D a italia n 121

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NUMERO 121 GENNAIO/ FEBBRAIO 2018

EVENTI EVEX ROMA SIGEP 2018

GESTORI GRUPPO ILLIRIA

FABBRICANTI MDS ELECTRONICS

TUTTO IL GUSTO DI UN’ALTA ROTAZIONE! OGNI PAUSA UNA

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PRODOTTO PER ROTAZIONI TRA I PRODOTTI DA FORNO*

NUOVO FILM TV !

PRODOTTO PER FATTURATO A VALORE* CON E LATT

UNA MERENDA DELIZIOSA

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NUOVA GRAFICA CHE ESALTA IL GUSTO

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RITORNO IN COMUNICAZIONE DOPO 3 ANNI

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PRODOTTO PER ROTAZIONI TRA I PRODOTTI DA FORNO* PRODOTTO PER FATTURATO A VALORE*

*Tra i prodotti con una distribuzione superiore al 5%, dati forniti ed elaborati da Accenture: prodotti da forno-fatturato a valore e caricamenti/gg/macchina-(Gennaio-Dicembre 2016)

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EDITORIALE

GIÙ IL CAPPELLO Poche settimane fa è arrivata la sentenza di fallimento per Borsalino, l’azienda titolare dello storico marchio di cappelli a cui si deve la creazione di un particolare modello in feltro che ha fatto la storia del costume in Italia e nel mondo. Il laboratorio artigianale, fondato ad Alessandria nel 1857 da Giuseppe Borsalino, è cresciuto a tal punto che, alla vigilia della prima guerra mondiale, produceva più di 2 milioni di cappelli all’anno.

Se si vuole arrivare fino al consumatore finale con delle applicazioni standard di successo, i protocolli devono essere perlomeno comuni.

L’eccellenza del prodotto e la leadership del marchio nulla hanno potuto contro i trend di mercato. Se prendete una qualunque foto di una folla dagli anni ’20 agli anni ’50, tutti hanno un cappello. Se invece osservate un’immagine di oggi, nessuno lo indossa e, se fa freddo, le persone ne utilizzano un modello totalmente informale, molto diverso dagli standard utilizzati da Borsalino nella sua produzione.

La stessa gente che ad un certo punto ha smesso di mettersi il cappello, fra un po’ potrebbe anche stufarsi di schiacciare un bottone meccanico, quindi è tempo di entrare nell’industria 4.0 con una certa cortese urgenza.

Il secondo passo è trovare partner tecnologici affidabili e di alto profilo. È impensabile far realizzare da un ristretto team di persone cresciute in casa nostra qualcosa di vincente e universalmente accettato da tutti i clienti.

Al di là del dispiacere della caduta di un marchio italiano di prestigio e dei problemi occupazionali che ne sono derivati, l’ennesima lezione della storia dà un preciso monito a tutti i mercati: le cose cambiano. Non importa infatti quanto siano positivi i propri risultati o quanto il modello applicato sia di successo, tutto questo non è eterno. Il mercato dell’OCS in Italia è un esempio illuminante. Il modello del comodato d’uso e del caffè monodose di marca consegnato in ufficio, ha avuto un successo straordinario. Per 20 anni è cresciuto a doppia cifra e con marginalità eccellenti. Quando sono cambiati i trend di consumo, legati all’esplosione di internet (informazione), dell’e-commerce (acquisto) e di Amazon (consegna), il modello OCS è capitolato e ha iniziato a perdere a doppia cifra.

Il primo passo da compiere è comprendere che la rivoluzione deve essere di sistema e di filiera. Nessuna singola gestione ha la forza di governare un cambiamento tecnologico di questa portata.

Il vending tradizionale ancora regge, ma il modello “schiaccia un bottone” e prendi un prodotto tra una scelta molto limitata di prodotti, è onestamente arrivato alla frutta. Le nuove tecnologie digitali avanzano, il futuro incombe con nuove sfide e saperle coglierle è ormai sempre più indispensabile. Il primo passo da compiere è comprendere che la rivoluzione deve essere di sistema e di filiera. Nessuna singola gestione ha la forza di governare un cambiamento tecnologico di questa portata.

EDITORIALE DI ALESSANDRO FONTANA

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SOMMARIO

NUMERO 121 GENNAIO/FEBBRAIO 2018 RENZO GABRIEL BONIZZI DIRETTORE RESPONSABILE EDITOR IN CHIEF ALESSANDRO FONTANA DIRETTORE EDITORIALE EDITORIAL DIRECTOR

3 EDITORIALE

LAURA GUASPARRI ART DIRECTOR

ANTONIO VALESTRA GRAPHIC DESIGN DANIELA BISCOTTI COMMERCIALE COMMERCIAL NOEMI MARGAROLI REDAZIONE EDITORIAL STAFF LUCINI OFFICINA D’ARTE GRAFICA SRL STAMPA PRINTERS D.A.ITALIA IL PERIODICO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA PUBBLICAZIONE ISCRITTA AL TRIBUNALE DI MILANO, NUMERO DI REGISTRAZIONE 177 DEL 22 MARZO 2004

Giù il cappello

6 MERCATO DEL VENDING Latest News

22 GESTORI

GRUPPO ILLIRIA Intervista con Franco Lorber e Stefano De Clara

30 SISTEMI DI PAGAMENTO

MDS ELECTRONICS Intervista con Marco Carazzato

36 EVENTI

EVEX Roma 2017 SIGEP 2018

46 FOCUS ON

PEPSICO ITALIA Un futuro multicategoria per il Gruppo

ISCRIZIONE AL R.O.C. 11412 PERIODICITÀ MENSILE EDITORE ART&WORKS SRL UNIPERSONALE VIA MARCANTONIO COLONNA 15 20149 MILANO P.IVA 04234310961 TEL +39 02 48958566 UFFICIO COMMERCIALE commerciale@daitalia.it www.daitalia.it POSTA ELETTRONICA info@daitalia.it ABBONAMENTI abbonamenti@daitalia.it LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DELLE ILLUSTRAZIONI E DEGLI ARTICOLI PUBBLICATI SU D.A. ITALIA È PERMESSA SOLO SE AUTORIZZATA DALLA DIREZIONE. LA DIREZIONE NON ASSUME RESPONSABILITÀ PER LE OPINIONI ESPRESSE DAGLI AUTORI DEI TESTI REDAZIONALI E PUBBLICITARI. CONCEPT BY ART&WORKS SRL

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ARRIVANO I CASSONETTI INTELLIGENTI PER IL RICICLO DELLE CAPSULE DI CAFFÈ White Star, una start up di Roma, ha presentato alla fiera Ecomondo di Rimini un cassonetto “intelligente” per il riciclo di capsule di caffè usate. Un brevetto originale e made in Italy, proposto da uno dei soci, Stefano Ceccarelli e ora lanciato sul mercato.
Il cassonetto è in grado di separare il caffè usato dall’alluminio o dalla plastica della capsula. I fondi di caffè vengono smaltiti con l’umido, mentre alluminio e plastica vengono recuperati. La White Star propone tre modelli per il caffè: uno piccolo, adatto alla famiglia, uno medio, da ufficio e uno grande, pensato per i locali o i centri commerciali. Quest’ultimo può trattare fino a 50.000 capsule al mese.

PAUSA CAFFÈ AI DA BANDITA AD ERBA (CO) ED ESALTATA A POVOLETTO (UD) Il ruolo pausa caffè all’interno dei luoghi di lavoro è ancora un tema che divide, nonostante siano passati oltre 60 anni dalla sua progressiva introduzione in praticamente tutte le locazioni. Ad Erba (CO) il segretario generale Giacomo dell’Olio ha richiamato all’ordine i dipendenti comunali con una lettera che li invita a consumare in fretta il caffè, senza disturbare; in caso contrario, la macchinetta installata verrà eliminata. Secondo lui il corridoio non è un bar in cui chiacchierare davanti al caffè.
Di tenore completamente opposto l’episodio di Povoletto (UD) dove, grazie ad una lungimirante politica di welfare aziendale, la pausa caffè è obbligata e si svolge in un’area relax dedicata ai soli dipendenti in azienda. Il risultato? Operai e addetti amministrativi lavorano il 60% in più e aumenta la produzione, tutto in un clima di benessere diffuso. La società ha risultati economici migliori e i lavoratori sono più rilassati e in grado di svolgere meglio e in modo più efficiente le loro mansioni.

INGENICO ITALIA PROTAGONISTA AL SALONE DEI PAGAMENTI DI MILANO Ingenico Italia, leader nelle soluzioni di pagamento elettronico, sarà presente alla seconda edizione del Salone dei Pagamenti, l’evento interamente dedicato all’innovazione dei pagamenti, che si svolgerà a Milano presso il MiCo (Milano Congressi) i prossimi 22-23-24 novembre.
L’evento, organizzato da ABI (Associazione Bancaria Italiana), permetterà ai player di un mercato in profonda trasformazione di confrontarsi sui cambiamenti in atto nel sistema. 
Ingenico sarà protagonista con uno stand (M15) dove saranno esposti i terminali e le nuove soluzioni di pagamento ideali per ogni ambito (in-store, mobile, on-line). 
Due gli speech in programma a nome Ingenico: il primo di Luciano Cavazzana, SVP EMEA Banks & Acquires BU, nella sessione “Innovare attraverso la tradizione” prevista alle ore 14:00 del 22 novembre; il secondo di Vincenzo Romeo, Innovation & Technologies Director EMEA Banks & Acquires BU, nella sessione “la customer experience nei pagamenti evoluti mobile” in programma il 23 novembre alle ore 14:00. 
Con l’occasione, Ingenico Italia organizza anche un proprio workshop, il 22 novembre dalle 15:30 alle 16:30, dal titolo Nuove soluzioni per la digitalizzazione dei pagamenti dedicato alla presentazione di alcune iniziative in essere in Italia: dalla gestione dei wallet agli Open Payments nei trasporti pubblici, dall’integrazione di pagamenti e app di business con sistemi tabletbased all’evoluzione dei sistemi di cassa nel mondo Retail, sempre più focalizzati sul miglioramento la user-experience del cliente.

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VENDING E SOLIDARIETÀ. RECORD DI DONAZIONI DEL SANGUE IN MIAMI RISTORO Anche quest’anno Miami Ristoro, una gestione milanese molto attiva sul fronte della sostenibilità (pubblica dal 2015 il Bilancio Sociale), ha intrapreso assieme ad AVIS una lodevole iniziativa di donazione. Lo scorso 18 novembre, infatti, un laboratorio mobile era parcheggiato all’interno della gestione e tutti i dipendenti hanno avuto la possibilità di donare il sangue. 
In questa occasione, hanno preso parte all’iniziativa anche i fornitori della gestione e il numero dei donatori è cresciuto sensibilmente, superando le 30 unità.

GRUPPO ILLIRIA, DISTRIBUTORI DI WELFARE. EROGAZIONE DEL BONUS ATTRAVERSO I DA La nuova normativa sul welfare aziendale è uno dei grandi temi del momento, visto che consente di erogare senza ritenute una parte dello stipendio dei dipendenti, concedendo benefit e facilities sotto forma di beni e servizi. Come al solito in tanti ne parlano, ma in pochi ci credono davvero e investono tempo e risorse aziendale per strutturarsi adeguatamente. Un’eccezione positiva si verifica per fortuna proprio nel vending, dove una nota gestione (gruppo Illiria) ha attivato un insieme coordinato e strutturato di iniziative grazie alle quali le aziende possono farsi carico dei bisogni dei propri dipendenti. Il datore di lavoro può infatti erogare il bonus attraverso la pausa caffè aziendale, è sufficiente distribuire ai dipendenti delle chiavette Illiria nominali, registrate e precaricate con il credito deciso dai piani di welfare. Ma non solo, il gestore si sta strutturando per offrire lo stesso servizio nominale attraverso un’APP.
Già oggi in alcuni contratti collettivi è posto l’obbligo di erogare 100 euro sotto forma di welfare aziendale e utilizzare la pausa caffè per farlo, sembra essere davvero la soluzione ideale.
Per diffondere la cultura del welfare e la possibilità di gestirlo anche attraverso il vending è stato organizzato ad Udine presso la sede di Illiria un convegno dal titolo: “Distributori di benessere. Welfare e competitività aziendale” ben organizzato da Carlotta Bortolin, Responsabile Ufficio Comunicazione e Marketing di Illiria a cui hanno preso parte circa 70 imprenditori locali. Un approfondimento su questo importante tema sarà pubblicato sul numero di gennaio di D.A. Italia.

AI MEDIA INTERNAZIONALI PIACE MOLTO IL RIUTILIZZO DEI FONDI DI CAFFÈ Il fondo di caffè nel vending è stato fino a poco tempo solamente un rifiuto difficile da gestire. Ora ci raccontano che è un importante “tesoro” energetico da sfruttare attraverso il suo recupero, visto che in tutto il mondo fioccano progetti per il suo utilizzo. Il più interessante che abbiamo esaminato in questi giorni è il progetto che coinvolge i famosi autobus rossi a due piani di Londra. In futuro il loro carburante sarà un olio ricavato dai fondi di caffè, un’invenzione della compagnia petrolifera Shell in collaborazione con bio-bean, un’azienda britannica specializzata nello sviluppo di combustibile e carburante derivato dai residui del caffè.
La stampa è impazzita, nella sola Londra si producono 200mila tonnellate di fondi di caffè all’anno, mandarli solo in discarica non sembra l’idea vincente.
Per fortuna che il vending si sta muovendo su questo tema: alcune gestioni hanno annunciato da tempo il progetto e altre lo hanno perfino realizzato.

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LA PRESIDENZA EVA TORNA IN ITALIA: PAOLO GHIDOTTI ELETTO DURANTE EVEX Paolo Ghidotti (N&W) è il nuovo Presidente dell’Associazione europea del Vending (EVA), l’ha deciso l’assemblea elettiva riunita a Roma in occasione di EVEX. Dopo diversi anni, non c’è solo un italiano al vertice della distribuzione automatica in Europa, ma ben altri quattro membri, tutti facenti parte del nuovo Executive Committee. Si tratta di Davide Celin, responsabile vendite canale grossisti DA di Lavazza, Massimo Daolio, export manager di Flo SpA, Alberto Giavoni, direttore international account coffee and vending di Brita e Michele Adt, direttore di Confida - Associazione Italiana Distribuzione Automatica.

BUONE NOTIZIE PER I FABBRICANTI ITALIANI: L’EXPORT SEGNA UN +5% L’export di distributori automatici made in Italy, nei primi 6 mesi del 2017 vale quasi 213 milioni di euro con una crescita del 5% rispetto allo stesso periodo del 2016. Lo rende noto CONFIDA a margine di EVEX. 
Le vendite di distributori automatici italiani non accennano a rallentare in quegli Stati europei in cui si concentrano le maggiori quote di mercato: in Germania, che copre il 12,4% dell’export di settore, l’incremento è stato del 10,5%, mentre nei Paesi Bassi, che valgono il 6,7% delle esportazioni, la crescita si è attestata all’11,7%. Aumenti a due cifre anche in paesi chiave come Russia (+38,7%), Svizzera (+33,7%), Romania (+25,1%) e Regno Unito (+11%). Le esportazioni relative al solo vending, vale a dire distributori automatici di alimenti e bevande, hanno fatto registrare nel 2016 un valore complessivo di 300 milioni di euro. Sul dato annuale dell’intero comparto il mercato principale è la Francia col 17%, seguita da Spagna al 12% e Germania all’11%”.
Le statistiche di Promos/Camera di Commercio di Milano relative al primo semestre 2017 dimostrano che, nonostante l’Europa rimanga il marketplace più importante per le vending machine italiane, è in forte espansione il mercato extra UE, il cui valore è cresciuto in un anno del 16% raggiungendo il 22,6% dell’export totale. Il Sud America pesa il 4,4%, i mercati asiatici valgono il 6,5% e il Medio Oriente il 3,4%. Tra i Paesi che hanno fatto segnare i miglioramenti più significativi rientrano la Cina (+ 214%), il Messico (+171%), il Brasile (+150%) e la Malaysia (+150%). Spicca anche l’espansione registrata negli Stati Uniti (+15,7%), dove le esportazioni da gennaio a fiume giugno hanno superato la soglia dei 5 milioni di euro. Fuori dall’Europa gli Stati Uniti rappresentano il 2,8% dell’export totale italiano del settore nel mondo. Il Sud America pesa col 4,4% del totale, mentre ai mercati asiatici va il 6,5% e in Medio Oriente il 3,4%.

A SORPRESA IVS ACQUISISCE IL RAMO NESPRESSO DI ENOPANORAMA Una breaking news scuote il mercato del vending: IVS Group, a mercati chiusi, ha informato che la controllata IVS Italia S.p.A. ha sottoscritto un accordo finalizzato all’acquisizione del ramo d’azienda di Enopanorama S.r.l. relativa all’attività di distribuzione della Linea Professional delle capsule di caffè Nespresso nelle regioni Lazio (inclusa Roma), Abruzzo e Umbria. Il prezzo provvisorio del ramo è pari a EUR 7,1 milioni, pari a 4,5 volte il valore dell’EBITDA. 
La cessione ad IVS è una sorpresa, perché all’inizio dell’estate si era ipotizzata la chiusura dell’operazione da parte di un altro operatore. Con l’acquisizione di queste ulteriori regioni l’accordo tra IVS e Nespresso copre ora la maggior parte del territorio italiano.

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ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO. OLTRE 1.000 STUDENTI IN NESTLÈ NEL 2017 Nestlè ha sviluppato in Italia dei programmi di alternanza scuolalavoro che hanno coinvolto studenti sia dei licei che degli istituti tecnici in iniziative come gli Open Day o dei programmi strutturati che durano fino a tre settimane. Le sessioni vedono direttamente coinvolti anche i dipendenti del gruppo, che mettono a disposizione dei ragazzi il proprio know-how e offrono spunti utili per affrontare con più consapevolezza il mondo del lavoro. Un’occasione formativa e informativa che include presentazioni di business case e dell’organizzazione aziendale, sessioni dedicate all’orientamento e attività pratiche di gruppo. I numeri sono davvero importanti: oltre mille gli studenti accolti nel 2017 negli stabilimenti italiani e nella sede centrale di Assago del gruppo Nestlè.
I programmi di alternanza realizzati in Italia sono espressione dell’impegno a favore dell’occupazione giovanile, che ha portato la multinazionale svizzera a creare nel 2014 Nestlè needs YOUth, un’iniziativa che punta a incoraggiare e ampliare le le possibilità d’impiego dei giovani in Europa.

IL VENDING FA BENE ALLA SALUTE, BASTANO CINQUE CAFFÈ AL GIORNO Un nuovo importante studio, ripreso dai media di tutto il mondo e pubblicata sul BMJ, individua la dose ideale di caffeina per trarre vantaggi contro tumori, diabete e altre patologie. La nuova metaanalisi, condotta incrociando i dati di 201 ricerche osservative e 17 articoli scientifici redatti in seguito a test clinici, è arrivata a riassumere le varie proprietà benefiche del caffè, suggerendo la corretta dose giornaliera con la quale i benefici sono massimi in relazione alle controindicazioni. Tre-quattro tazze di caffè al giorno sono la scelta maggiormente associata alla riduzione di rischio verso una lunga serie di malattie. L’autore dello studio, il dottor Robin Poole, fa riferimento a un tetto “sicuro” di 400 milligrammi di caffeina al giorno. Tradotto in tazzine di espresso, meno ricche di caffeina rispetto a una tazza di americano, equivale a circa cinque caffè, come limite oltre il quale i rischi dell’assunzione superano i benefici.

FINO A 10MILA EURO A FONDO PERDUTO PER LA DIGITALIZZAZIONE DELLE PMI Dal 30 gennaio al 9 febbraio 2018 sarà possibile per le micro, piccole e medie imprese di tutto il territorio nazionale presentare la domanda per l’ottenimento del contributo in forma di voucher per l’acquisto di hardware, software e servizi specialistici finalizzati alla digitalizzazione dei processi aziendali e all’ammodernamento tecnologico.
Ciascuna impresa può beneficiare di un unico voucher di importo non superiore a 10 mila euro, nella misura massima del 50% del totale delle spese ammissibili.
Entro 30 giorni dalla chiusura dello sportello il Ministero dello sviluppo economico adotterà un provvedimento cumulativo di prenotazione del Voucher, su base regionale, contenente l’indicazione delle imprese e dell’importo dell’agevolazione prenotata.
Nel caso in cui l’importo complessivo dei voucher richiedibili sia superiore all’ammontare delle risorse disponibili (100 milioni di euro), queste saranno ripartite in proporzione al fabbisogno derivante dalla concessione del Voucher da assegnare a ciascuna impresa beneficiaria. Ai fini del riparto saranno considerate tutte le imprese ammissibili alle agevolazioni che avranno presentato la domanda nel periodo di apertura dello sportello, senza alcuna priorità connessa al momento della presentazione.
Sul sito web MISE è consultabile una pagina con le risposte alle Domande più frequenti (FAQ).

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VENDING E WELFARE, PELLEGRINI PROPONE UNA SUA PIATTAFORMA DIGITALE Il tema del welfare aziendale, dopo che le più recenti Leggi di Stabilità hanno introdotto importanti novità, sono diventati uno strumento fondamentale per l’erogazione di benefit (non tassati) ai dipendenti. Alcune illuminate gestioni del vending hanno iniziato interessanti progetti in materia, ma attenzione che le società di ristorazione, sono già più avanti...
Pellegrini, leader per i servizi di ristorazione e buoni pasto ha realizzato una piattaforma digitale, molto intuitiva, rivolta alle imprese che scelgono di erogare ai propri dipendenti benefit sotto forma di beni e servizi in alternativa al pagamento in denaro, cogliendo così le opportunità offerte dalla normativa fiscale. Ecco una dichiarazione di Valentina Pellegrini, Vice Presidente del gruppo: “Dalla ristorazione ai buoni pasto, dal vending al global service, la Pellegrini ha la responsabilità di gestire servizi delicati e decisivi per la qualità della relazione con il dipendente, la risorsa più preziosa di un’azienda. È proprio questa responsabilità unitamente all’attenzione al benessere della persona che dal 1965 guida le scelte della mia famiglia e che ci spinge a fare sempre meglio. Posso dire che è stato per noi naturale approcciare i “piani di welfare” e improntarli all’attenzione e alla cura ma anche all’ascolto e alla personalizzazione, insomma ad un’idea di servizio reale”

VENDING E SOLIDARIETÀ. OLTRE 2.000 CAFFÈ OFFERTI AI RUNNERS DI TELETHON Gruppo Illiria, per il secondo anno consecutivo, ha dato energia alla staffetta benefica di Telethon installando dei distributori automatici e offrendo a tutti i partecipanti e ai volontari, un aiuto per riscaldarsi e per restare svegli durante le ore notturne della 24x1ora, corsa che ha coinvolto 460 squadre e 11mila partecipanti con l’obiettivo di raccogliere fondi per la ricerca malattie genetiche rare. Anche la gestione friulana ha partecipato con la propria squadra aziendale che ha “fatto correre” sia la direzione, che i dipendenti.
Nel pomeriggio di sabato è stato posizionato sotto la Loggia del Lionello un distributore di bibite omaggio davvero speciale. Con l’iniziativa “Where the magic happens”, la macchina nascondeva al proprio interno una persona in carne ed ossa che sbucava all’improvviso e regalava gadget Telethon e alcune sorprese natalizie stupendo chi si avvicinava per prendere una bibita, e soprattutto i più piccoli, in perfetto stile candid camera.

LA SPREMUTA DI MELA IN LATTINA MADE IN FRIULI È ARRIVATA ANCHE NEL VENDING Mela Julia ha presentato il suo succo di mela in lattina con una shelf life di 12 mesi e senza la necessità della catena del freddo. Uno degli obiettivi dichiarati dall’azienda e quello di conquistare il canale del vending, dove il prodotto è già presenti in diversi locazioni del Nord Italia.
Il succo di mela è rivolto soprattutto ai giovani, i consumatori del futuro, che mangiano poche mele, ma sono più propensi a berne il succo. Inoltre il prodotto è perfetto per sensibilizzarli ad una sana alimentazione essendo una spremuta integrale di mela, totalmente naturale e con i soli zuccheri della frutta.
 La scelta del formato in lattina è stata fatta per andare incontro alle esigenze dei Millennials e alle loro abitudini di consumo, più spostate verso alcune marche di energy drinks.

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MASTERCARD ENTRA NELL’ARENA DELLE APP CON LA MOBILE PAY VENDING MACHINE La positiva esperienza di Mastercard con i Touch Easy Order, i chioschi multimediali installati all’interno dei fast food della catena McDonald’s, sono stati solo il primo passo di un percorso che sembra molto promettente e che coinvolge anche il vending.
Tra i nuovi casi d’uso proposti da Mastercard nel mondo dei pagamenti cashless figura infatti la mobile pay vending machine, distributori automatici di cibo e bevande ai quali sarà possibile fare acquisti grazie a una semplice App sullo smartphone. La macchina erogatrice geolocalizza il cliente, lo associa al device mobile in uso e tiene traccia (e memoria) dei suoi gusti e delle sue abitudini di consumo. La stessa App permetterà, poi, di pagare in tutta comodità la consumazione senza doversi preoccupare di avere gli spiccioli e senza dover preventivamente caricare l’importo su una chiavetta.
Mastercard da alcuni anni cerca di far capire che il vero driver dei pagamenti digitali e della moneta elettronica è la user experience legata alla digitalizzazione. Ecco perché già da tempo è impegnata a portare all’ultimo miglio la tecnologia dei pagamenti cashless con l’idea di garantire la massima semplicità e sicurezza. Come azienda globale, grazie agli accordi con banche e merchant e alle interfacce di programmazione aperte (Api), permette al cliente che ha deciso di inserire una volta le sue credenziali di dimenticarsene per tutti i futuri acquisti.

I COMPORTAMENTI DEGLI AMANTI DEL CAFFÈ SVELATI DA UN’INTELLIGENZA ARTIFICIALE ll mondo sta cambiando e analizzare i dati dei profili social è diventato molto più che una moda. Ne sa qualcosa Lavazza che ha iniziato ad utilizzare Nextatlas, un’innovativa piattaforma di data intelligence con la quale sta individuando le preferenze degli amanti del caffè attraverso l’analisi avanzata dei dati e l’intelligenza artificiale (IA).
 Nextatlas permette di conoscere a fondo il consumatore analizzando i dati provenienti dai social media, come commenti, like e post, e individua chi sono i veri amanti del caffè in grado di esercitare una sensibile influenza nella loro community e le caratteristiche dei loro follower.

MATIPAY, AL VIA LE PROMOZIONI ALL’UTENTE FINALE Matipay, la soluzione mobile per il vending di Sitael, continua la fase di crescita con il rilascio di nuove funzionalità. La più recente, il lancio delle promozioni. Dopo aver sviluppato un sistema di telemetria avanzata che consentisse al gestore la diagnostica in remoto e l’aggiornamento della macchina in tempo reale, l’azienda ha lavorato anche sul miglioramento dell’esperienza per l’utente finale e sull’introduzione nel vending di politiche di marketing tipiche del retail, che consentissero ai gestori di massimizzare il proprio fatturato. Da oggi, quindi, oltre ad essere uno strumento di pagamento innovativo, che consente all’ utente di connettersi al distributore ed acquistare in pochi secondi attraverso il proprio smartphone ed oltre ad essere un mezzo per migliorare l’ efficienza dei gestori, l’App Matipay sarà anche uno strumento di fidelizzazione del cliente. Fra le principali tipologie di promo di cui l’ utente potrà usufruire vi sono i reward, le combo e i più tradizionali sconti.

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BRITA PREMIATA COME “MIGLIORE FORNITORE NON-COFFEE EUROPEO” ALL’EUROPEAN COFFEE SYMPOSIUM Oltre 500 protagonisti del food service e dei settori correlati sono stati chiamati ad attribuire un voto alle aziende che operano nel settore del caffè, raggruppate in diverse categorie. In diretta competizione con i principali concorrenti, BRITA è stata insignita del premio “Migliore Fornitore Non-Coffee Europeo”.
 I produttori di caffè e i coffee lover di tutto il mondo si sono dati appuntamento all’Hotel InterContinental di Varsavia per prendere parte al Simposio. I lavori si sono conclusi con una cena di gala durante la quale è avvenuta la proclamazione dei vincitori dei prestigiosi European Coffee Award.
Nel ricevere questo riconoscimento in rappresentanza di BRITA, Anthony Spruce, Director of International Key Accounts Professional Filter, ha sottolineato: “Siamo felici e orgogliosi di ricevere questo premio; crediamo fermamente nell’importanza di utilizzare acqua filtrata della migliore qualità per la preparazione di ottimi caffè e tè. Questo riconoscimento conferma che stiamo andando nella giusta direzione e ci incoraggia a impegnarci ancora di più nel profondere ulteriori sforzi nella nostra missione, affinché un’acqua migliore sia sinonimo di un caffè migliore”.

NOMINATO IL NUOVO DIRETTORE GENERALE DI COCA-COLA COMPANY PER EUROPA CENTRALE E ITALIA Il nuovo direttore generale di Coca Cola arriva dall’Olanda e la sua nuova sede operativa sarà a Milano. Kees-Jan de Vries avrà la responsabilità di diversi mercati: Italia, Albania, Austria, Svizzera, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia.
Il nuovo top manager vanta una notevole esperienza internazionale in ambito marketing e commerciale, con 23 anni di esperienza in CocaCola. Infatti, ha iniziato la propria carriera nel 1994, in Coca-Cola Enterprises, l’allora imbottigliatore per l’Olanda. Passato in The Coca-Cola Company nel 2006, de Vries ha ricoperto il ruolo di Global Account Director di Coca-Cola fino al 2010, gestendo il portafoglio internazionale dei clienti retail. È poi stato nominato direttore generale della business unit Nordics fino al 2015, quando è stato posto alla guida dei mercati di Austria, Svizzera, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia

CAFFÈ BORBONE SUPERA IL MILIARDO DI CAPSULE E CIALDE PRODOTTE IN UN ANNO Per Caffè Borbone stupire il mercato con numeri sempre in grande crescita è ormai un’abitudine consolidata, ma quelli realizzati nel 2017 erano difficilmente ipotizzabili. Eppure la torrefazione campana ha da pochi giorni superato il miliardo di caffè monoporzionati prodotti a partire da inizio anno: oltre 600.000 cialde e 433.00 capsule.
In concomitanza con il superamento di questo prestigioso traguardo, Caffè Borbone ha annunciato che è concluso il processo ufficiale per ottenere la certificazione di compostabilità “CIC” del Consorzio Italiano Compostatori per la cialda in carta filtro. 
Da metà dicembre quindi le cialde a marchio Caffè Borbone saranno prodotte con carta filtro 100% compostabile, ovvero una cialda prodotta mediante l’utilizzo di materiali organici. Caffè Borbone ha lavorato con impegno ed attenzione per ottenere la certificazione ed è particolarmente orgogliosa di poter avere un ruolo rilevante nella salvaguardia dell’ambiente e nel messaggio positivo relativo all’ecosostenibilità.

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MANUTENZIONE 4.0, IL GUASTO VIENE GESTITO IN REAL TIME Il vending ne esce davvero bene da un articolo del Sole 24 ore sull’industria 4.0 e il controllo in tempo reale del parco macchine installato. Grazie alla sala regia e alle vending machine connesse è infatti oggi possibile un servizio di manutenzione in tempi record.
Il quotidiano finanziario cita diverse case history di successo tra cui IVS e Goglio (Lavazza). IVS per le 150.000 macchine connesse che dialogano con la sede centrale comunicando in tempo reale diversi parametri dei distributori, dal livello di caricamento alla tipologia dei guasti. Non serve nemmeno la telefonata o la mail di segnalazione del cliente, entro 4 ore il 94% dei problemi viene affrontato e risolto.
Goglio invece viene menzionata per il controllo delle macchine da packaging installate in Lavazza attraverso l’analisi in real time di oltre 200 parametri, che consente di prevenire i problemi, velocizzare la manutenzione e minimizzare gli stop.

RAFFAELE AGRUSTI NOMINATO NEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI IVS IVS ha scelto un nome di peso per integrare il suo consiglio di amministrazione dopo la scomparsa del fondatore Cesare Cerea. Si tratta di Raffaele Agrusti, friulano, già Amministratore Delegato di Generali Assicurazioni e più recentemente Direttore finanziario della RAI.
 Il top manager avrà la qualifica di amministratore indipendente e il suo mandato durerà sino all’approvazione da parte dell’assemblea del bilancio al 21-12-2017 prevista per fine maggio 2018. Agrusti, da pochi mesi direttore generale del gruppo ITAS Assicurazioni, vanta una diretta ed approfondita conoscenza tecnica della gestione delle attività finanziarie, avendo ricoperto il ruolo di CFO (Chief Financial Officier) di alcune delle principali aziende italiane

SUZOHAPP ANNUNCIA UNA NUOVA PARTNERSHIP STRATEGICA CON NANOPTIX SUZOHAPP è lieta di annunciare la sua nuova partnership con Nanoptix, società canadese leader nella fornitura di stampanti nei mercati del Gaming, Lottery, Kiosk, Point of sales e Amusement. L’accordo prevede la distribuzione globale delle soluzioni a marchio Nanoptix da parte di SUZOHAPP. Oltre vent’anni di esperienza nella produzione di soluzioni eccellenti per la stampa, tra cui la stampante PayCheck NextGen, fanno di Nanoptix il partner tecnologico ideale per SUZOHAPP. “Siamo molto soddisfatti di questa nuova collaborazione” commenta Goran Sovilj, Vice Presidente Gaming EMEA di SUZOHAPP. “Nanoptix rappresenta il futuro della tecnologia di stampa. Siamo entusiasti di poter offrire il meglio ai nostri clienti!”. “Puntavamo a collaborare con un vero leader globale, dotato di una solida rete distributiva e un forte servizio di assistenza”, aggiunge Daniel Vienneau President & CEO di Nanoptix. “SUZOHAPP possiede questi requisiti e rappresenta il nostro partner ideale”. “Questa partnership rafforza ulteriormente la leadership distributiva di SUZOHAPP a livello globale. Siamo certi che questa nuova collaborazione sarà un grande successo!” conclude John Archuleta, Direttore Vendite – Aftermarket America.

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EMILIA ROMAGNA, ARRIVA LA TASSA SULLE ACQUE MINERALI E SULLE FONTI La stangata di fine anno è arrivata. La Giunta regionale dell’Emilia Romagna ha approvato una norma in base alla quale, a partire dal 2019, il concessionario di acque minerali naturali e di sorgente, in aggiunta al già esistente diritto proporzionale calibrato sulla dimensione della superficie data in concessione, sarà tenuto a versare alla Regione Emilia Romagna un canone per ogni metro cubo o frazione di metro cubo di acqua minerale naturale e acqua di sorgente oggetto di sfruttamento nell’anno precedente.
Restano da vedere quali saranno le conseguenze per le molte aziende che operano sul territorio (anche nel vending e nel mondo dei boccioni). Un inevitabile rincaro dei prezzi potrebbe portare a maggiore costi per i consumatori locali e ad una perdita di competitività sul mercato nazionale.

ALIBABA FA SUL SERIO: DA GENNAIO ATTIVI I PRIMI DISTRIBUTORI AUTOMATICI DI AUTOMOBILI Tra pochi giorni in Cina sarà davvero possibile comprare un’automobile da un distributore automatico! La modalità di selezione sarà semplice e l’acquisto verrà fatto attraverso un’App dedicata scaricabile sullo smartphone. 
 Sarà possibile scegliere uno dei veicoli ed averlo per un test della durata di tre giorni o ovviamente comprarlo. Per utilizzare questa modalità automatica di vendita, si dovrà prima ottenere un punteggio di oltre 700 sul sistema cinese di pagamento Zhima Credit e possedere un account Super Member sulla piattaforma web di Alibaba.
Le città di Nanjing e Shanghai saranno le prime a sperimentare questo nuovo tipo di vendita diretta, ma è ferma intenzione da parte del colosso cinese di e-commerce Alibaba, di aprire dozzine di altri distributori automatici di auto in tutto il territorio cinese entro i prossimi dosici mesi.

MOKARABIA SEMPRE PIÙ PRESENTE IN SUD AMERICA Mokarabia si dimostra sempre più legata al Sud America, dopo la sua presenza significativa all’evento FIHAV, la più importante fiera commerciale generale a Cuba e una delle più rappresentative in America Latina e nei Caraibi. La storica torrefazione milanese ha condiviso infatti lo stand con il Gruppo De’Longhi per mostrare al pubblico sudamericano la delicata procedura di macinazione della miscela aroma classico e la sua perfetta compatibilità con le macchine da caffè per casa De’Longhi. 
 Per Mokarabia la partecipazione a FIHAV è stata fondamentale per sviluppare nuove opportunità e consolidarsi nel mercato cubano, dove è già presente nel canale GDO. In questo modo, l’azienda punta sempre di più ad espandersi in Sud America, non solo con la presenza a grandi eventi, ma anche attraverso l’apertura dei propri coffee bar. Nel 2017, Mokarabia ha aperto infatti un Coffee Bar in Venezuela e a Panama e ora sta cercando di arrivare in anche in Brasile. 
 “Il Sud America - commenta Luca Giani, AD Mokarabia – ha sempre risposto positivamente all’offerta di Mokarabia confermando il suo amore per il caffè di qualità e per la tradizione italiana. È proprio per questo motivo che puntiamo all’apertura di altri coffe Bar in questa area geografica, che consideriamo strategicamente importante per la diffusione del nostro brand”

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IL PREZZO DEL CAFFÈ AL BAR NEL 2018 È AUMENTATO IN MEDIA DEL 6%. A ROMA DEL 12% Secondo i dati rilevati da Federconsumatori e diffusi da Adnkronos (aggiornati all’8 gennaio), la bevanda più consumata dagli italiani nel 2018 è aumentata in media del 5.95% in ogni città. A guidare la classifica del caro caffè è Torino, dove una tazzina di caffè costa quest’anno in media 1.10 euro. A seguire c’è Milano in cui il costo medio è di 1.08 euro, Firenze (1.04) in terza posizione e Roma ai piedi del podio (1.03). Sebbene la capitale non sia nei primi tre posti, c’è da registrare nel suo caso un aumento molto più sostanzioso rispetto alle altre città: il prezzo, infatti, è salito del 11,97% rispetto allo scorso anno. L’aumento non ha risparmiato nemmeno Napoli, sebbene il capoluogo campano rimanga la città con il prezzo medio più basso (0,91 cent).

CEME (LEADER POMPE E VALVOLE PER IL CAFFÈ MONODOSE) ACQUISITA PER 285 MILIONI DI EURO Una società d’investimento controllata da Investindustrial ha siglato un accordo per l’acquisizione di Ceme per un enterprise value di 285 milioni di euro. L’operazione è subordinata alle necessarie autorizzazioni dell’Antitrust e dovrebbe essere perfezionata nei prossimi mesi.
Ceme, con sede a Trivolzio (Pavia), è leader nel mercato della produzione di pompe ad alta e bassa pressione, valvole in ottone e plastica, pressostati e flussostati che permettono il controllo del passaggio di ogni tipo di fluido: acqua, gas, vapore o aria. La società offre soluzioni per applicazioni in mercati come: caffè monodose (che genera la gran parte dei ricavi), bevande e vending machines ed erogazione d’acqua. A fine anno il fatturato di Ceme è atteso oltre quota 150 milioni di euro.

NASCE IL NUOVO SITO INTERNET DI ELKEY A distanza di qualche mese dal lancio di una nuova immagine e del nuovo sito del gruppo QSAVE, anche ELKEY cambia immagine e si presenta con un nuovo sito, nuova veste grafica e soprattutto una nuova strategia di azione sul mercato. Elkey è l’azienda del gruppo QSAVE specializzata nei sistemi cashless per il mercato vending ed è tra le realtà italiane con più esperienza nel settore.
Grazie all’integrazione di competenze di QSAVE Technology propone soluzioni innovative e trasversali per mercati complementari al vending. 
Questi due elementi sono ben presentati sul sito che presenta due linee: prodotti realizzati completamente da ELKEY come il sistema cashless BUBBLE e i totem modulari e soluzioni realizzate in collaborazione con QSAVE come E-Connect, Buoni Pasto nel vending, cassa check in e acqua point.

CORRISPETTIVI, DAL PRIMO GENNAIO È OBBLIGO ANCHE PER I DA PRIVI DI PORTA DI COMUNICAZIONE A partire dal mese di gennaio 2018 anche i distributori automatici sprovvisti di porta di comunicazione (attiva o attivabile) hanno l’obbligo di trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri.
In tutte le comunicazioni presenti sui portali dedicati alle materie fiscali si specifica che: “per non incidere sul funzionamento delle vending machine esistenti, e al fine di garantire un progressivo rinnovo delle stesse rispettando i loro tempi di obsolescenza, in fase di prima applicazione, i dati degli incassi e ogni altro elemento informativo sono conservati in forma elettronica”.

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MICRO PAGAMENTI, SI ABBASSANO LE COMMISSIONI DELLE CARTE DI CREDITO Una forte spinta ai pagamenti elettronici anche per le somme sotto i 5 euro dovrebbe arrivare da una norma inserita nella Legge di Bilancio e avere effetti positivi per il vending.
Sono invece molto più pessimisti, a causa dei costi di installazione, gli esercenti e i liberi professionisti, che saranno obbligati ad accettare i pagamenti con bancomat e carta di credito per qualunque cifra, pena una multa di 30 euro per ogni transazione negata.
Le commissioni interbancarie però subiranno un taglio importante: per carte di debito e prepagate il tetto è fissato allo 0,2% del valore della transazione (la media era 0,5%) e per le carte di credito si passa invece ad uno 0,3% (la media era 0,7%). Prevista anche la progressiva scomparsa della firma autografa sulle carte.

ANCHE PER I CAMBIA-GETTONI PREVISTO L’INVIO DEI CORRISPETTIVI A PARTIRE DAL 1 GENNAIO 2018 La nuova normativa colpisce i tantissimi cambia gettoni dislocati in molte strutture come le sale gioco, i parchi gioco e alcune aree dei centri commerciali.
Il provvedimento fiscale evidenzia infatti al punto 1.0.4 che “Rientrano nella definizione di vending machine anche gli apparecchi che erogano indirettamente prodotti e servizi agli utenti finali (come, ad esempio, il distributore che eroga, previo pagamento, gettoni o schede elettroniche da inserire in altre macchine per usufruire del prodotto o del servizio).”
 In definitiva, se i cambia gettoni hanno a bordo una qualunque scheda elettroniche dotata di processore con memoria, capace di memorizzare e processare dati al fine di erogare il bene o il servizio selezionato dall’utente finale, sono tenuti ad inviare i dati all’Agenzia dell’Entrate.

NASCE WAMI, L’ACQUA CON UNA MISSIONE SOCIALE Bere acqua fa bene e oggi ancora di più con WAMI, “water with a mission”. WAMI è una startup che commercializza un nuovo brand di acqua oligominerale con una particolarità: con ognuna delle sue bottiglie si donano 100 litri di acqua potabile a chi ancora oggi non ha accesso a questa risorsa. Nel mondo infatti l’acqua continua ad essere un bene irraggiungibile per ben 700 milioni di persone, una cifra superiore all’intera popolazione europea. WAMI è un’acqua oligominerale che sgorga sulle Alpi a 650 metri sul livello del mare e viene imbottigliata utilizzando solo packaging completamente riciclabile. Disponibile nei formati da 0,5L e 1,5L in PET e nel formato da 0,75L in vetro, l’acqua WAMI è distribuita in numerosi esercizi di Milano, Bologna, Torino e della riviera romagnola, oltre che in alcune catene della GDO e sul sito weygo.com WAMI si fonda su un meccanismo che si auto-alimenta e che ha inizio individuando la comunità bisognosa e analizzando il sottosuolo per trovare una falda acquifera sicura e sostenibile. A questo punto si procede con la realizzazione del progetto idrico (pozzo, acquedotto...), istruendo gli abitanti del villaggio a mantenere adeguatamente le strutture donate. Solo dopo aver realizzato il progetto, WAMI recupera quello che è stato investito tramite la vendita delle bottiglie. In questo modo, chiunque acquisti una bottiglia di Wami può già sapere quale progetto sta rifinanziando consultando il sito www.wa-mi.org

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CALENDARIO LAVAZZA 2018 “Tu che cosa stai facendo?” è il tema centrale dell’edizione 2018. Una domanda che ricorda a tutti come il 2030 sia la data ultima individuata dall’Onu per trasformare il pianeta in un luogo più sostenibile.
La risposta viene data da 17 ambasciatori della sostenibilità, uno per ognuno dei 17 obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Quindi il calendario per la prima volta non si ferma a 12, come i mesi dell’anno, ma va oltre.
I 17 scatti fotografici di Platon sono ritratti che scrutano nell’anima dei protagonisti, dallo chef Massimo Bottura all’attore statunitense Jeremy Renner, dalla paladina degli oceani Alexandra Cousteau a Carlo Petrini, fondatore di Slow Food. Dal campione di tennis Andre Agassi fino a Jeffrey Sachs, Direttore del Network dell’Onu per lo Sviluppo Sostenibile, passando per l’ideatore della Blue Economy, Gunter Pauli e per il co-fondatore di Rainforest Alliance, Daniel Katz.

IL REGIME SANZIONATORIO SULLE ETICHETTE ALIMENTARI È LEGGE Il Consiglio dei Ministri ha approvato il ‘decreto legislativo recante la disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni del regolamento (UE) n. 1169/2011, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori e l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del medesimo regolamento (UE) n. 1169/2011 e della direttiva 2011/91/UE.
Da questo momento quindi è pienamente operativo il regolamento redatto dell’Unione Europea con tutte le sue pesanti sanzioni amministrative (con riserva di applicazione della legge penale).
Il vending viene parzialmente colpito dalla normativa ma sui distributore del caldo e per la vendita di alimenti non preconfezionati posti in involucri protettivi (come ad esempio i panini freschi) devono essere riportate per ogni prodotto: la denominazione di vendita, gli ingredienti e gli allergeni.

EVOCA, ANCORA PIÙ PERFORMANTE LA NUOVA VERSIONE DI BLUERED MANAGER
 Disponibile da metà gennaio su Google Store il nuovo aggiornamento di BlueRed Manager, la App che permette di comunicare a distanza con i sistemi di pagamento e il distributore. L’aggiornamento comporta l’aggiunta di un nuovo menu, che permette di programmare i vassoi ETL (vassoi etichette elettroniche) sui distributori della gamma Snack&Food.
Con la nuova App diventa possibile: programmare i prezzi dei prodotti per il pagamento in contante; impostare il testo lungo tutta l’etichetta elettronica; impostare fino a 5 testi promozionali diversi con un messaggio lampeggiante che sarà visualizzato in una o più selezioni; in fase di caricamento, modificare il nome per ogni prodotto o selezione direttamente dalla App. L’operazione è fattibile sia singolarmente (selezione per selezione) sia in modalità multipla (con la possibilità di impostare lo stesso nome dei prodotti dell’intero vassoio). Queste nuove funzionalità integrano quelle già presenti nella versione precedente della App che, lo ricordiamo, consente di raccogliere le statistiche EVA-DTS da tutti i prodotti di Evoca, di programmare i sistemi cashless e di ottenere una semplice visualizzazione delle statistiche raccolte da inviare (via email e da remoto) verso applicativi gestionali. La nuova versione di BlueRed Manager aumenta notevolmente le possibilità di programmazione, rendendo ancora più efficace ed efficiente il sistema di comunicazione a distanza con i sistemi di pagamento (ZiP e MiZiP) e i distributori di Evoca.

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GRUPPO ILLIRIA, LA FILOSOFIA LEAN ENTRA PER LA PRIMA VOLTA NELL’OFFICINA DI UNA GESTIONE VENDING

LA LEAN MANUFACTURING, O “PRODUZIONE SNELLA”, È UNA METODOLOGIA DI GESTIONE CHE MIRA A MINIMIZZARE GLI SPRECHI NELLA PRODUZIONE, FINO AD ELIMINARLI. GRUPPO ILLIRIA, DAL 1970 AZIENDA LEADER DELLA PAUSA RISTORO, HA APPLICATO QUESTA FILOSOFIA AL VENDING E, PIÙ NELLO SPECIFICO, ALLA DIVISIONE TECNICA DELLA PROPRIA SEDE STORICA DI UDINE, CON L’OBIETTIVO DI OTTIMIZZARE IL PROCESSO LAVORATIVO, MIGLIORANDO LE PRESTAZIONI E I RISULTATI DEL LABORATORIO REVISIONI. 22

UN’ADEGUATA FORMAZIONE DEL PERSONALE CONSENTE OGGI AD ILLIRIA DI POTER CONTARE SU TECNICI CAPACI DI INTERVENIRE SU QUALSIASI TIPOLOGIA DI DISTRIBUTORE AUTOMATICO E IN QUALSIASI FASE DELLA REVISIONE, REALIZZANDO NELLA PROPRIA OFFICINA SPAZI DEDICATI AD OGNI PASSAGGIO SPECIFICO DEL PROCESSO DI LAVORO. AD ILLUSTRARCI PRINCIPI E VANTAGGI DELL’APPLICAZIONE DEL METODO LEAN, FRANCO LORBER E STEFANO DE CLARA, INTERVISTATI DALLA NOSTRA REDAZIONE PRESSO LA SEDE CENTRALE DI GRUPPO ILLIRIA.


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IL METODO LEAN CI È SEMBRATO ADATTO ALLE NOSTRE ESIGENZE, PERCHÉ PERMETTE DI RAGGIUNGERE OBIETTIVI PREFISSATI SEMPLICEMENTE RIORGANIZZANDO I PROCESSI DI LAVORO.

INTERVISTA CON FRANCO LORBER E STEFANO DE CLARA

un tecnico e mio padre ad occuparsi di tutto. Negli anni l’azienda è cresciuta, ha fatto delle acquisizioni, ha cambiato sede e, da quel momento in poi, ne ho preso in mano la gestione operativa mentre mia sorella si occupava di

Lorber è un cognome storico del vending italiano. Qual è la tua storia professionale e quale è stato il percorso che ti ha portato in Gruppo Illiria? Fin dal 1977 ho iniziato a trascorrere parte delle vacanze estive (come tutto fare) nell’officina dell’azienda di famiglia, Automatic Service, per poi iniziare a tempo pieno dal 1983 affiancando mio padre Adriano e mia sorella Ester. Eravamo tre operatori,

quella amministrativa/commerciale, Il tutto sotto il “cappello” di mio padre a cui dobbiamo tutto. In quel periodo abbiamo conosciuto Mario Toniutti e Josè Cattarinuzzi, le cui aziende operavano in territori diversi, e successivamente Automatic Service e Friul Matic sono confluite in Gruppo Illiria e io, Josè e Mario siamo diventati membri del Consiglio di Amministrazione.

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LA FAMIGLIA LORBER

L’avventura è continuata, con molte esperienze in tutta Italia che mi hanno sicuramente formato. Il passo successivo per Gruppo Illiria è stato infatti aprire le filiali fuori regione e lavorare in un’area geografica molto ampia che comprendeva anche grandi centri urbani come Roma, Torino, Milano e Bologna, oltre che Trieste e Pordenone. Nel frattempo mio padre (in foto qui sotto), grazie ai contatti che avevamo oltre confine ha potuto aprire Automatic Service in Slovenia e Croazia. Attualmente queste due società vengono seguite più da mia sorella e naturalmente dai due soci operativi. Automatic Service Slovenia oggi è la più importante gestione nazionale dato che copre il 70% del mercato, con varie sedi (la maggiore a Ljubljana) e quest’anno chiuderà con quasi 34 milioni di euro di fatturato. L’Azienda croata, anch’essa leader nazionale, è invece attiva anche come rivendita con sedi in Istria, Spalato e Zagabria e fattura 14 milioni di euro. 24

Oggi qual è il tuo ruolo all’interno di Gruppo Illiria e di cosa si occupa Stefano De Clara? Io mi occupo direttamente delle sedi regionali: Tolmezzo, Gorizia (deposito), Pordenone, Udine, Trieste, oltre alla Divisione Tecnica, la Divisione Uffici e la Sala Regia Centralino. Il lavoro è molto impegnativo, ma quando hai vicino collaboratori validi, tutto diventa più semplice. Stefano De Clara è il direttore della Divisione Tecnica Centrale, è in azienda dal 2009, si occupa prevalentemente della parte tecnica centrale e coordina i responsabili tecnici delle filiali esterne. È una figura molto importante perché segue tutti i reparti delle sedi esterne per strutturarli e riorganizzarli al meglio. È anche figlio di un socio non operativo, che da sempre si occupa indirettamente di vending. Quali considerazioni strategiche vi hanno portato a scegliere di applicare il metodo Lean alla vostra officina? L’azienda negli ultimi anni ha intrapreso un percorso di formazione, di aper-

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tura alle novità, che prima non aveva mai conosciuto. Il mercato più ampio, con l’apertura delle sedi fuori regione e una concorrenza sempre più agguerrita, hanno imposto una maggiore competenza e operatività della nostra Divisione Tecnica. Il metodo Lean ci è sembrato adatto alle nostre esigenze, perché permette di raggiungere obiettivi prefissati semplicemente riorganizzando i processi di lavoro. In primis, abbiamo voluto dare un ordine, anche visivo, alla procedura, da quando la macchina entra a quando esce e di conseguenza potenziare le produttività della Divisione Tecnica soprattutto in merito alle revisioni, che richiedono tempi lunghi e che speriamo, in un futuro, potremo ottimizzare a livello di costi e di ricambi, per valutare quali macchine revisionare e quali vendere. Come è stato accolto il cambiamento da parte dei vostri tecnici? L’ordine nelle procedure è stato recepito immediatamente dai tecnici, ma ov-


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STEFANO DE CLARA

viamente ci è voluto molto più tempo per cambiare l’approccio al lavoro e la loro mentalità, visto che erano abituati da sempre ad un’altra modalità d’intervento. Il cambiamento ‘culturale’ è sempre quello più difficile, ma questo aspetto era stato messo ampiamente in preventivo. Quando avete iniziato questo percorso e quali ostacoli avete incontrato? Abbiamo iniziato nella primavera del 2017. I primi riscontri sono stati incoraggianti fin da subito, ma siamo consapevoli di aver intrapreso un percorso che richiede molto tempo. Non ci sono state vere e proprie criticità, come sappiamo essere successo in altre aziende, dove la produzione all’inizio tendeva ad azzerarsi. Siamo partiti abbastanza bene e quindi il meccanismo ha funzionato quasi da subito. Chiaramente l’impatto sulle persone è stato forte, perché sono cambiati completamente i processi e qualcuno, all’inizio, si sentiva quasi privato della sua professionalità.

Cosa è cambiato, in concreto, per un tecnico d’officina? Prima il tecnico faceva la revisione a suo modo, personalizzandola attraverso la sua specifica competenza ed esperienza, quindi era anche possibile rilevare differenze tra il lavoro di un tecnico rispetto a quello di un altro. Ora invece si trova a seguire delle fasi, con parti interne magari già revisionate da qualcun altro e l’idea che “non ha revisionato come avrei fatto io” è un po’ lo scoglio da superare. Inoltre, in precedenza, avevamo dei tecnici dedicati a Bianchi, altri a Necta e così via: il nuovo assetto “a fasi” ha invece imposto a tutti di imparare qualcosa di diverso, di acquisire competenze anche rispetto a macchine che conoscevano meno e anche questo ha richiesto tempo. Vi ritenete soddisfatti di questa scelta? Sì, perché il sistema funziona, grossi problemi non ce ne sono stati e possiamo toccare con mano i primi risultati: ad esempio, abbiamo abbat-

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tuto le revisioni di circa 90 minuti. Non è poco. Non è ancora tutto perfetto, ma come inizio ci possiamo ritenere soddisfatti. Uno degli obiettivi –molto ambizioso- era aumentare la produttività del 30%. Dopo 6 mesi eravamo intorno al 10-15%, ma è giusto attendere almeno dodici mesi prima di fare una valutazione, almeno per capire se siamo sulla strada giusta. Lo spazio fisico dell’officina è stato modificato per adeguarsi a questo sistema? Sì, naturalmente l’officina ha cambiato aspetto. Se ciascun tecnico prima aveva la sua postazione col banco di lavoro, i banchi ora sono solo tre, fissi, per le revisioni, con i tecnici dedicati. Per il resto, ci sono postazioni senza banchi nel quale il tecnico ha a disposizione i carrelli con gli attrezzi, i distributori su cui lavorare e delle “gabbie” in cui vengono messi i ricambi revisionati e quelli prelevati dal magazzino ricambi. 27


• DAITALIA 121 GENNAIO/FEBBRAIO 2018 La sala in cui vengono lavati i pezzi ora è unica (prima erano due, divise) e abbiamo ricavato una sorta di cabina per la verniciatura, è una delle fasi in cui è stato suddiviso il processo di revisione, mentre prima ogni tecnico si occupava anche di quello nella sua postazione. Siete partiti dalla sede di Udine per poi espandere il sistema Lean a tutte le filiali illiria? In realtà siamo partiti qui ad Udine con l’obiettivo di realizzare nelle sedi esterne solo l’allestimento delle macchine revisionate. Questa è l’officina centrale, le altre sono per il mantenimento, ma il grosso del lavoro viene svolto in questa sede ed è qui che serviva applicare il metodo Lean. Solo la filiale di Roma svolgeva in loco parte del lavoro di officina e la riorganizzazione dei processi è stata fatta sulla falsariga della sede centrale di Udine ma, numericamente parlando, a Roma non sarebbe possibile dividere i tecnici per le differenti fasi del processo.

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Nelle nuove isole, i tecnici sono specializzati in quella funzione o ruotano? Ruotano per esigenza e ruotano per formarsi rispetto a tutte le fasi. Il vantaggio è che sono già in grado di svolgere tutti i passaggi: l’obiettivo è avere dei tecnici preparati a revisionare tutte le tipologie di distributore, anche per aumentarne la professionalità. Anche l’effetto “catena di montaggio” in questo modo viene limitato e questo era un altro dei nostri obiettivi. Abbiamo notato che, in effetti, in generale viene molto apprezzato il poter differenziare le mansioni. La nuova organizzazione della Divisione Tecnica ha richiesto un aumento in termini di organico? Per il momento no, non è stato necessario aumentare l’organico. I nostri tecnici sono dieci ed ora uno di loro è diventato il tecnico jolly interno, quindi non è più solo operativo, ma è di supporto ai colleghi. Il tecnico jolly ha anche

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un’altra funzione: se una macchina ha bisogno di più tempo per la riparazione, non può bloccare la linea, quindi questo tecnico ha una postazione a parte e si occupa di quella macchina. Il processo Lean poggia su due principi: uno è eliminare o limitare tutte le attività che possono considerarsi uno spreco di tempo e, per fare questo, si cerca di organizzare le fasi di tutti i processi per fare in modo che gli sprechi siano minimi; l’altro è che, nello “spacchettare” il processo di revisione, abbiamo individuato le varie attività da fare e i tempi necessari per ciascun tipo di distributore, con l’obiettivo di restare entro quei tempi. Se ci sono problematiche particolari, come può capitare, quelle macchine vengono portate fuori linea per non bloccare tutto il processo di lavorazione. Ricorriamo anche a riunioni giornaliere di pochi minuti per individuare un eventuale problema e come superarlo.


• DAITALIA 121 GENNAIO/FEBBRAIO 2018 Un altro degli obiettivi è creare un buffer, un numero definito di macchine/settimana già revisionate, pronte per le emergenze: questo ancora non siamo riusciti a farlo, ma sarà uno dei prossimi passi. I feedback che arrivano dai tecnici possono essere integrati nel sistema, al fine di migliorare i processi? Sì, il dialogo con i tecnici è uno degli elementi per noi più importanti, perché il sistema ti porta a lavorare in un modo, con dei vantaggi già accertati da qualcuno di esperto, ma le piccole problematiche le affronta l’operatore e quelle non le puoi risolvere, se non le conosci. Le cose da fare sono tante, vogliamo anche incrementare il numero delle riunioni, fino ad arrivare ad un feedback quotidiano ed eliminare le criticità. Questo vi permette di comunicare alla centrale acquisti alcune indica-

zioni, come ad esempio su quale tipo di distributori sarebbe meglio investire? I tecnici hanno sempre dato questo tipo di indicazione, ma in questo caso entrano in gioco delle politiche aziendali che influenzano le scelte d’acquisto. Ad esempio, Gruppo Illiria non ha mai voluto essere monomarca, per molti motivi (nel tempo questa scelta ci ha dato ragione): non dipende solo dai tecnici, ma dalle politiche aziendali e, alle volte, dalle richieste nei capitolati di gara d’appalto. Avete applicato il concetto Lean in modo “spinto”? Almeno inizialmente, non abbiamo voluto esagerare. Il “nostro” Lean non è molto spinto, per come è stato strutturato: non è una vera e propria linea, perché in ogni postazione non si svolge una sola azione, ma una serie di passaggi. È un processo pensato in modo che le fasi siano molto bilanciate tra loro, per far coincidere i tempi e non creare dei “colli di bottiglia”. Anche in ter-

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mini di applicazione con il personale, per l’impatto psicologico che avrebbe avuto, abbiamo preferito introdurre questi concetti gradualmente. Il vostro magazzino ricambi è ben fornito e supporta il nuovo modello di lavoro? Sì, abbiamo un importante magazzino ricambi che serve tutte le sedi esterne. Una parte è automatizzata e questa tecnologia offre dei vantaggi innegabili, ma anche lo svantaggio di poterlo utilizzare per un’operazione alla volta. Rallenta un po’ l’operatività ma, ad esempio, offre un maggior controllo. Quale sarà la prossima tappa nel “percorso Lean”? Andremo avanti anche con il magazzino ricambi, perché è la naturale conseguenza di questa rivoluzione nel lavoro. Un magazzino “nuovo” significa anche una diversa gestione dei costi ed una serie di analisi che porterà sicuramente dei benefici per Gruppo Illiria.

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SISTEMI DI PAGAMENTO

MDS, ESPERIENZA E QUALITÀ PER IL VENDING DEL FUTURO

MDS ELECTRONICS È UNA SOCIETÀ CON SEDE AD ARESE (MI) CHE DA 30 ANNI COMMERCIALIZZA UN’AMPIA GAMMA DI SISTEMI E TERMINALI DI CONTROLLO, CREDITO E IDENTIFICAZIONE. SPECIALIZZATA NEI SISTEMI DI PAGAMENTO CASH E CASHLESS, MDS OFFRE SOLUZIONI PER I SETTORI VENDING, CAR WASH, KIOSK & RETAIL, GAMING, TRATTAMENTO DEL DENARO E OFFICE. NATA NEL 1984 COME STRUTTURA TECNICA, MDS METTE OGGI LA SUA ESPERIEN30

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POSSIAMO CONTARE SU PRODOTTI DI PRIMA FASCIA (MEI, CASHCODE, NRI) RICONOSCIUTI DA TUTTI: IN PIÙ POSSIAMO GARANTIRE UNA FLESSIBILITÀ CHE ALTRI NON OFFRONO

TRA I MARCHI RAPPRESENTATI DA MDS CI SONO CARTADIS, VENDON, PRO, OTI, IL GRUPPO CRANE PAYMENT INNOVATION (CPI) CON I BRAND CASHCODE, NRI, MONEY CONTROLS E MEI. LA NOSTRA REDAZIONE HA INCONTRATO ED INTERVISTATO PRESSO LA SEDE DI ARESE MARCO CARAZZATO, VOLTO NOTO DEL SETTORE, ORA DIRETTORE COMMERCIALE MDS, CON IL QUALE HA PARLATO DELLE SOLUZIONI DEDICATE AL VENDING E DEL FUTURO PROSSIMO DELL’AZIENDA.

INTERVISTA CON MARCO CARAZZATO Sei nel settore del vending da diversi anni. Qual è stato il percorso professionale che ti ha portato in MDS? Mi occupo di distribuzione automatica da oltre venti anni, circa tre quarti della mia vita lavorativa. Ho avuto la fortuna di collaborare con varie aziende che contribuiscono a formare la famosa filiera del vending, ho infatti realizzato la mia esperienza professionale nel mondo dei sistemi di pagamento, dei distributori automatici e non ultimo in gestione.

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Posso dire di aver conosciuto un po’ tutti gli aspetti di questo settore, avendolo approcciato da punti di vista differenti. Quale ruolo ricopri oggi in azienda e quali obiettivi ti sono stati affidati? Sono arrivato un anno fa con il compito di riorganizzare e definirne gli obiettivi della Direzione Commerciale dell’azienda. Oltre al mercato del vending, dove ho avuto la fortuna di poter toccare con mano vari aspetti del settore e acquisire un prezioso know how, mi occupo anche di coordinare la parte vendita degli altri settori presenti in MDS, quali car wash, vending industriale, office automation, gaming, ecc. Anche la gestione diretta dei fornitori è di mia competenza. Hai apportato dei cambiamenti sensibili alla struttura commerciale di MDS? La struttura commerciale è formata da un’area manager per ogni settore, anche se per il vending ne abbiamo due, perché la parte “industriale” richiede una figura dedicata. 32

Il cambiamento che posso dire di aver portato riguarda il modo di lavorare, più metodico, più organizzato, con un forecast mensile, un budget semestrale/annuale, degli obiettivi da raggiungere e delle visite da pianificare. Penso di aver portato in MDS proprio questo mio know how, l’idea di gestione di un’area business e come affrontare le varie obiezioni del cliente. Quali sono i punti di forza di MDS? Possiamo contare su prodotti di prima fascia (MEI, CashCode, NRI) riconosciuti da tutti: in più possiamo garantire una flessibilità che altri non offrono. Abbiamo tre persone dedicate all’assistenza tecnica ed abbiamo alzato il livello del magazzino per avere sempre materiale in stock a disposizione immediata del cliente. A livello di sviluppo di prodotto, in questi mesi ci sono state novità che ti hanno coinvolto? Sì, ho partecipato attivamente allo sviluppo e alla promozione di nuovi prodotti: uno su tutti, Selfblue, l’innovativa

SISTEMI DI PAGAMENTO MDS

App per il pagamento tramite smartphone. Negli ultimi dodici mesi ho puntato soprattutto a far sentire il peso di MDS sul mercato. Alcuni produttori di sistemi che voi commercializzate si affidano anche a rivenditori vostri competitor. Questa formula è svantaggiosa per voi? Funziona come in qualsiasi mercato libero: il venditore più bravo chiude il contratto. Secondo me la relazione con il cliente fa sempre la differenza ed è per questo che in MDS rappresenta un aspetto fondamentale. Alcuni clienti si affidano a noi e sanno di poter trovare assistenza qualificata, si fidelizzano e non andranno da un competitor nemmeno per un prezzo inferiore. Ogni settimana, verifichiamo i numeri, analizziamo le problematiche, cerchiamo di avere delle quotazioni speciali da parte del fornitore per non perdere un cliente importante, facendo capire quali sono i prezzi di mercato: il fornitore spesso ci ascolta, anche se la richiesta deve ovviamente essere ben motivata.


• DAITALIA 121 GENNAIO/FEBBRAIO 2018

Qual è il tuo livello di autonomia? Ho grandissima autonomia nel gestire i vari settori. Con Serge De Payevsky (titolare MDS) ci confrontiamo quotidianamente. Lui è un imprenditore capace di delegare ma allo stesso tempo è molto operativo, una caratteristica non comune. Mi piace molto il dialogo con Serge, perché è sempre estremamente sincero nei suoi giudizi e non lascia spazio ad equivoci. Quali sono oggi i principali numeri di MDS? Siamo circa 20 persone. La struttura conta circa 1.200 mq tra uffici e magazzino. Nel 2017 abbiamo realizzato circa 5 milioni di fatturato complessivo. Tra i prodotti della vostra offerta vending spicca Selfblue: di cosa si tratta? Se parliamo di connettività, sicuramente dobbiamo parlare di Selfblue, che consente di mettere in comunicazione un distributore automatico e uno smartphone e di dialogare con lo smartphone attraverso il bluetooth, ma soprattutto ci permette di fare in modo che i gestori entrino

finalmente in una nuova dimensione: conoscere finalmente i loro clienti. Il sistema nasce come se fosse un cashless per i gestori, quindi la chiavetta diventa il telefono e non serve più gestire la moneta all’interno della macchina. E’ possibile ricaricare attraverso gettoniera, lettore di banconote, tramite un qualsiasi portafoglio elettronico (Visa, Mastercard, Paypal, Apple pay) o attraverso un QR code. Questo è un cambiamento che il gestore deve inserire gradualmente nella sua azienda e, soprattutto, nella sua mentalità. Poter dare al cliente la possibilità di utilizzare solo il suo smartphone è un enorme vantaggio anche per il gestore, che abbatte i costi legati alla gestione del contante e i rischi di furto. Tramite Selfblue è possibile conoscere meglio il cliente finale? Assolutamente sì. L’altro aspetto importante di Selfblue è che ti permette di avere le informazioni sul tuo cliente finale, poiché utilizza la sua connessione per acquistare (quindi nessun costo per il gestore). Ad oggi il ge-

SISTEMI DI PAGAMENTO MDS

store non conosce il consumatore finale e questo è un limite notevole. Naturalmente avere le informazioni e saperle trattare sono due cose differenti: i dati sull’utente, se analizzati con professionalità, permettono di modulare l’offerta o di interagire con il cliente finale in maniera mirata e senza particolari investimenti. Oggi le segnalazioni che arrivano al gestore dall’esterno sono ad un livello molto basico, mentre profilare il cliente permetterebbe un’analisi di mercato vera e propria. Non ultimo, questi dati diventeranno importanti per chi vende prodotti per il vending, per sviluppare le tendenze di consumo dei vari prodotti, basandosi su un campione reale e numericamente interessante rispetto alle solite indagini di mercato telefoniche. Implementare un sistema del genere significa fidelizzare il cliente e il gestore, se lungimirante, può fare della sua azienda una realtà in grado di proporre un’offerta taylor made. Oltre alla fidelizzazione del cliente, puoi comunicare con lui, conoscere i suoi gu33


• DAITALIA 121 GENNAIO/FEBBRAIO 2018 sti, proporgli sconti e incentivarlo alla prova di un prodotto, ad esempio dopo la segnalazione di una mancanza. Questo vuol dire azzerare una serie di costi importanti. Inoltre, ogni operazione sarebbe così tracciata e verificabile. Quanto costa il canone di questo servizio? Il canone di questo servizio non esiste. Esiste una manutenzione dell’App e del web che, dopo i primi tre anni, viene definita insieme al gestore e il cui importo può variare in base al numero di pezzi. Con il prezzo di listino è compresa la manutenzione dell’app e del web service per un periodo di tre anni, perché l’account attraverso il quale il gestore può monitorare il tutto deve essere costantemente aggiornato e manutenuto correttamente. Ci sono delle persone che lavorano affinché il sistema sia costantemente efficiente. Questo tipo di soluzione è stata studiata anche in ottica Industria 4.0? Attendiamo come tutti il parere qualificato del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico),

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ma il nostro sistema è stato appositamente studiato per essere inserito in un distributore automatico e faro così diventare eleggibile per l’iperammortamento (o superammortamento) 2018. Questo perché questo sistema permette di comunicare con l’esterno e fornire una sorta di telemetria. Selfblue funziona senza SIM, è legato in MDB slave o al sistema già in utilizzo dal gestore e può essere montato in parallelo al sistema a chiave utilizzato, quindi il gestore non è obbligato a toglierlo. Il sistema in che modo preleva i dati? Selfblue preleva i dati attraverso quello che è il suo sistema prioritario, quindi con una chiavetta audit piuttosto che l’IRDA che lo gestisce come cashless. Nel caso sia già presente un cashless e questo non venga disinstallato, viene visto come “cashless2”. Ha la possibilità di essere configurato con indirizzo 10 (primario) o 60 (secondario) e si può collegare ad un sistema cashless già operativo o, se il sistema master è la rendiresto, può essere collegato in slave.

SISTEMI DI PAGAMENTO MDS

La comunicazione che avviene tra il sistema Selfblue e lo smartphone viene effettuata tramite bluetooth 4.0, quindi c’è piena compatibilità con tutti i dispositivi usciti sul mercato negli ultimi tre anni. Puoi parlarci di Ziwi? Ziwi è un software certificato dall’Agenzia delle Entrate per la gestione dei corrispettivi. Scaricata la App, ci colleghiamo tramite IRDA e preleviamo i dati. Abbiamo sviluppato una versione Lite per le vending machine senza porta di comunicazione. Sempre utilizzando la App, si possono inserire i dati del venduto manualmente e inviarli direttamente all’Agenzia delle Entrate. Ziwi ha un costo mensile abbordabile, che varia in base al tipo di contratto di licenza ed è uno dei software con recensioni più positive: il cliente ne sta apprezzando funzionalità e affidabilità rispetto ad altri software dei competitor e l’Agenzia delle Entrate lo sta usando come riferimento.


• DAITALIA 121 GENNAIO/FEBBRAIO 2018 Ziwi ha saputo intercettare le esigenze dei gestori? Sì, ne sono convinto. Abbiamo scelto di rimanere inizialmente sotto traccia con questo progetto perché la maggior parte dei clienti si affidava ad altro software e non era disposto a cambiare. Noi ci siamo rivolti ai clienti medio-piccoli, abbiamo deciso di mantenere il nostro prezzo e di camminare per la nostra strada. A distanza di sei mesi, possiamo affermare che chi ha scelto il nostro prodotto è soddisfatto, non abbiamo segnalazioni negative e ne siamo molto contenti. Ci sono potenziali clienti interessati a cambiare il loro attuale software, di cui non sono pienamente soddisfatti e a breve lo faremo conoscere anche attraverso la stampa specializzata, per spingere Ziwi come merita. MDS offre altre soluzioni per la telemetria? Tra i nostri dispositivi c’è Vendon, il top della telemetria che distribuiamo da diversi anni. Nell’ottica dell’industria 4.0 (rientrare dell’investimento con uno strumento che ti permette di essere collegato al resto

del mondo) a dare al cliente finale un prodotto con l’hardware onnicomprensivo di cinque anni di service. Questo perché permette di utilizzare al 100% l’iperammortamento. I gestori italiani sono molto bravi rispetto a quelli esteri e sanno come servire un cliente, quindi spesso la telemetria viene sottovalutata. Vendon, se applicato in modo interessante dà una possibilità in più: fare in modo che il caricatore, tarate preventivamente le macchine nel modo opportuno, arrivando la mattina con l’elenco dei clienti sottomano, possa stampare i prodotti che servono a ciascuno, partire con il materiale e andare a colpo sicuro dal cliente. Questo permette un risparmio molto rilevante in termini di tempo e non solo. Un nostro cliente, che ha fatto questo investimento su tutte le sue macchine, con una buona preparazione dell’addetto al rifornimento, ci ha dimostrato che non solo risparmia il 30% del tempo ma che l’operatore lavora meglio e con maggiore soddisfazione. Aggiungo inoltre che questo

SISTEMI FABBRICANTI DI PAGAMENTO BWT MDS

cliente ha vinto contratti e gare proprio perché era in grado di dare la possibilità al cliente di verificare in tempo reale il contenuto delle macchine. Questo è un segnale interessante e il mercato italiano non dovrebbe ignorarlo. MDS offre soluzioni anche per pagamenti con carte di credito? Oltre ai sistemi di connettività e di telemetria, MDS offre una linea di prodotti firmata OTI per i pagamenti tramite carta di credito. Le particolarità di questi di dispositivi sono le commissioni di transazione a costi “aggressivi” rispetto alla concorrenza ed un hardware che può gestire contemporaneamente tre tipi di tecnologia: banda magnetica, microchip e contactless. MDS è socio CONFIDA? Parteciperete a Venditalia 2018? Sì, siamo soci CONFIDA e siamo presenti come fabbricanti di sistemi di pagamento. Saremo presenti a Venditalia 2018, come è stato nelle ultime tre edizioni e abbiamo già opzionato uno spazio per il nostro stand.

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• DAITALIA 121 GENNAIO/FEBBRAIO 2018

EVENTI

EVEX 2017, A ROMA L’EDIZIONE DEI RECORD

L’EDIZIONE 2017 DELL’EUROPEAN VENDING EXPERIENCE HA RIUNITO UN NUMERO RECORD DI ATTORI-CHIAVE DEL SETTORE PER DUE GIORNI DI CONFERENZE, OPPORTUNITÀ DI NETWORKING UNICHE, ATTIVITÀ CULTURALI, UN FORUM DEDICATO AI GIOVANI OPERATORI E UN’ESPOSIZIONE DI CARATTERE COMMERCIALE. 36

EVEX 2017 È STATO ORGANIZZATO DA EVA IN COLLABORAZIONE CON CONFIDA E HA VISTO OLTRE 360 PARTECIPANTI PROVENIENTI DA 28 PAESI RIUNIRSI NELLA CITTÀ ETERNA. L’INVITO A PARTECIPARE ALL’EVENTO È STATO ESTESO ANCHE AL DI FUORI DELL’EUROPA ED EVEX HA ACCOLTO UNA DELEGAZIONE DI 31 MEMBRI DELL’ASIAN PACIFIC VENDING ASSOCIATION.


• DAITALIA 121 GENNAIO/FEBBRAIO 2018

OLTRE 360 PARTECIPANTI DEL SETTORE EUROPEO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA E DELL’OCS SI SONO RIUNITI A ROMA IL 23 E 24 NOVEMBRE SCORSO PER UN EVEX DI GRANDE SUCCESSO

Come di consueto, l’EVEX Annual General Assembly Meeting ha in-

La seconda conferenza, tenuta da Pau Garcia-Mila è stata una

trodotto due conferenze che hanno affrontato temi molto diversi e

presentazione interattiva su “Fast Innovation”, che ha mostrato

molto interessanti per gli operatori presenti: il professor Emanuele

alle aziende la necessità di continuare a innovare e cambiare la

Frontoni ha approfondito il ruolo dei dati, illustrando in quale modo

loro offerta, senza aspettare oltre. Scopo di questa conferenza,

potrebbero incoraggiare i consumatori a utilizzare il distributore au-

anche attraverso un laboratorio pratico, è stato quello di dimo-

tomatico. Uno studio recente, grazie all’utilizzo di telecamere che

strare che una volta che è stata determinata un’innovazione, è

rivelavano le reazioni dettagliate, il tempo trascorso e il comporta-

assolutamente possibile presentarla ai clienti nel modo migliore

mento delle persone davanti a un distributore automatico di snack,

in un breve tempo.

ha dimostrato che acquisendo dati completi e comprendendo me-

I partecipanti sono stati successivamente coinvolti in attività cul-

glio il cliente, gli operatori, i produttori e i fornitori possono adattare

turali svolte in Vaticano e nel centro storico di Roma, al fine di

con precisione la loro offerta, incrementando il proprio business.

favorire il networking, in vista della cena di gala che si è svol-

EVENTI EVEX 2017

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• DAITALIA 121 GENNAIO/FEBBRAIO 2018 ta giovedì 23 novembre. Durante la cena ha avuto la presentazione degli EVEX Awards, che sono stati votati dai presenti attraverso l’App ufficiale dell’evento. La mattina del 24 novembre si è svolto un Forum rivolto ai giovani operatori di 10 diversi paesi, che hanno presentato le loro imprese e le loro sfide attuali, prima di ampliare la discussione discussione alle possibili soluzioni. Particolarmente interessante il dibattito circa le opzioni di pagamento senza contanti e la vendita di prodotti salutari, stimolato anche dalla visita ad IVS avvenuta il giorno precedente. Naturalmente del tempo è stato dedicato all’esposizione, che ha dato agli sponsor l’opportunità di promuovere i loro prodotti e stimolare nuovi contatti commerciali. Molti i membri EVA e CONFIDA che hanno fatto di EVEX un evento di successo: SPONSOR DIAMOND - N&W Global Vending; SPONSOR GOLD - Bianchi Industry, CCV, Covim, FAS, Ingenico, Lavazza, NAYAX, SUZOHAPP, Worldline; SPONSOR D’ARGENTO - Brita Italia, Velarte, Nescafé, Acqua Panna e San Pel-

legrino; SPONSOR DI BRONZO - AST International, Aztek, Castles Technology, Coffee & Drinks Systems, Coges, Coin Acceptors, CPI, De Jong Duke, Flo, Grefusa, Ilstant, Mastercard, Paytec, Payter, Sabicom, Sandenvendo, Sitael, Vendin, Vendma.

IN APERTURA DEI LAVORI, UN SALUTO AI PARTECIPANTI È STATO RIVOLTO DA PIERO A. LAZZARI, PRESIDENTE CONFIDA, CHE HA RIPORTATO LE PAROLE SCRITTE IN OCCASIONE DI EVEX DEL PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO, ANTONIO TAJANI. DI SEGUITO IL SUO INTERVENTO INTEGRALE: Il mio caloroso e di tutti gli associati CONFIDA benvenuti ad EVEX 2017! Benvenuti a Roma. Per la prima volta, oggi, abbiamo sentito l’inno europeo, l’Inno alla Gioia. La gioia di essere così numerosi, insieme, provenienti da tanti paesi d’Europa. Cari amici, questo è fantastico! Mi viene in mente una frase di Henry Ford: “Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è

EVENTI EVEX 2017

un progresso, lavorare insieme è un successo” ed EVEX 2017 è un successo. Cari amici, sono onorato di comunicarvi che martedì ho ricevuto la lettera del Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, che desidero condividere con voi e che, naturalmente, privilegio rispetto a quanto riflettevo nei giorni scorsi e che pensavo di dirvi nel mio indirizzo di saluto. Di certo, il Presidente Tajani, essendo nota la sua particolare sensibilità verso il mondo delle imprese, avrebbe molto gradito essere qui personalmente, ma i concomitanti impegni istituzionali non glielo hanno consentito, pertanto vi do lettura della sua lettera. “Caro Presidente Lazzari, voglio portare i miei saluti all’evento EVEX 2017 organizzato da EVA in collaborazione con CONFIDA. Il vostro evento richiama i valori europei di cooperazione e collaborazione: oggi, grazie allo sforzo congiunto di collaborazione tra Associazioni di differenti paesi, discuterete insieme di come affrontare le sfide che le imprese della DA hanno davanti a loro. È importante trovare soluzioni che rilancino la

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• DAITALIA 121 GENNAIO/FEBBRAIO 2018 competitività del nostro sistema economico, che creino crescita e occupazione per i nostri cittadini. Il nostro sviluppo dipende dalla nostra capacità di cogliere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie, tanto più nel vostro settore. Per questo è importante l’evento di oggi, in quanto consente lo scambio di buone pratiche alle vostre imprese, consente la ricerca di modelli innovativi, la definizione di standard di qualità per un servizio sempre più personalizzato e interattivo con il consumatore. I vostri suggerimenti saranno importanti per migliorare il quadro normativo e rilanciare gli investimenti. Regole che devono tutelare la salute dei consumatori, l’ambiente e, allo stesso tempo, favorire la crescita dell’impresa in Europa. Ritengo che in questo processo di cambiamento la vostra propensione all’innovazione vi aiuti in questo percorso. Il futuro dell’Europa dipende dalla nostra capacità di assicurare prosperità alle prossime generazioni. Per questo dobbiamo puntare sulle eccellenze dall’economia reale dei servizi, sulla qualità e sulle professionalità. Le vostre attività, i lusinghieri risultati raggiunti dal vostro settore, il vostro confron-

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to di oggi, vanno nella giusta direzione. Auguro a lei, al Presidente di EVA e ai partecipanti un grande successo per questa importante iniziativa. Un caro saluto, Antonio Tajani”

tare all’attenzione delle istituzioni europee i nostri suggerimenti, perché il nostro settore affronti con successo le sfide di un contesto economico e sociale in cambiamento. Le sfide con cui dobbiamo confrontarci sono un’economia sempre meno reale e sempre più digitalizzata; una pro-

Cari amici, condividere insieme a voi un gesto di vicinanza come quello del Presidente dell’Europarlamento non è solo motivo di gratificazione, è anche riconoscimento di quel valore economico e sociale, di quel patrimonio di ricerca, innovazione, tecnologie, servizio e qualità -in una sola parola- di imprenditorialità che le imprese del nostro settore hanno messo in campo negli anni. Il gesto dei Presidente Tajani è anche il riconoscimento dell’accreditamento istituzionale che le nostre associazioni, CONFIDA ed EVA, con pazienza, con costanza ma con efficacia hanno saputo conquistare. Di tutto questo dobbiamo sentirci veramente orgogliosi. In questa lettera sono presenti anche espressioni di incoraggiamento, come la sollecitazione a renderci interpreti e por-

EVENTI EVEX 2017

gressiva scomparsa delle locazioni ad alta aggregazione di lavoratori; un mutato atteggiamento dei consumatori, sempre più orientati ad acquisti on line e agli acquisti consapevoli e personalizzati; un‘accentuata competizione all’interno della multicanalità, nella distribuzione e nei servizi alla persona. Questi sono i fenomeni emergenti dei nuovi scenari di mercato, queste le nuove sfide. Personalmente sono fiducioso, lo sono perché da sempre nel DNA del nostro settore ci sono innovazione e reattività, che sono in grado di assicurare quei mutamenti necessari per essere vincenti nelle trasformazioni e nel cambiamento. Sono certo che ce la faremo. Sono certo che, ancora una volta e per il futuro, saremo sempre vincenti”.


• DAITALIA 120 DICEMBRE 2017

EVENTI EVEX 2017

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• DAITALIA 121 GENNAIO/FEBBRAIO 2018

EVENTI

SIGEP 2018 IL MADE IN ITALY ACCELERA NEL MONDO GRAZIE AD UNA FILIERA DINAMICA, CREATIVA ED INNOVATIVA

SI È CONCLUSO MERCOLEDÌ 24 GENNAIO IL 39° SALONE DELLA GELATERIA, PASTICCERIA, PANIFICAZIONE ARTIGIANALI E CAFFÈ, SIGEP, CHE HA TRASMESSO UN FORTE STIMOLO AL COMPARTO DEL DOLCIARIO MADE IN ITALY, PARTE CONSISTENTE DELL’EXPORT AGROALIMENTARE ITALIANO SALITO, A FINE 2017, A 40 MILIARDI DI EURO. SIGEP 2018 FA REGISTRARE IL RECORD DI 209.135 PRESENZE COMPLESSIVE, DI CUI 135.746 BUYERS ITALIANI E 32.202 BUYERS ESTERI PROVENIENTI DA 180 PAESI, CHE SI SOMMANO ALL’UNIVERSO FORMA42

TO DA ESPOSITORI, CONCORRENTI AI CONCORSI INTERNAZIONALI, TEAM PER LE COMPETIZIONI, OSPITI AI CONVEGNI, PARTECIPANTI ALLE AREE ACADEMY. GLI INTERNATIONAL BUYERS PROVENGONO PER IL 77% DALL’EUROPA (IN PRIMIS SPAGNA, GERMANIA, FRANCIA, GRECIA, POLONIA), DALL’ASIA 12% (GIAPPONE, COREA, CINA E INDIA), 7% DALLE AMERICHE (STATI UNITI, CANADA E BRASILE), 3% DALL’AFRICA (MAROCCO, ALGERIA, EGITTO) E 1% DALL’OCEANIA (AUSTRALIA).


• DAITALIA 121 GENNAIO/FEBBRAIO 2018

SIGEP, NELLA RISTRETTA ELITE DEI SALONI MONDIALI PROTAGONISTI DEL FOODSERVICE, DOMINA IL SOLIDO COMPARTO DEL DOLCIARIO, CON UNA PARTICOLARE CONNOTAZIONE PER LA PRODUZIONE ARTIGIANALE E DI ALTA QUALITÀ.

Numeri da primato per SIGEP 2018: 1.250 espositori su una su-

dell’alta formazione. I collegamenti in diretta streaming (italiano

perficie di 129.000 mq, 1.016 eventi organizzati nel palinsesto

e inglese) degli eventi nelle varie Arene hanno avuto un’audience

ufficiale, 940 giornalisti accreditati dei quali 112 esteri per uno

di circa 244.000 utenti nel mondo.

sviluppo di quasi 200 milioni di contatti media ad oggi. Successo anche per la App dedicata: superati i 10.000 download.

SIGEP domina il solido comparto del dolciario, con una particolare connotazione per la produzione artigianale e di alta qualità.

Gli eventi clou di SIGEP 2018, inaugurato sabato 20 gennaio alla

Di conseguenza le filiere di gelateria, pasticceria, panificazione

presenza del Ministro Dario Franceschini, sono stati la Coppa

artigianali abbinati al caffè, dalla piattaforma di SIGEP si espan-

del Mondo della Gelateria e The Pastry Queen (campionato

dono con nuovi impulsi, relazioni e business in Italia e nel mon-

mondiale femminile di pasticceria), insieme ad una straordina-

do. La soddisfazione diffusa fra tutti gli espositori conferma la le-

ria serie di eventi in tutte le filiere, all’insegna dell’innovazione e

adership di SIGEP e la qualità strategica del suo piano di sviluppo.

EVENTI SIGEP 2018

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• DAITALIA 121 GENNAIO/FEBBRAIO 2018 SEMPRE PIÙ RILIEVO PER IL COMPARTO CAFFÈ, RAPPRESENTATO A SIGEP DA NUMEROSE AZIENDE ITALIANE CHE OPERANO ANCHE NEL VENDING E PER I SEGMENTI AD ESSO CORRELATI, COME I SISTEMI DI FILTRAZIONE. PRESENTE ANCHE QUEST’ANNO A SIGEP, DA ITALIA HA REALIZZATO UNA PHOTOGALLERY DELL’EVENTO E DEGLI STAND ESPOSITORI.

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EVENTI SIGEP 2018


EVENTI FABBRICANTI SIGEP BWT 2018

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• DAITALIA 121 GENNAIO/FEBBRAIO 2018

FOCUS ON

PEPSICO ITALIA, UN FUTURO MULTICATEGORIA PER IL GRUPPO

IL 30 NOVEMBRE SCORSO, CON UNA CONFERENZA

E LAY’S, DA OLTRE DIECI ANNI PORTA AVANTI UNA

STAMPA RISERVATA AGLI ADDETTI AI LAVORI, MAR-

STRATEGIA GLOBALE BASATA SULL’ATTENZIONE AI

CELLO PINCELLI, AD PEPSICO ITALIA HA PRESENTA-

PRODOTTI E ALL’AMBIENTE E, IN QUEST’OTTICA, IN-

TO I PROSSIMI OBIETTIVI DEL GRUPPO RISPETTO AL

TENDE RAFFORZARE LA CONSOLIDATA REPUTATION

MERCATO ITALIANO.

NELL’AMBITO DEL BEVERAGE E, ATTRAVERSO UNA

PEPSICO BEVERAGES ITALIA, CHE COMMERCIALIZZA

STRATEGIA DI DIVERSIFICAZIONE E DI AMPLIAMEN-

OLTRE AGLI STORICI SOFT DRINK DEI MARCHI PEPSI,

TO DELL’OFFERTA, AFFERMARSI COME LEADER AN-

7UP, TROPICANA, LIPTON I PRODOTTI QUAKERS

CHE NEL COMPARTO NUTRITION & SNACK.

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• DAITALIA 121 GENNAIO/FEBBRAIO 2018

L’AMPIEZZA DELLA GAMMA DI PRODOTTO PEPSICO È ALLA BASE DEL NUOVO INDIRIZZO DEL GRUPPO, IL CUI PRINCIPALE OBIETTIVO È CRESCERE ATTRAVERSO UN’OFFERTA COMPLETA E MULTICATEGORIA

L’OFFERTA PEPSI: core business dell’azienda dal 1995 Pepsi, nonostante la contrazione delle vendite per le bevande carbonate, è cresciuta per il quarto anno consecutivo (fonte: dati IRI) anche grazie al prodotto alla spina e ai consumi nel segmento fuori casa. Presentata negli ultimi anni anche nella variante Pespi Max, a basso contenuto di calorie, il prodotto di punta dell’azienda è stato inoltre protagonista di un restyling del PET, con un pack innovativo: due elementi, questi, che hanno intercettato le esigenze del mercato e che hanno saputo attrarre il consumatore. GATORADE: il noto integratore detiene la quota di mercato principale in Europa ed è sponsor Champions League e di molti altri importanti eventi sportivi

LIPTON: riformulato in ottica wellness, con un ridotto apporto di zuccheri (30%) sostituiti dall’estratto di stevia, il celebre tè freddo di casa Pepsico è stato proposto anche nella referenza Ice Tea Verde. TROPICANA: in tema di nutrition, Tropicana, rappresenta l’alternativa 100% frutta (non da succo concentrato) proposta dall’azienda nell’ambito bevande. Presenti sul mercato in 8 differenti varianti di gusto e nelle due versioni chill e ambient, i succhi di frutta Tropicana Ambient sono uno dei prodotti in forte crescita di PepsiCo, eletti “Prodotto dell’anno 2017”. QUAKER: attraverso il brand Quaker, PepsiCo porta nelle case degli italiani i fiocchi d’avena e la linea di cereali Cruesli, per una colazione salutare ed equilibrata, ma gustosa.

FOCUS ON PEPSICO

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PREMIA LA FEDELTÀ CPI E-VENDING

PER LA PRIMA VOLTA, INTERAGITE DIRETTAMENTE CON IL CLIENTE! CPI e-vending™, una soluzione all’avanguardia per effettuare pagamenti tramite smartphone, si fonda sull’esperienza di CPI™ e Microtronic®. Creata appositamente per la Distribuzione Automatica, l’app include una gamma di strumenti di gestione e marketing volti ad aumentare le vendite ed incrementare la fedeltà del cliente al marchio. Per la prima volta, il gestore può ora connettersi direttamente al cliente! CPI e-vending™ consente al gestore Vending di usufruire dei benefici dei pagamenti con smartpohne e allo stesso tempo offire ai propri clienti la possibilità di convertire con semplicità i supporti MIFARE in loro possesso. • INTERAZIONE CON IL CLIENTE Promozioni personalizzate create esclusivamente per il cliente • VARI METODI DI PAGAMENTO App per Smartphone, supporti MIFARE (ISO14443) • AUMENTO DELLE VENDITE Opzioni di marketing per incrementare le vendite

CONTATTI CPI : Quartier Generale 3222 Phoenixville Pike | Suite 200 Malvern, PA 19355 Telefono Italia: +39 0269633722 Commerciale: Ing. Alessandro Mondini alessandro.mondini@cranepi.com www.CranePI.com ©2018 Crane Payment Innovations, Inc. Tutti i diritti riservati.


• DAITALIA 121 GENNAIO/FEBBRAIO 2018 LAY’S: si aggiunge infine al portafoglio prodotti di PepsiCo, il marchio Lay’s. Le chips, leader di mercato a livello mondiale, dal 2014 sono distribuite sul mercato italiano. Nel 2017, PepsiCo ha ottenuto la gestione totale del brand nel nostro paese.

LA MISSION L’ampiezza della gamma di prodotto PepsiCo è alla base del nuovo indirizzo del Gruppo, il cui principale obiettivo è crescere attraverso un’offerta completa e multicategoria che soddisfi il consumatore, a cui viene proposto il classico binomio bevanda+snack con prodotti di qualità e con la possibilità di un’alternativa healty.

LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE Fedele alla sua vocazione di azienda attenta alla sostenibilità, con il claim “Performance with Purpose”, PepsiCo ha portato avanti una serie di iniziative volte a ridurre l’impatto sull’ambiente. Il restyling della linea PET

ha infatti portato ad un -8% nell’impiego di materiale plastico (pari a 270 tonnellate) e riduzione di CO2, mentre una selezione dei partner logistici, che utilizzano veicoli a basso impatto ambientale, ha permesso di diminuire le emissioni dovute al trasporto delle merci (-9%). Erogatori alla spina a basso consumo elettrico ed eliminazione degli sprechi negli stabilimenti, in particolare quello di Scorzè, la sede veneta del “dispensing”, sono alcuni degli altri comportamenti virtuosi applicati da PepsiCo.

PEOPLE Nel 2017 PepsiCo ha assunto nuovi dipendenti, aumentando così il proprio organico dell’8%: ad oggi, l’azienda conta in Italia 172 persone, il 41% delle quali sono donne. PepsiCo, convinta del ruolo fondamentale che rivestono le risorse umane, definite da Pincelli “l’asset più importante dell’azienda”, ha messo in pratica politiche di gestione del personale all’avanguardia. I dipendenti della sede di Milano, ad esempio, godono della proposta FlexiCo:

FOCUS ON PEPSICO

• Flextime: orario flessibile in entrata e uscita per i dipendenti; • Flexday: ore di permesso consentite senza l’approvazione formale il venerdì pomeriggio; • Flexplace: smartworking facoltativo una volta a settimana (2/3 dei dipendenti della sede scelgono questa modalità alternativa di lavoro); A Milano e Scorzè è inoltre prevista l’iniziativa Concierge, che consiste nell’avere a disposizione un addetto incaricato a svolgere piccole commissioni e godere del servizio laundry con consegna in ufficio. Con Healthy Living, inoltre, PepsiCo traduce nella pratica quotidiana in azienda le tante iniziative in campo wellness. Il programma, che promuove uno stile di vita sano, offre ai dipendenti della sede milanese la “Welcome Breakfast”, una colazione completa a base di prodotti salutari disponibile ogni giorno; la possibilità di ricevere la “Newsletter Healthy Living”; l’iniziativa “Ready, Step, Move,…Give!”, una vera e propria competizione tra dipendenti per raggiungere il maggior numero di passi con una finalità benefica: ogni 10.000 passi raggiunti, viene donato un pasto ad un bambino dell’Etiopia.

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