NUMERO 107 GIUGNO/LUGLIO 2016
CONFIDA ASSEMBLEA GENERALE
FABBRICANTI BIANCHI INDUSTRY
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D.A.ITALIA 107 GIUGNO/LUGLIO 2016
L’ANNO ZERO DEL VENDING ITALIANO Il mese di giugno 2016 sarà ricordato a lungo dalla comunità del vending. Si sono tenuti diversi incontri con l’Agenzia dell’Entrate per capire quando saranno censiti tutti i distributori automatici del Paese, dove saranno memorizzati i dati dei corrispettivi, come saranno inviati all’autorità fiscale, chi avrà l’obbligo di rispettare la normativa e soprattutto perché dobbiamo farlo. Con l’intero settore focalizzato sulla tematica fiscale e in fermento per l’annunciata asta del secondo operatore del vending, mi è subito venuta in mente una famosa frase di Henry Kissinger (politico statunitense e Premio Nobel per la pace): “Non è possibile una crisi la prossima settimana: la mia agenda è già piena”. Come però spesso accade, la crisi è arrivata puntuale. Il 14 giugno l’Antitrust ha sanzionato i principali operatori della distribuzione automatica. In particolare, l’Autorità ha accertato l’esistenza di un’intesa anticoncorrenziale (in violazione dell’art. 101 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea) tra le società: Gruppo Argenta, Gruppo Buonristoro, Ge.s.a, Gruppo Illiria, IVS Italia, Liomatic, Ovdamatic, Sogeda, Sellmat, SE.RI.M., Superma-
tic e l’associazione CONFIDA. La sanzione è di 1,3 miliardi di euro! Poi ridotti a poco più di 100 milioni, perché la legge non consente alle sanzioni di superare il 10% del fatturato delle singole imprese. Una cifra così alta da promettere ripercussioni nell’intera filiera e che rischia di mettere in ginocchio un settore già provato da anni contrassegnati dalla crisi dei consumi. Tutte le parti in causa hanno annunciato immediato ricorso al TAR del Lazio, perché in estrema sintesi non condividono le conclusioni a cui è giunta l’Authority, che sembrano piuttosto il frutto di un totale travisamento delle regole di funzionamento dei mercati della distribuzione automatica e delle logiche che li sottendono.
devono essere i punti cardinali di qualunque sanzione amministrativa erogata dallo Stato, ma questi due principi fondamentali hanno tutta l’impressione di essere stati disattesi. Un’indagine rigorosa non può evidenziare un accordo di cartello per alzare i prezzi tra i primi 11 operatori del settore durato 8 anni. Chiunque conosca le dinamiche concorrenziali e dei prezzi nel vending dal 2008 al 2014, non se la sentirebbe mai di affermare una cosa del genere e applicare una pena pecuniaria di 1,3 miliardi su di una tesi che dipinge un quadro in cui nessuno si riconosce e che non sembra proprio possa ricondursi al concetto di giustizia.
giudizio, il vending si affaccia al suo anno zero sperando di poter continuare a fare il suo indispensabile lavoro e cioè offrire un momento di pausa ristoro di qualità ai 30 milioni di italiani che utilizzano i distributori automatici.
CHIUNQUE CONOSCA LE DINAMICHE CONCORRENZIALI E DEI PREZZI NEL VENDING DAL 2008 AL 2014, NON SE LA SENTIREBBE MAI DI AFFERMARE UNA COSA DEL GENERE E APPLICARE UNA PENA PECUNIARIA DI 1,3 MILIARDI SU DI UNA TESI CHE DIPINGE UN QUADRO IN CUI NESSUNO SI RICONOSCE E CHE NON SEMBRA PROPRIO POSSA RICONDURSI AL CONCETTO DI GIUSTIZIA.
Per questo, sempre riponendo la massima fiducia nelle autorità giudiziarie e nell’equità garantita dai vari gradi di
Senza voler fare per forza gli innocentisti acritici a difesa del settore, mi sembra doveroso sottolineare che se sono stati evidenziati comportamenti scorretti da parte delle aziende è giusto che si prendano le loro responsabilità e che debbano pagare. L’importo della sanzione deve però essere proporzionale al vantaggio che ne hanno tratto. Rigore nell’indagine e giustizia della pena pecuniaria,
EDITORIALE DI ALESSANDRO FONTANA
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SOMMARIO
NUMERO 107 GIUGNO/LUGLIO 2016 RENZO GABRIEL BONIZZI DIRETTORE RESPONSABILE EDITOR IN CHIEF ALESSANDRO FONTANA DIRETTORE EDITORIALE EDITORIAL DIRECTOR LAURA GUASPARRI ART DIRECTOR ANDREA LOTTERO GRAPHIC DESIGN
3 EDITORIALE
L'anno zero del vending italiano
6 MERCATO DEL VENDING Latest News
18 MERCATO DEL VENDING - FABBRICANTI Bianchi Industry Modularità, capacità e innovazione a Venditalia 2016
26 MERCATO DEL VENDING - TORREFATTORI
DANIELA BISCOTTI COMMERCIALE/ COMMERCIAL
L’Expertise di Lavazza nel Segmento OCS e Vending protagonista a Venditalia 2016
NOEMI MARGAROLI REDAZIONE EDITORIAL STAFF
30 SISTEMI DI FILTRAZIONE
LUCINI OFFICINA D'ARTE GRAFICA SRL STAMPA PRINTERS
34 EVENTI
D.A.ITALIA IL PERIODICO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA PUBBLICAZIONE ISCRITTA AL TRIBUNALE DI MILANO, NUMERO DI REGISTRAZIONE 177 DEL 22 MARZO 2004 ISCRIZIONE AL R.O.C.: 11412 PERIODICITÀ MENSILE EDITORE ART&WORKS SRL UNIPERSONALE VIA MARCANTONIO COLONNA 15 20149 MILANO P.IVA 04234310961 TEL +39 02 48958566 FAX +39 02 89694472 UFFICIO COMMERCIALE COMMERCIALE@ DAITALIA.IT
Profine® Tutti i colori della filtrazione
Assemblea Generale Ordinaria 2016 CONFIDA Relazione del Presidente Piero Antonio Lazzari
41 VENDITALIA 2016 Visti in Fiera
46 CIBUS
L’edizione 2016 chiude con un successo senza precedenti
51 EVENTI
Acqua Minerale San Benedetto Un futuro nato da una grande storia
54 SMALTIMENTO RIFIUTI
Erp Italia La corretta gestione dei rifiuti elettronici
59 EVA NEWS
Una fiera sempre più globale
61 TUTTOFOOD
WEB WWW.DAITALIA.IT
Boom di presenze per Spazio Nutrizione al suo debutto milanese
POSTA ELETTRONICA INFO@DAITALIA.IT
63 TRIESTESPRESSO
ABBONAMENTI ABBONAMENTI@ DAITALIA.IT
Una fiera sempre più globale
LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DELLE ILLUSTRAZIONI E DEGLI ARTICOLI PUBBLICATI SU D.A. ITALIA È PERMESSA SOLO SE AUTORIZZATA DALLA DIREZIONE. LA DIREZIONE NON ASSUME RESPONSABILITÀ PER LE OPINIONI ESPRESSE DAGLI AUTORI DEI TESTI REDAZIONALI E PUBBLICITARI. CONCEPT BY ART&WORKS SRL 5
D.A.ITALIA 107 GIUGNO/LUGLIO 2016
# L AT E S T N E W S # L AT E S T N E W S L IL MERCATO DEL VENDING » INTERROTTA LA PRODUZIONE DI KEURIG KOLD: L’AZIENDA RIMBORSA I CONSUMATORI A meno di un anno dal lancio sul mercato, il colosso Keurig Green Mountain non produrrà più la macchina per bevande fredde in capsula del sistema KOLD e offre ai clienti i rimborsi per l'intero prezzo di acquisto. L'azienda ha lanciato il sistema KOLD lo scorso settembre, consentendo ai consumatori di erogare frizzante fredda e ancora bevande (da marchi come The Coca-Cola Company e Dr Pepper Snapple Group) direttamente a casa, con la semplice pressione di un tasto. La produzione di cialde Kold cesserà e le rimanenze a magazzino verranno vendute ad un prezzo scontato fino ad esaurimento scorte sul portale e-commerce Keurig.com In merito, Coca-Cola ha dichiarato: "La nostra partnership con Keurig sulla piattaforma KOLD ha fornito una grande opportunità per innovare e conoscere nuove tecnologie in grado di fornire le nostre bevande per i consumatori. Attraverso di esso, abbiamo guadagnato preziose in ciò che le persone vogliono e si aspettano da un sistema domestico per bevande fredde monodose. Applicheremo questi insegnamenti, mentre continuiamo ad esplorare l'innovazione che permetterà alle persone di godere i nostri marchi in modo nuovo" Tra le cause del fallimento del progetto, voci di corridoio indicano il prezzo eccessivo di macchina e capsule… » WATERSIDE™, GRUPPO SEM BREVETTA IL BOCCIONE PER I DA NON COLLEGATI A RETE IDRICA Tra le novità viste a Venditalia 2016, ha destato vivo interesse Waterside™, un sistema brevettato (patent pending) che risolve il problema dell'acqua nei distributori automatici non collegati alla rete idrica, che rappresentano una percentuale molto alta delle vending machine installate in Italia.L'alimentazione esterna con acqua di sorgente, oltre a contribuire ad un'ottima resa in tazza del caffè e delle bevande calde, dà al consumatore finale una garanzia di qualità del prodotto erogato. Il boccione esterno è disponibile nei formati 5,15,18 litri. Waterside™ è stato presentato in anteprima presso lo stand SEM a Venditalia. » LUTTO NEL MONDO DEL VENDING: LA SCOMPARSA DI ANGELO TRAPLETTI
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Lo scorso 21 maggio, all'età di 90 anni è mancato Angelo Trapletti. Fondatore della Chiorda Biciclette e dominus per decenni della FIV E. Bianchi e del Giro d'Italia, è stato artefice del rilancio della Nuova Bianchi, ora Bianchi Industry Spa. Dal 1950, per più di cinquant’anni, è stato parte integrante della realtà imprenditoriale e industriale lombarda, sviluppando aziende nel mondo della costruzione di cicli e rendendo grande il nome della Bianchi, oggi una delle aziende leader nella produzione di macchine automatiche per caffè. Uomo e imprenditore illuminato, dotato di un forte carattere, ha saputo fondere capacità manageriali e amore per il proprio lavoro nello sviluppo di un progetto aziendale che ha coinvolto nel tempo centinaia di collaboratori ad oggi più di 500 – ponendosi sempre come punto di riferimento per tutta la sua numerosa famiglia. Lascia in eredità una lezione di grande spirito di sacrificio e di dedizione al lavoro, insegnamento per la sua progenie che, in forza del suo esempio, sta rilanciando Bianchi Industry con successo dopo averla riacquistata da un fondo di Private Equity.
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# L AT E S T N E W S # L AT E S T N E W S L » GRANDE INTERESSE PER LA GAMMA DEL PORZIONATO GRAN CAFFÈ GARIBALDI
Notevoli apprezzamenti per il rilancio di Gran Caffè Garibaldi, marchio acquisito all’inizio del 2015, che ha presentato tutta la gamma rinnovata del porzionato, sia professionale sia per la casa. Tra le novità presentate, gli operatori del settore hanno infatti mostrato particolare interesse per la nuova capsula compatibile Espresso Point* e la nuova compatibile Lavazza Blue* Plus, che ottimizzando il processo di pre infusione regala una qualità in bicchiere – è il caso di dire in questo caso– davvero ottima. Il marchio ha dimostrato tutta la sua riconquistata vitalità anche con la linea per la casa: nuovo pack e un’ampia gamma di nuove miscele per le capsule compatibili dei sistemi più diffusi, tra le quali ha destato interesse la nuova compatibile Nespresso* auto conservante. La nuova gamma per la casa ha fatto mostra di sé anche in un espositore di capsule per negozi, particolarmente apprezzato anche per lo studio della grafica, che ne valorizza l’esposizione. (*) il marchio non appartiene a Gruppo Gimoka né a società ad esso collegate. » IN CRESCITA IL BILANCIO 2015 DI GRUPPO EPTA
L’Assemblea di Epta S.p.A., gruppo multinazionale specializzato nella refrigerazione commerciale, presente nel vending con il marchio Iarp, ha approvato il bilancio consolidato al 31 Dicembre 2015, redatto in base ai principi contabili internazionali (IFRS). Nel corso del 2015, in uno scenario economico mondiale ancora caratterizzato da una condizione di incertezza, il settore dell’industria della refrigerazione commerciale italiana risulta essere molto vivace. Una recente indagine condotta da Anima evidenzia, infatti, che le esportazioni del comparto, grazie alla capacità di coniugare tecnologia e qualità, si attestano intorno al 56% della produzione totale e, in tal senso, i crescenti investimenti in innovazione e servizi, hanno un ruolo decisivo nel determinare il successo delle aziende italiane. “Epta si posiziona come una delle eccellenze nel panorama nazionale. I risultati 2015 sono positivi ed in linea con il nostro piano industriale: abbiamo registrato una crescita di fatturato consolidato ed un risultato netto incrementato rispetto al 2014, soprattutto grazie alla nostra strategia che si traduce nel perseguire una politica di internazionalizzazione e diversificazione sui mercati esteri”, ha commentato Marco Nocivelli, Amministratore Delegato di Epta S.p.A., che aggiunge: “in questo contesto, il Gruppo ha investito nella ricerca di sistemi completi e differenziati per segmento, Retail, Food&Beverage e Ho.re.ca, a cui abbiamo fornito soluzioni sostenibili, tecnologicamente all’avanguardia, dal design evoluto e progettate insieme ai nostri clienti internazionali, ottenendo una forte crescita della nostra quota di mercato. Inoltre, la partecipazione a Expo 2015, in collaborazione con Granarolo, il padiglione Thailandia ed il Parco della Biodiversità, ha rafforzato l’immagine di Epta come player di primo piano nello scenario competitivo”. I ricavi consolidati hanno raggiunto € 767 milioni, evidenziando un aumento del 15,7% (+€ 104 milioni rispetto al 2014). Il dato riflette la struttura geografica del fatturato, dove l’Italia pesa per il 15 % del totale e l’estero per l’ 85 %, in virtù della capillare presenza del Gruppo in tutto il mondo, assicurata da strategici presidi tecnico-commerciali in più di 35 Paesi e 11 unità produttive. L’aumento dei ricavi è dovuto sia a cause organiche, sia al cambio di perimetro di consolidamento che si è verificato nel corso dell’esercizio in seguito all’acquisizione della società danese Knudsen Køling A/S, avvenuta nel luglio 2015. Il margine operativo è di € 43,3 milioni, in crescita del 29,6% (+ € 9,9 milioni) rispetto all’esercizio precedente. Il risultato netto d’esercizio raggiunto dal Gruppo è di € 29 milioni, in crescita del 52,6% ovvero +€10 milioni se confrontato con i dati 2014. La posizione finanziaria netta è pari a € 27 milioni, in notevole miglioramento rispetto al dato dell’anno precedente di € 59,5 milioni.
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# L AT E S T N E W S # L AT E S T N E W S L » NUOVI TREND: È BOOM PER IL CAFFÈ FREDDO NEGLI USA
La domanda di caffè freddo, negli Stati Uniti, è più alta che mai. Caffè e bevande derivate di brand come JAB, Illy, Alta Brew, Starbucks e Dr Pepper, per citarne alcuni, stanno conoscendo una richiesta senza precedenti. Le vendite di caffè freddo non sono in piena espansione soltanto in estate, come si potrebbe pensare, ma anche in inverno: basti pensare che Starbucks ha registrato un aumento del 20% nelle vendite di bevande ghiacciate, caffè in testa, dopo l’introduzione di una nuova referenza nei suoi punti vendita. Euromonitor International prevede che il del mercato nord americano del caffè ready-to-drink raggiungerà quota 3,6 miliardi di dollari entro il 2020.
» LUCA GIANI NUOVO AD MOKARABIA Da aprile 2016, Luca Giani è il nuovo Amministratore Delegato dello storico marchio di caffè italiano. Risale al 1951, infatti, la prima torrefazione Mokarabia, nel cuore di Milano: una storia lunga oltre 60 anni che ha attraversato l’evolversi del costume nazionale portando sempre in primo piano i valori dell’artigianalità italiana. Già AD di Carlsberg Horeca e con incarichi importanti in aziende multinazionali, la lunga esperienza di Giani nel mondo del Food&Beverage e il suo profilo internazionale saranno a servizio di un completo rilancio del marchio. "L’obiettivo – dichiara Luca Giani – è scrivere una nuova pagina nel racconto di un’icona del gusto italiano. Punteremo a un posizionamento premium, con un’identità di marca volta a rafforzare la brand equity in Italia e all’estero, sia nel segmento consumer sia nel segmento professionale. Per fare questo saranno messi al centro i valori storici dell’azienda e la sua capacità di proporre un prodotto d’eccellenza, simbolo dell’autentico Made in Italy". » ICO: IN BRASILE ROBUSTA IN CALO A CAUSA DEL CLIMA Per la prima volta il clima non spaventa solo i mercati finanziari, per le possibili speculazioni al rialzo, ma anche gli esperti di miscele. Le previsioni parlano infatti di un forte aumento in Brasile della varietà arabica e un importante calo della qualità robusta. Anche l'ICO è allarmato dalla possibile carenza di robusta e dallo squilibrio tra le due varietà che potrebbe spingere molte torrefazioni ad usare meno robusta e più arabica, visto che la prima costerà sempre di più. Non sono buone notizie per il vending, mercato a forte incidenza di robusta... » BERGAMO, DISTRIBUTORE DI CULTURA NEL CENTRO STORICO DELLA CITTÀ Installato nel centro di Bergamo un distributore a marchio IVS che fino alla metà di luglio erogherà 1.000 pubblicazioni delle lezioni magistrali degli ospiti speciali che hanno partecipato a Bergamo Festival. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con il Comune di Bergamo e il vicesindaco ha affermato: "Si tratta di uno strumento originale e innovativo che segna l’inizio di un percorso virtuoso che trasforma i distributori di bevande in distributori di cultura. Avvicinare le persone, soprattutto le più giovani alla lettura non è impresa facile e il distributore cultura può essere una soluzione per rendere meno distanti i libri e probabili lettori.In questa occasione sarà possibile trovare le pubblicazioni di Bergamo Festival e in futuro il distributore potrebbe essere messo a disposizione per la diffusione di libri e iniziative editoriali degli altri enti culturali della città". 8
DISPONIBILE AL TRASFERIMENTO, OVUNQUE. PARLA PERFETTAMENTE INGLESE, TEDESCO, SLOVENO, CROATO E AUSTRIACO. SA VENDERE DI TUTTO, DAL CAFFÈ AGLI AMI DA PESCA. NEL TAGLIARE GLI SPRECHI È UNA VERA MACCHINA.
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D.A.ITALIA 107 GIUGNO/LUGLIO 2016
# L AT E S T N E W S # L AT E S T N E W S L » GOOGLE, GLI INTERNAUTI SEMPRE PIÙ ATTENTI AD ALIMENTAZIONE E SALUTE
Internet e gli alimenti salutistici sarebbero legati tra loro a doppio filo, dato che proprio la tecnologia a portata di mano ha contribuito non poco a rendere i consumatori più consapevoli ed esigenti rispetto a ciò che mangiano. Una dinamica riscontrabile nelle ricerche degli utenti su Google, esaminate dal Food Trends Report di Think With Google. Lo strumento ha analizzato negli Stati Uniti gli interessi e le query più diffuse sul motore di ricerca durante l’ultimo biennio, evidenziando così le principali tendenze: SALUTE E BENESSERE – Scegliere una dieta salutare significa anzitutto informarsi. Dal 2005 gli internauti che hanno digitato la frase “il miglior cibo per”, seguita per esempio da parole come “la pelle”, oppure “il reflusso acido” e “la palestra”, sono aumentati di ben 10 volte. ALIMENTI FUNZIONALI – L’interesse specifico per questi ingredienti cresce in maniera esponenziale. La curcuma, a cui vengono attribuite numerose proprietà curative, è il vero astro nascente, con un aumento delle ricerche del 300% durante gli ultimi cinque anni.
Food With a Function: Top Trending
Ranked by volume of searches: Turmeric
Bitter Melon
Lactose Free Cheese
Apple Cider Vinegar
Arrowroot Powder
Ground Ginger
Jackfruit
High Protein Snacks
Flax Egg
Manuka Honey
Lactose Free Milk
Macrodiet
Kefir
Cumin Seeds
Coconut Milk
Daikon Radish
Erythritol
Rice Vinegar
Bone Broth
Cardamom Pods
Cauliflower Rice Avocado Oil
» IVS GROUP, DIFFUSO IL REPORT INTERMEDIO DI GESTIONE IVS Group S.A. ha pubblicato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 che evidenzia una significativa crescita dei risultati del gruppo. Il fatturato consolidato pari a Euro 88,4 milioni, in crescita del 4.9 % rispetto a marzo 2015. L'EBITDA Adjusted ad Euro 20,7 milioni, in aumento del 6,9% rispetto al 31 marzo 2015, con un incidenza sul fatturato pari al 23,5%. L'Utile netto di Gruppo pari a Euro 3,3 milioni (dopo utili di terzi per 0,4 milioni), rispetto a Euro 3,4 milioni a marzo 2015. In crescita anche l'utile netto rettificato pari a Euro 3,5 milioni (dopo gli utili di terzi), da Euro 2,9 milioni a marzo 2015, in aumento del 24,2%. La posizione finanziaria netta: Euro -233,1 milioni da Euro 230,8 milioni al 31 dicembre 2015, dopo pagamenti relativi a investimenti tecnici e acquisizioni nei primi tre mesi per complessivi Euro 14,3 Milioni oltre a pagamenti per Euro 8,9 milioni relativi al rimborso anticipato delle obbligazioni al 7,125% con scadenza 2020. Perfezionate nel trimestre 7 nuove acquisizioni in Italia e Francia per un valore di Euro 6,0 milioni. » SELLMAT IN LUTTO PER LA SCOMPARSA DI FRANCESCO DE GAUDENZI Viva commozione a Borgosesia per la scomparsa di Francesco De Gaudenzi, responsabile commerciale della Sellmat di Prato Sesia. ll dirigente, 60 anni, stimato in tutto il settore, è precipitato dal balcone di casa, mentre era intento a sistemare una ringhiera pericolante che ha ceduto. Vani i tentativi di soccorso. Ne danno annuncio anche i titolari della gestione con un comunicato pubblicato sulla stampa locale. "Ci dispiace moltissimo dover comunicare che è mancato improvvisamente il nostro collaboratore Francesco De Gaudenzi. Lavorava con noi da più di trent’anni, prima come addetto al caricamento ed alla manutenzione dei distributori automatici poi come responsabile degli operatori. Durante gli ultimi anni curava anche i rapporti con alcuni dei nostri Clienti più importanti. La nostra azienda perde una persona ricchissima di esperienza, noi perdiamo un amico con il quale ci confrontavamo quotidianamente e al quale eravamo legatissimi, aveva iniziato a lavorare con i nostri genitori ed è cresciuto, anche professionalmente, con noi. Cogliamo l’occasione per porgere cordiali saluti." Sergio Foglia, Carlo e Renato Pavero. 11
D.A.ITALIA 107 10 GIUGNO/LUGLIO 2016
# L AT E S T N E W S # L AT E S T N E W S L » GRUPPO ARGENTA ACQUISISCE SOMED
La stampa finanziaria nazionale ha pubblicato l'ufficialità dell'acquisizione della gestione pugliese Somed da parte di Argenta. Gli azionisti attuali proprietari di Somed hanno costituito la newco Stag srl, nel cui capitale è entrato poi in maggioranza il gruppo Argenta. A regime, Gruppo Argenta sottoscriverà un aumento di capitale per arrivare al 96,7% di Stag, con il resto che rimarrà in capo ai manager Pier Sergio Bazzoni (2,2%) e Donato Coppi (1,1%). Sempre alla data del closing, i due manager sottoscriveranno un contratto di finanziamento soci per circa un milione di euro complessivi, mentre Gruppo Argenta a sua volta sottoscriverà un finanziamento soci da circa 29,4 milioni. Il prezzo pattuito, infatti, è di 33 milioni di euro “su base cash and debt free”, il che significa che a quella cifra andrà sottratta la posizione finanziaria netta di Somed alla data del closing. Nel frattempo il prezzo è stato fissato, sottraendo dai 33 milioni la posizione finanziaria netta della società a fine 2015, per un valore dell’operazione di 30,4 milioni. » LAVAZZA, GLI UTILI 2015 IN FORTISSIMO AUMENTO GRAZIE ALLA CESSIONE DI AZIONI KEURIG Balzo in avanti di Lavazza, che ha chiuso il 2015 con un utile netto di 802 milioni di euro, un progresso davvero notevole rispetto ai 127 milioni del 2014. Il risultato è fortemente determinato dalla plusvalenza realizzata grazie alla cessione delle azioni di Keurig. L'A.D. Antonio Baravalle ha commentato: "L'apertura della consociata australiana, la forte crescita del business negli Stati Uniti, dove abbiamo lanciato nuovi prodotti e iniziative di marketing, l'acquisizione di Merrild e l'avviamento dell'operazione Carte Noire, poi finalizzata nel marzo di quest'anno, hanno proiettato Lavazza nel novero delle grandi imprese globali, tanto da posizionarci oggi al sesto posto nella classifica mondiale del settore. Per il 2016, prevediamo di raggiungere 1,6 miliardi di euro di fatturato con il 65% di quota realizzata all'estero". » DALLA PARTNERSHIP TRA SODASTREAM BWT NASCE JETMAGNESIUM SodaStream, il leader mondiale nella produzione e distribuzione di sistemi di gasatura domestica di bevande, torna sul mercato con una partnership in collaborazione con BWT, Best Water Technology, leader europeo nel settore delle tecnologie per l’acqua, da sempre impegnato a valorizzare questo prezioso elemento.Dal mese di giugno è infatti disponibile nelle più importanti catene della grande distribuzione e nei migliori negozi di elettrodomestici Jet Magnesium, un’offerta che prevede la vendita in abbinamento del gasatore SodaStream Jet White con la caraffa BWT che arricchisce l’acqua di magnesio, elemento essenziale per la salute e l’equilibrio dell’organismo. La caraffa BWT, con il suo filtro Magnesium Mineralizer, permette di arricchire l’acqua del rubinetto con valori superiori di magnesio. Con questa tecnologia l’acqua del rubinetto diventa fonte di benessere, dal gusto delicato, perfetto da bere e per preparare tè e caffè. » PUBBLICATI I DATI TRIMESTRALI DI SELECTA Diffusi i dati della trimestrale (Q2 FY15/16) del colosso europeo del vending Selecta. Crescono le vendite del 1,9%, ma è in picchiata l'EBITDA, sceso da 24,5 milioni di euro a 14.8, un crollo del 40%, che si attenua solo nel dato Adjusted EBITDA (-17,2%). Le cause sono da addebitarsi soprattutto ai deludenti risultati del mercato francese, presidiato dal gruppo con ben 27.600 distributori (su 139.600 totali). Pesante anche il risultato prima degli oneri finanziari, sceso da 5,5 milioni a 900mila euro (-83,4%).
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# L AT E S T N E W S # L AT E S T N E W S L » AUMENTO IVA DAL 10 AL 13% PER IL VENDING?
Sempre più analisti concordano che la maggiore flessibilità concessa all'Italia per 14 miliardi nel 2016, sarà pagata a caro prezzo nel 2017, anno in cui non verranno fatti sconti al nostro paese e sarà preteso maggior rigore dall'UE. Tutto questo accade in periodo elettorale, in cui l'abolizione dell'Equitalia, i tagli all'IRPEF e i nuovi ecobonus, porteranno ad alzare l'asticella delle uscite. Appare perciò sempre più difficile salvarsi dalle famigerate "clausole di salvaguardia" che imporranno in automatico l'aumento dell'IVA. In particolare, viene previsto che nel 2017 l’IVA ordinaria passerà dal 22% al 24% (nel 2018 passerà dal 24% al 25%), mentre l’IVA agevolata, attualmente al 10%, passerà al 13%.
» INQUINAMENTO GLOBALE, A RISCHIO IL CAFFÈ DELLE PIANTAGIONI AFRICANE L’AREA Science Park di Trieste ha rilanciato l’allarme sulle conseguenze del riscaldamento globale sull’agricoltura, in particolare su alcune piantagioni africane. Le proiezioni future per i caffè sono tutt’altro che rassicuranti, il global warming sta provocando danni ingenti in Centro Africa, dove per il 2050 rischia di scomparire il 50% delle piantagioni di caffè sulle alture che costeggiano la valle del Rift, in Etiopia, da dove la coltivazione di questa pianta e il suo utilizzo sono nate e si sono diffusi nel resto del mondo. » GLUTEN FREE? SÌ, MA SOLO PER I CELIACI! La più recente analisi a firma di Norelle Reilly, esperto di gastroenterologia della Columbia University, pubblicata dal Journal of Pediatrics, afferma che in molti casi la scelta di prodotti senza glutine potrebbe rappresentare un rischio per la salute. È chiaro che, per i celiaci, evitare il glutine è l'unica terapia possibile, ma per i non celiaci i prodotti senza glutine possono essere dannosi perché contengono spesso più zuccheri e grassi di quelli tradizionali e, senza una corretto bilanciamento, possono esporre a una serie di rischi: aumento di peso, obesità, sindrome metabolica e insulino-resistenza. Seguire un’alimentazione senza glutine può inoltre diminuire la varietà del cibo consumato, esponendo a dosi maggiori di certe tossine: come l’arsenico, particolarmente presente nel riso, o il mercurio. E pensare che il mercato dei prodotti senza glutine è in forte crescita (+57% negli ultimi anni), molto di più dell'aumento delle diagnosi di celiachia... » NUOVI MERCATI IN SCENA AD HOST2017 A 18 mesi dall’avvio della 40a International Hospitality Exhibition, che si terrà dal 20 al 24 ottobre 2017 a fieramilano, è partita la marcia di avvicinamento a HOST2017. Già da ora si stanno rapidamente riempiendo i suoi 16 padiglioni, due in più della passata edizione, visto che hanno riconfermato la propria partecipazione ben 800 aziende. Per l’edizione 2017 Host, oltre a concentrarsi sui mercati storici, ha individuato in particolare tre mercati, Stati Uniti, Canada e Medio Oriente, che hanno suscitato l’attenzione sempre più marcata delle aziende espositrici. Ma che hanno a loro volta manifestato un crescente interesse verso la manifestazione. Gli USA, ad esempio, hanno segnato nelle ultime edizioni una crescita a due cifre degli espositori: +26% nel 2015 rispetto al 2013 e +51% sul 2011, mentre i visitatori, nell'ultima edizione si sono presentati con un incremento del 35% sul 2013 e del 46% su Host 2011. 13
D.A.ITALIA 107 GIUGNO/LUGLIO 2016
# L AT E S T N E W S # L AT E S T N E W S L » IL VENDING SULLE PAGINE DI WIRED
Wired è la rivista cult per eccellenza del mondo della tecnologia e di internet e fa davvero molto piacere che finalmente il vending venga citato in uno dei suoi articoli. Il merito è delle innovazioni presentate a Venditalia 2016 dalle aziende italiane: Paytec, Rheavendors, Bianchi, Magex, Castle Techonology e Paytipper, citate nel titolo e nel testo dell'articolo. Venditalia si dimostra quindi non solo una vetrina per le imprese durante la fiera, ma un punto di riferimento mediatico e un contenitore di informazioni, che vengono poi riprese dalla stampa anche a manifestazione conclusa. » AMAZON PRONTA A COMMERCIALIZZATE THE E CAFFÈ
La notizia non è ancora stata confermata, ma stando a quanto riportato da alcune prestigiose testate americane, Amazon sarebbe in procinto di lanciare una serie di prodotti private label destinati ai suoi abbonati Prime. I primi prodotti dovrebbero apparire entro la fine di maggio e l’inizio di giugno sul mercato statunitense e tra le categorie comprese nell'offerta si scommette sul mondo del the e del caffè. » LA PAUSA CAFFÈ EQUOSOLIDALE È DA RECORD Venti i paesi che hanno partecipato alla più imponente pausa caffè del mondo, consumando insieme 5,7 milioni di tazze di caffè equo e solidale per dimostrare il proprio sostegno ai produttori nella loro lotta agli effetti del cambiamento climatico. I risultati dell'iniziativa sono stati annunciati da Fairtrade. Anche il nostro paese ha partecipato, sono stati infatti oltre 8.000 le persone che hanno raccolto la sfida. 52 eventi in tutta Italia sono stati registrati sul sito dell'iniziativa Fairtradechallenge.org per un totale complessivo di 11.500 tazze di caffè Fairtrade consumate. » VENDING PARIS RITORNA OGNI DUE ANNI COME MANIFESTAZIONE INDIPENDENTE
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Grandi novità per la fiera di Parigi, in calendario dal 15 al 17 marzo 2017. Riprende la sua storica biennalità e si posizionerà in un padiglione esclusivo di Paris Expo Porte de Versailles (Hall 5.1) diviso, quindi, dai saloni SANDWICH&SNACK SHOW e PARIZZA dedicati alla ristorazione rapida e da asporto e al mondo professionale della pizza, pur mantenendo la contemporaneità (15&16 marzo 2017 Hall 7.1). La Francia rappresenta da sempre uno dei mercati più interessanti per i produttori internazionali del settore della distribuzione automatica: almeno 650.000 macchine di tutte le dimensioni installate sul territorio nazionale e una cifra d’affari attorno ai 2 miliardi di euro The Positive Cup: Nespresso contribuisce alla raccolta e al riciclo delle capsule esauste Nel 2015 la raccolta e avvio a riciclo delle capsule in alluminio usate nel nostro Paese, grazie alla strategia sostenibile di Nespresso "The Positive Cup", è cresciuta del 10% rispetto all’anno precedente, raggiungendo quota 419 tonnellate. Una quota davvero importante, resa possibile dal conferimento delle capsule da parte dei cittadini presso gli appositi punti di raccolta (36 boutique Nespresso e 46 isole ecologiche su tutto il territorio nazionale ). Questo risultato ha consentito un grande risparmio di materia ed energia. Il riciclo del caffè residuo nella capsule ha inoltre permesso la produzione di 268 quintali di riso donati da Nespresso a Fondazione Banco Alimentare Onlus. Per venire incontro ai suoi clienti, Nespresso ha creato un pratico motore di ricerca che indica, secondo una suddivisione geografica, dove è possibile consegnare le capsule usate.
TORREFATTORI A SSOCIATI S.p.A. ®
SINCE 1930
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# L AT E S T N E W S # L AT E S T N E W S L » SOVRAPPESO: UN NUOVO STUDIO ASSOLVE GLI SNACK
Un nuovo studio mette in relazione alimentazione, sport e sovrappeso e scagiona gli snack e, di conseguenza, il distributore automatico. La vera causa dell'obesità infantile sono infatti gli stili di vita sbagliati, il basso consumo di frutta e verdura e la poca attività fisica. L'indagine incrocia i dati sulla diffusione geografica del problema del sovrappeso e dell’obesità infantile con quelli relativi al consumo di merendine in Italia. Ne è emerso che nelle regioni del Nord, dove i livelli di sovrappeso e obesità dei bambini di età compresa tra i 7 e i 10 anni sono più bassi, si registrano i livelli più alti di consumi di snack, mentre al Sud e nelle Isole l’indice di sovrappeso e obesità sale al 37,8% i consumi di merendine invece scendono a 1,6 kg pro capite annui. Va ricordato inoltre che nel vending le grammature degli snack sono in media molto più basse degli altri canali distributivi.
» CONTRO L’INQUINAMENTO ARRIVA LA BOTTIGLIA OTTENUTA DALLE ALGHE Ha fatto il giro del mondo la notizia di una bottiglia realizzata con polvere d'alga rossa e acqua, un composto biodegradabille e commestibile che viene presentato come possibile soluzione per limitare l'inquinamento dovuto allo smaltimento della plastica. Una delle caratteristiche più interessanti e curiose della ''bottiglia d'alga'' è che, fin quando resta a contatto con i liquidi al suo interno, mantiene intatte le sue proprietà. Il processo di decomposizione inizia solo quando questa viene svuotata del contenuto. A quel punto il composto diminuirà di volume piuttosto rapidamente fino a non lasciare più traccia di sé. Smaltirla quindi è facilissimo e, se si ha fretta, la si può mangiare e così è finita la festa. » ILLYCAFFÈ NOMINA MASSIMILIANO POGLIANI, PRIMO AD ESTERNO ALLA FAMIGLIA ILLY Da Trieste, la notizia di Massimiliano Pogliani primo amministratore delegato esterno alla famiglia accompagna l’annuncio dei dati (tutti positivi) relativi al 2015 di illycaffè: fatturato consolidato pari a 437 milioni di euro, in crescita del +12% rispetto all’anno precedente; margine operativo lordo (Ebitda) salito del +7%, a quota 66,4 milioni di euro; vendite in Italia aumentate del +8%; estero che ormai incide per il 63% del fatturato, con un trend – parzialmente ascrivibile all’effetto cambio – del +23% in Nord America, il secondo mercato più importante per l’azienda triestina dopo l’Italia. Pogliani, che arriva in illy dopo 20 anni di esperienza in area marketing, commerciale e retail, maturati in aziende leader con marchi premium & luxury. Milanese, con una lunga esperienza professionale all’estero, si è laureato con lode in Economia e Commercio all’Università Cattolica di Milano ed ha una formazione post laurea alla London Business School e IMD Business School di Losanna. Pogliani ha maturato precedenti esperienze nel marketing di Saeco International Group e di Nestlé Nespresso dove si è occupato a livello mondiale dello sviluppo delle Boutique Nespresso nel mondo, del customer service (Nespresso Club) e del trade marketing ed è stato CEO di Nestlé Super Premium, una divisione di Nestlé creata per accelerare l’espansione di alcuni marchi Nestlé nel segmento del consumo super premium. Andrea Illy, confermato presidente dell’azienda, ha così commentato la nomina: “Il profilo manageriale internazionale di Massimiliano Pogliani insieme alle sue spiccate competenze di marketing & retail con marchi super-premium e alla sua profonda conoscenza del mondo del caffè, rappresenta un match perfetto in questa fase del nostro percorso di crescita, in cui per accelerare lo sviluppo a livello globale del brand illy è fondamentale rafforzarne il posizionamento nell’alto di gamma”.
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FABBRICANTI
BIANCHI INDUSTRY > MODULARITÀ, CAPACITÀ E INNOVAZIONE A VENDITALIA 2016
IL MERCATO DEL VENDING FABBRICANTI
VENDITALIA 2016 HA INCORONATO BIANCHI INDUSTRY COME MODELLO D’INNOVAZIONE DEL MERCATO. CONFERMA NE È DATA DAL SUCCESSO DI PUBBLICO E DI CRITICA CHE L’AZIENDA DI ZINGONIA DI VERDELLINO HA OTTENUTO IN FIERA, DOV’È STATA PRESENTATA LA COMPLETA E FUTURISTICA GAMMA DI DISTRIBUTORI AUTOMATICI BIANCHI VENDING: MACCHINE AVVENIRISTICHE, PROGETTATE CON TECNOLOGIE D’AVANGUARDIA IN GRADO DI EROGARE UN SERVIZIO DI MASSIMA QUALITÀ, CON MODALITÀ UNICHE SUL MERCATO. 18
TRE I CAPISALDI SU CUI QUEST’OFFERTA POGGIA: MODULARITÀ, CAPACITÀ E INNOVAZIONE, CONCETTI GIÀ UTILIZZATI DALL’AZIENDA IN UNA RECENTE CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE, CHE RAPPRESENTANO LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLE MACCHINE PROTAGONISTE DELL’EXPLOIT IN FIERA. D.A. ITALIA, DURANTE VENDITALIA 2016, HA INCONTRATO E INTERVISTATO LUCA PASSARELLA, SALES DIRECTOR DI BIANCHI INDUSTRY E DAVIDE CALDERARA, NUOVO RESPONSABILE VENDITE ITALIA.
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INTERVISTA CON LUCA PASSERELLA Bianchi Industry si è presentata a Venditalia 2016 dopo una fase di riorganizzazione societaria. Quanto ha influito sulla produzione di distributori automatici a marchio Bianchi Vending? Oggi, a Venditalia 2016, possiamo vedere i risultati di una riorganizzazione societaria che non solo è stata necessaria, ma che ha dato nuova linfa a Bian-
chi Vending, marchio storico del vending. Abbiamo presentato in fiera una serie di nuove macchine che sono la rappresentazione dell’obiettivo ambizioso che ci siamo posti, ovvero generare valore per il nostro cliente finale. Questo è possibile se siamo in grado di fornire strumenti per ampliare l’offerta, migliorare la qualità, abbassare i costi vendendo prodotti gestione più profittevoli e aiutare i gestori a conquistare locazioni in cui fino ad oggi si arrivava unicamente
con la capsula o con l’OCS. Il mercato va in questa direzione, quindi bisogna cercare redditività anche nelle locazioni basso consumanti. Quali sono i distributori realizzati da Bianchi Vending che rispettano questa mission? La prima soluzione che abbiamo sviluppato con questo intento è il nuovo sistema sottovuoto “Vacuum Coffee Bean Hopper”, che permette di mantenere inal19
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terato il prodotto fino a che il sacchetto non viene sostituito. Questa è una sostanziale differenza brevettuale rispetto ad alcuni sistemi già presenti sul mercato, nei quali il caffè viene chiuso all’interno di un dispositivo che poi viene aperto di nuovo, mentre nel nostro viene chiuso e non viene più riaperto. La particolarità di questo sistema è che non è stato posizionato su macchine di fascia alto-consumante e solo sulle freestanding, è stato inserito anche nel mercato delle table top. L’abbiamo infatti implementato anche sulla Lei 300, un modello pensato per una locazione media (300/500 erogazioni/mese), laddove oggi abbiamo tipicamente macchine a capsule. L’obiettivo che ci siamo dati è quello di generare redditività a parità di prezzo, andando a diminuire i costi della materia prima in modo sostanziale, poiché il caffè in grani ha un costo che incide meno rispetto al caffè porzionato. Avete pensato di arricchire la vostra offerta nelle locazioni basso consumanti anche attraverso un distributore del 20
freddo? Una delle novità che presentiamo in fiera è ARIA S, un distributore automatico a spirali (refirigerato a 8°C) disponibile in versione slave, che è perfetto in abbinamento alla Lei 300. Questa macchina è molto equilibrata da un punto di vista della capacità snack&food perché può ospitare ben 96 bottiglie d’acqua. Quale prodotto presentate invece per il top di gamma? A Venditalia presentiamo un altro prodotto di cui siamo molto soddisfatti, un distributore automatico che consideriamo davvero top range: la Lei 700 PLUS 2Cups Coffee to Go, con doppio bicchiere, topping, sciroppi, biscotti, bustine di tè, tappi per il bicchiere, touch screen e modulo laterale... questa macchina ha davvero tutto e offre al consumatore un’indimenticabile esperienza interattiva. L’investimento di tale macchina risulta effettivamente più alto di una macchina standard, ma la possibilità di arricchire le bevande con cioccolato in scaglie, muesli, sciroppi e di abbinare un gustoso minisnack alle bevande aumenta la spesa me-
dia, seduce nuovi consumatori e migliora la redditività. Per completare l’offerta, e comunque spingere questo tipo di concetti anche all’interno di locazioni più piccole, abbiamo cercato di renderla più accessibile con una nuova macchina doppio bicchiere con il modulo coperchio e mini-snack, un touch da 21’’ invece che da 32”, e senza il topping. Bianchi Vending divide la sua offerta in due range e propone una gamma standard, ovvero macchine con un rapporto costo/qualità molto buono e una gamma premium, in cui viene data la possibilità di implementare tutto quello che rappresenta un plus. Quali sono stati i primi riscontri da parte dei gestori italiani? C’è molto interesse per questo tipo di proposta innovativa, perché grazie a questi strumenti commerciali i gestori possono avvicinare consumatori che prima non riuscivano ad intercettare, come quelli che prendono il tè, quelli che non amano solo l’espresso ma vogliono un cappuccino ben fatto o i più golosi, quelli che prediligono il cioccolato e i cereali. Il no-
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stro obiettivo è quello di spingere i consumi verso un livello qualitativo più alto, ma non imponendolo al cliente, piuttosto facendoglielo scegliere. La logica delle nostre macchine è semplice: si parte da un modello funzionale fino ad arrivare al top di gamma aggiungendo, a discrezione del cliente, elementi di miglioramento a scelta tra tutte le opzioni disponibili. Questa logica potrebbe essere definita come una prima applicazione dei principi di category management alle macchine del caldo? Sì, è la prima volta che si applicano i principi del category management anche ad una macchina del caldo, andando a definire delle fasce di prezzo e facendo prendere al consumatore la decisione, dandogli la possibilità di ripensarci anche dopo aver selezionato una consumazione, se non è convinto di spendere quell’importo. Una cosa che, fino ad oggi, non si era mai verificata. A questa edizione della fiera avete presentato anche DIVA, un progetto molto ambizioso. Sì, siamo molto ambiziosi,
quindi non ci siamo accontentati e abbiamo presentato Diva, una Coffee Tower oggettivamente avveniristica per il vending e che può perfino generare talune perplessità, ma molti operatori, soprattutto all’estero, se ne sono innamorati istantaneamente! Questa macchina è diversa, innanzitutto perché è semiautomatica e definire “semiautomatica” una macchina che è alta due metri e contiene moltissimi prodotti referenze, è già di per se insolito. Oggi aprono moltissimi esercizi che nascono da una nuova cultura del cappuccino, che non è la classica bevanda in tazza del bar, ma è un’esperienza di consumo. A questo concetto noi abbiamo aggiunto il “self made” e l’esperienza sensoriale: Diva è dotata di diffusori di profumo e l’intera esperienza di selezione e di acquisto si svolge indubbiamente in modo divertente, perché l’utente ha la sensazione di essere il barista. DIVA può anche essere dotata del nostro sistema di montatura latte fresco, un sistema davvero innovativo, e molto facile da gestire a livello di manutenzione, perché
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sfilando un solo pezzo si ha completa accessibilità alla macchina. Realizzando Diva abbiamo guardato sia all’utente finale che all’operatore. Quali sono le novità che avete presentato per il comparto snack&food? Per quanto riguarda il segmento snack&food, abbiamo presentato le evoluzioni delle macchine Bianchi Vending. La gamma comprende la nostra linea standard Aria, con la macchina in tutte le sue versioni (master, slave, alta, bassa...) e la linea premium Vista, in cui oggi abbiamo integrato tutti gli accessori possibili: ascensore, , monitor 46” e, da un mese a questa parte, siamo entrati in produzione con una versione della Vista L PLUS che può integrare due colonne di bottiglie. Questo ci permette di avere, all’interno di una macchina tradizionale per dimensioni, oltre alle spirali presenti nei sette cassetti, altre due colonne laterali che contengono 70 bottigliette in più (passiamo da 96 a quasi 160 bottiglie, +70% circa) e nel contempo, liberano spazio nella vetrina per i prodotti più remunerativi.. Questo fa una grande diffe21
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L’arte dell’espresso.
ESPRESSO
ITALIANO
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renza a livello di costo del personale addetto al rifornimento, in particolare nei periodi di picco del consumo di acqua. Un aspetto molto apprezzato, che ci sta aprendo molte porte. Noi stiamo veramente, forse per la prima volta, guardando contemporaneamente all’operatore e al consumatore finale e stiamo mettendo entrambi nella condizione di scegliere quello che vogliono e che serve loro. Per il vending si tratta di una rivoluzione! La rivoluzione passa da un migliore livello dell’offerta? Quello che ci interessa è fare in modo che l’operatore possa ottenere maggiore redditività, in conseguenza di un livello migliore dell’offerta. Allo stesso modo, l’utente finale deve essere messo in condizione di stabilire da sé quanto spendere e per quale tipo di consumazione. Per questo le nostre macchine sono pensate per soddisfare tutte le esigenze di consumo, dal caffè del mattino fino al tè delle cinque. La rete vendite di Bianchi Industry è sta-
ta riorganizzata, soprattutto all’estero. Quali sono stati i principali cambiamenti? Dare una struttura e un’identità alla forza vendite è stato, ed è tuttora, un lavoro decisamente impegnativo. In Europa, abbiamo cambiato il responsabile della filiale svedese, il responsabile della filiale portoghese e abbiamo riorganizzato la filiale in Spagna. In Germania la filiale verrà spostata nella zona di Francoforte, crocevia delle tre arterie autostradali principali del paese e andremo a presidiare il mercato tedesco in modo diverso, con un approccio molto più orientato alle esigenze dei nostri clienti. In Italia, a che punto si trova l’evoluzione della vostra rete commerciale? Anche per quanto riguarda l’Italia stiamo cercando di mettere tutti i tasselli al loro posto. Siamo in fase di rivoluzione, però siamo coscienti di poter contare su un gruppo di persone molto valide. A breve inseriremo due nuove figure commerciali e chiuderemo un accordo di mandato nel Sud Italia. L’idea è quella di mettere in piedi un’organizzazione più metodica e precisa possibile.
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INTERVISTA CON DAVIDE CALDERARA Quale iter professionale hai compiuto prima di approdare al vending e a Bianchi Industry? Il mio percorso professionale si è sviluppato in ambito post vendita e mi ha dato modo di gestire in diversi settori il Customer Service di società come Aci Global, BMW Italia ed IVS Group. La mia è una figura professionale non prettamente legata alle vendite, ma che adesso verrà prestata a questo ambito. Ho accettato volentieri la proposta di Massimo Trapletti, perché Bianchi Industry vuole dare grandissima attenzione al cliente, inteso non solo come gestore ma anche come consumatore, per produrre qualcosa che sia sempre più in linea con le richieste del cliente finale. Che ambiente di lavoro hai trovato in un’azienda in piena fase di ristrutturazione organizzativa? Sono arrivato in Bianchi Industry e ho trovato una squadra di lavoro molto affiatata, valida, che opera in un cli23
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ma molto positivo, sicuramente dovuto alle novità di prodotto dell’ultimo anno, ma non solo. Il personale di vendita, il personale tecnico, quello amministrativo, la ricerca e sviluppo: ogni reparto dell’azienda è fortemente motivato ed è stimolante e piacevole lavorare con persone che danno il massimo per raggiungere gli obiettivi prefissati. Da un punto di vista del prodotto, le tue prime impressioni entrando in Bianchi Industry quali sono state? Ho visto tanta innovazione, soluzioni tecnologicamente all’avanguardia, attenzione ai dettagli. La prima sensazione provata, al mio arrivo, è stata quella di un grande fervore, un atteggiamento propositivo da parte di tutti. Per quello che ho potuto vedere, quella di cui faccio parte è un’azienda che ha davanti a sé un futuro molto interessante, sia in Italia che anche all’estero.
ha insegnato a capire non solo le esigenze del gestore ma anche e soprattutto quelle del cliente finale. Il fatto di aver lavorato in un gruppo con tantissime tipologie di cliente diverse (il pubblico, il privato, il piccolo ufficio, la grande comunità) mi ha portato a considerare tutte le loro possibili esigenze e a capire davvero le richieste che arrivano “dall’altra parte”. Questo è fondamentale, sia per poter vendere con cognizione di causa il nostro prodotto, sia per poter spiegare al gestore qual è la domanda del cliente finale e le azioni che può intraprendere per poter rispondere adeguatamente. Il touch screen è un ottimo esempio, al gestore sembra spesso ancora prematuro, ma spiegato nell’ottica del consumatore finale viene recepito: infatti sta riscuotendo un grande successo.
La tua esperienza in uno dei più grandi gruppi di gestione italiani potrà portare un contributo in azienda? Ne sono convinto. Innanzitutto perché quell’esperienza mi
Bianchi Industry offre servizi finanziari al piccolo gestore, per permettergli di investire e fare business? Stiamo lavorando anche in questa direzione, avvalendoci di partner esterni, per poter dare al gestore anche un supporto finanziario che lo possa
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aiutare nelle scelte. Soprattutto in questo periodo, in cui alcune spese sono impattanti, avere alle spalle un supporto finanziario può essere d’aiuto. I gestori manifestano una grande volontà di rinnovarsi, hanno capito che il futuro dipende dagli investimenti: non si può più dare al cliente una macchina qualsiasi, per fortuna. Le vendite di Bianchi sono in crescita: siete strutturati per uno sforzo produttivo che aumenta? Al momento sì, anche se le vendite stanno andando molto bene. È chiaro che se la crescita continuerà a questi ritmi, dovremmo strutturarci a livello produttivo, tecnico, ma anche commerciale e amministrativo, per poter dare supporto adeguato al cliente e per non restare indietro nel soddisfare gli ordini. Anche sulla linea produttiva c’è molto movimento. Bianchi Industry oggi è un gruppo molto solido, con una spinta produttiva notevole, la voglia di lavorare bene e, non ultimo, la capacità dei suoi uomini di essere flessibili, una qualità fondamentale per realizzare gli obiettivi che ci siamo prefissati.
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TORREFATTORI
L’EXPERTISE DI LAVAZZA NEL SEGMENTO OCS E VENDING PROTAGONISTA A VENDITALIA 2016
IL MERCATO DEL VENDING TORREFATTORI
SEGUENDO UNA STRATEGIA A LIVELLO GLOBAL CHE PUNTA SEMPRE PIÙ ALL’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA PRODOTTO, SONO DIVERSE LE NOVITÀ CHE LAVAZZA, ALL’INTERNO DI UNO STAND DI OLTRE 400 MQ DALLA FORTE IMPRONTA MULTIMEDIALE E INTERATTIVA, HA PRESENTATO A VENDITALIA 2016, DIMOSTRANDO UN RINNOVATO COMMITMENT NEI CONFRONTI DEL VENDING/ OCS E LA VOLONTÀ DI POTENZIARE LA PRESENZA IN QUESTO SEGMENTO. IN TALE OTTICA, È ENTRATO A FAR PARTE 26
DEL GRUPPO MAURIZIO COZZOLINO, CHE HA MATURATO UN’ESPERIENZA PLURIENNALE IN AMBITO COMMERCIALE IN IMPORTANTI AZIENDE DEL SETTORE FMCG QUALI UNILEVER E COCACOLA. IN LAVAZZA RICOPRIRÀ IL RUOLO DI ITALY OUT OF HOME BUSINESS DIRECTOR. LA NOSTRA REDAZIONE HA INCONTRATO E INTERVISTATO MAURIZIO COZZOLINO ALL’INTERNO DELLO STAND LAVAZZA.
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INTERVISTA CON MAURIZIO COZZOLINO Per Lavazza quanto è significativo che l’Out of Home abbia una figura dedicata? Innanzitutto, il fatto di creare una figura ad hoc per l’Out of Home che coordini il Food Service, quindi l’Ho.Re.Ca. tradizionale, il Vending e l’OCS, significa avere una focalizzazione molto forte sul canale. Questo è
un grande passo per Lavazza, perché all’interno di un portafoglio bilanciato da un punto di vista delle vendite l’azienda ha scelto di dimostrare in modo concreto la sua attenzione verso questo mercato. In particolare, il mondo Vending-OCS è per noi un canale strategico, perché più di ogni altro copre tutte le occasioni di consumo e accompagna il consumatore finale in diversi momenti della giornata.
L’Italia è ancora centrale per il business di Lavazza? All’interno del mercato italiano, che ruolo ha il vending? Lavazza, brand globale con un enorme potenziale di espansione all’estero, vede nell’Italia un mercato estremamente rilevante che, pur essendo maturo, ha ancora un enorme potenziale di vendita, soprattutto per quanto concerne la DA e l’OCS. Non c’è alcun rischio di defocalizza27
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zione, anzi: il ruolo strategico dell’Italia all’interno della crescita organica dell’azienda è assolutamente centrale, anche perché rappresenta il 45% del suo business. Lavazza, leader nei sistemi a capsula e cialda, ha presentato sei miscele di caffè in grani studiate ad hoc per il Vending: è una strategia che porterete avanti? Dal 1989, con il sistema EP, Lavazza ha di fatto inventato un nuovo modo di concepire il consumo del caffè e questo segmento è costantemente cresciuto, come pochi altri comparti hanno saputo fare. Il ruolo di un’azienda come Lavazza è però anche quello di creare valore su tutta la filiera e in tutti i segmenti. L’evoluzione del mercato dei grani per quanto concerne il vending, nasce da esigenze del consumatore ma anche del gestore e non è possibile, per un torrefattore, prescindere dal presidiare questo segmento. I feedback dei clienti sono stati molto chiari in que28
sto senso e Lavazza ha deciso di investire molto seriamente nelle miscele grani per i distributori automatici. Il fatto di avere sei miscele dedicate al canale, di cui una Rainforest Alliance, è testimonianza di quanto seriamente, sia da un punto di vista dell’ampiezza di gamma che da un punto di vista di qualità, si vuole valorizzare questo settore. Lo stesso vale anche per i sistemi dedicati ai grani piuttosto che i sistemi Duo (capsule e grani), che rappresentano, ciascuno con le sue peculiarità, un progetto sul quale Lavazza ha scommesso e un investimento per i prossimi anni. C’è molto interesse per il sistema Firma: amplierete l’offerta di referenze solubili, come per il sistema DiPiù? Firma rappresenta un’area d’investimento davvero importante per l’azienda e, di conseguenza, nell’immediato e nel futuro costituirà un’area di grande attenzione da parte nostra.
Firma inoltre è una grande novità, un grande cambiamento dal punto di vista della politica commerciale ergo, come tutti i cambiamenti, ha bisogno di un certo tempo per poter essere recepito dal mercato. Per quanto riguarda la gamma, l’ampiezza è imprescindibile, se si intende presidiare un mercato che è competitivo sia dal punto di vista quantitativo che dal punto di vista dell’offerta. Per i solubili, in particolare, è necessaria una fase di preparazione e di studio molto approfondita. Si tratta di un’area importante, che intendiamo presidiare, ma occorre farlo con gli strumenti giusti. Stiamo lavorando su questo e, prima di presentare i nuovi prodotti al mercato, svolgeremo come sempre una fase di test molto accurata, perché per raggiungere e mantenere gli standard qualitativi è fondamentale. LF 400 Milk è una vera innovazione, una macchina di dimensioni ridotte
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che dà anche la possibilità di aggiungere latte: come siete arrivati a questa tecnologia? La LF 400 risponde ad un’esigenza davvero molto specifica: presidiare in maniera adeguata i piccoli uffici. Per il target small office ci sembra una soluzione ”centrata”, perché ad un prodotto veramente eccellente, abbiniamo una macchina compatta e di design, cogliendo un’esigenza specifica che in questo momento, sembra essere soddisfatta. La versione Milk è stata concepita come soluzione rivolta principalmente all’estero, tuttavia stiamo avendo riscontri positivi da diversi clienti per il potenziale che questa macchina potrebbe avere sul territorio nazionale. Oggi anche negli uffici italiani spesso c’è un frigorifero o una cucina, quindi la disponibilità del latte fresco per la pausa caffè. La LB2600 potrebbe intercettare la crescente richiesta di macchine per un OCS evoluto. Siete pronti ad af-
frontare questo potenziale mercato? Sì, s’intravede l’esigenza di avere delle macchine che vadano a presidiare questo segmento in maniera adeguata. La LB2600 rappresenta un buon compromesso dal punto di vista di occupazione di spazio, numero di erogazioni e ampiezza della gamma di referenze per i gestori che presidiano le locazioni che chiedono qualcosa di più di un sistema OCS che eroga solo caffè, anche grazie ad un rapporto equilibrato tra prezzo della macchina e costi di manutenzione.
nostri key account con i clienti. Dietro questa manifestazione c’è un set up organizzativo molto importante da parte della nostra struttura di vendita dedicata. Venditalia è un’ottima occasione per mostrare a clienti e visitatori la nostra offerta, ma anche per parlare concretamente di business. La mia valutazione è estremamente positiva e ritengo che il nostro presidio, all’interno di questo tipo di manifestazione, vada assolutamente mantenuto e ulteriormente potenziato.
Per un brand come Lavazza quanto è ancora importante partecipare a una fiera b2b come Venditalia? È fondamentale. La manifestazione, al di là dei numeri positivi che esprime, è un momento di confronto insostituibile. Lo stand non è per noi solo un modo di fare presenza e quindi condividere con gli operatori quella che è la nostra offerta, ma rappresenta un vero e proprio momento di business dei
Lavazza, con una forte partecipazione al Venditalia 2016, ha dimostrato un rinnovato commitment nei confronti del Vending/OCS e la volontà di potenziare la presenza in questo segmento, continuando a proporre novità all’insegna della qualità, dell’innovazione e del design, garantite da un’azienda leader in Italia che ha diffuso nel mondo l’eccellenza dell’autentico espresso italiano.
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PROFINE®, EMANAZIONE COMMERCIALE DI THINK: WATER, DA OLTRE VENT’ANNI PRODUCE SISTEMI DI FILTRAZIONE PER L’ACQUA DA BERE E PER L’AMBITO PROFESSIONALE. CON SEDE A CITTADELLA (PD), PROFINE®VENDING È LA PRIMA AZIENDA ITALIANA CON UN PROGRAMMA DI PRODUZIONE COMPLETO PER IL TRATTAMENTO DELL’ACQUA, PER SISTEMI CHE TROVANO LA LORO APPLICAZIONE NEI PIÙ SVARIATI CAMPI DAL DOMESTICO ALL’HO.RE.CA., DAL BEVERAGE AL VENDING, SENZA DIMENTICARE LA FORNITURA OEM E L’ATTIVITÀ DI PARTNERSHIP NELL’INDUSTRIA. 30
CON UNA GAMMA DEDICATA, PROFINE® SI PROPONE COME PARTNER IDEALE PER GLI OPERATORI DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA, GRAZIE A TRE FILTRI CREATI AD HOC PER LA PREPARAZIONE DI BEVANDE CADE E DUE PER LE BEVANDE FREDDE: CINQUE SOLUZIONI MIRATE PER UN’EROGAZIONE IDEALE DEL PRODOTTO CHE ALLO STESSO TEMPO SALVAGUARDI LA MACCHINA. A PARLARCI DELL’IMPEGNO DI PROFINE® NEL VENDING, UN REFERENTE DELL’AZIENDA, INTERVISTATO DALLA NOSTRA REDAZIONE IN SEGUITO A VENDITALIA 2016.
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INTERVISTA CON MANAGEMENT PROFINE® Cosa ha spinto Profine®, un brand conosciuto nel trattamento dell’acqua, ad entrare anche nel canale del vending? Il vending riesce a esprimere continuamente l’innovazione tecnologica, la progettazione, il design e sempre nuovi prodotti. Questo è il suo vero successo. Gli operatori di questo settore,
hanno continuato a investire in questo mercato, portando risultati sempre in crescita. Il nostro Paese è leader mondiale nel vending, in Italia ci sono i principali costruttori di distributori automatici, senza considerare i più prestigiosi marchi di prodotti del Food & Beverage. Profine® nel suo DNA, ha sicuramente innovazione e una ponderata e profonda vision verso il futuro. È alla continua
ricerca di nuove tecnologie e incontra le esigenze, spesso particolari, dei clienti. Questo ha portato noi di Profine® ad avvicinarsi a questo mercato, consapevoli che avremmo potuto allargare i nostri orizzonti sia in termini di business, che di innovazione tecnologica. Con che gamma di prodotti intendete affrontare il complesso mercato della distribuzione automatica? Profine® ha 31
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sviluppato dei filtri appositamente per questo importante settore, variando la scelta in base alle esigenze del cliente, legate alle caratteristiche dell’acqua da filtrare o del territorio più in generale. Oltre a Vending Brown e Vending Cream, presentati in occasione della fiera, per le bevande calde la nostra offerta per la DA comprende Vending Ocra, mentre per la preparazione di bevande fredde abbiamo Vending Blue e Vending Silver.
dei filtri “Vending Brown” e “Vending Cream”, le due novità presentate in fiera? Tecnicamente possiamo distinguere i due principali filtri nati per il vending, con la tecnologia del bypass per il Brown, che mantiene il ph dell’acqua il più favorevole possibile e Cream, che non altera il ph dell’acqua. Entrambi sono ideali per la preparazione del caffè espresso e per ottenere una crema dal colore e dalla consistenza ideali.
Quali sono le caratteristiche tecniche
Vi siete presentati a Venditalia 2015
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e siete tornati nell’edizione del 2016. Che impressioni avete avuto della fiera e quali sono stati i primi riscontri della vostra partecipazione alla manifestazione? Partecipando a Venditalia ci si rende conto della sua importanza a livello mondiale, non solo per la distribuzione automatica, anche per altri settori correlati. Il primo impatto ci ha stupiti piacevolmente, in quanto diverse aziende del settore, si sono dimostrate subito molto interessate nei confronti dei nostri filtri. L’alternativa sul mercato aumenta la competitività,
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e di conseguenza, spinge le aziende a migliorare sempre di più i propri prodotti, rendendoli sia più competitivi che tecnologicamente più avanzati. I vostri prodotti avranno dei listini di vendita compatibili con il vending, un canale distributivo abituato a prezzi piuttosto aggressivi da parte dei vari competitor? Assolutamente sì. Abbiamo studiato i migliori prodotti al prezzo più competitivo possibile. Questo perché, dopo attente analisi di mercato, ci siamo resi conto dell’aggressività di
tale settore, allineando, anzi, rendendo il prodotto molto competitivo rispetto la concorrenza. Quale strategia commerciale intendete perseguire sul mercato italiano? Avete qualche accordo con delle rivendite? Stiamo definendo le ultime strategie sia a livello nazionale che internazionale, ma abbiamo già stretto accordi con diverse realtà di distribuzione sia per l’Italia che per il mercato estero. Al momento possiamo dire che stiamo coprendo l’intero
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panorama europeo, Italia compresa. Che obiettivi vi siete posti nel medio periodo per il canale del vending? Profine® vuole diventare leader nel settore, soprattutto in Italia, visto che i nostri principali concorrenti provengono dall’estero. Vogliamo aumentare la visibilità del brand, per conquistare il mercato vending e non solo. Stiamo elaborando delle importanti strategie di marketing e comunicazione. La nostra azienda è sempre stata molto forte in questo segmento. 33
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EVENTI
ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA 2016 CONFIDA
EVENTI
GIOVEDÌ 5 MAGGIO, PRESSO LA SALA ASIA DI FIERAMILANOCITY, SI È SVOLTA L’ASSEMBLEA ANNUALE ORDINARIA DI CONFIDA. UNA SCELTA VOLUTA, QUELLA DI FAR COINCIDERE QUESTO ATTESO MOMENTO ASSOCIATIVO CON I GIORNI DI MANIFESTAZIONE. IN PLATEA, MOLTISSIMI I SOCI PRESENTI A VENDITALIA IN QUALITÀ DI ESPOSITORI CHE HANNO 34
POTUTO ASCOLTARE GLI INTERVENTI DI ANTONIO TARTARO, REFERENTE DELLA COMMISSIONE FISCALE CONFIDA, CHE HA AFFRONTATO IL TEMA CALDO DELLA TRASMISSIONE DEI DATI DEI CORRISPETTIVI E DI ALESSANDRO FONTANA, CONSULENTE DI VENDITALIA, CHE HA PRESENTATO I NUMERI DELL’EDIZIONE IN CORSO, OLTRE ALLA RELAZIONE DEL PRESIDENTE LAZZARI, CHE RIPORTIAMO INTEGRALMENTE DI SEGUITO.
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RELAZIONE DEL PRESIDENTE PIERO ANTONIO LAZZARI “Grazie a voi tutti qui presenti! più di un socio è sembrato quantomeno perplesso sul fatto che abbiamo organizzato la nostra annuale Assemblea nei giorni di esposizione dal momento che qui a Venditalia si viene a visitare stand e a parlare tra espositori e visitatori e il tempo è prezioso.
Una considerazione che non fa una piega “ci sta”! E allora perché è stata organizzata qui in Venditalia? Perché il nostro “essere Associazione” lo vedi concretamente in questi giorni di manifestazione, è questo stare insieme nel quale respiri quel sentimento di giustificato orgoglio che deriva dall’appartenenza ad un Settore nel quale imprenditori e manager hanno costruito
un fenomeno economico di successo nazionale ed internazionale. Venditalia 2016 è molto più eloquente che qualsiasi Relazione annuale di Presidenza, perché Venditalia è espressione del nostro modo di fare associazionismo, perché Venditalia è espressione del nostro essere filiera, perché Venditalia è la manifestazione concreta della nostra capacità progettuale e organizzativa ma, soprattutto, è 35
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espressione tangibile del nostro spirito associativo. Colgo questo passaggio per fare al Presidente Ernesto Piloni, ai Membri del CdA, alla struttura operativa (Marina Palandrani, Arianna Castigliego e Rossella Colombo) nonché ai Consulenti (Monica Balocco, Alessandro Fontana e Fabio Lepore) di Venditalia Servizi Srl, le congratulazioni per questo successo di manifestazione e un grazie di cuore per il loro impegno. Quello che più immediatamente colpisce, girando tra i corridoi e gli stand, è che in questa nostra kermesse vedi tanti operatori del Settore che hanno una gran voglia di dare visibilità e di condividere ciò che di meglio il Vending italiano, ma non solo, sa mettere in vetrina. E tutto questo ha dello strabiliante, perché se poi si guarda fuori da questi padiglioni ti assale un certo sconforto del contesto economico, normativo e mediatico che ci circonda che rende faticoso, ma veramente faticoso, in questo Paese, essere un’impresa vending. Anzitutto un contesto macro-economico nel quale da troppo tempo siamo in recessione: anche a conclusione del 2015 il Pil, la ricchezza prodotta dal Paese, rimane costantemente in frenata e il reddito delle famiglie è sceso ai livelli di 25 anni fa mentre il loro potere d’acquisto dall’inizio della crisi ha visto una perdita di circa 100 miliardi. Sotto il profilo normativo, ancora subivamo gli effetti del provvedimento che aveva cancellato l’aliquota agevolata del 4% portandola al 10% per finanziare l’eco bonus che - a breve distanza - è seguita la norma che introduce la memorizzazione e la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi. Il 1° gennaio 2017, diciamocelo, è una scadenza attesa da ben otto anni dall’Agenzia delle Entrate, da quando cioè nella Finanziaria 2008 era stata inserita una specifica previsione normativa. In tutto questo tempo l’Associazio36
ne ha portato avanti tutto un lavoro di preventiva preparazione e questa volta non ci siamo trovati impreparati. Lo si è visto in sede di stesura definitiva della nuova norma e anche al Tavolo tecnico con l’Agenzia delle entrate dove abbiamo portato il confronto sulla base delle tecnologie già in uso nel Settore. D’accordo, si tratta di implementarle e definire delle procedure ma, diversamente dagli allarmismi che qualcuno ha voluto alimentare, si tratta di un approccio graduale e non stravolgente anche sul piano degli investimenti. Abbiamo già riferito e fatto anticipazioni, più recentemente nelle riunioni delle Delegazioni territoriali e in questi giorni di Venditalia Michele Evolvi ha tenuto due affollatissimi incontri. A giugno organizzeremo incontri per macro-aree con la presenza tecnica di un Referente dell’Agenzia delle entrate. Dopo di che per i numerosi piccoli Operatori verificheremo la possibilità di predisporre un servizio di assistenza dedicato. Sempre in argomento, consentitemi di esprimere il mio apprezzamento personale e dell’Associazione per l’encomiabile lavoro svolto dalla nostra Delegazione al tavolo tecnico presso l’Agenzia delle Entrate. Se siamo riusciti ad evitare altre soluzioni ed attenuare l’impatto applicativo della norma lo dobbiamo principalmente a loro: insieme ad Antonio Tartaro, ad Alessandra Zamperini, Mario Majo, Carlo Bocchi, Roberto Pellegrini, Alberto Ratini e Christian Ielo ma anche al gruppo delle imprese dei sistemi di pagamento e di software. Diverse poi sono le proposte di legge a livello nazionale o regionale che intendono introdurre restrizioni sui prodotti più tradizionali erogati dai distributori automatici. Accanto alle iniziative del Ministero della Salute, più recentemente ci si è messa anche la Conferenza delle Regioni che sta portando avanti una propria iniziativa di proposta legislativa nazionale per far togliere i prodotti più in uso nei distributori automatici nelle scuole. Ci si mettono anche i Consi-
glieri regionali del Movimento 5 Stelle che si fanno paladini nel presentare mozioni per impegnare i Presidenti e le Giunte regionali a bandire tutti i prodotti con olio di palma dalle strutture pubbliche (Regione Campania e Liguria). E tutto questo si aggiunge a tutte quella serie di iniziative già avviate, per così dire, “spontaneamente” all’interno di ospedali, scuole, ecc. La nostra possibilità di intercettare i provvedimenti “in cantiere”, grazie alla fattiva e preziosa collaborazione degli Uffici di Confcommercio ed il nostro darci da fare presso le Istituzioni, fino ad ora, ci hanno consentito di “metterci una pezza”. A tutto questo si accompagna quel fenomeno virale, tanto di moda oggi, che è l’ansia da salutismo, una vera e propria ossessione su cosa mangiare e cosa bere alimentata da ambienti vicini al mondo dell’agricoltura e da quello del business che ruota intorno al mondo del salutismo. E poi vieni a sapere che i ricercatori dell’Ospedale pediatrico del Bambin Gesù di Roma hanno identificato in batteri la causa dell’obesità e fegato grasso nei bambini. Peccato che se ne sia fatto solo riferimento un giorno e anche abbastanza in sordina: certo, fa più business per qualcuno dire altre verità! Poi, per non farci mancare niente, anche la procedura da parte dell’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) portata avanti sulla base di presupposti che non ci appartengono e le cui conclusioni preliminari da parte degli Uffici discendono da una sostanziale mancata conoscenza e comprensione delle dinamiche competitive del nostro mercato nonché da un travisamento dei fatti oggetto del procedimento. Siamo in presenza di un teorema frutto di una lettura parziale dei documenti acquisiti e di una ricostruzione strumentale di situazioni. Martedì scorso si è conclusa la fase istruttoria ed entro il prossimo 10 giugno ci sarà la decisione da parte dell’Organo giudicante. In quest’ulti-
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ma fase l’Associazione, allo scopo di riportare ad oggettività i fatti, ha fatto ogni sforzo possibile, anche sotto il profilo finanziario, per assicurarsi l’autorevole consulenza legale del prof. Catricalà, già Presidente dell’AGCM. Per far meglio comprendere il nostro Settore è stato dato incarico al Prof. Carlo Scarpa di produrre uno studio sugli aspetti economici caratterizzanti il Settore del Vending; con Accenture abbiamo poi provveduto per l’elaborazione più completa dello Studio congiunturale di Settore, non limitandolo strettamente al vending tradizionale per ricomprendere anche il mercato del caffè porzionato. Da ultimo, dovremo anche prevedere un’intensa quanto importante attività di comunicazione presso gli stakeholder istituzionali e sociali di modo che, affrontando una situazione di criticità, possiamo trarne un’opportunità, quella di far conoscere di più e meglio il valore del nostro Settore. Siamo in presenza di un grande sfor-
zo con l’obiettivo di tutelare la dignità del nostro Settore e dell’Associazione ma, soprattutto, per difendere il “fare impresa” vending in questo Paese. Perché noi vogliamo che le risorse finanziarie delle imprese vengano immesse nel circolo virtuoso e non sottratte, sotto forma di sanzioni, per concorrere alla copertura di quella voragine che è la spesa pubblica. Francamente c’è di che rimanere sconfortati e forse la pazienza è al limite. Basta a questo stato di cose: le imprese devono avere un “diritto di cittadinanza” in questo Paese. I nostri stakeholder vengano qui a Venditalia e vedranno con i loro occhi che cos’è il Vending: una delle più belle e vitali espressioni imprenditoriali ed economiche di questo nostro Paese! All’interno di questi padiglioni potranno rendersi conto che qui ci sono imprenditori che non aspettano semplicemente che la bufera passi, potranno vedere che qui c’è la voglia di darsi un gran da fare, di innovare e di
guardare in avanti. E allora se, da un lato, hai la certezza che le aziende stanno facendo il loro meglio per affrontare le dinamiche di mercato in una prospettiva di futuro, ti è ancor più chiaro che all’Associazione viene chiesto lo stesso dinamismo per gestire queste dinamiche in evoluzione in termini di progettualità all’interno della compagine associativa e, al tempo stesso, creare quelle sinergie che possono essere di rafforzamento sul piano della rappresentanza e delle competenze. È questo l’obiettivo e il compito che ci siamo dati e che stiamo portando avanti. Lo stiamo facendo, da un lato, sul presupposto di quel valore che è l’essere associazione di filiera, attraverso il lavoro di task force dalla valenza strategica e, dall’altro, attraverso la riconfigurazione delle nostre alleanze all’interno della rappresentanza di Confcommercio e con altre Organizzazioni con le quali abbiamo affinità di
EVENTI ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA CONFIDA
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mercato. Anzitutto al nostro interno -e faccio riferimento alla task force Gestori e Fabbricanti, coordinata da Luca Adriani che, partendo dall’analisi dei comportamenti e delle aspettative dei consumatori, si propone di ripensare il modello di business nel Vending per ampliarne le opportunità di mercato a fronte di altri canali della ristorazione e della distribuzione. Più recentemente è stata costituita anche la task force tra imprese di prodotti e imprese di gestione, coordinata da Andrea Cavani, con la finalità di far comprendere al consumatore, attraverso il prodotto, il valore del servizio e costruire un rapporto più fiduciario tra prodotti offerti e stakeholder istituzionali e sociali. Alle prime due si affianca la Commissione Vending Sostenibile, coordinata da Anna Reina, che si è resa promotrice di iniziative concrete e che ha una grande importanza per fornire ad attori istituzionali e sociali l’immagine di un Settore che ha in sé tutti i potenziali requisiti per un “diritto di cittadinanza” nel ciclo virtuoso della sostenibilità economica sociale e ambientale. Le due task force coordinate da Adriani e da Cavani insieme al Vending Sostenibile vogliono essere i punti di riferimento per consentirci di guardare tutti nella stessa direzione in un’ottica più strategica. C’è una strada che va percorsa tutti insieme perché non ci sono scorciatoie né per gli uni né per gli altri, indipendentemente dalla dimensione di ciascuna impresa. Non è più sufficiente realizzare individualmente questo o quel risparmio di costi, questo o quel recupero di efficienza; occorre fare di più. C’è bisogno di uno sforzo di progettualità. Il che significa mettere in comune competenze, informazioni, tecnologie, innovazione, know how, insomma, i punti di forza già patrimonio della nostra filiera. A noi, come Associazione, il compito e la responsabilità di intensificare la collaborazione con l’obiettivo di capitalizzare questo nostro patrimonio. In altre parole, collaborare per fare
sistema, sapendo che c’è necessità di un lavoro di squadra perché non può essere delegato a pochi e pur bravi solisti.
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EVENTI ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA CONFIDA
Se l’imperativo al nostro interno è quello della collaborazione, all’esterno, alla nostra Associazione, viene chiesto di fare sistema per andare alla ricerca di quelle alleanze che sono più funzionali al cambiamento in corso.
Per il raggiungimento di questo importante traguardo voglio ringraziare Massimo Trapletti, in qualità di Presidente dei Costruttori, per la sua essenziale quanto incisiva presenza agli incontri con ANIMA.
Come si può capire, stiamo realizzando nuovi modelli di rappresentanza che, disancorandosi da schemi organizzativi
Due i progetti organizzativi: Il primo, all’interno di Confcommercio, è la costituzione di un nuovo Soggetto Organizzativo, una specifica Federazione di Settore, per la rappresentanza unitaria nazionale delle imprese che operano nella filiera agroalimentare declinata nei settori del dettaglio, dell’ingrosso, della distribuzione automatica e della produzione industriale. Ne avevamo già parlato anche nell’Assemblea di due anni fa, registrando ampio consenso. Dopo un paziente lavoro a giugno si dovrebbe formalizzare la costituzione di Confalimentare, all’interno della quale ci sarà pienezza di riconoscimento della nostra Associazione. Contestualmente stiamo ponendo i presupposti per consentire alle imprese del nostro Gruppo “Fabbricanti di d.a.” di far parte della più grande rappresentanza del “polo macchine professionali” attraverso una collaborazione tra Confida e Assofoodtec/ ANIMA e Ceced Italia, di cui fanno parte anche i Costruttori macchine per caffè espresso, i Costruttori macchine per l’industria alimentare, i Costruttori impianti frigoriferi, i Produttori di filtri e i Produttori di apparecchi domestici e professionali. Con questa sinergia potremo rendere disponibili alle imprese nostre associate tutta una serie di attività, di competenze, di presenza ai tavoli europei e italiani, una più funzionale e specialistica assistenza, che diversamente non saremmo stati in grado di fornire da soli.
formali e rigidi, fanno perno su alleanze più ampie e specialistiche con l’obiettivo di portare e mettere in comune nuove competenze e realizzare più efficaci relazioni, il tutto con una grande valenza sistemica e strategica. C’è una strada che va percorsa, ed è quella della collaborazione al nostro interno e all’esterno: lo stiamo facendo e il programma di lavoro che ci attende è quello di rafforzare il ruolo di collante interno e di rifermento esterno della nostra Associazione.
Continuiamo dunque a percorrere con convinzione questa strada con lo stesso spirito di corpo e di collegialità che caratterizza il nostro essere associazione e fare associazionismo e che è ben interpretato dalla Dirigenza associativa, ad iniziare dai Presidenti dei nostri Gruppi merceologici e di attività (Alessandra Zamperini, Massimo Trapletti, Stefano Piccinini e Ernesto Piloni), senza dimenticare il Vice Presidente Francesco Frova e il Presidente del Gruppo Giovani Roberto Pace, i membri del Consiglio Direttivo e i Componenti il Consiglio di Settore. A loro il mio grazie personale e, sono certo di rendermi loro interprete, l’apprezzamento di tutti i nostri Associati. Ma sono altrettanto certo che voi tutti, qui presenti e tutti i nostri associati vogliate condividere con me l’espressione di gratitudine e di affetto per la nostra Struttura di Confida che quotidianamente traduce in attività la nostra progettualità: un grande grazie, di cuore, a Michele Evolvi, Patrizia Casonato, Federica Bertoglio”.
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EVENTI
VENDITALIA 2016 VISTI IN FIERA
NASCE L’ULTRA COFFEE SERVICE CON BLUEDOT CARIMALI A seguito della seconda partecipazione nella sua storia a Venditalia, Carimali stende un primo bilancio, prendendo spunto dagli ottimi riscontri avuti dal mondo del vending durante i quattro giorni di fiera. Occhi puntati su BlueDot, la nuova super automatica nata dopo
due anni di intenso e duro lavoro. Lo studio, lo sviluppo e la conseguente nascita di BlueDot derivano dalla volontà da parte di Carimali di creare una nuova filosofia, in grado di rappresentare perfettamente l’incontro tra l’eccellenza del mondo Horeca e la praticità del servizio automatico del vending. Nasce così il concetto di UCS, l’Ultra Coffee Service. Unendo la profonda conoscenza del mercato professionale ad un’esperienza globale nella tecnologia delle macchine automatiche, l’azienda propone con BlueDot la macchina ‘su misura’ per eccellenza, grazie alle numerose configurazioni previste per i contenitori ingredienti. BlueDot è estremamente modulare: sono state studiate molteplici combinazioni per consentire all’utente di ordinare la macchina
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in base alle sue reali necessità, con l’abbinamento di contenitori che prevedono caffè macinato al momento, caffè pre-macinato o qualsiasi prodotto solubile. Senza tralasciare naturalmente la possibilità di erogare bevande utilizzando latte fresco, per gustare un cappuccino proprio come al bar. Un’altra caratteristica risultata particolarmente apprezzata è la possibilità di utilizzare fino a due gruppi di infusione (espresso e fresh brew), nonostante le dimensioni contenute. Un’unica macchina che nello stesso momento può preparare un espresso per un cliente italiano, un americano per il coffee break di un turista nord europeo o tè in foglia per la colazione di un ospite asiatico. BlueDot è davvero in grado di offrire tutte le bevande del mondo e soddisfare i gusti di tutti. In fiera è stato presentato anche l’apposito mobiletto, previsto in abbinamento alla macchina. In alternativa, le dimensioni ridotte consentono comunque un’installazione sotto pensile, grazie alle tramogge estraibili frontalmente. La grande versatilità di BlueDot si manifesta ugualmente nelle tre possibili configurazioni di alimentazione idrica: con collegamento a rete diretto, con tanica interna o con soluzione Jolly; per quest’ultima tipologia, il cliente può decidere perfino durante l’installazione per quale modalità di alimentazione dell’acqua optare. Aspetto da non sottovalutare, infine, la facilità di pulizia e i ridotti costi di servizio tecnico: tutti i componenti della macchina possono essere facilmente puliti (gruppo caffè compreso) e sono rimovibili senza l’ausilio di attrezzi. Carimali punta al mercato italiano offrendo un prodotto davvero unico nel suo genere, e ha deciso di farlo costituendo una nuova società, che vanta al suo interno un team altamente professionale, da svariati anni presente nel settore. Da inizio 2016 è operativa Carimali Solutions Italia, società con sede a Lainate che nasce con l’intento di garantire un efficiente servizio di installazione ed assistenza su tutto il territorio nazionale, offrendo un’ampia scelta di macchine tradizionali e superautomatiche in pronta consegna, oltre a BlueDot.
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CASTLES TECHNOLOGY EUROPE E PAYTIPPER Castles Technology Europe e PayTipper hanno presentato presso lo Stand di Castles Technology a Venditalia 2016 un’innovativa soluzione per l’accettazione dei pagamenti PagoBANCOMAT nelle Vending machine. Castles Technology, produttore e fornitore di terminali e soluzioni di pagamento e PayTipper, Istituto di Pagamento e fornitore di servizio di acquiring, sono i primi in Italia a offrire una soluzione totalmente integrata: POS fisico MARS1000, acquiring PagoBANCOMAT e circuiti di carte internazionali e servizi di gestione, tutto in un solo contratto. Il cliente potrà interfacciarsi ad un unico interlocutore con un contratto, facile, veloce e chiaro. Tra i servizi di gestione all’operatore delle vending machine verranno forniti garanzia triennale e rapida assistenza. Inoltre verrà resa disponibile anche un’applicazione di telemetria per ottimizzare la gestione centralizzata dello stato delle vending machine e pianificare in modo efficiente ed efficace gli interventi on site. Tra i vari punti di forza della soluzione è particolarmente rilevante considerare che l’accettazione del PagoBANCOMAT presenta costi più bassi all’operatore e una maggiore fruibilità da parte dei consumatori. “Siamo il primo Istituto di Pagamento in Italia ad offrire un contratto unico e a utilizzare il circuito di pagamento domestico PagoBANCOMAT, del Consorzio BANCOMAT®, per le vending machine”, ha dichiarato Angelo Grampa, Amministratore Delegato di PayTipper, “In Italia il 90% delle carte ha lo schema di pagamento PagoBANCOMAT: ciò significa che questa nuova soluzione consentirà il pagamento elettronico sui distributori automatici potendo contare su
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una maggiore affluenza di consumatori e una più facile fruizione del servizio. Tra i punti di forza vi è anche che l’adozione di questa soluzione potrà essere facilmente adattata alle esigenze di invio telematico dei dati”. Filippo Scibilia, CEO di Castles Technology Europe, ha aggiunto: “Con il terminale Unattended MARS1000 e il suo modulo intelligente VMI è semplice ottenere la piena integrazione con la vending machine. Con un unico terminale compatto e il modulo VMI la comunicazione tra la vending machine e il terminale è plug and play, trasformando in questo modo il distributore in uno strumento tecnologicamente avanzato nel rispetto delle nuove normative. Il nostro terminale MARS1000 sarà disponibile anche in versione touch screen e può accettare pagamenti con carte contactless, a banda magnetica e a chip (anche con l’inserimento del PIN), il tutto in un singolo dispositivo”. PayTipper S.p.A. è un Istituto di Pagamento autorizzato dalla Banca d’Italia (ai sensi dell’art. 1, lett. b) del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 11.) che eroga soluzioni e servizi di pagamento innovativi, sicuri e ad alto livello di personalizzazione per soddisfare le esigenze di privati, aziende, reti e istituzioni.
ben collaudate macchine brandizzate Nestlé e Algida In fiera si è potuto guardare con attenzione anche alla linea di distributori per bevande calde contrassegnata dallo slogan “Don’t worry be Coffee!”: le macchine Happy500e hanno ottenuto il brevetto di invenzione per quanto riguarda il sistema di controllo degli ingredienti, per cui il cliente ha la sicurezza di ottenere la bevanda con tutti gli ingredienti presenti. Inoltre queste macchine appaiono, sia internamente che esternamente, pulite, funzionali e “good looking”. Infine GPE Vendors ha voluto già dare un assaggio di ciò che sarà la nuovissima linea delle ben note DRX (distributori refrigerati) portando il primo campione dalle linee molto discrete ed essenziali, a segnare un ulteriore passo verso le nuove tendenze estetiche e tecnologiche.
GPE VENDORS Quella di Milano è stata una fiera che ha voluto ripagare i continui progetti e la costante voglia di evoluzione di GPE Vendors. Molti i visitatori, italiani e stranieri, che hanno mostrato tutto il loro interesse nei modelli GPE ed in particolare nelle novità, prima su tutte la macchina Frozen Maxi Store: si tratta di un distributore per gelati e prodotti surgelati ad ampia capienza (18 diverse selezioni), con un ampio vano recupero prodotto (si possono vendere anche pizze in cartone) e soprattutto con un magazzino interno (130 lt) che risolve il problema di avere al fianco del distributore un congelatore a pozzetto. Sempre apprezzata l’intera gamma di macchine Frozen, sia nella versione Master che Slave oltre alle
PAYTEC L’edizione di Venditalia 2016 si è concusa con risultati estremamente positivi per PAYTEC. Oltre ai collaudati sistemi Eagle Plus e Four Plus, che abbinano una gettoniera a 6 o 4 tubi ad un sistema casless CAIMAN PIT o Mifare®, sono state presentate le novità di casa PAYTEC: il nuovo lettore di banconote APEX 7000
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(frutto di oltre 10 anni di progettazione) e il selettore di monete CV3516 che assicura elevatissimi standard di efficienza. Particolare attenzione, tuttavia, hanno destato i sistemi OPTO e V-SPOT, le soluzioni innovative proposte da PAYTEC che anticipano il mondo della distribuzione automatica del futuro applicando le nuove tecnologie ai tradizionali distributori. Il rivoluzionario sistema OPTO - sviluppato in collaborazione con Dinube (azienda spagnola leader in finanza digitale) - permette di effettuare pagamenti con qualsiasi smartphone superando i limiti imposti dalla tecnologia FNC. La tecnologia OPTO sfrutta la luce degli smartphone per generare un gettone dinamico sotto
forma di segnali luminosi a diverse frequenze che vengono inviati ad un lettore ottico installato sul distributore automatico. La criptazione dei dati rende il pagamento estremamente sicuro. V-SPOT è un sistema brevettato da PAYTEC per trasformare il distributore in un hotspot wi-fi. “L’80% dei distributori automatici è offline”, spiega l’amministratore delegato, Gianmarco Broggini, “noi abbiamo sviluppato una soluzione hardware semplice, dal punto di vista tecnico: un router con una chiavetta 4G. Di speciale c’è il software, con un portale captive: non offriamo solo il segnale wi-fi, ma la possibilità di convogliare il traffico, di conoscere il consumatore, di offrire spazi per la comunicazione”.
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EVENTI
CIBUS L’EDIZIONE 2016 CHIUDE CON UN SUCCESSO SENZA PRECEDENTI
EVENTI
SI È CHIUSA GIOVEDÌ 12 MAGGIO A PARMA LA 18° EDIZIONE DI CIBUS, LA FIERA INTERNAZIONALE DELL’ALIMENTAZIONE ORGANIZZATA DA FIERE DI PARMA E FEDERALIMENTARE, CON 3.000 AZIENDE ESPOSITRICI SU 130.000 METRI QUADRI, 72.000 VISITATORI DI CUI 16 MILA OPERATORI ESTERI E 2.200 TOP BUYER (NEL 2014 I VISITATORI ERANO 67.000, GLI OPERATORI ESTERI 13.000). “È LA MIGLIORE EDIZIONE DI SEMPRE, CHE 46
HA RACCOLTO IL TESTIMONE DI EXPO2015”, HA COMMENTATO ELDA GHIRETTI, CIBUS BRAND MANAGER, “ED HA VISTO IL COMPARTO AGROALIMENTARE ITALIANO PRESENTARSI CON CIRCA MILLE INNOVAZIONI DI PRODOTTO, PRONTE A CONQUISTARE I MERCATI ESTERI E RECUPERARE POSIZIONI SUL MERCATO INTERNO. ABBIAMO NOTIZIA DI UN ALTO VOLUME DI AFFARI CONCLUSI O BEN AVVIATI, CON LA PIENA SODDISFAZIONE DELLE AZIENDE E DEI BUYER ESTERI E ITALIANI”.
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L’ultima giornata di Cibus 2016 è stata caratterizzata da “Pianeta Nutrizione” con il convegno su “Alimenti: miti e controversie” dedicato nella sessione mattutina alla gluten free sensitivity e nel pomeriggio ai lipidi. L’evento, cui hanno partecipato 350 tra nutrizionisti, medici, dietisti, è stato organizzato da Fiere di Parma, AIM Group International, Università degli Studi di Parma e SINU, con il patrocinio di SIMG. Il professore Loris Borghi, Rettore dell’U-
niversità di Parma, ha introdotto dichiarando che l’Ateneo della città, attraverso la ricerca scientifica, crea sinergia con gli imprenditori e può diventare il centro di riferimento per il comparto alimentare. Nel corso del convegno sono stati sfatati alcuni miti: seguire una dieta senza glutine assunta da soggetti non affetti da celiachia o da sensibilità al glutine non è più salutare di una dieta normale; allo stesso modo, gli acidi grassi polinsaturi, tra cui l’omega
3, non hanno azione benefica se assunti in elevate quantità. Altro tema affrontato nel corso del convegno è la difficoltà nel far chiarezza, anche in campo scientifico, su tematiche riguardanti differenti patologie legate all’assunzione di glutine. Secondo recenti studi, l’eliminazione di alcuni alimenti identificati nella foodmap (come alcuni carboidrati, lattosio, fruttosio, galattani, etc.) sarebbero fattori scatenanti dell’infiammazione intestinale. Inoltre, non 47
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tutti gli alimenti ricchi di grassi andrebbero demonizzati, poiché possono avere effetti benefici su pazienti diabetici. È stato anche sottolineato che talvolta le diete del “senza” sono seguite anche in assenza di reali patologie, come fosse una moda. Presentata, nel salotto di Gdo Week/Mark Up, “Coop Italian Food s.p.a.”, la società, guidata da Domenico Brisigotti di Coop Italia, che ha l’obiettivo di divenire il punto di contatto più qualificato tra i produttori alimentari italiani ed i player internazionali che intendono proporre il meglio dell’italian food. Coop mette in campo “reputazione e capacità di selezionare aziende e prodotti”, ha spiegato Domenico Brisigotti, Ad di Coop Italian Food “per ricoprire le vesti di aggre-
gatore dell’eccellenza alimentare nazionale e proporla ai singoli retailer internazionali nelle specifiche modalità richieste”. Anche E.Leclerc si affida all’esperienza di Coop Italia per selezionare la vera tipicità. “Anche nei nostri punti vendita”, ha dichiarato Frédéric Gheeraert, dg Scamark E.Leclerc, “assistiamo a un fenomeno di 48
valorizzazione. La tipicità regionale assume un ruolo sempre più importante. Pensiamo a un prodotto come la mozzarella: oggi un numero crescente di consumatori francesi conoscono e chiedono la burrata, prodotto sconosciuto in Francia fino a qualche anno fa. Ovvio che per vendere la tipicità italiana oltralpe occorre spiegare bene l’origine e la cultura d’origine e per fare questo la tecnologia digitale e l’interazione con il consumatore possono aiutarci. Naturalmente l’alleanza con Coop Italia ci permette di selezionare al meglio i prodotti regionali”. Presentata anche la terza edizione di “Sono come Mangio”, promosso dal Consorzio Parmigiano Reggiano. Un percorso di educazione alimentare che ha coinvolto 170 Istituti di scuola primaria e secondaria in nove regioni italiane. L’obiettivo è insegnare ai bambini un corretto stile di vita, attraverso attività ludico-didattiche in aula e visite outdoor in cui vivere l’esperienza dell’intera filiera alimentare del parmigiano. Nella quarta ed ultima giornata di Cibus si
EVENTI CIBUS 2016
è tenuto il convegno “Identity-Food nel Risto-Retail”, organizzato da Kiki Lab-Ebeltoft Italy in collaborazione con Gola Gola! Festival e Largo Consumo. Al convegno si è parlato del grande successo all’estero ed in Italia dei concept ibridi di Risto-Retail che uniscono vendita e consumo. Antonio Cellie, CEO di Fiere di Parma, è intervenuto ringraziando gli organizzatori ed ha aggiunto: “Questo distillato di contenuti mostra
alla community di Cibus (industria e retailer) nuove prospettive di collaborazione nella formula del cross format del Risto-Retail un tema che approfondiremo durante CibusConnect nel 2017 per proporre al mercato internazionale anche questo strumento di valorizzazione per il made in Italy alimentare ”. In chiusura di Cibus è stato annunciato anche il primo Osservatorio Internazionale sull’Italian Sounding Alimentare. L’Osservatorio, nato dall’impegno di Federalimentare e Fiere di Parma, è il primo atto concreto a testimonianza del potenziamento del Salone internazionale dell’alimentazione,
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previsto anche nel rinnovo del contratto fra Federalimentare e Fiere di Parma per il decennio 2016-2026, che vedrà sempre più Cibus come piattaforma per la promozione e la salvaguardia del Made in Italy nel mondo. L’Italian Sounding è una forma di comunicazione ingannevole per il consumatore, un fenomeno non facilmente contrastabile e si riferisce all’attribuzione ad un prodotto di un'origine italiana che in realtà non ha. Una falsa evocazione di italianità mediante bandiere, foto, nomi posti su prodotti in realtà non fabbricati in Italia. Un giro d’affari, e quindi un relativo danno per il vero Made in Italy, che in passato è stato stimato sui 60 miliardi di euro, un valore che però oggi appare decisamente inappropriato.
“Se pensiamo che solo in America il fenomeno vale circa 23 miliardi (7 prodotti su 8 sono venduti come italiani ma non lo sono)”, dice Luigi Scordamaglia, Presidente di Federalimentare e coordinatore dell’Os-
servatorio, “ecco che il valore complessivo e quindi il danno economico per l’industria alimentare italiana è ben più alto”. L’Osservatorio sull’Italian Sounding studierà questo fenomeno ben identificabile ma non adeguatamente approfondito, avvalendosi della consulenza scientifica di un advisor di livello in ambito studi/osservatori, e a dati di fonti accreditate. Analizzerà le modalità e le tipologie del fenomeno, ma soprattutto monitorerà i mercati geografici e i canali, dove e attraverso cui l’Italian Sounding prolifera. L’obiettivo finale di questo innovativo percorso di tutela dei nostri prodotti, che sarà sviluppato anche attraverso tutte le possibili sinergie con Ice e con le autorità competenti, sarà quello di favorire interventi repressivi e legali mirati per fermare il dilagare del finto prodotto italiano. Un primo rapporto dell'Osservatorio verrà presentato in occasione di Cibus Connect 2017. L’industria alimentare italiana auspica da
tempo che Bruxelles intervenga contro il fenomeno. In tal senso è positivo che Parlamento europeo abbia approvato una risoluzione finalizzata a fermare l'inganno dei prodotti alimentari stranieri spacciati per Made in Italy auspicando l'indicazione obbligatoria del Paese d'origine o del luogo di provenienza per alcuni prodotti alimentari. È questa la strada, dichiara Scordamaglia, una norma comunitaria valida per tutti a cui non possono sfuggire i furbetti degli altri paesi mentre una norma nazionale solo italiana non raggiungerebbe lo scopo anzi sarebbe controproducente. In attesa di Cibus 2018, L’appuntamento è quindi per il mese di aprile 2017 con il nuovo format “Cibus Connect”, un evento che comprende un forum internazionale con esperti di food and beverage da tutto il mondo ed una forma espositiva light finalizzata al matching con la grande distribuzione.
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EVENTI
ACQUA MINERALE SAN BENEDETTO, “UN FUTURO NATO DA UNA GRANDE STORIA”
Ha 60 anni e non li dimostra. Acqua Minerale San Benedetto S.p.A. taglia nel 2016 questo importantissimo traguardo, raggiunto grazie ad una ricca componente di valori costruita nel tempo e fatta di tradizione, innovazione, passione, cultura aziendale, espansione in ottica ecosostenibile e, non ultima, di attenzione al consumatore in nome del Made in Italy. Un compleanno celebrato in grande
stile, con la mostra “Un futuro che nasce da una grande storia” che, dopo il successo di Venezia presso gli spazi espositivi dell’Università Cà Foscari, approda dall’11 al 19 Giugno a Milano al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci. Un progetto fatto di immagini e oggetti simbolo dell’azienda nato con l’intento di documentare il successo di un’idea oltre che per ringraziare le persone che
da 60 anni, con passione e impegno, costruiscono ogni giorno il futuro di San Benedetto. L’inaugurazione della mostra, svoltasi venerdì 10 Giugno nei chiostri del museo ambrosiano, è stata moderata dal giornalista Nicola Porro che ha “duettato” sul palco con Enrico Zoppas, Presidente e Amministratore Delegato di San Benedetto, alla presenza di Fiorenzo Galli, Direttore Generale del 51
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Museo della Scienza e della Tecnologia, Stefano Peccatori, Direttore di Mondadori Electa e Luca Masia, autore del libro “Un lungo sorso di freschezza”, presentato per l’occasione. Grandissima la partecipazione anche da parte di autorità e dei rappresentanti dell’industria e del mondo editoriale italiano che hanno voluto omaggiare l’azienda in un giorno così importante. Il percorso espositivo, studiato con l’obiettivo di esplicitare e diffondere il più possibile la filosofia e lo spirito cha hanno reso grande San Benedetto, è stato declinato in aree tematiche, sviluppate attraverso documenti, immagini e contributi video, che raccontano le vicende dell’Azienda veneta sin dalla sua nascita, a metà degli anni ‘50. Dall’innovazione intesa come valore, che ha permesso la realizzazione di progetti all’avanguardia, alle grandi partnership internazionali, che hanno reso San Benedetto player in tutto il mondo. Il materiale di repertorio in esposizione evidenzia l’impegno che da sempre l’a52
zienda mostra su più fronti: l’ambiente, certificato dall’accordo con il Ministero dell’Ambiente; l’innovazione, tecnologica e di servizio, di prodotto e di processi produttivi; l’espansione internazionale cui si affiancano i continui investimenti in Italia; la comunicazione, come testimoniano le campagne pubblicitarie, in particolar modo l’ultima, che ha per protagonista la super top model Cindy Crawford; l’attenzione continua per il consumatore, che ha permesso a San Benedetto di interpretare e anticipare negli anni il cambiamento delle abitudini di consumo. Durante l’evento inaugurale è stato dunque presentato agli ospiti milanesi, il libro “Un lungo sorso di freschezza” edito da Mondadori, creato per lasciare una testimonianza indelebile di un momento storico così importante per l’azienda. Con i testi di Luca Masia e la prefazione di una firma d’eccellenza del giornalismo italiano, Ferruccio De Bortoli, la monografia, attraverso foto e materiali sapientemente recupera-
ti dagli archivi, descrive la storia del più grande Gruppo Italiano nel settore delle bevande analcoliche. Un caso di successo dove, l’innovazione tecnologica e l’applicazione precocd dei principali strumenti di marketing strategico hanno consentito delle evoluzioni importanti del mercato, in primis quello del analcolico, ritenuto poco incline al cambiamento. Il libro valorizza documenti d’epoca alternandoli ad immagini di attualità: segno di un’attitudine dell’azienda ad essere sempre all’avanguardia nei sistemi di produzione e dei prodotti. Il concetto di lavoro, raccontato nei testi e nelle fotografie raccolte, viene esplicitato sottolineando in particolare il valore, l’impegno e la qualità delle persone che hanno fatto diventare San Benedetto l’azienda di oggi. L’evoluzione e la crescita costante, non hanno alterato la natura di San Benedetto: essere un’azienda familiare, legata al territorio e soprattutto attenta custode di una risorsa preziosa, l’acqua,
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che preserva grazie alla costante attenzione all’ambiente e alla sua tutela. Acqua Minerale San Benedetto, come accennato, nell’anno del suo sessantesimo anniversario, ha scelto l’iconica super modella americana Cindy Crawford come testimonial d’eccezione per la nuova campagna di comunicazione “San Benedetto, I love you”, on air su tv e stampa da fine maggio. Lo spot, diretto magistralmente da Gabriele Muccino, noto regista italiano riconosciuto in tutto il mondo, appare fortemente rassicurante, estetico, elegante, in linea con la star. La cornice è quella della Città Eterna, in tutta la sua bellezza, rivisitata nei suoi scorci più caratteristici catturati nella loro perfezione italiana: protagonisti di questa storia sono il benessere l’agilità, la bellezza, la leggerezza, la voglia di vivere raccontati attraverso gli occhi di una delle modelle più famose al mondo. Un mix di emozioni, in grado di esprimere al meglio quel legame con la purezza, la storia e la tradizione ita-
liana che sempre si rinnova e che Acqua Minerale San Benedetto ha saputo interpretare negli anni, diventandone simbolo ed espressione. Ad affiancare l’immagine sinuosa di Cindy Crawford, l’Acqua Minerale e il Thè San Benedetto, segreti di bellezza senza tempo della protagonista dello spot, grazie alla loro naturalità e alle maestria con la quale San Benedetto li ha creati, che faranno letteralmente “innamorare” tutti gli italiani. La campagna stampa, invece, vede come autore della fotografia Marco Glaviano, tra i più apprezzati a livello internazionale. Le sue foto sono state esposte in numerosi musei e sono rinomate nelle collezioni pubbliche e private di tutto il mondo. “Questo è un anno molto importante per noi e con la nuova campagna diamo un segnale di vitalità importante per un’azienda che vuole consolidare la sua immagine di leader di mercato”, ha dichiarato Vincenzo Tundo, Direttore Marketing del Gruppo Ac-
qua Minerale San Benedetto S.p.A.: “È stato un onore e una grande soddisfazione poter lavorare con tre mostri sacri del mondo della moda, del cinema e della fotografia internazionale quali Cindy Crawford, Gabriele Muccino e Marco Glaviano”.
EVENTI ACQUA MINERALE SAN BENEDETTO
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SMALTIMENTO RIFIUTI
ERP ITALIA LA CORRETTA GESTIONE DEI RIFIUTI ELETTRONICI
IL MERCATO DEL VENDING SMALTIMENTO RIFIUTI
I RIFIUTI, PERICOLOSI E NON, IN PARTICOLARE LE APPARECCHIATURE ELETTRONICHE, RAPPRESENTANO UN PROBLEMA CON CUI OGNI AZIENDA DEVE FARE I CONTI, IN TUTTI I SENSI. IL VENDING NON FA ECCEZIONE: LO SMALTIMENTO DI MACCHINE DA CAFFÈ O DI UN DISTRIBUTORE AUTOMATICO, A PARTIRE DAL SUO RITIRO, COMPORTA UNO SFORZO IN TERMINI LOGISTICI, AMMINISTRATICI ED ECONOMICI, OLTRE A RICHIEDERE UNA CONOSCENZA AGGIORNATA DELLE LEGGI VIGENTI IN MATERIA. 54
PER CONOSCERE MEGLIO LA NORMATIVA CHE REGOLA IL FINE VITA E LA GESTIONE DEI RIFIUTI DI APPARECCHIATURE ELETTRONICHE, D.A. ITALIA HA INTERVISTATO ALBERTO CANNI FERRARI E ANDREA BIZZI, RISPETTIVAMENTE, COUNTRY MANAGER E SALES AND TECHNICAL REGULATIONS DI ERP ITALIA, AZIENDA CHE OPERA COME INTERMEDIARIO PER LA RACCOLTA E LA GESTIONE DEI RIFIUTI E CHE METTE AL SERVIZIO DEI CLIENTI IL SUO KNOW HOW IN TEMA DI CONSULENZA AMBIENTALE.
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INTERVISTA CON ALBERTO CANNI FERRARI E ANDREA BIZZI, ERP ITALIA In merito alla gestione dei rifiuti, quali sono i punti cardine delle normative comunitarie più recenti? I principi fondamentali sui quali l’unione Europea sta puntando, in merito alla gestione dei rifiuti sono essenzialmente tre: definizione di obiettivi di raccolta e recupero
sempre più elevati e ambiziosi; rafforzamento del concetto di “responsabilità estesa del produttore”; economia circolare, ossia incentivare l’utilizzo delle materie prime seconde derivanti dal riciclo dei rifiuti per la produzione di nuovi beni. Questi principi sono declinazioni della politica ambientale ed economica della UE, che mira a raggiungere un elevato livello di protezione e salva-
guardia dell’ambiente, riducendo il consumo di risorse vergini e limitando lo smaltimento in discarica dei rifiuti prodotti, oltre che riducendo la dipendenza dell’Unione da paesi terzi in merito all’approvvigionamento di materie prime di cui l’Europa è naturalmente povera. In questo senso, la Commissione, il Parlamento e il Consiglio UE stanno procedendo sulla revisione delle direttive 2008/98/CE sui rifiuti, 94/62/ 55
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CE sugli imballaggi, 1999/31/CE sulle discariche, 2000/53/CE sui veicoli fuori uso, 2006/66/CE su pile e accumulatori e sulla recente direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. In particolare, saranno definite le condizioni operative per i regimi di “responsabilità estesa del produttore”, ossia quei Sistemi organizzati e finanziati dai produttori per la gestione di determinate frazioni di rifiuti. Esempi già applicati di questi sistemi riguardano gli imballaggi, le pile e gli accumulatori, i RAEE. In tutti questi casi è il produttore che si deve occupare della gestione del fine vita dei prodotti da lui immessi sul mercato. I risultati raggiunti dall’applicazione di questo principio sono incoraggianti in termini di efficienza economica e di standard ambientali. Entro il 2020 almeno il 50%, ed entro il 2030 almeno il 70% dei rifiuti urbani dovrà essere riciclato e preparato per il riutilizzo. Dal 2025 sarà vietato il conferimento in discarica di rifiuti riciclabili. “Chi è” ERP Italia? ERP Italia nasce nel 2006 e fa parte del Gruppo ERP (European Recycling Platform) il Sistema Collettivo pan-europeo che si occupa della gestione delle attività di raccolta, trattamento e riciclo di tutte le tipologie di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) e di pile e accumulatori portatili (RPA). In particolare, la sede italiana ha avviato le operazioni di ritiro dei RAEE a partire dal 2008 e gestisce, ad oggi, la conformità e le attività di ritiro sul territorio italiano per oltre 330 produt-
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tori avvalendosi di una rete certificata capillare. Inoltre, ERP Italia è intermediario autorizzato alla gestione di tutti i tipi di rifiuti pericolosi e non, ed è in grado di fornire anche un efficace supporto di consulenza ambientale. Dal 2014 opera sul territorio attraverso due realtà distinte: ERP Italia Servizi, società nata con l’obiettivo di gestire tutti i servizi operativi per nome e conto di ERP Italia SCARL, società Istituzionale no profit che opera come Sistema Collettivo. Quali sono i servizi offerti dalla vostra azienda? Coerentemente con l’esigenza percepita dal mercato, ERP Italia Servizi si configura come intermediario autorizzato alla gestione di tutti i tipi di rifiuti (pericolosi e non) oltre a fornire un efficace supporto di consulenza ambientale. La società svolge il proprio mandato avvalendosi di una rete certificata presente su tutto il territorio italiano e, non a caso, il suo orientamento è stato negli anni quello di cercare sempre di andare oltre la semplice erogazione del servizio, consapevoli di svolgere un ruolo di forte utilità sociale e ambientale. ERP Italia Servizi opera, infatti, sensibilizzando sia le Aziende che i consumatori ad una gestione responsabile dei rifiuti, offrendo servizi e attività che possano contribuire a creare e diffondere la cultura dell’attenzione all’ambiente e in particolare al territorio in cui si vive. ERP Italia Servizi offre servizi di smaltimento rifiuti dedicati al mon-
do della distribuzione automatica? Di quali materiali viene gestito il fine vita? I servizi offerti da ERP Italia Servizi sono molteplici: in particolare per il mondo dei produttori di distributori automatici, grazie all’esperienza assunta nel corso degli anni, ERP Italia Servizi, si occupa del processo di trattamento dei distributori automatici fuori uso ricavandone materiali importanti come acciaio (60 – 70 %), rame (5-6 %), alluminio (3-5%) e il restante in plastica di diverse tipologie (PP, PE, PVC, ABS, PC) nella misura di circa il 20%. Inoltre, ERP Italia Servizi si occupa anche di fornire un servizio di ritiro di rifiuti elettronici, batterie e imballaggi, presso aziende, professionisti e singoli punti vendita su tutto il territorio italiano. In che modo la vostra struttura commerciale opera su tutto il territorio nazionale? In funzione delle esigenze del cliente, ERP Italia Servizi è in grado di sviluppare un’ampia gamma di soluzioni mirate e capillari su tutto il territorio Italiano. Ogni servizio si basa sulle esigenze del cliente e gestito con efficienza, trasparenza ed efficacia dei processi. La rete commerciale di ERP Italia viene gestita con delle risorse interne e con un sistema centralizzato. ERP Italia Servizi è un'azienda certificata? Si, ERP Italia Servizi ha ottenuto le certificazioni ISO:9001 e ISO:14001, OHSAS 18001 per la sicurezza e la salute dei dipendenti sul luogo di lavoro e SA 8000 per la Responsabilità Sociale, nonché l’Attestazione del Modello Organizzativo Gestionale ai sensi del DL 231.
SMALTIMENTO RIFIUTI ERP ITALIA SERVIZI
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EVA NEWS
EVA NEWS > LA PROGETTAZIONE ECOCOMPATIBILE L’EVA si riunisce con la Commissione europea per discutere di questioni tecniche legate ai regolamenti proposti in materia di progettazione ecocompatibile e di etichettatura energetica EVA ha recentemente tenuto una riunione col responsabile delle politiche incaricato della stesura dei regolamenti proposti in materia di progettazione ecocompatibili e di etichettatura energetica riguardo ai distributori automatici refrigerati. Lo scopo della riunione era volto a chiarire alcune questioni tecniche specifiche contenute nelle ultime versioni preliminari, e a mettere in luce e spiegare alcune peculiarità dei distributori automatici. Sebbene la riunione vertesse su discussioni molto mirate incentrate su alcuni estratti di testo proposti, EVA è riuscita ad ottenere che le versioni complete siano pubblicate entro settembre, assieme alle date di attuazione finali e agli indici di prestazione europea (IPE) che dovrebbero indicare le classi di prestazione energetica delle macchine. Nelle prossime settimane EVA seguirà una serie di questioni con la Commissione; una delle ultime opportunità per ottenere emendamenti di rilievo. Parallelamente, si prevede attualmente a titolo provvisorio che il piano di lavoro 2015-17 sulla progettazione ecocompatibile venga pubblicato nell’autunno di quest’anno. Questo è quanto risulta dai verbali del Collegio della Commissione (“il gabinetto UE”), dove si è tenuto recentemente un dibattito sull’attuazione del quadro di politiche in merito alla progettazione ecocompatibile. Il primo vice presidente della Commissione
Timmermans ha sottolineato che la scelta dei prodotti prevista nel piano si baserebbe su: 1. un importante valore aggiunto nella regolamentazione dei prodotti 2. una scelta politica, piuttosto che una decisione puramente burocratica. Resta da vedere se la Commissione riterrà che i distributori automatici a colonna di bevande calde rientrino nei criteri di cui sopra. Il piano di lavoro verrà nuovamente discusso dai Commissari nell’autunno, quando si prevede che possa venire finalmente adottato.
> DIRETTIVA MACCHINE Revisione della Direttiva Macchine entro l’estate 2017 La Commissione ha comunicato di prevedere che la valutazione dell’operatività della Direttiva Macchine (2006/42/EC) verrà completata e pubblicata entro l’estate del 2017. La Direttiva Macchine disciplina l’immissione sul mercato delle macchine in base agli obblighi di sicurezza e richiede la marcatura CE che indica che le macchine in questione sono state autorizzate, ivi compresi i distributori automatici. La revisione accerterà se la Direttiva è adatta allo scopo e produca gli effetti prefissati dopo sei anni di operatività e la valutazione ricoprirà tutti gli aspetti della normativa.
> SALUTE Uno studio nuovo rileva che la “tassa sul grasso” danese ha reso il paese più sano Da uno studio è emerso che “la tassa sul grasso” danese, che ha avuto vita breve,
applicata su: cibi grassi -anche se ampiamente criticata- ha cambiato le abitudini dei consumatori in modo positivo. Questo capita proprio in un momento in cui alcuni Paesi hanno allo studio una imposta da applicare su alcuni alimenti considerati nocivi. In un recente discorso, il Commissario europeo per la Salute ha inoltre commentato: “I governi nazionali possono proibire
le bevande zuccherate o i distributori automatici nelle scuole... o perfino alzare la tassazione su questi prodotti. E io sono molto a favore… di tali misure”. Ancora una volta, i distributori automatici vengono demonizzati e indicati come causa dell’obesità diffusa, senza che ne vengano colte le potenzialità come strumento di comunicazione e veicolo di corretta alimentazione.
> ACQUA POTABILE Pubblicazione della valutazione della Direttiva sull’acqua potabile (DAP) prevista per questa estate La relazione finale che valuta la Direttiva sull’acqua potabile deve essere pubblicata nell’estate 2016. In base al suo contenuto, la Commissione può predisporre o no nuove misure. Aspettiamo di vedere se eventuali modifiche di rilievo vengano proposte per i livelli di contaminanti presenti nell’acqua potabile, in particolare per eventuali effetti a catena per i materiali destinati al contatto con gli alimenti. Fatta questa premessa, il progetto di relazione di valutazione ha effettivamente indicato che la DAP nel suo insieme è ancora adatta allo scopo e non va revisionata integralmente. 59
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APPUNTAMENTO IN FIERA
TUTTOFOOD BOOM DI PRESENZE PER SPAZIO NUTRIZIONE AL SUO DEBUTTO MILANESE
spazio nutrizione La filiera della sana nutrizione Spazio Nutrizione, il riferimento in Italia per l’incontro fra scienza e operatori nel mondo dell’alimentazione, si trasferisce a Milano e la scelta si rivela vincente. La prima edizione in partnership fra TUTTOFOOD e Akesios Group, infatti, si è chiusa sabato 7 maggio al Centro Congressi Mi.Co. con un bilancio record: aumentati di oltre il 50%, oltre quota 3.500, gli operatori. Farmacisti, dietologi, biologi, nutrizionisti, pediatri, che
hanno animato 24 sessioni per un totale di ben 238 relatori presenti e 30 società scientifiche coinvolte nelle 5 aree Kids, Adult, Sport, Earth e Woman, realizzate in collaborazione con Università di Milano - La Statale, 24 autorevoli patrocini medico-scientifici e 77 fra aziende e consorzi. Come ha sottolineato il Presidente del Comitato Scientifico prof. Sergio Berna-
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sconi, anche grazie all’incontro con la più internazionale fra le fiere agroalimentari italiane il nuovo Spazio Nutrizione ha idealmente raccolto il testimone di EXPO nell’impegno a portare a un pubblico professionale il dibattito scientifico sul cibo sano e sostenibile. E sempre con l’Università Statale si guarda già all’edizione 2017 quando sarà partner, nell’ambito di Spazio Nutrizione, anche di TUTTOFOOD, come riferimento 61
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fondamentale di informazione scientifica sulla nutrizione, portando avanti l’eredità di EXPO.
"Siamo soddisfatti che già dalla prima edizione milanese, Spazio Nutrizione, che altro non è che l’anima nobile di TUTTOFOOD e che raccoglie il gotha delle scienze alimentari e le sue applicazioni pratiche, abbia riscontrato un inedito interesse”, ha dichiarato Corrado Peraboni, Amministratore Delegato Fiera Milano Spa, “Questo risultato è un ottimo auspicio per il 2017, quando la seconda edizione di Spazio Nutrizione sarà in contemporanea a TUTTOFOOD, durante quella che già si prevede come la piattaforma più completa per il food&beverage italiano. Basti pensare che rispetto alla edizione 2015 Tuttofood avrà in più l’area del Vino, grazie all’accordo con Veronafiere, e Fruit&Veg Innovation, che completerà l’offerta espositiva con il prodotto frutta e verdura fresco. Accordi che seguono quello con Federbio che per la prima volta porterà a volta il meglio della produzione italiana di riferimento.” Moltissimi i temi caldi toccati durante i dibattiti, a partire da una vera e propria rivoluzione nel concetto di malnutrizione: se in passato la si associava esclusivamente all’insufficiente quantità di cibo in situazioni svantaggiate, sempre
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più esperti oggi la collegano alla scarsa qualità di un’alimentazione ricca di calorie ma povera di nutrienti. E non solo nelle economie avanzate, ma anche in quelle di recente sviluppo. Un’emergenza globale che, secondo dati OMS presentati durante l’evento, interessa già almeno 600 milioni di persone in tutto il mondo. È ormai scientificamente dimostrata, afferma l’Organizzazione, la correlazione tra un’alimentazione non corretta e il maggiore rischio di contrarre patologie anche gravi, incluse le neoplasie.
"L’eccesso di grassi e la scarsità di frutta e verdura possono danneggiare la salute e aumentare il rischio di tumore tanto quanto altri fattori come il fumo”, ha commentato il Responsabile Scientifico dell’area Adult, Michele Carruba, Direttore del Centro Studi e Ricerche sull'Obesità dell'Università di Milano - La Statale. Come affrontare questa complessa evoluzione? Per noi italiani, ha delineato il congresso, la risposta è forse più facile di quanto si pensi: ritornare all’autentica dieta mediterranea, e puntare sulle eccellenze italiane certificate, i cui disciplinari garantiscono qualità e caratteristiche nutrizionali. Il tutto rivisitato in chiave contemporanea: oggi, infatti, ben pochi tra noi hanno la possibilità di farsi il pane in casa, coltivare un orto o spremersi l’olio dalle
proprie olive. Diventa essenziale il ruolo chiave dell’industria come innovatore capace di coniugare l’evidenza scientifica con la praticità, oltre che con il gusto e la tradizione. Una strada che il Made in Italy agroalimentare ha già intrapreso da tempo e che è destinata a rafforzarsi in futuro. Con risultati già visibili. Secondo dati Nielsen, nel periodo marzo 2015-marzo 2016 i cibi con del comparto benessere e salute hanno raggiunto gli 1,7 miliardi di euro e sono cresciuti dell’11% in valore e del 9,8% in volume. In parallelo, grazie alla capacità di proporre un’offerta sempre più attenta alle caratteristiche nutrizionali, crescono anche i cibi pronti: nello stesso periodo, valgono oltre 5,3 miliardi di euro con una crescita del 2,7% in valore e 1,8% in volume. Che la ricetta sia giusta lo conferma anche il riscontro delle esportazioni che, dice l’ISTAT, nel 2015 hanno toccato la cifra record di 37 miliardi di euro e vedono sempre più raggiungibile il traguardo dei 50 miliardi entro il 2020. Una collaborazione, quella tra mondo accademico e operatori, che si farà ancora più stretta l’anno prossimo, quando Spazio Nutrizione sarà ospitato all’interno di TUTTOFOOD. Per maggiori informazioni su Spazio Nutrizione: www.spazionutrizione.it
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APPUNTAMENTO IN FIERA
OCTOBER
20-22
2016
Trieste, Italy
TRIESTESPRESSO >UNA FIERA SEMPRE PIÙ GLOBALE TriestEspresso Expo amplia ulteriormente la propria offerta e per l’ottava edizione conquista oltre agli spazi espositivi già utilizzati per la scorsa edizione e riconfermati quest’anno anche il Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste, grazie al grande appeal dell’evento. La più importante fiera specialistica biennale dedicata al caffè, organizzata da Aries - Camera di Commercio di Trieste in collaborazione con l’Associazione Caffè Trieste, dal 20 al 22 ottobre 2016, ospiterà un ampio ventaglio di eventi collaterali (dai convegni ai campionati agli incontri tematici) che si terranno proprio nel Magazzino 26. L’edificio, completamente ristrutturato e riportato all’antica bellezza, ospiterà inoltre l’area d’accoglienza per il folto pubblico professionale e per i buyer internazionali.
EVENTO DI CARATTERE SEMPRE PIÙ INTERNAZIONALE Dopo la presentazione dell’edizione 2016 a Eataly - New York avvenuta a maggio alla presenza della presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, la fiera aumenta ancora il suo carattere internazionale e punta sempre di più anche all’America. L'andamento del mercato statunitense cresce di importanza di anno in anno e, come dimostrano i dati forniti dalla National Coffee Association, il consumo quotidiano di bevande a base di espresso è quasi triplicato dal 2008,
con una crescente domanda di caffè alta qualità. Per favorire l’incoming di visitatori professionali dall’estero è stata inoltre confermata e ampliata la partnership con Lufhtansa. La compagnia area di bandiera tedesca metterà a disposizione la propria rete intercontinentale per sviluppare ulteriormente l’internazionalità dell’evento con tariffe agevolate da tutto il globo.
L’EVENTO A CUI NON SI PUÒ MANCARE Sempre più positiva la risposta da parte degli operatori di settore in merito alle adesioni a TriestEspresso 2016 a conferma dell’importanza a livello internazionale dell’unico evento biennale che rappresenta l’intera filiera del caffè espresso, dal caffè verde, alle macchine, ai servizi per i torrefattori e i baristi. Quasi al completo gli spazi espositivi. Oltre alla partecipazione delle principali aziende attive nel settore dell’espresso, per il settore vending spiccano le conferme di Bianchi Industry e N&W Global Vending che presenteranno in fiera le loro novità. Numerose saranno inoltre le aziende attive nei vari punti della filiera della distribuzione automatica che presenteranno prodotti in grado di rispondere a tutte le esigenze del settore.
I NUMERI DEL SUCCESSO Edizione dopo edizione questa fiera
biennale ha acquisito seguito di pubblico, raggiungendo la cifra record di 10.782 operatori professionali nell'ultima edizione del 2014 (10.238 nel 2012 e 8.757 nel 2010) e si è affermata come l'appuntamento da non perdere per presentare e trovare le ultime novità di mercato, dato che il 43% dei visitatori sono general manager, presidenti o proprietari di aziende operanti nel settore del caffè. L'86% dei visitatori ha un ruolo attivo nei processi d'acquisto e il 68% di loro cerca nuovi prodotti o fornitori. Sono queste percentuali che fanno di TriestEspresso Expo il più importante evento b2b focalizzato sulla filiera del caffè espresso a livello europeo.
TRIESTE SI CONFERMA CAPITALE DEL CAFFÈ Non è un caso che questo evento di riferimento per il settore si svolga a Trieste Capitale del Caffè, che è anche un marchio registrato da Camera di commercio di Trieste, Comune di Trieste e Regione Friuli Venezia Giulia. Nel porto di Trieste viene infatti sdoganato circa il 30% del caffè importato in Italia. Inoltre ha sede qui il Trieste Coffee Cluster, il cluster industriale ad alta specializzazione, con rappresentati quasi tutti gli anelli della filiera del caffè: logistica, torrefazione, decaffeinizzazione, ecc. Il Cluster comprende circa 50 aziende con un fatturato di circa 500 milioni di euro l’anno e oltre 900 addetti. 63
D.A.ITALIA 107 GIUGNO/LUGLIO 2016
ESPRESSO ITALIANO CHAMPIONSHIP La fiera, che ha rinnovato la partnership con l’International Coffee Organization (ICO) e la Speciality Coffee Association Europe (SCAE) ospiterà inoltre le semifinali e le finali dell’Espresso Italiano Champion 2016, curato dall’Istituto Nazionale Espresso Italiano (Inei). Confermata, inoltre, la presenza dei più importanti brand di settore, dai torrefattori ai produttori di macchine da caffè, macchinari e accessori, che stanno rapidamente spingendo oltre 200 il numero degli espositori, vero cuore dell'evento.
LA SEDE SARANNO I MAGAZZINI DE PORTO VECCHIO DI TRIESTE Tutto questo è frutto di una lunga tradizione, che risale all’Ottocento, quando
Trieste era lo snodo portuale di riferimento dell'impero Impero Austro-Ungarico. Dopo il successo della scorsa edizione TriestEspresso Expo riporterà nuovamente l'aroma del caffè nell'antico Porto Vecchio, cuore degli antichi traffici. Anche per il 2016 la fiera si svolgerà a pochi metri dai magazzini dove venivano movimentati i sacchi di caffè. Quei magazzini che, anche grazie all'istituzione del Porto Franco, hanno fatto diventare Trieste il principale porto dell'impero Asburgico, dando un impulso decisivo al mercato del caffè. È così sorta una vasta gamma di attività connesse al chicco tostato e oggi questa tradizione prosegue grazie ai caffè storici, locali dal fascino retrò, nei quali è possibile assaggiare oltre 30 varietà di espresso, che sono testimoni di un passato di chiaro stampo mitteleuropeo, indissolubilmente le-
gati alla letteratura, diventati mete di pellegrinaggio per migliaia di turisti e per tutti i veri amanti del caffè.
VETRINA INTERNAZIONALE SULLA QUALITÀ DELL'ESPRESSO TriestEspresso Expo porta a Trieste i maggiori player del comparto da oltre 80 Paesi interessati a incontrare produttori di caffè tostato, di macchine da caffè, macchinari, accessori e servizi. Non mancheranno infine i produttori di caffè verde in arrivo dalle più importanti aree di produzione. infine i produttori di caffè verde in arrivo dalle più importanti aree di produzione.
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