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è nita, la gamma è completa! Brio e Brio Touch, le evoluzioni del best seller Necta sono pronte a soddisfare le vostre nuove esigenze.
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Il settore del vending è abituato a dover affrontare difficoltà di ogni tipo sul suo cammino.
Solo per citare alcuni esempi, negli anni ’70, a causa della crisi petrolifera, sono spariti all’improvviso tutti i bicchieri, poco dopo è sparita la moneta, per due anni disponibile solo in carta (mini assegni), poi è addirittura cambiata la moneta, quando la lira si è trasformata in euro e qualche anno dopo sono arrivati i corrispettivi (primo settore a fare da guida) finché, più di recente, si è abbattuta sul comparto la cro ciata plastic free.
Abbiamo quindi affrontato la pandemia con la scorza già dura, temprata dal superamento di molti ostacoli tanto che, nella primavera del 2022, ci sentivamo tutti pronti a ripar tire e il successo dell’ultima edizione di Venditalia a Milano ha certificato la grande voglia di riportare il settore, in tempi brevi, almeno agli stessi livelli del 2019.
Una guerra ai confini orientali dell’Europa era onestamente una delle ultime cose che potevamo aspettarci e solo oggi, leggendo con orrore le ultime bollette di gas ed energia, ci stiamo rendendo conto della gravità della situazione.
Interi comparti industriali che si fermano perché è diventato antieconomico produrre, componenti di ogni genere e spe cie diventati introvabili, prezzi delle materie prime più che raddoppiati.
Non si parla nemmeno più di “tempesta perfetta”, perché perfino questo termine sembra inadeguato a descrivere con esattezza il contesto.
Ad aggravare il quadro le caratteristiche genetiche del ven ding, un settore che ha dimostrato oltre ogni ragionevole dubbio di non essere in grado, in caso di aumenti dei costi, di farli pagare -almeno in parte- al consumatore finale.
Il risultato è ormai evidente a tutti: una continua contra zione della marginalità che purtroppo è ben sintetizzata dall’espressione “il vending in bolletta”.
A mio avviso è rimasta una sola strada da percorrere, ovvero dare l’assoluta priorità alla creazione del valore
Riflettere cioè su quali sono le possibili linee di ricavo e impegnarsi in ogni modo perché abbiano un impatto positivo sul proprio conto economico.
In pratica, il vending deve interrompere il circolo vizioso della distruzione del valore e trovare nuove solu zioni, verificare nuovi modelli di business, investire in innovazione di prodotto, processo o servizio, per invertire completamente la rotta.
Il vending deve interrompere il circolo vizioso della distruzione del valore e trovare nuove soluzioni per invertire completamente la rotta.
Siamo vittime di una crisi energetica la cui origine deriva dal conflitto Russia-Ucraina e dall’accanimento di Putin, che non ha altri mezzi per rispondere alle sanzioni imposte dall’Occidente se non quello di bloccare le forniture di gas. Ciò ci porta a rincorrere strade alternative per recuperare il gas necessario a colmare il nostro fabbisogno, che in buona parte dipende dalla Russia: fonti alternative, ener gia rinnovabile e ripristino parziale di vecchie centrali a carbone serviranno allo scopo.
Inoltre sono previsti regolamenti italiani ed europei che ci imporranno sacrifici, in pratica dovremo utilizzare meno riscaldamento ed energia riducendo al minimo gli sprechi.
Torna così di grande attualità il tema della sostenibilità sociale e ambientale. Ridurre gli sprechi diventa centrale e il concetto va applicato non solo al gas e all’energia, ma anche al cibo che, a differenza delle prime due, per cui ci auguriamo una rapida soluzione, dovrebbe diven tare un’abitudine consolidata, una regola da non abban donare mai.
Applausi quindi a Confida che ha stretto un accordo con il Banco Alimentare per evitare che prodotti alimentari pros simi alla scadenza vengano buttati e, quindi, irrimediabil mente sprecati.
Finalmente il nostro settore, tutto unito, si dedica ad una causa sociale che impegna poco le nostre aziende, ma che aiuta concretamente chi ha meno. Il merito va a chi ha avuto l’idea e, con impegno e perseveranza, ha concesso alla nostra Associazione di portare a termine l’accordo. L’adesione di tutti noi onora il settore e lo eleva, per la prima volta unito nel perseguire una buona causa. Un buon inizio.
Si dice che “chi ben inizia è a metà dell’opera”. Permettetemi di osservare che, in questo caso, non siamo alla presunta metà dell’opera, ma -ad essere ottimisti- siamo solo alla metà del suo inizio.
Ora, ognuna delle nostre imprese deve agire in tal senso: imprenditori, titolari, manager devono far proprio il pro getto e condividerlo all’interno della propria azienda, coin volgendo tutti i collaboratori, cercando di trasferire l’inizia tiva che dovrà assumere la stessa importanza dell’attività caratteristica.
Se tutti insieme raggruppiamo le derrate alimentari invendute e prossime alla scadenza, potremmo contri buire a consegnare ingenti quantità di prodotti al Banco Alimentare, che si occuperà di destinarle a chi ne ha più bisogno.
Chi insieme a me ha avuto la fortuna di partecipare alla riunione Confida tenutasi nella sede del Banco Alimentare della Lombardia, sa di cosa sto parlando. Per chi non era presente e desidera approfondire meglio il tema, rimando la lettura di un mio articolo di approfondimento sull’attività del Banco Alimentare. (daitalia.it/ferrarini.htm, ndr)
Diamoci da fare: è importante per chi ha meno, per noi, per l’Associazione e per il settore di cui facciamo parte.
SPEAKER’S CORNER DI MASSIMO FERRARINIDal nostro amore per il caffè al desidero di offrire la gamma vending perfetta per i vostri clienti. Una varietà completa di caffè e bevande di alta qualità, in cui poter scegliere tra miscele in grani, cialde e capsule compatibili con i sistemi più diffusi. Scegli Miscela d’Oro per il break dei tuoi clienti.
NUMERO 159 SETTEMBRE/OTTOBRE 2022
RENZO GABRIEL BONIZZI DIRETTORE RESPONSABILE EDITOR IN CHIEF
ALESSANDRO FONTANA DIRETTORE EDITORIALE EDITORIAL DIRECTOR
LAURA GUASPARRI ART DIRECTOR
ANTONIO VALESTRA GRAPHIC DESIGN
DANIELA BISCOTTI COMMERCIALE COMMERCIAL
NOEMI MARGAROLI REDAZIONE EDITORIAL STAFF
ELENA FONTANA FOTO
HA COLLABORATO MASSIMO FERRARINI
LUCINI OFFICINA D’ARTE GRAFICA SRL STAMPA PRINTERS
D.A.ITALIA IL PERIODICO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA PUBBLICAZIONE ISCRITTA AL TRIBUNALE DI MILANO, NUMERO DI REGISTRAZIONE 177 DEL 22 MARZO 2004
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Il vending in bolletta
L’importanza della sostenibilità sociale e ambientale nel vending
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ADA Vending presenta Ciboulette, il servizio di micro-banqueting su misura per le aziende
Teresa Gaetani è il nuovo responsabile operativo del progetto RiVending
EVEX torna con l'evento congiunto EVA-BDV in Germania dal 7 al 9 novembre
È Milano la città più virtuosa nel 2021 per il recupero di capsule di caffè esauste, con 220 tonnellate, per un +28% rispetto al 2020. Nespresso ha comunicato i risultati raggiunti nel 2021 dal programma di economia circolare ‘Da Chicco a Chicco’, realizzato in partnership con Cial, che lo scorso anno ha permesso di recuperare oltre 1500 tonnellate di capsule di caffè esauste, dando nuova vita all’alluminio e al caffè. È un’Italia attenta all’ambiente quella che emerge dai dati, dove l’impegno del cittadino si salda con quello dell’azienda per creare un circolo virtuoso di cui beneficiano l’ambiente e le comunità. “Il progetto ‘Da Chicco a Chicco’ ha anticipato il tema del riciclo di capsule di caffè, ben prima che l’argomento diventasse di rilevanza legislativa”, ha spiegato Giuseppina Carnimeo, direttore generale di Cial: “Nespresso ha colto un’esigenza ambientale che anche i cittadini consumatori hanno poi portato all’attenzione dei governatori”. Dopo Milano c’è Roma che, con 200 tonnellate, ha incrementato del +25% rispetto al 2020 le tonnellate di capsule recuperate. Napoli e Palermo hanno registrato un ottimo incremento: se nel 2020 il capoluogo partenopeo è riuscito a riciclare poco più di una tonnellata di capsule esauste, nel 2021 la raccolta è cresciuta fino ad arrivare a quasi 6 tonnellate (+324%). Stesso trend per Palermo, dove le capsule recuperate sono state oltre 4, +139% rispetto ai 1.740 kg del 2020. L’impegno per l’ambiente e l’attenzione a un business responsabile “ci ha permesso quest’anno di ottenere la certificazione B-Corp e di trasformarci in Italia in Società Benefit”, ha sottolineato Silvia Totaro, Sustainability & Safety Health Environmental Manager di Nespresso Italiana. Con l’iniziativa ‘Compost in Boutique’ Nespresso punta a sensibilizzare ancora di più i clienti sull’impatto positivo di una tazzina di caffè. A partire da giugno e per tutta l’estate chi riconsegnerà le capsule esauste nelle oltre 60 boutique dove è attivo il servizio riceverà in dono un sacchetto di compost da 1 chilogrammo nato dal caffè esausto e simbolo del programma ‘Da Chicco a Chicco’
Da oggi si apre una nuova frontiera del Vending: grazie all’ultima versione di Breasy, l’app gratuita powered by Newis, diventa possibile ordinare la bevanda o lo snack che si desidera in modo semplice e immediato, utilizzando la propria voce. La nuova release di Breasy con comandi vocali integrati è già disponibile per i sistemi Android e iOS. D'ora in poi gli utenti potranno dialogare in lingua italiana con l'assistente vocale, interagendo direttamente tramite smartphone con tutti i distributori automatici e le macchine da caffè a marchio Necta, Ducale e Saeco, dotate di sistema di pagamento Hi! con protocollo Executive e predisposte per la selezione in App. Inoltre, se il prodotto scelto è già presente nella sezione preferiti, Breasy eroga la bevanda con le preselezioni personalizzate dall’utente. L'interfaccia vocale facilita quindi la selezione per l'utente finale e inoltre ne consente l'accesso anche a persone ipovedenti, che finora potevano incontrare qualche difficoltà nella scelta del prodotto desiderato. La nuova versione di Breasy mantiene tutti gli altri vantaggi ben noti agli utenti: l'intero processo di selezione, personalizzazione e scelta bevanda, acquisto e pagamento digitale avviene completamente da smartphone in totale sicurezza. E ancora, Breasy premia gli utenti con importi cashback, grazie al programma di loyalty che gli operatori possono lanciare da remoto e in totale autonomia.
Breasy è un prodotto di Newis, il marchio che raggruppa le soluzioni digitali e i sistemi di pagamento del gruppo EVOCA, e si integra in un’ampia gamma di offerta che consente agli operatori di gestire il proprio parco macchine da remoto, ottenendo importanti efficienze operative.
Rinnovando il proprio heritage per una dimensione sempre più globale e contemporanea, Lavazza ha completamente rinnovato navigazione, contenuti e design del suo sito www.lavazza.it.
Il brand rappresenta da sempre la celebrazione dello stile di vita italiano in una tazzina di caffè e ora è possibile gustare quest'esperienza unica in tutto il mondo grazie ad un rilancio della propria immagine web che, dopo il lancio in UK, USA e Italia, coinvolgerà nei prossimi mesi 40 mercati.
Design e "tone of voice" sono stati ideati per raccontare la storia del brand con maggiore fluidità, valorizzando l'esperienza di navigazione e il coinvolgimento dei clienti. Con il nuovo sito, Lavazza vuole esprimere il perfetto equilibrio tra il suo immaginario storico, uno stile accattivante e un look and feel moderno, senza mai perdere di vista la sua identità iconica. Basato su tre pilastri centrali - Coinvolgimento; Conversione; Modularità e Flessibilità - il nuovo sito Lavazza è pensato per raccontare il gusto unico dello stile di vita italiano attraverso uno storytelling contemporaneo.
Una volta atterrati sull'home page, gli utenti possono vivere un viaggio coinvolgente attraverso il mondo Lavazza e i suoi valori.
All'interno del sito sono disponibili informazioni sul caffè e sulle sue caratteristiche accanto a storie dedicate a chi è impegnato nella sua coltivazione e ai progetti della Fondazione Lavazza pensati per promuovere una sostenibilità economica, sociale e ambientale a favore delle comunità produttrici di caffè in tutto il mondo.
La sostenibilità è, infatti, un pilastro fondamentale connesso all'approccio "Blend for Better" del Gruppo e l'impegno di Lavazza, riconosciuto a livello mondiale attraverso i numerosi progetti di caffè sostenibile, è al centro del nuovo sito.
Sono presenti inoltre una vasta gamma di ricette, storie di chef e baristi Ambassador Lavazza che, con piatti e bevande innovative, diffondono la creatività del brand e offrono una customer experience a 360° per tutti gli amanti del caffè.
Infine, il sito offre un'esperienza di acquisto innovativa con suggerimenti customizzati per ciascun utente che guidano il consumatore alla scoperta di nuovi gusti, aromi e idee per la preparazione del caffè in grado di soddisfare anche i palati più esigenti.
Per una volta una statistica che riguarda le variazioni di mercato dal periodo pre-pandemico ad oggi, ha un contenuto positivo per il settore. Infatti, secondo uno studio pubblicato dal Digital Payments Monitor osservatorio di Worldline, nel mondo della ristorazione sono aumentati moltissimo i pagamenti cashless. Se si mettono a confronti i dati del primo semestre 2019, con il primo semestre 2022, i piccoli pagamenti (sotto i 10 euro) sono aumentati del 61,6%, un dato molto interessante, anche perché lo studio rileva l’andamento in Italia dei volumi di spesa e il numero di transazioni effettuate in oltre 76.000 punti vendita. Questa nuova spinta verso i pagamenti cashless avrà senz'altro un impatto importante nel vending, che è costantemente alle prese con il problema della gestione del contante, dalle spese di ritiro, trasporto e cambio, al costo sempre più elevato di furti e vandalismi.
Sin che sono ancora attivi i crediti d'imposta per stimolare gli investimenti della Transizione 4.0 del MISE, non sarebbe una cattiva idea investire su macchine e sistemi di pagamento di ultima generazione.
Coca-Cola intende rafforzare il suo percorso per ridurre la quantità di zucchero che assumono i consumatori tramite le bevande gassate e lancia Coca-Cola Zero Zuccheri Zero Caffeina.
L'impegno del gruppo, si legge in un comunicato, "si concretizza in azioni tangibili riducendo il contenuto di zucchero nelle bevande, innovando con nuovi prodotti a basso o nullo contenuto calorico, offrendo confezioni più piccole, per aiutare le persone a scegliere la giusta porzione, e incoraggiando le persone a scegliere i prodotti senza zucchero attraverso le campagne di marketing".
Cristina Camilli, direttore comunicazione e relazioni istituzionali Coca-Cola Italia, è ancora più esplicita: "Sappiamo che troppo zucchero non fa bene a nessuno e sappiamo anche che è importante poter scegliere", racconta Negli ultimi dieci anni, insieme alle aziende della categoria, Coca-Cola ha contribuito all'obiettivo di Assobibe (Associazione Italiana Industria Bevande Analcoliche) di ridurre del 37% lo zucchero immesso sul mercato entro la fine del 2022.
PAOLO ROVELLI NUOVO CHIEF EXPORT SALES MANAGER DI CAFFÈ MOAKNegli ultimi anni Caffè Moak ha sviluppato importanti progetti innovativi volti a migliorare la propria presenza sul mercato mondiale: in quest’ottica l’azienda è lieta di annunciare la nomina di Paolo Rovelli quale nuovo Chief Export Sales Officer Laureato in Economia e Gestione delle Imprese, si è formato nella storica torrefazione triestina Hausbrandt Trieste 1892 S.p.A., nella quale ha rivestito, nel corso di 16 anni, ruoli di importanza nello sviluppo di nuovi mercati sino a diventare Head of Export Department.
Oggi, Paolo Rovelli, romano, coniugato con tre figli, divide il suo tempo tra Modica, Roma e diversi paesi nel mondo. Ha una consolidata esperienza del mercato del caffè e una vision perfettamente integrata con quella di un’azienda in forte espansione qual è Caffè Moak.
Tra i primi risultati cui ha contribuito, nel proseguimento dell’internazionalizzazione aziendale, è stata l’acquisizione, in sinergia con Caffè Moak Trading, della società emiratina “Caffè Milano”, con sede in Dubai, specializzata nella distribuzione di miscele di alta qualità nel mercato territoriale, così garantendo la presenza di Caffè Moak anche negli Emirati Arabi Uniti.
“L’ingresso di Paolo in azienda è stato sin da subito fattivo e di valore: ha portato a termine importanti operazioni commerciali internazionali con una immediatezza e sintonia con il team come se fosse da sempre parte dell’azienda.
È un professionista di spessore e sono sicuro che darà un contributo importante grazie alla sua lunga e comprovata esperienza nel mercato internazionale del caffè, in particolare nei settori Ho.Re.Ca., GDO, e-commerce.”
Dice Alessandro Spadola, CEO di Caffè Moak. Amo il caffè in ogni sua espressione e sono orgoglioso di essere entrato a far parte di Caffè Moak: ho potuto apprezzare un’azienda all’avanguardia, con un team di professionisti altamente qualificati e motivati. Sono convinto che ci siano grandi potenzialità di crescita e di sviluppo e che insieme potremo creare la giusta squadra per vincere le sfide più ambiziose”. Paolo Rovelli, Chief Export Sales Officer di Caffè Moak.
San Benedetto fa il suo ingresso nel segmento degli Energy Drink con due prodotti dalle caratteristiche uniche e innovative: San Benedetto SB Energy Super Boost e San Benedetto Fruit & Power, un’esplosione di energia da portare sempre con sé in ogni momento della giornata per affrontare con la giusta carica, le sfide di tutti i giorni. I nuovi energy drink San Benedetto sono perfetti per chi desidera una ricarica di energia e gusto, come alternativa al caffè o per un break rigenerante. “Siamo entusiasti di entrare a far parte di un segmento in forte crescita come quello degli energy drink, con l’opportunità di presentare le prime bevande a marchio San Benedetto”, afferma Vincenzo Tundo – Direttore Commerciale e Marketing Italia: “Con questo ingresso, non solo completiamo il nostro portafoglio di prodotti, ma ci avviciniamo a nuovi target di consumo, coinvolgendo un vasto numero di consumatori in cerca di prodotti innovativi in un segmento che oggi continua a crescere con ottimi risultati”. La gamma di bevande energetiche San Benedetto si compone di due referenze in grado di esprimere un nuovo concetto di energia, non solo un energy drink classico ma anche un nuovo approccio al mondo della frutta che fornisce una promessa di energia ai consumatori più esigenti. Il gusto e la qualità di queste due nuove referenze garantiscono un’esperienza di refreshment più duratura nel tempo, con un formato pratico e leggero possono essere consumate in ogni occasione: in ufficio, durante lo studio o in un’intensa sessione di gaming. San Benedetto SB Energy Super Boost, l’energy drink a base di taurina, caffeina e vitamine del gruppo B, che contribuiscono al normale metabolismo energetico e alla riduzione della stanchezza fisica. Il suo design fresco e colorato, nel formato lattina da 0,25l, e la sua grafica con richiami al mondo energetico dei supereroi, rendono San Benedetto SB Energy Super Boost un must have in tutte le occasioni della giornata che richiedono una sferzata di energia. San Benedetto Fruit & Power, una carica gustosa e fresca alternativa al caffè, con tutto il buono della frutta in acqua minerale naturale e l’energia di caffeina e taurina, zero zuccheri aggiunti. Il design dell’etichetta valorizza i plus del prodotto attraverso un design fresco e lineare, per esaltare al meglio le proprietà energetiche e la freschezza della frutta. Disponibile nel pratico formato da 0,40 l in Pet, San Benedetto Fruit & Power è perfetto per una ricarica a colazione o un break energizzante.
In occasione del Salone del mobile di Milano, ha fatto il suo debutto l’ultima creatura di Kartell, nato in collaborazione con l’azienda triestina di caffè, illy. Il suo nome è ReChair ed è una sedia di design nata dalla creatività di Antonio Citterio. Questa sedia unica nel suo genere è stata realizzata nell’ottica dell’economia circolare, partendo dall’utilizzo di capsule riciclate di caffè Iperespresso illy. Ad oggi esiste solamente la variante color nero, ma l’azienda si sta muovendo per creare ulteriori prodotti. La sedia, dalle linee minimali e squadrate che conferiscono al prodotto leggerezza e solidità insieme, può essere inserita all’interno di vari ambienti, sia indoor che outdoor. Le capsule di Iperespresso sono ottenute con una foratura di altissima precisione della base per la fuoriuscita del caffè e per l’assemblaggio delle parti. Durante questo processo, prima del riempimento con il caffè, vengono analizzate e quelle che presentano un’errata foratura o un imballaggio non corretto, vengono scartate: da qui è nata l’idea di riutilizzarle e produrre una plastica di alta qualità, che Kartell ha trasformato in una sedia di design.
“La collaborazione con Illycaffè non si sostanzia con la semplice fornitura di riciclato ma incarna una modalità nuova di gestire il processo di economia circolare tra due eccellenze. Dalla qualità di un prodotto industriale di largo consumo nasce una collaborazione che genera bellezza e si fonda esso stesso sulla qualità”, afferma il presidente di Kartell, Claudio Luti
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A nostro avviso è un'ottima idea anche per i titolari dei negozi H24, alle prese con aumenti vertiginosi dell'energia elettrica. FIPE Confcommercio ha lanciato una grande operazione di trasparenza a livello nazionale per mostrare ai cittadini e agli avventori di bar e ristoranti in quale situazione drammatica le imprese sono costrette ad operare.
Questa è “Bollette in Vetrina”: nei prossimi giorni i gestori dei pubblici esercizi associati a Fipe-Confcommercio riceveranno una cornice da appendere nei propri locali, per mettere in bella vista le ultime bollette del gas e dell’energia elettrica. Bollette monstre, triplicate rispetto a un anno fa a causa dell’impennata dei prezzi del gas.
Una situazione che sta costringendo gli esercenti a dover scegliere tra gli aumenti dei listini, finora assai modesti, e la sospensione dell’attività in attesa di un intervento risolutivo da parte del governo. “Questa iniziativa” spiega Aldo Cursano, vicepresidente di FipeConfcommercio “ha l’obiettivo di rendere trasparente cosa sta succedendo oggi a chi gestisce un bar o un ristorante anche nel tentativo di spiegare ai clienti perché stanno pagando il caffè un po' di più con il rischio nei prossimi mesi di ulteriori aumenti. Con aumenti dei costi dell’energia del 300% si lavora una pistola puntata alla tempia. Se il Governo non interviene o si agisce sui listini o si sospende l’attività. Contiamo sulla sensibilità dei cittadini e dei clienti perché fare lo scaricabarile dei costi è proprio quello che non vorremmo fare”.
“Per questo, Fipe Confcommercio ha chiesto al governo di potenziare immediatamente il credito di imposta anche per le imprese non energivore e non gasivore, Un credito di imposta del 15% per l’energia elettrica non è assolutamente adeguato agli extra costi che le imprese stanno sostenendo ora. Occorre però fare presto, altrimenti si rischia di innescare una spirale inflazionistica destinata a gelare i consumi”, conclude Cursano.
Il Gruppo Azkoyen ha annunciato l'acquisizione del 100% della società Ascaso, un produttore di macchine da caffè tradizionali premium dal 1962. Ascaso è un'azienda a conduzione familiare, con sede a Barcellona, che produce macchine per caffè espresso di alta qualità. I suoi prodotti hanno una tecnologia unica basata sulla sua composizione al 100% in acciaio inossidabile, che favorisce un notevole risparmio energetico rispetto ad altre macchine sul mercato e preserva la qualità della tazza, evitando alterazioni nel processo di preparazione del caffè. Precisione, design ed eccellenza nella produzione sono i loro tratti distintivi e diventeranno parte del Gruppo Azkoyen, il cui obiettivo è continuare l'eredità di famiglia e mantenere intatto l'impegno nei confronti dei dipendenti del suo stabilimento di Barcellona. Inoltre entrerà a far parte del Gruppo anche José Luis Ascaso, figlio del fondatore, attuale CEO e anima dell'azienda.
L'acquisizione di Ascaso rafforza il business Coffee del Gruppo Azkoyen, che già rappresenta il 75% del fatturato della divisione Coffee Vending Sistems , e si aggiunge alla sua leadership nei segmenti OCS, Horeca e Vending, completando così la gamma di automatici e semiautomatici macchine da caffè e facendo del Gruppo uno dei pochi fornitori globali al mondo.
L'acquisizione di Ascaso rende il Gruppo Azkoyen un punto di riferimento nel mondo del caffè, capace di offrire un portafoglio completo di soluzioni e marchi premium e con una presenza capillare in numerosi mercati internazionali.
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Con un comunicato ufficiale, SpecialCoffee ha divulgato la notizia di un nuovo ingresso in azienda: Danilo Bondesan ricopre infatti la carica di Business development manager. Di seguito, il testo integrale della nota stampa dell’azienda. “Abbiamo il piacere di dare il benvenuto a Danilo Bondesan, che è entrato a far parte del team SpecialCoffee come nostro nuovo business development manager
Danilo, figura di talento riconosciuta nel settore dei sistemi di sicurezza B2B, porta con sé una ricca e poliedrica esperienza di oltre vent’anni, orientata alle soluzioni e ai risultati, con un profilo di esperienze diverse e sinergiche, sia commerciali che tecniche. Ha sviluppato la sua carriera professionale nei mercati internazionali, inizialmente nell’area marketing, acquisti, R&D e start-up di nuovi prodotti ed in seguito, con i paesi del Far East, Europa Orientale, Russia e Canada, in funzioni di business development, occupandosi dello sviluppo dei partner esteri e supporto commerciale e tecnico pre-post vendita ai key account, tanto quanto affiancando i fornitori certificati durante fiere nazionali e internazionali in veste commerciale e di brand ambassador. Ma è stata la sua vera passione, quella per il caffè, a portare Danilo ad incontrare SpecialCoffee e a questa nuova sfida professionale e personale.
È un grande valore aggiunto per SpecialCoffee.
La passione per il caffè di Danilo è confermata e supportata da un percorso formativo SCA, iniziato presso Mumac Academy con Filippo Mazzoni e Andrea Milioto, e che sta proseguendo presso la Coffee Training Academy di Davide Cobelli con Simone Cattani, Francesca Bieker, Chiara Bergonzi, Marco Cremonese, con l’obiettivo di arrivare ai livelli professional. Condividendo la passione per il caffè, Danilo in SpecialCoffee è incaricato di sviluppare e implementare la strategia aziendale, rete distributiva e vendite dell’azienda in qualità di business development manager. SpecialCoffee ha già sviluppato una solida presenza e leadership in mercati chiave e ritiene vi sia l’opportunità di espandersi ulteriormente entrando in nuovi mercati, paesi e canali. L’arrivo di Danilo Bondesan si inserisce nel progetto di allargare la nostra area di influenza, facendo anche leva sul vantaggio competitivo costituito dal nostro patrimonio di conoscenze nel mondo dell’espresso. Danilo innoverà e svilupperà attivamente l’attuale business, fornendo costantemente il suo contributo alla continua crescita dell’azienda.
La conoscenza del caffè e dell’espresso per SpecialCoffee è un elemento strategico, fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi che si è posta. Per questo, oltre alla realizzazione di una sala training, con relativo programma corsi che copre vari aspetti legati all’estrazione e all’analisi sensoriale del caffè, SpecialCoffee ha deciso di formalizzare questa nuova funzione aziendale. Siamo certi che Danilo, grazie alla sua esperienza e alla sua naturale leadership, contribuirà ad arricchire e accelerare il nostro programma di crescita, sviluppo e innovazione.
Il suo commento sul nuovo ruolo:
“Ad una prima valutazione è evidente dalle mie referenze che non ho precedenti diretti nel settore. Tuttavia, spinto dalla passione per il caffè, con volontà, umiltà e l’ambizione di far crescere il mio profilo, mi sono dedicato e ancora mi impegno ad espandere ed accumulare esperienze e competenze da contatti, corsi, fiere, letture, pratica e studi legati al mondo caffè ed alle sue estrazioni, convinto che trasmettere passione e attitudine sia un primo ed importante aspetto nelle relazioni commerciali. Sono felice di avere l’opportunità di lavorare con SpecialCoffee, caratterizzata da un potenziale immenso, che si accompagna a un approccio non convenzionale, in armonia con il mio pensiero e da me molto apprezzato. Sono onorato di far parte di questo esaltante progetto, che punta a cambiare le regole consolidate e a supportare un futuro migliore per il settore caffè.”
In bocca al lupo a Danilo Bondesan, con l’augurio che questo viaggio nel mondo del caffè inizi con l’obiettivo di raggiungere traguardi ambiziosi.
illycaffè, leader globale del caffè di alta qualità sostenibile, ha partecipato a HOMI Independent, l’evento fieristico dedicato all’home decor in programma dal 16 al 19 settembre 2022 a FieraMilano (Rho).
Al centro di HOMI Independent quest’anno, la sostenibilità, prioritaria e centrale in tutti gli ambiti produttivi e imprescindibile all’interno dello stand illycaffè, dove l’azienda racconta il proprio approccio sostenibile e innovativo attraverso una serie di novità dedicate alla preparazione di un caffè ottimale anche a casa. Infatti, con l’iniziativa #OneMakesTheDifference, illycaffè persegue l’obiettivo di diventare carbon neutral entro il 2033 attraverso un programma pluriennale di sviluppo di nuovi prodotti e materiali monouso ecosostenibili per un’esperienza di consumo sempre più responsabile e contemporanea.
Tra questi, in esposizione presso lo stand, i modelli della gamma E.S.E. (Easy Serving Espresso), come la macchina per il caffè super compatta e sostenibile illy easy, che rilancia, nell’uso domestico, l’utilizzo delle cialde E.S.E. (certificate compostabili e conferibili nell’organico), disponibile nell’inconfondibile rosso illy, in nero e, novità di quest’anno, anche in colore bianco; e la X1 Anniversary E.S.E. & Ground che permette di scegliere tra due sistemi di preparazione ecosostenibili, prevedendo contemporaneamente la possibilità di utilizzare le cialde E.S.E. o il caffè macinato per espresso. Ma non è tutto: HOMI Independent è stata anche l’occasione per presentare le macchine da caffè Iperespresso illy per uso domestico, come la Y3.3 in tre nuove colorazioni pastello. La Y3.3 è la macchina disegnata dall’architetto Piero Lissoni, le cui linee minimaliste e senza tempo sono state presentate proprio in occasione del noto evento fieristico in tre nuovi colori pastello: arancio, giallo e verde, in aggiunta alle varianti già presenti (bianco, nero, rosso e azzurro), ampliando la gamma di uno dei modelli preferiti dai consumatori più giovani e attenti alle novità di design, che prediligono l’utilizzo del caffè in capsule.
L’Università del Caffè e i suoi docenti hanno preso inoltre parte agli eventi della nuova grande area espositiva “Coffee Experience by ALTOGA”, interamente rivolta al mondo del caffè e alle sue varianti: con tre incontri dedicati ai coffee lovers che desiderano assaporare il caffè attraverso storie, racconti ed esperienze gustative, dalla pianta alla tazzina, dal chicco al palato.
Annunciato in via ufficiale il progetto Starbucks Odissey, che farà il suo debutto entro la fine dell’anno. Il progetto consisterà in un mix tra una piattaforma per la distribuzione dei collezionabili digitali (NFT) e un programma fedeltà legato alla più nota catena di caffetterie del mondo. Una nuova esperienza che offrirà l’opportunità di guadagnare e acquistare NFT per sbloccare l’accesso a nuove esperienze di caffetteria. Gli interessati ad oggi possono iscriversi a una lista d’attesa utile per conoscere ulteriori dettagli, non appena saranno disponibili. Il primo territorio interessato dall’iniziativa sarà naturalmente quello degli States. L’introduzione degli NFT viene descritta come un ampliamento del programma Rewards già operativo, ideato per puntare sul coinvolgimento dei members anche attraverso attività come giochi interattivi e sfide organizzate ad hoc. Tra gli obiettivi dichiarati, c’è anche quello di creare una vera e propria community Web3
Starbucks, che ha sempre svolto la funzione di Third Place, un posto tra la casa e il lavoro in cui godersi il calore della connessione di fronte a un caffè, in comunità e con un senso di appartenenza punta, attraverso l’esperienza Starbucks Odyssey, ad estendere questo tipo di connessione nel mondo digitale.
Una recente innovazione di prodotto integrata da Migros, nota catena GDO elvetica, promette di cambiare radicalmente l'industria del caffè. CoffeeB è una sfera di caffè pressato interamente compostabile, che vanta tutte le comodità dei sistemi in capsule tradizionali e garantisce il massimo piacere del caffè, senza però generare rifiuti: l'innovazione è da oggi disponibile in tutta la Svizzera nei negozi Migros, melectronics e Digitec Galaxus, nonché in Francia, mentre in Germania sarà introdotta nella primavera del 2023. Seguiranno altri mercati, in quanto l'interesse per questa novità all'estero è grande.
Dopo le capsule di caffè, lanciate ben 36 anni fa, Migros e la sua affiliata Delicasono protagonisti di una nuova rivoluzione sul mercato del caffè: CoffeeB è infatti il primo sistema in capsule senza l'uso di capsula grazie alla «Coffee Ball», una sfera di caffè pressato rivestita soltanto da uno strato protettivo, brevettato da Delica. Questo non solo conferisce alla Coffee Ball una certa stabilità, ma forma anche una barriera di ossigeno ottimale, che preserva l'aroma del caffè allo stesso modo dell'alluminio. Come il caffè, anche lo strato protettivo è di origine naturale e quindi completamente compostabile: la Coffee Ball si decompone nel giro di poche settimane in prezioso humus. Il sistema è completato dalla macchina da caffè CoffeeB Globe, dotata di tecnologia d’infusione brevettata. CoffeeB offre inoltre la scelta delle varietà di caffè e diversi gradi d’intensità. “CoffeeB permette a Migros di coniugare ciò che prima non era possibile unire: esperienza gustativa, convenience e assenza di rifiuti”, afferma soddisfatto Fabrice Zumbrunnen, presidente della Direzione generale della Federazione delle cooperative Migros: “Siamo convinti di aver sviluppato con CoffeeB una tecnologia che risponde alle esigenze odierne di consumatrici e consumatori e che avrà un impatto positivo sull'ambiente. Il sistema in capsule senza capsula è in perfetta sintonia con la strategia di sostenibilità di Migros. Si tratta del prodotto innovativo più importante nella storia dell'azienda”. CoffeeB è un sistema “zero waste” che, abolendo le capsule in alluminio o plastica, riduce sensibilmente i rifiuti (la quantità di rifiuti generata dalle capsule di caffè nel mondo ammonta a circa 100’000 tonnellate all'anno, ndr).
La sostenibilità di CoffeeB va oltre la compostabilità delle Coffee Ball: la macchina è prodotta in gran parte con materiali riciclati e può essere riparata, se necessario, nei centri di servizio Migros. La struttura modulare della macchina consente inoltre di sostituire singole componenti tecniche. Per l'intero sistema e tutte le varietà di caffè vengono compensate al 100% le emissioni di CO2. I chicchi di caffè provengono da coltivazioni sostenibili e, a seconda dell'aroma, sono certificati Rainforest Alliance® oppure Bio® e Fairtrade®. Tutte le confezioni sono riciclabili.
Zumbrunnen dichiara: “La semplicità di CoffeeB lascia difficilmente intuire l'immane lavoro di sviluppo interno e l'enorme impegno del team che si celano dietro questa tecnologia. Dall'idea al lancio sono trascorsi cinque anni, durante i quali abbiamo vissuto numerosi insuccessi. La visione di sviluppare un sistema in capsule senza rifiuti si è fatta però sempre più pressante”. L'interesse suscitato all'estero mostra che ne è valsa la pena: CoffeeB sarà lanciato in Francia in contemporanea alla Svizzera, mentre in Germania giungerà nella primavera del 2023 e sono previsti lanci anche in altri mercati.
In Svizzera CoffeeB è in vendita da martedì 6 settembre in tutte le filiali Migros, presso melectronics e Digitec Galaxus, nonché su migros.ch e coffeeb.com. Le Coffee Ball sono disponibili in otto referenze diverse. La macchina da caffè CoffeeB Globe è disponibile in bianco o in nero.
Il marchio CoffeeB è stato lanciato nel 2022 sotto l'egida di Delica SA, affiliata di Migros.
Lavazza ufficializza l’ingresso nel metaverso e lancia un videogioco di calcio che intende sensibilizzare i giovanissimi su uno dei temi di grande attualità in campo ambientale, la deforestazione. Lavazza Arena permette alla community di divertirsi e, al tempo stesso, di comprendere l’entità di questo fenomeno: ogni giorno la Foresta Amazzonica perde più di un milione di alberi, l’equivalente di una superficie di un campo da calcio ogni 20 secondi.
Nella Giornata Mondiale d’Azione per l’Amazzonia, lunedì 5 settembre, due grandi del calcio mondiale quali Claudio Marchisio e Giorgio Chiellini, parteciperanno come ospiti speciali ai match durante le live Twitch rispettivamente di Marcy7 (https://www. twitch.tv/marcy7 ), dalle 20.30 alle 21.15, e di ilGattoSulTubo (https://www.twitch.tv/ilgattosultubo), dalle 17.30 alle 18.15, per sfidare tutti i gamer che si collegheranno.
Lavazza è riconosciuta come azienda capace di comunicare in modo dinamico e innovativo, pur senza perdere il proprio heritage, rappresentato da oltre 120 anni di storia. È chiave per il brand individuare sempre nuovi linguaggi, nuovi stili e canali di comunicazione per raccontare progetti e temi di interesse collettivo, l’innovazione è uno dei valori aziendali. Per Lavazza, tutte le attività di comunicazione intendono creare un legame emotivo, valoriale, con il consumatore, capace di andare oltre il brand per coinvolgerlo e stimolarlo alla riflessione, come in questo caso i giovani della Generazione Z. L’azienda crede molto nel coinvolgimento delle nuove generazioni attraverso l’utilizzo di piattaforme diverse - digital, eventi esperienziali, musica - con l’obiettivo di stimolare il dialogo su tematiche di carattere culturale e sociale rilevanti per la comunità. Cosciente delle problematiche ambientali odierne e dell’urgenza della maggiore consapevolezza di quante più persone possibili della grave situazione della Foresta Amazzonica, Lavazza vuole contribuire a sensibilizzare i giovani su questo tema ingaggiandoli su Roblox attraverso un linguaggio emotivamente coinvolgente e diretto con l’utilizzo di un videogioco divertente e appassionante come quello del calcio. Il gioco prende spunto da uno dei tanti progetti della Fondazione Lavazza (*), nello specifico quello realizzato in collaborazione con Cesvi a sostegno delle comunità indigene nella riforestazione della Amazzonia peruviana, nella provincia di Tambopata nel Rio de Madre de Dios (**).
Lavazza Arena è un mondo virtuale assolutamente diverso dai consueti campi da calcio, tutto da esplorare e scoprire. Qui il giocatore entra e si trova in un campo completamente ‘pulito’. Una volta entrati basta destreggiarsi nelle varie aree dell’Arena: più partite di calcio vengono giocate, più la mappa di gioco torna ricca di verde, natura e alberi. I giocatori possono competere sul campo principale o semplicemente divertirsi nella Practice Area, dove varie esercitazioni metteranno alla prova le loro abilità. In alternativa possono passare del tempo nel Lavazza Cafè o nella Learning Area per informarsi sul tema della deforestazione. Sono inoltre disponibili delle personalizzazioni per il proprio avatar con skin e power-up dedicati a tema Amazzonia.
Lavazza Arena è disponibile su Roblox, piattaforma online che negli ultimi tempi ha raggiunto i 50 milioni di utenti giornalieri. In occasione del lancio, oltre ai calciatori Claudio Marchisio e Giorgio Chiellini, sono stati coinvolti i creator Marcy7, ilGattoSulTubo, Queen_Giorgia, OwengeJuiceTV che, durante una diretta streaming su Twitch, esploreranno la Lavazza Arena e organizzeranno un vero e proprio torneo con la propria community. Durante tutta la settimana, inoltre, Slends e Rupthy condivideranno su TikTok la loro esperienza all’interno di questo nuovo mondo Roblox creato da Lavazza.
L’iniziativa nasce da un’idea di We Are Social che ne ha curato strategia, creatività e realizzazione. Lo sviluppo del gioco è a cura di Dubit.
Per Caffè Vergnano la sostenibilità non è un’azione strumentale, ma una filosofia applicata a tutta la catena produttiva, a tutti i livelli. La torrefazione torinese ha come obiettivo dichiarato quello di rendere il proprio caffè parte di un cambiamento sostenibile che guardi al futuro, con l’obiettivo di consegnare alle nuove generazioni un mondo migliore.
Nell’anno del suo 140° anniversario , l’azienda ha così implementato il Comitato di Sostenibilità facendolo diventare un asset strategico per il suo sviluppo e la sua missione a livello internazionale. Grazie all’azione di questo importante organo operativo, nato in occasione della Giornata della Terra 2021, è stato stipulato un contratto con l’ azienda agricola Valbona di Poirino (TO) per la fornitura delle pellicole di caffè , un sottoprodotto ottenuto in fase di tostatura, da cui si otterranno biogas e digestato . Il primo è una miscela di metano e anidride carbonica impiegato per la produzione di energia elettrica ; il secondo è il residuo del processo di digestione delle biomasse vegetali che può essere utilizzando come fertilizzante , andando a contribuire alla riduzione del carico di concimi chimici distribuiti nei campi.
Secondo le stime, saranno oltre 100 tonnellate ogni anno le pellicole recuperate, che daranno una produzione di circa 80mila kW , che corrisponde all’incirca all’energia che un’auto elettrica di medie dimensioni impiega per percorrere 5.800 chilometri.
Il progetto, nato in un’ ottica di economia circolare , permette di valorizzare un sottoprodotto da smaltire in risorsa e per Caffè Vergnano questo traguardo rappresenta un’ulteriore conferma di concretezza e competenza nel settore della sostenibilità ambientale e sottolinea l’attenzione dell’azienda verso la ricerca continua di qualità e di standard elevati, attraverso azioni eticamente responsabili e attente al bene del nostro Pianeta.
“Vogliamo lasciare il segno” è il titolo del Manifesto di Solidarietà di Vergnano, i cui obiettivi si riassume in tre punti: dedizione per un caffè più sostenibile; impegno verso un’economia circolare; infine cura per le persone, in particolare per le donne sia delle comunità produttrici sia più vicine, per le quali vengono promosse pari opportunità e progetti educativi.
L’assistente sociale più famosa della tv, interpretata dall'attrice napoletana Serena Rossi torna in onda con nuove avventure, sia sul fronte professionale che sentimentale e familiare, tratte dai romanzi di Maurizio De Giovanni.
È uno degli appuntamenti più attesi della nuova stagione del palinsesto Rai, secondo capitolo della produzione tratta dai racconti “Dodici rose a Settembre”, “Troppo freddo per Settembre” e “Una sirena a Settembre” di Maurizio De Giovanni, in programma dal 2 Ottobre in onda in prima serata su Rai 1.
Un debutto particolarmente atteso quello della fiction campione di ascolti della passata stagione che ha registrato ascolti ben al di sopra delle più rosee aspettative, toccando anche punte del 28% di share.
Il 23 settembre, presso l’hotel San Michele di Caltanissetta, ha preso il via a livello regionale l’accordo nazionale firmato nei mesi scorsi da CONFIDA – Associazione Italiana Distribuzione Automatica e Fondazione Banco Alimentare.
La collaborazione prevede la raccolta e la donazione delle eccedenze alimentari del settore della distribuzione automatica da parte di Banco Alimentare ad enti convenzionati che offrono aiuto a famiglie e persone in difficoltà. La Sicilia è un’ulteriore tappa del percorso che si snoda lungo la penisola, volto a dire addio allo spreco alimentare nel settore del vending.
Erano presenti all’incontro, il Presidente delle Imprese di Gestione di Confida Pio Lunel e il Delegato Confida della Sicilia Roberto D’Asta insieme alla direttrice del Banco Alimentare della Sicilia Occidentale Maria Albano e al direttore del Banco Alimentare della Sicilia Domenico Messina.
La Sicilia conta un totale di 367 imprese del settore, rispettivamente: 91 a Palermo, 71 a Catania, 39 a Trapani, 36 a Ragusa, 31 sia ad Agrigento che a Messina, 29 a Siracusa, 27 a Caltanissetta e 12 a Enna.
“La Sicilia è la prima delle isole ad adottare un approccio solidale attraverso l’accordo stipulato tra CONFIDA e Banco Alimentare – commenta Pio Lunel, Presidente delle Imprese di Gestione di CONFIDA – Questo importante percorso di responsabilità sociale conquista così una nuova tappa con la sottoscrizione ufficiale dell’accordo nazionale firmato dall’Associazione e dalla Fondazione durante Venditalia”.
Per la gestione del progetto i Banchi Alimentari regionali saranno infatti collegati con le 11 Delegazioni Territoriali di CONFIDA a cui partecipano tutte le società di gestione della distribuzione automatica iscritte all’associazione.
“Tutti gli sforzi di Banco Alimentare sono da sempre focalizzati al recupero di alimenti ancora perfettamente commestibili da destinare a persone in difficoltà - dichiara Pietro Maugeri, Presidente di Banco Alimentare della Sicilia - purtroppo in numero sempre più crescente anche nella nostra isola. Siamo, pertanto, molto grati a CONFIDA per averci dato la possibilità di estendere la nostra azione di recupero anche al settore della distribuzione automatica. Oggi grazie a questo accordo aggiungiamo un importante tassello nella lotta allo spreco alimentare.”
“Questa nuova collaborazione operativa - commenta Santo Giordano, Presidente di Banco Alimentare Sicilia Occidentale - in questo periodo ancor più difficile per famiglie e aziende, a causa dei rincari energetici e delle materie prime, è un aiuto concreto al lavoro di recupero che oggi più che mai stiamo sviluppando attraverso tutte le fonti, per fronteggiare le richieste di aiuto alimentare cresciute drasticamente dall’inizio della pandemia e rivolte a Banco Alimentare”.
La Guidaonline Vending OCS 2022 è una pubblicazione di editoria digitale a cura di Beverfood.com Edizioni, di durata annuale, unica nel suo settore, dedicata innanzitutto agli operatori professionali di categoria (gestori e rivendite, produttori di distributori automatici e macchine caffè OCS, produttori di beni e servizi destinati alla DA), agli operatori della comunicazione, del marketing e della distribuzione e a tutti gli altri soggetti che in qualche modo vogliono conoscere e approfondire questa moderna realtà distributiva.
La nuova Guidaonline fornisce inizialmente una panoramica del settore Vending e OCS con riferimento agli elementi più significativi del mercato: giri d’affari, parco macchine, analisi per specifici segmenti e si completa con una panoramica sullo scenario competitivo e i principali gruppi operanti nel settore.
La seconda sezione è dedicata ai gestori del vending, comprendendo sia le aziende di gestione in senso stretto che le cosiddette “rivendite”, ripartite per le varie regioni e province.
Segue una terza sezione con la segnalazione delle aziende fornitrici di impianti di distribuzione automatica, sistemi di pagamento, macchine da caffè OCS, impianti di erogazione e dispensing e materiali di complemento per il vending e l’OCS
Una quarta sezione è dedicata, infine, alle aziende fornitrici di food & beverage (caffè e bevande calde, acqua e bevande fredde, snack dolci e salati) che operano nel settore.
La guida ha cadenza annuale e nell’ultima edizione ha registrato oltre 30.000 copie scaricate dal portale Beverfood.com. La nuova edizione della Guidaonline Vending & OCS 2022 è disponibile per il download gratuito al link: www.beverfood.com/downloads/guidaonline-vending-ocs-italia/
Settembre è per eccellenza il mese della ripartenza. E BRITA è orgogliosa di ripartire ufficializzando il lancio del nuovo brand design e company logo di BRITA, una chiara dimostrazione della continua evoluzione del marchio dell'azienda.
Nel corso degli anni, il business è cresciuto e si è evoluto: da un’azienda familiare monoprodotto, inventrice negli anni ‘60 dell’iconica caraffa filtrante per il mercato domestico, BRITA è diventata una realtà multinazionale presente in oltre 70 paesi nel mondo. Oggi vanta un portfolio multiprodotto e opera in tre settori (domestico, professionale e dispenser) nei quali è riconosciuta come sinonimo di qualità, specialista ed esperta in un mercato di nicchia.
Il mondo sta cambiando più veloce che mai e stare al passo con i tempi diventa una prerogativa essenziale. La scelta di cambiare e rinnovare deriva proprio dagli stimoli che l'azienda respira quotidianamente nel contesto in cui vive e opera. Ridisegnare il brand le ha permesso di riflettere al meglio su chi è oggi e rappresentare dove è diretta.
L'acqua è la nostra fonte di vita, il nostro tutto. È un bene prezioso che insieme dobbiamo proteggere tenendo fede alla vision: “Cambiare le abitudini delle persone nel bere acqua in modo sostenibile.” BRITA crede fortemente che l’esperienza di gustare buona acqua da bere possa avere origine aprendo l’acqua potabile di qualsiasi rubinetto.
Il rilancio del brand design segna un'altra tappa importante nell'evoluzione di BRITA verso la trasformazione in un lifestyle brand che vuole appassionare, essere fuori dagli schemi, ma soprattutto ispirare le generazioni future. La trasformazione in atto del brand BRITA è guidata da una comunicazione chiara, autentica e in grado di farsi portavoce della realtà con uno sguardo rivolto al futuro, per potersi incamminare verso la strada intrapresa da una generazione sempre più digitale.
Il 29 settembre ricorre la Giornata internazionale della consapevolezza sulla perdita e lo spreco alimentare, indetta dalla FAO per la prima volta nel 2019.
Se le persone non hanno la possibilità di seguire diete sane non si risolverà il problema della malnutrizione, né si potrà mai sconfiggere la fame se non si pone fine alla perdita e allo spreco di cibo: da questa considerazione è nata l’idea della FAO di una giornata dedicata alla consapevolezza di un problema che riguarda il mondo intero.
I cambiamenti climatici hanno un impatto fortemente negativo sull’agricoltura e ne riducono le produzioni, mentre cresce la domanda di cibo sano in tutto il mondo. In questo contesto la consapevolezza sulla perdita e lo spreco alimentare è un dovere morale ancor prima che economico.
Le aziende devono andare incontro alle esigenze dei consumatori e dare loro segnali concreti, come fa il Gruppo Granarolo, la più grande filiera italiana del latte: “Abbiamo bisogno che più istituzioni, più aziende, più consumatori attenti facciano sentire la loro voce, portando maggiore consapevolezza nelle case, sottolineando la grande responsabilità che ognuno di noi ha nel produrre, nell’acquistare, nel buttare”, ha dichiarato Gianpiero Calzolari, presidente del Gruppo Granarolo.
Il piano antispreco di Granarolo va incontro alle esigenze delle famiglie.
La migliore qualità del latte all’origine e il mantenimento scrupoloso della catena del freddo allungano la shelf life di latte e latticini e riducono lo spreco alimentare.
Nel 2021 sono stati venduti 1400 quintali (il 28% del totale) di prodotti a data corta all’interno degli spacci Granarolo. Non mancano altre iniziative interessanti per la spesa delle famiglie: le Botteghe Granarolo per ridurre lo spreco alimentare e le vending machine anti spreco presso gli stabilimenti Granarolo, oltre all’avvio di un hub solidale a Bologna che fornirà 170mila pasti all’anno per sfamare le famiglie più fragili.
Partendo da un approccio concreto, il gruppo Granarolo ha indirizzato le sue strategie di crescita verso gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.
Mirando alla sostenibilità, gli interventi di Granarolo sono volti ad alzare gli standard di certificazione del benessere animale, a ridurre l’uso delle materie plastiche e incrementare quello della plastica riciclata, a ridurre lo spreco alimentare promuovendo l’economia circolare, a realizzare progetti a beneficio della comunità.
Il macro-obiettivo del Gruppo è ridurre entro il 2030 le emissioni di gas a effetto serra del 30% per Kg di latte prodotto dalla filiera.
Zuegg, storica azienda veronese che dal 1890 fa della frutta la propria passione, compie un nuovo ed importante passo verso la sostenibilità finalizzato a promuovere l’adozione di un modello alimentare sano e genuino, fondato su un’agricoltura a basso impatto ambientale.
Come risposta coerente ai bisogni dei consumatori, per il nostro corpo e per la terra in cui viviamo, Zuegg continua a scegliere la trasparenza e in quest’ottica amplia la linea senza residui di pesticidi e si racconta nel nuovo spot da poco on air. Qui la frutta, tutta italiana, è superiore sia in termini di percentuale nella ricetta che in termini di sostenibilità perché non contiene tracce di pesticidi chimici, ovvero quelle sostanze utilizzate per preservare la frutta dagli attacchi degli insetti, che grazie a questo tipo di agricoltura naturale non restano né nella buccia né nella polpa.
L’esperienza gustativa richiama il profumo, l’autenticità e la corposità del frutto appena raccolto. Si tratta di un progetto unico nel suo genere, una grande scommessa sulla protezione della biodiversità del territorio e sul rispetto sia dei cicli della natura che delle comunità in cui opera.
Nella ricca Dubai, lo sceicco Mohammed ha dato il via ad un’iniziativa che si rivolge alle fasce più deboli della popolazione: sono stati infatti installati distributori automatici che forniscono pane gratuito. "Bread for all" è la nuova iniziativa del Mohammed bin Rashid Global Center for Endowment Consultancy (MBRGCEC), progettata per aiutare le famiglie povere e i lavoratori svantaggiati offrendo pane gratuito tramite distributori automatici intelligenti.
In collaborazione con i supermercati Aswaaq, i distributori automatici intelligenti saranno situati all’interno di alcuni punti vendita in posizioni strategiche della metropoli. Un approccio moderno e sociale alla beneficenza: i distributori automatici, facili da usare, preparano ed erogano il pane durante tutto il giorno. Gli utenti possono premere il pulsante “ordina” quindi, dopo alcuni minuti di attesa, ritirare la propria quantità di pane, erogata dalla macchina.
Il programma si ispira alla visione dello sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, Vice Presidente e Primo Ministro degli Emirati Arabi Uniti e Sovrano di Dubai che, all'inizio della pandemia, ha dichiarato: “Negli Emirati Arabi Uniti nessuno dorme affamato o bisognoso”. È inoltre possibile donare a favore del progetto “Bread for all” attraverso un sito dedicato, www.mbrgcec.ae, utilizzando la App “Dubai Now”, tramite SMS o direttamente dallo schermo della vending machine.
Disponibili in tempi rapidi e ad un prezzo conveniente, sono perfettamente compatibili con altri sistemi e rappresentano un elemento di valore aggiunto per i tuoi distributori.
Siamo partner, non solo fornitori: insieme troveremo la soluzione perfetta per ottimizzare le funzionalità delle tue vending machine, migliorarne le prestazioni e consolidare il risultato commerciale.
CIBOULETTE (IN FRANCESE, “ERBA CIPOLLINA”) È IL NUOVO SERVIZIO DI MICRO-BANQUETING
PROPOSTO DA GREATFOOD A TUTTI QUEI CLIENTI CHE INTENDONO DIFFERENZIARSI OFFRENDO UNA RISTORAZIONE TAILOR-MADE DI ALTISSIMA QUALITÀ.
DIETRO QUESTO AMBIZIOSO PROGETTO CI SONO ADA VENDING, ANIMA COMMERCIALE E LOGISTICA DI CIBOULETTE, CON LA SUA PROFESSIONALITÀ E LA CONOSCENZA PROFONDA DEI CLIENTI E DEL
SETTORE, UNA NUOVA STRUTTURA PRODUTTIVA CHE SI AVVALE DI MANAGER E TECNICI DI LUNGA ESPERIENZA, CAPITANATI DALL’INGEGNER PAOLO PANTUSA, IDEATORE DI CIBOULETTE E UNA CHEF E MENÙ DESIGNER DI CULTURA INTERNAZIONALE, ANTONELLA PITTON. LA NUOVA SEDE DI FAGNANO OLONA, POSTA ALL’INTERNO DI UN AFFASCINANTE EDIFICIO INDUSTRIALE DI INIZIO ‘900, APPLICA LE PIÙ
ADA VENDING PRESENTA CIBOULETTE, IL SERVIZIO DI MICRO-BANQUETING SU MISURA PER LE AZIENDE
UNA FONTE DI ENERGIA RINNOVABILE, LA GEOTERMIA.
DALLA PRIMA COLAZIONE AI CATERING PER EVENTI O FIERE, CIBOULETTE È IN GRADO DI REALIZZARE PRODOTTI DI QUALITÀ GARANTITA, FRUTTO DI UNA CONTINUA RICERCA DI GUSTO E PROVENIENTI DA UNA FILIERA CONTROLLATA. INOLTRE, LE CERTIFICAZIONI OTTENUTE PERMETTONO DI
SODISFARE QUALSIASI SPECIFICITÀ ALIMENTARE, INCLUSE LE INTOLLERANZE E LE ALLERGIE, PER UN SERVIZIO SU MISURA.
A PRESENTARE QUESTO INTERESSANTE PROGETTO, MATTEO AMORUSO DI ADA VENDING E PAOLO PANTUSA, AMMINISTRATORE DI GREATFOOD SRL (SOCIETÀ CHE DETIENE IL MARCHIO CIBOULETTE), CHE LA NOSTRA REDAZIONE HA INCONTRATO PRESSO LA SEDE DELLA SOCIETÀ A OLGIATE OLONA (VA).
Cosa ha spinto una gestione vending come ADA ad investire in un progetto di ristorazione come Ciboulette? A convincerci è stato il rapporto di collaborazione pluriennale con Paolo Pantusa, che è stato a lungo un nostro fornitore di fiducia e che ci ha sottoposto l’idea. La sua proposta ci ha incuriositi, perché ci interessava l’idea di sviluppare un nuovo progetto nell’ambito della produzione alimentare di alto livello. Abbiamo deciso di investire partendo dal principio che con le nostre utenze avremmo avuto un bacino di clienti importante, sia per gli eventi aziendali sia per quelli privati.
Crediamo che la ristorazione possa dare soddisfazione purché la si faccia nella direzione giusta, quella della qualità chiaramente, e siamo convinti che il format del micro banqueting, se ben realizzato e proposto al giusto target, possa rappresentare una rivoluzione.
Dal punto di vista di Ada Vending, inoltre, il progetto Ciboulette riesce a soddisfare una serie di esigenze: la diversificazione in un settore diverso dal vending, ma vicino e complementare, la ricerca di sinergie con la nostra attività primaria e l’ampliamento della gamma di servizi proposti al cliente.
Come mai avete deciso di affrontare anche un investimento immobiliare così importante? Abbiamo acquistato un immobile del primo ‘900 con un grande valore estetico per via della sua tipica architettura industriale e questo, nella nostra ottica di rimanere legati ad una dimensione artigianale, rappresenta senz’altro un valore.
La struttura inoltre ci garantiva gli spazi necessari, consentendo di realizzare un sito di circa 2.000 mq.
Naturalmente anche la vicinanza con la sede di Ada Vending, raggiungibile in pochi minuti, oltre che la prossimità con l’aeroporto, sono per noi un vantaggio.
Purtroppo la pandemia ha frenato significativamente i lavori, vista la scarsità
di materiali e il rallentamento burocratico, già notoriamente penalizzante. Dopo oltre un anno e mezzo, finalmente abbiamo potuto avviare la produzione.
Intendete offrire un servizio di micro banqueting anche ai vostri clienti vending? Assolutamente sì, l’idea di sfruttare l’ampio e fidelizzato portafoglio clienti di Ada Vending è uno dei pilastri portanti del progetto. Ci siamo chiesti quale ulteriore prodotto o servizio avremmo potuto proporre ai nostri clienti e abbiamo trovato nel micro banqueting una risposta coerente e concettualmente vicina alle attività di ristorazione e gestione della pausa.
Alcuni dei prodotti della gamma Ciboulette possono essere inseriti nelle macchine vending? Siamo innanzitutto gestori, era quindi d’obbligo sviluppare una gamma di prodotti dolci e salati adatti al canale vending. Abbiamo fatto uno studio non solo sulla macchinabilità del prodotto, ma anche sulla possibilità di cederlo a un prezzo che fosse corretto
per il cliente vending. Il nostro laboratorio dispone di reparti di panificazione e di pasticceria, e questo ci permette di calibrare con precisione la dimensione dei panini e dei dolci per sfruttare al meglio gli spazi nei distributori automatici.
Qual è la shelf-life dei prodotti dedicati al canale vending? Per i panini garantiamo una vita utile di 8-10 giorni e per i dolci fino a 30 giorni. La durata dei panini potrebbe sembrare penalizzante, se confrontata con i circa 40 giorni dei prodotti industriali, ma è chiaro che si è fatta una scelta di qualità senza compromessi.
In gestione abbiamo sospeso il servizio ai clienti basso-consumanti, sostituendo ai panini una focaccia tostata di nostra produzione e l’abbiamo lasciato attivo solo per i clienti più virtuosi e con passaggi frequenti.
Uno dei nostri obiettivi non è avere una lista di clienti lunga, piuttosto di offrire ad alcuni clienti una scelta di prodotti d’élite.
La gestione dei resi rende il progetto sostenibile? Una volta che si sono
calibrati i rifornimenti i resi sono marginali e non costituiscono un problema. Stiamo parlando di un prodotto di nicchia da proporre in maniera controllata senza eccessi.
È davvero possibile offrire la qualità dei prodotti Ciboulette ad un prezzo compatibile con il canale del vending? Un prodotto fresco, artigianale e di alta qualità non può costare come uno industriale, ma questo non ci impedisce di rimanere in una sfera di prezzo accettabile e adatta al nostro settore. Spesso ci diciamo che gli operatori del vending devono alzare i prezzi e puntare su servizi di qualità: Ciboulette vuole essere uno degli strumenti per perseguire questa politica.
Abbiamo scelto di offrire un prodotto ricercato e freschissimo con l’obiettivo di migliorare il livello dell’offerta. L’innalzamento della qualità crediamo non sia perseguibile solo con i prodotti industriali a lunga conservazione che abbiamo utilizzato fino ad oggi.
Da dove nasce l’originale scelta del nome Ciboulette? Ciboulette nasce dall’esigenza di trovare per questo progetto un nome commerciale che avesse un forte appeal. Avendo una chef di origine belga è stato naturale che la scelta ricadesse per su un nome francese.
Ciboulette significa “erba cipollina”, una materia prima che evoca freschezza, profumo, genuinità e gusto.
Quale percorso professionale ti ha portato ad intraprendere il progetto Ciboulette con Ada Vending? Dopo la laurea in ingegneria elettrico-gestionale all’università di Pavia, ho svolto brevi lavori nell’editoria informatica e come responsabile di gestione di servizi di logistica e lavaggio per l’industria del catering aereo. In quest’ambito, in seguito all’apertura della Grande Malpensa, ho iniziato a gestire la commercializzazione di prodotti alimentari destinati ai voli.
Quando questo business è arrivato ad un livello davvero importante, sono stato incaricato dal mio datore di lavoro di aprire e condurre direttamente uno stabilimento produttivo. È nata così un’azienda nei pressi di Malpensa, anomala per il settore, perché orientata esclusivamente alla produzione di prodotti freschi dolci e salati che il mercato aereo richiedeva. Siamo arrivati in poco tempo ad avere 10 milioni di fatturato e circa 80 operatori e negli ultimi anni abbiamo aperto anche una sede a Roma. Nel 2018 la società è stata acquistata da una multinazionale del catering e nel 2020 ha chiuso. Io, nel frattempo, ero uscito dall’azienda e avevo cominciato a fare consulenze tecniche nel settore alimentare. In questo periodo ho avuto contatti con alcune aziende del vending a cui ho suggerito un modello industriale per la produzione di prodotti freschi dolci e salati e non solo. Sono convinto che il salto di qualità di fronte al distributore automatico debba venire anche dal prodotto all’interno: so che la leva del prezzo ha il suo peso, ma si può e si deve cambiare qualcosa.
La sfida non è stata raccolta dal primo interlocutore a cui mi sono rivolto, ma è stata accettata da Ada Vending.
Come è organizzato lo stabilimento di produzione? Il progetto industriale mira a rifornire nel modo più esaustivo e flessibile possibile il mondo del travel (aerei e treni), il vending, il microbanqueting e le società di retail.
Lo stabilimento (2.000 mq) è suddiviso in 4 reparti: impasti e cottura prodotti salati e dolci, pasticceria, paninoteca e cucina.
I reparti ausiliari sono il magazzino, la zona di decontaminazione, il lavaggio, la sala affettatura e gli uffici. Infine ci sono gli spazi frigo (+4 e -18) fondamentali per una produzione moderna e di qualità.
Quale capacità produttiva ha oggi Ciboulette e quanto di questa capacità sarà destinata alla gamma vending?
Oggi Ciboulette ha una proiezione di fatturato di circa 3.000.000 euro/annui. Attualmente operiamo con un solo turno di lavoro, costruito però per allungarsi, in caso di picchi nella domanda, fino a
tre turni. Prevediamo di poter sopportare almeno due o tre volte il fatturato attuale. Per il vending abbiamo messo a punto una gamma di panini e tramezzini freschi (fino a 10 gg di shelf-life) che stiamo testando con alcuni clienti. Ad ottobre, visti gli ottimi risultati di gradimento e nonostante gli inevitabili aumenti di prezzo, amplieremo la fornitura a tutti i clienti di Ada Vending e completeremo la gamma con prodotti salati secchi con 30 gg di shelf-life e piccoli dolci artigianali di alta qualità. Auspichiamo di poter rifornire a breve anche altre gestioni vending, in modo da avere i numeri sufficienti per coinvolgere economicamente società importanti nella produzione di salumi e formaggi. Questo significherebbe economicità e un importante appeal commerciale per i consumatori.
Riuscite a gestire una grande personalizzazione delle ricette? Non solo ci riusciamo, ma è un nostro tratto distintivo. Uno degli atout del nostro progetto industriale è quello di
creare prodotti accompagnati da servizi personalizzati (logistica, packaging, formato, rotazioni e assortimento prodotti, ingredientistica, urgenze), in modo che il valore del prodotto sia svincolato dal prezzo di mercato, determinando fidelizzazione del cliente e una barriera di ingresso per i competitors. Per questo la personalizzazione e i servizi tailor-made sono nel nostro DNA.
Come scegliete i vostri fornitori? I fornitori sono scelti per il rapporto qualità-prezzo dei loro prodotti ma anche per la loro flessibilità: se vuoi essere flessibile, devi avere partner che lo siano altrettanto. Dopo una scelta molto accurata, in base alla qualità, li andiamo a gestire testandoli. Abbiamo costruito al nostro interno un Ufficio Qualità molto efficiente e avendo ormai una grande esperienza nel settore, siamo in grado di selezionare solo i migliori fornitori. Ovviamente, stiamo sempre attenti alla qualità, all’innovazione, ai prezzi, cercando di evitare i rialzi dovuti a pure speculazioni e per garantire al cliente la
soluzione migliore restiamo sempre in costante contatto con loro.
Quali sono i progetti futuri per lo stabilimento? Lo stabilimento è aperto da pochi mesi e stiamo ancora valutando come il layout risponda ai vari flussi di lavoro. Sono previste nuove attrezzature secondo l'evoluzione del fatturato e saranno mirate all'automazione di vari processi produttivi.Per il futuro abbiamo in programma di integrare il nostro attuale sistema di sfruttamento della geotermia (grazie alla prossimità con il fiume Olona) per gli impianti di condizionamento e frigoriferi con l'installazione di un impianto di pannelli fotovoltaici che ci auguriamo possa mitigare il quasi insostenibile caro-bolletta. Grazie a questo ulteriore investimento, speriamo di essere da modello nello sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili e dare il nostro contributo alla battaglia per il rispetto dell'ambiente.
Qual è la filosofia alimentare di Ciboulette? Siamo specializzati nel
progettare eventi e proposte gastronomiche su misura, adatti a ogni esigenza. Tutti i nostri menu sono studiati per garantire la migliore offerta: proponiamo abbinamenti enogastronomici basati su una profonda conoscenza delle materie prime e un’ampia cantina. Lavoriamo nel rispetto dei più elevati standard di sicurezza alimentari, applicando cotture sottovuoto, a bassa temperatura e abbattimenti veloci. Privilegiamo produttori biologici e aziende riconosciute DOC, DOCG e DOP, in grado di garantire materie prime di alta qualità a filiera corta. Attraverso la scelta di alimenti certificati proponiamo menu adatti a tutte le esigenze alimentari o intolleranze e allergie.
La nostra chef Antonella Pitton, belga di nascita ma di origine friulana, dopo una lunga carriera come manager ha scelto di seguire la sua grande passione per la cucina, iniziando un percorso formativo che l’ha portata a frequentare alcune tra le più rinomate scuole di cucina. La sua cucina è ricercata e innovativa, in costante evoluzione, una commistione raffinata di sapori mediterranei e mitteleuropei.
IL PROGETTO RIVENDING HA DA QUALCHE MESE UN NUOVO RESPONSABILE OPERATIVO. A PARTIRE DAL 1° LUGLIO 2022, TERESA GAETANI HA INIZIATO A RICOPRIRE QUESTO IMPORTANTE RUOLO DI INTERFACCIA CON TUTTI GLI STAKEHOLDER DI RIVENDING. RIVENDING È IL PROGETTO DI ECONOMIA CIRCOLARE
PROMOSSO DA CONFIDA (ASSOCIAZIONE ITALIANA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA), COREPLA (CONSORZIO NAZIONALE PER LA RACCOLTA E IL RECUPERO DEGLI IMBALLAGGI IN PLASTICA) E UNIONPLAST (UNIONE NAZIONALE INDUSTRIE TRASFORMATRICI MATERIE PLASTICHE - FEDERAZIONE GOMMA PLASTICA) CHE HANNO CREATO UN “CICLO CHIUSO” DI RACCOLTA E RICICLO DI BICCHIERI E PALETTE IN POLISTIROLO (PS) E BOTTIGLIE IN PET PER DISTRIBUTORI AUTOMATICI.
TERESA, APPASSIONATA DA SEMPRE AI TEMI DELLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE, HA POTUTO COSÌ
CONIUGARE L’IMPEGNO PRIVATO CON L’ATTIVITÀ PROFESSIONALE, PORTANDO ALLO STAFF DI RIVENDING UN PUNTO DI VISTA NUOVO GRAZIE A SIGNIFICATIVE ESPERIENZE MATURATE IN ALTRI SETTORI, SOPRATTUTTO IN AMBITO COMMERCIALE. DAL FEBBRAIO 2022 ENTRA NELLO STAFF DI VENDITALIA SERVIZI COME RIFERIMENTO PER LA VENDITA DEGLI SPAZI ESPOSITIVI DELLA FIERA INTERNAZIONALE DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA, EVENTO CHE SUPERA TUTTE LE ASPETTATIVE, ARRIVANDO AD UN INATTESO SOLD-OUT.
TERESA GAETANI DIVENTA COSÌ RESPONSABILE OPERATIVO DEL PROGETTO RIVENDING, RICOPRENDO IL RUOLO CHE FINO AL 30 GIUGNO ERA SVOLTO DA CARLA FALATO.
LA NOSTRA REDAZIONE HA INCONTRATO E INTERVISTATO TERESA GAETANI NELLA SEDE DI VENDITALIA SERVIZI SRL.
TERESA GAETANI È IL NUOVO RESPONSABILE OPERATIVO DEL PROGETTO RIVENDING
Quale percorso professionale ti ha portato ad occupar ti di un progetto di economia circolare così importante come RiVending? Le mie precedenti esperienze profes sionali hanno una matrice comune: vendere. Nasco infat ti come commerciale, mansione che ho svolto in diversi settori, soprattutto in campo immobiliare. Proprio gra zie a questa mia inclinazione ho accettato nel febbraio di quest’anno una sfida per me completamente nuova all’in terno di Venditalia Servizi, la vendita di spazi espositivi della principale fiera internazionale della distribuzione automatica.
Come valuti questa esperienza nello staff di Venditalia? È stata un’esperienza molto appagante, perché dopo il lun go periodo pandemico e il rinvio della fiera a nuove date, nessuno poteva prevedere quale sarebbe stato il risultato. Inoltre, appena sono arrivata, tutti gli eventi di Fiera Milano in programma nei primi mesi del 2022 sono stati spostati nel secondo trimestre e questo ha provocato un ulteriore cambio di data e perfino di location per Venditalia, da Rho a Milano. L’impegno di tutto lo staff è stato davvero massimo per poter garantire il successo della manifestazione, poi arrivato con il sold out degli spazi espositivi.
IL CORRETTO CONFERIMENTO DEL RIFIUTO E L'ECONOMIA CIRCOLARE SONO LA VERA RISPOSTA ALLA GESTIONE DELLA PLASTICA NEL SETTORE DEL VENDING.
CONTIAMO DI AVERE SEMPRE PIÙ ADESIONI DA PARTE DEI GESTIORI.
Come sei arrivata ad occuparti di Riven ding? Ho conosciuto il progetto nei mesi di preparazione della Fiera. Rivending non solo aveva un suo stand, ma i suoi ce stini erano posizionati in moltissime aree espositive. Le tematiche ambientali e l’e conomia circolare sono temi che attengo no moltissimo alla sfera del mio impegno personale, quindi approfondirle e appas sionarmi al progetto è stato per me natu rale. Quando mi è stato chiesto se sarei stata disponibile ad occuparmi del pro getto in qualità di responsabile operativo ho accettato subito, perché accettando, avrei potuto coniugare le mie esperienze professionali in ambito commerciale con la mia passione per l’ambiente.
Qual è lo stato di salute del progetto Ri Vending? Il progetto RiVending è davvero pronto a decollare e da progetto poten ziale di economia circolare, trasformar si in una realtà in decine di migliaia di locazione vending italiane. Sono molto fiduciosa sul fatto che sempre più gesto ri aderiranno a RiVending e con numeri sempre più importanti.
Per affermarsi davvero sul mercato al progetto serve una svolta? La svolta c’è già stata. Venditalia Servizi ha dato inca rico alla società eAmbiente di realizzare uno studio LCA (Life Cycle Assesment) focalizzato sul calcolo delle emissio ni di gas climalteranti (greenhouse ga ses, GHG), più comunemente conosciuto come impronta di carbonio o Carbon Fo otprint, relativi a tre scenari di utilizzo dei bicchierini di plastica del vending:
SCENARIO A – il rifiuto viene gestito in modo convenzionale secondo la configu razione e le modalità esistenti di gestione del rifiuto urbano locali
SCENARIO B – bicchierino raccolta con RiVending, selezionato in un flusso di PS e avviato a riciclo. Scenario applicabile alla fase 1 del progetto. In questo caso, la materia prima seconda viene quindi uti lizzata al 100% nella produzione di nuovi articoli.
SCENARIO C - bicchierino raccolto con raccolta dedicata e avviato direttamente a riciclo. Scenario applicabile alla fase 2 del progetto.
I risultati di questo studio sono davvero incoraggianti.
Quanta CO2 si può risparmiare utilizzando i cestini RiVending per gestire correttamente i bicchieri in plastica nelle postazioni vending? Con RiVen ding, basta davvero il semplice ge sto di gettare il bicchiere nel cestino, per risparmiare ben 6,84 grammi di CO2. Un numero davvero importante perché, in media, ciascun cestino Ri vending è in grado di concorrere al ri sparmio di 100kg di CO2 l’anno. Con i numeri che sviluppa oggi il pro getto, stiamo parlando di 1.000 ton nellate di CO2 l’anno a livello naziona le e siamo appena all’inizio.
Quali sono gli obiettivi del progetto per i prossimi anni? Abbiamo obiettivi di crescita esponenziale, perché il cor retto conferimento del rifiuto e l’econo mia circolare sono la vera risposta alla gestione della plastica nel settore del vending. Per questo contiamo di avere sempre più adesioni da parte dei gestori.
I gestori, oltre ad aderire al proget to, sono tenuti a mappare il posizionamento dei cestini per favorire la raccolta dedicata al polistirolo. Stanno ottemperando anche a questo adempimento? La mappatura dei cestini a livello di CAP, unico dato “geografico” che chiediamo, sta pro cedendo a ritmi serrati e gli aumenti in percentuali sono importanti, anche se ancora non sufficienti. È davve ro fondamentale cercare di ottenere questo dato in tempi brevi e mi sto impegnando molto per raggiungere questo risultato.
C’è un modo per invogliare i gestori a rilasciare questa informazione in maniera esaustiva? Senza dubbio lo studio LCA di eAmbiente sarà la svol ta. Venditalia, infatti, rilascerà a tutti gli aderenti al progetto RiVending un ATTESTATO DEL RISPARMIO DI CO2 , ovviamente relativo ai soli cestini censiti. L’attestato ha un grande valo
re, perché dimostra l’attenzione del le imprese di gestione nei confronti dell’ambiente e può essere inserito nel loro bilancio sociale o nella loro comunicazione istituzionale.
Oggi il tema è così importante che confido che nessuna impresa coin volta nel progetto possa perdere l’oc casione di vedere certificato il suo impegno attraverso questo ricono scimento.
Come prosegue la parte finale del progetto RiVending e cioè la possibilità di arrivare al CUP2CUP? An che in questo caso siamo ad una vera svolta, perché finalmente il polistirolo riciclato può essere commercializza to anche quando a contatto col cibo, purché sia usato all’interno, ossia con una barriera esterna di plastica ver gine. Infatti, un recente studio scien tifico condotto da Fraunhofer IVV ha dimostrato oltre ogni dubbio che il
polistirene (PS) può essere utilizzato come barriera funzionale sicura per PS riciclato meccanicamente (rPS) negli imballaggi rigidi per alimenti.
Lo studio completo ha sottoposto a stress-test la capacità del PS come barriera funzionale utilizzando rPS come strato intermedio e ha confer mato le proprietà di bassa diffusione del PS, che simili al PET, consentono l'uso sicuro del PS riciclato meccani camente nelle applicazioni a contat to con gli alimenti dietro la barriera funzionale del PS. Fraunhofer IVV ha eseguito rigorosi test, dimostrando la sicurezza in una struttura con un contenuto di polistirene riciclato fino al 50%.
Quindi non solo inserendo un bicchie re usato al distributore automatico nel cestino RiVending si risparmia CO2 ma, già oggi, almeno la metà di quel materiale può diventare un nuo vo bicchiere.
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Poiché BDV ha un evento di settore simile per i suoi membri tede schi, questa edizione EVEX sarà denominata "EVEX-VendCon", a sottolineare la piena collaborazione tra BDV ed EVA. EVEX-VendCon si svolgerà dal 7 al 9 novembre a Bonn, l'ex capitale della Germania occidentale, nel bellissimo e moderno hotel per conferenze Kameha Grand, situato lungo il Reno.
La sera del 7 novembre l’organizzazione accoglierà i partecipanti durante un primo incontro in un tipico chalet in stile bavarese, per incoraggiare la socializzazione con i colleghi del settore in un'atmosfera molto rilassata.
L'8 novembre, la giornata avrà inizio con la riunione dell'Assem blea Generale, seguita immediatamente dalle elezioni del nuovo Comitato Esecutivo EVA. Il resto della giornata sarà dedicato alla
consueta conferenza e all’esposizione, in cui sia i membri BDV che EVA avranno il piacere di mostrare i loro prodotti e servizi e incontrare i visitatori della regione di lingua tedesca. Dopo diversi anni nei paesi dell'Europa meridionale, EVA si è detta lieta di organizzare questa edizione di EVEX in Germania, il mercato più grande d'Europa in termini di ricavi.
Infine, la serata sarà il momento per l’intervento di un relatore principale, seguito da un grande evento in hotel.
EVA offre ancora una volta pacchetti di sponsorizzazione molto attrattivi che garantiscono visibilità alle aziende e permette ranno agli operatori europei di altri Paesi di accedere al mercato tedesco o di espandere la propria attività in quella regione. Per maggiori informazioni: https://www.vending-europe.eu/evex/
EVA HA ANNUNCIATO LA DECISIONE DI UNIRE LE FORZE CON L’ASSOCIAZIONE TEDESCA DEL VENDING (BDV) PER ORGANIZZARE UN'ALTRA EDIZIONE DI EVEX, PER OFFRIRE AL SETTORE UN'ULTERIORE POSSIBILITÀ DI INCONTRARSI E FARE RETE ATTRAVERSO QUESTO EVENTO UNICO, CHE HA DIMOSTRATO NEGLI ANNI DI AVERE SUCCESSO ED ESSERE APPREZZATO DA TUTTI GLI ATTORI DEL MERCATO.
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