NUMERO 146 NOVEMBRE 2020
EDITORIALE LA SVOLTA SOCIAL
MERCATO DEL VENDING LATEST NEWS
DAITALIA www.daitalia.it
PERSONAGGI LEO PALUMBO
• DAITALIA 146 NOVEMBRE 2020
EDITORIALE
LA SVOLTA SOCIAL DI D.A. ITALIA D.A. Italia è stata, fin dalla sua fondazione nella primavera del 2004, una rivista cartacea di approfondimento che si rivolge al mondo della distribuzione automatica con l’obiettivo dichiarato di offrire dei contenuti validi, professionali e soprattutto utili a tutti gli operatori del vending. La possibilità di diffondere una vera e propria cultura di settore è implicita nelle caratteristiche distintive della rivista, concepita e realizzata da redattori iscritti all’ordine dei giornalisti, con una testata regolarmente depositata in Tribunale e guidati da un direttore editoriale con un’esperienza ventennale sulle specificità del vending, le sue particolari problematiche e le sue reali necessità di informazione.
Ovviamente questa svolta social renderà molto più dinamica l’interazione tra la redazione di D.A. Italia e i suoi lettori, che potranno finalmente commentare le news in diretta. Vi invitiamo quindi a visitare i nostri profili e ad esprimere la vostra opinione sui principali trend di settore.
2004 - n.1
Già dal primo numero della rivista, avevamo deciso di supportare la nostra comunicazione anche attraverso un sito internet (www.daitalia.it), per dare la possibilità ai nostri lettori di poter consultare on-line tutti i numeri di D.A. Italia anche nella versione digitale.
D.A. Italia inaugura il suo profilo Linkedin, la sua pagina Facebook e rivoluziona lo storico sito internet attraverso un restyling grafico e l’inserimento di news aggiornate.
2015 n.100
A partire dal gennaio del 2009, abbiamo affiancato alla rivista un portale informativo molto particolare: Fantavending, basato su una comunicazione puramente social, in anticipo di almeno 5 anni sull’affermazione di questa tipologia di linguaggio editoriale. Oggi però riteniamo che anche la comunicazione più istituzionale di D.A. Italia debba avere una sua voce sui social network, perché vogliamo continuare a fare cultura del vending. È evidente che per conquistare questo traguardo è necessario raggiungere tutti quei lettori che ormai utilizzano in modo quasi esclusivo gli smartphone per informarsi sulle novità del settore e frequentano le principali piattaforme social. D.A. Italia inaugura così il suo profilo Linkedin, la sua pagina Facebook e rivoluziona lo storico sito internet attraverso un restyling grafico e l’inserimento di news aggiornate. I tre profili verranno gestiti con tagli editoriali completamente diversi, con news differenti e adattate al linguaggio tipico della piattaforma su cui verranno pubblicate.
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EDITORIALE DI ALESSANDRO FONTANA
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SOMMARIO
NUMERO 146 NOVEMBRE 2020 RENZO GABRIEL BONIZZI DIRETTORE RESPONSABILE EDITOR IN CHIEF ALESSANDRO FONTANA DIRETTORE EDITORIALE EDITORIAL DIRECTOR LAURA GUASPARRI ART DIRECTOR ANTONIO VALESTRA GRAPHIC DESIGN DANIELA BISCOTTI COMMERCIALE COMMERCIAL NOEMI MARGAROLI REDAZIONE EDITORIAL STAFF
3 EDITORIALE
LA SVOLTA SOCIAL di D.A. ITALIA
6 MERCATO DEL VENDING
Latest News
18 PERSONAGGI DEL VENDING
Intervista con LEO PALUMBO
ELENA FONTANA FOTO HA COLLABORATO MASSIMO FERRARINI LUCINI OFFICINA D’ARTE GRAFICA SRL STAMPA PRINTERS D.A.ITALIA IL PERIODICO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA PUBBLICAZIONE ISCRITTA AL TRIBUNALE DI MILANO, NUMERO DI REGISTRAZIONE 177 DEL 22 MARZO 2004 ISCRIZIONE AL R.O.C. 31449 PERIODICITÀ MENSILE EDITORE ART&WORKS SRL UNIPERSONALE VIA ALESSANDRO ALGARDI 13 20148 MILANO P.IVA 04234310961 TEL +39 02 48958566 UFFICIO COMMERCIALE commerciale@daitalia.it www.daitalia.it POSTA ELETTRONICA info@daitalia.it ABBONAMENTI abbonamenti@daitalia.it LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DELLE ILLUSTRAZIONI E DEGLI ARTICOLI PUBBLICATI SU D.A. ITALIA È PERMESSA SOLO SE AUTORIZZATA DALLA DIREZIONE. LA DIREZIONE NON ASSUME RESPONSABILITÀ PER LE OPINIONI ESPRESSE DAGLI AUTORI DEI TESTI REDAZIONALI E PUBBLICITARI. CONCEPT BY ART&WORKS SRL
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LATEST NEWS
COGES: OTTIMIZZARE LA GESTIONE DEL VENDING LAVORANDO A DISTANZA Mentre la pandemia da COVID-19 continua a destare preoccupazione in tutto il mondo, le società di gestione del vending cercano nuove soluzioni di business. Lavorare in modo “smart” significa infatti approfittare di tutti i vantaggi offerti dalle nuove tecnologie per adattarsi ai rapidi cambiamenti in corso, riducendo i costi e mantenendo salda la fiducia degli utenti: la connettività è un investimento che ci permette di essere vicini al cliente. Ragioni sanitarie e di opportunità economica suggeriscono, ad esempio, di ridurre la frequenza e la durata delle visite al punto vendita degli addetti al caricamento e dei tecnici. A questa esigenza viene incontro l’integrazione tra i sistemi di pagamento e la piattaforma Nebular di Coges, che porta online il portale tecnico consentendo di intervenire da remoto sull’aggiornamento firmware del sistema master e delle periferiche, sul cambio di prezzi e di parametri e sul database di monete e banconote. Tramite Nebular, disponibile su portale online o integrato nei principali software gestionali, è inoltre possibile visualizzare in tempo reale le vendite e le ricariche effettuate sulle chiavi cashless, inviando anche rimborsi di credito da remoto nel caso di mancata vendita. Queste funzioni, insieme alla notifica degli allarmi ed alla gestione dello stock prodotti, consentono ai gestori di risparmiare sulle visite tecniche e sui tempi di rifornimento macchina. Non va dimenticato, infine, che collegando i distributori automatici in rete tramite Nebular il gestore potrà chiedere di usufruire delle agevolazioni fiscali per l’Industria 4.0. Come incentivare, allo stesso tempo, le vendite presso il distributore automatico? È necessario aumentare la fiducia degli utenti ed offrire loro, insieme ad un servizio ed a prodotti di qualità, opzioni di pagamento che li facciano sentire al sicuro. In tutta Europa il cashless sta trovando sempre più il favore dei consumatori, perciò è probabilmente il momento opportuno per valutare l’installazione di un lettore di carte di credito, meglio se “contactless”, perché più igienico. A questo proposito, Coges offre il lettore PMT Nebular Pay: semplice da utilizzare, rapido e compatibile con tutte le carte contactless, comprese quelle virtuali e più alla moda come Apple Pay e Google Pay. Oltre che per l’acquisto dal distributore automatico, il lettore Nebular Pay può essere utilizzato per la ricarica delle chiavi MyKey o di supporti Mifare direttamente in macchina o attraverso la stazione di ricarica dedicata. La soluzione cashless più intuitiva resta MyKey, che nella sua nuova incarnazione stupisce gli utenti con i colori brillanti e li coinvolge con l’esclusiva vetrina web personalizzata con i colori ed il logo del gestore. Quando i distributori automatici sono connessi a Nebular, inoltre, gli utenti possono visualizzare sulla vetrina web il proprio credito ed altre funzioni esclusive, mentre il gestore ha a disposizione dati sempre aggiornati sui loro consumi e può inviare offerte e promozioni.
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ARRIVANO LE MENSE AUTOMATICHE, UN’OPPORTUNITÀ PER I GESTORI Per Il Sole 24 Ore “bisogna dimenticarsi la mensa aziendale come l’abbiamo sempre conosciuta. È arrivato il momento della mensa automatica, dove troveremo quello che abbiamo ordinato via App il giorno prima, confezionato in atmosfera protetta e pronto da riscaldare. Sempre da lì ritireremo anche il piatto pronto da consumare il giorno dopo, quando saremo a casa in smart working. E, perché no, prenderemo anche qualcosa per la cena, o per il pranzo dei figli che domani saranno a casa con noi. Secondo l’autore dell’articolo, i driver di questa autentica rivoluzione saranno giganti della ristorazione collettiva (CAMST, ELIOR, ecc.) ma, a nostro avviso, si tratta piuttosto di un lavoro da gestore, anche perché la unica realtà che da anni sta investendo in questo campo, FOOD 24 by FAS, è di chiara origine vending.
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ARRIVA IN ITALIA KITKAT GOLD IN EDIZIONE LIMITATA Dopo il successo a livello internazionale (in Australia dove è diventato così popolare da aggiungersi alla gamma permanente di KitKat), arriva in Italia KitKat Gold in Edizione Limitata per trasformare il break in un momento pieno di stile. L’iconico KitKat si impreziosisce così nel gusto e alla vista: un incarto oro riveste il croccante wafer con cioccolato al latte, ora ricoperto di vellutato cioccolato Gold Caramel dalle decise note di caramello. Una combinazione che cavalca i trend non solo del food ma anche del lifestyle.
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SERIM INSTALLERÀ LE MACCHINE VENDING AL COMUNE DI MILANO L’affidamento in concessione del servizio vending negli Uffici dell’Amministrazione comunale di Milano (il bando di gara è stato pubblicato il 6 agosto 2018), ha finalmente avuto un epilogo. Serim andrà ad installare le macchine nelle 724 sedi indicate dal lunghissimo allegato B del Capitolato d’Appalto. Dopo l’apertura delle buste e l’inattesa e discussa esclusione di ben due su tre partecipanti alla gara, spettava a Serim entrare al comune di Milano, ma ha dovuto attendere la pronuncia del TAR e del Consiglio di Stato, che conferma il suo diritto ad entrare nella prestigiosa locazione.
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CARBON FOOTPRINT AD ACQUA MINERALE SAN BENEDETTO LA CERTIFICAZIONE ISO 14064-1 Acqua Minerale San Benedetto ha ottenuto la certificazione ISO 14064-1:2018 relativa alla quantificazione e rendicontazione delle emissioni di gas effetto serra generate dall’Azienda Veneta. Lo studio è stato condotto all’interno di tutti gli stabilimenti italiani del Gruppo e rappresenta un’importante strumento che permette di calcolare la Carbon Footprint dell’intero processo produttivo San Benedetto. Un traguardo raggiunto grazie al costante impegno nelle politiche ambientali. San Benedetto continua ad essere punto di riferimento per il modello sostenibile adottato. L’ingrediente principale è il costante abbattimento delle emissioni, accompagnato da una più rafforzata cultura del riciclo e dall’affermazione del processo di economia circolare.
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Un’attenzione per l’ambiente che trova le sue radici nella storia di San Benedetto. L’azienda di Scorzè è stata la prima realtà industriale italiana ad avviare un accordo volontario, sottoscritto con il Ministero dell’Ambiente, per rilevare e valutare le emissioni di anidride carbonica, introducendo processi di miglioramento per ridurre le emissioni di CO2eq. La ricerca continua di nuove tecnologie e l’attenzione al miglioramento e all’ottimizzazione dei processi industriali ha dato vita ad Ecogreen, la linea di prodotti con il 100% delle emissioni neutralizzate e prima in Italia a ricevere dal Ministero dell’Ambiente la validazione nel Programma per la valutazione dell’impronta ambientale. La sostenibilità ambientale è per San Benedetto il tema centrale di tutto il processo produttivo.
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DERBY BLUE ZERO, LA FRUTTA SI BEVE NEL TETRA PRISMA® ANCHE ON-THE-GO Arriva la frutta da bere in confezioni monodose con tappo “apri e chiudi” anche per il consumo on-the-go. E non poteva che essere Derby Blue, il marchio unconventional di Conserve Italia, a puntare su questa confezione destinata a lasciare il segno nella categoria dei succhi e bevande alla frutta per il canale del vending. La nuova linea Derby Blue Zero in formato Tetra Prisma® da 330 ml soddisfa tutte le esigenze onthe-go, con confezioni monodose dotate di tappo apri e chiudi, comode e facili da utilizzare e mettere in borsa per essere portate con sé. La forma ottagonale e prismatica da un lato esalta il look e i colori dirompenti che raccontano la migliore frutta da bere, dall’altro si adatta perfettamente alle mani di qualsiasi consumatore, con una presa agevole durante il consumo e una elevata praticità di utilizzo e trasporto. Sono tre i gusti della nuova linea Derby Blue Zero in Tetra Prisma® da 330 ml destinata a distributori automatici, bar ed esercizi pubblici: - Arancia Rossa, bevanda analcolica a base di arancia rossa, ricca di vitamina C per un gusto più intenso e rinfrescante, adatto ad una pausa piena di energia. - Multifrutti, il giusto mix di pera, arancia, mela e maracuja per un’esperienza dissetante dall’esplosione di sapori. - ACE, l’evergreen di arancia, carota e limone, un concentrato di vitamine gustoso e dissetante, perfetto per ogni momento della giornata.
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TORINO, RIAPRE AL PUBBLICO LA NUVOLA LAVAZZA Lo scorso 26 settembre ha riaperto al pubblico, dopo il periodo di chiusura dovuto all’emergenza Covid-19, la Nuvola Lavazza, sede del Gruppo torinese. La riapertura coinvolge anche il Museo Lavazza che celebrerà questo evento con una grande innovazione: la prima audioguida museale creata ad hoc per Instagram stories. Attraverso il profilo @lavazzamuseo, appena lanciato su Instagram, i visitatori potranno fruire di una visita guidata al percorso espositivo gratuitamente e in totale autonomia, direttamente dai loro smartphone. Un elemento di ulteriore innovazione e di utilizzo degli strumenti digitali, che continua nel solco già tracciato dall’azienda con la digitalizzazione dell’Archivio storico, che ha reso disponibili i suoi contenuti durante il lockdown.
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INGENICO PRESENTA LA SOLUZIONE SMART SELF PER MIGLIORARE I PAGAMENTI NEL VENDING Ingenico Group ha annunciato il lancio della nuova soluzione Smart Self, un sistema completo ed evoluto dedicato al settore del Vending e pensato per migliorare l’esperienza di acquisto dei clienti nei sistemi completamente automatici.Per rispondere alle richieste di soluzioni sempre più complete, Ingenico propone agli operatori del Vending la nuova soluzione di pagamento flessibile e affidabile Smart Self per il Vending, che può essere personalizzata secondo i requisiti specifici di ogni singolo operatore, garantendo nello stesso tempo l’accettazione dei pagamenti e migliorando l’efficienza operativa. La soluzione, infatti, consente di avere report in tempo reale, una gestione intelligente delle transazioni e un processo di pagamento semplice, rapido e sicuro. L’offerta Smart Self include la nuova gamma di dispositivi Ingenico Self, certificati PCI PTS V5, che garantiscono l’accettazione di tutti i nuovi metodi di pagamento cashless, come i codici QR. I servizi opzionali di gateway sicuri, con il 99,99% di disponibilità della piattaforma, e la possibilità di avere anche servizi di Acquiring avanzati, permettono al nuovo sistema di accettare pagamenti in oltre 20 valute diverse.
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CAFFÈ BORBONE SI AGGIUDICA LE DUE STELLE DEL PREMIO SUPERIOR TASTE AWARD La Miscela Nobile Blu - capsule compatibili con macchine Nescafè® Dolce Gusto® di Caffè Borbone si aggiunge alla lista dei prodotti meritevoli di encomio secondo la giuria internazionale composta dai migliori Chef e Sommelier del mondo dell’International Taste Institute, leader mondiale nella valutazione e certificazione di alimenti e bevande di consumo. Il Superior Taste Award è uno dei riconoscimenti più rinomati al mondo perché valuta il gusto, in maniera obiettiva e indipendente, senza che la marca influenzi i giurati. La valutazione non dipende dal gusto personale dei giudici ma da una stima della qualità organolettica dei prodotti secondo un approccio sistematico basato sul metodo di analisi sensoriale edonica internazionale. “I riconoscimenti dell’International Taste Institute sono ormai un appuntamento fisso per Caffè Borbone”, commenta Massimo Renda, presidente esecutivo del brand, “è il nostro quarto prodotto a essere premiato con Il Superior Taste Award dalla giuria di esperti nel mondo del food e del beverage. Un feedback davvero importante per noi, dal momento che, in questa competizione è soprattutto il gusto ad essere premiato, in maniera obiettiva e indipendente, senza che la marca influenzi i giurati. La nostra mission, da sempre, è quella d’innovare il processo produttivo, ovviamente mantenendo salda la tradizione del caffè espresso napoletano e nel pieno rispetto di chi, ogni giorno sceglie il nostro caffè. Sono entusiasta di questo nuovo successo ringrazio tutti i miei collaboratori che hanno reso possibile questo risultato”.
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“RICICLA QUI BICCHIERE E PALETTA!” ARRIVA IL NUOVO CESTINO RIVENDING L’Educazione degli utenti al corretto conferimento dei rifiuti è la prima fondamentale fase del progetto RiVending e prevede il posizionamento dei cestini nelle aziende coinvolte nel progetto. Bicchierini e palette del vending sono entrambi realizzati in un unico tipo di plastica: il polistirolo e sono lavabili: i residui di caffè, latte, tè o bevande similari sono infatti facilmente eliminabili, senza alcun tipo di contaminazione, prima del riciclo meccanico che li riporterà ad essere scaglie o granuli di plastica che verranno reimmessi nella produzione. L’obiettivo del progetto RiVending è quello di trasformare il bicchiere usato in un nuovo bicchiere, creando così nel settore un’efficiente Economia Circolare.
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Il nuovo cestino è realizzato con pannelli polionda, un materiale rigido durevole, facilmente lavabile, idrorepellente e insensibile agli agenti atmosferici e chimici. Pur essendo leggerissimo, garantisce un’ottima resistenza ad ogni sollecitazione, grazie alla sua conformazione assorbe gli urti con particolare efficacia. La bassissima concentrazione di metalli pesanti (cadmio, mercurio o piombo inferiore allo 0,001%) lo configura come prodotto idoneo al contatto alimentare, conforme alle legislazioni in vigore nella maggior parte dei paesi europei. Inoltre, è un materiale attento all’ambiente: è riciclabile più volte, impiega pochissimo materiale per garantire un’ottima resistenza (no sprechi) ed essendo molto leggero ha un bassissimo impatto sui consumi da trasporto.
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146 NOVEMBRE 2020 • DAITALIA DESIGN YOUR BREAK
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ARIA XL PLUS C’è più spazio, anche se non lo vedi Due colonne laterali invisibili per bottiglie e lattine: così ARIA XL PLUS ti regala una maggiore capacità per prodotti a alta rotazione e libera lo spazio nella vetrina per un assortimento prodotti più ampio.
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ITALIA VIVA PROPONE AL GOVERNO LO STOP A PLASTIC E SUGAR TAX Matteo Renzi ha messo sul tavolo le priorità del suo movimento politico, Italia Viva, nell’ambito della discussione sulla manovra. Due i filoni proposti: da un lato calo delle tasse e dall’altro la crescita. Per quanto riguarda il primo punto, priorità allo stop a plastic tax e sugar tax, poi serve una “seria” riforma Irpef nel 2022 che punti a un fisco semplice e più leggero. Inoltre occorre trovare risorse adeguate per l’introduzione dell’assegno unico e universale dal 2021. Sul fronte della crescita, aggiungono le fonti, IV chiede incentivi per favorire aggregazioni di imprese, sostegno alla competitività, rafforzamento dei Pir (Piani individuali di risparmio), proroga del credito di imposta per le spese sostenute per la quotazione in Borsa.
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MASSIMO ZANETTI BEVERAGE GROUP SCENDE DAL PALCO DI PIAZZA AFFARI La Mzb Holding ha lanciato un’OPA per acquisire la totalità delle azioni ordinarie della società e ottenere così la revoca dalla quotazione sul segmento Star. Una nota pubblicata a sorpresa recita che “L’Offerente ritiene che la quotazione in Borsa di Massimo Zanetti Beverage Group S.p.A. non abbia permesso di valorizzare adeguatamente il gruppo a cui fa capo MZBG. L’Offerente pertanto valuta necessario procedere ad una riorganizzazione dell’Emittente, finalizzata all’ulteriore rafforzamento dello stesso, operazione più facilmente perseguibile nello status di non quotata”. MZB Holding riconoscerà un corrispettivo pari a 5 euro per ciascuna azione portata in adesione all’offerta. Il corrispettivo incorpora un premio pari al 28,2% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni al 29 settembre 2020, di 3,90 euro.
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APPROVATO IN SENATO L’EMENDAMENTO CHE ELIMINA IL LIMITE DEL 50% DI RPET Il Senato ha approvato l’emendamento che consente di produrre bottiglie composte al 100 per cento di plastica riciclata, eliminando così il limite del 50 per cento imposto alle imprese del settore dal decreto del 20 settembre 2013, n. 134. Si tratta di un importante passo in avanti per l’Italia verso l’economia circolare. Il decreto deve ora passare alle Camere, ma permetterebbe all’Italia di allinearsi agli altri Paesi Europei, dove il 100% dellla plastica utilizzata nelle bottiglie non è solo riciclabile ma anche riciclata.Un’ottima notizia per il Progetto RiVending PET,la raccolta selettiva delle bottiglie in PET presenti nei distributori automatici tramite bidoni dedicati. L’obiettivo di Rivending PET è quello di contribuire alla raccolta delle bottiglie dopo il loro utilizzo e di reinserirle nel processo di produzione, dando vita a nuove bottiglie in plastica rPET e creando così nel settore del vending un’efficiente Economia Circolare.
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CAFFÈ LO SMART WORKING HA CAMBIATO LE NOSTRE ABITUDINI Il mondo del vending deve osservare sempre con grande attenzione i trend di consumo che riguardano il caffè, il principale driver di settore responsabile di miliardi di battute ogni anno. Ognuno di noi lo sapeva che l’arrivo improvviso dello smart working stava modificando le abitudini di consumo della più importante bevanda calda, ma non esisteva ancora una ricerca specifica che ne parlava apertamente. Nestlé ha analizzato un campione di ben 14.000 italiani sopra i 18 anni e ha realizzato un vero e proprio Osservatorio caffè e smart working. il dato più interessante è che per il 40% degli intervistati sia cambiato il rapporto con il caffè, con il 63% che ne ha riscoperto il piacere e prevede di conservare le nuove abitudini di consumo.
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RADIO 24 MEDIA PARTNER DI VENDITALIA 2021 CON UNA POSTAZIONE AD HOC IN FIERA Venditalia, arrivata alla sua 12esima edizione, in programma dal 10 al 13 marzo 2021, si rinnova e cresce, scegliendo una location ancora più prestigiosa all’interno del quartiere fieristico Milano Rho, idonea ad ospitare in totale sicurezza espositori e visitatori e presenta news, trend e collaborazioni sempre più rilevanti. Tra le novità dell’edizione 2021 è l’accordo di media partner sottoscritto con Radio24, uno tra i più importanti canali radio nazionali e punto di riferimento del sistema editoriale del Gruppo 24 ORE. Per l’occasione sarà allestita una postazione ad hoc all’interno dei padiglioni, dove Radio24 seguirà in diretta l’evento e aggiornerà gli ascoltatori durante tutto il suo palinsesto. In occasione della fiera saranno previsti, all’interno delle diverse rubriche della radio, interventi e dialoghi per valorizzare e evidenziare ancora di più i temi di Venditalia 2021, come la sicurezza, la sostenibilità ambientale e l’innovazione. Non solo. La partnership prevede, nelle due settimane antecedenti la manifestazione, la produzione di un progetto di comunicazione con contenuti ad hoc e spot che copriranno le fasce di maggior ascolto della radio, un’utile e ulteriore vetrina per l’evento, indispensabile per poter coinvolgere nuovi potenziali visitatori e amplificare i valori di un settore in ampia crescita e sempre più trasversale, ormai passato da canale di distribuzione a tecnologia disponibile per qualunque applicazione e mercato. Venditalia si pone così l’obiettivo di diventare un evento unico, che coinvolge a 360° tutte le aziende presenti sfruttando al meglio gli strumenti di comunicazione per offrire maggiore visibilità a tutta la filiera del vending, presente in manifestazione.
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PERFETTI VAN MELLE RISULTA LA PRIMA AZIENDA NEL SETTORE DOLCIARIO DOVE LAVORARE È BELLO Secondo una ricerca appena pubblicata da Affari&Finanza de “La Repubblica”, Perfetti Van Melle è stata premiata come migliore della sua categorie con il sigillo “Top Job Best Employers 2021” Lo studio sulla reputazione online di oltre 200 aziende in Italia è stato condotto da ITQF, Istituto tedesco di qualità e finanza, che ha ascoltato il web in cerca delle società che gratificano il personale. Il periodo della ricerca è iniziato nel 2019 ed è proseguito fino a luglio 2020.Mediante algoritmi sono stati vagliati sui social media milioni di fonti. L’intelligenza artificiale è stata in grado di distinguere i commenti catalogandoli in positivi, neutri e negativi.
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SAN BENEDETTO SKINCARE SI AGGIUDICA IL GLOBAL WATER DRINKS AWARDS 2020 Acqua Minerale San Benedetto conquista il Global Water Drinks Awards 2020 nella categoria “Best Functional Waters” con SKINCARE, l’innovativa bevanda funzionale arricchita con Collagene, Zinco e Acido ialuronico. La Total Beverage Company veneta è l’unica azienda Italiana ad aver ottenuto il prestigioso riconoscimento in questa edizione. A conquistare i giudici le proprietà del prodotto, la bontà del gusto, l’immagine ed il formato. I Global Water Drinks Awards, organizzati dai maggiori esperti globali del food & beverage di Zenith Global, rappresentano un premio di assoluto prestigio dedicati all’industria dell’acqua imbottigliata, aperti a innovatori, imprenditori e ad aziende già note di tutto il mondo. Quest’anno l’evento ha registrato più di 160 partecipanti da 27 paesi. I finalisti e vincitori sono stati selezionati da una giuria indipendente di esperti del settore.
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NUOVE PROFESSIONI, I “PERSONAL SHOPPER” DEL CAFFÈ DI NIMS La campagna di reclutamento lanciata recentemente da Nims porterà entro fine anno in azienda 300 nuovi venditori, che si aggiungeranno ai 3.000 attualmente incaricati alla vendita. Si tratta di una nuova figura ribattezzata personal shopper del caffè, “un’opportunità concreta di lavoro flessibile e meritocratico”, dice l’azienda, che si occuperà anche della formazione dei neoreclutati. Tra le competenze specifiche richieste: la conoscenza del prodotto (devono essere esperti del caffè, delle sue origini, peculiarità e tipologie) e qualità umane come la capacità di ascolto, la disponibilità e la capacità di entrare in sintonia con il cliente. La strategia, quindi, non passa solo qualità del caffè o delle macchine espresso, ma anche dal servizio e dal legame tra azienda e consumatore finale. L’intermediario è il venditore. La vendita diretta ha come fulcro il consulente, che va a casa per cercare di rispondere a qualsiasi domanda e soddisfare qualsiasi esigenza.
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NESCAFÉ DOLCE GUSTO LANCIA GENIO S: LA NUOVA GAMMA DI MACCHINE AUTOMATICHE Nescafé Dolce Gusto, da sempre impegnata nell’innovazione e nella ricerca di soluzioni all’avanguardia che anticipano esigenze di consumatori e rispondono ai tanti diversi gusti, introduce oggi una vera rivoluzione con la nuova gamma Nescafé Dolce Gusto Genio S. La gamma, che si compone di tre modelli in un crescendo di tecnologia, consente infatti grazie a innovazione, praticità e funzionalità, di creare in modo automatico il proprio caffè scegliendo lunghezza e temperatura. La gamma si compone di: Genio S, Genio S Plus, Genio S Touch (disponibile in due versioni De’Longhi e Krups), tre modelli compatti e semplici che valorizzano al massimo l’innovazione e l’esperienza di Nescafé Dolce Gusto e la varietà di gusti disponibili.L’innovazione più importante di questi prodotti è data dalla ghiera girevole che permettere di impostare la lunghezza della bevanda e il meccanismo automatico stoppa l’erogazione al raggiungimento del livello di estrazione scelto: bevande ristrette, lunghe, praticamente per tutti i gusti! E la varietà è notevole, infatti Dolce Gusto vanta oltre 30 referenze fra caffè, cappuccini, tè e molto altro.
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SANA RESTART: L’ITALIA È PRONTA PER LA RIVOLUZIONE BIOLOGICA Dal 9 all’11 ottobre il biologico è tornato protagonista a Bologna con SANA RESTART e gli Stati generali del bio “Dalla Rivoluzione verde alla rivoluzione Bio: il biologico tra presente e futuro”. I dati dell’Osservatorio Sana 2020, promosso da BolognaFiere e a cura di Nomisma, con il patrocinio di FederBio e AssoBio e il sostegno di ICE, evidenziano un forte incremento della domanda da parte dei cittadini di prodotti bio: con un +7% dei consumi domestici rispetto all’anno precedente, il mercato interno ha raggiunto un valore di 4,3 miliardi di euro (incluso il food service). Molto positiva anche la performance dell’export bio che nel 2019 ha superato la quota di 2,4 miliardi di euro.
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Maria Grazia Mammuccini, Presidente FederBio ha dichiarato: “Agli Stati Generali del 2019 con “Rivoluzione Bio” abbiamo lanciato il messaggio che serviva una svolta verso il biologico e l’agroecologia, l’unica in grado di neutralizzare i cambiamenti climatici e di produrre nel rispetto dell’ambiente e della salute. L’Europa, presentando le strategie di attuazione del Green Deal, ha dato ragione a quell’impostazione che FederBio, AssoBio e BolognaFiere avevano anticipato, in sintonia con i cittadini, che con le scelte d’acquisto, premiano sempre più il biologico. Per questo occorre una scelta chiara anche per il nostro Paese approvando subito la legge sul biologico, come ha annunciato recentemente la ministra Bellanova”.
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LATEST NEWS CLEANIUM, I DISPENSER DI ACQUA SANTA INSTALLATI NEL DUOMO DI PORCIAG La Chiesa ha adottato tutte le misure di distanziamento sociale ed atti che avrebbero potuto pregiudicare la salute dei fedeli: una di queste è stata la rimozione dell’Acqua Benedetta dalle acquasantiere e questo perché poteva trasformarsi in un pericoloso veicolo di contagio. Da qui l’idea di utilizzare un sistema che garantisse l’igiene e la salute dei fedeli rispettando le norme di prevenzione. Aretail, azienda nata nel Polo Tecnologico di Pordenone e fondata da Walter Biason, ha progettato i nuovi dispenser di gel Cleanium, dispositivi prodotti con tecnologia avanzatissima, dopo aver superato rigorosi test sono stati adottati all’Aeroporto della Malpensa, Aeroporto di Linate, alcune Università, esercizi commerciali ed in tutte le postazioni di una primaria azienda internazionale di telefonia mobile presente in quasi tutti i Centri Commerciali italiani. L’esperienza di ARetail ha potuto così ideare, anche grazie alla consulenza di don Daniele Fort, parroco di Porcia, un dispositivo che non solo non sembrasse un dispenser di sapone ma che rispettasse tutte norme igieniche e che non banalizzasse il gesto del segnarsi con l’Acqua Santa. Pur richiamandosi alla forma del dispositivo dispenser, ha assunto una veste più consona al luogo ed all’atto religioso. Due di questi dispositivi sono stati installati all’entrata del Duomo di Porcia suscitando curiosità, approvazione e qualche iniziale diffidenza, subito fugata dalle rassicurazioni di Don Daniele.
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CONFIDA: 7 COSE CHE NON SAPEVI SUI DISTRIBUTORI AUTOMATICI CONFIDA sta portando avanti una campagna volta comunicare la qualità della distribuzione automatica al fine di migliorare la reputazione del vending presso consumatori, clienti e opinione pubblica. La campagna prosegue con un nuovo video: anche questa volta, come già successo in occasione della campagna #pausasicura, in collaborazione con Curioctopus, una realtà editoriale che opera esclusivamente sui social media e che, solo su Facebook, ha un seguito di oltre un milione di persone. Il nuovo video affronta 7 aspetti centrali del servizio della distribuzione automatica che ne denotano la qualità ma che sono spesso sconosciuti anche agli stessi consumatori: dalla presenza dei grani del caffè macinati al momento, agli standard di igiene a cui sono sottoposte le vending machine, fino al riciclo della plastica.
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COIND PRESENTA UN CAFFÈ AD IMPATTO ZERO SUL CLIMA Coind ha aderito al programma Climate Neutral Group (CGN) per ottenere un “Climate Neutral Coffee Certified”, un caffè che ha un impatto neutro sul clima del pianeta, riconosciuto da una specifica certificazione con verifiche svolte da organismi indipendenti. Nei prossimi mesi, il gruppo attiverà le fasi iniziali per la compensazione delle emissioni attraverso il finanziamento della riforestazione di alcune aree del Brasile. Il presidente Luca Cioffi ha dichiarato: “Coind è stata da sempre attenta alla tematica della sostenibilità. Oggi, con questo nuovo progetto che nasce assieme a CNG, compiamo un fondamentale passo in avanti, non solo verso il mercato, ma soprattutto verso l’ambiente. Diventare climate neutral significa dare un contributo vero alla salute dell’ambiente e fare la nostra parte perché possano essere raggiunti quegli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per combattere il cambiamento climatico”.
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• DAITALIA 146 NOVEMBRE 2020
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CANONI VENDING NELLA P.A., PROROGATO LO STATO DI EMERGENZA FINO AL 31 GENNAIO È stato pubblicato il DECRETO-LEGGE 7 ottobre 2020, n. 125 recante “Misure urgenti connesse con la proroga della dichiarazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19” che stabilisce che lo stato di emergenza venga prolungato ulteriormente fino al 31 gennaio 2021. Ricordiamo che è possibile rideterminare le condizioni di equilibrio economico delle singole concessioni vending con la Pubblica Amministrazione per i mesi di emergenza epidemiologica e per cali di fatturato superiori al 33%. Il Decreto, inoltre, stabilisce che è previsto l’obbligo di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, con possibilità di prevederne l’obbligatorietà dell’utilizzo nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi, e comunque con salvezza dei protocolli e delle linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché delle linee guida per il consumo di cibi e bevande.
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PLASTIC E SUGAR TAX METTONO A RISCHIO 80.000 LAVORATORI In uno scenario già di per sé piuttosto drammatico, a breve si aggiungerà lo spettro delle incomprensibili Sugar e Plastic Tax, che penalizzeranno tantissimi comparti che già devono affrontare gli effetti e le conseguenze della pandemia. Così si iniziano a levarsi voci sempre più alte per tentare di fermare questo prelievo forzoso alle imprese e ai cittadini (per il conseguente aumento dei prezzi). Confindustria, per voce di Giangiacomo Pierini, presidente neoeletto per i prossimi quattro anni di Assobibe, l’Associazione che rappresenta le imprese che producono e vendono bevande analcoliche in Italia, ha dichiarato: “In un momento in cui le imprese del settore, in particolare le piccole e medie aziende italiane, fanno fatica a rimettersi in piedi, introdurre nuove imposte come la Sugar tax, che si aggiunge alla Plastic Tax, significa mettere a rischio l’occupazione degli 80mila lavoratori diretti ed indiretti della filiera, con aumenti dei prezzi che si ripercuoteranno con maggior forza su bar e ristoranti prima e poi sui consumatori. La Sugar Tax, voluta dal Governo prima dell’emergenza COVID-19, colpisce il 100% dei nostri prodotti, anche le bevande senza zucchero e non è sostenibile in uno scenario economico e commerciale completamente mutato. Per questo chiediamo al Governo di ripensare alla tassa e aprire un tavolo di confronto per definire misure a supporto del comparto, in questa fase di lento ritorno ad una nuova normalità. È il momento di collaborare tutti insieme per un rilancio del tessuto produttivo e distributivo nel Paese, forti anche dei fondi riconosciuti dall’Europa”.
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IN LOMBARDIA I NEGOZI AUTOMATICI H24 SI TRASFORMANO IN H12 La Lombardia dimezza gli orari dei negozi automatici. Il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha firmato una nuova ordinanza in materia di contrasto al Coronavirus, con validità fino a venerdì 6 novembre 2020, in cui specifica che sono chiusi dalle 18.00 alle 5.00 i distributori automatici cosiddetti “h24” che distribuiscono bevande e alimenti confezionati, con affaccio sulla pubblica via. Il provvedimento è stato confermato, ed esteso fino al 24 novembre, dal DPCM del 25 ottobre 2020. La misura non si applica ai distributori automatici di latte e acqua. Un dimezzamento degli orari che avrà un impatto molto significativo sui fatturati.
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• DAITALIA 146 NOVEMBRE 2020
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CAFFÈ BORBONE SI AGGIUDICA IL “PREMIO ASSOLUTO 2020” Caffè Borbone si aggiudica sia il “Premio Assoluto 2020” tra tutte le categorie, sia il riconoscimento “Crescita e sostenibilità”, conquistando il primo posto tra le numerose aziende in lizza per i riconoscimenti assegnati da “Eccellenze d’Impresa 2020”. L’ambito premio “assoluto” tra tutte le categorie negli anni passati è stato assegnato ad aziende del calibro di Diasorin, Giovanni Rana, Recordati, Iguzzini. Il riconoscimento 2020 è stato assegnato a Caffè Borbone S.r.l. in un evento presso il Teatro Manzoni, promosso da GEA-Consulenti di Direzione, Harvard Business Review Italia e Arca Fondi SGR, con il patrocinio di Borsa Italiana. Questo riconoscimento segue la menzione attribuita a Caffè Borbone da “Eccellenze d’impresa” il 26 giugno 2020 nell’ambito del premio “attrattività finanziaria” per le aziende non quotate, dedicato alle aziende che hanno dimostrato caratteristiche di eccellenza in termini di trasparenza, governance e capacità di attrarre risparmio privato per la crescita.
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“Dopo la menzione “Attrattività Finanziaria” assegnata da “Eccellenze d’Impresa” lo scorso giugno, questo premio ci rende davvero orgogliosi”, ha dichiarato il presidente esecutivo di Caffè Borbone Massimo Renda: “Il riconoscimento “Crescita e Sostenibilità” è un tema che mi sta particolarmente a cuore e credo vada a premiare il nostro grande impegno, specialmente nel campo della sostenibilità con la cialda compostabile. Il premio assoluto 2020 tra tutte le categorie è un momento di grande gioia per me e tutta l’azienda e un riconoscimento che ci ripaga dei tanti sforzi fatti in questi anni”.
VENDITALIA 2021, UN’OPPORTUNITÀ IMPERDIBILE PER GLI ESPOSITORI Partecipare a Venditalia non è mai stato così conveniente, grazie al concreto sostegno di SIMEST, la società del Gruppo Cassa depositi e prestiti che dal 1991 sostiene la crescita delle imprese italiane È stata infatti confermata la pubblicazione del Decreto che estende il finanziamento a tasso agevolato anche alla partecipazione alle fiere internazionali – come VENDITALIA 2021 – che si svolgono in Italia. Il finanziamento propone condizioni estremamente vantaggiose • tasso agevolato SIMEST (attualmente lo 0,085%, pari al 10% del tasso di riferimento UE) • importo massimo finanziabile pari a € 150.000 per iniziativa • copertura che può arrivare fino al 100% delle spese preventivate per area espositiva, logistica, promozionale e consulenze connesse alla partecipazione a fiere e mostre • possibilità di ottenere fino al 50% del finanziamento a fondo perduto • durata di 4 anni di cui il primo di preammortamento. • la domanda di finanziamento può essere ripetuta per altre, purché siano rispettati i limiti massimi di affidamento previsti • il finanziamento può essere attivato anche in abbinamento alle misure previste da Istituzioni locali (ad esempio: Regione Lombardia) per eventuali spese non contemplate da queste ultime ma rientranti invece nell’offerta SIMEST
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La compilazione e presentazione della domanda avviene direttamente online, attraverso il portale SIMEST (www.sacesimest.it) Per tutti i dettagli e le condizioni, bisogna sempre fare riferimento al portale SIMEST: https://www.simest.it/partecipazione-afiere-e-mostre.
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Il mondo del Vending si incontra a Milano 17
• DAITALIA 146 NOVEMBRE 2020
PERSONAGGI DEL VENDING
PERSONAGGI DEL VENDING INTERVISTA CON LEO PALUMBO
DOMENICA 11 OTTOBRE 2020 È VENUTO A MANCARE LEO PALUMBO, STORICO MANAGER DEL VENDING CHE HA INIZIATO LA SUA ATTIVITÀ NEL NOSTRO SETTORE NEL 1967 IN FAEMA. IN OLTRE CINQUANT’ANNI DI ATTIVITÀ, PALUMBO È STATO PROTAGONISTA E TESTIMONE DI DIVERSE TAPPE FONDAMENTALI DELLO SVILUPPO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA ITALIANA E HA RICOPERTO IN CONFIDA DIVERSI IMPORTANTI RUOLI 18
ISTITUZIONALI, TRA CUI QUELLO DI PRESIDENTE DEL GRUPPO IMPRESE DI FABBRICAZIONE DI DISTRIBUTORI AUTOMATICI E ACCESSORI. IN SUO RICORDO, PUBBLICHIAMO LA SINTESI DI UNA LUNGA TESTIMONIANZA CHE HA RILASCIATO DURANTE LA STESURA DEL LIBRO “MEZZO SECOLO DI VENDING” DI ALESSANDRO FONTANA (NOSTRO DIRETTORE EDITORIALE).
• DAITALIA 146 NOVEMBRE 2020
PER AVERE FIDUCIA NEL FUTURO DOVREMMO GUARDARE AL PASSATO, SENZA RIPETERNE GLI ERRORI.
INTERVISTA CON LEO PALUMBO Com’è iniziato il tuo lungo percorso nel mondo del vending italiano? Il mio percorso nel vending è stato davvero lungo, perché mi ha sempre accompagnato una grande passione per questo lavoro. Non amo parlare del passato, ma ci “scivolo” sempre sopra. In circa cinquant’anni di esperienza, ho rac-
colto davvero tanti aneddoti che ogni
fatto dato vita a questo settore e ne
tanto mi piace raccontare.
ha formato i protagonisti, quasi tutti
Come molti, ho iniziato nel vending
provenienti dal “vivaio” Faema.
all’interno di Faema, nel lontano 1967. Ero parte dell’Ufficio vendite della divi-
Concordi con la tesi che il vending ita-
sione vending, nata da poco, perché la
liano nasca nel ’63 con la Faema E61?
distribuzione automatica di per sé era
Precisamente. La E61 è la macchina che
un business nuovo.
ha gettato le basi per il vending in Italia
Padre di Faema e del vending italiano
e ha fatto storia. Quando sono entrato in
è stato Carlo Ernesto Valente: grazie
azienda ero giovanissimo, avevo venti-
alla sua visione imprenditoriale ha di
cinque anni, ma avevo già maturato un’e-
PERSONAGGI DEL VENDING PALUMBO
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• DAITALIA 146 NOVEMBRE 2020 sperienza di otto anni in Unilever: una grande scuola, dove ho avuto grandi opportunità di crescita nell’ambito dell’amministrazione delle vendite e grazie alla quale ho potuto portare il mio know how nella neonata divisione vending di Faema, dove il mio primo responsabile fu Tullio Tommasini. Ogni tanto, quando penso a Valente, sono convinto che per avere fiducia nel futuro dovremmo guardare al passato, senza ripeterne gli errori. Nel 1963 c’è stato un imprenditore che ha avuto il coraggio, che ci ha creduto e ha creato di fatto un settore. Qual era l’offerta in termini di macchine, in quel periodo, dopo la E61? Dopo la E61, Faema ha sviluppato la E61 automatica. Era una macchina “a fondi liquidi”, ovvero all’interno c’era un enorme contenitore che raccoglieva fondi del caffè e acqua residua. La macchina fu poi modificata in un modello “a fondi secchi”. Il problema dei solubili era stato affrontato affiancando alla E61 un’altra macchina che erogava solo solubili: la Mini Faema.
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Quanto costava il caffè “della macchinetta” sul finire degli anni ’60? Il prezzo di vendita del caffè al distributore automatico era di 50 lire, quando al bar ne costava 40. Faema, per muoversi dalle 50 lire, ha poi adottato la soluzione del gettone. Oggi non se lo ricordano in molti, ma il gettone lo inventò Faema: inizialmente distribuì un gettone dentato da 66 lire, molto imitabile poi, anni dopo, ha scelto di aumentarlo a 75 lire e questo ha permesso di attraversare il terribile periodo dei mini-assegni, perché la moneta scarseggiava e sarebbe stato impossibile consumare alle macchine. Esisteva in Faema una struttura commerciale, così come la intendiamo oggi? Faema era un costruttore, non aveva aperture di mercato, ma ha costruito una struttura di vendita che andava a proporre le macchine direttamente alle aziende. Oltre ad aver finanziato tutta l’operazione, Faema ha fatto scuola per tutti quelli che sono arrivati dopo: ecco perché agli inizi della storia
PERSONAGGI DEL VENDING PALUMBO
di molte aziende vending incontriamo dei nomi di persone che avevano ricoperto un ruolo in Faema, soprattutto con esperienze di tipo tecnico. Faema faceva contratti partendo dalle realtà industriali più grosse e poi, per creare modelli di business che fossero anche economici, si serviva delle proprie filiali operative del mondo del bar, per le quali già disponeva di una struttura commerciale e di una struttura tecnica. Venivano di fatto create le basi per la nascita delle prime gestioni. In quegli anni alcuni imprenditori sono entrati nel vending con le bevande calde, mentre altri operatori che avevano svolto un’attività in Faema, soprattutto come tecnici, diventarono gradualmente gestori. Durante questo percorso Faema ha creato gestioni nelle aree più importanti (la principale in Lombardia, dove sono nati i cosiddetti micro-gestori, ma anche Trieste e Bologna). Un ispettorato interno all’azienda si occupava di vigilare sull’attività di questi gestori.
• DAITALIA 146 NOVEMBRE 2020 Queste prime società di gestione erano composte da un tecnico, un caricatore e un minimo di struttura commerciale. Non serviva molto altro, perché di fatto se ne occupava Faema direttamente. Le micro-gestioni, invece, nascono per volontà e intuizione di Mosca, Direttore Generale all’epoca, che ha voluto finanziare ai neo imprenditori del vending l’acquisto di macchine e prodotti, dando inizio a quel sistema delle cambiali da firmare, che spesso vengono ricordate dai gestori della prima generazione. Tra le varie attività sviluppate da Faema, c’era la gestione costituita da un centinaio di soci, che avevano quote da un milione di lire, tra cui Ge.Sa., ADA, Lionella, che non erano indipendenti ma rimanevano legate a Faema. Carlo Ernesto Valente, che aveva affrontato una gavetta piuttosto dura, era molto generoso nel favorire i collaboratori e la conduzione di queste società erano state affidate all’avvocato Fiorentino, allora legale dell’azienda. Da lì, prima della Lio Faemina (1969), sono nate tante altre realtà e il vending completa la sua prima fase di sviluppo. Dopo la Lio Faemina si aprirono altri scenari e sono nate grandi gestioni che ancora oggi sono sul mercato. Come si è evoluto il mercato delle macchine? La E61, ad un certo punto, diventa una macchina non più sufficiente. In quegli anni Faema ha rilevato una società, Bianchi Velo, che importava dagli USA macchine di solubili. Prima di diventare parte di Faema, Bianchi sviluppò un suo distributore, la G2004, macchina pluriselezione, la prima grani e solubile. Una grande innovazione. Anche Faema ne sviluppa una, la GranBar, ma non ebbe lo stesso successo della E61. Forse anche il mercato non era ancora pronto del tutto ai solubili. In questo periodo ho avuto la fortuna che arrivasse uno dei figli di Valente, Paolo, che rappresentava la nuova generazione per Faema. Ho avuto il privilegio di lavorare con lui e con suo padre. Ero il ragazzo che affiancava due maestri e ho seguito i rapporti con i nuovi gestori, anche quando si facevano delicati (ero io a far firmare le cambiali).
Hai vissuto anche l’epoca della famosa Lio Faemina? La Lio Faemina riguarda un altro capitolo della storia di Faema ed è un altro esempio di grande coraggio da parte del titolare che ha creduto, sulla base di una vecchia tecnologia, nel caffè liofilizzato. Faema aveva una propria torrefazione, Salda (ragione sociale Salda Alimentari) e Valente, con lungimiranza, le fece produrre caffè in grani, nelle due qualità Oro e Argento, ma anche un prodotto liofilizzato di altissima qualità. Obiettivo era arrivare alle aziende più piccole, agli uffici: si pensava anche al mondo domestico! La Lio Faemina ha portato alla nascita dell’OCS? C’era concorrenza sul caffè liofilizzato? Valente aveva un dirimpettaio che si chiamava Nestlè (non quella che conosciamo oggi) che nasce nel dopoguerra, con un prodotto correttore del latte. L’intuizione è stata quella di produrre un caffè liofilizzato partendo da una miscela eccellente (Oro) e utilizzando la tecnologia della macchina da caffè per passare dai chicchi allo stato liquido (concentrato). Faema lo fece con una macchina, la X5, che era un’automatica da bar. Caffè di qualità e utilizzo di una dose ridotta per avere molto prodotto liofilizzato, il Faemino, sono state l’idea vincente. Naturalmente questo ha comportato un investimento importante: la Lio Faemina aveva un dispositivo per controllare la granulometria del prodotto, per questo era in grado di erogarlo sempre costante. Stabilito che il mercato domestico non era pronto per il caffè liofilizzato, Valente si concentra allora sull’OCS: mancavano la gettoniera per le 50 lire, il bicchiere, la cremosità del caffè. Prima di arrivare alla Lio Faemina esce sul mercato, con queste caratteristiche, la Lio Faema, “versione liofilizzata” della E61. Successivamente, su forte spinta di promozione commerciale, nasce la Lio Faemina, facendo tutto il percorso già vissuto dalla E61. Sul piano commerciale, dopo i primi test, si allarga la rete distributiva attraverso una società esterna che si occupava solo di acquisire locazioni. Nell’OCS non c’era nulla, in quella fase, quindi non si trattava di un lavoro difficile, piazzavi una macchina e ricevevi altre dieci telefonate…
PERSONAGGI DEL VENDING PALUMBO
Nascono qui molti grandi gestori, tra cui Mabel, SMAT e Ovdamatic e inizia l’era della Lio Faemina, partendo dai gestori collegati alla E61. Non tutti ci credevano, perché passando di fatto dal vending al mercato OCS si parlava di poche erogazioni, ma chi lo ha fatto ha realizzato numeri impressionanti. Nonostante il successo commerciale della Lio Faemina, Faema è poi entrata in crisi… Nel ’74 inizia la crisi Faema, conclusasi nel ’76 con la sua cessione. “Crisi” significa dismettere tutte le quote di tutte quelle società, con i vari amministratori che le hanno rilevate. La fine è stata determinata da un insieme di fattori. Faema si è seduta a lungo sugli allori, perché aveva ideato prodotti storici, sia nel settore bar che nel vending; inoltre non c’è stato un ricambio generazionale né delle apparecchiature (tutti legati alla E61, al gruppo in ottone, ecc.). Poi ci sono stati i problemi sindacali e scioperi, in quegli anni particolarmente insidiosi. Infine, come oggi, l’aspetto politico aveva un suo peso, c’erano meccanismi “da oliare” e Valente, ad un certo punto, si è rifiutato di continuare a farlo, giocandosi tutto. Dopo il ‘76 la Lio Faemina è stata utilizzata attraverso il prodotto Nescafé? Sì, ha continuato ad esistere. Motta, responsabile della divisione fuori casa di Nestlé, fino a quando c’è stata Faema in buona salute non ha venduto un grammo di caffè liofilizzato. Durante l’apertura della crisi non c’erano soldi per comprare il caffè per fare il liofilizzato e io riscuotevo le cambiali per acquistare il caffè verde. Lo scoppio della crisi di Faema ha messo nelle mani di Nestlé un enorme volume di affari. L’impatto di questo trasferimento, a livello di volumi di vendita, è stato determinante. In Italia c’erano oltre 200.000 Lio Faemina che correvano il rischio di non essere più alimentate perché Salda non era più in grado di produrre liofilizzato. Nestlé ebbe vita facile e si prese il mercato di Faema. Nel frattempo, venivano avanti Zappella e la macchina superautomatica con il gruppo in plastica che riportò nel vending il caffè in grani al posto del 21
1980 (da sinistra) Luciano Pensante Armando Boscolo Leo Palumbo Romualdo D’Antonio
liofilizzato (diventato ormai un prodotto di basso profilo). Dalla Lio Faemina, passando per la Superautomatica, si sarebbe arrivati poi alla Uno Per e ai sistemi monoporzione a capsule. Qual è stato il destino di Faema? Faema operava in quattro settori diversi: tra questi le macchine da bar, la divisione principale, che attraverso vari passaggi, arriva a La Cimbali e i distributori automatici, divisione ceduta alla famiglia Trapletti, che operava sul mercato sia col marchio Bianchi che col marchio Faema. All’epoca entrano in Faema tutti i componenti della famiglia escluso Massimo, che entra nel ’92. Questa divisione è stata però gestita piuttosto passivamente. Non c’è stata innovazione sulle macchine. In questo frangente c’è stata la direzione commerciale di Michele Motterlini e, alla testa di tutto, Trapletti senior che cercava unicamente di far quadrare i conti. Intanto, gradualmente, si è persa tutta la rete commerciale, formata da nomi illustri. 22
Tu, in quel momento, quale strada hai seguito? Dopo il fallimento Faema sono stato dirigente della Kripp&Berger che aveva rilevato Salda Alimentari. Quindi sono stato anche l’uomo del vending all’interno di una società che gestiva marchi molto noti, come San Pellegrino, Fiuggi, Hag, ecc. Eravamo 27 dirigenti. Successivamente sono passato ad un’altra società, Trial, che non ha fatto la storia delle macchine del caffè in Italia, ma all’estero. Trial ha però il merito di aver portato sul mercato italiano una macchina OCS più idonea per il settore domestico che per l’ufficio. La Trial era una macchina molto performante che aveva solo bisogno di pulizia e che aveva suscitato un grosso interesse alla Nestlé, al punto tale che avevamo costituito una società partecipata Trial-Nestlé per il lancio di questa macchina per il mercato domestico. Hai maturato anche un’esperienza in Zanussi. Quando è successo? Sono entrato nel mondo Zanussi quando
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facevano acquisizioni in Germania. In quel periodo AD era Ortolan, che si era trovato su un piatto d’argento il mercato delle macchine, come era stato per Nestlé con il prodotto caffè liofilizzato. L’esperienza in Zanussi è durata meno di tre anni. Sono arrivato quando c’era il distributore automatico Norby e Hyperion era top di gamma. L’unico cliente importante era Bergamo Distributori (non ancora IVS). Nel ’92 avevo ormai raggiunto i 35 anni di carriera, di cui una ventina alla guida delle aziende, perché con il passaggio da Salda a K&B avevo iniziato il mio percorso da dirigente. A quel punto è arrivato Angelo Trapletti, che cercava “l’uomo vending” per Bianchi (il suo tramite è stato Michele Motterlini). In quel momento ero Direttore Commerciale Marketing di Zanussi e il mio passaggio a Bianchi ha cambiato molte cose. Durante gli anni in Zanussi ho conosciuto anche Cesare Cerea. Lui era già gestore, uno dei pochi che non è nato
• DAITALIA 146 NOVEMBRE 2020
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• DAITALIA 146 NOVEMBRE 2020 in Faema, ma come tecnico Zanussi per poi diventare gestore. Quando è passato in Bianchi è stato un salto importante, proprio perché era sempre stato un uomo Zanussi. Sei stato uno dei protagonisti della rinascita di Bianchi. Nuova Bianchi nel ’92 aveva un fatturato vicino allo zero ed è poi arrivata a circa 100 milioni di euro. Massimo Trapletti, che ha diretto l’azienda con la collaborazione sua famiglia, ha avuto la modestia di seguire alcuni miei consigli per i primi cinque anni. Siamo andati avanti insieme per altri diciotto anni e da Bianchi sono passati tanti personaggi divenuti importanti nel settore, in seguito. Quando sono arrivato in Bianchi, nel novembre ’92, preceduto da Massimo Trapletti di circa tre mesi (lui arrivava
dalla Spagna, dove aveva vissuto un periodo con Giovannino Agnelli), ho trovato come Direttore Commerciale Giampiero Luppi, poi approdato in Rhea. In quel momento Bianchi soffriva la totale mancanza di prodotti e la rete commerciale si era completamente sfaldata. Ci siamo rimboccati le maniche e, pian piano, l’azienda ha risalito la china. Voglio raccontare una cosa che nessuno sa: io e Massimo parlavamo di sviluppare un nuovo gruppo in plastica, perché quello che avevamo era ormai vecchio, ma la cosa avrebbe richiesto almeno tre anni di tempo e io ho proposto di andare a trovare Sergio Zappella per chiedergli di utilizzare il loro gruppo caffè in plastica. Non c’era ragione per cui dovesse concedercelo e noi, come Bianchi, non avevamo nulla da poter offrire.
Io ho tentato ugualmente, perché non avevamo nulla e non avremmo perso nulla. Zappella ci diede il gruppo, ma a una condizione: che noi producessimo per Saeco le macchine. Avevamo bisogno di fatturato e accettammo. Abbiamo guadagnato qualcosa come 25 miliardi di vecchie lire in circa quattro anni e abbiamo avuto la possibilità di proporci a clienti importanti con un gruppo plastica valido. A quel punto abbiamo avuto tutto il tempo di sviluppare quello che ancora oggi è il gruppo Bianchi, con la resa in tazza che tutti riconoscono e, da lì, iniziò il decollo. Quello è stato lo slancio determinante: è stata creata la struttura, sono arrivati gli uomini (Quadrio, Piloni, Tartaro, Bononi, ecc.) e Bianchi è cresciuta fino a diventare l’indiscussa protagonista del settore che è ancora oggi.