DA ITALIA 135

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NUMERO 135 AGOSTO/SETTEMBRE 2019

PERSONAGGI VENDING INTERVISTA SABRINA GALLETTI

EVENTI CONVEGNO IL SOLE 24 ORE

DAITALIA www.daitalia.it

MONDO ASSOCIAZIONE CONFIDA ASS.GENERALE





• DAITALIA 135 AGOSTO/SETTEMBRE 2019

EDITORIALE

IL CLIENTE NON HA SEMPRE RAGIONE Negli anni ’80, quando ho concluso il mio percorso accademico, sono uscito dall’Università con un concetto molto chiaro in testa: “il cliente ha sempre ragione”, un precetto inciso sulla pietra e fondamento del pensiero anglosassone. Dopo 30 anni di attività imprenditoriale, ho maturato la convinzione dell’esatto contrario e non perché abbia perso la pazienza, ma perché lo ritengo un presupposto fondamentale per difendere il business e lo staff aziendale. Chiunque di noi ha a che fare con clienti irragionevoli, che chiedono in continuazione prezzi e servizi completamente fuori da standard razionali. Seguire e accontentare questo tipo di clienti non porta alcun beneficio reale per l’impresa, anzi, crea soltanto problemi.

Il problema peggiora notevolmente nei momenti di crisi. Basta guardare cosa sta succedendo nel mondo della plastica monouso. I gestori mettono subito a disposizione palette di legno, bicchieri di carta e borracce a chi alza la voce, spesso senza nemmeno far sentire le moltissime ragioni contrarie a queste nuove soluzioni. Questo atteggiamento non fa per niente bene al business. Il cliente non ha sempre ragione.

In primo luogo, comporta un grande spreco di tempo. Moltissime ore dedicate ad un cliente che comunque si mostrerà scontento del compromesso a cui dovrete scendere per accontentarlo. Tutto questo tempo andrebbe meglio impiegato nel servire i clienti sani, altrimenti si potrebbe creare il paradosso che per soddisfarne uno, molto ostico e negativo verso di voi, non abbiate più risorse a disposizione per gestire quelli con cui avete un buon rapporto.

Perché alcune postazioni ottengono subito macchine nuove e performanti e molti clienti storici restano con distributori vecchi?

Il cliente irrazionale si lamenta sempre del lavoro dello staff (che segue le regole aziendali) e cerca di scavalcarlo andando a parlare direttamente con il capo, facendo pressione affinché lo soddisfi. Se cedete alla proposta, demotivate il vostro personale che si è comportato correttamente. Infine, offrire condizioni migliori solo a chi grida e si lamenta di più, rischia di far diventare questo tipo di cliente un privilegiato rispetto agli altri, l’esatto opposto di quello che in realtà è: un cliente problematico e poco redditizio. Nel vending questo tipo di errore lo fanno davvero in tanti. Perché alcune postazioni ottengono subito macchine nuove e performanti e molti clienti storici restano con distributori vecchi? Perché si fanno prezzi in perdita pur di mantenere un cliente scomodo? Come mai il livello di servizio è più alto quando si hanno lamentele e più basso con clienti educati?

EDITORIALE DI ALESSANDRO FONTANA

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SOMMARIO

NUMERO 135 AGOSTO-SETTEMBRE 2019 RENZO GABRIEL BONIZZI DIRETTORE RESPONSABILE EDITOR IN CHIEF ALESSANDRO FONTANA DIRETTORE EDITORIALE EDITORIAL DIRECTOR LAURA GUASPARRI ART DIRECTOR ANTONIO VALESTRA GRAPHIC DESIGN

3 EDITORIALE

6 MERCATO DEL VENDING

NOEMI MARGAROLI REDAZIONE EDITORIAL STAFF

LUCINI OFFICINA D’ARTE GRAFICA SRL STAMPA PRINTERS D.A.ITALIA IL PERIODICO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA PUBBLICAZIONE ISCRITTA AL TRIBUNALE DI MILANO, NUMERO DI REGISTRAZIONE 177 DEL 22 MARZO 2004

Latest News

32 PERSONAGGI DEL VENDING

DANIELA BISCOTTI COMMERCIALE COMMERCIAL

ELENA FONTANA FOTO

Il cliente non ha sempre ragione

Intervista con SABRINA GALLETTI

40 MONDO ASSOCIAZIONE CONFIDA & IL SOLE 24 ORE “Vending, Tecnologia e distribuzione alimentare” CONFIDA assemblea generale 2019

66 FOCUS ON

MY GUI il software che personalizza l'interfaccia grafica di Maestro Touch

69 APPUNTAMENTO IN FIERA

HOSTMILANO 2019

ISCRIZIONE AL R.O.C. 31449 PERIODICITÀ MENSILE EDITORE ART&WORKS SRL UNIPERSONALE VIA ALESSANDRO ALGARDI 13 20148 MILANO P.IVA 04234310961 TEL +39 02 48958566 UFFICIO COMMERCIALE commerciale@daitalia.it www.daitalia.it POSTA ELETTRONICA info@daitalia.it ABBONAMENTI abbonamenti@daitalia.it LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DELLE ILLUSTRAZIONI E DEGLI ARTICOLI PUBBLICATI SU D.A. ITALIA È PERMESSA SOLO SE AUTORIZZATA DALLA DIREZIONE. LA DIREZIONE NON ASSUME RESPONSABILITÀ PER LE OPINIONI ESPRESSE DAGLI AUTORI DEI TESTI REDAZIONALI E PUBBLICITARI. CONCEPT BY ART&WORKS SRL

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LATEST NEWS

COCA COLA ENTRA NEL BEVERAGE BIO, ARRIVA IL THE HONEST Semplice, biologico, sostenibile: in una parola, Honest, il nuovo the freddo biologico di Coca Cola nato dall’infusione di foglie di the selezionate unite al gusto della frutta. Una bevanda a basso contenuto calorico, il cui gusto arriva da lontano, dalle piantagioni delle catene montuose indiane di Korakundha, dove le foglie di the vengono raccolte a mano. Le prime due varianti disponibili in Italia saranno: limone e fiore d’arancia, lampone e basilico.

ON LINE IL NUOVO SITO WEB WATER TIME Water Time è un'azienda molto conosciuta nel mondo del vending. Specializzata nell’imbottigliamento e distribuzione di acqua di sorgente in boccioni e nell’installazione, nei locali destinati all’esercizio di attività commerciali, di refrigeratori di qualità certificata, ha appena annunciato che il nuovo sito è on line. L'intero portale è stato rivisto nella grafica sulla base della nuova immagine aziendale e reso maggiormente dinamico. Ricco di nuove sezioni e funzionalità, è suddiviso in maniera intuitiva e offre tutte le informazioni su prodotti e servizi di Water Time. Particolare attenzione è stata data ai contatti e alla sezione con tutte le regioni servite dagli operatori. Il sito è stato ottimizzato per rispondere facilmente a qualsiasi domanda dell'utente.

N-CUBE, NESPRESSO ALLA STAZIONE CADORNA DI MILANO Molti milanesi sono incuriositi dall'esperimento di distribuzione automatica di capsule Nespresso presente davanti ai tornelli della Stazione Cadorna di Milano, una delle arterie pedonali urbane a più ampio traffico del capoluogo lombardo. Un cubo di circa 4 metri di lato, con all'interno una grande vending machine che eroga il prodotto del brand Nespresso. Il progetto sembra voler avvicinare anche un pubblico di fascia più bassa, rispetto agli esclusivi negozi Nespresso, spesso presenti solo nelle principali via del centro città. A tre anni dal primo esperimento fatto all'interno di un centro commerciale della periferia milanese, è difficile capire se questa volta il progetto sarà replicato in altre aree simili in tutta Italia.

CARIMALI ANNUNCIA L'ACQUISIZIONE DI ELEKTRA Carimali, attraverso un breve comunicato stampa, ha annunciato l'acquisizione di Elektra, un'azienda produttrice di macchine da caffè espresso di Dosson di Casier (TV) che nel 2018 ha realizzato un fatturato di 4,6 milioni di euro. Carimali accoglie con soddisfazione Elektra all’interno del proprio gruppo di aziende. Elektra, produttrice di macchine per espresso caratterizzate dall’elevata artigianalità e performance, costituisce naturale complemento per Carimali, ditta leader nella produzione di macchine superautomatiche. Il Presidente Esecutivo di gruppo, Andrea Doglioni Majer, ha commentato: “La storia e il sapiente design di Elektra, unitamente al know how tecnologico di Carimali, costituiscono un mix ad elevato potenziale: viviamo con entusiasmo questa operazione che apre nuovi scenari per il gruppo”. L'Amministratore Delegato di Elektra, Federico Fregnan, ribadisce: "Elektra, azienda di famiglia costruita dalle persone che ne hanno fatto parte, dà il benvenuto a Carimali che - sono sicuro contribuirà a scrivere nuovi importanti capitoli della nostra storia".

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Nuovo stile, nuovo look, nuove sfide. Il primo passo per progettare un’esperienza di consumo memorabile è scegliere delle soluzioni esteticamente attraenti, interpretando al meglio le tendenze di oggi. E il nuovo look delle nostre macchine fa proprio questo. Ma l’evoluzione grafica delle nostre Vending Solutions non si limita a offrirti delle macchine belle. Questo stile moderno e coinvolgente sa esprimere il concetto essenziale della nostra vision: Design Your Break, crea la tua offerta in ogni contesto di consumo combinando ampia scelta, alta qualità e massima personalizzazione.

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PLASTIC FREE A PARMA CON IL PROGRAMMA RIVENDING, QUATTRO GRANDI GRUPPI COINVOLTI Dopo la fase di test, realizzata grazie alla collaborazione del Gruppo Iren e coordinata da Flo Spa, il programma RiVending entra nel vivo con il coinvolgimento di 20 tra le più grandi aziende del parmense. Tra queste Barilla, Cerve, Sidel, Casappa e Flo, oltre all’Università degli Studi di Parma, la Gazzetta di Parma, gli uffici del Comune e dell’Unione Parmense degli Industriali per un totale di oltre 40mila caffè al giorno consumati da circa 33 mila cittadini che saranno coinvolti in un progetto di recupero della plastica. Inoltre, grazie alla collaborazione con Water Time, anche i bicchieri di numerosi watercoolers, verranno inclusi nel progetto. Il progetto coinvolge quattro tra le più importanti aziende di gestione della distribuzione automatica: Argenta, Buonristoro, Ge.S.a. ed IVS. “Il progetto RiVending è un ottimo esempio di economia circolare a cui Parma ha aderito con piacere”, ha dichiarato l’assessore alle Politiche di Sostenibilità Ambientale Tiziana Benassi: “I bicchieri e le palette del caffè, quelle in plastica che usiamo quotidianamente ai distributori automatici, vengono recuperati e riciclati attraverso un processo di raccolta e lavorazione dedicato, che ne garantisce un’altissima percentuale di recupero. Un’iniziativa concreta verso il plastic free, per la riduzione della plastica attraverso il riciclo dei materiali.”

BAHLSEN LANCIA PICK UP! TRIPLE CHOC IN EDIZIONE LIMITATA! Arriva nel Vending una novità, un’edizione limitata di Bahlsen della linea PiCK UP! Il nuovo gusto Triple Choc perfetto per la stagione dell’autunno, ideale soprattutto per il periodo di ritorno a scuola. Dopo il successo della variante estiva, PICK UP! Cocos, Bahlsen lancia PiCK UP! Triple Choc, ideale per i più golosi: una tavoletta di cioccolato al latte con ripieno di crema al cioccolato tutto racchiuso tra due croccanti biscotti al cioccolato. Un’invitante novità per i più golosi, ma non solo: PICK UP! Triple Choc è un gusto trasversale che accontenta tutti! Ancora una volta Bahlsen dimostra di saper rispondere al gusto dei consumatori con prodotti nati dalla lunga esperienza nel settore dolciario: oltre un secolo di storia. Bahlsen è un marchio consolidato della biscotteria e della piccola pasticceria, nato nel 1889 ad Hannover in Germania e diventato un brand riconosciuto ed apprezzato internazionalmente. Oltre un secolo di storia durante il quale la piccola realtà artigianale è diventata una solida impresa industriale, che ha fatto dell’innovazione il suo stendardo. Precorrendo i tempi, Bahlsen ha sempre lavorato al passo con il progresso tecnologico proponendo al mercato linee di prodotto rispondenti alle esigenze dei consumatori, lavorate in ambienti tecnologicamente avanzati e presentandole in packaging accattivanti e studiati per preservare la fragranza dei prodotti nel tempo. La storia aziendale trasmette, dunque, l’immagine di un’azienda in continua evoluzione, un percorso di crescita che vede nell’anno 2019 un’altra importante tappa con il lancio di un secondo nuovo gusto edizione limitata, come PiCK UP! Triple Choc un prodotto “premium” per il vending che segue il trend del periodo invernale, caratterizzato infatti da gusti più ricchi di cioccolati; un prodotto rivolto a tutti, di grande visibilità nel distributore automatico, grazie ai colori brillanti ed in contrasto e che, per la sua particolare struttura – una tavoletta di cioccolato farcito con crema di cioccolato tra due fragranti biscotti al cioccolato – rappresenta una tentazione irresistibile!

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CORRISPETTIVI OCS, TEMPI MENO STRETTI PER LA TRASMISSIONE DEI DATI L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato la circolare 15/E del 29 giugno 2019 nella quale fa sapere che il comma 6-ter dell’articolo 2 del D.Lgs. 127/2015 (quello relativo alle sanzioni) è stato sostituito. Nella nuova formulazione si dice che “nel primo semestre di vigenza dell'obbligo di cui al comma 1, decorrente dal 1° luglio 2019 per i soggetti con volume di affari superiore a euro 400.000 e dal 1° gennaio 2020 per gli altri soggetti, le sanzioni previste dal comma 6 non si applicano in caso di trasmissione telematica dei dati relativi ai corrispettivi giornalieri entro il mese successivo a quello di effettuazione dell'operazione, fermi restando i termini di liquidazione dell'imposta sul valore aggiunto”. Un po' di respiro, visto che in precedenza i dati relativi ai corrispettivi giornalieri dovevano essere trasmessi telematicamente all'Agenzia delle entrate entro dodici giorni dall'effettuazione dell'operazione.

EVOCA GROUP PRESENTA OASI: UN MONDO NUOVO EVOCA Group presenta Oasi, la nuova linea freestanding hot a marchio Saeco, che coniuga l’eleganza delle linee con un cuore tecnologico: un nuovo connubio tra estetica e smart thinking. Tecnologica e con un’efficienza senza eguali, moderna e affidabile, Oasi rappresenta oggi la miglior soluzione del segmento, vincente nel rapporto qualità/prezzo e valorizzata dalla firma di Saeco. Dotata di finiture di alto livello, Oasi è stata disegnata per non passare inosservata e per arredare gli spazi pubblici con una macchina professionale affidabile e di qualità. Il team di progettazione si è concentrato sul cuore del prodotto, realizzando una vera rivoluzione. Il gruppo caffè Saeco Gran Gusto eroga un espresso all’italiana eccellente, cremoso ed intenso. Contropistone e valvola a sfera consentono di estrarre il massimo dalla pastiglia, che viene irrorata nella sua interezza ad una pressione corretta e costante anche a dosi più limitate di caffè. La modularità della macchina permette un’ampia offerta: oltre al caffè in grani è infatti possibile inserire fino a 5 prodotti solubili differenti, gestiti da un sistema di erogazione polveri a controllo elettronico, per un totale di 42 bevande programmabili. Oasi, inoltre, è stata studiata per permettere un’operatività e una manutenzione estremamente semplici. L’organizzazione interna della macchina è razionale e facile da gestire. I distributori di bicchieri, zucchero e palette sono installati sulla parte interna della porta, sulla quale possono essere posizionati anche i sistemi di pagamento. È possibile, inoltre, avere un comodo accesso frontale a tutti i componenti interni, grazie ai pannelli reclinabili e alle due finestre sulla parte posteriore. Oasi rientra nella classe energetica A+ e presenta una caldaia in acciaio inox forgiato ispezionabile, nel rispetto delle più stringenti normative legate alla qualità dell’acqua e per garantire ottime prestazioni termiche. I pannelli frontali sono facilmente personalizzabili e retroilluminabili, con una tastiera capacitiva, anch’essa retroilluminata con display grafico 3,5’’ a colori. Disponibile in due diverse altezze, 170 cm per 400 bicchieri e 183 cm per 600 bicchieri, Oasi può essere abbinata alla gamma snack & food Saeco Artico. 10

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La gamma dei prodotti distribuiti da PVM Vending Machine si arricchisce con 4 nuove referenze: solo ingredienti di origine vegetale, di alta qualità, disponibili in pratiche monoporzioni. BON FRUIT Bontà di frutta - misto di frutta secca e disidratata con uva disidratata, ananas disidratato, mandorle, nocciole, senza glutine. BON FRUIT 2 Bontà di frutta - misto di frutta secca e disidratata con arachidi, fichi disidratati, semi di zucca, prugne disidratate, senza glutine. BATNUT - ARACHIDI - arachidi tostate e salate con sale dolce di Cervia, senza glutine. ENERJOY your Life - barretta di frutta secca e disidratata, ricca di proteine e fibre. 12

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DISTRIBUITO DA:


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ESPRESSO TIME PROPONE AI DIPENDENTI UNA REVISIONE DELLA POLITICA RETRIBUTIVA Espresso Time, gestione del trevigiano, si è impegnata in un’analisi della sua politica retributiva, facendo delle proposte concrete ai dipendenti. In controtendenza con il mercato, ha affrontato l'argomento non in un’ottica di saving, ma investendo risorse nella sua forza lavoro. La Direzione di Espresso Time ha infatti sentito l’esigenza di procedere ad una analisi e revisione delle politiche e prassi retributive adottate nei confronti dei propri dipendenti (80 persone circa), con l’obiettivo di migliorare l’equità interna e di stimolare, anche attraverso il ricorso a strumenti di incentivazione, comportamenti funzionali al raggiungimento degli obiettivi aziendali. Come in ogni gestione storica, anche in Espresso Time coesistono prassi retributive di approccio personalistico, accanto a prassi, adottate più di recente soprattutto per i nuovi assunti, maggiormente omogenee per ruolo ricoperto. Una situazione non ottimale, dal punto di vista dell'equità. Inoltre, storicamente non è mai stato adottato alcun sistema di incentivazione. Per cui l'analisi sul sistema retributivo di Espresso Time si è focalizzato su tre dimensioni: 1) Equità - è stata applicata un'equità retributiva, riposizionando i livelli e quindi il RAL, ai ruoli di tutti i collaboratori. In tal modo i livelli retributivi delle singole persone sono ora assimilabili a parità di ruolo ricoperto 2) Modalità retributive - Gli strumenti e le prassi retributive adottate sono state ripianificate in modo coerente all’attività svolta ed al ruolo ricoperto. Le azioni si concentreranno sulle indennità di trasferta, i buoni pasto e la gestione degli straordinari 3) Piano incentivi - Volto a premiare la qualità

Infine, con la volontà di rispondere in modo sempre più efficace alle necessità dei propri collaboratori, Espresso Time ha deciso di arricchire il proprio sistema retributivo, utilizzando al massimo le agevolazioni fiscali previste dalla normativa vigente. A tale ha deciso di realizzare un Piano Welfare Aziendale costituito dall’offerta di beni e servizi di utilità sociale, finalizzati a rispondere efficacemente ad esigenze di carattere non direttamente economico dei propri collaboratori ed a sostenere il potere di acquisto degli stessi.

ZUEGG ACE SUCCO SENZA PREGIUDIZI AGGIUNTI, DEDICATO AL ROMA PRIDE Oltre 10.000 persone hanno sfilando per le vie della capitale in occasione del Roma Pride 2019, l'annuale corteo per i diritti LGBT. Dopo anni di polemiche, il Pride non fa più scandalo, un segno di come la variegata comunità di persone lesbiche, gay, bisessuali, trans, queer, intersessuali, asessuali, non binarie, genderfluid, drag queen e drag king, siano semplicemente identità dell'attuale società.

Non stupisce quindi che Skipper, uno dei brand più noto di casa Zuegg, presenti un succo di frutta dedicato alla manifestazione. Cristian Voltolini, marketing manager Zuegg, ha dichiarato: “Partecipiamo al Pride perché non permettiamo a nessuno di dirci come essere né ci permettiamo di dirlo a qualcun altro. Perché la libertà la augureremmo anche al nostro peggior nemico e, in fondo in fondo, perché preferiamo ballare al Pride che stare seduti ai convegni”.

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PARTNERSHIP TRA SPINEL E BIANCHI INDUSTRY IN BRASILE I nostri corrispondenti esteri ci avvisano che Spinel esporrà al Fispal Café 2019, che si è tenuto in Brasile dall’11 al 14 giugno nei padiglioni dell’Expo Center Norte di San Paolo. In quella sede ci sarà la conferma dell’importante collaborazione fra Spinel e Bianchi Industry per la commercializzazione dei loro prodotti nel mercato brasiliano. In particolare, durante la fiera, ci sarà un focus sui modelli JESSICA e JASMINE di Spinel e il modello GALA di Bianchi, con il macinino elettrico, prodotti certificati Inmetro e 100% Made in Italy.

CAFFÈ BORBONE SI AGGIUDICA LE DUE STELLE DALL’INTERNATIONAL TASTE INSTITUTE Caffè Borbone si aggiudica le due stelle dall’International Taste Institute, leader nella valutazione e certificazione TASTE 2019, che prova migliaia di prodotti alimentari e bevande di consumo provenienti da circa cento Paesi. Massimo Renda, presidente esecutivo del brand, ha dichiarato: "Due stelle su tre, è un grande risultato, il nostro caffè Don Carlo Miscela Oro, compatibile con macchina 'A modo mio' fa parte della categoria Food&Drink per consumatori dell’exiTQi, che nel 2019 ha testato oltre 15.000 prodotti". Una recente inchiesta realizzata da un'emittente nazionale, ha sentenziato che il caffè che si beve a Napoli è tra i peggiori al mondo. "Per ironia della sorte - continua Massimo Renda - abbiamo ricevuto questo premio che sancisce proprio il contrario e ne siamo più che fieri. Caffè Borbone vuole dimostrare che il caffè bevuto a Napoli è uno dei migliori e che la tradizione partenopea avrà sempre un carattere universale".

ARETAIL ENTRA A FAR PARTE DI PTA GROUP E SMART BUILDINGS S.R.L. ARetail entra a far parte di PTA Group e Smart Buildings S.r.l., due aziende molto attente nel valutare progetti innovativi all’interno del panorama delle startup italiane e non solo. PTA Group da oltre 25 anni offre servizi d’intrattenimento per i centri commerciali. Con una solida presenza in più di 650 Centri Commerciali, tra Italia ed estero, PTA Group è in grado di recepire i bisogni e le aspettative delle Aziende e tradurle in piani marketing “su misura” per il proprio target. Il Gruppo è presente con filiali e società affiliate in Francia, Spagna, Portogallo, Regno Unito, Stati Uniti e con servizi organizzati direttamente dalla sede italiana in Austria, Olanda e Svezia. La Società opera anche in Medio Oriente attraverso un partner locale. SMART BUILDINGS S.r.l. si occupa di attività di Project Finance, General Contractor e sistemi "chiavi in mano" e, precisamente: funzioni di promotore e/o di società di progetto in iniziative di project finance, nel settore pubblico e privato; funzioni di general contractor; agenzia e commercializzazione di apparecchiature e sistemi a tecnologia avanzata. Alla guida di ARetail rimane il fondatore e CEO Walter Biason, che racconta: “Per noi essere entrati a far parte di queste realtà è l’ennesima conferma che le scelte fatte, per sviluppare l’Automated Retail in modo innovativo e con merceologie nuove per questo settore, ci stanno portando nella giusta direzione. Avevamo già avuto le prime conferme a Gennaio al CES di Las Vegas quando avevamo presentato ad un pubblico internazionale la nostra idea di vending machine e di Automated Retail. Oggi ARetail si arricchisce di una struttura di persone competenti e di conoscenze specifiche che ci permetteranno di affrontare progetti importanti con la stessa affidabilità e serietà che ci hanno contraddistinto fin dall’inizio della nostra attività”

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ELKEY BUBBLE 4.0 APRE AL FUTURO E BENEFICIA DEI CONTRIBUTI INDUSTRIA 4.0 ELKEY, con l’obiettivo di andare verso la tecnologia dell' “Internet of Things”, ha lanciato nel mercato la nuova versione del sistema di pagamento BUBBLE 4.0, unico nel mercato per tutte le funzioni e caratteristiche che ingloba: - Invio automatico dei dati dei corrispettivi, senza di altri software - Vendite tramite smartphone con l’APP MYBUBBLE - Gestione tessera sanitaria per discriminare la vendita di prodotti per adulti dalle Vending Machine - BUBBLE AGE CONTROL - Controllo da remoto delle macchine (telemetria) - Gestione tabelle prezzi con infinite variabili di fasce orarie, sconti, bonus… Grazie a queste caratteristiche BUBBLE 4.0 RISPONDE AI REQUISITI RICHIESTI AI BENEFICI DELL’INDUSTRIA 4.0 e permette ai gestori di proporre ai propri clienti un prodotto evoluto, in grado di crescere e di adattarsi ai progetti più complessi, e di trasformare ogni macchinetta in un oggetto intelligente.

SERENISSIMA RISTORAZIONE SCEGLIE CAFFÈ VERGNANO PER IL BRAND PAUSA CAFFÈ Serenissima Ristorazione, realtà italiana leader nel settore della ristorazione commerciale e collettiva, ha scelto Caffè Vergnano come partner per il suo brand Pausa Caffè.Per Serenissima Ristorazione il team di Caffè Vergnano ha sviluppato un progetto personalizzato che comprende una gamma completa di prodotti e merchandising. La gamma Pausa Caffè sarà distribuita in tutta Italia negli oltre 55 punti vendita dell’azienda e comprende una miscela creata su misura in sacco grani da 1 kg composta da 80% arabica e 20% robusta. “Siamo veramente orgogliosi di essere stati scelti da un’azienda prestigiosa come Serenissima Ristorazione” dichiara Enrico Vergnano, Direttore Ho.Re.Ca. Italia per l’azienda: “Per loro abbiamo messo a disposizione oltre 135 anni di esperienza nel mondo del caffè e sono certo che la sinergia che si è creata rappresenti il punto di partenza per una collaborazione di successo”. Il Direttore Acquisti di Serenissima Ristorazione Giulia Putin, ha sottolineato: “Gustarsi un caffè al mattino o dopo pranzo non è solo un’abitudine in Italia, è una tradizione. Un momento importante nell’arco della giornata per tutti i nostri clienti. Per questo noi di Serenissima Ristorazione ci impegniamo ad offrire spazi confortevoli e partner d’eccellenza che possano far vivere ai nostri clienti un vero momento di gusto e relax. Scegliamo sempre con cura i nostri fornitori selezionando prodotti e materie prime di altissima qualità, ed è per questo che siamo lieti di dare il benvenuto sui nostri banconi alla nuova miscela realizzata per il nostro brand Pausa Caffè.

PARTNERSHIP COMMERCIALE NEL VENDING TRA AMICA CHIPS E PERFETTI VAN MELLE Amica Chips e Perfetti Van Melle hanno siglato un accordo di collaborazione commerciale. A partire dal primo settembre, la distribuzione dei prodotti a marchio Amica Chips nel canale vending saranno concessi in esclusiva a Perfetti. Amica Chips ha comunicato ai suoi clienti che, grazie alla capillare rete vendita del nuovo partner, è certa di poter ulteriormente migliorare il servizio e che nulla verrà modificato rispetto a quanto concordato per l'anno in corso, pertanto le condizioni attualmente applicate rimarranno confermate anche per le future consegne da parte di Perfetti.

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IPERAMMORTAMENTO 2019, IL VIDEO DI CONFIDA La Circolare del MISE n. 177355 del 23 maggio 2018 ha chiarito che il beneficio fiscale dell’iperammortamento legato al Piano Nazionale Impresa 4.0 è applicabile anche ai distributori automatici interconnessi. La legge di Bilancio di quest’anno (Legge 30 dicembre 2018, n. 145 art. 60 e 61) ha prorogato per tutto il 2019 il beneficio suddividendolo in 3 scaglioni di ammortamento cui il primo (investimenti 2019 entro i 2,5 milioni) prevede un iperammortamento del 270% con un risparmio del 41% sugli investimenti effettuati. CONFIDA, per fornire ai propri associati tutte le informazioni e gli strumenti necessari a cogliere questa opportunità, ha dato vita a: 1) Uno Sportello Informativo Impresa 4.0: www.confida.com/sportelli-associati/sportello-impresa-4-0/ 2) Un accordo con l’ente certificatore ICIM che offre informazioni, pre-assessment dei requisiti e perizie a condizioni agevolate: www.confida.com/convenzioni/icim/ 3) Un video informativo

YOGA, NUOVA REFERENZA VENDING AL GUSTO "PESCA LIMONE" Conserve Italia ha inserito in gamma una nuova referenza che va a completare l'offerta nella linea PET ml 250. Con il gusto Yoga “Pesca Limone” si vuole presidiare il mercato con un’offerta distintiva e unica, tanta frutta in una pratica confezione richiudibile, in esclusiva per il canale vending. Una ricetta dissetante, fresca e profumata, una bevanda dal forte appeal; il prodotto è già disponibile alla vendita e si inserisce nel listino 2019 del canale vending: Gamma nettari e bevande Yoga: Ace, Ananas, Arancia Rossa, Bosco Mix, Pesca nettare, Pesca Mango, Pesca Limone, Pera nettare, Pera Limone Gamma bevande funzionali Yoga: AQ Viola, Frutta & Fibre Gamma 100% Yoga: Spremuta Arancia (da fresco) Gamma 100% Valfrutta: Frullato Veggy (frutti di bosco, barbabietola, carota nera) Gamma BIO Valfrutta: Pera Italiana, Pesca Italiana

LA PROMOZIONE DI BILT PER SMALTIRE GLI ADDOLCITORI A COSTO ZERO L'attenzione alla sostenibilità ambientale nel vending è ai massimi livelli e Bilt lancia una nuova iniziativa green. Bilt è il primo smaltitore specifico per gli addolcitori in uso nel vending. È regolarmente iscritto all’albo gestori ambientali ed è quindi autorizzato a trattare e trasformare tutti gli addolcitori raccolti. Smaltire correttamente un addolcitore richiede diversi passaggi: prima di tutto, gli addolcitori esausti devono essere lavati, quindi smontati. Vengono separati i vari componenti come il carbone attivo, le resine, i filtri, la plastica, l’acciaio e l’ottone. I metalli vengono avviati in fonderia, le plastiche macinate e riutilizzate per componenti in altri settori merceologici, le resine inviate all’inceneritore per produrre energia (la resina è uno di quei componenti che produce più energia di quella che serve per distruggerla). Grazie a questo processo di recupero, Bilt è in grado di garantire a tutti i gestori l’inquinamento ZERO. A scopo puramente promozionale, Bilt offre a tutti gli operatori del vending il servizio di smaltimento (con formulario) a costo ZERO per i mesi di Luglio, Agosto e Settembre 2019.

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PLASTICA MONOUSO PUBBLICATO IL TESTO DELLA DIRETTIVA SULLA GAZZETTA UFFICIALE DELL’UE Mercoledì è stato pubblicato sulla gazzetta ufficiale dell’Unione Europea il testo della Direttiva (UE) 2019/904 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 giugno 2019 sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente. Le disposizioni della Direttiva entreranno in vigore il prossimo 2 luglio. La Direttiva Europea: non abolisce i bicchieri monouso in plastica utilizzati nel vending né impone di sostituirli con quelli in carta ma all’art. 4 prevede una “riduzione del consumo” dei bicchieri monouso entro il 2026 in tutti i canali distributivi; non abolisce le bottiglie in plastica ma prevede nuovi requisiti di fabbricazione (art.6) per cui le bottiglie dovranno essere prodotte con un minimo del 25% di plastica riciclata entro il 2025 e i tappi dovranno rimanere attaccati alle bottiglie. L’art 9 prevede inoltre che la raccolta differenziata per il riciclaggio delle bottiglie in PET raggiunga l’obiettivo del 77% entro il 2025; impone un divieto di immissione sul mercato a partire dal luglio 2021 di alcuni prodotti monouso in plastica tra cui: cotton fioc, posate, piatti, cannucce, agitatori per bevande, aste per palloncini, contenitori per alimenti in polistirolo espanso. Si segnala tuttavia che le previsioni della Direttiva NON sono immediatamente applicabili in Italia come negli altri Stati Membri. Sarà necessaria una legge nazionale che gli Stati dovranno approvare entro 3 luglio del 2021. In vista della legge nazionale italiana, CONFIDA continuerà la sua attività a difesa dei prodotti monouso utilizzati nel vending.

LATTERIA SOCIALE MERANO LANCIA YOVÌ, LA NUOVA LINEA DI DRINK YOGURT PER IL VENDING Latteria Sociale Merano, azienda altoatesina da oltre cinquant’anni leader nella produzione di yogurt di alta qualità, lancia Yovì, la nuova linea di drink yogurt pensata per il canale vending. Una nuova gamma, con una nuova grafica, realizzata con il latte 100% dell’Alto Adige, Yovì contiene 10 miliardi di fermenti lattici vivi e il 30% di zucchero in meno rispetto alla media dei prodotti simili presenti sul mercato. Le vitamine B e D presenti in questo prodotto aiutano il buon funzionamento del sistema immunitario; i fermenti lattici vivi regolano l’attività intestinale e il 30% di zucchero in meno, equiparabile a -2 zollette per bottiglietta, permette di ridurne drasticamente il consumo. Yovì è disponibile nel canale vending nel formato da 200 ml nei seguenti gusti: - Banana; Carota e Arancia; Fragola; Frutti di Bosco - Lime e Zenzero; Ribes, Mirtillo e Melograno; Pesca

ORISTANO, LA SECONDA TAPPA DEL ROAD SHOW DI CAFFÈ TOSCANO Venerdì 28 giugno si è tenuta in Sardegna la seconda tappa del Raod Show 2019 di Caffè Toscano, brand di riferimento di Grillo Pod Services. L'evento è dedicato a tutti i gestori dell'isola. Durante l'incontro verranno presentati i due sistemi chiusi "Segni d'Arte" e "Esprexo". Saranno presenti all'incontro anche i partner di grande esperienza che hanno affiancato Caffè Toscano in questi due progetti: Evoca e Spinel. La tappa sarda del road show ha avuto luogo vicino ad Oristano, nella splendida cornice della Locanda da Renzo a Siamaggiore e ha preceduto gli eventi in programma a Bari, Roma e Livorno. Ulteriori date e località per il Nord Italia sono in via di definizione.

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KIMBO CHIUDE IL 2018 CON FATTURATO IN CRESCITA A 187,8 MILIONI DI EURO. Il 2018 è stato un anno di numeri importanti per Kimbo che, con fatturato lordo pari a 187,5 milioni di Euro e una crescita del + 2,3% rispetto al 2017, si è confermato secondo player italiano nel canale retail in Italia. In crescita del 13,7% anche iI fatturato estero, che rappresenta ormai il 22% del turnover complessivo. Ottimi risultati anche per L'EBITDA, pari a circa 16 milioni di euro, che corrisponde al 9,3% del fatturato netto, mentre l'EBIT 2018 raggiunge circa gli 11 milioni di euro, ossia il 6,4% del fatturato netto. Una crescita significativa che ha portato Kimbo a chiudere il 2018 con una posizione finanziaria netta positiva per 21,8 milioni di Euro e che conferma una strategia di successo innanzitutto all’estero, tramite investimenti in comunicazione e distribuzione focalizzati su mercati specifici, finalizzati alla costruzione del brand, presente ormai in circa 80 Paesi nel mondo.

CONFIDA PER IL TERZO ANNO A CRESCO AWARD CON IL PREMIO “VENDING SOSTENIBILE" All’interno di CRESCO Award, un premio organizzato da Fondazione Sodalitas in collaborazione con ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) per la promozione dello sviluppo sostenibile dei territori, CONFIDA ha realizzato per il terzo anno consecutivo il “Premio Vending Sostenibile”. Il Premio Vending Sostenibile di CONFIDA verrà assegnato al Comune che avrà saputo valorizzare le potenzialità offerte dalla distribuzione automatica per migliorare la sostenibilità ambientale e la qualità della vita delle persone, creando così una importante occasione per dare visibilità al contributo dato dal nostro settore in una prospettiva di attenzione al territorio e alla collettività. Le prime due edizioni sono state vinte da: - 2017: Comune di Conegliano Veneto (TV) con il progetto “Bar solidale per un territorio sostenibile” - 2018: Comune di Latronico (PZ) con il progetto “La banca del riciclo”

NUOVA RICETTA INSALATA DI POLLO SIMMENTHAL NEL CANALE VENDING La ricetta Farro e Verdure dell’Orto, uno dei più grandi successi delle Insalate di Pollo Simmenthal, da oggi è presente anche nel canale vending e andrà a completare l’attuale gamma composta dalle Insalatissime Rio Mare con le varianti Cous Cous e Mais. Il sapore unico del tonno Rio Mare e la tenerezza del pollo Simmenthal sono sapientemente abbinati a fragranti verdure e arricchiti con gustosi legumi. Pronte da gustare in qualsiasi occasione, grazie alla confezione salva sapore che ne preserva la freschezza, il gusto e le proprietà nutritive, senza alcuna aggiunta di conservanti. Ideali per una pausapranzo in ufficio o al parco, o una cena veloce e leggera, queste insalate pronte si propongono come una variante gustosa, genuina e bilanciata. Le referenze, tutte da provare, per il canale vending sono: Insalatissime Cous Cous e Tonno: La variante al cous cous è ideale per chi ama i sapori piacevolmente sorprendenti perchè il gusto amabile ed esotico del cous cous è insaporito da buon tonno e stuzzicanti verdure, sapientemente combinate secondo la tradizione mediterranea. Insalatissime Mais e Tonno: La variante Mais e Tonno è ideale per chi ama i sapori delicati, perchè Il gusto intenso del tonno ben si lega con quello dolce del mais, delle carotine e dei piselli. Insalate di Pollo, Farro e Verdure dell’Orto: L'esperienza di Simmenthal nella selezione del pollo, si unisce al gusto delicato del farro e a verdure selezionate quali carote, ceci e piselli.

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COGES CONNETTITI ALL'INTERNET OF VENDING CON LE NUOVE FUNZIONI DI NEBULAR Smartphone, telemetria, Internet of Things (IoT): viviamo in un mondo iperconnesso, in cui persone e dispositivi tecnologici comunicano tra loro senza sosta. Anche nel Vending la connettività può semplificarci la vita e migliorare il nostro lavoro: questa è la filosofia adottata da Coges con Nebular, il servizio online che rappresenta il “gemello digitale” del sistema di pagamento Engine. Grazie alla lunga esperienza dell’azienda vicentina nella progettazione di soluzioni innovative per la distribuzione automatica, oggi Nebular si arricchisce di nuove funzioni per migliorare ulteriormente la vita professionale di tutte le Gestioni, senza perdere di vista il tema ancora attuale dell’Iperammortamento. I cambiamenti che investono la nuova versione di Nebular sono numerosi e coinvolgono a 360° gli elementi più essenziali della Gestione vending: dalla programmazione dei sistemi di pagamento al rimborso del credito via cloud, passando per l’aggiornamento del database per i sistemi a contante, il planogramma e la gestione prodotti online. La relazione tra Coges e i suoi clienti continua anche dopo la vendita del prodotto: in questo senso, l’aggiornamento di Nebular trasferisce il portale tecnico online consentendo la creazione, la modifica e l’invio di parametri e configurazioni da remoto al sistema di pagamento. Diventa inoltre possibile l’aggiornamento remoto del firmware del sistema master e delle periferiche e la gestione di guasti tecnici ed allarmi raggruppando, se necessario, i distributori automatici secondo etichette personalizzate e inviando a ciascuno le modifiche appena fatte. Consapevole del delicato ruolo assunto dai rimborsi del credito all’interno della Gestione Coges, con Nebular, ha deciso di renderli ancora più semplici attraverso due modalità preimpostate (vendita gratuita e ricarica da remoto della chiave) e la possibilità di controllare in ogni momento lo storico. In caso di mancata vendita, sarà possibile inviare un rimborso all’utente direttamente dal proprio ufficio, associandolo ad una specifica chiave MyKey che lo riceverà al successivo inserimento nel lettore di chiave, il tutto senza perdite di tempo o rischio di errori dovuti alla gestione del contante. Per monitorare le performance delle vending machine ed incrementare le entrate, Nebular permette ora di gestire il database dei prodotti attraverso un intuitivo planogramma. Nebular è inoltre compatibile con i principali software gestionali diffusi nel mercato del vending. Con la versione 2.0 di Nebular, Coges ha reso ancora più smart la chiavetta MyKey. Grazie a Nebular, è ora possibile visualizzare da remoto e in tempo reale il credito, nonché lo storico di tutte le vendite e tutte le ricarica effettuate da ogni singola chiave. Allo stesso tempo Nebular rende più intelligenti le periferiche per il riconoscimento del contante, incorporando l’aggiornamento da remoto dei database di monete della gettoniera rendiresto Unica, e delle banconote dei lettori di banconote Creos e Lithos, consentendo l’accettazione di nuovo contante e prevenendo la circolazione di falsi. Nebular è pensato per offrire sempre più mezzi di pagamento agli utenti finali: per questo motivo include una piattaforma di pagamento aperta che potrà integrare anche carte di credito ed App appartenenti a terze parti, oltre all’app per smartphone Pay4Vend, già supportata. Infine, Nebular mette il Gestore nella condizione di poter usufruire dei vantaggi previsti dalla legge per l’Iperammortamento: compresa nel pacchetto, Coges offre una consulenza dedicata che fornisce un’autocertificazione precompilata del bene “Industria 4.0”.

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I 40 ANNI DI CONFIDA: IL COMUNICATO UFFICIALE DELL’ASSOCIAZIONE “Il 13 luglio del 1979 nasceva CONFIDA, l’Associazione Italiana Distribuzione Automatica. I rappresentati delle tre principali componenti del mercato: i gestori del servizio, i fabbricanti di distributori e i produttori alimentari firmavano a Milano, davanti al notaio Angelo Mascia, la costituzione dell’associazione. I primi approcci tra le componenti del mercato erano già avvenuti l’anno prima, nel 1978, quando nacque l’idea di dar vita ad una manifestazione dedicata alla distribuzione automatica (MIDA – Mostra Italiana della Distribuzione Automatica) che fu l’occasione per dibattere dei temi cruciali per lo sviluppo del settore. Il 28 maggio del 1979, i rappresentanti dei Gestori, riuniti presso l’Unione Commercianti di Milano, approvarono la creazione di un’unica rappresentanza dove far confluire tutte le imprese che operavano nel Vending: gestori, fabbricanti di tecnologie e produttori alimentari. Si trattava di un’esperienza unica e decisamente innovativa per l’epoca: la creazione di una filiera dell’intero comparto della distribuzione automatica. L’obiettivo era quello di fronteggiare la crisi economica della fine degli anni Settanta e creare i presupposti per la crescita del comparto.Da allora il vending italiano è cresciuto e si è sviluppato enormemente tanto da fare dell’Italia il Paese leader a livello internazionale con un giro d’affari di 3,5 miliardi di fatturato con oltre 11 miliardi di consumazioni all’anno e 29 milioni di consumatori. Le vending machine, sempre più tecnologiche e con un’ampia offerta alimentare di qualità, oggi sono ovunque: presso uffici e fabbriche, ospedali, scuole e università, stazioni e aeroporti per un totale di 822 mila distributori installati tutta la Penisola che fanno del vending italiano la più grande catena distributiva alimentare automatica d’Europa. Anche CONFIDA è cresciuta e oggi rappresenta oltre 500 aziende del settore e promuove la più importante fiera internazionale del settore: Venditalia. Nel festeggiare il compleanno di CONFIDA, oggi vogliamo dire grazie a tutti gli uomini e le donne che in questi quarant’anni, con sacrificio e impegno, hanno fatto grande questo settore!”

PARTE DA LIGNANO SABBIADORO IL TOUR #NONTISCORDARDIME TARGATO GRUPPO ILLIRIA L'estate 2019 vede il lancio dell’iniziativa NonTiScordarDiMe targata Gruppo Illiria. Un progetto culturale e sociale itinerante, per affrontare il tema della plastica non solo in termini di sensibilizzazione al problema della sovraproduzione, ma soprattutto in termini di cultura al corretto smaltimento, per consentirne il riciclo e il riutilizzo. Il programma prevede il presidio di zone e manifestazioni ad alta frequentazione per collaborare alla raccolta della plastica diffondendo la cultura del corretto utilizzo e smaltimento. Un tour a tappe che partirà dalla spiaggia di Lignano Sabbiadoro, toccherà poi l’arenile di Grado, Pordenone in occasione di PordenonePedala, Friuli DOC a Udine, la Corsa dei Castelli a Trieste, per concludersi nuovamente a Udine in occasione di Telethon 2019, presidiando così luoghi e manifestazioni più rilevanti del Friuli Venezia Giulia. Un Green Team Illiria, composto da quattro persone dotate di carrello ecologico, diffonderà la cultura del corretto smaltimento recuperando al bisogno la plastica abbandonata. Gruppo Illiria si impegna in prima linea a promuovere l’economia circolare e sostenere una corretta cultura verso i materiali plastici. Arenili e manifestazioni, infatti, vedranno la presenza di grandi cestini in rete elettrosaldata per la raccolta di PET: per ogni bottiglia raccolta, Illiria stanzierà un importo di 10 centesimi a favore di un progetto ambientale che verrà svelato nei prossimi mesi.La bontà del progetto ha inoltre ottenuto il Patrocinio di ARPA FVG e l’utilizzo del logo ufficiale della “Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile del Fvg”.

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AL G20 IN GIAPPONE SI DISCUTE DEL PROGETTO DI CDA SUL RICICLO DEI FONDI DI CAFFÈ Il progetto di CDA, Cattelan Distributori Automatici per il recupero e il riutilizzo dei fondi di caffè trasformati in pellet come fonte energetica nelle stufe pirolitiche, già premiato in passato in Italia con il Good Energy Award, è arrivato sul tavolo dei ministri economici riuniti l’8 e il 9 giugno a Tsukuba per il G20 del Giappone. Per il valore scientifico dello studio, nato dalla collaborazione dell’azienda con l’Associazione Animaimpresa e con il Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università di Udine (tramite lo spin-off Bluecomb) e il carattere di economia circolare, il caso è stato scelto dal Ministero dello Sviluppo Economico tra le best practice italiane per l’Inventory of Business examples for sustainable and inclusive growth – Esempi di crescita economica sostenibile ed inclusiva e sarà pubblicato sul sito del METI, il Ministero dell’Economia del Commercio e dell’Industria giapponese. Dichiara Fabrizio Cattelan, CEO di CDA: “Orgogliosi di questa opportunità, che premia la filosofia di un’azienda che deve certo fare utili e fatturato ma che si impegna per la propria comunità, per l’ambiente, per la sostenibilità. Non saremo fisicamente in Giappone, ma ci terremo aggiornati da qui sulla presentazione del progetto che rappresenta, pensiamo, un’opportunità di vetrina internazionale anche per la nostra regione e la sua economia”.

CRESCE LA LINEA DI CAPSULE COMPOSTABILI CAFFÈ VERGNANO Caffè Vergnano presenta una nuova gamma di capsule compostabili: la linea compatibile con le macchine a uso domestico Lavazza® A Modo Mio®* Dopo il successo, di Èspresso1882 compostabile e compatibile le macchine ad uso domestico a marchio Nespresso®** , si amplia l’offerta di Caffè Vergnano buona per l’ambiente. Anche le nuove capsule, infatti, sono compostabili e smaltibili nella raccolta differenziata dell’umido senza bisogno di separare l’involucro dal caffè. Hanno ottenuto le certificazioni “OK COMPOST” di Vinçotte (ente riconosciuto a livello internazionale) e “BIOBASED” (che attesta che la capsula è costituita per almeno il 60% da carbonio di origine vegetale da fonti rinnovabili). La gamma è disponibile in 5 referenze: Arabica, Cremoso, Intenso, Napoli e Dec. Ogni confezione contiene 16 capsule contenute in un unico sacchetto con linguetta salvafreschezza. Arabica: pregiate origini di Arabica centroamericane, sapientemente miscelate e torrefatte, per una miscela esclusiva, superiore. L'aroma fruttato e leggermente acidulo della Coffeea Arabica è controbilanciato da un pizzico di Robusta che le conferisce la giusta corposità. Intenso: miscela classica, nata dal connubio bilanciato di caffè Arabica e Robusta, per un caffè vigoroso e strutturato, dal sapore unico. I profumi intensi dei migliori Robusta conferiscono alla miscela un intenso color nocciola e un gusto di carattere. Cremoso: miscela morbida e delicatamente aromatica, offre in tazza un espresso cremoso, come quello del bar. Il gusto corposo e il profumo intenso sono preservati grazie alla tostatura lenta, che esalta le qualità organolettiche delle singole origini di caffè. Napoli: miscela dal carattere forte e deciso. Un aroma pieno e fragrante con note speziate, tipiche delle origini di Robusta, dal corpo ricco e persistente con nuance leggermente amare. L’estratto si presenta con una crema ben compatta, persistente con tonalità bruno ambrate. Dec: selezione delle migliori origini di Arabica e Robusta, decaffeinate, rende questa miscela leggera e aromatica. Le origini di Robusta asiatiche ne rafforzano il carattere e le conferiscono un aroma rotondo.

*Le capsule sono compatibili con le macchine ad uso domestico PICCINA, ESPRESSGO®, ÉSPRIA, FAVOLA EASY, FAVOLA PLUS, FAVOLA CAPPUCCINO, MINÙ®, SIMPLA® a marchio LAVAZZA® A MODO MIO®. LAVAZZA®, A MODO MIO®, LAVAZZA A MODO MIO®, ESPRESSGO®, MINÙ®, SIMPLA® sono marchi registrati di titolarità della Luigi Lavazza S.p.A.. Casa del Caffè Vergnano S.p.A. è un produttore autonomo non collegato, né direttamente, né indirettamente alla Luigi Lavazza S.p.A

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COGES E TRITECH PER UN VENDING SEMPRE PIÙ ECOLOGICO La recente Direttiva Europea sulla plastica ha fatto diventare la responsabilità ambientale ed il corretto smaltimento dei rifiuti temi di scottante attualità anche nel mondo del vending: a partire da Gennaio 2021 sarà infatti vietata l’immissione sul mercato di posate di plastica monouso e prodotti similari avviando la loro sostituzione con materiali più ecocompatibili. La Direttiva, finalizzata ad un maggiore benessere collettivo, non va tuttavia fraintesa come una generica “proibizione della plastica” che non sarebbe né pratica né utile: rimarranno infatti aperte le porte alle bottiglie di plastica PET, per le quali saranno comunque imposti ambiziosi obiettivi di riciclo e nuovi requisiti di fabbricazione. Nella distribuzione automatica la plastica, oltre ad offrire vantaggi in termini di costi, garantisce integrità del prodotto ed igiene per il consumatore. Non è tuttavia possibile trascurare la gestione dell’enorme volume di rifiuti prodotti: sarà infatti richiesto agli stati membri dell’Unione Europea di adottare delle misure di sensibilizzazione verso il corretto riciclo, quali ad esempio sistemi di deposito e cauzione. Oltre a rappresentare un valore aggiunto, il corretto trattamento dei rifiuti diventa quindi sempre di più una necessità per il Vending. In questo senso Tritech by Fas e Coges collaborano da tempo ad una soluzione tecnologica in grado di trasformare la plastica stessa in una risorsa per la Gestione e per l’utente finale, grazie ad un suo corretto processo di riciclo. Il problema dello stoccaggio dei rifiuti presso la locazione ed il corretto avvio al processo di trattamento viene risolto dai compattatori e trituratori Tritech Touch, strumenti utili a semplificare e, grazie all’integrazione con i sistemi Coges, incentivare una corretta raccolta differenziata. Affiancandosi in batteria con i distributori automatici di bevande e snack, i sistemi Tritech Touch riducono infatti fino all’85% il volume dei rifiuti in plastica ed alluminio, abbattono i costi di logistica facilitando la raccolta e favoriscono, allo stesso tempo, una piacevole sensazione di pulizia sul luogo di consumo grazie a rifiuti nascosti e sanificati in automatico. Per stimolare il corretto comportamento degli utenti, anche in linea con la Direttiva europea, è possibile integrare le macchine Tritech Touch con i sistemi cashless Coges Engine, compatibili con le classiche chiavi MyKey o supporti Mifare. In questo caso è possibile accreditare un bonus sulla chiave dell’utente per ogni prodotto riciclato correttamente, coinvolgendo il consumatore per un comportamento sempre più ecologicamente responsabile e per una gestione più intelligente dello smaltimento dei rifiuti. Il credito “restituito” all’utente svolge pertanto la funzione di cauzione per l’imballo del prodotto. L’integrazione tra le periferiche cashless inserite nella Tritech Touch ed il sistema di pagamento Coges presente nelle vending machine della stessa batteria consente inoltre di accreditare il bonus solo per i rifiuti provenienti dalla stessa locazione. La comunicazione con l’utente finale è resa possibile dallo schermo Touch della Tritech, utile anche per veicolare altre comunicazioni aziendali o commerciali.

La tecnologia diventa quindi uno strumento per offrire una pausa caffè più vicina alle esigenze ambientali, consentire una concreta prevenzione all’accumulo di rifiuti e diffondere un’abitudine ecologica di riduzione e riciclo. Tritech by Fas e Coges rilanciano questa soluzione con l’ambizione di essere di stimolo ad una distribuzione automatica più rispettosa dell’ambiente ed in grado di anticipare le richieste sempre più esigenti in tema ambientale di locazioni e bandi pubblici, a vantaggio degli operatori vending e degli utenti finali.

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PERSONAGGI DEL VENDING

PERSONAGGI DEL VENDING INTERVISTA CON SABRINA GALLETTI

SABRINA GALLETTI È UNA PROFESSIONISTA MOLTO APPREZZATA NEL SETTORE DEL VENDING, COMPARTO IN CUI LAVORA DA 15 ANNI E PER REALTÀ MOLTO IMPORTANTI. GRAZIE A COME HA SAPUTO VESTIRE IL RUOLO DI RESPONSABILE GRANDI CLIENTI, È UNA DELLE POCHISSIME FIGURE COMMERCIALI AD AVER OTTENUTO UN AVATAR SUL PORTALE FANTAVENDING. POTERLA INTERVISTARE SIGNIFICA APRIRE UNA FINESTRA SUL MONDO DEGLI APPALTI E 32

DEI GRANDI GRUPPI DI GESTIONE, ARGOMENTI DI CUI SI CHIACCHIERA MOLTO, MA CHE NON SONO QUASI MAI DISCUSSI DA CHI NE HA REALMENTE LA RESPONSABILITÀ OPERATIVA. SABRINA GALLETTI DA POCHI MESI HA ACCETTATO UNA NUOVA SFIDA PROFESSIONALE ENTRANDO NELLA SQUADRA DI FOOD24, UN’OTTIMA OCCASIONE PER PARLARE DI UN SERVIZIO IN GRANDE ASCESA E CHE STA RISCUOTENDO MOLTO INTERESSE DA PARTE DELLE AZIENDE: LA MENSA AUTOMATICA.


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INTERVISTA CON SABRINA GALLETTI Seppur giovane, operi nel settore da diversi anni. Quali sono state le tappe del tuo cammino nel vending? Sono entrata in questo settore nel 2004 in Liomatic, quando ho accettato un contratto della durata di sei mesi legato al mondo OCS. Un progetto che poi non ho sviluppato, perché mi sono da subito

appassionata al mondo del vending automatico. In quegli anni l’OCS rappresentava un segmento importante per l’azienda, ma non è mai stato davvero nelle mie corde. Devo dire che c’è stata anche la complicità del direttore della filiale Liomatic di Terni (la seconda per importanza del gruppo), nella quale ho iniziato e che mi ha messo in mano un “pacchetto vending” che in quei sei mesi ho iniziato a sviluppare, accantonando l’OCS.

PERSONAGGI DEL VENDING GALLETTI

Qual è stato il tuo primo cliente importante? Il mio primo cliente di un certo peso è stata un’azienda che oggi ha una denominazione sociale diversa, ma che all’epoca si chiamava Zeuna Starker, nella quale Liomatic cercava di entrare da diversi anni. Ricordo che quel giorno, con il Responsabile Vending di filiale, siamo arrivati all’azienda, davanti ai cancelli e gli ho detto: “Ci hai provato parecchie volte, tu mi aspetti in macchina, io salgo” e sono uscita dopo un’ora e mezza con il numero 33


• DAITALIA 135 AGOSTO/SETTEMBRE 2019 di telefono del responsabile della produzione, con il quale avrei poi deciso dove installare i distributori. Erano dodici macchine: una bella locazione, per la realtà di Terni. Come è proseguita la tua carriera in Liomatic? Dalla filiale di Terni, dopo un paio d’anni, ho cominciato a girare molto di più l’Italia, in concomitanza con le varie aperture di filiale di Liomatic. Ho seguito, ad esempio, l’apertura della filiale di Ascoli, poi ho cominciato a gestire un aspetto tanto chiacchierato come quello dei ristorni, andando a parlare con i clienti per riuscire a “trovare la quadra”, per far tornare conti economici a volte un po’ troppo tirati. Contestualmente, ho seguito l’acquisizione di Nova Service, in particolare il passaggio dei commerciali e altre figure, affiancandoli durante le visite ai clienti. Questo è stato il mio percorso nei primi quattro anni. A quel punto, l’esigenza di Liomatic era di ottimizzare la gestione dei Grandi Clienti e abbiamo cominciato a parlarne. Tutto era in mano al Direttore dell’Ufficio Acquisti e ai suoi assistenti, ma i clienti stavano aumentando, non solo quelli attivi ma anche quelli passivi, perché Liomatic

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era riuscita ad ottenere un’espansione territoriale importante, gestiva diversi clienti in subappalto e doveva occuparsi dello sviluppo di clienti nazionali. Dal 2008 è stato quindi creato l’Ufficio Grandi Clienti ed ho iniziato ad occuparmene in prima persona. Qual era il tuo livello di autonomia in quel ruolo? Il mio livello di autonomia era piuttosto alto, il mio referente diretto era l’AD, Aimo Natali Tanci. Ho lavorato per circa 6 anni in questo ruolo, fino ad arrivare a metà 2014, quando c’è stato l’approccio con Gruppo Argenta. Nella tua scelta di passare ad Argenta ha influito il fatto che Liomatic si avviava ad un periodo difficile, culminato alla fine del 2014 con l’annuncio di un’importante fase di ristrutturazione della sua forza lavoro? No. Era qualcosa che avevo già in mente da qualche mese, anche perché le mie dimissioni sono arrivate un semestre prima dell’annuncio delle procedure di mobilità in Liomatic. Me ne sono andata con grande dispiacere, perché sono stati anni molto importanti per la mia crescita professionale, ma avevo voglia di fare qualcosa di

PERSONAGGI DEL VENDING GALLETTI

diverso in un gruppo strutturato in maniera differente e ho pensato che Argenta potesse essere quell’azienda. Con il senno di poi, non mi sono sbagliata. È stato un salto importante, perché Argenta e Liomatic appartengono a mondi molto lontani e con filosofie di business molto diverse. Liomatic è un’azienda padronale, con tutti i pro e i contro del caso. Operare in questa realtà significa lavorare in un ambiente più protettivo ed inclusivo, anche se poi la stessa protezione l’ho ritrovata, con modalità diverse, in Argenta. Ho trovato collaboratori molto disponibili e molto sinceri, quindi nel mio percorso di crescita sono state fondamentali, al di là della struttura del nuovo gruppo in cui sono andata a lavorare, le persone. In Gruppo Argenta hai vissuto in diretta un cambio di proprietà. Come si vive questa situazione dall’interno? Naturalmente il cambio di proprietà si percepisce e anche molto, perché porta con sé una tensione inevitabile, un clima diffuso di incertezza sul proprio futuro professionale, soprattutto legata al mantenimento del ruolo, perché chiunque arriva porta con sé alcuni uomini


• DAITALIA 135 AGOSTO/SETTEMBRE 2019 di sua fiducia. Anche tutta la rete che uno si è costruito intorno, potrebbe in qualche modo venir meno e quindi vengono toccati i sostegni, non solo lavorativi ma anche personali, che ognuno si è creato negli anni. Il cambio si percepisce anche perché c’è un mutamento di rotta a livello di strategia aziendale e non è facile adattarsi in fretta. Se potessi sintetizzare in soli due momenti i cinque anni in Argenta, da quello che ti è piaciuto di meno a quello che ti ha dato maggiori soddisfazioni, quali sceglieresti? L’aspetto più positivo, che mi ha portato anche a fare la scelta di oggi, è stato senz’altro il percorso di crescita professionale che ho potuto fare all’interno di Argenta. Poter portare a termine l’obiettivo che mi ero prefissata è stato molto positivo. Quello che mi è piaciuto meno, o forse che ho subito di più, è stato proprio il cambio di proprietà, perché probabilmente, con i vantaggi e gli svantaggi di diventare un’azienda europea, si perde qualcosa in comunicazione. Per chi riesce a scindere il personale dal lavorativo, questo non è un problema, va avanti senza troppe preoccupazioni. Per me, che sono “passionale” rispetto al lavoro, non è stato semplice.

Con quale ruolo sei entrata in Argenta? L’hai mantenuto? Sono entrata in Argenta come National Key Account. Ho mantenuto questo ruolo fino al termine del mio percorso, con l’eccezione di una parentesi (2015-2017) durante la quale, a causa di un riassetto territoriale, ho ricoperto un ulteriore incarico, la responsabilità commerciale dell’area Centro, che interessava più regioni, inclusa la Sardegna. Coordinare una forza commerciale e svolgere il ruolo di National Key Account, sono due mansioni molto diverse. Come hai vissuto questa esperienza? Il ruolo è molto interessante perché, se il National lavora in autonomia, è un po’ un solitario ed ha poche occasioni di confrontarsi (se non con il diretto superiore e i pochi colleghi), il responsabile commerciale viene messo nelle condizioni di “stare dall’altra parte”, quindi dare supporto e, contestualmente, ricevere anche tanto. Avere a che fare con i commerciali significa mettersi in continua relazione con tante teste diverse e da ognuno di loro si imparano molte cose. È stata un’occasione di crescita personale? Sì, assolutamente. Impari anche a rapportarti

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in maniera diversa, a non essere tu a dover ottenere direttamente dei risultati, ma creare le condizioni affinché altri possano farlo. Cosa vuol dire essere donna nel mondo del vending, anche con un ruolo di un certo peso? Essere donna, con un incarico come il mio, credo offra più vantaggi che svantaggi, se si riesce a ottimizzare i vantaggi che il mio ruolo porta. Perché essere donna spesso significa, nel momento in cui telefoni per prendere un appuntamento, rispetto a un mio collega uomo, non vedersi mai rifiutare un incontro, vuoi per galanteria, vuoi per curiosità. Di contro, ogni volta che mi siedo davanti a un cliente, mi accorgo che c’è sempre un po’ di diffidenza. Lì fatichi un po’ di più. Quale credi che sia la dote principale che deve avere un commerciale? Ascoltare. Cercare di capire chi si ha di fronte e poi cercare di soddisfare le sue esigenze. È una caratteristica che ti appartiene o l’hai sviluppato con gli anni di attività? Sicuramente in parte è innato, ma l’ho anche affinato grazie alle esperienze lavo-

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• DAITALIA 135 AGOSTO/SETTEMBRE 2019 rative, soprattutto quelle sul campo. Ho fatto anche della formazione mirata ed è servita, ma la scuola migliore è quella pratica, nel quotidiano del lavoro. Anche perché non c‘è tecnica che tenga davanti a un cliente arrabbiato! Si dice sempre che “vendere è vendere”. Secondo me, invece, seguire i grandi clienti nazionali è “un altro sport” rispetto al commerciale che tratta le piccole locazioni. Confermi questa mia idea? Assolutamente sì. Me ne sono accorta non tanto quando io ho fatto il passaggio, perché è stato graduale, ma durante la mia esperienza come Responsabile Commerciale dell’area Centro. Mi sono trovata a rapportarmi con i commerciali di zona e mi sono accorta che le dinamiche, i tempi e i discorsi fatti con i clienti, sono completamente diversi. Quanto è importante l’appoggio da parte della società quando vai a parlare con un cliente nazionale? Pesa per un buon 50%. Perché il 50% è tuo nella misura in cui devi essere brava a trasmettere la politica aziendale, a capire quali sono le reali esigenze del cliente e a far comprendere che l’azienda c’è e ci sarà in futuro. Se manca questo, perdi di credibilità. Parlare male dei concorrenti paga o no? No, non paga. E devo dire che, chiacchierando con qualche cliente una volta “portato a casa” (come si dice nel vending) che ti racconta tutto quello che hanno detto i competitor, io mi trovo anche un po’ a ridere, perché credo che dietro a questa pratica ci sia anche mancanza di conoscenza. Ovvero, non hai argomenti, non hai da dire nulla di positivo sulla tua azienda, non sai probabilmente come portare avanti la trattativa commerciale e quindi, come ultima risorsa, cerchi di affondare chi hai intorno. Nessuno di noi arriva all’incontro col cliente davvero pronto, sicuro di sapere cosa lui possa chiedere e qualche volta sarà capitato a tutti di non avere le risposte alla domanda che viene rivolta, ma le cerchi e, se hai il supporto dell’azienda, le risposte le trovi. Come fanno i grandi gruppi a gestire alcuni appalti pubblici? I conti sembrano non tornare mai. È così in realtà? I conti economici devono tornare. Credo che le grandi aziende, a dispetto di quelle piccole, possano permettersi anche di gestire al limite alcuni appalti, perché magari stanno seguendo delle strategie a più ampio respiro, ma i conti economici alla fine e globalmente, tornano sempre. 36

Con l’arrivo della nuova proprietà in Argenta avete continuato ad agire in autonomia sugli appalti nazionali? No. Con l’ultimo cambio di proprietà non eravamo autonomi rispetto a queste scelte. Il conto economico veniva mandato in Svizzera per eventuali revisioni. Avevamo dei limiti stabiliti entro i quali muoverci. Chi supervisionava i conti aveva ovviamente piena facoltà di correggerli e qualche volta è successo. Ormai sono dieci anni che segui i clienti nazionali e hai osservato tutta l’evoluzione del vending. Concordi almeno sul fatto che oggi gli appalti nazionali siano quasi a un punto di non ritorno, perché sembra impossibile fare marginalità, se si vuole vincere la gara? Bisogna partire dal fatto che c’è stata un’evoluzione da parte del cliente. Se qualche anno fa l’unica esigenza era quella di far bere un caffè ai dipendenti ad un prezzo accettabile, oggi il cliente ha compreso tutta una serie di meccanismi che gli possono portare vantaggi su più fronti: non solo avere un servizio di alto profilo per i dipendenti (parte tecnica), ma poter incassare somme importanti (parte economica) da chi si aggiudica l’appalto. È colpa dei gestori che hanno consentito che si sviluppasse questa situazione o è colpa dei clienti che sono progressivamente diventati sempre più esigenti? Secondo me i clienti non hanno capito che il loro business è qualcos’altro. Dovrebbero lasciare la parte del ristoro automatico a chi fa vending e non intervenire così pesantemente. Basti pensare al tema green, alcuni manager fanno a gara per fare una figura eccellente con i propri capi e impongono condizioni senza senso. Questo ha portato al massacro e probabilmente ad un punto di non ritorno. Il problema è che i clienti spesso ascoltano davvero molto poco, soprattutto quando c’è qualcuno di loro che, all’interno, ha preso in mano un progetto e se ne sente l’indiscusso paladino. Sono pochi i clienti che capiscono che non si può avere tutto e che si lasciano anche un po’ consigliare. Purtroppo, c’è poca conoscenza del vending e del mondo che c’è dietro. Alcuni vedono un distributore e pensano, nonostante siamo nel 2019, sia tutto facile e che quindi sia lecito chiedere qualsiasi cosa. Ritieni sia ancora possibile vincere una gara d’appalto importante con una proposta unicamente qualitativa? No, credo

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che in questo momento non sia possibile. Poi, per carità, nella valutazione della proposta sicuramente aiuta, ma non è l’elemento cardine. Il mercato ti ha sempre riconosciuto (basta guardare i numeri) di essere il Key Account Manager di maggior successo e con le performances migliori di Gruppo Argenta. Cosa ti ha portata a decidere di andartene? Lo stesso motivo per cui me ne sono andata da Liomatic: anche in quel caso ero all’apice delle potenzialità. Io sono molto curiosa e sentivo il bisogno di provare qualcosa di nuovo. All’inizio mi sono avvicinata ad Argenta perché lo ritenevo un progetto entusiasmante e così è stato, perché i numeri sono arrivati e questo succede solo quando lavori con molta determinazione. Quindi volendo provare a fare qualcosa di diverso, è stato inevitabile uscire dal mondo della gestione. Altrimenti sarei rimasta in Argenta, una delle più grandi aziende italiane. Cambiare semplicemente società avrebbe voluto dire ruotare intorno alle stesse esperienze professionali, agli stessi clienti… Così ho sposato il progetto Food 24. Cosa ti ha incuriosita di questo progetto? Sicuramente il fatto di poter dare una soluzione ad una domanda che tutte le aziende di ristorazione collettiva non sono riuscite a soddisfare. C’è infatti una grande potenzialità di sviluppo in quei clienti che, per problemi di gestione o di conto economico, non hanno interesse o convenienza ad installare una mensa aziendale. Quindi c’è un segmento di clientela che già oggi è pronto a intraprendere un percorso verso la mensa automatica. Oggi andiamo incontro ad un mondo completamente diverso da quello di tanti anni fa e continuerà a cambiare, la modalità con cui verrà reso disponibile il servizio di ristorazione subirà continue metamorfosi. Food24 ha realizzato il sistema @Dining che non è soltanto una risposta al mercato, piuttosto direi che l’importante innovazione tecnologica fa del nostro sistema un nuovo concetto di ristorazione. Quale sarà il tuo ruolo all’interno di Food 24? Sarò Responsabile Commerciale a livello nazionale, mi occuperò di ristorazione e servizi. In Italia ci sono molte trattorie che offrono un pranzo a prezzi molto contenuti e, in alcuni casi, ti fanno persino mangiare bene.


Come si può battere una proposta di questo tipo? Per farlo puoi solo offrire un buon prodotto e, in qualche modo, educare il consumatore finale al fatto che si possa mangiare bene anche da una mensa automatica, dove l’innovazione sposa la qualità. Per questo la scelta dei prodotti da inserire è fondamentale. C’è anche un cambio di rotta da parte delle aziende, perché è sparito il classico buono pasto, molte hanno il buono pasto elettronico, quindi la possibilità di poterne usufruire anche attraverso il distributore automatico fa sì che ci sia una spinta ulteriore al suo utilizzo. C’è anche chi non eroga buoni pasto e decide di approntare una mensa automatica, così, chi vuole, mangia a carico dell’azienda e chi non vuole, mangia dove gli pare. Può essere un ulteriore incentivo. Per fare qualità bisogna però attivare dei centri di cottura funzionali. Riuscite ad offrire un pranzo ben strutturato? Con i centri di cottura siamo a buon punto. Sono in grado di erogare un’offerta strutturata, con una varietà di pietanze qualitativamente e quantitativamente valide. Proponiamo un giusto pasto, equilibrato, con la possibilità di una vasta scelta di primi, secondi, contorni

e dessert. C’è quindi la possibilità, per gli utenti, di poter accedere ad un menu completo e possiamo offrire ottime alternative a tutte le persone che hanno esigenze nutrizionali particolari (celiaci, diabetici ecc.). Qual è il segreto per farli restare a mangiare in azienda? La sfida è riuscire a far coincidere qualità del cibo e flessibilità del servizio al giusto prezzo. La crescente necessità di consumare pasti in ambito lavorativo ha determinato un importante sviluppo dei sistemi di distribuzione (mense e/o distributori di generi alimentari) che presentano indubbi vantaggi, ma anche alcune criticità. La mensa prevede un’organizzazione complessa e poco flessibile remunerativa solo con un numero di utenti importante. La distribuzione automatica tradizionale non consente la prenotazione e non garantisce il servizio. @Dining sfrutta i vantaggi della mensa tradizionale e della distribuzione automatica eliminando le criticità. Il servizio è flessibile, ha infatti bisogno di poco spazio ed è in funzione a qualsiasi ora del giorno e della notte. Cerchiamo di portare la qualità e l’innovazione (la praticità) all’interno di un’azienda. Dobbiamo essere bravi ad invogliare le per-

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sone a non uscire. In più, crediamo che sia cambiato il modo di vivere degli italiani: siamo una popolazione che migra da una città all’altra per lavorare. Spesso dormiamo fuori, abbiamo appartamenti in affitto e, proprio per questo, rimaniamo il più possibile sul luogo di lavoro, perché a casa non ti aspetta nessuno. Quindi crediamo in un mondo che, paradossalmente, possa pensare al distributore come quello che ti risolve anche il problema della cena: passo da lì prima di uscire dal lavoro, prendo la cena e me la porto a casa. @Dining permette un’user experience immediata? Sì, @Dining è la tecnologia al servizio di un nuovo concetto di ristorazione. È molto facile ordinare e si può fare in due modi: uno è la creazione del proprio ordine tramite un’App e quindi da qualsiasi luogo, l’altro è l’acquisto d’impulso direttamente davanti alle macchine. Lavoriamo con un monitor molto grande sul totem, che permette di vedere non solo il piatto che sto per ordinare o per acquistare, ma anche la composizione, piuttosto che le calorie e tutta una serie di informazioni nutrizionali. L’automazione del servizio non è assolutamente un ostacolo per i giovani, ma per le 37


• DAITALIA 135 AGOSTO/SETTEMBRE 2019 persone più anziane, trovarsi davanti a una mensa automatizzata, può rappresentare un limite? No e porto l’esempio molto calzante di Schio, dove è stato allestito un campus all’interno di un complesso di scuole, a sua volta al centro di un abitato: ci siamo accorti che a mezzogiorno anche i pensionati vengono a prendere il pranzo. Quindi, non soltanto si sono adeguati alla tecnologia, ma ne hanno capito anche la convenienza. Perché si ritrovano un pasto pronto e perché in quel contesto si ritrovano anche in mezzo a tanti giovani, quindi è anche un modo per affrontare la pausa pranzo in maniera diversa da parte di una popolazione che molto spesso è sola. In che senso anche le gestioni possono usufruire del servizio mensa automatica? Per garantire il servizio più efficiente possibile, Il Sistema @Dining offre una WEB APP ESOFTWARE INTEGRATA. Grazie ai nostri sviluppatori, siamo anche in grado di interfacciare il sistema alle tecnologie già utilizzate dai nostri partner. Il sistema consente inoltre di ottenere dati sulle scelte e le abitudini di consumo degli utenti. @Dining è un servizio slegato dal vending, fa solo mense automatiche. Secondo me

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potrebbe essere molto interessante per una gestione (che ha chiuso un accordo con noi) entrare in determinate locazioni attraverso una mensa automatica. Può essergli molto utile per difendere o per conquistare in seguito il servizio vending. Oggi @Dining che espansione territoriale ha? Food24, con il sistema @Dining, può lavorare in tutto il territorio nazionale. Provieni da Terni, provincia umbra e ti trovi a operare in un territorio molto orgoglioso della sua tradizione e della sua lingua, il Veneto. Come ti stai trovando? Anche in Argenta i veneti sono stati spesso al mio fianco. Entrare in Food24 non ha cambiato molto il mio pensiero in merito. L’accoglienza è stata ottima. Li capisco un po’ poco quando si lasciano prendere la mano e parlano solo in dialetto… ho bisogno del traduttore! A parte questo, mi trovo molto bene. Sei una delle 50 persone del vending che ha un avatar su Fantavending. Ti chiami “Bisturi”: sai perché ti è stato assegnato? Probabilmente perché all’inizio

PERSONAGGI DEL VENDING GALLETTI

della mia esperienza in Argenta ho fatto delle operazioni commerciali “chirurgiche”, nette, chiare e in pochissimo tempo. Facendo questo lavoro in diverse organizzazioni tra loro concorrenti ci si fa anche dei nemici? Io mi rendo conto di avere tantissimi amici in questo settore, perché ho sempre intrattenuto buoni rapporti con tutti. È chiaro che quando entri in azienda sposi quell’azienda e indossi quella maglia. Per cui i rapporti si mantengono, ma con un confine netto che è quello del lavoro. Se poi qualcuno pensa che io possa essere stata una nemica… sicuramente non è così da parte mia. Cosa ti è mancato di più di Liomatic e cosa ti manca di più di Argenta? La stessa cosa in entrambi: alcuni rapporti. Rapporti che mantengo, ma di cui mi manca il quotidiano: condividere alcuni momenti, poter ridere di alcune cose e piangere di altre, condividere alcuni aspetti della vita lavorativa. Naturalmente i rapporti si ricreano nei nuovi posti di lavoro, perché fa parte anche di un modo di porsi, credo. Ma inevitabilmente quelli che lasci ti mancano.


1979

2019

40 Anni


• DAITALIA 135 AGOSTO/SETTEMBRE 2019

MONDO ASSOCIAZIONE

CONFIDA & IL SOLE 24 ORE “VENDING, TECNOLOGIA E DISTRIBUZIONE ALIMENTARE”

I DISTRIBUTORI AUTOMATICI SONO ENTRATI NELL’ERA 4.0 E SI TRASFORMANO IN SMART VENDING MACHINE CON FUNZIONALITÀ TECNOLOGICAMENTE AVANZATE CHE CONSENTONO NUOVE MODALITÀ DI RELAZIONE CON IL CLIENTE. LA TECNOLOGIA DEL SETTORE VENDING, NATA IN ITALIA ED ESPORTATA IN TUTTO IL MONDO, STA VIVENDO ORA UNA VERA E PROPRIA RIVOLUZIONE DIGITALE. PER APPROFONDIRE CON ESPERTI E OPERATORI DEL SETTORE LE CARATTERISTICHE DEL MERCATO E LE OPPORTUNITÀ NON ANCORA COLTE DALLE IMPRESE ITALIANE CONFIDA, IN COLLABORAZIONE CON IL 40

SOLE 24 ORE HA ORGANIZZATO A MILANO LO SCORSO 28 MAGGIO PRESSO LA SEDE DEL QUOTIDIANO IL CONVEGNO “IL VENDING: TECNOLOGIA E DISTRIBUZIONE ALIMENTARE”. TRA I TEMI DELL’EVENTO, IL MERCATO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA IN ITALIA, LE NUOVE TECNOLOGIE, IL RAPPORTO TRA VENDING E CONSUMATORE, CON LA PRESENTAZIONE DELLE CASE HISTORY PIÙ RAPPRESENTATIVE DEL SETTORE. LA NOSTRA REDAZIONE, PRESENTE ALL’EVENTO, RIPORTA DI SEGUITO UN’AMPIA SINTESI DEGLI INTERVENTI DI SICURO INTERESSE PER GLI ADDETTI AI LAVORI.


• DAITALIA 135 AGOSTO/SETTEMBRE 2019

INTERVENTO DI PATRIZIA GABELLINI, GLOBAL HEAD OF DATA SCIENCE GROTTINI LAB

sempre con una certa intenzione all’acquisto, ma la decisione vera e propria avviene nel momento in cui ci troviamo di fronte a uno scaffale, alla vetrina o ad un distributore automatico.

“Grottini Lab è un’azienda nata da pochi anni come spin-off dell’Università Politecnica delle Marche e si occupa di soluzioni altamente tecnologiche per lo studio del consumatore. Personalmente mi occupo di trade marketing, shopper marketing e di analisi del consumatore. Si dice che il 75-80% delle decisioni avviene nel punto vendita o, come nel nostro caso, davanti al punto vendita. A me piace dire che è piuttosto il 100%, perché noi in realtà ci approcciamo

Le persone prendono migliaia di decisioni quando acquistano. Avendo a che fare con moltissimi stimoli ai quali sono esposti, basano le loro decisioni su percezione e intuizione (modalità autopilota) piuttosto che su riflessioni razionali (modalità pilota), perché è più veloce e richiede meno sforzo. Il 95% delle decisioni che prendiamo avviene in maniera totalmente irrazionale, è il nostro autopilota a scegliere cosa acquistare.

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• DAITALIA 135 AGOSTO/SETTEMBRE 2019 Abbiamo applicato le nostre soluzioni e le nostre teorie di category marketing al settore vending e abbiamo concluso quanto segue. Davanti a una vending machine, spendiamo dai 10 ai 20 secondi appena per decidere cosa acquistare (in negozio sono 15 minuti per 20 categorie, quindi meno di un minuto a categoria, in media), quindi se noi ragionassimo razionalmente, non acquisteremmo neanche, con ogni probabilità. Se tutte le volte che compriamo ragionassimo con la nostra parte razionale, non potremmo mai completare il ciclo d’acquisto in così poco tempo: sappiamo bene che quando entriamo in un supermercato per comprare il latte e i biscotti e per spendere solo dieci euro, finiamo con lo spendere molto di più e acquistare molto più di ciò che ci serviva. Per catturare la “modalità autopilota”, quindi, è essenziale utilizzare la misurazione implicita del comportamento del consumatore durante l’esperienza alla vending machine e, per farlo, abbiamo applicato la tecnologia, installando dei sensori OSS (Optical Smart Sensors) all’interno delle vending machine. Questi sensori sono invisibili e non interferiscono in alcun modo con il comportamento di acquisto Una nota tecnica: con l’utilizzo di questi sensori non vengono rilevate immagini, ma forme e movimenti, tradotti contestualmente in stringhe dati ed elaborati on-edge. I dati numerici aggregati ottenuti vengono trasferiti su cloud, il tutto nel pieno rispetto della Normativa EU sulla Privacy.

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La macchina così configurata rileva: CONTEGGIO DEI VISITATORI ED ANALISI DEI PASSAGGI quanti entrano nell’ambiente in cui è collocata la vending machine e quali sono i flussi di passaggio e i tassi di conversione in soste; INTERAZIONI quanti interagiscono con la macchina, quanti acquistano i prodotti, quanti selezionano un prodotto senza poi acquistarlo (interazione negativa, comunque utile), sequenze di acquisto; la macchina registra in questa fase anche il sentiment del consumatore; TEMPI quanto tempo viene trascorso di fronte alla macchina, quanto per interagire e acquistare; SEGMENTAZIONE sesso e età stimata di chi interagisce con la vending machine; Grazie alla collaborazione con il Consorzio Vending, abbiamo 30 macchine attive equipaggiate con le tecnologie installate in 15 location di diverso tipo. Vediamo ad esempio come due macchine, A e B, posizionate presso l’Università, ma in due punti differenti della struttura, registrino dati molto diversi in termini di passaggi, di soste, della tipologia di acquirente (età, sesso) ecc., di acquisto, di orari ecc. L’analisi dei passaggi, delle soste e delle interazioni consente di valutare l’attrattività ed efficacia di diverse varianti di assortimento. Nel nostro esempio, l’assortimento della macchina B ha una maggiore attrattiva e genera maggiori interazioni ed acquisti con un tempo di sosta minore, probabilmente perché in grado di intercettare meglio le richieste del target di consumatori di quella locazione.

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• DAITALIA 135 AGOSTO/SETTEMBRE 2019

Abbiamo cercato poi di riposizionare gli snack di una macchina seguendo una segmentazione che valorizzasse i prodotti dedicati alla salute, in un esercizio di category management applicato al vending. Il test è durato due settimane. A fronte di una media di passaggi più bassa, i prodotti messi in uno stesso blocco, in evidenza, dove il consumatore li trova senza difficoltà, il semplice riordinamento dei prodotti ha portato a un aumento generale del 5% delle erogazioni della macchina e soprattutto a un aumento sensibilissimo della parte degli snack naturalistici, su cui ci eravamo concentrati, seguendo i trend recenti dei consumatori. Il vending è secondo noi un canale in gran fermento, che deve seguire i trend più importanti indicati dalle abitudini d’acquisto dei nostri shopper: in Italia abbiamo una popolazione che invecchia, consumatori sempre più attenti alle esigenze nutrizionali e che mangiano sempre di più fuori casa. Una serie di elementi che propendono a vostro favore. Quali sono quindi le opportunità per il settore? • testare e raccogliere dati per definire nuove strategie • conoscere i trend, il target e la missione di una vending machine per una personalizzazione dell’offerta: i consumatori sono attratti da una vetrina “ordinata” ed un assortimento adatto alle loro esigenze • lavorare su progetti di category, differenziando in base alle opportunità • fare leva sul design delle vending machine e sulle attività di marketing per generare business addizionale e per attrarre e fidelizzare il consumatore; • il processo di vendita presso i distrubutori automatici deve essere veloce e semplice. Più è semplice, più alto è il numero dei prodotti venduti: dovete rendere ai consumatori il processo di vendita facile e la shopping experience sarà sicuramente più gradevole."

INTERVENTO DI PIO LUNEL, PRESIDENTE GRUPPO IMPRESE DI GESTIONE CONFIDA “Il mio obiettivo, oggi, è far capire a chi non conosce questo settore come funziona il nostro servizio. Cosa c’è dietro il distributore automatico? Le imprese di gestione, che io rappresento, sono aziende alla costante ricerca di un’ampia gamma di prodotti per soddisfare tutte le esigenze e le tendenze d’acquisto. Avrete senz’altro visto, negli ultimi anni, cambiare le nostre vetrine. Dai pochi prodotti che vendevamo fino a dieci anni fa, oggi siamo arrivati ad un’offerta molto più varia: caffè, bevande calde, acqua, bibite, snack dolci e salati, prodotti freschi, prodotti bio e free from. Le tecnologie che oggi ci aiutano nel nostro lavoro sono gli schermi touch, le App di pagamento, i distributori automatici interconnessi, che ci restituiscono i dati di vendita e ci permettono di andare a rifornire in modo ottimale le nostre macchine. Abbiamo tanta logistica alle nostre spalle, anzi siamo prima di tutto aziende di logistica, perché dobbiamo approvvigionarci dai nostri fornitori, fare arrivare le merci presso i nostri magazzini e caricare quotidianamente i nostri automezzi, che sono i nostri magazzini periferici. I furgoni devono essere continuamente riforniti, per poi uscire e andare dai clienti a caricare i distributori. Per le tipologie di prodotti che forniamo, molti dei quali freschi, tutti i nostri mezzi sono dotati di celle frigo: questo permette di mantenere la catena del freddo fino al posizionamento dei prodotti nei distributori automatici, anch’essi configurati per contenere prodotti a 4°. La gestione informatizzata di questi magazzini, per gli approvvigionamenti, per i carichi, per il controllo di tutto quello che entra ed esce dai nostri magazzini e deve essere smaltito sui molti

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mezzi, è fondamentale. Un altro aspetto molto importante per il nostro lavoro sono le officine: quando arriva un distributore automatico dobbiamo prenderlo, toglierlo dall’imballo e, a quel punto, cominciare a ragionare, in base alle esigenze del cliente e della locazione (es. scuola, ufficio, pubblico ecc.) in cui si trova la macchina, su quale tipo di offerta proporre e configurarlo di conseguenza. Quindi tutti i nostri distributori in realtà sono unici, fatti “su misura” per i nostri clienti. Anche i sistemi di pagamento vengono installati da noi all’interno delle nostre officine, che si occupano anche delle revisioni e delle eventuali riparazioni. Quando ritiriamo un distributore da un cliente per termine di utilizzo, lo revisioniamo, lo riconfiguriamo e lo installiamo presso il cliente successivo. Tutti i nostri percorsi sono ottimizzati, perché dobbiamo sfruttare al meglio i tempi che abbiamo e questo risultato lo otteniamo grazie anche a delle Sale Regia, in cui monitoriamo tutto quello che avviene sui distributori e sugli automezzi. Quando arriviamo presso le locazioni, la prima cosa da fare è il rifornimento delle macchine, quindi controllare le scadenze dei prodotti presenti, pulire e sanificare, rifornire. La nostra divisione tecnica si divide in una parte interna, che prepara e ripara i distributori ed una esterna, che si occupa della manutenzione ordinaria e che ci permette di mantenere efficienti le macchine; ci sono poi anche le uscite straordinarie, in caso di guasto. Le nostre officine si occupano inoltre delle installazioni e dei ritiri delle macchine. Insomma, “dietro” al distributore automatico c’è un mondo molto complesso. Oggi tutti i nostri operatori sono dotati di un palmare, che ci serve a raccogliere tutta una serie di informazioni, a controllare cosa mettiamo nei distributori, a fornirci dati di vendita e, da aprile 2019, ad inviare i corrispettivi all’Agenzia delle Entrate; inoltre, grazie ai palmari gestiamo gli incassi, un aspetto delicato per il nostro settore, che va curato molto bene. 44

In questi anni CONFIDA si è dotato di un Certificato di Qualità ad hoc per il nostro settore, TQS, quindi ha deciso, insieme alla Commissioni, i parametri da utilizzare per far sì che chi si fregia di questo marchio rispetti una determinata tipologia di corretta prassi igienica a livello aziendale, di sicurezza, di autorizzazioni sanitarie, di prevenzioni degli incendi, etichettatura alimentare. Il TQS dice anche che dobbiamo monitorare la customer satisfation, la professionalità del personale verso il servizio al cliente, la programmazione del servizio, l’assistenza tecnica tempestiva (tempi di intervento) in caso di guasto, la procedura di pulizia e sanificazione, i controlli microbiologici sui prodotti freschi, la facilità di utilizzo dei distributori automatici (con chiare istruzioni sulla macchina), efficienza dei sistemi di pagamento e presenza di rendiresto, per velocizzare e migliorare l’esperienza di acquisto. CONFIDA ha molto a cuore, a livello di filiera, il tema della sostenibilità, quindi noi siamo sempre più orientati verso questo aspetto. L’Associazione inoltre ha una Commissione Tecnica dedicata, tiene monitorate oltre 40 case history di sostenibilità delle aziende associate, ha continui progetti e collaborazioni con università e Istituzioni. Inoltre, sta mettendo in campo un progetto di vending sostenibile, Rivending, che promuove l’economia circolare nel settore, attivando un circuito chiuso di raccolta e riciclo di palette e bicchieri di plastica dei distributori automatici presso le aree ristoro. Quanto raccolto viene reimmesso in produzione come materia prima seconda. Le gestioni sono aziende strutturate che ogni mattina si trovano a risolvere una serie di problemi, che devono andare a servire 800.000 distributori dislocati su tutto il territorio nazionale. Per noi un distributore automatico è un punto vendita e dobbiamo trattarlo come tale. Deve rendere il più possibile e, per questo motivo, dobbiamo far trovare ai nostri clienti quello che vogliono nel momento in cui lo vogliono: questa è la nostra missione”.

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INTERVENTO DI ANTONIO TARTARO, AMMINISTRATORE DELEGATO IVS ITALIA “L’evoluzione digitale nel settore del vending è un tema oggi molto dibattuto, ma che in realtà stiamo affrontando da diversi anni. IVS ha sempre investito in innovazione, per sfruttare le tecnologie che di volta in volta venivano rese disponibili. Molti non sanno che dietro “l’omino delle macchinette” che ogni giorno passa inosservato, c’è un intenso uso di tecnologia informatica. Centinaia di migliaia di distributori automatici sparsi sul territorio italiano, migliaia di operatori e tecnici, sempre per strada e miliardi di consumazioni all'anno hanno creato il naturale terreno fertile per l’applicazione delle tecnologie informatiche sin dai loro albori. l primi software di controllo degli incassi e poi del prodotto caricato nei distributori sono stati scritti per girare addirittura su sistemi AS400® e poi sugli Unix®. Quando si apriva l’hard disk usciva anche un po’ di azoto liquido, per tenerlo raffreddato… La recente estensione delle tecnologie del WEB verso l'Internet Of Things non poteva quindi non attecchire repentinamente al mondo del vending. Un problema del settore è che, quando si fa digitalizzazione, bisogna applicarla a centinaia di migliaia di apparati. Abbiamo visto quante sono le macchine in Italia e in Europa , quindi, quando intervieni non lo fai solo in azienda, ma soprattutto sul campo. Negli ultimi 4 anni, accanto ai sistemi telemetrici, per così dire tradizionali, hanno fatto la loro comparsa nell'industria del vending tutta una serie di innovazioni basate sulle tecnologie di connessione e scambio dati. Innovazioni che, in tal uni casi, si sono limitate a sostituire alcuni componenti tradizionali presenti sulle macchine (con risultati economici ancora da comprendere fino in fondo), ma che nel contempo erano fondamentali per attivare una vera digitalizzazione del settore.

L’applicazione di tecnologie digitali al vending hanno rapidamente costruito una solida piattaforma per l'apertura dell'industria verso un orizzonte del tutto nuovo: i Touch screen, iniziano a sostituire le tradizionali tastiere, le App di pagamento progressivamente soppiantano o informatizzano le “chiavette”. Non è stato facile cambiare un sistema collaudato, avremmo potuto perdere consumazioni, tuttavia, l’interazione tra touch e App ha di fatto aperto le porte all’engagement del consumatore. Questo è un settore particolare: chiamiamo clienti chi paghiamo per installare i nostri distributori automatici, ma i soldi ci arrivano dal consumatore finale e di lui non sappiamo niente. Con le nuove tecnologie possiamo non solo iniziare a comprendere, tracciare e profilare il nostro consumatore, ma anche farci conoscere, perché spesso il cliente finale crede che ad offrire il servizio sia il costruttore della macchina, perché riconosce i loro brand. Per quanto riguarda la telemetria alcune aziende del vending italiano hanno adottato sistemi telemetrici sin dai primi anni 2000. Lo spunto inziale è venuto dalla necessità di monitorare i guasti dei distributori automatici, soprattutto quelle installate nei luoghi pubblici. Minimizzare i tempi di fermo per guasto dei distributori automatici è uno dei target fondamentali per l'efficienza economico-tecnica delle aziende del vending. Per le macchine ubicate nei luoghi pubblici, dove normalmente nessuno si prende la briga di telefonare per segnalare un guasto, la telemetria è apparsa la soluzione ideale per raggiungere questo scopo. Tuttavia, gli elevati costi iniziali degli apparati di connessione e del traffico dati, oltre che una rete cellulare non propriamente efficiente in termini di copertura territoriale (soprattutto intramuraria), unite alla necessità di una poderosa piattaforma infrastrutturale per la continua gestione 24/7 delle informazioni, hanno dilatato notevolmente i tempi di implementazione delle soluzioni.

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• DAITALIA 135 AGOSTO/SETTEMBRE 2019 Una significativa accelerazione al processo di ammodernamento è stata data dalle agevolazioni del programma “Industry 4.0”. Sfruttando il computer necessario a far funzionare il touch screen, è stato infatti possibile interconnettere ai sistemi informativi aziendali un cospicuo numero di distributori automatici, beneficiando in tal modo della deduzione fiscale dell'iperammortamento ed aumentando significativamente le risorse disponibili per gli investimenti. Ovviamente, questa informatizzazione necessita tempo: IVS è, sì, la più grande azienda italiana di gestione, ha 170.000 distributori installati sul territorio di quattro nazioni. La concomitanza temporale dell'avvento degli schermi touch come interfaccia dei distributori automatici e delle app di pagamento per smartphone non è casuale. Il sapiente e combinato utilizzo di entrambi gli strumenti sono infatti due facce della stessa medaglia, spostando il focus sempre di più sul consumatore, sui suoi gusti, sulle sue preferenze e sul suo momento di acquisto. Le soluzioni più evolute si basano infatti su sistemi integrati di Touch ed App, in grado di interagire e gestiti direttamente con il

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sistema informativo aziendale, al fine di “pilotare” il consumatore nei suoi acquistied agevolarlo nel processo (massimizzandone la soddisfazione). Sin dalle prime ricerche del 2010 è stato evidente come il miglior utilizzo di un brand affermato sia nel momento dell'acquisto. Innumerevoli sono state le soluzioni adottate, sia nell'ambito dello shopping digitale che in quello dello “shopper marketing”, individuando quest'ultimo come il miglior momento per massimizzare gli effetti e dunque gli investimenti sottesi ad un brand di successo. IVS ha sviluppato, partendo a fine 2015, la App CoffeCApp, che permette di attivare una serie di promozioni e altre azioni di marketing. Abbiamo testato il sistema sulle nostre macchine promuovendo un prodotto e abbiamo rilevato che oltre il 49% degli utenti giornalieri si è registrato alla App e che il 9,9% ha acquistato il prodotto in promozione. Un dato interessante: il 6,9% ha riacquistato anche dopo la fine della promozione. Considerando l’investimento in rimborsi fatto, il costo di acquisizione per consumatore che ha gradito il prodotto è stato pari ad 1,87€."

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INTERVENTO DI CLAUDIO PICCI, CEO COVIM: “IL CASE HYSTORY COVIM” "La crescita di Covim nel canale vending è anche parte della mia crescita professionale. Covim diffonde la cultura del caffè fin dai primi del ‘900, ma il marchio nasce nel 1990 dalla fusione di due realtà storiche liguri che operavano nella distribuzione del caffè in grani nel canale bar, la Compagnia Mediterranea Caffè con il marchio Moka Imperiale e la Co.Ve.Ca. SpA. Le famiglie proprietarie delle due aziende, che già si conoscevano e stimavano, decisero di intraprendere un nuovo percorso imprenditoriale, partendo da un fatturato di 9 miliardi di lire costituito interamente dal business nel canale bar. La nuova realtà si è messa subito alla ricerca di nuovi mercati per aumentare il fatturato e i volumi e ha investito in nuovi impianti produttivi, dotandosi di linee moderne. Io stesso esco dalle mie mansioni amministrative per cercare di portare un contributo e far crescere l’azienda nei volumi. Ho individuato in alcuni operatori del vending a livello locale la possibilità di incrementare le vendite su un canale di mercato con più bassa marginalità rispetto al canale bar, ma con quantitativi decisamente più interessanti. A quel tempo, molti operatori pensavano che nel vending si trattasse solo di una questione di prezzo e che non ci fosse fedeltà da parte della clientela, del mercato. Anche in Covim, devo dire, qualcuno la pensava così, ma ero fortemente determinato ad andare avanti: ho fatto tesoro degli errori iniziali, sono riuscito a dare stabilità e qualità al prodotto e ad ottenere la fiducia della clientela. Consolidato il mercato locale, mi sono messo alla ricerca di clienti prima in Lom-

bardia, poi in tutto il Nord Italia e infine mi sono messo in contatto con altre importanti realtà del settore che operavano anche in altre regioni italiane. La composizione sociale di Covim era tale che molte mansioni erano coperte dai soci e io ho potuto dedicarmi anima e corpo a questo mercato. Visita dopo visita, sono riuscito a creare una rete di rapporti e di conoscenze tra gli operatori che mi ha permesso di incrementare ulteriormente i volumi e, successivamente, con l’acquisizione di validi responsabili commerciali e con la collaborazione dei rivenditori, siamo riusciti ad estendere il nostro business a tutti il territorio nazionale. La notorietà acquisita tra gli operatori del vending in Italia e i buoni rapporti intrattenuti con tutta la filiera ci hanno permesso di essere conosciuti anche dagli operatori del vending all’estero (quasi tutta Europa e qualche paese in Sudafrica e USA). Oggi il 18% del fatturato di Covim arriva dal mercato estero ed è costituito quasi interamente dal vending. Naturalmente con l’aumento della richiesta del mercato abbiamo dovuto adeguare gli impianti produttivi. A metà degli anni 90 siamo entrati nel mercato del monoporzionato, con la produzione delle prime cialde in carta e, successivamente, siamo entrati in competizione con i leader del settore OCS, con la produzione di capsule compatibili e, ultimamente, anche con il lancio del nostro sistema chiuso a capsule, Superba. L’esperienza acquisita nel monoporzionato ci ha permesso anche di entrare nel mercato GDO con la produzione di capsule compatibili in private label per le grandi catene. Posso dire che l’esperienza e il cammino percorso da Covim nel canale vending ci hanno permesso il passaggio da piccolo torrefattore locale a vera industria del caffè.

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• DAITALIA 135 AGOSTO/SETTEMBRE 2019

Un passo importante per il nostro cammino è stata l’attiva partecipazione a CONFIDA, di cui sono onorato di fare parte e di essere da vent’anni in Consiglio Direttivo. La partecipazione a riunioni ed eventi mi ha permesso di acquisire una profonda conoscenza del settore e, con l’aiuto di alcuni colleghi torrefattori, siamo riusciti ad ottenere un certificato di qualità del caffè in grani che l’ente certificatore CSQA ha denominato D.T.P. 114. L’iniziativa ha avuto successo, diversi torrefattori hanno chiesto ed ottenuto la certificazione e quindi assieme abbiamo potuto contribuire a migliorare la qualità del caffè espresso erogato dai distributori automatici. Un altro elemento importante per la nostra crescita sono stati gli investimenti in comunicazione. Dovendo investire su uno solo dei nostri marchi, abbandonati i vecchi brand, abbiamo dato visibilità completa al marchio Covim per tutti i nostri mercati: GDO, bar, vending, Ho.Re.Ca. I primi investimenti hanno riguardato le riviste di settore, Vending Magazine e successivamente D.A. Italia, guidata da Alessandro Fontana, della quale abbiamo avuto l’onore di “vestire” la copertina del primo numero e, più tardi, anche Vending News. Un altro elemento fondamentale sono stati gli investimenti nelle fiere di settore. La prima a cui abbiamo partecipato è stata MIDA a Milano nel ’93, in occasione del Salone internazionale del caffè. Nel 1998 esordiva Venditalia, con l’idea di Lucio Pinetti, allora Direttore, poi Presidente di CONFIDA, scomparso prematuramente, il cui ricordo è sem-

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pre molto vivo in me. L’idea vincente è stata quella di creare una fiera di settore specifica e autonoma, in modo da migliorare gli spazi espositivi e attrarre più espositori e visitatori. Già la prima edizione a Genova fu un successo, poi i risultati crescenti negli anni successivi, con le edizioni a Fiera Milano City l’hanno confermata evento principale del settore. Gli investimenti sono proseguiti con le affissioni, le inserzioni pubblicitarie sui quotidiani nazionali e gli spot in radio (tra cui Radio24). Poi il salto, nel 2013, con gli spot pubblicitari in onda in prime time sulle principali emittenti televisive nazionali, con investimenti sempre crescenti. In termini di fatturato totale dell’azienda, dal 1990 con 9,5 miliardi di lire (circa 4,5 milioni di euro), siamo arrivati a quasi 50 milioni nel 2018, 50% dei quali sono dovuti al canale vending italiano ed estero, solo parlando di caffè in grani. A livello di caffè in grani, quello distribuito nel canale specifico del vending, dove dai primissimi quintali del 1991 siamo arrivati oggi a distribuire circa 5.000 tonnellate l’anno. A conclusione di questo intervento, posso dire che Covim, alla fine di questo lungo percorso nel canale vending è diventata leader del comparto grani vending ed è tra i principali player del settore della DA. Questo grazie alla costante ricerca della qualità e alla correttezza e trasparenza del rapporto con il mercato e con i competitor. Il vending, come l’espresso “made in Italy”, è un’eccellenza italiana e siamo orgogliosi di far parte attiva della diffusione di questi importanti valori."

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• DAITALIA 135 AGOSTO/SETTEMBRE 2019 INTERVENTO DI ANGELO ZINZI, GROUP BRAND MANAGER ACQUA MINERALE SAN BENEDETTO "Come dice la nostra stessa ragione sociale, l’acqua minerale rimane il core business dell’azienda, ma Acqua Minerale San Benedetto,, nel tempo, ha avuto come driver di crescita l’innovazione. Innovazione significa spaziare nel segmento delle acque funzionali o delle bevande free from, ad esempio senza zucchero o senza coloranti. Per noi il vending è sempre stato un settore strategico. San Benedetto è un’azienda italiana – e di questo siamo molto orgogliosi- nata 63 anni fa a Scorzè (VE). Ogni anno i dati di vendita indicano una crescita e nell’ultimo anno siamo arrivati a 4,6 miliardi di bottiglie, il fatturato è di circa 760 milioni di euro e ci riteniamo una grande famiglia, infatti siamo 2.025 persone che lavorano per il Gruppo e siamo sempre più orientati all’export, serviamo oltre 100 paesi nel mondo. Altri dati che ci riempiono di orgoglio, ma che sono per noi sempre un punto di partenza e mai di arrivo: siamo i primi nel mercato beverage per reputation (15,85% della quota mercato) e questo per noi è molto importante. Siamo tra le aziende con la maggiore diffusione tra le famiglie italiane: circa 20 milioni di famiglie italiane acquistano Acqua San Benedetto. Naturalmente essere i primi è un onore ma anche un onere, perché ovviamente dobbiamo riconfermarci. Siamo ancora più orgogliosi di essere leader nel settore vending, con il 32,8% e questo è il frutto di un approccio che da sempre ha legato l’azienda agli operatori del mondo della DA.

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I consumatori sono sempre più complessi: da un lato c’è sempre più attenzione a quella che è l’efficienza, alle promozioni (soprattutto nella GDO, cosa che ha portato l’azienda allo sviluppo del canale discount). Nel corso degli anni, dall’altro lato, i consumi sono sempre più orientati verso l’acquisto di prodotti che non soddisfano semplicemente un bisogno, ma che hanno un valore aggiunto. Due atteggiamenti guidano le intenzioni d’acquisto dei consumatori: VOGLIO BENE Il consumatore è orientato sempre di più alla sostenibilità, al localismo, al km zero, alla valorizzazione del territorio, alla certificazione di qualità e a un produzione responsabile. MI VOGLIO BENE non consumo solo perché ho sete, ma per un’esperienza, per condivisione. Il mercato delle bevande è guidato da tre principali trend: health&wellness, technology, sustainability e questi tre driver tendono ad orientare le scelte dei consumatori. San Benedetto è stata precursore in questo ambito e, nel corso degli anni, ha costruito una gamma prodotti che tendono ad intercettare questo tipo di consumi con prodotti benessere, free from, prodotti attenti all’ambiente (siamo stati i primi a lanciare un prodotto green in Italia). Per San Benedetto il vending è sempre stato un canale strategico, con un approccio basato sulla collaborazione. Essere collaborativi per noi significa dare valore, fare costantemente innovazione e creare una gamma di prodotti per soddisfare tutte le esigenze di operatori e consumatori finali.

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• DAITALIA 135 AGOSTO/SETTEMBRE 2019 Accanto all’acqua, abbiamo visto tanti prodotti tesi alla creazione di valore. Per valore si intende anche conoscenza del brand, presenza nelle famiglie. San Benedetto è sempre stata leader nel mondo dell’advertising, ha sempre investito tanto. Negli ultimi anni, abbiamo instaurato una collaborazione con Cindy Crawford, proprio perché volevamo dare al vissuto del brand ancora più valore ed aumentare il legame affettivo con il consumatore. Anno dopo anno, San Benedetto ha incrementato l’attività di innovazione: oltre 400 milioni di euro negli ultimi 9 anni sono stati investiti in Ricerca&Sviluppo, perché riteniamo sia vitale per un settore come il nostro. Ma non è tutto: negli anni, data la struttura snella e imprenditoriale dell’azienda, abbiamo sviluppato un forte abbattimento del “time to market”, ossia intercettare i consumi o i nuovi trend ed essere in grado di dare una risposta in tempi molto brevi. Vorrei parlarvi infine di tre prodotti che sono l’esempio pratico di come San Benedetto cerchi di tradurre in qualcosa di pratico i propri valori. La sostenibilità: da oltre dieci anni, di concerto con il Ministero per l’ambiente e altre istituzioni, lavoriamo per un sistema sempre più sostenibile e scientificamente green. Abbiamo abbattuto le emissioni e sviluppato un database per analizzare anche in ottica di progettazione la riduzione di anidride carbonica. La linea Eco GREEN nasce su queste basi, non solo per avere un prodotto “eco friendly”, ma cercando di capire cosa volesse dire essere realmente sostenibili, ad esempio intervenendo sugli

stabilimenti e la distribuzione. La linea, con bottiglie in RePET, è stata creata per ridurre l’impatto ambientale e compensare le emissioni di gas effetto serra. ECO Green, attualmente prodotta a Scorzé, presto sarà imbottigliata presso gli altri stabilimenti San Benedetto in Italia, per raggiungere più facilmente i clienti. Abbiamo superato i 100 milioni di bottiglie prodotte, con un trend di vendita sempre in crescita e questo testimonia il crescente interesse da parte del consumatore. Un’altra evoluzione è rappresentata dalla linea San Benedetto 100%, acqua naturale e gassata in lattina di alluminio completamente riciclabile, lanciata sul mercato solo pochi mesi fa e accolta molto bene dal mercato. Per quanto riguarda il mondo del free from, abbiamo anche in questo caso dato una risposta a quella che è la crescente richiesta di prodotti senza zucchero, senza coloranti e senza conservanti e abbiamo prodotto dei succhi di frutta e verdura, prodotti con i soli zuccheri della frutta, che "strizzano l’occhio" al benessere. Tel Quel è appunto una piccola pausa di benessere ed essendo stato pensato appositamente per il mondo vending, prima del lancio l’abbiamo testato sulle macchine, nel pieno rispetto di quello spirito di collaborazione che caratterizza il rapporto tra l’azienda e il vostro settore. Concludo proprio ricordando che sono 64 le referenze dedicate al canale, di cui due acque effervescenti naturali. Per noi il rapporto con gli operatori del vending significa naturalmente fiducia ma anche poter fornire tutta una serie di prodotti legati a questo mondo."

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• DAITALIA 135 AGOSTO/SETTEMBRE 2019

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CONFIDA ASSEMBLEA GENERALE 2019

SABATO 8 GIUGNO SI È TENUTA L’ASSEMBLEA GENERALE 2019 DI CONFIDA PRESSO IL MILANO LUISS HUB, UNO SPAZIO POLIFUZIONALE PROMOSSO DALL’UNIVERSITÀ LUISS IN COLLABORAZIONE COL COMUNE DI MILANO CHE OSPITA AL SUO INTERNO UNA BUSINESS SCHOOL, UN’AREA DEDICATA ALLE 52

START UP INNOVATIVE E UNA ALLA MANIFATTURA DIGITALE. UN LUOGO SIMBOLICO, INTERAMENTE DEDICATO ALL’INNOVAZIONE, CHE CONFIDA HA SCELTO PER SOTTOLINEARE GLI SFORZI CHE IL SETTORE E L’ASSOCIAZIONE STANNO FACENDO PER GUARDARE AL FUTURO.


• DAITALIA 135 AGOSTO/SETTEMBRE 2019

L’Assemblea è stata aperta dal Presidente Massimo Trapletti che nel

Il Direttore dell’Associazione Michele Adt, dopo un’analisi della

suo intervento ha mostrato le attività che CONFIDA sta portando avanti

crescita dell’associazione negli ultimi anni (515 associati a fine

rispettando l’ambizioso Piano Quadriennale 2018 – 2022 orientato a

2018: +43 rispetto all’anno precedente), ha approfondito alcuni

fare crescere il vending italiano facendolo diventare sempre più punto di riferimento internazionale: la difesa del settore in Italia e in Eu-

progetti a partire dall’attività che l’Associazione sta facendo in

ropa, l’attenzione a cogliere le opportunità delle agevolazioni fiscali e

ne ideologica e fuorviante della Direttiva UE sulla Plastica (che

dell’innovazione, la promozione di semplificazioni burocratiche e della

penalizza il settore senza portare reali vantaggi all’ambiente),

crescita del comparto, il miglioramento dell’immagine del vending

all’opportunità operativa e fiscale dell’iperammortamento per le

soprattutto rispetto al consumatore, la crescita delle relazioni con gli

vending machine interconnesse, ai tavoli tecnici sui distributori

stakeholder, lo sviluppo dell’associazione sia in termini di numero di

automatici, allo studio affidato al Politecnico di Milano sui pro-

associati sia di servizi erogati e l’attenzione ai territori.

tocolli informatici del settore. Un approfondimento è stato fatto

Italia e in Europa per difendere il settore da un’interpretazio-

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• DAITALIA 135 AGOSTO/SETTEMBRE 2019

anche sui nuovi servizi dell’associazione: dagli 8 sportelli di consulenza, alle commissioni tematiche che sono state rinnovate, alla formazione professionale, alle convenzioni e all’attività di indagini e ricerche che sono state potenziate fino agli eventi per gli associati e al progetto Vending Sostenibile. Nel pomeriggio invece si è tenuto il convegno “Il vending del futuro: il consumatore al centro”. Aperto dal Presidente del Gruppo Giovani di CONFIDA Roberto Pace, il convegno ha visto la presentazione dello Studio sul consumatore del vending da parte di Nando Pagnoncelli, presidente di Ipsos. A seguire un dibattito con la partecipazione di Roger Botti, Direttore Generale di Robilant, Matteo Flora, fondatore di The Fool e del Presidente di CONFIDA Massimo Trapletti. Una giornata ricca di spunti e di stimoli particolarmente apprezzata dai molti associati presenti. Di seguito, il discorso integrale di apertura, tenuto da Massimo Trapletti, Presidente CONFIDA “Cari Colleghi, Cari Amici è ormai passato oltre un anno da quando, nell’aprile scorso, mi avete dato fiducia a svolgere l’importante compito di Presidente della nostra associazione e nel contempo avete rinnovato il Consiglio Direttivo di Confida eleggendo tutti i Presidenti che sono oggi qui sul palco. Alcuni nuovi come Pio Lunel e Roberto Pellegrini, altri già presenti nello scorso mandato come Ernesto Piloni, Stefano Piccinini e Roberto Pace. Una bella squadra! Un gruppo di persone, quelle del Consiglio, che sta dando un importante 54

contributo all’associazione, ognuno per il proprio ruolo e per le proprie competenze, e che dedicano tempo ed energia per il bene del nostro settore e di questo, a nome di tutti, li ringrazio. Ma la nostra associazione non è fatta solo di Organi Direttivi ma di tantissimi associati che partecipano attivamente alle Delegazioni Territoriali, alle Commissioni Tematiche e ai Gruppi di Lavoro e di tutti voi che ci stimolate tutti i giorni a fare meglio. Perciò il mio ringraziamento va a ognuno di voi. L’anno che abbiamo alle spalle è stato un anno importante e impegnativo sia per l’Associazione sia per il Settore in un contesto politico ed economico non positivo. A fine 2018 l’Italia è entrata in recessione: gli ultimi due trimestri dell’anno il PIL è stato negativo e la crescita dello +0,2% del primo trimestre del nuovo anno certamente non può rallegrarci. La situazione politica è confusa, sempre in bilico tra i contrasti delle due forze politiche che formano il Governo che hanno progetti e visioni opposte e contrastanti e non danno a noi imprenditori ed ai consumatori quella necessaria stabilità e tranquillità per alimentare la fiducia che serve per la crescita. In questo contesto negativo il nostro settore però non è stato a guardare, si è rimboccato le maniche e ha lavorato duro. Il 2018 si è chiuso per il vending con una crescita del + 3% del fatturato dell’automatico e anche il mercato del porzionato che ha rallentato le perdite dopo anni di calo a doppia cifra dovute alla concorrenza di altri canali, segno che le aziende del nostro settore non si sono date per vinte: hanno studiato nuove strategie e le hanno messe in atto con successo.

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• DAITALIA 135 AGOSTO/SETTEMBRE 2019

Anche la nostra Associazione nel 2018 è cresciuta in termini di associati e servizi. Come ricorderete, alla scorsa Assemblea mi sono presentato qui da voi con un programma ambizioso per il quadriennio 2018 – 2022 che il Consiglio Direttivo ha approvato e insieme stiamo realizzando. Questo programma è finalizzato a valorizzare il nostro settore troppo spesso sottostimato e attaccato. Che sia l’aumento dell’iva, i corrispettivi, la sana alimentazione o adesso la plastica, il nostro settore si trova troppo spesso oggetto di ingiustificati attacchi e tentativi di penalizzarlo. Per questo dobbiamo tirare fuori l’orgoglio, dobbiamo difenderci e nel contempo far conoscere di più il nostro settore, quanto di buono fanno ogni giorno le nostre imprese e i nostri dipendenti per i nostri clienti, per i nostri consumatori e per il nostro Paese. Entrando ora nel merito del programma approvato per il quadriennio 2018 – 22, ci siamo dati l’obiettivo di FAR CRESCERE IL VENDING ITALIANO FACENDOLO DIVENTARE SEMPRE PIÙ PUNTO DI RIFERIMENTO INTERNAZIONALE. Innanzitutto: • PARTECIPANDO ATTIVAMENTE AI TAVOLI DECISIONALI • COINVOLGENDO LE ASSOCIAZIONI EUROPEE. • VALORIZZARE VENDITALIA In questo senso, abbiamo innanzitutto rafforzato la nostra presenza nell’associazione europea, anche grazie alla presidenza italiana di Paolo Ghidotti, e di altri quattro consiglieri italiani (Davide Celin, Massimo Daolio, Alberto Giavoni e Michele Adt) dove abbiamo svolto un ruolo da leader in particolare sulla Direttiva Europea sulla Pla-

stica rafforzando l’incisività dell’associazione europea sulle istituzioni di Bruxelles per far sentire la voce del vending. Anche se si trattava di una partita molto difficile (i prodotti monouso in plastica sono un prodotto italiano che i parlamentari di altri Paesi non erano interessati a difendere) non abbiamo desistito: abbiamo presentato emendamenti, abbiamo ingaggiato un ex presidente del parlamento europeo come consulente ( Mario Mauro ), abbiamo parlato con molti parlamentari e, attraverso di loro, raccolto firme. Il vending ha potuto presentare le sue ragioni e le sue soluzioni al Parlamento Europeo. Non potevamo dare per persa questa battaglia senza combatterla (come forse avrebbe preferito anche qualche nostro collega straniero …) in primis per i nostri associati e amici che producono i prodotti monouso in plastica (penso in particolare alle aziende che producono palette che vedono il loro futuro incerto a causa di questa Direttiva) ma non solo. Anche per i gestori per cui questi prodotti sono essenziali per svolgere il proprio servizio e per tutto il settore. Ora la battaglia si è, infatti, spostata in Italia dove stiamo lavorando affinché la legge che recepirà la Direttiva non sia più restrittiva della Direttiva stessa come sta succedendo in Francia dove hanno anticipato di un anno l’abolizione delle palette in plastica e stanno ragionando sull’abolizione anche di bicchieri in plastica e di quelli in carta con pellicola in plastica o in Slovenia, Paese che si vanta di essere il primo Paese che abolirà le bottiglie monouso in plastica o ancora in Germania dove stanno applicando una pesantissima tassa sui bicchieri monouso in plastica per scoraggiarne l’uso.

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• DAITALIA 135 AGOSTO/SETTEMBRE 2019 Non vi nego che anche qui da noi la strada è in salita. Il progetto “Plastic Free Challenge” del Ministro dell’Ambiente Costa, le spinte di molte associazioni ambientaliste (Legambiente in primis) e la strumentalizzazione politica di molti rappresentanti delle istituzioni locali hanno promosso interpretazioni della Direttiva più restrittive e penalizzanti in particolare per il nostro settore. Anche qui non ci diamo per vinti: abbiamo promosso incontri, l’ultimo in Senato sotto il cappello di Fare Ambiante, e prodotto materiali per gli associati perché i primi che possono fare qualcosa per “fare chiarezza” sulle normative sulla plastica siamo proprio noi che tutti i giorni con i nostri commerciali siamo presso i clienti. I mass media, le associazioni ambientaliste, i politici stanno rappresentando in maniera fuorviante i contenuti della Direttiva, inserendo nel divieto anche i bicchieri e le bottiglie di plastica che non ci sono. Siamo noi che dobbiamo fare contro informazione. Non dobbiamo perdere alcuna occasione di spiegare ai nostri clienti e alle istituzioni locali con cui abbiamo a che fare tutti i giorni cosa dice VERAMENTE la Direttiva. Non dobbiamo permettere queste fughe in avanti che trovano spazio e credito grazie all’ignoranza dei contenuti della direttiva. Oltre ad aver promosso incontri, convegni e riunioni con i rappresentanti delle istituzioni e stiamo promuovendo il progetto RiVending che può rappresentare un argine al dilagare del “plastic free”. Stiamo infine promuovendo anche delle azioni legali, da soli e con altre associazioni, per bloccare delle ordinanze locali particolarmente dannose per la nostra attività. Andremo avanti. Anche se la partita è difficile voglio dirvi che l’associazione è al vostro fianco e combatterà con tutte le sue forze per mitigare l’impatto della Direttiva in Italia. Per quanto riguarda Venditalia, l’edizione 2018 che abbiamo alle spalle ha registrato dei numeri eccezionali: oltre 300 espositori provenienti da 20 Paesi al mondo (i cui 5 principali sono stati: Spagna, Germania, Olanda, Gran Bretagna e Cina) con una crescita del 12% rispetto alla precedente edizione. I visitatori sono stati più di 15 mila provenienti da 103 Paesi: i visitatori stranieri sono cresciuti del 20% facendo di Venditalia una fiera sempre più internazionale: la più importante fiera del Vending al Mondo. Per questo voglio ringraziare il Presidente di Venditalia Ernesto Piloni che ha fatto un ottimo lavoro e gli staff di Venditalia e di CONFIDA che hanno contribuito al successo della manifestazione oltre a tutte le aziende che ci hanno investito e che l’hanno frequentata. Segnale di questa crescente importanza della nostra fiera è anche che per la prima volta Venditalia è stata inaugurata con la presenza dei rappresentanti delle istituzioni: dalla Regione Lombardia, al Comune di Milano, a Confcommercio ai massimi esponenti di Fiera Milano che hanno potuto vedere l’importanza del nostro settore e della nostra manifestazione. Un’altra novità è stata il palinsesto di convegni, organizzati nei giorni della fiera, su temi di attualità del nostro settore che sono stati tutti apprezzati e frequentati. Anche l’evento serale infine, presso lo Spirit de Milan, che ha visto la presenza di oltre 700 persone è stata la degna conclusione di un’edizione di successo. Ma per l’edizione 2020, che si terrà tra il 20 e il 23 maggio del prossimo anno, sono già in cantiere diverse altre novità: prima fra tutte il trasferimento della manifestazione presso il sito 56

espositivo di Rho Fiera, più grande e più moderno che ci permetterà di crescere ulteriormente. Oltre a ciò insieme al Presidente Piloni stiamo promuovendo il nostro evento oltre mare ed in particolar modo lo abbiamo fatto alla Fiera di Guanzhou in Cina e lo faremo a quella Thailandese di Ottobre. Abbiamo firmato un accordo con Guangdong Grandeur International Exhibition Group, società organizzatrice di eventi fieristici in China e Thailandia, con l’obiettivo che promuovano a tutti gli eventi del Vending da loro organizzati Venditalia. Sempre all’interno del programma 2018 – 2022 è centrale l’obiettivo di: DIFESA DEL SETTORE IN ITALIA E IN EUROPA CONFIDA, anche attraverso la propria rete associativa (EVA a livello europeo, Confcommercio in Italia e ANIMA per le tecnologie) monitora le normative di interesse per il Settore e la relativa attività interpretativa degli Organi Istituzionali nazionali e locali. Approfondisce le tematiche attraverso le competenze dei componenti degli Organi Direttivi dell’Associazione e delle Commissioni e infine laddove risulta necessario interviene nell’interesse del settore attraverso un’attività di lobbying. Della plastica si è già detto, ma quest’anno abbiamo lavorato su molte questioni tra cui: - I corrispettivi del vending che non vanno dimenticati perché sappiamo che nel 2023 terminerà la fase transitoria e si passerà alla cosiddetta a regime. La Commissione Fiscale di CONFIDA ha continuato a lavorare sul tema. Ancora oggi purtroppo i nostri gestori vivono con disagio la concorrenza sleale di alcuni operatori di mercato che non sono in regola con le norme sui corrispettivi. Abbiamo rappresentato in più occasioni, non ultimo gli Stati Generali 2018 in presenza del Vice Direttore della Agenzia delle Entrate Dott. Savini, questo disagio e continueremo a farlo affinché lo sforzo che avete sostenuto per l’adeguamento sia riconosciuto e rispettato. Sempre con il Dott. Savini abbiamo approfondito la tematica del passaggio a regime e abbiamo avuto qualche rassicurazione sulla conferma dell’infrastruttura oggi utilizzata. - Abbiamo approfondito tematiche di importanza per le nostre imprese come Il GDPR Privacy e gli Indici di Affidabilità Fiscale che sostituiranno i vecchi Studi di settore a cui abbiamo dedicato approfondimenti Oltre all’attività di “difesa” del settore, abbiamo lavorato e stiamo lavorando per: COGLIERE LE OPPORTUNITÀ DELLE AGEVOLAZIONI FISCALI A questo proposito CONFIDA ha ottenuto qualcosa di storico. Grazie alle competenze della nostra filiera e alla caparbietà con cui la nostra associazione ha più volte sottoposto il nostro dossier al Ministero dello Sviluppo Economico, la nostra Associazione, attraverso la Commissione, è riuscita a far inserire i distributori automatici all’interno dell’elenco degli strumenti “iperammortizzabili” sulla base del Piano Impresa 4.0. E non solo l’agevolazione fiscale è stata confermata anche per quest’anno, ma per la fascia di investimento annuo entro i 2,5 milioni l’aliquota è stata aumentata al 270%. Qui voglio lanciare un appello sia ai gestori sia ai fornitori di tecnologie: sfruttiamo questa opportunità unica per finanziare l’innovazione del nostro settore. Ma facciamolo subito!

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• DAITALIA 135 AGOSTO/SETTEMBRE 2019 Non sappiamo infatti se, dati gli investimenti che il Governo quest’anno ha messo su provvedimenti quali il Reddito di Cittadinanza o la Quota 100, ci saranno sufficienti risorse per confermarlo anche per il 2020. Ai gestori dico di non aver paura di innovare, di approfondire l’opportunità e gli strumenti che consentono alle vending machine di comunicare in maniera bidirezionale con l’azienda. Ai fornitori di tecnologie dico invece di investire in soluzioni che aiutino i gestori a fare questa trasformazione tecnologica. Questi strumenti devono rispettare i requisiti dell’Impresa 4.0 ma non solo. Devono poter dare un servizio che faccia fare un salto di qualità alle imprese di gestione: allarmi macchina, gestione dei prodotti e dati di vendita in tempo reale da remoto devono facilitare l’attività del gestore non complicarla. Il mio messaggio è lavoriamo tutti insieme come una filiera perché l’obiettivo è comune. Un altro impegno che ci siamo presi è quello di: PROMUOVERE LE SEMPLIFICAZIONI A seguito dell’importante risultato ottenuto da CONFIDA con il Decreto Legislativo 25 novembre 2016, n. 222 (SCIA 2) che ha semplificato le comunicazioni relative all’installazione e disinstallazione dei distributori automatici riducendo ad una sola comunicazione semestrale, l’Associazione ha continuato a lavorare per l’applicazione di questa semplificazione a livello locale ed è più volte intervenuta a seguito di casi, segnalati dagli associati, in cui l’applicazione locale della normativa non era corretta.

Ci siamo inoltre impegnati anche a: COMBATTERE I FURTI E GLI SCASSINAMENTI Un tematica molto sentita dalle Imprese di Gestione di Distributori Automatici che riguarda i frequenti furti e scassinamenti ai distributori automatici in particolare nelle locazioni nei settori pubblico e sanità. CONFIDA ha realizzato un monitoraggio in collaborazione con Accenture sul fenomeno; ha avviato rapporti con i Tavoli sicurezza di Confcommercio e partecipato agli Stati Generali della Sicurezza organizzati dall’Ossif (Centro di ricerca sulla Scurezza Anticrimine dell’ABI – Associazione Bancaria Italiana) richiedendo per le imprese del settore: 1) maggiori controlli, soprattutto nei luoghi più colpiti (in primis scuole e ospedali); 2) semplificazioni degli adempimenti burocratici che sono veramente il lato più impegnativo e complicato della vicenda. Non siamo molto confidenti sui risultati in quanto rappresentiamo un problema poco rilevante rispetto agli innumerevoli casi di micro criminalità presenti nel nostro Paese. Ma non ci daremo per vinti! Altro punto del programma era: FAVORIRE LA CRESCITA DEL SETTORE Abbiamo innanzitutto potenziato le ricerche di mercato che mettiamo a disposizione gratuitamente degli associati in modo da orientarsi meglio in un settore in rapido cambiamento. Accanto al consueto Studio di Settore che CONFIDA realizza in collaborazione con Accenture abbiamo promosso, anche grazie alla collaborazione col Gruppo Giovani di CONFIDA, un’indagine sul consumatore del vending rea-

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• DAITALIA 135 AGOSTO/SETTEMBRE 2019 lizzata in collaborazione con un importante istituto di ricerca quale è Ipsos e che verrà presentata oggi pomeriggio dal Presidente di Ipsos Nando Pagnoncelli. Abbiamo dato vita a due nuove Commissioni su tematiche quali: 1 – il Category Marketing 2 – l’Innovazione tecnologica e di mercato Al fine di affiancare gli imprenditori del settore ad orientarsi in un momento di cambiamenti come quello che stiamo vivendo. Ci siamo impegnati anche a: MIGLIORARE L’IMMAGINE DEL VENDING: PRODOTTO E SERVIZIO AL CONSUMATORE Potenziando la Comunicazione esterna di CONFIDA, avete sicuramente visto proliferare articoli sui mass media che hanno parlato del nostro Settore, creando una Commissione ad hoc dedicata alla comunicazione che realizzerà nei prossimi mesi delle ricerche sulla reputazione di settore che ci serviranno come punto di partenza per una grande campagna sulla qualità del vending che sarà oggetto dell’attività del prossimo anno. Abbiamo inoltre promosso un grande evento che si è tenuto la scorsa settimana a Milano in collaborazione col Sole24Ore a cui hanno partecipato oltre 200 aziende finalizzato a valorizzare il nostro canale come importante canale distributivo alimentare e a condividere gli sviluppi tecnologi e gestionali delle nostre imprese: obiettivo, oltre quello di farci conoscere, era quello di far avvicinare al nostro settore sempre di più le multinazionali del Food.

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Abbiamo promosso: PROGETTI PER VEICOLARE UN’IMMAGINE POSITIVA DEL VENDING Qui abbiamo fatto leva sull’iniziativa “Vending Sostenibile” che CONFIDA ha creato a partire dal 2014 e che è cresciuto di anno in anno grazie alla collaborazione di quanti di voi hanno dato il loro contributo nella omonima Commissione di CONFIDA. Sul tema della plastica abbiamo promosso insieme a COREPLA (il consorzio del riciclo della plastica) e UNION PLAST (l’associazione dei produttori dei prodotti in plastica) il progetto RiVending, un circuito virtuoso di recupero e riciclo di bicchierini e palette del caffè. Il nostro obiettivo principale è far patrocinare il progetto al Ministero dell’Ambiente come vero progetto che mira al riciclo del 100% dei prodotti tecnici in plastica usati nel Vending. Abbiamo partecipato alla prima edizione della Milano Green Week e dato vita al Premio Cresco Award con cui ogni anno CONFIDA promuove un Comune che si è distinto per un progetto di sostenibilità legato al Vending. Per promuovere la qualità e le nuove tecnologie del vending abbiamo infine partecipato alla settimana del food di Milano, Milano Food City, con l’installazione di due smart vending machine che hanno offerto gratuitamente bevande calde al pubblico presente. Questo tuttavia è solo l’inizio di un’attività che dovrà crescere anno dopo anno perché il nostro successo dipende anche dalla capacità di migliorare costantemente il nostro servizio, la nostra offerta alimentare, le nostre tecnologie e l’immagine che sia i clienti che i consumatori ne hanno.

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• DAITALIA 135 AGOSTO/SETTEMBRE 2019 Abbiamo poi potenziato le RELAZIONI CON GLI STAKEHOLDER Incontrando numerosi rappresentati delle istituzioni a livello nazionale e locale. Abbiamo inoltre migliorato i rapporti e creato alleanze con le altre associazioni industriali della filiera: il convegno sulla Direttiva sulla Plastica in Senato che ha coinvolto 7 associazioni ne è un esempio. Ulteriore punto del programma era: COGLIERE LE OPPORTUNITÁ CHE OFFRE L’INNOVAZIONE Per accompagnare la crescita e l’innovazione nel settore abbiamo promosso 8 nuovi Sportelli di Consulenza, potenziato la formazione online e d’aula, promosso gruppi di lavoro. Su spinta del Presidente dei Fabbricanti Roberto Pellegrini abbiamo affidato al Dipartimento di IOT del Politecnico di Milano uno studio volto a trovare un nuovo protocollo informatico per il vending con l’indicazione che sia uno standard e che sia adeguato alle nuove esigenze tecnologiche della distribuzione automatica a cui l’EVA DTS non riesce più a dare una risposta adeguata.

FARE CRESCERE L’ASSOCIAZIONE Abbiamo investito più risorse economiche in servizi e progetti per gli associati: eventi, indagini e ricerche, formazione, convezioni, sportelli consulenza: tutto pubblicato su una guida associativa che vi è stata consegnata e che è già alla sua seconda edizione. Questo impegno nel far crescere i servizi dell’associazione e nel promuovere l’attività di CONFIDA presso le aziende non associate sta dando il suo frutto.

Il Bilancio 2018, come sentirete dalla Relazione del Presidente dei Revisori Dott. Borziani e dall’intervento del Direttore Michele Adt si è chiuso con un’importante crescita delle entrate, generata soprattutto dall’ingresso di 43 nuovi associati, a cui diamo il benvenuto, e che contribuiscono alla crescita della nostra associazione.

VALORIZZAZIONE DEI TERRITORI Anche a livello territoriale, stiamo lavorando per far crescere la presenza e l’impegno di CONFIDA. Qui colgo l’occasione per sottolineare il grande lavoro del Presidente dei Gestori Pio Lunel che sta girando tutti i territori portando informazioni, consulenza e raccogliendo le richieste di approfondimenti di tutte le Delegazioni territoriali di CONFIDA. Concludendo, colgo l’occasione per ringraziare tutto lo staff di CONFIDA per questo primo anno di lavoro insieme: senza il loro impegno nulla di quanto vi ho brevemente esposto si sarebbe realizzato. Vi ringrazio per l’attenzione e vi saluto augurandomi che questo spirito positivo e propositivo che ci ha contraddistinto quest’anno continui e anzi cresca in modo che il nostro settore e la nostra associazione possano avere i successi che meritano!” Durante il pomeriggio, Nando Pagnoncelli - Presidente IPSOS, ha illustrato i risultati della ricerca “La distribuzione automatica in Italia”, che ha al centro il ruolo del consumatore e la sua percezione, le sue aspettative rispetto al settore.

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• DAITALIA 135 AGOSTO/SETTEMBRE 2019 Si parlava di questo processo di disintermediazione che ha interessato il nostro Paese e che riguarda non solo gli organismi di rappresentanza, ma che è un’attitudine molto presente nel nostro paese: il rapporto diretto, che qualcuno ha chiamato direttismo. Se ci pensiamo, è quasi paradossale, perché nella DA molto spesso il rapporto non è diretto, è mediato e questo determina una serie di elementi che abbiamo cercato di mettere a fuoco nella ricerca di cui vado a mostrarvi i dati principali. Una ricerca articolata, in funzione di tre target: i consumatori, gli operatori della DA, i clienti diretti, con focus specifico sul consumatore. Una nota metodologica: abbiamo fatto precedere la ricerca, basata su interviste, da una ricognizione, che chiamiamo RICOGNIZIONE DESK, per riuscire a capire quali sono le tendenze più recenti nel mondo alimentare, sia con fonti oggettive, che con fonti legate ad opinioni dei diretti interessati. A seguire, una FASE QUANTITATIVA, classica base estensiva basata su un campione molto ricco (1.257 persone rappresentative della popolazione italiana), però abbiamo integrato questa fase quantitativa con due focus group (FASE QUALITATIVA) ovvero ricerche realizzate su campioni più piccoli con un obiettivo complementare rispetto a quello quantitativo, cioè approfondire molto alcuni aspetti: non è un caso che questo tipo di indagine spesso venga moderata da degli psicologi, perché ha come obiettivo far emergere elementi meno controllabili razionalmente, tutto ciò che afferisce alla sfera emotiva ed affettiva, che però spesso è alla base del nostro comportamento. Attraverso questo tipo di ricerca, cerchiamo di far emergere quali

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sono le resistenze, i bisogni latenti e tutta una serie di elementi che possono essere molto utili soprattutto nella definizione di una strategia comunicativa rivolta al pubblico generale. Abbiamo poi realizzato 129 interviste semistrutturate ad aziende associate e 68 interviste semistrutturate, online, ad aziende che ospitano vending machine. La nostra ricerca è stata guidata da Gianmarco Cezza e abbiamo scelto di articolare la presentazione in sei punti: • I trend del settore alimentare • Le opinioni e l’immagine della DA • La usership e le stime • Il tema del prezzo • La sostenibilità e l’innovazione • Le prospettive e il futuro della DA I TREND DEL SETTORE ALIMENTARE Attraverso la nostra descript search, a proposito di sostenibilità abbiamo una serie di elementi per cui troviamo conferma, anche nel nostro paese, i trend globali più significativi, che ritroviamo anche in Italia: il free from, cibi confezionati, snack, grazing, food too go, soft drink, naturale. Questi elementi, che emergono con maggiore evidenza nei consumi, anche nel nostro paese e, interpellando gli operatori e i consumatori nella fase più qualitativa, emergono alcuni elementi interessanti. Prodotti nuovi, free from e freschi, con l’innovazione e la tecnologia sono le novità più rilevanti secondo l’opinione dei consumatori.

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• DAITALIA 135 AGOSTO/SETTEMBRE 2019 Meno rilevanti altri trend come la sostenibilità: viene percepito poso relativamente alla DA. La sostenibilità sta crescendo in modo significativo in Italia, ma non viene associata al vending! Tra le principali novità della DA, i consumatori annoverano: Presenza di nuovi prodotti, nuovi sapori 25% Miglioramento per ridurre errori di erogazione 24% Maggiore presenza di prodotti salutari 22% Possibilità di pagare con nuove modalità 22% Sempre più prodotti freschi, pronti al consumo 21% Macchine e interfacce più innovative 21% Maggiore attenzione al servizio ed al rifornimento 21% Più attenzione alle intolleranze o alle diete specifiche 18% Molto più bio rispetto al passato 17% Più attenzione a location/aspetto distributore 15% Maggiore attenzione agli sprechi 14% Imballaggi e contenitori sempre più ecologici 12% Il biologico e gli alimenti adatti a diete specifiche non vengono associati ai DA, così come i temi legati alla sostenibilità, gli ultimi ad essere menzionati, in associazione alla DA. Un dato incoraggiante: l’84% degli intervistati tra i consumatori ritiene che il settore stia andando nella direzione giusta, parlando di cambiamenti e innovazioni introdotte. In una sorta di gioco di specchi, i clienti diretti vedono bene i benefici che i cambiamenti più recenti hanno avuto sul settore della DA, perché l’81% dice che l’hanno resa migliore, mentre 1 su 5 dice che non è cambiato nulla. 4 su 5 quindi ritiene che la DA sia migliorata, ma che i nuovi trend implichino qualche problema: • minore marginalità: i prodotti salutistici sono meno remunerativi • maggiore impegno e costo nel servizio: problemi di gestione in termini di shelf-life dei prodotti • necessità di adeguare le macchine a formati nuovi e diversi, ad esempio bicchieri più grandi per le bevande lunghe. Il settore sta evolvendo, sta investendo molto, ma nello stesso tempo alcuni elementi portano con sé delle criticità che impattano sull’attività quotidiana degli operatori, che vogliono essere rassicurati su questi aspetti dall’Associazione, dalla filiera, dal comparto.

L’immagine che hanno i DA presso i consumatori, è piuttosto sfaccettata: • 84% pensa che il DA sia un’alternativa più comoda e veloce rispetto agli altri punti vendita • 83% ritiene che il DA sia attento ad offrire un’esperienza d’uso molto semplice ed immediata • 77% crede che il DA sia attento al gusto e metta a disposizione prodotti golosi • 75% il DA offre momento di evasione dalla routine • 62% percepisce il DA come un distributore di prodotti di qualità Questo dipende dal fatto che mancano indicatori di qualità specifici e che il caffè, vissuto come unbranded, viene penalizzato, a differenza dello snack, valorizzato dal marchio (qualità percepita non è omogenea). I clienti diretti hanno un’immagine della DA molto vicina a quella dei consumatori: DA è più comodo e veloce, offre un’esperienza di acquisto semplice ed è attento al gusto. C’è uno scarto tra la percezione del settore, innovativo e tecnologico e il percepito dei clienti: viene vissuto come meno dinamico, ma riconoscono uno sforzo di adattamento ai mutamenti del mercato. Qual è l’elemento più attrattivo della DA per i consumatori? Prodotti con prezzi convenienti 39% Presenza di prodotti per tutte le necessità 31% La pulizia del distributore 31% Varietà dei prodotti e rifornimento 29% Qualità dei prodotti presenti 28% Pulizia della locazione 22% Presenza di brand famosi 20% Possibilità di pagare con diversi metodi 19% Presenza di prodotti nuovi, mai visti 18%

Veniamo ora all’opinione e immagine della DA e ripartiamo dagli operatori. Gli operatori percepiscono una distanza reciproca tra il settore e i consumatori finali e la attribuiscono a: LA PRESENZA DI INTERMEDIARI il cliente diretto della DA fa da filtro, soprattutto economico LA NON CONOSCENZA DA PARTE DEL CONSUMATORE FINALE in assenza di una comunicazione diretta la percezione del settore è nebulosa da parte di chi consuma L’ASSENZA DI STRUMENTI DI PROFILAZIONE il settore non è attrezzato con strumenti di analisi di mercato efficaci La negatività nei confronti del vending è poca, anche se l’entusiasmo, di contro, si limita al 9%, un intervistato su dieci, (il 77% lo ritiene abbastanza positivo). Secondo gli operatori, ancora, non c’è “affetto”, ma una relazione strumentale, senza legame emotivo, nonostante l’utente possa trovare nel DA quello che cerca, nel momento in cui lo vuole, nonostante un buon assortimento e varietà e nonostante il prodotto venga erogato con macchine evolute e pagamenti intuitivi.

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• DAITALIA 135 AGOSTO/SETTEMBRE 2019

La pulizia rappresenta uno tra i maggiori elementi attrattivi, ma rappresenta anche una criticità. Tra gli aspetti negativi della DA, secondo i consumatori: • una location sporca 45% • il distributore che non dà resto 35% • i prezzi troppo elevati 34% (aspetto sottovalutato dagli operatori) • la percezione di senescenza del DA 30% • la scarsa qualità dei prodotti presenti 29% • la mancanza di prodotti di mio gusto 24% • la paura della mancata erogazione del prodotto 23% Ne emerge quindi che il tema dei prodotto rappresenta una barriera secondaria rispetto alla locazione sporca e vecchia. Parlando di barriere di tipo emotivo, l’idea che il DA sia poco igienico (si pensa ai negozi automatici) e che sia “erogatore di schifezze”.

La maggior parte dei non user non ha occasione di utilizzare i distributori automatici: 1 su 5 ne fa una questione di qualità del cibo (18%). Tra le ragioni del non utilizzo spontaneo dei distributori automatici: • occasioni di utilizzo • non ne ho necessità • poco diffusi nei luoghi frequentati • qualità/prezzo • qualità del cibo • prodotti più cari • atteggiamento negativo generale • non mi piacciono i distributori • preferenza per bar/servizio di persona • altro (poco igienici, problemi, ecc.)

USERSHIP E STIMA Abbiamo chiesto a chi ha avuto modo di utilizzare il DA nell’ultimo anno e gli users percentuale molto elevata: 70% hanno dichiarato di aver utilizzato un DA. Fatto 100 questo 70%, osserviamo che i consumatori si dividono tra: heavy users: tutti i giorni più volte al giorno 8%; circa una volta al giorno 12% medium users: 2-3 volte a settimana 22%; 1 volta a settimana 13% light users: da 2 a 3 volte al mese 16%; 1 volta al mese 7% occasional users: meno di una volta al mese 22% La maggiore intensità di utilizzo è legata al luogo di lavoro o studio (heavy e medium users), mentre occasionali e light si interfacciano con i DA nei luoghi di cure (light e occasional). Il caffè si conferma la categoria trasversalmente più consumata, spesso nei luoghi di lavoro o studio. Gli occasionali sono meno inclini al consumo d alimentari, mentre l’acqua è un driver ed è scelta soprattutto nei luoghi di transito. 62

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• DAITALIA 135 AGOSTO/SETTEMBRE 2019 IL PREZZO I prodotti freschi sono considerati cari, in particolare dai consumatori, ma anche dai clienti diretti. Più equilibrio rispetto al prezzo delle bevande calde, anche se un consumatore su tre le ritiene costose.

Il caffè e le bevande calde, tuttavia, rappresentano un prodotto importante per i consumatori, disposti a pagare di più per una qualità superiore (in totale circa il 70%) a condizione che questa qualità sia esplicitata anche in termini di comunicazione.

La qualità specifica del settore va comunicata e valorizzata! L’elemento chiave, come vediamo, infatti, non è una migliore offerta qualitativa, ma una comunicazione adeguata.

Un aspetto interessante: la volontà dei consumatori si scontra con i clienti diretti, convinti (75%) che i consumatori non siano disposti a pagare di più: il risparmio è per loro un fattore-chiave, spesso veicolato come “richiesta del consumatore finale”, per il quale cercano di ottenere il prezzo più basso. È naturalmente un’idea loro, non del consumatore! L’opinione mediata non l’opinione reale… “Il settore della distribuzione automatica non riesce a veicolare la qualità della sua offerta e a indirizzare le aziende clienti verso scelte più valorizzanti per l’utente finale”: l’idea che il distributore automatico non offra il comfort del bar e quindi debba costare di meno persiste, come il pregiudizio sulle macchine che si inceppano, facendo ricadere la “colpa” sul personale aziendale.

Nel caso specifico del caffè, ad esempio, i consumatori riconoscono indicatori di qualità come marca nota, freschezza (es. caffè appena macinato), trasparenza e visibilità del procedimento di preparazione/erogazione e scelta tra alternative più o meno costose: questi quattro elementi, se percepiti, danno il giusto valore al rapporto qualità/prezzo. SOSTENIBILITÀ E INNOVAZIONE Anche per la DA ridurre e riciclare la plastica è prioritario, sempre cercando di mantenere prezzi accessibili a tutti. Lato consumatore, la sostenibilità non emerge come tema forte spontaneamente collegato alla DA. Tuttavia, la sostenibilità non è un driver, si dà per scontato l’impegno delle aziende, senza aumenti di prezzi. Secondo il consumatore, infatti, ognuno deve fare la sua parte: lo Stato, il settore, le aziende, i consumatori.

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• DAITALIA 135 AGOSTO/SETTEMBRE 2019 Abbiamo chiesto ai consumatori cosa pensano quando si parla di sostenibilità in ambito alimentare e di sostenibilità nella DA. Ecco cosa rispondono:

Le opinioni sull’innovazione nel settore, tra consumatori e operatori, non sono molto omogenee. La sostenibilità ambientale, tuttavia, è considerata dal consumatore il principale driver di innovazione del settore, nonostante le convinzioni degli associati (lo dichiara il 37% degli intervistati) mentre i clienti diretti puntano invece alla semplificazione dell’esperienza d’acquisto del consumatore attraverso riduzione dei guasti, pagamenti più semplici facilità di rimborso. Un dato interessante emerge da questa classifica: il 20% dei consumatori (soprattutto user e heavy) vorrebbe poter utilizzare il distributore automatico attraverso lo smartphone.

In generale, lo sforzo che la DA sta compiendo in ambito di sostenibilità viene notato da poco più della metà dei consumatori. Gli operatori, dal loro canto, hanno messo e stanno mettendo in atto una serie di attività per rispondere alle richieste dell’opinione pubblica e degli utenti finali. Tra questi, certificazione dei bicchieri e delle palette di plastica; education del consumatore con bidoni per incentivare il corretto riciclo; trasporto sostenibile (es. furgoni a basso impatto) e distributori energy saving.

Parlando di innovazione, i clienti diretti la ritengono fondamentale (87%): i distributori automatici di ultima generazione generano appeal, ma a frenare gli entusiasmi c’è il timore di un investimento economico eccessivo. Tra i consumatori, invece, la percentuale di chi chiede al settore maggiore innovazione scende al 38%. Le attese degli operatori sono molto forti, il 71% pensa che innovazione sia fondamentale per la DA, ma i benefici della tecnologia non sono percepiti dai consumatori. Se per gli operatori, infatti, distributore sempre più interattivo, prodotti sempre più di qualità (soprattutto bevande), modalità di pagamento più facilitanti e location (soprattutto outdoor) con sviluppo dedicato li portano ad avere grandi attese, i consumatori avvertono solo in modo marginale lo slancio innovativo e tecnologico del settore. Ancora una volta, questo dipende dal fatto che LA TECNOLOGIA E L’INNOVAZIONE VANNO COMUNICATE, ALTRIMENTI “NON SI VEDONO”. QUESTO È L’OBIETTIVO DA DARSI, QUELLO SU CUI INVESTIRE. Analizzando più nello specifico le tecnologie applicate al distributore automatico, vediamo che telemetria (28%) e pagamenti da mobile o attraverso carta (33%) rappresentano, secondo gli operatori, gli elementi che porteranno a una vera e propria rivoluzione del settore.

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• DAITALIA 135 AGOSTO/SETTEMBRE 2019

LE PROSPETTIVE FUTURE DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA Pagamenti nuovi e sostenibilità sono senza dubbio le direzioni del futuro. I clienti diretti si aspettano maggiore innovazione e copertura di più servizi, oltre ad un assortimento più attento alle diete specifiche. Gli operatori (47%) concordano con i consumatori finali sulle nuove soluzioni in tema di pack e imballaggi e sulle nuove forme di pagamento, ma puntano anche a maggiore innovazione tecnologica per le macchine. Per molti “il digital sarà il futuro del settore”: la tecnologia potrà migliorare la percezione di facilità d’uso, modernizzazione e personalizzazione, ma deve riflettersi nel quotidiano del consumatore. Abbiamo visto che comunicare la qualità settore si rivela fondamentale per rispondere alle attese dei consumatori. Cosa chiedono, loro, al settore? • rassicurazioni su igiene del d.a., senza trascurare estetica e sicurezza • raccontare qualità del caffè a sostegno del prezzo • enfatizzare la varietà dell’assortimento, spiegando l’area golosa, l’aria salutistica e il contenuto di servizio • la sostenibilità, driver di innovazione in relazione ai nuovi imballaggi, da usare a sostegno dell’immagine del settore • usare aspetto estetico e tecnologico come strumento per comunicare l’immagine • le tecnologie che rappresentano una facilitazione vengono apprezzate

“IN POCHI CENTESIMI DI CAFFE' C’E' MOLTO DI PIU' DI QUANTO TI ASPETTI!"

In conclusione, come comunicare la qualità alle aziende clienti, intermediari essenziali nel rapporto con il consumatore finale? I clienti diretti sono infatti il target più ostico a cui è più difficile comunicare la qualità della DA, ma con un potere decisionale molto forte. Ci sono alcuni aspetti a loro parere, che potrebbero sostenere un maggiore valore: L’apprezzamento dei consumatori, il loro percepito di qualità (da incrementare) in relazione ai mutati trend La tecnologia delle nuove macchine, più performanti, efficienti, sostenibili.

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• DAITALIA 135 AGOSTO/SETTEMBRE 2019

FOCUS ON

ARRIVA MY GUI, IL SOFTWARE CHE PERSONALIZZA L'INTERFACCIA GRAFICA DI MAESTRO TOUCH

DA LUGLIO È DISPONIBILE MY GUI, IL TOOL SVILUPPATO DA EVOCA PER LA PERSONALIZZAZIONE DELL'INTERFACCIA GRAFICA DI MAESTRO TOUCH. UNO STRUMENTO SEMPLICE E INTUITIVO, CHE PERMETTE DI MODIFICARE GLI ASPETTI GRAFICI CREANDO UN'INTERFACCIA COMPLETAMENTE PERSONALIZZATA. MY GUI PERMETTE DI CAMBIARE GLI ASPETTI 66

GRAFICI UTILIZZANDO "TEMPLATE" PRECONFIGURATI (GREEN, COFFEE E TECNOLOGICO) OPPURE MODIFICANDO L'INTERFACCIA STEP BY STEP. IL GESTORE PUÒ MODIFICARE DIRETTAMENTE LOGO E SFONDO E HA LA POSSIBILITÀ DI SCEGLIERE UN'OPZIONE DI INTERFACCIA CHE PERMETTE LA SELEZIONE DELLA BEVANDA ATTRAVERSO UNA NAVIGAZIONE PIÙ COINVOLGENTE.


• DAITALIA 135 AGOSTO/SETTEMBRE 2019

COME FUNZIONA

il risultato in tempo reale sull'interfaccia a PC garantita da Maestro

My GUI consente di modificare in modo intuitivo i testi e i colori pre-

for Windows. Questo aumenta la percezione reale della modifica e ne

senti all'interno dell'interfaccia. Inoltre, il tool permette di persona-

garantisce immediata applicabilitĂ sul campo, attraverso l'esporta-

lizzare le nuove sezioni introdotte con Maestro Touch (per esempio

zione del pacchetto grafico da My GUI e l'importazione in macchina.

la funzione "Oggi mi Sento ") attraverso bevande dedicate in funzione

Questa ricerca della semplicitĂ ha ispirato anche il nome dell'appli-

dello stato d'animo dell'utente. Anche la schermata di erogazione,

cativo, che riprende la tipica espressione inglese di compiacimento

solitamente vissuta dal consumatore come un tempo "morto", diven-

per il raggiungimento di un obiettivo da parte di una persona: "That

ta un momento piacevole di intrattenimento grazie all'inserimento di

is my guy".

video e giochi dedicati.

Il software My GUI conferma la scelta strategica del marchio Necta di

Per usare My GUI non occorrono competenze informatiche specifiche:

proporre ai propri clienti non solo macchine al top delle prestazioni,

il gestore compie le modifiche direttamente tramite il software e vede

ma anche soluzioni e servizi per un Vending innovativo.

FOCUS ON MY GUI

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• DAITALIA 135 AGOSTO/SETTEMBRE 2019

APPUNTAMENTO IN FIERA

HOSTMILANO 2019 QUASI 2.000 AZIENDE PRESENTI E OLTRE 500 EVENTI. IL CAFFE' SEMPRE PIU' PROTAGONISTA

RISTORAZIONE, PASTA, PIZZA, GELATO, CAFFÈ, BAR, ARREDO E BAKERY: TUTTO IN UN’UNICA MANIFESTAZIONE. LE PAROLE CHE, AI CINQUE ANGOLI DEL PIANETA, CELEBRANO IL SUCCESSO DEL MADE IN ITALY, SI RITROVANO SOTTO LO STESSO TETTO ALLA 41° EDIZIONE DI HOSTMILANO A FIERAMILANO, DAL 18 AL 22 OTTOBRE 2019, L’APPUNTAMENTO CHE NEL MONDO DELL’OSPITALITÀ È ORMAI DIVENTATO UN VERO E PROPRIO SINONIMO DI INNOVAZIONE E DI “FUCINA” DI TENDENZE, OLTRE CHE IL LUOGO IDEALE PER INCONTRARE LE PIÙ IMPORTANTI REALTÀ DEL SETTORE, NAZIONALI E INTERNAZIONALI. A POCHI MESI DALL’INAUGURAZIONE, SONO GIÀ 1.912 LE AZIENDE CHE HANNO CONFERMATO LA LORO PARTECIPAZIONE (+8% RISPETTO ALLA STESSA DATA DEL 2017), DI CUI 1.127 ITALIANE (+7%) E785 STRANIERE (+10%), QUESTE ULTIME IN RAPPRESENTANZA DI 54 PAESI DI PROVENIENZA (TRA LE NEW-ENTRY CI SONO

NAZIONI COME ALBANIA, ARGENTINA, COLOMBIA, IRAN, LETTONIA, LIBANO). GUARDANDO AI DATI DEGLI ESPOSITORI E ALLA SUDDIVISIONE PER MACROSETTORI, POI, SI SCOPRE CHE LA RISTORAZIONE PROFESSIONALE, INSIEME A PANE/PIZZA/PASTA, RIMANE L’AMBITO PIÙ RAPPRESENTATO (43,94%), SEGUITO DA CAFFÈ/ TEA/VENDING/GELATO/PASTICCERIA (37%), E DALL’ARREDO/TAVOLA (19,1%). MA QUELLO CHE VISITATORI E PROFESSIONISTI TROVERANNO DURANTE I CINQUE GIORNI DELLA MANIFESTAZIONE, SARÀ ANCHE UNA VERA E PROPRIA CUCINA GLOBALE, DOVE UN FITTO MENU DI ESIBIZIONI E SHOW-COOKING; CAMPIONATI E PERCORSI DEL GUSTO; TAVOLE ROTONDE E SFIDE TRA MAESTRI PASTICCERI, CHEF STELLATI, BARISTAS E DESIGNER, SI ACCOMPAGNERÀ AL PIÙ GRANDE OSSERVATORIO DEL SETTORE IN FATTO DI NOVITÀ E TREND, APPROFONDITI FIN NEI LORO ASPETTI PIÙ GLAMOUR.

APPUNTAMENTO IN FIERA HOST 2019

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• DAITALIA 135 AGOSTO/SETTEMBRE 2019 PARTNERSHIP E BUYER PER UN SETTORE IN PIENO BOOM Oltre 27 miliardi di euro nel 2018, con la previsione di superare quota 31 miliardi entro il 2021. Se i dati del Sistema Informativo Ulisse confermano come il giro d’affari legato al commercio mondiale delle Apparecchiature Professionali non conosca battute d’arresto (con l’Italia che si conferma al primo posto nella classifica dei Paesi esportatori), la stessa cosa si può dire della vocazione di Hostmilano ad essere, edizione dopo edizione, sempre più hub dell’equipment globale. Lo dimostra, solo per fare un esempio, il capitolo partnership, mai quest’anno ricco di un network realizzato le più importanti associazioni del comparto,italiane e internazionali. Queste ultime provenienti dai maggiori mercati di riferimento della manifestazione, come Regno Unito e Nord America, Spagna e America Latina; e tutte, non a caso, presenti a ottobre a Milano per sfruttare le occasioni di business e networking di Host. Un network nato e cresciuto nelle ultime edizioni e che ha come obiettivo quello di concentrare, nei cinque giorni

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di manifestazione, un numero sempre crescente di decision maker del settore, per favorire l’incontro tra una domanda e una offerta internazionale e qualificata. A rendere ancora più evidente lo sguardo che l’appuntamento di Fiera Milano intende gettare oltreconfine, poi, non mancherà nemmeno una folta rappresentanza di hosted buyer. Grazie anche alla collaborazione con ICE Agenzia, saranno infatti oltre 1.500 addetti gli addetti ai lavori di 80 Paesi, con l’80% di turnover, e provenienti principalmente da USA, Canada, Medio Oriente, UAE, Cina e Russia.

TUTTI I TREND DELL’HO.RE.CA VENGONO LANCIATI DA HOSTMILANO La “terza onda” del caffè, la ristorazione che si fa sempre più esperienziale, la voglia di green dei consumatori, la sostenibilità di arredi e format. Come in ogni edizione, le mille declinazioni dell’universo dell’ospitalità professionale trovano a Hostmilano il place-to-be dove fermarsi e diventare vere e proprie

APPUNTAMENTO IN FIERA HOST 2019

tendenze globali. Qualche esempio? Il caffè, che abbandonata la monocoltura dell’espresso, è sempre più pronto a “catturare” nuovi clienti all’insegna di qualità e sperimentazioni. Oppure la moda, ormai entrata in sala, in albergo e in cucina, per produrre collezioni trendy e funzionali. Per non parlare di come il design sia divenuto un prezioso elemento di contaminazione con il mondo della pasticceria e della ristorazione, capace di influenzare sia la preparazione dei piatti che i materiali della tavola. O, infine, di come la sostenibilità e l’approccio green siano diventati la chiave per reinterpretare non solo il food (persino il dessert), ma anche il format e gli arredi dei locali, grazie a soluzioni su misura.

SMART LABEL HOST INNOVATION AWARD: OSPITALITÀ E INNOVAZIONE Core business: innovazione. In una manifestazione come Hostmilano da sempre proiettata verso tutto ciò che significa futuro e tendenze, non poteva mancare un pro-


• DAITALIA 135 AGOSTO/SETTEMBRE 2019 getto unico nel suo genere come SMART Label Host Innovation award, organizzato in collaborazione con POLI.Design, Consorzio del Politecnico di Milano, e con il patrocinio di ADI - Associazione Italiana per il Disegno Industriale. Il concorso, che nelle sue ultime tre edizioni ha assegnato oltre 150 premi e 20 riconoscimenti speciali ad attori di primo piano dell’ospitalità professionale italiani e internazionali, quest’anno ha già segnato un nuovo record, ricevendo 213 candidature, contro le 176 dell’edizione 2017. Come sempre, a valutare il tasso di innovazione e le soluzioni più intelligenti presentate dalle aziende in concorso, sarà una giuria d’eccellenza composta da sei esponenti, tra docenti, professionisti ed esperti nazionali e non, di grande esperienza nell’ambito del design, dell’ospitalità e del risparmio energetico. A loro spetterà il compito di esaminare e selezionare i prodotti, i servizi e i progetti candidati sulla base di alcuni elementi fondamentali: l’efficienza delle funzioni del prodotto o del servizio, l’efficacia delle prestazioni del prodotto o della fruibilità del servizio, l’innovatività delle modalità di fruizione delle tecnologie e i vantaggi per l’utenza.

BEMYHOST: 20 TRENDSETTER DA TUTTO IL MONDO

EVENTI: PIÙ DI 500 APPUNTAMENTI IN CALENDARIO

Un vero e proprio sguardo a 360°su ciò che succede nell’ospitalità professionale ai cinque angoli del pianeta. A darlo saranno gli Host Ambassador di BeMyHost, il progetto che torna nella prossima edizione di Hostmilano più rafforzato che mai. In totale, saranno 20 gli influencer provenienti da USA, Canada, Brasile, Emirati Arabi, Cina, Giappone, Australia, Spagna e India (oltre, naturalmente, all’Italia), tutti scelti tra i maggiori insider del comparto Ho.Re.Ca dei singoli Paesi e chiamati a catturare in giro per il mondo le ultime tendenze in fatto di hospitality. Gli stessi ambassador, saranno poi presenti nei giorni della manifestazione, ospiti di Fiera Milano, per effettuare reportage in tempo reale tra gli stand e gli eventi. Non prima però, di avere raccontato con immagini e post sui canali social, come la ristorazione professionale e il caffè, l’arredo, la pasticceria e il gelato “cambiano “faccia” su e giù per il globo.

Un menu di oltre 500 di eventi in tutti i settori: dal bar alla pasticceria, passando per la ristorazione, l’arredo, la gelateria e l’arte bianca. Edizione dopo edizione, Hostmilano non è solo diventato il place-to-be dove incontrare tutte le più importanti realtà nazionali e internazionali del comparto Ho.Re.Ca, ma anche quello dove si anticipano i trend destinati a plasmare la cultura dell’ospitalità del Terzo Millennio. Tra stand e padiglioni, sarà possibile vivere una vera e propria esperienza multisensoriale, dalle presentazioni delle aziende agli show-cooking degli chef stellati, dalle creazioni di pasticcieri e cake designer alle esibizioni dei migliori baristas e bar tender, passando per i momenti di approfondimento e i seminari in grado di fornire lo sguardo più aggiornato possibile sull’evoluzione del mercato e di toccare i temi più “caldi” del momento: la formazione e l’apprendistato di giovani che si affacciano alla professione, le sfide tra grandi professionisti a livello internazionale, la sostenibilità, nei processi e nei layout, le tecniche di comunicazione e vendita e l’innovazione dei format.

APPUNTAMENTO IN FIERA HOST 2019

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20/23MAGGIO2020 New location

Fieramilano Rho, HALL 8-12 Worldwide Vending Show

Venditalia 2020: il mondo del Vending si incontra a Milano Venditalia, il più importante Salone del Vending, rappresenta un’opportunità unica per scoprire le ultime novità del settore e un’occasione concreta per incontrare i protagonisti del Vending internazionale. Vi aspettiamo nella nuova location espositiva di Fieramilano Rho!

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100

Espositori (26% internazionali)

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