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Numero 58 LUGLIO/AGOSTO 2011

Caffè Vergnano Intervista con Carolina Vergnano

Emmeti Italia Intervista con Gabriele Toro

Confida Assemblea Generale 2011

il sesto senso del vending

Vi aspettiamo ad Eu’Vend (Colonia, 8-10.09.11)! Pad. 8.1 - Stand E070 F079 - www.saecovending-euvend.de Saeco Vending Spa è certificata ISO 14001 - www.saecologia.it

D.A.ITALIA

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w w w . d a i t a l i a . i t





D.A.ITALIA 58 > LUGLIO/AGOSTO 2011

L'economista Amartya Sen (premio Nobel per l'economia) sostiene che al valore della ricchezza debba essere aggiunta anche la felicità. Un individuo è più ricco quando è più felice ed ha ottenuto una migliore qualità della vita. La qualità della vita diviene quindi una variabile nei calcoli economici ed il mercato non deve produrre solo ricchezza ma soddisfare anche attese e valori etici. Una rivoluzione senza precedenti, visto che il mondo dell'economia e della finanza è sempre stato giudicato con i parametri del rendimento, del capitale e dell'interesse. Per fortuna a questi valori si sono prepotentemente affiancati i concetti di responsabilità sociale ed ambientale e di sinergia tra economia ed etica. Nella motivazione al premio Nobel si legge che il suo lavoro ha contribuito a restituire una dimensione etica all'economia e alle discipline collegate, soprattutto grazie al concetto portante di capability, che attribuisce a ciascun uomo un valore fondamentale per l'intera umanità. Non stupisce quindi che uno degli obiettivi nobili ed elevati da raggiungere sia quello di perseguire l'amicizia tra le persone e non il solo profitto. Fino a qualche anno fa il mondo del vending era stranamente all'avanguardia in questo campo. È vero che il settore era troppo chiuso in se stesso, non si relazionava correttamente nei confronti delle Istituzioni e non aveva nessuna forma di comunicazione con il consumatore finale, ma possedeva nel proprio DNA anche alcuni preziosi valori. Gli operatori si conoscevano bene tra di loro e c'era, al di sopra della normale concorrenza, la consapevolezza di far parte di una particolare comunità, cresciuta dal basso della piramide sociale e che si era affermata solo attraverso il sacrificio e una profonda dedizione al lavoro. Rispetto a moltissimi altri settori dell'industria e del commercio, il vending era un caso decisamente atipico: un gruppo di persone molto coeso che incominciava ad affiancare alla ricchezza materiale anche una discreta qualità della vita, in cui l'uomo aveva un peso e una sua dignità. La doverosa apertura al mondo esterno, indispensabile per progredire nel cammino della modernità, ha però portato con sé alcune problematiche che rischiano di minare dall'interno alcuni valori portanti del vending. L'entrata dei Fondi d'Investimento, ad esempio, ha introdotto per qualche tempo un consistente flusso di denaro, ma ha contemporaneamente riportato al centro i parametri del rendimento, del capitale e dell'interesse. Dopo qualche anno l'impressione è che gli uomini si stiano trasformando in numeri e che la situazione attuale del settore (al netto della crisi economica) sia peggiore di prima. È curioso notare come in molte società possedute dai Fondi ci sia stata una sorta di epurazione dei vecchi esponenti del vending. L'operazione è ovviamente legittima, ma ha contribuito ad acuire la sensazione di avere all'interno di una collaudata comunità dei corpi estranei che ragionano e agiscono con regole non condivise con il resto della collettività. Se è vera la massima universale che è più difficile comportarsi male con gli amici, abbiamo il legittimo timore che non ci sarà da stare allegri per i prossimi anni, perché il valore dell'amicizia (tanto caro al premio Nobel Amartya Sen) è sicuramente in netto calo all'interno del vending e questo non può che comportare qualche problema in più. Infatti, ad alcuni personaggi non crea nemmeno una briciola di rimorso agire con aggressività e una certa dose di irresponsabile sfrontatezza nei confronti di perfetti sconosciuti. Chiedimi se sono felice.

Editoriale

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A l e s s a n d r o

F o n t a n a

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Sommario

NUMERO 58 LUGLIO/AGOSTO 2011

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Editoriale

>ORSOLA MALLOZZI DIRETTORE RESPONSABILE/ EDITOR IN CHIEF

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IL MERCATO DEL VENDING - TORREFATTORI

>ALESSANDRO FONTANA

DIRETTORE EDITORIALE/ EDITORIAL DIRECTOR

> LAURA

GUASPARRI ART DIRECTOR

> ANDREA

LOTTERO GRAPHIC DESIGN

> DANIELA

BISCOTTI COMMERCIALE/COMMERCIAL

> NOEMI

MARGAROLI REDAZIONE/EDITORIAL STAFF LASERGRAFICA POLVER SRL > S TA M PA / P R I N T E R S D.A.ITALIA >IL PERIODICO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA PUBBLICAZIONE ISCRITTA AL TRIBUNALE DI MILANO, NUMERO DI REGISTRAZIONE 177 DEL 22 MARZO 2004 >ISCRIZIONE AL R.O.C.: 11412 >PERIODICITÀ MENSILE >EDITORE ART&WORKS SRL UNIPERSONALE VIALE LODOVICO SCARAMPO 41 20148 MILANO P. I VA 04234310961 TEL+39 02 48958566 FAX +39 02 89694472

Chiedimi se sono felice

Caffè Vergnano, vocazione per il caffè Il Mercato Del Vending - Gestori

20 Emmeti Italia, trent'anni di esperienza, puntualità e flessibilità Il Mercato Del Vending - Produttori

28 Apulia Food, amore e rispetto per le vere tradizioni Speciale Associazione

34 Assemblea Generale CONFIDA 2011 Speciale Ambiente

44 illycaffè, la prima azienda certificata “Green Coffee Responsible Supply Chain Process” Nuova Comunicazione

48 N&W, leader nell’innovazione e nel servizio al cliente Allestimento & Design

53 Pn&CO: una sfida all’ultimo minuto… Speciale Eventi

58 Road Show DIGISOFT > Risultati e nuove soluzioni per il mercato Vending per il Sociale

63 Poesia in chicchi

>UFFICIO COMMERCIALE COMMERCIALE@DAITALIA.IT >WEB WWW.DAITALIA.IT >POSTA ELETTRONICA I N F O @ D A I TA L I A . I T >ABBONAMENTI ABBONAMENTI@DAITALIA.IT LA RIPRODUZIONE TOTALE O PA R Z I A L E DELLE ILLUSTRAZIONI E DEGLI ARTICOLI PUBBLICATI SU D.A. ITALIA È PERMESSA SOLO SE AUTORIZZATA DALLA DIREZIONE. LA DIREZIONE NON ASSUME RESPONSABILITÀ PER LE OPINIONI ESPRESSE DAGLI AUTORI DEI TESTI REDAZIONALI E PUBBLICITARI. CONCEPT ART&WORKS

Novità Del Vending

66 > General Vending Deutschland > la prima volta a Eu’Vend > Gruppo Argenta > “Il Fresco col Sorriso” conquista Cafè Zero e Fruit Zero di Algida > Lavazza > Antonio Baravalle il nuovo AD – Positivo il bilancio 2010 > Serim srl > aumenta il capitale sociale a 1.500.000,00 € > NFC > Il futuro dei pagamenti è contactless > Nestlé > BabyNes, la capsula Nestlé di latte per l’infanzia > Sisley > La comunicazione della moda passa dalla DA Appuntamento In Fiera

76 > Eu’Vend + Coffeena, appuntamento a settembre > Vendibérica: a novembre la nuova Fiera del Vending Spagnolo

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Torrefattori

Caffè Vergnano Vocazione per il Caffè Il M

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Tor

Caffè Vergnano da oltre un secolo opera coniugando tradizione e innovazione e promuove la cultura del caffè in Italia e nel mondo. L’azienda piemontese, fondata nel 1882 da Domenico Vergnano, oggi è guidata dai fratelli Carlo e Franco Vergnano e dai loro figli Carolina, Pietro ed Enrico. Il successo del brand nel tempo è il risultato della costante ricerca di qualità e di nuove soluzioni nel rispetto dei metodi tradizionali di lavorazione del prodotto, obiettivi perseguiti 8

f e r

con passione ed entusiasmo dalla famiglia Vergnano e da tutti i loro collaboratori. Con una gamma di prodotti completa e oltre 80 referenze, Caffè Vergnano è presente nei canali tradizionali, ma anche nell’Ho.Re.Ca. e nel vending con una linea dedicata. La nostra redazione si è recata presso lo stabilimento Caffè Vergnano di Santena (TO), dove ha incontrato e intervistato Carolina Vergnano.


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Carolina Vergnano

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La Storia, i Valori

Quando nasce Caffè Vergnano? Caffè Vergnano è la più antica torrefazione italiana, è stata fondata a Chieri nel 1882 da Domenico Vergnano. Io, mio fratello Enrico e mio cugino Pietro siamo la quarta generazione impegnata nell’attività di famiglia. Inizialmente l’azienda commercializzava una serie di prodotti alimentari, ma con la terza generazione di Vergnano si è specializzata nella torrefazione del caffè. Cosa ha determinato questa scelta? Certamente l’amore per questo prodotto, ma anche la percezione di un mercato che sarebbe cresciuto molto. L’azienda è passata dal mio bisnonno a mio nonno e poi a mio padre e mio zio, che oggi la gestiscono insieme a noi figli. Ognuno segue un particolare settore e porta avanti i progetti in modo autonomo, poi naturalmente discutiamo insieme le strategie aziendali. Quali sono i valori che vi caratterizzano? Prima di tutto il carattere familiare della nostra azienda, che oggi credo rappresenti un vantaggio competitivo. La tradizione, l’expertise nel fare caffè fa parte del nostro bagaglio e lo dimostriamo tutti i giorni, le persone che lavorano con noi lo percepiscono. La qualità è la parola che usiamo di più: qualità del prodotto, del servizio, delle persone. Questo è il filo conduttore di tutte le nostre dinamiche commerciali e professionali. Questi sono i tre valori che ci hanno permesso di arrivare fin qui. Inoltre, il fatto di essere un’azienda che produce interamente in Italia e che del Made in Italy ha

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fatto il suo punto di forza per noi è un valore aggiunto. La territorialità è un valore che va conservato: siamo italiani, viviamo in Italia e dobbiamo farci apprezzare dai nostri connazionali. Il fatto di portare l’espresso all’estero è una missione, lo stiamo facendo, ma partendo da dove siamo nati e da dove il prodotto è partito. L’Italia è il nostro unico luogo di produzione, il primario luogo di vendita e così resterà. Il Made in Italy prima di tutto va diffuso in Italia, non solo all’estero. Qual è la tua esperienza professionale? Sono nata in azienda, come mio fratello e mio cugino e questo è per me un vantaggio indiscutibile. Ho sempre desiderato lavorare nell’azienda di famiglia, anche se dopo gli studi ho maturato un’esperienza all’interno di una grande multinazionale della cosmesi, trasferendomi per un periodo a Milano. Sono entrata in Caffè Vergnano nel 2004, quando un collaboratore che si occupava del mercato estero ha lasciato il suo incarico per ragioni personali. Sono stati sette anni molto belli. Quale ruolo ricopri in azienda? Fino a tre mesi fa mi occupavo solo del settore estero, mentre oggi seguo anche altri progetti, tra cui la formazione e il vending. L’estero è per me un continuo banco di prova, ti insegna a parlare con il cliente, di fronte a lui sei l’interlocutore, questo indipendentemente dal tuo ruolo in azienda e ti consente di imparare molto. Qui chi arriva lavora sodo, deve imparare e non viene guidato in nessun modo, che sia un Vergnano o no.

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L’azienda

Quali sono oggi i “numeri” di Caffè Vergnano? Oggi Caffè Vergnano occupa circa 130 persone, 90 in azienda e 34 operatori della rete vendita, dislocati sul territorio. L’azienda ha lasciato negli anni ’70 la sede storica di Chieri, che oggi ospita la prima caffetteria del progetto franchising Caffè Vergnano 1882, e ha un’unica sede qui a Santena. Abbiamo duplicato la nostra capacità produttiva per rispondere alle nuove esigenze di mercato

Il Mercato del Vending/Torrefattori > C a f f è

V e r g n a n o


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ortare l'azienda da una dimensione medio-piccola a diventare un player tra i grandi, questa è la nostra ambizione"

P

e presto arriveremo ad occupare circa 14.000

sposa il nostro progetto poi ne voglia uscire.

il tiro, lo facciamo insieme. Dobbiamo riuscire

mq. Abbiamo investito non solo in risorse uma-

Clienti e fornitori percepiscono questo clima e

sempre a dare delle riposte immediate ad un

ne, ma anche in una struttura dedicata. Oggi

ne sono contenti. Se un cliente ha parlato con

mercato che è molto variegato. Essere coesi

abbiamo 13 linee e mezzo di produzione (una la

me rispondo direttamente dei nostri accordi e

diventa quindi molto importante.

stiamo completando), di cui 6 dedicate al por-

questa è una garanzia per chi tratta con noi.

zionato, perché crediamo che cialde e capsule

È una questione di correttezza, di trasparenza.

L’azienda Caffè Vergnano ha un progetto a lungo termine? Portare l’azienda da una di-

saranno il prodotto del futuro. Cosa significa far parte della famiglia che

mensione medio-piccola a diventare un pla-

Qual è il clima che si respira all’interno

guida l’azienda? Rappresentiamo il futuro

yer tra i grandi, questa è la nostra ambizione.

dell’azienda? C’è grande collaborazione tra

dell’azienda e ci mettiamo tutta la passione

tutti, viviamo in un ambiente molto informale.

e l’impegno possibile. Credo ciò sia positivo

Qual è il vostro core business? Presidiamo le

Non chiediamo il rispetto del ruolo inteso come

anche per le persone che lavorano con noi,

maggiori catene della GDO da tempo, ci abbiamo

un gradino della scala gerarchica, ma piutto-

perché vedere che andiamo tutti nella stessa

sempre creduto e continuiamo a farlo rispondendo

sto nel senso della responsabilità che ognuno

direzione, con la stessa missione, lo stesso

ai valori dell’azienda, con prodotti di qualità ma

deve avere verso il proprio lavoro per portare

spirito, è contagioso. L’idea di azienda familia-

accessibili al consumatore. Quindi non qualità

risultati. È una divisione di compiti e proget-

re in cui la proprietà è presente ogni giorno è

di pura immagine ma qualità di sostanza, di pro-

ti più che un titolo formale. A testimonianza

un incentivo costante. Quotidianamente viene

dotto. Gli stessi valori abbiamo cercato di portarli

di questo, abbiamo un bassissimo turnover di

scandita la direzione in cui si muove l’azienda,

nel mondo bar in cui oggi stiamo avendo perfor-

personale, perché è difficile che qualcuno che

c’è confronto diretto e se dobbiamo correggere

mance di grande successo, non soltanto a Torino.

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Sviluppo e mercati

In quali paesi è presente Caffè Vergnano? Siamo presenti in Italia, naturalmente, ma anche all’estero, dove esportiamo la cultura dell’espresso italiano in 67 paesi. In Italia presidiate tutto il territorio? Sì, la nostra rete distributiva è capillare. Abbiamo 25 depositi e siamo presenti in quasi tutte le regioni italiane con un magazzino presso un’azienda di distribuzione locale, affiancata però da personale della forza vendita di Caffè Vergnano. Ci appoggiamo quindi a una struttura logistica e distributiva di terzi ma contiamo su personale assunto da noi perché possa portare avanti i nostri valori. Questa forte integrazione con il territorio è un vostro punto di forza? Sicuramente, abbiamo realizzato prodotti ad hoc, studiando delle miscele create appositamente per le aree in cui siamo andati a sviluppare il nostro business. Ritenevamo presuntuoso pensare che lo stesso caffè bevuto a Torino potesse piacere anche a Bari. Abbiamo scelto di adattarci alla cultura della zona, di rispettarla, cercando di dare il miglior prodotto possibile, sempre rispettando la qualità che identifica Caffè Vergnano. Abbiamo cercato di trovare il gusto adatto ad ogni regione: questo è stato per noi sicuramente un motivo di successo. Da poco avete aperto la prima sede estera… Da un mese e mezzo abbiamo avviato una filiale in Alta Savoia, quindi siamo anche presenti sul territorio francese in maniera diretta: una nuova sfida, una prova che ci sta dando grandi risultati. La possibilità di toccare con mano, di lavorare direttamente sul campo, porterà in azienda molte informazioni utili, quindi un’ulteriore dinamismo. Quanto conta il mercato estero per Vergnano? L’estero è il mio settore, per cui ne parlo con passione e con orgoglio. Rappresenta una parte molto importante del business dell’azienda, non solo in termini di fatturato (cresce del 20% ogni anno) ma anche perché fonte di informazioni da portare in azienda. Uno sguardo sul mercato internazionale è fondamentale per mirare al futuro ed essere al passo con i tempi. Attualmente operiamo anche con il progetto di franchising, nato quasi per scherzo nella sede storica della nostra azienda proprio per creare

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una sorta di museo-caffetteria, che oggi costitu-

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Il Caffè Vergnano: origine, produzione

isce un’unità di business vera e propria, con uno staff dedicato. Siamo presenti in 30 paesi con 57 caffetterie, registriamo ritmi di crescita molto ve-

Per scelta tostiamo la singola origine, quindi non il miscelato, perché riteniamo che ogni sin-

Da dove viene il Caffè Vergnano? Oggi sono

gola origine di caffè abbia un tempo di tostatura,

mio zio Carlo e mio cugino Pietro ad occuparsi

quindi una temperatura e una durata uniche. Il

loci. A livello geografico copriamo tutto il Medio

della selezione delle materie prime, acquistando

Nicaragua, Brasile, o Vietnam a seconda del cri-

Oriente, siamo arrivati negli USA, a New York e

il caffè in Borsa. Scegliamo caffè di qualità Arabi-

vello e delle caratteristiche dell’origine, hanno una

San Diego, a Hong Kong.

ca, prevalentemente centro-americani, e Robusta,

temperatura ed un tempo di tostatura determinato.

provenienti da India e Vietnam. Avviene sempre

Quindi noi preferiamo tostare singolarmente e mi-

Anche per il mercato estero sono state stu-

un processo di selezione, per cui riceviamo un

scelare il caffè una volta tostato. Pochi lo fanno,

diate miscele che incontrino il gusto dei

campione, lo valutiamo e nel momento in cui su-

per una questione di tempo e di risparmio.

consumatori? Sì, nella nostra gamma abbiamo

pera i test di qualità, che avvengono all’interno

Inoltre, importiamo il caffè all’interno di sac-

creato miscele ad hoc per alcuni mercati. La li-

del nostro laboratorio in cui lavorano sei persone

chi di juta. La nostra azienda preferisce tuttora

nea Classica è composta da 4 miscele con diver-

esclusivamente per la ricerca della massima qua-

conservare il caffè in questo modo, più costoso e

se percentuali di Arabica e Robusta e differenti

lità di caffè crudo, accettiamo la campionatura e

poco pratico in fase di carico/scarico, perché allun-

per connotazioni di gusto. Il vantaggio di avere

procediamo all’approvvigionamento. Il caffè vie-

ga i tempi, ma migliore per la qualità.

una gamma completa facilita la scelta delle di-

ne stoccato in minima parte qui in azienda, ma

Infine, privilegiamo una tostatura lenta. Il mondo

verse miscele da esportare in un paese, scelta

principalmente in depositi esterni, presso i porti,

si sta evolvendo verso tostature turbo, da 3 a 5 mi-

che deve rispondere alle loro abitudini di con-

perché non abbiamo spazio a sufficienza all’inter-

nuti, che secondo noi non danno al chicco la giusta

sumo. Se nessuna delle referenze della gamma

no dei nostri stabilimenti. La stessa cosa vale per

importanza. Siamo convinti che una tostatura lenta

riuscisse a soddisfare il cliente, come è capitato

il magazzino del prodotto finito, la cui logistica è

serva per preservare la qualità del caffè.

negli USA, realizziamo prodotti appositi e anche

completamente affidata a terzi. La materia prima,

Questi sono i tre punti imprescindibili per fare un

in questo caso impariamo qualcosa di nuovo.

quindi il caffè crudo, per noi è l’inizio di tutto.

caffè superiore.

a modificare la nostra direzione se il mercato ci

Cosa differenzia Caffè Vergnano dagli altri

La produzione quindi rimane interna all’azien-

fa capire che dobbiamo adattare i prodotti, ma

caffè? Sono due le caratteristiche che ci distin-

da? La produzione avviene unicamente in questo

senza rinunciare a mantenere saldi i nostri valori

guono dalla concorrenza: la tostatura e la conser-

sito e questa è un’altra condizione necessaria per

e i nostri principi.

vazione del prodotto all’interno di sacchi di juta.

cui l’alta qualità sia garantita per tutte le miscele.

Siamo estremamente flessibili, quindi disposti

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bbiamo scelto di adattarci alla cultura della zona, di rispettarla, cercando di dare il miglior prodotto possibile, sempre rispettando la qualità che identifica Caffè Vergnano"

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Tostiamo in modo differente, ma le miscele create ad esempio per il vending o l’Ho.Re.Ca. non possono essere molto differenti. Cambia il mix, però l’origine è la stessa. Chi vende caffè crudo lo sa: noi continuiamo a comprare sempre gli stessi caffè, anche se chiaramente li misceliamo in modo diverso per farli rendere al massimo nelle diverse macchine. Questo è il nostro standard qualitativo. Se il cliente cerca qualcosa di diverso, deve rivolgersi ad un altro. Quanto caffè producete ogni anno? Nel 2010 ne abbiamo prodotti 6 milioni e mezzo di chili. Nel 2011 siamo partiti in crescita, ma parliamo di un dato provvisorio.

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Ricerca & Sviluppo

Caffè Vergnano investe in Ricerca & Sviluppo? Sì, stiamo lavorando a vari progetti. Sicuramente il caffè è un mercato molto tradizionale e lo sviluppo è legato al mondo delle capsule. Tutto il gruppo Ricerca & Sviluppo sta lavorando alle soluzioni di prodotto porzionato, che comunque porta ad altre innovazioni. Il suo lavoro quali risultati concreti ha portato? Abbiamo istituito una politica ambientale che è stata molto importante per l’azienda e che ha riguardato soprattutto la progressiva eliminazione dell’alluminio dai nostri imballi per agevolare la raccolta differenziata e d’altra parte abbiamo anche lanciato una capsula biodegradabile. La capsula Biodè è un brevetto certificato americano che permette la biodegradabilità in poco più di 800 giorni, un tempo ragionevole e dichiarato, sostenibile per l’ambiente. La capsula è un ingombro non indifferente e abbiamo cercato un compromesso per rendere il progetto fattibile: tra salvaguardia dell’ambiente e salvaguardia della qualità del prodotto. Per il mondo questo è un passo in più e per noi un indiscusso vantaggio.

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Politica ambientale e certificazioni

Cosa vi ha spinto a sviluppare una politica tesa a salvaguardare l’ambiente? Per noi si tratta di un tema cruciale. Abbiamo iniziato due anni fa a ridurre l’impiego di alluminio nelle con-

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fezioni. Abbiamo creato un logo, Caffè Vergnano per l’ambiente: ogni volta si trovi questo logo su Caffè Vergnano significa che in qualche modo su quel pacchetto è stato fatto un lavoro per limitare l’impatto sull’ambiente. Progressivamente stiamo arrivando ad avere questo logo che identifica l’impegno di Caffè Vergnano per l’ambiente su tutti i prodotti. Oggi c’è un pubblico più sensibile, che premia le aziende che portano avanti una politica attenta all’ambiente e, perché no, questo potrebbe favorirci nell’ambito delle gare d’appalto per le locazioni pubbliche. Per noi prima di tutto si tratta di un approccio verso il pianeta estremamente corretto e ne siamo molto fieri. Caffè Vergnano è un’azienda certificata? Noi siamo supercertificati! Presidiando la GDO abbiamo la necessità,, sia in Italia che all’estero,, di re delle certificazioni molto restrittive. Reaottenere lizziamoo la fascia alta dei prodotti a marchio delle ali catene della GDO. Questo significa granprincipali dissimi volumi, ma anche un livello di controllo e di certificazioni azioni richieste altissimo, perché le grandi catene non possono permettersi errori. Quindi si traducee in un’ulteriore forma di garanzia per te e per noi un il cliente re vantaggio, ulteriore perché comunichiamo un alto livello qualitativo.

>

Vending ding

Come vi siete avvicinati al vending? In seguito alle richieste da parte dei nostri clienti, soprattutto per quanto riguarda il prodotto capsule. C’è voglia di diversificare la propria offerta, c’è volontà di avvicinarsi a prodotti con un’attenzione per l’ambiente e c’è anche il desiderio di offrire al cliente argomentazioni diverse rispetto a quelle oggi disponibili. Caffè Vergnano si è trovata a rispondere a queste nuove esigenze e lo ha fatto con una gamma di prodotti per la distribuzione automatica, 4 capsule FAP a sistema brevettato. Caffè Vergnano ha creato un sistema gruppo macchina + capsula chiuso, che fa sì che le nostre capsule funzionino su tutte le macchine, ma che soltanto la capsula Caffè

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Vergnano funzioni sulla macchina da noi

caffeinato.

niera diversa, una linea che ci sta dando

brevettata e marchiata Caffè Vergnano.

La nostra è una gamma essenziale, non

grandi soddisfazioni.

Concediamo in uso il nostro brevetto,

vogliamo inventare nomi fantasiosi, si

creato a tutela del gestore, a diversi fab-

tratta di prodotti collaudatie immediata-

Quali sono le vostre prime impressio-

bricanti di macchine. Non ci piace l’idea

mente riconoscibili dal consumatore.

ni del vending? Un anno fa siamo partiti

che un gestore debba investire in un’at-

Sono prodotti che produciamo da anni e li

pian piano e adesso stiamo crescendo.

trezzatura con il timore che i competitor

abbiamo adattati al formato da 6,5 g, da

I risultati ci sono e fanno ben sperare.

possano utilizzare qualunque prodotto

cui dobbiamo ottenere il massimo.

I riscontri sono positivi e abbiamo portato avanti un lavoro non solo di prodotto,

per ragioni di prezzo o per altri accordi. Questo è l’argomento per cui oggi molti

Siete soddisfatti del risultato ottenu-

ma anche di personalizzazione del punto

clienti si rivolgono a noi.

to? Sì, ma cerchiamo costantemente di

vendita con i gestori che hanno creduto

migliorare il prodotto. È un percorso lun-

in questo progetto. Abbiamo creato tutta una

La linea da che prodotti è composta?

go, tutti i giorni lavoriamo per perfeziona-

serie di grafiche, cercando di portare anche

La gamma per il vending è composta da

re le nostre capsule.

il nostro gusto estetico nelle immagini sui distributori automatici, l’immagine di Caf-

4 prodotti capsule, confezionati in pacchetti bidose, nelle miscele 1882 Espres-

Quali altri prodotti sono stati svi-

so, il nostro prodotto top nel segmento

luppati per il canale? Sempre per una

bar; Crema, giusto compromesso tra gu-

richiesta dei gestori, è nata una linea

sto intenso e tonalità delicate (70% Ara-

grani, “Aroma mio”, in 3 referenze: De-

bica-30% Robusta); Classico, dal gusto

licato, Soave e Robusto, create con le

intenso, adatto al Centro-Sud Italia; De-

stesse nostre origini ma combinate in ma-

fè Vergnano, sobria, essenziale, elegante, che parla di qualità e di prodotto. Naturalmente vorremmo incrementare la nostra presenza nel vending, ma ci piace l’idea di lavorare con gestori che coprono una zona in modo esclusivo o comunque con una territorialità ben definita, proprio perché vogliamo sapere chi abbiamo davanti e dove andremo a lavorare. Oggi non abbiamo l’esigenza di vendere a tutti i costi, vogliamo fare un lavoro di qualità e impostarlo per i prossimi 10 anni. Vogliamo crescere come abbiamo sempre fatto, senza fretta, lavorando con interlocutori che apprezzino tutti i valori insiti in questo progetto: capsula, qualità, biodegradabilità. Chi sposa il nostro progetto vending e i nostri valori deve pianificare a 3-5 anni e crescere insieme a noi. Anche perché il vending per noi è importante e crediamo sia uno dei principali sbocchi futuri per il mercato del caffè. Dove state raccogliendo i maggiori risultati nel vending? Per il momento ovviamente qui nel Nord Italia, ma anche il Sud risponde bene, anche grazie alla nostra presenza diffusa. Forse solo il Centro è ancora un po’ scoperto a livello distributivo. Intendete investire per far crescere questo business? Questo è un settore per noi molto importante e ci crediamo tanto. Abbiamo investito tantissimo per realizzare prodotti, in R&D, in attrezzature di produzione e continuiamo a farlo. Adesso però è arrivato il momento di tro-

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vare i clienti che comprendano e apprezzino tutto questo.

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Comunicazione

Quanto conta la comunicazione per Caffè Vergnano? Molto, è un aspetto che da sempre ci sta a cuore. Adesso è iniziata una nuova era di comunicazione, abbiamo cambiato agenzia pubblicitaria e in cantiere ci sono molti progetti. Presto ci sarà un cambio di immagine, a partire da settembre partirà una nuova campagna pubblicitaria. Abbiamo sempre cercato testimonial di qualità e lanciato messaggi che parlassero dei nostri valori aziendali e la prossima campagna verterà su questo, così come tutti i materiali disponibili (distributori automatici, brochure, sito aziendale). Abbiamo investito tanto per avere un’immagine univoca e che parlasse dei valori dell’azienda, perché vogliamo che il consumatore ci conosca per quello che siamo. Oltre alla pubblicità, in che modo comunicate il marchio al cliente? Comunichiamo tutti i nostri cambiamenti attraverso una newsletter, un sito interattivo, una pagina Facebook con molti fan, un portale web. Siamo molto attivi in questo ambito, perché ci rendiamo conto che il consumatore deve


essere incentivato all’acquisto, che non bisogna mai abbandonarlo, sebbene possiamo contare su un ottimo prodotto. Inoltre, le ricerche di mercato documentano che il consumatore Vergnano è estremamente fedele, apprezza la qualitĂ del prodotto, è un consumatore che non possiamo trascurare e per questo lo consideriamo parte della nostra famiglia e vogliamo accompagnarlo e spiegargli tutte le innovazioni che stiamo introducendo. Il consumatore deve camminare insieme a noi.

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D.A.ITALIA 58 > LUGLIO/AGOSTO 2011

Gestori

Emmeti Italia Trent'anni di Esperienza, Puntualità e Flessibilità Il M

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V

ding

EMMETI ITALIA è una società di gestione fondata da Gaetano Toro che opera a Catania e provincia con un solo obiettivo: la soddisfazione del cliente. Il suo successo è dato dalla valorizzazione dei rapporti umani, a partire da quelli fra tutti i collaboratori fino al cliente con cui si costruisce un rapporto continuativo di fiducia basato sulla trasparenza, la cortesia, la comunicazione e l’informazione costante per riuscire ad offrire un servizio personalizzato che soddisfi le 20

Ge

s

necessità di ogni consumatore nel proprio punto ristoro. Puntualità, esperienza e flessibilità rappresentano i principali punti di forza, uniti e portati avanti dalla grande passione che da sempre tutta la famiglia Toro mette nello svolgimento del proprio lavoro. La redazione di D.A. Italia si è recata a Tremestieri Etneo (CT), dove ha sede la società, per intervistare Gabriele Toro, figlio di Gaetano e Antonella, Responsabile Operativo della gestione Emmeti Italia.


>

Gabriele Toro

D.A.ITALIA 58 > LUGLIO/AGOSTO 2011

Intervista con Gabriele Toro

ancora conosciuto sul mercato siciliano. Dal ‘98

ri. La T del nome sta per Toro. Venuta meno la par-

abbiamo iniziato ad occuparci anche di distributori,

tecipazione del socio, mio padre proseguì l’attività

Emmeti Italia ha quasi la tua età. Quando è

semi-automatici prima e automatici poi, perché il

insieme a mia madre, mantenendo la denominazio-

stata fondata? L’azienda è nata nell’81, pratica-

mercato lo richiedeva e perché ci siamo resi conto

ne sociale poiché ormai il nome era conosciuto nella

mente poco dopo di me che ho 30 anni. Mio padre

che l’azienda non sarebbe sopravvissuta solo rivol-

zona e non aveva senso cambiarlo.

ha da sempre avuto la passione e il talento per la

gendo la nostra attenzione al mondo dell'OCS. Come mai tuo padre ha scelto di dedicarsi al

vendita e si è lanciato con determinazione in questo settore, per lui del tutto nuovo, perché convinto

Perché la società si chiama Emmeti Italia? M

settore del vending? Durante una fiera a Mila-

delle potenzialità del prodotto caffè in cialda, non

e T sono le iniziali dei cognomi dei due soci fondato-

no si accorse delle opportunità che poteva offrire

21


>

Gaetano Toro con la moglie Antonella e il figlio Gabriele

D.A.ITALIA 58 > LUGLIO/AGOSTO 2011

il mercato del caffè e decise di vendere macchine

Oggi anche voi distribuite i prodotti a marchio

percentuale. È stata una nostra scelta precisa, per-

con il prodotto già macinato. Presto però si rese

Lavazza: quando avete deciso di proporre al

ché abbiamo sempre privilegiato il rapporto diretto

conto che il cliente, una volta acquistata la macchi-

cliente un altro marchio di caffè? Circa sette

e la cura del cliente, che "coccoliamo" e rendiamo

na, andava al supermercato o cercava altre fonti di

anni fa, quando Lavazza ha aperto il mercato non

partecipe delle nostre attività; questo non è sempre

approvvigionamento; per lui, invece, era importante

solo alle rivendite principali ma anche ai gestori.

possibile nelle scuole o negli istituti pubblici.

trovare una strada che portasse alla fidelizzazione

Siamo stati noi ad avvicinarli durante Venditalia,

del cliente creando un rapporto continuativo basa-

perché riconoscevamo il valore sia del marchio sia

Quanti collaboratori lavorano per Emmeti Ita-

to sulla qualità del servizio. Ha sempre avuto l’idea

del prodotto.

lia? In Emmeti operano tredici addetti. Da pochi mesi

della cialda e, all’inizio degli anni ’80, quando illy ha

abbiamo inserito nell’organico un nuovo collaborato-

cominciato a produrne per il mercato estero, andò a

In trent'anni il mercato OCS è cambiato radi-

re che si occupa esclusivamente del servizio clienti

parlare direttamente con Riccardo Illy per ottenere il

calmente. Qual è il segreto per competere an-

(con delle visite periodiche) e del customer service.

mandato in esclusiva per Catania e provincia. Il pro-

che oggi con successo in questo particolare

getto è quindi partito e in breve ha anche ottenuto

segmento? Il mercato OCS è realmente cambiato

Emmeti Italia ha un’impronta fortemente fami-

importanti risultati, visto che è riuscito a diventare il

in questi anni. Mio padre nella prima fase della sto-

liare: lo considerate un punto di forza? Ritengo

secondo concessionario in Italia.

ria dell’azienda, dopo aver vinto la diffidenza iniziale

di sì, tutta la mia famiglia lavora in azienda. È un

dei clienti, si trovava a dover spiegare il prodotto e

punto di forza che talvolta può trasformarsi in una

Essere pioniere in un mercato così innovativo

il servizio offerto, oggi invece possiamo contare sul-

criticità, perché stando costantemente a contatto

nel territorio è stato particolarmente comples-

la nostra storia e sull’affidabilità che trasmettiamo

con i problemi di lavoro è inevitabile portarli a casa,

so? I miei genitori lavoravano 12 ore al giorno, come

al cliente. Noi puntiamo a far percepire la qualità

ma cerchiamo di fare sempre del nostro meglio per

facciamo noi tuttora. L’inizio è stato in salita, però

dei prodotti e del servizio: la consegna a domici-

rispettare i giusti equilibri.

poi il successo dell'iniziativa li ha ampiamente ripa-

lio, la riparazione della macchina, la rapidità degli

gati. Gli anni ‘93-‘95 sono stati molto difficili, per-

interventi sono aspetti che il cliente riconosce. Ci

Da quanto tempo lavori nella gestione? Da sei

ché è comparsa sul mercato siciliano Lavazza, che

inorgoglisce sapere che molti dei nostri clienti sono

anni, però in realtà da sempre: ho respirato l’aria

aveva una forza vendita molto più organizzata della

arrivati attraverso il passaparola e restano con noi

dell’azienda da quando sono nato, perché entrambi

nostra e proponeva una macchina molto più pratica,

per la qualità del servizio.

i miei genitori lavoravano e io passavo i pomeriggi

con espulsione automatica della cialda, senza con-

negli uffici a fare i compiti.

tare la forza del brand nella grande distribuzione e

Quali sono i vostri clienti tipo? Il nostro core-bu-

il grande richiamo delle campagne pubblicitarie, di

siness è rappresentato dalle aziende e dagli uffici,

Intraprendere questo lavoro è stata una tua

forte impatto sul consumatore.

non abbiamo locazioni pubbliche, se non in piccola

scelta? Sì, ho scelto io questa professione. La mia

Il Mercato del Vending/Gestori > E m m e t i

I t a l i a


> Staff

Emmeti Italia

D.A.ITALIA 58 > LUGLIO/AGOSTO 2011

famiglia mi ha lasciato libero di decidere cosa fare

costanza nel lavoro. Mio padre ancor oggi, per

si è subito adeguata. Ad esempio il nostro tecnico,

dopo la laurea. Non nascondo che nel primo perio-

venire al lavoro, si sveglia la mattina con entusia-

specializzato in macchine OCS, è stato formato ed è

do un po’ di interrogativi me li sono posti, qualche

smo, primo di tutti in famiglia. Questa è una qua-

diventato anche un esperto di distributori automati-

dubbio lo avevo, ma poi sono stato sempre più sod-

lità che mi ha trasmesso fin da piccolo, che deriva

ci free standing.

disfatto della mai scelta. Ho studiato marketing e

dall’enorme passione che lui mette nel suo lavo-

cerco di portare le conoscenze acquisite negli anni

ro, che da principio vedevo come un “trascurare” la

Quali sono le innovazioni che la seconda ge-

di università nel mio lavoro: ho realizzato delle cam-

famiglia, mentre crescendo ho capito quanti sacrifi-

nerazione Toro ha introdotto? Le mie prime ope-

pagne rivolte ai consumatori sulla carta stampata.

ci hanno richiesto alcuni momenti delicati. Sento di

razioni hanno tutte una matrice marketing. Ho chie-

L’anno scorso abbiamo affisso una cartellonistica

aver ereditato sia la costanza che la passione per

sto di rinnovare il logo dell’azienda e ne ho ideato

che ha messo in risalto il nostro logo “desiderio

questo lavoro. Inoltre mio padre mi ha insegnato a

personalmente uno nuovo a cui tre anni fa è stata

inespresso” e abbiamo raggiunto l’obiettivo di far-

trattare tutti i dipendenti col massimo affetto,

aggiunta la dicitura “gestione distributori auto-

ci conoscere come azienda rivolta sia all’OCS che

considerandoli come persone di famiglia.

matici”, perché ho ritenuto importante comunicare

al vending.

all’esterno che questo è diventato il focus principale Quanto ha inciso il tuo ingresso in azienda?

dell’azienda.

Tuo padre rappresenta la prima generazione

Ho contribuito a maturare la scelta di occuparci

Ho fatto realizzare il sito emmetitalia.com: è stata

dell’azienda: quali sono i valori che ti sono

di vending puro. Mio cugino Paolo Russotto, re-

una scelta vincente investire su internet e continu-

stati trasmessi? La prima generazione ha instau-

sponsabile commerciale, comprese per primo le

iamo a svolgere campagne su Google o su portali

rato alcuni principi fondamentali. Innanzitutto la

potenzialità di questo mercato e la nostra struttura

locali con dei banner. Il sito è strutturato in modo semplice, cerchiamo di mettere in evidenza le nostre caratteristiche senza proporre offerte sensazionali. Abbiamo un tasso elevato di e-mail e di richieste di informazioni che provengono direttamente dal web. A distanza di un paio di anni, i risultati ottenuti mi hanno portato a decidere di aprire un secondo dominio, espressocasa.it, dedicato al segmento casa. In che modo siete sempre attenti alle esigenze dei clienti? Li ascoltiamo e prendiamo in esame le loro richieste. Recentemente abbiamo sotto-

23



D.A.ITALIA 58 > LUGLIO/AGOSTO 2011

posto ai nostri clienti un questionario diviso

un adesivo di forma circolare sulla macchina e una

in due parti, prodotto e servizio, per capire se

targhetta sulla spirale. Il consumatore capisce così

il consumatore percepisce questa differenza.

che c’è un’azienda attenta alle sue esigenze e al

Abbiamo sviluppato delle domande ad hoc per ca-

passo coi tempi.

pire se i problemi che a volte riscontriamo sono dovuti alla qualità del prodotto che inseriamo oppure

Investite molto in comunicazione? La scorsa

richiesta diamo sempre una spiegazione al cliente.

a delle carenze nel servizio. Desideravamo sapere

estate abbiamo affisso nella città di Catania per due

Abbiamo imparato che i clienti soddisfatti attraver-

come il cliente vede il nostro lavoro, è importante

settimane 25 cartelli 6x3 e 75 locandine, abbiamo

so il passaparola portano sempre un altro cliente.

non farlo percepire come solo un passaggio setti-

poi proseguito con questa campagna di comunica-

Perciò ritengo che dedicarsi maggiormente a loro e

manale dell’operatore per riempire la macchina. È

zione per altri 15 giorni nei comuni della provincia.

migliorare il servizio sia un ottimo strumento com-

anche un’occasione per presentare nuovi prodotti,

Questa operazione pubblicitaria ci ha portato richie-

merciale da non sottovalutare.

perché se il cliente è soddisfatto o ha dei problemi

ste da nuovi clienti e i clienti storici hanno percepito

nella varietà delle referenze possiamo intervenire

l’impegno dell’azienda in una campagna di comuni-

Quali sono le specificità del territorio in cui

per accontentarlo immediatamente.

cazione importante.

operate? Come in ogni città ci sono i pro e i contro.

Le risposte dei clienti vi hanno spinti a fare

Questa campagna ha sensibilizzato il consu-

agenti esterni sono comunque legate al fatto che

dei cambiamenti? Da questo tipo di attività è nata

matore? Sì, è servita. Sono dell’opinione che tut-

Catania, specie negli ultimi anni, ha visto crescere

ad esempio la nostra linea identificata con il logo

te le cose che facciamo in azienda devono portare

il suo tasso di criminalità a livello esponenziale. Poi

Good Life, dedicata al mangiar sano. Riscontriamo

dei risultati in qualche modo riscontrabili. Dopo la

per quanto riguarda gli elementi correlati diretta-

sempre più spesso una maggior richiesta di prodotti

campagna di comunicazione l’80% dei nostri clienti

mente al nostro settore, penso che ci troviamo ad

salutistici o senza grassi o con ingredienti prove-

aveva visto i nostri cartelli pubblicitari. Un ottimo

operare in una delle province della Sicilia con il

nienti da agricoltura biologica; li stiamo inserendo

riscontro, che ci ha portato nuovi clienti e che so-

maggior numero di concorrenti, che sono agguerriti

nelle nostre macchine e comunichiamo al consu-

prattutto ci ha permesso di far conoscere al grande

e ben organizzati. Negli ultimi anni va detto che c’è

pubblico la nostra azienda e di esaltare le caratteri-

stata una scrematura di quelle società di gestione

stiche del nostro lavoro.

improvvisate, ormai sono rimaste solo le aziende

Partiamo dalle difficoltà, che per quanto riguarda gli

matore la presenza di queste referenze attraverso

Russotto

Puntualità, esperienza e flessibilità sono le

tania è una città molto attiva dal punto di vista delle

parole-chiave usate per la descrizione di

imprese, ti lancia ogni giorno input che devi essere

Emmeti Italia nel vostro sito. Cosa significa-

pronto a cogliere. Anche se non abbiamo grandissi-

> Paolo

strutturate e che offrono un servizio adeguato. Ca-

no? Puntualità, non è solo un claim per attirare

me fabbriche e il problema della cassa integrazione

il cliente ma è un dato statistico: grazie al sistema

l’abbiamo vissuto in modo minore rispetto al Nord,

di gestione informatico, infatti, riusciamo a conse-

la crisi si è sentita anche da noi e questo è servito a

gnare caffè in cialde entro 12 ore dalla chiamata,

far sopravvivere le aziende più professionali.

quindi a evadere tutti gli ordini, anche nei comuni più lontani e riusciamo a intervenire sui distributori

Vi è capitato di dire di no ad alcune locazioni

per i guasti entro 6 ore dalla chiamata. Esperienza:

a bassa marginalità? È capitato di dover rinun-

derivante da più di 30 anni di lavoro nel settore e

ciare. Questo è stato uno dei miei problemi iniziali,

dalla profonda conoscenza del territorio in cui ope-

quando ho cominciato volevo prendere tutti i clienti

riamo, caratteristica che uniamo alla capacità di rin-

possibili. È stato mio padre a farmi capire quando

novarci costantemente nel prodotto che nei distribu-

è opportuno fare l’investimento e quando a volte è

tori che nelle apparecchiature. Flessibilità, perché

meglio lasciare. Mi aggancio a questo per affron-

pur seguendo delle strategie globali, per filosofia

tare il discorso delle gare d’appalto. Abbiamo avu-

aziendale puntiamo alla soddisfazione del cliente

to casi eclatanti nella Regione e ci siamo schierati

ascoltando tutte le richieste che pervengono, anche

contro queste gare in cui gli enti chiedevano dei

le più particolari e cercando di soddisfare l’esigen-

ristorni altissimi. Oggi CONFIDA ci offre degli stru-

za momentanea, trasformandola in uno spunto di

menti per capire se il conto economico alla fine

riflessione all’interno dell’azienda. Siamo sempre

del mese sarà o meno positivo e questi strumenti

presenti e quando non possiamo accontentare la

vanno usati giornalmente per avere sempre chiara

Il Mercato del Vending/Gestori > E m m e t i

I t a l i a

25


D.A.ITALIA 58 > LUGLIO/AGOSTO 2011

la direzione che stiamo percorrendo.

sono un ottimista di natura. Il cliente è sempre più

l'associazione abbia bisogno della partecipazione

informato, vuole capire le logiche del mercato e

di tutti, quello che stiamo vivendo è un momento di

Nonostante le difficoltà del periodo, l'anda-

cosa c’è dietro un distributore. In questo la campa-

scambio e confronto per il settore. Fortunatamente

mento della gestione è positivo? Abbiamo un

gna pubblicitaria televisiva di CONFIDA ci aiuterà

la delegazione siciliana è molto numerosa, siamo

tasso di crescita costante di anno in anno, che si

a comunicare che dietro a quel servizio dato per

circa 40, abbiamo due delegati. Ultimamente la

è leggermente abbassato negli ultimi dodici mesi:

scontato c’è un’azienda strutturata e professiona-

partecipazione non è altissima perché, secondo

fino a due anni fa era del 10-11%, ma in relazione

le.

me, dopo l’appalto di Palermo abbiamo perso un

al momento storico e alla crisi è inevitabilmente

Nel nostro immediato futuro c’è il trasferimento in

po’ di credibilità agli occhi degli altri gestori, però

calato. Oggi avere una crescita di fatturato e di

una struttura più grande, totalmente indipendente.

continuiamo a lavorare e crediamo in quello che

marginalità, a cui noi stiamo attenti, perché non

Nella fase di progettazione del capannone siamo

facciamo e soprattutto cerchiamo un confronto

pensiamo solo ad aumentare le battute, non è

stati molto attenti naturalmente agli spazi da de-

diretto con le istituzioni per far valere il lavoro

poco. Inoltre ci siamo scontrati con gli aumenti di

stinare ai prodotti e ai distributori ma abbiamo

costante dell’intera categoria. Circa un anno e

listino di tutti i produttori, una cosa mai vista in

anche pensato ad una zona relax per i momenti di

mezzo fa mi sono iscritto a CONFIDA Giovani e là

sei anni, ma credo nemmeno prima da mio padre.

break di tutti i nostri ragazzi.

ho trovato una realtà diversa dalla delegazione regionale, sia nel clima che nei rapporti amichevoli

Come avete affrontato gli aumenti delle ma-

Da quanto partecipi alle attività di CONFI-

che si sono instaurati fin da subito. Da sei mesi a

terie prime? Abbiamo spiegato ai nostri clienti

DA? La nostra azienda era associata, ma solo con

questa parte ho deciso di mettere in pratica i miei

i motivi che ci hanno spinto dopo quattro anni a

il mio ingresso è iniziato un rapporto attivo con

studi entrando nella Commissione Comunicazione

fare una variazione di listino. L’insostenibilità degli

l’Associazione. Ho cominciato a partecipare alle

e Marketing e ho imparato moltissimo dai colleghi,

aumenti di benzina, caffè, zucchero e altre materie

riunioni regionali. Mi sono approcciato in "punta

tutti professionisti del settore.

prime è stato però sostanzialmente compreso dal-

di piedi" per conoscere i nostri interlocutori e per

Concedimi un particolare ringraziamento alla re-

la nostra clientela.

capire cosa diceva il mercato e cos’era CONFIDA.

dazione di D.A. Italia per l’attenzione che ci avete

Adesso partecipo attivamente a tutte le riunioni,

riservato. Vi aspettiamo presto per l’inaugurazione

perché si parla di temi interessanti e ritengo che

della nuova sede!

Come vedi il futuro del settore? Sempre bene,

Il Mercato del Vending/Gestori > E m m e t i

I t a l i a



D.A.ITALIA 58 > LUGLIO/AGOSTO 2011

Produttori

Apulia Food Amore e Rispetto per le Vere Tradizioni Il M

e r

ca t n

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Ve

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g

Pro

Apulia Food srl è l’azienda con sede a Canosa di Puglia (BA) che, forte di una lunga tradizione nella preparazione artigianale dei tipici taralli pugliesi, punta sull’eccellenza e l’originalità delle sue referenze per conquistare il mercato del vending italiano. Fedele alla tradizione gastronomica e fortemente legata al territorio in cui opera, l’azienda fondata e guidata da Nunzio 28

du

t

Margiotta e dai suoi figli entra nella distribuzione automatica con le Treccine, variante del classico tarallo, realizzate con ingredienti semplici e genuini secondo il metodo di produzione tradizionale. La nostra redazione ha intervistato Nunzio Margiotta, presidente Apulia Food che ha presentato la sua azienda e i suoi prodotti per il settore.


>

Nunzio Margiotta

D.A.ITALIA 58 > LUGLIO LUGLIO/AGOSTO IO/ O/AGOSTO /AAG 2011

Intervista con Nunzio Margiotta

ravigliosa, che mi ha insegnato ad affrontare le

proseguirà gli studi presso l’Università Bocconi

problematiche che la vita ti riserva con coraggio,

di Milano, dove frequenterà il corso di Laurea in

Come nasce Apulia Food e qual è la sua

tenacia e caparbietà e che mi ha trasmesso la

Economia e Management, spinto dall’amore per

storia? Apulia Food si realizza ufficialmente nel

passione e l’amore per il lavoro che faccio. Non

questa azienda e per la famiglia.

2003, ma il progetto esisteva nella mia mente

posso negare comunque di aver sentito l’assen-

I “pro” surclassano di gran lunga i “contro”, in

praticamente da sempre. Questa è la mia pic-

za di mio padre e probabilmente, senza la sua

quanto tutti i figli svolgono la propria attività con

cola e umile storia: ero solo un bambino quando

prematura dipartita, non si sarebbe scritta la

la massima dedizione che deriva dalla passione

apprendevo i segreti dell’Arte Bianca aiutando

storia di Apulia Food.

che ho trasmesso loro. I miei figli sono molto uniti tra loro e vederli lavorare in simbiosi è per

mia madre, rimasta vedova, nella preparazione del pane, dei taralli e dei dolci tradizionali che

La vostra è un’azienda familiare. Quali sono

me motivo di grande orgoglio. Se devo trovare

venivano poi rivenduti in casa per il sostenta-

i pro e i contro? Tra i vantaggi di un’azienda

un aspetto negativo, riscontro che purtroppo non

mento della famiglia. Terminati gli studi, ho

familiare ci sono sicuramente il supporto e la

ci sono confini tra il ruolo di genitore e il ruolo

avviato una fiorente attività di distribuzione di

partecipazione delle persone a me più vicine.

di titolare, nel senso che sul posto di lavoro mi

prodotti tipici pugliesi, che mi ha consentito di

La mia idea di aprire un tarallificio è stata in-

capita spesso di ritrovarmi genitore, mentre a

acquisire la giusta esperienza anche nelle ven-

coraggiata e sostenuta dai miei quattro figli,

casa, a volte, mi capita di fare il titolare.

dite e che mi ha portato, incoraggiato e soste-

Pantaleo, Domenico, Ilario e Gianmaria, che col-

nuto dai figli, a realizzare nel 2003 il sogno della

laborano tutti all’interno dell’azienda. Pantaleo

Apulia Food ha un forte legame con il ter-

mia vita: un grande tarallificio artigianale

si occupa soprattutto della parte commerciale;

ritorio? La nostra è una terra ricca e generosa,

capace di standard produttivi di tipo indu-

Domenico della logistica e dei rapporti con i for-

pregna di storia e di antiche leggende. È la terra

striale. Posso quindi ritenermi fortunato: non a

nitori; Ilario è il responsabile della produzione

dei muretti a secco e delle chiesette rupestri,

tutti è dato di realizzare i propri sogni. Ho avuto

e del personale, mentre Gianmaria, il più gio-

delle bianche masserie e dei trappeti (frantoi

la fortuna di essere cresciuto da una madre me-

vane, sta per sostenere l’esame di maturità e

oleari dell’età moderna) in pietra, dei castelli

29


D.A.ITALIA 58 > LUGLIO/AGOSTO 2011

svevi (come Castel del Monte) e delle impo-

“Amore e rispetto per le vere tradizioni”

preoccuparsi di non rovinarne la reputazione e

nenti cattedrali romaniche. È la terra dei lussu-

sono anche le parole in evidenza sul vo-

di rispettarne i disciplinari dettati dalla tradizio-

reggianti olivi secolari e del generoso Nero di

stro sito internet: cosa significano con-

ne, anche quando non sono scritti.

Troia. Anche per amore di questa terra è nata

cretamente? Questa frase racchiude un po’

la nostra azienda, che ha un fortissimo legame

la nostra filosofia e la nostra mission. Sarò un

Quali ingredienti vengono usati per realiz-

col territorio, sia per la denominazione sociale

po’ polemico: i taralli sono una delle eccellenze

zare i vostri prodotti e come li scegliete?

Apulia Food (connubio tra antico “Apulia” e

della gastronomia pugliese, che dovrebbe es-

Gli ingredienti sono pochissimi, semplici, se-

moderno “food”) sia per il brand I Tesori di Ca-

sere tutelata e gelosamente custodita. Invece,

lezionati con cura e devono assolutamente ri-

nusium, dedicato alla linea di taralli artigianali

in barba a quello che potrebbero insegnarci le

spondere ai nostri standard qualitativi. Farina

per il trade, che rappresenta il nostro attuale

eccellenze gastronomiche delle altre regioni

di tipo 00, olio extravergine di oliva, vino, sale

core-business.

come l’Aceto Balsamico di Modena o il Parmi-

e spezie a seconda dei gusti proposti. Siamo tra

giano Reggiano, noi pugliesi spesso realizziamo

i pochissimi, forse gli unici, a non utilizzare né

Quali sono i valori che l’hanno portata a

prodotti di bassa qualità confezionati con ingre-

oli di oliva rettificati, né oli o grassi vegetali,

fondare Apulia Food e che la fanno cre-

dienti di dubbia genuinità. Prodotti confezionati

né lieviti. Utilizziamo solo ed esclusivamente

scere? Ho sempre cullato il sogno di fondare

con oli e grassi vegetali, che nulla hanno a che

ingredienti forniti da Madre Natura. Dai nostri

un’azienda che durasse nel tempo e credo di

spartire col nostro territorio, prodotti spaccia-

fornitori, vista anche la nostra certificazione

esserci riuscito, perché Apulia Food, a dispetto

ti per artigianali che invece vengono realizza-

di qualità UNI EN ISO 9001:2008, pretendia-

dei più scettici, sembra invece destinata a so-

ti con macchinari industriali. E tutto questo in

mo la certificazione per ogni fornitura e, laddo-

pravvivermi, grazie alla passione e ai valori che

nome del prezzo o del basso costo, senza consi-

ve è possibile, pretendiamo che gli ingredienti

sono stato capace di trasmettere ai miei figli,

derare che invece il mercato si conquista giorno

siano di origine italiana. Desideriamo che la

ovvero amore e rispetto per la tradizione. Spero

per giorno con la qualità. A mio parere, bisogna

qualità dei nostri prodotti possa trasparire in

che questi valori, che hanno illuminato la mia

essere capaci di vendere un prodotto e non un

ogni modo, affinché possano essere propo-

vita imprenditoriale, possano trapelare espli-

prezzo. Quando si propone al mercato un pro-

sti senza remore anche ai bambini, all’interno

citamente anche attraverso questa intervista.

dotto di antiche origini come i taralli, bisogna

dei distributori nelle scuole elementari e nelle

Il Mercato del Produttori

>

A p u l i a

F o o d


D.A.ITALIA 58 > LUGLIO/AGOSTO 2011

scuole medie: le mamme saranno più tranquil-

potenziare ulteriormente il confezionamento.

le sapendo che ai propri figli vengono proposte

pugliese, le Treccine, una variante al classico tarallo pugliese, vengono proposte in cinque

nei distributori merende sane e genuine. La

Come avviene la produzione? Per comincia-

gustose varianti: Cipolla e Olive (tipico del

qualità è per noi fondamentale, anche in termi-

re, l’impasto si lavora molto lentamente nelle

calzone pugliese), Patate e Rosmarino, Aglio

ni di sensibilità per l’ambiente e lo dimostria-

nostre capienti impastatrici a forcella. Ad im-

Olio e Peperoncino e nei gusti classici ai

mo a partire dalle piccole-grandi attenzioni: ad

pasto terminato, la pasta riposa il tempo ne-

Semi di Finocchio o semplicemente Tradi-

esempio, per le confezioni in sacchetto da 400

cessario affinché, come amava dire mia madre,

zionali. Altro contributo importantissimo alla

grammi dei nostri taralli utilizziamo etichette in

gli ingredienti si “conoscano meglio e facciano

qualità e al successo del prodotto è dato dalle

plastica da applicare al sacchetto in plastica,

amicizia tra loro”. Successivamente l’impasto

colorate e impattanti confezioni, il cui interno in

per semplificare la raccolta differenziata, men-

viene steso e ridotto a strisce che passano at-

alluminio consente una conservazione ottimale

tre solitamente sulle confezioni di plastica si

traverso le nostre grissinatrici, fino a raggiun-

del prodotto anche quando posizionato in mac-

trova un’etichetta di carta.

gere le sapienti mani delle nostre operaie che

chine refrigerate.

trasformano i grissini in treccine o altre forme Quali prodotti distribuite nel vending? Al

tra le più disparate. Dopo la bollitura, uno dei

Cosa vi ha portato al vending? Il vending

momento le Treccine One Tiralà in cinque

segreti della durata del prodotto, i taralli ven-

rappresenta un segmento molto importante nel

varianti ma, vista la richiesta di novità nel seg-

gono cucinati nei forni rotativi e, dopo la cot-

panorama del mercato ed è proiettato verso

mento del salato, sono allo studio altri prodotti

tura e il raffreddamento, possono finalmente

performance sempre più significative. Siccome

antichi e allo stesso tempo innovativi.

essere confezionati.

da qualche tempo si sta conducendo una “guerra santa” per una corretta e sana alimentazione

Da quanto operate in questo settore? Ci

Quali caratteristiche differenziano il vo-

anche attraverso i distributori installati nelle

siamo approcciati all’affascinante mercato del

stro prodotto dagli altri? I nostri taralli si

scuole, in favore della frutta o di altri prodotti

vending sei mesi fa e stiamo ottenendo riscon-

differenziano dagli altri per le forme artigiana-

genuini, abbiamo pensato che il nostro prodotto

tri molto positivi, che vanno ben oltre le nostre

li e per i diversi gusti proposti. Attingendo ad

fosse perfetto per questo canale, dato che ab-

aspettative, tanto che si è reso necessario

appetitose ricette della gastronomia popolare

biamo sposato la causa della genuinità.

31


D.A.ITALIA 58 > LUGLIO/AGOSTO 2011

Avete trovato difficoltà nella scelta e nel-

originale e orecchiabile.

attuale è di 90.000 confezioni giornaliere ma, dai riscontri molto positivi, si sta rendendo ne-

la macchinabilità dei prodotti? Nessuna difficoltà. Le sfide, lo testimonia la nostra sto-

Qual è la vostra area territoriale di com-

cessario aumentare i ritmi per portare la produ-

ria, sono pane per i nostri denti e così abbiamo

petenza? Distribuiamo in tutta Italia, isole

zione giornaliera a raddoppiare nei prossimi sei

adattato i nostri prodotti alle dimensioni delle

comprese, sia a rivendite che a gestioni impor-

mesi. Pertanto, è nostra intenzione destinare gli

spirali delle macchine vending: la nostra Trec-

tanti. Attualmente siamo presenti anche sulla

investimenti in tecnologia e nella comunicazio-

cina lunga 20 cm è stata accorciata a 13 cm,

rete autostradale nei market e nei ristoranti

ne, in modo da raggiungere in futuro obiettivi

il prodotto è stato studiato ad hoc per la DA.

del Gruppo Sarni. Da sei mesi ci avvaliamo

sempre più importanti.

Inoltre il nostro grafico ha lavorato sul packa-

della collaborazione di un funzionario interno,

ging e dopo quattro mesi di lavoro siamo stati

il signor Casamassima, a cui abbiamo affidato

Perché la tradizione è tanto importante per

pronti per aggredire il mercato con un brand,

il compito di sviluppare il mercato vending. I

voi? La tradizione è il nostro credo e ritengo

One Tiralà e uno slogan, “One Tiralà lo

primi risultati, come già spiegavo, sono molto

che dovrebbe essere importante per tutti coloro

snack di qualità”.

lusinghieri e annoveriamo già tra i nostri clienti

che fanno impresa nel campo agroalimentare,

alcuni tra gli operatori più rappresentativi del

in quanto rappresenta l’eredità che i nostri an-

settore.

tenati hanno voluto e saputo tramandarci. La

Come nasce il brand One Tiralà? Per un

tradizione è un patrimonio importante che non

caso e per la mia capacità di attingere anche da piccoli particolari del vissuto o del parlato

Quali obiettivi volete raggiungere con la

va sperperato, dileggiato, offeso, rappresenta

quotidiano. Durante un viaggio in macchina

vostra produzione? Il nostro obiettivo pri-

la sopravvivenza e una potenziale crescita per

con mia moglie, che non la smetteva di man-

mario, visto il nostro recente approccio al ven-

i territori come la Puglia. È la carta d’identità

giare i nostri taralli, la sento esclamare, in

ding, sta nel cercare di non commettere errori

di un territorio attraverso la quale si può fare

pugliese: “Madò, che buoni sti taralli! So’ pro-

e fare umilmente tesoro dei suggerimenti che

anche promozione del territorio stesso.

prio uno tira l’a…”. Di qui il passaggio a One

ci pervengono dall’esperienza dei clienti che

Tiralà è stato breve. Trovo sia un nome molto

ci vogliono bene. La nostra capacità produttiva

Il Mercato del Produttori

>

A p u l i a

F o o d

In che modo coniugate tradizione e inno-


D.A.ITALIA 58 > LUGLIO/AGOSTO 2011

vazione? Siamo molto attenti all’innovazione,

verso proposte antiche, come le nostre.

soprattutto cerchiamo di accogliere le propo-

dei supermercati deteniamo il primato del prezzo più alto perché rapportato alla qualità e questo

ste e gli stimoli che ci giungono dal mondo del

Come siete stati accolti dal mondo del ven-

ci gratifica. I consumatori ci danno continue sod-

packaging, perché ritengo che il 50% del suc-

ding? I numerosi ordini che quotidianamente

disfazioni: non passa giorno senza che riceviamo

cesso di un prodotto sia dato proprio da que-

ci pervengono dimostrano che gli operatori del

e-mail e telefonate di complimenti. Confesso

sta componente. Per quanto riguarda invece il

vending credo sono stati conquistati dalla bontà

che sono proprio queste manifestazioni di con-

metodo produttivo, siamo fermamente ancorati

dei nostri prodotti. I nostri clienti storici della

senso la mia maggiore remunerazione, le grati-

alla tradizione più ortodossa. Probabilmente

GDO e del canale tradizionale ci ritengono il ta-

ficazioni che mi sostengono e mi appagano più

oggi si è più innovativi e controtendenza attra-

rallificio di qualità per eccellenza: sugli scaffali

di qualsiasi altro compenso, anche economico.

Le radici antiche di un territorio dinamico Apulia Food ha sede a Canosa di Puglia, splendida cittadina le cui antichissime origini risalgono all’antichità, quando la regione era parte della Magna Grecia. Secondo la leggenda, Canosa fu fondata dall’eroe omerico Diomede che, dopo la guerra di Troia, smarritosi nell’Adriatico, approdò sulle coste pugliesi e, risalendo il fiume Ofanto, allora navigabile, si insediò sulle rive ai piedi della Murgia e diede vita ad una città destinata dalla storia a diventare grande: Kanosion, che ospiterà la dimora del re dei Dauni. A quell’epoca il territorio della città comprendeva tutta l’attuale provincia di Foggia e si estendeva fino alla Terra dei Peuceti, l’attuale provincia di Brindisi. Sotto l’impero romano, la città venne ribattezzata Canusium e divenne colonia dell’Impero prima e Romana Provincia della Regio Apulia et Calabria (l’attuale Salento) poi. Nei secoli successivi Canosa fu culla del Cristianesimo e del Cattolicesimo e sede della prima Diocesi e Arcivescovato di Puglia. A testimonianza di questo periodo storico, Canosa vanta tra i suoi tesori culturali le uniche catacombe cristiane che si conoscano dopo quelle di Roma.

m2m data eXchange


D.A.ITALIA 58 > LUGLIO/AGOSTO 2011

Speciale Associazione

Assemblea Generale

Confida 2011

s

oc o iazi

CONFIDA ha presentato nel corso dell’Assemblea Generale Annuale 2011, tenutasi sabato 11 giugno a Verona, i dati sul settore vending attraverso le relazioni del presidente Lucio Pinetti e di alcuni consulenti. Con l’occasione Pinetti ha annunciato alcuni cambiamenti 34

n

A

e

Sp eciale

s

ai vertici dell’Associazione, ha riaffermato l’impegno dell’intera categoria verso la qualità, tangibile con l’introduzione del marchio TQS e ha illustrato la campagna di comunicazione nazionale a sostegno del vending che partirà in autunno.


D.A.ITALIA 58 > LUGLIO/AGOSTO 2011

Cambio della guardia ai vertici di CONFIDA e Venditalia Servizi

L’Assemblea si è aperta con l’intervento del presidente Lucio Pinetti che ha ribadito la coesione del settore e ha introdotto i lavori parlando dei cambiamenti all’interno dell’Associazione. Luca Adriani, del quale Pinetti non ha mancato di

> le nuove nomine

elogiare il lavoro svolto, l’impegno e la grande professionalità, ha lasciato tutte le cariche ricoperte in CONFIDA, in EVA (European Vending Association) e in Venditalia Servizi; sono state poi pubblicamente comunicate agli associati le nuove nomine.

35


D.A.ITALIA 58 > LUGLIO/AGOSTO 2011

> Stefano Piccinini / Gruppo S.E.M.

Gruppo Fabbricanti di Macchine, Sistemi di Pagamento e Accessori per la Distribuzione Automatica

> Francesco

Vice-Presidente CONFIDA

Frova

Le Nuove Cariche:

> Mario Majo / MEI Group

Membro del Consiglio Direttivo EVA > Lucio Pinetti / Presidente CONFIDA

Membro Consiglio di Amministrazione Venditalia Servizi

Speciale Associazione > A s s e m b l e a

> Luca

> Mario

Majo

Adriani

Pinetti

> Lucio

> Stefano

Piccinini

> Francesco Frova / N&W

G e n e r a l e

C O N F I D A

2 0 1 1


D.A.ITALIA 58 > LUGLIO/AGOSTO 2011

Relazione del presidente CONFIDA > Lucio Pinetti >>>Cari Associati, gentili Ospiti, Vogliate innanzitutto gradire il ringraziamento mio personale e del Consiglio Direttivo per la Vostra presenza qui oggi.

greganti e proficue riunioni dei Gruppi Merceologi-

cordo tra il territorio e l’Organizzazione nazionale.

ci, che, con formule innovative hanno visto aziende

Grazie quindi al Presidente Spinelli, al Vice Presi-

associate aprire le loro porte per accogliere, con

dente Mogavero e a tutti i Delegati Territoriali per

pieno spirito di condivisione e di ospitalità, i propri

l’impegno e lo sforzo profuso per rendere sempre

colleghi del Vending. Nello specifico mi riferisco al

più dinamica la nostra Associazione e coerenti le

Gruppo Merceologico delle Imprese di produzione

nostre iniziative con le reali esigenze e aspettative

di beni di largo consumo, presieduto da Stefano

della base associativa. Il ringraziamento di CON-

Piccinini, che ha dato forte slancio a questa com-

FIDA, di cui oggi mi rendo interprete, è ancora più

pagine e che da oggi, ho il piacere di annunciarvi,

sentito perché il forte dinamismo appena ricordato

assume la carica di Vice Presidente di Confida.

si è realizzato in una fase congiunturale fortemen-

Parimenti desidero ringraziare il Consigliere Luca

te sfavorevole e che ormai persiste da alcuni anni.

Adriani, che dopo lunghi anni di attività associativa lascia oggi l’incarico di Presidente del Grup-

Invece di chiuderci in uno sterile pessimismo,

po Merceologico delle Imprese di Fabbricazione,

come Settore, come aziende e come imprenditori, stiamo dimostrando di reagire col coraggio di chi

benvenuto e augurio di buon lavoro.

sa cambiare, di chi vuole cambiare, per poter conti-

mento istituzionale a cui tutti noi siamo chiamati.

Nell’ambito delle attività dei Gruppi, l’apprezza-

nuare a competere in un contesto che non può più

È questa la sede nella quale tutti insieme abbiamo

mento è rivolto anche alle Imprese di Commercia-

avere nulla a che vedere col passato.

l’occasione, l’opportunità e il dovere di stilare il

lizzazione e Servizi presiedute da Alessandro Fon-

Non sarà certamente passato inosservato l’allar-

bilancio di un anno di attività e tracciare le linee

tana, particolarmente attive nella promozione di

me lanciato da Confida sul costante aumento dei

strategiche per il futuro prossimo della nostra As-

CONFIDA, attraverso il coinvolgimento degli Ope-

nostri costi a fronte di un prezzo al consumo dei

sociazione.

ratori che ad esse si rivolgono quotidianamente.

nostri prodotti immobile da quasi un decennio.

Sempre più viva è inoltre l’attività del Gruppo delle

La notizia è rimbalzata sui più importanti media

Certo, nell’anno appena trascorso sono stati nu-

Imprese di gestione, espressa attraverso le Dele-

nazionali, che ne hanno dato grande rilievo proprio

merosi i momenti, anche importanti, di confronto e

gazioni Territoriali, vere fucine di idee per le nostre

perché fondata e motivata.

dialogo. Voglio ricordare, a questo riguardo, le ag-

strategie, in quanto fondamentali elementi di rac-

I media ci hanno creduti, ma ciò che più importa è

> Lucio

Pinetti

assunto da Mario Majo, a cui porgo un caloroso

L’Assemblea Generale di CONFIDA è il più alto mo-

37


D.A.ITALIA 58 > LUGLIO/AGOSTO 2011

che ci crediamo anche noi.

migliori standard qualitativi, rispettando requisiti

Da qui l’idea della Vending Cruise, che oggi pos-

Basta con offerte vergognose e mortificanti della

di servizio oggettivi e verificabili.

siamo affermare essere stato l’evento di aggrega-

nostra professione. Rifiutiamoci una volta per tutte

Ad attestare l’aderenza delle imprese allo stan-

zione e di sistema che non ha eguali nella storia

di sottostare alla gogna di appalti in perdita.

dard è chiamato l’ente di certificazione più accre-

del Vending.

Ritroviamo dignità, valori e valore.

ditato nel mondo alimentare: CSQA.

Quattro giorni di business e non solo, il cui filo

TQS Vending è anche riferimento premiante all’in-

conduttore è stato il sentirci uniti nella convinzione

terno del Capitolato Standard per la concessione

che solo insieme, tutti insieme, possiamo ridise-

di servizi di ristoro a mezzo distributori automatici

gnare il futuro del Vending e ridare benessere al

>>>È proprio il valore, la chiave del nostro futuro successo!

promosso da CONFIDA per le Pubbliche Ammini-

nostro Settore.

Valore inteso come massima qualità possibile, dei

strazioni. Anche il Capitolato Standard CONFIDA,

Grazie all’adesione delle Imprese che vi hanno

prodotti e dei servizi erogati.

che ha visto la luce quest’anno dopo un lungo lavo-

investito la Vending Cruise è stata in grado di pro-

Valore inteso come massima attenzione alle esi-

ro di preparazione per la complessità della mate-

durre risorse aggiuntive per sostenere le attività di

genze del consumatore, la cui centralità deve es-

ria, rappresenta una pietra miliare nella strada del-

comunicazione sul valore.

sere sempre il nostro vero obiettivo.

la valorizzazione, ponendo l’accento sugli aspetti

Inoltre, la partecipazione delle Associazioni Eu-

Valore inteso come costante ricerca dell’innovazio-

qualitativi e di servizio rispetto a quelli meramente

ropee del Vending, le delegazioni imprenditoriali

ne nella filiera, attraverso l’introduzione di sempre

economici.

presenti, i media e i numerosi ospiti hanno fatto

nuove e più efficaci soluzioni tecnologiche.

della Vending Cruise motivo di orgoglio di tutto il

Valore inteso come corretto posizionamento di

Per dare la più ampia e diffusa visibilità e rico-

prezzo.

noscibilità alla qualità sottesa a TQS Vending,

Valore inteso come sviluppo sostenibile, che passa

CONFIDA ha per la prima volta messo in campo un

Anche grazie a questo, con interesse e ammirazio-

attraverso il rispetto dell’ambiente e la promozio-

investimento di una portata senza precedenti: una

ne ci guardano oggi i nostri colleghi europei.

ne di un’alimentazione consapevole.

campagna di comunicazione nazionale indirizzata

E proprio all’Europa dobbiamo rivolgere uno sguar-

Valore inteso soprattutto come insieme di valori

al consumatore finale.

do attento.

etici, di rispetto del mercato, della corretta e libera

Questo per due buone ragioni: la prima è che senza

Il nostro ruolo di leader ci impone una responsabi-

concorrenza.

un’adeguata azione di comunicazione rischiano di

lità aggiuntiva: essere guida anche all’estero.

essere vanificati gli sforzi per l’introduzione di un

La politica del valore deve varcare i confini nazio-

Ed è in quest’ottica che si è sviluppata con parti-

marchio di qualità, che risulterebbe di fatto scono-

nali per garantire benessere ad un settore che,

colare impegno l’attività in seno al Consiglio Diret-

sciuto all’utenza.

vale la pena ricordarlo, esporta tecnologia per cir-

tivo CONFIDA, che ha predisposto un insieme di

La seconda è che le disponibilità finanziarie di

ca il 70% della nostra produzione nazionale.

strumenti e progetti tutti orientati all’attestazione

CONFIDA non devono stazionare improduttive nel-

Non possiamo quindi esimerci dall’essere veri pro-

e riconoscimento del valore delle nostre imprese e

le casse dell’Associazione, ma essere reinvestite

tagonisti in EVA, la nostra Associazione Europea.

più in generale del nostro Settore.

nel sistema che le ha generate in modo finalizzato

Per questa ragione dobbiamo concentrare tutti i

Vending Internazionale.

e con effetto moltiplicatore, a beneficio degli As-

nostri sforzi per fornire la nostra esperienza e il

Abbiamo fondato il “Teorema del Valore” nel Ven-

sociati e, più in generale, del Settore.

nostro contributo alle attività associative di Bru-

ding, declinato in Accreditamento Istituzionale,

Per la prima volta, sugli schermi di milioni di Italia-

xelles.

Qualità, Comunicazione e Sistema.

ni a partire dal prossimo autunno, la Distribuzione

Identità associativa, modello di rappresentanza e

Automatica comunicherà attraverso migliaia di

Governance sono le priorità del nostro impegno

Sul piano dell’accreditamento istituzionale, il Ven-

spot pubblicitari i propri valori: della qualità, della

europeo; un obiettivo che ha la sua prima scaden-

ding ha affermato la sua piena adesione in tema di

prossimità e della continuità.

za con l’appuntamento delle prossime elezioni del

sostenibilità alimentare e di tutela dei consuma-

I risultati di grande pregio di questo importante

Comitato Esecutivo di EVA di dicembre 2011, per le

tori, aderendo a progetti promossi dal Ministero

progetto sono stati possibili grazie all’apporto del-

quali rivendichiamo una rappresentanza adeguata

della Salute e direttamente attraverso l’organizza-

le qualificate professionalità e competenze di tutti

alla nostra forza.

zione di un convegno di grande impatto e visibilità

i componenti della Commissione Comunicazione

politica, che si è tenuto presso la sala conferenze

e Marketing CONFIDA, a cui rivolgiamo il più vivo

Cari Associati,

della Camera dei Deputati.

apprezzamento e ringraziamento.

è con orgoglio che oggi vi abbiamo presentato quanto fin qui fatto.

Per quanto concerne la Qualità, quest’anno abbia-

Dobbiamo essere però molto realisti.

Ma è con grande senso di responsabilità e rea-

mo avviato la certificazione di gruppo TQS Ven-

Ogni investimento, ogni sforzo organizzativo, ogni

lismo che invito tutti noi a considerare i seppur

ding, evoluzione della carta dei servizi CONFIDA,

strumento disponibile, le migliori intelligenze pro-

importanti risultati raggiunti come punto di par-

che colloca, all’interno della filiera agroalimen-

fessionali ben poco possono se a tutto questo non

tenza per disegnare un Vending nuovo, un Vending

tare, la Distribuzione Automatica tra i Settori più

corrisponde una condivisione diffusa, una consa-

protagonista del mondo del fuori casa, un Vending

attenti alle garanzie del consumatore.

pevolezza comune e un’unitarietà di azioni che si

Italiano leader mondiale.

TQS Vending è una certificazione che viene rico-

riassumono in un’unica espressione: Fare Sistema!

… E che ci chiamino pure macchinette!

nosciuta alle sole società che operano secondo i

Speciale Associazione > A s s e m b l e a

G e n e r a l e

C O N F I D A

2 0 1 1


>

Andrea Borziani

D.A.ITALIA 58 > LUGLIO/AGOSTO 2011

L’attività di CONFIDA > presentazione del bilancio d’esercizio 2010 Andrea Borziani, revisore dei conti, ha illustrato i dati relativi all’approvazione del bilancio consuntivo 2010 e il budget 2011 del settore. Borziani evidenzia un avanzo di esercizio, risultato decisamente migliore rispetto al dato stimato in sede del bilancio di previsione. Agli associati è stato mostrato come le quote associative vengono utilizzate dall’Associazione, dando prova dell’intensa attività svolta dai Gruppi Merceologici e dalle Commissioni tecniche in quest’ultimo anno trascorso.

Analisi del settore > i dati di bilancio delle aziende del vending italiano e lo studio di Accenture Franco Bompani, presidente EIDOS Consulting, ha riportato i risultati dello studio sui dati di bilancio di 39 società del vending nella relazione dal titolo Il vending sotto la lente, già esposta nelle giornate di crociera (e riportate nel numero di 57 di D.A. Italia nello

>

Franco Bompani

Speciale Vending Cruise) di cui ricordiamo i punti salienti. Suddividendo le imprese del vending nazionale per classi di fatturato e per aree geografiche, lo studio ha fotografato l’andamento economico-finanziario del settore, al fine di rappresentare uno stimolo al confronto tra

39


D.A.ITALIA 58 > LUGLIO/AGOSTO 2011

aziende e creare le basi per una gestione di costi e margine sempre più cosciente. Se nel periodo considerato, infatti, si sono ridotti gli indici di redditività sull’investimento dei soci (ROE), di ritorno sull’investimento (ROI) e il margine sulle vendite (ROS), il settore è chiamato ad una riflessione: è necessario trovare nuovi modelli di business, avere il coraggio di cambiare. Controllo di gestione e giusto prezzo di vendita sono ormai elementi imprescindibili per uno sviluppo sano del settore. A questo punto, la parola è passata a Paolo Andrigo, che ha riportato i risultati dello studio condotto da Accenture in collaborazione con GFK Eurisko e Digisoft per CONFIDA, già esposta durante la Vending Cruise, soffermandosi su alcuni nuovi dati, ottenuti grazie ad una maggiore innovazione dello studio, che ha proposto a quanti hanno aderito un questionario più approfondito. Dopo un’introduzione che ha spiegato ai presenti

del settore nell’anno 2010, Andrigo ha rivelato alcuni risultati riguardanti le consumazioni nel vending non rispetto alla tipologia di macchina (come fatto in precedenza) ma rispetto alla tipologia di prodotto. Dallo studio emerge che bevande e snack coprono rispettivamente il 15% e il 14% delle consumazioni; una percentuale residua interessa invece gelati e piatti pronti. Le bevande a loro volta vengono divise in sottocategorie e se nelle vendite la parte del leone la fa l’acqua (68% delle consumazioni), le bibite gassate sono in flessione, mentre the e succhi di frutta in particolare sono in crescita, mentre in linea generale alcune bevande consolidate nel canale trascinano l’intera sottocategoria. Per quanto riguarda invece le consumazioni di snack, le vendite sono così suddivise: 42% per i dolci; 32% per gli snack salati; 18% per gli snack con cioccolato, mentre i prodotti freschi (che rappresentano il 5-7% delle consumazioni) stanno conoscendo una certa crescita. Il restante 1-2% di consumazioni interessa infine i prodotti confectionery (caramelle, chewing-gum, ecc.).

distributori a vetrina totalizzano più consumazioni rispetto ai distributori a caduta, anche perché questi ultimi stanno rapidamente scomparendo, sostituiti dai gestori. In percentuale residuale la diffusione di macchine per gelato e pasti pronti. Andrigo ha concluso con qualche dato globale riguardante il settore: oggi il vending viene stimato in €2.579.348.66, che si dividono tra Gestioni €2.102.808.596, Produttori (vending machine, sistemi di pagamento, filtri, software gestionali) €397.908.869, boccioni €78.631.200 (dato AIABO). La stragrande maggioranza degli addetti ai lavori è impiegato in una società di gestione, ovvero il 77% del totale, mentre il 13% opera nella produzione delle macchine. La relazione si è conclusa con un breve approfondimento sui negozi automatici, trend in ascesa perché incontra le esigenze dei consumatori: Andrigo ha spiegato che esistono varie tipologie di consumatore e il che i negozi automatici offrono prodotti di consumo di ogni genere, a qualsiasi ora del giorno.

le modalità di raccolta dei dati e durante la quale Infine, un accenno ai dati riguardanti il parco macmac chine del comparto vending: oltre il 70% è costituito dalle macchine OCS, mentre il 16% da distributori del caldo (maggior numero di free standing rispetto alle table top: in questo caso chi fabbrica vending machine noterà che il dato è opposto ai propri dati di vendita, infatti ci sono meno table top sul mercato ma se ne vendono di più rispetto alle free standing, perché c’è maggior ricambio di macchine di piccole dimensioni).

Paolo Andrigo

sono stati esposti i risultati generali sull sull’andamento andamento

L’assortimento L’assortimen dei prodotti si differenzia da quello della normale norma distribuzione automatica, non limitandosi ai generi alimentari e questo rappresenta g un indubbio punto di forza di questo tipo di canale. Inoltre, i negozi neg automatici, situati in luoghi di intenso passa passaggio, sono facili da raggiungere e il loro successo è la l prova della necessità di incrementare il vending pubblico in Italia, ancora poco sviluppato pu rispetto agli altri paesi europei.

>

rodotto p i d a i i g n Gestio er tipolo zione della differenza tra le p i n o i z a a ridu enzia un Consum ni, si evid vazio edenti rile ack. alle prec sn o e tt e e p d is • R evan azioni b consum

2.941 6.359.20

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Gelati

Speciale Associazione > A s s e m b l e a

G e n e r a l e

C O N F I D A

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D.A.ITALIA 58 > LUGLIO/AGOSTO 2011

Questo è lo scenario in cui il vostro servizio trova difficoltà perché c’è sempre meno capacità e propensione di spesa. Avete di fronte una grande sfida: dimostrare la capacità di reagire con coraggio, la capacità di chi sa cambiare”.

> Piero

La conclusione dei lavori e i saluti di commiato sono stati affidati al direttore generale CONFIDA Piero Angelo Lazzari: “Tutti i relatori oggi presenti ci hanno spronato a cercare nuove soluzioni, a mettere al centro del nostro impegno il consumatore, a perseguire valore anche attraverso il corretto posizionamento di prezzo. Conoscere il valore, le potenzialità del settore, la capacità delle vostre imprese per renderle sempre più competitive è fondamentale. Questi i messaggi che emergono da questo convegno, messaggi che tuttavia arrivano in un momento particolarmente difficile. Il settore è di fronte ad una sfida, il consumatore si trova ad affrontare un momento di riduzione dei consumi, la crisi ha rallentato la crescita.

Angelo Lazzari

Conclusioni

Speciale Associazione > A s s e m b l e a

G e n e r a l e

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Speciale Ambiente

al Speci e

44

A

e mb t ien


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>

Etiopia

illycaffè Prima Azienda Certificata “Green Coffee Responsible Supply Chain Process”

La torrefazione triestina è la prima azienda ad avere ottenuto la certificazione che attesta la capacità di applicare un approccio sostenibile nei processi lungo tutta la filiera produttiva. illycaffè da sempre dedica grande attenzione alla sostenibilità, intesa

logie e riconoscendo una remunerazione superiore ai prezzi di mercato.

come sostenibilità economica, sociale ed ambientale, perseguite attraverso la creazione di valore per tutti gli interlocutori, la crescita e l’auto-

Det Norske Veritas (DNV), fondazione internazionale indipendente, ha

realizzazione dei soggetti coinvolti ed il rispetto per le risorse naturali. A

sviluppato il nuovo standard “Responsible Supply Chain Process”

livello globale la società impiega oltre 796 dipendenti e ha realizzato nel

prendendo in considerazione proprio il modello della catena di fornitura

2009-2010 un fatturato consolidato di 283,4-305 milioni di euro. illy ac-

di illycaffè, integrandolo con le linee guida attuali ed emergenti in

quista il caffè verde direttamente dai produttori della più pregiata Ara-

tema di sostenibilità e responsabilità d’impresa, nonché gli standard di

bica attraverso rapporti di partnership basati sullo sviluppo sostenibile.

riferimento per le attività di certificazione e di accreditamento.

Con i migliori coltivatori del mondo - in Brasile, nei Paesi dell’America Centrale, in India e in Africa - l’azienda triestina sviluppa un rapporto

“Questo standard di certificazione è particolarmente innovativo e dimostra la

di collaborazione a lungo termine trasferendo loro conoscenze e tecno-

capacità dell’azienda di creare valore a lungo termine. È uno schema orien-

45


D.A.ITALIA 58 > LUGLIO/AGOSTO 2011

tato alla costruzione di valore condiviso, che punta al progresso sociale per garantire una crescita economica nella consapevolezza che il proprio business si migliora anche attraverso la capacità di far crescere i propri partner e

Lo standard DNV “Responsible supply chain process”

fornitori” - ha affermato Thomas Vogth-Eriksen, Chief Executive Officer DNV Business Assurance.

Lo standard studiato da DNV è da considerarsi innovativo in quanto segna il passaggio dalla certificazione della gestione della catena di distribuzione

Lo standard innovativo messo a punto da DNV assegna infatti un ruolo

di un’organizzazione alla certificazione della capacità della stessa di creare

cruciale alla qualità e alla creazione di competenza lungo tutta la filiera

valore a beneficio di tutte le parti in causa.

e illycaffè ha saputo interpretare questo modello di crescita nel segno del valore condiviso nel migliore dei modi. Un prodotto eccellente per essere

Il modello, valido per qualsiasi tipo di fornitura di materie prime, è stato

tale non può che essere sostenibile: questa la filosofia aziendale abbrac-

applicato inizialmente alla supply chain del caffè verde e illycaffè è la prima

ciata da illycaffè, che ha scelto di svolgere il proprio lavoro interpretando i

azienda ad aver conseguito la relativa certificazione.

valori di qualità e sostenibilità come binomio inscindibile.

Sviluppato secondo un approccio olistico, il modello messo a punto da DNV prevede l’analisi dei processi e delle strategie aziendali ma anche delle relazioni con clienti e fornitori, per verificare la coerenza delle scelte strategiche

mento al modus operandi che da venti anni caratterizza la nostra azienda

dell’organizzazione e dei suoi processi core (governance, gestione del per-

ed è alla base dell’eccellenza del nostro prodotto” - ha dichiarato Andrea

sonale, marketing, ricerca e sviluppo, produzione ecc.), nonché la gestione

Illy, Presidente e Amministratore Delegato illycaffè - “illycaffè è da

specifica dei processi di approvvigionamento, lungo l'intera catena. Valu-

sempre una stakeholder company fondata sull’etica e ha come obiettivo il

tando strategie, ruoli e responsabilità, comportamenti, attività di coinvolgi-

miglioramento della qualità della vita. Il concetto di qualità è centrale nel-

mento degli interlocutori e comunicazione della responsabilità sociale, l’ente

la filosofia dell’impresa. Proprio la ricerca continua della qualità mette in

certificatore può accertare l’impegno aziendale verso la sostenibilità e la

moto un circuito virtuoso che crea valore per tutti gli interlocutori coinvolti,

gestione dei rischi connessi all’operatività in ambiti quali ambiente, qualità,

dal coltivatore di caffè fino al consumatore della tazzina”.

sicurezza igienico-sanitaria del prodotto, risorse umane e diritti.

>

Andrea Illy

“Siamo orgogliosi di avere ottenuto questa certificazione, un riconosci-

> Essiccazione

Speciale Ambiente > i l l y c a f f è

India del caffè in



D.A.ITALIA 58 > LUGLIO/AGOSTO 2011

Nuova Comunicazione

N&W Global Vending Leader nell’Innovazione e nel Servizio al Cliente

Nel corso del 2011 N&W ha proposto al mercato una serie di innovazioni

Solista

significative, tutte improntate a una precisa filosofia di fondo: offrire ai clienti soluzioni concrete per soddisfare le loro specifiche esigenze

Tra le novità presentate nel corso di quest’anno spic-

di business.

ca Solista, il nuovo modello che completa il rinnovamento della gamma Necta nella fascia dedicata alle locazioni più piccole: un segmento con grandi poten-

In un contesto economico e di mercato tutt’altro che semplice, il gruppo N&W si sta confermando anche nel 2011

zialità, che garantisce ottime possibilità di sviluppo

leader nel settore del vending: merito che il Gruppo attribuisce ad una politica commerciale seria e coerente, che

del business. Solista va a inserirsi nel settore table

mira a consolidare il proprio core business fidelizzando l’utente e il cliente.

top (accanto a Colibrì e Brio3) con una serie di presta-

48


Melodia

>

Concerto

>

>

Solista

D.A.ITALIA 58 > LUGLIO/AGOSTO 2011

zioni di alto livello in termini di eccellente qualità del

possibile scegliere immagini personalizzate e i colori

vi modelli, specificamente progettati per le esigenze

prodotto e ottimizzazione dei tempi di erogazione. È il

delle luci led da inserire nei due pannelli.

delle medie locazioni, si presentano con un design

primo distributore Necta di questa fascia di mercato a proporre la tecnologia espresso Z4000 e il sistema

accattivante, dimensioni compatte e un contenuto

Concerto e Melodia

Freemix per bevande solubili, fino a oggi riservate ai

tecnico di assoluto rilievo e altamente innovativo, come, per esempio, la tastiera capacitiva. Concerto e

freestanding top di gamma. Altro elemento distintivo

Altre due grandi novità sono i nuovi distributori auto-

Melodia sono la coppia Hot&Cold e Snack&Food de-

di Solista è il design innovativo, raffinato e hi-tech,

matici Concerto e Melodia, presentati in anteprima

stinata a raccogliere il testimone di due distributori di

in cui risaltano la particolare illuminazione led e

agli addetti ai lavori nelle fiere Vending Paris e Avex

successo come Kikko e Snakky, per diventare il nuovo

l’eleganza delle finiture in metallo cromato. Inoltre è

e disponibili sul mercato entro fine anno. I due nuo-

riferimento in questo specifico segmento di mercato.

49


D.A.ITALIA 58 > LUGLIO/AGOSTO 2011

Strumenti on line Tra le innovazioni che caratterizzano il dinamico 2011 di N&W, una menzione speciale va al nuovo sito istituzionale, che tramite una veste grafica e un concept profondamente rinnovati conduce il visitatore in un mondo fatto di prodotti e servizi per il cliente. La filosofia di riferimento che caratterizza il sito è chiaramente rappresentata già nella

del mercato e del Gruppo. Inoltre, per chi è alla

e immediata. Una scelta coerente con un’im-

home page: immediatezza e riconoscibilità nel-

ricerca della soluzione adatta al proprio busi-

postazione “full line suppliers”, secondo la

la presentazione dei settori di mercato e dei

ness nel settore Ho.Re.Ca, N&W mette a di-

quale, chi sceglie i prodotti del Gruppo N&W

brand, eleganza ed essenzialità nell’imposta-

sposizione il supporto di virtual assistance: at-

non compra semplicemente un distributore au-

zione grafica, facilità di accesso grazie a riferi-

traverso un percorso guidato e la compilazione

tomatico, ma si assicura un mondo di servizi

menti visivi che guidano la navigazione.

di un semplice form, viene suggerito il prodotto

fatto di ricambistica originale, informazioni

L’utente viene aiutato da focus tematici mirati:

più affine alle proprie necessità.

tecniche, assistenza capillare e finanziamenti

la pagina che si desidera visualizzare è a dispo-

Ai clienti è dedicata un’area riservata ricca di

su misura per il cliente.

sizione con un click. Nelle news sono presenti

contenuti per scaricare software, aggiorna-

le segnalazioni degli eventi più significativi e

menti, consultare il catalogo ricambi e tutta la

delle novità di prodotto con la possibilità di

documentazione tecnica.

iscriversi ad una newsletter periodica, che of-

Con il nuovo sito, N&W mette la tecnologia

fre finestre sempre aggiornate sulle anteprime

al servizio dell’utente, rendendola funzionale

Nuova Comunicazione > N & W

G l o b a l

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D.A.ITALIA 58 > LUGLIO/AGOSTO 2011

Allestimento & Design

Pn&CO> una Sfida all’Ultimo Minuto…

Prova sul campo, il montaggio di Piazza. La struttura modulare Pn&Co progettata dalla Style. Negli ultimi mesi Style Srl di Roveredo in Piano (PN) ha

chiesto ad Andrea Infanti, dell’area commerciale Italia

raggiunto alle 9.00 del mattino e ci ha promesso che per

lanciato un prodotto che sta rispondendo alla crescente

dell’azienda, di montare Piazza nel tempo prestabilito.

qualche ora avrebbe lasciato cellulare e computer por-

necessità di organizzare in modo funzionale i distributori

Come abbiamo detto Andrea è un commerciale, non un

tatile rinchiusi in valigia: nuovi strumenti del mestiere

automatici e di proteggerli in strutture modulari dedicate

montatore esperto, quindi per lui riuscire a montare la

sarebbero stati una scaletta a tre gradini e alcune chiavi

alle aree coffee break. Stiamo parlando di Piazza, una

struttura sarà una sfida nella sfida!

inglesi, oltre alla minuteria fornita con la struttura. Ci siamo muniti di un cronometro per misurare il

struttura che, a detta dell’azienda produttrice, è montabile da una sola persona in poco meno di

Ci siamo trovati all’interno di un capannone industriale

tempo di costruzione e accertare la veridicità di quanto

due ore.

dove abbiamo voluto creare un’area vending composta

promesso dall’azienda.

da due macchine distributrici automatiche e da un moAbbiamo voluto mettere alla prova Style Srl e abbiamo

dulo cestino per la raccolta differenziata. Andrea ci ha

Ci riuscirà?

Via al cronometro! 53


D.A.ITALIA 58 > LUGLIO/AGOSTO 2011

Ore 9.30 Andrea solleva e mette in posizione la spalla sinistra della struttura. Solo per questa operazione ci chiede un aiuto che consiste nel mantenere in verticale la spalla mentre posiziona gli altri elementi. Potrebbe temporaneamente appoggiarla al muro, ma preferisce coinvolgerci. Inizia quindi a montare il modulo divisorio tramite l’applicazione a incastro dei due distanziatori che successivamente si accinge ad avvitare. “Pensavo fosse più difficile sollevare la parete e disporla da solo / ha commentato Andrea / ho notato, inoltre, con piacevole sorpresa, che non ci sono sporgenze, spigolosità o altri elementi che possono risultare pericolosi durante il lavoro”. Forse per questa ragione, aggiungiamo noi, Andrea dimentica l’uso dei guanti da lavoro che in ogni caso servono per la sicurezza. Andrea ripete la stessa operazione per il secondo divisorio e per il montaggio della spalla destra della struttura.

Allestimento & Design > P n & C O


D.A.ITALIA 58 > LUGLIO/AGOSTO 2011

Ore 9.52 A questo punto Andrea fissa i distanziatori frontali dei tre moduli tramite incastro e avvitamento, per tenere ben salda la struttura. Quindi si appresta a montare le testate.

Ore 10.07 Terminato di assemblare tutti gli elementi portanti di Piazza, il nostro montatore inserisce il modulo cestino per la raccolta differenziata nella parte centrale. È costituito dal crowner personalizzabile, dal modulo per la raccolta e dal cestello estraibile. L’azione svolta da Andrea sembra veramente facile e agevole per chiunque, perché tutti gli elementi si applicano attraverso semplici incastri.

In alcuni momenti abbiamo visto Andrea particolarmente impegnato nel disimballare i vari moduli. Ci hanno riferito che la scelta dell’imballo è stata pensata per evitare ogni possibile danneggiamento della struttura durante la sua movimentazione. Piazza è stata progettata con grande attenzione alla parte estetica: la sua linea è elegante ed essenziale, sarebbe un peccato vedere la struttura anche semplicemente segnata o ammaccata.

55


D.A.ITALIA 58 > LUGLIO/AGOSTO 2011

Ore 10.31 Andrea monta le cornici a ribalta avvitando le relative cerniere alle cornici stesse. Il passaggio anche per Andrea risulta essere più semplice del previsto e ci accorgiamo che da quando ha iniziato è passata poco più di un’ora.

Ore 10.49 Montate le coperture, Andrea dà un controllo generale affinché tutti i bulloni siano saldi in sede e che ogni elemento sia stato applicato correttamente.

Ore 11.02 Posizionata anche l’ultima copertura, Piazza è pronta ad accogliere i due distributori.

Guardiamo il cronometro e notiamo che il tempo assegnato per il montaggio è stato abbondantemente rispettato. Andrea ha impiegato solamente un’ora e trentadue minuti per montare Piazza e se c’è riuscito lui, in Style sono sicuri che il montatore esperto, una volta che avrà letto il manuale di istruzioni fornito dall’azienda, ridurrà ulteriormente i tempi di montaggio. Per essere completi, e per rendere totalmente veritiera la prova, dobbiamo ricordarci di dire anche che la regolarità del pavimento non ha richiesto l’assestamento dei piedini regolabili. In altre situazioni dovremo calcolare il tempo utile per effettuare il livellamento opportuno. “Dopo questa prova / ci ha confermato il commerciale Italia / il mio ruolo sarà più

Quindi: stop al tempo!

facile da svolgere perché potrò argomentare anche sugli aspetti più minuti della fase di montaggio”. “Senz’altro il risultato ottenuto è positivo e Piazza ha superato la prova a pieni voti! / Ha commentato il management di Style, confermando che la struttura sarà l’argomento di punta della partecipazione alla fiera di Colonia Eu’Vend 2011 / Non solo, per l’occasione presenteremo anche il modulo retroilluminato e l’illuminazione a LED peraltro già disponibili sul mercato”. Prima di salutarci Andrea ci mostra alcune immagini delle realizzazioni già installate nel territorio nazionale, “ce le inviano i nostri clienti soddisfatti che vogliono renderci partecipi del risultato; questo ci dimostra come l’attenzione al lato estetico del vending corner sia determinante”.

Allestimento & Design > P n & C O



D.A.ITALIA 58 > LUGLIO/AGOSTO 2011

Eventi

Road Show Digisoft Risultati e Nuove Soluzioni per il Mercato S

p ec i

ale

ow

Eve Il 28 maggio scorso si è concluso con l’appuntamento di Giardini Naxos (ME) il primo Road Show Digisoft, che nell’arco di due mesi ha toccato diversi punti strategici dell’Italia con la precisa volontà di incontrare gli interlocutori del mercato di riferimento direttamente “a casa loro”. Nella tappa di apertura, che si è svol58

i

h

n

t

S

& R ad o

ta il 2 aprile a Milano, nella regione in cui Digisoft ha la sua sede, l’azienda ha ospitato i gestori nel Nord Ovest e il road show è poi proseguito a intervalli di due settimane toccando Bologna e Padova, rispettivamente il 16 ed il 30 aprile. Lo splendido scenario della Vending Cruise ha consentito alla società bergamasca di

presentare le novità di prodotto per il settore direttamente a bordo nave, lo scorso 9 maggio, per poi tornare sulla terra ferma e incontrare i gestori del Centro Italia a Roma, sabato 14 maggio e, appunto, approdare al Sud e conoscere da vicino i gestori siciliani e calabresi durante l’evento conclusivo del 28 maggio.


D.A.ITALIA 58 > LUGLIO/AGOSTO 2011

Digisoft

Numerose le nuove soluzioni presentate, che han-

sono creati in seguito hanno confermato all’azienda

e di controllo diventano un ausilio imprescindibile

no reso ciascuno di questi eventi un momento di

che la direzione presa è quella giusta: il mercato ha

all’attività di un operatore del vending, indipenden-

intenso lavoro, di formazione e di grande scambio.

bisogno di sistemi sofisticati per rispondere alle ca-

temente dalla dimensione della sua impresa – ha

La strategia comunicativa di Digisoft quest’anno è

pillari esigenze di analisi, ormai indispensabili per

dichiarato Cecilia d’Aguanno, responsabile con-

stata incentrata sulla necessità di far conoscere

affrontare un mercato ogni giorno più complesso.

sulting e coordinamento commerciale Digisoft - Du-

agli operatori del mercato le evoluzioni delle solu-

“Crediamo fermamente che l’attenzione dei gestori

rante il nostro viaggio gli interventi dei gestori han-

zioni software e dei nuovi servizi offerti elaborati

debba spostarsi in modo energico verso la valuta-

no confermato queste nostre percezioni: di fatto gli

dall’azienda.

zione dei costi e della redditività delle proprie in-

incontri si sono rivelati spesso delle tavole rotonde

L’attenzione prestata agli argomenti trattati da par-

stallazioni ed è in tal senso che stiamo declinando

fra attori che manifestavano le stesse preoccupa-

te dei gestori presenti agli eventi e i contatti che si

gli sviluppi del nostro software. Strumenti statistici

zioni e perplessità, esprimevano le medesime esi-

59


D.A.ITALIA 58 > LUGLIO/AGOSTO 2011

genze e confermavano l’utilità degli strumenti che

costi, con conseguente focus sulla marginalità fina-

l’azienda sta elaborando le specifiche richieste dei

mettiamo a loro disposizione”.

le sulla singola consumazione. Il supporto concreto

gestori interessati.

che Digisoft offre ai gestori è garantito da strumenDel resto, secondo il management Digisoft, la stes-

ti assolutamente innovativi e per certi aspetti rivo-

“La struttura Digisoft – ha concluso Cecilia

sa politica di comunicazione di CONFIDA, avvallata

luzionari: una rivoluzione concettuale già in corso,

d’Aguanno - è pronta ad accogliere l’evoluzione

da pareri concordi da parte dei soci iscritti, si muo-

di cui l’azienda ha potuto raccogliere testimonianze

del settore, al quale si presenta con un prodotto

ve verso questa direzione, nella convinzione che

e conferme durante tutte le tappe del road show.

che ha precorso i tempi, anticipando le esigenze dei gestori pronti a giocare secondo le nuove rego-

per aumentare la redditività del settore risulta fondamentale procedere verso una direzione comune

L’evento, concluso da poche settimane, è stato

le, ma con uno supporto analitico che li sostenga

e coerente di aumento dei prezzi e di controllo dei

l’inizio di una serie di proficue collaborazioni e

in modo adeguato”.

VEGA LITE > È il nuovo sistema di fruizione di Vega per la informatizzazione delle compagnie di gestione di piccole dimensioni. I piccoli gestori possono usufruire dell’esperienza e degli strumenti Digisoft senza acquistare licenze o hardware, noleggiando con un canone mensile la piattaforma. Il software è stato realizzato per coprire tutte le necessità di una società di gestione piccola e dinamica e viene fornito completo di tutte le informazioni di base già compilate (prodotti, modelli, ecc.). BUSINESS INTELLIGENCE > È un nuovo strumento per comprendere i dati relativi alla propria attività, caratterizzato dalla semplicità d’uso e dalla customizzazione a portata del gestore. Nessun limite di analisi: B.I. permette al gestore di creare statistiche e stampe in tempo reale. VENDING SIMULATOR > Consente di simulare una modifica della scheda cliente relativa a prezzi, macchine installate, medie consumo, prodotti venduti verificando in tempo reale il risultato. Inoltre permette di applicare la situazione di un cliente ad un nuovo contatto e di verificare in che modo ottimizzare il margine per battuta. Con questa soluzione inoltre sarà possibile impostare la marginalità attesa per ottimizzare gli sforzi dei commerciali. INTEGRAZIONE OUTLOOK > Con questo strumento, sincronizzato con

Eventi & Road Show > D i g i s o f t

le maschere di Vega, task, appuntamenti e pianificazioni possono essere riportati direttamente anche sul calendario Outlook. POST-IT > Inserire un messaggio per uno o più utenti a livello di cliente, pv, tc, impostandone la data di validità: il Post-it virtuale compare in automatico all’apertura della scheda cliente, della chiamata e in altri punti critici di Vega. MONITOR MANAGER PER OPERATORI E TECNICI > Consente in ogni momento di monitorare, organizzare e ottimizzare l’attività di operatori e tecnici con riscontro a video per visualizzare semplicemente, con l’ausilio di icone le attività esterne all’azienda. GEOMARKETING E LOCALIZZAZIONE DEI MEZZI > È una facile procedura di esportazione dei dati relativi ai clienti, filtrati secondo qualsiasi criterio desiderato. Visualizzazione grafica sulla mappa con attributi relativi a media consumo, numero PV installati, ecc. Visualizzazione dei percorsi dei mezzi e analisi del giro visite. GESTIONE DELLE MACCHINE SNACK E TELEMETRIA > Accesso remoto al servizio (canone annuale per mezzo/palmare). Applicativo Vega Maps integrato con visualizzazione batch dei percorsi dei mezzi ed esportazione dei file clienti, il tutto consultabile da ogni client in azienda. PALMARE HONEYWELL 99EX > L’evoluzione del più utilizzato strumento di gestione delle attività esterne dell’azienda.




D.A.ITALIA 58 > LUGLIO/AGOSTO 2011

Vending per il Sociale

Poesia in Chicchi

Dopo la prima edizione, svoltasi alcuni anni fa,

coinvolto gli Istituti penitenziari d’Italia stimolan-

Tra le strofe scelte si nascondono riflessioni pro-

quest’anno il concorso di poesia sul tema del caffè

do i detenuti a confrontarsi con la parola scritta

fonde, sentimenti inespressi, pensieri rivolti al

Poesia in chicchi ha avuto come protagonisti i

per realizzare poesie che avessero per soggetto la

mondo esterno e una buona dose di ironia. In tutti i

detenuti delle carceri italiane. Organizzata dall’as-

bevanda calda per eccellenza, il caffè.

casi emerge inequivocabile la passione per l’ama-

sociazione È Vita, con la significativa collabora-

ta tazzina di caffè, che in alcuni casi diventa l’og-

zione del Dipartimento dell’Amministrazio-

Numerose le cartoline pervenute da tutti i peniten-

getto a cui l’autore le rivolge i suoi versi.

ne Penitenziaria del Comune di Roma e del

ziari d’Italia, tra le quali sono state selezionate da

Ministero di Grazia e Giustizia e con la spon-

un’apposita giuria le otto composizioni più belle e

“Siamo molto soddisfatti di questo concorso.

sorizzazione del Gruppo Illiria Spa e Nord Est

originali, premiate con una collanina di cuoio con un

Grazie a Gruppo Illiria e Nord Est, che non

(l’agenzia Necta di Franco Puppin), l’iniziativa ha

prezioso ciondolo a forma di chicco di caffè in oro.

sono stati semplici finanziatori, ma che han-

63


D.A.ITALIA D.A D .A A.I .IT IIT ITALI TA ALI AL LIIA 5 L 58 8 > LUGLIO LLUGLIO/AGOSTO LU LUG UGLIO UG LLIIO IO/AG //AAAGGOS GOS OST OST STO 22011 011 011 01 11

no avuto parte attiva nel progetto, abbiamo

aderito all’iniziativa, abbiamo selezionato le

fermato a metà ma speriamo, anche attraver-

ib i nelle ll carcerii iitaliane li stampato e di distribuito

i li i otto poesie i fifinaliste, li migliori ma è stata ddura,

i i di trovare sponsor so questa comunicazione,

oltre 40 mila cartoline, ma la partecipazione

ne abbiamo dovute escludere tantissime de-

che ci aiutino a realizzare la seconda parte

da parte dei detenuti ha superato le nostre

gne di essere pubblicate” / ha dichiarato Rio

del nostro lavoro, permettendoci di stampare

aspettative. Tra queste persone ci sono veri e

Lombardo, presidente dell’Associazione È

un libro che raccolga tutte le poesie che han-

propri poeti! Tra le quindici regioni che hanno

Vita, che ha aggiunto: “Il nostro progetto si è

no partecipato al concorso”.

Poesie Vincitrici Pubblichiamo ichiamo di seguito i testi delle poesie finaliste, delle quali indichiamo indichiamo, per ovvie ragioni, esclusivamente la provenienza geografica .

C Asciugare il mare

i sono quattro cose impossibilii nella vita: Spegnere il sole

Non volerti bene

iene ene col coltivato in prevalenza in Brasile, ma migliore è quello arabo. Per il consumo il miglio

mille modi, in pratica non è mai natusi miscela in mill

Rinunciare ad un caffè! (Toscana)

O E se non ci fosse, neanche o detenuto

’ caffè è l’ottava meraviglia do munne

Q giorno ti ho sempre amato. Ma per colpa

Come somiglia all’uomo! rale, il caffè. Com

uasi per caso ti ho incontrato e da quel

(Campania)

del cuore mi ha ordinato di lasciarti il dottore. Ma

Q scorderò di te!! Tiri fuori il mio veleno,

per fortuna prima di averti abbandonato ho scoperto…il decaffeinato. (Marche)

esistesse!!

(Molise)

I

V

uando due + due diventa tre! Forse mi

con la pioggia e col sereno! Ricomincio poi a sognare col profumo tuo speciale!!

È porta con l’orgoglio essere figlio d’Afri-

(Lazio)

stupendo per un uomo di colore, che si

l caffè è come la poesia, ci sorprende con il

N nato. C’eri quanto tutto era incerto, quando

suo delicato eccesso, l’aroma inebria i nostri

ca, poter dire che nero è bello, nero è amaro ma è

sensi come i versi toccano i lati oscuri del cuore.

anche dolce. Nero ti conforta nero ti tiene compa-

E così come la poesia è capace di lasciarci senza

gnia. Nero ti aiuta a digerire bocconi amari. Nero

il tempo cicatrizzava i vuoti, sei leale e perfetto come gli

respiro per alcuni secondi, così il caffè resta nella

ti promette una gradevole giornata. Il caffè è nero

amici che avrei voluto. La mia pena è la tua pena, la mia

nostra giornata come il sorgere del sole.

col profumo forte e dolce della mia terra d’Africa.

libertà la tua libertà anche se per tutti sei solo: il caffè.

(Calabria)

(Emilia-Romagna)

Vending per il Sociale > P o e s i a

i n

C h i c c h i

on mi hai mai tradito, non mi hai abbando-

(Veneto)


stefanoserafini.com

international attraction

Sinonimo di qualità, il marchio italiano Coges è riconosciuto a livello internazionale come espressione di un’azienda leader nel Vending. In qualsiasi Paese europeo è presente una filiale o un rivenditore Coges dove potrete trovare i nostri sistemi di pagamento cashless, le gettoniere rendiresto, i lettori di banconote o gli innovativi sistemi per la telemetria, ricevendo supporto e assistenza. Coges non conosce confini: ha la soluzione ideale per ogni distributore automatico, ovunque si trovi.


D.A.ITALIA 58 > LUGLIO/AGOSTO 2011

N o v i t à General Vending Deutschland >

N o v i t à

La Prima Volta a Eu'Vend

General Vending Deutschland, filiale tedesca della rivendita di Solbiate Olona, per la prima volta sarà presente con un proprio stand (B038) a Eu’Vend, la fiera tedesca dedicata alla distribuzione automatica che si terrà a Colonia dall’8 all’11 settembre 2011. In occasione della fiera saranno presentati i prodotti solubili della linea Luxury, ideali per il mondo del vending e dell’Ho.Re.Ca. e le proposte Lavazza, di cui General Vending Deutschland è distributore autorizzato, all’interno di uno spazio espositivo caratterizzato dallo stile originale e fresco con cui l’azienda italiana si contraddistingue e da un’ampia area dedicata all’OCS e al semiautomatico. General Vending Deutschland, ambasciatrice del made in Italy in Germania, ha scelto di dedicare molto spazio ai prodotti Lavazza

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destinati sia alle grandi che alle piccole comunità. L’azienda presenterà alcune importanti novità in tema di macchine; tra queste, i visitatori potranno osservare da vicino Lavazza BLUE Canto, l’automatica creata per le grandi aziende e per locazioni aperte al pubblico, che grazie alla grande capacità (450 capsule e 600/700 bicchieri) e alle tante selezioni possibili è particolarmente indicata per i luoghi di intenso passaggio. Ancora, General Vending proporrà LB Chiara 850, la macchina che unisce l’unicità del design italiano all’eccellenza dell’espresso Lavazza: studiata per le piccole locazioni, questa macchina è caratterizzata da un capiente serbatoio trasparente, lancia vapore, griglia scalda-tazze e doppia altezza per la tazzina, che sarà apprezzata dagli estimatori del caffè americano. Infine, saran-

no presentate agli operatori del settore i modelli LB Chiara 850, LB 2301, LB 1100, EP PLUS oltre all’attesissima Galactica. La scelta di partecipare all’evento in qualità di espositore nasce dall’esigenza di presentarsi ufficialmente a tutti gli operatori del vending tedesco nel corso della più importante manifestazione che il mercato locale dedica al settore. Inoltre, l’edizione 2011 di Eu’Vend ha raccolto le conferme di molti espositori illustri e per questa ragione l’azienda ha voluto prendere parte alla manifestazione, ritenendo che la fiera tedesca abbia dimostrato nel corso degli anni di essere diventata un appuntamento sempre più frequentato dagli operatori del settore. Un’occasione, questa, che si presenta quasi in concomitanza con il quarto compleanno della filiale tedesca.


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D.A.ITALIA 58 > LUGLIO/AGOSTO 2011

N o v i t à Gruppo Argenta

>

N o v i t à

“Il Fresco col Sorriso” conquista Cafè Zero e Fruit Zero di Algida Argenta e Algida siglano una partnership per la distribuzione di Cafè Zero e Fruit Zero nelle vending machine. Per la prima volta il prodotto top Algida dell’estate fa il suo ingresso nel settore della DA attraverso i distributori Argenta e i negozi automatizzati Brekky. Gruppo Argenta e Algida-Unilever hanno siglato una partnership per la distribuzione automatizzata di Cafè Zero e Fruit Zero, i rinfrescanti prodotti a marchio Algida, che uniscono il piacere del gelato alla freschezza dei microcristalli di ghiaccio. Il gusto del caffè in tre varianti Espresso, Cappuccino e Mocaccino, e della frutta nei nuovi gusti: Peach & Love, al gusto di pesca e frutto della passione, e Red Kiss, con frutti rossi e guaranà, dopo il successo riscontrato nella distribuzione tradizionale, ora, con l’ingresso nelle vending machine, toccheranno un numero ancora maggiore di clienti num di consumo fino in occasioni o f ad oggi ogggi nonn raggiunte (uffici, aziende, aziende, etc). etc).

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La distribuzione di Cafè Zero e Fruit Zero rientra nel progetto “Il Fresco col Sorriso”, lanciato dal Gruppo Argenta nel 2010: un modello distributivo pensato appositamente per preservare la catena del freddo grazie all’utilizzo di automezzi comprensivi di celle frigorifere che garantiscono l’integrità e la qualità del prodotto. In tal modo, oltre ad accorciare la catena distributiva, le caratteristiche dei prodotti rimangono inalterate evitando inutili sprechi. “La collaborazione con Algida è un successo consolidato ormai da alcuni anni con la distribuzione dei gelati. Questa nuova partnership conferma il nostro posizionamento raggiunto in questi anni di leadership di mercato e innovazione, dal punto di vista sia del prodotto che della tecnologia impiegata”, ha commentato Luciano Iannuzzi, Amministratore Delegato di Gruppo Argenta. Paolo Radi, Vice President OOH di Algida, ha poi affermato: “Argenta, da sempre attenta a fornire le mi-

gliori macchine e i migliori prodotti ha scelto da anni la qualità di Algida e la sua leadership sul mercato. Il business della DA è in forte espansione grazie al costante investimento su qualità e innovazione e rappresenta una grande opportunità anche per il gelato che ha ancora alti margini di crescita in questo canale. Nel 2011 Argenta e Algida si sono nuovamente scelte per intraprendere un altro successo creando dei distributori automatici dedicati a Cafè Zero, un prodotto innovativo che, per le sue caratteristiche che lo rendono unico e inimitabile, si sposa perfettamente con Argenta. Grazie a questa collaborazione, Cafè Zero sarà da quest’anno ancora più vicino ai consumatori, che lo avranno sempre a disposizione nelle più disparate location come l’ufficio, per una pausa di piacere o in palestra per una ricarica immediata e rinfrescante!” Per la vendita di questi prodotti, Argenta utilizza distributori completamente dedicati, dello speciale modello di Iarp Laser 6 M ICE, macchine di ultima generazione a vetrina, compatta e comprensiva di un’ampia riserva, che semplifica notevolmente i tempi e i processi della logistica. La novità consiste nello scomparto a bassa temperatura concepito appositamente per la conservazione e la distribuzione di Cafè Zero, il quale viene gestito a una temperatura più alta rispetto ai gelati. Oltre a garantire un alto livello di isolamento termico e un conseguente risparmio energetico importante, Laser 6 M ICE è in grado di contenere 10 diversi prodotti visibili, a cui se ne aggiungono altri 200 nel freezer di riserva.



D.A.ITALIA 58 > LUGLIO/AGOSTO 2011

N o v i t à Lavazza >

N o v i t à

Antonio Baravalle il nuovo AD – Positivo il bilancio 2010 L’assemblea dei soci Lavazza ha approvato il bilancio della Luigi Lavazza S.p.A. e il consolidato 2010 del Gruppo, che registra ricavi netti per 1.146,8 milioni di euro - leggermente superiori a quelli del 2009 (1.093,4 milioni) - e l’Ebitda a 145,4 milioni di euro rispetto ai 168 milioni dell’esercizio precedente. L’assemblea ha provveduto inoltre a designare il nuovo consiglio d’amministrazione: sono stati nominati Amministratore Delegato Antonio Baravalle (ex Direttore Generale Educational del Gruppo Mondadori ed ex AD di Giulio Einaudi Editore) e Vicepresidente Marco Lavazza (già in consiglio dal 1999); sono stati confermati in Consiglio Alberto Lavazza (Presidente dal 2008), Giuseppe Lavazza (Vicepresidente dal 2008), Francesca e Antonella Lavazza. Sono diventati nuovi membri del Consiglio: Pietro Boroli (Presidente di De Agostini Editore), Gabriele Galateri di Genola (Presidente di Assicurazioni Generali) e Antonio Marcegaglia (AD del Gruppo Marcegaglia). Escono dall’azienda Gaetano Mele, AD dal 2008 e Direttore Generale dal 2006, Alessandro Lorenzi, Direttore Centrale Corporate dal 2006, e Tullio Toledo, membro del CdA dal 1997, che conclude la sua lunga carriera in Lavazza iniziata nel 1959. La Direzione Lavazza dedicata alla Distribuzione Automatica rimane invariata, con Giampaolo Arpe, Direttore Away from Home business EMEA, Fabrizio Rosellini, Direttore Vendite

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DA Western Europe e Monica Balocco, Responsabile Sales Innovation e Marketing Operativo Away from Home. “Diamo il benvenuto ad Antonio Baravalle e ai nuovi membri del CdA che contribuiranno a delineare il futuro dell’azienda in un momento di mercato non facile – ha dichiarato il presidente Alberto Lavazza –. Siamo certi che Baravalle riuscirà, con il suo alto livello di professionalità, a consolidare e mettere a utile le numerose operazioni di cui siamo stati protagonisti in questi ultimi anni”. “Ho accettato con piacere l’incarico di AD di Lavazza – ha affermato Antonio Baravalle –. Sono onorato della fiducia dimostrata nell’accordarmi questa responsabilità che la famiglia Lavazza ha voluto concedermi e alla quale risponderò con entusiasmo e determinazione. Tale opportunità è per me una sfida professionale straordinaria: poter rappresentare un’azienda tra le più rilevanti realtà produttive di caffè al mondo e un’autentica eccellenza italiana riconosciuta a livello internazionale”. Lavazza ha chiuso il 2010 con un risultato positivo - mantenendo la propria quota di mercato in Italia (48.1% a valore nel mercato retail - Nielsen) - nonostante il perdurare della congiuntura economica negativa e la crisi del comparto caffè causata dal forte aumento del costo del caffè crudo. Anche i primi mesi del 2011 hanno confermato questa tendenza, registrando un ulteriore aumento di oltre il 60 % per l’arabica e di oltre il 50% per il robusta.

L’utile netto consolidato dell’esercizio 2010 si è attestato a 21,5 milioni di euro rispetto ai 43,8 milioni del 2009. La contrazione è dovuta principalmente al perdurare degli aumenti del caffè verde e all’effetto delle partecipazioni societarie all’estero di recente acquisizione, ancora in fase di assestamento. L’anno si chiude con un saldo di cassa pari a circa 245 milioni di euro rispetto ai 480 milioni dello scorso anno. Differenziale che ha finanziato le acquisizioni dell’italiana Ercom, dell’argentina Coffice e della bulgara Onda, ma soprattutto del 6% dell’americana Green Mountain Coffee Roasters (GMCR). “Per quanto riguarda i primi mesi del 2011 – ha commentato Alberto Lavazza – sono state confermate le nostre preoccupazioni sugli aumenti da record del caffè. Abbiamo messo in atto tutte le manovre necessarie quali la revisione dei listini, l’attenzione ai costi di struttura, al capitale circolante e alla buona gestione interna, per alleggerire il forte impatto del costo della materia prima.” Di seguito si è tenuta l’assemblea degli azionisti di FinLav S.p.A., la holding che controlla il 100% del capitale Lavazza, per l’approvazione del bilancio e il rinnovo delle cariche sociali per il prossimo anno. Decisamente a favore delle quote rosa, il nuovo Consiglio è così formato: Presidente, Antonella Lavazza, AD Francesca Lavazza, con deleghe di ordinaria e straordinaria amministrazione, Consiglieri Alberto Lavazza e Giuseppe Lavazza.


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D.A.ITALIA 58 > LUGLIO/AGOSTO 2011

N o v i t à Serim srl >

L’Assemblea Generale, indetta per la presentazione del bilancio 2010, è stata inoltre l’occasione per fare il punto della situazione analizzando i risultati ottenuti

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e per disegnare gli obiettivi del prossimo futuro. Le strategie di sviluppo intraprese si sono dimostrate efficaci, infatti nel 2010 il fatturato ha segnato un incremento di oltre l’11%.

bilità patrimoniale ed economica.

Nel corso del 2010, la focalizzazione sul core business e sull’area di operatività ha completato il grosso lavoro svolto nel 2009 (anno che ha visto una ridefinizione delle strategie operative che ha portato come risultato il rafforzamento dei requisiti di bilancio più importanti) e ciò ha comportato una notevole riduzione degli impegni finanziari a vantaggio della sta-

“In questo periodo la nostra priorità è di riportare l’azienda in ambiti di bilancio più equilibrato – ha affermato Bruno Mazzoleni, CEO Serim - dove i valori che consideriamo fondamentali vengono rispettati non come aspetti prudenziali, ma bensì come aspetti virtuosi in un panorama economico critico con forti tensioni di instabilità. I risultati raggiunti permettono indiscutibilmente a Serim di guardare con tranquillità ai futuri piani di sviluppo in un ambito di crescita costante, com’è sempre stato nella storia della società”.

Secondo le previsioni, quindi, le transazioni di pagamento con tecnologia NFC sono destinate ad incrementare, anche in seguito al lancio del servizio per i pagamenti tramite telefono cellulare da parte di un noto operatore del Regno Unito. I nuovi metodi di pagamento vivacizzeranno il mercato e sono destinati a semplificare rendere la quotidianità dei consumatori, semplificando i pagamenti di piccoli importi e allo stesso tempo offrendo una vasta gamma di possibilità di vendita al dettaglio, tra cui coupon e offerte promozionali.

Dunque, le transazioni effettuate attraverso telefono cellulare e dispositivi contactless in genere sono inevitabilmente destinate ad aumentare e i tradizionali sistemi di pagamento verranno gradualmente sostituiti dalle nuove tecnologie. Il vending, italiano e non, è quindi è chiamato a rispondere, adeguando le macchine installate ai nuovi trend del mercato, per restare al passo con le nuove generazioni dei consumatori sempre più abituati all’interazione con la macchina e cresciuti nell’era della rivoluzione digitale.

Il futuro dei pagamenti è contactless I pagamenti tramite dispositivi wireless sono sempre più diffusi e sono in crescita. Questa la conferma che emerge dai recenti studi condotti da Juniper Research, società inglese leader dell’analisi del settore mobile che ha condotto una ricerca mirata sui pagamenti NFC (Near Field Communication). I dati raccolti spiegano che, entro il 2014, le transazioni contactless effettuate a livello internazionale con dispositivi NFC Drive Mobile raggiungeranno un volume pari a circa 50 miliardi di dollari.

C

N o v i t à

aumenta il capitale sociale a 1.500.000,00 € L’Assemblea Generale della società di gestione Serim ha approvato l’aumento del capitale sociale da 241.200,00 a 1.500.000,00 €, accrescendo così in maniera consistente la solidità dell’azienda. Il crescente sviluppo della società ha comportato necessariamente un adeguamento patrimoniale e ha creato le premesse per un progresso ulteriore.

NFC >

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N o v i t à

Nestlé >

BabyNes, la capsula Nestlé di latte per l’infanzia Il biberon del neonato in meno di un minuto? Da oggi in Svizzera è possibile grazie a BabyNes, la prima cialda di latte per l’infanzia creata da Nestlé. Sarà sufficiente inserire la cialda nell’apposita macchina, premere un pulsante, aspettare meno di un minuto e il latte sarà pronto. Il prodotto è utilissimo per affrontare "le emergenze biberon", anche in piena notte. La capsula farà felici mamme e papà che, uscendo dall’ufficio o da casa, potranno preparare un biberon pronto all’uso in

modo pratico e veloce, magari ari prima di portare o raggiungegere i loro bambini all’asilo nido. do. Disponibile al momento solo per il mercato svizzero, BabyNes è il nuovo latte per l'infanzia che, formulato in sei varietà, accompagna la crescita del bambino fino ai tre anni. Il latte in polvere di Nestlè si prepara proprio come un caffè in capsula e non si sostituisce all’allattamento materno, fondamentale per l’alimentazione del neonato, ma si propone piuttosto come uno strumento utile a quanti non lo

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N o v i t à

uriosi

possono scegliere, per ragioni di tempo o perché impossibilitati, e devono ricorrere al latte artificiale per il proprio bambino. Questa innovativa soluzione, in linea con le richieste dei nuovi ritmi di vita e con il ruolo sempre più attivo delle donne nel lavoro e nella società, vuole diventare un utile supporto per tutte le mamme e le persone che si prendono cura oggi dell’alimentazione dei bambini. Gesti semplici e veloci che potrebbero diventare presto una comoda abitudine.

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D.A.ITALIA 58 > LUGLIO/AGOSTO 2011

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Sisley >

La Comunicazione della Moda passa dalla DA Sisley, noto brand di abbigliamento del Gruppo Benetton, nel suo punto vendita di Piazza San Babila, nel cuore della moda milanese, ha recentemente allestito una vetrina con un distributore automatico di verdura. L’azienda ha improntato la sua nuova campagna di comunicazione sul tema “sopravvivere sopravvivere nella giungla che è la vita quotidiana” e ha incuriosito e provocato i clienti scegliendo di posizionare all’interno di uno dei punti vendita di maggior attenzione e di grande passaggio una serie di elettrodomestici di uso comune.

La scelta di inserire della verdura ura all’interno del distributore espoposto rispecchia, sebbene in modo do inconscio, l’idea ormai diffusa che all’interno delle macchine automatiche è possibile trovare ogni genere di prodotto, arrivando agli alimenti freschi e salutari. Se per Sisley la comunicazione è importante, e lo dimostra la capacità del brand di rinnovare costantemente il proprio messaggio verso l’esterno, per il settore del vending la notizia di un distributore automatico utilizzato come mezzo di informazione deve

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N o v i t à

uriosi

rappresentare un motivo di riflessione. Infatti, il vending ha ormai acquisito a tutti gli effetti la dignità di settore e la “macchinetta” è senza dubbio entrata a far parte dell’immaginario collettivo come oggetto di uso quotidiano. Infinite quindi le possibilità di lanciare un messaggio al consumatore attraverso il distributore automatico non solo direttamente, attraverso un display, ma semplicemente, come insegna Sisley, iniziando a considerare il concetto stesso di vending un efficace strumento di comunicazione.

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D.A.ITALIA 58 > LUGLIO/AGOSTO 2011

Appuntamento in fiera

Eu'Vend + Coffeena Appuntamento a Settembre

Il 22 giugno scorso, in

La quinta edizione della nota fiera tedesca

Come ormai consuetudine, il confronto su temi

si svolgerà presso il Padiglione 8 del polo

di interesse per il settore troverà posto nell’am-

occasione di un incontro con

espositivo della città renana e ospiterà per tre

bito dell’evento collaterale “Das Rote Sofa” (il

giorni espositori e visitatori del mondo della

divano rosso), forum di discussione in cui ver-

la stampa, i rappresentanti

distribuzione automatica tedesca ed europea.

ranno affrontate in modo approfondito temati-

Peter Grotheus, direttore divisione Food

che di forte richiamo per l’intero settore.

dell’ente organizzatore di Eu’Vend e Coffeena e dell’associazione di categoria

Koelnmesse ha sottolineato la vocazione internazionale della manifestazione, ricordando

A proposito della scelta di far svolgere in con-

che la Germania, per posizione geografica e per

temporanea Eu’Vend e Coffeena, Grotheus

tradizione, ha una naturale predisposizione allo

ha commentato: “I contenuti e i protagonisti

scambio con gli altri paesi europei.

di questi mercati sono complementari e si avvantaggiano reciprocamente. Per la prima vol-

Protagonista della manifestazione sarà il caffè,

ta, dodici delle venti aziende italiane presenti

del vending tedesco hanno

anche grazie allo svolgimento contestuale di

a Eu’Vend+Coffeena, esporranno in uno stand

Coffeena, salone dedicato alla bevanda nera,

collettivo e presenteranno sia prodotti per il

illustrato il programma

sempre più richiesta anche al di fuori del nostro

vending che specialità a base di caffè e articoli

paese. Grande spazio in generale sarà dato alle

di categorie merceologiche correlate”. Groteus

della fiera che si svolgerà

bevande calde, che rappresentano in Germania

ha poi dichiarato: “Come ente organizzatore

circa il 50% dei consumi da distributore auto-

crediamo di dover cogliere tutte le possibilità di

dall’8 al 10 settembre a

matico. Non mancheranno i momenti dedicati

sviluppo e di dover incontrare le nuove tendenze

alle novità di prodotto, celebrate attraverso il

del mercato, cercando di favorire la crescita del-

concorso “Vending Innovation” e la consegna

la manifestazione e allargando ad altri segmen-

del premio “Vending Star”.

ti il nostro raggio d’azione, ricercando sempre

Colonia. 76


D.A.ITALIA 58 > LUGLIO/AGOSTO 2011

nuovi progetti e nuovi programmi. I due ambiti si

ciazione nazionale tedesca della distribuzione

vending pubblico, degli erogatori d’acqua, dei

prestano ad essere affiancati e inoltre in questo

automatica), ha successivamente parlato dello

nuovi trend di mercato (prodotti biologici, equo-

modo riteniamo di celebrare in qualche modo il

stato di salute del vending tedesco che, compli-

solidali) e della formazione delle figure profes-

mondo del caffè”.

ce la situazione economica nazionale in costan-

sionali.

te risalita, non ha subito gli effetti negativi della Le due sezioni della fiera saranno collegate da

crisi e si è mantenuto stabile. La Germania, ha

Ad una nostra domanda sull’attenzione dedicata

un corridoio comune, allestito come una mostra,

ricordato Kaschefi, occupa il terzo posto in Eu-

alla formazione dal mondo del vending tedesco,

che metterà in evidenza la stretta affinità tra i

ropa per numero di distributori installati (1 ogni

Kaschefi ha affermato: “Due anni fa l’Associa-

due segmenti.

157 abitanti) e il primo per fatturato. Se in Italia

zione ha istituito due corsi, uno della durata di

il vending è un settore in crescita, in Germania

due anni e uno della durata di tre anni, per la

Gli espositori italiani che si presenteranno al

non è da meno: i tedeschi dimostrano di ave-

qualificazione del personale addetto al servi-

pubblico in uno stand comune sono: AAT Oran-

re fiducia nel canale, nei prodotti distribuiti e

zio”, ribadendo la centralità di una formazione

fresh, Capitani, LabCaffè, Manea Vending,

nelle innovazioni che vengono introdotte anche

adeguata per le figure professionali del settore.

Ni.Si., Oro Caffè, Pitti Caffè, Puglialimentari,

in materia di sistemi di pagamento e di nuove

Style, Top Moka Italia, Vetro Paini e Zonzini.

tecnologie.

Le aziende italiane presenti alla manifestazione con un proprio stand sono: Blupura, Coges, Com-

Considerando tutto questo, in occasione di

mex, Comunetti, Gimoka, Panafe', Rheavendors

Eu’Vend l’attenzione del settore sarà concen-

e Saeco.

trata sulle nuove soluzioni in tema di trasmissione remota dei dati e transazioni contactless,

Aris Kaschefi, vice direttore BDV (Asso-

ma si parlerà anche dei possibili sbocchi del


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D.A.ITALIA 58 > LUGLIO/AGOSTO 2011

Appuntamento in fiera

Vendibérica: a novembre la Nuova Fiera del Vending Spagnolo

Appuntamento in autunno a Madrid con il primo salone della distribuzione automatica spagnola Organizzata da IFEMA, l’ente fieristico madrileno,

REQ, salone delle attrezzature per il settore alber-

BÉRICA, perché possano trovare nuove opportunità

si svolgerà dal 21 al 23 novembre 2011 nella capi-

ghiero e la ristorazione, perché la complementarietà

di business, rafforzando le relazioni con i clienti at-

tale spagnola la prima edizione di VENDIBÉRICA,

dei due segmenti possa favorire la creazione di si-

tuali ed anche avvicinandosi a potenziali nuovi.

la manifestazione che si rivolge al mondo del ven-

nergie tra i principali attori.

Oltre alle macchine per il vending, il salone acco-

ding iberico ed europeo.

L’organizzazione propone agli espositori due diverse

glierà le novità in tema di alimenti, bibite e prodotti

L’appuntamento, che si svolgerà presso il Padiglio-

tipologie di allestimento possibili per gli stand, con

non-food, sistemi di pagamento e nuove tecnologie

ne 3 del complesso fieristico madrileno, si propone

un design unificato: il primo, adatto a stand fino a

studiate per il mercato della distribuzione automati-

come punto d’incontro per i professionisti del setto-

cento metri quadrati di superficie; il secondo per

ca, ma anche soluzioni per l’OCS, l’Ho.Re.Ca. e per il

re e rappresenta uno spazio ideale per moltiplicare i

aree espositive di dimensioni superiori. Con questa

segmento dei dispenser di acqua.

contatti e per presentare le novità di prodotto ad un

soluzione si intendono privilegiare i prodotti e al

Interessante rivelare che, all'interno del Comitato

vasto pubblico, per contribuire a rendere sempre più

contempo si offre una soluzione vantaggiosa per le

Organizzatore di VENDIBÉRICA, oltre a IFEMA,

dinamico un mercato che fattura oltre due miliardi di

aziende in termini di investimento, vista la delicata

sono rappresentate alcune delle realtà più impor-

euro ogni anno nella sola Spagna.

realtà economica del momento: IFEMA intende in-

tanti del vending europeo, tra cui FAS, LAQTIA,

VENDIBÉRICA si svolgerà nelle stesse date di HO-

fatti agevolare la presenza delle aziende a VENDI-

N&W, SAECO e TRATECNICA.

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2010

46 MAGGIO 2010

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Elenco Inserzionisti

Speciale Venditalia ro Numero 47 GIUGNO 2010

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Emmeti Italia Intervista con Gabriele Toro

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Confida Assemblea Generale 2011 Numero 57 GIUGNO 2011

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Caffè Vergnano con Intervista Carolina Vergnano

Numero 58 LUGLIO/AGOSTO 2011

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Eos Intervista con Luca Scrigna

Caffè Toscano Intervista con Riccardo Grillo

Flo Intervista con

Erika Simonazzi Daniele Simonazzi Lorenzo Bassi

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Numero 49 SETTEMBRE 2010

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Numero 48 LUGLIO/AGOSTO 2010

Numero 50 SETTEMBRE 2010

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