D.A.ITALIA 78

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Numero 78 LUGLIO/AGOSTO 2013

D.A.ITALIA

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w w w . d a i t a l i a . i t

Personaggi Vending Nino Aiello

QualitĂ Intervista con Giovanni Nebiolo

Eventi VendingtoGo Torino


Art&Works

Le

Palette

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a basso impatto ambientale

ha scelto di rispettare e difendere

la natura creando un prodotto biodegradabile in grado di dare un importante contributo alla riduzione dei rifiuti smaltiti nell’ambiente.

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STAND

U69



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,

Prova di maturita

Come ogni anno, quasi mezzo milione di studenti sta in questi giorni affrontando gli esami di maturità. In un sistema ormai orfano del servizio militare, autentico rito di passaggio per la popolazione maschile, per molti questa sarà la prima vera prova verso l’età adulta. Il caso vuole che anche il vending si trovi di fronte ad una decisivo esame che anch’esso è in grado di determinare la sua maturità. Il repentino aumento dell’IVA dal 4% al 10% obbliga infatti tutti i gestori ad adeguare i listini in tempo per l’entrata in vigore prevista per il primo gennaio 2014. Lo Stato incasserà 110 milioni di euro che destinerà ad altri nobili scopi (incentivi per interventi di riqualificazione energetica degli edifici), lasciando il cerino in mano alle nostre imprese che dovranno recuperare questa enorme cifra dai sempre più impoveriti consumatori finali. Fortunatamente il vending è uno dei pochissimi settori a non aver fatto consistenti aumenti dall’introduzione dell’euro, quindi almeno partiamo da prezzi così bassi che 5 centesimi in più non dovrebbero certo scandalizzare il consumatore. Sfortunatamente questa è più una colpa che un merito. Siamo ovviamente felici di aver avuto una funzione sociale, mantenendo inalterati per anni i prezzi alla comunità dei lavoratori, ma i motivi che ci hanno portato a farlo sono stati principalmente dettati dalla nostra sostanziale incapacità ad alzare i listini, prigionieri di una gabbia che ci siamo costruiti da soli e vittime di una concorrenza autolesionista che da oltre dieci anni affligge il settore. Il dubbio è quindi legittimo. Riuscirà il vending a trovare il modo di farsi del male anche questa volta? Noi siamo convinti di no. Sono troppe le buone motivazioni che un aumento dell’IVA ci offre in un momento in cui le casse delle gestioni sono desolatamente vuote. Ne consegue che è davvero improbabile fallire l’occasione. Anzi, investire tempo e denaro nel processo di adeguamento del vasto parco macchine vending, deve essere l’occasione per fissare dei prezzi finalmente corretti. Anche solo adeguare l’aumento al conio superiore (5 centesimi) per le macchine a moneta e al centesimo superiore a chiave, può portare un po’ di respiro ad un settore che stava perdendo continuamente marginalità. La prova di maturità è iniziata dalla pubblicazione del Decreto Ministeriale. Già a partire da oggi i gestori devono programmare gli aumenti e le visite commerciali per annunciare l’adeguamento. Non sarà possibile ottenere grandi risultati da ogni singolo cliente, ma ci dobbiamo almeno provare. L’ipotesi che qualcuno usi il mancato aumento dell’IVA per ottenere vantaggi competitivi, non la si può nemmeno commentare e ci si augura che ci siano così pochi sporadici casi in tutta Italia da non influire minimamente sull’aumento generalizzato. I “poveracci” che sceglieranno comunque di percorrere questa infame strada, saranno ovviamente bocciati all’esame di maturità e perderanno il diritto di diventare adulti in un settore responsabile

Editoriale

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A l e s s a n d r o

F o n t a n a

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Sommario

Numero 78 LUGLIO/AGOSTO 2013

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>RENZO Gabriel bonizzi Direttore responsabile/ Editor in chief

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>alessandro fontana

direttore editoriale/ EDITORial director

> LAURA

GUASPARRI ART DIRECTOR

> ANDREA

LOTTERO GRAPHIC DESIGN

> daniela

biscotti Commerciale/Commercial

> noemi margaroli redazione/editorial staff LASERGRAFICA POLVER srl > stam p a / p rintE R S d.a.italia >il periodico della distribuzione automatica Pu b b lica z ion e iscritta al Tribunale di Milano, numero di registrazione 177 del 22 marzo 2004 >Iscrizione al R.O.C.: 11412 >Periodicità mensile >Editore ART&WORKS Srl UNIPERSONALE V ia marcantonio colonna 15 20149 M ilano P. I VA 04234310961 Tel +39 02 48958566 Fax +39 02 89694472 >Ufficio commerciale commerciale@daitalia.it >Web www.daitalia.it >Posta elettronica i n f o @ d a i ta l i a . i t

Editoriale

Prova di Maturità Personaggi del Vending

Intervista con Nino Aiello > Automatica Settentrionale Mercato del Vending/Gestori - Qualità

10 Supermatic > il Futuro della Distribuzione Automatica è la Qualità Eventi

16 VendingtoGo > La distribuzione automatica: un servizio di qualità, un

consumo consapevole, un’opportunità per la ripresa CIBUS > La Fiera dell’Alimentare Italiano Punta sull’Internazionalizzazione Tuttofood 2013 >Un Successo Oltre Ogni Aspettativa Covim Incontri>Roadshow Lazio, Marche e Abruzzo 2013 Mondo Associazione

34 Assemblea Generale Confida > La Relazione del Presidente Lucio Pinetti Il Governo Aumenta l'IVA ai Distributori Automatici Le Nuove Banconote da 5€: Nessuna Criticità ma le Aziende già all’Opera per Minimizzare i Disagi

Novità

40 Coges > Sul Mercato il Nuovo Sistema Coges Engine

Crane Payment Solutions > Tutte le Novità dell’Azienda per il Vending Breaking News

44 Curiosità > la prima webcam puntava su una macchinetta del caffè Handpresso > la macchina per il caffè in auto Appuntamento In Fiera

45 Eu’Vend & Coffeena > meno di tre mesi all’appuntamento con il Salone tedesco del vending Host 2013 > il Punto sul Futuro

> A b b onam e nti abbonamenti@daitalia.it La riproduzione totale o par z ial e d e ll e illustrazioni e degli articoli pubblicati su D.A. Italia è permessa solo se autorizzata dalla Direzione. La Direzione non assume r e s p onsa b ilit à per le o p inioni espresse dagli autori dei testi redazionali e pubblicitari. C O N C EP T ART & W OR K S

BY SRL

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D.A.ITALIA 78 > LUGLIO/AGOSTO 2013

Personaggi del Vending x

Persona g d

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el

Vend

Faema, nei primi anni ‘60, ha introdotto sul mercato la prima macchina per la somministrazione di caffè espresso, aprendo di fatto un mercato destinato a svilupparsi senza soste e a ritmi esponenziali. Il settore del vending in Italia compie quindi quest’anno il mezzo secolo di storia. 50 anni non sono molti, eppure la distribuzione automatica abbonda di storie, aneddoti e personaggi, che l’hanno arricchita a livello umano e professionale sino a portarla ad essere quella che tutti noi oggi conosciamo. Nino Aiello è senz’altro uno di questi personaggi. 6

in

Nel suo lungo tragitto lavorativo, iniziato proprio agli esordi del nostro settore, ha ripercorso tutte le tappe dello sviluppo del vending in Italia: dalla E61 alla Vending Cruise, mantenendo sempre una visione personale e non rinnegando mai i valori che l’hanno spinto ad entrare in questo particolare mondo. Per approfondire la sua conoscenza e una piccola parte della sua filosofia di vita, la nostra redazione si è recata presso la sede di Automatica Settentrionale a Genova, società di gestione di cui è socio di riferimento.


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Intervista con Nino Aiello

Intervista con Nino Aiello Alla fine degli anni ’60 il vending praticamente non esisteva. Nemmeno in contesti industriali evoluti come Genova. Quando hai visto per la prima volta una macchina vending? Durante il servizio militare sono stato assegnato

Automatica Settentrionale

prendere una bibita al distributore automatico. Mi

vità formativa mi è servita moltissimo e quando

ricordo ancora di aver avuto un’illuminazione: “Pri-

ero militare ho deciso di rispondere ad un’interes-

ma devo mettere dentro la moneta da 50 lire e dopo

sante inserzione sul giornale di una’azienda che

(forse) mi arriva il prodotto”. Era una cosa decisa-

cercava un esperto in marketing per un colloquio.

mente interessante per chi installava le macchine.

Era la Faema.

Quando è avvenuto il passaggio da consuma-

Lavorare per Faema alla fine degli anni ses-

tore a operatore del settore? Dopo due anni di

santa, voleva dire assistere alla nascita del

in fureria per eseguire un compito che mi teneva

Ingegneria ho frequentato un corso di marketing

vending. Ti sei reso subito conto delle po-

impegnato fino a tardi e l’unica possibilità di risto-

in una grossa multinazionale che aveva come core

tenzialità del business? Ad essere sinceri in

ro, nel corso di queste lunghe veglie lavorative, era

business l’elettronica militare e civile. Quest’atti-

quegli anni avevo rapporti con General Electric,

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Finmeccanica e altri colossi dell’industria. Ho sem-

macchine E61 costavano 770 mila lire, compre-

oggi. Quasi tutte le aziende che trattavo nell’area

pre pensato che dopo Ingegneria sarei entrato in

so il contenitore di metallo dei bicchieri usati.

di Genova avevano più di 300 addetti. La grande

un’organizzazione molto strutturata di quel tipo. La

Il caffè al bar costava 40 lire e noi vendevamo

industria era davvero grande, basti pensare che

Faema invece faceva caffè. In un primo momento

a 50. Al gestore costava circa 17 lire il caffè fi-

all’Italsider lavoravano circa 20.000 persone.

non ho pensato che potesse essere il mio futuro,

nito, più 17 centesimi per gli altri costi, quindi è

però in breve tempo mi sono reso conto delle po-

semplice calcolare il guadagno. Non solo il conto

Nel corso della tua lunga carriera sei sempre

tenzialità di introdurre dei distributori automatici

economico tornava, ma chi ci ha creduto per pri-

stato legato al mondo della grande industria

in grandi strutture industriali.

mo ha costruito aziende che oggi sono diventati

anche a capitale pubblico. Come gestivi le

Faema aveva costruito la E61, ma doveva trovare

grandi gruppi. Soprattutto gli imprenditori che

inevitabili dinamiche politiche? Io nasco di

i clienti dove installarla. I tempi erano davvero di-

acquistavano le macchine a rate e continuava-

sinistra, ma non sono mai stato comunista, ricono-

versi è bisognava creare da zero una cultura della

no ad installarle, ammortizzando l’investimen-

scendomi di più nelle idee del Socialismo. Quando

pausa caffè che non solo non c’era, ma era osteg-

to molto velocemente e moltiplicando i ricavi.

mi sono messo in proprio, una delle prime cose che

giata dalla dirigenza o dalla proprietà.

La gestione poi era più semplice, non c’era il latte

ho fatto è stato assumere un consulente che cono-

non c’era la cioccolata e lo zucchero era in zollette.

scesse bene la politica: un importante funzionario

Quali argomentazioni portavi per convince-

del PCI che era appena andato in pensione.

re un’azienda ad inserire per la prima volta

Ti aspettavi che pochi anni dopo Faema vi-

Io ero convinto che le aziende fossero in qualche

un distributore del caffè? Non era semplice,

vesse un periodo di così grande difficoltà?

modo “aggredite” dalla politica e gli ho fatto un di-

perché si portava qualcosa di nuovo all’interno

Fare impresa significa aver sempre presente tutte

scorso molto semplice: “Vieni con me e davanti ad

dell’azienda e quindi anche dei potenziali proble-

le fasi dei processi aziendali. Quando si è pensato

un problema mi dici che cosa pensa un politico”.

mi. Mantenere lo status quo sulla pausa caffè era

di fare il Faemino, un ottimo prodotto e una grande

Credo mi abbia preso per matto e abbia accettato

decisamente meno rischioso. Mi ricordo che per

idea, non si è pensato che bisognava avere una

con qualche riserva un primo periodo di tre mesi di

convincere i responsabili citavo Don Bosco che di-

grande forza economica per gestire l’intero pro-

prova. È stata una scelta felice per entrambi, visto

ceva: “Se sto troppo inginocchiato a pregare non

getto, dall’acquisto del crudo dalla pianta di caffè

che siamo rimasti insieme per anni e fino all’ultimo.

penso più al Signore, ma al ginocchio che mi fa

(che bisogna prenotare molti mesi prima), all’im-

male”. Un modo per fargli capire che una pausa

portazione, la pulitura, il processo di liofilizzazio-

Negli ultimi 40 anni ci sono stati periodi-

può avere anche effetti positivi sul lavoro.

ne, il confezionamento, la vendita, etc. Nel mezzo

camente periodi di crisi, anche molto duri.

c’erano pure i dazi doganali.

Come giudichi la crisi attuale? Ci sono stati

Quale tipo di collaborazione ti hanno chiesto

Fare tutto questo poteva comportare un’immobiliz-

anni difficili, ma la parola crisi vuol dire il pas-

in Faema? Faema voleva installare le macchine

zazione del capitale per due anni e meglio andava-

saggio da uno stato all’altro. Entri in crisi anche

all’interno delle grandi aziende che c’erano a Ge-

no le vendite, più soldi bisognava investire. Ad un

quando il cambiamento è positivo. Bisogna sem-

nova: Fincantieri, l’IRI, il gruppo EFIM, etc. Quello

certo punto, il modello si è inceppato e Faema non

plicemente adattarsi ai cambiamenti nel miglior

era il mio ambiente naturale e conoscevo molti

è stata più in grado di continuare.

modo possibile.

della mia generazione che erano entrati per far

La multinazionale che ha avuto la forza finanziaria

carriera in quelle organizzazioni. Quindi per me

di rilevare il business e sostenerlo, ha avuto ritorni

Oggi però trattare le grandi locazioni è obiet-

non era così difficile entrare in contatto, gestire i

economici incredibili.

tivamente più complesso. Questo tipo di business è sempre nel DNA della tua azienda?

rapporti con loro e favorire la creazione delle primissime isole ristoro.

Le difficoltà di Faema ti hanno spinto a met-

Io provengo da quel mondo e ho sempre mante-

terti in proprio? In realtà mi ero accorto da tempo

nuto ottimi rapporti. La giovane generazione di un

Riuscivate a seguire anche le problematiche

di quello che stava succedendo e assieme ad altri

tempo è cresciuta. Molti dei miei conoscenti sono

tecniche legate all’istallazione dei distribu-

due soci ho iniziato a lavorare con una Sas. Abbia-

diventati importanti dirigenti ed è stato naturale

tori? Questa era una questione davvero critica

mo comprato 20 macchine e le abbiamo posiziona-

continuare a lavorare insieme. È fondamentale

e che poteva portarci ad installare moltissime

te molto velocemente. Dopo cinque anni ho chiuso

guardare alla persona. Basta avere educazione e

macchine, ma poi non riuscire a gestirle in modo

anche questo capitolo della mia vita, visto che i

rispetto e si ottiene sempre molto.

adeguato. Invece abbiamo preso la decisione giu-

due soci avevano litigato fra di loro e non c’era più

sta e non vendevamo la macchina a chi non era

il clima ideale per lavorare bene. A quel punto ho

Quindi anche oggi contano ancora i rapporti

disposto a formare un suo tecnico all’interno. Non

deciso di aprire una mia gestione ed è nata Auto-

umani? Per me sì. Se avessi cercato solo i soldi,

si facevano eccezioni. Questa è un’altra regola che

matica Settentrionale.

avrei potuto prendere un sacco di locazioni e poi

nel corso degli anni ho sempre seguito: bisogna

magari venderle. Ma non è stata la mia scelta. An-

rinunciare all’affare se non si è sicuri di fornire

Sei ripartito da zero o avevi già qualche buo-

che in azienda i rapporti contano tantissimo. Molti

l’adeguato livello di servizio. Ancor oggi rinuncio

na locazione? In quegli anni c’era pochissima

dei miei collaboratori sono con me da sempre. Ma-

a numerose opportunità quando non sono convinto

concorrenza e io avevo ottimi rapporti con alcune

rino (mio socio), Gianni e Pino sono con me da più

di poterle gestire correttamente.

grandi aziende. Ad esempio ho installato le mac-

di trent’anni e i figli di alcuni collaboratori storici

chine in Italimpianti, una realtà con più di 2.000

lavorano già in azienda. Questa è la vera forza di

persone che non potevano uscire al bar come

Automatica Settentrionale.

Il conto economico delle E61 tornava? Le

Personaggi del Vending

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Nin o A i e l l o / A u to m a ti c a S e tte n tri o nal e


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Hai mai pensato di espanderti anche nel

senza ricorrere alla crescita per acquisizione.

marginalità e quindi, pur di far volumi, accettano

Sud Italia, quando parte della grande indu-

Però vista la natura della nostra clientela, dove-

condizioni che non generano utili.

stria italiana si è trasferita in quelle regio-

vamo avere una forte presenza nell’area di Mila-

Bisognerebbe avere un attimo di riflessione col-

ni? Seguire la regola di mantenere una locazione

no, dove c’era il maggior polo industriale italiano.

lettiva e capire che quella dei volumi a tutti i costi

solo se posso garantire un buon livello di servizio

Così abbiamo acquisito per un miliardo e mezzo

non è una buona strategia. Io stimo molto Fabio

mi ha fatto desistere. Avevo perfino aperto una

di lire la d.a.c.c. di Via Sulmona, inglobandola in

Quadrio e Massimo Trapletti, che sono approda-

gestione (Sud Automatica) che aveva installato le

seguito nel nostro gruppo.

ti in grandi gruppi vending arrivando dal mondo

macchine in locazioni importanti, ma era davvero

dell’industria e vedono le cose in modo diverso,

difficile fare un buon lavoro in un contesto anco-

Non è rischioso concentrare una buona fet-

perché si sono resi subito conto dei numeri e

ra impreparato all’arrivo della grande industria.

ta del proprio business nel mondo degli ap-

degli utili. Così come gestori come Bruno Maz-

Quindi l’abbiamo ceduta.

palti? L’impressione dominante nel settore è

zoleni, con il quale mi sento in piena sintonia.

che ci siano “ristorni” alti e poco margine.

Sarebbe importante che questo tipo di mentalità

Cosa ti ha spinto 20 anni fa a compiere un’im-

Non è così. Quando fai un buon servizio e volumi

di affrontare il business si imponesse nel settore.

portante acquisizione in Lombardia? Automa-

importanti, i conti tornano. Purtroppo ci sono al-

Vorrebbe dire che abbiamo un futuro.

tica Settentrionale si è sviluppata di anno in anno

tre realtà che guardano più al fatturato che alla

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il Futuro della Distribuzione Automatica è la

Intervista con Giovanni Nebiolo A.D. Supermatic S.p.A. Da qualche anno sono entrati nel vending alcuni professionisti che hanno portato importanti contributi allo sviluppo di un settore storicamente carente di figure manageriali. Tu sei

Qualità.

di Torino. Verso la metà degli anni ’70 ho iniziato il

circa 250 tra tecnici e strutture logistiche di supporto.

mio percorso professionale all’interno della Compa-

Mi sono trasferito da Roma a Milano con la qualifica

gnia italiana di di Xerox Corporation (all’epoca Rank

di Direttore della Divisione Retail, poi Direttore Mar-

Xerox) nella quale ho avuto l’opportunità, negli anni,

keting dei Canali Indiretti dove mi sono occupato del-

di ricoprire svariati ruoli. Ho iniziato la mia collabora-

lo sviluppo della rete dei Concessionari Esclusivi Rank

zione come Ispettore Tecnico, con la responsabilità di

Xerox e ancora Direttore della Qualità all’epoca del

gestire un gruppo di 15 persone. Dopo un anno come

primo premio EFQM (European Foundation for Quality

District Service Manager ho assunto il ruolo di Branch

Management) vinto da Xerox nel 1990, davanti a IBM.

senz’altro uno di questi. Qual è stato il tuo per-

Service Manager per Piemonte e Liguria e dopo tre

Successivamente sono stato Direttore del Persona-

corso professionale? Mi sono laureato in Ingegne-

anni ero Technical Service & Distribution Manager

le e dell’Organizzazione per un paio d’anni e per un

ria Meccanica con indirizzo Gestionale al Politecnico

dell’area Centro-Sud, che implicava la gestione di

breve periodo Direttore del Marketing Strategico

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Desktop Publishing per il Sud Europa; a metà degli anni ’90 mi sono occupato della creazione del canale distributivo delle periferiche per il Sud Europa (Portogallo, Spagna, Italia e Grecia) con l’approccio, innovativo per Xerox, della commercializzazione di prodotti informatici tramite Distributori, Corporate Resellers, System Integrators, attività che ho seguito per qualche anno con il ruolo di Channel Vice President e General Manager. Negli ultimi anni di permanenza in Xerox assunto il ruolo di Vice President e GM a livello europeo della divisione dei prodotti Office distribuiti attraverso canali distributivi two-tiers. Un curriculum di tutto rispetto. Ti è servito a livello professionale cambiare così spesso mansione, pur rimanendo nella stessa multinazionale? Ho avuto la fortuna di trovarmi di fronte a sfide sempre diverse, quindi mi sono spesso rimodulato nel corso della mia esperienza professionale. Una cosa molto stimolante ma anche abbastanza impegnativa, sempre all’interno di settori innovativi e legati a

fondamentali; quando sono arrivato questa scelta era

Abbiamo adottato due road map, una per il software

già stata fatta. L’unione di più aziende con il contem-

“operativo” e l’altra per quello contabile. Sul softwa-

poraneo avvio dei sistemi gestionali è stato, a mio

re “operativo” negli ultimi mesi dell’anno abbiamo

parere, un gesto di estremo coraggio che ha messo in

cominciato ad importare due sedi alla volta mante-

evidenza le criticità tutte in una sola volta. La scelta,

nendo le anagrafiche di origine fino ad avere un am-

realtà che avevano già sperimentato approcci diversi.

legata alla dimensione dell’azienda, è ricaduta su JD

biente per ogni sede; nel frattempo abbiamo creato

Edwards di Oracle per la parte logistica e amministra-

l’ambiente unico con le nuove anagrafiche e costruito

Come sei approdato in una realtà vending? Nel

tiva e su Vega di Digisoft per la gestione operativa,

le transcodifiche fra le vecchie e quelle nuove. Gli

2002, pur restando nel Consiglio di Amministrazione

un cambiamento profondo rispetto alle soluzioni pre-

ultimi giorni siamo stati costretti a lavorare senza

di Xerox Italia, sono uscito dall’azienda e mi sono tra-

cedenti.

supporti informatici per gli ARD, per poter aggior-

nuovi modelli di business come ad esempio l’apertura di nuovi canali distributivi. Questi cambiamenti mi hanno sempre costretto a guardar fuori, a cercare di acquisire non solo competenza sul piano personale, ma anche di riadattare modelli appartenenti ad altre

sferito a Firenze: una scommessa che è stata anche

nare tutti i palmari nelle sedi. Per la parte contabile

una scelta di vita, perché “vivere” negli aeroporti era

Durante la fase di implementazione del nuovo

abbiamo creato le anagrafiche uniche e riportato i

diventato faticoso. Mi sono rimesso sul mercato e

sistema come avete garantito l’operatività?

saldi dell’anno precedente. Parallelamente abbiamo

dopo un esperienza nel settore pubblico, dove ho sviluppato un azienda la cui mission era il supporto alle PMI nei processi di innovazione tecnologica, ho avuto Zamperini / Responsabile Qualità

l’occasione di entrare nel 2010 nel Vending, settore in fase di forte cambiamento. Il fatto che fosse in atto un processo di agglomerazione in un’unica struttura, partendo da aziende più piccole e con tutte le problematiche che ciò apre dal punto di vista del cambio di modello culturale, organizzativo, gestionale, ecc. ha rappresentato e rappresenta per me un aspetto di estremo interesse. Sono lieto di essere approdato nel vending, un sistema che, per quanto ritenuto semplice nell’immaginario collettivo, in realtà racchiude in sé notevoli complessità.

> Alessandra

Uno dei momenti di maggiore complessità nei processi di fusione vending è gestire la fase di informatizzazione. Come avete approcciato questo aspetto critico? Dopo la fusione, creare un unico sistema informatizzato è stato uno dei passaggi

Il Mercato del Vending/Gestori - Qualità > G i o v a n n i

N e b i o l o


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to dei processi in ogni stadio del loro svolgimento. Quando avete deciso di applicare la metodologia Lean Six-Sigma e come avete convinto i soci? Li stiamo ancora convincendo. Nel contesto di piccole strutture, dove è possibile esercitare controlli molto stringenti a tutti i livelli, la cultura che si sviluppa è fondata su una catena di comando estremamente corta e sulla decisione immediata da parte di chi ne è a capo, ovvero l’imprenditore. In una struttura di dimensioni organizzative più complesse, questo approccio non è sempre traslabile, o per lo meno, occorre affiancare alle soluzioni immediate, del tipo “just do it” incentrate sull’esperienza, approcci strutturati per problematiche più articolate, come nel caso di organizzazioni matriciali in cui esistono complessità dal punto di vista delle relazioni funzionali e della condivisione delle responsabilità. Si tratta di affiancare all’esperienza ed alla sensibilità imprenditoriale la cultura del “management preparato le interfacce per integrare i processi che attraversano i due software. In entrambi i casi abbiamo definito un Go-Live “Big Bang”per il primo gennaio. Questo è stato anche l’elemento di accelerazione per gli altri cambiamenti. E’ naturale, per un’azienda che si informatizza, che ci si aspetti la piena funzionalità del sistema in tempi brevi ma in realtà, per quella che è stata la mia esperienza, sono necessari almeno un paio d’anni prima di giungere a completo regime operativo. Nel nostro caso l’implementazione dei sistemi ha accelerato il processo di unificazione delle modalità operative, anche se i lavori sono tuttora in corso. Avete operato una fusione in un momento di mercato estremamente delicato, eppure avete garantito l’occupazione. Come avete gestito le normali sovrapposizioni di funzioni tipiche delle fusioni? Fortunatamente nel nostro caso le funzioni sovrapposte, soprattutto quelle più significative, erano poche e sono state risolte con la creazione della struttura centrale che ha potuto contare sulle competenze dei Soci. Anche da un punto di vista territoriale non ci sono state grandi sovrapposizioni, quindi non abbiamo avuto l’esigenza di fare interventi di riallocazione del personale e questo è stato senz’altro positivo. Anzi, la nostra struttura centrale, anche rispetto a gruppi simili, è piuttosto “slim”. Anche il rapporto tra costo del personale e fatturato è buono, e rappresenta uno dei nostri punti di forza. L’attenzione nei confronti del capitale umano è un valore fondamentale che la Proprietà ha sempre dimostrato con i fatti. Con il cambiamento abbiamo inserito alcune nuove figure quali il Responsabile delle Risorse Umane, che si occupa non solo di gestione

a livello amministrativo ma anche della formazione, valorizzazione e sviluppo del personale, e il Responsabile della Qualità che deve supportare le diverse funzioni nel miglioramento dei processi operativi. Abbiamo inoltre costituito un piccolo team di Marketing Communication per lo sviluppo e la valorizzazione della brand identity.

by fact”, che stimola la conoscenza e l’analisi dei

Quali altre difficoltà avete incontrato nel processo di unificazione delle diverse aziende? Uno degli elementi innovativi nel modello organizzativo aziendale è sicuramente rappresentato dalla Rivendita: il suo inserimento a fianco della Gestione ha determinato la necessità di trovare livelli di adattamento reciproco, evitando inutili sovrapposizioni sul mercato. Oltre a questo la fusione ci ha imposto di mettere a punto nuovi approcci: dalla pianificazione alla definizione del ruolo delle unità operative, all’avvio sistematico del controllo di gestione. Aspetti fondamentali per un’organizzazione di grandi dimensioni, che hanno richiesto qualche tempo per essere attivati, anche per consentire al personale la necessaria progressione nei livelli di conoscenza delle fasi del processo su cui è impiegato.

stualizzare per assumere le decisioni più opportune.

fenomeni aziendali con dati oggettivi. Questo è possibile, ai diversi livelli di profondità, attraverso la costruzione di una base dati ampia e qualitativamente affidabile. Portare questo tipo di cultura all’interno dell’azienda non è immediato e, una volta che si hanno a disposizione i dati, è necessario saperli interpretare e conteConoscere la metodologia Lean Six-Sigma e applicarla è un’opportunità per favorire questa cultura. L’obiettivo è quello di riuscire ad innescare un linguaggio comune e criteri oggettivi di valutazione dei fenomeni complessi. Qual è la logica della metodologia Lean Six Sigma? Il metodo Lean prevede che il processo operativo sia strutturato in funzione della domanda (approccio pull) anziché sull’offerta del produttore come avviene tradizionalmente (approccio push). La metodologia Lean punta sul valore aggiunto fornito al cliente, eliminando sprechi e difetti che caratterizzano normalmente i processi operativi e accrescendo, al contempo, i margini aziendali. La metodologia Six Sigma punta a controllare la variabilità dei processi produttivi, mantenendo le oscillazioni della perfor-

Il cambiamento porta in sé anche un nuovo approccio di tipo culturale? L’aspetto fondamentale del nuovo approccio organizzativo rende indispensabile una cultura che riconosca l’importanza dei dati per la descrizione e l’analisi dei fenomeni, aspetto che si sta costruendo dal momento della fusione e ragione per cui ci siamo dotati di sistemi che ci consentano di misurare l’andamen-

mance entro limiti molto ristretti. L’azione congiunta delle due metodologie - eliminazione degli sprechi e riduzione della variabilità del processo, rende il servizio qualitativamente migliore e più affidabile, oltre che più profittevole per l’azienda. Questa metodologia è spesso associata ad un certo tipo di mondo industriale (manufactu-

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ring). È applicabile anche nel settore dei servi-

aumentando la soddisfazione del cliente. Contem-

affrontare le criticità. Lo stimolo è proprio quello di

zi? Queste metodologie sono effettivamente nate per

poraneamente favorisce la profittabilità aziendale

trovare elementi che facciano crescere il manage-

i processi di produzione ma possono essere applicate

attraverso la riduzione dei costi e l’aumento dell’ef-

ment, adottando linguaggi comuni e sviluppando la

anche nel settore dei servizi. Alla base infatti si pone

ficienza.

propensione al contributo individuale.

da in risposta alle esigenze del consumatore nei modi

Quanto è importante la formazione? È necessa-

Sviluppare processi per recuperare valore è

e tempi da questo attesi. Il concetto di Qualità è pas-

rio anche formare i formatori? È chiaro che occor-

fondamentale. Si può fare qualcosa di più per

sato nel tempo da un approccio fondato sull'ispezione

re una formazione specifica che includa a sua volta

aumentare i prezzi al consumatore? Noi abbia-

e sul controllo finale del prodotto, ad un approccio

competenze di formazione.

mo fatto negli ultimi tre anni un intervento signifi-

gestionale di prevenzione in cui il coinvolgimento del

Per questo abbiamo attivato un programma a vari li-

cativo sul recupero di valore, aumentando di circa il

personale, la pianificazione, l’analisi dell'attività e la

velli per il management: dal livello base (yellow belt)

20% il nostro prezzo medio, con una sistematica pro-

ricerca del miglioramento continuo, diventano punti

a quello intermedio (green belt) fino alle maggiori

gressione. Si tratta di un processo complesso, che

fondamentali del nuovo modello di gestione. La qua-

competenze (black belt). Lo scorso anno abbiamo for-

potrebbe essere ulteriormente ottimizzato attraverso

lità diventa una vera e propria strategia competitiva,

mato due green belt e recentemente una ventina di

pilot su campioni statistici, per verificare gli effetti

parte della missione aziendale e quindi il fine di un

manager hanno seguito un corso a livello yellow belt,

degli aumenti sui vari segmenti di mercato.

processo progettuale e produttivo. La metodologia

acquisendo gli elementi di conoscenza necessari per

pertanto prescinde dall’oggetto del business, svilup-

una partecipazione costruttiva ai gruppi di migliora-

Quanto è importante il supporto tecnologico?

pandosi sui processi operativi a vantaggio del consu-

mento.

Un grande ruolo nel miglioramento dei processi è

l’adeguamento dei processi operativi interni all’azien-

affidato al supporto tecnologico. A stretto contatto

matore finale e dell’azienda stessa. Formare i manager e applicare la metodologia

con Digisoft abbiamo attivato molte applicazioni e su

Si può calcolare l’impatto economico di queste

consente poi adeguati ritorni? La gestione ha

altre stiamo collaborando attivamente. Gli obiettivi

“difformità”? Un aspetto rilevante di queste meto-

un impatto economico positivo? Questo è l’obiet-

che ci proponiamo in prospettiva sono orientati all’ot-

dologie è che si possono fare valutazioni concrete

tivo. In genere l’opportunità si verifica partendo da un

timizzazione e controllo dei processi di rifornimento e

sull’impatto che difformità e inefficienza possono

problema che ha impatti negativi sul piano economi-

alla progressiva personalizzazione dell’offerta.

generare livello economico. Attraverso la logica del

co. Recuperare attraverso il miglioramento del pro-

continuous improvement è inoltre possibile misurare

cesso una parte significativa di questo impatto si tra-

La proprietà appoggia questo nuovo approccio

l’efficacia delle iniziative messe in atto e quindi ade-

duce ovviamente in ritorni misurabili, consentendo la

metodologico? Attuare tutti questi cambiamen-

guarle, modificarle o inserirne di nuove.

possibilità di verificare l’efficacia dell’intervento.

ti in presenza di un contesto economico difficile non comporta il rischio che vi imputino parte

Chi si occupa delle varie fasi dei processi e chi

Avrebbe senso per la vostra struttura analizza-

della colpa dei numeri in calo? La Proprietà ha

ne è responsabile? L’applicazione di una metodolo-

re le performance delle singole filiali e fissare

avuto il coraggio di sperimentare, lasciando spazio

gia di questo tipo innesca dinamiche che richiedono

dei benchmark? Questo lo facciamo abitualmen-

a nuove opportunità. Il cambiamento in atto è signi-

la presenza di vari livelli del personale, dal respon-

te. È una delle prime cose che abbiamo avviato, attra-

ficativo e ovviamente qualche perplessità, qualche

sabile (owner) del processo fino alla base, perché la

verso la pianificazione e l’attribuzione degli obiettivi

dubbio permangono, soprattutto in questo periodo

vera conoscenza delle fasi di cui si compone un pro-

alle filiali. Abbiamo impostato un sistema di revisioni

di crisi, in cui le variabili e le incertezze di mercato

cesso risiede in chi operativamente le gestisce: se ci

mensili in cui ogni Responsabile di Filiale presenta i

sono molte e il modello “tradizionale” costituisce un

sono elementi migliorabili in una particolare fase del

risultati della sua unità e i dati relativi ai parametri

elemento di confronto e di sicurezza.

processo, la persona più indicata per individuarli è

più significativi (volumi, prezzo, marginalità, ecc.).

Ciò nonostante l’appoggio della Proprietà non è mai

proprio chi vi opera.

Il confronto con i colleghi consente di verificare i

mancato.

Questa dinamica favorisce lo sviluppo del team

benchmark e comprendere i fattori critici di successo

Lo sviluppo sulla tematiche di cui si è parlato, richie-

che possono essere estesi alle altre unità. Il mecca-

dono indubbiamente investimenti, ma più in creazio-

nismo è quello del cosiddetto ciclo di Deming: con-

ne di cultura aziendale che di risorse economiche.

fronto del risultato mensile e progressivo con il piano,

E’ chiaro che un cambiamento radicale come quello

individuazione degli scostamenti, analisi delle cause

che stiamo affrontando sarebbe facilitato da un an-

che li hanno generati ed infine lo sviluppo del piano

damento di mercato in crescita: per questo ritengo

d’azione per il loro recupero.

che il percorso fatto in questi due anni sia ancor più

I responsabili di filiali sono yellow belt, quindi pos-

significativo.

working sollecitando la responsabilizzazione delle persone e il contributo creativo da parte di ciascuno, elementi reali di cambiamento e di miglioramento dell’efficienza in una struttura articolata e complessa come la nostra. Perché ritieni che la metodologia Lean SixSigma sia adatta anche al vending? Come già

siedono la cultura e il metodo per

detto ritengo che Lean Six-Sigma sia una disciplina da applicare all’interno di strutture che hanno determinati gradi di complessità e una certa dimensione organizzativa. E’ applicabile anche nel vending perché la distribuzione automatica si basa su processi complessi e la metodologia consente di ottimizzarli

Il Mercato del Vending/Gestori - Qualità > G i o v a n n i

N e b i o l o


L’INNOVATIVA TECNOLOGIA Nuovo gruppo caffè con sistema Gran Gusto Nuova idraulica Nuove immagini retroilluminate a LED* Per una migliore estrazione degli aromi Un caffè di qualità superiore a parità di dose di caffè macinato Una crema eccellente per consistenza, spessore e colore *per Atlante


D.A.ITALIA 78 > LUGLIO/AGOSTO 2013

Eventi

VendingtoGO - Torino > Cibus

>

27

Tuttofood > 29 Covim Incontri> 32

&

w

Eventi

16

R

oa

d Sh

o

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D.A.ITALIA 78 > LUGLIO/AGOSTO 2013

VendingtoGo La Distribuzione Automatica: un Servizio di Qualità, un Consumo Consapevole, un’Opportunità per la Ripresa

Il mondo della distribuzione automatica si è dato appuntamento venerdì 31 maggio e sabato 1 giugno presso il polo espositivo di Torino – Lingotto Fiere, per la prima tappa di VendingtoGo, organizzato da CONFIDA. Il vending si dimostra nei numeri un settore economico in grado di resistere alla crisi. Flessibilità, prossimità e un corretto equilibrio qualità/prezzo fanno della DA un servizio sempre più apprezzato dal consumatore. Per oltre quarant’anni quasi interamente indirizzato ai consumi nei luoghi di lavoro, oggi invece un potente strumento a disposizione di un ben più ampio ventaglio di settori: bar, ristoranti, alberghi, GDO e commercio al dettaglio, ma anche industria di marca. Il Piemonte rappresenta da solo circa il 7% del mercato totale della Distribuzione Automatica italiana (dato riferito alle sole

imprese di gestione), esprimendo un fatturato di oltre 100 milioni di euro e con un’occupazione stimata di circa 2.500 addetti. Con questi numeri il Piemonte si attesta come la quarta regione italiana per importanza nel vending, preceduta solo da Lombardia, Emilia Romagna e Lazio. Temi come la qualità, l’etica commerciale e il consumo consapevole sono stati al centro dei lavori della due giorni torinese, che ha inaugurato il “tour” promosso da Confida che toccherà cinque città italiane nei prossimi mesi. Riportiamo di seguito gli interessanti interventi di due relatori: Alessandro Fischetti e Roberta Laccetti. 17


D.A.ITALIA 78 > LUGLIO/AGOSTO 2013

Intervento di Alessandro fischetti, OSSERVATORIO LEANUS: I nuovi confini del vending. Qualità, etica e conoscenza del mercato: gli strumenti chiave per il successo

73% dei ricavi appartiene ad aziende associate. A livello di concentrazione regionale, Lombardia ed Emilia sono le due regioni più significative (sedi dei grandi operatori) seguite da Piemonte e Toscana. Stupisce la difficoltà di accedere al credito. Dal nostro studio (basato sui dati di bilancio 2011) emerge che la maggior parte delle aziende del vending ha un profilo finanziario e patrimoniale ideale per gli istituti di credito, perché sono aziende solide in un business dove è facile ipotizzare quale possa essere l’andamento, con un livello di indebitamento bassissimo e che potrebbero avere semplicemente necessità temporanee di cassa per il proprio business. Passando al caso specifico, osserviamo la distribuzione dei gestori in Piemonte: 43 società di capitale (Srl e SpA); i ricavi complessivi ammontano a 108 milioni; la quota di mercato di queste gestioni sul totale nazionale è di circa del 6,8%, mentre il PIL prodotto del Piemonte è dello 0,9 per mille. I gestori con ricavi sopra i 5 milioni sono solo 7 su 43 e gli associati a

> Alessandro

Fischetti

Confida 20 su 43. Dal punto di vista dello stato di salute delle imprese, il Piemonte conferma il dato nazionale: il 33% delle imprese sono Star, mentre le imprese in difficoltà (Stuck) sono solo 2 su 43, quindi ben sopra il dato nazionale. Il livello d’indebitamento delle imprese piemontese del vending è ottimo rispetto al livello dei ricavi e, anche da un punto di vista del profilo finanziario, le aziende sono stabili. Dato che parliamo di Nord Ovest abbiamo confrontato i numeri del Piemonte in termini di performance aziendali con quelli di Liguria e Valle d’Aosta. I dati confermano quanto detto per il Piemonte: la maggior parte “Lo studio condotto da Leanus che presentiamo in questa sede, ha come

delle imprese rientra nelle categorie “Star” e “Runners”: vanno bene,

scopo l’analisi del vending del Nord Ovest (Piemonte Lombardia, Liguria).

sono solide e crescono, quindi il Nord Ovest è in linea con il dato nazio-

Grazie a questo studio abbiamo l’occasione per presentare gli strumenti

nale.

messi a disposizione da Confida ai propri associati. Le informazioni uffi-

Per alcune imprese abbiamo adottato l’etichetta “To investigate”, che

ciali e certificate da noi utilizzate, rappresentano infatti uno strumento

indica che si trovano sui valori di soglia in termini di valutazione, quindi

prezioso per l’imprenditore, che dovrebbe utilizzarle insieme alla pro-

richiedono un approfondimento ulteriore.

pria conoscenza personale del mercato per meglio comprendere come muoversi nei confronti della concorrenza, confrontare i propri costi del

Leanus è a nostro parere uno strumento eccezionale, che offre alcuni

personale con gli altri e capire qual è il sistema di riferimento.

vantaggi agli associati Confida:

A livello nazionale, abbiamo analizzato 791 società di capitali, focalizzandoci solo sulle 549 aziende che hanno reso disponibili tutti i dati di

> la possibilità di accedere ai dati camerali ai prezzi più bassi di mercato

bilancio. Queste società di gestione rappresentano 1,6 miliardi di ricavi,

(possibile perché siamo distributori ufficiali di Infocamere) oltre all’ac-

ovvero lo 0,5% del PIL. Un dato interessante, perché applicando lo 0,6%

cesso on line alla banca dati delle imprese spagnole e offline ai dati

di incremento IVA su questo importo si hanno 100 milioni di gettito.

internazionali senza obblighi contrattuali a lungo termine.

Da un punto di vista della distribuzione sul territorio si osserva, anche solo guardando le sedi legali, che l’intero territorio italiano è davvero

> gli studi di Settore a tre livelli di approfondimento, Basic, Golden e

“coperto” (unica eccezione è in parte la Sardegna).

Platinum, consentono inoltre di avere informazioni specifiche di grado

Per quanto riguarda lo stato di salute delle imprese, i numeri dicono che

successivo. I dati riguardano circa 1.000 operatori del vending e a partire

c’è stata una crescita 2011 sul 2010 del 5.5% e che le imprese “Star”

dal prossimo settembre dovrebbe essere disponibile il dato relativo al

sono il 35% del totale, mentre le imprese in difficoltà (“Stuck”) sono solo

2012, su cui stiamo lavorando.

31 su 549. Interessante notare come la valutazione dello stato di salute sia fortemente influenzata dai grandi gestori (oltre 100 milioni di ricavi)

> il terzo elemento riguarda il tema molto attuale della valutazione del

ma come però, escludendo i tre maggiori gruppi, l’analisi del bilancio

rischio clienti-fornitori: offerta per cui l’associato ci dà un elenco di

migliora, anche perché la piccola impresa è meno indebitata.

nominativi con cui intrattiene rapporti commerciali e noi facciamo una

Delle 549 gestioni analizzate, 173 sono associate a Confida, circa il 31%,

valutazione del profilo personalizzata, con possibilità di un alteriore ap-

ma se facciamo questo calcolo dal punto di vista dei fatturati, circa il

profondimento”.

Eventi & Road Show > V e n d i n g t o G o

T o r i n o




D.A.ITALIA 78 > LUGLIO/AGOSTO 2013

> Il

moderatore Alessandro Fontana e Roberta Laccetti

Scuola e Vending. Offerte di prodotti e parametri nutrizionali

Partito dal Piemonte, il monitoraggio di CONFIDA sui consumi degli studenti italiani dai distributori automatici ha analizzato un primo campione di 1.100 studenti di due scuole secondarie. Dall’analisi dei dati è emerso che gli apporti nutrizionali della pausa consumata alle macchinette rientrano nei range delle dosi giornaliere consigliate dai nutrizionisti. I distributori automatici confermano così anche nelle scuole il loro essenziale servizio, grazie alla varietà dei prodotti offerti e alla loro disponibilità nei diversi momenti della giornata scolastica, durante la quale gli studenti decidono di servirsene per consumare alcuni pasti, dato che emerge anche da una recente indagine realizzata da Demoskopea per CONFIDA su “La distribuzione automatica nell’esperienza degli studenti nelle scuole medie superiori”, che segnala come i prodotti della DA siano in grado di soddisfare le diverse esigenze alimentari in cui panini e tramezzini sembrano una richiesta più maschile, mentre al contrario yogurt e prodotti a base di latte sono più citati dalle ragazze.

L’attività di CONFIDA è stata supportata da Roberta Laccetti, che nella sua relazione ha spiegato meglio i risultati di questo primo “censimento” dei consumi all’interno delle scuole piemontesi.

Intervento di Roberta Laccetti – MD PhD Medico Specialista in Scienza dell'Alimentazione “L’analisi condotta ha valutato l’offerta dei distributori automatici in alcune scuole del Piemonte, focalizzando l’attenzione su alcuni precisi parametri nutrizionali. Abbiamo analizzato due scuole, un Istituto Tecnico e un liceo. Il numero totale del campione degli alunni analizzati è di 1.100 studenti, 750 dei quali nell’ITIS e 350 nel liceo. Interessante notare che la distribuzione tra i due sessi è differente nelle due scuole: 90% di alunni maschi nell’ITIS e parità tra maschi e femmine nel liceo. Andando a valutare le erogazioni in un anno scolastico abbiamo contato 95.030 prodotti venduti: i prodotti freschi (22,7%) rappresentano la maggior parte di prodotti venduti, seguiti dagli snack salati, dalle bevande piatte, dalle

“Abbiamo voluto monitorare il consumo di prodotti ai distributori automatici nelle scuole ritenendo questo un ambito estremamente importante della nostra attività in particolare se considerato dal punto di vista dell’equilibrio nutrizionale”, ha affermato Lucio Pinetti, Presidente di CONFIDA, concludendo: “Il nostro impegno per un’alimentazione equilibrata per gli studenti sarà sempre prioritario, ci confortano i dati fin qui raccolti dai quali emerge che i prodotti da noi offerti rientrano mediamente nei parametri di una dieta bilanciata. Siamo perfino convinti che il distributore automatico possa rappresentare nel futuro un utile strumento di educazione alimentare grazie alle straordinarie potenzialità d’interfaccia con l’utente offerte dalle attrezzature di nuova generazione”. Eventi & Road Show > V e n d i n g t o G o

acque minerali, dagli snack dolci, dalle bibite gassate, dalle barrette, dai succhi di frutta e infine dal pastigliaggio. Interessante notare che circa il 57% dei prodotti venduti sono solidi, con preferenza di prodotti freschi e snack salati rispetto a barrette e snack dolci (in totale poco più del 12%); per quanto riguarda invece le bevande, gli studenti preferiscono bevande piatte e acque minerali (16% circa in entrambi i casi), mentre le bibite gassate si attestano al 7,1% e i succhi di frutta al 3%. I prodotti erogati al giorno sono 452 (72 sono acque minerali). La media dei prodotti erogati al giorno per alunno, acqua esclusa, è pari a 0,4, in linea con le loro dichiarazioni di acquisto (2-3 volte a settimana). Il numero totale delle kcal dei prodotti consumati è di 16.214.902 ed è interessante valutare la distribuzione di proteine (9%), carboidrati (64%) e grassi (26,4) all’interno del consumo di queste kcal. Questi numeri a cosa ci servono? Se si calcola che in una dieta equilibrata l’apporto potrebbe essere del 55-60% di carboidrati, 12-15% di proteine e 25-30% di

T o r i n o

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D.A.ITALIA 78 > LUGLIO/AGOSTO 2013

grassi, in base a quanto abbiamo visto, possiamo osservare che abbiamo

trodurre tra le 375 e le 520 kcal; durante lo spuntino (assimilando i due

una percentuale leggermente maggiore di carboidrati, leggermente infe-

spuntini – quasi nessuno li consuma entrambi), le kcal totali sarebbero

riore di proteine e siamo in linea con quella dei grassi. Bisogna valutare

tra le 250 e le 300; per quanto riguarda il pranzo abbiamo tra le 885 e le

che queste percentuali si riferiscono ovviamente all’introito giornaliero

1040 kcal (valori abbastanza elevati).

di tutti quanti i nutrienti: le proteine si assumono soprattutto quando si

La media giornaliera di somministrazione per singolo pezzo prelevato da

consumano secondi piatti (carne, pesce, uova, formaggi ecc.), ma i fab-

un distributore automatico, senza acqua risulta essere pari a 203,3 kcal.

bisogni nutrizionali si soddisfano se la dieta contiene un’ampia varietà

Considerando anche l’acqua si ha un valore di circa 170 kcal.

di cibi.

È interessante osservare che il valore di 203,3 kcal rientra nei

La distribuzione dell’apporto giornaliero in una dieta bilanciata dovrebbe

range di kcal/giorno consigliato dai nutrizionisti.

essere così ripartito: 15-20% kcal totali a colazione 5% spuntino, 3540% pranzo, 5% spuntino e 30-35% cena.

I distributori automatici offrono un'ampia scelta di prodotti per soddi-

Da notare il peso della colazione sulle kcal totali giornaliere: non molto

sfare le esigenze degli alunni che nelle ore scolastiche decidono di ser-

spesso viene rispettata questa percentuale. L’adolescente-tipo è infatti

virsene per consumare alcuni pasti: colazione, spuntino o anche pranzo.

coinvolto in molte attività scolastiche ed extrascolastiche e alcune volte

Possiamo quindi concludere che, sulla base delle analisi effettuate su un

non riesce ad assumere i pasti che dovrebbe negli orari canonici. Quindi

campione limitato di 1.100 studenti delle due scuole piemontesi, risulta

qualcuno potrebbe preferire non fare colazione per dormire mezzora in

che gli apporti nutrizionali della pausa consumata al distributore

più o, se ha impegni durante l’orario scolastico, piuttosto che attività

automatico rientrano nei parametri consigliati e va inoltre ricor-

doposcuola, è facile che colazione, spuntino e talvolta pranzo possano

dato che la percentuale di grassi assunti è quella corretta, quindi

essere consumati fuori casa.

spesso si accusano a torto le macchinette di distribuire ai ragazzi prodotti non sani.

Considerando che un adolescente dovrebbe assumere tra le 2500 e le

Concludo il mio intervento lasciandovi con questa frase: “Il nostro cibo

2600 kcal al giorno (questo è un dato medio per entrambi i sessi) e in

dovrebbe essere la nostra medicina. La nostra medicina dovrebbe essere

base alle percentuali viste precedentemente: a colazione si possono in-

il nostro cibo” (Ippocrate, 400 a.C.).

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D.A.ITALIA 78 > LUGLIO/AGOSTO 2013

Eventi

CIBUS La Fiera dell’Alimentare Italiano Punta sull’Internazionalizzazione

In attesa dell’edizione 2014, Cibus prosegue la sua attività di promozione dell’alimentare italiano attraverso iniziative tese ad avvicinare sempre di più le imprese nazionali ai mercati esteri. Nell’ottica dell’internazionalizzazione oltre alla due giorni di eventi Cibus Global Forum, Fiere di Parma e Federalimentare, in collaborazione con alcuni partner strategici, hanno organizzato la partecipazione di aziende italiane a Thaifex, la fiera dell’alimentare thailandese ed il progetto Cibus Market Check.

> Cibus Global Forum Sulla scia del successo di Cibus 2012, che ha segnato l’esordio della distribuzione automatica tra i settori rappresentati, si è tenuto il 16 e 17 maggio presso Fiere di Parma Cibus Global Forum, vero e proprio summit delle industrie alimentari italiane, a cui hanno preso parte oltre 300 imprenditori. Organizzato da Fiere di Parma e Federalimentare l’evento, che ha avuto come tema principale il punto sull’export del made in Italy alimentare e cosa sia possibile fare per aumentarne le potenzialità inespresse delle imprese italia-

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D.A.ITALIA 78 > LUGLIO/AGOSTO 2013

ne del comparto. Oltre il 50% delle imprese esporta all’estero (record nel pri-

> Cibus a Thaifex

mo trimestre 2012) e per questa ragione da Parma è stato lanciato un appello alle Istituzioni: l’internazionalizzazione delle imprese alimentari italiane va sostenuta concretamente. Sul palco di Cibus Global Forum si sono alternati numerosi relatori provenienti dalle imprese alimentari italiane, come Colavita, Ferrero, Mutti, Parmacotto, Acqua San Benedetto, Illy, Cremonini, Zanetti ed altri. Ma anche esperti ed analisti del sistema italiano come lo storico Valerio Castronovo e l’esperto in Storia dell’Alimentazione Massimo Montanari. “L’export alimentare è aumentato del 12% nel primo trimestre del 2013, una sensibile accelerazione rispetto alla media dell’intero anno 2012 che si era attestata sul +7%. Se consideriamo che per la prima volta il numero delle imprese alimentari che esportano ha superato il 50%, è una prova dell’apprezzamento del food&drink italiano sulle tavole di tutto il mondo e della strategicità dei mercati esteri mentre i consumi interni soffrono.” ha dichiarato Annalisa Sassi, Presidente dei Giovani Imprenditori di Federalimentare, che ha proseguito: “Ma non mancano le criticità: la percentuale del fatturato derivante dall’export italiano è minore di quella di Francia e Germania, competitor verso i quali paghiamo un gap

Fiere di Parma, CIBUS e Koelnmesse (organizzatrice di Anuga e Eu’vend) hanno allestito a Thaifex, dal 22 al 26 maggio 2013, un'area italiana dove mostrare l'offerta delle aziende italiane e partecipare a eventi e incontri. Thaifex viene considerata la porta di ingresso dei mercati del Sud Est Asiatico. Inoltre, gruppi di manager di imprese italiane parteciperanno con Cibus ad altre grandi fiere, come Prodexpo Mosca, Fhc a Shangai, Fancy Food a New York, SIAL in Brasile.

sensibile anche sul fronte dei costi di energia e lavoro. Molto ancora si può fare in termini di sostegno alla internazionalizzazione, a maggior ragione se la partita si sposta su nuovi mercati, come

> CIBUS Market Check

medio e Estremo Oriente o Paesi Arabi”. Dalla tavola rotonda sono emerse alcune indicazioni importanti. “L’italian sounding, cioè la contraffazione dei prodotti italiani, è un fenomeno su cui si sta facendo ancora troppo poco”, ha detto Francesco Mutti, AD di Mutti, mentre Enrico Colavita, Presidente Colavita ha sottolineato: “È possibile produrre prodotti italiani all’estero purché siano rispettati i disciplinari ed i criteri del saper fare italiano. Per esportare servono certificazioni di qualità, sempre più richieste da importatori, distributori e consumatori”. Ancora, Gino Lugli AD di Ferrero, ha dichiarato: “L’e-commerce è una buona cosa, ma non può sostituire il rapporto umano e comunque non può sostituire la presenza fisica nei mercati esteri”. Enrico Zoppas, Presidente Acqua San Benedetto, ha aggiunto: “La classe dirigente italiana deve sostenere le imprese alimentari,

Il 6 giugno scorso, inoltre, Cibus ha portato i manager di circa 20 industrie alimentari italiane a Bangkok per studiare come il prodotto italiano viene presentato nei supermercati thailandesi e per incontrare i buyer della grande distribuzione locale. Gli export manager di imprese come La Molisana, Coppini Arte Olearia, Noberasco, Consorzio Casalasco del Pomodoro, Coppola Foods, Casale Spa, Steriltom, Polenghi, Saviola, Caravella Fine Foods, Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana, Coop Italia hanno visitato i supermercati Marko, Tesco Lotus, The Mall Group, Cengra Food Retail e Big C, dove hanno potuto incontrare i buyer delle rispettive catene distributive e prendere accordi per nuovi investimenti. L’iniziativa fa parte di una delle diverse iniziative preparatorie di Cibus 2014

soprattutto le piccole e medie”.

e rappresenta la seconda tappa del tour internazionale Cibus Market Check,

Spiegando la natura dell’evento, è intervenuto Antonio Cellie, AD

razione della Regione Emilia Romagna.

di Fiere di Parma: “Il mondo guarda con crescente interesse al

Obiettivo della tappa thailandese era quello di approfondire la conoscenza

nostro stile di "vita&impresa" e comprenderne le radici per gover-

del mercato locale, i trend attuali e prospettici di consumo per poter tradurre

narne il futuro è la missione dei giovani di Federalimentare che sono

questi spunti in opportunità di business concreti. Le aziende italiane presenti

il motore culturale di Cibus Global Forum. Il dovere di un’organizza-

hanno giudicato utile e positiva l’esperienza.

organizzato da Fiere di Parma e Federalimentare/Confindustria, con la collabo-

tore leader come Fiere di Parma è gestire anche prima e dopo gli eventi fieristici le relazioni di lungo periodo con la propria Business

La prima tappa di Cibus Market Check si era svolta in febbraio a Mosca. Pros-

Community (Industria, Distribuzione e Organizzazioni delegati alla

sime tappe previste: 28 giugno 2013, Brasile (San Paolo); 3 luglio 2013, USA

regolamentazione del commercio internazionale)”.

(New York); 15 novembre 2013, Cina (Shanghai).

Eventi & Road Show > C i b u s


D.A.ITALIA 78 > LUGLIO/AGOSTO 2013

Eventi

Tuttofood 2013 Un Successo Oltre Ogni Aspettativa

Con 50.210 visitatori certificati,

Si è svolta dal 19 al 22 maggio presso il polo fieristico di Rho-fieramilano

in crescita del 25%, e un deciso

zata da Fiera Milano: i quattro giorni di manifestazione hanno registrato

clima di soddisfazione tra gli

sionali certificati, con un incremento degli esteri del 40% (provenienti

operatori la mostra si conferma punto di riferimento per il business agroalimentare.

la quarta edizione di TUTTOFOOD, Milano World Food Exhibition, organizun’affluenza record di visitatori, che si attesta a 50.210 operatori profesda 122 Paesi) e del 20% di quelli italiani. I primi feed-back dai 2.000 espositori, che hanno occupato 6 padiglioni e 120mila metri quadri a fieramilano, sono più che positivi e segnalano una diffusa soddisfazione sia per la qualità della manifestazione nel complesso, sia, in particolare, per l’alto profilo dei buyer presenti in manifestazione, con una forte rappresentanza dall’estero.

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D.A.ITALIA 78 > LUGLIO/AGOSTO 2013

“L’avevamo detto, l’abbiamo fatto: siamo la prima piattaforma italiana per il settore dell’agroalimentare per numero di top buyer internazionali, e la nostra potenzialità, in crescita continua fin dalla nascita, si è pienamente espressa in questa edizione dai numeri record, con aumento a due cifre di tutti i valori a partire dal +15% per la superficie, +11% per gli espositori e +25% per i visitatori”, ha affermato Enrico Pazzali, Amministratore Delegato di Fiera Milano, proseguendo: “La grande soddisfazione di tutti i nostri partner, degli espositori e dei visitatori conferma la validità della visione strategica con cui abbiamo costruito TUTTOFOOD. La partnership con Expo 2015 ha rappresentato e rappresenterà un asset vincente, avviata già nelle passate edizioni e diventata parte integrante della manifestazione. Un’alleanza che culminerà con l’appuntamento del 2015 in cui TUTTOFOOD avrà la sua quinta edizione in contemporanea con l’avvio dell’Esposizione Universale”. Strategico si è rivelato anche lo strumento con cui Fiera Milano ha selezionato top buyer su base mondiale per metterli in rete con gli espositori che ne hanno fatto richiesta. Il successo di TUTTOFOOD 2013 è stato reso possibile anche grazie alle tante sinergie di eccellenza instaurate con le associazioni che hanno creduto in questo progetto vincente: AIDEPI, ASSICA, UNAPROL, UNIONALIMENTARI e UNAS, che, con il loro know-how nella valorizzazione delle eccellenze, hanno portato il Sistema Italia nei padiglioni avvalendosi della manifestazione che ha garantito loro una rinnovata visibilità. Con oltre 150 tra eventi, convegni e iniziative di formazione, TUTTOFOOD è anche una piattaforma di networking e scambio di conoscenze, un interlocutore di riferimento per tutti gli operatori desiderosi di crescere professionalmente e di informarsi con puntualità su tendenze di mercato e nuovi prodotti. Considerevoli i riscontri per le azioni digital messe in campo per questa edizione: il sito ha registrato negli ultimi 30 giorni oltre 100mila utenti unici, con una permanenza media di 3 minuti e 40” mentre i social network hanno riscontrato un’intensa attività di condivisione con espositori ed operatori.

Eventi & Road Show > T o t t o f o o d

La prossima edizione di TUTTOFOOD è in programma dal 3 al 6 maggio 2015 a fieramilano, su una superficie di 150mila metri quadrati nei padiglioni attigui a quelli di Expo Milano 2015, che inaugurerà il primo maggio dello stesso anno. In attesa del prossimo appuntamento, Fiera Milano unisce la professionalità e la conoscenza dei mercati di TUTTOFOOD a quelle di HOST, Salone Internazionale dell’Ospitalità Professionale, dando vita a FOOD HOSPITALITY WORLD, la manifestazione internazionale veicolo ideale per portare il Made in Italy nei nuovi grandi mercati extraeuropei come India, Cina, Brasile, Turchia e Sudafrica. I prossimi appuntamenti sono a Bangalore, in India, dal 12 al 14 giugno 2013 e in Cina e Turchia il prossimo settembre.

CONFIDA > il Vending a Tuttofood 2013 In considerazione dell’importanza strategica che riveste TUTTOFOOD anche per il Vending e grazie ai rapporti di collaborazione tra CONFIDA e Fiera Milano, l’Associazione ha avuto la possibilità di mettere a disposizione delle imprese associate un’area espositiva “collettiva” all’interno del Salone per dare visibilità alle tecnologie e ai prodotti del settore. Le aziende che hanno aderito alla collettiva hanno partecipato anche all’area dedicata al Vending che Tuttofood ha messo a disposizione di CONFIDA all’interno della Triennale di Milano, in occasione del Fuori Salone “Tuttofood Night”.


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CONCEPT

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DESIGN

l’inizio di una nuova era TECHNOLOGY

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D.A.ITALIA 78 > LUGLIO/AGOSTO 2013

Eventi

Covim Incontri Roadshow Lazio, Marche e Abruzzo 2013

Sabato 25 maggio Covim Caffè ha dato appuntamento agli operatori del settore di Lazio, Marche e Abruzzo presso il prestigioso Castello di Torcrescenza, a Roma, per fare il punto sulla situazione del mercato locale e definire nuove sinergie e opportunità di business per il canale Vending. Nel corso della giornata, organizzata in collaborazione con ValeVend di Valentino Paroncini e Di Donato Vending di Lucio Di Donato, c’è stato anche un momento d’incontro e dal palco quattro relatori hanno brevemente intrattenuto i circa 200 ospiti. 32

Covim, sempre in prima linea nella difesa dei valori associativi, ha presentato e sponsorizzato una speciale promozione Confida che consente a tutti i gestori non iscritti all’Associazione, di avere la possibilità di aderire per tutto il 2013 a titolo gratuito. Alessandro Fontana, consigliere delegato della Commissione Sviluppo Associativo, ha aperto l’incontro illustrando i vantaggi di cui godono i soci di Confida. Claudio Picci, Amministratore Delegato di Covim, ha presentato i prodotti della torrefazione genovese dedicati al canale Vending e ha inoltre ricordato gli


importanti investimenti in Comunicazione realizzati dalla sua azienda nel 2013. Covim infatti nel mese di aprile ha debuttato in televisione, sulle reti nazionali, con una prima campagna pubblicitaria televisiva. Gli spot sono stati trasmessi in tutte le fasce orarie, in concomitanza con le trasmissioni che riscuotono maggior audience, per raggiungere oltre centocinquanta passaggi televisivi nell’arco delle prime quattro settimane di programmazione. Lucio Di Donato e Valentino Paroncini hanno chiuso l’incontro salutando i molti clienti intervenuti, presentando le macchine Necta, SGL e i prodotti Covim e offrendo ai gestori una speciale promozione legata all’evento. http://www.youtube.com/watch?v=DBvoOLU_kNs 33


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Mondo Associazione

Assemblea Generale Confida Aumento IVA

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Nuove Banconote da 5â‚Ź> 39

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Assemblea Generale Confida La Relazione del Presidente Lucio Pinetti

Sabato 15 giugno a Bari, in concomitanza con la seconda tappa dell’importante iniziativa associativa VendingToGo, si è tenuta, all’interno del padiglione 96 della Fiera del Levante, l’Assemblea Generale ordinaria e straordinaria di Confida. Le aziende associate hanno approvato all’unanimità il Bilancio Consuntivo 2012 e Preventivo 2013, documenti che hanno mostrato una Confida in salute e con incoraggianti prospettive future. L’Assemblea è l’ultima non elettiva e scandisce il terzo anno di Presidenza Pinetti. La sua relazione, che ha riassunto un anno di lavoro, è qui riproposta in versione integrale.

> Relazione del Presidente Lucio Pinetti Cari colleghi, Benvenuti e grazie per la vostra presenza. L’Assemblea Generale costituisce la naturale sede per condividere i risultati di un anno di attività e al tempo stesso per ragionare intorno al contesto economico e sociale in cui il nostro Settore opera. Ma questo momento deve essere soprattutto un’opportunità per prefigurarci nuovi obiettivi e delineare gli indirizzi di programma per l’Associazione, ancor più oggi, dopo un 2012 che è stato probabilmente l’anno più difficile da quando è nata la Distribuzione Automatica in Italia.

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La crisi ha colpito pesantemente l’economia, ma anche il tessuto sociale; le sue

abbiamo il riconoscimento di serietà e trasparenza da parte dell’Amministrazione

ripercussioni hanno intaccato i consumi, calati per la prima volta anche nel nostro

finanziaria, che ha avuto modo di apprezzare la nostra qualificata collaborazione per

comparto, determinando una generale sofferenza in tutta la filiera.

la messa a punto dei parametri che caratterizzano il nostro studio di settore.

Solo un aumento, anche se modesto, dei prezzi al distributore automatico, ci ha

Non temiamo altre forme di controllo, ma ci preoccupano strumentalizzazioni e

permesso di evitare una catastrofe.

speculazioni.

In questo quadro non è più possibile pensare di mantenere posizioni di

Lo scontrino fiscale non può essere utilizzato nei distributori automatici.

rendita sulla base di strategie ormai obsolete.

Non può esserlo per ragioni tecniche e di gestione. Non si può paragonare un distri-

Altrettanto Inutile è rimpiangere il passato: oggi dobbiamo avere più che mai

butore automatico ad un registratore di cassa.

consapevolezza che non serve voltarsi indietro, perché la nostra direzio-

L’installazione di apparecchi per la trasmissione telematica degli incassi, alloggiati

ne è un’altra.

nei singoli distributori automatici, non è parimenti praticabile, né si possono ipotiz-

Ci dobbiamo confrontare con una recessione che varca i confini del nostro Paese e

zare soluzioni applicate a chi tratta in via automatica beni immateriali.

questo rende ancor più critico lo stato di salute del nostro Settore, se si considera

I nostri flussi finanziari sono sempre tracciabili: al limite su questi possiamo lavora-

che il Vending Italiano ha una forte vocazione all’esportazione.

re, sempre che sia garantito un confronto preventivo con l’Amministrazione e con

Il problema investe in tutta evidenza la componente manifatturiera, che ormai da

la Politica.

anni si confronta con una crisi strutturale da cui con difficoltà e molto coraggio sta

Con questo “clima” qualcosa però dobbiamo fare tutti e subito.

cercando di venir fuori, grazie anche agli investimenti in ricerca che non sono mai

Dobbiamo eliminare lo spreco di risorse finanziarie come strumento di

cessati e che oggi ci consentono di presentarci al mondo come una delle Compo-

competitività. Dobbiamo smetterla di mettere a disposizione il nostro servizio per

nenti del commercio maggiormente innovative e tecnologicamente avanzate.

arricchire altri.

Il generale calo dei consumi che osserviamo in Europa deve essere un segnale forte

Dobbiamo invertire la perniciosa spirale nella quale da troppo tempo si è infilato il

anche per le Imprese di Gestione Italiane, da sempre ritenute, e a ragione, modello

nostro settore. Dobbiamo smetterla di fare mercato con i ristorni.

di riferimento internazionale.

Non è accettabile che circa il 13% del nostro fatturato nelle pubbliche amministra-

A renderci le cose ancora più difficili ci si mette anche il Governo, che con un im-

zioni sia destinato a canoni di concessione ed ancor peggio che il 6% sia rigirato

provvido quanto iniquo provvedimento ha deciso di innalzare l’IVA a partire dal 1

come ristorno ai clienti privati.

gennaio 2014 sui prodotti somministrati a mezzo distributori automatici dal quattro

Stiamo perdendo il significato del nostro lavoro.

al dieci percento. Una norma sbocciata in sole trentasei ore, per reperire all’ultimo

Usiamo piuttosto ogni centesimo per rilanciare le nostre imprese e per

momento risorse finanziarie per lo Stato e che, come tutte le norme dell’ultimo

offrire la migliore qualità ai nostri consumatori.

minuto, è piena di errori e di contraddizioni.

Questa è l’unica via.

Come si può pensare di innalzare l’IVA nel nostro settore senza prevedere una fase

Attraverso la proficua collaborazione con ADICONSUM, con i consumatori abbiamo

transitoria per adeguare al nuovo regime fiscale le centinaia di migliaia di distribu-

consolidato un rapporto privilegiato di reciproca stima. Con la realizzazione del mar-

tori automatici installati?

chio TQS Vending ci siamo resi garanti della qualità dei nostri servizi.

Ma ancor prima, cosa spinge lo Stato a penalizzare una delle poche ancore di sal-

Oggi sono circa un centinaio le aziende del Vending che possono vantare il nostro

vezza dei consumi per fasce sociali che andrebbero invece tutelate in questi anni

marchio di qualità.

di crisi?

Non possiamo ancora ritenerci soddisfatti. Il nostro auspicio è che presto tutte le

Fabbriche, ospedali, scuole, ma sono proprio questi i luoghi da tassare?

imprese di gestione associate a CONFIDA seguano questo virtuoso percorso.

Una norma che è destinata a contrarre ulteriormente i consumi, che pone

Tutto il Vending deve essere un’eccellenza riconosciuta nei servizi di ristoro.

a grave rischio la stabilità del nostro sistema e che toglie fiducia nelle già

Abbiamo da tempo pronti dei capitolati standard per le pubbliche amministrazioni ed

minate prospettiva di ripresa.

oggi per le scuole. La loro diffusione ed il loro accreditamento non sono così scontati.

Auspichiamo che nei tempi per la conversione in legge ci venga data la possibilità

Coi nostri capitolati premiamo la qualità e questo stride con le finalità di molte gare

-che ci è stata negata nei giorni scorsi - di rappresentare l’inadeguatezza della nor-

d’appalto del Vending: il maggior contributo economico possibile.

ma e, nell’ipotesi di una sua conferma, la necessità di renderla praticabile.

Noi continueremo a valorizzare chi maggiormente si impegna col proprio

Sul piano delle proposte normative, le nostre preoccupazioni, purtroppo, non fini-

lavoro e non col denaro e siamo certi di essere affiancati dai consumatori

scono qui.

in questa difficile battaglia.

Il nostro Settore è periodicamente oggetto di pretestuose illazioni da parte di alcuni

Dobbiamo perseguire pervicacemente la via del valore, che si ottiene of-

ambienti della politica, forse sollecitati da operatori che vedono nel nostro successo

frendo al giusto prezzo i migliori prodotti e i migliori servizi.

la ragione delle loro sconfitte o da chi intravvede lo sviluppo di un proprio business.

Il prezzo basso mortifica le nostre qualità ed è il maggior freno per le nostre poten-

Mi riferisco a chi ci taccia di evasione fiscale.

zialità. Prezzi bassi impoveriscono la qualità e mortificano le imprese. Vanificano gli

Noi abbiamo i conti in ordine: lo dimostrano i dati.

sforzi di coloro che credono nella dignità del nostro comparto e che hanno consape-

Il Vending è tra i comparti economici che maggiormente contribuisce all’erario con una

volezza che i nostri prodotti e servizi nulla abbiano da invidiare rispetto a chi li pone

percentuale di imposte sui ricavi superiore al 2% , contro una media nazionale delle

sul mercato al doppio o al triplo del valore.

imprese pari all’1,6%. Ma nonostante l’evidenza dei numeri, l’attuale clima di “cac-

Non possiamo però giocare solo in difesa.

cia alle streghe” potrebbe far rivivere la sciagurata proposta dello scontrino fiscale.

Dobbiamo affrontare e superare la crisi con idee nuove ed una nuova vi-

Sia ben chiaro.

sione del Vending.

Noi riteniamo che l’attuale sistema di controllo fiscale a carico delle

La vicinanza al territorio come momento di visibilità e promozione.

nostre imprese sia del tutto sufficiente ed affidabile. Come Associazione

Dobbiamo riconquistare i territori, affermando i nostri valori, comunicando con le

Mondo associazione

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Assem b l e a G e n e ra l e C o n fi d a


Istituzioni e le comunità locali. Dobbiamo facilitare il dialogo tra imprenditori e rappresentare il Vending come un’opportunità per tutto il mondo del fuori casa. Questo è lo spirito che dà anima e significato a “VendingToGo”, l’evento itinerante dedicato agli operatori del Vending, ma anche al mondo dell’Horeca e dei self store. Oggi viviamo le prime esperienze di questa nuova iniziativa, ma siamo certi che potrà diventare un appuntamento periodico di sicuro interesse per le nostre imprese. Dobbiamo inventarci un Vending diverso. Le straordinarie potenzialità della distribuzione automatica non possono rimanere relegate ai confini del Vending tradizionale. L’innovazione e l’incrocio di esperienze commerciali differenti possono essere il motore di nuove applicazioni e proposte commerciali tra loro complementari. Lo dimostra l’interesse riscontrato in “VendingLab” da parte di importanti brand della GDO e retail come Autogrill e Coop, oggi seduti ai tavoli di CONFIDA per elaborare, insieme ai nostri Operatori, nuove forme di commercio che vedono protagonista il Vending. “VendingLab” è lo sforzo e la voglia di uscire dal guscio del Vending tradizionale per esplorare nuove opportunità di mercato e nuove collaborazioni. Grazie a chi oggi ci sta credendo e che, ne siamo certi, sarà un modello da emulare domani. Dobbiamo rilanciare il mercato e non solo quello Italiano. Il benessere delle nostre imprese passa anche attraverso lo sviluppo dei mercati internazionali. Ricordiamo che il 70% del fatturato delle imprese manifatturiere del Vending è destinato all’estero. Non possiamo né dobbiamo trascurare questo aspetto. Dobbiamo favorire la presenza delle nostre imprese nei mercati internazionali, promuovendone l’accesso al minor costo possibile. Da qui l’opportunità di stringere nuove alleanze strategiche nel sistema fieristico internazionale. Per questa ragione, attraverso Venditalia Servizi, abbiamo già in essere una collaborazione con Fiera Milano nell’iniziativa “Vending in The World”, finalizzata alla promozione del Vending sui mercati dei Paesi emergenti, al pari di altri Settori in cui l’Italia eccelle come l’Horeca e il Food. Siamo poi i promotori di un ambizioso, ma altrettanto necessario, progetto di ottimizzazione del sistema fieristico europeo del Vending. Crediamo in un disegno comune con le altre Associazioni nazionali della Distribuzione Automatica per configurare una gestione unitaria delle manifestazioni fieristiche di Settore. Una formula che consente di razionalizzare gli investimenti delle aziende espositrici e al tempo stesso di poter rivitalizzare le attività delle Associazioni nazionali, oggi spesso ingessate da modesti budget. Dobbiamo mettere a disposizione il nostro know how per lavorare con l’Europa in questa direzione. A questo punto si impone una riflessione sull’Associazione Europea del Vending, sulla nostra presenza e il nostro ruolo al suo interno. L’argomento è già stato posto all’attenzione dei nostri Gruppi Merceologici e di attività e prossimamente sarà oggetto di approfondimento da parte del nostro Consiglio Direttivo. Cari colleghi, in questi anni abbiamo fatto molto per le nostre imprese, con le loro storie di vita e la loro dignità. Ma oggi dobbiamo fare ancora di più. Non dobbiamo arrenderci e soccombere alla crisi e alle difficoltà che ogni giorno si prospettano davanti a noi. Dobbiamo farlo per noi stessi e per le nostre famiglie, per i nostri collaboratori e consumatori. Possiamo farlo, perché abbiamo le capacità, le idee e soprattutto la determinazione. La stessa con la quale da sempre la nostra sveglia suona ancor prima dell’alba e le porte delle nostre aziende si chiudono ben dopo il tramonto. Buon lavoro a tutti.



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Mondo Associazione

Il Governo Aumenta l'IVA ai Distributori Automatici La previsione di aumento dell'iva sulle bevande e alimenti venduti nei distributori automatici, annunciato dal Governo per finanziare l'ecobonus, colpisce oltre 20 milioni di Italiani, che dal 1 gennaio 2014 avranno l'amara sorpresa di un rincaro dei prezzi di tutti i prodotti presenti nelle macchinette. Un settore che per oltre un decennio è stato capace di mantenere inalterati i prezzi al consumo nonostante il passaggio dalla lira all'euro e il costante aumento dei costi di gestione di questi anni oggi, per legge, sarà costretto ad aumentare i prezzi. "Fabbriche, scuole, ospedali, luoghi destinati alle collettività, sorprende come lo Stato abbia voluto colpire proprio queste fasce di consumo che, in particolare in questi anni di crisi, grazie al favorevole rapporto qualità

prezzo, nel distributore automatico, hanno finora trovato una valida soluzione di acquisto" dice Lucio Pinetti, presidente di CONFIDA - Associazione Italiana Distribuzione Automatica. L'incremento dell'iva sui prodotti somministrati attraverso i distributori automatici comporterà un aumento di almeno cinque centesimi sul caffè e le bevande calde e di circa dieci centesimi sulle bevande fredde e gli snack. Lucio Pinetti ha rilasciato alcune dichiarazioni in proposito, nel servizio televisivo andato in onda lo scorso 1 giugno su Tg La7, che è possibile rivedere utilizzando il link: http://youtu.be/TEMYaq2uuXo

Le Nuove Banconote da 5€: Nessuna Criticità ma le Aziende già all’Opera per Minimizzare i Disagi La DA in Italia conta un parco macchine installato nel 2012 di circa 2.400.000 distributori di cui oltre 1.600.000 riguarda le piccole macchine per ufficio funzionanti a capsule e cialde, mentre la restante parte riguarda i grandi distributori automatici di bevande calde, fredde e prodotti solidi preconfezionati. La modalità più comune per il pagamento è la moneta o la chiave elettronica, mentre si stima che in Italia siano circa 100.000 i d.a. di alimenti e bevande corredati di lettore di banconote. “Anche se per le ragioni sopra descritte le banconota da 5 Euro non rappresenta un criticità per il comparto né per il consumatore (stante i prezzi dei prodotti ben al di sotto di questo valore), le imprese stanno lavorando al fine di minimizzare eventuali disservizi legati alla mancata accettazione del nuovo taglio” ha dichiarato Lucio Pinetti, Presidente di CONFIDA. “Rendere diffusa l’accettazione di una nuova banconota è un’azione che richiede particolari attenzioni, infatti, così come accade anche per le monete, per la discriminazione mediante dispositivi elettronici, sono necessari processi strutturati volti ad ottenere il migliore compromesso possibile tra sicurezza e percentuale di accettazione” ha inoltre commentato Mario Majo, Presidente del Gruppo Imprese di fabbricazione di distributori automatici ed

accessori per gli stessi di CONFIDA nonché rappresentante in Italia di un’azienda multinazionale produttrice di sistemi di pagamento. Il dispositivo elettronico deve infatti tutelare l’impresa nell’individuazione dei falsi e allo stesso tempo deve offrire la migliore funzionalità al consumatore (accettazione della banconota in possesso del cliente possibilmente al primo tentativo). Questo equilibrio si ottiene mediante l’utilizzo di un’appropriata tecnologia applicata al lettore e la capacità di raccogliere un campione rappresentativo. Gli occhi elettronici dei sistemi di pagamento rivelano particolari generalmente non visibili all'occhio umano che sono direttamente collegati al processo di stampa (oltre 8 diversi siti in Europa) e ai fornitori di materie prime. Per tutti i consumatori del caffè al distributore automatico i tempi di attesa per veder accettata la nuova banconota da 5€ non sono comunque lunghi. Migliaia di tecnici attivi nel settore hanno già iniziato a recarsi su tutti i punti vendita. Il lavoro di aggiornamento sarà terminato al massimo in un paio di mesi. Resta sempre inteso che criticità specifiche possono essere segnalate al gestore di distributori automatici sempre individuabile su ogni apparecchiatura che di certo provvederà tempestivamente alla risoluzione dell’inconveniente.

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N o v i t à Coges

N o v i t à

> Sul Mercato il Nuovo Sistema Coges Engine Forte di trentacinque anni di esperienza nel vending ed oltre 30 milioni di chiavi cashless vendute, Coges annuncia oggi che il nuovo sistema Coges Engine è disponibile per l'acquisto. Coges Engine è un sistema elettronico per il vending interamente progettato da Coges ed assemblato presso la casa madre in Italia. Coges Engine è caratterizzato da un’innovativa struttura modulare che consente di configurare i componenti hardware e software in diverse combinazioni nello stesso sistema. Alla scheda centrale, che funge anche da unità di rilevazione dei dati contabili, è possibile collegare un lettore

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di chiavi e tessere Coges o persino un lettore di carte di credito o NFC, offrendo tutti i vantaggi di un sistema cashless avveniristico che cresce e si evolve nel tempo. Allo stesso tempo, Coges Engine è un sistema compatto, senza schede esterne aggiuntive e con minore ingombro all'interno del distributore e meno esigenze in termini di installazione e manutenzione. È possibile equipaggiare Coges Engine di telemetria GPRS, connessione alla rete LAN aziendale o trasmissione dati Bluetooth semplicemente aggiungendo dei moduli integrati opzionali. Queste configurazioni possono essere modificate anche in momenti successivi, per risponde-

re a nuove esigenze nel parco macchine o essere implementate in base alle opportunità di specifiche locazioni. Coges Engine è inoltre molto facile da utilizzare: programmazione e aggiornamento firmware possono essere portati a termine in pochi secondi con una comune chiave USB o in remoto nei modelli con telemetria, così come la rilevazione dei dati contabili per una gestione ottimale del punto vendita. Coges Engine è inoltre supportato da una vasta gamma di software gratuiti e facili da usare messi a disposizione da Coges.


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N o v i t à Crane Payment Solutions

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N o v i t à

> Tutte le Novità dell’Azienda per il Vending

Aggiornamento dei dispositivi Crane per le nuove banconote da 5 euro Crane Payment Solution ha annunciato che tutti i gli accorgimenti necessari per l’accettazione delle nuove banconote da € 5 della serie Europa sono stati realizzati con successo su tutti i prodotti dell’azienda. Le nuove banconote da cinque euro hanno cominciato a circolare nel mese di maggio. Crane, che ha un rapporto di collaborazione consolidato con la Banca Centrale Europea, ha lavorato a fianco dell’Istituto fin dal primo annuncio della diffusione delle nuove banconote, al fine di garantire un'implementazione di successo. "Siamo stati in grado di aggiornare tutti i nostri lettori di banconote attuali e riciclatori e stiamo vivendo senza problemi. Crane Payment Solutions aggiornate tutte le parti interessate del software prima di distribuire la nuova banconota da 5 € e clienti sono stati informati in anticipo per consentire l'aggiornamento delle applicazioni sul campo", ha dichiarato Erik Van Der Weide, Coordinatore Valuta di Crane, che ha aggiunto: "Uno dei nostri valori chiave, in qualunque mercato ci si trovi ad operare,

è l’attenzione al cliente, per cui è fondamentale che i nostri prodotti siano pronti per eventuali introduzioni di nuova moneta o di una nuova legislazione. I clienti possono contare su di noi anche il prossimo anno per l'introduzione delle banconote da 10 € della serie Europa, che saranno trattate in modo altrettanto efficace ".

Feedback positivo ad AVEX per Crane Payment Solutions Nel corso di AVEX 2013, il Salone del vending inglese tenutosi dall’11 al 13 giugno scorsi a Birmingham, Crane Payment Solutions ha dimostrato la propria competenza nei sistemi di pagamento di alta qualità e tecnologie, ricevendo feedback positivi da parte dei visitatori. Affidabilità del prodotto e accessibilità del team di vendita e di servizio i punti forti dell’azienda, che in occasione della fiera ha presentato le sue più recenti soluzioni per il mercato. Tra tutti, grande riscontro di pubblico per NFCVend, il dispositivo che offre vantaggi per gli operatori e gli utenti finali ed è stato ben accolto per il suo piccolo ed elegante design; altri prodotti molto apprezzati sono stati currenza c ² aeroporto, v ² colibri

e la MSMv2 banconote. La caratteristica fondamentale del sistema Vend NFC è il metodo di pagamento flessibile attraverso telefoni cellulari, chiavi, tessere o tag. Con uno stile intuitivo e semplice, con lo scopo di indirizzare gli utenti verso l’utilizzo del distributore automatico, il sistema NFC Vend è disponibile sia in versione stand-alone senza contanti che nella versione da integrare semplicemente nella gettoniera. Inoltre, il sistema può essere facilmente installato su macchine esistenti, senza dover effettuare alcuna modifica. Crane è stata rappresentata presso il proprio stand dal Responsabile Tecnico Nick Norris, premiato come Ingegnere dell'anno e da Mark Simmons, Sales Manager, che ha dichiarato: "Siamo molto soddisfatti della risposta degli operatori a AVEX, che chiaramente si sono resi conto dei vantaggi che i prodotti Crane possono fornire. È stato importante per noi anche vedere riconosciuto il lavoro del nostro Nick Norris, che è stato premiato come Ingegnere dell’anno: le nostre persone sono una parte importante della nostra società, ed è bello vedere uno di loro premiato per il lavoro che svolge”.

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Breaking News

D.A.ITALIA 78 > LUGLIO/AGOSTO 2013

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Curiosità > la prima webcam puntava su una macchinetta del caffè

e ricercatori di verificare la quantità di caffè presente nella

Quando è stata installata la prima webcam, che ha tra-

la propria postazione. La qualità dell’immagine era ovvia-

smesso immagini attraverso internet, inquadrava una mac-

mente ridotta, ma per molto tempo la “Trojan Room Coffe

chinetta del caffè. Realizzata nel 1991 dall’Università di

Pot” è stata un’icona di internet. La webcam ha trasmesso

Cambridge, la prima webcam nasce dalla pigrizia, perché

online fino al 2001, anno in cui il dipartimento di informati-

il suo scopo, raggiunto, era quello di consentire a studenti

ca dell’Università si è trasferito in un’altra sede.

caraffa posta nel vano porta-tazze senza doversi alzare dal-

Handpresso > la macchina per il caffè in auto Grazie all’idea originale di una società francese, ora è possibile dormire qualche minuto in più e prepararsi un caffè espresso nella comodità della propria auto, mentre si raggiunge i posto di lavoro o si accompagnano i bambini a scuola. Il dispositivo, semplice da utilizzare e piuttosto economico, si collega alla presa accendisigari dell’auto e funziona a cialde. Scaldata l’acqua, un segnale sonoro indica quando il caffè è pronto da versare, operazione che deve essere eseguita manualmente, dato che per motivi di spazio non è stato possibile dotare la macchinetta di un vano porta-tazzina.


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Appuntamento in Fiera

Eu’Vend & Coffeena

meno di tre mesi all’appuntamento con il Salone tedesco del vending La fiera tedesca del vending e il mondo del caffè saranno sotto lo stesso

all’anno, il settore della distribuzione automatica è tra i più importanti

tetto dal 19 al 21 settembre a Colonia.

fornitori di caffè dei consumatori tedeschi. Dai dati aggiornati del 2012

Sono già molte le aziende che hanno inviato la loro conferma di parteci-

emerge che il trend di un uso più attento e sostenibile del caffè è in cre-

pazione ed oltre 200 gli espositori presenti in fiera per questa edizione.

scita. La quota di mercato del caffè certificato ha raggiunto il 4%, come

Nell’ambito del vending esporranno: Azkoyen, Bianchi, Bonamat, Jakob

comunicato nell’aprile 2013 dall’Associazione tedesca del caffè. Presso

Gerhard, N&W Global Vending, SandenVendo, Provenero/Saeco, Servo-

le stazioni di servizio, le mense e nella ristorazione, l’offerta di prodotti

mat Steigler, rheavendors, Westomatic e Sielaff. 
In rappresentanza del

provenienti da coltivazioni ecologiche e circuiti equosolidali da dieci anni

settore caffè e cacao annoveriamo Barry Callebaut, Belmoca, Burkhof

a questa parte cresce continuamente.

Kaffee/Darboven, Catunambu, Coffee Board of India, Coffee Board of In-

Oggi spesso non si tratta più di trovare semplicemente il caffè che costa

donesia, Deutsche Extrakt Kaffee, Gimoka, Kraft Foods, Krüger, Laqtia,

meno. I consumatori non di rado pagano volentieri un prezzo più alto pur

Leo Espresso, Miko, Nestlé, Phuc Sinh, Schirmer, Gebr e Westhoff.
 Deutsche Telekom con i pagamenti da cellulare, ICT, MEI e la Microtronic si presenteranno nell’ambito dei sistemi di pagamento. 
Tra gli specialisti di distributori da tavolo di bevande calde si 
presenteranno Aequator, Animo, ETNA, mentre i produttori di snack 
saranno rappresentati da Kuchenmeister, Mars, Mondelez e Lorenz Bahlsen 
Snack World. Anche aziende leader per i prodotti monouso come Dopla, Flo, Huhtamaki, SwissPrimePack, Paccor saranno presenti a Eu’Vend & coffeena 2013. Hanno inviato la loro adesione anche le principali aziende produttrici di filtri per l’acqua, come 3M, Brita, Everpure/Pentair und water + more e non mancheranno i dispenser di acqua che saranno proposti da Cosmetal, Blupura, Revos, Brita.

> Sostenibiità e prodotti equosolidali Tema principe di questa edizione, la sostenibilità: le aziende della distribuzione automatica stanno adattando l’attività del 2013 sempre più alle esigenze della sostenibilità: dotazioni tecniche all’insegna del risparmio energetico, del riciclo, dell’utilizzo attento delle risorse e dell’impiego di prodotti provenienti dal commercio equosolidale.

di sapere che il prodotto proviene da coltivazioni biologiche controllate ed è commercializzato a condizioni eque per i coltivatori di caffè. Aziende operanti su vasta scala come Starbucks e McDonald’s hanno iniziato addirittura a puntare solo sul caffè equosolidale. Un motivo più che sufficiente per gli operatori del vending per passare all’offensiva in linea con una strategia di mercato sostenibile. Per questo giovedì 19 settembre, alle 15.30 il promotore di Eu’Vend & coffeena riceverà i responsabili delle più autorevoli etichette di certificazione al “Rotes Sofa”, presso il padiglione 9, stand C 030/D 039. Il direttore generale dell’Associazione tedesca del caffè, Holger Preibisch, presenterà i marchi di qualità Fairtrade, Rainforest Alliance, UTZ e 4 C e modererà il dibattito. Anche la presentazione di BDV all’evento fieristico di quest’anno sarà una pietra miliare in fatto di sostenibilità. L’Assciazione nazionale tedesca della distribuzione automatica si presenterà al suo stand insieme a TransFair e.V. Questa collaborazione consentirà agli operatori del vending di proporre e contrassegnare i loro caffè, cappuccini, espressi & Co. certificandoli sul distributore automatico e registrandosi sul sito di Fairtrade-Deutschland. Nel 2012 in Germania sono state vendute 9.322 tonnellate di caffè con

Nel corso di Eu’Vend & coffeena, il forum di discussione “Rotes Sofa”

certificazione equosolidale (+6% sul 2011) e a una quota di mercato del

(l’ormai noto “divano rosso” che ospita tavoel rotonde e approfondi-

caffè Fairtrade del 2,2 per cento. Il 30 per cento del caffè viene venduto

menti) invita le organizzazioni dei marchi di qualità Fairtrade, Rainforest

sul mercato dei consumi extradomestici. Contemporaneamente cresce la

Alliance, UTZ e 4 C a un appassionante dialogo. L’Associazione tede-

varietà. Attualmente esistono oltre 300 articoli di caffè certificati Fairtra-

sca della distribuzione automatica, BDV, ente patrocinatore di Eu’Vend,

de. Il 76% di questi è anche certificato come biologico.

metterà particolarmente in risalto la collaborazione avviata con l’associazione TransFair e.V. presentandosi in fiera nel proprio stand insieme

“Siamo molto lieti, di aver potuto stringere questa collaborazione con

a TransFair.

Transfair e il marchio Fairtrade a favore dei nostri soci. Promuove la qualificazione e l’adeguamento alle esigenze del mercato degli operatori del

Con 300.000 distributori di bevande calde e oltre 3,8 miliardi di porzioni

nostro settore” ha spiegato il dirigente di BDV, Aris Kaschefi, aggiun-

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gendo: “Bisogna considerare che ben il 70 % dei consumatori conosce Fairtrade e il 92% di questi si fida di questo marchio” come ha riferito Dieter Overath, dirigente di Transfair e. V., nel corso di un’intervista con la “Zeit”. Il fatto che oggi il marchio pionieristico per prezzi giusti ed equità istituito oltre 20 anni fa venga illustrato in un libro di testo su due di geografia ed economia lo rende molto fiducioso”. Tuttavia l’importante tema della sostenibilità nel settore della distribuzione automatica trova attuazione ben oltre l’ambito dei prodotti di riempimento. I punti chiave: l’ottimizzazione energetica e utilizzo attento delle risorse. I distributori automatici più avanzati sfruttano tra l’altro fonti di alimentazione alternativa, quali impianti fotovoltaici e celle a combustibile, e vantano classi di efficienza energetica A+ e perfino A++, mentre per l’illuminazione impiegano i LED di lunga durata ed efficienti e, come dispositivi di accensione e spegnimento, i rivelatori di movimento. Grazie a tecniche di isolamento molto performanti il consumo energetico del raffreddamento e della modalità in standby si riduce e anche la funzione notte dà un contributo non indifferente all’abbattimento dei costi. Inoltre, i bicchieri lanciati di recente sul mercato sono prodotti qua-

si esclusivamente con materie prime rinnovabili e, dopo l’uso, vengono compostati industrialmente. Questi progetti promettenti per l’ambiente, l’uomo e l’equità hanno trovato un’applicazione pratica, da una parte, nello stabilimento della BMW di Dingolfing, nel quale si trova la prima stazione di distribuzione Dallmayr Efficient Ecomatics, dall’altra a Düsseldorf nel Café Blum e nel sistema di public vending con caffè biologico ed equosolidale presso la stazione della metropolitana della stazione ferroviaria centrale. Eu’Vend dal 2003 si svolge a Colonia con cadenza biennale e nel 2011, per la prima volta, il salone è stato tenuto congiuntamente con coffeena. 5.600 operatori circa da 66 paesi hanno sfruttato l’occasione per raccogliere informazioni dettagliate, concludere ordini e stringere alleanze strategiche nel campo della distribuzione automatica e del caffè. Eu’Vend è una manifestazione patrocinata dall’Associazione tedesca della distribuzione automatica, BDV (Bundesverband der Deutschen Vending- Automatenwirtschaft e.V.). Il salone gode anche del sostegno della European Vending Association (EVA).

Host 2013

il punto sul futuro Martedì 28 maggio è stata presentata, nel prestigioso Salone d’Onore della Triennale di Milano, la 37esima edizione di Host, Salone Internazionale dell’Ospitalità Professionale, in programma a fieramilano dal 18 al 22 ottobre 2013. L’incontro di presentazione dell’edizione 2013 si è trasforma in un’occasione di dibattito, da cui sono emerse tutte le opportunità ancora da cogliere grazie a innovazione, design e nuovi trend nei consumi fuori casa. Con la presentazione dell’edizione 2013 Host, il Salone professionale dell’ospitalità professionale, leader mondiale nel settore Ho.Re.Ca. e Retail, si conferma come osservatorio privilegiato e punto di riferimento nel dibattito internazionale sul futuro del comparto. A rimarcare, in particolare, il ruolo strategico del design e dei layout nei nuovi format dell’ospitalità, che avranno grande spazio all’interno della manifestazione. Moderata da Paolo Marchi, giornalista gourmet, ideatore e curatore di Identità Golose (partner di Host 2013 per una serie di momenti informativoformativi durante la manifestazione), la conferenza stampa si è trasformata in un vivace scambio di idee su dati e trend di settore, che ha coinvolto Michele Perini, Presidente di Fiera Milano Spa; Davide Scabin, Astrochef e Chef Patron del ristorante Combal.zero di Rivoli (TO) (due stelle Michelin); Magda Antonioli Corigliano, Direttore del Master in Economia del Turismo dell’Università Bocconi; e Luisa Bocchietto, Presidente di ADI - Associazione per il Disegno Industriale. Nel suo intervento di apertura, Michele Perini si è focalizzato in particolare sul processo di internazionalizzazione che sta vivendo Fiera Milano, che non si pone come una sorta di delocalizzazione, ma sempre con l’obiettivo di far

venire gli operatori in Italia: “Fiera Milano rafforza la credibilità e l’attrattività del sistema paese” ha affermato Perini, proseguendo: “ ed esportando concept espositivi vincenti porta le eccellenze italiane nel mondo. La ricaduta economica del sistema fieristico milanese è valutata in 4,5 miliardi di euro: Fiera Milano non dimentica mai il suo legame con il territorio, oltre che con le industrie e le associazioni di categoria dei settori che rappresenta, e si pone l’obiettivo di offrire agli operatori internazionali una piattaforma di business unica per ciascuna filiera, dove conoscere e fare business con tutti gli attori: nel caso dell’ospitalità, per esempio, dai macchinari alle materie prime fino al design e alle risorse umane per realizzare progetti Made in Italy completi. Un approccio molto apprezzato soprattutto nelle economie emergenti, ricche di liquidità, ma ancora sprovviste delle necessarie competenze”. Che il settore Ho.Re.Ca. possieda ancora potenzialità di innovazione pressoché infinite, lo dimostra anche il caso di Davide Scabin, lo chef chiamato a preparare i menu per Luca Parmitano, l’astronauta partito per la stazione spaziale ISS, che diventerà l’italiano rimasto più a lungo in orbita (sei mesi) e il primo a camminare nello spazio. Scabin ha commentato: “La sfida di preparare piatti della tradizione italiana, soddisfacendo i rigidi requisiti dell’ESA per cibi che devono conservarsi fino a 36 mesi in assenza di gravità, ha coniugato al massimo la creatività italiana con l’innovazione tecnologica che richiede il settore, e soprattutto l’evoluzione nel gusto dei consumatori. Abbiamo realizzato piatti di casa nostra, sud e nord: parmigiana di melanzane, risotti ai funghi e pesto e caponata, sottoponendoli secondo i casi a disidratazione o a sterilizzazione, ma senza mai perdere il gusto. Abbiamo risolto anche la sfida del packaging con sottili buste sottovuoto che riducono

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sia lo spazio occupato, sia i rifiuti da smaltire. Oltre all’emozione pura di ve-

A conclusione, Luisa Bocchietto, Presidente di ADI, ha sottolineato il

dere i miei piatti andare nello spazio, quest’esperienza mi ha insegnato come

ruolo centrale del design italiano nell’incrementare la capacità dell’Italia

si possa fare vera innovazione in cucina, in accordo con la grande tradizione

di “fare sistema”. “Come ADI, siamo fortemente impegnati a superare i

italiana, anziché, come a volte avviene, con invenzioni pensate per un gusto

localismi e le rivalità tra le diverse ‘scuole’ locali di design”, ha afferma-

della novità fine a se stesso”.

to Bocchietto, “per incentivare un modo di proporsi unico e coerente del design italiano, all’estero, dove più spesso è già riconosciuto come tale, e

Le potenzialità da sviluppare sono state al centro anche dell’intervento di

anche in Italia dove per paradosso questo accade meno. La collaborazione

Magda Antonioli Corigliano. I dati e i trend del turismo, che include molti

con il sistema fieristico è fondamentale in questo senso. Ne sono un esem-

dei clienti diretti del comparto Ho.Re.Ca. e Retail, inducono infatti a un cauto

pio i due award che Host 2013 propone in partnership con POLI.design e a

ottimismo, secondo la docente dell’Università Bocconi: “Quest’anno gli arrivi

cui ADI ha dato il suo patrocinio, HOSThinking che premierà i format che

internazionali nel mondo hanno superato prima del previsto la soglia del mi-

in modo più originale interpreteranno il design come elemento strategi-

liardo, e si prevede che raggiungeranno 1,6 miliardi nel 2020 e 1,8 nel 2030.

co nel soddisfare i nuovi stili di consumo, e Host Smart Label che invece

Prendendo come base 100 l’anno 2000, e tolta una flessione nel 2009, nel de-

riconoscerà i prodotti degli espositori che presentano requisiti innovativi

cennio le presenze alberghiere in Italia sono salite costantemente e nel 2011

e avanzati di sostenibilità, non solo ambientale, ma anche economica e

hanno sfiorato quota 125, soprattutto grazie al contributo dei turisti interna-

funzionale”.

zionali. Per quanto riguarda i consumi fuori casa, il quinquennio 2007-2011 ha mostrato un lieve incremento del +0,5% in Italia a fonte di consistenti

Il dibattito, fitto di dati, trend e spunti di lavoro, ha rappresentato un’ “an-

diminuzioni in quasi tutti i paesi europei. L’ospitalità italiana dimostra quindi

teprima” di quanto accadrà a Host 2013, dove il percorso espositivo artico-

una sua vivacità, costruita sulla capacità di puntare su soluzioni nuove, dalla

lato nelle tre macro-aree Ristorazione Professionale con Pane-Pasta-Pizza;

sostenibilità, ai turismi motivazionali fino a quelli per particolari classi di

Bar e Macchine Caffè con Caffè-Tè e Gelato-Pasticceria; Arredo e Tavola,

turisti, come gli anziani. Soluzioni che creano una serie di nuove esigenze

distribuite su 12 padiglioni, sarà completato da un ricco palinsesto di con-

alle quali l’industria Ho.Re.Ca. e Retail è chiamata a rispondere: l’hôtellerie

ferenze, seminari, dimostrazioni, momenti show cooking e tasting, oltre a

rappresenta il 43% dell’industria turistica, e la ristorazione il 14% ”.

coinvolgenti sfide tra i più grandi professionisti dei diversi settori.

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