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NUMERO 86 MAGGIO 2014

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PRODUTTORI 30 ANNI S.E.M. VITTORIO BALUGANI

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D.A.ITALIA 86 MAGGIO 2014

IL PIANO MARSHALL DEL VENTUNESIMO SECOLO Nel 1953 il Nobel per la pace fu assegnato a George Marshall, un generale e politico statunitense che aveva coordinato un colossale progetto di ricostruzione da miliardi di dollari che gli Stati Uniti intrapresero per favorire la ripartenza dei sistemi economici del mondo occidentale e per stabilire duraturi rapporti politici con i governi europei. Il famoso piano per la Ripresa Europea, concepito alla fine della seconda guerra mondiale, porta ancor oggi il suo nome. Sessant’anni dopo, in tempo di pace, altri miliardi di euro sono arrivati in Italia. Li hanno portati i Fondi d’investimento americani: KKR e Blackrock in particolare. Quest’ultimo, nei primi tre mesi dell'anno, è diventato azionista di rilievo nelle cinque più grandi banche italiane (circa 5 miliardi di euro investiti) e, approfittando delle quotazioni a prezzi di saldo delle nostre blue chip, ha fatto uno shopping sfrenato, puntando ben 21 miliardi di euro sulle principali aziende italiane. Anche il vending è stato coinvolto. KKR ha investito 100 milioni in Gruppo Argenta e sta guardando con attenzione al debito di Selecta e Autobar, due colossi della distribuzione automatica europea. Non è quindi escluso che il vending, una delle eccellenze del made in Italy, nell’immediato futuro parli americano e non più la

nostra amata lingua. La domanda però sorge spontanea: come ci si può difendere da colossi come Blackrock, che oggi investono un patrimonio di 4.324 miliardi di dollari, quasi il doppio del debito pubblico italiano? Una risposta credibile è difficile da immaginare, ma molti imprenditori del nostro settore sono convinti che il futuro delle aziende che hanno creato dal nulla non possa dipendere da strategie fissate da un ragazzo di 28 anni con un dottorato in Business Economics rilasciato da una prestigiosa università americana. Il solo modo di reagire è investire nella territorialità e nell’esperienza, le uniche due ricchezze che ci sono rimaste. La conoscenza specifica del territorio è un valore immateriale che non si può acquisire, così come l’esperienza specifica delle dinamiche del nostro mondo. Grazie a queste due caratteristiche uniche possiamo competere con chiunque, qualunque sia l’investimento messo in campo per controllare il mercato. Una cosa però non possiamo più fare: continuare ad “imbruttirci” in una guerra tra poveri, quando i ricchi sono alla finestra per raccogliere i nostri resti alla metà del loro vero valore. Il vending italiano deve riconquistare dignità e integrità, elementi indi-

spensabili per ripartire con successo sul mercato e poi investire su se stesso proteggendo tutta la filiera, fabbricanti in testa. Lo dobbiamo fare perché per molti di noi questo non è un semplice lavoro, ma è diventata una parte integrante della nostra vita di cui vogliamo essere orgogliosi. Quando sussistono queste condizioni, vendere non è un’opzione così facilmente percorribile e resistere diventa un dovere verso se stessi, la propria famiglia, i propri collaboratori e la comunità alla quale apparteniamo. Per provare a combattere però dobbiamo cambiare in meglio e anche piuttosto in fretta. Il primo passo è aprire la finestra, guardare fuori e accorgerci che la competizione non è più con il concorrente del paese accanto, ma che c’è intorno a noi un mondo sempre più

EDITORIALE DI ALESSANDRO FONTANA

globalizzato che impone nuove regole e comportamenti. Con una visione più allargata, le probabilità di prendere le decisioni giuste aumenteranno esponenzialmente e forse potremmo perfino resistere alla tentazione di vendere a qualche colosso finanziario che viene da lontano.

IL SOLO MODO DI REAGIRE È INVESTIRE NELLA TERRITORIALITÀ E NELL’ESPERIENZA, LE UNICHE DUE RICCHEZZE CHE CI SONO RIMASTE.

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D.A.ITALIA 86 MAGGIO 2014

SOMMARIO

NUMERO 86 MAGGIO 2014 RENZO GABRIEL BONIZZI DIRETTORE RESPONSABILE EDITOR IN CHIEF ALESSANDRO FONTANA DIRETTORE EDITORIALE EDITORIAL DIRECTOR LAURA GUASPARRI ART DIRECTOR ANDREA LOTTERO GRAPHIC DESIGN DANIELA BISCOTTI COMMERCIALE/ COMMERCIAL NOEMI MARGAROLI REDAZIONE EDITORIAL STAFF LASERGRAFICA POLVER SRL STAMPA PRINTERS D.A.ITALIA IL PERIODICO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA PUBBLICAZIONE ISCRITTA AL TRIBUNALE DI MILANO, NUMERO DI REGISTRAZIONE 177 DEL 22 MARZO 2004 ISCRIZIONE AL R.O.C.: 11412 PERIODICITÀ MENSILE EDITORE ART&WORKS SRL UNIPERSONALE VIA MARCANTONIO COLONNA 15 20149 MILANO P.IVA 04234310961 TEL +39 02 48958566 FAX +39 02 89694472 UFFICIO COMMERCIALE COMMERCIALE@ DAITALIA.IT WEB WWW.DAITALIA.IT

3 EDITORIALE

Il piano Marshall del ventunesimo secolo

8 PRODUTTORI

Il Gruppo S.E.M. compie 30 anni Intervista con Vittorio Balugani

20 SISTEMI DI PAGAMENTO

Microhard il volto nuovo dell’esperienza Intervista con Andrea Montanari

30 FABBRICANTI

BWT water+more ril caffè perfetto, in ogni momento Intervista con Sergio Barbarisi

36 FOCUS ON

N&W Perché bisogna scegliere macchine di nuova generazione Paytec Plug&Fun

47 MONDO ASSOCIAZIONE

CONFIDA Certificazione caffè in grani per il vending

50 NOVITÀ

Bianchi Vending machines non solo smart, l’innovazione è touch! Comesterogroup a Venditalia per costruire insieme ai gestori una nuova idea di vending IARP Laserplus, vetrina a LED per incentivare gli acquisti di impulso Kellogg Il brand crede nel vending: i numeri della leadership Moka Moka la tradizione napoletana incontra i trend di mercato U-Select-It distributori automatici all’avanguardia, tradizione decennale N&W La differenza è Necta, il risultato ineguagliabile

62 BREAKINGNEWS

A Berlino il distributore eroga libri Capsule e cialde salvano il mercato del caffè Clifton Village Store

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Forum Vendor Show 2014 Un grande «bienvenu» ai professionisti italiani! TriestEspresso Expo al via il 23 ottobre la settima edizione

POSTA ELETTRONICA INFO@DAITALIA.IT ABBONAMENTI ABBONAMENTI@ DAITALIA.IT LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DELLE ILLUSTRAZIONI E DEGLI ARTICOLI PUBBLICATI SU D.A. ITALIA È PERMESSA SOLO SE AUTORIZZATA DALLA DIREZIONE. LA DIREZIONE NON ASSUME RESPONSABILITÀ PER LE OPINIONI ESPRESSE DAGLI AUTORI DEI TESTI REDAZIONALI E PUBBLICITARI. CONCEPT BY ART&WORKS SRL 5




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PRODUTTORI

IL GRUPPO S.E.M. COMPIE 30 ANNI

IL MERCATO DEL VENDING PRODUTTORI

I 30 ANNI DI ATTIVITÀ SONO UN GRANDE TRAGUARDO, SOPRATTUTTO PER UN GRUPPO COME SEM CAPACE DI INTRAPRENDERE UN PERCORSO IMPRENDITORIALE FONDATO SU VALORI AUTENTICI E IN GRADO DI GENERARE UN CIRCOLO VIRTUOSO SIA ALL’INTERNO CHE ALL’ESTERNO DELL’AZIENDA. LA LUNGIMIRANZA DEI TITOLARI, LA PROFESSIONALITÀ DEI MANAGER E DEL LORO STAFF E IL RISPETTO PER LE PERSONE (COLLABORATORI, CLIENTI E FORNITORI) SONO STATI ELEMENTI FONDAMENTALI PER GARANTIRE LA CONTINUITÀ AZIENDALE, MA IN SEM SI È ANDATI DECISAMENTE OLTRE, DANDO GRANDE IMPORTANZA ANCHE ALL’ASSUNZIONE DI UNA MAGGIORE RESPONSABILITÀ VERSO L’AMBIENTE ESTERNO E QUINDI AD UNA REALE ATTENZIONE 8

ALLA SOSTENIBILITÀ E AI RAPPORTI CHE SI GENERANO TRA LE DIVERSE COMPONENTI DEL MONDO SOCIALE. IL 30° COMPLEANNO, QUANDO SI VERIFICANO TUTTE QUESTE CONDIZIONI, È DAVVERO UN’OCCASIONE PER FESTEGGIARE ED ESSERE ORGOGLIOSI DEL CAMMINO INTRAPRESO, SOPRATTUTTO PER I FONDATORI DELL’IMPRESA, ALDO E VITTORIO BALUGANI. LA REDAZIONE DI D.A. ITALIA, PER RIPERCORRERE LE TAPPE DI QUESTA STORIA AZIENDALE DI SUCCESSO, SI È RECATA PRESSO LA SEDE DI CASTELVETRO DI MODENA, DOVE HA INCONTRATO E INTERVISTATO VITTORIO BALUGANI, PRESIDENTE DEL GRUPPO S.E.M.


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ALDO BALUGANI VICE PRESIDENTE

MARCELLO FIORANI AMM. DELEGATO

VITTORIO BALUGANI PRESIDENTE

IL GRUPPO

Gruppo è anche attivo nell’imbottigliamento e nella vendita di Acqua di Sorgente e Acqua destinata al consumo umano in boccioni e nel noleggio dei relativi refrigeratori (water coolers). Titolare di 4 concessioni minerarie per l’estrazione di acque minerali, il Gruppo opera attraverso 4 stabilimenti produttivi e 25 centri logistici ed è suddiviso in due aree di attività sinergiche, Acque Minerali e soft drink / boccioni.

La prossimità geografica delle fonti naturali rispetto al mercato distributivo consente al Gruppo S.E.M. di contenere al massimo i costi di trasporto e distribuzione del prodotto finito riducendo al minimo l'impatto ambientale.

Il Gruppo S.E.M. - Sorgenti Emiliane Modena S.p.A. - è tra i principali operatori in Italia attivi nell’imbottigliamento, produzione e distribuzione di Acque Minerali Naturali e soft drink, sia a marchio proprio (brand label), sia a marchio distributore (private label) per alcuni tra i maggiori operatori nel settore della grande distribuzione organizzata. Il

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INTERVISTA CON VITTORIO BALUGANI Quando è iniziato il tuo rapporto con un bene comune fondamentale come l’acqua? Hai avuto esperienze professionali precedenti anche in altri settori? Io e mio fratello Aldo abbiamo lavorato per 20 anni nel Gruppo Cremonini, impresa di riferimento del mondo alimentare di cui nostro zio era socio. Quando il Cavaliere Luigi Cremonini decise di intraprendere l’avventura della quotazione in borsa, liquidò le quote di proprietà della nostra famiglia. Noi eravamo direttamente coinvolti nell’operazione perché a quell’epoca mio zio era già venuto a mancare e decidemmo di rilevare la Monte Cimone di Fanano, una delle circa 50 aziende del Gruppo. Si trattava di una vera sfida professionale, perché l’azienda non era mai stata considerata strategica e quindi poco valorizzata. Non era strutturata per essere un’entità autonoma e scontava perdite davvero importanti: perdeva ben 3,5 miliardi di lire su 7 di fatturato. Come avete fatto a trasformare un’azienda in perdita in un progetto imprenditoriale di successo? Prima di tutto abbiamo deciso di mantenere inalterato lo staff. Avevamo fiducia nelle persone che lavorano in azienda e le abbiamo motivate ad affrontare il mercato anche senza avere alle spalle una realtà importante come il Gruppo Cremonini. Abbiamo avuto ragione, il team di lavoro si è dimostrato sempre all’altezza, tanto che Marcello Fiorani, attuale Amministratore Delegato di S.E.M. e Stefano Piccinini (A.D. di Water Time), sono tuttora dei manager di riferimento del nostro gruppo. Avete investito anche in innovazione tecnologica? Investire in tecnologia è stato uno degli aspetti decisivi ed è rimasto ancor oggi uno dei nostri elementi distintivi. Quando abbiamo rilevato la Monte Cimone, non solo l’abbiamo ricapitalizzata in maniera davvero importante (aveva allora una posizione finanziaria passiva di 9 miliardi delle vecchie lire), ma abbiamo cambiato completamente la tecnologia e questo ha comportato altri consistenti investimenti. Realizzare un progetto così oneroso per una realtà che fino ad allora non aveva dato alcun profitto, anzi, continuava a perdere, è stata decisamente una scommessa.

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L’esperienza maturata nel Gruppo Cremonini ti ha comunque aiutato a dirigere e sviluppare le strategie dell’azienda? Certamente. Mi portavo dietro tutto il know-how acquisito in vent’anni di esperienza in un gruppo che ha sempre dato grande importanza alla tecnologia e che era abituato a trattare grandi contratti. Questo si è rivelato fondamentale, perché dopo soli tre anni abbiamo deciso di cambiare le linee di imbottigliamento per stare sempre al passo con le più recenti innovazioni e questo ci ha consentito di poter servire grandi clienti come COOP Italia, con cui abbiamo iniziato a lavorare nel 1997. Il salto dalla carne all’acqua non è stato impegnativo, perché sia io che mio fratello ci siamo fin da subito “innamorati” di questo elemento primario. Abbiamo avuto anche la fortuna di partire con una Sorgente che ha un’acqua davvero straordinaria. Per il suo ridotto contenuto di sali minerali (residuo fisso di 115 mg/l) è tra le acque oligominerali più leggere e sgorga, microbiologicamente pura, a 935 m s.l.m., da sorgenti e pozzi di perforazione situati in un ambiente assolutamente incontaminato.

Oltre alla tecnologia, quali sono le caratteristiche per riuscire a conquistare e fidelizzare grandi clienti? Il prezzo è l’elemento decisivo? La nostra filosofia è sempre stata quella di non scendere a compromessi e di non realizzare mai un prodotto studiato solo per avere un profilo di prezzo molto basso. I grandi clienti, sia nel vending che nella GDO, comprendono che un fornitore che adotta la migliore tecnologia disponibile, ha tutte le certificazioni e riserva una grande attenzione ai dettagli (tipologia dei polimeri, qualità del tappo, forma della bottiglia, grammatura), possiede le caratteristiche essenziali perché anch’essi si possano presentare sul mercato con l’aspettativa di fidelizzare a loro volta i consumatori finali. Il prezzo non è quindi l’unico parametro, anche se ovviamente le economie di scala, la tecnologia e alcune sinergie tipiche di chi riesce a fare dei volumi importanti, possono consentire ad un’azienda come la nostra di vendere un prodotto di alta qualità ad un prezzo competitivo. Quali certificazioni possedete? Quali obiettivi vi siete posti quando avete preso la decisione di certificarvi? Obiettivo

PRODUTTORI GRUPPO S.E.M.

del Gruppo S.E.M. è quello di garantire al cliente un prodotto conforme ai requisiti di legge, nonché ai migliori standard qualitativi delle singole categorie di prodotto. Per raggiungere questo traguardo ogni stabilimento produttivo, mediante personale qualificato e specializzato, esercita funzioni di controllo di qualità sul prodotto, secondo le linee guida dettate dal Gruppo in relazione ai processi di verifica. Gli stabilimenti del Gruppo sono dotati di moderni laboratori per analisi microbiologiche, chimiche e chimico-fisiche per effettuare costanti verifiche di qualità su campioni d’acqua prelevati in sorgente, all’imbottigliato e in magazzino. Controlli rigorosi e frequenti vengono svolti anche sulla rete di distribuzione dell’acqua all’imbottigliamento, al riempimento e sui prodotti finiti. Effettuiamo fino a 5.000 controlli l’anno lungo l’intera filiera produttiva, il triplo rispetto a quelli richiesti per legge per il prodotto imbottigliato e dieci volte quelli richiesti alla sorgente. Le certificazioni ottenute da S.E.M. sono la ISO 9001:2008, la ISO 14001:2004 e la SA8000:2001. S.E.M., Nocera Umbra e Nuova Samicer

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(tutte facenti parte del Gruppo S.E.M.) hanno conseguito la certificazione IFS (International Food Standard - Version 5) rilasciata dall’ente di certificazione DNV. In tutti e tre i casi la qualifica è stata ottenuta con il più alto livello: HIGHER LEVEL. La certificazione SA8000 non è ancora molto diffusa all’interno del vending, mercato in cui siete molto presenti. Cosa vi ha spinto ad ottenerla? Adottare un Sistema di Gestione della Responsabilità Sociale secondo la norma di riferimento SA8000 significa innanzitutto approfondire le tematiche riguardanti il comportamento etico. Abbiamo elaborato un documento nel quale viene sottolineato il contributo al miglioramento delle condizioni sociali, sia all'interno del luogo di lavoro, con particolare riferimento al rapporto lavorativo, alla sicurezza e alla valorizzazione delle risorse umane, sia verso l'esterno, coinvolgendo Enti della Pubblica Amministrazione, fornitori, comunità locali ed una clientela sempre più attenta alle questioni etiche ed al miglioramento ambientale. Costruire un business nel mondo dell’acqua richiede anche una grande sensibilità al mondo dell’educazione alimentare. Qual è il vostro impegno in tal senso? Ritengo che il corretto utilizzo dell'acqua dipenda da un percorso di educazione alimentare che è necessario intraprendere fin da bambini. Per questo motivo S.E.M. finanzia da anni un programma di educazione alimentare rivolto ad insegnanti ed alunni delle scuole materne, elementari e secondarie di I° grado. Lo scopo è quello di sensibilizzare i più piccoli, attraverso delle attività ricreative, ad una corretta e sana alimentazione e attività fisica. Il Gruppo S.E.M. incontra i bambini, orga14

nizza concorsi tra scuole e partecipa ogni anno alla cerimonia finale di premiazione della scuola più meritevole. I benefici dell’acqua sono sempre più evidenti a tutti, anche se bisogna avere l’accortezza di comprendere che acque diverse hanno caratteristiche differenti. Quali sono le specificità delle vostre acque? L’acqua è un alimento nutraceutico, ha dei benefici sulla salute rispondendo in modo ottimale ai bisogni del nostro organismo e garantendone la necessaria idratazione. L’Italia ha la straordinaria fortuna di avere moltissime fonti e molte tipologie di acque diverse, idonee a rispondere a molteplici esigenze. Ad esempio, l’acqua di ben tre delle nostre fonti può essere impiegata per la preparazione degli alimenti dei neonati: una dimostrazione della loro genuinità. Più specificatamente l'acqua minerale naturale Monte Cimone si dimostra indicata per le diete povere di sodio e quindi utile complemento per le diete utilizzate nella prevenzione degli stati ipertensivi. L’acqua Minerale Naturale Fonte Ventasso è particolarmente utile per l’eliminazione dell’acido urico e la digestione. L'acqua Minerale Naturale Sorgente Angelica è indicata per chi non vuole rinunciare al beneficio dei sali minerali indispensabili per una corretta alimentazione. Quali strategie intraprende il Gruppo S.E.M. per rendere ecosostenibile il proprio processo produttivo? Il Gruppo S.E.M. opera con strutture produttive e commerciali geograficamente prossime ai propri clienti, consentendo in tal modo la riduzione dell’inquinamento atmosferico prodotto dal trasporto su strada. L’attività di captazione dell’acqua dalle quattro sorgenti gestite in concessione dalle Società

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LA NOSTRA FILOSOFIA È SEMPRE STATA QUELLA DI NON SCENDERE A COMPROMESSI E DI NON REALIZZARE MAI UN PRODOTTO STUDIATO SOLO PER AVERE UN PROFILO DI PREZZO MOLTO BASSO

del Gruppo nell’Italia settentrionale e centrale (Sorgente “Ospitale” - Modena; Sorgente “Monte Pizzarotta Fonte Santa Lucia” – Reggio Emilia; Sorgente “Flaminia” - Perugia; Sorgente “Angelica” - Perugia) ne è un valido esempio. Altre iniziative ecosostenibili promosse dal Gruppo S.E.M. si basano sullo studio di soluzioni per ridurre l’incidenza dei costi del packaging sul prodotto finito, ottimizzando la quantità di PET per ridurre l’impatto ambientale dei contenitori in plastica. Ad esempio, nel 2010 abbiamo realizzato la bottiglia in PET da 150 cl naturale più leggera all'interno del panorama italiano, che pesa soli 22,9 grammi. Nel settore del vending la macchinabilità della bottiglia da mezzo litro è una caratteristica fondamentale. Siete riusciti a mantenerla pur lavorando sulla “sgrammatura” del PET? Assolutamente. Ma abbiamo fatto anche un ulteriore passo in avanti. Chi prende in mano una nostra bottiglia prelevata dal distributore, non solo non ha nessun problema legato alla macchinabilità, ma percepisce una sensazione di solidità anche dopo averla aperta. La nostra bottiglia, con soli 10,6 grammi


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riesce ad avere un’ottima performance e stiamo lavorando per scendere ancora da questa soglia, pur mantenendone inalterate le caratteristiche. Una sfida che si può vincere solo ricorrendo alle più recenti ed innovative tecnologie produttive. Alcuni competitor hanno presentato bottiglie realizzate con materiali biodegradabili o altre iniziative legate alla compensazione delle emissioni di CO2. Voi come vi posizionate su queste tematiche? Innanzitutto è sempre bene chiarire che il PET è un materiale riciclabile al 100% e che ha delle caratteristiche ideali per essere il packaging di riferimento per l’imbottigliamento dell’acqua, cosa che non sempre è garantita da altri materiali. Noi, oltre a lavorare sulla diminuzione della quantità di PET utilizzato per la produzione delle bottiglie, usiamo il 30% di Re-PET, anche se è un materiale che costa di più. Dimostriamo così con i fatti, e non solo a parole, il nostro impegno. Perché, a un certo, punto avete sentito l’esigenza strategica di quotare il vostro Gruppo in Borsa? Puntavamo ad un aumento di capitale per continuare il nostro processo di crescita. Il Gruppo S.E.M. ha come valore aziendale la cultura del km zero e quindi l’unico modo di espanderci sul territorio è acquisire altre realtà.

L’operazione prevedeva la cessione del 49% del capitale, quindi noi avremmo mantenuto il controllo dell’azienda. I soldi, una cifra vicina ai 50 milioni di euro, servivano per alcune importanti acquisizioni che avevamo già individuato. Purtroppo in quel periodo è crollato il mercato finanziario e l’operazione non è stata considerata più opportuna. Ci avete rinunciato o aspettate solo il momento giusto? Nessuno di questi due estremi descrive la situazione. Diciamo solo che non è detto che non ci riproveremo, visto che siamo pronti anche oggi ad entrare in Borsa. PWC controlla e certifica i nostri bilanci costantemente, abbiamo sistemi di controllo di gestione avanzato e l’azienda è pronta per l’ammissione al Mercato Telematico Azionario (MTA) sia da un punto di vista amministrativo che fiscale; dovremmo solo fare la nuova stesura del piano informativo. Cosa ti ha dato la più grande soddisfazione in questo lungo percorso trentennale? Una cosa di cui vado orgoglioso è che non ho mai licenziato nessuno, ho sempre e solo assunto personale. La vera soddisfazione è sapere di aver sempre agito affinché l’azienda prosperasse e fosse in grado di poter aiutare tutti i miei

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dipendenti a portare a compimento i loro sogni: il mutuo, l’università, il matrimonio, la casa… ognuno ha i suoi. Mi batto ogni giorno per riuscire insieme ai miei soci a continuare in questa direzione perché, in questo momento di crisi, non c’è una bolla che ci protegge, non siamo supereroi, siamo un’azienda solida e concreta, finanziariamente a posto, con le multinazionali e i grandi colossi che ci attaccano. Proviamo a difenderci con la qualità, con gli investimenti e con il rispetto per l’ambiente interno ed esterno, ma non è facile. L’unica certezza è che mi sveglio ogni mattina con la voglia di mettercela tutta e cerco di trasmettere questa convinzione anche ai miei collaboratori. È consolante sapere che c’è qualcuno che interpreta il ruolo dell’imprenditore non solo come ricerca del profitto, ma anche con la consapevolezza di una precisa responsabilità sociale. Nel tuo ufficio ci sono molte foto di diverse comunità che ringraziano S.E.M. per il grande aiuto che avete offerto nel corso degli anni. Questa è una cosa privata e personale che non saprei nemmeno come commentare. Le parole non servono, sono inadeguate a descrivere un bisogno spontaneo di dare un aiuto che è sempre e solo venuto dal cuore.

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SISTEMI DI PAGAMENTO

MICROHARD IL VOLTO NUOVO DELL’ESPERIENZA

IL MERCATO DEL VENDING SISTEMI DI PAGAMENTO

MICROHARD, SOCIETÀ DI RESPIRO INTERNAZIONALE CON SEDE A CESENATICO, OPERA DA OLTRE TRENT’ANNI NEI COMPARTI GAMING E VENDING, COME SVILUPPATORE DI SOFTWARE E PRODUTTORE DI SISTEMI DI PAGAMENTO CONTO TERZI. ALL’INIZIO DEGLI ANNI ‘90, METTENDO A FRUTTO IL KNOW-HOW MATURATO, HA ESTESO IL SUO MERCATO AI SETTORI INDUSTRIALE E CONSUMER. NEL 2001, HA FONDATO PAYKEY USA, REALTÀ OPERANTE NEL SETTORE DEL CASHLESS SYSTEM PER IL VENDING D’OLTREOCEANO. ESPERIENZA E COSTANTE AGGIORNAMENTO TECNICO DEI PROGETTISTI, PERMETTONO A MICROHARD DI UTILIZZARE LE TECNOLOGIE PIÙ AVANZATE, MENTRE UN LABORATORIO COMPLETO 20

CONFORME ALLE NORME CE CONSENTE DI EFFETTUARE TEST PER LA CERTIFICAZIONE DEI PRODOTTI. SISTEMI DI PAGAMENTO, SOFTWARE MA ANCHE DISTRIBUTORI AUTOMATICI ADATTI ALLE LOCAZIONI PUBBLICHE: MICROHARD SI PRESENTA AL MERCATO ITALIANO IN OCCASIONE DI VENDITALIA, FORTE DELL’INGRESSO NELLA COMPAGINE SOCIETARIA DI FABRIZIO RIGO, VOLTO NOTO DEL VENDING. PER CONOSCERE MEGLIO L’AZIENDA E LA SUA GAMMA COMPLETA DI PRODOTTI PER LA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA, D.A. ITALIA HA INTERVISTATO ANDREA MONTANARI, PRESIDENTE E FONDATORE DELL’AZIENDA ROMAGNOLA.


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INTERVISTA CON ANDREA MONTANARI PRESIDENTE MICROHARD MicroHard è sul mercato dal 1983. Il vending è sempre stato per voi un mercato strategico? MicroHard nasce circa trent’anni fa come studio di engineering e software house. Si è subito distinta nel settore del gaming, sviluppando software per giochi a pronostico e nel settore del vending come produttore di schede. Abbiamo sempre realizzato sistemi cashless conto terzi, commercializzati con altri marchi. L’evoluzione tecnologica ci ha sempre portato a sviluppare prodotti per questi due settori. Il vending, quindi, è nel nostro DNA da sempre. Avete diverse sedi. Ci puoi descrivere la funzione di queste strutture? Ad oggi MicroHard vanta tre sedi: la sede storica di Cesenatico, che ricopre una parte di ricerca e sviluppo meccanico ed elettronico e la produzione delle schede elettroniche; la sede di Bologna, in cui abbiamo una sede commerciale-amministrativa e gestiamo la produzione delle vending machine; la terza è una società controllata da MicroHard, Paykey, con sede negli USA, in South Carolina, che si occupa esclusivamente di cashless per il vending. Ultimamente avete intensificato i vostri investimenti nel vending, facendo comunicazione e partecipando a Venditalia 2014. A cosa è dovuta questa decisione? Siamo arrivati a questa scelta un po’ per evoluzione naturale, ma anche per l’entrata di Fabrizio Rigo nella compagine societaria. Il suo ingresso ha portato MicroHard ad avvicinarsi a nuovi mercati, come il vending italiano, 21


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nel quale abbiamo sempre operato ma che oggi ci vede attori protagonisti, non solo partner dei grandi nomi. Vi presentate al mercato con una gamma completa di soluzioni: gettoniera elettronica, lettore di banconote, chiave elettronica, card e portachiavi. Vi sentite pronti ad affrontare la sfida di un mercato sempre più complesso? Certamente. I prodotti MicroHard, mantenuti e sviluppati nel tempo, sono il frutto di tanti anni di ricerca e sviluppo, di investimenti, di esperienza, di conoscenza specifica del settore. Non ci siamo improvvisati oggi. Abbiamo sempre mantenuto alta l’attenzione sulla tecnologia e poi, sfruttando il nostro ruolo centrale nell’ambito del cashless negli USA, possiamo offrire al mercato italiano anche questo tipo di prodotto. I vostri prodotti sono compatibili con i protocolli più diffusi in Italia? La nostra gamma comprende sia i prodotti Executive che MDB che il prodotto elettromeccanico, quindi riusciamo a copri-

re un po’ tutte le esigenze del mercato. Le nostre soluzioni sono comunque basate sulla tecnologia Mifare e predisposte per NFC, quindi siamo in grado di avere il prodotto anche master e slave sul cashless, in modo da poter gestire un audit completo attraverso il device. Quest’anno avete chiuso un importante accordo con Coinco. Ci puoi dare maggiori dettagli? MicroHard ha iniziato il 2014 siglando un accordo di cui andiamo molto orgogliosi. Abbiamo infatti contrattualizzato l’esclusiva per il territorio italiano dei prodotti Coinco, società americana leader mondiale per sistemi di pagamento per il vending che ha riposto la sua fiducia su di noi. Coinco con un organico di oltre 1000 dipendenti è dislocata a St. Louis in Missouri e annovera clienti di primaria importanza (è partner Coca Cola). Quali saranno i prodotti che commercializzerete in Italia? Il prodotto di punta è sicuramente rappresentato dalla rendiresto Guardian 6000 XL con sei

tubi di referenza resti. Ha la peculiarità di offrire soluzioni semplici ai problemi che ricorrono in questo tipo di prodotti: conoscere quante monete sono presenti nei tubi, facilitare la pulizia della gettoniera e ridurre al massimo i fermi deposito lungo le vie di scorrimento moneta, rendere immediate le sostituzioni dei tubi e relative configurazioni della cassetta di resto, rendere fruibile e immediata la manipolazione e la manutenzione del prodotto (possibile praticamente senza utensili). Altro prodotto Coinco adatto al funzionamento in Twin con la rendiresto è il lettore con impacchettatore Vantage. Oltre alle caratteristiche di qualità tecnologiche e di performance per la lettura delle banconote che contraddistinguono tutti i prodotti dell’azienda americana, può accettare anche coupon per la gestione dei rimborsi senza denaro da parte degli operatori in locazione. Inoltre, l’accettatore di banconota risulta adatto per usi esterni, in quanto è salvaguardato dall’acqua con appositi accorgimenti nella parte di lettura. Van-

SISTEMI DI PAGAMENTO MICROHARD

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possibilità di fare un controllo sulla loro dieta. Un sistema molto evoluto perché il genitore, da casa, decide cosa può mangiare il proprio figlio, consentendogli l’accesso solo a predefinite selezioni. Tutta questa tecnologia ha un prezzo compatibile con il canale? Assolutamente sì. Abbiamo cercato, nello sviluppo del prodotto, di non compromettere la competitività: arrivando per ultimi dobbiamo essere in grado di offrire un prodotto altamente qualificato e performante, ma anche di rimanere sul mercato. Questo aspetto è stato preservato, quindi ritengo che abbiamo tutti i requisiti per “giocare” alla pari con tutti i nostri competitor.

FABRIZIO RIGO

tage risulta anch’esso completamente e facilmente smontabile per l’ordinaria manutenzione di pulizia ed è disponibile anche con funzionamento per macchine a batteria.

questo aspetto. Anche in questo caso il chip all’interno ha tecnologia Mifare, quindi siamo anche aperti ad altre possibili applicazioni, sempre utilizzando la chiavetta o la card o il portachiavi.

Il vostro Paykey sistem è un sistema cashless trasversale in grado di accedere a molteplici serivizi? Paykey system è uno dei più innovativi sistemi cashless attualmente in commercio. Il cuore del sistema è la chiave elettronica Pkey che può essere utilizzata per acquistare prodotti o accedere a servizi di ogni genere quali: aziende, hotel, fitness club ecc. La Pkey è una minuscola chiavetta elettronica contenente un minicomputer in grado di immagazzinare il credito residuo oppure nel caso del controllo accessi di immagazzinare informazioni sulle aree accessibili e di assicurare una perfetta transazione mediante un sistema di scambio dati protetto.

C’è molta curiosità intorno al vostro prodotto PK2, in grado di accettare anche buoni pasto, è un mercato che intendete sviluppare anche in Italia? PK2 nasce per gestire alcune esigenze specifiche del mercato USA. Questo prodotto, oltre a gestire buoni pasto e quindi dare la possibilità alle aziende di offrire dei crediti ai propri dipendenti, ha altre interessanti funzioni. La più interessante riguarda i ragazzi a scuola, perché il sistema è in grado di inibire determinate selezioni, quindi c’è la

I lettori di banconote adesso sono degli “osservati speciali”, grazie al cambio della banconota da 5€, a cui seguirà il taglio da 10€. In cosa si differenzia il vostro lettore? Noi presentiamo a Venditalia il lettore di banconote prodotto da CoinCo. Questo lettore offre la possibilità di accettare la banconota da tutti e 4 i lati e permette anche di gestire dei coupon con un valore predeterminato. Le gettoniere elettroniche sono invece a marchio MicroHard? MicroHard produce 4 modelli di gettoniere elettroniche di dimensione standard 3” parallele, seriali con protocollo cc-talk o AES (con cifratura di sicurezza). Questi prodotti, per i quali abbiamo un brevetto, sono perfetti per il vending, anche se sono stati sviluppati nell’ambito del

Avete lavorato molto per rendere la vostra chiave più solida di altri prodotti presenti sul mercato. Da cosa deriva questa particolare attenzione? Abbiamo cercato di curare maggiormente gli aspetti di affidabilità, perché effettivamente ci siamo resi conto che c’erano alcuni punti critici in tutte le chiavette presenti sul mercato ed in particolare il punto di congiunzione in cui l’anello si posiziona nel portachiavi. Abbiamo quindi prestato una particolare cura a 24

SISTEMI DI PAGAMENTO MICROHARD



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anche a fare ricerche di mercato e capire quali sono i prodotti più venduti. Noi, insieme ai nostri prodotti, forniamo anche uno strumento marketing. Un’altra importante novità per questo settore è che abbiamo inserito il cashless anche nel vending pubblico, come nel caso di Durex, perché vogliamo che diventi un sistema fidelizzante anche per chi posiziona queste macchine.

gaming. Una cosa che mi preme molto sottolineare, essendo MicroHard anche un costruttore di vending machine per mercati specifici e molto particolari come il public vending, è che siamo anche il primo cliente delle nostre periferiche. Una volta testato il prodotto in laboratorio, lo inseriamo nei nostri prodotti di serie e poi lo rendiamo disponibile per tutti i clienti. Questo è sinonimo di grande affidabilità, in quanto noi stessi, visto che dobbiamo garantirci un certo tipo di sicurezza, scegliamo dei prodotti che non ci creino dei problemi, una volta sul campo. Un altro prodotto interessante è PK1: come è nato? PK1 è il primo prodotto nato per il mercato statunitense, basato su un tecnologia a 125kH proprietaria (non utilizziamo un trasponder commerciale, quindi, ma uno di proprietà). Abbiamo inserito questo prodotto, estremamente basico, nel mercato USA, perché quando siamo arrivati nel 2001 era completamente digiuno di sistemi cashless. Il nostro obiettivo era quello di riuscire a creare un prodotto per una clientela che non aveva mai visto un sistema cashless, quindi un prodotto facile da installare e facile da mantenere. Negli USA con appena tre tecnici riusciamo a coprire tutto il territorio, perché PK1 è molto affidabile. Purtroppo è solo in MDB e questo frena la sua diffusione sul mercato italiano.

remo uno spazio alle vending machine che definiamo “taylor made”. Vogliamo costruire macchine su precise richieste dei clienti e quindi dispenser non da grossi numeri, ma che possono assicurare un certo tipo di robustezza, perché sono poste all’esterno, magari anche in zone non presidiate. È proprio grazie alle nostre strutture antivandaliche e funzionanti che possiamo vantare dei partner-clienti con nomi e brand altisonanti come Rizla, Total, Durex e Orbit. Quando queste macchine non sono presidiate, date la possibilità di usufruire di un sistema di telemetria? Certamente. Presenteremo a Venditalia il nostro portale, che il cliente potrà utilizzare per consultare tutti i dati raccolti dalla propria macchina, dal semplice avviso di guasto o malfunzionamento di una periferica, per arrivare

Il vending negli ultimi anni ha conosciuto una forte crisi. Tu credi che in questo segmento facendo qualità e innovazione ci sia ancora spazio per crescere? Crediamo nel vending, altrimenti non avremmo investito tanto negli ultimi anni. Siamo convinti che questa crisi profonda stia anche portando un cambiamento nella mentalità dell’utilizzatore, che sceglierà sempre di più prodotti qualitativamente migliori a scapito dei prodotti di basso livello. Riteniamo che tutti i costi occulti derivati dal ricorso all’assistenza tecnica e dai malfunzionamenti, alla fine giocheranno un ruolo molto importante nella fase decisionale di acquisto. Venditalia 2014 sarà per voi una tappa importante? Venditalia 2014 sarà il momento in cui comunicare a tutti i visitatori l’arrivo di questa “nuova” realtà, di questo nostro marchio, dimostrando che ha tutte le carte in regola per giocare un ruolo da protagonista in questo settore.

I dispenser customizzati sono un segmento di mercato interessante? Assolutamente sì. Anche in fiera, dediche-

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FABBRICANTI

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IL MERCATO DEL VENDING FABBRICANTI

IL GRUPPO INTERNAZIONALE BWT WATER+MORE, LEADER NELL’AMBITO DELLA TECNOLOGIA PER L'ACQUA, ASSICURA UNA DISTRIBUZIONE CAPILLARE IN TUTTA EUROPA ED UN’ASSISTENZA PUNTUALE AL CLIENTE, GRAZIE ALLE MOLTE SEDI PRESENTI SUL TERRITORIO E AI RAPPRESENTANTI DIRETTI CHE OPERANO IN TUTTI I MERCATI DI COMPETENZA. IL COSTANTE LAVORO DI RICERCA E SVILUPPO PER OTTIMIZZARE L'ACQUA POTABILE DISPONIBILE, REALIZZANDO SOLUZIONI FUNZIONALI E TECNICAMENTE PERFETTE PER L’UTILIZZO È L’OBIETTIVO PRIMARIO DELL’AZIENDA. MERCATI SENSIBILI COME IL SETTORE DELLA RISTORAZIONE ED IL VENDING RICHIEDONO UNA QUALITÀ COSTANTE DELL'ACQUA COME REQUISITO PER UN BUSINESS DI SUCCESSO: L’ACQUA È INFATTI UN ELEMENTO ESSENZIALE PER L’EROGAZIONE DI CAFFÈ E DI ALTRE BEVANDE CALDE, CHE DEVONO 30

SEMPRE INCONTRARE IL GUSTO DEL CONSUMATORE FINALE. I SISTEMI DI OTTIMIZZAZIONE DELL'ACQUA BWT WATER+MORE GARANTISCONO NON SOLO LE CARATTERISTICHE DI QUALITÀ SENSORIALE, MA ANCHE LA MASSIMA SICUREZZA OPERATIVA E UNA PROTEZIONE AFFIDABILE CONTRO I DEPOSITI DI CALCARE. BWT WATER+MORE ITALIA NEGLI ANNI HA SAPUTO PROPORRE AI GESTORI SOLUZIONI MIRATE ED INNOVATIVE PER LA CORRETTA FILTRAZIONE DELL’ACQUA, ASSICURANDO UNA QUALITÀ COSTANTE DEL PRODOTTO EROGATO E UNA LUNGA VITA ALLE MACCHINE PER CAFFÈ E AI DISTRIBUTORI AUTOMATICI. A PARLARCI DELLE ULTIME NOVITÀ PER IL SETTORE IN CASA BWT È SERGIO BARBARISI, RESPONSABILE ITALIA DEL GRUPPO, CHE LA NOSTRA REDAZIONE HA INTERVISTATO A POCHI GIORNI DALL’APPUNTAMENTO CON VENDITALIA 2014.


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INTERVISTA CON SERGIO BARBARISI BWT ha recentemente lanciato una nuova campagna pubblicitaria: a chi si rivolge? Questa campagna nasce con l’intento di tornare a comunicare direttamente con i consumatori e verrà pubblicata sulle principali testate relative al mondo del caffè, non solo vending. Inoltre sarà la grafica dell’invito per il “World of Coffee” di Rimini. L’intenzione è quella di toglierci dal confronto con i nostri concorrenti e riportare piuttosto l’attenzione dei clienti sulla costanza dei nostri prodotti. Perché il cliente monta un filtro? Principalmente per evitare i problemi legati al cloro, presente negli acquedotti per tenere pulite le tubazioni e al calcare, che si deposita sulle resistenze delle caldaie, nelle elettrovalvole, nei passaggi acqua sottili, provocando un decadimento e ad una diminuzione delle performance della macchina. Queste criticità sono nemiche della costanza di prestazioni della macchina e di conseguenza del caffè in tazza. La nostra campagna spiega che con un filtro BWT a qualsiasi ora del giorno, in qualsiasi giorno della settimana, in qualsiasi settimana del mese, in qualsiasi mese dell’anno, il consumatore troverà sempre la stessa qualità. Ci rivolgiamo all’operatore, ma sempre con un occhio all’utente finale. La gamma BWT-water+more è davvero molto articolata: tra i prodotti che presenterete a Venditalia su cosa punterete in particolare? Il portafoglio prodotti rimane sempre il punto forte di BWT water+more. Siamo davvero gli unici a poter vantare una gamma così ampia di sistemi filtranti per trattare il problema del calcare in differenti modi e i nostri clienti ce lo riconoscono. Le nostre due linee, Protect e Bestmax, rappresentano due filtri per il cloro e il calcare, l’uno che privilegia l’aspetto quantitativo, l’altro quello qualitativo. Bestmax oggi si è evoluto in Bestmax Soft, che genera nell’acqua un valore di pH molto vicino a quello 31


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MICROHARD è Distributore per l’Italia

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dell’acqua proveniente dalla rete idrica. Protect invece lavora con resine simili ma più evolute di quelle dell’addolcitore e garantisce un pH leggermente più alto rispetto a quello dell’acqua di entrata con un risultato sorprendente, in termini di crema e struttura, soprattutto per le miscele ad alto contenuto di Arabica. Protect, rispetto a Bestmax, filtra circa la metà dei litri, ma è il prodotto ideale per chi vuole offrire un caffè sempre perfetto. BWT w+m Italia ha deciso di puntare molto su Bestmax Soft, soprattutto per il vending e su Protect, soprattutto per il mondo del bar, in cui si consuma molta più Arabica. Bestmax è comunque adatto anche a locali in cui non ci sono necessità particolari di “difendere” la miscela. A questi affianchiamo la cartuccia 100% carbone attivo denominata BestTaste (per chi ha solo problemi di cloro e vuole trattare l’acqua fredda) oltre alle cartucce per problemi specifici: Bestiron, Bestlead, ecc. La novità che porteremo in fiera saranno un addolcitore automatico, BestSoft11, il classico addolcitore da bar rigenerato a sale marino e una gamma completa di sistemi filtranti ad osmosi inversa. Siete noti per le vostre cartucce: da cosa è nata la decisione di produrre un addolcitore automatico? Affiancare Bestsoft11 ai nostri prodotti è stato un atto di coraggio, per dei “cartucciari” come noi. Lanciato a Trieste nel 2012 e prodotto da una azienda europea del gruppo BWT, questo addolcitore automatico “intelligente” entra ora a far parte della gamma BWT w+m Italia perché ci rendiamo conto che questo tipo di sistema filtrante, demonizzato in passato, è ancora piuttosto richiesto. C’è ancora una grossa fetta di mercato che non accetta la specifica cartuccia dedicata alla macchina. E noi vogliamo offrire la scelta più ampia possibile ai nostri clienti. Vedere tanti clienti rivolgersi a competitor che fanno addolcitori automatici ci ha spinti a guardare “in casa” e a ravvisare, all’interno della produzione BWT, un addolcitore adatto a questo scopo. Devo dire che i numeri ci danno ragione: lo abbiamo venduto molto bene l’anno scorso e all’inizio di quest’anno. Abbiamo proposto il prodotto ad un prezzo competitivo e il cliente si rivolge a noi sia che voglia l’addolcitore automatico, sia che scelga la cartuccia. Perché un addolcitore può venir ancor oggi preferito ad una cartuccia? Le cartucce sono nate per dare ai bar un traguardo temporale fino a poco tempo fa irraggiungibile e per dare una vita migliore ai tecnici e al gestore vending, che risparmia sui costi di manutenzione. Queste caratteristiche hanno avuto grande successo perché in molti ne hanno percepito i benefici, a discapito degli addolcitori. Nel vending si è andati avanti per questa strada e sono pochissimi i gestori che oggi utilizzano i bidoncini a resine, perché i vantaggi di una cartuccia sono evidenti, mentre nel bar l’addolcitore, soprattutto l’auto-

matico, sembra ancora essere quasi irrinunciabile perché riesce a far funzionare, con l’aggiunta puntuale del sale, sia la macchina da caffè che la lavabicchieri, che ha un uso dell’acqua davvero importante. Per dare un’idea, una cartuccia per una macchina bar che dura un anno, se viene collegata anche alla lavabicchieri, dura venti giorni. Un prodotto della gamma BWT che il mercato attendeva da tempo è Bestmax BALANCE: puoi dirci qualcosa di più? BWT bestmax BALANCE è un sistema di filtraggio innovativo progettato per il settore vending e per specialità a base di caffè. Il filtro, consigliato da esperti del settore, elimina tutte le sostanze indesiderate dall'acqua e la trasforma in un elemento purissimo. Grazie alla raffinata tecnologia e alla struttura mirata, BWT bestmax BALANCE raggiunge il risultato sperato senza aggiungere fosfati o sodio, garantendo un'acqua pura e costante, per risultati sempre coerenti in caffè e bevande. BWT bestmax BALANCE offre un eccellente equilibrio anche per il pH e dispone inoltre dello stadio di assorbimento brevettato per trattenere l'argento, una caratteristica questa veramente unica. Balance, presentato in anteprima col grande entusiasmo che ci contraddistingue, è in realtà in fase di test prolungato con alcuni clienti, perché le promesse sulle sue performance sono importanti e rappresenta un passo cruciale nell’evoluzione del mercato. Balance promette una variazione di pH (sempre irrinunciabile quando lavori con resine a lunga durata, le cationiche deboli) non così rilevante da compromettere la macchina e il caffè. È però un pH che si mantiene sempre e comunque all’interno del minimo consentito della normativa europea dell’acqua potabile, cioè sopra il 6,5. Le prove che stiamo conducendo insieme ad importanti torrefattori e costruttori, utilizzando macchine con caldaia nuova, ci stanno dando risultati molto promettenti. In questa fase, non solo il pH viene misurato con strumenti appositi, ma acqua e bevande calde sono analizzati in laboratorio esterno e i valori ad oggi rilevati escludono la presenza di nichel, piombo, cromo, indicando un pH sempre sopra 6,5. Bestmax BALANCE è già sul mercato? Balance sarà a magazzino nel mese di maggio, contestualmente a Venditalia, per iniziare nelle misure V e M. Bestmax BALANCE equilibra le percentuali di minerali, con un pH ideale e costante, vale a dire la base ottimale per un espresso eccellente e una protezione sicura per le macchine da caffè. Come è nata l’idea di un filtro con queste caratteristiche? Il percorso è stato molto lungo e abbiamo realizzato moltissimi test. L’evoluzione tecnologica della filtrazione, allo stato pre-Balance, è stata raggiunta sia da noi che dai nostri concorrenti per passaggi consequenziali, qualche volta anche per tentativi. Lo scopo nobile è sempre stato

FABBRICANTI BWT WATER+MORE

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quello di allungare la vita dei filtri e migliorare la vita del gestore e del torrefattore, ma anche il loro conto economico, oltre naturalmente alla vita lavorativa di operatori, tecnici, baristi, ecc. e fornire anche un argomento commerciale e di professionalità in più ai gestori, anche nelle gare d’appalto, perché speravamo che il filtro potesse diventare un requisito di qualità del servizio fornito. I primi filtri tendevano a schiarire il caffè e sono stati aggiunti i bypass. Quale altro percorso avete fatto per arrivare alle tecnologie attuali? Effettivamente, e parlo ormai di più di dieci anni fa, qualche operatore aveva cominciato a notare che il filtro tendeva a schiarire il caffè in tazza. Abbiamo subito realizzato che si filtrava troppo calcio e abbiamo lavorato per restituire 3-4 gradi in più ed è nato così il primo bypass. Il lavoro di affinamento era al tempo più concentrato sulla qualità del caffè. Quando l’attenzione poi si è spostata sui metalli pesanti (nichel e piombo) con il famoso caso di una macchina professionale a Bruxelles, si è capito che il bypass che era stato aperto per dare più crema e corpo al caffè in tazza, non era ancora sufficiente per dare una vera risposta a questa problematica. Quindi è partita la gara tra i costruttori di filtri a chi per primo dava una risposta a questa nuova sfida: abbiamo aperto ulteriormente i bypass, iniziato ad usare i sali tampone (di solito sodio e potassio, il nostro, per antonomasia, è il magnesio), per poter innalzare il pH. Dato però che dei sali buttati in mezzo alle resine non potevano dare garanzia di scioglimento costante, si è scelto di sacrificare una piccola parte del filtro mettendo resine già caricate di sodio o di potassio. Quando sembrava che la situazione tecnologica fosse definitiva, un progettista della nostra R&D ha trovato una soluzione alternativa davvero geniale, contenuta appunto nel Balance. I risultati sono stati straordinari. Cosa vi ha spinto ad investire in una campagna di comunicazione nelle stazioni della metropolitana di Milano, in cui pubblicizzate le caraffe per uso domestico attraverso i distributori automatici IVS? In realtà questa non è stata solo un’opportunità di investimento in comunicazione, ma il frutto di una collaborazione sempre più forte con il gruppo IVS. Ci hanno proposto di comunicare attraverso le macchine vending, in cui abbiamo la cartuccia montata, il prodotto domestico. Il riscontro in termini di visibilità è stato notevole, siamo molto soddisfatti. A proposito di acqua per il consumo alimentare, qual è la vostra opinione circa le fontane pubbliche dell’acqua, la cosiddetta “acqua del sindaco”? Anche nelle mie esperienze professionali precedenti, ho sempre dichiarato che l’acqua erogata dai nostri acquedotti è buona. È vero però che quest’acqua, per essere introdotta in una macchina e

generare una bevanda calda, ha bisogno di essere “affinata” perché l’addizione di cloro (la quantità può variare di zona in zona) e il calcare possono essere percepiti al gusto o rovinare la macchina. L’acqua pubblica è un punto d’orgoglio per l’Italia, siamo una tra le poche nazioni in Europa ad averne mediamente di così buona, va solamente rifinita per lavorare in un distributore o in una macchina da caffè. È altresì vero che alcune zone fanno purtroppo eccezione, viene in mente il Lazio con l’arsenico, di cui abbiamo letto tutti: fenomeni come questo non hanno certo aiutato a rassicurare l’opinione pubblica. Per inciso, la gamma di prodotti BWT Water+More comprende anche filtri in risposta a queste specifiche problematiche. Qual è invece la vostra posizione riguardo l’argento presente all’interno dei filtri? Il mercato ha connotato BWT w+m come l’azienda che ha cambiato questo mondo: da “tante teste, tanti filtri” a “una testa, tanti filtri”, arrivando oggi ad una gamma che comprende anche l’addolcitore, l’osmosi inversa, ecc. Siamo i più “freschi”, diamo in continuazione novità al mercato. L’argomento “argento” è una di queste ed è parte integrante di Bestmax BALANCE. Ad oggi l’argento viene usato come agente batteriostatico, per evitare che all’interno della cartuccia proliferino batteri che sono nelle acque di acquedotto, quindi non patogeni: in ogni caso, per evitare qualunque problematica in tutte le cartucce noi bagniamo nell’argento il carbone attivo e una parte di resina. Questo argento però viene ceduto col passare dell’acqua, anche se in quantità veramente minime e sempre al di sotto della soglia consentita dalla normativa europea sul consumo di acque potabili. Le normative Europee però, come sappiamo, possono subire a livello nazionale delle restrizioni, non viceversa. In Austria, Polonia e nei paesi scandinavi l’argento è sulla “lista nera” delle sostanze consentite pur essendo allo stato attuale della conoscenza un allergene e non un agente patogeno cancerogeno, a differenza del piombo. Balance utilizza l’argento, così come le altre cartucce, ma grazie ad uno stadio filtrante aggiuntivo non lo rilascia nell’acqua filtrata, andando così incontro alle esigenze dei consumatori di quei mercati specifici e in futuro, probabilmente, dei nostri mercati. Cosa ne pensi del Decreto Ministeriale 25/2012? Potrebbe avere influenza anche per il mondo della filtrazione vending? Il precedente decreto sull’acqua potabile (443 del 1990) parlava espressamente di sistemi filtranti “allacciati alla rete idrica”. In questo pertugio, più che vuoto normativo, si sono “infilati” i produttori di caraffe. Si sapeva da anni che il Ministero aveva preparato un nuovo decreto, pronto nel cassetto in attesa di emanarlo. Poi due anni fa, l’inchiesta della procura di Torino sulle caraffe per uso domestico, che si ipotizzava fossero dannose per la salute se non mantenute correttamente, ha portato ad una serie di verifiche da parte dei NAS. Mentre venivano effettuati i controlli, il Ministero ha deciso di emanare il DM 25, che è stato approvato ed è diventato la normativa che regola i sistemi di filtrazione: a questo punto espressamente si parla di “sistemi allacciati e/o slacciati dalla rete idrica che generano acqua potabile”. Il passaggio cruciale è questo e da colloqui con emissari del Ministero della Salute, abbiamo avuto questo tipo di feedback: il decreto è stato pensato per dare finalmente ordine al settore dell’acqua potabile, ovvero “acqua da bere così com’è”. Non si parla, ad esempio, di bevande calde o costruite partendo dall’acqua, ma addizionate poi di sostanze disciolte o infuse nell’acqua. Ha senso quindi testare l’acqua dopo il passaggio nel filtro?

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FABBRICANTI BWT WATER+MORE


Secondo noi no, almeno per quanto riguarda i sistemi allacciati ad un distributore di bevande calde, fermo restando ovviamente che il sistema filtrante deve essere costruito con materiali a norma di legge e che l’utente deve essere correttamente informato sulle modalità di installazione, operazione, manutenzione e sostituzione del sistema stesso. Ha senso testare l’acqua dopo il passaggio nel filtro per capire quale sarà il rapporto tra acqua e macchina e tra acqua e prodotto da erogare. La nostra interpretazione è però che l’acqua deve essere testata secondo il DM25 al punto di erogazione se la si vuole erogare come acqua potabile. È il buonsenso a darci ragione: prendiamo ad esempio il valore di pH, che l’acqua per rimanere potabile deve avere in un range tra 6,5 e 9. Se io ho un’acqua potabile, e quindi rispettosa di quei valori, che entra in un sistema che mi genera una bibita “soft” gassata e vado alla fine a misurare il pH, il pH della bevanda sarà sceso a 3,5-4. Altamente aggressivo, dunque. Però non ha senso misurare ex/post le caratteristiche di quella che per definizione non è più a quel punto un’acqua potabile. È diventata una bevanda che uno può scegliere o no di bere, e non è contemplata nelle raccomandazioni dell’OMS, a differenza dell’acqua della quale dobbiamo assumere in media due litri al giorno per la nostra salute e che è giusto che sia rispettosa dei parametri di potabilità.

Think Pink è un claim che colpisce. Anche perché nel mondo dei sistemi di filtrazione è inusuale veder utilizzato il rosa. Come mai l’avete scelto? Il rosa è un approccio mentale, oltre che logicamente un approccio di marketing. L’abbiamo scelto perché nella scala dei colori e nell’immaginario collettivo si trova all’opposto dell’azzurro, tradizionalmente usato da chi produce filtri per l’acqua. Balance è connotato dal rosa perché è un cambio radicale rispetto al passato e anche lo stand BWT w+m a Venditalia avrà una zona rosa. Il tutto per evidenziare ancora una volta quanto ci impegniamo ed osiamo, sia per essere differenti che per offrire soluzioni diverse ai nostri clienti.

High

efficiency

Perfect

coffee

Perfect

pH value

Perfect

pure water Perfect

mineralisation


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FOCUS ON

N&W LA NUOVA GENERAZIONE 37 PAYTEC PLUG & FUN 41

IL MERCATO DEL VENDING FOCUS ON

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N&W PERCHÉ BISOGNA SCEGLIERE MACCHINE DI NUOVA GENERAZIONE

N&W ARRIVA ALL'APPUNTAMENTO PIÙ IMPORTANTE DEL VENDING CON IDEE CHIARE E OBIETTIVI PRECISI. NEL SUO RUOLO DI LEADER ASSOLUTO DEL SETTORE, IL GRUPPO DI VALBREMBO SENTE LA RESPONSABILITÀ DI GUIDARE UN RINNOVAMENTO PROFONDO DELL'OFFERTA E DEL MODO DI PROPORSI AL MERCATO.

Due sono le parole chiave di una visione

Questa considerazione porta inevitabil-

che ha come stella polare il cambiamen-

mente al tema dell'evoluzione: i con-

to: innovazione ed evoluzione. Innovazio-

sumatori sono cambiati, si aspettano e

ne dei prodotti, che devono rispondere

richiedono un'offerta sempre più perso-

all'enorme rivoluzione tecnologica in atto

nalizzata e differenziata, distributori inte-

negli ultimi anni. Oggi pochi scegliereb-

rattivi con interfacce complete e semplici

bero di guidare tutti i giorni un'auto degli

da utilizzare.

anni ‘90 o di utilizzare un cellulare di dieci

Per gli operatori, saper rispondere ade-

anni fa. E allora perché ci si dovrebbe ac-

guatamente a questa domanda con mo-

contentare delle prestazioni di un distri-

delli nuovi significa allargare il mercato e

butore di vecchia concezione?

garantirsi una maggiore marginalità. 37


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LE NOVITÀ N&W A VENDITALIA 2014 La gamma Necta si arricchisce con Tango, il nuovo modello Snack and Food a spirali che si fa apprezzare per la straordinaria flessibilità di configurazione, le prestazioni di alto livello e l’eccellente rapporto qualità/prezzo. Altra grande novità presentata in anteprima a Venditalia 2014 è Brio Up, l'evoluzione naturale di uno dei più grandi successi Necta degli ultimi 20 anni. Rispetto al suo glorioso predecessore, Brio Up si caratterizza per il design accattivante e innovativo, la tastiera capacitiva retroilluminata, la porta USB e la caldaia in acciaio inox: una piccola grande macchina che ha tutte le carte in regola per imporsi come la migliore della sua categoria. Da segnalare anche Samba Touch, la nuova versione di Samba, dall’estetica accattivante e dalle prestazioni sorprendenti. Assieme a Canto Touch rappresenta la nuova generazione con interfaccia touchscreen destinate a trasformare i distributori automatici in veri punti vendita. Un punto di riferimento per il mondo Ho.Re.Ca. è sicuramente la nuova versione di Karisma, una superautomatica pensata per qualsiasi locazione nel mondo della caffetteria e dell'hotellerie.

Karisma eroga oltre 200 tazze all'ora, con una qualità sempre perfetta e costante; l'interfaccia utente è di ultima generazione, con touch screen capacitivo personalizzabile tramite chiavetta USB. Verrà inoltre presentata una versione self-service di Karisma finalizzata all'ottimizzazione delle erogazioni singole. Altra novità per il settore Ho.Re.Ca. è Krea nella versione Espresso più Fresh Brew, in grado di erogare sia caffè espresso sia caffè americano. Infine, in casa SGL è nata Flexy, un gioiellino con un ingombro esterno di soli 11 cm di larghezza in grado di funzionare con le principali capsule presenti oggi sul mercato. Flessibile nel rispondere ai desideri estetici, con vari colori disponibili a richiesta, Flexy ha due versioni diverse per funzionalità che consentono di scegliere il caffè preferito.

L'EVOLUZIONE DEL MERCATO PUNTARE ALL'AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA L'obiettivo dei numerosi investimenti che il Gruppo N&W continua a fare, anche in un momento delicato come questo, è quello di dare un ulteriore strumento ai clienti che vogliono far crescere il proprio business. Le macchine di nuova generazione sono più facili da usare, rispondono a standard di sicurezza più aggiornati, riducono sensibilmente i tempi di manutenzione e di pulizia, e quindi sono molto più vantaggiose rispetto alle vecchie. Non solo. Come sappiamo, in questi ultimi anni l'ampliamento della gamma di offerta nel caffè ha portato un positivo aumento delle consumazioni. È proprio questa la chiave: proporre un menù più ampio, permette di allargare ulteriormente l'utenza, rispondendo a nuove richieste. Per fare un esempio, si può esplorare il concetto del Coffee to Go,

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FOCUS ON N&W

destinato ai mercati esteri: proprio a Venditalia, Necta presenterà due postazioni speciali di Karisma e Canto Touch con tutto l'occorrente per servirsi della bevanda e poi consumarla fuori dal tradizionale angolo pausa. Spesso sono anche gli accessori a fare la differenza, come il nuovo kit sciroppi per bevande speciali a base di caffè o il vassoio con display prezzi elettronico. Tutte queste innovazioni permettono di proporre un prodotto più alto di gamma, che stimola l'utente a consumare di più ogni giorno. Proprio quello che serve agli operatori per aumentare fatturati, redditività e marginalità.




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FOCUS ON

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EAGLE PLUS Con Eagle Plus, Paytec offre una soluzione di pagamento cash&cashless tra le più complete e performanti del mercato. La gettoniera rendiresto EAGLE dispone di una consolidata tecnologia di discriminazione e separazione delle monete e di ottimizzazione del resto. In più, integra al suo interno tutte le funzionalità di un avanzato sistema cashless: con il lettore Caiman incluso, il sistema permette infatti una lettura/scrittura rapida e sicura di chiavi Paytec (PIT o Mifare®). Se richiesto, è possibile collegare un lettore di banconote, anche di tipo parallelo, o altre periferiche MDB (ad esempio, il lettore di carta di credito) per ottenere un sistema di pagamento ancora più completo. I dati audit possono essere raccolti con un palmare IrDA, direttamente dal lettore cashless mediante la chiave/carta dati dedicata, oppure con un pc collegato alla gettoniera. La configurazione del sistema si può effettuare tramite software dedicato residente su pc, con i terminali Paytec, oppure con la chiave dati. Il display di serie

sulla gettoniera facilita il lavoro di settaggio e di diagnostica, mentre la versatilità della configurazione è garantita sia dalla cassetta tubi estraibile che dai tubi stessi, facilmente sostituibili. Una serratura a chiave per la cassetta tubi (opzionale) permette, se necessario, un maggior livello di sicurezza. EAGLE PLUS è una soluzione integrata che permette al gestore di offrire al proprio cliente tutte le modalità di pagamento (a moneta, con banconote e con chiave) in modo completo ed efficace.

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FOCUS ON PAYTEC

FOUR PLUS Il sistema FOUR PLUS, formato dalla gettoniera rendiresto FOUR 8900 e dal lettore cashless Caiman, offre al gestore una soluzione completa, ideale per installazioni dove viene richiesta una minore varietà di resto. La combinazione, robusta ed affidabile, permette una significativa ottimizzazione dei costi, degli investimenti e del circolante, pur garantendo tutte le possibilità di pagamento cash&cashless La gettoniera gestisce direttamente il lettore Caiman per chiavi Paytec PIT o Mifa-

re®, e consente anche il collegamento ad un lettore banconote o ad altre periferiche MDB (p.e. lettore di carta di credito). I dati audit possono essere raccolti direttamente dal lettore cashless con un palmare IrDA o mediante chiave/carta dati dedicata, oppure con un PC collegato alla gettoniera. La configurazione del sistema può essere effettuata tramite software dedicato residente su PC, con i terminali Paytec, oppure con la chiave dati. Sulla gettoniera, il display di serie facilita il lavoro di diagnostica. FOUR PLUS rappresenta la soluzione integrata per quei gestori che vogliono offrire una gamma di pagamenti in modo semplice ed affidabile. GIODY Nella gamma dei prodotti Paytec, Giody (modello GF8900) occupa una posizione particolare per la sua originalità ed esclusività. Il sistema offre infatti in una sola unità, con le dimensioni di un validatore, due sistemi di pagamento integrati con una piastra frontale standard. Questo evita la necessità di realizzare una fora-


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CASTOR È il nuovo lettore di banconote Paytec, concepito e sviluppato per offrire ai gestori uno strumento comodo ed affidabile. Il suo disegno compatto e modulare, uni-

to alla sua semplicità di funzionamento, rendono CASTOR un complemento ideale per ricaricare chiavi cashless sul distributore o per consentire l’acquisto di prodotti con maggiore valore unitario. Un innovativo sistema antifishing con ghigliottina meccanica protegge il sistema da tentativi di frode o manomissione. La funzione escrow permette inoltre la restituzione della medesima banconota in caso di mancata vendita o di indisponibilità del resto in moneta. Sono disponibili impilatori, cashbox, da 300 e 100 banconote. L’impilatore da 100 rappresenta una soluzione di minimo ingombro per distributori più piccoli o dove il contante è ritirato più frequentemente. In situazioni dove lo spazio disponibile è limitato, un’apposita cornice in metallo (opzionale) facilita ulteriormente l’installazione. La configurazione avviene tramite DIP switch, mentre la diagnostica è facilitata dalla presenza di LED colorati appositamente codificati. La porta USB permette di scaricare nuove librerie ed aggiornamenti in modo semplice ed immediato.

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FOCUS ON PAYTEC

tura addizionale e di dover cablare due sistemi di pagamento. Si può quindi utilizzare il selettore/accettatore di monete, sfruttare il sistema cashless integrato in tecnologia PIT, oppure procedere alla ricarica della chiave. Oltre ad essere predisposto per entrambi i protocolli EXE o MDB, Giody offre la possibilità di collegare un lettore di banconote di tipo parallelo. I dati audit sono disponibili in modalità standard EVA-DTS oppure in modalità estesa, e possono venire prelevati tramite la Chiave Dati, oppure dalla porta IrDA frontale. La configurazione del sistema può essere effettuata tramite software dedicato residente su pc, con i terminali Paytec, oppure con la chiave dati. Giody è il sistema ideale per distributori compatti, come OCS o table top, dove si vuole comunque offrire alla clientela un sistema cash & cashless.

CAIMAN La gamma Caiman Lite (EXE ed MDB) è riconosciuta dal mercato per la sua compattezza e praticità sia nell’uso che nell’installazione. Nella versione EXE, il sistema lavora nella modalità Price Holding con 100 prezzi, oppure può demandare la gestione dei prezzi al distributore automatico. È prevista la possibilità di collegare un validatore di monete in modalità impulsiva. Nella versione MDB, invece, Caiman Lite si collega in maniera diretta al distributore automatico o può essere collegato ad una qualsiasi gettoniera rendiresto. I dati di audit possono essere prelevati con la chiave dati o con pc, oppure con un palmare attraverso un modulo esterno IrDA opzionale. I dati sono disponibili sia in modalità standard oppure estesa. Di facile installazione e programmazione, la gamma Caiman Lite è ideale per i gestori che vogliono introdurre un sistema cashless su gettoniere rendiresto di terze parti, o con distributori esclusivamente cashless. I modelli Caiman Lite EXE e Caiman Lite MDB sono disponibili, con le stesse caratteristiche, in versione Mifare®.


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CONFIDA CERTIFICAZIONE CAFFÈ IN GRANI PER IL VENDING La Commissione Caffè di CONFIDA ha annunciato lo scorso 16 aprile, di aver messo a punto, dopo un intenso lavoro di confronto e di elaborazione, il disciplinare del caffè in grani per il vending. Un obiettivo particolarmente lusinghiero, che non trova precedenti e reso possibile grazie alla cultura del valore che la nostra Associazione è riuscita a trasferire all’interno della filiera del vending. Il disciplinare, identificato con la sigla DTS 114-CSQA, è stato depositato presso il comitato tecnico di CSQA Certificazioni che già per CONFIDA effettua le verifiche per la certificazione del Servizio di ristoro a mezzo distributori automatici TQS Vending.

I parametri presi in esame e che sono alla base del disciplinare sono: Rotture, Umidità, Corpi estranei, Crivello, Ossigeno. I lavori hanno coinvolto i torrefattori associati a CONFIDA di primaria importanza a livello nazionale che hanno fornito il loro prezioso contributo per la realizzazione di questo progetto che contribuisce a qualificare ulteriormente il servizio offerto dalle aziende di Gestione e, più complessivamente, a valorizzare il Settore della Distribuzione Automatica. Oggi sarà quindi possibile certificare il servizio svolto attraverso la certificazione TQS Vending e garantire la qualità del caffè offerto tramite i distributori automatici.

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ANTEPRIMANTEPRIMANTEPRI BIANCHI VENDING MACHINES NON SOLO SMART, L’INNOVAZIONE È TOUCH! Tecnologia all’avanguardia, per il gruppo Bianchi, significa non limitarsi a garantire la qualità di sempre, ma superarsi per raggiungere traguardi di funzionalità senza precedenti, come generare un’interfaccia touch, capace di unire il top della comunicazione e il plus della personalizzazione. Due sono i modelli della gamma Bianchi: Full Touch&Go 32’’, uno dei più grandi schermi che si possano trovare sul mercato del Vending per una macchina di bevande calde, disponibile per LEI700 e LEI2CUPS, e Full Touch&Go 21.5”, disponibile per LEI500 M e LEI500 L. Grazie al monitor touch-screen LCD Bianchi, le possibilità di personalizzazione ed interattività nel vending si moltiplicano all’infinito, aumentando in modo significativo i vantaggi e le opzioni promozionali, sia commerciali che di branding. Una macchina con touch-screen, infatti, diventa veicolo di comunicazione e, nello specifico, consente la promozione diretta dei prodotti, la visualizzazione di video dedicati (sia pubblicitari che commerciali) e la diffusione di informazioni nutrizionali sulle bevande e sui prodotti snack quando la macchina del caldo è collegata in master/slave ad una macchina snack tipo Vista. L’interfaccia touch screen si adatta perfettamente al contesto ed alle diverse esigenze: permette di visualizzare tutti i prodotti in modo attrattivo e di comunicare i loro brand; può comunicare in sei lingue (una funzione molto utile in luoghi di passaggio come gli aeroporti) e può trasmettere news o comunica-

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zioni ai dipendenti, fungendo da vera e propria bacheca aziendale. È possibile inoltre, con un unico tasto, selezionare un menù prestabilito per favorirne la vendita (ad esempio caffè e brioche) così come gestire fino a sei prodotti snack in promozione. Un vero strumento di marketing per il vending. Il monitor touch offre un altro significativo aspetto positivo per il consumatore: quello di favorire il consumo consapevole di snack e bevande. Accanto ad ogni selezione, infatti, è possibile trovare e premere il tasto «i», di Informazioni, che veicola notizie relative al valore nutrizionale e alla sicurezza alimentare. Il consumatore potrà dunque porre maggiore attenzione ad un’alimentazione equilibrata, scegliere la giusta proporzione nell’assunzione di bevande e snack ed essere informato sulla presenza di eventuali allergeni. Tutte le macchine Touch sono conformi all’uso da parte di minori e disabili in base alle normative vigenti: con un semplice tasto, infatti, si ha la possibilità di capovolgere il menu selezioni per renderlo accessibile alle persone con mobilità ridotta. Grazie alla nuova piattaforma WinConfigTouch di Bianchi, anche la semplicità di configurazione è garantita: la programmazione dei contenuti multimediali e di configurazione delle bevande diventa semplice ed intuitiva e tutti i dati possono essere caricati sulla macchina tramite chiavetta USB. Un vero e proprio sistema potente ed all'avanguardia, ma di semplice fruizione, che massimizza i vantaggi sia per chi vende che per chi consuma.



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ANTEPRIMANTEPRIMANTEPRIMA COMESTEROGROUP A VENDITALIA PER COSTRUIRE INSIEME AI GESTORI UNA NUOVA IDEA DI VENDING Il Non Food, i Negozi Automatici, il Vending pubblico, le sinergie con la GDO, l’OCS e l’Horeca... Il mercato del Vending oggi ha l’opportunità di ampliare sempre di più i suoi confini, per sviluppare nuove opportunità commerciali. Solo un fornitore in grado di offrire sistemi di pagamento universali e una consulenza tecnica altamente qualificata per la loro applicazione nelle diverse locazioni può diventare un valido “partner per l’innovazione”. Comesterogroup ha scommesso da tempo su questi confini “allargati”, con una Business Unit dedicata e un’intera strutturaazienda orientata ai clienti. Si presenta oggi all’appuntamento con Venditalia con una vocazione ancora più spiccata al servizio e con una gamma di prodotti che punta all’eccellenza.

Sia nella gestione del contante che del cashless verranno proposti nuovi prodotti ed evoluzioni di prodotto, nati proprio dal contatto diretto con i Gestori e dallo scambio di idee, soluzioni, talento ed esperienze, con la convinzione che la vera innovazione può nascere solo dalla condivisione e dalla partecipazione.

Un esempio su tutti: dal successo del servizio di telemetria Reika nel mondo OCS e dalle grandi potenzialità del cashless Worldkey per la Distribuzione Automatica, nasce una nuova soluzione integrata che permette di offrire solo vantaggi alle gestioni per il controllo, la programmazione e la pianificazione di un intero parco di distributori automatici.

Unica nel suo genere WorldKey offre la possibilità di gestire diversi supporti di pagamento, tutti estremamente sicuri e ampiamente personalizzabili, di virtualizzare la tecnologia Mifare, aggiungendo borsellini elettronici a supporti esistenti, e di avere un tracciamento dei consumi/accessi a un livello di massimo dettaglio: quello del singolo utente. Non solo: grazie alle sue ampie possibilità di interfacciamento, WorldKey diventa il cuore della gestione integrata di tutti i sistemi di pagamento all’interno di un distributore automatico e della comunicazione con dispositivi esterni di rilevazione dei dati, controllo e programmazione. Sul fronte del contante non potrà mancare la nuova gettoniera rendiresto a 6 tubi RR6 HD PRO, un’evoluzione di prodotto a prova di GESTIONE, a prova di SICUREZZA, a prova di GUADAGNI, che ha già ottenuto la certificazione della Banca Centrale Europea. Grandi protagoniste dello stand Comesterogroup saranno inoltre le nuove proposte per la gestione integrata di contante, cashless e/o carta di credito, e le nuove funzioni di WorldKey che daranno un insostituibile valore aggiunto alla gestione di qualsiasi modello di distributore automatico in termini di semplicità e praticità. Comesterogroup a Venditalia - Pad. 2 | Stand C31 D36

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ANTEPRIMANTEPRIMANTEPRI IARP LASERPLUS, VETRINA A LED PER INCENTIVARE GLI ACQUISTI DI IMPULSO L’ impulse market ha favorito un cambiamento nelle abitudini di acquisto, entrando a far parte delle strategie di molti esercizi, ed in particolare di supermercati ed ipermercati. Seguendo questo trend, Epta propone un’ampia gamma di prodotti volte a migliorare la promozione e la vendita, attraverso so-

luzioni dal design creativo. Un’estetica ricca di trasparenze, che cattura i punti luce per enfatizzare al meglio gli articoli in esposizione. Iarp, il marchio del gruppo Epta che vanta una lunga esperienza nell’ambito delle macchine del freddo, grazie anche alla partnership con Misa, altra società del Gruppo specializzata nella realizzazione di celle frigo per la conservazione degli alimenti, presenta al pubblico di Venditalia Laserplus, la nuova soluzione dedicata al vending che si aggiunge alla linea dedicata ai prodotti freddi e surgelati. Laserplus è il distributore automatico dalla tecnologia avanzata appositamente nato per la vendita di gelati confezionati, che grazie alla tecnologia integrata è in grado di mantenere inalterata l’integrità del prodotto sia in fase di carico della macchina che in fase di vendita e che, dotato di vetrine illuminate a LED, permette una maggiore visibilità del prodotto, che viene così posto al centro dell’attenzione dell’utente finale. 18 spirali e 3 cassetti, Laserplus è pensato anche per il gestore, che può scegliere di installare un sistema di telemetria attraverso il quale verificare con cadenza settimanale le entrature della macchina e controllare in tempo reale la temperatura, che viene infatti monitorata costantemente, per segnalare eventuali cali, al fine di evitare momenti di fermo o il deterioramento del prodotto all’interno. Queste le ragioni che hanno spinto aziende del calibro di Algida e Nestlé ad associare il proprio brand alle macchine Iarp, sinonimo di esperienza ed affidabilità.

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ANTEPRIMANTEPRIMANTEPRI KELLOGG IL BRAND CREDE NEL VENDING: I NUMERI DELLA LEADERSHIP Entrata nel mercato del vending alcuni anni fa, Kellogg, grazie anche alla collaborazione strategica con Perfetti avviata da circa tre anni, continua a raccogliere soddisfazioni e a registrare numeri in crescita nel canale Away From Home. Il vending è un canale in cui Kellogg crede molto, un settore che ha tutte le caratteristiche per far esplodere il potenziale di prodotto attraverso visibilità e trial, ricreando nel fuori casa la stessa qualità, il livello di servizio e l’attenzione riconosciuti al brand. L’assortimento che Kellogg mette a disposizione (3 barrette Special K, 3 snack Biscuit Moments (cioccolato, fragola e mirtillo) e il nuovo Panfrutta) riesce inoltre a coprire senza fatica tutti i bisogni del consumatore nei più diversi momenti di consumo, costruendo un vantaggio di marca straordinario. A febbraio 2014 Kellogg si è confermata leader AFH nel settore barrette con una quota del 44%: Un risultato significativo che, nell’ultimo bimestre, ha goduto anche del

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traino sul consumatore generato attraverso attività in store congiunte con la vendita dei "ready to eat cereal". Il contributo più importante è venuto dall’ottima performance di Special K Biscuit Moments, gli snack croccanti e golosi, pensati per riempiere di gusto e in modo leggero le pause quotidiane, che hanno raggiunto il 7,8% di quota a valore. Secondo i più moderni approcci sviluppati dal mondo nutrizionale - scientifico, una dieta bilanciata dovrebbe rispettare la formula del 3+2: due momenti di pausa, ovvero due spuntini, fra i tre pasti principali. Qui trova il suo spazio l’innovazione di Biscuit Moments: con meno di 100 calorie per porzione è una pausa gustosa, piacevole, leggera (e anche economica). E con la sua formula di snack a biscotto rispetta pienamente le abitudini italiane. La referenza più venduta è attualmente Special K Biscuit Moments al cioccolato, un dato che non sorprende e conferma come gusto e piacere nello snacking siano sempre legati al principe dei gusti, il cioccolato.

Nuova spinta ai consumi 2014 di Special K verrà da un importante piano di comunicazione pubblicitaria da circa 1 milione di euro, che prevede un mix di comunicazione digital (70%) e comunicazione tv sui canali Real Time e La 5 (30%). Un altro prodotto che si prepara a dare grandi soddisfazioni a Kellogg nel canale vending è Panfrutta. Di recente introduzione nel canale fuori casa, Panfrutta ha già dato ottimi risultati nel canale retail in brevissimo tempo, raggiungendo una quota di 1,7% a volume. Le rotazioni sono in costante crescita, con ritmi in alcuni casi superiori a quelli di altri prodotti storici in portafoglio. Nato come prodotto destinato alla colazione, Panfrutta si può sicuramente ritagliare uno spazio autonomo nel vending come proposta per una pausa più sostanziosa e gustosa. Con una grammatura unica sul mercato, 40 g, è uno snack morbido e compatto che ricorda le merendine ma che rappresenta in realtà una novità assoluta.





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ANTEPRIMANTEPRIMANTEPRIMA N&W LA DIFFERENZA È NECTA, IL RISULTATO INEGUAGLIABILE Necta, brand di punta del Gruppo N&W e leader del vending, lancia una nuova campagna pubblicitaria multisoggetto ispirata alle creazioni immaginifiche del grande pittore lombardo Arcimboldo. La nuova campagna pubblicitaria dell’azienda di Valbrembo riparte dal claim La differenza è Necta, che ha accompagnato la comunicazione del marchio negli ultimi due anni, facendo “esplodere” il concetto portante: la qualità alta dei distributori Necta assicura l’erogazione di prodotti caratterizzati da freschezza assoluta e gusto eccellente, regalando la sensazione è di assaporare la materia prima in purezza. Per esprimere questo concetto si è ripresa la tecnica compositiva del celebre pittore lombardo Giuseppe Arcimboldo (1526-1593), che dipingeva i suoi straordinari ritratti assemblando elementi naturali e oggetti di varia tipologia. Questa scelta di legare la comunicazione all’arte è tutt’altro che casuale. Non dimentichiamo che il pay-off del Gruppo N&W, di cui Necta è la punta di diamante, è The art of the break, e che i temi visivi di Arcimboldo saranno ripresi da Expo 2015 di Milano, dedicata al tema della nutrizione. Per la realizzazione la nuova campagna di comunicazione multisoggetto di Necta si è partiti da questi riferimenti, utilizzando i prodotti veri erogati dai distributori e assemblandoli in composizioni tridimensionali, appositamente realizzate in studio. Le immagini create danno vita a un risultato sorprendente, emozionante, ineguagliabile.

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BREAKINGNEWS

A BERLINO IL DISTRIBUTORE EROGA LIBRI Un distributore automatico di libri è stato installato da qualche mese vicino ai binari della linea U8 della stazione Alexanderplatz di Berlino. Non si tratta certo della prima vending machine di libri al mondo, ma merita attenzione per l’intento dichiarato: i 25 titoli proposti hanno infatti un prezzo di vendita che varia da 1 a 10 euro, non sono troppo lunghi e sono scritti da autori emergenti, per incentivare la

lettura durante gli spostamenti in metropolitana e far conoscere nuovi talenti. “Un libro come valida alternativa agli smartphone e ai tablet”, hanno pensato l’azienda cittadina dei trasporti pubblici e la casa editrice coinvolta, che hanno voluto e realizzato insieme il progetto, annunciando di voler estendere l’esperimento ad altre aree di passaggio nelle principali stazioni della rete metropolitana della capitale tedesca.

CAPSULE E CIALDE SALVANO IL MERCATO DEL CAFFÈ In discesa il fatturato complessivo legato al consumo di caffè, ma in crescita la marginalità grazie alle macchine per uso domestico, ormai sempre più comuni. Il business tiene proprio in virtù del prezzo dei prodotti monodose, che tocca i 37,69€/kg contro i 9,84 di un caffè macinato di fascia alta.

Il consumo casalingo di caffè sta conoscendo un radicale cambiamento con la diffusione di cialde e delle capsule, che hanno ormai raggiunto per qualità il livello del caffè bevuto al bar, spostando la scelta del consumatore dal tradizionale caffè “per la moka”. Che il caffè in capsula fosse un pro-

dotto di molto apprezzato, lo si era visto anche negli scorsi anni: dal 2011 a oggi il numero di famiglie che utilizza il caffè porzionato è quasi raddoppiato, passando da 1,5 a 2,6 milioni (11% delle famiglie italiane), con un picco del 16% se parliamo di nuclei familiari under 35, in particolare coppie senza figli e single.

CLIFTON VILLAGE STORE A Clifton, nel Derbyshire, il vending è stato accolto con enorme entusiasmo. Per quasi quindici anni, infatti, nella cittadina inglese non è stato attivo nemmeno un esercizio commerciale in cui comprare latte, pane, prodotti da bagno o altre necessità quotidiane. Un ingegnere che vive poco lontano dalla contea ha avuto l’idea vincente di installare un grande distributore automatico che eroga prodotti essenziali, tra cui alcuni elementi refrigerati. La speciale macchina, soprannominata “Clifton Village Store” si presenta, anche a livello estetico, proprio come un piccolo negozio e soddisfa i bisogni primari della popolazione locale, che può così evitare di spostarsi con l’auto, almeno per gli acquisti essenziali. Un esempio di come il vending possa arrivare davvero dappertutto. 62


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FORUM VENDOR SHOW 2014 UN GRANDE "BIENVENU" AI PROFESSIONISTI ITALIANI!

LA PROSSIMA EDIZIONE DI FORUM VENDOR SHOW, MANIFESTAZIONE DI RIFERIMENTO DEL VENDING FRANCESE, SI TERRÀ DAL 18 AL 20 SETTEMBRE A MONTECARLO. TRE GIORNI DI ESPOSIZIONE, BUSINESS E NETWORKING MA ANCHE INFORMAZIONE, SVAGO E DIVERTIMENTO. DOPO LE PASSATE EDIZIONI DI DEAUVILLE, CANNES E BIARRITZ, QUEST’ANNO IL FORUM APPRODA A MONTECARLO, UNA DESTINAZIONE D’ECCEZIONE, SCELTA DAGLI ORGANIZZATORI PER RIUNIRE I GESTORI ITALIANI ED EUROPEI A FIANCO DEGLI ORMAI FEDELI OPERATORI FRANCESI. 64

“Il principato di Monaco è un vero e proprio crocevia dell’Europa, con un piede in Italia e l’altro in Francia, facilmente accessibile dall’aeroporto di Nizza ben collegato con numerose destinazioni europee. Un acceso rapido e semplice anche per chi viene in auto dall’Italia, dalla Spagna o dalla Francia”, ha spiegato Alexandra Frantz, direttrice Forum Vendor Show, aggiungendo: “Montecarlo è inoltre la cornice per-


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e propria pausa dai consueti impegni quotidiani, durante la quale poter discutere dei vari aspetti del mestiere assieme a gestori, operatori e fornitori.

“Oggi possiamo fieramente constatare che il Forum è diventato l’appuntamento di riferimento per i gestori francesi, i quali si sono resi conto che, per risolvere le sfide di questa professione, occorre prendere il tempo per discutere assieme e analizzare i diversi aspetti del vending. Il Forum consente alle aziende espositrici d’incontrare i propri clienti in un’atmosfera più conviviale, di creare dei legami ed un senso di appartenenza alla stessa famiglia, quella del vending. Posso assicurarvi che grazie a questo tipo di approccio si guadagna tempo prezioso per il business che seguirà", ha poi commentato Frantz, concludendo: “Noi proponiamo ai gestori italiani di partecipare al Forum per approfittare degli scambi con i loro colleghi francesi ma anche belgi, spagnoli, dell’Europa dell’est e del Nord Africa. Abbiamo molte cose da condividere e da capire per fare evolvere il vending e delineare gli sviluppi futuri di questo mestiere. La crisi economica e la disoccupazione hanno condotto ad una riduzione dei consumi: da qui, l’esigenza di cercare nuove soluzioni che consentano di aumentare la frequenza di acquisto e cercando magari di riuscire ad aumentare la spesa media per consumatore della distribuzione automatica”.

fetta grazie al paesaggio, al clima ma soprattutto alla qualità delle sue infrastrutture che sono indispensabili per un evento come il Forum che da sempre si è contraddistinto per il prestigio delle sue location oltre che per il suo alto livello di relazioni professionali. Siamo consapevoli che il fatto di trovarsi in un contesto gradevole possa semplificare e favorire le relazioni di business tra i visitatori e gli espositori ”.

Forum Vendor Show si caratterizza da sempre per un approccio diverso rispetto ai classici centri fieristici, puntando su una formula che permette a ciascun partecipante di fare business ma, allo stesso tempo, di sviluppare conoscenze e relazioni. Esposizione, conferenze, attività ludico turistiche, cene di gala : tre giorni di vending organizzati al dettaglio. Un evento che si potrebbe definire di SlowVending, perché rappresenta una vera

Forum Vendor Show sarà presente a Venditalia per invitare i gestori italiani a partecipare all’evento: grazie alla partnership del Forum con Venditalia, i visitatori della fiera potranno iscriversi direttamente presso lo stand di Forum Vendor Show durante I giorni del Salone milanese (oppure tramite il sito www.leforumvendorshow.fr) e ricevere gratuitamente il badge di accesso, oltre ad avere l’occasione di poter prenotare il loro soggiorno presso strutture convenzionate e le cene d’affari organizzate dal Forum. La collaborazione con Venditalia e CONFIDA si tradurrà in una serata speciale, che verrà organizzata durante il Forum, in cui si festeggeranno i 50 anni della distribuzione autiomatica in Italia: è in questo modo che il Forum rinnova il suo più caldo “bienvenu!” ai professionisti italiani. 65



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APPUNTAMENTO IN FIERA

TRIESTESPRESSO EXPO 2014 AL VIA IL 23 OTTOBRE LA SETTIMA EDIZIONE

NUOVA LOCATION PER IL PIÙ IMPORTANTE TRADE SHOW DEDICATO AL CAFFÈ ESPRESSO, IN CUI L'84% DEI VISITATORI HA UN RUOLO ATTIVO NEI PROCESSI D'ACQUISTO. È TUTTA IN QUESTA CIFRA LA SPECIALIZZAZIONE DI TRIESTESPRESSO EXPO, IL PIÙ IMPORTANTE EVENTO B2B FOCALIZZATO SULLA FILIERA DEL CAFFÈ ESPRESSO ORGANIZZATO DA ARIES - CAMERA DI COMMERCIO DI TRIESTE IN COLLABORAZIONE CON ASSOCAFFÈ TRIESTE, CHE TORNA PER LA SUA SETTIMA EDIZIONE DAL 23 AL 25 OTTOBRE 2014.

Edizione dopo edizione, il salone biennale ha acquisito seguito di pubblico, raggiungendo la cifra record di 10mila operatori professionali nell'ultima edizione del 2012 e si è affermato come l'appuntamento da non perdere per presentare e trovare le ultime novità di mercato, con il 65% di visitatori in cerca di nuovi prodotti o fornitori. Non è un caso che questo evento di rife67


D.A.ITALIA 86 MAGGIO 2014

rimento per il settore si svolga a Trieste. Ha sede qui un cluster industriale ad alta specializzazione, con rappresentati quasi tutti gli anelli della filiera del caffè: logistica, torrefazione, decaffeinizzazione, ricerca e sviluppo. Frutto di una lunga tradizione, che risale all'800, quando Trieste era lo snodo portuale di riferimento dell'impero Impero Austro-Ungarico. La settima edizione di TriestEspresso Expo riporterà l'aroma di caffè nell'antico Porto Vecchio, cuore degli antichi traffici, perché la nuova location si trova proprio accanto ai magazzini dove venivano movimentati i sacchi di caffè. Quei magazzini che anche grazie all'istituzione del Porto Franco, fanno diventare Trieste il principale porto dell'impero Asburgico dando un impulso decisivo al mercato del caffè.

VETRINA INTERNAZIONALE ”TriestEspresso Expo convoglia a Trieste i maggiori player del comparto da ben 85 Paesi”, ha spiegato Antonio Paoletti, presidente della Camera di Commercio e di Aries, proseguendo “Quattro su dieci visitatori sono stranieri e di questi due provengono dai nuovi mercati dell’Europa Centro Orientale, seguiti da Europa Occidentale, Australasia e Americhe”. “Tra gli aspetti che ci hanno più colpito”, ha commentato a conclusione dell'ultima edizione Vanusia Nogueira, direttore generale BSCA-Brazil Specialty Coffee Association, “il numero di visitatori provenienti da altri Paesi, il che significa che TriestEspresso è effettivamente un appuntamento internazionale”. Produttori di caffè tostato, di macchine da caffè, macchinari, accessori e servi-

zi: tutto il meglio del made in Italy e non solo sarà presentato con le ultime novità a TriestEspresso. Non mancheranno naturalmente i produttori di caffè verde in arrivo dalle più importanti aree di produzione. La settima edizione di TriestEspresso Expo sarà arricchita anche da numerosi eventi collaterali: a partire da un'ampia offerta formativa, momenti di confronto e discussione sui trend in atto nel settore ma anche momenti culturali, per poter assaporare il caffè anche nelle vie del centro della città di Trieste.



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