MONDO ASSOCIAZIONE VENDING SOSTENIBILE
EVENTI STATI GENERALI 2020
PRODUTTORI ISKO VITALTM +
misceladoro.it
NUMERO 147 DICEMBRE 2020
C O M I N G DAITALIA www.daitalia.it
S O O N
• DAITALIA 147 DICEMBRE 2020
EDITORIALE
LO SCIOPERO DEL VENDING Presentare i numeri del vending ai politici italiani, di qualunque schieramento, ha sempre un risultato quantomeno bizzarro. Quando finalmente comprendono la realtà dei fatti, vedi immancabilmente sorgere in loro un genuino stupore nell’apprendere le caratteristiche di un’eccellenza italiana nel mondo che, da zero e in pochi decenni, è riuscita ad imporsi in ogni mercato.
Allora i portaborse andrebbero a svegliare i loro referenti politici spiegandogli che sta succedendo qualcosa in città. Per la prima volta nei corridoi del Parlamento ci sarebbe qualcuno che si chiederebbe: “Ma chi sono? Cosa vogliono?”. Di sicuro qualche politico si sveglierebbe dal lungo sonno, magari arrivando persino a difenderci, anche solo per convenienza personale.
La loro mancata conoscenza della materia è così stupefacente che è difficile capire come possano prendere decisioni sensate sull’argomento. Non sono nemmeno in grado di comprendere se il consulente di turno (quando c’è) abbia una qualche competenza sull’argomento.
Scioperare non sarebbe una vittoria: vogliamo lavorare, non starcene in giro a lamentarci, ma per proseguire a fare la nostra attività, ci toccherà fare pure questo. Amare questo lavoro impone sacrifici.
Leggere alcune delle proposte in bozza del Ministero dell’Ambiente, fa ad esempio emergere la follia della situazione. Ci sono errori materiali gravissimi: macchine in una classe energetica che non esiste, temperature richieste per l’estrazione del caffè sbagliate (se non dannose), bicchieri in materiali non idonei al consumo di bevande calde… una cosa da Terzo Mondo.
L’unica alternativa rimasta è parlare alla politica nel suo squallido linguaggio. Per cui i lavoratori del vending, abituati ad alzarsi all’alba e lavorare in silenzio, dovrebbero per la prima volta nella loro storia pensare di fare uno sciopero generale.
Quando si pensa che la politica dovrebbe essere al servizio del cittadino e delle imprese, si commette una grave ingenuità. Non sono al nostro servizio, nemmeno sanno che lavoro facciamo e con quali strumenti. Probabilmente non gli interessa nemmeno: se non ci conoscono, vuol dire che non siamo importanti e che non vale la pena spendere del tempo per difendere la categoria. Nonostante l’instancabile lavoro di Confida e di Confcommercio, l’ignoranza sul vending regna sovrana nei palazzi della politica e questa situazione sta di fatto creando le premesse per una crisi di settore senza precedenti, con migliaia di licenziamenti e la chiusura di moltissime aziende della filiera. L’unica alternativa rimasta è parlare alla politica nel suo squallido linguaggio. Per cui i lavoratori del vending, abituati ad alzarsi all’alba e lavorare in silenzio, dovrebbero per la prima volta nella loro storia pensare di fare uno sciopero generale. Prendere i loro furgoni e sfilare pacificamente in tutta Italia, magari a velocità ridotta. Migliaia di mezzi, di tutti i colori, in tante strade, piazze e vie dei principali centri del Paese.
EDITORIALE DI ALESSANDRO FONTANA
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il 2020 è un anno critico per molte gestioni del vending con sfide sempre più impegnative da superare: • IPERAMMORTAMENTO INDUSTRIA 4.0 • RIDUZIONE DEI MARGINI OPERATIVI • PROBABILE AUMENTO IVA SUI CORRISPETTIVI • BANDO O RIDUZIONE DI ALCUNI PRODOTTI MONOUSO IN PLASTICA • ALIMENTI E BEVANDE SENZA ZUCCHERO NELLE SCUOLE
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SPEAKER’S CORNER
IL CAMPIONE DELLA PAUSA RISTORO Non vorrei peccare di presunzione, indicando il settore del Vending come leader assoluto, esponente di punta, big, capofila, Re della pausa ristoro. Chi meglio degli operatori del Vending è in grado di organizzare, per i dipendenti e per i collaboratori dei propri clienti, pause confortanti e piacevoli che, anche se per pochi minuti, allietano le lunghe giornate di lavoro o di studio? Viene offerto ogni genere di conforto, caffè, bevande calde/ fredde snack di ogni tipo, frutta, verdura, prodotti freschi, primi piatti, panini, insomma di tutto e ancora di più, soddisfacendo i gusti e le necessità alimentari dei consumatori. Possiamo quindi definire il Vending come il Campione della pausa ristoro. Possiamo però dire lo stesso per chi decide per noi? Per la pausa certamente SI Per il ristoro decisamente NO Mi spiego meglio. Iniziamo dal Ristoro. Chi ci governa, ha pensato bene di chiamare gli aiuti concessi alle imprese “Decreto Ristori”.
Non si esageri però nelle critiche: del resto, chi governa si è preso una Pausa per decidere quando e se offrirci il Ristoro, anche loro vogliono primeggiare nel settore delle pause ristoro e direi che ci stanno riuscendo benissimo: la pausa se la stanno prendendo per decidere quando e se arriverà il ristoro. Speriamo che nel frattempo le aziende del Vending non muoiano di debiti e di canoni concessori, in attesa dei generi di conforto sperati. Qualcuno che pensa al Vending però c’è: è il Ministero dell’Ambiente, che ha redatto una prima bozza di CAM (criteri ambientali minimi), in sintesi una serie di linee guida che renderanno impossibile il futuro del settore, senza dimenticarci delle accuse subite dallo stesso Ministero in tema di plastic free. Quindi non è vero che nessuno pensa al settore, peccato che gli sforzi di chi se ne occupa siano rivolti non a ristorarlo, ma ad affossarlo. Ci resta comunque la definizione numero 1: il settore si ristori nello spirito.
Cerco sul vocabolario la parola “ristoro” e trovo diversi significati: 1 - l ’azione di ristorare le forze del corpo e dello spirito . Non è il nostro caso: lo spirito ognuno di noi lo ristora dove e con chi vuole, magari in via riservata e secondo il proprio credo. Le forze del corpo le ristoriamo da noi, dopo le fatiche quotidiane, per cercare di resistere in questo periodo. 2- Ciò che ristora, punto di ristoro: locale o impianto provvisorio destinato in stazioni, porti e aeroporti che offrono cibi e bevande e generi di conforto. “Ci siamo”, direte voi! Il governo emana un decreto solo per il nostro settore! Invece no, non è al Vending che si riferisce, anche se avrebbe potuto sembrare. 3 - Compenso, risarcimento : qui il significato è più generico e si presta a più interpretazioni. Sta alla fantasia di ognuno di noi cercare la declinazione preferita. Non sforziamoci troppo però: per noi, nel primo Decreto Ristori, non è previsto nulla. Nel Decreto Ristori Bis ancora nulla, e nel Decreto Ristori Ter, ad oggi (20 novembre), ancora non si sa. Ma non perdete le speranze, non disperate, leggo che dopo il Decreto Ristori Ter, arriverà il Decreto Ristori quater prima di Natale. Insomma si spera che, prossimamente, il settore venga considerato e non costantemente dimenticato.
SPEAKER’S CORNER DI MASSIMO FERRARINI
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SOMMARIO
NUMERO 147 DICEMBRE 2020 RENZO GABRIEL BONIZZI DIRETTORE RESPONSABILE EDITOR IN CHIEF ALESSANDRO FONTANA DIRETTORE EDITORIALE EDITORIAL DIRECTOR
3 EDITORIALE
LAURA GUASPARRI ART DIRECTOR
5 SPEAKER’S CORNER
Lo sciopero del vending
ANTONIO VALESTRA GRAPHIC DESIGN
DANIELA BISCOTTI COMMERCIALE COMMERCIAL
8 MERCATO DEL VENDING
NOEMI MARGAROLI REDAZIONE EDITORIAL STAFF
18 EVENTI
ELENA FONTANA FOTO HA COLLABORATO MASSIMO FERRARINI LUCINI OFFICINA D’ARTE GRAFICA SRL STAMPA PRINTERS D.A.ITALIA IL PERIODICO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA PUBBLICAZIONE ISCRITTA AL TRIBUNALE DI MILANO, NUMERO DI REGISTRAZIONE 177 DEL 22 MARZO 2004 ISCRIZIONE AL R.O.C. 31449 PERIODICITÀ MENSILE EDITORE ART&WORKS SRL UNIPERSONALE VIA ALESSANDRO ALGARDI 13 20148 MILANO P.IVA 04234310961 TEL +39 02 48958566 UFFICIO COMMERCIALE commerciale@daitalia.it www.daitalia.it POSTA ELETTRONICA info@daitalia.it
Il Campione della Pausa Ristoro
Latest News
l“INSIEME PER CAPIRE, UNITI PER RIPARTIRE” edizione on line per gli Stati Generali del Vending
28 PRODUTTORI
ISKO VITAL™ +, “LA MASCHERINA PER TUTTI” arriva nelle vending machine
34 MONDO ASSOCIAZIONE
CONFIDA lancia la campagna “VIVI LA PAUSA SOSTENIBILE”
36 FOCUS ON
GRUPPO ILLIRIA, circolarità e innovazione per un futuro sempre più sostenibile VERTUO® Nespresso porta nelle case le macchine semi-automatiche
43 APPUNTAMENTO IN FIERA
HOSTMILANO 2021 dalla ristorazione al caffè, dal vending all’arredo, vince l’internet of things
a
gur u A e n azio La Red Feste! Buone
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BORSE DI STUDIO EVOCA IL COVID NON FERMA LA PREMIAZIONE DEI PIÙ MERITEVOLI L’impossibilità di organizzare eventi in presenza non ha frenato la ferma volontà di Evoca S.p.A. di voler dare la giusta attenzione ai figli dei dipendenti neolaureati e neodiplomati con merito, che si sono aggiudicati le borse di studio messe in palio dall’azienda. Tramite un collegamento da remoto si è svolta una cerimonia virtuale di premiazione, cui hanno partecipato ragazzi, genitori, responsabili ed Executive, tutti distanti ma uniti nel condividere un momento importante.
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Un meritato riconoscimento all’ impegno di chi guarda al futuro con la stessa lungimiranza aziendale: puntando all’eccellenza.
RIVENDING: UN CAFFÈ CHE RISPETTA L’AMBIENTE. PRODOTTO IL PRIMO BICCHIERE CUP2CUP Decine di migliaia di bicchieri in plastica raccolti in appositi bidoni posti a fianco delle macchinette del caffè presenti in uffici, scuole e università e avviati al recupero, sono tornati ad essere bicchieri grazie al programma RiVending. È infatti andato a buon fine il test di industrializzazione del bicchiere e il risultato è un prodotto che presenta le stesse performance tecniche del bicchiere di partenza, superando tutti i test di funzionamento nel distributore automatico. Si è conclusa quindi brillantemente la fase più delicata del progetto Rivending, la produzione industriale di un contenitore tecnicamente complesso e che esige standard qualitativi costanti per garantire la buona erogazione della bevanda made in Italy per eccellenza: il caffè. L’ obiettivo 2021, una volta terminati i test analitici in corso, è la commercializzazione di quello che è a tutti gli effetti il primo bicchiere automatico realizzato con plastica riciclata. Con il “CUP2CUP” si chiude il cerchio del progetto Rivending già presente in oltre 5000 aree ristoro in tutta Italia, ideato con la volontà di trasformare i bicchieri in plastica in un’importante risorsa e non in un rifiuto.
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I promotori (CONFIDA – Associazione Italiana Distribuzione Automatica, COREPLA – Consorzio Nazionale per la Raccolta e il Recupero degli Imballaggi in Plastica e UNIONPLAST – Unione Nazionale Industrie Trasformatrici Materie Plastiche – Federazione Gomma Plastica) sono particolarmente soddisfatti della raccolta selettiva del prodotto, l’alta qualità del materiale raccolto, tutti bicchieri e palette in polistirolo, è la chiave per il successo del progetto e ha dimostrato che la fase ‘Educational’ funziona; laddove è posizionato un punto di raccolta RiVending si è concretamente riusciti a diffondere una cultura corretta e consapevole della gestione del fine vita dei prodotti in plastica. Ancora una volta l’economia circolare si è dimostrata una risposta concreta ed efficiente alle esigenze di gestire i rifiuti e il riciclo un’opportunità di crescita per tutti gli operatori che hanno investito nella “green economy”.
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HYDRAZON E WATERFALL. LE NOVITÀ WATER TIME PER IL MONDO VENDING. RISPETTOSE DELL’AMBIENTE. RISPETTOSE DELLE PERSONE. Water Time, azienda del Gruppo Sem e leader di mercato nella commercializzazione di erogatori di acqua a boccione, ha ampliato la propria offerta commerciale introducendo nuove qualificate soluzioni in grado di rispondere con efficacia alle richieste di un mercato sempre più orientato a scelte green, rispettose dell’ambiente e delle persone. HYDRAZON è un nuovo modello di refrigeratore stand-alone da allacciare alla rete idrica con capacità di erogazione pari a 15 litri/ora, dotato di tecnologia touchless. L’erogazione dell’acqua avviene semplicemente avvicinando il dito al display. L’acqua verrà erogata fino a quando non si allontanerà il dito dal sensore. La superficie esterna del refrigeratore è trattata con tecnologia Nano Silver Protection a ioni d’argento, che impedisce la proliferazione batterica. “Con l’avanzare di politiche sempre più plastic free e la situazione causata dall’emergenza sanitaria in corso che ci ha abituati a porre attenzione ai contatti, agli oggetti, alle superfici che tocchiamo”, spiega Stefano Piccinini, Presidente di Water Time, “abbiamo pensato a soluzioni in grado di differenziarci e di rispondere alle esigenze di un mercato – quello della Distribuzione Automatica- che conosciamo bene e che abbiamo imparato ad ascoltare”. La seconda novità è costituita da WATERFALL, un nuovo modello di refrigeratore allacciato alla rete idrica con capacità di erogazione elevata, pari a 60 litri/ora.
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WATERFALL si differenzia dagli altri modelli presenti sul mercato grazie ad una componente tecnologica avanzata. Al suo interno, un magazzino per la vendita di borracce con sportello dedicato alla loro erogazione ed un innovativo sistema di lavaggio e sanificazione delle borracce. Completano la macchina altri plus importanti, come l’erogazione del bicchiere vuoto o pieno, la funzione “pausa” durante l’erogazione dell’acqua, la telemetria e un software avanzato ma semplicissimo da usare per la configurazione del sistema, il “risciacquo automatico” programmabile. Questo sistema, in particolare, oltre a risciacquare completamente tutti i componenti a contatto con l’acqua sanifica anche gli impianti di refrigerazione e di erogazione dell’acqua. WATERFALL funziona come tutti i refrigeratori allacciati alla rete idrica con la sostanziale differenza che è dotato di pannello video-touch in sostituzione dei normali pulsanti o rubinetti. Inoltre, WATERFALL è predisposto per dialogare con i sistemi di pagamento oggi presenti in tutti i distributori automatici. WATERFALL ed HYDRAZON sono prodotti da BLUPURA con la quale Water Time ha avviato da qualche anno una partnership basata sulla condivisione ed unione delle esperienze reciproche. Conclude Piccinini: “WATERFALL nasce dall’unione delle esperienze di BLUPURA e WATER TIME, maturate in tanti anni di presenza su mercato. Come diceva l’attore Heath Ledger: “Niente è più appagante del lavorare assieme agli amici”: per noi, con BLUPURA, è esattamente così”.
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DA NOVEMBRE GIMOKA TORNA ON AIR CON DUE ACCATTIVANTI SPOT SU RAI E SKY Una donna si rilassa su una splendida spiaggia caraibica. Uno sportivo si gode un paesaggio fra montagne maestose. Ma qual è il vero segreto del loro piacere? Possiamo scoprirlo guardando i due nuovi spot con cui Gimoka è tonata all’advertising televisivo a partire dal mese di novembre. Estraniarsi dalla quotidianità grazie al piacere di un espresso Gimoka è il concetto della nuova comunicazione sviluppata da EY Yello con la casa di produzione Big Mama. Per i due flight (8/28 novembre e 20 dicembre/9 gennaio) si è deciso di concentrare i passaggi sulle Reti RAI e SKY, utilizzando anche i loro servizi Raiplay e Sky on demand, sempre più apprezzati dal grande pubblico; una campagna di grande impatto, con il 45% dei grp (gross rating point, ndr) sviluppati in prime time e una fortissima presenza sulla rete ammiraglia Rai. I periodi di pianificazione scelti sono tra i più importanti dell’anno, poiché registrano i maggiori ascolti e nei quali si concentrano i programmi televisivi più amati dal pubblico. Con una comunicazione che raggiunge un target mainstream, Gimoka vuole accrescere la notorietà di marca e generare traffico nei negozi, per stimolare gli acquisti. La sua offerta di bevande calde è inoltre in grado di intercettare le tendenze di consumo in maggiore crescita: dall’innovazione con le capsule di alluminio, alla sostenibilità con quelle compostabili, ai formati famiglia, al salutismo con i prodotti free-from.
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NEBULAR ESPANDE LE PROPRIE FUNZIONI CON IL NUOVO KIT LAN-WIFI Coges aggiunge alla propria gamma di accessori per i sistemi di pagamento un nuovo kit di connessione alla rete LAN ed alla rete Wi-Fi, compatibile con il sistema cashless Coges Engine e con la gettoniera rendiresto Unica. Il kit offre una nuova opzione di connessione alla piattaforma Nebular per il Vending, ideale soprattutto per le locazioni che offrono un accesso alla rete via cavo o Wi-Fi e per i distributori automatici in cui la connessione di rete è già presente, ad esempio tramite router con scheda SIM installato nella vending machine. In questo modo il sistema di pagamento potrà sfruttare la connessione esistente, con un evidente risparmio per il Gestore. “La connettività nei sistemi di pagamento è sempre più richiesta ed apprezzata, anche alla luce delle attuali necessità di distanziamento”, osserva Matteo Pegoraro, R&D manager di Coges: “Grazie a questo nuovo accessorio presentiamo un’alternativa per tutti i distributori automatici che hanno accesso ad una connessione indipendente e vogliono mettere in rete anche il sistema di pagamento, con tutti i vantaggi che ne conseguono in termini di aggiornamento firmware, rimborsi del credito a distanza, cambiamento dei parametri di configurazione, rilevazione dei dati di vendita e degli allarmi in tempo reale e molto altro. Il kit LAN-WIFI è pensato per il collegamento alla piattaforma Nebular, che diventa in questo modo ancora più versatile”. Il kit di espansione LAN-WIFI offre una valida alternativa alla connessione 2G / 4G, attualmente la più sfruttata per il collegamento a Nebular. Il kit include un pacco batteria di sicurezza ed è predisposto per essere collegato a due sonde di temperatura e ad un sensore per l'apertura della porta. Il nuovo kit di connettività Nebular LAN-WIFI è disponibile in due versioni: Engine e Unica. Il primo viene installato all'interno del guscio di plastica di Engine, il secondo include invece un guscio esterno che si collega alla gettoniera rendiresto Unica con un cavo diretto.
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IL CENTRALINO E-COMMERCE DI CAFFÈ BORBONE RISPONDE ANCHE IN NAPOLETANO L'italiano e l'inglese non bastavano: il centralino dell'ecommerce di Caffè Borbone risponde anche in napoletano. Se vuoi metterti in contatto chiama: "fa' ampressa"! Caffè Borbone rende omaggio alla propria “lingua madre” con un’operazione che ha simpaticamente sorpreso tutti i protagonisti dell’Universo Borbone, dai fornitori, ai clienti e collaboratori. Da oggi, tutti quelli che vorranno mettersi in contatto con gli uffici di Caffèborboneonline.it, l’e-commerce dell’azienda, potranno scegliere di selezionare al centralino (800.811.137) oltre all’italiano e all’inglese, anche il napoletano, un modo per rivendicare le proprie origini e affermare, ancora una volta, il valore della napoletanità che rivive, ogni giorno, anche attraverso il gesto abituale di bere un caffè, il vero espresso napoletano. Celebre è la frase a Napoli “Jammece 'a piglià nu cafè”, quando si vuole comunicare a qualcuno che si ha bisogno di un momento d’intimità, oppure semplicemente di scambiare due chiacchiere: una frase che rispecchia la napoletanità e che non può prescindere dall’essere pronunciata in dialetto.
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“WOMEN IN COFFEE”: LA TAZZINA ROSA DI CAFFÈ VERGNANO CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE In occasione del 25 Novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, Caffè Vergnano con il suo progetto Women in Coffee sostiene l’associazione Telefono Rosa per contrastare la violenza di genere. Dal 25 Novembre al 1 Dicembre, tutto il ricavato della vendita della Pink Collection di Caffè Vergnano sarà devoluto all’Associazione, che si occupa da anni di offrire supporto psicologico alle donne vittima di violenza. “Women in Coffee è il nostro sogno in rosa per un futuro sostenibile”, racconta Carolina Vergnano, responsabile marketing ed export dell’azienda di famiglia e prima sostenitrice del progetto: “È nato nel 2018 per sostenere progetti concreti rivolti alle donne che lavorano nelle piantagioni di caffè. È un progetto che è cresciuto negli anni: il supporto alla forza lavoro femminile alle origini ne resta il cuore, ma sentiamo l’esigenza di ampliare il sostegno anche a progetti più vicini a noi. Per questo siamo felici di poter essere a fianco del Telefono Rosa e dare il nostro contributo ad un tema così attuale come quello della violenza di genere. Sappiamo che il lockdown ha peggiorato la condizione delle donne che già in precedenza non erano sicure tra le mura domestiche: c’è molto da fare. E noi vogliamo fare la nostra parte”.
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“Queste iniziative sono necessarie alla nostra Associazione”, spiega la Presidente di Telefono Rosa, Maria Gabriella Carnieri Moscatelli: “per continuare ad aiutare le donne e i loro figli, che vivono nelle nostre case rifugio e che una volta usciti hanno bisogno di assistenza. Tutto ciò che verrà raccolto sarà destinato alla vita del Telefono Rosa e a sostenere queste donne nel loro ritorno alla normalità” Telefono Rosa è l’Associazione, costituita da 60 volontarie, che da più di trent’anni si occupa di violenza di genere, supportando donne, minori e anziani. Attualmente gestisce sei centri antiviolenza, due case rifugio e una casa di semi-autonomia offrendo gratuitamente: consulenza legale e psicologica, assistenza ai minori e alla genitorialità, gruppi di auto-aiuto, accoglienza e supporto a donne vittime di violenza e stalking. Per info sul progetto Women in Coffee di Caffè Vergnano: www.caffevergnano.com/womenincoffee
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SELECTA NOMINA UN NUOVO DIRETTORE FINANZIARIO Selecta Group ha annunciato la nomina di Philippe Gautier a Chief Financial Officer (CFO) del Gruppo. Philippe succede ad Andreas Schneiter, che è entrato a far parte del Gruppo nel gennaio 2020 come CFO ad interim e lascerà il suo ruolo alla fine di ottobre. Gautier ha una significativa esperienza in finanza operativa e aziendale. È un esperto dirigente finanziario senior con un'ampia esperienza di gestione.
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È entrato a far parte del Gruppo da SMCP (azienda del portafoglio KKR) e società madre dei marchi di moda parigini Sandro, Maje, Claudie Pierlot e De Fursac, dove era Group CFO e Direttore delle operazioni, con sede a Parigi. In precedenza, è stato CFO e COO all'interno del Gruppo Kering per i marchi globali Sergio Rossi e Puma in Nord America.
EVOCA COFFEE APPEAL RENDE LA USER EXPERIENCE SICURA E COMPLETAMENTE TOUCHLESS Newis, brand di EVOCA Group, presenta Coffee APPeal, la nuova applicazione, gratuita e intuitiva, che permette di selezionare e personalizzare le bevande dal proprio smartphone, senza la necessità di interazione con la macchina. L’utilizzo di Coffee APPeal è molto semplice, in quanto non prevede né la creazione di un account né l’inserimento di alcun dato personale. È sufficiente scansionare con il proprio smartphone il QR Code presente sulle macchine a marchio Gaggia, Necta o Wittenborg per permettere a Coffee APPeal di connettersi in modo automatico tramite Bluetooth ®, senza la necessità di utilizzare la connessione dati del proprio cellulare. Grazie a un’interfaccia user-friendly, è possibile scegliere la bevanda desiderata e personalizzarla direttamente tramite il proprio smartphone, in modalità totalmente touchless e in completa sicurezza. Coffee APPeal offre anche la possibilità di effettuare selezioni multiple senza doversi disconnettere.
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L’applicazione è in grado di riconoscere il brand della macchina da caffè e di personalizzarne l’interfaccia grafica con il look&feel dei marchi Gaggia, Necta o Wittenborg. Da sempre attento all’innovazione e alla esperienza d’uso dei consumatori Newis, grazie a Coffee APPeal, contribuisce a una maggiore sicurezza sanitaria per tutte quelle persone che vogliono concedersi un buon caffè, siano esse in ufficio o nella sala colazioni di un hotel. Disponibile in sei lingue e in tutti i paesi del mondo, l’applicazione è in costante aggiornamento e sono già in programma nuove release che consentiranno un’esperienza premium sia durante la selezione che la degustazione della propria bevanda preferita.
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LOMBARDIA, 167 MILIONI PER LE CATEGORIE ESCLUSE DAI DECRETI RISTORI: C'È ANCHE IL VENDING Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha annunciato lo stanziamento di 167 milioni euro per le categorie produttive lombarde che stanno subendo di più gli effetti della crisi economica e che sono escluse dai ‘decreti ristori’: “Un aiuto a chi si trova in difficoltà a causa della pandemia, liquidità che viene immessa subito nel sistema.Secondo la logica integrativa dei ristori statali, Regione Lombardia ha previsto sostegno alle micro imprese – quelle fino a 10 dipendenti e 2 milioni di fatturato – e ai lavoratori autonomi con partita IVA di quelle filiere produttive, che risentono particolarmente degli effetti delle restrizioni causate dall’andamento della curva epidemiologica”.
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Sono coinvolte, in particolare, alcune attività del commercio al dettaglio (incluso il vending), della filiera degli eventi, dei trasporti con taxi, NCC e autobus turistici, del turismo, dello sport, degli intrattenimenti e dei servizi alla persona. Tutti settori che registrano anche una particolare densità di operatori che svolgono la loro attività in forma professionale con partita IVA.
IVS GROUP PUBBLICA IL RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2020 Il Consiglio di Amministrazione di IVS Group S.A. ha approvato la relazione intermedia di gestione del gruppo IVS al 30 settembre 2020. Risultati principali: • FATTURATO CONSOLIDATO pari a € 245,1 milioni (-28,4% rispetto a settembre 2019). • EBITDA € 54,2 milioni (-32,0% rispetto al 2019). • UTILE NETTO CONSOLIDATO pari a € 2,7 milioni, prima del risultato attribuibile a terzi per € 0,1 milioni. • INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO in miglioramento di € 20,0 milioni rispetto al 31 dicembre 2019. Perfezionate 4 nuove acquisizioni in Italia, per un valore di circa € 6,5 milioni. I ricavi vending (calcolati al netto delle positioning fees) calano del 28,0% in Italia, del 37,9% in Spagna, del 21,2% in Francia, del 23,6% in Svizzera. In calo anche il fatturato della CGU Coin Service (-17,8%), calano le vendite nel business principale della moneta metallica (-27,0%) e della moneta digitale della controllata Venpay (-56,8%).
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Tutti i cali nelle diverse aree di business sono legati allo scoppio della pandemia Covid-19 e dal conseguente forte rallentamento, in alcuni casi blocco totale, di molti settori di clientela. Il calo del fatturato è iniziato sensibilmente nell’ultima parte di febbraio 2020 e si è progressivamente intensificato fino a maggio; i primi segnali di graduale recupero sono iniziati a giugno. Il recupero è continuato nel terzo trimestre, pur restando sempre ampiamente sotto i livelli del corrispondente periodo del 2019. Il numero totale di erogazioni nei primi nove mesi del 2020 è stato pari a 453,4 milioni rispetto a 646,3 milioni dei primi nove mesi del 2019 (-29,8%)
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IL COMUNE DI RAGUSA HA VINTO IL PREMIO “VENDING SOSTENIBILE” DI CONFIDA Il Comune di Ragusa, che con oltre il 72% di rifiuti differenziati raccolti (dati 06/2020 certificati dall’Ato Srr di Ragusa) è uno dei comuni più virtuosi della Sicilia, ha vinto la 4° edizione del premio “Vending Sostenibile” di CONFIDA. La città è stata premiata per il progetto RiVending, il circolo virtuoso di recupero e riciclo di bicchieri e palette in plastica dei distributori automatici voluto da CONFIDA, COREPLA e UNIONPLAST. Il premio è stato consegnato nell’ambito del “Cresco Award – Città sostenibili”, organizzato da Fondazione Sodalitas e ANCI Associazione Nazionale Comuni Italiani. “Siamo felici di premiare il Comune di Ragusa, esempio di impegno costante sul fronte ambientale e che quest’anno ha aderito e concesso il patrocinio a un progetto di economia circolare importante come RiVending. Questo progetto, partito da Parma, grazie all’attenzione e sensibilità di comuni virtuosi come quello emiliano e siciliano e di Regione Lombardia, sta avendo successo in tutto il Paese contribuendo alla risoluzione efficace del tema del fine vita dei prodotti monouso di plastica nel settore della distribuzione automatica”, ha commentato Massimo Trapletti, presidente di CONFIDA. “Il Comune di Ragusa partecipa con soddisfazione al progetto RiVending ed è lieto di ricevere il premio “Vending Sostenibile” di CONFIDA perché segno di una sensibilità particolare della comunità ragusana rispetto al tema del riciclo dei rifiuti in ottica di iniziative che devono essere sempre più tese alla salvaguardia dell’ambiente e del territorio”, ha dichiarato Giuseppe Cassì, sindaco di Ragusa. Le edizioni precedenti del premio sono state vinte dal Comune di Conegliano Veneto (TV) con il progetto “Bar solidale per un territorio sostenibile” nel 2017, dal Comune di Latronico (PZ) con il progetto “La banca del riciclo” nel 2018, e dal Comune di Parma – dove RiVending ha avuto inizio – nel 2019.
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CORONAVIRUS E RITARDI DEI PAGAMENTI IL 72% DELLE AZIENDE AMMETTE "ENORMI DIFFICOLTÀ" Gruppo IREC, azienda specializzata nella gestione e nel recupero del credito, ha realizzato uno studio su 1.200 aziende, scegliendo un campione eterogeneo a livello sia territoriale (tutte le regioni), sia settoriale. Il dato allarmante è che il 72% delle aziende e dei professionisti intervistati ha dichiarato di aver riscontrato enormi difficoltà nel recupero dei propri crediti da marzo ad oggi. Con l’entrata in vigore del nuovo DPCM del 26 ottobre 2020, che impone nuove chiusure per intere categorie, si teme un peggioramento dell’incidenza di questi fenomeni, che da qui alla fine dell’anno potrebbero crescere di un ulteriore 11%, rendendo la ripartenza per moltissime realtà estremamente difficoltosa... “Le aziende nella situazione post covid19, hanno registrato un calo del fatturato medio del 20%, ma a preoccupare maggiormente è il calo dell'utile medio che si attesta addirittura a -37%”, spiega il presidente di Gruppo IREC, Victor Khaireddin: “Quando parliamo di utile, parliamo del dato più delicato, e cioè del guadagno vero e proprio che si riesce a generare. In questo caso, quindi, ci troviamo a dover affrontare un mercato in cui un’azienda dalla propria attività non riesce quasi più a metter da parte danaro, con il quale dovrebbe fare investimenti, nuove assunzioni, pagare tasse ecc. Se poi a questo calo aggiungiamo il calo del fatturato e il non incassare più le fatture in tempi accettabili o non riuscire ad incassarle poiché, magari, il cliente ha chiuso, questo dato dipinge uno scenario ancora più drammatico”.
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EVENTI
“INSIEME PER CAPIRE, UNITI PER RIPARTIRE” EDIZIONE ON LINE PER GLI STATI GENERALI DEL VENDING
L’11 NOVEMBRE 2020 SI SONO TENUTI I DUE PIÙ IMPORTANTI EVENTI ANNUALI DI CONFIDA IN STREAMING: L’ASSEMBLEA GENERALE DEI SOCI E GLI STATI GENERALI DEL VENDING. SI È TRATTATO DEL PRIMO GRANDE EVENTO TOTALMENTE IN DIGITALE ORGANIZZATO DA CONFIDA, A CUI HANNO PARTECIPATO OLTRE 200 IMPRENDITORI, E CHE HA AVUTO COME TITOLO: 18
INSIEME PER CAPIRE. UNITI PER RIPARTIRE. IL COVID-19, INFATTI E SOPRATTUTTO LE INIZIATIVE CHE SONO STATE PRESE PER ARGINARLO (IL LOCKDOWN, LO SMART WORKING) STANNO METTENDO IN CRISI IL SETTORE DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA, PROVOCANDO PERDITE IMPORTANTI NEI RICAVI DELLE AZIENDE.
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Il duplice evento di CONFIDA ha rappresentato, da un lato, un
Borziani.
momento di riflessione (“Insieme per capire”) per approfondire,
Nel pomeriggio, gli Stati Generali del Vending sono stati intro-
anche con l’aiuto degli esperti, la situazione; dall’altro l’occasione
dotti e moderati dal giornalista Nicola Porro e hanno visto la
di avanzare delle proposte ai rappresentati politici presenti
partecipazione del presidente di Confcommercio Carlo San-
finalizzate a difendere il nostro settore e, appena possibile,
galli, seguito dalla presentazione dello Studio sul settore della
ripartire (“Uniti per ripartire”).
distribuzione automatica da parte del presidente di Ipsos Nando Pagnoncelli e dall’analisi dell’andamento dell’economia italiana
La mattina è stata dedicata all’Assemblea dei soci e si è aperta
nel periodo Covid illustrata da Alessandra Lanza, senior partner
con la relazione del presidente Massimo Trapletti seguita dalle
di Prometeia.
relazioni del direttore Michele Adt e dalla presentazione del bilancio da parte del presidente dei revisori dei conti Andrea
L’evento si è poi sviluppato in un dibattito a tre con la presenza
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del presidente Trapletti e del presidente delle imprese di gestione Pio Lunel, intervistati da Nicola Porro. Il presidente Lunel ha analizzato l’andamento delle aziende di gestione nel 2020 mettendo in evidenza le problematiche che stanno vivendo, generate dall’effetto dei DCPM governativi e il Presidente Trapletti ha avanzato cinque proposte per il rilancio del nostro settore: dalla riconferma della cassa integrazione in deroga all’inserimento del vending nei Ristori, da un credito d’imposta sui canoni concessori del 70% per gli anni 2020 e 2021, all’abbassamento dell’IVA.
Riportiamo di seguito l’intervento integrale di Massimo Trapletti, Presidente CONFIDA, una lettera aperta rivolta a tutti gli attori del settore, ma anche ai rappresentanti delle Istituzioni.
Sono quindi stati invitati a intervenire quattro rappresentanti politici che hanno risposto alle richieste dell’Associazione rendendosi disponibili a sostenerle nelle sedi istituzionali: gli onorevoli Cosimo Ferri e Beatrice Lorenzin (già Ministro della Salute nei Governi Letta, Renzi e Gentiloni), il senatore Gaetano Quagliariello (già Ministro per le Riforme Costituzionali del Governo Letta) e il parlamentare europeo Antonio Tajani (già Presidente del Parlamento Europeo).
“Cari Colleghi, Cari Amici, buongiorno e benvenuti quest’anno ci ritroviamo per la consueta Assemblea Generale dei soci di CONFIDA in una situazione completamente differente da quella dello scorso anno. L’epidemia da Covid-19 e soprattutto le iniziative che sono state prese per arginarla (il lockdown, lo smart working ...) hanno colpito duramente il nostro settore provocando perdite importanti nei ricavi delle nostre aziende. Anche la modalità con qui svolgiamo questa assemblea, se da un lato è certamente innovativa perché ci ha fatto scoprire nuovi strumenti che potremmo continuare a utilizzare anche in futuro, dall’altro ci impedisce di vederci di persona, di stringerci la mano, di scambiarci delle opinioni: tutte cose che francamente trovo indispensabili e che nessuna web conference può sostituire.
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Nella giornata di oggi abbiamo unito due eventi: l’Assemblea Generale dei soci la mattina e, nel pomeriggio a partire dalle ore 14.30, gli Stati Generali del Vending. Abbiamo voluto dare un nome a questo duplice evento: Insieme per capire. Uniti per ripartire Questo perché ci troviamo a fronteggiare probabilmente la più grave crisi che abbia mai affrontato il nostro settore. Ci troviamo a combattere contro un nemico che non conosciamo. Un virus che detta i tempi dell’epidemia, delle chiusure e quindi dei fatturati delle nostre impese, senza che noi possiamo più di tanto prevederli. Per questo dobbiamo prenderci un momento di riflessione, tutti insieme per capire, per approfondire la situazione che stiamo vivendo, anche con l’aiuto degli esperti che oggi pomeriggio parteciperanno al convegno, e trovare le possibili soluzioni per difendere le nostre consumazioni, il nostro fatturato, le nostre imprese, i posti di lavoro dei nostri collaboratori ... in una parola difendere il nostro settore e poter appena possibile ripartire! E quindi: Insieme per capire. Uniti per ripartire L’Assemblea Generale dei Soci si svolgerà
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nel modo consueto. Dopo il mio intervento, il direttore di CONFIDA presenterà le attività e i progetti portati avanti dall’associazione nel 2019 e anche nel primo semestre 2020. Poi l’intervento del Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti Andrea Borziani che presenterà il Bilancio d’esercizio 2019 e il Budget 2020 per la vostra approvazione. Il pomeriggio si aprirà alle 14.30 con il Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli che ci porterà i suoi saluti facendoci sentire la vicinanza della nostra Confederazione con cui lavoriamo fianco a fianco ogni giorno. Il Presidente di Ipsos, il noto sondaggista Nando Pagnoncelli, ci presenterà quindi il nuovo Studio di Settore di CONFIDA con i dati dei consumi del vending del 2019 e anche del primo semestre 2020. A seguire si svilupperà un dibattito proprio su come difendere i nostri consumi nell’era del Covid a cui abbiamo invitato la Dottoressa Alessandra Lanza, senior partner di Prometeia, un’importante realtà del mondo della consulenza e della ricerca economica/finanziaria, che ci aiuterà a fare il quadro della situazione dell’economia italiana nel contesto del Covid-19 e avanzerà delle previsioni
basate sui dati e le ricerche di Prometeia. Dopodiché, il Presidente dei Gestori Pio Lunel ed io, ci faremo vostri portavoce per analizzare la situazione che sta vivendo il settore e avanzare delle proposte agli interlocutori politici che interverranno: l’On. Cosimo Ferri, l’On. Beatrice Lorenzin (già Ministro della Salute nei Governi Letta, Renzi e Gentiloni), il senatore Gaetano Quagliariello (già Ministro per le Riforme Costituzionali del Governo Letta) e l’on Antonio Tajani (già Presidente del Parlamento Europeo) **** Ma oggi siamo qui anche per approvare il bilancio 2019 dell’Associazione, quindi facciamo un passo indietro allo scorso anno. Già il 2019 non era stato un anno completamente positivo per il vending. Come vedremo dai dati dello Studio di settore di CONFIDA, è stato caratterizzato da una stagionalità penalizzante per i nostri prodotti: un’estate fresca, che ha registrato vendite inferiori al 2018 per le bevande fredde e un inverno mite, che non ha favorito le bevande calde. Pertanto quasi tutti i prodotti, con poche eccezioni, hanno registrato vendite inferiori al 2018.
Il 2019 è stato anche l’anno della “pazzia” (solo così si può chiamarla) del “plastic free”. Il 12 giugno viene pubblicata la Direttiva Europea sulla Plastica Monouso. Ma in Italia, già prima dell’approvazione della Direttiva, parte un’insensata campagna contro i prodotti monouso di plastica condotta prevalentemente dal Ministro dell’Ambiente Sergio Costa aiutato da alcune associazioni ambientaliste e da un partito politico: il movimento Cinque Stelle. Si è trattato di una campagna ideologica che invece di trovare soluzioni per gestire al meglio il fine vita della plastica, come il nostro settore ha correttamente fatto col progetto RiVending, si è trasformata in una battaglia alla plastica, materiale da sostituire con qualsiasi altro prodotto senza considerare se questa sostituzione sia più sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale. Questa campagna insensata ha contagiato dapprima i mass media generando una potenza di comunicazione inaudita. Le regole dei mass media le conoscete tutti: una notizia positiva non è una notizia mentre una notizia negativa “fa ascolti” “buca lo schermo”.
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• DAITALIA 147 DICEMBRE 2020 E quindi ricorderete che i nostri giornali, siti internet, televisioni e radio per più di un anno non hanno parlato d’altro che della plastica con immagini terrorizzanti di rifiuti negli oceani, balene e tartarughe impigliate nella plastica e così via, facendo un vero e proprio “lavaggio del cervello all’opinione pubblica”. Attenzione con questo non voglio negare né sottovalutare l’impatto ambientale dell’inquinamento da plastica. Al contrario penso che dobbiamo assolutamente occuparci di questo problema. Ma con le soluzioni giuste e corrette. Non è con la “moda” del plastic free che si risolve il problema ambientale, ma con soluzioni scientifiche. A seguito di questa grande campagna di comunicazione e della pressione dell’opinione pubblica, il “contagio da plastic free” ha colpito le nostre imprese. I Clienti dei gestori, dapprima le multinazionali o le grandi imprese più attente al tema della reputazione aziendale, hanno capito che il mondo “andava da quella parte” e che non era opportuno cercare di spiegare in maniera scientifica ma era meglio “cavalcare l’onda” e trasformarla in un’opportunità di marketing. Così il plastic free è diventato “green washing”, ossia l’op-
portunità -senza troppa fatica- di darsi un’immagine più green, più sostenibile. L’attenzione che il Ministro Costa ha posto sui distributori automatici con il suo progetto Plastic Free Challenge ha fatto sì che le imprese si concentrassero su questi e facessero pressioni sui gestori per eliminare la plastica dai distributori. E da lì sono partite le richieste di sostituire i bicchieri in plastica (che sono 100% riciclabili) con bicchieri in carta con pellicola in plastica (non riciclabili) o i cosiddetti bicchieri compostabili di cui lo stesso Consorzio dei Compostatori ha segnalato le difficoltà di compostaggio. E poi la richiesta di sostituire le palette in plastica italiane certificate, con palette in legno principalmente provenienti dai Paesi asiatici e con certificazioni alimentari che in alcuni casi lasciavano a dir poco dei dubbi. Infine la lotta alle bottigliette e la richiesta di sostituirle con fontanelle dell’acqua o distributori allacciati alla rete idrica. La nostra Associazione ha fatto di tutto per opporsi a questa campagna avanzando motivazioni scientifiche e proponendo soluzioni alternative. Abbiamo creato materiali per i gestori con cui controbattere alle richieste di plastic free dei clienti, incontrato decine
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di politici e rappresentanti delle istituzioni, stretto alleanze con le associazioni dei produttori, organizzato eventi interni (dedicati agli associati) ed esterni, vi ricordo solo quello dell’aprile 2019 in Senato in cui abbiamo coinvolto sette associazioni d’impresa che hanno dialogato con una decina di decisori istituzionali, tra cui il Vice Ministro dell’Ambiente. Tuttavia “l’ubriacatura” da plastic free era tale che anche quando riuscivano a convincere i nostri interlocutori ci rispondevano: “Voi avete ragione ma il mondo va dall’altra parte ...”. Una delle ragioni che avanzavamo, tra l’altro, era il tema della sicurezza alimentare. I nostri prodotti monouso in plastica, custoditi all’interno della macchina, garantiscono la sicurezza alimentare da batteri da virus ...ma il Covid doveva ancora arrivare e queste motivazioni non interessavano a nessuno. Nel 2020, però, il mondo è cambiato. All’inizio dell’anno si diffondono n otizie sul virus Covid-19 che sta colpendo duramente la Cina. Dapprima sembra un problema circoscritto al Paese asiatico. Verso il 20 di gennaio arrivano due cinesi in Italia che avevano contratto il virus e vengono ricoverati all’Istituto Spallanzani di Roma ma il nostro settore ancora non risente
• DAITALIA 147 DICEMBRE 2020 della crisi da Covid-19 che parte il 21 febbraio quando viene scoperto il primo caso italiano, il cosiddetto paziente zero di Codogno. Come d’incanto la campagna plastic free viene completamente dimenticata ed il nostro settore con il Paese intero deve affrontare un problema ben peggiore. Dal 23 febbraio, infatti, partono una serie di decreti che prevedono la chiusura dei principali luoghi in cui il vending sviluppa il suo business e il suo fatturato (scuole, università, palestre, luoghi di aggregazione etc.), fino all’adozione dello smart working sia nel pubblico che nel privato. Così il business ha registrato perdite crescenti fino a raggiungere il -70% in alcune settimane di aprile. Ma il settore non si è fermato. Il DPCM dell’11 marzo inseriva infatti, tra le attività escluse dalle chiusure, il “commercio effettuato per mezzo di distributori automatici”. E, proprio durante quei mesi, è emerso chiaramente il valore sociale del nostro settore: portare ristoro a medici, infermieri, forze dell’ordine e lavoratori delle filiere essenziali (quali l’alimentare e il farmaceutico) che continuavano ad operare. In quei mesi CONFIDA è stata vicina ai suoi associati, inviando comunicazioni, pareri legali,
pubblicando guide, protocolli sanitari, organizzando incontri virtuali e webinar gratuiti a tutti gli associati e lanciando campagne di comunicazione. Siamo intervenuti legalmente anche dove si stavano creando precedenti gravi, come la chiusura totale dei distributori automatici della Lombardia nel week end del 4-5 aprile, poi rientrata grazie ad un nostro ricorso d’urgenza al TAR ed ai dialoghi serrati con la Regione. In quei mesi siamo riusciti, con un’azione congiunta con Confcommercio, a far estendere il credito d’imposta sugli affitti ai negozi automatici e poi ad ottenere, sempre col decreto Rilancio, la possibilità di rivedere con le pubbliche amministrazioni l’equilibrio economico finanziario delle concessioni. A partire da maggio è iniziata una ripresa molto lenta, poiché lo smart working era ancora molto diffuso, così come la cassa integrazione. Discorso a parte va fatto per i distributori automatici delle scuole, che dal 14 settembre hanno iniziato le lezioni in un clima di incertezza: i singoli dirigenti scolastici hanno realizzato protocolli che talvolta andavano al di là di quanto prescritto da decreti e documenti ufficiali del Governo, che non richiedono di limitare o ancor peggio
di vietare l’utilizzo dei distributori automatici nelle scuole, ma al contrario, invitavano ad adottare alcune misure di sicurezza. CONFIDA ha realizzato la campagna #pausasicura, che consiste in una serie d'indicazioni e comportamenti rivolti sia ai consumatori sia ai gestori della distribuzione automatica per garantire una pausa sicura a tutti. La stessa cosa è stata fatta con le scuole, realizzando un “Protocollo per il rifornimento e la gestione dei distributori automatici presso gli istituti scolastici”. Fino a metà ottobre la situazione sembrava lentamente migliorare, ma col rialzo del numero dei contagi, il Governo ha emesso i due decreti del 18 e del 24 ottobre che hanno colpito di nuovo duramente il vending in quanto prevedevano lo smart working al 50% per la Pubblica Amministrazione e che raccomandavano l’adozione della stessa misura anche ai privati, nonché l’incremento della didattica a distanza fino al 75% per le scuole superiori; tutti luoghi dove il settore del vending svolge la propria attività. Per questo abbiamo trovato incredibile che non venissimo considerati nei Decreti Ristori, che hanno concesso contributi a
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fondo perduto a numerosi altri settori economici. Abbiamo pertanto scritto un comunicato stampa uscito su oltre cinquanta testate giornalistiche, ripreso da telegiornali e radio per far sentire la voce del vending ai decisori del Governo e più in generale delle istituzioni. Inoltre abbiamo chiesto a Confcommercio di intervenire con una lettera a firma del Presidente Sangalli che è stata inviata al Governo. Infine, il decreto del 3 novembre e la successiva creazione delle zone gialle, arancioni e rosse, con le ulteriori chiusure, ha colpito ancor più duramente il nostro settore con la conseguenza di un ulteriore calo dei consumi. All’effetto dei decreti del Governo, si aggiunge l’effetto delle ordinanze locali di sindaci e presidenti di Regioni che limitano ulteriormente, con riduzioni di orario e talvolta chiusure ingiustificate, l’utilizzo dei “negozi automatici H24”. Nonostante molti imprenditori che gestiscono i negozi abbiano investito in sanificazioni, pulizie straordinarie, telecamere, tornelli meccanici che evitano gli assembramenti, sono oggetto di ordinanze restrittive. Oggi pomeriggio, durante gli Stati Generali avanzeremo proposte concrete ai politici che saranno presenti al fine di salvaguardare il nostro settore e che qui brevemente vi riassumo:
1) la riconferma della Cassa Covid in deroga anche per il nostro settore (possibilmente su base giornaliera) 2) essere considerati nei DL Ristori come settore danneggiato dai DPCM limitanti le attività economiche e Pubbliche 3) un credito di imposta pari al 70% dei canoni concessori riconosciuti alla Pubblica Amministrazione per gli anni 2020 e 2021 per tutte le Società della Distribuzione Automatica 4) un contributo a fondo perduto per gli investimenti in tecnologie innovative/digitali sui distributori automatici e sistemi di pagamento e sulla sostenibilità che per noi significa attrezzature necessarie per sviluppare il riciclo della plastica con il progetto Rivending 5) la riduzione dell’aliquota IVA per il vending dal 10% a 4% per il 2021, al fine di incentivare gli acquisti da parte dei consumatori finali Le stesse proposte saranno oggetto di una ulteriore campagna di comunicazione realizzata dalla nostra Associazione. Quello che voglio promettervi è che noi non ridurremo mai la pressione sui potenziali decisori sia nazionali che locali argomentando le vostre necessità e chiedendo soluzioni alle varie problematiche. Vi staremo vicini e
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faremo sentire la vostra voce in tutti i modi possibili e su tutti i tavoli che potranno essere importanti per la distribuzione automatica. Concludendo il mio intervento, colgo l’occasione per ringraziare tutti i Presidenti di CONFIDA: Pio Lunel, Ernesto Piloni, Stefano Piccinini, Roberto Pellegrini e Roberto Pace che oggi, a differenza delle altre assemblee, non saranno sul palco, ma che hanno dato ognuno per la sua competenza un contributo importante alla causa del nostro settore. Così come voglio ringraziare tutto il Consiglio Direttivo di CONFIDA per il supporto, i suggerimenti e la condivisione di obiettivi, strategie e attività dell’Associazione. Infine, ringrazio lo staff di CONFIDA perché senza il loro estenuante impegno, anche durante i weekend più complicati della pandemia, nulla di quanto vi ho brevemente esposto si sarebbe realizzato. Ora, nel ringraziarvi per l’attenzione ed invitandovi a seguire anche gli Stati Generali del pomeriggio, lascio la parola al Direttore dell’Associazione per la presentazione delle attività e progetti realizzati nel 2019 e nel primo semestre 2020. Un caro saluto a tutti”
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Nel corso dell’Assemblea annuale dei soci Michele Adt, Direttore di CONFIDA, ha presentato la Relazione annuale “Attività e progetti associativi” ai presenti. Di seguito, il suo intervento integrale. “Nell’ultimo anno, CONFIDA ha acquisito 43 nuovi associati: 17 imprese gestione, 7 imprese di fabbricazione di distributori automatici, 12 imprese di prodotti, 7 imprese di servizi e, nel primo semestre 2020, 36 imprese di gestione di negozi h24, con la conseguente creazione di una nuova Commissione dedicata. CONFIDA è cresciuta: a testimoniarlo c’è l’andamento delle quote associative, che dal 2011 al 2014 è aumentato in modo significativo, per poi frenare nel 2015 e 2016 e risalire costantemente negli ultimi tre anni, fino ad arrivare ad un fatturato di 875.948€. L’attività associativa si è svolta, come sempre, a ritmi intensi: corsi di formazione, riunioni del Consiglio Direttivo, delle Delegazioni Territoriali, dei Gruppi Merceologici, del Gruppo Giovani e delle Commissioni Tecniche, oltre a convegni e molto altro, per un totale di 62 eventi.
Scendendo più nel dettaglio, l’attività di CONFIDA si è focalizzata su temi di grande interesse per il settore, come nel caso della questione “plastic free”. Il 2019 infatti è stato connotato dall’approvazione della Direttiva UE sulla plastica monouso, votata definitivamente nella seduta del 27 marzo e pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea il 12 giugno 2019. Gli stati membri sono tenuti a recepirla entro il 2021. Per quanto riguarda il settore vending, la Direttiva UE: Mette al bando a partire dal 1 luglio 2021 le palette di plastica; Impone la riduzione del consumo di bicchieri in plastica (a partire dal 202 ed entro il 2026); Per le bottigliette di plastica prevede: tappi attaccati alla bottiglia entro il 2025); plastica riciclata PET: 25% entro il 2025 e 30% entro il 2030; raccolta differenziata 77% entro il 2025 e 90% entro il 2029 Sull’ondata del movimento plastic free, moltissime sono state le iniziative che hanno “cavalcato l’onda” e fatto leva sui consumatori, basti pensare alla “Plastic
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free challenge” intrapresa dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. CONFIDA ha voluto spiegare correttamente la Direttiva e difendere il lavoro dei tanti operatori interessati direttamente e indirettamente dagli effetti di questa campagna contro la plastica e lo ha fatto promuovendo diverse attività, tra cui dei kit per gli associati, eventi, iniziative legali, attività di lobbying per la legge di recepimento della normativa e, ancora, proponendo soluzioni, ovvero istituendo un Osservatorio sulla plastica sostenibile e facendosi promotore del progetto di economia circolare RiVending. Lo scorso anno, con il supporto di un gruppo tecnico composto da rappresentanti di aziende associate, CONFIDA ha inoltre realizzato, in partnership con il Politecnico di Milano, uno studio finalizzato a disegnare l’architettura di un nuovo protocollo informatico di comunicazione per il vending che possa sostituire gli attuali protocolli in uso (EVA, DTS, Executive, MDB). Dato che i protocolli sono internazionali, lo studio è al momento al vaglio dell’Associazione Europea di categoria, EVA.
• DAITALIA 147 DICEMBRE 2020 Un altro tavolo tecnico di confronto CONFIDA-ANIMA, ha definito l’ecodesign e l’etichettatura energetica per le macchine vending refrigerate oltre alla sicurezza delle macchine, con un’armonizzazione della NORMA EN 60335-2-75 alla direttiva macchine. Per offrire sempre un’assistenza completa e aggiornata ai suoi associati, CONFIDA ha inoltre aggiunto ai propri servizi di consulenza lo Sportello Bandi e Finanziamenti, per guidare le aziende nel difficile mondo delle gare d’appalto pubbliche e per segnalare strumenti agevolativi e di investimento. Alle sette Commissioni tematiche esistenti (Comunicazione, Qualità, Fiscale, Tecnica, Vending Sostenibile, Marketing Category, Innovazione) se ne aggiunge un’ottava, dedicata espressamente ai Negozi Automatici H24, coordinata da Cesare Spinelli. In tema di formazione professionale, CONFIDA ha organizzato 9 corsi rivolti agli associati, che hanno aderito numerosi (20,6%) e si sono dichiarati soddisfatti del livello delle lezioni. 41.800€ di ricavi a fronte di 26.700€ di costi sanciscono il successo della proposta formativa. Sei le tematiche affrontate nel corso degli appuntamenti: Vendite, Risorse umane, Category, Caffè, Digital, Amministrazione. A seguito dell’emergenza sanitaria causata dall’epidemia da Sars-CoV2, i 10 corsi previsti nel piano di formazione per l’anno 2020 sono stati convertiti in 14 webinar in diretta
zoom: gli eventi sono stati resi disponibili a titolo gratuito per gli associati. Far parte dell’Associazione significa anche poter usufruire di convenzioni utili allo svolgimento della propria attività e CONFIDA ha scelto per i suoi soci partner prestigiosi a cui rivolgersi per le più diverse esigenze: marketplace, abbigliamento per personale e ARD, certificazioni, trasporti, marketing, informazioni creditizie e commerciali, finanza agevolata, welfare aziendale, assicurazione per Covid. L’attività di CONFIDA comporta anche un costante monitoraggio del settore e una conoscenza sempre più approfondita del consumatore. Per questo motivo, sono stati affidati a partner d’eccezione come Ipsos, Nextp e Doxa studi specifici sul canale vending. I dati raccolti hanno consentito di realizzare una campagna di comunicazione mirata che ha come obiettivo il potenziamento della reputation del settore. Un nuovo studio sulla distribuzione automatica si baserà su due strumenti: il Report Annuale, inviato gratuitamente gli associati, in cui si analizzano le vendite nel canale e Vending Market Monitor, un tool informatico che permette di monitorare l’andamento del mercato vending sulla base di un panel di aziende di gestione. Questo strumento sarà disponibile a prezzo agevolato per i soci.
EVENTI STATI GENERALI CONFIDA
Per finire, qualche numero sulla comunicazione, aspetto centrale dell’attività di CONFIDA. Nel 2019, sono stati 467 gli articoli pubblicati (+21,9% rispetto al 2018), così suddivisi: 16 agenzie, 89 quotidiani, 135 periodici, 218 testate on line, 9 passaggi radio/tv. Con l’inizio della pandemia, l’informazione e l’aggiornamento sono passati dall’essere importanti ad essere necessari: oltre 112 le infonews trasmesse dall’Associazione, che ha risposto ai tanti quesiti posti dagli Associati avvalendosi della competenza di consulenti esperti come gli avvocati Andrea Netti e Gian Marco Peretti dello Studio ADR per le tematiche legali connesse al lavoro; Lorenzo Odone e Antonio Vento per la parte fiscale. Appositi strumenti di consultazione sono stati creati per facilitare i soci in questo periodo di confusione a livello normativo, come la Guida agli ammortizzatori sociali del “Cura Italia”, la Guida ai protocolli di Sicurezza nel vending (fase 2), il Protocollo di Sicurezza Scuole. La comunicazione esterna ha evidenziato le responsabilità sociale delle aziende del settore e le iniziative sociali intraprese, ha denunciato a livello nazionale e locale le problematiche delle imprese del settore e ha avanzato proposte concrete per uscire dalla crisi, anche attraverso lettere aperte del Presidente Trapletti e dei presidenti dei Gruppi merceologici.
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• DAITALIA 147 DICEMBRE 2020
PRODUTTORI
ISKO VITAL™ +, “LA MASCHERINA PER TUTTI” ARRIVA NELLE VENDING MACHINE
ISKO È UN MARCHIO DI SANKO TEKSTIL, LA DIVISIONE TESSILE DI SANKO GROUP. SANKO È UNO DEI PIÙ GRANDI CONGLOMERATI TURCHI, CON OLTRE 15.000 DIPENDENTI E UN FATTURATO CHE SUPERA I 3 MILIARDI DI DOLLARI. ISKO OGGI METTE A DISPOSIZIONE LA SUA CONOSCENZA E I SUOI CENTO ANNI DI ESPERIENZA NEL CAMPO DELL’INNOVAZIONE TESSILE PER SUPPORTARE LA COMUNITÀ INTERNAZIONALE IN UN MOMENTO STORICO CRITICO. DALL’ESPERIENZA DELLA DIVISIONE “MEDICAL” DEL GRUPPO NASCE ISKO VITAL™+, IL PROGETTO DEDICATO ALLO SVILUPPO 28
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• DAITALIA 147 DICEMBRE 2020
INTERVISTA CON MARCO LUCIETTI - DIRECTOR STRATEGIC PROJECTS DI SANKO GROUP
al 95% sui mercati esteri: ISKO ha uffici in 35 paesi del mondo, una rete commerciale di oltre 200 professionisti e una squadra formata da oltre 100 scienziati dedicati alla Ricerca e Sviluppo ed esperti di marketing.
ISKO sta muovendo i primi passi nel vending, ma è un brand storico del tessile mondiale. Puoi parlarcene? Il brand ISKO nasce nel 1989 come produttore di tessuti ingredienti di alta gamma per l’industria del jeans. ISKO è un marchio che fa parte di SANKO TEKSTIL, la divisione tessile di SANKO Group. Per quanto riguarda le Business Unit tessili, l’attività si svolge
Altre Business Unit sono legate all’energia rinnovabile, packaging, macchine movimento-terra, real estate, finance e poi abbiamo una divisione che si occupa di ospedali privati (da qui le competenze in ambito medical) e un’altra che si occupa di tessile medicale da circa tre anni. Negli ultimi 35 anni il gruppo è passato da essere una realtà importante, ma non rilevante a livello globale, fino a diventare
PRODUTTORI ISKO
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Marco Lucietti
il primo produttore mondiale di denim e di tecnologie legate al tessuto, con una capacità produttiva allocata di 300 milioni di metri all’anno. Secondo gli ultimi dati di mercato (raccolti da uno studio pre-Covid) un jeans su tre di fascia alta del mercato a livello globale è realizzato con tessuto ISKO, dove per “fascia alta” definiamo i jeans che vengono venduti in negozio a più di 100€ nella UE e a più di 100 USD nei paesi che hanno come valuta di riferimento il dollaro. Come avete ottenuto una crescita così rapida e importante? La presenza sul mercato dell’azienda è molto forte e allo sviluppo è stato dato grandissimo impulso dal 2010 in poi, quando ISKO, da mero produttore di tessuto denim, seppur di altissima qualità, ha deciso di fare uno step ulteriore, diventando un marchio ingrediente. Abbiamo investito nello sviluppo e nella comunicazione. Negli anni, attraverso l’aiuto di quanti hanno lavorato con me a questo progetto (contiamo più di mille collaborazioni di co-marketing a livello global) la strategia adottata è sta30
ta quella di far conoscere il brand ISKO all’interno del capo finito attraverso tutta una serie di tool (etichette, label, stampe interno tasca, ecc.) e con alcuni brand ci siamo spinti molto più in là, promuovendo attività di comunicazione strategica integrata, dalla call to action del consumatore all’interno del punto vendita, all’attività in store con i brand di riferimento della moda, ma anche attività digital. Il marchio è stato promosso all’interno del panorama del denim mondiale. Tutto questo ha portato, negli ultimi dieci anni, ad una crescita esponenziale del fatturato dell’azienda. Qual è il percorso professionale che ti ha portato a ricoprire il tuo attuale ruolo in azienda? Mi occupo di tessile da venticinque anni. Dopo gli studi ho iniziato la mia carriera presso un’azienda del comasco, mia terra d’origine, arrivando poi a sviluppare tantissime esperienze di management a supporto di aziende leader a livello globale. Dal 2003 al 2009 ho ricoperto molti ruoli di direzione in DuPont e Invista, occupandomi della fibra Lycra®, e
PRODUTTORI ISKO
sono entrato in SANKO a inizio 2010. Non esisteva la divisione marketing e, con l’aiuto di un team di collaboratori, l’ho resa operativa, pur seguendo anche altri progetti per la holding. Sono uscito dall’azienda nel 2017, pur rimanendo parte dell’Advisory Board del Gruppo, mentre ho continuato a dedicarmi a quella che è sempre stata la mia principale attività, cioè la consulenza direzionale per attività tessili. Il mio obiettivo è sempre stato quello di volgere a profitto progetti in perdita o di costruire da zero business che non esistevano all’interno delle aziende. Dal 1 gennaio 2020, sono stato richiamato all’interno di SANKO e sono a capo dello Sviluppo di progetti strategici: vale a dire che mi occupo di valutare dove ci sono possibili spazi di mercato ed eventualmente di acquisire competenze, aziende o innovazione all’esterno e affidarle a figure professionali in grado di farle funzionare. Parallelamente, ho intrapreso anche un percorso nell’insegnamento universitario. Collaboro da tanti anni con diversi
• DAITALIA 147 DICEMBRE 2020
atenei, ma la titolarità di una cattedra è arrivata due anni fa: insegno Business Strategy presso l’Università La Sapienza di Roma. Come nasce l’esperienza ISKO Vital™? Come dicevamo, il Gruppo vanta anche un ramo che si occupa di medicale. I due maggiori centri cardiologici privati della Turchia (quasi 5.000 posti letto) sono parte del Gruppo. SANKO quindi è entrata nel business del tessuto medicale circa tre anni fa, con il brand ISKO Vital™ grazie a una tecnologia a compressione graduata e abbiamo sviluppato tutta una serie di tecnologie coperte da patent che sono andate a soddisfare un’esigenza di tessuti performanti per il medicale, realizzati con una concezione nuova. Quando avete deciso di produrre mascherine protettive? Avevamo già sperimentato tutta una serie di prodotti tessili legati al medicale, portati parzialmente sul mercato, intorno alla protezione in funzione antimicrobica, intesa principalmente come antiodore (pensiamo ai ve-
stiti indossati durante un lungo viaggio, ad esempio). Con l’arrivo dell’epidemia da Sars-CoV2, sia per sostenere il nostro core business, che per cercare di “restituire” qualcosa alle comunità in cui operiamo, l’azienda si è messa al servizio di tutti per sviluppare un prodotto che non fosse una mascherina di comunità “normale”, applicando le esperienze maturate in anni di tessile per produrre una mascherina che fosse performante e che offrisse una protezione certificata al consumatore finale. Nascono così le mascherine ISKO Vital™+: guardando al mercato, abbiamo cercato di trovare le differenze rispetto ai prodotti già in commercio, ovvero le mascherine chirurgiche “usa e getta”. Da tanti anni ci caratterizza un approccio sostenibile rispetto alle produzioni, si tratta di un concetto di innovazione responsabile che noi portiamo avanti, pur coscienti del fatto che il tessile sia una delle industrie che inquina maggiormente. Il nostro approccio è sempre stato quello di ridurre, grazie al progresso della tecnologia tessile, l’impatto ambien-
PRODUTTORI ISKO
tale. Ad oggi, ISKO e SANKO Tekstil possiedono le più importanti certificazioni di prodotto e di processo che caratterizzano il mondo del tessile. Per questa ragione le mascherine ISKO Vital™+ sono in cotone organico? Sì, abbiamo cercato di affrontare anche questa sfida in maniera eco-sostenibile, realizzando una mascherina che, oltre a garantire protezione, facesse la differenza anche dal punto di vista della sostenibilità. A oggi, ogni mese vengono prodotte circa 420 tonnellate di rifiuti di mascherine chirurgiche in Europa. La nostra mascherina è certificata a 15 o a 30 lavaggi, quindi di fatto riduciamo lo spreco in maniera sensibile. La mascherina, inoltre, è realizzata in cotone organico, ovvero coltivato e cresciuto rispettando i ritmi della natura. Il suo design a quattro pieghe è protetto da brevetto e assicura una vestibilità unica; inoltre, grazie alla possibilità di scelta tra tre diverse taglie e un’ampia gamma di stampe e colori, è ideale non solo per gli adulti, ma anche per i bambini. 31
• DAITALIA 147 DICEMBRE 2020 Quali sono i vantaggi che offre una mascherina certificata in tessuto rispetto alla “classica” chirurgica? La mascherina della linea Premium ISKO Vital ™ è una delle poche mascherine di origine tessile ad avere la certificazione UNI EN 14683 e garantisce lo stesso standard di protezione di una mascherina chirurgica “tipo 1” realizzata in polipropilene, con un BFE (efficienza di filtrazione batterica) maggiore del 95%. Importante accortezza, da parte di chi la utilizza, una corretta manutenzione: la mascherina va lavata ogni sera per almeno trenta secondi con acqua calda e sapone ed asciugata in ambiente secco. In questo modo il dispositivo può essere utilizzato fino a 15 volte e questo comporta anche un vantaggio di tipo economico. Un altro aspetto importante che fa propendere per il successo di questo tipo di prodotto è il fatto che la mascherina permette una traspirazione verso l’esterno molto migliore rispetto a quella delle mascherine chirurgiche, che la rende più pratica e piacevole a indossare. Come si compone l’offerta ISKO Vital™+ e quali sono i vostri canali distributivi?
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Le linee sono due: il prodotto PREMIUM, certificato con le performance della mascherina chirurgica e poi un altro, che abbiamo chiamato SUPREME, che non è una mascherina chirurgica ma “di comunità”, vale a dire che si prende cura della protezione delle persone, ma non è un DPI; è realizzata con le stesse caratteristiche industriali del prodotto Premium, ma viene venduta come performante fino a 30 lavaggi per quanto riguarda la protezione, grazie all’applicazione di un antimicrobico in polimero che fa sì che gli ioni d’argento non si disperdano nell’interazione con il sudore, ecc. Questo è fondamentale, perché parliamo di un prodotto non tossico per chi lo utilizza. Anche in questo caso, la mascherina va lavata accuratamente tutte le sere. La mascherina è disponibile in tre taglie, dieci colori e tutta una serie di stampe personalizzate. Questa varietà di gamma deriva dalla nostra anima di azienda tessile, che si riflette nella volontà di offrire una scelta più ampia di tessuti e colori rispetto ai prodotti dei competitor.
PRODUTTORI ISKO
Quali considerazioni strategiche vi hanno portati ad entrare nel settore del vending? A livello distributivo, il progetto ISKO Vital™+ nasce con l’e-commerce. Non dimentichiamo che questo business è partito come start up soltanto a marzo. Il consumatore ha recepito molto bene il prodotto grazie alle caratteristiche che abbiamo enunciato, abbiamo spinto il brand nel mercato italiano con due round di promozione sulle reti Mediaset per un totale di tre settimane, per stabilire un po’ di notorietà di marca e abbiamo ritenuto utile ed innovativo l’approccio al canale vending, che riteniamo molto interessante per le sue unicità. Guardiamo al canale vending con estrema attenzione perché pensiamo sia uno dei pochi canali che, al netto di tutto, continuerà a funzionare; siamo anche convinti che il consumatore sempre di più abbia un approccio abbastanza curioso rispetto ai prodotti che trova nella distribuzione automatica e pensiamo che, attraverso questo canale, possa anche essere spinta quella che è la vendita d’impulso. Il vending è presente quasi ovunque, basti pensare ai luoghi di transito, e la mascherina oggi rappresenta un articolo richiestissimo.
• DAITALIA 147 DICEMBRE 2020 La chiave è rappresentata dalla capacità di comunicare correttamente il valore di questa innovazione, perché un prodotto dai 2 a 5€ a battuta, nel vending va spiegato molto bene. Siamo lieti di essere entrati in contatto con questo settore attraverso il consorzio Coven anche perché, in maniera molto umile, crediamo si debba imparare dai professionisti quando si entra in un ambito nuovo. Per affrontare il mercato del vending avete adottato modelli differenti di business? Nel vending abbiamo pensato fossero possibili due tipi di approccio al business: il primo, che prevede dei cassetti o spirali dedicati all’interno della macchina, che contiene anche prodotti food, per attirare i consumatori “degli ultimi metri”: in questo caso noi possiamo garantire prezzi vantaggiosi rispetto sia alla GDO ma soprattutto rispetto ai prezzi applicati al consumatore finale, affinché all’interno di queste spirali si trovino mascherine di qualità certificata, sicure per chi acquista, ma puntando ad un profitto anche per l’operatore vending. Naturalmente, resta il fatto che bisogna saper vendere il valore aggiunto legato al prodot-
to, comunicandolo adeguatamente. Il secondo modello di business che abbiamo pensato, in partnership con un fabbricante, FAS International, è in fase di sviluppo e prevede che ISKO diventi proprietario delle macchine interamente brandizzate ISKO Vital™+ e date in locazione gratuita agli operatori Coven. Le macchine venderebbero esclusivamente i nostri prodotti e, oltre alla mascherina, potremmo commercializzare gel sanificante per le mani (sempre di nostra produzione). La mascherina avrebbe anche in questo caso un prezzo vantaggioso, ma andremmo a costruire un modello di profit sharing con il gestore, che si occuperebbe dell’installazione e del rifornimento delle macchine, mentre ISKO garantirebbe anche la manutenzione e la sostituzione di eventuali parti guaste, grazie all’accordo che attualmente abbiamo stretto con FAS. I due business model sono questi e sono molto flessibili e molto vantaggiosi per entrambe le parti, a nostro parere. In quanto neofiti del settore, ci assumiamo la responsabilità della parte hardware e questo testimonia quanto l’azienda creda nel canale vending.
FABBRICANTI PRODUTTORI ISKO BWT
Siete convinti che le mascherine continueranno ad essere utilizzate anche dopo la fine dell’emergenza Covid-19, come strumento di protezione? Assolutamente sì. Crediamo che il Covid abbia cambiato il modo di vivere delle popolazioni occidentali, mentre i paesi asiatici sono stati culturalmente più abituati, anche a causa di precedenti epidemie, ad indossare dei dispositivi di protezione, soprattutto nei luoghi pubblici: per questo hanno saputo proteggersi meglio. Pensiamo che anche per i popoli occidentali, Europa e Stati Uniti in testa, il fatto di portare la mascherina diventerà qualcosa di connesso con la cultura comune e che continueremo ad indossarla, per proteggerci, ad esempio sui mezzi di trasporto o in luoghi particolarmente affollati. Abbiamo adottato un approccio di lungo periodo riguardo la produzione di mascherine e quindi vorremmo che anche i nostri distributori avessero questo tipo di approccio. Ritengo che il canale del vending funzioni in questo senso e continueremo ad investire, mano a mano che il canale si sviluppa.
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MONDO ASSOCIAZIONE
CONFIDA LANCIA LA CAMPAGNA “VIVI LA PAUSA SOSTENIBILE”
UNA CAMPAGNA INTEGRATA TRA CARTA STAMPATA, RADIO, WEB E SOCIAL CHE RACCONTA LA SOSTENIBILITÀ DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA: DALLE VENDING MACHINE ENERGY SAVING AL PROGETTO RIVENDING PER RICICLARE LA PLASTICA DI BICCHIERINI E PALETTE DEL CAFFÈ IL COMPARTO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA DA ANNI STA ADOTTANDO SOLUZIONI SOSTENIBILI: DAI DISTRIBUTORI “ENERGY SAVING”, ALLA MOBILITÀ 34
GREEN CON FURGONI ECOLOGICI; CON UN’OFFERTA ALIMENTARE SEMPRE PIÙ AMPIA E DI QUALITÀ PROGETTATI CON PACKAGING ATTENTI ALL’AMBIENTE, A PROGETTI DI GESTIONE DEI RIFIUTI ALL’AVANGUARDIA COME RIVENDING (WWW.RIVENDING.EU), IL CIRCUITO DI RACCOLTA E RICICLO DI BICCHIERINI E PALETTE DEL CAFFÈ, E BOTTIGLIETTE IN PLASTICA. A SOSTEGNO DELL’IMPEGNO DEL SETTORE, PARTE OGGI LA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE “VIVI LA PAUSA
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SOSTENIBILE” DI CONFIDA, ASSOCIAZIONE ITALIANA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA. “NEL NOSTRO SETTORE LA SOSTENIBILITÀ È UN TEMA MOLTO AMPIO, CHE TOCCA PIÙ FASI DELL’ATTIVITÀ, E CHE PER NOI HA UN VALORE IMPRESCINDIBILE COME DIMOSTRANO GLI OLTRE 50 PROGETTI AVVIATI DAGLI ASSOCIATI CHE SONO STATI PUBBLICATI SUL SITO WWW.VENDINGSOSTENIBILE.COM”, SPIEGA MASSIMO TRAPLETTI, PRESIDENTE DI CONFIDA.
PROPRIO LE CASE HISTORY PIÙ VIRTUOSE DELLE IMPRESE DEL COMPARTO, RACCOLTE NEL PROGETTO “VENDING SOSTENIBILE”, SONO OGGETTO DELLA CAMPAGNA INTEGRATA DI COMUNICAZIONE DI CONFIDA CHE SI SVILUPPA SU CARTA STAMPATA (SOLE24ORE E AFFARI&FINANZA – LA REPUBBLICA), RADIO (RADIO24 CON 84 SPOT DAL 2 AL 15 NOVEMBRE), WEB (CORRIERE.IT) E SUI SOCIAL, IN PARTNERSHIP CON L’EDITORE WEB GREENME.
MONDO ASSOCIAZIONE CONFIDA VENDING SOSTENIBILE
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FOCUS ON
GRUPPO ILLIRIA CIRCOLARITÀ E INNOVAZIONE PER UN FUTURO SEMPRE PIÙ SOSTENIBILE
GRUPPO ILLIRIA, LEADER NAZIONALE NEL SETTORE DEL VENDING CON OLTRE 430 COLLABORATORI E PIÙ DI 16.000 DISTRIBUTORI AUTOMATICI INSTALLATI, PRESENTA AGLI STAKEHOLDER IL TERZO REPORT DI SOSTENIBILITÀ, IN UN’EDIZIONE COMPLETAMENTE DIGITALE. RACCONTARE GLI INVESTIMENTI E L’IMPEGNO DELL’AZIENDA VERSO TEMATICHE CHE RIGUARDANO LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA, 36
SOCIALE E AMBIENTALE ATTRAVERSO UNO STRUMENTO DIGITALE E ACCESSIBILE A TUTTI: QUESTA È LA SCELTA DI ILLIRIA PER LA STESURA DEL TERZO BILANCIO SOCIALE, CON UN APPROCCIO SEMPRE PIÙ SPINTO AL CONCETTO DI DEMATERIALIZZAZIONE. COSÌ, IL NUOVO WEBSITE DEDICATO ALLA CSR ILLIRIA, DIVENTA UNO STRUMENTO STRATEGICO A TUTTI GLI EFFETTI.
• DAITALIA 147 DICEMBRE 2020
Quello della rendicontazione delle azioni di Responsabilità Sociale d’Impresa è un percorso che Illiria ha intrapreso già nel 2014, con la volontà di rendere conto agli stakeholder degli impatti generati dalle proprie scelte di Governance sulla Società, sulla creazione del Valore d’Impresa e sull’Ambiente. “Crediamo fortemente che le imprese debbano adeguare le proprie strategie, gli obiettivi di sviluppo e le proprie azioni in ottica di CSR e che non sia più possibile scegliere tra la crescita economica e gli impatti di natura sociale e ambientale che l’impresa produce. Per questo abbiamo scelto di essere impresa sostenibile”, spiega Mario Toniutti, Direttore Generale di Gruppo Illiria.
Durante questo complesso anno 2020 colpito dall’emergenza sanitaria, inoltre, l’impegno di Illiria è rivolto soprattutto alla tutela della sicurezza delle persone. Sulla base delle lineeguida emanate dal Ministero della Salute è stato prodotto un documento per l’applicazione del protocollo di contrasto del virus negli ambienti di lavoro e, presso la clientela, sono state predisposte specifiche procedure per assicurare la sanificazione dei distributori ad ogni passaggio dell’operatore, oltre a mettere a disposizione dei consumatori i dispositivi necessari, dalle mascherine ai guanti, al gel igienizzante, per evitare il più possibile l’eventuale contagio.
L’incremento nel 2019 dell’80% della raccolta dei fondi di caffè per la produzione di energia con il relativo risparmio del 90% delle emissioni di Co2 dal 2017, il 65% dei distributori automatici in classe energetica superiore alla A, gli oltre 200 cestini RiVending installati e pronti per ricevere migliaia di bicchieri di plastica da avviare al riciclo per la produzione di altri bicchieri in un progetto di Economia Circolare, i 19 milioni all’anno di prodotti erogati della linea Sana Alimentazione, le otre 4.500 ore di formazione non obbligatoria per i collaboratori, finalizzate al potenziamento delle competenze e delle abilità delle persone, sono solo alcuni dei risultati conseguiti nel biennio preso in esame.
Prosegue Toniutti: “Nel corso degli anni sono stati raggiunti obiettivi significativi perfettamente in linea con la visione della nostra azienda, che si impegna quotidianamente per innovare in modo funzionale a costruire un futuro sostenibile, capace di creare e rilasciare valore sull’ambiente, sulle persone e sulla comunità”. In questo modo Gruppo Illiria disegna il proprio futuro, partendo dalla consapevolezza di un mondo che sta cambiando ed essa con lui, proiettandosi a diventare una realtà sempre più digitalizzata e orientata all’innovazione sostenibile.
FOCUS ON GRUPPO ILLIRIA
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• DAITALIA 147 DICEMBRE 2020
FOCUS ON
VERTUO® NESPRESSO PORTA NELLE CASE LE MACCHINE SEMI-AUTOMATICHE
SUL MERCATO DA ALCUNE SETTIMANE, IL NUOVO SISTEMA VERTUO DI NESPRESSO® È DESTINATO A RIDEFINIRE IL VALORE DEL CAFFÈ MONOPORZIONATO 38
E A RIVOLUZIONARE IL MERCATO DOMESTICO, GRAZIE ALL’INTRODUZIONE DI MACCHINE SEMIAUTOMATICHE.
• DAITALIA 147 DICEMBRE 2020
VERTUO® TESTIMONIA UN NUOVO MODO DI CONCEPIRE IL CAFFÈ, UN PRODOTTO ESCLUSIVO, UN PICCOLO LUSSO DA CONCEDERSI
Nespresso® ha infatti sviluppato una nuova capsula con una nuo-
velocità di rotazione della capsula.
va forma e diverse dimensioni (in base alla lunghezza del caffè
II risultato è una bevanda dall’aroma unico, arricchito da una
desiderata) con l’intento dichiarato di offrire un prodotto di quali-
crema vellutata.
tà premium ma anche una nuova macchina (in due versioni, Next e Plus) in grado di “leggere” la capsula grazie alla tecnologia
Alto (414 ml), Mug (237 ml), Gran Lungo (150 ml), Espresso (40
registrata Centrifusion™.
ml): da oggi sarà direttamente la macchina semi-automatica a
Sull’involucro di ogni monoporzione Nespresso Vertuo è infatti
occuparsi dell’erogazione del prodotto, garantendo in questo
impresso un codice a barre che, una volta scansionato dalla len-
modo la miglior erogazione possibile per la miscela seleziona-
te ottica della macchina abbinata, le indica i parametri corretti
ta. Appositamente studiate anche quattro diverse tazze traspa-
per erogare quel tipo di caffè, perché vengano regolati il flusso
renti dal design essenziale, ideali per consumare lo stile di caffè
e il volume dell’acqua, la temperatura, il tempo di infusione e la
preferito.
®
FOCUS ON NESPRESSO
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• DAITALIA 147 DICEMBRE 2020
Le capsule Nespresso Vertuo® sono pensate per accontentare tutti i palati e ogni tipo di consumatore: dal più esigente, che chiede il “classico” espresso, a chi ama sperimentare e vuole provare gustose ricette di bevande a base caffè. Con questa operazione, Nespresso® cerca, ancora una volta, di tutelarsi dalle possibili imitazioni. Il colosso del caffè infatti non ha solo sviluppato un nuovo sistema chiuso e coperto da brevetti, ma ha assegnato alle miscele ufficiali selezionate specifici codici a barre che, per essere utilizzabili, dovrebbero essere copiati. Altri codici, infatti, non vengono riconosciuti dalle macchine Vertuo®.
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Vertuo ® non sostituisce il precedente sistema, che continua a rappresentare una parte importante dell’offerta Nespresso per il mercato domestico e l’OCS, ma testimonia piuttosto un nuovo modo di concepire il caffè da parte di un consumatore sempre più esigente. Il caffè diventa così un prodotto esclusivo, con un valore più alto, un piccolo lusso da concedersi a casa o da offrire nei momenti di pausa, in ufficio. Le capsule Vertuo ® oggi disponibili sono 29 oltre alle edizioni limitate o speciali, alle quali Nespresso ha da sempre abituato la sua clientela.
FOCUS ON NESPRESSO
Con le festività alle porte, inoltre, l’azienda propone ai clienti una proposta piuttosto allettante: una macchina Vertuo ® gratuita e un set di tazzine in omaggio per ogni piano di abbonamento Nespresso Easy sottoscritto. I piani di abbonamento hanno durata 1 o 2 anni, durante i quali si accetta di corrispondere una quota mensile: 20, 25, 35 o 40€ che vengono interamente convertiti in credito per acquistare le capsule direttamente dall’e-shop Nespresso, con la possibilità di utilizzarlo quando si preferisce.
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100 ML
500 ML
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Sede Amm.va – Operativa: Via Provinciale 97/A - 44019 Voghenza – Fraz. Voghiera (FE) Sede Legale: Via Quaranta Staia n. 37/A – 44123 Ferrara | P. IVA 02567790734 Sito: www.biltsrl.com | E-mail: info@biltsrl.com Tel: +39 0532 427851
5 LITRI
• DAITALIA 144 AGOSTO/SETTEMBRE 2020
APPUNTAMENTO IN FIERA
HOSTMILANO 2021 DALLA RISTORAZIONE AL CAFFÈ, DAL VENDING ALL’ARREDO, VINCE L’INTERNET OF THINGS LA TRASFORMAZIONE DIGITALE STA PORTANDO, NEL COMPARTO HO.RE.CA, UN LIVELLO DI PERSONALIZZAZIONE DEL PRODOTTO E DEL SERVIZIO IMPENSABILE IN PASSATO
SMARTPHONE, TABLET O APP. E POI ANCORA BIG DATA, ROBOT E MACCHINE AUTOMATIZZATE. SI CHIAMA IOT IL NUOVO PARADIGMA ATTORNO A CUI L’UNIVERSO HO.RE.CA HA GIÀ INCOMINCIATO A DISEGNARE IL SUO FUTURO GRAZIE AL “MOTORE” DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE. E SE, INSIEME, DEVICE DI ULTIMA GENERAZIONE E TECNOLOGIA 5G STANNO RENDENDO PIÙ SMART IL MONDO IN CUI VIVIAMO, ANCHE L’OSPITALITÀ PROFESSIONALE, IN TUTTE LE SUE DECLINAZIONI, SI STA ADEGUANDO A GRANDI PASSI. LO DIMOSTRANO LE MILLE APPLICAZIONI CON CUI SMARTPHONE E DISPOSITIVI MOBILI STANNO RIVOLUZIONANDO IL MONDO DELL’HOSPITALITY, MA LO DIMOSTRA ANCHE IL RUOLO CHE L’INTERNET OF THINGS PROMETTE DI ASSUMERE ALL’INTERNO DELL’EDIZIONE 2021 DI HOSTMILANO, L’HUB DELL’EQUIPMENT GLOBALE IN PROGRAMMA A FIERAMILANO, DAL 22 AL 26 OTTOBRE 2021. Da bevande come birra e caffè, fino agli elettrodomestici, la trasformazione digitale sta portando, nel comparto Ho.Re.Ca un livello di personalizzazione del prodotto e del servizio impensabile in passato: il cliente è sempre più al centro, è il mantra delle aziende, ma anche i layout devono rispecchiare nella loro accuratezza questa centralità della persona. Merito, tra gli altri, di quello che è diventato sempre più uno dei paradigmi vincenti dell’ospitalità professionale del Terzo Millennio, l’Internet of Things. Ogni giorno, solo per fare un esempio, i device che utilizzano e scambiano informazioni attraverso l’IoT generano 1 miliardo di Gigabyte di dati; non solo, entro il 2025 ci saranno 42 miliardi di device di questo tipo in giro per il mondo. E se i comparti in cui l’IoT sta avendo i maggiori utilizzi sono tool come gli smartwatch o le applicazioni per rendere più smart città, case di abitazione e fabbriche, la tecnologia via App e piattaforme ha accelerato il passaggio all’online di diverse funzioni anche nell’Ho.Re.Ca. Il caso più emblematico è quello della ristorazione. Dove, complici i protocolli di sicurezza, la digitalizzazione ha subito un’accelerazione improvvisa. A partire dal menu (da consultare nel locale, o
addirittura prima di arrivarvi) e proseguendo con la possibilità di prenotare direttamente un tavolo. Via App si gestisce anche l’asporto, mentre alcuni sistemi implementano ai servizi sul front end anche quelli nel back end: dalla comunicazione tra sala e cucina al pagamento contactless, dalla visualizzazione dei dati alla gestione di promozioni o carte fedeltà per i clienti più affezionati. In tema di igiene e sicurezza, la tecnologia è stata applicata al settore delle vending machine: per eliminare il problema di toccare qualsiasi superficie, ad esempio, è arrivato un progetto canadese che prevede una soluzione touchless in grado di selezionare senza tocco a fronte dell’invio di un pagamento senza contanti al dispositivo. Molte le novità anche sul fronte del caffè, dove gli sforzi si sono concentrati sulla produzione di macchine capaci di realizzare soluzioni “coffee to go”, in grado di creare e personalizzare la propria bevanda preferita, evitando il contatto con i tasti e il touch dell’apparecchiatura. Per non parlare di applicazioni capaci di suggerire le combinazioni di cibi analizzando la composizione chimica e i valori nutrizionali di centinaia di ingredienti, all’interno di un database di migliaia di ricette. 43
• DAITALIA 147 DICEMBRE 2020 HOST2021, TUTTE LE AZIENDE TOP SONO GIÀ ISCRITTE A meno di 12 mesi dal kick-off, la capacità di HostMilano di rappresentare il momento ideale per presentare tutte le novità, nazionali e internazionali, delle diverse filiere del comparto Ho.Re.Ca, ha già dato i suoi primi risultati. A maggior ragione, dopo che, con l’esigenza del rilancio, le aziende hanno compreso il valore aggiunto della manifestazione che si svolge tra i padiglioni di fieramilano, capace come nessun’altra di svolgere un ruolo di piattaforma internazionale di networking tra tutti gli stakeholder delle filiere. Lo dimostra l’adesione già avvenuta, ad oggi, di alcune delle realtà più importanti a livello mondiale dell’intero universo dell’ospitalità professionale, tra cui Epta, Unox, Angelo PO, The Middleby Group, Hobart (Ristorazione); Tagliavini, Zanolli, Italforni, Imperia Monferrina, F.lli Cuppone, Wiesheu, Atollspeed, Salva, Schneider (Bakery/Pizza/Pasta); Pregel, Isa, Cesarin, Bravo, Selmi, Valmar Global, Tefcold (Gelato/Pasticceria); Gruppo Cimbali, Nuova Simonelli, Astoria (Cma) Wega, Gruppo SEB (Wmf, Schaerer, Curtis), Zummo (Bar attrezzature, macchine caffè); Kimbo, Le Piantagioni del Caffè, Gruppo Ima, Julius Meinl, Probat-Werke (Caffé-Thè); Wuesthof, Steelite, Sambonet, Eme Posaterie, Rcr Cristalleria, Tognana Porcellane ( Tavola); Pedrali, Calligaris, Emu, Indel B (Arredo/Tecnologia). Per aziende ed espositori, partecipare all’edizione 2021 di Hostmilano sarà sempre più facile. Tra i nuovi servizi offerti, infatti,
Fiera Milano ha pensato di rendere più agile l’accesso al credito per le aziende espositrici, sostenendo il finanziamento dell’investimento. Al fine di supportare concretamente le PMI e favorire la loro partecipazione a manifestazioni fieristiche ed eventi congressuali nei quartieri espositivi, sono stati siglati accordi con alcuni istituti di credito (Banca Popolare di Sondrio, Banco BPM, Intesa Sanpaolo), con la società finanziaria BCC Lease (Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea) oltre ad altri in fase di finalizzazione. Inoltre, le imprese verranno anche affiancate nella fase di istruttoria, e Fiera Milano rimborserà (totalmente o in parte) le quote degli interessi maturati sul finanziamento stesso. Ma per agevolare la ripartenza, è stata lanciata anche Fiera Milano Platform, la piattaforma dedicata a tutta la community delle filiere di riferimento: espositori, visitatori, buyer, giornalisti, blogger e opinion leaders. Il progetto prevede un ecosistema di servizi: un forte rafforzamento dei contenuti dei siti e social di manifestazione per raccontare al meglio attraverso immagini e testimonianze i trend e prodotti, una sinergia tra incontri fisici e digitali (webinar in primis), la produzione di cataloghi ridisegnati per la presentazione e la vendita dei prodotti degli espositori. Inoltre sarà presente una mappa digitale dettagliata della manifestazione in grado di consentire la fruizione da remoto e trattative dirette in tempo reale. L’esperienza dei giorni di manifestazioni diventa quindi phygital, attraverso la realizzazione di nuovi formati contemporaneamente digitali e in presenza di pubblico.
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