NUMERO 110 NOVEMBRE 2016
RIVENDITE DRINKFOOD C. MIOTELLO
FABBRICANTI TRITECH BY FAS F. DE ROSSI
D.A.ITALIA www.daitalia.it
VENDING FLORENCE CONFIDA E ANEDA
D.A.ITALIA 110 NOVEMBRE 2016
LA PRIMAVERA DI ACQUAFAIR 2017, UN SEGNALE IMPORTANTE PER IL MERCATO DELL’ACQUA L’inverno sta arrivando, questa è la prima percezione che si ha parlando con gli operatori della distribuzione automatica. A poche settimane dall’introduzione dei corrispettivi e di tutte le complicanze del caso, un mese dopo la batosta dell’Antitrust, vicenda tuttora in fase di ricorso al Tar del Lazio, l’ottimismo è purtroppo una merce sempre più rara in ogni punto della filiera del vending. Eppure un segnale positivo c’è e parte da un mercato molto vicino e spesso sovrapposto al nostro, quello del settore delle acque da bere. I soci di Watercoolers italia si sono infatti rimboccati le maniche e hanno deciso di organizzare a Venezia Acquafair 2017, una fiera che dimostra già di possedere tutti i requisiti necessari per diventare un appuntamento di spessore e di riferimento per il loro mercato. Dopo una parentesi di tre anni come gruppo merceologico in Confida, i soci di WI hanno avuto la forza di ricostituire un’associazione di categoria indipendente, con
un obiettivo a breve termine molto ambizioso, quello di costruire una base solida di associati e di organizzare progetti comuni di grande respiro come Acquafair, sicuramente il fiore all’occhiello delle future iniziative.
imprenditori che non hanno alcuna intenzione di arrendersi all’inedia del periodo.
La fiera è in calendario venerdì 10 e sabato 11 marzo 2017 e sarà d’interesse anche per il mondo del vending, visto che non coinvolge solo il settore dei refrigeratori d’acqua, ma tutto il comparto del settore dell’acqua da bere, elemento strategico anche della distribuzione automatica. Speriamo che organizzare una fiera a pochi giorni dall’inizio della primavera possa finalmente rappresentare un indicatore positivo per tutti.
UN SEGNALE IN IL CONTROTENDENZA, CONCETTO IN GRADO CHIAVE È DI DIMOSTRARE CHE SELAUN COME VOGLIA DI GESTORE CREARE INTERESSE È SODDISFATTO, INTORNO AD UN SI FIDELIZZA MERCATO POSSA E CONTINUA ESSERE UN’ARMA A COMPRARE. MOLTO POTENTE
Un segnale in controtendenza, che sia in grado di dimostrare come la voglia di creare interesse intorno ad un mercato possa essere un’arma molto potente e testimoniare con i fatti che la ripresa del business non è affidata all’attesa che “passi la nottata”, ma è costituita dall’impegno e dalla passione di alcuni
EDITORIALE DI ALESSANDRO FONTANA
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TA VI O N
Non farai in tempo a caricarli!
La forza di un brand unico entra nel vending, con il formato esclusivo a 2 barrette.
✓ Dimensioni compatte per facilitare il caricamento delle spirali da 60mm ✓ L’83% degli Italiani conosce il brand Kinder Maxi (Fonte dati IPSOS Connect, febbraio 2016)
✓ Campione di rotazioni: 2° snack Kinder & Ferrero venduto nei bar (rilevazione interna su punti vendita trattanti prodotti Kinder & Ferrero)
✓ Shelf-life 195 giorni ✓ Naturalmente senza conservanti, coloranti e senza glutine
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SOMMARIO
NUMERO 110 NOVEMBRE 2016 RENZO GABRIEL BONIZZI DIRETTORE RESPONSABILE EDITOR IN CHIEF ALESSANDRO FONTANA DIRETTORE EDITORIALE EDITORIAL DIRECTOR LAURA GUASPARRI ART DIRECTOR NEMO BOTTARI GRAPHIC DESIGN DANIELA BISCOTTI COMMERCIALE COMMERCIAL NOEMI MARGAROLI REDAZIONE EDITORIAL STAFF LUCINI OFFICINA D’ARTE GRAFICA SRL STAMPA PRINTERS D.A.ITALIA IL PERIODICO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA PUBBLICAZIONE ISCRITTA AL TRIBUNALE DI MILANO, NUMERO DI REGISTRAZIONE 177 DEL 22 MARZO 2004 ISCRIZIONE AL R.O.C.: 11412 PERIODICITÀ MENSILE EDITORE ART&WORKS SRL UNIPERSONALE VIA MARCANTONIO COLONNA 15 20149 MILANO P.IVA 04234310961 TEL +39 02 48958566 FAX +39 02 89694472
3 EDITORIALE
La primavera di Acquafair 2017, un segnale importante per il mercato dell’acqua
6 MERCATO DEL VENDING Latest News
18 IL MERCATO DEL VENDING - RIVENDITE Drinkfood Intervista con Christian Miotello
24 IL MERCATO DEL VENDING - FABBRICANTI Tritech by FAS Intervista con Flavia De Rossi
31 EVENTI
Triestespresso photogallery
36 EVENTI
Vending Florence Intervento di Piero A. Lazzari Intervento di Luca Adriani
42 MONDO ASSOCIAZIONE
CONFIDA e l’università di Torino promuovono il vending sostenibile Milano, la distribuzione automatica è equosolidale
49 APPUNTAMENTO IN FIERA Tuttofood Food Week Vending Paris 2017
UFFICIO COMMERCIALE COMMERCIALE@ DAITALIA.IT WEB WWW.DAITALIA.IT POSTA ELETTRONICA INFO@DAITALIA.IT ABBONAMENTI ABBONAMENTI@ DAITALIA.IT LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DELLE ILLUSTRAZIONI E DEGLI ARTICOLI PUBBLICATI SU D.A. ITALIA È PERMESSA SOLO SE AUTORIZZATA DALLA DIREZIONE. LA DIREZIONE NON ASSUME RESPONSABILITÀ PER LE OPINIONI ESPRESSE DAGLI AUTORI DEI TESTI REDAZIONALI E PUBBLICITARI. CONCEPT BY ART&WORKS SRL 5
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# L AT E S T N E W S # L AT E S T N E W S L IL MERCATO DEL VENDING » CHUPA CHUPS CHOCO: LA FAMIGLIA SI ALLARGA Dopo poco più di un anno dal suo ingresso nel mondo del cioccolato, Perfetti Van Melle propone le novità del 2016 che, insieme alle referenze già in portfolio, completano la gamma Chupa Chups Choco. Questi prodotti sono stati appositamente studiati per raggiungere e soddisfare diversi target di consumatori di cioccolato, con l’obiettivo di aumentare il valore dell’offerta. Due le novità proposte: Chupa Chups Crunchy Dark e Chupa Chups Crunchy Milk. Si tratta di barrette al cioccolato fondente oppure al latte, per andare incontro ai gusti dei consumatori, arricchite con wafer e cereali croccanti, che conferiscono loro il giusto mix tra leggerezza e golosità. Il formato barretta da 20 grammi, dedicato al canale Vending, e la multi-struttura lo rendono lo snack ideale per il consumatore italiano, che ama prodotti golosi ma leggeri, adatti ad un unico atto di consumo. Ma soprattutto disponibili in ogni momento in cui nasca la voglia di una pausa di dolcezza. Chupa Chups Choco sarà sostenuto da numerose attività di comunicazione durante l’anno: un filmato pubblicitario di grande impatto e una campagna Facebook sulla pagina Chupa Chups Italia: www. facebook.com/chupachupsitalia comunicheranno le novità e tutta la Gamma Chupa Chups Choco.
PROGETTO Vending
» COVEN, QUARTO COMPLEANNO E TRE NUOVI ASSOCIATI Il consorzio Coven continua a crescere e ha festeggiato a Capri i suoi primi quattro anni di attività. Giovedì a Napoli il CDA ha deliberato l’ingresso di tre nuovi prestigiosi soci, che confermano l’attitudine del Consorzio ad operare sull’intero territorio nazionale, andando notevolmente a potenziare la propria presenzia in Liguria, Toscana e Lazio. Il fatturato aggregato dei 15 attuali soci supera i 200 milioni di euro, cifra che pone Coven come un importante punto di riferimento del vending italiano. Il report dell’attività del quadriennio è di tutto rispetto: oltre 100 riunioni dei comitati tecnici, 34 progetti svolti, 30 incontri con tutti i soci in 14 sedi differenti e la partecipazione a 3 fiere di settore. IVS RINNOVA L’ACCORDO DI DISTRIBUZIONE CON NESPRESSO PER LE CIALDE PROFESSIONAL
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IVS Group S.A., informa che la controllata IVS Italia S.p.A. ha rinnovato l’accordo di distribuzione in esclusiva con Nespresso Italiana S.p.A. sino al 31 dicembre 2019 e relativo alla Linea Professional delle capsule di caffè Nespresso™. L’accordo ora ricomprende anche gli interi territori delle regioni Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Puglia e talune province dell’Emilia e del Veneto, che si aggiungono alla Liguria, Sardegna, Campania, Trentino Alto Adige e alcune province della Lombardia già precedentemente servite da IVS. L’accordo testimonia la solidità della relazione tra i gruppi Nestlè e IVS, leader nei rispettivi settori di attività, per eccellenze gestionali e capacità di innovazione.
SOCIETÀ CONSORTILE A RESPONSABILITÀ LIMITATA - Via Torriani Napo, 31 - 20124 Milano Italia - T. +39-393.9816128 - info@co-ven.it - www.co-ven.it
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# L AT E S T N E W S # L AT E S T N E W S L » BRITA AMPLIA IL SEGMENTO PROFESSIONAL CON 3 DISTRIBUTORI D’ACQUA E NUOVI SERVIZI
Per conquistare le aziende, BRITA punta sull’acqua che scorre, sulla produttività dei dipendenti e sulla personalizzazione degli accessori, all’insegna del concept “E se la prossima sfida fosse un nuovo modo di bere l’acqua?” In risposta a questa domanda, BRITA, tra i leader internazionali nel settore della filtrazione dell’acqua, ha sviluppato una nuova linea di distributori d’acqua professionali. Tra i benefici che le aziende possono trarre da questi prodotti, spiccano un’ottimizzazione della logistica legata all’acqua da bere (zero costi trasporto, stoccaggio e movimentazione) e la riduzione dell’impatto ambientale. Ma ne esistono anche tanti altri. Un’impennata nella produttività dei dipendenti è infatti la diretta conseguenza di una maggiore quantità d’acqua consumata. Avere sempre a disposizione un distributore d’acqua invita a bere più bicchieri d’acqua, evitando così la disidratazione. La tecnologia BRITA innesca un circolo virtuoso: dal benessere del dipendente a migliori risultati aziendali, fino a ritorni di immagine e reputazione dati anche dall’esclusività delle soluzioni proposte. » #TAKECARE, VARESE RIQUALIFICA LE STAZIONI CON I DISTRIBUTORI AUTOMATICI
Continua il progetto del Comune di Varese #takecare per riqualificare la zona delle stazioni. Questa volta sono stati installati due distributori automatici un po’ particolari (entrambi del colore del progetto, ovvero fucsia). Il primo contiene blister di gessetti colorati per scrivere o disegnare sulle lavagne. Il secondo, invece, contiene alcune storie che il progetto intende diffondere gratuitamente ai passanti. Il progetto prevede l’abbellimento di alcuni arredi urbani dell’area delle stazioni e la realizzazione di alcune azioni di tipo sociale. » “WE ARE WHAT WE LIVE”: ECCO IL NUOVO CALENDARIO LAVAZZA La magia della “geografia dei volti” è protagonista del Calendario Lavazza 2017 “We Are What We Live”, che esalta il rapporto simbiotico tra l’uomo e l’ambiente, tra i Difensori della Terra e la natura, le piante, le coltivazioni. La firma del Calendario Lavazza 2017 è del fotografo francese Denis Rouvre, vincitore di numerosi premi a livello internazionale (tra cui World Press Photo 2010, 2012 e 2013). Dall’India al Laos e al Vietnam, dallo Sri Lanka fino all’Indonesia: il Calendario Lavazza 2017 si ferma nel Sud Est Asiatico per il terzo capitolo del progetto fotografico The Earth Defenders. Dopo gli scatti di Steve McCurry in Africa (2015) e di Joey L. nel Centro e nel Sud America (2016), il fotografo francese Denis Rouvre scava in profondità nei volti dei Difensori della Terra asiatici, così come affonda nei solchi di quell’ambiente che abitano e che ogni giorno difendono con amore ed energia. I loro sacrifici e la loro dedizione permettono di migliorare le condizioni di vita delle comunità locali e di contrastare le nuove minacce dei cambiamenti climatici. Il Calendario Lavazza è stato inoltre protagonista durante Terra Madre Salone del Gusto a Torino, dal 22 al 26 settembre, dove è stato messo in vendita in edizione limitata a sostegno di Terra Madre e dove è stato possibile visitare gratuitamente la mostra dedicata ai tre anni del progetto The Earth Defenders.
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# L AT E S T N E W S # L AT E S T N E W S L » IL 97% DEGLI ITALIANI BEVE CAFFÈ QUOTIDIANAMENTE
Una ricerca condotta da Camera di Commercio di Milano, ICO (International Coffee Organization) e De’ Longhi in occasione della giornata mondiale del caffè ha esaminato le abitudini di consumo, le scelte di bevanda o le preferenze di preparazione degli italiani. I risultati sono impressionanti: solo il 3% degli italiani non consuma bevande a base di caffè. Il 97% infatti, almeno una volta al giorno, beve il caffè nelle sue varie derivazioni: espresso, americano, moka, macchiato, caffelatte, cappuccino... Interessanti anche i luoghi di consumo indicati: In media gli italiani bevono circa 4 caffè al giorno di cui solitamente 2 a casa, 1 al bar e 1 in ufficio, principalmente in tre momenti della giornata: colazione, metà mattina e fine pasto/cena. Per quanto riguarda la tostatura nel Nord sono amate le medie, con una percentuale di caffeina non troppo elevata (solitamente Arabica 80% e Robusta 20%). Nel Centro e Sud Italia, si predilige la tostatura lunga di miscele ricche di Robusta, che dà come risultato un caffè dal gusto intenso e corposo. » TORINO, LAVAZZA RILEVA LO STORICO LOCALE CAVAL ‘D BRONS DI PIAZZA SAN CARLO
Lavazza investe nella propria città e acquisisce per 12 milioni di euro il Caval ‘d Brons, storico locale di Piazza San Carlo a Torino. Secondo fondi giornalistiche locali (“La Stampa”), negli oltre duecento metri quadri del piano terra potrebbero trovare spazio l’esposizione e la vendita di macchinette e cialde, oltre a zone destinate agli assaggi. Un modello di business del tutto simile a quello di Nespresso, presente nel centro di Torino con la boutique di via Roma, proprio a due passi dalla piazza principale della città. » “AUTOMATICAMENTE SANO”, IL PROGETTO PER I DISTRIBUTORI AUTOMATICI DELLA PROVINCIA DI BOLZANO I 77 distributori automatici (31 caldo, 46 freddo) che servono i 2.800 dipendenti provinciali di Bolzano e le circa 2.000 persone che si recano presso gli uffici e frequentano corsi, avranno dal gennaio 2017 almeno il 50% dei prodotti con caratteristiche nutrizionali benefiche, in maniera particolare frutta e verdura fresche, yogurt, snack integrali e a basso contenuto di zuccheri e grassi, prodotti bio, alimenti senza glutine e lattosio (il resto sarà costituito dall’attuale gamma classica di merendine). È stato infatti dato il via al progetto “Automaticamente sano”, che privilegerà anche l’aspetto della provenienza locale dei prodotti (chilometro zero). Il progetto rientra nell’ambito del piano d’azione europeo per il cibo e la nutrizione dell’OMS e della rete europea per la promozione della salute nei luoghi di lavoro per favorire un ambiente salutare nella pubblica amministrazione e potrebbe estendersi in tempi brevi a tutta Italia. » FLO, NUOVO DESIGN PER HYBRID E RIDUZIONE DELLE EMISSIONI CO2
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In un recente articolo della Gazzetta di Parma si parla di benefici per l’ambiente e di riduzione delle emissioni di CO2 grazie a una storica realtà vending: FLO, grazie ad investimenti per 40 milioni di euro negli ultimi anni, ha infatti creato collegamenti diretti con la produzione che hanno portato all’eliminazione di ben 27 tonnellate di CO2/ anno e ha messo un funzione nel 2015 un cogeneratore ad alto rendimento e basso impatto che produce il 75% del fabbisogno energetico dello stabilimento. Novità anche sul fronte del prodotto, grazie ad un’evoluzione di Hybrid, ulteriormente migliorato grazie ad un nuovo design che porta il risparmio di CO2 dal 25% al 40%. La FLO oggi produce nello stabilimento di Fontanellato ben 7 miliardi di bicchieri: basterebbe un miliardo di Hybrid per risparmiare 6 mila e 200 tonnellate di CO2, pari a quanto assorbe una foresta di 240 mila alberi.
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WS # L AT E S T N E W S # L AT E S T N E W SL » NUOVA SEDE PER BWT WATER+MORE
BWT Water+More cambia sede e si trasferisce portando con sé tutta l’efficacia delle sue soluzioni per continuare ad offrire la qualità e l’affidabilità di sempre. Ma non solo: nella nuova sede sono tante le novità in arrivo! Presto verrà completata l’area “tasting”, dove i visitatori potranno testare le varie tipologie di filtri e assaporarne le differenze, tramite la degustazione di ottimi caffè preparati con acqua filtrata in tempo reale, o degustando semplicemente un’acqua perfettamente bilanciata grazie ai diversi sistemi di filtrazione. La nuova sede BWT è a Bergamo in Via Galimberti 6 e sarà un vero e proprio Training Center italiano dedicato a conoscere meglio il mondo dell’acqua filtrata. » IL PREZZO DELL’ESPRESSO IN EUROPA: ITALIA LA PIÙ ECONOMICA DOPO IL PORTOGALLO L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha diffuso i dati internazionali del prezzo del caffè espresso al bar, rilevato nelle principali capitali del mondo. Roma è al secondo posto in quanto all’economicità della tazzina con 0,90 euro, superata solo da Lisbona con 0,70 euro. Davvero impressionanti le differenze tra diversi paesi. Ad Oslo un caffè costa 4,50 euro, più di 7 volte l’espresso portoghese. » IL MERCATO DEL MONOPORZIONATO IN ITALIA, IL REPORT DI COMPETITIVE DATA
La competizione e la complessità nella gestione del business del caffè porzionato sono aumentate, con la concentrazione del mercato a valore che ha subito un’altra leggera erosione: i primi quattro player detenevano una quota del 69,8% nel 2014, passata al 69,2% nel 2015. Molte torrefazioni hanno ampliato la gamma prodotti declinando le proprie miscele nelle capsule compatibili con i sistemi più diffusi, favorite dalla facilità con cui è possibile realizzarle in conto terzi. Il mercato raggiunge i 738,0 mn di euro nel 2015, in crescita del 5,4% rispetto al 2014, con una incidenza delle capsule speciali che si attesta al 67,3% delle vendite (era il 56,0% nel 2012). L’area Famiglie cresce del 7,4% a volume, mentre cresce del 5,6% la vendita di caffè porzionato nell’area Fuori Casa, dove pesa la crescita del 23,5% del canale Ho.Re.Ca., e del 3,2% del canale uffici, quest’ultimo oggetto di cambiamenti radicali che stanno generando uno spostamento degli acquisti dal gestore tradizionale all’approvvigionamento diretto mediante e-commerce o retail. Nel 2015 tra i brand leader è Nescafè Dolce Gusto la best perfomer con una crescita ulteriore del 34,2%. Le vendite e-commerce realizzate da rivenditori ed altre aziende (non dalle torrefazioni). sono cresciute del 42,9% nel 2015. Lo studio completo è a disposizione sul sito Competitive Data, www.compedata.com » E.ON REALIZZA IL NUOVO IMPIANTO DI TRIGENERAZIONE PER SAN BENEDETTO
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L’11 Ottobre 2016, presso lo stabilimento di Acqua Minerale San Benedetto di Scorzè (Venezia), è stato inaugurato un innovativo impianto di trigenerazione realizzato da E.ON, che consentirà all’azienda di acque minerali di tagliare significativamente i consumi e i costi energetici e di ridurre le emissioni di CO2 del sito produttivo. Grazie alla produzione combinata di energia elettrica, riscaldamento e raffreddamento (CHCP – Combined Heat, Cooling and Power), il nuovo impianto, dalla potenza di 13,2 MW, permetterà ad Acqua Minerale San Benedetto di ottimizzare i consumi, con un risparmio sui costi energetici pari al 15% l’anno, e di diminuire le emissioni di CO2 di circa 17.300 tonnellate ogni anno. L’impianto è stato progettato e realizzato da E.ON Connecting Energies, unit internazionale del Gruppo E.ON che offre soluzioni energetiche integrate a operatori commerciali e industriali.
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WS # L AT E S T N E W S # L AT E S T N E W SL » MASSIMO FERRO DIRIGE LA NUOVA DIREZIONE CORPORATE STRATEGY NESTLÉ
È nata in Nestlé la direzione Corporate Strategy con il compito di disegnare e implementare le traiettorie di sviluppo futuro di medio e lungo periodo, assicurando continuità allo slancio competitivo del Gruppo in Italia. Un chiaro segnale di come il mercato italiano sia sempre più importante e strategico per il colosso svizzero. A dirigere la nuova divisione sarà Massimo Ferro che fa parte del Consiglio di Amministrazione di Nestlé Italiana ed è un manager di consolidata esperienza internazionale. All’interno del Gruppo dal 1998 ha ricoperto negli anni ruoli di crescente responsabilità in ambito soprattutto finance, distinguendosi per visione, capacità di gestire situazioni complesse e guidare l’azienda nei momenti di maggiore innovazione e cambio organizzativo. Nelle sue attività Massimo Ferro risponderà direttamente a Leo Wencel, Capo Mercato del Gruppo Nestlé in Italia. » IL 25% GLI ITALIANI HA ACQUISTATO DA SMARTPHONE NEL 2015
Ha raggiunto quota 25% la percentuale di italiani che negli ultimi sei mesi hanno perfezionato un acquisto via smartphone. Un dato ancora lontano dalla media europea (32%) e mondiale (38%), ma pur sempre in aumento. Nielsen che ha realizzato la ricerca (Mobile Ecosystem Survey) ritiene che nei prossimi dieci anni il mobile commerce potrà generare un giro d’affari pari a 10 trilioni di dollari Usa. E già oggi, si legge in una nota, il mobile è diventato parte integrante dell’esperienza di acquisto degli italiani. Infatti, ben il 71% del campione dichiara di accompagnare le diverse fasi dello shopping facendo uso del proprio smartphone. Il 40% ricercano informazioni su prodotti/servizi, il 36% comparano i prezzi e il 30% ricercano promozioni o coupon. » ALIQUOTA IVA VENDING, NEL 2018 AUMENTO AL 13%? È stato il gettito IVA a salvare la manovra di bilancio e ormai appare scontato che l’aumento delle aliquote sarà inevitabile nel 2018 e 2019. Il governo intende infatti congelare gli aumenti previsti dalle clausole di salvaguardia nel 2017, con un costo previsto di ben 15,1 miliardi di euro, ma ha già messo nero su bianco che prevede un aumento dell’Iva per 10,5 miliardi nel 2018 e per 19,6 l’anno successivo. Incrementi che sono indispensabili per tenere insieme il quadro dei conti e che non si vede come possano essere raggiunti senza un aumento delle aliquote. Quindi il vending si deve tenere pronto al peggio: usciti da un 2017 contraddistinto dai corrispettivi, si entrerà nel 2018 (o al massimo 2019) con l’IVA dal 10 al 13%. » FRUIT BOX, LA VENDING MACHINE NOBERASCO PER RICARICARSI DI ENERGIA Negli ultimi anni la strategia commerciale di Noberasco è stata quella di ampliare la distribuzione dei prodotti, diversificando i canali di presenza dell’offerta, creandone di nuovi. In occasione di Macfrut, Noberasco presenta la nuova FRUIT BOX, una vending machine colorata e vitaminica. Il progetto, in fase di test, propone i prodotti della linea BIO (tra cui Bio Crokkamela, le barrette BioBreak, la nuova linea Super Frutti Bio oltre alla selezione di frutti rossi e di misto bio), alternative studiate per offrire pause di gusto e benessere che rispondano ai desideri di consumo on the go e di break. FRUIT BOX è un’area pensata per il piacere di socializzare: accanto alla vending machine si trova anche un charge-point per smartphone. Il tutto accompagnato dallo slogan “#ricaricati di energia” con #Noberasco che gioca sul doppio senso tra la ricarica fisica offerta da una porzione di frutta secca e quello dell’energia, per ricaricare mobile e device.
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# L AT E S T N E W S # L AT E S T N E W S L » VENDING EUROPEO 2015, EVA PUBBLICA I DATI
EVA (European Vending Association) ha pubblicato l’ultimo report con i dati di settore in Europa del mercato del vending e dell’OCS. I dati sono riferiti al 2015 e lo studio contiene le rilevazioni statistiche degli ultimi 10 anni. Questo è la quarta edizione che viene pubblicata. Oltre ad una sintesi europea, è presente una panoramica di 21 paesi. I dati più significativi che emergono da questo studio sono: - il mercato del vending europeo vale nel 2015, 14,8 milioni di euro - il parco macchine istallato (automatico) è di 3,8 milioni di unità (+0,3% dal 2014) - la media europea è di 1 distributore ogni 130 abitanti - l’80% delle macchine installate si trovano nei luoghi di lavoro - l’intero settore eroga oltre 90 milioni di prodotti alimentari al giorno » SUCCESSO PER LA VENDING MACHINE DI PRODOTTI VEGETALI IN CANADA Fresh Now, una società nata nel 2014 a Vancouver, è riuscita ad offrire alimenti di origine vegetale, come ad esempio insalate fresche confezionate con quinoa, legumi, noci, semi, frutta secca e condimenti fatti in casa, nei distributori automatici con grande profitto. Il proprietario, Haely Lindau, ha collocato otto distributori automatici in una serie di edifici per uffici e scuole nel corso degli ultimi anni. I pasti, che vengono suddivisi tra vegetariani, vegan e senza glutine, comprendono wraps (piadine arrotolate) zuppe e insalate, ma si stanno sviluppando soluzioni alternative per ampliare l’offerta dedicata alle scuole. Gli alimenti vengono prepara ti ogni giorno dallo staff Fresh Now e le vending machine vengono rifornite entro le 9 del mattino. Ogni macchina è dotata di un sistema di erogazione con ascensore (per evitare che le confezioni possano danneggiarsi) e accetta pagamenti in contanti e tramite carta di credito » LO STERN DI PARIGI CELEBRA I 55 ANNI DELLA E61 FAEMA
Tempo di compleanni in casa Faema e per festeggiare il 55° anniversario della storica macchina da caffè lo Stern, antico atelier d’incisione poi diventato punto di riferimento per il caffè a Parigi, ha deciso di organizzare “la Journée du café”, tenutasi giovedì 22 settembre 2016, dedicandola alla mitica E61. Per l’occasione, è stata offerta ai visitatori una degustazione di un espresso al banco e, per gli estimatori che hanno voluto prolungare l’esperienza è stato possibile scegliere tra le numerose proposte dal menù “Dignità del caffè”. » LEGGE PER LA MESSA AL BANDO LE STOVIGLIE MONOUSO IN FRANCIA
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Il 30 agosto è entrata in vigore una legge in Francia che mette al bando le stoviglie monouso di plastica a partire dal 2020. Uno stravolgimento epocale, che costringerà i produttori a trovare prodotti alternativi (realizzati con materie organiche biodegradabili) entro quattro anni. Gli ambientalisti hanno esultato, preannunciando che la battaglia si estenderà a tutti i paesi europei. Ma diverse voci contrarie sostengono che la norma violi le norme dell’Unione europea sulla libera circolazione delle merci e che si tradurrà sfavorevolmente per i consumatori. Le lobby che difendono i produttori si sono mobilitate, definendo politicamente fragili i presupposti della norma e che non esistono prove adeguate che il compostabile abbia un impatto minore sull’ambiente della plastica.
marcolucaferri.com
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Sede legale e amministrativa - Via Luigi Settembrini, 30 - 00195 Roma
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Sede operativa: Via Galileo Galilei, 38 00012 Guidonia Montecelio (ROMA) T: 06 419 23 38 - F: 06 414 043 77 info@ergovending.it
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Sede operativa: S.P. 231,5/A ex S.S. 98 Km 80,087 Modugno 70026 (BA) Telefono e Fax: 080 532 71 82
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# L AT E S T N E W S # L AT E S T N E W S L » PAGAMENTI DIGITALI IN CONTINUO INCREMENTO
La crescita dei pagamenti digitali nel mondo pare inarrestabile, nel 2015 sono state effettuate ben 426,3 miliardi di transazioni! Una cifra davvero notevole, che per la prima volta consente alla percentuale di incremento di andare in doppia cifra: +10% (il record era del 2014 con un +8,9%). I dati sono stati pubblicati dal World Payments Report 2016 da Capgemini e il gruppo bancario Bnp Paribas. Il forte incremento è dovuto alla forte crescita economica dei maggiori Paesi in via di sviluppo, alla diffusione di misure di sicurezza più efficaci come ad esempio l’EMV e la biometria, e alle iniziative dei governi volte a favorire i pagamenti elettronici nei mercati emergenti. Cresce anche la fiducia nei sistemi di sicurezza online e crescono di pari passo i pagamenti effettuati sul web senza il timore di truffe e furti di dati. » LUTTO IN CASA BRITA, SCOMPARSO IL FONDATORE HEINZ HANKAMMER
Inventore, pioniere, uomo tutto d’un pezzo: Heinz Hankammer, un’istituzione a Taunusstein e fondatore dell’azienda BRITA, è deceduto la scorsa domenica all’età di 84 anni. Quasi 50 anni fa, nel 1970, inventò la prima caraffa filtrante non connessa alla rete idrica, ponendo così la prima pietra per una nuova rivoluzionaria categoria di prodotto che è oggi diffusa in oltre 60 paesi in tutto il mondo. Nel 1999 Heinz Hankammer entra nel Consiglio Direttivo e passa il testimone nella gestione della società al figlio Markus. Come Presidente del Consiglio di Sorveglianza, ha continuato a sostenere BRITA GmbH mettendo a disposizione dell’azienda il suo knowhow in qualità di consulente e ha contribuito allo sviluppo dell’azienda con immutata passione. Nel dicembre 2013 si è dimesso dalla Presidenza, diventando da allora Presidente Onorario del Consiglio di Sorveglianza. » NECTA: COME LA VEDI, SCATTA LA PASSIONE Chi l’ha detto che un distributore automatico deve essere associato all’anonimato e alla scarsa qualità estetica? La nuova campagna ADV Necta, tutta incentrata sulla bellezza dell’arte della pausa, dimostra proprio il contrario. La prima uscita è dedicata a Samba Touch e ha come protagonista una elegantissima donna che trova nel distributore al piano dell’hotel una bevanda e lo spazzolino dimenticato prima di mettersi in viaggio. La stessa protagonista la ritroviamo nella pagina dedicata al lancio del nuovo distributore Mambo: un nome evocativo, che richiama alla mente i balli anni ’50 e le dive come Silvana Mangano. E infatti l’annuncio si ispira a quel periodo, è ambientato in aeroporto (una delle location in cui può essere inserito Mambo). E nella terza puntata della storia, la vedramo durante una riunione di lavoro gustare un caffè appena erogato da un’altra delle novità Necta, di cui al momento non vogliamo svelare il nome. Ogni macchina è presente in una precisa location ed è valorizzata per le sue peculiarità (qualità del prodotto erogato, possibilità di fornire prodotti anche al di fuori dello snack&food). Tutti gli episodi hanno un sapore cinematografico, che richiama dive e atmosfere hollywoodiane. Non a caso è stato scelto l’illustratore Roberto Zaghi, disegnatore del celebre fumetto Julia. Con questa campagna Necta riconferma la sua vocazione di leader in grado di proporre come nessun altro l’arte della pausa. 14
*I marchi Lavazza® A Modo Mio®, Lavazza® Blue Plus®, Lavazza® Espresso Point®, Nestlé® DolceGusto® e Nespresso® non sono di proprietà di Gruppo Gimoka né di aziende ad esso collegate.
Home e Office, due mondi un Gran caffè.
Gran Caffè Garibaldi presenta le linee monodose dedicate alla Casa e all’Office, con un’ampia scelta di referenze e miscele messe a punto dal nostro Coffee Blender. Per il mondo CASA, capsule compatibili con i sistemi: Nespresso*, Lavazza* A Modo Mio*, Nestlè* DolceGusto*, oltre alle cialde in carta E.S.E. Per il mondo PROFESSIONALE, capsule compatibili Lavazza BLUE* Plus, Lavazza Espresso Point*, FAP 32 e cialde in carta E.S.E. Office e Casa, due mondi, grandi miscele un Gran Caffè.
Grand Caffè Garibaldi è un machio di GRUPPO GIMOKA. Gruppo Gimoka Srl - Via Marconi 18 - 20090 Trezzano sul Naviglio (MI)
www.grancaffegaribaldi.it
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# L AT E S T N E W S # L AT E S T N E W S L » RIUTILIZZO GREEN: LA SPUGNA CHE NASCE DAGLI SCARTI DI CAFFÈ
Il settore del vending produce tonnellate di rifiuti del caffè e prima o poi la problematica di come smaltirli in modo utile e proficuo per l’ambiente, sarà al centro dell’interesse generale. Uno dei progetti più interessanti sembra essere una particolare spugna, realizzata con gli scarti del caffè, capace di pulire le acque contaminate assorbendo i metalli pesanti, come piombo e mercurio. Il progetto è dell’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) di Genova e i primi test indicano che riesce ad assorbire il 99% degli inquinanti quando viene lasciata in acqua per almeno 30 ore. La spugna è una schiuma polimerica composta per il 60% di polvere di scarti di caffè e per il 40% di un materiale elastico a base di silicone. » VALFRUTTA LANCIA LE DUE NUOVE REFERENZE DELLA LINEA “PURA FRUTTA”
La frenesia della routine quotidiana rischia di farci trascurare le piccole cose importanti, come le regole di una corretta e sana alimentazione che a volte passano in secondo piano. Per l’importanza dei valori nutrizionali che è in grado di apportare, la frutta è un alimento che non può certo mancare, ma le 5 porzioni di frutta e verdura consigliate dagli esperti difficilmente si coniugano con gli stili di vita attuali. La nuova gamma è disponibile in due nuovi gusti: mela/mirtillo e prugna a completamento della linea Valfrutta “Pura Frutta” (banana/limone e fragola/ lampone). Le cremose polpe di frutta 100% si rivolgono ad un target trasversale con uno stile di vita sano, equilibrato e dinamico, e ad un consumatore che ricerca un prodotto senza zuccheri aggiunti, senza conservanti e coloranti, con il 100% di frutta. Un’originale alternativa alla frutta fresca, da portare sempre con sé con un pratico tappo richiudibile per un consumo in più “morsi” che ne consente il consumo fuori casa, in ogni momento della giornata. Garanzia certificata Conserve Italia, distributore Valfrutta nel vending. » WORLD KEY LOYALTY DI SUZOHAPP, LA CHIAVE PER FIDELIZZARE L’UTENTE SUZOHAPP presenta il nuovo nato della sua già ampia famiglia di sistemi cashless: WorldKey Loyalty, la migliore soluzione per incentivare le vendite dei distributori automatici WorldKey Loyalty è lo strumento web-based che dà la possibilità al gestore di comunicare direttamente con il cliente finale e conoscere meglio le sue abitudini attraverso l’analisi puntuale delle sue singole transazioni. La nuova soluzione permette di fidelizzare gli utilizzatori delle vending machine tramite campagne promozionali dirette e personalizzate. In questo modo il gestore può direttamente contattare il cliente finale e incentivarlo a spendere di più grazie a formule promozionali quali raccolte punti, coupon, sconti etc. Ogni distributore automatico è equipaggiato con un sistema cashless WorldKey, che comunica e scambia informazioni con un server remoto. Il funzionamento è semplice: - il gestore tramite una specifica piattaforma web ha accesso a tutti i dati raccolti; - ciascun cliente è identificato grazie al codice univoco presente in ogni media Mifare - il sistema riconosce ogni singolo cliente ed è in grado di inviargli campagne dedicate e personalizzate - il cliente finale, tramite una semplice interfaccia web, può consultare facilmente tutte le promozioni attive e le campagne marketing a lui dedicate.
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RIVENDITE
DRINKFOOD UNA GIOVANE RIVENDITA SEMPRE A FIANCO DEI GESTORI LOMBARDI
IL MERCATO DEL VENDING RIVENDITE
DRINKFOOD È UNA RIVENDITA DI RECENTE COSTITUZIONE GUIDATA DA CHRISTIAN MIOTELLO, GIOVANE IMPRENDITORE LOMBARDO CHE HA GIÀ MATURATO UNA LUNGA ESPERIENZA NEL VENDING. L’AZIENDA DI CARDANO AL CAMPO (VA) OFFRE ATTREZZATURE, SOLUZINI TECNICHE E PRODOTTI PER BEVANDE CALDE, FREDDE E SNACK PER LA DISTRIBUZIO18
NE AUTOMATICA ED È COSTANTEMENTE A FIANCO DEI GESTORI PER PROPORRE LE SOLUZIONI CHE PIÙ SI ADATTANO ALLE LORO NECESSITÀ E ASPETTATIVE. D.A. ITALIA HA VOLUTO INCONTRARE ED INTERVISTARE IL TITOLARE DELLA RIVENDITA PRESSO LA SEDE DI DRINKFOOD, IN MODO DA CONOSCERE LE ATTIVITÀ E I PROGETTI FUTURI DI QUESTA REALTÀ IN CONTINUA EVOLUZIONE.
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INTERVISTA CON CHRISTIAN MIOTELLO DrinkFood è una giovane realtà, ma tu sei nel vending da sempre. Qual è il percorso personale che ti ha portato nel nostro settore? Sono entrato nel vending quando sono nato, perché mio padre faceva il gestore e quindi, per fortuna o per sfortuna, io da piccolo ho vissuto in azienda. Avevamo un magazzino a Castellanza e ho
diverse fotografie di me sul triciclo, mentre
insegnato che, se avessi un giorno avuto dei
facevo slalom tra le E61 e le Faemina!
dipendenti, avrei dovuto saper fare un po’
La realtà della piccola gestione la conosco
di tutto. I primi tempi revisionavo le mac-
bene e ho potuto “respirare” vending fin da
chine semiautomatiche Saeco, facendo il
subito, anche se non me ne sono occupato
jolly e affiancando agli ARD.
direttamente finché, terminati gli studi, mio
Poi, progressivamente, ho seguito il lavoro
padre mi ha invitato ad entrare in azienda.
in ufficio e infine sono approdato a quello che mi è più congeniale, ovvero curare le
Le tue mansioni, all’inizio, quali sono
relazioni con i clienti, seguire la parte com-
state? Ho iniziato facendo il caricatore, le
merciale. Da quel momento mi sono sem-
pulizie, il tecnico, perché mio padre mi ha
pre occupato di questo aspetto, prima con 19
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la vendita diretta, “sul marciapiede”, poi con le gare d’appalto, come gestore. Quando è avvenuto il tuo passaggio al mondo della rivendita? Il mio passaggio alla rivendita è avvenuto nel 2007, quando ho iniziato a lavorare alla Reda di Gallarate. Il mondo della gestione non mi ha mai convinto fino in fondo, non era nelle mie corde. Si tratta di un universo complesso, dove il rapporto con il cliente non è diretto, ma è mediato dal caricatore. La rivendita invece si adatta perfettamente alle mie caratteristiche, è più vicina al commercio ed è un mondo sempre a stretto contatto con tutte le componenti della filiera. La vendita in quanto tale mi ha sempre affascinato, ma sono rimasto nell’ambito della distribuzione automatica, un settore che conosco, perché ritengo sia un vantaggio comprendere il lavoro del gestore. Sono convinto sia una condizione necessaria per fare rivendita nel vending. Puoi parlarci della tua esperienza in Reda? Quando nel 2007 ho lasciato la gestione di mio padre, che ha proseguito 20
l’attività fino alla cessione ad un grande gruppo, ho iniziato a lavorare per Reda, una rivendita con la quale avevo già un rapporto molto stretto. Sono entrato come responsabile commerciale, coordinando gli agenti, per poi diventare Direttore Generale, anche se non ero parte della compagine societaria. Ho lavorato per questa azienda fino ai suoi ultimi giorni. L’ultimo anno, in particolare, è stato difficile perché, pur non essendone proprietario, ero il volto di Reda e ho dovuto fronteggiare una situazione molto delicata. Alla fine, quando era evidente che la chiusura sarebbe stata inevitabile, ho licenziato tutti i dipendenti perché potessero almeno accedere agli ammortizzatori sociali e avere le loro liquidazioni, poi ho chiesto di essere licenziato a mia volta. Dopo questa avventura come sei arrivato ad aprire la tua attività? C’è stato un passaggio intermedio. Quattro anni fa mi sono offerto di rilevare Reda, cambiandone la ragione sociale e mantenendo il personale e la struttura, ma non è stato possibile. Non avevo intenzione di rimanere fermo
con il lavoro e, per non perdere fatturato, ho iniziato a collaborare con un commerciante di acque e bevande della zona che non si occupava prevalentemente di vending. Abbiamo utilizzato la sua struttura, una base molto simile a quella necessaria per la rivendita e siamo partiti. Ho messo in piedi tutto, dalle modifiche al programma gestionale al magazzino, lavorando giorno e notte. Ho portato idee, lavoro e clienti, ma dopo due anni e mezzo ho deciso che non avrei proseguito con questa collaborazione, per aprire una mia attività indipendente. Quando è nata DrinkFood? DrinkFood è nata nella mia mente qualche anno fa: di giorno lavoravo per 10 ore e di sera mi dedicavo al mio progetto personale. Ho trovato un immobile, l’ho predisposto, ho acquistato camion e magazzino, ho seguito i lavori e in qualche caso ho partecipato in prima persona ad essi. È stato un periodo davvero faticoso, ma ne è valsa la pena. Nel giugno 2015 sono riuscito ad aprire la mia attività, portando con me tutti gli ex-dipendenti di Reda che ho voluto. Qualcuno già lavorava con me, qualcuno era stato nel
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frattempo impiegato da altre aziende e, una sera, li ho convocati, ho proposto loro il mio progetto e mi hanno seguito. Per me si è trattato di un momento di grande soddisfazione professionale e personale, perché mi hanno risposto tutti con entusiasmo. Da dirigente ad imprenditore: un bel salto... Sì, decisamente. Il mio contratto da dirigente era vantaggioso, ma non ero soddisfatto del mio lavoro. Sono figlio di un imprenditore e sono stato dirigente in Reda in un momento in cui l’imprenditore di riferimento non era presente ed ero io a fare le sue veci, vivendo l’azienda come se fosse mia, l’ho sempre avuta a cuore e ne sentivo la responsabilità. Alla luce di ciò mi sono reso conto che volevo gestire in completa autonomia la mia attività di rivendita e così mi sono deciso a fare il salto. Fare rivendita oggi è molto più difficile che in passato. Perché hai deciso di investire in un’attività in un mercato come quello lombardo, fortemente presidiato? Innanzitutto, perché non sono partito da zero. Aprire una rivendita oggi e cercare il primo
cliente non credo sia possibile. Io, comunque sia, un certo “background di fatturato” me lo sono portato dietro e mi ha permesso di coprire alcuni costi iniziali importanti, anche se fare impresa vuol dire rischiare il proprio capitale. È vero che siamo in un momento difficile e che siamo in una zona presidiata da almeno sei operatori, ma ho potuto contare su clienti affezionati che mi hanno seguito dopo la mia uscita da Reda e che difficilmente avrebbero scelto come fornitori i miei competitor che, oltre alla rivendita, hanno anche un’attività di gestione. Ho sempre cercato di coinvolgere i gestori, di non trattarli semplicemente come clienti e questo atteggiamento mi ha ripagato nel tempo. Chi è il tuo cliente tipo? Il mio target di riferimento sono i gestori piccoli e medi, cioè quelli che si rivolgono alle rivendite. A differenza di molti, io non svolgo anche l’attività di gestore e questo a mio parere è un plus importante. Cerco di essere un rivenditore “puro”, da una parte escludendo l’attività parallela di gestione e evitando di avere soci occulti o di seguire
RIVENDITE DRINKFOOD
logiche politiche, dall’altra introducendo qualche elemento nuovo, come un’offerta che include prodotti alternativi. Oggi da quante persone è composta la struttura DrinkFood? Un anno fa siamo partiti in quattro: io, mia moglie e le persone che ho voluto con me a lavorare. Oggi siamo in dodici, tra agenti autonomi e personale assunto, di cui due tecnici. Per la vendita vi appoggiate anche ad un portale e-commerce? La vendita tramite internet fa parte di ciò che sicuramente ho in mente di fare, ma al momento non abbiamo un e-commerce attivo. Devo fare un passo alla volta, per farlo bene. In un anno ho rispettato molte scadenze, ma ho anche fissato delle priorità. Investire maggiormente su internet è comunque una delle iniziative che porteremo avanti: il web è uno strumento utile di lavoro oltre che di vendita, se gestito correttamente. Quali marchi di caffè tratta DrinkFood? Sono partite alcune collaborazioni importanti, di cui sono molto soddisfatto. Lollo 21
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Caffè ci ha affidato la Lombardia in esclusiva e un fatturato da difendere. Il loro prodotto è disponibile in tutti i formati monodose e compatibile con ogni sistema per ciascuna delle miscele. Lollo Caffè è un brand fortissimo nel retail, nei negozi di capsule per il domestico, una realtà che non conoscevo e che avevo ingenuamente sottovalutato. Ero perplesso, inizialmente, ma mi sono dovuto ricredere, perché offre ulteriori possibilità di vendita e di marginalità. DrinkFood è anche l’unica rivendita accreditata come ufficiale da Pellini, che ha un prodotto d’eccellenza nel bar e che offre un prodotto vending molto valido ad un prezzo competitivo. Sono stato contattato da questa torrefazione, perché cercavano chi si occupasse di rifornire clienti da loro considerati minori. Distribuiamo anche altri due brand molto noti nel vending: Caffè Toscano e Caffè Carraro e da pochissimo abbiamo definito un accordo commerciale con Caffè Corsini, torrefazione specializzata in prodotti di fascia alta.
rivenditore di diversi marchi tra cui Iarp, Bianchi, Saeco e, quando ho aperto la mia attività, avrei voluto proseguire con Bianchi ma i cambiamenti ai vertici dell’azienda hanno comportato una diversa politica di vendita verso la maggior parte dei clienti e ho ridotto notevolmente i miei acquisti. A quel punto si è fatta viva FAS, tramite Roberto Palladini (l’agente di zona), attraverso cui abbiamo anche sviluppato una collaborazione con Alba Tramezzini. Le macchine del freddo FAS non hanno bisogno di presentazioni, ma abbiamo ottimi risultati anche con le macchine del caldo, un prodotto a mio parere molto valido. Una delle cose più difficili nel vending è convincere un gestore a cambiare costruttore. Spesso installiamo le macchine FAS del caldo per farle provare ai clienti e loro confermano l’acquisto: questo mi sembra il migliore degli argomenti commerciali... Per FAS sono rivenditore ufficiale, anche se non esclusivo e ne vendo i ricambi originali.
Per quanto riguarda i distributori automatici? Nella mia storia passata sono stato
Vi occupate di macchine ricondizionate? Il vending una volta gestiva molto l’usato, poi
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è iniziato il “consumismo” delle macchine e anche i piccoli-medi operatori si sono dovuti adeguare. La crisi ha riportato tutti, anche i grossi gruppi, a fare refurbishing quindi ho iniziare a valutare questa opportunità, anche se per noi rappresenta solo una piccola porzione dell’attività. Capita di avere in magazzino degli usati in conto vendita, così ci siamo attrezzati per le revisioni, arrivando anche alle modifiche di colore, una richiesta che ci viene fatta con una certa frequenza. Quali solubili distribuisce DrinkFood? Ristora, Nestlè ed in particolare Van Houten (che comprende anche il brand Caprimo: caffè aromatizzati, cioccolate e the) e France Lait per quanto riguarda latte e topping. Tendo a proseguire i rapporti con clienti e fornitori, se mi trovo bene. Mi è sempre importato del rapporto umano: forse anche in questo sono un pochino in controtendenza. Van Houten-Barry Callebaut ha una divisione italiana ad Assago (MI), ma non avendo un magazzino in Italia, spedisce minimi d’ordine importanti. Per questa ragione DrinkFood spesso funge da
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intermediario tra Van Houten e le gestioni italiane, soprattutto all’inizio del rapporto cliente-fornitore, che poi evolve con il crescere dei volumi. Per l’acqua e le bibite, gli snack, quali sono i vostri partner? Commercializziamo Acqua San Benedetto, Acqua Vera e Acqua San Bernardo (in volumi minori). San Benedetto ha una gamma di prodotti assolutamente senza concorrenti, disponibili in ogni formato e questo è il loro punto di forza. Siamo anche specializzati in prodotti importati, in particolare dalla Polonia e dalla Danimarca. Per la Coca-Cola (in questi paesi il gusto della bevanda è più vicino a quello gradito dagli italiani) ho creato un rapporto diretto, saltando gli intermediari, con i quali ho comunque rapporti commerciali. Per quanto riguarda gli snack, vendiamo i prodotti Mars (acquistati direttamente da Mars Italia ma anche importati) e lo distribuiamo con grandi volumi di vendita, anche a gruppi di gestione importanti. Nel portafoglio prodotti DrinkFood ci
sono altre tipologie di prodotto? Sì. Da poco tempo a questa parte, anche grazie a un cliente che ha richiesto referenze Gluten Free, no OGM, bio e prodotti per diabetici (per partecipare ad una gara d’appalto), abbiamo ampliato l’offerta di prodotti salutari, tra cui quelli a brand Parmareggio. Proponiamo bicchieri di carta e altri articoli complementari per un listino completo di prodotti alternativi di qualità, per soddisfare le richieste di chi è maggiormente attento all’ambiente. Inoltre sono da sempre concessionario Bibo (ex Huhtamaki) e il mio fornitore per le palette è Ni.Si. Rivendiamo sistemi di pagamento Comesterogroup e Paytec, con la gamma completa cash e cashless. I sistemi di filtrazione che offriamo sono BWT Water+More. Per il caffè porzionato, oltre ai marchi citati, siamo rivenditori del sistema “chiuso” Essse Caffè (macchina e capsule/cialde) e delle macchine Spinel e Panafè. Oltre al vending, la tua azienda s’interessa ad altri canali? Il canale del vending è senz’altro il nostro core business, ma abbiamo in corso anche un progetto per
RIVENDITE DRINKFOOD
l’Ho.re.ca., visto che differenziare, di questi tempi, credo sia un imperativo. Oggi il mercato si è evoluto e penso all’Ho.re.ca come monoporzionato nella ristorazione, che ritengo uno degli sbocchi più interessanti di questo segmento. Mi interessa molto l’aspetto della fornitura dei distributori automatici a 360°: oltre alle macchine, l’assistenza. Manca, a mio avviso, un interlocutore che possa dare un servizio completo. Una persona che indichi dove posizionare le macchine e che sappia suggerire prodotti adeguati alle diverse situazioni di consumo. Stiamo contattando anche aziende di pasti pronti veloci di alta gamma, per avviare un progetto di ristorazione automatizzata di qualità. Dedicherò una persona a livello commerciale a questo progetto e lo esaminerò con cura, perché a mia volta ho molto da imparare. Con FAS inoltre, siamo partner in Lombardia per il progetto DINING, ovvero la realizzazione di mense automatizzate, oltre alle applicazioni ecologiche dentro e fuori dal mondo del vending, con i compattatori e trituratori di rifiuti TRITECH. 23
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FABBRICANTI
TRITECH BY FAS RECYCLE FOR A BETTER VENDING!
IL MERCATO DEL VENDING FABBRICANTI
LA LINEA DI COMPATTATORI ECOLOGICI TRITECH NASCE DIECI ANNI FA CON L’INTENTO DI RIDURRE IL VOLUME DEI RIFIUTI E VALORIZZARNE IL PROCESSO DI SMALTIMENTO, CON UN IMPATTO POSITIVO SULL’AMBIENTE. I COMPATTORI PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA SONO SINONIMO DI RISPARMIO ECONOMICO, PULIZIA E ORDINE; INOLTRE, IL DESIGN CHE CARATTERIZZA LE SOLUZIONI TRITECH, UNITO ALLA FUNZIONALITÀ DEL PRODOTTO, 24
RAPPRESENTA UN VALORE AGGIUNTO PER L’ALLESTIMENTO DELL’AREA RISTORO VENDING. CIRCA UN ANNO FA IL BREVETTO TRITECH È STATO ACQUISTATO DA FAS E OGGI L’AZIENDA DI SCHIO SI OCCUPA DELLA DISTRIBUZIONE E DELL’ASSISTENZA POSTVENDITA PER TUTTI I PRODOTTI A MARCHIO TRITECH. A PARLARCI DI QUESTA REALTÀ UNICA NEL VENDING È FLAVIA DE ROSSI, RESPONSABILE COMMERCIALE PROGETTO TRITECH BY FAS.
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INTERVISTA CON FLAVIA DE ROSSI Quando e come nasce l’idea di un compattatore ecologico per i rifiuti dell’area break vending? Il progetto TRITECH è stato ideato 10 anni fa da Giuseppe De Rossi che, sempre alla ricerca di innovative soluzioni da proporre al mercato, ha individuato un problema che stava diffondendo molto rapidamen-
te, non solo nel vending ma nel “fuori
ferenziato possono essere valorizzati.
casa” in generale: l’enorme volume di
TRITECH è un sistema di compattazio-
rifiuti che ogni giorno viene genera-
ne automatico che permette di incen-
to dagli imballi monouso di bevande.
tivare e semplificare una corretta raccolta differenziata riducendo il volume
In che modo le soluzioni Tritech ri-
del rifiuto fino al 85%.
escono a ridurre il problema dello smaltimento rifiuti? I rifiuti da imbal-
Ridurre l’ingombro dei rifiuti e dif-
laggio vengono valutati in modo nega-
ferenziarli correttamente porta a dei
tivo per il loro impatto ambientale ma
vantaggi concreti? Il sistema TRITECH
se correttamente raccolti in modo dif-
assicura un rapporto di riduzione 1:7 25
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con la conseguente diminuzione degli
attuale, oggi il mercato si confron-
proprio rifiuto all’interno di una mac-
svuotamenti giornalieri e un risparmio
ta con un consumatore sempre più
china automatica.
diretto sui costi di gestione legati alla
evoluto: come reagiscono gli utenti
Inoltre viene valorizzato un comporta-
movimentazione dei rifiuti. Inoltre per-
dell’area ristoro davanti alle macchi-
mento ecologico corretto con la pos-
mette un chiaro impatto positivo sulla
ne installate? Si innescano comporta-
sibilità di incentivare direttamente l’u-
logistica dei ritiri e sui trasporti, con il
menti virtuosi? Il posizionamento dei
tente con sistemi di “ricarica chiave”
risultato finale di una significativa ridu-
compattatori TRITECH nelle aree bre-
che gestiscono una cauzione legata al
zione delle emissioni di CO2 nell’am-
ak permette di instaurare una abitudi-
corretto riciclo del rifiuto.
biente.
ne ecologica di riduzione e riciclo, per-
La sostenibilità ambientale è un tema 26
ché stimola una coscienza ambientale
In che modo funziona il sistema chiu-
nell’utente che si trova ad introdurre il
so a chiave per i vuoti a rendere? Su
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quali linee di compattatori è stato
di riaccreditare in chiave al cliente la
di rifiuti è semplice? Sì, è molto sem-
sperimentato? Il sistema di “Ricarica
“cauzione/imballo” legata al corretto
plice. L’unica operazione da eseguire
Chiave” funziona su tutti i modelli di
riciclo del proprio rifiuto. Questa fun-
è lo svuotamento del sacco contenito-
macchine TRITECH (sia compattato-
zionalità è definita a circuito chiuso
re riposto nella parte inferiore, non ci
re bottiglie/lattine che trituratore bic-
perché viene gestita solo ed esclusiva-
sono altre particolari manutenzioni da
chieri) Il sistema prevede di incentivare
mente per le bevande calde o bottiglie/
fare.
l’utente al corretto riciclo del proprio
lattine
acquistate
Le macchine TRITECH inoltre sono do-
rifiuto gestendo una “cauzione” sul
presso il distributore automatico abbi-
tate di un sistema di sanificazione auto-
bicchiere/bottiglia/lattina precedente-
nato.
matico che igienizza la parte interna della
precedentemente
macchina ad intervalli di tempo presta-
mente acquistati presso il distributore automatico. Questo sistema permette
La manutenzione di un compattatore
FABBRICANTI TRITECH BY FAS
biliti, garantendo una costante igiene. 27
D.A.ITALIA 110 NOVEMBRE 2016
Un elemento moderno e di design au-
percezione di benessere generale nel
tà per differenziarsi; anche in questo
menta l’appeal dell’area break? Un’a-
consumatore che si traduce in uno sti-
caso, proporre al cliente un’offerta
rea break allestita con il posizionamen-
molo all’acquisto e in una piacevole
commerciale personalizzata abbinan-
to dei compattatori TRITECH favorisce
permanenza nell’area ristoro.
do TRITECH ad un concetto di area break ecosostenibile, sia un vantaggio
una piacevole sensazione di pulizia e igiene, perché i rifiuti non risultano più
Offrire soluzioni Tritech, in abbinata
competitivo che permette di distin-
in bella vista ma nascosti all’interno
con i distributori automatici può rap-
guersi e caratterizzarsi all’interno del
delle macchine. Il design accattivan-
presentare un’arma commerciale in
mercato, soprattutto in un momento
te, l’interattività del touch screen e lo
più per il gestore? Credo che in qual-
dove tutte le argomentazioni legate
stimolo ecologico legato alla raccol-
siasi settore di business, anticipare le
all’ecologia e al riciclo sono di cre-
ta differenziata generano una positiva
richieste del cliente sia un’opportuni-
scente interesse.
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FABBRICANTI TRITECH BY FAS
D.A.ITALIA 110 NOVEMBRE 2016
Come è nato il progetto Tritech by FAS e quante persone coinvolge attualmente? La collaborazione di TRITECH con FAS è iniziata diversi anni fa con il Quality Tour dove, tra le aziende che presentavano progetti innovativi nel settore vending, c’era anche TRITECH. Dopo aver riscontrato in questi anni un continuo e crescente interesse da parte del mercato verso le soluzioni proposte da TRITECH, alla fine del 2015 FAS ha deciso di acquistare il brevetto TRITECH e inserire il prodotto all’interno del proprio processo produttivo. La parte commerciale e postvendita è completamente integrata all’interno della struttura FAS dove, dal mese di gennaio sono entrata a far parte anch’io con l’incarico di continuare a seguire direttamente tutti i progetti TRITECH e le varie richieste che arrivano direttamente dai clienti. Il vending è l’unica area di business di Tritech? In quali altri comparti vengono impiegati i vostri prodotti? I campi
di applicazione del progetto TRITECH sono molto vasti e differenti. perché l’installazione delle macchine si presta ad essere realizzata in tutti quei luoghi “fuori casa” dove ogni giorno vengono generati rifiuti: scuole, università, palestre, ospedali, aeroporti, parchi divertimenti, spiagge, eventi, concerti, etc.. Il vending non è quindi il solo mercato di riferimento per TRITECH, sebbene risulti essere uno dei settori che riceve maggiori richieste da parte del cliente finale. Tritech è attivamente coinvolta nel progetto Eco Vending, promosso da CONFIDA: di cosa si tratta e quali risultati sono stati ottenuti ad oggi grazie a questa iniziativa? EcoVending è il primo protocollo di intesa che coinvolge direttamente i Comuni Italiani, CONFIDA e l’associazione dei consumatori Adiconsum per contribuire alla realizzazione di nuovi progetti in tema di sostenibilità con l’obiettivo di fare si-
stema a livello locale nel settore della distribuzione automatica. Alcune imprese di gestione si stanno già impegnato in questa direzione verso un concetto di “area break consapevole”: informazione al consumatore, educazione alimentare, tecnologie per la sostenibilità alimentare e ambientale. Quali sono i progetti futuri della vostra azienda? Il 2016 è stato un anno di grandi cambiamenti con il passaggio del brevetto TRITECH in FAS e tutte le fasi di industrializzazione del prodotto che hanno permesso di presentare la nuova gamma TRITECH “TOUCH” by FAS con un’importante evoluzione sia tecnologica che funzionale. Adesso ci sono tutte le premesse per estendere il progetto a larga scala perché siamo consapevoli che il continuo e progressivo aumento della quantità di rifiuti generati ogni giorno assumerà una dimensione sempre maggiore sia livello nazionale che internazionale.
it’s your
THE TECHNOLOGY reVOLUTION www.facebook.com/Fas.vending www.twitter.com/fas_vending
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D.A.ITALIA 110 NOVEMBRE 2016
EVENTI
TRIESTESPRESSO EXPO 2016 IL MONDO IN FIERA +16% DI VISITATORI PER UN’EDIZIONE DA RECORD
“Il mondo in fiera”. Questa è stata la sensazione vissuta nel
oltre 12.500 di quest’anno, Triestrespresso Expo 2016 si chiude
Porto Vecchio di Trieste durante la tre giorni di TriestEspresso
con un doppio record. 202 espositori e oltre 12.500 visitatori, un
Expo 2016. Trieste Capitale del Caffè non è solo un marchio, ma
trend di crescita che si è percepito fin dal primo giorno di mani-
una realtà concreta. Il popolo del caffè si è dato appuntamento
festazione.
anche quest’anno alla fiera biennale internazionale più impor-
TriestEspresso Expo è organizzata da Aries - Camera di Com-
tante dedicata all’espresso.
mercio di Trieste in collaborazione con l’Associazione Caffè
Una fiera specializzata che ha come obiettivo quello di far
Trieste, con il patrocinio dell’Autorità Portuale di Trieste, il
affluire professionisti da tutto il mondo, dando loro modo di
sostegno di UniCredit e il supporto dell’International Coffee
conoscersi, stringere accordi, creare business ed economia.
Organization, della Federazione Italiana Pubblici Esercizi,
L’obiettivo è stato raggiunto: con un tasso di crescita in termini
dell’Italian Coffee Association, della Speciality Coffee Associa-
di visitatori del +16%, passando dai 10.782 visitatori del 2014 agli
tion of Europe e dell’Istituto Nazionale Espresso Italiano. 31
D.A.ITALIA 110 NOVEMBRE 2016
“Ancora una volta di più è stato dimo-
“Tutte le maggiori aziende hanno convo-
nitore stabile delle esposizioni che nella
strato quanto le manifestazioni specia-
gliato qui i loro agenti, i migliori clienti,
città di Trieste, e il primo tassello dav-
lizzate di qualità portino grande valore
organizzando incontri e cene che hanno
vero pulsante di un comprensorio che
in città e quanto sia necessario un con-
riempito hotel e ristoranti, fatto lavorare
diventerà nei prossimi anni una parte
tenitore polifunzionale stabile dove rea-
come poche volte accade taxi, agenzie di
fondamentale della città. E per arrivare
lizzarle.
viaggio e trasporti. Insomma, eventi così
a questo serve il contributo delle istitu-
La fiera ha avuto degli ottimi risultati,
portano lavoro e ricavi diffusi e vanno
zioni, dalla Regione al Comune, all’Auto-
ma ne ha guadagnato notevolmente
incrementate. L’appuntamento con Trie-
rità Portuale”.
Trieste”, ha commentato il commis-
stEspresso Expo sarà tra due anni, nel
sario straordinario della Camera di
2018, auspicabilmente in Porto Vecchio,
Il vincitore della Espresso Italiano
Commercio di Trieste, Antonio Paoletti:
in quello che dovrebbe divenire il conte-
Champion non parla la lingua del Bel-
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D.A.ITALIA 110 NOVEMBRE 2016
paese, ma il coreano a dimostrazione
editati in italiano, inglese, thailandese,
forte selezione effettuata sul fronte degli
che la globalizzazione e la cultura del
cinese e a breve in spagnolo.
espositori ha elevato la qualità della
caffè non hanno più confini. Due dei
Un centinaio i giornalisti presenti in
manifestazione e degli stand allestiti.
libri dei triestini Franco e Mauro Baz-
fiera e provenienti anche da Slove-
La forte attratti-ità delle imprese che
zara, “La filiera del caffè espresso” e
nia, Austria, Serbia, Croazia, Russia,
esponevano hanno attirato operatori di
“Cappuccino Italiano Latte art” sono
Filippine, Stati Uniti, Vietnam Germa-
settore particolarmente importanti”, ha
stati appena pubblicati in lingua russa,
nia, Thailandia, Giappone, Inghilterra,
spiegato il direttore di Aries, Patrizia
rendendo così accessibile la cultura
Polonia, Repubblica Ceca, Australia
Andolfatto.
italiana del caffè anche a professioni-
Ungheria e Italia.
sti e amanti dell’espresso in Russia e i Paesi limitrofi, dopo essere già stati
Il “Consorzio di tutela dell’espresso Abbiamo puntato qualità dell’offerta: la
EVENTI TRIESTESPRESSO
tradizionale italiano” ha scelto Trie33
D.A.ITALIA 110 NOVEMBRE 2016
stEspresso Expo 2016 per annunciare
come è stato sottolineato durante il
ferrato, “ma ciò che distingue la nostra
il lancio della campagna di marketing e
convegno “Caffè espresso italiano tra-
proposta dalle altre è che contiene anche
promozione per ottenere per l’espresso
dizionale: candidatura a Patrimonio
un capitolato che definisce esattamente
il riconoscimento di bene immateriale
dell’Unesco”, a cura di Giorgio Cabal-
i canoni che il prodotto deve rispettare
dell’Unesco.
lini di Sassoferrato, presidente della
per poter essere considerato espresso
Dersut Caffè.
italiano tradizionale. Considerando l’adesione al Consorzio del Gruppo Ita-
Al momento del Consorzio fanno parte 27 soci, tra cui Inei e Associazione
“A differenza degli altri prodotti che
liano Torrefattori Caffè e dell’Istituto
caffè Trieste, e la domanda per otte-
hanno avuto il riconoscimento dell’U-
Nazionale Espresso Italiano possiamo
nere l’importante riconoscimento è
nesco, l’espresso ha una diffusione
la maggior parte dei torrefattori italiani
già arrivata agli uffici di competenza
enorme”, ha detto Caballini di Sasso-
appoggia questa proposta. Si tratta di un
34
D.A.ITALIA 110 NOVEMBRE 2016
progetto a favore dell’intero comparto e
Pubblici Esercizi (FIPE) in collabora-
che non hanno mancato l’appuntamento
non ci sono preclusioni perché per rag-
zione con l’Associazione Italiana Caffe’
con la biennale del caffè, vetrina ideale
giungere l’obiettivo abbiamo bisogno del
- Federgrossisti ha celebrato la fanta-
per presentare nuove soluzioni e occa-
supporto di tutta la categoria”.
sia e la creatività nel servizio della più
sione di dialogo e scambio commerciale
celebrata del Belpaese. Cinque le più
con i principali mercati internazionali.
Il progetto ha già raccolto numerose
belle tazzine premiate nel Porto Vec-
adesioni e durante TriestEspresso
chio di Trieste con al primo posto la
La redazione di D.A. Italia ha parteci-
Expo ha anche attirato l’interesse
Pasticceria Estense di Padova.
pato a Triestespresso Expo e realizzato una photogallery delle aziende
della Speciality Coffee Association of Italy. Infine, nel corso di TriestE-
Presenti a Triestespresso Expo anche
di settore che hanno preso parte alla
spresso Expo la Federazione Italiana
numerosi rappresentanti del vending
fiera in qualità di espositori.
EVENTI TRIESTESPRESSO
35
D.A.ITALIA 110 NOVEMBRE 2016
EVENTI
VENDING FLORENCE GRANDE PARTECIPAZIONE PER L’INCONTRO TRA ANEDA E CONFIDA A FIRENZE
EVENTI
CONFIDA E ANEDA, L’ASSOCIAZIONE SPAGNOLA DEL VENDING, GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE DI VENDITALIA SERVIZI, HANNO PROGRAMMATO UN EVENTO DEL TUTTO SPECIALE, VENDING FLORENCE, CHE HA VISTO LA PARTECIPAZIONE DI UN CENTINAIO DI OPERATORI SPAGNOLI E ITALIANI PER CONDIVIDERE ESPERIENZE E PROGETTUALITÀ COMUNI. GLI OSPITI HANNO TRASCORSO LE GIORNATE DI VENERDÌ 23 E SABATO 24 SETTEMBRE TRA MOMENTI DI APPROFONDIMENTO TENUTI DA RELATORI ESPERTI 36
DEL SETTORE PRESSO LA SALA LUCA GIORDANO DI PALAZZO MEDICI RICCARDI E LE BELLEZZE STORICOARTISTICHE DEL CAPOLUOGO TOSCANO. D.A. ITALIA, PRESENTE A VENDING FLORENCE, HA REALIZZATO UN REPORTAGE FOTOGRAFICO DELL’EVENTO E RIPORTA DI SEGUITO UNA SINTESI DEGLI INTERVENTI DI PIERO LAZZARI, PRESIDENTE DI CONFIDA E LUCA ADRIANI, RAPPRESENTANTE DEL GRUPPO IMPRESE DI FABBRICAZIONE DI DISTRIBUTORI AUTOMATICI E ACCESSORI CONFIDA.
D.A.ITALIA 110 NOVEMBRE 2016
INTERVENTO DI PIERO A. LAZZARI L’organizzazione di questo evento e l’eccezionalità di questa circostanza, mi fanno venire in mente una celebre frase di Sir G.B. Show che recita: “Le persone (possiamo anche dire le organizzazioni) che progrediscono sono quelle che si danno da fare per trovare le opportunità che vogliono. E se non le trovano le creano”.
Questo nostro incontro è frutto della
sanno intendersi velocemente e, soprat-
volontà di scambiarci conoscenze, di
tutto, stanno bene nel lavorare insieme.
mettere in comune le nostre esperienze
È con vera emozione che ricordo i primi
e di portare avanti insieme iniziative
incontri con Lucio Pinetti e Javier Arque-
che, se condivise, costituiscono valore
rons, allora presidente dell’EVA, nei quali
aggiunto per entrambe le nostre Asso-
la nostra Associazione ha fatto da sup-
ciazioni. Ma tutto questo è stato possi-
porto iniziale ad ANEDA. E oggi ANEDA è
bile grazie al fatto che ci sono state -e
una bella e dinamica associazione, da cui
ci sono- persone che hanno creduto fin
anche CONFIDA riceve validi contributi in
da subito nel progetto di collaborazione,
termini di iniziative e di realizzazione: i
persone che sono diventate amiche, che
miei complimenti, Presidente! 37
D.A.ITALIA 110 NOVEMBRE 2016
LUCA ADRIANI
ANEDA e CONFIDA hanno condiviso da subito condiviso l’analisi del nostro settore e la valutazione secondo cui non si può vivere sugli allori. Questi anni di crisi economica in Italia e in Spagna ci hanno insegnato che è necessario il rinnovamento per stare al passo con un mondo in continuo cambiamento, fatto di comportamenti sociali che si modificano e di nuove richieste, come l’imporsi di nuove tecnologie e, soprattutto, la richiesta di un servizio di qualità certificata. Non è più sufficiente proporre un prodotto o un servizio al consumatore, perché lui si aspetta di vivere una nuova esperienza di consumo, in grado di gratificarlo. Insieme abbiamo anche constatato che i problemi del vending in una nazione europea sono spesso comuni agli operatori di un’altra. Di questo abbiamo consapevolezza, perché sempre più direttive e regolamenti che provengono da Bruxelles hanno un impatto diretto verso i nostri territori, non solo per quanto riguarda gli aspetti nutrizionali dei prodotti alimentari e delle bevande, non solo per le classificazioni energetiche dei distributori auto38
matici o per le riduzioni delle emissioni Co2 dagli automezzi, ma anche riguardo a temi come la politica fiscale. Il provvedimento del nostro governo per la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica degli incassi dei distributori automatici nasce dalle sollecitazioni della Commissione Europea per l’utilizzo delle tecnologie per dare maggiore certezza nella riscossione delle entrate fiscali. E se questo tema è di estrema attualità in Italia, sappiamo anche che la soluzione italiana sul piano applicativo potrebbe rappresentare un precedente, un riferimento per l’Autorità Fiscale di altri paesi europei. Come possiamo vedere, l’evento che stiamo vivendo è la prova che ci sono argomenti d’interesse comune ed iniziative che possono essere portate avanti insieme. Ma non solo: Vending Florence è la prova di come le associazioni nazionali possano e debbano esplorare nuove forme di collaborazione e le cose che siamo capaci di realizzare insieme possano diventare patrimonio da offrire e da mettere a disposizione delle altre associa-
zioni nazionali europee che hanno minori risorse economiche e professionali, affinché possano contribuire a far crescere il vending anche nei loro paesi. Un progetto fantastico per dare continuità a questa nostra capacità di collaborazione, un’attività tra ANEDA e CONFIDA che mi auguro si possa portare avanti insieme, nel tempo. Propongo infine due temi che potremmo mettere al centro del nostro lavoro congiunto a partire dal prossimo anno: l’innovazione della tecnologia vending per nuove opportunità di mercato ed anche ECO Vending, la sostenibilità ambientale, alimentare e sociale del vending. Abbiamo dato prova di saper superare le difficoltà della distanza geografica e della lingua e di saper mettere in campo una capacità di azione sovranazionale: perché non accettare questa nuova sfida? Ricordo un’espressione di Paulo Coelho: “Credo che solo una cosa renda impossibile la realizzazione di un sogno: la paura di fallire”. Riguardo ANEDA e CONFIDA io ho una certezza: noi non abbiamo paura delle nuove sfide, noi non falliremo.
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INTERVENTO DI LUCA ADRIANI La centralità del consumatore per una nuova strategia di mercato Ho avuto la fortuna di vivere venticinque anni di vita associativa e in questo lungo periodo abbiamo realizzato molti studi di settore, che rispondono ad una domanda ben precisa, ovvero: “chi siamo?” Forse da oggi in avanti dobbiamo ridurre l’attenzione su questo tipo di analisi e spostarla sui consumatori per rispondere alla domanda “cosa saremo?” Il vending a tutti gli effetti è un canale distributivo accreditato dalla letteratura del marketing, però è considerato un canale alternativo a quelli tradizionali, al pari dell’e-commerce, delle televendite, del ‘porta a porta’, delle vendite su catalogo o per corrispondenza. Il vending è riconosciuto dal cliente finale, ma questo non significa che l’utente ne abbia un’immagine positiva. Il distributore automatico viene percepito come un oggetto che offre un servizio. Quello di ‘servizio’ è un concetto importante: il vending ha un maggiore sviluppo nelle aree private, come i luoghi di lavoro e studio, quindi la compresenza con altri canali tradizionali avviene solo in rarissimi casi, perché laddove ci sia un servizio di ristorazione automatica, per ragioni contrattuali, è fornito da un’unica azienda. Il fatto che il consumatore non abbia alternative in termini di scelta di servizio è inizialmente un vantaggio: abbiamo il nostro contratto, il nostro appalto e pensiamo che il lavoro sia concluso, ma in molti casi questa locazione si rivela un ostacolo, a medio termine. Il vero motore di miglioramento è la concorrenza, la concorrenza generata dai consumatori. Oggi l’offerta del vending privato è diretta sempre al solito potenziale consumatore, il quale non sceglie il distributore, ma si reca al punto vendita per fare una pausa o per socializzare. I prodotti acquistati sono ridotti a poche referenze, con preferenza per i prodotti di fascia di prezzo più bassa: il caffè e l’acqua sono infatti saldamente in cima alle classifiche dei prodotti più venduti ogni giorno. Le locazioni non aumentano, ma in alcuni casi diminuiscono, così come il numero dei potenziali clienti. L’offerta attuale ha superato la domanda, di conseguenza i prezzi si sono abbassati. Questi sono i chiari sintomi di un mercato maturo:
mi riferisco al format di mercato attuale, perché dobbiamo essere consapevoli di avere molta più strada da percorrere di quella che abbiamo percorso sin d’ora. Credo che, per invertire l’andamento, si debba mettere in discussione tutto quello che è stato fatto fino ad oggi. A questo punto, come creare ricavi? Come creare valore? Come essere riconosciuti e apprezzati dal nostro consumatore? Dai dati CONFIDA sulla distribuzione automatica, emerge che il 50% degli intervistati utilizza il distributore automatico e, tra questi, una percentuale dichiara di utilizzarlo 2-3 volte al mese, quindi è un consumatore poco più che occasionale e molto probabilmente acquisterà articoli specifici (non acqua e caffè). Il 15-20% è composto dagli assidui, ovvero consumatori che acquistano dalla vending machine almeno una volta al giorno. Ma il dato che ci deve interessare maggiormente è un altro: la gran parte dei non utilizzatori, pur conoscendo il vending, non approccia il distributore automatico per vari motivi, tra cui il fatto di “non avere una ragione precisa”. Per aumentare i nostri ricavi, risulta evidente che il vending deve mettere in atto attività di marketing mirato dirette ai consumatori, per allargare il numero di clienti di una stessa locazione e per aumentare le vendite da parte dei clienti acquisiti. Per creare valore, questo settore deve operare un cambiamento importante e spostare il proprio baricentro, evolvendo da settore tecnico-logistico (anche se non deve abbandonare questa natura, che è nei nostri geni e ci ha portato a dove siamo oggi) a settore tecnico-commerciale. Per fare questo, l’obiettivo va spostato sul consumatore come unica fonte dalla quale ricavare profitto. Possiamo ricavare profitto sui costi, però il profitto, il valore, si ricavano dal mercato e se saremo in grado di incontrare le esigenze del nostro consumatore, aumenteremo il valore del nostro lavoro. Le logiche che governano acquisti di beni e servizi nei paesi industrializzati sono focalizzate sui dettagli, che fanno la differenza ed indirizzano i consumi di prodotti che in realtà non hanno nulla in più di altri ma che appagano la necessità di esperienza del consumatore. Nella scelta di un bar, ristorante o di un‘auto, un apparecchio elettronico come di qualsiasi referenza vending, tutto si basa su pochi elementi, che in molti casi si riconducono a sensazioni, emozioni create ad arte da
EVENTI VENDING FLORENCE
chi, conoscendo il consumatore (punto fondamentale) trasmette messaggi ad hoc. Il vending deve imparare ed assimilare l’esperienza di settori più competitivi, che non significa sovrapporre quell’esperienza al nostro settore, ma piuttosto applicare qualche insegnamento al nostro settore. Tornando alla concorrenza, se per un momento immaginassimo di poter competere in ogni istante con un bar posizionato a fianco ai nostri distributori, oppure con una batteria di distributori gestiti da un altro operatore, sicuramente la qualità dei nostri prodotti e servizi aumenterebbe. Questa è la sana concorrenza: può fare paura, ma funziona così: la compresenza sul mercato è fondamentale. Da queste considerazioni nasce una sorta di decalogo, che vuole essere prima di tutto un insieme di suggerimenti per le vostre politiche di business. Il vending del prossimo futuro dovrà: 1. profilare il consumatore 2. usare i dati raccolti per costruire un servizio 3. creare un’area break gradevole ed ecosostenibile 4. porre attenzione ai dettagli suggeriti dal potenziale consumatore 5. valutare ogni commento in maniera positiva 6. variare l’offerta 7. cercare di ampliare l’offerta ad altre situazioni di consumo 8. usare strumenti evoluti per raggiungere gli obiettivi 9. misurare l’incremento delle vendite a fronte delle misure messe in atto 10. non dimenticare che l’obiettivo è quello di incrementare i ricavi A chiudere i lavori è il presidente di CONFIDA Lazzari, che ha salutato quanti sono intervenuti rinnovando i suoi ringraziamenti alla struttura di CONFIDA per l’organizzazione dell’evento e che si è congedato dalla platea lasciando alcuni spunti di riflessione. Il vending rappresenta in Italia il 5% del mercato delle consumazioni fuori casa, per cui le tecnologie del vending hanno un mercato da esplorare e hanno un territorio sul quale potersi andare a confrontare per conquistarsi uno spazio. Il rischio per tutti noi è alto, perché se gli operatori non faranno questo, ci saranno operatori di altri settori che entreranno ‘in casa’ del vending. Quindi 39
D.A.ITALIA 110 NOVEMBRE 2016
è necessario innovare e scoprire nuovi mer-
in modo fermo e convincente a quelli che
è l’invito che rivolgo anche a Javier, perché
cati. Inoltre, oggi il vending non può permet-
dicono il falso sul nostro settore.
porti questa necessità del settore in Asso-
tersi di mantenere l’atteggiamento tenuto
Accanto a questo, resta importante il ruolo
ciazione Europea, affinché il vending abbia
finora nei confronti del consumatore, ma
di EVA: se oggi ANEDA e CONFIDA sono qui
il suo giusto riconoscimento, il suo giusto
deve dare una risposta d’insieme. Questo è
non è per costituire una loro associazione
posizionamento, la sua verità e quella visibi-
più che mai indispensabile.
distinta dagli altri, questa è una casa aperta
lità che merita, perché anche questo settore
CONFIDA ha fatto una scelta, in quest’ottica,
e noi ci auguriamo di fare questa esperienza
contribuisce a creare ricchezza nei nostri
nominando nuovo Direttore Michele Adt, un
anche con i colleghi francesi e tedeschi ed
paesi. Anche chi è in sofferenza ha diritto a
professionista dal profilo prevalentemente
altri ancora. È importante che la nostra
un sorriso: non dimentichiamo i nostri pro-
legato alla comunicazione. Abbiamo biso-
Associazione sappia comunicare, sappia
blemi, non facciamo finta che esistano, ma
gno di comunicare il vending, di rispondere
presentarsi nelle sedi importanti e questo
lavoriamo per costruire insieme.
40
EVENTI VENDING FLORENCE
D.A.ITALIA 110 NOVEMBRE 2016
MONDO ASSOCIAZIONE
CONFIDA E L’UNIVERSITÀ DI TORINO PROMUOVONO IL VENDING SOSTENIBILE
MONDO ASSOCIAZIONE
42
D.A.ITALIA 110 NOVEMBRE 2016
Venerdì 7 ottobre la Scuola di Management
qualche anno si è posto il tema della
progetti promossi da aziende della filiera e
ed Economia dell’Università di Torino ha
sostenibilità del suo servizio e dei prodotti
per dibattere di modelli di business soste-
ospitato l’incontro “Responsabilità sociale
alimentari che eroga tramite i distributori
nibile, di consumo consapevole e di innova-
e consumo consapevole: il caso del vending
automatici. Ha così dato vita ad un progetto
zione tecnologica al servizio dell’ambiente.
sostenibile”, organizzato da Confida.
chiamato “Vending Sostenibile” per diffon-
Durante il convegno, moderato da Pieran-
dere le buone prassi in materia di sosteni-
Oltre alla presenza dei rappresentanti
tonio Bertero del Dipartimento di Manage-
bilità ambientale.
dell’Associazione di categoria, il dibattito
ment, sono state presentate le best practice
L’incontro si è rivelato un’occasione per
è stato arricchito dal contributo di relatori
relative alla sostenibilità nel settore della
parlare di vending agli studenti della
appartenenti al mondo accademico e delle
distribuzione automatica in Italia.
Scuola di Management ed Economia
istituzioni locali, come Maurizio Cisi del
Il vending, attraverso CONFIDA, già da
dell’ateneo piemontese, per dare voce a
Dipartimento di Management dell’Univer43
D.A.ITALIA 110 NOVEMBRE 2016
sità degli Studi di Torino, che ha illustrato come anche le aziende di piccole dimensioni, attraverso nuovi modelli di business e una maggiore capacità di networking, potrebbero più facilmente raggiungere l’obiettivo di uno sviluppo sostenibile. La relazione di Maria Cristina Martinengo, Sociologa dei Consumi del Dipartimento ESOMAS, Università di Torino ha offerto un interessante punto di vista alternativo sul tema della sostenibilità applicabile al vending. Di seguiti, alcuni stralci del suo intervento.
“Il contesto in cui possiamo osservare i comportamenti alimentari è cambiato ed è caratterizzato da una delocalizzazione dei pasti, cioè consumiamo in ogni luogo e dalla loro destrutturazione: consumiamo i pasti anche parzialmente e non seguiamo le corrette abitudini di assunzione dei cibi). I problemi legati alla destrutturalizzazione del pasto sfociano nella cattiva alimenta-
zione, che può causare obesità, disturbi cardiovascolari o respiratori, patologie psichiche ed altro ancora. Il vending risponde perfettamente alle esigenze del consumatore in questo senso, perché offre alimenti pronti al consumo, economici, semplici da reperire in ogni situazione e luogo. Spesso le macchinette vengono accusate di distribuire cibo spazzatura, ma la verità è che la macchina vending è un elemento neutro, come lo sono le referenze al suo interno: si tratta piuttosto di un problema di educazione alimentare, di scarsa attenzione per la formazione nei confronti del consumo consapevole. Si moltiplicano i progetti dedicati agli studenti in tema di corretta alimentazione, anche i media veicolano un ritorno alle origini, auspicando un consumo che torni ai valori tradizionali, alla natura, alla salute, ma il gusto è qualcosa che va costruito a partire dalla famiglia e, forse, si dovrebbero ripensare le politiche di educazione al consumo partendo proprio dai genitori. I fattori che ci condizionano oggi nella scelta del cibo sono tanti: salute, natura, etica, familiarità, prezzo, gusto, capacità di
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MONDO ASSOCIAZIONE CONFIDA IL VENDING SOSTENIBILE
Maria Cristina Martinengo, “Comportamenti alimentari e sostenibilità. Tendenze e contraddizioni”
controllare il peso, facilità di reperimento e di preparazione. Salute, etica e natura orientano ovviamente verso prodotti sostenibili, mentre gli altri elementi di discriminazione, pur non andando contro al concetto di sostenibile, sono condizionate da un “purché” che fa passare la sostenibilità in secondo piano: ad esempio, acquisto un cibo comodo e veloce da preparare, quindi la mia priorità non sarà l’aspetto etico o salutare o naturale di quel prodotto… In che modo possiamo quindi migliorare e diventare consumatori consapevoli? Ognuno deve fare la sua parte: consumatori, istituzioni, imprese. Innanzitutto, è fondamentale educare: l’educazione alimentare deve essere promossa in ogni forma e partire dalla famiglia e dal sistema scolastico; il consumatore va stimolato e reso parte del processo di consumo, non deve subire le scelte di altri riguardo ai prodotti che può acquistare e questo è ancora più importante nel caso dell’acquisto d’impulso. Infine, l’offerta di prodotti va senz’altro riformulata, privilegiando (anche in termini di rapporto qualità-prezzo) alimenti buoni, “giusti”, naturali
SI PRENDE CURA DI TUTTI E NON SI AMMALA MAI. DISPONIBILE AL TRASFERIMENTO, OVUNQUE. SA VENDERE DI TUTTO, DAL CAFFÈ AGLI AMI DA PESCA. NEL TAGLIARE GLI SPRECHI È UNA VERA MACCHINA.
RICHIEDE IL POSTO FISSO MA NON ACCETTA LO STIPENDIO. LAVORA 24/24 – 7/7 E NON CHIEDE MAI L’AUMENTO. NUOCE GRAVEMENTE AI CONCORRENTI. PARLA PERFETTAMENTE INGLESE, TEDESCO, SLOVENO, CROATO E AUSTRIACO. NEL DISTRIBUIRE CIBO E BEVANDE NON HA MAI SBAGLIATO UN ORDINE.
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D.A.ITALIA 110 NOVEMBRE 2016
e favorevoli al mantenimento della salute. I moderni trend di consumo strizzano l’occhio al vending e il vending deve raccogliere questa sfida e fare la sua parte nel processo di evoluzione del consumatore, come tutti gli altri”. Anna Reina, Coordinatrice Commissione Vending Sostenibile CONFIDA ha poi spiegato su quali valori poggia il progetto e le best practice messe in atto dalle aziende associate, segno di un impegno concreto da parte del settore. “Nel nostro settore la sostenibilità è un tema ampio che tocca varie fasi dell’attività: dall’efficienza energetica delle nuove vending machine, che sono sempre meno ‘energivore’, al trasporto dei prodotti, fino al contenimento e riciclo dei rifiuti come i fondi del caffè e le confezioni. Il Vending Sostenibile è anche un impegno sulla qualità e sicurezza della nutrizione per presentare ai nostri clienti e per un ampliamento dell’offerta alimentare per tener conto delle differenti esigenze nutrizionali, alimentari e di gusto”, ha dichiarato a commento dell’incontro Piero Angelo Lazzari, presidente di CONFIDA. 46
Al termine degli interventi sono state presentate alcune interessanti case history, per dare un esempio concreto di quello che significa vending sostenbile, tra cui il progetto “Massimo Cento”, una start up nata all’interno dell’Università di Torino che, grazie ad un accordo con la società di gestione di distributori automatici piemontese GDA, promuove prodotti di qualità legati al territorio e alla stagionalità delle materie prime, coltivati e trasformati in un raggio di “Massimo Cento” chilometri dal luogo di consumo. Lavazza, rappresentata da Veronica Rossi, ha presentato una nuova capsula di caffè realizzata grazie all’apporto del 20% di polipropilene riciclato dagli scarti provenienti da altre produzioni. Tutto ciò da un lato porta a un ridotto utilizzo di materia prima plastica vergine proveniente da fonte fossile, dall’altro consente di ridurre i chilometri percorsi ogni anno per il trasporto della materia prima stessa. È stato inoltre presentato il nuovo quartier generale Lavazza. L’azienda ha infatti deciso di costruire la nuova sede rivitalizzando un sito dismesso nel quartiere Aurora, vicino
ai luoghi dove è nata e si è sviluppata la torrefazione torinese. Il processo di costruzione è stato caratterizzato da un importante coinvolgimento della popolazione, delle autorità locali e delle associazioni del territorio. Alberto Spinoglio ha parlato dei distributori automatici prodotti da Sandenvendo Europe SpA: si tratta di vending machine dotate di una nuova unità refrigerante eco-sostenibile con sistema CO2, più efficiente e green. Il CO2 è un gas naturale che esiste nella terra, non tossico, non infiammabile e non dannoso per l’ozono. I distributori automatici utilizzano anche l’illuminazione LED per un minor consumo energetico. Fas International SpA con Flavia De Rossi ha presentato in questa sede il progetto Tritech, con il quale produce trituratori e compattatori che, affiancati e integrati ai distributori automatici di bevande e snack, promuovono la raccolta differenziata e la riduzione di volume (fino all’85%) dei rifiuti da imballaggio con conseguente risparmio su costi e movimentazioni.
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MONDO ASSOCIAZIONE
MILANO, LA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA E’ EQUOSOLIDALE
NELL’AMBITO DELLA PROMOZIONE DI MODELLI VIRTUOSI IN TEMA DI SOSTENIBILITÀ, CONFIDA, GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE DI SERIM E N&W GLOBAL VENDING, HA REALIZZATO LO SCORSO 28 SETTEMBRE L’INSTALLAZIONE DI UNA VENDING MACHINE CHE OFFRE PRODOTTI EQUOSOLIDALI IN OCCASIONE DI UN CONVEGNO DEL COMUNE DI MILANO E EQUO GARANTITO. Il commercio equo e solidale passa anche dalla distribuzione automatica. Le vending machine (oltre 800 mila in tutta Italia), raggiungendo in modo capillare i consumatori in tutto il territorio nazionale, possono infatti rappresentare un efficace canale di distribuzione e di comunicazione dei prodotti equosolidali. Per questo motivo CONFIDA ha aderito all’iniziativa del Comune di Milano
e di Equo Garantito che si è tenuta a Milano presso l’Urban Center in Galleria Vittorio Emanuele lo scorso 28 settembre: un momento di riflessione focalizzato sull’importanza della sostenibilità anche in ambito alimentare e sulle proposte per rafforzare la conoscenza dei processi che permettono la commercializzazione del prodotto finale, dal coltivatore al consumatore. La manifestazione si è sviluppata con la tavola rotonda “Food Policy, buone pratiche locali e Commercio Equo e Solidale” alla presenza, tra gli altri, di Mauro Parolini Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Lombardia e di Cristina Tajani, Assessore alle Attività Produttive del Comune di Milano. Ad organizzare il dibattito il Comune di Milano ed Equo Garantito, l’associazione di categoria delle organizzazioni di Commercio Equo e Solidale italiane. Per l’occasione CONFIDA, Serim e N&W Global Vending, hanno installato una “Vending Machine Equosolidale” che ha offerto gratuitamente caffè,
cappuccino e cioccolata provenienti da coltivazioni equosolidali agli utenti di passaggio. Ad ogni consumazione, sul monitor della macchina, sono stati visualizzati video-messaggi a sostegno dei valori centrali comunicati dalla tavola rotonda. Un’occasione per dimostrare il potenziale della distribuzione automatica per la diffusione di messaggi e prodotti “sostenibili”. Valori in linea con il progetto Vending Sostenibile, volto alla promozione delle attività sostenibili delle proprie associate e alla valorizzazione delle best practice del settore. Grazie ad un sito internet dedicato, www.vendingsostenibile.com l’Associazione ha infatti scelto di porre il rispetto dell’ambiente tra i valori-chiave del settore della distribuzione, rimarcandone il ruolo quotidiano nel garantire accesso al cibo, sicurezza alimentare, informazione al consumatore, educazione alimentare, tecnologie e prodotti eco-sostenibili.
MONDO ASSOCIAZIONE MILANO EQUOSOLIDALE
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D.A.ITALIA 110 NOVEMBRE 2016
APPUNTAMENTO IN FIERA
TUTTOFOOD 2017 LANCIA LA NUOVA FOOD WEEK
A maggio Milano si anima di sapori, esperienze, idee grazie a TUTTOFOOD. Le famose “Tre F”, Fashion, Furniture & Food, sono notoriamente le punte di diamante del Made in Italy nel mondo. Che per tutte e tre identifica in Milano il loro avamposto più votato all’innovazione e la sperimentazione. Ma se la città celebra già le prime due con le settimane della moda e quella del design, per la terza eccellenza, quella enogastronomica, mancava ancora un momento clou della stagione capace di condensare nello spazio di pochi giorni un calendario di appuntamenti senza confronti. A colmare questa lacuna ha pensato TUTTOFOOD, la manifestazione food & beverage leader in Italia e fra le prime tre in Europa: in concomitanza con l’edizione 2017, in fieramilano a Rho da lunedì 8 a giovedì 11 maggio, la Milano World Food Exhibition porterà il suo know-how fuori dai cancelli della fiera per farsi promotrice di una grande festa del mangiare sano che
dal 4 all’11 maggio coinvolgerà tutta la città, con cui ha un interscambio sempre più stretto quale erede dello spirito di EXPO per i temi della nutrizione. “In un momento in cui le tematiche food appaiono quasi inflazionate e sono abbinate in maniera a volte poco coerente a eventi d’ogni genere, con risultati non sempre all’altezza“, commenta Corrado Peraboni, Amministratore Delegato di Fiera Milano: “TUTTOFOOD ha scelto di condividere il suo patrimonio di conoscenze unico in Italia e farsi scintilla di un movimento che coinvolga tutti gli attori per offrire a Milano quella Food Week all’altezza della sua reputazione che ancora le mancava. Coniugando la nostra expertise con quella delle associazioni di categoria e con il supporto delle istituzioni, stiamo preparando un’esperienza indimenticabile che per una settimana avvolgerà cittadini e visitatori in un vortice di sapori e aromi, ma anche di idee e contenuti”. I dettagli sono ancora in progress, ma
le prime indiscrezioni suggeriscono già, anche grazie alla collaborazione con Regione Lombardia, Comune di Milano e Confcommercio, un palinsesto da far venire l’acquolina in bocca agli appassionati di tutte le molteplici declinazioni del tema, messe a fattor comune dalla regia di TUTTOFOOD. Di questa nuovissima Food Week saranno testimoni anche gli eventi serali delle TUTTOFOOD Nights nelle piazze più suggestive di Milano. E se il milanesissimo aperitivo è celebre – in italiano – in tutto il mondo, saranno super trendy quelli organizzati nei più affascinanti hotel 5 stelle lusso dai giovani chef di talento di Jeunes Restaurateurs d’Europe Italia, che hanno in serbo anche altre sorprese altrettanto di tendenza. Per non mancare l’incontro con la Food Week, inoltre, anticiperà il consueto appuntamento di metà maggio anche una bandiera dei gourmand più raffinati come Taste of Milano, l’evento dedicato all’alta ristorazione dove chef 49
D.A.ITALIA 110 NOVEMBRE 2016
stellati e nuovi talenti saranno pro-
menti sul turismo enogastronomico, e
istituzioni e associazioni della profes-
tagonisti con le loro realizzazioni più
tante tante iniziative puntuali che ani-
sionalità e del livello qualitativo degli
innovative, caratterizzati da coinvol-
meranno vie e locali della città spa-
eventi, che saranno via via definiti nel
genti show-cooking di cucina italiana
ziando dallo street food ai laboratori
dettaglio nei prossimi mesi.
e internazionale completati da appro-
del pane, dal connubio del cibo con
Per la prima volta, TUTTOFOOD por-
fondimenti culturali.
le più raffinate mise en place fino alle
terà “per strada”, al grande pubblico,
iniziative di solidarietà e di educazione
l’expertise
alimentare.
agli addetti in manifestazione, per un
E ancora, in collaborazione con numerose associazioni aderenti a Confcom-
normalmente
riservata
appuntamento che si profila già come
mercio e FederBio, non mancheranno
Con il suo coordinamento, TUTTO-
un futuro must tanto per gli esperti
momenti dedicati al Bio, approfondi-
FOOD 2017 si farà garante insieme a
quanto per i semplici golosi.
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D.A.ITALIA 110 NOVEMBRE 2016
APPUNTAMENTO IN FIERA
VENDING PARIS TORNA LA PROSSIMA PRIMAVERA
VENDING PARIS, Salone Internazionale del Vending, si terrà a Parigi dal 15 al 17 marzo 2017 riprendendo la sua storica biennalità e posizionandosi in un padiglione esclusivo e dedicato di Paris Expo Porte de Versailles (Hall 5.1) separato, seppur in contemporanea, dai saloni SANDWICH&SNACK SHOW e PARIZZA, dedicati allo snacking e al mondo professionale della pizza. Appuntamento dunque già fissato a Parigi per i produttori del settore del vending pronti ad accogliere migliaia operatori francesi e internazionali (distributori, destori DA, investitori, imprenditori della ristorazione commerciale e collettiva) alla ricerca di machine, prodotti, bevande e alimenti, innovazioni tecnologiche e nuove tendenze. Tutti i maggiori leader hanno già aderito al Salone ed hanno riservato il proprio stand a VENDING PARIS 2017, tra questi N&W, rheavendors, Saeco, Lavazza, FAS, Bianchi Coges,
Danone, Mondelez, Coca-Cola, Ferrero, Covim, Jofemar, Brita, Caffè Vergnano, CPI. La Francia rappresenta da sempre uno dei mercati chiave in Europa e partecipare a VENDING PARIS consentirà agli operatori professionali di • presentare le proprie innovazioni tecnologiche e le macchine su uno dei mercati più importanti per i produttori internazionali del settore della distribuzione automatica: almeno 650.000 distributori di ogni tipo e tutte le taglie sono installate sul territorio nazionale assicurano una cifra d’affari attorno ai 2 miliardi di euro. • presentare l’offerta alimentare in Francia, dove la proposta food per la DA è molto più ampia rispetto agli altri paesi; sempre più prodotti di ristorazione come pasta e pizza, prodotti freschi e gourmet mentre, per soft drinks e bevande calde, è in costante aumento la
qualità e la gamma dei prodotti proposti con grande attenzione all’aspetto naturale e bio. • presentare la propria gamma di prodotti non food sempre più richiesti e sempre più diversificati, grazie all’aumento costante di macchine dedicate nei maggiori luoghi di transito e passaggio come stazioni, aeroporti, metropolitane ma anche centri sportivi, ospedali e comunità. • proporre le novità in materia di nuovi sistemi di pagamento, che stanno registrando in Francia sempre più adesione da parte dei consumatori. VENDING PARIS 2017 rappresenterà una vetrina di eccellenza per tutte le aziende del settore che vorranno presentare le proprie novità su uno dei mercati più dinamici e ricettivi in Europa. L’appuntamento è per il 15 marzo a Parigi. Per informazioni: vendingparis.com 51
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