Dolce vita nr8

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Dolce Vita

Pubblicazione destinata esclusivamente ai rivenditori di generi di monopolio e agli operatori del settore

Tutto il gusto del bien vivre

Anno III - n.8 luglio/agosto 2012

Sono pronto a mettermi in gioco lo speciale a pagina 2

Marco Fabbrini, AD di ITA e membro del Juego Poker Team, ci accompagna dietro le quinte del brand ormai punto di riferimento del mondo dei tavoli verdi. Le ultime novità, i progetti e il nuovo grande evento “Juego Cup”

Boom di vendite per Micron

La moda ha preso il volo

Evoluzione tabaccheria

Novità Tecno Distributori

L’ultima cartina lanciata da casa Rizla

Cigni, passeri, colibrì, le proposte della moda

Da barman a tabaccaio numero uno della

Nuove soluzioni Hi-Tech per la distribuzione

conquista sempre più appassionati. Sarà per

per la prossima stagione guardano al mondo

sua città, Perugia. La storia di Domenico

automatica: sono arrivati sul mercato i Tecno

la finezza, sarà per il gusto, sarà per lo stile,

animale e in particolare a quello degli uccelli che

Barisciano che insieme al figlio Massimo, oggi

Plus, l’ultima frontiera dell’erogazione, anche

difficile dirlo ma il successo continua. PAG

hanno riempito le passerelle e non solo. PAG

gestisce la tabaccheria Boccaccio. PAG

del tabacco trinciato. PAG

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Mondo Juego

Mondo Juego

Parola all’amministratore delegato della ITA

Un progetto in cui occorre mettersi in gioco

Juego, un brand vincente Juego è un marchio di ITA, International Tobacco Agency. Nato cinque anni fa, il brand si è collocato ai vertici del mercato delle carte da gioco, fiches e attrezzature per il Texas Hold’em. Fin dagli inizi della sua avventura, Juego si è legato a marchi di primo piano come l’Italian Poker Tour di Pokerstars.it e la Paganoevents, altra società emergente nel campo del poker live presieduta da Luca Pagano in per-

Marco Fabbrini racconta il dietro le quinte di Juego: licensing, tornei e progetti per il futuro. E il business diventa una passione

L

a sua passione per il poker è nata quasi per caso ed è cresciuta parallelamente al successo di Juego, da anni brand di riferimento per gli amanti soprattutto del gioco da tavolo e del Texas Hold’em. Marco Fabbrini, CEO di ITA, è anche membro, insieme a Fabio Scepi, del Juego Poker Team. Da ormai due anni, nel tempo libero, si diletta al tavolo verde, tra carte e fiches, collezionando anche buoni piazzamenti nei vari tornei dell’Italian Poker Tour. In questa intervista Fabbrini ci racconta come è nata questa passione, il suo approccio con il mondo del poker, l’idea della Juego Cup e le ultime novità in casa Juego, tra cui la collaborazione molto più stretta con Pokerstars.it, e il lancio di

prodotti in licensing sempre di Pokerstars.it ma anche di Juventus e Milan. Come e perché nasce la Juego Cup? È nata con l’obiettivo di dare ancora più visibilità al marchio Juego nel mondo del poker, un settore dove siamo oramai il punto di riferimento. Attraverso questo doppio appuntamento al Casinò di Campione d’Italia abbiamo voluto creare un torneo che fosse indipendente dalle poker room online che normalmente organizzano gli eventi dal vivo ed avere quindi una visibilità maggiore; un evento completamente live che possa diventare un appuntamento fisso nell’agenda di tutti gli appassionati.

Quando è iniziata la sua avventura nel Juego Poker Team? È partito tutto con la nascita della nostra linea da gioco chiamata appunto Juego. Un paio di anni fa

abbiamo ingaggiato come testimonial Luca Pagano e così siamo diventati il brand di riferimento del mondo Texas Hold’em. Il team è stato una conseguenza.

“La Juego Cup è nata con l’obiettivo di dare ancora più visibilità al marchio Juego nel mondo del poker, un settore dove siamo oramai il punto di riferimento. Un evento completamente live che può diventare un appuntamento fisso nell’agenda di tutti gli appassionati”

Si è svolta la prima edizione del torneo che porta il nome del brand

Buona la prima per la Juego Cup

E quando è nata la sua passione? Personalmente il mondo del poker mi ha sempre appassionato. Ho iniziato a giocare quando è partita la collaborazione con Luca Pagano da parte di Juego. Inizialmente sono andato ad assistere ad alcuni tornei e così, incuriosito da quel mondo, ho fatto le mie prime partite. Il primo anno è stato di rodaggio e ora iniziano ad arrivare i primi risultati soddisfacenti nei vari appuntamenti a cui partecipo. La nostra squadra segue quasi tutti i tornei dell’Italian Poker Tour. Il tempo che riesco a dedicare a questa passione è limitato perchè naturalmente il mio lavoro è un altro essendo CEO in ITA – International Tobacco Agency.

Com’è Marco Fabbrini giocatore? Tecnicamente posso essere definito “tightaggressive”, tendenzialmente gioco con mani buone ma posso rilanciare con mani marginali se sono in posizione. La mia caratteristica è quella di riuscire a capire velocemente come si comportano gli avversari al tavolo, le loro routine, con quali mani foldano e con quali rilanciano e di conseguenza adeguare il mio gioco. Lo faccio e le cose vanno bene. Ha avuto un maestro in questi anni? Un vero e proprio maestro no, ma sicuramente ho imparato tantissimo dai professionisti che ho avuto la fortuna di incontrare e ammirare al

È

livello e l’attenzione alle esigenze dei propri clienti-giocatori. Dal 28 giugno al 2 luglio scorso, decine di giocatori si sono dati appuntamento nel casinò più grande d’Europa per aggiudicarsi, oltre ai montepremi, una sponsorizzazione del valore di 10mila euro che darà la possibilità al miglior classificato alla fine della seconda tappa, di partecipare ai principali eventi live di poker della stagione 2013 accanto agli altri membri del Juego Poker Team, Marco Fabbrini e Fabio Scepi. La seconda e decisiva tappa si terrà in autunno e precisamente a ottobre. Tra i giocatori di fama internazionale presenti a Cam-

pione d’Italia non poteva mancare Luca Pagano, testimonial della linea dei prodotti Texas Hold’em per il marchio Juego e organizzatore dell’evento insieme al suo team della PaganoEvents, sinonimo di garanzia nella gestione degli eventi di poker live. La classifica finale sarà stilata sommando i punti ottenuti nei 3 principali eventi di ogni appuntamento, ovvero il Main Event (buy-in 500+50 Euro), il Side Event (buy-in di 360+40 Euro) e lo speciale Heads Up che prevedeva un’iscrizione di 500+50Euro. Da sottolineare la novità rappresentata dal torneo Heads Up, una specialità tanto tecnica quanto divertente.

Si ricorda che il fumo nuoce gravemente alla salute e che la vendita di prodotti del tabacco è vietata ai minori di anni 16

Come ITA, cosa vi ha spinto a creare il marchio Juego? Cinque anni fa abbiamo fatto una ricerca di mercato e abbiamo costatato che nel nostro settore era molto forte la vendita di carte e giochi in genere. I nostri agenti ci chiedevano di rispondere a questa esigenza e così abbiamo creato un brand ad hoc. Abbiamo ideato linee di prodotto sempre nuove sia per quanto riguarda le carte, i giochi di società che i travel games. Grazie alla nostra spinta innovativa e creativa, siamo diventati il brand di riferimento per gli appassionati dei giochi da tavolo e del Texax Hold’em.

Come è nata la collaborazione con Luca Pagano? Come Juego volevamo entrare nel mondo del Texas Hold’em e per farlo abbiamo iniziato prendendo come testimonial Luca Pagano, il giocatore con i migliori risultati sul circuito europeo, conduttore della trasmissione televisiva Poker1Mania su Italia1 e anche lui trevigiano come me. E poi è arrivata la collaborazione con Fabio Scepi, capitano del Juego Poker Team... Sì e ne siamo molto soddisfatti e orgogliosi. L’ho conosciuto iniziando a giocare e dall’anno scorso porta in giro per i tornei i colori della squadra Juego. Scepi ha collezionato una serie di ottimi risultati e rispecchia pienamente i valori della nostra azienda grazie alla sua professionalità, alla sua correttezza e affidabilità. Quali sono gli obiettivi di Juego per l’imminente futuro? Abbiamo avviato una collaborazione molto più stretta con Pokerstars.it con la quale faremo delle operazioni di promozione. A partire da settembre lanceremo prodotti in licensing sempre di Pokerstars.it ma anche di Juventus e Milan.

Location d’eccezione: il Casinò di Campione d’Italia Il Casinò di Campione d’Italia è il casinò più grande d’Europa. Fu aperto nel 1917 in piena Guerra mondiale per mascherare un’attività di spionaggio. Il 19 luglio 1919, a soli due anni dall’inizio dell’attività, il Casinó chiuse i battenti per riaprire il 2 marzo 1933. Da allora il Casinó è diventato un potente motore economico, attrezzato per la cultura (qui si sono svolti dai Premi di giornalismo alla Maschera d’Ar-

Ottima partecipazione e protagonisti d’eccezione per la prima tappa di questo torneo che continuerà anche in autunno stata la novità dell’estate per gli appassionati del poker live. Una novità firmata Juego e diventata a tutti gli effetti un grande festival di Texas Hold’em all’insegna dell’innovazione e del gioco. La prima edizione della Juego Cup ha entusiasmato giocatori e appassionati regalando loro una cinque giorni ad alti livelli nel bellissimo contesto del Casinò di Campione d’Italia. Con questa iniziativa Juego ha confermato non soltanto il proprio ruolo di leader italiano nel settore dei prodotti per il poker, ma al tempo stesso la propensione aziendale verso l’innovazione, la promozione del gioco e del prodotto ad ogni

tavolo. I due giocatori che mi hanno più impressionato sono Vaneesa Selbst, fortissima giocatrice americana, e Elky Grosspellier, colui che da anni contende la leadership di miglior giocatore europeo al nostro Luca Pagano. Sembrerà strano ma purtroppo non ho mai giocato allo stesso tavolo di Luca e quindi, pur condividendone lo stile, non ho mai potuto carpire i suoi segreti. Sono convinto che per migliorare non sono indispensabili, anche se importanti, dei maestri ma bisogna fare tanta esperienza, giocare tante mani e quindi l’online è la migliore palestra per chi vuole migliorarsi in questo sport.

sona. Dal 2010 proprio Pagano è testimonial del marchio Juego per le linee di prodotti legati al poker. Dal 2011 l’azienda è inoltre sponsor ufficiale di PokerClinic. Ogni prodotto Juego è curato nei minimi dettagli e progettato con la consulenza specializzata di designer ed esperti di comunicazione, per creare linee altamente innovative e di gran pregio anche sul fronte della qualità dei materiali.

Tanti i giocatori di fama internazionale presenti al torneo sponsorizzato da Juego. Tra questi non poteva mancare Luca Pagano, dal 2010 testimonial del brand

gento) ed eventi legati al mondo dello spettacolo. Il Casinó Campione d’Italia si riconferma anno dopo anno amata destinazione di Vip e intellettuali, star internazionali, sfilate di moda e concerti che vanno dalla musica leggera, al jazz, al rock. La struttura che ospita il Casinò, architettata da Mario Botta, si sviluppa su 55mila mq, con 9 piani, 3 livelli di parcheggio sotterraneo, 28 ascensori e 4 scale mobili.

Vincitore della prima tappa è stato Angelo Riccio, che ha ricevuto la Juego Crown, premio che verrà assegnato anche a chi totalizzerà il maggior numero di punti nell’appuntamento di ottobre. Presenti al Main Event di Campione d’Italia, oltre a tutta una serie di PRO italiani, anche Marco Fabbrini e Fabio Scepi. La seconda e decisiva tappa si terrà in autunno e, al termine di essa, verrà decretato il vincitore della prima edizione della Juego Cup. Chi totalizzerà il maggior numero di punti nelle due tappe entrerà a far parte del Juego Poker Team.

I finalisti della prima tappa NOME / COGNOME

PAYOUT

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44.000 CHF 23.500 CHF 15.100 CHF 11.800 CHF 9.300 CHF 7.600 CHF 5.900 CHF 4.167 CHF 3.200 CHF 3.200 CHF

Angelo Riccio Natale Spezia Angelo Rossetti Andrea Deiana Dario Cannistra Rinaldo Frezza Massimo Mancinelli Dario Colombo Danilo Donnini Impagliatelli Matteo

Si ricorda che il fumo nuoce gravemente alla salute e che la vendita di prodotti del tabacco è vietata ai minori di anni 16

Visita i nostri siti:

www.juegogames.it www.juegopedia.it


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Prodotto al microscopio

Mondo Rizla

Alla scoperta del mondo del “Roll Your Own”. Gli accessori indispensabili per “farsi” una sigaretta

Qualità e tecnologie all’avanguardia racchiuse in una rolling paper dalle caratteristiche davvero eccezionali

Tabacco sempre fresco con la pietra umidificante Pochi e rapidi passaggi per mantenere il tabacco trinciato umido e pronto da rollare, ogni volta che si vuole a cura di Mariavittoria Santin

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ome dicevamo anche nel numero precedente, sempre più fumatori stanno abbandonando il classico “pacchetto di sigarette” per avvicinarsi al mondo del tabacco da rullo. Chi predilige il tabacco naturale si sarà sicuramente reso conto che il contenuto della busta, pur essendo già di per sé abbastanza secco, tende a seccarsi ancora di più, a meno che le condizioni climatiche non contribuiscano a incrementare o a mantenere stabile il livello di umidità all’interno della busta. Questo “problema” nasce dal fatto che il tabacco naturale, oltre a non avere additivi, non contiene nemmeno sostanze umettanti in quanto potrebbero alterarne l’aroma e la combustione. Per evitare di dover buttare la busta dopo poco tempo, perché il tabacco si è seccato troppo, si consiglia di inserire all’interno una pietra umidificante che aiuta a ridare al tabacco il giusto livello di umidità. La pietrina umidificante è fatta in terracotta e va utilizzata in questo modo: la pietrina è inserita in un recipiente d’acqua ed è lasciata a bagno per qualche minuto. Successivamente va estratta, facendo

attenzione a rimuovere l’acqua in eccesso e va riposta nella busta di tabacco. Questa operazione può essere ripetuta numerose volte, a seconda dell’esigenza e delle preferenze del fumatore. Le pietrine umidificanti, infatti, possono essere utilizzate infinite volte. Per chi non conosce ancora molto bene il tabacco naturale e non ha ancora molta dimestichezza con le sue problematiche, è

La pietrina umidificante deve essere immersa in acqua prima di essere inserita nella busta di tabacco, altrimenti si otterrebbe l’effetto contrario e si velocizzerebbe l’essicazione del tabacco stesso importante sottolineare che la pietrina deve sempre essere immersa in acqua prima di venire riposta nella busta di tabacco, altrimenti si otterrà l’effetto contrario: la pietrina assorbirà tutta l’umidità presente, velocizzando l’essicazione del tabacco. Il nostro consiglio, quindi, è quello di utilizzare sempre una pietra umidificante, ogni qualvolta vi troviate ad acquistare una busta di tabacco naturale. In particolare quando le condizioni climatiche non giocano a vostro favore, come nella stagione estiva che stiamo attraversando.

Rizla Micron, il successo continua La cartina lanciata a settembre conquista sempre più appassionati del RYO Le Grid Girl Suzuki all’evento di presentazione di Rizla Micron

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n successo senza precedenti. Questa è la definizione migliore dell’ultima rolling paper presentata da Rizla. A pochi mesi dal suo lancio ufficiale, avvenuto a settembre dello scorso anno in occasione del Motogp di Misano, Micron si è rivelata un prodotto vincente che giorno dopo giorno conquista sempre più appassionati. Ne avevamo già parlato diffusamente negli scorsi numeri (n.5 e n.6) ma non si poteva ignorare l’incredibile boom di vendite degli ultimi tempi. Rizla Micron piace, non c’è dubbio. Perché e così apprezzata? Molti sono i motivi a cominciare dalla sua eccezionale leggerezza. Micron, infatti, è la cartina più sottile commercializzata da Rizla. In soli 12,5 gr/m2 sono racchiuse tutta la qualità e la tecnologia scritte da sempre nel DNA del brand. Ultra sottile non è però sinonimo di poco resistente, anzi. Micron

di gustarsi fino in fondo il piacere di una fumata lunga e persistente. Queste caratteristiche la rendono la cartina perfetta per gli intenditori. Pensata che per chi ama poter scegliere, Micron è disponibile in due versioni: le King size slim di 110x25 mm vendute in pacchetti dal 32 e le corte da 73x23 mm vendute in pacchetti da 50,

Rizla Micron piace, non c’è dubbio. Perché e così apprezzata? Molti sono i motivi a cominciare dalla sua eccezionale leggerezza. Micron, infatti, è la cartina più sottile commercializzata da Rizla. In soli 12,5 gr/m2 sono racchiuse tutta la qualità e la tecnologia scritte da sempre nel DNA del brand infatti unisce ad un bassissimo quantitativo di carta anche un’elevata resistenza che assicura una rollata perfetta. Grazie alla combustione ultra lenta inoltre Micron permette ai fumatori

L’eccezionalità di Micron sta anche nel design unico dei suoi booklet. Innovativo, accattivante, giovane, il pacchetto di questa rolling paper non può davvero passare inosservato sul banco della tabaccheria

novativo, accattivante, giovane, il pacchetto di questa rolling paper non può davvero passare inosservato sul banco della tabaccheria. Caratterizzato da un colore metal, il libretto di Micron è il primo ad avere avuto il nuovo logo di Rizla. Per andare sempre più incontro alle esigenze dei consumatori e alla luce del grande successo riscosso da questa cartina nelle tabaccherie, la ITA, distributore in esclusiva del brand in Italia, ha allargato la distribuzione e reso disponibile Rizla Micron da tutti i grossisti distributori di zona. Viste le premesse per Micron non ci si può che aspettare un brillante futuro.

Concorso Rizla Black limited edition

entrambe con la chiusura in gomma arabica di qualità superiore. E questo non è tutto. L’eccezionalità di Micron sta anche nel design unico dei suoi booklet. In-

Novità

Autorizzazione del 10/10/2009

Sbarca sul mercato l’eccezionale formato Micro

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trasmissibili e da gravidanze indesiderate. Leggere attentamente il libretto presente all’interno di ogni confezione con indicate le avvertenze e le istruzioni d’uso.

DISTRIBUITO DA:

Brio amplia la gamma

n nuovo formato per un prodotto che piace sempre più ai fumatori ma non solo. Stiamo parlando di Brio che arriva sul mercato nella sua versione Micro. L’accendino, campione di vendita negli anni passati, è già sinonimo di successo a pochi mesi dal suo ritorno sul mercato nazionale, grazie al rilancio affidato a ITA. Lo dimostrano le vendite effettuate fino ad oggi in Italia. L’International Tobacco Agency sta consolidando importanti collabora-

Si ricorda che il fumo nuoce gravemente alla salute e che la vendita di prodotti del tabacco è vietata ai minori di anni 16

zioni commerciali con i migliori grossisti in tutta la penisola per la distribuzione in “esclusiva” di uno degli accendini a pietrina più apprezzati dai consumatori, fuma-

Floreal e Dogs&Cats collection

tori ma anche appassionati e collezionisti. Le grafiche accattivanti, proposte in questi mesi per un rilancio in grande stile, confermano che il rapporto qualità prezzo è perfettamente azzeccato. L’accendino a pietrina, stampato in serigrafia a sei colori è prodotto dall’azienda spagnola Flamagas nella storica

fabbrica di Barcellona. Brio Micro è disponibile sia nella versione “metallizzata”, in 5 diversi colori, sia nella versione “Floreal”, bellissima per questa stagione, venduta in un espositore da 100 pezzi con un evergreen come “Dogs&Cats”, una linea sempre molto apprezzata a banco.

le i c n i V ali

Capita e Europe

Per ordinare i nuovi accendini Brio Micro basta contattare il grossista più vicino alla vostra rivendita oppure chiamare al nostro call center: 0422 447788

Si ricorda che il fumo nuoce gravemente alla salute e che la vendita di prodotti del tabacco è vietata ai minori di anni 16

Vai nel sito e scarica la cartolina. Invia 5 prove d’acquisto e partecipa all’estrazione finale. In palio 3 weekend. Valore montepremi € 3.450,00. Regolamento integrale su www.rizlaevents.it - Il concorso a premi avrà durata dal 15/05/2012 al 30/11/2012.


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Nuove tendenze

Davidoff special event

Piume, stampe, colori vivaci e brillanti, gli uccelli sono il must della prossima stagione

La moda ha preso il volo Cigni, passeri, colibrì, dal cielo alle passerelle, su abiti, accessori, scarpe e molto di più a cura di Jelena Petakovic

Tribute to Henki. Storica visita in Italia

“Vi racconto le mie più grandi passioni”

In alto: Henki Kelner, master blender di Davidoff; In basso da sinistra: Giovanni Sanperi, Henki Kelner e Enrico della Pietà, brand manager Davidoff

Il tabacco, gli amici, la cultura del sigaro, i grandi sogni. Intervista esclusiva al master blender di Davidoff, in visita a Firenze per celebrare il sodalizio con il nostro Paese

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Manish Arora per Paco Raban

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Dall’alto: Emily Valentine - Standing Pugcock 2011; Second Plates - Jason Miller per Areaware; Accendini CIAO new collection.

li uccelli non sono aggressivi signorina. Sono il simbolo della gentilezza”. La celebre battuta di uno dei più famosi film di Hitchcock “Gli uccelli” sembra essere presa alla lettera dal mondo della moda e dei suoi seguaci. Per quelli che soffrono di ornitofobia, il consiglio è affrontare le loro paure oppure di nascondersi in qualche stanza ben isolata dal mondo esterno, finché questa invasione dei volatili non sia passata. Per i loro colori, portamento e varietà gli uccelli si prestano ad infinite interpretazioni ed è facile capire perché siano diventati “la musa ispiratrice” della moda 2012. Dalle passerelle di Giles, Marc Jacobs e tanti altri ci arrivano vestiti colorati, allegri, con stampati cigni, passeri, colibrì… E se finora l’ornitologia sembrava essere un passatempo solo per pochi, da quest’estate questo hobby adescherà nuovi e numerosi appassionati. Forse non sapremo come si chiamano, di cosa si nutrono, se sono migratori o meno, però, dopo questa intrusione dei volatili nella nostra vita, di sicuro sapremo come abbinarli al meglio ai vari accessori e come combinare i loro colori, di solito anche eccessivamente vivaci. Questa moda è infatti adattissima a tutti quelli a cui piace osare, divertirsi con varie forme, piume, colori. Gli uccelli non vengono solo stampati, ma le loro piume vengono usate per ricoprire i cappelli, interi vestiti e, perché no, anche le scarpe. E se siete più minimal, non preoccupatevi, Carolina Herrera e come lei anche tanti altri, propone vestitini più sobri ma che comunque riportano sempre questa ondata di allegria. Se invece, come me, prediligete colori più macabri, il nero per l’appunto, non vi resta che aspettare l’autunno per arricchire il vostro guardaroba con i sempre eccentrici pezzi di Gareth Pugh che, per quest’anno, si è ispirato niente meno che all’Aquila Calva, l’imperatrice dei cieli americani che, per questa volta, donerà anche a voi un look molto regale. Questa moda svolazzante ha influenzato, come accade sempre più spesso, anche altri settori. Partendo dalle aree più vicine all’abbigliamento possiamo notare un’abbondanza di bottigliette di profumi che, o per le stampe o per le forme, sembrano sul punto di prendere il volo da un momento all’altro. Non

Carolina Herrera P/E 2012

pochi sono poi gli smalti per unghie che cercano di ricreare questa abbondanza dei colori e di forme. E se questa ornitomania per voi diventasse una vera e propria ossessione, allora vi raccomando di scegliere anche il nuovo servizio di piatti - tra le collezioni più ricercate del momento. Peter Ting ha creato per Loveceramics il divertentissimo ed attualissimo servizio di piatti Flutter, e la decisione se comprarlo o meno dipenderà solo dal fatto che non abbiate già buttato l’occhio sui Second Plates di Jason Miller disegnati per Areaware. Un servizio, anche questo, per persone che pensano e vivono un po’ al di fuori delle convenzioni pur conservando un gusto raffinato e che, ovviamente, soffrono di ornitomania. A tutti gli appassionati di I-phone che passano le

Per i loro colori, portamento e varietà gli uccelli si prestano ad infinite interpretazioni ed è facile capire perché quest’anno siano diventati “la musa ispiratrice” della moda. Dalle passerelle di Giles, Marc Jacobs e tanti altri ci arrivano vestiti colorati, allegri, con stampati cigni, passeri e colibrì giornate a scaricare le varie app di sicuro non è sfuggito il gioco Angry Birds e quindi probabilmente li rallegrerà la notizia che, questi ormai celebri Uccellini Arrabbiati, adesso si possono indossare ed esibi-

Si ricorda che il fumo nuoce gravemente alla salute e che la vendita di prodotti del tabacco è vietata ai minori di anni 16

re in più modi, dalle unghie delle mani, ai piedi con le scarpe da ginnastica o le ciabatte infradito, fino al reggiseno o, volendo esagerare, anche su un vestito intero, come del resto ha fatto la moglie del creatore di questo gioco, che però ha suscitato commenti non molto favorevoli. C’è anche un’artista che in qualche modo sfrutta la bellezza e la particolarità di questi esserini svolazzanti. E, anche se per lei non è una moda del momento, vorrei comunque nominarla. E’ Emily Valentine che da anni costruisce esseri mitologici come i cani alati o i draghi, usando sopratutto le piume dei vari uccelli. Con il suo lavoro cerca di provocare e di capire come si è evoluto il rapporto tra uomo e animale. In questo senso gli uccelli sono solo bestie da mangiare e spennare oppure rientrano anch’essi in quella nicchia protetta dei cani e dei gatti? Una risposta pare darla con una sua opera di alcuni anni fa, quando realizzò una scultura chiamata Road Kill (termine che si riferisce agli animali uccisi dalle macchine sulle strade) usando le piume degli uccelli morti proprio in queste occasioni. Da li in poi ha continuato ad utilizzare le piume trovate in questo modo nei suoi lavori creando sculture veramente particolari e lo spettatore, dopo aver superato in un primo momento forse anche un moto di disgusto, non può non rimanere incantato guardando questi animali fiabeschi. E cosa direbbe Tippi Hedren di questa invasione di uccelli? Di sicuro si è ripresa dallo shock della ferita al volto fattale da un corvo mentre giravano la scena dell’attacco in una stanza, però non credo che questo possa bastare per convincerla a mettersi il vestito con la gabbia degli uccelli, o anche solamente una semplice stampa un po’ più audace con pappagalli colorati. Ma del resto lei, con quella sua eleganza tipica delle eroine hitchcockiane e quel modo di vestire molto minimal e raffinato, probabilmente non sarebbe attratta da questi vestiti stampati nemmeno se si trattasse di molto meno inquietanti farfalle. Del resto non tutti si lasciano influenzare dalle mode del momento però, almeno questa volta, mi sembra che c’è ne un po’ per tutti. Il mondo dei volatili è talmente vario che credo basti lasciarsi andare e volare con la fantasia assieme alla moda di quest’estate.

i sono delle volte che non vorresti far altro che restare ad ascoltare. Prendere ogni brandello del discorso, ogni parola, ogni pausa e mettere tutto dentro un baule nascosto, per farne tesoro prezioso. E per non dimenticare. Mai. Ci sono delle volte che sai che sono diverse dalle altre, sai che stai vivendo un’esperienza straordinaria e che la persona che hai di fronte non è una persona qualunque. Non c’entra il blasone, la fama, l’essere vip. Qui c’entra la profondità e il valore dell’uomo, c’entrano le emozioni che vivi e che riporti a casa. Conoscere Henki Kelner è una di quelle volte, incontrarlo nuovamente e fare qualche passo in più insieme a lui nel cammino della conoscenza e della cultura del tabacco è un’occasione ancora più straordinaria. E l’occasione è arrivata poche settimane fa, quando il master blender di Davidoff (responsabile della produzione di Davidoff) è arrivato in Italia, a Firenze, per ritrovare i suoi amici più cari e per raccontare del nuovo grande progetto Riserva Privada Italia, che vede protagonista il nostro Paese. Ecco cosa ci ha raccontato.

Tribute to Henki Kelner Firenze, prima città in Europa a scoprire le virtù del tabacco all’epoca della famiglia Medici, è stata la location d’eccezione scelta per la visita in Italia di Henki Kelner. Il 26 e il 27 maggio il master blender di Davidoff è stato protagonista di una due giorni indimenticabile. Questo evento si inserisce nel tour mondiale che la maison svizzera ha realizzato per celebrare i Paesi ambasciatori del marchio.

Henki, partiamo da una domanda che può sembrare scontata. Ma che cos’è davvero un sigaro? Un sigaro è un amico, il migliore degli amici. Un buon amico deve essere leale, sempre disposto ad accompagnarti, sempre costante, bilanciato, equilibrato, piacevole. Così vale anche per il sigaro che deve essere leale, costante, bilanciato e piacevole. Un sigaro non è fatto per essere banalmente venduto a tutti quelli che lo vogliono comprare. E’ come un amico, come un figlio: servono amore e passione affinché cresca nel miglior modo possibile. Per questo solo con la passione e con la cultura si può fare un buon sigaro.

Come nasce il progetto Riserva Privada Italia? Presto l’Italia avrà il suo sigaro ufficiale, un sigaro che non ho disegnato io, ma che è stato creato direttamente dai miei amici tabaccai italiani. Certo non è una cosa nata per caso, ma che arriva dopo un processo culturale d’educazione, un processo fatto di conoscenza e d’ispirazione. Attraverso questo cammino è stato possibile identificare una liga (il blend delle varie miscele di tabacco, ndr) che mettesse d’accordo tutti e che esprimesse un po’ la filosofia di Davidoff in chiave italiana. E’ un grande progetto, il primo al mondo di questo tipo e ne sono molto orgoglioso. E’ giusto così perché il tabacco è arrivato per la prima volta in Europa a Firenze ed era doveroso che il primo progetto di questo tipo fosse fatto in Italia. Com’è il tuo rapporto con il nostro Paese? Quando gli italiani vengono da noi, come è successo a gennaio di quest’anno, succede che lasciano il loro cuore in Repubblica Dominicana. Per me vale lo stesso. Venire in Italia è una grande emozione, ritrovare gli stessi amici è straordinario. L’affetto che ho ricevuto qui è l’esempio della stessa costanza che richiede un buon sigaro. Qual è la filosofia produttiva di Davidoff? Il primo concetto fondamentale è tenere sotto controllo tutti i fattori che incidono nella qualità del sigaro. Per questo Davidoff è un’azienda con il totale controllo verticale e ogni giorno c’è sempre maggiore impegno per controllare ogni passaggio. Non è questione di tecnica, è un impegno personale per conoscere a fondo tutto il processo e per trattare la pianta come se fosse un’amica. Così vale per tutto il processo produttivo e ogni sigaro che esce dalla fabbrica lo consideriamo un ambasciatore di buona volontà, uno di noi, un simbolo del nostro Paese e vogliamo sempre che sia apprezzato e riconosciuto. Ma come riuscite a conservare la costanza di prodotto che è il grande valore di Davidoff? Tutte le procedure di controllo e tutta la conoscenza non sono sufficienti per mantenere la costanza se il sigaro non viene provato, fumato. Bisogna fumare il sigaro per decidere come mantenere la costanza. Ci sono tante cose che incidono in quest’ambito, ma ci sono delle linee generali che vanno seguite. La prima è quella che io chiamo stimolazione tipo e che riguarda la combinazione genetica del seme e la composizione chimico-fisica del suolo. Nell’ambito della stimolazione c’è anche l’intensità che de-

riva da due fattori. Uno è la posizione delle foglie nella pianta, l’altra è il comportamento del clima durante la coltivazione. Seme, terreno, clima e posizione delle foglie sono quattro fattori fondamentali. E quando realizzi il sigaro e lo fumi, ti rendi conto se sei riuscito a creare la giusta combinazione, tenendo conto di tutti i dettagli. Poi, però, bisogna ricordare che il tabacco è come una donna, ti fa sempre delle sorprese...

curiosità a scoprire gli odori. La gente si nutre, ma si dimentica dei sapori. Il sigaro ti aiuta a percepire con tutti i sensi e il piacere è molto più intenso quando lo condividiamo con tutta questa esperienza percettiva. La gente, per esempio, sta perdendo la capacità di descrivere un bosco umido o un piccolo fiume di montagna, stiamo perdendo la capacità di apprezzare la natura che il creatore ci ha dato. Oggi vediamo un panorama e diciamo “che bello”, ma non

Un sigaro è un amico, il migliore degli amici. Un buon amico deve essere leale, sempre disposto ad accompagnarti, sempre costante, bilanciato, equilibrato, piacevole. Così vale anche per il sigaro Insomma il tabacco è sempre la tua grande passione... Ognuno di noi cerca di trovare un tesoro personale nella vita e sempre pensiamo che il tesoro sia da un’altra parte, un posto lontano dove lo dobbiamo cercare. Io credo che il vero tesoro sia vicino a noi, al nostro fianco. Spesso siamo abituati a guardare lontano e non ci accorgiamo di quello che ci sta vicino. Il nostro lavoro è il nostro tesoro, un tesoro che merita attenzione, rispetto, grande cura. Un tesoro da crescere, sviluppare affinché ci offra grandi soddisfazioni. Noi di Davidoff il nostro tesoro lo abbiamo vicino, è nella terra, nei nostri campi, nelle piante del tabacco. Non abbiamo bisogno di cercare lontano. Fare al meglio il nostro lavoro è una delle cose più importanti nella vita, come fare amicizia e coltivare veri amici. Il tabacco mi ha dato tutto, mi ha dato i miei amici, mi ha dato una passione. Mia moglie dice che la domenica sono felice perché il giorno dopo torno a lavorare. Quando uno si sente felice lavorando è felice per tutto il resto. Qual è il grande insegnamento che ci può arrivare dalla cultura del tabacco? Il tabacco ti insegna tante cose, prima di tutto che devi studiare, che devi avere uno spirito curioso, votato alla scoperta. Il mondo occidentale allena la società a sviluppare solo due sensi. Tutto ci arriva attraverso la vista e l’udito. Tutto ciò che impariamo e comunichiamo viaggia principalmente attraverso questi due sensi. Stiamo perdendo gli altri sensi che servono per comprendere appieno tutta la meraviglia della creazione. La gente respira, ma ha perso la

Si ricorda che il fumo nuoce gravemente alla salute e che la vendita di prodotti del tabacco è vietata ai minori di anni 16

sappiamo più leggere le sfumature, i messaggi che ci sono dentro il panorama. Un altro esempio riguarda gli alimenti con la data di scadenza. Noi li annusiamo e ci sembrano buoni, li guardiamo e ci sembrano buoni, poi guardiamo la data di scadenza e se risulta che sono scaduti non li mangiamo. Non ci fidiamo più dei nostri sensi, ci fidiamo di più di quello che ci viene detto e imposto. Con il mio lavoro e la mia passione ho imparato a sviluppare tutti i sensi e li sfrutto al meglio. Ogni giorno della mia vita, per tutte le cose della mia vita. Un ricordo di Zino... Zino era un cavaliere. Un gentlemen. E’ stato colui che ha portato glamour ed eleganza nel mondo del sigaro. Io l’ho conosciuto in Svizzera ai tempi in cui facevo business con Ernst Schneider. Zino era una persona straordinaria. Lui diceva sempre: “cerca la miglior fascia, la più bella, perché i fumatori iniziano a fumare con gli occhi”. Era molto facile fare amicizia con lui, era divertente. Mi ricordo un aneddoto ai tempi in cui venne in Repubblica Dominicana per incontrare il nostro presidente insieme ai giornalisti. Quando ci chiesero perché era venuto da noi, io risposi spiegando le ragioni di business e l’importante progetto che stavamo realizzando. Lui, invece, disse che era venuto per le donne, la musica e per divertirsi. Tutti si misero a ridere e fu un successo. Un ultimo pensiero per gli amici italiani? Vi confesso un piccolo segreto. Io non dormo per riposare, dormo per sognare. E quando mi sveglio cerco di realizzare i miei sogni. Provate a farlo anche voi.


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Dolce Vita

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Mondo tabacco Speciale dedicato al mezzo sigaro Made in ITA. Si parte dalla materia prima: la foglia di tabacco

Nel cuore di un De Medici Viaggio alla scoperta del Kentucky: nascita, raccolta e essicazione di questa pianta coltivata solo in Italia

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on questo numero inizia lo speciale di approfondimento dedicato a De Medici. Lo abbiamo presentato nelle scorse edizioni ma questa volta vogliamo entrare nel dettaglio, spiegando i vari aspetti di questo eccezionale prodotto che a pochi mesi dal lancio ha già avuto ottimi riscontri. Seguendo un ideale percorso produttivo partiamo da un focus sul tabacco impiegato nella produzione: Kentucky 100% italiano

Le origini

Questa tipologia di tabacco è stata importata in Italia per la prima volta intorno al XVII secolo. Prima di arrivare nel nostro Paese era coltivato in Nordamerica, nello Stato del Kentucky, da cui prende il nome, in Virginia e nel Tennessee. Veniva impiegata come prodotto da mastico e successivamente nelle sigarette “forti”. La varietà italiana, coltivata dal 1850, negli anni ha assunto, come conseguenza dell’adattamento all’ambiente e dell’ibridazione con alcune specie locali, una caratterizzazione ben definita.

Le caratteristiche

Il Kentucky è una pianta che con la crescita arriva ai 2 metri di altezza con 18-20 foglie per pianta, ampie, lanceolate e di colore verde scuro. La costola della foglia e le nervature sono piuttosto pronunciate, con tessuto tendente al Si ricorda che il fumo nuoce gravemente alla salute e che la vendita di prodotti del tabacco è vietata ai minori di anni 16

sostanzioso, e con infiorescenza aperta e corolla rosea. Il frutto di questa tipologia di tabacco è una capsula contenente circa 3.500 semi.

Il primo mezzo sigaro realizzato da ITA si presenta al pubblico

De Medici in tour

La raccolta

La raccolta viene effettuata in foglie, staccandone dal fusto 2 o 3 per volta, raramente viene effettuata su tutta la piant. Le foglie raccolte vengono infilzate e successivamente portate nei locali di cura. La raccolta si esegue preferibilmente nel pomeriggio, iniziando dalle foglie apicali (in alto) per procedere poi verso il basso; è preferibile raccogliere il tabacco leggermente immaturo per avere un minor contenuto di nicotina.

La cura

Nel Kentucky la cura si effettua a fuoco diretto (“fire cured”); le essenze arboree consigliate sono quelle “forti”, costituite da quercia, cerro, ecc. Sono da escludere legni resinosi che conferiscono aromi indesiderati alle foglie. Per garantire un’ottima cura è necessaria una giusta uniformità di colore e di umidità. Questo processo si svolge in quattro fasi successive quali l’ingiallimento della lamina, lo scurimento e l’essicazione che nel complesso possono durare dai 12 ai 14 giorni.

L’azienda trevigiana, in collaborazione con alcuni tabaccai, ha organizzato una serie di tappe di presentazione per la sua ultima novità

U

na serie di piccoli eventi organizzati in giro per l’Italia, per presentare ad appassionati e non, la novità De Medici. Un prodotto unico per il settore del fumo lento nel nostro Paese che ha già raccolto consensi e pareri positivi da Nord a Sud. Il mezzo sigaro firmato ITA – International Tobacco Acengy, ha fatto tappa in Puglia e precisamente a Monopoli, Taranto e Foggia dove è stato protagonista di altrettanti momenti di incontro. Alle tre serate, organizzate da sei tabaccai della zona, hanno partecipato più di un centinaio di persone, appassionati di sigari e di sigarette. Come location ITA ha voluto scegliere la terrazza di un albergo a Monopoli, un bar a Taranto e un ristorante di Foggia, con l’obiettivo di creare un’atmosfera completamente in-

formale tra degustazioni, aperitivi e cene. In ciascuna serata il personale e gli agenti dell’International Tobacco Agency hanno presentato i sigari De Medici, le loro caratteristiche e particolarità. I consumatori presenti hanno potuto assaggiare e assaporare questo nuovo mezzo sigaro confezionato interamente a mano in Repubblica Dominicana. Il riscontro sul campo è stato più che positivo: i fumatori di sigari hanno apprezzato maggiormente i De Medici non aromatizzati mentre le donne e i fumatori di sigarette hanno dimostrato di preferire quelli aromatizzati. Il tour di De Medici prosegue e dopo aver già toccato il Veneto, il Trentino, l’Emilia Romagna, le Marche, la Toscana, la Puglia e la Sicilia, è in procinto di arrivare in Abruzzo e in Sardegna.

La classificazione

Le foglie del Kentucky vengono classificate secondo determinati parametri merceologici che tengono conto della tonalità, per quelle impiegate nella fascia, e della varietà e del colore per quelle che costituiscono il ripieno. Un De Medici impiega rispettivamente Tabacco Kentucky di grado A1M e A2M ovvero marrone uniforme e vivace per la fascia e di grado RP per il ripieno, che corrisponde ad una varietà pesante e di colore marrone scuro uniforme.

Cagli - Pesaro e Urbino

Arezzo

Labruna - Catania

Venezia

Merano

Fossetta

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Evoluzione tabaccheria

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Evoluzione tabaccheria

Il tour nella provincia italiana alla scoperta delle tabaccherie approda a Perugia

A Perugia e dintorni, da visitare

I Barisciano. Come si diventa i numero uno

Perugia conserva l’aspetto e il ritmo di vita di un piccolo borgo medievale fortificato con stradine caratteristiche e delle bellissime chiese. Qui vedrete i palazzi maestosi di una storia millenaria. Perugia è un piccolo gioiello che si apre pian piano davanti agli occhi di chi la esplora, e la si scopre in tutto il suo splendore visitandola a piedi. Si rimane affascinati dai tesori artistici e monumentali che custodisce e che testimoniano il ricco passato della città e che rendono giustizia al primato culturale del nostro Paese. Una delle più antiche Università degli Studi d’Italia è stata fondata qui nel 1308, oggi vi ha sede anche la maggiore Università per stranieri del nostro paese. Per questo la vita cittadina è molto intensa e per le sue strade sia di giorno sia di notte è facile incontrare giovani proventi da tutto il mondo. Non aspettatevi quindi una città museo, piena di turisti di giorno e vuota di notte, ma un luogo a cui dedicare qualcosa di più di una visita mordi e fuggi dedicata solo ai monumenti più importanti. Dalla Galleria Nazionale dell’Umbria al Pozzo Etrusco, dall’Oratorio di San Bernardino al Corso Vannucci il centro è ricco di bellissimi negozi e attività commerciali.

Tra il centro storico e la zona industriale della cittadina umbra, la storia di un barman diventato un tabaccaio di successo a cura di Alfredo Trovato

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a passione di Domenico Barisciano per la tabaccheria è nata quasi per caso. Dopo aver iniziato la sua attività lavorativa come barista infatti, ha fondato una tabaccheria diventata la numero uno a Perugia. “Nel 1961 ero un giovanissimo ma già abile barista – dice il fondatore -. Dietro il banco del bar, mi muovevo bene con i caffè, gli amari, le aranciate e soprattutto avevo sempre un gran sorriso verso i miei clienti. Avevo appena 15 anni ed

ero al mio primo impiego al vecchio bar “Banetta”. Già allora avevo capito una cosa fondamentale di questo lavoro, che il cliente è sempre molto esigente. Ogni qualvolta varca la porta d’ingresso di un qualsiasi locale infatti, il cliente apprezza sempre un sorriso e l’attenzione nei suoi confronti e nelle sue preferenze, dal caffè alle sigarette”. La spiccata abilità di Domenico Barisciano in quegli anni lo portò presto a diventare il primo barman, responsabile di banco, all’Hotel Astor di Pe-

rugia, dove in breve tempo capì che era pronto per mettersi in proprio. Così nel 1968, al civico 18 di via Giovanni Boccaccio, alzò per la prima volta la saracinesca il “Bar Boccaccio di Barisciano Domenico”. Una scelta vincente per Barisciano è stata l’aver abbinato al bar un patentino di tabacchi fornito dall’amico di allora Giovanni Carloni, rivenditore di via della Pallotta a Perugia. “Quello è stato un anno molto importante per me e per la mia attività, perché nel giro di pochissimo il volume di affari del bar e del banco tabacchi è cresciuto in modo esponenziale, non ci fermavamo mai. Io e la mia signora Milena, che mi segue da allora, lavoravamo anche 14 ore al giorno 7 giorni su 7. Ma dico la verità? Non ci siamo mai annoiati ne’ tantomeno stancati!” La svolta definitiva è datata 1972 quando finalmente arrivò la licenza dei tabacchi. Domenico e sua moglie avevano bisogno di più spazio per accontentare tutti i loro clienti, con un locale all’altezza delle vendite. Sempre in via Boccaccio aprirono altri due punti luce per fare posto a quella nuova avventura: il “bar/tabaccheria Boccaccio di Domenico Barisciano” era finalmente realtà. Resteranno in quella strada per oltre 37 anni, diventando il punto di riferimento della città per tutti i fumatori appassionati della pipa, del

sigaro e del buon bere, ma non solo. “In tutti questi anni - racconta Domenico Barisciano - sono cambiate moltissime cose. Abbiamo fatto delle scelte vincenti tra cui quella di aver lasciato il bar per concentrarci solo sulla tabaccheria e sulla ricevitoria. Abbiamo ottimizzato le risorse e ridotto i costi e da allora lavoriamo molto meglio”. Il figlio Massimo, grazie a diversi corsi di formazione ad hoc, si è specializzato nella conoscenza del tabacco, dei trinciati e delle miscele per la pipa e sui nuovissimi sistemi di ricevitoria computerizzata che, a detta dello stesso Barisciano incidono molto sull’attività. Massimo Barisciano è oggi il titolare della rivendita. La sua gestione ha portato a “cifre” importanti e il segreto del suo successo è molto semplice: “Lavoro mediamente 14 ore al giorno dal lunedì al lunedì, con tanta abnegazione e tanto amore per quello che faccio – racconta -. Amo il contatto con i miei clienti, amo l’odore del tabacco

“Amo quello che faccio, amo il contatto con i miei clienti, amo l’odore del tabacco che mi accoglie quando apro il locale al mattino, si sprigiona dall’interno misto al profumo di legno e carta, per me è sublime!” che mi accoglie quando apro il locale al mattino; si sprigiona dall’interno misto al profumo di legno e carta, per me è sublime”. “Naturalmente - continua - non è solo la mole di lavoro che incide ma è sempre un insieme di fattori: dalla selezione di prodotti e servizi che offriamo oggi ai nostri clienti, alla possibilità di una scelta sempre più ampia di trinciati, tabacchi, accessori per il fumatore di tutti i tipi e di tutti i target. Noi dobbiamo sempre accontentare tutte le tasche dei nostri affezionati clienti e soprattutto essere disponibili verso coloro che

ogni giorno ci scelgono”. Dal 2009 la tabaccheria si è spostata in un nuovo locale, in via della Pallotta. Gli spazi sono più ampi con vetrine per l’esposizione dei prodotti. “Abbiamo inserito anche dei servizi aggiuntivi come le scommesse sportive con la possibilità di giocare anche alla domenica mattina e un’ampia sala per le videolottery – prosegue il titolare -. Un calcio balilla, un divano accogliente e le riviste sono il contorno di un’attenzione verso i clienti che è il segreto del nostro successo. Abbiamo inoltre un grande parcheggio esterno che è davvero comodo per chi vuole raggiungerci”.

Fermi tutti. Questa è una rapina! a cura di Alfredo Trovato

Il solito traffico delle sei e trenta della sera, i soliti fastidiosi marmittoni dei motorini che si fanno spazio in mezzo alle macchine e la solita signora un po’ distratta che insiste chiedendoti i due numeri che corrispondono ad un sogno assurdo che ha fatto la notte prima e che ti racconta tutta entusiasta, dilungandosi in particolari insignificanti. La stanchezza delle ore trascorse sempre in piedi, a dare mille resti e a correre da un ufficio all’altro per cercare di recuperare quello che serve per presentarsi in banca precisi e puntuali alle scadenze.

La lunga giornata ti segna le gambe e il fisico. Ma la testa no! Quella deve essere sempre lucida e attenta a tutto, la testa è un vortice di attività e di pensieri, la testa non deve fermarsi mai. Tante, troppe le cose da fare se vuoi essere vincente dietro un banco. È una corsa unica: andare in posta, poi in banca, fare bene i conti, le sigarette che non arrivano, i francobolli che servono, le giocate da completare per il solito cliente che ti blocca la macchina per un’ora, il Dieci&Lotto e la gente che staziona sempre là davanti, le slot che si inceppano e un ragazzo che gli tira due o tre calci, ma è

Si ricorda che il fumo nuoce gravemente alla salute e che la vendita di prodotti del tabacco è vietata ai minori di anni 16

meglio non dirgli niente vista la stazza. La lotteria, gli obiettivi da raggiungere, le estrazioni da appendere e le vincite da pagare; il cliente che insegue i numeri ritardatari, la signora che vuole la smorfia, un uomo che prova a rifilarti le sue banconote false, il tempo passato dietro il banco che comincia a pesare tanto; il rappresentante che arriva, lo stesso che la volta precedente ti ha dato un’altra fregatura e si presenta ancora tutto tranquillo. Nel frattempo bisogna andare a versare in tempo l’incasso che non basta mai; le sigarette che arrivano in ritardo, i clienti maleducati,

Problema sicurezza: un aspro editoriale scritto da chi ha vissuto in prima persona un dramma che colpisce tanti tabaccai nel nostro Paese

Tour a Perugia, cosa suggerisce lo chef: A pranzo o a cena fermatevi a godervi una “torta al testo” (una schiacciata di farina, acqua e olio d’oliva condita a seconda della fantasia dello chef), oppure una “parmigiana di gobbi” (un piatto a base di cardi, mozzarella, sugo di carne e parmigiano) e in Umbria si sa, i “norcini” e i “tartufi” sono immancabili, accompagnati magari da un giusto calice di “Sagrantino di Montefalco”. E se la notte avete ancora energie da spendere, segnatevi questi due nomi: Domus Delirii e Etoile 54. Le serate giuste a Perugia si passano qui. Il resto è una sorpresa tutta da vivere.

quelli che hanno fretta; la tassa nuova che ogni giorno si presenta da pagare, la crisi e tutto quello che non funziona. Le cose a cui bisogna stare dietro sono tante, troppe. Qualche volta si diventa nervosi e si fa fatica a concentrarsi. E in una di queste serate molto particolari ecco che entrano due persone. Sono tipi “strani”, lo capisci subito, ma non hai nemmeno il tempo di capire cosa davvero ti abbia colpito nel loro atteggiamento perché si presentano subito e ti chiariscono ogni dubbio. Bastano un paio di frasi: “Fermi tutti, questa è una rapina! Datemi tutti i soldi! Fermi! Zitti! Non vi muovete!” Ti si gela il sangue nelle vene! Il battito accelera appena vedi i loro volti. Li guardi, ti stanno parlando ma tu sei paralizzato perché vedi che hanno qualcosa in mano. “Un

pezzo di ferro” che per quanto ne sai è una pistola, vera, carica e pronta a sparare se fai anche solo un minimo gesto. In un vortice di paura e di emozioni pensi a tutte le volte che hai visto un TG e ti raccontavano di qualche povero collega che si è trovato nella stessa situazione. La paura che provi in quel preciso istante non ti permette di sapere che nella maggior parte dei casi (per fortuna) tutto finisce in pochi minuti, che per te saranno interminabili. Lui o loro faranno quello che devono, tu sarai più leggero, più nervoso e arrabbiato, ma vivo! Però il danno è fatto. Per i soldi ti importa fino a un certo punto. Il problema è la violenza e la sfacciataggine che porta un uomo, due al massimo a comportarsi come gli pare in casa tua! Non lo tolleri! La paura

Si ricorda che il fumo nuoce gravemente alla salute e che la vendita di prodotti del tabacco è vietata ai minori di anni 16

per i tuoi cari, i tuoi affetti familiari che ogni giorno lavorano accanto a te. La rabbia che ti monta negli istanti in cui realizzi che sta succedendo proprio a te, a casa tua, alla tua famiglia: è pazzesco! Vorresti sbatterli a calci fuori dal negozio, ma la razionalità ti spinge a fermarti, a riflettere su quel “pezzo di ferro” che si muove e si agita davanti ai tuoi occhi. Non vuoi diventare una tragica notizia dei Telegiornali della sera. L’amore per la tua famiglia, per i tuoi cari o semplicemente per i tuoi collaboratori, ti dice che è meglio che i rapinatori se ne vadano fuori presto, con tutto quello che trovano, poco o tanto che sia, che si portino via fino all’ultimo centesimo, ma il prima possibile! La nostra vita è un valore inestimabile e va difeso sempre.


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Servizi in tabaccheria

Mondo tabacco

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Al via la collaborazione tra ITA e Pipa Club Italia

Tecno Plus, distribuzione Cinque nuovi e automatica Hi Tech modelli una grande

a gamma dei prodotti della Tecno Distributori si arricchisce con cinque nuovi modelli “Plus”. Da inizio 2012 infatti l’azienda di Vascon di Carbonera, nel trevigiano, ha introdotto sul mercato la nuova generazione plus che, oltre ad offrire un maggior numero di selezioni, consente anche l’erogazione di trinciato per sigarette in busta. Si tratta dei modelli Tecno 36 Slim, Tecno 44 plus, Tecno 52 plus, Tecno 64 plus e Tecno 72 plus che racchiudono in un ingombro super compatto, un concentrato di tecnologia con soluzioni all’avanguardia in termini di praticità d’uso, affidabilità e robustezza. Particolarmente significativo è l’impiego di un sistema a barriera ottica che rileva l’avvenuta erogazione del prodotto e lo sblocco automatico delle monete. I modelli a 52 e 72 selezioni sono disponibili anche nella versione per trinciati denominata “Tecno Pueblo”. Tutti i plus di Tecnodistributori sono dotati di: voce guida; illuminazione interna ed esterna di cortesia a led; lettore banconote con impilatore e bocchetta illuminata; monetiera autoricaricante con sei tubi rendi resto; sblocco monete auto-

matico; riconoscimento età tramite lettura della carta d’identità, codice fiscale e tessera sanitaria; inserimento monete e banconote anti-acqua e anti-frode illuminato; modem per invio sms per la segnalazione di anomalie e di esaurimento prodotti; allarme antiscasso con la sirena e segnalazione telefonica; una micro telecamera; una scatola nera per registrare tutti gli eventi occorsi alla macchina con possibilità di stampa; stampa scontrino per mancata erogazione del resto o del prodotto; vano ritiro prodotti illuminato. I distributori Tecno sono blindati e grazie alla doppia apertura adattabili sia per interno che per esterno. Possono essere equipaggiati con una ricca gamma di accessori per adattarsi alle diverse tipologie d’installazione. Per l’immediato futuro è in arrivo sul mercato il modello Tecnowall che offre la possibilità di avere un distributore automatico a 36 selezioni da appendere al muro, con una profondità estremamente ridotta di soli 40 centimetri. Un’altra novità riguarda il restyling del Tecnogame: si tratta di un distributore in grado di strappare ed erogare i tagliandi di gratta e vinci in modo automatico.

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Tra i prodotti di maggior successo usciti da Tecno, l’azienda nata nel 1997 come “costola” di ITA - International Tobacco Agency, il Tc58 plus continua a riscuotere consensi per la possibilità di conciliare in un’unica struttura, il distributore per snack e bibite fresche con quello per siga-

novità: da oggi il tabacco trinciato si prende al distributore rette. Per i tabaccai che volessero acquistare un prodotto Tecno, esiste la possibilità di rottamare il vecchio distributore e di usufruire di un finanziamento su misura. Esiste inoltre la possibilità di noleggiare il distributore automatico, un’operazione che consente, da un lato un recupero fiscale del 100 percento, dall’altro la tutela del bene nel tempo grazie all’assicurazione all risk, la garanzia totale e l’assistenza tecnica gratuita.

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1) Tc 58 plus 2) Tecnogame 3) Tecno 52 plus 4) Tecnowall da muro

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Per saperne di più: www.tecnodistributori.com - Via G. Bortolan, 28 - 31050 Vascon di Carbonera Tel. 0422.447760 - Fax 0422.447775 - tecno@tecnodistributori.com

Dolce Vita Tutto il gusto del bien vivre Direttore Editoriale: Roberto Urbano Direttore Responsabile: Mauro Milesi Dolce Vita è una testata di proprietà di ITA - International Tobacco Agency Via G. Bortolan 28 31050 Vascon di Carbonera (TV) tel. 0422 4476 - fax 0422 447777 www.itagency.it - ita@itagency.it Editore Cobalto Srl via Angelo Maj, 24 24121 Bergamo (BG)

Anno III - n.8 luglio/agosto 2012

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Intervista esclusiva al presidente del Pipa Club Italia, l’associazione che dal 1975 riunisce gli appassionati del fumo lento nel nostro Paese

“I

TA è lo sponsor perfetto”. Con queste parole Fiorenzo Ceriali, presidente del Pipa Club Italia, ha definito la partnership con l’International Tobacco Agency. Un rapporto che è solo all’inizio, partito a fine aprile di quest’anno, ma che si sta già rivelando una collaborazione vincente. Nato il 23 febbraio 1975 il Pipa Club riunisce tutte le associazioni che a livello locale sono il punto d’incontro per gli appassionati del fumo lento. Affiliata al Comitè international des Pipe Club, questa società svolge diverse attività tra cui il coordinamento dei vari club sparsi sulla penisola, l’organizzazione di manifestazioni e di gare di fumo lento*. Fiorenzo Ceriali, attuale presidente del Pipa Club, ci parla del ruolo dell’associazione e delle sue attività, oltre che dell’importante collaborazione stretta con la ITA. Iniziamo parlando del Pipa Club Italia. Quando è stato fondato e da dove viene l’idea di riunire gli appassionati della pipa? La nostra associazione nasce intorno agli anni 70’. Prima esisteva il Club della pipa che faceva capo ad una rivista omonima dedicata agli appassionati. Successivamente sono nate prima le società locali e in seguito quella nazionale, la nostra, che le riunisce e coordina tutte. Passando al ruolo del club. Quali sono concretamente le sue attività? La nostra attività principale è certamente il coordinamento delle attività dei singoli club associati. Ci occupiamo in più dell’organizzazione e della promozione di eventi dedicati al mondo del fumo lento e di alcune mostre della pipa. Collaboriamo attivamente con il museo della pipa di Fermo, nelle Marche, il secondo più importante in Italia di questo tipo (Il primo è il Paronelli Pipe di Gavirate (VA)), di cui patrociniamo parte delle attività. In un anno sono almeno sette o otto le occasioni in cui ci ritroviamo, per gare o manifestazioni di settore. Giusto poco tempo fa, il 19 e 20 maggio, si è svolta a Cagli, tra Pesaro e Urbino, la dodicesima Festa della Pipa. A livello internazionale invece un appuntamento fisso per noi è il 20 febbraio, giorno in cui ogni anno ha luogo l’International PipeSmoking Day, un evento cui partecipano i club della pipa di tutto il mondo.

Parlando degli associati invece, qual è il vostro target di riferimento? Ci sono sia ragazzi giovani che persone di una certa età. Non potrei davvero dare una definizione precisa del nostro target perché è molto vario e diversificato. Gli associati vanno dai venti agli ottant’anni, quello che cambia è la durata dell’iscrizione

* Gare in cui i partecipanti devono fumare la pipa, senza spegnerla, facendo durare il tabacco il maggior tempo possibile

Entriamo nello specifico della collaborazione con ITA. Cosa può dirmi in proposito? L’international Tobacco Agency per noi è lo sponsor perfetto. Ci fornisce il tabacco per le gare di fumo lento e partecipa alle manifestazioni che organizziamo dando sempre un contributo importante.

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La nostra attività principale è certamente il coordinamento delle attività dei singoli club associati. Ci occupiamo in più dell’organizzazione e della promozione di eventi dedicati al mondo del fumo lento e di alcune mostre della pipa E per quanto riguarda i tabacchi commercializzati dall’azienda? Quali sono stati i primi riscontri dagli associati, per esempio per quanto riguarda il tabacco Mac Baren? Non è da molto in circolazione quindi non è facile vederlo in giro. Per quanto ci riguarda ci è stato fornito per una gara direttamente dalla ITA e lo abbiamo trovato ottimo. Era un tipo di tabacco scelto personalmente da me con il supporto di due collaboratori. Le reazioni sono state positive, per le gare è l’ideale, per diversi motivi. In primo luogo non è aromatizzato, per intenderci non pizzica ed ha un combustione perfetta.

In alto: Fiorenzo Ceriali, presidente del Pipa Club Italia; a fianco: Pipa Davidoff serie 400; Tabacco da pipa Mac Baren

PUEBLO Blue Cod. 2181 Prezzo al KG 215,00 ¤

PUEBLO Classic Cod. 2099 Prezzo al KG 215,00 ¤

PUEBLO Classic: Catrame 10 mg, Nicotina 1,0 mg, Monossido di Carbonio 10 mg PUEBLO Blue: Catrame 6 mg, Nicotina 0,6 mg, Monossido di Carbonio 6 mg

Proteggi i bambini: non fare loro respirare il tuo fumo.

Si ricorda che il fumo nuoce gravemente alla salute e che la vendita di prodotti del tabacco è vietata ai minori di anni 16

I MINORI NON DEVONO FUMARE

E’

Tutti i distributori plus sono adattabili sia per interno che per esterno. Possono essere equipaggiati da una ricca gamma di accessori per adattarsi alle diverse tipologie d’installazione

“La partnership perfetta”

INFORMAZIONE COMMERCIALE

Le novità della Tecno Distributori, realtà leader nel settore dell’erogazione per le tabaccherie


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Dolce Vita

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