE LINEE DI PRODUZIONE, NON

LA NOSTRA REDAZIONE HA INCONTRATO ED

HA DIMENTICATO IL VALORE DELLA TRADIZIONE

INTERVISTATO ANTONIO FIORE, AMMINISTRATORE

E L’ATTACCAMENTO AL TERRITORIO E SI DEDICA

DELLA SOCIETÀ PUGLIESE.

PRODUTTORI ANTONIO FIORE

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INTERVISTA CON ANTONIO FIORE Quali considerazioni strategiche vi hanno spinto ad investire in comunicazione attraverso uno spot di alto profilo lanciato su SKY? Ci siamo resi conto di avere un prodotto forte sia in termini di qualità che di comunicazione. I Fragrantini sono un’eccellenza. Un prodotto così non può rimanere nell’ombra e deve essere comunicato attraverso una campagna di comunicazione altrettanto eccellente. Noi alla Fiore Alimentare, quando si parla di qualità, non ci pensiamo due volte. Sky ci è sembrata la piattaforma più posizionante e anche la produzione dello spot è stata fatta da eccellenze pugliesi, con un unico obiettivo: far conoscere la Puglia come madre di un prodotto frutto di innovazione tecnologica, qualità che farà breccia nel mondo snack salati. Come nasce l’idea del claim: “Tarallini a chi?”. Deriva anche dal fatto che il vostro prodotto è unico e non è paragonabile ad altre referenze simili presenti sul mercato? Esattamente. Con Mostachos, l’agenzia di comunicazione che ci segue, abbiamo cercato un tormentone, una formulazione 26

verbale che potesse entrare nella testa degli italiani. Qualcosa di unico, come è unico il nostro prodotto. Ci è sembrato calzante andare a dire agli italiani che siamo “stanchi” di essere paragonati ai tarallini: ovviamente lo facciamo con ironia e siamo stati aiutati da una voce unica come quella dell’attore Dino Abbrescia, che ci ha accompagnati in questa avventura.

imprescindibile per ottenere un prodotto così tanto legato alla tradizione pugliese. Dal punto di vista tecnologico e qualitativo è considerato un miglioratore naturale grazie all’acido lattico e acetico, presenti al suo interno, che aumentano la shelf-life del prodotto. Dal punto di vista nutrizionale, rende il prodotto più digeribile e nutriente, generando un maggiore senso di sazietà.

Il vostro segreto è usare ingredienti semplici e naturali. Nella nuova ricetta ci sono novità rispetto al passato? Si, dopo ormai quindici anni dalla presentazione della nostra versione rivisitata del classico tarallo pugliese, i Fragrantini oggi vengono realizzati con una nuova ricetta. Un lavoro di ricerca e sviluppo durato quasi due anni, che ha dato alla luce lo scorso anno ad una nuova versione, più moderna ed in linea con le esigenze del consumatore: minor apporto di sale e di grassi e soprattutto una friabilità eccezionale, da sempre caratteristica peculiare del nostro prodotto.

Quanto vale il vending all’interno del vostro business? Il nostro esordio nel mondo del vending risale a circa ventidue anni fa, ragion per cui Il vending da sempre rappresenta il core business della nostra azienda. Siamo stati orientati al mercato del vending per una facilità di contatto che ha favorito la creazione di rapporti personali, per la velocità di inserimento dei prodotti nelle vending machine, per la visibilità, e poi la qualità del prodotto è stata da subito apprezzata dai gestori del vending, che continuerà ad essere il nostro mercato di riferimento.

Quali sono i vantaggi di utilizzare nei Fragrantini il lievito madre? Da sempre consideriamo il lievito madre un ingrediente

State diversificando guardando anche ad altri canali distributivi? A seguito di un importante investimento economico nel 2019 per la realizzazione di una nuova linea


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produttiva, tecnologicamente avanzata -tutta ingegneria italiana- l’azienda ha raggiunto un livello di capacità produttiva e standard di qualità e di sicurezza alimentare tale da non avere rivali. Questo importante traguardo ha consentito all’azienda di proporsi al mondo della GDO e al mercato estero. Qual è stato l’impatto della pandemia da Covid-19 sulla vostra azienda? È stato pesante, come per tutte le aziende di produzione di snack che come la nostra operano principalmente nel vending, soprattutto rispetto ad altri prodotti come acqua e caffè. Nonostante ciò, grazie alla nostra presenza storica nei principali Gruppi, rivendite e gestioni e la considerazione da parte dei nostri clienti che non è mai mancata, siamo riusciti ad avere un calo minore rispetto alla media nazionale. Siamo però consapevoli che è in momenti difficili come questo che non bisogna arrendersi. E investire in comunicazione è stato un forte segnale di “resistenza” al periodo storico. Il 2020 è stato evidentemente un anno molto particolare. Siete stati fermi come molte altre realtà o avete investito tempo in idee e progetti nuovi? Nei primi del 2020 abbiamo completato l’installa-

zione, collaudo e ottimizzazione del nuovo impianto produttivo. Abbiamo presentato ai nostri clienti la nuova ricetta dei Fragrantini e al contempo abbiamo realizzato due varianti della stessa ricetta, rispettivamente LINEA GOLD con il 100% olio extravergine di oliva e LINEA ECO per andare incontro alle necessità dei nostri clienti. Stiamo lavorando allo sviluppo di 5 nuovi snack salati che realizzeremo appunto con la nuova linea e contiamo entro quest’anno di presentarne almeno due. Non ci fermiamo mai: non è nella nostra natura né nella storia della nostra famiglia. Abbiamo degli obiettivi, siamo tenaci e nostro padre, come nostro nonno ci hanno insegnato il valore del lavoro. Il tarallo è un prodotto che ha sempre maggiore successo nel canale del vending, anche se c’è una sempre più accentuata “guerra del prezzo” tra i fornitori. Come si combatte una concorrenza così agguerrita sul fronte commerciale? Si combatte con la qualità. Dobbiamo ammettere che c’è una concorrenza spietata, in modo particolare sul prezzo e non certamente sulla qualità, mai come negli ultimi 2-3 anni. La mia azienda

PRODUTTORI FABBRICANTI ANTONIO BWTFIORE

continua sulla propria strada come ha sempre fatto, mantenendo Io spirito che l’ha sempre contraddistinta dalle altre: garantendo la qualità del prodotto e curando il post vendita. Siamo stati sempre vicino ai nostri clienti. Abbiamo un Ufficio Qualità sempre a disposizione per fornire loro ogni risposta. Sappiamo benissimo quanto conta il servizio e, per questo, curiamo con il massimo impegno il trasporto. Assicuriamo un servizio fatturazione preciso e puntuale. Seguiamo il cliente continuamente. Non ci siamo fatti condizionare dal prezzo e crediamo fermamente che chi ha fatto un lavoro di qualità nei momenti difficili come quello che stiamo vivendo sarà senza dubbio gratificato nel futuro. I nostri clienti ci hanno fatto crescere e ci hanno dato fiducia anche nei momenti di difficoltà e questo non lo dimentichiamo. Sarete presenti a Venditalia 2022? Si, senz’altro, non mancheremo! Quale migliore occasione dell’edizione 2022 che ci consentirà di rivedere, e speriamo anche stringere la mano, ai clienti che, a causa del Covid-19 e delle conseguenti restrizioni, non abbiamo potuto incontrare? 27


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GESTORI

GEDAC FESTEGGIA I 30 ANNI DI ATTIVITÀ GUARDANDO CON CONSAPEVOLEZZA AL FUTURO

GEDAC, NOTA GESTIONE TOSCANA, HA RAGGIUNTO L'AMBITO TRAGUARDO DEI 30 ANNI DI ATTIVITÀ. DAL 1991 L’AZIENDA HA SEMPRE AVUTO UN'IDEA FISSA: ABBINARE MACCHINE AD ELEVATO CONTENUTO TECNOLOGICO A PRODOTTI SEMPRE PIÙ DI QUALITÀ. OGGI 80 PERSONE OGNI GIORNO LAVORANO PER RAGGIUNGERE QUESTO OBIETTIVO E PER DISTRIBUIRE L'ENERGIA NECESSARIA AI PROPRI CLIENTI. IL COMPLEANNO SOCIETARIO È STATO COSÌ DESCRITTO DAI CANALI SOCIAL GEDAC: "30 CANDELINE SONO SINONIMO DI UNA MATURITÀ ORMAI RAGGIUNTA, MA ANCHE DI UN'ETÀ GIOVANE, FRIZZANTE, ENERGICA 28

E PIENA DI VOGLIA DI FARE... PROPRIO COME CI SENTIAMO NOI! FESTEGGEREMO CON TUTTA LA NOSTRA CONSUETA CARICA, NON APPENA SARÀ POSSIBILE, INTANTO GRAZIE A CHI È STATO AL NOSTRO FIANCO E CI HA ACCORDATO LA PROPRIA FIDUCIA FINO AD OGGI. CONTINUEREMO A SCRIVERE IL NOSTRO FUTURO IN NOME DI QUALITÀ, INNOVAZIONE E TECNOLOGIA PER OFFRIRVI SEMPRE IL MEGLIO". LA NOSTRA REDAZIONE HA APPROFITTATO DELL’IMPORTANTE RICORRENZA PER INTERVISTARE ROBERTO PACE, AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA SOCIETÀ.


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VOGLIAMO FAR CAPIRE IL VALORE AGGIUNTO CHE PUÒ COMPORTARE L’AVERE UN DISTRIBUTORE SUL POSTO DI LAVORO CHE NON INTERROMPE L’ATTIVITÀ LAVORATIVA CON UNA PAUSA, MA BENSÌ LA RILANCIA COME UNA RICARICA.

INTERVISTA CON ROBERTO PACE

nizione. C’è stata una maturazione importante del settore che ha comportato una diversa attenzione da parte del legislatore. Sono state introdotte molte nuove norme e ovvia-

30 anni sono un traguardo molto importante per una gestione vending. Avete conservato ancora l’entusiasmo e la passione per questa difficile professione? Assolutamente si! Siamo innamorati di questo settore e nessuna difficoltà può scalfire la nostra passione e l’entusiasmo che anima ogni nostra singola giornata. Negli ultimi dieci anni il vending è oggettivamente cambiato molto ma “più difficile”, secondo me, non è la giusta defi-

mente il processo di adattamento è faticoso perché impone cambiamenti, a volte radicali, nel metodo e nel modello di business. Dobbiamo però anche guardare gli aspetti positivi, che a mio giudizio non mancano. Sempre di più le aziende del vending sono viste dai clienti come aziende a tutti gli effetti e gli stakeholder in generale si approcciano a noi in modo più professionale.

GESTORI GEDAC 30 ANNI

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Sono cambiate davvero molte cose negli ultimi anni. Come si è evoluta la vostra azienda a fronte dei continui mutamenti di scenario? Da sempre abbiamo cercato di prevedere l’esigenza futura aumentando le nostre competenze in anticipo, così da non farci trovare impreparati, e questo in tutti gli aspetti del lavoro. Per nostra abitudine cerchiamo sempre di strutturarci con procedure e metodologie superiori alle nostre reali esigenze del momento, così da poter digerire in tempi più rapidi la crescita e l’evoluzione. L’attenzione alla comunicazione digitale è diventata fondamentale, come pure il monitoraggio della reputazione on-line, e per queste attività ci avvaliamo di tanto in tanto di consulenze esterne oltre al lavoro di routine che svolgiamo internamente. Proprio per la velocità con cui mutano gli scenari di mercato formiamo costantemente i nostri collaboratori su temi cui non eravamo abituati a formare. Oggi sempre di più le competenze informatiche e digitali sono alla base del nostro lavoro, quindi anche per le assunzioni ci 30

rivolgiamo sempre di più a profili giovani che siano “nativi digitali”. Quali considerazioni vi hanno spinto a rinnovare il vostro marchio con un gallo flash e ad inserire l’innovativo pay-off ”Wake Cup”? È stato un percorso molto approfondito ed entusiasmante: avevamo deciso di rinnovare, dopo tanti anni, la nostra immagine per trasmettere quelli che sono i nostri valori oggi, ma con l’intento di non stravolgere troppo le cose, di lasciare un filo conduttore con quello che eravamo stati fino a quel momento. In realtà poi, grazie all’agenzia di comunicazione che ci ha affiancati, la Cocchi e Cocchi di Modena, abbiamo intrapreso un progetto alla scoperta di noi stessi molto più profondo di quel che ci eravamo prefissati, arrivando alla conclusione che oggi è sotto gli occhi di tutti. Il payoff dell’agenzia che ci ha seguito nel rebranding è “distintivi e memorabili” e da questo siamo partiti per riprogettare tutta la nostra brand identity. Abbiamo voluto rovesciare il paradigma da sempre esistente nel vending, così da non far più

confondere il nostro lavoro con una “perdita di tempo”, una pausa da quel che si sta facendo, bensì farla percepire come un momento di ricarica per ripartire più energici e produttivi di prima, un “risveglio”, appunto, su cui abbiamo giocato nel pay off “Wake Cup”. Alla base di tutto c’è quindi l’idea di dare nuova energia al consumatore, la stessa energia e vitalità che vuol trasmettere il nostro gallo flash, simbolo di sveglia e vitalità. La vostra immagine sembra totalmente rivolta al consumatore finale, rompendo il tradizionale rapporto B2B tipico del canale del vending. Come mai avete optato per una decisa propensione verso il B2C? In realtà l’intento è quello di rivolgersi sia al dirigente/titolare d’azienda, che al consumatore finale. Le modalità di dialogo, ovviamente, sono ben diverse, ma crediamo fortemente che la nostra filosofia possa abbracciare entrambi: al primo, infatti, vogliamo far capire il valore aggiunto che può comportare l’avere un distributore sul posto di lavoro che non interrompe l’attività lavorativa


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con una pausa ma bensì la rilancia come una ricarica, all’altro fornire un servizio più vicino alle sue esigenze, cercando di interloquire sempre più per capire quindi le sue necessità e migliorare la user experience. Crediamo comunque fermamente che il futuro del vending passerà dall’analisi del consumatore e delle sue abitudini, ci sarà sempre di più l’esigenza di coinvolgerlo anche in attività cross canale e mi riferisco ovviamente alla possibilità di portarli nei nostri negozi di capsule e cialde. C’è un’affermazione nel vostro sito ufficiale che ci ha molto incuriositi: “Siamo i baristi del futuro”. Cosa significa? Sin dall’inizio di questo percorso ci siamo detti di voler umanizzare il più possibile le nostre macchine. Il limite di un distributore, essendo appunto “automatico”, è proprio quello di non poter parlare al consumatore, ma ci sono tanti modi oggi (pensiamo alle app, ma questo è solo uno dei tanti esempi che potremmo fare) per poter interagire, monitorare i suoi acqui-

sti, conoscere i suoi gusti, e quindi avvicinarci a lui. Non crediamo più nel freddo rapporto di acquisto: le macchine possono dare molto di più e questo contribuirà anche a migliorarne di molto la percezione da parte dell’utente finale. Purtroppo, se non riusciamo ad equiparare il prezzo del caffè ad una vending con quello dell’espresso venduto in altre situazioni, nonostante la qualità erogata ce lo consentirebbe, è anche a causa dell’immagine che abbiamo, della mancanza di interazione e comunicazione con il consumatore e di comfort percepiti. Ma si parla comunque sempre di percezione, che quindi possiamo far cambiare. Negli ultimi anni è aumentata notevolmente l’attenzione alla responsabilità sociale: come si sta muovendo Gedac su questa importante tematica? Già nel 2016 avevamo focalizzato la nostra attenzione sull’argomento, decidendo di acquisire la gestione toscana dal nome EquoSolDA. Il business di questa realtà era totalmente dedicato al vending equo e solidale ed essendo l’unica realtà italia-

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na focalizzata sul tema al 100% abbiamo visto l’opportunità di creare una divisione interna a Gedac che portasse avanti il brand in parallelo a quello storico, aprendo però ad altre categorie merceologiche e di consumo. Abbiamo nel tempo ampliato l’offerta dedicata ai clienti con prodotti Bio, Free From e Vegan. Già nel 2012, però, eravamo stati anche fra i primi sostenitori del bicchiere Hybrid di Flo, inserendolo poi nel 2015 nel 100% delle macchine automatiche gestite. Il bicchiere è stato sostituito di recente con il modello in cartoncino. Ovviamente abbiamo anche aderito al progetto “RIVending”, perché crediamo fortemente nel valore del riciclo e nella sensibilizzazione che possiamo portare avanti presso i nostri clienti. Nel 2006 avete dato vita ad una partnership con Supermatic, che oggi prosegue con il Gruppo Sogedai. Come si è evoluto questo rapporto di reciproca fiducia? Abbiamo aperto con estremo piacere le porte di Gedac alle famiglie Padelli e Allegrino quando c’è stato il passaggio di 31


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consegne in Supermatic, consapevoli che lo scambio di informazioni e conoscenze porta con sé arricchimento professionale. Da sempre siamo stati estremamente trasparenti con i nostri soci, che non operano direttamente in azienda perché solo così si possono fortificare i rapporti fiduciari alla base della condivisione societaria e così abbiamo fatto anche in questa occasione. Il 2020 è stato probabilmente l’anno più difficile per il comparto della distribuzione automatica italiana. Come avete reagito alla pandemia da Covid-19? Sul piano sanitario ci siamo attivati prontamente per mettere in sicurezza il personale dipendente e rendere sicuri tutti i contatti con fornitori e clienti, addirittura ancor prima che fosse imposto l’obbligo di adozione di protocolli e valutazione dei rischi da Covid-19.Sul piano operativo abbiamo dovuto far fronte ad una situazione mai vista, che ci ha visti coinvolti in attività complesse e faticose. La fase più complessa è stata, e lo è tutt’ora, la riorganizzazione dei giri degli ARD, soprattutto alla luce dei continui

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DPCM che chiudevano ed aprivano le attività in modo confusionario. L’obiettivo è stato sempre quello di garantire un servizio impeccabile anche in pieno lockdown, consapevoli che sarebbe stata un’arma commerciale nel post pandemia. In aprile, addirittura, abbiamo mantenuto a pieno regime l’officina per mettersi in pari con le commesse di lavoro rimaste indietro in modo da installare prontamente in nuovi clienti alla riapertura delle aziende. Questo ci ha permesso di ridurre la perdita di fatturato compensandola con i nuovi consumi. Purtroppo ancora non è finita e dovremo mettere in campo tutte le nostre forze e idee per ripartire con più carica ed energia. Ripeto ogni giorno ai collaboratori che se aspettiamo che tornino i volumi del 2019 andiamo incontro a morte certa: dobbiamo quindi continuare nel processo di crescita e di acquisizione di nuovi clienti, se possibile, anche passando da aggregazioni e/o acquisizioni di altre aziende. Sei da anni il Presidente del Gruppo Giovani Confida e membro del CDA. Come valuti questa esperienza associativa?

GESTORI GEDAC 30 ANNI

Personalmente Confida mi ha dato tantissimo in termini di crescita professionale e conoscenza del settore. Ho cominciato a frequentare il Gruppo Giovani ai tempi in cui Luca Zecchetti era presidente del Gruppo ed ho continuato poi sotto la presidenza di Danilo Paolini, fino a diventare nel 2014 io stesso presidente. Sono stato anche delegato regionale per la Toscana, sollecitato e stimolato dall’amico e collega scomparso Lucio Pinetti, quindi membro del Consiglio di settore ed oggi sono membro del Consiglio Direttivo Senior. Frequentare i giganti del vending mi ha sempre dato la possibilità di ascoltare chi la storia di questo settore l’ha fatta, imparando anche a sedermi su tavoli importanti nonostante la mia, ormai non troppo, giovane età. Fra il primo ed il secondo mandato da presidente del Gruppo Giovani c’è stato un incremento sostanzioso degli iscritti e dei partecipanti attivi di cui vado particolarmente fiero, perché sinonimo dell’aver reso attrattivo il Gruppo alle nuove generazioni di imprenditori.


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FOCUS ON

BIANCHI INDUSTRY PRESENTA IL VENDING PER CHI VUOLE DI PIÙ

IL VENDING DI CHI DÀ DI PIÙ, IL VENDING PER CHI VUOLE DI PIÙ. IN UN MOMENTO COMPLESSO PER TUTTO IL SETTORE DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA, BIANCHI INDUSTRY LANCIA UN 34

MESSAGGIO DI FORZA AL MERCATO, RIBADENDO LA SUA SOLIDITÀ E IL SUO IMPEGNO NEL CREARE SOLUZIONI SEMPRE IN LINEA CON LE ULTIME TENDENZE DI MERCATO.


• DAITALIA 148 GENNAIO/FEBBRAIO 2021

UNA SQUADRA FORTE E UNITA CHE, ANCHE NEI DIFFICILI MESI DELLA PANDEMIA, HA CONTINUATO A PROGETTARE IL PROSSIMO FUTURO DEL VENDING

Sul versante istituzionale l’azienda bergamasca decide, letteralmente, di metterci la faccia con la campagna di comunicazione digitale “WHO GIVES MORE” (in italiano “Chi dà di più”) che, a partire da gennaio, ritrae l’Amministratore Delegato Massimo Trapletti e gli altri manager del gruppo quali testimonial dell’impegno e della passione che contraddistinguono il team di Bianchi Industry. Un team che durante gli ultimi mesi non ha smesso di pensare al futuro, chiedendosi che cosa offrire “di più” ai propri clienti per uscire dall’impasse causato dalla pandemia. In questo senso, la risposta di Bianchi Industry è stata chiara e univoca: continuare ad investire. Investimenti in R&D per sviluppare nuove tecnologie e nuove linee prodotti, ma anche in attrezzature per la produzione, nella razionalizzazione dei processi industriali per avere un’organizzazione più snella e migliorare il servizio rivolto ai clienti, nel marketing per offrire maggiore supporto strategico ai partner. Senza dimenticare le risorse umane, con la formazione finalizzata alla crescita e allo sviluppo dei collaboratori, ma anche con l’inserimento di nuovi profili per accompagnare l’evoluzione dell’impresa. E tutto questo si fa con una squadra forte e unita che, anche nei difficili mesi della pandemia, ha continuato a progettare il prossimo futuro del Vending, trascinata da quella voglia di “dare di più” ai propri clienti a cui si abbina un messaggio di sottofondo: “Non siamo solo prodotto, siamo un‘organizzazione, ma soprattutto delle persone su cui contare”. Naturalmente c’è spazio anche per i prodotti, con il secondo messaggio che l’azienda bergamasca vuole trasmettere al mercato in questi giorni: Bianchi Industry propone soluzioni che possono davvero aiutare i clienti a migliorare la propria redditività. E qui il focus si sposta sul valore differenziale che la gamma di distributori BIANCHI VENDING

è in grado di offrire sia ai gestori che agli utilizzatori finali, sempre all’insegna della massima personalizzazione e flessibilità, come vuole la filosofia “DESIGN YOUR BREAK”. Non a caso, questa seconda campagna di comunicazione – i cui messaggi popoleranno i profili social di Bianchi nei prossimi mesi – è riassunta dallo slogan “WHO WANTS MORE” (“Chi vuole di più”). E tra chi vuole di più ci sono anche gli utenti finali, che in questo particolare periodo hanno bisogno di essere riassicurati sulle capacità del Vending di offrire soluzioni in linea con le proprie aspettative di sicurezza e di qualità.A queste richieste del mercato Bianchi Vending risponde oggi con tantissimi “più”. In primis, più sicurezza, grazie all’App BI Touchless e al dispositivo di sanificazione della cup station basato su tecnologia UV. Più capacità, con le macchine snack in versione extra-large. Più scelta, offrendo ai consumatori la possibilità di personalizzare le bevande con topping e sciroppi, ma anche di creare a piacimento la propria bevanda e di accompagnare il caffè con un mini-snack. Più gusto, attraverso le varie tecnologie di estrazione del caffè. Più interattività, con il Touchscreen e la possibilità di riprodurre contenuti multimediali. Più tante altre funzionalità modulari, da aggiungere alle macchine per aggiornare sempre la propria offerta. Un lungo elenco di prodotti e servizi innovativi che sottostà a quel “più” che può davvero fare la differenza per i clienti di Bianchi Industry: più redditività, favorendo più consumi (basti pensare all’accoppiata caffè e mini-snack) e a prezzi più alti (per esempio, con l’offerta di bicchieri XL per bevande in formato extra-large). Perché offrire una migliore esperienza di consumo è la chiave per riposizionare il Vending come canale di distribuzione essenziale nella vita quotidiana delle persone.

FOCUS ON BIANCHI INDUSTRY

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• DAITALIA 148 GENNAIO/FEBBRAIO 2021

FOCUS ON

MOKADOR PRESENTA DIVA QUANDO IL CAFFÈ RISPETTA L’AMBIENTE

L’AZIENDA HA LANCIATO UN NUOVO SISTEMA A CAPSULE DEDICATO ESCLUSIVAMENTE AL CANALE VENDING CHE PARTE DALL’IDEA DI RIDURRE AL 36

MINIMO L’IMPATTO AMBIENTALE SU TUTTA LA FILIERA PRODUTTIVA. LE CAPSULE SONO INOLTRE COMPLETAMENTE DIFFERENZIABILI.


• DAITALIA 148 GENNAIO/FEBBRAIO 2021

Mokador aggiunge un nuovo tassello alla propria gamma prodotti andando a presentare DIVA, un sistema esclusivo a capsule per il canale Vending pensato e studiato per salvaguardare l’ambiente. Tutta la filiera è infatti strutturata per contenere al minimo l’impatto ambientale: a partire dalla riduzione della quantità di plastica contenuta nelle capsule fino ad arrivare alla completa differenziabilità di tutte le componenti del sistema: dal cartone d’imballo, al sacchetto, alle componenti della capsula. Si parte quindi dall’imballo che è realizzato in cartone 100% riciclato e che, grazie alla totale assenza di elementi plastici, può essere smaltito direttamente nella raccolta carta. Il sacchetto che contiene le capsule è interamente in plastica e le capsule sono facilmente separabili dopo l’uso e differenziabili: la capsula stessa, il top lid e il filtro possono essere riposti nel bidone

della plastica, mentre il caffè può finire in quello dell’organico. Per la realizzazione delle capsule DIVA, Mokador si è dotata di un nuovo impianto all’avanguardia, conforme ai requisiti dell’Industria 4.0. Questo nuovo impianto prevede il degasaggio in silos del caffè subito dopo la macinatura e l’utilizzo di un film protettivo sulla capsula che costituisce una barriera capace di mantenere tutte le caratteristiche organolettiche del caffè nel tempo. Tutto questo per garantire un espresso con un corpo e una crema ai massimi livelli sensoriali. La gamma è composta da quattro referenze caffè: SOPHIA (una miscela di Arabica e Robusta dalla quale si ottiene un caffè aromatico e vellutato), MARILYN (una miscela decisa di Arabica e Robusta dalla quale si ottiene un caffè pieno e corposo), BRIGITTE (Arabica monorigine certificata biologica, dalla sensoria-

FOCUS ON MOKADOR

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• DAITALIA 148 GENNAIO/FEBBRAIO 2021 lità delicata e fruttata) e GRACE (decaffeinato con metodo tradizionale, leggero e aromatico). A queste referenze caffè si aggiunge l’assortimento di bevande: ginseng (dolcificato con maltodestrina, un carboidrato utilizzato molto dagli sportivi), orzo, tè al limone e una bevanda bianca (perfetta per creare a casa, in combinazione con il caffè, il cappuccino). L’eccellenza di questo nuovo sistema si è fatta subito scoprire. Infatti l’arabica monorigine biologica Brigitte ha ricevuto la Gold Medal all’International Coffee Tasting 2020 nella categoria Single serve (monodose), riconoscimento internazionale che premia tutte le eccellenze del caffè nel mondo. Il sistema DIVA si completa poi con due nuove macchine studiate per le esigenze della famiglia e del segmento OCS (Office Coffee Service). D1 e D2 sono 100% made in Italy, hanno un design originale e una tecnologia avanzata che attraverso l’utilizzo di una APP per mobile realizzata ad-hoc, permette la massima personalizzazione dei parametri di utilizzo della macchina; questo, unito al sistema di spegnimento automatico regolabile, consente di ridurre al minimo gli sprechi energetici (consumo in stand-by inferiore a 0,1 watt/H).

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Il tutto per rendere unica e perfetta ogni tazzina di caffè espresso.

MOKADOR E L’AMBIENTE Mokador è da oltre 50 anni sinonimo di caffè di alta qualità. Grazie all’esperienza maturata, l’azienda oggi offre al mercato una linea completa di cialde e capsule dedicate al canale e miscele in grani studiate appositamente per i distributori automatici. La filosofia di Mokador ruota attorno alla sostenibilità ambientale, concetto che ha portato l’azienda ad effettuare continui investimenti per consolidare la propria posizione a favore dell’ambiente. Nel 2010 sono stati installati in entrambi gli stabilimenti, impianti fotovoltaici per produrre energia pulita proveniente da fonti rinnovabili. Questo ha permesso all’azienda di ottenere nel 2013 la certificazione per la gestione ambientale in conformità alla norma ISO 14001, la quale garantisce che Mokador si impegna ad attuare e mantenere procedure e attività a favore dell’ambiente. Il coronamento di questo percorso è stato quello di ottenere, nel 2019, l’attestato

FOCUS ON MOKADOR

di ENERGIA VERDE 100% CERTIFICATA, il quale garantisce che l’energia che viene acquistata da fornitori esterni proviene da fonti 100% rinnovabili. Attenzione all’ambiente e sostenibilità, Mokador l’ha esteso anche ai propri prodotti, avviando la produzione della linea cialde caffè realizzate in carta filtro compostabile. Questo ha permesso l’anno seguente di ricevere la prestigiosa certificazione internazionale DINCERTCO, riconoscimento che certifica la compostabilità al 100% delle cialde caffè Mokador in tutti i formati distribuiti. In linea con le esigenze di un consumatore sempre più attore consapevole delle proprie scelte non solo in ottica di funzionalità di prodotto ma anche della sostenibilità dei materiali con cui è realizzato, Mokador ha recentemente inserito nella propria gamma prodotti il “Natural Kit accessori”, interamente differenziabile a partire dall’imballo realizzato in carta. A novembre 2020, nel portare avanti questa filosofia sostenibile, Mokador ha deciso di inserire all’interno della propria gamma prodotti una linea interamente dedicata al caffè biologico in tutti i formati distribuiti, dalle capsule a sistema chiuso Mokador, alla cialda ESE e cialda Mokador.



• DAITALIA 148 GENNAIO/FEBBRAIO 2021

FOCUS ON

DUCALE CITY 300 IL MONDO DELLE TABLE TOP HA IL SUO PUNTO DI RIFERIMENTO

DUCALE CITY 300 SEGNA UN SALTO DI QUALITÀ NELLA CATEGORIA DELLE MACCHINE DA CAFFÈ VENDING DI PICCOLE DIMENSIONI, IMPONENDOSI SUBITO COME 40

BEST IN CLASS. IN UNO SPAZIO RIDOTTO TROVANO POSTO TUTTE LE SOLUZIONI FINORA DISPONIBILI SOLO PER I DISTRIBUTORI DUCALE PENSATI PER


• DAITALIA 148 GENNAIO/FEBBRAIO 2021

LOCAZIONI CON GRANDI VOLUMI DI CONSUMO. NATA SOTTO L’EGIDA DEL GRUPPO EVOCA, CITY 300 È LA PRIMA MACCHINA DUCALE TABLE TOP

EQUIPAGGIATA CON UNA COMPONENTISTICA ALL'AVANGUARDIA CHE GARANTISCE PRESTAZIONI D'ECCELLENZA ALL’UTENTE FINALE.

FOCUS ON DUCALE

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• DAITALIA 148 GENNAIO/FEBBRAIO 2021 COME UNA MACCHINA DA BAR Il gruppo caffè è realizzato con materiali premium: tutta l'area coinvolta nell'erogazione è in acciaio, proprio come le macchine da bar.

Anche il caricamento dei prodotti da parte dell'operatore è rapido e semplice: grazie alla possibilità di inclinare la parte frontale, la macchina permette un facile accesso a tutti i componenti principali.

La camera d'infusione è mantenuta a temperatura elevata per garantire la migliore estrazione del caffè. Poi ci sono i dettagli che fanno la differenza. Il macina caffè regola automaticamente il grado di macinatura in base ai parametri di erogazione. La campana, totalmente trasparente e visibile all'esterno, permette all'utente finale di percepire la freschezza dei grani di caffè. La porta vision esalta il rito di preparazione della bevanda, dalla macinatura fino all’erogazione in bicchiere. Tutto sotto gli occhi del consumatore.

GRANDE LUSSO IN PICCOLA TAGLIA Ducale City 300 si fa apprezzare per l'interfaccia utente, semplice e intuitiva, con il nuovo touch screen da 12” che permette in pochi secondi di selezionare la bevanda desiderata. La possibilità di aggiungere ulteriori prodotti da usare come topping arricchisce ancor di più la selezione proposta, di per sé già ampia. Il distributore ospita sei contenitori per prodotti solubili, due contenitori per prodotti topping e i bicchieri in due differenti formati, tra cui il bicchierino da espresso, per un totale complessivo di 300. All'interno della macchina un braccio meccanico movimenta i bicchieri delle varie dimensioni con un innovativo sistema di cambio del formato. L'apertura del vano prelievo avviene in automatico, e permette di recuperare la bevanda in modo facile e sicuro, senza alcun contatto con parti della macchina. 42

FOCUS ON DUCALE

Grazie a Ducale City 300 il gestore può coprire tutte quelle locazioni che - per motivi di spazio o perché non hanno grandi volumi di consumo - necessitano di distributori con dimensioni contenute e, allo stesso tempo, esigono il meglio offerto dalle tecnologie Ducale.



• DAITALIA 148 GENNAIO/FEBBRAIO 2021

INNOVAZIONE

COVIM LA PASSIONE PER IL CAFFÈ È SUPPORTATA DALL’INNOVAZIONE DI PRODOTTO, PROCESSO E SERVIZIO

IL CORAGGIO DI UN’IDEA LA PANDEMIA DA COVID-19 È UN EVENTO SENZA PRECEDENTI, CHE HA AVUTO PROFONDE CONSEGUENZE SUL MERCATO E SULLE ABITUDINI DEI CONSUMATORI. DURANTE UN PERIODO DI CRISI, 44

TUTTE LE AZIENDE SONO COSTRETTE A RIVEDERE LE LORO STRATEGIE E CERCARE DI CAPIRE QUALI SONO LE AZIONI DA INTRAPRENDERE NEL PRESENTE E NELL’IMMEDIATO FUTURO PER ADATTARSI AI PROFONDI MUTAMENTI DI SCENARIO.


• DAITALIA 148 GENNAIO/FEBBRAIO 2021

IN UN PERIODO DI CRISI, COVIM HA AVUTO IL CORAGGIO DI INVESTIRE IN INNOVAZIONE DI PRODOTTO, DI PROCESSO E DI SERVIZIO.

Il coraggio di Covim, torrefazione leader nei suoi mercati di riferimento, è stato quello di non avere una reazione conservativa e difensiva alla crisi, ma di sfruttare questo momento storico con tempi quasi sospesi, per investire in innovazione di prodotto, di processo e di servizio. Il principale esempio di questa strategia è l’ambizioso progetto del nuovo impianto di stoccaggio del caffè verde, un elemento cruciale nella catena del valore delle torrefazioni. Lo studio dell’impianto si basa sull’ampliamento di capacità e tipologie di caffè crudo, così importanti da offrire a Covim la possibilità di gestire al meglio gli approvvigionamenti, razionalizzare i processi di alimentazione degli impianti di produzione. Il nuovo magazzino porterà la torrefazione ad avere ben sei settimane di autonomia, grazie all’aumento della capacità di stoccaggio, che sarà pari a 1.380 tonnellate di caffè verde. Questo importante risultato sarà ottenuto con 60 celle da 23 tonnellate di capacità. L’impianto sarà predisposto per il ricevimento del caffè verde in qualsiasi tipologia di contenitore al momento in uso, dai tradizionali sacchi in juta da 60 Kg, alle Big-Bags, ai container Bulk, alle casse mobili o alle cisterne.. La capacità di ciascuna cella, superando abbon-

dantemente le 20 tonnellate, è sufficiente per ricevere il caffè verde in qualunque formato di spedizione e ciò consentirà di poter effettuare trasporti diretti di contenitori completi, dal porto alla torrefazione, senza far transitare la merce nei magazzini dello spedizioniere. Da molti anni, gli aspetti legati alla responsabilità ambientale sono diventati parte integrante della politica d’impresa di Covim e ridurre significativamente le emissioni di alcuni dei principali inquinanti atmosferici attraverso l’ottimizzazione dei trasporti è uno degli obiettivi che l’azienda si è sempre posta e che potrà essere raggiunto grazie al nuovo impianto di stoccaggio. Il nuovo magazzino sarà inoltre dotato di un impianto per la selezionatura e pulizia, elemento essenziale per poter gestire in maniera ottimale tutti le tipologie di caffè verde che non hanno subito un idoneo trattamento presso i paesi di origine. Questo processo, tradizionalmente svolto dallo spedizioniere, sarà realizzato direttamente da Covim e porterà ad una maggior resa, vista la possibilità di operare in più passaggi ed ottenere una diminuzione della percentuale di prodotto conforme nello scarto. L’impianto sarà costituito da un calibratore

INNOVAZIONE COVIM

del caffè, da un deferrizzatore e da una selezionatrice ottica. Tutta l’installazione sarà dotata di un funzionale sistema di aspirazione che assicurerà la massima captazione possibile delle polveri del caffè. Il ricorso alla migliore tecnologia disponibile per questa importante fase, porrà Covim come torrefazione all’avanguardia per il processo di selezione e pulizia del caffè verde.

I PRODOTTI SOLUBILI Il 2021 porterà grandi novità anche dal lato dei prodotti, con l’introduzione di nuove linee dedicate ai prodotti solubili. Gli investimenti realizzati nei nuovi impianti di confezionamento delle capsule compatibili nei principali sistemi (Nescafè Dolce Gusto®, Nespresso®, Lavazza A modo mio®, Lavazza Blue® e Covim Superba) consentono di offrire dei solubili di alta qualità per tutti i canali distributivi. In questo ultimo anno, gli atteggiamenti e i comportamenti dei consumatori hanno attraversato un grande cambiamento e l’ampiamento della gamma di offerta anche ai prodotti solubili, interpreta in modo corretto e coerente le loro mutate esigenze, permettendo a Covim di ribadire ancora una volta l’affinità elettiva con i propri clienti. 45


• DAITALIA 148 GENNAIO/FEBBRAIO 2021

MONDO ASSOCIAZIONE

L'IMPATTO DEL COVID-19 SULL'INDUSTRIA DEL VENDING E DELL'OCS: IL REPORT EVA

SECONDO IL NUOVO RAPPORTO DI MERCATO EVA, IL SETTORE DEL VENDING STAVA OFFRENDO UNA CRESCITA DEI RICAVI SOSTENUTA IN QUASI TUTTI I MERCATI EUROPEI PRIMA DELLA PANDEMIA COVID-19. L’IMPATTO COSTANTE DELLE RESTRIZIONI GENERATE DALL’EMERGENZA SANITARIA, TUTTAVIA, RIMANE GRAVE.

(COME PRODUTTORI, FORNITORI DI INGREDIENTI, FORNITORI DI SOLUZIONI DI PAGAMENTO) IN 15 PAESI EUROPEI, PER UNA GAMMA DI DOMANDE RELATIVE AL BUSINESS IN RELAZIONE ALLE RESTRIZIONI IN VIGORE DA LUGLIO A OTTOBRE ED È IN CONTRASTO CON LE ESPERIENZE DURANTE I BLOCCHI DELLA PRIMAVERA SCORSA.

PRESENTATO IN ANTEPRIMA DURANTE L'ANNUAL GENERAL MEETING (AGM) DI EVA, TENUTOSI LO SCORSO 10 DICEMBRE ON LINE, IL NUOVO REPORT SULL'IMPATTO DEL COVID-19 SUL SETTORE SI BASA SULLE RISPOSTE DEL SONDAGGIO DI OPERATORI E FORNITORI DI DISTRIBUTORI AUTOMATICI

IL DOCUMENTO VIENE PUBBLICATO COME REPORT EUROPEO COMBINATO DI TUTTE LE RISPOSTE, OLTRE A 7 RAPPORTI SUI SINGOLI PAESI (AUSTRIA, FRANCIA, GERMANIA, ITALIA, ROMANIA, SPAGNA E REGNO UNITO) CON LE RISPOSTE SPECIFICHE DI QUEI MERCATI.

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• DAITALIA 148 GENNAIO/FEBBRAIO 2021

SECONDO IL NUOVO RAPPORTO DI MERCATO EVA, IL SETTORE DEL VENDING STAVA OFFRENDO UNA CRESCITA DEI RICAVI SOSTENUTA IN QUASI TUTTI I MERCATI EUROPEI PRIMA DELLA PANDEMIA COVID-19.

I risultati mostrano come le restrizioni sul Covid-19 continuino

• Nel periodo autunnale più operatori (43%) hanno pianificato

a gettare un'ombra oscura sul nostro settore, ma ci sono alcuni

investimenti in base all'andamento delle vendite rispetto alla

lievi miglioramenti.

primavera (33%), motivo di ottimismo.

I risultati includono:

• Nonostante ciò, nell'aprile 2021 solo il 14% dei fornitori preve-

• Il 48% degli operatori ha visto una riduzione del fatturato a set-

de un fatturato simile al 2019.

tembre compresa tra il 21-40%. Un cambiamento significativo rispetto alle perdite di aprile quando la maggioranza (58%) ha

Il nuovo report identifica anche le maggiori minacce e opportunità

visto perdite di fatturato comprese tra il 61 e il 99%.

per fornitori e operatori, con un maggior numero di dipendenti che

• Le persone che lavorano da casa sono state il motivo principale

lavorano da casa considerati una delle principali minacce. In ter-

della perdita di fatturato da parte degli operatori in entrambi i

mini di opportunità, alcuni operatori vedono un buon potenziale per

periodi di rendicontazione.

l'industria per sostituire mense e mense più grandi nelle aziende.

MONDO ASSOCIAZIONE EVA

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• DAITALIA 148 GENNAIO/FEBBRAIO 2021

Come con il report precedente, le risposte del sondaggio forniscono anche una comprensione dei motivi specifici per cui le aziende hanno visto una riduzione del fatturato, i segmenti del settore che hanno visto le maggiori cadute e rivelano in che misura gli operatori del settore considerano che il business si riprenderà nel 2021. A completare il quadro sullo stato di salute attuale del vending europeo è il nuovo report di mercato EVA. Il rapporto fornisce infatti uno sguardo recente e approfondito sul settore europeo del vending e dei servizi da ufficio (OCS) e ne rivela le tendenze attuali. Il report - basato sui dati del 2019 - rafforza il trend positivo, osservato negli ultimi anni, secondo il quale il mercato del vending nel suo complesso è cresciuto costantemente. In effetti, il fatturato annuo totale è aumentato di un impressionante 3,4% a 17,2 miliardi di euro, mentre il numero di macchine installate è aumentata dell'1,1% a 4,16 milioni. Sebbene si osservi una solida crescita in 21 dei 22 mercati trattati nel rapporto, è 48

innegabile il grave impatto che Covid-19 ha portato al nostro settore da questa primavera. Per un contesto completo, il nuovo rapporto di mercato dovrebbe quindi essere letto insieme al rapporto sull'impatto di EVA Covid-19. La pandemia di Covid-19 in corso è responsabile di un enorme calo delle vendite, delle vendite e del fatturato nel 2020 e su scala molto più elevata rispetto alla crisi economica e finanziaria del 2008. Solo con l'EVA Market Report 2021 avremo il quadro completo di questa crisi del settore e sarà possibile identificare possibili nuove opportunità. Il rapporto appena pubblicato, tuttavia, identifica le tendenze a più lungo termine all'interno del vending e OCS, oltre a fornire per la prima volta quest'anno maggiori dettagli sui sistemi di pagamento, telemetria e bicchieri per bevande utilizzati nel settore. Alcuni fatti selezionati rivelati da questo ultimo report includono: • In Europa, i distributori automatici vendono ogni giorno 99 milioni di prodotti alimentari e bevande; • Le bevande calde rappresentano oggi l'80% del mercato totale in termini di numero di distributori;

MONDO ASSOCIAZIONE EVA

• Ci sono circa 185 europei per distributore, ma questo varia notevolmente da 60 persone / macchina nei Paesi Bassi a 1.850 in Turchia; • Oltre l'80% delle macchine europee si trova sul posto di lavoro; • L'Ucraina ha registrato il maggiore aumento del mercato, con un'impressionante crescita del 10,4% e una massiccia crescita del 28% dei ricavi negli ultimi 5 anni; • In tutti i distributori automatici europei, i bicchieri di carta sono ora (solo) più comuni dei bicchieri di plastica per bevande, ma si applicano differenze di mercato individuali significative; • I micromarkets sono stati ora segnalati in 13 dei 22 mercati coperti, con Svezia e Russia in testa. Questa è l'ottava edizione del tanto ricercato rapporto di mercato sul settore fornito dall'EVA, costituito da un riepilogo europeo con una panoramica di 22 paesi, nonché da rapporti separati più dettagliati sul mercato dei singoli paesi. I membri EVA hanno libero e pieno accesso sia al riepilogo europeo che ai profili dei singoli paesi e possono richiederli direttamente tramite il segretariato EVA.


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• DAITALIA 148 DICEMBRE/FEBBRAIO 2021

APPUNTAMENTO IN FIERA

TUTTOFOOD E HOSTMILANO IL FOOD & L’OSPITALITÀ PROFESSIONALE INSIEME A FIERA MILANO DAL 22 AL 26 OTTOBRE 2021

TUTTOFOOD MILANO HA DECISO DI SPOSTARSI AD OTTOBRE 2021, NEI GIORNI DAL 22 AL 26, INSIEME AD HOSTMILANO

TUTTOFOOD MILANO, LA MANIFESTAZIONE B2B GLOBALE E INNOVATIVA DELL’ECOSISTEMA AGROALIMENTARE, PUNTO DI RIFERIMENTO NAZIONALE ED INTERNAZIONALE, HA DECISO DI SPOSTARSI DAL TRADIZIONALE APPUNTAMENTO DI MAGGIO AD OTTOBRE 2021, NEI GIORNI DAL 22 AL 26, PER COGLIERE L’OPPORTUNITÀ DI SFRUTTARE TUTTE LE SINERGIE STRATEGICHE E DI SISTEMA CON HOSTMILANO, LA MANIFESTAZIONE LEADER MONDIALE DELLE TECNOLOGIE E DELLE SOLUZIONI PER L’OSPITALITÀ ED IL FUORI CASA. HostMilano non è solo la manifestazione leader a livello mondiale dedicata al comparto Ho.Re.Ca, dai semilavorati ai macchinari, dagli arredi alla tavola, passando per le attrezzature e tutto ciò che occorre per essere un locale di successo. Ma è anche la piattaforma dove ogni due anni - quella del 2021 sarà la 42a edizione, a fieramilano, dal 22 al 26 ottobre – le più importanti realtà nazionali e internazionali dell'ospitalità professionale si danno appuntamento per orientare il proprio business e conoscere le ultime innovazioni all'insegna del binomio tra qualità e tecnologia. “In questo momento è necessario agire in modo sinergico e trasversale anche nel settore fieristico”, afferma Carlo Bonomi, Presidente di Fiera Milano: “le manifestazioni professionali devono rimanere al fianco delle imprese, aiutandole ad essere sempre più competitive in un mercato dove l’innovazione e l’internazionalizzazione oggi, più che mai, rappresentano elementi fondamentali per la ripresa dei settori economici oltre che per l’intero sistema-Paese”. “Consapevoli della centralità delle nostre manifestazioni

vogliamo trasformare le incertezze di questo momento in opportunità”, commenta Luca Palermo, Amministratore Delegato di Fiera Milano: “la contemporaneità delle due manifestazioni, fortemente connesse, consentirà l’arricchimento dell’intero sistema del Food e dell’Hospitality e Milano si confermerà, ancora una volta, hub internazionale di interscambio e facilitatore di occasioni di incontro e di opportunità di business tra le filiere”.

TUTTOFOOD, la fiera agroalimentare con l’offerta merceologica più completa in Italia, che abbraccia tutte le filiere del Food & Beverage, insieme a HostMilano, già leader indiscussa, saranno un appuntamento unico e irrinunciabile per tutti gli addetti ai lavori, una forte piattaforma di networking di caratura internazionale a disposizione dei protagonisti delle filiere.

APPUNTAMENTO IN FIERA HOST

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• DAITALIA 148 DICEMBRE/FEBBRAIO 2021

APPUNTAMENTO IN FIERA

VENDITALIA LA PROSSIMA EDIZIONE NEL MAGGIO 2022

Venditalia, la fiera internazionale del vending, tra le più impor-

Venditalia, un evento riconosciuto da anni come occasione

tanti nel mondo e leader in Europa, ha deciso di riprogrammare

concreta di business, soprattutto internazionale.

l’appuntamento per maggio 2022. Purtroppo il perdurare della situazione di emergenza ha posto La manifestazione, giunta alla dodicesima edizione, si svolgerà

gli organizzatori dinnanzi ad uno scenario incerto e fortemente

nella prestigiosa location di Fieramilano RHO.

imprevedibile per il prossimo futuro, mettendo di conseguenza a rischio la piena riuscita dell’evento.

Il successo dell’evento e la soddisfazione degli espositori

Venditalia Servizi e Fiera Milano hanno pertanto deciso di fissare

sono sempre stati al centro della proposta fieristica di

la prossima edizione della manifestazione nel maggio del 2022.

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APPUNTAMENTO IN FIERA VENDITALIA


Bonus Pubblicità

50%

OGGI LA COMUNICAZIONE È FONDAMENTALE. IL BONUS È UN'OCCASIONE DA NON PERDERE PER INVESTIRE SU D.A. ITALIA Il Decreto Rilancio conferma, per il 2021 e il 2022, la misura del bonus pubblicità al 50%. L’ammontare del credito d’imposta viene calcolato sull’imponibile dell’intero investimento annuo.



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