NUMERO 102 DICEMBRE 2015
EVENTI HOST 2015 PHOTOGALLERY VISTI IN FIERA
CARIMALI INTERVISTA CON ANDREA DOGLIONI MAJER
D.A.ITALIA www.daitalia.it
BWT INTERVISTA CON SERGIO BARBARISI
NOCCIOLATO
D.A.ITALIA 102 DICEMBRE 2015
NON SONO STATO IO Ho sempre pensato che i vecchi contenitori di biscotti posti sopra il frigo siano stati creati solo per sottoporre i bambini ad un primo test di moralità. Una tappa necessaria nel loro lungo percorso di crescita verso l’età adulta. Quello in casa di mia nonna era enorme ed inaccessibile. Un grande contenitore in vetro chiuso da un tappo di metallo brunito. Torreggiava in cucina come se ne fosse il padrone. Impossibile non restarne ipnotizzati, colmo di biscotti com’era. Ho tentato con successo la prima scalata del frigo a tre anni. Una sedia, una breve passeggiata sui fornelli, una cassetta di legno appoggiata all’elettrodomestico e l’apporto della divina provvidenza che mi ha protetto mentre ondeggiavo, con le manine protese verso l’alto, nel tentativo di afferrare il mio santo graal. Ricordo ancora la difficoltà di svitare il tappo e la dura decisione di quanti biscotti sottrarre alla nonna, nella speranza che non notasse l’ammanco. Ovviamente mi sbagliavo. Quella generazione era cresciuta tra due guerre mondiali ed era geneticamente diversa dai nonni di oggi. Bastò uno sguardo per sentirla dire con un tono
basso e controllato, che mi parve più spaventoso di un urlo: “chi ha rubato i miei biscotti?”. Troppo presto ho esclamato: “non sono stato io!”, dichiarazione che, dallo sguardo di mia nonna, mi è subito parso chiaro essere più rivelatrice di una confessione scritta con il sangue in punto di morte. A guardare il mondo con gli occhi da adulto, ho sempre avuto il timore di aver passato il test. Arraffare e non prendersi mai la colpa sembra essere uno dei grandi segreti del successo. Se fai abbastanza soldi, indipendentemente dal come, ottieni l’accettazione sociale e ti trovi a fare una buona parte del viaggio della vita in prima classe, diventando pure simpatico a tutti. Purtroppo, dopo quell’episodio, sono davvero poche le scatole di biscotti che ho aperto e anche di quelle ho quasi sempre confessato la colpa. Scegliere la professione dell’imprenditore con queste caratteristiche è quasi una missione. Vuol dire fare fatica a comprarsi il biglietto di seconda classe e magari vedere sfrecciare dal finestrino del treno le auto di lusso di alcuni tuoi conoscenti. Significa fare
cose “inutili” come retribuire equamente i dipendenti, rifiutarsi di fare del nero, pagare tutte le tasse, non accettare scorciatoie, restare indipendenti, rifiutarsi di comunicare il falso pur di ottenere qualche vantaggio, ecc. Un apparente suicidio. Arriva però il momento, anche se lo si deve aspettare davvero a lungo, che il “non sono stato io” non basta più. Le ombre che l’auto convinzione degli imprenditori più spregiudicati aveva ignorato come se non esistessero, tornano fuori tutte insieme per fargli capire che non sono più simpatici a nessuno. Il vending è arrivato a questo punto. Le aziende stanno per passare dal grande setaccio generato dalla crisi, dall’Antitrust, dalla certificazione dei corrispettivi e da molte altre complesse sfide che si
EDITORIALE DI ALESSANDRO FONTANA
affacciano nell’immediato futuro. Le maglie sono sempre più strette e superare questa fase sarà molto dura, anche perché dovete aspettarvi (a torto o a ragione) che ad alcuni di voi non crederà davvero nessuno.
ARRIVA PERÒ IL MOMENTO, ANCHE SE LO SI DEVE ASPETTARE DAVVERO A LUNGO, CHE IL “NON SONO STATO IO” NON BASTA PIÙ. LE OMBRE CHE L’AUTO CONVINZIONE DEGLI IMPRENDITORI PIÙ SPREGIUDICATI AVEVA IGNORATO COME SE NON ESISTESSERO, TORNANO FUORI TUTTE INSIEME PER FARGLI CAPIRE CHE NON SONO PIÙ SIMPATICI A NESSUNO
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SOMMARIO
NUMERO 102 DICEMBRE 2015 RENZO GABRIEL BONIZZI DIRETTORE RESPONSABILE EDITOR IN CHIEF ALESSANDRO FONTANA DIRETTORE EDITORIALE EDITORIAL DIRECTOR LAURA GUASPARRI ART DIRECTOR ANDREA LOTTERO GRAPHIC DESIGN
3 EDITORIALE Non sono stato io
6 MERCATO DEL VENDING Latest News
14 EVENTI
HOST 2015 Photogallery
31 VISTI IN FIERA
DANIELA BISCOTTI COMMERCIALE/ COMMERCIAL
Gruppo EPTA a Hostmilano 2015 Iarp presenta Oasi
NOEMI MARGAROLI REDAZIONE EDITORIAL STAFF
Nasce BIANCHI INDUSTRY spa a Host 2015 Il primo capitolo di una nuova storia
LUCINI OFFICINA D'ARTE GRAFICA SRL STAMPA PRINTERS
L’offerta completa Lavazza per il mondo dell’accoglienza ad Host 2015
D.A.ITALIA IL PERIODICO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA PUBBLICAZIONE ISCRITTA AL TRIBUNALE DI MILANO, NUMERO DI REGISTRAZIONE 177 DEL 22 MARZO 2004 ISCRIZIONE AL R.O.C.: 11412 PERIODICITÀ MENSILE EDITORE ART&WORKS SRL UNIPERSONALE VIA MARCANTONIO COLONNA 15 20149 MILANO P.IVA 04234310961 TEL +39 02 48958566 FAX +39 02 89694472 UFFICIO COMMERCIALE COMMERCIALE@ DAITALIA.IT
40 SISTEMI DI FILTRAZIONE
BWT water+more Italia l’osmosi inversa diventa adulta
46 FABBRICANTI
Carimali presenta Blue Dot, l’evoluzione nel mondo OCS
52 SISTEMI DI PAGAMENTO
Bilancio di un anno di successi per SUZOHAPP
56 DIVISE VENDING
Fruit of the Loom e Russell Risparmiare nelle divise vending investendo in qualità
61 VERSO VENDITALIA
Venditalia 2016 Area new entry, business matching, reading room
63 APPUNTAMENTO IN FIERA
Vendexpo la decima edizione in programma dal 23 al 25 marzo 2016 a Mosca
WEB WWW.DAITALIA.IT POSTA ELETTRONICA INFO@DAITALIA.IT ABBONAMENTI ABBONAMENTI@ DAITALIA.IT LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DELLE ILLUSTRAZIONI E DEGLI ARTICOLI PUBBLICATI SU D.A. ITALIA È PERMESSA SOLO SE AUTORIZZATA DALLA DIREZIONE. LA DIREZIONE NON ASSUME RESPONSABILITÀ PER LE OPINIONI ESPRESSE DAGLI AUTORI DEI TESTI REDAZIONALI E PUBBLICITARI. CONCEPT BY ART&WORKS SRL 5
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# L AT E S T N E W S # L AT E S T N E W S L IL MERCATO DEL VENDING » FUSIONE PER INCORPORAZIONE DI VENDORPLAST SPA IN FLO SPA In data 3 settembre 2015 le Assemblee dei Soci delle società “FLO S.p.A.” e Vendorplast S.p.A.” hanno hanno approvato il progetto di fusione per incorporazione della società: Vendorplast S.p.A. nella società: FLO S.p.A. Si prevede che l’atto di fusione sarà rogitato e iscritto al Registro Imprese, quindi efficace il giorno 1 dicembre 2015. Una volta che la suindicata operazione di fusione per incorporazione sarà efficace, la sola società “FLO S.p.A.” risulterà operativa e ad essa occorrerà fare riferimento per qualsiasi rapporto commerciale. » D.A. DESIGN GROUP, UN 2015 DI SUCCESSI ASPETTANDO VENDITALIA Per D.A. Design Group il 2015 si è rivelato un anno ricco di sfide e traguardi importanti, che l’hanno vista protagonista sotto diversi fronti. Primo fra tutti, il consolidamento della sua presenza nell’Urban Vending con la realizzazione di strutture personalizzate per metropolitane e stazioni ferroviarie. Basti pensare che, nel solo 2015, le strutture D.A. Design sono state posizionate nelle metropolitane di Marsiglia, Milano e Roma e nelle Grandi Stazioni di Bologna, Milano Centrale e, per ultima, Roma Termini, la cui installazione è iniziata nell’ultima settimana di novembre. La struttura è stata realizzata grazie ad una stretta collaborazione con IVS Group e progettata per essere non solo accattivante nell’estetica, ma anche altamente funzionale per il cliente finale. Il Vending Corner all’interno delle stazioni, infatti, fornisce non solo un servizio di ristorazione attivo 24 ore su 24, ma anche un posto sicuro e ben illuminato dove sostare sorseggiando un caffè mentre si ricarica il telefonino, poiché le strutture sono dotate di comodi vani USB messi a disposizione dell’utente finale dal gestore, a titolo gratuito. Tutto questo garantendo sempre la messa in sicurezza del distributore automatico, collocato all’interno di una struttura solida ed ermetica che è però in grado di far lavorare il distributore in totale efficienza, grazie ad un sistema di areazione interna appositamente studiato. Questa però è solo una delle nuove soluzioni a cui D.A. Design Group sta lavorando, molte delle quali verranno presentate nel corso di Venditalia 2016. » CONSEGNE IN UN'ORA. AMAZON LANCIA PRIME NOW Amazon ha attivato da poche ore Prime Now, il servizio dedicato ai clienti Prime che assicura la consegna in un'ora (o al massimo in due), dalle 8 del mattino a mezzanotte, sette giorni alla settimana. Il servizio è già attivo a Milano e in alcune città del suo vasto hinterland, tra le quali Cinisello Balsamo e Paderno Dugnano, e può già contare su 15.000 prodotti. Si possono ordinare tranquillamente anche macchine per diversi sistemi espresso e le relative cialde e capsule. Il servizio Prime Now è disponibile unicamente utilizzando l’omonima App (per iOS e Android) attraverso la quale si possono scegliere i prodotti e ordinarli. La consegna in un'ora ha un costo aggiuntivo di 6,90 euro, mentre quella in due ore è gratuita. Tra gli articoli disponibili, anche cialde e capsule di caffè: che impatto avrà questo servizio sul mondo OCS? 6
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# L AT E S T N E W S # L AT E S T N E W S L » PRESENTATO A RIMINI IL RICICLATORE AUTOMATICO DI OLIO ESAUSTO DA CUCINA
In occasione di Ecomondo (Rimini Fiera, 3-6 novembre 2015) è stata presentato il nuovo Riciclatore incentivante che servirà a recuperare gli oli vegetali da cucina. La modalità di conferimento è semplice: agli utenti basterà inserire l'olio esausto nel Riciclatore che automaticamente riconoscerà se è stato inserito olio da cucina esausto o un altro tipo di liquido e li separerà in diversi comparti, in modo da assicurare una raccolta differenziata di qualità. L'olio raccolto in maniera selettiva verrà poi direttamente inviato alla fase di riciclo, permettendo un consistente abbattimento delle emissioni di CO2 derivanti dalla movimentazione del rifiuto. I cittadini che utilizzeranno il macchinario per differenziare l'olio esausto riceveranno in cambio un particolare "ecobonus", da usare nelle attività convenzionate che aderiscono al progetto, oppure nuovo olio da cucina. » PONTE DEI MORTI: RAZZIATO IL DISTRIBUTORE AUTOMATICO DI LUMINI
Nel comune di Ponte di Brenta (Padova) dei ladri hanno scassinato e razziato il distributore di lumini al Cimitero, proprio al termine del fine settimana dedicato alla memoria dei defunti. I malviventi si sono nottetempo introdotti nel camposanto e hanno svuotato di tutte le monete il distributore. Il servizio automatico, molto utile ed apprezzato dalla cittadinanza, verrà adesso sigillato e chiuso dal Comune. » BUON COMPLEANNO INGENICO ITALIA! Ingenico Italia, consociata italiana di Ingenico Group, leader mondiale nei sistemi di pagamento elettronico, ha festeggiato ad Ottobre 2015 i suoi primi 15 anni di attività: un anniversario significativo che rappresenta un’occasione di orgoglio per tutta l’azienda. Luciano Cavazzana, Presidente e Amministratore Delegato, ha commentato così l’anniversario della “sua” azienda: “In questi 15 anni Ingenico Italia è cresciuta costantemente, fino a diventare il primo fornitore di terminali POS in Italia. Ciò che ha segnato la differenza e che sicuramente ha contribuito a questo successo è il fatto che in azienda non ci siano solo esperti di terminali POS: ci sono professionisti di logistica, di riparazioni, di sicurezza, di telecomunicazioni, di tecnologie e di smart card… una serie di competenze complete nello scenario dei sistemi di pagamento. Sono molto orgoglioso dei traguardi che abbiamo raggiunto, in modo particolare sono fiero delle persone che hanno portato l’azienda ad essere ciò che è oggi: un gruppo di lavoro affiatato che condivide le fatiche quotidiane e affronta unito le sfide del mercato” » OBESITÀ INFANTILE, NO ALLO ZUCCHERO Un'analisi pubblicata su “Obesity” da un team dell'Università di San Francisco, dimostra che la semplice astinenza da zucchero produce nel giro di soli 10 giorni un miglioramento netto della pressione arteriosa, del colesterolo e di altri parametri fondamentali legati alle condizioni di salute dei piccoli. Lo studio è davvero rivoluzionario, perché afferma che si può sconvolgere la salute metabolica di un ragazzo in dieci giorni senza cambiare l'apporto di calorie, senza fargli perdere peso, senza altro tipo di proibizioni, solo togliendo gli zuccheri dalla sua dieta. Ricordiamo invece che la proposta normativa in materia di tutela della salute dei minori dai rischi alimentari voluta dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, intende vietare la somministrazione, mediante distributori automatici situati negli istituti scolastici ed in altri luoghi pubblici abitualmente frequentati da minori, di alimenti e bevande contenenti un elevato apporto totale di grassi saturi , grassi trans, zuccheri semplici aggiunti, sodio, nitriti e/o nitrati utilizzati come additivi, dolcificanti, teina, caffeina, taurina e similari.
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#SLWAT EN E TS ST E NTEAWLS##SLWAT EN E TS ST E NTEAWLS#L » TEAMVIEWER POTRÀ CONNETTERSI AI DISTRIBUTORI AUTOMATICI
TeamViewer, uno dei principali fornitori di software per il controllo remoto e i meeting online, ha annuncia la versione 11 del proprio software di punta. Tra le principali nuove funzionalità (primo vendor sul mercato) c'è anche l'accesso semplice e automatico ai POS, bancomat, display informativi e distributori automatici che si basano sul sistema operativo Android. L’accesso automatico è di vitale importanza per mantenere operativi questi dispositivi, poiché non è necessario che un operatore sia presente per attivare la connessione. La nuova funzionalità renderà il servizio di assistenza a questi dispositivi estremamente semplice. » IL PRESIDENTE MATTARELLA CONFERISCE UNA MEDAGLIA ALLA CAPSULA COMPOSTABILE La capsula compostabile per caffè espresso 100% italiana realizzata in Mater Bi che si può trasformare da rifiuto a concime naturale per il terreno i è aggiudicato la segnalazione tra le migliori imprese all'interno della categoria 'Rifiuti e risorse' del premio sviluppo sostenibile 2015, promosso dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile e da Ecomondo - Rimini Fiera, con l'adesione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che ha conferito una medaglia all'iniziativa. Per il progetto di Lavazza e Novamont, risultato di un lavoro di ricerca e sviluppo durato oltre 5 anni, è un importante riconoscimento che valorizza l'impegno per la sostenibilità e l'innovazione. » L'OMS NON SI FERMA, DOPO CARNE E INSACCATI È IL TURNO DEL CAFFÈ
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L'organizzazione Mondiale della Sanità dopo aver messo nel mirino i wurstel e la carne rossa è passata al caffè, definito "sotto investigazione" da parte dell'Iarc, l'agenzia dell'Oms per la ricerca sul cancro. Prevista infatti per la fine di maggio 2016 una monografia sul caffè e su altre bevande calde. L’International agency for research on cancer (Iarc), l’agenzia dell’Oms che si occupa della ricerca sul cancro, ha infatti intenzione di valutare anche la possibile cancerogenicità del caffè. In realtà non si tratterebbe della prima occasione in cui lo Iarc si occupa di questa tematica, affrontata già nella sua 51ma monografia, pubblicata nel 1991. All’epoca la cancerogenicità del caffè era stata analizzata insieme a quella di tè, mate (bevanda tipica del Sud America), metilxantine (caffeina, teofillina e teobromina) e metilgliossale (un prodotto del metabolismo del glucosio e della frammentazione degli zuccheri). I dati a disposizione avevano portato l’Agenzia a classificare il caffè nel gruppo 2B dei “possibili cancerogeni”, un gradino al di sotto dell’attuale classificazione della carne rossa (inclusa nel Gruppo 2A dei “probabili cancerogeni”) e delle carni processate (incluse nel Gruppo 1 delle sostanze cancerogene per l’uomo). In particolare, il rischio che si potrebbe correre bevendo al caffè è quello di avere maggiori probabilità di sviluppare un tumore alla vescica. Lo Iarc aveva però valutato l’associazione anche con altre forme tumorali, concludendo che in molti altri casi (ad esempio quello del pancreas e dell’ovaio) le prove della cancerogenicità del caffè fossero “inadeguate”. Per quanto riguarda, invece, il tumore al seno nelle donne e il cancro all’intestino crasso le prove disponibili all’epoca avevano portato gli esperti dello Iarc a sbilanciarsi a favore dell’ipotesi dell’assenza di un’associazione con il consumo di caffè. La prossima analisi aggiornerà il quadro dipinto nel 1991 prendendo in considerazione gli studi condotti in questi ultimi 25 anni. Anche questa volta gli esperti non si concentreranno solo sul caffè, ma anche su altre bevande calde, come il già citato mate. Nelle sue monografie lo Iarc tiene però a precisare alcuni punti fondamentali: “L’inclusione di un agente nelle Monografie non implica che sia cancerogeno, ma solo che i dati pubblicati sono stati esaminati - si legge infatti nelle ‘Note al lettore’ della 51ma monografia - Le valutazioni del rischio cancerogeno sono effettuate da gruppi di lavoro internazionali di scienziati indipendenti e sono di natura qualitativa. Non vengono fatte raccomandazioni a scopo normativo o legislativo”.
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# L AT E S T N E W S # L AT E S T N E W S L » ANDROID PAY, CAMBIANO LE REGOLE DEL GIOCO NEI PAGAMENTI MOBILI
Il colosso Google ha diffuso le prime informazioni sull'adozione di Android Pay negli Stati Uniti, come sistema dedicato alla gestione dei pagamenti in mobilità. Al momento sarebbero già diversi milioni (il numero esatto non è stato rivelato) gli utenti ad aver collegato le proprie carte di credito al servizio. La diffusione verrà spinta ulteriormente attraverso alcune iniziative di fidelizzazione, del tutto simili a quelli praticati da negozi e catene di supermercati in tutto il mondo. Il primo partner scelto è Coca Cola. Quando un utente compra una bibita da un distributore automatico utilizzando il proprio telefono (sfruttando le potenzialità del modulo NFC integrato), ottiene dei punti fedeltà per gli acquisti futuri. In questo modo, il diretto interessato può beneficiare di un risparmio economico e il brand ottiene dati preziosi per analizzare i comportamenti e le abitudini degli acquirenti. Il futuro è questo.
» BIO4U: 9 ITALIANI SU 10 VORREBBERO I DISTRIBUTORI AUTOMATICI DI PRODOTTI BIO Uno studio realizzato da Bio4U su un campione di 1.000 italiani ha dato risultati inattesi: oltre l’80% degli intervistati ha consumato prodotti biologici nei 6 mesi antecedenti lo studio perché li considera più sani e naturali. Il 30% invece li gusta anche nelle piccole pause della giornata sottoforma di snack e bevande. Inoltre, 9 italiani su 10 affermano che farebbero volentieri uso di distributori automatici bio e addirittura il 66% è disposto a spendere di più rispetto ad una normale vending machine proprio perché si tratta di prodotti più sani. Questa ricerca è alla base della nascita delle “bio machine” Bio4U, distributori automatici ad alta tecnologia che offrono solo snack e bevande biologici in tantissime varietà e gusti con gli stessi marchi attualmente distribuiti attraverso il canale retail, ma con il vantaggio di una disponibilità 24 ore su 24. I primi distributori sono già stati installati a Bologna in zone ad alto passaggio (uffici pubblici, università) per testare il progetto in vista della ulteriore diffusione sul territorio nazionale. » CAMBIA L'ALIMENTAZIONE DEI BAMBINI, ANCHE IL VENDING COINVOLTO
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Una delle eredità concrete per il dopo Expo, che il Ministero della Salute ha presentato a conclusione dell’evento internazionale: "Nutrire il pianeta, nutrirlo in salute" è la sigla di due protocolli tra il Ministero della Salute e le associazioni del settore alimentare, della pubblicità e del commercio per favorire la corretta alimentazione dei bambini. I protocolli sono stati sottoscritti dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin con le seguenti associazioni: Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italiane (A.I.D.E.P.I.) Associazione Italiana tra gli Industriali delle Bevande Analcooliche (ASSOBIBE) Associazione Italiana Distribuzione Automatica (CONFIDA) Federazione Italiana Pubblici Esercizi (FIPE) Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari (A.I.I.P.A. Gruppo Succhi e nettari - Gruppo Chips & Snacks) Associazione Italiana Lattiero Casearia (ASSOLATTE) Federazione Italiana dell’Industria Alimentare (FEDERALIMENTARE) Federazione Italiana delle Industrie delle Acque Minerali Naturali, delle Acque di Sorgente e delle Bevande Analcooliche (MINERACQUA) Per farsi un'idea precisa di come cambierà l'alimentazione dei bambini consigliamo la lettura dei due documenti: 1) Obiettivi condivisi per il miglioramento delle caratteristiche nutrizionali dei prodotti alimentari con particolare attenzione alla popolazione infantile (3 – 12 anni) 2) Linee di indirizzo per la comunicazione commerciale relativa ai prodotti alimentari e alle bevande, a tutela dei bambini e della loro corretta alimentazione.
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# L AT E S T N E W S # L AT E S T N E W S L » WEMBLEY, PEPSI MISURA LA GRINTA DEI TIFOSI
Pepsi Max, uno degli sponsor ufficiali della NFL, ha installato un distributore automatico allo stadio di Wembley a Londra, Inghilterra la scorsa settimana, per incoraggiare gli inglesi per mostrare il loro entusiasmo per il calcio americano. Con il distributore “Oompho-meter” (espressione che potremmo tradurre con “misuratore di grinta”) Pepsi Max ha sfidato gli utenti ad interagire con la macchina: attraverso il classico “dammi il cinque”, urti del petto contro un’imbottitura o grida di entusiasmo, i tifosi potevano infatti aggiudicarsi dei premi. La macchina è stata successivamente spostata negli USA, per il match delle International Series tra Jacksonville Jaguars e Buffalo Bills, disputato lo scorso 25 ottobre.
ITALIA DA BERE E DA MANGIARE
» CONSUMI FUORI CASA: GLI ITALIANI AMANO LO SPUNTINO La Federazione Italiana Pubblici Esercizi (FIPE) pubblica un’infografica sull’Italia “da bere e da mangiare”, che registra le abitudini alimentari fuori casa degli italiani. Fipe suddivide i consumatori in tre categorie. La prima è rappresentata dagli heavy consumer, 13 milioni di persone (25,5% del totale) che consumano almeno 4-5 pasti fuori casa in una settimana. La seconda corrisponde agli average consumer, dei quali fanno parte 9 milioni di persone (18,3%) che consumano almeno 2-3 pasti fuori casa in una settimana. La terza è costituita dai low consumer, ovvero 17 milioni di persone (33,2%) che consumano 2-3 pasti fuori casa in un mese. Il quadro si completa poi con un non trascurabile 23% di italiani che dichiarano di non mangiare mai fuori casa. Se la colazione coinvolge quotidianamente ben il 61,5% degli italiani a un prezzo medio di 2,50 euro, sono decisamente più vari i dati relativi al pranzo: il 66% dei nostri connazionali mangia fuori casa 3 o 4 volte alla settimana a un costo di 11 euro, mentre il 63,6% dice di concedersi il ristorante 3 volte al mese per un prezzo medio di 18,60 euro. La panoramica non cambia molto se si analizza la cena: in questo caso il 59,4% del campione afferma di mangiare fuori casa 3 volte al mese al costo medio di 22,40 euro, mentre il 66,8% non supera le 3 volte al mese, spendendo 19,10 euro. Degno di attenzione, in particolare per gli operatori del vending, è il segmento degli spuntini, praticato dal 47,7% degli italiani almeno 3 o 4 volte alla settimana a un prezzo medio di 3,20 euro.
Gli italiani ed il consumo alimentare fuori casa AVERAGE CONSUMER 9 Ml di persone
che consumano almeno
2-3 pasti fuori casa in una settimana
18,3% LOW CONSUMER
HEAVY CONSUMER
17 Ml di persone
che consumano almeno
2-3 pasti fuori casa
13 Ml di persone
33,2%
in un mese
NON MANGIANO FUORI CASA
che consumano almeno
4-5 pasti fuori casa in una settimana
25,5%
23,0%
MANGIANO FUORI CASA
La mappa dei consumi alimentari fuori casa COLAZIONE
61,5% ogni giorno
€ 2,50
infrasettimanale
66% 3/4 volte a settimana
€ 11
PRANZO fine settimana
CENA fine settimana
63,6% 3 volte al mese
€ 18,60 € 22,40
infrasettimanale
59,4% 3 volte a settimana 66,8% 3 volte al mese
€ 19,10 € 3,20
47,7% 3/4 volte a settimana
SPUNTINI
» DAL 25 NOVEMBRE ARRIVANO I NUOVI 20 EURO Il prossimo 25 novembre entreranno in circolazione le nuove banconote da 20 euro, emesse dalla Banca Centrale Europea. Scopo della nuova emissione, rendere sempre più difficile la falsificazione di questo taglio, grazie all’introduzione della “finestra con ritratto” integrata nell’ologramma. Se guardata in controluce, inoltre, la nuova banconota svela l’immagine di Europa, la figura mitologica da cui deriva il nome del Vecchio Continente. Come per i tagli da 5 e da 10 euro della seconda serie (Serie Europa) la nuova banconota da 20 euro include un numero di colore verde smeraldo e il ritratto di Europa è presente anche nella filigrana. I nuovi 20 euro, come gli altri sei tagli di banconote, il cui stile si ispira agli stili architettonici di diversi periodi della storia dell’arte europea, avranno corso legale nei 19 paesi dell’area dell’Euro. Proprio in queste settimane sono in corso nelle città italiane numerose iniziative legate all’emissione della nuova banconota, che coinvolgono i ragazzi delle scuole primarie e secondarie e sono state promosse dalla Banca d’Italia.
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#SLWAT EN E TS ST E NTEAWLS##SLWAT EN E TS ST E NTEAWLS#L » L’HONDURAS ATTRAE I TURISTI CON IL CAFFÈ
La Presidenza dell’Honduras, primo esportatore di caffè dell’America Centrale ed il terzo dell’intera America Latina, ha annunciato una nuova attrazione turistica, "Coffee Route," risultato di un’iniziativa congiunta tra Istituto del Turismo Honduras (IHT) e Honduran Coffee Institute (IHCAFE). I due enti collaborano dal 2013 per lo sviluppo delle piantagioni di caffè, lavorando perché vengano dotate delle infrastrutture necessarie e formandone i visitatori. Questi investimenti hanno permesso uno sviluppo che rappresenta un importante volano economico per l’intera regione. La "Strada del caffè" coinvolge le coltivazioni di sei regioni del paese (Copan, Opalaca, Montecillos, Comayagua, Agalta, El Paraiso), ciascuna delle quali è caratterizzata da condizioni geografiche e bioclimatiche distinte, per un vero e proprio percorso culturale che ha per protagonista la pregiata bevanda nera. Turisti nazionali e internazionali saranno così in grado di osservare da vicino il processo di preparazione del caffè dal seme alla tazza. Inoltre, potranno visitare piantagioni di caffè, le scuole e i centri di ricerca dedicati e partecipare ad attività eco turistiche, degustazioni e provare un caffè speciale in uno dei circa 60 negozi aderenti all’iniziativa, che servono rinomate miscele.Intento dichiarato dell’operazione è “far conoscere il meglio dell’Honduras ai turisti” e “diversificare le fonti di reddito dei coltivatori, creando nuove opportunità di lavoro”. Per la sua qualità, il suo aroma ed il sapore inconfondibile, il caffè honduregno ha ricevuto prestigiosi premi e riconoscimenti internazionali, che hanno trasformato il paese nel sesto esportatore di caffè al mondo.
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Le capsule Covim Opera sono disponibili nelle miscele Granbar, Orocrema, Gold Arabica e Suave Decaffeinato.
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IL CAFFÈ NELLA SUA FORMA MIGLIORE.
le nuove miscele Gimoka studiate appositamente per la distribuzione automatica
Corpo, 100% Robusta, è una miscela dal gusto deciso che offre quella cremosità particolarmente apprezzata nel vending. Anima, con un 35% di Arabica, incontra il gusto di quel segmento di utenti alla ricerca di un aroma più rotondo.
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“Anima e Corpo” vuole essere anche espressione di una rinnovata filosofia di partnership di Gimoka: un supporto dedicato e una vicinanza al Gestore nella sua operatività quotidiana.
Andalo Valtellino (SO) · Tel +39 0342 685392
www.gimoka.it
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GRUPPO EPTA A HOSTMILANO 2015 IARP PRESENTA OASI
Ad Host, all’interno della nuova area specifica per la refrigerazione di Host, ampliata a oltre 4.000 m2, i tre brand di Epta hanno mostrato in anteprima le loro soluzioni innovative nelle tre esclusive Foodcities dedicate: Misa, la città della conservazione perfetta, Eurocryor la città della presentazione ideale e Iarp, la città del merchandising di successo. In dettaglio, le Foodcities si connotano per la massima food safety ed un’esposizione ottimale degli alimenti: gli
inediti modelli a marchio Eurocryor, Misa e Iarp si integrano armoniosamente per creare l’originale RawFood Corner, il “regno” della chef Lorena Loriato, che Epta ha ospitato durante la manifestazione. La chef si è esibita ogni giorno in due showcooking (alle h 11.30 ed alle 15) proponendo nuove e gustose ricette, per illustrare la particolare importanza che la refrigerazione riveste nella cucina raw. Si tratta di una tendenza, sempre più diffusa in Europa, che
porta a prediligere il cibo crudo, confermato dai nutrizionisti essere ottimo per la salute ed il benessere, in quanto connotato da inalterate proprietà organolettiche, vitamine, enzimi e sali minerali che si perdono, invece, in fase di cottura. In tal senso, la corretta conservazione dei crudi diventa un must all’interno del corner Eurocryor, Misa e Iarp, assicurata dall’approccio responsabile “The Epta Way UP: preserving food value” che, attraverso sistemi avanzati, 31
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assicura la massima qualità degli alimenti, promuovendone il valore.
LE NOVITÀ DI PRODOTTO Plug-in power: è questa la filosofia di Iarp, specializzata nella progettazione e realizzazione di banchi a gruppo incorporato per il settore dell’Ho.Re.Ca e per aziende multinazionali che operano nel Food&Beverage. Caratteristiche distintive di Iarp sono l’affidabilità, la capacità innovativa e l’estrema personalizzazione del prodotto. Il brand realizza infatti, arredi ad hoc, anche in esclusiva, che rispecchiano perfettamente l’immagine istituzionale dell’azienda committente e rispondono, al contempo, alle esigenze di versatilità espositiva di bar, gelaterie e ristoranti, al fine di coinvolgere attivamente i consumatori e stimolare i processi di acquisto. Inoltre, l’estrema versatilità degli arredi a marchi Iarp potenzia la qualità degli articoli esposti attraverso scelte cromatiche, luci, materiali e tecnologia high-tech. Stile esclusivo e spirito green si fondono nelle gamme Iarp proposte a Host 2015. In linea con la sua green philosophy, orientata alla massima sostenibilità e rispetto dell’ambiente, i nuovi banchi sono concepiti per ridurre le emissioni del 32
30 % rispetto ai modelli precedenti e abbattere i consumi energetici, grazie ai miglioramenti tecnici apportati ed alla scelta di refrigeranti naturali, quali il Propano o l’Isobutano R600. Una delle soluzioni Iarp che meglio interpreta il concept “The City of Successful Merchandising” è Realook 45. Plug-in a temperatura negativa dal design accattivante, stupisce il consumatore per la sua elevata interattività, grazie al sistema audio e allo schermo trasparente full HD da 47”. Integrato nella porta vetrata di chiusura, si attiva con sensori di prossimità, per veicolare contenuti promozionali e coinvolgere attivamente il cliente in un’esperienza senza precedenti. Ideale per bar, pasticcerie e ristoranti, Realook 45 può essere personalizzato per rispondere al meglio ogni specifica esigenza. In esposizione ad Host anche due delle più interessanti soluzioni che Iarp ha realizzato in esclusiva per Red Bull, partner da dodici anni dell’azienda. Questi arredi unici, in tipico “stile Red Bull”, sono progettati per enfatizzare le linee slanciate ed i colori brillanti del famoso energy drink. Nello specifico, infatti, Iarp ha conquistato Red Bull grazie al design unico delle sue soluzioni tailor-made, sviluppando un’intera gamma di esposi-
tori refrigerati, in grado di assicurare una perfetta visibilità alle bevande nel pieno rispetto dell’ambiente e in qualsiasi contesto espositivo. Iarp ha proposto, in particolare, la nuova versione di Gemma 30, il plug-in green dalle dimensioni ridotte e dalle linee smussate che, posto accanto alle casse, incentiva gli acquisti dell’ultimo minuto e l’originale DJ Cooler, il banco compatto che imita una cassa acustica, ideale per conservare drink sempre ghiacciati vicino al DJ in pub e disco pub. Elevate performance e high-tech technology anche per Oasi, vending machine per gelati, compatta ma estremamente capiente, che coniuga l’uso delle migliori tecnologie di refrigerazione ad una centralina indipendente, a garanzia di un maggior controllo della temperatura e della massima food safety. In aggiunta, Oasi integra un software per la gestione dei rifornimenti ed è provvista di un display luminoso per migliorare l’interazione con i consumatori ed incrementare le vendite. A parlarci in modo più approfondito di Oasi e della partecipazione di Epta ad Host Milano 2015 è Emanuela di Costa, Marketing Manager Iarp, che ci ha concesso una breve intervista nei giorni successivi alla manifestazione.
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INTERVISTA CON EMANUELA DI COSTA MARKETING MANAGER IARP In occasione di Host 2015, IARP ha presentato la soluzione Oasi, vending machine per gelati. Quali sono le principali caratteristiche tecniche di questa macchina? Oasi è il nostro ultimo modello all’interno del mondo delle vending machine dedicate ai gelati, un comparto in cui IARP occupa un ruolo leader, in quanto altre aziende propongono macchine per gelati, ma che distribuiscono anche snack. Questo è un aspetto che ci differenzia rispetto alla concorrenza. Utilizziamo una particolare tecnologia di refrigerazione, dotata di centralina indipendente, così da avere un maggiore controllo della temperatura e garantire la perfetta conservazione del prodotto, che naturalmente è estremamente delicato. Oasi integra il software IARP per la gestione del rifornimento ed è provvista di un display luminoso per potenziare l’interazione tra l’utente e la macchina stessa. Una doppia valenza: da un lato, un acquisto più semplice per il consumatore, che, avendo una migliore visuale sui prodotti, può scegliere ed acquistare più consapevolmente e, dall’altro, un incremento delle vendite del gestore. Il LED inoltre ha un appeal che attrae il consumatore e questo invoglia l’acquisto. Quali sono stati i riscontri da parte del pubblico nei confronti della nuova macchina? Avete stretto partnership con brand conosciuti? Ad Host i riscontri per Oasi sono stati molto positivi. In occasione della fiera abbiamo presentato la vending in una speciale versione personalizzata, realizzata ad hoc per illustrare il concept del merchandising di successo, fil rouge della nostra Foodcity all’interno dello stand Epta. In dettaglio, abbiamo realizzato una macchina in stile “New York”, mostrando ai visitatori l’estrema possibilità di customizzazione delle nostre soluzioni.
IARP è in fase di espansione a livello globale: Host, in questo senso, ci ha permesso di incontrare possibili futuri partner commerciali. L’interesse per i nostri prodotti ci è stato dimostrato da operatori provenienti dai paesi europei ma anche da paesi asiatici come la Cina e dal Sud America. Questa è stata per noi una piacevole sorpresa. Parlando di partnership, storicamente possiamo vantare collaborazioni con aziende del calibro di Unilever, Nestlé e Sammontana il fatto che si affidino a noi anche per
quanto concerne la distribuzione automatica, non può che renderci orgogliosi del nostro lavoro. C’è attenzione anche da parte di altri clienti, come ad esempio Red Bull per il beverage… A seconda delle locazioni, il vending diventa una leva interessante per molti produttori di articoli differenti. A livello energetico, Oasi è una scelta vantaggiosa per il gestore e per l’utente? Sì. IARP presta molta attenzione al rispetto dell’ambiente e dell’ecologia al servizio delle nuove tecnologie. Anche Oasi rispetta
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questi principi e la nostra R&D è già al lavoro, perché puntiamo a migliorare costantemente questo aspetto. Ci piace pensare al vending come ad un canale di vendita immediato e per questo importante, quindi lavoriamo per migliorare sempre i nostri prodotti, restando in linea con l’approccio green di Epta, un valore che riguarda tutto il Gruppo, quindi anche IARP. Nello sviluppo dei distributori automatici IARP quanto viene tenuto in considerazione il consumatore finale? Moltissimo. L’utente è sempre il primo elemento da prendere in considerazione in fase di progettazione e il discorso vale ancora di più per quanto riguarda le vending machine, perché si tratta di strumenti di vendita diretti: il distributore automatico deve attirare il consumatore. La facilità di utilizzo gioca un ruolo fondamentale nell’impulse buying e noi “seguiamo” il consumatore durante tutte le fasi d’acquisto: le nostre vending, infatti, sono appositamente studiate per facilitare l’interazione con il consumatore, dalla scelta del prodotto al ritiro. Il display touch, ad esempio, può essere utilizzato come strumento di comunicazione, sia per veicolare messaggi pubblicitari, che contenuti nutrizionali (ingredienti, calorie ed allergeni) e supportare una nuova tipologia di cliente più attento, informato e responsabile. Non ultimo, progettiamo macchine dal design accattivante e dalla tecnologia d’avanguardia, per rispondere alle necessità degli utilizzatori più aggiornati ed esigenti. Naturalmente pensare al consumatore finale significa, allo stesso tempo, facilitare la vendita per il gestore, quindi il vantaggio è di tutti. IARP sarà espositrice anche a Venditalia 2016? IARP ha partecipato alle scorse edizioni e l’intenzione è quella di proseguire. Stiamo lavorando ad un refresh della gamma vending e Venditalia sarebbe la vetrina ideale per poter presentare le nostre soluzioni rinnovate. 33
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NASCE BIANCHI INDUSTRY SPA A HOST 2015 IL PRIMO CAPITOLO DI UNA NUOVA STORIA
Analizzando oggi l’eccezionale risultato della Fiera Host 2015 appena terminata, l’azienda di Zingonia di Verdellino (BG) dichiara con certezza che essa ha rappresentato l’inizio di un nuovo corso. La nascita del marchio Bianchi Industry Spa apre un nuovo capitolo nella crescita sia di Bianchi Vending sia di Brasilia, il brand recentemente acquistato. Molto più dell’unione tra Bianchi Vending
e Brasilia: Bianchi Industry, infatti, è il marchio che controlla questi due brand e li unisce in una realtà capace di affrontare al meglio sia il mercato Ho.Re.Ca. sia quello della distribuzione automatica. Guidata sempre dalla famiglia Trapletti, Bianchi Industry si presenta come la realtà in grado di soddisfare le esigenze di tutti i professionisti della ristorazione alla ricerca di un partner affidabile con
cui sviluppare il proprio business. Bianchi Vending e Brasilia continueranno a svilupparsi nei rispettivi settori con il proprio marchio ma, d’ora in poi, ambedue saranno legate da un obiettivo comune: diventare leader nel proprio mercato. Siamo felici di aver condiviso con voi il primo capitolo di questa storia e di poter continuare a viaggiare insieme a tutti voi verso il futuro. 35
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ARIA E VISTA, DUE LINEE COMPLEMENTARI CON UN OBIETTIVO: SVILUPPARE IL BUSINESS DI CHI SCEGLIE BIANCHI VENDING Design, qualità e innovazione si uniscono nella gamma del freddo di Bianchi Vending, che presenta le proprie novità di prodotto con due linee di distributori automatici per snack e bevande fredde, ARIA e VISTA. Le due linee uniscono un raffinato design a una tecnologia capace di soddisfare ogni esigenza commerciale, anche nei mercati più complessi o esigenti. L’offerta si compone, da un lato, dell’innovativa linea ARIA, che massimizza l’investimento grazie a un prodotto tecnicamente perfetto e ad un ottimo rapporto qualità/prezzo; dall’altro, della rinnovata linea VISTA, che unisce le più recenti 36
tecnologie touchscreen a un importante incremento di spazio, per aumentare il numero di prodotti a disposizione. > La linea ARIA è composta da due versioni di distributori refrigerati a 3° (ARIA L e ARIA M) e una versione a 8° (ARIA S) : ARIA L, 183 cm di altezza e 6 cassetti, ARIA M, 163 cm di altezza e 5 cassetti, disponibili entrambe in configurazione master o slave, e ARIA S, 4 cassetti, in versione slave abbinata a LEI300 Table Top, l’unico modello sul mercato con una capacità di 96 bottiglie su due cassetti dedicati. Tutti i modelli dispongono di un largo vano erogazione “PUSH” per prodotti di grandi dimensioni e offrono un’elevata versatilità di configurazione; tutto ciò, rispettando l’ambiente grazie ai LED e al gruppo freddo Classe A.
nuovo modello, il VISTA L PLUS LIFT & TOUCH, un distributore che abbina la tecnologia touchscreen dei monitor a 7” o 46” Multimedia a quella dell’ascensore a elevata precisione, per una delicata erogazione dei prodotti food e non-food. Anche su questo modello la capacità è stata ottimizzata con due colonne refrigerate per bottiglie e lattine (68 bottiglie da 0.5L PET in più o 136 lattine da 33cl in più), che si aggiungono ai tradizionali cassetti, fornendo così una capacità di carico al top nel mercato. Insomma, un vero top di gamma, in grado di offrire un servizio di massimo livello. I motivi per scegliere i modelli ARIA o il VISTA L PLUS LIFT & TOUCH sono molti, ma tutti convergono verso l’obiettivo più importante: sviluppare il business dei i clienti che scelgono Bianchi Vending.
> La linea VISTA si arricchisce di un
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L’OFFERTA COMPLETA LAVAZZA PER IL MONDO DELL’ACCOGLIENZA AD HOST 2015
L’offerta completa Lavazza per il mondo dell’accoglienza ad Host 2015 Host è stata per Lavazza la vetrina d’eccezione per presentare al pubblico dei visitatori, oltre alle classiche ricette e interpretazioni del caffè filtro e dell’espresso (Espresso classico, Cappuccino, Latte Macchiato, Cremespresso di caffè freddo), le bevande complementari della caffetteria italiana a marchio Eraclea, Orzo & Ginseng e Antica
Cioccolateria. Lavazza, nell’occasione, ha inoltre esposto presso il suo stand il suo ricco portafoglio prodotti per il mondo del caffè e dell’ospitalità:
> CAFFETTERIA SPECIALTIES E ORIGINS TIERRA: è la miscela dal gusto intenso e dalle note cioccolatate di caffè 100% proveniente da coltivazioni sosteni-
bili e da aziende agricole certificate Rainforest Alliance, in cui si coniugano eccellenza del prodotto, rispetto per l’ambiente e attenzione sociale. Nasce dall’omonimo progetto di CSR interamente realizzato dalla Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza Onlus che, dal 2002 a oggi, ha coinvolto oltre 3000 coltivatori in 8 Paesi del mondo per migliorare le condizioni sociali e ambientali e le tecniche produttive delle 37
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piccole comunità di produttori di caffè; KAFA: è una esclusiva Arabica 100% dalla fragranza aromatica che proviene dal cuore dell’Etiopia, nella regione di Kafa, dove tutto ebbe origine e dal cui nome deriva la parola caffè. L’esperienza sensoriale di questo caffè è unica come la sua origine e lo rende uno dei caffè più pregiati al mondo, dall’aroma intenso, con note profumate di fiori e un dolce retrogusto di miele e datteri; ETIGUA: è la prima miscela prodotta in collaborazione con Slow Food, che unisce le attività di salvaguardia dei presìdi Slow Food con i 120 anni di esperienza nell’arte della miscelazione di Lavazza. Etigua è un caffè unico, dalla decisa complessità aromatica, prodotto in quantità limitate con due diverse varietà: Harenna e Huehuetenango. La fierezza etiope si fonde con l’allegria guatemalteca, chiaramente espresse nei caffè dei due presìdi Slow Food: una miscela morbida, vellutata e aromatica e un espresso cremoso, corposo e aromatico, con note dolci di frutta matura e miele e un retrogusto di caramello e biscotto.
> RISTORANTE & HOTEL IN-ROOM Capsule BLUE Le capsule monodose Lavazza garantiscono un prodotto buono, cremoso e aromatico: composte da un’ampia selezione di eccellenti miscele Lavazza, sono pronte a soddisfare ogni gusto, dall’espresso più ricco e intenso a quello più dolce e decaffeinato, dall’autentico e perfetto espresso italiano a un ottimo cappuccino o un delicato caffè lungo. Grazie alla capsula monodose e autoprotetta di Lavazza BLUE è possibile quindi gustare un prodotto di eccellenza in casa, in ufficio, in piccoli e medi spazi e anche nei grandi ambienti. Con Lavazza BLUE si offre non solo caffè: le cialde Lavazza, infatti, nella gamma “DiPiù”, sono 38
anche orzo, the, camomilla, e delicati consommè. Il tutto affidato a macchine caratterizzate da design attento e innovativo, tecnologia all'avanguardia e semplicità di utilizzo. L’offerta BLUE è la soluzione perfetta per i ristoranti e l’hotel in-room, che garantisce un caffè sempre eccellente anche in caso di basse rotazioni. A Modo Mio È l’esclusivo sistema Lavazza composto da macchine per caffè abbinate a speciali capsule, autoprotette e confezionate singolarmente sottovuoto, che contengono le pregiate miscele Lavazza, studiate appositamente per il sistema A Modo Mio. La gamma A Modo Mio si è arricchita con nuove macchine per l’espresso ed è stata completamente rinnovata e ampliata negli ultimi tre anni: oggi protagoniste della linea sono macchine sia per il caffè (Minù, Espria/Espria Plus, Magia) che per la preparazione di ricettati a base caffè (Minù Caffelatte e Fantasia). La qualità del caffè è garantita da Lavazza: le capsule Lavazza A Modo Mio, in cui sono racchiusi 120 anni di passione ed esperienza dell’azienda, si declinano in un’ampia gamma di varietà di pregiate miscele per accontentare i gusti di tutti i consumatori: Soave, Lungo Dolce, Dek Cremoso, Delizioso, Magia, Tierra intenso, Passionale, Intenso, Divino, Vigoroso e le più recenti novità Caffè Ginseng e Orzo.
> HOTEL BREAKFAST Offerta caffè per macchine superautomatiche Nell’area breakfast viene presentata la macchina Cimbali S30. Si tratta di una macchina per caffè espresso superautomatica capace di preparare un menu completo anche grazie all’impiego di cioccolata solubile, latte montato caldo e freddo. Queste alcune delle sue caratteristiche: Display Touch Screen con la possibilità di avere fino a 24 selezio-
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ni bevande; sistema brevettato Smart Boiler che ottimizza le performance di acqua calda e vapore; Cappuccino System per la preparazione di cappuccino e altre bevande a base di latte semplicemente premendo un tasto, dotato dell’esclusivo Milk Precision System (MilkPS) che consente di: ottenere una dose in tazza sempre costante, personalizzare la temperatura del latte per ogni selezione (sistema brevettato), preparare bevande stratificate e prelevare il latte anche da contenitori posti sotto al banco-bar. Con questa macchina verranno preparate differenti 14 ricette a base di caffè, latte e cioccolato: i classici della caffetteria, ricettati caldi e ricettati freddi. Filter coffee Per la gamma Filter Coffee, Lavazza presenta il Gran Filtro Italian Roast e il Gran Filtro Dark Roast. Il primo nasce da una selezione di 100% arabica del Brasile certificata RainForest Alliance che permette la migliore preparazione con le macchine filtro. E’ un caffè equilibrato, rotondo, con lieve acidità, note di cereali e retrogusto persistente. Il Gran Filtro Dark Roast è una miscela 100% arabica che dà vita a un prodotto corposo, intenso, dai sentori caramellati. La miscela arabica unisce il gusto cioccolatato del caffè brasiliano con quello speziato del caffè indiano. Tea Whittington Le miscele Whittington coprono tutte le maggiori serie aromatiche, dai tea neri ai tea verdi, dai tea oolong a quelli bianchi, arrivando agli infusi. Le miscele si declinano nella Discovery Selection (la gamma più tradizionale delle teabags che conta 40 diverse varietà) e nella Special Selection (caratterizzata da tea e infusi in foglie intere in 18 miscele confezionate singolarmente in filtri piramidali). Tra le miscele in filtro piramidale, Whittington presenta inoltre le selezioni di tea Organic Bio: 4 pregiate referenze di miscele da agricoltura biologica certificata.
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> EVENTI Venerdì 23 ottobre, nel corso della manifestazione, lo stand Lavazza ha ospitato la pastry chef Loretta Fanella (“Miglior pasticcera d’Italia 2007” dalla guida di Paolo Marchi). che ha presentato la sua dolce opera prima, il libro “Dessert al piatto - Frutta, creme, cioccolato nella pasticceria contemporanea”, della collana “La Nuova Pasticceria”, edito da Italian Gourmet. 256 pagine di delizie che ripercorrono le principali dolci creazioni di Loretta Fanella, una delle pastry chef italiane più affermate in patria e all’estero, ambassador Lavazza. Nel curriculum di Loretta sono moltissime le collaborazioni stellate, dall’esperienza milanese con Carlo Cracco, alla parentesi spagnola del 2003 con il viaggio dei sensi a El Bulli, il tempio dei fratelli Adrià.
E ancora, il ritorno in Italia, le origini toscane e i sapori più amati, la cucina dell’Enoteca Pinchiorri, il passato e il futuro della cultura gastronomica italiana, luogo di studio e di nuove invenzioni, la casa che Loretta sceglie per due anni, cambiandola dall’interno per rivoluzionare l’idea di pasticceria. Tra le ricette protagoniste del volume trovano spazio alcuni dolci creati in collaborazione con Lavazza e realizzati con le miscele dell’azienda torinese. Da anni ormai Lavazza collabora con la giovane e talentuosa pastry chef, ribadendo l’impegno aziendale nell’ambito dell’alta gastronomia. Lavazza considera ancora oggi il caffè come prodotto d’ispirazione per gli chef: questo solido legame con il mondo dell’alta gastronomia ha portato a nuove collaborazioni con alcuni dei nomi at-
tualmente più importanti della cucina italiana, una collaborazione che ha favorito la realizzazione di ulteriori e inedite forme di preparazione del caffè, oltre a una serie di accessori per la degustazione del prodotto. Dall’incontro di Lavazza con Loretta Fanella sono nate gustose interpretazioni di gusto che trovano spazio nel libro. Dal frollino friabile al caffè Kafa e caramello, all’omaggio al caffè in forma di gelatina croccante realizzata sempre con la pregiata qualità Kafa, entrambi presentati nell’ultima edizione di Identità Golose, fino alla “Coffee Experience” studiata in collaborazione con il Training Center Lavazza, un luogo di ricerca, analisi e approfondimento sul caffè, nella quale le ricette di Loretta sono state studiate per guidare i clienti in una degustazione guidata in abbinamento a diverse preparazioni di caffè Etigua.
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SISTEMI DI FILTRAZIONE
BWT WATER+MORE ITALIA L’OSMOSI INVERSA DIVENTA ADULTA
IL MERCATO DEL VENDING SISTEMI DI FILTRAZIONE
WATER+MORE È UNA SOCIETÀ DEL GRUPPO BWT, NATO NEL 1996 E OGGI LEADER NEL PANORAMA DELLA FILTRAZIONE ACQUE, GRAZIE ALLA QUALITÀ DEI SUOI PRODOTTI, SVILUPPATI IN 4 CENTRI DI RICERCA PER I SINGOLI MERCATI SPECIFICI E AD UNA PRESENZA CAPILLARE IN TUTTA EUROPA. PROTEZIONE DELLA MACCHINA E QUALITÀ ECCELLENTE DELL’ACQUA SONO I PRESUPPOSTI PER UN OTTIMO ESPRESSO E LA GAMMA COMPLETA DI CARTUCCE BWT WATER+MORE 40
PUÒ TRATTARE OGNI TIPOLOGIA DI ACQUA E RISPONDERE AD OGNI ESIGENZA DEGLI OPERATORI BAR, HO.RE.CA. E VENDING. IN OCCASIONE DI HOST 2015, D.A. ITALIA HA INCONTRATO ED INTERVISTATO SERGIO BARBARISI, DIRETTORE COMMERCIALE WATER+MORE ITALIA CHE, FORTE DI UNA LUNGA ESPERIENZA NEL SETTORE, CI HA PARLATO DEL MONDO DEI SISTEMI DI FILTRAZIONE E DEL PROSSIMO FUTURO DELLA SUA AZIENDA.
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SERGIO BARBARISI, DIRETTORE GENERALE DI BWT WATER+MORE ITALIA,CON IL CAMPIONE DEL MONDO DEI BARISTI 2015, L’AUSTRALIANO SASHA SESTIC SUPPORTATO DA BWT
INTERVISTA CON SERGIO BARBARISI Hai trascorso molti anni nel vending e hai contribuito allo sviluppo dei filtri a cartuccia in Italia. Come è cambiato nel tempo il mondo dei sistemi di filtrazione? Il tempo fugge e mi rendo conto che dei miei 25 anni nel vending, oltre la metà li ho vissuti nella filtrazione acque. Un settore che offre il vantaggio innegabi-
le di guardare al mondo del caffè dalla parte più tecnica, quella dell’acqua, che ha un’interazione importante con l’infusione e l’estrazione dell’espresso. Se mi guardo indietro, vedo chiaramente due passaggi secondo me fondamentali per i sistemi di filtrazione come li conosciamo oggi: il primo è sicuramente l’arrivo sul mercato di Brita, quindi l’introduzione della filtrazione a cartuccia con resine decarbonizzanti, cioè resine a scambio
ionico debole. Questo caratterizza ancora oggi il mercato e uno dei nostri il best seller è Bestmax, basato su quella tecnologia. L’altro momento importante della filtrazione è stata la nascita di w+m, che per prima ha proposto una testa unica sotto la quale si aggancia una serie di filtri diversi tra di loro per dimensione e quindi per diversi utilizzi (dal vending al bar, fino all’Ho.Re.Ca.) 41
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Come ti spieghi la nascita e la rapida evoluzione nel vending di questi sistemi? Se un mercato esiste è perché ha ragione di essere e c’è un reale interesse da parte degli attori principali del settore (gestori e torrefattori), altrimenti né noi né i nostri concorrenti potremmo commercializzare i nostri prodotti. Come ogni altro mercato simile, quello della filtrazione è soggetto ad evoluzioni spesso dettate dalle normative in vigore. Da un punto di vista tecnico le autorità competenti influenzano le innovazioni, ma anche la competizione tra operatori ha avuto una parte importante per determinare i cambiamenti nel settore. Per quanto riguarda le leggi, alcuni provvedimenti qualche volta hanno destabilizzato il comparto, ma sta alle aziende saper leggere, interpretare e cambiare la propria rotta in base alle indicazioni che arrivano dall’alto. Nella storia recente della filtrazione, bisogna ricordare i fatti di Bruxelles nel 1998 (un costruttore italiano ebbe dei problemi con il rilascio di nichel e piom42
bo NdR) un episodio che ha modificato in parte la rotta dei fabbricanti di macchine, ma anche quella dei costruttori di filtri, che si sono subito impegnati in termini migliorativi per fare in modo che l’interazione acqua/macchine non desse origine a sostanze nocive nell’acqua, quindi nel caffè. Si dice che i ministeri europei si stiano muovendo e che presto avremo una normativa anche sull’acqua per il caffè. Questo è quello che ci dobbiamo aspettare per il futuro. La normativa viene applicata allo stesso modo in ogni paese della Comunità Europea? La Comunità Europea, influenzata di solito da avvenimenti importanti, studia i provvedimenti di legge chiamando al tavolo i rappresentanti di tutte le nazioni nella Commissione Europea di riferimento e si preoccupa di dare forma ad una normativa che viene pian piano adottata da tutte le nazioni europee. I singoli Stati membri possono modificare la normativa europea, ma solo in termini restrittivi.
Come spieghi la confusione generata dal DM 25 del 2012, in particolare nel vending? Nel nostro paese è stata recentemente introdotta una normativa relativa all’acqua potabile: il noto D.M.25 del febbraio 2012. l’Italia sull’acqua è molto tassativa, perché noi vantiamo (con rare eccezioni) un grande numero di fonti e sorgenti e acqua di qualità elevata. Siamo conosciuti e apprezzati per questa caratteristica all’interno dell’Unione Europea. Potremmo bere acqua di qualità alla sorgente, con contenuti salini corretti per la nostra alimentazione,e proprio per il fatto che la qualità è alta già alla fonte ma che c’è in gioco la salute degli italiani, il Ministero della Sanità, correttamente, ne regola la filtrazione. Un’interpretazione non corretta del DM 25 ha creato un certo scompiglio nel nostro settore e questa è una cosa che mi crea qualche malumore, se ci ripenso. Il DM25 si riferiva unicamente alle acque potabili, quindi la normativa andava a creare condizioni ancora più stringenti per l’erogazione da rubinetto o caraffa, al ristoran-
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te o al bar, quindi non al vending. Alcune aziende che si occupano di filtrazione acque hanno comunicato ai propri clienti di rispettare il DM 25, quando invece non doveva essere nemmeno preso in esame. Altre hanno addirittura stampato sui propri documenti “Autorizzato dal Ministero secondo il DM25”, quando il DM non richiedeva alcuna autorizzazione. Si è creata una situazione paradossale, in cui noi e altri competitor abbiamo perso clienti e abbiamo dovuto giustificarci perché non possedevamo autorizzazioni inesistenti. BWT in che modo si comporta di fronte alle nuove normative? Le aziende come BWT, che collaborano con enti di certificazione come TUV e le sue derivazioni (o altri enti autorizzati dal Ministero), lavorano seriamente, intraprendendo percorsi di certificazione anche onerosi, quando la legge lo prevede. Sono dell’idea che le aziende “top” di un settore di riferimento come la filtrazione acque dovrebbero prestare la giusta attenzione alle normative, adeguarsi imme-
diatamente attraverso un’eventuale modifica dei propri materiali, col supporto di Enti di Certificazione, di analisi specifiche, per fare in modo che i prodotti siano conformi. Questo accade per noi e per i nostri principali competitor, ma non accade per tutti i player del mercato. Mi delude anche constatare che i nostri clienti (per fortuna non tutti) siano i primi a non dare importanza a questo aspetto. Parliamo tanto di un settore che si dovrebbe evolvere, tirare su la testa per riuscire ad emergere, ma poi all’atto pratico, resta ancorato alle solite guerre sul prezzo senza approfondire il livello di competenza e di servizio del fornitore. C’è di mezzo la salute! Non a caso è il Ministero della Sanità ad occuparsi dell’acqua potabile. Vorrei che più spesso gestori o torrefattori ci chiedessero in modo approfondito, con le prove, i risultati relativi ai nostri prodotti sull’acqua. Invece sono davvero pochi quelli che s’informano correttamente. Certificazioni, analisi, ricerca in laboratorio hanno dei costi elevati. Come si
riflette questo sui prezzi unitari di prodotto? Naturalmente il nostro prodotto è il più costoso sul mercato. Il rapporto prezzo/erogazioni possibili con le cartucce negli ultimi 10 anni si è sicuramente abbassato per merito della competizione fra noi e il nostro competitor di riferimento. C’è stata una discesa dei prezzi che oggi ci ha portati a dare un servizio di filtrazione acque che non incide più come 15 anni fa sulla battuta o sul caffè erogato in tazza. Qualcun altro offre un filtro che costa molto meno, però il prodotto w+m, se il gestore fosse accorto, sarebbe spendibile, assieme alle sue certificazioni, come messaggio per dare valore al proprio servizio, cosa che invece spesso non accade. In che modo potrebbe essere valorizzato questo impiego di risorse in ricerca e certificazioni? Sarebbe d’aiuto, ad esempio, se nelle gare d’appalto emesse da Enti che ruotano attorno al Ministero, venisse chiesto anche per la parte acqua qual è la società che fornisce i filtri e quali sono le normative di riferimento che questa azien-
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da soddisfa. È assurdo che l’acqua non rappresenti un punto di pregio di un’offerta destinata a caserme, scuole e ospedali. Il recente aumento di aziende che commercializzano filtri di bassa qualità a basso prezzo che effetti sta avendo sul mercato? Il filtro è un involucro di plastica più o meno spessa, a seconda della pressione dell’acqua, contenente da 0,5 a 2 kg di resina. La resina si acquista facilmente, quindi fabbricare una cartuccia filtrante, anche se rudimentale, è relativamente semplice ed economico. Da qui a dire che la cartuccia funziona e non creerà inconvenienti alla macchina del caffè o al distributore automatico, ne passa... Tutti i sistemi per evitare che i carboni o le resine non fuoriescano o non vadano a finire in tazza o a creare problemi a elettrovalvole, caldaie ecc. sono un valore aggiunto. Il gestore acquista da noi perché le macchine rimangano pulite dal calcare, ma il primo vantaggio che un sistema di filtrazione moderno dà all’operatore vending o al torrefattore, nel mondo bar, non è la 44
macchina senza calcare, ma il fatto che il cliente finale gusta un caffè non rovinato dall’odore di cloro. Questo è determinato dall’impiego di carbone attivo. Si tratta di un elemento di origine vegetale e quindi necessita di un trattamento apposito per fare in modo che i batteri non proliferino al suo interno per tutta la durata della vita del filtro. La scelta, a quel punto, per chi non può comprarlo, porta molti produttori a non utilizzarlo. In termini pratici, non utilizzare carbone attivo significa risparmiare davvero tanto nella produzione di un filtro, ma anche far bere all’utente finale un caffè che probabilmente sa di cloro. Il carbone attivo di quanto aumenta il prezzo medio della cartuccia? Lo aumenta del 30% circa. Il carbone attivo che io sappia è utilizzato solo da tre aziende del settore, in Italia e in Europa. Noi e i nostri principali competitor. Un bel risparmio, non metterlo. Come non mettere i micro filtri per lo sporco proveniente dalle tubazioni. Il driver principale del gestore è ancor oggi il caffè,
quindi dovrebbe averne molta cura… In che modo il filtro può incidere positivamente sulla sicurezza alimentare? Ci sono i casi specifici, come una falda inquinata, in cui è necessario intervenire per forza con un sistema efficace e mirato di filtrazione. Il nostro lavoro, in questo senso, permette di evitare spiacevoli conseguenze sulla salute dovute ad acque non idonee al consumo. Un altro tipo di problema nasce da un utilizzo scorretto della cartuccia. Un’istanza di tipo salutistico nel matrimonio cartuccia/distributore esiste, è innegabile. La resina a scambio ionico debole ha altissime prestazioni, ma necessita di un tecnico che quando la installa abbia cura di testare l’acqua e di regolare un bypass di conseguenza: una regolazione sbagliata del bypass potrebbe determinare che la macchina si riempia di calcare velocemente, oppure che, al contrario, non si riempia mai di calcare perché la filtrazione determinata dal bypass è troppo aggressiva. Se il tecnico è bravo, testa l’acqua e
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setta il bypass correttamente, grossi problemi non ce ne saranno mai. Altrimenti, meglio ricorrere ad una cartuccia come Best Protect, oggi conosciuta e molto utilizzata sia nel vending che nell’Ho.Re.Ca., che ha una resina che non necessita di regolazione di bypass e che quindi non può generare problemi di ordine salutistico né di interazione negativa con la macchina. La mancata sostituzione del filtro, invece, può determinare problemi seri? In merito ci sono state voci, che si sono poi ingigantite, secondo cui non cambiando la cartuccia, questa comincia a rilasciare spontaneamente sostanze negative. In realtà no: le resine sono palline di plastica che hanno un loro potenziale di scambio ionico e annidano al loro interno una sostanza di cui sono caricate dalla fabbrica. Questa sostanza viene scaricata progressivamente mentre le resine incontrano l’acqua che entra, generando uno scambio ionico. Le resine trattengono il calcio che avrebbe altrimenti creato calcare in macchina e rilasciano la sostanza di
scambio (che era il sodio negli addolcitori ed è l’idrogeno nelle cartucce di ultima generazione) Quando questo scambio finisce, smettono semplicemente di funzionare e ciò che passa è l’acqua di rete. Verranno sviluppati nuovi metodi di filtrazione, nel futuro? Sotto l’ombrello BWT c’è una neonata, Easy Aqua, l’ultima start up voluta da Andreas Weißenbacher (Chairman del Management Board, BWT) che sta replicando la storia di w+m, perché composta da un gruppo di manager internazionali che vengono da una multinazionale USA, Solenis, esperta del dosaggio di sostanze chimiche nell’acqua. Questo team lavora sul dosaggio di materie chimiche le quali, a mio parere, sono una possibile alternativa per i sistemi di filtrazione del futuro, perché alcune di queste sono inibitori della formazione di calcare. È un possibile terreno da esplorare… Siete soddisfatti della vostra presenza ad Host? Come ogni anno abbiamo partecipato ad Host, l’ultima fiera nel calen-
dario 2015 e siamo davvero soddisfatti. La corrispondenza di Expo e la continua crescita della manifestazione, hanno comportato un aumento dei visitatori, soprattutto esteri. Host è la fiera di riferimento nel mondo per l’Ho.Re.Ca., ma si stanno aprendo spazi anche per il vending, che viene guardato sempre più con interesse. Ad Host avete comunicato al mercato una importantissima partnership che riguarda le vostre macchine ad osmosi inversa. Sì, abbiamo rivelato l’accordo che ci legherà in esclusiva a Marzocco per tre anni. Marzocco si impegna con noi per acquistare in un triennio (2016, 2017, 2018) importanti quantità di macchine a osmosi inversa con tutti i consumabili relativi. Marzocco ha scelto due modelli, BestAqua 22 e BestAqua 24 (ovvero macchine a 2 o 4 membrane). Siamo molto orgogliosi di questa partnership, Marzocco è un nome di grande prestigio, che sceglie mercati di altissimo profilo e rendimento e che ha portato l’espresso ed il made in Italy in giro per il mondo.
SISTEMI DI FILTRAZIONE BWT WATER+MORE
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FABBRICANTI
CARIMALI PRESENTA BLUE DOT, L’EVOLUZIONE NEL MONDO OCS
IL MERCATO DEL VENDING FABBRICANTI
CARIMALI È UNA STORICA AZIENDA ITALIANA PRODUTTRICE DI MACCHINE PER CAFFÈ PROFESSIONALI, LA CUI FONDAZIONE RISALE AL 1919. NEGLI ANNI ’60 È TRA LE PRIME AZIENDE AL MONDO A CREDERE E PUNTARE SULLE MACCHINE SUPER AUTOMATICHE, UNA SCELTA CHE SI RIVELERÀ LUNGIMIRANTE. NEL 1993 CARIMALI SI STABILISCE NELLA SEDE ATTUALE DI CHIGNOLO D’ISOLA, AMPLIATA NEL 2010, QUANDO LA QUOTA DI MAGGIORANZA DEL CAPITALE AZIONARIO VIENE ACQUISITO DA ANDREA DOGLIONI MAJER. 46
LA NUOVA PROPRIETÀ INCREMENTA NOTEVOLMENTE L’INVESTIMENTO IN RICERCA E SVILUPPO E L’AZIENDA REALIZZA UNA CRESCITA COSÌ IMPORTANTE DA PERMETTERE AL BRAND CARIMALI DI IMPORSI COME LEADER DI SETTORE AL LIVELLO INTERNAZIONALE E DI ESPORTARE LE SUE MACCHINE IN OLTRE 70 PAESI. LA REDAZIONE DI D.A. ITALIA, PER CONOSCERE MEGLIO QUESTA REALTÀ DI SUCCESSO HA INCONTRATO E INTERVISTATO, IN OCCASIONE DI HOST, ANDREA DOGLIONI MAJER, PRESIDENTE E CEO DI CARIMALI SPA.
INTERVISTA CON ANDREA DOGLIONI MAJER Sei al timone di Carimali dal 2010. Che impatto ha avuto la tua visione imprenditoriale sulla crescita dell’azienda in questi cinque anni? Quando ho rilevato la maggioranza di Carimali (70%), avevo già trascorso tre anni al suo interno. Ho avuto la fortuna di acquisire un’azienda strutturata e che aveva già le potenzialità
per raggiungere fatturati di rilievo, pur avendo totalizzato nel 2009 “solo” 13 milioni di euro, a causa della crisi. Dal 2009 siamo cresciuti del 60% circa ogni anno e oggi abbiamo un fatturato di 45 milioni di euro. Carimali ha i migliori indici di marginalità del settore. Come siete riusciti ad ottenere questo importante risultato? A differenza di molti competitor, noi
propendiamo molto verso l’automatico. Il 70% del nostro fatturato è legato alle macchine super automatiche, il 15% sulle tradizionali e il restante 15% è dato dai ricambi. La passione per l’innovazione e la propensione a soddisfare le esigenze dei clienti ha permesso all'azienda di diventare uno dei leader di settore e i risultati sono arrivati come naturale conseguenza di questo impegno. 47
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I rapporti di collaborazione di lungo termine con gli stakeholder sono un punto di forza di Carimali. La vostra forte propensione nel sociale ha creato un clima aziendale positivo? Senza dubbio il fatto che Carimali sia fortemente impegnata nel sociale ci ha aiutato a usufruire di una flessibilità, sia di costo che di disponibilità da parte dei fornitori, che si è rivelata cruciale per supportare la nostra crescita. I nostri stessi collaboratori seguono l’azienda in un modo che io non ho mai visto in altre realtà. Voglio fare un esempio: qualche fine settimana fa, la produzione Carimali ha lavorato sia sabato che domenica per soddisfare la richiesta urgente di un cliente che aveva bisogno di ritirare delle macchine il lunedì successivo. Quando abbiamo ricevuto quest’ordine, ne abbiamo discusso prima con le Risorse Umane, poi con i dipendenti e loro ci hanno dato piena disponibilità. Prima parlavamo di redditività: quella che risulta dal bilancio è notevole, ma noi condividiamo i benefici con i dipendenti: 48
oltre al premio di risultato, ad esempio, a seconda dell’andamento dell’anno, diamo un ulteriore premio nell’ordine della mezza mensilità o mensilità intera o, in alternativa, un buono spesa del supermercato. Ormai è una consuetudine da diversi anni. Ogni anno pubblichiamo il nostro Bilancio Sociale, a testimonianza della nostra attività aziendale e dei nostri progetti all’interno della collettività. Riteniamo sia doveroso. “Think Carimali”: il Carimali-pensiero lo hai portato tu o hai già trovato terreno fertile in questo senso? Io sono milanese di nascita, sono stato catapultato nella realtà bergamasca e ho apprezzato molto la determinazione, spesso scambiata per cocciutaggine, della gente del luogo. Sono persone-azienda, nel vero senso del termine, tant’è che, ad esempio, quando ho rilevato l’azienda, due soci minori in forza all’organico hanno chiesto di rimanere e adesso mi stanno aiutando a far crescere Carimali.
La vostra è un’azienda made in Italy al 100%? Abbiamo una filiale a Suzhou, in Cina, recentemente inaugurata, che fabbrica per il mercato cinese e del Sud Est asiatico una gamma ridotta di macchine tradizionali economiche, mentre poi funge da hub di distribuzione per gli altri prodotti made in Italy, quindi macchine tradizionali di media-alta gamma e macchine automatiche. A parte questa attività fuori dall’Europa tutto il resto, quindi la R&D, sia per i prodotti italiani che per quelli cinesi, come anche gran parte della supply chain è italiana. Noi dalla Cina, pur essendo presenti nel paese, importiamo solo piccole parti di minore importanza nella macchina. Il problema di approvvigionarci in questo mercato, come sapranno tanti, è la qualità, la costanza nelle forniture e la rispondenza alle normative sempre più stringenti che ci sono qui in Europa. Carimali è un’azienda certificata? Le macchine Carimali possiedono le principali certificazioni di prodotto a livello
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internazionale. Naturalmente anche l’azienda ha ottenuto le certificazioni più importanti: SA:8000, ISO:14001 e ISO:9001.
utilizzati per acquistare 77 stampi, più altri 30 per realizzare tutte le possibili configurazioni future.
Quanto investe Carimali SpA in Ricerca & Sviluppo? Tantissimo, perfino troppo! Investiamo ogni anno almeno il 5% del nostro fatturato. Ma, per fortuna, i risultati ci ripagano. Avevo un concorrente (che ha ceduto la sua azienda a un grande gruppo) che qualche anno fa sosteneva di non voler sostenere i costi di ricerca e sviluppo, perché alcuni, pur non investendo, crescevano lo stesso. Io ritengo che un’azienda investa per garantirsi un futuro. Oggi nel mercato del caffè, specie quello professionale, in espansione tutti cresciamo ma, se ci sarà una contrazione, solo le aziende che avranno investito bene andranno avanti, mentre le altre spariranno. Noi quest’anno investiamo 3,5 milioni di euro in attrezzature e nuovi prodotti. BlueDot, la nostra nuova proposta OCS presentata in occasione di Host, ha beneficiato di investimenti per 2,5 milioni,
Una macchina OCS così evoluta come BlueDot può convincere anche gli operatori vending? BlueDot ha tutti i numeri per imporsi sul mercato. Noi facciamo sicuramente leva sul brand Carimali, un marchio storico, nato del 1919, legato all’Ho.Re.Ca., che è “l’El Dorado del vending”, cioè quel segmento a cui tutti guardano per alzare la marginalità. Ciononostante, gli operatori vending a volte sperano di poter fare Ho.Re.Ca. semplicemente piazzando macchine vending e sostenendo che la qualità del prodotto è migliore. Noi crediamo che con BlueDot, che viene proposta ad un prezzo interessante, molto vicino a quello delle macchine vending, ma con una qualità e una varietà d’offerta molto superiore, potremmo fare la differenza. Siamo convinti, con questa macchina, di offrire una soluzione innovativa a chi vuole fare veramente qualità.
FABBRICANTI CARIMALI
BlueDot è una macchina modulare? Assolutamente sì. BlueDot incarna al 100% il nostro payoff, “facciamo il caffè come piace a te!”. Questo perché Carimali vende in tutto il mondo e il caffè non è lo stesso ovunque. Basta prendere un espresso a Bordighera e poi ordinarne un altro a Mentone, 20 km più avanti, per capire cosa intendo. La qualità è diversa e noi, al contrario di tante altre aziende, non vogliamo insegnare a nessuno come si fa il caffè italiano. Noi ascoltiamo quello che vogliono i clienti e tentiamo di fare delle macchine che abbiano la possibilità di essere configurate per estrarre il caffè come lo desiderano. BlueDot, nascendo con questa filosofia, si basa su una modularità estrema: caffè macinato al momento, caffè pre-macinato, tutti i solubili, latte fresco (eredità dell’Ho.Re.Ca.) e poi è configurabile con tre gruppi infusori diversi, ma compatibili nelle dimensioni: uno per espresso, uno per caffè-filtro e uno per il the in foglia. Questa è una novità assoluta e nella stessa macchina possono coesistere due 49
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FACCIAMO IL CAFFÈ COME PIACE A TE! NOI ASCOLTIAMO QUELLO CHE VOGLIONO I CLIENTI E TENTIAMO DI FARE DELLE MACCHINE CHE ABBIANO LA POSSIBILITÀ DI ESSERE CONFIGURATE PER ESTRARRE IL CAFFÈ COME LO DESIDERANO.
gruppi infusori a scelta tra questi, più il latte fresco. Una selezione ideale, parlando dell’Italia, per quelle piccole strutture ricettive in cui a colazione si vuole offrire caffè espresso, tutti i cappuccini e i latte macchiato da espresso, ma anche il caffè nero “alla tedesca” o “all’americana” senza schiuma, fatto con un gruppo dedicato. Invece il tè in foglia, in certi paesi asiatici, è qualcosa che nessun competitor propone e noi vogliamo guadagnare posizioni anche in questo mercato.
ovvero una fotografia del pianeta Terra scattata nel 1990 dalla sonda Voyager 1, quando si trovava a sei miliardi di chilometri di distanza. L'intuizione di far girare la fotocamera della sonda e scattare una foto del nostro pianeta dai confini del sistema solare è stata dell'astronomo e divulgatore scientifico Carl Sagan. L’immagine di questo piccolissimo palco in una vasta arena cosmica, dove tutto si è compiuto, ci sembrava molto suggestiva. Il punto azzurro richiama inoltre il logo Carimali.
Perché il nome BlueDot? BlueDot viene da “Pale BlueDot” (puntino azzurro),
Quando sarà disponibile BlueDot in Italia? Avrete una rete dedicata? Abbiamo
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FABBRICANTI CARIMALI
fatto diverse valutazioni su come muoverci in Italia per distribuire un prodotto OCS evoluto come BlueDot. Il risultato di queste valutazioni è che pensiamo sia giunto momento per Carimali di entrare ufficialmente in campo nel mercato Italiano. Per questo, nel mese di gennaio, aprirà i battenti " Carimali Solutions Italia", una SRL di Carimali Holding. Sarete presenti a Venditalia 2016? Sì, ci saremo e in quell’occasione presenteremo il nostro progetto OCS ai professionisti del vending. BlueDot sarà una piattaforma sulla quale andremo a costruire tutta una serie di evoluzioni.
marcolucaferri.com
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SISTEMI DI PAGAMENTO
BILANCIO DI UN ANNO DI SUCCESSI PER SUZOHAPP
IL MERCATO DEL VENDING SISTEMI DI PAGAMENTO
SUZOHAPP FORNISCE SOLUZIONI COMPONENTISTICHE ALTAMENTE INGEGNERIZZATE PER DISPOSITIVI INTERATTIVI SELF-SERVICE. OPERA NEI MERCATI GLOBALI DELL’AMUSEMENT, DEL GAMING, DELL’INDUSTRIALE, DEI TRASPORTI E DEL VENDING, AL SERVIZIO DEGLI OPERATORI E DEI PRODUTTORI DI ATTREZZATURE ORIGINALI. LE LINEE DI PRODOTTI DI SUZOHAPP COMPRENDONO DISPOSITIVI E SISTEMI DI CONTROLLO, MACCHINE PER IL TRATTAMENTO DEL DENARO, DISPLAY, COMPONENTI PER LE MACCHINE DA GIOCO, PRODOTTI PER L’AMBIENTE E PRODOTTI DI CONSUMO. 52
L’AZIENDA HA PIÙ DI 1.100 DIPENDENTI IN 19 PAESI E OLTRE 25MILA CLIENTI IN TUTTO IL MONDO, CON SEDI PRODUTTIVE, DI PROGETTAZIONE, DISTRIBUZIONE E ASSISTENZA IN 19 PAESI IN TUTTO IL MONDO. MAGGIORI INFORMAZIONI SONO DISPONIBILI SU: WWW.SUZOHAPP.COM. SUZOHAPP È CONTROLLATA DA ACON INVESTMENTS, UN FONDO DI INVESTIMENTO IN PRIVATE EQUITY CHE HA SEDE A WASHINGTON, D.C. CON UN CAPITALE GESTITO DI OLTRE 3,5 MILIARDI DI DOLLARI. PER MAGGIORI INFORMAZIONI: WWW. ACONINVESTMENTS.COM
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INTERVISTA CON CARLES ALEIXANDRE, EXECUTIVE VP E GENERAL MANAGER GLOBAL VENDING DI SUZOHAPP Come è stato il 2015 di SUZOHAPP? Questo è stato l’anno del consolidamento per la divisione Vending di SUZOHAPP. Il Gruppo è da sempre un brand globale molto noto nel mercato dei Giochi mentre
nel settore della distribuzione automatica il marchio SUZOHAPP ha cominciato ad essere conosciuto solo nel 2013, a seguito dell’acquisizione dal gruppo Crane-NRI dei diritti e brevetti legati alla Currenza C2. Nel maggio 2014 ci siamo presentati per la prima volta a Venditalia e nell’ottobre dello stesso anno è avvenuta l’acquisizione di COMESTERO che ci ha permesso di potenziare la nostra struttura e le nostre risorse nel mondo vending. Arriviamo quindi al 2015,
anno in cui le due realtà si sono perfettamente integrate facendo nascere un unico grande protagonista sulla scena della distribuzione automatica europea e globale. Nel 2015 SUZOHAPP ha intrapreso anche un’altra importante acquisizione, quella di SCAN COIN, azienda svedese leader nella fornitura di tecnologie avanzate, software e servizi per la gestione del contante. Grazie a quest’operazione, oggi il Gruppo SUZOHAPP conta 1.100 dipendenti, di cui 53
310 addetti alla produzione e 150 ingegneri specializzati, ben 10 stabilimenti produttivi a livello globale ed una presenza diretta in 19 Paesi. Il catalogo prodotti include oltre 50.000 articoli che soddisfano le esigenze di oltre 25.000 clienti in tutto il mondo. Veniamo all’offerta Vending di SUZOHAPP, quali sono le soluzioni più apprezzate dal mercato? Siamo produttori di soluzioni complete per la gestione dei pagamenti in contanti e cashless e gli operatori vending apprezzano sempre più la nostra offerta. Tale gradimento ha portato SUZOHAPP a qualificarsi come vincitore del concorso inglese THE VENDIES 2015 nella categoria “Best Payment System”. Un riconoscimento prestigioso ottenuto grazie a due soluzioni di alta qualità quali la rendiresto Currenza C2 e la gamma di sistemi cashless WorldKey. Currenza C2 è particolarmente apprezzata
dal mercato in quanto è in grado di ridurre i costi di gestione e di manutenzione e di incrementare l’operatività dei distributori automatici e, di conseguenza, i guadagni da parte dei gestori. I sistemi cashless WorldKey, invece, sono amati per la flessibilità e la sicurezza delle transazioni e per la capacità di agire quali strumenti di marketing per la fidelizzazione dei clienti. Il catalogo prodotti di SUZOHAPP include inoltre le gettoniere elettroniche RM5 certificate dalla BCE, diversi modelli di lettori di banconote facilmente aggiornabili, un’ampia scelta di cambiamonete per diverse applicazioni, i dispositivi di gestione e le schede elettroniche.. senza dimenticare la vasta gamma di componenti ed accessori, tra cui i monitor touch screen di ultima generazione, i pulsanti interattivi LCD e i sistemi di deconto Apollo. Nel 2015 SUZOHAPP è stata presente in diversi Paesi grazie al Vending tour europeo. Come è andata ? Da sempre SUZOHAPP pone al centro della propria strategia la massima vicinanza e supporto al cliente. Nel corso del tempo ha infatti sviluppato una struttura di vendita e assistenza tecnica in grado di coprire tutti i principali Paesi EMEA e garantire un servizio di qualità. Il Vending Tour Europeo è nato proprio con l’idea di avvicinarsi alle realtà del territorio partecipando a tutti i principali appuntamenti del settore, iniziando da Vending Paris a marzo per concludere a novembre con EVEX, evento di cui siamo anche Lanyard sponsor. Nel corso del 2015 abbiamo visitato tutti i principali Paesi europei per incontrare ed ascoltare i nostri clienti e partner e offrire soluzioni ad hoc per ogni specifica esigenza. In quest’ottica abbiamo anche aderito a tutte le principali associazioni vending europee (partendo da EVA, passando per CONFIDA, ANEDA, AVA, NIVO, BDV, NAVSA, OVV e PSV) allo scopo di essere sempre aggiorna-
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SISTEMI DI PAGAMENTO SUZOHAPP
ti sulle normative locali, poterci confrontare con i principali attori del settore e mettere in campo soluzioni in grado di tutelare quanti operano in questo mercato. Si parla sempre di innovazione, ricerca e sviluppo, nuove tecnologie. Come si pone SUZOHAPP a tal proposito e cosa dobbiamo aspettarci per il 2016? SUZOHAPP è focalizzata su questi valori, fondamentali in un mercato in continuo mutamento come quello attuale. Nell’ultimo anno ad esempio abbiamo creato una task force internazionale, costituita da ingegneri specializzati e addetti alla produzione, interamente dedicata alla Currenza C2 , con lo scopo di studiare tutte le possibili evoluzioni del prodotto. Il team è al lavoro per lo sviluppo di alcune versioni supplementari della rendiresto sfruttando le nuove tecnologie elettroniche, così da rispondere in modo specifico ai requisiti dei mercati globali Vending. L’attuale versione della Currenza C2 continuerà ad essere disponibile sul mercato. SUZOHAPP è inoltre sempre attiva anche nell’ambito del cashless. Dopo le ultime evoluzioni di prodotto, quali WorldKey Printer, WorldKey SCAN e WorldKey WiFi, il team di ingegneri di RFTech Srl sta sviluppando nuove soluzioni cashless che fanno della «connettività» il proprio punto di forza. Sull’onda dei successi raggiunti nel 2015, intendiamo dedicarci nel 2016 ad un ulteriore consolidamento e sviluppo del nostro brand sul mercato, con una attenzione particolare alle aree extra-europee. L’obiettivo è diventare leader a livello globale e abbiamo tutti i requisiti per riuscirci: una struttura solida dal punto di vista produttivo, progettuale, commerciale e marketing; un catalogo prodotti di eccellenza in continuo divenire; un team entusiasta formato da grandi professionisti a cui si è aggiunta di recente Fabienne Maire nel ruolo di "Global Business Development Director".
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DIVISE VENDING
FRUIT OF THE LOOM E RUSSELL RISPARMIARE NELLE DIVISE VENDING INVESTENDO IN QUALITA'
IL MERCATO DEL VENDING DIVISE VENDING
FRUIT OF THE LOOM E RUSSELL SONO DUE DEI PIÙ PRESTIGIOSI MARCHI MONDIALI NELLA PRODUZIONE DI CAPI D’ABBIGLIAMENTO, ENTRAMBI CON PIÙ DI UN SECOLO DI STORIA IMPRENDITORIALE ALLE SPALLE. NELLA LORO ESTESA GAMMA PRODUTTIVA È DA TEMPO PRESENTE ANCHE IL SEGMENTO “WORKWEAR” (ABITI DA LAVORO), UNA LINEA DI ALTA QUALITÀ, DALLE GRANDI PERFORMANCE E CHE HA UN PREZZO COMPATIBILE CON IL CANALE DEL VENDING, PUR POSSEDENDO CARATTERISTICHE DI DURABILITÀ CHE LA RENDONO ESTREMAMENTE COMPETITIVA NEI CONFRONTI DI ALTRI PRODOTTI ANALOGHI. 56
IL SETTORE DEL VENDING È UNO DEI MERCATI SPECIFICI A CUI FRUIT OF THE LOOM E RUSSELL SI STANNO RIVOLGENDO E AL QUALE HANNO DEDICATO UN CATALOGO SPECIFICO STUDIATO APPOSITAMENTE PER SODDISFARE LE MOLTEPLICI NECESSITÀ DELLE GESTIONI E DARE UNA RISPOSTA ALLE PECULIARI ESIGENZE DELLE FUNZIONI DEI SUOI DIPENDENTI (ADDETTI AL RIFORNIMENTO, TECNICI, COMMERCIALI, MAGAZZINIERI, ECC.). LA REDAZIONE DI D.A. ITALIA, PER APPROFONDIRE QUESTO IMPORTANTE PROGETTO, HA INCONTRATO E INTERVISTATO MAURIZIO PACCAGNELLA E PAOLA ARBUGHI, COUNTRY MANAGER ITALY DI FRUIT OF THE LOOM E RUSSELL.
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INTERVISTA CON MAURIZIO PACCAGNELLA E PAOLA ARBUGHI Nella vostra comunicazione rivolta al settore del vending esprimete il concetto: “risparmiare investendo in qualità”. Come argomentate questa interessante affermazione? I moderni indumenti da lavoro hanno molto lavoro da svolgere e devono far fronte a situazioni fisicamente
impegnative. Devono risultare comodi ed essere pronti ad affrontare qualsiasi sfida. E, per di più, devono proiettare sempre un’immagine di eleganza. I capi della gamma Workwear Russell e Fruit of the Loom soddisfano tutte queste esigenze. Il problema principale è che le divise devono essere obbligatoriamente realizzate in modo tale da resistere ai rigori del lavoro quotidiano, giorno dopo giorno, lavaggio dopo lavaggio e per ambienti
di lavoro particolarmente impegnativi. La durata del capo è quindi una variabile fondamentale che incide direttamente sul costo finale del prodotto. Se il gestore acquista degli abiti da lavoro di bassa qualità e basso prezzo che deve sostituire dopo 6-12 mesi, è chiaro che si trova ben presto a doverli riacquistare. Investire in qualità invece significa garantirsi una durata anche doppia del capo, ad un prezzo di poco inferiore. Un risparmio notevole, 57
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oltre a tutti i vantaggi che un abito di marca apporta all’immagine dell’azienda.
stione. Se ciò è vero, allora la sua divisa diventa una variabile strategica chiave.
L’immagine coordinata aziendale è una variabile strategica importante per le gestione del vending? Il vending è in massima parte un canale distributivo di prodotti alimentari. Quindi alcuni valori come la pulizia del distributore, ma anche della divisa dell’addetto al rifornimento, sono essenziali per fidelizzare i propri clienti e dare un servizio di qualità. Abbiamo ascoltato diversi imprenditori del settore e quasi tutti ci hanno detto che l’ARD è il “biglietto da visita” della ge-
Una divisa vending di qualità ha anche un impatto positivo sui dipendenti? Quando un’azienda dimostra di avere cura dei suoi addetti, che per nostra esperienza diretta, arrivano ad essere perfino orgogliosi della divisa che portano, è chiaro che si ha un impatto positivo sul clima aziendale. L’orgoglio di appartenenza è una variabile che è molto sottovalutata oggi e invece ha grande importanza e conseguenze dirette sulle performance aziendali. Migliorarlo at-
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traverso il semplice gesto di acquistare una divisa di marca e di alta qualità è una scelta imprenditoriale assolutamente corretta, tanto più che alla fine si risparmiano anche risorse, grazie all’aumentato ciclo di vita dei nostri capi. Che esperienza specifica avete nel vending? I nostri due marchi si contraddistinguono per la serietà delle proposte workwear e un nostro imperativo è quello di conoscere il lavoro per cui si progetta una divisa. Da diversi anni collaboriamo con importanti realtà del vending e grazie alla continua interazione tra le parti
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e ascoltando le specifiche esigenze, abbiamo realizzato un catalogo ad hoc per il vending diviso per funzioni specifiche. Realizzare divise da lavoro funzionali è così diverso dal produrre altri capi della vostra gamma? Si cambia davvero tutto ed è quasi sempre una questione di dettagli. Sembra un concetto riduttivo, ma in realtà nell’ambiente del lavoro i dettagli possono fare un’enorme differenza. E noi sappiamo bene che gli indumenti da lavoro dovrebbero semplificare le cose piuttosto che ostacolarle. Alcune nostre divise presentano dettagli
intelligenti come il doppio strato sui panel delle spalle, i bottoni rinforzati, le zip YKK e tante pratiche tasche (inclusa una tasca interna per documenti nel nostro gilet da lavoro resistente capace di alloggiare fogli A4 senza bisogno di piegarli). Avete solo alcuni capi dedicati al vending o garantite l’intera divisa per le diverse mansioni? Il nostro catalogo vending è completo e possiamo vestire da capo a piedi ARD, tecnici, commerciali, centraliniste, addetti al magazzino o alla logistica esterna. Anzi abbiamo fatto anche di più. Attraverso C.D.F. Distribu-
zione, che da oltre 10 anni vende e distribuisce i prodotti Fruit Of The Loom e che operativamente si occuperà del progetto vending Italia, saranno inseriti a catalogo anche i borsoni (ARD e tecnici), i cappellini e altri accessori che possono essere utili al gestore nella sua attività. Parteciperete a Venditalia 2016? Venditalia è il principale appuntamento internazionale della distribuzione automatica e quasi certamente saremo presenti. Supporteremo il nostro distributore C.D.F che presenterà all’interno del suo stand il catalogo prodotti dedicato al vending.
DIVISE VENDING FRUIT OF THE LOOM E RUSSELL
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L’AROMATIKA S.r.l. Zona ASI Loc. Pascarola SNC - 80023 Caivano (NA) - ITALY - Tel. +39 0817528822 - Fax 0815598822 - www.caffeborbone.it - info@caffeborbone.it Caffè Borbone Usa Inc. - 29 C Commerce Road - 07004 Fairfield - New Jersey USA - Phone 0019732277799 - Fax 001932277785 - www.caffeborboneusa.com - borboneusa@aol.com
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VERSO VENDITALIA
VENDITALIA 2016 AREA NEW ENTRY, BUSINESS MATCHING, READING ROOM I NUOVI SERVIZI PER LE AZIENDE CHE VOGLIONO AFFACCIARSI AL MONDO DEL VENDING Un mercato sempre più interessante per un numero sempre crescente di settori e comparti. Il Vending, in tutto il mondo, è sinonimo di successo. Targato "made in Italy". E Venditalia è la manifestazione adatta per scoprire le grandi opportunità di business offerte dal mondo della Distribuzione Automatica. Per questo motivo, Venditalia 2016 - che si svolgerà dal 4 al 7 maggio nel quartiere di Fieramilanocity - ha deciso di proporre alle imprese la nuova zona "BUSINESS MATCHING - READING ROOM - AREA NEW ENTRY", dedicata alle aziende che vogliono affacciarsi sul mondo del Vending. In questo spazio, che occuperà una superficie di oltre 200 mq e sarà posizionata in prossimità dello spazio Confida - quindi al centro della manifestazione - verranno organizzati
da Venditalia incontri d'affari mirati con distributori e produttori, secondo gli interessi dell'azienda, e le imprese potranno esporre i propri prodotti e distribuire materiali.
I SERVIZI > Spazio di 3m x 3m a disposizione dell’azienda per: incontri, esposizione e distribuzione prodotti, distribuzione materiale informativo. Lo spazio potrà essere personalizzato con 3 diverse soluzioni di allestimento oppure con fondali ed espositori ad hoc. > Possibilità di presidio dello spazio con personale proprio o con hostess/ steward. > Organizzazione di incontri d'affari mirati programmati da Venditalia con distributori
e produttori, a seconda delle necessità. > Possibilità di utilizzare un'area magazzino comune. > Area comune "reading room", dove verranno messe a disposizione dei visitatori tutte le riviste dei Media Partner di Venditalia 2016. > Area comune per incontri di business. > DEM a tutti i visitatori ed espositori - oltre 20.000 contatti - per la comunicazione e la promozione dell'area stessa. > Visibilità sul sito Venditalia.com, nell'area BUSINESS MATCHING - READING ROOM - AREA NEW ENTRY. > Presenza nel catalogo online accessibile da venditalia.com ed expopage.net. Per maggiori informazioni su Venditalia 2016: www.venditalia.com 61
D.A.ITALIA 102 DICEMBRE 2015
APPUNTAMENTO IN FIERA
VENDEXPO LA DECIMA EDIZIONE IN PROGRAMMA DAL 23 AL 25 MARZO 2016 A MOSCA
VENDEXPO Russia annuncia la prossima edizione, in calendario per tre giorni dal 23 marzo 2016 e si presenta al pubblico internazionale forte del successo della nona edizione, che si è svolta dall’11 al 13 marzo scorso presso l’Expocentre della capitale. Secondo quanto dichiarato dalla RNVA (Russian National Vending Association), la Russia è divenuta il 5° mercato euro-
peo del vending con un tasso di crescita, nel 2014, pari al 20%. “Il mercato russo continua a crescere; l’incremento quest’anno non sarà importante come negli ultimi due, ma è realistico pensare che alla fine del 2015 si attesterà attorno al 5-7%”, ha dichiarato in merito Boris Belotserkovskiy, Presidente della RNVA, in occasione dell’apertura del Salone. A dispetto delle difficoltà provocate da un
aumento del 30% del costo di macchine e componenti importati dall’estero, gli espositori si sono dichiarati ottimisti nelle loro stime di mercato. Gli attori della distribuzione automatica russa sono incoraggiati dai numeri e dai risultati, supportati dal clima generale di fiducia verso il vending che interessa tutta l’area dell’Est Europa e le loro recensioni sono il miglior biglietto da visita per VENDEXPO. 63
D.A.ITALIA 102 DICEMBRE 2015
Maksim Koshlev, Direttore del Gruppo Vavilon Vending, ha affermato: “sempre più spesso vediamo imprenditori spostare la loro attività da un settore di mercato ad un altro e il vending è uno di questi”. Koshlev è sicuro quindi che l’attuale recessione economica non costituisca un ostacolo per lo sviluppo del comparto. Dmitriy Roschin, Executive Director della lituana Reimon, per la prima volta espositore a VENDEXPO, crede che il futuro sia delle vending machine e delle tecnologie della robotica, in quanto queste consentono di minimizzare i costi. L’atteggiamento positivo intorno al settore è stato riconfermato dall’entusiasmo e dall’interesse dimostrato dai visitatori per il Salone: 4.085 visitatori registrati durante i tre giorni di fiera, imprenditori da tutta la Russia incluse città molto lontane come Khabarovsk, Novosibirsk, Juzhno-Sakhalinsk, Makhachkala, Magnitogorsk hanno visitato VendExpo, non solo per incontrare potenziali partner, ma anche per finalizzare contratti. Il Direttore Generale della Liskom, Mikhail Yakovlev, ha precisato che i visitatori erano molto interessati ai prodotti della sua azienda e, in prospettiva, crede di potersi attendere numerosi buoni contratti. Andrey Belyaev, Managing Director di Etalon Vkusa, ha dichiarato di avere avuto 190 contatti solo durante il primo giorno di fiera.
75 brand da 14 Paesi hanno partecipato al Salone. Molte le novità presentate: la macchina distributrice automatica di profumi “BrandParfumSplash” presentata da Reimon, la Froze Yogurt Machine presentata da Robofusion® Inc. dagli USA e “Coffee to go”, distributore automatico della britannica Westomatic, introdotta da Vendmaster. Professionalnye & Torgovye Avtomaty, distributore esclusivo delle macchine Saeco Vending, ha esposto un veicolo appositamente allestito come vending machine per essere utilizzato in mobilità, in occasione di piccoli e grandi eventi. Il leader russo produttore di vending machine, Unicum, ha presentato l’applicazione mobile 24 App, che permette di acquistare drink e snack dai distributori automatici con l’ausilio del cellulare. Aziende come KF, produttore italiano di monitor industriali, N&W Global Vending (NECTA), produttore leader mondiale di vending machine, Shenzhen Mingte Tech Co., Ltd produttore cinese di card e cambiamonete, Vendi da Samara, specializzato in e-payments, hanno preso parte per la prima volta a VendExpo. Tra gli altri partecipanti del Salone, anche aziende come Siba Vending, Vavilon Vending, MEI UKInternational LTD, ALMAFOOD, TSI Gmbh & Co, JCM Europe GmbH, Rosta, Creator (China) Tech CO. LTD.
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APPUNTAMENTO IN FIERA VENDEXPO MOSCA
Come da tradizione, la fiera è stata accompagnata dal Business Forum “Ven-
ding in Russia. Antirecession Reset”. L’evento ha trattato un vasta gamma di argomenti quali: > Situazione attuale del mercato russo del vending e prospettive future; > Programmi di supporto governativi per gli imprenditori; > Vending come prospettiva di nuovo canale distributivo in Russia per produttori alimenti e bevande. 900 partecipanti e 27 relatori hanno preso parte al Forum. Altri momenti di approfondimento sono previsti nel corso della prossima edizione e verranno comunicati nei prossimi mesi. Un altro momento atteso della manifestazione è il contest professionale “Best Vending Beverage”, organizzato da EMTG Company in collaborazione con l’Associazione RosTeaCoffee, che ha visto assegnare diversi riconoscimenti, di cui 7 alla sola Vavilon Vending, vincitrice indiscussa della competizione. La maggior parte delle aziende partecipanti si è dichiarata soddisfatta dei risultati riportati in fiera, segnalando soprattutto l’alto livello e la qualità dei visitatori di VENDEXPO: un’audience professionale di imprenditori determinati e motivati ad investire nel vending. VendExpo, organizzato da EMTG Company con il supporto di RNVA, EVA e OPORA RUSSIA, vi aspetta il 23 marzo 2016 a Mosca.
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