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NUMERO 112 GENNAIO/ FEBBRAIO 2017

FABBRICANTI BWT K-MATIC

EVENTI SUPERMATIC ADA VENDING

DAITALIA www.daitalia.it

FOCUS ON BEVITALIA CPI





DAITALIA 112 GENNAIO/FEBBRAIO 2017

EDITORIALE

IL CAPITALE UMANO NEL VENDING Fino ad un decennio fa c’era una modalità molto semplice per verificare se i dipendenti erano soddisfatti del proprio lavoro e si sentivano valorizzati all’interno della loro organizzazione, bastava valutare il loro livello di fedeltà all’azienda. A partire dal 2009 il quadro è decisamente cambiato. L’immobilità del mercato del lavoro, anzi la sua netta contrazione, ha creato un effetto bizzarro: è impossibile stabilire se la fedeltà dei dipendenti sia sincera o solo determinata dall’assenza di alternative. Se un dipendente si sentiva poco valorizzato dalla società che lo stipendiava, poteva trovare relativamente in fretta un’altra occupazione e allo stesso modo (e dall’altro lato), se un imprenditore voleva chiarire l’univocità di certe strategie aziendali decise dall’alto, poteva sempre ricorrere al classico: “se non ti sta bene, quella è la porta”. Oggi la porta è sparita e questa assenza di alternative sta creando problemi molto seri a chi deve tentare di valorizzare il capitale umano della propria realtà aziendale. Quando non se ne va nessuno perché il rischio di restare disoccupati è troppo alto, si generano due effetti particolarmente perniciosi: gli scontenti restano in azienda

per periodi anche molto lunghi e le eventuali politiche correttive messe in atto dai vertici aziendali non portano ad alcun effetto pratico, nemmeno se si instaura un crescendo di atteggiamenti sempre più rigidi e severi nei confronti dei comportamenti ritenuti scorretti. Il vending oggi è esattamente in questa situazione. C’è una quota sempre più rilevante di dipendenti che sono decisamente scontenti del proprio lavoro ma che restano comunque in azienda, con l’unico vero obiettivo di evitare il licenziamento. Questo porta ad un livello di efficienza decisamente basso, tipico di chi ha perso qualunque motivazione e le politiche restrittive messe in campo dalla proprietà per identificare e punire i “demotivati” non sortiscono gli effetti sperati, anzi, provocano problemi e generano le lamentele anche da parte dei dipendenti ancora motivati ed efficienti.

Le medie e grandi organizzazioni possono delegare la funzione ad un professionista HR (human resource), mentre i piccoli imprenditori devono convincersi di far iniziare un percorso di formazione in questo campo ad almeno una figura vicina alla proprietà. In troppe realtà del vending si sente esclamare a gran voce che: “la nostra forza sono i nostri dipendenti”. Ma questa frase è sempre meno vera e, in un settore dedicato al servizio, avere una forza lavoro sempre più demotivata è purtroppo garanzia d’insuccesso. L’unica strada è privilegiare la formazione rispetto alla repressione, non per essere buonisti ma, in presenza di un mercato del lavoro immobile, la rigidità serve a poco ed ha effetti collaterali difficili da controllare.

C`e una quota sempre più rilevante di dipendenti che sono decisamente scontenti del proprio lavoro ma che restano comunque in azienda, con l’unico vero obiettivo di evitare il licenziamento.

Un mercato del lavoro poco dinamico porta con sé diversi costi occulti e la difficile comprensione della fedeltà dei dipendenti è sicuramente uno di questi. Ne consegue che per affrontare correttamente questa problematica sia necessario gestire con attenzione e professionalità il proprio capitale umano.

EDITORIALE DI ALESSANDRO FONTANA

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SOMMARIO

NUMERO 112 GENNAIO/FEBBRAIO 2017 RENZO GABRIEL BONIZZI DIRETTORE RESPONSABILE EDITOR IN CHIEF ALESSANDRO FONTANA DIRETTORE EDITORIALE EDITORIAL DIRECTOR

3 EDITORIALE

LAURA GUASPARRI ART DIRECTOR

ANTONIO VALESTRA GRAPHIC DESIGN DANIELA BISCOTTI COMMERCIALE COMMERCIAL NOEMI MARGAROLI REDAZIONE EDITORIAL STAFF LUCINI OFFICINA D’ARTE GRAFICA SRL STAMPA PRINTERS D.A.ITALIA IL PERIODICO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA PUBBLICAZIONE ISCRITTA AL TRIBUNALE DI MILANO, NUMERO DI REGISTRAZIONE 177 DEL 22 MARZO 2004 ISCRIZIONE AL R.O.C. 11412

Il capitale umano nel vending

6 MERCATO DEL VENDING Latest News

16 FABBRICANTI

BWT Intervista con Sergio Barbarisi K-MATIC Intervista con Giuseppe Gallo

30 EVENTI

Supermatic ADA Vending Marca 2017

48 FOCUS ON

Bevitalia CPI

53 APPUNTAMENTO IN FIERA

Eu’Vend Expo Vending Sud Vending Paris Vending Moscow

PERIODICITÀ MENSILE EDITORE ART&WORKS SRL UNIPERSONALE VIA MARCANTONIO COLONNA 15 20149 MILANO P.IVA 04234310961 TEL +39 02 48958566 UFFICIO COMMERCIALE commerciale@daitalia.it www.daitalia.it POSTA ELETTRONICA info@daitalia.it ABBONAMENTI abbonamenti@daitalia.it LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DELLE ILLUSTRAZIONI E DEGLI ARTICOLI PUBBLICATI SU D.A. ITALIA È PERMESSA SOLO SE AUTORIZZATA DALLA DIREZIONE. LA DIREZIONE NON ASSUME RESPONSABILITÀ PER LE OPINIONI ESPRESSE DAGLI AUTORI DEI TESTI REDAZIONALI E PUBBLICITARI. CONCEPT BY ART&WORKS SRL

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QSAVE, CONCLUSA L’ACQUISIZIONE DI SUBALPINA VENDING QSAVE nel mese di dicembre ha concluso l’acquisto di Subalpina Vending, azienda di riferimento per la fornitura della DA con lettori di banconote, gettoniere e sistemi di carico. Prima l’acquisto di ELKEY Srl specializzata per i sistemi di pagamento nel mercato vending e poi l’acquisto di Subalpina Vending chiariscono il quadro strategico che QSAVE sta componendo con una proposta innovativa e trasversale per il mercato del vending. QSAVE infatti diventa così una delle poche aziende in Italia che realizza soluzioni in grado di trasformare denaro contante, carte di credito, buoni pasto in un servizio e un vantaggio per il cliente, sia esso un gestore o un consumatore finale in qualsiasi contesto di vendita. QSAVE infatti grazie al proprio know how e all’esperienza nella gestione del buono pasto è l’unica realtà in Italia che può accettare i pagamenti con Buoni Pasto sui Distributori Automatici, aprendo così scenari ancora inesplorati nel mercato del vending, che si sta spostando sempre di più nella proposta di soluzioni di pasto completo. QSAVE è in grado di leggere, controllare e gestire tutta la filiera del Buono Pasto cartaceo e elettronico

CAFFITALY PREMIATA LA PARTNERSHIP BRASILIANA PER IL MIGLIORE CAFFÈ IN CAPSULA “Il miglior caffè in capsula del Brasile” è il prestigioso riconoscimento ottenuto, in cobranding con il partner brasiliano Tres Coraçoes da Caffitaly System, azienda Italiana con sede a Gaggio Montano, Bologna, proprietaria dell’omonimo sistema combinato macchina-capsula per la preparazione di caffè e bevande calde.
Il riconoscimento è stato assegnato dall’affermata rivista GO’WHERE Luxo, Gastronomia & Lifestyle al termine di un’accurata selezione affidata a esperti e ricercatori del settore. La rivista ha messo a confronto i sistemi integrati, macchina+capsule, dei cinque più importanti player del mercato brasiliano del caffè in capsula.
Al termine di una serie accurata di test, che hanno valutato diversi aspetti dei prodotti, la conclusione è stata particolarmente gratificante per Caffitaly System e per il partner Tres Coraçoes: “Tra i caffè top di gamma di ogni produttore - scrive GO’WHERE – le capsule Caffitaly System hanno battuto tutti all’unanimità” e ancora la rivista mette in rilievo che gli esperti degustatori “hanno elogiato la quantità di caffè nella capsula, il buon equilibrio tra corpo, aroma, acidità e sapore, raggiunto con eccellenza dai due campioni di caffè in capsula”

COGES SPEGNE LE SUE PRIME 40 CANDELINE Il 18 Gennaio 1977, per volontà di Antonio Adriani, nasceva la Coges SNC (COstruzione GEttoniere Schio). Socie fondatrici, Zocche Lidia, Zanini Flavia e Cazzola Fiorella, rispettivamente mogli di Antonio e Santino Adriani e Munari Galdino, allora tre soci e un solo dipendente (oggi 1 socio unico e 80 dipendenti).
40 anni di storia del vending per un’azienda che era nata per dedicarsi esclusivamente alla costruzione di gettoniere e che nel corso degli anni, seguendo le mutate prospettive di mercato, ha ampliato la propria gamma di prodotti, offrendo un ampio ventaglio di soluzioni nei sistemi di pagamento per la distribuzione automatica.”

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The The great great taste taste of of Italy Italy to to go go The great taste of Italy to go

NUOVO ACCORDO TRA SELECTA E LAVAZZA PER IL MERCATO EUROPEO Selecta Management AG e Luigi Lavazza Spa hanno annunciato una nuova partnership per accrescere la loro presenza e quota di mercato nel vending e OCS in Europa.
L’accordo sarà di lungo termine e prevede l’istallazione nei prossimi anni di ben 40.000 distributori BLUE, anche nel segmento self service cup.
La missione è portare un caffè premium nei luoghi di lavoro e nelle postazioni pubbliche europee attraverso due marchi forti che possano garantire qualità nelle miscele, funzionalità delle macchine e affidabilità nel servizio.

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Espresso Bar Espresso Bar Espresso Bar

IL BRAND 1177 PUNTA AL NETWORKING TRA VENDING MACHINE Sono davvero ambiziosi i piani di sviluppo di Calze Ileana SpA e del suo brand “1177”, già da tempo presente nel vending attraverso distributori automatici dedicati che vendono calze in lattina, un packaging molto riuscito ed innovativo.
Uno dei prossimi passi, come anticipa Luca Bondioli, Direttore Generale dell’azienda, “è quello del networking, ovvero della capacità di mettere in rete le vending machine per avere una visione della rete di vending interamente connessa. A questo progetto stiamo lavorando in collaborazione con Cisco e ci siamo dati l’obiettivo di orientare il nostro business anche sulla gestione dei dati. Vogliamo innanzitutto disporre dei dati comportamentali e dunque predisporre le migliori azioni di vendita per ciascuna macchina in funzione delle tipologie di esigenze dei clienti che si relazionano con quella vending machine e con quell’ambiente. La possibilità di avere le nostre macchine in rete ci abilita a ulteriori sviluppi e con lo studio dei comportamenti possiamo ideare e progettare nuove tipologie di servizi sempre più vicine alle reali e concrete esigenze dei clienti”.

OLTRECAFÉ, IL PRIMO PELLET AL CAFFÈ ITALIANO Oltrecafé è il primo progetto italiano di pellet per caldaie a biomassa ricavato dal riciclo dei fondi del caffè. È realizzato da una start up innovativa con la voglia di fare business sostenibile. Un progetto di rete che vuole portare benefici a chi ricicla, a chi utilizza pellet per la propria caldaia e a chi favorisce questa buona pratica.
L’azienda vuole cominciare un processo di collaborazione con operatori del vending, per aiutarli a ridurre il loro impatto ambientale senza costi aggiuntivi e comunicare l’impegno e i risultati ottenuti. Un modo intelligente per coniugare business e ambiente.
Il pellet, grazie alla totale mancanza di additivi, leganti, prodotti chimici è sicuramente il combustibile meno tossico e più pulito presente sul pianeta. Essendo un materiale di origine biologica rispetta le direttive del protocollo di Kyoto sulle emissioni, abbassando notevolmente l’impatto ambientale rispetto ai combustibili fossili.
Utilizzando il pellet al caffè, inoltre, non solo il rapporto di anidride carbonica presente nell’aria rimane invariato -perché la CO2 emessa durante la combustione verrà assorbita dalla pianta durante la crescita- ma vengono utilizzate ingenti quantità di materiale ad alto valore intrinseco togliendole dal ciclo dei rifiuti (dove venivano precedentemente sprecate) evitando smaltimenti in discarica.

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IL VERDE DI PIAZZA DUOMO A MILANO È SPONSORIZZATO DA STARBUCKS Starbucks è in procinto di aprire il suo primo negozio in Italia e ha anche deciso di sponsorizzare le aiuole verdi di piazza Duomo. Il Comune di Milano ha già annunciato che il marchio statunitense si è aggiudicato con la sua proposta il bando di sponsorizzazione lanciato dall’amministrazione. Nel salotto più importante e riconosciuto a livello mondiale di Milano, arriveranno quindi palme e banani.
I milanesi sembrano perplessi per il tocco esotico, anche se piante simili erano già presenti nell’800. Nel prossimo futuro quindi, cittadini e turisti potranno ammirare filari di palma ancorati al terreno e banani, ma non mancheranno anche arbusti, graminacee e piante perenni (bergenie, ortensie, hybiscus, canne cinesi) che si alterneranno nelle fioriture nel corso delle stagioni.

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“SPREMUTA DI ARANCIA”: DA YOGA UNA NUOVA REFERENZA PER IL VENDING Conserve Italia ha annunciato a mezzo comunicato stampa che, a partire dal 16 gennaio 2017 è fatturabile la nuova linea Yoga pet ml 250 100%, nella ricetta “spremuta di arancia”, dedicata al canale vending.
Un prodotto “premium” (100% frutta senza zuccheri aggiunti) con una ricetta di qualità superiore, ottenuta direttamente dalla spremitura delle arance, quindi non da succo concentrato. La ricetta esalta le caratteristiche del prodotto che risulta dal gusto più buono, dal caratteristico profumo di arance appena colte, più “naturale” e quanto di più vicino a una spremuta d’arancia appena fatta.

MOKARABIA, NUOVO RUOLO DI PRESTIGIO PER LA SEDE STORICA DI GARBAGNATE Mokarabia scrive un nuovo capitolo della propria storia e lo fa a Garbagnate, un piccolo centro a pochi chilometri da Milano. Per molti anni il paese è stato la sede dell’azienda e dal 2016 ritorna ad essere il grande deposito per lo stoccaggio dei prodotti. Da questo magazzino, tutto il caffè andrà poi a fornire il mercato italiano e quello estero.
Una grande emozione per tutti i dipendenti, soprattutto per quelli storici che hanno vissuto in prima persona l’inizio della storia Mokarabia e non possono fare a meno di tornare con la memoria agli anni in cui l’azienda nasceva. Prima sotto la stazione centrale, in via Sammartini, quando ancora apparteneva alla Signora Invernizzi. Pochi dipendenti, appena sei in torrefazione. Qui avveniva la produzione e la vendita diretta ai clienti. Poi nel 1969 il trasferimento a Garbagnate, un deposito più grande, ben due tostatrici e macchinari più moderni. Mokarabia in quegli anni acquisisce clienti importanti come la Pasticceria Cova in via Montenapoleone e diversi ristoranti, fra i più rinomati della città. Dopo qualche tempo, l’azienda vive un nuovo sviluppo, quello dell’export, ma solo dopo l’acquisto della Torrefazione da parte della lungimirante famiglia Zanetti. 
“Questa apertura a Garbagnate – commenta Luca Giani, AD di Mokarabia – si inserisce in un racconto di marca che vede la tradizione e la nostra storia come valori imprescindibili. Crediamo, infatti, che l’eredità culturale e produttiva di un marchio sia una potente leva per la competitività, soprattutto in un mercato molto veloce e innovativo come quello attuale. Per questo la nostra spinta verso il futuro nasce e cresce all’interno di un grande rispetto verso ciò che Mokarabia è sempre stata”.

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LE NOVITÀ SAECO V&P PRESENTATE A SIGEP 2017 Saeco Vending & Professional è stata tra i protagonisti a Sigep 2017, proponendo le proprie novità per i settori Ho.Re. Ca. e OCS. In ambito Ho.Re.Ca. è stata presentata la nuova Phedra Evo, table top semiautomatica con nuovo design e nuova interfaccia e la possibilità di gestire sia latte in polvere sia latte fresco e il concept per il restyle di Idea, con un design completamente rinnovato, fianchi slim salvaspazio e nuova interfaccia capacitiva. Introdotta inoltre la nuova SE50, corredata dal macinacaffè M50, una macchina per caffè professionale per locazioni che richiedono bassi consumi e ingombro contenuto. Molte nuove proposte anche per il settore OCS: la nuova IperAutomatica, con componenti professionali, estremamente versatile per contesti Ho.Re.Ca. e OCS; la nuova Aulika Top HSC, compatibile con sistemi di pagamento e con erogazione latte accelerata ed infine la nuovissima Area, una macchina a capsule specificatamente studiata per il B2B.

UNION CAFÈ PUNTA AL MERCATO DELL’EST EUROPA Union Café SpA annuncia l’acquisizione della polacca Green-Field tramite la controllata PLOH Sp Z.o.o. con la modalità dell’acquisto del ramo d’azienda. Il closing è stato siglato il 28/12/2016. Union Café nel 2015 ha iniziato un percorso di internazionalizzazione in Polonia con l’acquisizione della Ploh. L’attenzione al mercato polacco nasceva dalla considerazione di due fattori: l’economia-paese, in quanto è tra i paesi europei che ha un ritmo di crescita più alto, e le potenzialità del mercato del vending. Da qui, è nato l’interesse per la GreenField, che permette alla Union Cafè SpA di consolidare ulteriormente questo suo progetto.
La Green-Field, con sede in Zielona Gora, è un’azienda storica del mercato polacco con una presenza territoriale prevalentemente nell’ovest del paese, ed ha un fatturato di oltre 3 milioni di euro. L’operazione porterà ad un fatturato consolidato della Ploh di oltre 10 milioni di euro diventando leader del settore in Polonia.

TRAVELERSBOX, LA VENDING MACHINE CHE CONVERTE I PICCOLI IMPORTI DI VALUTA STRANIERA Chiunque viaggi spesso per lavoro in paesi extra-europei conosce bene il problema. Appena si sbarca si cambiano un po’ di soldi in contanti per il taxi e altre piccole spese e alla fine si ritorna in aeroporto con il resto che non vale la pena di convertire. Questo porta ad un accumulo di valuta straniera in moneta e in banconote di piccolo taglio, oppure all’acquisto di inutili souvenir nei Duty Free. Ma da oggi non sarà più così. Una start-up israeliana ha infatti messo a punto uno speciale distributore automatico chiamato TravelersBox che converte banconote e spiccioli in valuta straniera in buoni da spendere su piattaforme digitali o nei negozi. L’utente può anche scegliere di destinare la somma al proprio account PayPal, fare una donarzione, oppure acquistare gift card iTunes, Skype, Starbucks, Viber, Google Play, H&M, Decathlon e molte altre.
I distributori TravelersBox sono presenti in numerosi aeroporti internazionali, tra cui Milano Malpensa Terminal 1.

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GRUPPO GIMOKA, LE NOVITÀ PRESENTATE A SIGEP 2017 Gruppo Gimoka a Sigep 2017 ha proposto ai professionisti del settore il Servizio Private Label. Per gli operatori che stanno valutando l’opportunità di avere una propria gamma di capsule compatibili per la casa e/o per il mondo OCS, l’azienda mette a disposizione un servizio qualificato, già utilizzato da più di 60 partner nazionali ed internazionali, operanti nel canale Home e Out of Home. 
Gruppo Gimoka ha potenziato negli ultimi anni il suo know-how nella divisione Porzionato, inserendo in organico personale specializzato e proveniente da aziende leader. Non solo, ha anche implementato un consistente piano di investimenti industriali volto ad ampliare e rafforzare la capacità produttiva e ad ottimizzare gli aspetti logistici; tutto ciò per tenere sotto controllo tutte le fasi cruciali di un processo produttivo totalmente integrato: dall’approvvigionamento, alla pulizia del verde sino alla tostatura. Chi si rivolge a Gruppo Gimoka per il proprio progetto di capsule compatibili - siano esse Nespresso (*), Dolce Gusto (*), Lavazza a Modo Mio(*), o altri sistemi popolari in mercati esteri -, potrà anche apprezzare un’azienda in grado di proporre varie soluzioni di packaging - in termini di varietà estetico/funzionali e formati/pesi - per la stessa tipologia di capsula, oltre ad un’ampia gamma di miscele, per poter scegliere quelle più adeguate al proprio mercato di riferimento. Presso in nostro stand sarà inoltre presentata la proposta Pure Evasioni, una linea di prodotti complementari per il mondo Ho.Re.Ca. che permette di avere un menù caffetteria più completo e di alta qualità a marchio terzo: dal sistema monoporzionato per bevande di elevata qualità, come Ginseng e Orzo, a una proposta di creme fredde che, oltre ad avere un profilo sensoriale elevato, risponde all’esigenza di offrire prodotti in linea con gli attuali trend salutistici.
*Il marchio non è di proprietà del Gruppo Gimoka né di aziende ad essa collegate.

FIPE: CALANO I CONSUMI ALIMENTARI MA CRESCE IL FUORI CASA Il recentissimo Rapporto Ristorazione della Fipe Confcommercio registra una flessione dei consumi alimentari che si traduce in una perdita di 22 miliardi di euro tra il 2007 e il 2015, tuttavia colazioni, pranzi e cene fuori casa continuano a crescere.
Più di sei italiani su dieci consumano la colazione fuori casa, e per quattro milioni si tratta di un rito irrinunciabile. Secondo la Fipe i distributori automatici per fare colazione sono scelti dal 17% dei consumatori. Il pranzo per i 34 milioni di italiano che mangiano fuori casa si riduce spesso a un panino, o una pizza, o al massimo un primo piatto, con una spesa contenuta, compresa tra i 5 e i 10 euro. In fortissima crescita i take away (dal 2008 +35%), segno che mangiare in velocità e senza servizio è ormai sempre più frequente.
Cambiamenti delle abitudini di consumo che vanno esattamente nella direzione. del vending...

GRUPPO S.E.M., ACQUISITO IL MARCHIO ACQUA CLAUDIA Gruppo SEM (Sorgenti Emiliane Modena), molto attivo nel mondo del vending e dei boccioni, ha rivelato lo storico marchio laziale Acqua Claudia dalla procedura fallimentare aperta a Civitavecchia. Un’operazione importante che secondo molti sconfina nel salvataggio del patrimonio naturale e archeologico del nostro Paese.
Acqua Claudia è una nota fonte romana di acqua effervescente naturale, un’unicità italiana che ha grandi potenzialità sui mercati esteri e che va a completare l’attuale portafoglio prodotti del gruppo emiliano.

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SIGEP, SEMPRE PIÙ SPAZIO PER IL CAFFÈ NEL SALONE DEL MONDO DOLCIARIO Sigep, il più importante appuntamento al mondo per il dolciario artigianale, si è svolto dal 21 a 25 gennaio a Rimini Fiera. 118.000 metri quadri di esposizione e oltre 1.000 aziende a hanno rappresentato le quattro filiere presenti. Molte le novità per il 2017, prime fra tutte l’orientamento della fiera sempre più indirizzato al mondo dell’Ho.re.ca. e l’ingresso ufficiale del mondo del caffè tra i protagonisti del Salone.
Giunta alla XXXVIII edizione, Sigep conferma la sua leadership internazionale indiscussa come fiera dedicata esclusivamente ad operatori professionali di tutto il mondo, nei settori della gelateria, pasticceria artigianale, panificazione abbinati al caffè.
Questo nuovo indirizzo ha spinto tantissime torrefazioni molto attive anche nel vending a partecipare alla manifestazione.

I GADGET DEL PARMA CALCIO NEI DISTRIBUTORI AUTOMATICI NEI PUNTI VENDITA CONAD Sono sempre di più i distributori automatici non food che vengono installati nella nostra penisola, un segmento di mercato in crescita e capace di offrire alcune proposte piuttosto originali. Da qualche giorno, grazie ad un accordo di partnership in corso tra Conad Centro Nord e Parma Calcio, si possono acquistare i gadget del merchandising Crociato nei centri Conad di Collecchio, Fidenza, Langhirano e Noceto. 
Alcuni calciatori gialloblù hanno visitato i supermercati e posato di fianco agli erogatori dei prodotti degli sponsor licenziatari il marchio Parma Calcio 1913 con clienti e personale. L’accordo riguarda anche la visibilità del marchio Conad sui led a bordo campo dello Stadio Tardini e attività di B2B che coinvolgono le due realtà per rafforzarne reciprocamente la penetrazione sul territorio.

SPINELLI CAFFÈ SPONSOR DI ENEL BASKET BRINDISI Spinelli Caffè, nota gestione salentina, è il nuovo ‘Supporters Sponsor’ dell’Enel Basket Brindisi, squadra che milita nel campionato di seria A. Viene così a consolidarsi il grande rapporto esistente tra il basket e il vending (Buonristoro, Dimensione Vending, Liomatic, Mastria Vending, Dimensione Vending e Rekico Caffè) e chiuso il cerchio di uno storico episodio avvenuto circa 53 anni fa. Cesare Spinelli, Amministratore Unico della società, ha infatti dichiarato: “Spinelli Caffè srl conferma il suo impegno nella promozione delle attività culturali dei valori e delle eccellenze del territorio. In particolare sostiene il basket a Brindisi, città dove nel lontano 1963 il suo fondatore Vincenzo Spinelli, dipendente nel petrolchimico, ebbe l’intuizione di installare il primo distributore automatico di caffè, seme che dette i natali all’azienda”. Spinelli Caffè e New Basket Brindisi hanno deciso di dar vita ad una partnership dinamica, i tifosi potranno degustare il caffè erogato dalle macchine da caffè in cialda installate all’interno dell’area Hospitality del Pala Pentassuglia e nel New Basket Store.

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UNA NUOVA GENERAZIONE NEL MANAGEMENT DI ILLYCAFFÈ Passaggio generazionale in corso in illycaffè. Il nuovo CDA ha iniziato il 2017 con due volti nuovi, grazie allo spazio lasciato dall’uscita dei fratelli Riccardo e Francesco Illy.
Entra per la prima volta in consiglio d’amministrazione Daria, figlia di Riccardo, in azienda da diverso tempo. Il secondo posto è stato occupato da Licerio Degrassi, già direttore finanziario della holding illy. Dopo l’inatteso processo di managerializzazione dell’azienda del maggio scorso, attraverso il quale è stato nominato il primo Amministratore Delegato non facente parte della famiglia illy, poi proseguito ad ottobre nella nomina di AD esterno nella holding Gruppo illy, oggi si assiste ad un ulteriore aggiornamento della governance.

QUARTO CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY REPORT PER EPTA Crescita responsabile, attenzione verso le risorse umane e partecipazione a iniziative volte a promuovere principi etici: questi i temi affrontati nel quarto Corporate Social Responsibility Report di Epta, Gruppo che controlla anche il marchio Iarp. L’Istituto TÜV Austria Cert GmbH ha validato il CSR del Gruppo in linea con l’opzione Core G4 dello standard internazionale GRI (Global Reporting Initiatives). Espressione concreta dell’approccio sostenibile di Epta è l’impegno nell’implementare soluzioni sempre più green, a partire dai suoi stabilimenti: l’installazione di impianti di cogenerazione, di pannelli fotovoltaici e i miglioramenti tecnologici introdotti nel processo produttivo hanno infatti consentito una sensibile riduzione dei consumi. Epta crede nell’importanza della formazione continua, volta ad assicurare un’elevata professionalità a tutti gli operatori, sia interni che esterni all’azienda e incentivare così l’introduzione di best practice e delle ultime tecnologie sul mercato, grazie anche alla creazione dell’Epta CO2 Training Centre. La ricerca della qualità e la volontà di promuovere l’eccellenza tecnologica sono la dimostrazione concreta dell’impegno di Epta a favore di un progresso sociale responsabile: valori concreti che hanno permesso al Gruppo di ottenere importanti riconoscimenti a livello internazionale. Infine, Epta ha ottenuto il Certificato Elite, entrando a far parte della Community Elite, network di piccole e medie imprese Europee, creato da Borsa Italiana in collaborazione con Academy London Stock Exchange e prestigiose istituzioni ed organizzazioni nazionali. Marco Nocivelli, AD Gruppo Epta commenta: “Vorrei ringraziare tutti i nostri collaboratori, il cui coinvolgimento attivo gioca un ruolo cruciale nel portare avanti il nostro processo certificato di miglioramento continuo e nell’integrare la sostenibilità all’interno del nostro modello di business. La cultura della responsabilità sociale è un fattore molto importante per l’Azienda, che procede verso una sempre maggiore compenetrazione tra sostenibilità e scelte strategiche. Un cammino intrapreso cinque anni fa e che ci ha portato negli ultimi tre anni a raggiungere e superare gli ambiziosi obiettivi che ci eravamo posti. In dettaglio, infatti, abbiamo oltrepassato il 50% di soluzioni ad alta efficienza all’interno della nostra gamma e ridotto il consumo di energia del 12% negli ultimi quattro anni. Il nostro prossimo traguardo sarà ottenere un’ulteriore riduzione nel consumo di energia nei prossimi tre anni.” Il Report completo è disponibile al link: http://www. eptarefrigeration.com/it/in-primo-piano/crs-una-sostenibilitacertificata

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AUMENTO MATERIA PRIMA: SI ALZANO I PREZZI DI LISTINO DEL CAFFÈ L’effetto combinato del prezzo del caffè in continua crescita e del cambio del dollaro sull’euro (ormai a livelli record), sta costringendo diversi torrefattori a riproporre un altro aumento sui listini vending dopo quello già effettuato in autunno. Purtroppo siamo in presenza del prezzo più alto della materia prima da oltre 10 anni. Il trend non sembra volersi interrompere e sta generando continui rialzi alla borsa merci di Londra sui Futures dei Robusta che ha perfino superato in questi giorni la barriera dei 2.250 USD per tonnellata. Le motivazioni sono legate alla scarsità dei raccolti a causa della siccità che ha colpito il Brasile e altri primari paesi produttori. Primi fra tutti il Vietnam, dove il calo è superiore al 10%, ma anche in Indonesia, dove sono arrivati a perdere circa il 20% dei volumi. La qualità Robusta è il da sempre il fulcro del vending italiano, la gran parte dei volumi è generata da questa tipologia di caffè e un suo così violento aumento avrà certamente immediate ripercussioni sui prezzi al chilo.

IVS GETTA LE BASI PER AMPLIARE IL SUO BUSINESS IN SVIZZERA IVS Group S.A. informa di avere sottoscritto un accordo per l’acquisizione della quota di maggioranza (80%) della società Demomatic S.A., attiva nel settore del vending in Svizzera, principalmente nella regione a lingua italiana del Canton Ticino e con una filiale nella Svizzera romanda di lingua francese. Demomatic realizza un fatturato annuale di oltre CHF 3 milioni ed è stata valorizzata con un multiplo di 5 volte l’EBITDA, al netto della posizione finanziaria netta e del working capital. L’esecuzione dell’operazione è subordinata al completamento di alcuni adempimenti legali da parte di alcuni dei cedenti entro la fine dell’anno. L’operazione consentirà a IVS Group di rafforzare la presenza sull’interessante mercato svizzero avviata circa due anni fa, con una piccola iniziativa locale.

GLI ITALIANI E LE MACCHINE DA CAFFÈ: CAMBIANO LE ABITUDINI DEI CONSUMATORI Le abitudini degli italiani cambiano, perfino quando si tratta di un rito quotidiano come il caffè. Lo dimostra uno studio di Monclick e GFK (noto istituto di ricerche di mercato), che non lascia dubbi sull’ampiezza del trend di crescita del settore delle macchine da caffè per uso domestico. 
Il comparto è sempre più dominato dalle macchine a capsule, 2 macchine su 3 (66,3%) acquistate a giugno 2016 appartengono infatti a questa categoria, un aumento del 13,8% rispetto al rilevamento precedente.
Da notare che il prezzo medio di queste macchine è sceso a soli 73 euro (-5,2%), un dato che fa riflettere sul grado di competitività del segmento.
La classica moka tuttavia resiste: siamo ancora il paese europeo che la usa di più, abbiamo un parco macchine sterminato (con basso tasso di sostituzione) e ancora oggi rappresenta il 28% delle macchine da caffè vendute.

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NUOVI CONCORRENTI. ANCHE BURGER KING PUNTA DECISA SUL CAFFÈ La catena di fast food BURGER King sta introducendo una nuova miscela di caffè BK® Joe 100% arabica in tutti gli Stati Uniti ad un prezzo di lancio di 0,99 dollari per qualsiasi dimensione di bicchiere e per un periodo di tempo limitato. Il caffè viene proposto in due versioni: caldo o freddo con ghiaccio
“Questo per noi è l’inizio di una rinnovata attenzione sul caffè “ ha detto Alex Macedo, presidente, America del Nord, per il marchio BURGER KING. “Abbiamo investito un sacco di tempo a sviluppare una nuova miscela e perfezionare le procedure nei nostri ristoranti per aiutare a servire una tazza calda e appena fatta di caffè. Ogni volta, per ogni ospite.”

GIOVANNI MILANESI NOMINATO PRODUCT MANAGER AREA COMPONENTI EMA DI SUZOHAPP SUZOHAPP è lieta di annunciare la nomina, con effetto immediato, di Giovanni Milanesi nel ruolo di Product Manager per l’area Componenti nella regione EMA.
Milanesi vanta un’esperienza decennale nel campo della tecnologia per i sistemi di pagamento e gestione del denaro e nel suo nuovo ruolo in SUZOHAPP farà valere il suo ampio bagaglio di conoscenza e competenza nell’ambito del product management.
Sua responsabilità prioritaria sarà curare tutti gli aspetti relativi allo sviluppo dei Componenti SUZOHAPP, sviluppando e gestendo l’evoluzione della roadmap dei
prodotti e monitorandone il ciclo di vita. Inoltre si preoccuperà di cogliere le esigenze del mercato al fine di individuare i requisiti dei nuovi prodotti e valuterà le opportunità di cross selling in grado di sviluppare il business del Gruppo.

EQUO GARANTITO, ANCHE IL SINDACO DI TORINO PROVA IL CAFFÈ SOLIDALE Chiara Appendino, primo cittadino di Torino, si è messa pazientemente in fila ad una vending machine di bevande calde equosolidali installata nel centro della città. L’iniziativa era promossa da CONFIDA, N&W Global Vending e Serim, in collaborazione con il Comune di Torino e con Equo Garantito nell’ambito del progetto europeo Food smart cities for development.
Il distributore offre gratuitamente caffè, cappuccino e cioccolata provenienti da coltivazioni equosolidali. Ad ogni consumazione, sul monitor della macchina vengono visualizzati video-messaggi che promuovono i valori sulla sostenibilità alimentare e sociale raggiunti attraverso il lavoro dei produttori del commercio equo e solidale in diverse parti del mondo.

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LATEST NEWS



DAITALIA 112 GENNAIO/FEBBRAIO 2017

FABBRICANTI

BWT WATER+MORE LA CASA ITALIANA DELLA CULTURA DELL’ACQUA

BWT WATER+MORE, AZIENDA LEADER NEL SETTO-

NALI, RIBADENDO IL PROPRIO RUOLO DI PROMOTO-

RE DEI SISTEMI DI FILTRAZIONE ACQUE, CAMBIA LA

RE DELLA CULTURA DELL’ACQUA.

SUA SEDE E INAUGURA IL PRIMO TRAINING CENTER

LA REDAZIONE DI D.A. ITALIA HA INCONTRATO SERGIO

SULL’ACQUA IN ITALIA. LA COSTOLA ITALIANA DI BWT CONFERMA LA SCELTA DI BERGAMO PER RINNOVARE LA PROPRIA

BARBARISI, DIRETTORE GENERALE DI BWT WATER +MORE, ALL’INTERNO DELLA NUOVA SEDE PER

STRUTTURA E COGLIE L’OCCASIONE PER CREARE

FARE IL PUNTO DELLA SITUAZIONE SUL MERCATO

UNO SPAZIO DESTINATO ALLA DEGUSTAZIONE E

FILTRAZIONE ACQUE E PER CONOSCERE PROGETTI

ALLA FORMAZIONE DEGLI OPERATORI PROFESSIO-

E OBIETTIVI DEL NUOVO TRAINING CENTER.

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DAITALIA 112 GENNAIO/FEBBRAIO 2017

IO CREDO CHE NOI DOVREMMO, IN ITALIA, ANCHE NEL VENDING, INIZIARE A DARE INNANZITUTTO UN PRODOTTO DI ALTA QUALITÀ ACCOMPAGNATO AD UN SERVIZIO CHE SIA ALL’ALTEZZA.

INTERVISTA CON SERGIO BARBARISI

cativa con il tecnico o con il gestore, che dal proprio ufficio può tenere monitorata la situazione di quante cartucce ha da cambiare o valutare chi sono i tecnici più performanti. Quindi non un’evoluzione di prodot-

Il mondo della filtrazione acque negli anni si è molto evoluto. È ancora possibile trovare nuove soluzioni? Il mondo della filtrazione acqua è un mercato che negli anni si è consolidato fino a raggiungere un “parco cartucce” installato di notevole dimensioni. Dopo numerose evoluzioni è lecito supporre che non ci saranno grosse novità in futuro e che l’unico balzo in avanti possibile sia relativo ad un vero e proprio salto tecnologico. Nel mondo del vending, per entrare più nello specifico, l’unica evoluzione tecnologica possibile riguarda la parte comuni-

to, ma di controllo e di gestione dello stesso. In tale scenario, quali sono le soluzioni che BWT-water+more propone al mercato della distribuzione automatica? A livello di prodotto, water+more un salto tecnologico l’ha già fatto. Guardando al passato, abbiamo ripensato ad un prodotto come l’addolcitore che abbiamo deciso di far evolvere, rendendolo fortemente volumetrico, sostenibile dal punto di vista dello spreco di acqua e sale e allo stesso tempo

FABBRICANTI BWT

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DAITALIA 112 GENNAIO/FEBBRAIO 2017

tecnologico, programmabile dal tecnico, ma in grado di ragionare autonomamente su quando fare la rigenerazione. L’addolcitore, una volta collegato all’impianto elettrico, si connette facilmente alla rete, basta una piccola scheda elettronica (da applicare sulla scheda esistente) che trasmette un segnale via wifi per confermare il proprio corretto funzionamento o, al contrario, segnalare un problema. Inoltre, abbiamo lavorato sulla parte informatica delle cartucce: un’evoluzione tecnologica di questo tipo, cioè la comunicazione via wifi o via bluetooth attraverso la testa della cartuccia è più complicata, i costi sostenuti sono alti. Un prodotto di questo tipo verrebbe digerito a fatica dal gestore vending, che vede la testa come un male necessario e che tende a risparmiare in generale sui sistemi di filtrazione, prova ne sia il fatto che cerca di pagare ancora meno rivolgendosi ai costruttori di cartucce di seconda fascia. Anche sull’osmosi avete fatto passi in avanti significativi. È una tecnologia applicabile al vending? In effetti, un’altra evoluzione tecnologica che abbiamo sviluppato è quella relativa all’osmosi, limita-

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ta però al mondo bar. Purtroppo l’osmosi, per generare acqua filtrata, ne scarica altrettanta e un distributore automatico non può sopportare uno scarico di acqua così importante, quindi nel vending siamo vincolati alla cartuccia e in questo ambito water+more ha sviluppato un’ampia gamma che soddisfa ogni esigenza, correggendo tutte le criticità delle acque. Un’evoluzione tecnologica delle resine presenti nelle cartucce è possibile? Ad oggi un’evoluzione tecnologica non c’è, per un motivo semplice, di ordine chimico. Nell’acqua sono presenti principalmente due cationi disciolti e legati sotto forma di legami chimici: calcio e magnesio. Purtroppo, calcio e magnesio creano calcare nella macchina e sono anche portatori sani della ricchezza del caffè in tazza. L’acqua di per se stessa, in natura, non la troviamo. Quel legame tra idrogeno e ossigeno esiste solamente sopra l’atmosfera, quando l’acqua è vapore acqueo. Nel momento in cui comincia a precipitare sotto forma di pioggia, l’acqua passa attraverso l’atmosfera, si arricchisce di CO2, quindi da acqua pura diventa acqua con acido carbonico disciol-

FOCUS FABBRICANTI ON BEVITALIA BWT

to, in quantità variabile. Quell’acqua acida è quella che precipitando sui ghiacciai e poi scendendo pian piano e, passando nelle rocce, mangia calcio e magnesio, di cui le nostre rocce sono ricchissime (sono i due minerali più presenti), ecco perché anche la nostra acqua del rubinetto ne è ricca. Chiaramente, più l’acqua si strofina contro le rocce, più si arricchisce di questi minerali, per questo nell’acqua in alta montagna calcio e magnesio sono meno presenti e, al contrario, le acque più vicine al mare sono ricche di sali. Calcio e magnesio, dunque, hanno lo svantaggio di formare calcare nelle caldaie, ma sono gli unici cationi in grado di trasportare il caffè in termini di gusto e di corpo. Il difficile compito del filtratore acque è fare in modo che rimangano nell’acqua calcio e magnesio sufficienti a estrarre un buon caffè, ma non così tanto da riempire la macchina di calcare. Il sodio, di solito non presente nell’acqua, è lo ione che tradizionalmente negli addolcitori è stato utilizzato per scambiare calcio e magnesio. Il caffè delle macchine con addolcitore è un caffè che il corpo e il gusto li trasporta in tazza attraverso il sodio. Il nostro compito è quello di cercare una


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via di mezzo tra calcio, magnesio e sodio. A volte i tre elementi vengono mischiati e ognuno di questi esalta una caratteristica del caffè (dolce, amaro) o, al contrario, la “maschera” come nel caso del sodio, che ne nasconde un po’ il sapore. Quindi cosa ci possiamo aspettare nel mondo della distribuzione automatica? Le cartucce possono supportare fino a un certo punto l’evoluzione tecnologica, perché questo influirebbe sul prezzo finale più del costo della cartuccia stessa. Però qualcosa si può fare. Quello che secondo me ci aiuterà molto sono le macchine. Nel vending rimarranno ancora a lungo in uso le cartucce, a meno che non si affacci un nuovo vending, più vicino al modello centro-europeo, in cui il gestore chiede all’utente finale 10mq in cui allestire una bella area break. Quello potrebbe essere un vending in cui l’addolcitore o l’osmosi inversa comandati elettronicamente, con un sistema di colloquio tra la macchina e il caricatore, potrebbe avere una finestra di entrata. Ma se il vending è quello che conosciamo noi, al momento l’unica evoluzione tecnologica che possiamo avere è secondo

me una comunicazione fra la testa del filtro e i terminali dei caricatori. Inserire prodotti chimici all’interno dell’acqua potrebbe essere una valida alternativa? L’addizione di prodotti chimici sarebbe fattibile, ma non ci sono gli strumenti per il giusto dosaggio, quando parliamo di macchine vending. Questo metodo viene applicato a impianti idroelettrici o industriali di grandi dimensioni. Il problema, in tutti i casi, è sempre il cloro, che è corrosivo e fa odore, unito al calcare. Finché il litraggio è limitato, il problema si riesce a controllare, mentre nelle vasche di grandi dimensioni si utilizza il dosaggio chimico. Parliamo di un dosaggio “goccia a goccia” continuo, litri/ora di sostanze chimiche che neutralizzano il calcio e il magnesio poiché sono acidi. In linea teorica si potrebbe applicare anche al vending, ma il consumo delle nostre macchine è talmente basso, a livello di dosaggio istantaneo, che bisognerebbe stillare delle microgocce e il dosaggio sarebbe comunque incerto, quindi rischioso, per la macchina e per il gusto del caffè, soprattutto se la macchina “non gira” e l’acido introdotto si accumula.

FABBRICANTI BWT

Esiste una soluzione per combattere il problema dell’acqua troppo acida? Le acque italiane sono tutte con la durezza più alta dell’alcalinità. Per questo la cartuccia decarbonizzante si è creata la fama di corrodere le macchine. Oggi i costruttori dovrebbero ragionare sul fatto che il sistema meno costoso per ottenere un buon caffè è avere una caldaia che non rilasci metalli pesanti: la cartuccia decarbonizzante, in questo modo, non creerebbe reazione acida. L’osmosi sarebbe efficace, ma avrebbe dei costi altissimi e, come sappiamo, nel vending non sarebbe applicabile, perché non c’è un impianto di scarico. Ci vorrebbero caldaie, ad esempio, in ceramica. Questo, attualmente, è il tema sul tavolo di discussione con i costruttori più evoluti. Il caffè ha un ph compreso tra 5 e 7 quindi ogni componente, dal gruppo caffè in poi, è in plastica, non c’è rischio di corrosione. Tutto quello che si trova dalla valvola di entrata della macchina in poi, invece, dovrà essere realizzato in futuro in plastica o rivestito in ceramica. Come produttori di sistemi di filtrazione abbiamo fatto il possibile, realizzando prodotti come Protect, Premium, ecc. e anche alcuni concorrenti cercano

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di andare in questa direzione, ma l’acqua perfetta è quella che si ottiene con la cartuccia decarbonizzante, come Bestmax e, per ottenerla, va risolto a monte il problema del materiale della caldaia. Per erogare un buon prodotto è necessario conoscere l’acqua. In che modo water+more si propone di informare e formare l’operatore professionale? La conoscenza che abbiamo sviluppato sull’acqua e sulle sue caratteristiche ci permette di poter dire al gestore o al torrefattore che effetto avrà sul caffè con ogni sistema utilizzato. Ed ecco perché, prima che l’evoluzione tecnologica si mostri sul mercato, abbiamo pensato noi, qui in Italia, per primi, di aprire un Training Center presso la nostra nuova sede. Per trasmettere ai nostri clienti, siano essi gestori o torrefattori, la conoscenza che abbiamo acquisito nel lavorare assieme all’Università di Zurigo, che ci ha permesso di “fotografare” qualsiasi acqua attraverso semplicissimi sistemi di misurazione e collocarla in un grafico e prevedere col gestore dove quell’acqua verrà portata nello stesso grafico dopo 20

l’applicazione di un addolcitore, di un’osmosi o di qualsiasi tipo di cartuccia. Di conseguenza, noi siamo in grado di guidare il gestore, in base al risultato che lui vuole ottenere, all’utilizzo di una determinata cartuccia. Quale supporto viene offerto a chi si rivolge al vostro Training Center? Il gestore segue il training e impara come muoversi all’interno di questo grafico. Si potrebbe effettivamente sviluppare un’App ma, una volta assimilate le informazioni, non è difficile operare in autonomia. Con l’Università di Zurigo siamo arrivati a capire che gli unici due sistemi che funzionano per trattare le acque, sono quelli che noi e i nostri concorrenti offriamo ai clienti, cioè la durezza totale e quella che è stata erroneamente chiamata per anni durezza temporanea, che in realtà è l’alcalinità dell’acqua. Se la durezza temporanea e l’alcalinità sono uguali, ci si posiziona in determinati punti di un grafico fissando uno dei sue valori sull’asse delle ascisse e l’altro sull’asse delle ordinate e, se i due valori sono uguali, si posizionano su una mediana. Però quando i due va-

FOCUS FABBRICANTI ON BEVITALIA BWT

lori sono discrepanti (spesso la totale è più alta dell’alcalina) abbiamo valori delle acque locali che sono sempre più sbilanciati dal versante della durezza. Da questo poi noi siamo in grado di capire, applicando l’addolcitore, l’osmosi inversa, la cartuccia carbonizzante, la cartuccia col magnesio, dove “cascherà” la durezza dell’acqua del nostro cliente, rivedendo tra l’altro quello che è il risultato in tazza. Nel nostro training center chiederemo al cliente di portare semplicemente il suo caffè e noi dimostreremo al cliente, con cinque diversi sistemi allacciati (osmosi, addolcimento e tre tipologie di cartuccia) i cinque risultati diversi del suo caffè in tazza. Lo prepareremo in espresso, tenendo costanti alcuni valori: stessa macchina, stessa temperatura, stessa macinatura e, se vogliamo, stessa “mano” ovvero stesso barista (che potrei essere io o il cliente stesso) e cambiando solo l’acqua, in diretta. Faremo dei panel di assaggio comprovati poi dallo strumento. Strumenti che oggi utilizziamo, che sono misuratori di gradi Bricks, in sostanza densimetri, perché più alto è il contenuto cationico, più è alta la densità del caffè.


Ai gestori spesso capita di dover sostituire la miscela di caffè perché c’è stato un problema in macchina: conoscere l’acqua sarebbe un punto di forza? Sarebbe un grandissimo punto di forza. Nell’espresso italiano l’acqua conta per il 90%, è l’elemento fondamentale. Le misurazioni le eseguite sempre voi o il cliente? Noi eseguiamo le misurazioni, ma nel Training Center BWT mettiamo il cliente in condizione di farlo poi da solo e quindi lo rendiamo autonomo. La vera sfida è trovare gestori vending, operatori che vogliano essere propositivi nei confronti dei loro clienti anche sull’acqua e sul caffè. Perché anche nel vending si può non cercare solo il prezzo, ma anche la qualità. Quelli che per anni hanno pensato alla seconda miscela adesso potrebbero pensare alla qualità dell’acqua. La qualità dell’acqua dipende da molti fattori. A tuo avviso, perché non si è arrivati ad avere un livello di qualità dell’acqua ottimale per le macchine di caffè? Credo soprattutto per scarsa cultura dell’acqua, ma anche per la ricerca

di un prodotto a prezzo basso. Ad esempio, c’è un aspetto legato all’acqua che purtroppo dopo anni di sensibilizzazione non è stato recepito (o il gestore è poco ricettivo o non siamo stati abbastanza incisivi noi nel comunicarlo): il peggior nemico del caffè in tazza è il cloro. Comprare una cartuccia di un produttore di sistemi di filtrazione come noi o i nostri concorrenti di alto profilo, vuol dire ottenere sempre una doppia azione: la prima è sempre quella del carbone attivo, che sottrae cloro e tutte le sostanze disinfettanti odorose e i metalli pesanti in genere. In contenuti mediamente bassi, se hai un’acqua leggermente ferruginosa, il carbone attivo trattiene questo odore. Le acque ferruginose odorano di ruggine e hanno un profilo gustativo che storpia completamente il caffè in tazza e il cloro rovina assolutamente il caffè dal punto di vista del profilo gustativo, sbianca la crema e addirittura, quando è introdotto in quantità molto alte, diventa corrosivo nei confronti della macchina. Quindi avere una cartuccia di un costruttore serio che abbia come prima azione quella contro il cloro, vuol dire garanti-

FABBRICANTI BWT

re quantomeno che il caffè verrà come deve venire dal punto di vista del profilo gustativo; poi c’è il lavoro da fare sul calcare che deve tuttavia salvaguardare le caratteristiche del caffè in termini di corpo e di densità (calcio e magnesio si attaccano agli oli essenziali contenuti nel chicco e che portano poi corpo e crema in tazza). Oggi tutti i produttori di seconda fascia propongono cartucce che non garantiscono il trattenimento del cloro. In alcune zone del nostro paese, soprattutto in prossimità del mare (a causa delle linee di trasporto e della distanza dalla montagna, perché durante il percorso nell’acqua finisce di tutto, comprese elevate quantità di cloro) questo è un grosso problema. Quanti, oggi, hanno un’approfondita cultura dell’acqua? Devo dire che, purtroppo, chi parla questo linguaggio sono gli utenti finali piuttosto che gli operatori professionali. I clienti su cui questi argomenti attecchiscono sono i gestori, quelli di categoria alta, che definisco “gli illuminati”, i torrefattori e alcuni baristi, 21


DAITALIA 112 GENNAIO/FEBBRAIO 2017

professionisti di alto livello che, per fortuna, sono in aumento in Italia. Un esempio pratico: nel vending le resine decarbonizzanti come Bestmax Premium sono state recepite molto bene solo da alcuni gestori illuminati, attenti alla qualità, che vogliono accentuare le caratteristiche di un caffè già di per sé pregiato. Il caffè si beve meglio fuori dall’Italia che nel nostro paese? Nel vending siamo leader ma non facciamo cultura del caffè: stiamo perdendo questa sfida? Che il fenomeno dei caffè di altissima qualità sia nato in USA e sia penetrato in Europa attraverso la Scandinavia, arrivando anche in Italia, è un dato di fatto. In Italia questo processo ha un passo però più lento rispetto al resto d’Europa. In Germania e Olanda oggi si bevono dei grandissimi caffè, Londra è piena di locali in cui si gustano prodotti in tazza che raggiungono l’eccellenza. Il problema è che noi siamo la terra dell’espresso, che ha conosciuto diverse mutazioni negli anni, dovute ad una serie di motivi, che ci hanno portati a bere un prodotto di qualità mediamente bassa, spesso bruciato o necessitante di zucchero per essere bevuto, mentre nel resto d’Europa si beve un caffè buono anche quando non zuccherato, perché hanno imparato a tostare molto dopo di noi e tostano in una maniera nuova, a temperature un po’ più basse, portando in tazza dei flavours che sono sicuramente più gradevoli al palato. Intendiamoci, io non ritengo che noi italiani dovremmo storpiare il nostro modo di bere caffè espresso, credo semplicemente che dovremmo

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creare un nuovo disciplinare per l’espresso italiano. Oggi l’unico istituto, INEI (istituto nazionale espresso italiano) che ha normato in un certo senso l’espresso italiano, lo ha fatto in senso tecnico, cioè dice che “un perfetto espresso italiano è fatto con 7 g di miscela di grani sapientemente tostata e macinata, torrefatta con una macchina che pompa acqua a 93-100 gradi per 25 secondi generando una bevanda che è tra 25 e 30 cc in tazza, tazza che va servita calda”. In giro per il mondo, invece, nei disciplinari hanno inserito anche le origini e le scuole di tostatura, insegnano curve di tostatura più gentili: in questo modo il chicco non è sudato, caramellato e di conseguenza, non avendo oli in superficie, non irrancidisce velocemente come il caffè italiano. Come si può diffondere la conoscenza del caffè? Io credo che noi dovremmo, in Italia, anche nel vending, iniziare a dare innanzitutto un prodotto di alta qualità accompagnato ad un servizio che sia all’altezza. In questo momento vedo operatori interessarsi a macchine di alto livello tipo bar/prima colazione che prima vedevamo solo nelle stazioni di servizio, per installarle negli uffici, per fare caffè e cappuccino in maniera automatica, con il latte fresco. In quel momento si può alzare il prezzo e si può cominciare a offrire un caffè di un certo livello perché si ha tutto il margine per farlo. Io sono fermamente convinto che, quando si riuscirà a dare un servizio del genere, si fidelizzerà il cliente e gli si insegnerà anche qualcosa sulla qualità del prodotto.

FOCUS FABBRICANTI ON BEVITALIA BWT

Nel vending c’è concorrenza per la qualità? Purtroppo no. E devo dire che l’Italia rispetto agli altri paesi europei è molto competitiva, ma non sulla qualità, casomai nella corsa al ribasso del prezzo. Anche i nostri vituperati (a torto) ‘cugini’ spagnoli e greci applicano prezzi più alti, sia nel bar che nel vending. Parliamo di paesi nei quali tutti gli altri beni di consumo costano meno: il caffè no, quindi significa che si fa attenzione a offrire un prodotto di qualità. I margini dei gestori spagnoli e greci sono molto superiori ai nostri e possono fare qualità. Dovremmo osservare e imparare... La qualità del prodotto caffè è il solo limite del vending italiano? Non penso. Nel vending siamo rimasti un po’ fermi, a mio parere, anche sulla fase della pulizia della macchina: un aspetto importantissimo, eppure trascurato. Le campane delle macchine vending basso-battenti vengono riempite magari ogni due o tre mesi dall’addetto al rifornimento: non possiamo aspettarci che venga erogato un buon caffè. Come valuti l’introduzione dell’invio telematico dei corrispettivi nel vending? Positivamente. I sottoscalisti spariranno, anche se poi sappiamo che il vending è famoso per rinascere dalle proprie ceneri... Credo che ci sarà un calo del numero dei gestori a vantaggio dei grandi gruppi. Qualcuno poi ripartirà, qualcuno no. Questo sarà un momento determinante, in cui vedremo un vero salto di qualità del settore.



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FABBRICANTI

K-MATIC VENDING SYSTEMS TECNOLOGIA E DESIGN PER LA SICUREZZA NEL VENDING

K-MATIC VENDING SYSTEMS, CON SEDE A CASTELLAZZO BORMIDA (AL) È UNA REALTÀ INNOVATIVA, CHE NASCE DALLA VOLONTÀ DI ANDARE INCONTRO ALLA CONTINUA EVOLUZIONE DELLA SOCIETÀ E DEL MERCATO. LE SOLUZIONI K-MATIC SONO PENSATE PER RENDERE PIÙ SEMPLICE IL LAVORO DEGLI OPERATORI PROFESSIONALI DEL VENDING E LA GESTIONE DI ASPETTI CENTRALI COME LA GESTIONE DEL DENARO, LA PROTEZIONE DEI DISTRIBUTORI AUTOMATICI E LA QUALITÀ DEL SERVIZIO OFFERTO ALL’UTENTE FINALE. 24

LA GAMMA DI PRODOTTI PROPOSTA DALL’AZIENDA PIEMONTESE PERMETTE AL GESTORE DI SALVAGUARDARE GLI INCASSI, DI CREARE UN’AREA RISTORO PERSONALIZZATA MA ANCHE DI PRESIDIARE LOCAZIONI OUTDOOR IN TOTALE SICUREZZA CON STRUTTURE REALIZZATE PER GARANTIRE PROTEZIONE DA ATTI VANDALICI E AGENTI ESTERNI. PROGETTAZIONE ACCURATA E ATTENZIONE AL DESIGN CARATTERIZZANO I PRODOTTI K-MATIC, ADATTI AD INTEGRARSI A QUALSIASI LOCAZIONE, INTERNA ED ESTERNA.


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A PARLARCI DELL’AZIENDA E DELLE SUE SOLUZIONI PER IL MERCATO DEL VENDING È GIUSEPPE GALLO, PREJECT MANAGER DI K-MATIC VENDING SYSTEMS.

di confini prestabiliti e a utilizzare le nostre esperienze tecniche e commerciali in nuovi campi di applicazione, fino ad individuare il mondo del vending, su cui abbiamo investito molto in termini di tempo e risorse, arrivando ad essere una realtà ormai consolidata all’interno del settore.

INTERVISTA CON GIUSEPPE GALLO

Il progetto K-Matic quando è nato? Il progetto nasce in realtà più di dieci anni fa con uno dei primi impianti di distribuzione automatica

Quale percorso professionale ha portato la vostra azienda ad entrare nel mondo del vending? Una grande e naturale propensione all’innovazione ci ha spinto a non restare chiusi all’interno

progettati in modo specifico per l’outdoor in Italia, ma è da cinque anni che ci focalizziamo sul settore con un’unità ad esso esclusivamente dedicata, progettando nuovi prodotti e partecipando

FABBRICANTI K-MATIC

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DAITALIA 112 GENNAIO/FEBBRAIO 2017

ad eventi fieristici a livello nazionale ed internazionale. K-MATIC vending systems si occupa esclusivamente del settore della distribuzione automatica con una linea di prodotti ad esso dedicata ed in continua evoluzione. Ogni prodotto nasce pensando al vending e viene sviluppato e perfezionato attraverso un continuo dialogo con i clienti, interlocutori essenziali per la creazione e l’affinamento di prodotti che rispondano a pieno alle loro necessità.

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Quali sono i prodotti oggi disponibili per il vending? La nostra offerta comprende le strutture antivandaliche outdoor Vending Station, le linee Cover (indoor) e Cover Plus (indoor e semiautdoor) oltre a Roller, cassaforte espressamente studiata per proteggere gli incassi dei distributori automatici trasportati sui furgoni degli addetti al rifornimento. Un’altra importante soluzione è rappresentata da K-shop, la struttura che permette di organizzare le macchine e di

FABBRICANTI K-MATIC

allestire un negozio automatico 0-24 in tutta semplicità e a costi contenuti. Completano la gamma prodotti i sistemi di ancoraggio per distributori automatici K-Fasten e gli accessori per rafforzare i sistemi di chiusura, protezione e antieffrazione delle vending machine (linea K-Safety). Cosa vi ha spinto a progettare e commercializzare strutture antivandaliche e sistemi di sicurezza per la distribuzione automatica? L’incontro iniziale con


DAITALIA 112 GENNAIO/FEBBRAIO 2017

alcuni operatori del settore è stato sicuramente fondamentale per poter focalizzare la nostra attenzione e cercare di analizzare le loro necessità, in modo da elaborare dei prodotti che potessero risolvere alcuni degli aspetti più delicati della loro attività giornaliera, come la protezione dei distributori automatici e degli incassi. A ciò si unisce inoltre il discorso allestimento aree vending, oggi sempre più sentito, per le quali, grazie ad i nostri sistemi Cover, è pos-

sibile personalizzare ed arricchire il corner ristoro con nuove funzionalità, sempre nell’ottica di aumentare la qualità e l’immagine del servizio offerto al cliente finale. Le strutture antivandaliche per le locazioni indoor K-Matic sono semplici da utilizzare e manutenere? Quali vantaggi offrono al gestore? Le nostre strutture, come anche gli altri prodotti della gamma, sono pensate per non la-

FABBRICANTI K-MATIC

sciare nulla al caso, cosicché chiunque sia in grado di procedere al loro semplice montaggio e alla loro installazione. Per quanto riguarda la manutenzione, essa è pressoché inesistente: i prodotti vengono forniti in kit completi di istruzioni ed accessori, la maggior parte dei componenti viene preassemblata in officina, in modo che il montaggio da parte dei tecnici sia il più rapido possibile ed il gestore si possa concentrare sul proprio lavoro.

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L’utilizzo di un prodotto professionale come il nostro si traduce così, oltre che in un vantaggio economico, in un vantaggio in termini di risparmio di tempo e di certezza del risultato ottenuto, senza dover più ricorrere ad adattamenti e a soluzioni improvvisate. Come si articola la struttura organizzativa K-MATIC? K-MATIC è organizzata in modo da seguire tutte le fasi della filiera, dalla progettazione alla produzione fino alla commercializzazione, al fine di fornire un prodotto che rispetti sempre gli stessi standard di qualità e di riuscire a far fronte alla domanda crescente. Allo stesso tempo ci siamo strutturati in modo da avere un’organizzazione flessibile in grado di rispondere ai continui cambiamenti del mercato ed alla continua evoluzione dei prodotti. Ci avvaliamo inoltre di preziosi collaboratori esterni, che hanno creduto nel progetto fin dall’inizio e che con l’occasione vogliamo ringraziare. 28

Il settore come vi ha accolti? Il vending è un settore che ci accolto con grande entusiasmo e che ha dimostrato, nonostante gli andamenti economici generali, di essere solido e ricco di operatori dinamici, capaci e con un’elevata propensione per le novità da noi proposte, ma allo stesso tempo esperti, quindi attenti a quelle che sono le loro esigenze reali. Per questo cerchiamo di concentrarci il più possibile e di ascoltare i clienti per proporre soluzioni effettive che possano realmente agevolare e migliorare lo svolgimento della loro attività. Qual è il bilancio della vostra partecipazione come espositori a Venditalia? Dopo la partecipazione ad alcuni eventi fieristici a livello internazionale, Venditalia sicuramente si è riconfermata, per numero e qualità di contatti, come l’evento principale che ci ha consentito di attivare collaborazioni importanti e ciò denota che l’Italia è ancora mercato leader e trainante del settore. Farne parte ci ha permesso di acquisire prestigio su tutti i mercati, siamo quindi più che

FABBRICANTI FOCUS FABBRICANTI ON BEVITALIA K-MATIC BWT

soddisfatti e sicuramente riconfermeremo la nostra partecipazione a questo immancabile appuntamento. Quali sono i progetti futuri della vostra azienda? I progetti in cantiere sono tanti. Dopo il successo riscosso dalle nostre chiusure di sicurezza, applicabili a tutti i distributori presenti sul mercato, siamo ancora più incentivati a continuare ad investire nella ricerca e sviluppo di prodotti che rispondano a pieno alle necessità dei gestori, alcuni dei quali sono in fase definitiva e verranno presentati a breve, sempre nell’ottica di proporre nuove tecnologie nel vending. A seguito di alcune commesse importanti acquisite, sono previsti investimenti volti a rafforzare ulteriormente la nostra organizzazione e renderla sempre più efficiente sul piano produttivo e commerciale. Inoltre nei prossimi mesi inaugureremo la nuova showroom, laboratorio in cui poter testare i nostri prodotti e luogo in cui poter ulteriormente fidelizzare il cliente.



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EVENTI

MABEL 1971-2016 UN GRANDE FUTURO NASCE DA UN GRANDE PASSATO

NEL DICEMBRE 2016 MABEL, STORICA GESTIONE TOSCANA CHE NEL 2010 SI FONDE PER INCORPORAZIONE IN SUPERMATIC, HA FESTEGGIATO I SUOI 45 ANNI DI ATTIVITÀ CON UN EVENTO DAL TITOLO “UN GRANDE FUTURO NASCE DA UN GRANDE PASSATO”. 30

LA NOSTRA REDAZIONE ERA TRA GLI INVITATI E PRESENTA AI SUOI LETTORI UNA BREVE STORIA DI MABEL, UNA SINTESI DEGLI INTERVENTI E UN REPORTAGE FOTOGRAFICO DELL’EVENTO CHE SI È SVOLTO NELLA SUGGESTIVA CORNICE DELLA STAZIONE LEOPOLDA DI FIRENZE.


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1971. LE ORIGINI DEI DISTRIBUTORI AUTOMATICI MABEL

macchina costituisce una rivoluzione nel mondo del caffè, perché

Nel 1971 al CRAL della Pavesi viene eletto il nuovo presidente:

la tecnologia utilizzata, attraverso un processo di rapido conge-

Ugo Sassettoli. Il periodo è quello delle rivendicazioni dei diritti

lamento del caffè e di sublimazione sottovuoto dell’umidità resi-

dei lavoratori che da qualche anno hanno ottenuto il permesso di

dua, consente di rendere immediatamente solubile la bevanda,

installare distributori automatici. Alcune voci a ricavo nei bilan-

mantenendone inalterati gusto e aroma.

ci associativi suscitano l’idea di gestire i distributori in proprio,

La macchina, dalle ridotte dimensioni, può essere installata negli

come CRAL.

ambienti più piccoli, come gli uffici e gli studi professionali e ugo

Di qui i primi contatti di Ugo Sassettoli con Faema, già produt-

Sassettoli ne intuisce immediatamente le grandi potenzialità.

trice della macchina automatica per caffè espresso E61, che gli

In Toscana opera la società Daceb – distributori automatici Caffè

presenta l’ultima creazione, la Liofaemina, un distributore per

e Bevande – che serve le maggiori realtà fiorentine.

l’erogazione di un espresso realizzato con caffè liofilizzato. La

Le imprese più piccole sono però molte e possono costituire

EVENTI MABEL

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un’ottima opportunità di mercato per la nuova macchina Liofaemina. Nel giro di qualche mese, il 7 dicembre 1971, con la partecipazione dei soci Sellmat, Daceb e di Carlo Ernesto Valente (fondatore della Faema), Ugo Sassettoli fonda la nuova azienda, M.A.BE.L – Macchine Automatiche BEvande Liofilizzatesrl. La sede è a Firenze, in via Odorico da Pordenone, 14. 1972 – 1975. PASSO DOPO PASSO, PRENDE FORMA IL MARCHIO MABEL L’organico dell’azienda è costituito da Ugo Sassettoli, un’impiegata e due operai che, a turno, si presentano ai clienti come commerciali, addetti al rifornimento e tecnici. Il magazzino è autogestito, le attrezzature sono costituite da una calcolatrice e da macchina da scrivere Olivetti. Per installare i piccoli distributori si avvalgono della collaborazione di gruppi di giovani studenti disposti a lavorare parallelamente agli studi per un po’ d’indipendenza economica. Il primo anno Mabel riesce a collocare le prime 2.700 Liofaemine sul mercato fiorentino. In quel periodo il caffè al bar costa 50 lire

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e il caffè della Liofaemina viene venduto a 50 lire. L’attività cresce rapidamente e negli anni successivi il marchio Mabel si afferma nella provincia di Firenze e nelle province limitrofe. 1976 – 1985. DALLA PROVINCIA ALLA REGIONE. LA STAGIONE DELLE ESPANSIONI Nel 1976 Mabel rileva la società Ge.to. bras (Gestione Toscana Bras) di Calenzano, la prima di una lunga stagione di acquisizioni e passaggi di consegne che hanno contraddistinto la vita di Mabel, passando dalla gestione delle piccole macchine a caffè liofilizzato, a macchine più complesse come la Bras, adatte anche ad utenze di medie dimensioni. Bras è una delle prime macchine progettate per un’erogazione con caffè in grani macinato al momento. Il caffè prodotto con questa macchina è di ottima qualità, paragonabile a quella del bar. Il costo del caffè con questa macchina si attesta intorno alle 100 lire contro le 120 lire del caffè allora consumato al bar. Due anni dopo, nel maggio del 1978,

EVENTI MABEL

Mabel fonda a Livorno la nuova società, Smail, inserendosi stabilmente nell’area costiera. Viene inoltre incorporata la Daceb sas. La gestione comincia ad allargarsi dalla provincia di Firenze all’intera regione Toscana. 1986 – 1995. LA TECNOLOGIA CAMBIA SCENARI. ARRIVANO GLI SNACK E LE CIALDE Fra la fine degli anni ’80 e gli inizi anni ’90 la tecnologia rivoluziona ancora il mondo del vending e proietta Mabel verso nuove frontiere. La Saeco immette sul mercato la Superautomatica, una macchina per gli uffici, piccola e compatta, rivoluzionaria perché dotata di gruppo in plastica anziché in ottone, abbattendo notevolmente costi di produzione e manutenzione. Negli stessi anni viene fatto un ulteriore passo avanti, arriva la macchina a cialde Unoper destinata alla piccola utenza. Il primo impatto con la Unoper non risulta di immediato successo. Acquisita da Lavazza nel 1989, viene migliorata e rilanciata con il nuovo look come Espresso Point Pininfarina. E’ il successo della cialda




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monodose. Sono necessari però una decina di anni affinché le cialde vengano applicate anche ai distributori più grandi. Nel decennio Mabel rinsalda la presenza in Toscana attraverso l’acquisizione di nuove strutture e l’adeguamento ai nuovi scenari di mercato. Nel 1990 diversifica l’attività entrando nel settore della vendita di grandi cucine per la ristorazione collettiva, fondando la Klemor, a Massarosa. Nel 1992 acquisisce la Das, entrando nel mercato di La Spezia. Nel 1994 nasce la Gedar, unendo il ramo di Mabel di Arezzo con un’impresa locale, Sada, così cessata. Parallelamente, nel 2001, rafforza l’attività su Prato e Pistoia siglando la partecipazione nell’azienda Leomatic di Agliana. Questa espansione e le mutate condizioni di servizio che si estende agli snack, richiede locali più ampi. L’azienda si sposta dunque nel 2003 in via del Ronco Corto, 28. 2006 – 2014. IL GRUPPO SI CONSOLIDA La situazione di mercato, le prospettive di sviluppo e la volontà di garantire un futuro all’azienda fanno volgere lo sguardo verso

nuovi assetti societari e nuove alleanze. Mabel si concentra nel consolidamento delle sue basi in Toscana e nuovi orizzonti di sviluppo. Nel 2006 Supermatic acquisisce la DAF, azienda storica fiorentina del vending. Nel 2010 Supermatic srl di Sesto Fiorentino, che opera dal 1997 come azienda di rivendita, acquisisce una quota del gruppo Mabel. Un’operazione straordinaria condotta per razionalizzare la struttura societaria e creare le condizioni per incrementare la leadership sul mercato. Parallelamente il gruppo si consolida attraverso la fusione delle aziende partecipate che permettono al gruppo di essere presente in Toscana in modo capillare. L’azienda Mabel alla fine del 2010 si fonde per incorporazione in Supermatic, assumendone la denominazione. Non più azienda sotto il profilo giuridico, Mabel permane come core brand del gruppo che incarna la storia e l’attività della gestione della distribuzione automatica. Nel gennaio 2012 Supermatic trasforma la sua forma giuridica in Società per Azioni.

FABBRICANTI EVENTI MABEL BWT

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INTERVENTO DI UGO SASSETTOLI “Siamo arrivati a festeggiare il quarantacinquesimo anniversario di Mabel e in questi anni, nei precedenti eventi celebrativi, ho parlato più volte dei trascorsi della mia vita professionale e del passato dell’azienda, mentre oggi mi piacerebbe parlarvi del futuro che ci aspetta a partire dai prossimi mesi e che, secondo me, sarà sicuramente più proficuo e più grande di quello che è stata la nostra avventura nel corso dei primi quarantacinque anni. Come sapete, quest’anno sono entrati due nuovi soci nella compagine sociale. Sono due amici che conosciamo da una vita, che operano nel nostro settore con successo e con i quali abbiamo deciso di provare a percorrere una nuova strada che ci dovrebbe portare in breve a diventare una delle più importanti aziende del settore in Italia. Non che non lo siamo già, perché lavorano in Supermatic ben 459 persone, operiamo nella regione Toscana e nella provincia di La Spezia da sempre e da quest’anno abbiamo iniziato a coprire un nuovo territorio, che si preannuncia interessante, la città metropolitana di Roma, dove siamo cresciuti del 400%.

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EVENTI MABEL

Quest’anno abbiamo subito il duro colpo inflittoci dall’Autorità Antitrust che ha deciso di punire questo settore ipotizzando un cartello tra imprese e che ci ha visti penalizzati con una sanzione davvero importante, che in qualche modo “affossa” il nostro risultato finale. Senza questa sanzione, il 2016 sarebbe stato per noi un anno di successo, con un utile interessante. Ne abbiamo parlato tanto: le conseguenze economiche di questo intervento legislativo sono state superate grazie all’intervento di tutti i soci, che hanno accettato di sottoscrivere l’importo corrispondente di tasca propria e quindi, alla fine, ci prepariamo a ripartire con tutte le capacità e le prerogative giuste per ottenere i risultati che c’eravamo prefissati. Un altro cambio importante, quest’anno, è avvenuto dopo che Giovanni Nebiolo ha rimesso il suo mandato, dopo averci guidato fin dall’inizio della nostra ristrutturazione aziendale e ha passato le consegne a mio nipote Alberto Marzolo. Alberto, benché giovane, ha alle spalle già vent’anni d’azienda e l’azienda gli è cresciuta intorno. Infine, ringrazio tutti i nostri dipendenti, gli operai, i dirigenti, che ci stanno seguendo con passione e ai quali garantisco un radioso futuro”.


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INTERVENTO DI FIORAVANTE ALLEGRINO (UNIONCAFÉ SPA) “Da circa un anno e mezzo abbiamo rapporti molto stretti con Supermatic, di cui siamo diventati nuovi soci. Per me è un grande piacere essere qui, perché Supermatic è sempre stata uno dei protagonisti del settore in Italia e portare avanti progetti con Ugo Sassettoli, che per me è stato un maestro, è stato un onore. Ho imparato tanto da lui in questi quasi 25 anni di vending vissuti intensamente e sicuramente ho ancora tanto da imparare. Noi siamo convinti che anche in momenti come questi, di crisi economica, dove le difficoltà sono tante, il vending sia ancora un mondo molto sano nel quale possiamo tutti insieme ancora esprimerci nel migliore dei modi. Dico “tutti insieme” perché il principio fondamentale, che questa sera si respira in maniera intensa, è che le società partono dai soci, quindi l’unità dei soci è un punto di partenza imprescindibile. Poi chiaramente c’è il gruppo dirigente, che ogni giorno cerca le soluzioni migliori per far sì che la strada sia quella giusta e che venga

percorsa nel modo migliore, ma è importantissimo che tutti coloro che al mattino si recano al lavoro lo facciano con la serenità e con la tensione del sentirsi parte di quello che stanno facendo. Questa sera, i volti delle tante persone che sono qui, serene e contente di esserci, sono un chiaro segnale che questo bel clima aziendale che prosegue da quarantacinque anni è ancora vivo e presente ed è linfa vitale per il raggiungimento di grandi risultati. Questo è il maggior motivo di gioia di esser parte di questo progetto”.

INTERVENTO DI ALBERTO MARZOLO (MABEL) “Per prima cosa vorrei ringraziare tutti voi per aver preso parte a questo evento: sono poche le aziende che superano i quarant’anni di attività e quarantacinque anni rappresentano sempre una bella storia industriale. Abbiamo letto di recente il testo di un economista che descriveva l’imprenditore come una persona che sta sempre sul filo del tempo, quindi che ha davanti a sé un telo attraverso cui intravedere il futu-

EVENTI MABEL

ro. L’imprenditore sposta lievemente il telo e infila la mano al di là e con i polpastrelli tocca l’avvenire e lo porta nel tempo reale con sé, preparando quello che sarà il futuro attraverso gli investimenti, la creazione di valore nel presente. Mabel è diventata quello che è grazie a mio zio Ugo Sassettoli, che ha sempre una capacità di visione molto ampia ed è sempre stato molto ‘avanti’ rispetto a tanti altri imprenditori che magari guardano più ad essere ‘padroni’ che imprenditori. Ho parlato con un cliente che citava: “un imprenditore deve togliersi le pantofole e iniziare a correre” e, parlando di crisi, credo che la metafora sia molto calzante: la crisi potrebbe terminare e bisogna essere preparati. In tempo di crisi le aziende migliori sono quelle che sopravvivono e alla fine della crisi, saranno quelle che avranno profitti maggiori. Siccome i soci mi hanno conferito questo nuovo incarico, spero di riuscire nell’impresa e di poter ripagare la loro fiducia. Mi preme, inoltre, ringraziare tutti i presenti perché il lavoro quotidiano di tutti voi, collaboratori ma anche partner presenti qui oggi è ciò che ci consente di andare avanti”.

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EVENTI

LE MAGIE DI NATALE DI

LA STORIA DI ADA VENDING INIZIA NEGLI ANNI ’70 QUANDO ALCUNI DIRIGENTI DI FAEMA, AZIENDA STORICA DI MACCHINE DA CAFFÈ, EBBERO LA FELICE INTUIZIONE DI INSERIRE IN UN ARMADIO METALLICO UN SISTEMA AUTOMATIZZATO PER L’EROGAZIONE DEL CAFFÈ. “A.D.A. AMBROSIANA DISTRIBUTORI AUTOMATICI” NASCE IN QUESTO FORTUNATO CONTESTO. DAPPRIMA INSEDIATA NELLA SEDE MILANESE DI VIA MAESTRI CAMPIONESI 20, VIENE TRASFERITA NEL 1987 38

ADA VENDING

A BUSTO ARSIZIO DA UN GRUPPO DI IMPRENDITORI CHE NE RILEVA LA PROPRIETÀ. NEL 1998, TRA LE PRIME NEL SETTORE, OTTIENE LA CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ UNI EN ISO 9002. L’ULTIMO TRASFERIMENTO È QUELLO DEL 1999 QUANDO LA SEDE VIENE SPOSTATA NELL’ATTUALE IMMOBILE DI PROPRIETÀ IN OLGIATE OLONA, DI CIRCA 4400 METRI QUADRATI. NEL 2013 ASSUME LA DENOMINAZIONE ADA VENDING.


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ECCO UN BREVE REPORTAGE FOTOGRAFICO DELLA SERATA.

Dicembre per il vending è anche il periodo delle cene di Natale,

bazie, caricature artistiche e note di musica.

una sana abitudine molto radicata nel settore che vede il diret-

Al di là della bella serata, abbiamo potuto tastare con mano

to e felice coinvolgimento di tutta l’azienda, dai dipendenti agli

come il clima aziendale in alcune realtà vending sia così buono.

amici. Anche i numerosi dipendenti appena arrivati in azienda (da asUna delle feste di fine anno più originali a cui la nostra reda-

sunzioni e acquisizioni) si sono subito trovati a loro agio in un

zione ha partecipato è stata quella intitolata: “Magie di Natale”,

gruppo che sa stare bene insieme anche al di fuori dell’orario

organizzata da ADA Vending.

di lavoro.

Ai sapori della tradizione culinaria italiana è stato infatti affian-

Ogni tanto fa davvero piacere trovare qualche segnale positivo

cato uno show di altri tempi, con giochi di fuoco, illusioni, acro-

in questo settore.

EVENTI ADA VENDING

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EVENTI ADA VENDING


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EVENTI EVENTI ADAMABEL VENDING

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EVENTI

MARCA 2017 CONTINUA A CRESCERE LA FIERA SULLE PRIVATE LABEL

BILANCIO POSITIVO PER “MARCA 2017”, IL SALONE INTERNAZIONALE SUI PRODOTTI A MARCA DEL DISTRIBUTORE (MDD) CHE SI È SVOLTO PRESSO IL QUARTIERE FIERISTICO DI BOLOGNA DAL 18 AL 19 GENNAIO. LA FIERA SULLE PRIVATE LABEL, ORGANIZZATA DA BOLOGNAFIERE IN COLLABORAZIONE CON ADM (ASSOCIAZIONE DISTRIBUZIONE MODERNA), È GIUNTA ALLA SUA TREDICESIMA EDIZIONE. DALLE PRIME INDICAZIONI, LA MANIFESTAZIONE HA FATTO 42

REGISTRARE IMPORTANTI SEGNALI DI CRESCITA RISPETTO ALL’EDIZIONE DELLO SCORSO ANNO. SEMPRE AFFOLLATI DI OPERATORI PROFESSIONALI ITALIANI ED ESTERI I TRE NUOVI PADIGLIONI E LA GRANDE SALA CONVEGNI. SEGNO PIÙ ANCHE PER LA PRESENZA DI ESPOSITORI COPACKER PROVENIENTI DA TUTTA ITALIA (615 AZIENDE, +16% RISPETTO AL 2016) E PER LA SUPERFICIE ESPOSITIVA TOTALE (29MILA MQ, +12%).


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SEMPRE AFFOLLATI DI OPERATORI PROFESSIONALI ITALIANI ED ESTERI I TRE NUOVI PADIGLIONI E LA GRANDE SALA CONVEGNI.

PRESENTI ALLA FIERA CON I LORO STAND ANCHE LE 20 MAGGIORI INSEGNE DELLA GRANDE DISTRIBUZIONE MODERNA, COORDINATE DA ADM. IN CRESCITA PURE LA PRESENZA INTERNAZIONALE, CON UN GRAN NUMERO BUYER E DELEGAZIONI UFFICIALI PROVENIENTI DA PIÙ DI 30 PAESI DI TUTTO IL MONDO, CHE SONO STATI IMPEGNATI IN INCONTRI B2B CON LE AZIENDE ITALIANE INTERESSATE AD ESPORTARE I PROPRI PRODOTTI FOOD E NON-FOOD NEI MERCATI ESTERI.

“Marca apre il calendario degli eventi del nostro Quartiere fieristico e, anche quest’anno, lo ha aperto alla grande”, ha dichiarato Antonio Bruzzone, direttore generale di BolognaFiere. “Ciò dimostra il successo di questa manifestazione sulle private label, seconda in Europa in questo settore e tra le prime nel mondo, oltre alla bontà della proposta espositiva di BolognaFiere. Anche quest’anno, Marca ha fatto registrare così un ottimo risultato e si è confermata una grande occasione di business, con importanti presenze sia italiane che estere alla ricerca di nuove opportunità di affari”.

EVENTI MARCA

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“Marca si conferma un appuntamento imperdibile per tutto il mondo delle imprese, produttive e distributive, che ruotano intorno alla Marca del Distributore”, ha sottolineato il presidente di ADM, Giorgio Santambrogio. “È un evento che invita a riflettere sui fattori di successo che hanno portato la Marca del Distributore ad assumere un ruolo di vera e propria brand e ad essere così apprezzata dai consumatori. Un’evoluzione che può essere sintetizzata nel passaggio da ‘Private Label’ a ‘Marca del Distributore’: se prima la marca commerciale esprimeva solo un’opportunità di convenienza, ora identifica un mondo di valori, di diversificazione d’offerta, di innovazione che le hanno fatto conquistare un nuovo spazio e un ruolo guida nel panorama del Largo Consumo”.

A conclusione di “Marca 2017”, è stato anche annunciato che l’edizione 2018 si svolgerà nei giorni 17 e 18 gennaio a Bologna.

IL CONVEGNO: “BIOLOGICO, UN MERCATO SICURO” Dai 411 milioni di vendite di prodotti confezionati in iper e supermercati italiani nel 2008, la categoria degli alimenti biologici è arrivata a superare il miliardo di EUR nel 2016, con un peso del 3% sul totale delle vendite food, inanellando incrementi annui regolarmente a doppia cifra dal 2010, con picchi del 19% in 2015 e 2016: il trend in questi due ultimi anni è raddoppiato rispetto alla crescita media del periodo 2010-2014. 44

Ben il 45% delle vendite in valore è generato dalla marca privata. Nel 2016 le prime 10 categorie per vendite in valore hanno avuto incrementi dal 5 al 22%. Sono biologici il 54% della pasta integrale, il 32% delle bevande sostitutive del latte e il 20% dei legumi secchi e cereali che ogni giorno passano agli scanner, ma anche il 30% delle confetture, il 14% delle uova, il 10% dello yogurt magro, il 9% delle farine. Nel 2016 ha acquistato qualche prodotto biologico il 74% delle famiglie italiane (+1,2 milioni rispetto al 2015), con millennials e fascia dai 30 ai 44 anni sopra la media nazionale. Di queste, il 68% è frequent user. Le motivazioni d’acquisto? Per il 27% degli acquirenti i prodotti biologici sono più sicuri per la salute, per il 20% sono più rispettosi dell’ambiente, per il 14% sono più controllati. Il 13% li acquista perché son più buoni, ma il 10% perché non si fida più dei prodotti convenzionali. Sono dati di cui il retail non può non tener conto e che impongono strategie per cogliere una grande opportunità e intercettare la domanda crescente. Ma non basta ampliare l’assortimento: oltre a una visione di category, un’offerta coerente e una comunicazione adeguata, è necessaria la massima cura nel garantire l’integrità e la fiducia del consumatore, il patrimonio più significativo del mercato biologico.

EVENTI MARCA


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Per questo motivo, nel corso della manifestazione fieristica Marca 2017, si è svolto un importante convegno dal titolo: “Biologico un mercato sicuro”.

l’emissione di provvedimenti sanzionatori su prodotti e/o operatori (all’interno delle fasi coperte dal sistema di certificazione, per il resto ci deve pensare l’Autorità pubblica);

La redazione di D.A. Italia era presente all’evento e, tra i molti interventi di interesse del Convegno, abbiamo selezionato quello di Paolo Carnemolla (presidente FederBio) intitolato:

> gli operatori a cui spetta garantire ai clienti che i prodotti che vendono sono conformi alla normativa biologica oltre a quella generale, tant’è che anche solo in caso di “sospetto” non li devono commercializzare.

GLI STRUMENTI DEL SETTORE BIOLOGICO PER LA GARANZIA DELL’INTEGRITÀ

Cosa non funziona attualmente in Italia tanto da richiedere a FederBio di farsi carico dei problemi e non limitarsi alla denuncia ma mettere in campo strumenti e soluzioni:

La fiducia del consumatore è il “valore patrimoniale” sul quale si fonda il mercato del biologico e la sua crescita. Lo strumento di garanzia previsto dalla normativa europea è il sistema di certificazione di settore, che vede tre protagonisti principali: > l’Autorità pubblica ha delegato a soggetti privati l’attività di controllo e certificazione e in questo caso li deve accreditare (ACCREDIA), autorizzare, coordinare e vigilare; > gli organismi di certificazione a cui spetta la valutazione della conformità degli operatori sulla base della verifica di notifica e relazione tecnica (insieme di misure preventive e precauzionali per il rispetto della normativa bio) e il controllo sul mantenimento della conformità dell’azienda e delle produzioni dunque anche

> l’Autorità pubblica non svolge una adeguata attività di coordinamento del sistema e degli organismi di certificazione, dunque ci sono n organismi di certificazione anche sulla medesima filiera che non si scambiano informazioni e non cooperano se non in caso di problemi e spesso quando ormai la frode è avvenuta e operano con modalità, tempi e procedure differenti; l’Autorità pubblica inoltre non svolge nemmeno un’attività di vigilanza efficace (prevalentemente formale) ed in maniera diversa sul il territorio nazionale. > Alcuni organismi di certificazione non svolgono con la dovuta attenzione la valutazione di conformità degli operatori all’ingresso nel sistema di certificazione, privilegiando gli aspetti formali e puntando all’aumento dei controllati, illudendosi di poter

EVENTI MARCA

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controllare in seguito a volte senza un impiego adeguato di risor-

valutazione della fase di ingresso nel biologico il focus principa-

se umane e materiali operatori “diversamente abili” rispetto agli

le del funzionamento e della qualità del lavoro degli organismi

obblighi della normativa.

di certificazione da cui deriva la necessità di sviluppare sistemi qualità aziendali idonei (GdL Ortofrutta, GdL Riso, GdL sulla zo-

> Troppi operatori hanno creduto che il compito degli organi-

otecnia);

smi di certificazione fosse quello di garantire la conformità dei prodotti e che il “documento giustificativo” fosse equivalente ai

> strumenti informatici gestiti dagli organismi di certificazione

fini della conformità sostanziale (e non formale) degli operatori

e su cui operano anche le imprese che automatizzino e gestisco-

a prescindere da quale organismo di certificazione l’avesse rila-

no a sistema le attività documentali di qualifica dei fornitori e la

sciato.

tracciabilità delle produzioni e delle transazioni lungo le filiere (Organic Integrity Platform - Grains e EVO).

FederBio in virtù della sua ampia rappresentatività del settore a dimensione interprofessionale ha quindi messo in campo azioni e

La garanzia dell’integrità del mercato del biologico è una respon-

strumenti per rafforzare le garanzie del sistema di certificazione

sabilità che deve essere condivisa a dimensione di sistema, Fe-

per un mercato sicuro del biologico, attraverso:

derBio in quanto organizzazione interprofessionale è il motore e l’attore centrale su questo versante e in virtù di questo ruolo ha

> il coordinamento degli organismi di certificazione sia “quoti-

sottoscritto accordi anche con le organizzazioni che aderiscono

diano” (Sezione soci, linee guida e piani di controllo rinforzato)

a ADM Associazione Distribuzione Moderna, in particolare Coop

che in caso di frodi (unità di crisi);

Italia e Federdistribuzione e intende proseguire l’azione di pressione verso l’Autorità pubblica affinché si assuma fino in fondo

> il lavoro congiunto tra gli organismi di certificazione, le orga-

le proprie responsabilità per una riforma del quadro normativo

nizzazioni d’impresa e gli esperti del settore per definire requisiti

relativo al sistema di certificazione che sia adeguata alla mutata

di conformità e strumenti di valutazione della conformità degli

situazione del mercato che necessita anche di organismi di certi-

operatori che siano comuni e che progressivamente riportino alla

ficazione sempre più “solidi” e moderni.

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EVENTI MARCA


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EVENTI MARCA

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FOCUS ON

CPI TUTTE LE SOLUZIONI PER UNA RACCOLTA AUDIT COMPLETA ED ACCURATA

CON OLTRE 40 ANNI DI ESPERIENZA NEL MERCATO VENDING E PIÙ DI 3 MILIONI DI RENDIRESTO INSTALLATE NEL MONDO, CPI OFFRE UNA GAMMA COMPLETA DI SOLUZIONI DI PAGAMENTO CHE CONSENTONO AL GESTORE DI EFFETTUARE UN PRELIEVO DEI DATI DI AUDIT, IN FORMATO EVA-DTS, ACCURATO E COMPLETO TRAMITE UNA VARIETÀ DI SOLUZIONITECNOLOGICHE QUALI MODULI IRDA,BLUETOOTH® E USB INTEGRATI ED INTERFACCE IRDA ESTERNE. I PRODOTTI CPI SONO COMPATIBILI CON TUTTI I DISPOSITIVI DI RECUPERO DATI ATTUALMENTE IN 48

CIRCOLAZIONE SUL MERCATO. LE RENDIRESTO SERIE CASHFLOW 8000 SONO DOTATE DI TECNOLOGIA IRDA INTEGRATA DI SERIE E MODULO BLUETOOTH INTEGRATO OPZIONALE. GRAZIE ALL’OROLOGIO INTERNO I PRODOTTI DELLA SERIE CF8000 CONSENTONO UNA CARATTERIZZAZIONE DEGLI ALLARMI CON INDICAZIONE DI DATA ED ORA. LA TECNOLOGIA SONAR CONSENTE UN MONITOR IN TEMPO REALE DEL CONTANTE IN CASSETTA. IL RISULTATO È UNA DIAGNOSTICA EVOLUTA ED UNA CONTABILITÀ ACCURATA AL CENTESIMO.


DAITALIA 112 GENNAIO/FEBBRAIO 2017

Grazie alla funzione copia ed incolla con

generazione antecedente, sono disponibili

va per la raccolta dati alla tradizionale fun-

chiave USB e’ possibile inoltre trasferi-

una varietà di interfacce IrDA esterne che

zionalità di recupero dati di audit tramite

re una copia completa delle statistiche di

possono essere agevolmente installate

vendita da un’unita’ CF8000 ad un’altra

sulla scheda o sul cavo printer delle ren-

“chiavetta”. I gestori possono utilizzare un

garantendo l’ottimizzazione dei processi

diresto. Anche le rendiresto serie CF7900 e

di installazione del prodotto. Le rendire-

CF7400, come le rendiresto serie CF8000,

sto serie CF7900 sono dotate di tecnolo-

garantiscono, grazie alla tecnologia sonar,

gia IRDA integrata opzionale. Per i modelli

una contabilita’ in tempo reale del contan-

serie CF7900 non dotati di IrDA integrata,

te in cassetta.I sistemi a chiave MEI-Pay

dotti CPI e la successiva trasmissione dei

come anche per i modelli serie CF7400 e

dispongono di tecnologia IrDA integrata di

corrispettivi all’Agenzia delle Entrate. Per

serie EC6000 o per modelli rendiresto di

serie che fornisce una possibilità aggiunti-

maggiori informazioni: www.craneps.com

FOCUS ON CPI

qualunque terminale, conforme alle specifiche della “fase transitoria” della normativa sui corrispettivi, adibito alla raccolta dati per il recupero dei dati di audit dai pro-

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FOCUS ON

BEVITALIA 2016-17 TUTTO IL MONDO DELLE BEVANDE ANALCOLICHE A PORTATA DI MANO

IL MERCATO ITALIANO DELLE BEVANDE ANALCOLICHE (ACQUE CONFEZIONATE, BIBITE GASSATE E LISCE, SUCCHI E BEVANDE FRUTTA), HA CHIUSO IL 2015 IN BUONA CRESCITA CON UN CONSUMO COMPLESSIVO DI 16.400 MILIONI DI LITRI, DI CUI 11.500 DI ACQUE CONFEZIONATE E 3.900 DI BIBITE (LISCE E GASSATE), SUCCHI E ALTRE BEVANDE FRUTTA. PER LA PRIMA VOLTA NELLA SUA STORIA, IL CONSUMO PRO-CAPITE ITALIANO DELLE ACQUE MINERALI HA SUPERATO LA SOGLIA DEI 200 LITRI/ANNO, 50

MENTRE IL CONSUMO PRO-CAPITE DELLE ALTRE BEVANDE ANALCOLICHE SI COLLOCA NEGLI ULTIMI POSTI NELLA CLASSIFICA DEI CONSUMI PRO-CAPITE DEI VARI PAESI EUROPEI. IL GIRO D’AFFARI COMPLESSIVO DELL’INDUSTRIA DI ACQUE E SOFT DRINK IN ITALIA È STIMATO IN OLTRE 6 MILIARDI DI EURO. L’ANDAMENTO È STATO POSITIVO PER TUTTE LE CATEGORIE DI BEVANDE, IN PARTICOLAR MODO PER LE ACQUE MINERALI, GRAZIE AD UNA STAGIONE CLIMATICA MOLTO FAVOREVOLE.


DAITALIA 112 GENNAIO/FEBBRAIO 2017

L’ESTATE 2016 È STATA INVECE MENO FAVOREVOLE E I CONSUMI PER IL NUOVO ANNO SONO IN CALO, SALVO PER LE ACQUE MINERALI CHE, SULLA BASE DEI DATI IRI A FINE AGOSTO NELLA GDO, SEMBRANO MANTENERE I VOLUMI DELL’ANNO PRECEDENTE.

immagini) è pubblicato in collaborazione con Mineracqua (l’associazione imprenditoriale delle industrie italiane di acque minerali naturali, acque di sorgente e bevande analcoliche) e mette a fuoco tutta la complessa realtà settoriale del bere analcolico con riguardo a mercati, marche, confezioni & packaging, produttori & importatori, fornitori specializzati di impianti, materiali e servizi per la produzione e la vendita, gruppi della distribuzione.

La nuova edizione dell’Annuario Bevitalia dà il profilo completo aggiornato di tutti i mercati e degli operatori che a vario titolo operano nel settore delle bevande analcoliche. Il nuovo report settoriale (oltre 380 pagine di dati, informazioni e

SETTORE ACQUE MINERALI: questa sezione fornisce innanzitutto una panoramica essenziale ma completa del mercato nazionale, con riferimento alla produzione & consumi, mix prodotti, consuma-

FOCUS ON BEVITALIA 2016-17

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tori e occasioni di consumo, packaging, canali di vendita, quadro competitivo. La sezione fornisce anche il Repertorio Marche Acque Minerali e di Sorgente (circa 270 in tutta Italia) con le informazioni di base per ciascuna marca ed inoltre una Vetrina Confezioni. La parte più corposa della sezione è dedicata alle Aziende Imbottigliatrici (circa 150 aziende), schedulate regione per regione. Ogni scheda riporta l’anagrafica societaria, i dati di attività, il management, le unità produttive e le certificazioni di qualità, le marche delle acque prodotte, spesso integrate da schede di approfondimento sui prodotti e da brevi focus su storia, territorio e caratteristiche delle fonti. SETTORE ACQUE IN BOCCIONI: oltre al profilo del mercato italiano ed europeo, questa sezione riporta le schede informative dei vari produttori e distributori di water coolers, un segmento di mercato che in Italia è stimato superiore ai 130 milioni/litri per un giro d’affari di oltre 80 Mn/euro. SETTORE BIBITE E SUCCHI: come per la sezione acque, anche la sezione bibite e succhi esordisce con una panoramica del mercato nazionale, con riferimento alla produzione & consumi, mix prodotti (bibite gasate, bibite lisce, energy & sport drink, succhi, nettari e altre bevande frutta), packaging, canali di vendita, quadro competitivo. Segue il Repertorio Marche distinto per le varie categorie di bevande. La parte più corposa della sezione traccia i profili delle unità

di produzione e/o importazione, con la scheda informativa di ciascuna società ed eventuali approfondimenti sulle marche e i prodotti. FORNITORI SPECIALIZZATI: riporta la Rubrica completa degli oltre 800 fornitori specializzati che operano nel settore, fornendo materie prime, impianti e macchinari all’industria e alla distribuzione, materiali di packaging, prodotti-attrezzature e materiali per i locali, servizi di vario tipo. La sezione è inoltre arricchita di schede informative con i Profili Societari dei più importanti gruppi operanti nei settori della fornitura all’industria e alla distribuzione. DISTRIBUZIONE: questa ultima sezione riporta le schede anagrafiche essenziali dei Gruppi Distributivi dell’Ingrosso, dei Gruppi della Distribuzione Organizzata, dei Gruppi della Ristorazione Commerciale e Collettiva e dei Gruppi del Vending. L’annuario si chiude con l’indicazione delle principali Associazioni di categoria in Italia e all’estero. Per la completezza di dati, informazioni e immagini l’Annuario BEVITALIA delle Acque, Bibite e Succhi è la pubblicazione settoriale più completa e rappresenta uno strumento fondamentale di conoscenza e consultazione per tutti gli operatori che vogliono tenersi aggiornati sul settore del bere analcolico e che in esso intendono operare con cognizione di causa. L’annuario è disponibile in versione digitale (.pdf) sul portale delle bevande www.beverfood. com con download gratuito per tutti gli interessati, mentre la versione cartacea è in vendita e può essere ordinata attraverso il portale.

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APPUNTAMENTO IN FIERA

EU’VEND & COFFEENA DAL 27 AL 29 APRILE 2017 IL VENDING E’ DI SCENA A COLONIA

OTTIME PREMESSE PER EU’VEND & COFFEENA, LA FIERA TEDESCA DI RESPIRO INTERNAZIONALE PER IL SETTORE VENDING E CAFFÈ CHE SI TERRÀ A COLONIA DAL 27 AL 29 APRILE 2017.

Deutsche Extrakt Kaffee, ETNA, Huhtamaki, Ingenico, Jakob Gerhardt Automatische Verkaufsanlagen, Jacobs Douwe Egberts, J. J. Darboven, Kuchenmeister, Lavazza, Lorenz Bahlsen Snack World, LSI/ Jack Link’s/ BiFi, Mars, N&W Global Vending/ Saeco, Paycult, provenero, Schaerer, Schirmer Kaffee, Servomat Steigler, Sielaff, Sinalco, Suzohapp e Uelzena. Il trend positivo delle adesioni è

Numerose aziende internazionali hanno già confermato la propria presenza, tra cui top players non solo del vending, ma anche del comparto di pagamento e prodotti riempimento. Grande crescita anche per il segmento caffè. Tra le altre Alfred Kärcher, Azkoyen, Bianchi, Bonamat, Brita, BWT water + more, Cloetta/ Red Band,

confermato anche dagli ultimi dati del settore: ogni giorno in Germania si consumano 14.9 milioni di snack e bevande da distributori automatici per una vendita annua di 5.4 miliardi (+2,7% rispetto al 2014). Eu’vend, dalla sua prima edizione nel 2003, si è svolta a cadenza biennale e dal 2011 insieme a coffeena. 53 3


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Grande internazionalità e alta qualità dei visitatori specializzati

dell’area collettiva improntata sul Made in Italy, ottima posizione

per la passata edizione: 186 espositori da 59 Paesi, degli oltre

all’interno della Hall, lounge comune con snack e bevande per gli

5.600 visitatori da 66 Paesi, il 40% era proveniente dall’estero e

espositori, presenza di un’interprete di supporto a disposizione e,

l’88% dei quali aveva forte potere di acquisto.

ancora, inserimento a catalogo, smaltimento rifiuti, pulizia giornaliera dello stand, allacci elettrici e consumi energetici inclusi,

SPECIALE COLLETTIVA ITALIANA Anche quest’anno, in occa-

tessere espositori.

sione di Eu’vend & coffeena, verrà organizzata una partecipazione collettiva italiana. Perché scegliere l’Italian Pavillon? Agli espositori italiani vengono garantiti numerosi vantaggi: nessun impegno organizzativo, supporto prima e durante il periodo di

PER INFORMAZIONI:

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APPUNTAMENTO IN FIERA EU’VEND & COFFEENA

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APPUNTAMENTO IN FIERA

EXPO VENDING SUD LA 7a EDIZIONE AL VIA A CATANIA DAL 26 AL 28 MAGGIO 2017

LA SICILIA, IN RELAZIONE AL SUO PARTICOLARE CONTESTO GEOGRAFICO E ALL’ATTUALE SVILUPPO ECONOMICO È UN TERRITORIO CHE NECESSITA DI UNA MANIFESTAZIONE SPECIFICA PER IL SETTORE QUALE È EXPO VENDING SUD. CONSENTIRE IN TAL MODO AL COMPARTO DI POTER ESSERE RAPPRESENTATO IN QUESTA VASTA AREA E DI POTER CREARE NUMEROSI MOMENTI DI INCONTRO UTILI A FORNIRE GLI AGGIORNAMENTI E IL CONFRONTO CON I PROFESSIONISTI DELLA DISTRIBUZIONE E DELLA RISTORAZIONE AUTOMATICA.

Grande interesse da parte di numerose aziende del vending e torrefattori regionali e nazionali che per la prima volta scelgono la manifestazione siciliana, dal 26 al 28 maggio prossimi, per esporre le proprie produzioni d’eccellenza. La fiera a cadenza biennale già nelle ultime edizioni si è posizionata in un calendario che vede lo svolgimento in alternanza, negli anni dispari, con Venditalia. L’accogliente Padiglione Etnafiere, del Centro Fieristico Etnapolis, si conferma la sede ideale per una fiera esclusivamente dedicata al vending italiano di qualità, un appuntamento ormai noto a tutti gli operatori del settore. 55 3


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Il Centro, disegnato dall’architetto Massimiliano Fuksas, che ha al suo attivo anche la progettazione della nuova fiera di Milano a Rho-Pero, assume una collocazione strategica in quanto collegato alle principali arterie stradali ed autostradali; posto appena fuori della città: a 20 minuti dalla stazione e dal porto di Catania e a 15 minuti dall’aeroporto, si propone con circa 6000 posti auto gratuiti. Gli operatori del settore troveranno un punto di incontro privilegiato, perché Expo Vending Sud si è affermata, nelle passate sei edizioni, come la prima grande e completa manifestazione del sud Italia. “Vogliamo continuare a svolgere un’iniziativa che soddisfi appieno le aspettative del visitatore”, spiega Massimo Pennisi, presidente e responsabile fiera, ideatore della manifestazione che ha preso il via nel 2009 riscuotendo da subito un grande consenso tra gli addetti ai lavori provenienti da tutto il Territorio nazionale. Centinaia di aziende in questi anni hanno scelto Expo Vending Sud quale sede per sviluppare il proprio business, entrando in contatto con migliaia di visitatori che difficilmente, per questioni organizzative, sarebbero riusciti a raggiungere analoghe manifestazioni ed incontri associativi proposti prevalentemente al nord Italia. Prende il via, quindi, la possibilità per tutti gli interessati di entrare in contatto con la segreteria Expo Vending Sud 2017 per

pianificare nei giusti tempi e nel modo più opportuno la propria partecipazione, sicuri di poter contare sull’esperienza e la massima disponibilità da parte del responsabile fiera e di tutto il suo staff. Rimangono invariati i servizi all-inclusive che mirano a snellire e favorire tutte le attività legate ad una partecipazione fieristica: spazi espositivi pre-allestiti (pronto esposizione), aree delineate in pianta per il montaggio di propri stand in modalità personalizzata, ricevimento gratuito in fiera e successiva vigilanza per il ritiro dei materiali a mezzo corriere incaricato dalla ditta partecipante, convenzioni con hotel, taxi e tanto altro ancora. Una campagna pubblicitaria di vasto respiro sulle principali riviste specializzate e portali web a diffusione nazionale, un catalogo espositori che vede la pubblicazione in omaggio di una pagina pubblicitaria a colori per ogni azienda espositrice, consentiranno la massima diffusione e coinvolgimento di tutti gli operatori del settore. L’ingresso ad Expo Vending Sud sarà come sempre gratuito e riservato esclusivamente agli operatori del settore in possesso di biglietto di invito rilasciato dall’azienda espositrice o dalla segreteria organizzativa. Ripristinati i collegamenti autostradali Palermo/Catania e Messina/Catania la sede rimane, quindi, facilmente raggiungibile da tutte le arterie stradali autostradali. Spazi esterni ricchi di verde offriranno un’affascinante veduta dell’Etna e del paesaggio caratteristico circostante. Le ampie e moderne aree del Centro Etnapolis propongono innumerevoli vetrine, punti di ristorazione e servizi per ogni eventuale necessità sia dell’espositore che del visitatore. Al fine di agevolare la permanenza dei numerosi visitatori attesi, provenienti da fuori provincia e regione, inoltre, la segreteria organizzativa fornisce, sul sito della manifestazione, alcuni Hotel e B&B convenzionati. Le strutture sono state selezionate in quanto vicine al Centro Etnafiere, così da consentire a visitatori ed espositori più comodità nella permanenza. Il cliente può scegliere altresì delle strutture ricettive in centro città, essendo questo, distante dalla fiera solo 10 Km, potendo utilizzare sia i pullman che il trenino panoramico della Ferrovia Circumetnea che giungono sino al Centro Etnapolis. La fiera ha inoltre siglato una convenzione, con una qualificata agenzia di taxi; un servizio specifico, puntuale ed economico da e per aeroporto di Catania/Centro Fieristico Etnapolis oltre che per il centro città e per qualsiasi altra meta di interesse.

PER INFORMAZIONI: Ufficio Espositori: 320 0437522 www.expovendingsud.it-marketing@expovendingsud.it Visitatori: info@expovendingsud.it 56

APPUNTAMENTO IN FIERA EXPO VENDING SUD

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APPUNTAMENTO IN FIERA

VENDINGPARIS 2017 THE INTERNATIONAL VENDING SHOW

VENDINGPARIS, IL SALONE FRANCESE DEDICATO ALLA DA CON IL PATROCINIO DI NAVSA (ASSOCIAZIONE DI CATEGORIA D’OLTRALPE) DÀ APPUNTAMENTO A TUTTI I PROFESSIONISTI DEL VENDING DAL 15 AL 17 MARZO 2017 ALLA HALL 5.1 DI PARIS EXPO PORTE DE VERSAILLES.

nali (Distributori, Gestori DA, Investitori, Imprenditori della ristorazione commerciale e collettiva, ecc.) che visiteranno il Salone alla ricerca di prodotti, bevande e alimenti, innovazioni tecnologiche e nuove tendenze. Consapevoli che la Francia rappresenta oggi il terzo mercato europeo per il vending con circa 650.000 macchine installate, 1.200 gestori e un giro d’affari di circa

Ritrovata la sua storica biennalità e slegato (seppur concomitante) dal salone dello snacking, VENDINGPARIS si appresta ad accogliere migliaia gli operatori francesi e internazio-

2 miliardi di euro, i maggiori produttori internazionali del settore hanno già risposto all’invito degli organizzatori, riservando il proprio spazio espositivo in fiera. 57 3


DAITALIA 112 GENNAIO/FEBBRAIO 2017

VENDINGPARIS vuole essere una grande ed esclusiva

tare su un mercato sempre più alla ricerca di soluzioni

vetrina per il futuro del settore e per tutte le aziende

“taylor made” per la DA come pasta e pizza, prodotti fre-

che vorranno presentare le proprie novità sul mercato

schi e gourmet, soft drink, bevande calde e prodotti natu-

probabilmente più ricettivo in Europa in materia di

rali e bio; presentare la propria gamma di prodotti non

innovazione tecnologica.

food, sempre più richiesti e sempre più diversificati grazie all’aumento costante di macchine dedicate nei mag-

Partecipare a VENDINGPARIS rappresenta per le aziende

giori luoghi di transito e passaggio come stazioni, aero-

espositrici l’occasione ideale per presentare le novità e i

porti, metropolitane ma anche centri sportivi, ospedali e

prodotti in Francia e nei mercati francofoni, ma anche ad

comunità; proporre novità in materia di nuovi sistemi di

operatori internazionali (la manifestazione vanta il 30% di

pagamento, che stanno registrando in Francia sempre più

presenze straniere); presentare la propria offerta alimen-

adesione da parte dei consumatori

“Vending Paris oggi riflette la realtà del mercato”, afferma Sylvie Gaudy, nuova direttrice di Vending Paris, “Il Salone offre agli espositori e agli operatori professionali del settore una panoramica esaustiva di un vending in piena mutazione tecnologica”

evoluzione, cerca di sorprendere sempre di più un consumatore attratto dall’innovazione”

Pierre Abreux, Presidente NAVSA, aggiunge: “Vending Paris 2017 è un appuntamento molto importante per la distribuzione automatica e NAVSA è particolarmente legata alla sua riuscita. Questa manifestazione è l’occasione per i professionisti della DA di scoprire le nuove tendenze del mercato che, in costante

Modalità di partecipazione, calendario degli eventi, planimetria aggiornata del Salone, prenotazione degli stand sul sito:

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PER INFORMAZIONI:

www.vendingparis.com veronesi.milena@alice.it

APPUNTAMENTO IN FIERA VENDING PARIS 2017

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APPUNTAMENTO IN FIERA

VENDEXPO MOSCOW 2017

DAL 28 FEBBRAIO AL 2 MARZO 2017 SI TERRÀ A MOSCA L’UNDICESIMO VENDEXPO, SALONE INTERNAZIONALE ED EVENTO LEADER PER RUSSIA, PAESI DEL CIS ED EUROPA DELL’EST DEDICATO AL SETTORE DEL VENDING IN SINERGIA CON WRS5, IL SECONDO SALONE DEI SISTEMI SELF-SERVICE.

Dopo un’edizione 2016 che ha registrato una crescita del 50% rispetto al 2015 con 113 i marchi espositori provenienti da 11 Paesi, 33 nuove aziende partecipanti tra cui (PepsiCo Russia, Master Card, Smartnova Group e altri ancora), 3392 imprenditori e professionisti del settore in visita provenienti da Russia, Kazakhistan, Armenia, Bielorussia, Uzbekistan, Azerbaijan, Ukraina ma anche dall’Europa dell’Est, il Salone si appresta ad accrescere il suo successo al prossimo appuntamento 2017. Secondo Mr. Boris Belotserkovsky, Presidente della RNVA (Russian National Vending Association), la Russia occupa una posizione di leadership tra i paesi BRICS per numero di distributori automatici attivi, ma è ancora un mercato significativamente inferiore in confronto a paesi come Stati Uniti, Giappone e paesi dell’unione Europea. In base al fatturato annuo generato, la Russia entra nella classifica dei “top 5” del mercato europeo del vending. Il settore dei distributori automatici in Russia sta generando un giro d’affari nettamente superiore rispetto alla EU, a causa di una minore saturazione del mercato e una maggiore quantità di installazioni in corso e in programma nella maggior parte dei luoghi pubblici. VENDEXPO rappresenta la più importante vetrina per i produttori del settore per 60

presentare le proprie innovazioni tecnologiche: l’ultima edizione, ad esempio, è stata un vero e proprio trampolino di lancio sul mercato per le nuove tecnologie legate ai sistemi di pagamento (Mobile, Bank card, ecc.) e per la nuova generazione di vending machines. Anche gli eventi collaterali e i forum a lato dell’esposizione costituiscono un vero e proprio valore aggiunto grazie alla specificità dei temi trattati nell’ambito dei vari workshop e seminari animati da oltre 40 speaker esperti del settore e da circa 1000 partecipanti. Questi i principali settori di interesse dei visitatori di VENDEXPO: › Distributori di bevande calde › Distributori di bevande calde › Distributori di vitamin cocktail › Terminali per l’emissione di carte di credito, certificati, assicurazioni › WINCUP® solution per il vending › Sistemi di pagamento innovativi › Prodotti alimentari e non per distributori automatici › Nuovi software › Nuove proposte per lo street vending Esporre e partecipare a VENDEXPO offre alle aziende la possibilità di consolidare la propria posizione sul mercato in Russia e nei Paesi del C.I.S., dove il vending continua a registrare una crescita costante anche in prospettiva della FIFA WORLD CUP 2018 e di non lasciare spazio alla concorrenza che con lungimiranza si sta già inserendo in queste promettenti aree di sviluppo. Per ulteriori informazioni, visitate il sito www.vendingexpo.ru


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