NUMERO 105 APRILE 2016
VENDING 2016 ANTEPRIMA ESPOSITORI
EVENTI 80 ANNI PENSANTE 50 ANNI RISTORA
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D.A.ITALIA www.daitalia.it
MONDO ASSOCIAZIONE REPORT 2015
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IL CAFFÈ NELLA SUA FORMA MIGLIORE.
D.A.ITALIA 105 APRILE 2016
L’OCS E LA SFIDA DELLE COFFEE COMMUNITIES Il mercato dell’OCS fin dalla sua nascita, con l’uscita della mitica “unoper”, è cresciuto a tassi impressionanti, imponendosi in pochi anni come il modello di business dominante negli uffici e nelle piccole comunità. Nel 2012 il fatturato dell’OCS in Italia aveva abbondantemente superato il mezzo miliardo di euro ed erano state installate, attraverso il comodato d’uso, circa 1,6 milioni di macchine. Negli ultimi 4 anni però, il mercato OCS ha iniziato a subire un pesante ridimensionamento, segnando contrazioni che per alcuni gestori sono state anche a due cifre. Il fenomeno non può essere attribuito alla crisi dei consumi, perché nell’automatico, che si rivolge ad un target di consumatori finali praticamente identico, questo trend non si è verificato. Quindi le motivazioni di questo calo sono altre e, per poter reagire e trovare una valida soluzione, devono essere prima di tutto identificate e analizzate. Innanzitutto è bene ricordare che l’OCS nei piccoli uffici ha sempre lasciato irrisolto un problema: chi paga le consumazioni? Nel vending automatico lo pagano i dipendenti, mentre nella loca-
zione OCS arriva un kit da 100 consumazioni monodose che vengono fatturate all’azienda. Soluzioni artigianali come la cassettina dove mettere un’offerta libera o contribuire al costo del caffè, sono ormai un lontano ricordo degli anni ‘80 e ‘90. Perciò se l’imprenditore si stufa di pagare il caffè ai dipendenti, è probabile che cessi il servizio o che la macchina venga usata solo in modo sporadico per offrire il caffè ai clienti in visita. L’enorme crescita del mercato delle capsule compatibili e la loro semplice reperibilità nei negozi specializzati o su internet, ha portato sempre più alla nascita delle cosiddette “coffee communities”, gruppi di acquisto formati dai dipendenti di un’azienda, che comprano a loro spese una macchina (ormai se ne trovano per tutti i formati a circa 60 euro) e poi si dividono il costo delle capsule. Il fenomeno ha preso talmente piede da invadere anche il mercato del vending automatico. Diversi gestori si accorgono che in alcune locazioni stanno perdendo consumazioni di caffè dalla free-standing per poi scoprire che in qualche angolo dell’ufficio c’è una piccola macchina OCS gestita direttamente dai dipendenti.
È chiaro che i gestori devono trovare una soluzione: dalle mini-vending OCS con sistema di pagamento, che almeno risolvono il problema del caffè gratuito all’imprenditore, alla cessazione del modello del comodato d’uso (la macchina viene venduta) con un’offerta di capsule a prezzi più competitivi e il valore aggiunto di un’assistenza post-vendita, alla creazione di community social che coinvolga i dipendenti attraverso ordini personalizzati, programmi di loyalty e APP dedicate. Il fenomeno delle coffee communities è forse il primo trend del consumatore finale che incide davvero sul conto economico delle imprese di gestione. Purtroppo non sarà certamente l’ultimo, né il più pericoloso, perché in tutti gli altri canali distributivi il clien-
EDITORIALE DI ALESSANDRO FONTANA
te sta determinando sempre di più il comportamento delle imprese. Quello che però sembra ormai evidente a tutti è che, se non si reagisce in fretta, le perdite di fatturato saranno consistenti, a meno di non comprendere davvero le nuove esigenze del consumatore e avere l’opportunità di fidelizzarlo, offrendogli un servizio personalizzato ad alta marginalità.
IL FENOMENO DELLE COFFEE COMMUNITIES È FORSE IL PRIMO TREND DEL CONSUMATORE FINALE CHE INCIDE DAVVERO SUL CONTO ECONOMICO DELLE IMPRESE DI GESTIONE.
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NUMERO 105 APRILE 2016
VENDING 2016 ANTEPRIMA ESPOSITORI
EVENTI 80 ANNI PENSANTE 50 ANNI RISTORA
MONDO ASSOCIAZIONE REPORT 2015
SOMMARIO
NUMERO 105 APRILE 2016 RENZO GABRIEL BONIZZI DIRETTORE RESPONSABILE EDITOR IN CHIEF ALESSANDRO FONTANA DIRETTORE EDITORIALE EDITORIAL DIRECTOR LAURA GUASPARRI ART DIRECTOR ANDREA LOTTERO GRAPHIC DESIGN DANIELA BISCOTTI COMMERCIALE/ COMMERCIAL NOEMI MARGAROLI REDAZIONE EDITORIAL STAFF LUCINI OFFICINA D'ARTE GRAFICA SRL STAMPA PRINTERS D.A.ITALIA IL PERIODICO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA PUBBLICAZIONE ISCRITTA AL TRIBUNALE DI MILANO, NUMERO DI REGISTRAZIONE 177 DEL 22 MARZO 2004
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3 EDITORIALE
L’OCS e la sfida delle coffee communities
6 VENDITALIA 2016 Anteprima espositori
14 EVENTI
Gli 80 anni di Luciano Pensante e i 50 anni di Ristora
30 AZIENDE NEWS
Distributori N&W Un salto evolutivo nel mondo del vending
36 MONDO ASSOCIAZIONE
Confida Report 2015 Segnali di ripresa per il comparto della distribuzione automatica
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MERCATO DEL VENDING LATEST NEWS
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3 EDITORIALE
Le nuove regole del caffè in grani nel vending.
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6 MERCATO DEL VENDING
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POSTA ELETTRONICA INFO@DAITALIA.IT ABBONAMENTI ABBONAMENTI@ DAITALIA.IT LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DELLE ILLUSTRAZIONI E DEGLI ARTICOLI PUBBLICATI SU D.A. ITALIA È PERMESSA SOLO SE AUTORIZZATA DALLA DIREZIONE. LA DIREZIONE NON ASSUME RESPONSABILITÀ PER LE OPINIONI ESPRESSE DAGLI AUTORI DEI TESTI REDAZIONALI E PUBBLICITARI.
Latest News
D.A. Design Group La nuova veste del vending Intervista con Dino Porrello
26 MERCATO DEL VENDING RIVENDITE
Argentia Prodotti Tutto per la distribuzione automatica
32 Italian Coffee Association Il ruolo del caffè sulla salute
41 APPUNTAMENTO IN FIERA
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venditalianteprimavenditaliantep D.A.ITALIA 105 APRILE 2016
LEI700 PLUS 2CUPS TOUCH32”
In occasione di Venditalia 2016, Bianchi Vending presenta Lei700Plus 2 Cups Coffee To Go, la macchina studiata per soddisfare le esigenze del nuovo consumatore. Lei 700Plus 2 Coffee To Go, 114 combinazioni di prodotto differente e la possibilità di aggiungere topping e sciroppi, è il distributore rivoluzionario pensato per l’utente finale ma anche per il gestore, che vede così possibile accrescere le sue opportunità di guadagno. La macchina è dotata di un monitor touch screen da 32”, attraverso il quale comporre a piacimento la propria bevanda; se collegato al modulo “coffe to go”, il distributore può inoltre erogare un coperchio per il trasporto del bicchiere e un mini snack. Presso lo stand Bianchi Vending verrà inoltre presentata Diva, un nome che preannuncia una macchina davvero esclusiva. Lo staff Bianchi vending vi aspetta a Venditalia: Pad. 4 – stand A13-C16 /Pad. 4 stand A06
BWT WATER+MORE
COMMERCIALE ADRIATICA
BWT Water+More sarà presente anche all'edizione 2016 di Venditalia con la sua gamma completa di prodotti che spazia dai sistemi filtranti per le macchine vending e per il caffè al bar, fino al lavaggio delle stoviglie e dei bicchieri e alla cottura a vapore. Dopo la Fiera HOST, dove gli occhi erano tutti rivolti verso la gamma di macchine ad osmosi inversa di seconda generazione, questa manifestazione porterà senz'altro l'attenzione verso un'altra grande novità unica del gruppo BWT : la gamma di cartucce filtranti BALANCE e SMART. Infatti, i visitatori potranno conoscere le ultime evoluzioni dell'ormai consolidata gamma di cartucce filtranti che impiegano una tecnologia assolutamente all'avanguardia con alta produzione di acqua e la totale assenza di rilascio di argento. Non meno importanti saranno le novità in termini di collaborazione con produttori di distributori automatici di bevande, in primis Carimali, azienda che ha scelto BWT per la protezione delle nuove macchine BlueDot con un sistema filtrante integrato nella macchina disegnato appositamente per loro. Ma le collaborazioni non finiscono qui: grandi sorprese vi attendono allo stand Water+More e negli stand circostanti! BWT Water+More vi aspetta dal 4 al 7 maggio al Padiglione 3, stand E67 F52
Sono tante le novità che Panafè di Commerciale Adriatica proporrà a Venditalia 2016. L’azienda continua a sfidare il mercato italiano ed estero con nuove proposte, che svelerà presso il suo stand. L’ultima nata My Space sarà in pole position, in tutte le sue vesti e colori, per dimostrare ai visitatori come la tecnologia di prossimità NFC possa sposare perfettamente i nostri gesti quotidiani, come fare un buon caffè. A breve disponibile anche nella versione Bluetooth, My Space a Venditalia darà prova delle sue ottime qualità. “Una squadra al servizio dei clienti”, così viene definita Commerciale Adriatica dal CEO Enrico Paolo Costa, che conosce e segue tutti i processi di produzione delle linee di macchine per caffè classiche, ultra-compatte e professionali. Lo staff Panafè offre non solo una vasta gamma di macchine dedicate a Vending ed OCS, ma anche un magazzino e centro assistenza pronto ogni giorno a rispondere alle esigenze dei clienti, fornito di ricambi in pronta consegna per ogni macchina prodotta; inoltre offre corsi di formazione gratuiti con rilascio di attestato di partecipazione, il servizio di personalizzazione completa dei modelli di macchina e molto altro. Tutto da scoprire il mondo Panafè, a Venditalia: Pad.4 - Stand D60
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La capacità è la soluzione A parità di dimensioni, la nostra nuova VISTA L PLUS, grazie alle 2 colonne laterali, contiene fino a 68 bottiglie d’acqua in più rispetto alle macchine standard e, nel contempo, libera spazio nella vetrina per i prodotti più remunerativi. Così diminuiscono le uscite per il caricamento dell’acqua, si riducono i vuoti in vetrina e aumentano i prodotti offerti. In altre parole, più qualità e meno costi. Problema risolto.
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L’innovazione è la soluzione
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venditalianteprimavenditaliantep D.A.ITALIA 105 APRILE 2016
GRUPPO SEM
LAVAZZA
MDS ELECTRONICS
Il Gruppo SEM festeggia quest’anno a Venditalia 25 anni di Vending! Un traguardo davvero importante e significativo per il quale ci sentiamo di ringraziare tutti i nostri Clienti. Il Gruppo, in questa edizione, conferma l’acquisizione dell’ultimo marchio entrato a far parte di questa grandissima squadra: AQUAPOINT. Verrà inoltre presentato il nuovissimo e innovativo refrigeratore da allacciarsi alla rete idrica. Lo stand completamente rinnovato, l’accoglienza e la cordialità del nostro staff, vi aspettano per mostravi tutte le novità. Gruppo S.E.M. vi aspetta presso lo stand D23 E28, Pad. 3 S.E.M. …il partner ideale per il Vending S.E.M. …naturalmente acqua…
Consolidamento nel segmento del fuori casa e rinnovata attenzione al consumatore finale: sono questi i presupposti della presenza di Lavazza a Venditalia 2016. Con uno stand di oltre 400 mq (Padiglione 4, stand A25-C28) dalla forte impronta multimediale e interattiva, Lavazza presenta le sue ultime innovative proposte per il settore: dalle inedite macchine e miscele “Firma” (LF 400) alla “Minivending” e alla nuova gamma grani completa di prodotti specifici progettati per offrire uno straordinario risultato in tazza nelle macchine “Beans to cup” e Vending. Lavazza non è solo offerta prodotto ma è anche expertise e sperimentazione di più di 120 anni sul caffè. Per questo nel corso della fiera organizza sessioni di degustazione guidate alla scoperta delle aree di gusto Aromatico, Equilibrato e Intenso presenti in stand con il suo Training Center, la struttura che dal 1988 si dedica alla formazione e all’innovazione di prodotto. L’azienda torinese continua così a proporre novità all’insegna della qualità, dell’innovazione e del design, garantite da un’azienda leader in Italia che ha diffuso nel mondo l’eccellenza dell’autentico espresso italiano e che, con i suoi innovativi sistemi, ha contribuito in maniera determinante allo sviluppo del segmento Vending e OCS.
A Venditalia 2016, MDS Electronics (Pad. 3 Stand C22) presenta soluzioni di pagamento innovative per Vending e OCS. Per i gestori, MDS offre la soluzione di vendita con carta di credito bancaria Four in One di Oti. Il lettore accetta tutti i tipi di pagamento (banda magnetica, chipcard, contactless e smartphone con tecnologia NFC) con transazioni sicure e certificate dai principali circuiti bancari a costi contenuti. Pagare un caffè non è mai stato così semplice! Basterà che il cliente avvicini la carta di credito o lo smartphone al lettore e l’incasso sarà subito al sicuro sul vostro conto. Per la gestione da remoto, il sistema di Telemetria Vendon è integrato a “Four in One” in un unico box all inclusive ed è attivabile in qualsiasi momento, anche dopo l’installazione. Grazie al portale web dedicato, potrete controllare vendite, incassi, livelli di sottoscorta, allarmi tecnici e attivare promozioni mirate, migliorando sensibilmente le prestazioni dei DA e riducendo l’invenduto. Per l’OCS, MDS propone il rinnovato sistema di deconto e telemetria Widù rtu di Sistemi Vending che trasforma, a zero costi di gestione, qualsiasi macchina cialda/ capsula in una macchina intelligente. Con Widù potrete controllare le macchine OCS dal portale web, monitorando vendite e consumazioni, ricevere alert, inibire il funzionamento della macchina.
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NAYAX
PROFINE
SPINEL
Nayax, leader nel campo della telemetria, dei pagamenti elettronici cashless e delle soluzioni di business intelligence dedicate al vending, ha installato in tutto il mondo oltre 100.000 dispositivi che operano in più di 40 paesi utilizzando 26 valute differenti. Da più di un anno l’azienda è presente direttamente in Italia con Uffici tecnico, assistenza e commerciale a Milano, con un duplice obiettivo: - dichiarare guerra al contante e portare funzionalità nei servizi di sistemi di pagamento cashless (con carte di credito, debito, carte prepagate, NFC, APP di borsellino elettronico MONYX, etc). Nayax non solo rende immediato il pagamento tramite il proprio VPOS, ma rende più facile gestire con le banche autorizzazione e rimborso dei pagamenti effettuati con carte di credito/debito o con dispositivo mobile; offrire un innovativo servizio di Telemetria in cui il controllo dei distributori automatici avviene tramite GSM o LAN, monitoraggio in tempo reale e controllo totale dei dati da remoto. Il sistema MoMa, inoltre, gestisce tutta la rete di macchine da smartphone e tablet. Dati in tempo reale significa nessuna mancata vendita, aggiornamenti software, configurazione e cambio prezzi della macchina a distanza, ricezione degli allarmi via sms o email. Installazione molto semplice, con plug & play del lettore terminale VPOS e dell'unità Amit.
Profine® Vending Cream e Profine® Vending Brown sono le linee di produzione per il vending proposte in anteprima a Venditalia 2016. Profine®, emanazione commerciale di Think:Water, da oltre 20 anni produce sistemi di affinazione per l’acqua da bere e per l’ambito professionale. Le due novità nascono per dare nuove soluzioni per i dei distributori automatici di bevande calde e fredde in alternativa ai prodotti presenti sul mercato e riguardano la costruzione del filtro con attacchi ricavati direttamente su di esso. Gli ingombri vengono diminuiti del 30% circa, la sostituzione facilitata e i costi ridotti. Non è prevista una testata dedicata che impegni a modificare l’impianto esistente, così il gestore potrà scegliere il sistema più adeguato e competitivo. Il bypass è integrato direttamente sul filtro con la tecnologia “sensitive touch”, settabile su 4 posizioni, per ottenere una crema e un caffè di consistenza ideale. 7 stadi di filtrazione e, come stadio finale, esclusiva Profine®, una microfiltrazione batteriostatica e antibatterica grazie alla tecnologia carbon block 0.5 micron Profine Silver. Profine® Vending Cream e Profine® Vending Brown fanno parte di un’ampia gamma di prodotti testati e sono ideali per i settori catering, Ho.Re.Ca. e Vending.
Spinel a Venditalia 2016 esporrà macchine da caffè espresso in cialda ed in capsula innovative, "fatte per durare". Gioielli del Made in Italy, strumenti ideali per lo sviluppo del business dell'operatore professionale. Tra le novità: "Ciao", collezione primavera estate in edizione limitata, effetti cromatici che racchiudono l'essenza ed i profumi della bella stagione. "Jasmine", nuovi gruppi per capsule autoprotette e doppie (14gr) con chiusura automatica, soluzioni che la rendono ancora più idonea alle esigenze della ristorazione moderna. "BYE", tecnologia & design, sistema verticale di caricamento ed espulsione automatica della capsula brevettato, pensata per l'OCS. Spinel ha in serbo altre importanti novità che potranno essere scoperte presso lo stand C33 D33 - Padiglione 3
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EVENTI
EVENTI 2016 GLI 80 ANNI DI LUCIANO PENSANTE E I 50 ANNI DI RISTORA
Ho sempre fatto il mio lavoro, senza mai mancare di parola a nessuno e comportandomi correttamente. Ristora compie 50 anni e in tutta la sua lunga storia non c’è mai stata un’ora di sciopero o di cassa integrazione.
te Luciano Pensan
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IN PRIMA MEDIA - 1949
LUCIANO PENSANTE - 1938
UN'ARCIGNA MEZZALA - 1951
INTERVISTA CON LUCIANO PENSANTE
di Udine e lì ho trascorso gli anni delle scuole elementari e delle medie. Finite le scuole medie, mi sono recato a Udine per iscrivermi all’Istituto Tecnico Malignani ma, prima di entrare, ho visto un manifesto che recitava: “Vieni in Marina: girerai il mondo, imparerai un mestiere”. Mio padre era stato marinaio, dunque conosceva quel tipo di ambiente e d’impegno e cercò di dissuadermi, ma non riuscì a convincermi e così mi arruo-
a cura di Alessandro Fontana
1936 -1956 Sono nato a Trieste da madre friulana e padre calabrese il 31 marzo 1936. In tempo di guerra mia madre si ritrasferì nel suo paese di origine, Buja, in provincia
lai come volontario in Marina. Era il 1952. Dopo due anni alla scuola sottufficiali di La Maddalena per conduttori di macchine a vapore, fui imbarcato su un cacciatorpediniere. A quel tempo la vita a bordo era quanto di più disagevole si potesse immaginare e avevo già capito che se avessi continuato, me ne sarei pentito per tutta la vita. Per fortuna fui ammesso al Corpo Speciale degli Incursori, dove mi trovai molto 15
LUCIANO PENSANTE - 1951
CORPO SPECIALE INCURSORI MARINA MILITARE - 1956
bene, nonostante la fatica fisica. In questo Corpo della Marina la vita militare era davvero dura e pericolosa. Disciplina, comportamento e lealtà erano fondamentali ed è stata una scuola di vita alle cui regole ho sempre cercato di attenermi.
Però non ho mai fatto debiti e nel ’62 mi sono sposato, riuscendo con 600.000 lire a coprire da solo tutte le spese. Mia moglie Mirella l’ho conosciuta a scuola, a 15 anni e mezzo: un amore durato tutta una vita, con gli alti e bassi tipici di una lunga relazione.
1957 -1962
Nel frattempo, nel ’60, mi avevano promosso ispettore e dovevo reclutare i rappresentanti. Guadagnavo 220.000 lire al mese e giravo tutta l’Italia per cercare agenti con i quali svolgevo un breve periodo di affiancamento. La Lombardi mi aveva dato la possibilità di scegliere tra le vendite al dettaglio e le comunità. Ho scelto questa seconda opzione e questa decisione si è rivelata decisiva per il mio futuro. Nelle comunità religiose, chi si occupava degli ordini erano le suore di cucina e i rapporti umani contavano moltissimo. L’insieme dei rapporti stretti in quel periodo mi ha convinto dell’opportunità di mettermi in proprio e continuare a seguire questo settore.
Dopo il congedo, grazie a un conoscente che mi presentò alla Lombardi, un’azienda di preparati per brodo, (lo spot di Carosello: “Non è vero che tutto fa brodo” era un cult dell’epoca, ndr) iniziai a fare il rappresentante a Verona. Guadagnavo 60.000 lire al mese e mi ricordo che pagavo 15.000 lire di rata mensile per l’auto aziendale, 6.000 lire di affitto per una stanza presso una famiglia e mangiavo in una specie di tavola calda dove si pagava con dei gettoni che venivano acquistati all’ingresso, uno per ogni portata: in tempi buoni prendevo tutte e tre le portate, mentre verso la fine del mese una sola... 16
1963 -1965 Nel 1963 entrai in società con il titolare della San Giusto di Brescia, conosciuto durante i tre anni alla Lombardi. Ho firmato cambiali per 20 milioni e sono divenuto proprietario del 50% dell’azienda. Mi sono trasferito a Brescia e ho cominciato a rimodernare la società perché era ancorata a logiche ormai superate. Sono stati anni di attività molto intensa e ricordo che avevo inventato un sistema a punti per fidelizzare i nostri clienti. Io avevo idee molto moderne, mentre il mio socio, purtroppo, era decisamente più prudente e conservatore. Nel 1965 decisi quindi di andare avanti da solo e liquidarlo, poiché era fin troppo chiaro che non avevamo più lo stesso modo di guardare al futuro. Questo periodo fu segnato da un altro episodio decisivo per la mia vita professionale: gli Stati Uniti inviavano tonnellate di latte in polvere spray alla Pontificia Opera di Assistenza (POA), che da Roma le redistribuiva in così forte ecceden-
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1964
1960
LUCIANO PENSANTE CON LA MOGLIE MIRELLA PIEMONTE - 1963
za che gli istituti religiosi non sapevano come impiegarlo. Io mi sono impegnato a ritirarne grandi quantità e contemporaneamente ho siglato un accordo con un’azienda che produceva surrogato di cioccolato. Io fornivo loro il latte in polvere (guadagnandoci bene) e loro mi davano il cioccolato che poi rivendevo (guadagnandoci bene). Un cambio merce durato un anno. Poco dopo, l’allora capo del Governo Fanfani (porto ancora i fiori sulla sua tomba) decise che non era più dignitoso accettare questa forma di proseguimento del Piano Marshall, in quanto l’Italia era in un periodo di pieno boom. Di conseguenza le comunità religiose si trovarono nella necessità di acquistare il latte in polvere sul mercato. Capii subito la grande opportunità che mi si presentava, dal momento che ero ben introdotto in decine di Istituti religiosi in tutto il Centro-Nord. A quel tempo questi Istituti erano davvero molto frequentati e garantivano consumi di generi alimentari molto elevati. Incominciai ad acquistarlo dai grossisti e
rivenderlo con risultati eccellenti. Un giorno però, rivisitando l’Istituto Don Orione di Vigevano, il cliente mi portò in cucina per farmi vedere che il latte in polvere spray non si scioglieva bene e mi mostrò un altro prodotto: il latte granulare in polvere, che invece si scioglieva immediatamente. Mi diedi subito da fare per procurami questo nuovo prodotto, che diventò centrale per i 50 anni successivi della mia attività.
1966 -1969 Il latte granulare lo compravo da un’azienda di Castiglione (BS) e quando il camion veniva a farmi una consegna mi ero accorto che nel carico c’erano anche dei sacchetti da mezzo chilo in cartoni indirizzati a: Orzan Gianni, Drinkomatic, Canteen e Faema. Allora chiesi all’autista a chi consegnava questo particolare formato e lui mi rispose che andava ad alcune aziende di distributori automatici. Mi si è subito accesa una lampadina…
Nel 1966 iniziai quindi a vendere il latte anche nel vending e questa data ha segnato il vero inizio di Ristora, marchio che oggi compie 50 anni. Conservo ancora la prima fattura del fornitore francese, 2,35 franchi al Kg. (il cambio con la lira era di circa 110 lire). Purtroppo però acquistavo il prodotto attraverso un grossista e non riuscivo ad essere molto competitivo. L’unico produttore in Europa era la France Lait e non potevo comprarlo direttamente da loro, perché avevano un concessionario ufficiale italiano, Demetra (una società partecipata da France Lait e Yomo). Per fortuna conobbi un mediatore di Ginevra che aveva ottimi rapporti con i francesi e riuscì a farmi avere il latte in sacchi anonimi. Arrivavano vagoni di prodotto ed io, mio padre e l’autista, scaricavamo la merce dal treno al camion, in sacchi da 25 kg e lo portavamo dove avevo il magazzino, in piazza Ospedale a Brescia, ma siccome il passaggio del seminterrato era troppo
EVENTI 80 ANNI DI LUCIANO PENSANTE - 50 ANNI DI RISTORA
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NASCE IL MARCHIO RISTORA - 1966
LUCIANO PENSANTE - 1972 stretto, dovevamo scaricare il camion su di un furgone più piccolo, arrivare all’ingresso con diversi viaggi e portare i sacchi dentro... Quella è stata la nostra prima sede. Poi ci sono state San Polo, Castenedolo e alla fine Montichiari, tutte in provincia di Brescia. Per 8-9 mesi ho usato questo canale di fornitura, sino a che, per un disguido, Demetra ne è venuta a conoscenza. Ovviamente cercò di opporsi, ma a quel punto facevo già più volumi di loro e i francesi decisero che meritavo di essere rifornito perché in pochi mesi ero riuscito a conseguire migliori risultati rispetto a loro, che avevano il prodotto da più di tre anni. Così cominciai questa attività: lavoravamo io, mia moglie, la donna di servizio e altri due parenti. In cinque con un piccolo impianto che riempiva un sacchetto da mezzo chilo alla volta, che poi andava chiuso manualmente. In quegli anni anche solo trovare i gestori a cui vendere il prodotto non era affatto facile, non esistevano associazioni o 18
elenchi di operatori e le uniche fonti di informazione erano i produttori di distributori automatici allora esistenti (Selme, Faema, Bianchi, Omnimatic) o il “passaparola”. Una volta avuto l’indirizzo della persona interessata, quasi sempre la contattavo la sera dopo le 19, al termine dell’orario di lavoro, perché in quegli anni il titolare era anche tecnico e caricatore, quindi sempre fuori sede. Una gran parte di questi gestori erano operai, impiegati, bidelli che con qualche distributore arrotondavano le loro entrate. Ricordo un episodio accaduto a Torino da Arione: arrivai dal cliente a mezzanotte dopo aver passato un’intera giornata senza avere il tempo di mangiare e lui mi offrì un cappuccino e dei biscotti, perché a quell’ora non c’era altro. Erano tempi molto impegnativi ma bellissimi e già in quel periodo mettevo rigorosamente in pratica un principio che è rimasto inalterato per i seguenti 50 anni: non lasciare mai nessuno senza prodotto.
Uno dei miei primi clienti è stata la Sellmat di Foglia e Pavero e una volta, per consentigli di avere subito del latte che gli serviva urgentemente, sono andato personalmente con la mia macchina, caricando il bagagliaio con 50 chili di prodotto. Nel 1967 ho iniziato a commercializzare anche il cioccolato. Uno dei miei primi clienti fu Boschin di Azzano San Paolo, che acquistò un quintale di prodotto. Lo consegnai il sabato e, il giovedì successivo, mi telefonò dicendomi: “Me ne mandi altri tre quintali?”. Con il the ho iniziato più tardi. A quei tempi c’era il Servorapid della Bianchi, un distributore con tre contenitori: the, cioccolato e cappuccino. I consumi di solubili erano notevoli. Bogoni, un gestore di Torino, per far fronte agli impressionanti consumi giornalieri di cioccolata nelle caserme, aveva dovuto aggiungere sopra ai distributori una tramoggia da 10-12 kg collegata al contenitore interno. Una cosa impensabile ai nostri giorni.
GLI ANNI DI VENDOMAT
L'ATTO DI COSTITUZIONE DI CONFIDA - 1979
LA FONDAZIONE DI VENDING SERVICE - 1974
1970-1973 L’azienda negli anni ’70 continuava a crescere a ritmi esponenziali e l’aumento dell’attività in tutto il Nord Italia mi ha fatto comprendere che non sarei più riuscito a consegnare il prodotto a tutti i nuovi clienti medio-piccoli. Decisi quindi di acquistare la ISDA (Ingredienti Speciali Distributori Automatici) di Galloni, un rivenditore di prodotti di Torino. Una volta rilevata questa attività, mi sono subito reso conto che il modello di business (acquistare un rivenditore locale e mettere alla guida un uomo di fiducia) funzionava benissimo e mi sono convinto che era necessario creare anche in altre regioni dei rivenditori che potessero distribuire tutto il necessario alle piccole gestioni (bicchieri, palette, prodotti, ecc.). In quel periodo ho quindi acquistato altri rivenditori come la TU.DI.A.B. (Tutto per la Distribuzione Automatica e Bar) che ho poi chiamato Novaservice e fondato altre realtà come la Veneta San Giusto, la Trentina San Giu-
sto e la San Giusto Centro Sud (Roma). Inoltre avevo un formidabile venditore, Gianni Orzan (concessionario Bianchi e gestore), il quale fornì con miei prodotti tutti i gestori di Udine, Gorizia e Trieste. Nel 1968 avevo trasferito la mia società a San Polo, ma già nel 1971 la sede era troppo piccola per le esigenze aziendali e decisi di spostare tutta l’attività a Castenedolo, che in quel periodo si trovava in una zona depressa e poteva usufruire d’importanti benefici fiscali per le imprese di nuova costituzione. Visto che le esenzioni non potevano essere concesse a società già esistenti, fondai la Prontofoods e lasciai alla San Giusto solo una funzione commerciale. Nel 1973 fusi le due società e la San Giusto cessò di esistere. Dal ’60 al ’63 con Lombardi, dal ’63 al ’66 con la San Giusto e dal ’66 fino alla fine degli anni ’70, partivo il lunedì e rientravo il venerdì, spesso facendo anche delle consegne. Il sabato mi occupavo dei clienti di Brescia.
1974-1980 A metà degli anni ’70 il marchio Ristora si era ormai sempre più consolidato nel mercato della distribuzione automatica. Il mio primo latte istantaneo si chiamava “Fresh”, ma già nel 1969 avevo deciso di cambiarne il nome. Mi sono sempre occupato io del packaging e della grafica e non sapevo quale nome scegliere per il nostro brand, finché un giorno vidi l’inserzione di un frigorifero marcato Iberna e, seguendo lo stesso principio, mi venne in mente il nome Ristora. Per continuare a far crescere la mia azienda ho investito moltissime risorse in tecnologia produttiva, una caratteristica che ho sempre mantenuto inalterata negli anni e, in concomitanza con l’aumento della produzione, ho cercato di potenziare la rete distributiva. Nel 1974, assieme a Nicola Amoruso, abbiamo fondato la Vending Service, dando vita ad una struttura integrata che ha precorso i tempi e che sarebbe diventata il primo esempio di rivendita moderna del vending.
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MOMENTI D'INCONTRO CON I GESTORI
tere questa minaccia era indispensabile che tutta la filiera si schierasse compatta a difesa della categoria, cercando attraverso un’aggregazione associativa di far sentire la propria voce alle Istituzioni. Fu così che il 13 luglio del 1979 nacque Confida e proprio io depositai presso un notaio di Milano l’atto costitutivo della “Confederazione Italiana della distribuzione automatica”
l’occasione di entrare nel capitale sociale di alcune imprese di gestione del vending. Sia allora che oggi, non mi sono mai interessato alla parte operativa e non ho mai interferito sulle strategie di sviluppo, lasciando le decisioni a chi faceva il gestore per mestiere. Il mio lavoro, come ho appena detto, è quello di produrre e vendere solubili. Ho portato a termine la prima operazione nel mondo delle gestioni quando fui invitato dall’Avv. Fiorentino ad acquistare una quota del 10% della Lionella di Milano. In quegli anni ero leader consolidato nel settore del latte granulare, ma in accesa competizione con Nestlé nel mercato della cioccolata e, al fine di consolidare la mia posizione come fornitore, accettai di investire anche nelle quote azionarie di alcune primarie gestioni. Dopo Lionella fu infatti il turno di ADA e di GeSA, operazione che mi portò a liquidare decine di piccoli azionisti e a dividere alla pari con gli altri miei due soci le quote acquisite.
In quegli anni il mercato nella provincia di Milano era forse il più promettente in Italia, così nel 1976 ho deciso, con alcuni soci, di potenziare la rivendita Novaservice, che si trasferì in Via Melchiorre Gioia a Milano e cambio nome in Vendomat. Una tappa molto importante per l’affermazione del marchio Ristora è stata l’acquisizione, nel 1977, della Fontana Service, una concorrente diretta. Da quel momento l’azienda si è imposta sempre più come leader nazionale nel suo comparto, posizione che occupa tuttora.
1980 -1983
Nel 1979 una sentenza della Corte di Cassazione, interpretando in maniera restrittiva la legge 138/1974, affermò che era escluso “l’uso del latte liquido ottenuto dal latte in polvere, quando venga semplicemente miscelato in dose proporzionalmente alta con una certa quantità di caffè”. Era chiaro che questa normativa poteva colpire in modo molto profondo non solo la Prontofoods, ma l’intero mondo del vending. Per combat-
La produzione e la vendita di prodotti solubili sono sempre stati il mio core business e il mio unico vero interesse aziendale. Anche se si può dire che ho “inventato” le rivendite in Italia e partecipato attivamente alla costituzione dell’Associazione, sono stati tutti passi decisi per salvaguardare o potenziare il mio business primario. Lo stesso principio mi ha guidato nei primi anni Ottanta, quando ho avuto
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IL FATTURATO DI PRONTOFOODS DAL 1984 AL 2015
1984 -1990 Nel 1984 il fatturato di Prontofoods, in costante ed ininterrotta crescita fin dal 1966, superò per la prima volta i 10 miliardi di lire. Il trend è continuato senza sosta fino al 2014, anno in cui si è verificata una lievissima flessione, ma solo a causa di un naturale calo dei consumi, della notevole riduzione della vendita dei prodotti destinati alla Russia (e a parte di altri mercati dell’Est) e della mia decisione di rinunciare volontariamente ad alcuni clienti, anche di grandi dimensioni, che non garantivano una sicura solvibilità. Nel 1987 il fatturato aveva già superato i 17 miliardi di lire e lo stabilimento di Castenedolo non riusciva più a garantire i livelli di produzione richiesti. Fu così che la Prontofoods si trasferì nella sua quarta e definitiva sede: Montichiari. Fino ad allora l’intera produzione era assorbita dal mercato della distribuzione automatica, ma vista la quota di mercato ormai raggiunta, era eviden-
te che per espanderci potevamo solo guardare a mercati vicini come la GDO e il catering. In virtù di nuovi investimenti in tecnologia e all’assunzione di nuovo personale, dalla nuova sede abbiamo iniziato ad offrire i nostri prodotti anche in questi mercati, una scelta che negli anni si è rivelata vincente, tanto che oggi l’incidenza della GDO è arrivata a raggiungere l’80% e le referenze prodotte a marchio privato sono circa mille. Nel 1989 Prontofoods acquisisce anche Spada, un altro player del settore. L’operazione fa crescere ancora di più l’azienda, che nel 1990 è già sopra quota 25 miliardi.
1991-2000 Gli anni novanta sono per Prontofoods un periodo di straordinaria crescita. Il fatturato quintuplica, passando dai 25 miliardi di lire ad oltre 120. Molteplici fattori hanno concorso a determinare un risultato così eclatante: il mercato
del vending era in forte sviluppo e sia il comparto delle gestioni che quello delle rivendite prosperavano, segnando aumenti annuali di fatturato a due cifre. I primi risultati dell’ingresso di Prontofoods nella grande distribuzione erano molto incoraggianti e mi hanno spinto ad investire in nuovi macchinari più moderni e performanti che erano in grado gestire un mercato che generava volumi molto più elevati del vending. La sede di via Deledda a Montichiari continuava a crescere, tanto che ho deciso di acquistare nuovi capannoni per dare spazio a impianti e magazzini. Inoltre i confini nazionali iniziano ad essere stretti per un marchio affermato come Ristora ed è cominciato un processo di internazionalizzazione, prima sporadico, che ci ha portato in pochi anni ad esportare il prodotto in moltissimi paesi esteri (nel 2016 supereranno quota 60). Vending, GDO ed esportazioni hanno quindi contribuito molto al superamento della soglia psicologica dei 100
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PENSANTE E ALLEGRINO - 1988
SPONSORIZZAZIONE BRESCIA CALCIO DEL PRESIDENTE CORIONI - 1997/2001
UDINESE CALCIO - 2001/2002
PENSANTE, SCALTRITI E SIMONAZZI miliardi di lire di fatturato, ma un altro fattore si è rivelato sempre più determinante per il successo dell’azienda: la qualità del management e del personale. Infatti più che di me, vorrei parlare dei miei collaboratori che sono il motore di Prontofoods. Io ho un figlio che lavora in azienda come responsabile marketing, un’ottima persona, ma che ha altri interessi. Sette anni fa ho deciso di donare il 3% delle azioni a tre persone chiave: Angelo Romano (Vicepresidente), Beppe Bisi (Direttore Vendite) e Mario Zola (Direttore Stabilimento). Ad Angelo Romano ho donato anche qualche quota azionaria di GeSA e Vendomat, visto che le segue da diversi anni con grande competenza. Beppe Bisi è una persona che da 30 anni frequenta la grande distribuzione e gode di una grande stima da parte dei buyers per la sua competenza, intelligenza e serietà. Molte aziende me lo invidiano. Mario Zola, in Prontofoods da 35 anni, dirige con autorevolezza 24
tutte le produzioni. Si occupa dell’acquisto di macchine e attrezzature e anche del personale. Ed infine Angelo Romano, entrato in azienda 23 anni fa come semplice impiegato a tempo determinato. Con il passare del tempo ho capito le sue enormi potenzialità, visto che è dotato di grande intelligenza, memoria e ha una lucida visione del futuro, peculiarità che gli consente di affrontare qualsiasi problema valutando in anticipo le possibili conseguenze e i potenziali inconvenienti. In azienda opera a 360 gradi, oltre ad essere il mio commercialista (con redazione di bilanci impeccabili e mai contestati dall’autorità fiscale), conosce macchine e materie prime, dogane, sicurezza, problemi societari e il mondo dell’edilizia. In tutte le aziende che abbiamo nel tempo rilevato ha condotto le trattative sindacali, risolvendo anche problemi fiscali. Ha grandi capacità lavorative, è onesto, trasparente e gode della fiducia
di tutti quelli che lo conoscono. È nel Consiglio di Amministrazione di diverse società, anche di una piccola ma efficiente banca di cui sono azionista e dove fa anche parte del Comitato del credito. Si occupa di diversi mercati: la distribuzione automatica, il catering e l’estero. Inoltre, con l’avvento in Prontofoods della produzione delle capsule monodose, argomento di cui è molto esperto, tratta anche con la GDO. Non ha grilli per la testa ed è rimasto quello che era da ragazzo, un po’ per merito mio, che l’ho ossessionato dicendogli che il denaro è importante, ma lo è ancor di più essere una persona perbene, onesta e leale, senza stupidi esibizionismi. Chi meglio di lui potrebbe guidare l’azienda in futuro? E la guiderà senz’altro meglio di me visto che, a parte la mia lunga militanza, lui ha molte più competenze di me. Ho per lui grande ammirazione e affetto. Incontrarci è stata una grande fortuna per entrambi.
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STABILIMENTO PRONTOFOODS - AREA DI VIA DELEDDA
STABILIMENTO PRONTOFOODS - AREA DI VIA MERCANTI Alla fine degli anni ’90 il marchio Ristora ha sempre più visibilità sul mercato nazionale, anche grazie ai grandi investimenti in comunicazione. Dal 1997 al 2001 ho deciso di sponsorizzare il Brescia Calcio del presidente Corioni, una squadra che proprio in quegli anni ebbe il suo periodo d’oro (in formazione c’erano Baggio, Pirlo e Guardiola), tanto da restare saldamente in serie A e, nella stagione 2000-2001, raggiungere l’ottavo posto, miglior piazzamento di sempre per la formazione bresciana nella massima serie. In quella fortunata stagione calcistica Ristora era anche sponsor dell’Udinese Calcio.
aumento delle referenze prodotte. Negli anni ’90, una fortunata pubblicità del campione di tennis McEnroe realizzata per una marca di the in lattina, fece innamorare gli italiani di questo prodotto, che iniziò a diventare richiestissimo. Non mi feci scappare l’occasione e, seguendo uno dei miei comandamenti: “mai lasciare un cliente senza prodotto”, ho iniziato a produrre enormi quantità di the in polvere, segmento di mercato che ancor oggi è fondamentale per l’azienda e nel quale siamo leader assoluti, visto che gli altri due grandi competitors sono usciti dal mercato.
In questo periodo la gamma dei prodotti continua a crescere e, per soddisfare le esigenze dei sempre più numerosi
2001-2015
clienti, si moltiplicano, all’interno delle linee produttive di Prontofoods, i marchi commerciali e i formati dei prodotti. Questo ci ha portato a un ulteriore investimento in impianti e macchinari che potessero gestire l’esponenziale
Nel 2001 il mercato del the è talmente strategico per Prontofood da spingermi a compiere l’acquisizione dello stabilimento genovese di Maraviglia (7.500 mq di cui 5.400 coperti), un marchio molto noto e apprezzato che con-
tinuai a commercializzare in un’ampia linea di prodotti a fianco della gamma Ristora. Nello stesso anno abbiamo acquisito un altro storico marchio italiano: Idrolitina, polveri per acqua da tavola che era in commercio fin dal 1901. Entrambe le acquisizioni ci hanno portato ottimi risultati. Nel 2009 Prontofoods acquisisce l’azienda francese Prolait, un altro importante tassello della continua crescita che l’azienda compie nel mercato del latte granulare. Il marchio Ristora continua con la sua strategia di sponsorizzazione di grandi squadre sportive. Nel 2012 è infatti sponsor del team ciclistico Liquigas. Lo stabilimento di Montichiari continua a crescere fino ad occupare un’area di 142.000 mq di cui ben 72.000 mq coperti, suddivisi in tre aree contigue: via Deledda (nel 2016 dovrebbe aumentare di altri 12.000 mq.), via Mercanti e Area Vulcania.
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ASSOCIAZIONE VOLONTARI SAN CRISTOFOR0 - 2014
DONO DELLA NUOVA TAC ALL'OSPEDALE DI MONTICHIARI
CONSEGNA DELL'OSCAR DEI BILANCI 2015 Gli addetti raggiungono le 220 unità, gli impianti dedicati alla produzione diventano quasi 300 e le referenze trattate circa 1.000. Al tradizionale latte granulare, alla cioccolata e al the, che hanno fatto la storia dell’azienda, si sono da tempo affiancati l’orzo, la camomilla, il cappuccino, il ginseng, le tisane, gli infusi e moltissimi altre formulazioni richieste specificatamente dai nostri clienti, soprattutto nei so26
stituti del latte (clienti esteri). Inoltre siamo il secondo produttore italiano di dolcificanti in bustine e compresse e probabilmente il primo player nella produzione di fruttosio. È degna di nota anche la nostra produzione di dessert e sorbetti. In questo periodo, la forte richiesta di capsule compatibili monodose impone all’azienda di realizzare ancora una
volta importanti investimenti in impianti, tanto che, in pochi anni, ha inaugurato ben 11 linee di capsule in diversi formati. Gli investimenti in tecnologia sono una costante per Prontofoods: nel 2016 abbiamo previsto un esborso di circa 10 milioni di euro: 3,6 milioni dei quali per tre IMA C24 (il massimo della tecnologia oggi esistente) e 4 milioni per un
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BEPPE BISI
MARIO ZOLA
ANGELO ROMANO moderno magazzino automatico. Nel 2015 l’azienda è premiata con un prestigioso riconoscimento, l’Oscar dei Bilanci, dedicato alle aziende bresciane che hanno saputo conseguire una significativa crescita del loro volume di affari e dei loro margini di redditività. I bilanci sono valutati su quattro precisi parametri: capacità di produrre reddito, sostenere oneri finanziari legati all’indebitamento, indebitamento verso
il sistema finanziario e capacità di produrre risorse finanziarie per l’azienda. Prontofoods, che detiene la tripla A nel rating bancario, ha superato l’esame con lode. In conclusione a questa lunga intervista posso solo dire che i principi che mi hanno guidato in tutti questi anni sono l’onestà, la sincerità, la lealtà e il rispetto delle persone e dei soci. Condi-
vido con loro tutte le scelte e qualsiasi decisione di spesa e investimento. Non ho mai esercitato in modo unilaterale il diritto di maggioranza. Come disse una volta l’amico Ugo da Firenze: “preferisco perdere il sedere (eufemismo) che la faccia”, come disse un altro: ”l’uomo vale quanto la sua parola” e infine un terzo: “trova il lavoro che ti piace e smetterai di lavorare”.
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D.A.ITALIA 105 APRILE 2016
AZIENDE NEWS
DISTRIBUTORI N&W UN SALTO EVOLUTIVO NEL MONDO DEL VENDING
NEWS
IN ITALIA E NEL MONDO LA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA HA ANCORA AMPI MARGINI DI MIGLIORAMENTO. 30
MA PER FARLA CRESCERE, OCCORRE CAMBIARE PROSPETTIVA E CONSIDERARLA UN CANALE A TUTTI GLI EFFETTI.
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Le ricerche più recenti indicano la nuova strada da percorrere nel mondo della Distribuzione Automatica: oggi i gestori devono muoversi come fossero operatori della ristorazione fuori casa, mentre per i produttori di macchine la sfida è garantire un salto di qualità, frutto di tecnologia elevata e innovazione. N&W anticipa le tendenze e incontra le attuali richieste del mercato con una visione di ampio respiro: punta alla qua-
lità e al servizio, stimola il consumo, facilita il lavoro dell'operatore, attrae, invoglia, intrattiene e informa l'utente finale, garantisce prestazioni elevate e mantiene sempre un'attenzione particolare all'ambiente. La scelta di N&W va nella direzione di un ampliamento di gamma tale da proporre soluzioni specifiche per qualsiasi tipo di esigenza e location e accogliere quindi
le necessità dei gestori, che puntano a stimolare i consumi proponendo prodotti sempre più diversificati e rendendo l’offerta attraente, appetibile, quasi irresistibile. Il tutto riducendo le spese di gestione, facilitando il lavoro del personale tecnico, ottimizzando la manutenzione e la gestione del distributore. Le macchine progettate da N&W rispondono in modo concreto a queste richie31
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ste del mercato. Un esempio vincente è la linea di modelli con il doppio bicchiere, che permette di valorizzare il risultato del prodotto e di erogare bevande di diverso tipo nel contenitore più adatto, esaltandone le qualità. Il doppio bicchiere, associato a doppio espresso, tè in foglie o sciroppi per aromatizzare le bevande calde, permette di offrire un'ampia gamma di bevande con formati e prezzi differenziati. Il bicchiere può variare dal formato piccolo, per l’espresso all’italiana, al formato grande per le “coffee specialities” (bevande arrivate dagli Stati Uniti o dal Nord Europa e che stanno prendendo piede anche in Italia) o per il tè preparato con infusione in foglie.
il processo d'acquisto nelle varie fasi di preparazione o erogazione, a partire dalla scelta (accesso alle informazioni nutrizionali, personalizzazione della bevanda) fino al prelievo. Lo schermo touch facilita in modo rivoluzionario anche il lavoro dell’operatore, che si trova a navigare nei menù delle configurazioni e delle impostazioni con un semplice tocco, in modo veloce e intuitivo. Altro sviluppo molto interessante sono i modelli che erogano prodotti non solo food. Si va dai piatti a base di preparati, per un concetto di “mensa automatica”, ai dispositivi di protezione per la sicurezza sul lavoro, ai prodotti per l’igiene personale o per l’intrattenimento.
In più, molti distributori sono equipaggiati con schermi touch, attrattivi e di facile utilizzo per l’utente che, tramite grafiche e interfacce pulite e moderne, viene informato lungo tutto
Coerentemente con queste scelte, a Venditalia 2016 N&W mostrerà una selezione delle migliori macchine che presentano queste caratteristiche.
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AZIENDE NEWS N&W
N&W A VENDITALIA 2016: LE NOVITÀ. Nel settore del Vending spicca Mambo, il modello dedicato alle locazioni semipubbliche che si candida a diventare un punto di riferimento nella sua categoria. Mambo sintetizza in un’unica macchina due caratteristiche fondamentali per questo segmento: la robustezza e la capacità di erogare un alto numero di prodotti senza particolari vincoli di formato, grazie anche all’adozione di nuovi vassoi flessibili e performanti. Il frontale è di grande effetto e cattura subito con le sue vetrine e l’interfaccia centrale, appositamente progettate per differenziare l’offerta e gestire con facilità le configurazioni delle due celle. Diversi distributori della gamma Necta presentano innovative soluzioni Touch Screen, con schermo ad alta definizione armonicamente coordinato all’estetica. L'interfaccia touch è immediata e di facile utilizzo, permette la gestione inte-
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grata della macchina a livello di software e hardware, nonché in batteria con altri modelli della gamma. Sul display possono scorrere a rotazione contenuti video dedicati a intrattenimento, promozioni e informazioni nutrizionali. Da segnalare inoltre i costi di manutenzione ridotti al minimo e le funzioni di connettività per aggiornare e scaricare i dati da remoto. Nel settore Ho.re.ca, i modelli Koro, Korinto Prime e Kalea si integrano alla perfezione negli ambienti più moderni. Debutta Kalea, il nuovo modello Necta che coniuga tecnologia e ottima qualità del prodotto in tazza con un'estetica elegante e prestazioni eccellenti. Il nuovo sistema di gestione del latte, particolarmente efficiente, è presente su tutti i modelli e garantisce un’alta costanza nelle dosi. L’impiego di ingredienti di prima scelta, come il caffè in grani macinato al momento e il latte fresco montato a regola d’arte, permette di offrire un goloso menù di bevande calde, sempre perfette
e cremose, nel rispetto della migliore tradizione italiana. Nel settore OCS c'è grande aspettativa per Fancy, la nuova creazione di SGL, che combina un'estetica moderna, dimensioni compatte e un elevato livello di personalizzazione grazie a cover di diversi colori. La macchina, disponibile in tre versioni, si dimostra molto versatile grazie alla possibilità di funzionare con una grande varietà di capsule. Un discorso a parte merita HI! il nuovo sistema di pagamento cashless N&W che legge sia chiave MiZip, che tag, che carta. Nelle diverse configurazioni, questo sistema permette di raccogliere una serie di informazioni e statistiche di vendita molto utili all’operatore. Nell’ottica delle nuove normative, HI! sarà la soluzione ideale per gestire la memoria fiscale del distributore, perché grazie ad esso sarà possibile inviare i dati di vendita della macchina rilevati da smartphone o tablet immediatamente e
AZIENDE NEWS N&W
direttamente all’Agenzia delle Entrate, così da alimentare il Registro dei Corrispettivi, un archivio fiscale obbligatorio che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2017. Infine, una particolare menzione va al Kit Blue Red, che può essere collegato al sistema di pagamento MiZip, oggi ampiamente diffuso, rendendo quest’ultimo Bluetooth e permettendo così la rilevazione delle statistiche direttamente da dispositivi mobili. Blue Red rappresenterà quindi uno strumento utile e indispensabile nel periodo di transizione tra il “vecchio” sistema di pagamento cashless MiZip e il nuovo HI! A Venditalia 2016 ci sarà un’area dedicata proprio a queste novità, con dimostrazioni pratiche sul distributore. N&W nel mercato del vending si conferma attenta, presente, propositiva, proiettata verso il futuro e si propone sempre più come protagonista. 35
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MONDO ASSOCIAZIONE
CONFIDA REPORT 2015
MONDO ASSOCIAZIONE
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SEGNALI DI RIPRESA PER IL COMPARTO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA
IN CRESCITA SIA IL MERCATO TRADIZIONALE (+3,4%) CHE QUELLO DEL CAFFÈ PORZIONATO IN CASE E UFFICI (+1,9%). IL FATTURATO DELLE TOP 10 GESTIONI È PARI AL 21% DEL VALORE COMPLESSIVO DEL MERCATO 2015
I consumi ai distributori automatici sono in linea con la moderata ripresa dell’economia del nostro Paese e con un ritorno della fiducia da parte del consumatore. 30 milioni di italiani utilizzano i distributori automatici e, considerando i consumi sia dai distributori automatici tradizionali che dalle macchine a capsule e cialde sempre più diffuse nelle case e negli uffici, nel 2015
si registra un fatturato di circa 3,4 miliardi di euro (+3,1%) e 10,5 miliardi di consumazioni (+2,6%), rispetto al 2014. Il mondo del vending è prevalentemente legato alle attività delle società di gestione che si occupano di installazione, manutenzione e rifornimento delle macchine presso il cliente; tuttavia negli ultimi anni 37
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si sta registrando una variazione nelle scelte di acquisto del consumatore con particolare riferimento al caffè porzionato. Accenture ha realizzato per CONFIDA uno studio di mercato sulle tendenze di consumo. Quest’anno per la prima volta si è preso in considerazione nel panel di riferimento dello studio il mercato globale della distribuzione automatica e semi automatica, includendo tutto il segmento del caffè porzionato, a prescindere dal canale di approv vigionamento scelto dal consumatore ed alternativo a quello delle sole gestioni (GDO, Internet, import, torrefattori, ecc.).
IL MERCATO DEL CAFFÈ PORZIONATO Il dato globale del consumo del caffè porzionato in Italia nel 2015 38
segna una crescita delle consumazioni del +1,9%, calcolato tenendo conto non solo del dato proveniente dalle imprese di gestione, che tradizionalmente forniscono la macchina in uso gratuito e il ser vizio di somministrazione del caffè in capsule o cialde monodose, ma anche di alcune evoluzioni del mercato che ne hanno modificato le caratteristiche e l’andamento: > Diversi clienti (es. uffici) abbandonano la formula del ser vizio in uso gratuito delle macchine semiautomatiche per av valersi direttamente delle offerte dei canali retail, GDO e acquisti online; > In molti uffici la proprietà non mette più a disposizione il caffè ai dipendenti, che si stanno organizzando tra loro contattando direttamente il gestore per avere una macchina installata;
MONDO ASSOCIAZIONE CONFIDA
> Le torrefazioni stanno aumentando la produzione e commercializzazione di capsule compatibili, dato confermato anche dall’aumento della produzione delle capsule vuote (senza caffè) da parte delle aziende specializzate; > Piccoli negozi alimentari (non bar) attrezzati per la pausa pranzo (es. salumerie, formaggi freschi) stanno richiedendo sempre di più soluzioni automatiche per offrire caffè ai clienti, non volendo acquistare una macchina da caffè professionale per il locale. L’attività delle imprese di gestione, che rappresenta il 25% delle consumazioni totali di caffè porzionato, ha fatto registrare nel 2015 un calo significativo in termini quantitativi rispetto al 2014 (consumazioni -7,1%, parco macchine, -8,6%).
TORREFATTORI A SSOCIATI S.p.A. 速
SINCE 1930
SINCE 1953
SINCE 1903
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IL MERCATO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA Le rilevazioni sul mercato della dis tr ib u LA DISTRIBUZIONE zione auAUTOMATICA SI tomatica CONFERMA UN CANALE tradizioGRAZIE AL QUALE nale eviIL PRODOTTO E LO SCAFFALE VANNO LÀ denziano DOVE IL CONSUMATORE lieve un LAVORA, STUDIA, PARTE, incremenARRIVA, È IN ATTESA. to dei volumi da imputare al maggior numero di giorni lavorativi del 2015 e alla particolare stagionalità dell’anno che ha notevolmente influenzato il mix dei consumi. Si registra infatti una forte cre40
scita nei consumi delle bevande fredde (+10,5%), condizionata dalle alte temperature estive che, in particolare nel mese di luglio 2015, sono state nettamente superiori rispetto all’anno precedente, mentre sono stabili i consumi di bevande calde e snack. I prodotti alimentari consumati dai distributori automatici sono ancora principalmente gli snack tradizionali (utili al fuori pasto, non in risposta al bisogno di alimentarsi), tuttavia si registra una crescita di prodotti freschi e sostituitivi del pasto, in particolare panini (+7,2%) e pasti pronti (+18,8%), anche se continuano a rappresentare una nicchia di mercato. I prodotti prelevati con maggior frequenza sono le bevande sia calde che fredde, indice del fatto che i distributori automatici sono prima di tutto av vicinati per soddisfare la
MONDO ASSOCIAZIONE CONFIDA
voglia di un caffè e per togliersi la sete. La distribuzione automatica si conferma un canale grazie al quale il prodotto e lo scaffale vanno là dove il consumatore lavora, studia, parte, arriva, è in attesa. Le ‘macchinette’ propongono (e di fatto affermano) un modello diverso di relazione commerciale. Piero Angelo Lazzari, Presidente CONFIDA, ha dichiarato: “Grazie a queste sue caratteristiche, il vending mantiene complessivamente la sua dinamicità pur avendo avuto importanti ripercussioni dai recenti anni di crisi economica sulla produzione di distributori automatici per il mercato italiano. Attendiamo che al dato ISTAT, che fa riferimento ad una moderata ripresa, segua al più presto un dato più rassicurante per quanto riguar-
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da gli investimenti senza i quali non c’è vera ripresa strutturale”.
IL FUTURO DELL A DISTRIBUZIONE AUTOMATICA
IL SI CHIAMINO PURE, SIMPATICAMENTE, “MACCHINETTE”: IN REALTÀ QUESTO TERMINE RACCHIUDE IN SÉ UNA COMPLESSA ORGANIZZAZIONE IMPRENDITORIALE CHE METTE INSIEME PROFESSIONALITÀ, MODELLI DI BUSINESS, SOLUZIONI TECNOLOGICHE E INNOVAZIONI.
In questi ultimi anni la distribuzione automatica ha progressi v amente diversificato la sua sfera di attività sia come business a sé (in diverse
location), ampliando gamma e tipologia di prodotti offerti, non solo food; sia come tecnologia complementare al negozio tradizionale, offrendo numerosi vantaggi completando l’offerta del canale fisico, assortimento di prodotti, fidelizzazione al marchio, efficienza organizzativa e migliore esperienza di acquisto per il cliente. Inoltre, oggi, grazie anche all’integrazione con internet e con i moderni dispositivi digitali, la vending machine sta esplorando nuove modalità di ser vizio al consumatore, trasformandosi da semplice strumento di erogazione di un prodotto a touch point informativo e di ser vizio in grado di personalizzare l’offerta in base ai nuovi trend di consumo per un cliente sempre più attento allo stile di vita consa-
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pevole, alle tematiche ambientali e di sostenibilità. Per questi motivi è sempre più frequente trovare il distributore automatico integrato nei negozi tradizionali di abbigliamento, elettronica di consumo, fiori, beauty e profumeria, fino ai casi molto particolari di opere d’arte, e lampadine. Si chiamino pure, simpaticamente, “macchinette”: in realtà questo termine racchiude in sé una complessa organizzazione imprenditoriale che mette insieme professionalità, modelli di business, soluzioni tecnologiche e innovazioni.
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APPUNTAMENTO IN FIERA
CIBUS TEC 2016 LA TECNOLOGIA DEL SETTORE ALIMENTARE IN SCENA A PARMA IN AUTUNNO
SI SVOLGERÀ DAL 25 AL 28 OTTOBRE 2016 PRESSO FIERE DI PARMA LA PROSSIMA EDIZIONE DI CIBUS TEC, SALONE DELLE TECNOLOGIE PER L’INDUSTRIA ALIMENTARE. La manifestazione, che viene organizzata dal 1999 e che ha cadenza biennale, rappresenta uno dei principali eventi di riferimento per l’innovazione tecnologica nel settore agroalimentare e una vetrina completa delle migliori soluzioni disponibili, dagli ingredienti alle tecnologie di processo, dal packaging alla logistica, per tutte le tipologie di prodotto: Frutta e Verdura; Latte e derivati; Carne e Prodotti Ittici; Piatti Pronti (4a 5a e 6a Gamma); Prodotti da Forno e derivati dai Cereali; Gelato e Dessert; Caffè e Single Serve; Prodotti Dolciari; Liquidi alimentari. La scelta di Parma come location non è casuale: la città emiliana, con la sua provincia, costituisce il distretto italiano con la maggiore concentrazione di aziende alimentari e tecnologiche del paese. Cibus Tec è fra i più innovativi eventi a livello globale dedicati alle migliori tecnologie per il settore agroalimentare e delle bevande. Da un sondaggio svolto, il 98% dei visitatori dell’edizione 2014 si è dichiarato soddisfatto della propria visita e considera Cibus Tec fondamentale, interessante, utile e in crescita. L’or-
ganizzazione di Cibus Tec si avvale del supporto del Comitato d’Orientamento composto dai Responsabili di Produzione e R&D di alcune delle principali industrie alimentari. Il Salone offre la gamma completa di soluzioni, dagli ingredienti alle tecnologie di processo, dal packaging alla logistica, per tutti i settori dell’industria alimentare e sviluppa sinergie e attività a livello nazionale ed internazionale grazie alla collaborazione con Anuga FoodTec, Federalimentare e con le principali Istituzioni nazionali ed internazionali di settore. La collaborazione con Anuga FoodTec si trasforma ora in un accordo strategico per la creazione di una piattaforma internazionale con iniziative concrete per la promozione delle tecnologie alimentari nei mercati ad alto potenziale anche grazie al network di contatti con l’industria alimentare sviluppati da Anuga e Cibus, le manifestazioni leader dedicate al settore Food. Lo straordinario programma di incoming di buyers esteri, un ricco programma di workshop e momenti di approfondimento e formazione, progetti speciali come le unità dimostrative, lo Start-up District e la Future Food Technologists Competition confermeranno Cibus Tec come il contenitore di innovazioni e business preferito dall’industria alimentare internazionale e italiana.
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APPUNTAMENTO IN FIERA
WATERCOOLERS EUROPE CONFERENCE&FAIR 2016 A PARIGI DAL 19 OTTOBRE
Dopo il successo di Berlino, Roma e Budapest, l’Associazione Europea dei boccioni d’acqua e point-of-use si dà appuntamento nella capitale francese promuovendo una tre giorni di business e approfondimento in cui non mancheranno anche momenti conviviali e culturali, il Conference&Fair 2016. Il programma, diffuso nei giorni scorsi, prevede la visita ad uno stabilimento storico di fontane d’acqua, Usine Mistral, per conoscerne da vicino processi di produzione, logistica, sistemi di controllo e gestione delle spedizioni. La giornata proseguirà con un tour organizzato tra i quartieri della Ville Lumière. Durante la seconda giornata di lavori, il 20 ottobre, si svolgeranno conferenze, workshop e momenti di formazione,
mentre qualche ora più tardi, nel corso della Cena di Gala presso il celebre Paradis Latin, dove andrà in scena uno spettacolo di cabaret, verranno votate e premiate con gli Aqua Awards le migliori innovazioni del settore. Prodotti, soluzioni tecnologiche all’avanguardia, sistemi che garantiscano la salvaguardia dell’ambiente, ma anche strategie di marketing, best practice e comunicazione concorreranno, suddivisi in categorie, per ottenere il prestigioso riconoscimento da parte di giuria tecnica (composta dai membri WE) e pubblico. Ultimo giorno dedicato completamente all’esposizione e ai rapporti commerciali con la visita agli stand del Salone Internazionale, ospitato all’interno del Paris Marriott Rive Gauche Hotel & Conference Centre.
Partner dell’evento Mistral Constructeur e Viva, rispettivamente sponsor del tour guidato della città e della Cena di Gala. “Le richieste di prenotazione per il prossimo Conference&Fair hanno già superato ogni aspettativa e l’evento di Parigi si prospetta come il più importante, a livello di partecipazione, da qualche anno a questa parte”, ha commentato soddisfatto John Dundon, Presidente di WE: “Sono convinto che l’appuntamento si rivelerà un luogo di affari e di scambi ideale, ma anche e soprattutto un momento di ritrovo divertente e piacevole per tutti”. L’appuntamento con WE Conference&Fair 2016 è a Parigi, dal 19 al 21 ottobre. Per maggiori informazioni: www.we2016.eu 41
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quello genetico. Di seguito uno stralcio del suo intervento: “Lo studio del DNA può estendersi a qualsiasi tipo di organismo, ma il caffè presenta delle peculiarità: se guardate, per esempio, al grano, noterete che nei secoli questa specie vegetale ha subito un’evoluzione e un affinamento che ha portato la pianta ad una progressiva selezione per giungere ad specie sempre più resistente e ad una produzione sempre più abbondante. Ma con riferimento al caffè non è mai stato operato un simile affinamento, perché abbiamo cominciato a coltivare questa pianta in epoca relativamente recente. Vi siete mai chiesti cosa distingue due mele di due specie diverse, ad esempio una dolce da una dal sapore asprigno? E perché queste due specie mantengono queste caratteristiche dovunque vengano coltivate?
Anche quando parliamo di caffè parliamo di specie diverse: fondamentalmente le qualità sono tre: Arabica, Robusta, Liberica. Ciò che distingue le tre specie è il DNA, che determina anche alcuni aspetti qualitativi. Un buon osservatore dei chicchi è in grado di individuare le specie a vista. Però l’analisi del DNA consente di rintracciare la specie e le caratteristiche del caffè anche quando è stato tostato e macinato e le caratteristiche del chicco non sono quindi più evidenti. Con l’analisi del DNA siamo in grado di comprendere sempre la varietà di quel caffè, ma anche il suo gusto, verificandone l’effettiva qualità. Gli effetti sul mercato di tutto ciò sono evidenti: questo controllo si traduce in un formidabile strumento di tutela del consumatore e gli garantisce di poter fruire di un prodotto di specifico pregio”.
> Chi è ICA? L’Associazione Italiana Caffè, registrata alla Camera di Commercio di Milano nel marzo 2105, è presieduta da Alessandro Polojac. La costituzione di ICA è stata fortemente voluta per dare voce ed assistere le piccole e medie aziende di tutto il comparto caffè a livello nazionale. Italian Coffee Association aderisce a Federgrossisti e per suo tramite a Confcommercio Imprese per l’Italia ed in campo europeo a Euro Commerce. L’Associazione svolge un’intensa attività convegnistica e di formazione sul prodotto caffè rivolta agli operatori professionali, alla stampa e a tutti i coffee lovers.
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biologiche positive per l'organismo che sono ancora oggetto di molti studi. In conclusione, si può tranquillamente affermare che il consumo moderato di caffè per le persone sane non solo non fa male ma può addirittura aiutare a promuovere la salute e stare meglio. Il caffè può, quindi, avere un ruolo rilevante nell'abituale alimentazione della popolazione. Chi non sopporta la caffeina e coloro che hanno precise disposizioni mediche circa l’assunzione di caffè, può tranquillamente gratificarsi con il caffè decaffeinato”.
traumi e incidenti. Ben note e confermate, infine, le doti del caffè di rappresentare una bevanda gradevole e in grado di esercitare effetti favorevoli sull’attenzione e sulla concentrazione mentale per attività intellettuali e operative”. Conclude Gensini: “Esistono quindi convincenti elementi che indicano che il consumo di caffè non solo non implica problemi per la salute, ma si associa ad un aumento dell’attesa di vita”.
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Se si considerano i corretti limiti di assunzione, il caffè "potrebbe invece essere associato a una riduzione del rischio per malattie cardiovascolari, ma restano da identificare con più certezza le componenti della bevanda responsabili di tale effetto", ha riferito Luca Scalfi, professore ordinario di Fisiologia all'università degli Studi di Napoli Federico II: “Le malattie cardiovascolari rappresentano ancora la principale causa di mortalità nelle nazioni industrializzate. La loro prevenzione dipende da idonei interventi sui fattori di rischio modificabili, a cominciare dallo stile di vita e, in particolare, dalle abitudini alimentari. L’interesse per la valutazione degli effetti del caffè sulle malattie cardiovascolari è giustificato dal consumo usuale e diffuso di tale bevanda da parte della popolazione, nonché dalla sua composizione che include diversi composti con potenziali effetti nutrizionali e funzionali. Gli effetti sulla salute cardio-vascolare sono stati studiati sia tenendo semplicemente conto del consumo della bevanda sia in relazione alle sin-
Il caffè, in definitiva, viene “assolto” da alcune tradizionali accuse circa i suoi effetti negativi sulla salute dell’uomo. Ma, per valutarne effetti favorevoli o sfavorevoli, è stato necessario "valutare il consumo in persone clinicamente sane", come ha spiegato Gianpaolo Gensini, professore ordinario di Medicina interna e presidente del Cesmav (Centro studi di medicina avanzata): “I dati sugli effetti del caffè sulla salute sono stati moltissimi e nel tempo hanno fornito informazioni spesso contraddittorie. In campo cardiovascolare, in particolare, l’assunzione di caffè era stata un tempo messa in relazione con un aumento del colesterolo LDL, elemento di rischio per l’aterosclerosi, e con un aumento della pressione arteriosa. Negli anni recenti, un ampio studio dei National Institutes of Health, condotto in 229.119 uomini e 173.141 donne dai 50 ai 71 anni, ha permesso di rilevare una riduzione della mortalità totale e di quella da patologie cardiocerebrovascolari, diabete, infezioni,
gole componenti del caffè. Vanno inoltre considerate le varie modalità di preparazione del caffè come anche la possibile assunzione di decaffeinato”. Va però ricordato che non è sufficiente bere dosi controllate di caffè, dobbiamo acquistare un prodotto finito di qualità. Marino Petracco, Ingegnere chimico, docente scientifico Università del Caffè di Trieste si è concentrato invece su un aspetto tecnico legato alla lavorazione del caffè, la torrefazione, sottolineando l’importanza di eseguire con grande attenzione questo passaggio del processo produttivo: “L’iniezione di energia termica nei chicchi di caffè verde, detta volgarmente torrefazione, crea una quantità di composti chimici non presenti nella derrata allo stato crudo. Mentre molti di essi sono importanti solo per l’aspetto sensoriale (colore, aroma, fattori tattili, cremosità), dove contribuiscono all’attrattiva e alla palatabilità della bevanda, altre producono effetti sulla fisiologia del consumatore che possono essere visti sotto una luce più o meno favorevole per le azioni fisiologiche (stimolazione, prevenzione, effetti putativamente nocivi) che espletano sulla salute. È pertanto necessario un accurato controllo delle condizioni di tostatura”. Giorgio Graziosi, professore di genetica del Caffè al Master Internazionale di Economia Caffè e Scienze dell’Università di Trieste e di Udine e presidente di DNA Analytica Srl, ha indagato un altro aspetto legato al caffè,
cerche di laboratorio e studi sull’uomo che confermino e rafforzino le evidenze ottenute fino ad oggi“. > Quali sono, dunque, le dosi da rispettare? Gli esperti concordano sul fatto che non debbano essere superate le 4-5 tazzine di espresso (o 3-4 tazzine di moka o 2,5 tazze di caffè americano) al giorno, per scongiurare conseguenze negative e, anzi, ottenere un effetto protettivo e addirittura preventivo sulla salute (è il caso di patologie come il diabete o la cirrosi epatica). Amleto D'Amicis, coordinatore scientifico dell'evento, già direttore di un'unità operativa dell'Istituto nazionale per la ricerca sugli alimenti e la nutrizione (Inran), ha spiegato: "Sono stati eliminati quei fattori di tipo ambientale e di stili di vita capaci di creare confusione (come ad esempio il fumo), che hanno determinato la correlazione negativa caffè-salute e, dopo decenni di ricer-
che, il caffè è stato eletto ad alimento importante all'interno di una sana ed equilibrata alimentazione". D’Amicis ha precisato ancora: “Nel 1993, lo IARC (International Agency for Research on Cancer di Lione) produsse una monografia sulle bevande contenenti caffeina ed altre metilxantine, dove caffè, te e mate furono esaminati nei loro rapporti con i vari siti di cancro e altre patologie. Sostanzialmente tutte le bevande si rivelarono piuttosto neutre fatta eccezione per alcune incertezze nei confronti di alcuni tipi di cancro, pancreas, rene e vescica in modo particolare. Dall'inizio secolo a quella data erano stati pubblicati circa 2200 lavori solo sul caffè. Il dato eclatante è che dal 1990 in poi i lavori scientifici solo sul caffè sono stati circa 9400. Una grossa mole di studi in 25 anni che, oltre al cancro, hanno preso in considerazione anche una vasta serie di altre patologie, come le malattie cardiocircolatorie, il diabete, le malattie dell'apparato digerente e fegato,
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l'osteoporosi, ecc., hanno finalmente chiarito molti aspetti sul caffè, sulla sua natura, sui suoi rapporti con la salute. Dal punto di vista chimico il caffè è un concentrato di numerosissime sostanze, molte delle quali con attività biologica molto utili per l'organismo e altre che possono avere anche azione farmacologiche se assunte in dosi massicce. Tra queste la caffeina, la sostanza che caratterizza maggiormente il caffè. È una 1 3 7 trimetilxantina che ha un blando effetto stimolante. Il nostro organismo ne può tranquillamente beneficiare se assunta nell'arco della giornata nella dose massima consigliata di 300 mg (circa 5 mg per kg di peso) ma non in unica dose, nel qual caso provocherebbe un effetto farmacologico. Nelle donne in gravidanza è di 200 mg la dose massima consigliata. Altre sostanze come i polifenoli, acido caffeico, acido clorogenico, melanoidine, ecc hanno un potente effetto antiossidante e anche altre proprietà 35
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La discussione attorno all’oro nero e ai suoi effetti sulla salute del corpo umano sono all’ordine del giorno: dal 1990 ad oggi, si contano oltre novemila studi scientifici su questa bevanda, segno che l’interesse in merito è più vivo che mai. Spesso ritenuto dannoso per l’organismo, oggi il caffè viene rivalutato alla luce dei risultati di laboratorio: i numerosi studi “hanno messo il caffè sotto la lente di ingrandimento ma, se
bevuto in dosi moderate, non crea effetti negativi e talvolta può anzi prevenire l’insorgenza di alcune patologie”, ha spiegato Sabina Sieri, epidemiologa nutrizionale all’Istituto Nazionale Tumori di Milano: “il caffè può proteggere da alcuni tipi di tumore, come quelli del colon-retto, del fegato e dell’endometrio. I risultati sono sorprendentemente positivi rispetto alle convinzioni del passato, in cui bere caffè era con-
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siderata un’abitudine poco sana”. Daniele Del Rio, professore associato di Nutrizione Umana all’Università di Parma, ha aggiunto: “Consumare caffè sembra possa proteggere dal rischio di incorrere in malattie croniche gastrointestinali e del fegato. Dobbiamo ora compiere un ulteriore sforzo di ricerca per comprendere a fondo la complessità della relazione tra consumo di caffè e salute, disegnando ri33
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ITALIAN COFFEE ASSOCIATION IL RUOLO DEL CAFFÈ SULLA SALUTE
EVENTI
NEL VENDING, AL BAR, A CASA, IN UFFICIO, IL CAFFÈ È SEMPRE LA BEVANDA PIÙ AMATA DAI CONSUMATORI ITALIANI. ICA (ITALIAN COFFEE ASSOCIATION) HA AFFRONTATO IL TEMA “IL RUOLO DEL CAFFÈ SULLA SALUTE: LE PIÙ AGGIORNATE
EVIDENZE DALLA RICERCA SCIENTIFICA” LO SCORSO 10 MARZO, IN UN CONVEGNO OSPITATO PRESSO LA SEDE CONFCOMMERCIO DI MILANO CON L’AUTOREVOLE PATROCINIO DI CONFCOMMERCIO, FEDERGROSSISTI E FIPE.
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le attività, offrendo servizi di pulizie aziendali e altro, posiamo i primi mattoni su cui costruire il nostro futuro. Se l’attività di rivendita proseguirà e ci saranno piccoli o medi gestori, ne saremo felicissimi, ma se ci sarà un mutamento, non ci faremo trovare impreparati. La diversificazione dei prodotti è una vostra caratteristica: in che modo siete approdati al mondo degli integratori alimentari? Named Sport è intervenuta al nostro Open Day presentando la propria linea di prodotti energetici ed integratori alimentari destinata al mercato degli sportivi e delle palestre, un segmento che interessa sempre più anche le aziende del vending. Vendiamo questi prodotti attraverso i nostri distributori installati all’interno di palestre, piscine e strutture sportive. Ogni volta che acquisiamo una nuova locazione organizziamo una giornata di campionatura omaggio, con un gazebo e distribuiamo gadget a chi partecipa, mentre consuma un caffè o una bevanda dalla nostra macchina vending. Vi occupate anche di Ho.Re.Ca.? Ci stiamo avvicinando adesso al mondo delle macchine professionali, con Didiesse e Saeco che hanno prodotti adatti a quel tipo di locazioni. Ci stiamo lavorando e pensiamo che ci coinvolgerà sempre di più in futuro. Qualèlavostrastrategiaperilmercatodomestico?Il mercato domestico lo affrontiamo con i formati compatibili con i principali sistemi espresso. Caffè Borbone è un marchio trainante e riusciamo a vendere molto caffè e diverse macchine piccole, una cosa che avveniva sempre meno, 30
perché ormai il monoporzionato viene venduto dai negozi e da internet. Avete mai pensato ad una piattaforma logistica per la vendita on line dei prodotti? Abbiamo valutato una soluzione di questo tipo, ma abbiamo visto molte aziende dedicarsi quasi esclusivamente al monoporzionato e poi perdere tutto… La struttura di Argentia da quante persone è costituita? Tra le due attività, contiamo su trenta dipendenti e collaboratori, che operano su una superficie totale di circa 1.800 mq. La seconda generazione Lanzani è rappresentata da tuo figlio, il dottor Francesco: quando è avvenuto il suo ingresso in azienda? Francesco è entrato in Argentia nel 2009, dopo la laurea in Economia Aziendale presso la Bocconi di Milano. Ha maturato alcune esperienze nel marketing all’interno di aziende multinazionali di informatica (IBM, Microsoft) e in Cina presso la Camera di Commercio Italiano di Shanghai; da subito si è dedicato all’aspetto contabile, gestionale, sia per la società di gestione che per la rivendita. Il suo è un apporto fondamentale e garantisce una continuità alla nostra attività di famiglia. Quello del vending è un mondo che ti appassiona ancora? Sì. Durante il mio percorso professionale ho avuto la fortuna di conoscere il vending soprattutto attraverso i personaggi chiave di questo settore e ho potuto fare esperienze importanti. Vorrei solo avere vent’anni di meno, perché ci sono tante cose che vorrei ancora fare…
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presentare alcune novità e regalare ai nostri clienti un momento di ritrovo in cui non mancheranno promozioni, premi e omaggi. Quando è iniziata la vostra partnership con Saeco Vending? La collaborazione con Saeco è partita circa due anni fa. Ho iniziato a lavorare in questo settore con i distributori Bianchi, sono stato un loro cliente per quasi per trent’anni e li ho seguiti anche nei periodi critici. Saeco è un’azienda molto seria e dinamica, che sta investendo e lavorando con grande professionalità. Siamo contenti di averli come partner e siamo fiduciosi perché riteniamo siano in grado di fornirci i prodotti giusti per questo mercato, come ad esempio la macchina 400 bicchieri, che soddisfa le richieste xdi un segmento molto interessante. Ai nostri clienti proponiamo le soluzioni Saeco e siamo molto flessibili, diamo loro le macchine in comodato d’uso perché possano provarle. Nelle rivendite uno degli aspetti critici è la gestione dei crediti. In che modo la affrontate in Argentia? Alcuni clienti storici possono ancora contare su di noi come “polmone”, come una sorta di banca, ma nell’ultimo periodo abbiamo cambiato strategia, a causa di alcune esperienze negative. Chi acquista il prodotto Borbone effettua un pagamento anticipato e questo ha permesso alla nostra azienda di risollevarsi in parte dalla problematica legata ai pagamenti dilatati nel tempo. Qual è a tuo parere il ruolo della rivendita? A volte è vista solo come un passaggio in più, rispetto alla vendita diretta.Purtroppo spesso non viene percepito il ruolo centrale della rivendita. Devo dire con sincerità che noi accompagniamo, “formiamo” il gestore, perché ritengo sia questo il nostro compito. E probabilmente stiamo in piedi proprio per questo: per la capacità di offrire un servizio. Argentia Prodotti è una società certificata ISO 9001:2008, abbiamo un’officina sempre operativa, che compie davvero un lavoro eccellente, basti dire che alle volte i nostri tecnici offrono assistenza anche a clienti che non hanno acquistato le macchine da noi… Ma non lasciamo in difficoltà un cliente, mai. Siamo in grado di consegnare un distributore automatico dall’oggi al domani direttamente in locazione, pronto all’utilizzo. Offriamo soluzioni personalizzate e “chiavi in mano”. Abbiamo allestito da qualche mese la nuova area ricambi, fornita di tutti i pezzi di ricambio per i distributori dei principali marchi di costruttori. Oggi, se non sei in grado di dare questo tipo di servizio, non puoi sperare di competere in un mercato complesso come quello delle rivendite. Avete anche una piccola attività nel mondo delle gestioni. Possedere contemporaneamente gestione e rivendita rappresenta ancora un problema? Assolutamente no, ormai è un modello di business consolidato tipico di quasi tutte le rivendite in Italia. Noi ovviamente abbiamo un sacro rispetto della nostra clientela e non ci sono mai stati problemi in tal senso. Devo dire invece che far coesistere due attività complementari, significa avere una marcia in più per sopravvivere in questo mercato. Le rivendite, se non sapranno rinnovarsi, trasformarsi, tra qualche anno forse non esisteranno più. Noi da un po’ di tempo a questa parte cerchiamo di diversificare
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stato “corteggiato” in modo efficace da Antonio Simonazzi di FLO, che stava valutando l’opportunità di aprire un’attività a Milano, ma quando ho comunicato il mio proposito in azienda, per non lasciarmi andare, mi hanno nominato socio al 10% di Vendomat. Dopo qualche anno, però, non mi sentivo più stimolato a livello professionale e ho deciso di mettermi in proprio. Quando è nata Argentia Prodotti e come mai hai scelto questo nome? Ho fondato Argentia prodotti nel 1988, quando ho comprato il primo capannone di 300 mq a Gorgonzola. Abbiamo poi acquistato un secondo capannone e infine un terzo, qui a Vignate, nel quale ci troviamo ancora oggi. La rivendita si chiama così perché Argentia è il nome storico (in latino) dell’abitato di Gorgonzola. Argentia Prodotti è una rivendita in un territorio davvero presidiato e pieno di competitor. Qual è il punto di forza che vi ha permesso di trovare e mantenere clienti? La storia di Argentia si è sempre fondata sul rispetto e la discrezione, siamo sempre stati sul mercato senza mai pestare i piedi a nessuno. Anche dopo la mia uscita da Vendomat, ho seguito la mia strada riuscendo a mantenere buoni rapporti con loro. Noi abbiamo costantemente lottato per guadagnarci una posizione sul territorio, ma sempre con correttezza, puntando molto sul servizio al cliente e sulla qualità dei prodotti proposti. Siete da qualche anno partner di Caffè Borbone e Didiesse. Questo cosa ha comportato per la vostra azienda? Quello con Fulvio 28
Di Santo, figura di riferimento di Didiesse e Caffè Borbone, è stato sicuramente un incontro fortunato. Oggi siamo concessionari per la Lombardia dei due prestigiosi marchi: distribuiamo le macchine Didiesse e la gamma completa dei prodotti Caffè Borbone, dalle capsule (in continua crescita) ai grani. Lavoriamo col cuore e facciamo ogni sforzo per sviluppare questo segmento di mercato, perché abbiamo l’opportunità di vendere un prodotto buono, costante e con un prezzo adeguato. Siamo i primi a crederci. Come è composto il vostro parco clienti? Abbiamo due tipologie di clientela: i gestori medio piccoli e i negozi. La nostra strategia commerciale non ha escluso nessuno, ma il vero salto di qualità lo abbiamo fatto con i prodotti Borbone: adesso abbiamo lo strumento giusto per avvicinare clienti che prima non eravamo in grado di servire, ovvero le gestioni più grandi, anche se, su questo versante, siamo ancora in una fase iniziale. Argentia Prodotti ha sempre tenuto intenzionalmente un basso profilo: cosa vi ha spinto ad organizzare un Open Day in collaborazione con Saeco e Caffè Borbone? Quest’anno abbiamo ristrutturato l’intera azienda e riorganizzato gli spazi, abbiamo un capannone supplementare di 700 mq, adiacente alla struttura, per lo scarico e lo stoccaggio delle merci. Abbiamo investito e dato una nuova immagine ad Argentia Prodotti, per cui abbiamo deciso di aprire per due giorni le porte della nostra azienda. I nostri due principali partner, Saeco e Caffè Borbone, hanno voluto
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INTERVISTA CON GIANCARLO LANZANI Sei un operatore storico del vending, qual è stato il percorso professionale che ti ha portato in questo settore? Mi sono avvicinato al vending in seguito ad un’esperienza nel mondo del caffè. Ho lavorato per alcuni anni come rappresentante di una torrefazione lombarda che, dopo essere stata acquisita e mal amministrata, era stata costretta a chiudere. Il direttore commerciale di quell’azienda si era trasferito a Perugia, diventando il direttore commerciale di Fontana Service e il suo entourage mi ha proposto di diventare suo
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agente per la Lombardia. Ero sempre stato un dipendente, quindi l’idea di lavorare come autonomo non mi entusiasmava troppo, ma ho accettato perché la proposta era allettante. Come sei entrato nel mondo delle rivendite? Quando Paolo Caporali e Nicola Amoruso hanno acquistato il primo magazzino vicino a Milano per costituire una nuova azienda, la futura Vendomat, Luciano Pensante, il terzo socio che aveva appena rilevato Fontana Service, mi ha proposto di collaborare con loro. Quando sono arrivato la rivendita era già costituita, il mio lavoro era apprezzato e sono stato nominato socio d’utili. Poco dopo però sono 27
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non ho mai abbandonato la mia matita: questo probabilmente ci ha permesso di raggiungere importanti traguardi e ci auspichiamo di ottenerne altri. In termini di obiettivi a breve termine, oggi intendiamo avere una copertura totale dell’Europa e, a lungo termine, rivolgerci a paesi extra europei. Tutto questo, ovviamente, senza mai fermarci nella ricerca di nuovi design, soluzioni, tecnologie ed innovazioni.
Nata dalla volontà della famiglia Porrello, che ha creduto fortemente nel settore della Distribuzione Automatica, la società si fonda tuttora sui valori e sulla passione della nostra famiglia. Siamo riusciti a coniugare la gestione imprenditoriale ai valori umani che da sempre ci accompagnano. Ancora oggi io stesso mi dedico, insieme all’ufficio progettazione, a disegnare nuove linee. Benché impegnato nella gestione aziendale in qualità di CEO,
Sarete presenti a Venditalia 2016. Quali soluzioni presenterete? Venditalia rappresenta per noi un appuntamento importante. La fiera sarà l’occasione ideale per presentare le nostre novità relative alle linee Indoor, Outdoor e Horeca/OCS. Come già detto, preferisco non dare troppe anticipazioni circa le nuove linee, quindi invito tutti a visitare il nostro stand C15D24, all’interno del Padiglione 4 di fiera Milano City.
tion in cui vengono posizionate, anche in un’ottica di decoro urbano. Uno dei nostri progetti che identifica meglio questo concetto è Bus Station, che integra la distribuzione automatica e il contestocittadino. Alcuni esperimenti di outdoor come Gardaland, come stanno andando? Non li definirei più esperimenti. Per la nostra azienda l’outdoor è ormai un settore consolidato e il mercato italiano sta recepen-
do molto bene lo sviluppo di questo segmento, basti pensare alle nostre opere nelle grandi stazioni quali Roma, Milano, Torino, Bologna, ecc. Bisogna quindi riconoscere che l’Italia, rispetto ad altri paesi europei, sta crescendo nell’outdoor e la nostra azienda, che vanta un portafoglio clienti estero significativo, viene vista come un’azienda pioniera rispetto all’offerta delle aziende locali, proprio perché vantiamo un’espe-
PRODUTTORI D.A.DESIGN GROUP
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rienza sull’outdoor consolidata nel nostro paese. In alcuni paesi europei,addirittura, non esistono aziende in grado di offrire tali soluzioni, ponendoci di fatto come azienda leader anche all’estero. Quali sono i valori e gli obiettivi di DA Design? Pur essendo ormai una realtà di respiro internazionale, DA Design mantiene i valori di un’azienda familiare. 21
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nostra linea “RendezVous”, che presenteremo in esclusiva a Venditalia 2016 e che intende introdurre nel settore un nuovo concetto di condivisione dei momenti in cui avviene la pausa caffè. Non possiamo anticipare altro,ma aspettiamo i visitatori al nostro stand per la presentazione ufficiale di questa novità. Il vending oggi non si sviluppa solo incontesti indoor, ma ormai è presente
anche in ambienti esterni. Come riuscite a realizzarestrutture outdoor, tenendo conto degli agenti atmosferici o altre possibili criticità per questo tipodi installazioni? Ciò che contraddistingue DA Design è proprio la capacità di realizzare strutture in grado di essere posizionate sia in contesti indoor che outdoor. I nostri uffici progettazione, innovazione e sviluppo, operano quotidianamente ed alacremente per poter realizzare strut-
ture in grado anche di proteggere le vending machine. Per questo i nostri sistemi sono studiati per far fronte ad agenti atmosferici, anti vandalici e altri imprevisti che possono verificarsi in aree esterne. Le strutture garantiscono quindi totale sicurezza per i distributori, senza venir meno al nostro concetto di design. Quindi anche le nostre strutture outdoor e antivandaliche rispettano lo stile ed il design, sempre adattato al contesto della loca-
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DINO E ALFREDO PORRELLO
INTERVISTA CON DINO PORRELLO DA Design è una realtà consolidata della distribuzione automatica. Come è cambiato il settore e quanto è importante, a vostro parere, creare una nuova immagine per il vending? Il vending ha ampliato lo scenario dei consumi fuori casa, evolvendosi: oggi il settore non è più un segmento di nicchia, ma un vero e proprio
mercato. E, come in ogni mercato, vi sono opportunità di sviluppo che vanno colte e bisogni che devono essere soddisfatti ed anticipati. Per questo motivo DA Design, azienda antesignana, ha deciso non solo di “disegnare” una nuova veste per il vending, ma soprattutto di creare un nuovo conceptper la pausa caffè, perché non sia solo una risposta alla semplice esigenza del consumatore di gustare una bevanda calda,
ma un momento di relax che diventa una vera e propria customerexperience. La valorizzazione dell’area ristoro incide positivamente sui consumi? Certamente. Anzi la valorizzazione delle aree deve stimolare il consumatore, invogliarlo ai consumi, abituarlo anche a nuovi momenti di pausa. Passare quindi da un acquisto d’impulso ad abitudini acquisite di un nuovo stile di vita. Un esempio è la 19
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FABBRICANTI
D.A. DESIGN GROUP LA NUOVA VESTE DEL VENDING
IL MERCATO DEL VENDING FABBRICANTI
DA MOLTI ANNI PROTAGONISTA DEL SETTORE, D.A. DESIGN GROUP RITORNA A VENDITALIA CON NUOVE STRUTTURE PER L’AREA RISTORO VENDING DESTINATE A CAMBIARE IL CONCETTO STESSO DI “PAUSA CAFFÈ”. L’AZIENDA PROGETTA E PRODUCE STRUTTURE INDOOR, OUTDOOR ED ANTIVANDALICHE CHE GARANTISCONO LA SICUREZZA DELLE MACCHINE E DEI PRODOTTI AL SUO INTERNO, CON UN OCCHIO SEMPRE RIVOLTO ALL’ESTETICA, CREANDO SOLUZIONI PERSONALIZZATE E PERFETTAMENTE INTEGRATE RISPETTO ALLA LOCAZIONE, SIA CHE SI TRATTI DI UN AMBIENTE INTERNO O DI UNA
POSTAZIONE OUTDOOR. LA RICERCA COSTANTE DI SOLUZIONI D’ARREDO INNOVATIVE PER L’AREA RISTORO E L’ESPERIENZA SPECIFICA ACQUISITA NEL MONDO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA, SONO I REQUISITI CHE HANNO PERMESSO ALL’AZIENDA, LEADER DI MERCATO IN ITALIA, DI AFFACCIARSI ANCHE AI MERCATI ESTERI. LA NOSTRA REDAZIONE, A POCHI GIORNI DALL’INIZIO DI VENDITALIA 2016 E DALL’USCITA DELLE ATTESE NOVITÀ DELLA LORO GAMMA PRODUTTIVA, HA INTERVISTATO DINO PORRELLO, CEO E FONDATORE ASSIEME AL FRATELLO ALFREDO PORRELLO DI D.A. DESIGN GROUP.
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# L AT E S T N E W S # L AT E S T N E W S » IL FONDO KKR VENDE WMF
Dopo lunghe trattative KKR, il fondo americano proprietario di Selecta e di una quota di Gruppo Argenta, ha deciso di vendere WMF, uno dei colossi delle macchine professionali per espresso. Molti rumors segnalano che De Longhi, SEB, Hair e Middleby, presenteranno entro la scadenza di lunedì la loro offerta. Molti altri fondi potrebbero entrare nell'affare, nomi ben conosciuti anche nel vending, come Advent e Bain. A fine anno 2015, quando sono filtrate le prime indiscrezioni, il valore dell'operazione sembrava essere intorno ai 1,8 miliardi di euro, mentre oggi si parla di una probabile offerta vicina a 1,5 miliardi. » LAVAZZA, AL VIA LA VENDITA ON LINE DELLA CAPSULA COMPOSTABILE A MODO MIO
La capsula compostabile per il formato A Modo Mio è disponibile in esclusiva sullo store online di Lavazza, in due miscele 100% Arabica denominate Ricco e Aromatico, entrambe certificate dall’ONG Rainforest Alliance. Dopo l'annuncio e la presentazione fatta ad Expo 2015, che aveva riscosso grande interesse, il prodotto è finalmente a disposizione. La scelta di sostenibilità fatta da Lavazza è un segnale importante di quanto sia ormai diventato cruciale implementare nelle proprie strategie di sviluppo una maggiore attenzione all'ambiente e iniziare a creare prodotti biodegradabili che portano ad una diversa gestione dei rifiuti connessi al consumo di caffè. » CONFIDA E CONFCOMMERCIO CONTRO L’EMENDAMENTO ANTI-VENDING DEL M5S Il Movimento 5 stelle ha presentato un emendamento sul decreto legislativo relativo allo spreco alimentare che testualmente diceva: "E’ vietata la vendita tramite distributore automatico di prodotti alimentari dei quali non sia possibile la lettura dell’etichetta prima di procedere all’acquisto". Grazie all'azione immediata e congiunta di CONFIDA e Confcommercio, la Camera dei Deputati non ha approvato l'emendamento, scongiurando l’ipotesi di vending machine improvvisamente fuorilegge. » CAFFÈ VERGNANO: ÈSPRESSO1882 ELETTO PRODOTTO DELL’ANNO 2016 Èspresso1882 compostabile di Caffè Vergnano è stato Eletto Prodotto dell’Anno 2016, il Premio all’Innovazione basato esclusivamente sul voto dei consumatori. Si tratta di un riconoscimento importantissimo che conferma l’innovazione di prodotto lanciata da Caffè Vergnano nel 2015 e che premia l’impegno comune e condiviso da tutta l’azienda. I prodotti sono eletti da più di 12 mila consumatori , rappresentativi della realtà italiana, che esprimono la propria opinione in modo puntuale e preciso contribuendo così a realizzare la più importante ricerca di mercato in Italia. I criteri fondamentali per l’elezione sono Innovazione e Soddisfazione. » BRAND REPUTATION, È FERRERO LA PIÙ AMATA DAGLI ITALIANI
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La reputazione è per la marca un valore imprescindibile e sono sempre molto attesi i risultati del "Global REpTrak" stilato ogni anno dal Reputation Institute. Ferrero è risultata la prima azienda italiana per reputazione (18esima nel mondo), seguita da Armani, Pirelli, Barilla e Lavazza. Si può subito notare come tre di queste eccellenze italiane siano anche protagoniste nel nostro settore. A livello mondiale si classifica al primo posto Rolex, seguita da Walt Disney e Google. Volkswagen, 14esima nel precedente report, è crollata al 123esimo posto a causa del noto scandalo internazionale relativo alle emissioni truccate di CO2.
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# L AT E S T N E W S # L AT E S T N E W S » ACCENTURE, STUDIO SUL MERCATO DEL CAFFÈ PORZIONATO
Pubblicato da Accenture Il dato globale del consumo del caffè porzionato in Italia nel 2015 , che segna una crescita delle consumazioni del +1,9%, calcolato tenendo conto non solo del dato proveniente dalle imprese di gestione, che tradizionalmente forniscono la macchina in uso gratuito e il servizio di somministrazione del caffè in capsule o cialde monodose, ma anche di alcune evoluzioni del mercato che ne hanno modificato le caratteristiche e l’andamento: Diversi clienti (es. uffici) abbandonano la formula del servizio in uso gratuito delle macchine semiautomatiche per avvalersi direttamente delle offerte dei canali retail, GDO e acquisti online; In molti uffici la proprietà non mette più a disposizione il caffè ai dipendenti, che si stanno organizzando tra loro contattando direttamente il gestore per avere una macchina installata; Le torrefazioni stanno aumentando la produzione e commercializzazione di capsule compatibili, dato confermato anche dall’aumento della produzione delle capsule vuote (senza caffè) da parte delle aziende specializzate; Piccoli negozi di alimentari (non bar) attrezzati per la pausa pranzo (es. salumerie, formaggi freschi) stanno richiedendo sempre di più soluzioni automatiche per offrire caffè ai clienti, non volendo acquistare una macchina da caffè professionale per il locale; L’attività delle imprese di gestione, che rappresenta il 25% delle consumazioni totali di caffè porzionato, ha fatto registrare nel 2015 un calo significativo in termini quantitativi rispetto al 2014 (consumazioni -7,1%, parco macchine, -8,6%) » SPRECO ALIMENTARE, PROPOSTA DI LEGGE ALLA CAMERA
Finalmente è arrivata alla Camera dei Deputati la proposta di legge contro gli sprechi alimentari. Si tratta di un testo che raccoglie diverse iniziative legislative volte a ridurre gli sprechi per ogni fase di produzione. La legge si propone anche e soprattutto di recuperare e donare le eccedenze alimentari ai più bisognosi e di usare gli altri prodotti per beneficenza con lo scopo anche di ridurre i rifiuti e promuovere il riciclo. il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina sostiene che"il nostro piano SprecoZero conta di recuperare almeno 12 miliardi di sprechi, con le misure della nuova legge e con l’intervento che abbiamo già fatto con la stabilità, dove abbiamo reso per le imprese più conveniente donare che sprecare cibo". » VENDEXPO MOSCA 2016, RISULTATI POSITIVI PER LA FIERA DEL VENDING RUSSO Buoni riscontri per VendExpo, la manifestazione dedicata al vending svoltasi dal 23 al 25 marzo nella capitale russa. La fiera, giunta alla decima edizione si sta confermando, di anno in anno, un appuntamento importante per i mercati dei paesi del CIS e dell’Europa dell’Est, anche in conseguenza della crescita continua del vending russo, che oggi può contare oltre un milione di macchine installate sul territorio nazionale. 50% in più di area espositiva, 74 espositori e 113 marchi rappresentati: questi i numeri di VendExpo Mosca, che ha ospitato anche diverse aziende straniere, attratte dai consumi crescenti del mercato dell’est europeo. Tante le innovazioni di prodotto presentate durante i giorni della manifestazione: sistemi di pagamento evoluti, nuovi modelli di distributori automatici, ma anche snack e bevande calde hanno incuriosito gli operatori professionali e i visitatori presenti. L’appuntamento con la prossima edizione di Vendexpo Mosca è dal 28 febbraio al 2 marzo 2017.
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L AT E S T N E W S # L AT E S T N E W S » MONZA, RICICLO CAPSULE DA RECORD: RICAVI PER 1,56 MILIONI DI EURO DALLA DIFFERENZIATA
Grande soddisfazione per l’Amministrazione comunale di Monza, i ricavi derivanti dalla cessione dei rifiuti differenziati ai “Consorzi di filiera” che si occupano del riciclo dei vari materiali e che fanno capo al Conai (Consorzio nazionale riciclo) è stato pari a 1,56 milioni di euro. Un record che ha trasformato un costo in un'opportunità. Ha contribuito a questo inatteso risultato anche il recupero e l'avvio al riciclo delle capsule in alluminio della Nespresso, un'attività che ancora pochi comuni hanno implementato e che pone Monza all'avanguardia nella regione Lombardia. » L’EDUCAZIONE ALIMENTARE SI IMPARA (ANCHE) A SCUOLA
Dal primo agosto del 2017 i bambini europei fra i sei e i dieci anni a scuola consumeranno verdura e frutta grazie a fondi comunitari e potranno anche visitare una fattoria e imparare come mangiare sano e senza sprechi. Queste le novità del programma scolastico europeo di distribuzione nelle scuole che accorpa i due precedenti, approvato dall'Europarlamento (584 voti favorevoli, 94 voti contrari e 32 astensioni), e che ora attende solo il via libera del Consiglio Ue. » VENDING ITALIANO, LE TENDENZE DI CONSUMO PER L’ANNO 2015 Realizzato per CONFIDA da Accenture uno studio di mercato sulle tendenze di consumo. È la prima rigorosa analisi che prende in considerazione, nel panel di riferimento, il mercato globale della distribuzione automatica e semi automatica, includendo tutto il segmento del caffè porzionato. I risultati sono incoraggianti: nel 2015 si registra un fatturato di circa 3,4 miliardi di euro (+3,1%) e 10,5 miliardi di consumazioni (+2,6%), rispetto al 2014. I consumi ai distributori automatici sono quindi in linea con la moderata ripresa dell’economia del nostro Paese e con un ritorno della fiducia da parte del consumatore. Tra i molti dati di sicuro interesse spicca il fatturato delle prime 10 gestioni, pari al 21% del valore complessivo del mercato 2015. Un dato che fa molto riflettere sul reale peso dei cosiddetti grandi gruppi. » AMAZON, UN SELFIE PER PAGARE GLI ACQUISTI? L'utilizzo dei PIN o delle password non è così sicuro come sembra, quando si tratta di pagamenti elettronici e quindi si stanno studiando nuovi modi, molto semplici per l'utente, di autorizzare un pagamento. Il più innovativo sembra essere quello che sta brevettando Amazon: pagare con un selfie. Il tipo di pagamento che sta implementando il colosso dell'e-commerce prevede che il telefono o il computer possa chiedere all'utente di compiere determinati gesti e azioni, come ad esempio strizzare l'occhio o sorridere, per assicurarsi che colui che sta facendo il pagamento sia effettivamente il legittimo acquirente e non un impostore con in mano una foto della persona. » PAY4VEND COGES SI AGGIUDICA INNOVATION AWARD IN FRANCIA Coges è orgogliosa di annunciare che Pay4Vend, l'applicazione per il pagamento tramite smartphone, ha ottenuto in febbraio un nuovo importante riconoscimento da parte di ProdiaPlus. L’importante gruppo di gestione francese, infatti, ha voluto premiare la soluzione di Coges con un “Innovation award” dopo che una commissione interna dedicata ai sistemi di pagamento lo aveva confrontato con altre proposte presenti sul mercato. 13
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# L AT E S T N E W S # L AT E S T N E W S » UFFICIALE L’ACQUISIZIONE CARTE NOIR DA PARTE DI LAVAZZA SPA
Lavazza acquista i francesi di Carte Noire. L'annuncio è stato dato ieri mattina a Parigi. Un'operazione da 700 milioni di euro, 400 in arrivo da un pool di quattro banche: Unicredit, Intesa Sanpaolo, Bpn Paribas e Rabobank. Carte Noire rappresenta il 20 per cento del mercato retail francese. L'obiettivo di Lavazza, ha dichiarato l'AD Antonio Baravalle, è di raggiungere i due miliardi di euro per avere la dimensione necessaria a competere sui mercati internazionali. » FERRERO SPA, ANNUNCIATO IL RIASSETTO SOCIETARIO
Ferrero Spa, consociata italiana del gruppo di Alba, ha avviato un significativo piano di riassetto societario che la porterà a organizzarsi in quattro società interamente controllate e corrispondenti ad aree specifiche: Ferrero commerciale Italia srl, Ferrero industriale Italia srl, Ferrero technical services srl e Ferrero Management Services Italia srl. La riorganizzazione non avrà alcun impatto occupazionale. Tra maggio e settembre, ci sarà il passaggio formale dei 6400 dipendenti italiani alle nuove srl, senza alcuna variazione di sede. La capofila resterà Ferrero Spa, che si configurerà come una holding italiana e Alba (dove i dipendenti sono circa quattromila) sarà la sede di tutte le società. » NUOVO BREVETTO INDUSTRIALE PER GPE: “DON'T WORRY, BE COFFEE!” Fino ad oggi i distributori automatici controllavano soltanto la presenza del caffè in grani e dei bicchieri, ma ora le cose cambiano: grazie al nuovo sistema ideato e brevettato da GPE, anche gli ingredienti solubili vengono ora monitorati! Finalmente non ci saranno più cappuccini senza latte o altre bevande non complete, da qui lo slogan "Don't worry be coffee!" con il quale si vuole creare nell'utente il clima di confidenza e fiducia davanti alla macchina, perché essa non lo lascerà deluso. Il dispositivo brevettato rispecchia in pieno le caratteristiche di GPE Vendors: funzionalità, genialità e semplicità. » MONDO MANAGER. NUOVA SFIDA PROFESSIONALE PER MICHELE DE LUCIA Continua il gran fermento nel mondo dei manager del vending, dove il tasso di turnover è sempre piuttosto alto. Tra i numerosi i cambi di organico previsti a primavera, segnaliamo la nuova sfida professionale di Michele De Lucia, noto professionista del settore (Bianchi Vending, Saeco, caffè Roko), che è appena stato nominato responsabile commerciale di Caffè Toraldo, torrefazione campana che sta investendo sempre di più nel segmento OCS/Vending. » ILLYCAFFÈ PREMIATA A NEW YORK SI CONFERMA AZIENDA ETICA
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Illycaffè ha ricevuto ieri sera a New York il riconoscimento 2016 World’s Most Ethical Company da Ethisphere Institute, leader globale nella definizione e nella promozione degli standard per le pratiche commerciali etiche. Illycaffè è stata inserita nella lista delle World’s Most Ethical Companies per il quarto anno consecutivo. La società è una delle quattro aziende premiate nella categoria alimenti, bevande e agricoltura per il 2016, ed è la sola italiana, collocandosi così tra le imprese d’eccellenza leader di settore. Il riconoscimento conferito da Ethisphere è giunto quest’anno alla sua decima edizione e prosegue la sua missione di redigere la lista delle aziende più etiche al mondo, inserendovi le società che trasformano i propri principi in azioni, in cui la fiducia è parte integrante del Dna aziendale, favorendo la creazione di nuovi standard di settore, introducendo oggi le best practices di domani.
Dati ripresi da Il Vending in Italia. Studio sul mercato della domanda, CONFIDA, 2015.
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# L AT E S T N E W S # L AT E S T N E W S » SUPER BONUS OCCUPAZIONALE PER CHI ASSUME UN TIROCINANTE
Il Ministero del Lavoro ha comunicato che il bonus occupazionale di Garanzia Giovani raddoppia il suo importo per le aziende che decidono di assumere a tempo indeterminato il tirocinante che hanno presso di loro. Tale bonus è variabile tra i 3.000 e i 12.000 euro a seconda dell'occupabilità del giovane e vale per le assunzioni stabili che si faranno sino a fine anno solo per i tirocini già avviati entro il 31 gennaio 2016. Il bonus si cumula con gli sgravi del 40% dei contributi previdenziali previsti dalla legge di stabilità per il 2016. » IVS ACQUISISCE E CRESCE IN FRANCIA
IVS Group S.A. informa di avere acquisito, attraverso la controllata IVS France SaS, la totalità del capitale delle società Mokafé Sarl e Moka Machine Sarl, attive nel settore vending in Francia, nell’area di Parigi – Ile de France. Le attività acquisite realizzano un fatturato complessivo di circa Euro 1,8 milioni. Il valore provvisorio dell’operazione è pari a circa Euro 1,8 milioni, soggetto alle rettifiche che emergeranno al termine del periodo di verifica sulle attività acquisite. » APPROVATO NUOVO CODICE DEGLI APPALTI PER CONTRASTARE LE GARE AL MASSIMO RIBASSO Il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo codice degli appalti. Nel codice, ha spiegato il Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio: "c'è la scelta di superare la legge obiettivo: basta con le procedure straordinarie, si applica la rivoluzione della normalità. Basta alle gare al massimo ribasso, la scelta coniuga prezzo e qualità. I criteri di assegnazione ci sono, sono disciplinati volta per volta quindi il massimo ribasso si applica solo in casi particolari, molto marginali. La scelta dell'offerta economicamente più vantaggiosa è una scelta chiave ed è ben normata all'interno del codice”. » ISTAT, AUMENTA A 76 MILIARDI LA SPESA PER MANGIARE FUORI CASA ll vending appartiene al mondo del fuori casa ed è sempre interessante vederne l'evoluzione. Da un analisi di Coldiretti emerge che la spesa degli italiani per mangiare fuori casa nel 2015 è salita a 76 miliardi, pari ad oltre un terzo del totale (35%) dei consumi alimentari di quasi 220 miliardi di euro. La spesa in ristoranti, trattorie, agriturismi, mense, pizzerie o bar negli ultimi dieci anni è aumentata del 28%, con gli italiani che sono tornati a mangiare fuori dopo gli anni della crisi segnati da una storica riduzione, anche se sono cambiate profondamente le modalità di consumo. In questo contesto va letto il successo dello street food costituito da quegli alimenti già pronti per il consumo, preparati o venduti soprattutto in strada. Una abitudine che ha contagiato 35 milioni di italiani. » GOOGLE, LA CONSUMAZIONE SI PAGA CON IL CELLULARE IN TASCA Google scommette sempre di più sui pagamenti attraverso telefonia mobile e ha pronto per l'immediato futuro un sistema per cui non servirà nemmeno tirare fuori lo smartphone dalla borsa o dalla tasca. Sarà infatti sufficiente pronunciare un comando vocale e la nuova applicazione denominata "Hands free", compirà l'intera operazione. I primi test inizieranno quest'anno, per ora in due catene nell'area di San Francisco: McDonald's e Papa John's. 8
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# L AT E S T N E W S # L AT E S T N E W S » SPINEL CON ITALCARRELLI E MEDIOIMPORTEXPORT AL WTCE DI AMBURGO
Sfide continue e traguardi sempre nuovi per offrire al mercato prodotti di alta gamma, questa è la filosofia di tre importanti realtà aziendali: Spinel, Italcarrelli, MedioImportExport, garanzia di innovazione e qualità italiana. La collaborazione di queste tre aziende vedrà un importante momento di condivisione in occasione della partecipazione alla WTCE (World Travel Catering & Onboard Services) fiera specializzata nei servizi e soluzioni per il settore catering a bordo di aerei e treni in programma ad Amburgo dal 5 al 7 aprile 2016. In questo evento internazionale, infatti, Spinel, leader italiano nella progettazione e produzione di macchine da caffè espresso, presenterà “XP24 POD EL.IT.” e “XP24 CAPS EL.IT.”, per caffè in cialda e capsula studiate per la ristorazione in movimento, situazioni in cui non si dispone di corrente elettrica ma c'è comunque l'esigenza di ristoro. Perfettamente integrate in un apposito carrello progettato da Italcarrelli, azienda italiana leader nella progettazione e produzione di carrelli fatti su misura, già presente sui treni ad Alta Velocità, le macchine dispongono di innovative batterie al litio a 24 Volt (alta resa con peso ridotto) e di sistema Idraulico autopulente da calcare. Grazie alla preziosa collaborazione con MedioImportExport -società italiana che con il marchio registrato Sekajkara, ricerca le eccellenze food in Italia e nel Mondo- all'interno del carrello saranno inseriti innovativi prodotti food di esclusiva produzione italiana, distribuiti a temperatura ambiente, con una particolare attenzione ai prodotti Bio, senza glutine e certificati Halal. Stabilità, estrema resistenza, accessibilità, semplicità di funzionamento, qualità del caffè erogato e dei prodotti distribuiti, sono alcune delle caratteristiche che rendono unici questi gioielli del made in Italy. » INGA, AUDIZIONE ALLA XIII COMMISSIONE AGRICOLTURA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI Regolamentare il mercato del ghiaccio alimentare, promuovere buone prassi e informazioni corrette su produzione, distribuzione e consumo. È quanto ha chiesto lo scorso 17 febbraio l’Istituto Nazionale Ghiaccio Alimentare (INGA) in audizione alla XIII Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati. Nel corso dell'Audizione, INGA ha presentato le proprie istanze sulle problematiche del settore del ghiaccio alimentare di fronte alla Commissione, presieduta dall'on. Luca Sani.
«In Italia vi è molta meno cultura e consapevolezza, rispetto agli altri paesi europei, sul fatto che il ghiaccio sia a tutti gli effetti un alimento e che come tale deve essere considerato», ha spiegato De Martino, consigliere INGA, specificando che l’istituto intende tutelare e valorizzare il mercato del ghiaccio alimentare in Italia, garantendo massima sicurezza igienica per i consumatori. Per questo, INGA e Confindustria hanno redatto il "Manuale di Corretta Prassi Operativa per la produzione del ghiaccio alimentare", approvato dal Ministero della Salute, oggi primo e unico documento tecnico in Italia e in Europa che fornisce le linee guida per la corretta produzione e distribuzione del ghiaccio alimentare. A supporto del Manuale è stata redatta anche una specifica Check List che aiuta i produttori ad autovalutarsi rispetto all'ottemperanza del Manuale e alle disposizioni cogenti in materia di igiene degli alimenti. La lista, inoltre, può essere un utile strumento per le autorità di controllo nelle attività ispettive, consentendo loro di valutare con efficacia se e come sia stata effettuata l'analisi dei rischi nelle attività che producono e/o somministrano ghiaccio. All’audizione seguiranno ulteriori fasidi approfondimento ed interlocuzione.
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# L AT E S T N E W S # L AT E S T N E W S IL MERCATO DEL VENDING » PLUG-IN POWER: IARP PRESENTA CITY COLLECTION Presentazione in anteprima a Venditalia 2016 della City Collection, l’inedita linea di distributori automatici per snack e bibite firmata Iarp, presente a Venditalia 2016 presso il Pad. 3, Stand E53 F50. La linea è frutto della Plug-in power, claim che riassume la filosofia ed i punti di forza del brand: affidabilità, eccellenza e capacità innovativa. Iarp punta, infatti, su uno stile esclusivo, in grado di soddisfare ogni esigenza espositiva e sull’attenzione alla qualità ed all’ambiente, come confermato dalle sue certificazioni ISO:9001 e ISO:14001. Le nuove vending machine stupiscono per il loro design metropolitano e accattivante: Milano, London, Barcellona e New York, completamente personalizzabili nell’estetica, si distinguono per i profili delle rispettive città sui laterali, realizzati con stampa digitale direttamente sulla lamiera. Ulteriore elemento di spicco è l’estrema ergonomia: la facilità di utilizzo gioca un ruolo fondamentale nell’incentivare l’impulse buying. City Collection è stata, infatti, appositamente studiata per migliorare l’interazione con il consumatore durante tutte le fasi d’acquisto, dalla scelta del prodotto al ritiro. In dettaglio, la linea presenta un’illuminazione a LED ed una nuova porta full glass senza cornice che valorizza gli articoli in presentazione, display e pulsantiera luminosi che concorrono a potenziare la customer experience ed incrementare le vendite. » LA SICUREZZA DELLE GETTONIERE SUZOHAPP CERTIFICATA DALLA BCE In quanto produttore di sistemi di pagamento e soluzioni per gestioni self-service, SUZOHAPP deve garantire massima affidabilità e precisione nell’accettazione delle monete e nella discriminazione dei falsi. SUZOHAPP ritiene che la sicurezza sia un obiettivo prioritario e si impegna a mantenere l’affidabilità dei propri dispositivi ai massimi livelli. Per questo motivo i suoi reparti di assistenza monitorano periodicamente tutte le monete autentiche e i falsi in circolazione e rilasciano le tarature necessarie. Il risultato di questi sforzi è stato riconosciuto anche quest’anno dalla Banca Centrale Europea: la gettoniera elettronica RM5 HD a marchio COMESTERO e la gettoniera rendiresto Currenza C² hanno superato con successo i test della BCE. Durante i test di marzo entrambi i prodotti hanno infatti ottenuto un tasso di accettazione del 100%, sia in termini di accettazione delle monete autentiche che di discriminazione dei falsi. Marcel Oelen, Managing Director di SUZOHAPP EMEA ha commentato “Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti dai test poiché hanno confermato ancora una volta l’affidabilità e la sicurezza delle nostre gettoniere. E’ di fondamentale importanza che i dispositivi siano in grado di accettare le monete autentiche e discriminare i falsi. Noi possiamo garantirlo grazie alla nostra lunga esperienza nella tecnologia del riconoscimento monete”. » BUONI RISCONTRI PER “PIENSA EN VENDING” A VALENCIA
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Quasi 40 espositori hanno animato l'ottava edizione della conferenza spagnola "Piensa en Vending", un'iniziativa creata per fare networking, favorire i rapporti tra fornitori ed operatori e creare nuovi contatti. Buoni i riscontri, soprattutto in considerazione del numero di operatori che il 9 marzo hanno affollato le sale dedicate alla manifestazione dell'Hotel Barcelò di Valencia.
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MERCATO DEL VENDING LATEST NEWS
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FABBRICANTI D.A.DESIGN DINO PORRELLO
RIVENDITE ARGENTIA PRODOTTI
SOMMARIO
NUMERO 105 APRILE 2016 RENZO GABRIEL BONIZZI DIRETTORE RESPONSABILE EDITOR IN CHIEF ALESSANDRO FONTANA DIRETTORE EDITORIALE EDITORIAL DIRECTOR LAURA GUASPARRI ART DIRECTOR ANDREA LOTTERO GRAPHIC DESIGN DANIELA BISCOTTI COMMERCIALE/ COMMERCIAL
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3 EDITORIALE
Le nuove regole del caffè in grani nel vending
6 MERCATO DEL VENDING Latest News
18 MERCATO DEL VENDING FABBRICANTI
D.A. Design Group La nuova veste del vending Intervista con Dino Porrello
26 MERCATO DEL VENDING RIVENDITE
41 APPUNTAMENTO IN FIERA
D.A.ITALIA IL PERIODICO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA PUBBLICAZIONE ISCRITTA AL TRIBUNALE DI MILANO, NUMERO DI REGISTRAZIONE 177 DEL 22 MARZO 2004
Il ruolo del caffè sulla salute
LUCINI OFFICINA D'ARTE GRAFICA SRL STAMPA PRINTERS
Argentia Prodotti Tutto per la distribuzione automatica
NOEMI MARGAROLI REDAZIONE EDITORIAL STAFF
32 Italian Coffee Association
NUMERO 105 APRILE 2016
VENDING 2016 ANTEPRIMA ESPOSITORI
EVENTI 80 ANNI PENSANTE 50 ANNI RISTORA
MONDO ASSOCIAZIONE REPORT 2015
ISCRIZIONE AL R.O.C.: 11412 PERIODICITÀ MENSILE
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L’OCS e la sfida delle coffee communities
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3 EDITORIALE
6 VENDITALIA 2016 14 EVENTI
30 AZIENDE NEWS
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Gli 80 anni di Luciano Pensante e i 50 anni di Ristora
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Distributori N&W Un salto evolutivo nel mondo del vending
36 MONDO ASSOCIAZIONE
Confida Report 2015 Segnali di ripresa per il comparto della distribuzione automatica
CONCEPT BY ART&WORKS SRL 5
D.A.ITALIA 105 APRILE 2016
LE NUOVE REGOLE DEL CAFFÈ IN GRANI NEL VENDING Nel 1963 è iniziata l’era del vending italiano così come lo concepiamo oggi, un settore che per nascere e prosperare aveva solo bisogno della contemporanea presenza di tre specifici elementi: un gestore, un distributore ed un prodotto. Il prodotto era una delle eccellenze del made in Italy: il caffè in grani, l’unico in grado di offrire una pausa di qualità paragonabile all’esperienza del bar, grazie alla macinatura realizzata automaticamente pochi istanti prima dell’erogazione. Sul caffè in grani è stato costruito un intero settore ed è sempre rimasto il driver principale dei consumi. Negli anni il mercato si è evoluto e il vending è diventato un canale distributivo in piena regola. Al caffè si sono affiancate le bevande calde, poi le bibite fredde e, in tempi più recenti, tutto il segmento dello snack&food. Negli ultimi anni è perfino caduta la barriera del prodotto alimentare e il distributore automatico ha iniziato a vendere ogni tipo di referenza e di qualunque dimensione, dalle piccole chiavette USB fino ad arrivare alle automobili. Così come per tutti gli altri canali distributivi, il processo di trasformazione è stato prima graduale e poi sempre più accelerato, naturale conseguen-
za della necessità di seguire i rapidi trend di un consumatore sempre più protagonista nel determinare, con le sue esigenze, la gamma di offerta. Nonostante tutte queste profonde modifiche, il caffè e i suoi derivati (cappuccino, mocaccino, ecc.) sono tuttora il prodotto fondamentale dell’offerta vending e quello che spesso garantisce la stessa sopravvivenza delle gestioni, visto che determina circa i due terzi delle loro vendite. In un periodo di profondi mutamenti delle abitudini dei consumi è obbligatorio fare una seria riflessione sul caffè in grani, anche se probabilmente è sufficiente rispondere ad un paio di domande: come è cambiato il modello di business dei gestori relativo al caffè negli ultimi 50 anni? Come hanno saputo valorizzare questa straordinaria risorsa? I fabbricanti hanno realizzato macchine sempre più performanti e tecnologicamente avanzate, i torrefattori hanno investito milioni in impianti di nuova concezione, ma i gestori come si sono mossi?
inseriscono in macchine usate e lo servono in bicchieri sgrammati, la stessa identica strategia degli anni ’70, ’80 e ’90. Davvero siete convinti che il calo di consumi non sia determinato da questo? Magari i vostri utenti si sono semplicemente stufati di bere un cattivo caffè, da una brutta macchina e scottandosi le mani. Risparmiare sul caffè è un suicidio. Rende poco e bisogna agire sulla grammatura, rovina alcune componenti delle macchine creando costi occulti che non vengono mai calcolati correttamente, non incoraggiano la seconda o la terza consumazione quotidiana, possono portare alla perdita della locazione… e la lista sarebbe molto più lunga. Però il pensiero dominante di alcuni gestori resta: “ma sai quanto risparmio all’anno pagando 1 euro in meno al chilo?”. In realtà non so quanto rispar-
miano, sono solo certo di quanto stanno perdendo nel dare un servizio scadente. Offrire un servizio di prossimità partendo dal caffè in grani è ancor oggi la nostra principale forza e caratteristica, possibile che persino su questo prodotto non vengano riscritte nuove regole e comportamenti che vadano incontro alle esigenze del nostro bene più prezioso: la soddisfazione della persona che inserisce la moneta?
RISPARMIARE SUL CAFFÈ È UN SUICIDIO. RENDE POCO E BISOGNA AGIRE SULLA GRAMMATURA, ROVINA ALCUNE COMPONENTI DELLE MACCHINE CREANDO COSTI OCCULTI CHE NON VENGONO MAI CALCOLATI CORRETTAMENTE
Ci sono moltissime gestioni che ancor oggi, in tempi di crisi, acquistano il caffè in grani al prezzo più basso possibile, lo
EDITORIALE DI ALESSANDRO FONTANA
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