Numero 55 APRILE 2011
Torrefattori Moka Moka Caffè
IUUQ XXX SIFBWFOEPST DPN
D.A.ITALIA
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Fabbricanti D.A. Design Group SPINEL
Produttori Antonio Fiore Alimentare Latteria PLAC
7-10 maggio 2011
D.A.ITALIA 55 > APRILE 2011
La campagna mediatica che si è scatenata dopo le importanti dichiarazioni del presidente Pinetti sugli aumenti dei prezzi ha avuto per il settore del vending un grandissimo valore. Forse per la prima volta la distribuzione automatica è stata trattata dalla stampa nazionale con la stessa dignità e importanza di altri settori molto più noti al grande pubblico. Il percorso di accreditamento presso le istituzioni iniziato qualche anno fa e che ha subito negli ultimi mesi un'accelerazione decisiva sta finalmente portando i suoi frutti. Uscire definitivamente dal cono d'ombra che il vending si era autoimposto per scopi protettivi, ma che non era più sostenibile a nessun livello, ha preparato il terreno per la sfida più importante: raggiungere il consumatore finale. La maturità definitiva per il vending sarà infatti raggiunta quando il nostro interlocutore non sarà più solo il responsabile acquisti della locazione, ma si potrà dialogare anche con il cliente che consuma i nostri prodotti e utilizza i nostri servizi. Raggiungere il consumatore finale però è complesso e molto costoso, soprattutto se bisogna ricorrere alla comunicazione pubblicitaria. La campagna sulla valorizzazione del settore che partirà tra qualche mese e che vede un esborso senza precedenti da parte di Venditalia/Confida sarà un tassello importante, tanto che ci auspichiamo un buon successo della Vending Cruise, che è stata progettata soprattutto per reperire fondi da riversare su questo fondamentale investimento mediatico. Certo è che i lunghi servizi di questi giorni sui telegiornali e sulle principali testate giornalistiche nazionali ci hanno offerto gratuitamente una copertura che supera le più rosee aspettative. Clienti che chiamano i gestori per sapere quando avranno gli aumenti, proposte di prezzi in salita di "solo" 5 centesimi che vengono subito accettate, commerciali che girano per le locazioni con decine di fogli di rassegna stampa. Tutte situazioni nuove e insperate per un settore che aveva bisogno di trovare uno spunto decisivo per far lievitare i listini. L'Associazione ha lavorato bene, soprattutto dimostrando di saper conoscere i meccanismi che regolano i media e riuscendo a far passare un messaggio forte e chiaro. Ora che ha messo il pallone sul dischetto del rigore tocca ai gestori calciarlo in porta e fare goal. Un giorno sarà il consumatore che pretenderà di avere da un distributore automatico la dovuta qualità e che non si stupirà di dover corrispondere un prezzo adeguato, ma fino ad allora i gestori si dovranno impegnare per aumentare i prezzi ed investire l'accresciuta marginalità nella propria azienda per offrire un servizio sempre migliore. Solo così si arriverà preparati all'appuntamento. Non sprechiamo parole per i pochi che ancora remano contro, che abbandonano la partita senza calciare il rigore o che danno del cornuto all'arbitro perché ha fischiato. Sembrano solo tifosi di un'altra squadra che pur di veder perdere gli avversari sono disposti a far fare una brutta figura all'intero movimento e quindi anche a se stessi. È talmente evidente quanto in un momento decisivo come questo sia fondamentale il contributo di tutti, che è molto difficile capire come mai per alcuni soggetti non prevalga la ragione e i distinguo non vengano messi da parte per il bene dell'intera comunità vending.
Editoriale
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Sommario
NUMERO 55 APRILE 2011
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EDITORIALE
>ORSOLA MALLOZZI DIRETTORE RESPONSABILE/ EDITOR IN CHIEF
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Il Mercato Del Vending – Torrefattori
>ALESSANDRO FONTANA
DIRETTORE EDITORIALE/ EDITORIAL DIRECTOR
> LAURA
GUASPARRI ART DIRECTOR
> ANDREA LOTTERO GRAPHIC DESIGN > DANIELA
BISCOTTI COMMERCIALE/COMMERCIAL
LASERGRAFICA POLVER SRL > S TA M PA / P R I N T E R S
Moka Moka Caffè, il caffè nato dal cuore di Napoli Il Mercato Del Vending – Fabbricanti
14 >D.A. Design Group, la nuova veste del vending >SPINEL, qualità 100% made in Salento
Il Mercato Del Vending – Produttori
26 >Antonio Fiore Alimentare, l’incontro fra natura e tradizione >Latteria PLAC, la garanzia del Consorzio Grana Padano ora nel vending
> NOEMI
MARGAROLI HA COLLABORATO/ C O L L A B O R AT O R
Il calcio di rigore
Speciale Associazione
38 >Vending Responsabile per un'Alimentazione Consapevole >NAS, un riferimento per il vending >Recupero del modello alimentare mediterraneo nel vending fra tradizione e innovazione >“…e Vai con la frutta” >Stile di vita e vending >Astrosys International Ltd, nuovo socio EVA >EVA e AVEX insieme nella promozione del vending
D.A.ITALIA >IL PERIODICO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA PUBBLICAZIONE ISCRITTA AL TRIBUNALE DI MILANO, NUMERO DI REGISTRAZIONE 177 DEL 22 MARZO 2004 >ISCRIZIONE AL R.O.C.: 11412
Caffè Trombetta: 2010 positivo e buone prospettive per il 2011
>PERIODICITÀ MENSILE
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>EDITORE ART&WORKS SRL UNIPERSONALE VIALE LODOVICO SCARAMPO 41 20148 MILANO P. I VA 04234310961 TEL+39 02 48958566 FAX +39 02 89694472
64 >Cellulare e pagamenti: italiani pronti a cogliere le opportunità
>UFFICIO COMMERCIALE COMMERCIALE@DAITALIA.IT >WEB WWW.DAITALIA.IT >POSTA ELETTRONICA I N F O @ D A I TA L I A . I T
Speciale Eventi & Road Show
>Road Show Digisoft 2011 - Il controllo è tutto >Pepsi migliora il tuo mondo NovitÀ Del Vending
80 >ASI e Maini Vending > Frutta in coppetta naturale al 100% >Parmalat > nuovi gusti Top per Santàl >Le eccellenze nel vending: rating AAA per la Prontofoods di Montichiari >Rheavendors group > comunicazione e immagine in costante rinnovamento
>ABBONAMENTI ABBONAMENTI@DAITALIA.IT LA RIPRODUZIONE TOTALE O PA R Z I A L E DELLE ILLUSTRAZIONI E DEGLI ARTICOLI PUBBLICATI SU D.A. ITALIA È PERMESSA SOLO SE AUTORIZZATA DALLA DIREZIONE. LA DIREZIONE NON ASSUME RESPONSABILITÀ PER LE OPINIONI ESPRESSE DAGLI AUTORI DEI TESTI REDAZIONALI E PUBBLICITARI. CONCEPT ART&WORKS
BY SRL
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D.A.ITALIA 55 > APRILE 2011
Torrefattori
Moka Moka Caffè il caffè nato dal Cuore di Napoli Il M
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Tor
C.I.D.A. è un’azienda con sede a Napoli nata oltre dieci anni fa, che produce cialde e capsule con il marchio registrato Moka Moka Caffè e come terzista . Alla base dell’attività di gestione, limitata al territorio campano, la cortesia, il servizio e la competenza che hanno fatto conoscere e apprezzare l’operato di questa realtà emergente e che hanno permesso alla loro produzione di cialde conto terzi per il vending di valicare i confini regionali. 8
f e r
Daniele De Simone e Marco Di Maggio sono i due giovani titolari che, con energia, allegria e determinazione svolgono questo lavoro da più di dieci anni coinvolgendo in questa loro passione i loro collaboratori e i clienti che si affidano a loro. D.A. Italia li ha incontrati e intervistati nella loro sede di Napoli per conoscere più da vicino le attività e i progetti di questa giovane azienda campana.
Intervista con Daniele De Simone e Marco Di Maggio La vostra esperienza nel vending come
> Daniele
>
De Simone
Marco Di Maggio
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>>De Simone: Siamo giovani, abbiamo appena 32 anni, ma da oltre 10 operiamo in questo
Andate d’accordo? >Di Maggio: Siamo molto diversi, ci completia-
settore. Rispetto ad alcuni sappiamo poco, ma
mo, ma abbiamo rispetto assoluto delle nostre re-
rispetto a tanti altri abbiamo già tanta esperien-
ciproche capacità. Ci confrontiamo per migliorarci
za e cerchiamo di metterla in atto al meglio.
e per far crescere l’azienda. Questo ci fa crescere
nasce? >Di Maggio: Dopo aver lavorato per due anni
umanamente e professionalmente, rafforzando
presso una società di gestione, nel 2000 abbia-
Come avete deciso di lavorare insieme? >>De Simone: Ci conosciamo da sempre. Abi-
sempre di più il nostro rapporto. >>De Simone: Ci uniscono fiducia e stima reci-
mo intrapreso un’attività in proprio provando a
tiamo nello stesso quartiere e siamo cresciuti
proca. Discutiamo quasi tutti i gironi, perché sul
scommettere su noi stessi, spinti dalla voglia di
come fratelli, quindi è stato naturale cominciare
lavoro i confronti ci sono, le discussioni nascono
emergere, di costruire qualcosa per noi.
insieme questa nuova avventura.
per migliorare, per permettere a ciascuno di non
9
trascurare i particolari che emergono dal punto di
zona non vedendoci come potenziali concorrenti
portare a termine la produzione, visto che durante
vista dell’altro.
e soprattutto perché accettiamo di confezionare
il giorno io e Marco ci occupavamo delle consegne
le loro miscele ci affidano il lavoro e a nostro fa-
e volevamo curare personalmente la produzione.
Come è nato il nome Moka Moka Caffè? >Di Maggio“Moka” è stato pensato perché si
vore gioca il fatto di dedicarci esclusivamente a
A lungo abbiamo cercato una miscela che fosse
questo settore. Abbiamo creato il marchio Moka
soddisfacente per i clienti e dopo svariati tentativi
associa immediatamente al caffè, è familiare e si
Moka Caffè per essere competitivi sul mercato. Ci
ricorda facilmente. >>De Simone: Abbiamo deciso di raddoppiare il
siamo resi conto che avremmo dovuto investire e
ci siamo riusciti. >Di Maggio: La nostra fortuna è che i nostri
produrre direttamente caffè e non affidarci a terzi-
fornitori ci hanno aperto le porte. Ci hanno dato
nome per far rimanere ancora più impresso il suo-
sti se volevamo fare la differenza. Seguire la tra-
la possibilità di guardare, d’imparare e noi lo ab-
no.
sformazione delle cialde significa anche scegliere i
biamo fatto, giorno dopo giorno, abbiamo fatto
prodotti, le qualità di caffè, le miscele, ecc. Siamo
nostro questo mestiere. I nostri fornitori ci hanno
molto ambiziosi e abbiamo deciso di prendere que-
sostenuti in questo progetto e la soddisfazione più
sta strada. >>De Simone: Gratifica sapere che molti torre-
grande sta nel fatto che alcuni di loro oggi sono
dire che operiamo come gestori solo a Napoli, per rispettare il lavoro di altri che si affidano al no-
fattori hanno scelto noi e non un altro produttore,
stro marchio e non entrare in concorrenza con loro.
al di là dell’esigenza economica. La nostra sod-
Come è stato entrare nel mercato con un nuo-
C’è una piccola fetta di mercato che è la nostra da
disfazione è stata quella di diventare fornitori di
sempre e naturalmente questi clienti storici conti-
nomi che magari fino al giorno prima non ci cono-
vo prodotto? >Di Maggio: Difficilissimo. Noi siamo due giova-
nuiamo a seguirli.
scevano e di guadagnarci un posto in un mercato
ni che hanno investito in questo progetto. Per far
così esigente.
conoscere questo prodotto l’unica cosa possibile
L’attività di gestione prosegue? >Di Maggio: Sì, ma solo a livello locale, vale a
Come è nata l’attività conto terzi? >Di Maggio: I nostri numeri interni non erano suf-
nostri clienti.
era farlo assaggiare perché non avevamo a disposizione mezzi per promuovere il marchio. Il napole-
ficienti a garantire la redditività degli impianti ac-
Come è stato l’inizio? >>De Simone: In salita, perché comunque sia-
quistati quindi abbiamo iniziato a proporre ad altri
mo dovuti entrare in confidenza con qualcosa che
caffè che non sia di qualità! Quindi abbiamo pun-
la lavorazione del prodotto come terzisti, ci siamo
avevamo solamente visto fare ad altri. Abbiamo
tato su un prodotto valido e su un buon servizio,
presentati come alternativa. Le torrefazioni della
passato diverse notti vicino ad un impianto per
potendo crescere poco a poco. Noi non facciamo
Il Mercato del Vending Torrefattori > M o k a
M o k a
tano è un territorio esigente, non si può offrire un
C a f f è
vendita sul prodotto, facciamo vendita sul servizio. Chi vende per basso prezzo, vende facilmente ma
Cosa caratterizza il vostro caffè? >Di Maggio: Innanzitutto la qualità. Investiamo
avrà maggiori difficoltà a fidelizzare la clientela. Il
per migliorarci, siamo sempre alla ricerca della
cliente che acquista per prezzo è pronto a cambiare
perfezione, per dare al cliente finale un prodotto
gestore per pochi centesimi di differenza, mentre il
che sia costante nel tempo. Eseguiamo molti con-
Chi sono i vostri clienti? >>De Simone: Soprattutto piccole aziende, nel-
chi vuole qualità, servizio, costanza e un prodotto
trolli durante la produzione per garantire al nostro
le quali ci riconosciamo e con le quali lavoriamo
che sia diverso dagli altri si rivolge a noi, perché sa
cliente la massima tranquillità rispetto al prodotto
volentieri. Vediamo in loro lo stesso spirito che
che il nostro caffè viene curato nei minimi dettagli.
che acquista.
avevamo noi agli inizi, è stimolante. >Di Maggio: I piccoli clienti di oggi sono i clienti
Quali sono i vostri punti di forza? >Di Maggio: Puntiamo alla qualità e all’immagi-
Quali sono le miscele Moka Moka Caffè per
grossi di domani. Quello che ci contraddistingue da altre aziende è che noi siamo nati come gestori,
ne del prodotto. Cerchiamo di valorizzare le nostre
il vending? >Di Maggio: Gusto Forte, la classica miscela
confezioni per distinguerci da altre aziende, per-
per l’espresso napoletano corposo e poco dolce,
cliente. Restare aperti al confronto verso i clienti
sonalizzando anche le bustine di zucchero e i kit
dal retrogusto deciso, intenso, che dà una crema
ci dà la possibilità di lavorare e grazie a loro siamo
accessori e regalando ai clienti una bottiglietta di
scura. Questa è senza dubbio la miscela che va per
migliorati.
crema alla nocciola per aromatizzare il caffè. Noi
la maggiore tra i gestori della nostra zona. Gran
abbiamo bisogno di curare questi dettagli perché
Crema, una miscela che ha un gusto comunque
dobbiamo ancora farci conoscere. Infine, fideliz-
forte, ma adatta a chi non consuma troppo caffè e
Quali formati di cialde producete? >Di Maggio: Realizziamo cialde nei formati 38 (pro-
ziamo il cliente attraverso il nostro servizio, che
infine Gusto Dolce, che noi definiamo la miscela
fessional), 44 (ESE), bi-dose (55g) e FAP, per le mac-
ha l’educazione, la cortesia ed il sorriso alla base.
“per veri intenditori”, perché è una miscela con
chine a capsule, per le quali siamo ancora agli inizi.
Instaurare un bel rapporto è il fondamento di un
una percentuale maggiore di Arabica, quindi dal
La cialda bi-dose è stata una scommessa, perché non
confronto costruttivo. >>De Simone: Partiamo dal farci conoscere e
sapore un po’ più leggiadro, con un retrogusto di
è molto utilizzata, soprattutto da queste parti. Come
liquirizia. Queste sono le miscele standard, ma le
gestori ci siamo rivolti ai ristoranti, all’Ho.Re.Ca, dan-
apprezzare a livello umano e dimostriamo il nostro
modifichiamo di volta in volta in base al territorio
do la possibilità di avere macchine che facessero due
valore professionale. Da spettatori siamo diventati
a cui ci rivolgiamo, a cosa chiede il cliente, con
o tre caffè contemporaneamente, riducendo i tempi
comparse ed ora vorremmo diventare primi attori.
il quale si crea un rapporto di collaborazione per
ed ora la cialda è richiesta in questi segmenti.
studiare insieme a lui una miscela adeguata al suo mercato.
quindi conosciamo perfettamente i problemi del
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D.A.ITALIA 55 > APRILE 2011
Per quanto riguarda le macchine in comoda-
prodotto a quello che può renderlo migliore e sem-
to avete dei partner? >Di Maggio: Ci affidiamo a Didiesse, attual-
pre più costante. Inoltre è fondamentale avvalersi
Quanto siete cresciuti negli ultimi anni? >Di Maggio: Del 100%. Siamo partiti da zero.
di collaboratori che vogliano emergere. Cerchiamo
Anno dopo anno l’incremento è raddoppiato.
mente azienda leader nel settore. È anche grazie
ogni giorno una miglioria per i prodotti e crediamo
a Fulvio Di Santo che ha creduto molto in noi e ci
nella formazione del personale. È importante non
ha incoraggiati agli esordi se abbiamo raggiunto
fermarsi mai.
questi risultati. Ci ha dato modo di crescere con suggerimenti preziosi e ci ha concesso di distribui-
mo cambiato sede cinque volte, per ragioni di spa-
re le macchine prima ancora che potessimo pagar-
Quanti siete in azienda? >Di Maggio: Siamo sei. Oltre a me e Daniele, che
le, certo della nostra riuscita.
partecipiamo attivamente, c’è Laura, che segue la
Quali sono i vostri impianti di confezionamento? >Di Maggio: Per la scelta degli impianti di con-
Avete mai pensato di cambiare sede? >>De Simone: Ai traslochi siamo abituati, abbiazio, ma restiamo sempre in questa zona, nel centro di Napoli, perché qui ci sentiamo a casa.
parte amministrativa e i contatti con i clienti ed
>Di Maggio: In zona possiamo dare maggiori
altri tre dipendenti.
garanzie ai nostri clienti, risparmiamo tempo negli spostamenti e lo investiamo nell’attività, anche il
fezionamento ci siamo affidati alla G. Rossi e gra-
Quali sono i vostri ruoli aziendali? >Di Maggio: Oltre ad essere titolari, io mi occupo
zie a Stefano Pavan, che ci ha indirizzato verso la
del commerciale, mentre Daniele segue gli aspetti
strumentazione migliore per la nostra dimensione
legati alla produzione. Il cliente apprezza questo
e la nostra produzione, siamo riusciti a crescere in
nostro coinvolgimento diretto in azienda, gli dà
Cosa vi rende un’azienda affidabile? >>De Simone: A parte la competenza e l’espe-
maniera sana e seguendo la qualità.
una garanzia in più.
rienza maturata, quando parliamo di stabilità uno
sabato. Trovare locali sempre più ampi, ovviamente migliora l’organizzazione e la qualità del lavoro.
degli ingredienti necessari è la serenità data dalla In quali aree siete presenti? >Di Maggio: Napoli e tutta la Campania come
Che rapporto avete con i vostri collaboratori? >>De Simone: Da noi regna sovrano il sorriso, ci
famiglia. Dobbiamo ringraziare le nostre famiglie
gestori. Sicilia, Basilicata, Calabria, Lazio, Toscana
sentiamo come fratelli maggiori nei loro confronti.
dato la possibilità di vivere la nostra avventura con
e Liguria per la vendita e la produzione conto terzi.
Al di là delle ore lavorative a volte passiamo del
assoluta tranquillità. Ci hanno insegnato l’etica del
Abbiamo anche un cliente in Portogallo, un con-
tempo insieme, anche perché alcuni di loro sono
lavoro e il sacrificio, che ci hanno permesso di in-
tatto preso lo scorso anno a Venditalia e andato a
per noi amici di vecchia data. Ogni giorno ci dimo-
traprendere un progetto così impegnativo a soli 22
buon fine. È un inizio…
strano il loro impegno, spesso restano in azienda
anni. Hanno creduto in noi è questo ha significato
con noi anche se hanno finito il loro turno di lavoro,
molto.
che ci hanno sopportato e supportato. Ci hanno
Cosa vi ha spinto ad aprire dei punti vendita
vediamo la loro voglia di imparare e di partecipa-
in franchising? >Di Maggio: È il mercato che ce lo ha suggeri-
re. Siamo tutti sulla stessa barca e remiamo nella
to. Se prima a casa si usava il caffè macinato ora
di aziende che si rivolgono a noi come lavorazio-
sempre di più si utilizza la macchina a capsule.
smo. >Di Maggio: Sentono loro l’azienda anche se non
Abbiamo inaugurato un piccolo punto vendita che
sono i titolari e questo non ha prezzo, anche perché
un prodotto costante, la nostra professionalità e
rispettasse alcune caratteristiche ben precise:
questi ragazzi sono l’immagine dell’azienda pres-
competenza affinché il cliente sia sempre sereno
sobrietà, eleganza e disponibilità di prodotti alla
so i clienti e trasmettono un entusiasmo genuino.
nell’affidarsi a noi.
portata di tutti. La nostra idea è quella di dare la
C’è la voglia di crescere da parte di tutti, questo
possibilità a chi crede nel nostro marchio di aprire
è motivo d’orgoglio per noi. I nostri collaboratori
un punto vendita in franchising, comunque evitan-
vogliono migliorarsi, professionalmente cercano di
do di creare concorrenza. È nostro interesse che
crescere. Hanno fiducia in quello che stiamo fa-
il brand cresca e mantenga alti qualità e prezzo
cendo.
stessa direzione e con lo stesso grande entusia-
Quali sono i vostri obiettivi futuri? >Di Maggio: Crescere sani, essere il riferimento ne conto terzi. Vogliamo continuare a garantire
finale di vendita. Avete superato bene il periodo di crisi geneSu che cosa si concentrano i vostri investimenti? >>De Simone: Investiamo in nuove tecnologie, in
rale? >Di Maggio: Paradossalmente negli ultimi tre anni abbiamo comprato tre impianti per la produzione,
impianti di nuova generazione, spendiamo tempo
mentre il mercato era in crisi. Investiamo di tasca
per controlli e aggiornamenti e soprattutto inve-
nostra, ci crediamo e siamo pronti a crescere sem-
stiamo le nostre energie. >Di Maggio: Tutti i nostri investimenti sono il
pre di più. Ci teniamo ad essere scelti per il nostro
frutto del nostro lavoro. Non ci sentiamo arrivati,
mo i grandi, perché avremmo già perso in partenza.
sarebbe un grosso errore, però ci sentiamo pronti
La nostra missione è realizzare qualcosa, vogliamo
ad affrontare altri sviluppi. Siamo molto ambiziosi.
che al marchio Moka Moka Caffè vengano associate
È importante essere vigili rispetto alla crescita del
qualità, servizio, cortesia, onestà ed affidabilità.
modo di lavorare e per le nostre idee e non rincorria-
Il Mercato del Vending Torrefattori > M o k a
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Porrello
> Dino
> Alfredo
Porrello
D.A. Design Group La Nuova Veste del Vending
D.A. Design Group nasce nel 2006 per rispondere alla necessità di migliorare l’ambiente circostante ai distributori automatici sia da un punto di vista estetico che funzionale. I suoi fondatori hanno portato all'interno del settore del vending i frutti di un'esperienza trentennale maturata nell’ambito dell’arredamento e del design. Per rendere qualsiasi postazione un luogo più gradevole, ordinato ma anche sicuro ed efficiente, l’azienda ha sviluppato prodotti adatti alle aree ristoro delle locazioni poste all’interno (System Basic e De Luxe) e linee antivandaliche per il vending pubblico (System Strong, Strong Open, Strong Basic, quest’ultima adatta anche all’interno) oltre alle innovative soluzioni per l’allestimento dei negozi automatici (System Automatic Bar). La nostra redazione per conoscere meglio questa dinamica azienda, ha incontrato a Latina i fratelli Alfredo e Dino Porrello, titolari di D.A. Design Group. 15
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Intervista con Alfredo e Dino Porrello
diato e perfezionato anche System Strong, una
I vostri prodotti sono standard o studiate una
soluzione modulare per esterni, perché dialogando con i gestori avevamo colto l’esigenza di installa-
progettazione specifica a seconda delle esigenze del cliente? >Alfredo: I nostri moduli
re delle macchine all’aperto in funzione dello svi-
sono per lo più standard e molto semplici da adat-
di alimentari (in particolare panifici) dal 1970 fino
luppo del vending pubblico. Oggi questa struttura
tare, ma progettiamo su misura quando la situa-
al 2007, svolgendo questa attività su scala inter-
viene verniciata con materiale antigraffiti e fornita
zione lo richiede, come ad esempio nel caso delle
nazionale. Nel 2006 è arrivata la prima richiesta
di tettuccio per essere posizionata in tutte le loca-
macchine installate presso alcuni approdi della
per un mobiletto da posizionare accanto ad un
zioni esterne.
città di Venezia, per le quali abbiamo dovuto uti-
Qual è il percorso che vi ha portato fino al vending? >Dino: Siamo stati arredatori di negozi
lizzare materiali in acciaio inox e realizzare peda-
distributore automatico e da questo è nata l’idea di dedicarci all’allestimento dell’area ristoro, per
Qual è la vostra mission? >Dino: Abbiamo
ne idrauliche per il sollevamento in caso di acqua
renderla più gradevole, ma anche più funziona-
portato nel vending ciò che abbiamo sempre fatto
alta, un congegno di nostra invenzione utile a far
le. Dopo aver realizzato una prima soluzione per
nel nostro lavoro precedente, ovvero creare una
fronte al problema.
il vending gli ordini sono aumentati progressiva-
postazione piacevole, pulita, ordinata per il cliente
mente e, dato che il settore dell’arredamento per
e attraverso la quale il gestore, mettendo la pro-
negozi stava conoscendo un periodo di crisi e da
pria etichetta, possa identificare e far riconoscere
Come presentate un potenziale vostro progetto di arredo al cliente? >Alfredo: Ad ogni
parte nostra c’era la voglia di provare qualcosa di
il proprio lavoro. La locazione “parla” del servizio
cliente vengono presentati, insieme al preventivo,
nuovo, abbiamo deciso di dedicarci esclusivamen-
offerto dalla gestione.
un rendering 2D e uno 3D e, se il gestore ci fornisce l’immagine della locazione, siamo in grado di
te al mercato del vending. La vostra proposta è attrattiva per una clien-
realizzare un fotomontaggio realistico di come po-
Con quale prodotto siete entrati nel settore del vending? >Dino: Il nostro primo prodotto
tela trasversale oppure si focalizza solo su gestori di una certa dimensione? >Alfredo:
trà essere allestita la sua area ristoro prima ancora
per il vending è stato System Deluxe, un sistema
Stranamente sono soprattutto i grandi gruppi a
zato: più del 90% dei progetti presentati diventa
modulare per interni che oltre ai distributori auto-
portare avanti in modo continuo questa politica di
poi un incarico di lavoro.
matici può ospitare anche un mobile contenitore
valorizzazione delle locazioni, mentre questo tipo
per i rifiuti, un piccolo forno microonde, un pan-
di servizio dovrebbe essere offerto dal piccolo-me-
nello pubblicitario e l’illuminazione necessaria. Il
dio gestore che deve farsi conoscere, conquistare
Qual è il punto di forza dei vostri prodotti? >Dino: La praticità, la resistenza e la funzionalità,
nostro scopo fin dall’inizio è stato quello di rendere
le postazioni attraverso il proprio valore, per cre-
frutto di una ricerca continua. Ad esempio il nostro
sempre più piacevole l’area ristoro automatizzata.
scere e qualificarsi. Ci sono gestori che installano
sistema da esterni viene costantemente aggiorna-
Da qui abbiamo iniziato a perfezionare il sistema
macchine costose in postazioni anonime o non at-
to e migliorato. È sempre più facile da smontare e
rendendolo telescopico, componibile e modulare,
trezzate, non sfruttando l’investimento fatto sulla
rimontare. All’esterno non si vedono bulloni e c’è
in modo che si potesse facilmente adattare ai di-
macchina e corrono il rischio di perdere il cliente
la possibilità di brandizzare la struttura con i loghi
versi distributori in commercio. Durante l’anno di
perché un concorrente può offrire di meglio.
dei gestori. Il prodotto è valido, studiato bene e
transizione tra un’attività e l’altra abbiamo stu-
Il Mercato del Vending Fabbricanti > D . A . D e s i g n
di firmare il contratto. Questo viene molto apprez-
non poniamo limite alle migliorie. Studiamo sem-
G r o u p
D.A.ITALIA 55 > APRILE 2011
Come si posizionano i vostri prodotti a livello di prezzo? >Alfredo: Creare la postazione ad hoc
grande di riferimento che opera a livello locale e ci
sarà uno standard indispensabile per entrare nelle
larga parte sfruttato quello che era il mercato di un
per renderlo un sistema facile, eliminando le cri-
locazioni e da parte nostra cerchiamo di abbassare
noto fabbricante italiano di distributori automatici
ticità iniziali. Anche le nostre soluzioni da interno
il più possibile i costi delle strutture per dare la
che operava in quei paesi.
sono molto resistenti e al passo con le normative.
possibilità a tutti i gestori, piccoli, medi e grandi
In Germania, ad esempio è obbligatorio rispetta-
d’impiegarla. Comunque si tratta sempre di un pic-
Come riuscite a unire la semplicità del mon-
re la raccolta differenziata nelle aree di ristoro e
colo investimento rispetto alle garanzie di sicurez-
presto lo sarà anche in Italia: noi siamo già pronti,
za e di immagine che offrono.
taggio con la bellezza estetica e con il design, simbolo del made in Italy? >Dino: È la
pre e continuiamo a cercare il particolare che aggiunga valore al prodotto. >Alfredo: Sono ormai cinque anni che lavoriamo
mette in contatto con i piccoli gestori. Abbiamo in
nostra filosofia di lavoro creare una struttura fun-
abbiamo già un prodotto adeguato. In quali aree geografiche opera D.A. Design? >Dino: Il nostro mercato si è da sempre
zionale, bella e molto semplice da utilizzare. Il no-
concentrato al 90% sull’Italia, dove siamo leader
Fino ad ora non abbiamo avuto nessuna contesta-
futuro del vending, non solo quello pubblico, sia
di mercato, ma ci stiamo spostando, allargando i
zione da parte dei clienti, anzi, riceviamo testimo-
strettamente legato ad una maggiore cura e iden-
nostri confini a livello europeo: siamo presenti in
nianze gratificanti riguardo le soluzioni, la puntua-
tificazione dell’area ristoro, innanzitutto per pro-
Spagna, all’interno delle stazioni della metropoli-
lità della consegna, la tempistica progettuale, che
teggere le macchine dagli atti vandalici e poi per
tana di Madrid; in Francia, Germania, Portogallo e
non supera mai le 48 ore.
incentivare l’acquisto d’impulso, in cui l’impatto
Slovenia; inoltre abbiamo fornito alcune stazioni
estetico gioca un ruolo fondamentale.
metropolitane e una stazione ferroviaria di Mosca.
Com’è organizzato il vostro reparto Ricerca & Sviluppo? >Dino: Un ingegnere dedicato si occu-
>Dino: È necessario che i gestori smettano di ve-
pa unicamente della Ricerca & Sviluppo. Un’altra
dere il distributore automatico come un costo ne-
In che modo viene recepito il vostro prodotto all’estero? >Alfredo: Fino all’anno scorso
cessario e la struttura come un costo accessorio,
abbiamo puntato poco all’estero, c’erano solo dei
stessi ogni giorno ci occupiamo di seguire la pro-
non indispensabile. In realtà si tratta di un inve-
concessionari che acquistavano il prodotto, ma i
gettazione.
stimento che dura nel tempo, è modulare e quindi
primi risultati sono incoraggianti, i segnali positi-
facilmente modificabile. Inoltre una struttura anti-
vi e la filosofia con la quale sono costruiti i nostri
vandalica resistente permette di risparmiare sulle
prodotti viene recepita correttamente anche al di
macchine, perché si possono scegliere distributori
fuori dell'Italia.
nel reparto progettazione. >Dino: Nella nostra sede di Latina avviene solo
strutture come le nostre diventano indispensabili.
Anche all'estero avete contatti principal-
la fase di assemblaggio. I nostri fornitori produco-
Investire nella struttura è conveniente e dà un’im-
mente con i grandi gruppi o riuscite ad offrire
no i pezzi per noi, quindi non c'è bisogno di molto
magine facilmente riconoscibile della locazione.
i vostri prodotti anche ad operatori più piccoli? >Alfredo: Abbiamo sempre un’azienda più
personale.
Quale sarà secondo voi il naturale sviluppo del vending? >Alfredo: Sono convinto che il
non blindati. Il vending pubblico si sta evolvendo e
stro prodotto deve essere innanzitutto di qualità.
persona segue invece i progetti per i clienti. Noi
Quante persone lavorano nella vostra azienda? >Alfredo: Siamo tredici persone, di cui due
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D.A.ITALIA 55 > APRILE 2011
I vostri fornitori si trovano tutti in provincia di Latina? >Dino: Sì, tutti nel raggio di 10-20 km. Troviamo anche da parte loro un supporto, un coinvolgimento nella realizzazione del prototipo e, se necessario, nel correggerlo e migliorarlo. Questo ci aiuta molto. >Alfredo: I nostri fornitori sono incoraggiati dai
Stiamo quindi sviluppando due prodotti: la Vetrina Automatizzata e Self Store 24h. La vetrina permette ai commercianti di qualsiasi settore merceologico di esporre prodotti al suo interno e di venderli, attraverso una pulsantiera, una gettoniera e un vano erogazione prodotti, perché è completamente automatizzata. Self Store 24 h.,
risultati e ci seguono molto volentieri. A livello di produzione non abbiamo problemi di numeri. Nel momento in cui entrano commesse importanti siamo felici, non rifiutiamo l’incarico perché possiamo avvalerci di un indotto ben potenziato.
che contiene fino a 4.800 prodotti food e non food, si può considerare come un vero e proprio negozio automatico con una vetrina expo che può trasmettere pubblicità attraverso un monitor, mentre non eroga il prodotto e che permette una funzionalità senza interruzioni di sorta.
Dopo questi primi anni di attività, siete soddisfatti di aver preso la decisione di dedicarvi al mondo del vending? >Dino: Sì. Quello che ci ha convinto a fare questo passaggio è stato il nuovo modo di produrre, in serie, più semplice rispetto alla produzione singola di ogni negozio, con lo sforzo che comportava a livello d’impegno. La nostra è stata una scelta di vita più che di lavoro e siamo soddisfatti e gratificati dai risultati ottenuti. In pochi anni abbiamo contribuito ad innovare il vending e a sua volta la distribuzione automatica ci dà grandi soddisfazioni. Quali sono i prodotti su cui concentrerete maggiormente i vostri sforzi? >Alfredo: Stiamo vagliando soluzioni per esterno oltre a quelle già in produzione. Di lavoro ce n’è tanto per le attuali strutture e per i progetti che portiamo avanti. Abbiamo altri progetti nel cassetto, ma quello sarà un ulteriore mercato e lo affronteremo più avanti nel tempo. >Dino: Il nostro obiettivo è sviluppare l’habitat, l’ambiente completo della locazione, non limitandoci alla parte frontale. Abbiamo in cantiere diversi progetti e ci stiamo dedicando sempre più allo sviluppo dell’allestimento per i negozi automatici, intercettando i nuovi trend di consumo. I negozi automatici aumentano di anno in anno e da circa tre anni D.A. Design è presente sul mercato con la linea Automatic Bar. Da quanto tempo sono disponibili le vostre soluzioni per i negozi automatici? >Dino: Quattro anni fa abbiamo realizzato System Strong e progressivamente ci siamo sempre più avvicinati a questo mercato. Il negozio automatico ha delle criticità: l’apertura di notte crea problemi, soprattutto nelle grandi città. Siamo partiti dalla vetrina, importante perché d’impatto. Poi l’abitudine a migliorare ci ha portato a sfruttare il foro della vetrina e ad automatizzare la parte retrostante.
La gestione dello scontrino viene fatta attraverso una stampante locale? >Dino: Sì. L’acquisto avviene tramite monitor touch screen, come all’interno di un sito internet, dove si aggiunge il prodotto al proprio carrello, si effettua il pagamento e Self Store 24 h. eroga tutti gli acquisti nel vano prodotti.
Stati Uniti ci hanno richiesto questo prodotto. Anche le vetrine automatiche avranno un impatto notevole, soprattutto saranno la soluzione vincente durante le ore di chiusura degli esercizi. Una vetrina di questo tipo avrà un costo di poco superiore al normale e il negoziante potrà vendere di più senza dover assumere altro personale. Abbiamo richieste soprattutto da parte di farmacie e ospedali per coprire le esigenze delle ore notturne. Il sistema automatizzato investe tutti i comparti, non solo il caffè e le aziende dovrebbero puntare sulla qualità dei prodotti made in Italy anche nel vending, continuando ad innovare. La passione, la voglia di fare ci rende dinamici e pensiamo continuamente a nuovi progetti da realizzare.
In un momento in cui il ricorso al credito è veramente difficile come riuscite a finanziare i vostri progetti? >Dino: La produzione non si ferma, semplicemente viene rallentata. Il prodotto, invece che in pochi mesi, magari viene ultimato in un anno, proprio a causa della mancanza di supporti finanziari che ci permettano di investire e reperire know how. Come funziona la vostra rete distributiva? >Alfredo: Ci appoggiamo a varie rivendite, ma oggi la maggior parte delle nostre vendite in Italia deriva da accordi con delle grandi società di gestione. Cosa dobbiamo aspettarci nell'immediato futuro da D.A. Design? >Dino: D.A. Design porterà avanti due linee: da una parte il consolidamento dell‘offerta attuale, con innovazioni continue; dall’altra lo sviluppo di Self 24, “il vending della strada”, che non ha nulla a che fare col vending che conosciamo. Siamo sostenuti dai numeri che vedono questo tipo di commercio in crescita e dal fatto che anche negli
Il Mercato del Vending Fabbricanti > D . A . D e s i g n
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D.A.ITALIA 55 > APRILE 2011
Fabbricanti
SPINEL qualità 100% Made in Salento
SPINEL nasce da un’idea di Vincenzo, Giovanni e Cesare Spinelli, imprenditori con un’esperienza consolidata nei settori della distribuzione automatica e della produzione di macchine da caffè. La società è specializzata nella produzione di macchine caffè espresso (in cialda e in capsula) caratterizzate da estrema affidabilità, versatilità e resistenza e progettate con grande attenzione alla semplicità di funzionamento, alla rapidità e alla qualità del caffè erogato. Obiettivo di SPINEL è la qualità, intesa come totale attenzione al cliente, che la società raggiunge grazie a costanti investimenti in innovazione tecnologica, ricerca e sviluppo, accorta selezione dei migliori componenti e delle materie prime, miglioramento continuo del sistema di responsabilità e della organizzazione.
Intervista con Ing. Giovanni Spinelli SPINEL si è trasferita da poco più di un anno nel nuovo stabilimento. Quali considerazioni strategiche vi hanno portato a fare investimenti così ingenti in un nuovo sito produttivo? Nostro padre Vincenzo è sempre stato un precursore del vending, basti pensare che agli inizi degli anni ‘60 ha seguito uno dei primi corsi dedicati ai tecnici per distributori automatici di caffè
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D.A.ITALIA 55 > APRILE 2011
espresso tenutosi a Milano frequentato da solo cinque allievi! La nostra famiglia ha iniziato installando distributori automatici quando non esistevano nemmeno i prodotti già pronti per le macchine vending, utilizzando ad esempio solubili che venivano miscelati in cantina e preparando in proprio le palette da inserire. Nel 1992, quando ci siamo affacciati al business dell’OCS utilizzavamo macchine a cialde di altri marchi e ci siamo resi subito conto che le potenzialità del sistema erano enormi, ma che gli standards tecnici delle attrezzature disponibili sul mercato non erano adeguati. Abbiamo così iniziato a modificarle già pensando di produrle in futuro seguendo l’insegnamento di nostro padre che già allora diceva “Quando una cosa non la puoi comprare, la devi costruire”. Questo è lo spirito che ci ha sempre guidato in questo settore ed è lo stesso che ci ha spinti a passare da utilizzatori e manutentori di macchine da caffè a cialde a produttori e di recente a trasferirci da uno stabilimento adatto ad una produzione artigianale, al nuovo sito produttivo, un vero e proprio polo industriale con impianti e tecnologie moderne, dove sarà possibile proseguire sulla strada dell’innovazione e dello sviluppo. L'apertura di uno stabilimento moderno ci ha consentito di ottimizzare i flussi di merci, di persone, di informazioni e conoscenze. Avevamo l’esigenza di arrivare al massimo dell’efficienza, anche nei movimenti, nello stoccaggio, di razionalizzare i vari processi, in modo da abbattere il più possibile i costi. Quando avete realizzato la prima macchina OCS a marchio SPINEL? La prima macchina completamente realizzata da noi è stata ultimata durante il viaggio in autostrada che ci portava da Parabita a Genova, per partecipare alla prima edizione di Venditalia 1998. L’anno seguente abbiamo
venduto le prime 200 macchine a marchio SPINEL ad un braccio. La crescita è poi proseguita anche negli anni successivi, sino ad arrivare ad oggi, dove i volumi di vendita ci hanno imposto la realizzazione di un nuovo opificio. Siete riusciti a crescere anche in un anno complesso come il 2010? Siamo cresciuti con percentuali a due cifre. Il punto di forza di SPINEL è sempre stato il posizionamento. Il nostro è un prodotto di qualità medio-alta, quindi di prezzo
medio-alto. Anche in questi anni difficili abbiamo continuato a mantenere questa politica investendo sempre di più in qualità e servizio. Attraverso la ricerca costante della qualità è possibile combattere una concorrenza agguerrita come quella cinese? Non solo è possibile, ma è a nostro avviso anche l'unica strada. Questo tipo di concorrenza basata sul prezzo si combatte solo migliorando di continuo il livello del prodotto. Quando scegliamo i nostri fornitori ci
Il Mercato del Vending Fabbricanti > S P I N E L
orientiamo verso l’eccellenza cercando, dove possibile, di far crescere le aziende del nostro territorio. Il sistema produttivo SPINEL contribuisce alla creazione di occupazione stabile ed altamente specializzata premiando i nostri migliori giovani. Noi oggi produciamo macchine Made in Italy, ma che tranquillamente potrebbero essere considerate Made in Salento. Siamo in totale controtendenza con l’attuale sistema di produzione di oggetti progettati per rompersi e finire in discarica: le nostre macchine sono progettate per durare negli anni, sono competitive perché sono semplici ed essenziali, quindi hanno minori probabilità di rotture e guasti. Le macchine fabbricate in Cina, è vero, costano di meno perché i pezzi dei materiali e i costi della manodopera sono inferiori, ma sceglierle significa non fare una scelta consapevole. Secondo noi non vanno sottovalutati i valori più importanti: la credibilità dell’azienda produttrice, la sua affidabilità e presenza sul territorio, la tracciabilità e qualità dei materiali e componenti utilizzati, gli elevati standard di sicurezza e le certificazioni, il servizio post-vendita, la formazione del personale, la sicurezza sui luoghi di lavoro, tutti fattori critici importanti e che non possiamo e non vogliamo assolutamente trascurare. L'assistenza è uno dei vostri punti di forza:non è un po' penalizzante avere una sede lontana dalle regioni in cui il nostro mercato è maggiormente sviluppato? Fino ad oggi non è stato un problema in quanto le aziende nostre clienti dispongono di una propria struttura tecnica interna alla quale SPINEL assicura formazione e supporto costante. Tuttavia, coerentemente con la continua espansione del mercato e per dare un miglior supporto ai gestori e torrefattori che utilizzano le nostre macchine, abbiamo individuato alcune aree del territorio nazionale nelle quali sono stati creati dei punti d’assistenza autorizzati.
D.A.ITALIA 55 > APRILE 2011
Il gestore è disposto a pagare per valori di
Qual è la vostra politica verso il cliente?
clientela e poterne soddisfare velocemente le esi-
non immediata comprensione come l'affida-
Come intervenite in caso di problemi? La no-
genze. Il cliente ha sempre un interlocutore diretto
bilità e il servizio? Il gestore ha capito che paga-
stra filosofia di fondo è che le macchine SPINEL
cui sottoporre i propri desiderata ed eventualmen-
re poco adesso significa però avere tanti problemi
non devono restare mai ferme e questo ci impo-
te anche le proprie lamentele. A Salvatore Mar-
domani. A conti fatti, ciò che si risparmia in fase
ne di intervenire subito con le soluzioni quando le
tella è invece affidata la direzione Export e l’orga-
di acquisto delle macchine, si perde successiva-
cose non vanno bene. Se c’è un problema andiamo
nizzazione delle fiere. Un terzo del fatturato viene
mente in termini di mancate erogazioni durante
a risolverlo, non lasciamo mai il cliente abbando-
realizzato all’estero dove Spinel è presente con i
il fermo macchina, di insoddisfazione del cliente,
nato a se stesso. Le criticità possono nascere, ma
propri prodotti in ben 55 Paesi.
di costi di intervento. Un maggior costo iniziale è
è importante che il cliente percepisca la presenza
Cosa vi ha indotto ad investire in una parti-
quindi giustificato da una migliore e più efficiente
dell’azienda che ha il nostro cognome, Spinelli,
colare stampante, rarissima in Italia, che tra-
pianificazione dell’ammortamento del bene.
che vogliamo sia associato al concetto di serietà
sforma i progetti in modelli 3D reali e testabi-
ed affidabilità.
li? SPINEL investe continuamente in innovazione.
Qual è il vostro cliente tipo? SPINEL ha sempre
Questa strategia finora ci ha sempre ripagati. Al
Al fine di velocizzare i tempi di progettazione ab-
avuto eccellenti riscontri quando il gestore lette-
cliente non offriamo solo prodotti di eccellenza, ma
biamo acquistato dei software di grafica tridimen-
ralmente "non ne può più". La maggior parte degli
materiali e soluzioni innovative, un servizio a 360°
sionale potenti e versatili ed una macchina per
operatori che si affacciano per la prima volta su
che va dalla vendita all’assistenza, dalla ricerca di
la prototipizzazione rapida, che oggi ci consente
questo mercato spesso si orienta verso macchine
proposte personalizzate al supporto commerciale
di svolgere in azienda quello che prima eravamo
a più basso costo e a più basso valore. I gestori con
mediante agenti in ogni regione. Abbiamo una
costretti a cercare altrove. In passato dall’idea al
più esperienza, che gestiscono parchi macchine
struttura commerciale che copre l’Italia e l’estero
progetto vero e proprio passavano molti mesi e
corposi e che vogliono mantenere ad un livello ac-
ed un’assistenza post vendita efficiente ed effica-
questo ci ha spinto a velocizzare questo processo.
cettabile i costi di manutenzione, ci premiano con
ce che fa di SPINEL un’azienda leader del settore.
Dopo una prima fase di studio ed implementazione
la loro fiducia. Il nostro miglior cliente è il gestore
per prendere dimestichezza con le nuove tecnolo-
che ha consapevolezza del suo conto economico.
Come vi muovete a livello commerciale? La
gie abbiamo iniziato a disegnare e a gestire in casa
Ecco perché in un periodo di crisi generale, che ha
direzione commerciale Italia è affidata a Vincenzo
tutti i progetti.
colpito duramente anche il nostro settore, noi non
Niccoli, che gestisce direttamente e tramite una
abbiamo perso terreno. Il nostro lavoro è soprattut-
fitta rete di agenti (ben 14) tutti i clienti sul ter-
Come funziona una stampante 3D e quali van-
to quello di sostituire macchine che hanno dei pro-
ritorio nazionale. Questo massiccio presidio del
taggi può comportare? Qualsiasi progetto crea-
blemi, quindi per noi il mercato non è affatto saturo.
territorio ci consente di conoscere bene la nostra
to con un software 3D dà la possibilità di stampare
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D.A.ITALIA 55 > APRILE 2011
i singoli componenti in tre dimensioni in un mate-
per forza passare attraverso il caffè macinato, fa-
riale termoplastico estremamente resistente (de-
cendo il percorso ottimale che consente la corretta
nominato ABSplus). Il prototipo così costruito può
infusione.
essere testato per verificarne la forma, l’adeguatezza o le sue funzioni, l’accettabilità del mercato e
Il vostro sistema anticalcare è stato ulterior-
correggere eventuali errori, evitando di affrontare
mente migliorato? Il nostro sistema anticalcare
inutili costi di produzione.
è stato ulteriormente migliorato e naturalmente coperto con un brevetto internazionale. Quello
Grazie a questo gioiello tecnologico avete
esistente andava già bene, ma provare sempre a
già realizzato qualche prototipo? Assoluta-
migliorare è lo spirito che ci contraddistingue, la
mente sì. Anzi devo dire che si nota una netta di-
nostra ossessione. Siamo ancora in fase di svilup-
stinzione tra le ultime macchine e quelle disegnate
po e non possiamo anticipare di più, ma il sistema
prima di avere in azienda questa tecnologia. Infatti
anticalcare andrà a migliorare alcune criticità che
i disegni di tutti i modelli precedenti avevano linee
si potrebbero verificare nel gruppo. Questo con-
geometriche squadrate, mentre dall'introduzione
sente di non usare un filtro addolcitore, come già
della stampante 3D le geometrie sono diventate
nelle nostre precedenti macchine, e di avere una
più plastiche, più rotonde e le linee più morbide,
maggiore durata dello scambiatore.
proprio perché è stato superato lo scoglio dello stampo. Fare uno stampo del costo di 20-30 mila
Quanti nuovi brevetti avete depositato a tute-
euro è un grosso impegno: se si sbaglia non si può
la dei vostri progetti? Abbiamo depositato nu-
riparare. Invece adesso possiamo sperimentare,
merosi brevetti tra i quali: il sistema anticalcare,
cercare soluzioni sempre più innovative e paga-
un nuovo sistema di chiusura della cialda/capsula,
re relativamente poco gli eventuali errori. In ogni
un nuovo gruppo di caricamento/espulsione.
caso le differenza tra le diverse linee di macchine è dovuta all’aver fatto tesoro delle esperienze pas-
SPINEL produce macchine conto terzi? Lavo-
sate, cerchiamo di crescere e di migliorare giorno
riamo principalmente a nostro marchio, ma produ-
per giorno.
ciamo anche conto terzi. Realizziamo macchine per molti dei principali torrefattori italiani e riusciamo
Per anni siete stati identificati come un
a lavorare su sistemi con capsule di diverso tipo,
marchio leader per il mercato delle cialde
quindi i torrefattori che si affacciano verso sistemi
in carta. Come state vivendo il passaggio
chiusi spesso si rivolgono a noi.
anche a macchine per le capsule in plastica? La capsula rappresenta oggi circa il 60% del
Avete un’unica sede produttiva? Abbiamo
mercato italiano e molti operatori ci hanno chiesto
un unico stabilimento con 3 linee interne per il
una macchina SPINEL con le stesse caratteristiche
montaggio ed il collaudo e 2 linee esterne in out-
delle macchine con cialda in carta (stessa qualità,
sourcing che assemblano per noi alcuni modelli di
affidabilità e brevetto anticalcare). Per questo ab-
macchine e semilavorati. Questa organizzazione ci
biamo pensato di modificare i modelli esistenti per
consente di mantenere una struttura molto fles-
soddisfare questa specifica richiesta del mercato.
sibile e rispondere al meglio ai continui flussi di
In queste fasi l’apporto dei fornitori di componen-
mercato.
ti, che spesso sono anche amici personali, è stato fondamentale. Proprio lavorando in sinergia con
Come gestite il controllo qualità dei vostri
loro sono arrivati i suggerimenti più utili allo svi-
fornitori? Severi controlli vengono effettuati pri-
luppo del prodotto.
ma nel momento della selezione dei fornitori che nei loro processi produttivi devono attenersi ai
Siete soddisfatti della resa in tazza della
nostri standard tecnologici e qualitativi. Controlli
capsula in plastica? I punti di forza della no-
e test vengono inoltre continuamente effettuati
stra macchina sono lo scambiatore ed il gruppo
sui prodotti, i semilavorati, le materie prime che ci
infusione caffè. In tutte le macchine, anche quelle
vengono fornite. Dopo anni di collaborazione si è
cinesi, la capsula viene accompagnata solamente
instaurato un rapporto di fiducia stretta con i nostri
e poi lasciata in sede, quindi quando avviene la
fornitori che ben si riflette sulla qualità dei com-
compressione la capsula si deforma; nelle nostre
ponenti che ci consegnano; quasi tutti operanno a
la capsula viene estratta all’interno del gruppo
pochi chilometri dalla nostra sede, li conosciamo
quindi non ha grosse espansioni e l’acqua deve
personalmente, al punto da poterli considerare
Il Mercato del Vending Fabbricanti > S P I N E L
D.A.ITALIA 55 > APRILE 2011
partner produttivi. Si è creato un vero e proprio
picchi davvero impressionanti per alcuni materiali.
distretto industriale di filiera con capofila SPINEL.
Il prezzo dell'ottone, ad esempio, è praticamente raddoppiato.
Come realizzate i collaudi delle vostre mac-
Noi utilizziamo principalmente acciaio inox, allumi-
chine? Tutte le macchine vengono collaudate
nio, ottone e lamiera. Abbiamo anche il problema
sulle linee di montaggio e direttamente con il caf-
dell’approvvigionamento di alcuni polimeri, perché
fè. Il problema nasce quando bisogna collaudare
prima avevamo tre o quattro potenziali fornitori
le macchine a capsule di sistemi chiusi, perché
mentre adesso ne è rimasto uno che, essendo in
dobbiamo avere il prodotto del cliente a disposi-
regime di monopolio, può decretare prezzi e tempi
zione. Comunque tutte le macchine SPINEL per
di consegna del materiale ordinato. Ora è neces-
uscire dallo stabilimento ed entrare nel mercato
sario sapere con largo anticipo quante macchine si
devono aver erogato come minimo tre caffè. Allo
dovranno produrre, quali ordini si hanno in portafo-
stesso modo le macchine vengono sottoposte ad
glio, in modo da approvvigionarci in tempo. Anche
un controllo scrupoloso dell’elettronica, vengono
i complementi finali che acquistiamo come compo-
effettuate diverse prove di sicurezza elettrica che
nentistica da montare sulle macchine (pompe, re-
conserviamo dieci anni.
sistenze, elettrovalvole e raccorderia) hanno subito un notevole aumento. L’innovazione nei processi
Oggi quante macchine produce SPINEL ogni
di produzione attualmente in corso che consentirà
anno? L'attuale produzione della SPINEL si atte-
l’ottimizzazione dei tempi sulle linee di montaggio,
sta oltre le 25 mila unità. L’obiettivo dei prossimi
il nuovo sistema informatico di programmazione
anni è il raddoppio della capacità produttiva.
in tempo reale delle diverse fasi di approvvigionamento, assemblaggio e collaudo delle macchine
Gli aumenti dei prezzi delle materie prime si
che garantirà la riduzione delle scorte, sono alcuni
sono fatti sentire anche nel vostro compar-
dei recenti investimenti finalizzati al miglioramento
to? I prezzi delle materie prime da noi utilizzate
dell’efficienza aziendale che, siamo certi, ridurranno
sono tutti fortemente cresciuti dal 2010 ad oggi.
l’inevitabile impatto dei consistenti incrementi delle
I listini si sono alzati mediamente del 30%, con
materie prime sui listini delle nostre macchine.
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Produttori
Antonio Fiore Alimentare - Incontro tra Natura e Tradizione> 27 Latteria Plac - La Garanzia del Consorzio Grana Padano > 33
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Produttori
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Antonio Fiore
Antonio Fiore Alimentare l’Incontro fra Natura e Tradizione
L’azienda Antonio Fiore Alimentare Srl, con sede ad Andria (BA), produce dal 1955 prodotti da forno della tradizione pugliese ed è presente nel vending con il marchio Antonio Fiore da oltre quindici anni. Negli anni ‘90 è cresciuta grazie all’intuizione di Aldo Fiore, padre di Antonio e Francesco, di puntare tutto sull’innovazione e sulla valorizzazione del prodotto che più incontra il gusto dei consumatori: il tarallo. L’attività oggi prosegue con la terza generazione della famiglia. I prodotti sono realizzati con materie prime selezionate provenienti dal territorio pugliese che vengono lavorate con le tecniche più avanzate di produzione. La nostra redazione si è recata presso lo stabilimento di Andria dove ha incontrato Antonio Fiore, amministratore della società, nel giorno del suo trentaseiesimo compleanno.
Intervista con Antonio Fiore Quando è nata la Antonio Fiore Alimentare? L'azienda è nata nel 1955, fondata da mio nonno Antonio, di cui porto il nome. La nostra è una famiglia di panificatori e mio nonno decise di aprire un panificio nel centro di Andria, conquistando poco a poco gli andriesi con il suo pane e i prodotti da forno alternativi, tra cui i taralli, tipici della zona. Proprio i taralli sono diventati il prodotto più richiesto e la pro-
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D.A.ITALIA 55 > APRILE 2011
duzione è aumentata fino a che abbiamo cominciato a
mentale per avere costanza di prodotto. Non usiamo
produrli anche per altri. È stata una crescita graduale,
né conservanti né coloranti, ci sono cinque ingredienti
ci sono voluti diversi anni, fino a che si è arrivati ad
e basta.
oltrepassare i confini di Andria prima e della Puglia poi, approdando al Nord, dove i nostri primi clienti
Chi sono i vostri fornitori? Sono tutte aziende pu-
sono stati i pugliesi che ovviamente conoscevano già
gliesi. Negli alimenti artigianali è importante garanti-
il prodotto.
re la filiera corta per le materie prime. Abbiamo il vantaggio, nei periodi di vendemmia e di raccolta delle
Come siete arrivati al vending? Circa quindici anni
olive, di poter scegliere di anno in anno i vini e gli oli
fa, una persona che poi è stata nostro agente per tan-
che ci devono riservare. Questo si può fare solo con
ti anni ebbe modo di assaggiare per caso i nostri ta-
fornitori locali, provando in prima persona i prodotti.
ralli e ci chiese di provare a confezionare quel prodotto in un formato idoneo al vending. Abbiamo quindi
L'approvvigionamento di cereali e la loro lavo-
cominciato a produrre il tarallino e a confezionarlo in
razione avvengono in Puglia? I cereali vengono
sacchetti monodose per i distributori automatici. Non
dall’estero ma la lavorazione avviene in un mulino
conoscevamo il settore, ma da lì sono iniziati i primi
a 12 km dal nostro stabilimento, dove viene fatta
investimenti, abbiamo acquistato la prima macchina
espressamente per noi una farina con specifiche ca-
per fare le confezioni monodose e siamo passati gra-
ratteristiche.
dualmente ad automatizzare la produzione, investendo sempre di più. Grazie al vending siamo cresciuti
Quali sono i passaggi per la preparazione del
tantissimo. Continuiamo a produrre anche per la
tarallo classico? La tradizione vuole che la nostra
GDO, ma abbiamo creduto molto in questo settore e
lavorazione avvenga per bollitura: il tarallo deve es-
negli anni abbiamo raccolto consensi da parte dei più
sere immerso in acqua bollente e quando torna a gal-
grandi gruppi di gestione italiani.
la vuol dire che è pronto per la cottura in forno. Ero piccolo quando insieme a mio nonno bollivo i taralli,
Come vengono prodotti i taralli Fiore Antonio?
c’era un pentolone con il fuoco sotto, si buttavano i
Sempre secondo la tradizione e noi di questo siamo
taralli con dei cestini nell’acqua bollente e, quando
molto orgogliosi. I nostri prodotti vengono realizzati
tornavano a galla, con un mestolo forato si scolavano
rispettando le fasi di lavorazione tradizionali. Il tarallo
e si sistemavano nei tegami per la cottura in forno.
è fatto con pochi ingredienti: farina, vino bianco, olio,
Anche la bollitura è stata automatizzata, un bollito-
sale e lievito madre e continuiamo a farlo come si fa-
re contiene 500 litri d’acqua ad una temperatura di
ceva una volta. Abbiamo automatizzato la linea del
90 gradi. I nostri taralli vengono poi ultimati in forno
confezionamento solo per ridurre i costi, aumentare
ventilato, con aria a 200-220 gradi che dà una cottura
la capacità produttiva e velocizzare il processo, an-
uniforme al prodotto. Abbiamo cercato di riprodurre
che perché i prodotto va confezionato in giornata per
su scala industriale il procedimento artigianale del-
mantenersi fresco e friabile.
la ricetta classica e ci siamo riusciti grazie ai nostri cinquant’anni d’esperienza. Produciamo e confezio-
Si può mantenere la qualità artigianale con una
niamo in giornata quindi l’alimento è freschissimo e
produzione industriale? Sì, siamo riusciti a man-
viene immediatamente consegnato ai clienti che rice-
tenere gli standard artigianali creando l’impasto in
vono il prodotto finito entro 2-3 giorni. La shelf life dei
maniera semiautomatica: rispettando la tracciabilità
nostri taralli è di almeno un anno.
e le norme igieniche introduciamo gli ingredienti stabilendo le quantità di prodotto ogni giorno in base alla
L’utilizzo dell’olio non crea dei problemi? L’olio
temperatura, all’umidità e ad altri fattori che sono
extravergine può creare problemi soprattutto d’esta-
piccoli segreti di un impastatore. In questo modo l’im-
te, per questo scegliamo un olio più leggero, più
pasto è omogeneo e uguale tutti i giorni. Non si può
mandorlato e dal sapore meno forte. In particolare,
rispettare la tradizione se non si modifica la quantità
d’estate modifichiamo le quantità di olio con miscele
di oli per dare più o meno friabilità o se non si rispetta
più leggere. Parliamo sempre di olio di oliva, quindi di
la ricetta tradizionale. Noi non usiamo acqua, come
qualità. Fortunatamente i taralli hanno una vita breve,
fanno molti per risparmiare, ma vino bianco da tavola,
perché normalmente il cliente li ordina una volta alla
ingrediente essenziale nella ricetta del tarallo. Il vino
settimana, quindi hanno una rotazione abbastanza
bianco, ottenuto da uve prodotte nei migliori vigneti
veloce.
delle colline intorno a Castel Del Monte, bisogna saperlo dosare e scegliere. Il lavoro dell’uomo è fonda-
Il Mercato del Vending Produttori > A n t o n i o
Avete eseguito dei test di friabilità del prodot-
F i o r e
A l i m e n t a r e
D.A.ITALIA 55 > APRILE 2011
to? Siamo stati i primi a fare delle prove prendendo
molto importante. Quali decisioni avete preso
non può andare a sostituire il classico tarallo, perché
una confezione di taralli e mettendola direttamente
in merito? Abbiamo scelto la via della sobrietà e ab-
ha un gusto particolare, un po’ diverso, però potrebbe
sui forni, quindi a temperature elevate, per un po’ di
biamo sempre voluto lasciare nelle nostre confezioni
essere un’ottima alternativa.
settimane per testare il prodotto veramente stressa-
una componente di trasparenza, perché il prodotto si
to e verificarne la durata e soprattutto la friabilità.
deve vedere, “si mangia anche con gli occhi”. Per noi
Fra Classico, I Saraceni e Fragrantino quali
Le prove sono state fatte in condizioni estreme, ma
è una questione di trasparenza intesa anche come
sono le differenze di prezzo? I Saraceni è leg-
nel laboratorio analisi che ci segue vengono fatti test
onestà. Non abbiamo confezioni con una grafica esu-
germente più costoso perché la farina di grano tosta-
ogni anno. È importante che il test sia certificato
berante, con il prodotto modificato al computer per
to costa cinque volte più di quella normale. Classico
all’esterno, per garantirne l’attendibilità. Il nostro
renderlo perfetto e fotografato con la luce giusta. È
è il prodotto con il prezzo inferiore, mentre poco più
prodotto si è sempre mantenuto in ottime condizioni
un prodotto artigianale, quindi anche la cottura de-
alto è il costo del Fragrantino, poiché comporta
e molto friabile.
termina a volte la presenza di un tarallo più dorato di
una diversa tecnica di lavorazione, quindi dei costi
un altro. Credo che il consumatore apprezzi di poter
maggiori. Però le materie prime che utilizziamo sono
Qual è la vostra gamma produttiva per il ven-
toccare con mano la parte artigianale della nostra
uguali per tutti i prodotti, quindi non c’è una diffe-
ding? Nel vending abbiamo due referenze: il Taral-
produzione. Inoltre queste sono le confezioni di sem-
renza sensibile a livello di posizionamento di prezzo.
lo Classico e il Fragrantino, forse l’unico tarallo
pre e il nostro cliente affezionato le riconosce. Oggi quali sono i numeri della vostra organiz-
a lievitazione naturale, nato dall’inventiva di mio padre, che ha sempre sperimentato nuovi prodotti.
Il tarallo è anche un prodotto salutare, in linea
zazione? La nostra sede è di 3.000 mq, di cui una
Questa referenza viene prodotta solo di notte perché
con i più recenti trend di consumo? Certamen-
parte destinata allo stoccaggio delle materie prime e
si preparano gli impasti nel pomeriggio e si lasciano
te e il merito è anche delle materie prime scelte, le
l’altra dedicata alla produzione. Abbiamo voluto co-
lievitare per otto ore.
quantità utilizzate delle stesse e delle tecniche di
struire un piano interrato per lo stoccaggio del vino e
lavorazione come la bollitura e la cottura in forno
dell’olio per mantenerli a temperature ottimali anche
ventilato, come quello che si usa in casa.
d’estate, senza la necessità di refrigerare. Lo stabili-
Quanto vale il vending all’interno del vostro business? Circa il 60%. Il nostro è un prodotto molto
mento è stato realizzato per avere una produzione più lineare possibile. Con noi lavorano 25 persone.
richiesto e riceviamo costantemente e-mail e lettere
Ci sono altri prodotti che verranno aggiunti alla
di consumatori, di gente comune che lo acquista tutti
gamma vending? Un altro nostro prodotto per il
i giorni, che si complimenta con noi per la bontà e
vending, ma ancora poco presente sul canale, è I Sa-
Quali sono le vostre strategie commerciali?
soprattutto la friabilità del nostro prodotto. Producia-
raceni. Si tratta di un prodotto nato circa un anno fa
Normalmente ci appoggiamo alle rivendite. Non
mo per la DA 100 mila confezioni al giorno, ovvero
e preparato con farina di grano tostato che acquistia-
abbiamo una vendita diretta, anche perché per cor-
40-50 quintali di taralli, garantendo sempre la stessa
mo da un antico mulino qui in Puglia. Anche questo è
rettezza non vogliamo interferire laddove altri hanno
costanza di prodotto. Il resto della produzione, il 40%
stato un esperimento ben riuscito di mio padre.
creato mercato per il nostro prodotto. Non abbiamo mai scavalcato alcun cliente e penso che questo sia
circa, è destinata agli altri canali, in particolare alla GDO.
Come sta andando questo nuovo prodotto? Ab-
stato apprezzato.
bastanza bene, lo abbiamo fatto assaggiare nella In un settore come il vending, caratterizzato
scorsa edizione di Venditalia e oggi i gestori iniziano
Nel futuro della Antonio Fiore cosa c’è? Sicu-
da numerose vendite d’impulso, il packaging è
a dimostrare interesse per questa referenza. Certo
ramente la speranza e la volontà di crescere, perché
29
D.A.ITALIA 55 > APRILE 2011
siamo un’azienda monoprodotto e questo può diventare
La vostra azienda è certificata? Entro il 2011
Ciò ha comportato l’aumento del costo del
un rischio. Produciamo solo taralli e devo dire che fino
dovremmo raggiungere l’obiettivo della certifica-
tarallo alla vendita? No, abbiamo riconfermato
ad oggi abbiamo avuto il tempo di pensare soltanto ad
zione Emas e ne siamo fieri, perché in Italia sono
il listino, siamo riusciti a bloccare i prezzi anche
incrementare la produzione, quindi a garantire ai clienti
poche le aziende ad averla ottenuta. La certifi-
quest’anno perché abbiamo assorbito tutti gli
la qualità di prodotto tutti i giorni senza mai fermarci.
cazione è una mentalità diversa, è un modo di
aumenti e per il momento non li abbiamo ancora
produrre, di lavorare in maniera nuova, cambia
girati ai nostri clienti. Merito va anche agli inve-
proprio l’assetto dell’azienda.
stimenti fatti in termini di innovazione, ad esem-
Pensate di dedicarvi a conoscere ancor meglio il
pio nel confezionamento che prima richiedeva
settore e di farvi conoscere? Sicuramente sì, anche attraverso le fiere e l’associazione di categoria: Con-
C’è una fortissima tensione sull’aumento
tempi più lunghi e maggiore manodopera, mentre
fida. È nostro interesse e nostro dovere farlo. Soprat-
del prezzo delle materie prime, voi come lo
oggi invece abbiamo ottimizzato i costi. In que-
tutto perché un’azienda ha bisogno di farsi conoscere,
state gestendo? Quella che stiamo vivendo non
sto modo abbiamo potuto spostare il personale
di partecipare, di vivere il settore, altrimenti si rimane
è certo una situazione piacevole. Il nostro ulti-
che prima lavorava nel reparto confezionamento,
chiusi nelle proprie mura e questo non porta mai ad
mo listino per il vending è stato fatto a gennaio
nella produzione. Questo ci ha consentito, almeno
un’evoluzione.
2008 e da tre anni a questa parte abbiamo voluto
per il momento, per farci rimanere competitivi e
mantenere i prezzi bloccati. Purtroppo dall’inizio
per lasciare inalterati i prezzi.
I prodotti Fiore Antonio vengono esportati?
dell’anno non sta andando molto bene, perché
Abbiamo alcuni clienti storici in Francia, Spagna e
sono aumentate tutte le materie prime e in par-
Germania. Anni fa la catena inglese Marks & Spen-
ticolar modo il costo della farina è cresciuto a
cer ci ha proposto di diventare fornitori e sono tut-
dismisura, parliamo di 8-9 € a quintale; così come
tora interessati. In ogni caso non hanno cercato
il gas che utilizziamo da combustibile per la cot-
un’altra azienda, ci aspettano e questo ci fa
tura nei forni. Gli imballaggi invece hanno avuto
enormemente piacere, anzi, speriamo di poterli
un significativo incremento dei prezzi già
accontentare presto.
dall’anno scorso.
© HGO
CAPSULE CIALDE SOLUBILI CAFFÈ IN GRANI
800-912353
D.A.ITALIA 55 > APRILE 2011
Produttori
>
Giovanni Guarneri
Latteria PLAC la Garanzia del Consorzio Grana Padano ora nel Vending
Latteria PLAC (Produttori Latte Associati Cremona) nasce nel 1933 nel cuore della pianura padana da un nucleo di 14 allevatori e produttori di latte. Il rispetto delle tradizioni e la costanza qualitativa dei prodotti, uniti a scelte strategiche vincenti e ad un’efficiente organizzazione commerciale, hanno consentito alla cooperativa di accrescere la propria competitività e di poter offrire ai consumatori una produzione lattiero-casearia di elevata qualità. Latteria PLAC fa parte del Consorzio Grana Padano ed è il quarto produttore nazionale dell’apprezzato formaggio. Decisa ad affrontare nuovi canali distributivi, l’azienda ha scelto di affidarsi a Conserve Italia per la commercializzazione dei propri prodotti studiati appositamente per il vending. La redazione di D.A. Italia ha incontrato ed intervistato Giovanni Guarneri, Consigliere Delegato Latteria PLAC, nello stabilimento di Cremona.
Intervista con Giovanni Guarneri Latteria PLAC ha quasi 80 anni di storia, come si è sviluppata? Latteria PLAC è nata nel 1933 a Cremona. Nei primi anni, poiché l’agricoltura non era specializzata come adesso, i soci della cooperativa si occupavano, oltre che della produzione di latte, anche della conservazione del pomodoro e della macellazione delle carni. Nel secondo dopoguerra queste due attività sono andate perse
33
Il Mercato del Vending Produttori > L a t t e r i a
P L A C
D.A.ITALIA 55 > APRILE 2011
e l’azienda si è concentrata sulla trasformazione
Padano invece il mercato è in continua evoluzio-
del latte. Il primo prodotto che ha conosciuto una
ne, i consumi crescono molto più rapidamente, il
produzione di tipo industriale è stato il provolone.
mercato estero è in grande fermento e noi siamo
PLAC si può definire quindi produttrice di provolone
il quarto produttore nazionale di questo formag-
ed è un’azienda di riferimento per quanto riguarda
gio. Abbiamo in tutto 120 dipendenti e la sola rete
l’utilizzo di latte per produrre questo formaggio.
commerciale Italia è composta da 35 agenti che
Negli anni ’60 la quantità di latte è aumentata e
fanno a capo alla Direzione Commerciale PLAC.
alla produzione di provolone si è affiancata quella di Grana Padano, dato che il mercato del provolo-
Quando siete entrati a far parte del Consor-
ne non era abbastanza grande da assorbire questa
zio Grana Padano? Fin dagli inizi, PLAC ne è so-
sovrapproduzione di materia prima.
cio fondatore e non ha mai abbandonato. Il nostro presidente e amministratore delegato, Cesare Bal-
Come si compone a livello societario Lat-
drighi, è anche presidente del Consorzio.
teria PLAC? Nei decenni si è evoluta anche la compagine sociale. I soci fondatori sono gradual-
Come si distribuisce in percentuale il lat-
mente aumentati di numero, arrivando fino a 200.
te nella vostra produzione? La produzione di
L’azienda ha raggiunto una produzione molto in-
Grana Padano assorbe il 70% del latte raccolto.
teressante ed è diventata appetibile sul mercato
Realizziamo ogni anno 160 mila forme. Nel 2010
negli anni ‘70 e ‘80. L’agricoltura cremonese, alla
abbiamo acquisito un caseificio in provincia di
quale il nostro lavoro è strettamente legato, ha
Mantova, Latteria Italia, e questo è molto impor-
cambiato le sue caratteristiche: il numero di alle-
tante per la produzione di Grana Padano perché la
vamenti è andato riducendosi con l’aumento delle
localizzazione dei caseifici dà un valore diverso al
dimensioni delle singole aziende e di conseguenza
formaggio. Questa incorporazione ci ha permesso
sono diminuiti anche i nostri soci. La situazione
di completare il nostro portafoglio prodotti oltre
attuale vede 90 soci produttori all’interno della
che di diventare quarto produttore nazionale di
cooperativa.
Grana Padano.
Quali sono gli obblighi da e verso i soci? Il
La natura del vostro prodotto principe impli-
vincolo che hanno i soci verso di noi è l’obbligo del
ca quindi un grande legame con il territorio?
conferimento, ovvero sono tenuti a versare tutto
Sì, assolutamente. Siamo ben radicati nel territo-
il latte da loro prodotto. Viceversa, noi da statuto
rio e orgogliosi di essere cremonesi.
dobbiamo ritirare il latte dei nostri 90 soci produttori. Un’azienda casearia senza latte è come un
Quanto della vostra produzione viene espor-
organismo senza sangue: per quanto sano possa
tato e quanto viene commercializzato all’in-
essere, muore.
terno del mercato italiano? Noi non abbiamo un’esportazione significativa, solo il 5% del no-
Di cosa si occupa più precisamente la vostra
stro prodotto viene venduto all’estero. L’export
azienda? Per Mandato sociale lavoriamo tutto il
riguarda soprattutto il provolone, perché il Grana
latte dei soci e lo trasformiamo in formaggi di alta
Padano è senza dubbio più semplice da vendere
qualità. L'attività di commercializzazzione si è con-
e quindi richiede una gestione commerciale mol-
solidata nel tempo ed è legata alla base a ciò che
to snella, grazie alla penetrazione che ha come
viene prodotto. I nostri prodotti sono fondamental-
bene di consumo diffuso e data anche la forza del
mente tre: provolone, Grana Padano e burro e
marchio ombrello. Noi che ci confrontiamo con il
la nostra attività commerciale si concentra soprat-
mercato del provolone e ne conosciamo tutte le
tutto sui due formaggi.
difficoltà, quando approdiamo al Grana Padano incontriamo un elemento commercialmente più
Quali sono i vostri numeri? Le aziende del set-
facile da trattare. Il provolone è un formaggio che
tore lattiero-caseario si classificano in base a due
ha grandi potenzialità sotto il profilo del gusto e
elementi: i quintali di latte raccolti e il fatturato.
della semplicità di preparazione, ma è un prodotto
Il fatturato che abbiamo sviluppato nel 2010 è di
maturo, che ha bisogno di una rivitalizzazione.
64 milioni di euro e sono stati 1.150.000 i quintali di latte raccolto. Per quanto riguarda il mercato
Cosa vi ha spinto ad affrontare la sfida del
del provolone ci posizioniamo come follower lea-
vending? Proprio la necessità di dare nuova vita
der dietro Auricchio. Per quanto riguarda il Grana
al provolone, insieme alla volontà di distinguerci
35
D.A.ITALIA 55 > APRILE 2011
nel segmento del Grana Padano. L’innovazione
di soddisfazione per il gestore. Sgranatelle, un
nella proposta è uno degli argomenti che ci ha
prodotto innovativo, unico e originale, copre un
portato ai nuovi canali, allo sviluppo di nuovi pro-
altro aspetto importante per il gestore, perché
dotti dal punto di vista della confezione ma anche
non tutti hanno macchine refrigerate, che rap-
di nuove forme del prodotto stesso. Dal punto di
presentano oggi forse il 10% del totale di quel-
vista aziendale abbiamo bisogno di rendere il no-
le installate. Il gestore può offrire tutto il valore
stro portafoglio prodotti più evoluto, quindi spe-
aggiunto di un prodotto a base di Grana Padano
riamo che le esigenze di mercato e le esigenze
anche a chi non ha le macchine refrigerate.
dell’azienda si incontrino nel modo migliore. I pro-
Quindi in termini di portafoglio ci sono tanti van-
duttori di formaggio hanno un’impostazione molto
taggi: doppia offerta di prodotto fresco, prodotto
tradizionale, ma siamo convinti che il portafoglio
secco e poi, aspetto importantissimo, un posizio-
prodotti si debba evolvere per fare prospettiva.
namento giusto. In termini di argomenti, l’offerta PLAC ha tutte la carte in regola per essere un
Quali prodotti sono stati sviluppati per il ca-
successo.
nale? Oltre alle confezioni di Grana e di provolone in monodose da 20 grammi associati
Come è nata la collaborazione con Conserve
al grissino, adattati alla spirale vending, abbia-
Italia? Se dal punto di vista tecnico e produttivo
mo deciso di sviluppare un nuovo prodotto per il
ci siamo impegnati in prima linea, dal punto di vi-
canale e per il nostro portafoglio prodotti Italia:
sta commerciale abbiamo deciso di affrontare il
si tratta di Sgranatelle, uno snack a base di
business con un partner ben rodato, riconosciuto
Grana Padano (40%) con l’aggiunta di farina con
e apprezzato nel settore come Conserve Italia. Ci
l’ambizione di essere uno snack formaggio che si
siamo scelti reciprocamente e da parte nostra ab-
conserva a temperatura ambiente.
biamo voluto affidare loro la gestione commerciale dei nostri prodotti per il vending. Il rapporto di
Qual è la shelf life di questi prodotti? Le
collaborazione instaurato va al di là del contratto
Sgranatelle hanno una vita di 12 mesi, si conser-
siglato, c’è sinergia. Roberto Fanelli, responsa-
vano a temperatura ambiente e si possono classi-
bile commerciale per il vending di Conserve Italia,
ficare come prodotto secco; mentre il provolone
fin dall’inizio è stato per noi un ottimo riferimento
e il Gran Padano con grissini hanno una shelf
e un valido supporto.
lavorano all’interno del Consorzio Grana Padano. Nel caso del provolone la cosa è molto più sempli-
life di 90 giorni a 4-6 gradi di freddo. I prodotti per la DA sono stati pensati insieme, ma hanno
Come avete approcciato il vending? Abbiamo
ce. Siamo riconosciuti nei mercati di riferimento,
caratteristiche diverse.
evidenziato la nostra capacità d’investire nel ca-
abbiamo percentuali di consumo molto forti, sia-
nale non solo in termini di risorse, ma soprattutto
mo noti come marchio anche presso il consuma-
Per realizzare il formato vending avete stu-
in termini di progetto. PLAC si è fatta carico di
tore e abbiamo sviluppato una linea di prodotti di
diato la macchinabilità dei prodotti? Questo
un progetto d’investimento di media-lunga durata
alta gamma negli ultimi tre anni per cercare di dif-
è stato uno degli elementi che ci ha impegnati
nel canale.
ferenziare. Nel caso di Grana Padano invece è più
di più. Abbiamo elaborato il progetto insieme a
Abbiamo dato un segno tangibile al mercato della
complesso. Anche per questo sui nostri prodotti
Conserve Italia, grazie al loro know how sul set-
distribuzione automatica considerando il vending
vending il logo Grana Padano è messo in rilievo
tore e sviluppato le nuove confezioni in modo che
non semplicemente un canale alternativo, ma un
rispetto al nostro.
possano essere posizionate nelle spirali singole.
canale di primaria importanza. Da parte della no-
Inoltre, nel caso delle Sgranatelle, un prodotto
stra società c’è stato un grandissimo sforzo anche
L’aumento di prezzo del latte quanto incide
secco, abbiamo cercato di mettere a punto un
in considerazione degli aumenti dei prezzi molto
sulla vostra produzione? Nel conto economi-
packaging che permettesse di sfruttare il massi-
importanti che ci sono stati sulla materia prima,
co del prodotto i prezzi della materia prima sono
mo della visibilità, che comunicasse il più possi-
soprattutto se si tiene conto che i listini sono
molto rilevanti. Per dare un’idea: per produrre un
bile il prodotto attraverso un design accattivante.
quelli del 2010. Quindi PLAC ha deciso di assorbi-
chilo di Grana Padano ci vogliono quattordici litri
re su di sé gli aumenti, come forma d’investimen-
di latte.
Quali sono i punti di forza dell’offerta PLAC
to iniziale, per non farli ricadere sui consumatori
per il vending? Per quanto riguarda i prodotti
e dare modo al prodotto di arrivare al gestore e
Il Grana Padano impiegato per i prodotti ven-
freschi offriamo la possibilità di avere due refe-
all’utente finale.
ding a quale livello di stagionatura viene utilizzato? Per il prodotto da 20 grammi utilizziamo
renze, all’interno di un’unica spirale, una soluzione generalmente apprezzata dai gestori in questo
È difficile promuovere il marchio all’interno
un Grana Padano a 12 mesi di stagionatura, anche
segmento perché dà la possibilità di alternare il
di un marchio ad ombrello cosi “ingombran-
perché abbiamo una lavorazione in caldaia con dei
prodotto. Questo è un altro elemento a tutto van-
te” come il Consorzio Grana Padano? Questo
titoli di grasso non troppo alti e questo rende la la-
taggio del consumatore, ma è anche un elemento
è uno dei problemi comuni a tutti gli operatori che
vorazione più sicura. Il risultato finale è gradevole,
Il Mercato del Vending Produttori > L a t t e r i a
P L A C
i tempi di stagionatura più brevi. Anche perché c’è
to studiato? Volevamo soprattutto comunicare
un’altra necessità: il prodotto deve essere facil-
al consumatore i concetti di salute ed energia. Il
mente cubettabile.
marchio Grana Padano è messo in grande rilievo per trasmettere fiducia, dare garanzia, dato che
Nel vending è molto importante che non ci
è un logo molto riconoscibile. In generale questa
sia una forte memoria del prodotto, nel senso
confezione lancia il messaggio di una promessa
che se un prodotto ha un sapore troppo forte è
salutistica, come si vede dalla spiga e inoltre co-
difficile che il consumatore ripeta l’acquisto.
munichiamo la promessa di energia, il colore rosso
Come avete raggiunto la giusta percentua-
è stato scelto per questo motivo.
le di gusto? Ci siamo arrivati in modo graduale. Quando abbiamo sviluppato le Sgranatelle abbia-
C’è richiesta di prodotto? Abbiamo iniziato da
mo provato con una ricetta a 60% di Grana Padano
poche settimane, la prima disponibilità di prodotto
e solo in seconda battuta siamo approdati ad una
l’abbiamo avuta a metà gennaio, ma la risposta del
riduzione della percentuale per andare in questa
mercato è positiva. Ci vuole il tempo necessario ad
direzione. Alla fine, dopo alcuni test anche nel
inserire il prodotto, farlo conoscere come avviene
canale tradizionale abbiamo visto che la ricetta
per tutte le nuove proposte. I primi riscontri sono
al 60%, per noi ideale, incontrava il gusto di un
positivi, tenendo presente anche il fatto che la re-
nocciolo di grandi amatori che però restava esiguo
ferenza esiste già nel settore. A livello distributivo
come numero. Il vending è trasversale, bisogna ac-
in queste primissime fasi copriamo circa il 15% dei
contentare il numero più ampio possibile di utenti,
clienti serviti da Conserve Italia. Nei prossimi due
quindi abbiamo declinato al 40% la percentuale di
mesi cominceremo ad avere i dati relativi alla ro-
Grana Padano presente nel prodotto, almeno per
tazione del prodotto e avremo risposte più concre-
questa prima proposta commerciale.
te. Qualche cliente ha già ordinato nuovamente il prodotto e questo è un segnale molto importante.
Il packaging di Sgranatelle comunica mol-
Siamo sul mercato da poco ma i risultati sono già
to bene il brand Grana Padano: come è sta-
molto incoraggianti.
37
D.A.ITALIA 55 > APRILE 2011
Speciale Associazione
Vending Responsabile per un'Alimentazione Consapevole> 39 Nas, un Riferimento per il Vending> 42 Modello Alimentare Mediterraneo nel Vending> 49 “…E Vai con la Frutta”> 53 Stile di Vita E Vending> 57 Astrosys International Ltd> 58 Eva e Avex Insieme nella Promozione del Vending> 61
38
s
n
A
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Sp eciale
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oc o iazi
D.A.ITALIA 55 > APRILE 2011
Vending Vendi ending RResponsabile po per un'Alimentazione Consapevole
Giovedì 24 e venerdì 25 febbraio 2011, presso la Camera dei Deputati, Sala delle Conferenze di Palazzo Marini, ha avuto luogo la due giorni di approfondimenti organizzata da Confida in collaborazione con l’Associazione Giuseppe Dossetti.
I distributori automatici come strumento di comunicazione per diffondere la cultura di una sana alimentazione. Questo l’obiettivo che il settore del vending, si pone nell’affrontare le nuove sfide legate alle patologie alimentari. Il convegno è stato l’occasione per fare il punto della situazione, in presenza di ospiti provenienti dal mondo delle università, delle istituzioni ed esperti in ambito alimentare e nutrizionale aperti al dibattito e al confronto con i rappresentanti dell’associazione di categoria. Obiettivo dell’incontro far comprendere che le pato-
39
D.A.ITALIA 55 > APRILE 2011
logie dovute ad un’alimentazione non adeguata non
siderati poco salutari.
La prima giornata di lavori è stata aperta dagli in-
derivano né si risolvono semplicemente intervenendo
Confida opera da sempre per la tutela della salute
terventi della Sen. Ombretta Fumagalli Carulli,
sulla distribuzione dei prodotti alimentari, ma devo-
dei cittadini e dopo il progetto Sani e inForma, si fa
Presidente Associazione “G. Dossetti: i Valori”,
no essere combattute attraverso un piano organico
promotrice di questa nuova iniziativa legata all’edu-
che ha introdotto il convegno e ne ha illustrato le fi-
di educazione ad un corretto stile di vita. Il vending,
cazione alimentare, che non può prescindere dai
nalità e di Lucio Pinetti, Presidente Confida, che
presente in maniera capillare sul territorio italiano ed
cambiamenti degli ultimi anni in materia di abitudini
ha “spiegato” ai presenti il vending, che da elemento
utilizzato da oltre il 40% della popolazione, è stato
di consumo di cui il vending è l’emblema. Necessa-
di coesione sociale si è evoluto in vero e proprio ca-
promosso come lo strumento di comunicazione ideale
rio quindi il coinvolgimento del settore della DA per
nale distributivo, sottolineando quali sono le respon-
per veicolare i principi di un’alimentazione corretta,
affrontare temi come l’ambiente, la solidarietà, l’edu-
sabilità che il settore oggi è pronto ad assumere nei
nonostante la diffidenza diffusa verso i prodotti ven-
cazione alimentare ed il consumo consapevole al fine
confronti dei consumatori. A seguire, Claudio Giu-
duti attraverso le “macchinette”, comunemente con-
di diffondere il concetto primario di salute.
stozzi, Segretario nazionale “Associazione Dossetti”,
> Claudio
>
Giustozzi
>
Alessandro Fontana
Speciale Associazione > C o n f i d a / V e n d i n g
R e s p o n s a b i l e
Lucio Pinetti
D.A.ITALIA 55 > APRILE 2011
terzo moderatore della prima sessione. Da segnalare la presenza in sala di alcuni ospiti illustri, intervenuti a supporto dell’iniziativa, tra cui la Sen. Emanuela Baio, l’On. Paola Binetti, l’On. Romano Marabelli del Ministero della Salute e la Dott.ssa Daniela Galeone. Il pomeriggio iniziale del convegno ha visto succedersi sul palco dei relatori Antonio Limone, IZS del Mez zogiorno; Silvio Borrello, rappresentante del Mi-
> Ombretta
nistero della Salute; Luciano Venturini, Univer-
Consiglio Direttivo Confida, ha ipotizzato un pos-
sità Cattolica del Sacro Cuore Piacenza; Luigi
sibile impiego di macchine vending per l’invio di un
Cataldi, Università Cattolica del Sacro Cuore
sms solidale.
- Dip. Economia internazionale, delle Istituzio-
Al termine della prima sessione, Lucio Pinetti ha
ni e dello Sviluppo; Franco Vimercati, FISM;
affrontato la questione del canone all’interno dei ca-
Alessandro Caruso, ginecologo che ha parlato
pitolati d’appalto.
dell’importanza per le donne in età fertile di assumere acido folico; Cesare Spinelli, Presidente Gruppo
La seconda sessione della giornata, dal titolo:
Imprese di Gestione Confida; Olivia Palmieri.
“Distribuire salute: let’s move!”, è stata introdotta
Biologa e Nutrizionista Università degli Studi di
dalle parole di Giuseppe Morino, U.O. Dietologia
Palermo, di cui riportiamo l’intervento nelle prossi-
Clinica, Ospedale Bambin Gesù di Roma. A se-
me pagine.
guire gli interventi di Adolfo Panfili, Delegato del Sindaco di Roma per le ASL ed i Rapporti Isti-
Fumagalli Carulli Terminati gli interventi la platea ha potuto rivolgere
tuzionali; Nicolò Merendino, Prof. Laboratorio
domande ai relatori presenti dando vita a un momen-
di Nutrizione Cellulare e Molecolare Università
to di confronto che ha concluso la prima giornata dei
degli Studi della Tuscia, ha spiegato l’importanza
lavori.
di assumere Omega3 in funzione preventiva rispetto alle cellule tumorali e dell’educazione alimentare per
Venerdì 25 febbraio, dopo l’apertura affidata come
fare del “diritto alla salute” un concetto basilare an-
d’obbligo ai Presidenti Fumagalli Carulli, Pinetti e
che nella prevenzione di patologie legate alla scorret-
Giustozzi e dopo il saluto del Generale di Brigata
ta alimentazione. Gallieno Marri, FIMMG - Metis,
Cosimo Piccinno, Comandante dei NAS, ha avu-
ha illustrato nel suo intervento la relazione tra nuovi
to inizio il convegno, suddiviso in quattro differenti
stili di vita e vending. Infine, Amina Ciampella, tec-
sessioni: la prima, dal titolo “Distribuzione auto-
nologia alimentare, ha relazionato sulla connessione
matica degli alimenti e promozione della salu-
tra giovani e alimentazione fuori casa ed Emilia Gu-
te” è stata affrontata attraverso le relazioni di alcuni
berti, SIAN; AUSL Bologna ha parlato degli snack
esperti nell’ambito dell’alimentazione e della sanità.
a base di frutta e del vending come “distributore di salute”, soffermandosi anche sull’importanza di rifor-
Moderato da Antonio Comito, pediatra e Diretto-
nire i distributori automatici delle fabbriche con piatti
re “Associazione Dossetti” e da Angelo Ferrari,
pronti che siano pasti bilanciati per chi lavora nelle
IZS Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, l’incontro
ore notturne.
ha avuto inizio con l’intervento del Prof. Alberto Fidanza, Università di Roma “La Sapienza” ed
A moderare questa terza parte del convegno, intito-
è proseguito con le relazioni di Giordano Giostra,
lata “Distribuzione automatica: guardiamoci
Direttivo “Associazione Dossetti”, Asur 7, An-
dentro!” Angelo Ferrari, Coord. Sede Regionale
cona, che ha auspicato un restyling dei distributori
Liguria Ass. “G. Dossetti: i Valori” e IZS Piemon-
automatici, che devono sempre stare al passo con le
te, Liguria e Valle d’Aosta e Claudio Giustozzi.
esigenze delle nuove generazioni; Daniela Galeo-
Sul palco Alessandro Fontana, Presidente Grup-
ne, che ha illustrato il progetto “Guadagnare Salute”
po Imprese di servizi e Commercializzazione
del Ministero della Sanità; Stefano Saccares,
Confida; Stefano Piccinini Imprese di Fabbrica-
ISZ Lazio e Toscana, che attraverso la relazione
zione di prodotti alimentari e bevande Confida e
dal titolo “Opportunità e responsabilità” ha toccato il
Cesare Spinelli, che hanno parlato del vending dal
tema dell’informazione trasparente nei confronti dei
punto di vista privilegiato degli operatori e dell’asso-
clienti tramite le etichette dei prodotti; Maria Cara-
ciazione. La sessione si è conclusa con un confronto
melli IZS Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta, che
tra il pubblico presente e le risposte da parte dei re-
ha illustrato pregi e criticità della distribuzione di lat-
latori.
te crudo; Prof. Mariano Giacchi, Università degli Studi di Siena il quale ha presentato ai partecipanti
A chiudere i lavori la tavola rotonda “Sussidiarie-
il progetto “…e vai con la frutta”; Giorgio Pitza-
tà e sicurezza dei cittadini”, anch’essa moderata
lis, Presidente di Giustopeso Italia e pediatra.
da Fontana e Giustozzi, che ha visto gli interventi di
Claudio Giustozzi ha poi presentato il progetto “C’è
Massimiliano Dona, Unione Nazionale Consu-
un caffè pagato”, per introdurre i temi della solida-
matori e di Filippo Trifiletti, Federconsumatori,
rietà e della responsabilità sociale legati al vending:
in rappresentanza delle associazioni a tutela dei con-
in questa occasione Francesco Frova, membro del
sumatori.
41
D.A.ITALIA 55 > APRILE 2011
NAS un Riferimento per il Vending una una Preziosa Risorsa aziendale
>
Generale di Brigata Cosimo Piccinno
Speciale Associazione
Il convegno “Vending responsabile per un’alimentazione consapevole” ha avuto
È doveroso spiegare perché sono qui oggi e chi rappresento. Da circa tre anni ho l’onore di ricoprire la
come illustre ospite il Generale di Brigata Cosimo Piccinno, Comandante dei
carica di Comandante dei Carabinieri per la Tutela della Salute, il reparto specialistico dell’Arma più noto con il nome NAS (Nuclei Antisofisti-
Carabinieri per la Tutela della Salute (NAS). D.A. Italia ha colto l’occasione di
cazioni e Sanità dell'Arma dei Carabinieri). Nasciamo nel 1962, si narra grazie alla felice idea
questa partecipazione per intervistarlo. Riportiamo di seguito uno stralcio del suo
di un capitano che, intrattenendosi in un viaggio in treno con l’allora Ministro della Sanità, suggerì la creazione di un reparto distaccato con queste
intervento di saluto e l’intervista.
finalità. All’epoca il nucleo era composto da 40
43
D.A.ITALIA 55 > APRILE 2011
sottoufficiali mentre oggi conta circa 1.100
alimenti e degli animali, che sono il primo
territoriale su tutta l’Italia, dove è presente
unità, che chiamo affettuosamente i miei
anello della catena produttiva e distributiva
con 38 nuclei distribuiti da Ragusa ad Aosta.
“Mille garibaldini” dato che siamo nel 150°
degli alimenti che acquistiamo e portiamo
Facciamo parte di quel grosso network che
anno dell’Unità d’Italia, di cui 900 marescialli
sulla nostra tavola. Seguiamo quindi ogni
sono le stazioni dei Carabinieri occupandoci
con la funzione di ispettori sanitari.
passaggio di questo processo, dal mangime
di salute. Questa è la nostra mission istitu-
dato agli animali fino alla ristorazione o al
zionale: la tutela della salute in tutte e due
La nostra azione ispettiva riguarda tutto ciò
prodotto che portiamo a casa.
che concerne la tutela della salute, dalla
Il Comandante del reparto Tutela della Sa-
sicurezza sanitaria alla sicurezza alimenta-
lute da quasi 50 anni dipende direttamente
re, perché ci occupiamo di salubrità degli
dal Ministro della Salute e ha competenza
le accezioni, sicurezza sanitaria e sicurezza alimentare. Nutrirsi è fondamentale. Ricordava pochi giorni fa l’OMS che la nutrizione adeguata e la salute sono da considerarsi dei diritti umani fondamentali. Lo stato di salute delle popolazioni in genere è fortemente influenzato dal livello e dalla qualità della loro alimentazione. Una dieta corretta è un validissimo strumento di prevenzione per molte malattie e di trattamento per molte altre. È certo però che il tipo di alimento e la qualità del cibo sono alla base di uno sviluppo armonico del corpo umano, sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista mentale e qui entrano in gioco i cibi di cattiva qualità, contaminati o non conservati correttamente, che possono costituire dei fattori di rischio. Ed è proprio questo l’aspetto di cui vorrei parlare con voi prendendo in esame il mondo della distribuzione automatica. Io parlo di alimentazione, ma so che il vending è anche molto altro e che rispetto agli albori è incrementata in maniera esponenziale la presenza sul mercato dei distributori automatici e dei prodotti offerti, presenti con una gamma estremamente diversificata. Ciò è dovuto non soltanto, ritengo, all’aumento dei consumi, ma anche al comportamento degli italiani, ai quali piace fare la pausa scegliendo di acquistare i prodotti che sono alla base della DA. Questi prodotti devono coniugare la qualità con la salubrità, devono viaggiare di pari passo con le regole comportamentali delle aziende in materia di controllo delle materie prime utilizzate e della conformità dei prodotti offerti al pubblico. Non solo gli addetti ai lavori devono essere aggiornati, ma devono applicare le famose norme igienico-sanitarie del protocollo HACCP. Anche coloro che caricano, puliscono, sanificano i distributori automatici devono rifuggire, sottolineo rifuggire, dai facili guadagni che si ottengono con subappalti che non garantiscono la qualità del servizio. Questo il messaggio che voglio lasciarvi: è fondamentale garantire la qualità del servizio. Non affidatevi a gente che non sa fare il proprio lavoro.
Speciale Associazione > N A S ,
u n
R i f e r i m e n t o
p e r
i l
V e n d i n g
D.A.ITALIA 55 > APRILE 2011
Qual è l’attività del NAS a tutela della si-
valenza amministrativa e 4.451 penale.
curezza dell’alimentazione? I Carabinieri dei
ma non ho alcuna preclusione per l’acquisto tramite la distribuzione automatica che con-
NAS svolgono attività preventiva e repressiva
In particolare, le infrazioni più ricorrenti hanno
sente, in qualunque luogo e senza vincolo di
nei seguenti settori:
riguardato, in ambito:
orario, di poter reperire prodotti alimentari,
>>> sicurezza alimentare: volta alla verifica
>>> penale, i reati di:
della salubrità degli alimenti di origine animale e
altrimenti difficili da acquistare.
>frode in commercio, per il 18% delle
Può parlarci del suo libro? "I Carabinie-
violazioni contestate;
ri dei NAS" ripercorre quasi 50 anni di ope-
>>> sicurezza sui luoghi di lavoro: con pre-
>detenzione/somministrazione di alimenti
rato dei Nuclei Antisofisticazioni e Sanità
scrizioni che consentono di contenere il fenomeno
in cattivo stato di conservazione, per il 27%
dell' Arma ed è corredato da 200 fotografie che
delle cosiddette ”morti bianche”;
delle violazioni contestate;
ne illustrano l'attività sul campo. L’idea pro-
vegetale;
>>> sicurezza sanitaria: sanità pubblica e pri-
>>> amministrativo, le carenze igienico strutturali,
gettuale del libro nasce come naturale conse-
vata, professioni e arti sanitarie, antidoping non-
per il 52 % degli illeciti contestati, mentre le irregolarità
guenza delle ripetute manifestazioni di stima
ché farmaceutica umana e animale.
sulla etichettatura degli alimenti hanno inciso per il 7 %.
che i NAS riscuotono da tutte le amministrazioni e gli enti che a vario titolo si occupano di
Le particolari caratteristiche e la specifica
Quali i consigli per il settore del vending?
salute. Si tratta di un libro fotografico che ha
formazione dei Carabinieri del NAS consen-
La vendita di alimenti tramite il canale vending
visto il coinvolgimento volontario e gratuito di
tono di effettuare controlli, ispezioni e cam-
è ammessa solo per i prodotti preconfeziona-
tutti coloro i quali, interpellati, hanno offerto il
pionamenti, sviluppare attività investigati-
ti. Il consumatore non è, pertanto, a contatto
loro contributo di pensiero.
ve e di intelligence finalizzate a rilevare le
con il “venditore” al quale rivolgere domande
“anomalie di sistema”, ossia ad analizzare,
o chiedere informazioni in merito all’alimento
in chiave strategico-operativa, l’andamen-
che sta per acquistare. Deve, quindi, prestare
to dei fenomeni illeciti, lasciando, tuttavia,
la massima attenzione circa la correttezza, la
impregiudicata la competenza di tutti gli Uf-
chiarezza e la completezza delle informazioni
ficiali di Polizia Giudiziaria nelle attività di
riportate in etichetta, non omettendo di verifi-
repressione degli illeciti penali ed ammini-
care l’integrità della confezione poiché rigon-
strativi nel comparto alimentare.
fiamenti, forature o alterazioni di altra natura, potrebbero essere indice di una possibile peri-
Comandante Piccinno, ci può spiegare
colosità dell’alimento.
qual è l’andamento italiano di questa situazione? I Carabinieri dei NAS, nell’anno 2010,
Qual è il suo approccio personale al ven-
nel comparto della sicurezza alimentare, hanno
ding? Personalmente prediligo il contatto
effettuato complessivamente 33.688 ispezioni,
umano con il venditore, con il quale si può in-
accertando 20.600 infrazioni, di cui 16.149 di
staurare un rapporto di fiducia interpersonale,
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D.A.ITALIA 55 > APRILE 2011
Speciale Associazione
Recupero del Modello Alimentare Mediterraneo nel Vending fra Tradizione e Innovazione Intervento Olivia Palmieri Biologa Nutrizionista, Università Degli Studi di Palermo. Le abitudini alimentari della popolazione italiana si sono progressivamente modificate negli ultimi decenni, orientandosi sempre più verso il consumo fuori casa e i pasti veloci. I dati relativi ai consumi alimentari evidenziano un progressivo allontanamento dal modello alimentare e dallo stile di vita mediterraneo, specie tra i più giovani. Le indagini sono concordi nel rilevare abitudini alimentari scorrette e uno stile di vita sedentario tra i bambini e gli adolescenti, insieme all’aumento costante di soggetti in sovrappeso ed obesi (in particolare nella fascia di età compresa
>
Olivia Palmieri
tra 6 e 9 anni) e all’analogo incremento nell’incidenza delle malattie croniche. Se la lotta all’obesità e alle malattie croniche rappresenta una priorità per le istituzioni che si occupano della salute pubblica, le strategie di prevenzione dovrebbero puntare in particolare sul recupero del modello alimentare mediterraneo tra le nuove generazioni, coniugando tradizione e innovazione, coinvolgendo tutti i nuovi canali distributivi per fornire un supporto adeguato in ogni occasione di consumo. Il piano di prevenzione dovrebbe quindi coinvolgere tutti i settori che influiscono sulle abitudini alimentari e lo stile di vita di bambini e adolescenti, tra cui la scuola, la famiglia, il disegno urbano, i media, i produttori e distributori di cibo e bevande. Da circa tre anni Olivia Palmieri è alla guida di un progetto che coinvolge le scuole primarie e secondarie, “Scuola amica della buona alimentazione
49
- Educazione alla corretta alimentazione e allo
stile di vita ottimale. La frutta e la verdura sono
abbiamo bisogno, assicurando allo stesso tempo il
stile di vita attivo nei bambini e negli adole-
state poste alla base della piramide della dieta me-
giusto apporto di sostanze protettive. È importan-
scenti”, mirato alla promozione della dieta medi-
diterranea moderna e dovrebbero essere assunte in
te favorire il consumo di prodotti vegetali fin dalla
terranea e dello stile di vita attivo. Il progetto ha lo
gran quantità e quotidianamente (almeno 5 porzioni
prima infanzia coinvolgendo i bambini nella spesa e
scopo di educare bambini e ragazzi a seguire una cor-
al giorno). Il consumo elevato di prodotti vegetali è
nella preparazione dei pasti, incoraggiandoli a spe-
retta alimentazione e ad aumentare il tempo dedicato
consigliabile per vari motivi: forniscono nutrienti es-
rimentare sapori nuovi e insoliti e stimolando la loro
all’attività fisica. Il progetto parte da considerazioni
senziali quali acqua, vitamine e minerali; sono indicati
fantasia in cucina. In questa direzione si muove il
sulle abitudini nutrizionali in Italia e Europa. I dati del-
particolarmente nei mesi estivi per reintegrare le per-
nostro progetto di educazione alla sana alimentazio-
le statistiche mostrano che l’Italia si posiziona dietro
dite dovute alla sudorazione; l’elevato potere sazian-
ne a partire dalle giovani generazioni.
paesi come Germania, Cipro e Serbia-Montenegro per
te, unito a un ridotto contenuto calorico, è utile nel
Entrando ogni giorno nelle scuole italiane la dot-
quanto riguarda i livelli di obesità. Tra le cause proprio
controllo del peso corporeo; inoltre il prezioso apporto
toressa Palmieri ha dunque osservato che i ragazzi
un approccio scorretto con il cibo e la scarsa diffusio-
di fibra favorisce la funzionalità intestinale e regola
hanno dimestichezza con le nuove tecnologie e inte-
ne dell’abitudine a svolgere attività fisica, soprattutto
i livelli ematici di glucosio e colesterolo; la frutta in
ragiscono con naturalezza con i distributori automa-
all’aperto, tra i bambini e adolescenti, in particolare
particolare consente di soddisfare il gusto per il dolce
tici. A questo proposito ha dichiarato: "Visto il suo
maschi, in prevalenza nelle regioni del Sud, proprio
con un ridotto apporto calorico e l’elevata percentua-
ampio utilizzo, la distribuzione automatica può rive-
laddove dove dovrebbe essere più diffuso il modello
le di acqua che contiene, insieme alla presenza di
larsi uno strumento efficace per consentire ai consu-
nutrizionale della dieta mediterranea. Un piano di rie-
zuccheri rapidamente assimilabili ne fanno uno snack
matori di effettuare acquisti aderenti alle linee gui-
ducazione si è rivelato quindi fondamentale.
ottimale anche prima dell’attività sportiva.
da sulla sana alimentazione INRAN 2003, che danno
Gli interventi formativi che coinvolgono i ragazzi an-
La ricerca conferma che il consumo prevalente di
indicazioni precise circa le scelte alimentari più
drebbero ripetuti più volte per veicolare messaggi
alimenti vegetali, combinato con uno stile di vita
positive per la salute. Il miglioramento della qualità
positivi, incentivare il consumo di frutta e verdura e
attivo, è fondamentale per il benessere globale e la
nutrizionale offerta dal vending va tuttavia accom-
stimolare la creatività ed il coinvolgimento attivo dei
prevenzione di obesità e malattie cronico-degene-
pagnata da un piano di marketing e comunicazione
ragazzi, prevedendo incentivi e premi.
rative. Solo assumendo ogni giorno frutta e verdura
mirato ad orientare abitudini e comportamenti dei
Gli alimenti di origine vegetale sono tra i componenti
dei principali gruppi-colore (rosso, giallo/arancio,
consumatori e ci auguriamo che il settore sia pronto
fondamentali della dieta mediterranea, riconosciuta
bianco, verde, blu/viola) e variando le scelte è pos-
a compiere questo passo in avanti nella strada verso
scientificamente come modello alimentare e come
sibile introdurre tutte le vitamine e i minerali di cui
il benessere comune".
Speciale Associazione
>
Recupero del Modello Alimentare Mediterraneo nel Vending
Probabilmente il migliore. Sicuramente Bianchi. I distributori Bianchi sono riconosciuti per la qualità del caffè erogato, probabilmente il migliore nella distribuzione automatica. Grazie all’esclusiva tecnologia brevettata, il pistone e l’infusore rimangono sempre a contatto con il corpo caldaia, per offrire un espresso cremoso e sempre caldo, sin dalla prima erogazione. Il Gruppo Caffè Bianchi è disponibile su tutta la gamma del caldo e da oggi anche sulla Lei 600.
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D.A.ITALIA 55 > APRILE 2011
Speciale Associazione
Vai
con la
Frutta
>
Mariano Giacchi
“...e
Mariano Giacchi, laureato in Scienze Biologiche e Professore Ordinario nel settore disciplinare MED/42 Igiene Generale ed Applicata, Dipartimento di Fisiopatologia, Medicina Sperimentale e Sanità Pubblica della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Siena, è Direttore del Centro di Ricerca Educazione e Promozione della Salute (CREPS) presso lo stesso ateneo dal 1999. Da oltre trent’anni collabora a studi sugli stili di vita con lo scopo di implementare interventi di educazione e promozione della salute e di verificarne l'efficacia, analizzando in particolare le abitudini dei bambini e degli adolescenti e ha diretto numerosi progetti tesi a promuovere la corretta alimentazione e uno stile di vita sano a scopo preventivo.
“
D.A.ITALIA 55 > APRILE 2011
Tra i relatori del convegno organizzato da "Associazione G. Dossetti" e Confida “Vending Responsabile per un’Alimentazione Consapevole”, Giacchi è intervenuto presentando il progetto “…e Vai con la frutta”, promosso dal Ministero della Salute – CCM nell’ambito del programma nazionale “Guadagnare salute. Rendere facili le scelte salutari” e che coinvolge direttamente il mondo della distribuzione automatica. Di seguito i punti salienti della sua relazione.
“Il progetto, indirizzato agli studenti delle scuole primarie e secondarie e ai lavoratori, si prefigge di promuovere scelte alimentari e stili di vita sani, favorendo il consumo variegato di prodotti ortofrutticoli freschi e facilitandone l’acceso negli ambienti di vita, di studio e di lavoro. Perché il progetto funzioni è necessario soddisfare alcuni requisiti: gli alimenti salutari, in particolare frutta fresca e verdure, devono essere accessibili a tutti i gruppi che compongono la popolazione; le leggi devono assicurare che il settore privato segua le linee guida che riguardano la responsabilità sociale delle aziende nel marketing rivolto ai bambini e ai giovani; tutte le merendine ricche in zuccheri e sale e le bevande gassate e zuccherate devono essere eliminate da tutte le scuole, gli obiet asili e lee strutture dedicate al tempo libero. LL’obietperimentare e valutare interventi in grado di tivo è sperimentare e, nei ragazzi della scuola primaria e seconfacilitare, daria e nei lavoratori, scelte consapevoli che
aumentino il consumo di frutta e verdura fresca e l’attività fisica quotidiani. La sperimentazione, con il coordinamento scientifico del CREPS - Università di Siena, è realizzata dalle regioni Toscana, Campania, Marche, Puglia e Sicilia. In particolare, nelle scuole secondarie i distributori automatici vengono utilizzati con il coinvolgimento attivo degli operatori del settore vending associati a Confida per garantire l’erogazione di frutta e verdura. In 50 scuole secondarie di 2° grado di ciascuna delle cinque regioni, vengono offerti all’interno dei distributori automatici frutta e verdura, snack, succhi e altre bevande a basso contenuto di sale, zucchero e con poche calorie, cioè con caratteristiche nutrizionali coerenti con le recenti linee guida del Ministero della Salute in materia di ristorazione scolastica. L’auspicabile incremento del consumo di frutta e verdura fra gli studenti che usufruiscono dell’offerta verrà confrontato con le differenze di consumo rilevato fra gli studenti di altrettante scuole secondarie di 2° grado non esposte all’offerta di frutta e verdura tramite la distribuzione automatica durante la fase di sperimentazione del progetto. Parallelamente all’offerta dei prodotti viene sviluppato un percorso educativo da svolgersi durante le ore di lezione che si avvale di specifici supporti didattici interattivi, allo scopo di sviluppare la consapevolezza dei ragazzi verso un maggior conatsumo di frutta e verdura e un aumento dell dell’attività fisica praticata”.
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D.A.ITALIA 55 > APRILE 2011
Speciale Associazione
Stile di Vita e Vending Gallieno Marri, Direttivo Scuola Nazionale di Medicina degli Stili di Vita FIMMG - Metis e medico di base, da anni si occupa in parallelo dello studio delle abitudini di consumo degli italiani, che si sono evolute nel tempo e che hanno come naturale conseguenza un nuovo approccio al cibo, trovando un sostegno nella crescente diffusione di nuovi canali di distribuzione e vendita, in particolare il vending e i negozi automatici. In occasione del convegno “Vending Responsabile per un'Alimentazione Consapevole”, Marri ha approfondito il tema esponendo i
tici forniscono l’alimentazione giornaliera a un
socio-economica nazionale. È quindi natura-
numero sempre maggiore numero di italiani. A
le mutare il proprio stile di vita in relazione al
questo punto è lecito domandarsi: il vending è
cambiamento sociale, rendendolo idoneo a una
uno strumento angelico o demoniaco? L’offerta
vita salutare e mantenerlo tale. Il modello so-
vending è funzionale alla nuova realtà sociale
ciale classico della famiglia piramidale è prati-
italiana ma allo stesso tempo fonte di diffiden-
camente scomparso.
za per le possibili ripercussioni negative sulla
Ruoli e impegni tra nonni, genitori e figli sono
salute di quei prodotti invitanti e appaganti, che
poco e male diversificati, anche perché i ritmi
spesso hanno un elevato apporto calorico.
della vita quotidiana sono accelerati e spesso
Uno stile di vita salutare si basa su corretta ali-
entrambi i genitori si trovano a lavorare fuori
mentazione e su un’attività fisica commisurata
casa.
al proprio fabbisogno e alle proprie condizioni di salute. Il distributore automatico non eroga cibi
Da una ricerca condotta dalla Scuola Nazionale
“cattivi”, l’importante è saper scegliere in base
degli Stili di Vita si evince che metà degli alunni
alle proprie corrette necessità nutrizionali. Na-
al ritorno a casa da scuola trova il pranzo da
turalmente è importante che anche gli operatori
riscaldare o da preparare e che, se non presen-
del canale puntino sempre di più ad integrare
te un familiare, alcuni di questi preferiscono
l’offerta con le indicazioni dei nutrizionisti e
mangiare panini acquistati spesso presso un
alcune società di gestione del vending, più at-
fast food, oppure cibi scelti da distributori auto-
tente alle necessità di salute dei cittadini, han-
matici presenti all’interno di moltissime scuole
no già messo in atto questo principio, offrendo
italiane, soprattutto medie superiori, che con-
all’interno delle aree di ristoro informazioni
tengono per legge anche alimenti sani e leggeri.
destinate ai consumatori finali sulla corretta
La ristorazione fuori casa è un fenomeno in au-
alimentazione e sulla necessità di svolgere una
mento e bar, tavole calde e distributori automa-
regolare attività fisica”.
>
“Negli ultimi venti anni è cambiata la realtà
Gallieno Marri
risultati di una ricerca attraverso la relazione di cui riportiamo di seguito un estratto.
D.A.ITALIA 55 > APRILE 2011
Speciale Associazione
EVA e AVEX Insieme nella Promozione del Vending
L’Associazione Europea del Vending ha firmato un accordo di collaborazione con la più grande fiera
EVA è l’organizzazione no-profit con sede a Bruxelles che rappresenta gli interessi degli tutta l'industria del vending europeo nei confronti di istituzioni, autorità o organismi competenti d’Europa. AVEX è la fiera biennale del vending e dell’acqua organizzata da Automatic Vending Association, che riunisce le aziende dell'industria britannica del ven-
della distribuzione automatica del Regno Unito al fine di promuovere reciprocamente i propri eventi: EUROPS 2011 e AVEX 2011 58
ding per un valore pari a 1.89 miliardi di euro (1.65 bn sterline) di fatturato. AVEX è una vetrina di prim'ordine per l’Europa occidentale che attrae espositori e visitatori da tutto il mondo. EVA per tradizione partecipa alla manifestazione con un proprio stand, diventato un punto d’incontro per i membri della stessa Associazione e anche per i potenziali soci.
D.A.ITALIA 55 > APRILE 2011
Quest'anno, l'evento si svolgerà nei giorni 15 e 16 giugno, presso il polo fieri-
Per i visitatori sono a disposizione speciali tariffe AVEX per i pernottamenti nei
stico NEC di Birmingham.
diversi hotel.
AVEX 2011 promette di essere una manifestazione dinamica: fra gli espositori si
AVEX ha aperto le iscrizioni online: gli operatori del vending possono registrarsi
contano aziende di tutti i comparti della filiera del settore, dai tradizionali distri-
sul sito web www.avex2011. Ai visitatori preregistrati sono riservati ingresso,
butori automatici di prodotti alla scelta di alimenti salutari, fino ai prodotti non
catalogo e seminari omaggio per l'intera durata della fiera.
convenzionali. Sulla scia del successo ottenuto nel 2009, l'edizione di quest’anno sarà allestita nuovamente nei padiglioni del NEC di Birmingham. Facilmente rag-
EVA si sta preparando alla data d’inizio del suo prestigioso evento, EUROPS,
giungibile attraverso un passaggio pedonale dall'aeroporto della città inglese, la
che avrà luogo il 14 e 15 aprile, a Lisbona. Molti gli operatori europei che
struttura si trova a soli cinque minuti a piedi dalla stazione ferroviaria internazionale
hanno confermato la loro adesione per incontrare i colleghi internazionali e par-
che la collega direttamente con Londra e vanta ottimi collegamenti autostradali.
tecipare alla conferenza che coinvolgerà il vending di tutta Europa.
Per le due organizzazioni l'obiettivo di questa partnership è lavorare insieme per sostenere AVEX 2011 ed EUROPS 2011 e renderle eventi di successo, due manifestazioni di riferimento per l'intero settore. 59
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D.A.ITALIA 55 > APRILE 2011
Speciale Associazione
Astrosys International Ltd Nuovo Socio EVA European Vending Association è lieta di accogliere fra i suoi nuovi membri Astrosys International Ltd, società specializzata nella progettazione, produzione e distribuzione di sistemi di pagamento con i seguenti marchi: Microcoin, gettoniere elettroniche e Global Bill Acceptors, validatori di banconote. L'attività commerciale di questo nuovo socio EVA viene svolta a livello internazionale grazie ad una fitta rete di filiali collocate in Australia, Hong Kong, Stati Uniti e Regno Unito. La signora Debbie Robb, General Manager of the European regional office, ha affermato: "Siamo soddisfatti di formalizzare il nostro rapporto associativo con EVA. Dal punto di vista di un produttore di sistemi di pagamento, l’Associazione europea continua a svolgere per noi un importante ruolo di sensibilizzazione verso il conio della moneta e la produzione di banconote e i benefici che traiamo andranno a vantaggio del settore della distribuzione automatica nel suo complesso. Astrosys Ltd non vede l'ora di costruire la sua immagine e il suo business nel settore della distribuzione automatica attraverso la sua adesione ad EVA. " Non va dimenticata la rilevanza del ruolo di EVA a livello mondiale nelle discussioni con le Zecche e le Banche Centrali, responsabili della produzione di monete e banconote. Catherine Piana, Direttore Generale EVA, ha così commentato la recente iscrizione della società: "Sono felice che Astrosys International Ltd abbia deciso di aderire alla comunità EVA. Dopo aver assorbito la maggior parte dell’attività precedentemente gestita da WVA, già membro EVA, i soci continueranno a beneficiare del sostegno di EVA nelle loro attività internazionali. Rappresentano gli interessi del settore della distribuzione automatica interagendo con le Zecche e le Banche Centrali di tutto il mondo e l'apporto di professionalità e competenza d’imprese, quali Astrosys, è essenziale per poter continuare a fornire uno lavoro di qualità e di credibilità".
61
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D.A.ITALIA 55 > APRILE 2011
Economia
Caffè Trombetta 2010 Positivo e Buone Prospettive per il 2011 Caffè Trombetta ha chiuso positivamente il 2010, con un incremento delle vendite a volume pari al 6% circa. “Si tratta di un dato / ha commentato Stefania Trombetta, consigliere delegato della Società / che riguarda il canale vending e il canale retail (in cui è in aumento la vendita di cialde in astuccio). Nel 2010 abbiamo effettuato investimenti nel settore delle cialde e delle capsule, sia a marchio nostro che di terzi. Per il 2011 intendiamo consolidare e migliorare questi risultati puntando sulle cialde di caffè in carta filtro e sulle capsule (biodegradabili ed ecocompatibili): le prime per GDO e discount, le seconde per il vending”. I risultati di Caffè Trombetta sono tanto più
alternativa ai grandi marchi nazionali, con
positivi in presenza di una crisi dei consumi
prodotti ai quali i consumatori riconoscono
che non ha risparmiato il comparto del caffè:
qualità ottima a un prezzo competitivo. Sia-
i dati IRI Infoscan relativi alle vendite di caf-
mo presenti nell’Italia centrale e nelle iso-
fè macinato e in grani, su super, iper e LSP,
le con i marchi Caffè Trombetta e São Cafè.
indicano un calo dell’1,4% nei volumi di ven-
Inoltre, esportiamo all’estero circa il 10%
dita del settore. Sono escluse da questi dati
del fatturato in Europa, America e Asia”.
le vendite di caffè monoporzionato. Le cialde in astuccio, in particolare, rappresentano
La cura della tradizione e l’innovazione
circa l’1,8% delle vendite a volume e il 5%
sono da sempre cardini di sviluppo per
delle vendite a valore e dimostrano di essere
la torrefazione romana: “Il patrimonio di
un comparto molto dinamico con una crescita
conoscenze che si tramanda di genera-
a volume di circa il 15%. In costante dimi-
zione in generazione si deve sposare con
nuzione invece i consumi di caffè al bar, che
il progresso tecnologico / ha spiegato Ste-
diverse fonti indicano in calo dal 3% al 5%.
fania Trombetta / Oggi la nostra produzione è quasi totalmente automatizzata,
“In questo quadro / ha proseguito Stefania
con un software che garantisce estrema
Trombetta / uno dei principali punti di forza
precisione in tutte le fasi (miscelatura,
della nostra azienda, è il valore aggiunto
tostatura, confezionamento), assicuran-
di essere una torrefazione fortemente ra-
do qualità omogenea e massimo rispetto
dicate nel territorio. In questo modo Caffè
dei requisiti di tracciabilità e sicurezza.
Trombetta è in grado di offrire una valida
Il sistema qualità è certificato ISO 9001,
con controlli su tutta la filiera. L’azienda ha inoltre un Codice Etico a garanzia della trasparenza e dell’equità che caratterizzano le relazioni commerciali”.
Per mantenere la propria leadership nelle aree in cui è presente, Caffè Trombetta investe molto nella comunicazione e nel marketing, leve che considera fondamentali per raggiungere i propri clienti finali. Gli investimenti sono ripartiti su affissione, pubblicità dinamica e stampa specializzata. Per le campagne pubblicitarie sono state scelte immagini che rappresentano le radici dell’azienda e il forte legame con Roma.
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Eventi
Cellulare e Pagamenti> 65 Road Show Digisoft 2011> 73 Pepsi Migliora il Tuo Mondo> 76
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Cellulare e Pagamenti Italiani Pronti a Cogliere le Opportunità
Mobile Payment> tra aspettative e realtà
Il Politecnico di Milano è stata la sede, lo scorso febbraio, del convegno “Mobile Payment: tra aspettative e realtà” promosso dall’Osservatorio NFC & Mobile Payment della School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con il DEI (Dipartimento di Elettronica e Informazione). 65
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Secondo l’indagine svolta dalla School of Management del Politecnico di Milano un italiano su tre possiede uno smartphone ed è pronto ad usarlo per gli acquisti. I tassi di soddisfazione di chi già usa il cellulare per i pagamenti sono elevati e spingono ad un utilizzo nei contesti più vari: dall’acquisto dei biglietti di bus e treni, al pagamento di taxi all’ingresso in cinema e teatri. Il Mobile Proximity Payment comprende i pagamenti elettronici “di prossimità”, ovvero pagamenti per cui sia necessaria una vicinanza fisica tra l’acquirente e il venditore del prodotto o del servizio acquistato. Nel Mobile Proximity Payment il cellulare simula un pagamento tramite carta. In Italia è ai suoi primi passi e si sviluppano le prime iniziative di Contactless Payment, un sistema di pagamento composto da carte di credito/smart card ed altri dispositivi che utilizzano la tecnologia RFID per l’effettuazione di pagamenti sicuri e senza contatto. Sono state finora emesse 350.000 carte e sono stati abilitati circa 2.000 POS in poco più di un anno. In altri paesi europei come Francia e Spagna, invece, sono state avviate alcune sperimentazioni di Proximity Payment che già partono dal telefono cellulare. Per Mobile Payment s’intende l’attivazione di pagamenti o il trasferimento di denaro tramite telefono cellulare. Pertanto, il tratto comune del Mobile Payment è l’uso del telefono cellulare come leva d’innovazione delle modalità di pagamento grazie alle seguenti dinamiche: >>> l’enorme penetrazione demografica, con oltre 5 miliardi di dispositivi al mondo; in Italia il telefono cellulare raggiunge l’85% della popolazione, con una penetrazione che è seconda solo a quella della tv e ben superiore alle connessioni internet, che coprono poco più della metà della popolazione italiana; >>> l’evoluzione del device, che diventa sempre più uno strumento interattivo e multimediale con molteplici potenzialità (un italiano su tre ha un telefono smartphone); >>> le caratteristiche peculiari dello strumento, come personalizzazione, immediatezza, mobilità, interattività, localizzazione e comodità, che lo rendono l’unico strumento “always on” e sempre in tasca.
“Sono stati censiti 107 servizi di Mobile Payment in Italia nel 2010 rispetto ai 78 servizi disponibili nel 2009 / ha commentato Alessandro Perego, Responsabile Scientifico Osservatorio NFC & Mobile Payment della School of Management del Politecnico di Milano / In generale, possiamo dire che il Mobile Remote Payment, servizio che consente anche in remoto di attivare il pagamento di un bene o servizio attraverso il telefono cellulare, cresce in Italia poco in termini di offerta (65 servizi nel 2010, rispetto ai 63 del 2009) e mancano ancora progetti a larga diffusione, comparabili con i migliori progetti a livello mondiale. Nonostante questa lenta crescita, il Mobile Remote Payment continua a rappresentare in Italia il paradigma maggiormente diffuso. La dimensione del mercato totale è di quasi 200 milioni di euro quasi totalmente rappresentata dal pagamento di ricariche telefoniche. Le principali cause della limitata diffusione presso i consumatori sono, a nostro avviso, la mancanza di circolarità dei servizi, la complessità del processo di attivazione per l’utente e la ridotta attività promozionale. Cresce, invece, sensibilmente l’offerta di servizi di Mobile Commerce, passando da 12 servizi a 38. Per quel che riguarda i servizi di Mobile Money Transfer in Italia sono ancora poco sviluppati, diversamente da quanto accade a livello internazionale. Pur non esistendo ancora un’ampia offerta di Mobile Proximity Payment, - ha proseguito Perego - questo percorso appare ormai avviato e, pur con i tempi propri di un grande cambiamento di sistema, esso creerà la base infrastrutturale, e in un certo senso comportamentale, per la diffusione del Mobile Proximity Payment nel nostro Paese.”
Il Mobile Remote Payment Oggi i servizi attivi di Mobile Remote Payment sono 65, due in più dello scorso anno. In particolare il censimento ha evidenziato questa composizione dei servizi: >>> 39 servizi per il pagamento della sosta (rispetto ai 33 del 2009); >>> 12 servizi per le ricariche telefoniche (rispetto agli 11 del 2009); >>> 5 servizi di pagamento di biglietti per il trasporto pubblico urbano e altri tipi di trasporti ad esempio taxi e treni (come nel 2009); >>> 9 servizi di natura diversa (rispetto ai 14 del 2009), ad esempio servizi di pagamento di assicurazioni o di servizi della Pubblica Amministrazione.
Speciale Eventi & Road Show > C e l l u l a r i
e
Le categorie pagamento della sosta e ricariche telefoniche rappresentano una parte rilevante dell’offerta (78% nel 2010). Il pagamento della sosta continua ad essere il principale servizio offerto, grazie alla semplicità nell’utilizzo (dopo aver associato la targa della propria automobile al numero di cellulare, l’attivazione e la disattivazione del pagamento può essere fatta tramite un semplice sms o Ivr) e la comodità per gli utenti (il servizio consente di non dovere più utilizzare moneta e poter attivare o disattivare la sosta anche per frazioni di ore e prolungarla anche a distanza). La piattaforma Telepark ha esteso il servizio a nuove città arrivando a 30 comuni abilitati rispetto ai 25 dello scorso anno (nonostante ogni comune abbia le proprie regole e tariffe, la piattaforma consente agli utenti di utilizzare il servizio indistintamente in tutte le città). Esistono, inoltre, 9 comuni che hanno sviluppato il servizio in modo autonomo (ad esempio ATM Milano, Comune di Udine) o attraverso la piattaforma di Teleparking (come l'Aeroporto di Orio al Serio). Le ricariche telefoniche degli operatori sfruttano pienamente le peculiarità del telefono cellulare, quali immediatezza e mobilità. Tutti i principali operatori di telefonia mobile e operatori virtuali
P a g a m e n t i
D.A.ITALIA 55 > APRILE 2011
(Tim, Vodafone, Wind, PosteMobile e Noverca)
i quali risultano molto apprezzati quelli per il
servizio e alla non adeguata campagna di comu-
offrono questi servizi di ricarica tramite Ivr, sms
pagamento della sosta via sms (ad esempio
nicazione e formazione verso gli utenti e i dipen-
o mobile site, utilizzando la carta di credito.
nella città di Anversa una sosta su due è pa-
denti. La ricerca evidenzia un secondo elemento
gata con questa modalità)”.
estremamente interessante. Persone che hanno
“Anche in ambito internazionale, a onor del
già imparato ad usare i servizi di Mobile Re-
vero, il mercato del Mobile Remote Payment
La soddisfazione per i servizi di Mobile
mote Payment, seppure in un ambito specifico,
è caratterizzato da un’elevata turbolenza
Remote Payment in Italia è elevata, anche
dimostrano un forte interesse ad usarli anche
con molti servizi che nascono e scompaio-
se gli utilizzatori sono ancora pochi, meno
in altri contesti. Alla domanda “Quanto sarebbe
no nel giro di pochi anni / ha spiegato Filippo
dell’1% degli utenti di telefonia mobile.
interessato ad utilizzare il telefono cellulare per
Renga, Responsabile della Ricerca dell’Os-
La ricerca svolta sugli attuali utilizzatori di siste-
effettuare altri pagamenti?” rispondono di esse-
servatorio NFC & Mobile Payment / tuttavia,
mi di pagamento della sosta in Italia via mobile
re molto o abbastanza interessati nel 73% dei
si possono identificare almeno una decina
(oltre 450 utenti rispondenti su 1.700 intervista-
casi ed in particolare per acquistare i biglietti del
di casi di successo che hanno raggiunto
ti) evidenzia un tasso di soddisfazione elevato.
bus (il 57% dei rispondenti lo considera abba-
una larga diffusione tra gli utenti, ad esem-
Gli utenti si dichiarano per il 55% molto soddi-
stanza o molto interessante) o del treno (50%) o
pio Plusdial nell’area scandinava, PingPing
sfatti e affermano di utilizzare spesso il servizio
l’ingresso a spettacoli del cinema/teatro (50%) o
in Belgio, Paybox in Austria, PaybyPhone in
(il 68% lo utilizza 2-3 volte o più in un mese e
ancora per pagare il taxi (45%), a conferma degli
USA e Uk, alcuni servizi della piattaforma
tra questi 1 utente su 4 lo utilizza quasi tutti i
ambiti considerati più attrattivi.
GCash nelle Filippine e Obopay in Usa, Africa
giorni). Le principali motivazioni sono la como-
e India, M-Parking in Estonia. Ad esempio,
dità (61%), la velocità del pagamento (53%), la
Plusdial ha venduto dal 2002 ad oggi oltre
facilità di utilizzo (per il 61% degli intervistati
53 milioni di biglietti del trasporto pubblico
è addirittura facilissimo). L’analisi delle critici-
Il Mobile Proximity Payment
locale in Svezia, Finlandia, Belgio, Turchia
tà conferma che il basso grado di adozione in
In ltalia il Mobile Proximity Payment è sostanzialmente
con punte di penetrazione di assoluto rilievo
Italia, se confrontato con le migliori esperien-
fermo, mentre si sviluppano le iniziative di Contactless
(40% dei biglietti di corsa singola nella città
ze internazionali, non sia dovuto alla difficoltà
Payment; in altri paesi europei come Francia e Spagna,
di Stoccolma). In Belgio, PingPing offre una
nell’utilizzo della soluzione, quanto piuttosto
invece, sono state avviate alcune sperimentazioni di Pro-
piattaforma di servizi di Remote Payment tra
alla farraginosità del processo di registrazione al
ximity Payment che già partono dal telefono cellulare.
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D.A.ITALIA 55 > APRILE 2011
Nel nostro paese vi è una sola iniziativa pilota di
e PingPing in Belgio che ha attivato alcu-
tre 20 dei primi 100 operatori di eCommerce che hanno
Mobile Proximity Payment, risalente al 2009, ma
ni circuiti privativi in campus universitari e
attivato il canale Mobile.
di respiro molto limitato, mentre sono presenti
aziendali. Queste altre sperimentazioni, / ha
Il Mobile Commerce sta crescendo spinto essenzial-
diverse sperimentazioni di pagamento con carte
continuato Miragliotta / più vicine al conte-
mente da due fattori: l’aumento dei Mobile Surfer in
contactless, a fine 2010 si conta un’emissione di
sto italiano sia in termini di predisposizione
Italia (12 milioni, secondo ComScore a novembre 2010,
oltre 350.000 carte e l’abilitazione di qualche mi-
tecnologica dell’utenza, sia in termini di
grazie alla migliore fruibilità dei cellulari di nuova ge-
gliaio di POS contactless, promosse da banche e
struttura e ruolo dei player coinvolti, po-
nerazione e alle tariffe flat) e l’incremento dell’offerta
istituti finanziari.
trebbero contribuire a creare ed alimentare
di mobile site e applicazioni (da 12 a 38 servizi).
nuove aspettative e dinamiche anche nel Questo percorso appare ormai avviato e, pur con
contesto italiano. Da questo punto di vista,
In particolare il censimento ha evidenziato questa
i tempi propri di un grande cambiamento di si-
il vero valore delle sperimentazioni estere è
composizione dei servizi - mobile site o applicazioni:
stema, esso creerà la base infrastrutturale, e in
rappresentato dall’aver costituito una cor-
un certo senso comportamentale, per la diffusio-
data reale di attori, così da poter studiare
ne del Mobile Proximity Payment.
la complessità tecnologica ed organizzativa dei modelli di Proximity Payment”.
cesso, quelle che hanno per prime reso evidente
Uno dei principali fattori di sviluppo del Mobile
il potenziale del Mobile Proximity Payment, han-
Proximity Payment è rappresentato dalla diffusione
no visto la luce in Giappone (60 milioni i telefoni
del Contactless Payment che, anche in Italia, mani-
cellulare con antenna NFC e più di 1 milione di
festa una certa vivacità, come dimostrano le oltre
esercenti con POS contactless).
350.000 carte emesse e i circa 2.000 POS abilitati in poco più di un anno. Il differenziale del Contact-
“Nonostante i numeri esteri raccontino di un
less Payment rispetto ai metodi di pagamento tra-
enorme successo, / ha commentato Giovan-
dizionali (contante, carte con chip o magnetiche) è
ni Miragliotta, Responsabile della Ricerca
evidente in quei contesti dove le modalità di paga-
dell’Osservatorio NFC & Mobile Payment /
mento attuali incidono significativamente sull’inte-
le indicazioni provenienti dagli altri paesi
ra esperienza di acquisto, in termini di allungamen-
sono poco significative per l’Italia, a causa
to dei tempi (pagare un giornale o fare la coda per
della profonda differenza nell’attitudine ver-
un caffè) o di scomodità (cercare le monetine per
so i pagamenti e la tecnologia da parte dei
uno snack alla macchinetta).
consumatori e per le condizioni uniche di
A tal proposito, i dati analizzati dal progetto EPICA
filiera (l’operatore telefonico oltre ad esse-
(Extended Pilot of Italian Contactless Applications)
re anche istituto finanziario aveva una forza
nel corso del 2010 mostrano che quando la distri-
contrattuale rilevante che gli ha consentito
buzione di POS contactless è stata effettuata a fa-
di forzare i produttori di terminali alla com-
vore di esercenti appropriati, in termini di categoria
mercializzazione di numerosi modelli NFC).
merceologica, e operanti in contesti circoscritti, gli
Più interessante, invece, il grande fermento
utenti hanno chiaramente percepito il differenziale,
che si è registrato nel 2010 in vari paesi del
mostrando un buon tasso di utilizzo medio (prossi-
mondo con il lancio di diversi nuovi progetti
mo agli 8 utilizzi/mese per utente attivo) e la pro-
commerciali o pilota, come ad esempio: Pa-
pensione ad effettuare micro-pagamenti (scontrino
yez Mobile a Nizza in Francia, progetto nato
medio di circa 3,6 €).
e telefonici, con più di 2.500 telefoni distri-
Questo risultato è ancora più apprezzabile alla
buiti e 1.000 retailer coinvolti (tra cui ope-
luce della novità dello strumento e della limitata
ratori della rete di trasporto urbano, panet-
campagna di comunicazione; ciò lascia credere che
tieri, bar, supermercati) e Mobile Shopping
con questi strumenti sia possibile creare una base
sono Visa PayWave, il pilota recentemente promosso da Visa insieme a un operatore telefonico e una banca a New York che con-
> 4 per biglietti per spettacoli presso cinema e teatri > 4 per la prenotazione e il pagamento di hotel; >12 di natura diversa (rispetto ai 3 del 2009), che includono ad esempio siti come eBay e Amazon. Pertanto, il Mobile risulta un valido canale per l’acquisto di prodotti con un grado di complessità non elevato, con poche variabili che l’utente deve selezionare per la scelta del prodotto o per acquisti ripetitivi. Per questo motivo l’ambito con il numero maggiore di iniziative di Mobile Commerce e con una buona risposta da parte dell’utenza è quello dei trasporti aerei e ferroviari (Trenitalia, Meridiana, Lufthansa), anche se non mancano alcuni interessanti progetti in altri comparti (ad esempio Yoox, TicketOne). Nonostante le potenzialità del Mobile Commerce, la dimensione del mercato è ancora limitata, qualche decimo di punto percentuale del totale transato eCommerce, soprattutto se paragonata a paesi come la Gran Bretagna dove la sola e-Bay su Mobile ha un valore del transato cinque volte superiore al totale registrato in Italia. Il Mobile Commerce si adatta principalmente a quegli ambiti applicativi in cui il canale mobile, grazie alle sue caratteristiche di mobilità e immediatezza, può raffor-
dalla collaborazione di più player finanziari
e 500 esercenti. Altri progetti interessanti
> 5 nel settore trasporto (rispetto ai 2 del 2009); (rispetto ai 2 del 2009);
A livello internazionale le iniziative più di suc-
a Sitges in Spagna con circa 1.500 utenti
>13 nel settore moda (rispetto ai 5 del 2009);
di utenti con una propensione all’utilizzo del pagamento elettronico molto superiore a quella di utenti con carte tradizionali.
zare la value proposition di quei prodotti o servizi per i quali si ha può avere la necessità di un acquisto quando si è in movimento, lontani dal proprio pc e a quelli con experience di acquisto semplice per loro natura. L’acquisto di biglietti per il trasporto (treni, aerei, navi), la prenotazione di alberghi per utenza business, il riacquisto di cui ci si ricordi estemporaneamente (es. un prodotto alimentare, le cialde del caffè) o il
sente di pagare il biglietto di accesso alla
Il Mobile Commerce
rete metropolitana e le corse dei taxi con
Il Mobile Commerce ha raggiunto i 12 milioni di
re meglio e per primi le opportunità di sviluppo nel
il telefonino abilitato da una SD card NFC
euro di transato nel 2010 grazie all’apporto di ol-
corso del 2011.
Speciale Eventi & Road Show > C e l l u l a r i
rilancio ad un'asta sono esempi che possono coglie-
e
P a g a m e n t i
D.A.ITALIA 55 > APRILE 2011
Gli Aperitivi> dell'Innovazione
Sull’onda
di
queste
importanti
tematiche
di sviluppo dei sistemi di pagamento, si
è
tenuto
agli
inizi
di
marzo
presso
l’RFId Solution Center del Politecnico di Milano un nuovo incontro del ciclo: “Gli aperitivi dell’Innovazione”. 69
D.A.ITALIA 55 > APRILE 2011
Tra alcune interessanti applicazioni RFId presentate si evidenzia il nuovo sistema cashless di Comesterogroup: World Key, che è stato installato su una macchina vending e utilizzato come dispositivo per gestire i pagamenti tramite telefono cellulare NFC-enabled. World Key è il frutto di una lunga esperienza maturata nello sviluppo dei sistemi di pagamento che utilizzano la tecnologia RFId da parte di RFTech, società partner di Comesterogroup. Negli anni il Di-
> Giovanni
partimento di Ricerca e Sviluppo di RFTech si è specializzato nell’ambito dell’alta frequenza (HF) a 13.56 MHz, utilizzata ampiamente in ambiti come il controllo accessi, il settore bancario, la gestione dei titoli di viaggio elettronici, dove la sicurezza nel trasferimento dei dati è fondamentale. Ed è prima di tutto la sicurezza, il valore aggiunto che il cashless World Key può dare anche al settore del vending. Inoltre spicca la versatilità, grazie alle tre diverse teste di lettura per chiavi, card e tag disponibili, ma soprattutto il fatto che tiene già conto di
tutte le possibili evoluzioni che sta vivendo il mondo dei micro-pagamenti. World Key può soddisfare utte le esigenze attuali del settore della DA ed è già pronta anche per integrare le interfacce ethernet, RS485, CAN BUS e la gestione di moduli SAM (questi ultimi utilizzati in ambito bancario) e per gestire le transazioni con un telefono NFCenabled. Avvicinando il telefono al sistema World Key si può effettuare l’acquisto di un prodotto da un distributore automatico, con modalità analoghe a quelle previste per la carta di credito o il bancomat.
più uno strumento interattivo e multimediale, con credito a bordo e ampiamente diffuso presso la popolazione italiana, ben più di qualsiasi altro dispositivo di pagamento (carte di debito e carte di credito) lo rende, almeno potenzialmente, uno strumento estremamente efficace per automatizzare una molteplicità di micro pagamenti. Questo è vero in particolare in tutti quegli ambiti che sono caratterizzati da immediatezza dell’acquisto, limitata varietà di scelta ed elevata frequenza d’utilizzo e dove le modali-
tà di pagamento attuali possono incidere significativamente sull’intera esperienza di acquisto, sia in termini di tempi (pagare un giornale o fare la coda per un caffè) o di scomodità (cercare le monetine per uno snack alla macchinetta). “La tecnologia RFId in declinazione NFC (Near Field Communication) / ha concluso Milanesi / è una modalità sicura per permettere al telefono cellulare di trasmettere i dati necessari al pagamento in condizioni di prossimità, ossia di vicinanza fisica tra acquirente e prodotto, come nel
Milanesi
“Oggi c’è molto fermento e interesse intorno alla possibilità di utilizzare il telefono cellulare per la gestione dei micropagamenti. / Ha raccontato Giovanni Milanesi, Responsabile Gestione e Innovazione di prodotto Comesterogroup / La nostra azienda segue con molta attenzione queste nuove dinamiche e partecipa in qualità di sponsor alle attività dell’Osservatorio NFC & Mobile Payment della School of Management del Politecnico di Milano”. Il fatto che il telefono cellulare sia sempre di
Speciale Eventi & Road Show > C e l l u l a r i
e
P a g a m e n t i
D.A.ITALIA 55 > APRILE 2011
caso dei distributori automatici. Contrariamen-
operare in modalità NFC e permettere di acquistare
te ai più semplici dispositivi RFId, NFC permet-
un caffè dal distributore tramite telefono cellulare.
te una comunicazione bidirezionale: quando due apparecchi NFC vengono accostati entro
Ci sono ancora dei limiti intriseci al mercato
un raggio di alcuni centimetri, viene creata
da superare. Uno snodo importante riguarda la
una rete tra i due ed entrambi possono inviare
scelta su dove far risiedere il “secure element”
e ricevere informazioni, alla frequenza di 13,56
(ossia quella componente tecnica dove sono
MHz e ad una elevata velocità di trasmissione”.
memorizzate le informazioni necessarie per il pagamento, come ad esempio il numero identi-
Gli incontri dell’RFId Solution Center del Politecni-
ficativo o la data ultima di validità): sulla SIM,
co di Milano sono una testimonianza della speri-
sul telefono o su una memoria esterna. Un altro
mentazione concreta che sta avvenendo in questo
snodo riguarda la scelta dei modelli di pricing e
ambito. Ci sono numerose applicazioni già dispo-
di amministrazione del credito telefonico, che
nibili e testate sul campo. Nei trasporti: SMART
coinvolge direttamente tutti gli attori della filiera.
poster pubblicitari, da posizionare in corrispondenza delle fermate degli autobus, permettono di
Non è ancora chiaro quale modello prevarrà.
scaricare le informazioni sugli orari delle corse.
Per questo è fondamentale il ruolo dell'Osservatorio NFC & Mobile Payment della School of
Nella grande distribuzione il packaging delle scatole
Management del Politecnico di Milano che si
di pasta si evolve per includere informazioni sul con-
occupa anche di monitorare costantemente le
tenuto calorico e suggerimenti sotto forma di ricet-
prime sperimentazioni estere e di studiare la
te: basta avvicinare il telefonino per scaricarle. Nel
complessità tecnologica ed organizzativa di tutti i
vending il sistema cashless World Key è pronto per
modelli di pagamento tramite telefono cellulare.
> Cashless
World Key installato su una macchina Vending
71
D.A.ITALIA 55 > APRILE 2011
Eventi
ROAD SHOW DIGISOFT 2011
Guido Panigada
Digisoft
Digisoft> il Controllo è Tutto una Preziosa Risorsa aziendale
>
Road Show
Digisoft
Enterprise Hotel è la boutique hotel che rappresenta lo spirito creativo e innovativo
Obiettivo dell’iniziativa è quello di illustrare in modo interattivo agli operatori del settore tutto ciò
di Milano, simbolo dell’incontro tra design e innovazione, tradizione ed efficienza.
che la tecnologia ora propone e che Digisoft è in grado di offrire al vending per ottimizzare il lavoro
Caratteristiche proprie di Digisoft, che ha scelto il noto hotel milanese come
e il rendimento dell’attività di gestione.
location ideale per lo svolgimento della la prima tappa del suo Road Show. Altri
Nel corso di questo primo appuntamento sono stati presentati al pubblico i nuovi servizi e i prodotti per
quattro gli eventi in programma per l’azienda di Gorle, giornate d'incontro che
il vending che Digisoft distribuirà prossimamente, tra cui il nuovo palmare Honeywell e l’integra-
vedranno il coinvolgimento dei gestori di Emilia-Romagna, Veneto, Lazio e Sicilia.
zione di Vega con Vega Maps e con Outlook,
73
due connettori i cui vantaggi sono già noti a tutti.
Nel corso dell’evento è stato mostrato come con
Ai clienti sono state mostrate delle novità: il pal-
Vega sia possibile gestire tutti i processi del ven-
mare Honeywell, la stampante portatile Ze-
ding attraverso un unico strumento.
Roberto Pellegrini
>
> Cecilia
d'Aguanno
D.A.ITALIA 55 > APRILE 2011
l’assenza di hardware e di investimenti da parte del cliente; gli aggiornamenti automatici e la facilità di manutenzione; la semplicità di utilizzo.
bra, le funzionalità di Vega attualmente in corso di sviluppo e che rappresentano delle innovazioni
Vega Lite© ha attirato l’attenzione dei piccoli
assolute per il settore. Ai piccoli gestori è stata
gestori perché rappresenta la soluzione informa-
inoltre presentata una soluzione software studiata
tica in grado di supportare le attività delle società
per le loro specifiche esigenze, Vega Lite .
che vanno dalle 40.000 alle 150.000 battute/mese
©
caratterizzate da 2 accessi all’applicativo (posti di Ad accogliere gli ospiti Cecilia d’Aguanno,
lavoro) e 4 palmari attivi. Grazie a questa soluzio-
Consulting e Coordinamento Commerciale Italia
ne, da oggi le piccole compagnie di gestione po-
ed estero; Guido Panigada, Responsabile Com-
tranno usufruire dell’esperienza e degli strumenti
merciale e Chief Vega Consulting; Roberto Pelle-
Digisoft senza acquistare licenze o hardware, ma
grini, Presidente Digisoft e responsabile Digisoft
semplicemente noleggiando la piattaforma e cor-
Iberica Consultoria Vending; Marco Maffina, Sa-
rispondendo un canone mensile per il servizio. Il
les Manager Honeywell Italia. Vincenzo Scrigna
software è realizzato per coprire tutte le necessità
(EOS) ha raccontato ai partecipanti la sua lunga
di una piccola e dinamica gestione e viene forni-
esperienza di collaborazione con Digisoft e gli in-
to da Digisoft completo di tutte le informazioni di
discussi vantaggi che il sistema gestionale Vega
base (prodotti, modelli, ecc). I vantaggi che questo
ha portato alla sua attività: una testimonianza concreta che ha messo in luce l’utilità del prodotto in modo diretto ed efficace.
strumento si propone di offrire sono: una soluzione di alto profilo per lo sviluppo della professionalità dei piccoli gestori; un supporto tecnico dedicato;
Cecilia d’Aguanno ha estratto fra quelli degli
zioni, dati relativi alla customer satisfaction. Uno
Vincenzo Scrigna
strumento pratico e molto leggero, di dimensioni
>
ospiti presenti in sala un nominativo: al vincitore è stato regalato un notebook sul quale è possibile installare il programma Mobile CRM, VISVER, utile ai commerciali in fase di visita presso clienti per formulare offerte, registrare reclami, esiti di ispe-
ridotte, ma sufficienti per la consultazione di dati e la videoscrittura che, naturalmente, si interfaccia con Vega.
Speciale Eventi & Road Show > D i g i s o f t
Gli ospiti hanno poi partecipato attivamente alle dimostrazioni realizzate con Vending Simulator, programma in grado di simulare su un cliente ipotetico modifiche relative a prezzi, macchine installate, medie di consumo, prodotti venduti e di verificare in tempo reale il risultato di rendimento previsto. In questo modo il gestore potrà formulare offerte ragionate e studiate caso per caso.
D.A.ITALIA 55 > APRILE 2011
Eventi
Pepsi Migliora il Tuo Mondo AAA Cercasi Idee per Rendere il Mondo un Posto Migliore
Parte il nuovo progetto Pepsi 2011 con cui l’azienda invita i giovani a proporre idee per migliorare il loro mondo: le tre più votate verranno trasformate in progetti reali.
Il futuro del mondo è in mano ai giovani e alle loro idee creative: parola di Pepsi Italia che, con l’iniziativa Migliora il tuo Mondo, finanzierà le proposte più interessanti e le trasformerà in progetti concreti. I giovani di tutta Italia sono invitati a proporre delle idee che contribuiscano a migliorare la loro vita di ogni giorno e quella delle persone che hanno intorno,
Con la collaborazione di tre Università Italiane, Pepsi propone un dialogo con chi sta migliorando la vita quotidiana per infondere ottimismo ai giovani. 76
caricando video, immagini e testi sul sito www.migliorailtuomondo.it. Attraverso un processo di selezione che alterna fasi di giuria e di votazione popolare sul web, il 31 luglio verranno decretati i tre vincitori, le cui proposte saranno realizzate da Pepsi nel corso del 2012.
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Scuola e lavoro, spazi urbani e connettività, sono le tre aree della vita
riuscite in modi diversi a rendere il mondo un luogo migliore.
quotidiana oggetto del progetto, per cui proporre idee di miglioramento. Questi tre aspetti sono stati identificati come prioritari e fondamentali per i
All’Università IULM sono intervenuti Marco Boschini, coordinatore na-
giovani, grazie ad una giornata di confronto diretto con il target, organizzata
zionale dell’Associazione dei Comuni Virtuosi, una rete di enti locali che
da Pepsi al fine di costruire un progetto pensato per e con i giovani.
ha deciso di cambiare il mondo partendo dalle piccole azioni quotidiane e Bruno Pellegrini, fondatore di Theblogtv, piattaforma per l’ideazione e
L’iniziativa Migliora il tuo Mondo, che premia la fiducia nel futuro e la
la produzione di programmi televisivi partecipativi, ovvero costruiti sulla
creatività degli italiani, è stata presentata a fine marzo a Milano presso
base dei contributi video inviati dal pubblico e di Babel, tv di servizio rivolta
l'Università Iulm e con altri due incontri, organizzati in altrettante univer-
agli extracomunitari che vivono in Italia. Ha preso parte all’evento anche
sità, a Napoli e Roma. L’obiettivo è promuovere un confronto tra i giovani
Albertino di Radio Deejay, che da sempre crede nei giovani e sostiene la
universitari e alcune persone che con le loro idee e forza di volontà sono già
loro creatività.
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www.euvend.com Il progetto non si limita a premiare la creatività, ma prevede un grande coinvolgimento dei consumatori e di tutti coloro che crederanno nell’iniziativa anche solo accedendo al sito www.migliorailtuomondo.it per commentare le idee,
VISIONS OF VENDING
votarle e diffonderle sulla rete.
Per coronare il progetto, Pepsi ha scelto un media partner d’eccezione: Radio Deejay. Le voci più famose della radio parleranno dell’iniziativa durante le trasmissioni, coronando poi il tutto con la partecipazione di Albertino, che sarà testimonial e portavoce di tutto il progetto.
“Sono molto contento di poter essere il testimonial di questa iniziativa che crede nei giovani e nella loro creatività / ha commentato Albertino / da anni sono impegnato nella scoperta di nuovi gruppi musicali e a seguire molti giovani nel perseguire i loro sogni, aiutandoli a migliorare il loro talento come Deejay e come speaker radiofonici. Ho sposato questo progetto nella speranza di diffonderne il messaggio tra i miei ascoltatori e fan, perché lo ritengo una grande iniziativa e possibilità per muovere i primi passi per migliorare la nostra vita quotidiana”.
Nasce da un progetto che stimola e premia la creatività e il talento dei giovani
SALONE INTERNAZIONALE DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA
anche lo spot tv "Nice Bubbles", che accompagnerà la prima fase dell’inizia-
COLONIA, 8 – 10. 09. 2011
da Pepsi Italia e Mofilm nel 2010.
tiva. Matt Wade e Martin Drake, creatori e registi dello spot, sono infatti due giovani londinesi vincitori del concorso “Make an Ad competition”, promosso
“Crediamo che l’iniziativa e la spinta creativa dei nostri consumatori possano rivoluzionare il mondo e renderlo migliore, per questo con Migliora il tuo Mondo vogliamo aiutare i giovani a trasformare le migliori
3 giorni di concomita nz a con Eu’ Ven d!
idee in realtà / commenta Barbara Saba, CSD Senior Brand Manager di PepsiCo Italia Beverages / Questo progetto rientra nella filosofia Pepsi, che dal 2010 è portavoce del cambiamento positivo e concreto, stimolando l’ottimismo e la voglia di rinnovamento che caratterizza le nuove generazioni”.
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N o v i t à Asi e Maini Vending
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N o v i t à
Frutta in Coppetta Naturale al 100% Da varie ricerche svolte negli ultimi anni (fra cui lo studio Censis per Confida) risulta che circa il 10% degli utilizzatori italiani dei distributori automatici sceglie prodotti salutistici come la frutta e un altro 10% dei consumatori gradisce prodotti ipocalorici. Questi dati hanno spinto ASI Srl (società piacentina che da oltre trent’anni lavora in tutto il mondo nel settore della frutta e della verdura conservata) e MAINI VENDING (società di gestione particolarmente attiva nell’area del capoluogo emiliano) ad introdurre sul mercato del vending una soluzione che coniugasse queste due necessità per dare la giusta risposta di prodotto al cliente finale.
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Insieme, infatti, le due aziende hanno inserito nei distributori automatici la frutta in coppetta trasparente. Il prodotto viene confezionato in un succo di frutta naturale al 100% che contribuisce a rendere drasticamente basso il contenuto calorico che non supera le 50 Kcal per ogni 100 grammi di prodotto, anche grazie all’assenza di zuccheri aggiunti. Il prodotto ha un peso netto di 120 grammi, di cui 70 sono di frutta. La confezione trasparente mette in primo piano la frutta permettendo di osservarne la qualità e offre al cliente un pratico cucchiaino che consente di consumare facilmente l’alimento.
Altra caratteristica che rende la frutta in coppetta particolarmente idonea all'utilizzo nei distributori automatici è la possibilità di conservare il prodotto a temperatura ambiente. Inoltre il prodotto ha una shelf life di 12 mesi grazie ad un'innovativa tecnologia di riempimento e pastorizzazione che preserva al meglio la consistenza e le proprietà organolettiche della frutta. Pesca e ananas i frutti oggi disponibili, anche se le due aziende stanno vagliando la possibilità di lanciare sul mercato altre referenze come pera, uva e mandarino, prugna e frutta mista con l’aggiunta di qualche frutto tropicale.
N o v i t à Parmalat >
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N o v i t à
Nuovi Gusti Top per Santàl Anche quest’anno, la gamma Santàl dedicata al canale vending si arricchisce di due nuovi prodotti gustosi, trendy e innovativi: Santal Top Mirtillo con Biancospino e Santal Top Pompelmo Rosa con Aloe Vera. Con il lancio di queste nuove referenze, Santàl conferma la sua capacità d’innovare e di affermarsi con maggiore evidenza nella DA. Il packaging dei prodotti ha una grafica impattante, molto vivace e colorata, che riprende quella
presente nel canale Ho.Re.Ca. Le due bevande si conservano a temperatura ambiente e hanno una shelf life di 8 mesi dalla data di confezionamento. Santàl Top Mirtillo con Biancospino Dopo il successo ottenuto nel canale Ho.Re.Ca. Santàl propone questa nuova bevanda anche nel vending, sicura di ottenere, grazie all’alto indice di gradimento e all’elevata attenzione riservata da tutti gli attori della filiera che la producono, il consenso del consumatore. Il succo di mirtillo è un prodotto la cui domanda da parte del consumatore si è creata spontaneamente; non esistono, infatti, campagne pubblicitarie dedicate sui mezzi di comunicazione di massa. Il motivo è semplice: è un gusto che piace e che quindi non ha bisogno di pubblicità per avere successo. Inoltre ha un chiaro target di riferimento composto da giovani donne con un’età compresa tra i 15 e i 45 anni, attente alla moda, al benessere e amanti del gusto. Il prodotto può quindi trovare la sua giusta collocazione all’interno dei distributori automatici presenti in uffici, ospedali, palestre e, in generale, in tutte le
locazioni ad alto passaggio. Santàl Top Mirtillo con Biancospino è ottenuta da succo di mirtilli spremuti, con l’aggiunta dell’estratto di fiori di sambuco che caratterizza il sapore del prodotto. È confezionato in bottiglietta PET da 250 ml con etichetta sleeverata. Santàl Top Pompelmo Rosa con Aloe Vera Il succo di pompelmo rosa è tra i più venduti nel canale Ho.Re.Ca., con performance in crescita ogni anno. Presente già nella distribuzione automatica nel formato da 500 ml, Santàl Top Pompelmo Rosa con Aloe Vera è ora distribuito anche in bottiglia PET da 250 ml per conquistare un target di consumatori trasversale (uomini e donne, con un’età compresa tra i 15 e 50 anni) e trovare la giusta collocazione nei distributori posizionati nei luoghi di grande affluenza. Santàl Top Pompelmo Rosa con Aloe Vera è realizzata col succo di pompelmi rosa spremuti, con l’aggiunta dell’estratto delle foglie di Aloe Vera che contraddistingue la nota aromatica della bevanda.
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N o v i t à ProntofoodS >
N o v i t à
Le Eccellenze nel Vending: Rating AAA per la Prontofoods di Montichiari Formulare un rating su un'azienda è diventato oggi un aspetto decisamente critico, perché poter dare un giudizio sulla sua struttura finanziaria e la posizione complessiva sul mercato è ormai indispensabile per poter valutare la sua solidità e solvibilità. ACF Spa, uno dei più quotati advisor finanziari, ha realizzato una propria metodologia, che pu pur non discostandosi troppo da dai criteri adottati da altri istitu tuti che assegnano i rating, è un ottimo indice per valutare lo st stato di salute finanziaria delle im imprese. Qu Questa metodologia poggia su tre elementi basilari: 1. analisi quantitativa (patrimonio, liquidità, indebitamenmo to, redditività, ecc.) to 2. analisi qualitativa (assetto
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proprietario, management, posizione competitiva, strategie aziendali, ecc.) 3. analisi dei fondamentali (affidamenti di cassa, finanziamenti a medio lungo termine, ecc.) Calcolando tutti questi fattori e incrociando i dati si ottiene un punteggio al quale corrisponde un rating. Le aziende che ottengono il punteggio più alto sono quelle con la migliore solidità e solvibilità e perciò ottengono un rating AAA che rappresenta un rischio molto basso. In particolare le aziende con un punteggio superiore a 80 prendono un rating tripla A, da 70 a 80 doppia A, da 60 a 70 la A singola. ACF (in collaborazione con Confidi) ha valutato circa 700 imprese della provincia di
Brescia e i risultati sono stati abbastanza sorprendenti. Ad esempio una sola azienda del settore abbigliamento è riuscita ad assicurarsi un rating pari ad A, così come nessuna micro impresa è riuscita a superare il punteggio di 70 guadagnandosi la doppia A. Una soddisfazione per il comparto del vending è che la migliore in assoluto, con un punteggio di 96 e quindi abbondantemente entro i parametri per l'assegnazione della tripla A, è stata Prontofoods Spa (Ristora), l'azienda che da decenni è leader nel settore dei solubili. Un'ulteriore dimostrazione di come nel settore del vending ci siano alcune eccellenze a livello nazionale e internazionale.
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Semplicemente differente L’eleganza, la sintesi delle forme e la cura nelle finiture, fanno dei prodotti FAS segni unici e distintivi. Il mondo del Vending, rappresentato in modelli compatti ed essenziali, disponibili nella versione Silver e Black.
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Sinonimo di qualità, il marchio italiano Coges è riconosciuto a livello internazionale come espressione di un’azienda leader nel Vending. In qualsiasi Paese europeo è presente una filiale o un rivenditore Coges dove potrete trovare i nostri sistemi di pagamento cashless, le gettoniere rendiresto, i lettori di banconote o gli innovativi sistemi per la telemetria, ricevendo supporto e assistenza. Coges non conosce confini: ha la soluzione ideale per ogni distributore automatico, ovunque si trovi.
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N o v i t à Rheavendors Group >
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N o v i t à
Comunicazione e Immagine in Costante Rinnovamento rheavendors group da sempre si contraddistingue per la ricercatezza della sua immagine. Stile e raffinatezza sono qualità imprescindibili in ogni comunicazione che il Gruppo rivolge al pubblico. L’azione di rinnovamento che ha coinvolto l’immagine aziendale di rheavendors group vede ora protagonista il nuovo sito internet dell’azienda, www.rheavendors.com che sarà online dal 16 aprile 2011. “La nostra azienda da sempre rivolge particolare attenzione alle esigenze dei suoi clienti” / ha commentato Carlo Majer, vice-presidente rheavendors group / “ed il nuovo sito è stato concepito proprio nell’ottica di fornire a tutti gli utenti dei miglioramenti significativi in termini di contenuti e semplicità d’utilizzo”. Un website più moderno e completo rispetto alla versione precedente, con una grafica e dei contenuti completamente rinnovati, progettato per offrire un accesso rapido alle informazioni riguardanti la società e i suoi prodotti. Le informazioni offerte vengono presentate in modo
semplice e intuitivo, fornendo uno sguardo generale su tutto il gruppo rheavendors, la sua storia, i siti produttivi in Italia, le filiali nel mondo. Nella sezione show room vengono spiegate le caratteristiche dei distributori rheavendors group, per offrire al visitatore informazioni sempre più ricche e dettagliate. Gli utenti potranno inoltre trovare tutte le novità relative all’azienda nella sezione nuovo, e una serie di contenuti curiosi, originali e divertenti nell’area rhea fun. Il Gruppo vuole proporre un sito internet nuovo, moderno e innovativo per confermare il successo di un’azienda con una storia di più di cinquant’anni: www.rheavendors.com vending in motion è lo slogan che lancia la nuova interfaccia grafica del distributore luce X2 touchTV, un’ulteriore novità nel mondo rheavendors group caratterizzato da un touch-screen interamente configurabile e propone una varietà di contenuti innovativi ed accessibili, tra cui informazioni (nutrizionali e non solo) sui prodotti erogati, video pubblicitari e commerciali.
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Elenco Inserzionisti
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II comesterogroup
III d.a.italia
1 flo
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6 water+more
13 parmalat
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44 lavazza
45 lavazza
47 prato vending
48 didiesse
51 l'aromatika
52 bianchi
55 covim
56 d.a.design group
60 gimoka
62 zonzini
72 esperia distr.
75 velarte
78 eu'vend
79 mei
81 bpm
82 prontofoods
85 fas
86 coges
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del
Kimbo Intervista con e R. Mazzuoccolo G. Evangelista
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Caffè Borb Intervista one Massimo con e Fulvio Renda Di Santo
Speci Pugl ale Intervista ia Giuseppe con Domenico Policoro Matarrese
Prodotto
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UN’OASI NEI GIORNI
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Numero 49 SETTEMBRE 2010
Eos Intervista con Luca Scrigna
Caffè Toscano Intervista con Riccardo Grillo
Flo Intervista con
Erika Simonazzi Daniele Simonazzi Lorenzo Bassi
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Nume ro 50 SETTEMBRE 2010
Risto Intervista ra con Luciano Pensante
Lavaz Intervista za Giampaolo con Arpe
Necta Tour Intervista con Gianni Redaelli Fabio Bazzi
con c on on Intelli ntelliB tell telliB te t elliBy liiBypas liB Bypa ypas y pa pas s Co Pn& ta con Intervis Presotto Roberto
al mincon ta G Ger Intervis Peron Diego Sardella e Luca
tic omaice Aut Serv ta con o IntervisMattiazz Mario
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Confidni Assemblea a Generale 2010
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Caffè Carra Intervista ro Giuseppe con Zanandrea MY
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V.A. Intervis T. Tomma ta con so Tabini
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