D.A.ITALIA N.93

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Copertina DA Renoir 240x320 mm (DA Vending)_Pag. Pubb. DA Italia 240x287 09/01/15 16:44 Pagina 1

NUMERO 93 GENNAIO FEBBRAIO 2015

DIRITTO DEL VENDING APPALTI

TORREFATTORI CAFFÈ RENOIR RICCARDO FATONE

MEMORIA IN RICORDO DI LUCIO PINETTI

Un caffè a regola d’arte ESPRESSO

ITALIANO D.A.ITALIA www.daitalia.it


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D.A.ITALIA 93 GENNAIO/FEBBRAIO 2015

L’ANNO CHE VERRÀ Non ho ancora ben capito se la notte del 31 dicembre ho festeggiato la nascita di un nuovo anno o son rimasto sveglio solo per controllare che il 2014 finisse davvero. Non sono mai stato molto incline al pessimismo, ma devo dire che l’ultimo anno per il vending è stato davvero il peggiore dalla sua nascita nel 1963. Il suo ingombrante bagaglio fatto di crisi economica, licenziamenti, imposte punitive, occasioni sprecate e (purtroppo) tanti lutti, non sarà facilmente dimenticato da nessuno di noi. I lutti sopra ogni cosa hanno fatto male, colpendo molti dei pionieri di questo settore e un giovane uomo di soli 48 anni, mio personale amico fin dall’adolescenza, che rappresentava e valorizzava la distribuzione automatica italiana nel mondo intero come Presidente di Confida e Venditalia. Un commosso ricordo di Lucio Pinetti, scritto da cinque persone a cui era particolarmente legato a livello umano e professionale, è presente in questo numero della rivista. Un doveroso tributo ad una persona che ha speso per molto tempo tutte le sue energie per fare definitivamente entrare il vending nel ventunesimo secolo. Non ci sono particolari segnali di ripresa in Italia e nel settore per l’anno che verrà,

ma il 2015 vedrà Milano come capitale mondiale dell’alimentazione. Expo è un’occasione storica per tentare una volta per tutte di “fare cultura” su un tema critico e cruciale come le corrette abitudini alimentari. Uno degli obiettivi principali di Expo 2015 è lasciare in eredità alle generazioni future un patrimonio di conoscenze, esperienze, valori culturali e tecnologici in grado di donare degli strumenti idonei per vincere l’importante sfida sul diritto ad un’alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutti gli abitanti della terra. Per la maggior parte dei ragazzi, la scoperta delle corrette abitudini a tavola inizia a scuola e saranno più di due milioni (la più grande community di Expo Milano 2015) gli studenti italiani e stranieri che visiteranno l’Esposizione Universale. Gran parte delle iniziative e concorsi sono dedicati espressamente a loro, con lo scopo di veicolare il valore educativo del tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita e stimolare idee e progetti.

anche la profonda diffidenza con il mondo della Politica. Ma entrambe le situazioni sono generate più dall’ignoranza e dalla cattiva informazione, che da altre dinamiche. Fare cultura è indispensabile e bisogna iniziare ad essere propositivi nei confronti dei Presidi, non farci tollerare a stento in virtù di vergognosi contributi che non hanno nessuna ragione di esistere in un Paese civile. Ritornare sui banchi di scuola, questo è il proposito per l’anno nuovo. Ricreare un clima di trasparenza e fiducia con le Istituzioni dedicate al mondo dell’Istruzione e studiare dei progetti che tengano conto delle diverse esigenze, ma che siano sostenibili e generino il giusto profitto per le imprese che decidono di investire sul futuro dell’alimentazione all’interno delle scuole.

La collaborazione tra le diverse anime della filiera, il mondo associativo e gli operatori dell’informazione sarà essenziale ed indispensabile per raggiungere un risultato soddisfacente per tutti. Speriamo che per una volta il tentativo di “fare sistema” su un argomento così importante e al centro delle discussioni in tutto il mondo nel 2015, non sia solo un buon proposito di capodanno.

IL 2015 VEDRÀ MILANO COME CAPITALE MONDIALE DELL’ALIMENTAZIONE. EXPO È UN’OCCASIONE STORICA PER TENTARE UNA VOLTA PER TUTTE DI “FARE CULTURA” SU UN TEMA CRITICO E CRUCIALE COME LE CORRETTE ABITUDINI

Il vending non si può sottrarre a questo appuntamento e deve trovare un punto di incontro con il mondo della scuola. Oggi la distanza con questo particolare ambito è davvero troppa e sul tema scontiamo

EDITORIALE DI ALESSANDRO FONTANA

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SOMMARIO

NUMERO 93 GENNAIO/FEBBRAIO 2015 RENZO GABRIEL BONIZZI DIRETTORE RESPONSABILE EDITOR IN CHIEF ALESSANDRO FONTANA DIRETTORE EDITORIALE EDITORIAL DIRECTOR LAURA GUASPARRI ART DIRECTOR ANDREA LOTTERO GRAPHIC DESIGN DANIELA BISCOTTI COMMERCIALE/ COMMERCIAL NOEMI MARGAROLI REDAZIONE EDITORIAL STAFF LASERGRAFICA POLVER SRL STAMPA PRINTERS

3 EDITORIALE L’anno che verrà

6 MERCATO DEL VENDING LATEST NEWS 19 CARO AMICO TI SCRIVO....

Un articolo in memoria di Lucio Pinetti Interventi di Fontana, Lazzari, Netti, Piccinini e Perrone

25 DIRITTO DEL VENDING

La pratica della “doppia leva” è illegittima: addio alle gare con massimo ribasso sui prezzi e massimo rialzo sul ristorno

32 MERCATO DEL VENDING TORREFATTORI

Caffè Renoir Lo sviluppo di modelli innovativi di business Intervista con Riccardo Fatone

D.A.ITALIA IL PERIODICO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA PUBBLICAZIONE ISCRITTA AL TRIBUNALE DI MILANO, NUMERO DI REGISTRAZIONE 177 DEL 22 MARZO 2004

38 EVENTI

ISCRIZIONE AL R.O.C.: 11412

Expo2015 l’eccellenza del food italiano nel padiglione dell'industria alimentare Eu'Vend & coffeena bilancio intermedio positivo per il 2015 Expo Vending Sud Catania pronta ad ospitare i professionisti della DA dal prossimo 22 maggio HOST grande adesione tra gli espositori per l‘edizione 2015 VendExpo Mosca al via a marzo la nona edizione del salone del vending russo Vendiberia 2015 la fiera del vending spagnola promuove nuove idee e sana alimentazione

PERIODICITÀ MENSILE EDITORE ART&WORKS SRL UNIPERSONALE VIA MARCANTONIO COLONNA 15 20149 MILANO P.IVA 04234310961 TEL +39 02 48958566 FAX +39 02 89694472

Verso EXPO 2015

49 EVA NEWS

EVA ha festeggiato a Bruxelles i suoi primi 20 anni

51 APPUNTAMENTO IN FIERA

UFFICIO COMMERCIALE COMMERCIALE@ DAITALIA.IT WEB WWW.DAITALIA.IT POSTA ELETTRONICA INFO@DAITALIA.IT ABBONAMENTI ABBONAMENTI@ DAITALIA.IT LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DELLE ILLUSTRAZIONI E DEGLI ARTICOLI PUBBLICATI SU D.A. ITALIA È PERMESSA SOLO SE AUTORIZZATA DALLA DIREZIONE. LA DIREZIONE NON ASSUME RESPONSABILITÀ PER LE OPINIONI ESPRESSE DAGLI AUTORI DEI TESTI REDAZIONALI E PUBBLICITARI. CONCEPT BY ART&WORKS SRL

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# L AT E S T N E W S # L AT E S T N E W S L# IL MERCATO DEL VENDING » USA: CONTEGGIO DELLE CALORIE SU TUTTI I CIBI VENDUTI PER COMBATTERE L’OBESITÀ Ristoranti, fast food, ma anche distributori automatici e persino chi vende popcorn nei cinema dovranno riportare il conteggio delle calorie. La mossa, che si spera possa aiutare nella lotta all'obesità, è dell'Fda statunitense che dovrebbe annunciare il nuovo regolamento, già ampiamente anticipato dai principali media Usa, nelle prossime ore. L'agenzia chiederà a tutte le catene di ristoranti o comunque di distributori di cibo con più di 20 punti vendita nel paese di indicare le calorie di ogni porzione venduta, compreso ad esempio chi vende pizza a domicilio, che dovrà inserire l'indicazione nei propri volantini, e appunto distributori automatici o rivenditori all'interno di altri spazi come i cinema. ''Gli americani mangiano e bevono circa un terzo delle loro calorie fuori casa - ha affermato Margaret Hamburg, direttore dell'Fda - e si aspettano di avere informazioni chiare sui prodotti che consumano''. Il nuovo regolamento entrerà in vigore da subito, e i produttori, che hanno già protestato attraverso le proprie associazioni di categoria, avranno due anni di tempo per mettersi in regola. » BATH NEI DISTRIBUTORI AUTOMATICI DELLA SARDEGNA Un uomo di 41 anni è stato arrestato a Cagliari per aver utilizzato all'interno di un distributore 73 monete da 10 bath, molto simili ai nostri 2 euro. Incastrato da un video di sorveglianza, l'uomo è stato fermato e perquisito e nel suo marsupio sono state ritrovate altre 346 monete thailandesi da spendere. Il settore è perseguitato da furti e vandalismi e ha tutte le ragioni del mondo per lamentarsi ma il fatto di non aver installato, nel 2015, un sistema di pagamento che accetti i 2 euro discriminando allo stesso tempo i bath, ha davvero dell’incredibile… » ETICHETTATURA DEGLI ALIMENTI NEL VENDING La bozza del nuovo decreto legislativo relativo alle informazioni sugli alimenti ai consumatori va molto al di là degli obblighi previsti dal regolamento europeo e prevede l'indicazione degli allergeni anche sui distributori di prodotti preimballati. Se passasse questa norma, sarebbe obbligatorio indicare anche sui distributori del freddo e del misto gli allergeni per ogni prodotto: un impegno molto gravoso da risolvere in tempi stretti. A partire dal 1 gennaio 2015 è in ogni caso scattato l’obbligo di indicare gli allergeni sui distributori del caldo e sull'involucro dei panini freschi. Il Ministero della Salute è fortemente orientato a dare la massima informazione possibile al consumatore finale, anche a costo di creare problemi oggettivi e di difficile soluzione ai canali distributivi. Si ha il legittimo sospetto che bisognerà ricorrere al TAR per riportare la norma all'interno dell'interpretazione più "morbida" espressa dall'Europa. » CLONAZIONE DI SISTEMI DI PAGAMENTO Sono ben quindici le persone residenti a Campobasso e Foggia a cui è stato contestato il reato di associazione a delinquere finalizzata all’alterazione di sistemi di pagamento elettronici. Questa la conclusione di un’indagine sulla clonazione delle chiavette di pagamento per i distributori automatici di bevande condotta tra Molise, Abruzzo e Puglia, la più imponente operazione condotta sui clonatori da molti anni a questa parte.

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» CONAD APPRODA IN CINA

# L AT E S T N E W S # L AT E S T N E W S L Il supermercato italo-cinese sarà anche vending. Nel mese di febbraio CONAD aprirà cinque nuovi punti di vendita nella municipalità di Shangai e nelle province di Jiangsu e di Zhejiang e saranno tutti dotati di vending machine h24 dotate di un'ampia selezione di prodotti acquistabili anche attraverso internet. In una fase successiva ne saranno istallate altre 200 in altrettanti punti strategici delle città. Gli esperimenti di coesistenza tra il mondo della grande distribuzione organizzata e il vending stanno passando da sporadici a sempre più rilevanti e forse anche gli operatori del vending nostrano non dovrebbero farsi sfuggire questa occasione... » CALENDARIO 2015, I DODICI SCATTI DI STEVE MCCURRY PER IL PROGETTO “10.000 ORTI IN AFRICA” Per il calendario 2015 Lavazza intraprende un viaggio alle origini del caffè e alle radici della civiltà. Protagonisti sono gli “Earth Defenders” del continente africano: uomini e donne che con dignità e coraggio difendono le tradizioni alimentari di una terra che non si arrende alla povertà, anzi si batte per un futuro di sviluppo e speranza. Il progetto, in collaborazione con Slow Food e presentato al Salone del Gusto e Terra Madre, porta la firma inconfondibile di Steve McCurry, tra i più acclamati fotoreporter a livello internazionale, che dal 2002 documenta con i suoi scatti la vita delle comunità coinvolte nel progetto 'Tierra!', avviato da Lavazza per sostenere la qualità del prodotto e della produzione del caffè. Un'avventura che ha portato McCurry in Perù, Honduras e Colombia prima di approdare in Africa. Lavazza per la prima volta mette in vendita mille copie del suo calend ario in edizione limitata, al costo di 30 euro. L'intero ricavato, insieme con i proventi della call-toaction lanciata sul sito internet Calendar2015. lavazza.com, viene destinato all'iniziativa di Slow Food “10.000 orti in Africa”. » COCA-COLA LANCIA CON FAIRLIFE, IL DRINK A BASE DI LATTE IPERPROTEICO Alla disperata ricerca di nuovi business, Coca Cola è ora pronta a sbarcare nel mercato del latte, e lo fa con un prodotto che avrà il 50% in più di proteine e il 30% di zucchero in meno rispetto al latte tradizionale. Ma costerà il doppio. Il nuovo drink del colosso di Atlanta, già ribattezzato Milka Cola, verrà lanciato il mese prossimo sugli scaffali dei supermercati americani. Si chiamerà Fairlife, conterrà molto calcio e sarà senza lattosio. A dare l’annuncio è stata Sandy Douglas, Global Chief Customer Officer di Coca Cola, la quale ha spiegato ai media statunitensi che l’azienda sta investendo nel settore del latte per costruire il brand, e per un paio di anni non si aspetta «una pioggia di denaro». Ma “Come è avvenuto con Simply» (la loro linea di succhi di frutta)”, ha aggiunto Douglas, “quando si lavora bene, il denaro arriva”. Anche se la rivista specializzata “Dairy Today” sottolinea come le vendite del latte negli Usa siano in calo dell’8% negli ultimi dieci anni e la metà degli adulti americani non beva latte. Un portavoce di Fairlife, tuttavia, ha precisato che il Milka Cola (così è stata soprannominata la nuova bevanda) sarà un latte “ultra-filtrato e innovativo”, proveniente da aziende agricole sostenibili e a conduzione familiare. Del resto, da tempo Coca Cola sta puntando sulla diversificazione dei suoi prodotti (vedi l’acqua minerale e la Coca Cola in capsule ‘fatta in casa’) per far fronte al calo delle vendite delle bevande zuccherate, che negli Usa sono finite nel mirino di molti nell’ambito della lotta all’obesità. In particolare, negli Stati Uniti e Messico (i due più grandi mercati della Coca Cola), hanno deciso di tassare le bevande zuccherate. Così ora il gruppo statunitense tenta con il latte. O meglio, con qualcosa che gli assomiglia, con l’ambizione di venderlo al doppio del prezzo del latte tradizionale.

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#SLWAT EN E TS ST E NTEAWLS##SLWAT EN E TS ST E NTEAWLS#L » DESPAR, LA GDO “ENTRA” NEL VENDING

Analisi strategica di settore. L'arena competitiva dei gestori del vending è sempre stato un territorio piuttosto movimentato, ma mai ha dovuto temere l'entrata di nuovi potenziali concorrenti da settori vicini, minaccia che invece è molto frequente in altri mercati. Oggi forse non è più così e guardando in prospettiva è possibile che la GDO incominci a guardare con sempre maggiore interesse alla distribuzione automatica e alle sue enormi potenzialità non ancora compiutamente espresse. Il progetto Express di Maiora (centro distribuzione Despar), prevede 1.000 referenze disponibili 24 ore al giorno, con una APP dedicata che permette l'integrazione tra la rete fisica di distribuzione e quella digitale. Un supermercato virtuale in cui si possono consultare i prodotti, partecipare ai concorsi, effettuare la spesa on-line con uno smartphone e poi ritirarla presso i punti vendita all'esterno dei supermercati, sembrano plus interessanti. Intanto il progetto muove i primi passi attraverso l’installazione di distributori automatici a marchio Despar, strategicamente collocati in prossimità dei punti di maggior traffico pedonale.

» 2014, L’ANNO DEL PORZIONATO Terminato da poco l’anno passato, possiamo parlare di anno record per il caffè porzionato. Nella sola GDO (quindi esclusa Nespresso) le vendite di capsule di caffè supererebbero i 130 milioni di euro (erano 114 nel 2012), un bel 20% di aumento. L'OCS vending in crisi dovrebbe saper guardare questi dati e cercare dei modelli di business che possano sfruttare l'immenso parco macchine domestico, in continua e inarrestabile crescita. » LUCE X2 DI RHEAVENDORS IN ONDA SULLA CBS Grandi soddisfazioni a Caronno Pertusella. La notizia uscita nei giorni scorsi in Inghilterra che parlava delle funzioni evolute di una macchina vending con il riconoscimento facciale, Luce X2, ha fatto il giro del mondo. Dopo essere stata ripresa dalla BBC e da Fox News è approdata negli Stati Uniti, dove il noto programma “The Doctors”, della CBS gli ha addirittura dedicato un servizio. » GARE D’APPALTO Follia appalti. Perfino tra i big player del settore c'è una certa perplessità dopo l'aggiudicazione di un appalto in Piemonte (ASL), valutato con un fatturato annuo di 550.000 euro e aggiudicato con un canone di 371.500 euro. Il secondo arrivato aveva offerto 100.000 euro in meno. Dalla lettura del bando il ristorno minimo richiesto partiva da 130.000 euro: come possa essersi triplicato è una notizia che ci lascia davvero senza parole. Una notizia come questa, che scatenerà immancabili ritorsioni commerciali e quindi ancora prezzi al di sotto della decenza, sarà il preludio a scenari piuttosto preoccupanti per il prossimo anno? » IN ARRIVO LE NUOVE BANCONOTE EUROPEE DA 100 CAFFÈ L'Eurosistema ha annunciato che il prossimo 24 febbraio verrà presentata la nuova banconota da 20 euro. C'è grande attenzione per i distributori automatici e, onde evitare i problemi del passato, ci saranno numerose iniziative preventive rivolte ai produttori di sistemi di pagamento. L'attenzione sarà rivolta anche al vending. Certo, le banconote da 20 euro si usano davvero poco nella distribuzione automatica, anche perché a giudicare dalle ultime gare d’appalto, con questa banconota si possono bere esattamente 100 caffè... 8



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# L AT E S T N E W S # L AT E S T N E W S L » IN CRESCITA IL MERCATO DELLE ACQUE FUNZIONALI

Lo scorso anno il mercato globale delle acque funzionali (arricchite cioè con ingredienti benefici per la salute) è cresciuto del 10% in volume, raggiungendo i 4.800 milioni di litri e dell’8,5% in valore, con 6.500 milioni di dollari. Questi i numeri del nuovo rapporto elaborato da Zenith International, azienda di consulenza leader nell’industria food&drink. Il Rapporto sull’innovazione nel mercato delle Acque Funzionali individua 8 temi centrali per le iniziative di sviluppo dei nuovi prodotti lanciati dal 2012: ingredienti naturali, dolcificanti naturali, acque energizzanti, acque di bellezza e di benessere, vitamin water, funzionalità innovative, gusti diversificati e confezionamento minimalista. Sessanta i marchi analizzati, con le relative informazioni dettagliate circa i prodotti, come la data di lancio, il tipo di imballaggio e le dimensioni, i prezzi, gli ingredienti, le varianti e la commercializzazione. Questi dati sono a loro volta suddivisi secondo 7 categorie: indicazioni funzionali, ingredienti funzionali, acque naturali, acque frizzanti, acque per bambini, tappi e chiusure, innovazione. “Le acque funzionali forniscono benefici aggiunti per i consumatori attenti alla propria salute”, ha commentato il presidente di Zenith Richard Hall, concludendo, “il nostro nuovo rapporto mette insieme tutte le ultime novità nell’ambito dello sviluppo di prodotto in tutto il mondo e intende porsi come un riferimento ideale per qualsiasi azienda che cerchi di creare o espandere una presenza in questo mercato in rapida crescita”. Dalla relazione Zenith emergono inoltre altri dati interessanti: Cina, Stati Uniti e Giappone sono i tre principali mercati nazionali, mentre i primi tre marchi sono Mizone (Danone), Glaceau Vitaminwater (Coca-Cola) e Propel (PepsiCo). Secondo le stime, si ritiene infine che questo interessante segmento di mercato possa crescere ulteriormente sia a livello di volume che in valore, con un tasso di incremento dell’8-10% all’anno.

» ALBA TRAMEZZINI, ACQUISITO IL MARCHIO “IDEA FRESCO” Alba Tramezzini SRL, azienda di riferimento nel comparto della produzione di tramezzini, panini e snack pronti, il cui marchio è presente sul mercato dal 1978, in data 1 dicembre 2014 ha raggiunto e formalizzato l’acquisizione del brand Idea Fresco. Idea Fresco srl di Treviso, specializzata nella produzione del tramezzino veneziano sia per il mercato vending che per la GDO; è un marchio storico a forte riconoscibilità territoriale e capace di rendere garanzie di qualità e genuinità del prodotto ai propri consumatori. Si tratta di un’acquisizione che ben si colloca all’interno della politica aziendale di Alba Tramezzini, che negli anni ha fatto di questi valori le linee guida del suo percorso industriale. Mimmo Albano, Direttore commerciale di Alba Tramezzini ha dichiarato: “Siamo certi che le sinergie e gli importanti investimenti in atto, determineranno sempre maggiori opportunità di business e di soddisfazione reciproca con i nostri clienti/consumatori. Il nostro obiettivo immediato è continuare a fornir un servizio ed un prodotto eccellente, rafforzando ancor di più il brand “Idea fresco”.

» JOBS ACT: PARTITE IVA E VENDING Dipartita IVA. Saranno i padroncini e i tanti operatori del vending a partita IVA a pagare il prezzo più alto della politica fiscale del governo Renzi. Totalmente dimenticate dal Jobs Act, saranno letteralmente munte da Fisco e INPS. Quelli che guadagnano meno di 30.000 euro l'anno si vedranno da gennaio addirittura triplicare l'aliquota (dal 5 al 15%) e i contributi INPS saliranno notevolmente (aliquota dal 27% al 33%). Colpire così duramente sei milioni di lavoratori che impatto avrà sui consumi? 10



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# L AT E S T N E W S # L AT E S T N E W S L# » BAHLSEN: NUOVO PACKAGING PER LA GAMMA HIT

Bahlsen Italia Sas, appartenente al gruppo Bahlsen GmbH & Co con sede ad Hannover, è stata fondata nel 1960 a Bologna, con un fatturato lordo di 53 milioni di euro oggi Bahlsen Italia rappresenta un esempio unico per l’equilibrio tra i valori della tradizione che lo storico marchio comporta e un’estrema versatilità nei confronti di un mercato complesso e sempre in evoluzione. All’interno del mercato della pasticceria industriale, Bahlsen ha un posto di rilievo tra i competitor, con una quota di mercato (canale GDO) complessiva del 9%, che sale al 16% per la categoria dei biscotti al cioccolato. Bahlsen è riuscita a mantenere la propria stabilità nel mercato, sfruttando le potenzialità del ricco portafoglio per soddisfare le esigenze specifiche di ogni canale, da quelli più tradizionali a quelli di più recente successo, non ultimo il canale vending. Si è appena concluso un processo di redesign dell’intera gamma per avvicinarla ulteriormente ai consumatori, grazie a un pack semplice e che rende protagonista il prodotto. Per meglio adattarsi al crescente numero di consumatori che passano sempre più tempo fuori casa, in particolare si è deciso di dare nuova vita alla gamma Hit con un nuovo design del packaging, più moderno e d’impatto con il suo sfondo rosso vivo. I punti di forza della gamma Hit sono la ricetta semplice e genuina dei biscotti e la ricca farcitura di crema al cacao (41%), la gamma si articola in tre referenze: Hit x 2 (24 g), Hit x 4 (48 g) e l’ultimo nato, Hit tubo (134 g), ideale per tutte le locazioni pubbliche come stazioni, aereoporti, ospedali. » BRITA SOSTIENE L’IMPEGNO DI WWF NELLA PROTEZIONE DEGLI OCEANI

Nel corso degli anni si è consolidata, all’interno di BRITA, l’importante tradizione di effettuare, in occasione delle feste natalizie, una donazione a beneficio di una causa no profit.Negli ultimi due anni, questi fondi sono stati devoluti a due organizzazioni tedesche attive nel volontariato sociale. Quest’anno BRITA, azienda a conduzione familiare con sede a Taunusstein/Wiesbaden, ha scelto una causa internazionale, effettuando la propria donazione a beneficio del WWF, per la protezione delle acque e per la promozione della biodiversità degli oceani. Per Markus Hankammer, amministratore delegato alla seconda generazione a capo dell’azienda, la scelta del beneficiario di questa donazione è stata naturale: “La missione di WWF, che consiste nella “conservazione della biodiversità”, e i suoi valori fondanti, come il rispetto per le persone e per la natura, la credibilità, l’indipendenza e la responsabilità, ci hanno fortemente attirati, in quanto combaciano in maniera naturale con la cultura aziendale di BRITA”, ha dichiarato. WWF ha dedicato alla protezione dell’ambiente marino un grande impegno lungo decenni, in un progetto di conservazione naturale e tutela ambientale di grande importanza per il nostro pianeta, per tutti i mercati in cui opera BRITA, per i consumatori, i clienti e i partner. L’acqua, inoltre, è la risorsa attorno a cui si fonda l’intero universo di BRITA. Un recente report di UNEP (United Nations Environment Programme), che fa riferimento al consumo di 100 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica nel mondo, fa comprendere quanto questo tema sia significativo. WWF si occupa a 360 gradi della protezione dei mari del mondo e della salvaguardia dell’ecosistema oceanico. A tale proposito, Markus Hankammer ha ricordato l’approccio sostenibile dell’attività di WWF: “Ciò che maggiormente apprezziamo, in qualità di azienda familiare basata sulla sostenibilità, è il modo in cui WWF opera: stimola la cittadinanza ad adottare stili di vita compatibili con l’ambiente, grazie ad un approccio diretto, semplice e concreto. Grazie a WWF, bambini e ragazzi imparano come preservare la natura e proteggere l’ambiente nel quale vivono, attratti dagli obiettivi e dalle attività dell’Associazione”.

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# L AT E S T N E W S # L AT E S T N E W S L » COGES: TUTTO IL VENDING IN UNA SOLUZIONE UNICA

Disponibile per l’acquisto la nuova gettoniera Coges Orgogliosa del successo riscontrato alla presentazione in anteprima di Venditalia 2014, Coges desidera informare che la nuova gettoniera Unica è disponibile per l’acquisto. Unica è una gettoniera rendiresto a 6 tubi ad alta precisione creata per incrementare le entrate nella gestione del distributore aut omatico grazie al sistema cashless integrato, ad una accurata unità di controllo dei dati e ad un nuovo sistema di riconoscimento delle monete. Unica, che i tecnici dell’area Ricerca e Sviluppo di Schio hanno completamente riprogettato rispetto al modello PROFIT, è infatti in grado di accettare allo stesso tempo sia il contante che i protocolli di pagamento cashless come le chiavi Coges o i supporti MIFARE e LEGIC, oltre alla possibilità di gestire prezzi differenziati, fasce orarie, bonus di fidelizzazione clienti e blacklist, proprio come il Coges Engine. L’integrazione delle funzionalità cashless rende inoltre possibile eseguire tutti gli aggiornamenti firmware e di database monete, come sempre gratuiti per i clienti Coges, direttamente sulla gettoniera con una comune pendrive USB, permettendo in questo modo un ulteriore risparmio nei tempi e nei costi di intervento e manutenzione. » CONAB E LE PREVISIONI SULLA PRODUZIONE DI CAFFÈ BRASILIANO

Secondo Conab (Companhia Nacional de Abastecimento), che verifica i livelli di fornitura di caffè in Brasile, il raccolto nel paese verdeoro per il periodo 2015/2016 si manterrà sui livelli di quello dell’anno appena concluso. L’agenzia Minagricoltura di Brasilia, stima infatti una produzione compresa tra i 44,11 e 46,61 milioni di sacchi di verde. Circa la ripartizione tra le due varietà, il raccolto di Arabica sarà compreso tra i 32,497 e i 34,4 milioni di sacchi; quello di Robusta tra gli 11,612 e i 12,211 milioni di sacchi.Tra gli stati produttori di Arabica, il Paranà è in ripresa produttiva, il Minas Gerais ha un andamento costante mentre Bahia ed Éspirito Santo si stima un’incoraggiante crescita produttiva. Unica eccezione lo stato di San Paolo, in calo. Negative le prospettive per il raccolto di Robusta, per la quale è stata prevista una flessione compresa tra il 6,3% e il 10,9%, la cui causa principale è da individuarsi nel calo produttivo annunciato dello stato di Éspirito Santo (-10%/-14,3%), colpito da siccità alla fine dello scorso raccolto e da temperature rigide durante la fioritura di quest’ultimo. L’area coltivata, pari a 2.256.501,4 ettari di cui 1.935.120 produttivi, si divide in area coltivata ad Arabica (1.772.082,9 ettari - 78,5% del totale nazionale) ed area coltivata a Robusta (484.418,5 ettari, di cui 309.481 nell’Espírito Santo), in crescita dello 0,42%. Minas Gerais resta il massimo stato produttore brasiliano (tra i 22,709 e i 23,973 milioni di sacchi) (+0,3%; +5,9%); Espírito Santo, principale produttore di caffè robusta, raccoglierà tra gli 11,41 e i 12,09 milioni di sacchi nonostante il calo di Arabica; la produzione dello stato di San Paolo è prevista tra i 4,19 e i 4,4 milioni di sacchi, Bahia ne produrrà tra i 2,35 e i 2,49 milioni e Rondônia tra 1,58 e 1,67 milioni. Sorprendente la crescita dello stato di Paranà, 1-1,1 milioni di sacchi, con un incremento compreso tra il 79% e il 96% rispetto allo scorso anno. 13


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# L AT E S T N E W S # L AT E S T N E W S L » DIRETTIVA SUI SERVIZI DI PAGAMENTO

Con una nota informativa, riportata anche da EVA (European Vending Association) l’UE ha comunicato che il Parlamento europeo e il Consiglio hanno raggiunto un accordo di compromesso sulla proposta di regolamento relativo al massimale per le commissioni interbancari sulle operazioni di pagamento tramite carta. Per le operazioni transfrontaliere tramite bancomat, le commissioni sono fissate allo 0,2% del valore dell'operazione. Per le operazioni nazionali, gli Stati membri possono applicare il massimale dello 0,2% al valore della transazione rispetto alla media annua ponderata dell’insieme delle transazioni nazionali nell’ambito del sistema della carta. Il sistema di applicazione del massimale sulla base della media ponderata potrà applicarsi esclusivamente per cinque anni. Le commissioni interbancarie per le transazioni nazionali saranno essenzialmente fissate allo 0,2% del valore dell'operazione, o a 5 centesimi per transazione. Per le transazioni effettuate con carta di credito, il massimale è fissato invece allo 0,3% del valore dell'operazione. I massimali entreranno in vigore sei mesi dopo la ratifica definitiva, prevista entro la prima metà del 2015. » ANIMO OPTIVEND NEXT GENERATION Animo è orgogliosa di presentare OptiVend Next Generation, una nuova serie di macchine per il caffè solubile che combina innovazione tecnica e design avanzato. Il risultato è una gamma di macchine da caffè di qualità Premium, caratterizzata da un look unico. Ora più che mai, il consumo di caffè è una questione di gusto personale e i consumatori sono abituati ad un menù in continua evoluzione, che comprende molte varianti di caffè, anche sul posto di lavoro. Animo ha risposto a questa esigenza con questa nuova gamma, offrendo da 7 a 12 diverse selezioni tra cui scegliere. OptiVend Next Generation è semplice da usare: una tecnologia innovativa promette immediatezza d’uso ed erogazioni senza lunghi tempi di attesa. La macchina è affidabile grazie all’impiego di materiali in acciaio inox, che garantiscono anni di utilizzo senza problemi ed una facile manutenzione. La nuova linea OptiVend, dai colori vivaci e dal design elegante, un display chiaro e funzionale, è adatta ad ogni tipo di locazione. » LAVAZZA, UN'OFFERTA PER CAFFÈ L’OR E GRAND’MÈRE

La più nota torrefazione torinese ha presentato un'offerta vincolante per acquistare i due marchi transalpini Caffè L'Or e Grand’Mère, di proprietà di Mondelez (USA) e Demb (Olanda), che coprono circa il 60% del mercato francese. Secondo i quotidiani d’Oltralpe, Lavazza avrebbe offerto 600 milioni di euro per i due noti brand,che coprono circa il 60% del mercato francese e generano ricavi per 300 milioni di euro, con un margine operativo lordo che si aggira sui 55 milioni (la proposta è al vaglio della Commissione UE) e la cui acquisizione permetterebbe a Lavazza di superare anche gli svizzeri di Nestlé. Obiettivo dichiarato di Lavazza è il rafforzamento della presenza sui mercati internazionali che, nel 2013, valevano il 43% del fatturato dell’azienda. Al momento, all’offerta dei torinesi si aggiungono quelle dei fondi inglesi Bc Partners e Cinven ma sembra che le logiche industriali avranno la meglio su quelle finanziarie e la torrefazione torinese è fiduciosa di poter concludere l’accordo nel corso del 2015. 14


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D.A.ITALIA 93 GENNAIO/FEBBRAIO 2015

# L AT E S T N E W S # L AT E S T N E W S L » AD ATLANTA IL PRIMO DISTRIBUTORE AUTOMATICO PER AUTO USATE

Da ora in poi al distributore automatico non solo sarà possibile comprarsi una bibita o uno snack, ma anche un'automobile usata. La notizia, decisamente curiosa, arriva dagli Stati Uniti. Una start-up di Atlanta, Georgia, ha infatti automatizzato il processo di acquisto per il mercato delle auto usate. Le automobili, sebbene verrebbe da pensarlo, non si comprano con chiavette o moneta. Per poter "erogare" l'auto desiderata, al cliente basterà digitare un codice sul display dei distributori abilitati e subito si apriranno i cancelli dell'officina collegata, facendo uscire la macchina selezionata, pronta per la guida. Il processo è in via di ottimizzazione e, in questa prima fase, la selezione avviene parzialmente online sul portare dell’azienda, su cui si trovano 33 foto dettagliate per ognuna delle 600 auto attualmente a disposizione e i relativi codici per l’acquisto. Dopo l'acquisto, l’azienda garantisce la qualità delle sue vetture mettendole a disposizione dell'acquirente, senza alcun impegno, per ben sette giorni, terminati i quali, se non soddisfatto del veicolo, potrà restituirlo. » WI-FI COFFEE MACHINE

L’azienda britannica Smarter ha annunciato la commercializzazione di una macchina per il caffè “intelligente”. Il prodotto, che sarà disponibile a livello internazionale, si connette in Wi-Fi alla propria rete e potrà essere governato tramite un’appositaAapp per tablet e smartphone Android e iOS. La macchina del caffè hi-tech è dotata di macinino integrato e, grazie a una serie di sensori, avvisa l’utente sul suo stato attraverso notifiche sullo smartphone e permette di accettare ordini da remoto, preparando un ottimo caffè senza che l’utente debba compiere nessuna operazione sulla macchina. La macchina del caffè dovrebbe essere commercializzato a partire dal prossimo mese di marzo, mentre ulteriori dettagli sul suo funzionamento saranno svelati in occasione del CES 2015. » A PRAGA ARRIVA IL DISTRIBUTORE DI POESIE A Praga a febbraio parte un progetto che prevede l’installazione di poetry machines, distributori automatici a disposizione dei cittadini che vorranno concedersi una pausa e godersi i versi di una poesia, per strada o in un parco. Il primo apparecchio, denominato Poesiemat, sarà installato nell’elegante quartiere di Vinohrady e sarà una sorta di jukebox che, una volta inserita la monetina, anziché canzoni declamerà i versi di autori celebri. L’altro, il Versomat, sarà invece messo in funzione a Kampa (uno dei luoghi più romantici della città) e si presenterà come un tabellone a palette, come quelli tipici delle stazioni ferroviarie, che anzché orari e destinazioni, mostrerà versi in rima. L`iniziativa è di Ondrej Kobza, l’attivista culturale che lo scorso anno si conquistò una notevole notorietà con l’idea di far piazzare dei pianoforti nelle strade, in stazione e nell’aeroporto di Praga, a disposizione di chiunque li volesse suonare. Le macchine automatiche di poesie sono un’idea che Kobza è riuscito a finanziare con il sistema del crowdfunding, raccogliendo quasi 4.000 Euro in pochi giorni. 17


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Caro amico ti scrivo…

UN ARTICOLO IN MEMORIA DI LUCIO PINETTI

Ogni estate mia nonna mi portava, la domenica dopo la messa, a visitare il piccolo cimitero di montagna per mettere un fiore nella tomba della nostra famiglia e pregare per i nostri defunti. Dopo le prime volte in cui avevo osservato, con lo stupore che illuminava i miei vivaci occhi da bambino, la moltitudine di statue e le date sulle lapidi alla ricerca di chi avesse vissuto più a lungo, quell’appuntamento incominciava a pesarmi sempre di più. Un giorno mi sono permesso di protestare e ho cominciato a chiederle di essere dispensato dall’incombenza. Lei tranquilla mi guardava e si limitava a citare con un sorriso uno dei proverbi

che facevano parte dell’immenso patrimonio di buonsenso che aveva ereditato dalle generazioni precedenti. Di solito mi diceva: “la memoria è il tesoro dell’anima” e quel motto mi è sempre rimasto in mente, anche se ne ho compreso il senso solo molti anni dopo. E così oggi, armato soltanto di questo tesoro, devo affrontare il difficile compito di ricordare Lucio Pinetti, un ragazzo di 48 anni, amico fraterno scomparso ingiustamente, lasciando un vuoto che per molto tempo sarà difficile colmare. Ci siamo conosciuti sui banchi di scuola ad 11 anni e siamo 19


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diventati amici sin dal primo giorno, con quella naturalezza che sembra confermare che per certi incontri ha già deciso per noi il destino. Essere i migliori amici fin dall’adolescenza, ha un peso e importanza diversi da tutto il resto che ci capita nella vita. Si costruisce e cementa un’amicizia senza sconti, che è l’unica a prova di menzogna, perché si discute e ci si insulta in quel modo pesante ma affettuoso che solo un gruppo di adolescenti maschi può comprendere. Dire cose davvero orribili sui nostri difetti con dovizia di particolari e su basi decisamente attendibili, è probabilmente il modo ideale per esorcizzare le nostre paure e i nostri complessi. Uccideremmo chiunque altro si permettesse di accennare anche vagamente a discorsi simili, ma agli amici veri non solo è consentito, ma probabilmente richiesto e, in fondo, ci è necessario. Con Lucio è sempre stato così: una situazione perfino amplificata dal fatto che lui era impulsivo e passionale, mentre io più razionale e distaccato, quindi eravamo geneticamente portati ad avere sempre due punti di vista differenti. Questa non è mai stata una debolezza, avevamo trasformato questa dinamica in un punto di forza e siamo davvero cresciuti insieme forgiando a poco a poco la nostra personalità, avendo la fortuna di poter vedere le multiformi questioni della vita da angolazioni diverse e riflettere sulle differenze. Non avevo mai compreso il significato della frase: ”se ne è andata una parte di me”, spesso sentita ai funerali e che ho sempre ritenuto un po’ eccessiva. Invece è proprio così, uno sconfinato universo di discussioni, aneddoti, considerazioni e ricordi che avevano senso solo per noi due, è scomparso per sempre e il suo punto di vista, così diverso dal mio, mi manca così tanto che non riesco nemmeno a descriverlo. Già troppi pensieri, battute di spirito, situazioni di lavoro e riflessioni sulla vita, su cui ho ragionato in questi giorni e che avrei condiviso soltanto con lui, sono rimaste mute e raminghe dentro di me, cieche, alla vana ricerca di una luce che si è spenta per sempre. Le nostre strade professionali, pur lavorando in settori completamente diversi, si sono incrociate per caso e negli ultimi quindici anni abbiamo condiviso perfino l’esperienza lavorativa all’interno del mondo della distribuzione automatica. Ne abbiamo approfittato fino in fondo, soprattutto quando ci siamo trovati insieme sul palco in molti eventi del vending e, ogni volta (sono state più di cento), siamo stati capaci di dirci, durante i rispettivi interventi, almeno una cosa che avesse senso solo per noi e che sapevamo entrambi che citavamo apposta per divertirci nella reciproca provocazione. Non mi sento, in questa occasione, di citare le tante cose che Lucio ha fatto per il nostro settore. Ho però avuto la fortuna di scrivere il libro “Mezzo secolo di Vending”, in cui il Presidente Pinetti occupa il posto che si merita nella storia della distribuzione automatica. Ha composto lui la prefazione e io (in forma privata) gliel’ho dedicato. Quando ho iniziato a scriverlo, Lucio era a Tel 20

Aviv per delle visite mediche e non c’era ottimismo sulle sue condizioni di salute. Ho sperato e pregato che potesse arrivare a leggerlo e, quando l’abbiamo presentato insieme a Roma, è stato un momento bellissimo e insieme molto triste, che tutto il settore ha vissuto con apprensione, perché le sue condizioni erano già piuttosto critiche e lo sorreggevano solamente la sua incredibile forza di volontà e l’inesauribile coraggio con cui affrontava la malattia. D.A. Italia, che ha ospitato un articolo a firma Lucio Pinetti nel suo primo numero, undici anni fa, è oggi onorata di poter pubblicare degli scritti in sua memoria. Per redigere questo pezzo ho chiesto ad alcune persone, che gli sono state vicine e che simboleggiano parti essenziali della sua vita nel vending, di ricordarlo attraverso la parola scritta.

Nessuno si è sottratto al difficile compito e pubblichiamo i ricordi del professor Vincenzo Perrone, a cui Lucio ha chiesto aiuto per ottenere risultati in uno dei suoi più ambiziosi obiettivi: aumentare la cultura d’impresa all’interno del settore. Non poteva inoltre mancare la persona che in questi anni, più di chiunque altro, gli è stato quotidianamente a fianco e che Lucio considerava senz’altro più un amico che un collaboratore, il Direttore di CONFIDA Piero Lazzari. Ho chiesto un breve scritto anche a Stefano Piccinini, suo Vice (e amico) nell’infaticabile viaggio di Lucio durante la Presidenza CONFIDA degli ultimi cinque anni. Ho voluto chiudere con l’Avvocato Andrea Netti, che non solo tuttora collabora con l’azienda di cui Lucio era socio, ma che stava lottando insieme a lui per trovare una soluzione al forse più pressante e complesso problema del vending: gli appalti pubblici. Ritengo il suo articolo (scritto in collaborazione con l’Avv. Michela Bigonzoni) sull’illegittimità della pratica della “doppia leva”, assolutamente appropriato in questa sede. È infatti essenziale non fare morire i tanti progetti che stavano a cuore a Lucio e portarli avanti con grande determinazione e senza compromessi: è forse l’unico modo di ricordarlo davvero degnamente.

ALESSANDRO FONTANA


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LUCIO PINETTI

VINCENZO PERRONE Professore di Strategia e Organizzazione Aziendale, Università Bocconi. Co-fondatore e responsabile scientifico di Leanus

Le persone che mi mancano di più, tra quelle che se ne sono andate, sono quelle delle quali ricordo soprattutto il sorriso. La grandezza di persone come Lucio la misuro dal clima che sapevano creare intorno a sé. Gente capace di cambiare la temperatura di una stanza per il solo fatto di entrarci. Capace di emozionare e convincere, di contagiare, con il proprio ottimismo e con la forza della propria volontà, anche cinici tristi e smaliziati come stiamo diventando tutti, da quando

tocchiamo con mano gli errori che abbiamo commesso nella gestione collettiva di questo Paese e nella maldestra e sguaiata demolizione del suo futuro. Fatti di cui siamo, ciascuno per la sua parte, tutti solidalmente responsabili. Lucio ci metteva sempre la faccia. E il corpo. La prima volta che ci siamo incontrati stava su un palco, a intrattenere un pubblico. Forse di dipendenti di una azienda del vending, forse di associati a Confida. Gli dissi subito che era bravissimo, ma dentro di me devo avere pensato (malevolmente: perché così finiscono anche col pensare, i cinici, tristi e smaliziati) che forse era tutto quello che sapeva fare. Forse tra chi leggerà queste mie poche righe c'è qualcuno che lo pensa ancora. Libero di farlo, naturalmente, magari con la giustificazione di non volerne fare un santino, senza macchia e senza paura. Io non ci ho messo molto, sia detto a mio piccolo merito, a ricredermi completamente. E sarebbe stato impossibile non farlo imparando a conoscere meglio questo amico che ora mi manca. Un amico al quale queste cose avrei dovuto dirle così e più spesso di quanto sia riuscito a fare. Se vogliamo evitare il rimorso, nel ricordo delle persone care, dovremmo praticare di più e meglio una fondamentale quanto rara virtù: quella della riconoscenza. Riconoscere all'altro quello che di buono fa, quello che di utile e di bello aggiunge alla nostra vita ed alla vita di tutti. Facciamolo finché possiamo guardarli negli occhi e scoprire la gioia che daranno loro le nostre parole. Tutti lavoriamo e viviamo in fondo perché qualcuno ci dica, con sincera e riconoscente convinzione, "bravo", "ben fatto",

CARO AMICO TI SCRIVO...

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oppure "ti devo qualcosa di importante". Le persone estroverse e gioiose come Lucio hanno bisogno di questo riconoscimento più di ogni altra. Cerchiamo allora di non esserne avari. Di non ripeterci nelle meschine gelosie, nelle ripicche, nelle critiche a mezza voce e rigorosamente dietro le spalle, che sono purtroppo cattiva e comune abitudine in troppi nostri gruppi, organizzati e non. L'assenza di riconoscenza tarpa le ali ai generosi, ai coraggiosi ed agli innovatori. Lucio, comunque, aveva forza d'animo sufficiente a non soffrirne troppo. Per questo sapeva volare alto e costruire il nuovo. Dobbiamo a Lucio Pinetti e a Confida l'aver scelto la piattaforma Leanus, che con Alessandro Fischetti e Stefano Carrara abbiamo sviluppato in molti anni di lavoro comune, per l'elaborazione dei dati di bilancio delle aziende associate. Lucio credeva infatti in quello che nella prestigiosa Harvard Business Review chiamano "evidence based management". La gestione e la decisione basate su dati di fatto sono talmente poco diffuse nelle nostre imprese, dove si preferisce affidarsi troppo spesso al solo intuito, al nostro proverbiale genio italico quando non a una decisa botta di fattore "c", che ci fa difetto perfino una traduzione accurata ed incisiva di quella espressione. Si tratta invece di credere nella forza tranquilla dei numeri, nel freddo sostegno delle statistiche, nell'analisi approfondita e accurata. In questo modo è possibile distinguere le diverse sfumature che compongono il quadro complesso della nostra realtà. Siamo talmente abituati a ragionare per luoghi comuni, qui nella patria del pressappoco, che genera meraviglia la precisione che Lucio amava e della quale si serviva per comunicare attraverso i media il valore delle imprese associate a Confida, la loro correttezza, l'attenzione dedicata alla qualità e al servizio ai clienti, come mai si era riusciti a fare prima. Ha messo il lievito dei numeri e delle idee per far crescere il settore al quale ha dedicato la quasi totalità della sua avventura professionale. Ma la sua forza e la sua unicità stavano nella capacità che aveva di unire ai numeri e ai dati, la creatività e i sogni. Ci ha portato in crociera, per convincerci della necessità di trovare acque nuove e nuove rotte, per il futuro nostro e delle nostre imprese. E ci ha regalato, già colpito dal male che lo ha ucciso, la magia felliniana di un circo, quasi a dirci, per l'ultima volta, che senza sogni la vita non è degna di essere vissuta. Che senza prendersi i rischi di un acrobata coraggioso e preparato, non è possibile vincere la crisi dalla quale sembriamo non essere in grado di uscire più. Ci ha raccontato tutto questo con un sorriso. Magari mescolato a una lacrima di commozione. Come sanno fare gli uomini che vogliono essere all'altezza dei propri valori e dei propri sogni. Uno che Lucio aveva, lo avevamo condiviso fin dall'inizio: era quello di andarsi a prendere una laurea. Non che gli servisse il pezzo di carta: quello non serve davvero a nessuno. Ma lo appassionavano lo studio, il sistematizzare la pratica accumulata negli anni e persino il misurarsi con la difficoltà degli esami. La gioia con la quale mi raccontava come era andata, che voto aveva preso, quanto era stato difficile, non era per nulla diversa da quella di un mio studente con la metà dei suoi troppo pochi anni. Lucio sapeva rendermi migliore con le sue parole e con il suo entusiasmo. Anche di fronte alla sfida della morte mi ha insegnato come ci si deve comportare. Quali sono la serenità, la forza, la capacità di consolare gli altri invece di farsi confortare e compatire, il 22

coraggio (una parola che con Lucio ritorna sempre) con le quali quella sfida può essere vinta a beneficio di chi resta. Pensando a lui, a come ricordarlo e farvelo ricordare, mi è venuta in mente una poesia di Wislawa Szymborska, premio Nobel per la letteratura, intitolata significativamente "Sulla morte, senza esagerare". Termina così:

Non c'è vita che almeno per un attimo non sia immortale. La morte è sempre in ritardo di quell'attimo. Invano scuote la maniglia d'una porta invisibile. A nessuno può sottrarre il tempo raggiunto. Cercatela e leggetela tutta. A Lucio sono certo che sarebbe piaciuta moltissimo. Ce l'avrebbe letta con la sua bella voce forte. E alla fine si sarebbe commosso. E noi con lui.

PIERO LAZZARI Direttore Generale di Confida

Ricordare Lucio è rivivere con fantastica lucidità tutti gli innumerevoli fotogrammi di un film che lo ha visto infaticabile, apprezzato ed indimenticabile protagonista nel Vending “made in Italy” e europeo. Ed è nell’originalità di un nuovo modo del Vending di stare sul mercato, nell’efficacia delle iniziative progettate e messe in campo con vigore, nella rete di relazioni sviluppate, nella visibilità mediatica data al Settore e nell’accreditamento istituzionale della nostra Associazione che sta il “protagonismo” di Lucio Pinetti “Presidente”. Un “patrimonio” implementato, giorno dopo giorno, di anno in anno e che - troppo prematuramente - Lucio ci ha lasciato in eredità e di cui gliene siamo profondamente grati ma che, al tempo stesso, è per tutti noi un forte richiamo alla responsabilità perché ne venga assicurata la continuità. L’unicità della figura di Lucio, nel suo ruolo di Presidente, è

CARO AMICO TI SCRIVO...



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l’aspetto più palese e, per questo, più conosciuto. Diffuso è il sentimento di smarrimento per l’incredibile quanto repentina perdita di un leader, così creativo ed autorevole, nell’interpretare quel salto di qualità che il mercato chiede al nostro Settore. A tutto questo si aggiunge il tratto umano della sua “persona”, un effervescente crogiuolo di qualità, come la fervida intelligenza, l’avvincente oratoria e la sferzante dialettica, il suo modo diretto di relazionarsi agli altri che subito generava empatia, la sua disarmante disponibilità e generosità, che si accompagnavano a quel suo piglio energico nel difendere o nel portare avanti le proprie convinzioni. Posso dire di essere stato fattivo “testimone” di tutta quanta è stata l’attività e l’azione del “Presidente” Pinetti, per me anni professionalmente molto attivi e soprattutto motivanti e gratificanti; ma sono anche stati gli anni in cui abbiamo vissuto una entusiasmante quanto irrepetibile esperienza umana nella quale a prevalere sono state le emozioni, quelle belle derivanti dalla consapevolezza di insieme si andava a costruire e realizzare e quella profondamente sconcertante e triste - che mai avrei immaginato potessero avverarsi - della speranza tradita da un crudele destino. Per esprimere l’intensità dell’affetto che mi ha legato in questi ultimi anni a Lucio, voglio citare un semplice quanto efficace aforisma di Aristotele: “L’amicizia è un’anima sola che vive in due corpi.”. Due persone diverse, sia caratterialmente che per formazione che per modi di porsi, che ad un certo punto incrociano le loro vite e con una naturalezza che non sai spiegarti, diventano complementari senza che ciascuna perda la propria identità.Proprio in questo è stato il valore del nostro quotidiano vivere, convivere, condividere con eccezionale intensità ed energia il tempo e l’impegno messi a disposizione dell’Associazione e del Settore. E per riprendere il paragone iniziale, puoi ben vedere e rivedere i fotogrammi di una vita come in un film, ma le emozioni che vengono suscitate sono impossibili da trasferire e da raccontare perché sono parte di un linguaggio che solo l’intimità dell’animo di chi le ha vissute sa ascoltare e comprendere. Sono emozioni e sentimenti non assegnabili allo spazio e al tempo e per questo non potranno mai attenuarsi.

“Ciao grande Ste!!”. Ogni volta che ci sentivamo mi rispondevi così. Eri unico Lucio… Insieme abbiamo riso, scherzato, giocato e spesso discusso ma sempre con la sincerità e la lealtà di chi crede l’uno nelle capacità dell’altro. Mi hai spesso ripreso per la mia “ingenuità” facendomi sempre capire quale fosse la cosa giusta da fare, a volte con calma e a volte con il tuo fare “impetuoso”. Ti avrei ascoltato per ore…come la sera prima della cena di Gala di Venditalia (sorrido ancora ricordando il tuo costume da domatore…). Era l’una di notte passata e, seduti nella hall dell’albergo, chiacchieravamo di quello che ci avrebbe riservato il futuro; è proprio questo che di te mi manca di più: saper sempre rassicurarmi nei momenti difficili…tu che stavi vivendo il momento più duro. Mio caro Lucio, sarai sempre nel mio cuore e so che ti avrò sempre vicino. Mi manchi tanto… Stefano

ANDREA NETTI Avvocato dello studio Interlex Consulente e Presidente dell'Organismo di Vigilanza (Lgs. 231) di Liomatic Spa

STEFANO PICCININI Amministratore Delegato di Water Time il Boccione Srl Vice Presidente Venditalia – Vice Presidente Confida fino al giugno 2014

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Caro Lucio, hai saputo governare il cammino dell’Associazione in questi anni riuscendo sempre a coniugare il presente con la storia e con uno sguardo rivolto al futuro. Fra le tematiche più difficili da affrontare c’è stata quella della arretratezza della normativa di settore che complessivamente disciplina le gare del vending. Su questo fronte, grazie al Tuo imprinting, abbiamo iniziato ad enucleare le principali problematiche e coniato una politica tesa a creare i capisaldi della selezione pubblica del “domani”. Dedico a Te questo articolo che altro non è che l’ultimo del quale discutemmo insieme e che rappresenta la sintesi di molte discussioni e ragionamenti di equilibrio e contemperamento di interessi ai quali sempre tendevi che non dimenticherò mai. Continuerò, nel Tuo ricordo, a portare avanti questo lavoro iniziato insieme. Grazie.

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DIRITTO DEL VENDING

LA PRATICA DELLA “DOPPIA LEVA” È ILLEGITTIMA: ADDIO ALLE GARE CON MASSIMO RIBASSO SUI PREZZI E MASSIMO RIALZO SUL RISTORNO

AVV. ANDREA NETTI AVV. MICHELA BIGONZONI www.studiointerlex.it I Giudici Amministrativi da tempo hanno affermato che il “vending” (servizio di somministrazione di alimenti e bevande mediante distributori semiautomatici e automatici) non si risolve nella sola messa a disposizione di un

luogo pubblico per lo svolgimento di una libera attività di impresa, ma che trattasi a tutti gli effetti di un “servizio pubblico” finalizzato al soddisfacimento degli interessi della collettività nonché destinato a migliorare, nel suo complesso, l’efficienza dei servizi resi dall’Amministrazione concedente nei suoi rapporti con il pubblico. Per tali ragioni, le Amministrazioni

Pubbliche nella scelta del Gestore devono conformarsi alla disciplina delle concessioni – non a quella degli appalti – e, di conseguenza, osservare principi comunitari e quelli generali relativi ai contratti pubblici, quali la trasparenza, l’adeguata pubblicità, la non discriminazione, la parità di trattamento, il mutuo riconoscimento e la proporzionalità come richiamati dall’art. 30 del D.lgs. 163/2006. 25


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Il rimando ai soli principi appena richiamati e la sostanziale libertà dalle più stringenti regole delle procedure per l’aggiudicazione di appalti hanno però consentito alla Pubblica Amministrazione di creare un sistema di selezione (che per comodità definiremo d’ora innanzi a “doppia leva”) che fin dalla sua prima applicazione ha dimostrato tanto di non essere capace di selezionare la migliore impresa quanto di essere capace a soffocare l’iniziativa economica di chi partecipava al bando. Da un’attenta analisi di numerosi bandi redatti dalle Amministrazioni Pubbliche di tutta Italia, è stato possibile constatare che il citato sistema a “doppia leva” è stato adottato in maniera pressoché uniforme su tutto il territorio nazionale. Questo sistema, in buona sostanza, si atteggia come di seguito illustrato: • da un lato, la gara richiede un rialzo sul canone concessorio (nella prassi il canone concessorio viene chiamato “ristorno”); • dall’altro, dispone contemporaneamente il ribasso sui prezzi dei prodotti applicati al pubblico (spesso distinguendo fra il prezzo chiave da quello a moneta). Ne deriva che il sistema della “doppia leva”, in assenza di qualsivoglia regola certa e di precisi limiti, conduce inesorabilmente verso la torsione del Piano Economico della singola concessione e ciò perché, da un lato, il rialzo sul canone (prima leva) determina un maggior costo per il Gestore mentre, dall’altro, il ribasso sui prezzi (seconda leva) si traduce in un minor ricavo.

con esso la remunerazione della gestione (cd. ordinario utile di impresa). A ciò si aggiunga – a corollario della censura di illegittimità appena mossa – che su 100 bandi analizzati in tutto il territorio Nazionale, oltre 90, attribuiscono alla valutazione economica, imperniata sul sistema a doppia leva, non meno di 60 punti su 100, in alcuni casi si arriva anche a 80, il che autonomamente costituisce un ulteriore profilo di illegittimità in quanto la Pubblica Amministrazione, di fatto, camuffa una selezione apparentemente secondo il criterio dell’economicamente più vantaggioso con una struttura che invece risulta sostanzialmente essere imperniata sul criterio dell’offerta al massimo ribasso, con buona pace della ricerca della qualità del servizio... Ad avviso degli scriventi la strutturazione di simili bandi si pone in aperto contrasto con i principi e le diposizioni che seguono: • con i principi espressi nella Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà Fondamentali (CEDU), in particolare con l’art. 1, commi 1 e 2 del I Protocollo Addizionale; • con i principi comunitari e nazionali di imparzialità e buon andamento previsti dall’art. 97 della Costituzione; • con il combinato disposto degli artt. 29 e 30 del D.Lgs. 163/2006; • con la disposizione di cui all’art. 2041 c.c. che sanziona l’ingiustificato arricchimento.

Sulla base delle considerazioni appena svolte, ci si è domandati se il meccanismo di selezione di cui si parla possa essere oggetto o meno di una censura di illegittimità in quanto detto sistema non garantisce ai competitors la possibilità di preservare il proprio equilibrio economico finanziario complessivo e

Con particolare riguardo all’art. 1 del I° Protocollo Addizionale della CEDU si sottolinea che la lesione arrecata al “bene” si individua nel negativo impatto finanziario causato dal mancato riconoscimento dell’ordinario utile di impresa, da solo idoneo ad elidere il giusto equilibrio economico finanziario che deve sussistere tra le esigenze dell’interesse generale della comunità e gli imperativi della salvaguardia dei diritti fondamentali degli individui (che

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DIRITTO DEL VENDING

siano essi persone fisiche o giuridiche). La censura di illegittimità fondata sul ragionamento anzidetto è stata recentemente mossa avverso il bando di gara redatto dall’Agenzia Regionale Centrale Acquisti (ARCA) della Lombardia per l’affidamento in concessione del servizio di somministrazione di alimenti e bevande mediante distributori automatici per n. 19 Lotti per un valore complessivo presunto di Euro 6.484.33,21 (l’importo è riferito alla somma dei ristorni di tutti i Lotti), con il quale, per l’appunto, era stato adottato il meccanismo di aggiudicazione della “doppia leva”. Il Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia, sede di Milano, in accoglimento della richiesta di istanza cautelare, ha sospeso con l’Ordinanza n. 1182 del 06.11.2013 l’efficacia della procedura di gara riconoscendo “l’evidente anti-economicità e la non sostenibilità finanziaria del servizio” (l’Ordinanza è stata confermata successivamente dal Consiglio di Stato con provvedimento nr. 253 del 2014). Stante l’importanza e la indiscussa portata innovatrice di tale pronuncia per l’intero comparto vending, gli Autori del presente contributo hanno ritenuto necessario formulare, con spirito propositivo e di confronto, delle proposte strutturali che, si auspica, possano guidare le Amministrazioni Pubbliche nella stesura di un bando avente ad oggetto il servizio di distribuzione automatica, onde evitare la censura di illegittimità di cui si è appena scritto. La prima, fondamentale ed imprescindibile operazione che deve essere svolta dalla Stazione Concedente è la corretta determinazione del valore della concessione secondo il combinato disposto degli artt. 29 e 143 comma 7 (richiamato dall’art. 30, ult. co.) del Codice dei Contratti Pubblici. In primo luogo, è indispensabile che


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l’Amministrazione Aggiudicatrice non cada nell’errore di parametrare il valore della concessione al ristorno (ergo al prezzo complessivamente pagato – a base d’asta – dal concorrente), ma, al contrario stimi prioritariamente – anche sulla base dell’esperienza pregressa del gestore uscente e dell’estensione materiale e temporale del nuovo servizio – i flussi di cassa previsti ed indichi gli stessi, ancorché in via presuntiva, nella legge di gara. In altri termini, la P.A. dovrebbe stimare il cd. valore dell’approvvigionamento, ossia il volume complessivo del fatturato generato dal consumo totale dei prodotti da parte degli utenti del servizio di distribuzione automatica durante tutto l’arco del futuro contratto da stipulare (operazione questa oggi semplicissima in quanto basterebbe che la P.A. intenzionata a pubblicare il nuovo bando chiedesse, nelle forme della dichiarazione ex D.P.R. 445 del 2000, al precedente gestore il volume di fatturato fino a quel momento generato su base annuale). Il dato così ottenuto è un punto di partenza fondamentale per stimare il reale valore della concessione che la P.A. intende mettere a Gara. Trattasi, ovviamente, di una stima che deve essere condotta ai sensi e per gli effetti dell’art. 29 del D.lgs. 163/2006, la quale può mutare in relazione alle seguenti variabili: • dalla possibilità che il numero dei distributori messi a gara sia inferiore o superiore al numero di quelli attualmente installati; • dalla eventualità che la posizione dei distributori sia diversa da quella attuale; • dalla circostanza che il servizio possa essere reso in plessi all’interno dei quali esistono strutture di bar o ristorante o altra forma di ristoro che possano andare in concorrenza con la distribuzione automatica. Trattasi in ogni caso di concessioni

che devono essere date in esclusiva. Diversamente si incapperebbe proprio in una di quelle specifiche censure che hanno portato il TAR Lombardia (e poi il CdS) a sospendere il bando ARCA. La seconda operazione, anch’essa di fondamentale importanza, concerne la definizione dell’esatto importo del ristorno. È evidente che una Pubblica Amministrazione che determina il ristorno senza aver preliminarmente stabilito il reale valore della concessione rischia concretamente di erodere l’ordinario utile di impresa della gara del caso e, di conseguenza, rischia di bandire una procedura illegittima. Soltanto partendo da una esatta stima del fatturato e da una esatta determinazione del ristorno si può garantire l’ordinario utile di impresa della Concessione e parimenti soltanto attraverso l’esatta individuazione del fatturato e del ristorno si può effettuare una corretta valutazione e verifica dell’anomalia dell’offerta ex art. 86 del Codice dei Contratti Pubblici. La ratio di tale operazione consiste, in definitiva, nell’assicurare la piena affidabilità della proposta contrattuale, nonché l’esigenza di tutelare la concorrenza ed assicurare il rispetto dei principi di non discriminazione, parità di trattamento, oltre che i principi di buon andamento ed economicità dell’azione amministrativa. Soltanto per mezzo della verifica dell’anomalia è effettivamente possibile evitare che offerte troppo basse espongano l’Amministrazione al rischio di esecuzione della prestazione in modo irregolare e qualitativamente inferiore a quella richiesta, oltre a non assicurare il più volte citato “ordinario utile di impresa” con l’effetto di spingere le imprese del settore ad una guerriglia del massimo ribasso a discapito dell’aspetto qualitativo del servizio. La procedura di verifica dell’anomalia dell’offerta deve, pertanto, essere

DIRITTO DEL VENDING

condotta dalla Stazione Concedente richiedendo alla la ditta (provvisoriamente) aggiudicataria le note giustificazioni ex art. 88 D.lgs. 163/2006, con le quali deve dimostrare l’affidabilità e la serietà della propria offerta evidenziando tutte le componenti di spesa: costi per l’acquisto dei prodotti da introdurre nei distributori, costi per la gestione della concessione nel rispetto del D.lgs. 81 del 2008 – avendo particolare riguardo all’indicazione dei costi per la sicurezza –, costi per il personale, costi indiretti della struttura aziendale, altri costi della concessione, ammortamento delle macchine installate e, ovviamente, il ristorno promesso. *-* È quindi giunto il momento di trarre le conclusioni di questa riflessione sulle gare per la distribuzione automatica e, più in generale, sulle nuove politiche che una Pubblica Amministrazione attenta può perseguire in tema di vending senza incappare in censure di illegittimità. *-* Come si è già ampiamente detto, la struttura e l’intera governance di una concessione avente ad oggetto il servizio di vending deve essere elaborata dalla P.A. sulla base di una complessità di scelte strategiche che non solo devono garantire l’interesse pubblico, ma devono altresì assicurare l’ordinario utile di impresa al futuro Gestore, il tutto al fine di rispettare i principi cardine della concorrenza, della trasparenza, dell’efficacia, dell’efficienza e della par condicio. Ciò in quanto una politica massimalista, ossia un meccanismo di aggiudicazione che utilizza come criteri il massimo rialzo sul ristorno ed il massimo ribasso sul prezzo – per le motivazioni sopra esposte ed in linea con l’indirizzo espresso dal TAR Lombardia e poi dal CdS – rischia inesorabilmente di introdurre una procedura di gara 29


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illegittima perché caratterizzata da un elevato rischio di anti-economicità e non sostenibilità finanziaria, causati, da un lato, dalla sensibile riduzione del fatturato e, dall’altro, dall’aumento dei costi in capo al gestore concessionario che inesorabilmente vanno ad incidere negativamente sulla qualità del servizio che, vale la pena ricordare, conosce di processi di conservazione e trasformazione alimentare.

• una politica orientata a “contenere il prezzo del servizio per gli utenti” (si pensi alle politiche adottate per il trasporto pubblico locale ed alla concessione della gestione delle acque pubbliche divenuto persino oggetto di referendum nel 2011); • ovvero una politica orientata a “trarre profitto dal servizio” (in maniera non dissimile a quanto avviene in altri ambiti concessori come in quello della pubblicità e del vettoriamento del metano). Entrambe le politiche risultano essere conformi al dettato normativo di cui all’art. 30 del D.Lgs. 163/2006. Le ipotesi in questione avranno inoltre, come minimo comune denominatore, l’estinzione del sistema “a doppia leva” in quanto nella prima ipotesi la Pubblica Amministrazione punta sulla ricerca di PREZZI POLITICI (annullando di fatto il concetto di RISTORNO), mentre nel secondo caso la Pubblica Amministrazione punta sul PROFITTO (annullando di fatto il concetto di gara sul PREZZO). Il minimo comune denominatore delle due strade è in buona sostanza l’eliminazione di una delle due leve. Analizziamo nel dettaglio i due predetti sistemi di selezione del miglior offerente.

Il primo sistema, cioè quello volto a contenere il prezzo del servizio a favore degli utenti, con il quale si stabilisce di praticare dei prezzi inferiori a quelli corrispondenti alla somma del costo del servizio e dell’ordinario utile di impresa (prezzi cd. “amministrati o politici”), per l’effetto di applicare direttamente prezzi bassi (Listino di prodotti a prezzi fissi) ovvero di attuare una gara esclusivamente sui prezzi al ribasso, la Pubblica Amministrazione deve necessariamente rinunciare alla richiesta di ristorno e, al contempo, come prescrive espressamente il comma 3 dell’art. 30 D.lgs. 163/2006, stabilire, in sede di lex specialis, una somma di denaro da corrispondere al gestore per le prestazioni dedotte in contratto, il tutto sempre al fine di dare certezza ai partecipanti di un utile proporzionato all’offerta economica formulata. Nella seconda ipotesi, quella volta a trarre profitto dal servizio di vending, lo scenario è agli antipodi del precedente dal momento che la Pubblica Amministrazione deve selezionare il gestore che può assicurare il miglior risultato economico. In altri termini, la Stazione Concedente si apre al mercato ricercando il partner che sappia sviluppare al meglio il business del vending all’interno della propria struttura. Il concorrente, in buona sostanza, dopo aver valutato, almeno: • il valore della concessione (adeguatamente calcolato secondo i criteri precisati all’inizio di questo articolo); • la tipologia di struttura, di utenza e le altre informazioni fornite dal bando (ad esempio: il bando deve precisare l’utenza fissa, intesa come popolazione stabile o dipendenti della struttura, nonché l’utenza variabile intesa come il numero di visitatori annuali/affluenza esterna, nonché il numero e la collocazione esatta dei distributori, la presenza di altri punti di ristoro/ bar/ristorante, periodi di chiusura uffici/scuole etc.); è in grado di partecipare e di proporre un progetto di sviluppo del vending

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DIRITTO DEL VENDING

Premesso quanto sopra ed al fine di non incappare in censure di illegittimità, gli Scriventi ritengono che la politica perseguita dalla Pubblica Amministrazione nella selezione del Gestore per il vending possa atteggiarsi, alternativamente, in due modi:

all’interno della specifica struttura. Tale progetto deve essere redatto dalla Concorrente dopo aver valutato, a suo totale rischio: • quanto il business possa essere sviluppato, con nuove macchine, nuove tecnologie integrate, nuovi investimenti in arredi; • adeguati prezzi di vendita calibrando il giusto mix di prodotti da inserire nei distributori; • la variazione dei volumi rispetto ai prodotti e prezzi introdotti; e, solo dopo le predette valutazioni, è in grado di proporre secondo la propria esperienza : • una offerta tecnica contenente il piano di sviluppo del servizio di vending nella struttura a Gara, in pratica una presentazione globale nella quale dovrà spiegare come intende raggiungere gli obiettivi qualitativi introdotti dalla P.A. ai fini dell’attribuzione dei vari punteggi. A questa offerta tecnica la Pubblica Amministrazione deve dare peso preponderante, distribuendo non meno di 70 punti su 100, valutando in che modo la Concorrente abbia inteso inanellare ogni richiesta all’interno di un medesimo progetto (è poi di fondamentale importanza che anche la P.A. abbandoni l’idea di rilasciare concessioni della durata di uno, due o tre anni in quanto una Azienda può dire di aver potuto ammortizzare l’investimento – in particolar modo quello in distributori – in un periodo temporale non inferiore ad un quinquennio); • una offerta economica di ristorno adeguata al piano di sviluppo che si vuole realizzare (ovviamente tale sistema deve necessariamente prevedere che la concorrente fornisca adeguata polizza fideiussoria – bancaria o assicurativa – di Istituto Primario a prima richiesta e senza vincoli ostativi alla sua piena efficacia a tutela della Pubblica Amministrazione – ciò ovviamente consentirebbe alla P.A. di rimettere a terzi la valutazione circa la reale solidità finanziaria dell’Azienda,


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evitando di incappare nel mancato pagamento del ristorno promesso, ipotesi di inadempimento la cui casistica è spiacevolmente aumentata nell’ultimo triennio, complice la crisi, a danno dell’immagine dell’intero settore). A questa offerta economica la Pubblica Amministrazione deve attribuire non più di 30 punti su 100 in modo da rendere la selezione effettivamente secondo un criterio dell’economicamente più vantaggioso. Più in generale, in questo secondo scenario la selezione del gestore è stimolata ed orientata alla ricerca di progetti innovativi, di marketing e di analisi della customer satisfaction, in definitiva è orientata alla ricerca del miglior partner. Una selezione, dunque, chiamata a ragionare sul servizio di vending, in

particolare sulla qualità dello stesso con uno sguardo attento al tema dell’igiene, al contrario, dimenticato o sottovalutato con riferimento ai processi di conservazione e trasformazione dei delicati. Il risultato finale è quello della creazione di un business potenziato e massimizzato che sviluppa sinergie integrate con l’ambiente e con le altre attività organizzate e gestite dalla struttura che bandisce la Gara (si pensi al vending nelle Scuole, nelle Università e negli Enti ospedalieri, nonché ai progetti integrati che potrebbero svilupparsi anche e soprattutto in materia di sana alimentazione che per sola e mera inconsapevolezza è messa a volte in antitesi alla distribuzione automatica), raggiungendo in tal modo performance di vendita migliori, sia in termini qualitativi che economici.

In conclusione, quest’ultimo scenario, ad avviso degli Scriventi, deve rappresentare il nuovo futuro del rapporto fra P.A. e Vending: una Pubblica Amministrazione capace di stimolare il mercato a dare e ad offrire il meglio, con maggiore sensibilità ai costi ed agli standard di qualità; una Pubblica Amministrazione capace di creare le condizioni per realizzare una offerta di prodotti ispirata ai principi della sana alimentazione sempre più richiesta negli Istituti Scolastici come dimostra il recente Decreto sulla Scuola (n. 104/2013). Trattasi in ogni caso di forme di crescita intelligenti e responsabili di un business strategico per il nostro Paese che in un mercato asfittico, quale quello censurato con lungimiranza dal TAR Lombardia e dal Consiglio di Stato, non potranno mai trovare terreno fertile per un sano sviluppo.


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CAFFÈ RENOIR LO SVILUPPO DI MODELLI INNOVATIVI DI BUSINESS

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CAFFÈ RENOIR NASCE DALLA VOLONTÀ DI UN GRUPPO DI GIOVANI IMPRENDITORI CON CONSOLIDATA ESPERIENZA NEL SETTORE ALIMENTARE E, IN PARTICOLARE, DEL CAFFÈ, DI OFFRIRE AL MERCATO UN BRAND NUOVO E RICERCATO TRAMITE LA SELEZIONE DELLE MIGLIORI MISCELE DI CAFFÈ TORREFATTE. LA VISIONE DEL FUTURO DI CAFFÈ RENOIR SI SVILUPPA ATTRAVERSO UN MODELLO DI BUSINESS 32

SEMPLICE, MA AL CONTEMPO INNOVATIVO, CHE POTENZIALMENTE PUÒ TRASFORMARSI IN BREVE TEMPO IN UN ESEMPIO DI ECCELLENZA ITALIANA DA DIFFONDERSI IN TUTTO IL MONDO. LA NOSTRA REDAZIONE SI È RECATA NELLA SEDE ROMANA DI CAFFÈ RENOIR E HA INTERVISTATO IL SOCIO DI RIFERIMENTO DELLA TORREFAZIONE, RICCARDO FATONE.


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INTERVISTA CON RICCARDO FATONE Quale percorso professionale ti ha portato a intraprendere il progetto “Caffè Renoir”? Nasco professionalmente a Roma a cavallo tra fine anni 90 e primi 2000, prima come dipendente e poi come titolare di una mia società di gestione. Credo fortemente che il futuro del vending, non

possa prescindere dallo sviluppo di modelli innovativi di business che siano diversi da quelli che lo hanno governato fino ad oggi e con il progetto Renoir penso di poter portare un’importante novità all’interno del settore. L’esperienza maturata nel mondo delle gestioni ti è stata utile per capire le esigenze del mercato attuale?

L’idea nasce dall’esperienza maturata nel corso della mia attività nel mondo del vending, che mi ha fatto capire l’importanza di avere un caffè di qualità elevata nonché costante nel tempo. Partendo da questo presupposto, ho pensato che creare delle miscele che rispecchiassero le caratteristiche da me desiderate con un brand di mia proprietà mi avrebbe garantito un vantaggio sui miei 33


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PIER PAOLO MACCHIARELLA

competitor e che, per di più, sarei riuscito a fidelizzare i clienti con un marchio detenuto in regime di esclusiva. Vista poi la qualità del prodotto realizzato, la resa nel bicchiere ed il largo consenso ottenuto dai clienti, ho deciso di commercializzarlo su larga scala nel mercato nazionale. Condividi questo progetto con altri soci. Ci puoi descrivere la loro storia e quale ruolo ricoprono all’interno di Caffè Renoir? A loro devo sicuramente riconoscere di aver portato la cultura del caffè all’interno del gruppo. Infatti, prima di intraprendere la via della gestione ed entrare all’interno della nostra struttura societaria, i miei soci erano titolari di un marchio di caffè abbastanza noto nel mercato romano; va da sé che abbiano fornito i contatti dei migliori operatori della filiera del caffè, dai crudisti ai produttori di macchinari per la torrefazione ed il confezionamento. Attualmente, oltre a ricoprire 34

MAURO MACCHIARELLA

un ruolo gestionale ed organizzativo molto importante, si stanno occupando dello sviluppo del progetto in determinate aree geografiche, ottenendo peraltro dei risultati che superano le aspettative che ci eravamo prefissati. Caffè Renoir si è presentata al mercato attraverso vari accordi con altri importanti attori della filiera (Bianchi Vending, Flo e Paytec). Ci puoi descrivere il vostro modello di business? L’idea è quella di incentivare quello che io chiamo “circuito della qualità”, ossia collegare una serie di marchi che possano garantire un investimento mirato all’operatore del settore ed incentivare l’investimento nei prodotti dei suddetti brand creando delle condizioni favorevoli legate all’acquisto di Caffè Renoir. Acquistare il vostro caffè in grani quali vantaggi porta ai gestori e quale valore aggiunto può riversa-

re ai suoi clienti? Per il gestore che decide di sposare il “metodo Renoir” ci sono diversi vantaggi: ad esempio può ottenere distributori automatici della Bianchi acquistando per 60 mesi 5kg mensili di Caffè Renoir Intenso (€8.90+IVA per kg) per ogni €1.400,00 di valore di listino del distributore. Ho inoltre deciso di replicare il modello per il mercato OCS, con una macchina ottenibile acquistando per 18 mesi una scatola di cialde/capsule al mese al prezzo di €0.15 per cialda/capsula. In questo modo, a seconda del consumo di caffè, è possibile calcolare un vero e proprio plafond Renoir per i distributori automatici: ad esempio, una gestione che consuma 100 kg di caffè al mese può sostenere un investimento pari ad €28.000,00, calcolato applicando la formula kg consumati/5*1400. Se ipotizziamo un’installazione di una postazione tradizionale per il gestore con una media consumi di


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500 erogazioni per distributore automatico, si ottiene un’incidenza dello strumentale all’interno del conto economico identica a quella di un finanziamento del bene in leasing. Ad esempio una Lei 400 E4S MC, il cui prezzo di listino è di €2.695,00, il cui “prezzo” è quindi di 10 kg/mese, costerà al gestore che ha aderito al metodo Renoir 10*(€8,90-il suo prezzo d’acquisto del caffè). Ipotizzando un costo del caffè pari ad €4.50 per kg avremo una spesa netta per lo strumentale pari ad €44,00 mese. D’altro canto, anche acquistando un distributore con uno sconto molto elevato, la rata corrispondente, sommando tutte le spese relative alla gestione della pratica presso la banca ed all’incasso, oltrepasserebbe sempre i €45,00. Per FLO e Paytec il meccanismo creato è identico: si collega l’acquisto di Caffè Renoir Gran Crema (€6.50 per kg) in determinate quantità con

l’omaggio di prodotti delle due case produttrici succitate; ovviamente con l’acquisto mediante Caffè Renoir si può usufruire di condizioni economiche particolarmente favorevoli. Per il cliente finale il vantaggio di scegliere un gestore che investe nel “circuito della qualità” si materializza nel bere un Caffè Renoir in un bicchiere FLO erogato da un distributore automatico Bianchi dopo aver introdotto moneta in un sistema di pagamento Paytec, ossia avere una pausa caffè all’insegna del gusto e della qualità, senza preoccupazioni o problemi. Quale è la vostra attuale capacità produttiva? Siete in grado di supportare il potenziale sviluppo futuro previsto per il 2015? Abbiamo una capacità produttiva abbastanza elevata, inoltre abbiamo investito in macchinari che ci consentono di coprire la produzione target per il 2015 ed il 2016 di una volta e mezzo.

TORREFATTORI CAFFÈ RENOIR

Oltre al prodotto in grani, state introducendo anche il monoporzionato. Quali sono i formati già disponibili sul mercato e quali avete intenzione di produrre in futuro? Abbiamo già in commercio i monoporzionati in cialde, capsule compatibili con i sistemi Lavazza a Modo Mio e Nespresso, in modo da coprire la maggior parte delle esigenze dei gestori e dei consumatori e prossimamente lanceremo tre nuove miscele per ogni formato disponibile. Il mercato romano del vending vive un momento particolarmente difficile. Come vedete le sue prospettive future? Caffè Renoir potrà dare un contributo positivo al suo sviluppo? Il mercato romano vive senza alcun dubbio una fase delicata, anche a seguito delle recenti evoluzioni relative alle dinamiche di alcuni grandi gruppi. Bisogna però riconoscere che Roma, in qualità di prima piazza d’Italia, difficilmente potrà vivere pe35


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riodi di estrema tranquillità, proprio perché è un mercato che “fa gola” a tutti. Caffè Renoir, con le sue opzioni di acquisto ed investimento, sicuramente aiuterà il settore a svilupparsi in direzione della qualità del servizio e faciliterà la crescita anche di realtà mediopiccole.

e necessità di stare a contatto con il cuore del settore, per comprendere al meglio ed il prima possibile le dinamiche e le direzioni in cui evolve il vending in Italia, oltre che a contribuire attivamente con la mia esperienza alla discussione in merito alle problematiche che di volta in volta ci troviamo ad affrontare.

Parteciperete a Venditalia 2016, principale vetrina italiana e internazionale del vending? Stiamo lavorando in questa direzione. Sappiamo perfettamente che è l’evento più importante in Europa per il settore e cercheremo in tutti i modi di essere presenti.

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EVENTI

VERSO EXPO 2015

EVENTI

A PARTIRE DAL PROSSIMO 1 MAGGIO, MILANO OSPITERÀ LA SUA SECONDA ESPOSIZIONE UNIVERSALE, CHE PER SEI MESI (FINO AL 31 OTTOBRE) FARÀ DELL’ITALIA IL LUOGO D’INCONTRO PER LO SVILUPPO DEL DIALOGO IN TEMA DI NUTRIZIONE E SALVAGUARDIA DELLE RISORSE. IL TEMA SCELTO PER LA MANIFESTAZIONE, “NUTRIRE IL PIANETA, ENERGIA PER LA VITA”, PONE INFATTI AL CENTRO DEL DIBATTITO INTERNAZIONALE L’ALIMENTAZIONE, LE RISORSE DEL PIANETA E LE POSSIBILI SOLUZIONI PER GARANTIRE UN PRESENTE ED UN FUTURO SOSTENIBILI. 38

DESIGN, SOSTENIBILITÀ, TECNOLOGIA, FRUIBILITÀ: QUESTI I PRINCIPI CHE HANNO GUIDATO LA REALIZZAZIONE DELL’AREA ESPOSITIVA DI RHO-FIERAMILANO MA CHE HA INTERESSATO LA CITTÀ NEL SUO COMPLESSO. UN PROGETTO AMBIZIOSO, DESTINATO A CAMBIARE RADICALMENTE IL VOLTO DEL CAPOLUOGO LOMBARDO E DEL TERRITORIO CIRCOSTANTE. INNUMEREVOLI I PROGETTI, UFFICIALI E COLLATERALI, LEGATI A QUESTO EVENTO DI PORTATA MONDIALE CHE COINVOLGERÀ ISTITUZIONI, AZIENDE, SOCIETÀ CIVILE, ASSOCIAZIONI ED ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI.


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> COS’È EXPO? Il Bureau International des Expositions (BIE), elenca alcuni requisiti specifici per definire tale un’Expo: frequenza (ogni 5 anni); durata massima (6 mesi); costruzione dei padiglioni a carico dei partecipanti; dimensioni dell’area espositiva non prestabilite; tema generale. Nonostante questo, con “Esposizione Universale” si indica più genericamente le grandi esposizioni industriali e commerciali di carattere mondiale tenutesi a partire dalla metà del XIX secolo. La prima fu l'Esposizione universale di Londra. Venne organiz-

zata nel 1851 al Crystal Palace di Hyde Park ed è conosciuta anche come “Great Exhibition”. Questa manifestazione nacque dall’intuizione del Principe Alberto, marito della Regina Vittoria e divenne il riferimento per tutte le successive, influenzando numerosi aspetti della società come arte, commercio le relazioni internazionali. L'attrazione principale delle Esposizioni sono da sempre i padiglioni nazionali, gestiti dai singoli paesi partecipanti, che si aggiungono ai padiglioni tematici allestiti dal paese organizzatore. Ogni esposizione è sempre stata caratterizzata da strutture create ad hoc, generalmente smantellate al termine del loro utilizzo, ma divenute talvolta simbolo stesso della città organiz39


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zatrice, come nel caso celebre della Torre Eiffel, che accoglieva i visitatori all’ingresso dell’area espositiva dell’edizione del 1889. Milano, città organizzatrice della prossima manifestazione, ha ospitato nel 1906 la sua prima Esposizione Universale, la seconda della storia in Italia (la prima a Roma, nel 1874): dell’esperienza rimangono alcune tracce tangibili, come l’Acquario Civico all’interno del Parco Sempione.

> EXPO 2015 E MILANO Il capoluogo lombardo, candidandosi ad ospitare l’Esposizione Universale, ha scelto come tema tema generale “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. L’uomo si trova ad affrontare la sfida più difficile: garantire una produzione sufficiente di cibo e difendere le risorse del pianeta, mantenendo e valorizzando le tradizioni culturali e allo stesso tempo ricercando nuove applicazioni tecnologiche. Expo Milano 2015, in linea con il significato che l’Esposizione Universale ha assunto nel corso del tempo (da “semplice” vetrina industriale a una tappa del percorso culturale), si propone come momento di dialogo tra i protagonisti della comunità internazionale su questi temi fondamentali. Ponendo l’accento sull’individuo, che con la sua vita e il suo lavoro contribuisce alla trasformazione dell’ambiente naturale in cui vive, Expo Milano 2015 intende rappresentare l’energia vitale

che il cibo, simbolo di ospitalità, di condivisione e di celebrazione della vita, porta con sé. Un’Esposizione completamente concepita intorno alla figura umana, che ha lo scopo di rendere il visitatore attivo, interessato e consapevole. Il racconto dell’umanità passa attraverso avvenimenti storici, politici ed economici che si riflettono nello svolgimento delle Esposizioni Universali: la crescita industriale, la nascita di nuove potenze economiche, i capovolgimenti storico-diplomatici come le guerre mondiali hanno segnato e talvolta condizionato tutte le Expo. Il 28 aprile 1906 si inaugurava a Milano l’Esposizione Internazionale dedicata ai trasporti. Per l’occasione l’area alle spalle del Castello Sforzesco, l’attuale Parco Sempione, ospitava oltre 200 padiglioni e l’interesse verso i progressi ottenuti nel campo dei trasporti terrestri e marittimi era vivo. Tutto il mondo attendeva la fine dei lavori del Traforo del Sempione e la manifestazione permise a Milano di guadagnarsi un ruolo da protagonista sulla scena internazionale. Oggi Milano è la tredicesima città più visitata al mondo e nel 2014 ed è stata inserita fra le tre destinazioni di viaggio più importanti per il 2015. Comune tra i più gloriosi durante il Medio Evo, corte spettacolare durante il Rinascimento, ospitò Leonardo e molti altri dopo di lui. Da sempre città protagonista dell’economia, quindi della storia, Milano vanta una parte considerevole del patrimonio culturale italiano. Il Duomo, le chiese, i palazzi, i


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musei, la moda, il design e il Made in Italy, ma anche l’arte contemporanea e l’architettura, segno distintivo della città, tra cui i nuovi quartieri che stanno nascendo nel centro della città modificandone lo skyline, che si avvia a diventare uno dei più belli in Europa e che ha già ottenuto importanti riconoscimenti anche nell’ambito dell’architettura del paesaggio. La Scala e il Piccolo Teatro, il Cenacolo Vinciano e la Pinacoteca di Brera, il Duomo e il Castello Sforzesco: tra storia e cultura, Milano arricchisce l’esperienza dei visitatori stranieri e vanta una media annuale di 10 milioni di biglietti venduti per eventi di arte, musica, cinema, sport. Con l’Esposizione Universale, la città si appresta a divenire la principale porta d’accesso all’Italia e al suo immenso patrimonio paesaggistico, culturale, storico, artistico, eno-gastronomico.

> IL SITO ESPOSITIVO: CONCEPT E STRUTTURA Expo Milano 2015 è situata a pochi chilometri dal centro di Milano, ed è facilmente raggiungibile grazie al collegamento diretto con i tre aeroporti della città e i principali sistemi di trasporto pubblico cittadino: il sito è collegato a livello locale, regionale e internazionale grazie a un sistema di infrastrutture, in continua evoluzione, ricco e integrato. La creazione di diverse vie dirette d’accesso al quartiere fieristico va ad integrare queste infrastrutture, svincolando il traffico locale da quello in transito e verso la Fiera. Ingressi ed uscite sono inoltre agevolate da due passerelle sopraelevate pedonali che servono il Sito Espositivo, collegandolo al centro abitato. Una curiosità: attraverso il progetto “Belvedere in città” è possibile seguire, attraverso l’utilizzo di droni, l’avanzamento dei lavori nel cantiere dell’Esposizione Universale. Il progetto prevede che il sito espositivo di Rho-Fieramilano venga suddiviso in cinque Aree Tematiche: - Padiglione zero - Future food district - Children park - Parco della bio diversità - Arts and food I padiglioni collettivi (Cluster) dedicati a paesi che hanno in comune una caratteristica agricola o geografica all'interno di Expo 2015 saranno invece i seguenti:

- Riso - Cacao - Caffè - Legumi e frutta - Spezie - Cereali e tuberi - Bio mediterraneo - Isole mare e cibo - Zone aride La pianta del sito espositivo di Rho-Fieramilano si ispira all’antica struttura dell’accampamento romano, caratterizzato da due strade principali perpendicolari tra loro: il Cardo e il Decumano. La via principale su cui si sviluppa la struttura, il Decumano, attraversa l’intero sito da est a ovest per un chilometro e mezzo e ospita su entrambi i lati i padiglioni nazionali dei 130 paesi partecipanti, di cui oltre 60 svilupperanno uno spazio self-built, mentre i rimanenti saranno presenti all’interno di un Cluster. Simbolicamente, l’asse unisce il luogo del consumo di cibo (la città) a quello della sua produzione (la campagna). L’asse del Decumano si incrocia con l’asse del Cardo, lungo 350 metri, che mette in relazione il nord e il sud del Sito Espositivo e accoglie la proposta espositiva del Paese ospitante, l’Italia. Dove Cardo e Decumano si incrociano, si trova la grande piazza centrale dell’Expo, Piazza Italia, il luogo in cui simbolicamente il nostro paese incontra il mondo. Ai quattro estremi del Cardo e del Decumano sono invece situate alcune delle strutture più importanti di Expo Milano 2015: la Collina Mediterranea, l’Expo Centre, l’Open Air Theatre e la Lake Arena, punti di riferimento per l’orientamento dei visitatori all’interno del Sito, ma anche luoghi destinati a ospitare i più grandi eventi di Expo 2015. La partecipazione italiana è presente sia all’interno degli spazi espositivi disposti lungo il Cardo, sia all’interno di Palazzo Italia, l’edificio di rappresentanza dello Stato e del Governo Italiano, che costituisce il luogo d’incontro istituzionale tra il paese organizzatore e i paesi partecipanti. Palazzo Italia è stato concepito come un albero-foresta, uno spazio energeticamente sostenibile e al contempo tecnologico, sovrastato da una terrazza panoramica. Quattro blocchi funzionali distribuiti sulla piazza centrale ospitano l’area espositiva, l’area eventi, l’area uffici e quella istituzionale.



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Un insieme di interventi di valorizzazione paesaggistica e ambientale degli spazi aperti nella cintura ovest della città e, più in generale, del reticolo idrico, con obiettivo la promozione del territorio e del paesaggio è costituito dalle Vie d’Acqua e prevede il potenziamento e la riconnessione di percorsi e circuiti ciclabili lungo i canali e attraverso i parchi a nord e a ovest di Milano per spingersi poi, da una parte, fino al Ticino e al Lago Maggiore e, dall’altra, fino a Villa e Parco Reale di Monza. Gli interventi previsti comprendono lavori di riqualificazione e ripristino di antichi percorsi interrotti, la promozione e la valorizzazione del territorio rurale e del sistema dei parchi. Gli interventi regaleranno a Expo 2015 e alla città che la ospita un circuito ciclabile (Anello verde-azzurro) di circa 125 km tra Milano e il Ticino, un nuovo sistema di Vie d’Acqua integrato con il sistema idrico esistente e le aree verdi a ovest della città, uno spazio pubblico urbano lungo il Naviglio fino alla Darsena, che, restaurata e ripopolata dalle acque, verrà restituita ai milanesi ed una rete di percorsi rurali recuperati, che si spinge ben oltre i confini del capoluogo lombardo. A nord del sito espositivo si trova la Lake Arena, uno dei quattro punti cardine agli estremi del Cardo e del Decumano. Si tratta di un bacino d’acqua circondato da gradinate per circa 3.000 spettatori seduti, circondato da una piazza di circa 28.000 mq, capace di accogliere 20.000 persone e circa 100 alberi disposti su tre file concentriche. Sul fondo del bacino, un manto di ciottoli scuri crea un effetto specchio, mentre al centro si trova un sistema di fontane e l’Albero della vita, che dà vita a suggestivi giochi d’acqua, suoni e luci. Con circa 90 metri di diametro, la Lake Arena

è il più grande spazio aperto dedicato ai visitatori, all’interno del quale si prevedono concerti e spettacoli su piattaforme e palchi galleggianti, installazioni artistiche, eventi temporanei. L’acqua è un elemento fortemente legato al Tema di Expo Milano 2015 e rievoca la memoria dei canali di Milano: Lake Arena è alimentata dal canale Villoresi, uno dei corsi d’acqua recuperati grazie al progetto delle Vie d’Acqua. A sud del Sito Espositivo, l’Open Air Theater, uno dei quattro punti cardine agli estremi del Cardo e del Decumano, un grande spazio dedicato agli eventi all’aperto che può ospitare circa 11.000 persone su prato e gradinate, in occasione di concerti, spettacoli teatrali e cerimonie ufficiali. La grande copertura a protezione del palco è dotata di pannelli solari, perché le necessità energetiche dei diversi eventi ospitati possano essere recuperate anche dalle fonti rinnovabili. All’estremità est del Sito Espositivo la Collina Mediterranea, una delle quattro strutture cardine che sorgono agli estremi del Cardo e del Decumano, con la sua altezza di dodici metri è uno dei grandi punti di riferimento dell’area Expo ed il più suggestivo da cui godersi una vista panoramica del Sito. Riproduce alcune tra le più tipiche vegetazioni e colture dell’ecosistema mediterraneo. Un luogo totalmente rinnovato, ma anche un pezzo del patrimonio storico, architettonico e ambientale della Lombardia, Cascina Triulza, un’antica costruzione rurale già presente all’interno del Sito Espositivo, è in fase di ristrutturazione per Expo Mila-

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no 2015. Dopo l’evento, la cascina rimarrà in eredità alla città di Milano. Esteso su un’area di 7.900 metri quadri, centro dello sviluppo sostenibile e della ricerca tecnologica sul tema alimentare, all’interno della Cascina Triulza avrà sede il padiglione espositivo della Società Civile che non sarà solo uno spazio unico riservato al terzo settore, ma anche un luogo in cui aziende, istituzioni pubbliche ed organizzazioni internazionali potranno dare visibilità e valore alle proprie best practice in collaborazione con le organizzazioni della società civile. Al suo interno sono presenti servizi di ristorazione e di accoglienza aperti a tutti i visitatori dell’Expo e una ricca varietà di spazi: Area espositiva; Area Eventi; Area Mercato, Area Lavoro.

> GLI SPAZI ESPOSITIVI Oltre 150.000 metri quadri dell’area di Expo Milano 2015 sono dedicati alla partecipazione dei paesi che hanno scelto di realizzare il proprio spazio espositivo in modo autonomo, all’interno di lotti di diverse dimensioni che si affacciano sulla via principale dell’area, il Decumano, chiamata World Avenue, la più lunga dell’area espositiva, lungo la quale lo skyline dei Padiglioni Self-Built disegnerà un paesaggio inedito. Ogni partecipante deve assicurare il rispetto di una serie di regole che garantiscano al visitatore un’esperienza di visita irripetibile ed ecocompatibile: l’utilizzo di materiali sostenibili e riciclabili; la realizzazione di edifici temporanei facili da smantellare al termine dell’evento; un consumo energetico ridotto; grande attenzione alla cura del verde e del paesaggio; la metà dell’area del lotto occupato dallo spazio aperto.

Expo Milano 2015 mette a disposizione delle aziende che partecipano all’evento in qualità di partecipanti Corporate delle aree dedicate a nord est del Sito Espositivo, in modo che possano presentare i propri successi e contribuire allo sviluppo del Tema. All’interno dell’Area Corporate, le aziende dispongono di uno spazio interamente dedicato e personalizzato, che assicura la massima visibilità al loro brand: possono essere ospitate all’interno di padiglioni appositamente realizzati da Expo Milano 2015 oppure costruire, allestire e gestire un proprio padiglione Corporate self-built, una struttura progettata in autonomia che valorizza uno o più aspetti del Tema. In entrambi i casi, la progettazione è orientata a minimizzare l’impatto ambientale dell’intervento e integrare gli edifici con sistemi che producono energia rinnovabile. Anche l’Area Corporate, infatti, è tenuta a rispettare e interpretare le linee guida fornite da Expo 2015, con l’obiettivo di individuare soluzioni per la progettazione, la costruzione, lo smantellamento e il riuso degli edifici. L’esperienza del visitatore all’interno del Sito Espositivo passa anche per il comfort. Anche le Aree di servizio quindi dovranno assicurare un adeguato livello di accoglienza ai visitatori. Bar, ristoranti, servizi igienici, spazi commerciali: tutte le aree di servizio sono collocate a distanza regolare lungo il Decumano, nei principali spazi pubblici e lungo il percorso perimetrale che costeggia il canale, in modo da generare aree permeabili come portici o ballatoi e favorire l’interazione tra lo spazio architettonico e il paesaggio naturale. Si tratta di strutture destinate a essere smontate al termine dell’evento, ed eventualmente riciclate o riutilizzate adattando-

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le a nuovi usi. Per questo sono state realizzate interamente in legno, un materiale rinnovabile e a basso impatto ambientale, proveniente da foreste certificate. Le Aree verdi (Hortus), coerentemente con il tema dell’evento, occupano uno spazio importante all’interno del Sito Espositivo, circondato da un vero e proprio anello verde: una fascia boschiva con circa 5.000 alberi e 34.000 arbusti estesi su una superficie complessiva di 80.000 mq. Internamente, le aree verdi arrivano a 125.000 mq complessivi. una cornice verde di oltre cinque chilometri tra il Sito Espositivo e il contesto circostante, ma anche una barriera contro i rumori e l’inquinamento.

attiva delle aziende, che costituiscono il motore stesso della ricerca e del progresso. Expo Milano 2015 sarà dunque un evento di carattere mondiale e baserà il suo successo sul coinvolgimento di tutte le diverse realtà che ne faranno parte. Come stabilito dal BIE, i partecipanti alle Esposizioni Universali si distinguono in ufficiali (cioè tutti i paesi e le organizzazioni internazionali che accettano l’invito da parte del paese ospitante) e non ufficiali. Nel 2011 il Governo Italiano ha deciso di invitare ufficialmente tutti i Paesi membri delle Nazioni Unite e di aprire le porte di Expo Milano 2015 anche alle Organizzazioni della Società Civile e alle aziende private, in quanto interlocutori chiave nel dibattito mondiale sulle sfide

> GLI EVENTI Dal momento che il tema generale di Expo Milano 2015 è di fondamentale importanza per lo sviluppo dell’umanità intera, la presenza delle Organizzazioni Internazionali ad Expo2015 sarà fondamentale per il successo stesso dell’Esposizione nel suo insieme. “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” significa sicurezza alimentare, accesso alle risorse alimentari, sostenibilità: tutti temi centrali nel lavoro e nella missione di alcune delle più importanti Organizzazioni. ONU, UE e Cern hanno finora risposto all’appello e saranno rappresentate ad Expo. Anche le organizzazioni della Società Civile svolgeranno un ruolo di primo piano all’interno di Expo Milano 2015. Il contributo della Società Civile, che avrà a disposizione all’interno del Sito Espositivo un Padiglione dedicato, Cascina Triulza, animato da eventi e iniziative sul Tema è infatti imprescindibile. La Società Civile sarà presente anche in maniera diffusa attraverso la realizzazione di eventi, favorendo la collaborazione con gli altri partecipanti. Tutti i Civil Society Participants che hanno firmato un Accordo di Partecipazione per sviluppare un palinsesto culturale sul Tema, avranno così la possibilità di valorizzare la propria esperienza e attività, ponendo in rilievo le best practice sul Tema, promuovendo le proprie attività di cooperazione allo sviluppo, di educazione e sensibilizzazione sulle varie tematiche di Expo. Non meno importante, il coinvolgimento del mondo aziendale all’interno di Expo Milano 2015 è di assoluta importanza: un’Esposizione Universale proiettata verso il futuro e verso l’innovazione tecnologica non sarebbe efficace senza la partecipazione 46

legate all’alimentazione e al cibo. Tutti insieme, ma con modalità e target differenti a seconda del loro ruolo, saranno chiamati ad interpretare e a dare un contributo concreto al Tema di Expo Milano 2015. Lo scopo è quello di far vivere al visitatore un’esperienza unica, da protagonista, creando consapevolezza e partecipazione in merito al diritto a un’alimentazione sana, sicura e sufficiente, alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica della filiera agroalimentare, alla salvaguardia del gusto e della cultura del cibo.

> EXPO 2015 E IL VENDING In questo contesto ricco di stimoli e di nuovi spunti, in cui ogni comparto dell’industria trova una sua espressione, anche il vending avrà uno spazio dedicato. L’iniziativa promossa da CONFIDA in collaborazione con TUTTOFOOD2015, Venditalia Special Edition, vedrà infatti le aziende aderenti del mondo del vending nazionale prendere parte al progetto Expo Milano nel corso della prima settimana di apertura. Dal 3 al 6 maggio, all’interno del Salone Internazionale dell’Agroalimentare di Fiera Milano un intero padiglione verrà destinato al settore della distribuzione automatica. TUTTOFOOD2015 ospiterà gli stand delle aziende vending, offrendo loro un’irripetibile vetrina internazionale che permetterà di stabilire nuove relazioni commerciali e di far conoscere a livello mondiale questa eccellenza italiana.


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EVA NEWS

EVA HA FESTEGGIATO A BRUXELLES I SUOI PRIMI 20 ANNI

EVA ha celebrato lo scorso 11 dicembre il suo 20° anniversario con una conferenza dal titolo: "Massimizzare il vostro successo per i prossimi 20 anni" e con la consueta Assemblea Generale annuale, tenutisi a Bruxelles. Le celebrazioni della ricorrenza ventennale della fondazione della European Vending Association sono state il contesto ideale per il meeting annuale, che ha fatto registrare una grande partecipazione: i presenti hanno potuto ascoltare una presentazione sulle ultime tendenze in via di sviluppo nel mercato del caffè e le misure fiscali previste dalle autorità sull'industria. I partecipanti sono stati anche coinvolti in un viaggio virtuale nel futuro, nell’anno 2034, per immaginare come il vending potrebbe evolvere al fine di interagire con un nuovo mondo, tecnologicamente attivo e connesso globalmente. La relazione finale della conferenza, a cura dei membri di Starbucks, ha inoltre permesso ai partecipanti di ascoltare consigli e suggerimenti su come ispirare un fedele seguito da parte dei clienti, in particolare attraverso la creazione di una coffee shop experience in automatico. Una interessante sezione “Innovations” ha seguito le presentazioni principali, eviden-

ziando nuovi sviluppi e possibilità di evoluzione per il settore della distribuzione automatica. I membri EVA partecipanti hanno avuto a disposizione pochi minuti ciascuno per illustrare I propri progetti al pubblico, che ha poi selezionato quelli giudicati più creativi. Vincitrice del premio “EVA Innovation Award” Microtronic, con il suo nuovo sistema di pagamento on line e marketing, l’applicazione “e-vending” L'Assemblea Generale annuale si è svolta a seguito della conferenza, in cui il pubblico ha sentito parlare degli sviluppi del EVA nel corso dell'ultimo anno, tra cui la pubblicazione di una nuova “EVA Corporate Brochure” e un video dal titolo "Cosa c'è dietro un distributore automatico?" che aiuterà a far conoscere meglio questo settore dell’industria. I 20 anni di storia del EVA sono stati poi raccontati da vari ex Presidenti e Direttori, che hanno Saputo illustrare le evoluzioni dell’Associazione nel corso degli anni. Al termine, ciascuno dei relatori è stato premiato, a riconoscimento del loro contributo allo sviluppo di EVA, mentre una photogallery scorreva alle loro spalle, come scenografia ideale ad

accompagnare le loro parole. Nel 2014, il vending ha purtroppo perso due leader EVA molto influenti, l’ex Presidente Augusto Garulli e il vicepresidente Lucio Pinetti. L'Assemblea Generale è stata fermata per un momento di raccolto silenzio in segno di rispetto per i due uomini, ricordati con affetto. La cena di gala, per la celebrazione dell’anniversario di EVA, ha avuto luogo a conclusione dell’Assemblea e ha dato ai partecipanti la possibilità di rilassarsi, socializzare e stringere contatti in un ambiente piacevole, lo storico Comics Museum, con un sottofondo di musica jazz dal vivo. Gli ospiti sono stati accolti e intrattenuti all’interno di questa cornice inconsueta dai personaggi protagonisti del celebre “Le avventure di Tintin”, del fumettista belga Hergé. Microtronic, è stato sponsor esclusivo della manifestazione, Conferenza e Assemblea Generale, così come della cena di gala. Sponsor Platinum della Conferenza e dell’Assemblea sono stati anche Ingenico, Verifone, Advantech e 24 Vend/Unicum. Tutti gli sponsor hanno goduto della possibilità di mostrare le loro più recenti ai membri EVA per tutta la durata dei lavori. 49



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APPUNTAMENTO IN FIERA

AD EXPO2015 L’ECCELLENZA DEL FOOD ITALIANO NEL PADIGLIONE DELL'INDUSTRIA ALIMENTARE

PRESENTATO LO SCORSO 16 DICEMBRE A ROMA “CIBUS È ITALIA - IL PADIGLIONE EXPO FEDERALIMENTARE” DOVE, IN UNO SPAZIO DI 5.000MQ, I 1.000 MARCHI DEL MADE IN ITALY ALIMENTARE ACCOGLIERANNO MILIONI DI VISITATORI E OLTRE 2.000 OPERATORI PROFESSIONALI ESTERI. Duecento aziende chiave del settore, con i loro 1.000 marchi, si racconteranno in EXPO 2015 attraverso un padiglione di 5.000 mq. Esso attende non solo i milioni di visitatori dell’Esposizione Universale, ma anche oltre 2.000 operatori professionali da tutto il mondo, le cui visite sono già pianificate, da maggio a ottobre del 2015. Questo il profilo di “Cibus è Italia - Il padiglione Expo Federalimentare”, il padiglione dell’industria alimentare italiana ad Expo 2015 presentato al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali. Il padiglione è collocato di fronte all’ingresso Est di Expo, a pochi metri dal parcheggio di pertinenza dell’Esposizione, dove arriveranno taxi e navette, di fronte al parco della BioDiversità, sul viale che porta al vicino Padiglione Italia. Si tratta di una delle strutture più grandi dell’Esposizione e si sviluppa su due piani espositivi più una terrazza per incontri ed eventi. Il padiglione è stato realizzato

da Federalimentare (l’Associazione confindustriale composta da oltre 6.000 imprese alimentari) e da Fiere di Parma con il decisivo contributo del Ministero delle politiche agricole. L’obiettivo è quello di presentare al mondo il nostro straordinario paesaggio produttivo: la storia, la tradizione, il saper fare e la bontà dei prodotti alimentari italiani. Il rapporto virtuoso tra le imprese (di qualsiasi dimensione) e i loro territori. Per sei mesi i visitatori potranno fruire di un meraviglioso percorso di edutainment che li accompagnerà “dentro” i prodotti italiani più amati e conosciuti per conoscere la loro storia e i segreti della loro qualità. Contemporaneamente, grazie alla regia di ICE e al know how di CIBUS, migliaia di operatori internazionali potranno terminare questo percorso, iniziato nel padiglione, sulla terrazza riservata al business matching con le aziende e quindi nei territori dove saranno ospitati dopo la visita ad EXPO.

Parte così il progetto strategico del nostro paese di raddoppiare l’export agroalimentare nei prossimi anni. Il peso delle esportazioni sul fatturato dell’alimentare è quasi raddoppiato in 10 anni, passando dal 13% del 2003 al 20% del 2013, per un valore di 33 miliardi di euro, compensando in parte l’effetto della recessione costante dei consumi interni (-14 punti dal 2007, -3% solo nel 2013). Il grande padiglione collettivo corporate “Cibus è Italia - Il padiglione Expo Federalimentare” sarà un punto di riferimento qualificato e corale in una Esposizione Universale che, per la prima volta, tocca il tema della nutrizione del pianeta, raggiungendo un livello d’attenzione mai conseguito prima: 144 Paesi espositori, un record assoluto, 20 milioni di visitatori attesi (12 milioni dall’Italia, 6 milioni dall’estero, rispettivamente 3 milioni dall’Europa e 3 milioni dagli altri continenti, 1 milione dai soli Stati Uniti d’America). 51


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“Ad Expo vogliamo rappresentare la grandezza del patrimonio agroalimentare italiano che vanta una storia, una qualità e una ricchezza straordinarie, frutto anche del profondo legame con i territori di tutto il Paese. Il nostro obiettivo è quello”, ha dichiarato Maurizio Martina, Ministro delle politiche agricole, presentando l’iniziativa, “di portare all’attenzione di tutto il mondo per l’intera durata dell’Esposizione la forza del Made in Italy e la sua unicità così da conquistare ancora maggiori spazi all’estero, sfruttando l’enorme potenziale che abbiamo ancora da esprimere”. L’impegno di Federalimentare è stato illustrato dal Presidente, Filippo Ferrua: “Un investimento di 10 milioni di euro fatto per le aziende e dalle aziende che credono in questa grande opportunità, che è prima di tutto partecipazione diretta al più grande evento globale sul food. Qui si presenteranno le più prestigiose produzioni industriali, che non sono solo prodotti, ma sono anche storie di uomini e di idee che hanno dato alla tradizione domestica un respiro internazionale. Con il nostro padiglione corporate Federalimentare porta concretamente le imprese italiane all’interno di EXPO per divulgare la loro immagine nel mondo e sviluppare il loro business sui mercati esteri”. Il dinamismo dell’iniziativa è anche sottolineato dal forte programma di incoming di operatori esteri, realizzato dall’Agenzia ICE con il supporto del management di CIBUS: circa 2000 operatori (top retailer, importatori, Horeca, produttori e trasformatori), 11 delegazioni provenienti da 30 diversi Paesi. Dopo aver visitato Expo2015 e partecipato a workshop con le aziende italiane sulla terrazza di “Cibus è Italia”, gli operatori si sposteranno sui territori per visitare le aziende, in gruppi suddivisi per filiera produttiva d’interesse. Al padiglione si affiancherà anche una piattaforma on-line, sviluppata in collaborazione con eBay, per consentire ai visitatori di acquistare i prodotti esposti durante e dopo EXPO. Un progetto voluto e finanziato dall’Italian Trade Agency, come ha spiegato Riccardo Monti, Presidente dell'ICE- Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane: “Con Federalimentare e Fiere di Parma abbiamo impostato un programma di incoming ad Expo che 52

prevede la selezione e invito di top retailer della distribuzione organizzata e di importatori e distributori di primario rilievo con l'obiettivo di promuovere il comparto agro-alimentare e contribuire a valorizzare l’industria alimentare italiana, i prodotti e i marchi. Le delegazioni avranno esclusivamente un taglio business e le missioni saranno distribuite lungo l’arco di svolgimento dell’Expo da maggio a ottobre 2015”. “Ciascuna missione”, ha proseguito Monti, “prevede un format di base, adattabile a seconda dei casi e delle esigenze: visita al Padiglione “Cibus è Italia - Il padiglione Expo Federalimentare”, al Padiglione Italia e al rispettivo Padiglione Nazionale nonché organizzazione di workshop e B2B. Il piano d’attività dell’ICE si integrerà con altri programmi gestiti dalla nostra Agenzia all’Expo e in particolare i progetti Federbio e Confagricoltura, i programmi “Expo is now" e “Export-RT / Confartigianato” e il progetto in collaborazione con l’ANIE, per un investimento complessivo di circa 2.600.000 €”. Il padiglione “Cibus è Italia - Il padiglione Expo Federalimentare” sarà suddiviso in 15 zone tematiche rappresentative delle filiere e dell’eccellenze italiane: Latte e Formaggi, Filiera della carne bovina, Riso, Pasta, Dolci & Snack, Pomodoro e Vegetali, Design&Comunicazione, Carni Suine e Salumi, Aceti e condimenti, Olio, Tecnologie di Produzione Sostenibili, Bere Italiano, Filiera Avicola, Nutriceutica, Territori. Ad esse si aggiungerà la presenza di altri anelli della catena del valore alimentare made in Italy, come l’eccellenza meccano-agricola rappresentata nell’area FederUnacoma (la Federazione Nazionale Costruttori Macchine per l’Agricoltura). La scenografia prevede macro architetture organiche, che suddivideranno lo spazio, creando i percorsi di visita e aree integrate sul piano visivo e tassonomico dove il visitatore sarà immerso grazie alle tecniche di proiezione interattive e 3D live. I contenuti saranno costruiti insieme a ciascuna azienda, che racconterà la propria storia ed il proprio saper fare, i propri prodotti e le loro peculiarità. Sarà un viaggio ipermediale nel paesaggio produttivo italiano dove i visitatori, semplici consumatori o operatori professionali, capiranno perché, grazie ad imprenditori orgogliosi della loro tradizione, il nostro Paese è diventato la patria della quali-

tà tutelata e senza compromessi ovvero dei DOP, DOCG, IGP, STG, BIO, nonché di brand molto reputati in tutto il mondo. La terrazza è stata pensata come lounge per i business meeting degli espositori e come spazio per eventi organizzati dalle aziende di Federalimentare, riservato ad un pubblico professionale. All’esterno sono previsti punti di degustazione dislocati sull’area perimetrale del padiglione. Il design esterno sarà caratterizzato da una installazione-performance di forte impatto ideata da Felice Limosani, mentre all’interno il lay out sarà curato dal Franco Costa; non mancherà neppure una provocazione di uno dei più importanti artisti italiani.

“Ringrazio Antonio Cellie, Ceo di Fiere di Parma, e tutta la sua squadra per l’impegno profuso nella progettazione e realizzazione del padiglione”, ha dichiarato Franco Boni, Amministratore unico di “Cibus è Italia - Il padiglione Expo Federalimentare”, proseguendo: “Con loro ringrazio anche l’architetto Davide Banfi di Sermedia, Direttore artistico del padiglione, nonché il professor Mario Ornaghi dell’Università Cattolica che sta realizzando per l’occasione uno studio di settore di altissimo valore storico economico. La nostra speranza”, ha concluso Boni, “è che Expo2015 possa essere un momento alto, un’occasione per risvegliare le coscienze, un luogo dove le nostre imprese alimentari possano raccontare chiaramente a milioni di persone il loro impegno quotidiano per regalare al mondo prodotti non solo buonissimi e rispettosi della tradizione, ma anche sicuri e ispirati alla sostenibilità”. Sugli obiettivi di Expo2015 e del padiglione dell’alimentare made in Italy è intervenuto anche il Vice Presidente di Federalimentare, con delega a Expo, Paolo Zanetti: “Questa iniziativa serve anche a ridare all’Italia la giusta leadership che le spetta in Europa in campo alimentare, colmando il gap che da troppo tempo ci distanzia dai principali concorrenti come Francia e Germania, mirando a raddoppiare sul passo lungo il valore delle nostre esportazioni. Ed è anche un’occasione unica per denunciare contraffazioni ed italian sounding e lanciare un appello ed un confronto sull’abolizione delle barriere non tariffarie”.



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APPUNTAMENTO IN FIERA

EU'VEND & COFFEENA BILANCIO INTERMEDIO POSITIVO PER IL 2015

UVEND

I dati preliminari per Eu'Vend & coffeena 2015, quando mancano ancora diversi mesi all’inizio della manifestazione, sono a dir poco incoraggianti. Dopo una prima fase di iscrizione che ha riscosso un buon successo, numerose aziende rinomate (provenienti sia dalla Germania che dall'estero) hanno già confermato la loro partecipazione alla più importante fiera tedesca dedicata al mondo del vending e al caffè, che si terrà si terrà dal 24 al 26 settembre 2015 nel padiglione 9 del comprensorio fieristico di Colonia. Tre giorni, due fiere, un solo obiettivo: il successo degli operatori professionali. Le iscrizioni attuali a Eu'Vend & coffeena indicano già oggi che l'evento 2015 ha richiamato molti interessati. Tra gli espositori del settore del caffè e della cioccolata già iscritti figurano Barry Callebaut, Darboven, Deutsche Extrakt Kaffee, Dr. Suwelack, Impings, Mars Drinks, Miko, Sandalj , Schirmer Kaffee, Uelzena e Westhoff. Il segmento delle macchine del caffè e dei distributori automatici è rappresentato da espositori come Animo, Bonamat, N&W Global Vending, pro54

venero, rheavendors, servomat steiger e Sielaff vertreten.

per i visitatori specializzati, sia per gli espositori.

Anche nelle altre sezioni le iscrizioni procedono spedite. Red Band, Kuchenmeister, Lorenz Bahlsen e molti altri presenteranno le novità in fatto di prodotti per distributori automatici e dolciumi. Il segmento degli accessori vedrà la partecipazione di aziende come Brita, BWT, Dopla, Flo, Huhtamaki, Pentair e SwissPrimePack. Comestero, Crane Payment Innovations, Innovativ Technolgy, Microtronic e Suzo Happ hanno già confermato che saranno della partita e rappresenteranno il settore dei sistemi di pagamento.

Anche per la manifestazione 2015, gli organizzatori hanno sviluppato un programma di conferenze informative e legate alla pratica. E così, al "Rotes Sofa" si terranno conferenze sul tema "Imprenditoria" in occasione Early booking discountdella preup until 15.11.2014! manifestazione.

Eu'Vend & coffeena presenta non solo i prodotti del mondo di caffè, bevande calde, prodotti aggiuntivi, snack, bevande e prodotti per distributori automatici, ma anche le novità in fatto di vending, accessori tecnici e ricambi. I segmenti tazze e stoviglie, servizi e accessori per operatori e gestori di caffetterie completano l'offerta. La combinazione dei settori caffè e vending crea sinergie ottimali sia

Save real money!

Eu'Vend si tiene dal 2003 a cadenza biennale a Colonia e dal 2011 forma un binomio interessante con coffeena. In occasione della pre-manifestazione a settembre 2013, circa 5.000 visitatori specializzati provenienti da 60 Paesi hanno sfruttato l'opportunità di raccogliere informazioni utili e ordini e creare reti di collaborazione sui temi vending e caffè. Patrocinatore di Eu'Vend è la Bundesverband der Deutschen Vending-Automatenwirtschaft e.V. (BDV, Associazione tedesca della distribuzione automatica). La fiera è inoltre sostenuta dalla EVA (European Vending Association).

Coffee & vending. Successfully combined.


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APPUNTAMENTO IN FIERA

EXPO VENDING SUD CATANIA PRONTA AD OSPITARE I PROFESSIONISTI DELLA DA DAL PROSSIMO 22 MAGGIO Asso Fiere Sicilia riconferma Etnafiere/Etnapolis quale sede per la sesta Edizione dell'Expo Vending Sud, che si svolgerà dal 22 al 24 Maggio 2015. Il rinnovato, tecnologico e accogliente Padiglione di 4.000 mq del Centro Fieristico Etnapolis a Belpasso (Catania), sarà la sede della sesta edizione di un appuntamento biennale esclusivamente dedicato al Vending italiano di qualità. La location offre accessi facilitati per i visitatori, migliaia di parcheggi gratuiti e una lunga lista di servizi offerti dal Centro Etnapolis. Inoltre il padiglione fieristico dispone di un ampio parcheggio adiacente, interamente riservato agli espositori. Questa sede assume una collocazione strategica in quanto

collegata alle principali arterie stradali ed autostradali: posta appena fuori dal centro della città, si trova a 25 minuti dalla stazione e dal porto di Catania e a 10 minuti dall'aeroporto. Expo Vending Sud vuole continuare ad offrire al comparto l'aggiornamento sulle ultime novità in fatto di prodotti e servizi, dando loro la possibilità di testarli di persona, di usufruire di utili consigli da parte di aziende leader del settore in ambito regionale e nazionale, consentendo agli operatori del settore di Sicilia, Calabria e non solo, di poter visionare quanto di più moderno propone ed offre il mercato raggiungendo le proprie aziende di riferimento in un tempo breve e in un contesto privilegiato e suggestivo, logisticamente favorevole all’incontro.

Tra le categorie rappresentate in questa edizione 2015 troviamo: aziende che producono e commercializzano distributori automatici; Imprese che si occupano della produzione di prodotti per la D.A.; Torrefattori e confezionatori di caffè in cialde e capsule; Produttori e rivenditori di macchine per il caffè espresso; Aziende produttrici di componenti e parti di ricambio per i D.A.; Aziende italiane che operano nel settore dell'imbottigliamento e della distribuzione delle acque minerali (imbottigliatori e distributori di acqua in "boccioni" e in bottiglia, fabbricanti di prodotti ed apparecchiature relative); Imprese di servizi e vendita. Per informazioni: info@expovendingsud.it

HOST GRANDE ADESIONE TRA GLI ESPOSITORI PER L‘EDIZIONE 2015 A circa dieci mesi dall’apertura dei cancelli, già 1.300 aziende hanno confermato la propria presenza ad Host 2015. E si prevede davvero speciale l’edizione 2015, grazie alla concomitanza con EXPO e alla presenza di tanti protagonisti che verranno, anche l’anno prossimo, a presentare la migliore innovazione nelle tecnologie, nei format e nella creatività per il settore dell’ospitalità. Tre le macroaree presenti: Ristorazione Professionale - Pane-Pasta-Pizza e Arredo e Tavola Caffè-Thè-Bar-Macchine

Caffè-Vending all’interno della quale spiccherà la sezione da sempre più golosa: Gelato-Pasticceria. Due eccellenze italiane per le quali HostMilano è appuntamento fisso ed imprescindibile. Con numeri e nomi di assoluto rilievo. Un’opportunità non solo per le aziende ma anche per gli operatori. Gli oltre 1.500 buyer internazionali altamente profilati e le decine di migliaia di visitatori professionali da tutto il mondo incontreranno infatti in fieramilano a Rho da venerdì 23 a martedì 27 otto-

bre 2015 tutti i protagonisti italiani ed esteri del comparto, che schiererà oltre 200 aziende di alto profilo, tra cui Babbi, Bravo, Carpigiani, Comprital, Crystal Freezers & Coolers, Distillerie Camel, Elenka, Frigomat, Galatea, Ifi, Isa, José Julio Jordão, Krampouz, Lacteos Industriales Agrupados, La Pavoni Italia, Martellato, Mondial Group Mussana Montapanna Hans Kratt Maschinenfabrik, Novacart, Optima, Pomati Group, Pregel, Prodotti Rubicone, Scotton, S.P.M. Drink Systems, Selmi, Telme, Toschi Vignola, Ugolini e Unigra. 55


D.A.ITALIA 93 GENNAIO/FEBBRAIO 2015

APPUNTAMENTO IN FIERA

VENDEXPO MOSCA AL VIA A MARZO LA NONA EDIZIONE DEL SALONE DEL VENDING RUSSO Si terrà a Mosca, dall’11 al 13 marzo 2015, la nona edizione di VendExpo 2015, la principale fiera di tecnologie e attrezzature per il Vending in Russia. Nel 2014, la fiera ha registrato 67 espositori provenienti da 11 paesi; 113 marchi esposti e 4.476 visitatori provenienti da 29 paesi. Il vending russo è dinamico e attrae produttori e fabbricanti di attrezzature

e componenti da tutto il mondo: si tratta di un mercato di grande interesse per i fabbricanti del nostro paese, dal momento che più del 40% dei distributori automatici importati nella Federazione Russa sono di produzione italiana. Il mercato è dominato da distributori di caffè (70%), distributori di cibo e bevande confezionate (20%) e da quelli di altre categorie di prodotti per la restante parte. In termini di valore, le bevande

calde occupano il 48% del mercato dei distributori automatici, le bevande confezionate il 31% e il cibo confezionato il 15%, per una crescita stimata da qui al 2017 del 5% annuo. Le aziende interessate ad esporre sono invitate a contattare Venditalia Servizi entro il mese di gennaio 2015 per poter ricevere informazioni, tariffe e modulo di partecipazione alla manifestazione.

LA FIERA DEL VENDING SPAGNOLA PROMUOVE NUOVE IDEE E SANA ALIMENTAZIONE IFEMA E PVA (Asociación de Proveedores del Vending) rinnovano la collaborazione per la terza edizione della Fiera del Vending spagnolo, che si terrà a Madrid, dal 15 al 17 aprile 2015, presso il quartiere fieristico Juan Carlos I. VENDIBÉRICA 2015, si propone come uno spazio commerciale non solo iberico, ma internazionale, uno spazio in cui si incontrano domanda e offerta creando sinergie con nuovi canali e ambiti in cui il vending può giocare un ruolo da protagonista. Innovazione, nuove tecnologie, sostenibilità, nuovi prodotti e nuove proposte per il mercato , nuove prospettive per il vending del futuro 2015, sono i temi principali che l’appuntamento madrileno intende affrontare ed approfondire. Macchine per la distribuzione automa56

tica, food freddo e caldo, tabacchi, ecc., Prodotti non food, OCS Office, macchine super automatiche per hotel, torrefazione di caffè, dispenser di acqua, sistemi di pagamento, sistemi di sicurezza, tecnologia dell'informazione e comunicazione per il vending, confezionamento ed etichettatura, componenti, accessori e ricambi, alimenti, bibite e prodotti per il vending, monouso, servizi, franchising, ecc.: queste le categorie presenti nel corso della manifestazione spagnola.

VENDING E SALUTE Focus principale del Salone sarà il tema del vending salutare, promosso da PVA anche attraverso un video divulgativo prodotto da Provider Associates. La preoccupazione per il mantenimento di una dieta equilibrata e corretta è sempre più presente nella nostra società e le

amministrazioni, consapevole di questa realtà, si stanno adattando alle diverse normative, attraverso progetti di educazione alimentare, come "azione europea per l'obesità infantile", che entrerà in vigore nel 2020 con l’obiettivo di spiegare ai giovani i benefici di una dieta sana. Il settore della distribuzione automatica non è da meno e da tempo si è assunto un ruolo di promotore di un’alimentazione equilibrata, sfatando il mito della “macchinetta” come distributore di cibo spazzatura ed erogando prodotti freschi e salutari. Il messaggio promozionale lanciato da Vendiberica è diretto a presentare il settore come strumento di vendita di eccellenza di una serie crescente di prodotti freschi e di qualità, attraverso macchine di livello tecnologicamente molto avanzato, affidabili e installate in una grande varietà di luoghi a media ed alta frequenza (uffici, ospedali, aeroporti, ecc.).


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