NUMERO 114 APRILE 2017
TORREFATTORI CAFFÈ VERGNANO P. MESSERINI
EVENTI ACQUAFAIR 2017
RIVENDITE TRIVENDING BUNDLE
& CAFFÈ
LA FORMULA VINCENTE CHE RADDOPPIA LE TUE VENDITE! V O LT A I N O LT R E P E R L A 1 Z I O N A L E A P RO M O PA C K C O N G R A FI C N S U M A T O R I . CO P E R AT T R A R R E P I U
DA OGGI L’ACCOPPIATA IDEALE DELLA PAUSA È TWIX® E CAFFÈ, PERFETTA PER IL CANALE VENDING. DAITALIA www.daitalia.it
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• DAITALIA 114 APRILE 2017
EDITORIALE
IL TERMINE DISINTERMEDIAZIONE NEL VOCABOLARIO DEL VENDING Il primo aprile 2017 si è chiusa un’era geologica del vending e se ne è aperta un’altra. Anche se ci vorrà un po’ di tempo per vederne compiutamente gli effetti, la normativa sulla memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi all’Agenzia delle Entrate cambierà in profondità il nostro settore. Passati i giorni frenetici dell’adeguamento, finalmente i gestori hanno il tempo di pensare alla fase due e cioè a come affrontare questa nuova sfida. Se è vero che uno dei problemi più sentiti in passato è stato la presunta opacità di alcuni concorrenti, disposti a fare delle offerte incomprensibilmente basse, alla luce di un normale e virtuoso conto economico, la progressiva scomparsa di alcune zone grigie, porterà le aziende del vending a confrontarsi nell’arena competitiva ad armi pari. Tutti dichiareranno tutto e pagheranno IVA e tasse. Gli alibi sono finiti, la ricerca della marginalità sarà, per la prima volta, una strada tracciata da rigide regole comuni. Per molti operatori questa è una grande opportunità, visto che possono
intraprendere un percorso di efficienza operativa senza avere il timore che tutti questi sforzi siano vanificati da chi, in precedenza, riusciva a prevalere commercialmente per il solo fatto di non rispettare le regole. Visto che ci troviamo di fronte ad una nuova era, è il caso di affrontarla con nuove idee e una nuova consapevolezza. Un consiglio che mi sento di dare è quello di inserire nel proprio vocabolario la parola: disintermediazione. Il termine è complesso, ma la spiegazione è semplice: è il processo che privilegia il contatto diretto tra il cliente e il produttore, senza mediazione. In parole ancora più dirette, significa saltare il responsabile acquisti e rivolgersi direttamente al consumatore finale. La grande sfida del vending passa inevitabilmente da lì.
“musica” cambierà completamente e chi saprà intercettare meglio i trend di consumo e le modalità di dialogo con i suoi clienti finali, potrà ottenere risultati molto al di là delle attuali aspettative. “Mettere al centro il consumatore” è però una frase fatta che non serve a nulla se non si lavora con grandissimo impegno sul tema. Il consumatore innanzitutto bisogna conoscerlo e su questo tema siamo davvero indietro. Inoltre è necessario investire molto tempo e risorse per entrare in contatto diretto con lui e mantenere il rapporto nel tempo. Fortunatamente la tecnologia ci viene in aiuto e la diffusione degli smartphone,
dei social network e delle APP offre un’occasione unica e concreta di raggiungere e poter coinvolgere con programmi di fidelizzazione i consumatori finali. Saper integrare correttamente queste tecnologie con le dinamiche della distribuzione automatica farà davvero sempre più la differenza.
“Mettere al centro il consumatore” è una frase fatta che non serve a nulla se non si lavora con grandissimo impegno sul tema. Il consumatore innanzitutto bisogna conoscerlo e su questo tema siamo davvero indietro.
Se in futuro saranno ancora unicamente le aziende a decidere chi installa i distributori, questo settore sarà sempre più a bassa marginalità e sempre meno interessante. Se la scelta verrà invece anche condizionata dai consumatori presenti all’interno delle aziende, la
EDITORIALE DI ALESSANDRO FONTANA
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• DAITALIA 114 APRILE 2017
SOMMARIO
NUMERO 114 APRILE 2017 RENZO GABRIEL BONIZZI DIRETTORE RESPONSABILE EDITOR IN CHIEF ALESSANDRO FONTANA DIRETTORE EDITORIALE EDITORIAL DIRECTOR
3 EDITORIALE
LAURA GUASPARRI ART DIRECTOR
ANTONIO VALESTRA GRAPHIC DESIGN DANIELA BISCOTTI COMMERCIALE COMMERCIAL NOEMI MARGAROLI REDAZIONE EDITORIAL STAFF LUCINI OFFICINA D’ARTE GRAFICA SRL STAMPA PRINTERS D.A.ITALIA IL PERIODICO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA PUBBLICAZIONE ISCRITTA AL TRIBUNALE DI MILANO, NUMERO DI REGISTRAZIONE 177 DEL 22 MARZO 2004
Il termine ”disintermediazione” nel vocabolario del vending
6 MERCATO DEL VENDING Latest News
22 TORREFATTORI
CAFFÈ VERGNANO Intervista con Piero Messerini
28 EVENTI
ACQUAFAIR 2017
40 RIVENDITE
TRIVENDING Il primo esperimento di bundle nel vending
48 NORMATIVA
L’Aliquota per l’acqua in boccioni
52 APPUNTAMENTO IN FIERA
Eu’Vend + Coffeena Expo Vending Sud
ISCRIZIONE AL R.O.C. 11412 PERIODICITÀ MENSILE EDITORE ART&WORKS SRL UNIPERSONALE VIA MARCANTONIO COLONNA 15 20149 MILANO P.IVA 04234310961 TEL +39 02 48958566 UFFICIO COMMERCIALE commerciale@daitalia.it www.daitalia.it POSTA ELETTRONICA info@daitalia.it ABBONAMENTI abbonamenti@daitalia.it LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DELLE ILLUSTRAZIONI E DEGLI ARTICOLI PUBBLICATI SU D.A. ITALIA È PERMESSA SOLO SE AUTORIZZATA DALLA DIREZIONE. LA DIREZIONE NON ASSUME RESPONSABILITÀ PER LE OPINIONI ESPRESSE DAGLI AUTORI DEI TESTI REDAZIONALI E PUBBLICITARI. CONCEPT BY ART&WORKS SRL
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• DAITALIA 114 APRILE 2017
LATEST NEWS
LA CRESCITA DELL’E-COMMERCE NON SI ARRESTA L’e-commerce ha raggiunto la soglia di circa 20 miliardi di euro con circa 20 milioni di acquirenti nel 2016. I prodotti sono cresciuti di più negli ultimi anni e oggi rappresentano circa il 3% degli acquisti degli italiani con alcuni settori, come l’elettronica di consumo, che hanno raggiunto il 17% di penetrazione. Questo risultato si traduce nel fatto che circa 12 milioni di pacchi vengono consegnati ogni mese nelle case degli italiani. La capacità di offrire servizi di consegna e servizi di ritiro efficienti e rapidi, sembra emergere come uno dei principali territori competitivi sul quale si giocheranno le sfide dell’e-commerce nei prossimi anni. La consegna a casa è inefficiente, sopratutto quando non c’è portineria, quindi alcune catene hanno costruito una rete di una rete di Lockers (distributori automatici) per il ritiro su strada dei prodotti acquistati e gestione dei resi. L’integrazione con il vending pubblico è evidente: a fianco a delle vending machine dotate di sistema di pagamento e un touch screen con un software evoluto, sarebbe possibile affiancare piccoli punti ritiro e contribuire a risolvere la complessa logistica dell’e-commerce.
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LIOMATIC: ILARIA CAPORALI A CAPO DEL GRUPPO GIOVANI IMPRENDITORI DI CONFINDUSTRIA UMBRIA Ilaria Caporali, amministratore delegato di Liomatic, è stata eletta alla guida del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Umbria. Nel suo programma spiccano il valore delle persone e della formazione professionale: “Al centro ci saranno le persone, noi imprenditori, i nostri collaboratori e la loro formazione, i loro talenti. Credo che tra i primi doveri dell’imprenditore debbano esserci la volontà e il coraggio di far crescere i propri manager e dipendenti, perché ciò serve all’azienda stessa, per competere efficacemente e distinguersi dai concorrenti sul mercato. Rivolgere attenzione al proprio personale, vuol dire valorizzare il capitale umano di un’impresa, vuol dire formare i collaboratori attuali, ma vuol dire anche cercare nuovi talenti, farli crescere e motivarli. Io credo fermamente che il percorso di crescita di ogni individuo si sviluppa nel corso di tutta la vita. Sposo molto il concetto di Long Life Learning. Ecco perché ritengo necessario strutturare percorsi di formazione continua anche per noi imprenditori, attraverso workshop, convegni e seminari che affrontano tematiche di comune interesse”.
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UFFICIALE IL BILANCIO AL 30 SETTEMBRE 2016 DI GRUPPO ARGENTA Gruppo Argenta ha pubblicato il bilancio aggiornato al 30/09/2016 (12 mesi), ma visto che la chiusura dell’esercizio precedente era riferito a soli 9 mesi, nel pubblicare i numeri fondamentali, preferiamo citare i dati di performance del gruppo in due periodi comparabili: 10/2015-09/2016 e 10/2014-09/2015, quelli che convenzionalmente si chiamano LTM (Last Twelve Months). Il fatturato sale a 208,251 milioni contro i 199,200 milioni dell’esercizio precedente. Cala leggermente l’EBITDA da 47,805 milioni a 47,137 milioni. Sale invece il costo del lavoro, da 55.958 milioni agli attuali 59.380 milioni. La sanzione dell’Antitrust da 19,7 milioni è stata interamente contabilizzata alla voce “altri costi” e ha influenzato in maniera rilevante la performance economica del Gruppo nel 2016. Il bilancio chiude perciò in perdita di oltre 15 milioni contro il precedente utile di 3 milioni. Un altro importante indice, l’indebitamento finanziario netto, è sceso dai 211 milioni dello 09/2015 ai 204 milioni del settembre 2016.
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• DAITALIA 114 APRILE 2017
• DAITALIA 114 APRILE 2017
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• DAITALIA 114 APRILE 2017
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SELECTA ACQUISTA PELICAN ROUGE Selecta ha siglato un accordo per l’acquisizione di Pelican Rouge. La fusione operativa di due gruppi così importanti porterà alla nascita di un colosso europeo presente in ben 15 paesi e con un fatturato pari a 1,3 miliardi di euro. Il closing è previsto entro giugno, ovviamente dopo il parere favorevole dell’Antitrust (in Francia, ad esempio, la quota di mercato dei due gruppi insieme è considerevole). Resta da capire come sarà gestito l’imponente debito che i due grandi gruppi storicamente si portano dietro e di che entità saranno le integrazioni e le sinergie. Di sicuro c’è grande fermento nei grandi gruppi europei, dal momento che, oltre a questa acquisizione, sono sul mercato anche Gruppo Argenta e Daltys, altre due realtà con fatturati importanti. La geografia del vending continentale sta per essere riscritta.
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I SOCI CONFIDA ADOTTANO MISURE CONCRETE PER LA SOSTENIBILITÀ La sostenibilità ambientale ha conquistato il settore del vending: il 70,9% degli associati di CONFIDA, Associazione Italiana Distribuzione Automatica, considera la sostenibilità un tema fondamentale per il futuro. Il 55,8% delle imprese intervistate ha già adottato interventi per la riqualificazione energetica, il 64% utilizza luci al LED e il 29,1% produce energia da fonti rinnovabili tramite pannelli solari e impianti di mini eolico. Per soddisfare le differenti esigenze nutrizionali, alimentari e di gusto dei consumatori, l’82,6% dei gestori di distributori automatici ha introdotto prodotti per intolleranti (senza glutine, senza lattosio), il 74,4% prodotti provenienti da agricoltura biologica e freschi (yogurt), il 62,8% prodotti equo solidali e il 47,7% prodotti del territorio o a chilometro zero. Il 29,1% degli associati a CONFIDA utilizza mezzi di trasporto ecosostenibili (a gpl, metano, elettrici o ibridi) per l’installazione e il rifornimento dei distributori, e l’80,2% ha ottimizzato i percorsi per diminuire il traffico nei centri urbani. Per il trasporto degli alimenti il 59,3% delle aziende intervistate si serve di contenitori sanificabili e riutilizzabili ripetutamente, riducendo di conseguenza la quantità di rifiuti. Gli associati a CONFIDA prestano sempre più attenzione anche alla gestione dei rifiuti e al riciclo: il 47,7% dei gestori utilizza confezioni e bicchieri in materiale compostabile/ biodegradabile e/o in materiale a basso impatto di C02, il 69,8% delle società di vending promuove la raccolta differenziata presso i clienti.
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MONOPORZIONATO: ARRIVANO LE MISCELE STORICHE DI LAVAZZA PER IL SISTEMA DOMESTICO “A MODO MIO” Lavazza ha lanciato i suoi Grandi Classici in capsula. Dopo la storica miscela Qualità Rossa, anche Qualità Oro e Crema e Gusto sono disponibili per il sistema domestico «A Modo Mio», a dieci anni dalla sua entrata sul mercato di questo tipo di capsule, prodotte a Gattinara. I tre Grandi Classici Lavazza rappresentano da soli il 38% del mercato totale del segmento moka e ora sono pronti a sbarcare in quello molto più dinamico del monoporzionato. Il mercato del caffè in Italia continua a puntare sulle capsule, un trend sempre più radicato, l’unico in costante crescita e con la più alta redditività. Secondo uno studio Nielsen, i volumi di vendita delle capsule sono infatti cresciuti del 24,5% rispetto al 2015, con 4,5 milioni italiani che scelgono la capsula per la sua praticità e perché garantisce un’ottima resa in tazza.
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• DAITALIA 114 APRILE 2017
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NASCE IL PROGETTO NATURALL BOTTLE ALLIANCE: IL FUTURO DELLE BOTTIGLIE IN PET È 100% BIO Danone e Nestlé Waters (presente in Italia attraverso il Gruppo Sanpellegrino), le due più grandi aziende leader nel settore delle acque in bottiglia al mondo, hanno unito le forze dando vita a ORIGIN Materials, un’azienda biotech con sede a Sacramento, in California, costituendo NaturALL Bottle Alliance. Insieme, i tre partner puntano a sviluppare e a commercializzare una bottiglia in plastica PET1 di origine bio, realizzata al 100% con risorse sostenibili e rinnovabili. Il progetto utilizza materie prime a biomassa, come il cartone usato e la segatura, per non sottrarre risorse o terreni destinati alla produzione alimentare per il consumo umano o animale. La tecnologia rappresenta una vera e propria innovazione scientifica per il settore e la sinergia tra i partner punta a renderla disponibile a tutta l’industria food and beverage. Questo PET di nuova generazione promette di essere altrettanto leggero, trasparente, riciclabile e proteggerà il prodotto come il PET usato oggi ma, allo stesso tempo, contribuirà a salvaguardare il pianeta. ORIGIN Materials ha già prodotto campioni di PET 80% bio negli stabilimenti pilota di Sacramento. La creazione di un “impianto pionieristico” inizierà nel 2017, mentre la produzione dei primi prototipi di PET 60% bio verrà avviata nel 2018. NaturALL Bottle Alliance mira a sviluppare il processo tecnico per produrre su scala commerciale bottiglie in plastica PET bio al 95% già dal 2020. I partner continueranno a fare ricerca per aumentare il livello di materiale prodotto a partire da risorse rinnovabili, con l’obiettivo di portarlo al 100%.
Towards 100% bio-based PET
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VENDING ITALIANO: I PRIMI 3 GRUPPI DI GESTIONE DETENGONO IL 18,5% DEL MERCATO I gruppi editoriali specializzati nell’informazione finanziaria vivono di numeri e solitamente fotografano con grande attenzione i mercati che analizzano. All’interno di un analisi realizzata da un quotidiano finanziario del gruppo Class Editori (MF, Italia Oggi, Capital, TV Class CNBC, ecc) vengono forniti dei dati quantitativi sul settore del vending. IVS Group è leader con una marketshare dell’8,5%, Argenta ha il 6,5% e Buonristoro è terzo con il 3,5%. Tutti e tre insieme raggiungono il 18,5% del mercato. Seguendo queste percentuali ne consegue che i primi 10 gruppi di gestione in Italia hanno il 27% del mercato (dati 2016).
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I CALCIATORI DELL’UDINESE CALCIO LAVORANO AL POSTO DEI TIFOSI: UN GIORNO DA ARD PER CYRIL THÉRÉAU L’Udinese calcio e lo sponsor Dacia, hanno dato vita ad una divertente iniziativa, denominata “Dacia the Swap”. I giocatori dell’Udinese in pratica hanno sostituito per un giorno sul loro posto di lavoro i vincitori dell’iniziativa dedicata a chi non può vivere le sue passioni perché impegnato con il lavoro, talvolta anche durante il weekend. Mirco Vinazza, ARD della Friulservice, una gestione di Udine, ha partecipato e vinto e perciò Cyril Théréau, il calciatore dell’Udinese a cui era stato abbinato, ha dovuto caricare le macchine al suo posto per un giorno, con risultati quantomeno incerti. Intervistato in merito all’iniziativa, il bomber dell’Udinese, pur abituato ad allenamenti impegnativi, ha dovuto ammettere di essersi trovato a svolgere un compito durissimo...
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The bio-based material does not require resources used for food production
95%
BY THE END OF 2022: at least 95% bio-based PET
75%
2020: up to 75% bio-based material in PET bottles
30%
TODAY, there is 30% bio-based material in PET bottles
• DAITALIA 114 APRILE 2017
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LUCIANO CAVAZZANA SVP EMEA, BANKS & ACQUIRERS BUSINESS UNIT DI INGENICO GROUP Ingenico Group, leader mondiale nei sistemi di pagamento elettronico, ha nominato Luciano Cavazzana “SVP EMEA, Banks & Acquirers Business Unit”: un ruolo internazionale di rilievo che prevede il coordinamento dell’intera Regione EMEA per la Business Unit Banks & Acquirers, mantenendo, nel contempo, la carica di Presidente e Amministratore Delegato della consociata Ingenico Italia SpA. Nel suo nuovo incarico, Cavazzana entrerà a far parte del Comitato Esecutivo del Gruppo, presieduto da Philippe Lazare, Chairman and CEO di Ingenico Group. “L’esperienza maturata in Italia e nei paesi finora gestiti è stata molto significativa ed ha rappresentato un continuo arricchimento professionale e personale”, ha commentato Luciano Cavazzana. “Sono molto onorato del nuovo incarico che mi propone nuovi traguardi che affronterò con lo stesso entusiasmo e la massima dedizione. Il business internazionale del Gruppo Ingenico ha visto un forte sviluppo negli ultimi anni e sarà stimolante coordinarne l’ulteriore crescita, sfruttando al meglio le sinergie tra i paesi della Regione EMEA, in ottica di collaborazione e condivisione delle esperienze, pur mantenendo una visione coerente con i mercati e le esigenze di ogni singola country”.
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PERCASSI: STARBUCKS APRIRÀ ALMENO 200 PUNTI VENDITA SUL TERRITORIO ITALIANO Distratti dalle palme piantate da Strabucks in piazza del Duomo a Milano e dagli atti vandalici a cui sono state recentemente sottoposte, è passata un po’ in secondo piano la recente dichiarazione a Radiocor di Antonio Percassi, partner italiano del colosso statunitense, che ha annunciato l’intenzione di voler aprire dai 200 ai 300 punti vendita in tutta Italia. Un marchio così forte e con numeri così importanti, potrebbe portare interessanti sviluppi sul segmento “coffee to go” ancora allo stato embrionale in Italia, soprattutto nel vending. Nel contempo spaventa un po’ l’arrivo di un’altro competitor nel mondo delle capsule. Meno di un anno fa Starbucks aveva infatti dichiarato l’intenzione di distribuire in tutti i suoi negozi capsule compatibili con il sistema Nespresso.
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BIANCHI INDUSTRY ANNUNCIA LA NASCITA DI BRASILIA ITALIA SRL Da oggi per acquistare macchine da caffè Brasilia o per ricevere assistenza tecnica c’è un solo nome: Brasilia Italia Srl. Nata a febbraio 2017 per offrire al pubblico un servizio di vendita e di post vendita all’altezza dei prodotti Brasilia, la nuova filiale di Bianchi Industry vanta comunque una lunga storia, quella di Tecnobar, azienda da cui proviene. Cambia il marchio, rimane la qualità del servizio, grazie a dei numeri da grande: 2 sedi, quelli di Genova e Milano con 24 dipendenti, 50 anni di esperienza, 4500 clienti serviti in tutta Italia. Alla guida della filiale è stato preposto Massimiliano Pizzorno, Business Unit Director di Brasilia e amministratore delegato di Brasilia Italia Srl: un manager di grande esperienza nel settore, scelto per sviluppare il marchio Brasilia in Italia e nel mondo. Brasilia Italia Srl è rivenditore in esclusiva per tutta Italia dell’intera gamma prodotti a marchio e garantisce tramite un unico call center la copertura tecnica e commerciale in tutta la penisola. Insomma, una filiale a misura d’eccellenza che guarda al futuro, un futuro espresso.
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• DAITALIA 114 APRILE 2017
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APPALTI NEL VENDING: A BELLUNO BANDO ANNULLATO PER MANCATA INDICAZIONE DEL FATTURATO Buone notizie sul fronte appalti vending. Il bando indetto dalla Azienda ULSS no. 1 di Belluno è stato annullato per la mancata indicazione del fatturato. Anche al Nord Est si sentiva l’esigenza di creare un precedente giurisprudenziale. La cosa davvero importante di questa ennesima vittoria per il settore è che la sentenza è la prima in Italia resa “in forma semplificata”: ciò accade quando il TAR ritiene che non sussista alcuna ragione per discostarsi dai precedenti giurisprudenziali. In poche parole, dopo un breve periodo di sbandamento causato da una infausta sentenza del TAR Toscana e grazie a due conseguenti sentenza del Consiglio di Stato, l’orientamento è ormai consolidato.
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LORENZO SARVELLO NOMINATO MANAGING DIRECTOR DI BRITA ITALIA 46 anni, Nato a Milano e cresciuto a Varese dopo essersi diplomato in viola al Conservatorio, Lorenzo Sarvello si laurea in Economia con indirizzo in marketing internazionale all’Università Bicocca di Milano. Nel 1999 entra in Whirlpool. Qui, nell’arco di un percorso professionale lungo 17 anni, ricopre ruoli di diversa e crescente responsabilità, tra cui Trade Marketing Manager del mercato Italia, Direttore Commerciale free standing e Direttore Commerciale Costumer Service per il mercato Emea. In BRITA Italia Sarvello assume il ruolo di Managing Director, con l’incarico di dare ulteriore impulso al mercato della filtrazione dell’acqua, in cui BRITA, l’azienda che ha inventato le caraffe filtranti, è tra i leader mondiali sia nel settore domestico sia in quello professionale. Tra i principali obiettivi strategici del segmento Home, vi è il consolidamento della leadership del marchio, quale fonte di accelerazione e motore di sviluppo per l’intera categoria di mercato. Nell’area Professional, l’azienda consoliderà la propria leadership nel segmento dei sistemi di trattamento acqua per apparecchiature Vending e Ho.Re.Ca. (distributori automatici, macchine da caffè, forni a vapore, lavaggio) in rapida e costante espansione, e si focalizzerà sullo sviluppo della linea di business Water Dispenser, che, lo scorso ottobre, ha lanciato sul mercato italiano una nuova linea di distributori d’acqua professionali dedicati alle aziende.
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THÈ BIO SAN BENEDETTO SI AGGIUDICA IL PREMIO QUALITY AWARD, ASSEGNATO DAI CONSUMATORI Il premio QUALITY AWARD è assegnato ai prodotti alimentari giudicati di qualità da 300 consumatori attraverso rigorosi test in laboratori specializzati in analisi sensoriale. I test di laboratorio sono effettuati con un campione ampio di consumatori, i quali valutano il prodotto attraverso un blind test: senza che sia mostrata loro la marca di appartenenza del prodotto stesso, ciascun consumatore esprime un giudizio relativamente ad alcuni componenti (etichetta ingredienti, gradimento globale, sapore, aspetto, consistenza, odore). A conquistare il consenso dei giudici è stata l’evocazione alla naturalità e al benessere che infonde Thè Bio, prodotto nato per andare incontro alle esigenze di tutti coloro che sono attenti all’alimentazione, desiderano vivere bene e in modo sostenibile. Inoltre, il sapore fresco e deciso del Limone e quello dolce e delicato della Pesca, caratterizzano i due gusti del Thè San Benedetto Bio e rendono la bevanda ideale per piacevoli pause di benessere. L’esclusiva bottiglia “slim” da 0,40L è stata studiata per sostenere la premiumness del Thè Bio e aumentare la distintività del prodotto dal resto della gamma e dalla concorrenza.
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• DAITALIA 114 APRILE 2017
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TORREFATTORI A SSOCIATI S.p.A. ®
SINCE 1930
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SINCE 1953
SINCE 1903
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• DAITALIA 114 APRILE 2017
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PUBBLICATI I NUMERI DEL BILANCIO 2016 IVS C’era molta attesa per la pubblicazione del Bilancio di IVS, dopo quelli di Selecta e Gruppo Argenta. Gli highlights sull’andamento 2016 sono decisamente buoni, tanto da far dichiarare al Presidente IVS Cesare Cerea: “L’andamento del 2016, con risultati record, sino ad oggi, conferma la validità delle azioni e degli investimenti aziendali e rappresenta un’eccellente base per ulteriore crescita, grazie anche a uno scenario di mercato che, almeno nell’avvio del 2017, pare relativamente favorevole. Le importanti operazioni effettuate tra fine 2016 e inizio 2017 consentono di ipotizzare nuovi sviluppi, in Italia e all’estero, in tutti i segmenti di mercato in cui opera il nostro gruppo. L’obiettivo di IVS resta quello di consolidare la propria leadership non solo in Italia, in un contesto di eccellenza nella qualità di servizio, nell’organizzazione, nella ricerca dell’innovazione, nei risultati economici e nella solidità finanziaria”. Ecco i numeri: Erogazioni complessive pari a 718,3 milioni, in aumento del 3,4% rispetto al 2015. Ricavi 2016 pari a Euro 362,3 milioni, +4,2% circa rispetto a Euro 347,7 del 2015. EBITDA Adjusted: Euro 82,3 milioni, +2,9% rispetto Euro 80,0 milioni del 2015. EBIT Adjusted: Euro 42,7 milioni, +5,3% da Euro 40,5 milioni del 2015. Utile netto: Euro 16,9 milioni (dopo gli utili di terzi per Euro 1,6 milioni). Utile netto rettificato da componenti straordinarie: Euro 21,8 milioni (dopo utili di terzi per Euro 1,6 milioni), +32,5% rispetto a Euro 16,4 milioni nel 2015. Posizione finanziaria netta: Euro –225,6 milioni (Euro -230,8 milioni al 31 dicembre 2015), dopo investimenti per Euro 49,7 milioni e inclusiva del costo per il rimborso anticipato delle obbligazioni IVS F. con scadenza 2020 avvenuto il 1 Aprile 2016 per circa Euro 8,9 milioni e di rate relative alla sanzione Antitrust per Euro 3,2 milioni. Completate nel corso dell’anno 20 acquisizioni tra società e rami d’azienda, in Italia, Francia e Svizzera, per un controvalore di circa Euro 11,5 milioni, che contribuiranno ad incrementare il livello di efficienza del Gruppo nel corso del 2017.
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COGES A VENDING PARIS 2017 Anche quest’anno Coges ha partecipato a Vending Paris, ospitato dal 14 al 17 marzo 2017 a Paris Expo. L’azienda italiana, leader nella progettazione di sistemi di pagamenti cashless per il vending, ha presentato anche al mercato francese Pay4Vend, la rivoluzionaria applicazione che consente di acquistare dal distributore automatico utilizzando il proprio smartphone, con tutta la semplicità del contante ed i vantaggi delle nuove tecnologie. Pay4Vend aiuta a migliorare il modo di accedere al distributore automatico, offrendo una soluzione innovativa pur senza cambiare le abitudini degli utenti finali. L’applicazione accetta tutte le forme di pagamento in contanti e cashless, incluse le carte di credito e PayPal. Coges ha approfittato inoltre dell’evento di Parigi per presentare sul mercato francese BTDataKey, l’innovativa proposta per la rilevazione e la trasmissione dei corrispettivi.
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VENTURI CAFFÈ FESTEGGIA LILLI VENTURI Venturi Caffè, gestione emiliana in continua crescita, in occasione del compleanno di Lilli Venturi si è resa protagonista di una serata memorabile a Bologna alla quale hanno partecipato diverse importanti autorità della Regione. L’evento ha avuto uno spazio dedicato al cabaret e un momento musicale con la partecipazione dell’artista e amico Riccardo Fogli. Dal lato più propriamente commerciale, l’azienda ha festeggiato l’evento assicurandosi una delle locazioni più prestigiose del territorio
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NUOVE REGOLE PER GLI INTEGRATORI ALIMENTARI Gli integratori alimentari, una nicchia di mercato che sta andando piuttosto bene nel vending, soprattutto se inserito nelle locazioni giuste, subirà alcuni cambiamenti nei prodotti, visto che il Ministero della Salute ha pubblicato una circolare per definire il limite di apporto massimo di caffeina che è possibile inserire. La caffeina, ingrediente sempre più utilizzato negli integratori era ancora poco chiaramente normato e allora, in accordo all’opinione dell’EFSA del maggio 2015, la Sezione dietetica e nutrizione (SDN) del Comitato tecnico per la nutrizione e la sanità animale ha stabilito di fissare a 200 mg l’apporto massimo giornaliero di caffeina con gli integratori alimentari. Tale quantità deve rientrare all’interno del quantitativo massimo ammesso per un consumatore medio di 400 mg giornalieri di caffeina di cui non più di 200 mg con una singola razione. È bene però ricordare che questi parametri sono diversi per gli energy drink, per i quali rimane valido il livello massimo ammesso di caffeina di 320 mg/l, già stabilito nel 1998.
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LAVAZZA, VENDING PARIS ALL’INSEGNA DELLE NOVITÀ PER OCS E DISTRIBUZIONE AUTOMATICA Con la presenza a Vending Paris, Lavazza conferma il rinnovato impegno nei confronti del Vending/OCS, un segmento che presidia e ha contribuito a sviluppare con le sue innovazioni fin dal 1989. Oggi oltre 2,5 milioni di macchine appartenenti ai sistemi Lavazza sono diffuse in tutto il mondo. A queste, più recentemente, si è aggiunto anche il sistema Firma, protagonista a Vending Paris e per la prima volta nel mercato francese con un completo restyling di gamma e ben 4 nuovi modelli che sono stati presentati in super anteprima e che puntano su compattezza, performance qualitative e design tutto made in Italy, per chi vuole portare l’eccellenza del caffè Lavazza negli uffici di qualsiasi dimensione. Il valore aggiunto dell’offerta prodotto dell’azienda torinese è dato inoltre dalla vocazione delle macchine al consumo multi-beverage anche per bevande a base latte e dalle speciali capsule autoprotette, in grado di conservare tutto l’aroma del caffè.
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CENSIS E NESTLÉ ITALIANA: IN AUMENTO LA SPESA ALIMENTARE DEGLI ITALIANI La spesa alimentare, segnata profondamente dalla crisi, ha ripreso a crescere negli ultimi anni, raggiungendo il 14,3% sul totale dei consumi delle famiglie, una quota superiore alla media dei principali Paesi europei (11,4%). A rivelarlo è “Il futuro dell’alimentazione: tra stili di vita contemporanei e nuovi modelli di fruizione”, la nuova ricerca Censis per Nestlé Italiana. Il cibo torna centrale - oltre il 91% degli italiani si dichiara interessato - e diversamente da quanto accade nel resto del mondo, a guidare la spesa del consumatore italiano non è il prezzo ma fattori qualitativi come trasparenza delle informazioni (94,4%), funzionalità (88,4%), salute (84,6%), eticità (83,5%). A questi si aggiunge l’italianità, valore per il quale il consumatore è disposto a pagare qualcosa in più (85,5%), in linea con un fenomeno globale di domanda di italian food che dal 2010 al 2015 è cresciuto nel mondo del 36,5%. Il cibo pronto e semipronto è utilizzato da oltre 31 milioni di italiani, seguono i cibi salutisti (26 milioni), i take-away acquistato on line (19,4 milioni) e gli alimenti e bibite nei distributori automatici (25,3 milioni). Il consumatore fotografato dalla ricerca Censis, avendo ben chiaro cosa vuole dal “proprio” cibo, si informa; e lo fa prevalentemente in rete (57%, percentuale che sale al 74,2% nel caso dei Millennial). Altro fattore guida è la marca: il 67,3% è disposto a pagare di più per i prodotti della marca di fiducia.
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• DAITALIA 114 APRILE 2017
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PAGAMENTI EVOLUTI, DAL TEXAS GLI OCCHIALI CON IL CHIP DISPOSITIVO PER LE TRANSAZIONI Non è il consiglio della nonna: “prima di pagare mettiti gli occhiali”: da oggi per fare acquisti si potrà usare anche questo accessorio di abbigliamento. L’idea è di Visa, che al festival SXSW in corso ad Austin, in Texas, ha svelato un prototipo di occhiali da sole dotati di un chip per pagamenti senza fili. Gli occhiali hitech sono apparentemente identici a quelli tradizionali, se non per la presenza di un chip Nfc che permette d saldare il conto alla cassa avvicinando gli occhiali a un Pos abilitato, senza bisogno di tirar fuori contanti e carte di credito. Per Visa non si tratta della prima sperimentazione di dispositivi indossabili: la compagnia ha già testato sistemi di pagamento integrati in bracciali e anelli. La ricerca di sistemi di pagamento innovativi e legati agli oggetti è in netta crescita, spinta anche dal desiderio di migliorare la “consumer experience”.
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N&W, FINALIZZATA L’ACQUISIZIONE DI SAECO VENDING N&W Global Vending S.p.A. ha annunciato di aver completato l’acquisizione di Saeco Vending S.p.A. L’operazione, con cui sono state trasferite le licenze per l’uso dei noti marchi Saeco e Gaggia nel mercato delle macchine da caffè professionali, consentirà a N&W di crescere notevolmente nel segmento dell’Office Coffee Service (OCS), rafforzare le gamme Vending e Ho.Re.Ca. e accelerare lo sviluppo delle vendite in mercati strategici quali il Centro Europa, l’Est Europa e l’Asia. N&W intende valorizzare il know-how industriale, commerciale e d’innovazione di Saeco con l’obiettivo di continuare a offrire la migliore qualità di caffè per i consumi fuori casa, facendo crescere il posizionamento competitivo di Saeco attraverso la sua integrazione con N&W. Andrea Zocchi, Amministratore Delegato di N&W, ha dichiarato: “Oggi inizia un nuovo ed emozionante percorso per N&W e per Saeco. Sono due aziende complementari in una serie di segmenti di mercato e aree geografiche che hanno fondato il loro successo sulla capacità di innovazione e sulla totale soddisfazione del cliente. Colgo l’occasione per dare il benvenuto a tutti i dipendenti di Saeco. Sono certo che insieme saremo in grado di sfruttare al meglio le competenze e l’esperienza delle due aziende, rafforzando ulteriormente la nostra leadership di mercato”.
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SELLMAT SCEGLIE HYBRID DI FLO PER LE SUE MACCHINE L’attenzione alle tematiche della sostenibilità ambientale è sempre più alta anche nel vending e numerose gestioni stanno affrontando il tema attraverso investimenti specifici. I media sono sempre molto interessati a questo tipo di iniziative e pubblicano molto volentieri notizie relative ai progetti “green”. La scelta di Sellmat di utilizzare un bicchiere riciclabile al 100%, che riduce l’inquinamento e il consumo di energia del 40% rispetto ai tradizionali bicchieri in polistirolo è stata infatti subito rilanciata dalla stampa locale. Secondo questo articolo, introdurre in azienda Hybrid Cup (FLO) farà risparmiare all’azienda 150 tonnellate di anidride carbonica e 60 tonnellate di petrolio in soli 12 mesi. Il rispetto ambientale è uno dei temi che da sempre caratterizza le politiche di Sellmat, che recentemente si è dotata di alcuni mezzi completamente elettrici per le consegne sul territorio.
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LATEST NEWS
GEDAC, NUOVA APERTURA A POGGIO A CAIANO PER GLI STORE “COFFING” Sono passati esattamente due anni dall’apertura del primo store “Coffing” a Poggio Caiano (FI) e la scommessa di Gedac, noto gestore toscano, si è rivelata vincente, visto che l’8 aprile aprirà i battenti il settimo punto vendita. La crescita del canale famiglia ha portato Pasquale e Roberto Pace (in foto) a scommettere in un servizio di vicinato come quello della vendita diretta del caffè in capsule e cialde. Quindi il 21 marzo 2015 nasceva Coffing, in cui la fusione tra il nome inglese “coffee” e la parola “vending” indica quello che vuol essere il nuovo modello di distribuzione del caffè in famiglia, ma anche qualcosa in più: una nuova filosofia. Coffing si profila infatti come un progetto molto ambizioso, un’esperienza che ha sempre avuto l’obiettivo di divenire un vero e proprio modo di interfacciarsi al cliente.
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IL ROSA BWT DEBUTTA IN FORMULA UNO E CONQUISTA GLI SPETTATORI Il primo gran premio della stagione, che si è corso in Australia, è stato il trionfo della rossa di Maranello, ma nei social il colore che ha dominato la scena è stato sicuramente il rosa che ha rivestito le auto del team Force India, con cui BWT ha stretto un’importante partnership commerciale. Dopo i primi giudizi contrastanti sulla livrea dello sponsor BWT (a cui noi del vending siamo abituati per aver visto praticamente nascere il rosa già in Vending Cruise e poi a Venditalia), il colore è sostanzialmente piaciuto a tutti. Nei commenti dei cronisti di Sky c’era un certo stupore nel vedere anche il casco dello stesso colore della macchina, una cosa che normalmente i piloti personalizzano a loro piacimento e che nessuno tocca mai, ma questa volta evidentemente hanno fatto un’eccezione.
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VENDITALIA 2018, ECCO LE DATE UFFICIALI Venditalia, la fiera internazionale del vending, per la prima volta si sposta a giugno (da mercoledì 6 a sabato 9), una data che non si sovrappone con il Cibus 2018 di Parma e che si allontana dal Salone del Mobile di Milano e dalle grandi fiere di aprile che riducono sensibilmente la recettività alberghiera e ne fanno lievitare il costo. L’edizione del 2018 sarà quella del ventennale, quindi è molto attesa da tutti gli operatori del vending, soprattutto dopo Venditalia 2016, una fiera che ha superato tutti i record di presenze, sia per gli espositori che per i visitatori.
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FERRERO: IL GRUPPO DI ALBA SUPERA I 10 MILIARDI DI FATTURATO Le fortissime polemiche sull’utilizza dell’olio di palma non sembrano aver avuto effetto sui numeri di Ferrero che supera, per la prima volta della lunga storia, i 10 miliardi di fatturato e mette a segno nel bilancio consolidato una crescita dell’8,2%. Il Gruppo ha chiuso l’anno con ricavi pari a 10,3 miliardi di euro e un utile netto consolidato di 793 milioni di euro, in crescita del 54% dai 514 milioni dell’anno all’agosto 2015. Con 86 società consolidate a livello mondiale e 22 stabilimenti produttivi i prodotti Ferrero sono presenti in 170 paesi. L’organico medio dei dipendenti del Gruppo nel periodo 2015-2016 è stato pari a 29.206 addetti, in aumento rispetto al precedente esercizio del 13%.
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LATEST NEWS
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PARLA PERFETTAMENTE INGLESE, TEDESCO, SLOVENO, CROATO E AUSTRIACO. LATEST NEWS SI PRENDE CURA DI TUTTI E NON SI AMMALA MAI. SA VENDERE DI TUTTO, DAL CAFFÈ AGLI AMI DA PESCA. NEL TAGLIARE GLI SPRECHI È UNA VERA MACCHINA.
NUOCE GRAVEMENTE AI CONCORRENTI. LAVORA 24/24 – 7/7 E NON CHIEDE MAI L’AUMENTO. DISPONIBILE AL TRASFERIMENTO, OVUNQUE. NEL DISTRIBUIRE CIBO E BEVANDE NON HA MAI SBAGLIATO UN ORDINE. RICHIEDE IL POSTO FISSO MA NON ACCETTA LO STIPENDIO.
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• DAITALIA 114 APRILE 2017
*I marchi Lavazza® A Modo Mio®, Lavazza® Blue Plus®, Lavazza® Espresso Point®, Nestlé® DolceGusto® e Nespresso® non sono di proprietà di Gruppo Gimoka né di aziende ad esso collegate.
LATEST NEWS Home e Office, due mondi un Gran caffè.
Gran Caffè Garibaldi presenta le linee monodose dedicate alla Casa e all’Office, con un’ampia scelta di referenze e miscele messe a punto dal nostro Coffee Blender. Per il mondo CASA, capsule compatibili con i sistemi: Nespresso*, Lavazza* A Modo Mio*, Nestlè* DolceGusto*, oltre alle cialde in carta E.S.E. Per il mondo PROFESSIONALE, capsule compatibili Lavazza BLUE* Plus, Lavazza Espresso Point*, FAP 32 e cialde in carta E.S.E. Office e Casa, due mondi, grandi miscele un Gran Caffè.
Grand 20 Caffè Garibaldi è un machio di GRUPPO GIMOKA. Gruppo Gimoka Srl - Via Marconi 18 - 20090 Trezzano sul Naviglio (MI)
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www.grancaffegaribaldi.it
• DAITALIA 114 APRILE 2017
LATEST NEWS
L’IMPEGNO DI CONFIDA DÀ I SUOI FRUTTI: 29 NUOVE AZIENDE ADERISCONO ALL’ASSOCIAZIONE L’impegno di Confida in materia di corrispettivi ha dato i suoi frutti e sono ben 29 le aziende del settore che sono entrate a far parte del Gruppo Merceologico “Imprese di Gestione”. Un ottimo risultato, che permette all’associazione di essere sempre più rappresentativa delle istanze di settore. Il Consiglio Direttivo di Confida ha approvato l’ingresso anche di altre quattro aziende, due appartenenti al Gruppo Merceologico “Imprese di Fabbricazione di Prodotti” e altre due nel gruppo “Imprese di Servizi e Commercializzazione”.
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FEDERFARMA CHIEDE ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE IL RINVIO PER LA TRASMISSIONE DEI DATI DEI CORRISPETTIVI In una nota inviata all’Agenzia delle Entrate, Federfarma ha spiegato che le farmacie “sono di fatto impossibilitate ad optare, per il 2017, per la trasmissione telematica dei corrispettivi”. L’ipotesi che il registratore di cassa omologato avrebbe potuto inviare anche i corrispettivi realizzati tramite il distributore stesso non è attuabile. Infatti, Federfarma informa che si è purtroppo dovuto prendere atto, con rammarico, della mancata disponibilità, allo stato, dei Registratori Telematici omologati a tale scopo che, con tutta probabilità, non renderà concretamente possibile l’esercizio dell’opzione da parte delle farmacie entro la prevista scadenza del 31 marzo prossimo. L’Associazione ha dunque chiesto all’Agenzia delle Entrate di poter coordinare i termini, “per consentire alle farmacie di individuare le soluzioni più idonee, sotto il profilo tecnico ed economico”.
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SMALTIMENTO CAPSULE ESAUSTE, AL VIA IN PROVINCIA DI LECCO UN PROGETTO PILOTA PER IL RICICLO Da aprile le capsule in alluminio del caffè potranno essere gettate, anche senza eliminare il fondo organico, nel sacco viola. Il territorio della provincia di Lecco sarà il primo in tutta Italia a sperimentare il progetto pilota di recupero per il riciclo di questo tipo di nuovo rifiuto in forte aumento che, altrimenti, è destinato allo smaltimento in discarica o all’inceneritore. Silea, in collaborazione con il Cial (Consorzio imballaggi alluminio) e grazie alla facilitazione della cooperativa Terra Project, avvierà la sperimentazione nell’impianto della Seruso di Verderio.
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CRESCE IL PREZZO DELLE MATERIE PRIME PLASTICHE, POSSIBILI RINCARI PER GLI ACCESSORI VENDING È in atto una forte speculazione sulle materie prime plastiche, i prezzi stanno salendo in modo repentino e il trend non accenna a diminuire. Particolarmente soggetto alle speculazioni finanziarie sembra essere proprio il polistirolo (PS), materiale con cui sono fatti i bicchieri vending. Il prezzo è passato dai 1.350 euro a tonnellata di inizio anno a i 1.600 euro di febbraio e tutti gli analisti sembrano concordare che il prezzo raggiungerà quota 1.800 euro per aprile. Il costo del polistirolo incide di oltre il 50% sul prezzo finale di un bicchiere vending, quindi una crescita sopra il 30% in pochi mesi, potrebbe portare a dei ritocchi di listino da parte dei produttori di bicchieri piuttosto importanti ed immediati. Anche le palette sono ovviamente coinvolte, quindi c’è da aspettarsi qualche aumento anche in quel comparto.
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LATEST NEWS
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• DAITALIA 114 APRILE 2017
TORREFATTORI
CAFFÈ VERGNANO ANCHE NEL VENDING L’AUTENTICO ESPRESSO ITALIANO DAL 1882
NATA A CHIERI (TO) NEL 1882 COME PICCOLA DROGHERIA A CONDUZIONE FAMILIARE E DIVENUTA UNA REALTÀ STORICA DEL MONDO DELLA TORREFAZIONE ITALIANA, CAFFÈ VERGNANO È OGGI UN’IMPORTANTE PROTAGONISTA ANCHE DEL VENDING, SEMPRE PIÙ CONSIDERATO DALL’AZIENDA UN CANALE STRATEGICO. CON UNA CONSOLIDATA PRESENZA NELLA GDO E NELL’HO.RE.CA. E GRAZIE AD UNA RETE DI PUNTI VENDITA DEDICATI (CAFFETTERIE CAFFÈ VERGNANO 1882), IL MARCHIO È DIFFUSO IN MODO CAPILLARE SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE E SEMPRE PIÙ CONOSCIUTO IN TUTTO IL MONDO. IL SISTEMA CHIUSO A CAPSULE ÈSPRESSO 1882, LE CIALDE, LE CAPSULE FAP, LE MISCELE IN GRANI AROMA MIO E LE COMPATIBILI CON I PRINCIPALI SISTEMI DIFFUSI NEL MERCATO DOMESTICO, SONO LE LINEE 22
STUDIATE AD HOC PER IL CANALE DEL VENDING E DELL’OCS DALLA TORREFAZIONE PIEMONTESE, CHE GUARDA AI NUOVI TREND SENZA DIMENTICARE LA TRADIZIONE CHE L’HA RESA UNO TRA I BRAND PIÙ RICONOSCIUTI E APPREZZATI DAL CONSUMATORE FINALE. PRODOTTI E SISTEMI DI QUALITÀ, REALIZZATI SEMPRE CON UN OCCHIO DI RIGUARDO PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE, VERA E PROPRIA MISSION DELL’AZIENDA, COME DIMOSTRANO LE CAPSULE COMPOSTABILI SECONDO LA NORMA UNI EN 13432:2002. A PARLARE AI LETTORI DI D.A. ITALIA DEL PRESENTE E DEL FUTURO DELL’AZIENDA E DELLE SOLUZIONI DEDICATE AL SETTORE VENDING/OCS È PIETRO MESSERINI, OGGI RESPONSABILE CANALE VENDING DI CAFFÈ VERGNANO.
• DAITALIA 114 APRILE 2017
L’AZIENDA HA DECISO DI COMINCIARE A PRESIDIARE ANCHE IL CANALE OCS/VENDING, DEDICANDO SEMPRE PIÙ ATTENZIONE E RISORSE A UN SEGMENTO CHE RITIENE VIVO E DINAMICO INTERVISTA CON PIERO MESSERINI Quale percorso professionale ti ha portato a diventare Responsabile del canale vending di Caffè Vergnano? Ho avuto una prima esperienza molto significativa come Area Manager Nord Ovest (Piemonte, Liguria e parte della Lombardia) e Toscana di Lavazza, che mi ha permesso di entrare nel mondo del vending e di conoscere tutta la filiera a 360°, dal gestore alle rivendite. Poi, per una mia crescita personale e professionale, ho voluto cambiare ambito e ho ricoperto il ruolo di commerciale per un’azienda di produzione di
gres porcellanato, quindi di piastrelle. In questo contesto ho potuto ampliare le mie responsabilità e allo stesso tempo aumentare tutte quelle che sono le mie competenze, sia da un punto di vista commerciale che dal punto di vista di definizione delle strategie di vendita. Questo background nel suo complesso, mi ha reso il candidato ideale per il ruolo di Responsabile Vending in Caffè Vergnano, una nuova sfida professionale che ho accettato con entusiasmo. Caffè Vergnano è un marchio storicamente legato all’Ho. Re.Ca. e alla grande distribuzione: quando ha deciso di puntare anche sul canale vending? Nel 2011 Caffè Vergna-
TORREFATTORI CAFFÈ VERGNANO
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• DAITALIA 114 APRILE 2017 no ha investito in modo significativo nell’impianto produttivo per il caffè monoporzionato. Nel momento in cui sono state lanciate le linee di capsule compatibili e per i sistemi Vergnano, l’azienda ha deciso di cominciare a presidiare anche il canale OCS/vending, dedicando sempre più attenzione e risorse a un segmento che ritiene vivo e dinamico. Da questo punto di vista, Caffè Vergnano ha voluto portare la propria qualità, riconosciuta nel bar e nella GDO, anche nel canale vending. Fino a quel momento, la presenza del brand si limitava a qualche fornitura di caffè in grani per alcune società di gestione, ma si trattava di un’attività marginale, non dedicata. Dal 2011, quindi, è stato deciso di “spingere” in maniera più determinata e mirata sul canale. Sono state create miscele ad hoc per il canale vending e l’OCS? Sì, Caffè Vergnano ha perfezionato per il canale una gamma completa sia di miscele in grani sia di capsule. Per
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quanto riguarda i grani, oggi abbiamo quattro miscele che compongono la linea Aroma Mio da un chilo, dedicata al vending: Delicato (70% Arabica-30% Robusta), una miscela che si colloca in una nicchia di mercato ben definita; Soave, il nostro prodotto di punta, un 50% Arabica -50% Robusta con origini selezionate di altissimo livello e due miscele con un carattere più deciso, Intenso (60% Robusta - 40% Arabica) e Robusto (80 -20%), disponibile anche nel formato 500g. Da Settembre, inoltre, la gamma sarà completamente rinnovata nell’immagine con un restyling completo di tutti i pack. Abbiamo poi la linea dei FAP, un sistema chiuso per il quale proponiamo quattro miscele caffè, un decaffeinato e undici prodotti complementari, di cui 7 in foglia (tè) e 4 solubili: ginseng dolce e amaro, orzo e mocaccino (50% caffè tostato e 50% solubile). Le referenze sono 1882 Espresso (100% Arabica), Espresso
TORREFATTORI FOCUS FABBRICANTI ON CAFFÈ BEVITALIA BWT VERGNANO
Crema (70% Arabica e 30% Robusta), Espresso Classico che è un 50 e 50% e infine Espresso Classico Strong, che è praticamente solo Robusta, oltre al Decaffeinato. Voglio sottolineare che il nostro Decaffeinato non è, volutamente, un 100% Arabica, ma una miscela di Arabica e Robusta decaffeinata che rende questa composizione unica ci ha permesso di ottenere una resa in tazza superiore. Caffè Vergnano ha dato grande attenzione al tema della sostenibilità, realizzando capsule compostabili. Come l’avete ottenuta e in quali formati l’avete proposta? Caffè Vergnano ha scelto di puntare su una linea di capsule compostabili, quella di compatibili Nespresso ®. Il prodotto è nato grazie alla partnership con altre aziende italiane che ha portato a ottenere la certificazione “Ok Compost” da parte di Vincotte, ente riconosciuto a livello internazionale per la certificazione sulla compostabilità. Queste capsule sono in parte ottenu-
• DAITALIA 114 APRILE 2017 te da fonti rinnovabili, sono conformi alla normativa UNI EN 13432 e hanno la certificazione sulla compostabilità industriale che comporta, nella pratica, la possibilità di essere raccolte nell’umido domestico per poi essere oggetto di raccolta differenziata (questo è importante comunicarlo, perché non possono essere smaltite nei sistemi di compostaggio domestico). La volontà di Caffè Vergnano è quella di dare un prodotto sostenibile nella sua totalità: anche il packaging è stato studiato ad hoc e oltre al cartone, riciclabile nella carta, anche l’incarto della singola capsula compostabile è realizzato in un materiale che può essere smaltito nella plastica. Volevamo offrire un prodotto che, una volta esaurito, fosse di fatto interamente differenziabile. Avete buoni riscontri sul mercato dalle capsule compatibili Lavazza BLUE ®? Il progetto sta partendo in maniera
strutturata proprio in questo periodo, in quanto abbiamo predisposto con Saeco una macchina ad hoc, la Cristallo 400 bicchieri brandizzata Caffè Vergnano, che utilizza esclusivamente capsule compatibili Lavazza BLUE ® e che è stata presentata a Vending Paris. Caffè Vergnano crede molto nell’automatico e nel monoporzionato, perché rientrano nella logica di mantenere la promessa fatta al consumatore finale di offrirgli un prodotto di altissima qualità. Del resto, i consumatori, secondo tutte le indagini di mercato condotte, ci hanno già riconosciuto come azienda e prodotto di qualità, sia per il caffè macinato che per il monoporzionato e anche come brand. Caffè Vergnano amplierà la sua gamma produttiva anche verso altri formati compatibili? L’azienda è sempre attiva nel provare a esplorare nuovi mercati e nuove applicazioni e, se potrà garantire al consumatore
TORREFATTORI CAFFÈ VERGNANO
finale un caffè di qualità ottimale, sicuramente sarà pronta a prendere in considerazione altri sistemi. Quali sono i punti di forza del vostro sistema espresso TRÈ? Il primo punto di forza di TRÈ risiede nel fatto che si tratta di un sistema chiuso. Le nostre macchine, sia su sistema Espresso che sulle FAP, accolgono esclusivamente le nostre capsule. L’altro aspetto fondamentale è la ricerca del made in Italy, quindi l’offerta di un valore aggiunto dato dall’italianità e legato ai concetti di design e di estetica. Le macchine Caffè Vergnano sono sempre pensate per essere oggetti funzionali, ma anche di arredamento che coniuga funzionalità, estetica e parte emozionale. Inoltre, la caratteristica principale di queste macchine è la compattezza, che ne riduce spazi e ingombri e permette un’erogazione ottimale, in linea con l’obiettivo di Vergnano di offrire un prodotto d’eccellenza.
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Stai valutando la vendita della tua gestione o l’affitto del ramo d’azienda?
Parla con noi.
IL 2017 SARÀ UN ANNO CRITICO PER MOLTE GESTIONI VENDING. L’OBBLIGO DELLA CERTIFICAZIONE DEI CORRISPETTIVI IMPONE DEGLI INVESTIMENTI IMPORTANTI E UNA SERIE DI IMPEGNI MOLTO GRAVOSI PER TUTTA LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA, TALI DA FAR RIFLETTERE NUMEROSI IMPRENDITORI SULL’OPPORTUNITÀ DI CEDERE LA PROPRIA ATTIVITÀ. ANCHE L’AFFITTO DEL RAMO D’AZIENDA VI EVITERÀ TUTTE LE INCOMBENZE LEGATE AI CORRISPETTIVI, MANTENENDO INTATTA LA VOSTRA FORZA LAVORO (ASSUMEREMO IL VOSTRO PERSONALE).
• DAITALIA 114 APRILE 2017
Come mai avete scelto di realizzare la macchina TRÈ in legno? La macchina TRÈ è realizzata in legno di rovere per una scelta precisa dell’azienda, un suo tratto distintivo da sempre. Anche le caffetterie Caffè Vergnano 1882, la nostra rete di punti vendita composta da 117 negozi distribuiti in tutto il mondo (altre aperture previste nel 2017, ndr) sono caratterizzati da una forte presenza di elementi in legno. Caffè Vergnano ha voluto trasferire questo elemento anche alle macchine dei mercati OCS e Home. Inoltre, sempre nell’ottica di dare un prodotto sostenibile dal punto di vista ambientale, il legno indiscutibilmente riconduce al concetto di natura e di tutela ambientale. Vending e OCS hanno un peso specifico importante per Caffè Vergnano? Ovviamente i segmenti bar e GDO sono per Vergnano oggi ancora fondamentali ma il peso specifico del canale vending, sia in Italia che all’estero, sta aumentando sempre di più e sta diventando uno dei core bu-
siness dell’azienda che, non a caso, sviluppa soluzioni nuove per il segmento. Oltretutto, Caffè Vergnano ha individuato nel vending un ulteriore veicolo per portare avanti il concetto di qualità del marchio, quindi possiamo definirlo ormai un canale strategico per il nostro business. È ancora possibile, in un mercato competitivo come quello del vending, presentare un prodotto altamente qualitativo ad un prezzo corretto? I numeri di Caffè Vergnano testimoniano che è possibile e che si dovrebbero proporre prodotti di alta qualità senza abbassarne il prezzo. Il vending infatti continua a crescere e veicolando un prodotto di qualità, sia organolettica che in materia di sostenibilità, si crea valore per tutta la filiera (azienda produttrice, società di gestione, consumatore). Inoltre, IL MERCATO STA SEMPRE PIÙ CERCANDO DI UTILIZZARE LA QUALITÀ COME LEVA PER CRESCERE
TORREFATTORI CAFFÈ VERGNANO
E DIFFERENZIARSI, ANCHE PERCHÉ È EVIDENTE CHE QUELLA DEL PREZZO È UNA SPIRALE NEGATIVA, CHE DEQUALIFICA TUTTO IL SETTORE. Per emergere occorre dare un prodotto valido, anche se ad un prezzo lievemente più alto rispetto alla media. Gli investimenti che Caffè Vergnano sta facendo nel settore vanno in questa direzione e giustificano questi livelli di prezzo. Come è strutturata la vostra rete commerciale vending? Dal punto di vista commerciale, Caffè Vergnano impiega canali diretti soprattutto nel mondo del vending tradizionale, poiché puntiamo ad un discorso di esclusività, coerente con la filosofia del sistema chiuso. Siamo invece intenzionati e abbiamo già cominciato ad aprire canali di rivendita per quello che è il mondo del negozio specializzato: crediamo sia una strategia vincente, perché è necessario presidiare quel mercato in maniera dedicata e qualificata. 27
• DAITALIA 114 APRILE 2017
EVENTI
ACQUAFAIR 2017, LA PAROLA AGLI ESPERTI
LA PRIMA EDIZIONE ACQUAFAIR SI È CONCLUSA
HANNO COINVOLTO IL PUBBLICO PRESENTE, CHE
REGISTRANDO UN OTTIMO RISCONTRO DA PARTE
HA LETTERALMENTE RIEMPITO LA SALA CONVEGNI
DI ESPOSITORI E IN UN CLIMA DI SODDISFAZIONE
DELL’NH HOTEL LAGUNA PALACE.
GENERALE PER L’ALTA SPECIALIZZAZIONE DEI VI-
DI SEGUITO, RIPORTIAMO INTEGRALMENTE LE RE-
SITATORI, TUTTI OPERATORI DEL MONDO DELL’AC-
LAZIONI DI GUSTAV FELIX, DIRETTORE GENERALE
QUA DA BERE.
WATERCOOLERS EUROPE E DI ULRICH KREUTER
NEL CORSO DELLA MANIFESTAZIONE SVOLTASI LO
DELL’ENTE CERTIFICATORE NSF, DUE DEGLI INTER-
SCORSO MESE A VENEZIA, ALCUNI MOMENTI DI AP-
VENTI DI MAGGIOR INTERESSE DELLA GIORNATA DI
PROFONDIMENTO, A CURA DI RELATORI ESPERTI,
APERTURA DI ACQUAFAIR.
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NEL 2010 EFSA HA STABILITO CHE L’ACQUA È FONDAMENTALE PER LA DIETA DI CIASCUN INDIVIDUO, INCLUDENDOLA TRA GLI ALIMENTI BASE DI UN REGIME ALIMENTARE SANO.
CHI È L’ASSOCIAZIONE EUROPEA “WATERCOOLERS EUROPE”, INTERVENTO DI GUSTAV FELIX, DIRETTORE GENERALE WE
Nord a Sud e questo è importante non solo per il numero di membri, ma anche perché questa presenza ci permette di assumere una forte posizione nell’intero continente. Questo tipo di associazionismo è nato circa 100 anni fa negli USA, ma il vero inizio ufficiale in Europa è del 1986, con l’Associazione di categoria del Regno Unito.
“Watercoolers Europe, l’Associazione di cui sono Direttore Generale, è un’organizzazione non governativa senza scopo di lucro, nata nel 1993 e rappresenta gli interessi dell’intero settore a livello europeo. Siamo abbastanza grandi, anche se potremmo esserlo di più: rappresentiamo 22 paesi, tra cui l’Italia e in totale contiamo 300 membri. Copriamo l’Europa da Est a Ovest e da
L’acqua è un prodotto che tutti noi dovremmo essere orgogliosi di trattare, perché forse offre meno margini di guadagno rispetto ad auto, vino, whisky, ma nessun altro prodotto è essenziale per la vita e per la salute: solo acqua e aria, ma non conosco nessuno che venda aria…! Basti pensare che all’interno del nostro corpo ci sono ben 36 litri d’acqua per capire quanto sia importante il suo
EVENTI ACQUAFAIR 2017
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• DAITALIA 114 APRILE 2017 Watercoolers Italia Presents
ACQUAFAIR 2017
Conference 10 Marzo 2017 10.30 Overview del mercato italiano dei Watercoolers Marzia Mariotti (Presidente WI) 10.45 Chi è l’Associazione Europea “Watercoolers Europe” Gustav Felix (General Director WE) 11.15 L’importanza di un buon Audit • Ulrich Kreuter (NSF) 11.45 Innovazione e nuove frontiere • Luca Costantini (Blupura) 12.15 Tavola Rotonda e Chiusura Conference
www.acquafair.it • info@acquafair.it
ACQUAFAIR | 1
consumo da parte dell’uomo. Una breve panoramica del nostro settore a livello europeo: partendo dai refrigeratori per acqua in boccioni, vediamo che nel 2009 c’è stato un vero è proprio “boom” di questi refrigeratori, le ciui installazioni sono poe calate negli anni successivi, un po’ per la crisi generale, un po’ per l’ingresso nel mercato dei POU (point o use, ndr) collegati alla rete idrica. Non si può cambiare il passato, ma possiamo lavorare sul futuro. Le nostre attese per il settore dei boccioni, per l’Europa occidentale, prevedono una crescita annuale di 10.000 unità per i boccioni, quindi non siamo di fronte alla fine, per questo comparto. Diversa la situazione per l’Est Europa: una crescita costante, cifre vicine alle 60-70.000 unità/anno, un mercato che non ha conosciuto le criticità del resto dell’Europa e che continuerà con la sua crescita al ritmo di 50-6.000 unità/anno. L’Europa nel suo complesso, quindi, nonostante la crisi della parte occidentale, continuerà a crescere di 60-70.000 unità/ anno proprio grazie al grande sviluppo della parte orientale. 30
Per quanto riguarda i POU, c’è stata una costante crescita dal 2009 e prevediamo che proseguirà almeno fino al 2019, con numeri che sfiorano le 65.000 unità/anno. Personalmente, ritengo che si tratti di cifre addirittura conservative e mi aspetto un incremento ancora maggiore di questo segmento, perché si tratta di una nuova area di attività finora piuttosto inesplorata da noi, che eravamo focalizzati sui boccioni. Ci sono, in particolare, tre punti di interesse per questa attività: gli asili, le scuole e le case, ovvero luoghi in cui non si arriva con i boccioni. Nell’Europa dell’Est, dove non esistevano nemmeno cifre per questo segmento nel 2009, oggi vediamo un lieve sviluppo. Vi racconto una barzelletta che può essere paradigmatica di quello che succede con i POU: “C’è un venditore di scarpe che va in Africa e si rende conto che nessuno indossa le scarpe e si chiede: ‘Cosa le vendo a fare, che qui nessuno le usa?’, mentre un secondo venditore chiede all’azienda produttrice: ‘Mandatemi altre scarpe, che qui nessuno le usa!’. Questa storiella si può ben applicare all’Euro-
EVENTI ACQUAFAIR 2017
pa dell’Est, ma il POU in quell’area non è ben pubblicizzato, perché dicono che l’acqua da bere sia talmente cattiva che non avrebbe senso installarne. È vero che l’acqua del rubinetto non è così buona da bere, ma si può risolvere facilmente il problema con un buon filtro, così il POU potrà essere addirittura lo strumento per migliorare la qualità dell’acqua. Analizzando l’intera area europea, possiamo parlare di un’attesa di sviluppo di 5060.000 unità per i POU, anche se ritengo appunto questa stima piuttosto prudente. Confrontando il mercato europeo dei boccioni e quello dei POU, per il 2019 la previsione vede una sostanziale situazione di parità delle vendite: 50-50%, mentre dieci anni fa i POU erano appena il 35%. I refrigeratori dovrebbero essere installati ovunque: dove si vive, dove si lavora, negli spazi ricreativi. Come possiamo far diventare realtà questa visione? WE si sta già muovendo in questa direzione, ma bisogna sempre garantire che i livelli di qualità delle diverse nazioni siano soddisfacenti e il tasto dolente resta la
• DAITALIA 113 MARZO 2017
EVENTI ACQUAFAIR 2017
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20149 MILANO ITALY
T. +39 02 48958566
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WWW.ART-WORKS.IT
• DAITALIA 113 MARZO 2017
• DAITALIA 113 MARZO 2017
• DAITALIA 114 APRILE 2017 legislazione non unificata. A livello europeo esistono dei codici di corretta prassi igienica per i boccioni, per i POU e per i distributori di bevande. Tutti questi documenti sono già stati presentati alla Commissione Europea di Bruxelles. Nel mese di ottobre 2016 è stato registrato a Bruxelles il nostro documento più recente, che riguarda le linee guida per la corretta prassi igienica degli operatori e distributori di POU e refrigeratori. Parte del mio tempo la trascorro a parlare ai membri di questo documento, perché si tratta di un passaggio davvero importate. Una volta che questo atto sarà approvato da tutti gli stati membri e approvato a Bruxelles dovrà essere recepito dai vari governi, senza eccezioni. Un grande passo avanti, perché questo documento, al termine di questo iter, sarà valido per tutti. L’acqua erogata dai POU, dai boccioni o dai refrigeratori, o ancora dai distributori automatici di bevande, viene considerata “alimento”. Questo è importante perché la legislazione parla dell’acqua minerale naturale, quindi una volta ap-
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plicata a questi prodotti (POU, boccioni, ecc.) solo due regolamenti potranno essere adottati e questi regolamenti non prevedono controllo per HPC o CFU (che riguardano le conte batteriche) al di sopra dei 22° o 37°. Lo stesso vale per i POU, ma c’è una cosa fondamentale da sottolineare: mai collegare i POU a una rete idrica che non soddisfa le regole della normativa europea per l’igiene e per gli alimenti. Un altro aspetto importante per il settore riguarda i distributori automatici di bevande, perché erogano anche bibite, birra o vino e questo crea un problema con la legislazione, che dice vadano puliti e disinfettati una volta a settimana. A questo proposito, WE ha lavorato a fianco ad esperti della e ha fatto escludere l’acqua, introducendo la norma secondo cui i boccioni vanno puliti ogni 60-90 giorni, come già accade regolarmente: se i singoli governi chiedessero di disinfettarli una volta a settimana, il settore chiuderebbe i battenti! WE, infine, svolge anche attività di lobby: abbiamo dato pieno supporto all’associazione che lotta contro l’obesità infantile e seguiamo con interesse tutte le comuni-
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cazioni EFSA riguardo le materie plastiche per uso alimentare, conosciamo le criticità del Bisfenolo-A, che ha un grosso impatto nel nostro settore. In Francia, nell’ottobre 2011 è stata presentata una proposta di legge sull’uso di Bisfenolo-A per il food packaging, che è poi stata approvata e che, purtroppo, è ancora valida in Francia. La Commissione Europea, trascorsi ormai due anni dall’introduzione di questa normativa, non ha preso posizione, facendo così un uso strumentale, politico della questione (la Commissione nasconde di fatto la testa sotto la sabbia, rimandando ogni decisione in merito a quando uno studio dimostrerà che l’uso del Bisfenolo-A non ha conseguenze sul sistema endocrino, per evitare di dire che la Francia sta sbagliando e che EFSA ha ragione). Anche soia e caffè sono sensibili sul sistema endocrino, ma se dovessimo basarci su questo, dovremmo rivedere tutti i prodotti alimentari e sarebbe il caos generale… Il Bisfenolo-A viene dalle bottiglie in policarbonato, quindi in plastica e in merito la CE ha già assunto una posizione, con la Francia non dovrebbe interferire.
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Chiaramente non basta fermarsi alla legislazione, dobbiamo tutelare il consumatore, dato che l’acqua è cibo, quindi dobbiamo essere proattivi. In questo senso abbiamo redatto una serie di standard per garantire un alto livello di protezione del consumatore: fondamentali in questo senso gli audit, che permettono di avere un back up di una certificazione e di regolarità. Lavoriamo a stretto contatto con gli ispettori che si occupano di regolamento di prodotti alimentari, questo perché non tutti conoscono il nostro documento sulla corretta prassi igienica: bisogna istruire gli ispettori e spiegare che il regolamento dell’acqua da bere non è lo stesso valido per i boccioni e che, quindi, l’HPC deve avere dei livelli diversi. Occorre conoscere il metodo corretto per valutare, quindi i parametri da controllare per l’acqua in boccioni, che sono: 0/250ml per E.coli, Enterococchi, Pseudomoas aeruginosa, Anaerobes e controlli per HPC o CFU (carica batterica) sopra i 22° o 37°. Bisogna precisare poi che i parametri per l’acqua da bere non sono conformi a quelli per i boccioni, quindi quelle restrizioni 36
non vanno applicate al nostro settore. WE È PROATTIVA: PROMUOVIAMO L’IDRATAZIONE A QUALSIASI ETÀ. Uno studio ha preso in esame 100 persone che hanno smesso di bere acqua in bottiglia. 84 hanno cominciato a bere bevande analcoliche (54 regolari, 30 versione diet), 16 acqua del rubinetto. Chi ha bevuto bevande analcoliche ha in realtà bevuto zucchero, incoraggiando l’obesità. Nella UE, ogni anni vengono consumati 60 kg di zucchero pro capite e senza bere acqua, quindi lo zucchero non viene eliminato dal nostro corpo. Nel 2010 EFSA ha stabilito che l’acqua è fondamentale per la dieta di ciascun individuo, includendola tra gli alimenti-base di un regime alimentare sano. Il consumo ideale per un uomo adulto è di 2,5 l al giorno, quello di una donna di 2 litri. La quantità di acqua che un bambino tra 7 e 13 anni dovrebbe bere, invece, è stata quantificata in 1,8 l. Vi ho dato un’idea delle attività che la nostra Associazione svolge. Lavoriamo per curare i vostri investimenti ed i vostri interessi. Vi aggiorniamo su tutte le informazioni utili di cui avete bisogno per
EVENTI ACQUAFAIR 2017
svolgere al meglio il vostro lavoro. Creiamo situazioni di incontro, come le nostre conferenze annuali e come Acquafair, itineranti, perché possiate fare networking con colleghi di altri paesi e scambiarvi competenze e conoscenze, perché siamo convinti che si possa sempre migliorare. Collaboriamo con molte istituzioni nazionali ed internazionali perseguendo questo fine. Come noi abbiamo bisogno di voi come membri, voi avete bisogno di noi per sviluppare il vostro business e per raggiungere i vostri obiettivi”.
“L’IMPORTANZA DI UN BUON AUDIT”, INTERVENTO A CURA DI ULRICH KREUTER, NSF “NSF si occupa di certificazione in diversi campi tra cui integratori, materiali a contatto con prodotti alimentari, acqua in bottiglia e drink oltre che di sicurezza e salute pubblica. Abbiamo anche emesso alcune norme nostre, ad esempio la NSF 61, impieghiamo oltre 500 persone a livello mondiale e io sono il responsabile tecnico per il settore dell’acqua per Europa,
L’arte dell’espresso
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ESPRESSO
ITALIANO
• DAITALIA 114 APRILE 2017 Medio Oriente e Asia. Siamo molto orgogliosi di essere una specie di intermediari tra il settore, i consumatori e le autorità e di sviluppare con loro standard e certificazioni. Cos’è un audit? Un esame sistematico e indipendente della documentazione presente in azienda la fine di valutare se sia conforme alle procedure. In sintesi, le aziende fanno quello che dicono di fare e lo fanno nella maniera corretta? Durante l’audit, un auditor raccoglie informazioni ed evidenza del fatto che le procedure utilizzate in sede soddisfino i requisiti di sicurezza e salute alimentare. Quindi è molto importante che un audit sia indipendente ed obiettivo e noi facciamo molta distinzione tra diversi tipi di audit. Chi viene sottoposto ad audit ha reazioni differenti: qualcuno è scocciato perché l’audit interrompe il processo lavorativo, qualcun altro è spaventato perché potrebbe scoprire qualche segreto che vorrebbe restasse tale; altri ancora sono rilassati. L’audit può essere condotto internamente, ma anche esternamente: alcune volte su richiesta di una seconda parte (cliente, autorità, ecc.) che può voler verificare
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la vostra azienda attraverso un audit, per cui manda ispettori prima di acquistare i vostri servizi o prodotti. Infine, ci sono gli audit eseguiti da terze parti, come NSF. Questa terza versione dell’audit deve quindi certificare che i vostri processi siano efficienti e ridurre la necessità di un audit di seconda parte, perché dimostra già che i vostri processi sono verificati ed efficienti. LE FASI DI UN AUDIT 1. Preparazione 2. Riunione di apertura 3. Visione documenti 4. Tour dello stabilimento 5. Riunione di chiusura 6. Azioni correttive da intraprendere Per realizzare l’audit andranno individuate figure interne a cui rivolgersi, tra cui un team builder e membri dell’organico che abbiano competenze nelle varie materie esaminate. Non andranno trascurati aspetti tecnici ed aspetti pratici, come una sala riunioni in cui svolgere l’audit, prevedere la pausa caffè e magari anche un pranzo, perché il lavoro potrebbe durare
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anche uno o due giorni. Molto importante è preparare tutti i documenti necessari al lavoro, perché radunarli potrebbe richiedere molto tempo. Per facilitare le cose, ci si attiene al programma già deciso in fase di apertura e per questo le persone con cui è previsto il colloquio dovrebbero già essere presenti e, per velocizzare il tutto, sarebbe auspicabile dedicare una figura al recupero rapido di un documento sfuggito in fase di preparazione o resosi necessario in fase di esame. In sintesi, quello che va fatto per prepararsi a un audit è pianificare, organizzare la visita dell’auditor (anche in senso strettamente logistico e di accoglienza), preparare la presentazione dell’azienda e della sua attività in modo adeguato, presentare i vostri punti di forza e non solo di debolezza, perché questo strumento deve essere un modo per migliorarvi, non per affossarvi; preparare prima della visita tutta la documentazione, con la revisione da parte del management, e in particolare tutto ciò che riguarda il protocollo HACCP -nel caso di aziende come le vostre, che operano nell’ambito alimentare- che deve essere
• DAITALIA 114 APRILE 2017 il più possibile aggiornato, dal momento che rappresenta la parte più importante di tutto l’audit. Una volta esaminati i documenti e visitata l’azienda ci sarà la riunione di chiusura, durante la quale l’auditor spiegherà i risultati dell’audit, eventuali non conformità e anche aspetti positivi della sua indagine: se non foste d’accordo su qualche punto della sua relazione, questo è il momento in cui dirlo ed è anche il momento giusto per suggerire azioni correttive che intendete intraprendere, fornire una stima dei tempi per attuare queste misure e sollevare eventuali domande finali. Importante che in queste fasi sia presente la direzione aziendale, per supportare il processo ed anche per essere informata su eventuali non conformità. Dopo la riunione di chiusura, ci sarà molto lavoro da fare, poiché dopo l’audit andranno messe in pratica le azioni correttive e questo può essere un processo abbastanza lungo, sarà anche necessaria una fase in cui va deciso quale budget assegnare alle misure correttive, dunque una definizione dei costi, perché queste misure possono richiedere investimenti onerosi, talvolta.
Esiste uno schema preciso da seguire per affrontare le non conformità: la prima cosa da fare è un’analisi delle cause, iniziando dall’individuazione dell’errore per poi valutare come correggerla e come evitarla per il futuro; occorre inoltre indicare un responsabile dell’azione correttiva e stabilire quanto tempo ci vorrà a completarla. In alcuni casi vanno anche riesaminate le azioni correttive per verificare che tutti i punti richiesti siano stati risolti e per fare questo chi è preposto all’audit deve redigere un report relativo alle azioni correttive che sia il più completo e chiaro possibile.
L’AUDITOR Quando un auditor è bravo, rivolge delle domande molto approfondite, quindi suggeriamo di dare risposte immediatamente brevi e di dettagliare in un secondo tempo fornendo tutte le ulteriori informazioni tecniche che l’auditor potrà chiedere. Nelle fasi preliminari, si pianificheranno le tappe successive dell’audit, si presentano i team (a volte l’auditor non è una singola persona), si stila un calen-
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dario delle attività da svolgere. Un aspetto importante da sottolineare è che l’audit si svolge nella più assoluta riservatezza: l’auditor non è la polizia e i risultati dell’indagine vengono resi noti al soggetto-oggetto dell’audit. L’auditor deve capire molto bene di cosa si occupa la vostra azienda, quindi potrebbe farvi domande che vi sembreranno banali, ma che non lo sono. Quando si svolge la visita in loco, dedicate abbastanza tempo all’auditor, perché non si limita a leggere i documenti, ma farà dei colloqui agli addetti; prendete appunti, perché sono utili a migliorare il vostro business. Non sentitevi sotto pressione: l’auditor potrebbe richiedervi un test di tracciabilità, quindi i vostri sistemi dovrebbero essere sempre aggiornati e correttamente funzionanti. Infine, vorrei sottolineare di nuovo la riservatezza che caratterizza l’intera procedura. Potrete chiedere quale sarà la distribuzione del report, chiedere conferma del trattamento riservato che vi deve essere garantito. Nonostante le domande che vi potrà porre e la tuta “da alieno” che indossa, non dimenticate che l’auditor è un essere umano!
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RIVENDITE
TRIVENDING IL PRIMO ESPERIMENTO DI BUNDLE NEL VENDING
TRIVENDING SPA È UN RIFERIMENTO RADICATO NEL CAMPO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA CON SEDI NELLE PROVINCE DI PADOVA, VERONA E TREVISO E CON FILIALI IN CROAZIA E SLOVENIA, ATTRAVERSO LE QUALI OPERA NEI MERCATI DEL NORD EST EUROPA. NATA NEL 2009 DALL’UNIONE DI TRE DEI PRINCIPALI RIVENDITORI DEL NORD EST (D.I.VE., D.A.C. E VENDOMAT VERONA), TRIVENDING HA ACQUISITO LA PROFESSIONALITÀ DI UN’AMPIA SQUADRA DI UOMINI DI 40
ESPERIENZA E SI È MESSA AL SERVIZIO DEI PROPRI CLIENTI PER RIUSCIRE A SODDISFARLI A 360°, DALLA CONSULENZA COMMERCIALE, AL MARKETING E ALL’ASSISTENZA POST-VENDITA. SONO STATI PROPRIO LA COMPETENZA E L’ENTUSIASMO DEI PROPRI COLLABORATORI NELL’AFFRONTARE QUESTA NUOVA “AVVENTURA” AD AVER RESO TRIVENDING L’AZIENDA CHE È OGGI: UN ESEMPIO DI COME LE RIVENDITE POSSANO OFFRIRE UN SERVIZIO CHE PORTA VALORE AGGIUNTO ALLE SOCIETÀ DI GESTIONE.
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LA MISSIONE DI CREARE VALORE PER I PROPRI CLIENTI È STATA SEMPRE ALLA BASE DI TUTTE LE INIZIATIVE INTRAPRESE DA TRIVENDING. DANIELE CICOGNA, PRESIDENTE DI TRIVENDING
Oggi la rivendita applica per prima in Italia il concetto di bun-
come compilare la modulistica o iscriversi al sito dell’Agenzia
dle nato in campo informatico e cioè un pacchetto completo
dell’Entrate per ottenere i QRCode.
di prodotti e servizi collegati. La logica che sta alla base di
Ma anche prodotti molto più semplici, come ad esempio gli
questa idea è che una rivendita nel XXI secolo non può più
snack bio, che ogni tanto vengono richiesti in qualche loca-
semplicemente vendere un prodotto dentro una scatola al
zione, nascondono in realtà diverse complicazioni. Solo una
prezzo più competitivo possibile: questo ormai serve molto
realtà molto strutturata come una rivendita che fa numeri
poco ai gestori del vending.
importanti, può capire quali siano le reali rotazioni di questi
I prodotti più complessi, come i sistemi di pagamento (master)
particolari prodotti (sono centinaia e con prezzi diversissimi
per i corrispettivi, hanno bisogno di un’assistenza post-ven-
fra loro). Lo stesso discorso si applica ai prodotti per celiaci,
dita continua, corsi di aggiornamento, professionisti in grado
per vegetariani, a chilometro zero, senza OGM, del commer-
di dare informazioni tempestive a livello fiscale e consigliare
cio equo e solidale, etc.
RIVENDITE TRIVENDING
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Anche l’acquisto di prodotti standard ha bisogno di un continuo supporto. Basti pensare alle patatine, che oggi molte locazioni pretendono senza olio di palma (quali sono, quanto costano, che variazione di gusto comportano, quanto ruotano?) o alle problematiche delle bevande gasate in molte locazione pubbliche come scuole, comuni e ospedali (come e con cosa le posso sostituire?). Insomma, praticamente tutti i prodotti del vending si portano dietro delle complessità che vanno comprese e affrontate prima dell’atto di acquisto. Al fine di non commettere errori che si ripercuoteranno inevitabilmente sul conto economico dell’azienda, per un gestore è ormai indispensabile avere un partner strategico che fornisca non solo un prodotto, ma un servizio completo. Trivending ha tutte le carte in regola per gestire in bundle tutti i prodotti del vending e offrire ai suoi clienti la garanzia di poter operare in un mercato sempre più complesso con la tranquillità di avere costantemente alle spalle un partner affidabile e professionale. 42
IL PERCORSO STORICO DELLE RIVENDITE NEL VENDING IN ITALIA La storia del vending italiano del ventesimo secolo ci ha insegnato che il mercato della distribuzione automatica è stato indissolubilmente legato a tre diverse figure professionali: un fabbricante che costruiva un distributore automatico, un produttore che metteva a disposizione un prodotto adatto al consumo ed un gestore che acquistava macchine e prodotti e le installava presso i clienti garantendo il servizio. Nel corso degli anni a questa filiera si sono aggiunte le rivendite e le aziende di servizi, anche se per lungo tempo non hanno avuto lo stesso peso specifico dei tre grandi protagonisti del settore. La figura del rivenditore in particolare ha avuto una genesi piuttosto complessa. Nata con un ruolo molto vicino a quello del grossista, si posizionava tra i gestori e i fornitori di macchine e prodotti, per offrire ai micro operatori sparsi sul territorio un’offerta piuttosto limitata che garantiva solamente un’attività base (distributori, caffè, solubili,
RIVENDITE TRIVENDING
bicchieri, lattine e qualche snack). E’ chiaro che con questi presupposti la rivendita veniva vista solo come: “un passaggio in più” della filiera ed era al massimo tollerata dai gestori e dagli stessi fabbricanti. A partire dagli anni ’90, però, la “diffidenza” per questi operatori viene superata e le rivendite diventano una componente essenziale della filiera, l’unica che riesce a dialogare e offrire un reale servizio alle tantissime piccole realtà che continuano a nascere e che decidono di confrontarsi sul mercato del vending. Negli ultimi anni lo scenario è completamente cambiato. La lunga crisi che ha colpito diversi fornitori, soprattutto di macchine e sistemi, ha portato ad un maggiore ricorso alla vendita diretta, anche per ordini di bassa entità, scavalcando di fatto la rivendita. In più il mercato OCS ha subito un pesante ridimensionamento, togliendo ai rivenditori una parte consistente di fatturato derivante dalla vendita di macchine e capsule per diversi sistemi espresso. Questo ha portato ad una crisi del modello tradizionale delle rivendite che hanno iniziato a subire il mercato e non più a determinarlo, con conseguenti
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problemi sul conto economico. Un’eccezione a questo trend piuttosto negativo e diffuso a livello nazionale è stata senza dubbio Trivending, che ha saputo prima di ogni altro comprendere quali erano i nuovi scenari di mercato ed è riuscita in tempo a trovare valide soluzioni per affrontare le problematiche di un mercato in rapido cambiamento.
LA RIVENDITA NEL VENTUNESIMO SECOLO Trivending è una realtà molto complessa composta da diverse divisioni strettamente interrelate tra di loro e focalizzate non solo sulla distribuzione automatica, ma anche sul vending pubblico e sull’Horeca. Questa sua particolarità però non è gestita in modo tradizionale e questo è la vera innovazione e il punto di forza della rivendita. Il vending pubblico e l’Horeca infatti, non sono semplicemente due mercati in più a cui rivolgersi per allargare il parco clienti, ma sono seguiti da Tri-
vending con lo scopo di fare esperienze diverse e trovare nuovi modelli di business, sempre e solo nell’ottica di proporre e dotare i propri clienti di soluzioni innovative per competere in un mercato sempre più complesso. Un esempio illuminante del funzionamento di questa strategia comportamentale è il progetto dedicato da Trivending all’erogazione e al monitoraggio dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) attraverso la distribuzione automatica. Oggi per molte aziende è diventato prioritario trovare una corretta modalità di gestione dei prodotti di consumo quali i DPI, l’utensileria o la cancelleria. Trivending lavora in questo comparto da circa 10 anni e ha sviluppato un progetto, denominato Easywork, che si è recentemente concretizzato con il lancio di un software proprietario che permette l’integrazione della gestione del dato del DPI con le principali piattaforme gestionali (SAP e tutte le altre).
RIVENDITE TRIVENDING
Ciò consente: un aumento degli standard di sicurezza e tutela dell’azienda negli obblighi previsti dalla legge 81; l’accesso immediato per tutti ed in ogni momento della giornata lavorativa a DPI, utensili e prodotti di consumo senza presidio di un addetto; il monitoraggio dei prelievi con un sensibile diminuzione dei consumi; l’ottimizzazione delle scorte a magazzino e della programmazione degli acquisti; il risparmio di risorse umane e la riduzione del tempo necessario per dispensare DPI. È evidente che il cliente della rivendita che può offrire un servizio professionale del genere nelle tante aziende che lo richiedono, affiancandolo al suo servizio standard di vending food, crea un forte legame di fidelizzazione che gli consente di mantenere e sviluppare la sua clientela in un’ottica qualitativa. Trivending così crea valore per i suoi clienti e si pone come interlocutore anche di gestioni di grandi dimensioni che tradizionalmente tendono a non rivolgersi più ad una rivendita. 43
• DAITALIA 114 APRILE 2017 AL PROGETTO EASYWORK HA AD ESEMPIO ADERITO ADA VENDING, STORICA AZIENDA LOMBARDA CHE SVILUPPA UN FATTURATO IMPORTANTE, MA CHE HA COMUNQUE RAPPORTI CONSOLIDATI CON LA RIVENDITA. PER CAPIRNE LE MOTIVAZIONI LA NOSTRA REDAZIONE HA RACCOLTO LA TESTIMONIANZA DI LUCA AMORUSO Come nasce il rapporto con Trivending? Le nostre relazioni hanno radici lontane e nascono dal rapporto di amicizia ormai ventennale che ci lega a Daniele Cicogna e la DIVE, storica rivendita veneta poi confluita in Trivending. I rapporti professionali invece sono più recenti e continuano nonostante le nostre dimensioni non siano tipiche di chi si rivolge ad una rivendita. In un particolare momento storico della nostra vita aziendale avevamo la volontà di riavvicinarci a Coges, un fornitore per noi strategico e Trivending ha contributo in modo sostanziale, creando le condizioni per una collaborazione fruttuosa per entrambi. Oggi compriamo dalla rivendita
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non solo i sistemi di pagamento, ma anche qualche prodotto alimentare e i bicchieri. Quando avete aderito al progetto Easywork e per quali motivazioni? Ci siamo informati sul progetto Easywork quando era ancora allo stato embrionale, perché la ritenevamo un’ottima idea e ne abbiamo seguito gli sviluppi. Abbiamo sempre pensato che questo progetto potesse dare un vestito diverso al rapporto con le aziende già nostre clienti. Il servizio è tutto nel nostro lavoro e avere l’opportunità di darne uno aggiuntivo, di risolvere un problema e di non tenere occupato per diverse ore di un loro dipendente per un attività DPI, ci è servito in più occasioni per dare più forza al contratto che avevamo già in essere, a prolungarlo e dimostrare al cliente che eravamo pronti e reattivi anche su altri fronti, non solo food. Inoltre abbiamo cercato di comprendere se potesse anche essere un “ariete” per il new business, e abbiamo compreso che Easyworks è una carta vincente per presentarsi in quelle aziende che non ci conoscono. I distributori automatici li abbiamo tutti, così come i prodotti da mettere all’interno, ed è quindi oggettivamente difficile differenziarsi dalla concorrenza.
RIVENDITE TRIVENDING
Quasi nessuno oggi si presenta da un cliente con un progetto del genere e la cosa più interessante e che non lo si discute (come spesso accade per il vending tradizionale) con un funzionario di medio livello, ma ci si presenta all’ufficio acquisiti per parlare di costi aziendali e di modalità per ridurli. Un salto di qualità molto importante, che può preludere ad un accordo di fornitura di servizio solido e duraturo nel tempo. Il ruolo della rivendita prosegue anche nella fase del post vendita? Trivending ci segue attraverso un’assistenza continua. Questo per noi è fondamentale perché non siamo abituati a gestire le problematiche dei DPI e d’integrazione con la gestione del dato, non è oggettivamente nelle nostre corde. Quindi avevamo bisogno di un supporto sia prima che nel post vendita. Questo è il valore aggiunto del rapporto con la rivendita, noi siamo strutturati per fare un altro lavoro, non conoscevamo i prodotti DPI e la potenzialità dell’integrazione dei servizi usufruibili attraverso il badge aziendale. Trovare le giuste competenze da un nostro fornitore è stata una cosa essenziale e importante.
• DAITALIA 114 APRILE 2017 La missione di creare valore per i propri clienti è stata alla base di tutte le iniziative intraprese da Trivending per dare una risposta al tema centrale di questo particolare momento storico del vending: la memorizzazione e certificazione dei corrispettivi. La rivendita si è infatti dotata di una struttura dedicata composta da nuovi tecnici e nuove figure in azienda specializzati nell’IT. Per svolgere un compito così delicato, la rivendita doveva essere in grado di dare risposte a molteplici problematiche come: interfacciarsi con i fornitori di hardware per gestire le complessità dei problemi della gestione; comprendere lo sviluppo di un software in cloud fruibile da più operatori; gestire i rapporti con la software house e dare una continua assistenza ai propri clienti attraverso procedure chiare. Trivending ha previsto per i suoi clienti la compilazione di una sorta di questionario che fotografa la situazione tecnologica della gestione per poi proporre delle giornate di consulenza specifiche e mirate in funzione del livello raggiunto dal cliente. Solo dopo aver compreso e analizzato questo livello tecnologico è possibile
iniziare con la formazione, che precede sempre la vendita e la successiva assistenza. Per ottenere questo ambizioso traguardo, Trivending si è dotata di personale che aveva un’esperienza diversa da quella del classico tecnico vending in grado di cambiare un gruppo o revisionare una caldaia o l’interno della macchina.
PATRIZIO BORILE È AMMINISTRATORE DI NONSOLOCAFFÈ, UNA PICCOLA GESTIONE DI BOVOLENTA (PD) CON CINQUE DIPENDENTI. GRAZIE ALLA VICINANZA CON LA SEDE PADOVANA DI TRIVENDING DA ANNI INTRATTIENE OTTIMI RAPPORTI CON LA RIVENDITA. QUANDO È VENUTI A CONOSCENZA DELL’OBBLIGO DELLA MEMORIZZAZIONE E TRASMISSIONE DEI CORRISPETTIVI HA SUBITO INTRAPRESO UN PERCORSO DI ADATTAMENTO ALLA NORMATIVA IN STRETTISSIMA COLLABORAZIONE CON TRIVENDING. LA NOSTRA REDAZIONE HA RACCOLTO UNA SUA TESTIMONIANZA.
RIVENDITE FABBRICANTI TRIVENDING BWT
Quali sono stati i passaggi che vi hanno portato ad adattare i vostri sistemi in modo da arrivare puntuali all’appuntamento del primo aprile? Abbiamo rapporti molto frequenti con Trivending, la vicinanza della nostra sede con il magazzino della rivendita ci ha consentito di poter sfruttare a pieno la loro logistica, quindi quando nel settore si è iniziato a parlare di corrispettivi, abbiamo subito chiesto a loro un consiglio su come muoverci e come poterci strutturare. Il primo passo è stato un’analisi del nostro parco Master. Io da oltre 20 anni sono un cliente Coges e utilizzo i loro sistemi, così la rivendita mi ha proposto di utilizzare l’App Rileva di Digisoft che si integra molto bene con questi sistemi di pagamento ed è un programma intuitivo e facile da utilizzare. Avete già iniziato a censire i Master nel portale dell’agenzia delle Entrate? Avete avuto assistenza dalla rivendita? Siamo già a buon punto, abbiamo già censito il 90% del nostro parco macchine, mancano solo poche locazioni, ma per il primo di aprile saremo pronti. Per arrivare a questo risultato siamo stati assistiti in ogni fase da Trivending e ab-
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• DAITALIA 114 APRILE 2017 biamo avuto il supporto di un loro tecnico che ci ha seguito costantemente. Devo ammettere che hanno un staff molto competente che ci ha dato davvero una grande mano in questa fase. La cosa importante da sottolineare è che il rapporto è stato bilatelare, perché hanno capito che un conto è la teoria, un conto è la pratica. Poter analizzare insieme ad un gestore i problemi sul campo è stato fondamentale ed è servito ad entrambi per crescere, fare esperienza in una materia nuova e capire davvero come superare gli ostacoli. L’applicazione del concetto rivoluzionario di bundle (prodotto sempre associato ad un pacchetto di servizi), non è passata solamente dall’investimento in nuova forza lavoro sempre più specializzata, ma anche dalla profonda revisione degli spazi lavorativi. Trivending ha difatti da poco concluso degli importanti lavori di ristrutturazione della sede storica di Susegana volti proprio ad allargare l’area fruibile dai suoi collaboratori e dedicarli maggiormente ai ruoli che la rivendita ritiene siano fondamentali per affrontare con successo il vending del XXI secolo. Sono state quindi create aree dedicate all’hot line per l’assistenza software e per ricerca e sviluppo IT. La tecnologia sta arrivando in tutti i settori, anche e soprattutto nel vending, basta pensare ai distributori automatici con touch screen. Acquistare una macchina così evoluta significa anche arrivare ad apprendere come poterla utilizzare in tutte le sue potenzialità, quindi obbliga la gestione ad avere del personale in grado di gestire un software per creare, ad esempio, un aggiornamento del layout attraverso i touch
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screen. Questo tipo di professionalità non è normalmente a disposizione del cliente di Trivending, che nella rivendita può invece trovare un supporto per gestire correttamente anche quel tipo di tecnologia. Trivending ha anche investito molte risorse per consentire ai suoi clienti una corretta gestione del parco OCS, attraverso il mondo Firma che gira intorno al deconto bluetooth. Anche in questo caso la rivendita, per poter offrire un servizio ottimale attraverso la piattaforma tecnologica proposta da Lavazza, è obbligata ad avere nel proprio team uno specialista IT in grado di interfacciarsi con questa piattaforma e rendere quindi fruibile questo sistema ai suoi clienti. Uno strumento che permette di controllare l’OCS e poi da lì la possibilità di agganciarlo a piattaforme gestionali più o meno complesse per avere sempre di più il controllo del dato. La differenziazione è diventata per il settore del vending un aspetto cruciale. Se i diversi gestori hanno tutti accesso alle stesse macchine e agli stessi prodotti, rischiano di apparire agli occhi dei loro clienti tutti uguali e quindi la competizione si sposta sempre e solo sul prezzo di vendita. La profondità di gamma è una delle risposte più immediate e facili da far percepire ai consumatori che il gestore possa attuare per differenziarsi.Trivending ha da sempre uno sguardo molto attento a questo aspetto e negli anni ha creato dei rapporti di fiducia con i suoi fornitori, dai quali acquista quantitativi più importanti di altri. Il ruolo della rivendita in questo campo è cruciale: il piccolo gestore non può semplicemente inserire un nuovo prodotto e sperare che abbia buoni risultati
RIVENDITE TRIVENDING
di vendita, rivolgendosi a Trivending può invece ottenere un feedback da chi ha testato decine, se non centinaia, di nuovi prodotti, ne conosce le potenzialità ed è quindi in grado di offrigli un vantaggio concreto. La rivendita è anche in grado ad avvicinarlo a prodotti meno utilizzati da altri gestori (Bio, no Ogm, equo e solidali, km zero, Free From, ecc.), avendo a disposizione dei dati di vendita che possono far meglio prevedere l’accoglienza di referenze non tradizionali all’interno della distribuzione automatica. Trivending è quindi impegnata a supportare i suoi clienti affinché possano affrontare con più tranquillità il presente, ma allo stesso tempo è proiettata costantemente al futuro, cercando di interpretare già oggi quali saranno le esigenze da soddisfare domani. Per questo è attiva in progetti a largo respiro che avranno pieno complimento solo fra qualche anno. Così come il progetto DPI si è concretizzato oggi dopo 10 anni di studi e approfondimenti, molti altri progetti sono in cantiere, come i Corner Coffee all’interno delle postazioni vending. Trivending ha infatti iniziato una collaborazione con Franke, che vuole affrontare il mercato delle macchine da caffè superautomatiche in sostituzione delle macchine da caffè tradizionali: macchine estremamente complesse, costose, dotate di una tecnologia di primissimo livello.Il progetto di Trivending è rendere fruibile uno strumento molto evoluto come una macchina Franke agli operatori suoi clienti, che potranno proporre all’interno delle locazioni vending dei corner coffee con la macchina migliore in assoluto per svolgere questa funzione, che ad oggi è già stata scelta da Mc Donald’s, Starbucks e Burger King.
• DAITALIA 114 APRILE 2017 ABBONAMENTO ANNUALE ITALIA 65 EURO ABBONAMENTO ANNUALE DIGITALE 20 EURO
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• DAITALIA 114 APRILE 2017
NORMATIVA
LA VENDITA DI ACQUA DI SORGENTE IN “BOCCIONI” È SEMPRE STATA SOGGETTA AD IVA DEL 10%”
LA CTP DI MODENA, CON SENTENZA DEL 22 MARZO 2017, HA AFFERMATO IL SEGUENTE PRINCIPIO DI DIRITTO: “IN TEMA ALIQUOTA IVA SULLE ACQUE L’ART. 2 DEL D.LGS. 176/2011 PRECISA LA DIFFERENZA, PER PROPRIETÀ ORGANOLETTICHE E SALUTISTICHE, TRA ACQUE MINERALI E ACQUE SORGIVE DESTINATE AL CONSUMO UMANO (POTABILI O DI SORGENTE), TRASCURANDO LE MODALITÀ DI EROGAZIONE DEL SERVIZIO. INDIFFERENZA CHE TROVA CONFERMA NELL’ART. 2 DEL D.LGS. 31/2001, IL QUALE DEFINISCE «ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO: LE ACQUE TRATTATE O NON TRATTATE, DESTINATE AD USO POTABILE, PER LA PREPARAZIONE DI CIBI 48
E BEVANDE, O PER ALTRI USI DOMESTICI, A PRESCINDERE DALLA LORO ORIGINE, SIANO ESSE FORNITE TRAMITE UNA RETE DI DISTRIBUZIONE, MEDIANTE CISTERNE, IN BOTTIGLIE O IN CONTENITORI». PERTANTO, PER LE ACQUE MINERALI SI APPLICA L’ALIQUOTA AL 19% PREVISTA DAL D.L. 261/90, MENTRE PER LE ACQUE POTABILI O DI SORGENTE RIMANE APPLICABILE L’ALIQUOTA AGEVOLATA DEL 10% PREVISTA DAL N. 81 DELLA TABELLA A PARTE III DEL DPR 633/72, SENZA RESTRIZIONI CONNESSE ALLE MODALITÀ DI COMMERCIALIZZAZIONE O EROGAZIONE”.
• DAITALIA 114 APRILE 2017
GABRIELE BASCHETTI DOTTORE COMMERCIALISTA IN RIMINI DAL 1986. ESPERTO IN CONTENZIOSO TRIBUTARIO, DIRITTO SOCIETARIO E OPERAZIONI STRAORDINARIE, VOLUNTARY DISCLOSURE. CURATORE FALLIMENTARE, ADVISOR IN VARIE PROCEDURE CONCORDATARIE. CONSULENTE E CONSIGLIERE DI AMMINISTRAZIONE DI CONSORZI DI GARANZIA FIDI VIGILATI.
La controversia nasce da un avviso di accertamento emesso
essendo venduta con le stesse modalità (bottiglia o boccioni),
dall’Agenzia delle Entrate di Modena con cui veniva contestata l’emissione di fatture imponibili - con aliquota IVA agevolata
ne dovrebbe scontare lo stesso trattamento IVA. In base a questa interpretazione “l’acqua di sorgente” non
al 10% - aventi ad oggetto la cessione di acqua di sorgente de-
sarebbe includibile nel termine “acqua” indicato nella ta-
stinata al consumo umano in “boccioni” (ossia quei dispenser
bella A parte III del Decreto IVA, per il quale è prevista l’a-
dotati di bicchieri che troviamo in moltissimi uffici).
liquota del 10%, ma nell’acqua minerale. L’Ufficio, molto
La tesi dell’Agenzia delle Entrate poggia esclusivamente sulla
semplicisticamente, giunge a tale conclusione operando
risoluzione n. 11/2014, richiamante D.Lgs. 176/2011, il qua-
un’interpretazione per esclusione: con il termine “acqua”
le ha introdotto e regolamentato la distinzione tra le acque
di cui alla predetta tabella va inteso solo il servizio di ero-
minerali e le acque di sorgente. Secondo l’Ufficio l’acqua di
gazione mediante l’allacciamento alle condotte della rete
sorgente, avendo caratteristiche simili all’acqua minerale ed
idrica comunale.
NORMATIVA ACQUA IN BOCCIONI
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• DAITALIA 114 APRILE 2017
Il fondamento dell’aliquota agevolata sarebbe da ricercare nella volontà del legislatore di agevolare un servizio primario per la collettività quale è l’erogazione dell’acqua. Per tale ragione, sempre secondo la risoluzione, “il suddetto trattamento fiscale agevolato, di stretta interpretazione, non si può, pertanto, estendere alle cessioni di acqua di sorgente o acqua da tavola, chimicamente simile all’acqua potabile, ma commercializzata al pari delle acque minerali, perle quali, conseguentemente, torna applicabile l’aliquota ordinaria, attualmente del 22 per cento”. Argomentazioni che, però, sono state completamente disattese dalla Commissione Tributaria Provinciale di Modena, la quale ha accolto in integrum le doglianze della società ricorrente, annullando totalmente l’avviso di accertamento impugnato. La CTP di Modena ha affermato che il DL n. 261/1990, coordinato con la legge di conversione n. 331/1990, all’articolo 5 co. 3 introduce una distinzione tra acque destinate al consumo umano ed acque minerali, prevedendo “per le cessioni e le importazioni di acque minerali e di birra l’aliquota dell’imposta sul valore aggiunto è stabilita nella misura del 19%”. Distinzione strutturale – quella tra acque sorgive e acque minerali – che i commissa-
ri confermano essere ribadita dall’art. 2 del D.Lgs. 176/2011 (attuativo della direttiva 2009/54/CE), nel quale viene precisato che la differenza tra acqua minerale e acqua destinata al consumo umano consiste nella purezza originaria delle prime, originando queste da falde sotterranee mineralizzate, le quali garantiscono purezza e generale attitudine benefica per la salute. Diversamente, le acque di sorgente provengono da falde sotterranee non mineralizzate, ammettendo nella loro composizione chimica la presenza di piccole quantità di contaminazioni. Aggiungono poi i Commissari che l’art. 2 del D.Lgs. 31/2001 (attuativo della Direttiva 98/83/CE, relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano) intende per acque destinate al consumo umano “le acque trattate o non trattate, destinate ad uso potabile, per la preparazione di cibi e bevande, o per altri usi domestici, a prescindere dalla loro origine, siano esse fornite tramite una rete di distribuzione, mediante cisterne, in bottiglie o in contenitori” La CTP di Modena ha dunque correttamente inquadrato le acque commercializzate in boccioni come acque di sorgente destinate al consumo umano, tenendole distinte dal-
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NORMATIVA ACQUA IN BOCCIONI
le acque minerali e, conseguentemente, ritenendo applicabile alle prime l’aliquota agevolata del 10% prevista dal n. 81 della tabella A parte III del DPR 633/72. Fermo tale assunto, i commissari hanno giustamente fatto rilevare che l’art. 2 del D.Lgs. 31/2001 non pone alcuna rilevanza circa le modalità di vendita e di erogazione del servizio, non potendo incidere sull’aliquota applicabile. La decisione della Commissione non solo è corretta dal punto di vista giuridico, ma ben si concilia con un basilare principio di buon senso. Si pensi ad esempio ai generi alimentari di prima necessità per i quali è prevista un’aliquota ridotta (del 4 o del 10%) per non gravare economicamente, in modo eccessivo, sul consumatore finale. Applicando l’interpretazione dell’Agenzia ed assoggettando ad aliquota ordinaria la cessione di tutta l’acqua da bere, ne deriverebbe incredibilmente che, secondo il Legislatore, beni quali lo yogurt, la crema di latte, il tè, le spezie, i corn flakes, gli sciroppi di zuccheri non aromatizzati né colorati o le salsicce, salami e simili, sarebbero più importanti per il benessere dell’individuo rispetto all’acqua. Si tratta di prodotti, infatti, per i quali è prevista l’aliquota ridotta del 10%.
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• DAITALIA 114 APRILE 2017
APPUNTAMENTO IN FIERA
EU’VEND & COFFEENA MOTORE D’IMPULSI PER IL SETTORE
IL SALONE INTERNAZIONALE DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA E DEL CAFFÈ TEDESCO, EU’VEND & COFFEENA, È GIUNTO ALL’OTTAVA EDIZIONE E SI CONFERMA APPUNTAMENTO IRRINUNCIABILE PER GLI OPERATORI DEL SETTORE.
Eu’Vend costituisce il punto d’incontro fra i costruttori di distributori automatici e i produttori di prodotti di riempimento nonché gestori e potenziali utilizzatori di distributori automatici, mentre coffeena completa il forte profilo di Eu’Vend in tutti i settori riguardanti il tema del caffè.
Il vending s’incontrerà a Colonia e darà prova sia della sua forza innovativa che della sua straordinaria flessibilità nella distribuzione in ambienti di lavoro, quotidiani e ricreativi. Con circa 180 espositori da 20 paesi, la manifestazione è pronta a partire e, dal 27 al 29 aprile 2017 presenterà presso i padiglioni Koelnmesse i prodotti e le soluzioni più attuali per distribuzione automatica, caffè, bevande calde, accessori, snack, bevande, prodotti di riempimento, sistemi di pagamento, bicchieri e servizi.
Come già per l’edizione precedente, a Eu’Vend & coffeena parteciperanno circa 180 aziende da 20 paesi. Il 62% degli espositori proverranno dalla Germania e il 38% dall’estero. Fra le aziende espositrici del 2017 vi saranno tra gli altri Animo, Azkoyen, Bianchi, Bonamat, Brita, BWT water + more, Cloetta/Red Band, Deutsche Extrakt Kaffee, ETNA, Huhtamaki, Ingenico, Jakob Gerhardt Automatische Verkaufsanlagen, Jacobs Douwe Egberts, J. J. Darboven, Kuchenmeister, Lavazza, Lorenz Bahlsen Snack World, Mars, N&W Global Vending, Paycult, Saeco, SandenVendo, Schirmer Kaffee, rheavendors/servomat steigler, Sielaff, Sinalco, Suzohapp e Uelzena.
Eu’Vend & coffeena è organizzata da Koelnmesse con il patrocinio dell’Associazione tedesca del vending e della distribuzione automatica, BDV (Bundesverband der Deutschen Vending-Automatenwirtschaft e.V.). La rassegna occuperà ancora una volta il padiglione 9 del comprensorio fieristico di Colonia, dotato di un ingresso indipendente. “Eu’Vend & coffeena non offre solo una panoramica completa, ma è anche un importante motore d’impulsi per nuovi potenziali d’affari“, afferma Dietmar Eiden, Vice President Trade Fair Management Koelnmesse. “È il caso ad esempio dell’Office Coffee Service, tema di tendenza attuale, che verrà presentato per la prima volta nel suo complesso e orientato alle esigenze dei moderni ambienti di lavoro.”
Inoltre, per la prima volta parteciperanno le aziende Alfred Kärcher nel settore erogatori d’acqua, Dr. Karg, Lotus Bakeries e LSI con le marche Jack Link’s così come BiFi nel segmento dei prodotti di riempimento e, dal segmento dei distributori automatici, Schaerer del gruppo WMF e Stüwer. Con Tchibo Coffee Service si è potuta acquisire una forte marca per la fornitura di caffè professionale nel settore fuoricasa. Avveniristiche formule di micro mercato saranno presentate dalla società 365 Retail Markets. 53 3
• DAITALIA 114 APRILE 2017 Il salone non solo ricongiunge offerta e domanda in un solo luogo, bensì espone anche prospettive e visioni per il settore del vending e del caffè. La piattaforma centrale d’informazione e comunicazione sarà, come ormai tradizione, il Rote Sofa, il divano rosso. In numerose presentazioni, esperti internazionali illustreranno temi e tendenze di rilievo per il mercato, dall’Office Coffee Service/ OCS al vending nel mercato del fuoricasa e Coffee to Go, micro mercati, nuove soluzioni di pagamento fino a dimostrazioni di baristi e torrefazioni dal vivo. La Vending Star, assegnata da Koelnmesse in collaborazione con BDV, premia le innovazioni e i prodotti più innovativi del settore. La cerimonia di consegna del premio si terrà il 28 aprile 2017 durante la “Eu’Vend & coffeena Night” nella cornice delle Rheinterrassen (partecipazione a pagamento). I contributi delle aziende nominate nelle categorie “Strumento tecnico”, “Mezzi ausiliari per il funzionamento di distributori automatici”, “Concept” e “Prodotto innovativo per distributori automatici” saranno esposti nell’area speciale “Vending Star Area” presso il padiglione 9 della Fiera di Colonia. Quest’anno il forum di esperti Visions of Vending dell’Associazione tedesca del vending e della distribuzione automatica (BDV) si svolgerà all’insegna del “Ripensare il vending”. Grandi nomi del commercio terranno relazioni miranti ad illustrare il futuro del settore. Sulla lista dei rela-
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tori figurano fra gli altri Marco Atzberger (EHI Retail Institute), Jan Marck Vrijlandt (Selecta), Frieder Steigler (Reha Vendors Group), Ulrich Binnebößel (Handelsverband Deutschland HDE, Associazione tedesca del commercio al dettaglio) e il Prof. Dr. Jens Wetterau (Hochschule Niederrhein, Università del Basso Reno). Fra i temi trattati sono annoverati “Operating futuro 4.0”, “Prodotti per OCS”, ma anche “Smart Payment”. “Visions of Vending” si svolgerà venerdì 28 aprile nel Centro Congressi Nord di Koelnmesse con inizio alle 13.30. Il forum di esperti sarà moderato da Aris Kaschefi (direttore dell’associazione tedesca BDV) e Eric M. Schwaab, editore della rivista di settore “Vending Report”. Ancora, la mostra speciale “Office Coffee Corner” presenterà il trend dell’Office Coffee Service. Il mondo del lavoro è in continua trasformazione e desidera nuovi sistemi per offrire a dipendenti e clienti bevande calde e fredde e snack. Nel mondo del lavoro moderno il coffee corner è un elemento importante di scambio, brainstorming o semplicemente per una breve pausa. Nella mostra speciale gli operatori potranno scoprire le proposte in tema di OCS presentate da varie aziende come ETNA, Jacobs Douwe Egberts, Lunch Vegaz, N&W Global Vending e provenero.
PER INFORMAZIONI: www.euvend-coffeena.com
APPUNTAMENTO IN FIERA EU’VEND & COFFEENA
DAITALIA 114 APRILE 2017
APPUNTAMENTO IN FIERA
AL VIA LA PROGRAMMAZIONE DELLA SETTIMA EDIZIONE DI EXPO VENDING SUD
L’EVENTO SICILIANO DEDICATO ALLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA, CHE AVRÀ LUOGO DAL 26 AL MAGGIO PROSSIMI A CATANIA, REGISTRA GIÀ A MARZO OLTRE L’80% DEGLI SPAZI ESPOSITIVI AFFIDATI.
LA MANIFESTAZIONE
un evento minore, è stato da subito chiaro che, in realtà, L’ESSERSI RIVOLTI AGLI OPERATORI COMMERCIALI
EXPO VENDING SUD SI È PRESENTATA AL SETTORE DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA NEL 2009 CON L’OBIETTIVO DI POTER FORNIRE AGLI ADDETTI AI LAVORI DI SICILIA, CALABRIA E MALTA UN LUOGO DI INCONTRO SPECIALIZZATO IN CUI POTERSI CONFRONTARE E AGGIORNARSI su tutte le ultime novità proposte dalle aziende leader del mercato, nazionali e regionali. Se, da una parte, il circoscritto bacino d’interesse avrebbe potuto dare alla manifestazione i connotati di
DI QUESTE POCHE MA VASTE REGIONI COSTITUISSE IL PRINCIPALE PUNTO DI FORZA DEL PROGETTO. Gli espositori che, negli anni, hanno scelto Expo Vending Sud, hanno sempre avuto chiaro con quale tipologia di visitatori sarebbero entrati in contatto e la loro provenienza geografica: questo ha consentito loro di potersi proporre commercialmente con delle soluzioni e delle proposte mirate e in linea con quanto richiesto dal mercato di riferimento. 55 3
• DAITALIA 114 APRILE 2017
LA COMUNICAZIONE Fin dai suoi esordi, Expo Vending Sud ha creato un importante rapporto di collaborazione con le più note riviste del settore a diffusione nazionale e, anche per questa edizione, ha pianificato la consueta programmazione pubblicitaria, sia cartacea che a mezzo web. La segreteria organizzativa, inoltre, invia periodicamente una newsletter specifica sempre ricca di informazioni di grande interesse sia per l’espositore che per il visitatore. Grazie a continue ricerche di mercato e all’affluenza delle passate sei edizioni, infatti, lo staff di Expo Vending Sud ha avuto modo di arricchire il proprio database con migliaia di indirizzi e contatti mail aggiornati.
PER INFORMAZIONI: visitatori: info@expovendingsud.it espositori: marketing@expovendingsud.it www.expovendingsud.it Facebook: Expo Vending Sud (Pagina)
Molte aziende regionali hanno così colto l’occasione di potersi presentare ad un vasto pubblico di operatori commerciali e intraprendere con questi un rapporto di fidelizzazione offrendo prodotti di grande qualità e allo stesso tempo più economici rispetto a quanto il mercato avesse sino a quel momento indicato. Da diverse edizioni LA MANIFESTAZIONE SI SVOLGE PRESSO ETNAFIERE DEL CENTRO FIERISTICO ETNAPOLIS, ALL’INTERNO DI UN PADIGLIONE ESPOSITIVO DI OLTRE 4000 MQ. Un’attraente location situata a pochi minuti dalla ospitale e accogliente città di Catania, che si conferma la sede ideale per una fiera esclusivamente dedicata al vending italiano di qualità, un appuntamento ormai noto a tutti gli operatori del settore. Ripristinati da tempo i collegamenti autostradali Palermo-Catania e Messina-Catania, Etnafiere rimane quindi facilmente raggiungibile da tutte le principali arterie stradali oltre che dalla Stazione Centrale, dal porto e dall’aeroporto di Catania ed offre migliaia di parcheggi gratuiti coperti, tutti adiacenti il padiglione espositivo. Spazi esterni ricchi di verde offrono, inoltre, un’affascinante veduta dell’Etna e del paesaggio caratteristico circostante. Le ampie e moderne aree del Centro Etnapolis propongono innumerevoli vetrine, punti di ristorazione e servizi per ogni eventuale necessità, sia dell’espositore che del visitatore.
GLI OBIETTIVI Expo Vending Sud ha sempre rappresentato -e continuerà a farlo- tutti i comparti della Distribuzione Automatica: produttori e rivenditori di macchine e ricambi per l’erogazione del caffè espresso, torrefattori e confe56
zionatori di caffè in cialda e capsula, aziende che producono e commercializzano distributori automatici, imprese di prodotti per la D.A., aziende produttrici di componenti e parti di ricambio per i D.A., aziende italiane che operano nel settore dell’imbottigliamento e della distribuzione delle acque minerali, imbottigliatori e distributori di acqua in boccioni e in bottiglia, fabbricanti di prodotti ed apparecchiature relative. L’organizzazione intende continuare a portare avanti un’iniziativa che soddisfi appieno le aspettative del visitatore e conseguentemente dell’espositore. Riconfermato lo svolgimento della manifestazione nel mese di maggio 2017, i riscontri da parte degli espositori sono andati oltre ogni aspettativa: un incoraggiante segnale di interesse sia da parte delle aziende che partecipano d’abitudine alla fiera, che da numerosi marchi nazionali alla loro prima partecipazione. Alla data del 15 marzo, Expo Vending Sud registra infatti oltre l’80 % degli spazi impegnati. Questa risposta non può che rafforzare negli organizzatori l’idea che anche nel territorio del Sud Italia ci sia bisogno di fornire risposte adeguate ad una clientela che richiede oggi erogazioni sempre più di qualità attraverso i Distributori Automatici di ultima generazione. Centinaia di aziende hanno scelto in questi anni Expo Vending Sud quale sede per sviluppare il proprio business, entrando in contatto con migliaia di visitatori che difficilmente, per questioni organizzative, sarebbero riusciti a raggiungere analoghe manifestazioni e incontri associativi proposti prevalentemente nelle regioni del Nord. La manifestazione offre l’opportunità alle aziende che già operano in Sicilia e Calabria di poter consolidare i rapporti con i propri clienti e, a quanti interessati ad affacciarsi al mercato che si sviluppa in quest’area, di poter avere un importante momento di dialogo con un numero considerevole di clienti direttamente presso il proprio stand.
APPUNTAMENTO IN FIERA EXPO VENDING SUD
Effetto Mambo Non gli si può resistere: come lo vedi, scatta la passione. Il segreto del suo fascino? è un nuovo modello che è già un classico, dove puoi trovare tutto quello che vuoi: uno spuntino e un pasto completo, un cosmetico o un accessorio high tech. Basta guardare nelle due vetrine, è tutto lì, a portata di mano. Mambo, il nuovo punto di riferimento per le locazioni semipubbliche.