La Distribuzione Automatica Rivista
D.A.ITALIA > w w w . d a i t a l i a . i t
Come si sceglie il gestore dei servizi di ristorazione automatica
Analisi e prospettive del mercato del Vending
Il Category Management nel Vending
D.A.ITALIA > NUMERO SPECIALE
CittÀ invisibili ed eccellenze italiane Se si osserva il mondo dove nessuno guarda o ci si addentra tra le pieghe di un qualunque contesto urbano per scoprire (al di là dell'ovvio) cosa giace in realtà sotto la sua superficie, ci si trova sempre di fronte alle cosiddette città invisibili. Questi non luoghi sono ambienti che, pur essendo sempre sotto i nostri occhi, sfuggono alla nostra attenzione, indipendentemente dalla loro reale consistenza. Uno dei casi più clamorosi è rappresentato dal mondo del vending (termine inglese che identifica il canale della distribuzione automatica). Oggi dopo le principali utilities / luce, gas e acqua / le installazioni più numerose sono proprio i milioni di "macchinette" del caffè e di tantissimi altri prodotti che si trovano ormai ovunque. Gli operatori del nostro settore, spesso non notati, entrano tutti i giorni nelle vostre aziende, nelle comunità e in tutte le strutture aperte al pubblico per offrire un servizio ormai insostituibile. La cosa davvero strana è che il vending è una delle grandi eccellenze italiane. Dominiamo il mercato mondiale attraverso le principali aziende costruttrici di distributori, i marchi più noti di prodotti (si pensi al caffè made in Italy), le aziende di gestione del servizio più preparate e professionali, con un modello di business che è considerato il più avanzato nel mondo. Per decenni è stato un settore che si è sviluppato a due cifre e che seguendo i principali trend di mercato, sempre più orientati al consumo fuori casa, può scommettere su un futuro radioso sorretto da un passato che si poggia su solide basi. Sono pochissime oggi in Italia le filiere che possono vantare simili credenziali. Eppure il nostro mondo è ancora poco conosciuto da chi decide di installare un'oasi di ristoro all'interno della propria comunità e alcune scelte cruciali su chi deve offrire questo servizio si basano spesso su parametri poco sensati, se non addirittura errati. Scegliere ad esempio un operatore del vending solo perché offre il prezzo più basso o peggio perché si impegna attraverso una qualche forma di contribuzione economica (che comporta immediatamente minori ricavi da parte sua e quindi minore qualità su servizio e prodotti) è assolutamente incomprensibile. Avere all'interno della propria azienda (pubblica o privata) un punto di ristoro di prodotti alimentari comporta sicuramente una maggiore attenzione da parte vostra. Non comprereste mai un telefono, un fax, una fotocopiatrice ad un terzo del prezzo di mercato, tuttavia non trovate strano far bere un caffè ai vostri dipendenti che magari costa meno di un terzo di quello del bar. Eppure siamo pronti a qualunque dimostrazione che una moderna macchina vending, con prodotti di marca all'interno, gestita da un’affidabile società di gestione possa competere e superare in un test cieco il caffè in tazzina che mediamente si beve in un bar. Questo numero speciale della nostra rivista è stato spedito a decine di migliaia di contatti qualificati per cercare di far conoscere lo straordinario mondo del vending anche al di fuori del settore, soprattutto a quei soggetti che prendono decisioni sull'installazione dei distributori automatici e sono interessati ad avere maggiori informazioni su quello che realmente rappresenta questa straordinaria città invisibile.
Editoriale > A l e s s a n d r o _ F o n t a n a
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Sommario
Numero SPECIALE supplemento al numero 55/aprile 2011
>Orsola Mallozzi Direttore responsabile/ Editor in chief >alessandro fontana direttore editoriale/ EDITORial director > LAURA GUASPARRI ART DIRECTOR > ANDREA LOTTERO GRAPHIC DESIGN > daniela biscotti Commerciale/Commercial > FRANZ FOTI E Noemi margaroli/ hanno collaborato/ COLLABORATORS
Editoriale
_3_ Città invisibili ed eccellenze italiane _4_
>Iscrizione al R.O.C.: 11412
Come si sceglie il gestore dei servizi di ristorazione automatica Market & Analysis
_8_ Analisi e prospettive del mercato del Vending Marketing
_12_ Il Category Management nel Vending
Dal visual merchandising al neuromarketing Innovazione
_16_ Il vending come canale alternativo di comunicazione
LASERGRAFICA POLVER srl > s t ampa / p r in t E R S d.a.italia >il periodico della distribuzione automatica P u b b lica z ione iscritta al Tribunale di Milano, numero di registrazione 177 del 22 marzo 2004
Guida Pratica Al Vending
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La sostenibilità nel vending
Confida
_24_ L'ultima sfida del Vending: migliorare la percezione qualitativa del consumatore Intervista al Presidente.
>Periodicità mensile >Editore ART&WORKS Srl Viale lodovico sca r ampo 41 20148 M ilano P. I VA 04234310961 Tel+39 02 48958566 Fax +39 02 89694472 >Ufficio commerciale commerciale@daitalia.it >Web www.daitalia.it >Posta elettronica in f o @ d aitalia . it
CERTIFICAZIONE
_30_ TQS / La certificazione di servizio per la distribuzione automatica Venditalia
_36_ La fiera internazionale della distribuzione automatica Comunicazione
_42_ C'è un'anima nel vending a cura di Franz Foti
> A b b onamen t i abbonamenti@daitalia.it La riproduzione totale o par ziale delle illustrazioni e degli articoli pubblicati su D.A. Italia è permessa solo se autorizzata dalla Direzione. La Direzione non assume r esponsa b ili t à pe r le opinioni espresse dagli autori dei testi redazionali e pubblicitari. CONCEPT A RT & W O R K S
Formazione
_44_ Master Vending PRO
BY SRL
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D.A.ITALIA > NUMERO SPECIALE
Guida Pratica Al Vending
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D.A.ITALIA > NUMERO SPECIALE
Guida pratica Al Vending
Come si sceglie il gestore dei servizi di ristorazione automatica
Prendere la decisione di affidare ad una società del vending i servizi di installazione e gestione di distributori automatici di bevande calde, fredde e snack è strategicamente molto importante. SONO INFATTI molte LE problematiche legate alla somministrazione di cibi e bevande all'interno delle aziende, un'attività che presenta alcune criticità e che deve ovviamente soddisfare tutti i parametri di legge su sicurezza alimentare e igiene e rispettare standard qualitativi certificati. La società che si aggiudica la gestione dei distributori automatici, anche se spesso non viene nemmeno NOTATA, entra quotidianamente nella vostra azienda e lo deve fare nella più assoluta discrezione e cortesia, deve essere assicurata (r.C. Verso terzi), i suoi dipendenti devono avere dei regolari contratti di assunzione o collaborazione, deve rigidamente rispettare le norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e molto altro ancora. Accertarsi che la società di gestione operi rispettando tutte le normative vigenti in un campo così delicato come quello alimentare (la parte operativa del servizio viene addirittura svolta all'interno della vostra azienda!) È un assoluto dovere dei manager che si assumono la responsabilità di decidere chi avrà l'onore e l'onere del servizio di ristorazione automatica. Per questo abbiamo creato una sorta di vademecum che dovrebbe aiutare i Decisori nella difficile scelta.
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D.A.ITALIA > NUMERO SPECIALE
i 4 pilastri del vending: AFFIDABILITà qualità prezzo corretto etica
AFFIDABILITÀ Gestire un'azienda che si occupa di ristorazione automatica (vending) è molto più complesso di quanto chiunque viva al di fuori del settore possa immaginare. Servono molte competenze specifiche, una grande esperienza operativa e una struttura ben organizzata ed efficiente. Per cui, in primo luogo, è molto importante verificare la storia dell'azienda, la sua effettiva esperienza nel settore e i numeri della sua organizzazione. Se la gestione dell'appalto riguarda diverse sedi in Italia è importante valutare la copertura territoriale e l'affidabilità delle aziende partner (in caso la società vending deleghi ad altri operatori alcune aree). Molto utile può essere richiedere una lista dei clienti serviti e informarsi presso di loro sulla qualità del servizio reso dall'azienda in questione. Anche la tipologia dei clienti è importante. Avere una specifica esperienza in altre organizzazioni analoghe alla vostra è un dato premiante, perché si conoscono già le specificità della locazione da servire. Attrezzare un'area ristoro in una stazione ferroviaria, piuttosto che in un ospedale, in un'università, in uffici direzionali o in un officina non è assolutamente la stessa cosa.
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La qualità degli uomini che gestiscono il servizio è fondamentale in un lavoro che viene realizzato all'interno della vostra azienda, per cui la presenza di corsi di formazione interni per tutti gli addetti che devono operare nella vostra area ristoro è un altro segnale decisamente positivo. In locazioni molto grandi è opportuno anche scegliere società che hanno numerosi addetti e che possono garantire la continuità del servizio in qualunque condizione. Anche la flotta degli automezzi è un indicatore importante per comprendere la solidità e l'affidabilità di una società di gestione vending. I mezzi devono essere idonei al trasporto dei prodotti alimentari, è quindi indispensabile verificare che siano ad esempio attrezzati per la "catena del freddo", in modo che i prodotti che vanno consumati a 4° siano sicuri in tutte le fasi della logistica. Ovviamente un indicatore che può dare informazioni rilevanti sulla solidità della struttura è il fatturato dell'azienda degli ultimi cinque anni, ma vanno verificati con grandissima attenzione anche i bilanci societari. Un'azienda sana ha bilanci sani e può garantire un servizio ineccepibile. Chi ha invece grandi imperativi finanziari da risolvere può prendere compromessi che sono inaccettabili per
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la qualità complessiva del servizio, soprattutto nel medio/lungo periodo. Altro punto su cui non si può transigere: le società vending che varcano la soglia della vostra azienda devono essere assicurate, sia nella responsabilità civile verso terzi che verso i prestatori di lavoro. QUALITÀ La qualità del servizio è evidentemente un altro fondamentale pilastro su cui basare la scelta di una società di gestione vending. Sono ormai molte le realtà nel nostro settore che hanno ridisegnato i propri processi in modo da organizzarsi secondo la certificazione UNI EN ISO 9001:2008. Un altro ottimo indicatore è l'adesione alla Carta dei Servizi Confida. Una certificazione di natura associativa (Confida è l'associazione nazionale di settore) che descrive i principi fondamentali del servizio di distribuzione automatica e le garanzie offerte ai clienti. La presenza di un manuale HACCP che formalizzi in un documento di autocontrollo la natura, la frequenza e i risultati relativi alle procedure di sicurezza ed ai metodi adottati dall’azienda per preparare, trasformare, fabbricare, confezionare,
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depositare, trasportare, distribuire, manipolare, vendere o fornire, somministrare alimenti sani, verificando l’igiene di tutto il processo, è un requisito necessario. La qualità del servizio è una mission che viene presa molto seriamente nel vending e si manifesta anche nella scelta dei fornitori e degli strumenti operativi idonei a soddisfare elevati standard qualitativi e di sicurezza. Per cui ci deve essere un grande attenzione sulla qualità degli alimenti e delle bevande immesse nei distributori. La gamma deve essere molto ampia e includere la possibilità di scelta su alcune centinaia di referenze. Tutti i prodotti devono essere conformi al Reg.CE 1924/2006 relativo alle indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite sui prodotti alimentari e recare sulla confezione l’eventuale presenza di allergeni. I gestori vending devono essere in grado di fornire su richiesta anche prodotti derivanti dal commercio equo e solidale, così come prodotti per chi soffre di intolleranze alimentari (es. celiaci). Il gestore deve avere implementato un sistema d’identificazione e rintracciabilità dei prodotti offerti. Anche la scelta dell'hardware (distributori automatici e accessori) ricopre un ruolo essenziale nella qualità del servizio. La presenza di distributori di ultima generazione è senz'altro premiante, così come la scelta di alcune macchine studiate appositamente per specifiche erogazioni (gelati, spremute di arance, piatti pronti, ecc.). L'impatto ambientale è un'altra variabile da considerare con attenzione. Scegliere distributori studiati appositamente per ridurre al minimo i consumi energetici, dovrebbe avere una forte influenza sulla decisione finale. I sistemi di pagamento installati a bordo delle macchine sono un altro punto fondamentale da prendere in considerazione. Devono essere affidabili, sicuri e poter dare il resto (se la macchina è in un contesto pubblico). La mancata erogazione è uno dei problemi più fastidiosi nelle vendite automatiche, ma i sistemi di ultima generazione hanno già da tempo superato e risolto questa questione. Le oasi ristoro possono essere personalizzate, diventando delle vere e proprie aree attrezzate per la pausa dei dipendenti. Poter offrire una consulenza per la realizzazione di queste zone arredate è un fattore premiante. Il rifornimento delle macchine è forse il cuore del vending e quindi incide moltissimo sulla qualità del servizio. L'addetto al rifornimento deve essere formato,
avere una divisa aziendale che lo contraddistingue e un badge di riconoscimento. Deve avere sempre con sé tutto l'equipaggiamento per la pulizia e il rifornimento dei distributori. La frequenza con cui compie i passaggi all'interno della vostra azienda deve essere idonea alle vostre esigenze, così come il tempo dedicato alla pulizia e al rifornimento dei vostri distributori. La gestione vending deve poter garantire una completa assistenza tecnica e tempi di interventi tempestivi. I tempi dichiarati devono essere sempre verificati nella realtà operativa e non possono restare una cifra sul foglio di un'offerta. PREZZO CORRETTO Possedere tutte le caratteristiche sopra descritte e quindi poter garantire un ottimo servizio è molto costoso. In nessun caso è possibile operare in modo virtuoso a prezzi irrisori. Sui prodotti alimentari e il loro consumo non si può scherzare o improvvisare in nessun modo. Valutare delle offerte solo basandosi sul prezzo più basso o sul contributo più alto è un atto incomprensibile e irresponsabile. La somministrazione di prodotti attraverso la distribuzione automatica è una delle eccellenze italiane nel mondo (siamo leader indiscussi in molti segmenti di questo mercato) ed è impensabile non approfittare di prodotti di ottima qualità, serviti all'interno della propria azienda, attraverso distributori tecnologicamente avanzati e offerti ad un prezzo molto competitivo rispetto ad altri canali distributivi. Per offrire (a titolo di esempio) un parametro concreto, oggi il prezzo corretto per le bevande calde somministrate attraverso una efficiente vending machine da un gestore che rispetta tutte le normative ed è attento alla qualità del servizio, non può essere inferiore ai 50 centesimi di euro. Esattamente la metà del prezzo medio del caffè al bar. Qualunque altro prezzo si scontra con il conto economico e con la logica economico/aziendale. ETICA Ultimo pilastro, ma che li sostiene tutti, l'etica d’impresa. Anche in questo caso la presenza di una formalizzazione scritta di un codice di comportamento, che identifichi i doveri morali e definisca la responsabilità etico-sociale di ogni partecipante all’organizzazione, ha un grande valore. Gli standard etici di comportamento devono perlomeno comprendere valori indispensabili come il principio di legittimità morale, la trasparenza e l'onestà.
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Market & Analysis
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Analisi e prospettive del mercato del Vending
Pochi settori sono pressoché sconosciuti nei numeri come quello del vending.
area di business tutta da scoprire e analizzare.
Ne consegue che non sono in molti ad avere colto le reali potenzialità della
Da una rigorosa indagine sul mercato del vending svolta dal CENSIS nel 2009
distribuzione automatica e dei suoi sviluppi futuri.
in associazione con Venditalia Servizi, si è appurato che il 41,9% della popo-
Eppure è un settore che a livello europeo ha un fatturato di circa 13.3 miliardi,
lazione italiana d'età compresa tra i 18 e i 64 anni ha utilizzato almeno una
di cui 7 solo in bevande calde, e che può contare su più di 100 milioni di atti di
volta un distributore automatico.
acquisto che ogni giorno vengono realizzati attraverso la sua rete di macchine
15,2 33,9 Utilizzatori di distributori automatici sul totale50,9 della popolazione
automatiche.
Fonte: indagine Censis-Confida 20009
41,9
58,1
In Europa, 300 milioni di cittadini utilizzano una macchina vending almeno una volta alla settimana e più della metà (161 milioni) la utilizzano almeno una volta al giorno. In Italia, leader europeo di mercato, sono installate 2.254.103 macchine del
41,9%
vending (dati: Studio Congiunturale Confida) che erogano ogni anno circa 6 miliardi di consumazioni.
Non utilizzatori
Utilizzatori
33,9%
58,1%
Si tratta di un grande insieme di isole di ristoro sparse su tutto il territorio nazionale: dai luoghi di lavoro, alle strutture pubbliche e private, ai luoghi di transito, alle strutture sportive, commerciali e di divertimento. 21 milioni di "monodosi" vendute ogni giorno che configurano una vastissima
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D.A.ITALIA > NUMERO SPECIALE
Dai dati emersi dallo studio, il consumatore del vending è realmente trasversale, non esistono differenze significative né di genere (maschio/femmina), né geografiche (Nord/Sud), sia tra gli utilizzatori che tra i non utilizzatori. Si delinea invece una discriminante tra utilizzatori e non utilizzatori, che è sostanzialmente l'età. I giovani paiono molto recettivi nei confronti del canale vending, mentre gli adulti, soprattutto nella fascia tra i 45 e i 64 anni, sono i principali non utilizzatori. La componente tecnologica e l'abitudine a forme più tradizionali di consumo hanno un'incidenza non marginale al crescere dell'età del consumatore.
Le motivazioni che inducono a consumare presso i distributori automatici identificano uno dei principali driver del settore del vending: il caffè. "Bersi un espresso" è ancor oggi di gran lunga la principale molla che spinge i consumatori a recarsi davanti ad una vending machine.
Le motivazioni che 31% inducono presso7,80% distributori 43,10% 17,70% a consumare 11,40% 8,40% 7,70% 15,2 50,9 33,9 automatici Fonte: indagine Censis-Confida 20009 0%
58,1 50,9
10,00%
43,1%
Saziare velocemente fame e sete
31,4%
Non ci sono alternative disponibili
17,7%
Mangiare o bere spendendo poco
15,2% 18-29 anni
8,4%
Capita quasi per caso
7,8%
E’ l’occasione per socializzare con amici e colleghi
7,7%
Analizzare il perché i consumatori non utilizzino i distributori è molto interessante, perché ben il 42,8% dei non utilizzatori sostiene che non vi è alcun motivo particolare: semplicemente non è mai capitato di acquistare qualcosa. Le altre forti motivazioni sono un attaccamento a canali tradizionali oppure la constatazioni di non trovarli nei luoghi comunemente frequentati (si pensi a categorie come le casalinghe). Alla fine solo il 10% dei consumatori non utilizzano i distributori perché non si fidano, ciò significa quindi che il vending non ha problemi di qualità percepita. Tutti questi dati non fanno altro che confermare quanto spazio potenziale di crescita ci sia ancora per il canale, anche soltanto andando ad intercettare una piccola parte percentuale dei non utilizzatori. La frequenza d'uso dei distributori è un altro importante indice, perché dai risultati si deduce la forte fidelizzazione al canale. Un utilizzatore su quattro infatti consuma al distributore automatico praticamente tutti i giorni e un ulteriore 15% sceglie i prodotti vending con una sostanziale regolarità. Quattro utenti su dieci non sono quindi acquirenti occasionali ma dimostrano di avere un'abitudine consolidata al consumo nel canale vending. I luoghi ove si consuma con maggiore frequenza sono senz'altro gli ambienti di lavoro, seguiti dai luoghi di attesa (ospedali e uffici pubblici in genere), di studio (università, scuole o biblioteche) e di transito (stazioni ferroviarie e metropolitane). 41,10%
31%
18,90%
12,20%
9,20%
50,9 con maggiore 33,9 I luoghi ove15,2si consuma frequenza (val. %)
5,60%
Fonte: indagine Censis-Confida 20009 10,00%
0%
20,00%
30,00%
Luoghi d’attesa 18,9%
Luoghi di transito
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4,25
4,08
3,91
Fonte: indagine Censis-Confida 20009 1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
3,50
4,00
Varietà
3,95
Prezzo
4
Qualità
3,93
Praticità
4,50
5,00
4,51
Accessibilità
4,25
Pulizia e igiene
4,08
Funzionalità
3,91
Design
3,81
La possibilità di accedere al servizio 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, 365 giorni all'anno è senza dubbio l’elemento che caratterizza più in positivo la distribuzione automatica. Questa caratteristica distingue infatti il servizio dalla vendita di alimenti e bevande presso bar o altri punti vendita e conferisce alla macchina un carattere quasi rassicurante per il consumatore. Possono sempre fare affidamento sul distributore.
31,0%
Luoghi di studio
Luoghi di svago
Giudizio sul servizio di distribuzione automatica Grafico 6 3,95 4 3,93 4,51 (voto da 1=min. a 5=max)
41,1%
Luoghi di lavoro
Centri commerciali
50,00%
40,00%
Il giudizio complessivo dei consumatori nei confronti vending è senz'altro positivo. La praticità e l'accessibilità sono i valori che i clienti utilizzano maggiormente per descrivere l’approccio al consumo attraverso la distribuzione automatica. Perfino un aspetto delicato quale la pulizia e l’igiene non sembra essere particolarmente critico.
I PRODOTTI
Fonte: indagine Censis-Confida 20009
Da non sottovalutare l'emergere della ricerca di qualche forma di socialità, fattore che trasforma la macchina in qualcosa di più di un semplice apparecchio funzionale al consumo, ma lo trasforma in un luogo d'incontro. Del resto fiction televisive come "Camera Café" lo hanno dimostrato ormai da tempo. Questa situazione è molto evidente nel comparto pubblico. Qui la distribuzione automatica è vista come un vero e proprio luogo che consente un certo grado d’integrazione tra i lavoratori senza però incentivare il rischio di degenerazioni. I decisori pubblici ritengono infatti (oltre il 90% del campione) che la distribuzione automatica si avvicini ad essere più un positivo fattore di aggregazione e socializzazione che non una fonte di distrazione.
IL DISTRIBUTORE
50,9% 45-64 anni
11,4%
Ingannare il tempo
30-44 anni 33,9%
12,2% 9,2% 5,6%
Market & Analysis > A n a l i s i
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50,00%
40,00%
30,00%
La voglia di un caffè
33,9 Composizione dei non utilizzatori di distributori automatici per classi d'età
41,9%
20,00%
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Tra le esigenze denotate dai consumatori emerge quanto sia sempre interessato al miglioramento della gamma dei prodotti presenti nei distributori, sia a livello quantitativo che qualitativo. Il 77% del campione preso in esame dal CENSIS dichiara di essere interessato alla presenza di un bollino che certifichi la qualità del prodotto erogato. Sembra inoltre che la crisi economica che ha duramente colpito in questi ultimi anni, non abbia avuto un impatto particolarmente sfavorevole alla distribuzione automatica. Solo il 6,8% dei consumatori dichiara infatti di aver ridotto a causa della situazione congiunturale i suoi acquisti presso i distributori automatici.
Punti di forza e di debolezza per la distribuzione automatica Punto di forza
Punto di debolezza Fonte: indagine 87,3 3,4 81,9
10,6
76,8
16,8
75,9
3,2
75,4
14,7
73,9
18,2
72,2
11,2
64,0
5,6
59,7
14,5
Censis-Confida 20009 87,3
Gli orari d’accesso 3,4 81,9
La pulizia e l’igiene
10,6 76,8
La qualità dei prodotti I tempi dell’erogazione
16,8 75,9 3,2 75,4
La reperibilità nei luoghi frequentati abitualmente
14,7 73,9
La varietà nella scelta I sistemi di pagamento Non doversi relaionare con un commesso La dimensioni delle porzioni
18,2 72,2 11,2 64,0 5,6 59,7 14,5 0
20,0
Punto di forza
40,0
60,0
80,0
100,0
Punto di debolezza
Market & Analysis > A n a l i s i
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Marketing
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Il Category Management nel Vending: dal visual merchandising al neuromarketing
Quando si parla di Category Management generalmente s’intende quel processo di gestione delle categorie di prodotto il cui obiettivo principale è la massimizzazione della rendita della merce a scaffale derivante anche dall'aumento della soddisfazione delle esigenze del consumatore sul punto vendita.
Nel canale della distribuzione automatica, con l'avvento dei distributori a spirali e le vetrine dei prodotti a vista, i cassetti delle vending machine sono diventati a tutti gli effetti degli scaffali e le logiche del category management - preparare un mix di articoli da proporre ai punti vendita per ottenere la massima redditività - sono diventate perfettamente applicabili anche in questo contesto. Una categoria è un ben definito gruppo di prodotti che il consumatore percepisce come tra loro cor-
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relati e/o sostituibili. I produttori e i distribu-
quisto formulate verbalmente per categoria è
del Category Management è il Visual Mer-
tori, integrando i rispettivi know-how e con-
stata del 99,5%.
chandising il quale disegna un punto vendita a misura del cliente. Attraverso questo
dividendo i benefici, gestiscono le categorie come Business Unit distinte, con l’obiettivo
Il Category Management prevede ovviamente
"sistema espositivo" è possibile rendere più
di migliorare i risultati aziendali personaliz-
una forte e intensa collaborazione fra distri-
attraente l'esposizione dei prodotti all'interno
zando l’offerta per soddisfare l’esigenza dei
butori e produttori. Essi devono infatti con-
dei distributori automatici, favorire l'acquisto
consumatori.
dividere informazioni e conoscenze sulla ca-
d'impulso, fidelizzare la clientela, eliminare il
Identificare le tipologie come unità di busi-
tegoria, sui competitor, sui trend di mercato,
vuoto di prodotto e facilitare il lavoro di cari-
ness è indispensabile per poterle gestire stra-
ecc. e rielaborare i propri processi in modo
camento.
tegicamente attraverso piani di categoria che
da aumentare la marginalità e il servizio al
L'Academié Française des Sciences Commer-
assegnano ruoli e obiettivi ad ognuna di esse.
cliente finale.
ciales ha dato la più riuscita definizione di
Il compito di creare e monitorare il valore
Per l'azienda di produzione, essere in linea
merchandising: esporre il prodotto giusto, al
aziendale è ripartito tra le unità organizzative
con le decisioni di acquisto del consumato-
prezzo giusto, nel posto giusto, al momento
responsabili delle singole categorie, ognuna
re deve passare dall'analisi della specificità
giusto, nelle giuste quantità.
delle quali è responsabile per una quota del
del prodotto, alla costruzione di politiche di
Si calcola che il 70% delle decisioni di ac-
valore totale.
sviluppo e sostegno del brand, a strategie di-
quisto avvengano all'interno del punto ven-
L'importanza del Category Management è
versificate di trade marketing.
dita. Questa percentuale nel vending pubbli-
confermato da numerose ricerche condotte
Per il distributore vuol dire definire gli assor-
co è addirittura superiore, quindi sviluppare
sul campo. La più nota in Italia (un test con-
timenti di prodotto in modo coerente con le
nel vending il visual merchandising vuol dire
dotto su 500 clienti di un ipermercato italia-
esigenze dei consumatori target, formulare
essere in grado d’influenzare il consumatore
no) ha mostrato come più del 50% degli in-
prezzi di vendita competitivi e coerenti con gli
nello stadio finale del processo di acquisto.
tervistati ha dichiarato di ricercare nel punto
obiettivi della categoria, presentare in modo
Il problema è che per molti anni le ipotesi
vendita prima la categoria e poi la marca.
attraente i prodotti nel punto vendita e realiz-
sul comportamento del consumatore si sono
Inoltre l'incidenza dei prodotti specificati solo
zare interessanti politiche promozionali.
rilevate solo parzialmente corrette se non palesemente errate, soprattutto per quanto
come categoria nella lista della spesa è stata del 97,4% e l'incidenza delle intenzioni di ac-
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Oggi uno dei più potenti mezzi a disposizione
riguarda il suo livello di attenzione all'interno
Marketing > C a t e g o r y _ M a n a g e m e n t
D.A.ITALIA > NUMERO SPECIALE
di un punto vendita o davanti a un distributore
ha affinato una metodologia che si basa sulla
automatico. Tentare di stabilire cosa guardi,
scomposizione del processo di acquisto in una
cosa gli resti impresso e cosa lo spinga ad un
catena di fasi sequenziali in cui si manifesta-
acquisto d'impulso è stato per anni una sfida
no le microdecisioni o i microproblemi di usa-
estremamente complessa.
bilità e agiscono differenti dinamiche.
Negli anni si sono affinate delle regole sulla leggibilità degli schemi espositivi, per
Uno degli strumenti di neuromarketing uti-
molto tempo si è ad esempio teorizzato che
lizzati in questo studio è stato l’eyetracking,
la chiave di lettura prioritaria della comuni-
in grado di rilevare i movimenti oculari e
cazione visiva avesse sempre delle direttrici
stabilire con precisione le coordinate del
stabilite: dall'alto verso il basso e da sinistra
punto osservato. Il percorso visivo composto
verso destra. Ma tutte queste ipotesi solo re-
dall'unione temporale dei punti di attenzione
centemente hanno finalmente trovato delle
indica se e quanto gli elementi della vending
risposte concrete e una base scientifica su cui
machine sono stati osservati. Inoltre rileva le
poggiare. Il tutto grazie alle cosiddette neu-
due componenti che caratterizzano la visione:
roscienze.
la fissazione, quando l'occhio si sofferma su una porzione di spazio per un tempo superiore
Il neuro marketing, in particolare, ha dato un
a circa 200 millisecondi significa che c'è un
grandissimo impulso al Visual Merchandising
reale scambio di informazione e la saccade,
e al Category Management, anche se è una
quando l'occhio salta in un'altra posizione.
disciplina che ha meno di dieci anni, il termi-
Ovviamente se si analizzano con attenzione
ne infatti è stato coniato nel 2002 da un pro-
i risultati di una ricerca di neuromarketing,
fessore di Marketing Research alla Rotterdam
si possono trovare aree di miglioramento
School of Management.
nell’esperienza d’acquisto e incrementare le
Questa nuova scienza fa uso degli impres-
vendite, ma soprattutto si ottengono le basi
sionanti sviluppi nelle tecniche di scansione
per porsi in modo diverso nei confronti del
cerebrale da parte delle neuroscienze e ha
consumatore finale. Perché conoscere quali
avuto la definitiva consacrazione nel 2005
siano i meccanismi inconsci che lo portano
con una ricerca sulle due più famose bevande
all’acquisto del prodotto e le caratteristiche
americane. Una è risultata indiscutibilmente
di utilizzo necessarie per facilitare la sua
più famosa soltanto per ciò che i consumatori
relazione con la macchina è certamente im-
associavano al suo brand. Questa scoperta ha
portante per rispondere sempre meglio alle
definitivamente dimostrato come gli indivi-
sue necessità, vero obiettivo della filiera del
dui siano molto più sensibili del previsto ai
vending.
marchi e alle pubblicità e quanto si possano
più del 50% degli intervistati ha dichiarato di ricercare nel punto vendita prima la categoria e poi la marca.
stimolare i meccanismi cerebrali per pilotare le azioni dei consumatori verso una marca, un prodotto o un servizio da promuovere. Anche il settore del vending ha esplorato i nuovi confini e le potenzialità del neuromarketing e in occasione della scorsa edizione della principale fiera internazionale della Distribuzione Automatica (Venditalia 2010), ha promosso la prima ricerca pilota di neuromarketing applicata al vending. Lo studio ha analizzato il periodo della decisione di acquisto di un prodotto da un distributore automatico e ha cercato di verificare cosa accade nella mente del consumatore in ogni momento dell'atto di acquisto. La ricerca è stata coordinata da Francesco Gallucci, presidente di 1to1lab e autore del libro: "Marketing Emozionale". In oltre cinque anni di ricerche di neuromarketing in molti settori,
Marketing > C a t e g o r y _ M a n a g e m e n t
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D.A.ITALIA > NUMERO SPECIALE
INNOVAZIONE
_16_
D.A.ITALIA > NUMERO SPECIALE
Il vending come canale innovativo di comunicazione
Vending e Comunicazione visiva La diffusione della comunicazione visiva sull'immensa rete di distributori automatici installati in Italia, sta potenziando fortemente la sua valenza informativa e sta favorendo l’evoluzione verso un modello innovativo che concepisce la vending machine come vero canale di comunicazione, creando nuove opportunità di sviluppo del business.
Il progressivo passaggio dall’acquisto funzionale a quello emozionale spinge inoltre il consumatore a identificare sempre di più il momento dell’acquisto anche come un momento di svago. Riuscire a coinvolgere emotivamente il cliente finale costituisce una delle nuove frontiere del marketing e un distributore automatico interattivo è uno strumento ideale per ottenere questo importante risultato. Il ruolo degli aspetti edonistici (gioco, piacere e divertimento) nella progettazione di qualunque area
_17_
D.A.ITALIA > NUMERO SPECIALE
ristoro diventerà sempre più una delle chiavi di
interattivo integrato nella vending machine o ad
capo ad un singolo gruppo di gestione sono già
successo dei canali distributivi del futuro.
essa collegato. Una autentica rivoluzione per un
predisposte per funzionare in tempo reale come un
Quasi la totalità delle principali strutture pubbliche
mercato sempre alla ricerca di nuovi spazi dedicati
unico network, ma la flessibilità è massima, tanto
e private: i trasporti (stazioni, metro, aeroporti), le
alla comunicazione visiva e interattiva.
che ogni macchina può essere amministrata come
strutture sanitarie, gli istituti scolastici di ogni or-
realtà indipendente. All'interno di alcune strutture
dine e grado, le istituzioni locali, regionali e nazio-
pubbliche la comunicazione può essere gestita con
nali, ecc., ha al suo interno almeno un distributore
Le attuali prospettive
contenuti esclusivamente istituzionali, così come in altri contesti pubblici essere totalmente rivolta
automatico, spesso collocato in un punto di grande passaggio. Il potenziale comunicativo è immenso.
Il rapido diffondersi dei video all'interno dei di-
ai consumatori con contenuti pubblicitari. Tutte le
Da un'analisi delle locazioni servite si stima che
stributori ha già suscitato l'interesse di numerosi
macchine possono trasmettere contenuti rivolti ad
almeno 300.000 aree ristoro in Italia potrebbero
concessionari di pubblicità, locali, regionali e na-
un target trasversale, mentre alcune di esse (poste
già oggi essere idonee alla presenza di un monitor
zionali. Ovviamente tutte le macchine che fanno
in particolari locazioni) vengono abilitate alla frui-
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Innovazione > i l _ V e n d i n g _ C o m e _ C a n a l e _ I n n o v a t i v o
D.A.ITALIA > NUMERO SPECIALE
zione di messaggi estremamente specifici. L'unicità dei distributori automatici è quella di essere collocati in aree spesso totalmente prive della possibilità di ricevere altre forme di comunicazione dall'esterno. In più le caratteristiche di stabilire un contatto "one to one" con la clientela, comunicare in maniera mirata a target specifici e la possibilità di essere interattive le rende un canale di comunicazione ideale per veicolare un gran numero di informazioni. I primi esperimenti sul campo hanno visto l'affermazione di quattro categorie di proposte comunicative:
>
Contenuti editoriali News, meteo, comunicati stampa, telegiornali, oroscopi, notizie
locali, traffico.
> Contenuti d’intrattenimento Video e animazioni.
>
Contenuti promozionali La pubblicità locale, regionale, nazionale.
>
Contenuti istituzionali Comunicati ad alto impatto sociale, informazioni sulla fruizione dei servizi comunicazioni ufficiali della Pubblica Amministrazione. La coesistenza di tematiche così diverse garantisce una straordinaria gamma di offerta e la massima flessibilità del palinsesto. Anche la comunicazione cosiddetta "interna" e cioè relativa al funzionamento delle macchine come erogatrice di alimenti e bevande viene totalmente rivista. L'area video e l'area vending sono completamente integrate e questo
comporta una notevole serie di plus: il prodotto selezionato dalla vending machine viene presentato a video e viene visualizzata chiaramente l'etichetta degli ingredienti e i valori nutrizionali. Il consumatore avrà la possibilità prima dell'atto di acquisto di verificare: allergeni, compatibilità con le problematiche connesse alla celiachia, informazioni utili su dieta e sane abitudini alimentari, presenza di OGM e indicazioni di prodotti derivanti dal mercato equo e solidale. L'area touch screen operativa è studiata per una totale fruibilità dei disabili. Le sovrapposizioni di colori (testo e sfondo) sono compatibili con una completa leggibilità da parte dei daltonici. L'area video offre inoltre tutta una serie di contenuti di ultima generazione, con una completa interazione con una vasta gamma di modelli di cellulari. Sarà infatti possibile fruire direttamente o scaricare: video, mappe, guide, applicazioni software e molto altro ancora. Il futuro è iniziato...
Innovazione > i l _ V e n d i n g _ C o m e _ C a n a l e _ I n n o v a t i v o
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D.A.ITALIA > NUMERO SPECIALE
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D.A.ITALIA > NUMERO SPECIALE
Sostenibilità
La Sostenibilità nel Vending Tema molto attuale e di grande interesse, la sostenibilità è senza dubbio uno dei principali trend degli ultimi anni. È infatti in aumento la consapevolezza dei consumatori riguardo il rispetto per l’ambiente, il risparmio energetico e la garanzia di condizioni di lavoro eque grazie anche ad una crescente nformazione e al lavoro di sensibilizzazione da parte degli organi di stampa, delle istituzioni, delle associazioni e talvolta delle aziende.
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D.A.ITALIA > NUMERO SPECIALE
Gli studi più recenti testimoniano che i
alla riduzione dell’impatto ambientale.
La
certificazione
ambientale
ISO
14001:2004, ottenuta da numerose azien-
consumatori sono sempre più attenti e ricettivi verso l’adozione di uno stile di vita
Le maggiori case costruttrici di distributo-
de del comparto, è la dimostrazione di
più rispettoso della natura, delle risorse e
ri automatici hanno sviluppato soluzioni
una scelta volontaria dell'azienda stessa
delle persone e lo dimostrano adeguan-
per ridurre i consumi delle macchine,
di attuare o migliorare un proprio sistema
do i propri consumi a questi principi e
sempre collegate alla rete elettrica, men-
di gestione ambientale e attesta che l'im-
scegliendo sempre più spesso prodotti in
tre le aziende di prodotti per il vending
presa certificata non solo è dotata di un
grado di soddisfare queste esigenze.
concentra gli sforzi delle proprie divisioni
sistema di gestione adeguato a control-
Ricerca e Sviluppo nella realizzazione
lare l’impatto ambientale della propria
di confezioni ridotte.
attività ma che e ricerca costantemente il
Le aziende virtuose, capaci cioè di ap-
miglioramento in modo coerente, efficace
plicare ai processi produttivi e alla distrisostenibilità
parte
all’interno
e sostenibile.
buzione dei prodotti realizzati le regole
La
della sostenibilità, vengono premiate da
dell’azienda e alcuni gestori sono in-
chi acquista e generano consapevolezza.
tervenuti concretamente a favore della
Alla 14001:2004 va inoltre affiancata la
sostenibilità adottando misure tese a
certificazione ISO 9001:2008, che oltre a
Che sia per interesse reale o per una le-
ridurre il loro impatto sull’ambiente, ad
regolare i processi in senso qualitativo,
gittima strategia di conservazione e di
esempio installando pannelli fotovoltaici
testimonia l’impegno a ottimizzare e ren-
sviluppo del proprio business, le aziende
sui propri capannoni o riducendo gli inter-
dere efficienti i processi di produzione,
di ogni settore si trovano ad affrontare
venti potenziando l’assistenza telefonica
organizzazione ed erogazione del servizio
oggi questo tema e il vending non fa ec-
o ancora acquistando furgoni a metano in
offerto.
cezione.
sostituzione di quelli a gasolio, una scelta importante se si considera che l’attivi-
Sostenibilità significa anche trattamen-
Anche all’interno della filiera della di-
tà di assistenza al cliente è l’essenza del
to equo del dipendente, al quale vanno
stribuzione automatica infatti si mol-
servizio della gestione e che ogni giorni
garantite condizioni di lavoro favorevoli e
tiplicano le iniziative a favore della so-
gli addetti ai rifornimenti percorrono mi-
una giusta retribuzione, la cui sicurezza
stenibilità. Esempi concreti, che mirano
gliaia di chilometri sulle strade, con le
viene assicurata attraverso dispositivi di
al risparmio energetico piuttosto che
conseguenze che questo comporta.
sicurezza individuali, la valutazione del
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D.A.ITALIA > NUMERO SPECIALE
rischio e più in generale attraverso l’ap-
cietà di gestione fino ad arrivare ai grandi
Un occhio di riguardo va infine dato alla
plicazione delle procedure previste dalla
nomi della filiera.
comunicazione interna ed esterna all’azienda, perché parte essenziale del
normativa, riassunta nel Testo Unico sulla Sicurezza (D. Lgs 81/2008). La diffusio-
A livello più strettamente commerciale, il
percorso di sensibilizzazione e di diffusio-
ne di strumenti e apparecchiature per la
concetto di sostenibilità viene diffuso an-
ne del buon esempio.
tutela del lavoratore, una valida comuni-
che grazie alla distribuzione e alla vendi-
cazione interna e una struttura aziendale
ta di prodotti biologici e del commer-
In questo senso sono state molte le pub-
produttiva sono alla base di ogni proces-
cio equo-solidale.
blicazioni di rapporti ambientali da parte
so aziendale efficiente e del benessere del dipendente.
delle società di gestione, di prodotti e di L’impegno da parte dei gestori e delle
fabbricanti di macchine automatiche così
rivendite nel rendere sempre disponibili
come l’aumento di sistemi d’informazio-
Il capitale umano è uno dei punti di forza
questi articoli spesso si scontra con l’an-
ne interna, realizzata anche attraverso
del settore della distribuzione automati-
cora diffusa diffidenza verso questa tipo-
house organ, newsletter periodiche e un
ca, una risorsa importante, che viene va-
logia di prodotto, ancora poco richiesto
maggiore coinvolgimento dei dipendenti
lorizzata all’interno delle più piccole so-
dai clienti finali del servizio.
nei progetti aziendali.
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D.A.ITALIA > NUMERO SPECIALE
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D.A.ITALIA > NUMERO SPECIALE
L'ultima sfida del Vending: migliorare la percezione qualitativa del consumatore
Lucio Pinetti> Presidente Confida
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D.A.ITALIA > NUMERO SPECIALE
Intervista a Lucio Pinetti
Distribuzione Automatica con l’intento di gettare le basi per la costituzione di una nuova Associa-
Ci può parlare di Confida, un'associazione atipica che vede tra i suoi associati aziende che appartengono a tutta la filiera? CONFIDA nasce nel solco della idealità imprenditoriale dell’ANIDA, l’Associazione Nazionale fondata nel
zione. Da allora CONFIDA è l’associazione degli imprenditori dell’intera filiera della Distribuzione Automatica, nella quale le iniziative vengono approfondite, condivise e promosse grazie al coinvolgimento diretto degli associati.
1968 con l’intento di aggregare le aziende di ge-
Rappresenta l’intera “filiera” di Settore e ne pos-
stione dei distributori automatici. E' stata fondata
sono fare parte tutte le imprese di fabbricazione di
il 28 maggio 1979 da una trentina di operatori della
distributori automatici e di sistemi di pagamento;
le imprese di fabbricazione di prodotti utilizzati
Quali sono i vostri scopi sociali? Sono molti gli
nella D. A.; le imprese di gestione di distributori
scopi che un'associazione come Confida persegue
automatici e le imprese di servizi e commercializ-
costantemente: valorizzare la funzione economica
zazione.
delle imprese associate promuovendo con le Istituzioni una collaborazione finalizzata allo sviluppo
_26_
Quanti associati aderiscono a Confida?
del Settore; promuovere azioni a sostegno dello
Confida rapprenta più di 500 imprese associate
sviluppo delle attività delle imprese associate; tu-
con circa 35.000 addetti. L'associazione aderisce
telare le attività delle imprese associate nel con-
a Confcommercio in qualità di Socio Effettivo e
testo normativo nazionale ed europeo, promuovere
nell'ambito UE, é partner dell'EVA (European Ven-
il costante aggiornamento tecnico e professionale
ding Association).
degli operatori del Settore; organizzare convegni e
D.A.ITALIA > NUMERO SPECIALE
seminari di studio sulle problematiche di Settore e
tecnologica.
promuovere e organizzare la fiera internazionale di
Dal 1998 ha promosso e organizza la principale
Settore, VENDITALIA.
manifestazione fieristica di settore del mondo, che dal 2006 si svolge presso il quartiere fieristico di
Quali sono e principali attività della vo-
Milano.
stra associazione? Confida assiste e fornisce consulenza alle proprie Associate, per quanto di
Lei è stato eletto da un anno alla Presiden-
pertinenza del Settore della D. A. nei seguenti am-
za. Quali sono le principali delibere del
biti: legale, fiscale, lavoro e previdenza, igiene e
suo mandato? Le ultime delibere del Consiglio
sicurezza nei luoghi di lavoro, igiene e sicurezza
Direttivo dell'Associazione riguardano alcune te-
alimentare, qualità e certificazione, innovazione
matiche realmente critiche, come ad esempio la
realizzazione di un capitolato d'appalto standard
vidua gli standard più elevati di prodotti e servizi
per i servizi di ristoro a mezzo di distributori au-
resi al consumatore, che vanno a da iniziative di
tomatici nelle Pubbliche Amministrazioni che mira
customer care all'affidabilità e tempestività dei
a premiare la qualità dell'offerta e a valorizzare le
servizi, analisi batteriologiche e altro ancora.
imprese virtuose rispetto al mero criterio del prez-
È stata infine deliberata una campagna di comuni-
zo più basso.
cazione al consumatore che sarà realizzata in au-
(A titolo informativo pubblichiamo a pag. 23 l'alle-
tunno e ci permetterà di dialogare con chi fruisce
gato "offerta economica - prezzi dei prodotti del 1°
del nostro servizio affinché possa coglierne appie-
semestre 2011" n.d.r.)
no la qualità e dargli il giusto peso.
Abbiamo inoltre individuato un sistema di certificazione (TQS) realizzato da un ente terzo che indi-
Anche l'attività convegnistica è stata molto
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D.A.ITALIA > NUMERO SPECIALE
Oggi il vero
"vivace" nel suo mandato? Assolutamente sì.
Recentemente la stampa nazionale (quoti-
Abbiamo da poco concluso un importante conve-
diani e TG) hanno dato ampio spazio alle sue
gno dal titolo: "Vending Responsabile per un'Ali-
posizioni sull'aumento dei prezzi nel vending.
mentazione Consapevole", organizzato assieme
L'aumento delle materie prime incide così
all'associazione Giuseppe Dossetti e che si è te-
tanto sul settore? Il caffè al distributore co-
nuto per due intere giornate all'interno della Ca-
sterà di più? Stiamo affrontando una situazione
mera dei Deputati (Palazzo Marini).
davvero difficile, forse mai affrontata prima dalle
L'occasione è stata propizia per definire i distribu-
nostre imprese, che inciderà pesantemente sul set-
tori automatici come strumento di comunicazione
tore anche nei prossimi mesi. Il rincaro delle princi-
per diffondere la cultura di una sana alimentazio-
pali materie prime, che non accenna ad arrestarsi,
ne e per fare il punto della situazione, in presenza
sta infatti portando a una situazione ormai insoste-
di eminenti personalità istituzionali ed esperti in
nibile per le aziende del settore. Oltre ai costi delle
ambito alimentare e nutrizionale.
materie prime bisogna poi considerare l’aumento
L’obiettivo dell’incontro è stato anche quello di far
del prezzo del carburante, che incide in maniera si-
comprendere, attraverso gli interventi di numerosi
gnificativa dal momento che il nostro settore svolge
specialisti, che attraverso il cibo e l'alimentazione
la propria attività direttamente presso i clienti, che
passano cultura e storia di un popolo e per tale ra-
devono essere raggiunti con i mezzi aziendali.
gione è necessario analizzare il cambiamento nel-
Lo ripeto anche in questa sede, il marchio Confida
la struttura stessa del pasto, coinvolgendo anche
(TQS) garantirà la qualità del prodotto, ma il costo
il settore del Vending. Le eventuali patologie lega-
dell'espresso non potrà più essere di soli 50 cen-
te alla scorretta alimentazione, non derivano, né
tesimi.
si risolvono solo intervenendo sulla distribuzione
problema per il vending è costituito da una percezione qualitativa del consumatore lontana dalla realtà. _28_
dei prodotti alimentari, ma con un piano organico
Il caffè è sempre il prodotto più importante
di educazione ad un corretto stile di vita.
della vostra offerta al consumatore? Il caffè è stato a lungo il protagonista assoluto di questo
Il vending è "vicino" al consumatore finale?
settore fin dalla sua nascita in Italia. Ma da una
Con oltre 2 milioni di macchine installate in Italia,
percentuale di oltre il 90% di qualche decennio fa,
una ogni 29 abitanti, e circa 6 miliardi di consuma-
è progressivamente sceso al 50% delle vendite
zioni, è chiaro che il vending rappresenta per una
complessive dei nostri giorni.
fascia crescente di consumatori finali una risposta
Questo non certo perché è diminuito il consumo di
pronta, pratica, personalizzata e a costi contenuti
caffè nelle macchine del vending, ma perché gli si
alle esigenze di consumo di cibi e bevande fuori
sono affiancati altri prodotti food e beverage.
casa. Ma il caffè è simile a quello dei bar? Tutti i diI consumatori percepiscono la qualità della
stributori che erogano caffè espresso in grani, lo
vostra offerta? Oggi il vero problema per il ven-
fanno attraverso una lavorazione del tutto iden-
ding è costituito da una percezione qualitativa
tica a quella del bar, dalla macinatura (che varia
del consumatore lontana dalla realtà. Il settore
a seconda dell'umidità), alla pressatura, all'ero-
sta facendo grandi sforzi per migliorare il livello
gazione nei giusti tempi e alla corretta tempera-
di qualità complessivo, ma è anche importante
tura. Oggi, grazie all'evoluzione tecnologica del
che fruisce del nostro servizio se ne renda conto.
monoporzionato, si possono sostituire i chicchi
Purtroppo spesso il prodotto delle macchinette è
di grano con cialde autoprotette che
considerato di "serie B": un retaggio ormai lontano
erogano un prodotto
o limitato ai pochissimi operatori che ancora non
assolutamente costante
sembrano mirare alla qualità della loro offerta.
e di alta qualità
Come è possibile cambiare questa perce-
Qual è stata l'evoluzione dei distributori ne-
zione? In molti modi. Stiamo ad esempio proget-
gli anni? I distributori automatici si sono evoluti
tando di realizzare dei test pubblici con uno dei
moltissimo, soprattutto in funzione di una maggio-
prodotti più apprezzati della nostra offerta: il caf-
re qualità del prodotto erogato. Nei primi anni di
fè espresso. Solo così potremo sottolinearne l'ef-
sviluppo il vending svolgeva soprattutto un ruolo
fettiva bontà e sganciare il vending da un prezzo
sociale, di aggregazione nella pausa caffè e non
molto, troppo basso, che non dà spazio a prodotti
c'era una grande attenzione alla qualità del prodot-
di eccellenza.
to. L'innovazione tecnologica, con nuovi materiali,
D.A.ITALIA > NUMERO SPECIALE
l'introduzione dell'informatica e l'ingresso delle
Disciplinare di Gara – Concessione per l’affidamento del Servizio di Ristoro a mezzo Distributori Automatici – Rev 01/2011
grandi industrie di marca hanno decisamente rivoluzionato il settore. Con orgoglio possiamo dire
“OFFERTA ECONOMICA – PREZZI DEI PRODOTTI” – 1° semestre 2011
di essere uno dei settori più innovativi del mondo
PRODOTTI E PREZZI DI RIFERIMENTO
della ristorazione.
PRODOTTO
Oggi i distributori automatici come si presentano? Gli ultimi modelli di distributori sono prima di tutto belli da vedere, molto luminosi e caratterizzati da un design ricercato e piacevole, con ampi schermi touch screen che permettono di selezionare con grande facilità il prodotto desiderato. La macchina inoltre effettua continui controlli sulla sua funzionalità e, in caso di guasto, è in grado di comunicare (SMS o web) in tempo reale il problema all'azienda che gestisce il distributore. Le scarse aspettative del consumatore sono in parte determinate dalla mancata professionalità di chi si occupa della fornitura? I tempi sono decisamente cambiati ed è ormai sparito dall'immaginario del cliente vending la figura dell' "omino con la salopette" che riempie il distributore e fa capo ad una piccola organizzazione. Oggi le principali aziende di gestione (coprono circa il 50% del mercato) hanno migliaia di dipendenti, laboratori interni, fanno ricerca costante sui
CAFFÈ Caffè espresso (Lungo – Corto) BEVANDE CALDE Cappuccino/ Cioccolata/ The Limone/Orzo ACQUA Acqua nat./gas bottiglie Pet 50 cc BEVANDE GASSATE E TE’ Bottiglie Pet 50 cc Bibite in lattina 33 cc SNACK Crackers, Taralli/Schiacciatine Patate ed estrusi Croissant/Brioches/Pastafrolla Tortine/wafer Barrette cioccolata FRESCHI/SUCCHI Tramezzini 140g. Panini 120g. Yogurt 200g. Succhi di frutta (min 50% frutta) 200ml
A Listino proposto da Ente
gestionali e di servizio di eccellenza. Quindi chi si occupa della fornitura in molti casi è perfino l'anello forte della catena, non certo quello debole.
C Prezzi offerti chiave
D E Ponderazione Sconto medio % ponderato
0,50
22%
0,50
15%
0,50
20%
1,50 1,00
8% 8%
0,50
3%
0,70 0,60 0,80 1,00
3% 3% 3% 3%
2,00 1,50 1,20
3% 3% 3%
0,70
3%
prodotti e tutti i loro operatori sono formati. Anche moltissime piccole e medie realtà hanno parametri
B Prezzi offerti moneta
Sconto medio ponderato totale Formula per calcolo dello sconto medio ponderato per singolo prodotto: E=[A-(B+C)/2]*D Formula per calcolo dello sconto medio ponderato totale: sommatoria colonna E
Data, ……………………..
Timbro e firma legale rappresentante
_29_
D.A.ITALIA > NUMERO SPECIALE
CERTIFICAZIONI
_30_
D.A.ITALIA > NUMERO SPECIALE
TQS / La certificazione di servizio per la distribuzione automatica TQS è l'acronimo di Top Quality Standard, una certificazione di servizio delle imprese di gestione del vending, che l'Associazione Nazionale Confida ha recentemente presentato ad un importante convegno sul settore tenutosi a Roma presso la Camera dei Deputati. Il Disciplinare TQS Vending vuole rappresentare una forma di tutela e di rispetto dei clienti e dei consumatori. In essa vengono descritti i principi fondamentali del servizio e le garanzie offerte a chi ne fruisce. Il modello scelto è quello della certificazione di gruppo. Confida ha elaborato il Disciplinare che è stato validato da CSQA, Ente di Certificazione leader, specializzato neL settorE Agroalimentare.
D.A.ITALIA > NUMERO SPECIALE
INTRODUZIONE
energy saving; cicli di auto-pulizia.
Il “progenitore” della Distribuzione Automati-
liana Distribuzione Italiana, che nel 2004, alla
ca. Il primo esempio di erogazione mediante
sua quarta edizione, viene riconosciuta “Fiera
“distributore automatico” appartiene ad un
Internazionale”.
antico personaggio di Alessandria d’Egitto,
2010 Arrivano i distributori di ultima genera-
Hero Tzebus, il quale nel 219 a. C. mise a pun-
zione: facilità di interazione con il distributore,
to una macchina distributrice di acqua per
continuità di servizio, sistemi di pagamento
1998 Nasce VENDITALIA – Esposizione Ita-
cerimonie propiziatrici nei templi, azionata per mezzo di monete che, cadendo su una leva, aprivano una valvola, erogando una determinata quantità d’acqua. La Distribuzione Automatica è oggi una moderna modalità di servizio al cliente per l’erogazione di diversi prodotti, principalmente alimenti e bevande, caratterizzata da: innovazione e qualità dei prodotti, efficienza ed affidabilità delle macchine erogatrici, estrema facilità e rapidità di utilizzo. Questo settore è uno più dinamici che si qualifica ed è apprezzato per spirito d’innovazione, strumenti organizzativi e sistemi operativi, competenze logistiche, professionalità del personale tecnico, igiene e sicurezza, soddisfazione del cliente.
> Nascita e sviluppo
del Vending in Italia 1953 Dagli Stati Uniti arrivano a Milano i primi 10 distributori per l’erogazione di bottiglie di Coca Cola. 1961 Viene prodotto il primo distributore oleodinamico completamente italiano. 1962 La Fiera Campionaria di Milano ospita una nuova categoria di prodotti: i distributori automatici. 1964 Viene prodotto il primo distributore automatico di “caffè espresso”: una svolta tecnologica e di qualità. 1968 Nasce la macchina per i liofilizzati e viene realizzato il primo prototipo di distributori per snack. Anni 70 I nuovi apparecchi “pluriselezione” consentono un’offerta ampia e diversificata di prodotti: non solo caffè ma anche cappuccino, cioccolata e altre bevande calde. 1979 Si inaugura il MIDA: la Mostra Italiana della Distribuzione Automatica. Anni 80/90 Nei distributori automatici si sviluppano nuove applicazioni elettroniche che consentono maggiore attenzione alla qualità delle bevande; varietà delle bevande;
_32_
sempre più sofisticati, telemetria, prodotti igienicamente sicuri, prodotti diversificati e qualitativamente validi. 2011 Viene presentato il TQS.
D.A.ITALIA > NUMERO SPECIALE
> Gli attori del Vending
> Gli stili di vita
PREMESSA
Il settore si compone (filiera o catena) dei
La distribuzione automatica (vending) si è
I distributori automatici fanno ormai parte del
seguenti comparti produttivi e di servizio:
sviluppata come risposta al consolidarsi di
costume sociale del nostro paese sia per la
stili e abitudini quotidiane allo “stare fuori
capillarità della loro diffusione, sia per la mol-
casa” un sempre maggiore numero di ore.
teplicità delle situazioni d’uso.
·
le industrie di fabbricazione di distributori
L’elaborazione di un Disciplinare per il ven-
automatici e di sistemi di pagamento, leader sul mercato interno e sui mercati internazio-
Il vending rappresenta per un numero cre-
nali
scente di utenti una risposta pronta, pratica,
·
di qualità, personalizzata, a costi contenuti le industrie fabbricanti dei prodotti ali-
mentari specifici per la D. A.
· le imprese di gestione del servizio: una
per la consumazione di una variegata gamma di prodotti alimentari e bevande durante il “fuori casa”.
presenza capillare sull’intero territorio na-
Il “fuori casa”: il vending è in grado di as-
zionale per assicurare un servizio rivolto a
sicurare, presso fabbriche, cantieri e uffici,
una fascia di utenza sempre più numerosa
ospedali e scuole, palestre, stazioni ferrovia-
·
rie e metropolitane, ecc., una vasta offerta le Imprese di commercializzazione e ser-
di prodotti: piatti pronti, panini e tramezzini,
vizi: un modello organizzativo e logistico ri-
snack, bibite calde e fredde, ecc., il tutto
volto agli operatori di minori dimensioni
erogato mediante distributori automatici in
·
funzione 24 ore su 24, ogni giorno e notte i negozi automatici
dell’anno.
ding di qualità e affidabilità è solo una fase di un percorso di promozione che vede protagonista confida da parecchi anni. La stesura del presente Disciplinare per il settore della Distribuzione Automatica vuole essere uno strumento che permetta di valutare consapevolmente la qualità del servizio. La qualità non è un obbligo legale, bensì un valore aggiunto per rendere il prodotto ed il servizio migliori e sempre più in linea con le aspettative dei clienti. La qualità permette di fare una distinzione tra le aziende, migliora l’immagine di tutto il settore, permette una competitività tra le imprese basata su valori oggettivi. Il settore del vending ha un impatto rilevante nella vita di tutti i giorni, sia per il numero e la capillarità dei distributori installati, sia per la molteplicità delle situazioni d’uso.
_33_
DISCIPLINARE TQS VENDING Art. 1> Denominazione Il TQS vending è riservato alle aziende che adottano e rispettano i requisiti indicati nel presente disciplinare e superano l’iter certificativo ed i controlli relativi. Proprietario esclusivo del Marchio “TQS VENDING” è Venditalia Servizi. Art. 2> Prerequisiti normativi
·
MAIA / Viene certificata l’applicazione
dell’autocontrollo dell’igiene aziendale, predisponendo adeguati piani di controllo, secondo quanto prescritto nel proprio manuale aziendale (MAIA).
·
Controlli Haccp / L’impresa garantisce il
rispetto delle norme di corretta prassi igie-
Valutazione dei Rischi.
·
dei clienti e impegno costante al migliora-
Autorizzazioni Sanitarie / L’azienda dichia-
ra di possedere le autorizzazioni sanitarie
·
Obbligo di rilevazione della customer sati-
previste dalla normativa:
sfaction.
• Certificato prevenzione incendi / L’azienda
2 Professionalità e correttezza del personale
dichiara di avere Certificati di prevenzione in-
e del servizio clienti
cendi quando necessari. • Etichettatura / L’impresa certifica che i prodotti somministrati rispondono ai requisiti di etichettatura di cui al D. Lgs 109/92. La certificazione riguarda il corretto impiego della denominazione di vendita dei prodotti; la specificazione dell’elenco degli ingredienti e l’apposizione di adeguata etichetta su ogni distributore automatico sulla quale sia riportata la ragione sociale e la sede dell’impresa di gestione.
· I dipendenti sono tenuti ad avere una divisa o un abbigliamento identificativo.
· I dipendenti sono tenuti ad utilizzare i necessari DPI.
· I furgoni devono essere dedicati. · Obbligo formazione continua (corsi obbligatori HACCP e aggiornamento con frequenza almeno biennale). 3 Affidabilità e regolarità del servizio
· L’attività degli operatori deve essere soggetta a programmazione.
nica in ottemperanza al Regolamento CE n.
• Schede tecniche prodotto / I prodotti
852/2004 sull’igiene dei prodotti alimentari.
acquistati sono accompagnati da adeguate
·
mento.
· La manutenzione preventiva deve essere programmata e coerentemente attuata.
DVR / L’azienda garantisce il rispetto dei
schede tecniche e secondo precisi capitola-
requisiti di sicurezza secondo quanto stabilito
ti di fornitura e dal certificato di applicazione
dal D.Lgs. 81/2008; certifica di aver provve-
HACCP da parte dei fornitori dei prodotti ali-
duto alla valutazione dei rischi per la salute
mentari.
fermo macchina.
in relazione alle conoscenze acquisite e di
Art. 3 > Standard di Servizio
· Devono essere detenute in azienda tutte
avere correttamente redatto il Documento di
1 Attenzione alle esigenze ed aspettative
le schede tecniche dei prodotti detergenti per
e la sicurezza ed alla eliminazione dei rischi
_34_
4 Assistenza tecnica tempestiva
· Intervento garantito entro le 8 ore lavorative dalla segnalazione nel 95% dei casi di 5 Garanzia di pulizia e igiene dei D.A.
Certificazioni > T Q S _
T o p
Q u a l i t y
S t a n d a r d
Pulizia e Igiene dei D.A. Affidabilità Facilità di Utilizzo Assistenza Tecnica Tempestiva garantire sempre il corretto utilizzo
· Deve essere prevista e correttamente ap-
zarlo sulla propria carta intestata o su altre
TQS VENDING Top Quality Standard:
dotazioni aziendali (es: furgoni, insegne,ecc).
plicata la procedura di pulizia e sanificazione
·
Sul sito www.TQS-Vending.info è presente
dell’azienda che intende conseguire la certi-
dei distributori
l’elenco aggiornato delle aziende con Certifi-
ficazione
· Deve essere effettuata annualmente la
cazione TQS Vending.
verifica sulla conformità in termini di pulizia su un minimo del 5% dei D.A. tradizionali installati
· Devono essere eseguiti controlli microbiologici (CBT, coliformi, stafilococchi, muffe) su almeno 2 forniture/anno di prodotto fresco
· I distributori del prodotto fresco devono essere omologati per la vendita di questo tipo di prodotto 6 Facilità di utilizzo dei Distributori Automatici tradizionali
· Presenza di istruzioni d’uso sui D.A. che
·
Compilazione della domanda da parte
Verifiche da parte di ispettori della Socie-
tà titolare del Contratto di Servizio rilasciato Art. 5 > Norme di ammissione
da Venditalia Servizi per la gestione operativa
Le aziende che intendono conseguire la Certi-
del progetto secondo quanto previsto dal Re-
ficazione TQS Vending devono redigere appo-
golamento
sita domanda indirizzata alla società titolare
·
del Contratto di Servizio, rilasciato da Ven-
della Commissione Tecnica e rilascio del Cer-
ditalia Servizi, per la gestione operativa del
tificato
Analisi della relazione di verifica da parte
progetto ed accettare i controlli previsti dal
·
Regolamento.
te dell’Ente deputato alla Certificazione di
Eventuale verifica di controllo da par-
Gruppo. Art. 6 > Attività di Distribuzione Art. 8 > Cancellazione del
7 Efficienza dei sistemi di pagamento
Potranno partecipare al progetto tutte le
aziende che svolgono l’attività di Distribuzio-
Qualora si riscontri la non conformità dell’uti-
ne Automatica di bevande ed alimenti.
lizzazione del marchio secondo quanto previ-
· I distributori installati nei posti aperti al pubblico devono essere muniti di rendiresto.
Automatica
ne facilitino il corretto utilizzo
riconoscimento
sto nel Regolamento per l’utilizzo del Marchio, Art. 4 > Il Marchio
Art. 7 > Iter procedurale
la Commissione Tecnica per la Certificazione
Le aziende che hanno ottenuto la Certificazio-
Al fine di poter riassumere e di chiarire meglio
TQS VENDING diffida l’impresa dall’utilizzo
ne TQS Vending possono apporre il Marchio
quanto sopra espresso, elenchiamo sintetica-
improprio del marchio stesso, invitandola ad
identificativo sui distributori installati e utiliz-
mente le fasi che portano alla Certificazione
adeguarsi a quanto previsto dal Regolamento.
Certificazioni > T Q S _
T o p
Q u a l i t y
S t a n d a r d
_35_
D.A.ITALIA > NUMERO SPECIALE
_36_
D.A.ITALIA > NUMERO SPECIALE
Venditalia, La fiera internazionale della Distribuzione Automatica Uno dei fiori all'occhiello del vending italiano, un settore in cui il nostro Paese ha molti case history di assoluta eccellenza, è senza dubbio Venditalia, la principale fiera della distribuzione automatica a livello mondiale che da tre edizioni si svolge a Milano nel quartiere fieristico di Fieramilanocity. Venditalia è una fiera biennale (anni pari), giunta ormai alla settima edizione. L'ultima kermesse si è conclusa nel maggio del 2010 con numeri estremamente confortanti: 271 espositori provenienti da 14 paesi nel mondo, 20.000 metri quadrati di superficie espositiva, circa 20.000 presenze, con una crescita dell’8% rispetto all’edizione precedente, nonostante la congiuntura economica negativa del periodo e un centinaio di giornalisti accreditati, di cui 20 stranieri. L'intera filiera del vending incomincia già a prepararsi per l'edizione del 2012, anche se, a partire da quest'anno, Venditalia ha inserito in calendario negli anni dispari il primo "esperimento" di Fiera itinerante: Vending Cruise, un prestigioso evento a bordo di una delle più prestigiose navi da crociera, da vivere come un momento di studio e approfondimento, di condivisione politica e di forte comunicazione.
_37_
D.A.ITALIA > NUMERO SPECIALE
La storia di Venditalia
Il passaggio da MIDA a Venditalia
La prima edizione di Venditalia si è svolta a Ge-
Venditalia è nata a tutti gli effetti come conse-
nova dal 7 al 10 maggio del 1998, ma analizzando
guenza di una riunione della Giunta Esecutiva di
nel dettaglio la storia di questo evento, si scopre
Confida (Associazione Nazionale Distribuzione
che non sono solo tredici anni che questa fiera im-
Automatica) tenuta il 26 febbraio 1997 a Milano.
prime il suo indelebile marchio su questo settore,
La Fiera di settore della distribuzione automatica,
ma molti di più se si pensa che la prima fiera della
MIDA (Mostra Italiana Distribuzione Automatica)
distribuzione automatica, MIDA, si è tenuta a Ge-
era inserita all’interno di un evento più ampio,
nova nell'aprile del 1979.
Expo-Tour.
www.valentinidesign.it
Y 1 99
19 98
10
7-
FIERA DI GENOVA
Fiera di Genova
EN
Associazione Italiana Distribuzione Automatica
FIERA INTERNAZIONALE INTERNATIONAL FAIR
Associazione Italiana Distribuzione Automatica
edizione e Confida stava valutando la possibilità di
decisero di reinvestire in spazi espositivi e allestimen-
dare la maggior visibilità possibile alla manifestazio-
ti di pregio, dando così lustro alla manifestazione che
ne. Quasi tutti gli espositori erano anche associati e
si impose subito come un punto di riferimento nel pa-
quindi l’opportunità di organizzare la fiera in proprio
norama internazionale.
era un’ipotesi da prendere seriamente in considerazione. La scelta cadde su Genova perché l’Ente fieristico ligure riuscì a garantire tutta una serie di plus che si
_38_
Fiera di Genova
FIERA DI
IR FA
A O
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R FAI OA N E -G
004 IL 2 APR 4 2 21-
GEN OV A2 1-2 4A PR I
04 20 LE
MA
MA GG IO
7-1 0 FIERA DI G EN OV A ASSOCIAZIONE ITALIANA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA
FIERA DI GENOVA 9 - 12 MAGGIO 2002 GENOA FAIR 9 - 12 MAY 2002
8
Progetto grafico: Roberto Valentini (RV Design)
Nel novembre del 1997 si sarebbe tenuta la consueta
Venditalia 1998
sono poi rivelati molto importanti per la buona riuscita
La prima storica edizione della fiera di Genova ha
della manifestazione. La scelta del capoluogo ligure si
ospitato 175 aziende internazionali in uno spazio
rivelò molto felice, anche perché consentì un notevole
espositivo complessivo di circa 22.000 mq. L’orga-
risparmio alle aziende che con grande lungimiranza
nizzazione ha stimato in circa 10.000 i visitatori
D.A.ITALIA > NUMERO SPECIALE
che hanno frequentato il padiglione fieristico C
tenne anche un convegno intitolato: Il vending
gorie merceologiche: macchine e prodotti. Questa
della fiera di Genova dal 7 al 9 maggio ’98. Di
pubblico, con interventi e testimonianze di esper-
scelta si rese necessaria a fronte delle numerose
grande impatto visivo l’organizzazione della mo-
ti internazionali.
richieste di spazi espositivi che costrinse l’orga-
stra storica della Distribuzione Automatica, una rassegna di immagini e attrezzature provenienti dalle collezioni private delle aziende di settore. La fiera di Genova fu anche l’occasione per pre-
nizzazione a occupare un secondo padiglione fieVenditalia 2000 Dopo il grande successo della prima edizione della
ristico (pad. B). Venditalia 2000 vide la presenza di 206 espositori di cui 162 diretti e 44 rappresentati. L’area espositiva fu di circa 30.000 mq complessi-
sentare in due workshop, il manuale HACCP di
fiera Confida, Venditalia Servizi Srl e l’Ente Fiera
Confida e un importante studio di settore realiz-
Internazionale di Genova organizzano, dal 4 al 7
Molto ben organizzate furono le due mostre colle-
zato dall’Associazione Nazionale con dati aggior-
maggio, Venditalia 2000. Grande novità di questa
gate alla fiera, una sulla distribuzione automatica
nati al 1997. Durante l’ultima giornata di fiera si
edizione la separazione delle due maggiori cate-
nel cinema e una sui sistemi di pagamento. Gli
espositori e i visitatori poterono partecipare anche
ha visto un'ulteriore suddivisione delle categorie
a due convegni: Conoscere il caffè e Protocolli di co-
merceologiche. L’atrio d’onore fu riservato alle
municazione: una via per il futuro e ad un workshop:
presenze istituzionali e alla mostra, il padiglione C
Qualità nel vending: il panorama internazionale. Venditalia 2002 L’arrivo dell’Euro non ha spaventato il vending ita-
ai fabbricanti, il B2 ai prodotti e il B1 ai sistemi di pagamento. Gli espositori ancora una volta in aumentarono: 242 di cui 201 diretti e 41 rappresentati, lo spazio espositivo occupato passò a 35.000 mq.
vi, un terzo in più dell’edizione precedente.
Eremitani e il Museo Bottacin. Venditalia 2004 Nel 2004 la fiera del vending italiano è stata organizzata per la quarta ed ultima volta a Genova. La crescita della manifestazione è stata simbolica-
Per questa edizione fu organizzata una mostra di
mente sancita dalla qualificazione ufficiale a fiera
liano e la terza edizione di Venditalia è stata orga-
grande rilievo intitolata Alle radici dell’euro, con
internazionale. Moltissimi gli espositori presenti
nizzata ancora presso il quartiere fieristico di Ge-
la preziosa collaborazione dell’Assessorato alla
anche a questa edizione: 255 aziende, di cui 204
nova dal 9 al 12 maggio del 2002. L'edizione 2002
Cultura del Comune di Padova, i Musei civici agli
italiane e 51 estere, su una superficie complessi-
_39_
D.A.ITALIA > NUMERO SPECIALE
va di 40.000 metri quadri, hanno occupato per la
più importante nel mondo della distribuzione au-
prima volta ben tre padiglioni del polo fieristico. I
tomatica, si è tracciato un quadro del vending tra
visitatori sono stati come di consueto molto nume-
passato e futuro.
rosi e in crescita rispetto al 2002. Una delle più si-
Tra le tante novità esposte in fiera non sono man-
gnificative novità di questa manifestazione è stata
cati i distributori automatici di pizze, spremute fre-
il battesimo di una nuova rivista italiana del mondo
sche, snack di ogni genere, compresi quelli biolo-
del vending: D.A. Italia.
gici e salutari, caffè al ginseng e bevande calde ai gusti più vari e ricercati. Interessanti i distributori
Venditalia 2006
eco-compatibili che riducono il volume di lattine e
Venditalia, la più grande manifestazione interna-
bottiglie, incentivando la raccolta differenziata, gli
zionale dedicata al mondo della Distribuzione Au-
innovativi sistemi cashless o i più moderni sistemi
tomatica, rinnova il suo appuntamento e si sposta
di pagamento in modalità mobile, i distributori che
a Milano dal 29 Marzo al 1 Aprile 2006 per offrire
tramite uno schermo trasmettono ogni genere di
un’ampia panoramica su uno dei settori più svilup-
informazione (meteo, tg, pubblicità e video di ogni
pati del mercato italiano. Oltre 200 espositori e
genere) e che si interfacciano al consumatore in
20.000 metri quadrati di superficie espositiva per
modalità touch screen. Evocativa l’esposizione di
far conoscere l’evoluzione del mercato, confrontar-
macchine che hanno segnato la storia del settore.
si con operatori di altri paesi, attivare importanti
Diverse le aziende che hanno portato in fiera distri-
contatti business. L’edizione 2006 ha occupato i
butori automatici originali del passato, tutti molto
padiglioni 16 I e 16 II di Fieramilanocity. Preaccre-
noti, alcuni addirittura indimenticabili. L’innova-
dito on line per i visitatori, hospitality, web point,
zione è stata il filo conduttore di questo appunta-
info point, iscrizione sul portale di expopage, in-
mento, che ha effettivamente dimostrato come le
terpretariato, allestimenti personalizzati: questi e
aziende stanno rispondendo alla crisi con nuove
tanti altri i servizi offerti in vista della manifesta-
proposte di qualità sia sul fronte macchine, sia su
zione.
quello dei prodotti da distribuire automaticamente. La qualità delle proposte ha stupito anche gli
Venditalia 2008
operatori del settore per intensità e anche per la
La seconda edizione milanese della Fiera inter-
bellezza e cura degli stand. Se Venditalia è una fi-
nazionale del vending presenta numeri ancora in
nestra sul futuro del settore, allora non si può che
crescita. 270 espositori provenienti da 14 paesi
essere ottimisti. La manifestazione ha valorizzato
nel mondo, 20.000 metri quadrati di esposizione,
al massimo le capacità imprenditoriali e d’inno-
14.000 visitatori, una crescita del 25,3% rispetto
vazione. Nonostante la congiuntura economica
all’edizione precedente, circa 60 testate giornali-
negativa, moltissimi espositori hanno sottolineato
stiche accreditate, di cui 10 straniere. Piatti pronti,
la loro massima soddisfazione in termini di con-
primi a base di pasta, anche fresca, snack di ogni
tatti business, confermando Venditalia come uno
genere, compresi quelli solidali e salutistici, caffè
straordinario palcoscenico di promozione commer-
e bevande calde sempre più varie e dagli aromi
ciale, di contatto con il mercato, un vero e proprio
sempre più sofisticati e alimenti e bevande a base
punto d'incontro tra domanda e offerta mondiale.
di frutta e verdura. Queste le nuove frontiere dal
“Il Vending Italiano è detentore dei più alti standard tecnologici e delle più rilevanti innovazioni. _40_
punto di vista alimentare. Interessanti e curiosi i
2011 Vending Cruise manifesto
distributori di prodotti tecnologici, di giornali, di
del Vending italiano
medicinali e i nuovi innovativi sistemi di pagamen-
Venditalia Servizi e CONFIDA hanno organizza-
to, persino tramite cellulare e in modalità mobile.
to un evento unico nel suo genere nel quale far
L’innovazione è stata declinata anche in termini di
emergere la forza dirompente del Sistema Vending
design ed ergonomia dei distributori automatici.
italiano: Vending Cruise. Fabbricanti, produttori e
Molto apprezzata anche la mostra delle macchine
gestori parteciperanno alla crociera acquistando
del caffè del futuro realizzata, dai giovani creativi
cabine per invitare clienti e fornitori e presenta-
dell’Istituto Europeo di Design, appositamente per
re le ultime novità commerciali. Durante i giorni
la fiera.
di navigazione Venditalia Servizi e CONFIDA organizzeranno una serie di eventi e metteranno a
Venditalia 2010
disposizione dei partecipanti diversi servizi e occa-
L'ultima edizione di Venditalia si è conclusa con
sioni promozionali, come ad esempio la possibilità
circa 20mila presenze e un gran fermento di natu-
di invitare a bordo degli ospiti durante le soste in
ra commerciale. Nei quattro giorni della rassegna
Spagna e in Francia, di fare incontri business 1-to-
D.A.ITALIA > NUMERO SPECIALE
1, di far stampare pagine pubblicitarie e pubblica-
settore. Il nostro valore deve essere affermato al di
tale messaggio arrivi ai nostri interlocutori, occor-
zioni degli eventi organizzati sul giornale di bordo
là dei nostri confini, non solo territoriali, ma anche
re un forte impegno in comunicazione”. Da qui e
Today e di organizzare eventi a terra (visite guida-
economici e sociali. Questa la principale ragione
tra gli altri e numerosi progetti di comunicazione
te, incontri business, accordi con le associazioni
per cui, ora più che mai, è necessario trasmettere,
associativa che Confida sta attualmente promo-
estere, ecc.).
primo tra tutti al consumatore finale, che il ven-
vendo, la volontà di organizzare Vending Cruise.
“Il vending Italiano è detentore dei più alti stan-
ding è un moderno canale di distribuzione, capace
Lungi dall’essere un mero momento ludico fine a
dard tecnologici e delle più rilevanti innovazioni. /
di rispondere alle principali esigenze del consumo
se stesso, l’evento rappresenta il Manifesto del
Ha dichiarato Lucio Pinetti, Presidente di Con-
fuori casa (e non solo), con livelli qualitativi che
Vending Italiano, la piena attestazione del suo va-
fida / Ciò che forse oggi ancora manca al nostro
possono uguagliare, se non superare, alternativi
lore, la capacità di essere protagonisti ovunque e
comparto è la capacità di “fare sistema”, ovvero
canali di vendita e somministrazione di beni, in
di portare questo messaggio di valore e leadership
la piena condivisione di una politica strategica di
particolare alimentari. Affinché questo fondamen-
direttamente e senza mediazioni nel mondo”.
Vending Cruise vuole essere inoltre un forte stru-
re. Gli stand e le aree espositive testimonieranno
riservati con i giornalisti italiani e stranieri, affin-
mento di aggregazione di filiera ed uno speciale
la valenza del know how e le principali innova-
ché ciascuno possa affermare il proprio ruolo e i
amplificatore mediatico, una prestigiosa fiera
zioni. Una campagna promozionale dell’evento
propri plus. Durante la crociera, e grazie anche
itinerante, un momento di studio e approfondi-
nel mondo (corredata da tutti i loghi dei main
alle risorse economiche che essa produrrà con la
mento, di condivisione politica e di forte comu-
sponsor) rivendicherà il ruolo da protagonista del
partecipazione delle aziende sponsor, verrà pre-
nicazione.
vending Italiano. A bordo della nave, inoltre, sarà
sentata in anteprima la campagna di comunica-
Nei quattro giorni di navigazione il tema del va-
presente una folta rappresentanza di giornalisti
zione di massa che CONFIDA sta progettando per
lore, sia del settore che delle aziende presenti,
e opinion leader che potranno respirare il vero
promuovere attraverso i principali mass media
verrà declinato in svariate attività. Workshop e
clima del vending, ancora troppo lontano dalla vi-
la valorizzazione del vending, che sarà appunto
seminari, organizzati dagli sponsor, potranno
sione semplicistica di chi non conosce il settore.
realizzabile anche grazie ai proventi derivanti da
trattare i principali temi di attualità per il setto-
Ogni main sponsor potrà avere incontri diretti e
Vending Cruise.
_41_
Comunicazione
C’è un’anima nel vending
di Franz Foti L’esistenza di chiunque è segnata da due aspetti importanti, i bisogni e i
relazionale, di gusto, di rilassamento e di scambio emotivo, che coincide
desideri.
con una temporanea condizione di benessere. I luoghi del vending possono
I bisogni sono quelli che si presentano come vitali. Poterli appagare consente
presentare carattere dell’occasionalità del consumo perché circondati da
di vivere. Il desiderio è qualcosa che si presenta come attesa aggiuntiva di
competitor interessanti o diventare permanenti perché muniti dell’alone
benessere. Se lo appaghi, migliori il tuo vissuto, aumenta il tasso potenziale
d'appagamento del desiderio in ambiente più intimo e rilassante.
di felicità di ciascuno. Dunque, il desiderio è emozione!
Temporaneità ed emozionalità sono due fattori chiave della comunicazione
Il vending si collocherebbe in parte nella fascia dei bisogni, ma totalmente
nel settore del vending. La temporaneità dovrà alimentarsi di elementi
in quella dei desideri. Nella parte dei bisogni andrei a posizionarlo
attrattivi per trasformarsi in “stabilità aggiornata” e l’emozionalità dovrà
soprattutto dove procurarsi alimenti e bevande, è logisticamente difficile,
reinventarsi continuamente per reggere la tensione del desiderio costante.
se non impossibile al momento in cui il bisogno suscita richiesta immediata
Per mirare adeguatamente qualsiasi forma di comunicazione nel settore
di appagamento. Nella sfera dei desideri il vending assume un carattere
dovremmo avere sempre presente due elementi: l’impersonalità della
_42_
D.A.ITALIA > NUMERO SPECIALE
macchina che trova difficoltà ad essere relazionale come qualsiasi altro luogo tradizionale di consumo e la visibilità del prodotto che, nel caso del vending, si sostituisce alla possibile tattilità nei luoghi della tradizione. Molta parte del successo mercantile, in questo caso, ricade sulla relazionalità e la visibilità di ciò che si espone al consumo. Partiamo sempre dal presupposto che in comunicazione vigono le tre regole sul modo di concepire la realtà: così com’è, così come la si presenta e così come viene percepita. E, a questo punto, aggiungerei la quarta regola: così come la si vuole cambiare, seguendo il filo della creatività e dell’esperienza (experience). La realtà va interpretata e rielaborata secondo finalità precise che dovranno essere verificate per poterne misurare l’efficacia di mercato. Questa modalità ci permette anche di effettuare l’analisi del consenso intorno alle nostre strategie di mercato (consent analysis). A questo proposito vorrei aprire una parentesi: sarebbe interessante effettuare una psicocustomer per registrare gli aspetti comportamentali dei consumatori e la distanza emotiva dal prodotto, fedeli, infedeli, soddisfatti, insoddisfatti, da fidelizzare, disillusi. In sostanza si tratterebbe di tracciare una mappa psicografica dei consumatori. La comunicazione può dunque scorrere in modo orientato ed efficace se viene impostata un’adeguata cura della relazionalità e dell’emozionalità ancorché della qualità dei prodotti che si dà per scontata. Per relazionalità potremmo intendere una specifica cura dell’ambiente in cui la macchina distribuisce i suoi prodotti: colori di contesto, cromaticità e vivacità del mezzo distributivo, possibile sottofondo musicale rilassante se inserito in ambienti non destinati allo studio, immagini visive, “corner caffè”, angoli intimi dove consumare prodotti del vending. Insomma occorrerebbe creare intorno al vending una forma di life style, così come avviene per l’aperitivo o altre manifestazioni d’incontro. Creare luoghi dove si possano vivere momenti che riscattino l’impersonalità della macchina. Si tratta di aspetti comunicativi che devono lasciare un segno particolare: uno stile musicale, un oggetto caratteristico, un colore specifico, un’immagine, un concetto, uno slogan, direi un linguaggio. Tutto questo potrebbe essere rafforzato da relazioni emotive e di socializzazione attraverso i cosiddetti appoggi comunicazionali. Brutta definizione per significare la creazione di club esclusivi, dove si alimentano approfondimenti di linguaggio, di estetica, del gusto, dello scambio culturale, del gioco e del divertimento. Incontri, focus group, abbigliamento precostituito e luoghi emblematici potrebbero accendere una nuova era dell’emozione attorno a qualcosa che si presenta con la faccia del metallo, anche se colorato. Giovani e adulti, insieme per dare un’anima al vending.
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D.A.ITALIA > NUMERO SPECIALE
Formazione
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D.A.ITALIA > NUMERO SPECIALE
Master Vending PRO 100 ore di formazione per una competenza del settore da 10 e lode
La formazione specifica e l’ aggiornamento costante del personale sono attività che ogni azienda, sia essa di grandi o di piccole dimensioni, dovrebbe svolgere per “far crescere” i propri collaboratori, i quali rappresentano il cuore e determinano il successo e lo sviluppo della società stessa. _45_
Oggi si tende a svolgere mansioni sempre
Il vending, rispetto alle altre tipologie
Nell’ambito del Master vengono appro-
più specifiche che devono avere compe-
produttive, continua a rosicchiare po-
fondite le tecniche della comunicazione
tenze mirate e profondamente specializ-
sizioni, peso economico e occupazio-
che servono a rendere più incisive le re-
zate, ma è importante non togliere la vi-
nale, conquistandosi quote di mercato
lazioni esterne e interne di un’impresa
sione d’insieme, fornire nozioni, seppur
crescenti sia in Italia sia nei mercati
rovesciando la logica che intende queste
basilari, di ciò che s’interseca ad ogni
esteri.
tecniche come valore aggiunto e non come
singola attività contribuendo a renderla produttiva.
valore intrinseco delle strategie di proMan mano che un settore produttivo
cesso e di prodotto.
avanza deve badare alla competizioInvestire in formazione è sempre una
ne, ma deve prestare molta attenzione
Anche la scrittura e le modalità rela-
scommessa vincente. Coloro che be-
a predisporre le risorse manageriali
zionali con i media saranno oggetto di
neficiano dei corsi portano in azienda
pronte a fronteggiare la sfida in cam-
competenze e visioni nuove, stimoli con
po aperto. Senza un corpo manageriale
approfondimento. Una sezione didattica
cui affrontare quotidianamente il lavoro,
adeguato il rischio di ridurre la propria
idee e spunti per creare nuovi progetti.
influenza sui mercati è evidente.
Anche la parte emotiva è più stimolata
Il Master che si propone per il setto-
e aumenta il desiderio di mettersi alla
re del vending nasce proprio da queste
prova con le competenze acquisite.
considerazioni.
L’opportunità della formazione offerta
Dunque si è voluto comporre una combi-
dall’azienda viene riconosciuta e cresce
nazione di argomenti e indirizzi innova-
la fidelizzazione e l’idea di partnership
tivi per migliorare e affinare le strate-
fra lavoratore e datore di lavoro. Dall’al-
gie d’impresa e le capacità manageriali
tro lato l’azienda trae i dovuti benefici in
dei singoli.
specializzazione e innovazione. Nel corso delle lezioni si approfondiscoAnche il settore del vending può vantare
no le nuove condizioni dei mercati del
un Master di alto profilo per la formazio-
vending e si analizzano le più evolute
ne degli operatori di tutti gli anelli della
tecniche di marketing alla luce dei nuo-
propria filiera.
vi stili di vita e di consumo rapportandole alle dinamiche del target d’utenza.
Master non è solo un titolo professionale. Significa soprattutto leader di
Al marketing e agli aspetti emozionali
qualcosa d’importante, preparazione e
dell’utente si intrecciano particolari
predisposizione mentale a un cambio
metodologie applicative della psico-
di passo, conoscenza superiore rispetto
logia.
alla media delle informazioni circolanti, acquisizione di abilità di livello manage-
La conoscenza dei mercati è accompa-
riale eccellente.
gnata da interessanti approfondimenti teorici e pratici sulle tecnologie di
sarà dedicata alla comunicazione pubblicitaria e ai linguaggi dell’advertising, con interessanti esercitazioni d’aula. L’aspetto antropologico non sempre viene curato con la dovuta attenzione in ambito aziendale pertanto alcune lezioni sono orientate sulla gestione delle risorse umane e delle relazioni interpersonali completando il contesto della comunicazione d’impresa. Naturalmente il caffè, quale protagonista principale del successo del vending, occupa uno spazio importante in relazione alla sua storia e alla metamorfosi dei consumi. Un’apposita cornice didattica è dedicata anche al Made in Italy che diventa sempre più importante e sempre più decisivo nei mercati internazionali. Agli aspetti teorici si affianca la sperimentazione che riguarda le tecniche di SWOTT Analysis applicate al settore del vending e realizzata attraverso un questionario da distribuirsi agli studenti del Politecnico di Milano.
È questo il significato professionale del
settore, sull’informatizzazione, il visual
Master in “Strutture, mercati, linguaggi
merchandising, la progettazione dei
e innovazioni del settore del Vending”.
distributori automatici cui si lega l’ap-
Il corpo docente è di prim'ordine. Le le-
profondimento della cornice giuridica e
zioni sono tenute da docenti delle Uni-
La preparazione di una figura manage-
amministrativa di questo comparto pro-
versità del’Insubria (Statale di Varese)
riale non appartiene alla logica della
duttivo (regime fiscale, regimi dell’iva,
e del Politecnico di Milano, nonché diri-
produzione didattica standardizzata. Si
gestione finanziaria).
genti di imprese presenti sia sul mercato interno sia su quello internazionale.
configura invece come filosofia didattica legata al ruolo e alla personalità del
Nel corso del master sono presi in esa-
singolo che deve saper operare nelle
me, con un’articolazione importante le
Partecipano
situazioni ad alta complessità, anzitut-
tecniche della comunicazione che con-
Studio Ambrosetti e un testimonial
to nell’ambito del settore in cui opera.
sentono di approdare al successo stra-
d’eccezione del Made in Italy come
E questo è il suo scopo fondamentale.
tegico dell’impresa.
Santo Versace.
_46_
Formazione > M a s t e r _ V e n d i n g _ P r o
anche
economisti
dello
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D.A.ITALIA > w w w . d a i t a l i a . i t
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