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CIRCUITO TRICOLORE

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IL TRICOLORE SVENTOLA SUI SIBILLINI

QUEST’ANNO “SIBILLINI E DINTORNI”, LA MANIFESTAZIONE DI PUNTA DELLA SCUDERIA MARCHE DI MACERATA, HA OTTENUTO IL PRESTIGIOSO VESSILLO DEL CIRCUITO TRICOLORE ACCRESCENDONE L’IMPORTANZA. CONFERMATO IL PROVERBIALMENTE EFFICACE MIX DI OSPITALITÀ AL TOP, CULTURA, PAESAGGI E OTTIMA CUCINA.

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di di Mario da Costa

Ci sono delle manifestazioni che mutano continuamente nel loro format e nella tipologia di svolgimento. Altre che, proprio nel rispetto della loro formula originaria e della tradizione, serbano, invece, il loro punto di forza, essendo in grado di regalare ogni anno un sapiente mix di piacevoli consuetudini e abitudini con emozioni nuove e sensazioni inedite. È il caso di Sibillini e Dintorni, evento di punta della Scuderia Marche Club Motori Storici di Macerata che, quest’anno, considerati i successi delle edizioni passate (13 in tutto, questa è la 14^), è stato inserito nel Circuito Tricolore, network concepito da ASI che si prefigge di promuovere la conoscenza e la valorizzazione dei territori attraverso il motorismo storico e dinamico abbinato a ciò che tutto il mondo ci invidia: quell’impareggiabile mix composto da eccellenze del made in Italy come le bellezze paesaggistiche e architettoniche, l’enogastronomia, le proposte culturali, il buon vivere. Il tour fra alcuni dei luoghi più iconici ma anche nascosti e sorprendenti delle Marche, è cominciato giovedì 25 agosto ed è terminato sabato 27, con il consueto grandioso finale nella magnifica cornice dello Sferisterio di Macerata, uno dei più bei teatri all’aperto del mondo (ma ne parleremo dopo). Nel primo giorno, le vetture, tutte

costruite prima del 1945 e molte delle quali con oltre un secolo di storia, non si sono fatte intimorire dalla minaccia pioggia e hanno afrontato impavide le salite che conducono al borgo di Appignano, attraversando alcuni dei paesaggi collinari più suggestivi dell’intero territorio. Tra gli occhi di passanti e curiosi il museo itinerante della Sibillini e Dintorni ha proseguito la sua corsa per poi tornare in alcune residenze storiche del territorio dove gli equipaggi hanno soggiornato, nel pieno rispetto degli standard della manifestazione, che rifuggono strutture moderne, probabilmente più pratiche logisticamente, ma sicuramente molto meno afascinanti.

Venerdì la giornata più impegnativa, per le auto e per i partecipanti: da Macerata la carovana ha seguito un percorso collinare che ha portato in uno dei luoghi simbolo della Regione e della spiritualità mondiale, Loreto, con la sua celebre cattedrale che ospita l’efge della Madonna Nera e la bella piazza porticata all’interno del centro storico rinascimentale, una delle bomboniere del periodo che le Marche custodisce. Da qui musi puntati verso le meravigliose coste del Conero, con sosta a Numana, una delle località più prestigiose del promontorio che si estende a picco sul mare nella costa a sud di Ancona. In seguito le auto hanno seguito un percorso costiero, con il transito sul lungomare di Porto Recanati e rientrare a Macerata in serata. Dopo cena, di nuovo i motori accesi per la rievocazione del Circuito della Vittoria, fra le strette strade della città sede della Scuderia Marche, con equipaggi e vetture presentati dalla giornalista Savina Confaloni. Sabato sera, dopo la mattinata dedicata alla visita guidata agli scavi archeologici di Urbisaglia, accompagnati dal sindaco Paolo Fran-

cesco Giubileo e dall’assessore Cristina Arrà che si è prodigata in prima persona in un’interessantissima spiegazione delle origini romane del borgo antico, il gran finale: nonostante le nuvole e qualche goccia di pioggia del pomeriggio, il tempio della lirica maceratese ha aperto i cancelli ai partecipanti e alle loro auto per assistere allo spettacolo “Viaggiar Cantando - canzoni e canzonette”, organizzata dalla Compagnia Musicultura, che, per altro, con questa kermesse, ha voluto anche rendere omaggio al suo fondatore Piero Cesanelli, grandi amico anche di Sibillini e Dintorni. Si è trattato di un vero e proprio viaggio musicale nella storia della motorizzazione e della cultura di massa che l’ha accompagnata attraverso sogni, speranze, star e miti infranti. Da “Il motore del 2000” di Lucio Dalla alla “Torpedo blu” di Giorgio Gaber, dagli anni ruggenti del rock ‘n roll con Paul Anka e la sua “Diana” e i Beatles di “Drive my car” passando per “50 Special” dei Lunapop e “Il tempo di morire” di Lucio Battisti. I bravissimi musicisti e cantanti, in una formazione di 18 elementi sostenuti da delle voci narranti d’eccezione, hanno saputo ripercorrere il legame cultura e automobile mostrando come ogni trasformazione del tessuto sociale italiano sia stata sempre accompagnata dalle due e quattro ruote e dalle loro evoluzioni. “Dietro ognuna di queste auto d’epoca c’è un lavoro di dedizione e passione inimmaginabile” - spiega Fausto Tronelli presidente della Scuderia Marche - “la ricerca per efettuare i restauri, per trovare i pezzi originali finanche alla più piccola vite, può richiedere anni ma poi viene ripagata dalla gioia nel veder rinascere questi splendidi esemplari che hanno fatto sognare generazioni”. La serata è stata dedicata anche alla solidarietà con una raccolta fondi a favore della Croce Rossa di Macerata, da sempre partner della manifestazione. Soddisfazione è stata espressa dal direttore dell’evento, Massimo Serra, dal presidente ASI Alberto Scuro e da Paolo Petrini, rappresentante del Main Sponsor Banca Mediolanum, tutti sul palco dello Sferisterio per i saluti di rito.

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