NUMERO 89 SETTEMBRE 2014
TECNOLOGIA PALMARI PROFESSIONALI E PDA
GESTORI PRONTOCOFFEE E. RONDONI S. DALLA TORRE
Caffè Toscano
è prodotto e distribuito da Grillo Pods Services Srl Via Leopardi, 18 - 57126 Livorno Tel/Fax +39 0586 403515 www.caffetoscano.it info@caffetoscano.it
D.A.ITALIA www.daitalia.it
FABBRICANTI N&WM. BRAVO LUCA FORESTI
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D.A.ITALIA 89 SETTEMBRE 2014
PAROLE, PAROLE, PAROLE. Uno dei dubbi più ricorrenti per chi fa informazione è l’effettivo peso delle sue parole. Serve davvero a qualcosa scrivere un appassionato allarme su una problematica di settore, diffondere l’etica d’impresa, cercare di spingere schieramenti contrapposti al dialogo o informare anche i piccoli operatori su cosa potrà succedere alle loro aziende a causa di dinamiche concorrenziali o istituzionali spesso decise da altri? Spingere per anni in una direzione, apprezzata a parole da tutti, ma smentita quotidianamente nei fatti, fa molto riflettere sulla sostanziale differenza tra il predicare e il mettere in pratica. Certo diffondere una corretta cultura d’impresa è complicato e ci vogliono anni perché attecchisca nelle singole coscienze del tessuto imprenditoriale. L’impero fondato sul beneficio privato a breve termine, mostra ancor oggi troppe poche falle per consentire al benessere collettivo a lungo termine di emergere come obiettivo dominante. Nel primo numero di questa rivista (10 anni fa) identificavamo come principale tema per il vending il dare valore al nostro mercato attraverso un aumento dei prezzi al cliente finale. In alcuni recenti appalti i listini si sono
addirittura abbassati rispetto alle medie del 2004. Non so quante volte abbiamo citato la frase “fare sistema” o “solidarietà di filiera” con il benestare esplicito e implicito di tutte le componenti del settore. Eppure, gli stessi che si premuravano di farci arrivare attestati di stima per l’importante problematica affrontata, il giorno stesso si comportavano esattamente al contrario. Paradossalmente fare sistema era inteso nel senso che tutti dovevano essere d’accordo con chi si arrogava il diritto di determinare un unico e non condiviso pensiero dominante. O sei amico, condizione che si raggiunge solo abbassando la testa, o sei nemico e allora paghi il prezzo della tua sciocca indipendenza. E salutaci tanto il sistema e la filiera. Alla fine tutto si riduce ad un problema di onestà. Le parole hanno un peso, non si può mentire all’infinito e pensare sempre di farla franca. Ci dovrebbe essere una sorta di tolleranza zero per chi ha tradito le aspettative generate da una serie di sue affermazioni o promesse verbali. Non solo per un senso di giustizia, ma perché induce ad una completa diffidenza sul valore delle parole che vengono diffuse nel settore. A pagarne il prezzo sono anche i pochi che anco-
ra credono in quello che dicono e che ci tengono a confermare sempre con i fatti i concetti espressi. Mentire ed avere qualche vantaggio immediato è semplice, mentre dire la verità è spesso faticoso, ma ognuno di noi deve sapere che quando prende una decisione e si trova davanti all’eterno dubbio amletico: “essere o non essere onesti?”, dovrebbe considerare che la verità ha la fastidiosa abitudine di venire a galla e che persino le facce di bronzo tendono a sbiadire con il tempo. A proposito dell’immortale tragedia shakespeariana, all’inizio del Secondo Atto Polonio chiede: “Cosa leggete mio signore?” e Amleto risponde: “Parole, parole, parole”.
EDITORIALE DI ALESSANDRO FONTANA
SPINGERE PER ANNI IN UNA DIREZIONE, APPREZZATA A PAROLE DA TUTTI, MA SMENTITA QUOTIDIANAMENTE NEI FATTI, FA MOLTO RIFLETTERE SULLA SOSTANZIALE DIFFERENZA TRA IL PREDICARE E IL METTERE IN PRATICA.
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SOMMARIO
NUMERO 89 SETTEMBRE 2014 RENZO GABRIEL BONIZZI DIRETTORE RESPONSABILE EDITOR IN CHIEF ALESSANDRO FONTANA DIRETTORE EDITORIALE EDITORIAL DIRECTOR LAURA GUASPARRI ART DIRECTOR
3 EDITORIALE
Parole, parole, parole.
6 GESTORI
Prontocoffee Un partner selezionato per gratificare i momenti di pausa quotidiani Intervista con Enrico Rondoni e Sandro Dalla Torre
14 FABBRICANTI
ANDREA LOTTERO GRAPHIC DESIGN
N&W L'arma vincente è l'innovazione Intervista con Luca Foresti
DANIELA BISCOTTI COMMERCIALE/ COMMERCIAL
18 TECNOLOGIA
NOEMI MARGAROLI REDAZIONE EDITORIAL STAFF LASERGRAFICA POLVER SRL STAMPA PRINTERS D.A.ITALIA IL PERIODICO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA PUBBLICAZIONE ISCRITTA AL TRIBUNALE DI MILANO, NUMERO DI REGISTRAZIONE 177 DEL 22 MARZO 2004 ISCRIZIONE AL R.O.C.: 11412 PERIODICITÀ MENSILE EDITORE ART&WORKS SRL UNIPERSONALE VIA MARCANTONIO COLONNA 15 20149 MILANO P.IVA 04234310961 TEL +39 02 48958566 FAX +39 02 89694472 UFFICIO COMMERCIALE COMMERCIALE@ DAITALIA.IT WEB WWW.DAITALIA.IT
Palmari professionali e PDA Alcuni miti da sfatare La Relazione di Guido Panigada di Digisoft
26 PRODUTTORI
Figli di Pinin Pero Lo zucchero per passione da cinque generazioni
32 NORMATIVA E DIRITTI
Prodotti ortofrutticoli di quarta gamma, emanato il decreto
37 EVA NEWS
EVA Assemblea Generale annuale e celebrazione del 20° anniversario dell’Associazione BDV l’Associazione di categoria tedesca ottiene riconoscimento “Vending professional” per gli operatori del settore.
38 NOVITÀ
Brita Continua l’espansione internazionale con le filiali dei mercati emergenti K-Matic Vending Systems Il vending outdoor e indoor d'avanguardia Mokador Selfie Bar e promozione culturale del territorio
46 BREAKING NEWS Antitrust: avviata istruttoria nel mercato della DA IVS Group Farmer Market automatici
48 APPUNTAMENTO IN FIERA
Triestespresso 2014 International Coffee Organization sostiene il trade show triestino
POSTA ELETTRONICA INFO@DAITALIA.IT ABBONAMENTI ABBONAMENTI@ DAITALIA.IT LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DELLE ILLUSTRAZIONI E DEGLI ARTICOLI PUBBLICATI SU D.A. ITALIA È PERMESSA SOLO SE AUTORIZZATA DALLA DIREZIONE. LA DIREZIONE NON ASSUME RESPONSABILITÀ PER LE OPINIONI ESPRESSE DAGLI AUTORI DEI TESTI REDAZIONALI E PUBBLICITARI. CONCEPT BY ART&WORKS SRL
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D.A.ITALIA 89 SETTEMBRE 2014
GESTORI
PRONTOCOFFEE
IL MERCATO DEL VENDING GESTORI
PRONTOCOFFEE È UNA DELLE PIÙ NOTE GESTIONI DELL’EMILIA. NATA NEL 1992 COME CONCESSIONARIA NESTLÉ PER IL MARCHIO NESPRESSO, SI È PROGRESSIVAMENTE EVOLUTA FINO AD OFFRIRE ALLA SUA AMPIA CLIENTELA UNA GAMMA COMPLETA DI PRODOTTI E SERVIZI VENDING. PER POTER MEGLIO AFFRONTARE UN MERCATO IN CONTINUA EVOLUZIONE, IN DUE MOMENTI DEI SUOI OLTRE VENTI ANNI DI STORIA, L’AZIENDA HA DECISO DI STRINGERE ALLEANZE CON ALTRE IMPORTANTI REALTÀ NAZIONALI MA, IN QUESTI ULTIMI MESI, 6
I TITOLARI DI PRONTOCOFFEE HANNO DECISO DI RACCOGLIERE LA SFIDA E DI PRESENTARSI ANCORA UNA VOLTA COME SOCIETÀ INDIPENDENTE E SENZA ALCUN LEGAME CON ALTRI GRUPPI DEL VENDING. LA REDAZIONE DI D.A. ITALIA, PER APPROFONDIRE GLI ULTIMI SVILUPPI DI QUESTA DINAMICA SOCIETÀ, SI È RECATA IN PROVINCIA DI BOLOGNA DOVE HA INCONTRATO E INTERVISTATO ENRICO RONDONI E SANDRO DALLA TORRE, AMMINISTRATORI DI PRONTOCOFFEE SRL.
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UN PARTNER SELEZIONATO PER GRATIFICARE I MOMENTI DI PAUSA QUOTIDIANI
ENRICO RONDONI
INTERVISTA CON ENRICO RONDONI E SANDRO DALLA TORRE Ascoltare i clienti e guardare con attenzione il mercato è sempre stato nel vostro DNA. Oltre dieci anni fa Prontocoffee è stata la prima azienda ad introdurre la gestione del fresco. Questa filosofia vi caratterizza ancor oggi? Siamo un’azienda di servizi e quindi riteniamo fon-
SANDRO DALLA TORRE
damentale mettere al centro del nostro
re aveva i furgoni refrigerati. Lo scopo di
business il consumatore finale. Saper
questo progetto era di offrire, oltre ai pro-
osservare il mercato, anticipare i trend
dotti più diffusi, anche quelli freschi. For-
di consumo e soddisfare le esigenze dei
nivamo alle scuole frutta fresca e insalate
nostri clienti, sono da sempre dei punti
di quarta gamma e abbiamo anticipato di
fermi della nostra mission aziendale.
diversi anni l’esigenza di utilizzare anche
Nel 2000 siamo stati i primi ad installare
nel vending i prodotti freschi a chilometro
una cella frigorifera all’interno della no-
zero, grazie a degli accordi con i fornitori
stra struttura e ci siamo organizzati per
locali.
gestire in modo professionale la catena
Questo ci ha permesso di farci conoscere
del freddo, quando ancora nessun gesto-
sul territorio come una gestione innova7
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tiva, professionale e capace di offrire un servizio a 360 gradi. Da qualche mese Prontocoffee è tornata ad essere una gestione indipendente. Quali sono gli obiettivi che vi siete posti? In aprile abbiamo chiuso il rapporto che ci legava ad un grande gruppo di gestione e dal primo maggio siamo ripartiti come soggetto indipendente. È chiaro che abbiamo innanzitutto un obiettivo a breve termine e cioè riportare la gestione a regime nel più breve tempo possibile. Non è un compito così semplice, perché un periodo di transizione sarà indispensabile. Abbiamo però la certezza di essere rimasti per i nostri clienti un punto di riferimento e possiamo contare su una storia di oltre vent’anni basata su affidabilità e ottimo servizio. Quindi pensiamo di riuscire, in un tempo ragionevolmente limitato, a riprendere il discorso imprenditoriale che si era interrotto nel 2012.
struttura di Ferrara gestiamo gran parte del nostro mercato vending tradizionale, mentre a Bologna resta la struttura più orientata al mercato OCS e alla famiglia. Se in futuro riusciremo a potenziare in maniera consistente il mercato tradizionale anche a Bologna, potremmo valutare di strutturare per questo business anche questa sede, ma per ora gestiamo le battute del capoluogo emiliano direttamente da Ferrara.
Oggi potete contare su due sedi, una a Bologna e una a Ferrara. Pensate di riunirle? In questo momento non c’è un progetto per unificare le due sedi. Dalla
Quali sono le criticità che avete dovuto affrontare per ripartire con la vostra attività? Secondo gli accordi presi, avremmo dovuto rientrare in possesso di tutte le battute del Gruppo della zona di Ferrara, ma durante la fase di divisione, uno dei principali nostri clienti (Università di Ferrara) era in scadenza e il nuovo appalto è stato vinto, con un offerta molto aggressiva, da un altro operatore che ha la sede fuori regione. Questo ha complicato la trattativa e abbiamo dovuto prendere in carico anche alcune locazioni del bolognese. La situazione si è quindi fatta più intricata, perché per gestire un territorio così vasto serve un organico adeguato e, in questa prima fase, siamo partiti con un
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GESTORI PRONTOCOFFEE
numero di dipendenti compatibili con il progetto originale. Anche a livello di software gestionale non è stato semplicissimo, perché abbiamo dovuto scindere i due database e ci vogliono dei tempi tecnici obbligatori perché tutto rientri in una situazione di normalità ed efficienza. Fortunatamente non abbiamo dovuto affrontare la criticità dei clienti. Sul territorio abbiamo mantenuto una forte credibilità e quello che per qualunque gestione è il problema potenzialmente più preoccupante, ovvero conquistare e/o mantenere le locazioni, per noi è invece un punto di forza. La componente umana è fondamentale in qualunque organizzazione. Quali sono state le reazioni al nuovo corso imprenditoriale e come vi siete organizzati, in fase di trattativa, per suddividere gli addetti tra le due realtà? Una delle più grandi soddisfazioni di questo complicato periodo è stato osservare l’entusiasmo con cui i nostri collaboratori hanno reagito all’ufficialità della notizia. Umanamente ci ha fatto molto piacere, perché significa aver lasciato una traccia che il
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tempo non ha cancellato. Ovviamente è semplice dividersi delle battute, ma è molto più difficile ristrutturare gli organici. È stato un vero dispiacere aver dovuto rinunciare a validissimi collaboratori che facevano parte del gruppo, ma abbiamo dovuto rispettare dei parametri territoriali, senza sconvolgere troppo l’organizzazione preesistente. L’organizzazione dei giri è rimasta la stessa o dovrete riorganizzare anche questa funzione? Abbiamo fatto un lavoro incredibile in queste prime settimane per rendere il più possibile efficiente la gestione dei giri. Ci vorrà un po’ di tempo per trovare la piena efficienza, ma siamo fiduciosi di riuscirci, sono problematiche che si risolvono sul campo e con un po’ di tempo a disposizione. Nella sede di Bologna era attiva un’officina molto performante. La manterrete anche nell’odierna struttura? L’officina era stata creata a Bologna perché operava per tre filiali (Ferrara, Bologna e Faenza). Oggi è molto più efficiente a livello organizzativo mantenerne solo una presso la filiale di Ferrara. Valuteremo nei
prossimi mesi se riorganizzare gli spazi che erano dedicati a questa funzione o dismettere lo stabile. Quali sono le motivazioni che vi hanno spinto ad uscire da un progetto nato relativamente da poco? Nel 2012 abbiamo aderito ad un importante progetto di aggregazione territoriale che ci avrebbe consentito di affrontare il mercato emiliano con strumenti, politiche organizzative e modelli di business che negli anni si erano rilevati vincenti in molte aree d’Italia. Credevamo fortemente in un approccio “glocal”, riuscire cioè a competere in un mercato globale con le caratteristiche e la forza degli operatori locali. Riuscire ad essere protagonisti nel nostro territorio, attingendo all’esperienza e alla capacità di un grande gruppo nazionale, era un progetto senza dubbio affascinante. Quando ci siamo resi conto che la nostra specifica esperienza del mercato regionale non era ritenuta indispensabile alla riuscita del progetto, che c’era una sorta di centralismo decisionale che portava i Responsabili della nostra area a non attingere al nostro bagaglio di conoscenza
GESTORI PRONTOCOFFEE
del territorio, abbiamo ritenuto opportuno tornare ad essere indipendenti. Quali esperienze vissute in questo biennio ritenete positive? Cosa invece non ha funzionato? Sandro Dalla Torre: Per quanto mi riguarda è stata un’esperienza professionalmente molto valida. Ho avuto la possibilità di crescere e di svolgere mansioni molto formative. Ritengo, in questo breve periodo, di essermi senz’altro arricchito a livello personale. Viceversa, dopo aver a lungo vissuto il territorio da protagonista, percepire che le mie idee volte ad offrire un contributo per sviluppare al meglio il progetto potessero essere vissute come un’ingerenza nelle strategie decise dal gruppo, mi ha fatto capire che forse non ero adatto a rimanere in quel contesto lavorativo. Oggi dalle vostre due sedi quali aree territoriali riuscite a servire? Siamo presenti con i nostri distributori automatici nelle province di Modena, Bologna e Ferrara. Riusciamo anche ad arrivare in Veneto, operando nella provincia di Rovigo. Nelle stesse aree siamo anche concessionari esclusivi di Nespresso.
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Il legame tra Protocoffee e Nespresso è sempre stato molto forte. Questo importante brand vi caratterizza molto? Il consumatore è sempre più esigente e attento ai prodotti che sceglie e conoscere un brand di caffè di cui si fida, significa sentirsi tutelato nell’acquisto. Prontocoffee ha sempre selezionato le migliori marche alimentari, sia quelle note a livello nazionale che internazionale ed essere concessionari Nespresso è un esempio perfetto di questa nostra filosofia. Siamo legati al marchio Nespresso dal 16 settembre 1992, quindi è inevitabile essere caratterizzati da questa prestigiosa partnership. D’altronde, è sufficiente visitare il nostro sito internet (www.prontocoffee.it) per rendersi conto di quanto la nostra immagine e la nostra comunicazione abbiano importanti sinergie con questo brand. Mantenere per oltre 20 anni questo rapporto con Nespresso è stato impegnativo? I prodotti offerti sono in costante evoluzione? Nestlé (Nespresso) è una multinazionale con grande coscienza, responsabilità e rispetto: lo pretende, ma contemporaneamente lo dà. Certo man-
tenere questo rapporto è impegnativo, perché bisogna garantire standard qualitativi e quantitativi non indifferenti, ma ne vale senza dubbio la pena. Il grande successo di Nespresso è il perfetto connubio tra capsula originale e macchina dedicata. Queste caratteristiche rendono il prodotto inimitabile. Le miscele sono in costante evoluzione, basti pensare alla nuova miscela Ristretto Intenso, realizzata con Robusta e Arabica dell’America Centrale e Meridionale. È un caffè dalla piena corposità, dall’intensità eccezionale, con una ricca crema e note pepate, che si adatta perfettamente alle esigenze del mercato del Sud Italia, che fino ad oggi aveva qualche problema nell’identificare nell’offerta Nespresso una miscela “forte” e adatta agli specifici gusti del territorio. Le macchine, inoltre, sono costantemente all’avanguardia e sono universalmente apprezzate perché riescono a combinare perfettamente design e tecnologia.
Il consumatore è pronto a corrispondere
L’elevato prezzo della cialda Nespresso, rispetto ad altri prodotti analoghi presenti sul mercato, può essere un problema in un momento di crisi dei consumi?
è il nostro core business, ma lo copriamo
GESTORI PRONTOCOFFEE
il giusto prezzo ad un prodotto di qualità e non ci sono stati cali significativi di volume determinati dalla crisi dei consumi. Ha però inciso l’improvviso aumento dell’IVA dal 4 al 10% per la somministrazione dei prodotti tramite distributori automatici. Questo ha portato il prezzo in area 55 centesimi, superando abbondantemente la soglia psicologica dei 50 centesimi. Nel segmento OCS gestite solo il marchio Nespresso? Prontocoffee è attenta a tutte le esigenze dei consumatori e ha selezionato altri due brand italiani: Lavazza, il leader nazionale del comparto e Mokador, un’eccellenza regionale. Anche se su numeri diversi, lavoriamo con soddisfazione anche con i prodotti di questi due marchi. Prontocoffee si occupa anche del segmento Ho.Re.Ca? Il canale Ho.Re.Ca. non attraverso la gamma di prodotti Nespresso che ha diverse soluzioni per soddisfare molteplici esigenze.
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FABBRICANTI
N&W L'ARMA VINCENTE È L'INNOVAZIONE
IL MERCATO DEL VENDING FABBRICANTI
N&W, DA SEMPRE ATTENTA ALL’INNOVAZIONE, MA ANCHE ALLA SODDISFAZIONE DELLE ESIGENZE DELL’OPERATORE E DEL CONSUMATORE FINALE, ATTRAVERSO IL BRAND NECTA PRODUCE DISTRIBUTORI AUTOMATICI DI SNACK E BEVANDE PER OGNI TIPO DI LOCAZIONE. NEL CONTESTO ATTUALE, CARATTERIZZATO DA UNA CONGIUNTURA ECONOMICA SFAVOREVOLE, L’AZIENDA SI È TROVATA AD AFFRONTARE LA DELICATA QUESTIONE DEL RICONDIZIONAMENTO DEI DISTRI14
BUTORI, DETTANDO ALCUNE LINEE GUIDA IN MERITO PER GARANTIRE L’ATTENZIONE ALLA NORMATIVA, COME ANCHE LA TUTELA DEL GESTORE, DEL CLIENTE FINALE E DEL MARCHIO NECTA. RISPETTO DELLE REGOLE, INNOVAZIONE, TUTELA DEI BREVETTI E CERTIFICAZIONE DELLE MACCHINE RICONDIZIONATE: SU QUESTI TEMI “CALDI” ABBIAMO RACCOLTO IL PARERE DI LUCA FORESTI, MARKETING & PRODUCT DEVELOPMENT VICE PRESIDENT N&W GLOBAL VENDING SPA.
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INTERVISTA CON LUCA FORESTI In questi ultimi mesi si parla molto di legalità nel Vending: qual è il contributo di N&W su questo tema fondamentale? Da sempre il nostro Gruppo opera nel rispetto delle normative e secondo processi certificati. Sviluppiamo soluzioni innovative destinate a utenti e operatori,
brevettandole per tutelare la nostra
vanno all'innovazione di prodotto e
azienda.
dei processi produttivi. Dal nostro
E perseguiamo eventuali violazioni
punto di vista, è l'arma vincente per
dei brevetti, nell'interesse dei nostri
rimanere leader.
marchi e per la sicurezza del cliente
Devo dire che questa visione è con-
finale.
divisa dai nostri azionisti, che appoggiano con convinzione un impe-
Quanto investe N&W all'anno in Ri-
gno economico tanto importante.
cerca e Sviluppo? Circa il 5% del fat-
Inizialmente ci accolliamo il rischio
turato, pari a un valore che supera i
dell'innovazione e successivamente
15 milioni di euro. Investimenti che
la commercializziamo a prezzi ac15
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cessibili per il mercato. A fine giugno N&W ha spedito a tutti i suoi clienti una lettera che illustra la sua posizione sul ricondizionamento dei distributori Necta. Come è maturata questa decisione? Come leader del mercato sentiamo il dovere di tutelare il cliente finale e supportare chi opera nel settore. È un impegno preciso e vincolante, che è parte integrante anche della nostra mission. Quando abbiamo saputo che alcune società stavano commercializzando porte di distributori automatici da applicare in sostituzione di quelle originariamente montate dal costruttore, ci siamo subito attivati. Quella lettera non deve quindi stupire: abbiamo semplicemente cercato di portare chiarezza in una materia delicata e importante. Cosa avviene quando si installa una nuova componentistica, diversa dall'originale? Mi verrebbe da rispondere, con una battuta, che anche con una componentistica nuova la macchina resta vecchia... con in più il rischio che la macchina non goda più delle garanzie di N&W, a livello produttivo e progettuale, allorché si tratti di interventi modificativi non previsti da N&W stessa. Per questo motivo, le macchine che subiscono ricondizionamenti pesanti non devono essere commercializzate con il nostro marchio. È nell'interesse di tutti. Come abbiamo spiegato nella nostra lettera, chi modifica una macchina è poi tenuto a valutare i rischi che può comportare il prodotto modificato e ad accertarsi che, in ogni caso, risponda a tutti i requisiti previsti dalla normativa. I distributori prodotti da N&W sono accompagnati dalla certificazione IMQ. Cosa comporta questa certificazione di conformità? L'Istituto italiano del marchio di qualità (IMQ) è un ente certificatore riconosciuto a livello europeo e internazionale; nel nostro caso garantisce che la macchina, così come progettata e fabbricata in serie, risponde ai requisiti
di legge in materia di sicurezza e di tutela del consumatore finale. Si può ottenere la certificazione IMQ solo se si seguono determinate regole che specificano con grande precisione i componenti da utilizzare, i test da effettuare e così via. È evidente quindi che, se si modifica una macchina senza l'espressa autorizzazione di IMQ, si ha l'obbligo di rimuovere il marchio e ogni riferimento a questa certificazione. Sempre in collaborazione con IMQ, N&W ha conseguito per tutti gli stabilimenti produttivi in Italia sia la Certificazione di Qualità ISO 9001:2008, sia la Certificazione Ambientale ISO 14001:2004, a testimonianza dell’impegno del Gruppo anche sul fronte ecologico. Inoltre, è stato avviato da qualche mese il processo di certificazione BS OHSAS 18001: 2007, che riguarda il sistema di gestione della sicurezza e della salute sui luoghi di lavoro, e che dovrebbe concludersi entro la fine dell’anno. La vostra lettera ha suscitato qualche reazione sul mercato, tanto da spingervi a fare ulteriori precisazioni... Abbiamo spedito la lettera a centinaia di clienti e generalmente è stata intesa correttamente. Ci ha fatto piacere la discussione che ha tratto spunto da questa e abbiamo deciso di parteciparvi attivamente utilizzando anche un strumento come la rete per spiegare nuovamente la nostra posizione e fare il più possibile chiarezza sull’argomento. Quanto è importante per la filiera del vending avere un comparto dei fabbricanti che investe in innovazione? È fondamentale! Le nostre innovazioni incoraggiano e valorizzano gli investimenti che tutti gli attori della filiera si sentono di fare. Nel caso di N&W tengo a dire che, oltre a sviluppare partnership con grandi gruppi per soluzioni specifiche, rendiamo disponibile l'innovazione anche ai piccoli operatori. Il tema dell'innovazione ci sta veramente a cuore: dobbiamo compiere tutti assieme uno sforzo evolutivo, in modo che sia realmente percepita e apprezzata dall'utente finale.
FABBRICANTI N&W
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TECNOLOGIA
PALMARI PROFESSIONALI E PDA ALCUNI MITI DA SFATARE
IL MERCATO DEL VENDING TECNOLOGIA
IL CONTROLLO DI GESTIONE È ORMAI DIVENTATO UNO DEGLI ASPETTI CRITICI PER LE AZIENDE VENDING DI QUALUNQUE DIMENSIONE. AVERE UNO STRUMENTO IN GRADO DI FORNIRE ALLA DIREZIONE DELL’IMPRESA INFORMAZIONI UTILI PER COMPRENDERE MEGLIO LA SITUAZIONE AZIENDALE, AL FINE DI DECIDERE IN MANIERA PIÙ EFFICACE, SI È INFATTI RIVELATO ASSOLUTAMENTE INDISPENSABILE PER COMPETERE CON SUCCESSO SUL MERCATO. PER OTTIMIZZARE QUESTA FUNZIONE, BISOGNA OVVIAMENTE UTILIZZARE IDONEI STRUMENTI INFOR18
MATICI E, IN UN MOMENTO DI FRENETICA EVOLUZIONE DELLE PERIFERICHE HARDWARE, NON È COSÌ SEMPLICE PRENDERE LE DECISIONI CORRETTE. NEL VENDING, AD ESEMPIO, LA SCELTA DEI DEVICE PORTATILI E DEL SISTEMA OPERATIVO CHE LI GOVERNA, NON È COSÌ SEMPLICE COME POTREBBE APPARIRE. LA REDAZIONE DI D.A. ITALIA, PER APPROFONDIRE L’ARGOMENTO, HA CHIESTO UN PARERE QUALIFICATO A GUIDO PANIGADA DI DIGISOFT (LEADER DEL COMPARTO).
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Digisoft
LA RELAZIONE DI GUIDO PANIGADA DIGISOFT I PALMARI “PROFESSIONALI” PER MERCATI VERTICALI SONO GLI EROI NON CELEBRATI DELLA RIVOLUZIONE DEL MOBILE COMPUTING. SONO STRUMENTI PROGETTATI PER CONDIZIONI ESTREME E IL LORO IMPATTO SULLA PRODUTTIVITÀ PUÒ ESSERE ENORME. (DA CONRAD H. BLICKENSTORFER)
Non molto tempo fa era impensabile aspettarsi di poter effettuare dei calcoli e delle operazioni complesse restando distanti dalla propria dalla scrivania, ancor di più avere a disposizione uno strumento per poterle effettuare dove più se ne aveva bisogno: in campo e sul lavoro esterno. Di conseguenza, necessariamente gli operatori dovevano arrangiarsi con carta e penna, cosa che spesso generava errori, ritardi e l’impossibilità di accedere ai dati in situazioni in cui la cosa poteva risultare necessaria. Circa due decenni fa, alcune aziende hanno iniziato ad usare dei device portatili dotati di pennina per le attività svolte sul campo, e alcuni di questi esperimenti hanno riscontrato un certo successo. Questa tendenza è ora consolidata con l'emergere di tablet PC e palmari professionali che beneficiano dei grandi progressi nella tecnologia degli smartphone sul mercato consumer. I palmari Rugged utilizzano gli stessi componenti elettronici che si trovano in un Pocket PC o PDA convenzionale, ma sono contenuti in strutture decisamente più robuste ed adatte al la19
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voro esterno. Essi sono disponibili in differenti formati. Alcuni sembrano proprio come i PDA anche se leggermente più grandi. Altri hanno forme “a torcia” come le precedenti generazioni di terminali. Alcuni hanno impugnature a pistola per un più facile utilizzo manuale. Altri sono tablet di piccole dimensioni. Molti hanno integrato scanner di codici a barre o laser.
IL DISPLAY La maggior parte dei palmari professionali sono utilizzati all'esterno, e dunque un display con una buona vi20
sibilità è particolarmente importante. A differenza dei notebook commerciali dove l’utilizzo esterno non è considerato importante, PDA e Pocket PC sono dotati di display chiaramente visualizzabili anche alla luce del sole. Anche la risoluzione ha avuto un grande sviluppo. Per anni, i dispositivi Palm e Pocket PC hanno utilizzato display a risoluzione piuttosto bassa (per lo più di 240 x 320 pixel), ma dal momento che i palmari vengono ora utilizzati per applicazioni più sofisticate come la mappatura e la navigazione, molti dispositivi hanno ora schermi VGA 480 x 640.
PROGETTATO PER RESISTERE AGLI URTI I palmari non sono comunque immuni alle leggi della fisica, ma la loro dimensioni generalmente più piccole e il peso più ridotto, e l'assenza di hard disk, li rende più resistenti in casi di grossi urti. Sono stati effettuati dei test su alcuni dispositivi che a seguito di cadute da oltre due metri, non solo hanno continuato a lavorare, ma non hanno neanche riportato graffi o ammaccature. Alcuni sono così ben sigillati che possono essere utilizzati sotto la pioggia battente o immersi in acqua. Alcuni
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sono stati testati sott'acqua, addirittura in fase di immersioni subacquee.
SISTEMI OPERATIVI Per i computer palmari utilizzati nei mercati verticali, i sistemi operativi più utilizzati sono quelli Microsoft, sia Windows CE che Windows Mobile. Interessante notare come già nel 1990 il mercato è risultato piuttosto lento e restio a passare da DOS o sistemi operativi proprietari a Windows CE (alcuni dei primi palmari industriali utilizzavano il Palm OS), ma ora che il tradizionale PDA / Pocket PC è in larga misura stato sostituito dagli smartphone con sistema operativo iOS di Apple o con sistema operativo Android di Google, praticamente tutto il mondo dei palmari utilizzati nei mercati verticali continua ad utilizzare Windows Mobile.
DOVE SONO DIRETTI I PALMARI? Mentre l'elettronica di consumo cambia molto rapidamente, i computer palmari industriali hanno un ciclo di vita molto più lungo. Molti modelli vengono utilizzati in forma pressoché invariata anno dopo anno, mantenendo la fondamentale caratteristica di robustezza e praticità. Tuttavia, il tempo non si ferma e ci sono una serie di tecnologie che stanno trovando la propria applicazione nel mondo dei palmari e cambieranno il modo in cui questi stessi vengono utilizzati. Alcune di queste tecnologie sono GPS, radio wireless wide area, RFID, imager di alta qualità e scanner e fotocamere integrate ad alta risoluzione. Nessuna di queste tecnologie è veramente nuova, ma solo recentemente sono diventate sufficientemente ridotte nelle dimensioni, potenti ed affidabili da poter essere integrate nei palmari. Un'altra novità interessante è l’introduzione della sempre più sofisticata tecnologia dei sensori. Sensori di movimento, (pioniere nel mondo degli smartphone è stato l’iPho-
ne di Apple), utilizzati per cambiare automaticamente l'orientamento del display, determinare risparmio energetico, o interagire con le applicazioni; sensori di luce, che possono regolare la luminosità dello schermo e quindi la carica della batteria; sensori di pressione barometrica che possono fornire dati climatici. Nel corso del 2010 e del 2011, abbiamo visto un certo numero di tentativi di fornire funzionalità di smartphone ai computer palmari professionali, funzionalità che potrebbero essere utilizzate anche per l'acquisizione dei dati, con l'idea di eliminare la necessità da parte del personale esterno di dover avere con sé più dispositivi separati. Il palmare Honeywell 99EX rappresenta lo stato dell’arte in tal senso, fornendo prestazioni, grafica, sensori e caratteristiche che sono perfettamente integrate nel corpo industruttibile dell’apparecchio e la cui progettazione ed ergonomia lo rende ideale per l’utilizzo nel settore del vending. All'inizio del 2012, la differenza tra i palmari consumer e industriali ha raggiunto il suo punto massimo. Mentre la stragrande maggioranza dei palmari consumer erano o iPhone o smartphone basati su Android di Motorola, HTC, Samsung o LG, con display di grandi dimensioni (3,5-5,0 pollici), touch screen altamente performanti, i palmari industriali hanno continuato a rimanere legati ad un'epoca precedente. La maggior parte dei palmari professionali sono rimasti basati su Windows CE o Windows Mobile.
CIRCA DUE DECENNI FA, ALCUNE AZIENDE HANNO INIZIATO AD USARE DEI DEVICE PORTATILI DOTATI DI PENNINA PER LE ATTIVITÀ SVOLTE SUL CAMPO, E ALCUNI DI QUESTI ESPERIMENTI HANNO RISCONTRATO UN CERTO SUCCESSO. QUESTA TENDENZA È ORA CONSOLIDATA CON L'EMERGERE DI TABLET PC E PALMARI PROFESSIONALI CHE BENEFICIANO DEI GRANDI PROGRESSI NELLA TECNOLOGIA DEGLI SMARTPHONE SUL MERCATO CONSUMER.
Ci sono stati, tuttavia, tentativi isolati di offrire palmari professionali basati su Android, spesso proponendo lo stesso hardware disponibile con il software Microsoft.
possono essere sostituiti da palmari consumer o smartphone. A seguire i motivi principali: > I palmari professionali hanno cicli di vita e durata media superiore ai 4-5 anni > Sono dispositivi dotati di tutte le tecnologie atte a facilitare il lavoro mediante un unico apparecchio: Lettori barcode veloci ed affidabili con tecnologia Imager, porte seriali e IRDA per
PALMARI RUGGED VS SMARTPHONE CONSUMER I palmari professionali o rugged non
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l’audit dei distributri, batterie a lunga durata e connettori di tipo industriale > Sono dispositivi con ergonomia studiata per il lavoro: facili da impugnare, consentono di lavorare con una mano sola > Sono dispositivi robusti, resistenti agli urti, alle cadute, alla polvere ed all’umidità. Da queste considerazioni appare evidente che per le attività lavorative esterne ed in particolare per il mercato del vending NON sia neppure ipotizzabile utilizzare uno smartphone con almeno altri 2 dispositivi collegati (box audit e lettore barcode) per effettuare in modo continuativo operazioni di rifornimento dei distributori. Per quanto riguarda l’aspetto costi, vale la pena sottolineare che un dispositivo professionale abbia una durata media di 5 anni, mentre uno smartphone utilizzato sul campo e nelle stesse condizioni abbia un ciclo di vita utile ottimisticamente non superiore all’anno (a meno di furti e smarrimenti…..). Occorre anche tener conto nell’analisi dei pros e cons del disagio e della mancata produttività derivante dall’utilizzo di un dispositivo non idoneo o ergonomicamente studiato per altre attività.
PALMARI RUGGED WINDOWS O ANDROID Allo stato attuale i dispositivi professionali sono basati principalmente su windows Mobile 6.X. Sul mercato iniziano ad affacciarsi soluzioni Android. Android è un sistema di spiccata voca-
zione consumer che ha subito dal 2009 ad oggi una nutrita serie di aggiornamenti, spesso non retrocompatibili. VERSIONI ANDROID DAL RILASCIO AD OGGI: • CUPCAKE - 2009 • DONUT - 2009 • ÉCLAIR - 2009 • FROYO - 2010 • HONEYCOMB - 2011 • ICE CREAM SANDWICH - 2011 • JELLY BEAN - 2012 • KITKAT - 2013 È ovvio che tale politica di aggiornamento unita alla infinita serie di versioni custom ed OEM del sistema operativo - mai aggiornabili alle versioni successive - comporta una incompatibilità di fondo con un approccio IT professionale o ancor peggio Enterprise. Stesse considerazioni valgono per la incompatibilità tra il ciclo di vita di un palmare rugged e le esigenze di aggiornamento del sistema operativo. Altro attuale limite strutturale è la inevitabile presenza di Bug e falle di sicurezza, che possono essere facilmente tollerate in un mercato consumer, ma difficilemente compatibili con le esigenze Enterprise. La principale problematica tecnica delle soluzioni Android (che utilizzano stesso hardware e stessa componentistica delle soluzioni Windows Mobile) per il mercato del vending, è la mancata gestione delle porte seriali e della porta infrarossi. Questo problema impedisce la rilevazione dati con protocollo DDCMP che è il fulcro dei
TECNOLOGIA DIGISOFT
controlli e delle analisi delle vendite. Da un punto di vista costi occorre sfatare un mito legato alla gratuità del sistema operativo ed in generale di tutti gli strumenti facenti parte dell’ecosistema Google. L’unica differenza di prezzo tra un dispositivo Android ed un dispositivo Windows Mobile è il costo della licenza Embedded Windows Mobile che attualmente si attesta sui 50 US $ ad apparecchio. È il caso di sottolineare che tale differenza potrebbe rapidamente cambiare, in quanto la politica di google è di rendere a pagamento gli strumenti per il mercato professional (indi per cui quando la penetrazione nel mercato rugged sarà superiore a quella odierna, le licenze potrebbero diventare a pagamento) e specularmente Windows Mobile potrebbe a breve (come da numerosi rumors) rendere gratuite le licenze del sistema operativo mobile. La posizione di Digisoft è quella di seguire le reali esigenze del mercato professionale a cui si rivolge, senza avventurarsi in duplicazioni e senza inseguire mode del momento, i cui costi di sviluppo - a parità di funzionamento - ricadrebbero sul Cliente in modo ingiustificato. Prospetticamente Digisoft ha già iniziato il porting di alcune applicazioni in ambiente Android e IOS. A fronte delle evoluzioni dei dispositivi professionali e delle tecnologie emergenti sapremo fornire al nostro parco clienti la giusta soluzione nei tempi e nelle modalità corrette. 25
D.A.ITALIA 89 SETTEMBRE 2014
PRODUTTORI
FIGLI DI PININ PERO LO ZUCCHERO PER PASSIONE
IL MERCATO DEL VENDING PRODUTTORI
FIGLI DI PININ PERO & C. SPA, AZIENDA LEADER
LA VENDITA DI GENERI ALIMENTARI AL DETTAGLIO
NEL SETTORE DELLO ZUCCHERO, VIENE
E ALL'INGROSSO NEI PRESSI DELLA STAZIONE
COSTITUITA NEL 1956, MA È DAL 1890 CHE LA
FERROVIARIA DI NIZZA MONFERRATO.
FAMIGLIA PERO OPERA NEL COMMERCIO DI ALIMENTARI, QUANDO GIUSEPPE PERO DETTO "ROCCHETTA", (NOMIGNOLO DERIVATO DAL
L'ATTIVITÀ PROSPERA E VIENE TRAMANDATA NEGLI ANNI ‘20 AL FIGLIO GIUSEPPE (PININ, IN DIALETTO PIEMONTESE) CHE, UNITAMENTE ALLA MOGLIE FRANCESCA, LA PROSEGUE E SVILUPPA
SUO LUOGO DI NASCITA ROCCHETTA TANARO IN
NEI DIFFICILI ANNI DELLA RECESSIONE DEL 1929
PROVINCIA DI ASTI) HA APERTO UN NEGOZIO PER
E DEL SECONDO CONFLITTO MONDIALE.
26
D.A.ITALIA 89 SETTEMBRE 2014
DA CINQUE GENERAZIONI
18
90
- 2010 A metà degli anni settanta, l'evolversi del mercato ha imposto delle scelte strategiche. Tra seguire lo sviluppo del settore commerciale in generale, vale a dire grande distribuzione organizzata, ma anche cash&carry e altre forme di distri-
buzione, oppure intraprendere la specializzazione in un settore alimentare in particolare, l’azienda ha optato per questa seconda strada, scegliendo il prodotto zucchero. DALLO ZUCCHERO AGLI ZUCCHERI. Tra la metà degli anni '70 e l'inizio degli anni '80 a far parte dell'azienda entrano anche i componenti della quarta generazione Pero, Giuseppe e
Paolo e nel frattempo le nuove esigenze del mercato richiedono una maggiore diversificazione dello zucchero, declinato in tutti i suoi tipi (zucchero, zucchero grezzo di canna, fruttosio) e in qualsiasi tipo di confezione, formato e forma (solubile, a velo, in granella, in cristalli, fondente o liquido), per arrivare ai più attuali trend di consumo, che hanno introdotto dolcificanti naturali come miele e Stevia. 27
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D.A.ITALIA 89 SETTEMBRE 2014
All’interno degli stabilimenti Figli di Pinin Pero, che si estendono su un'area di oltre 35.000 mq, avvengono le fasi di stoccaggio, lavorazione, trasformazione e confezionamento degli zuccheri. Si tratta di processi che richiedono un'alta qualificazione, impianti tecnologicamente all'avanguardia, attrezzature sofisticate e profonda conoscenza dei mercati, qualità maturate dall’azienda piemontese attraverso la lunga esperienza specifica nel settore. Oggi Figli di Pinin Pero è una realtà produttiva guidata dalla
quarta e quinta generazione della famiglia proprietaria che si pone fra le prime aziende del settore in Italia ed è il principale importatore nazionale di zuccheri grezzi di canna alimentari direttamente dai paesi di origine. Con oltre 60 milioni di fatturato e 60.000 tonnellate/anno di zucchero movimentato (40% rappresentato dallo zucchero di canna), Figli di Pinin Pero occupa oltre 70 persone, 40 delle quali impiegate all’interno della sede principale di Nizza Mon-
ferrato e le restanti presso i 5 stabilimenti produttivi della società, che produce e commercializza prodotti saccariferi di ben tredici brand, tra cui Un tocco di Classe (bustine personalizzate) Sweet Action, Sweet System, Sweet Rainbow, Sweet Diet (prodotti a base di fruttosio) Happysugar, Bustilla (bustine da collezione e dai formati irregolari), The art of Sugar, Gold New Sugar. Quattro le divisioni dell’azienda, cui corrispondono alrettanti marchi: Ho.re.ca (bar, ristoranti e catering),
GESTORI FIGLI DI PININ PERO & C. SPA
D.A.ITALIA 89 SETTEMBRE 2014
Pinin Pero (largo consumo), Bakery Sugars (pasticceria e industria), Vending Sugar (zucchero speciale per distributori automatici) Industria, pasticceria, grande distribuzione, cash&carry, Ho.re.ca., torrefazioni, compagnie aeree e marittime, vending: ogni comparto ha le sue particolarità e differenti esigenze di utilizzo dello zucchero. Obiettivo della Figli di Pinin Pero è quindi affrontare in modo flessibile le criticità legate ad ogni singolo settore offrendo una gamma di prodotti molto ricca e assicurando sempre la massima professionalità a partire dalle prime fasi di lavorazione, fino alla consegna del prodotto finito.
LA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA. Nel vending, che rappresenta il 5% del suo business totale, Figli di Pinin Pero è presente con il marchio Vending Sugar, che vanta un portafoglio prodotti completo: dalle bustine “classiche” di zucchero bianco e di canna (nel kit OCS con bicchieri e palettine), alle bustine stick, fino allo zucchero in sacchetto per i dispenser dei distributori automatici del caldo. Il consumo crescente di zucchero di canna da parte degli utenti finali, ha fatto aumentare le richieste di questo prodotto accanto alle vending machine e non solo: Figli di Pinin Pero ha recentemente sperimentato l’introduzione diretta nei contenitori dello zucchero di canna grezzo calibrato senza cristalli fini all’interno di una macchina automatica, in partnership con uno dei più noti fabbricanti nazionali. Punti di forza dell’azienda il rapporto diretto con il cliente, che permette di costruire un rapporto professionale basato sulla collaborazione
30
e sulla soddisfazione di entrambe le parti coinvolte e la grande flessibilità in tema di brandizzazione del prodotto, il cui packaging viene declinato a seconda delle più particolari richieste del cliente. La personalizzazione delle bustine viene spesso utilizzata come veicolo di messaggi pubblicitari o di promozione del brand: un metodo pratico e sicuramente diverso di fare comunicazione, poiché la quotidianità di un gesto semplice come il consumo di caffè garantisce una notevole visibilità del marchio pubblicizzato. Figli di Pinin Pero è in grado di offrire un servizio di personalizzazione completo, dal momento che l’intero processo si svolge nelle proprie strutture produttive. Dallo studio dell’incarto al confronto con il cliente circa il progetto, dalla realizzazione degli impianti di stampa fino alla produzione e alla consegna delle bustine di zucchero, ogni fase della lavorazione viene seguita da personale qualificato e interno all’azienda.
GESTORI FIGLI DI PININ PERO & C. SPA
D.A.ITALIA 89 SETTEMBRE 2014
NORMATIVA E DIRITTI
PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI DI QUARTA GAMMA, EMANATO IL DECRETO
NORMATIVA E DIRITTI
IL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI HA EMANATO LO SCORSO GIUGNO IL DECRETO INTERMINISTERIALE SULLA COMMERCIALIZZAZIONE DEI PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI DI QUARTA GAMMA. IN PARTICOLARE, IL PROVVEDIMENTO DEFINISCE: > I PARAMETRI CHIMICO-FISICI E IGIENICO-SANITARI 32
DEL CICLO PRODUTTIVO, DEL CONFEZIONAMENTO, DELLA CONSERVAZIONE E DELLA DISTRIBUZIONE DEI PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI DI QUARTA GAMMA. > I REQUISITI QUALITATIVI MINIMI E LE INFORMAZIONI CHE DEVONO ESSERE RIPORTATE SULLE CONFEZIONI A TUTELA DEL CONSUMATORE, OLTRE A PREVEDERE L'UTILIZZO OBBLIGATORIO DI IMBALLAGGI ECOCOMPATIBILI.
D.A.ITALIA 89 SETTEMBRE 2014
IL DECRETO È STATO ADOTTATO
Tali norme danno certezza ai produttori
segmento è cresciuta di sei metri qua-
INSIEME AL MINISTERO DELLA
e sono pertanto benvenute nel meglio
dri. Tuttavia, la destinazione al consumo
SALUTE E DELLO SVILUPPO
regolare un settore in rapida crescita e
diretto, senza ulteriori fasi di trattamen-
che offre interessanti opportunità di svi-
to a livello domestico che riducano la
luppo economico.
carica microbica (come la cottura o il la-
ECONOMICO, E RECA ATTUAZIONE DELLA LEGGE 13 MAGGIO 2011, N. 77, “'DISPOSIZIONI CONCERNENTI LA PREPARAZIONE, IL CONFEZIONAMENTO E LA
vaggio), presuppone la totale sicurezza La IV gamma fino alla fine del 2012 ha
e igienicità del prodotto.
registrato un costante aumento dei consumi che in dieci anni si è attestato a
Sicurezza che, insieme alla praticità,
DISTRIBUZIONE DEI PRODOTTI
+380% e dal 2007 la superficie media
è una delle principali motivazioni che
ORTOFRUTTICOLI DI QUARTA GAMMA”.
dedicata dalla grande distribuzione al
spingono all’acquisto. 33
D.A.ITALIA 89 SETTEMBRE 2014
“In questo settore la nostra industria è leader in Europa”, ha commentato il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina: “Con questo provvedimento siamo intervenuti su un comparto molto importante dando, da una parte, la garanzia della sicurezza
alimentare ai consumatori, dall’altra la certezza giuridica agli operatori di questo importante segmento dell’agroalimentare italiano”.
In merito al Decreto e alla sua attuazione, che interessa anche la distribuzione automatica, CONFIDA ha dichiarato:
“La commercializzazione dei prodotti di IV gamma rappresenta una questione che attiene l'intera filiera Agroalimentare, dalla produzione e trasformazione dei prodotti alla loro distribuzione e commercializzazione, compreso quindi il vending. Un tema che si pone senza dubbio tra gli ambiti di interesse della costituenda Confalimentare, la Federazione del Settore Agroalimentare di Confcommercio /Imprese per l'Italia, nella quale CONFIDA sta avendo un apprezzato ruolo di proposte sul piano della rappresentanza e delle prossime strategie. Il Decreto Ministeriale, la cui applicazione avverrà dopo dodici mesi dalla sua entrata in vigore (pubblicazione del Decreto in Gazzetta Ufficiale), non ci coglierà quindi impreparati né come associazione né come comparto”.
D.A.ITALIA 89 SETTEMBRE 2014
EVA NEWS
EVA ASSEMBLEA GENERALE ANNUALE E CELEBRAZIONE DEL 20° ANNIVERSARIO DELL’ASSOCIAZIONE EVA (European Vending association) è lieta di annunciare la prossima Assemblea Generale annuale che si terrà l’11 dicembre a Bruxelles e che avrà come tema dei lavori "Massimizzare il vostro successo per i prossimi 20 anni". La conferenza prevede la presenza di relatori che affronteranno temi importanti relativi al settore, come le ultime “tendenze fiscali”, l’adattamento degli operatori del vending alle mutate abitudini di consumo e il potenziale del marchio come strumento compe-
titivo per attirare nuovi clienti. Seguirà gli interventi uno spazio di discussione interattiva che consentirà ai partecipanti l'opportunità di condividere le loro opinioni sulle tematiche trattate. L’anno 2014 segna inoltre il 20° anniversario della fondazione della European Vending Association. L'evento, dunque, sarà caratterizzato da un dichiarato intento celebrativo. Non mancheranno figure-chiave dell’associazione degli ultimi due decenni che ripercorreranno le tappe fonda-
mentali della storia di EVA, spiegando come si è evoluta e quale impatto loro stessi hanno avuto sullo sviluppo di questa importante organizzazione internazionale. A partire da settembre sarà possibile inviare richiesta di adesione online attraverso una pagina web dedicata.
BDV L’ASSOCIAZIONE DI CATEGORIA TEDESCA OTTIENE RICONOSCIMENTO “VENDING PROFESSIONAL” PER GLI OPERATORI DEL SETTORE. La tedesca BDV, insieme ad altre organizzazioni professionali, ha convinto il governo tedesco a riconoscere ufficialmente il lavoro professionale degli operatori della distribuzione automatica. In tutta Europa, molte aziende del settore cercano lavoratori qualificati non solo per riempire le macchine, ma anche per mantenerle e rifornirle in modo corretto e il più delle volte sono queste stesse imprese ad investire tempo e risorse per formare il proprio personale. BDV, con il supporto di altre associazioni di cate-
goria, ha convinto il Ministero tedesco dell'economia e dell'energia, nonché del Ministero dell'Istruzione che il lavoro professionale degli addetti ai distributori automatici venisse ufficialmente riconosciuto e qualificato in Germania. A partire da agosto 2015, le aziende che operano nel comparto del vending tedesco, potranno inviare il loro personale a seguire un corso di formazione professionale della durata di tre anni, in cui i partecipanti impareranno gli aspetti tecnici di questo mestiere e durante i quali
acquisiranno le conoscenze commerciali specifiche necessarie per entrare nel business del vending. Questa importante decisione contribuisce certamente a dare il giusto valore alla professionalità del segmento vending, auspicando che si possano verificare sviluppi analoghi all’interno di altre realtà europee. Inoltre, uno staff formato nel migliore dei modi è in grado di offrire una qualità maggiore del servizio offerto dalle società della distribuzione automatica. 37
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ANTEPRIMANTEPRIMANTEPRIMA BRITA: CONTINUA L’ESPANSIONE INTERNAZIONALE CON LE FILIALI DEI MERCATI EMERGENTI
Dopo soli dieci anni dal 1966, anno di ini-
(agosto 2013) e la Russia (gennaio 2014).
investimento sia profittevole, l'attenzione
"La Cina è il più grande mercato al mondo
deve essere sempre rivolta ai suoi bene-
di filtrazione dell'acqua, la Russia si po-
fici a lungo termine. E ciò è, per così dire,
siziona al quinto posto", prosegue Han-
parte del DNA di aziende come la nostra.
kammer, spiegando l'attrattività di questi
Le medie imprese, gestite direttamente
specifici mercati: "Sono particolarmente
dalla proprietà sono, per loro stessa na-
zio della storia di BRITA, la brocca filtrante
interessanti le condizioni di base che tro-
tura, interessate alla sostenibilità e allo
per l’acqua ha intrapreso un viaggio intor-
viamo in loco. In Russia, dopo aver com-
sviluppo di qualcosa di duraturo. Questo
no al mondo, con la Francia come prima
mercializzato per 20 anni i nostri prodotti
tipo di espansione imprenditoriale sul
tappa e, successivamente, con la conqui-
attraverso dei distributori, il nostro mar-
territorio internazionale comporta anche
sta di Spagna e Regno Unito. Oggi BRITA
chio gode ora di particolare prestigio. In
la necessità di un notevole cambiamento
conta 17 filiali nazionali e internazionali,
Cina, i brand tedeschi godono di una per-
nelle pratiche aziendali”. Conclude Kra-
tra cui gli stabilimenti di Germania, Sviz-
cezione particolarmente positiva da parte
ege: “Brita deve ora pensare, in maniera
zera, Regno Unito e Italia. Attraverso le
del consumatore, essendo essi considera-
molto più sistematica rispetto al passato,
sue filiali e controllate e i suoi distributo-
ti portavoce di valori come, per esempio,
a temi come, ad esempio, la compliance e
ri, l’azienda è ora rappresentata in tutto
l’irreprensibilità in termini di salute e si-
la produzione a ciclo continuo”.
il mondo in circa 60 paesi. Tra il 2013 e
curezza”. A Taiwan, BRITA è stata insignita
l'inizio del 2014, la società ha costituito
diverse volte del premio "Brand Trusted".
Dopo un intero anno di attività in Cina,
tre nuove filiali internazionali a Taiwan,
"Molto più che negli altri nostri mercati,
BRITA si dichiara fiera del suo track re-
in Cina e in Russia.
in questi ultimi tre sarà particolarmente
cord: "Abbiamo subito raggiunto il break
Il CEO Markus Hankammer commenta i
importante ampliare il nostro portafoglio
even; dopo dodici mesi il nostro fatturato
primi promettenti risultati di questa nuova
prodotti in segmenti ulteriori rispetto a
supera ora i 15 milioni di euro". Hankam-
concentrata fase di internazionalizzazio-
quelli definiti ‘pour through’(come le ca-
mer vede in Taiwan uno dei mercati che
ne: "Accanto all’innovazione e all’espe-
raffe filtranti). In Russia, per esempio, la-
più contribuisce al successo della trasfor-
rienza di uno specifico prodotto di nicchia,
voreremo sul segmento ‘under the sink’
mazione, rapida e agevole, dell’azienda,
la competenza in termini di internaziona-
(filtri collegati alla rete idrica, ad esempio
dal distributore che era diversi anni fa alla
lizzazione è la seconda fondamentale for-
sotto il lavandino) e in Cina e Taiwan ci
filiale BRITA che è adesso, senza interru-
za strategica per una realtà di medie di-
concentreremo sui dispenser, distributori
zione di continuità o senza la minima esi-
mensioni e di successo, come la nostra. A
in grado di erogare acqua filtrata sia fred-
tazione nell’eccellente trend del mercato.
dimostrazione di ciò, specialmente qui in
da che calda. Ciò comporta una strategia
Anche se ancora molto giovane, anche la
Germania, ci sono innumerevoli aziende.
caratterizzata da investimenti significativi,
controllata russa presenta già chiari se-
Per più di dieci anni, BRITA ha generato
non soltanto nello sviluppo di nuovi pro-
gnali di un futuro di successo, come la
oltre l'80% del proprio fatturato al di fuori
dotti e tecnologie, ma anche in strutture,
risposta, decisamente positiva, del retail
dei confini del proprio mercato nazionale.
processi, brand awareness e canali di di-
locale e dei consumatori rispetto agli investimenti dell’azienda.
Ciascuno con le specifiche situazioni ed
stribuzione”, ha aggiunto ancora Hankam-
esigenze, i nostri mercati internazionali
mer, parlando dei progetti dell’azienda in
stanno diventando sempre più importanti,
questi nuovi mercati.
Sia Markus Hankammer che Ruediger Kraege sottolineano l'importanza di una
forze trainanti del nostro prodotto e delle Ruediger Kraege, Direttore del Gruppo
corretta conoscenza del mercato e dello
Corporate Strategy & Business Deve-
specifico settore industriale di riferimen-
I mercati in cui, più di recente, BRITA ha
lopment di BRITA, descrive così il chiaro
to, come elemento alla base del successo
fondato le proprie filiali
vantaggio per le aziende di medie dimen-
commerciale dell’azienda. Al riguardo,
Le filiali sono la Cina (aprile 2013), Taiwan
sioni a conduzione familiare: "Perché un
spiegano che, come prima cosa, BRITA si
nostre innovazioni tecnologiche".
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D.A.ITALIA 89 SETTEMBRE 2014
ANTEPRIMANTEPRIMANTEPRIMA è basata sull'esperienza accumulata dai
diplomatiche tedesche locali si è sempre
di là di Shanghai, Pechino e Guangzhou;
precedenti distributori e da un personale
rivelata una buona strategia. "Tuttavia, ciò
dopo il canale online, sta anche istituen-
di consolidata esperienza, ponendo così la
che principalmente si deve fare", spiega
do un servizio di distribuzione fisica. Han-
propria fiducia in un team dedicato presso
Hankammer, "è continuare a ricordare a
kammer è ottimista: "Il nostro obiettivo di
la sede principale e, naturalmente, nella
se stessi ciò che si vuole fare e perché, in
raggiungere in Cina vendite pari a 100 mi-
squadra locale BRITA. In secondo luogo,
modo da proseguire nel proprio percorso
lioni di Euro è sicuramente ambizioso, ma
per tutti e tre i mercati, sono stati realiz-
in modo coerente, evitando di inseguire in
non irrealistico. All’aumentare del fattura-
zati incontri con esperti di altre aziende di
maniera indifferenziata tutte le opportuni-
to, lavoreremo per affiancare alla distri-
analoghe dimensioni, in modo da attinge-
tà di business. Allo stesso tempo, in que-
buzione e al marketing altri livelli a valore
re anche dalle loro esperienze. La rete di
sto quadro generale, è essenziale un certo
aggiunto, come la produzione e l’approvvi-
consulenti esterni comprende la Camera
livello di flessibilità. "
gionamento locale". Così, in futuro, BRITA porterà avanti la
tedesca del Commercio Estero e altri fornitori di servizi specializzati. Anche con-
Per la Cina in particolare, BRITA prevede
propria strategia di espansione, in ambito
tattare gli uffici commerciali presso le sedi
una crescita molto aggressiva e guarda al
sia B2C che B2B.
ANTEPRIMANTEPRIMANTEPRIMA
D.A.ITALIA 89 SETTEMBRE 2014
ANTEPRIMANTEPRIMANTEPRIMA K-MATIC VENDING SYSTEMS IL VENDING OUTDOOR E INDOOR D'AVANGUARDIA
K-MATIC vending systems è una realtà in-
rispettare il trend generale e creare posta-
flusso di clienti e un servizio fondamentale
novativa che nasce dalla volontà di anda-
zioni vending all’altezza del contesto che si
24 ore su 24, accrescendo così la fruibilità
re incontro alla continua evoluzione della
integrino perfettamente nell’ambiente cir-
e l’attrattività del luogo di ubicazione.
società moderna e del mercato, unendo la
costante e siano in grado di essere coerenti
Vending station si rivolge ai gestori come
propria esperienza pluridecennale matu-
con il format imposto da altri canali distri-
soluzione alternativa al vending tradizio-
rata nel campo della costruzione di sistemi
butivi, offrendo allo stesso tempo la possi-
nale, permettendo di sfruttare la propria
di vendita, le più recenti tecniche di proget-
bilità di distinguere le proprie postazioni da
organizzazione, la propria posizione com-
tazione allo studio approfondito applicato
quelle delle altre gestioni sia dal punto di
merciale, il prestigio e la credibilità acqui-
al settore vending.
vista estetico che funzionale, ottenendo un
sita negli anni sul territorio per affacciarsi
Un sistema completo appositamente con-
vantaggio in termini di richiamo e di qualità
per la prima volta a tutti quegli spazi do-
cepito per creare aree vending di ultima
del servizio offerto. K-MATIC propone una
tati di grande potenziale ma fino ad oggi
generazione e allargare gli orizzonti della
gamma di prodotti in grado di coprire tutte
inutilizzati, con la possibilità di rivolgersi
distribuzione automatica al di fuori delle
le esigenze per il posizionamento di ven-
ad una clientela pressoché illimitata.
postazioni tradizionali, in linea con la vo-
ding machine indoor e outdoor.
lontà di espansione degli operatori del set-
Vending station permette di stringere ac-
tore e con le attuali tendenze di consumo:
K-MATIC presenta un prodotto totalmente
cordi commerciali per espandersi a nuo-
veloce ma con uno sguardo sempre più at-
rivoluzionario, Vending Station, il primo
ve posizioni su aree private o pubbliche
tento, rivolto alla qualità del prodotto e del
vero impianto di distribuzione automatica
in concessione a privati, come ad esem-
servizio.
progettato per gli spazi esterni che gra-
pio temporary vending presso cantie-
zie alle proprie caratteristiche (alto im-
ri di grandi opere; partecipazione spot
Oggi più che mai si presta attenzione al de-
patto visivo, plug&work, eco-friendly, per-
ad eventi; piazzali di sosta automezzi;
sign sia nell’arredamento interno che nelle
sonalizzabile, flessibile, trasportabile con
poli logistici; parcheggi centri commer-
costruzioni e in qualsiasi oggetto di utilizzo
distributori a bordo, autonoma, protetta
ciali, aeroporti; banchine porti turistici;
quotidiano in cui rientrano anche le ven-
al 100%) garantisce un perfetto funziona-
stabilimenti balneari e aree demaniali;
ding machine. Nasce quindi la necessità di
mento dei distributori, nonché un costante
complessi residenziali dotati di spazi
>
41
D.A.ITALIA 89 SETTEMBRE 2014
ANTEPRIMANTEPRIMANTEPRIMA aperti comuni. K-MATIC Vending station è
dere ancora più gradevole la pausa caffè.
zioni vending in tutte le aree esposte all’e-
pensata per essere posizionata su suolo
Un sistema modulare fornito in scatola di
sterno protette, sfruttando così ogni spazio
pubblico nei centri urbani: aree pedonali,
montaggio che permette di integrare per-
a disposizione. Cover plus è stato pensato
giardini e parchi, piste ciclabili, parcheggi,
fettamente i distributori nel contesto circo-
inoltre per tutte le locazioni aperte al pub-
nodi di interscambio trasporto pubblico.
stante e creare un ambiente visibile, ordi-
blico e ad elevato rischio vandalico con la
Offre quindi un servizio di pubblica utilità,
nato e pulito, aumentando così la qualità
possibilità di applicazione di porte di prote-
permettendo il reperimento di beni di largo
del servizio offerto. Grazie alla possibilità
zione K-MATIC one machine one door, rea-
consumo nei centri abitati e in quelle aree
di estensione, nelle postazioni a grande af-
lizzate a seconda dei distributori automatici
spesso sguarnite di servizi di ogni tipo. K-
flusso di clientela, Cover sistema in batte-
utilizzati in modo che interfaccino perfetta-
MATIC grazie agli accessori integrabili, tra
ria un elevato numero di macchine in base
mente con le zone di inserimento/prelievo
cui monitor per la promozione di eventi or-
allo spazio disponibile.
denaro e prelievo prodotto, al fine di creare
ganizzati dai comuni, totem multimediali
una reale barriera di difesa e non lasciare il
informativi, spazi pubblicitari, colonnine di
K-MATIC completa la propria gamma con
minimo spazio in cui il cliente possa perde-
ricarica per auto elettrica, macchine emet-
Cover plus il sistema rivoluzionario con-
re le proprie monete o gettare rifiuti.
titrici di ticket, compattatori per la raccolta
cepito per creare postazioni vending di ul-
differenziata, incentiva la Pubblica Ammi-
tima generazione in maniera rapida. Grazie
Tutta la gamma di prodotti K-MATIC ven-
nistrazione ad offrire ulteriori servizi utili
al numero ridotto di componenti (solo 5) e
ding systems è personalizzabile nella
al cittadino.
alla sua estrema semplicità di montaggio
scelta di colorazione, grafiche, finitura, in-
posiziona i distributori automatici in pochi
serimento di elementi pubblicitari, portari-
Per l’allestimento di aree vending situa-
semplici passi e nel minor tempo possibile.
fiuti, elementi di illuminazione e qualsiasi
te negli spazi interni, K-MATIC propone
K-MATIC Cover plus è adatto sia all’utiliz-
accessorio su richiesta del cliente oltre a
invece Cover, la soluzione professionale,
zo interno che all’utilizzo semi-outdoor a
quelli già presenti nella gamma, al fine di
economica e funzionale progettata per or-
seconda degli accessori con cui viene equi-
creare un’area ristoro pulita, ordinata e vi-
ganizzare e migliorare l’aspetto estetico
paggiato: ad esempio, l’applicazione del kit
sibile, aumentando la qualità e l'immagine
di tutte le postazioni tradizionali e ren-
tettoia permette il posizionamento di posta-
del servizio.
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Vi aspettiamo a
Porto Vecchio di Trieste dal 23 al 25 ottobre 2014 HALL 28 | STAND 61-63
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• Disponibile sia nella versione caffè espresso in grani che nella versione bevande solubili.
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• Porta tazzine basculante con altezza utile 100 mm.
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• Opzione illuminazione vano erogazione a fine selezione.
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D.A.ITALIA 89 SETTEMBRE 2014
ANTEPRIMANTEPRIMANTEPRIMA MOKADOR SELFIE BAR E PROMOZIONE CULTURALE DEL TERRITORIO
duzione. Realizzata in collaborazione con
MOKADOR per l’occasione accoglierà i
l’Associazione culturale “Il Cerbero” e
visitatori con il suo Selfie Bar, dove pre-
documentata da un ricco catalogo cura-
pararsi da soli un buon espresso 100%
Mokador rinnova il suo supporto alla cul-
to dalla critica d’arte Beatrice Buscaroli
italiano grazie alle nuove macchine per
tura del territorio sponsorizzando, come fa
Fabbri, la mostra è promossa dalla CNA
espresso a capsula DADO 2.0, semplici da
già da diversi anni, la mostra di Ivo Sassi,
provinciale di Ravenna, con il patrocinio del
usare e dall’estetica elegante e minima-
artista che ha ottenuto numerosi premi e
Comune di Cervia, della Provincia di Ra-
le, frutto della creatività del designer
riconoscimenti a livello internazionale,
venna, della Regione Emilia-Romagna,
Gianni Bortolotti, riconosciuto a livello
che da oltre mezzo secolo contribuisce,
dell’Istituto per i Beni artistici, cultu-
internazionale come uno dei maestri del
così come anche la torrefazione faenti-
rali e naturali della Regione Emilia-Ro-
disegno italiano.
na, a mantenere alta nel mondo la fama
magna, della Camera di Commercio di
della Città delle Ceramiche. L’esposizione,
Ravenna.
Il Selfie Bar by Mokador ha come obiet-
dal titolo “Ivo Sassi. La spada, lo scudo,
Alla mostra è affiancato un laboratorio
tivo far conoscere la qualità e il gusto
la corona”, che si tiene dal 18 luglio fino
pensato per
e
del caffè di un’azienda che dal 1967 è
al 31 agosto ai Magazzini del Sale di Cer-
adulti dal titolo: “Colori di sale”. Una pic-
sempre al passo con i tempi nella con-
via, presenta sessanta opere tra sculture
cola accademia d’arte, dove sarà possi-
tinua ricerca dell’eccellenza. Inoltre, tutti
e bassorilievi totem di varie dimensioni
bile affrontare e apprendere alcune no-
i visitatori riceveranno un buono per un
rappresentative dei diversi cicli di la-
zioni legate all’abilità del “mettere le
caffè espresso da consumare nei bar
voro eseguiti dal ceramista romagnolo
mani” per trasformare i materiali in oggetti
selezionati della zona che espongono
negli ultimi dieci anni della sua pro-
e provare a intuire il lavoro del “fare arte”.
l’insegna Mokador.
bambini
accompagnati
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BREAKINGNEWS
D.A.ITALIA 89 SETTEMBRE 2014
ANTITRUST: AVVIATA ISTRUTTORIA NEL MERCATO DELLA DA L’Antitrust ha avviato un’istruttoria per accertare l’esistenza di una possibile intesa anticoncorrenziale nel mercato della distribuzione automatica e semiautomatica di cibi pre-confezionati (merendine, snack, gelati ecc.) e bevande calde e fredde mediante apparecchi collocati in luoghi pubblici e privati (c.d. vending). Le società interessate dal provvedimento sono: Gruppo Argenta S.p.A., D.A.EM. S.p.A. (Buonristoro Vending Group) e le controllate Molinari S.p.A., Dist.Illy S.r.l., Aromi S.r.l., Dolomatic S.r.l. e Govi S.r.l., Sogeda S.r.l., Ge.S.A. S.p.A., Gruppo Illiria
S.p.A., IVS Italia S.p.A., Liomatic S.p.A., e sono tutte attive in Italia. L’iniziativa dell’Antitrust fa seguitoa una segnalazione nella quale, tra l’altro, si dà conto di alcune conversazioni telefoniche intercorse tra un privato e operatrici del call center del Gruppo Argenta S.p.A., da cui sembra emergere l’esistenza di un “patto di non belligeranza” tra le imprese sopra menzionate; ciascuna delle quali si asterrebbe dall’attivare offerte commerciali, o installare apparecchi per la distribuzione di bevande e alimenti, a favore di soggetti già clienti di imprese
partecipanti all’accordo. L’intesa sarebbe dunque finalizzata a evitare o limitare la concorrenza tra gli operatori, in particolare attraverso un meccanismo di ripartizione concertata della clientela suscettibile di integrare una violazione della normativa antitrust. Il provvedimento è stato notificato alle parti nel corso di alcune ispezioni effettuate in collaborazione con il Gruppo Antitrust del Nucleo Speciale Tutela Mercati della Guardia di Finanza. Il procedimento dovrà concludersi entro il 31 dicembre 2015.
ad essere membro del consiglio. Massimo Trapletti, insieme ai suoi fratelli, ha infatti sottoscritto il 17 luglio un accordo volto a rilevare da procedura concordataria a cui Bianchi Vending Group S.p.A. intende accedere, il ramo d'azienda relativo alla fabbricazione di distributori automatici, previo affitto del ramo d’azienda medesimo, assumen-
do il ruolo di presidente del consiglio di amministrazione e amministratore delegato della società affittuaria, ruolo e funzione non compatibili con la corretta gestione delle deleghe nell'ambito dell'organizzazione di IVS Group. Bianchi Vending Group è infatti il secondo produttore italiano di distributori automatici, già di proprietà e gestito dalla famiglia Trapletti
dal 1992 al 2007, quando fu interamente acquisito da fondi di private equity. Le deleghe del dr. Trapletti in IVS Group sono state redistribuite, ad interim ed in attesa di conferma da parte del prossimo consiglio di amministrazione, al CEO e amministratore delegato front office, Massimo Paravisi, ed all’amministratore e CFO Antonio Tartaro.
inoltre di acquistare 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 e senza intermediari. Posizionate vicino alle fattorie per ridurre i tempi di rifornimento, nella piazza del paese o con possibilità di parcheggio, nei luoghi di maggior passaggio e affluenza: la scelta della locazione è fondamentale. La gamma di prodotti commerciabili comprende tutte le verdure, patate, mele e pere, fino ai frutti di bosco e ai fiori, venduti singolarmente o in lotti. Qualità e freschezza della merce sono essenziali e richiedono un rifornimento regolare: da 1 a 10 volte al
giorno, a seconda della natura dei prodotti, della stagione) ed eventualmente un riparo per la macchina o un sistema di
refrigerazione o di condizionamento. Due ore di lavoro giornaliero sono sufficienti per gestire 30-40 box.
IVS GROUP IVS Group S.A. informa che in data 22 luglio 2012 il dr. Massimo Trapletti, consigliere di amministrazione con delega alle attività di back-office del gruppo (organizzazione, personale, acquisti, finanza e amministrazione), ha comunicato al presidente Cesare Cerea la propria volontà di rimettere a disposizione del consiglio le predette deleghe operative, pur continuando FARMER MARKET AUTOMATICI In Francia è boom per i distributori automatici di frutta e verdura fresca e a chilometro zero. Un centinaio gli agricoltori francesi (e altrettanti si stima saranno entro la fine del 2014) – che hanno deciso di di dotarsi di una vending machine per incrementare le vendite. Tutti i prodotti proposti sono rigorosamente bio, di provenienza locale e variabili a seconda delle stagioni. I trend di consumo indicano che sempre più persone cercano prodotti locali per ragioni etiche e di maggiore qualità. Un distributore automatico permette 46
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D.A.ITALIA 89 SETTEMBRE 2014
APPUNTAMENTO IN FIERA
TRIESTESPRESSO 2014 INTERNATIONAL COFFEE ORGANIZATION SOSTIENE IL TRADE SHOW TRIESTINO
A TRIESTESPRESSO IL PATROCINIO DELLA PIÙ AUTOREVOLE ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE DI SETTORE: A SOSTENERE TRIESTESPRESSO EXPO È INFATTI L'INTERNATIONAL COFFEE ORGANIZATION (ICO), CHE HA DECISO DI PATROCINARE LA MANIFESTAZIONE ORGANIZZATA DA ARIES E CAMERA DI COMMERCIO DI TRIESTE DEDICATA ALLA FILIERA DEL CAFFÈ ESPRESSO. L'ICO è il riferimento per tutti coloro che lavorano nell’ambito del caffè: sotto la sua guida viene monitorato il mercato mondiale, vengono realizzate le più autorevoli ricerche e statistiche e dettate le linee guida a cui fanno riferimento i governi dei paesi produttori. Ecco perché il patrocinio dell'ICO a 48
TriestEspresso Expo è un ulteriore riconoscimento dell'importanza dell'evento, divenuto edizione dopo edizione la più qualificata fiera sull'espresso a livello mondiale. Anche a questa settima edizione parteciperanno produttori di caffè verde, torrefattori, produttori di macchine, tazzine e macchinari e si attendono oltre 10mila visitatori professionali da 85 paesi, come per l’edizione 2012. Uno dei punti di forza di TriestEspresso è proprio quello di essere un trade show altamente specializzato, in altre parole un appuntamento imprescindibile per aggiornarsi sulle dinamiche di settore, fare affari, incontrare i più influenti operatori, avere una panoramica completa sull'intera filiera. Non a caso, il programma di eventi collaterali, che verrà reso noto a breve, si focalizza prevalentemente su iniziative professionalizzanti o altamente setto-
riali, tra cui corsi di formazione e dibattiti.
"TriestEspresso è stata pioniere nel suo settore: ora stanno fiorendo numerose manifestazioni dedicate al caffè, ma la rassegna di Trieste continua a rimanere un punto di riferimento assoluto" sottolinea Massimiliano Fabian, presidente Associazione Caffè Trieste, che collabora all'organizzazione dell'evento. Antonio Paoletti, presidente della Camera di Commercio di Trieste, aggiunge: "La lunga tradizione nel trading di caffè, l'importanza dei traffici e del cluster di imprese che vi operano sono solo alcuni dei fattori che confermano quanto Trieste sia la capitale dell' espresso" . Triestespresso 2014 vi aspetta dal 23 al 25 ottobre 2014 nel Porto Vecchio di Trieste.
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