D.A.ITALIA_N_72

Numero 72 DICEMBRE 2012

D.A.ITALIA

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w w w . d a i t a l i a . i t

Gestori Mabel Campagnari Service

Produttori Eridania

Post-Fiera Vending Paris Triestespresso

1 Kg

D.A.ITALIA 72 > DICEMBRE 2012

Il vending promosso in serie A Per alcuni decenni le partite si sono giocate in campetti di periferia. I giocatori erano anonimi e felici di esserlo, convinti che l’essere sconosciuti e competere in serie minori gli consentisse di disputare gli incontri senza arbitri e con poche regole.

Probabilmente ad alcuni è dispiaciuto abbandonare quella zona grigia dove quasi tutto era concesso, ma la crescita esponenziale del vending non poteva restare a lungo nascosta. Appena i numeri della filiera sono stati intuiti dal mondo finanziario, sono arrivati i Fondi d’Investimento, attratti dalla grande capacità di generare cassa delle gestioni e dal tasso di sviluppo a doppia cifra dei fabbricanti. Il cono d’ombra si è dissolto e ci siamo trovati sotto i riflettori Quando si sono accorti di noi, non eravamo pronti: non c’era una cultura della comunicazione, non avevamo rapporti con le Istituzioni, non si praticavano politiche di lobby e quindi il nostro peso politico era praticamente nullo. Eravamo solo un ricco e indifeso bersaglio su cui potersi sfogare senza contraddittorio e senza paura di pestare i piedi sbagliati. Ecco che il vending poteva ad esempio diventare il colpevole dell’obesità infantile o il paradiso dell’evasore fiscale.

Per difendersi bisognava costruire tutto da zero e realizzare in pochi anni quello che altri settori si sono conquistati generazione dopo generazione.

Il miracolo alla fine si è compiuto grazie solo a pochi uomini: imprenditori illuminati e manager che hanno investito tempo e denaro per creare dal nulla e in pochi anni una squadra in grado di valorizzare il vending agli occhi del mondo esterno.

Dopo tante battaglie sono arrivati i primi risultati e le prime sofferte promozioni nelle serie superiori, dove le partite erano sempre più difficili da giocare e da vincere, ma siamo andati avanti.

Oggi 21 novembre, dopo l’intervento del Governo agli Stati Generali del Vending che ha parlato con convinzione del Capitolato Confida, dell’importanza di difendere la nostra categoria e si è impegnato ufficialmente ad affrontare talune questioni critiche, alcuni di noi si sono guardati negli occhi perché si è intuito che qualcosa è davvero cambiato e che per la prima volta nella storia siamo stati promossi in serie A. Non c’è bisogno di fare nomi, sappiamo tutti chi è il capitano della squadra, chi il regista, quali sono gli attaccanti e i difensori, chi ha fatto l’allenatore, chi ci ha sostenuto e chi ha fischiato per 90 minuti durante tutte le partite. Non è il momento di fermarsi a questo, c’è un nuovo campionato da giocare, ancora più difficile e impegnativo, dove non si può sbagliare una mossa e dove solo una squadra unita e con obiettivi condivisi può sperare di scendere in campo e portare a casa un risultato.

Editoriale

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A l e s s a n d r o

F o n t a n a

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Sommario

Numero 72 DICEMBRE 2012

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>RENZO Gabriel bonizzi Direttore responsabile/ Editor in chief

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>alessandro fontana

direttore editoriale/ EDITORial director

> LAURA

GUASPARRI ART DIRECTOR

Editoriale

Il Vending Promosso in Serie A Il Mercato del Vending - Gestori

Mabel > Intervista con Alberto Marzolo Campagnari Service> Intervista con Maurizio Campagnari Il Mercato del Vending - Produttori

20 Eridania > Intervista con Carpaneto e Salvagno

> ANDREA

LOTTERO GRAPHIC DESIGN

> daniela

biscotti Commerciale/Commercial

> noemi

margaroli redazione/editorial staff LASERGRAFICA POLVER srl > s t ampa / prin t E R S d.a.italia >il periodico della distribuzione automatica P u bb l ica z ione iscritta al Tribunale di Milano, numero di registrazione 177 del 22 marzo 2004 >Iscrizione al R.O.C.: 11412 >Periodicità mensile >Editore ART&WORKS UNIPERSONALE Srl V ia marcan t onio co l onna 15 M i l ano 20149 04234310961 P. I VA Tel +39 02 48958566 Fax +39 02 89694472 >Ufficio commerciale commerciale@daitalia.it >Web www.daitalia.it

Post Fiera

28 Vending Paris

Triestespresso Expo

Mondo Associazione

42 Confida > Stati Generali del Vending Eva news > Vending Market Studies Salute Alimentare

49 Prodotti a Rischio > Relazione annuale 2011 Novità

53 Caffè Molinari > Nuova Veste per le Capsule Certificate Biodè

Comesterogroup > Il Servizio di Assistenza Approda Online GranArt > Il Gusto della Tradizione in Formato Vending Nayaxvend > Cashless, Telemetria e Analisi di Vendita in un’unica Soluzione Target Informatica > GD Data Collector Breaking News

60 Lavazza al Salone del Gusto 2012

Caffè: Arabica a Rischio Estinzione?

IVS Italia > Acquisizione di Mr. Vending Nestlé > KitKat e le Nuove Frontiere del Marketing Nasce HAL > la Vending Machine Intelligente

>Posta elettronica i n f o @ d a i ta l i a . i t > A bbonamen t i abbonamenti@daitalia.it La riproduzione totale o parz ial e de l le illustrazioni e degli articoli pubblicati su D.A. Italia è permessa solo se autorizzata dalla Direzione.

La Direzione non assume responsabi l i t à per le opinioni espresse dagli autori dei testi redazionali e pubblicitari.

CONCEPT ART & W OR K S

BY SRL

La Redazione D.A.Italia augura a tutti Buone feste!!!

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Gestori

Mabel - Intervista con Alberto Marzolo > 7 Campagnari Service - Intervista con Maurizio Campagnari> 13

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Mabel il Futuro si Costruisce Partendo dalle Radici Familiari

Mabel è il brand del Gruppo Supermatic, leader in Toscana nella distribuzione automatica, un marchio che ha segnato la storia del vending. Mabel si è sempre impegnata nel conseguire una crescita di valore delle proprie attività e ha perseguito la continuità aziendale attraverso una storia di successo ancorata a solidi principi etici. Anche la seconda generazione è fortemente motivata a mantenere vivi nel tempo questi valori e si impegna ogni giorno a gestire un modello virtuoso di azienda familiare.

La nostra redazione ha incontrato ed intervistato Alberto Marzolo, esponente di rilievo della nuova generazione di imprenditori che hanno reso grande questa realtà vending.

Intervista con Alberto Marzolo Cosa vuol dire avere il vending nel proprio DNA ed essere destinato a farne parte? Ho respirato il vending fin da bambino. Ho sempre sentito parlare di macchinette e non ho mai bevuto un caffè dalla moka in vita mia!

La mia famiglia ha fondato Mabel nel 1971 e io sono nato il 17 novembre 1970. Mabel è per me come una sorella minore, anzi, una cugina,

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perché l’ha fondata mio zio.

La mia prima esperienza professionale è arrivata dopo la maturità: ho trascorso i due mesi estivi prima di iniziare l’università a lavorare, perché i miei genitori mi hanno insegnato l’attenzione per il denaro. Pur avendo una famiglia alle spalle, ho sempre cercato di guadagnare soldi da gestire in modo autonomo, quindi ho chiesto a mio zio e mio padre di essere assunto per due mesi. Il mio primo lavoro è stato confezionare i kit. In magazzino confezionavo il caffè della Saeco in grani e gli accessori da 300 e da 600 battute e contavo le monete. Era il 1989. L’anno successivo mi sono iscritto all’Università: mi sono laureato (in corso, ci tengo a dirlo) in Economia e Commercio il 13 dicembre 1995 e nel gennaio 1996 sono stato assunto in Mabel.

Anche durante gli anni dell’università ho lavorato per l’azienda di famiglia, nei periodi di pausa dell’anno accademico.

Tra il ’92 e il ’93 ho vissuto in Germania per motivi di studio: la mia tesi di laurea in Economia e Direzione d’Impresa, scritta in due lingue, tratta un tema molto interessante, ovvero l’acquisto delle aziende attraverso la leva del debito.

Ho cominciato a lavorare nel 1996 e per un anno ho lavorato anche all’università, come assistente del professore tedesco che è stato il mio correlatore. Un’esperienza che mi è servita molto, ho imparato l’importanza di essere rigorosi e precisi nel proprio lavoro.

Avere un cognome importante come Marzolo è impegnativo in questo settore.

Ti ha creato più problemi o più vantaggi?

Non ci sono stati particolari problemi perché nonostante mio padre fosse il presidente di Mabel e mio zio Ugo il titolare, in quegli anni l‘azienda era molto familiare, aveva solo tre sedi e molti dipendenti erano amici di famiglia. La maggior parte delle persone mi conosceva già da tempo e, anzi, alcune di loro per me sono quasi dei parenti.

Il passaggio generazionale è una fase complessa in molti settori. Ancora di più nel vending, visto che la prima generazione è quella dei fondatori. Avete vissuto questo problema? Questo passaggio non è stato un problema, ma un’opportunità di crescita. Mabel si è sviluppata con l’ingresso della seconda generazione. Sia mio padre che

mio zio hanno contato molto su di noi, perché a loro parere un’azienda deve durare nel tempo oltre il fondatore. Una visione lungimirante.

L’amore indiscusso per il marchio Mabel non vi ha comunque impedito di trovare un importante accordo di fusione con Supermatic. Tutto questo è nato dall’esigenza di garantire la continuità attraverso un progetto più grande? Senza dubbio avere una visione del futuro a lungo termine implica saper cogliere alcune importanti opportunità. L’operazione che abbiamo fatto con Supermatic ha questo intento e si inquadra perfettamente nella visione imprenditoriale, che è anche esigenza, di garantire un solido avvenire all’azienda. È proprio l’amore indiscusso per il marchio Mabel che ci ha portato a rafforzarlo attraverso un importante progetto comune.

Quanto è stato importante crescere a fianco di persone che hanno contribuito ad “inventare” questo settore? Oggi ti senti pronto ad affrontare le tante sfide del mercato? Quando ho cominciato, il 2 gennaio del ’96, sono stato per un paio di mesi accanto a mio zio che mi ha “iniziato” al vending facendomi una sorta di corso di formazione. Lui sostiene che dopo 5 anni di vending si prende la licenza elementare, dopo altri tre quella media, dopo altri cinque anni (quindi siamo a tredici) il diploma e, per finire, dopo cinque anni di “università”, cioè dopo 18 anni di vending, ci si laurea. Siccome ho iniziato nel 1996 mi sento pronto, ma ho l’umiltà di riconoscere che non sono ancora laureato!

Ricordi le prime responsabilità professionali che ti sono state assegnate? In che modo ti hanno formato? I primi due incarichi sono stati controllare le chiavi elettroniche quando non tornavano gli incassi (con le prime chiavi elettroniche c’erano ancora dei problemi) e le macchine ferme dell’OCS. È stato molto importante a livello formativo, perché il controllo degli incassi è un elemento davvero fondamentale di questo lavoro e la verifica delle macchine basso-battenti OCS è una ancora oggi una delle tematiche più calde che una gestione deve saper affrontare.

Sei entrato in una realtà molto operativa con una preparazione universitaria spe-

Mercato del Vending/Gestori > M a b e l

cifica ed una cultura più orientata alla strategia. Come sei riuscito a conciliare questi due mondi? È stato complicato, all’inizio. È la vera difficoltà della seconda generazione. Il vending degli anni ‘90 non aveva assolutamente pianificazione, mentre in Università insegnano proprio questo.

In quegli anni le gestioni erano in costante crescita a due cifre e la cosa più complicata era avere tutti i distributori riforniti alla fine della giornata, perché le persone a disposizione non ti bastavano. Io ho imparato ad assumere personale quando avevamo pochissimi dipendenti che non potevano più sostenere certi ritmi di lavoro e io stesso mi sono trovato a fare i giri, in un’ottica di ottimizzazione delle risorse e cercavo di occuparmi al meglio della logistica.

La logistica ha assunto sempre più importanza nelle gestioni. Avevi qualche esperienza specifica? Durante la mia esperienza da militare, il mio unico incarico come dipendente fuori dall’azienda di famiglia, ero stato assegnato all’ufficio logistico della caserma e durante quel periodo (era il 1996) ci sono stati i Vespri Siciliani e la guerra in Kosovo, quindi ho lavorato per l’invio dei mezzi, dei carri armati, ecc. È stata un’esperienza interessante e formativa, perché mi ha dato un’idea precisa di quanto la logistica sia determinante.

Quando avete iniziato a fare pianificazione? La prima vera esperienza di pianificazione c’è stata quando nel 2000 abbiamo pensato di espanderci nell’area di Prato e Pistoia. Da questa esigenza di crescita a livello territoriale è nata Leomatic, il 19 marzo 2001. Io ero membro del CdA ed è stata per tutti un primo importante test di programmazione.

Abbiamo fatto accordi con la famiglia dei proprietari e “amalgamato” la Leo Zamperini con una società che era organizzata in modo diverso, attraverso l’informatizzazione. I due fratelli Zamperini, Giampiero e Alessandra ed Andrea Bellucci, si sono dimostrate persone davvero molto capaci e hanno contribuito in modo determinante a questo progetto, mantenendo il corretto rapporto tra indipendenza territoriale e collaborazione con il gruppo aziendale.

Dal 2003, quando ci siamo trasferiti nell’attuale sede di via del Ronco Corto, abbiamo ripreso a fare attività di pianificazione. Il vero

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salto di qualità in questo senso lo abbiamo

collaborazione societario, lasciando a loro la

Spiegare questa operazione al mercato è

fatto nel 2004, quando abbiamo assunto Le-

quota.

stato complesso? Non è stata un’operazione realizzata senza ascoltare il mercato. Ab-

onardo Dallai, che veniva da Arval, all’epoca già socia BNP, che è attualmente è il Direttore

Come mai l’accordo non si è fermato ad

biamo fatto pianificazione. Prima Supermatic

Amministrazione e Finanza, l’unico dirigente

un raggruppamento di gestioni ma ha

ha rilevato una partecipazione di minoranza

che abbiamo.

coinvolto anche una rivendita? La prima

in Mabel, quindi di fatto abbiamo iniziato in-

Abbiamo creato un organigramma, un’orga-

idea prevedeva un’operazione con le società

sieme ad avere i primi feedback dal territorio

nizzazione, cercato di indicare quelle che sono

di gestione partecipate dai vari soci, ma Paolo

e ci siamo resi conto che l’attività di Gruppo

le mansioni e messo nero su bianco i budget.

Caporali aveva una visione davvero innovativa

Mabel non veniva percepita in modo diverso

riguardo le rivendite e abbiamo deciso di se-

da prima. Noi abbiamo sempre cercato di se-

guire la sua linea.

guire una certa etica negli affari e nell’attività

Come siete passati da Mabel a Gruppo Mabel? Nel 2007 abbiamo progettato le pri-

di gestione e questo ci viene riconosciuto allo

me fusioni che ci hanno portato a costituire

È sempre un rischio unire il mondo delle

stesso modo anche oggi.

un’unica società: Gruppo Mabel, una holding

gestioni con quello delle rivendite… Non

Comunque abbiamo diviso Supermatic, che

che oltre a partecipare a livello azionario,

abbiamo affatto pensato a questa operazione

ora è anche SpA, in due: la gestione, che ha

svolgeva la contabilità per Leomatic, Gedar e

come a qualcosa di rischioso, l’idea era piut-

mantenuto il marchio Mabel e la rivendita. Ci

Smail.

tosto quella di creare in Toscana un modello

sono ottime sinergie tra le due divisioni e il

di impresa diverso. Una realtà totalmente re-

progetto sta dando ottimi frutti.

Quando avete deciso che Gruppo Mabel

gionale che offre un servizio al consumatore

poteva rafforzarsi ulteriormente attraver-

finale secondo con un doppio modello: una

Siete cresciuti davvero molto nel tem-

so accordi con la famiglia Caporali? Du-

parte servito direttamente B2C, un’altra parte

po. Avete mantenuto l’identità familiare

rante le varie fasi di accorpamento del Gruppo

servito indirettamente, B2B. Quello che abbia-

delle origini? L’attività familiare è qualcosa

Mabel, una quota era diventata di proprietà

mo correttamente definito il “Rinascimento

a cui teniamo molto e non solo per quanto ri-

di Buonristoro. Anziché ricomprare noi questa

del Vending” è un modello di business nuovo

guarda le famiglie che hanno creato Mabel,

partecipazione, in seguito abbiamo deciso di

e innovativo perseguito facendo un’attività

ma anche quelle dei nostri soci. Non siamo

trasformare il nostro lungo rapporto di amici-

seria, coerente e riconosciuta come etica dal

un gruppo finanziario ma persone fisiche che

zia con la famiglia Caporali in un rapporto di

mercato.

lavorano nelle loro aziende.

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Il modello dell’impresa familiare ha ancora possibilità di imporsi sul mercato?

Le aziende familiari che vanno meglio, da un punto di vista dell’immagine ma anche del fatturato, del margine, sono quelle che hanno compiuto il passaggio misto anche a livello organizzativo. Quindi ci sono componenti della famiglia azionista a lavorare così come manager esterni. Noi oggi abbiamo fatto importanti passi in questa direzione.

Tu ti senti più imprenditore di un’azienda familiare o più manager? Un’impresa familiare può essere fatta da una o più famiglie. Se due famiglie decidono di unire le loro imprese familiari diventano un’impresa familiare più grande. Io mi sento imprenditore in una realtà come questa, non certo il manager di un Gruppo.

Fondersi può voler dire perdere in parte la propria identità? Assolutamente no.

Mabel è il brand del gruppo Supermatic, un

marchio che ha segnato la storia del vending. La nostra identità è chiara sia a noi che ai nostri collaboratori, ai nostri clienti e ai consumatori finali.

L’attenzione alla sana alimentazione vi ha portati alla nascita del progetto “Clikka la salute”. Ce ne puoi parlare?

In azienda siamo convinti che la salute sia un bene sociale da tutelare. Sani stili di vita e un consumo alimentare consapevole possono favorire una nutrizione equilibrata, incidendo efficacemente nella prevenzione delle patologie connesse al sovrappeso. La proposta di spuntini sani, a minor contenuto calorico e buon valore nutrizionale, insieme a una corretta informazione sui valori calorici e nutrizionali, guida il consumatore verso una scelta di alimentazione consapevole.

Per questo, con il progetto “Clikka la Salute” intendiamo supportare aziende private e strutture pubbliche come scuole, ospedali, ASL, amministrazioni, che intendono imple-

Mercato del Vending/Gestori >

M a b e l

mentare progetti di educazione alla salute.

Il progetto prevede di diversificare l’offerta dei distributori, introducendo a fianco dei prodotti tradizionali prodotti freschi e a maggior valenza salutistica.

Continuate anche a seguire il segmento della famiglia? Non solo continuiamo a seguire con interesse il mercato delle famiglie, ma stiamo rafforzando i nostri progetti attraverso il marchio dedicato Gustocasa.

Offriamo al cliente domestico la macchina in comodato d’uso, un’ampia scelta di prodotti e tutta la professionalità dei nostri operatori che conoscono molto bene questo le esigenze di questo particolare segmento di mercato.

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Gestori

Campagnari Service un Sogno, un Milione, un Milione di Sogni

Campagnari Service è una dinamica realtà lombarda che da più di trent'anni si occupa di distribuzione automatica. Grazie ad una strategia incentrata sul servizio alla clientela, sulla qualità dei prodotti e su una corretta politica di prezzo, la gestione ha continuato a crescere tanto da superare l’importante traguardo del milione di battute.

Per conoscere le tappe di questa storia di successo, che ha recentemente perfino ispirato una canzone, la nostra redazione ha incontrato e intervistato Maurizio Campagnari, fondatore dell’azienda.

Intervista con Maurizio Campagnari Molti ci hanno raccontato la loro storia nel vending, ma mai in un modo così originale.

Com’è nata l’idea di scrivere una canzone? La Campagnari Service ha festeggiato da poco i 30 anni di attività e ho pensato di raccontare le varie tappe della nostra vita aziendale, dalla fondazione fino ad oggi, attraverso una canzone. È nato il brano: “Un sogno, un milione, un milione di sogni”,

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che esprime la soddisfazione di tutta la struttura

ore al giorno e avere molto tempo libero a disposi-

anzi ho pensato di fare il grande salto attraverso

per il raggiungimento di un obiettivo importante: il

zione. La realtà era ovviamente un’altra e ho capito

un importante accordo con una primaria gestione

milione di battute.

subito che questa attività prevedeva grandi sacri-

milanese e iniziando la commercializzazione di un

Abbiamo realizzato un CD che sarà distribuito in

fici personali. Ho avuto la fortuna di condividere

marchio importante come Lavazza.

uno speciale cofanetto che, oltre al testo della

tutto con mia moglie, che ho sposato nel 1982 e

Nonostante in molti in azienda non la pensassero

canzone, contiene alcune illustrazioni che sintetiz-

che mi è stata sempre vicino, nella vita e nel lavoro

come me, io ero convinto della validità del proget-

zano le tappe della nostra storia.

in azienda.

to e ho ceduto il 30% della società.

I risultati non sono tardati ad arrivare, in pochi

Il brano musicale è stato caricato nel canale

Hai rilevato l’attività di tuo padre? No, mio pa-

anni siamo arrivati a 700.000 battute e potevamo

multimediale di D.A. Italia ed è ascoltabile

dre ha iniziato la sua avventura con i distributori

contare su di una crescita costante, margini inte-

all’indirizzo: http://youtu.be/ws9ckIiSxnA

della Pepsi-Cola. Era il custode di un’azienda di

ressanti e un listino prezzi corretto (già allora nel

Lecco e la persona che consegnava le bottigliet-

mercato OCS vendevamo a 0,38€).

te di vetro un giorno gli ha proposto di mettersi in proprio per acquistare qualche distributore e gesti-

Come sei arrivato a lasciare la società che

re insieme a lui il business.

hai costruito da zero per poi rifondare la

Hanno iniziato l’attività e dopo un po’ mio padre

Campagnari Service? Nel 1999 abbiamo valu-

poteva contare su un parco clienti che gestiva al

tato la possibilità di superare il milione di battute

mattino, mentre al pomeriggio si dedicava ai suoi

attraverso un accordo con un’altra importante ge-

hobby; viveva bene così, senza troppi pensieri.

stione di Lecco partecipata da numerosi soci. La

Io invece ho preferito partire dal suo piccolo giro

mia quota societaria era così diventata del 42.8%,

Questo mio sogno inizia tanti anni fa nel 1978 a

per costruire una vera e propria azienda, con il mio

ma potevo contare sullo statuto che prevedeva

Montecarlo, non ero ancora sposato e ho visto una

impegno ed il mio lavoro. Ne ho passate di tutti

una maggioranza dei 2/3 dell’assemblea per ogni

Ferrari che entrava a Palazzo Grimaldi (era Rossel-

i colori, sono stato sempre molto attento, non ho

delibera. Purtroppo nel complicato periodo degli

lini che andava a trovare Carolina di Monaco) e

mai mollato e gli errori che ho commesso mi sono

accordi di fusione un eccesso di fiducia ha fatto

subito ho pensato: vorrei permettermi anch’io un

serviti per arricchire il mio bagaglio di esperienze.

si che il potere decisionale dell’assemblea fosse

giorno di acquistare una macchina così lussuosa.

Nel 1979 ho ritirato il giro dalla Elledi di Spadoni

portato al 50%; così nel 2001 mi sono trovato tutti

Mio padre lavorava nella distribuzione automa-

qui a Lecco (40.000 battute) e ho iniziato a lavora-

i soci contro e sono stato estromesso dall’azienda

tica e io stavo già valutando di entrare in questo

re, crescendo giorno dopo giorno.

che avevo costruito (situazioni queste che, noto,

Quando hai pensato di poter raggiungere l’ambizioso traguardo del milione di battute?

succedono e sono successe anche in altre gestio-

business, convinto che potesse essere davvero la strada giusta per realizzare i miei sogni.

Hai continuato a fare acquisizioni? Ho conti-

ni), un colpo durissimo che mi ha perfino fatto pen-

nuato a sviluppare l’azienda attraverso la ricerca

sare a drastiche decisioni, ma evidentemente non

Avevi già un’idea precisa di cosa volesse

di nuovi clienti, ma ho fatto anche molte piccole

era questo il mio destino.

dire fare il gestore? Direi proprio di no, visto che

acquisizioni. Nel 1997 sono arrivato a gestire

Andavo lo stesso in azienda e il personale mi se-

quando ho iniziato pensavo di poter lavorare tre

400-450.000 erogazioni, ma non mi sono fermato,

guiva, visto che ero stato il punto di riferimento

Mercato del Vending/Gestori > C a m p a g n a r i

S e r v i c e

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D.A.ITALIA 72 > DICEMBRE 2012

per anni, ma mi è stato chiesto formalmente di svolgere il lavoro nel mio ufficio senza interagire con i dipendenti.

Non deve essere stato facile trovare la forza di ripartire. È stato davvero difficile, ma ho anch’io le mie responsabilità, non sono stato abbastanza vigile, avrei dovuto essere più avveduto.

Dal 23 ottobre 2001 sono rimasto fermo fino al 2 aprile 2002. Sei mesi di inattività, per una persona abituata a lavorare praticamente sempre, sono davvero una condanna! Per fortuna qualcuno mi ha fatto ragionare e mi ha fatto capire che dovevo trovare la forza di ricominciare.

In dieci anni hai avuto risultati davvero straordinari. Da dove sei ripartito? Il successo di questi anni è dovuto al passato. L’importanza di quanto avevo costruito è rimasta e clienti e fornitori non mi hanno dimenticato. Per questo la notte prima di costituire la nuova società ho deciso di nominarla Campagnari Service. È stata la decisione più importante.

Fortunatamente non avevo venduto la vecchia sede e ci sono tornato, anche se era completamente vuota. Ho preso 300.000 battute come liquidazione della mia quota societaria e sono ripartito. La situazione non era per niente semplice, le macchine e i furgoni erano vecchi, non avevo ricambi, ma possedevo la cosa più importante: una carica straordinaria, una famiglia e un gruppo di collaboratori che condividevano la mia voglia di ricominciare.

All’inizio è stata dura ma negli ultimi anni siamo cresciuti moltissimo, tanto che oggi facciamo circa

13 milioni di battute anno.

La tua è una delle poche gestioni che anche in periodo di crisi riesce a mantenere un modello virtuoso: prezzi giusti e prodotti di qualità. Come ci riuscite? Bisogna lavorare bene, non c’è altro modo. Ci sono alcune caratteristiche fondamentali del “fare gestione” che devono essere sempre rispettate: un servizio rapido ed efficiente, la professionalità degli operatori, la qualità dei prodotti, il saper ascoltare le esigenze dei clienti, non sedersi mai sui propri successi e lavorare tutti i giorni per migliorare il livello del servizio.

Lavorando così riusciamo ad adeguare i nostri listini circa ogni due anni. Lo possiamo fare perché i clienti riconoscono cosa c’è dietro il lavoro che svolgiamo. Con l’esperienza ho imparato che non bisogna mai avere paura di ritirare una macchina basso battente o abbandonare una postazione che non dà la giusta marginalità. Ovviamente sbagliamo anche noi e qualche cliente lo perdiamo, ma ne acquisiamo di nuovi continuamente.

Stiamo anche lontani dalle gare d’appalto che non consentono di realizzare una giusta marginalità, per esempio, negli ultimi anni, abbiamo rinunciato ad una buona fetta di fatturato derivante dagli appalti indetti dalla Provincia di Lecco.

Nella vostra comunicazione spingete molto per spiegare al consumatore cosa c’è dietro al prezzo e spingete per i 50 centesimi. Non è una soglia psicologicamente difficile da raggiungere in alcune locazioni? Nessuno ha mai sostenuto che sia facile tenere i prezzi ad un

Mercato del Vending/Gestori > C a m p a g n a r i

livello corretto e lo dice uno che, al momento della ripartenza, ha avuto la concorrenza a 15 centesimi, però non è assolutamente vero che questo obiettivo sia impossibile da raggiungere. Spesso è fondamentale tenere i prezzi alti a moneta e più bassi a chiave abituando pian piano gli utenti al prezzo, che aumenta poco alla volta e non crea tensioni.

Ovviamente tutto questo può essere accettato dai consumatori solo se i prodotti che consumano al distributore sono davvero buoni ed il servizio impeccabile.

Le mie non sono solo parole, proprio in questo mese abbiamo stabilito un nuovo record superando la soglia di 1.200.000 battute.

Campagnari Service oggi offre anche un servizio di catering, non hai paura di diversificare troppo il core business della tua impresa? Abbiamo acquisito un appalto importante nella base NATO di Solbiate Olona, dove, oltre a gestire i distributori automatici, abbiamo aperto un ristorante, due bar ed una pizzeria. Abbiamo operato con la ristorazione e il catering anche su sedi esterne della base e ora siamo pronti a gestire eventuali richieste di mensa aziendale da parte dei nostri clienti, evitando così che aziende del settore mensa possano sottrarci importanti clienti con eccessiva facilità.

Vedo molto positivamente una strategia di progressiva diversificazione, voglio ampliare sempre più il servizio e abbiamo gli uomini giusti per seguire eventuali nuovi progetti e per costituire diverse divisioni aziendali: mia moglie, due dei miei tre figli maschi, e tre dei miei cognati (la sorella e

S e r v i c e

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D.A.ITALIA 72 > DICEMBRE 2012

i due fratelli di mia moglie) lavorano in azienda e

ottimizzato i giri, un aspetto critico dell’operatività

Da due anni, inoltre, organizziamo un Open Day in

sono appassionati a questa attività, sono con me

della gestione. Me ne occupo io personalmente

cui presentiamo la nostra azienda ai clienti (effet-

da una vita e lavorano sodo. Mio suocero, 83 anni,

e sono davvero soddisfatto dei risultati. Gli ARD

tivi e potenziali) e abbiamo avuto riscontri molto

viene ancora con me ad installare i nuovi distri-

hanno obiettivi da raggiungere e sono incentivati

positivi.

butori.

a lavorare bene. In questo modo il nostro gruppo

Quale area territoriale copre Campagnari

di lavoro funziona e c’è molta disponibilità in caso

Investite molto in comunicazione. Siete con-

di emergenze.

vinti che questa strategia abbia un buon ritorno economico? Investire in comunicazione è

Service? Oggi siamo in grado di offrire il nostro servizio e rispondere alle esigenze della cliente-

Da quando avete iniziato ad operare anche in

nel mio DNA. Anche per questo motivo continu-

la di quasi tutta la Lombardia: Lecco, Milano e la

Svizzera? il 18 ottobre 2012 abbiamo costituito

iamo a crescere. A volte in azienda non tutti sono

Brianza, Varese, Como, Bergamo, Brescia e tutta la

la Campagnari Service Suisse SAGL e abbiamo

d’accordo, perché in momenti di crisi è inevitabi-

provincia di Sondrio da Chiavenna a Tirano.

iniziato ad essere operativi sul territorio elvetico.

le pensare di fare certi tagli, ma continuiamo lo

Abbiamo già fatto alcune installazioni spingendoci

stesso a proporre gadget, calendari, collezioni di

fino a Zurigo.

tazzine e a fare campagne promozionali sui nostri

Riuscite a coprire un’area montana complessa come la Valtellina? Sì, nel valtellinese stia-

prodotti attraverso diverse modalità.

mo lavorando molto bene. Ad esempio serviamo il

Il mercato OCS sta vivendo un periodo diffi-

nostro caffè nei chioschi degli impianti sciistici di

cile. Come vi difendete da una concorrenza

Anche la brandizzazione dei distributori

Madesimo, che sono per noi molto importanti per

sempre più orientata al prezzo? Non siamo

fa parte della vostra strategia comuni-

la diffusione del marchio Campagnari, visto che

cresciuti nell’OCS, ma siamo riusciti a mantener-

cativa? Oggi tutti i distributori escono dal-

sono frequentati da un pubblico che arriva da tutta

ci sugli stessi volumi di qualche anno fa (170.000

la nostra officina brandizzati con il marchio

battute). Usiamo i sistemi di deconto e abbiamo

Campagnari. Su alcuni abbiamo iniziato a la-

un prezzo che ci garantisce la giusta marginalità.

sciare degli spazi promozionali a disposizione

Campagnari Service è una gestione informa-

Per difendersi dalla concorrenza bisogna avere un

del cliente, che di solito ci fa inserire il suo

tizzata? Uno strumento di controllo gestionale è

ottimo rapporto con la propria clientela, saperle

marchio.

indispensabile per operare sul mercato e monito-

spiegare la differenza di servizio e farle accettare

Questa nostra politica fa parte di una strate-

la regione.

rare l’andamento dell’azienda. L’informatizzazione

l’installazione sulla macchina di un sistema di de-

gia più ampia: vogliamo che il nostro logo e

della gestione è un’esigenza che ho sentito da

conto; non solo, bisogna essere pronti ad offrire un

le nostre campagne di comunicazione abbiamo la

sempre, tanto che già nel 1992, quando la denomi-

servizio più idoneo quando il numero di erogazioni

massima visibilità possibile. Perciò anche i nostri

nazione era ancora Caffè Service, avevamo imple-

diventa importante. Solo così ci si può differenzia-

furgoni sono tutti brandizzati così come le bustine

mentato un sistema gestionale. Ho anche la fortu-

re dai “rivenditori di cialde”.

di zucchero e gli incarti delle palette, i bicchie-

na di avere ottimi collaboratori (mio cognato Luca

Stiamo sempre più attenti anche al mercato fa-

ri poi sono il nostro fiore all’occhiello: facciamo

e i miei figli) che lo sanno usare davvero bene ed

miglia, cercando di offrire spesso nuove proposte

realizzare un bicchiere grigio metallizzato con il

è un grande vantaggio, perché ci permette di con-

anche in relazione alle mutevoli esigenze delle

nostro marchio impresso in rilievo.

trollare ogni aspetto dell'attività. Abbiamo anche

persone.

I gestori sono molto gelosi dei propri clienti e

Mercato del Vending/Gestori > C a m p a g n a r i

S e r v i c e

D.A.ITALIA 72 > DICEMBRE 2012

non danno mai informazioni alla concorrenza.

Voi invece mettete sul sito internet le foto di tutte le nuove installazioni. Come mai?

Ci piace far vedere ai nostri clienti (acquisiti o potenziali) chi siamo, cosa facciamo e come operiamo. Non abbiamo timore di fare sapere dove installiamo alla concorrenza perché quando qualcuno ci sceglie, lo fa perché pretende un certo tipo di servizio ed è quindi facile poi fidelizzarlo.

Siete una delle poche realtà che fanno numeri interessanti con il caffè liofilizzato. È un seg-

mento che vale ancora la pena di seguire?

Vendiamo il sistema Trialcasa in tutta Italia. Le richieste continuano ad arrivare tanto che riusciamo a vendere diverse macchine ogni anno, oltre alle buste di caffè liofilizzato e ai ricambi.

Siamo molto legati alla macchina Trial, perché è uno dei primissimi modelli che ho commercializzato con mia moglie, quando di sera andavamo a fare il porta a porta, proponendo la vendita di questa macchina da caffè alle famiglie.

Campagnari Service è attenta al vending sostenibile e all’ambiente? Credo che tutti gli imprenditori debbano rendersi conto di avere non solo responsabi-

lità aziendali, ma anche etiche e sociali. Per cui avere rispetto dell’ambiente e una grande attenzione per un vending sostenibile è un dovere. Io ho la fortuna di avere mio cognato laureato in Scienze Ambientali e quindi in grado di occuparsi di questi aspetti con grande competenza.

Facciamo anche un’adeguata comunicazione e una pagina del sito è dedicata alle nostre soluzioni ecologiche.

Inoltre tutti noi, con un piccolo gesto, cerchiamo di fare qualcosa anche per i più sfortunati, infatti, l’incasso dei distributori automatici installati nella nostra sede, viene interamente devoluto in beneficenza a favore di diversi enti ed associazioni.

19

D.A.ITALIA 72 > DICEMBRE 2012

Produttori

Eridania Eccellenti per Tradizione...

Il

M

e r

ca t n

t

Ve

or

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o del d

in

g

Pro

Eridania Italia, azienda storica del mercato italiano, è uno dei leader indiscussi del settore della dolcificazione, il punto di incontro di una lunga tradizione fatta di uomini, passione e innovazione.

L’azienda, parte del Gruppo Maccaferri, che vanta un giro di affari complessivo annuo pari a un 1,4 MLD di euro, è presente all’interno di tutti i canali distributivi: retail, B2B, OCS e vending mira alla creazione di una rete dedicata all’Ho.Re.Ca. La mission di Eridania Italia è sviluppare politiche commerciali e di marketing orientate alla valorizzazione e diversificazione 20

du

t

del portafoglio prodotti e alla costruzione di un forte valore di marca, con l’intento di creare una reale category dedicata alla dolcificazione e generare valore per tutti gli stakeholder del processo di filiera, garantendo agli utilizzatori finali un prodotto di alta qualità.

La nostra redazione, per approfondire la conoscenza di questa importante realtà industriale nazionale, sempre più presente e attiva nel mondo della distribuzione automatica, ha intervistato Lucio Carpaneto (Direttore Vendite) e Saverio Salvagno (Responsabile Canale Vending).

D.A.ITALIA 72 > DICEMBRE 2012

...Efficienti per Vocazione

> Saverio Salvagno

Intervista con Lucio Carpaneto e Saverio Salvagno La ricerca della qualità nel vending passa obbligatoriamente dalla scelta d’ingredienti di eccellenza. Eridania può aiutare il gestore a migliorare il livello qualitativo della sua

> Lucio Carpaneto dolcificazione vengono spesso considerati come

in termini di politiche d’acquisto e di magazzino.

marginali per la resa in tazza delle bevande calde o per la produzione degli alimenti, ma in realtà i

Eridania è un’azienda leader in diversi ca-

“semplici ingredienti” possono davvero fare la

nali distributivi. Quando avete deciso di in-

differenza. Perciò Eridania Italia articola la propria

traprendere nuovi progetti per il vending?

offerta secondo la natura e l’origine della materia

Nel canale della distribuzione automatica abbia-

prima, le particolari lavorazioni del processo indu-

mo sempre venduto la nostra classica confezione

striale e il tipo di prodotto finito.

rossa da 1 kg per circa un migliaio di tonnellate/

offerta al consumatore finale? Siamo convin-

Inoltre, i formati di confezionamento e le modalità

anno. Poi, all’inizio del 2010, ho incontrato Saverio

ti che un marchio come Eridania possa davvero

di consegna dimostrano la volontà della società di

che è un esperto di vending, sa bene quali sono le

migliorare l’offerta del gestore. I prodotti per la

soddisfare al meglio le esigenze dei propri clienti

esigenze tecnologiche del settore ed insieme ab-

21

D.A.ITALIA 72 > DICEMBRE 2012

biamo portato avanti alcuni interessanti progetti,

kg in polipropilene esterno e carta interno e il kit

molto buona, visto che offriamo lo stesso tipo di

mettendo in pratica alcune delle le sue idee.

da 50 consumazioni che contiene bicchieri, palette

garanzie in termini di prodotto, ma in più una mag-

e naturalmente zucchero.

giore resistenza all’umidità e alla movimentazione.

Avete avuto riscontri positivi dal mercato? Il

Oggi buona parte del mercato dello zucchero da 1

nostro business è triplicato, quindi è evidente che

kg viene soddisfatto attraverso un pacco di carta

Gli ARD conoscono molto bene le problema-

il mercato ha risposto positivamente alla nostra of-

normalissimo, l’involucro che costa meno. La nuo-

tiche dello zucchero. Andrete a semplifica-

ferta. La cosa davvero positiva è che non abbiamo

va confezione in polipropilene che proponiamo noi

re il loro lavoro? Gli addetti al rifornimento dei

mai avuto una contestazione sul prodotto, questo

risolve due criticità: il materiale consente di pro-

distributori hanno sempre fretta e di tutto hanno

ci incoraggia a pensare che sia quello che davvero

teggere lo zucchero dall’umidità e allo stesso tem-

bisogno tranne che la loro borsa o il furgone si

serve per questo canale. Non dà problemi all’in-

po è più resistente, quindi limita i possibili danni

riempiano di zucchero. Il nostro packaging risolve

terno dei distributori e questo ci permette di posi-

alle confezioni durante il trasporto.

il problema perché perfino lanciandolo contro un muro non si rompe, come ha dimostrato il test limi-

zionarci ad un livello di prezzo adeguato al servizio La confezione in polipropilene comporta dei

te che abbiamo realizzato.

costi più alti? Siamo riusciti a proporre un packa-

Siamo ovviamente contrari al fatto che la scorta di

Il prezzo non vi ha quindi penalizzato troppo?

ging più performante mantenendo quasi inalterati

zucchero o un pacco già aperto sia lasciato all’in-

Il nostro è un prodotto di qualità, con un grande

i costi di produzione. Questo incarto, che segue

terno del distributore, ma perfino in questo caso

marchio e con un prezzo compatibile con il canale.

essenzialmente le stesse linee di confezionamen-

la nostra confezione garantisce un’ottima tenuta

Risparmiare qualche centesimo e poi avere proble-

to del pacco in carta, ha un vantaggio in termini

all’umidità e il prodotto non si compatta in un uni-

mi di fermo macchina è decisamente più costoso,

di economia di scala, perché da un punto di vista

co blocco.

quindi in molti scelgono comunque noi, perché

industriale si può produrre con grande facilità e a

Per tutti questi motivi il nuovo packaging sta ri-

possiamo dichiarare che il prodotto non ha mai

dei costi contenuti. Si tratta di un prodotto con tre

scontrando un grande successo. Abbiamo iniziato

avuto nessun tipo di problema e questo è sicura-

strati: carta alimentare, polipropilene e poi ancora

da un paio di mesi a proporlo e facciamo perfino

mente un nostro punto di forza.

carta.

fatica a stare dietro alle richieste. Riteniamo di

offerto compatibile con i nostri investimenti.

aver centrato quelle che sono le esigenze dell’opeQuali sono le novità che avete proposto

Il mercato ha reagito positivamente a questo

quest’anno per il canale vending? Le novità di

nuovo packaging? Siamo molto soddisfatti per-

quest’anno sono due: la confezione vending da 1

ché fin dalle prime consegne l’accettazione è stata

Il Mercato del Vending/Produttori

>

E ri d a n i a

ratore e quindi di aver svolto bene il nostro lavoro.

Quali sono gli elementi che hanno decreta-

23

D.A.ITALIA 72 > DICEMBRE 2012

to il successo sul mercato del vostro kit? Il

canale vending ma che ha avuto un’accettazione

Il canale vending può essere un buon banco

nostro kit è un progetto semplice e davvero molto

molto interessante anche nella GDO. La crescita

di prova per testare nuovi prodotti? Sì, perché

funzionale. È brevettato e risolve molti problemi di

del mercato delle capsule nel segmento home sta

la tendenza nel mercato domestico è quella di uti-

trasporto, oltre a ridurne sensibilmente i costi.

dando risultati molto positivi e la grande distribu-

lizzare sempre più il monouso. Questo perché le

La scelta del formato da 50 pezzi è risultata vin-

zione sviluppa numeri sempre più importanti. Il

abitudini prese sul luogo di lavoro si trasferiscono

cente, perché si può adattare alle scatole da 50

nostro kit risponde alla richiesta crescente di ac-

fuori dall’orario d’ufficio e l’usa e getta è molto più

cialde, sempre più utilizzate nel comparto OCS, a

cessori e in più è un prodotto di marca riconosciuto

comodo.

quelle da 100, standard di mercato e a quelle da

per la sua qualità dal consumatore.

Siamo convinti che tra un anno di questi tempi potremo parlare di numeri interessanti di proget-

150, tipiche delle cialde in carta.

Avete partecipato all’ultima edizione di Ven-

ti nati per il vending, come il kit, ed esportati con

consumatore finale un prezzo competitivo,basti

ditalia: siete soddisfatti dei risultati? A nostro

successo nella GDO.

pensare che i kit personalizzati costano un 40% in

parere questa è stata una delle migliori edizioni

più rispetto al nostro.

della fiera. Le prime richieste per i kit e la nuova

Molti “fermo macchina” possono dipende-

confezione da 1 kg per il vending le abbiamo avute

re dallo zucchero. Avete mai pensato di in-

Prevedete anche voi di realizzare kit perso-

proprio durante Venditalia, dove abbiamo raccolto

novare davvero il comparto attraverso nuo-

nalizzati? Abbiamo già iniziato a farlo. Uno dei

tantissimi contatti e riscontrato un interesse molto

ve soluzioni come ad esempio lo zucchero

È un kit di qualità, con un marchio riconoscibile dal

vantaggi del kit è proprio la possibilità di persona-

elevato per i nostri prodotti. Eravamo in tre all’in-

liquido? Noi siamo sempre all’avanguardia nel

lizzarlo con un’elasticità enorme in termini grafici.

terno dello stand e si è formata la fila per parlare

campo della ricerca e sviluppo e già nel prodot-

Noi puntiamo molto sul fatto che il kit Eridania

con noi.

to in granuli cerchiamo di offrire al vending la soluzione migliore. Lo zucchero non deve essere

esca con il proprio brand, ma ci interessano tutte le opportunità di mercato e quindi soddisfiamo le

Quali sono i prodotti che commercializzate

troppo fine per evitare il problema dell’umidità,

richieste di personalizzazione. Tra l’altro i progetti

nel vending? Il sacchetto di carta, il sacchetto in

né troppo polveroso. Le criticità sono molte e

che stiamo seguendo stanno avendo ottimi riscon-

polipropilene, le bustine in tutte le forme (10 kg in

cerchiamo sempre di trovare la soluzione otti-

tri da parte del cliente.

buste da 100, 8 kg in buste da 50 e un cestone da

male.

400 kg composto da bustine sfuse che utilizza chi

Lo zucchero liquido potrebbe eliminare la palet-

Questa soluzione potrebbe interessare an-

fa kit) e il dolcificante liquido Tic. Siamo gli unici

ta e tutta una serie di problematiche, ma parlare

che la GDO? Il kit è una soluzione nata per il

ad avere una gamma così completa.

seriamente di queste innovazioni con i costrut-

Il Mercato del Vending/Produttori

>

E ri d a n i a

25

D.A.ITALIA 72 > DICEMBRE 2012

Lo zucchero che si consuma in Italia è pro-

Eridania è fortemente identificata con lo zuc-

dotto all’interno dei confini nazionali? Mol-

chero ma oggi si occupa di tutto il comparto

Quanto è importante il know how nel com-

to zucchero arriva dall’estero perché in Italia si

della dolcificazione. Quando è iniziata la di-

parto dello zucchero? 110 anni di storia vi

consumano 1.700.000 tonnellate di zucchero,

versificazione? Abbiamo iniziato a diversificare

danno un grande vantaggio competitivo? Il

ma se ne producono circa 450.000 (prima della

circa quattro anni fa, con l’acquisizione di Sugar

know how è importante.

riforma 2006, che ha chiuso diversi stabilimenti,

Company, un’azienda che produce dolcificante

È vero che si tratta di un prodotto che viene fat-

se ne producevano 1.400.000).

liquido. Ritenevamo giunto il momento di uscire

to da mille anni, quindi più che altro è impor-

Come per altre materie prime, quindi, l’Italia è

un po’ dal concetto del solo zucchero e allargare i

tante il modo in cui si gestisce lo stabilimento o

dipendente per lo zucchero da Germania e so-

nostri orizzonti ad altre merceologie adiacenti e di

all’attenzione messa nello stoccaggio dello zuc-

prattutto dalla Francia.

utilizzo molto semplice. Oggi abbiamo circa 15%

chero, che si produce in due mesi e mezzo e si

Eridania Italia è una società nata dalla partner-

di quota di mercato dei dolcificanti e l’obiettivo è

vende nel corso dell’anno successivo. Nei silos,

ship tra Eridania Sadam (Gruppo Maccaferri) e

di arrivare al 30%. L’azienda ci crede molto.

il prodotto viene conservato in atmosfera con-

la francese Cristal Union, leader di settore in

Ci presentiamo al mercato con due prodotti

trollata, grazie al sistema di condizionamento

Europa. Condividere il business a livello aziona-

Diete.Tic e Truvìa.

che ne mantiene il giusto grado di umidità, poi

rio con un colosso transalpino ci garantisce di

Diete.Tic è la linea di dolcificanti dedicata a coloro

estratto e portato nei centri di confezionamento.

avere sempre il prodotto alle giuste condizioni.

che necessitano di controllare il proprio peso cor-

tori e i gestori non è così semplice.

Continuiamo ad avere un importante know how

poreo e l’apporto calorico dei cibi e delle bevande.

tecnologico, perché ci sono stati importanti in-

Come gestite gli ordini a livello logistico?

Truvìa è il primo dolcificante d’origine naturale dal

vestimenti negli ultimi tre anni, circa 50 milioni

Alcuni clienti vending richiedono quantitativi di

gusto gradevole e senza calorie. E' estratto dalla

di euro. In termini di qualità e di garanzia del

prodotto molto importanti e riusciamo a soddi-

parte più pregiata della foglia di stevia, una pianta

prodotto, il nostro zucchero può competere tran-

sfarli ma dal bancale in su, chiunque può com-

originaria del Paraguay utilizzata già da centinaia

quillamente con i migliori a livello europeo.

prare lo zucchero Eridania, perché siamo orga-

di anni dalle popolazioni indigene per le eccellenti

La capacità di condividere il proprio know how

nizzati molto bene dal punto di vista logistico e

proprietà dolcificanti. Truvìa ha una forma cristalli-

e di trasformare l’innovazione in valore effettivo

riusciamo a consegnare tutto direttamente.

na unica, similare a quella dello zucchero tradizio-

è chiaramente un fattore chiave di successo per

È chiaro che l’incidenza dei costi di trasporto

nale, non ha potere calorico, non altera la glicemia

Eridania Italia.

aumenta con i piccoli ordini.

e non favorisce la carie.

Il Mercato del Vending/Produttori

>

E ri d a n i a

D.A.ITALIA 72 > DICEMBRE 2012

In che cosa consiste il progetto lanciato nel

dotti nuovi e credo siamo gli unici nel mondo della

Avete mai pensato di comunicare il vostro

retail Category for Growth? Eridania si propo-

dolcificazione.

marchio realizzando un adesivo “Eridania”

ne come category captain attraverso strategie di

“LifE in frame”, la nuova applicazione gratuita per

da posizionare sulle vending machine? Sì, ci

sviluppo della catena del valore, capitalizzando

iPhone, scelta da Apple come “App della Settima-

abbiamo pensato e volevamo presentarlo a Vendi-

la grande esperienza maturata in oltre 110 anni

na” tra le migliaia disponibili su App Store, è nato

talia, ma avevamo già molti altri progetti in corso e

di presenza sul mercato. Punta sulla diversifica-

per creare e condividere originali video in stop mo-

non abbiamo fatto in tempo.

zione del portafoglio prodotti, sulla costruzione di

tion: un progetto di digital marketing per promuo-

Credo sarebbe un’operazione utile a noi, come

un forte valore di marca e quindi sulla creazione

vere brand e vitalità in ogni suo aspetto.

ritorno d’immagine, così come al gestore, che co-

di una vera e propria categoria dedicata alla dolcificazione. Da qui nasce “Category for Growth”, l’ambizioso progetto che abbiamo messo a punto per disegnare uno scaffale più performante e sviluppato sulla base di un modello di gestione della categoria perfezionato in questi anni.

L’iniziativa rientra in un più ampio contesto volto a promuovere il brand tra i consumatori più esigenti e può coinvolgere trasversalmente tutti i canali che presidiamo, vending compreso.

C’è un sito dedicato all’iniziativa: www.lifeinframe.it Visita il sito

munica di usare un prodotto di qualità. L’accordo è probabilmente un po’ complicato da realizzare, ma dal nostro punto di vista l’interesse c‘è.

In questo canale, che stiamo imparando a conoscere bene, cerchiamo di convertire le nostre numerose idee in progetti, ma facendo passi ben ponderati, anche se poi siamo molto rapidi nello

La vostra divisione marketing è davvero mol-

sviluppo. I due nuovi prodotti (due brevetti) sono

to attenta alle nuove tecnologie tanto da lan-

nati in appena quattro mesi.

ciare il progetto di digital marketing "Life in

Quello che ci interessa davvero è promuovere i

Frame", un’app gratuita per iPhone. Vedremo

concetti di qualità e di servizio, imprescindibili per

iniziative simili anche nel vending? Il marchio

lavorare in modo corretto in questo settore.

Eridania viene riconosciuto come storico, quindi

Scarica l’app da iTunes

riuscire a "svecchiarlo", utilizzando metodi di comunicazione e tecnologie evoluti e diffusi, è importante. Cerchiamo di rinnovare spesso le grafiche dei prodotti, anche per avvicinare i consumatori di domani. Investiamo per rinnovarci e trovare pro-

27

D.A.ITALIA 72 > DICEMBRE 2012

Vending Paris 2012 Bilancio Positivo per la Fiera della DA Francese

Circa 10.500 operatori professionali (di cui il

cipali attori del mercato del vending europeo.

so un particolare successo e preannuncia l’ac-

24% internazionali, +10% rispetto al 2010), 200 marchi rappresentati (30% internazionali) e ol-

L’area “Snacking” di Vending Canteen ha riscos-

Per la seconda volta, si è svolta Vending Can-

corpamento di Vending PARIS e Sandwich

tre 50 nuovi prodotti, 11 conferenze per un tota-

teen, che ha posto l’accento sull’uso della

& Snack Show per la prossima edizione

le di 45 interventi. Questi i numeri dell’edizione

vending nella vita quotidiana in cinque diverse

della fiera, prevista per febbraio 2014.

appena conclusa di Vending Paris.

declinazioni: la DA pratica, la ristorazione nel-

A scandire il ritmo delle giornate di manifesta-

la DA, la gestione dell’attesa grazie alla DA, la

zione, i momenti di incontro e approfondimento:

Le maggiori associazioni internazionali della DA

DA al servizio dei piccoli commercianti, il lusso

Un Focus sui gestori, ha permesso attraverso

(NAVSA, EVA, Confida, AVA, BDV, RNVA, ANE-

nella DA, espressi nell’allestimento dello spazio

quattro conferenze di fare il punto sulle ten-

DA e NAMA) hanno preso parte a questo im-

espositivo dedicato attraverso 5 diversi ambien-

denze, i nuovi trend di consumo, i più recenti

prescindibile appuntamento che raccoglie i prin-

ti ricreati.

prodotti e le innovazioni tecnologiche nella DA

29

e di raccogliere nuove sfide, come quella dello

una visione completa delle novità di mercato,

Tra le 50 innovazioni di prodotto esposte, mac-

sviluppo sostenibile nella DA.

dei mercati internazionali e della legislazione

chine con touch screen con funzioni avanzate e

Il Focus sui consumatori con un ciclo di con-

europea.

personalizzabili, bicchieri biodegradabili, pro-

ferenze orientate al business ha invece consen-

dotti freschi (latte, yogurt) una gamma ampliata

tito agli operatori professionali di scoprire il

Ancora, è stato presentato il nuovo marchio

vending come leva del business attraverso nuo-

“Feelgood”, nato per diversificare l’offerta ali-

ve offerte e nuovi ambiti di investimento.

mentare all’interno dei distributori automatici.

La nostra redazione, presente a Parigi con

Più di 600 machine brandizzate hanno proposto

un proprio stand, ha realizzato un reporta-

Infine, l’International Business Day, giunto

prodotti come frutti e legumi, prodotti caseari,

ge fotografico delle principali novità pre-

alla seconda edizione e moderato da Cathe-

bevande non zuccherate o prodotti a base di ce-

senti in fiera, che riportiamo nelle pagine

rine PIANA, Direttore Generale EVA, ha offerto

reali.

seguenti.

Post Fiera > V e n d i n g

P a r i s

2 0 1 2

di caffè, prodotti salutari.

31

Post Fiera > V e n d i n g

P a r i s

2 0 1 2

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Post Fiera > V e n d i n g

P a r i s

2 0 1 2

Post Fiera > V e n d i n g

P a r i s

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35

Post Fiera > V e n d i n g

P a r i s

2 0 1 2

ELEGANCE

CONCEPT

DETAILS

DESIGN

l’inizio di una nuova era TECHNOLOGY

MODERN

©2012_www.imagination.it

INNOVATION

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Ve n d i n g M a c h i n e s

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Sinonimo di qualità, il marchio italiano Coges è riconosciuto a livello internazionale come espressione di un’azienda leader nel Vending. In qualsiasi Paese europeo è presente una filiale o un rivenditore Coges dove potrete trovare i nostri sistemi di pagamento cashless, le gettoniere rendiresto, i lettori di banconote o gli innovativi sistemi per la telemetria, ricevendo supporto e assistenza. Coges non conosce confini: ha la soluzione ideale per ogni distributore automatico, ovunque si trovi.

D.A.ITALIA 72 > DICEMBRE 2012

Post Fiera

TriestEspresso Expo Successo Internazionale Nella Capitale del Caffè

Diecimila operatori professionali in visita (+10% rispetto al 2010) in un momento di crisi: TriestEspresso Expo è la risposta del mondo del caffè alla sfida globale dei mercati.

Post Fiera

>

“La fiera si riconferma un evento internazionale che

ferimento per il suo commercio, per le sue aziende,

coinvolge ben 85 Paesi, capace di convogliare a Trie-

per una filiera del caffè autentica eccellenza e vanto

ste i maggiori player del comparto”, ha commentato Antonio Paoletti, presidente della Camera di Commercio e di Aries, organizzatrice dell'evento,

del made in Italy nel mondo”.

proseguendo: “Dalla prossima edizione una nuova

Massimiliano Fabian, presidente dell'Associazione Caffè Trieste, non ha dubbi su Trie-

e prestigiosa sede in centro città, tra Stazione Ma-

stEspresso Expo e ha dichiarato: “È stato un suc-

rittima e Magazzino 42. Il caffè si ritroverà nel suo

cesso. Trieste è la capitale mondiale del caffè, lo

vero e autentico habitat, su un molo circondato da

dicono tutti e lo hanno dimostrato con la loro presen-

quel mare attraverso il quale il caffè arriva in una

za gli attori del settore provenienti da tutto il globo.

città che è unanimemente riconosciuta punto di ri-

Ora guardiamo all'edizione 2014, ovviamente a Trieste”.

T r i e s t e s p r e s s o

E x p o

39

D.A.ITALIA 72 > DICEMBRE 2012

La benedizione è giunta dal colosso del caffè, il Brasile, primo produttore al mondo, che per la prima volta ha scelto di partecipare in qualità di espositore all'evento: “Triestespresso è stata una bella sorpresa: da un paio di anni stavamo valutando di parteciparvi per poter approcciare più da vicino il mercato italiano e quest'anno venendo qui abbiamo avuto buone conferme” ha spiegato Vanusia Nogueira, direttore generale BSCA-Brazil Specialty Coffee Association, aggiungendo: “L'accoglienza è stata ottima, il

trade show è più grande di quanto ci aspettassimo, gli espositori hanno presentato prodotti davvero di alto livello, così come alto il livello del pubblico specializzato.

Alcuni aspetti ci hanno colpito in particolar modo: in primis il numero di visitatori provenienti da altri Paesi, il che significa che TriestEspresso è effettivamente un appuntamento internazionale.

Un ringraziamento agli organizzatori per aver fatto sì che questo show sia stato un successo per Cafes do Brasil”.

40Post Fiera > T r i e s t e s p r e s s o

E x p o

L'evento ha offerto buone opportunità anche per paesi produttori più piccoli, come El Salvador: “Ottimi risultati, meglio di quanto ci aspettassimo”, ha aggiunto Benjamin Monge, vice direttore generale Consejo Salvadoreno del Cafe, concludendo: “Contatti importanti con trader con cui abbiamo potuto presentare le novità dei nostri caffè, contatti nel campo della formazione, penso per esempio a quelli con l'Università del Caffè, un contatto importante anche con un referente del TWAS (Academy of sciences for the developing world) di

D.A.ITALIA 72 > DICEMBRE 2012

cui abbiamo discusso di un nuovo piano di sviluppo per il nostro paese”.

tunità per esportare in Europa e raccogliere spunti interessanti sulla cultura e il know how italiano”.

Significativa la percentuale di visitatori stranieri operanti lungo tutta la filiera dell'espresso: torrefattori, produttori di macchine, coltivatori, distributori, rappresentanti dei Coffee Board, fra cui Rachel Hamburger, presidente della Israel Coffee Association, che ha osservato: “Molti contatti interessanti, tutto il mondo del caffè è riunito qui. Per Israele sicuramente un'ottima oppor-

TriestEspresso è anche punto di diffusione della cultura dell'espresso grazie a momenti formativi e competizioni tra baristi. Le Semifinali del Campionato Italiano Baristi Caffetteria, svoltesi a Trieste, hanno infatti un significativo risvolto di promozione della cultura della qualità e dell'espresso, dal momento che non mirano esclusivamente a individuare il più abile esecutore del miglior espresso

e cappuccino, bensì a coinvolgere giovani motivati per renderli più consapevoli sulla professionalità richiesta al barista, nelle cui mani è riposto il lavoro di tutta la filiera del caffè. Per la prima volta a TriestEspresso anche i workshop certificati Scae, frequentatissimi, e altri momenti formativi.

Appuntamento a Trieste a ottobre 2014 per la settima edizione di Triestespresso Expo.

41

D.A.ITALIA 72 > DICEMBRE 2012

Stati Generali del Vending Fare Impresa in Tempo di Crisi

Il 21 Novembre 2012 a Roma, presso la prestigiosa Sala Orlando Confcommercio, si sono svolti gli Stati Generali del Vending.

L’importantissimo evento (purtroppo giunto in concomitanza della nostra scadenza editoriale) sarà oggetto di un lungo approfondimento nei prossimi due numeri di D.A. Italia.

43

D.A.ITALIA 72 > DICEMBRE 2012

La dichiarazione di Lucio Pinetti - Presidente CONFIDA “Oggi presenteremo un comparto che sta affrontando la crisi ed è uno dei pochissimi che ha segnato nel 2011 un dato positivo e nel 2012, nella peggiore delle ipotesi, un dato di tenuta.

Non è un caso che siano sempre di più gli italiani che si rivolgono al settore della distribuzione automatica: lo fanno sicuramente per ragioni di vantaggio economico, infatti la distribuzione automatica è in grado di offrire un rapporto qualità-prezzo assolutamente vantaggioso, ma lo fanno anche seguendo una innovazione che il settore sta portando sia in termini tecnologici che di installazione.

La Distribuzione Automatica oggi non è più un canale legato ai luoghi di consumo classici, ma sta diventando una tecnologia disponibile: ogni comparto del commercio può ricorrere alla Distribuzione Automatica come strumento per integrare, amplificare, diversificare le proprie attività.

Questa è un’opportunità straordinaria, ma deve passare attraverso ad interventi efficaci, quale una più coerente semplificazione amministrativa che valorizzi e premi la qualità; ad esempio non possiamo accettare che i capitolati d’appalto della Pubblica Amministrazione siano governati solo da valori economici, deve essere tutelato l’aspetto qualitativo. CONFIDA ha disposto un capitolato standard nel quale sono considerati gli aspetti economici dell’ente appaltante, ma specialmente vengono considerati quelli qualitativi a tutela e garanzia del consumatore, vero fruitore del servizio.”

44Mondo Associazione > C o n f i d a

D.A.ITALIA 72 > DICEMBRE 2012

Il mercato del vending nel 2011 e le previsioni per il 2012 A Roma è stata presentata una fotografia del mercato della distribuzione automatica nel 2011 e alcune proiezioni per l’anno in corso Il mercato del vending

Le previsioni 2012

Con Distribuzione Automatica, o Vending, si indica tutta l’attività di vendita e somministrazione di prodotti, alimentari e non, per mezzo di distributore automatico.

I prodotti maggiormente consumati tramite distributore automatico sono le bevande calde (caffè, the, cioccolata, ecc.). Gli stessi prodotti dell’industria di marca che il consumatore può trovare nel canale retail o nei pubblici esercizi.

In uno scenario di difficoltà economica e finanziaria dal quale si fa fatica a risollevarsi, anche la distribuzione automatica in Italia trova un terreno difficile.

N. consumazioni TOTALI OCS* Caldo Bevande Fredde* Snack Gelati Pasti pronti

6.516.809.559 1.666.583.765 2.985.913.688 992.894.927 855.740.277 13.752.525 1.924.377

(*) qualsiasi formato (PET/Lattine/Brik). Acqua inclusa.

Il Vending è un canale di distribuzione caratteristico di specifici luoghi come fabbriche, uffici, scuole, stazioni, ospedali che sta diventando sempre di più una “tecnologia disponibile” per integrare l’attività di altri comparti economici, primo tra tutti il retail.

La capillarità delle locazioni è una delle caratteristiche distintive del comparto, che sta diventando sempre più importante grazie alla diffusione dei distributori automatici nei luoghi aperti al pubblico dove possono essere acquistati i più svariati prodotti e servizi.

Tuttavia ci sono dei terreni inesplorati, che grazie alla differenziazione ed all’innovazione potrebbero rappresentare una nuova opportunità per il business del vending.

La capacità di innovare il business, cavalcando l’onda del digitale, mantenendo livelli di qualità distintivi e riposizionandosi anche in settori dai quali tipicamente si era lontani, rappresentano le sfide future.

Per il 2012, analizzando l’andamento del mercato attraverso circa 190.000 vending machines e 120.000 OCS (Office Coffee Services), le previsioni indicano una sostanziale stabilità (fatturato -0,3% rispetto al 2011) grazie anche a nuove installazioni e nuovi mercati aperti nel corso dell’anno (ad esempio nelle aree di servizio e nei luoghi di transito).

Escludendo queste nuove locazioni e nuove tipologie di business, l’analisi a pari perimetro (il confronto cioè con gli stessi clienti dell’anno precedente) rende invece evidente la sofferenza del comparto con una contrazione del 3,9% rispetto al 2011.

Dall’analisi a pari perimetro per tipologia di consumo, le previsioni al 2012 sono: • riduzione del 3,9% dei consumi delle bevande calde

Fatturato annuo 2010 2011

• riduzione del 2,9% dei consumi delle bevande fredde 2.579.348.665 2.637.004.231

+2,24%

Il settore, con riferimento alle imprese di gestione, è composto da pochi grandi gruppi di aziende e moltissime imprese (molte delle quali microimprese) distribuite capillarmente sul territorio.

Nel 2011 tali imprese hanno impiegato 25.866 addetti.

Parco macchine 2010 2011

2.405.883 2.487.450

+3,39%

L’Italia detiene la leadership mondiale con riferimento alla produzione e vendita di vending machine, infatti il 60% della produzione nazionale è destinata all’esportazione.

• riduzione del 5,1% dei consumi snack

Un dato interessante emerge dall’analisi dei consumi delle bevande, dove si ha un aumento del 10% nel consumo di acqua mentre calano le altre bevande (gasate -3,6%, succhi di frutta -4,9%, the freddo -6,33%). Questo spostamento è stato guidato da ragioni di prezzo (acqua più economica), ed anche da una diversa attenzione del consumatore verso i prodotti “salutisti” con un basso apporto calorico.

Previsto un calo anche per il mercato OCS, con una riduzione di circa il 5% rispetto al 2011.

Un dato importante è che il prezzo al consumo evidenzia un aumento molto contenuto, pari a circa l’1,4% rispetto allo scorso anno. Un primo piccolo segnale, visto che gli aumenti dei costi della distribuzione inevitabilmente si trasferiscono sui prezzi al consumo.

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Art&Works

Le

Palette

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a basso impatto ambientale

ha scelto di rispettare e difendere

la natura creando un prodotto biodegradabile in grado di dare un importante contributo alla riduzione dei rifiuti smaltiti nell’ambiente.

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D.A.ITALIA 72 > DICEMBRE 2012

Mondo Associazione

Eva News

Vending Market Studies Lanciata quest'anno da EVA (European Vending Association) l’unica indagine paneuropea per il settore della distribuzione automatica, Vending Market Studies.

Per aggiornare i risultati della precedente analisi del 2009 dei KPI (Key Performance Indicators) e in risposta alla richiesta crescente da parte degli operatori, EVA ha infatti lanciato una nuova formula per presentare le sue scoperte relative al mercato del vending (analisi degli anni 2010/2011).

David Hoskin, ex Presidente EVA, che fino ad oggi ha prodotto l'annuale censimento del Regno Unito per il vending AVA, ha passato mesi a parlare con distributori esperti in ogni mercato, per costruire nuovi modelli e una metodologia solida di raccolta e analisi dei dati. I dati sono stati rigorosamente sottoposti ad un controllo incrociato sotto la guida di Jan Marck Vrijlandt (Selecta), Presidente Data Committee EVA Vending Data e membro CE.

Riportiamo di seguito un assaggio dei risultati di questo studio, che rende disponibili i “numeri” e i trend-chiave del mercato europeo del vending: > In Europa, nel 2011, si contano 3,8 milioni di macchine, con un fatturato complessivo pari a € 11,5 miliardi. > La "Big 6" dei paesi (Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Paesi Bassi) rappresenta il 78,3% del totale parco macchine installate. > I Paesi Bassi vantano la più alta percentuale di distributori automatici del caldo, (3,6 persone per macchina) mentre alla Russia spetta la più bassa ( 1,457.3 persone per macchina). > 60,5% delle macchine totali installate sono distributori automatici di bevande calde.

Il rapporto è suddiviso in 21 profili, corrispondenti ai paesi analizzati: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Russia, Slovacchia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Regno Unito, Ucraina e comprende anche una sintesi europea.

I questionari di feedback, sia da parte dei membri e gli acquirenti, stanno dimostrando che lo studio di mercato EVA è lo strumento perfetto per una comprensione più completa della situazione attuale del vending europeo.

Per qualsiasi informazione o per scaricare il report, è possibile contattare i seguenti indirizzi mail: ae@vending-europe.eu jb@vending-europe.eu.

47

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Ovunque voi siate lasciatevi conquistare.

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D.A.ITALIA 72 > DICEMBRE 2012

Salute Alimentare

Prodotti a Rischio> La Relazione Annuale del Piano Nazionale Integrato

Piano Naziona-

dinamento tra tutte le numerose autorità che

coinvolgimento delle autorità doganali e della

dei controlli ufficiali in

vigilano sulle catene di produzione e commer-

Guardia di Finanza. Una macchina complessa,

materia di alimenti, mangimi, sanità, benesse-

cializzazione dei nostri alimenti. Di sicurezza e

impegnata in un'azione capillare e quotidiana

re animale e sanità delle piante, presentata lo

nutrizione si occupano il Ministero della Salu-

sul territorio.

scorso luglio al Ministero della Salute è il do-

te, le Regioni, le Province autonome, le Asl e i

cumento che riassume i dati di tutti i controlli

Nuclei Antisofisticazioni (NAS) dei Carabinieri.

La Relazione annuale 2011, che illustra le attivi-

effettuati nel nostro Paese su sicurezza alimen-

Di qualità merceologica si occupano invece il

tà svolte per il PNI 2011-2014 nel corso dell’anno

tare e qualità merceologica di cibi e bevande.

Ministero delle politiche agricole, alimentari e

di riferimento, è stata redatta ai sensi del Reg.

forestali, le Capitanerie di porto, i NAC (Nuclei

(CE) n.882/2004 e della Decisione 2008/654/CE

Antifrode dei Carabinieri) e la Forestale, oltre al

dal Ministero della Salute in qualità di punto

La Relazione annuale del

le Integrato (PNI)

Il Piano costituisce il livello massimo di coor-

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D.A.ITALIA 72 > DICEMBRE 2012

di contatto nazionale. Il documento riunisce le

Sanitario nazionale hanno effettuato 660.804

trovato non conformità per il 4,1% dei campioni

principali informazioni sui controlli ufficiali ef-

ispezioni, rilevando il 10% circa di non confor-

di pesce affumicato confezionato.

fettuati nell'anno preso in esame in materia di

mità, relative soprattutto alle condizioni di igie-

alimenti, mangimi, sanità e benessere degli ani-

ne generale, all'igiene del personale, all'appli-

mali, sanità delle piante, sottoprodotti, zoonosi

cazione del sistema di autocontrollo HACCP e al

nell'uomo e nell’ambiente.

funzionamento di impianti e macchinari.

Residui in prodotti di origine animale (farmaci, pesticidi, micotossine) > 75 campioni non conformi su 38.882 analisi (0,19%). Rispetto al 2009 e 2010 si nota una di-

Va ricordato che la Relazione non sostituisce le

si limita a riunirle in un unico testo, ma racco-

Stabilimenti di alimenti di origine animale (macelli di carne rossa e bianca, produzione ittica, stabilimenti caseari) > su 228.622 ispezioni del Servizio

glie specifici contributi che ciascuna componen-

Sanitario Nazionale, è stato rilevato il 10% circa

Residui fitosanitari in alimenti di origine vegetale > 25 campioni irregolari su

te organizza secondo una struttura comune. In

di non conformità, riferite in particolare a condi-

9.127 campioni (0,3%).

questo modo il documento fornisce un duplice

zioni strutturali e attrezzature.

strumento operativo: di verifica dell’efficacia

Latte crudo > Sono stati censiti 920 alleva-

OGM > nessuna non conformità registrata sul

dei controlli ufficiali svolti e di orientamento

menti e 1.382 distributori automatici dedicati

territorio nazionale su 894 campioni analizzati,

dell'attività futura, ai fini del miglioramento

alla vendita. Su 15.647 campionamenti ufficiali

relativi a prodotti a base di mais, soia e riso.

dell'intero sistema dei controlli.

sono emerse 104 non conformità (0,68%), do-

Fornendo una visione d'insieme di tutti i settori

vute alla presenza di Campylobacter (63% dei

Frodi e contraffazioni > l’Ispettorato Cen-

relativi alla sicurezza alimentare, la Relazione

casi), stafilococchi (20%) e Listeria monocyto-

trale per la tutela della qualità e repressione

rappresenta quindi uno strumento privilegiato

genes (11%). Le autorità di controllo hanno so-

frodi dei prodotti agroalimentari del Ministe-

per orientare i controlli futuri sulla base dei ri-

speso 217 distributori e chiuso 40 attività.

ro delle Politiche Agricole ha effettuato oltre

singole relazioni di attività prodotte dalle diverse Amministrazioni, che continuano ad essere predisposte ed eventualmente divulgate, e non

Sicurezza degli alimenti e delle bevande > le autorità facenti capo al Servizio

più intensa attività di monitoraggio.

25.000 visite ispettive, controllando 21.431 ope-

schi già emersi.

In sintesi, la Relazione 2011 ha rilevato quanto segue:

minuzione delle non conformità a fronte di una

Rischio microbiologico in alimenti di origine animale > si segnala l'aumento

ratori (di cui il 17% risultati irregolari) e analiz-

di contaminazioni da Listeria monocytogenes,

Le irregolarità rilevate avevano natura sia am-

in particolare nei prodotti ittici. Il programma

ministrativa (difetti nella tenuta dei registri, vio-

coordinato di monitoraggio della prevalenza di

lazione in materia di etichettatura) sia penale,

questo batterio in alimenti pronti al consumo ha

in caso di contraffazioni vere e proprie. Al primo

Salute Alimentare > P r o d o t t i

a

R i s c h i o

zando 5.675 campioni, di cui 10% non conformi.

D.A.ITALIA 72 > DICEMBRE 2012

posto per irregolarità si colloca il settore viti-

falso biologico e di pomodoro in cattivo stato

Storicamente il compito prioritario delle Asl è

vinicolo. Tra i problemi rilevati, l’usurpazione o

di conservazione; commercializzazione di false

stato certamente quello di proteggere il consu-

imitazione di una denominazione protetta, frodi

produzioni indicate come biologiche, specie nel

matore, ma anche di aiutare i produttori a mi-

in commercio e falsità sull’origine. Seguono ce-

settore delle carni o di olio lampante al posto di

gliorare la loro consapevolezza sull'importanza

reali e derivati con non conformità che compren-

quello extravergine d'oliva; commercializzazio-

di seguire in modo scrupoloso gli aspetti relativi

dono la vendita di varietà diverse dal dichiarato;

ne di prodotti ittici con false date di scadenza

alla sicurezza alimentare. Significa che, a fronte

commercializzazione di farine di grano come

o di pesca.

di infrazioni minime e di nessun rischio per il

biologiche ma con presenza di principi attivi non

consumatore (per esempio una lieve irregolari-

consentiti. Ancora, miele, carne, latte e formag-

Attività della Capitaneria di Porto >

tà amministrativa), le autorità del Ssn possono

gi (impiego di additivi non dichiarati o utilizzo

9% di illeciti su 27.737 controlli effettuati tra

prescrivere la tempestiva rimozione della non

di latte vaccino per prodotti presentati come di

grossisti, mercati ittici, grande distribuzione,

conformità osservata essere senza imposizione

bufala, pecora o capra), oli e grassi (sommini-

ristorazione, pescherie e ambulanti. Tra le irre-

di sanzioni.

strazione in mense e ristoranti in contenitori non

golarità, prodotti con date di scadenza false o in

conformi, miscelazione di olio dichiarato extra-

cattivo stato di conservazione.

vergine con oli di qualità inferiore).

Il secondo aspetto critico riguarda il fatto che i dati della Relazione annuale del PNI sono riferiti a tutte le non conformità rilevate, indipenden-

Attività dei NAS > attraverso 34.610 con-

CONCLUSIONI

temente dalla loro gravità. In altre parole, non

trolli nel settore della sicurezza alimentare,

Tra i dati che sicuramente balzano all'occhio c'è

possiamo sapere se quel 10% di non conformità

questo tipo di ispezione ha rilevato non confor-

la discrepanza di non conformità rilevate dal

registrate dal Ssn si riferisca a situazioni estre-

mità nel 35% dei casi, soprattutto nei comparti

Servizio sanitario nazionale (10% del totale) e

me e rischiose per il consumatore o piuttosto

della ristorazione, delle farine e delle carni.

dai NAS (35% del totale), un fenomeno che si

a irregolarità minime e, dal punto di vista del

spiega con i differenti criteri di controllo messi

rischio finale, praticamente irrilevanti. Nean-

Attività dei Nac >

i Nuclei Antifrodi dei

in atto dalle due autorità. I controlli del Ssn, in-

che le informazioni sulle azioni adottate dalle

Carabinieri hanno individuato vari illeciti, rela-

fatti, sono casuali e a tappeto, mentre quelli dei

autorità a fronte delle non conformità possono

tivi soprattutto a false dichiarazioni su marchi

Nas avvengono in genere dietro segnalazione o

essere d'aiuto, perché sono qualitative (sappia-

DOP (es.: pomodori pelati destinati all’estero

nell'ambito di operazioni specifiche di indagine.

mo per esempio che nel caso degli alimenti di

come “DOP San Marzano” ma prodotti in altre

E c'è un altro aspetto che forse può essere con-

origine animale sono state attuate varie risolu-

zone); commercializzazione di pomodoro con-

siderato: i Nas hanno i mezzi della polizia giu-

zioni, dal ritiro dei prodotti alla sospensione di

centrato cinese non dichiarato, di pomodoro

diziaria, a differenza di Asl, Province e Regioni.

attività), e non quantitative.

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D.A.ITALIA 72 > DICEMBRE 2012

N o v i t à Caffè Molinari

>

|

N o v i t à

Nuova Veste per le Capsule Certificate Biodè Caffè Molinari presenta al settore il restyling dell’intera linea di prodotti per adesione completa alle procedure del consorzio di tutela Biodè.

L’azienda emiliana è al momento l’unica in Italia ad avere una certificazione a 360° gradi su tutta la filiera della linea capsule Platino Biodè 100%: azienda, produzione, bussolotto plastica e caffè hanno ottenuto le certificazioni Dnv Sincert Veritas, ISO:9002, BiofairTrade, e Biodè.

Biodè è una capsula realizzata con carta per uso alimentare sopra e sotto e contengono una dose caffè ad alta grammatura.

La capsula certificata biodegradabile, nata dall’esperienza di Macchiavelli srl, rispetta la Direttiva Europea CE94/62 e supera la prova ISO:14855.

Le capsule, una volta utilizzate, diventano un rifiuto indifferenziato biodegradabile e sono pertanto semplici da smaltire.

Macchiavelli srl è l’azienda italiana attiva fin dal 1972 nella produzione di prodotti in plastica e materiale plastico. La lunga esperienza ed il know how conseguiti nell’ideazione ed industrializzazione di nuovi prodotti hanno reso Macchiavelli una delle realtà leader del settore, nell’ambito del quale si contraddistingue per la flessibilità dei progetti, realizzati da tecnici esperti con l'impiego delle tecnologie più moderne.

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D.A.ITALIA 72 > DICEMBRE 2012

N o v i t à Comesterogroup >

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|

N o v i t à

il Servizio di Assistenza Approda Online Comesterogroup ha scelto la vetrina delle ultime fiere di settore per presentare ai propri clienti il nuovo sito web, che permette di fruire di contenuti, immagini, soluzioni e applicativi in modo semplice e intuitivo.

go prodotti, anche da dispositivi mobile, la possibilità di accedere con facilità a tutta la manualistica, alla documentazione tecnica e commerciale disponibile, l’offerta di servizi esclusivi riservati solo ai clienti previa registrazione”.

“Si tratta di un progetto di nuova concezione che nasce in un’ottica di miglioramento del nostro servizio al cliente”, spiega l’Ufficio Marketing Comesterogroup, aggiungendo: “Per raggiungere questo obiettivo abbiamo scelto di affidarci al Gruppo Zucchetti, leader in Italia nello sviluppo di software applicativo. Zucchetti ha sviluppato per noi un portale che ruota attorno a tre caratteristiche distintive: la navigazione semplice e intuitiva del catalo-

Il Catalogo Prodotti è il cuore del nuovo portale. Ciascun prodotto della gamma Comesterogroup ha una sessione dedicata denominata “supporto online”, dove solo tutti gli operatori possono scaricare la documentazione tecnica e commerciale, trovare una risposta alle domande più frequenti (FAQ), o compilare il modulo Supporto online per comunicare direttamente con il Servizio di Assistenza Comesterogroup.

Diventa quindi possibile accede-

re 24 ore al giorno ad un primo livello di assistenza tecnica sui prodotti.

Il servizio di Assistenza Tecnica rimane comunque sempre a completa disposizione dei clienti per qualsiasi tipo di esigenza e con le modalità abituali. È infatti sempre possibile contattare telefonicamente o via mail i tecnici specializzati Comesterogroup per qualsiasi tipo di supporto o rivolgersi ai Centri di Assistenza Autorizzati sul territorio.

Solo ai clienti, previa registrazione, è offerto poi un servizio esclusivo. Si tratta della possibilità di accedere all’Area degli Applicativi per scaricare tarature, firmware, driver e software e non solo.

Tutte le novità da scoprire online su: www.comesterogroup.it

D.A.ITALIA 72 > DICEMBRE 2012

N o v i t à Nayaxvend

> C a s h l e s s ,

T e l e m e t r i a

Nayax, azienda con casa madre israeliana, situata in un nuovo polo tecnologico nei dintorni di Tel Aviv, si avvale di una struttura di ingegneri e tecnici impegnati nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie e di nuovi prodotti. La tecnologia di base sviluppata da Nayax, permette l’interfacciamento con la quasi totalità dei fabbricanti di vending machine ed è compatibile con tutte le gettoniere rendiresto presenti sul mercato.

Grazie agli importanti investimenti in innovazione, Nayaxvend propone infatti agli operatori della DA un’alta tecnologia unitamente ad un uso semplice per l’utente finale.

Nayax si muove a livello internazionale con una le Il

56

N o v i t à

| e

A n a l i s i

server centrale che si trova a Tel Aviv è sempre connesso a server di back-up in Europa, Stati Uniti, Australia e Cina.

A due anni dall’entrata sul mercato Italiano, l’azienda ha installato circa 3.000 sistemi sul territorio.

Le apparecchiature Nayax, certificate EMV ed accettate dai circuiti VISA e MASTERCARD, ed il suo server con certificazione PCI DSS, permettono di utilizzare tutte le carte di credito in modo veloce e sicuro.

L’utente potrà pagare con carta di credito o debito (banda magnetica, RFID, prepagata o postpagata o con il proprio smartphone utilizzando la modalità NFC) senza introdurre codici identificativi.

d i

V e n d i t a

Nayax è abilitata dai circuiti bancari internazionali per eseguire operazioni di clearing e settlement. Tutte le fasi della vendita sono gestite in maniera integrata dal sistema Nayax: dalla scelta del prodotto da parte dell’utente, al dialogo con il distributore automatico sino alla diretta interfaccia con i circuiti bancari. Il risultato è un alto grado di flessibilità in tutti quei casi in cui occorrono particolari modifiche del flusso di informazioni o di personalizzazioni.

L’intero processo, dalla presentazione della propria carta di credito, seguita dalla scelta del prodotto fino all’erogazione dello stesso, viene eseguito in 3 se-

D.A.ITALIA 72 > DICEMBRE 2012

N o v i t à . . . i n

u n ’ u n i c a

condi circa, tempo compatibile con il mercato del vending.

L’utente finale viene guidato anche da istruzioni vocali e l’apparecchiatura si adegua alla lettura della carta di credito secondo le modalità usuali con cui l’utente finale normalmente presenta la carta ai POS. Una telemetria avanzata permette inoltre di gestire completamente l’attività delle macchine, l’inventario, gli alert ed i report, i guasti e i problemi tecnici via sms, e-mail o web, riducendo in maniera significativa gli interventi del personale sulla macchina e i costi di gestione.

Il sistema è in grado di dare tutte le informazioni sui singoli Pos, che sono sempre in collegamento diretto e costante (online) e sul loro transato, con individuazione localizzata dei singoli distributori, con lo stato del magazzino della singola macchina, con l’esatta localizzazione e tipologia della stessa e gli eventuali stati di allerta (blocco macchina, eventuale forzatura della stessa, mancate erogazioni, fine prodotto, ecc.). Il sistema comunica in automatico l’intervento tecnico da effettuare. Possibili anche la pianificazione e il comando a distanza, l’aggiornamento di software e dei prezzi da remoto.

Il server Nayax mette a di-

|

N o v i t à

S o l u z i o n e

sposizione dei gestori programmi di analisi di mercato e proiezioni di vendita riferite a lassi di tempo determinati dagli stessi gestori.

Tutte le informazioni sono esportabili in Excel, CSV, XML e in formato PDF. Nessun dato viene mai memorizzato, né nel lettore, né nell’unità di controllo e trasmissione che si trova all’interno del distributore.

Il nuovo modello AMIT 3.1, mette a disposizione una maggior velocità di transazione, più potenza e più memoria, per implementare nuovi modi di vendita utilizzando applicazioni di digital signage e profilazione della clientela. Possibilità di analizzare le tendenze di vendita, il consumo del prodotto, l’efficienza delle

ricariche, l’ottimizzazione della pianificazione giornaliera, compresi i comportamenti dei consumatori: questo è ciò che Nayax offre oltre alla transazione elettronica delle carte, con l’obiettivo di far crescere il business dei gestori. Con l’introduzione di AMIT 3.1 tutto ciò diventa ancora più fattibile unitamente ad una maggiore facilità di utilizzo dell’interfaccia al server centrale. AMIT 3.1, oltre ad essere di dimensioni ridotte, pari ad uno smartphone, è applicabile all’interno della vending machine con due magneti ed utilizza cablaggi innovativi, leggeri, meno ingombranti che, attraverso le diverse configurazioni a disposizione, permettono il loro utilizzo in modo selettivo.

L’applicazione della telemetria Nayax può essere installata anche su iPhone per aumentare l’efficienza e ridurre i costi di gestione, diminuendo il tempo di approvvigionamento e quelli del fermo macchina. Ottimizza gli spostamenti, riduce gli invenduti, segnala in tempo reale i problemi della macchina, permettendo la gestione da remoto. Nayax si avvale ora di una nuova interfaccia utente intuitiva e di facile utilizzo che assieme alla App si rivolge anche ai gestori medio-piccoli.

> Amit 3.1

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VI RAGGIUNGEREMO CON OGNI MEZZO

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D.A.ITALIA 72 > DICEMBRE 2012

N o v i t à Target Informatica

> G D

| D a t a

N o v i t à C o l l e c t o r

Target Informatica, Microsoft Certified Partner dal 1997, forte dell’esperienza acquisita in oltre 14 anni di attività nello sviluppo di soluzioni software per il vending, presenta GD Data Collector.

GD Data Collector costituisce un unico punto di raccolta e analisi di dati acquisiti per via elettronica da distributori automatici, sistemi di pagamento e telemetria. Tramite una semplice pulsantiera a video, possono essere inserite le informazioni utili all’acquisizione di dati di vendita

ed operativi direttamente dall’elettronica di distributori automatici, sistemi di pagamento (gettoniere e sistemi a chiave), sistemi di telemetria (dati via internet), che utilizzino il formato EVA DTS o formati proprietari ove disponibili.

Il software consente di analizzare dati riferiti a clienti, siti, locazioni, punti vendita; prodotti; prezzi, listini; distributori, sistemi di pagamento, sistemi di telemetria (dati via internet) e contamonete più diffusi ed In generale tutti i sistemi di pagamento elettronici

che gestiscono il protocollo EVA-DTS. GD Data Collector dispone inoltre di un sistema di interpretazione dei dati EVA-DTS completamente configurabile ovvero adattabile a qualsiasi sistema di raccolta dati.

In qualsiasi momento l'utente può evolvere ai successivi livelli software gestionali GD Easy, GD1 e GD Gestione Distributori Standard senza perdita di dati o particolari procedure di passaggio rischiose, pagando la sola differenza d’investimento rispetto a GD Easy, GD1, GD Gestione Distributori Standard.

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sweN gnikaerB

Breaking News

D.A.ITALIA 72 > DICEMBRE 2012

Lavazza al Salone del Gusto 2012

IVS Italia > acquisizione di Mr. Vending

Il Salone del Gusto è da sempre per Lavazza un momento di confronto con il pubblico e un’occasione unica per condividere il proprio impegno nella tutela della qualità del prodotto, nel rispetto della sostenibilità economica, ambientale e culturale. Lavazza, partner di Slow Food dal 1996, ha scelto di parlare anche quest’anno con coerenza e sinergia al pubblico del Salone, dedicando lo spazio del proprio stand ai valori portanti dell’azienda nell’ambito della sostenibilità, di raccontare le azioni della Fondazione Lavazza nei paesi produttori di caffè, quest’anno con un focus particolare sugli interventi del progetto ¡Tierra! In Tanzania (attraverso le immagini inedite del fotografo Steve Mc Curry), senza dimenticare l’attenzione alla sperimentazione di prodotto e alle ricette realizzate dallo staff del Traning Center Lavazza.

Partners for Sustainability è invece il titolo del convegno organizzato da Lavazza tenutosi il 26 ottobre che ha visto coinvolti in una tavola rotonda Giuseppe Lavazza, Vicepresidente dell’Azienda e Carlo Petrini, fondatore e Presidente di Slow Food insieme ai rappresentanti di Rainforest Alliance, la ONG americana che festeggia i propri 25 anni di attività e con la quale Lavazza collabora da dieci anni, fin dall’inizio del progetto ¡Tierra!. Un confronto su percorsi e progetti condivisi per garantire uno sviluppo sostenibile che tuteli le risorse e migliori le condizioni di lavoro nei paesi produttori.

Entrato in vigore il 1° settembre il D.L. n° 139 del 9 luglio 2012, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 17 agosto scorso, che prevede l'utilizzo di Pet riciclato anche per le bevande analcoliche, nella misura del 50% dell'imballo.

Si tratta di fatto di un’estensione del precedente Decreto Ministeriale 113 del 18 maggio 2010, che autorizzava i produttori di acqua minerale naturale ad utilizzare bottiglie costituite per il 50% di PET rigenerato e per l'altro 50% di PET vergine anche per l'imbottigliamento degli analcolici.

Confermate anche per le bevande analcoliche gli obblighi di legge relativi alle comunicazioni alle Autorità Sanitarie competenti.

Caffè: Arabica a rischio estinzione?

Una recente ricerca ha lanciato l'allarme per la scomparsa della qualità Arabica a partire dal 2020. Tra qualche anno la tazzina di caffè che consumiamo a colazione e durante le pause nel corso della giornata potrebbe non essere più così facile da gustare né al bar né a casa.

I ricercatori del Royal Botanic Gardens, in collaborazione con altri scienziati etiopi, hanno infatti concluso che tra circa 70 anni la varietà Arabica, la più diffusa e pregiata, non esisterà più a causa dei cambiamenti climatici.

L'Arabica è considerata fondamentale per la sostenibilità dell'industria del caffè grazie alla sua enorme diversità genetica che la però rende anche meno flessibile ai cambiamenti climatici e più vulnerabile rispetto alle minacce ambientali (parassiti e infestazioni).

La notizia, oltre a preoccupare tutti coloro che amano il caffè, ha delle conseguenze molto serie sull'economia dei paesi produttori, Etiopia in testa, per i quali è cruciale. Già da qualche anno, i raccolti dei semi di caffè sono sempre più difficoltosi e richiedono interventi speciali, come le irrigazioni più frequenti del coltivato, che incidono sul prezzo.

Nestlé > KitKat e le nuove frontiere del marketing Compra un KitKat, attiva il chip che trovi dentro e, se sarai uno dei 6 fortunati, verrai geolocalizzato e raggiunto entro 24 ore da un elicottero speciale dal quale si caleranno uomini selezionati per portarti una valigia con 10.000 sterline di premio.

Non è fantascienza, è l’ultima frontiera delle iniziative marketing di Nestlé in Inghilterra.

Ecco il video che illustra l’iniziativa:

http://youtu.be/sk2Lfgh1c4Q

Intel, Micros Italia, Rheavendors e Vda hanno presentato HAL prenderà concretamente forma e vita a partire dal la prima vending machine intelligente tutta italiana. Con un prossimo anno all’interno di alcune strutture B&B Hotels, cervello di silicio e funzionalità evolute dialoga con l’amcatena di alberghi di categoria tre stelle con un servizio biente circostante e il pubblico ed è il perno di un nuovo funzionale di qualità ad un prezzo low cost, che già offre Intel, Micros Italia, Rheavendors e Vda presentano la prima vending machine intelligente tutta concetto di ospitalità e servizio al cliente per l’Ho.Re.Ca. servizi innovativi come la prenotazione on-line, il check-in italiana. Con un cervello di silicio e funzionalità evolute dialoga con l’ambiente circostante e il automatizzato su chioshi, free Wi-Fi e TV satellitare con capubblico ed è il perno di un nuovo concetto di ospitalità e servizio al cliente per l’Ho.Re.Ca. Con HAL, la vending machine entra in una nuova dimennali Sky gratuiti e in particolare vending machine presenti in tutte le strutture. sione hi-tech, conquistando spazi di relazione e servizio Il pilota del progetto HAL nelle nuove aperture del 2013 della catena B&B Hotels. molto simili a quelli già conosciuti attraverso i più recenti

dispositivi mobili.

Dal 2013, queste ultime avranno un ruolo del tutto nuovo e

servizi evoluti in chiave 2.0, come ad esempio l’ordinazione Milano, 19 Novembre 2012 – Il nome è lo stesso del computer di bordo della nave spaziale del film “2001: Grazie ad uno schermo touch integrato, ad un’interfaccia e la gestione della colazione.

Odissea nello spazio”, ma dietro l’acronimo si nasconde un cuore hitech e una nuova visione di servizio al utente semplice e intuitiva, a contenuti digitali ad hoc, agli cliente per il settore dell’Ospitalità, aperta alle opportunità delle nuove tecnologie e alle logiche del Web. aggiornamenti in tempo reale disponibili via web, un’inteHospitality Area Lounge è il nuovo progetto ideato dall’architetto Silvio De Ponte e nato dall’inedita grazione sempre più spinta con i social network e i mecollaborazione tra Intel Italia, Micros Italia, Rheavendors e VDA. Costruito attorno ad un innovativo dia digitali, ancora / in un prossimo futuro / ad innovative prototipo di vending machine intelligente messo a punto da Rheavendors ed equipaggiato con un funzionalità di riconoscimento del contesto, la macchina processore Intel di ultima generazione, in grado di abilitare innovative funzionalità “web‐based” e sveste i panni del distributore automatico per stabilire una interattive, oltre che un dialogo – virtuale – con i contesti nei quali è inserito e con il pubblico.

Nasce HAL: la vending machine è “smart”, come l’Ospitalità

Con HAL, la vending machine entra così in una nuova dimensione hitech, conquistando spazi di relazione e servizio molto simili a quelli già conosciuti attraverso i più recenti dispositivi mobili. Grazie ad uno schermo touch integrato, ad un’interfaccia utente semplice e intuitiva, a contenuti digitali ad hoc, agli aggiornamenti in tempo reale disponibili via Web, ad un’integrazione sempre più spinta con i social network e i media digitali, ancora – in un prossimo futuro – ad innovative funzionalità di riconoscimento del contesto, la macchina sveste i panni del distributore automatico per stabilire una relazione più interattiva e completa con il cliente.

È però nell’integrazione con gli ambienti circostanti e in particolare nell’Hotellerie che il progetto HAL e il nuovo distributore “smart” di Rheavendors e Intel, disegnato da Silvio De Ponte, trovano il loro contesto naturale di funzionamento e sviluppo, potendo offrire significativi vantaggi sia per gli albergatori sia per gli utenti fin dal momento della prenotazione a casa (pre‐stay) e per tutte le fasi del soggiorno.

Nell’ambito di HAL, infatti, la vending machine interattiva, online 24 ore su 24 e perfettamente interconnessa e integrata con il sistema informatico dell’hotel, diventa il perno di un nuovo modello di servizio al cliente, sempre disponibile e in grado di dialogare naturalmente con l’ecosistema digitale di smartphone e altri device mobili. Grazie al contributo di Micros, attiva a livello mondiale da oltre 25 anni nello sviluppo di soluzioni informatiche gestionali per l’ospitalità, la ristorazione e il retail, unitamente ai contenuti digitali e interattivi e ai servizi a valore aggiunto messi a disposizione da VDA, l’intero spazio di HAL, al pari della vending machine, diventa “smart”, interagibile anche tramite Web dalla propria stanza in albergo o, nel pre e post‐stay, da casa, nelle fasi di check‐in o feedback alla struttura alberghiera.

HAL prenderà concretamente forma e vita a partire dal prossimo anno all’interno di alcune strutture di B&B Hotels, catena di alberghi di categoria tre stelle con un servizio funzionale di qualità ad un prezzo low cost, che già offre servizi innovativi come la prenotazione on‐line, il check‐in automatizzato su chioshi, free Wi‐Fi e TV satellitare con canali Sky gratuiti, e in particolare vending machine presenti in tutte le strutture. Dal 2013, queste ultime avranno un ruolo del tutto nuovo e servizi evoluti in chiave 2.0, come ad esempio l’ordinazione e la gestione della colazione.

Breaking News

relazione più interattiva e completa con il cliente.

COMUNICATO STAMPA

Nasce HAL: la vending machine intelligente

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Numero 65 APRILE 2012

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Personaggi del Vending Intervista con Lucio Pinetti

Numero 66 MAGGIO 2012

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