D.A.ITALIA - IL PERIODICO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA settembre 2009 N¡39
Il mercato del vending - rivendite - Trivending spa Speciale etica: S.E.M. Ð Coges CSR - Corporate social responsability: Nespresso ÐLavazza Franchising - 25H Brekky novitˆ del vending: Preziosi Food Ð FAS Ð Comesterogroup Ð MEI Ð Forno Bianco EuÕ Vend 2009 - HOST 2009 - NAVSA Avignone - VENDEXPO 2010 MOSCOW
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Art&Works
Ci siamo fatti in 6 per Voi
EDITORIALE
Lo spirito delle leggi
Tra i tanti risultati positivi del Summit internazionale tenutosi in un Abruzzo ancora sconvolto dagli effetti del terremoto, ci teniamo a sottolinearne uno in particolare: l’impegno assunto dai Capi di Stato del G8 di attivare alti standard di trasparenza e responsabilità, con particolare riferimento alla lotta alla corruzione nella Pubblica Amministrazione. Tale obiettivo deve essere raggiunto attraverso una sollecita elaborazione e implementazione di azioni efficaci per ottenere risultati concreti. Sono personalmente convinto che la corruzione sia un sistema culturale e che accettare questo sistema significa barattare la giustizia e il rispetto dei diritti e dei doveri con la cultura del privilegio e dell’arbitrio. Gli utenti della Pubblica Amministrazione, cittadini e imprese, in cambio delle risorse versate con il prelievo fiscale, chiedono servizi di qualità, realizzati con economia di costi e tempi. La risposta delle Pubbliche Amministrazioni deve prevedere sistemi di trasparenza che consentano la misurazione del conseguente livello di soddisfacimento delle aspettative sociali. Per raggiungere un risultato accettabile serve un’attività di prevenzione e contrasto rispetto alle patologie del sistema, da cui derivano notevoli danni e costi alla società: clientelismo, abuso di potere, corruzione, concussione, ecc. Nel mondo del vending l’incontro tra gli operatori e la Pubblica Amministrazione avviene per lo più attraverso i bandi di gara per l’affidamento del servizio di installazione e gestione dei distributori automatici di bevande e prodotti alimentari. In questi appalti è una consuetudine concedere il cosiddetto ristorno, un rimborso spese che tiene conto del consumo di elettricità, di acqua, dell’affitto dello spazio occupato, dello smaltimento dei rifiuti e della pulizia. Purtroppo la quantità di denaro che viene richiesta e concessa in questa particolare voce è totalmente spropositata e non ha nessuna reale attinenza a questi costi. La legge riconosce un giusto rimborso spese, ma l’uso che si fa di questo ristorno è completamente contrario allo spirito della legge. Facciamo un esempio: se la spesa reale determinata dalla presenza dei distributori in una struttura pubblica è di 20.000 euro in tre anni e il ristorno chiesto è di 200.000 euro, i restanti 180.000 euro che cosa sono? Sotto che voce li mette la Pubblica Amministrazione? A quale titolo vengono chiesti? La situazione sarebbe già così molto grave, ma purtroppo è perfino peggio, perché spesso la quantità di ristorno è l’elemento fondamentale attraverso il quale viene deciso il vincitore dell’appalto. Non contano il servizio, la qualità, la professionalità delle aziende che partecipano al bando, ma decide tutto solo una quota di denaro che non ha giustificazione alcuna e che viene conteggiata all’interno di una voce totalmente inesatta. Montesquieu, uno dei più grandi giuristi di ogni epoca, fondatore della teoria politica della separazione dei poteri, conclude la sua opera più importante intitolata “Lo spirito delle leggi”, con questa considerazione: ‘Siccome tutte le cose umane hanno una fine, lo Stato perderà la sua libertà e morirà. Roma, Sparta e Cartagine sono pur perite. Morirà quando il potere legislativo sarà più corrotto di quello esecutivo’.
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EDITORIALE Lo spirito delle leggi
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MERCATO DEL VENDING - rivendite DAC, D.I.VE. e Vendomat si uniscono in un’unica ragione sociale: TRIVENDING S.p.A.
15 Numero 39 – Settembre 2009 Direttore Responsabile Alessandro Fontana Condirettore Orsola Mallozzi Art director Roberto Valentini Progetto grafico e impaginazione Andrea Lottero Ha collaborato: Noemi Margaroli Stampa Lasergrafica Polver srl D.A.Italia – Il periodico della distribuzione automatica Pubblicazione iscritta al Tribunale di Milano, numero di registrazione 177 del 22 marzo 2004 Iscrizione al R.O.C.: 11412 Periodicità: mensile Editore: ART&WORKS Srl Viale Lodovico Scarampo 41 - 20148 Milano P.IVA/C.F. 04234310961 Tel +39 02 48958566 Fax +39 02 89694472 Ufficio commerciale: commerciale@daitalia.it Web: www.daitalia.it Posta elettronica: info@daitalia.it Abbonamenti: abbonamenti@daitalia.it La riproduzione totale o parziale delle illustrazioni e degli articoli pubblicati su D.A. Italia è permessa solo se autorizzata dalla Direzione. La Direzione non assume responsabilità per le opinioni espresse dagli autori dei testi redazionali e pubblicitari.
CORPORATE SOCIAL RESPONSABILITY Ecolaboration™ il successo sostenibile di Nespresso La responsabilità sociale secondo Lavazza
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SPECIALE ETICA S.E.M. S.p.A. ha ottenuto l’importante Certificazione Etica SA8000 Il Codice Etico e di condotta adottato da Coges
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FRANCHISING 25H Brekky sperimenta l’automazione in franchising nelle stazioni di servizio
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LAVORO E IMPRESA Crisi. Siglato l’accordo per la sospensione dei debiti per piccole e medie imprese
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NOVITÀ DEL VENDING La linea vending di Preziosi Food - snack a portata di mano Previsti per fine anno i nuovi display per il cassetto dei distributori FAS Nuovo investimento in comunicazione per Comesterogroup Pane fresco nel vending con Forno Bianco MEI ha presentato numerose novità ad AVEX 2009 Defibrillatori semiautomatici nelle chiese
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MONDO ASSOCIAZIONE La Regione Lombardia modifica la legge sul commercio. Un successo per Confida Confida ha cambiato la propria sede
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CAFFÈ LATEST NEWS APPUNTAMENTO IN FIERA
Eu’Vend 2009 – il foro ‘Visions of Vending - Vending Star 2009 HOST 2009: l’ospitalità professionale si dà appuntamento a Milano NAVSA organizza ad Avignone due giornate dedicate alla DA VENDEXPO 2010 MOSCOW – International Vending Exhibition VENDINGEXPO 2010 UKRAINE – Terminals, Kiosks, Vending and Entertainment D.A.ITALIA
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Art&Works e la redazione di D.A.Italia cambiano sede. Il nuovo indirizzo • :
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IL MERCATO DEL VENDING DAC, D.I.VE. E VENDOMAT SI UNISCONO SOTTO UN’UNICA RAGIONE SOCIALE: TRIVENDING S.P.A.
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[rivendite]
Sabato 11 luglio a Lonigo (VI), all’interno della suggestiva cornice di Rocca Pisana (una delle più belle ville venete palladiane), DAC, D.I.VE. e Vendomat Verona hanno annunciato la nascita per fine settembre di Trivending. Le tre storiche rivendite, per continuare ad avere la possibilità di soddisfare a pieno le esigenze dei propri clienti, hanno infatti deciso di unirsi sotto un’unica ragione sociale. Questa unione nasce per rispondere in modo concreto alle sfide di un mercato sempre più difficile e complesso e per avere la forza, le risorse e la struttura per trasmettere ai gestori un servizio sempre più puntuale e adeguato alle loro reali necessità. L’evento riservato a tutti i collaboratori delle tre rivendite e alle loro famiglie, si è rivelato un primo importante momento di incontro per un gruppo di operatori che per lungo tempo sono stati concorrenti diretti sul territorio. Durante la presentazione di Trivending, Gigi Galli, Daniele Cicogna, Federico Salvagnin e Stefano Salvagnin hanno risposto ad alcune domande del moderatore dell’evento, Alessandro Fontana.
Cosa spinge tre importanti realtà, ognuna con una sua lunga storia alle spalle e tanta esperienza di vending, a superare la reciproca diffidenza (consolidata in decenni di esplicita concorrenza diretta) e decidere di mettersi assieme costruendo un progetto comune? Gigi Galli - Una sola cosa: la consapevolezza che il mercato sta cambiando e che per rispondere alle sempre più urgenti e pressanti richieste dell’ambiente circostante, bisogna avere il coraggio di cam-
biare e adattarsi a nuovi scenari. Il coraggio di questa scelta deriva dal mettersi davvero in discussione, affrontando idee nuove e trovando la forza di cambiare mentalità. Non si esce dalla crisi comportandosi esattamente come prima. Il mercato va affrontato con strumenti diversi e con progetti comuni di largo respiro. Trivending nasce da una visione comune, quella di immaginare un modo nuovo di concepire il business: smettere di passare gran parte del proprio tempo a combattere con il proprio vicino, finendo per impoverire tutto il settore e inizia-
re a pensare di impegnare tutte le proprie energie e risorse per una fase di sviluppo e di crescita collettiva. In periodi di crisi congiunturale come quelli che stiamo vivendo in questi mesi, nessuno può pensare di combattere da solo e vincere. Perché allora continuare a perdere marginalità individualmente se è possibile tentare un’altra strada e provare a crescere tutti insieme? Noi abbiamo deciso di mettere da parte l’orgoglio di curare solo il nostro orticello e provare invece a dare delle risposte concrete al nostro mercato. Siamo convinti che
solo uniti in un’unica realtà avremo avuto la forza e le risorse per cambiare il nostro futuro e abbiamo avuto il coraggio di scegliere questa strada. Non vi siete messi insieme solo voi, avete messo insieme tutti i vostri collaboratori che da oggi dovranno lavorare fianco a fianco. Anche loro dovranno condividere il progetto. Cosa desideri comunicargli? Daniele Cigogna - Noi siamo cambiati. Ci siamo fidati l’uno dell’altro, abbiamo messo in comuD.A.ITALIA
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IL MERCATO DEL VENDING
ne dati e conoscenze che facevano parte esclusiva della nostra storia e che rappresentavano la vera ricchezza delle nostre imprese. Ovviamente in questo processo saranno pienamente coinvolti anche i nostri uomini, che dovranno seguire questo percorso di unità incominciando a pensare di essere colleghi e collaborare ad un importante progetto comune. Saranno loro in prima persona a dover spiegare agli operatori le motivazioni di questa scelta e ci aspettiamo da loro lo stesso coraggio di superare la diffidenza che abbiamo avuto noi. Dovranno parlare con i nostri clienti e spiegargli che questo mercato è ogni giorno di più fuori controllo e una realtà così forte e coesa come Trivending è l’unica che può garantire la tute10 D.A.ITALIA
la del loro mercato e del valore del loro business. Se gli operatori non crescono e non valorizzano le loro gestioni, non cresciamo nemmeno noi. Trivending avrà la forza contrattuale e politica per cercare di limitare al massimo le distorsioni del mercato e di punire i comportamenti più scorretti. Potremo finalmente intraprendere politiche serie sui prezzi, perché saremo in grado di creare un moltiplicatore di margine, spostando definitivamente l’attenzione del mercato dal prezzo di acquisto al prezzo di vendita, con benefici che ricadranno a cascata su tutta la filiera e che saranno in grado di innescare un circolo virtuoso. Tutte le risorse che verranno risparmiate dalla diminuzione dei conflit-
ti tra di noi saranno orientate ad un progetto di sviluppo. I titolari di Trivending sono sul territorio da tantissimi anni e intendono rimanerci e trasmettere le aziende ai loro figli. Quindi investiranno per crescere insieme. La comunicazione è fondamentale per far capire al mercato che cos’è questa nuova realtà e che progetti ha. Come intendete muovervi in questo particolare ambito? Federico Salvagnin - Ci faremo promotori di una comunicazione aziendale più capillare e più professionale. Potremo ricapitalizzare le risorse ottenute dalle nuove economie di scala per supportare concretamente gli eventi, fornen-
do tutta una serie di strumenti alle aziende che vogliono promuovere nel loro territorio la propria realtà. Avremo le risorse per organizzare numerose tavole rotonde, una in ogni provincia, perché finalmente avremo la possibilità di ascoltare i gestori e di creare le condizioni perché tutti gli operatori parlino di più tra loro. Con queste riunioni speriamo di raggiungere degli impegni comuni a non svalutare il nostro lavoro, ma di fargli acquistare la giusta dignità. Noi saremo i primi garanti di questi impegni. Solo attraverso il dialogo, la reciproca fiducia in un comune impegno, si può raggiungere l’obiettivo di valorizzare le aziende e di dare valore alle battute. Progettiamo di costruire un portale
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internet che porti dei benefici a tutte le aziende virtuose e che possa conquistare le prime posizioni sui motori di ricerca (es. Google). Vogliamo a tutti i costi trasformare internet da una minaccia ad una opportunità e avremo le risorse, le competenze e gli appoggi necessari per ottenere buoni risultati. Infine abbiamo intenzione di creare una newsletter che aiuti a condividere il patrimonio di informazioni utili che sono necessari per affrontare le molte problematiche che spesso complicano la vita di una impresa del vending. La fusione di tre società così importanti dovrebbe portare Trivending a diventare la più grande rivendita d’Italia. Quali saranno i vostri numeri?
Stefano Salvagnin - Trivending opererà attraverso cinque sedi, tre in Italia e due all’estero. Saremo sempre vicini ai nostri clienti e li serviremo attraverso le nostre strutture di Padova, Treviso, Verona, Klagenfurt (Austria) e Ljubljana (Slovenia). Le nostre sedi occuperanno un’area totale di 8.000 mq e avranno a disposizione ben 2.500 posti pallet. Avremo a disposizione 30 automezzi in grado di movimentare mensilmente circa 1.700 Pallet. Se calcoliamo tutte le fatture emesse dalle tre società nel 2008 superiamo la soglia delle 25.000, per un fatturato complessivo di 35 milioni di euro. Anche i numeri relativi ai prodotti e alle attrezzature saranno molto importanti. Abbiamo infatti vendu-
to nel 2008 più di 100 milioni di filtri Lavazza, abbiamo superato la soglia del milione di kg di prodotti solubili e siamo riusciti a rifornire i nostri clienti con più di 7 milioni di bibite e 200.000 bicchieri. Sul fronte dei distributori automatici ci attestiamo sui 2.500 free-standing e gli oltre 12.000 distributori automatici OCS. Gestiamo inoltre circa 5.000 referenze tra apparecchiature e ricambi e abbiamo realizzato nel 2008 più di 1.000 interventi tecnici presso i clienti. Ciascuno di noi prima della fusione era concessionario di marchi di primaria importanza nel settore del vending. Questa unione rafforzerà ancora di più questa situazione e avremo la possibilità di offrire ai nostri clienti una vastissima scelta di prodotti di qualità.
Non ho dato la cifra dei collaboratori che lavoreranno presso le nostre strutture, perché non ritengo che questo sia soltanto un numero, ma la nostra più grande ricchezza. Punteremo molto sulle nostre risorse umane, perché siamo convinti che al di là delle quantità la vera differenza la faranno le persone. Siamo convinti che attraverso la loro professionalità e la grande motivazione di far parte di un importante progetto condiviso, riusciremo a raggiungere gli ambiziosi obiettivi che ci siamo posti.
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IL MERCATO DEL VENDING
Prima del dibattito, il moderatore Alessandro Fontana ha fatto un breve intervento incentrato sulla “teoria dei giochi”, proiettando in sala una scena del film “A beutiful mind”, il lungometraggio premio Oscar che parla della vita di John Nash, uno dei principali ispiratori di questa famosa teoria economica.
La teoria dei giochi Le scienze economiche si sono da sempre preoccupate di affrontare le tematiche legate alla concorrenza e di stabilire quale sia l’atteggiamento corretto da parte di un’impresa che deve affrontare l’arena competitiva e scontrarsi sul mercato con i suoi diretti concorrenti. L’importanza dell’economia e dello studio delle principali teorie ad essa collegate sono storicamente recenti. Solo dopo la rivoluzione industriale la scienza economica ha occupato un posto di rilievo negli studi accademici ed è cresciuta nel tempo a tassi esponenziali come nessun altra disciplina. Ma, nonostante questo, per quasi due secoli la teoria dominante nello studio delle dinamiche concorrenziali è stata fondamentalmente una sola, quella del padre dell’economia moderna: Adam Smith. Adam Smith era un gran sostenitore dell’imprenditoria individuale ed era fermamente convinto che l’am12 D.A.ITALIA
bizione del singolo servisse al bene comune. L’imprenditore quindi doveva cercare di ottenere quello era meglio per sé, per la sua azienda e per la crescita della sua attività, anche intraprendendo azioni molto aggressive nei confronti dei concorrenti, perché se alla fine riusciva a creare un suo bene individuale, questo concorreva a formare anche il bene collettivo. Quindi dal 1770 fino alla seconda guerra mondiale, gli imprenditori non si sono certo posti nessun problema a far crescere le proprie imprese con uno spirito particolarmente aggressivo. Non c’era bisogno al tempo dell’antitrust, perché gli imprenditori non si mettevano certo d’accordo. Cercavano di imporsi in ogni modo sul mercato convinti che indebolire o distruggere l’avversario fosse la cosa giusta da fare. Tutto questo però venne messo in discussione agli inizi degli anni ’50, dopo che un giovane e impacciato studente di Princeton: John Nash,
propose quella che diventerà il cuore e la parte più famosa della teoria dei giochi. John Nash riuscì infatti a dimostrare che la strategia più razionale che un giocatore può adottare quando compete con un avversario anch’esso razionale è quella di cooperare. La dimostrazione matematica è senza dubbio complessa, ma i concetti base di questa teoria hanno avuto un impatto decisivo in moltissimi ambiti: dal campo economico e finanziario a quello strategico-militare, dalla politica alla sociologia, dalla psicologia all’informatica, dalla biologia allo sport. Per la prima volta qualcuno ha introdotto il concetto che scontrarsi con i concorrenti non è quasi mai la soluzione ottimale, ma che i risultati migliori si ottengono attraverso la collaborazione. Anche la competizione più accesa, se avviene almeno all’interno di alcune semplici regole comuni (ad
esempio non vendere sotto costo), può portare dei significativi vantaggi ai singoli competitor. Soprattutto rispetto ad un mercato senza regole. Tornando ad oggi e alla costituzione di una realtà come Trivending, nessuno può dire con certezza quale sarà il suo futuro, perché è comunque legato ad un rischio imprenditoriale determinato da molti fattori esterni. Certamente però riuscire a mettere insieme tre rivendite e diminuire un tasso di competizione che probabilmente andava anche al di fuori delle regole, porterà sicuramente ad un chiaro vantaggio per tutti, perché il lavoro che potranno fare insieme sarà più redditizio della somma dell’impegno delle singole imprese. Per restare in ambito matematico, in questo caso 1+1+1 non fa 3, ma 3+x in cui x è una variabile che mette insieme tutte le sinergie che si potranno avere e i vantaggi derivanti dal minor tasso di competizione.
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CSR - Corporate Social Responsability [CSR]
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La responsabilità sociale d’impresa (CSR) è l’integrazione di preoccupazioni di natura etica all’interno delle strategie aziendali. Le imprese hanno un comportamento socialmente responsabile se decidono di andare oltre le prescrizioni minime e gli obblighi giuridici derivanti dai contratti collettivi, per rispondere alle esigenze della società. Nel settore del vending ci sono numerosissime iniziative di CSR e la stessa Associazione Nazionale ha attivato una Commissione che tra le sue attività si occupa anche di queste tematiche. D.A. Italia è sempre stata molto attenta alla Responsabilità Sociale e tempo fa ha promosso e sponsorizzato un Convegno nazionale sul caffè equo e solidale. Oggi, a circa due anni di distanza, torna sull’argomento cercando di capire quali sono stati nel frattempo gli impegni assunti dai torrefattori su questa cruciale tematica. Tra le varie iniziative abbiamo selezionato quelle realizzate da due dei leader di mercato: Lavazza e Nespresso, con particolare riferimento ai recenti progetti “Rewrite the future” e “Ecolaboration™”.
Ecolaboration™ il successo sostenibile di Nespresso Nespresso ha recentemente lanciato Ecolaboration™, una piattaforma dedicata all’innovazione sostenibile che ne sottolinea l’impegno a conseguire tre principali obiettivi finalizzati a migliorare in misura significativa il livello di sostenibilità dei suoi processi. Nespresso si servirà di Ecolaboration™ per consolidare e unificare tutti i suoi sforzi a favore della sostenibilità nella produzione di caf-
fè, capsule e macchine, in concomitanza con le sue attività globali, in un unico programma concertato. Nespresso ha colto l’occasione del suo International Management Meeting annuale a Barcellona per annunciare gli obiettivi che Ecolaboration™ si prefigge di realizzare entro il 2013: - acquisirà l’80% del suo caffè, tramite il suo esclusivo AAA Sustainable Quality™ Program, presso coltivatori “Rainforest Alliance Certified™”; - implementerà dei sistemi in grado di triplicare la sua capacità di
riciclaggio delle capsule usate, elevandola al 75%; - ridurrà del 20% la “carbon footprint” (impronta emissiva) globale generata dalla produzione di ogni tazza di Nespresso. Ecolaboration™ assicurerà un successo sostenibile grazie a: - una piattaforma cooperativa comprendente partner d’affari, portatori di interessi e innovatori capaci di contribuire al continuo miglioramento della sostenibilità della catena di valore di Nespresso; - una struttura interconnessa che riunisce portatori d’interessi chiave,
pensatori, consulenti, periti tecnici, ONG, partner d’affari e altri operatori per elaborare idee innovative che possano servire a migliorare le realizzazioni di Nespresso in materia di sostenibilità; - ulteriori assunzioni d’impegno e accordi quadro tra Nespresso e i suoi partner chiave, specificamente orientati alla piattaforma Ecolaboration™. Richard Girardot, CEO di Nespresso, ha dichiarato “Con un tasso di crescita annuo del 30% nella media degli ultimi otto anni, Nespresso è una società che può D.A.ITALIA 15
CSR - Corporate Social Responsability
Tensie Whelan, Presidente della Rainforest Alliance
Richard Girardot, CEO di Nespresso
vantare una grande affermazione e un’intensa attività a favore della sostenibilità. Oggi possiamo quindi annunciare Ecolaboration™ e i suoi ambiziosi obiettivi, ovvero il percorso che noi intendiamo seguire per assicurarci un futuro denso di successi sostenibili. “Ecolaboration™ è espressione esemplare di innovazione sostenibile messa al servizio di Nespresso, dove qualità superiore e innovazione costante sono i criteri ispiratori di tutto il nostro operato. Ecolaboration™ è una struttura nel cui ambito possiamo formalizzare le nostre relazioni con primari portatori di interessi che perseguono la sostenibilità e promuovere nuovi accordi di Ecolaboration™. Tali iniziative legate a Ecolaboration™ ci aiuteranno a concretizzare i nostri obiettivi e a diventare una società realmente sostenibile.” Avendo istituito nel 2003, assieme alla Rainforest Alliance, il Nespresso AAA Sustainable Quality™ Program, Nespresso vanta un ricco curriculum di successi e di partenariati in materia di sostenibilità. Coltivatori in Brasile, Colombia, Costa 16 D.A.ITALIA
Rica, Guatemala e Messico hanno ricevuto attrezzature e formazione per aumentare la produzione, migliorare la qualità e preservare le risorse naturali. Recenti studi hanno evidenziato che i benefici generati dal programma non sono solamente ambientali (sebbene di per sé molto significativi), ma anche sociali ed economici. Ecolaboration™ rinnoverà l’accordo stipulato con la Rainforest Alliance in modo da potenziare l’AAA Sustainable Quality™ Program e far sì che Nespresso possa realizzare l’ambizioso obiettivo di acquisire 80% del suo caffè presso aziende agricole che hanno ottenuto la certificazione della Rainforest Alliance. Come modello di collaborazione e innovazione, Ecolaboration™ fungerà anche da elemento di connessione per una più intensa collaborazione con partner chiave di Nespresso, organizzazioni internazionali e ONG quali International Finance Corporation e Technoserve, nonché nell’ambito di programmi avviati su scala nazionale come il “Peace with Nature” del Costa Rica.
Tensie Whelan, presidente della Rainforest Alliance, ha dichiarato che “Dopo una collaborazione quinquennale che ha chiaramente dimostrato la relazione esistente tra tecniche di coltivazione sostenibili e qualità del caffè, la Rainforest Alliance e le ONG nostre partner nell’ambito della Sustainable Agriculture Network sono liete di unirsi a Nespresso nell’opera di ampliamento e intensificazione di questa relazione. L’impegno assunto con Ecolaboration ci porterà a collaborare con non meno di 80.000 coltivatori in nove paesi e a fare loro da guida nel raggiungimento di alti livelli di performance a livello ambientale, economico e sociale. Coltivatori e membri del Nespresso Club potranno tutti trarre beneficio da un caffè di qualità sostenibile.” Oltre alle iniziative riguardanti l’approvvigionamento di caffè verde per Nespresso, il programma favorirà la “best practice” e la creatività grazie ad eccezionali collaborazioni legate a due nuove iniziative: - AluCycle™ promuoverà un uso più sostenibile dell’alluminio tra-
mite un convegno con portatori di interessi del settore, organizzato in associazione con l’IUCN (l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura). - VerTech™ Network riunirà fornitori di macchine Nespresso, ingegneri ed esperti di tecnologia sostenibile per la progettazione delle future macchine Nespresso. “Ecolaboration™ apporterà considerevoli benefici ambientali, sociali ed economici a Nespresso, ai nostri consumatori e soprattutto alle molte migliaia di nostri partner coltivatori di caffè in America Centrale, in Africa e presto in India. Il nuovo sito web interattivo: www.nespresso.com/ ecolaboration/ è ora operativo e consentirà a membri del Nespresso Club, a portatori di interessi e al grande pubblico di accedere a informazioni più dettagliate sul nuovo programma Ecolaboration™ di Nespresso, ma anche di essere resi regolarmente partecipi dei progressi compiuti da Nespresso nel perseguimento degli obiettivi di Ecolaboration™ e delle nuove iniziative.
CSR - Corporate Social Responsability
La campagna Rewrite the future
La responsabilità sociale secondo Lavazza La famiglia Lavazza ha da sempre una forte attenzione al patrimonio umano, ambientale e culturale; attenzione concretizzata nel corso degli anni in azioni fattive in Italia e nei paesi produttori dove la crisi del caffè ha portato l’attenzione del mondo intero sull’indigenza che i caficultores devono fronteggiare. Se già nel 1935 Luigi Lavazza esprimeva tutto il suo disappunto nel vedere bruciare come combustibile il caffè non venduto (“In un mondo che distrugge i beni della natura io non ci sto!” affermava), ancor più oggi, nelle realtà in cui Lavazza è presente con siti produttivi e consociate, e globalmente in alcuni paesi produttori da cui compra il caffè verde, l’azienda agisce per determinare un impatto positivo
sullo sviluppo sostenibile. Lavazza conduce attività per il miglioramento delle condizioni di vita, delle strutture sociali e produttive dei paesi in cui la produzione di caffè ha un ruolo determinante per l’economia nazionale e da sempre sostiene le organizzazioni che operano nell’ ambito sociale, siano queste a tutela dei minori disagiati come Save the Children, l’associazione sostenuta da Lavazza per progetti in Africa e Centro America contro il lavoro minorile, o di sostegno nei paesi produttori come l’International Coffee Partners, un’associazione creata nel 2001 da alcuni torrefattori di importanza mondiale e dal gruppo Neumann, che opera con ONG e istituzioni per progetti di sostenibilità in Guatemala, Honduras, Camerun, Repubblica Dominicana e Uganda.
Nel 2004 è stata creata dalla famiglia Lavazza una fondazione intitolata a Giuseppe e a Pericle Lavazza, per gestire e sviluppare progetti nell’ambito della sostenibilità e del sociale. In futuro l’azienda concentrerà sempre di più i propri interventi nei paesi produttori. Attraverso la costituzione della “Fondazione Lavazza”, l’azienda può gestire direttamente queste attività mettendo a servizio dello sviluppo dei paesi produttori risorse economiche e professionali e la propria esperienza e conoscenza del mondo del caffè. La responsabilità d’impresa per Lavazza è però più di uno slogan: è energia positiva, impegno quotidiano e prodotto eccellente. Per questo la Fondazione Lavazza continua a essere impegnata nel finanziamento di attività per il
progetto Tierra nelle comunità interessate, inoltre proseguirà nella collaborazione con l’International Coffee Partners per il finanziamento di progetti in Etiopia e di Cecafè per la realizzazione di laboratori informativi nelle regioni caffeicole brasiliane. La fondazione Lavazza nel 2008 ha inoltre sostenuto in Costa D’Avorio Save the Children con la campagna “Rewrite the future”. In questo paese, distrutto dalla guerra civile, il progetto si propone in quattro anni di portare a termine un ciclo di studi per 260.000 bambini in ambienti scolastici sicuri e protetti, attraverso la costruzione di scuole e attraverso la formazione degli insegnanti.
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[etica]
Le attese dei consumatori e della società si sono evolute considerevolmente negli ultimi anni: sono divenute sempre più sensibili al comportamento etico delle imprese e hanno imparato a riconoscere dietro il prodotto, il processo produttivo che lo ha generato. Diventa quindi prioritario promuovere un mercato che difenda il potere d’acquisto dei cittadini, la loro salute, il loro diritto a compiere scelte di consumo consapevoli e coerenti con la propria visione della vita, ispirare ogni rapporto di mercato (specialmente per le filiere più a rischio) ai principi di trasparenza, equità ed efficienza. Le aziende devono quindi sempre più dimostrare l’impegno ad adeguarsi a standard di comportamento socialmente responsabili e a stimolare i loro stessi fornitori verso una politica di gestione più attenta ai diritti umani. L’etica di impresa è affrontata con grande serietà nel mondo del vending e ci è sembrato doveroso sottolineare il comportamento di quelle aziende che si stanno particolarmente impegnando su questa importante tematica. In questo numero presentiamo due aziende: il Gruppo S.E.M. e Coges, che hanno intrapreso alcune interessanti iniziative relative all’etica d’impresa.
S.E.M. S.p.A. ha ottenuto l’importante Certificazione Etica SA8000 L’organizzazione umanitaria statunitense S.A.I. (Social Accountability International), insieme a importanti componenti della società civile internazionale, ha emanato e diffuso nel mondo lo standard SA8000 che definisce i requisiti ed il processo per la verifica della responsabilità sociale d’impresa basandosi sulle convenzioni dell’International Labour Organization, la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e la Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti del Bambino. Tale standard richiede una serie di requisiti per un comportamento eticamente corretto delle imprese e della filiera di produzione verso i lavoratori, in particolare per quanto riguarda: • il lavoro minorile e infantile • il lavoro coatto • la discriminazione • la salute e la sicurezza • le pratiche disciplinari • la libertà d’associazione e diritto alla contrattazione collettiva
• l’orario di lavoro • la retribuzione • il controllo dei fornitori L’obiettivo ultimo di questo standard è quello di stimolare un processo a catena di adeguamento ai parametri da parte di fornitori e sub-fornitori, influenzandone il comportamento e accrescendone la qualità etico-sociale. Il Gruppo S.E.M. ha avviato questo processo di intervento, riconoscendo l’opportunità e il dovere di conformarsi essa stessa a questo standard, non tanto per qualificare la propria immagine a livello nazionale e internazionale, ma soprattutto per rafforzare i principi di socialità nell’ambito della propria attività specifica legata al presidio delle filiere produttive. S.E.M. S.p.A. ha previsto, per la miglior messa in atto del sistema SA8000, un piano d’intervento preordinato a supporto dei fornitori che prevede: un invio del questionario e del codice di condotta; un controllo a campione delle filiere più a rischio e l’impegno da parte dei fornitori ad inviare a loro volta il questionario ai propri fornitori.
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SPECIALE ETICA
Il Codice Etico e di condotta adottato da Coges L’etica nell’attività imprenditoriale è approccio di fondamentale importanza per il buon funzionamento e la credibilità di un’azienda verso gli azionisti, verso i clienti e verso i fornitori e, più in generale, verso l’intero contesto economico nel quale la stessa opera. Coges intende trasformare in un vantaggio competitivo la conoscenza e l’apprezzamento dei valori etici che la animano diffusamente. L’azienda veneta ha quindi deciso l’adozione di un Codice Etico e di condotta, che si propone di confermare e fissare in un documento i principi di correttezza, lealtà, integrità e trasparenza dei comportamenti, del modo di operare e della conduzione dei rapporti sia al proprio interno che nei confronti dei soggetti terzi. Destinatari del Codice Etico sono coloro che operano per Coges: i dipendenti, i componenti del 22 D.A.ITALIA
Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale, nonché i collaboratori interni ed esterni che contribuiscono al conseguimento degli obiettivi dell’azienda. L’azienda promuove la diffusione del proprio Codice Etico anche nei confronti di coloro con i quali sono intrattenute relazioni d’affari, compatibilmente con le modalità e i contenuti dei rapporti. I Principi Generali del codice etico di Coges sono ispirati dai suoi valori aziendali: Coraggio: essere capaci di assumersi le proprie responsabilità, di esporsi, di ammettere anche i propri errori. Essere intraprendenti. Spingere verso nuove soluzioni, verso il cambiamento. Essere creativi. Correttezza e onestà: essere leali verso i collaboratori, i superiori e l’azienda. Mantenere una condotta che eviti nel modo più assoluto di arrecare danno a clienti, fornitori e società. Disponibilità al confronto, ri-
spetto: saper ascoltare i propri collaboratori, rispettare le idee degli altri. Porre attenzione al cliente e al fornitore. Rispettare il lavoro degli altri. Affidabilità: saper infondere sicurezza, rendersi disponibili. Reputazione, qualità. Flessibilità, semplicità: essere aperti al cambiamento. Saper comprendere il mercato, seguire le sue evoluzioni e le sue richieste, con soluzioni semplici. Appartenenza al gruppo: saper fare squadra, condividere le risorse. Presenza più solida nel mercato internazionale. Nei rapporti con la concorrenza Coges crede nell’importanza fondamentale di operare in un mercato competitivo, nel rispetto dei principi comunitari della libera e leale concorrenza e competizione e indirizza le proprie azioni all’ottenimento di risultati competitivi che premino la capacità, l’esperienza, l’innovazione e l’efficienza. I collaboratori devono tenere com-
portamenti corretti negli affari di interesse dell‘azienda e nei rapporti con la Pubblica Amministrazione. Qualsiasi azione diretta ad alterare le condizioni di corretta competizione è contraria alla politica aziendale di Coges ed è vietata ad ogni soggetto che per essa agisce. In nessun caso il perseguimento dell’interesse di Coges può giustificare una condotta dei vertici o dei collaboratori dell‘azienda che non sia rispettosa delle leggi vigenti e conforme alle regole del presente codice. In ogni comunicazione con l’esterno le informazioni riguardanti Coges e le sue attività devono essere veritiere, chiare, verificabili, idonee a non indurre in errore le persone cui sono rivolte e a non ledere un concorrente. È possibile consultare il Codice Etico di Coges al seguente indirizzo: www.coges.it/pdf/code_ of_ethics_it.pdf
FRANCHISING
25H Brekky sperimenta l’automazione in franchising nelle stazioni di servizio +++
“25H Brekky serviti da solo” è un’attività in franchising che prevede la creazione di negozi automatici di nuova generazione in funzione 24 ore su 24. Gli affiliati utilizzano un marchio comune per fornire una definita tipologia di prodotti o servizi e si occupano direttamente della gestione del proprio punto vendita. Mauro Frabetti, Responsabile Area e Sviluppo di Brekky e anima dell’azienda, dopo aver favorito la creazione di numerosi negozi automatici in tutta Italia e presentato l’innovativo Brekky Point, ha continuato a stimolare l’attenzione degli operatori del vending attraverso l’apertura di un negozio automatico all’interno di una stazione AGIP. All’inaugurazione di questo nuovo progetto erano presenti alcune autorità locali, un responsabile dell’Agip e il testimonial Antonio Rossi, portabandiera dell’Italia ai giochi olimpici di Pechino, sempre presente a tutte le iniziative promosse da Brekky. L’occasione è stata propizia per ribadire, ai numerosi operatori presenti, alcuni dei concetti chiave di questo nuovo modo di concepire un negozio. Brekky infatti, avvalendosi dell’esperienza consolidata nel settore della distribuzione automatica “on the road” in Italia e all’estero, ha deciso di proporre un’attività potenzialmente molto redditizia, innovativa e proiettata nel futuro. La forza di Brekky è di presentare la prima iniziativa in franchising sul territorio italiano dedicata alla distribuzione automatica, progettando nei minimi dettagli un format con particolari caratteristiche e un brand riconoscibile. Il format si basa su una grande libertà di gestione, relativa sia al tempo dedicato all’attività che alla scelta dei prodotti da mettere in vendita e al fornitore dal quale
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acquistarli. L’assenza di dipendenti e il poco tempo da dedicare all’attività (carico prodotti, raccolta incasso e pulizia) possono essere vantaggi non indifferenti per l’imprenditore che decide di investire nel progetto. Ovviamente Brekky predispone una serie di servizi e consulenze per creare la nuova area di vendita, come ad esempio il rilievo e lo studio planimetrico del negozio, la realizzazione di un progetto per il posizionamento dei macchinari e i necessari chiarimenti per il disbrigo delle pratiche burocratiche. D.A. Italia era presente all’inaugurazione di Gallarate e offre ai suoi lettori un breve reportage fotografico dell’evento.
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lavoro e impresa CRISI. SIGLATO L’ACCORDO PER LA SOSPENSIONE DEI DEbITI PER PICCOLE E MEDIE IMPRESE È stato siglato a Milano tra l’AbI e le imprese l’accordo che prevede la “sospensione dei debiti delle piccole e medie imprese verso il sistema creditizio”. Il patto è stato sancito in un documento di 4 pagine, “un avviso comune” anticipato con una norma quadro già approvata con l’ultimo decreto anticrisi. L’accordo è condiviso, oltre che da Abi, Tesoro e Confindustria, anche da Confcommercio, Confartigianato, Cna, Casartigiani, Confesercenti, Lega Cooperative, Coldiretti, Confagricoltura, Confedilizia e Confai. Pubblichiamo integralmente l’Avviso Comune pubblicato in questi giorni.
AVVISO COMUNE Per la sospensione dei debiti delle piccole e medie imprese verso il sistema creditizio 1. PREMESSA E OBIETTIVI La contrazione stimata per il 2009 del Prodotto Interno Lordo reale e dell’ordine del 5 per cento. Ciò crea inevitabili tensioni nella gestione finanziaria delle imprese, in molti casi aggravata dall’allungamento dei tempi di incasso dei crediti, che possono generare difficoltà nel rispetto delle scadenze di rimborso dei prestiti bancari precedentemente contratti in un ambito economico diverso. Obiettivo del presente Avviso e favorire la continuità dell’afflusso di credito al sistema produttivo, fornendo alle piccole e medie imprese con adeguate prospettive economiche e che possano provare la continuità aziendale, liquidità sufficiente per superare la fase di maggior difficoltà e arrivare al momento della ripresa economica nelle migliori condizioni possibili. L’Avviso si propone inoltre di promuovere il processo di patrimonializzazione delle piccole e medie imprese, per le quali le tensioni sono particolarmente acute anche a causa della minore solidità finanziaria. Le imprese potranno cosi rafforzare la capacità finanziaria, per meglio cogliere le opportunità dell’attesa inversione del ciclo economico. L’attuale fase - straordinaria - richiede allora uno sforzo collettivo. L’ABI e le altre rappresentanze d’impresa firmatarie dell’Avviso comune ritengono indispensabile l’adozione di provvedimenti temporanei che tengano conto del carattere di eccezionalità dell’attuale congiuntura, modificando temporaneamente alcune Procedure e prassi La semplicità, la concretezza e la tempestività sono i fattori che devono orientare l’individuazione delle modalità operative. Il Ministero dell’economia e delle finanze prende atto di questo avviso comune e si riserva di verificarne gli effetti nei prossimi mesi. 2. OPERAZIONI OGGETTO DELL’AVVISO Per realizzare i suddetti obiettivi, l’Avviso identifica le seguenti operazioni: • Operazioni di sospensione per 1 2 mesi del pagamento della quota capitale delle rate di mutuo • Operazioni di sospensione per 12 mesi ovvero per 6 mesi del pagamento della quota capitale implicita nei canoni di operazioni di leasing rispettivamente “immobiliare” ovvero “mobiliare” • Operazioni di allungamento a 270 giorni delle scadenze del credito a breve termine per sostenere le esigenze di cassa, con riferimento alle operazioni di anticipazione su crediti certi e esigibili. L’intervento ha natura straordinaria ed e limitato nel tempo. Non sono previsti automatismi nella realizzazione delle operazioni descritte. Tuttavia, nel caso in cui l’impresa possieda specifici requisiti di seguito indicati, e la banca o l’intermediario finanziario vigilato (d’ora in poi, la banca) abbia esplicitamente aderito al presente Avviso, sono individuati dei canali di accesso preferenziali. L’Associazione Bancaria Italiana si impegna a promuovere presso i propri associati l’iniziativa e a fornire adeguata informazione circa le banche aderenti.
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3. IMPRESE AMMISSIBILI Sono ammissibili alle operazioni di cui al punto 2 le piccole e medie imprese - come definite dalla normativa comunitaria - con una situazione economica e finanziaria che possa provare la continuità aziendale ma che a causa della crisi presentino difficoltà finanziarie temporanee. In particolare, sono ammissibili le imprese che alla data del 30 settembre 2008 avevano esclusivamente posizioni classificate dalla banca “in bonis’’ e che al momento della presentazione della domanda per l’attivazione di una delle operazioni di cui al punto 2 di cui at punto 2 non hanno posizioni classificate come “ristrutturate” o “in sofferenza” ovvero procedure esecutive in corso 4. PROCEDURA PER LE OPERAZIONI DI SOSPENSIONE TEMPORANEA DEL PAGAMENTO DELLE RATE (FINANZIAMENTI A MEDIO-LUNGO TERMINE) Sono ammissibili alla richiesta di sospensiva del pagamento le rate, per Ia parte di quota capitale, dei finanziamenti bancari a medio e lungo termine (mutui) e delle operazioni di leasing finanziario in essere alla data della firma del presente Avviso. Sono esclusi i finanziamenti e le operazioni creditizie e finanziarie con agevolazione pubblica, nella forma del contributo in conto interessi e/o in conto capitale. Per la sospensione, le rate devono essere in scadenza o già scadute (non pagate o pagate solo parzialmente) da non più di 180 giorni alla data di presentazione della domanda. Il pagamento può essere sospeso per una rata se annuale o per periodo analogo se la rata è scadenzata su frazione d’anno. La sospensione della quota capitale delle rate determina la traslazione del piano di ammortamento per periodo analogo. Gli interessi sul capitale
sospeso sono corrisposti alle scadenze originarie. Le rate sospese, per la sola quota capitale, vengono ammortizzate utilizzando lo stesso tasso contrattuale e la stessa periodicità. Nel caso del leasing, verrà coerentemente postergato anche l’esercizio dell’opzione di riscatto. In presenza di garanzie che assistono le operazioni in oggetto saranno adottate, se necessarie, le opportune iniziative al fine dell’attuazione di quanto previsto dal presente Avviso 5. CONDIZIONI DELLE OPERAZIONI DI SOSPENSIONE DEI DEBITI E DI SOSTEGNO DELLE ESIGENZE DI CASSA Le operazioni di sospensione del pagamento delle rate dei finanziamenti a medio/lungo termine nonché quelle per il sostegno delle esigenze di cassa non possono comportare un aumento dei tassi praticati rispetto al contratto originario e non determinano l’applicazione di interessi di mora per il periodo di sospensione. . Le operazioni di sospensione, inoltre, non comportano l’applicazione di commissioni e spese di istruttoria, restando fermo il rimborso delle eventuali spese vive sostenute dalle banche nei confronti di terzi connesse con l’operazione, di cui sarà fornita adeguata evidenza. Le operazioni di cui al punto 2 vengono effettuate senza richieste di garanzie aggiuntive. 6. ISTRUTTORIA DELLE DOMANDE DI SOSPENSIONE La banca, nell’effettuare l’istruttoria, si attiene al principio di sana e prudente gestione, nel rispetto delle proprie procedure Le imprese richiedenti l’applicazione delle operazioni di cui al punto 2, al fine di consentire la verifica della loro capacità di continuità aziendale, si impegnano a comunicare le eventuali informazioni di tipo economico, finanziario, patrimoniali o organizzative richieste dalla banca. Le banche saranno tenute a fornire una risposta di norma entro 30 giorni lavorativi dalla presentazione della domanda, completa delle informazioni eventualmente richieste. Per le imprese che alla data della presentazione della domanda sono ancora classificate “in bonis’’ e che non hanno ritardati pagamenti, la richiesta si intende ammessa dalla banca che ha aderito al presente Avviso, salvo esplicito e motivato rifiuto. 7. OPERAZIONI PER SOSTENERE I PROCESSI DI RICAPITALIZZAZIONE Con il presente avviso comune, le parti si impegnano inoltre a favorire il processo di rafforzamento patrimoniale da parte delle piccole e medie imprese. Le banche aderenti si impegnano a prevedere un apposito finanziamento per le imprese che realizzano tali processi di rafforzamento patrimoniale. In particolare, potranno essere definiti appositi finanziamenti, pari ad un multiplo dell’aumento di capitale effettivamente versato dai soci. 8. MONITORAGGIO Il Ministero dell’economia e delle finanze, l’ABI e le altre rappresentanze d’impresa firmatarie del presente Avviso comune si impegnano a predisporre, entro la metà di settembre, un meccanismo di monitoraggio relativo alla tipologia di: imprese beneficiarie delle operazioni qui descritte, al volume e alle caratteristiche delle operazioni stesse. Si impegnano inoltre a verificare l’opportunità di eventuali integrazioni al presente Avviso. 9. AZIONI PER FAVORIRE LA DIFFUSIONE DELLE OPERAZIONI Il Ministero dell’economia e delle finanze si impegna a identificare meccanismi che favoriscano l’applicazione e la diffusione delle operazioni di cui al presente Avviso. Tali meccanismi varranno a favore delle operazioni attivate dal sistema creditizio a partire dalla data della firma dell’Avviso comune. Opereranno a consuntivo e a fronte di una evidenza certa sull’ammontare e caratteristiche delle operazioni messe in essere da ciascuna banca. 10 VALIDITÀ DELL’AVVISO Il presente avviso entra in vigore il 3 agosto 2009. Le domande potranno essere presentate fino al 30 giugno 2010. Il presente Avviso ha validità per le operazioni che presentano caratteristiche pari a quelle descritte o migliorative per il cliente della banca. Le banche che comunicano all’ABI di aderire al presente Avviso si impegnano a renderlo operativo entro 45 giorni dall’adesione.
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novità del vending a cura di Noemi Margaroli
LA LINEA VENDING DI PREZIOSI FOOD - SNACK A PORTATA DI MANO
Preziosi Food rappresenta l’azienda di riferimento, all’interno del Gruppo Preziosi, per quanto riguarda la produzione di snack salati distribuiti con il noto marchio Salati Preziosi, uno fra i leader nel settore. Preziosi Food propone un assortimento completo nella linea dei prodotti fuori pasto, che, per quanto riguarda i salati, vanta una grande varietà di snack venduti in diverse tipologie e formati, tra cui patatine con sorpresa, patatine classiche, rustiche, ricche e linea light, confezionate in diversi formati per la famiglia o per il fuori casa, ed estrusi, croccantini, pellet e pop corn. Oltre ai punti vendita della GD/DO e a piccoli rivenditori, quali panet34 D.A.ITALIA
terie, bar, tabacchi e gas station, Preziosi Food distribuisce i propri prodotti anche attraverso il canale vending, con la presenza di circa sei milioni di sacchetti all’anno dei seguenti snack: - le patatine classiche, rustiche e gusto ricco della linea “Le classiche” e i cornetti di mais al formaggio della linea “Lilù” in confezione da 25 grammi - le patatine stick della linea “Le classiche”, i croccantini di mais al formaggio della linea “Lilù”, le tortilla chips della linea “Mexican” e i coni di mais della linea “Tornado” nella confezione da 30 grammi Gli snack della linea vending, come il resto dei prodotti Salati Preziosi, sono alimenti di qualità
certificata, realizzati con materie prime naturali e genuine. La produzione avviene presso lo stabilimento Mitica Food s.r.l. di Melfi, controllato direttamente dal Gruppo, nel quale si realizzano snack di qualità controllata attraverso processi aziendali che avvengono nel totale rispetto dei requisiti delle normative UNI 11020:2002, a garanzia della piena rintracciabilità del prodotto finito, e UNI EN ISO 9001:2000, volta ad assicurare la completa soddisfazione del cliente finale. Per la produzione vengono utilizzate esclusivamente materie prime scelte per le elevate proprietà organolettiche, prive di organismi transgenici (senza ogm) e trattate secondo ricette semplici e tradizio-
nali. Inoltre, molti degli snack Salati Preziosi contengono ingredienti privi di glutine, per questo sono consigliati senza controindicazioni anche agli intolleranti o agli allergici a questo componente. Questi prodotti sono stati infatti valutati idonei per i soggetti celiaci dall’Associazione Italiana Celiachia (AIC), che li ha inseriti all’interno dell’edizione 2009 del proprio prontuario ufficiale, dove si trovano citati tra gli snack in distribuzione nelle vending machine.
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novità del vending a cura di Noemi Margaroli
PREVISTI PER FINE ANNO I NUOVI DISPLAY PER IL CASSETTO DEI DISTRIBUTORI FAS
Aggiornare i prezzi e i numeri delle selezioni è una delle operazioni più comuni del nostro settore e frequentemente capita di vedere degli operatori davanti ad un distributore a spirali indaffarati in questo tipo di operazioni, che risultano troppo spesso lunghe, onerose e con margini di errore, tanto da risultare una vera e propria limitazione per le imprese di gestione. FAS si dedica da diversi anni allo studio di una soluzione per questo problema e, dopo una lunga serie di ricerche e analisi, sta concludendo un importante progetto per i propri clienti. Sui distributori Fast, Faster e Skudo sarà infatti disponibile a breve
l’opzione DISPLAY CASSETTO, una barra elettronica che sostituisce in modalità plug-and-play la normale fascetta che sostiene gli indicatori prezzo/numero selezione. Questa barra è formata da 8/10 led retroilluminati (a seconda del modello della macchina), collegati direttamente alla main-board, che trasmettono immediatamente al cliente finale tutte le informazioni. Quando si eseguirà un cambio configurazione, i numeri selezione si aggiorneranno in automatico, così come qualsiasi cambio prezzo sarà immediatamente visibile non appena variato nel comando apposito: il tutto senza alcuna operazione supplementare da parte
dell’operatore. Se il gestore ha già implementato una soluzione telemetrica, le modifiche sul software possono essere applicate anche on-line da remoto, eliminando un ulteriore processo. Tutto il sistema si basa sul protocollo EVA-DTS, quindi facilmente integrabile alle modalità di gestione dati usate sul mercato. Tutto il sistema è formato da singoli segmenti che possono essere illuminati, spenti, lampeggianti, dando all’utente finale un riferimento chiaro rispetto alla scelta digitata o ad eventuali inconvenienti, con relative soluzioni per ottenere sempre il proprio prodotto. Tutti i dati tecnici in linguaggio
EVA-DTS possono essere subito visibili su ogni selezione interessata, permettendone un’immediata riconoscibilità e risoluzione sia ai caricatori che ai tecnici. L’applicazione del kit DISPLAY CASSETTO è variabile in quanto non obbliga alla dotazione di tutti i cassetti, ma permette di fare scelte specifiche anche su un singolo vassoio, magari perché è l’unico a contenere prodotti che necessitano di una particolare gestione. La commercializzazione è prevista per l’ultimo trimestre 2009.
NUOVO INVESTIMENTO IN COMUNICAZIONE PER COMESTEROGROUP Comesterogroup, società leader nella creazione di sistemi di pagamento e trattamento del denaro, annuncia di aver affidato l’incarico per l’attività di Ufficio Stampa al gruppo editoriale GN Media. Dopo il restyling dell’immagine aziendale, Comesterogroup continua a investire sulla comunicazione. Al fine di garantire un continuo e adeguato scambio di informazioni, notizie e comunicati sempre più efficiente e puntuale, per ec-
cellere sotto ogni profilo. Il nuovo Ufficio Stampa di Comesterogroup rappresenta un ulteriore, significativo passaggio che si allinea alla recente presentazione del nuovo marchio aziendale e del nuovo logo che traducono la vision sempre più internazionale del Gruppo, attraverso le diverse sedi europee di Comesterogroup Italia, Comesterogroup France, Comesterogroup Espana e Comesterogroup Polska e la recente Co-
mesterogroup Deutschland. L’azienda di Gessate ha infatti da poco annunciato la nascita (durante il mese di giugno) della nuova filiale tedesca con sede a Pinneberg, in Germania nata dalla
joint venture tra Automated Transactions (ITL) GmbH e Comesterogroup.
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novità del vending a cura di Noemi Margaroli
MEI HA PRESENTATO NUMEROSE NOVITÀ AD AVEX 2009 MEI ha svelato una gamma di nuovi lettori di banconote. Il nuovo GEO® Gravity è un lettore di banconote senza stacker che accetta i tagli da 5, 10 e 20 euro con un elevato tasso di riconoscimento al primo tentativo in qualsiasi direzione e che possiede un dispositivo anti ripescaggio. Inoltre, MEI ha presentato il nuovo Lettore di banconote con Recycler della serie CashFlow® 2000, che è stato recentemente lanciato alla fiera NAMA. Al momento questo prodotto è disponibile solo per i dollari americani. Una volta che sarà predisposto anche per l’euro, questo lettore renderà le banconote da 5 euro.
PANE FRESCO NEL VENDING CON FORNO BIANCO Forno Bianco è il primo distributore di pane fresco, posizionabile in ogni ambiente interno ed esterno, che contiene fino a 35 kg di prodotto e può essere facilmente ricaricato dall’alto versando direttamente il pane nella macchina. Molti potenziali clienti sono scoraggiati dagli orari delle panetterie che non coincidono con quelli lavorativi e rinunciano al piacere di acquistare prodotti da forno freschi tutti i giorni. Forno Bianco rappresenta un vero e proprio avamposto sul territorio per i negozianti che possono contare su un secondo punto vendita in un luogo di passaggio o semplicemente continuare a vendere il proprio pane fresco nei weekend e nelle ore serali. Acquistare pane fresco da questo distributore è semplicissimo: basta selezionare il tipo di prodotto richiesto, la quantità necessaria e inserire l’importo da corrispondere nella gettoniera. A questo punto la macchina fornisce un sacchetto di carta da posizionare sotto un erogatore di pane, in modo tale che il prodotto non venga mai toccato con le mani, a garanzia di un alimento preparato, conservato e 38 D.A.ITALIA
maneggiato tenendo conto di ogni norma igienica. Il distributore, in acciaio inox antivandalico e igienizzato per uso alimentare, protegge il pane al suo interno dai raggi solari che potrebbero danneggiarlo così come dall’umidità. Dotato di una gettoniera che accetta tutti i tagli di moneta, questo distributore automatico è illuminato frontalmente a LED e per alimentarlo è sufficiente una presa elettrica. Per installare Forno Bianco non sono necessari permessi o autorizzazioni, basta possedere una dichiarazione del proprio Comune che attesti l’esercizio dell’attività; inoltre questa nuova macchina può essere acquistata mediante finanziamento. Forno Bianco permette infine di verificare l’andamento dell’attività grazie ad una scheda interna attraverso la quale è possibile monitorare quali prodotti siano più graditi, quali siano gli orari di punta delle vendite e gestire così al meglio il caricamento del distributore. L’azienda Hirontech di Polverara (PD) ha il brevetto esclusivo del distributore Forno Bianco.
Ovviamente, MEI ha esposto la sua gamma di rendiresto, che comprende CashFlow® 7900i, Cashflow® 7900, CashFlow® 7400 alla fiera AVEX. Anche la rendiresto MEI ha vantaggi importanti rispetto alle versioni precedenti, come l’informazione audit dettagliata grazie al sistema di sonar e al software di gestione. Alcuni operatori hanno però ritenuto inefficente il processo di scaricamento quando usavano la tradizionale stampante di audit collegabile. La soluzione adottata è stata quella di aggiungere una porta infrarossi wireless, integrata solo sul CashFlow® 7900i.
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DEFIBRILLATORI SEMIAUTOMATICI NELLE CHIESE In dodici parrocchie di Milano e prossimamente anche nel Duomo della città, la Fondazione Don Gnocchi ha installato alcuni defibrillatori automatici. Si tratta di strumenti da utilizzare in caso di arresto cardiaco di persone durante le funzioni religiose, con l’intento di garantirne la sopravvivenza in attesa dell’arrivo dei soccorsi d’emergenza. L’iniziativa rientra in un più vasto progetto di ricerca teso a sperimentare strategie di intervento su popolazioni ad elevato rischio cardiovascolare; il progetto, che sarà esteso presto ad altre chiese, punta anche a raccogliere i dati sull’utilizzo dei defibrillatori, da analizzare e pubblicare in un prossimo studio scientifico. Nei paesi occidentali l’arresto cardiaco colpisce una persona su mille. In Italia la stima è di 50-60.000 casi l’anno e quando l’arresto si verifica in sede extraospedaliera costituisce circa la metà delle morti per patologie cardiovascolari. Manovre di rianimazione semplici, purché tempestive, possono rivelarsi efficaci nel salvare vite umane: la defibrillazione precoce è l’unica in grado di interrompere la fibrillazione ventricolare o la tachicardia ventricolare e quando l’intervento si svolge in tempi rapidi (entro tre-quattro minuti) le possibilità di sopravvivenza dei soggetti colpiti da arresto cardiaco possono aumentare fino al 50% e allo stesso tempo si riducono i rischi di danno cerebrale. Il termine generico di defibrillatore esterno automatico (DAE) si riferisce agli apparecchi che incorporano un sistema di analisi del ritmo. Alcuni dispositivi sono completamente automatici, mentre altri sono semiautomatici e solo questi ultimi vengono, per ora, commercializzati nel nostro Paese. I defibrillatori automatici e semiautomatici sono simili, con l’unica differenza tecnica che i primi sono dotati solo del tasto di accensione
per erogare in automatico lo shock quando necessario. I DAE vengono collegati al paziente mediante cavi di connessione con due elettrodi adesivi, che hanno due funzioni: registrare il ritmo ed erogare lo shock elettrico. I dispositivi semiautomatici necessitano di un’interazione maggiore con l’operatore, che deve attivare il comando analisi per avviare l’esame del ritmo e quindi il comando shock se necessario erogare la scossa. La fase preliminare del progetto denominato “Church” ha avuto inizio nel 2007, quando la Fondazione Don Gnocchi, la diocesi di Milano, l’Associazione volontari ospedalieri (Avo) e il 118 di Milano hanno deciso di collaborare, con l’obiettivo comune di integrare la catena dei soccorsi grazie al supporto di volontari distribuiti tra il Duomo e le varie parrocchie, istruiti con un corso Blsd (Basic life support defibrillation) curato dalla sede centrale cittadina del 118 che garantiranno la propria presenza durante le principali cerimonie religiose e i principali eventi culturalisportivi delle parrocchie coinvolte. La legislazione italiana, che autorizza l’impiego dei defibrillatori automatici da parte di personale non medico adeguatamente istruito, ha reso possibile la loro collocazione sul territorio nazionale, dopo il loro impiego in altri paesi europei e negli Stati Uniti negli spazi pubblici come campi sportivi, aeroporti, supermercati. La scelta di installare all’interno delle chiese questi apparecchi nasce dall’esigenza di garantire assistenza immediata in un luogo spesso frequentato da soggetti di età avanzata e potenzialmente a rischio. Le parrocchie in cui a Milano sono stati installati al momento i defibrillatori sono le seguenti: Madonna della Medaglia Miracolosa, Santa Maria del Suffragio, San Michele, Santa Rita, San Pio V, San Babila, San Luigi Gonzaga, Madonna di Fatima, San
Paolo, San Pietro in Sala, Santa Maria Liberatrice e Santa Maria del Rosario. In Europa vi sono differenze sostanziali nell’organizzazione del servizio di emergenza medica, non vi è una legislazione chiara e omogenea che regolamenti la defibrillazione precoce. Nei grandi aeroporti di tutta l’Europa Occidentale, negli Stati Uniti d’America ed in altri Paesi (in Italia solo a Bologna, Venezia e di recente Rimini) i defibrillatori semiautomatici (DAE) sono immediatamente e facilmente reperibili. In Italia il primo defibrillatore esterno pubblico è stato installato in una strada di Calci (Pisa). Esperienze cliniche hanno dimostrato che i DAE hanno alta specificità (93%) e sensibilità diagnostica (98%) e non vengono ingannati da eventuali movimenti del paziente come convulsioni e respirazione agonica. La materia è disciplinata dalla legge 120/2001 e potrebbe essere integrata dal DDL
1517/2008, provvedimento che attende l’approvazione definitiva della Camera dei Deputati. Lo scopo della presente proposta di legge è proprio quello di promuovere la diffusione dei defibrillatori semiautomatici e automatici esterni indicando i criteri per la individuazione dei luoghi, delle strutture e dei mezzi di trasporto adatti; altro punto cardine è la formazione del personale di soccorso non medico con certificazione di idoneità e con istituzione di un apposito registro per l’iscrizione dei soggetti abilitati, oltre alla possibile introduzione dei corsi BLSD nelle scuole medie superiori. Naturalmente, anche i privati possono possedere e utilizzare i defibrillatori per uso personale. Leggi analoghe sono patrimonio di numerosi stati europei e nordamericani nei quali, a seguito della loro introduzione, si è assistito a un incremento significativo della sopravvivenza in seguito ad un arresto cardiaco.
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mondo associazione
La Regione Lombardia modifica la legge sul commercio. Un successo per Confida Confida, grazie al lavoro e all’impegno in prima persona del presidente Vincenzo Scrigna e del delegato lombardo Giulio Totano, ha recentemente ottenuto un grande risultato: la semplificazione del procedimenti per l’avvio di attività di vendita di prodotti al dettaglio di qualsiasi genere per mezzo di apparecchi automatici. La legge regionale 22/2000 è stata infatti modificata e non sarà più necessario comunicare anche ai Comuni l’installazione dei distributori. La nuova Legge regionale (29 giugno 2009 - n. 9) denominata: “Modifica a leggi regionali e altre disposizioni in materia di attività commerciali”, cita testualmente all’ Art. 5 (Vendita al dettaglio per mezzo di apparecchi automatici): 1. Per l’avvio della attività di vendita di prodotti al dettaglio di qualsiasi genere per mezzo di apparecchi automatici resta fermo l’obbligo della dichiarazione di inizio attività produttiva (DIAP), di cui all’articolo 5 della legge regionale 2 febbraio 2007, n. 1 (Strumenti di competitività per le imprese e per il territorio della Lombardia); le successive attivazioni e cessazioni di apparecchi automatici che distribuiscono prodotti alimentari sono comunicate con cadenza semestrale alla ASL territorialmente competente per il comune nel quale hanno luogo le attivazioni e cessazioni stesse, mediante invio di elenchi cumulativi contenenti gli estremi della DIAP relativa all’avvio della attività o di autorizzazioni precedentemente ottenute. 2. La vendita mediante apparecchi automatici effettuata in apposito locale ad essa adibito in modo esclusivo è soggetta alle medesime disposizioni previste per l’apertura di un esercizio di vendita. 3. Le violazioni delle disposizioni di cui al comma 1 relative ad attività di vendita di prodotti alimentari sono punite con le sanzioni amministrative pecuniarie previste dal decreto legislativo 6 novembre 2007, n. 193 (Attuazione della direttiva 2004/41/CE relativa ai controlli in materia di sicurezza alimentare e applicazione dei regolamenti comunitari nel medesimo settore); le violazioni delle disposizioni di cui al comma 1 relative ad attività di vendita di prodotti non alimentari sono punite con la sanzione amministrativa pecuniaria di 1.500 euro.
Confida ha cambiato la propria sede Dopo sei anni Confida e Venditalia Srl cambiano sede e si trasferiscono al primo piano dello stabile sito in via Giovanni Marradi, 1 (Milano). Il trasferimento della nuova sede è avvenuto il primo agosto e la struttura e già completamente operativa. I numeri di telefono e di fax sono rimasti invariati. La nuova sede si trova in una zona centrale di Milano ed è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici (si trova nelle immediate vicinanze della fermata Cadorna della metro 1-2 e Malpensa Express e della fermata S. Ambrogio della linea metro 2).
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CAFFÈ LAT Ruveco Teck il nuovo processo produttivo di Cimbali
Il settore del caffè in Italia è in crescita. Aumenta il numero delle imprese.
I single spendono molto di più per il caffè rispetto alle famiglie
Cimbali ha recentemente annunciato di aver adottato un nuovo processo produttivo, detto RuvecoTeck, che consente di ridurre in maniera drastica il rilascio di metalli nelle bevande erogate. RuvecoTeck, novità assoluta per il mercato, è stato messo a punto in collaborazione con un’azienda leader di un altro settore ed è una soluzione esclusiva Cimbali-Faema, che ha già ottenuto la certificazione NSF. D’ora innanzi saranno sottoposti a questo nuovo trattamento tutti i componenti a contatto con l’acqua destinata alla preparazione di bevande e vapore. Anche se solo alcune serie sono a oggi coinvolte dal cambiamento, entro i prossimi mesi Cimbali estenderà la sua applicazione a tutta la gamma produttiva. Il trattamento risulta particolarmente visibile soprattutto sui gruppi di erogazione, che non presenteranno più il colore tipico dell’ottone. Questa azione si colloca in un più ampio contesto di monitoraggio a anticipazione delle future direttive e leggi. Cimbali, essendo recentemente venuta a conoscenza dei contenuti delle linee guida che ispireranno l’imminente Direttiva sulla Sicurezza Alimentare, ha deciso di implementare le significative modifiche costruttive di cui sopra. Quando la direttiva sarà resa pubblica, ciascun paese membro dovrà recepirne i principi legiferando di conseguenza. Cimbali sarà quindi largamente in anticipo sull’entrata in vigore non solo delle leggi nazionali, ma addirittura della direttiva europea.
Un’elaborazione della Camera di commercio di Milano condotta sui dati del registro delle imprese al quarto trimestre 2008-2007 e Istat 2007-2008, mostra che nel 2008 in Italia il settore del caffè, del the e degli infusi è cresciuto del 3,5% rispetto al 2007, con quasi 1.100 imprese attive sul territorio. In particolare il settore del caffè è cresciuto del 5% con 634 imprese concentrate soprattutto in Campania (77 imprese), Lombardia (72 imprese) e Lazio (66 imprese). Il caffè crudo viene importato principalmente dal Brasile (37,4%), dal Vietnam (14,5%) e dall’India (10,2%). Quello invece decaffeinizzato proviene quasi totalmente dalla Germania (96,7%), mentre quasi la metà del caffè torrefatto che arriva in Italia è svizzero. Nel 2008 l’Italia ha esportato caffè torrefatto per un valore di oltre 22 milioni di euro, destinato soprattutto agli Stati Uniti (17,2%), alla Francia (16,5%) e alla Spagna (9,3%).
Un’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi ai consumi delle famiglie nel 2008 rivela che i single spendono per gli acquisti alimentari il 64% in più rispetto alla media delle famiglie italiane. Il caffè è una voce importante del budget mensile dei single (24 euro). La spesa media per alimentari e bevande di un single è di 312 euro al mese, superiore di circa due terzi rispetto ai 190 di ogni singolo componente di una famiglia tipo italiana (2,5 persone). Secondo l’Istat le famiglie italiane con un singolo componente sono circa 6 milioni, oltre un quarto del totale, e negli ultimi anni tendono ad aumentare con tassi superiori al 5 per cento. I motivi della maggiore incidenza della spesa sono certamente da ricercare nella necessità per i single di acquistare spesso maggiori quantità di cibo per la mancanza di formati adeguati che comunque anche quando sono disponibili risultano molto più cari di quelli tradizionali. I giovani single sono anche un segmento di popolazione con uno stile di vita attento a risparmiare tempo a favore del lavoro e soprattutto dello svago, che privilegia il consumo di piatti pronti a più elevato valore aggiunto che incidono maggiormente sugli acquisti. Una scelta che aumenta notevolmente la spesa poiché i cibi pronti per il consumo arrivano a costare anche cinque volte il prezzo delle materie prime impiegate.
EST NEWS I tedeschi sono i campioni di consumo di caffè I maggiori consumatori di caffè non sono gli italiani ma i tedeschi che ne consumano mediamente ben cinque tazzine al giorno contro le nostre tre, valore che ci garantisce solo un terzo posto dietro agli Stati Uniti. Almeno questo è quello che è emerso da una ricerca realizzata dall’Osservatorio giornalistico internazionale ‘’Nathan il Saggio’’ che ha monitorato dal 1 gennaio 2007 al 30 gennaio
2009 circa 500 articoli sulle principali testate internazionali in 12 nazioni (Australia, Austria, Cina, Francia, Germania, Gran Bretagna, India, Emirati Arabi, Russia, Spagna, Svizzera, USA), raccogliendo più di 1.500 articoli sul consumo di caffè. In Germania l’acquisto di miscele è cresciuto nell’ultimo anno del 10%, ma anche in Asia i consumi aumentano tanto da incominciare a
fare concorrenza al the. Leggendo la classifica si incontrano Austria (2,6 tazzine), Spagna (2,5) e Francia (2,3). In classifica anche la Cina, con una tazzina al giorno a testa, mentre ultima risulta essere la Gran Bretagna.
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Appuntamento in fiera Eu’Vend 2009
Cast d’alto rango al foro ‘Visions of Vending’ Dal 10 al 12 settembre 2009 Eu’Vend, il salone internazione della Distribuzione Automatica, aprirà per la quarta volta i cancelli. Al centro dell’attenzione, oltre agli attuali sviluppi di prodotti e programmi che saranno presentati nel quadro dell’evento fieristico, ci sarà senza dubbio il foro ‘Visions of Vending’ che si terrà venerdì 11. Per la prima volta gli organizzatori hanno ottenuto l’adesione di un pool di rinomati esperti europei del settore, che nel corso del convegno tratteranno tendenze, dati e fatti rispecchianti il proprio paese. “Siamo fieri che al foro ‘Visions of Vending’ abbiano aderito relatori di questo calibro”, sottolinea Norbert Monßen, direttore dell’Associazione federale della Distribuzione Vending automatica (BDV), sostenitore di Eu’Vend. “E dal punto di vista contenutistico”, continua Monßen, “sarà condotta un’analisi finora inedita dell’intero mercato europeo del vending, che soprattutto in periodi di crisi come quello attuale offrirà orientamento, prospettive e proiezioni sui picchi del potenziale.” Nello specifico aderiscono al convegno i seguenti rinomati relatori, rendendo onore al nome europeo di Eu’Vend: Michal Piotrowiak, PSV Polonia; Fioravante Allegrino, Italia; Hubert Boyer, NAVSA Francia; Norbert Monßen, BDV Germania. Nei loro interventi illustreranno sviluppi e tendenze del mercato Vending polacco, italiano, francese e tedesco. Thomas Nussbaumer, Selecta AG Schweiz, fornirà una sintesi nel contesto globale: “Lo sviluppo del vending in Europa – come cambia la struttura degli operatori? Come saranno i mercati avveniristici di domani?” Catherine Piana, direttrice della Vending Association EVA Brüssel, svelerà i già attesissimi quanto recentissimi indici del mercato europeo del vending: un’analisi condotta su incarico ufficiale dell’associazione EVA. Il foro avrà luogo dalle ore 14.00 alle ore 16.00 al Centro Congressi di Koelnmesse, adiacente al padiglione 8, che ospiterà il salone Eu’Vend. L’ingresso è gratuito per i visitatori della fiera con biglietto giornaliero.
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Appuntamento in fiera
Il vincitore di Vending Star 2009 verrà annunciato durante la Eu´Vend 2009 In attesa dell’inaugurazione della piattaforma leader nel settore del vending, una giuria di esperti internazionali ha selezionato, tra numerose novità, le quattro migliori candidature al titolo di Vending Star. In occasione di una serata speciale dedicata al vending, che si terrà l’11 settembre 2009, tra questi candidati verrà annunciato il vincitore del titolo. Il premio Vending Star verrà assegnato dall’ente Koelnmesse in qualità di organizzatrice, in collaborazione con l’Associazione nazionale tedesca della distribuzione automatica (BDV) quale promotrice onoraria di Eu’Vend. Per la giuria, composta da Markus Egger (Selecta Svizzera), Hans-Jürgen Krone (editore Lebensmittel Praxis), Ralf Lang (editore JAM), Norbert Monßen (BDV), Daniela Müller (editore Forum), Michal Piotrowiak (Mastercup Vending, Polonia), Matthias Schlüter (Koelnmesse), Wolfgang Schwarzenberger (serviPlus) e Gerald Steger (café+co, Austria), non deve essere stato certamente facile scegliere tra le oltre 40 candidature pervenute al titolo di “Vending Star” quelle realizzazioni che non solo promettevano un sufficiente potenziale di riscrittura del futuro grazie alla loro innovatività, ma che potessero anche trovare un’applicazione pratica nella quotidianità degli operatori, offrendo in tal modo una soluzione ad una sfida attuale del mercato. Dopo lunghe e intense discussioni e valutazioni, gli esperti hanno selezionato quattro prodotti che, ognuno nel proprio segmento, riescono ad unire in sé più degli altri i criteri determinanti di contenuto innovativo, attuabilità per l’utente e capacità risolutiva. Per il premio Vending Star 2009 i candidati sono i seguenti: Campina GmbH – Landliebe – Bevande a base di latte: la bottiglia con tappo a vite è infrangibile e adatta all’utilizzo in qualsiasi tipo di distributore automatico, sia in quelli a spirali, sia in quelli a cassetto. Inoltre, il prodotto può essere conservato anche a temperatura ambiente, senza presentare il classico sapore del latte a lunga conservazione. Servomat Steigler – Cino: questo distributore table top dispone di due contenitori per il caffé in grani, due sistemi di bollitura, due dimensioni delle bevande, due modalità di pagamento e due opzioni di installazione, offrendo dunque una flessibilità sinora sconosciuta in un unico distributore automatico. Sielaff GmbH – FS2020-H2-Outdoor: è un distributore combinato completamente indipendente sotto il profilo energetico grazie all’integrazione di una pila a combustibile e ai sistemi di refrigerazione e illuminazione a basso consumo. Può quindi essere utilizzato anche in luoghi privi di allacciamenti energetici ed è particolarmente adatto anche a prove di funzionamento in loco, senza la necessità di eseguirne l’installazione. Stüwer GmbH – Minimensa per la distribuzione automatica di menu: Lo scomparto frigorifero di questo distributore presenta una capacità di 88 menu, offerti caldi con un tempo di preparazione di soli due minuti. È possibile scegliere tra ben 22 diversi menu disponibili, che possono essere distribuiti anche freddi, offrendo al cliente la possibilità di ritirare il prodotto per una successiva preparazione in ambito casalingo. La macchina distribuisce anche vassoi e posate usa e getta. La giuria ha premiato come eccezionali innovazioni anche altre otto realizzazioni, le quali verranno presentate durante la mostra speciale “Eu’Vend Innovation Area” assieme ai candidati: CDE GmbH– NFC Vending Master: lettura dei dati del distributore mediante telefonino. Questa soluzione di eccezionale risparmio consente al gestore del distributore automatico di ottimizzare i processi. I dati relativi a gestione della merce, registrazione degli orari, controllo dei dati di vendita e messaggi
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Appuntamento in fiera
HOST 2009: l’ospitalità professionale si dà appuntamento a Milano
Torna al quartiere Fieramilano a Rho da venerdì 23 a martedì 27 ottobre 2009 Host, il salone dell’ospitalità professionale. Pronta a rispondere alla congiuntura con una prospettiva sempre più internazionale e a cogliere e interpretare aree e trend che continuanoa rappresentare opportunità di business per il comparto. Così si è presentata la nuova edizione in una conferenza stampa nella quale sono stati resi noti anche e i risultati di una ricerca condotta dall’Ispo di Renato Mannheimer sui comportamenti degli italiani in tema di industria dell’ospitalità. La presentazione è stata arricchita da case history di successo in alcuni settori: gli hotel Town House, che hanno fatto dei loro fornitori veri e propri partner e curano particolarmente il servizio attraverso la formazione di maggiordomi altamente qualificati, e alcuni progetti di spazi commerciali dello studio di architettura Pierandrei Associati, concepiti come luoghi di relazione, comunicazione ed esperienza sensoriale per gli utenti evoluti di oggi: progetti resi possibili da un lavoro di squadra con i loro fornitori. Caratterizzato da un concept espositivo che integra filiere complementari nella logica del “fare sistema”, Host si presenta all’appuntamento biennale forte dei risultati dell’edizione 2007: 1.865 espositori (+3,61% rispetto al 2005) di cui 350 esteri, con 135mila visitatori professionali da 134 paesi. Anche quest’anno si prevede in linea con la passata edizione la partecipazione degli espositori che, nell’ottica di ottimizzare i propri investimenti, riconoscono la qualità della manifestazione e l’investimento dell’organizzazione in eventi e promozione, per dare valore aggiunto alle aziende. “I segnali dal settore lasciano presagire che l’industria dell’ospitalità continuerà a crescere nonostante la crisi”, commenta Corrado Peraboni, Amministratore Delegato di Fiera Milano Expocts, organizzatore di Host, “e che sia destinata a confermarsi sempre più come uno dei comparti trainanti dell’economia mondiale nei prossimi anni. Host è pronta a raccogliere questa sfida e, presentando in un’ottica di sistema tutte le componenti della filiera, con una prospettiva globale, rappresenta un momento di incontro e confronto e un’opportunità di business unica per tutti gli operatori del settore”. Sette le aree tematiche di Host 2009, che coprono in modo completo e articolato tutte le tre grandi macroaree del settore ospitalità-ristorazione: Ristorazione professionale (attrezzature, impianti e accessori) e Mippp (Milano – Salone Pane Pizza Pasta); Bar (macchine da caffè e attrezzature per bar), Gelateria & Pasticceria (macchine, attrezzature, arredamenti, accessori e prodotti per gelateria e pasticceria) e SIC (Salone Internazionale del Caffè); Hotel Emotion (Salone dell’industria alberghiera) e Shop Project (Salone internazionale di progettazione e arredo per punti vendita). Una manifestazione sempre all’avanguardia che riunisce filiere complementari, secondo la logica del “fare sistema”, consentendo ai visitatori professionali, spesso comuni alle diverse filiere, di valorizzare contemporaneità e sinergie per ottimizzare la loro visita e incrementare le opportunità di business. In quest’ottica quindi, la novità di quest’anno è la completa integrazione di Shop Project in Host. Per gli operatori della ristorazione professionale oggi l’innovazione è sempre più una necessità, alla quale Host risponde con la sua esposizione di servizi, macchinari, prodotti che ‘fanno la differenza’. Tutto il mondo del caffè è rappresentato in SIC, dove sono presenti non solo molti dei maggiori produttori, importatori e torrefattori mondiali, ma anche le più importanti aziende industriali che producono macchine per le diverse lavorazioni del caffè e il suo confezionamento, nonché le maggiori associazioni e aziende di servizi per il trasporto e la promozione del prodotto.
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Appuntamento in fiera
NAVSA organizza ad Avignone due giornate dedicate alla distribuzione automatica
Navsa sta preparando per l’11 e il 12 marzo 2010, due giornate di scambi d’informazione tra operatori professionali all’interno di una piattaforma espositiva cordiale e calorosa. Avignone è infatti posizionata in una regione della Francia famosa per i vini e la buona cucina. Le discussioni saranno ovviamente incentrate sui temi di fondo e di attualità del settore del vending e saranno arricchitite da interventi di qualità e da presenze prestigiose. Le due giornate di Avignone offriranno ad ogni professionista del settore la possibilità d’incontrare i colleghi provenienti da tutta la Francia. Questo appuntamento è un’ulteriore manifestazione del grande impegno che l’Associazione francese sta mettendo per favorire lo scambio di opinioni e la crescita professionale di tutta la filiera.
VENDEXPO 2010 MOSCOW International Vending Exhibition VendExpo is a B2B (business-to business) program. The leading Russian and foreign vendors share their experience and warn against any mistakes, typical at vending startup. The key business event of the exhibition is Forum “Vending as business development concept in the modern economic conditions”. More than 600 specialists took part in the forum in 2009. In the framework of business activity there will be held special meetings of key vending market players with the representatives of regional business areas and executive departments for cooperation and vending technologies distribution ways definition to regions. There will be held 2nd professional competition «Best Vending Beverage» (BVB-2010) organized together with RusTeaCoffee association. VendExpo: Moscow, EXPOCENTRE, Hall 5 - March 24-26, 2010 Organizer: EMTG company With the support of: Russian National Vending Association (RNVA), All-Russian Non-governmental Organization of Small and Mediumsized Business “OPORA RUSSIA” Russian National Association of bottled water General Media partner: Vending Report Possibilities Direct contacts with potential customers and market specialists Nice ground to demonstrate Your own possibilities and new products Analysis of competitive products Enhancement of the distributive network Ideal ground for opinion exchange Hold Your own workshops, trainings, new products presentation and master classes Participation in the exhibition business events Form Your positive image and brand recognition Items represented at the Exhibition Food and drink vendors Music, lottery and entertainment vendors, internet-kiosks Nonfoods vendors Professional machines for HoReCa sector
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Information kiosks, content kiosks Internet-banking, payment terminals Photo kiosks Fandomats Electronic ticket offices Food, ingredients and goods for vending Disposable utensils for vending Bottled water, filters, coolers, ice generators Vendor transportation and cleaning equipment Spare parts and accessories Cash receivers, coin receivers Software, processing
Appuntamento in fiera VENDINGEXPO 2010 UKRAINE Terminals, Kiosks, Vending and Entertainment
EU’Vend Dal 10 al 12 settembre Germania (Colonia) www.euvend.com
NAMA National Expo Dal 23 al 25 settembre USA – Illinois (Chicago) www.namaexpo.org
The main goal of the exhibition is to strengthen belief of producers in the future of the branch, to facilitate to the development of vending industry and entertaining business; to gather all the representatives not only of our country but foreign countries as well within the framework of exhibition; to present new tendencies and technologies in the sphere of payment and information terminals, vending machines, equipment for fast-growing self-service industry, exchange by information and concluding of contracts among producers and retail and wholesale companies. Vendingexpo 2010: International exhibition center, Kyiv, Ukraine - March 16 – 18, 2010 Organizer: Exhibition firm “Troyan” With support of: Ukrainian union of industrialists and entrepreneurs, Exhibition firm “Troyan” is a member of European Vending Association (EVA) Thematic sections: Coffee vending machines Coffee and ingredients Vending machines (snack vending machines, jar vending machines, popcorn vending machines) Juke-boxes Payment terminals Cash machines Information kiosks Internet kiosks Ticket vending machines Components for vending machines and terminals, software Franchising
EUROVENDING Dal 15 al 16 ottobre Spanga – Madrid www.aneda.org
SIC-HOST Dal 23 al 27 ottobre Fiera Milano - Rho www.host.fieramilanoexpocts.it
EXPO VENDING SUD Dal 27 al 29 novembre Fiera di Catania www.expovendingsud.it
D.A.ITALIA 55
elenco inserzionisti
NUMERO 36 D.A.ITALIA
12-05-2009
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D.A.ITALIA - IL PERIODICO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA settembre 2009 N°39
Il mercato del vending - rivendite - Trivending spa Speciale etica: S.E.M. – Coges CSR - Corporate social responsability: Nespresso – Lavazza Franchising - 25H Brekky novità del vending: Preziosi Food – FAS – Comesterogroup – MEI – Forno Bianco Eu’Vend 2009 - HOST 2009 - NAVSA Avignone - VENDEXPO 2010 MOSCOW
EDITORIALE
D.A. Italia compie 5 anni
Il 22 aprile del 2004 veniva per la prima volta distribuita nel settore del vending una nuova rivista bimestrale di settore: D.A. Italia. Nonostante l’iniziale scetticismo del mercato, oggi questo prodotto editoriale è diventato uno dei punti di riferimento informativi del vending in Italia e in Europa. Un successo che è doveroso dividere con l’intera redazione e con tutti i collaboratori che hanno partecipato in questi anni al progetto. Moltissime le novità previste per festeggiare degnamente il nostro primo lustro di vita. Innanzitutto abbiamo completamente ristrutturato il nostro sito internet. La rivista, grazie ad una nuova tecnologia informatica, potrà essere sfogliata virtualmente direttamente sul web. Sarà quindi possibile leggere, stampare e salvare sul proprio computer, D.A. Italia, nella sua impaginazione originale. Gli abbonati alla rivista avranno anche la possibilità di leggere in anteprima il numero in stampa e consultare l’intero archivio. Abbiamo inoltre quasi concluso la fase progettuale di una nuova rivista del vending che avrà una tiratura molto alta e che uscirà dai confini del settore per rivolgersi ad un pubblico decisamente più vasto, che comprenderà i decisori delle aziende che installano i distributori, le istituzioni, i comuni e tutte le principali categorie interessate a questo canale distributivo. Il vending non può più restare chiuso in se stesso e deve iniziare a rivolgersi all’esterno, coinvolgendo e informando tutti quei soggetti che hanno interesse ad installare un distributore automatico o a conoscere meglio le sue particolari caratteristiche. Quest’anno siamo diventati un mensile e per il 2010 costruiremo un quotidiano su internet che informerà in tempo reale tutti gli operatori della filiera sulle principali novità del mercato. In questo modo ridurremo i tempi di una informazione di settore che si rivelerà sempre più decisiva per confrontarsi con i concorrenti all’interno dell’arena competitiva. La rivista in edizione cartacea continuerà ovviamente ad esistere e a svolgere il suo fondamentale ruolo di approfondimento. La diffusione dei progetti editoriali non si fermerà al solo territorio italiano. Stiamo chiudendo accordi e testando vari collaboratori in altri paesi europei e porteremo il nostro modo di fare informazione anche al di fuori dei confini nazionali. Continueranno le nostre collaborazioni con le Associazioni italiane, estere e europee, in modo da contribuire a diffondere una corretta cultura del vending e informare sulle principali normative che coinvolgono la nostra filiera. Tutto questo è ovviamente possibile grazie al continuo sostegno dei nostri lettori e alla vitalità di un settore che, anche in un momento congiunturale così difficile, consente di pianificare progetti per il futuro con la ragionevole convinzione di poterli sviluppare con successo.
Alessandro Fontana
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27 fas international
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28 lavazza
20 conserve italia
29 lavazza
NUMERO 28 D.A.ITALIA
17-06-2008
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