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Numero 48 LUGLIO/AGOSTO 2010

D.A.ITALIA

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G Germinal Intervista con Diego Peron e Luca Sardella

Pn&Co Intervista con Roberto Presotto

Automatic Service Intervista con Mario Mattiazzo



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L'espressione "fare sistema" è entrata da parecchi anni nel vocabolario delle imprese e delle istituzioni italiane ed è diventato uno slogan utilizzato per affrontare molti dei problemi che attengono alla sfera economica, politica e sociale del nostro Paese. La frase "per uscire dalla crisi è necessario fare sistema" è un cavallo di battaglia di molti politici, amministratori e imprenditori, anche se la realtà ci ha quasi sempre dimostrato che tutti vogliono fare sistema, ma in pochi sono disposti a rinunciare alla loro autonomia decisionale, facendo venire meno uno dei punti fondamentali di questo modello cooperativo. Anche se troppo spesso questo concetto ha un grande valore a parole e una scarsa applicabilità nei fatti, è certamente vero che "fare sistema" sia la modalità corretta e più intelligente di affrontare e risolvere gran parte delle sfide future. Nel mondo del vending l'urgenza di creare dei percorsi di crescita economici, formativi e sociali, va di pari passo con la consapevolezza di doverlo fare attraverso la fattiva collaborazione dei propri competitor, della filiera, dell'Associazione e delle istituzioni. Prendiamo ad esempio lo scottante tema degli appalti pubblici. Non c'è modo di risolverlo se non facendo sistema. Le imprese di gestione devono convincersi che solo attraverso il dialogo con i propri concorrenti e una minima forma di cooperazione sarà possibile affrontare questa tematica con qualche speranza di successo (fare marginalità). Ma non basta, dovranno essere supportate da tutta la filiera, che ha comunque grande interesse a non dover subire trattative impossibili per fornire macchine e prodotti a chi deve far quadrare i conti appesantiti dai macigni dei ristorni. L'Associazione deve fare politica di lobby presso le istituzioni che a loro volta devono cooperare per poter garantire un buon servizio al cittadino consumatore (come dovrebbe essere naturale) e smettere di considerare il vending solo una mera forma di finanziamento delle più svariate organizzazioni pubbliche. Per fare sistema bisogna innanzitutto superare lo scoglio della diffidenza. L'individualismo dell'imprenditore è sempre in agguato, ma non può e non deve essere di ostacolo alla più banale forma di buon senso: l'impresa è tale se fa profitto e se per fare profitto l'unica strada possibile è quella della cooperazione e della corresponsabilità tra entità indipendenti, il titolare dell'impresa deve impegnarsi a dialogare anche con altri. In periodi di crisi lo spazio di manovra si riduce notevolmente e fare sistema non è più solo la modalità migliore di affrontare i problemi, ma l'unico criterio da seguire per garantirsi la sopravvivenza. Anzi, bisogna allargare il campo dei diversi soggetti che s'impegnano in forme di cooperazione attiva, includendo anche il sistema bancario, il mondo sindacale, le realtà locali e i media. Bisogna però fare un passo alla volta e cominciare prima di tutto a prendere consapevolezza del problema e della sua possibile risoluzione attraverso la costruzione di una rete cooperativa. Poi bisogna dialogare con i propri concorrenti e trasformare le preoccupazioni individuali in convinzioni collettive. In ultimo proseguire allargando sempre più il raggio d'azione coinvolgendo la filiera, le istituzioni e la società.

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Sommario

NUMERO 48 LUGLIO/AGOSTO 2010

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Editoriale

>ORSOLA MALLOZZI DIRETTORE RESPONSABILE/ EDITOR IN CHIEF

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il Mercato del Vending - Produttori

>ALESSANDRO FONTANA DIRETTORE EDITORIALE/ EDITORIAL DIRECTOR > LAURA

GUASPARRI ART DIRECTOR

> ANDREA

LOTTERO GRAPHIC DESIGN

> DANIELA

MARGAROLI/ DAVIDE COLAFATO HANNO COLLABORATO/ COLLABORATORS LASERGRAFICA POLVER SRL > S TA M PA / P R I N T E R S D.A.ITALIA >IL PERIODICO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA PUBBLICAZIONE ISCRITTA AL TRIBUNALE DI MILANO, NUMERO DI REGISTRAZIONE 177 DEL 22 MARZO 2004 >ISCRIZIONE AL R.O.C.: 11412

>Gruppo Mangiarsano-Germinal Il cuore biosalutistico del vending >Pn&CO creatività e design per la raccolta multi materiale il Mercato del Vending - Gestori

18 Mario Mattiazzo > Automatic Service srl Speciale Eventi

22 >Il Vending per i tricolori giovanili a staffetta in Val Comelico

BISCOTTI COMMERCIALE/COMMERCIAL

>NOEMI

Appalti

>rheavendors per il suo 50° anniversario tinge di verde anche Rubens Re: design positively > nuovi contenitori

29 per la raccolta differenziata

Terni> alcolici a distribuzione

33 controllata

"Town@House Street"> il progetto di distribuzione

35 di hotellerie 36

Se la mangi ti frutta

>PERIODICITÀ MENSILE >EDITORE ART&WORKS SRL VIALE LODOVICO SCARAMPO 41 20148 MILANO P. I VA 04234310961 TEL+39 02 48958566 FAX +39 02 89694472

Novità del Vending

38 Ase srl> BlueBox il nuovo sistema RFID Bitx for Vending> la telemetria per la DA D.A. Design> soluzioni per un vending senza limiti Vicenzi> tradizione e orgoglio veronese nella distribuzione automatica N&W> il marchio Wittenborg diventa made in Italy

>UFFICIO COMMERCIALE COMMERCIALE@DAITALIA.IT >WEB WWW.DAITALIA.IT >POSTA ELETTRONICA I N F O @ D A I TA L I A . I T >ABBONAMENTI ABBONAMENTI@DAITALIA.IT LA RIPRODUZIONE TOTALE O PA R Z I A L E DELLE ILLUSTRAZIONI E DEGLI ARTICOLI PUBBLICATI SU D.A. ITALIA È PERMESSA SOLO SE AUTORIZZATA DALLA DIREZIONE. LA DIREZIONE NON ASSUME RESPONSABILITÀ PER LE OPINIONI ESPRESSE DAGLI AUTORI DEI TESTI REDAZIONALI E PUBBLICITARI. CONCEPT ART&WORKS

BY SRL

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Pitagora è una postazione caffè completa: sopra è table top per ospitare la macchia da caffè e in più ha blister porta bicchieri e 3 scomparti per cucchiaini, zucchero e cialde; sotto è contenitore e per la raccolta differenziata. Pitagora, l’arredo caffè di PN&CO.

Pn&Co è un marchio Style Srl - www.bystyle.it Pn&Co è un marchio Style Srl - www.bystyle.it

studiocreta.it

L’arredo caffè


Produttori

Gruppo Mangiarsano - Germinal > 9 Pn&Co - Style

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Gruppo Mangiarsano-Germinal il Cuore Biosalutistico del Vending

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Diego Peron

Il Gruppo Mangiarsano-Germinal, azienda specializzata nella produzione e distribuzione di prodotti biologici e salutistici, guarda con ottimismo al futuro nel canale vending per mettere a frutto l’esperienza maturata fino ad oggi. È crescente la richiesta di un consumatore sempre più attento di cibi biologici e salutistici a disposizione in ogni situazione e in ogni luogo, a cui il Gruppo risponde con tre differenti linee di prodotti: Germinal, Gaia e MangiarSano.Tutte le referenze della produzione superano severi test per assicurare al consumatore finale un elevato standard qualitativo e importanti sono le risorse investite nel reparto Ricerca e Sviluppo, dove ricercatori altamente specializzati si occupano dello studio e della realizzazione di nuovi prodotti. D.A. Italia ha incontrato e intervistato Diego Peron, Direttore Commerciale Gruppo Mangiarsano-Germinal e pp per p Luca Sardella,, consulente e testimonial del Gruppo conoscere più approfonditamente i valori di questa azienda.

>Intervista a Diego Peron Come nasce Germinal? Germinal è nata quarant’anni fa, quando ancora si parlava di macrobiotico per indicare un’alimentazione a base di prodotti biologici. A quell’epoca Marco Bignotti, il nostro fondatore, si trovava a Parigi per affari e in albergo ha notato che una parte della proposta per la colazione era costituita da alimenti biologici, una cosa sconosciuta in Italia. Incuriosito, ha annotato il nome delle aziende produttrici e le ha contattate: un anno dopo è nata Germinal Italia, che commercializzava esclusivamente prodotti stranieri. Il brand è diventato da subito leader nei negozi specializzati e da vent’anni è presente anche nella GDO. Devo osservare che Germinal di strada ne ha fatta molta; oggi il marchio è presente nella GDO, nelle farmacie, nelle erboristerie e nel vending, per arrivare ai consumatori attraverso tutti i canali di vendita. Quando si è formato il Gruppo Mangiarsano-Germinal? Circa dieci anni fa Germinal ha intrapreso una collaborazione con la società Mangiarsano che produce prodotti biologici. Questa partnership ha dato vita prima prim a un progetto che si chiamava Bioalleanza, che ha portato le due aziende a lavorare molto insieme e a trovare prodotti. L’”alleanza” ha avuto talmente ta tanto successo che ne è seguita una fusione e le due società sono confluite nel Gruppo G Mangiarsano-Germinal. Mangiarsano è un’azienda con sede a Castelfr Castelfranco Veneto nella quale avviene la produzione; Germinal è la pa parte commerciale del gruppo e opera sul mercato, vendendo tutta quella che è la produzione di Mangiarsano e anche i prodotti di altre aziende. Per quale motivo avete dec deciso di proporvi al vending? Abbiamo deciso decis di avvicinarci al vending circa due anni e mezzo fa, perché studiando il mercato abbiamo cercato canali nuovi e abbiamo abb intuito che questo è un settore setto importante, in crescita, nel quale qu non era completa l’offerta l’off di alimenti sani e di prodotti p bio.

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Come sta rispondendo il mercato? Benissimo. È stata una delle scelte migliori

Gli operatori del settore vi aiutano a capire cosa vuole il consumatore? Sì, ci

degli ultimi anni. Siamo molto fieri di far parte di questo settore. Stiamo crescendo

aiutano e ci stimolano con le loro richieste. Con la collaborazione di Claude Bontorin,

grazie all’interesse da parte degli operatori per la nostra azienda e soprattutto dei

nostro responsabile vending, abbiamo attentamente analizzato le esigenza del fruitore

consumatori che stanno premiando la qualità e il gusto dei nostri prodotti.

dei DA. Fino a due anni fa, c’è stata una maggiore diffidenza verso i nostri prodotti perché non era diffusa la cultura specifica sul biologico, mentre direi che oggi le cose

Germinal punta sulla qualità e la vostra particolare produzione richiede co-

sono molto cambiate.

sti sostenuti. Siete riusciti a trovare il giusto compromesso con i prezzi del vending? Riusciamo a dare un prodotto che non solo è di qualità, ma che "nutre la tua

Ci sono tanti progetti che riguardano la salute e la corretta alimentazione

salute", come recita il nostro claim. I nostri prodotti hanno un valore aggiunto rispetto

rivolti sia ad un pubblico generico sia ai ragazzi in età scolare: anche Ger-

ai prodotti alimentari tradizionali poiché sono realizzati senza residui di pesticidi, senza

minal è impegnata su questo fronte? Noi siamo partiti due anni fa con un progetto

conservanti e OGM, e formulati in collaborazione con importanti Università italiane.

triennale, Comunicare per crescere, perché ci siamo resi conto che non è sufficien-

Li proponiamo ad un prezzo che è di poco superiore a quello dei prodotti che siamo

te realizzare dei prodotti di qualità, salutistici, con un valore aggiunto molto forte se

abituati a trovare nei distributori automatici.

poi non viene comunicato. Con questo progetto abbiamo voluto far conoscere l’azienda, i nostri prodotti e la nostra filosofia. Per queste ragioni due anni fa ho chiamato

Quali sono i vostri prodotti per il canale del vending? In questo momento i no-

Luca Sardella, con il quale ho una profonda amicizia, perché ci facesse da consulente

stri prodotti sono merende per la prima colazione e snack. Siamo presenti con diversi

e ci guidasse nel mondo della comunicazione. La scelta è ricaduta su Luca in quanto

brand: Germinal, che offre un prodotto biologico e salutistico, in quanto le materie

nelle sue trasmissioni parla della natura e i suoi obiettivi coincidono con quelli della

prime sono integrali, quindi ricche di fibre e senza zucchero aggiunto e provengono tut-

nostra azienda: entrambi abbiamo a cuore la salute delle persone e del pianeta in cui

te da terre coltivate senza l’uso di pesticidi o fitofarmaci. Sono inoltre privi di proteine

viviamo. Stiamo portando questa comunicazione anche nelle scuole, attraverso degli

animali quali latte e uova. Poi abbiamo il marchio Gaia, di cui fanno parte prodotti bio-

incontri in cui parliamo di educazione alimentare. Abbiamo realizzato un libricino, un

logici che contengono zucchero di canna e farina bianca, per chi vuole un prodotto che

vademecum diviso in due parti, il cui titolo gioca sul nostro nome, Mangiarsano, e

si avvicini di più al convenzionale, ma sempre con caratteristiche salutistiche. Infine,

nel quale sono contenuti alcuni consigli per un’alimentazione equilibrata. Nella prima

l’ultimo nato, il brand MangiarSano, che include prodotti salutistici senza zucchero,

parte diamo consigli pratici su come si legge un’etichetta, spieghiamo cosa sono i

che come i prodotti Germinal e Gaia, non contengono conservanti, coloranti e grassi

grassi idrogenati, i carboidrati, diamo suggerimenti per tenersi in forma; nella seconda

idrogenati e non sono OGM. La nostra offerta è ampia e cerchiamo d’incontrare i gusti

parte parliamo di biologico e dei nostri prodotti. Anche Luca Sardella ha partecipato

di tutti senza perdere di vista l’obiettivo di offrire al consumatore prodotti salutari e

alla stesura.

naturali che rispondano alle esigenze del consumatore.

Per i più giovani, inoltre, abbiamo un progetto che coinvolge le scuole: andiamo direttamente nelle classi e spieghiamo ai bambini, ai ragazzi e ai genitori che cos’è

Quali sono i progetti futuri di Germinal? Senza dubbio continueremo a investire

l’agricoltura biologica e perché preferire questi prodotti a quelli provenienti da agri-

nello sviluppo. Una delle colonne portanti della nostra azienda è l’Ufficio R&D, dove

coltura convenzionale. L’Associazione Nazionale delle Mamme ci patrocina in

sono presenti tre biologi, i quali lavorano in collaborazione con l’Università di Padova

questa iniziativa: insieme a Luca Sardella e al dottor Nicola Facchinelli, che è il nostro

e l’Università di Udine per la formulazione e l’innovazione dei prodotti. Insieme a loro

Responsabile Qualità, incontriamo i bambini a scuola la mattina e i loro genitori nel po-

siamo alla ricerca continua di soluzioni di prodotto con caratteristiche nuove. Abbia-

meriggio e siamo a disposizione per rispondere alle loro domande sull’alimentazione.

mo una richiesta crescente di prodotti senza glutine e per diabetici anche nel canale

Questa iniziativa sta ricevendo una risposta molto positiva, perché il nostro intervento

vending, quindi credo che prossimamente verranno inseriti all’interno del nostro por-

aggiunge valore al percorso didattico già intrapreso da questi istituti e dai docenti

tafoglio prodotti per la DA.

delle singole classi.

Il Mercato del Vending Produttori

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G r u p p o

M a n g i a r s a n o - G e r m i n a l


>Intervista a Luca Sardella Consulente e testimonial Gruppo Mangiarsano-Germinal Come mai Luca Sardella in Germinal? Credo che il nome Germinal derivi da germinale, per identificare qualcosa che nasce, che dà vita. E dove c’è vita ci sono io. L’azienda ha il marchio Gaia e io sono gaio, sereno, quindi questo è un matrimonio perfetto. Chi mi conosce sa che sono sempre allegro e frizzante, dalla mattina alla sera, questo perché mi nutro bene e perché rido molto. Ho incontrato Diego Peron diversi anni fa e mi è piaciuta la sua idea di una linea dedicata all’alimentazione sana. Molti pensano, sbagliando, che un alimento sano sia sinonimo di senza gusto, mentre gli snack dolci Mangiarsano-Germinal sono buoni; in più, non contengono grassi idrogenati e altre sostanze che danno come conseguenza l’aumento del colesterolo cattivo e della glicemia. Quando due anni fa un nuovo direttore marketing ha suggerito di affidare l’immagine di Germinal ad un volto noto che condividesse i valori dell’azienda, è stato naturale pensare a me come testimonial. Quindi condividi la filosofia di produzione del gruppo MangiarsanoGerminal? In pieno. Camminiamo in perfetta sintonia, perché crediamo negli stessi principi e siamo convinti che nel futuro ci sarà sempre maggiore attenzione verso alimentazione sana, qualità della vita ed ecologia: si sta tornando indietro, perché si è corso troppo. Per fortuna i brand Germinal, Mangiarsano e Gaia, sono stati i pionieri di questo settore e adesso hanno un grande vantaggio competitivo dato dall’esperienza.

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Luca Sardella

Cosa pensi dei loro prodotti? Sono prodotti buonissimi, tanto è vero che in casa mia ci sono sempre e ho trasmesso l’abitudine di bere il succo di mirtillo Germinal ad alcuni miei amici famosi. Il mirtillo ha delle proprietà benefiche incredibili e soprattutto le donne possono prevenire alcuni segni d’invecchiamento o problemi di cistite consumando questo frutto, che aiuta a preservare i capillari, la vista, i capelli e la memoria. Il succo ha come unico ingrediente il mirtillo selvatico, è senza zuccheri, senza acqua, senza antiparassitari perché non viene trattato. La sera lo spalmo sul viso e spesso ricevo complimenti per l’aspetto della mia pelle!

Riesci a condividere con loro anche l’aspetto produttivo, a partecipare attivamente dando suggerimenti utili? Sì, seguo lo sviluppo dei prodotti, sono coinvolto e interessato. Mi auguro che la gamma di prodotti Germinal diventi sempre più ampia e che si completi con l’aggiunta di snack salati, attualmente in fase di studio e più in generale di tutto quello che si consuma in casa. Sono testimone del lavoro che è alla base della credibilità di Germinal. Io sono cantautore, scrivo libri, collaboro con i giornali, conduco programmi, però prima di tutto sono un agronomo, sono uno che studia l’alimentazione, il mondo botanico, il verde, la natura e il territorio. Quindi ci tengo a precisare che se non avessi creduto in una linea come questa, non avrei mai accettato di occuparmi della loro comunicazione esterna. Vieni “usato” come assaggiatore? Più che altro sono io che approfitto della nostra collaborazione per poter assaggiare i loro prodotti! Anche durante le dimostrazioni che facciamo negli ipermercati, non faccio che bere succo di mirtillo... In che modo i prodotti Germinal contribuiscono alla salute dei consumatori? Quando noi mangiamo prodotti naturali come questi, che non contengono grassi idrogenati o antiparassitari ma fitonutrienti - sostanze di cui sentiremo parlare sempre più spesso, perché sono quelle che fanno bene a occhi, capelli, denti, unghie e contribuiscono al mantenimento della nostra salute - ci prendiamo cura di noi stessi. Stiamo portando avanti una campagna, in collaborazione con l'Associazione Nazionale delle Mamme per sensibilizzare le future mamme sull’importanza di un’alimentazione corretta e sulla necessità di assumere alcune sostanze, tra cui l’acido folico, durante la gravidanza. Cosa hai dato a Germinal? Anzitutto la mia energia e la mia passione per quello in cui credo. Dimostro di essere quello che faccio e quello che mangio. Sono la persona che solleva il morale quando ce n’è bisogno, perché quello dell’alimentazione biologica è un mondo difficile perché non è sempre facile far capire l’importanza di una buona alimentazione. Ho dato al Gruppo Mangiarsano-Germinal maggiore notorietà attraverso la mia immagine, ho offerto loro la mia credibilità parlando con convinzione di sana alimentazione nelle mie interviste e nelle mie trasmissioni televisive oltre che dei prodotti e della mission dell'azienda. Cosa hai ricevuto da Germinal? Da loro ho appreso molto sia a livello umano sia a livello professionale. Diego conosce le strategie di marketing, ha avuto esperienze all’interno di grandissime aziende, ma ha rinunciato a contratti allettanti per impegnarsi nel progetto Germinal. Ho imparato che non serve il nome della grande azienda: la grande azienda possiamo diventare noi. Cosa pensi del settore del vending? Per la prima volta lo scorso aprile ho partecipato a una fiera del vending e devo dire che sono rimasto meravigliato, perché i distributori sono il futuro. Esattamente come il poliziotto di quartiere o l’edicola, è necessario che le macchine automatiche siano dovunque, alla portata di tutti e che contengano tutti i tipi di prodotto. Oggi tutto può essere distribuito da queste macchinette, tra un po’ ci entreremo anche noi!

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Pn&Co è il nuovo marchio italiano di Style srl, azienda pordenonese specializzata nella progettazione, nello sviluppo e nella distribuzione di prodotti per la raccolta differenziata negli spazi comuni di aziende, uffici e dovunque occorra separare il multi materiale in modo facile e pratico. I prodotti Style srl nascono dalla ricerca della massima funzionalità e si declinano in soluzioni che vogliono distinguersi per design ed ergonomia. La filosofia dell’azienda si basa sull’ordine, la versatilità e l’attenzione all’ambiente. Presidente di Style srl è Roberto Presotto, D.A. Italia lo ha intervistato per dare ai suoi lettori maggiori informazioni su questa giovane realtà friulana.

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Pn&CO > Creatività e Design per la Raccolta Multi Materiale

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>Intervista a Roberto Presotto Quando è nata l’azienda? Style srl è nata un anno e tre mesi fa, anche se il nostro marchio è Pn&CO, perché pochi mesi dopo aver costituito la società ci siamo accorti che il marchio Style si sarebbe potuto confondere con quello di un brand concorrente nel comparto domestico. Quindi i nostri prodotti portano il logo “Pn&CO”. L’azienda ha sede a Roveredo in Piano, in provincia di Pordenone. Come mai hai deciso di entrare in un segmento così particolare come il vending? Da quasi venticinque anni ci occupiamo della lavorazione della lamiera conto terzi e uno dei nostri clienti più importanti, da vent’anni, è Necta. Nel nostro percorso di crescita ho sviluppato tante idee per i miei clienti, però quel ruolo non mi bastava più, mi sentivo come un bambino che desidera crescere e vuole creare la propria vita. Sono una persona che deve riuscire a realizzare quello che pensa a proprio modo e così tre anni fa ho deciso di


organizzare un concorso, dal titolo “Ideas Wanted", per trovare nuovi progetti e idee originali. Attraverso inserzioni settimanali all’interno del giornale del triveneto, Il Gazzettino, abbiamo pubblicizzato questa competizione. Al concorso hanno partecipato in molti e siamo riusciti a raccogliere 150 progetti: il premio finale, di trentamila euro, è stato vinto da uno studio di designer che lavora nel settore del motociclismo. Non ho utilizzato la loro idea, ma è stata la migliore a livello di struttura e di grafica tra quelle presentate e in seguito ci siamo avvalsi della collaborazione di una loro designer per la progettazione di alcuni prodotti adatti alla DA. Avevamo realizzato alcuni progetti minori per vari clienti, ma solo nel 2008 sono nati i primi due complementi per il vending Pn&CO: uno per l’impilaggio dei bicchieri e un altro contenitore a tre moduli pensato per gli ospedali, le scuole e i luoghi pubblici in genere, un modello che a Venditalia abbiamo presentato nella versione con il tricolore italiano. Come si suol dire “l’appetito vien mangiando”, quindi non ci siamo fermati a questo e oggi possiamo offrire una gamma molto ampia di prodotti. Quali sono i vostri prodotti per il vending? Abbiamo i contenitori per la raccolta differenziata, i mobiletti per le table top e stiamo ultimando la realizzazione di strutture complete, per poter dare al cliente un servizio particolareggiato, con l’obiettivo di fargli trovare da noi tutto ciò di cui necessita. Inoltre, dato che il tempo dedicato alla pausa caffè è anche un momento conviviale e che spesso chi prende un caffè sceglie anche una brioche o uno snack, abbiamo ideato un punto d’appoggio, un tavolino a cui è stato integrato anche un contenitore per la raccolta differenziata, in modo da avere un complemento funzionale per l’angolo del break e allo stesso tempo incentivare lo smaltimento corretto dei rifiuti.

Oltre a Style ti occupi di soluzioni per interni e complementi d’arredo: il vending e il mondo dell’arredamento non sono troppo distanti? No, anzi, questo duplice interesse mi aiuta molto. Posso sperimentare sempre nuovi materiali e tengo particolarmente al fatto che i nostri prodotti possano essere realizzati con qualsiasi supporto: metallo, legno, pietra, tessuto, ecc. Questo potenzialmente dà la possibilità di avere una gamma di prodotti infinita. Ci sono molti materiali in natura, perché usarne uno solo? Non punto al prezzo, ma al prodotto, al design e alla funzionalità. All'interno della struttura abbiamo una designer che crea e realizza nuove forme e nuove soluzioni. Ritengo di avere la qualità di stimolare le persone, sono un portatore sano di positività e di entusiasmo e allo stesso modo ricevo energia dagli altri. Quasi sempre lo spunto per un nuovo progetto arriva da me, perché ho un’idea nuova al giorno. Poi però bisogna anche concretizzarla, perché altrimenti le idee non servirebbero a nulla. Quali sono i primi riscontri sul mercato? Guardare i numeri di questi primi quindici mesi sarebbe ovviamente poco significativo, ma abbiamo venduto i nostri prodotti in Norvegia, Gemania, Austria, Francia, Spagna e persino negli Stati Uniti. Abbiamo gettato le basi per il nostro futuro. Per ora abbiamo piccoli ordini, richieste specifiche, ma quello di cui sono felice è la sensazione diffusa che Style proponga qualcosa di innovativo e originale. Questo premia il nostro sforzo di differenziarci. Cerco di soddisfare gli altri con il mio impegno e sono orgoglioso di riuscirci. Qual è stato il bilancio della partecipazione di Style alla scorsa edizione di Venditalia? L’affluenza al nostro stand è stata

14Il Mercato del Vending Produttori/Pn&Co

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R o b e r t o

P r e s o t t o


grande, soprattutto durante l’ultima giornata della fiera. Partecipavamo per la prima volta a questa importante manifestazione, siamo un’azienda nata da poco e abbiamo avuto molte richieste e raccolto parecchi contatti, anche di clienti esteri. Credo che questa fiera abbia segnato una svolta per noi a livello commerciale, ci ha fatti conoscere e ci ha fatto comprendere ancora più a fondo il mercato della distribuzione automatica. Possiamo affermare che l’interesse dimostrato nei nostri confronti è stato rilevante.

Come si sviluppa questo progetto? È un’idea che ho sviluppato attraverso un business plan: abbiamo dato indicazioni ai nostri distributori e spiegheremo loro che senza un eccessivo impiego di uomini e risorse possono guadagnare di più e noi con loro. Non devono far altro che crederci. Ci si prova, no? Einstein diceva che è da pazzi pensare che le cose possano cambiare facendole sempre allo stesso modo, quindi cerco di cambiare metodo per ottenere risultati migliori.

Qual è la vostra politica di prezzo? Il fattore prezzo è importante e noi ci troviamo in competizione con prodotti che costano 15-30 euro, contenitori per rifiuti che i gestori solitamente regalano ai loro clienti. Quindi mi è venuta un’idea: far guadagnare i gestori attraverso i miei prodotti. Investendo lo 0,25% del fatturato nei nostri complementi un gestore può guadagnare fino al 15% in più di utile netto.

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Il mondo è fatto a scale.

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Il concorso riguarda la produzione di opere di arte visuale supportat supportate da formato digitale: fotografie, elaborazioni gr grafiche, cortometraggi minuti), spot (massimo (massimo 5 m 1 minuto) minuto il cui tema è il caffé. The competition is for artists working w in digital media: photographs, graphics, short films (5 minutes maximum) or spots min (1 minute maximum). The theme of the t works is to be coffee. Le opere dovranno essere es spedite non oltre il 31 agosto 2010. LLa premiazione si terrà in contemporanea all alla Fiera Triestespresso, dal 2 28 al 30 ottobre 2010. than 31st of August, 2010. Works must be sent no later tha Triestespresso, The prize-giving will be held at the Exhibition E 28th to 30th October 2010 28t

Design & Illustration/ Federico Conti Picamus

www.AntharesCo www.AntharesCoffeePrize.it info@antharescoffeeprize.it info@antharesco Organizer

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Automatic Service

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Technical Service Lavazza La Direzione Macchine Lavazza è stata protagonista dello Speciale Tecnica &Innovazione pubblicato nel numero di aprile di D.A. Italia. Proseguiamo ora con il nostro approfondimento analizzando la divisione Technical Service Lavazza, facente parte della Direzione Macchine. D.A. Italia ha intervistato Franco Vitare, Responsabile TS Lavazza, che ha illustrato le funzioni operative della sua divisione. Il Technical Service Lavazza si occupa del mondo dei sistemi in capsula in Italia e all’estero. 18

All’estero Lavazza si affida a referenti presso le proprie consociate, per una questione linguistica e per un efficace presidio delle aree. La casa madre mantiene compiti di coordinamento organizzativo, raccolta ed analisi dei dati tecnici relativi alle macchine e feedback sugli aspetti funzionali, monitoraggio dei livelli di servizio offerti dalle varie reti di assistenza e progettazione e sviluppo della manualistica tecnica. Tutto questo inserito in un contesto di miglioramento continuo dei processi e dei servizi erogati a supporto dei clienti.


Mario Mattiazzo > Automatic Service srl

Automatic Service srl, fondata a Bolzano il 1° aprile 1985, è un'importante gestione del Trentino Alto Adige che ha saputo imporsi come una delle principali realtà regionali grazie alla conoscenza del territorio, alla cura nei rapporti umani, alla qualità e al servizio. Lo scambio di partecipazioni con Aesse Service, nata nel 2006 dalla fusione di S.A.RM.A. Trento e Atesina Service (altre due storiche gestioni della ristorazione automatica trentina) e Automatic Service, ha permesso ai tre soci di riferimento (Mario Mattiazzo, Pio Lunel e Gianluca Maracci) di impiegarsi in un territorio difficile sia dal punto di vista morfologico sia dal punto di vista linguistico-culturale. Per conoscere più a fondo questa dinamica realtà del nostro settore, la redazione di D.A. Italia si è recata a Bolzano dove ha intervistato Mario Mattiazzo, fondatore di Automatic Service e Consigliere neoeletto del Direttivo Confida. .

>Intervista a Mario Mattiazzo Quando è iniziata la sua attività professionale nel settore del vending?Il vending è stato il mio primo lavoro. Ho iniziato la mia avventura in questo settore 32 anni fa, appena conclusi gli studi, come addetto al rifornimento dei distributori nella gestione avviata da uno zio, un’azienda di piccole dimensioni con appena sedici macchine. Qualche anno dopo è nata Automatic Service nella quale, come socio, ho portato avanti l’impresa che continuo a seguire ancora oggi. Come si è sviluppata Automatic Service nei primi anni di attività? Appena costituita, con la collaborazione di un dipendente, ho cominciato l’attività di gestione. Successivamente ho acquisito due società medio-piccole presenti nel territorio, aziende storiche e ben organizzate che tuttavia non erano riuscite a restare al passo coi tempi, continuando a lavorare solo con numeri alti e macchine grandi, senza considerare le realtà sotto le 2.000 battute al mese. Automatic Service invece, ha sempre investito anche nella gestione di clienti medio-piccoli ed è stata una scelta lungimirante, perché il mercato nella nostra provincia è sviluppato maggiormente in questa direzione. Nel corso degli anni avete cambiato spesso sede? Sì, lo sviluppo della società ci ha portati a cambiare sede diverse volte. L’attività è iniziata in un locale di 70 mq. Nel 1989 ci siamo trasferiti nel magazzino della prima azienda che ho acquisito, un’area grande il doppio. Dopo sei anni ci siamo spostati a nord di Bolzano, dove avevamo a disposizione 500 mq e poi ancora nella zona industriale della città, in 1.200 mq. Oggi abbiamo costruito un nuovo capannone di 3.300 mq coperti e oltre 1.000 mq non coperti, sviluppandoci in verticale a causa dell’elevato costo del terreno al metro quadro.

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Ci sono difficoltà a vendere prodotti come ad Il

esempio la frutta? È difficile vendere frutta fresca,

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sia perché buona parte della popolazione è contadina,

ercato d

sia perché non c’è la cultura di cercare questo tipo di prodotto nel distributore. Perché questa modalità ab-

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en

questo senso, ma anche cercare una formula perché il prodotto sia invitante, appetibile.

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bia successo, bisogna non solo educare la clientela in

ding

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es

I vostri clienti sono molto attenti alla qualità dei prodotti e del servizio? Assolutamente. Sono molto attenti alla qualità dell’offerta e alla pulizia delle

Come vi siete organizzati per adattare que-

macchine. Cerchiamo di venire incontro ai gusti di una

sta struttura "verticale" alle esigenze di una

clientela eterogenea, composta da un quarto di ma-

compagnia di gestione? Abbiamo suddiviso i

drelingua italiana e il resto di madrelingua tedesca.

reparti per piano: al piano terra abbiamo allestito

Tra i prodotti che offriamo ce ne sono anche di locali,

il deposito per lo stoccaggio della merce, un’area

e tra i nostri fornitori, alcuni sono anche nostri clienti.

destinata all’accesso e al caricamento dei furgoni. Con una rampa esterna all’immobile, gli automezzi

Un’altra difficoltà è data dalla particolarità

salgono al secondo piano a parcheggiare nei 1000

morfologica del territorio: come gestite gli

mq disponibili. All’ultimo piano abbiamo gli uffici e

spostamenti in un’area così poco agevole? Dob-

il terrazzo con giardino. In sede lavorano 33 dipen-

biamo far fronte all’altitudine, al traffico e ai blocchi

denti e 5 soci.

stradali, senza dimenticare la neve d’inverno. Abbiamo un numero di furgoni superiore a quello delle

Qual è l'ambito territoriale in cui Automatic

gestioni di pianura, tutti muniti di catene e doppie

Service opera? Da una verifica fatta dalle Agen-

gomme, invernali ed estive. In caso di assenza di un

zie delle Entrate nel 2007, risultava che all’epoca la

operatore, la particolarità del territorio rende impos-

nostra gestione copriva il 60% delle vendite della

sibile dividere il “giro” tra i colleghi: ci vuole sempre

provincia di Bolzano, fatta di tradizioni e culture di-

una persona che sostituisca l’assente e compia il suo

verse (italiana, tedesca e ladina).

percorso. Nell’azienda lavorano venti operatori di cui alcuni sono “jolly”; nell’eventualità di una sosti-

Una clientela così eterogenea quanto rende

tuzione straordinaria, vengono coinvolti i dipendenti

difficile offrire un buon servizio? Il nostro lavo-

dell’assistenza tecnica che sono a conoscenza dei

ro è particolarmente complesso, perché offrire un

percorsi. I prezzi nel nostro territorio sono in media un

servizio di alto livello comporta impegno costante

po’ più alti rispetto ad altre province perché servire i

e un'organizzazione efficiente. La clientela deve

nostri clienti in questo particolare territorio ha costi di

sentirsi guidata e servita sempre al meglio: per ot-

gestione più elevati.

tenere questi risultati bisogna prestare attenzione alle peculiarità della provincia. La maggioranza de-

Vi concentrate solo sul tradizionale o comincia-

gli abitanti della zona non parla come prima lingua

te ad avere una posizione forte anche nell’OCS?

l’italiano, perciò è sempre meglio tradurre in tede-

Abbiamo installato quasi 1.600 macchine OCS tra

sco anche quando non è obbligatorio. Sono nato in

Trento e Bolzano, nonostante la difficoltà di lavorare

Alto Adige e ne conosco la realtà; per chi viene da

con abitudini diverse rispetto al resto del Paese: ad

un altro territorio le attenzioni che per i nostri clienti

esempio, qui macchiato e cappuccino sono più ri-

fanno la differenza non sono di immediata compren-

chiesti rispetto all’espresso. Proporre una macchina

sione.

da ufficio e venire incontro a queste richieste non è semplice: i clienti chiedono il latte e quindi distributo-

Rispetto alle altre regioni, ci sono particolari

ri più grandi. La cultura dell’espresso si sta pian piano

differenze riguardo ai prodotti richiesti dalla

affermando anche tra i clienti di cultura tedesca, però

clientela? In provincia vengono trasmessi anche i

il cappuccino è sempre in cima alle preferenze. Oltre il

canali televisivi d’oltralpe: la richiesta è dunque più

Brennero si beve prevalentemente caffè solubile, per-

varia perché comprende anche quei prodotti (snack

ché quello è il sapore che piace e a cui sono abituati.

soprattutto) pubblicizzati dalle reti tedesche ed au-

La difficoltà sta sempre nel saper leggere il cliente,

striache.

ma con l’esperienza si impara.

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Con così tante categorie di costo, come vi po-

ne, come ad esempio la terapia intensiva e le sale

sizionate a livello di prezzo? I nostri prezzi sono

operatorie.

più alti rispetto alla media, tuttavia i nostri clienti comprendono la qualità e la apprezzano. Inoltre

Dedicate molto tempo alla formazione del per-

nelle piccole-medie aziende ci confrontiamo diret-

sonale? All’interno della sede abbiamo un’aula in

tamente con il titolare e non con il responsabile ac-

cui formiamo gli operatori in modo specifico. Ad

quisti. Quasi tutti i miei tecnici sono stati operatori,

anni alterni vengono organizzati dei corsi in azienda,

conoscono il personale delle aziende in cui andava-

sia sulla sicurezza alimentare e igienica (HCCP) sia

no a caricare e hanno instaurato con loro un ottimo

sulla sicurezza sul lavoro.

rapporto. Crediamo molto nel rapporto umano con i clienti, per noi è un valore e una ricchezza. Abbiamo

Come siete organizzati per il post-vendita?

sviluppato il nostro servizio in questo senso e conti-

Siamo organizzati con i tecnici e con i “furgoni da

nueremo in questa direzione.

corsa”! Cerchiamo di spostarci il più rapidamente possibile e lavoriamo costantemente per migliorare

Come siete arrivati a servire l’intera regione?

anche questo aspetto: il modello proposto da Tren-

Ho conosciuto Pio Lunel, ora mio socio, perché en-

to è quello di destinare un operatore, con base in

trambi facciamo parte del consorzio d’acquisto Euro-

azienda, ad ogni zona, modello che stiamo provando

group. Quattro anni fa, insieme a Gianluca Maracci,

ad applicare anche alla provincia di Bolzano. I nostri

abbiamo deciso di gettare le basi di una nuova re-

tecnici sono in costante contatto tra loro e con la

altà: la fusione delle tre società in Aesse Service

reception dell’azienda, la quale, conoscendo la loro

di Lavis (Trento) e in Automatic Service (a Bolzano,

posizione, indirizza il più vicino verso il cliente da

dove il nome è stato conservato per ragioni storiche)

cui arriva una richiesta d’intervento. Ci siamo orga-

al fine di razionalizzare il servizio tra le due province.

nizzati in questo modo proprio perché la nostra zona

Ciascuno di noi ha il 33% delle quote di entrambe le

è composta da più valli principali che hanno diverse

società. La grafica che stiamo pianificando richia-

direzioni: le strade sono poche e obbligate, passare

merà le due aziende, ma i colori resteranno blu e

dall’una all’altra richiederebbe un intero pomerig-

nero per Trento e marrone e arancione per Bolzano:

gio.

abbiamo scelto di mantenere le due realtà distinte, con due partite IVA e due strutture, per la particola-

Qual è stato il suo percorso all'interno di CON-

rità della zona.

FIDA? Sono presente in Associazione da quando si è costituita Automatic Service, nel 1985. Lo ero

Reputa positiva la sua esperienza all'interno

anche prima, anche se la società non era intesta-

di Eurogroup? Certamente. Eurogroup è un grup-

ta a me e al posto di CONFIDA c’era ANIDA. Sono

po d’acquisto nato nel 1999, con sede a Desenza-

diventato delegato regionale nel 1995. Dal 2007 al

no del Garda. All’inizio eravamo pochi gestori, una

2010 ho fatto parte attiva della commissione “Gare

decina di aziende in tutto. Ora siamo ventitré e Pio

d’appalto” e abbiamo pianificato i termini e le con-

Lunel è il presidente in carica. I membri del gruppo

dizioni. L’anno scorso mi è stato proposto di candi-

sono in parte soci proprietari di Eurogroup e in parte

darmi per il Consiglio Direttivo. Mi sono preso del

associati. È un luogo d’incontro ideale dove poter

tempo per rifletterci, tanto che mi sono candidato

confrontare le proprie esperienze e dove poter espri-

ufficialmente solo l’ultimo giorno utile; non ero par-

mere, divulgare e consolidare il proprio bagaglio

ticolarmente fiducioso, poiché non ero stato eletto

professionale, economico e culturale.

in una precedente occasione. Sono stato scelto e mi ha fatto piacere, probabilmente nel frattempo ho

Automatic Service partecipa anche gli appalti

fatto qualcosa di buono...

pubblici? Al momento non siamo molto orientati verso gli appalti pubblici. I capitolati attuali seguono

Quali saranno i suoi prossimi incarichi in As-

solo il criterio del prezzo e non quello del servizio

sociazione? Mi è stato chiesto di coordinare la

e della qualità offerti. Pur mantenendo gli stessi

Commissione che si occupa della Carta dei Servizi,

prezzi, alcuni appalti negli enti pubblici li abbiamo

un obiettivo importante raggiunto da CONFIDA negli

persi, perché andati a ribasso. L’unico appalto pub-

ultimi anni. Automatic Service ha applicato i princi-

blico che abbiamo è a Merano. Qui a Bolzano colla-

pi della carta implementandoli nella certificazione:

boriamo con un’azienda che gestisce bar all’interno

a mio parere, le due cose vanno di pari passo e si

di strutture pubbliche; abbiamo istruito il personale

completano.

per operare nei reparti particolari, sensibili all’igie-

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Eventi

Sport e Vending in Val Comelico

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50째 Anniversario Rheavendors > 26

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22

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il Vending per i Tricolori Giovanili a Staffetta in Val Comelico I Campionati italiani Allievi di staffetta e il Trofeo nazionale di staffetta per la categoria Cadetti si sono svolti a Padola di Comelico Superiore, in provincia di Belluno, nello scorso mese di maggio. Circa duecento giovani promesse azzurre della corsa in montagna si sono sfidate su un tracciato impegnativo: un percorso di 2.300 metri di sviluppo e 90 metri di dislivello, visibile al pubblico per l’80%, reso ancora più difficile dalle sfavorevoli condizioni metereologiche. Nonostante le precipitazioni piovose durate l’intera giornata, la manifestazione ha avuto ottimi esiti grazie agli eccellenti risultati ottenuti sia a livello sportivo agonistico sia a livello organizzativo, con grande soddisfazione di atleti, pubblico e istituzioni.

Per l’Atletica Comelico i giovani sono importanti e sono al centro di numerosi impegni organizzativi: i campionati italiani s’inseriscono in un ampio progetto di rilancio di questa attività sportiva. Questa stessa filosofia alimenta alcuni operatori del vending, per i quali la qualità dei prodotti, degli alimenti e del servizio sono caratteristiche essenziali della propria attività da promuovere con particolare attenzione ai giovani affinché il connubio Vending e Sport sia sempre più solido ed efficace. Bianchi Vending Group, Conserve Italia (con i marchi Derby Blue e Yoga), Noberasco e Trivending hanno insieme preso parte per la seconda volta ad una manifestazione sportiva rivolta ai migliori atleti italiani della categoria e per la seconda volta i distributori automatici che contenevano i prodotti sono stati il riferimento e il piacevole punto d’incontro per i ragazzi protagonisti e per i loro accompagnatori. Gli atleti, ben preparati sui concetti di una sana alimentazione sportiva e con dimestichezza nell’uso dei distributori automatici, prima e dopo la gara hanno consumato i prodotti del vending più idonei alle loro esigenze e considerato l’ampia postazione delle macchine un luogo caldo dove riunirsi per studiare o commentare la prova che erano in procinto di compiere o che avevano appena svolto. Anche il pubblico ha preso coscienza di come questo canale di vendita possa essere un ottimo supporto per qualità, praticità e velocità per i giovani atleti e non solo…

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Oggi c’è un nuovo modo per

cogliere la frutta

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Albicocche, Noci, Misto esotico. Da oggi tutto il gusto delle Prugne, buone, sane, leggere e con notevoli qualità nutrizionali! Noberasco riempie di bontà e benessere il cuore dei distributori automatici con la linea Frut&go. Snack di tutta frutta, sani e nutrienti, finalmente disponibili sempre e ovunque, 365 giorni l’anno. Da gustare prima dell’ultimo treno, dopo un allenamento in palestra o all’aria aperta. Un’offerta dedicata a tutti coloro che vogliono fare un break, con attenzione al proprio benessere. Una pausa ideale per le donne, gli sportivi, gli studenti e tutti coloro che prediligono la frutta come sana e gustosa abitudine snack.


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Cinquant'anni sono un anniversario importante per un'azienda che si è distinta per la conquista continua di nuovi traguardi tecnici, estetici e commerciali; non stupisce quindi che rheavendors abbia dedicato particolare attenzione ai festeggiamenti per questa importante ricorrenza.

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Il 50° anniversario di rheavendors è stato celebrato il 2 luglio nella suggestiva cornice di Villa Olmo, situata sulla riva del lago della città di Como.

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Rheavendors per il suo 50°Anniversario Tinge di Verde anche Rubens

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Già dai primi mesi dell’anno sono stati ideati nuovi loghi ad hoc firmati dal celebre architetto e designer Angelo Micheli e dal talentuoso artista emergente Franz Bergonzi. In seguito la nuova campagna pubblicitaria rheavendors ha proposto immagini in stile “Colazione da Tiffany” delle sue nuove interfacce combinate ad altre che raffigurano astronauti in volo immortalati dalla NASA. Ancora, nello stand rheavendors allestito a Venditalia sono stati esposti i primi storici dodici distributori realizzati dall’azienda, restaurati e destinati a far parte di un costituendo museo del vending. Infine i festeggiamenti sono culminati con la cerimonia privata del 2 luglio, con la quale la famiglia Doglioni Majer ha riunito 150 ospiti provenienti da tutto il mondo per la definitiva celebrazione del cinquantenario con i soci, i partner e gli amici di lunga data.

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La serata aveva come pretesto una visita guidata della mostra Rubens e i

anni di partnership con rheavendors, il quale ha commentato: “Come diceva

fiamminghi, di cui rheavendors group è una delle società finanziatrici. La

un recente slogan rheavendors, certe cose bisogna lasciarle fare agli italiani. E

visita, preceduta da una breve crociera sul Lago di Como a bordo del battello

solo degli italiani potevano creare una serata così”.

storico Concordia, costruito nel 1924, è stata seguita da una cena in un grande

Al termine della serata, una considerazione da parte della famiglia Majer: “Ve-

capiteau trasparente eretto nel giardino di Villa Olmo. Tra gli ospiti della serata

dere una buona parte del Gotha del vending mondiale riunita intorno a mio

anche i rappresentanti delle autorità locali che, nella persona dell'assesso-

padre e alla nostra famiglia è stato un momento di grande orgoglio e commo-

re alla cultura Sergio Gaddi hanno portato agli invitati i saluti della Città di

zione” - ha commentato Carlo Doglioni Majer, vice presidente e amministra-

Como.

tore delegato di rheavendors group - “è stata anche la conferma che oggi più

Numerosi gli ospiti che hanno voluto comunicare la loro stima e l’affetto per

che mai le imprese a capitale e management familiare sono considerate un

il fondatore Aldo Doglioni Majer, che ha dichiarato: “Credo che la mia più

valore”.

grande intuizione sia stata pensare rheavendors, fin dall'inizio, come un'impresa non italiana ma europea”, ribadendo la connotazione cosmopolita della

Abbiamo appreso con piacere che l’intera serata si è svolta nel segno della so-

società lombarda.

stenibilità ambientale: le emissioni di anidride carbonica, pur ridotte al minimo, sono state compensate in collaborazione con AzzeroCO2.

Durante la serata non è mancato l’intrattenimento musicale: gli invitati all’evento hanno potuto assistere al concerto della cantante L'Aura, che ha scelto e presentato in inglese una canzone per ogni decennio di storia percorso da rheavendors. La serata si è conclusa con un son et lumiére sontuoso e visionario proiettato su tutta la facciata di Villa Olmo, che ha suscitato la reazione spontanea di Frieder Steigler, presidente di Servomat Steigler, azienda che celebra i 25

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Dove l’affidabilità conta di più. “Da noi le persone credono in un servizio sicuro e affidabile. Hanno quindi bisogno di una macchina che rifletta questo impegno, una macchina che possa sostenere in maniera adeguata le persone che alimentano il progresso economico.” Klaus Teutsch, Responsabile Tecnico Aramark, Operatore Responsabile per l’installazione presso la Deutsch Bank

www.bianchivending.com


Ambiente & Sviluppo Sostenibile

Re: Design Positively > Nuovi Contenitori per la Raccolta Differenziata Il 17 maggio si è svolta alla Triennale di Milano la cerimonia di premiazione del concorso “Re: Design Positively Nuovi contenitori per la raccolta differenziata”, organizzato da Coca-Cola in collaborazione con l’Associazione ReMade in Italy e con il supporto scientifico della Facoltà di Design del Politecnico di Milano.

I progetti sono stati sviluppati su linee guida e criteri precisi: innovazione, sostenibilità, estetica, funzionalità, qualità, adeguatezza alla produzione industriale, utilizzo di materiale riciclato (in alcuni casi fino al 100%). A sposare gli intenti sostenibili di questo progetto anche Autogrill, che ha mostrato il proprio interesse al possibile inserimento di questi prototipi nei propri punti vendita, con l’obiettivo di dare ancora maggiore rilevanza all’iniziativa. L’Assessore alle Attività produttive, Design, Eventi e Moda del Comune di Mi-

Il concorso nasce nell’ambito del progetto Live Positively, promosso da

lano, Giovanni Terzi, riguardo a questa iniziativa ha sottolineato "la necessità

Coca-Cola in tutto il mondo, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pub-

e l’opportunità, per Milano, di promuovere e incentivare iniziative, come quella

blica al rispetto dell’ambiente. Sono stati realizzati da giovani designer 182

odierna, a sfondo ecosostenibile, anche in vista dell’importante appuntamento

progetti per la raccolta differenziata.

con l’Expo del 2015".

>I Vincitori del Concorso Il contenitore per la raccolta differenziata No Bidoni “Ci ricicliamo, non invecchiamo” del venticinquenne Walter Giovanniello, si è classificato al primo posto. Al giovane designer è stato attribuito un premio di 15.000 euro così motivato dalla giuria: “forte immagine iconica e valenze comunicative e l’utilizzo di diversi materiali riciclati”

>

No Bidoni

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>Al Secondo Posto

>Terzo Classificato

Clip del gruppo di Lorenzo Marzoli che ha ricevuto in premio 8.000 euro per “la semplicità formale e la notevole facilità di utilizzo”.

Il progetto Piantiamola di Manuel Cavallin per “l’ulteriore funzione prevista che ne prospetta l’utilizzo in nuovi scenari urbani e pubblici”.

> >

Hanno ricevuto “ M e n z i o n i

Speciali”

Piantiamola

Clip

i progetti:

> Bubble, per “aver saputo coniugare, con la propriastruttura “a bollicine”, l’immagine della bevanda con il rispetto dei canoni estetici e degli spazi”.

> Econtour per “essersi ispirato alla forma della prima celebre bottiglia di Coca-Cola, consentendo di sfruttarne l’immagine anche in termini di marketing”.

> Planetario per “l’impiego di materiali totalmente riciclabili e le opportunità di utilizzo in ogni tipo di ambiente”.

Sara Ranzini,

>

>

Bubble

Comunicazione,

Alessandro Magnoni, Direttore Affari Generali

Relazioni Esterne e Istituzionali di Coca-Cola Italia

Coca-Cola HBC Italia // “La volontà di rendere

ha dichiarato: “La grande adesione di tanti giovani

alcuni di questi oggetti concreti e presenti sul

talenti (oltre 200, provenienti da tutta Italia e

territorio, grazie anche alla collaborazione di

Direttore

dall’estero) al concorso Re: Design Positively, che, con il loro impegno e grazie all’aiuto della tecnologia e ad una buona dose di fantasia, hanno realizzato progetti davvero straordinari, ci conferma che il percorso Live Positively di CocaCola dà un contributo prezioso alla sostenibilità ed è al contempo un approccio nuovo alla tematica ambiente”. “Questo progetto dimostra come il riciclo dei rifiuti possa diventare divertente ed esteticamente

Econtour

partner importanti come Autogrill, conferma la validità dell’intero piano e la novità di un concorso che si basa su una più moderna cultura del riutilizzo ecosostenibile”. Il progetto Re: Design Positively è stato patrocinato dal Cial (Consorzio Imballaggi Allumino), dal CNA (Consorzio Nazionale Acciaio Amico), da Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli imballaggi) e da CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi).

appagante: quando la creatività si fa oggetto d’uso quotidiano assume un ruolo sociale che va al di là del semplice esercizio di stile”// conclude

Ambiente & Sviluppo Sostenibile

>

R e : D e s i g n

P o s i t i v e l y

>

Planetario


Coinvolgendo attori economici e istituzionali, Remade in Italy:

>

promuove la conoscenza e lo sviluppo di materiali e

manufatti ambientalmente sostenibili realizzati da aziende italiane con materiale riciclato e di riuso;

>

presidia il coordinamento culturale e scientifico delle

imprese produttrici, nella promozione e nella tutela dei propri materiali e manufatti realizzati con materiale riciclato e di riuso, anche utilizzando certificazioni di qualità che attestino la tracciabilità della produzione e la coerenza con l'esigenza di

Remade in Italy>

Il primo marchio “made in Italy” per la certificazione di prodotti derivanti dal riciclo e dal riuso.

tutela della salute e dell’ambiente;

>

offre la possibilità, alle aziende e alle istituzioni, di

utilizzare un marchio che individua prodotti innovativi sia sotto il profilo del design, sia sotto il profilo dell'utilizzo di materiale riciclato;

Remade in Italy è un'associazione senza scopo di lucro fondata

>

nel 2009 che promuove, a livello nazionale e internazionale, i

ambientalmente sostenibili, fornendogli informazioni utili;

prodotti “made in Italy” derivanti dal riciclo.

>

I prodotti Remade in Italy sono contraddistinti da un marchio che

anche all'estero il design italiano e i prodotti del riciclo e del

contiene le informazioni sulle caratteristiche di sostenibilità am-

riuso.

bientale del prodotto, in termini di risparmio di materie prime,

A Remade in Italy partecipano Regione Lombardia, Camera di

riduzione di consumi energetici e contenimento delle emissioni

Commercio, Conai, e Ministero dell’Ambiente e della Tutela del

di CO2.

Territorio del Mare.

indirizza il consumatore nell’acquisto di prodotti anima un network internazionale di aziende per diffondere



Distribuzi one Controllata ata

Terni > Alcolici a Distribuzione Controllata Il Consiglio Comunale di Terni ha sancito il divieto di vendita di alcolici ai minori di 16 anni attraverso i distributori automatici con un’ordinanza entrata in vigore lo scorso 10 giugno. Comune e Prefettura // conclusa una fase di concertazione a seguito dell’interrogazione del Consigliere Riccardo Giubilei del 22 settembre 2009 che denunciava la presenza di distributori automatici nei quali erano presenti e disponibili 24 ore su 24 birra e altri drink a base di alcol // hanno individuato alcuni provvedimenti di prevenzione contro l’abuso di sostanze alcoliche da parte dei minori. Le nuove misure riguardano in particolar modo gli alcolici acquistabili direttamente dai distributori automatici posizionati nel centro cittadino.

ne e sanzione per contrastare l’abuso di alcol, in particolare da parte dei minori. La legge italiana, infatti, prevede esclusivamente il divieto di somministrazione di bevande alcoliche ai minori di 16 anni ma non quello di vendita (Codice penale, art. 689), contrariamente a quanto sancito dalle normative della maggior parte dei paesi della UE. Questo comporta la libertà di applicazione della normativa, a discrezione degli organismi locali. Successivamente, le leggi 45/1999, 125/2001 e 160/2007 hanno affrontato il tema dell’abuso alcolico e delle conseguenze ad esso correlate, incrementando le attività di controllo e di prevenzione, regolamentando gli orari di vendita e somministrazione degli alcolici nei locali pubblici. Di fatto, ad oggi, la vendita di alcolici non conosce grosse limitazioni e non esiste una normativa unitaria che interessi tutte le modalità di somministrazione e tutti i canali di vendita. Con la diffusione crescente del vending si è reso quindi necessario un giro di

Per disciplinare la vendita di alcolici mediante il vending, i distributori auto-

vite sulla vendita delle sostanze alcoliche, poiché il controllo degli acquisti

matici che forniscono birra e altre bevande alcoliche dovranno essere dotati di

individuali dai distributori automatici risulta estremamente complicato.

dispositivi di lettura e riconoscimento automatico dei documenti d’identità o

Ecco quindi scendere in campo i comuni a tutelare gli interessi dei minori e l’or-

del tesserino sanitario.

dine pubblico, cercando soluzioni che possano realmente arginare il problema.

Più precisamente, l’ordinanza comunale stabilisce il divieto di consumare

Una tematica complessa che naturalmente non si risolve con le sole restrizioni,

all'aperto gli alcolici dalle 22 alle 6 del mattino e il divieto per i minori di anni

ma anche incrementando le iniziative di comunicazione e sensibilizzazione ri-

16 di somministrazione e vendita di sostanze alcoliche da parte degli esercenti,

guardo i rischi legati all’abuso di alcolici.

compresi i distributori automatici, pena una sanzione d’importo compreso tra

Importanti contributi possono giungere dagli operatori del settore della DA:

80,00 e 480,00 euro per i trasgressori.

proponendo nuovi strumenti di controllo e riconoscimento dell’utente possono aiutare concretamente le amministrazioni locali. Inoltre, la macchina potrebbe

“Terni occupa i primi posti delle classifiche nazionali in tema di qualità urbana

rappresentare un utile media per una campagna di sensibilizzazione al proble-

e sicurezza eppure abbiamo voluto dar luogo a questa ordinanza perché ritenia-

ma dell’abuso dell’alcol. Il canale del vending, unitamente alle istituzioni, può

mo che l’abuso di alcolici possa costituire un problema serio non solo in termini

essere un’arma vincente.

di decoro urbano, ma anche e soprattutto d’incolumità personale, con specifico riferimento al mondo giovanile”, ha dichiarato Leopoldo Di Girolamo, sindaco di Terni, che ha aggiunto: “Con questo provvedimento abbiamo voluto tenere insieme le ragioni della sicurezza con quelle del diritto alla socialità, fondamentale per la nostra città e in particolare per i suoi cittadini più giovani. Si tratta di un’azione che punta alla prevenzione ma che prevede anche sanzioni. Le misure adottate, inoltre, non interessano la sola Terni, ma saranno estese all’intero territorio della provincia”. Come già accaduto in molte altre città italiane, Terni ha quindi adottato misure più restrittive di prevenzio-

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Albergo Automatico

"Town@House Street" il Progetto di Distribuzione di Hotellerie Da qualche tempo i distributori automatici hanno conquistato le vetrine delle città

del concept del progetto Town@housestreet è Alessandro Rosso, che spiega

creando i negozi automatici, un ulteriore strumento del vending per offrire alla clien-

come secondo lui in questo modo “si è immersi nella città, nella sua velocità, nel

tela più scelta, comodità, efficienza e praticità nel divenire quotidiano.

suo movimento, si possono osservare le luci della strada, entrare in contatto con il

L’originalità e la novità dell’idea hanno portato i negozi automatici ad avere sempre

paesaggio, con i suoi abitanti, come si fa al tavolino di un bar all’aperto, si fa ami-

più successo e ad avere uno sviluppo che sta pian piano coinvolgendo tutto il ter-

cizia. La città diventa la tua compagna di viaggio in uno spazio tutto tuo”. Creatore

ritorio nazionale con risultati positivi. Oggi i negozi automatici sono entrati a pieno

del progetto di architettura degli interni è Simone Micheli, che con il suo lavoro

titolo nelle strategie di molti operatori del vending, che da uno scetticismo iniziale

ha voluto trasmettere unicità, forte identità, incredibile interconnessione con il si-

ora li considerano una buona opportunità di crescita.

stema urbano e che ha così proseguito: “Ho creato dei luoghi evocativi, funzionali, coinvolgenti, capaci di divenire veri e propri manifesti di un nuovo modo di pensare

Ma l’idea di prendere spazi urbani alla portata di tutti e trasformarli in qualcosa

al mondo dell’ospitalità, di un nuovo modo di concepire il rapporto tra la dimensione

di diverso con l’impronta della tecnologia automatica non è più un’esclusiva della

della ricettività e la città. La ricercata osmosi, tecnica e contenutistica, tra il fuori

DA: Town@housestreet è un progetto, nato a Milano ma destinato alle principali

e il dentro, esasperata dal brillante contributo fotografico di Maurizio Marcato, ha

metropoli del mondo, che sviluppa nuovi locali cittadini e rende i negozianti veri e

originato una miscela iconica esplosiva”.

propri albergatori. Per un progetto internazionale di riqualificazione di spazi metropolitani degradati o abbandonati, con le prime 4 PHS (Permanent Hospitality Spa-

Massimiliano Orsatti, Assessore al Turismo, Marketing Territoriale, Identi-

ces), completamente informatizzate, prende forma un nuovo concetto di ospitalità

tà del Comune di Milano ha affermato che ciò che ha spinto l’Amministrazione

in cui vengono totalmente scardinati gli stereotipi dell’albergo canonico: spariscono

ad appoggiare con entusiasmo questo progetto, oltre all’innovativo concetto di ri-

la reception, la lobby, le scale, gli ascensori, i corridoi. I singoli spazi si affacciano

cettività, è stata la sua capacità di coniugare, esaltandole, due indiscutibili eccel-

direttamente sulla città-strada, ognuno con un suo ingresso indipendente diretta-

lenze meneghine: la grande tradizione alberghiera e la ricerca creativa del design.

mente dalla vetrina fronte strada, controllato elettronicamente da un tastierino

Lo sviluppo imprenditoriale odierno si basa sulla fantasia, sull’innovazione e sulla

alfanumerico sul quale poter digitare il codice della prenotazione effettuata

tecnologia che partono dalle cose più semplici e pratiche della vita quotidiana e

on-line tramite il sito www.townhousestreet.com. I quattro spazi occupano

che hanno validi alleati nella facilità di utilizzo, nella capacità di suscitare interesse

una superficie di circa 35 mq ognuno, ad eccezione di uno di circa 50 mq, configu-

e nell’accurata ricerca del design che aiuta a rendere il prodotto esclusivo. È im-

randosi come veri e propri mini appartamenti completi di guardaroba, bagno e zona

portante essere in grado di prendere spunto dalle evoluzioni altrui per rimettersi

cucina e dotati di ogni comfort. Ciascun locale ha un proprio colore e la tonalità

in gioco e sviluppare ancor più efficacemente il proprio business. Attendiamo le

caratterizza ogni intervento di design, anch’esso unico per ogni stanza. L’ideatore

risposte del mercato e soprattutto del vending…

35


Frutta nelle Scuole

Se la Mangi ti Frutta Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali lancia per l’anno scolastico 2010-2011 la seconda edizione di ”Frutta nelle scuole”, un programma elaborato ai sensi del Regolamento (CE) del Consiglio n. 1234/2007 e del Regolamento (CE) della Commissione n. 288/2009, che prevede la distribuzione di prodotti ortofrutticoli stagionali nelle scuole primarie delle regioni d'Italia, per oltre 27.000 quintali di prodotto in oltre 5.000 scuole, coinvolgendo circa 870.000 bambini di tutte le regioni.

La prima edizione di “Frutta nelle scuole”, 2009/2010 ha raccolto l’adesione di oltre 4.000 scuole primarie, coinvolgendo un totale di 868.900

Obiettivo del programma è incentivare il consumo

alunni: un risultato che ha spinto la Commissione

di frutta e verdura tra i bambini, realizzare un più

Europea e il Ministero a ripetere l’esperimento e a

stretto rapporto tra il produttore-fornitore e il con-

mettere a disposizione ulteriori finanziamenti.

sumatore, indirizzando i criteri di scelta affinché si affermi una consapevolezza nuova tra chi produ-

L’assunzione eccessiva di alimenti di provenienza

ce e chi consuma, offrire ai bambini più occasioni

animale e di zuccheri semplici, una dieta monoto-

per conoscere prodotti naturali diversi in varietà

na e un consumo insufficiente di alimenti vegetali

e tipologia per potersi orientare e sviluppare una

sono gli errori più ricorrenti nell’alimentazione dei

capacità di scelta consapevole.

più piccoli: il programma comunitario ribadisce la

Le informazioni saranno finalizzate e proposte ai

necessità di far fronte allo scarso consumo

bambini con metodologie pertinenti e relative al

di frutta e verdura da parte dei bambini in età

loro sistema di apprendimento, come ad esempio

scolare, aumentando durevolmente la porzione di

attraverso laboratori sensoriali.

frutta e verdura nella loro dieta nella fase in cui si formano le loro abitudini alimentari.

Il progetto sarà sostenuto con risorse pubbliche per un totale complessivo di 16.415.662,07 euro di cui 9.521.200,00 di fonte comunitaria e 6.894.662,07 di fonte nazionale.

>Obiettivi e strumenti

Il programma di distribuzione prevede, inoltre, che ogni bambino consumi frutta e verdura (almeno quattro specie differenti) almeno 20 volte durante il programma e che sia destinatario di specifica attività informativa o educativa. Sono ammessi al beneficio dell’aiuto comunitario produttori del settore ortofrutticolo, associazioni delle organizzazioni di produttori costituite e riconosciute, aggregazioni di produttori rappresentative dei prodotti oggetto del programma, società di scopo controllate, purché in grado di dimostrare una comprovata capacità di produzione o di fornitura della gamma di prodotti elencati nel bando di gara e di produrre documentazione atta a dimostrare l’origine e la provenienza del prodotto distribuito, oltre a dimostrare di avere comprovate esperienze in attività di informazione e di comunicazione attinenti l’obiettivo del programma.

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una quantità non superiore al 20%; i prodotti trasformati, compresi i prodotti orticoli, come succhi di frutta pastorizzati senza aggiunta di zuccheri, puree e composte di frutta, nettari di frutta, macedonia in succo naturale, dovranno essere distribuiti in quantità non superiori al 30%.

In concreto, i fondi serviranno a finanziarie gli aventi diritto per quanto concerne i costi diretti per l’acquisto e la distribuzione dei prodotti selezionati; i costi per il trasporto e la distribuzione dei prodotti e i costi correlati (acquisto, locazione, noleggio e leasing di attrezzatura, comunicazione e informazione sullo svolgimento del programma, ecc.). Il programma di distribuzione interessa prodotti (frutta e verdura) freschi e trasformati. I prodotti freschi monofrutto, tagliati a fette o in preparati pronti all’uso, in quantità non inferiore all’80%; all’interno di questa categoria i prodotti freschi interi non possono essere inferiori al 60% mentre per susine, uve da tavola, carote, finocchi, pomodorini, sedano è prevista

Nella scelta dei prodotti frutticoli sarà fondamentale garantire la stagionalità dei prodotti, che influisce sia a livello salutistico che a livello di attrattiva, poiché la frutta e la verdura mature esprimono al massimo i loro colori, rendendoli particolarmente invitanti, nonché i loro sapori e contengono la più alta concentrazione di proprietà benefiche. La distribuzione del prodotto non dovrà avvenire in associazione all’erogazione dei pasti scolastici, costituendo essa stessa anche un momento di formazione e informazione autonomo, preferibilmente a metà della mattinatae nel pomeriggio, a distanza dai pasti principali.

Necessario l’avvio e il successivo consolidamento di una rete di istituzioni e operatori costituita da Mipaaf, MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca), Ministero della Salute, Regioni, province autonome e istituti scolastici disponibili a partecipare in modo continuativo al programma e a seguirne tutte le fasi di svolgimento. L’idea del progetto “Frutta nelle scuole” offre un’opportunità di riflessione a tutte le aziende del vending che hanno finora accolto marginalmente gli inviti a una maggiore attenzione per la corretta alimentazione dei giovanissimi. Nonostante l’impegno concreto da parte di Confida e di singole aziende del settore, infatti, la distribuzione di frutta e verdura nel nostro paese è appena agli inizi e non coinvolge i bambini di età compresa tra sei e undici anni. Le scuole primarie possono e dovrebbero diventare un nuovo ambito di sperimentazione e di azione per il mondo della distribuzione automatica, senza dubbio all’altezza di raccogliere questa nuova sfida.


N o v i t à Ase srl

N o v i t à

> BlueBox il nuovo sistema RFID ASE srl è un’azienda di riferimento nella proposta di componenti per l’identificazione automatica e il controllo degli accessi che è nata a Carpi nel 1996. Distribuisce componenti RFID selezionati e opera nel settore del vending dalla seconda metà degli anni ’90, esattamente da quando sono stati introdotti i transponder RFID nei sistemi di pagamento cashless dei distributori automatici, come ad esempio le chiavette di credito. ¦“Siamo approdati a questo settore seguendo le richieste di alcuni nostri clienti che necessitavano di soluzioni ad hoc”, spiega ai lettori di DA Italia Massimo Bertellini, Sales Engineer ASE srl, che prosegue: ¦“La nostra azienda ha recentemente introdotto sul mercato BlueBox e i componenti GlassTag, per sistemi di pagamento in grado di gestire il controllo degli accessi e/o il rilevamento della presenza, applicazioni molto utili in luoghi sensibili, dove è richiesta la massima sicurezza”. I prodotti dell’offerta commerciale dell’azienda emiliana coprono l'intero spettro delle frequenze operative utilizzate nei diversi campi applicativi dell'identificazione e in particolare la società ha sviluppato significative competenze nelle applicazioni di automazione industriale e logistica basate sull’identificazione in radiofrequenza, fornendo i componenti più idonei alla realizzazione di sistemi a tecnologia LF (125 kHz), HF (13.56 MHz), UHF (868 MHz) e sistemi attivi (2,45 GHz).

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La novità 2010 di ASE è BlueBox, un nuovo sistema RFID MultiTag per applicazioni industriali e automazioni in genere. Questo lettore RFID viene proposto in tre versioni: LF 125 KHz , HF 13,56 MHz (con antenna integrata o esterna) e UHF 868MHz (in grado di pilotare fino a quattro antenne esterne). BlueBox è semplice da usare: le connessioni interne sono posizionate su morsetti estraibili, la gamma di tensioni di alimentazione è molto ampia e arriva fino a 27V. Il dispositivo gestisce le comunicazioni in rete RS232/ RS485, Ethernet e PROFIBUS, PROFINET e CANBUS. Il contenitore garantisce il grado di protezione IP65 e la temperazio è compresa fra tura di esercizio °. -10C° e +55C°. tato di due uscite diIl lettore è dotato gitali e di due ingressi opto-isolati e grazie ai tree led e ad un buzzer, ttore è sempre sotto lo stato del lettore controllo. orredato dal softwaIl sistema è corredato onfigurazione, grazie re di test e configurazione, ossibile aggiornare al quale è possibile il firmware e configurare le unzionamento anmodalità di funzionamento oto. BlueBox può che da remoto. essere abbinato ai nuovi TAG industriali, transponder utilizzati nei sistemi di pagamento, caratterizzati da notevole robustezza meccanica e resistenza alle alte temperature. Tutta la linea BlueBox può gestire i transponder conformi agli standard di mercato.

Conclude Bertellini: ¦“Anche se il vending non rappresenta il nostro core business, abbiamo tra i nostri clienti molte aziende di questo settore, in particolare tutte quelle che producono sistemi di pagamento cashless. Grazie ad una stretta collaborazione con questi partner selezionati l’azienda può proporre soluzioni tecnologiche all’avanguardia, risultato del know-how acquisito nell’ambito del RFID in oltre quindici anni di attività commerciale”, caratteristiche che fanno di ASE una realtà consolidata, che vanta grandi competenze applicative nell’ambito del riconoscimento automatico senza contatto, con particolare attenzione ai settori industriali, dell’automazione e della sicurezza.



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N o v i t à Bitx for Vending

N o v i t à

> La telemetria per la DA

¦BITX nasce con l’obiettivo di cogliere le opportunità offerte dal cosiddetto machine to machine (m2m): sotto questo acronimo ricadono tutte le attività finalizzate a mettere on line non più dei personal computer, ma delle macchine, per poterne misurare costantemente i principali parametri di funzionamento”.¦ Così Nicola Scardi, Marketing Director Your Voice SpA, spiega nel corso di una chiacchierata con la nostra redazione la genesi di BITX (sintesi di “BIT - eXchange”, letteralmente “scambio di bit”), marchio di Your Voice SpA, società milanese attiva da oltre dieci anni nel settore della comunicazione automatizzata multicanale che, alla sua prima partecipazione a Venditalia, ha proposto la sua soluzione di telemetria per la distribuzione automatica, BITX for Vending.

m2m data eXchange

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Attiva da circa tre anni nel vending, BITX ha come obiettivo fondamentale quello di aiutare le imprese a ridurre il costo delle attività di servizio e di manutenzione degli apparati, grazie ad una maggiore efficienza nel reperimento e nel trattamento di informazioni puntuali che li riguardano. ¦“Analizzando i potenziali mercati di sbocco della nostra tecnologia, ci siamo resi conto che nel settore del vending i vantaggi e i ritorni economici dell’adozione di un sistema di telemetria erano già chiaramente percepiti dai gestori. Inoltre, da un punto di vista tecnico, la DA è riuscita ad arrivare ad una convergenza degli standard di comunicazione condivisi (in particolare Eva-DTS). Questo ha rappresentato per noi un grandissimo vantaggio, perché ci ha reso più semplice il compito arduo di far comunicare parchi macchine eterogenei e sovrapposti nel corso degli anni”. ¦ Questo il motore che ha spinto l’azienda a realizzare soluzioni per la DA, tra cui il sistema “BITX for VENDING”, composto da due elementi principali, una

hardware ed una software, di cui la prima è un terminale collegato alla macchina e al sistema di pagamento in grado di stabilire la connessione con il sistema software centrale, cioè la seconda importantissima componente del sistema di telemetria. Questa soluzione ha la peculiarità di avere un sistema centrale concepito per supportare un numero sempre crescente di vending machine (fino a decine di migliaia di macchine collegate contemporaneamente) e può mettere a disposizione di diverse tipologie di programmi gestionali i dati raccolti. La partecipazione a Venditalia è stata per BITX l’occasione ideale per presentare al pubblico, per la prima volta nel corso di una manifestazione fieristica, BITX for VENDING: ¦“Il mercato era in attesa da tempo di una soluzione di telemetria equidistante rispetto ai diversi produttori di macchine e di sistemi di pagamento e questo è stato confermato dal grande interesse da parte dei visitatori. Ci riteniamo molto soddisfatti dei risultati di visibilità e di contatti conseguiti grazie alla nostra partecipazione a Venditalia: il nostro stand è stato oggetto di un flusso continuo di visitatori, provenienti sia dall’Italia che dall’estero e stiamo già valutando l’opportunità della nostra presenza in occasione di manifestazioni analoghe a livello internazionale”.¦ Convinta che comunicare con semplicità e chiarezza le caratteristiche ed i vantaggi di un prodotto sia fondamentale, l’azienda si è distinta per aver adottato un metodo innovativo che illustrasse

le sue soluzioni, installando uno schermo che ha trasmesso “no stop” un filmato esplicativo del software BITX for VENDING. Riguardo i progetti futuri dell’azienda, Scardi conclude: ¦“il settore del vending richiede un costante impegno nel perfezionamento della nostra soluzione di telemetria, per questo lavoriamo a stretto contatto con alcuni produttori del settore, con i quali cooperiamo quotidianamente per la validazione delle loro macchine sul nostro sistema, e con le imprese che offrono soluzioni gestionali dedicate alla distribuzione automatica, al fine di mettere i loro software in condizione di beneficiare delle preziose informazioni di funzionamento provenienti dalle macchine attraverso il nostro programma”. Un’evoluzione continua, quindi, per inseguire l’obiettivo ambizioso di supportare le necessità di telemetria e controllo remoto, estendendolo a molti altri settori, senza perdere di vista l'approccio pragmatico e di orientamento ai bisogni del cliente che caratterizza BITX.

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N o v i t à D.A. Design

N o v i t à

> Soluzioni per un vending senza limiti D.A. Design Group ha recentemente presentato le sue nuove soluzioni per il vending: gli innovativi sistemi per la distribuzione automatica SELF STORE 24h, strutture da considerare come grandi distributori con la capacità erogatrice di dieci vending machine e AUTOMATIC BOX, un sistema che permette di erogare prodotti di qualsiasi forma, peso e misura. Alfredo Porrello, Sales Manager D.A. Design ha spiegato: ¦“Il sistema modulare SELF STORE 24h, disponibile nelle due versioni FOOD (refrigerato e non) e NON FOOD è nato da una ricerca di mercato accurata che aveva come obiettivo quello di permettere a tutte le attività commerciali di avere una vetrina automatizzata 24 ore su 24, 7 giorni su 7, senza costi operativi ulteriori. L’ottimizzazione degli spazi è stata raggiunta con la creazione di cassetti erogatori inseribili in strutture modulari facilmente assemblabili tra loro che, tramite un ascensore e un nastro trasportatore, consentono la fuoriuscita del prodotto attraverso un fronte vetrina di soli 215x295 cm e una profondità di circa 6 mq, che può aumentare senza alterare la dimensione del fronte”. Posizione e misure del fronte box ne rendono possibile l’inserimento all’interno della vetrina di un negozio; mentre l’estetica gradevole (studiata da arredatori di punti vendita) e la retroilluminazione costante catturano l’attenzione del passante. Questo prodotto è stato declinato nelle due versioni STANDARD (con tastiera alfanumerica e vetrina espositiva conte-

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nente fino a 110 selezioni di prodotto a vista) e TOUCH SCREEN (indicato per il non food, con la possibilità di inserire fino a 480 selezioni di prodotto). Il sistema funziona come un web-store: il cliente visiona, sceglie la merce in qualità e quantità desiderate grazie ad un carrello virtuale, digita, paga l’importo totalizzato e ritira la spesa ricevendo lo scontrino. Software e hardware sono stati sviluppati ad hoc e sono in grado di gestire tutte le applicazioni di un sistema vending. Tra le altre caratteristiche, la possibilità di pagamento con carta di credito o contanti, sistemi di protezione anti-vandalici, controllo remoto e gestione del negozio 24h direttamente dal proprio pc. L’altro nuovo prodotto D.A. Design, Automatic Box, ¦“è un innovativo sistema di erogazione che a breve sarà possibile implementare anche nelle altre strutture di nostra produzione, siano esse da interno o da esterno”, spiega ancora Porrello. La funzionalità di Automatic Box è molto semplice: il meccanismo si avvale di braccetti sopra i quali vengono posizionati gli articoli in vendita, legati al braccio meccanico mediante un comune filo che, al momento della selezione da parte del cliente, si taglia, lasciando cadere il prodotto su un vano inclinato e poi arriva al piano per il prelevamento. ¦“Questo brevetto è stato studiato da un consulente esterno all’azienda che si è avvalso della nostra collaborazione per attuarlo e inserirlo all’interno delle nostre strutture System Automatic Bar”. Nell’ultimo anno D.A. Design ha

registrato un notevole interesse da parte dei gestori riguardo i negozi automatici, non più solo nel nord Italia, e la loro proposta è indirizzata a tutti i mercati italiani ed esteri, europei e non. Le soluzioni D.A. Design ¦“mirano a rendere più accessibile al pubblico il mondo automatizzato con l’inserimento delle nostre strutture e del nostro prototipo, SELF STORE, in luoghi aperti o di grande transito, ampliando la gamma di offerte grazie all’inserimento di prodotti non-food ancora poco diffusi nel mondo della distribuzione automatica, in particolare quella italiana”.


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Ve n d i n g M a c h i n e s


N o v i t à Vicenzi

N o v i t à

> Tra d i z i o n e e o rg o g l i o v e ro n e s e n e l l a d i s t ri b u z i o n e a u t o m a t i c a Lo storico marchio Vicenzi, nato nel 11905 a San Giovanni Lupatone to o, aalle porte di Verona, in seguito to, al ll’ac all’acquisizione nel 2005 dei march hi M chi Mr.Day, Grisbì e ProntoForno haa aampliato la sua offerta realizza and prodotti ad hoc per la distrizando bu uzio automatica. buzione ¦¦“Pasticceria Matilde Vicenzi ¦“Pa ttestimonia ti la forza evocativa del marchio, che vuole essere simbolo dell’Italian Fine Pastry nel mondo. La nostra è una realtà in continua evoluzione, seppur nel completo rispetto della tradizione”, afferma Cristian Modolo, Responsabile Marketing Matilde Vicenzi Group, che spiega gli inizi di Vicenzi nel vending: ¦“L’azienda, che vanta una lunga presenza nel canale tradizionale e nella GDO, negli ultimi anni ha scelto di esplorare nuovi settori merceologici, tra cui il vending, che costituisce il 5% (in crescita) del business totale del Gruppo e nel quale è presente con i brand Pasticceria Matilde Vicenzi, Grisbì e Mr.Day, ciascuno con la sua linea di prodotti. Il vending è per noi un’opportunità per aumentare i contatti con i nostri consumatori e prolungare l’esperienza con la marca anche in altre occasioni di consumo fuori casa”. In occasione di Venditalia 2010 il gruppo ha presentato le sue novità di prodotto: > I Wafer Grisbì disponibili negli irresistibili gusti Cioccolato, Nocciola, Latte, Coco e Rice. Le versioni Cioccolato, Nocciola e Latte uniscono il wafer alla morbida crema delle classiche frolle Grisbì, mentre le versioni Coco, con scaglie di cocco, e

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Rice, con tanto riso soffiato, sono state arricchite di una croccante copertura al cioccolato. Attualmente il gruppo sta investendo molto nel marchio Grisbì che, introdotto da poco nel canale, si è subito affermato come best seller tra i prodotti Vicenzi e come sottolinea Modolo ¦“i prodotti del marchio Grisbì, tra cui la classica frolla, ripiena di morbida crema a cui si è aggiunta una nuova linea di wafer cremosi sono molto apprezzati; questo conferma l’appeal del marchio presso i consumatori, anche quando il prodotto viene presentato sotto forme diverse rispetto a quelle al cui il cliente è abituato”. Del resto, ¦“l’intera linea vending ha una grafica moderna e accattivante, che esalta l’immagine di prodotto creando un effetto cromatico capace di attrarre l’attenzione del consumatore, curioso ed esigente e di invogliarlo all’acquisto di impulso”. > La merenda morbida TVB, nelle varianti ai frutti rossi e ai frutti gialli, lo snack dolce della gamma Mr.Day. Un alimento equilibrato che rispetta i valori giornalieri di riferimento stabiliti dalla normativa europea rispondendo all’esigenza di una pausa nutrizionalmente equilibrata per i più giovani e che ¦“ha suscisità ed interesse tato molta curiosità ché precorre il fia Venditalia, poiché lone salutistico, non ancora molto sviluppato nel segmento delle resenti nella nel ella la didi merende dolci presenti matica”. stribuzione automatica”.

> Per la linea “Pasticceria Matilde Vicenzi” il best seller è Minisnack, prodotto in cui la tradizione aziendale nel trattare la sfoglia si traduce in uno snack goloso, ripieno di crema alla nocciola. Francesco Simonetta, Responsabile Vendite Vending parla, in ultimo, della recente presenza di Vicenzi a Venditalia, constatando che ¦“la partecipazione alla fiera è stata molto positiva. Abbiamo avuto molti contatti, la maggior parte dei quali si sono già concretizzati in nuovi rapporti commerciali. L’ampiezza della nostra gamma, rappresentata da tre marchi forti e riconosciuti, è apprezzata dai clienti, che ritengono Vicenzi un partner di riferimento”. Il principale obiettivo della divisione vending è quello di incrementare la clientela: per questo l’azienda si sta strutturando sia per avere maggiori competenze riguardo al canale, sia per ottenere un maggiore presidio del territorio. ¦“Oggi Vicenzi può contare su un portafoglio prodotti molto ampio, ma puntiamo ad affermare alcuni prodotti-faro dell’azienda affinché diventino insostituibili nelle spirali dei distributori automatici”, conclude Simonetta.




N o v i t à N&W

|

N o v i t à

> il marchio Wittenborg diventa Made in Italy N&W Global Vending ha annunciato, lo scorso 8 giugno, la propria intenzione di spostare la produzione delle macchine Wittenborg da Odense, in Danimarca, a Valbrembo, in provincia di Bergamo, sede italiana del Gruppo. N&W ha comunicato nello stesso giorno ai dipendenti danesi la sua intenzione e intende iniziare le trattative con i sindacati locali il prima possibile per trovare un accordo. Lo scopo è quello di rafforzare il posizionamento del marchio sul mercato, ridurre i costi fissi e allineare la futura capacità produttiva all’andamento previsto del mercato. “Crediamo che Wittenborg sia un marchio molto apprezzato nel

mercato internazionale del vending. Il nostro obiettivo è quello di migliorare costantemente le prestazioni dei nostri prodotti e di fornire servizi di elevata qualità ai nostri clienti” // ha dichiarato Antonio Cavo, CEO di N&W Global Vending, che ha poi proseguito il discorso affermando // “È nostra intenzione trasferire la produzione delle macchine Wittenborg nei nostri stabilimenti in Italia, dove già hanno sede le unità di Ricerca e Sviluppo del Gruppo. Prevediamo inoltre di creare un forte presidio commerciale e di assistenza tecnica a Odense per supportare ulteriormente la nostra presenza sul mercato scandinavo”. N&W è nata nel 2000 a segui-

to della fusione di due società vending di lunga data: la danese Wittenborg creata nel 1924 e trasformata in attività di successo soprattutto nel nord Europa e l’italiana Necta, sorta nel 1968 come conseguenza della decisione del Gruppo Zanussi di lanciare una gamma di distributori automatici e dispenser di caffè. Il gruppo conta circa 1.700 dipendenti, dei quali 1.100 in Italia. La Wittenborg ha circa 280 dipendenti, tutti con sede a Odense, in Danimarca.


elenco inserzionisti

Numero 48 LUGLIO/AGOSTO 2010

G Germinal Intervista con Diego Peron e Luca Sardella

Pn&Co Intervista con Roberto Presotto

Automatic Service Intervista con Mario Mattiazzo

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|| IVAN DRAGONI Il professor Ivan Dragoni, stimato docente universitario e consulente d’inestimabile valore per AIABO e CONFIDA, è improvvisamente scomparso lo scorso 9 giugno. Nato a Milano nel 1945 e laureatosi in Scienze delle Preparazioni Alimentari presso la facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano, Dragoni era professore associato di Igiene e Tecnologia Alimentare presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Veterinarie per

|| DIEGO LANDA la Sicurezza Alimentare della stessa Università; specializzato in Micologia e Micotossicologia presso l'Università di Bretagna Occidentale; esperto nella progettazione, gestione, formazione del personale e del controllo igienico-sanitario nell’ambito della ristorazione scolastica, ospedaliera e aziendale. Innumerevoli le testimonianze di cordoglio e di affetto da parte di quanti hanno avuto il privilegio di conoscerlo e di collaborare con lui e che

non potranno dimenticarne il grande valore umano. D.A. Italia si unisce al lutto dei suoi cari e di quanti lo ricordano dedicandogli il blog ivandragoni.posterous.com

Sud Matic srl di Foggia annuncia l’improvvisa e prematura scomparsa, avvenuta lo scorso 29 maggio, di Diego Landa, 33 anni di cui oltre dieci al servizio della gestione pugliese.

dell’azienda nel territorio. I colleghi lo ricordano come un ragazzo solare, leale e altruista, rispettoso e di grande spessore umano, pieno di vita e sempre pronto allo scherzo.

Collaboratore di Sud Matic dal 1996 al 2007, Diego Landa ha operato all’interno del settore tecnico distinguendosi per impegno, serietà professionale, dedizione al lavoro e contribuendo alla crescita

Diego è stato per tutti un amico su cui contare in ogni momento. Daniele Rosati e tutti i dipendenti di Sud Matic esprimono il loro profondo cordoglio per questa dolo-

rosa perdita, che lascia un vuoto incolmabile in coloro che lo hanno conosciuto e che non lo dimenticheranno.


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