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Numero 77 GIUGNO 2013

Vending Cruise 2013

EurOps 2013

Qvc Coven Co-Marketing

una risposta per tutti i gusti.

D.A.ITALIA

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w w w . d a i t a l i a . i t



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La gallina di domani Contestare la saggezza popolare è un errore che bisognerebbe avere l’umiltà di non compiere mai. Purtroppo però, cercare di arraffare soltanto un uovo oggi, non facendosi illusioni su ipotetici e rischiosi progetti futuri, è l’esatto contrario dell’atteggiamento che dovrebbe avere un buon imprenditore. Avere una prospettiva di brevissimo tempo, accontentandosi di sopravvivere, è una strategia aziendale che non paga, nemmeno in tempo di crisi. Contrariamente a quello che si crede, creare dei piani a lungo termine ha poco a che vedere con il fatto di prendere decisioni a lungo termine. Quello che conta davvero è capire quali sono le conseguenze future delle decisioni che prendiamo oggi. Fare un’analisi dei comportamenti strategici dei gestori del vending pone più di un dubbio. Le decisioni che stanno prendendo oggi, anche se motivate dalla crisi, che conseguenze avranno domani? Abbassare i prezzi per mantenere i volumi, utilizzare macchine a fine vita, acquistare prodotti di bassa gamma e comportarsi in maniera scorretta con i concorrenti pur di prevalere con i clienti, sono solo degli esempi di comportamenti quotidiani che certamente creeranno oggettive difficoltà alla vita futura delle loro aziende. Non solo la gestione farà sempre più fatica a risollevarsi, ma sta creando tutta una serie di conseguenze alla filiera. Fabbricanti in crisi che in futuro non potranno più garantire innovazione, produttori che non avranno interesse ad inserire in gamma prodotti ad alto valore aggiunto con un prezzo maggiorato, società di servizio che progressivamente si sposteranno su altri settori o su diversi canali distributivi. Quindi pensare solo al beneficio immediato non ha alcun senso e va contro le logiche stesse di fare impresa. Il fatto che per anni l’acqua sia stata così alta da consentire anche a chi ignora i fondamentali economici di galleggiare, non vuole certo dire che chi “ha sempre fatto così” (trovandosi comunque dei soldi in tasca) possa continuare a farlo. Anche se la crisi finisse oggi, chi deve ripartire da un parco macchine obsoleto, da battute a 0,25 centesimi, da pessimi rapporti con i fornitori e con le società di servizio, farebbe una fatica immensa a vincere la sfida di riportare i bilanci in una situazione positiva. Purtroppo la crisi non solo non finisce in questi giorni, ma è in una fase particolarmente acuta, quindi una rivoluzione copernicana sul modo di operare sul mercato è indispensabile. Ogni decisione deve quindi essere proceduta da un semplice ragionamento: “che conseguenze avrà per il futuro della mia azienda?”. Perché questa predisposizione strategica è l’unico modo di garantire la continuità aziendale e magari di riuscire a trasmettere ai propri figli un’attività ben avviata. L’obiettivo di ottenere una gallina domani, deve essere il principio base che ispira ogni buon imprenditore e si può ottenere solo attuando strategie a medio lungo termine. Se proprio volete ricorrere alla saggezza popolare, basta ricordare quello che ha detto un filosofo più di 2000 anni fa: "Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare".

Editoriale

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A l e s s a n d r o

F o n t a n a

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Sommario

Numero 77 GIUGNO 2013

3

>RENZO Gabriel bonizzi Direttore responsabile/ Editor in chief

6

>alessandro fontana

direttore editoriale/ EDITORial director

> LAURA

GUASPARRI ART DIRECTOR

> ANDREA

LOTTERO GRAPHIC DESIGN

Editoriale

La Gallina di Domani Vending Cruise 2013

Introduzione EurOps 2013 > Fare Rotta Verso la Crescita Top Sponsor > Covim / BWT / San Benedetto Packaging For Vending 2013 Evento di Chiusura della Vending Cruise 2013 > Confida / Adiconsum Co-Marketing

> daniela

40 QVC Coven > Il Progetto di Co-Marketing con il Canale Televisivo QVC

> noemi margaroli redazione/editorial staff

44 Bianchi Vending Group > Open Day Roma

biscotti Commerciale/Commercial

LASERGRAFICA POLVER srl > s t a m pa / p r in t ER S d.a.italia >il periodico della distribuzione automatica P u b b lica z ion e iscritta al Tribunale di Milano, numero di registrazione 177 del 22 marzo 2004 >Iscrizione al R.O.C.: 11412 >Periodicità mensile >Editore ART&WORKS UNIPERSONALE Srl V ia m a r can t onio colonna 15 20149 Milano 04234310961 P. I VA Tel +39 02 48958566 Fax +39 02 89694472 >Ufficio commerciale commerciale@daitalia.it >Web www.daitalia.it >Posta elettronica i n f o @ d a i ta l i a . i t > A b b ona m e n t i abbonamenti@daitalia.it La riproduzione totale o pa r z ial e d e ll e illustrazioni e degli articoli pubblicati su D.A. Italia è permessa solo se autorizzata dalla Direzione. La Direzione non assume r e sponsa b ili t à per le opinioni espresse dagli autori dei testi redazionali e pubblicitari. CONCEPT ART & W OR K S

Eventi

Forum Vending Retail&GDO 2013 > Il Vending Come Straordinaria Opportunità per il Futuro Rheavendors > Alla Fiera del Vending di Mosca Team Building

57 Perfetti Van Melle Masterchef Mondo Associazione

60 Distribuzione Automatica...un Settore Trasparente! Novità

66 Gruppo Cimbali > Tecnologia e Design, il Politecnico di Milano al MUMAC Comesterogroup > al via l’Aggiornamento dei Lettori per le Nuove Banconote da 5 Euro Bitx > La Nuova Fuzione "Cassa" di MONEYTOR Ingenico > Fabrizio Franchi nuovo Direttore Risorse Umane Breaking News

70 Autobeer Chanel

Appuntamento In Fiera

71 Expo Vending Sud > Grandi Novità per la 5a Edizione del Salone per la DA a Catania. Host > il Caffè Parla anche la Lingua del Vending Vending Paris > Due Nuovi Appuntamenti da Mettere in Agenda

BY SRL

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Vending Cruise

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Vending Cruise 2013 un Successo Tutto Italiano Europs 2013 - Fare Rotta Verso la Crescita > 12 Top Sponsor: Covim - BWT Water+More - Acqua Minerale San Benedetto> 23 Packaging for Vending 2013> 32 Confida - Evento di chiusura della Vending Cruise 2013> 37

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Si è da pochi giorni conclusa la seconda edizione della Vending Cruise, tenutasi dal 3 al 7 maggio a bordo di Costa Mediterranea. L’evento si conferma il più importante appuntamento congressuale europeo della distribuzione automatica
, occasione d’incontro e condivisione tra i principali player del comparto. Hanno partecipato a questa edizione della manifestazione circa 400 operatori di cui più del 40% stranieri. Un successo che si deve al costante impegno di Venditalia e Confida nell’organizzare un evento di questa portata in un momento congiunturale particolarmente complesso. Come ha ricordato sul palco il Vice Presidente di Venditalia (Alessandro Fontana), senza il quotidiano contributo di Lucio Pinetti, che si è preso l’onere di portare avanti l’iniziativa nonostante il scetticismo di molti operatori, questo appuntamento non sarebbe mai stato in agenda.

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automatica e di altri settori hanno illustrato le

ciazioni del vending e le aziende presenti, hanno

loro proposte anti-crisi.

affrontato importanti temi quali il mercato, l’in-

Molti gli spunti per nuove applicazioni del ven-

novazione, le aspettative dei consumatori.

ding: dal retail all’interazione con il digital.

L’occasione è stata propizia inoltre per con-

A supporto del business l’incoraggiamento ad

dividere strategie e stringere nuove alleanze.

utilizzare strumenti informativi volti alla riduzio-

Vending Cruise ha ospitato EurOps, la conferen-

ne dei costi aziendali e come supporto nei pro-

za per i gestori organizzata da EVA - European

cessi decisionali.

Vending Association - dal titolo “La via della

CONFIDA ha aperto e chiuso l’evento illustrando

crescita”, durante la quale è stato presentato il

una sintesi del più recente studio di settore del

vending in Europa ed esperti della distribuzione

Vending in Italia realizzato da Accenture e una

analisi sulle aspettative e il grado di soddisfazio-

A bordo della Vending Cruise si è anche tenuta

smo per affrontare le sfide del mercato.

ne dei consumatori realizzato da Demoskopea.

la premiazione dei vincitori di Packaging for

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Vendi

Durante i quattro giorni di navigazione, le Asso-

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Vending, il concorso ideato da CONFIDA che

Lucio Pinetti, Presidente CONFIDA ha affer-

È stato presentato inoltre, in anteprima asso-

premia i migliori packaging destinati al Settore.

mato che “con questa edizione della Vending

luta, l'Osservatorio del Vending italiano frutto

Importante partecipazione anche agli eventi

Cruise, l’Italia si conferma leader non solo nel

dell’analisi sui bilanci di quasi 600 gestioni che

organizzati dalle aziende Top Sponsor: Covim,

mercato, ma anche in creatività, visione e stra-

evidenzia la dimensione del settore, la distribu-

BWT Water+More e Acqua Minerale San

tegia. Come CONFIDA sentiamo il dovere di con-

zione geografica, l’elenco e la concentrazione

Benedetto.

dividere con tutte le organizzazioni nazionali a n

degli operatori, utile strumento per tutti coloro i

Tutti i partecipanti hanno espresso un en-

oi omologhe ciò che crediamo possa contribuire

quali sono interessati ad approfondire i dettagli

tusiastico apprezzamento per il format del-

allo sviluppo del vending internazionale. Questo

del comparto del vending.

la manifestazione, una ventata di ottimi-

è il nostro impegno per il futuro”.

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Europs 2013 / Fare rotta verso la crescita Domenica 5 maggio, nella sala convegni del Giardino Isolabella di Costa Mediterranea, si è svolta l’ultima edizione di EurOps, l’appuntamento europeo dedicato agli operatori del vending. In questo numero della rivista pubblichiamo una breve sintesi dei primi quattro interventi e un approfondimento sulla relazione di Giovanni Nebiolo e Guido Panigada.

ro dell’industria. Europs 2013 si è aperto con queste premesse di Arnaud van Amerongen, che ha ricordato la visione dell’Associazione Europea di cui è presidente: il settore della distribuzione automatica è un canale di vendita al dettaglio, comodo, innovativo, vicino al consumatore e aperto 24/7 e la sua missione: proteggere e promuovere il settore della distribuzione automatica, rappresentandolo nelle sedi istituzionali come unica voce in Europa. I numeri del vending in Europa nel 2012 mostrano una leggera flessione. Il volume di affari scende del 2,5% attestandosi sugli 11,1 miliardi di euro. Il parco macchine (OCS escluso) è pari a 3,7 mi-

> Arnaud

van Amerongen

Arnaud van Amerongen (Presidente EVA) Relazione sullo stato dell’industria

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lioni (-0,8%). Gli operatori sono circa 10.000 e il numero degli addetti è di poco superiore alle 85 mila unità. Per reagire alla crisi è importante “convertire” i consumatori che ancora non usano le vending

L’EVA sta ignorando l’attuale recessione econo-

machine e questo è possibile attraverso 11 punti:

mica? Siamo lontani dalla realtà? Al contrario! Sarebbe stupido pensare che l’industria della

> Ampliamento della gamma di prodotti

distribuzione automatica non risenta delle condi-

> Più qualità e prodotti premium

zioni economiche attuali. Ciononostante vi sono

> Aumentare le aree di personalizzazione delle

anche opportunità da cogliere in termini di di-

macchine

versificazione ed espansione del settore e quindi

> Migliorare il design e l'impatto visivo

buoni motivi per avere solide speranze per il futu-

> Implementare sistemi di pagamento alternativi


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convenienti

conto capitale e, nel lungo termine, il consolida-

> Comprendere le esigenze dei consumatori finali

mento del settore.

> Proporre il marketing del canale vending come

Le performance dell’industria del vending sono

una valida alternativa

strettamente legate allo stato dell’economia, quin-

> Investire nella gestione delle relazioni con i clienti

di in mercati dove il contesto economico è in buono

> Adottare un approccio più strategico

stato o in crescita (Russia, Cina, India e Brasile) è

> Maggiore attenzione sulla funzionalità, l'etichet-

possibile ancora investire e realizzare buone mar-

tatura e il processo di acquisto

ginalità. Nei mercati in recessione invece non ci

> Superare le barriere derivanti dalla normativa

sarà nessun ritorno alla "vecchia normalità" finan-

ambientale

ziata da denaro a basso costo, importazioni convenienti o la fiducia nelle decisioni della politica. Le opportunità saranno guidate dai fondamenta-

David Kirby (Assistant Director, Strategy - PWC) Opportunità di crescita in tempi difficili

li di business, dalle ristrutturazioni e importanti proposte di valore. Le imprese potrebbero anche attuare un riposizionamento geografico (es. Asia/ mercati emergenti).

Mentre l'economia in Europa si muove verso 'nuova normalità', una fase del ciclo economico, caratterizzata da una bassa crescita e volatilità, si cerca di capire come l’industria del vending possa contiKirby

Le esigenze dei consumatori continuano ad evol-

> David

nuare a perseguire le opportunità di crescita.

sto macroeconomico. Le opportunità si trovano in

versi rapidamente nonostante il complesso conte-

JM. Vrijlandt (Direttore Vendite e Marketing Selecta) Servire caffè ad alto valore aggiunto: opportunità o sfida?

settori come: la proposta di prodotti, la fissazione

I consumatori spendono di più per i loro caffè sia

del prezzo, i diversi modelli operativi, le spese in

fuori casa (Starbucks) che dentro le mura domesti-

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che (Nespresso), mentre il vending non ha ancora tratto beneficio da questo trend positivo del caffè di alta qualità. Anche i dipendenti che si avvicinano ad un distributore automatico desiderano un caffè premium e sono disposti a pagare di più, ma gli operatori devono offrire un’esperienza di consumo completamente diversa, allontanandosi dalla tradizionale offerta del caldo. C’è quindi una grande opportunità di mercato e una sfida per i gestori del servizio.

> JM.

Vrijlandt

La qualità è complessa da ottenere e dipende da

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Fabrizio Valente (CEO Kiki Lab) L’incredibile mondo dei distributori automatici Un distributore automatico è il nuovo canale per incrementare le vendite di molti dettaglianti e produttori di beni di largo consumo. Può aiutare a consolidare la fidelizzazione dei clienti ad un marchio, stimolare gli acquisti d’impulso, promuovere

molte variabili da porre sotto controllo; la giusta

la brand image.

calibrazione degli ingredienti, il corretto tempo di

Attraverso un distributore automatico è possibile

estrazione, la giusta pre-infusione che si adatta

sviluppare una strategia multicanale: online, of-

alla miscela scelta, la qualità dell’acqua e nume-

fline, sfruttando i nuovi strumenti mediatici, dal

rosi altri fattori.

social network la geolocalizzazione.

L’esperienza di consumo deve essere soddisfacen-

Lo scopo di questa presentazione è ispirare il pub-

te dal punto di vista visivo (crema), tattile (il bic-

blico ad investire in nuove idee, nuovi partenariati

chiere di qualità e termoresistente), di gusto (aro-

e nuovi progetti, dai più basilari ai più innovativi.

ma del caffè), e olfattiva (un profumo gradevole).

Per soddisfare le esigenze dei clienti ci si deve

La sfida per i gestori potrebbe essere quella di of-

chiedere quali aspettative ha di fronte ad una

frire un caffè premium, con una macchina innova-

vending machine. Se costruiamo una matrice che

tiva (touchscreen), in un’area ristoro arredata e in

considera il tempo a disposizione del cliente e la

grado di offrire anche il latte fresco. Questo porte-

tipologia di esperienza d’acquisto che desidera:

rebbe il consumatore a poter gustare una bevanda

razionale o emozionale, possiamo tarare un’offerta

di alta qualità che potrà acquistare ad un prezzo

che soddisferà un gran numero di consumatori con

molto più elevato rispetto a quello odierni.

diverse aspettative.


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DEEP EXPERIENCE

PRO-CUSTOMER LOVE AT FIRST SIGHT EFFICIENCY

Chi ha poco tempo a disposizione e tende a privilegiare gli aspetti razionali, chiederà efficienza e rapidità alla macchina. Se ha più tempo, probabilmente vorrà essere informato correttamente sulle caratteristiche del prodotto che intende acquistare.

EMOTIONAL Se invece ha maggiori esigenze emozionali, se ha poco tempo acquisterà ad impulso un prodotto che lo colpisce, mentre se ha del tempo cercherà un’esperienza d’acquisto profonda, che già molti distributori automatici nel mondo offrono (Bike Fixtation, Star Scent, Elizabeth Arden, Unikat Automat e Proativ)

Valente

RATIONAL

> Fabrizio

RATIONAL

EMOTIONAL

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Nebiolo

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> Giovanni

> Alessandra

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Uno degli interventi più interessanti ascoltati in Vending Cruise, incentrato sull’applicazione della metodologia Lean Six Sigma in una realtà vending, è stato quello dell’Amministratore Delegato di Supermatic, Giovanni Nebiolo. L’argomento è piuttosto complesso e merita un ampio approfondimento che abbiamo deciso di realizzare nel prossimo numero della rivista. Qui di seguito illustriamo soltanto una sintesi della presentazione realizzata durante Europs 2013 con la collaborazione di Alessandra Zamperini (Responsabile Qualità Supermatic) e Guido Panigada (Digisoft).

Giovanni Nebiolo, A.D. Supermatic SpA Methodologies supporting Process Improvement

possano consentire di migliorare l’output dei propri processi. Ho avuto la fortuna di entrare in Supermatic due anni e mezzo fa, in un momento che potrei definire una

“Negli interventi precedenti sono state illustrate in-

2011 è infatti avvenuta la fusione di alcune aziende,

Panigada

teressanti innovazioni su tecnologie di prodotto che

di diverse dimensioni, in un'unica realtà produttiva.

possono consentire di guardare al futuro con buone

Di conseguenza si è reso necessario creare una

aspettative.

struttura che fosse adeguata alla nuova realtà, con

> Guido

specie di “Big Bang” per l’azienda. Il primo gennaio

Innovare il prodotto a volte non è sufficiente o la sola

la contemporanea implementazione di tutti i sistemi

strada di crescita percorribile. Supermatic ha avver-

informatici necessari per gestire un’azienda molto

tito anche la necessità di introdurre elementi che

più grande.

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società di vending. Come reagire a questa situazione?

Vendi

La nostra scelta è stata, proprio in questo momento di crisi, di cogliere l’opportunità della riorganizzazione della struttura, per concentrarci maggiormente sulla capacità di rendere più

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efficienti ed efficaci i nostri processi. Si trat-

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ta di adottare approcci metodologici, in uso ormai da anni, che sono stati sistematizzati in modo tale da consentire alle imprese una capacità d’intervento, correzione e miglioramento della funzionalità complessiva. Il concetto centrale è rappresen-

Ora siamo in una situazione sicuramente più stabile

tato dalla qualità, volta ad ottimizzare i processi e

dal punto di vista dell’efficienza organizzativa e

recuperare quelle inefficienze interne che esisto-

dell’uso delle infrastrutture. Supermatic opera

no in tutte le fasi dei nostri processi. Due gli stru-

da 42 anni sul territorio toscano e nel sud

menti operativi a supporto: la metodologia Lean,

della Liguria e ha numeri importanti: dispone

in base alla quale nei processi produttivi devono

di sei filiali in Toscana e sede a Firenze, cinque

essere ridotti gli sprechi e i difetti, a cui si affian-

società partecipate, 130 milioni di erogazioni

ca la metodologia Six-Sigma, volta al controllo

all’anno, 70 milioni di turnover, circa 55.000

statistico dei processi rilevanti. Due metodologie

vending machine, 500 dipendenti e 325 mezzi che

che nascono molto tempo fa, una negli anni 50

circolano per rifornire i clienti. Questa presenza,

in Giappone, l’altra sviluppata pochi anni dopo da

allo stesso tempo concentrata e capillare, fa sì

alcune multinazionali americane. Nei primi anni

che Supermatic sia leader sul territorio e superi

2000 Michael George ha sintetizzato questi due

abbondantemente il 50% della quota di mercato.

approcci in una nuova metodologia che fonde in-

In una situazione economica italiana recessiva,

sieme le due componenti. La Lean Six Sigma si

le aziende si trovano ad affrontare la progressiva

applica alla gestione dei processi operativi, il più

contrazione di posti di lavoro, cassa integrazione

importante dei quali nel vending è il rifornimento

e chiusura delle attività. Questo ha ovviamente un

al cliente. Questo processo è suddiviso in una se-

impatto significativo anche sulle

rie di fasi, ciascuna delle quali deve dare valore aggiunto alla fase precedente. In questo modo si

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produce un output il cui valore deve essere riconosciuto dal consumatore finale. Normalmente nei processi ci sono elementi, sia interni che esterni, che creano dispersione di energia e spesso questa dispersione può essere effettivamente elevata. È fondamentale acquisire la capacità di controllare i processi, di misurarne ogni fase e di fare in modo che tutte le dispersioni di energia vengano progressivamente ridotte, e possibilmente azzerate, in modo che il risultato finale (output) sia in grado di soddisfare il cliente. Alla base c’è ovviamente la necessità di misurare il processo in tutte le sue fasi e i sistemi di qualità, supportati dalle infrastrutture informatiche, consentono di avere il controllo puntuale in ogni step. Un primo concetto importante dell’approccio Lean è il passaggio da una logica push a una logica pull: la catena del valore, anziché essere condizionata dalle scelte di chi fornisce il servizio (a mio parere in larga misura siamo ancora in una situazione di questo tipo) deve essere invece invertita; deve cioè essere il cliente, non l’azienda, a definire gli standard, il livello di qualità che vuole ottenere. Occorre risalire la catena produttiva e ogni step deve essere orientato alle esigenze del cliente: questo è un aspetto sul quale probabilmente dobbiamo lavorare ancora molto, analizzando le esigenze del nostro consumatore al momento di consumo. Quali sono le preferenze del cliente per i prodotti che rendiamo disponibili? Questo ci può


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consentire progressivamente di customizzare in modo sempre più preciso la nostra offerta. L’altro aspetto dell’approccio Lean è quello della riduzione degli sprechi. Sono otto i “muda” giapponesi, ossia gli sprechi che chiedono di essere ridotti e gestiti con attenzione. 1. Difetti dei prodotti e rilavorazioni (es. l’installazione di DA con problemi tecnici) 2. Sovraproduzione (es. la preparazione di DA senza domanda da parte del mercato) 3. Overstocking (magazzini a bassa rotazione) 4. Lavorazioni non necessarie (es. il rifornimento di DA destinati ad essere ritirati o sostituiti) 5. Spostamenti (es. il numero eccessivo di spostamenti del personale dovuti ad un layout inadatto del reparto di lavoro). 6. Trasporti (es. il numero eccessivo di spostamenti delle merci o dei semilavorati dovuti ad un layout inadatto della linea di produzione). 7. Attese (es. gli eventuali tempi di attesa dell’ARD in sede per effettuare le operazioni di magazzino, cassa, centralino, officina, ecc.). 8. Progettazione di beni e servizi che non soddisfano i bisogni dei clienti. Si va dalla sovrapproduzione alla perdita di tempo

nel reintegro dei distributori dell’ARD, dal sovrastoccaggio dei magazzini (attività non a valore aggiunto), ai comportamenti inadeguati degli ARD (che dipendono strettamente da una questione di formazione), fino all’eventualità di rilavorare le macchine quando escono dall’azienda con difetti tecnici che poi richiedono interventi successivi. Ognuno di questi “muda” merita di essere affrontato singolarmente e con un approccio ben definito. L’obiettivo è quello di ridurre tutte le occasioni di spreco in modo tale da trasformare in opportunità ciò che viene disperso in termini di energia e che non si traduce in soddisfazione del cliente. La tecnologia Six-Sigma consente invece di applicare metodologie, in uso presso molte aziende, non soltanto sui processi di manifacturing, ma anche nei processi di erogazione di servizi.Six-Sigma vuol dire prima di tutto approcciare il problema che ci si trova ad affrontare nel modo più adatto e a seconda della difficoltà. Se siamo di fronte ad un problema semplice e se non ci sono rischi nel prendere una decisione, la soluzione è: “just do it”. Però a volte non è così semplice ed il rischio è più elevato. Quando il problema non è di facile soluzione si rende necessario un approccio più strutturato: la metodologia da utilizzare è quella del ciclo di Deming, cioè il problem solving iterativo (plan, do, check, act) o, in casi di maggiore complessità la metodologia DMAIC (define, measure,

analyze, improve, control). In questi casi l’aspetto della misurazione è assolutamente fondamentale. Disporre dei dati sui quali costruire la valutazione del problema è uno degli aspetti chiave per riuscire poi a seguire un percorso logico che possa dare una risposta. Dopo la fase di misurazione, segue una fase di analisi delle cause che hanno generato o possono influenzare quel problema. Soltanto in seguito si può procedere alla costruzione di action plan, basati sulla priorità data alle cause che possono aver generato la situazione critica e che mettono in moto, reiterandoli, processi di miglioramento continuo. Uno dei vantaggi del Six-sigma è quello di poter fare una valutazione economica dell’impatto del problema in termini di costo e soprattutto di verificare quanto, di quell’impatto economico, sia possibile gradualmente recuperare. Un altro aspetto fondamentale di questa metodologia è quello di poter portare sotto controllo statistico i processi, ovvero di contenere all’interno di un intervallo definito le variazioni degli output di processo garantendo al cliente gli standard qualitativi richiesti. Un caso reale, in fase di da Supermatic nel vending, è ad esempio quello di verificare, analizzare e risolvere il problema rappresentato dalla perdita potenziale di vendite derivante dalla mancanza di prodotti all’interno dei distributore automatico.

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Gli eventi dei Top Sponsor. Covim, BWT Water+More e Acqua Minerale San Benedetto, i tre TOP sponsor della Vending Cruise, hanno organizzato a bordo della Costa Mediterranea tre eventi che sono stati molto partecipati dagli operatori presenti in crociera. Pubblichiamo un reportage fotografico dell’evento COVIM e la sintesi degli interventi realizzati da BWT e San Benedetto durante questi momenti d’incontro.

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Intervento di Andreas Weißenbacher, Chairman of the Executive Board BWT

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“BWT nasce nel momento in cui io e alcuni amici ab-

da tempo e che lavora sul concetto opposto a quello di

biamo rilevato il ramo relativo al trattamento dell’acqua

elettrolisi. Un processo che andrà nella direzione di un

di un grande gruppo internazionale, convinti che fosse

trattamento dell’acqua ecosostenibile, come dichiara il

un mercato da non lasciar andare, ma che anzi sareb-

nostro claim: “For you and planet blue”.Qualche tempo

be diventato fondamentale nel futuro. Oltre vent’anni

fa mi sono chiesto se avesse senso essere leader del

fa ho investito in questa tecnologia dedicandomi al

trattamento acque e vedere il proprio marchio sempre

trattamento dell’acqua in generale, mentre solo negli

nascosto, relegato nei locali acque. Ho quindi lancia-

ultimi anni, con la nascita di Water and More, abbiamo

to il programma “from the cellar to the kitchen”

sviluppato trattamenti dell’acqua specifici per il mondo

(dalla cantina alla cucina), per far passare il marchio

del caffè. La strategia era semplice fin dall’inizio e di

in un punto che fosse visibile e apprezzabile. Da qui è

solito questo tipo di strategia si rivela quella di maggior

nata l’idea di creare un ramo dell’azienda dedicato al

successo: Best Water Technology, ovvero dare il me-

trattamento dell’acqua nei canali Ho.Re.Ca., Vending e

glio all’acqua attraverso l’utilizzo delle migliori tecnolo-

Home. Supportati da un eccellente lavoro di R&D, ab-

gie. Lavorare con BWT significa quindi lavorare sempre

biamo brevettato per primi lo scambio ionico che non

con tecnologie d’avanguardia per fare sì che il proprio

dà più sodio o potassio in cambio del calcio, ma ma-

business sia sempre “up to date”. La chiave della stra-

gnesio.. Questo ci ha permesso di darvi un filtro: Best-

tegia per lo sviluppo è stata sempre (e lo è ancora) l’in-

max Premium, che rende ottimale il livello dell’acqua

novazione.Nelle ultime due decadi BWT si è dedicata

in uscita e quindi più sapore, più crema e più gusto al

soprattutto al trattamento dell’acqua in entrata (point

vostro caffè espresso. Oggi siamo qui per presentare

of entry), raggiungendo una quota di mercato notevole,

Bestmax Balance, il nostro filtro del futuro, l’incontro

un terzo del mercato europeo. Solo negli ultimi 7-8 anni

tra un’acqua perfettamente trattata e una macchina

il Gruppo ha colto la business opportunity offerta dal

in condizioni ottimali di funzionamento. Il risultato è

mondo del vending e dell’Ho.Re.Ca. Non ci avrei credu-

un espresso dall’aroma unico. Questo innovativo filtro

to nemmeno io. Oggi, guardando indietro di vent’anni ci

evita, attraverso la sua tecnologia di ultima generazio-

diciamo che è incredibile pensare di aver, ad esempio,

ne, i depositi di calcare, senza alterazioni di Ph, senza

sviluppato per primi un filtro specifico per l’arsenico o

corrosione da argento (visto dalle autorità sanitarie con

che avremmo realizzato un sale per una generazione di

sempre crescente sospetto) e senza aggiungere sodio

addolcitori che rigenera le resine e le sanifica in un’a-

e fosfati. Un sistema d’avanguardia presentato qui in

zione combinata. Ma soprattutto, la cosa di cui vado

Vending Cruise in anteprima mondiale, che consente

più orgoglioso, è la produzione di energia attraverso

un espresso buono al 110%. Buono per i clienti e per

una particolare fuel cell che stiamo sperimentando

l’attività degli operatori.

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> Vincenzo Pozzi

Introduzione di Vincenzo Pozzi, Direttore Vendite San benedetto SpA “San Benedetto SpA è presente in tutto il mondo grazie a cinque siti produttivi fuori dai confini nazionali, che si trovano in Ungheria, Polonia, Francia, Spagna, Messico e Repubblica Dominicana. Questo ha consuntivato 590 milioni di bottiglie vendute nel 2012. Parlando invece del nostro core business, l’Italia, abbiamo quattro siti produttivi: oltre alla Casa Madre che ha sede a Scrozè (VE), gli stabilimenti di Popoli (PE), Donato (BI), Nepi (VT). 3.120.000.000 di bottiglie vendute nel 2012, 2.500.000.000 dei quali in Italia ed un fatturato pari a 520 milioni di euro. I nostri brand sono: San Benedetto, Guizza, Pri-

vetrina, un mezzo utilissimo per veicolare nuovi prodotti verso il consumatore e valutarne la possibilità di riacquisto”. Abbiamo tanti prodotti per il vending nella nostra offerta: siamo sempre stati vicini al vostro canale e i numeri lo dimostrano, ogni anno continuiamo ad investire nella DA. Noi ci siamo ed è proprio nei momenti di difficoltà che ci vuole un po’ più di coraggio, come dice sempre il nostro Presidente. L’investimento è sicuramente un costo, ma solo così riteniamo si possa trovare una strada, una via d’uscita per rimanere all’interno del mercato. Cercheremo di continuare a consolidare e di essere sempre più vicini al canale, sviluppando sempre una partnership di successo, anche grazie alla vicinanza con l’Associazione”.

mavera (esclusivo per fuori casa e vending), Acqua di Nepi (effervescente naturale), oltre alla produzione e commercializzazione del marchio Schweppes.

Intervento di Enzo Tundo, Responsabile Marketing San Benedetto SpA

Nel vending il marchio San Benedetto fa volumi molto consistenti: 303 milioni di bottiglie

“Il 2012 è stato un anno sicuramente non fa-

vendute tra acqua minerale (253 milioni) e altri

cile. Il clima di fiducia del consumatore è ai

50 milioni nel segmento delle bibite piatte e

minimi termini e questo è legato al contesto

gassate. Siamo un’azienda multicanale: il ca-

economico generale. Lo stiamo vivendo un po’

nale vending rappresenta per noi un’importante

in tutta Europa. Siamo comunque ottimisti, per-

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ché riteniamo che proprio in questi momenti

San Benedetto transita su categorie che non

bisogna guardare lontano e riconfermare l’at-

sono acqua, quindi sulla categoria bevande, in

tenzione verso alcune variabili importanti come

grado di generare maggiore valore aggiunto. La

l’innovazione che, come dimostrano gli studi

prova che l’orientamento all’innovazione viene

IRI, rappresenta il primo elemento che guida la

riconosciuto anche dal cliente risiede nel fatto

scelta del consumatore: l’84% dei consumatori

di aver ricevuto cinque premi in quattro anni

è disposto a consumare nuovi prodotti. Inoltre,

e in particolare quest’anno per due prodotti

per il 50% non ci sono abbastanza prodotti in-

strategici per l’azienda: la linea Eco Green e

novativi sul mercato italiano; il 90% è interes-

Aquavitamin.

sato all’innovazione sostenibile, con il giusto

L’azienda ha anche una forte vocazione alla

equilibrio qualità/prezzo e il 60% esprime ad-

multicanalità, esplicitata attraverso un’offerta

dirittura la propria disponibilità a spendere di

pensata sia in termini di prodotti che di forma-

più per un prodotto che soddisfi pienamente le

ti che vengano valorizzati in base alla “vetri-

sue attese.

na” di vendita: un approccio che non si limita

In particolare, emerge che i tre principa-

all’inserimento del prodotto, ma comporta un

li fattori d’innovazione sono: la qualità

sostegno attraverso un’efficace comunicazione

al giusto prezzo, l’attenzione al rispetto

sulle principali riviste di settore o in occasione

dell’ambiente e il grado di innovazione

di eventi mirati, per privilegiare il rapporto con

dei prodotti. In questo contesto la marca deve

gli operatori e con il mercato.

riprendersi un ruolo centrale, proponendosi

San Benedetto detiene il 12% del mercato

come elemento rassicurante. Noi riteniamo che

dell’acqua, secondo player nazionale dietro al

San Benedetto abbia tutte le carte in regola per

Gruppo Nestlè: questa leadership si esplicita

affrontare questa sfida.

in tutti i singoli segmenti del mercato (formato

Siamo un’azienda presente in tutte le categorie

famiglia, mezzo litro, funzionali e litro).

del beverage analcolico con una serie di marchi

A noi piace ricordare che il motivo principale

e prodotti che ci permettono di presidiare tutti

per cui il consumatore ci sceglie è per le ca-

i segmenti di mercato come primo o secondo

ratteristiche di unicità della nostra acqua, che

player, posizioni di riferimento per i consuma-

ha origine alpina (nasce dalle Dolomiti Venete).

tori e per i nostri partner.

Attraverso un percorso millenario si arricchisce

Motivo di ulteriore orgoglio è per noi quello di

di sali e oligoelementi, organismi importanti

essere un’azienda italiana con capitale intera-

per il nostro benessere, per poi confluire in una

mente italiano.

bolla protetta naturalmente (a 300 m). Quindi è

Di proprietà della famiglia Zoppas, l’azienda è

un’acqua pura, lontana da fattori inquinanti e

fortemente radicata nel suo territorio e impe-

dall’antropizzazione.

gnata a garantire un futuro alla comunità cir-

La nostra mission è restituire alla natura quan-

costante.

to di buono ci ha donato e questo ci guida da

San Benedetto è capace di interpretare al me-

50 anni in tutte le nostre attività di impresa e

glio e soddisfare tutto quello che concerne l’a-

le attività rivolte al consumatore, da sempre

rea del bere e del dissetarsi. È un’azienda che

condotte nel rispetto dell’ambiente.

punta ai valori di marca, che investe, anche in

“Vita” è per noi un concetto importante, quindi

anni difficili come questo, 20 milioni di euro in

abbiamo scelto di esplicitare la nostra respon-

comunicazione ed è presente in avvenimenti

sabilità sociale attraverso l’impegno. L’accordo

importanti (mostre del cinema, eventi sportivi,

formale sottoscritto nel 2009, riconosciuto a

ecc.) per ribadire la vicinanza del brand al con-

livello internazionale, ha definito un program-

sumatore.

ma di lavoro, mirato alla progressiva riduzione

Nel 2012 abbiamo provato anche l’esperienza

fino all’eliminazione delle emissioni di CO2, in

del temporary store, un box che veicolasse al

modo da creare un circolo virtuoso, un approc-

meglio tutti i prodotti di casa San Benedet-

cio al mercato che non è di facciata ma è molto

to. Abbiamo iniziato alla Stazione Centrale di

più sistemico.

Milano e dato l’esito positivo dell’esperienza,

Questo impegno è stato rinnovato nel 2012,

allargheremo l’esperimento alla Stazione Cen-

perché non è per noi un punto di arrivo, ma un

trale di Bologna.

percorso che l’azienda porta avanti e intende

Negli ultimi anni, a dispetto della situazione

veicolare al consumatore attraverso un’attività

generale del mercato, il 55% del fatturato di

mirata.

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L’aspetto più importante è che in due anni sono

presentiamo oggi una novità assoluta: Sum-

state sostanzialmente ridotte del 30% le emis-

mer Emotion, una nuova linea di the ch si

sioni di CO2, un risultato importantissimo per

propone con la promessa di “spegnere la sete

l’azienda, che ha abbattuto di circa 70mila ton-

e accendere l’estate del consumatore”. Si trat-

nellate le emissioni di CO2 complessive.

ta di un nuovo concetto di prodotto, già anche

Proprio per questo motivo abbiamo deciso di

nel formato mezzo litro (focus su mercato fuori

portare sul mercato nel 2010 un primo prodot-

casa) con tre varianti di gusto: Watermelon,

to ad emissioni completamente neutralizzate,

Mango e Mint Experience, con tre ricette

Easy, al quale è stato affiancata una linea di

che hanno una capacità rinfrescante e disse-

formati per garantire e dare concretezza all’im-

tante molto esaltata.

pegno dell’azienda: il progetto EcoGreen, di

L’azienda è presente non solo nell’ambito del

più ampio respiro, riconosciuto dal consumato-

the ma anche delle bibite gassate, con il mar-

re come un’opzione di scelta, perché ha la pos-

chio Schweppes, distribuito da San Benedet-

sibilità lui stesso di tradurre un gesto quotidia-

to: una partnership che si è consolidata in molti

no come quello del bere, in un gesto concreto

anni di storia comune e si concretizza in una

per l’ambiente optando per un formato a basso

linea di formati pensati esclusivamente per il

impatto. Questo prima non era possibile, oggi

vending. Sempre nel perimetro Schweppes, di-

con San Benedetto si può e proprio questo ci

stribuiamo Energade, che consente all’azien-

ha permesso di raggiungere l’importantissimo

da di essere presente nell’ambito degli integra-

premio di Prodotto dell’anno 2013.

tori sportivi, con un’ampia gamma di formati e

Un altro prodotto importante della categoria

un elevato livello qualitativo del prodotto (an-

Acque Minerali è Fonte Primavera, non solo

che in questo caso con una linea dedicata per

un formato, ma addirittura un brand dedicato

il vending).

al mondo del fuori casa (vending e Ho.Re.Ca.).

Nel mondo della frutta San Benedetto è pre-

Su questa linea è stata fatta un’attività di re-

sente con due marchi storici: Oasis (bassa

styling proprio per elevare il livello di immagi-

percentuale di succo) e Batik (+30% di succo)

ne e di gradimento del consumatore attraverso

marchio di proprietà. Anche qui i formati da

una rivisitazione competa sia dei colori della

33cl e 50cl per il vending. Oasis si conferma

bottiglia che del packaging.

leader di mercato nel segmento a bassa per-

Vicina al mondo delle acque minerali anche

centuale di succo (26%).

Aquavitamin, un progetto importantissimo

Con Batik presidiamo l’area di offerta dell’alta

per il 2013 con l’obiettivo di entrare nel mondo

percentuale di succo: la novità Batik Natura, è

del funzionale, soddisfacendo il bisogno di dis-

un nuovo concetto di prodotto che va nella di-

setarsi aggiungendo qualcosa in più.

rezione del salutistico, con l’obiettivo di coprire

Se l’alimentazione non è adeguata dal punto di

l’area del benessere. Si presenta senza conser-

vista dell’apporto delle vitamine, Aquavitamin

vanti, senza zuccheri aggiunti e con 30% di

permette infatti di reintegrarne il 25% della

succo derivato da frutta e verdura con aggiunta

dose giornaliera raccomandata. Questa formu-

di fibra alimentare. Un prodotto particolarmen-

lazione è stata riconosciuta dal Ministero della

te indicato per l’area della prima colazione e

Salute, che ne ha validato la ricetta e da circa

per soddisfare il bisogno di bere in maniera

un anno è sul mercato. I riscontri sono stati

sana e naturale.

sorprendenti, tanto da aver registrato vendite

Alla fine di questa presentazione, vogliamo

per 1,5 milioni in un solo anno, di cui 1 milione

condividere con voi un ultimo progetto, non

circa nel vending.

meno importante, che spiega la vocazione

Aquavitamin è un progetto molto importante:

dell’azienda alla multicanalità.

quattro gusti, quattro funzionalità diverse per

La volontà di arrivare a punti di consumo in

coprire al meglio quattro target differenti.

cui oggi facciamo fatica ad arrivare attraverso

La categoria del the ci vede presenti con una

un approccio più istituzionale: il progetto del

gamma che negli anni ci ha permesso di conso-

dispenser, in grado di erogare una bevanda

lidare una posizione di assoluto riferimento nel

buona come fosse fatta al momento grazie ad

mercato (25%, secondo player del mercato),

una macchina dedicata e ad un prodotto con-

con posizione di leadership assoluta nel Senza

centrato in cialda. Un formato che vi consentirà

Zucchero, nel The Verde (51%) e nel Deteinato

di risolvere problemi di logistica, di stoccaggio

(48%). Per quanto riguarda questa categoria,

e di spazio”.

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Packaging for Vending 2013

> Stefano

Piccinini

Si è tenuta a bordo della Costa Mediterranea, a conclusione della Vending Cruise, la cerimonia di premiazione del concorso Packaging for Vending, ideato da CONFIDA e indirizzato alle proposte di imballaggio utilizzate nel canale della distribuzione automatica, valutate secondo parametri tecnici e tecnologici, logistici e di gestione oltre che di promozione e comunicazione.

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“Siamo alla seconda edizione di questo premio, che giĂ lo scorso anno ha raggiunto un notevole successo in termini di partecipazione e che ha introdotto prodotti innovativi per il nostro mercato. Ringrazio quindi tutti quelli che hanno contribuito alla realizzazione di questo nuovo appuntamento. Il presidente Lucio Pinetti e tutta la struttura di CONFIDA, il Gruppo Produttori, di cui sono presidente, tutte le aziende che hanno partecipato e la giuria, composta da Mario Majo, Gruppo Fabbricanti di distributori automatici e accessori; Bruno Mazzoleni, in sostituzione di Cesare Spinelli, Gruppo Imprese di Gestione; Alessandro Fontana, presidente Gruppo Servizi e Commercializzazione; Lucio Pinetti,

A presentare i vincitori del premio, Stefano Piccinini, Presidente Gruppo Produttori e Vicepresidente di CONFIDA, di cui riportiamo le parole:

presidente di CONFIDA, oltre al sottoscritto. (sono stati in giuria anche Massimo Milesi / Vice presidente Fabbricanti e Laura Querciani / Responsabile Commissione Marketing e Comunicazione - n.d.r.)


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Abbiamo diviso i prodotti in due categorie: bevande e succhi e snack. I prodotti sono stati valutati secondo tre parametri ben definiti: requisiti tecnici e tecnologici; aspetti logistici e di gestione; valore comunicativo del prodotto. Le aziende vincitrici potranno utilizzare il bollino rosso ed oro appositamente creato per le confezioni dei loro prodotti, che saranno inoltre esposti nel nuovo e importante appuntamento in cui CONFIDA, insieme a tutti voi ha investito: Vending to Go, la prima esposizione di prodotti e servizi per la distribuzione automatica professionale, Ho.Re.Ca e self store, che si svilupperà in cinque date italiane: Torino, 31 maggio / 1 giugno 2013 Bari, 14 / 15 giugno 2013 Firenze, 4 / 5 ottobre 2013 Messina, 8 / 9 novembre 2013 Padova, 22 / 23 novembre 2013”

Piccinini ha quindi annunciato i vincitori dei premi, riportando la motivazione per cui il prodotto vincitore è stato scelto tra tutti partecipanti:

Categoria bevande e succhi > Yoga bevande alla frutta, bottiglia in PET 250 ml, azienda Conserve Italia “Adeguato per forma e funzione, emoziona il grande impatto del design e della comunicazione visiva e il packaging valorizza la proposta complessiva nel distributore automatico”

Categoria Snack> Air Action Vigorsol in astuccio, azienda Perfetti Van Melle “Per forma, spazi occupati e modalità di gestione, spicca per equilibrio e facilità di rifornimento; il packaging in particolare ha reso possibile la vendita di un prodotto altrimenti di non agevole erogazione”

Packaging for Vending 2013> Progetto Eco Green Acqua Minerale San Benedetto “Risponde perfettamente alle esigenze logistiche e di gestione del prodotto nelle diverse tipologie di distributore automatico. I colori utilizzati nel packaging identificano in modo chiaro l’impegno ambientale dell’azienda in relazione alla sensibilità di un consumatore sempre più attento e consapevole” A ritirare il riconoscimento Enrico Zoppas, presidente Acqua Minerale San Benedetto SpA, che ha così ringraziato: “Fa piacere che quanto noi abbiamo investito insieme a voi in termini di tecnologie e di passione e soprattutto affrontando le problematiche del futuro, sia stato recepito da voi con questa sensibilità e con l’impegno di tutti noi di fare di questa un’arma vincente e qualificante per il futuro. A noi dà molto entusiasmo il fatto che ci sia questa attenzione e che ci sia questo premio. Ne saremo orgogliosi, ci sarà di stimolo per andare ancora più avanti”.

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Europs 2013/Fare Rotta Verso la Crescita.> 0 Gli Eventi dei Top Sponsor> 0 Covim> 0 BWT Water+More> 0 Acqua Minerale San Benedetto> 0 Packaging for Vending 2013> 0 CONFIDA - Evento di chiusura della Vending Cruise 2013> 0

> Piero

Evento di chiusura della Vending Cruise 2013 Intervento di Lucio Pinetti Presidente di Confida “Permettetemi di ringraziare lo staff di CONFI-

Lazzari e Lucio Pinetti

Castigliego), per poi subito rientrare in Italia

guardano il caffè; segue l’acqua con circa 700

per tenere aperta la struttura e garantire il ser-

milioni di erogazioni (bottiglie da 0,5 l). Questo

vizio agli associati. Ringrazio anche gli sponsor

significa che oggi il nostro lavoro in Italia si

dell’evento. I quattro giorni d’intenso lavoro

concentra, per l’80% delle nostre attività, su

che si stanno concludendo, sono stati possibili

caffè e acqua. In realtà i nostri furgoni, che

anche grazie al loro impegno.

oggi sono tutti di grandezza rilevante, diver-

Approfitto di questo breve convegno di chiu-

samente a quando accadeva negli anni ’70,

sura per comunicare una sintesi dei risultati

quando è nata la distribuzione automatica,

dello studio di settore sulla DA dell’anno 2012.

svolgono un servizio efficiente per solo il 20%

DA, soprattutto chi ha partecipato solo ad una

Per la prima volta l’anno si chiude con il segno

dei nostri volumi. I gestori oggi utilizzano gran-

parte della crociera (Michele Evolvi e Arianna

meno. In Italia, 4,5 miliardi di consumazioni ri-

di veicoli per coprire un quinto del fatturato:

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significa che siamo veramente delle aziende di servizio di cui dobbiamo essere orgogliosi. Certo, gli altri prodotti ci permettono di offrire un servizio completo al consumatore, ma credo occorra testimoniare che il vending, molto più di altri settori della ristorazione, è un comparto che si sacrifica per il servizio. Non intendo, con questa considerazione, limitare il valore degli altri prodotti, che sono per noi una componente fondamentale e anzi, ritengo che dovremmo anche venderli meglio, ad un prezzo più alto. Non è possibile vendere l’acqua ad un prezzo medio di 0,29€ o il caffè a 0,27€, quando sappiamo di offrire una qualità che non ha nulla da invidiare a canali alternativi. Oggi sono convinto che siamo i secondi, dopo le Pubbliche Amministrazioni, a mortificare in qualche modo il nostro lavoro attraverso dei canoni inaccettabili, mentre noi per primi dovremmo avere il coraggio di perseguire il valore che già esprimiamo attraverso il servizio. Noi siamo molto vicini al consumatore: abbiamo qui un rappresentante di Adiconsum, che è la prima a dirci che il prezzo di un prodotto e di un servizio non deve essere basso, deve essere giusto.

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Abbiamo 2.400.000 macchine installate, 1.600.000 sono distributori OCS e vorrei ricordarlo alla nostra associazione europea (ha tolto dai numeri europei diffusi in Vending Cruise il comparto OCS - ndr.), perché non solo hanno generato dei volumi importanti e il benessere di molte nostre imprese, ma sono macchine che hanno “salvato” il caffè all’interno di luoghi in cui era imbevibile. Oggi nei migliori ristoranti si può bere un buon espresso solo grazie alle caratteristiche delle macchine OCS. Per quanto riguarda le occasioni e i luoghi di consumo, c’è un mondo che ci aspetta, fuori dal nostro mercato tradizionale. Stiamo tutti pescando dallo stesso lago, quando abbiamo alle spalle un mare che nessuno ha ancora esplorato: probabilmente ci vorranno altri metodi di pesca, ma credo che questa sia una delle cose che dovremmo considerare. La capacità di pescare ce l’avete tutti, si tratta solo di trovare l’esca giusta. Il totale del fatturato del nostro settore e di 2,5 miliardi di euro, di cui 2.137.000.000 realizzati dalle imprese di gestione e 400 milioni circa realizzati dalle imprese di produzione. Oggi i gestori più illuminati dovrebbero inve-

stire sulle tecnologie che con grande sacrificio i produttori di macchine hanno sviluppato per mantenere un livello d’innovazione degno del nostro comparto. Ci hanno fornito degli strumenti che ci permettono si sviluppare il comparto (come ad esempio i distributori a doppia miscela). Il vending impiega 33.400 addetti. Siamo uno dei settori che più che sta mantenendo l’occupazione, in Italia. Quel poco che possiamo fare, lo facciamo e di questo dato dobbiamo essere fieri. Di un altro dato dobbiamo essere orgogliosi e lo abbiamo pubblicato qualche giorno fa in risposta a chi ha dato su di noi una informazione scorretta: siamo il settore, conti alla mano, che paga più tasse nel comparto del Commercio. Ricordiamoci che noi versiamo allo Stato il 2,2% di imposte sui ricavi, contro la media del Commercio che è dell’1% e contro la media nazionale dell‘1,6%. Questo è un dato certificato. Altrettanto importante rispetto all’analisi del comparto è la conoscenza di ciò che il consumatore vending chiede. Abbiamo appena pubblicato lo studio di Demoskopea e abbiamo aggiornato il lavoro che era stato portato avanti nel 2009 con Censis.


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Negli ultimi tre anni i consumatori al DA sono aumentati dal 41,9% al 44,2%. Non sono cresciuti i fatturati solo perché la base di calcolo è cambiata: con il tasso di disoccupazione in aumento, anche se cresce il numero di consumatori, chiudono le aziende ed è del tutto evidente che non possiamo avere dei risultati coerenti sui consumi. A pari perimetro avremmo aumentato, ma il perimetro è cambiato. Quello che interessa osservare, è che il vending è sempre di più uno strumento apprezzato dai consumatori. Emerge un altro dato interessante: alla domanda “perché non utilizza il distributore automatico?” la maggior parte delle volte il consumatore risponde che “non è capitato”. È fondamentale capire perché la vending machine non è viene utilizzata: abbiamo un 23,4% di non-utilizzatori (i dati si riferiscono al 44% della popolazione attiva, di età compresa tra 14-64 anni, circa 23milioni di persone) che dovrebbero essere avvicinati. Uno dei principali motivi di “resistenza all’uso” di qualche tempo fa, ovvero la paura che la macchina rubi i soldi, oggi è l’ultimo dei problemi e questo è un grande risultato. Quali sono i luoghi in cui si acquista? Principalmente i luoghi di lavoro (77%): ma è importante capire che il consumo si sta muovendo dai luoghi di lavoro tradizionali in altri luoghi che i gestori si aspettano meno: il consumatore ci dice che negli ultimi tre anni il consumo è passato dal 9 al 14% nei luoghi commerciali e lo stesso sta avvenendo nei luoghi di svago (dal 5 al 10%). Si tratta di un’evoluzione che bisogna assolutamente capire e cavalcare. È inoltre fondamentale comprendere che il vending sta uscendo dall’alveo della necessità per entrare in quello della scelta. La prima ragione per cui si consuma al d.a. non è più la mancanza di alternative, è una scelta precisa. La risposta: “mangiare e bere spendendo poco” è solo al sesto posto, (8% degli intervistati). Meglio rinunciare all’8% dei consumatori se possiamo alzare il valore del prodotto! I dati sulla soddisfazione rispetto al servizio sono positivi. La crisi sta abbassando la propensione d’acquisto dei consumatori da 5,27€ a 3,66€, mentre il vending sta andando nella direzione opposta, c’è un crescita degli acquisti ai d.a. rispetto ai consumi fuori casa e questa è una tendenza che va assolutamente colta.

Il consumatore ci dice inoltre che consumerebbe di più alle macchinette se ce ne fossero di più, il che vuol dire che non le vede. O meglio, ce ne sono milioni in Italia, ma sempre nelle stesse locazioni. Il distributore automatico è uno strumento quotidiano ma poco visibile. Solo il 2,4% degli utenti dice che i propri consumi aumenterebbero con dei prezzi più bassi, dunque il prezzo non è il problema. Ancora, il consumatore non sa chi produce le macchine e nell’87% dei casi (dato peggiorato in 3 anni) non sa chi è il gestore del servizio. La comunicazione è importante. Il consumatore non conosce la marca del caffè che beve (siamo l’unico settore in cui non viene indicato) e chiede informazioni sulle caratteristiche nutrizionali del prodotto, chiedendo non la data di scadenza ma di inserimento del prodotto (dato inaspettato), specialmente nei luoghi dove non c’è un contatto diretto con l’operatore.

Al termine della sua relazione finale, Lucio Pinetti ha lasciato il palco a Ofelia Oliva, presente alla Vending Cruise come rappresentante di Adicosum, ricordando il percorso congiunto tra le due Associazioni che ha come obiettivo una maggiore tutela del consumatore.

Questo è un percorso non di supporto ma, come ha giustamente precisato Pinetti, un percorso che stiamo realizzando insieme nella convinzione che il vending abbia tantissime prospettive di sviluppo. Ho partecipato a tutti i lavori della Vending Cruise e ho seguito con particolare interesse gli interventi in tema d’innovazione e di nuovi mercati. Noi, come Adiconsum vogliamo, insieme a CONFIDA, aprire a questi nuovi mercati, perché intendiamo accompagnare l’Associazione nell’”educazione” dei consumatori alla conoscenza del vending. Spesso ci capita di essere intervistati e non solo i consumatori, ma anche i giornalisti, non conoscono nemmeno la differenza tra fabbricanti e gestori. Abbiamo stampato una brochure che ha avuto molto successo, perché ha dato informazioni trasparenti sulla la vostra filiera. Inoltre abbiamo realizzato un avviso comune per poter lavorare sulle gare d’appalto. Avremo a breve un incontro con l’Antitrust proprio per rappresentare le criticità del vostro settore. La nostra quindi non vuole essere solo una collaborazione tesa all’informazione al consumatore, ma ha anche lo scopo d’impattare sul mercato in termini positivi e di trasparenza”.

Intervento di Ofelia Oliva, Segretario Nazionale Adiconsum Organizzativo, Servizi Privati, Progetti, Bilateralità “Adiconsum sta organizzando il prossimo Congresso Nazionale che si svolgerà a Roma dal 21 al 23 maggio e dove ricambieremo l’ospitalità di CONFIDA, che troverà uno spazio all’interno dell’evento. Abbiamo invitato la vostra associazione affinché possa partecipare e dare informazioni esaurienti sul mondo del vending. Quindi ringrazio il Presidente e tutto il suo staff per il lavoro che abbiamo svolto insieme e che si è rivelato veramente interessante. Ne approfitto per portare i saluti del Segretario Generale Pietro Giordano, che proprio per l’organizzazione dell’imminente congresso non ha potuto partecipare a questo evento.

> Ofelia

Oliva


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Co-Marketing

k

et

ing

COVEN>

Co-Ma Conoscere il proprio consumatore finale è uno degli obiettivi che il vending del terzo millennio deve per forza porsi come prioritario. Riuscire a soddisfare le esigenze di una clientela mutevole e soggetta a sempre più rapidi trend di consumo è la vera sfida per la filiera della distribuzione automatica. Solo così sarà possibile tarare un’offerta soddisfacente ad un prezzo corretto.Un passo avanti in questa direzione l’ha senz’altro realizzato il Consorzio Vending COVEN che dal 4 giugno, sarà parte attiva di un importante progetto di marketing con il retailer multimediale QVC, ideato e gestito dall’agenzia Olojin di Treviso. Un’iniziativa ripetibile con altri partner sia del mondo della produzione che delle reti distributive. Il distributore automatico è una vetrina sempre più ambita al di fuori del nostro settore, perché possiede delle caratteristiche uniche per un canale che distribuisce prodotti di marca. È potenzialmente sempre attiva (365 giorni 40

r

l’anno, 7 giorni su sette, 24 ore al giorno) ed è presente in luoghi non presidiati da altre forme di distribuzione e comunicazione (uffici, alcune locazioni pubbliche). Iniziative che coinvolgano il consumatore che acquista dal canale vending sono quindi di estremo interesse per un grande numero di player. Nonostante ciò questo progetto è uno dei primi (se non il primo) a cui il mondo del vending prende parte su tutto il territorio nazionale. In estrema sintesi il progetto si configura in questo modo: il retailer multimediale QVC promuove un concorso a cui si può partecipare acquistando dai distributori automatici dei soci del Consorzio COVEN le bottiglie di acqua da mezzo litro che hanno sul collo un particolare bollino QVC e collegandosi al minisito setedishopping.qvc.it per provare a vincere lo shopping firmato QVC. Ai gestori che partecipano al progetto sono state distribuite gratuitamente 300.000 bottiglie.


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Il Progetto di Co-Marketing con il Canale Televisivo QVC

I protagonisti del progetto QVC il canale per chi ama lo shopping QVC trasmette in Italia dal 1° ottobre 2010 con 17 ore di diretta al giorno, sette

italiani e internazionali e per l’elevato livello di servizio. Settimana dopo settimana QVC introduce nuovi brand e prodotti. La filosofia è quella di selezionare prodotti esclusivi, unici e nuovi per il mercato italiano. Attualmente QVC introduce più di 8 nuovi brand ogni mese e più di 175 prodotti ogni settimana e questi numeri continueranno a crescere.

giorni su sette per 364 giorni all’anno: è l’unica televisione in Italia con così tante ore dal vivo.

Un customer service attivo 24 ore su 24, consegna rapida a domicilio, paga-

Intrattenimento, live show e special guest contraddistinguono il format del ca-

mento in contanti o con carta di credito e possibilità di restituire il prodotto

nale in cui 15 presenter, tutti italiani, si alternano durante la programmazione.

entro 30 giorni dalla data di consegna.

Gioielli, Moda&Accessori, Bellezza, Cucina, Casa ed Elettronica rappresentano il cuore dell’offerta di QVC, che si distingue per la qualità di rinomati marchi

QVC è sul Digitale Terrestre e tivùsat (canale 32), Sky (canale 475), web qvc.it

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www.euvend-coffeena.com D.A.ITALIA 77 > GIUGNO 2013

COVEN COVEN è una società consortile costituita da gestioni di media dimensione del comparto della distribuzione automatica che operano su tutto il territorio nazionale. Gli obiettivi del Consorzio sono di valorizzare le piccole/medie gestioni e di attuare delle iniziative collettive che consentano di mantenere l’identità e l’indipendenza di ogni membro. COVEN non nasce come gruppo di acquisto, ma si propone come un Consorzio di Servizio che mette al centro delle sue strategie il consumatore finale e le sue reali esigenze, che devono essere soddisfatte dalle imprese operanti nel vending attraverso investimenti mirati e strategie innovative.

Olojin Srl Agenzia di comunicazione fortemente orientata agli aspetti più dinamici del web, dai social network alle community, anche nell’ideazione dei concorsi Olojin pone una particolare attenzione alla “voce” del pubblico, per creare veicoli promozionali che siano al tempo stesso dei luoghi di conversazione. È da questo spirito che è nato il concept di Sete di shopping, che affianca al classico meccanismo dell’instant win anche la produzione di contenuti user generated, per “ascoltare” il pubblico in modo ancora più completo e coinvolgere anche quegli utenti che non hanno avuto accesso alle bottigliette fornite di bollino.

Sete di shopping: un concorso per promuovere QVC nel vending

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L’idea alla base del progetto è di applicare al collo delle bottiglie da mezzo litro un bollino QVC con una protezione di tipo “scratch-off” posta per celare il codice e la vincita. Il consumatore che ritira la bottiglia da uno dei distributori di un consociato COVEN potrà rimuovere la protezione e scoprire il codice da giocare. Il concorso è di tipo “istant win”, quindi è possibile vincere subito un buono acquisto QVC del valore di 100€ inviando il codice via sms o inserendolo su setedishopping.qvc.it. La vincita verrà comunicata immediatamente. E per chi non trova il codice vincente, vi sono tante possibilità per continuare a partecipare e provare a vincere lo shopping QVC: registrarsi su setedishopping. qvc.it per partecipare all’estrazione di altri buoni acquisto QVC o“raccontare la propria sete di shopping” con un’immagine o un testo per provare a vincere prodotti QVC. Infine, tutti i coloro che effettueranno almeno un ordine su QVC nel periodo de concorso, parteciperanno all’estrazione del premio finale: una shopping card QVC del valore di 2.000 euro. Attraverso il meccanismo della condivisione su facebook, sarà possibile attirare nuovi partecipanti e far conoscere anche nel mondo delle community virtuali questo concorso. La diffusione delle bottiglie sarà capillare e coinvolgerà almeno nove regioni: Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Campania, Puglia e Sicilia. Al concorso potranno partecipare i consumatori finali di selezionate locazione vending pubbliche (aeroporti, università, ospedali, ecc.) e private (grandi aziende).


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Eventi

Bianchi Vending Group - Open Day Roma >

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Forum Vending Retail & GDO > 51 RheaVendors - Fiera del Vending di Mosca > 55

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Eventi

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LEI 500

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Bianchi Vending Group Open Day Roma

Sabato 13 aprile, nello spazio espositivo SET collocato in un edificio contemporaneo a Roma, Bianchi Vending Group ha presentato il nuovo distributore automatico Lei 500. L’evento è stato l’occasione per incontrare numerosi gestori del centro-sud Italia e per far conoscere da vicino le macchine della gamma BVG, sempre più orientate al design e alle nuove tecnologie. Nel corso dell’Open Day è stato organizzato anche un workshop, introdotto da un filmato che ha riassunto le tappe

fondamentali della storia dell’azienda e ne ha mostrato le più recenti soluzioni per il mercato italiano e internazionale. Luca Parolari, A.D. del gruppo, ha parlato dell’attuale asset societario di Bianchi, ne ha illustrato i recenti risultati sul mercato e descritto i progetti futuri. Roberto Rota, Customer Service Manager, ha successivamente presentato la gamma di distributori Bianchi, introducendo le novità dell’azienda e la nuova macchina Lei 500, protagonista dell’evento. 45


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Intervento di Luca Parolari, Amministratore Delegato Bianchi Vending Group “Bianchi Vending Group è storicamente il secondo produttore europeo di D.A., vende in oltre 40 Paesi ed ha 7 filiali nel mondo per servire tutti i mercati. Gli stabilimenti produttivi sono oggi due: la sede principale di Zingonia di Verdellino (circa 30.000 mq coperti) dove si sviluppano tutte le operazioni di lavorazione meccanica e di assemblaggio, sia dei supercomponenti che dei distributori stessi, nonché il controllo qualità e la spedizione diretta ai clienti; e lo stabilimento di Cisterna di Latina, dove si produce circa l’80% della componentistica che poi viene impiegata all’interno dei distributori. La proprietà di Bianchi, che ha conosciuto varie vicissitudini nel corso degli anni, oggi è al 100% nelle mani di un fondo di investimento che fa capo a Goldman Sachs, quindi una banca d’affari internazionale che attraverso la propria filiale italiana controlla la totalità dell’azionariato e delle filiali nel mondo. Nel corso degli ultimi anni il numero di distributori immessi sul mercato ha conosciuto una contrazione: i numeri hanno avuto una grossa flessione nel 2009 a causa della crisi del settore ma sono in costante crescita (nonostante il difficile periodo congiunturale). Per ottenere questo importante risultato abbiamo sviluppato un piano di crescita che il nostro attuale assetto produttivo ci permette di realizzare in tranquillità e senza inefficienze. Tutti i nostri stabilimenti sono certificati ISO:9001 e hanno ottenuto la certificazione ambientale ISO:14000, non tanto per rispondere alle richieste del mercato ma per un’esigenza che è sempre stata molto forte in Bianchi di focalizzarsi su temi che riguardano l’ambiente, sia in termini di processo che di manifattura.Nel 2012 abbiamo raggiunto tre obiettivi: una nuova struttura organizzativa; una politica di sviluppo di questa nuova struttura, orientata al mercato e all’ampliamento della presenza sul mercato; il riassetto di tutte le attività operative. Abbiamo infatti nuove linee di assemblaggio riorganizzate per la realizzazione di tutti i nuovi prodotti. Questo ci dà molta più flessibilità e molta più costanza, sia produttiva che qualitativa. Il trend del mercato italiano è in costante discesa, nonostante l’Italia continui ad essere il nostro principale mercato europeo del settore con il 21%: dalle 90.000 macchine vendute nel 2008 siamo oggi a 54.000 macchine. In particolare, c’è la tendenza al ribasso in tutti i settori (soprattutto macchine snack e lattine) con un leggero incremento invece nel segmento macchine da caffè. C’è una grande necessità di presenza commerciale, di rinnovo della gamma prodotti ed è quello su cui Bianchi sta investendo: in un mercato declinante non si può non innovare e non esserci. Il nostro gruppo ha puntato su tre asset: nuovi prodotti, un corretto rapporto qualità/prezzo e la personalizzazione dei prodotti per offrire al

in R&D e nuovi prodotti, oltre allo studio del nuovo design delle macchine per dare un’immagine completamente diversa dalla precedente. Soluzioni uniche, con un appeal ed un design nuovi, visto che il cliente non accetta più un prodotto che non abbia un’immagine coordinata con l’ambiente circostante.

Eventi & Road Show > B V G

> Luca

Per quanto riguarda l’innovazione, BVG ha investito il 5% del fatturato

Parolari

cliente un vantaggio competitivo.


D.A.ITALIA 77 > GIUGNO 2013

Il prodotto customizzato dà sicuramente il vantaggio di potersi distinguere, di conseguenza per i nostri partner, significa avere un plus nella propria offerta. Non solo la personalizzazione estetica (la più visibile), ma la personalizzazione tecnica, con soluzioni apposite, sia per quanto riguarda il contenuto sia di performance. Questo è molto importante dal nostro punto di vista, perché caratterizza la nostra offerta, la rende unica. Per quanto riguarda il rispetto per l’ambiente, la nostra non è solo un’attenzione all’azienda, ma è mirata anche a creare componenti a basso impatto e a limitare le emissioni nell’ambiente di elementi nocivi. Per il futuro, Bianchi Vending Group sta puntando a coprire meglio le aree in cui non ha presenza storica, sia sul mercato nazionale che in ambito internazionale. Oggi, dal momento che il mercato italiano si sta ridimensionando, si avverte più che mai la necessità di essere presenti in tutti i paesi del mondo. L’ampliamento della gamma prodotti è un passaggio a nostro parere obbligato: in questo senso BVG aveva delle lacune e con il lavoro fatto nel 2012 e gli accorgimenti che stiamo implementando, contiamo di essere comparabili con la migliore concorrenza: macchine a schermo tattile, ma anche distributori automatici con delle innovazioni tecniche che ovviamente sono costate molti sforzi e che conferiscono ai prodotti Bianchi un plus competitivo non indifferente. Infine, tutte le nostre macchine hanno la peculiarità di essere modulabili. Intercambiabilità dei componenti-chiave, primo fra tutti il gruppo caffè. Questo permette a tutti di avere una soluzione customizzabile a seconda del momento, dell’occasione e del consumo, nell’ottica della massima flessibilità. Bianchi conta su un customer care, molto sensibile alle esigenze dei clienti, che gestisce sia la parte ricambi (questo permette di allungare la vita dei distributori ed è sempre di più una chiave di successo per il gestore) che tutto quello che riguarda la cultura del nostro parco clienti in termini di conoscenza del prodotto. Organizziamo ogni mese corsi di aggiornamento e siamo presenti sul territorio anche attraverso i tecnici, che soddisfano costantemente le richieste dei clienti. La formazione è un asset molto importante, perché riusciamo a prevenire i problemi e allo stesso tempo anticipare le tendenze del mercato. Abbiamo scelto di essere presenti ai principali eventi nazionali ed in-

il messaggio di Bianchi Vending Group: far conoscere e toccare con mano i nostri prodotti

ternazionali del settore ma anche di adottare la formula del road show in Italia, per meglio concentrarci sui prodotti e sul contatto diretto con i clienti. La scelta di partecipare alla fiera accanto all’organizzazione di questi open day, più “locali”, più intimi, crediamo sia vincente per quello che vuole essere il messaggio di Bianchi Vending Group: far conoscere e toccare con mano i nostri prodotti”

Intervento di Roberto Rota, Customer Service Manager BVG “Lavoro da diciotto anni in questa azienda e rappresento il Customer Service di Bianchi Vending Group. Gran parte del mio lavoro viene svolto dai miei collaboratori che sono in mezzo a voi, che vi seguono costantemente, anche se oggi i gestori comprano meno distributori automatici perché hanno qualche dubbio negli investimenti. Noi continuiamo a seguirvi e a portarvi informazioni, ascoltando le vostre richieste. La gamma BVG comprende macchine Free Standing per il caldo (espres-

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so e solubili), Table Top, macchine Snack & Food sia nella versione master che slave (snack, spirale, lattine, bottiglie, ecc.) e include anche soluzioni per altri mercati, che potrebbero essere un utile spunto per il mercato italiano, solitamente molto statico a livello di configurazione dei distributori o di scelta dei prodotti inseriti. Le novità 2013 sono DUO e le soluzioni TOUCH, oltre naturalmente a Lei 500, la regina di questo road show, una macchina che ha richiesto un lungo tempo di realizzazione e per la quale abbiamo ascoltato con attenzione i gestori. Dopo Venditalia 2012, Bianchi ha limitato la sua presenza alle fiere: noi preferiamo stare in mezzo a voi, per capire di quale prodotto avete bisogno per poterlo sviluppare e darvelo come arma per andare sul territorio e trainare questo settore. Oggi Bianchi è quindi in grado di offrire una gamma completa di macchine per il Vending, l’OCS e l’Ho. Re.Ca. e soddisfare così le vostre esigenze e dei consumatori finali. I modelli Free Standing Bianchi attualmente disponibili sono: > Lei 700, già presente da qualche anno con una tastiera capacitiva retroilluminata STT- Soft Touch Technology- Lei 2 Cups: una macchina da 1200 bicchieri che dà la possibilità di avere il doppio caffè (due miscele separate), due bicchieri separati e quindi la possibilità di abbinare alcuni prodotti ad un tipo di bicchiere. Tra le customizzazioni possibili, alcuni progetti portati avanti da BVG che prevedono l’introduzione di un topping sulla bevanda, tipo palline di cioccolato, granella di nocciole... > Lei 400, cavallo di battaglia per BVG, ha una porta totalmente piatta, anche in previsione di un affiancamento alla gamma Vista. > Lei 600 porta piatta, prodotto simile alla 400, più alta per avere a fianco anche una macchina a spirale più grande e, a partire dall’ultimo ciclo di produzione, l’aggiunta di un contenitore in più. > Bvm 952, un modello che sta per uscire di scena, una macchina “storica” con due contenitori solubili aggiuntivi rispetto al contenitore classico della Lei 400. > Bvm 972, nelle varie configurazioni: anche queste sono macchine con cui Bianchi è presente sul mercato da diversi anni. La gamma Table Top comprende invece: > Bvm 931 a 300 bicchieri con n. 2 contenitori aggiuntivi per i solubili, di solito in combinata con la Bvm 636 a spirale. > Bvm 921, una macchina attrattiva dal punto di vista del prezzo dal momento che è sul mercato da diversi anni. > Lei 200, uscita l’anno scorso con qualche piccola criticità riscontrata ed ora risolta. Questo tipo di distributore viene sempre più spesso introdotto in locazioni piccole. È una macchina completa che ha un

sere già personalizzata con il numero della società, il tipo di monete introdotte o informazioni sugli ingredienti dei prodotti che eroga. > Lei SA è una macchina di dimensioni più contenute, nata per il torrefattore che vuole entrare nel vending e non viceversa. Utilizzata per locazioni dove può essere sia in vendita libera che con sistema di

Eventi & Road Show > B V G

> Roberto

possibilità di avere un monitor che trasmette immagini e che può es-

Rota

solubile aggiuntivo ed è l’espressione della customizzazione, della


D.A.ITALIA 77 > GIUGNO 2013

pagamento. Ha dodici selezioni, una tastiera capacitiva, un display e la possibilità di vedere il caffè in grani. Gamma del freddo Macchine slave : > Bvm 676,: l’abbinamento alto e basso è importante per l’affiancamento di un DA per quanto riguarda l’estetica. Per quanto riguarda l’elettronica non c’è alcun tipo di problema, perché sono tutte macchine che possono lavorare con le macchine del caldo. > con la gamma Vista, BVG ha realizzato una macchina con classe A certificata e quindi rispetta le richieste dei capitolati di gara d’appalto, che richiedono risparmio energetico. Vista M rispetta la classe A++. Presentate a Venditalia 2012, oggi sono in produzione. Macchine master > Bvm 685 e Bvm 695: cassetto da 10 in ferro su Bvm 695 e da 8 su Bvm 685 > Bvm 681, Bvm 671 e Bvm 672: distributori anche prodotti da alcuni anni che sono stati modificati con l’introduzione di LED. Gamma Ho.Re.Ca. Bianchi ha una gamma completa di macchine da bar professionali da 1, 2 o 3 gruppi caffè, versioni automatiche o semiautomatiche ed una nuova soluzione, GAIA Fresh Milk, una macchina piccola con la possibilità di gestire per la prima volta del latte fresco. Non molto utilizzata in Italia, all’estero è invece importante, in particolare in Germania. Gaia FM fa cappuccini, caffè e latte macchiato e bevande con latte fresco. Le novità 2013: Veniamo infine ai nuovi prodotti. DUO Partendo dell’esigenza di alcune locazioni di avere l’acqua, abbiamo cercato di unire acqua e caffè in un unico distributore, DUO. Una macchina molto particolare, con un design nuovo, molto pulito e con la doppia funzione. Monitor touch screen , con 8 selezioni personalizzabili dalla parte del caldo per bevande calde e 3 selezioni per acqua (fredda, non fredda e gas) dalla parte del freddo. Bianchi non è professionista dell’acqua e si è affidata a Waterlogic, multinazionale che produce fontanelle e sistemi di purificazione ( “Waterlogic FirewallTm” che garantisce al consumatore i più alti livelli di qualità dell’acqua erogata). DUO è dotata di vari accessori ;due vani bicchieri nella parte centrale; monitor touch screen; sul fianco del lato acqua è disponibile di serie un vassoio removibile per trasporto bevande; il tetto sul lato acqua è basculante per lo stoccaggio del zucchero e delle palette e si può aprire mentre la macchina è in funzione. La pulsantiera offre uno vero spazio comunicativo interattivo che permette di diffondere video o messaggi, di cambiare le icone e di personalizzare il menu in maniera semplice. Dove posizionare questa macchina? Abbiamo pensato a uffici direzione, show room, istituti di bellezza, sale conferenza, centri medici, ospedali, autosaloni, sale d’attesa ecc. Il modello di base è bianco, ma la macchina è personalizzabile.

noi preferiamo stare in mezzo a voi, per capire di quale prodotto avete bisogno 49


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LEI 700 Touch&GO LEI 700 è una macchina ideale per le grandi locazioni con schermo touch da 32’’. Il prodotto è ormai pronto per essere venduto. La parte inferiore della macchina offre la possibilità di inserire un filmato per pubblicità o un video della vostra azienda o dell’azienda in cui installate il DA, con infinite possibilità di personalizzazione. Schermata iniziale con le selezioni e digitabile o a pagine sfogliabili (tecnologia iPhone). Le potenzialità del touch sono molteplici, basti pensare alla possibile spiegazione del prodotto e degli ingredienti, alle immagini o ai video caricabili. LEI 500 LEI500, la soluzione di ultima generazione che innova l’idea tradizionale di distributore automatico. Il design di LEI500 è stato rivisto per offrire un’immagine più contemporanea e di tendenza. Con una capacità di 500 bicchieri, LEI500 si adatta alle esigenze delle medie locazioni. LEI500 è disponibile in tre versione con tre diverse interfaccia utente: B-EASY con pulsantiera standard a membrana, B-SMART con pulsantiera capacitiva Soft Touch Technology e infine B-TOUCH. Quest’ultimo è il modello più sofisticato con touch screen multimediale (21,5’’) navigabile che permette di visualizzare tutti i prodotti in modo attrattivo, mostrare informazioni nutrizionali, promuovere la vendita dei prodotti e diffondere video. Massima attenzione è stata rivolta anche alla funzionalità. Una porta vuota, quindi leggera, con braccio meccanico, introdotto la prima volta nella 1200 bicchieri. La LEI 500 ha un vano di prelievo maggiorato e sul braccio abbiamo lo spazio per zucchero, palette e bicchieri. La scatola dello zucchero è diventato lo spazio per un prodotto. Quindi la macchina nella versione espresso ha all’interno 6 solubili + il zucchero e i contenitori non sono piccoli, quindi non creano difficoltà in fase di rifornimento. L’usabilità è stata riprogettata per offrire al consumatore un’esperienza più user-friendly : un “sentiero luminoso” guida l’acquisto: dall’inserimento della moneta fino all’erogazione del prodotto e del resto. Nella versione della macchina in cui non c’è touch screen, c’è la possibilità di inserire un monitor 7” nel vano display. Le selezioni sono sempre ben visibili, secondo una richiesta precisa dei gestori. La tastiera per gestire master e slave è molto semplice da utilizzare. L’immagine Bianchi Vending Group è sicuramente cambiata e i nuovi modelli, tra cui Lei 500 ne sono una rappresentazione evidente”.

Eventi & Road Show > B V G


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Eventi

Vending Retail GDO

Forum e 2013 il Vending come Straordinaria Opportunità per il Futuro

Lo scorso 16 aprile si è tenuta l’edizione 2013 del Forum Vending Retail e GDO, una giornata di convegno patrocinata da Largo Consumo e Confida. L’appuntamento ha ospitato relatori provenienti mondo della GDO e dei grandi marchi italiani, ma ha riservato particolare attenzione al vending, il canale che oggi maggiormente risponde ai nuovi trend di consumo, presente all’evento con rappresentanti della gestione e del mondo associativo. La distribuzione automatica è stata analizzata nel suo ruolo

di veicolo attraverso cui implementare nuove tecnologie e raggiungere nuovi clienti. Tra i relatori presenti, a parlare di un innovativo progetto di vendita, trasmissione di valori e comunicazione attraverso i distributori automatici, Ivan Tanzariello, A. D. Medibreak srl e Lucio Pinetti, Presidente Confida, che ha spiegato le possibili e auspicabili sinergie tra distribuzione automatica, Retail e GDO per un futuro all’insegna dello sviluppo di nuovi modelli di business. 51


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Intervento di Ivan Tanzariello A.D. Medibreak srl ”L’invito di oggi per me è stato particolarmente gradito, perché ho il piacere di parlare del progetto Medibreak, con cui abbiamo voluto dimostrare prima di ogni altra cosa che il distributore automatico ha delle opportunità ancora da sfruttare. Spesso la vending machine è discriminata quale erogatore di junk food e questa è una definizione impropria, perché il distributore automatico in sé non è portatore di cibo sano o non sano, sono le scelte del gestore in termini di prodotti acquistati che hanno determinato questo pregiudizio. Con il progetto Medibreak abbiamo voluto sovvertire questo stato di cose creando un format che premia un’alimentazione salutare e che tiene conto dei prodotti della nostra tradizione. Avevamo bisogno di una riconoscibilità che sui nostri distributori automatici deve essere immediata, efficace, per cui abbiamo condiviso questo progetto con la fondazione “Dieta mediterranea”, che ha come mission quella di divulgare uno stile di vita sano attraverso l’alimentazione mediterranea. Avevamo obiettivi convergenti: loro di riuscire a tradurre in prodotto un’idea precisa idea di marketing sociale, noi di creare un progetto che iniziasse a tracciare, secondo la nostra vision aziendale, un nuovo indirizzo. Un percorso che, a nostro avviso, il settore della DA deve intraprendere per venire fuori da quella che fino ad oggi è stata una politica unicamente riferita al target price e che purtroppo sta impoverendo i nostri conti economici, oltre a togliere valore al lavoro dell’intero comparto. Ci sono molti progetti dedicati alla sana alimentazione, alla sostenibilità del cibo e al consumo equilibrato degli alimenti. Il progetto Medibreak si differenzia anche perché utilizza tutte le leve che il marketing mette oggi a disposizione. La suggestione, la persuasione, l’attrazione, come insegna l’esperienza della GDO, sono tutte leve che possiamo utilizzare attraverso le nostre postazioni, che impiegano la strumentazione, la parte hardware delle macchine in maniera efficace. I monitor interattivi per interagire con l’utenza con l’opportunità, ad esempio, consentono di sdoganare l’altro giudizio negativo legato al distributore automatico, ossia quello di essere un nonluogo di vendita perché manca la relazione con il cliente. Il nostro sforzo va in questa direzione, per cui riteniamo che quanti più elementi attrattivi si possono porre all’interno delle nostre aree ristoro, tanto più sarà efficace la nostra comunicazione e potremo indurre il consumatore a scegliere i nostri prodotti. Innoviamo: questa è la carta vincente del nostro futuro”.

Intervento di Lucio Pinetti Presidente Confida “Il vending, un comparto che pesa 2.500.000.000 di euro, fino a oggi ha vissuto una vita propria, indipendente. Oltre 6 miliardi di consumazioni: nel 2012, un anno drammatico, si è verificato un calo dei volumi a causa della contrazione del lavoro, ma in termini di fatturato la DA ha una flessione relativa. Aumentano via via i prezzi al consumo, in particolare di bevande calde e snack, il che indica un cambiamento epocale nelle logiche di vendita dei gestori.

Eventi & Road Show > F o r u m

Questo è un canale che svolge da oltre quarant’anni il suo lavoro per il 90% all’interno dei luoghi di lavoro, nei momenti di pausa caffè. Noi siamo convinti che adesso il vending possa esprimere di più. Continuerà a svolgere la sua funzione, ma da settore evoluto. Il vending oggi è un potentissimo strumento ed è a disposizione delle aziende che non operano nel settore: pensiamo in particolare all’industria di marca e al retail, in qualsiasi sua applicazione. I “numeri” del comparto sono possibili grazie soprattutto al lavoro delle gestioni, ma questo comporta una grande sofferenza per i produttori di accessori e i fabbricanti di macchine. Probabilmente occorre nuovo modello di business ed è questa la sfida: il vending si basa su relazioni fisse: a livello associativo stiamo cercando di far capire che l’ampliamento del vending al di là del tradizionale è un bene sia per i nostri potenziali partner (GDO e industria di marca) che per i nostri operatori specifici: costruttori di macchine, rivendite e imprese di servizi. Bisogna però conoscersi. Il vending è evidentemente attrattivo, abbiamo una serie di operatori esterni che si avvicina a questo canale, trattandolo però come oggetto e non come settore. Comprarsi una macchina vending senza essere in grado di gestirla equivale ad acquistare un’automobile senza avere la patente, mentre sarebbe più opportuno affidarsi ad un operatore competente o avviare una partnership per evitare esperimenti deludenti. Il punto è conoscersi: così saremo in grado, noi del vending insieme a GDO e industria di marca con le relazioni corrette a sviluppare un mercato. I miei consociati mi guardano con sospetto quando lo dico, ma io credo che questo mercato potrebbe valere anche più del mercato tradizionale. E probabilmente in pochi anni potremo raggiungere risultati, in termini di fatturato, vicini a quelli attuali, poiché quando entrano in campo partner del calibro degli operatori della GDO o i grandi marchi, cambiano completamente gli equilibri. Conoscere il vending significa conoscerne la struttura. Il cuore del sistema è l’impresa di gestione, ovvero colei che acquista distributori automatici, prodotti e accessori. Vale la pena ricordare a chi non è del vending che difficilmente chi fornisce la macchina la fornisce finita, completa di sistemi di pagamento, accessori, filtri ecc. perché il vending ha questa caratteristica di essere taylor made: a seconda di dove il distributore viene installato, il gestore sceglie il sistema di pagamento, sceglie il tipo di attrezzatura ecc. e questo rappresenta una prima criticità per chi non sa nulla del settore. La DA distribuisce ormai quasi solo prodotti branded, ma sono gestiti male dalle aziende di marca stesse: al netto di caratterizzazioni negative, non esiste pubblicità che parli del vending. Il vending quando è presente nella pubblicità è solo contestualizzato, perché all’interno dell’industria di marca la parte dedicata alla distribuzione automatica pesa poco. Questo è un peccato, se si pensa all’effetto che ha il vending stesso: non credo esista un canale che abbia tanti punti di contatto prodotto fisico-utente come il vending in Italia. Quando un’industria di marca lancia un prodotto, in una settimana può avere contatto fisico con milioni di persone e ottenere un feedback rapidissimo. Eppure questo è un aspetto che i grandi brand raramente considerano. Un altro aspetto che va sottolineato è quello del valore: spesso i gestori sono costretti a lasciare macchine e prodotti, manutenzione e rifornimento a prezzi non compatibili con un alto livello di servizio. Come in tutti i settori noi dobbiamo dare al consumatore il miglior prodotto al nostro miglior prezzo. Se il consumatore acquista, abbiamo centrato l’obiettivo, altrimenti sbagliamo qualcosa. Attualmente, a mio avviso, scontiamo in

V e n d i n g

R e t a i l

e

G D O

2 0 1 3


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modo esagerato la mediazione di terzi. Il prezzo della consumazione non deve essere basso, deve essere giusto. Quando si entra nel vending bisogna considerare la struttura: non uno degli attori, ma tutti. Questo perché non ci sono al momento esempi di vending monobrand: chi realizza i prodotti è generalmente un fornitore per i gestori e anche quando realizza articoli per il vending, spesso non crea un pack apposito per i distributori, né a livello di imballaggio né a livello di comunicazione. Il vending è ancora strettamente visto come legato alla pausa caffè, ma è ormai ben altro. Per decenni questo settore ha scontato il problema del pagamento: prezzi bassi, importi in moneta, perché c’era la paura che venisse “inghiottita” dalla macchina. Oggi, il problema è pressoché scomparso, grazie ai moderni sistemi di pagamento, ma soprattutto grazie alla propensione diffusa di acquistare dalla macchinetta, anche beni di valore (es. prodotti elettronici), una nuova attitudine del consumatore. Il vending, in sintesi, è uno strumento incredibile per chi ha una relazione non quotidiana con il consumatore, è un mezzo di comunicazione unico. Per gestire i prodotti, i gestori utilizzano delle piattaforme logistiche inimmaginabili; gli orari di lavoro per il personale sono molto ampi; i fabbricanti sono in grado di adottare qualsiasi tecnologia; risolviamo le criticità e i guasti tecnici con tempi da 118, siamo sotto le due ore medie nazionali per rapidità di intervento. Per tutti questi motivi è incomprensibile che non

ci siano le giuste relazioni per sviluppare il mercato con gli altri canali. Abbiamo ideato a questo proposito assieme a Kiki Lab un laboratorio a cui ha aderito un numero cospicuo di imprese, con l’obiettivo di creare sinergie, per cui ci impegniamo, in un anno di lavoro, a creare cinque progetti concreti tra industrie di marca, GDO e imprese di gestione e fabbricanti di macchine, per sviluppare nuovi modelli di business e dimostrare a tutti gli altri che il vending è una straordinaria opportunità per il futuro”.

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D.A.ITALIA 77 > GIUGNO 2013

Eventi

Rheavendors alla Fiera del Vending di Mosca

Fiera Vend Expo 2013 > Come nel 2012 Rheavendors ha vinto il premio per la migliore tazza di caffè espresso nella categoria table-top con il distributore cino xs grande. 55



D.A.ITALIA 77 > GIUGNO 2013

Formazione

Team Building > Perfetti Masterchef

Negli Stati Uniti, da oltre 50 anni, il mondo della formazione espe-

tamente accompagnata da emozioni e vede le persone interagire con

rienziale si è evoluto creando una metodologia comunemente chiamata

altri soggetti.

“team building”, che ha lo scopo di motivare il gruppo di lavoro e creare

Vivere in prima persona un accadimento aumenta moltissimo le proba-

coesione ed integrazione tra i colleghi. Questo tipo di attività viene

bilità che dall’esperienza si generi apprendimento e che quanto appre-

svolta perché favorisce le relazioni, incrementano la collaborazione e

so rimanga nella memoria e cambi concretamente i comportamenti e le

aumentano il livello di fiducia nei compagni.

azioni dei partecipanti.

Normalmente le iniziative di team building sono realizzate outdoor e vengono effettuate con metodologie esperienziali, ovvero facendo vi-

In Italia questa metodologia è ancora poco utilizzata, anche se in alcuni

vere in prima persona delle vere e proprie “esperienze” ai partecipanti.

settori incomincia a diffondersi. Nel vending è ancora agli inizi e, negli

L’esperienza è uno dei principali veicoli di apprendimento dell’uomo,

ultimi anni, solo pochissime realtà hanno approcciato la formazione at-

viene sempre vissuta in prima persona, coinvolge tutti i sensi, è soli-

traverso strumenti di team building.

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Un recente esempio davvero molto riuscito è quello che Perfetti Van

sone, in un contesto lontano da quello lavorativo, in particolare:

Melle ha realizzato il 6 maggio presso l’Azienda Turistica La Fiorida a

> permettere al gruppo di condividere esperienze nuove, originali ed

Mantello in provincia di Sondrio.

emozionanti

Un gruppo di 16 persone facenti parte della forza vendite del gruppo si

> fornire alla forza vendita dei validi strumenti per migliorare la rela-

è esibita in una serie di prove in cucina (e non solo), che li ha portati

zione e le dinamiche di team work tra i componenti

alla fine della giornata ad aver preparato le 3 portate principali previste

> creare un contesto di distensione psicologica e svago, per riuscire a

per la loro cena e degustarle con il doppio ruolo di chef e ospiti d’ecce-

sviluppare motivazione e senso di appartenenza

zione della Perfetti.

> facilitare la comprensione delle diversità come valore aggiunto

La finalità dell’esperienza è stata quella di creare all’interno del grup-

all’interno di un gruppo, in quanto arricchimento individuale e collettivo

po un’intesa maggiore e una più rilevante complicità tra gli individui,

> smussare le divergenze e migliorare il clima all’interno della squadra

oltre che un migliore affiatamento. Stimolare la conoscenza tra le per-

> creare un clima di sana competizione, che agisca da leva motivazio-

nale ed emotiva.

da parte del formatore. L’attività è stata lanciata illustrando le sfide

Questa attività si è presentata con un alto grado di dinamicità e ope-

da superare per riuscire a creare il proprio piatto. È stato infatti indi-

ratività, dove gli obiettivi erano di lavorare su alcune importanti leve

spensabile cimentarsi in alcuni compiti “speciali”, 5 step necessari per

formative quali la cooperazione, il problem solving e l’attenzione al

preparare una cena da grandi chef:

servizio, consentendo allo stesso tempo un approfondimento sul mondo della cucina e delle pietanze.

1. l’organizzazione dei ruoli e della strategia

Questo lavoro di squadra ha permesso ai partecipanti di sentirsi coin-

Il primo compito è stato quello di definire i ruoli e le competen-

volti in prima persona, stimolandoli a operare in maniera attiva e dina-

ze di ciascun membro, la strategia e il piano d’azione da adot-

mica, in una cornice familiare e lontana dalle regole lavorative.

tare per riuscire a svolgere tutte le prove nel tempo stabilito.

Il programma ha avuto il suo inizio con il briefing introduttivo di impatto

Formazione

>

2. la ricerca della ricetta e delle risorse

Team Building / P e r fe tti M a s te rch e f


D.A.ITALIA 77 > GIUGNO 2013

Il compito è stato quello di preparare il piatto assegnato (es. “piz-

acquisire qualche segreto sulle specialità locali e qualche trucco

zoccheri valtellinesi”). Ai componenti dei vari gruppi è stata conse-

dagli chef. I partecipanti hanno dovuto apprendere l’arte e la tec-

gnata una ricetta base che per essere completata nel migliore dei

nica da usare in cucina, partendo dalle cose più semplici (tagliare

modi ha richiesto una certa dose di ingegno da parte dei partecipan-

le verdure) fino ad arrivare a gestire cose più complesse (farcire

ti e, in alcuni casi, di consultarsi con lo chef o i suoi collaboratori.

un’anatra in porchetta). Lo chef ha coordinato i lavori e tutti hanno

Ovviamente non era consentito consultare libri di cucina o ricette

dovuto rispettare i suoi tempi e le sue modalità, anche se i veri

su internet. Le squadre hanno poi dovuto recuperare gli ingredienti

cuochi delle portate sono stati tutti i componenti del gruppo, che

necessari, così da riuscire a preparare la ricetta migliore.

hanno messo in gioco la loro fantasia, nel rispetto della tradizione.

3. la cooperazione e l’ottimizzazione delle risorse

4. il set-up dei tavoli

Dopo aver trovato tutti gli ingredienti necessari, è stato importante

Un altro obiettivo, che valeva come punteggio per il risultato finale

è stato l’occuparsi della scelta della mise en place e del tovagliato,

si è deciso di presentarla, le caratteristiche del vino scelto in abbi-

nonché di creare un centrotavola. Per svolgere questo compito, si

namento, eccetera. È stata forse la parte più divertente, dove tutti

sono affidati alla loro creatività, nonché alla cornice di riferimento

si sono adoperati per vincere la competizione inscenando spettacoli

e a un piccolo shop dove avevano a disposizione materiali di can-

quasi teatrali!

celleria e di abbellimento. Per spirito di competizione, è stato messo a disposizione un piccolo 5. la presentazione del risultat Durante la cena sono stati presentati gli allestimenti, degustati i

premio. La valutazione di tutto il programma è stata affidata ad una autorevole giuria.

piatti preparati dai partecipanti e i vini scelti. Bisognava illustrare agli altri la propria portata, spiegandone le caratteristiche principa-

Tutti gli obiettivi prefissati dall’azienda sono stati ampiamente

li, quali sono state le varianti applicate alla ricetta classica, come

raggiunti.

59


D.A.ITALIA 77 > GIUGNO 2013

Mondo Associazione

Distribuzione Automatica

Mo ndo

s

o

e

A

s

ciazio

L’articolo “La ‘macchinetta’ evade le tasse”, pubblicato da L’Espresso lo scorso mese, ha riportato dati ed informazioni sul mondo della distribuzione automatica dipingendo un quadro del settore del tutto fuorviante nel quale, in particolare, si accusano gli operatori del vending di non essere trasparenti e di sfuggire al controllo fiscale. I toni sono sospettosi e molto duri, la critica precisa e diretta: secondo il settimanale, i conti non tornano. Le cifre fornite da Confida, che riporta i risultati dell’indagine 60

n

sul settore condotta da Demoskopea, vengono ritenute poco affidabili e gli addetti al settore sono accusati di guadagnare più di quanto dichiarato: questo consentirebbe ai gestori, tra le altre cose, di accettare ristorni altissimi nei contesti di gara d’appalto. Di seguito c’è stata una parziale smentita affidata a Lucio Pinetti e pubblicata da “l’Espresso” nel numero in edicola il 10 maggio 2013.


D.A.ITALIA 77 > GIUGNO 2013

...un Settore Trasparente!

> Caffè al distributore automatico: i conti tornano

rire alla media aritmetica tra piccole macchine per ufficio e grandi distributori automatici per valutare le rese economiche e bisogna tener presente che il prezzo medio delle erogazioni è fortemente condizionato da caffè e acqua, i più convenienti nel panorama dell’offerta e che, da soli, pesano circa l’82%

“Desidero fare massima chiarezza sulle ombre gettate sul comparto per effetto

sul totale dei prodotti. Condividiamo l’incompatibilità con una sana gestione

dell’articolo “Il fisco non prende caffè”, (l’Espresso, n. 17). Come settore non

d’impresa di una gran parte dei canoni di concessione richiesti dalle Pubbliche

possiamo accettare che si ingeneri il sospetto di una diffusa evasione fiscale

Amministrazioni per installare distributori automatici, oggi diventati insosteni-

da parte delle nostre imprese. Nell’articolo sono riportati alcuni dati che hanno

bili. Siamo per la massima trasparenza fiscale. Le nostre imprese sono regolar-

suscitato perplessità ma che, se analizzati conoscendo il settore, avrebbero

mente verificate e non hanno mai dato adito a sospetti di evasione strutturale

portato a ben altre considerazioni, risultando perfettamente coerenti con le

delle imposte. Ogni soluzione alternativa deve essere tecnicamente praticabile

dinamiche economiche delle imprese e i fatturati dichiarati. Non ci si può rife-

ed economicamente sostenibile e non è certamente l’ipotesi dello scontrino”.

61


D.A.ITALIA 77 > GIUGNO 2013

> Ecco i dati che smentiscono le tesi pubblicate su L’Espresso. Il comunicato stampa di Confida CONFIDA, Associazione Italiana Distribuzione Automatica, esprime grande indignazione per la superficialità con la quale il settimanale l'Espresso, n. 17 2013 nell'articolo "Il Fisco non prende caffè" a firma Stefano Livadiotti e Giulia Paravicini, ha trattato il tema della distribuzione automatica e per l'approccio più da processo sommario che da inchiesta che ne è derivato. L'articolo riporta, oltre ad inaccettabili insinuazioni diffamatorie, grossolani errori d’interpretazione dei dati di settore. Con gli stessi dati in possesso dell'Espresso ("Studio sul settore della Distribuzione Automatica Italiana 2012" a cura di Accenture - Aprile 2013 e "Vending, Comportamenti d'uso e soddisfazione - Indagine quantitativa" a cura di Demoskopea - Febbraio 2013) dimostriamo di seguito che basta una corretta lettura dei numeri per giungere a considerazioni totalmente opposte a quelle insinuate nell'articolo. Il Vending è un settore sano, ma specialmente trasparente. Ecco la dimostrazione.

dell'ingegnere, Innovazione P.A., L'ufficio tecnico, Panorama della sanità). È quindi falsa l'affermazione che la Distribuzione Automatica è un settore allergico alla pubblicità, anzi alla sua visibilità questa dedica grandi investimenti e molta attenzione. Rispetto poi a presunte sparizioni di atti di convegni in cui si celebravano i dati del settore, svaniti poi da internet, basta andare sul sito di Confida (area stampa e dati di settore) per trovare tutti i comunicati stampa

Iniziamo dal numero di consumatori: L'articolo contesta la veridicità dell'aumento stimato in un milione di unità tra gli utilizzatori di distributori automatici nel triennio 2009-2012. Calcolatrice alla mano, iniziamo dall'universo di utilizzatori di distributori automatici (studio Demoksopea 2012) Il campione analizzato da Demoskopea è quello relativo agli Italiani di età compresa tra i 18 e i 64 anni, ovvero, relativamente al periodo di analisi (12-16 novembre 2012) pari a circa 38.100.000 individui.L'incremento di utilizzatori di distributori automatici nel triennio 2009 - 2012 è stato pari al 2.3%. (dal 41,9 nel 2009 al 44,2 nel 2012). Estendendo il campione a tutti gli Italiani potenzialmente utilizzatori di distributori automatici (dai 14 anni in su) si ottiene un universo di 51.600.000 individui, di cui il 44,2% è pari a circa 22.800.000. Nel 2009 lo stesso universo era composto da 52.400.000 individui e il 41,9% era pari a 21.950.000. Con le dovute approssimazioni, indicare in circa un milione l'aumento dei consumatori è assolutamente corretto. L'errore quindi è stato dei giornalisti autori dell'articolo che per calcolare l'incremento dei consumatori hanno applicato l'aumento agli italiani già utilizzatori di distributori automatici e non al totale della popolazione. Questa è solo la prima, e non la più grave, delle ingiustizie rese al settore.

(correlati di dati) relativi ai convegni da noi organizzati e la rassegna stampa relativa al settore. Falso quindi anche affermare che siano spariti da internet numeri del comparto. Veniamo ai conti del Settore che sono la parte più importante dell'articolo e rappresentano gli errori più grossolani commessi dai giornalisti. La verità va cercata nei numeri, naturalmente ci vuole un minimo d’impegno per fare due facili calcoli. Per tutte le valutazioni che seguiranno utilizzeremo lo Studio di Settore sulla Distribuzione Automatica 2012 di Accenture. Il totale del parco macchine installato in Italia è pari a 2.431.394 distributori automatici, di cui 1.687.394 riguarda le Macchine OCS - Office Coffee Service, quelle cioè piccole da ufficio funzionanti a capsule e cialde. Queste ultime, da sole, valgono 1.598.870.467 di erogazioni e generano un fatturato pari a Euro 528.743.769. Considerato che questi dati si riferiscono ad un anno solare, il 2012, dividendo le erogazioni per il fatturato si ottiene il prezzo medio di questa categoria di prodotti, che è pari a Euro 0.33. Se ora dividiamo le erogazioni per il numero di macchine otteniamo il numero di erogazioni effettuate per singola macchina in un anno (ricor-

Andiamo avanti.

diamo che sono quelle piccole per ufficio).

Rispetto alla presunta allergia a forme di pubblicità, menzionata nelle

1.598.870.467/1.687.394 = 947,5 erogazioni a macchina per anno. Divi-

prime righe dell'articolo, rimandiamo alla campagna di pubblicità

dendo questo dato per 220 giorni otteniamo 4,3 consumazioni al gior-

"Macchinetta Amore Mio" realizzata nel 2011 e andata in onda su Sky,

no per un fatturato giornaliero per singola macchina di Euro 1,4.

Mediaset Premium e numerosi portali internet, nonché alla campagna

Vi sono poi 402.902 distributori automatici di bevande calde, che

appena conclusasi - novembre 2012/gennaio 2013 - per promuovere il

andrebbero divisi peraltro tra "free standing", le più grandi, e" table top",

marchio di qualità TQS Vending (specifico per la distribuzione automatica)

più piccole da ufficio, ma funzionanti a pulsante e non a inserimento

su una ventina circa di testate giornalistiche di settori diversi (Case da

diretto della cialda. Le erogazioni prodotte dalle macchine per bevande

abitare, Corriere delle comunicazioni, Macplas, Qualenergia, La nuova

calde sono pari a 2.905.758.718 che generano un fatturato pari a Euro

ecologia, La termotecnica, Imprese edili, ItaliaImballaggio, Technofashion,

845.979.531 con un conseguente prezzo medio di Euro 0,29 (tra caffè,

Farmacia news, Reti idriche e gas, Il giornale della ceramica, Rassegna

cappuccino, cioccolata, ecc).

dell'imballaggio, Acqua e aria, Il sole24ore edilizia e territorio, Il giornale

Anche questo è un prezzo assolutamente in linea con quello che trova nei

Mondo associazione

>

Dist ri b u z i o n e A u to m a ti c a : u n S e tto re Tras parente


D.A.ITALIA 77 > GIUGNO 2013

pulsanti delle aziende!

Con i calcoli finora svolti applicati alla categoria di distributori automatici a co-

Se ora dividiamo le erogazioni per il numero di macchine otteniamo

lonna/vetrina, otteniamo che per questi un consumo annuo è di 5.509 eroga-

2.905.758.718/402.902 = 7.212 erogazioni/anno per macchina, che

zioni per macchina ovvero 25 al giorno, che per un prezzo medio di euro 0,405

divise per 220 portano a 32,8 erogazioni al giorno. Moltiplicando que-

porta ad un fatturato quotidiano di Euro 10,14.

sto dato per il prezzo medio (Euro 0.29) si ottiene il valore di 9,5 euro di

Volumi, prezzi e fatturati, letti così (che è il modo corretto di farlo e non

incasso medio giornaliero (e non di Euro 2,59 come maldestra-

come purtroppo superficialmente e grossolanamente è stato fatto dai

mente calcolato nell'articolo).

giornalisti dell'Espresso) sono perfettamente in linea con i dati pubbli-

A saperli leggere, i numeri parlano chiaro!

cati e con i bilanci delle imprese del settore.

Nel frattempo abbiamo già ottenuto 4.504.629.185 erogazioni ad un prezzo

Sono pure sbagliati i dati di crescita del 2011 e del 2010 pubblicati nell'articolo.

medio di 0,305 euro, questo dato, insieme ai prossimi, ci serve per smentire

Sempre secondo Accenture, che da tre anni realizza lo studio di settore del com-

seccamente un'altra falsa affermazione: la non coincidenza dei prezzi dichiarati

parto, nel 2010 il settore delle gestioni è cresciuto del 7.19% mentre nel 2011 del

con quelli stimati.

2,47%. Di questo noi andiamo fieri e forse anche i giornalisti avrebbero dovuto

Ma ci arriviamo tra un po’: andiamo avanti.

rallegrarsene, visto che ciò significa il mantenimento di decine di migliaia di po-

Analizziamo ora i distributori automatici di acqua (bottiglie da mezzo litro) e lat-

sti di lavoro, in particolare in questi difficili anni di crisi.

tine (a cosiddetti distributori a colonna) e quelli a vetrina (a dischi e spirali). Qui

Riferimenti all'appalto ASL Lecce

la situazione si complica leggermente a causa della numerosità delle categorie

Rammarica verificare che dinanzi ad un grave problema quale quello degli esor-

di prodotti che distribuiscono, ma i numeri sono più contenuti e si possono fare

bitanti canoni di concessione richiesti dalle pubbliche amministrazioni per servizi

stime molto accurate…

di cui non sono nemmeno fruitori e che riguardano milioni di cittadini, l'accento

Per comodità di calcolo (e perché, in particolare per acqua e bevande fredde, i

sia stato posto, come dimostrato, su inesistenti fantasmi che compromettereb-

prodotti possono essere caricati sulle diverse tipologie di macchina) accorpiamo

bero l'etica fiscale del settore.

i distributori a caduta (acqua e lattina) con quelli a vetrina (ancora acqua. lattine

Proviamo a rivedere la gara di appalto dell'ASL di Lecce con i numeri giusti

e prodotti solidi).

Diamo per buono il conto dei 9,6 euro al giorno di canone, calcolato nell'articolo.

Il totale di distributori automatici è in questo caso 330.401 e il relativo fatturato

In tutta evidenza il più grande "svarione" è stato quello di mettere insie-

è pari a Euro 740.846.676. Il numero di erogazioni realizzate in un anno è pari a

me le piccole macchine da ufficio (che pesano per circa 2/3 sul totale

1.820.322.422.

del parco macchine) con quelle free standing e table top, che hanno por-

In questo caso il prezzo medio (ottenuto con le stesse modalità di calcolo svolte

tato all'errato fatturato di 2,59 euro giorno per macchina (ben lontano come detto

per le precedenti categorie di distributori automatici) è pari a Euro 0,406. Biso-

dalla richiesta di canone).

gna considerare che tra queste consumazioni ben 696.464.042 sono di acqua,

La media è invece come dimostrato sopra 9,5 euro al giorno per le be-

che ha un prezzo medio (dichiarato nello studio di Accenture) pari a euro 0,27.

vande calde e 10,14 per i distributori di acqua/snack.

Se aggiungiamo le erogazioni di acqua a quelle di caffè (calcolate in preceden-

Considerato che gli ospedali rappresentano postazioni con i maggiori tassi di

za per le macchine OCS, quelle free standing e le table top) otteniamo un va-

consumo, è del tutto

lore di 5.201.093.227 (vale a dire 696.464.042 erogazioni di acqua sommate a

ragionevole atten-

4.504.629.185 erogazioni di caffè).

dersi fatturati gior-

Se aggiungiamo il fatturato dell'acqua (626.464.042 erogazioni x Euro 0,27 prezzo

nalieri superiori al

medio bottiglia = Euro 169.145.291) a quello del caffè, otteniamo il fatturato

canone richiesto, la

annuo sviluppato da questi due soli prodotti, che è pari a Euro 1.543.868.591.

cui incidenza tut-

Da qui si evince che due soli prodotti, il caffè e l'acqua pesano per l'82%

tavia (e qui siamo

delle erogazioni complessive ed hanno un prezzo medio pari a euro 0,297.

d'accordo) è inac-

Se quindi consideriamo quanto sopra illustrato si capisce chiaramente

cettabile per una

perché, anche se solo 5 categorie di prodotti su 20 sono venduti a meno

sana conduzione

di 40 centesimi, il prezzo medio complessivo sviluppato dal comparto è

dell'impresa.

di Euro 0,34 (basta semplicemente considerare i pesi delle categorie,

Abbiamo

cosa gravemente trascurata nei conteggi dell'articolo).

migliaia di casi

Torniamo ai distributori a vetrine e colonne e sottraiamo le erogazioni e il fattura-

d’imprenditori

to dell'acqua. Così facendo otteniamo che il fatturato degli altri prodotti (lattine,

che per man-

snack dolci e salati) è pari a euro 571.701.385, mentre le erogazioni rimanenti

tenere la forza

sono 1.820.322.422-696.464.042 = 1.123.858.380.

lavoro e man-

Il prezzo medio che ne deriva è 571.701.385/1.123.858.380 = Euro 0,51.

tenere in vita

Ma questi prodotti incidono solo per il 18% dei consumi, anche se si

l'azienda

tratta di diverse categorie (snack dolci e salati, succhi di frutta, bevande

cettano condi-

gassate e non, ecc).

zioni di merca-

Questo dato dimostra inoltre quanto le nostre aziende si preoccupino

to deprimenti

di offrire un ampio servizio anche se i prodotti trainanti il settore sono

e mortificanti:

solo due!).

questa è la

però

ac-

63


D.A.ITALIA 77 > GIUGNO 2013

realtà. Peccato che in questo

Con lo stesso strumento, utilizzando i dati pubblici del Registro Imprese, abbiamo

caso a mortificare le aziende e

ottenuto l'incidenza delle imposte delle imprese del vending sui ricavi, che, guar-

penalizzare il consumatore sia

da caso, risulta mediamente superiore rispetto a molti altri comparti economici

la Pubblica Amministrazione.

italiani (2,2% sui ricavi contro una media dell'1% delle imprese del Commercio).

Concludiamo informando che

Sono dati pubblici, che possono essere agevolmente ricavati e che dimostrano,

CONFIDA (finora tra le pochis-

esattamente al contrario di quanto ingiustamente dichiarato nell'articolo, che il

sime Associazioni che svol-

settore della Distribuzione Automatica è, in percentuale e nel suo com-

gono questo servizio) invia ai

plesso, tra i settori nei quali più incidono le imposte sul volume d'affari.

propri associati annualmente

Da ultimo; il dato di Euro 0,96 di spesa giornaliera al distributore automatico (In-

il profilo aziendale dell'impre-

dagine Demoskopea 2012) rispetto a 0,72 euro nel 2009 per gli utilizzatori abituali

sa ottenuto attraverso l'ela-

di distributori automatici si riferisce ad un campione di n. 507 individui. Per noi

borazione e l'analisi del bi-

operatori del settore è evidentemente importante ai fini della valutazione di una

lancio e fornendo indicazioni

tendenza. È in tutta evidenza scorretto rapportarlo a oltre 20 milioni di cittadini

sull'equilibrio patrimoniale,

per trarne considerazioni di natura fiscale.

economico e finanziario del

Con questo documento abbiamo voluto rendere un quadro ben diverso dalla tesi

singolo associato in relazio-

diffamatoria che l'Espresso ha voluto sostenere. Molto più di mille querele fa la

ne alla sua classe di impre-

diffusione della verità.

se di appartenenza (piccola

Con questo dimostriamo che la Distribuzione Automatica Italiana è fiera delle

media e grande). Lo fa

proprie Imprese, dei propri Imprenditori e dei propri lavoratori. Altro che nascon-

utilizzando un innovativo

dersi! I dati sono la nostra forza!

strumento di analisi di bilancio (Leanus) sviluppato da un Team di esperti, tra docenti e MBA dell'Università Boc-

Lucio Pinetti - Presidente CONFIDA Associazione Italiana Distribuzione

coni di Milano.

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D.A.ITALIA 77 > GIUGNO 2013

N o v i t à Gruppo Cimbali

>

N o v i t à

Tecnologia e Design, il Politecnico di Milano al MUMAC Lo scorso 16 maggio gli studenti del corso di Laurea in Design del Prodotto Industriale della Scuola del Design del Politecnico di Milano hanno partecipato a un laboratorio di approfondimento presso il MUMAC, il nuovissimo museo della macchina per caffè a Binasco, situato nei pressi dello stabilimento storico del Gruppo Cimbali. La visita è stata inserita nel piano di studi dalla professoressa Lisa Hockemeyer, ricercatrice e storica dell’design, specializzata in arte italiana del ‘900 e curatrice di diverse collezioni d’arte, attiva da diversi anni nel settore del collezionismo. Per gli studenti la visita al MUMAC è stata l’occasione per vivere appieno la storia della tecnologia e del design italiano che ha contribuito alla diffusione nel mondo della cultura del caffè e del cappuccino, uno dei capisaldi

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del nostro stile di vita. Un luogo unico, in cui tecnologia, design e gusto si sono incontrati. A fare gli onori di casa l’ingegner Valerio Cometti, coautore con l’architetto Paolo Balzanelli della progettazione del Museo e designer di molte macchine per caffè del Gruppo Cimbali. Attraverso un percorso multimediale, ricco di stimoli audiovisivi, gli studenti hanno potuto vivere l’esperienza dei bar dei primi del Novecento in un ambiente in stile liberty e del ventennio, “attraversato” gli anni del boom economico italiano e la nascita di un nuovo modo di vivere rappresentato dalla vita nei bar, fino al fiorire del design e della sua esplosione, con i grandi nomi degli anni ’60 e ’70, sorvolato la metamorfosi internazionale vissuta negli anni ‘80 e ’90, per arrivare fino al nuovo millennio, con i pezzi più innovativi. Un viaggio unico alla scoperta di come la tecnologia italiana si è da sempre unita con il design, distinguendosi in tutto il mondo. Inaugurato a ottobre 2012, MUMAC è aperto al pubblico tutti i mercoledì dalle 10,30 alle 18,30 e

il primo sabato di ogni mese dalle 10 alle 16. Lo spazio espositivo ultramoderno è frutto di un ottimo lavoro di recupero di un’area industriale dismessa del Gruppo Cimbali. MUMAC è un museo che raccoglie oltre 150 pezzi di macchine per caffè della collezione di Enrico Maltoni, la più ricca e completa a livello internazionale con i marchi più prestigiosi dell’industria italiana e 50 macchine per caffè del Gruppo Cimbali, oltre a custodire alcune tra le migliori testimonianze del design italiano come la famosa macchina per caffè Pitagora dei Fratelli Castiglioni e tanti altri importanti progetti firmati dai designer Ettore Sottsass Jr. e Giugiaro. Il museo è stato progettato e inaugurato dal Gruppo Cimbali per condividere il patrimonio e l’esperienza maturata in un secolo di storia, a sostegno della diffusione del Made in Italy. Molti pezzi della collezione sono rari, alcuni sono prototipi unici al mondo, altri sono modelli di grande successo sia dal punto di vista industriale che per la storia del design.


D.A.ITALIA 77 > GIUGNO 2013

N No vo iv ti àt à | | N No vo iv ti àt à Comesterogroup

> al via l’Aggiornamento dei Lettori per le Nuove Banconote da 5 Euro Comesterogroup risponde prontamente alla sempre crescente esigenza da parte degli utenti della DA di utilizzare il taglio da 5 euro, sviluppando sistemi di pagamento per le vending machine con un’altissima prestazione a livello di accettazione delle banconote. A partire dallo scorso 2 maggio sono inoltre entrate in circolazione le nuove banconote da 5 euro della Serie Europa, nate per offrire una maggiore protezione dalla falsificazione. Trattandosi di uno dei tagli maggiormente soggetti a usura, la sua resistenza è stata migliorata grazie all’applicazione di un rivestimento protettivo. Il team tecnico Comesterogroup, in collaborazione con Innovative Technology, ha sviluppato i datasets aggiornati che permettono di accettare i nuovi 5 euro su tutti i lettori di banconote e le apparecchiature della gamma: l’aggiornamento dati offre una sicurezza ancora

maggiore in termini di accettazione, grazie alla capacità di discriminare anche i nuovi falsi. 
 Tutti i clienti interessati avranno diverse opzioni per richiedere l’aggiornamento dei lettori di banconote attualmente installati, supportati dall’Assistenza Comesterogroup, ovvero: > direttamente attraverso il sito www.comesterogroup.it > contattando il call center Comesterogroup al numero 02.95781111 > scrivendo all’indirizzo mail assistenza@comesterogroup.it Per quanto riguarda i lettori di ultima generazione, Comesterogroup suggerirà l’opzione di aggiornamento ideale a seconda del tipo di modello installato. Per i lettori meno recenti, l’azienda consiglia invece di usufruire delle due promozioni attivate: 1. aggiornamento gratuito

del lettore esistente a fronte dell’acquisto di un nuovo dispositivo: in questo modo il cliente evita il fermo macchina e avrà un lettore di scorta. L’offerta è valida sull’acquisto dei modelli NV9USB - NV10 USB - BV20 - BV100 - NV11 e per l’aggiornamento dei modelli NV9USB - NV10 USB - BV20 - BV100 - NV11 - NV9 - NV10. 2. contributo di rottamazione per chi acquista un nuovo lettore L’offerta è valida a fronte della restituzione di qualsiasi lettore di banconote, anche di altri produttori o non funzionanti, purché integri delle loro parti e per l’acquisto dei modelli Comestero NV9USB - NV10 USB - BV20 BV100 - NV11. Il contributo corrisponde al 15% di incentivo sul prezzo di listino. Entrambe le promozioni saranno valide fino al 31 luglio 2013.

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D.A.ITALIA 77 > GIUGNO 2013

N o v i t à

Bitx

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N o v i t à

> La nuova funzione “cassa” di MONEYTOR Presentato per la prima volta a Venditalia 2012, Moneytor, il sistema di telemetria pronto all’uso per il settore della distribuzione automatica targato BiTX, si è arricchito di funzionalità aggiuntive che permettono di accelerare il processo decisionale dell’operatore e rendono più semplice ed efficiente la gestione del business: tra questi la funzione Cassa. Moneytor, basato su tecnologia BITX, è un sistema, che permette di collegare, tramite le reti GSM/ GPRS, qualsiasi tipo di apparecchio (VM e/o sistema di pagamento) ad una infrastruttura di controllo centralizzata e visualizzarne online i dati di vendita e di allarme. Tra le novità del sistema, la possibilità di visualizzare i dati di vendita sotto forma di grafici, la possibilità di configurare notifiche a mezzo e-mail

Ingenico Italia

sulla base di diversi parametri e, recentissimo, il lancio della nuova sezione Cassa. Questa funzionalità appena introdotta permette di visualizzare, in ogni momento e da qualunque PC collegato ad Internet, la situazione aggiornata degli incassi all’interno di ciascun distributore automatico (monete e banconote), oltre ai pagamenti effettuati tramite carte di credito e/o chiavi elettroniche. La sezione Cassa rappresenta quindi uno strumento molto utile per per il controllo puntuale del denaro immobilizzato all’interno dei D.A. e per la gestione delle attività di ritiro del personale addetto ai rifornimenti. Cassa è solo una delle funzioni previste per Moneytor che, sottoposto a costanti attività di sviluppo in

base alle evoluzioni e richieste provenienti dal mercato, verrà aggiornato progressivamente con ulteriori nuove sezioni e funzionalità. Your Voice S.p.A., con sede a Milano, è attiva dal 1999 nel settore della comunicazione multicanale interattiva ed automatizzata e dal 2006 ha allargato il proprio spettro di competenze al mercato del machine to machine (m2m), con il lancio di BITX, un sistema completo per lo sviluppo di applicazioni di telecontrollo e telelettura.

> Fabrizio Franchi nuovo Direttore Risorse Umane Fabrizio Franchi è il nuovo HR Manager di Ingenico Italia, società leader nelle soluzioni di pagamento elettronico, e si occuperà di supportare l’azienda nell’ottimizzazione dei processi organizzativi, nello sviluppo delle competenze professionali e nel percorso di crescita delle risorse umane. Franchi ha 40 anni, è laureato in Economia Aziendale e ha conseguito un Master in Human Resources. Dopo alcune esperienze in ambito Marketing si è occupato per più di 10 anni di Risorse Umane, inizialmente presso realtà multinazionali italiane come Gruppo Mossi & Ghisolfi e Maire Tecnimont e negli ultimi sei anni presso

AECOM, multinazionale americana del settore ingegneria e progettazione, dove ha ricoperto il ruolo di responsabile della gestione e dello sviluppo del personale italiano e di alcune sedi in Europa. Nel suo incarico Franchi risponderà direttamente a Luciano Cavazzana, Italy & Central Europe Managing Director. “Ingenico ha sempre puntato sulla professionalità del proprio personale e siamo lieti che Franchi sia entrato a far parte della nostra azienda”, ha dichiarato Luciano Cavazzana, Presidente e Amministratore Delegato di Ingenico Italia, concludendo: “Le sue competenze permetteranno di

sviluppare nuove figure professionali e di motivare le risorse già presenti, in linea con un ricco programma di miglioramento e di valorizzazione delle risorse umane, che si inserisce nel processo di evoluzione della Società.”

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AUTOBEER Autobarman SL, azienda spagnola specializzata nella progettazione, fabbricazione e commercializzazione di macchine per la distribuzione di bevande, ha realizzato Autobeer, il primo distributore automatico di birra sfusa. Perfetta per essere installata ad esempio in occasione di concerti o grandi raduni, ma anche all’esterno di pub, discoteche e altri luoghi di divertimento, per ampliarne il business, Autobeer può contenere 4 barili di birra e, grazie ad un sistema di refrigerazione molto rapido, è in grado di erogare bicchieri da 25 o 100 cl di birra alla spina fresca. Già visto in occasione di VENDIBÉRICA 2012, pochi giorni fa questo distributore, perfezionato, è stato presentato a Vending Benelux, dotato di un sistema di telemetria che rileva le quantità di prodotto distribuite, per evitare il fermo macchina.

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Breaking News

CHANEL

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Dopo l’esperimento a fini pubblicitari durante la Fashion’s Night Out del 2012, Chanel replica e avvia la vendita dei propri cosmetici attraverso i distributori automatici. All’interno dei grandi magazzini Selfridges, su Oxford Street, a Londra, il distributore brandizzato Chanel avrà il compito di lanciare il nuovo mascara della maison, Le Volume, disponibile in tre diversi colori. Il prodotto viene venduto attraverso una vending machine nella quale basta inserire un apposito gettone con tanto di logo a doppia C che servirà a ritirare il proprio mascara insieme ad una mini taglia omaggio di lip gloss della collezione estiva Chanel.

Una forma di vendita innovativa per un marchio sinonimo di eleganza classica, che ha scelto di presentare il suo più recente prodotto cosmetico attraverso un’operazione commerciale di sicuro impatto, rivolgendosi direttamente al consumatore.


D.A.ITALIA 77 > GIUGNO 2013

EXPO

5° Salone Distribuzio Paesi

Appuntamento in Fiera

(Padig Orario

www.expovendingsud.it

CATANIA ETNA FIERE - CENTRO FIERISTICO ETNAPOLIS Venerdì 29 - Sabato 30 Novembre / Domenica 01 Dicembre 2013

Expo Vending Sud

10 minuti

Grandi novità per la 5a Edizione del Salone per la DA a Catania. *

25 minuti

6000 posti auto

25 minuti

Condizioni generali di partecipazione, consultabili all'interno de

Info : 320 0437522 - marketing@expovend

Asso Fiere Sicilia sceglie Etna Fiere per la quinta edizione di Expo Vending Sud, che si terrà dal 29 Novembre al 1 Dicembre 2013. L’accogliente Padiglione fieristico (4000mq, per un’altezza di circa 6 metri) del Centro Fieristico Etnapolis, sarà la sede della quinta edizione dell’appuntamento dedicato al vending italiano di qualità. La nuova location offre accessi facilitati per i visitatori, parcheggi gratuiti (coperti e non) e una lunga lista di servizi offerti dal Centro Etnapolis. La struttura dispone inoltre di un ampio parcheggio adiacente il padiglione, interamente riservato agli espositori. La sede scelta ha una collocazione strategica, in quanto collegata alle principali arterie stradali ed autostradali ed è posta appena fuori il centro della città, a soli 25 minuti dalla stazione e dal porto di Catania e a 10 minuti dall'aeroporto cittadino.

L'obiettivo è, come sempre, quello di consentire agli operatori del settore di Sicilia, Calabria e non solo, di poter visionare quanto di più moderno propone ed offre il mercato raggiungendo le proprie aziende di riferimento in un tempo breve e in un contesto più agevole e favorevole in termini logistici. Gli operatori del settore troveranno in Expo Vending Sud un punto di incontro privilegiato, perché la fiera si afferma come la prima grande e completa manifestazione del sud Italia, che ha il patrocinio istituzionale da parte di Regione Sicilia, Provincia Regionale e Comune di Catania.

Inoltre, Asso Fiere comunica che, accogliendo le considerazioni pervenutoci in merito da parte degli espositori nelle passate edizioni, concluso questo 5° appuntamento 2013, la manifestazione avrà luogo a cadenza biennale.

Visitando il sito www.expovendingsud.it alla sezione Esporre, gli interessati potranno scoprire una formula espositiva dedicata. Per informazioni: 095 8037642 - 320.0437522 info@expovendingsud.it

- aziende italiane che operano nel settore dell'imbottigliamento e della distribuzione delle acque minerali (imbottigliatori e distributori di acqua in "boccioni" e in bottiglia, fabbricanti di prodotti ed apparecchiature relative). - Imprese di servizi e vendita

Queste, dunque, le grandi novità di una fiera che vuole offrire al comparto, l'aggiornamento sulle ultime novità in fatto di prodotti e servizi, dando loro la possibilità di testarli di persona, oltre alla possibilità di usufruire di utili consigli da parte di aziende leader del vending regionale e nazionale. Queste le realtà presenti in questa edizione: - aziende che producono e commercializzano distributori automatici - imprese che si occupano della produzione di prodotti per la DA - torrefattori e confezionatori di caffè in cialde e capsule - produttori e rivenditori di macchine per il caffè espresso - aziende produttrici di componenti e parti di ricambio per i distributori automatici

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D.A.ITALIA 77 > GIUGNO 2013

Appuntamento in Fiera

Host

il caffè parla anche la lingua del vending Il nostro paese detiene la leadership mondiale nella produzione e vendita di distributori automatici, di cui il 60% è destinato all’export: non può quindi mancare alla prossima edizione di Host un ampio spazio dedicato al vending che, in particolare per quello che riguarda il consumo di caffè, assume un peso sempre più rilevante. Le macchine vending sono ormai presenti in spazi pubblici ed esercizi commerciali, con una proposta sempre più ampia e diversificata, ma è il caffè uno dei motori principali di questa diffusione. Degli oltre sei miliardi di consumazioni erogate, quattro riguardano il caffè: l’86% del segmento bevande calde nei luoghi pubblici e l’89% in quello OCS. Un popolo in crescita quello degli italiani che utilizzano le “macchinette”, cresciuto di 1 milione dal 2009, la cui motivazione per l’acquisto dal distributore in un caso su due è proprio “la voglia di un caffè”.

Il 2012, che ha visto la chiusura di molte realtà industriali, quindi una diminuzione delle macchine installate, ha colpito anche questo comparto, che ha chiuso comunque l’anno con un fatturato al -0,78%, a fronte di una diminuzione delle consumazioni del -2,74%. Il futuro del vending passa per la qualità che significa, per quanto riguarda il caffè, conoscere la marca della miscela, che attrae di più se appartiene a un brand noto e affidabile: lo richiede l’81,1% dei consumatori (studio Demoskopea). I grandi marchi del caffè hanno raccolto la sfida e inserendo il vending tra i propri canali di riferimento e porteranno ad Host 2013 le loro miscele, cialde e capsule per la DA. L’appuntamento con Host, il Salone internazionale dell’ospitalità professionale, è dal 18 al 22 ottobre 2013 a Rho fieramilano.

Vending PARIS e Sandwich & Snack Show due nuovi appuntamenti da mettere in agenda

Sinergia di luoghi e date per Vending PARIS e Sandwich & Snack Show, appuntamenti irrinunciabili per il mercato delle consumazioni fuori casa, che a partire dal 2015 si uniranno. Il 5 e 6 febbraio 2014 avrà luogo Vending Paris, la due giorni parigina della DA, Padiglione 7.2 – Fiera di Parigi, Porte de Versailles, incentrata sulla ristorazione rapida grazie allo spazio dedicato al vending all’interno di Sandwich & Snack Show. Vending Paris torna il 25 e il 27 marzo 2015 con scadenza biennale negli anni dispari, con tre giorni di manifestazione all’interno del Padiglione 7.1 della fiera di Parigi, Porte de Versailles in contemporanea con Sandwich & Snack Show, Padiglione 7.2 del polo espositivo. Una sinergia naturale quella tra le due manifestazioni, conseguenza del crescente interesse per il mondo del vending da parte dei comparti vicini e dei consumi fuori casa in aumento. Reed Expositions France, organizzatore dei Saloni Vending PARIS e Sandwich & Snack Show insieme a NAVSA, partner ufficiale di Vending PARIS, hanno scelto di far svolgere i due eventi in contemporanea per consentire agli addetti ai lavori di conoscere tutte le novità di questi due mercati affini in un’unica visita. Il 24% dei visitatori di Sandwich & Snack Show si interessano infatti alla distribuzione automatica nel quadro della loro attività mentre il 33% chiede un’offerta

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al mondo del vending. Parallelamente, il 33% degli espositori di Vending PARIS si augurano una maggiore affluenza di visitatori legati al mondo della ristorazione veloce ed un altro 21% un maggior numero di visitatori del mondo Ho.Re.Ca. “Visitare Vending PARIS in contemporanea con Sandwich & Snack Show sarà un ottimo modo per capire meglio l’apporto della DA nella loro attività. Allo stesso modo più di un terzo degli espositori di Vending PARIS vede nel settore della ristorazione e del bar un potenziale di sviluppo per la propria offerta commerciale”, ha commentato Corinne Menegaux, Direttore di Vending PARIS e Sandwich & Snack Show, concludendo: “Sono sicura che questo avvicinamento risponderà alle loro attese e permetterà d’identificare nuovi business per tutti gli attori coinvolti”. “Nel momento in cui il momento del pranzo è sempre più presente nella distrbuzione automatica, soprattutto per quelle aziende in cui si concentra l’80% dei distributori installati, questa sinergia tra Vending PARIS e Sandwich & Snack Show si rende necessaria. Sono convinto che quando si incontreranno, i professionisti di questi due settori si apriranno reciprocamente a nuovi sbocchi e nuove prospettive commerciali”, ha dichiarato infine Nicolas Bodilis-Reguer, Delegato Generale NAVSA.




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