D.A.ITALIA_N_47

Numero 47 GIUGNO 2010 COVER VENDING

13-05-2010

14:18

Kimbo Intervista con R. Mazzuoccolo e G. Evangelista

Speciale Personaggi del Vending

Speciale Venditalia

2010

Pagina 1

Prodotto erogato

Necta: la risposta completa, ovunque e in ogni momento CANTO E SAMBA, UN’OASI DI PACE ANCHE NEI GIORNI PIÙ FRENETICI

D.A.ITALIA

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w w w . d a i t a l i a . i t

ROCK E CANTO P, LA RISPOSTA GIUSTA ALLE ESIGENZE DELLE GRANDI UTENZE

www.nwglobalvending.it

È UN MARCHIO DI

Venditalia 2010 si è da poco conclusa. Il mondo

Ecco allora che le tante eccellenze aziendali pre-

del vending ha ancora una volta avuto la forza e

senti nel nostro settore non devono fare il loro per-

l’entusiasmo di partecipare compatto e in modo

corso da sole, ma saper comprendere che aspetta-

convincente alla più importante vetrina internazio-

re, aiutare e difendere le componenti più deboli è

nale del settore.

una strategia lungimirante.

La straordinaria vitalità della nostra gente non

Un comparto industriale che non riesce a dare una

smette mai di stupire. La crisi ha scavato solchi

buona immagine di sé, difficilmente prospera e an-

profondi in ogni parte della filiera, ma gli imprendi-

che le sue aziende di successo faticheranno molto

tori del vending si sono messi il “vestito buono” e

più del dovuto a ritagliarsi un’immagine affidabile.

si sono fatti trovare preparati per l’appuntamento,

Viceversa, in un settore che ha saputo conquistar-

nonostante le difficoltà di mettere a budget inve-

si le simpatie dell’opinione pubblica, tutte le sue

stimenti così rilevanti.

componenti hanno la possibilità di giocarsi al meglio le proprie carte.

Un successo che va al di là dei numeri, per altro rilevantissimi, perché dimostra con chiarezza l’or-

La responsabilità della riuscita di un progetto di

goglio di appartenenza, base per costruire le

questo tipo deve essere fortemente condivisa da

fondamenta di un futuro che da oggi siamo auto-

tutte le componenti della filiera e anche Confida,

rizzati a scrutare con maggiore ottimismo.

in quanto sintesi compiuta di un’importante parte del mercato, dovrà assumere un ruolo centra-

La distribuzione automatica è nel 2010 una realtà

le. Quindi sostenere l’Associazione e le battaglie

diversa da quella che si respirava durante l’edizio-

comuni che porterà avanti diventerà sempre più

ne del 2008, molto differente da quella del 2006 e

decisivo, perché alla fine la strategia più sensata è

nemmeno lontana parente di quella del 2004. La

comprendere che l’unico modo di vincere è vincere

rapidità del cambiamento è figlia dei tempi, ma il

tutti insieme.

settore ha fatto persino di più di quello che ci si poteva aspettare, conquistandosi a pieno titolo la definitiva visibilità al di fuori dei suoi confini.

Essere visibili però porta con sé delle importanti responsabilità che bisogna saper fin da subito come affrontare, comprendendo innanzitutto che sono oneri collettivi e non individuali. Tutto il sistema emerge dal suo vecchio cono d’ombra e tutto il sistema verrà giudicato. Soprattutto all’inizio del cammino, quando ancora i media e l’opinione pubblica non conoscono bene i nuovi arrivati, le colpe del singolo possono essere prese ad esempio come tipico comportamento del gruppo.

Editoriale

>

A l e s s a n d r o

F o n t a n a

3

Sommario

Numero GIUGNO

47 2010

3

>Orsola Mallozzi Direttore responsabile/ Editor in chief

6

>alessandro fontana direttore editoriale/ EDITORial director > LAURA

GUASPARRI ART DIRECTOR

LASERGRAFICA POLVER srl > sta m p a / p r int E R S d.a.italia >il periodico della distribuzione automatica Pubblica z ione iscritta al Tribunale di Milano, numero di registrazione 177 del 22 marzo 2004 >Iscrizione al R.O.C.: 11412 >Periodicità mensile >Editore ART&WORKS Srl Viale lodovico sca r a m p o 41 20148 Milano P. I VA 04234310961 Tel+39 02 48958566 Fax +39 02 89694472 >Ufficio commerciale commerciale@daitalia.it

>Venditalia: la manifestazione di riferimento del vending internazionale >Fresh thinking: il nuovo modo di pensare al vending di Bianchi Industry

Pepe/Tritech-Pepsico/3M Purification-Nestlé Professional

Speciale Personaggi del Vending

41 >Un tributo ad Augusto Garulli per i suoi quarantotto anni di vending >Girolamo Dal Ben, maestro del lavoro e orgoglio di Coges

> noemi

margaroli ha collaborato/ COLLABORATOR

Speciale Venditalia 2010

Le Novità Viste in Fiera (seconda parte)

LOTTERO GRAPHIC DESIGN biscotti Commerciale/Commercial

La visibilità del vending: rischi e opportunità

14 >Conserve Italia/Dispensa Zaniboni/General Vending/Huhtamaki/Ingenico/

> ANDREA

> daniela

Editoriale

48

Speciale Tecnica e Innovazione

La divisione Tecnical Service di Lavazza

il Mercato del Vending - Torrefattori

52 >“Coffee hour” con Kimbo

il Mercato del Vending - Produttori

60 LF, solo ricambi in qualità originale AIABO NEWS

66 AIABO raggiunge il traguardo dei primi dieci anni di attività e di promozione del settore acqua in boccione

“Superprestazione” e come motivare una squadra

71 Corso spettacolo: formazione per imprenditori

Distributori ecologici e mobilità sostenibile: l’impegno concreto di

74 Parma ECO-BIO per il futuro dell’ambiente

>Web www.daitalia.it >Posta elettronica i n f o @ d a i ta l i a . i t > A bbona m enti abbonamenti@daitalia.it La riproduzione totale o pa r ziale delle illustrazioni e degli articoli pubblicati su D.A. Italia è permessa solo se autorizzata dalla Direzione.

La Direzione non assume r es p onsabilit à per le o p inioni espresse dagli autori dei testi redazionali e pubblicitari.

CONCEPT ART&WORKS

BY SRL

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Speciale Conferenze

Conferenze Stampa Venditalia > 6 Bianchi Industry > 10

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Conferenza stampa Venditalia Lucio Pinetti

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Specia

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Venditalia: la Manifestazione di Riferimento del Vending Internazionale Giovedì 28 aprile, nelle prime ore della settima edizione di Venditalia si è tenuta, all’interno degli spazi congressuali di Fieramilanocity, la conferenza stampa di apertura della manifestazione. I presenti, raccolti nella gremita Sala Bolaffio hanno seguito con interesse la conferenza moderata da Andrea Lucatello, giornalista e speaker di Radio Capital.

L’apertura dei lavori è stata affidata ad Alessandro Colucci, rappresentante della Regione Lombardia, che ha poi lasciato la parola ai relatori: >>Stefania Farneti, direttore di ricerca C.R.A. (Customized Research & Analysis), ha illustrato i risultati della ricerca che ha analizzato le abitudini di consumo degli italiani al distributore automatico. >>Francesco Gallucci, autore del testo “Marketing Emozionale”, ha spiegato quali sono i comportamenti, le preferenze e le emozioni di coloro che effettuano acquisti attraverso la vending machine. >>Marco Monaco, presidente di Venditalia Servizi, ha ringraziato i rappresentati della stampa intervenuti e tutti gli artefici del successo di Venditalia, che si conferma la manifestazione di riferimento del vending a livello internazionale.

Da segnalare inoltre la partecipazione di Vincenzo Perrone, Prorettore e Ordinario di Organizzazione Aziendale Dipartimento di Management dell’Università Bocconi.

Lucio Pinetti, Presidente CONFIDA, ha mostrato

delle ore lavorate in azienda, che sembra essere in

lo stato di salute della distribuzione automatica

parte controbilanciata dall’avvicinamento a questo

italiana: un italiano su due consuma ormai dal di-

moderno sistema di vendita da parte di utenti pro-

stributore, nonostante il settore risenta della ridu-

venienti da altri canali del consumo fuori casa e da

zione delle ore lavorate in azienda dovute alla fase

una crescente diffusione dei distributori automati-

economica sfavorevole, dal momento che circa il

ci in luoghi aperti al pubblico.

90% delle macchine è installato nei luoghi di lavo-

Non dimentichiamo che il vending nasce nelle fab-

ro. Analizzando il 2009, l’andamento risulta nega-

briche, la pausa caffè e il distributore automatico

tivo, il fatturato del settore si è ridotto dell’11,84%

sono state tra le rivendicazioni operaie nello Sta-

scendendo a quota 2,4 miliardi. Le consumazioni

tuto dei Lavoratori del 1970. Andiamo molto fieri

sono scese di poco meno del 7% tornando a

di questo aspetto, che sottolinea la valenza sociale

quota 5,9 miliardi, il parco macchine è inferiore

del nostro servizio. La flessione non è distribuita

dell’1,16% attestandosi a poco più di 2.200.000

uniformemente in tutta la filiera del vending che,

distributori automatici sul suolo nazionale. La di-

lo ricordo, è costituita dai produttori di macchine,

minuzione del numero di macchine è da imputarsi

da quelli di alimenti e bevande, dai rivenditori e

soprattutto al calo dell’1,50% nel comparto OCS,

dai gestori, tutte realtà rappresentate in CONFIDA.

mentre il vending resiste, riducendosi solo dello

Sicuramente le imprese che hanno sofferto di più

0,22% (circa 645.000 le macchine di grandi di-

sono quelle che producono le macchine, visto che

mensioni installate). Per quanto riguarda i prodotti

nei momenti di congiuntura negativa si riducono

erogati, le bevande calde hanno subito una dimi-

gli investimenti.

nuzione del 2,07%, le fredde poco meno dell’1%.

Alcune aziende, come quelle che producono snack,

Importante segnalazione merita la controtendenza

presentano un andamento in controtendenza, in

nella percentuale di consumo degli snack, che è

particolare in termini di fatturato, grazie a un mag-

cresciuta del 3,8%.

giore assortimento dell’offerta.

nei primi mesi del 2009 il settore, nonostante la

[

crisi economica aveva registrato un aumento nei

Le imprese che producono i distributori continua-

consumi, sia pure a fronte di un lieve calo del fat-

no a esportare circa il 70% del proprio fatturato

turato, al termine dello scorso anno la chiusura in

soprattutto in Francia, Penisola Iberica, Germania,

negativo è stata inevitabile.

Gran Bretagna e Paesi dell’Est.

Ci aspettavamo questa riduzione, in effetti, ma

Non è un caso che la fiera italiana, Venditalia, sia

siamo molto ottimisti, perché il dato mostra che il

la principale al mondo e che i suoi espositori pro-

settore risente in modo evidente della contrazione

vengano da 16 paesi.”

Riportiamo di seguito uno stralcio dell’intervento del Presidente CONFIDA: “Se ancora nel 2008 e

Nonostante le indubbie difficoltà, il settore mantiene salda la propria leadership mondiale.

[

7

(99). A ridurre la capillarità media Turchia (4.417

lioni i consumatori che utilizzano settimanalmente

distributori in totale), Ucraina, Russia e Polonia

i distributori automatici, 161 milioni quelli che ne

(circa 1.300), Grecia (746), Repubblica Ceca e Slo-

lia

fanno un uso quotidiano e 167 milioni coloro che

vacchia (circa 400). Da sottolineare che nell’analisi

non li utilizzano solo perché non ne possono fruire

europea per distributore automatico è stato consi-

ita

(macchine installate distanti dai luoghi di frequen-

derato esclusivamente il vending, escludendo dal

tazione).

conteggio il comparto OCS, molto diffuso in Italia.

Il fatturato europeo è pari a 13,3 miliardi di euro

Contando anche le macchine più piccole, l’Italia

(dati 2008), di cui 7 riguardano la distribuzione di

raggiunge una diffusione media di una macchina

bevande calde. Si registrano oltre 100 milioni di

automatica ogni 29 abitanti.

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dell’Ucraina. Secondo questa analisi sono 295 mi-

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vendite automatiche al giorno: sono 9.800 le aziende e 85.500 i posti di lavoro in cui è possibile consumare dai distributori automatici, pari all’81% del

presentato un quadro aggiornato del panorama

totale macchine installate.

europeo del settore: l’European Vending Associa-

I distributori sono circa 4 milioni, ossia uno ogni

tion ha commissionato a Datamonitor un’indagine

190 abitanti; i paesi che hanno la maggior diffusio-

sul mercato e sui consumatori delle venti nazioni

ne per abitante sono i Paesi Bassi (78 persone per

rappresentate dall’Associazione con l’aggiunta

macchina), l’Italia (93), la Spagna (95) e la Svizzera

>

C a t h e r i n e

P i a n a

Catherine Piana, Direttore Generale EVA, ha

Catherine Piana ha proseguito il suo intervento commentando: “Il grande successo che la distribuzione automatica ha avuto in Europa e nel mondo è dovuto alla professionalità che la filiera ha dimostrato a tutti i livelli.

Il divario in termini di disponibilità di macchine per abitante è molto evidente e mostra che ci sono paesi che trainano lo sviluppo del settore ed altri in cui le potenzialità di crescita sono ancora molto forti.

L’Italia è da sempre tra i paesi che fanno scuola nel settore e anche in un momento di difficoltà come quello appena trascorso ha dimostrato di riuscire a reagire e a confermare la sua leadership in fatto di export.

La sfida da cogliere è quella di aumentare la diffusione delle macchine nei paesi “follower”, andando a soddisfare la domanda di quei 167 milioni di persone che dichiarano di non consumare solo perché non hanno un distributore automatico in prossimità dei luoghi frequentati.

Questa è una sfida importante e credo sia giusto lanciarla agli operatori del vending proprio in occasione di Venditalia, in cui i principali costruttori di macchine di tutto il mondo espongono i loro prodotti”.

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Fresh Thinking: il Nuovo Modo di Pensare al Vending di Bianchi Industry

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G i u s e p p e

V i o l a

In occasione della partecipazione a Venditalia, Bianchi Industry ha presentato la nuova immagine della storica azienda di Verdellino che guarda al futuro con dinamismo e si propone con innovative soluzioni di prodotto, realizzate con un occhio di riguardo per l’ambiente. Nel corso della conferenza stampa dell’azienda sono state illustrate le strategie del Gruppo e sono stati presentati i prodotti nati dalle importanti partnership con Samsung Italia e Sony Italia.

LEI 400

Ad aprire i lavori Giuseppe Viola, Presidente

Bianchi oggi si pone nei confronti del mercato: con

nostra azienda è in grado di offrire al settore.

Esecutivo Bianchi Vending, di cui riportiamo

grande rigore, è un’azienda che deve diventare

Abbiamo le risorse che arrivano dai nostri azioni-

l’intervento:

industriale conquistandosi la fiducia dei clien-

sti e dai nostri istituti finanziari: stiamo trovando

“Avverto la responsabilità di questo momento,

ti; stiamo acquisendo nuovi clienti che non sono

l’assetto per poterci garantire di lavorare tranquil-

perché sono l’ultimo arrivato e rappresento oggi

quelli tradizionali e questo significa che il mercato

lamente, di guardare con serenità al nostro futuro.

l’azienda, la sua storia, la sua capacità di compete-

ci riconosce come interlocutore industriale.

Bianchi ha una grande strategia: Fresh thinking.

re fin dagli inizi in questo mercato, mentre dall’al-

Con grande energia, che passa in ogni ramo

Attraverso i nuovi prodotti, Bianchi interpreta

tra parte provo orgoglio nel potervi trasmettere

dell’azienda, partendo dalla ricerca e sviluppo per

uno spirito di vera innovazione tecnologica del

l’entusiasmo che ho riscontrato in Bianchi e nel

arrivare alle fasi produttive, alla commercializza-

vending. Grande competitività ed efficienza nella

poterlo testimoniare. All’interno dell’azienda ho

zione dei nostri prodotti, all’assistenza tecnica;

catena del valore sono punti fondamentali della

trovato tantissimi stimoli, le condizioni, gli uomini,

questo è un elemento di novità a livello organiz-

nostra strategia.

le intelligenze, le idee e le risorse per contribuire a

zativo che si pone come base della nostra nuova

La nostra è un’azienda che poggia sulla tradizio-

far ripartire questo settore dopo un anno di gran-

strategia.

ne, la strategia e l’organizzazione e che si muove

de crisi: la giusta spinta d’innovazione tecnologica

Con grande lucidità, in un mercato che ci sta

sul mercato attenta a non deludere le aspettative.

che questo mercato merita. Siamo certi che po-

richiedendo innovazione, dobbiamo essere molto

Bianchi c’è.”

tremmo raccogliere meriti e successi nel prossimo

lucidi per trovare nuovi business insieme ai nostri

Al termine dell’intervento di Giuseppe Viola, Fabio

futuro.

clienti. Con grandi sforzi, per impegnarci come il

Felisi, General Manager Sales & Marketing

nostro mercato merita e portare i risultati che la

BVG, ha parlato della nuova veste di Bianchi e del

cambiamento in atto nel vending di cui l’azienda vuole essere fautrice: 25/03/10 15:35

“Bianchi ha mezzo milione di macchine in Europa, 50 anni di storia, tutte le basi per dare un’accelerazione al mondo del vending. Trade Lab ha fatto una ricerca sul vending in Italia, Bianchi l’ha estesa al contesto europeo analizzando tra settembre e dicembre 2009 il comportamento di circa 2.000 consumatori di età compresa tra i 20 ei 70 anni in diverse situazioni lavorative. È emerso che il consumatore percepisce il vending come self-service point; tanti anziani si avvicinano al vending perché a parità di qualità trovano prodotti a prezzi vantaggiosi, le macchine sono diffuse ovunque e le abitudini cambiano in direzione di una maggiore velocità di consumo.

Marca e qualità sono apprezzate e premiate, design e tecnologia vanno incontro al consumatore.” / Felisi ha annunciato inoltre che Bianchi, insieme

Bianchi annovera fra i suoi partner Samsung Italia e Sony Italia; i loro rappresentanti hanno illustrato brevemente i risultati delle reciproche collaborazioni: Simone Bettola> BU manager Divisione Visual Display Samsung Electronics Italia: “Samsung detiene il secondo posto dei brevetti depositati negli USA. Questo sforzo della nostra Ricerca e Sviluppo ci sta portando anche ad abbracciare nuove aree di mercato ed il vending ne è un esempio. La Divisione Information Technology è partita nel 2005 ed è cresciuta in Italia fino a raggiungere la leadership praticamente in tutti i settori nei quali oggi siamo coinvolti. Nel mondo dell’Information Technology è necessario avvalersi di partner e quella

all’azienda partner francese Halo, è tra i candidati a ricevere un prestigioso

con Bianchi in particolare è una collaborazione estremamente interessante,

premio che verrà assegnato in estate per l’innovazione tecnologica. / “Il con-

che ci permette di porre sul mercato italiano ed europeo alcuni prodotti che

sumatore chiede pagamenti facili, con carta di credito, luce, immagini, televi-

implementano la nostra tecnologia.

sione, pubblicità. Vuole divertirsi di fronte alla macchina e i costruttori devono

You Vending Machine è la soluzione che stiamo proponendo, nel nostro ruolo

andare verso la soddisfazione del cliente.

di produttori di hardware e consiste nell’idea di sostituire la porta anteriore dei

Fresh Thinking significa anche maggior attenzione ai temi della sostenibilità,

distributori automatici con un display a cristalli liquidi touch screen, che offre

ormai imprescindibili; il concetto di power saving si esprime anche nel nuovo

le possibilità di interagire via wi-fi, di gestire interfacce verso il pubblico, di

logo verde e Bianchi s’impegna concretamente a risparmiare energia attraver-

essere comandato da remoto e di mostrare pubblicità.

so la riduzione dei consumi in azienda spegnendo le macchine durante le ore

Cos’ha di diverso questa soluzione rispetto alle vending machine adesso di-

notturne”.

sponibili? La possibilità di usare la macchina come spazio espositivo individuale, dove si possono mostrare i prodotti, i contenuti dei prodotti e creare un

11

immaginario per i clienti. Tutti i contenuti possono

si occupa di applicazioni professionali: ad esem-

Per quanto Sony abbia delle soluzioni vending per

esser visualizzati da remoto, quindi si possono ag-

pio, la maggior parte dei contenuti video trasmessi

la stampa con un proprio shape, la strategia con-

giornare in tempo reale la pubblicità e i filmati che

dalla tv sono catturati da macchine professionali

cordata con Bianchi prevede la scelta di un giusto

vengono trasmessi; si possono avere informazioni

Sony.

design, adatto al contesto vending: un distributore

su tutte le macchine installate, per cui conoscere

Abbiamo cercato di individuare un servizio ag-

automatico con tecnologia touch screen, semplice

ad esempio lo stato di riempimento dei dispositi-

giuntivo che potesse essere offerto laddove le

da utilizzare e che possa convincere anche il ge-

vi o lo stato di funzionamento delle macchine; si

macchine vending sono già presenti. Il mercato

store delle sue potenzialità. Inoltre il dispositivo

può sapere addirittura quanta gente è passata dal

del vending è uno dei pochi ad essere completa-

è compatibile con qualsiasi supporto di memoria.

distributore, quante persone hanno consultato il

mente orizzontale, riesce a spaziare dal pubblico

Pensiamo che nel concreto la stampa possa esse-

touch screen; si possono fare attività di raccolta

al privato e questo per noi è stato un elemento di

re un’occasione per toccare con mano occasioni di

dati e informazioni utili per riuscire a migliorare la

valutazione significativo.

marginalità nuove”.

proposta commerciale e di contenuti che sono poi

Abbiamo realizzato insieme a Bianchi una mac-

fisicamente distribuiti attraverso la macchina.

china per la stampa digitale, un servizio sempre più richiesto da quando si è passati dal mondo

Ci siamo prefissati tre obiettivi nel momento in

analogico a quello digitale. Il mercato ha incon-

cui abbiamo introdotto questo nuovo concetto di

trato un atteggiamento diverso nei confronti della

distributore automatico:

fotografia: si scatta molto di più e si stampa molto di meno, i nostri pc e i nostri telefonini sono ricchi

>>il primo obiettivo è quello del virtual show

di immagini. Quindi abbiamo studiato con Bianchi

case: possiamo mostrare molto di più del box

una soluzione che potesse realmente essere va-

di un prodotto, sappiamo quanto è importante la

lutata come opportunità di business aggiuntivo e

promozione sul punto vendita; questi oggetti sono

abbiamo rilevato che il consumatore sta cercan-

destinati naturalmente a supportare la promozione

do nei distributori automatici dei plus, dei servizi

presso il punto vendita, utilizzando degli strumenti

differenti, esterni al food&beverage, che Sony è

di comunicazione molto più sofisticati si può sele-

in grado di garantire insieme a Bianchi. Abbiamo

zionare il prodotto, attivare promozioni, dimostra-

parlato di efficienza, di velocità, di semplicità di

zioni ed anche navigare su internet.

utilizzo (le similitudini con le tradizionali macchine del caffè sono davvero notevoli).

>>il passo successivo è immediato: si possono ge-

La macchina impiega circa otto secondi per

stire applicazioni promozionali, si può pensare

stampare un’immagine e può rendere la zona

di creare campagne pubblicitarie e promozionali

del break più completa, senza trascurare l’aspetto

(es. promozioni 3x2), si possono realizzare attività

economico, perché questo genere di servizio porta

di promozione legate ai concorsi a premi sfruttan-

in sé una marginalità che può essere di sicuro inte-

do elementi di marketing e di comunicazione molto

resse per il gestore.

più sofisticati rispetto a quelli che troviamo nella

Bianchi ha avuto l’idea di creare un modulo sla-

normale DA.

ve che potesse essere immediatamente percepito come interfaccia: scelgo il caffè, scelgo una brio-

>>in ultimo si può pensare di utilizzare i distribu-

che e stampo le mie foto.

tori come strumento pubblicitario. Le vending

Ho constatato nelle mie visite all’estero che il ser-

machine sono sempre più spesso collocate in luo-

vizio aperto 24 ore su 24 ha cambiato l’atteggia-

ghi ad altissima visibilità, come nei luoghi pubblici,

mento d’acquisto: molti fanno la spesa all’interno

per questo possono essere usate anche per gestire

di questi negozi automatici, forse perché hanno

la raccolta pubblicitaria in grado di dare un ritorno

poco tempo, ma anche perché è facile. Il nostro

dell’investimento”.

progetto va in questa direzione.

Provate a pensare quanto sarebbe pratico se cia-

Marco Bruni> Business Development Senior

scuno di noi, con la propria chiavetta del caffè,

Manager Video & Printing Solution Sony

potesse andare a stampare una fotografia durante

Italia:

una pausa semplicemente usando il credito pre-

“Sony è una delle aziende che ha fatto della qua-

sente all’interno del suo sistema di pagamento.

lità il suo punto di forza e propone soluzioni di ap-

È importante essere presenti nelle aree di passag-

plicazione diversificate: dalla gestione di contenuti

gio, in quelle che si chiamano “foot zone”, quindi i

fino alla tecnologia, fino ai prodotti che ci accom-

grandi ambienti clinici, le stazioni, ovunque ci sia

pagnano nel quotidiano.

molta affluenza e dovunque vi sia una domanda

All’interno di Sony è presente una divisione che

di stampa.

Speciale Conferenze Venditalia 2010

>

B i a n c h i

I n d u s t r y

13

Fiera

Le NovitĂ Viste in Fiera Seconda Parte

Nel numero 46 di D.A. Italia // maggio 2010 // abbiamo proposto ai nostri lettori la prima parte di uno speciale su alcune delle novitĂ della filiera del settore presentate in anteprima nella scorsa edizione di Venditalia. Di seguito riportiamo la seconda parte dello speciale con altre importanti novitĂ .

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Conserve Italia a Venditalia 2010 con le novità Yoga, Derby blue, Noberasco, Salumificio Fratelli Beretta e Latteria Plac Grana Padano Conserve Italia, il più grande consorzio agroalimentare Italiano, ha presentato in fiera i nuovi prodotti dei brand Yoga e Derby Blue e le proposte per il vending nate dalle partnership siglate con Noberasco e Salumificio Fratelli Beretta // anticipate nei precedenti numeri di D.A.Italia // e dalla più recente collaborazione con Latteria Plac Grana Padano, che da oggi Conserve Italia affianca nel mondo del vending commercializzando prodotti studiati e realizzati appositamente per il canale.

“Nei primi mesi del 2010 abbiamo ufficializzato due nuove importanti partnership: una con Salumificio Fratelli Beretta e l’altra con Latteria Plac Grana Padano.

Si tratta di marchi prestigiosi che si affidano a Conserve Italia, al suo know-how e alla sua forza vendita per lo studio e la commercializzazione di prodotti nel canale vending” // ha affermato Paolo Gerevini, direttore marketing Conserve Italia // “Dopo l’accordo siglato lo scorso anno con Noberasco, questo ulteriore ampliamento dei prodotti commercializzati in partnership con marchi molto conosciuti e richiesti dai consumatori rafforza la nostra presenza nel vending e ci permette di offrire ai clienti una gamma completa di prodotti ideali per l’assortimento del distributore automatico”.

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L e n o v i t à d i p r o d o t t o d e i m a r c h i Yo g a e D e r b y B l u e presentate al pubblico di Venditalia sono:

>>Yotea The Verde in lattina da 33 cl, che si aggiunge al The alla Pesca e al The al Limone, è un prodotto fresco e dissetante, in linea con i moderni trend di consumo e secondo tutti i nutrizionisti è un concentrato di sostanze preziose. A differenza di altri prodotti omologhi presenti sul mercato, Yotea The Verde è ottenuto da un infuso che ne conserva al meglio le molte proprietà benefiche, come la presenza di numerose sostanze antiossidanti.

>>Yoga AQ Giallo, l’Antiossidante Quotidiano, è la novità Yoga a base di un mix di vari frutti (mango, maracuja, pesca, mela, uva e arancia) ed estratti di the verde e bianco. Antiossidante, vitaminico (vitamine C, E e Betacarotene), è disponibile nel formato 250 ml in bottiglia di plastica e si affianca a Yoga AQ Viola, protagonista di un grande successo tra i consumatori.

>>Yoga Frullato 100% Frutta in bottiglia di plastica trasparente nel formato da 250 ml disponibile nei gusti Ananas Pera Banana e Fragola Mirtillo. Questo prodotto può trovare alloggio nei distributori automatici a refrigerazione normale perché il prodotto subisce una leggera pastorizzazione che lo stabilizza per 6 mesi preservando le caratteristiche organolettiche della frutta.

Le Novità Viste in Fiera/2° Parte> C o n s e r v e

>>Tre nuove referenze per la gamma Derby Blue: Pera & Limone, Pesca & Arancia, Frutta & Fibre, formulati per il target adulto dei clienti del vending, che si aggiungono ai già presenti ACE, Ananas e Arancia Rossa, tutti nel formato 250 ml. L’intera gamma viene proposta in seguito ad un restyling completo del pack e della grafica, divenuta bifronte.

I t a l i a

Dalla joint-venture con Noberasco, la novità della primavera 2010 per il vending:

>>Le prugne disidratate denocciolate, uno dei prodotti più amati dell’offerta Noberasco, diventano oggi la nuova referenza della linea Frut&Go, destinata alla distribuzione automatica che include Noci, Albicocche e Mix Esotico nel pratico formato monodose da 25 g. Le prugne denocciolate, ricche di fibre che stimolano il senso di sazietà, aiutano in modo naturale a mantenere la regolare funzione intestinale. Grazie all’assenza di sodio, le prugne sono indicate anche ai soggetti che devono seguire una dieta iposodica. Le prugne denocciolate Noberasco hanno una shelf life di 24 mesi.

Errata corrige da pubblicità Noberasco >L’azienda segnala a tutti gli operatori del vending che il numero corretto della Segreteria Commerciale è: >051/6228814

La linea di snack Zero 24, realizzata con Salumificio Fratelli Beretta, comprende:

>>salamini Crock in tre varianti: classici con schiacciatine, classici con taralli e piccanti con taralli

>>piadinette, mini piadina romagnola farcita con prosciutto cotto e formaggio o prosciutto crudo e formaggio

>>spuntini, affettati in pratiche monoporzioni

>>piatti freschi: pasta al forno farcita, piatti unici o contorni in porzioni da 300-400 grammi.

>>mini sandwiches, panini morbidi al latte farciti con salame Milano o prosciutto cotto

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Per Latteria Plac Grana Padano, infine, Conserve Italia distribuisce una gamma di snack al formaggio pensata per il vending e suddivisa in due differenti linee: >>la linea Sgranatelle, nuovi appetitosi cracker cotti al forno con il 40% di Grana Padano Dop, che forniscono la giusta carica energetica (70 kcal a confezione) e il corretto rapporto tra proteine e carboidrati. Ogni porzione contiene tre Sgranatelle. >>la linea DuexTe, snack a base di Grana Padano disponibili in due versioni: una composta da 20 grammi di Grana Padano Dop e tre croccanti sfoglie di grano; l’altra composta da 20 grammi di Provolone Valpadana Dop e tre sfoglie di grano fragranti.

L’apporto di carboidrati complessi e proteine ad alto valore biologico presenti nel prodotto sono sinonimo di energia a lento rilascio e di alta digeribilità.

Sali minerali, calcio, fosforo, vitamine e una bassa percentuale di grassi e colesterolo completano la ricetta, facendo degli snack DuexTe il break ideale per una dose di energia in 115 Kcal.

Gli snack Beretta Zero 24 e la Gamma Plac Grana Padano commercializzati da Conserve Italia sono prodotti adatti alla crescita dei più giovani in quanto rispondenti ai parametri stabiliti dai “Progetti Salute” attuati nel settore della distribuzione automatica e sostenuti dai Ministeri della Salute e della Pubblica Istruzione.

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Fiera

General Vending, Ricca di Novità per la Fiera del Vending L’ultima edizione di Venditalia si è conclusa con un bilancio più che positivo per General Vending Spa. La manifestazione fieristica milanese è stata l’occasione per presentare ufficialmente la nuova filiale di Roma e le novità delle gamma Luxury.

“Ottimi i risultati ottenuti durante Venditalia 2010. // Ha dichiarato Michele Amoruso, ICT manager, // Il vero grande successo di General Vending resta, però, il crescente riscontro dei prodotti Luxury presso il grande pubblico, testimoniato dalla

crescita delle battute di chi utilizza i prodotti della linea, a conferma che la strada della qualità è ancora vincente”.

Luxury, la gamma di solubili e caffè in grani che proprio in questi giorni si avvia a festeggiare il suo secondo compleanno, si è presentata all’appuntamento con tre nuovi prodotti: >>The Classic, una bevanda dal gradevole aroma di limone. >>Cioccolata senza grassi idrogenati, densa e corposa nel gusto ma “leggera” nella formulazione. >>Topping Premium, la prima di una serie di referenze studiate con l’intenzione di soddisfare i palati più esigenti. Il prodotto, che vanta una percentuale di latte dell’80%, grazie all’utilizzo di materie prime di primissima scelta è in grado di garantire un risultato in tazza eccellente e di dar vita ad un cappuccino o ad un caffè macchiato soffice e cremoso.

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V i n c e n z o

P i e r i n i

>>General Vending Deutschland, la filiale tedesca di General Vending Spa operativa dalla fine del 2007, di recente è stata protagonista di un riassetto del management con l’ingresso in scena di un nuovo responsabile della filiale. Vincenzo Pierini, 40 anni, vanta una profonda conoscenza del mercato tedesco e un trascorso come manager in società multinazionali. Suo compito è quello di sviluppare e consolidare, insieme ad uno staff competente, giovane e dinamico, il ruolo dell’azienda di Ascheim puntando sia sulla qualità dei prodotti, sia sul know-how ereditato della casa madre italiana.

>

>>La Fiera del Vending è stata inoltre la cornice scelta dalla società di Solbiate Olona in cui formalizzare l’avvenuta acquisizione di una quota societaria della Gelco Srl, con sede a Borgone Susa (TO), produttrice di solubili e di preparati per Pasticceria e Gelateria.

L’ingresso nella società è finalizzata ad un rafforzamento del ruolo di General Vending Spa nel canale vending e all’accelerazione del processo di crescita della linea Luxury.

L’operazione rientra nell’ambito di un piano di sviluppo della società di rivendita avviato nel 2008, prima con la creazione delle filiali estere, poi con la realizzazione di una linea completa di solubili a marchio e completatosi quest’anno con la creazione della filiale di Roma.

Gelco Srl è un’azienda che opera nel settore dei semilavorati dal 2000 e collaborerà con General Vending per sviluppare una sinergia in perfetta coerenza con una strategia che mira al presidio del canale.

Le Novità Viste in Fiera/2° Parte> G e n e r a l

V e n d i n g

Fiera

Huhtamaki, Vero Talento Huhtamaki ha partecipato all’esposizione internazionale dedicata alla distribuzione automatica presentando in anteprima Talento, novità 2010 dell’azienda.

Il bicchiere in plastica Talento, top di gamma per la DA, è stato il protagonista dello stand Huhtamaki, nel quale è stato presentato come una vera e propria installazione artistica, inserito nelle varianti di colore bianco e nero all’interno di una suggestiva cornice dal taglio classico.

Talento è un bicchiere di alta qualità, con un peso di 3,8 grammi e una forma innovativa e gradevole, diversa da quelle presenti sul mercato.

Il profilo stretto sul fondello e le pareti lisce ma svasate, che ricordano quelle delle tazzine in porcellana, sono il risultato di uno studio molto attento del design. Così concepite, le pareti rispettano inoltre i parametri ideali di forma e capacità che contribuiscono alla creazione della crema del caf-

fè, esaltandone l’aroma e il sapore.

Il passo d’impilaggio ridotto consente, a parità di pezzi per scatola, di utilizzare contenitori più piccoli e maneggevoli e permette sia al produttore che ai clienti di risparmiare sui costi di logistica e stoccaggio. Le pareti lisce e l’ampiezza dell’area stampabile permettono infine di personalizzare il bicchiere e d’inserire il logo del cliente in rilievo nella parte inferiore.

A completare la gamma Huhtamaki di prodotti per il vending, o l t r e a Ta l e n t o e a i b i c c h i e r i i n p l a s t i c a d i s p o n i b i l i i n v a r i formati, capacità e colori: >>bicchieri in cartoncino per la distribuzione automatica e manuale, disponibili in diversi formati e colori, facilmente personalizzabili. >>Cuppoccino, bicchiere in cartoncino a doppia parete, che mantiene il calore della bevanda all’interno senza che venga percepito all’esterno sulle mani proprio grazie al cuscino d’aria che si crea tra i due strati di cartoncino. L’effetto ondulato della superficie rende il bicchiere particolarmente piacevole al tatto. >>bicchieri BioWare per bevande calde e fredde, realizzati in cartoncino e patine naturali, biodegradabili e compostabili al 100%. >>bicchieri Glas in polistirolo e polipropilene per bevande fredde, disponibili in vari formati e personalizzabili fino a un massimo di quattro colori.

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Il mondo è fatto a scale.

SKIPPER è il saliscale che permette di scaricare sempre il peso a terra.

L’operatore non deve più tenere bilanciato il carico ad ogni gradino.

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Fiera

Ingenico: Carte di Credito e Soluzioni Contactless nel Vending Ingenico Italia ha presentato a Venditalia 2010 delle soluzioni di pagamento innovative per il settore vending e self-service, prodotti certificati dal sistema bancario, in grado di accettare tutti i tipi di carta (carte di credito, PagoBancomat, loyalty e contactless) che includono anche servizi di telemetria.

“Ingenico, specializzata nella progettazione e nello sviluppo di terminali e sistemi di pagamento elettronico e molto conosciuta nell’ambito dei pagamenti effettuati tramite POS, ha registrato molta curiosità da parte degli operatori del vending che hanno visitato la fiera: in soli quattro giorni abbiamo ottenuto quasi un centinaio di contatti utili, a

dimostrazione del fatto che la nostra prima partecipazione a Venditalia è stata un successo.” // ha dichiarato Claudio Carli, Marketing & Communication Director Ingenico Italia // “Particolare interesse è stato riservato ai dispositivi PANEL POS, che hanno piccole dimensioni e sono facilmente integrabili nei distributori oltre ad essere di semplice utilizzo per l’utente finale”.

Le novità presentate da Ingenico sono: >>dispositivo Ingenico i9500: la soluzione più adatta ai chioschi automatici per offrire la possibilità di pagare con carte di credito o PagoBancomat e non più solo con moneta, banconote o chiavette pre-caricate. >>moduli Ingenico CAD30: adatti al mondo vending grazie all’interfaccia MDB master e slave (tutti i più recenti distributori automatici hanno questo tipo di interfaccia per gestire la gettoniera), inoltre alla possibilità di connessione via GSM/GPRS ad un centro di controllo (sistema di allarme o raccolta dati mediante telemetria). >>nuovo sistema PayPDA (Payment Personal Digital Assistant) Ingenico iPA280, che integra in un unico dispositivo funzioni di PDA e caratteristiche di sicurezza necessarie per i pagamenti elettronici certificati.

Questo prodotto si propone come un efficace strumento di lavoro per la vendita “porta a porta” di cialde di caffè o di altri prodotti.

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Profilo studiato per esaltare l’aroma del caffè.

Design innovativo.

Passo d’impilaggio ridotto.

Possibilità di personalizzazione differenziate.

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Fiera

PePe ha partecipato a Venditalia forte delle sue originali novità di prodotto per il vending, proposte all’interno di uno stand dal forte impatto visivo, che conferma l’attenzione dell’azienda per la comunicazione attraverso l’immagine: pareti nere con piccole finestre hanno ospitato le confezioni colorate della linea di capsule Privilege, protagonista dell’offerta PePe e al contempo parte integrante dell’allestimento.

PePe: Originalità e Qualità al Servizio della DA “Ci siamo approcciati a Venditalia con la convin-

Ha dichiarato Antonella Belleggia, Amministra-

zione che il mercato del vending fosse pronto a

tore Unico PePe srl, che ha inoltre affermato:

credere nella qualità e non più solo nel prezzo. Il

“La nostra soddisfazione sta nel perseguire gli

nostro obiettivo era quello di presentare ufficial-

obiettivi e non tanto nel raggiungerli, perché quan-

mente l’azienda PePe e la gamma di prodotti per la

do siamo vicini alla meta il nostro sguardo si è già

DA della linea Privilege, a cui oggi si aggiungo-

posato su un nuovo traguardo a cui arrivare. Siamo

no due nuove bevande, sottolineando il fatto che

contenti dei risultati ottenuti grazie alla presenza

l’originalità e la qualità che caratterizzano il nostro

alla fiera, perché il pubblico ha accolto Pepanello

marchio sono la nostra ricchezza e che per il clien-

e i nuovi prodotti in capsula Drenix e Guaranà

te scegliere PePe può significare distinguersi”.

con l’attenzione e l’entusiasmo che meritano”.

25

Le novità che PePe ha proposto ai visitatori: >>la nuova bevanda Guaranà, che racchiude tutte le proprietà benefiche di questa pianta di origine sudamericana, nota come tonico e stimolante, utilizzata per vincere la stanchezza ma anche per ridurre l’appetito, come coadiuvante nelle diete ipocaloriche.

La bevanda Guaranà in capsule, per le sue particolari caratteristiche è l’ideale per una carica di adrenalina naturale. >>Drenix, bevanda al gusto di menta indicata per l’estate, dall’effetto drenante, che contiene estratti di sambuco, passiflora e bardana.

>>Pepanello, l’anello brevettato da PePe che unisce vending e Ho.re.ca.

Pepanello è infatti un adattatore che, integrato alla macchina da caffè, permette di erogare tutti i prodotti in capsula PePe anche al bar.

Un’idea innovativa e allo stesso tempo semplice realizzata da PePe, una soluzione pensata per chi, pur non avendo spazio per un erogatore dedicato, che comporta costi di assistenza e manutenzione, intende aumentare le occasioni di marginalità del proprio esercizio.

Le Novità Viste in Fiera/2° Parte> P e p e

Fiera

Tritech e PepsiCo Insieme per la Sostenibilità

A Venditalia 2010 l’azienda vicentina Tritech Division ha presentato la sua linea di raccoglitori di rifiuti per la distribuzione automatica e la partnership con PepsiCo, insieme alla quale intende promuovere il riciclo e la raccolta differenziata dei rifiuti nel vending.

“Per PepsiCo l’impegno a favore dell’ambiente è sempre stato un elemento prioritario nella politica aziendale // ha dichiarato Paolo Rizzo, Direttore Vendite Canale Ho.re.ca. PepsiCo //. La partnership con Tritech Division è scaturita dall’idea di poter supportare i nostri clienti nell’acquisto di macchine per la compattazione dei rifiuti, dando la possibilità d’incentivare la raccolta differenziata nel settore del vending. L’interesse dimostrato dai gestori durante la fiera è stato positivo, grazie al fatto che PepsiCo si propone, primo tra i brand di beverage, come marchio che si avvicina al mercato della distribuzione automatica con un progetto di sostegno ambientale”.Flavia De Rossi, Responsabile Commerciale Italia Tritech Division, ha aggiunto: “Il settore del vending ha risposto bene alla presentazione delle macchine, in quanto l’innovazione tecnologica ed ecologica di

queste soluzioni è sempre più richiesta dalle realtà aziendali che intendono completare la propria zona ristoro con un punto dedicato alla raccolta differenziata”. >>Il Progetto Ecologico presentato da Tritech Division e PepsiCo prevede che ai gestori che scelgono i prodotti della linea PepsiCo, venga data la possibilità di usufruire di condizioni particolarmente agevolate per l’installazione di una macchina Tritech Drink Slim 20 con logo Pepsi o Lipton per la compattazione automatica delle lattine in alluminio. Questa collaborazione incentiva il posizionamento delle macchine a fianco dei distributori automatici di bevande in lattine in alluminio, che possono essere riciclate infinite volte con un notevole risparmio di energia e contribuisce a sensibilizzare gli utenti verso uno smaltimento dei rifiuti rispettoso dell’ambiente.

Tr i t e c h h a i n o l t r e p r o p o s t o l e s u e n o v i t à d i p r o d o t t o per la distribuzione automatica: >>le Tritech Slim, macchine che permettono di ridurre il volume dei rifiuti, di risparmiare tempo e denaro e allo stesso tempo di effettuare una corretta raccolta differenziata.

Le Tritech Slim possono schiacciare e compattare automaticamente le bottiglie in PET da 0,5 l e le lattine in alluminio o triturare i bicchieri monouso in plastica. Sono facilmente posizionabili nei pressi dei distributori automatici di bevande calde o fredde e più in generale nelle aree di ristoro e garantiscono grande capacità con il minimo ingombro (ogni sacco di nylon all’interno può contenere fino a 400 lattine schiacciate).

Il design rende queste macchine alte e snelle adatte a qualsiasi ambiente, oltre che semplici da utilizzare: per smaltire i rifiuti correttamente, infatti, è sufficiente inserirli all’interno di un foro ben visibile. La grafica dei dispositivi Tritech Slim è completamente personalizzabile.

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Fiera

Dispensa Zaniboni: Prodotti all’Insegna della Praticità L’edizione del 2010 è stata per Dispensa Zaniboni la prima esperienza fieristica della manifestazione più importante della DA. La società parmense di produzione e distribuzione di prodotti snack-onthe-go ha colto al meglio questa occasione per presentare al numeroso pubblico del settore del vending le sue novità.

“Per quanto ci riguarda è stata la prima esperienza a

“Questo a dimostrazione di un settore, quello del ven-

Venditalia e quindi l’opportunità di entrare in contatto

ding, molto attivo e dinamico, che riconosce e inquadra

con un numero di operatori così ampio ha rappresen-

sempre meglio la propria utenza e le esigenze di una

tato una verifica molto importante sulla nostra offerta.

clientela sempre più diversificata.

La nostra opinione è quella di aver riscontrato un pub-

Abbiamo la sensazione che le nostre proposte abbiano

blico molto attento e curioso delle novità proposte, in

suscitato molto interesse, in modo particolare le novità

particolare all’offerta degli snack”. Hanno dichiarato i

recentemente introdotte nel mercato e che abbiamo

fratelli Zaniboni.

presentato in fiera”.

>>Frullà è la novità dell’estate distribuita da Dispense Zaniboni: un frullato 100% frutta, senza conservanti e zuccheri aggiunti, uno snack naturale e gustoso preparato utilizzando solo la parte nobile della frutta, che viene privata della buccia e dei semi. Frullà viene presentato in un packaging pratico e facile da utilizzare per chiunque. Il frullato prodotto da Natura Nuova è tascabile, richiudibile e originale per un “consumo in movimento”: a scuola, nei centri sportivi, all’aperto e al lavoro. La confezione è pratica da gestire, il prodotto si conserva a temperatura ambiente con shelf life di 12 mesi. Frullà è 100 grammi di frutta frullata, che equivale a una porzione di frutta, ad un prezzo corretto per il consumatore del canale vending. >>Bisnack è uno snack che racchiude insieme un salamino e un grissino in una confezione giovane e vivace, facile da scartare e da consumare al momento oppure comoda da tenere in tasca per essere consumato in un’altra occasione della giornata. È pratico da gestire perché ha una shelf life di 6 mesi e può essere conservato ad una temperatura non refrigerata (fino a 20°). Bisnack si posiziona fra lo snack semplice e il tramezzino e offre un’alternativa nel panorama degli spuntini salati.

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Fiera

“Quanto proteggi il tuo business?” è il claim adottato da 3M Purification e Nestlé Professional per annunciare la loro partnership agli operatori del vending. Da oggi, infatti, le due società collaborano per garantire la qualità e la salubrità dell’acqua all’interno delle macchine automatiche e, di conseguenza, delle bevande calde erogate, che contengono fino al 98% di acqua.

3M Purification e Nestlé Professional: Acqua Purificata e Ingredienti di Qualità per le Bevande Calde nella DA 3M Purification propone un nuovo approccio al mer-

“Abbiamo deciso di partecipare alla fiera puntando

cato del fuori casa con prodotti per la protezione delle

molto su questa importante collaborazione e ci rite-

macchine, per la riduzione dei consumi energetici, ma

niamo molto soddisfatti dell’interesse suscitato”, ha

anche per la sicurezza del consumatore e del business

dichiarato Monja Lombardi, Project Leader Food &

per gli addetti ai lavori, grazie al supporto di Nestlé

Beverage 3M Italia Spa, che ha aggiunto: “Ci sono

Professional, che vanta un’ampia gamma di prodotti

state molte richieste di prodotto e a chiusura della ma-

solubili per il vending.

nifestazione possiamo affermare che ci è servita per acquisire nuovi clienti”.

gua en estado Puro Tr e l e n o v i t à 3 M P u r i f i c a t i o n p e r i l v e n d i n g presentate in esclusiva a Venditalia:

>>cartuccia DWS-CN: con membrana in nylon brevettata con grado di filtrazione farmaceutico a 0,2 micron per riduzione di cisti (99.99%), batteri (99.99% di Escherichia coli), alghe e muffe, oltre a uno speciale carbone preattivato; tecnologia “carbon block” brevettata (con argento per inibizione batterica) che elimina sapore, colore, odore, tracce di metalli pesanti, composti organici volatili. Questa cartuccia è stata specificatamente studiata e realizzata da 3M per risolvere gravi problemi di purificazione delle acque in Cina e importata da 3M Italia come innovazione.

33

>>cartuccia AP2-G per erogatori di acqua è un’innovativa mini cartuccia da 4.000 litri di capacità. Il range 3M™ AP2-G è un nuovo sistema di miniaturizzazione e la tecnologia “carbon block” ha la metà del volume della gamma AP2 già esistente, ma garantisce uguali portata ed efficienza di filtrazione per contaminanti come cloro e sedimenti. La nuova gamma è stata progettata per garantire la migliore qualità di acqua erogata al minor costo possibile, sia per proteggere la macchina che l’ambiente.

La cartuccia AP2-G è una miniatura della precedente versione che mantiene le stesse potenzialità della vecchia linea, ma in un’ottica “green”, a basso impatto ambientale (meno plastica, costi di smaltimento inferiori, ecc.). >>cartuccia a resine Maxi da 6.000 litri di capacità per il controllo del calcare.

Maxi è stata lanciata a Venditalia e appartiene alla linea Scalegard Pro, cartucce per il controllo del calcare di ogni formato. Con la taglia da 6.000 litri Maxi è oggi la cartuccia anticalcare più grande della gamma.

o Puro ro

anto proteggi roteggi Le Novità Viste in Fiera/2° Parte> 3 M / N e s t l è

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Mentre celebra i suoi 50 anni, rheavendors group promuove l’arte europea con la mostra Rubens e i fiamminghi.

Rubens e i fiamminghi

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Sp ec

G a r u l l i A u g u s t o

All’inizio degli anni ‘60 il vending era pra-

g in d

Un Tributo ad Augusto Garulli per i Suoi 48 Anni di Vending

n

o

>

rs iale Pe

Augusto Garulli ha percorso con straordinaria professionalità e grandi doti umane quarantotto anni di storia del vending. Ha ricoperto le cariche istituzionali più importanti: la presidenza di Confida, dell’associazione europea EVA e dell’associazione mondiale WVA, diventando per lunghi anni la figura di riferimento del nostro settore. È stato inoltre uno dei manager più apprezzati di un’azienda (Zanussi - Necta - N&W) che ha anch’essa contribuito in modo determinante alla storia di successo del vending italiano. Augusto Garulli a luglio di quest’anno andrà meritatamente in pensione e D.A. Italia ha deciso di realizzare un’intervista che vuole essere un doveroso tributo al professionista e all’uomo.

ag

gi

del

Ve

n

nacque la distribuzione automatica in Zanussi.

ticamente inesistente. Come sei entrato in un settore che era ancora nella sua fase

Durante i tuoi primi anni in Zanussi che ruolo

pionieristica?

ricoprivi? Ho svolto per più di dieci anni il ruolo

Grazie a un amico d’infanzia, che è stato il più

di progettista. Nel ‘74 sono diventato respon-

giovane agente Zanussi Grandi Impianti e che,

sabile dell’ufficio, per poi passare nel ’78 alla

subito dopo il diploma, mi chiese di seguirlo a

neonata divisione marketing di prodotto.

Pordenone, dove avevano l’esigenza di assumere

Il vending in quegli anni era completamente

tecnici. In realtà, avevo già dei contatti con Pirelli

diverso da oggi. Cosa voleva dire progettare

e IBM e non avevo mai considerato l’idea di anda-

una macchina quando non avevate nessun

re a lavorare in Friuli. Però, oltre all’amicizia che

punto di riferimento? Voleva dire sbizzarrirsi.

mi legava a questa persona, rimasi affascinato

Sono stato assunto nel ’62 e già nel ’66 fui man-

dalla possibilità di diventare un progettista per

dato negli Stati Uniti per verificare i progressi

sviluppare i distributori automatici. Così accettai

e le idee di un paese all’avanguardia. In quegli

e il mio primo giorno di lavoro segnò l’inizio di

anni si parlava soprattutto di distributori di bot-

una collaborazione che dura ininterrottamente da

tiglie in vetro e sicuramente negli USA avevano

quarantotto anni.

maturato significative esperienze in quel campo.

Ho bellissimi ricordi di quel periodo, anche se gli

Presumo tu non avessi nessuna idea di che

operatori dei grandi gruppi americani sorridevano

cosa fosse realmente un distributore auto-

nel vederci lì a curiosare. Era comunque una

matico.

situazione simpatica, perché noi italiani abbiamo

A dire il vero, nel 1962 pochissimi avevano idea

sempre avuto la dote di farci voler bene e abbia-

di cosa fosse una vending machine. La Zanussi

mo costruito rapporti umani importanti che sono

Grandi Impianti produceva frigoriferi industriali e

durati nel tempo.

aveva una macchina con dimensioni simili a un distributore. C’era un committente che ne ordinava

Quando avete cominciato a progettare mac-

2-300 l’anno con la porta personalizzata. Un giorno

chine del caldo? Soprattutto, come avete

questo cliente fallì. Guido Zanussi, uno dei due

risolto la parte oggi gestita dall’elettronica?

fratelli, decise di provare a recuperare qualche

Ovviamente in quegli anni le macchine vending

credito e così andò a visitare l’azienda del cliente

avevano solo componenti elettromeccanici. La

in questione. Trovò i nostri frigoriferi trasformati in

progettazione del pannello di comando della mac-

strani distributori di prodotti. Allora Zanussi disse:

china delle bottiglie era relativamente semplice.

“I mobili li facciamo noi, i gruppi refrigeranti pure,

Quella della macchina del caldo era sicuramente

la lamiera è il nostro pane, perché non comincia-

più complicata. Ho cominciato a occuparmi del

mo anche noi a produrre distributori?”. Ecco come

caldo nel ’68-‘69, perché in quel periodo la Zanussi

41

Sp ec

fino al ’79, quando lanciammo il modello C700, la

gava solo caffè e caffè macchiato. La tecnologia

prima macchina ad avere un’elettronica cablata

di questa macchina era di tipo idraulico e la sua

all’interno.

manutenzione comportava difficoltose operazioni

o

n

d

in

g

rs iale Pe

di sincronizzazione dei vari movimenti ad opera di

ag

gi

del

n Ve

Come siete passati all’elettronica? Esisteva

tecnici particolarmente capaci e formati.

una certa titubanza sul suo impiego, in particolare

La tecnologia elettromeccanica invece offriva il

da parte dei gestori e dei loro tecnici. Abbiamo

vantaggio di un approccio logico, forse meno intu-

quindi cercato di introdurre gradualmente dei

itivo, ma più semplice ed efficiente. La naturale

moduli elettronici inseriti all’interno delle custodie

evoluzione fu l’elettronica cablata.

dei relè. Per cui, per i nostri clienti non cambiava nulla, ma così facendo, passo dopo passo,

La C700 è stata un successo commerciale? La

abbiamo introdotto l’elettronica, senza grandi

C700 è stata una macchina di successo e non solo

acquisì la IMD di Bergamo, che già aveva inizia-

sconvolgimenti.

commercialmente parlando.

to a sviluppare alcune idee e progetti in quella

Quando IMD/Zanussi entrò nel mercato del caldo,

direzione.

lo fece con una macchina multiselezione, che

Quando ti sei trasferito a Bergamo? Ho inizia-

Il cuore della macchina era un timer che, ruotan-

gestiva anche i prodotti solubili, usando la tecno-

to a lavorare a Pordenone, ma già nell’ottobre del

do, stabiliva i tempi del ciclo di erogazione. La

logia elettromeccanica. In quegli anni, il leader di

’68 ci siamo trasferiti a Bergamo, perché Zanussi

progettazione è continuata con questa tecnologia

mercato era Faema con il modello E61, che ero-

aveva acquisito IMD che, poco tempo dopo, ha

[

“Una volta nella vita voglio provare a non fare niente! Non mi è mai capitato…”

[

rilevato lo stabilimento in cui siamo oggi. Nel ’79 c’è stato un cambiamento di

dei nuovi prodotti. La funzione marketing fu però centralizzata a Conegliano

tutta la struttura con la nascita di Zanussi Professional, che comprendeva la

e perciò mi spostai ancora.

Grandi Impianti, il Vending e altri reparti del settore Casa.

Zanussi era un colosso industriale e il vending all’inizio evidentemenIn quegli anni Zanussi ha diversificato moltissimo le sue attività: per

te non contava molto. Qual era il rapporto tra la tua divisione vending

quale motivazione strategica? In realtà, in molti casi non si trattava di

e il resto dell’azienda? Bisogna considerare una cosa: c’era Zanussi e

motivazioni prettamente strategiche, perché a quel tempo Zanussi, pur di tene-

c’era Professional. All’interno di Zanussi probabilmente non ci conoscevano

re sotto controllo le tensioni sociali, acquisiva aziende in difficoltà, cercando

neppure. Questo ci dava comunque dei vantaggi, per cui potevamo muoverci

di rimetterle in sesto. Una politica quindi attenta alle dinamiche sociali,

liberamente, utilizzando le attrezzature e i servizi a disposizione, senza che

che ha preservato l’azienda da implicazioni di tipo estremista in periodi molto

nessuno sollevasse obiezioni. Invece, all’interno del Professional, ci conosce-

difficili. Ad un certo punto, si mise un po’ d’ordine e furono costituite le diver-

vamo un po’ tutti e collaboravamo tra noi, anche se avevamo l’etichetta dei

se divisioni. Nel Professional, il dottor Carlo Fiore, che era stato direttore

“figli poveri”. Erano gli inizi degli anni ’80 e fino all’ ’86 è stato un periodo

IBM in Giappone, cominciò ad approcciare il mercato in modo diverso, dando

davvero difficile.

grande importanza al marketing.

Come hai vissuto il passaggio in Electrolux e gli anni che hanno visto Perché hai deciso di cambiare funzione e passare al marketing di pro-

la produzione di macchine come Norby e Venezia? Zanussi nell’’84 è

dotto? In effetti, come mi diceva sempre Fiore, io mi occupavo già di quello,

stata acquisita da Electrolux. La prima cosa che ha fatto la nuova proprietà è

in quanto la Ricerca e Sviluppo aveva un ruolo determinante nella definizione

stata identificare le aree che non erano parte del core business e noi, purtrop-

42

po, eravamo una di queste. Si è quindi cercato di collocarci sul mercato, ma non ricevendo offerte ritenute soddisfacenti, si è deciso di provare a rilanciarci. Questo ha portato successivamente alla nascita di Zanussi Vending, guidata da Aldo Ortolan. Io sono quindi rientrato a Bergamo a capo del marketing di prodotto.

In quel momento il grosso concorrente era Rhea Vendors e noi dovevamo trovare dei nuovi strumenti per competere con loro. Abbiamo lanciato una serie di progetti, tra cui Norby molto innovativo e complesso, con componentistica di nuova concezione e, probabilmente, troppo all’avanguardia per quegli anni. ll periodo successivo al Norby ha coinciso con una crisi economica europea (’91-’93) e con un conseguente calo della domanda nel settore del vending, anche a causa del ricorso da parte dei gestori alla revisione dei distributori esistenti. A quel punto era necessario sopravvivere e abbiamo avuto l’idea di realizzare una macchina che costasse come una revisione. Anche se all’inizio c’erano dei dubbi su questa nuova linea progettuale, siamo andati avanti accettando il rischio. Nel giugno ’94 è iniziata la produzione del Venezia che ha contribuito a cambiare le sorti dell’azienda, dando il via ad un periodo di sviluppo grazie all’apprezzamento del mercato, che ha fatto sì che il distributore Venezia diventasse presto il nuovo riferimento anche per i nostri concorrenti.

Come siete diventati in pochi anni leader di mercato? In quegli anni l’equilibrio del mercato, che aveva consentito lo sviluppo del vending in generale, era basato su rapporti di fedeltà tra fabbricanti e gestori, creando così una situazione di stallo. Mancavano quindi i presupposti per uno sviluppo ulteriore. Si è poi intrapresa una politica di rottura: all’inizio è stato molto difficile, però, in un mercato con meno vincoli e con la svolta tecnologica del Venezia, si sono creati i presupposti per una nostra forte crescita.

Quando è iniziata la tua esperienza in Confida? Noi fabbricanti eravamo associati all’ANIE e siamo confluiti in Confida nel ‘94-’95.

La prima attività che ho svolto in Confida è stata la presiedenza della Commissione Tecnica, carica che ho ricoperto fino a marzo 2010.

Te l’aspettavi di diventare un giorno presidente dell’Associazione? Sono diventato presidente pro tempore quando l’allora presidente

Gastaldi si è dimesso, carica confermata dalla successiva Assemblea Generale.

Quanto è difficile per un uomo profondamente legato alla sua azienda, lavorare per l’Associazione? Devo dire che nella vita mi sono sempre messo in discussione. Questo mi ha aiutato, una volta diventato Presidente Confida, a tener presente ogni giorno il fatto di dover essere al di sopra delle parti. Non è stato semplice, però penso di esserci riuscito. Gli attestati di stima ricevuti dai membri di Confida, EVA ed EVMMA ne sono, secondo me, la prova. Probabilmente ho lavorato bene e nell’interesse di tutti.

Sei anche diventato presidente dell’associazione europea (EVA) e di quella mondiale del vending (WVA). Come sei riuscito a gestire il doppio ruolo? Non bisogna dimenticare che all’interno di ogni associazione esiste un comitato esecutivo, che determina le linee guida. Uno dei miei compiti più importanti era quello di proporre strategie e politiche adeguate sia alle situazioni contingenti sia a quelle di sviluppo. Questo mi ha consentito di avere una visione a 360° e di conseguenza mi ha permesso di proporre strategie e politiche adeguate a ciascuna realtà. N&W, consapevole dell’importanza del mondo associativo per lo sviluppo del vending, mi ha sempre concesso di dedicare a queste realtà il tempo necessario. C’è stato un momento in cui ero contemporaneamente presidente di Confida, EVA e WVA e rappresentante N&W in EVMMA, e quindi lavoravo per le associazioni quasi a tempo pieno.

ne in questi quarantotto anni e quale il più grande rimpianto? Non ho rimpianti e devo ammettere che tutte le volte che la giacchetta mi stava un po’ stretta, in azienda mi hanno sempre affidato nuove responsabilità. Non ho mai sofferto, non ho mai cercato altrove, non ne avevo la necessità. Per quanto riguarda i rimpianti, potrei dire che sono nel vending dal ’62 e non ho mai aperto unacompagnia di gestione!

Le soddisfazioni sono state moltissime. Citerei sicuramente il riconoscimento che ho ricevuto quando sono stato eletto presidente di Confida e inoltre l’apposizione del mio nome su numerosi brevetti, cosa che ha soddisfatto la mia anima tecnica.

Sei riuscito a conciliare una vita professionale così intensa con quella personale?

Ho una moglie che ha saputo capire che le cose andavano fatte in un certo modo e che non mi ha fatto problemi quando viaggiavo anche la domenica. Questo mi è stato di grandissimo aiuto. Lei ha seguito i figli a scuola, io sono intervenuto solo quando frequentavano l’università, ma adesso sto recuperando con i miei nipoti.

Il primo settembre 2010 cosa farà Augusto Garulli? Una volta nella vita voglio provare a non fare niente! Non mi è mai capitato.

Un tempo il lavoro veniva sempre prima di tutto, mentre oggi sembra avere un peso meno rilevante. Come vedi le nuove generazioni? I giovani hanno una scala delle responsabilità diversa da quella della nostra generazione: ricordo che se non riuscivo a risolvere un problema, mi lambiccavo il cervello giorno e notte, mentre oggi mi sembra che non sia più così. Noi eravamo fatti in questo modo, perché venivamo da un mondo di necessità. Adesso tutto è cambiato, però vedo nei giovani una capacità di affrontare i problemi, di inserirsi all’interno dell’azienda con una facilità che noi non avevamo. Eravamo più portati a lavorare da soli, mentre oggi i giovani lavorano volentieri in gruppo e questo può portare a dei vantaggi incredibili.

Qual è stata la tua più grande soddisfazio-

Speciale Personaggi del Vending > A u g u s t o

G a r u l l i

FIESTA comunicazione

Un caffè solo tuo Il tuo marchio su un prodotto di qualità Grillo Pods Serivices è caffè in cialde e capsule e prodotti liofilizzati in capsule compatibili con le principali aziende di macchine di caffè. Una manodopera altamente qualificata per una consulenza ad hoc sulla qualità del Tuo caffè, per un prodotto confezionato

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In questi 33 anni qual è stato il momento più bello e quale quello più difficile? I più difficili sono i momenti legati alle imposizioni di alcuni dirigenti verso i dipendenti.

I momenti positivi sono molti: mi occupo del mercato Italia e l’acquisizione di nuovi clienti è sempre una grande soddisfazione; inoltre, seguire lo sviluppo dei prodotti e vedere i grandi gruppi nazionali che li utilizzano è sempre gratificante. Infine, i rapporti umani che ho instaurato con i collaboratori in questi anni sono una delle mie più grandi vittorie.

G i r o l a m o

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Quando è iniziato il tuo rapporto di lavoro con Coges? Il 1° aprile 1977. Appena preso il diploma di elettrotecnico ho iniziato a lavorare in azienda e sono fiero di poter dire che sono stato il primo dipendente assunto da Coges, ho la matricola numero 1.

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rs iale Pe

Il 1° maggio 2010, presso la Scuola Grande di San Giovanni Evangelista a Venezia, alla presenza del Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta e di altre autorità della Regione Veneto, Girolamo Dal Ben, Domestic Sales Manager di Coges, è stato insignito della prestigiosa Stella al Merito del Lavoro e del titolo di Maestro del Lavoro.

L’onorificenza viene conferita con Decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministero del Lavoro a coloro che abbiano compiuto 50 anni e che abbiano prestato attività lavorativa per almeno 25 anni, distinguendosi per merito, impegno e condotta morale.

Dal Ben, 51 anni di età e 33 di lavoro come dipendente Coges, ha raccontato alla redazione di D.A Italia impressioni ed emozioni provate nel ricevere questo importante riconoscimento, ripercorrendo brevemente la sua storia in azienda.

Girolamo Dal Ben, Maestro del Lavoro e Orgoglio di Coges

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C’è un progetto al quale ti senti particolarmente legato? Per citarne uno, la prima chiavetta Coges, che ho disegnato personalmente.

Quali sono state le tue emozioni prima e durante la premiazione? Sono riaffiorati i ricordi, ho pensato a tutti gli insegnamenti dei miei genitori, entrambi operai qui a Schio. I valori morali che mi hanno trasmesso sono quelli che ho messo in pratica in questi anni di lavoro.

Cosa ha significato per te ricevere la Stella al Merito del Lavoro? È il simbolo del riconoscimento dei miei valori di vita.

Cosa c’è nel suo futuro? Il Ministro Brunetta, consegnandomi l’onorificenza, ha detto: “Questo non deve essere un punto di arrivo, ma un punto di partenza”. Ho recepito il messaggio.

B e n

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Speciale Tecnica & Innovazione

Technical Service Lavazza La Direzione Macchine Lavazza è stata protagonista dello Speciale Tecnica &Innovazione pubblicato nel numero di aprile di D.A. Italia. Proseguiamo ora con il nostro approfondimento analizzando la divisione Technical Service Lavazza, facente parte della Direzione Macchine.

D.A. Italia ha intervistato Franco Vitare, Responsabile TS Lavazza, che ha illustrato le funzioni operative della sua divisione.

Il Technical Service Lavazza si occupa del mondo dei sistemi in capsula in Italia e all’estero.

48

All’estero Lavazza si affida a referenti presso le proprie consociate, per una questione linguistica e per un efficace presidio delle aree.

La casa madre mantiene compiti di coordinamento organizzativo, raccolta ed analisi dei dati tecnici relativi alle macchine e feedback sugli aspetti funzionali, monitoraggio dei livelli di servizio offerti dalle varie reti di assistenza e progettazione e sviluppo della manualistica tecnica.

Tutto questo inserito in un contesto di miglioramento continuo dei processi e dei servizi erogati a supporto dei clienti.

>

F r a n c o

V i t a r e

Intervista con Franco Vitare

Come nasce il Technical Service Lavazza e quali sono le sue funzioni? Il Technical Service nasce come “strumento” di supporto tecnico ai Business, per rispondere a tutte le necessità che in generale i prodotti tecnologici e in particolare un sistema come quello a capsule richiedono. Abbiamo iniziato con il sistema a capsule Espresso Point per la DA, i nostri clienti erano principalmente operatori del mercato Italia e a loro si aggiungevano alcuni storici importatori internazionali.

Oggi ci troviamo di fronte a diverse tipologie di sistemi e di mercati, quindi ad una maggior complessità in termini di tipologia di servizio da erogare: Lavazza è presente nell’away from home, sia nel vending che nel food service. Tutto ciò ha richiesto una notevole flessibilità nell’organizzazione e nello sviluppo formativo, infatti si è reso necessario acquisire delle specializzazioni non soltanto dal punto di vista tecnico, ma anche della conoscenza delle dinamiche dei mercati in cui si va ad agire. Grazie alla capacità del team di adeguarsi sempre alle nuove sfide si è costruito un gruppo con un importante bagaglio di esperienza e con una forte propensione al servizio.

Il cliente è una figura centrale per il Technical Service o siete più orientati sulla parte tecnica? L’aspetto tecnico è l’oggetto del rapporto. Il Technical Service chiude la pratica nel momento in cui il cliente ha risolto ogni inconveniente tecnico. È quindi centrale il servizio, inteso come aiuto completo che possiamo offrire nel post vendita ai nostri interlocutori. Nel tempo si è dato spazio allo sviluppo degli strumenti di supporto tecnico e, in egual misura, all’incremento dei momenti d’incontro e di scambio d’informazioni al fine di far crescere il rapporto fra i tecnici, per creare una forza coesa che sia in grado di mantenere in efficienza le macchine per ottenere sempre il miglior risultato in tazza.

Le dinamiche che si creano tra il TS e gli utenti del servizio sono molto legate all’approccio dei tecnici nelle modalità di risposta. Il problema tecnico ha un vettore fondamentale che è il rapporto umano, per questo è importante il referente tecnico, che permette di trasmettere le informazioni in maniera più efficace.

La procedura è il percorso che normalmente si deve compiere, la velocità o l’elasticità nel movimento vengono poi dati dalle persone e dalla capacità di andare oltre. In gergo si parla di risoluzione o trattamento del problema. La risoluzione è lavorare alle radici e fare in modo che quel problema non si presenti più, che non si creino più le stesse condizioni di criticità e che le risposte arrivino in tempi sempre più rapidi.

Chi è il vostro cliente? La cosa che noi abbiamo ben chiara è che la nostra attività è al servizio cliente, cioè di colui che utilizza i nostri prodotti e beve il nostro caffè.

Lavoriamo in un’ottica di partnership e di collaborazione nel mondo della DA, in cui l’assistenza verso il cliente è approntata dalle società di gestione. Insieme ai gestori cresciamo e miglioriamo il servizio offerto attraverso strumenti innovativi e nuove forme di assistenza post vendita.

Il nostro obiettivo è quello di creare una cultura del servizio, un servizio che rispetti gli standard qualitativi di Lavazza, che mira a diventare leader nell’ambito dell’assistenza così come nel mondo del caffè.

Qual è il vostro ideale di servizio? Il nostro ideale di servizio è il risultato di un connubio tra tecnologia e rapporto diretto. È infatti fondamentale per noi sfruttare le opportunità derivanti da tutte le tecnologie attuali. Siamo stati ad esempio tra i primi a utilizzare Skype per scopi professionali, affidando ad ogni tecnico un indirizzo che gli permetta di interagire con i clienti, anche i più lontani, per seguire e supportare personalmente le operazioni più complesse.

L’utilizzo di nuovi canali di comunicazione integra il rapporto personale diretto, quindi noi continuiamo a supportare i clienti con visite periodiche e con la formazione, organizzata direttamente da Lavazza o grazie alle rivendite. Inoltre ogni azienda ha all’interno del proprio staff un referente tecnico che può avvalersi dell’esperienza di un omologo del Technical Service Lavazza. Ciò non toglie che quando c’è un problema chiunque può rispondere, indipendentemente dal mercato, dagli aspetti geografici e dai rapporti instaurati.

49

Che ruolo riveste la formazione per rendere più semplice il rapporto

Un secondo livello parte dal presupposto che l’obiettivo centrale è raggiungere

del cliente con il Technical Service? La formazione è l’elemento chiave

al meglio il cliente che beve il nostro caffè e in quest’ottica chi opera attorno

per far crescere il mercato, aumenta la confidenza col prodotto e ciò è essen-

a questo processo è in realtà un partner di Lavazza, che supportiamo in ambito

ziale anche nell’approccio alla riparazione, perché crea un personale preparato.

organizzativo attraverso lo sviluppo gestionale dell’assistenza tecnica (l’intero

Al momento la formazione avviene in aula e a Venditalia abbiamo presentato

post vendita, dalle riparazioni al magazzino ricambi), accessibile anche a realtà

il nostro programma di formazione on line, che crediamo sarà sempre più im-

più piccole e attraverso delle linee guida, dei suggerimenti per come organiz-

portante in futuro. Sarà possibile prenotarsi per partecipare al corso on line,

zare la struttura tecnica. È importante offrire la competenza personalizzata per

organizzato a moduli, al termine del quale si otterrà un certificato attestante la

ogni singolo cliente.

frequenza. Rispondendo correttamente al questionario si conseguirà una certi-

La passione per questo lavoro ci porta a prendere esempio in gran parte dalla

ficazione Lavazza di abilitazione alle attività.

nostra esperienza, ma anche dal meglio che ci circonda in tutti i campi per mettere poi gli strumenti a disposizione di tutti.

Il servizio post-vendita è un elemento imprescindibile del servizio:

Dal 2009 tutte le nostre attività di progettazione della formazione e dei servizi

come lo concepite? Solitamente il post-vendita nella DA si limita a met-

e di controllo delle reti di assistenza sono state certificate con gli standard di

tere il cliente nelle condizioni di riparare o gestire al meglio la macchina e il

ISO9001:2008.

produttore ha come obiettivo principale l’attenzione al prodotto. Nel caso dei sistemi a capsule questi concetti sono spinti al massimo, noi però vorremmo

Siete riusciti a trovare il corretto equilibrio tra formalizzazione del-

andare oltre con una nuova idea di servizio, nel senso che ci sentiamo partner

le procedure e flessibilità dell’operatività? La nostra organizzazione è

dei gestori e delle rivendite e non pensiamo che macchina e capsula, sep-

cambiata molto velocemente in questi anni, ma da sempre il nostro obiettivo

pur fondamentali, possano essere l’oggetto di tutto il nostro servizio, ma che

principale è l’attenzione al cliente, che è la nostra linfa vitale. Abbiamo sentito

debbano essere compresi anche altri importanti aspetti. Ad esempio abbiamo

l’esigenza di certificarci, di formalizzare le nostre procedure, ma senza mai

deciso di compiere un ulteriore passo e ci siamo rivolti ad un fornitore di pro-

perdere di vista il consumatore finale, a cui dobbiamo dare risposte in tempo

grammi gestionali che vanta una lunga esperienza nel vending per ottenere

reale. Il processo di certificazione ovviamente impone delle regole, ma in con-

un software semplice che potesse essere implementato in un qualsiasi pro-

siderazione della centralità riservata al cliente abbiamo cercato di mantenere

gramma aziendale per aiutare i gestori a monitorare e raccogliere i dati relativi

le necessarie flessibilità interne.

all’assistenza tecnica. Così cerchiamo di dare un supporto anche organizzativo

La certificazione ci ha permesso di razionalizzare una serie di flussi, parte dei

a chi lo ritiene utile.

quali sono stati informatizzati per permettere la flessibilità all’interno delle dinamiche di lavoro e di non perdere elementi importanti nel processo di ri-

Questo software è già sul mercato? Il programma è stato presenta-

soluzione di una criticità. Ci ha inoltre permesso di razionalizzare il concetto

to in occasione di Venditalia e ha richiesto un lungo periodo di realizzazio-

di miglioramento continuo che è il messaggio centrale della certificazione.

ne. Dopo aver sviluppato il sistema apportando le nostre competenze, abbiamo pensato di proporre questo pacchetto a bassissimo costo, per

Quanto è stata importante l’informatizzazione di molte procedure?

venire incontro alle esigenze di tutti. I clienti potranno acquistarlo diretta-

La procedura e l’informatizzazione dei processi hanno lo scopo di supportare

mente dalla società che lo produce, Lavazza si limiterà ad offrire e presen-

la nostra attività, soprattutto nel campo dell’assistenza tecnica. La sensibilità

tare il servizio. Ciò che più ci preme è che anche la piccola gestione abbia

del tecnico nel capire l’effettiva gravità di un problema è fondamentale. Que-

la possibilità di organizzarsi e di avere uno strumento professionale per

sto naturalmente non è dato dall’aspetto “procedurale” o “informatico”, ma

gestire l’assistenza. Naturalmente si tratta di un pacchetto modulare,

l’informatizzazione può senz’altro coadiuvare il lavoro del tecnico. Riteniamo

che può essere ampliato in seguito in base alle esigenze legate alla crescita

fondamentale sviluppare e sfruttare al massimo tutte le tecnologie a disposi-

dell’azienda. Noi cerchiamo di dare degli strumenti operativi.

zione, senza però dimenticare che per crescere professionalmente il rapporto umano resta imprescindibile.

Quanto è importante diffondere una corretta “cultura” sull’assistenza

Nelle gare di sci vengono tracciate in pista le linee blu parallele dentro le quali

tecnica? È fondamentale. Vorremmo arrivare a trasmettere conoscenza anche

lo sciatore deve tracciare il suo percorso per arrivare al meglio al traguardo:

sui concetti di reporting e di analisi dei costi, perché la dimensione dell’assi-

allo stesso modo le nostre procedure indicano il tragitto migliore per raggiun-

stenza tecnica, molto spesso viene poco considerata e vissuta come un male

gere l’obiettivo senza imporre rigide limitazioni.

necessario. Vorremmo invece dimostrare che si tratta di un’area in cui si possono cogliere molte opportunità nel rapporto con il cliente e dal punto di vista

Cosa sono i “qualification book”? Con l’occasione della certificazione ab-

della gestione dei costi. Un esempio è la possibilità di risparmio e ottimizzazio-

biamo anche prodotto i qualification book, che servono a classificare le ca-

ne che viene dalla manutenzione preventiva, ora poco utilizzata, e dall’informa-

ratteristiche dei nostri partner in ambito di service e a sviluppare una serie

tizzazione dei flussi di dati.

strumenti che mettiamo a disposizione dei nostri clienti per un percorso di professionalizzazione e di organizzazione del lavoro.

Attraverso quali attività e servizi esercitate il rapporto con i clienti?

Abbiamo creato un programma per la gestione dei contatti con i clienti, delle

Lavazza si muove su due piani: uno di base, la formazione tecnica, che offre

segnalazioni, dei feedback che ci arrivano sulle criticità delle macchine per

corsi in sede a Torino e presso i clienti (gestori e rivenditori), l’e-learning, la

offrire una risposta tempestiva.

progettazione manualistica tecnica e il supporto tecnico con tutti gli strumenti

Il primo passo significativo è stato sicuramente quello di sviluppare un’adegua-

che la tecnologia mette a disposizione (internet, telefono, cellulare, fax, Skype).

ta manualistica, ora interattiva e quindi molto più dinamica e fruibile, semplice,

Speciale Tecnica & Innovazione> T e c h n i c a l

S e r v i c e

L a v a z z a

sempre aggiornata. Detto questo stiamo cercando

Il progetto va sicuramente verso il mercato globa-

immagini chiare che evidenzino il procedimento

di andare oltre e abbiamo pensato al qualification

le inteso come tipologia di mercato e anche come

passo passo rendendolo di immediata e semplice

book, uno strumento che nasce dalla volontà di

gerarchia (es. rivendita, cliente, centro assistenza

comprensione. Ad esempio il circuito idraulico è

unire l’esperienza dei partner e il nostro know how.

etc.).

rappresentato con l’animazione dell’oggetto e non del simbolo del circuito, perché questo potrebbe

È una raccolta d’informazioni tecniche e organizzative, di linee guida che possono essere utili a gran

Il sito svolge un ruolo importante per il ser-

essere più complicato.

parte dei nostri clienti. Abbiamo inserito il quali-

vizio di assistenza tecnica? È un altro tassello

Durante Venditalia abbiamo presentato la possi-

fication book nel processo di certificazione della

fondamentale del nostro servizio di assistenza.

bilità di effettuare il download del catalogo delle

Direzione Macchine, proprio perché non si tratta di

Nel sito si possono trovare manuali d’installazio-

immagini o del manuale tecnico: la particolarità di

un elemento marginale della nostra attività.

ne, come quelli che normalmente vengono dati

questi documenti è che si compongono al momen-

all’interno delle confezioni del prodotto; manuali

to della richiesta, e perciò sono sempre aggiornati.

Il sito del Technical Service è estremamente

di manutenzione per i tecnici; certificazioni; comu-

completo. È un progetto nato per il mercato

nicazioni puntuali su tematiche tecniche.

Chi si occupa della web communication nel

italiano o per quello globale? Il sito, per essere

Inoltre abbiamo aperto da poco un’area che si

Technical Service Lavazza? La comunicazione

accessibile a più persone possibile, viene tradot-

chiama quick guide, in cui vorremmo pubblicare

attraverso il nostro sito riveste un ruolo così impor-

to in sei diverse lingue, destinate ad aumentare

mini guide (un paio di pagine al massimo) riguar-

tante da avere una figura dedicata, specializzata

perché crescono i mercati in cui siamo presenti e

danti l’utilizzo o la manutenzione delle macchine e

in comunicazione e formazione che, supportata dai

riteniamo indispensabile arrivare a tutti gli opera-

dei componenti. Questo aspetto è nuovissimo, lo

tecnici per i contenuti, si occupa di questa impor-

tori locali.

stiamo ancora implementando, ma ci muoviamo

tante area.

Ogni settimana viene inviata via mail agli iscritti

ascoltando le necessità dei clienti, osservando

Il suo incarico specifico è di coordinare e seguire

al sito la nostra newsletter che contiene un link di

quello che accade nel mondo che ci circonda, cer-

tutto quello che riguarda la comunicazione tecnica,

rimando alle ultime pubblicazioni. Chi è interessa-

cando sempre d’imparare e di offrire un servizio

quindi la stesura e la pubblicazione dei manuali,

to scarica i contenuti e può approfondire gli argo-

utile al nostro settore.

delle Notizie Tecniche, lo sviluppo del sito web e

menti che sono di suo interesse e in questo modo

Siamo sempre stati molto attenti alle persone, e

la formazione a distanza.

ogni settimana ricordiamo ai nostri clienti che c’è

per raggiungere tutti abbiamo deciso che il sito

un sito e che viene costantemente aggiornato.

avrebbe dovuto avere un linguaggio basico, con

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Kimbo

Il

M

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Tor

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“Coffee hour” con Kimbo Cafè do Brasil, nasce a Napoli nel 1963 da una piccola torrefazione e in soli quindici anni, grazie ai marchi Caffè Kimbo e Caffè Kosè, arriva ad essere leader del mercato campano, fino a conquistare nel 1994 la seconda posizione nel mercato del caffè confezionato in Italia e a diffondersi in oltre 40 paesi.

Le miscele Kimbo sono il risultato di una lavorazione che rispetta i più elevati standard qualitativi; processi produttivi tecnologicamente all’avanguardia e sofisticati sistemi di controllo di tutte le fasi di lavorazione permettono di ottenere 52

una qualità costante del prodotto.

Comunicazione, ricerca, innovazione, attenzione alle evoluzioni delle abitudini di consumo, rispetto per la tradizione napoletana del caffè sono gli ingredienti del successo del brand.

Presente nei canali tradizionali, Kimbo oggi si propone come nuovo attore del mercato della DA e ha scelto il palcoscenico di Venditalia 2010 per presentare al pubblico la sua offerta per l’OCS e per il vending, con l’obiettivo di distribuire l’espresso napoletano in ogni luogo e in ogni occasione.

Un’Azienda Napoletana Guidata dall’Esperienza Intervista con Raffaele Mazzuoccolo Quali sono le prime impressioni riguardo al nuovo incarico? Cafè do Brasil ha preso una decisione storica affidando per la prima volta il coordinamento dell’azienda ad un manager esterno, che viene dal mondo del caffè e che incarna la volontà della società di confrontarsi con un mercato tra i più difficili.

Quali sono gli obiettivi di Cafè do Brasil?

L’azienda è tradizionalmente legata al caffè per la moka, che rappresenta ancora adesso il core business della società. È iniziata un paio di anni fa una rivisitazione dell’azienda sia in termini d’immagine che di canali di vendita percorribili.

>

R a f f a e l e

M a z z u o c c o l o

Alla vigilia di Venditalia, Cafè do Brasil S.p.A. ha nominato presidente del Consiglio di Amministrazione l’ingegner Raffaele Mazzuoccolo, manager di comprovata esperienza a cui è stata affidata una posizione di coordinamento di tutti i reparti aziendali.

Durante la fiera, D.A. Italia ha incontrato e intervistato il neo Presidente dell’azienda napoletana.

53

Abbiamo rivisto la brand identity, considerato la

retail dove abbiamo introdotto il monoporzionato

concezione che il consumatore ha di Kimbo e que-

(capsula e cialda) seguendo il modello del sistema

sto ha portato a ridefinire completamente il posi-

aperto. Una strategia che rafforza la presenza di

zionamento e la comunicazione.

Kimbo in uno dei segmenti più vivaci del mercato.

Abbiamo operato un restyling del marchio, realizzando una nuova campagna pubblicitaria basata

Come vi ponete rispetto ai competitor che si

su Coffee Hour che esprime un concetto di novi-

spartiscono il mercato delle capsule? Occor-

tà, maggiormente legato alle nuove generazioni e

re tener presente che ci sono competitor entrati

declinabile su tutti segmenti di mercato e in tutti i

nel mercato delle capsule già da diversi anni e

paesi. Tutto ciò in coerenza con l’esigenza di mo-

che investono cifre importanti per sostenere ogni

dernizzare il brand e renderlo più appetibile ad un

singolo prodotto. Kimbo ha lanciato le Capsule

consumatore più internazionale, più variegato e

Kimbo Espresso alla fine del 2008, pertanto oggi

complesso.

l’azienda sta facendo il suo percorso puntando su

La volontà dell’azienda di essere presente in tutti

una politica di investimenti attenti e misurati.

i segmenti di mercato ha portato ad un consolidamento anche nel canale Bar - per il quale abbiamo definito due linee con due identità precise - Kimbo Espresso Bar e Kimbo Espresso Elite rivolte a precisi e distinti segmenti di clientela.

Siamo entrati nel canale del vending e dell’OCS con una linea di prodotti dedicati e di qualità eccellente, con l’obiettivo di permettere ai propri consumatori di degustare “l’espresso Kimbo” anche in luoghi e momenti di consumo non tradizionali.

Il focus dell’azienda rimane l’espresso, a cui Kimbo ha dedicato una linea di miscele premium per il

Il Mercato del Vending Torrefattori/Kimbo > R a f f a e l e

M a z z u o c c o l o

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E v a n g e l i s t a G e r a r d o

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Accanto a Raffaele Mazzuoccolo, alla guida dell’OCS e del canale vending di Cafè do Brasil c’è Gerardo Evangelista, giovane manager con tanta voglia di affrontare le nuove sfide di un canale in cui crede molto.

La nostra redazione ha conosciuto il responsabile vendite OCS e vending di Cafè do Brasil e riporta di seguito la sua intervista.

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Energia e Dinamicità nei Canali Vending e OCS di Kimbo

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Intervista con Gerardo Evangelista Da quanto tempo ti occupi di caffè? Pratica-

l’arrivo di Raffaele Mazzuoccolo in qualità di nuovo

mente da sempre.

Presidente abbiamo ripreso a sviluppare progetti

Ho iniziato a vent’anni occupandomi di export, ho

innovativi dal punto di vista tecnico e produttivo,

lavorato nell’ufficio esportazioni per circa quattro

che con orgoglio presentiamo in occasione di Ven-

anni, concentrandomi sui mercati di maggior inte-

ditalia.

resse per l’azienda e tutt’oggi fondamentali: Ame-

Abbiamo toccato con mano le possibilità e le po-

rica, Canada, Francia e Australia. Dopo questa

tenzialità di questo settore, che personalmente

esperienza sono passato all’Ho.Re.Ca. e ho gesti-

mi ha sempre attratto, e nel mese di settembre

to il coordinamento della forza vendita e delle

del 2009 è partito il progetto commerciale di

questioni contrattuali fino ai primi mesi del 2009

Kimbo per OCS e Vending. Per la nostra azienda,

quando abbiamo iniziato a definire le linee guida

da sempre focalizzata sul retail tradizionale e del-

del progetto OCS – Vending.

le sue logiche, vending e OCS rappresentano una grossa novità; rispetto al caffè tradizionale, semi-

Kimbo è un marchio molto noto nei canali

lavorato che viene dosato e trasformato in moka

tradizionali: come è maturata la decisione di

o affidato alla professionalità dell’operatore del

entrare nel vending? Tra il 1992 e il 2001 l’azien-

bar, in questo mercato il prodotto è standardizza-

da è stata presente nel mercato del vending, ma

to. La capsula è un monoporzionato pre-macinato,

le strategie aziendali furono concentrate su altri

ha una dose di caffè precisa, questo per essere di

segmenti. Negli ultimi anni abbiamo maturato la

maggiore facilità e velocità di utilizzo; la macchina

decisione di riavvicinarci al canale con l’obietti-

deve poi lavorare secondo precisi parametri tecnici

vo di rendere completa la nostra offerta e con

al fine di estrarre al meglio il prodotto.

55

Come state conciliando la tradizione di Kim-

Questo serve a garantire la qualità del vostro

Con che prodotti state affrontando il ven-

bo con il vending e le sue particolarità? Man-

caffè? Non solo: prima di partire con il progetto

ding? Stiamo affrontando il canale con tre mi-

tenendo anche in questo segmento i valori che

vending abbiamo effettuato dei test insieme ad

scele: proponiamo un tostato chiaro, un tostato

ci contraddistinguono. Senza dubbio le occasio-

alcuni partner di rilievo a livello europeo.

medio e un tostato scuro. Le miscele sono stu-

ni di consumo nei canali non tradizionali fanno par-

Abbiamo posizionato alcuni distributori a doppia

diate molto approfonditamente al fine di garantire

te delle abitudini moderne: si consuma in ufficio,

campana: una con il caffè scelto da loro a prezzo

un eccellente risultato con ogni tipologia di distri-

alla stazione, in aeroporto e noi intendiamo porta-

ordinario e l’altra con il prodotto Premium Kimbo,

butore automatico in qualunque condizione di uti-

re anche in questi luoghi la tradizione della nostra

selezionabile attraverso un pulsante personalizzato.

lizzo. Inoltre le miscele sono ottimizzate in modo

miscela, i valori della napoletanità nei processi di

Abbiamo optato per la doppia scelta perché i ge-

da ridurre al minimo gli interventi degli operatori.

tostatura e di preparazione del caffè. Del resto non

stori erano diffidenti rispetto ad un solo prodotto

Prossimamente commercializzeremo altre due re-

credo ci debba essere una contrapposizione tra la

con prezzo alto e hanno preferito lasciare al consu-

ferenze: cioccolato in bustine monodose e il

modernità tecnologica e la salvaguardia dei valori

matore la possibilità di decidere.

caffè al ginseng in capsula, entrambe in fase

tradizionali nel mondo del caffè.

Il risultato è stato incoraggiante: nei sei mesi suc-

di perfezionamento e che probabilmente saranno

cessivi abbiamo potuto osservare che il caffè Pre-

commercializzate prima dell’estate.

Avete trovato delle difficoltà in questo pas-

mium rappresentava il 60% delle consumazioni al

saggio? È chiaro che inizialmente c’è stata qual-

distributore nonostante i 10 centesimi di differen-

Come mai la scelta di entrare anche nei

che resistenza, perché scardinare gli schemi men-

za rispetto all’altro prodotto, che vuol dire il 25%

solubili? È stata una scelta di carattere com-

tali di un’azienda che si è occupata per tanti anni

in più nel prezzo finale.

merciale. Il gestore ha bisogno di questo tipo di

del settore tradizionale non è semplice. Sono state

Questo ci ha premiato e ci ha fatto comprendere le

prodotto perché il consumatore finale lo richiede

soprattutto le nuove generazioni a dare l’apporto

potenzialità di Kimbo anche nel vending, perché la

e noi vogliamo offrire una gamma completa di

necessario perché si guardasse ai vantaggi di uno

clientela apprezza il prodotto di qualità.

soluzioni garantendo ai nostri clienti prodotti di qualità anche per questa tipologia di consumo.

“svecchiamento” generale del brand. Ho avuto la Come vi ha accolto il vending? Molto bene,

In occasione della fiera abbiamo realizzato un kit di

c’è un enorme interesse verso Kimbo. L’ingresso

degustazione che è stato molto apprezzato. Anche

In termini d’investimento cosa è stato fatto?

di un marchio autorevole come Kimbo in questo

nel caso dei solubili abbiamo scelto dei partner ita-

In questo momento sosteniamo dei grossi investi-

segmento dà l’opportunità al gestore di poter sce-

liani top e seguito scrupolose analisi di laboratorio

menti industriali, soprattutto per l’acquisto di

gliere e di poter offrire una vera e propria “carta

(abbiamo una struttura dedicata all’interno dei no-

nuovi macchinari per il confezionamento ma

dei caffè” ai propri clienti.

stri stabilimenti).

collaborazione di tutti ed è stato fondamentale.

anche per l’allestimento di nuovi reparti produttivi che dovranno ospitare le nuove linee di

Quali sono le previsioni d’investimento nel

produzione.

canale? Il progetto è diventato operativo nel settembre 2009 e gli investimenti sono iniziati nel

Che idea vi siete fatti del vending? È sicura-

gennaio 2010; prevediamo di raggiungere i due

mente un mondo diverso da quello a cui eravamo

milioni di euro di fatturato entro fine anno:

abituati. La nostra è una politica d’immagine e di

briciole rispetto agli oltre 140 milioni annui di

qualità e non sempre purtroppo nel vending questo

Cafè do Brasil, ma significativi considerando che

viene recepito. Vogliamo sostenere e difendere

parliamo di una divisione appena nata. I maggiori

la qualità del prodotto e questo ha un suo va-

investimenti nei prossimi tre anni riguarderanno la

lore, che si traduce anche nel prezzo. Siamo

comunicazione e le tecnologie. Prima di tutto

alla ricerca di partner che condividano il nostro

per poter colmare il divario tecnologico che c’è tra

progetto di qualità e le nostre idee di business che

noi e i competitor.

di certo ci permetteranno di restituire valore al mo-

Siamo fiduciosi, crediamo che l’arrivo dell’inge-

mento di pausa caffè al distributore automatico.

gner Mazzuoccolo e del suo know how ci permetterà di colmare la distanza in tempi rapidi. Inoltre,

Kimbo come si è posizionata con il prezzo

stiamo costruendo un nuovo reparto produttivo

del caffè in grani nel vending? Ci posizioniamo

che ospiterà esclusivamente macchine per la pro-

attorno ai 7,00–7,50 euro al chilo, circa il doppio

duzione di monoporzionato, due linee per le cialde

rispetto alla media del mercato, e questo non ci

e tre per le capsule, che prevediamo sarà funzio-

preoccupa. Abbiamo l’obiettivo di rivalutare il mo-

nante a pieno ritmo entro tre anni.

mento di consumo al distributore offrendo stan-

In questa prima fase ci stiamo concentrando

dard qualitativi decisamente superiori a quanto

sull’instaurare rapporti commerciali solidi e devo

oggi ci si aspetta dal “caffè del distributore” e

dire che l’universo dei gestori ci ha accolto nel mi-

questo ha ovviamente un costo.

gliore dei modi.

Il Mercato del Vending Torrefattori/Kimbo > G e r a r d o

E v a n g e l i s t a

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paletta

automatica con

2

iz Tr

er

o.

anime

it

il

gusto

perfetto la nuova paletta stampata da entrambi i lati e senza spigoli

Abbiamo collaborato con un grande produttore na-

al consumatore il prodotto Kimbo in ogni luogo,

zionale di solubili fino a trovare dei prodotti che noi

situazione e momento della giornata riconoscen-

ritenessimo all’altezza.

do sempre la qualità di Kimbo poiché le abitudini

Non produciamo direttamente, ma confezioniamo

moderne ci portano sempre più tempo fuori casa.

e seguiamo ogni passaggio del processo produttivo.

Quali sono i numeri della vostra azienda?

Il nostro stabilimento di Melito di Napoli è un

Quali altri progetti state sviluppando? A breve

complesso di 40.000 mq che impiega 83 dipen-

saremo pronti con la capsula biodegradabile,

denti. Come anticipato, stiamo allargando la strut-

sia per i solubili che per il caffè.

tura per dare spazio alle nuove linee produttive.

Siamo molto attenti all’ambiente e alle normative

Ultimamente è stato realizzato un nuovo polo lo-

in merito ai prodotti eco-compatibili. Anche per

gistico presso l’interporto di Nola che occupa

quanto riguarda i grani proporremo il marchio Fair

un’area di circa 20.000 mq, di cui 8.700 coperti.

Trade (equo e solidale); a completamento della

Il nostro core business è il settore home (oltre il

gamma abbiamo poi le tre cialde che sono esatta-

90% del fatturato) mentre circa il 10% è da attri-

mente speculari alle capsule.

buire al fuori casa; il 10% del fatturato di Kimbo viene dal commercio estero.

Kimbo sta promuovendo il concetto di Coffee Hour: di cosa si tratta? Attraverso il nostro nuovo spot lanciamo l’idea di un prodotto giovane, dinamico, seppur legato alla tradizione dell’espresso, adatto ad ogni occasione di consumo e ad ogni momento.

Questo concept si tradurrà anche in una nuova immagine Kimbo per la brandizzazione dei distributori automatici. Il nostro obiettivo è di far ritrovare

59

LF

LF, Solo Ricambi in Qualità Originale Dal 1982 LF è caratterizzata dalla filosofia di grande dinamismo che sta alla base di ogni sua scelta per rispondere all’esigenza del cliente di trovare in un unico ambito un servizio completo e di qualità.

Grazie ad attenzione e impegno costante LF continua a crescere e svilupparsi, espandendosi anche all’estero: 60

l’esportazione raggiunge oggi 96 paesi.

Parte integrante della strategia LF è il portale internet shop BtoB, con ordini tracciati dall’inserimento alla consegna, cataloghi interattivi consultabili on-line e funzionalità di ricerca all’avanguardia.

Per migliorare ulteriormente la capacità di stoccaggio, LF sta investendo molto nel potenziamento della propria logistica con innovazioni tecnologiche per una gestione altamente automatizzata che garantisce velocità e precisione.

DA Italia, per conoscere meglio questa importante realtà, ha intervistato Cinzia Mondaini, Marketing & Communications Manager LF.

>

C i n z i a

LF Alta Qualità e Grande Organizzazione Intervista con Cinzia Mondaini LF come si è sviluppata e com’è composta la

In crescita costante, il 55% del proprio fatturato pro-

sua struttura di vendita? L’azienda è stata fonda-

viene dai mercati esteri. Oltre alla sede centrale ita-

ta nel 1982 ed è specializzata nella vendita di ricambi

liana di Cesena, infatti, abbiamo filiali operative in

per cucine professionali, attrezzature bar, macchine

Germania, Svizzera, Spagna, Russia e Cina e un’am-

caffè e refrigerazione commerciale riservata esclu-

pia rete di partner/distributori, in parte esclusivi.

sivamente a centri assistenza specializzati (quindi non a utilizzatorifinali o al mercato domestico).

Come e perché avete deciso di affrontare un

M o n d a i n i 61

mercato particolare come quello del ven-

I vostri ricambi sono implementabili su qual-

glia, complementari al mercato delle macchine

ding? È la prima volta che vi approcciate a

siasi distributore automatico o ci sono parti-

caffè tradizionali, ma offriamo anche ricambi

questo settore? Lo abbiamo già fatto in passato,

colari affinità con i prodotti di qualche fabbri-

per attrezzature vending di grandi dimensioni.

ma solo marginalmente. Oggi, invece, la situazio-

cante? In ogni macchina o attrezzatura ci sono sia

ne è cambiata perché essendo diventati forti nella

componenti adattabili - che noi definiamo universa-

Quali difficoltà avete incontrato nello studio

distribuzione di ricambi per attrezzature bar e mac-

li come, ad esempio, elettrovalvole, pompe o parti

o nell’adattamento dei vostri prodotti per i di-

chine caffè, i clienti – particolarmente dall’estero

elettriche - sia componenti realizzate dal costrutto-

stributori automatici? In alcuni casi, si tratta di

– ci chiedono sempre più spesso pezzi di ricam-

re della macchina o da un terzista su progetto speci-

capire quali sono le parti soggette a usura e identifi-

bio anche per macchine caffè super automatiche

fico e, quindi, utilizzabili solo per quel distributore.

care se si tratta di componenti universali o specifici.

e filtro, oltre a quelli per distributori automatici

LF ha la particolarità di offrire entrambe le tipolo-

di vario tipo. Per LF il settore vending è un com-

gie grazie ad accordi di fornitura anche per pezzi

Avete effettuato test con la collaborazione di

pletamento di gamma sul quale puntiamo molto.

specifici e reperibili solo presso le case costruttrici.

qualche costruttore in particolare? La nostra esperienza e professionalità ci consentono di fare il

Quali sono i prodotti che commercializzerete

L’offerta ricambi LF è studiata per distribu-

nostro lavoro anche senza il supporto dei costruttori.

nel mondo della DA? Essendo leader in Europa

tori automatici di grandi dimensioni (free

Di fatto, non sviluppiamo copie ma vendiamo solo

nella commercializzazione di ricambi, proporremo

standing) o per macchine automatiche

ricambi in qualità originale; quindi gli stessi com-

articoli di tutti i costruttori più importanti e diffusi.

più piccole (table top, ecc.)? Principalmen-

ponenti che sono utilizzati e montati dai costruttori.

te la richiesta riguarda macchine di piccola ta-

Come vi ha accolto il settore e quali sono i primi risultati? Il risultato è

Il servizio d’assistenza è affidato a uno staff tecnico che si coordina con i vari

positivo. Infatti, sono proprio i nostri clienti che ci spronano a offrire ricambi

reparti, dall’Ufficio Acquisti ai responsabili delle linee di prodotto, per rispon-

per il settore vending. I costruttori sono interessati soprattutto allo sviluppo e

dere alle esigenze e richieste dei clienti in modo competente e professiona-

alla vendita delle macchine finite, per cui i ricambi sono per loro una necessità

le. Inoltre, poiché logistica e gestione del magazzino sono l’asse strategico

e non un mestiere. Di conseguenza, il loro servizio ricambi è spesso trascurato

che assicura la qualità del nostro servizio ricambi, tutti i processi dall’ap-

e lento. Per LF, invece, i ricambi sono la sola e unica missione: è il nostro

provvigionamento alle spedizioni sono supportati da soluzioni informatiche

mestiere da sempre e facciamo in modo che gli articoli siano disponibili a ma-

all’avanguardia, in gran parte da noi progettate. Per ottimizzare tempi e spazi,

gazzino quando servono. La qualità del nostro servizio ci permette di spedire

abbiamo installato magazzini automatici con traslo-elevatore. L’alta tecnolo-

in giornata gli ordini giunti entro le 13.00, quindi consegnando ai clienti in

gia utilizzata, unitamente all’integrazione informatica, permette l’estrema ra-

Italia entro 24-48 ore. Inoltre, il nostro vasto programma di vendita (con 35.000

pidità ed efficienza nell’evadere gli ordini, con spedizioni in tutto il mondo.

articoli a catalogo/stock) consente ai clienti di raggruppare gli ordini evitando i costi e i tempi che invece avrebbero con una suddivisione delle richieste.

Il vostro sito web è molto funzionale e comprende una sezione “Internet shop”: quanto è importante per voi questo strumento di comu-

Come organizzate l’assistenza al cliente e come gestite il magazzino?

nicazione e di vendita? Siamo stati i primi nel settore ricambi ad offrire

Il Mercato del Vending Produttori/LF > C i n z i a

M o n d a i n i

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Perché dal 2004 progettiamo e realizziamo distributori secondo criteri che rispettano l’ambiente, per poter dotare per primi i nostri clienti di macchine a basso impatto ambientale: · macchine in classe A_A+ (EVA-EMP 2.0) · risparmio energetico grazie ad innovazioni tecnologiche brevettate · funzioni multiple di Energy Saving

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ai nostri clienti la possibilità di acquistare online,

Visto il grande successo del portale web, questa

via / e l’interno è strutturato per famiglie di pro-

creando un portale ora disponibile anche su piatta-

soluzione è stata realizzata per consentire ai nostri

dotto in ordine alfabetico (resistenze, termostati,

forma mobile. Sapevamo che l’approvvigionamen-

clienti di accedere via telefono cellulare, senza do-

ecc.), oppure per case costruttrici nel caso, ad

to dei ricambi avrebbe richiesto una soluzione più

versi portare dietro un computer o attendere di rien-

esempio, delle macchine caffè, poiché inclu-

comoda, rapida e sempre disponibile per l’emis-

trare in ufficio per collegarsi ed effettuare l’ordine.

diamo anche le tavole esplose dei vari modelli.

sione degli ordini (per questo abbiamo inserito

Il tecnico che si trova da un cliente per un

Inoltre, a sottolineare la diffusione mondiale rag-

724 nel dominio: 7 giorni x 24 ore). Attualmente,

sopralluogo o per una riparazione può col-

giunta, tutte le nostre pubblicazioni sono multi-

il 75% degli ordini in Italia e l’85% degli ordini

legarsi via mobile al nostro portale, fare la

lingua.

Export arrivano tramite Internet/Mobile shop.

ricerca del ricambio desiderato, vedere la dispo-

La nostra struttura è al massimo livel-

nibilità a magazzino, il prezzo e, quindi, fare su-

lo tecnologico per ridurre al minimo i tem-

bito un’offerta (costo/tempi) della riparazione.

pi di order-processing ed eliminare o qua-

È ovvio che sia il nostro cliente, il riparatore,

si passaggi di carta o interventi manuali.

che il suo cliente ne sono molto soddisfatti. Il tutto senza perdere tempo in inutili telefonate.

In cosa consiste il “Mobile shop” (per apparecchi cellulari) e quando è stato pensato? Il

Come sono stati strutturati i vostri catalo-

Mobile shop è il nostro Internet shop reso fruibile per

ghi? I cataloghi LF sono suddivisi per settore /

ogni tipo di smartphone con connessione internet.

cottura, lavaggio, refrigerazione, vending e così

I numeri di LF >> Data fondazione 1982 >> Uffici 1.000 mq >> Magazzino 4.850 mq >> Superficie totale 6.350 mq >> Capitale sociale Euro 1.840.000 i.v. >> Dipendenti 100 >> Articoli a catalogo magazzino 35.000

Il Mercato del Vending Produttori/LF

>

>> Articoli gestiti fuori catalogo 50.000 >> Articoli in database (disponibili a richiesta) > 1.000.000 >> Quota fatturato export 50% >> Infrastruttura Magazzino automatico e gestione informatica integrata >> Vendita Riservata solo ed esclusivamente ai centri assistenza specializzati e tour operator con servizio manutenzione interno autorizzato

C i n z i a

M o n d a i n i

65

Aiabo News

AIABO raggiunge il Traguardo dei Primi Dieci Anni di Attività e di Promozione del Settore Acqua in Boccione

AIABO (Associazione Italiana Acqua in Boccione) festeggia il suo decennale: l’Associazione è nata ufficialmente il 14 febbraio 2000, quando alcuni pionieri dell’acqua in boccione da 5 galloni (18,9 litri) si sono riuniti per sostenere e tutelare questo mercato, che iniziava a farsi strada anche in Italia. In pochi anni AIABO è diventata il forum d’incontro per gli operatori del settore, il referente più autorevole per tutto il comparto, rappresentando tutti i più importanti protagonisti del mercato del boccione: imbottigliatori, distributori e fornitori. Dal 2002, inoltre, AIABO aderisce all’Associazione Europea di riferimento, EBWA (European Bottled Watercooler Association). Tutti gli

associati AIABO vengono annualmente sottoposti ad audit da parte di un ente terzo accreditato al fine di garantire a clienti e consumatori un servizio professionale qualificato e certificato. Tra gli obiettivi centrati di AIABO evidenziamo la realizzazione della Carta dei Servizi, riservata agli associati, che indica facilitazioni e agevolazioni offerte alle aziende aderenti all’Associazione e il Manuale di Corretta Prassi Igienica, realizzato in collaborazione con Confida e approvato dal Ministero della Salute, a testimonianza dell’effettiva qualità del contenuto, che lo rende una certificazione ideale del servizio proposto alla clientela.

N

ITA

L IA N A A C Q

Intervista con Nicola Di Paola, Presidente AIABO

UA IN BOC

C IO NI

A S S O C I AZ I O

E

Qual è stata la conquista più grande ottenuta dall’Associazione? Senza dubbio la definizione di un Manuale di Corretta Prassi Igienica (MCPI) per tutta l’attività dl settore, validato dal Ministero della Salute: è un riconoscimento fondamentale, non solo da un punto di vista giuridico, ma anche da un punto di vista operativo, perché permette a tutti i nostri associati di muoversi nell’ambito di linee guida sicure per tutte le operazioni giornaliere dell’attività del settore. Questo è di gran lunga il traguardo più importante raggiunto in questi anni.

A livello europeo siamo gli unici ad aver ottenuto questa approvazione e questo ci dà ancora maggiore soddisfazione.

sta provvedendo a emanare una deroga che modifichi il DL 27/02, riportando tutti a una condizione di assoluta parità legislativa per qualsiasi tipo di acqua venga commercializzata.

Quanto è importante collaborare con le altre associazioni di categoria? Ritengo sia fondamentale per assicurare la crescita professionale di tutti gli operatori del settore, anche quelli non associati ad AIABO. Confida in particolare, essendo un’associazione che annovera tra le proprie fila molti operatori del settore dei boccioni, è un elemento importante per creare momenti d’incontro, per ampliare le possibilità d’informazione e di formazione anche per quelli che non sono associati ad AIABO. Con Confida ci sono stati momenti d’incontro significativi, guidati da spirito di cooperazione nel perseguire obiettivi comuni e si prospetta un futuro foriero di collaborazioni e di iniziative condivise.

Qual è la vision di AIABO? Sicuramente l’obiettivo principale di AIABO è quello di offrire a tutti il miglior servizio attraverso i propri associati e quindi garantire la corretta idratazione giornaliera, in ogni luogo di lavoro, nel rispetto delle norme igieniche in tutte le fasi della filiera. Questo è il nostro obiettivo, il nostro impegno quotidiano. Per garantire che ciò avvenga nel massimo rispetto delle norme igieniche e operative, abbiamo istituito l’obbligo per i nostri associati di sottoporsi annualmente ad un audit che viene eseguito da un ente certificatore esterno, accreditato a livello europeo.

Quale valore aggiunto rappresenta per le aziende associate l’adesione ad AIABO e quanto è importante la loro partecipazione alla vita associativa? Come associazione abbiamo definito una Carta dei Servizi che comporta una serie di vantaggi e agevolazioni per tutti gli associati, a partire da un’assicurazione che copre i soci da eventuali problemi di natura giuridica che potrebbero colpire la loro attività. Tuttavia, fra i molti vantaggi credo che il più importante sia il valore aggiunto che nelle gare di fornitura di acqua in boccioni viene riconosciuto alle aziende associate: essere soci AIABO è un requisito fondamentale, senza il quale non si entra nemmeno in competizione. È la legittimazione di tanti anni di lavoro. Il valore dei soci, d’altra parte, è inestimabile, perché ci permettono di esistere. Il numero degli associati è l’espressione di una forte percentuale di operatività del mercato e consente ad AIABO di essere un interlocutore credibile nei confronti di enti e istituzioni.

Quali sono stati i momenti più significativi della storia di AIABO? Oltre alla validazione MCPI, vorrei citare il riconoscimento da parte della Commissione Europea della illegittimità del DL 27/2002 che discrimina le acque potabili rispetto a quelle di sorgente laddove il controllo della carica batterica viene effettuato a valle della distribuzione, solo sulle acque potabili. Questo riconoscimento è già stato segnalato al Ministero della Salute il quale

In che modo AIABO può tutelare e supportare un associato che incontra difficoltà a livello pratico o di normativa? Dai punti di vista giuridico e legislativo l’Associazione, nei limiti di tempo e risorse a disposizione, può intervenire laddove si verificano errori d’interpretazione delle norme e questo avviene spesso a livello locale, poiché conosce tutte le norme a livello nazionale ed europeo. Inoltre può garantire una certa tutela per quanto riguarda even-

>

N i c o l a

D i

P a o l a

Venerdì 21 maggio 2010 si è tenuta l’Assemblea Generale AIABO presso l’elegante Savoia Hotel Regency di Bologna. Grande enfasi è stata data ai risultati della ricerca del professor Ivan Dragoni, docente del Dipartimento Alimenti dell’Università degli Studi di Milano, già anticipati in occasione del convegno organizzato da AIABO e Confida organizzato lo scorso 12 febbraio a Firenze. All’ordine del giorno anche la definizione di alcune possibili iniziative per la continua valorizzazione del marchio AIABO e delle aziende associate e l’importanza del rispetto delle norme igieniche in ogni fase della filiera.

Sono trascorsi dieci anni dalla costituzione di AIABO: qual è il bilancio di questo periodo?

Innanzitutto tengo a dire che mi sento orgoglioso di essere stato tra i soci fondatori di AIABO, ufficialmente dieci anni fa, ma prima ancora con delle riunioni ufficiose in cui abbiamo iniziato a tracciare le linee generali dell’Associazione e soprattutto di averla poi guidata come presidente negli ultimi cinque anni. È un impegno in termini di tempo e di lavoro, ma certamente ripagato dalla convinzione dell’importanza dell’esistenza di questa organizzazione.

67

N

ITA

L IA N A A C Q

UA IN BOC

C IO NI

A S S O C I AZ I O

E

tuali gravi scorrettezze di carattere commerciale che

deste risorse, perché è il senso stesso della nostra

di un codice ATECO dedicato e appropriato.

qualche nostro associato può trovarsi ad affrontare.

attività. A testimonianza di questo ricordo la con-

Questo non solo per poter dare il giusto merito al

AIABO è pronta a portare avanti azioni di questo ge-

ferenza organizzata con Confida, tenutasi lo scorso

nostro lavoro ma anche per il corretto inserimento

nere qualora se ne verificasse la necessità.

febbraio a Firenze, nella quale abbiamo affrontato

dei codici di attività per coloro che devono produrre

i temi dell’igiene, della sicurezza, della qualità del

lo studio di settore. Un’altra priorità che sicuramen-

Cosa ha significato per AIABO l’adesione ad

servizio offerto al cliente. L’Assemblea del 21 mag-

te abbiamo è, più genericamente, l’allargamento

EBWA? Formalmente si è trattato di un atto dovuto

gio, nella quale abbiamo riportato la parte essen-

della base associativa e cerchiamo di ottenerlo

a tutte le associazioni nazionali. Sostanzialmente,

ziale di quel convegno ha ospitato come relatore il

coinvolgendo il più possibile gli operatori del nostro

invece, appartenere ad un gruppo di livello europeo

professor Dragoni che ha ripercorso e approfondito

settore.

permette di conoscere in anteprima e in modo di-

il discorso illustrando i punti fondamentali di questa

retto quali sono le linee guida essenziali del settore

attività e le attenzioni principali da tenere. Un mo-

e gli orientamenti principali del mercato, perché ci

mento di coinvolgimento, di formazione e di cresci-

troviamo a contatto con i maggiori gruppi a livello

ta per tutti i nostri associati.

europeo ed internazionale di imbottigliatori, distriQuali sono i progetti futuri di AIABO? In partico-

butori e fornitori.

lare ce n’è uno su cui stiamo lavorando già da molto Quanto investe AIABO in termini di formazione

tempo: la ricerca di un ruolo merceologico ri-

e comunicazione? Investiamo tutte le nostre mo-

servato alla nostra attività con l‘assegnazione

AIABO > N i c o l a

D i

P a o l a

“Coca-Cola, Coca-Cola zero, l’onda dinamica, la bottiglia contour, Fanta e Powerade sono marchi registrati della The Coca-Cola Company.

Nestea è un marchio registrato della Société des Produits Nestlè S.A. (Svizzera).

Lilia e Sveva sono marchi registrati della SIBIL s.r.l. Amita è un marchio registrato da Coca-Cola Hellenic Bottling Company S.A.”

Speciale Formazione

“Superprestazione” e come Motivare una Squadra Corso Spettacolo: Formazione per Imprenditori

P a o l o

V e r g n a n i

Il ReLuxDay, l’evento organizzato lo scorso settembre da Conserve Italia per il settore del Vending, è stato prolifero di informazioni, studi e nozioni importanti che hanno coinvolto molteplici discipline, tutte accomunate dal valore dell’impresa, creato soprattutto dalle persone che la compongono e dalle loro capacità.

Prezioso e unico l’intervento di Paolo Vergnani, Formatore Spell - Scuola Teatro d’impresa, che ha saputo coinvolgere il pubblico divertendolo e trasmettendogli sottili e determinanti insegnamenti utili per affrontare le quotidiane decisioni lavorative e, perché no, anche personali.

>

Psicologo e attore, il professor Paolo Vergnani insegna Sociologia delle comunicazioni di massa presso l’Università degli Studi di Ferrara.

Nel 1997 porta in Italia il teatro d’impresa, uno strumento di formazione e comunicazione innovativo che affronta temi quali la gestione del conflitto, la negoziazione, la creatività, il lavoro di gruppo e la leadership, elementi utili in fase di riprogettazione dei processi aziendali e di cambiamento.

71

In un’atmosfera rilassata e quasi goliardica, in cui

seguito un estratto del suo intervento in merito:

della lettura dell’ultima rivista specializzata, parla

non sono mancatele le risate, il professor Pao-

“Pollyanna è il personaggio protagonista di un

di un modello più evoluto o sottolinea una criticità

lo Vergnani ha introdotto il concetto di Super-

racconto per ragazze, una bambina che potrem-

della macchina, costringendo il povero proprietario

prestazione, spiegando sin dall’inizio che una

mo definire con tre aggettivi: sfortunata, in-

a guardarla con occhi diversi, con minore entusia-

prestazione di questo tipo non è da identificarsi

sopportabile, psicotica. Orfana e maltrattata, è

smo. Siamo circondati di persone così...tra i SINAP

con le imprese degli eroi del grande schermo,

comunque sempre contenta e vuole bene a tutti.

migliori ci sono la mamma, il papà, i figli, le mogli,

come ad esempio Rambo, ma che vero eroe è il

Spiego meglio la differenza tra positività e psicosi.

sempre pronti a mostrarci il bicchiere mezzo vuoto.

lavoratore, l’uomo che ogni giorno si alza, ripete

Il soggetto positivo è quello che dice: “Siamo nei

Allo stesso modo esistono gli ambienti di lavoro

le stesse azioni di sempre e torna a casa la sera,

guai, ma se ci impegniamo tutti, ci tireremo fuo-

SINAP, che io paragono ai giocatori di rugby, che

sopravvissuto alle fatiche quotidiane. La superpre-

ri da questa situazione”; lo psicotico invece non

restano sempre compatti ma si tengono giù a vi-

stazione è “tenere duro”, resistere, sopportare.

vede il problema, non reagisce. Ma se pensate che

cenda. È difficile sottrarsi a un abbraccio di questo

l’azienda Pollyanna sia il modello peggiore, è per-

tipo... È importante quindi, in qualunque tipo di

Noi siamo figli della cultura del “non sbaglio”, nel-

ché non avete ancora sentito parlare dell’azienda

ambiente di lavoro ci troviamo, ricordare che pas-

la quale ogni sbaglio viene punito ed ogni sforzo

“SINAP”. SINAP è l’acronimo di soggetto influenza

siamo al lavoro più della metà della nostra vita”.

viene considerato dovuto, normale: cresciuti in

negativa altre persone. Un esempio utile di sogget-

questa realtà, siamo incentivati a non fare nul-

to che influenza negativamente è il seguente: uno

Vergnani ha continuato il suo intervento facendo

la, perché facendo di più non saremmo premiati

di voi acquista una nuova auto e ha l’impressione

presente che possiamo svolgere i nostri com-

e sbagliando dovremmo pagare. In questo senso

che tutti la ammirino, mentre lui guida per le stra-

piti con motivazione, senza lasciarci scorag-

le aziende possono essere paragonate ai bambini

de della città, la tiene con cura in garage nell’atte-

giare e a questo proposito ha citato Freud, che

che fanno i buoni per essere notati positivamente

sa di poterla mostrare agli amici del bar, sicuro di

nel 1895 ha affermato che il piacere è il motore

dalla maestra, ma così facendo restano immobili.

fare colpo. La domenica si sveglia in anticipo e va

che spinge gli esseri umani, specificando che il

al bar dagli amici - un momento che ha atteso e im-

piacere non esiste, se non come eliminazione del

Il formattore della SPELL, scuola teatro d’im-

maginato per mesi - mostra la macchina e si gode

dispiacere, come liberazione dalle tensioni. Dopo

presa, ha poi proseguito spiegando che esistono

questa piccola gioia, ma poi si accorge che tra loro

aver domandato ad alcuni presenti quali fossero

due tipi di approccio negativi: l’atteggiamento

ce n’è uno, il SINAP, appunto, che sta in disparte,

le distrazioni che danno loro piacere, Vergnani ha

“Pollyanna” e l’atteggiamento “SINAP”. Ecco di

così gli chiede un commento. L’amico, sulla base

sottolineato il fatto che noi riusciamo a trarre

[

Speciale Formazione > P a o l o

V e r g n a n i

“...la superprestazione consiste nel superare la voce che invita a non farlo...”

[

piacere quando troviamo il giusto rapporto

legamenti molto singolari tra immagini e parole.

tra livello di sfida, fatica ed apprendimento.

Questo piccolo esercizio è stato utile a rendersi conto che non solo l’impresa spesso non è impossibile,

La relazione/lezione è terminata con un gioco di

ma nemmeno difficile e a volte persino piacevole.

associazione: ai numeri da 1 a 20 sono stati correlati termini attinenti al vending, scelti diretta-

“Una volta – conclude Vergnani – per essere il capo

mente dagli operatori del settore che hanno preso

bastava esercitare l’autorità. Oggi siamo meno abi-

parte al convegno (ad esempio, al numero uno

tuati: prima l‘autorevolezza dipendeva dal fatto di

è stata associata la parola “battuta”, al numero

saper fare le cose meglio del proprio collaboratore,

2 “servizio”, al 3 “spirale” e così via...). Succes-

mentre oggi i collaboratori fanno così tanto che è

sivamente il relatore, nella sua veste di docente

difficile stargli dietro. L’autorevolezza che oggi

e motivatore, ha invitato a verificare di avere in

riconosciamo nelle persone è quella legata

mente un’immagine precisa da associare a cia-

alla capacità di risolvere le situazioni che sem-

scun concetto (ad esempio, al termine ”cane”

brano insormontabili e questo simpatico gioco ci

deve essere correlata l’idea di un cane specifico,

insegna qual è lo spirito giusto per affrontarle”.

che compie un’azione particolare, il più bizzarra possibile, come il cane che ascolta la radio). È a questo punto che Vergnani ha ripreso il concetto iniziale di Superprestazione: la superprestazione non consiste nel riuscire a memorizzare tutti i termini, ma nel superare la voce interiore che invita a non farlo, a non partecipare, a considerarlo stupido, che dice “non sei in grado”.

Una volta coinvolto il pubblico, il gioco è iniziato e si è concluso con un perfetto finale: tutti sono riusciti a ricordare i termini associati grazie a col-

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Eco Parma Bio

L’Impegno Concreto di Eco Parma Bio per il Futuro dell’Ambiente Distributori Ecologici e Mobilità Sostenibile

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L’azienda lombarda Eco Parma Bio, ha progettato e realizzato i rivoluzionari eco-distributori, macchine per l’erogazione di prodotti “usa e getta” completamente riciclabili.

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Tre le tipologie di eco-distributore proposte: >erogatore di kit “Week-End” biodegradabile e compostabile (in Mater-Bi®) che comprende: 6 piatti piani, 6 piatti fondi, 6 tris di posate, 12 bicchieri, 6 tovagliette, 3 sacchetti in bioplastica da 10 litri per la raccolta di rifiuti organici. >erogatore di sacchetti per la raccolta differenziata dell’umido biodegradabili e compostabili. >erogatore di sacchetti trasparenti per il rifiuto secco: può contenere 64 confezioni da 20 sacchi con capacità 110 litri.

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Concepiti come distributori attenti al consumo energetico, questi erogatori possono essere alimentati attraverso pannelli solari implementabili.

Le macchine, in acciaio verniciato e trattato, sono adatte per uso esterno o interno, possono essere personalizzate con colori e logo a scelta e sono collegabili via GSM. Gli eco-distributori sono dotati di gettoniera e lettore di badge; ogni apparecchio ha quattro ruote (di cui due orientabili) e un freno di stazionamento.

Il distributore Eco Parma Bio misura 72x195x57 cm per 90 kg di peso e può contenere fino a 150 confezioni da 25 sacchetti con capacità 10 litri.

Eredi di Parma Pietro, oltre a proporre dispositivi 6-5

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eco-compatibili, è la prima a dare il buon esempio applicando una politica aziendale che mira al risparmio energetico e al controllo delle emissioni di CO2: l’azienda ha infatti deciso di installare una stazione di ricarica gratuita per motorini elettrici e biciclette a pedalata assistita presso la propria sede di Cornate D’Adda, in provincia di Milano.

La realizzazione della struttura, gratuita per tutti i dipendenti e collaboratori, comporterà l’impianto di pannelli foto voltaici con una potenza di 3kw e ospiterà 10 ciclomotori da 700w e alcune biciclette elettriche.

Il progetto di mobilità sostenibile aziendale permetterà di ridurre la circolazione di autoveicoli sulle strade del comune, le emissioni di anidride carbonica e l’inquinamento acustico, data la silenziosità dei mezzi elettrici, che richiedono inoltre una limitata manutenzione.

Il M.E.C. (Moving Electric Cycle) è composto da una pensilina di ferro/acciaio zincato dotata di pannelli solari foto voltaici che assicurano costante energia; una colonna centrale dotata di software in grado di gestire le posizioni di ricarica; due o più postazioni di ricarica per il deposito dei veicoli esausti.

la consulenza e la fornitura di prodotti dedicati, forte dell’esperienza maturata negli anni.

Nell’ambito della sostenibilità ambientale e nell’attuazione degli acquisti verdi pubblici e privati (Green Public Procurement) produce e commercializza articoli monouso per catering biodegradabili e compostabili al 100%, ricavati da fonti rinnovabili o da materie prime-seconde riciclate.

Parma ECO-Bio srl è una divisione della società Eredi di Parma Pietro, azienda di Cornate d’Adda fondata nel 1954 e specializzata nella progettazione e nell’elaborazione di molteplici lavorazioni meccaniche.

La nuova realtà, nata nel 2003 con l’idea di fornire soluzioni per contribuire in modo concreto alla salvaguardia dell’ambiente, si propone come interlocutore ideale per la progettazione,

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