D a italia n 120

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NUMERO 120 DICEMBRE 2017

EVENTI ENNEGI ESPRESSAMENTE NECTA

TORREFATTORI CAFFÈ CORSINI M. MURCHIA

DAITALIA www.daitalia.it

TORREFATTORI LAVAZZA P. MAZZA’





• DAITALIA 120 DICEMBRE 2017

EDITORIALE

LA FALSA ILLUSIONE DEL RISPARMIO Il secondo semestre del 2017 è stato contraddistinto da un sostanziale immobilismo negli investimenti da parte dei gestori, una condizione che si è riflettuta su tutta la filiera, soprattutto sui fabbricanti di distributori automatici. Dopo un inizio d’anno votato all’obbligo di mettersi in regola con i corrispettivi moltissime aziende, soprattutto di piccole dimensioni, si sono trovate con poche risorse e un controllo molto più severo sugli incassi. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: una drastica diminuzione degli acquisti e rapporti molto tesi con i fornitori. Per quanto riguarda le poche risorse a disposizione, il vending è stato per moltissimi anni un settore in forte espansione e con ottime possibilità di guadagno. Si resta sempre molto stupiti nel constatare come un periodo di crisi abbia potuto travolgere così tante aziende. “Fieno in cascina” ce ne doveva essere molto di più, ma evidentemente la ricchezza individuale e l’alto tenore di vita non si sono tradotti nella solidità delle imprese. Imprenditori ricchi e aziende povere è un cocktail micidiale quando arriva l’inverno.

po’ di soldi e ha offerto un servizio scadente alla sua clientela. Ancor peggio capita negli acquisti di distributori automatici, perché in questo comparto i pezzi di ricambio costano molto di più e a volte non sono nemmeno disponibili in tempi ragionevoli. Sbagliare oggi l’acquisto del distributore significa compromettere l’equilibrio dei costi futuri, quindi la scelta deve essere assolutamente ponderata e il prezzo del distributore è solo una (a volte persino la meno importante) delle variabili da considerare all’atto di acquisto. La domanda che spesso fa il gestore è: “quanto costa?”, ma è sbagliata. La domanda corretta è “qual è il costo medio annuo in relazione alla durata attesa del bene che acquisto?”. Perché, alla fine dell’anno, nel bilancio finiscono tutti i costi accessori e non certo solo il prezzo del bene acquistato. Insomma, bisogna farsi forza e capire una volta per tutte che il vending è un settore maturo, fortemente concorrenziale e con regole certe, quindi è defunta per sempre l’era dell’improvvisazione.

Anche l’arrivo dei corrispettivi nel vending sta iniziando a mietere le prime vittime. Chi arrotondava le entrate con una piccola quantità di nero, ha scoperto che fare il gestore è un lavoro molto complicato, con un fragile equilibrio tra costi e ricavi per nulla sostenibile di fronte agli attuali prezzi di vendita. Le inefficienze non sono più possibili e gli errori di programmazione si pagano di tasca propria. Chi sta iniziando a capirlo, al posto di reagire, incomincia a valutare la vendita della propria azienda. Un vero peccato, dopo tanti anni di sacrifici.

Chi arrotondava le entrate con una piccola quantità di nero, ha scoperto che fare il gestore è un lavoro molto complicato, con un fragile equilibrio tra costi e ricavi.

La reazione più comune a questo stato di cose è la più sbagliata a cui si possa pensare: cercare di risparmiare su tutto. Purtroppo non è tagliando indiscriminatamente i costi che si torna in utile o si crea marginalità, anzi spesso il risparmio è solo illusorio e si finisce di pagare di più in costi occulti. Bastano due piccoli esempi, tratti da esperienze reali, per capire il problema. Un piccolo gestore che ha deciso di risparmiare ben 50 centesimi al chilo sul caffè in grani, si è trovato alle prese con macinini rotti, una resa inferiore sulla grammatura e un calo di battute determinato dalla scarsa qualità della resa in tazza. Dopo 6 mesi è tornato indietro, non prima però di aver dovuto fare una robusta manutenzione di tutte le sue macchine del caldo. Facendo due conti ci ha perso un bel

EDITORIALE DI ALESSANDRO FONTANA

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SOMMARIO

NUMERO 120 DICEMBRE 2017 RENZO GABRIEL BONIZZI DIRETTORE RESPONSABILE EDITOR IN CHIEF ALESSANDRO FONTANA DIRETTORE EDITORIALE EDITORIAL DIRECTOR

3 EDITORIALE

LAURA GUASPARRI ART DIRECTOR

ANTONIO VALESTRA GRAPHIC DESIGN DANIELA BISCOTTI COMMERCIALE COMMERCIAL NOEMI MARGAROLI REDAZIONE EDITORIAL STAFF LUCINI OFFICINA D’ARTE GRAFICA SRL STAMPA PRINTERS D.A.ITALIA IL PERIODICO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA PUBBLICAZIONE ISCRITTA AL TRIBUNALE DI MILANO, NUMERO DI REGISTRAZIONE 177 DEL 22 MARZO 2004

La falsa illusione del risparmio

6 MERCATO DEL VENDING Latest News

18 TORREFATTORI

CAFFÈ CORSINI Intervista con Maurizio Murchia

26 TORREFATTORI

LAVAZZA Intervista con Pietro Mazzà

30 EVENTI

ENNEGI Espressamente Necta in Campania

38 FOCUS ON

NETCOMM FOCUS FOOD Il settore alimentare online cresce del 43% nel 2017

42 MONDO ASSOCIAZIONE

News CONFIDA

ISCRIZIONE AL R.O.C. 11412 PERIODICITÀ MENSILE EDITORE ART&WORKS SRL UNIPERSONALE VIA MARCANTONIO COLONNA 15 20149 MILANO P.IVA 04234310961 TEL +39 02 48958566 UFFICIO COMMERCIALE commerciale@daitalia.it www.daitalia.it POSTA ELETTRONICA info@daitalia.it ABBONAMENTI abbonamenti@daitalia.it LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DELLE ILLUSTRAZIONI E DEGLI ARTICOLI PUBBLICATI SU D.A. ITALIA È PERMESSA SOLO SE AUTORIZZATA DALLA DIREZIONE. LA DIREZIONE NON ASSUME RESPONSABILITÀ PER LE OPINIONI ESPRESSE DAGLI AUTORI DEI TESTI REDAZIONALI E PUBBLICITARI.

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LAVAZZA PRESENTA IL NUOVO SITO: UNA NUOVA CASA ONLINE Lo storico brand italiano del caffè riunisce nella piattaforma digitale, da poco online, più di 120 anni di storia aziendale, fatta di passione, qualità e tradizione, con tutte le novità del mondo Lavazza, con la forma e il linguaggio più contemporaneo. In particolare, sono tre i pillar su cui è stato sviluppato il progetto: innanzitutto un menù semplificato, con una logica rivista per essere più vicina al punto di vista del consumatore, permette agli utenti di trovare il più rapidamente possibile i contenuti e le informazioni che cercano, rendendo così la navigazione fluida, semplice e piacevole. L’intero percorso online è poi arricchito da suggerimenti personalizzati volti ad accompagnare l’utente nella navigazione, attraverso un’interfaccia che “parla” direttamente con lui, dialogando e fornendo indicazioni su contenuti e prodotti. L’obiettivo è di alimentare, attraverso le informazioni raccolte sulla sua navigazione, strumenti di progressive profiling che permettano di costruire una relazione personale e diretta con il singolo utente ed essere sempre più vicini e rilevanti rispetto ai suoi interessi. Infine, un percorso di acquisto arricchito da contenuti di brand e storytelling dei prodotti che rendono anche l’acquisto un’esperienza più ricca e differenziante, senza compromettere la priorità di un processo di checkout semplice e funzionale. “La nuova piattaforma è la risposta a una forte necessità di innovazione da parte di Lavazza. Una tappa fondamentale nella strategia di posizionamento che l’azienda ha intrapreso sui territori del mondo Digital e che si inserisce in un più ampio processo di rinnovamento del brand, volto a rivoluzionare l’approccio nei confronti degli utenti e ad ingaggiare anche un pubblico più giovane” – ha dichiarato Andrea Beloni, Head of Digital del Gruppo Lavazza. “Oggi, più che mai, gli utenti si aspettano esperienze personalizzate per vivere in maniera immersiva l’interazione con i brand. Scegliere i prodotti di un’azienda significa anche scegliere la sua storia e i suoi valori, per questo bisogna raccontarli nel miglior modo possibile. Siamo davvero orgogliosi di presentare il nostro nuovo sito, che rivoluziona l’esperienza di navigazione dei nostri utenti, con un percorso completamente personalizzato e immediato.”

NUOVI GUSTI E NUOVO CONCEPT PER LE PATATINE SAN CARLO WACKO’S Sono disponibili anche per il vending e in confezioni dedicate al canale da 25 gr. le nuove patatine San Carlo Wacko’s. Con quattro nuovi gusti e un concept completamente rinnovato, si punta a conquistare i teenager italiani. Un restyling a 360° non solo con il pack total black, ma anche con un nuovo logo. L’ultima e poi basta!!! è il claim che accompagna i tre spot televisivi ideati con la tecnica della Gif (un video di immagini che si ripetono in loop, usato tipicamente sui social). Tutto il linguaggio Wacko’s è orientato alle nuove generazioni, così come la presenza sui canali digital tra i quali emergono Facebook, Instagram e Spotify. La nuova gamma Wacko’s si compone di: Chips gusto Hot Ketchup, Conetti gusto Barbecue, Chips gusto Double Cheese e Blacks gusto Ketchup, nei formati individuali da 40g, 50g e 55g, multipack e anche nel formato vending da 25g.

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PROVA AD HACKERARE UNA VENDING MACHINE E VINCI UN DRINK Si è da poco conclusa a Milano Codemotion, una delle più grandi conferenze tecniche in Europa per sviluppatori e programmatori creata da una rete di oltre 40.000 professionisti. Il programma dell’evento prevedeva più di 100 sessioni che si sono svolte a Milano tra il 10 e l’11 novembre sul futuro digitale (Languages, Mobile, Security, DevOps/Architecture, IoT/Maker, Cloud/Big Data, ecc). Una delle iniziative più curiose e di maggiore successo è stata il contest Hack4wings: un distributore automatico posizionato da Red Bull che era a disposizione di tutti gli hacker. Se riuscivano a violarlo, la macchina gli dava in cambio un drink speciale.

SELFBLUE, IL TUO VENDING SENZA SISTEMA DI PAGAMENTO SELFBLUE è la nuova soluzione vending per fare acquisti su distributori automatici utilizzando una semplice App. Con SELFBLUE i consumatori avranno bisogno solo di uno smartphone. La soluzione SELBLUE comprende: • Il dispositivo hardware da collegare “Plug & Pay®”al D.A. • L’APP Utente user-friendly • Il portale Web e l’APP Gestore Il dispositivo SELBLUE si installa velocemente tramite il connettore MDB all’interno della vending machine. No Sim dati e nessun canone fisso sono i punti di forza di SELFBLUE. Con SELFBLUE i D.A. sono sempre online e disponibili alla vendita anche in assenza di rete dati. Dal portale web SELFBLUE, il gestore è sempre in contatto con i suoi clienti e connesso con i distributori. Tramite la piattaforma si possono gestire e localizzare da remoto le macchine, si ricevono in tempo reale segnalazioni dei D.A., si controllano le transazioni e s’inviano messaggi e coupon. Inoltre, avendo a disposizione una serie di dati dettagliati, è possibile sviluppare delle campagne marketing mirate. Con SELFBLUE è quindi possibile fidelizzare i clienti e aumentare le vendite. L’APP SELFBLUE per l’utente, è scaricabile gratuitamente da App Store o Google Play su smartphone e tablet e la registrazione è in solo due passaggi. L’utente ricarica il credito, scegliendo tra diverse soluzioni: contanti (monete e banconote), carta di credito, carte prepagate, Paypal, Qrcode. Acquistare un prodotto con SELFBLUE è molto semplice, il cliente dalla APP SELFBLUE si connette al D.A. tramite Bluetooth e seleziona il prodotto desiderato e in pochi attimi il credito è aggiornato. APP YOUR DRINK!

PRESENTATO IL RESTYLING DEI BRICK DA 200ML DI YOGA OPTIMUM Cambia la grafica del packaging esterno della linea di prodotto bk 200 Yoga Optimum, linea dedicata al canale vending. Tutti i bk sono personalizzati nella parte superiore con un’evidenziazione in colore pastello, distinto per singolo gusto. Questa scelta grafica è finalizzata per dare al prodotto maggiore visibilità all’interno di un distributore automatico e per una immediata riconoscibilità del singolo gusto. Non solo, il tutto sarà di aiuto anche per velocizzare l’azione di picking all’interno dei magazzini dei gestori per l’individuazione immediata dei singoli prodotti. I primi gusti disponibili alla vendita sono: Pera, Pesca, Albicocca e Ace.

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IL CAFFÈ NELLA SUA FORMA MIGLIORE.

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IL PRIMO MEETING “TEMATICO” MICROHARD: “ORA NON SI NAVIGA PIÙ NEL BUIO…” Sono stati oltre 130 i partecipanti al meeting organizzato da Microhard, organizzato in una confortevole location a due passi dalla sede operativa di Zola Predosa. Dopo i saluti delle parti istituzionali intervenute, nelle figure della Dott.ssa Lupardi (Responsabile Fisco e Diritto d’Impresa Confindustria Emilia), del Sig. Meschi (Federlavaggi) e del Sig. Manfredi (Assogepi-CNA), ha preso la parola il Dott. Emiliano Luglio (Funzionario Area Accertamento Direzione Centrale Agenzia delle Entrate). Proiezione di esaustive slide e semplici descrizioni hanno accompagnato le spiegazioni del Dott. Luglio su quella che agli addetti ai lavori in apparenza sembra essere ancora una complessa normativa: la memorizzazione e trasmissione elettronica o telematica dei corrispettivi prodotti da una “Vending Machine”, termine usato per identificare tutta la serie di sistemi elettromeccanici, apparecchi automatizzati o distributori automatici provvisti di Cpu e memoria, predisposti per erogare prodotti o servizi ad un utente previo il pagamento in denaro. Il range di interessati a questa normativa, che intende disciplinare vari settori e Associazioni di categoria, è piuttosto vasto, dagli autolavaggi, ai gestori di distributori, alle farmacie, alle lavanderie a gettone, solo per citarne alcuni. Alla presentazione/spiegazione dei nuovi adempimenti previsti è seguito un colorito dibattito con il pubblico che ha rivolto al Dott. Luglio un mare di domande estremamente pertinenti a cui sono state date risposte chiare ed esaustive con impeccabile professionalità. Il Sig. Montanari, della Microhard, moderatore dell’incontro, al termine del dibattito ha poi presentato un nuovo prodotto appositamente creato e messo a punto per gli addetti ai lavori, per facilitare l’invio telematico ed adempiere al Provvedimento: “ACCERTA”, l’applicazione CERTIFICATA.

LA SVOLTA GREEN DI NESPRESSO I progetti messi in campo da Nespresso per ridurre l’impatto ambientale della propria attività sono ormai arrivati a coprire tutta la filiera del caffè, includendo anche l’eliminazione dei rifiuti prodotti dai consumatori. Ha parlato di questa svolta verde Stefano Goglio, direttore generale di Nespresso in Italia: “l’azienda ha sempre fatto scelte importanti e coraggiose per favorire l’economia sostenibile. Abbiamo iniziato nel 2003 con un importante programma per i Paesi produttori di caffè Il programma avviato quasi 15 anni fa si chiama AAA Nespresso Sustainable Quality ed ha fino ad oggi coinvolto più di 70.000 agricoltori in tutto il mondo. .Al fianco dei coltivatori, il nostro team di oltre 300 agronomi lavora per garantire l’utilizzo delle migliori pratiche agricole con l’obiettivo di produrre un caffè di altissima qualità, proteggere al tempo stesso l’ambiente e gestire le aziende agricole in modo sostenibili”. Nespresso ha poi continuato con iniziative nei Paesi in cui vendono le capsule, a partire dall’Italia. Il primo progetto di Nespresso per la raccolta e il riciclo delle capsule di caffè esauste è stato avviato nel 2011 grazie a una convenzione, rinnovata nel 2014, con CiAL (Consorzio Imballaggi Alluminio), Federambiente e CIC (Consorzio Italiano Compo-statori). Il programma è attualmente disponibile in 58 città d’Italia con 97 punti di raccolta (49 Boutique e 48 isole ecologiche) e, dal suo avvio, ha consentito di recuperare 1.642 tonnellate di capsule usate. L’anno scorso sono state raccolte 448 tonnellate con una crescita del 6,9% rispetto al 2015.

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MOLTO PIÙ CHE COMPATIBILI: È IL CAFFÈ CHE FA LA DIFFERENZA! Lavazza amplia la sua gamma prodotti per il porzionato entrando nel segmento delle capsule compatibili con macchine ad uso domestico Nespresso®, con 5 miscele - dall’Espresso Vigoroso al Delicato - che permettono di gustare a casa l’autentico espresso italiano. Così Lavazza, leader del caffè e icona dell’espresso italiano nel mondo, fa il suo ingresso in un segmento, quello delle compatibili, dinamico e in forte crescita, che in Italia ha fatto registrare un incremento del 52% nel canale retail solo nell’ultimo anno (Fonte: Nielsen). “Lavazza è da sempre il caffè degli italiani. L’ingresso nel segmento delle capsule compatibili con macchine ad uso domestico Nespresso®* ci offre un’importante opportunità: permette, infatti, di completare e ampliare la nostra gamma oltre il sistema proprietario e di diffondere l’arte dell’espresso italiano a una platea potenziale di altri 3 milioni di famiglie che nel nostro Paese hanno scelto le capsule compatibili per la loro praticità e per la possibilità di ottenere in tazzina un caffè espresso di eccellente qualità”, dichiara Pietro Mazzà, Head of Home & OCS/Vending Marketing Lavazza. Anche nel mondo delle capsule, non è l’ “abito” a fare… l’espresso. La differenza, infatti, la fanno la qualità del caffè Lavazza e i piccoli segreti, dalla tostatura al confezionamento, che ne esaltano l’aroma e il gusto. Dall’espresso Vigoroso a quello Delicato, passando per il Deciso, l’Armonico e il Decaffeinato Ricco: la nuova squadra di capsule Lavazza è composta da 5 miscele differenti per caratteristiche e intensità, tutte caratterizzate da un metodo di Tostatura Nobile e da una speciale tecnologia Salva Aroma. In particolare, il metodo di tostatura “Noble Dark Roasting” sviluppato da Lavazza porta la miscela ad altissima temperatura in un tempo molto breve, permettendo così di estrarre solo gli aromi più nobili del caffè. Infine, nella fase di confezionamento, le capsule vengono sigillate per preservare la freschezza e l’aroma della miscela. Il lancio del prodotto in Italia si inserisce all’interno di una strategia che ha portato le capsule compatibili Lavazza in alcuni mercati chiave, quali Germania, Austria, Svezia e Australia.

NASCE LA FORESTA SAN BENEDETTO Acqua Minerale San Benedetto, azienda 100% italiana e leader nel mercato del beverage analcolico, ha presentato alla stampa il progetto di sostenibilità “Nasce la Foresta San Benedetto”. Un’iniziativa unica nel suo genere e prima nella storia dell’Azienda, che mira a sottolineare ancora una volta l’impegno profuso del Gruppo verso le tematiche del rispetto e della tutela del territorio e dell’ambiente. Grazie alla bottiglia di Acqua Minerale San Benedetto 1L Easy “progetto ecogreen” verranno piantati 6.000 alberi nel Comune di Scorzè (Venezia) in collaborazione con l’azienda fiorentina Treedom. I consumatori di San Benedetto potranno partecipare all’iniziativa; dal 18 aprile al 9 ottobre 2017, infatti, chi acquista la confezione da 6 bottiglie di 1L Easy, potrà adottare un albero con Treedom all’interno della Foresta San Benedetto e partecipare al concorso a premi con l’estrazione finale di 3 BMW Cruise e-bike. “Contribuire alla salute del pianeta e dei nostri figli è da sempre un valore della nostra azienda” ha dichiarato Enrico Zoppas, presidente e amministratore delegato del Gruppo Acqua Minerale San Benedetto S.p.A, “e questa iniziativa rappresenta un ulteriore passo in avanti sulla strada della sostenibilità”. Nella Foresta San Benedetto verranno piantate specie arboree tipiche del bosco della pianura padana, come il pioppo e il salice. Sarà inoltre ricostituito l’intero habitat naturale grazie ad arbusti e specie tipiche dell’ecosistema umido della pianura veneta.

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LATTE VEGETALE? LA DENOMINAZIONE NON PUÒ ESSERE QUASI MAI UTILIZZATA Una recente sentenza della Corte Europea, che ha valore di legge in tutti i Paesi della Ue, vieta espressamente la commercializzazione di prodotti con denominazioni caratteristiche degli alimenti di origine animale, in particolare quelli lattiero-caseari, come latte, crema di latte, panna, burro, formaggio e yogurt. E il divieto vale anche qualora queste denominazioni siano completate in etichetta da indicazioni descrittive destinate a precisare senza ombra di dubbio l’origine vegetale dell’alimento. È quindi vietato definire “latte” le bevande ottenute con procedimenti molto diversi fra loro, che vanno dalla spremitura all’infusione, a partire da un vegetale. Con tre sole eccezioni: il latte di mandorla, quello di cocco e il burro di cacao.

SALLY, LA VENDING MACHINE CHE CREA LE INSALATE Negli USA è appena uscito un particolare distributore automatico che gestisce ben 20 ingredienti freschi: tritati, interi o liquidi, che servono per formare insalate. La macchina è stata battezzata “Sally” è disponibile solo negli USA, grazie al brevetto dell’azienda americana Chowbotics. La vending machine è praticamente un vero e proprio robot, visto che vari sensori dispongono e controllano la ripartizione degli ingredienti, pesandoli, per garantire un’insalata fresca perfettamente rispondente alle esigenze dei clienti. Sally all’interno è divisa in singoli cilindri che contengono formaggi, ortaggi, crostini e condimenti, che consentono un’enorme mix di combinazioni che l’utente può scegliere digitando sul display. Per ogni prodotto, Sally indica le calorie. Il sistema è ad alta automazione, ma ovviamente richiede davvero tanto lavoro per il rifornimento.

BRASILIA: CINQUE GIORNI DI LAVORO INTENSO E GRANDI SODDISFAZIONI AD HOST 2017 Si è da poco conclusa l’edizione 2017 di Host, l’International Hospitality Exhibition di Milano che ha visto lo stand di Brasilia tra i più affollati. Merito della presenza di un barman di eccezione come il pluripremiato Maurizio Valli, ma soprattutto di un’offerta di prodotti in grado di soddisfare ogni esigenza del settore Ho.Re.Ca. Tre le macchine presentate da Brasilia alla Fiera di Milano: la nuovissima Gala, proposta di valore con un design gradevole e facilmente adattabile ad ogni tipo di locazione; Rito, macchina di alta gamma che dispone di una serie di tool quali monitor touch screen, telemetria, bluetooth e ingresso USB; Moda, la super automatica dotata di interfaccia utente con monitor LCD TFT touchscreen da 10” che rappresenta, con i suoi 60 centimetri d’ingombro, un prodotto ideale anche per gli ambienti selfservice (in foto). A “colorare” la cinque giorni di Host, inoltre, il cocktail party #Brasilive organizzato nella serata di domenica: un momento di relax e divertimento pensato anche per far conoscere ai visitatori dello stand il marchio Brasilia da un altro punto di vista, quello delle persone che lo vivono ogni giorno con energia e passione.

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TORREFATTORI A SSOCIATI S.p.A. ®

SINCE 1930

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SINCE 1953

SINCE 1903

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GRUPPO ILLIRIA AL TG2 PER PARLARE DI INNOVAZIONE E AMPIEZZA DELL’OFFERTA Gli smartphone sono entrati nella distribuzione automatica e l’uso di app specifiche per il vending, attraverso le quali connettersi alle macchine e caricare il credito, sono ormai una realtà. Questo il principale argomento affrontato da Mario Toniutti e Rio Lombardo in un servizio andato in onda venerdì all’interno della rubrica Tg2 Eat Parade. Oltre alle nuove tecnologie si parla di aumento della gamma di offerta nelle macchine del caldo, grazie agli ultimi modelli di distributori in grado di erogare sino a 150 selezioni (mixando oltre ai consueti ingredienti anche i top e gli sciroppi), offrire una bustina di the e l’acqua calda, oppure saper gestire il latte fresco.

FINO A 10 ANNI DI RECLUSIONE IN INGHILTERRA SE USI UNA MONETA FALSA IN UN DA Mentre in Italia ci si sente impotenti di fronte al dilagare di furti, vandalismi e truffe nei confronti dei distributori automatici, in altri Paesi hanno deciso di usare la mano davvero pesante come principale strumento di dissuasione. In Inghilterra ad esempio si rischiano fino a 10 anni di reclusione se si usa consapevolmente una moneta falsa per fare acquisti presso una vending machine. La severità continua anche nel caso delle monete fuori corso. Da circa tre settimane sono infatti uscite dal corso legale le notissime vecchie monete da una sterlina. Ebbene, a meno che sulla macchina non sia espressamente scritto “il distributore accetta ancora le vecchie One Pound”, utilizzare una moneta fuori conio significa ingannare il proprietario della macchina e quindi infrangere la legge.

SI ABBASSA PER ESSERE ALL’ALTEZZA! ECCO IL NUOVO GPE30 H170 GPE Vendors si presenta al mercato con un nuovo modello: la GPE30 H170, nome che chiaramente si riferisce ad una GPE 30 alta 170cm, ideale per essere affiancata a modelli con la stessa dimensione. Un dettaglio non secondario è che, nonostante la variazione di altezza, è possibile comunque mantenere i 3 cassetti per le bottiglie dell’acqua, una necessità molto sentita in alcuni periodi dell’anno per la maggior parte dei gestori. Molto impattante il nuovo slogan: “GPE30 H170 - Si abbassa per essere all’altezza”

...si abbassa per essere all’altezza...

DISTRIBUTORI AUTOMATICI DI RIPOSO ALL’AEROPORTO DI BERGAMO Hanno iniziato a chiamarli i distributori automatici di riposo, perché sono piccole cabine dove si può riposare o dormire all’interno dell’aeroporto di Orio al Serio (BG), dove tutte le procedure di check-in/cheek-out sono automatizzate e i prodotti utili al viaggiatore sono acquistabili da vending machine poste all’interno della struttura. Il progetto si chiama ZZZleepandGo e, dopo due anni, si è allargato da tre cabine a nove capsule hotel di ultima generazione, dotate di una nuova piattaforma di intrattenimento all’interno (film, musica e giochi), tenda apribile sul soffitto e diversi miglioramenti dal punto di vista delle finiture...

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AL VIA LA SESTA EDIZIONE DI GLUTEN FREE EXPO Gluten Free Expo nasce nel 2012 come il primo evento internazionale dedicato ai prodotti e al mercato senza glutine. È il punto di incontro di tutti i player del mercato senza glutine, dalle aziende, al consumatore e al professionista. L’evento, è stato in programma da sabato 18 a martedì 21 novembre 2017 e si è rivolto a tutti gli operatori professionali della filiera. La manifestazione ha ottenuto la certificazione ISO 25639 dall’ente Accredia. La manifestazione si svolge in contemporanea con Lactose Free Expo, il primo e unico salone internazionale dedicato interamente al mercato e ai prodotti senza lattosio.

N&W DIAMOND SPONSOR A EVEX Quest’anno N&W ha giocato in casa. L’evento europeo più importante del settore della distribuzione automatica è approdato in Italia ed ha sorpreso con due giornate piene di stimoli e novità. Una due giorni di incontri promossi da EVA e Confida, dal 23 al 24 novembre, dedicati a tutta la filiera della distribuzione automatica. All’appuntamento presso l’Hotel Radisson Blu di Roma sono confluiti oltre 350 imprenditori provenienti da 14 Paesi Europei, tra i quali un gruppo di 26 persone sotto i 40 anni che hanno dato vita al “1° Meeting Europeo dei Giovani Imprenditori del Vending”. Il sostegno di N&W all’iniziativa, con la scelta di diventare Diamond sponsor dell’evento, ha testimoniato la volontà del Gruppo di promuovere momenti di dialogo e confronto sui temi dell’innovazione e della qualità all’interno della filiera. Evex ha rappresentato un momento di discussione e confronto, ma anche il palcoscenico per le principali novità del settore, dai distributori automatici ai nuovi sistemi di pagamento, dai filtri ai prodotti alimentari ai software gestionali e N&W si è dimostrata pronta a raccogliere la sfida. LE NOVITÀ PRESENTATE

Le soluzioni più all’avanguardia N&W sono state presentate nell’area espositiva dell’hotel. Ce n’era per tutti i gusti e per tutti i marchi. Partendo dal brand Necta con Opera Touch, una delle ultime nate negli stabilimenti di Valbrembo, che coniuga la migliore tecnologia elettronica e il miglior layout meccanico con una straordinaria semplicità di gestione e utilizzo. Anche Krea Touch è approdata a Evex per mostrare il suo coinvolgente schermo touch user-friendly. Il marchio Saeco si è presentato con Aulika Top con Fresh milk e, all’interno di una delle sale-conferenza, Canto Touch nella versione Coffee to Go ha accolto i partecipanti con autentico caffè da gustare “al volo” mentre si progettava il futuro del Vending. Anche la telemetria ha giocato un ruolo da protagonista ad Evex. Le nostre Opera Touch, Canto Touch e Krea Touch sono state infatti accessoriate con un particolare dispositivo per la telemetria. Durante l’evento, lo staff N&W è stato lieto di mostrare dal vivo le funzionalità di questa soluzione che sta rivoluzionando la gestione dei distributori e delle macchine automatiche.

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TORREFATTORI

CAFFÈ CORSINI IDEE E PERSONE PER IL VENDING

LA STORIA DI CAFFÈ CORSINI È FATTA DI IDEE E DI PERSONE. FONDATA NEL 1950 AD AREZZO DA CORSINO CORSINI, CHE DA UN PICCOLO LABORATORIO ARTIGIANALE DI LAVORAZIONE DEL CAFFÈ HA CREATO UNA DELLE PIÙ IMPORTANTI TORREFAZIONI ITALIANE, CAPACE DI TOSTARE CIRCA 5.000 TONNELLATE DI CAFFÈ ALL’ANNO. I CAFFÈ SONO DESTINATI ALLA VENDITA AL DETTAGLIO PER CIRCA IL 60% DELLA PRODUZIONE TOTALE, MENTRE IL RESTANTE 40% È DEDICA18

TO AL CANALE FOODSERVICE. ATTUALMENTE, SOTTO LA GUIDA DEL PRESIDENTE PATRICK HOFFER, L’AZIENDA È PORTAVOCE DEL MADE IN ITALY NEL MONDO ED È PRESENTE CON I SUOI PRODOTTI IN OLTRE 60 PAESI. CON UN CATALOGO DI PIÙ 150 PRODOTTI DIVERSI, CONTRADDISTINTI DAL MARCHIO CAFFÈ CORSINI E COMPAGNIA DELL’ARABICA, L’AZIENDA COPRE OGNI POSSIBILE RICHIESTA DEL CONSUMATORE, DAL CAFFÈ IN CHICCHI PROVENIENTE DA PIANTA-


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CAFFÈ CORSINI MANTIENE RAPPORTI COMMERCIALI DIRETTI CON PICCOLI PRODUTTORI LOCALI DI CAFFÈ DELL’EMISFERO SUD, RICONOSCENDO LORO OPPORTUNITÀ ED EQUITÀ PER UNO SVILUPPO AUTONOMO PATRICK HOFFER

GIONI ORGANICHE, AL CAFFÈ CON ESTRATTO DI GINSENG E FINO A UN VENTAGLIO DI TÈ E TISANE SELEZIONATI CON CURA. CAFFÈ CORSINI È PRESENTE DAL 2014 ANCHE NEL CANALE DEL VENDING, CON UNA LINEA DI PRODOTTO DEDICATA. LA NOSTRA REDAZIONE, PER APPROFONDIRE LA CONOSCENZA DI QUESTA IMPORTANTE TORREFAZIONE, HA INTERVISTATO MAURIZIO MURCHIO, VENDING E OCS SALES MANAGER DI CAFFÈ CORSINI.

INTERVISTA CON MAURIZIO MURCHIO Caffè Corsini è una storica torrefazione italiana. Ci puoi fare una breve sintesi della sua storia e di quando ha deciso di entrare anche nel canale del vending? Caffè Corsini nasce nel 1950 e, come tante altre realtà di quell’epoca, non era solo una torrefazione, ma gestiva l’attività di commercio all’ingrosso di coloniali. Il fondatore Corsino Corsini ha avuto il merito di porre le basi di una realtà che, partendo da una piccola azienda di tostatura, sarebbe diventata una delle più importanti torrefazioni italiane, attualmente diretta dal presidente Patrick Hoffer.

TORREFATTORI CAFFÈ CORSINI

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Patrick fin dai tempi dell’Università è cresciuto in azienda e ne conosce ogni aspetto. Il core business di Caffè Corsini è soprattutto la GDO, ma da tre anni a questa parte ha valutato la possibilità di entrare anche nel canale del vending, un mercato che da anni guardiamo con interesse per la sua dinamicità e per gli importanti volumi sviluppati. Caffè Corsini ha una forte presenza anche all’estero? Nel DNA della torrefazione c’è sempre stata la volontà di esportare l’eccellenza italiana del caffè anche all’estero, tanto che oggi circa un terzo del nostro fatturato è realizzato fuori dall’Italia e in oltre 60 diversi Paesi. Continuiamo ad investire nell’esportazione e i risultati ci danno ragione, tanto in questo comparto negli ultimi anni cresciamo a doppia cifra, soprattutto in alcuni paesi del Sud America dove il caffè crudo è una risorsa nazionale e c’è una profonda cultura sulla materia prima e la sua trasformazione. Sei stato assunto in Caffè Corsini proprio per seguire questo canale? Che 20

esperienza avevi maturato nel mondo del caffè? Io provengo dal mondo del caffè crudo, un’esperienza che è stata molto importante per la mia crescita professionale, ma ben presto ho iniziato ad assaporare la bontà del caffè in tazza e ho deciso di cambiare, avviando e gestendo due torrefazioni a Prato. Nel 2014 sono stato contattato da Patrick Hoffer, che era interessato al canale della distribuzione automatica e voleva dedicare una risorsa che avesse una buona conoscenza del mondo del caffè. Ho accettato con entusiasmo e da tre anni seguo il canale vending ed OCS Con quali prodotti siete presenti nel canale vending? Noi gestiamo il vending con una serie di prodotti esclusivamente dedicati al canale e contraddistinti da un packaging e una grafica che si distingue da tutti gli altri nostri prodotti. Abbiamo deciso di entrare nella distribuzione automatica con due miscele grani di qualità, in qualche caso addirittura superiori alle miscele che forniamo ad alcuni retail. La qualità è garantita soprattutto dall’accurata fase di pulizia del prodotto e della scelta delle origini.

TORREFATTORI CAFFÈ CORSINI

La nostra prima miscela si chiama CLASSICO ed è composta per il 90% da robusta e per il 10% da arabica. Il risultato in tazza è un grande corpo dal gusto intenso, con importante cremosità e dal retrogusto di carattere con note di nocciola, persistente ma delicate. La seconda miscela in grani l’abbiamo chiamata PREMIUM (70% robusta, 30% arabica) ed è una miscela a basso contenuto di caffeina, composta da caffè attentamente selezionati di arabica e robusta. Siamo riusciti ad ottenere un risultato in tazza di grande equilibrio, con piacevole cremosità e morbidezza al palato con sentori di cioccolato e caramello. Entrambe le miscele sono disponibili in confezioni da un chilo. Le stesse due miscele sono presenti anche nel formato FAP Espresso Point e in cialda ESE da 44 mm, mentre abbiamo anche una linea dedicata alle capsule compatibili Nespresso che oltre la Premium ha la miscela ARABICA composta al 100% da selezionati caffè arabica provenienti dal Brasile e da paesi del Centro America.


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Le nostre FAP sono disponibili sul mercato in confezioni da 100 pezzi e contengono ben 7,2 grammi di caffè, le cialde ESE (sempre 7,2 grammi di caffè) sono in confezioni da 150, mentre le capsule compatibili Nespresso sono da 5,2 grammi in confezioni da 100 pezzi. Il vostro caffè in grani è certificato per il vending? Entrambe le nostre miscele in grani hanno la CERTIFICAZIONE DTP-114 promossa da Confida con la collaborazione di CSQA Certificazioni, che definisce parametri qualitativi funzionali superiori rispetto a quelli già definiti per legge. Inoltre Caffè Corsini è certificata a livello nazionale ed internazionale: • UNI EN ISO 9001:2008 • BRC Global standard for Food safety (grado A) • IFS International Food Standard Versione 6 (livello ALTO) da CSQA – ISA Italy • Kosher • FDA • Biologico e Fairtrade • IGP Colombia

Che riscontri ha avuto il vostro prodotto sul mercato del vending? Siamo molto soddisfatti di come gli operatori del settore abbiano riconosciuto la qualità dei nostri prodotti, recentemente abbiamo partecipato ad un blind test organizzato da un importante gestore toscano che metteva in competizioni altre torrefazioni, molto conosciute nel vending e la nostra miscela è risultata la più apprezzata. Questo ha fatto crescere di molto la nostra autostima e ci ha convinto della bontà del nostro prodotto. Per quanto riguarda invece i volumi venduti, siamo arrivati da poco nel vending e ci scontriamo con una realtà piuttosto complessa, caratterizzata da una fortissima competizione e da prezzi molto aggressivi, quindi non è facile imporsi in questo mercato. Siamo però molto fiduciosi e continueremo ad insistere, anche perché abbiamo un prezzo compatibile con il canale e un prodotto di riconosciuta qualità.

TORREFATTORI FABBRICANTI CAFFÈ BWT CORSINI

Siete in grado anche di brandizzare i distributori automatici? Assolutamente sì, è un servizio che offriamo ai nostri clienti e abbiamo già realizzato alcuni layout. Ovviamente il rapporto con il gestore deve prevedere un certo tipo di collaborazione, ma non abbiamo alcun problema a brandizzare i distributori e, in presenza di progetti importanti, anche a sostenerne il costo. Nella vostra gamma di offerta avete anche il formato Dolce Gusto®? Stiamo investendo molto nella realizzazione di capsule di qualità nel formato Nescafè® Dolce Gusto®, perché riteniamo che in futuro sarà uno dei segmenti di mercato a maggior crescita, sia nel mercato italiano che estero. Attualmente produciamo sei prodotti in confezioni da 16 capsule, tre miscele di caffè (Intenso, Arabica e Decaffeinato), un cappuccino, un cortado e una cioccolata più cinque prodotti in confezioni da 10 capsule, due miscele di caffè (Intenso e Arabica), un cappuccino, un cortado e una cioccolata. 21


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Quanto è importante per Caffè Corsini il controllo qualità? Nel laboratorio della sede di Corsini, il DIPARTIMENTO QUALITÀ svolge un ruolo fondamentale. La squadra di esperti assaggiatori esamina ogni processo produttivo, dalla fonte dei materiali grezzi fino al controllo del prodotto finito. Le caratteristiche organolettiche e i difetti dei chicchi sono valutati su ogni partita di caffè verde prima della selezione, allo scopo di scegliere soltanto i raccolti in grado di assicurare il risultato voluto in tazza. Ogni singola partita di caffè verde è analizzata in HPLC al fine di determinare l’assenza dell’ocratossina A, inoltre vengono eseguiti test microbiologici per garantire l’assenza di possibile contaminazione generate dalla presenza di eventuali pesticidi. Il monitoraggio del colore è fatto nella linea di produzione, così come il laboratorio, utilizzando tecnologie di nuova generazione. Infine, visto che l’umidità del caffè gioca un ruolo importante nel processo di estrazione, questo parametro viene controllato sistematicamente utilizzando un termobilanciatore che restituisce risultati affidabili in tempi brevi.

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Caffè Corsini è un’azienda molto attenta ad una tematica sempre più centrale anche nel vending: la sostenibilità ambientale. Quali progetti seguite in questo ambito? Caffè Corsini è particolarmente impegnata nella salvaguardia del territorio produttivi dell’ambiente delle popolazioni locali che lavorano nell’industria del caffè. Questa nostra filosofia “green”, tesa al rispetto dei lavoratori e dei consumatori del caffè, salvaguarda anche l’ambiente. Gli sforzi per la sostenibilità ambientale e per l’energia rinnovabili sono sostenuti anche dai fatti. Dal 2010, l’intero tetto dell’impianto di produzione è stato coperto di pannelli solari, andando così a risparmiare circa il 30% di energia oltre ad evitare l’abbattimento di circa 300 alberi ogni anno. Carta, cartone e materiali plastici, sono riciclati tramite l’utilizzo di appropriati compattatori. Inoltre Caffè Corsini mantiene rapporti commerciali diretti con piccoli produttori locali di caffè dell’emisfe-

TORREFATTORI CAFFÈ CORSINI

ro sud, riconoscendo loro opportunità ed equità per uno sviluppo autonomo, così come collabora con Fairtrade International e lavora con standard designati per abbattere la povertà e dare la giusta dignità ai produttori di caffè nei paesi più poveri del mondo. Da qualche anno abbiamo introdotto i caffè Slow Food, in collaborazione con la Slow Food Foundation che sostiene le produzioni di qualità a rischio estinzione, protegge regioni ed ecosistemi unici, recupera metodi tradizionali di lavoro e salvaguarda le varietà locali di piante. Un’altra iniziativa di cui siamo particolarmente fieri è rappresentata dalla collaborazione che da anni abbiamo con il governo del Kenya, contro la scomparsa del leone, animale fondamentale per l’intero ecosistema. Infatti, secondo i dati rilasciati recentemente dall’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN), il numero dei leoni che popolano le savane dell’Africa si è ridotto di circa l’80%, da oltre 200


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mila a meno di 30 mila, nell’arco di 40 anni, a causa del bracconaggio, della caccia legale e dell’antropizzazione dei territori, circoscrivendone la diffusione da tutto il continente a specifiche aree ristrette. Caffè Corsini sta crescendo costantemente: vi bastano gli attuali spazi produttivi o pensate di espandervi ulteriormente? Effettivamente la crescita è continua e incominciamo ad avvertire problemi di spazio negli attuali 6.500 mq della nostra sede aretina. Fortunatamente c’è un terreno adiacente che è di nostra proprietà e nel corso del 2018 raddoppieremo la superficie raggiungendo i 13.000 mq. A breve infatti costruiremo a fianco del vecchio stabilimento ulteriori 6.500 mq disposti su due piani. Caffè Corsini è una delle prime torrefazioni in Italia ad occuparsi di speciality coffee. Ci puoi spiegare meglio la filosofia del progetto?

Il caffè che raggiungono una valutazione di 85 punti o superiore, su una scala di valutazione internazionale riconosciuta di 100, vengono valutati come “speciality”. Questi caffè, assolutamente arabiche, monorigini e mono piantagioni, esenti da difetti, coprono circa il 4% della produzione mondiale. Crescono soltanto in condizioni climatiche ideali e si distinguono per il loro sapore pieno e per la completa assenza di difetti. I sapori unici dipendono dalle caratteristiche speciali, dalla composizione dei terreni e dalle biodiversità dove vengono coltivati. I caffè speciality provengono da piccole fattorie, spesso con soltanto pochi sacchi di raccolta ogni anno! Il team di Ditta Artigianale viaggia per il mondo scegliendo con cura il caffè per il brand, per poi importarli direttamente ad Arezzo, dove all’interno dell’azienda è stata avviata una micro torrefazione con una tostatrice Brambati da 7kg.

TORREFATTORI CAFFÈ CORSINI

Tutte le settimane i caffè speciality vengono tostati in modo da farli arrivare freschi nei locali di Firenze e ai nostri clienti nel mondo. Una curiosità: si è scelto di dare una shelf life degli specialty coffee di soli 90 gg, molto corta e diversa da tutti i prodotti commerciali. Questo per fare in modo che tali caffè, non essendo confezionati in atmosfera protetta (che ne favorirebbe la congelazione del processo di maturazione), mantengano ugualmente il più possibile inalterato il loro equilibrio organolettico. Siete iscritti a Confida? Parteciperete a Venditalia 2018? Siamo iscritti a Confida, con la quale abbiamo intrapreso il percorso di certificazione DTP-114 di cui si parlava prima e saremo presenti con un nostro stand a Venditalia 2018. Quella del prossimo anno sarà per noi la terza edizione della fiera a cui parteciperemo.

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TORREFATTORI

LAVAZZA A HOST 2017 L’OFFERTA COMPLETA PER IL FUORI CASA

LA QUALITÀ, L’ESPERIENZA E LA SPERIMENTAZIONE CONTINUA SUL CAFFÈ MATURATE DA LAVAZZA IN OLTRE 120 ANNI DI STORIA SONO STATE AL CENTRO DELL’OFFERTA PROPOSTA DAL 20 AL 24 OTTOBRE A MILANO, IN OCCASIONE DELLA 40° EDIZIONE DI HOST, LA FIERA PUNTO DI RIFERIMENTO PER IL MONDO HO.RE.CA. L’AZIENDA TORINESE, CHE INDIVIDUA NEL FUORI CASA UN CANALE SEMPRE PIÙ STRATEGICO, HA PRESENTATO LA SUA OFFERTA COMPLETA, RICCA DI PROPOSTE INNOVATIVE PER SODDISFARE TUTTE LE ESIGENZE DEI PROFESSIONISTI, GARAN26

TITE DAL MARCHIO LEADER CHE HA DIFFUSO NEL MONDO L’ECCELLENZA DELL’AUTENTICO ESPRESSO ITALIANO. LO STAND LAVAZZA ERA ORGANIZZATO IN CORNER DEDICATI ALLE DIVERSE PROPOSTE. IN UNO DI QUESTI ERA PRESENTE L’OFFERTA PER IL CANALE OCS E QUINDI L’ESPOSIZIONE IN ANTEPRIMA DELLA NUOVA GAMMA DI MACCHINE DEL SISTEMA “FIRMA”, CHE SI È PRESENTATA CON UN RESYTILING COMPLETO E 4 NUOVI MODELLI (INOVY, INOVY MINI, INOVY COMPACT, INOVY & MILK) CHE PUNTANO SU COMPATTEZZA, PERFOR-


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MANCE QUALITATIVE E DESIGN TUTTO MADE IN ITALY, PER CHI VUOLE PORTARE L’ECCELLENZA DEL CAFFÈ LAVAZZA NEGLI AMBIENTI DI QUALSIASI DIMENSIONE. A HOST ERA PRESENTE ANCHE LA SPECIALE MINIVENDING, LA NUOVA MACCHINA VENDING TABLE TOP PICCOLA NEI VOLUMI E GRANDE NELLE PRESTAZIONI, IDEALE PER LOCAZIONI DI MEDIE DIMENSIONI. IN OCCASIONE DELLA FIERA, LA NOSTRA REDAZIONE HA INCONTRATO E INTERVISTATO PIETRO MAZZÀ, HEAD OF HOME & OCS/VENDING MARKETING DI LAVAZZA.

INTERVISTA CON PIETRO MAZZÀ Da quanto tempo lavora in Lavazza e con che ruolo? Qual è stato il suo percorso professionale sino ad oggi? Sono in Lavazza dal novembre del 2015, come Head of Marketing dei sistemi Single Serve per il mercato home, i tipici sistemi chiusi come “Lavazza a Modo Mio”. A partire dall’ultima edizione di Venditalia, quindi dall’aprile del 2016, ho assunto anche la responsabilità del canale OCS/Vending. Il mio percorso professionale è iniziato nell’automotive in FCA e si è arricchito di un’importante esperienza in Nespresso, dove ho

TORREFATTORI LAVAZZA

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trascorso quasi 4 anni, prima come Senior Product Manager di alcuni progetti di macchine tuttora in commercio, poi come responsabile della piattaforma dei prodotti Essentiality. Nel 2015 ho deciso di ritornare in Italia e di abbracciare questa nuova sfida professionale. Una vera sfida visto che in Italia il canale OCS/Vending è piuttosto complicato. Quali sono state le sue priorità? Nel segmento home, abbiamo cercato inizialmente di dare un’accelerazione al rinnovamento della gamma macchine e capsule, non solo per cercare di essere sempre più competitivi rispetto alla la concorrenza, ma anche per andare incontro ai più recenti trend di mercato. Il canale OCS/Vending è molto diverso da quello home, che rappresenta indubbiamente un’importante opportunità commerciale per Lavazza. Infatti, non essendo questo un canale intermediato, si presta a dinamiche 28

completamente diverse dagli altri segmenti di mercato La nostra priorità oggi è metterci nei panni del consumatore medio per comprendere come vive oggi l’esperienza vending per migliorarla. Avete investito fortemente nel progetto Firma, presentando ben 4 nuove macchine ad Host. Che strategie perseguite su questa linea di prodotto? Con Firma la nostra ambizione è di rimettere al centro concetti molto semplici, come la qualità del sistema, del prodotto in tazza e della macchina che lo eroga. Lavazza si distingue da sempre per la sua capacità di innovazione e per la qualità del caffè e abbiamo deciso di destinare forti investimenti anche al segmento OCS per sviluppare nuovi modelli. Il progetto Firma è fortemente focalizzato sul vero espresso all’italiana. L’Italia è stato il paese di partenza: ora le ambizioni sono di estendere il modello anche al di fuori dei confini nazionali. Ci

TORREFATTORI LAVAZZA

sono importanti mercati che si apprestano a lancio di questo sistema, prima di tutti senz’altro quello francese, ma stiamo valutando le opportunità più concrete anche in altri Paesi. Il latte fresco anche nel segmento OCS è stato pensato per i mercati esteri? Potrà avere buoni riscontri anche in Italia? Le versioni “Milk” delle macchine Firma sono state pensate in origine per mercati dove i consumi di prodotti derivati del caffè a base latte sono molto importanti (la Germania, per esempio). Poiché anche in Italia questa modalità di consumo sta prendendo sempre più piede, abbiamo avuto riscontri positivi al di là delle aspettative. Nel settore del vending mancano dei distributori adatti per le locazioni troppo piccole per avere una free standing e troppo grandi per avere una macchina OCS. Con la Minivending andate ad occupare questa grande nicchia di mercato?


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Quali sono i primi riscontri? I primi riscontri per la Minivending sono più qualitativi che quantitativi, perché non è ancora stata lanciata sul mercato tutta la gamma e abbiamo iniziato da poco la distribuzione delle prime macchine. Questo tipo di distributore è stato accolto molto positivamente fin dal suo primissimo esordio a Venditalia 2016. Effettivamente è un prodotto cerniera tra due canali e può essere collocato con successo in uffici medio-piccoli, proprio perché resta ancora una macchina compatta, non lontana dall’OCS di alta fascia, pur con un’ampiezza di ricettati simile alle macchine di maggiori dimensioni. La Minivending è risultata talmente convincente come idea di prodotto, che stiamo già pensando in futuro di lavorare sulla stessa base per cercare di arricchirla anche da un punto di vista delle prestazioni, ad esempio affiancandola a dei moduli snack.

I volumi di caffè in grani Lavazza stanno crescendo molto nel vending tradizionale. Cosa vi ha spinto a presidiare anche questo segmento? Il caffè in grani si presta a particolari tipi di utilizzo e ha dimostrato che, in determinate situazioni, può effettivamente presentare alcuni vantaggi rispetto alla capsula. Se escludiamo le locazioni a bassa rotazione di prodotto, dove il caffè in grani rischia di ossidarsi e dove la capsula resta evidentemente la soluzione migliore, le postazioni ad alto consumo richiedono un altro tipo di approccio. Non consideriamo il prodotto in grani come un’alternativa alle capsule, bensì come un segmento complementare che abbiamo scelto strategicamente di presidiare per poter guidare la scelta del gestore in base alle esigenze delle diverse locazioni. Il nostro obiettivo è quello di continuare a lavorare su una segmentazione di mercato sempre più precisa, in modo da essere in grado di consigliare ai nostri clienti la scelta del prodotto ottimale.

TORREFATTORI LAVAZZA

Lavazza è stata la prima azienda ad inserire un’ampia gamma di solubili anche nel canale OCS. Continuerete ad ampliare l’offerta anche per Firma? Assolutamente sì e oltretutto stiamo cercando di lavorare in due direzioni: da un lato, allargare l’attuale gamma di solubili e, dall’altro, innovare l’offerta stessa, come abbiamo già fatto con il tè in foglia del sistema Espresso Point. Sempre più consumatori infatti, in certi momenti della giornata (o in alcune occasioni particolari) preferiscono consumare bevande calde alternative rispetto all’espresso e quindi intendiamo dare una risposta a queste esigenze emergenti. Venditalia 2018 è l’appuntamento più atteso dagli operatori della distribuzione automatica. Lavazza porterà qualche novità? Ci sono delle importanti novità in cantiere per il vending e stiamo ragionando su ulteriori possibili innovazioni per il canale OCS. Quindi sicuramente a Venditalia 2018 non mancheranno novità importanti. 29


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EVENTI

RECORD DI PRESENZE IN ENNEGI PER LA TAPPA CAMPANA DI “ESPRESSAMENTE NECTA”

SABATO 11 NOVEMBRE, PRESSO LA SEDE DI CASORIA (NA) DELL’AGENZIA ENNEGI, SI È SVOLTA UN’IMPORTANTE TAPPA DEL TOUR: ESPRESSAMENTE NECTA, UN’INIZIATIVA ITINERANTE PER FAR INCONTRARE L’INNOVAZIONE FIRMATA N&W GLOBAL VENDING CON I CLIENTI DEL MERCATO ITALIA. N&W HA DECISO DI APRIRE LE PORTE DI ALCUNE DELLE SUE AGENZIE IN TUTTO IL TERRITORIO ITALIANO: NOVE APPUNTAMENTI “ALWAYS OPEN”, DA VIVERE COME OPPORTUNITÀ PER 30

SPERIMENTARE DAL VIVO L’ARTE DEL BREAK. L’EVENTO CAMPANO HA AVUTO RISCONTRI DECISAMENTE SUPERIORI ALLE PREVISIONI E OLTRE 100 OPERATORI HANNO AFFOLLATO PER TUTTA LA GIORNATA LA SALA ALLESTITA DA ENNEGI COME SHOWROOM. LA NOSTRA REDAZIONE ERA PRESENTE ALL’EVENTO E, OLTRE A REALIZZARE UN BREVE REPORTAGE FOTOGRAFICO, HA INCONTRATO E INTERVISTATO MARIO GALANO.


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IL VERO SEGRETO DEL SUCCESSO DI ENNEGI È DATO DAL FATTO CHE OFFRIAMO I MIGLIORI PRODOTTI PRESENTI SUL MERCATO AFFIANCANDO SEMPRE IL CLIENTE NELLE SCELTE

INTERVISTA CON MARIO GALANO - ENNEGI

Avere una storia così lunga è importante, perché la professionalità si acquisisce solo esercitandola nel tempo.

Ennegi è presente nel Sud Italia da molti anni. Puoi descriverci in sintesi la sua storia? La nostra è una rivendita storica del Sud Italia e da oltre 30 anni siamo costantemente al servizio dei clienti. Dopo aver maturato una lunga esperienza nel settore, siamo in grado di offrire un servizio completo di vendita, consulenza, assistenza e formazione tecnica, che consente a tutti gli imprenditori del settore del vending, di affidarsi a noi per far crescere il loro business.

Inoltre, la conoscenza delle dinamiche del mercato, la presenza sul territorio da decenni e l’esperienza diretta, ci hanno permesso di dimostrare negli anni di essere un interlocutore serio e affidabile. La nostra filosofia si basa sul costante impegno nell’instaurare con tutti i nostri clienti un rapporto di partnership, che può portare alla nascita, alla crescita e allo sviluppo di solide realtà nel vending.

EVENTI ESPRESSAMENTE NECTA

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• DAITALIA 120 DICEMBRE 2017 Siete una delle Agenzie Necta più importanti d’Italia. Per quali regioni avete l’esclusiva? Ennegi è agente esclusivo Necta per Basilicata, Campania, Puglia, Molise e Calabria. Serviamo questo importante territorio attraverso due filiali, quella storica di Napoli (oggi nella nuova sede di Casoria) e quella di Modugno (BA). Questo rapporto di agenzia è per noi strategico, perché N&W Global Vending è leader mondiale nel mercato dei distributori automatici per bevande e snack e riveste un ruolo di primaria importanza nei mercati Ho.Re.Ca (hotel, ristoranti e caffetterie) e OCS. Combinando una diffusa presenza globale con un servizio locale di alto livello, N&W è in grado di anticipare l’arrivo delle ultime tendenze internazionali. La successiva condivisione di queste conoscenze con i clienti permette a questi ultimi di essere sempre pronti a cogliere tutti i vantaggi dei nuovi sviluppi del mercato.

L’azienda ha inoltre strutturato e messo a punto i suoi processi produttivi in modo tale da fornire alla propria clientela il più elevato livello di personalizzazione, sia in termini di design esterno che di configurazione interna. La salda relazione con i gestori si è potuta realizzare anche facendo leva su una forza vendita estremamente pronta ed efficiente come quella presente in Ennegi, capace di gestire ogni necessità del cliente e di anticipare le richieste specifiche di ciascun mercato. Diamo sempre molta importanza anche al feedback diretto e costante che riceviamo dai nostri clienti, vero e proprio indicatore per le successive attività di Ricerca e Sviluppo di N&W.

congiuntura economica non particolarmente favorevole, quindi mi sento di dire che il modello è ancora vincente, a patto che il rivenditore sia davvero in grado di CREARE VALORE PER I SUOI CLIENTI. Dobbiamo sempre renderci conto che l’importante non è semplicemente vendere un prodotto, altrimenti saremmo soltanto un costoso passaggio in più tra chi produce il bene e chi lo compra, ma offrire una serie di consigli e di servizi post vendita, che possano giustificare il ricorso ad un soggetto intermedio come la rivendita. A mio parere, il vero segreto del successo di Ennegi è dato dal fatto che offriamo i migliori prodotti presenti sul mercato affiancando sempre il cliente nelle scelte.

Negli ultimi anni le rivendite nel settore del vending hanno attraversato un periodo piuttosto difficile. Il modello di business è ancora vincente? Continuiamo a crescere, nonostante qualche anno difficile e una

Ennegi, oltre allo storico rapporto con il marchio Necta, è anche una rivendita a 360°. Operate più o meno nello stesso territorio in cui siete esclusivisti con N&W? La nostra

EVENTI ESPRESSAMENTE NECTA

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• DAITALIA 120 DICEMBRE 2017 struttura commerciale, presente in tutto il Sud Italia, consente ai propri clienti di non porre ristretti limiti territoriali al proprio business, ma è comunque in grado di affiancarli su una estesa porzione del territorio nazionale (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Molise) quale interlocutore unico e completo. Siamo davvero una rivendita a 360°, perché oltre ad occuparci della vendita di distributori automatici Necta, garantire l’assistenza tecnica ed avere i magazzini di ricambi originali, offriamo ai nostri clienti un’ampia scelta di prodotti di qualità e di primari marchi nazionali per bevande calde o fredde e snack dolci o salati. Quali sono le novità che i vostri clienti hanno più apprezzato durante questa tappa del tour Espressamente Necta? A giudicare dal cospicuo numero di persone perennemente schierate davanti alla

macchina, ritengo che un grande interesse lo abbia destato la CANTO TOUCH DUAL CUP, un distributore innovativo in grado di gestire bicchieri di diverse capacità per offrire bevande che spaziano dall’espresso all’italiana, al tè in foglie, dal Coffee to go (con tanto di tappo e biscottino) alle “coffee specialities” con sciroppi. Grandi apprezzamenti sono andati anche ai nuovi touchscreen 21,5 pollici full HD, che hanno una schermata iniziale molto elegante, intuitiva e personalizzabile, grandi icone del menù bevande ampiamente customizzabili, la possibilità di proiettare brevi spot e contenuti multimediali e infine possono dare al consumatore finale l’indicazione dei valori nutrizionali della bevanda o dello snack scelto. Alcuni clienti, non interessati esclusivamente alle consuete vendite di prodotti food, hanno mostrato di apprezzare la grande versatilità di

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EVENTI ESPRESSAMENTE NECTA

MAMBO, un distributore unico nel suo genere, che può diventare un vero e proprio multi-negozio offrendo una vasta scelta di selezioni (ben 72) in 14 vassoi. Le possibilità sono praticamente infinite, poiché Mambo può erogare prodotti di ogni forma e dimensione. Inoltre, l’ampio display grafico, la vetrina doppia e l’interfaccia centrale ne fanno una grande macchina non solo per dimensioni. Siete soddisfatti di questa giornata? Siamo rimasti molto sorpresi dall’affluenza, fin dalle 10 del mattino il nostro showroom è stato pieno di clienti interessati non solo a vedere le ultime novità di Necta, ma anche a vivere un prezioso momento di aggregazione con i colleghi. Oltre 100 operatori ci hanno fatto visita e questo significa molto per noi, è una conferma del nostro impegno e del fatto che stiamo proseguendo nella giusta direzione.


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FOCUS ON

NETCOMM FOCUS FOOD: IL SETTORE ALIMENTARE ONLINE CRESCE DEL 43% NEL 2017

SI È TENUTO LO SCORSO 17 NOVEMBRE A MILANO NETCOMM FOCUS FOOD ORGANIZZATO DA NETCOMM (IL CONSORZIO DEL COMMERCIO ELETTRONICO ITALIANO PUNTO DI RIFERIMENTO IN MATERIA DI E-COMMERCE E TRASFORMAZIONE DIGITALE) E SVILUPPATO IN COLLABORAZIONE CON FIERA MILANO. IL CONVEGNO HA ANALIZZATO LE PRINCIPALI TENDENZE IN ATTO NEL SETTORE E NE HA TRATTEGGIATO GLI SCENARI FUTURI, EVIDENZIANDO COME LA TECNOLOGIA POSSA AIUTARE LE AZIENDE A COMPRENDERE E A SODDISFARE MEGLIO LE ESIGENZE DEI CLIENTI. IL FOOD & GROCERY SCOPRE LA MULTICANALITÀ E PUNTA A MIGLIORARE L’ESPERIENZA DELL’UTENTE FINALE. L’E-COMMERCE FOOD IN ITALIA SEGNA UN +43% IN UN ANNO E VALE 849 MILIONI DI EURO: I CONSUMATORI CERCANO UN CUSTOMER JOUR38

NEY INTEGRATO, CAPACE DI UNIRE I CANALI FISICI E QUELLI DIGITALI, MA LA STESSA TRASFORMAZIONE RIGUARDERÀ L’INTERA FILIERA ALIMENTARE. IL CIBO È UN ELEMENTO TRADIZIONALMENTE MOLTO IMPORTANTE NELLA CULTURA ITALIANA: LONTANO DAL RISPONDERE SEMPLICEMENTE A UN BISOGNO FISIOLOGICO, HA PER IL CONSUMATORE UN VALORE ANCHE SOCIALE E CULTURALE. PROPRIO IN VIRTÙ DI QUESTA SUA CENTRALITÀ, IL SETTORE FOOD È PARTICOLARMENTE ESPOSTO ALLE SOLLECITAZIONI DEL DIGITALE: CON LA TECNOLOGIA CAMBIANO LE ASPETTATIVE DEI CONSUMATORI E SI EVOLVONO GLI STRUMENTI A DISPOSIZIONE DEGLI OPERATORI DEL SETTORE. SI TRATTA DI UNO SCENARIO IN RAPIDA TRASFORMAZIONE, CHE PRESENTA GRANDI OPPORTUNITÀ PER I PLAYER CHE SAPRANNO COMPRENDERE AL MEGLIO I PROCESSI IN ATTO.


• DAITALIA 120 DICEMBRE 2017

NETCOMM FOCUS FOOD HA RAPPRESENTATO LA PRIMA TAPPA DI UN PERCORSO CHE VEDE TRA GLI APPUNTAMENTI PRINCIPALI LA PROSSIMA EDIZIONE DI TUTTOFOOD, IN PROGRAMMA A FIERAMILANO DAL 6 AL 9 MAGGIO 2019

“Gli stili di vita oggi cambiano con una rapidità mai vista prima: è quindi normale che anche il rapporto dei consumatori con il cibo si trasformi continuamente”, spiega Roberto Liscia, Presidente di Netcomm: “Questa evoluzione punta decisamente verso un’integrazione del digitale anche all’interno di un’esperienza di per sé molto fisica, com’è quella del cibo. La tendenza è evidente: l’Osservatorio eCommerce B2C Netcomm – School of Management Politecnico di Milano afferma che oggi l’e-commerce legato al settore food in Italia vale 849 milioni di euro, cioè il 4% del volume totale del commercio digitale italiano. Il dato più impressionante è il tasso di crescita annuo, che evidenzia un aumento del 43% rispetto ai volumi del 2016: l’e-commerce alimentare si sta affermando sempre più nello stile di vita dei consumatori italiani, offrendo grandi opportunità di crescita ai player del settore che si dimostreranno più ricettivi nei confronti di nuovi canali e strumenti”. L’EVOLUZIONE DEL RAPPORTO TRA CONSUMATORE E CIBO Alla base delle trasformazioni del settore c’è l’evoluzione del rapporto che i consumatori hanno con il food & beverage. In particolare, si registra oggi una maggiore attenzione per la convenience, intesa come convenienza economica ma anche come rapidità – di consegna, eventualmente di preparazione, oltre che ovviamente di consumo. Altrettanto importante è la ricerca di prodotti specifici, dettata da nuove scelte alimentari (vegetarianismo, preferenza per prodotti bio, etc.) ma anche dalla crescente diffusione di allergie o intolleranze alimentari e dal sempre maggiore apprezzamento per cucine etniche prima poco diffuse; fattori che contribuiscono a creare nicchie di mercato importanti e non ancora valorizzate appieno. Strettamente collegata a queste tendenze è la ricerca di informazioni e contenuti: oggi il consumatore vuole sapere esattamente cosa sta mangiando, per cui presta molta

attenzione a ingredienti e valori nutrizionali. I canali digitali lo aiutano anche a scoprire nuovi prodotti e ricette, ampliandone gli orizzonti. Un ultimo, importante aspetto da tenere in considerazione è l’esperienzialità, quindi la valorizzazione di tutti quegli elementi che contribuiscono a rendere il pasto un momento di piacere, al di là del soddisfare un bisogno: un fattore che continua a essere fondamentale nel rapporto dei consumatori con il cibo e che si arricchisce oggi di nuovi elementi caratteristici dei canali digitali. Si pensi per esempio all’abitudine, diffusa soprattutto tra i giovani, di condividere sui social media post e foto dei piatti preparati in casa o consumati al ristorante, un fenomeno che influenza concretamente i consumi, contribuendo a creare e diffondere nuove mode. IL FOOD È UNA FETTA SEMPRE PIÙ IMPORTANTE DEL COMMERCIO DIGITALE La crescente importanza del digitale nel rapporto tra consumatore e cibo si riflette anche sui comportamenti di acquisto, come evidenziato dai dati relativi all’e-commerce food. La percentuale di e-shopper italiani che acquistano prodotti alimentari è in continua crescita: a marzo 2017 erano il 24%, secondo l’osservatorio NetRetail. La tendenza non riguarda solo l’Italia, ma è anzi evidente su scala globale. Secondo le rilevazioni Statista, il valore del Food & Beverage in Europa ammontava a 10 miliardi di dollari nel 2016, con previsioni di crescita annue del 13%: nel 2021 il valore dell’e-commerce alimentare in Europa raggiungerà i 18 miliardi di dollari. Valori simili si riscontrano negli Stati Uniti, mentre la Cina sperimenterà una vera e propria esplosione passando dai 10,9 miliardi di dollari del 2016 a 30,3 miliardi di dollari nel 2021, con un tasso annuo medio di crescita del 23%.

FOCUS ON NETCOMM FOCUS FOOD 2017

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I compratori digitali non ambiscono ad abbandonare i punti vendita fisici, ma si aspettano anzi di migliorare il proprio customer journey attraverso l’integrazione di questi diversi canali: lo studio NetRetail 2017 evidenzia che per il 33,7% dei consumatori omnicanale lo smartphone gioca un ruolo fondamentale nell’orientare i comportamenti di consumo in negozio. I player più innovativi hanno compreso appieno quanto sta succedendo e si sono mobilitati per soddisfare i nuovi desideri espressi dai clienti: stiamo assistendo al fiorire di nuovi modelli di business in cui i confini tra commercio fisico e digitale sono estremamente sfumati. Questa integrazione costituisce una straordinaria innovazione esperienziale per il cliente, che grazie al digitale può godere di un’offerta potenzialmente infinita, maggiori informazioni sui prodotti e continue innovazioni tecnologiche (soprattutto mobile-driven). L’integrazione del digitale aprirà nuovi scenari anche per la filiera del mondo Food & Grocery, consentendo ai player B2B di offrire alle aziende clienti gli stessi vantaggi in termini di flessibilità, varietà dell’offerta, ricchezza di informazioni e innovazione.

LA TRASFORMAZIONE DELLO SCENARIO E LE NUOVE PRIORITÀ DELLE AZIENDE L’intero settore è quindi attraversato da profonde trasformazioni; Netcomm e Fiera Milano con TUTTOFOOD, intendono approfondire e monitorare l’evoluzione di questo mercato facilitando il dialogo e il confronto tra la filiera digitale e il sistema Food Italia. Le aziende dovranno quindi attuare nuove strategie: • I comportamenti di consumo stanno cambiando rapidamente, facilitando l’avvento di nuovi modelli di business e nuovi player; • Il cambiamento attraversa tutto il settore: dal marketing alle operation, dalla distribuzione al merchandising; • La complementarietà tra online e offline può aumentare l’engagement del cliente e le vendite multicanale; • Mobile, localizzazione e nuovo retail stanno ridisegnando il customer journey; • Lo scenario competitivo si fa sempre più complesso e la filiera si trasforma; • È necessario lavorare sui fattori chiave della scelta del negozio on/offline; • I dati devono essere alla base delle strategie di unified commerce delle imprese.

FOCUS ON NETCOMM FOCUS FOOD 2017

Per affrontare al meglio questo nuovo contesto sarà necessario nell’accogliere e valorizzare le potenzialità dei canali digitali, poiché la trasformazione riguarderà ogni aspetto, dalla filiera ai modelli di business, portando a un’integrazione sempre maggiore tra i canali tradizionali e quelli digitali. Un percorso che alcuni tra i player più importanti del panorama italiano, dalla GDO ai siti di e-commerce, hanno già imboccato. “La trasformazione digitale continua a essere una potenzialità per tutti”, ha affermato Roberto Liscia, proseguendo: “C’è ancora ampio spazio per innovare e crescere. Una ricerca di Netcomm in collaborazione con Eumetra dimostra che il grado di soddisfazione dei consumatori per le soluzioni di e-commerce food esistenti non è particolarmente elevato: il 30% di chi ha acquistato cibo confezionato online e il 32% di chi ha acquistato piatti pronti dichiara di non essere propenso a ripetere l’esperienza; nel caso di chi ha comprato prodotti freschi, la percentuale di insoddisfatti sale addirittura al 53%. Il prossimo passo per le aziende sarà quindi capire come migliorare ulteriormente la customer experience: chi riuscirà a farlo prima e meglio della concorrenza potrà attirare nuovi clienti e fidelizzare quelli attuali”.

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MONDO ASSOCIAZIONE

DISTRIBUTORI AUTOMATICI, A BERGAMO FOCUS SULLA SOSTENIBILITÀ

I DISTRIBUTORI AUTOMATICI SPOSANO SEMPRE PIÙ LA SOSTENIBILITÀ: SE NE È PARLATO AL DIPARTIMENTO DI ECONOMIA DELL’UNIVERSITÀ DI BERGAMO IN OCCASIONE DEL CONVEGNO SULLA SOSTENIBILITÀ APPLICATA AL VENDING ORGANIZZATO DA CONFIDA – ASSOCIAZIONE ITALIANA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA. DA UNA RICERCA DI CONFIDA EMERGE CHE OGGI IL 71% DELLE AZIENDE NAZIONALI DEL COMPARTO ADOTTA SOLUZIONI DI SOSTENIBILITÀ SIA AMBIENTALE CHE SOCIALE: DALL’IMPIEGO DI TECNOLOGIE DI RISPARMIO ENERGETICO ALLA LOGISTICA, CON MEZZI DI TRASPORTO ECO42

SOSTENIBILI E LO STUDIO DI PERCORSI CHE RIDUCONO L’IMPATTO DEL TRAFFICO NEI CENTRI URBANI. PER IL TRASPORTO DEGLI ALIMENTI SI UTILIZZANO CONTENITORI SANIFICABILI E RIUTILIZZABILI E NELLE VENDING MACHINE I GESTORI INIZIANO A DIFFONDERE BICCHIERI BIODEGRADABILI O A BASSO IMPATTO DI C02, PROMUOVENDO IN PARALLELO LA RACCOLTA DIFFERENZIATA. LA SVOLTA ECOLOGICA COINVOLGE ANCHE I PRODOTTI GRAZIE AD UN PIÙ AMPIO ASSORTIMENTO DI CIBI E BEVANDE COME PRODOTTI BIO, A CHILOMETRO ZERO E ADATTI A CHI SOFFRE DI INTOLLERANZE ALIMENTARI.


• DAITALIA 120 DICEMBRE 2017

CONFIDA HA PRESENTATO IN CONVEGNO I PROGETTI PIÙ VIRTUOSI DEL TERRITORIO: SONO 6.600 LE AZIENDE GREEN NELLA PROVINCIA, PRINCIPALE DISTRETTO ITALIANO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA

IL PROGETTO VENDING SOSTENIBILE

BERGAMO E VENDING SOSTENIBILE

Inoltre CONFIDA, con la collaborazione della Fondazione Sodalitas, ha dato vita al progetto Vending Sostenibile creando una specifica Commissione composta da aziende del settore e creando un marchio e un sito internet (www.vendingsostenibile.com). “Gli obiettivi del progetto - ha spiegato Anna Reina, coordinatrice della commissione Vending sostenibile di CONFIDA - sono la condivisione e la promozione delle best practice delle aziende associate come risposte innovative al mercato per la qualificazione dell’intero settore”.

In provincia di Bergamo sono attive 38 aziende di gestione, 3 aziende di fabbricazione di distributori automatici, 2 aziende di sistemi di trattamento dell’acqua per il vending, 1 azienda di software per la distribuzione automatica. Il legame tra il vending bergamasco e la sostenibilità si è ora rafforzato grazie alla partnership stretta fra CONFIDA e Università di Bergamo: portato avanti da cinque studenti che hanno aderito ad un progetto internazionale e sostenuto da GITT (Centro per la gestione dell’innovazione e del

MONDO ASSOCIAZIONE CONFIDA

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• DAITALIA 120 DICEMBRE 2017 trasferimento tecnologico), il progetto di ricerca “Sustainable Vending Challenges for the future of a fast growing sector” è stato presentato proprio nel corso del convegno di ieri.

A BERGAMO 6.660 AZIENDE ‘GREEN’ La sostenibilità è entrata anche a far parte delle strategie delle imprese Il 27,1% del totale delle imprese italiane hanno effettuato eco-investimenti o investiranno in prodotti e tecnologie green. Dal rapporto GreenItaly 2017 emerge che la regione con il maggior numero di imprese green è la Lombardia con 63.170 imprese che investono in sostenibilità e di queste 6.660 sono nella Provincia di Bergamo. “La distribuzione automatica è una filiera che ha grande attenzione alla valorizzazione dell’interazione tra l’economia e la sua sostenibilità sociale

e ambientale. - ha dichiarato Piero Angelo Lazzari, presidente di CONFIDA – La sostenibilità nel vending è un tema molto ampio che tocca varie fasi dell’attività, dai distributori automatici sempre meno energivori e con componenti ecocompatibili, la gestione efficiente dell’energia e dei magazzini all’interno dell’azienda, la sostenibilità nei trasporti, fino alla scelta dei prodotti alimentari e alla gestione dei rifiuti nell’ottica di un’economia sempre più circolare”.

SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE E SOCIALE Focus dell’incontro sono stati i progetti ‘green’ sviluppati in anni recenti dalle aziende bergamasche di settore. Tra queste spiccano i casi dell’azienda di gestione Serim e del produttore N&W Global Vending. Con il progetto Vending Zone, Serim mira a “favorire la promozione di corretti stili alimentari tra i

più giovani - ha spiegato la responsabile della comunicazione Zana Vuleta - attraverso l’installazione nelle scuole di appositi distributori automatici che conteranno prodotti alimentari freschi, locali, da agricoltura biologica e di provenienza equo e solidale, alimenti a minore densità energetica e maggior contenuto in micronutrienti e antiossidanti quali frutta e verdura fresca in monoporzione, spremute di frutta fresca, yogurt, insalate di cereali, legumi etc”. Il manager per il Sud Europa di N&W Francesco Frova, invece, ha illustrato le caratteristiche delle nuove vending machine ‘green’ fra “eco-design, luci a LED a basso consumo energetico e componenti elettrici ottimizzati, opzione di Energy Saving disponibile nel software”. In più va evidenziato che le macchine sono “prodotti progettati per uno smaltimento a fine ciclo di vita e rispettoso dell’ambiente” e che al loro interno sono installati “sistemi di riciclo e recupero dell’acqua”.

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DIGITALI, TOUCH E CONNESSE: ECCO COME SARANNO LE VENDING MACHINE CHE PRESTO AVREMO IN UFFICIO, ALL’UNIVERSITÀ O NELLE STAZIONI METROPOLITANE. IL CONSUMATORE DIVENTA SEMPRE PIÙ PROTAGONISTA NEL PROCESSO D’ACQUISTO. LE NUOVE FRONTIERE DEL VENDING SONO STATE PRESENTATE OGGI A HOST 2017 DA CONFIDA NEL WORKSHOP “LA PAUSA CAFFÈ DIVENTA DIGITALE”

I DISTRIBUTORI AUTOMATICI NELL’ERA DELL’IMPRESA 4.0 Oggi rappresentano poco più del 2% dei distributori automatici installati in Italia, ma le smart vending machine - le macchine intelligenti - sono in costante aumento e presto le vedremo nei nostri uffici, università, stazioni metropolitane ecc. I distributori automatici di nuova generazione sono digitali, dotati di touch screen e connessi ad Internet: grazie all’interattività, il cliente dispone di vantaggi come la possibilità di personalizzare a piacimento la composizione dei prodotti e l’opportunità di pagare tramite app. Le nuove frontiere del vending intelligente sono state illustrate questa mattina a HOST 2017, a Fiera Milano, da Massimo Trapletti, Presidente del Gruppo Imprese di fabbricazione di distributori automatici e accessori di CONFIDA, e Paolo Andrigo, Senior Manager di ACCENTURE nel corso del workshop ‘La pausa caffè diventa digitale’ organizzato da CONFIDA, l’unica associazione italiana che rappresenta l’intera filiera della distribuzione automatica. “Il vending della nuova era, - ha spiegato Massimo Trapletti, Presidente del Gruppo Fabbricanti di CONFIDA Associazione Ita-

liana Distribuzione Automatica - che ha tutte le caratteristiche per rientrare nel concetto dell’ “Impresa 4.0”, ha un obiettivo preciso: modificare la customer experience del consumatore trasformando i distributori in strumenti interattivi”. Le nuove tecnologie “ampliano l’offerta” e “permettono al consumatore di creare un prodotto sulla base dei propri gusti”; attraverso la telemetria è possibile “un controllo costante sulle macchine per attivare con tempismo procedure di rifornimento e interventi di manutenzione”. In parallelo allo sviluppo tecnologico, il settore della distribuzione automatica sta costantemente incrementando il livello di qualità dei prodotti, ampliando la propria offerta anche con alimenti e bevande bio, ecosostenibili, a km0 e anche veggie. “Quello del vending è già un servizio a cinque stelle - ha sottolineato il Presidente dei Fabbricanti di CONFIDA - senza dimenticare che la distribuzione automatica resta un canale straordinariamente vantaggioso per rapporto qualità/prezzo”. Il Senior Manager di ACCENTURE Paolo Andrigo ha evidenziato come il vending in Italia rappresenti da tempo una best practice riconosciuta: “Le regie delle aziende italiane di gestione che monitorano le vending machine sono un esempio virtuoso per l’intero settore

a livello internazionale anche per altri segmenti della distribuzione”. Lo slancio innovativo non è destinato ad esaurirsi: “Le modalità d’interazione con i distributori automatici sono cambiate. Basti pensare che la breve attesa al distributore viene vissuta di fronte al display dello smart phone. Per questo le aziende di produzione e i gestori si stanno muovendo verso il digitale con crescente convinzione”. Tra i possibili sviluppi del settore, ha osservato Paolo Andrigo, ci potrebbero essere “la creazione di un unico protocollo di comunicazione per gestire più facilmente tutti i sistemi digitali dei diversi produttori”, lo sviluppo del “digital merchandising”, ossia un sistema smart che consenta di verificare il corretto caricamento del prodotto all’interno della macchina. La “rivoluzione 4.0 dei distributori automatici potrebbe portare alla profilazione dei consumatori grazie a sistemi di riconoscimento vocale e facciale e ad algoritmi per l’intelligenza artificiale”. Il settore della distribuzione automatica è un’eccellenza tutta italiana: nona caso oltre il 70% della produzione ‘made in Italy’ viene esportato all’estero e il nostro Paese vanta il primato europeo di macchine installate: oltre 800mila, davanti a Francia (590mila), Germania (555mila) e Regno Unito (417mila).

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