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Volanti rosa tra Osimo e il Conero

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VOLANTI ROSA

TRA OSIMO E IL CONERO

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IL TROFEO DONNA SPRINT ORGANIZZATO DAL CLUB FAGIOLI DI OSIMO PRESIEDUTO DA SANDRO FREDDO, È ORMAI UNA CLASSICA DEDICATA ALLE SOLE SIGNORE ALLA GUIDA… CON L’AUSPICIO CHE AUMENTINO SEMPRE PIÙ MANIFESTAZIONI DI QUESTO GENERE!

di Laura Ferriccioli

“L’auto era di mio nonno, se sapesse che la faccio guidare a mia moglie si rivolterebbe nella tomba!”. Frasi come questa sono state all’ordine del giorno. E poi, padri che brontolavano, mariti che sudavano freddo... Eppure l’aria di fine giugno a Osimo, in provincia di Ancona, era bollente: nel weekend del 25 e 26, quando si è svolto il IV Trofeo Donna Sprint al Volante, la calura non ha dato tregua, con temperature al di sopra dei 30 gradi. E, come si sarà capito, con battute, sfottò e goliardia era acceso anche lo spirito degli equipaggi. Tra le driver c’era chi stava al gioco con aria sorniona, chi ribatteva con altrettanta ironia e chi si divertiva ad annunciare sgommate e testacoda come ipotesi di rivalsa. Le signore a bordo delle tante storiche del Trofeo hanno messo in pista tutto il loro essere Sprint, insomma, che poteva tornare utile anche per difendere il posto di guida da eventuali ripensamenti maschili. Anche perché gli equipaggi di dame al 100 per cento erano solo quattro. Il vincitore è stato uno di loro, formato da Silvia e Paola Pierdicca su Lancia Beta Zagato Spider 1600 del 1975. Altri due team femminili erano composti da rappresentanti di club marchigiani - dai quali sono pervenuti complessivamente quattro equipaggi - e uno di questi ha portato la più giovane vettura dell’intero evento: una Fiat Barchetta del 2001. Per il resto, le auto erano quasi tutte di soci dell’Autoclub Luigi Fagioli, fondato nel 1989 e organizzatore della due giorni. Una famiglia ha partecipato con tre vetture: una Porsche 914 del 1972, una Lancia Fulvia terza serie e una Fiat 124 Spider. “L’obiettivo è, in generale, di afdare un’auto ad ogni figlio”, ha specificato la mamma, fan della precisione sui tubi- Tra le vetture più speciali, una Fiat Giannini 650 NP guidata dalla nipote 25enne del proprietario, mentre come rappresentate delle Youngtimer si sono viste anche una Rover MG F rossa del 1998 e una Maserati Biturbo Spider. Vera chicca, poi, una splendida “Musone”, al secolo Fiat 1100 B del 1948, mantenuta da sempre nella stessa famiglia. Tornando al podio, si sono classificati al terzo posto gli appassionati LanariSanchioni su Lancia Fulvia HF del 1973 e, in seconda posizione, due giovani coniugi, Buccolini-Carloni, che hanno gareggiato su una Renault 4 ultima serie. Le prove di regolarità, concatenate, si sono svolte il sabato dalle 18 dopo un giro panoramico sul litorale della Riviera del Conero (Marcelli, Numana, Sirolo) con al termine un gioco inaspettato e originale: un tiro a segno con delle sfere simili a palline da tennis ma più leggere, da lanciare con le mani, rivestite in velcro per essere aderenti al tessuto del pannello. La competizione si è rivelata una delle tante piacevoli sorprese dell’evento, che è stato strutturato con un perfetto mix di cultura, svago e scoperta del territorio. La prima tappa turistica, dopo lo start dal belvedere dei giardini pubblici di Osimo, è stata una visita guidata all’imponente monumento in memoria della Battaglia di Castelfidardo, consumatasi nel 1860 tra gli eserciti del Regno di Sardegna e dello Stato Pontificio. L’opera, dello scultore Vito Pardo, è interessante perché anticipa a inizio Novecento alcuni temi che saranno tipici del Futurismo, come la velocità e il dinamismo. Domenica si è aperta con un appuntamento fashion presso un’azienda locale produttrice di abbigliamento, la Fraber, al top anche nella realizzazione di sedili in pelle per pullman e aerei. Da lì il serpentone di auto si è mosso verso il centro di Osimo, stavolta per una conferenza nel palazzo del Municipio: Elena Turchi, appassionata dell’argomento, ha saputo regalare ai partecipanti un excursus avvincente sulle automobiliste della storia più remota. Pochi passi più in là, in un cafè, l’aperitivo con le cover anni Sessanta dal vivo delle Rimmel, un quintetto locale super coinvolgente e tutto al femminile. Dopo il pranzo e le premiazioni, non è mancato un pensiero floreale come souvenir, regalato alle signore insieme alla locandina del Trofeo incorniciata. Che siano di buon auspicio: come ha evidenziato il consigliere federale ASI Maurizio Speziali, che è stato ospite alla conferenza assieme all’assessore alla cultura del Comune di Osimo Michela Glorio, la strada al femminile non sembra ancora del tutto rosea.

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