D.A.ITALIA_N_11

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Poste Italiane s.p.a. -spedizione in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 1 DCB Torino. N°1/2006

N°11 gennaio-febbraio/06

D.A.ITALIA - IL PERIODICO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA

www.daitalia.it

intervista a Luciano Pensante – Prontofoods speciale acqua in boccioni: Cosmetal Vending Champions League – il torneo di qualificazione il “fuori salone” D.A.Italia fabbricanti: intervista a Nova Distributori Automatici Aiabo news Venditalia 2006 le novità nel vending: Necta – Saicaf Vending – Coges – Cuno – Camlock

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EDITORIALE

Milano sarà per quattro giorni la capitale del vending internazionale

C’è grande attesa per il 29 marzo, giorno in cui nel padiglione 16 di Fieramilanocity a Milano, apriranno i battenti di Venditalia 2006. Dopo quattro edizioni svolte a Genova, tutto il mondo della distribuzione automatica si ritroverà nel capoluogo lombardo per questo importante appuntamento. Con oltre 200 espositori e circa 20.000 metri quadri di superfice espositiva, Venditalia si può considerare la più importante manifestazione dedicata al mondo della Distribuzione Automatica e mai come quest’anno sono attese numerose presenze dall’estero, anche in virtù di una struttura ricettiva e logistica molto collaudata e senz’altro adatta ad un evento internazionale di questa portata. L’Italia gioca da molto tempo un ruolo di primo piano nel settore del vending ed è di fondamentale importanza che questa manifestazione rispecchi in pieno il primato che tante aziende si sono conquistate negli anni e, meritatamente, sul campo. Anche la nostra rivista, dopo tante trasferte nelle fiere internazionali, finalmente “gioca in casa” e ci siamo impegnati al massimo per riuscire, anche a livello editoriale e organizzativo, ad offrire un prodotto e delle iniziative di qualità. Sarà infatti pubblicato fra pochi giorni, oltre a questo numero della rivista, uno Speciale dedicato esclusivamente a Venditalia 2006 e ai suoi espositori, così da coprire questo evento nel modo più completo possibile e abbiamo organizzato un torneo di calcio a 11 (la Vending Champions League) che in questi giorni sta impegnando nella fase di qualificazione alcune delle più importanti aziende del vending italiano. Molte riviste estere ci hanno contattato per rilanciare l’iniziativa e saranno presenti con loro giornalisti all’attesa finale del 29 marzo. Al termine dell’incontro ci sarà una cena e una grande festa, con consegna del trofeo e dei numerosi premi collaterali, al Jazz Cafè di Milano. Un’ampia sintesi della prima giornata di qualificazione è presente in questo numero e pubblicata sul nostro sito internet www.daitalia.it. Per il secondo giorno di fiera abbiamo organizzato il nostro Fuori Salone, allestito in uno dei più noti locali di Milano (l’Old Fashion), per poterci ritrovare, dopo l’orario di chiusura della manifestazione, in un ambiente più accattivante e rilassato. Nutriamo quindi (come tutti) grandi aspettative per questi quattro giorni di Venditalia 2006 e condividiamo la speranza che rappresentino un ideale trampolino per un ulteriore rilancio di tutto il settore della distribuzione automatica. In conclusione ci tengo a ringraziare personalmente i tanti Amici che sono intervenuti alla Cena di Natale della nostra rivista, che siamo stati orgogliosi di organizzare alla fine di dicembre a Milano. È stata una splendida serata che è riuscita così bene anche e soprattutto grazie alla vostra partecipazione. Alessandro Fontana


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D.A.ITALIA

il periodico della distibuzione automatica

sommario 3

EDITORIALE Milano sarà per quattro giorni la capitale del vending internazionale

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L E I N T E RV I S T E E S C L U S I V E D . A . I TA L I A Intervista a Luciano Pensante – Prontofoods S.p.A.

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VENDING CHAMPIONS LEAGUE Cronaca, foto e statistiche della prima giornata del Torneo di qualificazione

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SPECIALE ACQUA IN BOCCIONI Cosmetal: igiene, ergonomia e design nei refrigeratori d’acqua

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D . A . I TA L I A B Y N I G H T Le serate organizzate dalla nostra rivista in occasione di Venditalia

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I L M E R C AT O D E L V E N D I N G – FA B B R I C A N T I La continua ricerca dell’innovazione di Nova Distributori Automatici Srl

43 Numero 1 – Anno III – Gennaio-Febbraio 2006 Direttore Responsabile Renzo Gabriel Bonizzi Condirettore Alessandro Fontana Hanno collaborato: Orsola Mallozzi - Massimo Brisciani - Luca Mariotti Progetto grafico Andrea Lottero Foto Alizia Lottero Stampa Diffusioni Grafiche Spa D.A.Italia – Il periodico della distribuzione automatica Pubblicazione iscritta al Tribunale di Milano, numero di registrazione 177 del 22 marzo 2004 Iscrizione al R.O.C.: 11412 Periodicità: bimestrale Editore: ART&WORKS Srl Via Garian 49 - 20146 Milano - P.IVA 04234310961 Tel +39 02 48958566 Fax +39 02 36521641 Ufficio commerciale: commerciale@daitalia.it Web: www.daitalia.it Posta elettronica: info@daitalia.it Abbonamenti: abbonamenti@daitalia.it Pubblicità inferiore al 45% La riproduzione totale o parziale delle illustrazioni e degli articoli pubblicati su D.A. Italia è permessa solo se autorizzata dalla Direzione. La Direzione non assume responsabilità per le opinioni espresse dagli autori dei testi redazionali e pubblicitari.

LE NOVITÀ NEL VENDING Necta - La rivoluzione di Brio3: grandi prestazioni in dimensioni molto compatte Saicaf Vending: la qualità del caffè debutta a Venditalia 2006 Coges - Riflessioni: immagini che raccontano un’azienda Cuno: i nuovi filtri delle linee “Aqua-Pure Commercial” Il distributore automatico di Software Open Source La “Poesia in chicchi” English news: Camlock launches new ‘Camatic’ 12-pin locking system

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AIABO NEWS La Convention EBWA/EFBW di Berlino

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V E N D I TA L I A 2 0 0 6 Venditalia rinnova l’appuntamento La parola al Presidente Sergio Pieralisi

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MONDO ASSOCIAZIONE EVA NEWS – La conferenza di Bruxelles Confida comunica – Il convegno di Rimini

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FISCO NEWS Le principali novità della Finanziaria 2006

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L AV O R O E I M P R E S A I contributi della colf


D.A.ITALIA INTERVISTA ESCLUSIVA Intervista a Luciano Pensante Prontofoods S.p.A.

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La PRONTOFOODS S.p.A. è un’importante realtà industriale italiana da anni leader nel settore dei preparati per bevande istantanee. L’azienda bresciana produce e distribuisce prodotti con marchi molto noti (Ristora, Maraviglia, Idrolitina, Ideal) e opera nel settore della distribuzione automatica, del catering e della grande distribuzione, dove sviluppa la parte più importante del proprio fatturato con marchi propri e private label per la maggior parte delle catene di supermercati e discount. È impossibile scindere l’attività e la storia della Prontofoods dalla figura del suo fondatore Luciano Pensante, ancor oggi anima dell’azienda. Uno dei pionieri del settore del vending che ha contribuito insieme ad altri al grande sviluppo di questo mercato e al successo del modello italiano all’estero. Dopo 40 anni di attività, Pensante continua a operare con la stessa passione e amore per il proprio lavoro, seguendo il concetto già molto caro a Einaudi di “fare impresa” non basandosi solamente su una logica legata al mero profitto, ma impegnandosi costantemente per arricchire e rendere migliore la propria azienda sotto il profilo dell’immagine e degli investimenti. D.A.Italia ha approfittato della sua disponibilità e l’ha intervistato presso gli uffici della Prontofoods S.p.A. di Montichiari (BS).

[ produttori ]

Luciano Pensante, nato a Trieste nel 1936, sposato con due figli, nasce professionalmente nel 1958, quando, dopo sei anni di ferma volontaria, lascia la Marina Militare per iniziare la vita civile come rappresentante di commercio a Verona. Gli inizi sono duri e impegnativi, ma in poco tempo i suoi sforzi vengono premiati con la promozione a capo area nel settore catering, prima di zona, poi di tutta Italia. Nel 1963 decide di mettersi in proprio, entrando come socio in una piccola azienda specializzata in forniture alimentari alle comunità religiose e civili. Nel 1966 liquida il socio e prosegue da solo. In quell’anno scopre la distribuzione automatica, allora agli albori, e intuendone le prospettive di sviluppo si impegna al massimo nel nuovo settore. Luciano Pensante

Intervista a Luciano Pensante Lei opera nel settore del vending da più di 40 anni. Come sono stati gli inizi? Uno dei prodotti che trattavo con la mia azienda era il latte in polvere e mi fu subito chiaro che il vending poteva essere un altro valido canale di vendita. Una volta introdotto nella distribuzione automatica, il passo successivo è stato quello di inserire il cioccolato e il the, completando così la gamma. Non fu facile: non esistevano associazioni o elenchi di operatori, e la ricerca era quindi molto difficoltosa. Le uniche fonti di informazione erano i produttori di distributori automatici allora esistenti (Selme, Faema, Bianchi, Omnimatic), e il “passa parola”. Ricordo le difficoltà per rintracciare, una volta avuto l’indirizzo, la persona interessata. Spesso la si contattava la sera dopo le 19, al termine dell’orario di lavoro. Allora, il titolare era anche tecnico e caricatore. Una gran parte di questi gestori erano operai, impiegati, bidelli, che con qualche distriD.A.ITALIA 6

butore “arrotondavano” le loro entrate. Quali furono le prime società di gestione di una certa importanza? Sellmat dei Sig.ri Foglia e Pavero, Canteen dell’Avv. Maracci, Drinkomatic del Rag. Provinciali, le varie società di imbottigliamento della Coca-Cola, i Sig.ri Schellini a Lodi, Vitali a Pavia, Frigoli a Milano, Lorber a Trieste, Pofferi a Firenze, Pedevilla a Genova, l’Avv. Moraschi ad Alessandria e tanti altri. Inoltre non bisogna dimenticare i vari dirigenti Faema (Turotti, Allegrino, Falato, Fiorentino, Meriggi...) che divennero gestori acquistando le varie società che la Faema aveva creato installando con la propria organizzazione le macchine presso le aziende e in attesa di venderle. Sorrido pensando al valore attribuito attualmente alle “battute”; Faema, a quel tempo vendeva le macchine già collocate a un prezzo leggermente superiore al loro valore intrinseco.

Per capire quei tempi felici Le racconto un aneddoto riferitomi dal sig. Turotti: quando la Faema installava una macchina presso un’azienda, esigeva almeno 2.500 consumazioni mensili. Alla Sgorbati di Brescia ritirò il distributore perché raggiungeva “solo” 2.300 erogazioni. Come è organizzata la Prontofoods nel settore vending? Personalmente seguo da sempre i rapporti con le maggiori società e i maggiori gruppi con la collaborazione del sig. Roberto Rosi, mentre i restanti sono serviti attraverso dei concessionari presenti in ogni regione, che oltre ai prodotti solubili forniscono tutto quello che necessita ai gestori (bibite, snaks, acqua minerale, zucchero, bicchieri, palette etc.). Quando e dove ha creato il primo concessionario? A Torino nel 1969.

Lei ha avuto una parte importante anche nella fondazione di Confida. Gli anni precedenti alla costituzione della Confida sono stati contrassegnati da forte sviluppo, ma anche da problemi sempre più complessi. In varie riunioni ci si rese conto della necessità di creare una Associazione fra tutti gli operatori del settore che tutelasse gli interessi della categoria. Mi ricordo ancora che andai dal notaio insieme all’avvocato Fiorentino (poi eletto presidente), ad Aldo Moraschi e ad Aldo Mayer. Il vending ancora oggi si distingue per il fatto di non essere un settore fatto solo di numeri, ma soprattutto di persone che amano il proprio lavoro. Questo è sempre stato vero. Il settore è caratterizzato da una serie di imprenditori che sono partiti praticamente tutti dal basso e in tanti anni di lavoro sono riusciti a creare delle aziende consolidate.


INTERVISTA A LUCIANO PENSANTE

Oggi, pur avendo raggiunto posizioni economiche importanti, lavorano ancora con la stessa passione e la stessa dedizione per lo sviluppo e il miglioramento delle proprie aziende. Nel tempo in Italia si è formato un management estremamente valido senza il quale non è facile competere in questo mercato. Anche i Fondi di investimento sono interessati al vending: che cosa ne pensa? I fondi di “private equity” hanno oggi una enorme liquidità che cercano di veicolare in settori che ritengono ancora redditizi. Il loro scopo è di sviluppare un’azienda per poi rivenderla e ottenere delle plusvalenze. È un affare come un altro. In ogni caso non potranno mai rinunciare alla professionalità e all’esperienza dei collaboratori più importanti. Advent International ad esempio ha acquisito il Gruppo Argenta, ma ha certamente bisogno di un imprenditore come Scaltriti e dei manager da lui formati, per continuare ad avere

buoni risultati. Oltre che in Italia, dove siete leader da anni, siete presenti anche all’estero? Certamente, esportiamo i nostri prodotti in circa 40 paesi nel mondo, naturalmente con quantitativi variabili, sia con piccole che con più importanti forniture. È un trend che va consolidandosi, anche perché in Italia, tenendo conto della nostra posizione, non ritengo ci siano ulteriori spazi di crescita. Prontofoods è fortemente presente anche nella grande distribuzione. Quando avete deciso di interessarvi a questo canale di vendita? Nel 1980 la capacità di sviluppo nelle grosse locazioni si era affievolita, a causa dell’occupazione pressoché totale dei posti disponibili, mentre il consumo di prodotti nelle piccole locazioni, che continuavano a espandersi, era limitato al caffè (prodotto escluso per scelta dalla società, dato il coinvolgimento di tanti amici torrefattori). Si

determinò quindi la necessità di espandersi in altri settori, in primo luogo nel catering, ampliando la gamma dei prodotti, e poi, più lentamente, nella distribuzione tradizionale. Nel 1991, la Lipton con Dan Peterson come testimonial “creò’’ il mercato del tè istantaneo per le famiglie. In quell’occasione mi trovai al posto giusto nel momento giusto per affrontare la grande richiesta di tè Ristora, che aveva incontrato e che tuttora incontra il gusto dei consumatori e siamo riusciti negli anni a conquistare stabilmente il 50% circa del mercato. Naturalmente, in questi ultimi anni sono stati introdotti nei canali tradizionali molti altri prodotti, quali camomilla istantanea, orzo solubile, edulcoranti, budini, cioccolato e tutta la linea per la prima colazione. Tra l’altro è diventata di grande importanza la produzione di tè, camomilla e tisane in filtri, con investimenti ragguardevoli per l’acquisto delle macchine tecnoligicamente più avanzate IMA C2000, autentici gioielli della tecni-

ca italiana, in grado di produrre 450/500 filtri al minuto e in cui la graffetta metallica di vecchia concezione che unisce il filtro al filo è stata sostituita da un adesivo atossico. Anticipando altri produttori che non avevano il coraggio o i capitali necessari, Prontofoods si è posta in primo piano nella produzione dei filtri, approfittando della domanda crescente di prodotti a marchio privato per le maggiori catene della grande distribuzione e dei discount. Nel 2001 sono stati acquisiti i marchi storici Idrolitina, Maraviglia e Ideal, compreso lo stabilimento di produzione di Genova. Questo ci ha dato maggiori opportunità di penetrazione nella grande distribuzione. Ci può dare un’idea dei numeri che Prontofoods oggi esprime? Attualmente gli uffici e gli impianti produttivi occupano una superficie coperta complessiva di oltre 53.000 mq suddivisi in tre siti produttivi. Gli addetti totali sono 212 e il fatturato 2005 è stato circa di D.A.ITALIA 7


INTERVISTA A LUCIANO PENSANTE 90 milioni di Euro. Quali sono le principali tecnologie di processo di Prontofoods? I reparti produttivi sono tra i più moderni e avanzati oggi esistenti in questo settore. Si basano, infatti, su processi tecnologicamente all’avanguardia. La scelta strategica dell’azienda è stata di investire gli utili realizzati negli anni in macchinari, impianti e ricerca, con l’obiettivo di mantenere e consolidare il trend di crescita e arricchire la storia di Prontofoods con nuovi successi. L’azienda dispone di impianti di agglomerazione, di disidratazione e di granulazione a letto fluido. Non vanno dimenticati i reparti di confezionamento, che in questa, più che in altre realtà aziendali, assumono un’importanza fondamentale, considerati i molteplici mercati in cui operiamo. Le esigenze particolari di questi ulti-

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mi, le varie strategie di vendita applicate, richiedono una grande varietà di imballi, che comprendono sacchetti termosaldati, vasetti di vetro, barattoli in HDPE, lattine metalliche, astucci, display box, filtri monodose. L’ultimo importante investimento è stato dedicato alla realizzazione di una moderna e completa linea di produzione per compresse di dolcificante interamente automatizzata. Come è strutturato il vostro sistema di gestione della qualità? Prontofoods ha un efficiente laboratorio interno per il Controllo Qualità, diretto dalla D.ssa Elena Parravicini, coadiuvata da cinque tecnici di laboratorio, in grado di eseguire, oltre alle analisi microbiologiche di routine, anche esami più sofisticati, quali determinazioni spettrofotometriche, cromatografia liquida ad alta pressione, determi-

nazione dei metalli pesanti tramite assorbimento atomico, sulle materie prime in entrata, durante la fase produttiva e sui prodotti finiti, per garantire la costanza degli standard e assicurare la completa affidabilità dei prodotti in qualsiasi momento. L’azienda è in possesso del bollo CEE per la produzione di latte e prodotti a base di latte (Regolamento Cee 853/2004) e implementa continuamente il sistema HACCP, in conformità al Regolamento Cee 852/2004 tenendo in particolare considerazione le recenti normative in materia di allergeni, aflatossine, ocratossine e pesticidi. Inoltre Il sito produttivo di Genova è autorizzato dal Ministero della Salute alla produzione e al confezionamento di prodotti dietetici e/o funzionali. Ad abundantiam, Prontofoods da anni è coperta da una polizza responsabilità civile prodotti per

un massimale di oltre un milione di Euro. Ci sembra di capire che il vending non è più la parte più importante del vostro fatturato. In effetti il fatturato della grande distribuzione, del catering e delle torrefazioni è di gran lunga più importante, ma di gran lunga più importante per me rimane la distribuzione automatica, alla quale devo tutto. Nella maggior parte dei casi i rapporti umani e personali che si sono creati in tutti questi anni sono ancora profondi e radicati, il che rende ancora piacevole e gratificante il mio lavoro.

Intervista concessa in esclusiva a D.A. Italia Copyright© 2006 Art&Works Srl. Tutti i diritti riservati. E' vietata la riproduzione anche parziale.



VENDING CHAMPIONS LEAGUE D.A. ITALIA, IL PERIODICO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA ITALIANO, HA ORGANIZZATO UN TORNEO DI CALCIO A 11 RISERVATO ALLE AZIENDE DEL SETTORE DEL VENDING.

Girone A

Girone B

Bianchi Vending Group

Sidac Break

Perfetti Van Melle

Vendomat / GeSa

Comestero

N&W Global Vending

RHEA Vendors

Brasilia

Otto squadre si stanno affrontando in questi giorni in un serrato torneo di qualificazione per guadagnarsi l’accesso all’ambita finale che si terrà la sera di mercoledì 29 marzo 2006 in concomitanza con il primo giorno di esposizione di Venditalia 2006. Per rappresentare tutte le categorie della filiera del vending abbiamo accettato l’iscrizione di almeno un’azienda tra: Fabbricanti macchine – Fabbricanti sistemi di pagamento – Prodotti – Rivendite – Gestioni. In premio ci sarà un trofeo che sarà esposto nello stand di Venditalia del vincitore. La consegna dei numerosi premi avverrà dopo la finale in una apposita festa in uno dei più noti locali di Milano. Il torneo è molto seguito, anche dalle testate estere di settore e le cronache delle partite, pubblicate integralmente su internet assieme alle foto e alle statistiche della competizione all’indirizzo www.daitalia.it/vcl/, stanno segnando accessi record. Abbiamo già contattato alcuni colleghi della stampa iberica affinché promuovano un torneo analogo in Spagna ed è nostra intenzione collaborare anche con Germania, Francia, Svizzera e Inghilterra per arrivare nel 2007 a disputare un torneo internazionale con le vincenti dei tornei nazionali: una Vending Champions League in piena regola. Le squadre, dopo un sorteggio, sono state divise in due gironi e parteciperanno alla finale le due formazioni che si classificheranno al primo posto. D.A.ITALIA 10



Le cronache delle partite La Bianchi dilaga e si impone per 7-1 contro la Perfetti Bianchi Vending Group ha vinto il primo incontro della Vending Champions League con il sonoro punteggio di 7-1 e ha già posto una solida candidatura per la leadership del girone A.

Bianchi Vending Group

Milano, 16-01-2006 – Battesimo di fuoco per la Vending Champions League con l’atteso incontro che vedeva opposti la Bianchi Vending Group e la Perfetti Van Melle. In condizioni climatiche difficili, con il termometro che si assestava intorno agli 0°, le due formazioni sono scese in campo decise a darsi battaglia fin dai primi minuti, ma nonostante il freddo intenso la partita si è svolta regolarmente, anche grazie al nuovissimo campo di gioco in sintetico di ultima generazione, inaugurato proprio con questa manifestazione. Dopo una fase di studio e di sostanziale equilibrio tra D.A.ITALIA 12

Perfetti Van Melle

le forze in campo, il centravanti della Bianchi Lanzoni scoccava un tiro dalla lunga distanza che non veniva trattenuto dal portiere della Perfetti (Luciano Patani) e consentiva a Ferretti di realizzare il primo goal dell’incontro. La Perfetti tentava subito di reagire ma con un rapido contropiede Daghetti portava sul 2-0 la formazione bergamasca. La svolta della partita però avveniva grazie ad un cambio tattico ordinato da Venturella (allenatore della Bianchi) che ordinava ai suoi di abbandonare il prudente 4-4-2 iniziale e passare alla difesa a 3. Con un uomo in più in cen-

trocampo la Bianchi dilagava, soprattutto grazie all’ottima prestazione di Lanzoni che iniziava il suo show (segnerà una tripletta) partendo sulla sinistra e con un dribbling a rientrare disorientava il suo marcatore lasciando partire un preciso fendente che si insaccava imparabilmente alla destra dell’incolpevole Patani. Sul 3-0 la Perfetti sbandava in difesa ed era incapace di fare un buon filtro a centrocampo, Lanzoni non perdonava e su un rapido rovesciamento di fronte siglava solo davanti al portiere il quarto goal. Allo scadere del primo tempo, quando la furia

agonistica della Bianchi sembrava un po’ acquietarsi, una improvvisa fuga di Daghetti gli consentiva di segnare una doppietta e di fissare il punteggio all’intervallo in un severo 5-0. A difesa della Perfetti si può senz’altro dire che per alcune defezioni dell’ultima ora dei 20 giocatori iscritti alla competizione, non è riuscita a schierare l’11 titolare. Si aggiunga che due giocatori della rosa di un certo spessore sono giunti all’incontro solo nel corso del secondo tempo e non sono stati schierati in campo. Nella ripresa la Perfetti provava a reagire e imbastiva una serie di azioni



Vending Champions League

offensive culminate nella prima vera conclusione dell’incontro prontamente deviata in corner dall’ottimo Giampaolo Bononi. Sul proseguo dell’azione però la Bianchi portava a sei il proprio score. Xavier Forcada, pur reduce da un leggero infortunio, si incuneava nella difesa avversaria e dopo aver saltato due uomini crossava sulla destra dove a Lanzoni bastava il più semplice degli appoggi per siglare la sua tripletta e porsi al primo posto dei marcatori del Torneo. A questo punto Venturella sostituiva Lanzoni per dargli una meritata passerella e iniziava una serie di D.A.ITALIA 14

cambi. La partita proseguiva senza troppi scossoni sino all’azione del settimo goal ad opera di Ferrari. A questo punto mancavano solo 10 minuti alla fine della partita e la Perfetti metteva in campo l’orgoglio riversandosi nella metà campo avversaria. Particolarmente motivato era Fabrizio Nicosia, che da buon ex cercava il goal personale. Su una rapida incursione dalla destra riusciva a liberarsi in area e dal dischetto del rigore faceva partire un preciso fendente che non si insaccava solo per un miracolo di Bononi che deviava in angolo.

A 5 minuti dalla fine però la legge del goal dell’ex veniva rispettata e su una incomprensione difensiva Nicosia si trovava da solo in area e batteva il portiere fissando così il punteggio sul definitivo 7-1. Con questa prestazione la Bianchi ha messo una seria ipoteca sulle sorti del girone e “avvisa” le prossime avversarie (Rhea e Comestero) che ben presto si scontreranno per decidere chi delle due potrà contrastarla e contendergli il diritto alla finale. La formazione orobica ha dimostrato di avere un gran carattere. Pur mantenendo sempre il control-

lo e avendo già chiuso la partita dopo solo 30 minuti, non ha mai mollato le redini dell’incontro e solo nei minuti finali ha lasciato spazio alle incursioni avversarie.

TABELLINO Bianchi – Perfetti 7-1 P.T. 16’ Ferretti (BVG) 19’ Daghetti (BVG) 24’ Lanzoni (BVG) 30’ Lanzoni (BVG) 35’ Daghetti (BVG) S.T. 11’ Lanzoni (BVG) 26’ Ferrari (BVG) 34’ Nicosia (Per)


Le cronache delle partite

Comestero regola la pratica Rheavendors con un secco 5-0 Netta affermazione di Comestero nel girone A della Vending Champions League. La Rhea regge solo per i primi venti minuti e dopo aver subito il primo gol, consente all’ottima squadra avversaria di dilagare.

Milano 23-01-2006 – Risultato a sorpresa nella seconda partita del girone A, almeno per il severo punteggio che i blues di Comestero impongono ai Nero-Arancione di Rheavendors. La partita è stata dominata dalla formazione di Gessate allenata da Marco Carazzato e solo nei primi minuti dei due tempi c’è stato un certo equilibrio in campo. Parte subito forte Comestero che grazie a due rapide incursioni sulla destra guadagna i primi corner dell’incontro che la difesa di Rhea ribatte agevolmente. Su un ribaltamento di fron-

te Rhea ha la prima chiara occasione da goal dell’incontro. Volpi fugge al controllo del suo diretto avversario e si presenta solo davanti al portiere che riesce ad anticiparlo per un soffio. Comestero reagisce e l’ottimo Boi, che presiede con autorità la fascia sinistra, imbecca solo al centro dell’area il bomber Domaneschi che viene fermato dall’arbitro per un fuorigioco molto dubbio. Al decimo minuto del primo tempo Rhea ha l’occasione di portarsi in vantaggio grazie ad una punizione dal limite, ma il tiro si spegne sulla barriera. Sul capovolgimento di fronte

solo un grande intervento di Viotti (portiere Rhea) nega la gioia del gol a Domaneschi. La partita sembra molto equilibrata e combattuta a centrocampo, Rhea sembra controllare agevolmente il risultato, anche perché l’ottimo Domaneschi sembra un po’ isolato in avanti e costretto a far reparto da solo. La squadra di De Marchi (allenatore Rhea) però non riesce ad incidere grazie alla tattica prudente di Comestero che ha deciso una ferrea marcatura a uomo su Strazimiri, terminale offensivo dei Nero-Arancione. La partita si scalda e assistiamo a qualche fallo di

troppo. Morris Cozzi si guadagna il primo cartellino giallo dell’incontro per una frase irriguardosa nei confronti dell’arbitro Fossati. Dopo solo un minuto seconda ammonizione dell’incontro ai danni di Del Pizzo di Rhea che ferma platealmente Domaneschi che stava involandosi tutto solo davanti alla porta avversaria. La panchina invoca un fallo da ultimo uomo, ma l’arbitro estrae solo il cartellino giallo. Sugli sviluppi del calcio di punizione Stefano Mandelli, classe ’74, insacca precisione il gol dell’ 1-0. La partita prende subito un’altra piega e al posto D.A.ITALIA 15


Vending Champions League

Comestero Group

dell’attesa reazione dell’11 di Caronno, la Comestero prende decisa il pallino del gioco e con il tandem offensivo DomaneschiMandelli, mette in chiara difficoltà la difesa avversaria. La reazione della Rhea si esaurisce con una bella punizione battuta dalla sinistra da Greco che però il portiere Marta blocca senza difficoltà. La Comestero prova a chiudere la partita e solo una precipitosa uscita di Viotti sul solito Domaneschi, impedisce ai blues di raddoppiare. La partita entra nel vivo e diventa sempre più spettacolare. Rhea riesce a preD.A.ITALIA 16

Rhea Vendors

sentarsi nell’area avversaria e Cluadio De Marchi si coordina per una splendida rovesciata che quasi sorprende il portiere avversario. Ma le sorti dell’incontro sembrano segnate e Rhea riesce sempre più a fatica a contenere le continue folate avversarie. Al 27’ infatti, Di Cosmo mette in movimento Piccinelli che con un preciso assist, libera al centro dell’area Stefano Mandelli che può siglare con una certa tranquillità la sua personale doppietta. La Rhea si innervosisce e incomincia a disunirsi, mentre Comestero continua a spingere soprattutto

grazie a Di Cosmo e Piccinelli, instancabili nel proporre continue azioni offensive. Negli ultimi minuti del primo tempo Comestero si presenta per due volte in superiorità numerica davanti al portiere, ma non riesce a concludere a rete. Al 34’ piove sul bagnato per Rhea che è costretta a rinunciare per infortunio all’ottimo De Marchi, sostituito da Tresoldi. Entrambe le squadre entrano in campo nel secondo tempo effettuando due cambi, ma la partita non cambia registro. Dopo 10 minuti di sostanziale equilibrio, Comestero

trova la terza rete ad opera di Domaneschi che raccoglie un assist del capitano Massimo Mandelli e anticipa l’uscita del portiere. Rhea tenta un ultima disperata reazione ma un tiro di Tresoldi si perde sulla destra del portiere. Comestero continua ad attaccare e sfiora a più riprese il 4-0, anche grazie all’immarcabile Di Cosmo che fugge continuamente ai diretti avversari e offre invitanti palloni agli attaccanti. Solo alcuni miracoli di Viotti e alcune imprecisioni di Comestero impediscono un punteggio più rotondo, anche se il portiere Rhea non può nulla su


Le cronache delle partite

un preciso lancio del solito Piccinelli che libera Domaneschi sul dischetto del rigore. Il numero 9 della formazione di Carazzato non si fa pregare e con un preciso dribbling mette a sedere il portiere e sigla il meritato 4-0. Rhea non riesce a reagire e anche i supporter a bordo campo, su cui spicca un sempre più preoccupato Massimo Milesi, incominciano a temere la goleada. Boi li accontenta subito e con un preciso lancio di oltre 40 metri mette in condizione Di Cosmo di siglare il definitivo 5-0. Risultato molto severo per Rheavendors ma sostan-

zialmente giusto, non tanto per il divario mostrato dalle squadre, ma per la maggior convinzione messa in campo da Comestero che ha interpretato la gara nel modo giusto continuando a premere per tutta la partita. Il girone A prende così una fisionomia ben precisa, con Bianchi e Comestero in testa a 3 punti e con una differenza reti già importante. Grandissima attesa quindi per lo scontro diretto di lunedì 30 gennaio che potrebbe già garantire a una delle due formazioni l’accesso alla finale del 29 marzo. Nel girone B si conferma

purtroppo il forfait di Brasilia e N&W Global Vending vince la partita a tavolino (3-0).

TABELLINO Comestero – Rheavendors 5-0 P.T. 19’ S. Mandelli (Com) 27’ S. Mandelli (Com) S.T. 12’ Domaneschi (Com) 26’ Domaneschi (Com) 31’ Di Cosmo (Com) D.A.ITALIA 17


Vending Champions League Sidac Break si impone per 4-3 su Vendomat/GeSa La partita inaugurale del girone B della Vending Champions League regala grandi emozioni. Partita “vera” tra due ottime formazioni che viene decisa solo nei minuti finali.

Sidac Break

Milano 19-01-2006 – In una serata dal clima glaciale, Sidac Break e Vendomat/Gesa hanno dato vita ad un incontro spettacolare, a tratti anche duro, che ha costretto l’arbitro a intervenire con una certa frequenza. Le formazioni sono scese in campo con grande determinazione e non si è certo respirato un clima da “amichevole”. Entra così nel vivo la Vending Champions League, dove la ricerca dei 3 punti è fondamentale per assicurarsi un posto nell’attesa finale del 29 marzo. Le formazioni si schierano entrambe con il 4-4-2 e si D.A.ITALIA 18

Vendomat/GeSa

affrontano sin dal primo minuto a viso aperto. Sidac fa capire da subito che non ha intenzione di mollare un centimetro e interrompe le trame avversarie ricorrendo anche al gioco duro. La partita così prende subito una piega all’insegna dell’agonismo. GeSa cercava di sfondare per vie centrali, ma veniva bloccata a più riprese mentre Sidac rispondeva con rapidi capovolgimenti di fronte, sfruttando soprattutto la corsia sinistra dove Alessandro Branca (MVP della partita), si distingueva per grandi doti tecniche e dinamiche. Proprio da una fuga sulla sinistra con con-

seguente cross nasceva il primo gol dell’incontro a opera di Bagnasco, centravanti della Sidac. La partita saliva di tono, con le due formazioni che si affrontavano a viso aperto sempre più predisposte ad un gioco anche fisico. GeSa incominciava a premere e guadagnava alcune punizioni lontane dall’area, che però non riusciva a concretizzare. I numerosi supporter della GeSa a bordo campo incominciavano a protestare per il gioco duro e tra urla degli allenatori, gentili consigli all’arbitro e agonismo dei giocatori, la partita diventava sempre più vera e appassionante.

Dopo numerose occasioni da una parte e dall’altra, l’ennesima fuga di Branca sulla sinistra portava al raddoppio la Sidac. L’esterno sinistro, da posizione defilata riusciva a insaccare sul palo più lontano. La GeSa accusava un po’ il colpo, ma dopo qualche minuto di sbandamento a centrocampo ricominciava a macinare gioco e da una fuga sulla destra di Santabarbara, fermato solo da un intervento falloso, nasceva il gol del 2-1 che riapriva la partita. Loforese batteva la punizione con un preciso a destro a rientrare che veniva corretto al volo in



Le cronache delle partite

porta da Frappietri. La partita viveva il suo momento più acceso e su un intervendo falloso in area della Sidac si scatenava una breve rissa, prontamente sedata dall’arbitro dell’incontro (Sebastiano Bonali). Sullo sviluppo dell’azione GeSa guadagnava un corner che il solito Loforese batteva a rientrare. Sul pallone si avventava Santabarbara che correggeva a colpo sicuro dall’area piccola. Il portiere della Sidac compieva un mezzo miracolo, ma nulla poteva sulla ribattuta di Oscar Perrone che fissava il punteggio sul 2-2. L’arbitro fischiava la fine del primo tempo e l’orgaD.A.ITALIA 20

nizzazione distribuiva a giocatori e pubblico del the caldo. La ripresa si apriva con un colpo di scena. Dopo solo 14 secondi la GeSa ribaltava il risultato e si portava sul 3-2. Loforense fuggiva al suo marcatore sulla sinistra e dal limite dell’area faceva partire un bolide che non veniva trattenuto dal portiere. Sulla palla il più reattivo era Santabarbara che riusciva ad eludere lo stretto controllo dello stopper Sidac e batteva a rete. La GeSa iniziava una seri di cambi volti a far giocare tutta la panchina, ma la squadra, pur con forze fresche in campo, sembrava

perdere un po’ in qualità, soprattutto a centrocampo. La Sidac continuava invece con l’11 titolare e con grande agonismo si riversava nell’area avversaria. La partita si riaccendeva e l’arbitro era costretto a usare le maniere forti e tirar fuori i primi cartellini gialli. La Sidac macinava numerosi occasioni da goal, una delle quali veramente clamorosa, sbagliata da Bonassina a porta vuota. Il “patron” Amilcare Rivetti si faceva sentire da bordo campo e spronava i suoi ad una pronto riscatto. Non doveva aspettare troppo perché sull’ennesi-

ma folata offensiva, Alessandro Angino deviava in rete un cross sulla destra per il provvisorio 3 a 3. Nell’azione precedente però, il dovere di cronaca ci impone di segnalare un fallo da rigore a favore della GeSa, non rilevato dall’arbitro. La Sidac continuava a premere in avanti e GeSa cercava di limitare i danni e portare a casa il pareggio. A 4 minuti dalla fine però la costanza dei comaschi veniva premiata con un gol di Bonassina che riscattava una prova contraddistinta da qualche errore di troppo in fase conclusiva. La partita finiva 4-3 e por-


Vending Champions League Girone A

Girone B G

V

Pa Pe Fatti Subiti Punti

G

V

Pa Pe Fatti Subiti Punti

Bianchi Vending

1

1

0

0

7

1

3

Sidac Break

1

1

0

0

4

3

3

Comestero

1

1

0

0

5

0

3

N&W G. Vending

1

1

0

0

3

0

3

Rhea Vendors

1

0

1

0

5

0

Brasilia

1

0

0

3

0

0

1

1

7

0

Vendomat/GeSa

1

0

0 0

1

Perfetti Van Melle 1

0 0

1

3

4

0

CLASSIFICA MARCATORI 3 Lanzoni (BVG) 2 Daghetti (BVG) Domaneschi (Com) S. Mandelli (Com) 1 Angino (Sid) Bagnasco (Sid) Bonassina (Sid) Branca (Sid) Ferrari (BVG) Ferretti (BVG) Di Cosmo (Com) Frappietri (GeS) Nicosia (Per) Perrone (Ges) Santabarbara (Ges)

tava Sidac Break in testa al girone B. Il risultato appare sostanzialmente giusto, anche perché l’11 comasco è sembrato più squadra con meccanismi ben rodati, frutto di una formazione consolidata e abituata a giocare insieme. La GeSa ha dimostrato di avere alcuni ottimi elementi, ma ha pagato i molti cambi e il fatto di schierare una

squadra che giocava insieme per la prima volta. Il gioco è stato probabilmente più duro di quanto ci si possa aspettare in tornei di questo tipo. Dopo la defezione di Brasilia, diventa ora fondamentale la sfida tra Sidac e Necta (N&W Global Vending). Se i bergamaschi dovessero prevalere, GeSa avrebbe ancora la possibilità di passare il

turno. Un pareggio invece renderebbe l’ultima sfida fondamentale per Necta che, per assicurarsi la finale, dovrebbe vincere con lo scarto di 2 goal.

TABELLINO Sidac – GeSa 4-3 P.T. 14’ Bagnasco (Sid) 19’ Branca i (Sid) 24’ Frappietri (GeS) 30’ Perrone (Ges) S.T. 11’ Santabarbara (Ges) 26’ Angino (Sid) 34’ Bonassina (Sid)

D.A.ITALIA 21


SPECIALE ACQUA IN BOCCIONI Cosmetal: igiene, ergonomia e design nei refrigeratori d’acqua

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Cosmetal è una dinamica impresa marchigiana da anni leader nella produzione di refrigeratori d’acqua. L’azienda impiega più di 80 persone tra dipendenti fissi e collaboratori, distribuiti nelle due unità produttive di Recanati e ha una produzione che supera i 65.000 refrigeratori annui. Recentemente è stato aperto un nuovo stabilimento produttivo di circa 3.000 mq, a cui seguirà un ulteriore ampliamento di altri 7.000 mq. In aggiunta alle 4 linee produttive già esistenti sono state avviate di recente altre due linee espressamente dedicate agli ultimi prodotti di successo. Igiene, ergonomia, design, prestazioni, funzionalità e sicurezza sono le caratteristiche distintive di ogni prodotto Cosmetal. Obiettivi per i quali ogni anno vengono investite le migliori risorse professionali e tecnologiche, nella strada di un continuo miglioramento verso la qualità totale. D.A. Italia per conoscere meglio questa realtà si è recata negli uffici e negli stabilimenti di Recanati (MC) dove ha intervistato Fabio Morilli, Amministratore Unico di Cosmetal.

Fabio Morilli

Intervista a Fabio Morilli, Amministratore Unico della Cosmetal La Cosmetal ha una storia molto particolare. Può descriverla in sintesi, dalla fondazione fino ad oggi? Può sembrare curioso che una azienda come la Cosmetal, oggi fra le realtà leader nel contesto internazionale della refrigerazione dell'acqua, fosse in origine un'impresa artigianale impegnata nella produzione di tastiere per organi elettronici. Mio padre lavorava in questo settore nella vicina Castelfidardo (famosa in tutto il mondo per la produzione delle fisarmoniche), ma ben presto decise di mettersi in proprio e fondare un’azienda nella sua città di origine, Recanati. Erano i primi anni ‘50 del secolo scorso e la Cosmetal, grazie ad alcuni suoi innovativi brevetti, divenne rapidamente un'industria riconosciuta per la sua capacità di produrre apparecchiature con elevato contenuto tecnologico e con una forte componente metalmeccanica. D.A.ITALIA 22

Verso la fine degli anni ‘60 Cosmetal diversificò la propria offerta, proponendo apparecchiature e componentistica per l'industria, realizzando con grande successo sistemi di refrigerazione per il sempre più emergente settore dello stampaggio di materie plastiche. A metà degli anni ‘70 vedono la luce i primi refrigeratori d'acqua Cosmetal, frutto della collaborazione con un grande gruppo del settore elettrodomestico e destinati essenzialmente al mercato estero. Sono anni frenetici e di grande crescita che portano la Cosmetal a specializzarsi e a puntare sulle potenzialità del mercato dei refrigeratori d’acqua. Già negli anni ‘80 Cosmetal era un’azienda moderna e organizzata, ispirata da una filosofia di qualità che la portò a divenire, in pochi anni, una indiscussa protagonista del settore, sia in Italia che all’estero. Negli anni ’90 e fino al 2003

Cosmetal ha avuto l’opportunità di vivere il “boom” del mercato dei boccioni in Italia. Come li avete affrontati? In un'ottica di costante crescita e forte delle soddisfazioni derivanti dall'export, Cosmetal affrontò gli anni ‘90 ispirata da un'altra scelta importante, quella di puntare su una ampia gamma di prodotti e di modelli per poter rispondere tanto alla domanda dei mercati già esistenti quanto alle esigenze dei mercati emergenti, com'era una larga parte dell'Europa a quei tempi. Dal 2000 al 2004 abbiamo creato sei nuove linee di refrigeratori e oggi Cosmetal vanta una produzione che comprende refrigeratori d'acqua in boccione, refrigeratori da collegare alla rete idrica, le classiche fontanelle a zampillo e una serie di refrigeratori per soddisfare qualsiasi esigenza nell'ambito della ristorazione e del catering con prestazioni più elevate. Dal punto di vista del prodotto

Cosmetal ha lavorato a lungo sul classico refrigeratore Rio. Sono stati prodotti diversi modelli, con acqua fredda, ambiente, calda e gassata, da tavolo o da pavimento, con frigorifero incorporato. L’attenzione che poniamo sempre all’estetica ci ha fatto essere fra i primi a realizzare versioni colorate del refrigeratore, diverse dal “solito” bianco. Siamo stati tra i primi a realizzare i modelli con il serbatoio estraibile, per facilitarne la sanificazione. A seguito della crescita del mercato abbiamo poi creato il modello Avant, un refrigeratore che per caratteristiche tecniche, ergonomiche e di design ha fatto scuola. Nel segmento dei boccioni avete avuto qualche partner commerciale strategico? Dal punto di vista commerciale abbiamo cooperato strettamente con l’azienda imbottigliatrice Drink Cup, ora proprietà del gruppo Eden-Danone e con i suoi distribu-


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SPECIALE ACQUA IN BOCCIONI

tori. Questo ci ha permesso di conoscere il mercato del boccione dal punto di vista degli operatori e ciò è stato molto utile quando abbiamo creato Avant, perché “sapevamo” di cosa avevano bisogno i distributori. Come si compone la vostra gamma produttiva? Si può descrivere la nostra gamma partendo da tre semplici parole: “Drinking Water Solutions”, che in italiano si può tradurre come “soluzioni per l’acqua da bere”. Questa semplice frase sintetizza molto bene la nostra mission aziendale che ispira ogni giorno l'intero management Cosmetal. Una mission che ci ha portato a organizzare la nostra offerta commerciale in quattro grandi famiglie di prodotto: 1. refrigeratori collegati alla rete idrica per uso nelle fabbriche, nelle scuole, nelle sale di attesa, nelle stazioni ferroviarie, aeroporti e luoghi pubblici in genere; D.A.ITALIA 24

2. refrigeratori professionali per ristoranti, bar e per la ristorazione collettiva; 3. refrigeratori destinati al mercato domestico; 4. refrigeratori con boccione, ideali per gli uffici. Una gamma ampia e profonda, grazie alle diverse opzioni su ogni modello. Una serie di prodotti che Cosmetal, quasi unica nel panorama internazionale, propone alla propria clientela anche nelle versioni con acqua gassata, oltre che con acqua calda e fredda. Penso che Cosmetal sia tuttora l'unica azienda del settore a poter vantare una gamma di prodotti così ampia e completa, con modelli diversi per funzioni e tecnologia, sempre volti ad ottimizzare le performances e ad assicurare i più alti livelli di rendimento. I refrigeratori a rete idrica non sono in alcuni casi in diretta concorrenza con i refrigeratori a boccioni?

Nella nostra gamma produttiva noi commercializziamo due modelli di refrigeratori a rete idrica: Connect e Jet. Li produciamo nelle versioni ad acqua fredda e ambiente, ma anche con acqua calda o con acqua gasata e sono spesso un utile complemento ai modelli Avant quando si tratta di locazioni difficili da gestire col boccione oppure per quei clienti con consumi elevatissimi che cercano soluzioni pratiche ed economiche. La linea Rio è stata per anni il vostro prodotto di riferimento, ha ancora un mercato dopo l’uscita di un modello più performante come Avant? La linea Rio oggi è prodotta con una sempre maggiore semplificazione dei modelli e dei colori. L’abbiamo resa sempre più economica grazie ai nuovi processi produttivi e resta in catalogo per chi desidera una macchina robusta, molto efficiente, con un eccellente rapporto qualità/prezzo. Ma evi-

dentemente da alcuni anni il prodotto di riferimento è Avant. Per creare questo nuovo refrigeratore siamo partiti dalle attese e dalle necessità del distributore e dell’utente finale. Ci appariva chiaro, ed è stato confermato dai fatti, che il refrigeratore classico, squadrato e spartano, era mal sopportato in molti uffici. Abbiamo quindi deciso di realizzare un refrigeratore che fosse un vero e proprio “complemento d’arredo”. Ma il design non è stato sviluppato come fine a se stesso. Lo abbiamo integrato in un progetto che dava la massima importanza all’ergonomia e all’igiene, mantenendo ovviamente la sicurezza e la funzionalità tipiche dei refrigeratori Cosmetal. Il risultato è stato un refrigeratore oggettivamente bello, disponibile in cinque colori, con il pannello dei comandi ad altezza tale da evitare qualsiasi disturbo all’utente. Inoltre l’assenza di rubinetti, la copertura del punto di erogazione e la sua distanza dai comandi assi-


INTERVISTA ALLA COSMETAL

curano la massima protezione antibatterica dell’acqua dall’esterno. Il porta bicchieri è integrato nel corpo macchina, la vaschetta raccogli gocce ha il segnalatore del “troppo pieno” e lo sportello frontale è apribile. Come avete affrontato la difficile tematica del livello d’igienicità della macchina e la sua sanificazione? Abbiamo studiato a lungo soluzioni innovative per garantire il massimo livello d’igiene. Il futuro del boccione, soprattutto nei mercati più evoluti (in particolare in Europa e Giappone) è strettamente legato al livello d’igiene che può offrire. Nessun consumatore è disposto a transigere su questa importante tematica. Partendo da questa considerazione abbiamo analizzato i punti di possibile inquinamento batterico e i modi per contrastarlo. Ci siamo resi conto che il rubinetto poteva essere a rischio e lo abbiamo “eli-

minato”, integrando l’erogatore all’interno del refrigeratore (una soluzione tecnica che abbiamo ripetuto per tutti i modelli successivi). Inoltre abbiamo arretrato e protetto la zona di erogazione per ridurre le contaminazioni atmosferiche. I dati dei test effettuati presso l’università di Ancona ci dicono che questi accorgimenti hanno ridotto di circa il 50% la carica batterica nell’area circostante l’erogatore. Avete addirittura brevettato un sistema a raggi UV. Nonostante avessimo già raggiunto importanti risultati in materia di igienizzazione del refrigeratore abbiamo deciso di creare e brevettare un sistema a raggi UV che irradia internamente raggi ultravioletti all’altezza del punto di prelievo impedendo che i batteri possano, dall’ambiente esterno, risalire all’interno del refrigeratore e avviare lo sviluppo di colonie. I test effettuati, di cui saremo felici

d’inviare copia a chi ce ne farà richiesta, dimostrano che, partendo da una condizione di bassa contaminazione batterica o assenza totale di batteri nel refrigeratore, l’installazione del sistema UV attorno alla zona di distribuzione dell’acqua mantiene, per tutto il tempo durante il quale avviene l’irraggiamento UV, le stesse condizioni di eccellente igienicità. In altri termini non si registra proliferazione batterica e i batteri coliformi e pseudomonas sono totalmente assenti. Ci può descrivere in cosa consiste la vostra tecnologia SST? Nella primavera del 2002 abbiamo presentato al meeting EBWA la rivoluzionaria tecnologia SST. SST è “Self-Sanitizing Technology”, la tecnologia a base di ioni d’argento, con effetto batteriostatico, in grado di inibire, lungo il percorso dell’acqua nel refrigeratore, la proliferazione batterica per 12 mesi.

Tutti i componenti di Avant a contatto con l’acqua sono realizzati con la tecnologia SST che arresta la proliferazione di batteri, funghi, alghe e muffe, senza alterare le caratteristiche chimico-fisiche, saline ed organolettiche dell’acqua. SST preserva la qualità dell’acqua contenuta nel boccione per un periodo di circa un anno ed assicura così sia all’utilizzatore che all’imbottigliatore la somministrazione di un’acqua sempre di ottima qualità dalle caratteristiche inalterate. La tecnologia SST si avvale di un sistema batteriostatico la cui validità è riconosciuta e certificata da enti quali EPA, FDA, NSF, ASTM, ISEGA, ARPAM. SST è idoneo all’impiego in materiali destinati all’ uso alimentare e al contatto con l’acqua potabile in quanto è completamente atossico. Avant ed SST consentono di limitare ed ottimizzare gli interventi di manutenzione presso l’utente finale con uno snellimento delle orgaD.A.ITALIA 25


SPECIALE ACQUA IN BOCCIONI

nizzazioni logistiche e di assistenza ed una riduzione dei relativi costi. È vero che la tecnologia SST consente di ridurre nel tempo il numero di sanificazioni? Posso annunciare con un certo orgoglio che l’associazione europea EBWA, in occasione del recente meeting di Berlino, dopo due anni di test, ha riconosciuto e certificato l’efficacia del sistema SST, riducendo della metà il numero di sanificazioni richieste per i nostri AVANT SST. Non vi sono altre aziende e altri refrigeratori cui è stato rilasciato un certificato simile. Avee qualche importante progetto produttivo in corso? L’igiene continua ad essere al centro della nostra strategia. Alla fiera Host 2005 abbiamo presentato un innovativo sistema elettronico che assicura l’auto sanificazione nei refrigeratori a rete idrica per collettività (i modelli Niagara). In questo modo trasformiamo un’attività D.A.ITALIA 26

scomoda e complessa in un’operazione semplice, automatica e sicura al 100%. Per quanto riguarda il settore dei refrigeratori a boccione, la richiesta del mercato si sta orientando anche verso prodotti economici. Data la difficoltà di produrre in Italia prodotti a basso costo, abbiamo rivolto l’attenzione a realtà produttive estere per ottenere un cooler semplice ed affidabile che abbini le prestazioni di un refrigeratore Cosmetal ad un prezzo altamente competitivo. Presenteremo perciò nel 2006 un refrigeratore di origine orientale la cui produzione sarà controllata da Cosmetal. Le prime consegne alla clientela saranno effettuate nel mese di febbraio. In questo modo copriremo integralmente il mercato assicurando alla nostra clientela anche un prodotto economico. Prenderà il posto del vostro modello RIO? La presenza nella gamma di pro-

dotti Cosmetal di un nuovo refrigeratore economico non comporta automaticamente la fine della produzione del modello RIO, che esiste anche nella gamma Rio-POU e che rappresenta, in entrambe le versioni, una quota importante di mercato. Quale quota di mercato possiede Cosmetal in Italia e qual è la sua distribuzione geografica delle vendite (Italia/ Europa/Mondo)? La quota di mercato di Cosmetal in Italia si aggira intorno al 25% in termini di fatturato e del 21% in termini di numero di refrigeratori. Cosmetal è da sempre fortemente orientata all’esportazioni ed oggi realizziamo il 70% del nostro fatturato fuori dall’Italia. L’80% delle nostre esportazioni sono concentrate nell’Unione Europea. Storicamente serviamo anche tutta l’area del mediterraneo, mentre negli ultimi anni sono stati aperti mercati molto promettenti come

gli USA, il Sud Africa e l’Australia. L’ultima frontiera è ora il Giappone, dove la tecnologia SST applicata ai refrigeratori sta riscuotendo grande interesse. Percepite molto la concorrenza dei paesi emergenti (Cina, ecc.)? L’estremo oriente è da tempo famoso per la produzione di apparecchiature caratterizzate da tecnologie semplici e basso prezzo. Nel nostro caso vediamo una forte concorrenza sui refrigeratori ad acqua fredda e calda, mentre non l’avvertiamo nel campo dell’acqua gasata dove siamo leader incontrastati. Come siete riusciti ad emergere in un mercato sempre più competitivo? L'esperienza, la tecnologia e la capacità di sviluppare prodotti innovativi sono ciò che ha portato la Cosmetal in posizioni di leadership nel mercato internazionale


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INTERVISTA ALLA COSMETAL Il nuovo sito, creato alla fine del 2005, rende disponibili anche le news sulle problematiche tecniche e legali, come pure le informazioni riguardanti fiere, convention e altri eventi aziendali.

della refrigerazione d'acqua da bere. Per noi tutti gli sforzi in tecnologia e innovazione devono sempre essere tesi al miglioramento del prodotto in sé ma, prima di tutto, devono riflettersi in vantaggi concreti, tanto per l'utente finale quanto per gli specialisti del settore. Una grande attenzione all'igiene, una scelta di materiali sempre “senza compromessi” in un percorso segnato da continue innovazioni, prontamente riconosciute dal mercato e dall'approvazione di organismi internazionali di certificazione e controllo (Nemko, Wras, CE). Il rapporto qualità/prezzo è semplicemente conseguenza di questo modo di lavorare. Nelle vostre strategie il “customer service” ha un ruolo importante? Negli ultimi anni è stata posta una crescente attenzione al customer service ed è stata condotta in parallelo un'opportuna attività di marketing. L'osservazione costante del trend di mercato e “l'ascolto” del cliente ci hanno consentito di delineare accuratamente lo sviluppo del settore a lungo termine, anticipandone la domanda. Inoltre, l'applicazione di un markeD.A.ITALIA 28

ting-mix equilibrato ha svolto un ruolo importante, così come la dedizione rivolta al continuo sviluppo dei prodotti. E proprio questa grande attenzione ai mercati ci ha permesso di giocare d'anticipo sulla concorrenza in armonia con le tendenze che si delineano di anno in anno. Anche l’intensa attività di marketing è stata più volte premiata da organismi internazionali (europei ed americani) i quali hanno riconosciuto alla Cosmetal la capacità di apportare significativi contributi allo sviluppo del settore. Vi siete anche molto impegnati nella creazione di un sito internet funzionale. L’utilizzo di Internet è stata una naturale conseguenza del nostro modo di lavorare. Inizialmente abbiamo usato il sito come una tipica “vetrina” virtuale; successivamente abbiamo trasferito in internet tutta la gestione dei ricambi. Oggi un nostro cliente ha a disposizione gli esplosi di tutti i prodotti sviluppati negli ultimi 10 anni, come pure gli schemi del circuito idrico, il listino completo dei ricambi e, ovviamente, la possibilità di ordinarli on-line.

Il segmento dei 5 galloni in questi ultimi 2 anni ha vissuto un periodo difficile. Pensate che il futuro prossimo sarà più “roseo” sia in Italia che all’estero? Il mercato dei 5 galloni sta vivendo un momento di rallentamento dopo il boom iniziale degli ultimi anni. Ciò vale sia per l’Italia sia per tutta Europa, compresa l’Europa dell’Est. Il boccione risponde ad un bisogno profondamente radicato in ogni persona: un bicchiere d’acqua fresca, disponibile ovunque, senza limitazioni di costo o di reperibilità di acqua potabile. Nel corso di questo sviluppo è normale che vi siano delle crisi di crescita e in certe situazioni è addirittura positivo. Crediamo comunque molto nel mercato italiano, che ci ha dato grandi soddisfazioni. In Italia siamo nella posizione migliore per assicurare un servizio continuo ed efficace alla clientela. D’altra parte oggi parlare di mercato italiano separandolo dal più ampio mercato europeo è riduttivo. Sul mercato europeo agiscono autentici giganti, ad esempio le multinazionali alimentari, le cui strategie non sono più limitate o riservate ad un paese. Cosmetal collabora con i grandi attori del mercato, seguendo progetti specifici e assicurando anche una forte azione locale. L’esperienza sviluppata in Europa ci permette di sviluppare servizi e prodotti migliori, che divengono disponibili per tutti gli operatori indipendentemente dalle loro dimensioni e dalla loro localizzazione. Per quanto riguarda i mercati extra europei abbiamo molte opportunità che vogliamo sfruttare al meglio. Esistono tuttora delle potenzialità enormi. Nella sola Italia le installazioni effettuate sono il 10% degli

uffici censiti. Nel centro e nell’est Europa siamo addirittura al di sotto di questa percentuale e ciò a fronte di una richiesta sempre maggiore di acqua di qualità e di miglioramento degli stili di vita e di lavoro. Possiamo quindi guardare con molta fiducia al futuro, a patto di lavorare con la massima serietà e impegno. Quale crediate debba essere il ruolo dell’Associazione nazionale (AIABO)? Crediamo con forza nel ruolo delle associazioni professionali. Non casualmente oltre ad essere soci di AIABO lo siamo anche di EBWA (l’associazione europea) e di diverse associazioni nazionali estere. Quando è stato necessario abbiamo assunto un ruolo direttivo in AIABO e tuttora siamo presenti nel comitato direttivo nella persona del responsabile Italia, Roberto Sartori. AIABO deve diventare un punto di riferimento per tutto il settore e credo che gli operatori del vending debbano sentirsi maggiormente interessati e coinvolti nell’associazione dei boccioni. Qualificare la propria attività, migliorare il servizio, semplificare le procedure burocratiche è un’esigenza comune e AIABO sta dando un forte contributo. Guardo con favore all’apertura dei corsi AIABO anche ai non soci proprio perché la qualificazione del mercato è un’esigenza strategica comune a tutti gli operatori. Recentemente avete partecipato ad Host 2005. Parteciperete anche a Venditalia 2006? Host è per noi una fiera storica perché vi partecipiamo ininterrottamente dal 1985, anche se devo rilevare che la nuova sede della fiera, con diversi problemi logistici, ha un po’ penalizzato l’ultima edizione. Certamente anche quest’anno parteciperemo a Venditalia. Lo spostamento della fiera da Genova a Milano è certamente positivo, come pure l’anticipo di circa un mese. Ci aspettiamo grande interesse soprattutto sull’Avant SST.


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D.A.ITALIA by Night In occasione di Venditalia 2006 Art&Works organizza due serate dedicate al Vending Mercoledì 29 e giovedì 30 marzo Art&Works organizza il “Fuori Salone”, due serate per rendere più gradevole la vostra permanenza nella città di Milano durante la manifestazione di settore Venditalia 2006. Il Fuori Salone è anche un’occasione per intrattenere i Vostri clienti in un contesto organizzato presso due esclusivi locali milanesi. Mercoledì 29 marzo presso il Jazz Cafè saranno premiati i vincitori della Vending Champions League. Dopo la finale, disputata a due passi dal padiglione di Venditalia, potrete dar seguito alla serata riservando un tavolo per la cena o bere un drink in un ambiente caldo e riservato. L’Old Fashion uno dei più noti e famosi locali delle notti milanesi, è stato scelto per festeggiare D.A.Italia e tutti i suoi amici nella notte di Giovedì 30 marzo. Sarà possibile cenare nella sala riservata e continuare la festa nell’annessa discoteca.

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Nova è una nota azienda veneta specializzata nella produzione di distributori automatici per il segmento del “freddo”. Dopo quasi 20 anni di attività continua a stupire per la sua continua capacità di presentare innovazioni, come il New Video Point, un progetto realizzato per offrire una nuova tecnica di espressione al mercato del vending. Per conoscere meglio questa realtà e alcuni dei suoi più recenti progetti, D.A. Italia si è recata a Salizzole (VR) dove ha intervistato Filippo Guarneri, General Manager di NOVA Distributori Automatici Srl.

Filippo Guarneri, General Manager NOVA D.A.

Intervista a Filippo Guarneri, General Manager di NOVA Nova è presente sul mercato da quasi vent’anni. Cosa l’ha spinta a fondare una azienda in questo settore? Io avevo già maturato una significativa esperienza nel vending all’interno di un importante gruppo di gestione e quindi conoscevo molto bene questo settore. Assieme a qualche collega avevamo deciso di provare a progettare una macchina che rispondesse concretamente alle specifiche esigenze dei gestori e così, nel 1989, è stata fondata la NOVA. In quegli anni era molto sentita l’esigenza di avere dei distributori che avessero una più ampia autonomia di bottiglie e perciò abbiamo realizzato una macchina che rispecchiava queste caratteristiche e che andasse a risolvere questa particolare necessità. Nel 1995 abbiamo progettato e D.A.ITALIA 34

realizzato la nostra prima macchina a spirali, tecnologia in cui ci siamo progressivamente consolidati. Oggi manteniamo una gamma completa di modelli a spirali con macchine di varie dimensioni, all’avanguardia nella distribuzione dei prodotti “freddi” e con un software che universalmente ci riconoscono come uno dei maggiormente sviluppati del settore. L’azienda ha sempre avuto la sua sede a Salizzole, anche se ci siamo spostati da tempo dal primo capannone e stiamo aspettando di inaugurare entro pochi mesi una nuova struttura di 3.000 mq che sorgerà a poca distanza da qui. In questi 20 anni c’è stata quindi una continua espansione? C’e stata una costante espansione e continuiamo a fare grandi inve-

stimenti, soprattutto nel comparto software. Nella nostra gamma produttiva non sono presenti delle macchine del “caldo” e quindi ci siamo impegnati al massimo per predisporre una compatibilità universale con qualsiasi distributore presente sul mercato. Dal 2002 abbiamo anche presentato dei sistemi master-slave con un unico sistema di pagamento. Comunque abbiamo la ragionevole speranza che questa fase di crescita non si interrompa certo adesso, anche perché il nuovo progetto che abbiamo elaborato nel 2003 (New Video Point) rappresenterà secondo noi la nuova filosofia del vending. Nel 2004 abbiamo depositato il brevetto e fatto dei test di prova e siamo partiti nel 2005 in alcune locazioni con i primi progetti pilota che ci stanno dando grandissime soddisfazioni.

New Video Point è un sistema innovativo. Riuscite a far capire le sue potenzialità ai vostri clienti? New Video Point ha delle caratteristiche molto particolari. È un sistema innovativo che i grandi gruppi di gestione ci hanno riconosciuto come valido, anche e soprattutto in base alle risposte che sta dando in alcune postazioni strategiche. Abbiamo infatti verificato che il modulo video integrato non solo offre tutta una serie di funzioni in più, ma diventa un punto di attrazione che fa aumentare le consumazioni (rispetto a sistemi tradizionali). Quali sono le funzioni più interessanti di New Video Point? L’importanza della pubblicità nel successo delle vendite di un pro-



IL MERCATO DEL VENDING

dotto, stimola la costante ricerca di nuovi spazi dove poter raggiungere gli utenti con messaggi mirati. I consumatori risultano essere particolarmente ricettivi durante i loro momenti di pausa e questo sistema consente di trasmettere informazioni proprio nei luoghi provvisti di distributori automatici. New Video Point è inoltre in grado, con un’adeguata programmazione, anche di offrire a supporto della promozione, un caffè, uno snack oppure un gadget. Ovviamente possono essere inserite non solo pubblicità, ma anche video di pubblica utilità, come informazioni turistiche, notiziari e molto altro. Il sistema è completamente gestibile in remoto tramite GPRS e UMTS e consente il controllo dei distributori automatici per le vendite normali, in gratuito, la verifica D.A.ITALIA 36

degli incassi, la segnalazione dei guasti dei distributori automatici, ecc. Avete già deciso un prezzo di listino per questo sistema? Fino ad oggi non abbiamo ancora rilasciato un listino prezzi, anche perché stiamo ancora lavorando sul progetto pilota. Evidentemente, guardando i risultati, siamo certi sarà un sistema più remunerativo di quelli tradizionali. Non dimentichiamo che New Video Point, oltre a consentire delle vendite in più, permette di acquisire degli incassi a livello pubblicitario e che il gestore si ritroverà ad avere delle entrate al di fuori di quella che è normalmente la sua stretta area di competenza. I gruppi di gestione hanno già oggi le potenzialità per poter utilizzare la propria forza vendite nell’acqui-

sizione di pubblicità in un settore nuovo e innovativo a costi molto inferiori a quelli di altri sistemi nelle stesse locazioni (si pensi ad un aeroporto o ad una stazione). Questo tipo di sistema può anche contribuire a creare nuovi mercati. Se si offrono tutta una serie di informazioni sulla viabilità o si sponsorizzano i prodotti tipici di un territorio, si possono ad esempio trovare degli accordi al di fuori dei canali tradizionali. Con un sistema in grado di offrire una degustazione del prodotto, fare una vendita, stampare del materiale informativo, offrire un gadget, dare delle video-informazioni è chiaro che l’interesse da parte di alcune locazioni aumenta in maniera decisiva. Avete mai valutato la possibilità di ampliare la vostra

gamma produttiva e fare “il grande salto” nel segmento del caldo? Stiamo valutando questa opportunità, soprattutto nell’ottica di un completamento dell’offerta e della semplificazione delle macchine, che non dovrebbero più dialogare con distributori del caldo di altre marche. NOVA si sta sempre più consolidando nel segmento del freddo. Qual è il segreto per crescere in un mercato così competitivo? Il segreto di Nova è quello di rispettare il cliente e cercare di risolvere sempre i problemi. La nostra clientela ci ringrazia perché viene costantemente ascoltata e può contare sempre e comunque in una nostra risposta. Noi inoltre offriamo delle soluzioni



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INTERVISTA ALLA NOVA

concrete all’esigenze di vendita del gestore. Ad esempio siamo stati i primi a garantire la corretta erogazione dei tramezzini doppi, arrivando fino a modificare le caratteristiche tecniche dei distributori. In questo modo però i nostri clienti possono vendere questo articolo senza problemi. Avete modelli con la temperatura a 3°? Tutta la gamma dei nostri distributori è a doppia temperatura e la refrigerazione a 3 gradi è posta nei vani inferiori della macchina. I nostri distributori sono ottimizzati anche per locazioni medio-piccole (tipologia in forte aumento e che costituisce un target ideale) che non hanno particolari necessità e alle quali bastano due o tre piani a 3° per soddisfare completamente le proprie esigenze.

Avete mai sviluppato un modello di macchina del freddo di piccole dimensioni? Siamo stati tra i primi a presentare sul mercato delle macchine di piccola dimensione e avevamo anche molte richieste, ma per vari motivi non sono più in produzione. Abbiamo realizzato diversi modelli come ad esempio: la macchina a temperatura ambiente per snack secchi con 5 selezioni e 50 prodotti, un frigorifero solo per lattine e bottiglie a 60 prodotti e le macchina per 40 lattine e 50 snacks. Questo tipo di distributore risolve egregiamente il problema di alcune locazioni per 9 mesi all’anno, ma poi costringe il gestore negli altri 3 mesi a caricare la macchina tutti i giorni e quindi perde gran parte della sua attrattività. In più, la continua diminuzione dei prezzi dei distributori ha portato

alla formazione di macchine più grandi per il freddo, che possono essere tranquillamente installate anche in locazioni prima considerate troppo piccole. Avete realizzato “Atena Book” uno dei pochi esperimenti in Italia di distribuzione automatica di giornali e riviste. Come è nato il progetto? Il progetto è nato da una specifica richiesta di un agenzia che aveva importanti relazione con primarie testate giornalistiche. Eravamo in un momento particolare in cui molto spesso le edicole chiudevano d’estate e c’era bisogno di trovare un sistema di distribuzione alternativo che non fosse lo “strillone” o il chiosco improvvisato. Il progetto è andato avanti anche se ci siamo subito resi conto che il vending è comunque un settore

particolare e che richiede alcune competenze specifiche. Delegare agli addetti alla distribuzione dei quotidiani il corretto inserimento dei giornali e delle riviste all’interno di un distributore appositamente predisposto si è rilevato un problema di difficile risoluzione. La macchina era comunque una derivazione di Atena, un nostro modello prodotto in serie. Nella distribuzione di prodotti freschi si sta ritagliando uno spazio il latte fresco. Voi avete qualche progetto in questo particolare comparto? Siamo stati interpellati anche per questa particolare tipologia di distributore. Abbiamo realizzato una prima bozza di progetto che però abbiamo deciso di scartare. Siamo convinti che i numeri che concretamente può sviluppare D.A.ITALIA 39


INTERVISTA ALLA NOVA

questo mercato non permettono la produzione di una macchina con le idonee caratteristiche e che arrivi a soddisfare tutte le normative. Infatti trattando un prodotto alimentare molto particolare come il latte fresco, bisogna risolvere una lunga serie di problemi, dal mantenimento del latte nel distributore, al trasporto, all’inserimento (50100 litri alla volta), al lavaggio dei beccucci di erogazione, ecc. Oggi una macchina che soddisfa tutte queste esigenze arriva a costare fino a 25.000 euro. Avete in produzione anche un dispenser di cialde e un distributore d’acqua (RIO). Abbiamo in produzione un dispenser di cialde e lo consegniamo solo a richiesta. Ne facciamo un migliaio di pezzi all’anno e funziona molto bene, anche se è fondamentalmente un articolo che abbiamo realizzato a completamento della nostra gamma. D.A.ITALIA 40

RIO invece è un prodotto particolare concepito per risolvere alcune situazioni al gestore. Ci sono alcune locazioni nelle quali non è possibile installare dei boccioni o soddisfare le richieste d’acqua con le bottiglie da mezzo litro e quindi un distributore d’acqua a bicchieri è l’ideale. La redditività della macchina non è particolarmente elevata, ma serve comunque al gestore per trovare una valida soluzione ad alcuni problemi reali. Molti gestori per poter formare i tecnici tendono ad acquistare solo un certo tipo di distributori e di una certa marca. Come riuscite a contrastare questa tendenza di mercato? Questa tendenza è senz’altro presente nel vending, anche se è più sentita nel segmento del caldo che del freddo. Generalmente il freddo non necessita di quella manutenzione ordinaria (che è invece fon-

damentale nel caldo) e non ci vuole una particolare competenza tecnica. Le macchine si assomigliano e non ci sono troppi problemi a gestire macchine di marche diverse. Naturalmente oltre a questo offriamo qualità e affidabilità. Esportate anche all’estero? Nova è presente anche all’estero sia sul territorio europeo che extraeuropeo con quote di mercato interessanti in Spagna, in Francia, nella penisola araba e abbiamo tutta una serie di piccoli ordini in altri Paesi. Nei nuovi mercati non è facile penetrare perché storicamente guardano sempre prima al caldo e poi al freddo, quindi una realtà come NOVA è un po’ penalizzata. Il mercato del freddo sta valutando nuove tecnologie a basso impatto ambientale come il cosiddetto CO2. Vi state muovendo anche voi in

questa direzione? La tecnologia del freddo ci viene fornita da un partner esterno molto affidabile. Nel momento in cui questa azienda ci segnalerà che è opportuno cambiare, valuteremo seriamente questa opportunità. Per il momento andremo avanti con le miscele più ecologiche, anche perché noi comunque rientriamo nella fascia degli elettrodomestici e onestamente le nostre emissioni sono basse e hanno uno scarso impatto ambientale. Il CO2 deve inoltre risolvere alcuni problemi legati alla sicurezza, che non sono certo di poca importanza. Sarete presenti a Venditalia 2006? Abbiamo da tempo confermato la nostra partecipazione. Lo riteniamo un appuntamento di grande interesse che onoreremo presentando alcune importanti novità.



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novità nel vending LA RIVOLUZIONE DI BRIO3: GRANDI PRESTAZIONI IN DIMENSIONI MOLTO COMPATTE

UN NUOVO DISTRIBUTORE TABLE TOP COMPATTO MA AD ALTA CAPACITÀ, IN GRADO DI OFFRIRE LE MIGLIORI TECNOLOGIE DISPONIBILI PER IL CAFFÈ E LE BEVANDE CALDE Totalmente automatica, totalmente diversa porto capacità bicchieri, ingredienti ed autonoECCO LA CARTA DI IDENTITÀ DI Brio3: dalle fortunatissime versioni che l’hanno precemia fondi solidi e bacinella raccolta liquidi. .Nuova piattaforma tecnologica N&W a 16 bit duta, Brio3 è la nuova macchina targata Necta In termini di flessibilità va segnalato che la con più spazio memoria, maggiori funzionalità che nasce con una grande ambizione: diventare nuova piattaforma tecnologica a 16 bit permetoperative e possibilità di batterie il punto di riferimento per il business dei gestote l’affiancamento in batteria con i distributori .300 bicchieri di capacità ri nelle piccole locazioni. Per riuscire nell’impreSnakky slave (bevande e snack), in modo da .14 selezioni dirette + 2 possibili pre-selezioni sa i tecnici dell’azienda di Valbrembo non hanno poter offrire all’utente una pausa completa (opzione per selezione numerica), pulsantiera certo lesinato i loro sforzi, puntando a costruire anche in locazioni di dimensioni contenute e posizionata centralmente un distributore automatico che nel minor spazio con un unico sistema di pagamento. .Display alfanumerico con 2 linee x 16 caratteri possibile potesse offrire le migliori prestazioni. Apprezzabili infine i miglioramenti anche a livel.Versione espresso: 6 contenitori: caffè in grani Vediamo allora come si caratterizza questa vera lo di design, dove si fanno notare l’elegante pul(4,9 litri), caffè decaffeinato (2,4 litri), cioccolae propria “evoluzione della specie” nel settore santiera centrale (con 14 selezioni dirette) ed il ta (2,4 litri), latte (3 litri), tè (2 litri), zucchero table top. Capacità, tecnologia e flessibilità sono mobiletto di supporto coordinato e personaliz(2,4 litri) le armi vincenti su cui punta Brio3. In termini di zabile a seconda delle specifiche esigenze del .Dimensioni: altezza 760 mm (+800 mm), larcapacità, rispetto al passato, assistiamo a un cliente. Anche a una prima occhiata risulta dunghezza 540 mm, profondità 585 mm, peso 67 notevole balzo in avanti, con un’autonomia di que evidente che Brio3 è una macchina totalkg. (esclusa base cabinet) bicchieri che raggiunge le 300 unità e un magmente diversa non solo da quelle che l’hanno gior numero di contenitori interni, che passano preceduta, ma anche da tutti gli altri modelli da 5 a 6 - nella versione espresso - e consentoattualmente presenti sul mercato: si tratta, a no quindi di aumentare la scelta di bevande erotutti gli effetti, di un distributore automatico di gate ed incrementare il fatturato; è riscontrabile, nuova concezione, che si candida fin da ora ad inoltre, un significativo miglioramento nel rapessere la novità più “calda” dell’anno.

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novità nel vending LA QUALITÀ DEL CAFFÈ DI SAICAF VENDING DEBUTTA A VENDITALIA 2006 "Venditalia" di Milano, fiera settoriale di carattere internazionale ospiterà dal 29/03/2006 al 01/04/2006 alcune delle aziende di torrefazione di caffè massime esponenti del settore del vending nel mercato di riferimento. Tra le tante si annovera la SAICAF Vending s.r.l. neonata del gruppo SAICAF per la prima volta presente a questo incontro fra "intenditori". Nel segmento del vending c’è ancora un problema di qualità e oggi SAICAF vuole fare la differenza… Da alcune indagini di settore condotte dove il mercato è in continua espansione in termini di valore e quantità è emerso che la perce-

zione di andare a bere un caffè in un distributore automatico non è poi così esaltante, spesso si beve perché non esiste un’alternativa. La SAICAF spinge verso un cambiamento di questo atteggiamento grazie all’inserimento nei distributori di caffè più pregiati e ben conservati, per far abituare i consumatori a vedere nel distributore automatico una macchina capace di ricreare la magia di un ottimo caffè; è infatti interessante notare quanto rapidamente il cliente si orienti in base alla qualità di ciò che consumi. L’inserimento di SAICAF nel settore del vending risale a tre anni fa ed è stato concretizzato dalla

costituzione di una nuova società dedicata al mondo della distribuzione automatica: SAICAF Vending produce capsule seguendo a pieno ritmo la tendenza attuale del mercato che registra per SAICAF Vending un aumento costante del 50% delle vendite in volume di capsule e del 20% delle vendite in volume di caffè in grani. Le capsule sono commercializzate sia con il prodotto classico che con il decaffeinato e risultano essere facilmente adattabili a qualunque tipo di macchina in commercio. Vantaggi competitivi di SAICAF Vending emergono non solo dalla elevata qualità delle caratteristiche organolettiche delle miscele di caffè proposte, ma anche dalle macchine altamente tecnologiche promosse a pieni voti dagli esperti del settore firmate con un marchio che è sinonimo di qualità dimostrata dalle continue conferme della scelta dei consumatori verso il proprio prodotto. Si evidenzia così per SAICAF Vending, un core business nel Sud Italia per quanto riguarda la vendita dei prodotti e seguendo la stessa tendenza al Nord oggi rappresenta una vera e propria diffusione del gusto tipico meridionale del caffè di qualità, finalmente apprezzata da chi preferendo la praticità dei distributori automatici alla moka, non intende per questo rinunciare al gusto intenso e inconfondibile del buon caffè SAICAF il cui profumo vi attende alla "Venditalia" di Milano, padiglione 16, stand E15.

RIFLESSIONI: IMMAGINI CHE RACCONTANO UN’AZIENDA Il 16 dicembre 2005, Coges SpA ha presentato presso il Teatro Civico di Schio “Riflessioni”, un libro fotografico dedicato ai volti, ai gesti e alle attività di chi quotidianamente lavora all’interno dell’azienda. Come riportato dall’Amministratore Delegato Marco Adriani, in questa serie di immagini Coges, come in uno specchio, si vede e si scopre per quello che è, o per quello che vorrebbe essere. Laddove i protagonisti assoluti non sono solo i numeri, i prodotti, le strutture, ma l’univocità delle persone che in azienda hanno saputo portare la loro umanità. D.A.ITALIA 44

Come in un album di famiglia in cui si conservano i ricordi più cari “Riflessioni”, in una sorta di omaggio a quanti in Coges hanno profuso le proprie energie, racconta con un ritmo quasi romanzesco la vita di un’impresa, lasciando cogliere a chi osserva il susseguirsi dei fotogrammi, le sfumature della storia che vi si cela dietro. Quello che ne emerge è quasi uno spazio immaginario, uno spaccato di vita, un luogo d’incontro dove, accanto alla routine delle cose da fare, trovano spazio le idee ed i sentimenti di chi ancora sogna, progetta, crea.



La nuova filosofia del vending

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novità nel vending CUNO: I NUOVI FILTRI DELLE LINEE “AQUA-PURE COMMERCIAL”

Grandi vantaggi dai filtri per acqua grazie alla nuova tecnologia integrata con i nuovi filtri delle linee “Aqua-Pure Commercial”, CUNO, oggi facente parte del gruppo 3M, introduce “IMPACTechnology”. Si tratta di una tecnologia filtrante avanzata a carbone pre-attivato con membrana integrata. Grazie a questi progressi nel campo della filtrazione, la gamma CUNO abbina filtri pieghettati a grande area insieme ad un brevettato blocco rigido in policarbone pre-attivato che si trova all’interno di una singola cartuccia di grande formato. Tale cartuccia, si pone ai massimi livelli per quanto riguarda la resa, la capacità di portata e di durata. Per questo motivo, ora è possibile eliminare la pre-filtrazione dell’acqua. I filtri realizzati all’insegna di “IMPACTechnology” sono costruiti per assicurare bevande frizzanti e

non frizzanti di qualità uniforme oltre a ridurre gli interventi di manutenzione sui sistemi postmix. Apportano inoltre notevoli vantaggi per i fabbricatori del ghiaccio e consentono di risparmiare spazio, visto che un unico filtro può assolvere le funzioni di numerosi elementi filtranti standard. I filtri da 0,2 micron riducono il tenore microbico dell’acqua e proteggono i consumatori dalle cisti di criptosporidium e dal 99,9% dei comuni patogeni. Il prodotto IMPACT include una membrana bistrato che trattiene le particelle più grandi nello strato esterno, rimuovendo batteri e cisti nello strato interno più fine. In seguito, l’acqua passa attraverso un blocco di carbone in grado di eliminare il sapore di cloro o l’odore causato da altri organismi. Le cartucce non predisposte alla filtrazione delle “cisti”,vengono offerte con involucro in polipropilene pieghettato; tali applicazioni trovano il

loro impiego in presenza di molto sporco. Sono inoltre disponibili cartucce per la prevenzione della corrosione e la riduzione della clorammina. Le connessioni di ingresso e di uscita sono realizzati in materiale BSPT con attacchi da 1/2 pollice per la nuova testa predisposta alle alte portate. Da oggi sono disponibili anche le testate da 3/8 di pollice realizzate con materiale BSTP; scopo, quello di facilitare il collegamento diretto alla rete idrica. La nuova linea di prodotti Aqua-Pure Commercial include numerosi vantaggi per le bevande calde; Inoltre, incorpora la gamma di filtri ScaleGuard per il controllo del calcare, ora disponibile con una ulteriore cartuccia a media capacità. L’intera gamma si compone di cartucce incapsulate “Sanitary Quick Change”, con guarnizioni integrali per sostituire i filtri in modo rapido e semplice. Finalmente anche gli operatori addetti al caricamento saranno in grado di provvedere alla sostituzione, ruotando semplicemente di quarto di giro la cartuccia rispetto alla testata. Grazie a questo sistema si riduce al minimo il rischio di perdite e contaminazione oltre ad eliminare la necessità di una rubinetto separato per l’arresto dell’acqua. L’eventuale aggiunta di un manometro, permetterebbe di monitorare i filtri nella maniera più semplice nei confronti di potenziali occlusioni. Inoltre, lo smaltimento potrà avvenire mediante incenerimento, senza nuocere all’ambiente. Le cartucce e le teste di nuova produzione completano la gamma Aqua-Pure e le altre linee di prodotti Cuno.

IL DISTRIBUTORE AUTOMATICO DI SOFTWARE OPEN SOURCE Si chiama Freedom Toaster e ha tutto l'aspetto di un distributore automatico, ma quello che eroga non sono lattine o bibite, caffè o the, bensì del software di tipo FOSS (free and open source software). L'idea arriva dal Sud Africa e consiste in una macchina da installarsi in luoghi quali scuole, biblioteche e supermercati. Il progetto è sponsorizzato dalla Shuttleworth Foundation ed è stato lanciato un anno fa ottenendo un considerevole interesse. Il sistema impiega uno schermo sensibile al tatto per selezionare e ottenere gratuitamente

una ventaglio di strumenti FOSS (sistemi operativi Linux, software applicativo, ecc.). Il software viene prelevato inserendo all’interno del Freedom Toaster un CD vergine. Sullo schermo sono disponibili informazioni sul programma selezionato dagli utenti, incluso il numero di supporti necessari per poterne effettuare una copia. L'idea di fondo di questo progetto è quella di aiutare gli abitanti di aree con una limitata o nulla disponibilità di connessione alla rete a procurarsi delle soluzioni sofware anche in assenza di banda. D.A.ITALIA 47


novità nel vending RIO LOMBARDO PRESENTA LA “POESIA IN CHICCHI” Rio Lombardo, responsabile commerciale del gruppo Illiria, si è ancora una volta segnalato per una simpatica iniziativa nel mondo del vending. Oltre ad essere riuscito a comparire per la terza volta in un canale nazionale della televisione, per presentare tematiche legate alla distribuzione automatica (dopo due apparizione al Tg2, è stata la volta di Geo&Geo per parlare di raccolta differenziata), ha presentato un libricino dedicato al caffè intitolato: “Poesia in chicchi”. La redazione di D.A. Italia l’ha brevemente intervistato.

Come è nata l’idea di questo piccolo libro? L’idea è nata dopo aver fatto alcune degustazioni di caffè al termine di particolari spettacoli realizzati da un amico attore, Carlo Pontesilli. Sono stato coinvolto emotivamente dall’atmosfera e dalla partecipazione del pubblico che degustava la miscela Tosto Caffè d’Arte e veniva invitato a scrivere ciò che sentiva in quel momento. Ne è nato un volumetto creato da quanti, appassionati o meno del caffè, hanno voluto lasciare una traccia a futura memoria.

Ci può leggere una breve lirica? Apro a caso il libricino. Se scrivessi un pensiero per te ogni volta che hai allietato il mio palato sarei l’autrice del libro più lungo del mondo (Serena L.)

Quindi le poesie sono spontanee manifestazioni di persone non certo abituate a comporre versi? Certamente. Quello che mi è sembrato bello e interessante è che tutti, dico tutti, pur non avendo una particolare propensione al caffè o alla letteratura, in questa occasione si sono sentiti spronati a diventare poeti di se stessi, anche se “in transito”.

CAMLOCK LAUNCHES NEW ‘CAMATIC’ 12-PIN LOCKING SYSTEM Camlock Systems has launched a new 12-change ‘Camatic’ lock system for use in the vending industry, which minimizes the risk of loss through unauthorized duplicate keys being used to open locks. The new lock offers superb pick resistance and combines several Camlock technologies into one product including a 12 pin RPT mechanism, the proven Camatic combination change system

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and the award-winning and patented ‘Octagon’ design. Available in two types of locking insert, standard and short length, the 12-change lock will suit almost all pop-out T-handles fitted to vending machines. Its re-programmable mechanism eliminates the need to replace locks when key security is breached due to the loss or theft of keys. Where frequent or routine combination changes are required, the increased number of combinations available in the 12-change version provides for a longer system life over 8change locks, a favourite over the years on vending machines. Each suite of Octagon Camatic locks and keys is built to a unique combination and allocated exclusively to one user. This customer alone may purchase further quantities of locks or keys as part of the suite, and only by way of a written order. Additionally, this unique key combination may be registered with Camlock, by the customer providing signatures of personnel authorized to order extra keys. Then, Camlock will only

accept orders for extra keys signed by a permitted person. The Octagon patent ensures that only Camlock Systems may legally produce Octagon locks and keys. Together with good key management by the customer, this combination of exclusivity, registration and control eliminates as far as possible unauthorized keys being in circulation. The new Camlock 12-change Camatic lock is of all-brass construction, offering excellent durability, and can be suited together with other 12 pin products, i.e. different lock types supplied with the same combination. The new lock is also available in a choice of three cam locks, with 18mm, 25mm or 30mm body length, to fit a wide range of change machines and other applications. About Camlock Camlock Systems is one of the World’s leading designers, manufacturers and suppliers of industrial locks and locking systems. Their comprehensive range of specialist locking products is designed to meet the increasing demand for ever more sophisticated security solutions from customers across a wide range of markets, including the vending, gaming, retailing, electronics, street furniture, general engineering and computer industries.




Aiabo news LA CONVENTION DELLE FEDERAZIONI EUROPEE DELL’ACQUA IN BOTTIGLIA DI BERLINO

Dal 21 al 24 novembre 2005 si è svolta a Berlino la Convention EBWA/EFBW, le federazioni europee dell’acqua in bottiglia. Nell’ambito delle varie commissioni ad assemblee generali sono emerse alcune importanti posizioni ed assunte decisioni che meritano attenzione.

EFBW (European Federation Bottled Water) Tutte le Associazioni Nazionali rappresentate in EBWA hanno unanimemente deciso di abbandonare la EFBW e riprendere l' autonomia di EBWA per garantire una maggiore rappresentatività ed interesse sul boccione.

Nuova situazione organizzativa EBWA Il nuovo assetto direttivo dell’EBWA per il biennio 2006/2007 è il seguente: Presidente: Vice Presidente: Segretario:

Ian Painter (NESTLE’ WATERS DIRECT) Peter Hogersvoort (DOLPHIN) Gustav Felix (Presidente Associazione Tedesca GBWA)

Principali iniziative 2006 - Formato un gruppo di lavoro incaricato di definire il metodo e le frequenze di controllo dei coolers per il controllo della carica batterica contenuta nell’acqua prelevata dagli stessi; definita una soglia massima di accettazione della carica batterica totale di 100.000 colonie a 22°C per 72 ore e a 37°C per 24 ore. - Zenith International Publishing, la società editoriale della Zenith, ha deciso di riunire le testate di H2O Europe e The Point, per dar vita ad un unico magazine dal titolo Cooler Innovation; questa rivista, che verrà pubblicata in 6 numeri per anno, riunirà le notizie, analisi ed iniziative sia del settore boccioni che point of use, a testimonianza dell’evoluzione costante e decisa del P.O.U. nel mercato. La rivista H2O Europe resterà in vita come organo editoriale dell’EBWA, nelle occasioni che quest’ultima riterrà opportune.

CORSO TECNICO DI FORMAZIONE IN MATERIA DI SANIFICAZIONI Con la crescita del Settore acque in boccione c’è sempre maggiore coscienza dei rischi legati all’igiene che possono compromettere la serietà e l’immagine delle aziende, l associazione e il settore. È importante che il personale sia preparato nella sanificazione dei refrigeratori e nelle implicazioni di una cattiva gestione di tutto il ciclo di manutenzione dei refrigeratori e gestione dei boccioni. Per cui AIABO invita tutti gli operatori, Soci e non Soci a far partecipare il proprio personale al corso tecnico di formazione in materia di Sanificazioni organizzato da AIABO, che si terrà: Venerdì 10 marzo 2006 dalle ore 9.30 alle ore 16.00 presso la sede: BPM - Via Modena, 53 - Castelvetro (MO). Tel + 39 059.754407 Il corso avrà la durata di un giorno ed è rivolto agli operatori nella gestione di refrigeratori d acqua in boccioni. Si sottolinea che la partecipazione è nominativa ed è estesa a tutte le Aziende del settore che volessero partecipare. Per i NON SOCI AIABO viene richiesta una quota di partecipazione a persona di Euro 50,00, mentre per i SOCI la partecipazione è gratuita. MATERIALE DIDATTICO: Ai partecipanti sarà distribuita una copia della documentazione discussa in sede del corso: dispensina EBWA, schede tecniche dei refrigeratori presentati e diploma. SISTEMAZIONE ALBERGHIERA: Per eventuali pernottamenti nelle vicinanze della sede BPM potete contattare direttamente: Hotel Guerro - Via Destra Guerro n° 18 - Castelvetro (MO) - Italia tel. +39 059 799791 - fax +39 059 799794 - e-mail: info@hotelguerro.it (il costo del pernottamento è a carico dei partecipanti). AGENDA LAVORI Ore 9.30 registrazione partecipanti Ore 10.00 inizio lavori: carica batterica, formazione, diffusione, pericolosità (testo EBWA, relatore Sartori) Ore 10.45 Boccioni e tappi: caratteristiche e problematiche (relatore Tassinari) Ore 11.00 Coffee Break Ore 11.15 presentazione di vari tipi di refrigeratore e modi di sanificazione incluse le metodologie a vapore e ionizzazione (relatore Baffoni con la collaborazione di Prada Moroni e Sartori). Ore 13.00 Pranzo Ore 14.30 question time confronto di esperienze, verifica dell incontro Ore 15.15 WEEE e raccolta differenziata delle apparecchiature elettriche. Presentazione della problematica e aggiornamento sulla situazione attuale (relatore da definire) Ore 16.00 consegna dei diplomi e saluti. Relatori: Sigg. Cesare Tassinari, Roberto Sartori, Antonio Baffoni, Gustavo Prada Moroni.

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VENDITALIA 2006

VENDITALIA RINNOVA L’APPUNTAMENTO Venditalia, la più grande manifestazione internazionale dedicata al mondo della Distribuzione Automatica, rinnova il suo appuntamento a Milano dal 29 Marzo al 1 Aprile 2006 per offrire, un’ampia panoramica su uno dei settori più sviluppati del mercato italiano. Oltre 200 espositori e 20 000 metri quadrati di superficie espositiva per far conoscere l’evoluzione del mercato, confrontarsi con operatori di altri paesi, attivare importanti contatti business. L’edizione 2006 occuperà il padiglione 16 I e 16 II di Fieramilanocity che da sempre fa della qualità delle strutture e dei servizi uno dei plus che la caratterizzano. Preaccredito on line per i visitatori, hospitality, web point, info point, iscrizione sul portale di expopage, interpretariato, allestimenti personalizzati: questi e tanti altri i servizi offerti in vista della manifestazione. VENDITALIA PER IL MERCATO INTERNAZIONALE La crescente internazionalizzazione del settore che vede di anno in anno aumentare l’interesse di operatori ed espositori esteri nei confronti della manifestazione è un indicatore positivo del notevole successo che ha riscosso il salone nelle sue precedenti edizioni e del trend evolutivo che accompagna il comparto. In forte crescita il numero di espositori stranieri provenienti da Germania, Spagna, Inghilterra, Austria, Belgio, Svizzera, Francia, Olanda, Repubblica Ceca, Stati Uniti e Giappone. Un evento di grande richiamo che per dare spazio e voce alle sempre maggiori richieste di partecipazione ha eletto Milano a capitale del vending. La città che si colloca in una posizione di assoluto prestigio non solo a livello europeo ma anche a livello mondiale per sviluppo e innovazione rappresenta quindi il palcoscenico più adatto a promuovere un settore che sta vivendo un momento di forte crescita, grazie alla notevole diversificazione dei prodotti apprezzati non solo in Italia ma anche all’estero e grazie a macchine tecnologicamente avanzate e dal design sempre più accattivante. IL SITO UFFICIALE E LA NEWSLETTER Le novità per l’edizione 2006 si muovono anche lungo percorsi digitali. La recente creazione di una newsletter dedicata alla fiera e più in generale al mondo della distribuzione automatica offre un’ampia panoramica sulle novità di settore e gli sviluppi del mercato con news, interviste, approfondimenti e immagini per adetti ai lavori e non. A quanti sono

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interessati a partecipare alla manifestazione la newsletter fornisce anche una guida con tutti i contatti e le informazioni utili riguardanti la fiera e i suoi servizi. E per il tempo libero non mancano interessanti proposte di svago e divertimento. Per iscriversi basta collegarsi direttamente al sito di Venditalia www.venditalia.com e compilare il form dedicato. Il nuovo spazio interattivo, completamente rinnovato non solo nella veste grafica ma anche nelle funzioni e nei contenuti rappresenta un’altra importante finestra di dialogo con gli operatori di settore e un valido strumento per promuovere al meglio la più importante mostra internazionale della Distribuzione automatica offrendo un servizio ricco e dinamico in linea con le esigenze e le aspettative degli utenti. Dal sito si potrà accedere virtualmente alla fiera, visitando l’area espositiva e consultando le categorie merceologiche insieme all’elenco degli espositori. LA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA IN ITALIA SECONDO I DATI CONFIDA Un miliardo e mezzo di euro il fatturato, 780.000 distributori automatici in funzione, oltre 30mila addetti, circa 17 milioni le persone che li utilizzano con regolarità, 60% la quota di fatturato dell’esportazione italiana di distributori nel mondo. Questa è la fotografia scattata da Confida, l’Associazione Italiana distributori Automatici, che pone l’Italia ai vertici della classifica dei Paesi Europei nel settore del vending. Interessante è anche quanto emerge da un elaborazione della Camera di Commercio di Milano sui dati del registro delle imprese al terzo trimestre 2005: in un anno si è registrato in Italia un aumento del 4,3 % delle aziende di distribuzione automatica. Milano con 169 imprese rappresenta la capitale di un settore che conta 2.123 aziende. Segue Roma con 139 imprese (6,5% del totale) e Torino con 90 (4,2%). La regione che registra la maggiore concentrazione è la Lombardia che raggruppa il 16% del totale nazionale. Al secondo posto il Lazio con 204 aziende (9,6%) e terzo il Veneto con 198 (9,3%).Da un recente studio condotto da AcNielsen risulta che il 29% degli italiani acquista regolarmente da distributori automatici, il 19% in ufficio, il 15% in ospedale, il 7% nelle stazioni di servizio. Per quanto riguarda la tipologia dei consumi al primo posto si colloca il caffè e i suoi derivati che detengono una quota del 66% degli acquisti effettuati presso i distributori. Seguono le acque minerali (12%), le bevande fredde (8%) e gli snack (14%).


Venditalia 2006: parola al Presidente, Sergio Pieralisi COME STA IL MERCATO ITALIANO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA? Sta bene, grazie. Scherzi a parte, il Settore è tutt’ora in costante crescita in Italia. Le offerte di ristorazione (così come le necessità dei Clienti) sono sempre in evoluzione pertanto occorre solamente essere vigili circa le nuove esigenze del mercato per trovare nuove possibilità di sviluppo della propria azienda. Questo grazie anche alle imprese di fabbricazione di distributori automatici che offrono prodotti sempre più affidabili dal punto di vista funzionale, tecnico, igienico; nonché, come detto prima, alle aziende di prodotti alimentari che sempre più offrono al nostro settore prodotti appositamente studiati; tutto questo permette alle aziende di gestione di migliorare sempre la propria offerta potenziando sia il rapporto commerciale col proprio cliente che il fatturato. Grazie a questa maggiore penetrazione di mercato, oggi le aziende di gestione non sono più dei “semplici commercianti comprimari” ma hanno assunto un ruolo importante nel collaborare con i produttori, contribuendo essi stessi nella ricerca ed innovazione. Tutto questo va a beneficio dell’intero settore in quanto, se è vero che sono principalmente le più importanti società di gestione ad investire in ricerca, i benefici si riversano anche su quella importante fascia di operatori del settore medio/piccoli che in Italia sono numerosi, così come in altri Settori essendo una specificità del nostro “Sistema industria”. COSA DOBBIAMO ASPETTARCI DALLA NUOVA EDIZIONE DI VENDITALIA 2006? Se la riuscita imprenditoriale della prossima manifestazione di VENDITALIA 2006 si dovesse misurare sull’entusiasmo di quanti ci stanno lavorando, sull’interesse che stanno dimostrando gli espositori e sull’attesa degli operatori del Settore, possiamo fin d’ora “cantare vittoria”. Desidero in questa sede innanzitutto, ringraziare l’Ente fiera di Genova che ci ha ospitato per le prime 4 edizioni della manifestazione contribuendo, trasmettendoci la loro esperienza, a raggiungere la qualifica di “Fiera Internazionale”. La nuova Esposizione si presenta su un palcoscenico quale la Fiera di Milano City che si adatta perfettamente al raggiungimento dell’obbiettivo di “Fiera mondiale del Vending” a cui la nostra Associazione ambisce. La struttura della nuova area, permetterà a tutti gli espositori di presentare la propria gamma di prodotti nella cornice più adeguata ed a tutti i visitatori di poter meglio analizzare ed apprezzare tutte le novità che saranno senz’altro presentate. Quest’anno intendiamo raggiungere la cifra di oltre 12.000 visitatori nei 4 giorni di manifestazione, pertanto sarà necessario che tutta l’organizzazione funzioni alla perfezione per consentire ai partecipanti di ottimizzare l’avvenimento. Come Presidente della Società Venditalia Servizi, devo concentrare l’attenzione, assieme ai miei colleghi del Consiglio ed ai collaboratori, allo studio di tutti gli aspetti organizzativi ; come dirigente di un’importante Società di gestione in Italia posso “sussurrare” che la prossima Fiera sarà foriera di importanti novità, pertanto, gli assenti avranno doppiamente torto. PERCHÈ UNA FIERA DEL VENDING? Dovrei risponderle – perché no! – Oggi l’Italia rappresenta senz’altro il terzo Paese mondiale per interesse verso il Vending, dopo il Giappone e gli Stati Uniti, in cui la “cultura” del self-service è consolidata ormai da parecchi decenni; questo per quanto riguarda i consumi. Per quanto riguarda invece la produzione, l’industria italiana è all’avanguardia. Infatti le nostre aziende industriali esportano distributori automatici in tutti i Paesi di questo nostro pianeta e sono apprezzate per il design, per le innovazioni tecnologiche, per la qualità con cui i distributori sono costruiti. A quanto sopra dobbiamo sommare l’esperienza che la nostra industria ha nel “caffè espresso all’italiana”. È noto che la “nostra tazzina di caffè” si sta sviluppando il tutto il mondo

e che le nostre aziende torrefattrici stanno aprendo “locali di degustazione” ovunque. Di conseguenza anche il Settore Vending partecipa con la propria tecnologia industriale e la propria esperienza allo sviluppo di questo business contribuendovi fattivamente portando questa nostra tradizione non nei locali più sofisticati, ma dove la gente lavora senza distinzione di stato sociale. Voglio precisare che la nostra industria non è ricercata solo per la tecnologia verso il caffè espresso, ma che tutta la sua gamma, dai distributori di bevande fredde e quelli di pasticceria, è apprezzata ovunque; non tralasciando poi le aziende che operano nella ricerca tecnologica di nuovi sistemi di pagamento quali gettoniere rendiresto, tessere elettroniche ed altro. Voglio inoltre ricordare che l’industria italiana è prima nel mondo anche per la costruzione di piccoli distributori che utilizzano cialde e/o capsule di caffè e bevande calde varie. Detto tutto questo, una fiera specializzata e di importanza mondiale organizzata in Italia è nella logica delle cose. COME VEDE IL FUTURO DELLA D.A. IN ITALIA E NEL MONDO? Vedo ed auspico un futuro in cui la distribuzione automatica sia ancora di più al nostro servizio durante tutta la giornata. Oggi, in Italia, distribuzione automatica vuol principalmente dire servizio di ristoro all’interno di fabbriche, enti, ospedali ed uffici. Io credo che nei prossimi anni il servizio si amplierà rivolgendosi anche al pubblico,offrendo a tutto il Settore nuove possibilità di sviluppo. Oggi in Italia, nelle ore serali, non è possibile approvvigionarsi quasi di nulla perché tutti i negozi sono chiusi e questo vale anche per la maggioranza di bar/pasticcerie/gelaterie. PERCHÉ NON PENSARE DI SVILUPPARE I SERVIZI AL CONSUMATORE TRAMITE MACCHINE AUTOMATICHE? Queste potrebbero essere locate in punti strategici della città, potrebbero essere posizionate all’interno di pubblici esercizi per il servizio notturno, si potrebbero aprire “bar” completamente automatici ed aperti 24 ore al giorno, pensiamo a servizi di ristoro automatici in musei, biblioteche nonché negozi completamente automatici come sono già presenti all’estero. Per far questo è però necessario che le attuali disposizioni in materia di commercio ed autorizzazioni si estendano a queste nuove soluzioni organizzative. Per quanto riguarda il mondo, come ho già detto, la nostra tecnologia nel caffè espresso farà sì che le nostre imprese siano senz’altro privilegiate rispetto a quelle di altri Paesi stranieri. Per quanto riguarda l’utilizzo dei distributori, all’infuori dei Paesi prima menzionati e di qualche altro, c’è tanto da fare perché la distribuzione automatica si rivolge marginalmente al mercato industriale e, al contrario dell’Italia, più su quello al pubblico, anche perché non c’è una diffusione così radicale di pubblici servizi, particolarmente nei Paesi dell’Est europeo potrebbe contribuire a migliorare la situazione dal punto di vista igienico, della sicurezza alimentare e commerciale. Sono certo che una forma di commercio così dinamica, comoda ed a prezzi calmierati rispetto ad altre forme commerciali, sia sempre più destinata ad accrescere la propria presenza sul mercato e che noi gestori, in Italia come all’estero, siamo pronti per accettare queste nuove sfide che il mercato ci offrirà. D.A.ITALIA 53


mondo associazione Le news dall’associazione Europea EVA

IL COMITATO ESECUTIVO DI EVA HA CONFERMATO LE PRINCIPALI CARICHE ELETTIVE DELL’ASSOCIAZIONE Il 27 gennaio 2006, durante l’ultima riunione del Comitato Esecutivo di EVA, sono stati riconfermati nella loro carica il VicePresidente Arnaud Van Amerongen e il Tesoriere Roger Williams. Augusto Garulli era già stato rieletto Presidente in dicembre, immediatamente dopo la costituzione del nuovo Comitato Esecutivo. Arnaud Van Amerongen è il rappresentate EVA dei Fabbricanti e il Presidente uscente dell’ EVMMA (European Vending Machine Manufacturers’ Association). Roger Williams è tesoriere di EVA ormai da 12 anni consecutivi. LE BANCONOTE DA 1 E 2 EURO TORNANO ALLA RIBALTA Un deputato italiano del Parlamento europeo, Amalia Sartori (Forza Italia, partito del premier Silvio Berlusconi), ha presentato una dichiarazione scritta per riaprire il dibattito sull’emissione di banconote da 1 e 2 euro. Molti europarlamentari hanno sottoscritto la dichiarazione, depositata poi presso le competenti istituzioni dell’UE. L’EVA ha contattato la Banca centrale europea e la Commissione europea per ribadire la posizione del nostro settore sulla questione delle banconote a bassa denominazione, ed ha ricevuto garanzia che il rapporto adottato dal Consiglio dei Governatori della BCE è ancora valido. Il rapporto in questione concludeva che i costi superavano i benefici, anche per settori cash-intensive come la vendita al dettaglio e la distribuzione automatica. LE DRASTICHE MISURE DELLA UE SUGLI HFC Alla fine di ottobre il Parlamento europeo ha approvato drastiche misure per controllare e vietare i gas a effetto serra nella refrigerazione e nel condizionamento dell’aria, per far sì che l’UE possa onorare gli impegni assunti con il Protocollo di Kyoto. In base a questi nuovi provvedimenti, gli Stati membri dell’UE possono adottare leggi ancora più rigorose su base individuale, obbligando i produttori a adeguarsi a diverse normative, in quanto vendono i loro prodotti in tutta Europa. Attualmente l’EVA sta valutando se tale divieto rappresenta un minaccia per i soci fabbricanti di macchine. L’EVA ha sottolineato le difficoltà derivanti dal lavorare con diverse normative nazionali, dall’assenza di sistemi di refrigerazione alternativi economicamente validi, dagli elevati costi inflitti da questa normativa e, non meno importante, dal lungo periodo transitorio. L’EVA continuerà a monitorare la legislazione proposta.

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PLASTICA NON BIODEGRADABILE VIETATA IN FRANCIA DAL 2010 Ad ottobre l’Assemblée Nationale (il parlamento francese) ha votato un emendamento per vietare in Francia, a partire dal 1°gennaio 2010, tutti gli imballaggi e i sacchetti di plastica non biodegradabile. Myriam Decoeur-Michel, Delegato Generale NAVSA, l’associazione francese del vending, ha segnalato la difficoltà di applicare queste norme già dal 2010. Anche se i bicchierini di plastica non rientrano in questo progetto di legge, il documento proposto resta una minaccia, in quanto avrebbe delle ripercussioni sul settore della distribuzione automatica. L’emendamento ha suscitato la reazione anche della Fédération du Commerce et de la Distribution (FCD), dato che gli imballaggi biodegradabili non sono economici né ecologici. La produzione dei sacchetti di plastica biodegradabile sarebbe molto più costosa e richiederebbe enormi quantità d’acqua. La NAVSA continua a monitorare il dibattito in senato, che attualmente punta ad un divieto limitato ai sacchetti di plastica non biodegradabile dei supermercati (e non a tutti gli imballaggi). La questione sarà ripresa e discussa a dicembre da rappresentanti di camera e senato. Potranno esserci delle novità, fra cui un possibile posticipo al 2012 dell’attuazione della legge. QUALITÀ E SICUREZZA DELL’ACQUA All’ultima riunione dell’11 ottobre il Comitato Igiene e Legislazione Alimentare (Hygiene and Food Law) dell’EVA ha discusso sulla necessità di elaborare o meno una guida comune del vending europeo sull’acqua. Pur non essendoci prove di rischio batterico nell’acqua, il problema viene percepito in modo diverso da paese a paese, ed è stato suggerito di discutere la produzione di una guida comune. Il progetto è stato respinto in quanto, secondo il Comitato, non c’erano motivi sufficienti per elaborare un documento di questo tipo. Le informazioni necessarie per produrre delle linee guida sono messe a disposizione da alcuni soci EVA esperti in materia. A seguito della direttiva 98/83 del Consiglio, l’AVA (associazione del vending in rappresentanza di Regno Unito e Irlanda) ha intrapreso l’iniziativa di produrre una guida, attualmente in fase di revisione per integrarvi le ultime informazioni, destinata ai propri soci. I soci interessati nell’elaborare le proprie guide sono invitati a contattare il segretariato dell’EVA e il Comitato Igiene e Legislazione Alimentare per ulteriori informazioni e per un’eventuale consulenza. L’ASSOCIAZIONE TURCA DEL VENDING Il 20 ottobre l’EVA ha organizzato una riunione di lancio a Istanbul per costituire la TVA, ossia l’associazione turca del vending. Nel corso dell’incontro, i rappresentanti di tutti i settori del vending hanno raggiunto un accordo per continuare a collaborare ai fini del consolidamento dell’associazione.


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Catherine Piana, Director General EVA, ha presentato l’EVA e illustrato i vantaggi del creare un’associazione, portando la testimonianza delle associazioni dei nuovi Stati membri UE. Ali Orhan Karagülle, General Manager di Vend Café/ Karman e uno dei fondatori dell’associazione turca del vending, è intervenuto con una presentazione sul mercato nazionale, sottolineando l’importanza di un’ampia rappresentanza e partecipazione degli operatori del vending all’interno dell’associazione. Ha dichiarato che la congiuntura economica è favorevole per lo sviluppo del vending in Turchia. Una riunione quanto meno tempestiva, dato che erano appena stati avviati i negoziati di adesione all’UE. Alla fine, l’introduzione nel 2005 delle nuove monete in lira turca ha dato il segnale che il settore aspettava. Con il sostegno dell’EVA, l’associazione turca del vending ha già fatto molta strada nel processo di creazione. Prima del lancio, le aziende associate fondatrici avevano già presentato gli statuti alle autorità, poi approvati a metà novembre. ALL’ITALIA LA VICE-PRESIDENZA DELL’EVMMA

Jürgen Utschig della Sielaff GmbH & Co. KG per il periodo 2006-2007. Il Consiglio ha poi eletto Luca Ariani, della FAS International S.p.A., nuovo vicepresidente. Considerando il peso italiano nel settore fabbricanti macchine europeo, questa designazione è stata accolta con grande favore. LA CONFERENZA “HEALTHY EATING: VENDING SOLUTIONS” A BRUXELLES Il 27 aprile 2006, presso l’Hotel Sheraton Airport di Bruxelles, EVA ha organizzato un importante conferenza sulle sfide e le opportunità dell’industria del vending. La conferenza avrà come Chairperson il Presidente della Task Force EVA su Dieta e Nutrizione: Gillian White. D.A. Italia presenzierà all’evento e ne darà un ampio risalto in uno dei prossimi numeri della rivista. Per maggiori informazioni invitiamo tutti i nostri lettori a collegarsi su sito di EVA www.eva.be, pubblichiamo comunque il programma originale della manifestazione (in inglese).

All’ultima riunione tenutasi il 30 settembre, il presidente del Consiglio EVMMA, Arnaud Van Amerongen della ETNA Vending Technologies b.v., ha passato l’incarico di presidenza EVMMA al presidente designato

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a non esserci

La pi첫 importante

fiera internazionale della Distribuzione Automatica si sposta a Milano

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mondo associazione Confida Comunica

Il 6 febbraio, nell’ambito di MIA, la mostra internazionale dell’alimentazione, CONFIDA – Associazione italiana della distribuzione automatica – ha parlato del futuro della distribuzione automatica, settore in cui l’Italia detiene la leadership europea e mondiale. Il nostro Paese è infatti uno dei maggiori esportatori di distributori automatici in Europa ed è certamente ai vertici della classifica mondiale. Quali le linee da seguire? Sicurezza, educazione e riposte ai nuovi stili di vita. Data la location romagnola, Confida ha colto l’occasione per lanciare un appello alla diffusione dei distributori anche sulle spiagge della riviera. Il convegno dal titolo:

Il futuro della Distribuzione Automatica tra qualificazione e sperimentazione IL COMUNICATO STAMPA CONFIDA SULLA MANIFESTAZIONE Da MIA, Mostra Internazionale dell’Alimentazione in corso a Rimini, un annuncio per diffondere i distributori automatici nelle spiagge della riviera romagnola. Con l’occasione si rinnova l’impegno del settore anche nella lotta all’obesità. ANCHE IN SPIAGGIA I DISTRIBUTORI AUTOMATICI DI ALIMENTI E BEVANDE La sfida saranno le nuove tipologie di alimenti: gelati, macedonie e alimenti freschi in genere da affiancare a quelli tradizionali. Sono circa 800.000 i distributori automatici in funzione e quasi 20 milioni le persone che li utilizzano con regolarità. La distribuzione automatica scende in campo anche sul tema della lotta all’obesità, sperimentando nuovi alimenti per consentire consumi sempre più variati e completi. Annunciato un progetto pilota che riguarderà alcune scuole delle province di Forlì e Cesena dal significativo titolo “FRUTTA SNACK, Melamangio con gusto”. Rimini, 6 febbraio 2006 – CONFIDA, l’associazione italiana della distribuzione automatica alimentare, per la prima volta presente al MIA, Mostra Internazionale dell’Alimentazione di Rimini, annuncia un cambiamento di rotta nella diffusione dei distributori automatici. Un tempo quasi esclusivo appannaggio dei luoghi di lavoro (uffici, scuole, ospedali, …), oggi invece molto diffusi anche in luoghi aperti al pubblico come stazioni ferroviarie, metropolitane, musei, biblioteche, palestre, centri di bellezza,… Questa evoluzione è possibile grazie alla maggiore sicurezza e affidabilità dei distributori che rispettano tutti i requisiti della legge nazionale ed europea per funzionare anche all’aperto e in luoghi pubblici. L’associazione coglie quindi l’occasione per fare un appello ai comuni della riviera romagnola e ai gestori degli stabilimenti balneari per diffondere i distributori anche in spiaggia. Affiancare i distributori ai normali punti di ristoro consentirebbe di soddisfare le esigenze dei numerosi turisti della riviera che hanno orari spesso insoliti e diversi da quelli della normale apertura giornaliera. Per quanto riguarda la tipologia di consumi, l’italiano è affezionato al caffè, anche se la situazione sta gradualmente evolvendo verso una varietà sempre più ampia di alimenti e bevande. Se si considera la tipologia di consumi, circa il 50% è costituito da D.A.ITALIA 58

bevande calde e fredde e il restante 50% da alimenti e snack. Un fortissimo incremento nell’ultimo periodo ha avuto il consumo dell’acqua minerale. Una certa diffusione, anche a seguito dell’impegno dell’associazione, stanno ottenendo nuovi alimenti che si affiancano a quelli tradizionali come yogurt, gelati, macedonie, succhi di frutta e alimenti vari di origine ortofrutticola. Si tratta di prodotti che avrebbero una perfetta collocazione proprio nei consumi estivi di un pubblico generalmente molto attento all’alimentazione e al proprio benessere fisico. Il vending rappresenta non solo una risposta pronta, pratica e di qualità, ma anche un utile servizio reso alla collettività per la consumazione fuori casa di una sempre più ampia gamma di prodotti alimentari e di bevande a costi contenuti, garantendo un approvvigionamento 24 ore su 24, 7 giorni su 7, ogni giorno dell’anno. L’associazione ha colto l’occasione anche per rinnovare l’impegno nella lotta all’obesità. Per fare questo, non è possibile agire soltanto sulla riduzione dei consumi calorici, ma è fondamentale educare a sani e corretti stili di vita. Non esistono alimenti da bandire o eliminare, ma piuttosto ci deve essere un serio impegno da parte di tutti: scuole, famiglie, aziende e istituzioni verso l’educazione non solo alimentare, ma anche più in generale alla salute. Un’alimentazione equilibrata è quindi da associare ad una corretta attività fisica e ad un equilibrio di benessere globale. “Esistono alcuni aspetti da non sottovalutare nella Distribuzione Automatica di cibi e bevande. – ha ricordato Carlo Cannella, Professore Ordinario di Scienza dell’Alimentazione all’Università La Sapienza di Roma – Ad esempio l’offerta di cibi confezionati e in monoporzione ha finalità educative per l’igiene ed il corretto utilizzo del cibo in quantità appropriate per il benessere. Similmente la varietà e la sicurezza dei cibi offerti: snack dolci e salati, frutta fresca e secca, sandwich, panini, pizza, piatti pronti, gelati, bevande calde e fredde, oltre a soddisfare le esigenze più diverse, educa a consumi alimentari variati, ma si può fare di più. La moderna distribuzione può assumere anche un ruolo di informazione e di educazione del consumatore, ampliando la gamma di alimenti freschi in distribuzione, fornendo informazioni e consigli sulle caratteristiche nutrizionali. Un’adeguata conoscenza nutrizionale non si acquisisce più in famiglia dal momento che si mangia sempre più di frequente fuori casa e quindi la Distribuzione Automatica può aiutare in tal senso.”


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a cura di Luca Mariotti – Dottore Commercialista in Firenze

Le principali novità della Finanziaria 2006 Novità fiscali. Programmazione fiscale triennale 2006-2008. In base a questo istituto, i contribuenti avranno la facoltà di programmare in anticipo, insieme all’amministrazione, l’imponibile su cui calcolare le imposta da pagare per il triennio. L’Agenzia delle Entrate infatti, invierà ai cittadini e alle imprese una proposta (integrabile e/o modificabile sulla base di fondati elementi di fatto) che è basata sul consuntivo 2004. La proposta non verrà invece inviata a chi fosse stato escluso dagli studi di settore per il 2004, a chi abbia cambiato attività dal 2004 al 2005, a chi abbia omesso di presentare la dichiarazione per l’anno 2004 o non abbia comunicato i dati rilevanti per gli studi di settore. Nel caso si siano ricevuti avvisi di accertamento o di rettifica, o si siano subite verifiche o inviti al contraddittorio per il 2004 non si avrà la proposta, ma si potrà richiedere la sua emissione. Gli effetti della pianificazione sono: 1. Inibizione dei poteri di accertamento. 2. Tassazione di favore (- 4% IRPEF e IRES, no IRAP, no INPS) sull’eccedenza di reddito rispetto al “programmato”. Chi partecipa al concordato, inoltre, potrà contare su una sanatoria per gli anni 2003-2004 evitando così accertamenti e controlli. Rivalutazione dei beni d’impresa. I beni interessati dalla norma in esame sono tutti i quelli materiali e immateriali, ad esclusione di quelli alla cui produzione o al cui scamD.A.ITALIA 60

bio è diretta l'attività dell'impresa, nonché le partecipazioni in società controllate o collegate immobilizzate, purché risultanti dal bilancio relativo all'esercizio in corso al 31 dicembre 2004. L'imposta sostitutiva dovuta sul maggiore valore attribuito in sede di rivalutazione è pari al 12 per cento per i beni ammortizzabili e al 6 per cento per quelli non ammortizzabili e per le partecipazioni. L’imposta deve essere, per i contribuenti con esercizio coincidente con l'anno solare, entro il 20 giugno (o il 20 luglio) del 2006. Non è prevista, a ogni modo, la possibilità di rateizzare il versamento. I vantaggi fiscali consistenti nel riconoscimento ai fini delle imposte sui redditi e dell'Irap dei maggiori valori attribuiti in sede di rivalutazione, sono differiti al terzo esercizio successivo a quello nel quale la rivalutazione è stata eseguita (quindi, normalmente, quello in corso al 31 dicembre 2008). Una novità di rilievo dell'attuale legge di rivalutazione è quella che prevede la possibilità per il contribuente di affrancare subito il saldo di rivalutazione iscritto tra le poste di patrimonio netto, mediante il pagamento di un'imposta sostitutiva nella misura del 7 per cento. Tale imposta deve essere versata obbligatoriamente in tre rate annuali. La novità di rilievo della nuova rivalutazione è la previsione della possibilità per le imprese di rivalutare le aree fabbricabili possedute, anche se queste formano oggetto dell'attività propria dell'impresa. L'utilizzazione edificatoria deve

avvenire entro i cinque anni successivi all'effettuazione della rivalutazione stessa. A differenza delle altre rivalutazioni, quella delle aree edificabili ha effetti fiscali immediati. A fronte di tale vantaggio temporale, il costo per l'impresa è più alto rispetto a quanto visto precedentemente. L'imposta sostitutiva, infatti, è dovuta nella misura del 19 per cento del maggior valore. Immobili locati e deduzione dei costi. Cambia la disciplina tributaria delle locazioni di immobili non strumentali e non merce da parte delle imprese. Fino ad oggi l’art.90 TUIR le assimilava a quelle effettuate da privati, con un imponibile costituito dal canone lordo diminuito del 15% a titolo di oneri forfettizzati (con un minimo imponibile pari alla rendita catastale rivalutata del 5%). Ora detti oneri sono riconosciuti, sempre nel limite del 15% solo se: a) riferibili a spese di manutenzione ordinaria; b) effettivamente sostenute nell’esercizio. La tassazione del canone diviene così nelle intenzioni del legislatore una imposizione piena poiché le spese di manutenzione ordinaria, normalmente, sono quelle che fanno capo al locatario. Scontrino elettronico. La possibilità di non conservare i rotoli degli scontrini fiscali per eventuali controlli, prevedendo però la trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate degli incassi del giorno, esistena già per la grande distribuzione. Viene estesa da ora in avanti anche ai bar e ristoranti di dimensioni più grandi. I limiti sono

riferiti a classi di superficie e variano a seconda della tipologia dei comuni in cui gli esercizi sono ubicati. 5 per mille. È una novità introdotta dalla legge finanziaria 2006 “a titolo iniziale e sperimentale”. I contribuenti potranno scegliere di destinare il 5 per mille di quanto dovuto per l’Irpef, da specificare nella dichiarazione dei redditi del 2006, per dare un contributo al finanziamento della ricerca scientifica e Università, del volontariato e altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale, della ricerca sanitaria e anche delle attività sociali svolte dal comune di residenza del contribuente. Novità nel lavoro. Costo del lavoro. Sono stati tagliati dell'1% i contributi sociali a favore dei datori di lavoro. La misura ha carattere sostitutivo dell'intervento programmato sull'Irap. Pubblica amministrazione. Messo a disposizione del personale della pubblica amministrazione un importo di 220 milioni destinato ai rinnovi contrattuali per il 2004-2005. Le amministrazioni potranno utilizzare anche contratti a tempo determinato. Stipendi dei politici. Taglio del 10% agli stipendi dei politici. Sono interessati: parlamentari, sottosegretari, sindaci, presidenti di provincia e regione. Novità in ambito immobiliare Plusvalenze immobiliari. Le operazioni speculative su immobili (acquisto e rivendita entro il quin-


quennio) avranno un trattamento uguale a quelle su capitali. Al momento della vandita, alle eventuali plusvalenze realizzate sarà applicata un’imposta del 12,5%, sostitutiva dell’imposta sul reddito. Non rientra tra le operazioni speculative la vendita dell’unità adibita ad abitazione principale. Ristrutturazioni. L’agevolazione del 36% per le ristrutturazioni edilizie ritorna al 41% per tutto il 2006. Ciò per compensare l’innalzamento dal 10 al 20% dell’aliquota Iva sui lavori di manutenzione. Rimane in vigore l’aliquota IVA del 10% sui lavori di restauro-risanamento. Registro, ipotecarie e catastali. Al momento dell’acquisto di immobili il valore su cui si applicheranno le imposte sarà il catastale e non il prezzo stabilito fra le parti. Sarà comunque indicato sul

contratto anche il valore reale della vendita. Tale importo sarà ancora quello rilevante in ambito di imposte sui redditi. Vendita delle case popolari. La Finanziaria attiva il piano volto alla vendita delle case ex Iacp alle famiglie che già vivono al loro interno. Il prezzo sarà proporzionato al canone di locazione stabilito. La vendità sarà finalizzata a costruire con il ricavato nuovi alloggi popolari. Il ricavato della vendita, gestita in accordo con i Comuni, servirà alla costruzione di nuovi alloggi popolari. Novità per la famiglia. Bonus per i neonati. Assegno di 1.000 euro per tutti i bambini nati o adottati nel 2005. Idem per quelli (dal secondo in avanti) nati o adottati nel 2006. Il bonus spetta

però solo alle famiglie con redditi più bassi: il limite, per il 2004 e il 2005, è fissato a 50 mila euro annui per l’intero nucleo familiare. Costo sostenuto per l’asilo nido. I genitori potranno usufruire della detrazione fiscale relativamente alla spese per l'asilo nido dei figli. La detrazione è pari al 19% della spesa sostenuta fino ad un massimo di 632 euro per ciascun figlio e vale limitatamente al periodo d’imposta 2005. In sostanza, il massimo risparmio d’imposta sarà di 120 euro. Studenti fuori sede. Creato, a titolo sperimentale, un fondo di 25 milioni di euro fruibile dalle famiglie per le esigenze abitative degli studenti universitari. Adozioni internazionali. Stanziati 10 milioni l’anno per il prossimo triennio per alimentare il Fondo per le adozioni internazio-

nali, destinato a garantire un rimborso spese alle famiglie adottive. Mutui prima casa. Creato un fondo di 10 milioni di euro per ausilio alle giovani coppie ai fini dell’acquisto della prima casa. I requisiti per poter beneficiare dell’agevolazione consistono nell’essere in possesso di un contratto di lavoro a tempo determinato (anche parasubordinato nelle forme previste dalla riforma Biagi), avere un’età non superiore ai 35 anni e un reddito complessivo annuo inferiore a 40.000 euro. Tariffe elettriche. Entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge si dovranno stabilire criteri ad hoc per l'applicazione di tariffe elettriche agevolate alle famiglie economicamente disagiate. In particolare, è prevista la revisione della cosiddetta "fascia sociale".

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lavor o e i m p r e s a n e w s

a cura di Massimo Brisciani, Consulente del Lavoro

I contributi della colf I lavoratori domestici, qualunque sia la durata delle prestazioni svolte, sono soggetti alle seguenti assicurazioni previdenziali: - invalidità, vecchiaia e superstiti; - tubercolosi; - disoccupazione involontaria; - assegno per il nucleo familiare; - maternità; - infortuni sul lavoro e malattie professionali. Hanno diritto inoltre all’assegno per il nucleo familiare, che devono richiedere direttamente alla sede INPS competente, quando i redditi complessivi del nucleo familiare non superano i limiti stabiliti anno

per anno dalla legge. Non hanno invece diritto all’indennità economica di malattia. I contributi dovuti all’INPS Sulla base alla denuncia iniziale effettuata dal datore di lavoro, l’INPS provvede ad aprire una posizione assicurativa in favore del lavoratore domestico e ad inviare al datore di lavoro un blocchetto di bollettini di conto corrente postale per il versamento dei contributi dovuti. I contributi dovuti all’INPS sono commisurati alla retribuzione oraria effettiva erogata al lavo-

ratore domestico, determinata dalla somma dei seguenti elementi: - retribuzione oraria di fatto concordata tra le parti; - quota oraria della tredicesima mensilità; - valore convenzionale del vitto e alloggio, calcolato su base oraria. L’importo del contributo orario dovuto è: - se l’orario di lavoro non supera le 24 ore settimanali, commisurato alle tre diverse fasce di retribuzione effettiva oraria indicate in Tabella. - se l’orario di lavoro supera le 24

ore settimanali,fisso. Il datore di lavoro è responsabile per l’intero versamento dei contributi, mentre a carico del lavoratore è posta una quota minima di contributo che viene trattenuto sulla retribuzione. La somma complessiva dell’importo complessivo dovuto all’INPS si ottiene moltiplicando il contributo orario per il numero delle ore lavorate entro l’ultimo sabato del trimestre solare. I contributi devono essere versati per tutte le ore retribuite.

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Il versamento dei contributi Il versamento dei contributi devono essere versati a trimestri solari nei seguenti termini: TRIMESTRE

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Secondo trimestre: aprile - giugno

dal 1° al 10 luglio

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Quarto trimestre: ottobre - dicembre

dal 1° al 10 gennaio

(*) Il contributo CUAF (Cassa Unica Assegni Familiari) non è dovuto nel caso di rapporto di lavoro tra coniugi e tra parenti o affini entro il terzo grado che siano conviventi. (**) Gli importi fra le parentesi indicano la quota a carico del lavoratore.

Il versamento deve essere eseguito entro 10 giorni dal licenziamento o dalle dimissioni, se il rapporto di lavoro cessa durante il trimestre. I contributi vengono versati mediante i bollettini di conto corrente rilasciati dall’INPS al datore di lavoro in cui sono già prestampati i dati anagrafici del datore di lavoro e del lavoratore. La ricevuta del versamento trimestrale deve essere consegnata al lavoratore.

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