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CI CREDIAMO iniziata una nuova stagione per [a tutela delt'ambiente in Sardegna È
La pubblicazione della raccolta dei 1000 quesiti sulÌe materie previste per la prova scritta del concorso per 104 Agenti Forestali, è un segnale importante che ci aiuta a ben sperare per iI futuro della riorganizzazione del Corpo Forestale Sardo, da noi sempre auspicata.
Abbiamo già detto in varie sedi e anche scritto, pubblicandolo net n" 22 del Notiziario Forestale, che con 104 nuovi Agenti Forestali si copre solo Ia metà dei posti realmente necessari per fare Vigilanza Ambientale a 360 gradi su tutto il territorio isolano. Siamo anche realisti, sappiamo delle ristrettezze che attanagliano leconomia del nostro paese: si parla sempre di nuovi tagli nel pubblico impiego, di blocco delle assunzioni, ed effettivamente abbiamo avuto anche il cattivo pensiero che qualcuno awebbe bloccato questo concorso. Certo sarebbe stata una cosa gravissima, una contraddizione palese con le tanto conclamate buone intenzioni di tutela del patrimonio ambientale sardo sbandierate da
tutti i politici. Awiare la macchina che porterà allassunzione di 104 giovani è da vedersi come una volontà politica nuova che dovrà portare al potenziamento e alla iorganizzazione del Corpo Forestale Sardo. differenza degli altri apparati amministrativi regionali, il Corpo Forestale è una struttura a sé stante, dove è più utile I1ngresso dal gradino iniziale di Agente per arrivare a quello di Dirigente con percorsi interni di crescita e formazione, ed esperienza diretta sul campo. Uistituzione della scuola forestale in Sardegna, in collaborazione con le università di scienze forestali e ambientati, sarà un altro tasselio fondamentale per il consolidamento del processo di riorga-
A
nizzazione del Corpo Forestale. La crescita scolastica in tutto il paese ci consente oggi di avere un numero di Agenti e Sottufficiali con la laurea già in tasca al momento di fare iI primo concorso, anche se per queste categorie
la laurea non era richiesta. Per tanti giovani sardi iI desiderio di difendere il proprio ambiente è molto forte, al punto che sacrificano anni di studio per dedicarsi con passione al servizio dell'Agente Forestale che difende la Sardegna da incendiari, inquinatori e speculatori. Le piogge di quest'inverno ci hanno dato morti e distruzione. 0ggi, dopo quelle tempestose giornate, c'è una ricrescita di vege-
il
verde che ci circonda disegna paesaggi stupendi e imparagonabili. Tutti noi, dobbiamo impedire che, con qualche atto scellerato, vengano cancellati questi colori. In quel verde c'è il futuro di una nuova stagione di rinascita per Ieconomia agricola-forestale, ambientale e turistica della nostra terra, e per difenderlo serve Iaiuto di tutti. Vigilate con noi e memorizzate subito sul vostro cellulare il numero verde 1515 per chiedere il nostro intervento su tutte le emergenze ambientali. tazione incredibile,
Salvatore Scriva
SOMMARIO
Pag. 3
TUTELA DELTAMBIENTE GEOGRAFICO DELIJAREA MEDITERRAIIEA E DELTAMBIENTE NATT]RALE DELLA SARDEGNA
Pag.2l ELEMENTI DI LEGISLAZIONE FORESTALE - R.D.30 DICEMBREl923 N.3267, R.D. 16 MAGGIO 1926 N. 1126,L.9 OTTOBRE 1957 N. 950, L.21 NOVEMBRE 2000 N.353, L.24 NOVEMBRE 1981 N.689
Pag.39 ECOLOGIA FORESTALE E SILVICOLTURA
Pag. 59 L. 11 FEBBRATO 1992 N. 157, L.R.28APRrLE 1978 N.32, L.R.29 LUGLIO 1998 N.23
Pag.7l pEscA - R.D.22 NOVEMBRE 1914 N.1486, R.D.8 OTTOBRE 1931 N. 1604, L.963[965,D.AD.A. 10 MAGGIO 1995 N.412, D.P.R. 1639168
1. DAL PUNTO DIVISTA ECOLOGICO LE PIANTE SONO CLASSIFICATE COME XEROFITE
QUANDO: 1) hanno esigenze idriche modeste e riescono a vivere
in ambienti siccitosi * 2) hanno elevate esigenze idriche e vivono in ambienti particolarmente umidi 3) hanno la capacità di vivere in ambienti che alternano momenti di grande siccità e di elevata umidita
9. LA TEMPERATURA DELI.?ARIA DIMINUISCE DI CIRCA l GRADO OGNI: 1) 100 metri di altitudine *
2) 500 metri di altitudine 3) 1000 metri di altitudine
10.I "TACCHI" O «TONERI'DELLA SARDEGNA SONO ALTIPIANI COSTITUITI DA ROCCE: calcaree * 2) basaltiche
l)
2. QUALE STRUMENTO VrENE UTTLTZZATO
PERMISURARE LA PIOGGIA CADU:IA? 1) il pluviometro * 2) l'anemometro 3) il goniometro
DIVISTA ECOLOGICO LE PIAN. TE SONO CLASSIFICATE COME TROPOFITE
3. DAL PUNTO
1l.IVENTI SONO MOVIMENTI DI MASSE D'A. RIA CHE SI SPOSTAIIO RISPETTOALLA SUPERFICIE TERRESTRE CON COMPONENTE PREVALENTEMENTE ORIZZONTALE : l)
dalle zone ad alte pressioni (anticicloniche) alle zone pressioni (cicloniche) * 2) dalle zone a basse pressioni (cicloniche) a quelle ad alte pressioni (anticicloniche) 3) dalle zorre a basse pressioni (cicloniche) alle zone molto nuvolose a basse
QUANDO: 1) hanno la capacita di vivere in ambienti che alternano momenti di grande siccità e di elevata umidità * 2) hanno elevate esigenze idriche e vivono in ambienti particolarmente umidi 3) hanno esigenze idriche modeste e riescono a vivere in ambienti siccitosi
4. QUALE STRUMENTO YIENE
3) granitiche
UTILIZZ§O
PER MISURARE LA YELOCITÀ DEL VENTO? 1) l'anemometro *
2) il barometro 3) I'igrometro
5.IL LIBECCIO È TJNVENTO CHE SPIRA DA: 1) sud-ovest *
2) sud-est 3) sud
6.IL GRECO O GRECALE È T]NVENTO CIIE SPIRA DA: 1) nord-est * 2) sud-est 3) nord-ovest
LA ZONA IN CUI UNA PIATITA SI È EVOLUTA VIENE DEFINITAAREALE DI ORIGINE E LE PIANTE DI QUELIJAREALE SONO CHIAMATE: 7.
12.INDryIDUATE TRA IVENTI INDICATI QUELLO CIIE SPIRA DALLA GIUSTA DIREZIONE: 1) scirocco spira da sud-est *
2) libeccio spira da nord-ovest 3) tramontana spira da sud-ovest 13. QUALE Dr QUESTEATFERMAZTONT RIGUARDATITI IL YENTO RISULTA FALSA?
favorisce l'accumulo di umidità * 2) favorisce la dispersione degli inquinanti 3) favorisce l'impollinazione dei fiori
l)
14. I TERRENI EOLICI SONO TERRENI CHE SI SONO FORMATI PERAZIONE DI TRASPORTO
DEL:
l)
vento *
2)
gravitàr
3) acqua 15.
l)
LE PIOGGEACIDE SONO CAUS$E:
dall'aumento nell'atmosfera di ossido di zolfo e di
azoto *
1) autoctone *
2) dall'aumento nell'atmosfera dell'anidride carbonica 3) dall'aumento nell'atmosfera dello strato di ozono
2) alloctone 3) mesotone
16.
LE SPECIE FORESTALI SCIAFILE SONO:
amanti l'ombra * 2) l'inquinamento atrnosferico 3) tolleranti la luce
l)
8.
LA PARTE DELI.?ATMOSFERA COMPRESA
TRA LA SUPERFICIE TERRESTRE E UN'AL.
TEZZA MEDIA DI lO-12 KMYIENE DENOMINATA:
l)
troposfera *
2) stratosfera 3) termosfera
I7.LE SPECIE FORESTALI ELIOFILE SONO: 1) amanti la luce
*
2) amanti l'ombra 3) tolleranti l'inquinamento atmosferico
QUALI FRA QUESTI GRI]PPI DI SPECIE FORESTALI SONO CONSIDERATE SCIAFILE 18.
(TOLLERANTI L?OMBRA)? tasso-agrifoglio * 2) larice-pino silvestre 3) pino marittimo-frassino
l)
MIST]RAIA DA UNO STRUMENTO CHIAMATO: l) igrometro * 2) anemometro 3) barometro
DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONI
l'anemometro misura la velocita del vento * 2) il barometro misura l'umidità dell'aria 3) il pluviometro misura la pressione atrnosferica
l)
21. UNA
SARDEGNA? 1) 24.098lonq * 2) 35.760 kmq 3) 18.930 kmq
MEDI-
TERRANEO: SARDEGNA, SICILIA' CORSICA, INTERMINI DI GRANDEZZAIN CHE ORDINE DEVONO ESSERE MESSE? 1) Sicilia-Sardegna-Corsica * 2) Sardegna-Sicilia-Corsica 3) Corsica-Sicilia-Sardegna
nsrttl,:
È
LA SUPERFICIE DELLA
27. CONSIDERANDO TRE ISOLE DEL
19. I-?UMIDITÀ DELI.TARIA VIENE
20. QUALI
26. QUAI.?È
SICILIA, CORSICA pIÙ IsoLA DEL cRANDE È coNsrnsRArA LA MEDITERRANEO? 1) Sicilia * 28. QUALE TRA SARDEGNA,
2) Sardegna 3) Corsica
DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONI
RISUL:IA ERRATA:
il ptuviometro misura l'umidita dell'aria * 2) il barometro misura la pressione atmosferica 1)
3) l'anemometro misura la velocità del vento
DI QUESTEABFERMAZIONI RIGUARDANTI LA TRASPIRAZIONE RISULITA
29.L8 MONTAGNE DELLA SARDEGNA HANNO: l) quote sempre al di sotto dei 2.000 metri * 2) quote anche superiori ai 2.000 metri 3) quote sempre superiori ai 2.000 metri
22. QUALI
CORRETIA:
l)
la perdita di acqua sotto forma di vapore da parte delle piante * 2)laperditadi acqua sotto forma di vapore da parte del terreno 3) la somma della perdita di acqua sotto forma di vapore da parte delle piante e del terreno
23.IL REGIME PLUVIOMETRTCO (DELLE PREcIprrAzIoNI) DI GRAN LLI|IGA PrÙ COMUNE IN SARDEGNA È: I
) inverno-autunno-primavera-estate
2) inverno-primavera-autunno-estate 3) autunno-inverno-primavera-estate
(iape) * (ipae) (aipe)
24.L8 PIANTE CHE SONO STATE TRASPORTATE INAREALI DIVERSI DA QUELLO DI ORIGINEVENGONO DEFINITE:
l)
alloctone *
2) mesotone 3) autoctone
LE SEGUENTI DEFINIZIONI DI ENDEMISMO RISULTA PIÙ APPROPRIATA: 25. QUALE FRA
30.IL MASSICCIO DEL GENNARGENTU PRESENTA NUMEROSE VETTE, QUALE FRA QUEL. LE INDICATE È LA PIÙALTA? l) Punta La Marmora * 2) Bruncu Spina 3) Monte Spada
31.IL MONTE LIMBARA IN QUALE REGIONE GEOGRAFICA DELLA SARDEGNA È USTCATOT 1) Gallura
*
2) Marghine 3) Sarcidano 32. QUALE FRA
LE SEGUENTIAFFERMAZIO}I
RISUL;IA CORRETTA?
il Monte Rasu si trova in Provincia di Sassari * 2) il Monte Linas si trova in Provincia di Oristano 3) il Monte Corrasi si trova in Provincia di Cagliari 1)
LE SEGUENTIAFFERMAZIONI UNA RISULTA NON CORRETTA: l) il Flumendosa sfocia nella costa sud-occidentale della Sardegna *
33. FRA
2) il Coghinas sfocia nella costa settentrionale dell'isola 3) il Temo sfocia nella costa nord-occidentale della Sardegna
l)
la presenza esclusiva e caratteristica di determinate * specie vegetali o animali in una regione circoscritta 2) specie vegetali introdotte da un altro areale e acclimatate in una regione
34.I.?ALTOPIA}IO DI CAMPEDA È UNTCITO: * 1) tra le province di Sassari e Nuoro 2) in provincia di Sassari
3) specie vegetali e animali tipiche di una nazione
3) in provincia di Nuoro
r FIUMI SOTTOELENCATI NON uN.rrrr,uENTE DEL TrRSo? l) il Cedrino *
35. QUALI FRA
I GRUPPI DI PIANTE SOTTOELENCATE,INDTYIDUA QUELLO CHE PUÒ COSTITUI43. FRA
È
RE "MACCHIA"
2) il Taloro 3) Rio Liscoi
1) cisto-lentisco
2) leccio-castagno 3) camrbo-nocciolo
36.TRA I FIT]MI DELLA SARDEGNA, QUELLO
44.COL TERMINE DI FILLOSFERA SI INTEN.
PIÙ NAVIGABILE È: 1)
il Temo *
DE:
2) il Tirso 3) il Flumendosa 37. QUALE FRA
QUESTEAFFERMAZIONI
RISUUTA NON CORRETTA: 1) il lago di Gusana deriva dallo sbarramento del fiume
Cedrino * 2) il lago Omodeo deriva dallo sbarramento del fiume Tirso 3) il lago di Casteldoria deriva dallo sbarramento del
fiume Coghinas 38. TRA
I f,'IUMI INDICATI UNO NON
RISULITA
AFFLUENTE DEL FLUMENDOSA: l) fiume Liscia * 2) Rio Mulargia 3) Rio Flumineddu
39.IL PERIMETRO COSTIERO DELLA SARDEGNA, COMPRESO IL LITORALE DELLE ISOLE MINORI, HA UNO SYILUPPO DI CIRCA:
l)
*
1.900 km *
2) 2.500 km 3) 3.200 km
40.IN RELAZIONEALLA NWOLOSITÀ, LA SARDEGNA È CONSTNNRATA LA REGIONE ITALIANA: 1) con la più bassa nuvolosità * 2) con la più alta nuvolosità 3) con nuvolosità intermedia 41. COL TERMINE
DI "MACCHIA" GENERALMENTE SI INTENDE UNA FORMAZIONE VEGETALE: l) sempre verde di altezza inferiore ai 4 metri con copertura maggiore del 75%o * 2) sempre verde di altezza superiore ai 4 metri con copertura minore del 75%
3) sempre verde di altezza inferiore ai 4 metri con copertura inferiore al 25Yo
TRA I GRT]PPI DI PIANTE INDICATE, QUALE NON COSTITUISCE MACCHIA? I ) leccio-castagno-nocciolo * 42.
2) lentisco-fillirea-euforbia 3) ginepro-cisto-viburno
l) la zona dell'atmosfera nella quale le piante interagiscono con gli altri fattori ambientali * 2) la chioma degli alberi legnosi 3) la zona occupata dalla vegetazione 45. LADISTRIBUZIONE DELLE PRECIPITAZIONI IN SARDEGNA È CONCENTRATA IN QUALE PERIODO:
l) in autunno -
inverno *
2) in primavera - estate 3) in estate - autunno
46.LA GIACITURA DEL TERRENO STAAI) INDICARE: l) la posizione del terreno rispetto ad un piano oizzontale * 2) la denominazione della localita dove il terreno è ubicato
3) le dimensioni dell'appezzamento 47. COL TERMINE DI SOSTANZA ORGANICA
DEL TERRENO SI INTENDE:
l) qualsiasi composto di origine biologica presente nel terreno * 2) un composto derivato dalla miscelazione del letame con le particelle terrose 3) un composto costituito da particelle di sabbia, limo e argilla 43. QUAL?È
l)
IL
STGNTFICATO DI RIZOSFERA?
la zona del suolo nella quale le radici delle piante
instaurano rapporti con I'ambiente circostante * 2)lazona del suolo dove si sviluppa il micelio dei fun-
chi 3) la zona dell'atmosfera dove si accumulano maggiormente
i
gas inquinanti
49.IIEGLI SPAZIVUOTI TRA LE PARTICELLE DEL SUOLO NORMALMENTE SONO CONTENUTE: 1) acqua e aria in proporzioni variabili * 2) acqua e aria in proporzioni uguali 3) solo acqua 50. COMEVIENE CHIAMATO LO STRUMENTO CHE MISURA LA PRESSIONE ATMOST'ERICA?
barometro * 2) igrometro 3) anemometro
l)
51. I TERRENI DI TRASPORTO CHE SI SONO FORMATI PERAZIONE DELVENTO SONO DETTI TERRENI:
l) eolici *
60. rN SARDEGNA QUAr.7È TLYENTO CHE
SPIRA CON PIÙ F'REQUENZA NELI.?ARCO DELIJAÀINO? maestrale *
l)
2) alluvionali 3) morenici
2) tramontana
52.L8 PIÙ FINI PARTICELLE MINERALI PRE. SENTI NEL TERRENO SONO COSTITUITE DA: l) argilla *
61.IL PLUVIOMETRO È UNO STRUMENTO CHE VIENE ATILIZZAIO PER MIST]RARE :
3) levante
1) la pioggia
2) limo 3) sabbia
*
2) l'umidità 3) la pressione
53. COSA SONO
I DEPOSITI MORENICI:
materiali trasportati e depositati dai ghiacciai * 2) materiali trasportati e depositati dai fiumi 3) materiali trasportati e depositati dal vento
l)
54. COSA È r,A rOnsA,z l) un deposito di materiale organico indecomposto * 2) un deposito di materiale inorganico 3) un deposito di materiale calcareo 55. LE CORRENTIAEREE (VENTO) , SECONDO LA LORO ENERGIA, TRASPORIANO PARTICELLE SECONDO DTVERSE MODALTTÀ. QUAXÈ LA MODALIT^À. DA CONSIDERARE ERRAIA? 1) per soluzione *
2) per trascinamento 3) per sospensione 56. COSA S'INTENDE PER IRRAGGIAMENTO? l) la trasmissione di calore dal suolo all'atmosfera durante le ore notturne *
2) l'apporto di calore da parte del suolo 3) la trasmissione di calore agli strati più profondi del suolo
,T.LAQUANTrTÀ DTACQUA CHE LrENE pERDUTA DAL SUOLO PER SCORRIMENTO
SUPERFICIALE DIPENDE: 1) dalla pendenza * 2) dalla temperatura del suolo
62.LO SCIROCCO È UNVTUTO CHE SPIRA DA: sud-est *
l)
2) sud-ovest 3) nord-ovest 63.
IL VENTO MODERATO FAVORISCE:
la rimozione dell'umidità dall'aria * 2) l'accumulo delle sostanze inquinanti 3) la germinazione dei semi
l)
LE SPECIE FORESTALI II\DICATE NON TOLLERA r_TOMBRA? QUALE l) pino marittimo * 2) agrifoglio 64. FRA
3) leccio 65.
LE SPECIE CHEVIVONO NELI.TAREALE DI
ORIGINE VENGONO CHIAMATE
l)
:
autoctone *
2) alloctone 3) mesotone
VENGONO DEFINITE SPECIE IGROF'ITE QUELLE CIIE HANNO: 1) sviluppato una buona resistenza agli eccessi idrici * 66.
2) sviluppato una buona resistenza alla siccità 3) sviluppato una buona resistenza alla salinita
3) dalla profondità della falda
UUNITÀ DI MISURA CON CUI SOLITAMENTE VIENE MISURATA LA PIOGGIA NELLE SIAZIONI METEREOLOGICHE? 58. QUADÈ
1) millimetro x
2) decimetro 3) metro cubo
67.IL PROCESSO Dr EMISSTONE D'ACQUA SOTTO FORMA DIVAPORE DA PARTE DELLE PIAI\TE VIENE CHIAMATO
:
1) traspirazione *
2) evaporazione 3) respirazione
LA CONDENSAZIONE DELI.TUMIDITÀ
59. FRA
68.
DELVENTO?
ATMOSF'ERICA QUANDO VIENE A CONTATTO CON SUPERFICI FREDDE DEFINISCE:
GLI STRUMENTI INDICATI QUALE NON È IDoNEoA MISURARE LAVELoCITÀ
l)
igrometro *
2) anemomeho 3) anemografo
1) la rugiada x
2)labina 3) la galaverna
I TERRDNIALLUVIONALI SONO TERRENI CHE SI SONO FORMATI PERAZIONE: 1) dell'acqua * 69.
78.
l) piante di consistenza legnosa, con ramificazioni legnose che partono dalla base le cui dimensioni non
2) del vento 3) dei ghiacciai
superanoi5metri* 2) pianfe completamente lignificate i cui rami partono ad una certaaltezza dal suolo 3) piante di alto fusto lignificate che perdono le foglie
70. QUALE FRA QUELLI INDICATI PUÒ ESSERE CONSIDERATO UN EFFETTO POSITIVO
DELYENTO?
79. SOSTANZA BTODEGRADABTLE È QTJELLA: 1) che può essere degradatadaagentibiologici, in con_
1) impollinazione *
2) evaporazione 3) traspirazione
comitartza con fattori fisici come luce, umidità ecc * 2) che viene degradatacol fuoco 3) che viene degradata attraverso la triturazione e il trat_
71.IL FENOMENO PER CUI LE PIANTE ESPELLONO LTACQUA SOTTO FORMA DMPORE, ATTRAVERSO LE FOGLIE VIENE CHIAMATO:
l)
tamento con prodotti chimici 80.
traspirazione *
2) evaporazione 3) vernalizzazione 72. QUAr.iÈ rL FINE PRTNCIPALE DEL PROCES_ SO DI TRASPIRAZIONE DELLE PIANTE? 1) regolare la temperatura interna * 2) favorire la fotosintesi 3) incrementare la produzione
GLIARBUSTI SONO:
LA SALINITÀ DELLEACQIIE RAPPRESENTA:
1) la quantita complessiva di sali minerali presenti nelle
acque *
2) la quantita di cloruro di sodio presente nelle acque 3) la quantità di sali di magnesio presenti nelle acque
81.IL CLIMA È: 1) l'insieme degli elementi meteorici che si stabiliscono
in un determinato territorio * 2) l'insieme della temperatura e della piovosita di un
ATTRAVERSO LA FOTOSINTESI CLORO. FILLIANA LE PIANTE SONO IN GRADO DI PRODURRE DIRETTAMENTE : l) zuccheri *
determinato ambiente 3) l'insieme dell'energia solare e del vento di un deter_ minato ambiente
2) proteine 3) grassi
82. tJN ORGANISMO SI DICEAUTOTROFO
73.
LA FOTOSINTESI CLOROFILLIANA DELLE PIANTE PUÒAWENIRE INASSENZA DI LUCE? 1)no* 7 4.
2) si 3) talvolta 75.
OLTREALLA LUCE,ALLA CLOROFILLA E
ALTACQUA PER COMPIERE LA FOTOSINTESI LA PIANTA HA BISOGNO DI: 1) anidride carbonica * 2) ossigeno
3) azoto
QUANDO PERVWERE: 1) non dipende da altri organismi in quanto capace di procurarsi autonomamente le sostanze di cui ha bisogno 2) dipende da altri organismi totalmente 3) dipende da altri organismi ma soltanto pelrzialmente 83. UN BIOTOPO È: l) uno spazio fisico in cui vive una comunità di vegeta_ li e animali con caratteristiche peculiari * 2) uno spazio fisico in cui vivono solo animali
3) uno spazio fisico in cui vivono soltanto topi
84.THT'MUS È UN:
l)
TRA QUELLE ELENCATE NON È T]NA FUNZIONE ESERCITATA DALLE RADICI? l) fotosintesi * 76. QUALE
2) respirazione 3) assorbimento
composto ottenuto dal processo di decomposizione della sostanza organica * 2) composto proveniente dalla bruciatura di stoppie o
altro materiale organico 3) composto costituito da più concimi miscelati insieme 85.
77.
l)
LAREALE COSTITTIISCE:
un'area geografica in cui si rinviene una determinata
specie *
2) tn'area geografica ricca di acqua 3) un'area geografica battuta dal vento
l)
\TENE DEFINITA FLORA:
l'insieme delle specie vegetali che si osservano in un
determinato ambiente * 2) l'insieme dei fiori che si possono osservare in un campo non coltivato 3) l'insieme dei fiori che si osservano nei frutteti
COMEVIENE DEFINITO TIMPATTO AMBIENTALE: l) ogni modificazione che subisce l'ambiente in seguito all'attività dell'uomo o a causa di fenomeni naturali *
LE PIANTE INDICATE INDTVIDUA QUELLA CHE NON COSTITTIISCE MACCIIIA: l) Nocciolo *
2) difficolta che incontrano specie vegetali provenienti da altri ambienti 3) difficoltà che incontrano specie animali provenienti da altri ambienti
3) Viburno
86.
87.
LA EUTROFIZZAZIONE DELLEACQTIE È
T'N PROCESSO DETERMINATO: 1) dall'aumento massiccio delle alghe causato dalla elevata disponibilità di nutrienti *
2) dall'aumento improwiso della temperatura 3) dall'aumento della concentrazione di sali dovuti all'evaporazione delle acque a causa di elevate temperature
89.IL BIOGAS È COSTITUITO: l) da una miscela di gas originati dalla decomposizione di rifiuti organici * 2) davna miscela di
gas provenienti da scarichi di
impianti industriali 3) da una miscela di gas provenienti dalla lavorazione del petrolio 90.
LE PIANTE CHE HAI[NO ESIGENZE IDRI.
CHE MODESTE E RIESCONOAVIVERE IN
AMBIENTI SICCITOSI VENGONO DEFINITE:
l) xerofite *
95. LA ZONA DELL?ATMOSFERA NELLA QUALE LE PIANTE INTERAGISCONO CON GLIALTRI FATTORI AMBIENTALI VIENE CHIAMAIA:
2) troposfera 3) stratosfera
LA ZONA DEL SUOLO NELLA QUALE LE RADICI INSTAURANO RAPPORTI CON I.?AM. BIENTEVIENE CHIAMAIA: 96.
1) rizosfera *
2) fillosfera 3) troposfera
DI MATERIALE ORGANICO POCO DECOMPOSTO SOLITAMENTE ACIDO VIENE CHIAMATO: 1) torba * 97. UN DEPOSITO
2) humus 3) calcare 98. I TERRENI DI TRASPORTO CHE SI SONO
FORMATI PER AZIONE DELLA GRAVITÀ VENGONO CHIAMATI: 1) terreni colluviali * 2) terreni diluviali 3) terreni fluviali
NONVIENE INFLUENZATA DIRETTAMENTE DAL YENTO? l) la germinazione dei semi * 99. QUALE FRA QTIESTEATTIVITÀ
2) l'impollinazione 3) la rimozione delle sostanze inquinanti
2) tropofite 3) igrofite 91. MOLTE PIANTE HANNO ESIGENZE
2) Fillirea
l) fillosfera *
VIENE DEFINITA FAUNA:
l) I'insieme degli organismi animali che vivono in un determinato ambiente * 2) l'insieme degli organismi vegetali che vivono in un determinato ambiente 3) l'insieme degli organismi vegetali e animali che vivono in un determinato ambiente 88.
94. FRA
IDRI.
CHE ELEVATE EYIVONO INAMBIENTI T]MIDI. COMEVENGONO DEFINITE? l) igrofite * 2) cormofite
QUALE FRA QUESTI ELEMENTI NON È NECESSARIO PER LA FOTOSINTESI CLORO1OO.
FILLIANA: 1) ossigeno *
2) acqta 3) anidride carbonica
3) tropofite
FIUMI DELLA SARDEGNA QUAUÈ QUELLO PÙ LUNGO:
92. FRA QUESTI 1) Tirso
*
2) Flumendosa 3) Coghinas
LE PIANTE ELENCATE INDICA QUEL. LA CIIE PUÒ COSTITUIRE LA "MACCHIA":
93. FRA
l) Ginepro * 2) Ciliegio 3) Castagno
101. QUALE FRA QUELLE ELENCATD È UNn FUNZIONE ESERCITATA DALLE RADICI? 1) respirazione *
2) fotosintesi 3) traspirazione
102.IN QUALE TIPO Dr TERRENO FRA QUELLI ELENCATI I.?ACQUA S'INFILTRA CON DIFF'ICOLTA? l) argilla * 2) limo 3) sabbia
103. TRA I COMPONENTI DEL TERRENO QUELLO CHE RIESCE A TRATTENERE GRANDI QUANTITÀ DIACQUA SENZA MANIFESTARE FENOMENI DI RISTAGNO È:
110. COSA SIUTILIZZA NELLA MODERNA SILVICOLTURA PER I RIMBOSCHIMENTI E
l) l'humus
2) selvaggioni 3) talee
x
2) l'argilla 3) il limo
LA LAVORAZIONE ESEGUTTA, OGGI GENERALMENTE CON MEZZI MECCANICI, CHE INTERESSATUTTA LA SUPERFICIE \TIENE DETTA: l) lavorazione andante * 104.
ZAMENTI LUNGO LE LINEE DI LT!'ELLO CON CONTROPENDENZA MONTE. COME VIENE CHTAMATO QUESTO TIPO DI LAVORAZIONE? *
II2. LE SPECIE VEGETALI CAPACI DI YIVERE SOLO IN AMBIENTE ACQUATICO VENGONO DEFINITE: 1) idrofite * 2) briofite 3) xerofite
2) a strisce 3) andante 106. LA PRODUZIONE DI SEMENTI FORESTALI, NELLA MODERNA SILVICOLTURA, HA NOTEVOLE IMPORTANZA PER I LAVORI DI RIMBOSCHIMENTO. FRA LE CARATTERISTI. CHE CHE DEVONO POSSEDERE LE SEMENTI, INDICA QUELLA CHE RITIEM PIÙ IMPOR. TANTE: 1) facoltà germinativa *
2) colore 3) dimensioni
113. NEL RAPPORTO LUCE/PIANTA CHE COSA SI INTENDE PER FOTOPERIODISMO? l) la capacità dei vegetali di adattare il proprio sviluppo alla durata della illuminazione * 2) la capacità dei vegetali di fotosintetizzare anche in
giornate con scarsa luminosita 3) la capacità delle piante di assorbire gli elementi nuhitivi anche in giornate con scarsa luminosità
II4.IL
FOTOPERIODO INFLUENZA NEL SUO
COMPLESSO I-TACCRESCIMENTO DELLE PIANTE. ALCUNE PIANTE YENGONO INFATTI
LE CARATTERISTICHE CHE DEVONO POSSEDERE LE SEMENTI FORESTALI, LA EACOLTÀ GERMINATIVA È RITENUTA LA PIÙ IMPORIANTE. CHE COSA RAPPRESENTA? l) il numero dei semi germinati in un tempo prestabilito * 2) la capacitàt dei semi di produrre piantine vitali 107. FRA
3) la percentuale dei semi estranei presente
LE CARATTERISTICHE CHE DEVONO AVERE LE SEMENTI FORESTALI, QUALE HA SCARSA IMPORIANZA: l) il colore * 108. FRA
2) la germinabilità
3)lapwezza 109. CHE COSA SONO
l) piante di bosco nate
l) minerale formato dai depositi di carbonato di calcio * 2) minerale che si forma per accumulo di sostanza 3) minerale derivante dareazioni chimiche di sostanze ferrose presenti nel terreno
105. NEI TERRENI DA IMBOSCHIRE CON UNA CERTA PENDENZA, SIAPRONO DEI TERRAZ-
a gradoni
111. DALI.?ANALISI CHIMICA EFFETTUATA SUI TERRENI FORESTALI TALVOL:IA È PNNSTNTT UN COMPOSTO DENOMINATO "CAI,6ARF' CHE PUÒ ESSERE DEFINITO:
organica
2)lavoruzione a gradoni 3) lavorazione a strisce
l)
RINFOLTIMENTI? l) piantine di vivaio *
I
SELVAGGIONI?
spontaneamente *
2) piante propagate per innesto 3) piante propagate per talea
DEFINITE *LONGIDIURIIE", PERCHÉ?
1) si sviluppano normalmente con giorni in cui la luminosità è superiore a 12-14 orc *
2) si sviluppano normalmente con giorni in cui la luminosità è inferiore a 12-14 ore 3) non sono influenzate dalla durata della luminosità 115. IN RELAZIONE AL RAPPORTO LUCE/PIANTA COSA SI INTENDE PER FOTOBLASTISMO: l) f influenza della luce sulla germinazione dei semi * 2) l'inflienza della luce sulla emissione delle foglie
3) l'influenza della luce nell'allungamento dei rami
116.IL RISCALDAMENTO DELIJARIA IN QUALSIASI STAGIONE DELTATINO AVYIENE PREVALENTEMENTE AD OPERA: l) della radiazione termica terrestre * 2) sotto l'azione diretta dei raggi solari 3) per l'emissione di calore che si verifica in molte attivita
TEMPERATURA DELTATMOSFERA INFLUENZA I.TATTIVITÀ DELLE PIANTE. COSA SI INTENDE PER ESCURSIONE TERMICA GIORNALIERA? 1) la differenzatrail valore massimo e minimo di tem-
2) al minore riscaldamento del terreno per la presenza di nuvole o nebbia 3) ad un eccesso di ventilazione che si verifica nel fondo valle
peratura che si verifica nell'arco delle 24 ore * 2) la differenza di temperatura misurata ad altitudine diversa 3) la differenza di temperatura misurata all'interno e
I24. LATEMPERATURA INFLUENZA IN MODO DECISIVO IVEGETALI. COME SI DEFINISCONO LE TEMPERATURE AL DI SOPRA E AL DI SOTTO DELLE QUALI UNA FUNZIONEVITALE VIENE INTERROTTA? l) temperature critiche *
II7
.LA
all'esterno di un bosco 118. ALCI]III STRUMENTI ATTI A MISURARE LA TEMPERATURA SONO IN GRADO ANCHE DI REGISTRARLA, ESSI VENGONO CHIAMATI:
2) temperature cardinali 3) temperature ottimali
1) termografi *
2) barografi 3) igrografi
125.I DANNI PIÙ GRAVI CAUSATIALLE PIANTE DALLE GELATE SIVERIFICANO NEL PERIODO:
TRA TEMPERATURA E ALTITUDIIIE ESI. STE UNA RELAZIONE CHE PUÒ ESSERE COSÌ
) primaverile 2) autunnale 3) invernale I
119.
ESPRESSA: 1) la temperatura diminuisce con l'aumentare dell'al-
*
titudine *
126. TRA LE VARIE F'ASI VEGETATIVE ATTRA. VERSO CUI LE PIANTE PASSANOANNUAL-
2) la temperatura aumenta con l'aumentare dell'altitudine 3) la temperatura non si modifica con l'altitudine
MENTE QUAI-?È QUELLA PIÙ SENSIBILEALLE GELATE?
l) LA TEMPERATURA DELIJARIA, COME REGOLA, SIABBASSA MAN MANO CHE CI SI ALLONTANA DALLA SIJPERFICIE TERRESTRE,TUTTAVIA SONO FREQUENTI CASI IN CUI GLI STRATI PIÙ BASSI DELIJATMOSFERA SONO PIÙ FREDDI DI QUELLI PIÙALTI.IL FENOMENO VIENE CHIAMATO: I2O.
l)
inversione termica *
2) induzione termica 3) escursione termica 121. NEI BOSCHI CON PIANTAGIONITROPPO
FITTE, CIOÈ CON DIFETTI DI ILLUMINAZIONE, QUALE FENOMENO PUOYERIFICARSI FRA QUELLI CITATI: disseccamento e caduta dei rami bassi * 2) aumento del diametro dei fusti 3) maggiore persistenza delle foglie
l)
122. COSA SONO LE ISOTERME? 1) le linee continue che uniscono tutti i punti in cui si è registrata la stessa temperatura * 2) le linee che uniscono tutti i punti in cui si è registrata
la stessa intensità luminosa 3) le linee che uniscono tutti i punti in cui si è registrata la stessa quantità di pioggia
germogliamento *
2) accrescimento 3) riposo 127. PERCHÉ T-B CBT..ITE PRIMAVERILI SONO CONSIDERATE LE PIÙ DANNOSE PER GLI
ALBERI? 1) perché le piante si trovano generalmente nella fase di germogliamento * 2) perché le piante si trovano nella fase di assorbimento 3) perché le piante si trovano nella fase di riposo vegetativo
128. PER QUALE MOTM D',TNVERNO LE PIANTE SONO PIÙ RESISTENTIALLE BASSE TEMPERATURE: l) per la concentrazione dei succhi cellulari *
2) per l'accumulo di sostanze di riserva 3) per il contenuto di acqua nei tessuti
LA COSIDETTA "ARIDITÀ FISIOLOGICA" PER CUI LE PIANTE POSSONOAIIDARE I2g.
INCONTRO ALI.TAPPASSIMENTO DERIVA:
dalla carelza di acqua nel terreno * 2) dalla paralisi della funzione assorbente delle radici 3) dall'arresto dell'attività fotosintetica
l)
130. I.TAPPREZZAMENTO DEL VALORE AGRO-
I23. ACHE COSA È »OVUU. IJII\-VERSIONE TERMICA CHE SI YERIFICA TALVOL:TA NEL FONDOVALLE?
NOMTCO DELLE PRECIPITAZIONT, SOPRATTUTTO IN SARDEGNA NON DIPENDE SOLO DALLA QUAIITITÀ MAANCHE DALLA FRE-
1) allo scivolamento lungo le pendici delle masse d'aria più dense raffreddatesi sui monti *
FREQUENZA?
QUENZA. QUALÈ IL SIGNIFICATO DELLA ry
10
1)
il numero complessivo annuo di giorni di pioggia *
2) i periodi nei quali la pioggia cade 3) la quantità di pioggia che cade in un certo tempo
LA CARATTERTSTTCA prù NEGATIVA DEL CLIMA "MEDITERRANEO": l) le alte temperature che coincidono col minimo delle 131. QUALÈ
precipitazioni * 2) le basse temperature che coincidono con la elevata piovosità 3) le alte temperature che coincidono con la elevata insolazione
132. FRA LE CARATTERISTICHE DEL CLIMA .MEDITERRANEO" ELENCATE, EVIDENZIA QUELLA CORRETTA: 1) la bassa piovosita coincide con l'elevata traspirazione * 2) le basse temperature coincidono di solito con la ele-
vata luminosità 3) la massima durata del periodo luminoso coincide con la bassa evaporazione 133. LA QUANTITÀ DIACQUA CADUTA NELI-?U. NITÀ DI TEMPO YIENE ESPRESSA CON IL TERMINE: 1) intensità *
2) distribuzione 3) frequenza
A QUALE STAGIONE CORRTSPONDE DI SOLITO LA SITUAZIONE CLIMATICA ALTA TEMPERATURA-BASSA PIOVOSITÀ IN CLIMA MEDITERRANEO: 134.
1) estate x
2) autunno 3) primavera
AMBIENTE «MEDITERRANEO', DI SOLITO ALLA SITUAZIONE CLIMATICAALTA TEMPERATURA.AIIA LT]MINOSITÀ CORRISPONDE LA STAGIONE: I ) primaverile-estiva * 135. IN
2) autunno-vernina 3) vernina-primaverile
138. QUAL'È LO STRUMENTO CHE MISURA LA DIREZIONE DELVENTO? l) anemoscopio *
2) anemometro 3) igrometro 139.
TANEMOMETRO MISURA?
la velocità del vento * 2) l'umidità dell'area 3) l'intensità luminosa
l)
140. CONSIDERANDO
CIIE SONO DIVERSE LE DIREZIONI DA CUI PROVIENE ILVENTO, QUANDO SIVERIFICA LA BREZZADT MARE? 1) quando il vento spira verso terra nelle ore in cui questa si riscalda più del mare *
2) quando il vento spira verso il mare nelle ore in cui il mare è più caldo detta terra 3) quando l'umidità sulla terra è maggiore di quella del mare 141.
INDIVIDUA IN QUALE DEI SEGUENTI TER-
RENI SI HA CARENZA DI OSSIGENO: l) argillosi * 2) sabbiosi 3) umiferi 142. NEI TERRENT IN DECLTyIO (PENDENZA) LE SISTEMAZIONI IDRAULICHE HANNO SVARIATE FUNZIONI. QUALE FRA QUELLE MEN. ZIONATE NON HA VALIDITÀ AGRONOMICA? l) impedire il ristagno idrico *
2) ridurre la velocità dell'acqua 3) limitare i fenomeni di erosione
143.I FENOMENI DI EROSIONE CHE SIVERIFICANO NEITERRENI IN PENDENZA DIPENDONO DA FATTORI DIVARIA NATURATRA I QUALI IMPORTANZA NOTEVOLE ASSUMONO LE PIOGGE.IN QUALE IPOTESI LE PIOGGE SONO MENO PERICOLOSE PER UEROSIONE? 1) quando sono abbondanti ma di bassa intensità *
136. FRA
2) quando sono abbondanti e di alta intensità 3) quando sono intensissime e di lunga durata
3) la rugiada
144.IN QUALI TERREM IN PENDENZA I FENOMENI DI EROSIONE SONO MENOACCENTUATI? l) nei terreni prowisti di copertura vegetale *
LE TDROMETEORE TNDTCATE QUArjÈ QUELLA PIÙ DANNOSA PER LE PIANTE FORESTALI? l) la grandine * 2)labrina 137. IN
2) nei terreni asciutti 3) nei terreni umidi
RA-AUTA PIOVOSITÀ?
I45.LA QUANTITÀ DI SALI PRESENTI NELTACQUAVIENE INDICATA COL TERMINE:
AMBIENTE MEDITERRANEO A QUALE STAGIONE CORRTSPONDE, DI SOLITO, LA SITUAZIONE CLIMATICA BASSA TEMPERATU.
l)
inverno *
2) estate 3) primavera
salinità * 2) igroscopicità 3) basicità
l)
11
146. DA
cHE cosA È cosrrrulTo IL RETICo-
LATO GEOGRAFICO?
153.I MERIDIANI DA UN PI.]NTO DIVISTA GEOGRAFICO MISURANO:
1) da un insieme di meridiani e paralleli *
1) la latitudine *
2) dall'insieme di paralleli 3) dall'insieme di meridiani
2) la longitudine 3) l'altitudine
I47.A CITE COSA SERVE IL RETICOLATO GEOGRAFICO?
154. pER CONyENZIONE QUANTI MERTDIANI
l)
alocalizzare esattamente qualsiasi punto sulla superficie della terra * 2) alocalizzare esattamente le zone con la stessa altitudine 3) alocalizzne esattamente le superfici boschive di una regione 148. GEOGRAFICAMENTE COSA SONO I MERIDIANI? 1) sono delle semicirconferenze, tracciate idealmente sulla superficie terrestre perpendicolarmente all'equatore, comprese tra i due poli * 2) sono delle circonferenze ideali, tracciate sulla super-
ficie terrestre parallelamente all'equatore 3) sono delle circonferenze ideali, tracciate sulla superficie terrestre perpendicolarmente all'equatore
LE SEMICTRCONFERENZE IDEALT, TRACCIATE SULLA ST]PERFICIE TERRESTRE PERPENDICOLARMENTE ALLEQUATORE, COMPRESE TRA I DUE POLI COSTITUISCONO: l) i meridiani * 149.
2) i paralleli 3) le ellissi 150. DAL PTJNTO
SONO
DIVISTA GEOGRAFICO COSA
I PARALLELI?
l)
sono delle circonferenze ideali, tracciate sulla superficie della terra parallelamente all'equatore * 2) sono delle semicirconferenze ideali, tracciate sulla
superficie della terra perpendicolarmente all'equatore 3) sono delle circonferenze ideali, tracciate sulla superficie terrestre, perpendicolarmente all'equatore
LE CIRCONFERENZE IDEALI, TRACCIATE SULLA SUPERFICIE DELLA TERRA, PARALLELAMENTE ALTEQUATORE COSTITUTSCONO: 1) i paralleli * 2) i meridiani 151.
3) le ellissi 152. DALLA MISURA DELLE CIRCONFERENZE COSTITUENTI I PARALLELI SI CONSTATA
CIIE: 1) la lunghezza delle circonferenze diminuisce progressivamente dall'equatore ai poli * 2) la lunghezza delle circonferenze aumenta dall'equa-
tore ai poli 3) la lunghezza delle circonferenze rimane costante dalI'equatore ai poli
t2
VENGONO CONSIDERATI? l) 360 * 2)
180
3) eo 155. PER CONTVENZIONE È STATO STABILITO CHE IL MERIDIAIIO *O'(INIZIALE) O FONDAMENTALE È QUrr,r,O CHE PASSA: 1) per Greenwich, vicino a Londra * 2) per Roma - Monte Mario 3) per Parigi 156. QUAI?È
LA DISTANZATRA UN MERTDIA-
NO E I.?ALTRO? 1) I (un grado) * 2) 3 (tre gradi) 3) 5 (cinque gradi) 157. QUAr.?È
IL MERTDIANO FONDAMENTALE
IN ITALIA? 1) quello che passa a Roma
-
Monte Mario *
2)aMilano-Linate 3)aBari-Palese 158.I PARALLELI DA UN PTJNTO DIVISTA GEOGRAFICO MISURANO: 1) la longitudine * 2) I'altitudine 3) la latitudine 1s9. COME È
l)
nrrrXrro
TEQUATORE?
la circonferenza massima della terra, perpendicolare
all'asse terrestre ed equidistante dai poli *
2) la circonferenza minima della terra, perpendicolare all'asse terrestre, più vicina al polo nord 3) la circonferenza minima, perpendicolare all'asse terrestre, più vicina al polo sud 160. QUALE È r,l OTSTANZA TRA UN PARALLELO E I.?ALTRO? 1)l un grado ) * 2)s cinque gradi ) 3)7 sette gradi ) 161. COSA È T,N. C.ANTA GEOGRAFICA? l) la rappresentazione graftca, mediante simboli e indicazioni convenzionali, di una parte della superficie terrestre * 2) la rappresentazione fotografica di parti della superficie terrestre
3) la rappresentazione eliografica di parti della superficie terrestre
NELLA CARTA GEOGRAFICA LE DISTANSONO RECIPROCAMENTE RIDOTTI IN PROPORZIONE,IN MODO DA MANTENERE LTN PRECISO RAPPORTO CON LA REArjr.À,: CoME È orrrNrro euESTo RAp-
2) uno strumento che indica la latitudine del punto in cui uno si trova 3) uno strumento che indica la longitudine del punto in cui uno si trova
PORTO? 1) scala *
170. LE LINEE IMMAGINARIE CHE UNISCONO TUTTI I PUNTI DI UGUALEALTITTJDINE SONO DEFINITE: l) curve di livello *
162.
ZEE GLI SPAZI
2) misura 3) visura
NEI CONFRONTI DELI"?EVAPORAZIONE IL \'ENTO NE DETERMINA: 163.
2) curve piezometriche 3) curve di orientamento
DELI.TACQUA DEL TERRENO, 1) un aumento *
I7I.A CHE COSA SERVE LA BUSSOLA? l) per misurare con precisione l'angolo compreso
fra la direzione del nord e la direzione del punto geografico
2) luna diminuzione 3) non ha alcuna influenza
osservato * 2) per misurare con precisione la longitudine nord di un
164. NEL TERRENO TARGILLA È T,A TN,IZTONE MINERALE: 1) di più piccole dimensioni * 2) di più grandi dimensioni
punto 3) per misurare con precisione l'angolo compreso fra la direzione del sud e la direzione del punto geografico osservato
3) che compone la quota prevalente 172. CON QUALE NOME SCIENTTFTCOVIENE 165. FRA LE PARTICELLE
MINERALI DEL
INDICATO IL "CARRUBO"?
TERRENO, QUALE FRA QUELLE INDICATE HA
1) Ceratonia siliqua *
DIMENSIONI MAGGIORI? 1) sabbia *
2) Castanea sativa 3) Corillus avelana
2) aryilla 3) limo 166. rN UNA NOTTE D'TNVERNO, QUALE DELLE SEGUENTI CONDIZIONI PUO DETERMINARE ILVERIFICARSI DI T]NA GELATA?
l)
I CORSI D'ACQUA DELLA SARDEGNA È POSSTSTLE OSSERVARE DIVERSE SPECIE VEGETALI. FRA I GRUPPI SEGUEN173. LUNGO
cielo sereno e assetza di vento *
2) cielo nuvoloso e vento da nord 3) cielo nuvoloso e vento da sud
I NOMI SCIENTIFICI INDICATI CORRISPONDE AL GINEPRO ROSSO? l) Juniperus oxicedrus * 167. QUALI TRA
2) Cedrus atlantica 3) Laurus nobilis
TI EVIDENZIA QUELLO CARATTERISTICO:
l)
salice
-
tamerice
-
ontano *
2) carrubo - sughere - leccio 3) olivo - nocciolo - castagno
174.DI SEGUITO SONO INDICATI I NOMI SCIENTIFICI DI ALCT]NE PIANTE PRESENTI IN SARDEGNA CONACCAIITO IL NOMEVOLGARE (TTALTANO). QUAr.?È r.?ACCOSTAMENTO ERRATO?
l) Arbutus unedo:nocciolo * 2) Olea europea:olivo
TRA
I
SEGNI CONI-VENZIONALI CHE VENGONO USATI IN CARTOGRAFIA LE CURVE DI LTVELLO SONO TRA I PIÙ IMPORTANTI. COSA SONO LE CURVE DI LIYELLO O ISOIPSE? 168.
1) sono delle linee immaginarie tracciate sulle carte,
che uniscono tutti i punti con la stessa altitudine * 2) sono delle linee immaginarie tracciate sulle carte, che uniscono i punti con la stessa latitudine 3) sono delle linee immaginarie tracciate sulle carte, che uniscono i punti con la stessa longitudine
3) Quercus ilex:leccio
175.TRA LE SEGUENTI DEFINIZIONI RIGUARDANTI IL CLIMA DELLA SARDEGNA UNA È ERRATA. QUALE? l) la Sardegna presenta elevate escursioni termiche invernali * 2) la Sardegna è tra le regioni più soleggiate d'Italia 3) la Sardegna è tra le regioni con la più bassa nuvolosita
169.
TRA GLI STRUMENTI UTILIZZXTI IN CARTOGRAF'IA COSA È TAI.TTVTETRO?
FIUME CHE GETTA LEACQUE IN UN LAGO VIENE CONSIDERATO UN: 1) immissario *
1) uno strumento che indica I'altitudine del punto in cui uno si trova *
2) emissario 3) effIuente
176. UN
13
177. DURANTE
LE NOTTI II\'VERNALI SIVERIFICA I.]NO SCAMBIO TERMICO TRA IL MARE
DO DELI.?ANNO NELLE SPECIE COSIDETTE: l) decidue *
E I.?ATMOSFERA? l) si, dal mare all'atrnosfera * 2) si, dall'atmosfera al mare 3) no, non awiene nessuno scambio
2) persistenti 3) sempreverdi
LE SEGUENTIAFFERMAZIONI RELA. TIVE ALLA TEMPERATURA INDICA QUELLA INESATTA: 1) la temperatura aumenta con l'altitudine *
185. IN RELAZIONE AL FOTOPERIODO ALCUNE PIAIITE VENGONO DEFINITE BREVIDIURNE. PERCHÉ? l) si sviluppano normalmente in giorni con luminosità inferiore a12 ore* 2) si sviluppano normalmente in giorni con luminosità
2) la temp er atlur a favori sce l' evap orazione 3) la temperatura influenza la traspirazione
superiore a 12 ore 3) non sono influenzate dalla luminosità
DI\ISO INTRE ZONE IN F'UNZIONE DEL TIPO DI COLONIZZAZIO-
186. QUALI FRA QUESTE
178. FRA
179. UNO STAGNOVIENE
NE.TRA LE ZONE ELENCATE INDICA QUEL. LA ERRAIA: 1) zona pedestre, dove non esistono piante *
2)
DEFINIZIONI DEFINI-
SCE IL CONCETTO DI "CLIMAX"?
1) stadio finale dello sviluppo di un ecosistema * 2) stadio iniziale per lo sviluppo di un ecosistema 3) stadio intermedio dello sviluppo di un ecosistema
zona lacustre, dove le piante sono completamente
sommerse 3) zona palustre dove le piante hanno l'apparato radicale e parte del fusto sommerso
QUALE rRA QUELLI CTTATI È r,O SmCNO PIÙ GRANDE DELLA SARDEGNA? 1S0.
1) stagrro di Cabras * 2) stagao di Santa Gilla 3) stagno di Tortolì
LE DEFIIVZIONI RIPORTATE INIDICA QUELLA APPROPRIATA PER DENOMINARE LE 181. FRA
LAGTJNE: 1) corpi d'acqua salmastra o salata separati dal mare da cordoni sabbiosi * 2) corpi d'acqua salmastra o salata che non hanno collegamento col mare 3) corpi d'acqua dolce collegati col mare 182. LA VEGETAZIONE VIENE PERCEPITA INNAIIZITUTTO COME I.]NO STRATO VERDE CHE SI ESTENDE,IN MODO PIÙ O MENO CONTINUO,IN GRAN PARTE DELLA SUPERFICIE TERRESTRE.A CHE COSA È OOVUTO QUESTO COLOREVERDE? l) alla presenza nelle piante della clorofilla * 2) al riflesso generato dalle foglie con i raggi solari
3) al gioco di ombra e luce che si verifica nella vegetazione
LA COTORAZIONEVERDE, SIA PURE CONTONALITÀ DIVERSE È SNUTPNN PRESENTE?
IST.ATTUALMENTE I BOSCHI DELLA SARDEGNA SI ESTENDONO PER CIRCA:
40% della superficie * 2) 15% della superficie 3) 8% della superficie
l)
188. QUALE FRA LEAFFERMAZIONI RIPORIATE ÈADERENTEALLA REAXTÀ DI T]NA LEC.
CETA? 1) la lecceta è una formazione sempreverde e negli stadi
più maturi costituisce una barriera che assorbe lamaggior parte dellaradiazione solare, lasciando arrivare al terreno pochissima luce *
2)lalecceta è una formazione sempreverde e negli stadi più maturi assorbe modesta percentuale di radiazione solare che quindi può arrivare anche al terreno in grande quantità
3) la lecceta è una formazione sempreverde e negli stadi più maturi rientra fra le specie a medio assorbimento di energia luminosa 189.
IL TERRENO DESTINATO AL RIMBOSCHI-
MENTO VIENE GENERALMENTE PREPARATO CON DIVERSE LAVORAZIONI; COSA SI INTENDE PER LAVORAZIONE ANDAIITE? l) lavorazione oggi eseguita generalmente conmezzi meccanici che interessa tutta la superficie da rimboschire * 2)lavonzionelocalizzataeseguitaa"gradoni"
183. rN QUALr SPECIE VEGETALT
3) lavorazione localizzata eseguita a'ostrisce"
1) a foglie persistenti * 2) a foglie decidue 3) a foglie caduche
190. LA LAVORAZIONE ANDANTE, UTILIZZNIA NELLE OPERAZIONI DI RIMBOSCHIMENTO, pER QUALr TIPI Dr TERRENO È CrNrru.r,MENTE INDICATA?
terreni in piano o in leggera pendenza * 2) terreni a elevata pendenza 3) terreni esposti ai venti
l)
184.
LA COLORAZIONEVERDE DELLE PIAN-
TE VIENE A MANCARE IN UN CERTO PERIO.
t4
191.IN UN TERRENO DA RIMBOSCHIRE CON FORTE PENDENZA QUALÈ IL SISTEMA MENO IDONEO DI LAVORARE IL SUOLO: 1) lavorazione andante
*
2)lavorazione a buche 3) lavorazione a trincea di scavo e reinterro
NELLE OPERAZIONI DI RIMBOSCHIMENTO NEI TERRENI CON UNA CERTA PENDENZA VIENE ATILIZZNI A T]NA LAVORAZIONE DEL TERRENO DETTAA "GRADONI'. ESSA CONSI192.
STE: ) nell' apertur a di terrazzarnenti di varia larghezza, lungo le curve di livello con contropendenza a monte * 2) nell'apertura diterrazzarnenti di varia larghezza, lungo le curve di livello con pendenza a valle 3) nel lavorare andantemente strisce di varie larghezze lungo le curve di livello 1
193. GENERALMENTE SI SOSTIENE CHE IN CASO DI INCENDIO LE LATIFOGLIE SONO IN GRADO DI ASSICURARE LA SOPRAVVTVENZA DEL BOSCO MEGLIO DELLE CONIFERE. PER QUALE MOTTVO? l) perché hanno la capacita di rinnovarsi agamicamente * 2) perché sono meno suscettibili al fuoco 3) perché senza I'ombreggiamento i semi germinano più velocemente
GLIANIMALI CHE POPOLAÀIO UNA FORESIA GLI INSETTI RAPPRESENTANO LA CLASSE PIÙ NUMEROSA. GLI INSETTI CHE 194. FRA
VIVONO A SPESE DEI VEGETALI VENGONO CHIAMATI: l) fitofagi * 2) entomofagi 3) coprofagi
GLI INSETTI CHE SI NUTRONO DIVEGETALI MANIFESTANO SVARIATE PREFERENZE ALIMENTARI. QUELLI CHE SI NUTRONO DI FRUTTI VENGONO DEFINITE SPECIE: l) carpofaghe * 195.
2) xilofaghe 3) antofaghe 196.
1) fillofage *
2) izofaghe 3) antofaghe 198.
LE SPECIE RIZOFAGHE SI NUTRONO:
l) di radici * 2) di legno 3) di fiori 199.
GLI INSETTI CHE SI NUTRONO DI LEGNO
SONO DETTI:
l) xilofagi * 2) antofagi 3) carpofagi 200.
I QUERCETI DELLA
SARDEGNA SUBISCO_ NO PERIODICHE DET'OGLIAZIONI CAUSATE DA INSETTI APPARTENENTI ALI.?ORDINE DEI: l) lepidotteri * 2) emitteri 3) ditteri
zOI.LA SUGHERA, INSIEME AD ALTRE SPECIE DI QUERCE, È SOGCETTAA PERTODICHE DEFOGLIAZIONI. COME VIENE CHIAMATO QUESTO LEPIDOTTERO DEFOGLIATORE?
lymantria * 2) cicindela
l)
3) phoracanta 202. F'RA GLI INTERVENTI DI LOTTA CONTRO LA LYMANTRIA PRATICATI IN SARDEGNA SI È nrvrosruro pARTICoLARMENTE EFFTcACE I.?USO DI PRODOTTI MICROBIOLOGICI, TALVOUIA DISTRIBUITI ANCHE MEDIANTE ELICOTTERI,A BASE DI: 1) bacillus thuringensis * 2) poltiglia bordolese
3) rogor
2O3.INDICA FRA QUELLI ELENCATI IL NOME SCIENTIF'ICO DEL LECCIO: 1) Quercus ilex * 2) Quercus coccifera 3) Quercus robur
GLI INSETTI CHE VIVONOA SPESE DI
ORGANISMI VEGETALI HANNO PREFERENZE ALIMENTARI PARTICOLARI. DI CHE COSA SI NUTRONO LE SPECIE XILOFAGE? 1) legno *
2) frutti 3) foglie
197.I FITOFAGI DANNOSIAI BOSCHI IN SARDEGNA HANNO PREFERENZE ALIMENTARI SPECIFICHE. LE SPECIE CHE SI NUTRONO DI FOGLIE VENGONO DEFINITE:
204. CON IL NOME SCTENTIFICO QUERCUS ILEXVIENE DENOMINATO: l) il leccio *
2) la sughera 3) il rovere
2O5.IN RELAZIONEAI FIORI IL LECCIO È DA CONSIDERARE UNA PIANIA: monoica * 2) dioica 3) poligama
l)
l5
*
206.rl LECCIo È trNl SpECIE MEDITERRA-
1) volpe
NEA LE CTII FOGLIE SONO: 1) persistenti *
2) donnola 3) gatto
2) decidue 3) caduche
216. QUAr.?È
LA DURATA DEL PERTODO Dr
GRAYIDAN Z A DE,L MUFLONE ?
LA FRUTTIFICAZIONE DEL LECCIOAYVIENE INTORNO: l) ai 15 anni * 207. ORDINARIAMENTE
2) ai 5 anni 3) ai25 anni
*
2) Marocco 3) Tunisia
2) 30 settimane
3) 12 settimane
3) suidi
CERVI?
LEGNOSA COSTITUISCONO
IL:
1) trattamento di un bosco *
3) giugno
-
luglio
1) circa 8 mesi *
LA DEMASCHIATURA? 1) la prima operazione di decortica effettuata sulla pian-
ta* 2) I'estrazione del sughero da piante colpite dal fuoco 3) l'estrazione del sughero da piante defogliate 211. CHE COSA È rr. SUCHTRONE? 1) il sughero estratto per la prima volta dalle piante * 2) il sughero estratto da piante colpite dal fuoco 3) il sughero estratto da piante defogliate
2) circa
12 mesi
3) circa 6 mesi
22O.ACHE ETÀ SPTJNTAIIO SOLITAMENTE LE CORNA DEI CERYI? 1) 12 mesi * 2) 6 mesi 3) 24 mesi
22I.A QUALE FAMIGLIAAPPARTIENE IL CINGHIALE? 1) suidi *
2) felidi 3) mustelidi
IL
MUFLONE? 1) bovidi *
222. FNA
2) cervidi 3) felidi
I NOMI SCIENTIFICI INDICATI
QUAr.?È QUELLO DEL MUFLONE? 1) Ovis musimon *
213. NEL PERTODO ESTTVO Dr QUALE COLORE
È rr, ùrlNrELLo DEL MUT'LorlE? 1) bruno - rossiccio * 2) grigio - nero 3) cenerognolo con macchie scure
2) Felis sylvestris 3) Mustela nivalis 223. FRA
I NOMI SCIENTIFICI INDICATI
QUAr.?È QUELLO DEL CERVO? 1) Cervus elaphus *
214. QUANDO SI VERTFICANO GLr ACCOPPTA-
2)Dama dana
MENTI DEL MUFLONE? 1) ottobre - novembre * 2) genrnio - febbraio
3) Sus scrofa 224. DAL PUNTO DI VISTA ALIMENTARE IL CINGHIALE È UNA SPECIE: 1) onnivora *
aprile
215. QUALr SONO r PREDATORT SELVATICI
PICCOLI DEL MUF'LONE?
t6
LA GRAVTDANZA NEL
CERVO?
21O.IN CAMPO SUGHERICOLO CHE COSA È
2I2. A QUALE FAMIGLIA APPARTIEÌYE
1) settembre - ottobre * 2) marzo - aprile
219. QUANTO DURA
2) governo di un bosco 3) incremento di un bosco
-
IL
CERVO? 1) cervidi * 2) bovidi
218. QUANDO STVERTFTCANO GLTAMORT NEr
209.I.?INSIEME DELLE PRATICHE DA METTERE INATTO PER I-?UTILIZZODELLA MASSA
3) marzo
*
2I7. A QUALE F'ÀMIGLIA APPARTIENE
2O8.IN QUALE FRA QUESTEAREE GEOGRAFICHE IL LECCIO DIFFICILMENTE PUÒ COSTITUIRE BOSCHI? 1) Olanda
1) 22 settimane
DEI
2) carnivora 3) erbivora
22s. QUAr.?È LA DURATA DELLA GESTAZTONE
DEL CINGHIALE?
235. DA QUALI
MONTI NASCE IL FIUME
1) da 16 a 20 settimane *
TIRSO? l) monti di Buddusò *
2) da 10 a 12 settimane 3) da 20 a 30 settimane
2)
catena del Marghine 3) Monte Ortobene
QUArÈ rL NOME SCTENTTFTCO DEL CrNGHIALE? l) Sus scrofa *
226.
2) Lupus capensis
2) Flumendosa 3) Taloro
3) Vulpes vulpes
227.QAN)È rL NOME SCTENTTFTCO DEL GATTO SELVATICO?
l)
237. QUALE FRA QUESTE AFFERMAZIONIr RISUIJTA CORRETTA:
Felis sylvestris *
1) il Temo sfocia nella costa nord-occidentale della Sardegna *
2) Lupus capensis 3) Sus scrofa
LEAFFERMAZIONI RIPORTATE INDICA QUELLA CHE RITIENI CORRETTA: l) il cervo vive in branchi unisessuali * 2) il cervo é un animale solitario 3) il cervo vive in branchi misti 228. FRA
229. FRA
236. LUNGO QUALE FIUME SITROVA L?nYVASO ARTIFICIALE DI CASTELDORIA? 1) Coghinas *
LEAREE RIPORTATE INDICA QUEL-
LA DOVE IL CERVO NON È PRESENTE: l) Monte Spada *
2) il Flumendosa sfocia nella costa sud-occidentale della Sardegaa 3) il Tirso sfocia nella costa sud della Sardegna
238.IL FIUME COGIIINAS SFOCIA NELLA COSTA:
l)
settentrionale della Sardegna *
2) meridionale della Sardegna 3) orientale della Sardegna
2) Monte Arcosu 3) Monti dei Sette Fratelli
239. QUAr"?È L?UNTCO LAGO NATURALE
230.A QUALE FAMIGLIAAPPARTIENE LA VOLPE?
2)lago Omodeo
l) canidi * 2) felidi
3) lago Gavossai
3) mustelidi
240.DA QUALE FrUME È SACNATA LA DI BOSA? l) Temo *
231.IL LAGO OMODEO DERIVA DALLO SBARRAMENTO DEL FIUME: 1) Tirso * 2) Cedrino 3) Coghinas 232. QUALE TRA TJN
I FIUMI SOTTOELENCATI
AFFLUENTE DEL TIRSO? *
1) Taloro
2) Cedrino 3) Flumineddu 233. QUALE TRA
I FIT]MI INDICATI È UN
AFFLUENTE DEL FLUMENDOSA? l) Rio Flumineddu *
DELLA
SARDEGNA? 1) lago diBaratz*
CrrrÀ
2) Cedrino 3) Taloro
24I.LE SORGENTI DEL FLUMENDOSA SITROÈ
VANO? nel massiccio del Gennargentu * 2) nel gruppo montuoso del Marghine 3) nel Monte Linas
l)
242.QUAI:È LA CIMA PIÙALTA DEL SUPRAMONTE DI OLIENA _ ORGOSOLO? 1) Monte Corrasi *
2) Rio Liscoi 3) Rio Mannu
2) Monte Gonare 3) Monte Spada
234. LUNGO QUALE FIUME È UnrCArO rr_ LAGO ARTIFICIALE DI GUSANA? l) Taloro *
243.rL MONTE RASU rN QUALE REGTONE DELLA SARDEGNA SI TROVA: l) Goceano *
2) Cedrino 3) Rio Mannu
2) Logudoro 3) Barbagia
l7
LA REGTONE NOTORTAMENTE
244,LA CIMA PIUAI,:TA DEI MONTI DEL
254. QUAr.7È
SARRABUS È:
PIÙ FRANOSA DELI.TISOLA? 1) Ogliastra *
l)
Monte Serpeddì *
2) Monte Linas 3) Monte Arcosu
2) Logudoro 3) Marghine
245.LA GIARA DI GESTURT IN QUALE REGIONE DELLA SARDEGNA SITROYA: 1) Marmilla *
255.IN SARDEGNA GLIALTOPIANI PIÙ NOTI
2) Goceano 3) Campidano
246.IL MONTE SERPEDÌ SI TROVA IN PROVINCIA DI:
l) Cagliari * 2) Nuoro
3) Oristano
247.IL MONTE CORRASI SITROVA IN PROVINCIA DI: 1) Nuoro * 2) Oristano 3) Sassari
248.IL MONTE SERPEDDÌ SI TROVA IN PROSSIMITÀ DELUABITATO DI:
l) Burcei * 2) Villasimius
3) Sinnai
*GIARE'. DI CHE NATT]RA SONO LE ROCCE CHE LE COSTITUISCONO? l) basaltica * SONO LE
2) calcarea 3) granitica
256.IL MASSICCIO DEL GENNARGENTU PRESENTA NUMEROSEVETTE. FRA QUELLE INDICATA QUAI-?È LA PIÙAI.;IA? 1) Bruncu Spina * 2) Monte Spada 3) Punta Florisa 257. COSA S'INTENDE COL
TERMINEYEGETA-
ZIONE?
l) l'insieme delle piante che si kovano in un territorio a formare una comunità * 2) l'insieme degli animali che si trovano in un territorio a formare una comunità 3) I'insieme di animali e piante che si trovano in un territorio a formare una comunità DI CIIE COLORE SONO, SOLITAMENTE, LE BACCHE MATURE DIAGRIFOGLIO?
249.IL MONTE RASU SI TROVA IN PROSSIMITÀ DELI.?ABITATO DI: 1) Bono *
258.
2) Macomer 3) Ozieri
2) verdi
250. IL GOLFO DI OROSEI SI TROVA LT]NGO LA COSTA:
259. INDICA, FRA QUELLE ELENCATE, LE PERCENTUALI DI AZOTO, OSSIGENO E ANI.
1) orientale * 2) occidentale 3) meridionale
DRIDE CARBONICA CHE PIÙ SIAVVICINAI\O
25I.IL GOLFO DI ORISTANO SI TROVA LI]NGO LA COSTA: l)
occidentale *
2) settentrionale 3) orientale
252.IL MONTE GONARE SITROVA IN PROSSIMITÀ DEGLIABITATI DI: 1) Orani Sarule *
-
2) Ollolai - Gavoi 3) Olzai - Ollolai
253.L8 SORGENTI DI SU COLOGONEALIMENTANO IL FIUME:
l) Cedrino * 2)Leni 3) Posada
18
l)
rosse *
3) nere
ALLA COMPOSZIONE MEDIA DELI-?ARIA: 1) azoto 79 Yo, ossigeno 21, 0
o/o,
anidide carbonica 0,
04Yo* 2) azoto 15,05 o/o, ossigeno 80,25 ca0,0l oÀ 3) azoto 90 %, ossigeno 8,05 0,10
%o,
o/o,
anidride carboni-
anidide carbonica
o
260. UNA PIOGGIA SI DEFTNTSCE, PER CON-
YENZIOT\E, ACIDA QUAIIDO 1) il ph è inferiore al5,6 *
:
2) il ph è superiore a 8 3) il ph è uguale a 7
26I.LE PIOGGEACIDE SONO CAUSATE: 1) dall'aumento nell'atrnosfera di ossido di zolfo e
azoto *
2) dall'aumento nell'atmosfera dell'anidride carbonica 3) dall'atmosfera dello strato di ozono
262. NEL PERIODO PIÙ CALDO DELI.?ANNO
LA
TRASMISSIONE DI CALORE TRA MARE E ATMOSFERA AWIENE: l) dall'atmosfera al mare * 3) nessuna delle due affermazioni è valida
263.IL CONTENUTO IN SOSTANZA ORGANICA DEL SUOLO VARIA NORMALMENTE:
l)dal2al0Yo* 2) dal30 al50Yo
all'l
carta topografica *
2) carta corografica
evaporazione *
3) carta geografica 272. UNA CARTA COMPILATA
topografica * 2) geografica 3) corografica
l)
265. QUALI SONO r EATTORI CrrE POSSONO INCREMENTARE IL PROCESSO DI TRASPIRAZIONE? l) temperatura - vento *
2) temperatura - umidita dell'aria 3) luce - umidità dell'aria
273. UNA CARTA COMPILATA
1:500.000 È
DI F'OTOSINTESI,IN UNA
2) la temperatura 3) I'anidride carbonica
UNI GARTA:
l)
corografica x 2) geografica
274.L8, MAPPE UTILIZZAIE PER RAFFIGURARE PROPRIETÀ RURALI YENGONO COMPILA.
TE IN SCALA: 1) maggiore
di
l:
10.000 *
2) maggiore l: 20.000 3) inferiore a 1: 15.000
267.COMEVIENE CHIAMATO IL SISTEMA CHE CONSENTE DI LOCALIZZANE ESATTAMENTE QUALSIASI PT]NTO SULLA SUPERFI. CIE DELLATERRA?
F'OGLIE?
l) reticolato geografico *
l)
2) reticolato topografico 3) sistema planetario
2) estate 3) primavera
268. LE CARTE GEOGRAFICHE VENGONO CLASSIFICATE IN RELAZIONE ALLA SCALA. COSA SONO LE CARTE COROGRAFICHE? 1) sono quelle di scala variabile da 1.000.000 *
2) sono quelle di scala variabile a
IN SCALA
3) topografica
FORESTA MOLTO FITIA, QUALE PUÒ ESSERE IL FATTORE LIMITANTE: l) la luminosità *
l:
l:
2.000.000 3) sono quelle di scala superiore al
150.000 a 1:
1.000.000 a 1:
l:
2.000.000
269.L8 SCALE GENERALMENTE USATE IN MONTAGNA SONO DETTE CARTE TOPOGRAFICHE. IN CHE SCALAVENGONO COMPILATE? 1) fra 2) fra 3) fra
IN SCALA
1:50.000 È uNn GARTA:
2) traspirazione 3) guttazione
266. NEL PROCESSO
I]NA CARTAVTENE COMPTLATA IN SCALAVARIABILE DA 1: 10.000AD 1: 150.000 VIENE DETTA: 271. QUAI\DO
l)
oÀ
264.L8 PIANTE PERDONOACQUA CON MODALIT.À. DTVERSE. eUALE FRA LE MoDALTTÀ INDICATE È NNN,ITI:
l)
corografica * 2) geografica 3) topografica
l)
2) dal mare all'atmosfera
3) dallo 0,1
CARIAVTENE COMPTLATA IN UNA SCALAVARIABILE DA 1: 150.000AD 1: I.OOO.OOO VIENE DETTA CARTA: 270. QUANDO UNA
275.IN QUALE PERTODO LE SPECIE *CADUCIFOLIE' PERDONO SOLITAMENTE LE inverno *
276.GLI INSETTI DANNOSIAI BOSCHI HANNO UNA ACCERTAIA PREFERENZA ALIMENTARE
VERSO UNA CERTA PARTE DELLE PIAIITE. GLI INSETTI CHE SI NUTRONO DI FIORIVENGONO DETTE SPECIE: 1) antofaghe * 2) xilofaghe 3) carpofaghe
LEAREE RTPORTATE INDTCA QUELLA DOVE IL MUFLONE NON È SOT,TTAITENTE 277. FRA
PRESENTE:
l: l: l:
10.000 ed 1: 150.000 * 150.000 ed 1: 200.000 5.000 ed l: 10.000
l)
Monte Arcosu *
2) Gennargentu 3) Montarbu di Seui
t9
1.IL R.D.30 DICEMBRE 1923 N.3267 CHE IMPONE IL \IINCOLO IDROGEOLOGICO DETERMINA: 1) limitazione d'uso alla proprietà terriera * 2) trasferimento dei terreni vincolati all'autorità forestale 3) non determina nessuna influenza nella proprietà pri-
RDR.À NELLA SANZIONE: l) amministrativa pecuniaria * 2) denuncia all' autorità gi,tdiziaia 3) confisca dei terreni
9.AI SENSI DELI-?ART. 10 COMMA 1 DELLA L. NEI SOPRASSUOLI BOSCATI PERCOR-
vata
353/2OOO
IL R.D.30 DICEMBRE 1923 N.3267 PREVEDE ALI.?ART. 17 IL *VINCOLO PERALTRI SCOPP
SI DAL FUOCO IJESERCIZIO DEL PASCOLO E DELLA CACCIA: 1) è possibile dopo dieci anni dall'incendio *
2.
SOTTOPONENDO A LIMITAZIONE D'USO BOSCHI CON SPECIFICHE CARATTERISTICHE. PER QUESTO LA LEGGE PREVEDE: 1) pagamento di un congruo inderxrizzo * 2) parziale appropriazione dei beni vincolati 3) nessun indewizzo
2) non è possibile 3) è possibile nell'anno successivo all'incendio
10.I.?ART.6 DELLA L.R.4194 PREVEDE CHE PER I.?ABBATTIMENTO DELLE PIANTE DI SUGHERA VENGA RILASCIATA APPOSITA
AATONIZZAZIONE: 3. NEL CASO DEL "VINCOLO PERALTRI scoPP (ART. 17 R.D.30 DICEMBRE 1923 N.
3267) CIJI DEVE PAGARE T.TINDENNIZZO? l) coloro che hanno promosso la limitazione d'uso * 2) sempre il Comune in cui ricadono i terreni vincolati 3) sempre lo Stato
l)
dall'Ispettorato Ripartimentale del C.F.VA. compe-
tente per
il territorio *
2) dall'Assessorato Regionale della Difesa
dell'Ambiente 3) dalla stazione forestale e di v.a. competente per il ter-
ritorio
BASEAL R.D.3267n923 (ART. 1) SONO SOTTOPOSTI A VINCOLO PER "SCOPI IDROGEOLOGICI":
11. COSA SI INTENDE PER "TRASFORMAZIO. NE DEI TERRENI SALDI IN TERRENU SOGGET-
1) terreni di qualsiasi natura e destinazione che possono
l) la rottura del cotico erboso di un pascolo naturale con l'uso di aratri, frese, erpici etc * 2) il taglio dell'erba di un prato pascolo con l'uso di
4. rN
perdere la stabilità o turbare il regime delle acque * 2) solo terreni adibiti a pascolo nudo su estese superfici 3) solo terreni boscati di media estensione 5. COSA TUTELA LAL.R. 4194? l) tutte le piante di sughera anche sparse * 2) solo i boschi di sughera di estensione maggiore di 2.000 mq
3) solo i boschi di sughera in produzione 6. I]IMPOSIZIONE DEL VINCOLO IDROGEOLOGICO È pROVTOSSO (R.D. 32671923,ART.2): l) dall'Autorità Forestale *
2) dai Comuni in cui ricadono le aree 3) dalla Camera di Commercio Industria
e
Agricoltura
7. LATRASFORMAZIONE DI USO E DESTINAZIOhIE DEI TERRENI SOTTOPOSTI A VINCOLO IDROGEOLOGICO NON PUÒ ESSERE REALIZ-
ZN A SENZA
I.TAUTORIZ Z AZTONE : della Regione * 2) della Provincia 3) del Sindaco del Comune in cui ricadono le aree inte-
TI A PERIODICA LAVORAZIONE?
falciatrici 3) la semina sul cotico di un pascolo, con spandiconcime, di essenze erbacee da pascolo
12.4I SENSI DELI.?ART.9 DEL R.D.32671I923 NEI BOSCHI E NEITERRENI RICOPERTI DI CESPUGLI'AVENTI FUNZIONI PROTETTIVE : l) di regola è vietato il pascolo delle capre * 2) è vietato il pascolo bovino 3) è vietato il pascolo degli ovini 13. NEI TERRENIYINCOLATI LA "TRASFORMAZIONE DEI BOSCHI INflTRE QUALITÀ DI COLTURA E LA TRASFORMAZIONE DEI TER. RENI SALDI INTERRENI SOGGETTIA PERIO. DrcA LAVORAZTONE'(ART.7 R.D. N. 3267n923) PUO ESSERE NEALIZZIfl.A? l) si con le necessarie attoizzazioni*
l)
2) non può essere mai attuata 3) può essere fatta con le dovute cautele
ressate
14. NEI TERRENI SOTTOPOSTI A VINCOLO IDROGEOLOGICO È POSSTNTT,E IL PASCOLO? l) si con le limitazioni previste dall'Art. 9 del R.D.
8. AI SENSI DELI-?ART. 26 DEL R.D. 3267 11923 IL PROPRIETARIO O POSSESSORE DI TERRENI VINCOLATI PER SCOPI IDROGEOLOGICI CIIE NON OSSER\rENA T,N NORME EMANATE PER I.J APPLICAZIONE DEGLI ARTT. 7 E 8 INCOR-
326711923 * 2) no in nessun caso come previsto dalla normativa
vigente 3) si senza alcuna limitazione come indicato dalle norne
2t
LA RECISIONE DEI R,ÀMI DELLE PIANTE DA SUGHERO CHE DETERMINA DANNO ALLA PIANTA \TIENE SANZIONATA AI SENSI 15.
DELr.?ART. 8 DELLA L.R. 4t94 QUANDO yrENE
EFFETTUATA IN MISURA SUPERIOREA: 1) 1/3 della chioma
*
}I.LALEGGE LA:
353/2OOO
HA COME FINALITA
1) conservazione e difesa dagli incendi del patrimonio boschivo nazionale * 2) conservazione e difesa dall'erosione delle aree mon-
2) ll4 della chioma
tane boscate 3) conservazione e difesa dei boschi dalle calamità
3) l/5 della chioma
naturali
16. NEI TERRENI SOTTOPOSTI A VINCOLO IDROGEOLOGICO È POSSTTTT,E DIJTILIZZAZIONE DEI BOSCHI E IL TAGLIO DEI CESPUGLr AVENTI FUNZIONI PROTETTM (ARTT. 8 E 10 R.D. 3267t23)?
22.L8 ZONE BOSCATE ED I PASCOLI I Ct]I
"
1) si secondo le prescrizioni di massima e di Polizia Forestale* 2) no in base alle prescrizioni di massima e di Polizia Forestale 3) si secondo le prescrizioni della buona pratica agrico1a
17.4I SENSI DELI-?ART.9 DEL R.D.32671I923 NEI BOSCHI DI NUOVO IMPIANTO O SOTTOPOSTIAL TAGLIO GENER.ÀLE È PTNNNTSSO IL PASCOLO?
SOPRASSUOLI SONO PERCORSI DA INCENDIO NON POSSONOAVERE UNA DESTINAZIONE DT\,'ERSA DA QUELLA PREESISTENTE ALI-?IN. CENDTO (ART. 10 L. N.353/2000): l) per almeno 15 aruri * 2) per almeno 10 anni 3) per almeno 7 anni
UESERCIZIODEL PASCOLO E DELLA CACCIA ÈVIETATO NEI SOPRASSUOLI BOSCATI PERCORSI DAL FUOCO PER I]N PERIODO DI (ART. 10 L. N.353/2000): l) l0 anni * 23.
2) 5 anni 15 anni
3)
1) no prima che lo sviluppo delle giovani piante e dei
nuovi virgulti sia tale da escludere ogni pericolo di danno *
2) si se il bestiame al pascolo è controllato da proprieta-
rio 3) no per almeno dieci anni dall'impianto 18.
IL R.D. 3267 11923 VIENE INDICATO AI[CHE
COME: 1) Legge Forestale
24. I-?ART.6 DELLA L.R.4194 PREVEDE CHE I,TAUTORIZZAZIONE ALI.?ABBATTIMENTO DELLE PIANTE DA SUGHERO SI INTENDE CONCESSA SE TUFFICIO COMPETENTE NON PROWEDE A DARE RISPOSTA ENTRO: l) trenta giorni *
2)
qu;ar antacinque
giorni
3) sessanta giorni
*
2) legge Galasso 3) legge Merli
25. I.?ART. 1 DEL R.D. 3267 11923 IMPONE IL YINCOLO IDROGEOLOGICO SUI TERRENI: 1) al fine di evitare che possano perdere stabilità *
DEL R.D. 3267 11923 PREVEDE SAN. ZIONI DA APPLICARE PER I.?INOSSERVANZA 19. I.?ART. 24
DELLE DISPOSZIONI DI CUIAGLIARTT. T E 8 DELLA LEGGE. LA SANZIONE AMMINISTRATIVA PECT]NIARIA VIENE DETERMINATA PER OGNI: l) decara di terreno o sua frazione * 2) centiara di terreno o sua frazione 3) ettaro di terreno o sua frazione
20.AI SENSI DELTART.6 DELLA L.R.4i94I.?UFFICIO COMPETENTE AL RILASCIO DELUAUT ONIZZAZIONE PER I.?ABBATTIMENTO DELLE PIANTE DA SUGHERO È TENUTOA CONCEDERE O IIEGARE I.?AUTORIZZAZIONE, DALLA DATA DI.PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA, ENTRO:
l)
trenta giorni *
2) sessanta giorni 3) tre mesi
22
2) per limitare il diritto di proprietà 3) non determina nessuna influenza nella proprietà privata 26.
IL R.D. 3267 11923 PREVEDE ALI.?ART.
17
IL
"VINCOLO PER ALTRI SCOPP SOTTOPONENDOA LIMITAZIONE D'USO BOSCHI CON PARTICOLARI CARATTERISTICHE. PER QUESTO LA LEGGE PREVEDE:
l) che l'indennizzo sia a carico di coloro che hanno promosso le limitazioni * 2) l'espropriazione delle aree vincolate 3) nessun tndewizzo 27. COSA SI INTENDE PERTRASFORMAZIONE
DEI TERRENI SALDI IN TERRENI SOGGETTI A PERIODICA LAVORAZIONE?
l) aratura frequente * 2) il taglio periodico del bosco 3) l'ulilizzazione periodica delle piante da sughero
28.Ar sENsr DELI_IART.7 R.D. 3267n923 È pnnMESSA LATRASFORMAZIONE DEI BOSCHI IN
35.ILVINCOLO DEI BOSCHI PERALTRI SCOPI, COSi COME PREYISTO DALTART. 17
ALTRA
DEL R.D. 326711923 PUÒ ESSERE PROMOSSO ANCHE DA ENTI E DA PRIVATI CHE:
eull,rrÀ
Dr coLTURA?
1) si con l'autorizzazione dell'amminiskazione com-
petente * 2) si se atfinta con le dovute cautele 3) no mai
LART.6 DELLA L.R.4194 PREVEDE CHE LO SRADICAMENTO DELLE CEPPAIE DI SUGHERAVENGA RICHIESTO QUANDO QTIESTE SONOVITALI E PRESENTI IN MISURA NON 29.
INFERIOREA:
30.AI SENSI DELDART.19 DEL R.D.112611926 LE PRESCRIZIONI DI MASSIMA E DI POLTZIA FORESIALE PREVISTE DAGLIARTT.8 E 10 DEL R.D.326711923 SONO COMPILATE: l) per ogni singola Provincia * 2) a livello Regionale 3) nell'ambito delle Comunità Montane
31.AI SENSI DDL R.D.1126i1926LI. PRESCRIZIONI DI MASSIMA E DI POLIZIAFORESTALE PREVISTE DAGLIARTT.8 E 10 DEL R.D. 3267 I 1923 SI APPLICANO: l) ai terreni vincolati ai sensi del R.D. 3267/1923 * 2) aiteneni boscati naturali o artificiali ovunque radicati 3) a tutti i boschi coltivati anche se non vincolati
IL PASCOLO (ART.
33. NEI TERRENI SOTTOPOSTI A
VINCOLO
IDROGEOLOGICO È POSSTNTT,E LA COI\MERSIONE DEL BOSCO CEDUO INALTO FUSTO?
l) si secondo le prescrizioni di massima di Polizia Forestale * 2) no perché viola I'Art. 7 del R.D. 3267/1923 3) no se non previsto da un apposito piano di tagli
2)sinoa5anni 3) sino a 15 anni
AI SENSI DELI.TART. 2I DEL R.D. 3267 11923 IN CASO DI DISJ\CCORDO FRALE PARTI,LA 38.
MISURA DELI.?INDENNIZZO DA CORRISPONDEREAL PROPRIETARIO DEL BOSCO "YIN. COLATO PERAIJTRI SCOPI" SAR,À FISSATO *
2) dall'Ispettorato Ripartimentale Forestale 3) dall'Ufficio Tecnico Erariale
LA DETERMINAZIONE DELLE ZONEVINCOLATE PER SbOPI IDROGEOLOGICI DIVIE. NE DEFINITIVA DOPO LA PUBBLICAZIONE ALI.?ALBO COMT]NALE DELLA CARTA TOPOGRAFICA DI CUIALI.?ART.3 DEL R.D. 326711923; QUANTI GIORNI DEVE DURARE LA PUBBLICAZIONE? 39.
1)90*
PUÒ PRESENTARE RICORSO: 2) al Presidente della Giunta Regionale 3) all'Ispettorato Ripartimentale del Corpo Forestale e
37.AI SENSI DELTART.33 DELLA L.R.411994 PER QUANTI ANIII I.?ASSESSORE DELLA DIF'ESA DELUAMBIENTE, PUÒ NEGARE O REVOCARE LE PREVIDENZE PER LA SUGHERICOLTT]RA? 1) sino a 10 anni *
2) 60 3) 30
34.AI SENSI DELL?ART.6 DELLA L.R.4/94 QUALORA I.TUFFICIO COMPETENTE NEGHI I.?AUT ONIZZ AZIONE PER I.TABBATTIMENTO DELLE PIANTE DA SUGIIERO, I-?INTERESSATO 1) all'Assessore Regionale della Difesa dell'Ambiente
2) svolgono un ruolo estetico paesaggistico 3) sono costituiti da essenze forestali rare
1) tre arbitri scelti dalle parti
9 RD.L.3267n923)? 1) si dopo che è stata assicurata la ricostituzione di essi * 2) no mai 3) si ma con carichi di bestiame adeguati
diVA.
IL YINCOLO PERALTRI SCOPI PREVISTO
DALI.TART. 17 DELR.D.3267II923 PUÒ ESSERE
DA:
BOSCHIADULTI TROPPO RADI E
DEPERTENTT È PERMESSO
36.
RICHIESTO QUANDO I BOSCHI PER LA LORO SPECIALE UBICAZIOIT{E : 1) difendono i terreni o fabbricati dalla furia dei venti *
200 per ettaro * 2) 100 per ettaro 3) 150 per ettaro
l)
32. NEI
l) dovranno corrispondere un congruo indennizzo ai proprietari dei boschi * 2) corrisponderanno un indennizzo pari alla minore produzione legnosa 3) non dowanno corrispondere un indennizzo
*
40.AI SENSI DELI.?ART.7 DELLA L.R.4194LA SANZIONE AMMINISTRATIVA PREVISTA DALLE PRESCRIZIONI DI MASSIMA E DI POLIZIA F'ORESTALE PER I.?ABBATTIMENTO DI CIASCT'NA PIANTA DA SUGITERO, SENZA AUT ONIZZAZIONE, VIENE : 1) raddoppiata * 2) tnplicata 3) drmezzata
23
AI SENSI DELI]ART. 42 DEL R.D. 112611926 QUALORA LE CEPPAIE DELLE PIANTEABUSI-
41.
2) boschi che difendono i terreni dalle valanghe 3) i terreni di qualsiasi natura e destinazione
VAMENTE ABBATTUTE FOSSERO STATE
DISTRUTTE, COME SI DETERMIÌ\ERA LORO DIAMETRO?
IL
l) sopra piante che ilvetbalizzarfie reputerà essere nelle condizioni di quelle distrutte * 2) applicando un calcolo su parametri convenzionali 3) non è determinabile 42. QUALE DEr SEGUENTTVTNCOLT NON È
PREVISTO NEL R.D.
3267 11923? 1) vincolo paesaggistico *
LA L.950167 DETERMINA LE SANZIONI PER I TRASGRESSORI DELLE NORME: l) di Polizia Forestale * 48.
2) sulla protezione della fauna e l'esercizio della caccia 3) per la difesa dei boschi dagli incendi
49.L8 PRESCRIZIONI DI MASSIMA E DI POLIZIA FORESTALE DI CUIALI-?ART.19 DEL R.D. 112611926 SONO DETERMINATE: 1) anche per singole parti di Provincia *
2) vincolo a difesa dalla caduta di valanghe 3) vincolo idrogeologico
2) a livello comunale dal Sindaco 3) a livello nazionale per decreto ministeriale
AI SENSI DELTART, 23 DEL R.D. 3267 11923 I.?AMMINISTRAZIONE COMPETENTE A
4/94
43.
DICHIARARE LA NECESSITA DEL VINCOLO PER ALTRI SCOPI PREVISTO DALIJART. 17 DEL R.D. 3267n923,IN CASr DI URGENZA PUÒ IMPORRE: l) l'astensione da qualsiasi forma di utllizzazione dei boschi interessati * 2) la sospensione della caccia 3) la sospensione del pascolo 44. NON RIENTRANO TRA
50.AI SENSI DELIJART.9 LETT. B DELLA L.R. t]N SOPRASSUOLO FORESTALE MISTO È
CONSIDERATO SUGHERETA QUANDO:
l) la quercia da sughero rappresenta, rispetto alla copertura totale del soprassuolo forestale, il 50 per cento * 2) la quercia da sughero rappresenta, rispetto alla copertura totale del soprassuolo forestale, il 40 per cento 3) la quercia da sughero rappresenta, rispetto alla copertura totale del soprassuolo forestale,
LE PRESCRIZIONI
DI MASSIMA E DI POLZIA FORESTALE PREYISTE DALIJART. 19 DEL R.D. 112611926: 1) le norme che regolano l'attività venatoria * 2) il tempo ed il modo di eseguire i tagli 3) le regole per i diradamenti delle fustaie
45.4I SENSI DELI.?ART. 8 DELLA L.R.411994LA RECISIONE DI RAMI CHE DETERMINA DANNO ALLA PIANTA DA SUGHERO, COM. PORTA UNA SANZIONE AMMINISTRATIVA CHE È:
l) pari a quella previstaper la recisione dei rami nella prescrizione di massima e di Polizia Forestale * 2) doppia di quella prevista nella prescrizione di massima e di Polizia Forestale 3) tripla di quella prevista nella prescrizione di massima e di Polizia Forestale
il
60 per cento
51. rL R.D.3267n923 (ART.16) QUALE TrPO Dr INDENNIZZO PREYEDEA FAVORE DEI PROPRIETARI DEI TERRENI SOTTOPOSTI A VINCOLO IDROGEOLOGICO? 1) nessun tipo di indenrizzo ma solo la riduzione degli
estimi catastali * 2) un indennizzo calcolato sulla base delle valutazione dell'U.T.E. 3) un congruo tndennizzo calcolato sulla base dei minori redditi derivanti dalle limitazioni imposte
12.LATRASFORMAZIONE DEI BOSCHI IN ALTRE QUALITÀ DI COLTURA PUÒ ESSERE AUTORJIZZATA DA: 1) la Direzione Generale del C.F.VA. * 2) la Prefettura competente per territorio 3) l'Assessorato Regionale all'Agricoltura e Foreste
LE PRESCRIZIONI DI MASSIMA EDIPOLIZIA FORESTALE DI CUI ALI-?ART. 19 DEL R.D. 112611926: l) le modalita di smaltimento nei boschi dei rifiuti speciali *
LE PRESCRIZIONI DI MASSIMA E DI POLIZIA FORESTALE STABILISCONO LE NORME,A LIVELLO PROVINCIALE, PER LA GESTIONE DEI TERRENI SOTTOPOSTIA VINcol,o IDROGEOLOGTCO. QUALE FRA LE SEGUENTI RISPOSTE È SSICI,IATAT
2) le modalità della sqppressione dei cespugli 3) le regole per l'impiànto delle carbonaie
l) le prescrizioni di massima e di Polizia Forestale dettano norme per i terreni ad esclusione di quelli nudi e
53.
46. NON RIENTRANO TRA
47.Ar SENSr DEL RD.3267n923 (ARTT.
tE t7)
NON POSSONO ESSERE SOTTOPOSTI A VINcol,o (rNDrvrDUA RrsPosTA ERRATA): l) i terreni di proprietà privata ma non quelli pubblici *
24
saldi * 2) le prescrizioni di massima e di Polizia Forestale dettano norme anche per i boschi di alto fusto 3) le prescrizioni di massima e di Polizia Forestale dettano norme anche per i boschi cedui
LA TRASFORMAZIONE DI BOSCHI E DI TERRENI SALDI,YINCOLATI DAL R.D. 326711923 CIII ESPRIME IL PARERE TECNICO? l) l'Ispettorato Ripartimentale delle Foreste * 54. PER
2) il Comandante della Stazione Forestale 3) l'Assessorato della Difesa dell'Ambiente
55.AI SENSI DELI.?ART.9 LETT.A DELLA L.R. 4/94, UN SOPRASSUOLO FORESTALE, COSTI-
TUITO DA PIANTE DI SUGHERA CON PRESEN-
zA Dt RTNNOVAZTONE, È CONSTUERATO SUGHEREIA:
al 40% della superficie * 2) con copertura superiore al50% della superficie 1) con copertura superiore
3) con copertura superiore al30o/o della superficie
LE PRESCRIZIONI DI MASSIMA E DI POLIZIA FORESTALE SONO APPLICABILI: 1) ai boschi e ai terreni vincolati *
56.
2) atutti i boschi della provincia 3) solo ai boschi di latifoglie
62.IL R.D. 326711923 ALI.?ART.26 STABILISCE CHE LE VIOLAZIONI ALLE DISPOSZIONI EMANATE PER I BOSCHI VINCOLATI VENGANO SAI\ZIONATE IN VIAAMMINISTRATIVA IN BASE AL VALORE DELLE PIANTE TAGLIATE O DEL DANNO ARRECATO. IN QUALE MISURA: 1) dal doppio al quadruplo del valore * 2) dal doppio al kiplo del valore
3) dal triplo al quadruplo del valore 63. I.?ART. 54 DEL R.D. 3267 11923 STABILISCE
CHE NEI TERRENI RIMBOSCHITI:
non è mai permessa la coltura agraria * 2) non è mai permesso il pascolo 3) non è permesso l'uso del bosco
l)
AI SENSI DELI-?ART. 24 DEL R.D. 3267 11923 E DELLA L. 689/1981 LAYIOLAZIONE DELLE PRESCRIZIONI IN MATERIA DI TRASFORMAZIONE DEI BOSCHIVIENE CALCOLATA: 64.
1) per ogni decara (o frazione di essa) di terreno
57.I.iART.9 DEL R.D.326711923 DI COSA SI INTERESSA? 1) del pascolo nei terreni vincolati
*
2) del taglio dei cespugli nei terreni vincolati 3) del taglio di boschi 58. IL VINCOLO PERALTRI SCOPI PREVISTO DALI.?ART.17 DEL R.D.32671I923 È IMPOSTO
SU QUALI BENI? 1) solo sui boschi * 2) sui terreni di qualsiasi natura 3) sui terreni saldi 59. IL VINCOLO PERALTRT SCOPI, PREVISTO DALI.?ART. 17 DEL R.D.32671I923 VIENE IMPOSTOA RICHIESTA PER RAGIONI: 1) protettive ed igieniche *
2) idrogeologiche 3) paesaggistiche
*
2) per ogni ara (o frazione di essa) di terreno 3) per ogni ettaro (o frazione di esso) di terreno
65.I SOPRASSUOLI FORESTALI SONO CONSIDERATI SUGHERETA, AI SENSI DELI"TART. 9 LETT. D DELLA L.R.4194, QUANDO SONO PRESENTI SEMENZALI O GIOVAI\I SOGGETTI, DI SUGHERA, NATURALI OARTIFICIALI IN IIUMERO: l) non inferiore a 600 per ettaro * 2) non inferiore a 300 per ettaro 3) non inferiore a I 100 per ettaro
AI
SENSI DELI.?ART. 24 DEL R.D. 3267 I 1923 E DELLA L. 689/1981 LAY}0LAZIONE DELLE 66.
PRESCRIZIONI IN MATERIA DI DISSODAMEN. TO DEL TERRENO YIENE CALCOLATA: * 1) per ogni decara (o frazione di essa) di terreno 2) per ogni ara (o frazione di essa) di terreno
60.I.?ART.9 LETT. C DELLA L.R.4194 DEFINI. SCE SUGHERETA IL SOPRASSUOLO FORE. STALE QUAIIDO È COSTTTUITO DA CEPPAIE DI QUERCIA DA SUGIIERO DEGRADATE DA AZIONI ANTROPICHE CON DENSITÀ MEDIA: l) non inferiore a200 per ettaro * 2) non inferiore a 100 per ettaro 3) non inferiore a 150 per ettaro
61.IL R.D. 326711923 ALI.?ART.29 STABILISCE CHE NELLEVIOLAZIONIALLE LEGGI E REGOLAMENTI FORESTALI LA VALUTAZIO-
3) per ogni ettaro (o fuazione di esso) di terreno
AI SENSI DELI-?ART. 26 DE,L R.D. 3267 I 1923, ILTAGLIO O DANNEGGIAMENTO DI PIANTE 67.
È
ptxrro coN:
1) sanzione amministrativa pecuniaria *
2) ammenda 3) arresto
68.I-?ART.54 DEL R.D.326711923 PREVEDE CHE I.7USO DEI TERRENI RIMBOSCHITI AYVENGA
NE DEL DANNO SIA ESEGUITA: l) dagli agenti forestali *
IN CONFORMITÀ.:
2) dalle guardie campestri 3) da tecnici comunali a ciò preposti
2) alpiano economico
1) al piano di coltura e conservazione del bosco * e di assestamento
3) al piano dei tagli
25
DELLE NORME PRESCRITTE PER I"?UTILIZZODE.I PASCOLI MON-
69. I.TINOSSERVANZA
TAI\I APPARTENENTI AGLI ENTI, AI SENSI DELI.?ART.135 DEL R.D.32671I923 È PUNITA CON:
la sanzione amministrativa * 2) la sospensione del pascolo 3) l'ammenda e la sospensione del pascolo
l)
70.IJART.lO LETT. B DELLA L.R-4194 DEFINISCEALBERATURE SPARSE DI SUGHERA E FORMAZIONI DI SUGHERA DEGRADATE QUEI SOPRASSUOLI FORESTALI MISTI NEI QUALI LA QT'ERCIA DA SUGHERO RAPPRESENTI
ALMENO: l) il 20 per cento della copertura totale del soprassuolo forestale * 2)
ll
15 per cento della copertura totale del soprassuolo
forestale
3) il25 per cento della coperhra totale del soprassuolo forestale
71.AI SENSI DELTART.20 DEL R.D.112611926 QUALI SONO LE OPERAZIONI NON DIRETTE ALLA TRASFORMAZIONE A COLTURA AGRARIA DEI BOSCHI E DEI TERRENI SOTTOPOSTI AVINCOLO? 1) limitati movimenti di terreno *
PER PASCOLO ABUSIVO CHE VA COMMISURATO AL VALORE DEL QUATITITATIVO DI ALIMENTO CONSUMATO DAL BESTIAME CALCOLATO IN BASE: l) alprezzo che awebbe il fieno normale sul più prossimo mercato di consumo * 2) alprezzo di mercato delle unità foraggere equivalenti 3) al prezzo del fieno di medica sul mercato 76.I.?ART.10 LETT. C DELLA L.R.4194 DEFINISCEALBERATURE SPARSE DI SUGHERA E
F'ORMAZIONI DI SUGIIERA DEGR,{DATE I SOPRASSUOLI COSTITTIITI DA CEPPAIE DI QUERCIA DA SUGHERO NEI QUALI LA DENSITÀ MEDIA DELLE CEPPAIE NON SIA INFE-
RIOREA:
l)
150 per ettaro
2)
100 per ettaro
*
3) 200 per ettaro 7 7 . LAYALATAZIONE DEL DANNO SANZIONABILE DERIVANTE DAL TAGLIO DELLE PIAI\ITE DESTINATE A CRESCERE AD AXTO FUSTO DEVE ESSERE FATTA IN BASEAIVALORI STA. BILITI, PER CLASSI DIAMETRICHE DESTJNTE:
1) dalla tabella a annessa alle prescrizioni di massima e
di Polizia Forestale *
2) dalla tabella b annessa alle prescrizioni di massima
2) taglio del bosco, dei cespugli, raccolta bacche 3) estrazione del sughero, decespugliamento, migliora-
di Polizia Forestale
mento pascolo
3) dalle tabelle pubblicate nel mercuriale della
e
C.C.I.A.A. 72. QUALE È rUrrrCro COMPETENTEAD AAT ONIZZARE I LAVORI DIRETTI ALLA TRA-
SFORMAZIONE A COLTURA AGRARIA DI BOSCHI E TERRENI VINCOLATI? 1) Direzione Generale C.F.VA. *
2) il Comune 3) la Provincia
73.AI SENSI DELI.TART. 16 DELLA L.R.411994 PER QUANTI ANNI, AL MASSIMO, IL PASCOLO NELLE SUGHERETE PUÒ ESSERE CONCESSO? 1) 5 anni * 2) 6 annl 3) l0 anni
74.AI SENSTEEL RD. 1126/1926I LAVORI INDICATI DALI.?ART.20 POSSONO ESSERE ESEGUITI SE IJUFFICIO COMPETENTE NONAVRÀ PRESCRITTO ALCTJNA MODALITÀ ENTRO:
l)
30 giorni dalle dichiarazione *
2) 40 giorni dalle dichiarazione 3) 60 giorni dalle dichiarazione
RD. 112611926 INDICA LE MODALITA DIVALUTAZIONE DEL DANNO SOFFERTO DAL SOPRASSUOLO BOSCHIVO 75. I.?ART. 45 DEL
26
LAVALUTAZIONE DEL DANNO SAIIZIONABILE PER IL TAGLIO O DAIIÌ\EGGIAMENTO DI I,JT[ CEDUO MATURO DEVE ESSERE FATTA IN BASE AI VALORI PER LA LEGNA DA ARDERE, PER IL FASCINAME EDALTRI PRODOTTI SECONDARI, DESUNTI: 78.
l)
dalla tabella b annessa alle prescrizioni di massima
di Polizia Forestale *
2) dalle tabelle pubblicate nel mercuriale della C.C.I.A.A. 3) dalla tabella a annessa alle prescrizioni di massima di Polizia Forestale
79.AI SENSI DELI.?ART.2 DELLA L.353/2OOO COSA SI INTENDE PER INCENDIO BOSCHIVO:
l)
un fuoco con suscettività a espandersi su aree boscate, cespugliate o arborate comprese eventuali strutture e infrastrutture oppure su terreni coltivati limitrofi a tali aree *
2) distruzione di notevole entità ad opera del fuoco con riflessi sull'ambiente in generale, sia forestale che agricolo 3) azione distruggitrice del fuoco che comporta danni alla collettività
80.AI SENSI DELTART.lO DELLA L.353/2OOO LE ZONE BOSCATE ED I PASCOLI I CUI SOPRASSUOLI SONO PERCORSI DAL FUOCO NON POSSONO AVERE DESTINAZIONE DIYER. SA PER 15 AIINI. IL VINCOLO È APPLICATO SEMPRE?
86.I.?ART.10 LETT.A DELLA L.R.4194 CONSI. DERAALBERATURE SPARSE E FORMAZIONI DEGRADATE DI SUGHERA QUEI SOPRASSUOLI COSTITUITI DA PIANTE DI SUGHERA LA CUI COPERTURA REALE EFFETTUATA DALLA CHIOMA RISPETTO ALLA ST]PERFICIE SIA
l)
no se devono essere costruite opere pubbliche necessarie alla salvaguardia dell'ambiente * 2) no se devono essere costruite opere pubbliche necessarie allo sviluppo turistico 3) no se devono essere costruite opere per edilizia
ALMENO: l) il 20 per cento della superficie * 2) il 25 per cento della superficie 3) il 30 per cento della superficie
popolare
87.AI SENSI DELUART.50 DEL R.D.326711923 AI PROPRIETARI DEI TERRENI DA SISTEMARE, NEI QUALI RISTJLTI INDISPENSABILE UNA TOTALE O PARZIALE SOSPENSIONE DEL GODIMENTO, SPETTA UN'INDE}INITÀ?
81.I.?ART.10 LETT. D DELLA L.R.4194 CONSI. DERA ALBERATURE E FORMAZIONI DEGRADATEA SUGHERA QI.]EI SOPRASSUOLI IN CUI SONO PRESENTI SEMENZALI O GIOVANI SOGGETTI, NATURALI O DI INTRODUZIONE ARTIFICIALE IN NUMERO NON INFERIOREA:
l)
150 per ettaro
2)
100 per ettaro
*
3) 200 per ettaro 82. PER QUANTI
1) si, annua dal momento della presa di possesso alla riconsegna *
2) no perché il proprietario attraverso I'intervento vede valoizzato il proprio bene 3) solo se l'intervento di sistemazione riguarda opere che non valoizzano il terreno
ANNI NELLE AREE VINCOLA.
TEAI
SENSI DELI.TART. 10 DELLA L.353/2OOO SONO VIETATE LE ATTIVITÀ »T NTN,TTOSCHI-
MENTO E DI INGEGNERIA NATURALISTICA? cinque * 2) dieci 3) quindici
l)
83.AI SENSI DELI-?ART.7 DELLA L.353/2OOO QUALI SONO GLI INTERVENTI DI LOTTA ATTIVA CONTRO GLI INCENDI? 1) ricognizione, sorveglianza, awistamento, allarme e
spegnimento *
2) rìcognizione, allarme e spegnimento 3) attivita di prevenzione
84.AI SENSI DELIJART. 10 DELLA L.353/2OOO TINCENDIO IN UNA SUGHERETA COMPORTA LA SOSPENSIONE DEL PASCOLO PER T]N PERIODO DI: l) l0 anni * 2) 5 anni 3) 15 anni
85.AI SENSI DELIJART.49 DEL R.D.32671I923 POSSONO ESSERE PRESCRITTE NORME PER I-?ESERCIZIO DEL PASCOLO NEI PROGETTI DI SISTEMAZIONE DEI TERRENI DA RIMBOSCHIRE NONCHÈ DI QUELLI DA CONSOLIDARE MEDIANTE CREAZIONE DI PASCOLI ARBORATI?
88.4I SENSI DELI-?ART.54 DEL R.D.326711923 IL PROPRIETARIO DEI TERRENI RINSALDATI E RIMBOSCIIITI, UNAVOLTA RIENTRATO IN POSSESSO DEI TERREM, DEVE COMPIERE LE OPERAZIONI DI GOVERNO BOSCHTVO: 1) in conformità al piano di coltura e conseryazione * 2) secondo le consuetudini del comprensorio 3) con le cure del buon padre di famiglia
89.4I SENSI DELI.?ART.59 DEL R.D.32671I923I COMUNI POSSONO ESSERE AATOHIZZATI AI) ESEGUIRE DIRETTAMENTE LE OPERE DI SISTEMAZIONE DEI BACINI MONTANI? l) si anche da soli * 2) si se riuniti in consorzio 3) no in quanto non sono imprese
90.AI SENSI DELI.7ART.75 DEL R,D.326711923i| POSSIBILE IL RIMBOSCHIMENTO DEI TERRE. NIYINCOLATI? l) si perché garantisce le finalità previste dall'Art. 1 * 2) no per palese violazione all'Art. 7 3) si solo se attuato dall'Amministrazione Forestale 91. I.?INDIVIDUAZIONE
PROWISORIA DELLE
SUGHERETE PREVISTA DALI.?ART. 11 DELLA
L.R. 419 4 VIENE PROPOSTA ALI.TASSESSORATO REGIONALE DELLA DIFESA DELI.TAMBIENTE DA:
gli Ispettorati Ripartimentali delle Foreste *
1)si*
1)
2) no 3) solo per i terreni siti in alta montagna
2) Stazioni Forestali competenti per territorio 3) solo i Comuni
27
92.
AI SENSI DELI.TART. 77 DEL R.D. 3267 11923 SE È NECESSARIO INERBARE E RINSALDARE
DI PIAIITE DA SUGHERO, SENZAAUTORIZZAZIONE?
I TERRENI NUDI VINCOLATI, PER QUANTI AÀINI PUÒ ESSERE SOSPESO IL PASCOLOAL FINE DI COMPIERE I LAVORI OCCORRENTI, SENZA MUTAR}IE LA DESTINAZIONE?
1) al doppio delle sanzioni previste dalle pratiche di
1)10* 2)s 3)8 93.AI SENSI DELTART.l3O DEL R.D.32671I923I BOSCHI APPARTENENTI AI COMUNI E AD ALTRI ENTI DEBBONO ESSERE ATILIZZATI IN CONFORMTTÀ »T: 1) un piano economico * 2) un piano aziendale 3) un piano paesaggistico
94.AI SENSI DELIJART.l3O DEL R.D.32671I923I BOSCHI APPARTENENTI AI COMT]NI E AI) ALTRI ENTI COME DEBBONO ESSERE ATILIZZATI? 1) in conformita di apposito piano * 2) liberamente 3) dandoli in gestione ai privati
I PASCOLI APPARTENENTI AI COMUNI E ADALTRI ENTI DEVONO ESSERE ATILIZZNI 95.
IN CONFORMITÀ DIAPPOSITE NORME APPROVATE O PRESCRITTE: 1) dalla Direzione del Corpo Forestale *
2) dal Comune 3) dalla Provincia
96.AI SENSI DELUART. 14 DELLA L.R.4194 NELLE SUGHERETE INDIVIDUATE CON DECRETO DELI.7ASSESSORE DIFESA DELI.?AMBIENTE È POSSTTTT,E ATTUARE COL.
massima e di Polizia Forestale * 2) è uguale alla sanzione prevista dalle pratiche di massima e di Polizia Forestale 3) al triplo della sanzione prevista
99.AI SENSI DELI-?4RT.138 DEL R.D.326711923 LA COMPILAZIONE DEI PROGETTI DI TAGLTO, Dt UTLLLZZAZTONE DEI PRODOTTI BOSCHIVI, LE REDAZIONI DELLE NORME PER I.?ESERCIZIO DEL PASCOLO DEI PATRIMONI SILVOPASTORALI DEI COMUNI È COMPETENZA:
l)
degli Enti interessati che possono affidare l'incarico
a tecnici *
2) dell'ufficio tecnico della C.C.I.A.A. 3) esclusivamente dell' Ispettorato Ripartimentale delle Foreste
IOO.AI SENSI DELI.?ART.19 DEL R.D.II26II926, PER QUANTO RIGUARDA IVARI TIPI DI BOSCHI SOGGETTI A VINCOLO FORESTALE, È pnrvrsro cHE: 1) il tempo e il modo di eseguire i tagli, a seconda delle specie e dell'età delle piante, assicuri la riproduzione del bosco * 2) itagli devono assicurare il legname da vendere ai
privati 3) i tagli devono essere finalizzati al consumo familiare 101. L?ART. 26 DEL R.D. 3267 11923 SANZIONA, NEI TERRENI VINCOLATI PER SCOPI IDRO-
GEOLOGICI: l) il taglio o danneggiamento delle piante * 2) lo sbancamento del terreno 3) l'aratura del terreno
TTJREAGRARIE:
l)
se afioizzate dall'Ispettorato Ripartimentale delle Foreste competente per territorio * 2) se autoizzate dalla Stazione Forestale competente per territorio
3) se autorizzate dall'Ufficio Tecnico Comunale
97.AI SENSI DELI.?ART.138 DEL R.D.32671I923 LA VIGILANZA SULI.TAPPLIC AZIONE DEI PIANI ECONOMICI DEI PATRIMONI SILVOPASTORALI DEI COMUNI È DEMANDATAA:
l)
al capo dell'Ispettorato Ripartimentale delle Foreste
eVA. * 2) al capo della Direzione Generale del Corpo Forestale e VA. 3) al Capo del Servizio Tutela del Paesaggio
AI SENSI DELIJART. 7 DELLA L.R.4194 A QUANTO AMMONTA LA SANZIONE AMMINI-
98.
STRATIVA PREVISTA PER I.?ABBATTIMENTO
28
1O2.AI SENSI DELIJART.14 DELLA L.R.4194 I.?UFFICIO COMPETENTE AL RILASCIO DELI.?AUTORIZZAZIONE PER DESERCIZIO DELLE COLTURE AGRARIE È TNUUTO A CONCEDERE O NEGARE I.TAUTORIZZAZIONE ENTRO: l) trenta giorni dalla domanda * 2) quarantacinque giorni dalla domanda 3) sessanta giorni dalla domanda 1O3.AI SENSI DELI.?ART.9 DEL R.D.326711923 I.?ESERCIZIO DEL PASCOLO NEI TERRENI VINCOLATI È PERMESSO? l) se autoizzato e regolamentato * 2) no 3) si liberamente 104. COSA SI INTENDE PERTRASF'ORMAZIONE DEI BOSCHI INALTRA QUALITÀ DI COLTURA? (INDICARE LA RISPOSTA ERRATA)
l) il taglio diutilizzazione del soprassuolo * 2) il cambio di destinazione d'uso in genere, da foresta-
TURAAGRARIA DEI BOSCHI O DEITERRENI SALDI\'INCOLATI ÈN.T SBNST DEL R.D.
le ad agronomico 3) lavorazione periodica del terreno
3267n923: 1) un illecito amministrativo * 2) un illecito penale 3) un illecito civile
1O5.AI SENSI DELI.?ART.9 COMMAA DEL R.D. 3267t1923 È VrnmrO rL PASCOLO NEI BOSCHI SOTTOPOSTI A TAGLIO GENERALE O PARZIALE: 1) prima che lo sviluppo dei nuovi virgulti sia tale da escludere ogni pericolo di danno * 2) quando lo sviluppo dei nuovi virgulti è tale da rapportare un carico di bestiame adeguato 3) se l'andamento climatico tende a limitare lo sviluppo dei nuovi virgulti 106. COSA SI INTENDE PERTRASFORMAZIO. NE DEI TERRENI SALDTIN TERRENI SOGGET. TI A PERTODICA LAVORAZIONE? (TIIDICARE LA RISPOSTA ERRATA) l) le operazioni di infittimento in un bosco rado * 2) il dissodamento di un terreno naturale per mezzo di
ripper, aratri ecc 3) gli sbancamenti, gli spianamenti e i riporti di terreno
1O7.AI SENSI DELI.7ART.15 DELLA L.I(.-4I94LA SANZIONE PER IJESERCIZIO DELLE COLTURE AGRARIE SENZA AUTONIZZAZIONE VIENE
APPLICATA:
l) anche nel caso di lavori eseguiti inparziale difformità dalle prescrizioni contenute nell' attoizzazione* 2) solo nel caso di assenza diattonzzazione 3) discrezionalmente in base alle valutazioni dell'agente forestale
PERTRASFORMAZIO. NE DEI TERRENI SALDI IN TERRENI SOGGETTI A PERIODICA LAVORAZIONE? 108. COSA SI INTENDE
l)
la rottura del cotico erboso di un pascolo naturale
con l'uso di aratri * 2) l'uso periodico di un pascolo naturale 3) lo sfalcio periodico di un prato naturale
1O9.AI SENSI DELI.?ART.29 DEL R.D.32671I923
NEGLI ILLECITI FORESTALI LA VALUTAZIONE DEL DANNO È »T COPTPETENZA: l) del personale del Corpo Forestale e di VA. * 2) dei liberi professionisti esperti in materia 3) di apposita Commissione composta da agenti forestali e liberi professionisti 110. IL PASCOLO CAPRINO NEI TERRENIVINCOLATI PUÒ ESSERE CONCESSO: 1) dalla Regione *
2) dalla Provincia 3) dal Comune 111.
LA TRASFORMAZIONE ABUSIVA IN COL-
II2.AI
SENSI DELI.?ART.16 L.R. 4I94IL PASCO-
LO NELLE SUGHERETE INDIVIDUATE CON DECRETO DELI.?ASSESSORE DELLA DIFESA DELI.?AMBIENTE NON NECESSITA DI AUTORJIZZAZIONI QUANDO: 1) è in atto la coltura agrana* 2) il carico di bestiame è contenuto
3) l'ispettorato non autorizzaentro 20 giorni dalladata di presentazione della domanda 1
13.
AI SENSI DELI.?ART. 2I DfiL R.D.
112611926,
A CHI DEVONO ESSERE PRESENTATE LE DOMANDE DI AUTORIZZAZIONE A TRASFORMARE I BOSCHI INALTRE QUALITÀ DI COLTURA? 1) al Sindaco del Comune in cui è situato il fondo * 2) all'Ispettorato Ripartimentale e VA. 3) al comando di stazione forestale competente per ter-
ritorio 114. AI SENSI DELI.?ART. 21 DEL R.D. 112611926 pER QUAIITI GIORNT LE DOMA]IDE DTAUTONIZZAZIONE A TRASFORMARE I TERREI[I SALDI IN TERRENI SOGGETTIA PERIODICA LAVORAZIONE DEVONO ESSERE PUBBLICATEALUALBO PRETORIO? l) quindici *
2) dieci 3) otto 115. I.?ART. 45 DEL R.D. 112611926 STABILISCE
CHE ILVALORE DEL DANNO PERPASCOLO ABUSIVO: 1) deve essere commisurato alla quantita di fieno normalmente consumato dal bestiame pascolante * 2) deve essere commisurato al valore dei terreni 3) deve essere cornmisurato al valore delle piante del
bosco
116.AI SENSI DELUART. 10 L.353/2OOO NELLE ZONE BOSCATE E SUI PASCOLI PERCORSI DAL FUOCO ÈVTNTAIO COSTRUIRE EDIFICI PER: 1) 10 anni * 2) 5 anni 3) 15 anni 1 17. IjESERCIZIO DEL PASCOLO NELLE SUGIIERETE INDIVIDUATE CON DECRETO DELI-?ASSESSORATO DELLA DIFESA DELLAMBIENTE AI SENSI DELUART. 16
29
DELLA L.R.4tg4,È suronuNATo AD AUToRIZZAZIONE? 1) no, se è stata praticata la coltura agraia negli ultimi cinque anni * 2) si sempre 3) no se stagionale
118.AI SENSI DELI"?ART.3 DELLA L.353/2OOO IL PIANO DI PREVISIONE, PREVENZIONE E LOTTA CONTRO GLI INCENDI ÈAPPROVATO DALLE REGIONI SULLA BASE DI LINEE GUIDA DELIBERATE DAL: 1) Consiglio dei Ministri * 2) Consiglio Regionale 3) Giunta Regionale
2) biennale 3) triennale
I}O.LE SANZIONI PENALI PREVISTE DALLA L.950t67 DA QUALE LEGGE SONO STATE TRASFORMATE IN ILLECITI AMMINISTRATTVI? l)L.24 novembre l98l N. 689 *
125.AI SENSI DELI.?ART.9 COMMA 1 LETT.A DEL R.D. 32671I923IL PASCOLO ÈVIETATO NEI BOSCHI DI NUOVO IMPIAIITO? 1) si, prima che lo sviluppo delle giovani piante sia tale da escludere ogni pericolo di danno * diradamento
3) si, se le essenze impiantate sono latifoglie o l'impianto è misto di latifoglie e conifere
126.AI SENSI DELLART.9 COMMA 1 LET. B DEL R.D. 3267 11923 IJESERCIZIO DEL PASCOLO È VIETATO NEI BOSCHI ADULTI TROPPO RADI E DEPERIENTI: l) fino a che non sia assicurata la ricostituzione di essi * 2) se non vi è una idonea presenza dirimpiazzi 3) fino a che i nuovi virgulti sono sviluppati 1
157
I2I.AI
SENSI DELI'ART.19 DEL R.D.112611926 LE PRESCRIZIONI DI MASSIMA E DI POLIZIA FORESTALE STABILISCONO PER IVARI TIPI DI BOSCO LE NORME DITUTELA. QUALE DELLE SEGUENTI INDICAZIONI È ERRAIA?
l)
le regole per la scelta e messa a dimora delle piante nei rimboschimenti * 2) le regole per l'impianto e l'esercizio delle carbonaie 3) le norme per l'estrazione della resina e lo scortecciamento degli alberi
I22. D AUTONIZZAZIONE AL PASCOLO NELLE SUGHERETE,AI SENSI DELI-?ART. 16 DELLA L.R.4t94, pER QUANTO TEMPO VIENE CONCESSA? l) per un periodo non superiore ad un anno, rinnovabile tacitamente fino a cinque anni * 2) per un'annata agrana 3) per una durata non superiore al turno di estrazione del sughero
123.AI SENSI DELI.?ART. 169 DEL R.D.32671I923 È possrnrr,E CoNCEDERE uN DIRrrro D'uso SUI BOSCHI E STII TERRENIVINCOLAII? l) si ma senza eccedere i limiti previsti dal codice civile * 2) no perché espressamente vietato dal codice civile 3) si senza alcuna limitazione
30
presentate con apposita cartografia 3) le esigenze formative e la relativa programmazione
2) si, prima del raggiungimento dell'età idonea al primo
119.AI SENSI DELI.7ART.3 DELLA L.353/2OOO IL PIAIIO REGIONALE DI PREVISIONE, PREYENZIONE E LOTTA CONTRO GLI INCENDI È SOT. TOPOSTOA REVISIONE: l) annuale *
2)L. I marzo 1975N.47 3)L. ll febbraio 1992N.
I24,IL PIANO REGIONALE DI CIIIALI.?ART.3 DELLA L.353/2OOO INDIVIDUA CON PRECISIONE UNA SERIE DIASPETTI. QUALE DELLE TRE RISPOSTE È ERRATA? 1) i tempi, i modi, i luoghi in cui possono svilupparsi gli eventi * 2) le aree percorse dal fuoco nell'anno precedente rap-
27. NELI-?AUT ONIZZ AZIONE
AL PASCOLO
NELLE SUGHERETE,AI SENSI DELI.TART. 16 DELLA L.R.4194 OLTRE LE PRESCRIZIONIA CUI ATTENERSI DEVE ESSERE INDICATO: 1) il carico di bestiame ammissibile 2) le specie erbacee ed arbustive Éllizzabili 3) il turno di rotazione da attuare 128.AI SENSI DELI.7ART.13 DEL R,D.32671I923 LE ZONEVINCOLATE NELLE QUALI RISULTI CESSATO IL PERICOLO DI DANNI POSSONO ESSERE DICIIIARATE ESENTI DAL VINCOLO?
l)si* 2) no 3) solo dopo l0 anni 129. COSA SI INTENDE PERTRASFORMAZIONE DEI BOSCHI INALTRA QUALITÀ DI COLTURA? (INDICARE LA RISPOSTA ERRATA)
l) il
cambio del governo del bosco ceduo composto a
ceduo semplice * 2) il disboscamento, estirpazione, della copertura vegetale arborea e/o arbustiva 3) la sostituzione delle specie vegetali con altre 130. AI SENSI DELTART. 1 DEL R.D. 3267 11923 SONO SOTTOPOSTI AL YINCOLO PER SCOPI
IDROGEOLOGICI:
l) i terreni di qualsiasi
natura e destinazione *
2) tvtti i terreni classificati montani 3) i terreni boscati e non ubicati nelle aree svantaggiate
131. I.?ART. 16 DEL R.D. 3267 I 1923 PREVEDE
CHE PER ITERRENI IL CUIVALORE REDDITUALE È nrnorro: 1) saranno riveduti e ridotti gli estimi * 2) saranno rivedute e ridotte le imposte locali 3) saranno riveduti e ridotti gli oneri di bonifica
132.AI SENSI DELTART.lT DELLA L,R.4I94IL PASCOLO NONAUTONIZZATO È PUNTTO CON TJNA SANZIONE 4.OOOA
l)
LIRE
AMMINISTRATIVA DA LIRE
1O.OOO
PER:
capo di bestiame abusivamente introdotto *
2) per ettaro abusivamente pascolato 3) per chilogrammo di sughero darmeggiato
133.IJART. 17 DEL R.D.32671I923 PREYEDE CHE ILVINCOLOAI BOSCHI POSSA ESSERE RICHIESTO ANCHE DAI PRTVATI, CHE ALI.TATTO DELLA DOMANDA DOVRAIINO DIMOSTRARE: l) di avere imezzi sufficienti per corrispondere un indernizzo ai proprietari o possessori * 2) di possederc i mezzi sufficienti al conhollo delle aree 3) di garantire un reddito alternativo al proprietario del bosco vincolato 134. I.?ART. 21 DEL R.D, 3267 11923 PREVEDE
CHE LA MISURA DELIJINDENNIZZO CONSE-
GUENTEAIYINCOLI SUI BOSCHI, SE NONVI È,tccon»o FRA LE PARTI, sARÀ FISSATA: l) da tre arbitri * 2) da un arbitro nominato dal Presidente del Tribunale 3) dalla Provincia
AI SENSI DELI.?ART. 22 DEL R.D. 3267 11923 IL PAGAMENTO DELTINDENNIZZO CONSEGUENTE AI VINCOLI SUI BOSCHI PUO AVER 135.
LUOGO:
l)
sotto forma di canone annuo *
2) in una unica soluzione 3) in quatho rate semestrali
AI SENSI DELI.TART. 32 DEL R,D. 3267 11923 QUALORA NEI BOSCHI SI SVILUPPI IIN'EPIDEMIA DI PARASSITI ANIMALI O VEGETALI, 136.
TALE DA MINACCIARNE I.?ESISTENZA E DA FARTEMERE LA PROPAGAZIONE,IL PRO. PRIETARIO O POSSESSORE È TENUTO A DARNE SUBITOAWISO: l) all'Autorità Forestale più vicina * 2) all'Ispettorato Agrario Provinciale 3) all'Osservatorio per le Malattie delle Piante
137.AI SENSI DELI.TART. 18 DELLA L.R.4I94IL DECESPUGLIAMENTO E IL DICIOCCAMENTO NELLE SUGHERETE ÈAUTORIZZATO DA:
l)
Ispettorato Ripartimentele competente per territorio *
2) Stazione Forestale competente 3) Assessorato Difesa dell'Ambiente 138. AI SENSI DELI"?ART. 24 DEI R.D. 3267 11923 IL CONTRAVVENTORE DEI YINCOLI IMPOSTI, OLTRE ALLA SANZIONE AMMINISTRATIVA
DI: i lavori impostigli entro il termine stabilito * 2) compiere i lavori di bonifica forestale e ripristino dei
AVR,À, L?OBBLIGO
l)
compiere
luoghi 3) compiere lavori di miglioramento boschivo o agrario
139.AI SENSI DELI-?ART.25 DEL R,D.326711923 IN CASO DI INOSSERVANZA DELI: OBBLIGO STABILITO DALI-7ART. 24, A CEII COMPETE EAR ESEGUIRE DIRETTAMENTE I LAVORI? 1) allo stesso organo che ha imposto l'obbligo * 2) alla Provincia 3) al Comune
14O.AI SENSI DELIJART.26 DEL R.D.32671I923 COLORO CHE NEI BOSCHIVINCOLATI PER SCOPI IDROGEOLOGICI TAGLIANO PIANTE
IN CONTRAV!'ENZIONE ALLE PRESCRIZIONI DI MASSIMA SONO PT]hIITI CON UNA SANZIONE AMMINISTRATIVA PECUNIARIA COMMI. SURATAAL VALORE DELLE PIANTE TAGLIATE: 1) dal doppio al quadruplo del valore * 2) dal doppio al triplo del valore 3) pari al triplo del valore
141.AI SENSI DELI.?ART.33 DEL R.D.326711923 IN OCCASIONE DI INCENDIO DI BOSCHI I]N PRIVATO CITTADINO PUÒ RIFIUTARE IL PROPRIO AIUTOAL FI.]NZIONARIO CIIE DIRIGE IJOPERA DI SPEGNIMENTO? l) no, senza giustificato motivo * 2) si, anche senza giustificato motivo 3) no, in nessun caso 142. QUANDO È POSSIBTLE EFFETTUARE,
SENZA AUT ORJIZZAZIONE, AI SENSI DELI_?ART. 18 DELLA L.R.4194, rL DECESPU-
GLIAMENTO, DELLA SUGHERETA? 1) nell'anno di estrazione del sughero o in quello prece-
dente, intorno alle piante da sughero già demaschiate * 2) nell'anno di estrazione del sughero per I'apertura di nuove strade
3) in qualunque anno del ciclo colturale quando se ne rawisa I'esigenza
31
AI SENSI DELI-?ART. 49 DEL R.D. 3267 11923 NEI PROGETTI DI SISTEMAZIONE OLTRE I RIMBOSCHIMENTI DOVRANNO INDICARSI I TERRENI DA CONSOLIDARE MEDIANTE: 143.
1) inerbamento o creazione di pascoli alberati
*
2) ciglionamento e impianto di cespugli 3) opere di ingegneria naturalistica
I44.N SENSI DELTART.54 DEL R.D.32671I923 IL PROPRIETARIO DEI TERRENI RIMBOSCHITI E RINSALDATI DEVE COMPIERE LE OPERAZIONI DI GOVERNO BOSCHIVO: l) in conformità al piano di coltura e conservazione *
149.4I SENSI DELI.?ART.20 DEL R.D.II26II926 CHI INTENDE COMPTERE MOYIMENTI DI TERRENO, CHE NON SIANO DIRETTIALLA
TRASFORMAZIONE A COLTURA AGRARIA DEI BOSCHI, DEVE FARNE DICHIARAZIONE INDICANDO LA DATA DELI-?INIZIO DI ESSI:
l)
all'Ispettorato Forestale *
2) all'Ufficio Tecnico Comunale 3) alla Stazione Forestale competente per territorio
3) sulla base di un programma che la proprieta deve
AI SENSI DELI.TART. 41 DEL R.D. 112611926 LAVALUTAZIONE DEL DANNO, PER LE PIANTE DESTINATE A CRESCERE AD ALTO FUSTO
presentare al competente ispettorato
NON POTR,À ESSERE:
2) secondo le norme di buona pratica forestale
150.
l) inferiore al doppio
del costo del reimpianto *
I BOSCHI APPARTENENTIAI COMT]NI ED AITRI ENTI DEVONO ESSERE A"TILIZZ{I,AT
2) inferiore al doppio del valore di macchiatico
SENSI DELr_?ART.130 DEL R.D.3267t1923, rN
151.AI SENSI DELI.?ART.30 DELLA L.R.4/1994 È
145.
CONFORMITÀ NT:
l) un apposito piaao economico * 2) un piano di trasformazione 3) un piano integrato approvato o prescritto dalla Regione
146.
I PIANI APPROVATI O PRESCRITTI AI
SENSI DELI.?ART.13O DEL R.D.32671I923 SONO
PARIFICATIA TUTTI GLI EFFETTI DI LEGGE: l) alle prescrizioni di massima di cui all'Art. 10 *
3) inferiore al doppio delprezzo di mercato
POSSIBILE CLASSIFICARE MONTJMENTO NATURALE PIANTE DA SUGHERO DI PARTICOLARE INTERESSE NATURALISTICO?
1)si* 2) no 3) solo se non appartengono alla flora sarda
2) alregolamento forestale di cui al R.D. 112611926
AI SENSI DELI.iART. 42 DEL R.D. 112611926 IN CASO DI DISTRUZIONE DI CEPPAIE IIEI
3) alle disposizioni generali di cui all'Art.75
BOSCHI CEDTII IL DIAMETRO SI DETERMI.
152.
NERÀ A GIUDIZIO DEL VERBALIZZANTE:
I47.LA DEMASCHIATTJRA DELLE PIANTE DA
l)
SUGHERO PUÒ ESSEREATTUATAAI SENSI
quelle distrutte *
DELL?ART. 20 DELLA L.R- 4t94 QUANDO: 1) la circonferenza soprascorzadellapianta misurata a
2) sopra piante prossime alle ceppaie distrutte
m 1,30 è di almeno 60 cm. *
sopra piante che si reputeranno nelle condizioni di
3) sopra piante modello individuate in accordo con
il
trasgressore
2) lapianta ha raggiunto una età di almeno 20 arni 3) la circonferenza soprascorza della pianta misurata a
m 1,30 è di almeno 50 cm.
153. I.?ART. 20 I.]
148.4I SENSI DELI.?ART.19 DEL R.D.112611926 LE PRESCRIZIONI DI MASSIMA E DI POLIZIA
DELLA L.R.
4194
IMPONE CHE
ALTEZZA DELLA DEMASCIIIATURA DELLE
PIANTE DA SUGHERO DEYE ESSERE PRATICATA IN MANIERA DA NON SI]PERARE:
FORESTALE VENGONO DETERMINATE
1) due volte la circonferenza sowascorza misurata
ANCHE:
all'altezza di m 1,30 *
1) per singole parti di provincia
*
2) tre volte la circonferenza sovrascorza misurata all'al-
2) per singolo comune
tezzadim
3) per singolo bacino montano
3) m 1,20 da terra
32
1,30
160.IjART.2 DELLA LEGGE 24.II.I98I, N.689
154.4I SENSI DELI.?ART.43 DEL R'D.II26II926 LE TARIFFE PER I BOSCHI CEDUI SAR,{NNO COMPILATE DETERMINANDO :
PREVEDE CHE:
1) per ciascun assortimento la media deiprezzi di mer-
va chi al momento in cui ha commesso
cato * 2) il prezzo di macchiatico dei vari assortimenti 3) il valore medio del più probabile valore complementare
1) non può essere assoggettato a sanzione amministrati-
il fatto non
aveva, in base ai criteri indicati nel codice penale, la
capacità di intendere e di volere *
2) non può essere assoggettato a sanzione amministratiil fatto non aveva, in base ai criteri indicati nel codice penale, solo la capacità di intendere 3) non può essere assoggettato a sanzione amministrativa chi al momento in cui ha commesso il fatto non aveva, in base ai criteri indicati nel codice penale, solo va chi al momento in cui ha commesso
155.4I SENSI DELIJART.43 DEL R.D.II26II926 LE TARIFFE PER LE PIANTE DESTINATBA CRESCERE AD AIJTO FUSTO DETERMINERANNO PEROGNI CLASSE DI DIAMETRO: l) il valore medio attribuito a ciascuna pianta * 2) il prezzo unitario a metro steso 3) il valore medio degli assortimenti ritraibili 156.4I SENSI DELI.?ART.l DELLA LEGGE 24.11.1981N.689, CHE COSA Sr TNTENDE PER PRINCIPIO DI LEGALITA? l) poter essere assoggettato a sanzioni amministrative solo in forza di legge entrata in vigore prima della commissione della violazione * 2) poter essere assoggettato a sanzione amministrativa inforza di legge entrata in vigore al momento della constatazione della violazione commessa 3) poter essere assoggettato a sanzione amministrativa solo in forua di legge entrata in vigore dopo la commissione della violazione 157. SECONDO I.?ART. 1 DELLA LEGGE 24.I1.I98I N.689, QUANDO SIAPPLICANIO LE LEGGI CIIE
PREVEDONO SANZIONI AMMINISTRAIIVE? 1) soltanto nei casi e per i tempi in esse considerati * 2) solo nei casi in esse considerati 3) solo per i tempi in esse considerati 158.
LE ESTRAZIONI, SUCCESSIVE ALLA
la capacità di volere
161.AI SENSI DELI-?ART.2 DELLA LEGGE 24.11.1981,N. 689, CHI RTSPONDE DELLE VIO-
LAZIONI DELI.?INCAPACE
l) colui che è tenuto alla
?
sorveglianza dell'incapace a
meno che non dimostri di non aver potuto impedire
il
fatto * 2) colui che è tenuto alla sorveglianza dell'incapace anche se dimostra di non aver potuto impedire il fatto 3) delle violazioni rispondono, sempre ed in ogni caso, genitori dell' incapace
162.AI SENSI DELUART.3 DELLA LEGGE
CHI RTSPONDE DELLE\rIOLAZIONII PER CUI È PNNVTSTN, UNA SANZIONE AMMINISTRATIVA? 24.11.1981, N.689,
1) colui che è responsabile delle violazioni dovute alla propria azione od omissione, cosciente e volontaria, sia essa dolosa o colposa
*
2) colui che è responsabile delle violazioni dovute alla propria azione od omissione, cosciente e volontaria, sia essa dolosa o colposa, insieme ai genitori ed al coniuge
PRIMA,AI SENSI DELI.?ART.20 DELLA L.R.4194, POSSONO ESSERE ESEGUITE AD I.]N'AfJTEZZA:
3) colui che è responsabile delle violazioni dovute alla propria azione od omissione, cosciente e volontaria, sia
l) non superiore a tre volte la circonferenza sowascorza misurata a m 1,30 da terra * 2) non superiore a tre volte la circonferenza sottoscorza misurata a petto d'uomo
essa dolosa o colposa,
3) non superiore a tre volte il diametro sovrascorza misurato a petto d'uomo
DELLA LEGGE 24.11.1981,N.689 PREVEDE CHE: 159. L?ART.2
1) non può essere assoggettato a sanzione amministrativa chi al momento in cui ha conìmesso il fatto non aveva compiuto
i diciotto anni *
2) non può essere assoggettato a sanzione amministrativa chi al momento in cui ha commesso il fatto non aveva compiuto i sedici anni 3) non può essere assoggettato a sanzione amministrativa chi al momento in cui ha commesso il fatto non aveva compiuto i ventuno anni
i
insieme ai genitori
163.I.?ESTRAZIONE DEL SUGHERO PUÒ ESSERE EFFETTUATA DI NORMA,AI SENSI DELLTART. 22 DELLA L.R. 4n99 4, CON TURNI
MIMMI DI: 1) 10 anni *
2)20
attr;li
3) 15 anni
164.4I SENSI DELI.?ART.3 DELLA LEGGE CHI COMMETTE UNAVTOLAZIONE PERERRORE SUL FATTO NE RISPON24.11.1981, N.689,
DE:
l)
solo qualora I'errore non derivi da sua colpa *
2) anche se l'errore non derivi da sua colpa 3) solo se l'errore non sia dovuto ad un comportamento doloso
33
17O.AI SENSI DELI-?ART.6 DELLA LEGGE
165.4I SENSI DELTART.4 DELLA LEGGE 24.11.1981,N.689, QUALI SONO LE CAUSE Dr ESCLUSIONE DELLA RESPONSABILITÀ DELLE YIOLAZIOI\-I AMMINISTRATTVE?
PROPRIO DIPENDENTE?
l)
l)
24.11.1981, N. 689, UN TMPRENDITORE RTSPON-
DE DELLE VIOLAZIOM COMMESSE DA UN
l'adempimento di un dovere, l'esercizio di una facolta
legittima, lo stato di necessità, la legittima difesa *
sì, sempre *
2)no,mai
2) l'adempimento di un dovere, lo stato di necessità, la legittima difesa
3) sì, se è presente nel momento in cui
dipendente
commette la violazione
3) l'adempimento di un dovere, la legittima difesa
I7I.N
SENSI DELI.?ART.7 DELLA LEGGE
24.11.1981, N.689, r.?OBBLIGO
CHI RISPONDE DELLEYIOLAZIONI COMMESSE PER ORDINE DELI-?AUTORITÀ, AI SENSI DELTART.4 DELLA LEGGE 24.II.I98I,
AMMINISTRATIVE
N.689?
EREDI?
166.
l) il pubblico ufficiale
il
DI PAGARE LA
SOMMA DOVUTA A SEGUITO DI VIOLAZIONI È Tru,SVTTSSIBILE
AGLI
l)no*
che ha dato l'ordine *
2) l'autore delle stesse ed il pubblico ufficiale che ha
2) sì
dato l'ordine
3) sì, se gli eredi erano a conoscenza del fatto
3) l'autore delle stesse
172.N SENSI DELIJART.
I67,N
SENSI DELI-?ART. 5 DELLA LEGGE
24.11.1981,N.689, QUANDO PrÙ PERSONE CONCORRONO IN I.]NA YIOLAZIONE AMMINI-
STRATIVA:
l)
ciascuna di esse soggiace alla sanzione disposta per
essa, a meno che la legge non disponga diversamente
*
2) solo chi ha commesso materialmente il fatto soggiace alla sanzione disposta per essa, a meno che la legge non
DELLA LEGGE
24.tt.tg8t,N. 689, CHr COMMETTE PIÙ VIOLAZIONI DI DISPOSIZIONI CHE PREVEDONO SANZIONI AMMIIIISTRATIVE È PUNITO: l) con la sanzione prevista per laviolazione più grave aumentata fino al triplo *
2) con la sanzione prevista per la violazione più grave aumentata fino al quadruplo
3) con la sanzione prevista per la sola violazione più
disponga diversamente
3) solo la persona che ha progettato
S
il fatto
soggiace
grave
alla sanzione disposta per essa, a meno che la legge non disponga diversamente
AI SENSI DELI.TART. 24 DELLA L.R. 411994 I.TESTRAZIONE DEL SUGHERO DI ETÀ INFERIORE A 10 ANNI PUO ESSERE AUTORIZZATA: 168.
1
* ) dall' Ispettorato Ripartimentale Forestale
173.AI SENSI DELI.?ART. z4DELLAL.K 411994 I.?ESTRAZIONE DEL SUGIMRO DI ETA II\-FE-
RIOREA IOANII\'I PUÒ ESSERE EFFETTUATA, PREVIA AU'IOHXLZA:ZtrONE,, IN ATTUAZIOÌ\E DI: l) un progetto di ricostituzione boschiva *
2) dalla Stazione Forestale competente per il territorio
2) un progetto di miglioramento pascolo
3) dall'Assessore Regionale alla Difesa dell'Ambiente
3) un progetto di rimboschimento
169.AI SENSI DELI-?ART.6 DELLA LEGGE 24.11.1981, N. 689, TNSTEME ALr.?AUTORE DEL FATTO, È RESpONSABILE Dr UNAYTOLAZTO-
NEAMMINISTRATIVA: 1) il proprietario della cosa che servì a commettere la violazione, se non prova che la cosa è stata lutilizzata
I74.AI SENSI DELI-?ART.8 BIS DELLA LEGGE 24.II.I98I, N. 689, COSA SI INTENDE PER REITERAZIONE DELLE VIOLAZIONI AMMINISTRATI\TE? 1) commettere una violazione dello stesso tipo di un'al-
contro la sua volontà *
tra compiuta nei 5 anni precedenti *
2) il proprietario della cosa che servì a commettere la
2) commettere una violazione dello stesso tipo di un'al-
violazione, anche se è stataÉllizzata a sta insaputa
tra compiuta nei l0 anni precedenti
3)
il
detentore della cosa che servì a commettere la vio-
lazione
34
3) commettere una violazione dello stesso tipo di un'altra compiuta nei2 arui precedenti
165.4I SENSI DELI.?ART.4 DELLA LEGGE LE CAUSE DI ESCLUSIONE DELLA RESPONSABILITÀ DELLE VIOL AZIONI AMMINISTRATIVE ?
24.11.1981, N.689, QUALI SONO
1) l'adempimento di un dovere, l'esercizio di una facoltà
legittima, lo stato di necessità, la legittima difesa * 2) l'adempimento di un dovere, lo stato di necessità, la legittima difesa 3) l'adempimento di un dovere, la legittima difesa
17O.AI SENSI DELI.?ART.6 DELLA LEGGE 24.11.1981, N.689, UN IMPRENDITORE RTSPON-
DE DELLEYIOLAZIONI COMMESSE DA PROPRIO DIPENDENTE?
l)
sì, sempre *
2)no,mai 3) sì, se è presente nel momento in cui
il
dipendente
commette la violazione
I7I.AI
SENSI DELI.?ART.7 DELLA LEGGE
24.11.1981, N. 689,
rjOBBLIGO DI PAGARE LA
CHI RISPONIDE DELLEVIOLAZIONI COMMESSE PER ORDINE DELUAUTORITÀ, AI SENSI DELUART.4 DELLA LEGGE 24.II.I98I,
AMMINISTRATIYE
N.689?
EREDI?
l) il pubblico ufficiale che ha dato l'ordine *
1)no*
2) l'autore delle stesse ed il pubblico ufficiale che ha
2) sì
dato l'ordine
3) sì, se gli eredi erano a conoscenza del fatto
166.
TJN
SOMMA DOVIITA A SEGTIITO DI \'IOLAZIONI È Tru,STTTSSIBILE
AGLI
3) l'autore delle stesse
I67.N
SENSI DELI.?ART.5 DELLA LEGGE
24.11.1981,N.689, QUANDO pIÙ PERSONE CON-
CORRONO IN T]NA VIOLAZIONE AMMINI. STRATTVA:
l)
I72.AI SENSI DELI-?ART.8 DELLA LEGGE 24.tt.tg8t,N. 689, CHI COMMETTE PIÙ VrOLAZIONI DI DISPOSIZIONI CHE PREVEDONO SANZIONI AMMINISTRATTYE È PUNITO: 1) con la sanzione prevista per la violazione più grave
ciascuna di esse soggiace alla sanzione disposta per
essa, a meno che la legge non disponga diversamente *
2) solo chi ha commesso materialmente
il fatto
soggiace
alla sanzione disposta per essa, a meno che la legge non
2) con la sanzione prevista per la violazione più grave aumentata fino al quadruplo
3) con la sanzione prevista per la sola violazione più
disponga diversamente
3) solo la persona che ha progettato
aumentata fino al triplo *
il fatto
soggiace
grave
alla sanzione disposta per essa, a meno che la legge non disponga diversamente
I73.
N
SENSI DELI.?ART. 24 DELLA
L.K
4I
I»4
SENSI DELI-?ART. 24 DELLA L.R. 411994
I.?ESTRAZIOIIE DEL SUGHERO DI ETÀ INT'E-
I-?ESTRAZIOIIE DEL SUGHERO DI ETÀ INFE-
RIOREA IOAÀINI PUÒ ESSERE EFFETTUAIA,
168.
AI
RIORE A
10
AIINI PUÒ ESSERE AUTORIZZATA:
* ) dall' Ispettorato fupartimentale Forestale 2) dalla Stazione Forestale competente per il territorio 1
3) dall'Assessore Regionale alla Difesa dell'Ambiente
169.AI SENSI DELUART. 6 DELLA LEGGE 24.11.1981, N. 689, INSIEME ALL?AUTORE DEL MTTO, È RESpONSABTLE Dr UNAVTOLAZTONE AMMINISTRATIVA:
l) il proprietario
della cosa che servì a commettere la
violazione, se non prova che la cosa è stata filizzata
PREVIA AI.ITORIZZA'NONE, IN AITUAZIOI[E DI: 1) un progetto di ricostituzione boschiva * 2) un progetto di miglioramento pascolo 3) un progetto di rimboschimento
I74.N
SENSI DELI.?ART.8 BIS DELLA LEGGE
24.11.1981, N.689, COSA Sr TNTENDE PER
TERAZIONE DELLE VIOLAZIONI
REI-
AMMIII-
STRATTVE? 1) commettere una violazione dello stesso tipo di un'al-
contro la sua volontà *
tra compiuta nei 5 anni precedenti *
2) il proprietario della cosa che servì a commettere la
2) commettere una violazione dello stesso tipo di un'al-
violazione, anche se è stata utilizzata a sua insaputa
tra compiuta nei 10 anni precedenti
3)
il
detentore della cosa che servì a commettere la vio-
lazione
34
3) commettere una violazione dello stesso tipo di un'altra compiuta nei 2 anni precedenti
175.AI SENSI DELLART.lO DELLA LEGGE 24.11.1981,N. 689,IL
LIMITE MASSIMO DELLA
SAIIZIONE AMMINISTRATTVA PECT]hIIARIA PER CIASCT]NAVIOLAZIONE NON PUò SUPE-
RARE:
24.II.I98I, N.689,IN CASO DI MANCATA CONTESTAZIONE IMMEDIATA ENTRO QUALE TERMINE DE\TE ESSERE NOTIFICATA LAVIOLAZIONE? 1) agli interessati residenti nel territorio della repubbli-
il decuplo del minimo * 2) il triplo del minimo 3) il doppio del minimo 1)
I76.N
18O.AI SENSI DELTART.14 DELLA LEGGE
il termine di 90 giorni ed a quelli residenti all'estero entro il termine di 360 giorni dall'accertamento *
ca deve awenire entro
SENSI DELI.?ART.13 DELLA LEGGE
AI FINI DELTACCERTAMENTO DELLE YIOLAZIONI PER CUI È PREVISTA UNA SANZIONE AMMINISTRATIVA È POSSTNTLE DISPORRE ISPEZIONI IN LUOGHI DIVERSI DALLA PRIVATA DIMORA? 1)sì* 24.11.1981, N. 689,
2) agli interessati residenti nel territorio della repubbli-
il termine di 120 giorni ed a quelli residenti all'estero enko il termine di 180 giorni ca deve awenire entro
dall'accertamento 3) agli interessati residenti nel territorio della repubbli-
il termine perentorio di 60 giorni ed a quelli residenti all'estero entro il termine perentorio di 150 giorni dall'accertamento ca deve awenire entro
2) no 3) solo nel caso di violazioni particolarmente gravi
181.AI SENSI DELI"?ART.14 DELLA LEGGE 24.11.1981, N.689,IN CASO Dr OMESSA NOTTFI-
I77.N
CAZIONE DELLA CONTESTAZIONE DELLA VIOLAZIONE NEI TERMIM STABILITI:
SENSI DELI.?ART.13 DELLA LEGGE
24.11.1981,N.689, È pOSSTSTLE
IL SEQUESTRO
CAUTELARE DI COSE CHE POSSONO FORMA-
1) l'obbligazione di pagare la somma dovuta per la vio-
RE OGGETTO DI CONFISCA AMMINISTRATI-
lazione si estingue *
VA?
2) l'obbligazione di pagaxe la somma dovuta per la vio-
l)sì*
lazione si estingue quando ha un importo superiore a
2) no
2.000
3) solo se la confisca è conseguenza anche di un reato
3) l'obbligazione di pagare la somma dovuta per la violazione non si estingue mai
178.AI SENSI DELI"?ART.26 DELLA L.R-411994 LE AUTORIZZAZIONI AL PASCOLO O ALLA
COLTI]RA AGRARIA POSSONO ESSERE REVO. CATE IN CASO DI INCENDIO?
1)si* 2) no 3) solo se l'incendio è doloso
I79.AI SENSI DELI.?ART.14 DELLA LEGGE 24.II.I98I, N. 689, LAYIOLAZIONE AMMINISTRATIVA DEYE ESSERE CONTESTATA IMMEDIATAMENTE SOLO A COLUI CHE DHA COMMESSA? 1) no, deve essere contestata immediatamente tanto a
182.AI SENSI DELUART.16 DELLA LEGGE 24.11.1981,N. 689, È .{MIIBSSO IL PAGAMENTO DELLA SATTZIONE AMMIIIISTRATIVA IN MISURA RIDOTTA? l) sì, qualora avvenga entro il termine di 60 giorni dalla contestazione immediata o dalla notificazione degli estremi della violazione *
2) sì, qualora awenga entro il termine di 90 giorni dalla contestazione immediata o dalla notificazione degli estremi della violazione 3) no
183.
AI SENSI DELI.TART.
27
DELLA L.K
411994
colui che l'ha commessa quanto alla persona che sia
TESTRAZIONE DEL SUGHERO, IN ASSENZA DELr.?APPOSITA AUTO NLZZAZIONE, È CON-
obbligata in solido al pagamento della somma dovuta *
SENTITA DAL:
2) sì, deve essere contestata immediatamente solo a
l) I maggio al30
colui che l'ha commessa
2) I giugno al 30 settembre
3) non è necessaria la contestazione immediata
3)
I
settembre *
aprile al 30 settembre
35
184.4I SENSI DELTART.lT DELLA LEGGE 24.11.1981, N. 689, A QUALE ORGANO DEVE
ESSERE PRESENIATO IL RAPPORTO RELATIVO ALLE VIOLAZIONI DET,LE NORME SULLA
CIRCOLAZIONE STRADALE
?
1) al Prefetto *
2) al Questore 3) al Comando Provinciale dell'Arma dei Carabinieri
185.4I SENSI DELUART.lS DELLA LEGGE 24.11.1981, N.689, ENTRO QUALE TERMTNE
GLr
INTERESSATI POSSONO PRESENTARE SCRIT-
TI DIFENSIU? 1) enho 30 giorni dalladata della contestazione o notificazione della violazione * 2) entro 60 giorni dalla data della contestazione o notificazione della violazione 3) entro 90 giorni dalla data della contestazione o notificazione della violazione
186.4I SENSI DELI.?ART.18 DELLA LEGGE 24.11.1981,N. 689, T.TAUTORTTÀ COVTpETENTE
DEVE SENTIRE GLI INTERESSATI PRIMA DI DETERMINARE CON ORDINANZA MOTIVATA LA SOMMA DOVUTA PER LAVIOLAZIONE? l) solo se gli interessati ne fanno richiesta * 2) sì, sempre 3) no, mai
187.4I SENSI DELI.?ART. 18 DELLA LEGGE 24.11.1981, N.689,A QUALE ORGANO DE\/E ESSERE COMIJNICATA I-TORDINANZA MOTIVATA DIARCHTVIAZIONE? l) all'organo che ha redatto il rapporto * 2) al Prefetto 3) al Questore 188. COLORO CHE INTENDONO EFFETTUARE
ESTRAZIONE DEL SUGHERO NEL PERIODO CoNSENTTTO, AI SENSI DELTART. 27 DBLLA L.R. 4194, A CHI DEVONO DARIIE AWISO? l) alla Stazione Forestale competente per territorio * 2) all'Ispettorato Ripartimentale Forestale competente 3) alla Direzione Generale dell'Assessorato della Difesa
dell'Ambiente
189.4I SENSI DELI.?ART.18 DELLA LEGGE 24.11.1981, N. 689, TjORDINANZLCH'E DETER-
MINA LA SOMMA DOVUTA PER LA\rIOLAZIONE AMMINISTRATTVA DEVE DISPORRE ATICHE LA RESTITUZIONE DELLE COSE SEQUESTRATE?
l)
ZIONE AMMINISTRATIVA? 1) entro 30 giorni dalla notificazione, o di 60 giorni l'interessato risiede all'estero * 2) sempre entro 90 giorni dalla notificazione 3) la legge non prevede alcun termine
se
191.AI SENSI DELI.?ART.19 DELLA LEGGE 24.11.1981,N.689, QUAUÈ IL TERMINE MASSrMOTRASCORSO IL QUALE IL SEQT]ESTRO DI COSE CESSA DIAVERE EFFICACIA? l) 6 mesi dal giorno in cui è ayvenuto il sequestro * 2)2mesi dal giorno in cui
è ayvenuto
3) 4 mesi dal giorno in cui è awenuto
il il
sequesko sequestro
I92.AI SENSI DELUART.20 DELLA LEGGE 24.11.1981,N.689, pUÒ ESSERE DISPOSIA LA CONFISCA AMMINISTRATIVA DELLE COSE CHE SONO SERVITE PER LAVIOLAZIONE? l) sì, purché le cose appartengano ad una delle persone cui è ingiunto il pagamento * 2) sì, anche se le cose appartengano a persone cui non è ingiunto il pagamento 3) no, in nessun caso
193.4I SENSI DELI-?ART.25 DELLA L.R-411994 UESTRAZIONE DEL SUGHERO DEVE ESSERD CONDOTTA SENZA ARRECARE LESIONI TRATJMATICHEAL: fellogeno * 2) fellema 3) fellandrio
l)
AI SENSI DELI"?ART. 22 DELLA LEGGE 24.11.1981,N. 689, È pOSSrnrr.E PROPORRE
194.
OPPOSZIONE CONTRO UORDINANZA DI PAGAMENTO?
l)
sì, entro il termine di 30 giorni dalla notificazione del prowedimento * 2) sì, entro il termine di 60 giorni dalla notificazione del prowedimento 3) no
195.4I SENSI DELTART.22 BIS DELLA LEGGE 24.11.1981,N.689, PRESSO QUALE ORGANO È POSSIBILE PROPORRE OPPOSZIONE CONTRO I.7ORDINANZA DI PAGAMENTO? 1) davanti al giudice di pace o, in casi particolari, davanti al tribunale * 2) davanti al Prefetto 3) davanti al Questore
sì, salvo che non siano confiscate con lo stesso prov-
vedimento * 2) no 3) sì, salvo che le cose sequestrate non siano state messe all'asta
36
19O.AI SENSI DELI.?ART.18 DELLA LEGGE 24.11.1981, N.689, ENTRO QUALE TERMINE DEVE AWENIRE IL PAGAMENTO DELLA SAN-
196.4I SENSI DELIJART.22 BIS DELLA LEGGE 24.11.1981,N.689, PRESSO QUALE ORGANO È POSSIBILE PROPORRE OPPOSZIONE CONTRO TJN'ORDINANZA DI PAGAMENTO IN
MATERIA DITUTELA DELI.TAMBIENTE E DI URBANISTICA? l) davanti al tribunale * 2) davarfii al giudice di pace 3) sia davanti al tribunale che davanti al giudice di pace
I97.AI SENSI DELDART.30 DELLA L.R.4/94 LE PIAIITE DA SUGHERO CLASSIFICATE E DICHIARATE MONUMENTO NATURALE NON POSSONO ESSERE TAGLIATE, NÉ DANNEG. GIATE. I.TEYENTUALE TAGLIO O DAÀINEGGIAMENTO COSTITUISCE VIOLAZIONE E VIENE SANZIONATO IN BASE: 1) alle norme in materia di tutela ambientale * 2) alle prescrizioni di massima e dipolizia forestale 3) alle norme per l'applicazione dei vincoli sui boschi per scopi speciali
198.AI SENSI DELI.?ART.26 DELLA LEGGE 24.11.1981N. 689, È pOSSrnrr,E RATETZZARE rL PAGAMENTO DELLA SAI\ZIONE PECUNIA. RIA?
il pagamento da 3 a 30 rate mensili * 2) sì, è possibile il pagamento da 5 a 50 rate mensili 1) sì, è possibile
3) no
199.AI SENSI DELUART.2T DELLA LEGGE 24.11.1981,N.689, QUALE SANZIONE È pnrVrSTA PER IL RITARDO NEL PAGAMENTO PER L A VIOL AZIONE AMMIIIISTRATTVA? l)lamaggiorazione di un decimo della somma dovuta per ogni semestre di ritardo * 2) la maggiorazione di un quinto della somma dovuta per ogni semestre di ritardo
3)lamaggiorazione di un terzo della somma dovuta per semestre di ritardo
ogf
2OO.AI SENSI DELIJART.2T DELLA LEGGE 24.11.1981,N. 689,IN CASO DI MANCATO PAGA-
MENTO DELLA SA}IZIONE PECUNIARIA, QUAr-7È r.TORGAr\O COMPETENTE A RTSCUOTERE LE SOMME DOVI]TE? l'Intendenza di Finanza * 2) la Prefettura 3) la Questura
l)
37
1.IL TERMINE 6'VEGETAZIONE" STAAD II\DICARE I.TINSIEME DELLE PIAITITE: l) che si trovano in un territorio a formare una comu-
10. QUALI
DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONI
È
eurr,r,,lvALIDA?
l)
le fustaie sono boschi d'alto fusto a rinnovazione ses-
nità *
suata *
2) costituenti un frutteto misto 3) ornamentali presenti in un giardino
2) le fustaie sono boschi d'alto fusto a rinnovazione agamica
2. COL TERMINE «MICORRIZE" VENGONO INDICATE: 1) le associazioni tra funghi e radici * 2) le radici assorbenti delle piante forestali 3) le famiglie di funghi che crescono nei boschi 3.
LA CHIOMA DI UNALBERO È COSTTTUTTA,
DALI.TINSIEME: l) di rami e foglie * 2) di foglie e frutti 3) di foglie e fiori
3) le fustaie sono boschi d'alto fusto a rinnovazione mista
11.IL TRATTAMENTO DI UN BOSCO CONSI. STE: 1) nelle modalita di esecuzione dei tagli dtuttlizzaÀone* 2) nelle modalita da seguire in caso di attacco di parassiti 3) nelle modalita da seguire in caso di attacco di incendio
12. QUALI
LE SPECIE FORESTALI DENOMINATE "LATIFOGLIE' VENGONO COSÌ CHIAMATE
4.
DELLE SEGUENTI FRASI DEFIM.
SCE I.?AREALE? 1) un'area geografica di distribuzione di una determinata specie * 2) :un'area geografica ricca di acque sorgive 3) un'area geografica battuta dai venti
PERCHÉ:
hanno le foglie larghe * 2) hanno le foglie trasformate in spine 3) hanno le foglie a forma di ago
13. L?AMBTENTE
l)
ÈAIITROPIZZATO QUANDO È:
influenzato dall'uomo * 2) sfruttato dagli animali 3) allo stato naturale
l)
LE SPECIE FORESTALI *SEMPREVERDI' YENGONO COSÌ CHIAMATE PERCHÉ LE FOGLIE: * 1) persistono sulla pianta per tutte le stagioni 2) persistono in primavera - estate e cadono in autunno 3) persistono in primavera - estate- autunno e cadono in 5.
inverno
CHIAMATE *CADUCIFOGLIE" LE SPECIE FORESTALI CHE: l) perdono le foglie durante I'inverno *
14.
GLIARBUSTI SONO:
1) piante con ramificazioni legnose che partono dalla
di altezzanon superiori ai 5 metri * 2) piante con ramificazioni legnose di altezze superiori
base,
ai 5 metri 3) piante con ramificazioni legnose che partono ad una certa altezza dal suolo
6. SONO
2) perdono le foglie durante l'estate 3) non perdono mai le foglie
IL PROCESSO DI AUTODEPURAZIONE È: la capacità degli ambienti naturali di trasformare la * sostanza organica (biodegradazione) 2) il processo attraverso il quale le macchine emettono 15.
l)
gas 7.
I BOSCHI VENGONO DEFINITI
6'PU'RT"
QUANDO SONO COSTITUITI DAALBERI
APPARTENENTI:
l)
ad una sola specie
*
2) a più specie 3) a due specie 8. SONO CHIAMATI DISETANEI I BOSCHI CITE HA}INO LE PIAIITE: l) di età diversa * 2) in fase di accrescimento
3) della stessa età 9. PER GOVERNO
DI UN BOSCO SI INTENDE IL
METODO ADOTTATO PER: l) la sua rigenerazione * 2) preservarlo dagli incendi 3) limitarne il pascolamento
di scarico poco nocivi
3) il processo attraverso il quale l'uomo elimina le sostanze nocive che si accumulano nell'ambiente 16. SOSTANZA BTODEGRADABTLE È QUnr.r,n: 1) che può essere degradata da agenti biologici in concomitanza con fattori fisici * 2) che puo essere degradata mediante il fuoco 3) che può essere degradata mediante triturazione e trat-
tamento con prodotti chimici 17. QUALI DELLE SEGTJENTI DEFINIZIONI DI DISCARICA CONTROLLATA È MAGGIORMENTE CORRETTA:
1) stoccaggio definitivo dei rifiuti mediante interramento allo scopo di impedire lo sviluppo di effetti nocivi * 2) lo smaltimento dei rifiuti nei luoghi appartati 3) lo smaltimento dei rifiuti mediante pagamento a peso o a volume
39
18.
LA DEFINIZIONE PIÙ CORRETTA DI ECO-
SISTEMA È: 1) l'insieme degli esseri viventi e dell'ambiente fisicochimico che interagiscono tra loro dando luogo ad una unita in equilibrio * 2) l'insieme dei vegetali che vivono in un determinato ambiente pedo- climatico 3) f insieme delle specie animali che vivono in un determinato ambiente pedo-climatico
19.IL FENOMENO DI EROSIONE CONSISTE:
l)
nel trasporto delle particelle del terreno ad opera dell'acqua di scorrimento superficiale * 2) nel trasporto delle particelle del terreno ad opera di mezzi meccanici non correttamente usati 3) nel trasporto delle particelle del terreno ad opera dell'uomo per usi particolari
LA SALINITÀ DELLE ACQUE RAPPRESEN. TA LA QUANTITÀ:
26.IN UN ECOSISTEMA IMMATURO COME LA ROCCIA NUDA, QUAI-?È LA SEQUENZACHE PORTA \.ERSO I.?ECOSISTEMA PIÙ EVOLUTO?
l) licheni -muschio - graminacee * 2) muschio - licheni - graminacee 3) muschio - graminacee - licheni 27.L8 PIANTE XEROFTLE SONO QUELLE CHE VIVONO:
l) in un ambiente assolato, arido e ventoso * 2) in un ambiente ombroso, fresco e umido 3) in un ambiente acquatico 28. SONO CONSIDERATE SPECIE
ALOFITE
QUELLE CIIEVIVONO: l) in ambienti salmastri * 2) in ambienti acquatici 3) in ambienti aridi
20.
1) di sali minerali presenti nelle acque *
29.INDICA FRA LE DEFINIZIONI RIPORTATE *SPECIE COSMOPOQUELLA RELATIVA ALLE
2) di cloruro di sodio presente nelle acque 3) di sali di magnesio presenti nelle acque
LITE" l) piante che occupano
vaste superfici su tutta la terra * 2) piante che vivono in zone di estensione limitata di terra 3) piante che vivono in zone di estensione limitata di
rN STMBTOSI QUAITIDO: l) traggono reciproco beneficio dalla loro associazione *
mare
2) seminate insieme vivono nello stesso terreno 3) una specie vive a spese dell'altra
30. COSA SIGNIFICA CLASSIFICARE UNA
21. DUE SPECIEVTVONO
PIANTA?
DELLE SEGUENTI DEFINIZIONI DI *FLORA" È qUnr,r,,r CORRETTA:
22. QUALI
1) insieme delle piante erbacee, arbustive e arboree che
l) dare un nome scientifico che serva per identificarla * 2) includerla in una classifica secondo l'età 3) inserida in un ambiente specifico
vivono in un determinato territorio * 2) insieme delle specie vegetali e animali che vivono in un determinato territorio 3) insieme delle piante erbacee e arboree coltivate in un determinato territorio
31.IL NOME SCIENTIFICO DELLE PIANTE È COMPOSTO DI DUE PAROLE: l) entrambe in lingua latina *
23. QUALE GRUPPO Dr PTANTE SOTTOELENCATE È COSTTTUITO DA SPECIEARBUSTIVE: 1) Cisto, Mirto, Lavanda *
32. DA QUALE TIPO Dr LEGNO VIENE PREFE-
2) Leccio, Ginepro, Corbezzolo 3) Sughera, Castagno, Noce 24. QUALE GRUPPO DI PIANTE SOTTOELENCATE È COSTTTUITO DA SOLE SPECIEARBOREE: l) Thsso, Leccio, Castagno *
2) Bagolaro, Agrifoglio, Pungitopo 3) Roverella, Pino delle Canarie, Calicotome 25. QUALr FRA QUELLE RrpORrATr È r,,C. DEFINIZIOIIE DI ORGAIIISMI AUTOTROFI: 1) quelli capaci di fabbricarsi autonomamente le sostanze nutritive *
2) quelli che non sono capaci di fabbricarsi le sostanze nutritive di cui hanno bisogno 3) quelli che degradano la sostanza organica morta
40
2) entrambe in lingua italiana 3) uno in lingua latina e uno in lingua italiana
RIBILMENTE ESTRATTO IL TAIININO? l) castagno * 2) leccio 3) pioppo
MISURAZIONI RELATIVE AGLI ALBERI FORESTALI, IL DIAMETRO VIENE MISURATO, COME SI DICE IN GERGO TECNIco ..A PETTO D'UOMO" - QUAr.?È QUESTA AWEZZA? l) cm. 130 * 33. IYELLE
2) cm. 100 3) cm. 150
LA PAROLA «TUTORII' SI DEFINISCE IN SILVICOLTURA: l) il paletto che serve a sostenere l'albero appena tra34. CON
piantato *
2) il guardiano del vivaio forestale 3) l'operaio addetto alle semine delle parcelle 35. IN SILVICOLTURA LA "MARTELLAIA66: l) serve a contrassegnare gli alberi che sono destinati
all'abbattimento * 2) è l'operazione che serve a infiggere i pali tutori 3) serve per inserire un cuneo nel legno
YIVAI FORESTALI SONO APPEZZAMENTI DI TERRDNO DESTINATIA: 1) allevare le piantine da destinare al rimboschimento * 2) allevare la fauna da immettere nella foresta 43. I
3) nessuna risposta è esatta 44.
UINSIEME DEGLIALBERI CHE COSTITUI-
SCONO UNA FORMAZIONE FORESTALE
VIENE DEFINITO:
LE SOTTOELENCATE SOSTANZE NONVIENE SOLITAMENTE INDICATA COME INQT]INANTE? 1) argilla *
2) areale
2) detersivi 3) metalli pesanti
45. LE FORME
36. QUALE FRA
37.IL "SUCCHIELLO DI PRESSLER" È UNO STRUMENTO CHE IN SILVICOLTURA VIENE UTILIZZNO: l) per la determinazione dell'età degli alberi * 2) perprelevare campioni di terra daanalizzare 3) per trapiantare i semi in vivai 38. QUALE FRA LE SEGUENTI RISORSEYIENE
CONSIDERAIA "NON RINNOVABILE'
l) il metano *
2) I'energia solare 3) l'acqua 39.I_?ACQUA Sr COMPONE DI DUE ELEMENTI.
l)
soprassuolo *
3) biotopo
DITRATTAMENTO DELLE
FUSTAIE SONO DryERSE. FRA QUELLE ELENCATE, INDICA QUELLA ERRATA: 1) trattamento a sterzo
*
2) trattamento a taglio raso 3) trattamento a tagli successivi
46.IN SILVICOLTURA IL CEDUO COMPOSTO SI REALIZZA QUANDO: 1) sulla stessa unità di superficie coesistono sia la fustaia che il ceduo * 2) il bosco è costituito da più specie 3) il bosco è costituito da alberi di diversa età 47. NEI BOSCHI CEDTII
IL «TRATTAMENTOA
STERZO" CONSISTE:
l)
i polloni che hanno raggiunto il diametro
idrogeno e ossigeno * 2) idrogeno e azoto 3) ossigeno e cloro
nel tagliare prestabilito * 2) nel tagliare 3) nel tagliare inserimento
40.I GAS DI SCARICO DELLEAUTOMOBILI IMMETTONO NELLA ATMOSFERA GAS INQUINANTI. QUALI FRA QUELLI ELENCATIWENE IMMESSO IN MAGGIORE QUANTITÀ?
48. FRA LE SEGTIENTI DEFINIZIONI INDICA QUELLA CORRISPONDENTE AL "BOSCO CEDUO MATRICINATO":
QUALI?
l)
1) piombo
*
2) mercurio 3) cromo
tutti i polloni che si sono formati i polloni ad una certa altezza dal punto di
1) un bosco nel quale un certo numero di piante destinate a produrre seme non viene abbattuto (matricine) *
2) un bosco nel quale vengono abbattute le piante depe-
rite
41.COL TERMINE DI "BIOCENOSI" S'INTENDE: l) l'insieme degli esseri viventi presenti in un determinato ambiente * 2) l'insieme dei vegetali presenti in un determinato ambiente
3) l'insieme di agenti nocivi presenti in un dato ambiente
GLI INSETTI ELENCATI INDICA QUELLO CHE PROVOCA DEFOGLIAZIONE NELLA SUGHERA: 1) lymantria * 2) cavallette 42. FRA
3) vespe
3) un bosco nel quale gli alberi vengono sostenuti con
i
tutori
49.IL NOME SCIENTIFICO CERATONIA SILIQUA INDICA: l) il Carrubo * 2) il Castagno 3) il Mandorlo 50. LE SPECIE FORESTALI LE CUI FOGLIE PERSISTONO NELLE PIAIITE PERTUTTE LE STAGIONI VENGONO CHIAMATE : 1) sempreverdi
*
2) decidue 3) caducifolie
4t
51. DUR,{NTE
NO
LE ORE NOTTT]RNEALI.?INTER-
EAL DI SOPRA DI UN SOPRASSUOLO
BOSCHIVO SI OSSERVA T]N INCREMENTO DI CONCENTRAZIONE DELI.TANIDRIDE CARBO. NICA. TALE INCREMENTO DERIVA:
l) dalla respirazione delle piante e dei microrganismi del terreno * 2) dalla diminuzione della temperatura 3) dal processo di fotisintetizzazione delle piante LE ORE DI LUCEALI.?INTERNO EAL DI SOPRA DI UN SOPRASSUOLO BOSCHIVO SI HA UN DECREMENTO DI CONCENTRAZIONE DELUAIIIDRIDE CARBONICA. CIO AYVIENE IN RELAZIONEA QUALE PROCES52. DURANTE
SO: 1) fotosintesi * 2) respirazione 3) traspirazione
53.ILVENTO È CONSIDERATO
LE PIANTE? anidride carbonica * 2) anidride solforosa 3) monossido di carbonio
l)
58. UN BOSCO CEDUOVIENE DETTO SEMPLI-
cE QUANDO rL SOPRASSUOLO È COSrrrUrrO SOLO DA: l) polloni * 2) alberi 3) polloni e alberi 59. COSA SI INTENDE PER *EFFETTO SERRA": l) l'aumento nell'atmosfera della concentrazione di certi gas * 2) l'abbassamento della temperatura
3) l'aumento della fotosintesi
TJN FATTORE
ECOLOGICO DI ESTREMA IMPORTANZA NEI CONFRONTI DEL BOSCO.TRA GLI EFFETTI DEL VENTO SULLA VEGETAZIONE, INDMDUA QUELLO CONSIDERATO POSITIVO: 1) disseminazione anemocara *
2) stabilità meccanica delle piante 3) modificazioni morfologiche e dimensionali
60. NELLE SPECIE FORESIALI HA NOTEVOLE IMPORTANZA LA DENSITÀ DEL SOPRASSUOLO. QUALr SONO LE SPECTE CAPACT Dr SOPPORTARE UNA MAGGIORE DENSITÀ FINOAD ETÀAVAIIZATA? 1) le specie sciafile *
2) le specie eliofile 3) nessuna delle altre due specie
54. LEAZIONI DELVENTO NEL BOSCO SONO MOLTEPLICI, TALVOUIA POSITIVE TALALTRE NEGATTVE. FRA QUELLE INDICATE INDIVIDUA QUELLA NON DOVUTA DIRETTAMENTE
61. DA T]N PI]NTO DIYISTA ECOLOGICO HANNO UNA GRANDE IMPORIANZA LE SPECIE *PIONIERE'. COME POSSONO ESSERE DEFINITE? l) specie che hanno la capacità di adattarsi a vivere in ambienti (terreno-clima) a condizioni estreme *
ALI-?AZIONE DELYENTO: l) umificazione *
2) specie capaci di vivere in terreni argillosi 3) specie capaci di vivere in ambiente molto dotato di
2) traspirazione 3) evaporazione
elementi nutritivi
TRA LE AZIONI ESERCITATE DAL BOSCO SI.]L VENTO ASSIJME IMPORTANZA PARTICOLARE QUELLA SULLA RIDUZIOIIE DELLA VELOCITÀ DELYENTO.IN MERITO QUALI SONO LE SPECIE PIÙ EFFICACI: l) quelle a foglie persistenti *
DE PER BILANCIO IDRICO?
2) quelle a foglie semipersistenti 3) quelle a foglie caduche
tempo
62.IN UNA SPECIEVEGETALE COSA S'INTEN-* 55.
56. DAL CASTAGNO OLTRE CHE
1) la differenza tra l'acqua assorbita attraverso l'apparato radicale e la sua perdita attraverso il processo di traspirazione {' 2) la differenza tra l'acqua caduta in un determinato periodo di tempo e quella evaporata nel medesimo
3) la differenza tra l'acqua assorbita dalle radici e quellattilizzata nel processo di fotosintesi
I FRUTTI E IL
LEGNO SI OTTIENEANCHE: l) tannino * 2) resina 3) melassa
LA FOTOSINTESI LE PIANTE HANNO BISOGNO DI DIVERSI ELEMENTI. FRA QUELLI ELENCATI INDICA QUELLO NON 63. PER COMPIERE
UTILIZZ§O: 1) azoto
GLI INQTTINANTI ATMOSFERTCT SONO SOSTANZE CIIE SI RINYENGONO NELLATROPOSFERA IN QUAI\ITITÀ ECCEDENTI QUELLE NORMALI. QUALE FRA LE SOSTANZE ELEN57.
CATE NON È DA CONSIDERARE TOSSICA PER
42
*
2) anidride carbonica 3) acqua
64.IN CAMPO FORESTALE LA RINNOVAZIONE NATURALE DEL BOSCO È UN.I.SPBTTO
IMPORTANTE E DIPENDEAI\CHE DALLA SES. SUALITA DELLE PIANTE. SONO PIANTE MONOICHE QUELLE:
l)
che hanno
sa
pianta *
2) che hanno diverse 3) che hanno
fiori maschili
e
fiori femminili nella
stes-
MA SONO DA CONSIDERARE COMPONENTI: 1) autotrofi * 2) eterotrofi 3) neutrofili
fiori maschili e fiori femminili su piante fiori maschili e fiori femminile nella
stes-
sa infiorescenza
LA CONOSCENZA DELLA SESSUALITÀ DELLE SPECTE FORESIALI HA RIT'LESSI I\'ELLA RICOSTITUZIOII'E NATURALE DEI BOSCIII COME IIELI.?ATTTVITÀ VTVAISTICA. SONO CONSIDERATE SPECM DIOICHE QUELLE: l) che hanno fiori maschili e fiori femminili su piante diverse * 2) che hanno fiori maschili e fiori femminili riuniti 65.
nello stesso fiore 3) che hanno fiori maschili e fiori femminili sulla stessa pianta 66.
7I.LE PIATITE FORESTALI IN T]N ECOSISTE-
72.IN UN ECOSISTEMA FORESTALE GLIANI. MALI SONO DA CONSIDERARE ORGANISMI: l) eterotrofi * 2) basofili 3) autotrofi
LE DEFINIZIONI RIPORTATE INDIVIDUA QUELLA RISPONDENTEA DEFINIRE GLI ORGANISMI ETEROTROFI: 73. FRA
1) organismi consumatori e decompositori, che si nutro-
no di sostanza organica prodotta da altri * 2) organismi che si nutrono di sostanza organica prodotta da loro stessi 3) organismi che sono in grado di vivere in ambienti molto poveri di sostanza organica
LA PRODUZIONE DEL SEME DIPEI\IDE DA
IL
STGNTFTCATO Dr ORGANTSMO
T]NA SERIE DI SPECIFICI MECCAIIISMI. COSA
74. QUAr-?È
S'INTENDE PER IMPOLLINAZIONE?
AEROBIO?
l)
1) organismo che necessita di ossigeno per compiere le proprie funzioni vitali * 2) organismi che necessitano di azoto per compiere le proprie funzioni vitali 3) organismi che non hanno bisogno di ossigeno per compiere le proprie funzioni vitali
meccanismo attraverso il quale il polline viene trasportato dall'organo maschile a quello femminile * 2) meccanismo per cui il polline si trasferisce dall'organo femminile a quello maschile 3) meccanismo di raccolta del polline per essere poi uti-
lizzato per scopi diversi 67. QUANDO r_TAGENTE CrrE TRASPORTA IL POLLINE È TT, VNNTO, UIMPOLLINAZIONE
VIENE CHIAMA'TA: l) anemofila *
NELLA TERMINOLOGIA ECOLOGICA CHE SIGIIIFICATO HA IL TERMINE "AMBIENTE ANTROPIZZXIO"? 75.
1) ambiente dove sono evidenti le influenze relative
*
a
2) entomofila
all'uomo
3) mirmecofila
2) ambiente dove si osservano le influenze degli animali selvatici 3) ambiente influenzato da eventi atmosferici straordinari
LIMPOLLINAZIONE OPERATA DAGLI INSETTI? l) entomofila * 68. COME È CTTT.AMA^TA
2) anemofila 3) ornitofila 69. QUANDO r.?TMPOLLTNAZTONE È
OnNrrOrr-
LA QUALI SONO GLIAGENTI IMPOLLINATORI? 1) uccelli
*
2) insetti 3) vento 70. QUAIIDO r_?TMPOLLINAZIONE DEI FrORr
HA COMEAGENTE GLI UCCELLI COME VIENE CHIAMATA? l) ornitofila * 2) anemofila 3) entomofila
76.L8 SPECIE FORESTALI CHE HANNO FIORI MASCHILI E FIORI FEMMINILI SU PIANTE DIYERSE SONO DETTE: l) dioiche * 2) poligame 3) monoiche
QUALE TMPORTANTE PROCESSO GLI ORGANISMI DEFINITI *AUTOTROFI" SONO IN GRADO DI PRODURRE SOSTANZA ORGAIIICAPARTENDO DA SOSTANZE INORGANICHE? 77. ATTRAVERSO
1) fotosintesi clorofilliana *
2) traspirazione 3) assorbimento radicale
43
DI RECENTE È sraro RErNTRoDorro rN IL DAINO, ESTINTOSI NEGLIAIINI oo. guLrÈ rr, suo NoME scrENTIFrco? l) Dama dama * 78.
SARDEGNA
2) Ovi musimon 3) Felis silvestris
79.IN LIN BOSCO CEDUO COMEVENGONO CHIAMATE LE PIAIITE CHE NONYENGONO TAGLIATE AL MOMENTO DELLA CEDUAZIONE? 1) matricine * 2) piante campione 3) piante spia
86.IN SILVICOLTURA COSA SONO I PROTOTIPI DENDROMETRICI?
l)
figure geometriche di riferimento alle quali vengono assimilati gli alberi * 2) figure geometriche di riferimento utilizzate per classificare gli alberi in base alla forma della chioma 3) figure geometriche di riferimento ttllizzate per rappresentare nelle planimetrie le specie forestali 87. QUALE FRA QUELLE INDICATE NON COSTITUISCE DAL PTJNTO DIVISTA CLIMATI-
CO UNA IDROMETEORA? 1) l'umidità atmosferica *
2)labina 3)la
80. IL TRASPORTO DI PARTICELLE DI TERRENOAD OPERA DELI.?ACQUA DI SCORRIMENTO SUPERFICIALE È NNTTO:
l)
erosione *
2) corrosione 3) abrasione 81. CON QUALE STRUMENTOVIENE MISURATA LA RADIAZIOIIE SOLARE GLOBALE INVIATA SULLA TERRA?
l) piranometro *
LE PIANTE CHE PER SOPRAVVIVERE HANNO BISOGNO DITEMPERATURE MEDIE SUPERIORI AI 20 C VENGONO CHIAMATE PIANTE: 82.
1) megaterme x
2) microterme
2) effetto teratogeno 3) diversità ecosistemica
89.IL PROCESSO COMPLESSO CHtr SUBISCONO LE ROCCE E CHE PORTAALLA FORMA.
2) mutagenesi 3) morfogenesi
I TERRENI MORENICI? * 2) terreni formatisi ad opera dei fiumi 90. COSA SONO
1) terreni formatisi ad opera dei ghiacciai
3) terreni formatisi ad opera del vento
3) mesoterme
83.IN T]N BOSCO CEDUO MATRICINATO CHE FI]NZIONE HANNO LE PIANTE MATRICINE? 1) servono per produrre semi per la rinnovazione del bosco * 2) servono per produrre legname da opera speciale 3) servono come protezione per i polloni
TUTTATOA "CAPI-
TOZZA" QUANDO: l) il taglio si pratica ad una certa altezza sul fusto * 2) iltaglio si pratica rasente il suolo 3) il taglio riguarda solo i rami laterali 85. COSA SI INTENDE PER CUBATURA
DI T]N
BOSCO? 1)
88. LA CAPACIT,À, DI OGNI ORGANISMO VIVENTE E QUINDIANCHE DI TJNA PIANTA DI ADATTARSI A DIVERSE CONDIZIONI AMBIENTALI È DETTA: l) amplitudine ecologica *
ZIONE DEL COSIDETTO TERRENO NATT]RALE VIENE CHIAMATO: l) pedogenesi *
2) eliometro 3) igrometro
84. UN BOSCO CEDUO È
galaverna
il metodo per calcolare la quantita di prodotti legnosi
ritraibili *
91. NEL SOTTOPORRE UN TERRENOA COLTURA È FONDAMENTALE CoNoSCERNE LE CARATTERISTICHE AGRONOMICHE. FRA
QUESTE COSA È
r,lrnSSrTURA?
1) la composizione granulometrica del suolo * 2) la disposizione spaziale delle particelle terrose 3) la composizione chimica del terreno
I TERRENI ELENCATI QUALI SONO QUELLI PIÙ PERMEABILI ALI-?ACQUA? 1) sabbiosi *
92. FRA
2) argillosi 3) limosi 93. COSA S'INTENDE PER PERMEABILITÀ DELTERRENO? l) capacità del terreno di lasciarsi attraversare dal-
l'acqua *
2) il metodo per calcolare il numero di piante da mettere a dimora
2) proprieta del terreno di lasciarsi athaversare dalle radici 3) proprietà del terreno di lasciarsi attraversare dagli
3) il metodo per calcolare il numero di piante da abbattere
organismi terricoli
44
94, LAFOTOSINTESI CLOROFILLIANA È UN PROCESSOVITALE PER LE PIAIITE E DI CONSEGUENZA PER GLI ORGAìIISMI ETEROTROFI. QUAI.?È LA FONTE PRINCIPALE DI CARBONIO PER LA PIANTA? l) l'aria *
2) il terreno 3) la sostanza organica
9S.ATTRAyERSO QUALE PROCESSO UNA PARTE DEL CARBONIOASSORBITO DALLE PIANTEVIENE DA QUESTE RESTITUITO ALI.TARIA? l) respirazione * 2) traspirazione 3) organicazione 96.
IL NORMALE
PROCESSO DI TRASFORMA-
ZIONE DELLA SOSTANZA ORGANICA AWIENE IN CONDIZIONI OTTIMALI DI UMIDITÀ, TEMPERATURA E AEREAZIONE DEL SUOLO. COMEVIENE CHIAMATO QUESTO PROCESSO? 1) humificazione x
2) nitrificazione 3) amnonizzazione 97. LA TRASFORMAZIONE DELLA SOSTANZA ORGANICA È TNTT,UNNZAI.A DECISAMENTE DAALCT]NI FATTORI CLIMATICI; IN REGIONI FREDDE ESSA SIACCUMT]LA E SI TRASFORMA MOLTO LENTAMENTE. COME VIENE
CHIAMATO QUESTO PROCESSO? 1) torbificazione *
2) eutrofizzazione 3) mineralizzazione
COMEVIENE DEFINITA LA FRAZIONE MINERALE DEL TERRENO?
98.
l) quella parte del suolo proveniente dalla disgregazione e decomposizione delle rocce capace di ospitare le radici delle piante arboree ed erbacee * 2) quella parte del suolo costituita da e di macro e micro organismi 3) quella parte del suolo composta dai residui delle colture precedenti
LA FRAZIONE MINERALE DEL TERRENO PROVENIENTE DALLA DECOMPOSIZIONE E DISGREGAZIONE DELLE ROCCE HA SOSTANZIALMENTE TRE COMPONENTI; FRA QUEL. LE ELENCATE INDICA QUELLA CORRETTA: l) sabbia limo argilla * 99.
-
-
2) humus - argilla - sabbia 3) limo - sabbia - humus
COSA S'INTENDE PER PROCESSO DI TORBIFICAZIONE DELLA SOSTANZA ORGANICA? 1OO.
1) il processo di accumulo di sostanza organica in regioni a clima freddo * 2) il processo attraverso il quale la sostanza organica viene decomposta in condizioni climatiche caldo-umide 3) il processo di trasformazione della sostanza organica in condizioni ambientali temperate
101.
NELLA DESCRIZIONE DI UN SITO
BOSCHM, COSA È r,l CUCITURA? l) l'inclinazione del suolo rispetto al piano oizzontale * 2) la modalita di accatastamento dei tronchi di alberi abbattuti 3) l'inclinazione degli alberi rispetto al piano di campagna 102. FRA LE TIPOLOGIE FOGLIARI DELLE PRINCIPALI CONIFERE QUALE È QU T,T,A, RELATTVA AL PINO MARITTIMO? l) aghiforme a gruppi di 2 *
2) aghiforme a verticilli 3) aghiforme breve disposte separatamente sui rami
103.A QUALr TTPOLOGTE APPARTENGONO LE FOGLIE DEL GINEPRO COMT]NE? l) aghiformi a verticilli * 2) aghiformi a gruppi di 2 3) aghiformi brevi a gruppi di molti elementi 104. A QUALr TTPOLOGIE APPARTENGONO LE FOGLIE DEL CIPRESSO? l) squamiformi *
2) aghiformi brevi disposte singolarmente sui rami 3) aghiformi a verticilli 105. FRA
I GAS CHE CAUSANO "EFFETTO
SERRA"QUAT.?È QUELLO CHE È SENSTSTL-
MENTEAI.JMENTATO DI PIÙ NEGLI ULTIMI TEMPI? 1) anidride carbonica * 2) ozono 3) protossido diazoto 106. QUArÈ rL PARAMETRO CLTMATTCO CHE DETERMINA LA CLASSIFICAZIONE DELLA VEGETAZIONE FORESTALE IN FASCE DI DISTRIBUZIONE CHE SI SUSSEGUONO IN SENSOAXTITUDINALE? 1) temperatura *
2) luce 3) umidità dell'aria
1O7.IN QUALE CONIFERA I FIORI FEMMINILI soNo soLrTARr ANZrcHrtt,coME DI SOLTTO,
RIUNITI IN INFIORESCENZE? l) Tasso * 2) Pino marittimo 3) Pino d'Aleppo
45
108. COSA SI INTENDE PER DORMIENZA: l) l'incapacità temporanea del seme a germinare anche
in condizioni favorevoli * 2)l'incapacità totale del seme di assorbire l'umidità del suolo
3) l'incapacità perenne del seme a germinare per la durezza dei tegumenti 109. QUALE, FRA QUELLE INDICATE, NON RIENTRA FRA LE CAUSE CHE DETERMINANO LA DORMIENZA DEI SEMI DI SPECIE FORESTALI? 1) la intensità luminosa elevata *
2) la immaturità dell'embrione 3) la impermeabilita all'acqua dei tegumenti del seme
11O.IN CHE MODO PUÒ ESSERE INTERROTTA LA DORMIENZA DEI SEMI? l) con l'immersione in acidi * 2) con la conservazione in ambiente saturo di anidride carbonica
INDICA QUELLA MENO PROBABILE IN AMBIENTE "MEDITERRANEO" l) alta temperatura ed elevata piovosità * 2) bassa piovosità ed elevata temperatura 3) alta luminosità e alta temperatura 116. UN ELEMENTO IMPORTAIITE PER STABILIRE IL VALORE AGRONOMICO DELLA PIOG. GIA È LA SUA INTENSITA. ESSA È: 1) l'acqua caduta nell'unità di tempo *
2) il numero di giorni di pioggia in un anno 3) l'acqua che si infiltra nel terreno nell'unità di tempo
117.IN CLIMA "MEDITERRANEO" LE STAGIO.
NI SONO CARATTERIZZNE DA DETERMINA. TE SITUAZIONI CLIMATICHE. FRA QUELLE INDICATE QUALE NON CORRISPONDE ALLA STAGIONE INVERNALE? l) alta piovosità, alta luminosità * 2) bassa temperatura, alta piovosita 3) bassa temperatura, bassa luminosita
3) con la conservazione in ambiente saturo di ossigeno
I TRATTAMENTI CHE VENGONO FATTIAI SEMI PER INTERROMPERE LA DOR. MIENZA, INDICA QTJELLO NON ADATTO 1) trattamenti mediante anidride carbonica * 111. FRA
2) trattamenti mediante acqua bollente 3) trattamenti mediante sostanze chimiche
ALLA TEMPERATURA LE PIANTE HANNO ESIGENZE VARIABILI IN RELAZIONEALLEVARIE FT]NZIONI DA ESSE COMPIUTE. COME SONO DEFINITE LETEMPERA112. RISPETTO
TURE CRITICHE?
l)
quelle al di sotto o al di sopra delle quali si verificano danni irreparabili * 2) quelle in corrispondenza delle quali una funzione
vitale si arresta 3) quelle in corrispondenza delle quali le funzioni vitali si svolgono al meglio 113. COSA È UINNUTOSCOPIO? 1) uno strumento atto a indicare la direzione del vento * 2) uno strumento che misura la velocità del vento 3) uno strumento che misura l'umidità dell'aria
LE IDROMETEORE CHEAPPORTAIIO ACQUA AL SUOLO. QUAL?È QUELLA MENO UTILE? l) grandine * 118. FRA
2) neve 3) rugiada 119. IN AMBIENTE "MEDITERRANEO" DA CHE COSA PUÒ ESSERE LIMITATO IL PROCESSO
DI FOTOSINTESI: 1) dalla scarsa disponibilità idrica del suolo
*
2) dalla disponibilita di anidride carbonica dell'aria 3) dalla disponibilità di clorofilla nelle piante 120. QUALE ASPETTO CARATTERIZZA I
TER.
RENI CON FORTE PENDENZA? l) si erodono più facilmente * 2) si lavorano con più facilità 3) si riscaldano maggiormente 121. IJAREA DEL TERRENO RISPETTO ALI.?A. RIA ESTERNA HA IN GENERE I.INA MINORE QUANTITÀ. DI: 1) ossigeno *
NEL CLIMA "MEDITERRANEO' QUALE SITUAZIONE CLIMATICA SIVERIFICA PIÙ FREQUENTEMENTE?
2) anidride carbonica 3) umidità relativa
l)
I22.LA CARENZA DI OSSIGENO NEL TERRE. NO PUÒ DETERMINARE: 1) un limitato sviluppo dell'apparato radicale * 2) un incremento della flora aerobica 3) un incremento del processo di humificazione
1
14.
le alte temperature coincidono, di solito, con una elevata intensità luminosa * 2)leprecipitazioni elevate coincidono con la elevata luminosità 3) le basse temperature coincidono con la elevata traspirazione 115. FRA QUESTE SITUAZIONI
46
CLIMATICHE
I23.LE SISTEMAZIONI IDRAULICO - FORE. STALI DEI TERRENI IN GIACITURA INCLINA.
TA HANNO LO SCOPO DI: ridurre l'eccesso di velocita dell'acqua * 2) impedire il ristagno idrico 3) impedire la penetrazione dell'acqua
l)
124.TRA QUELLI INDICATI QUALE È TT, TNTTORE DI EROSIONE PIÙ PERICOLOSO NELLE ZONE IN PENDIO? 1) pioggia abbondante e intensa * 2) pioggia intensa ma breve 3) pioggia abbondante ma di bassa intensità
GIACITURA INCLINATA LA PIOGGIA ESERCITA MAGGIORMENTE TATTTVITÀ EROSTVA: 1) nei terreni nudi * 125. NEI TERRENI A
2) nei terreni coltivati 3) nei terreni coperti da vegetazione naturale
QUELLI INDICATI INDTYIDUA IL NOME SCIENTIFICO DELLA QUERCIA DA 126. FRA
SUGHERO:
FRUTTO DELLE CONIFERE: l) cono * 2) cilindro 3) sfera 133. PERCIIÉ T.N CONTFEREVENGONO CHIAMATEAGHI FOGLIE? l) perché hanno le foglie strette ad ago *
2) perché hanno 3) perché hanno
il frutto stretto a forma di ago i fiori a forma di ago
134. FRA LE SPECIE CLASSIFICATE COME LATIFOGLIEVI SONO SPECIE CHE HAIINO FOGLIE STRETTE?
l)
si, più di una specie *
2) no, nessuna specie 3) si, una sola specie 135. FRA
LE LATIFOGLIE ELENCATE INDIVI.
DUA LA SPECIE CHE HA LE FOGLIE STRETTE 1) Erica *
1) Quercus suber *
2) Leccio
2) Quercus ilex 3) Quercus pubescens
3) Nocciolo
LE PIANTE INDICATE QUALE NON È UNA CONIFERA? l) Carrubo * 136. FRA
127. IN CAMPO FORESTALE IL TERMINE LATIFOGLIE VIENE USATO PER INDICARE GLIALBERI: 1) a foglia larga *
2) a foglia stretta 3) a foglia caduca
2) Pino 3) Cipresso 137.
NEGLIALBERI FORESTALI LE MISURA-
ZIONIAI FINI DELLA CUBATURA DEGLI 128. QUAL?È L?ALTRO NOME CHnVTENE UTrLIZZATO PER INDICARE LE CONIFERE: 1) resinose *
ALBERI IN PIEDI, PER CON\'ENZIONE,A CHE AUIEZZ A DA TERRA VENGONO PRESE?
2) latifoglie 3) caducifoglie
2) am2,00 3) a m 1,00
129. QUALE
RITIENI SIA LA DEFINIZIONE
APPROPRIATA PER INDICARE LE CONIFERE: 1) alberi che hanno il frutto a forma di cono * 2) alben che hanno le foglie a forma di cono 3) alberi che hanno la chioma a forma di cono 130. CON QUALEALTRO NOMEVENGONO ANCHE CONOSCIUTE LE CONIFERE? 1) aghifoglie *
2) caducifoglie 3) latifoglie 131. PER QUALE MOTM LE CONTFERE VENGONO ANCIIE CIIIAMATE RESINOSE? l) perché secernono una sostanza detia trementina *
2) perché secernono sostanze mucillaginose 3) perché secernono sostanze goflìmose 132. CHE FORMA
HA GENERALMENTE IL
l)aml,30*
LE CONIFERE INDICATE, CONOSCIUTEANCHE COME RESINOSE, NON 138. QUALE FRA
SECERNONO RESINA?
l)
Tasso
*
2) Pino 3) Abete 139. FRA
LE CONIFERE ELENCATE, QUALE
NON HA I FRUTTIA FORMA DI CONO TIPICO? 1) Cipresso * 2) Pino 3) Abete 140. NEL GENER PrNUS (PrNr) LE FOGLTE SONO PORIATE DA BREVIASSI IN FASCI DI:
l)2-6 aSti* 2)8-10aghi 3) 12 - 14 aghi
47
141.IN CAMPO FORESTALE COME\TIENE CHIAMATO LO STRT]MENTO PER MISURARE IJ ALT EZ,Z A DE GLI ALBERI ? 1) ipsometro *
2) chioma ad ombrello 3) aghi molto corti
2) pluviometro 3) anemometro
15O.IN RELAZIONEAI FIORI PIANITE:
1) pigne allungate a maturazione annuale o biennale
1) monoiche
I PINI
SONO
*
I4Z.GLIALBERI DITASSO HANNO UNA CARATTERISTICA PARTICOLARE CIIE LI DIFFERENZIA DALLE ALTRE CONIFERE:
2) dioiche 3) poligame
non secernono resina * 2) non hanno fusto con corteccia 3) non hanno capacita di fruttificare
151.IN RELAZIONEAI F'IORI IL LECCIO È UNA SPECIE: 1) monoica *
l)
t43.rL GENERE LARrX (LARTCE) È COVTpOSTO DA SPECIE CIIE HANNO FOGLIE CHE: 1) cadono in autunno
*
2) poligama 3) dioica 152. QUAr.?È
rL NOME SCTENTTFICO DEL PrNO
DOMESTICO?
2) sono persistenti 3) cadono in estate
1) Pinus pinea *
I44.GLI INSETTI CARPOFAGI DI QUALE PARTE DELLA PIAI\TA SI NUTRONO? 1)
*
frutti *
2) Pinus pinaster 3) Pinus halepensis 153. NELLE CONIFERE I-?IMPOLLINAZIONE DEI FIORI AWIENE PREVALENTEMENTE AI)
2) foglie 3) fiori
OPERA: 1) del vento x
145.IL GENERE JI]NIPERUS (GINEPRO) È CARATTERI ZZ AT O PER AVERE : l) frutti carnosi a forma di bacca *
2) delle api 3) degli uccelli
2) frutti secchi 3) frutti carnosi a forma di cono
154. PERCHÉ TTVTPOT,LINAZIONE CONIFERE È A,NTNAOTTT,N,T 1) perché viene effettuata dal vento * 2) perché viene effettuata dagli insetti 3) perché viene effettuata dagli uccelli
146. QUALE FRA QUELLE ELENCATE NON È
T]NA CARATTERISTICA DEL PINO DOMESTICO? 1) i semi sono piccoli e non mangerecci * 2) la chioma è ombrelliforme 3) aghi a2 a2 in fascetto 147. QUALE FRA I SEGUENTI CARATTERI DISTINTIVI È TIPICO DEL PINO DOMESTICO? 1) albero a chioma ombrelliforme *
2) pigne che maturano in 3) semi non mangerecci
I
anno
148.I CARATTERI DISTINTIVI DEL PINO DOMESTICO PRESI IN CONSIDERAZIONE PER LA SUA CLASSIFICAZIONIE SONO DIVERSI. FRA QUELLI ELENCATI INDICA QI]ELLO NON APPROPRIATO 1) chioma ovoidale
*
DELLE
lss. LA QUERCTA DA SUGHERO rN RELAZTONEAI FIORI È CONISTONRATA T]NA SPECIE: 1) monoica * 2) dioica 3) poligama 156.
LE FOGLIE DELLA SUGHERA IIAI\NO LE
SEGUENTI CARATTERISTICIfE 1) perdurano nella pianta 2 2) cadono ogni anno 3) non cadono mai
-
:
3 anni *
157. IN RELAZIONIE ALLA DURATA DELLE FOGLIE ST]LLA PIANTA, LA SUGHERA È CON-
SIDERATA UNA SPECIE: l) sempre verde *
2) pinoli mangerecci 3) aghi verde chiaro
2) caducifolia 3) sfogliante
I CARATTERI DISTINTI\T UTILIZZATI PER CLASSIFICARE IL PINO MARrrrrMo. INDICA QUELLO pÙAPpnO-
IN RELAZIONE ALLE ESIGENZE PEDOLO. GICHE, LA SUGHERA È UNA SPECIE CHE PREDILIGE TERRENI: 1) acidi *
149. DIVERSI SONO
PRIATO 48
158.
1) fustaia coetanea *
2) neutri 3) basici
2) ceduo acapitozza 3) ceduo a sgamollo
LA PRODUZIONE DEI FRUTTI (GHIANDE) IIELLA SUGHERAIIIZIA: 159.
1)trai 15e25awi* 2) trai 5 e l0 anni 3) tra i 30 e 40 anni 160.IN RELAZIONEALLE ESIGENZE DI LUCE SUGHEN,C, È NA, CONSIDERARE UNA SPECIE: 1) eliofila *
168. QUALE FRA QUESTEAFFERMAZTOTI RIGUARDANTI LA SUGHERA È NNUU.T 1) le foglie cadono ogni anno *
2) è una specie monoica 3) è una latifoglia
LA
169. LE SUGHERETE SI CONSIDERANOA DEN. SITÀ COLMA QUANDO LE CIIIOME DELLE PIATITE SONO DISCOSTE TRA DI LORO DI
2) sciafila 3) fotoindifferente
ALMENO:
161. QUALI FRA
0,5 metri * 2) 5 metri
l)
LEAFFERMAZIONI INDICATE
NON PUò ESSEREVALIDA PER LA SUGHERA? l) è una specie sciafila * 2) è una specie termofila
3) l0 metri 170. LA RACCOL:TA DEL SUGHEROVIEIIE FATTA QUAI\DO IL FUSTO DELLE PIANTE HA
3) è una specie igrofila
RAGGIUNTO TJNA CIRCONFERENZA "A PETTO D'UOMO" DI:
LE CONSIDERAZIONI RIPORTATE RELATIVAMENTE ALLA SUGHERA, QUAI"?È QUELLAVALIDA?
1) 60 cm. *
162. FRA
2) 50 cm. 3) 40 cm.
1) è una specie termofila *
2) è una specie caduca 3) è una specie sciafila
LA COLTURA DELLA SUGHERA IN QUALE REGIONE È UICCTORMENTE SVILUPPATA? 163.
Sardegna * 2) Toscana
l)
I7I.IL SUGIIERO ESTRATTO PER LA PRIMA VOUTA DALLA PIANIA HA T]N NOME SPECIFICO. QUALE?
sugherone * 2) sughero femmina 3) sughero gentile
l)
3) Sicilia
IL SISTEMA DI PROPAGAZTONE DELLA SUGHERA PIÙ UTILIZZ§O?
I64.LA ZONA DIVEGETAZIONE DELLA SUGHERA IN SARDEGNA (STAZIONE) È COM-
1) per seme
PRESATRA
172. QUALTÈ
I:
800 meki slm * 2) 800 1000 metri slm 3) 1000 1200 metri slm 1) 400
-
-
-
165. IN RDLAZIONE ALLA DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA LA SUGHERA È CONSTNNRATA T]NA SPECIE DIFFUSA: l) nel bacino del Mediterraneo *
2) in California 3) in Giappone
*
2) per polloni 3) per innesto 173. DOPO LA PRIMA DECORTICAZIONE OGNI QUAIITIANNI LA SUGIIERAVIENE DECORTICATA IN SARDEGNA: l) ogni 10 arni *
2) ogni 5 anni 3) ogni anno 174. QUALr FRA QUELLT TNDTCATT È
rr, NOME
SCIENTIFICO DEL LECCIO? l) ilex * Quercus
MEDITERRAIIEO LA MAGGIORE SUPERFICIE DI SUGHERA LA TROVIAMO IN: 1) Portogallo * 2) Italia 166. NEL BACINO DEL
3) Spagna 167.
LA SUGHERA VIENE SOLITAMENTE
GOVERNATAA:
2) Quercus robur 3) Quercus suber
LA DEMASCHIATURA LE SUCCESDECORTICAZIONI SIVE DANNO UN PRODOTTO CIIEVIENE CHIAMATO: l) sughero gentile o femmina * 175. DOPO
2) sugherone 3) sughero vergine
49
176. QUALE FRA
LE QUERCE INDICATE NON È
PRESENTE IN SARDEGNA? l) robur: rovere * Quercus 2) Quercus 3) Quercus
ilex:
1) Corylus avellana *
2) Castanea sativa 3) Ceratonia siliqua
sughera
LE SEGUENTIAFFERMAZIONI RIGUARDANTI IL LECCIO È NNN-A^TN,T 177. QUALE FRA
l)
è una specie dioica *
2) ha foglie persistenti 3) è una specie monoica 178. QUALE FRA
NELLA STESSA CEPPAIA SONO POLLONI DI ETÀ DIVERSA QUALE PRESENTI FORMA DI TRATTAMENTO È SMTO USATO? l) ceduo a sterzo * 185. QUANDO
2) ceduo a sgamollo 3) ceduo acapitozza
QUESTEAFFERMAZIONI
RIGUARDANTE IL CASTAGNO È TNN,IU,T 1) è sempre verde *
2) è monoico 3) è deciduo
186.IN UN CEDUO COMPOSTO QUANDO SI VERIF'ICA IL *CEDUO SOTTO FUSTAIA"? l) quando la fustaia haprevalerra sul ceduo * 2) quando il ceduo ha la prevalenza sulla fustaia 3) quando c'é equilibrio fra ceduo e fustaia
179. COMEVENGONO
CHIAMATI I FRUTTI 187. rN UN CEDUO COMPOSTO, QUAI\DO Sr VERIF'ICA LA "FUSTAIA SOPRA CEDUO"?
DELLA SUGHERA? 1) ghiande *
1) quando la fustaia haprevalerua sul ceduo *
2) pigne 3) bacche 180. PERCHÉ T.T
rL NOME SCIENTTFTCO DEL NOC-
CIOLO?
leccio
suber:
184. QUAr.?È
2) quando il ceduo haprevalenza sulla fustaia 3) quando c'é equilibrio fra ceduo e fustaia
UTSURAZIONIAI FINI DELLA
CUBATURA DEGLI ALBERI IN PIEDI VENGONO SEMPRE PRESEA M 1,30 DATERRA (:A PETTO D'UOMO)
188. FRA QUELLI ENT]MERATI INDICA NOME SCIENTIFICO DEL CASTAGNO l) Castanea sativa *
l) perché è accertato che a quell'altezzail tronco di un albero assume forma regolare * 2) perché a quell'altezza gli alberi non hanno ramificazioni laterali 3) perché aquell'altezza è più agevole prendere le misurazioni
2) Corylus avellana 3) Fagus silvatica
181.IL CAVALLETTO DENDROMETRICO È IJNO ST"RUMENTO CHE VIENE ATILIZZAT O PER MISURARE: l) il diametro del tronco * 2) l' altezza dell' albero 3) il volume della chioma
2) suina 3) ovina
MOTM LE CAPRE
SONO
CONSIDERATE LA SPECIE CHE PROVOCA MAGGIORI DANNI AL BOSCO? l) perché tendono a ricercare cibi sostanziosi come gemme e giovani germogli * 2) perché si cibano preferibilmente di erba 3) perché hanno esigenze alimentari maggiori
50
189.IL NOME SCIENTIFICO CASTANEA SATIÈATTRIBUITOAL:
VA
l)
Castagno *
2) Nocciolo 3) Carrubo
19O.IL CASTAGNO IN RELAZIONEAI FIORI È UNA PIANTA: l) monoica * 2) dioica 3) poligama
182. CON I-?INTRODUZIONE DEL BESTIAME r\Er BoscHI, sE rEsERCrzIo DEL PASCOLO NONVIENE DISCIPLINATO SI POSSONO VERIFICARE GRAVI DANNEGGIAMENTI. QUAI.?È LA SPECIE RITENUTA PÙ DANNOSA? 1) caprina *
183. PER QUALE
IL
191.
RISPETTOALLE FOGLIE IL CASTAGNO È
UNA SPECIE:
l)
decidua *
2) semi persistente 3) persistente
IqZ.DAUN PUNTO DIVISIA BOTANICO IL FRUTTO DEL CASTAGNO COMT]NEMENTE DETTA CASTAGNA È? un achenio * 2) un cono
l)
3) una cassula 193. FRA I PAESI IN CIII IL CASTAGNO COSTITUISCE BOSCHI QUALE È QUNT,T,O CHE HA
IL PASSAGGIO DA UN
LA MAGGIORE SUPERFICIE?
2O2.IN SILVICOLTT]RA
1) Italia * 2) Spagna
TRATTAMENTO AD UN ALTRO YIENE CHIAMATO:
3) Francia
l)
I94. IL CASTAGNO CARATTERIZZA ANA ZONA DI VEGETAZIONE, IL CASTANETUM, I CUI LIMITI VARIANO CON IjAITITUDIIIE IN SARDEGNA VA:
hasformazione di un bosco *
2) conversione di un bosco 3) modificazione di un bosco
2O3.IN SILVICOLTTJRA IL PASSAGGIO DA UNA FORMA DI GOVERNO AD T'N'ALTRA VIENE
DETTO:
l)dam800am1300*
conversione *
2) dam 200 a m 700
l)
3)dam1300am1800
2) trasformazione 3) modificazione
I95. SOLITAMENTE PER I.?IMPIANTO DI T]N CASTAGNETO DA FRUTTO SIADOPERANO:
l) piantine innestate * 2) polloni radicati 3) piantine da margotta 196. NEI CONFRONTI
DELLA LUCE IL CASTA-
GNO È CONSIDERATA UNA SPECIE:
l)
mediamente eliofila *
2) sciafila obbligata 3) sciafila facoltativa 197. I CASTAGNETI DA FRUTTO SONO PREVALENTEMENTE GOVERNATI A : 1) fustaia *
2) ceduo a sgamollo 3) ceduo acapitozzo 198. DAL PTJNTO
DIVISTA BOTANICO IL FRUT.
TO DEL CARRUBO È: 1) un legume *
2) una drupa 3) una bacca
UIPSOMETRO,IN CAMPO FORESTALE, È UNO STRUMENTO CHE VIENE ATILIZZAIO PERMISURARE: l)l'altezza degli alberi * 199.
2) la velocità del vento 3) l'umidità dell'aria
}IELI.?AMBITO DELLA SILVICOLTURA, TALVOLIA È NUCNSSARIO MISURARE IL DIAMETRO DEL TRONCO. QUALE STRUMENTO YIENE USATO? 2OO.
cavalletto dendrometrico * 2) l'ipsometro 3) il pluviometro
l) il
201.
LA CUBATURA DEGLIALBERI IN PIEDI DI
TJN BOSCO PUÒ ESSERE FATTA CON:
tavole stereometriche * 2) tavole trigonometriche 3) tavole finanziarie
l)
2O4.IN TJN BOSCO LE PIANTE CHE SVETTANO CON LA CHIOMA SOPRA LEAI-.JTRE CHIOME SONO DETTE: l) piante dominanti * 2) piarfie sottoposte 3) piante matricine
2O5.IN BOSCO LE PIANTE CHE SONO COMPLEIAMENTE COPERTE DALLA CHIOMA
DELLE ALTRE PIANTE VENGONO CHIAMATE: piante sottoposte * 2) piante matricine 3) piante dominanti
l)
206. LLTECNTCA ATTRAVERSO LA QUALE IJN BOSCOVIENE RIIINOVATO È NTTTI,: 1) governo *
2) trattamento 3) incremento
207.IN ITALIA DOVE SONO MENO I BOSCHI DI LECCIO? l) nelle regioni settentrionali *
FREQTTENTI
2) nelle regioni meridionali 3) nelle regioni centrali 208. QUALI FRA QIIESTE
AFFERMAZIONI
RELATTVEAL LECCIO NON È DA CONSIDERAREVALIDA? 1) non é pollonifera * 2) è resistente alla siccità 3) ha foglie persistenti 209. QUALE FRA
LEAFFERMAZIONI RTPORTA-
TE PER IL LECCIO È VI,T,T»N.T
l)
è resistente alla siccità *
2) è deciduo 3) è igrofilo 210. QUALE FRA LE SEGUENTTAFFERMAZIONI NON SI RIFERISCEAL LECCIO? 1) è una specie igrofila *
2) è una specie xerofila 3) è una specie termofila
51
2r1. pERCHÉ Nrr, sorroBosco DI LECCIoA FUSTAIA, GENERALMENTE, LA COPERTURA. ERBACEA È sclns.a.t 1) perché fa filtrare pochissima luce * 2) perché le foglie secernono sostanze chimiche caustiche
3) perché le foglie che cadono costituiscono uno spessore notevole
1) Pino d'Aleppo
*
2) Pino delle Canarie 3) Pino silvestre
IN SARDEGNA ESISTONO ALCTJNE PINETE DI ORIGINE SPONTANEA NELI.?ISOLA DI SAN PIETRO,IN GALLURA ECC.. FRA I PINI CITATI INDICA LA SPECIE NON SPONTAI\EA: l) Pino delle Canarie *
219.
212. QUALE FRA QUESTI SISTEMI DI PROPA. GAZIONE NON È USATO PER IL LECCIO? l) innesto *
2) Pino d'Aleppo 3) Pino marittimo
2) seme 3) polloni
22O.INDIVIDUA FRA QUELLI RIPORTATI IL NOME SCIENTIFICO DEL PINO D'ALEPPO 1) Pinus halepensis *
2t3.tl LECCIO, SOLITAMENTE CRESCE SU TERRENI DIVARIA NATIJRA. QUALI RIFUGGE?
2) Pinus pinaster 3) Pinus pinea
2) quelli rocciosi 3) quelli sabbiosi
221. FRA
l) quelli umidi *
214. FRA
LE QUERCE, QUAr.?È QUELLA MENO
ESIGENTE IN FATTO DI LUCE? 1) il Leccio *
2) aghi amazzi di due poco pungenti 3) pigne aperte permanenti sui rami
2) la Sughera 3) la Roverella 215.
LE CARATTERISTICHE RITENUTE UTILI PER IL RICONOSCIMENTO DEL PINO D'ALEPPO, INDICA QUELLA NON VALIDA: l) aghi solitari pungenti *
222.DEt prNI MEDTTERRANET, QUArÈ QUELLO COME TEMPERAMENTO PIÙ LEGATOAI
LO STATO DI FOLTEZZADI t]N BOSCO E
CIOÈ IL NUMERO DI PIAIITE PER ETTARO SI CHIAMA DENSITÀ. QUANDO LA DENSITÀ DI UN BOSCO SI DICE COLMA? 1) quando le chiome delle piante si toccano con
CLIMI CALDOARIDI? 1) Pino d'Aleppo *
2) Pino marittimo 3) Pino domestico
i loro
rami * 2) quando alcune piante vengono sopraffatte per aduggiamento e periscono 3) quando le chiome delle piante sono distanti tra loro
223.AQUALE ETA HA rNrZrO NEL PrNO D'ALEPPO LA PRODUZIONE DI STROBILI CONABBONDANZA? l) all'età di 10-20 anni *
più di due metri
2) all'età di 20-30 anni 3) all'età di 30-40 anni
216. NEI BOSCHI PERACCELERARE
IL
PRO-
LA LAVORAZIONE PER I-TIMPIANTO DEL F TU IN RELAZIONE ALLE CARAT.
CESSO NATUR,{LE DI CONCORRENZA VEN-
224.
GONO ELIMINATE DELLE PIANTE MEDIANTE TAGLI CHE VENGONO DETTI: 1) tagli colturali * 2) tagli di rinnovazione 3) tagli di sgombro
BOSCO È
IN CAMPO FORESTALE I TAGLI COLTU. RALI \TENGONO EFFETTUATI PER: l) eliminare alcune piante per accelerare il processo naturale di concorrenza * 217.
2) eliminare una certa prowigione onde favorire la formazione dei semi 3) sgombrare il bosco dalle piante non eliminate con i tagli precedenti chiudendo cosi la rinnovazione 218. FRA
I PINI INDICATI INDIVIDUA LA
SPE-
CIE CHE IN SARDEGNA COSTITUISCE PINETA DI ORIGINE SPONTANEA 52
TERISTICHE DEL TERRENO. QUALE SISTEMA DI LAVORAZIONE SIADOTTA NEI TERRENI CON ROCCIAAFFIORANTE? l) apiazzole * 2) a strisce 3) andante
225.CIJE COSA SI INTENDE PERTERREI[I LAVORATIA "PIAZZOLE"?
l) limitate superfici di terreno di forma
varia, lavorate * posto lasciando la terra sul 2) buche di varie dimensioni che vengono aperte asportando la terra scavata 3) ripiani di una certa larghezza con contropendenza a valle 226. PER
LE SPECIE FORESTALI CHE RADICA-
NO CON FACILITÀ QUAI.?È [ SISTEMA DI PROPAGAZIONE PÙ USATO? talea * 2) innesto 3) propaggine
l)
234.IL "TRONCO DA LAVORO" NEGLIALBERI FORESTALI ABBATTUTI A QUALE PARTE CORRISPONDE? l) parte centrale * 2) parte apicale 3) parte basale
VIVAISTICA FORESTALE COSA SONO LE BARBATELLE? 227. IN
1) piantine radicate da talee *
2) piantine ottenute per propaggine 3) piantine ottenute da seme
235.IN UNALBERO LA PARTE PIÙAI.:TA DELLA CHIOMA COMEVIENE CHIAMATA? 1) cimale * 2) pedale 3) basale
228.TRA LE SEZIONI DI UNVIVAIO FORESTA. LE, IL BARBATELLAIO COME PUò ESSERE DEFINITO? 1) luogo dove si allevano la talee radicate * 2) luogo dove vengono trapiantati i semenzali 3) luogo dove vengono esibiti gli innesti
IL PIAIITODEFINITO: SOLITAMENTE VIENE NAIO COME piantine nate dal seme * 1) luogo dove si allevano le
236.IL "CIMALE» DI UNALBERO FORESTALE ABBATTUTOA QUALE PROTOTIPO DENDROMETRTCO È lSSrVrrr,Anrr,r t 1) cono * 2) neiloide 3) paraboloide
229. IN VTVAISTICA FORESTA,LE
2) luogo dove si allevano piante destinate al verde pub-
blico 3) luogo in cui le piante vengono innestate
LA CUBATTJRA DEL "TRONCO DA LAVORO" DEGLI ALBERI ABBATTUTI VENGONO UTILIZZ{TE DIVERSE FORMULE; TUTTE QUESTE FORMULE PRESUPPONGONO CHE LA FORMA SIAASSIMILABILEAD UN: 237. PER
l) 230. PER LE AZTENDE FORESTALI
HA GRAN-
DE IMPORTAI{ZA IL COSIDETTO ASSESTA-
MENTO FORESTALE. COME PUÒ ESSERE DEFINITO? 1) lo studio elaprogettazione degli interventi per migliorare la produzione di un bosco * 2) l'insieme degli interventi necessari per consolidare un terreno in pendio 3) l'insieme degli interventi necessari per ricostituire un bosco degradato
231.I FUSTI DEGLIALBERI HANNO FORMA VARIABILE E SONO RICONDUCIBILIAD ALTRETTANTI PROTOTIPI DENDROMETRICI. LA PARTE BASALEA QUALE PROTOTIPO È ASSIMILABILE? 1) neiloide *
2) paraboloide 3) sfera
INDIVIDUANO TRE PARTI PRINCIPALI. COME VIENE CHIAMATA LA PARTE CENTRALE?
232. NEI TRONCHI ABBATTUTI SI
1) tronco da lavoro *
cilindro x
2) prisma 3) piramide 238.
LA FORMULA DEL CAVALIERI O DI I[EW.
TON, DÀ TLVOLUME DEL "TRONCO DEL
LAVORO'IN FUNZIONE: l) della superficie di tre sezioni del tronco
misurate,
alla base, a meta ed in punta * 2) della superficie di due sezioni del tronco misurate alla base ed in punta 3) della superficie di due sezioni del tronco misurate a metà del tronco e in punta
L3L.LAFORMULA DI SIMONIY DÀ ILVOLUME DEL *TRONCO DA LAYORO" IN FI.]NZIONE DELLA SUPERFICIE DI:
l)
due sezioni del tronco poste ad dalla base * 2) due sezioni del tronco poste ad
ll5 e a4l5 dialtezza
ll5 e a 415 di altezza dalla punta 3) due sezioni del tronco poste ad 215 e a4/5 dialtezza dalla base
233. L QUALE PROTOTTPO DENDROMETRTCO È.q,ssrlrrr,a.Bll,n IL "TRoNCo DA LAvoRo"? l) paraboleide *
TRONCHIABBATTUTI LA FORMULA CHE DÀ IL VOLUME DEL "TRONCO DA LAVORO" IN FTJNZIONE DELLA SI]PERFICIE DI TRE SEZIONI DEL TRONCO MISURATE ALLA BASE,A METATRONCO ED IN PTJNTA COME È CHIAMATA? l) formula del Cavalieri o di Newton *
2) prisma 3) piramide
2) formula di Simony 3) formula di Erone
2) tronco da carta 3) tronco da ardere
240. NEI
53
241. NEI TRONCHIABBATTUTT,
LA FORMULA
CHE DÀ IL VOLUME DEL «TRONCO DA LAVORO" IN F'UNZIONE DELLA ST]PERF'ICIE DI DUE SEZIONI POSTEAD 1/5 EA4I5 DIALTEZZADALLA BASE È CHIAMATA: 1) formula di Simony * 2) formula di Cavalieri 3) formula di Newton 242. LA FORMULA DELLA SEZIONE MEDIANA Dr HUBE& È UNL FORMULA USATA SOPRATTUTTO PER CALCOLARE ILVOLUME DI TRONCHI INTERI. IL CALCOLO DEL VOLUME È nrrnrrurro rN FUNZIoNE:
l)
della superficie del tronco icavata a metà della sua
2) moltiplicando lunghezza per altezza 3) moltiplicand o larglrezza per altezza
. COM.E VIENE DENOMINATO IL VOLT]ME CALCOLATO DEL LEGNAME DA ARDERE
247
ACCATASTATO? 1) volume sterico
*
2) volume reale 3) volume dendrometrico 248. IL VOLUME APPARENTE DEL LEGNAME ACCATASTATO VIENE ESPRESSO IN: l) metri steri * 2) metri lineari 3) metri quadri
lungfiezza*
DELVOLU-
2) della superficie del tronco icavata a 2/3 della sua
249. COME SI PASSAAL CALCOLO
hnglrezza
ME REALE DELLA CATASTA CONOSCENDO VOLUME STERICO?
3) della superficie del tronco ricavata a l/3 della sua
lurglrezza 243. QUAÌ\DO TLVOLUME, SOPRATTUTTO DEI TRONCHI INTERI,VIENE CALCOLATO IN FLTNZIONE DELLA SUPERFICIE DEL TRONCO RICAVATAA METÀ DELLA SUA LUNGHEZZA LA FORMULA È DETTA: l) della sezione mediana o di Huber *
l) moltiplicando il volume sterico per il coefficiente di volume * 2) moltiplicando il volume apparente per il coefficiente di superficie 3) moltiplicando il volume apparente per un numero fisso 250.
IVOLUME
STERICO DI UNA CATASTA DI
2) del Cavalieri o di Newton 3) del Bovary
LEGNA, NUMERTCAMENTE, COME È TOALVOLUME REALE? l) più grande *
244. NELLA FORMULA PER SEZIONI COME VIENE CALCOLATO IL VOLTJME DEL TRONCO ABBATTUTO? l) suddividendo il tronco in spezzoni di uguale lun-
2) uguale 3) più piccolo
ghezza; con la formula della sezione mediana si calcola il volume di ciascun tronchetto e si sommano poi tutti i
volumi dei tronchetti trovati * 2) suddividendo il tronco in spezzoni di uguale lunghezza,calcolando il volume di ogrri spezzone con la formula di Huber e moltiplicando tra loro i volumi trovati 3) suddividendo il tronco in spezzoni di uguale lunghezza, calcolando il volume di ogni spezzone con la formula di Huber, sommando tutti i volumi trovati e
IL
nrspnr-
251.IN CAMPO FORESTALE COSA È T,O METRO? 1) uno strumento per misurare catasta di legname
STT,O-
il volume reale di una
*
2) uno strumento per misurare l'altezza degli alberi 3) uno strumento per misurare il diametro dei tronchi
252.IN SILVICOLTURA COSA È T,I SMZIONE?
dividendo per un coefficiente caratteristico per ogni
l) il luogo, con le sue caratteristiche pedo-climatiche in cui l'albero é radicato * 2) il luogo dove sostano i camion per il carico del
specie
legname
3) 245. PER LA CUBATURA DELLA LEGNA DA ARDERE, QTIESTA VIENE APPEZZATA, IN SPEZZONI Dr CrRCA CM. 100, E ACCATASTATA. QUALE FORMA VIENE DATA ALLE CATASTE? 1) parallelepipedo
*
2) prisma 3) cubo
il luogo dove vengono depositati i tronchi
sramati
NELLE STIME FORESTALI COSA SONO LE TAVOLE STEREOMETRICHE ? l) tabelle che riportano i volumi medi di alberi in piedi * 2) tabelle che riportano i volumi medi di alberi abbattuti 3) tavole che riportano i volumi medi della ramaglia 253.
254. COSA SONO LE TAVOLE STEREOMETRI.
246.IN CHE MODOYIENE CALCOLATO IL VOLUME DELLA LEGNA DA ARDERE ACCATA. STATA? l) moltiplicando hnghezza per larghezza per altezza *
54
CIIEAD UN ENTRATA? 1) tabelle di volumi di alberi ottenute in funzione del diametro del tronco misurato a m 1,30 dalla base * 2) tabelle di volumi di alberi calcolati in funzione del
diametro misurato am2,00 dalla base 3) tabelle di volumi di alberi calcolati in funzione del diametro del tronco misurato a m 1,30 dalla cima
2) no, mai 3) raramente
UTTLTZZ§E COME FRANGIVENTO DETERMINAI{O IN CAMPO AGRICOLO UN BUON RISPARMIO IDRICO.A CHE COSA È NOVUTO PREVALENTEMENTE TALE RISPARMIO? 262. PIANTE FORESTALI
LETAVOLE STEREOMETRICHEA DOPPIA ENTRATA? 255. COSA SONO
1) tabelle di volumi di alberi calcolate in base al diame-
to e all'altezza* 2) tabelle di volumi di alberi abbattuti calcolati in funzione della circonferenza e dell'altezza 3) tavole di'volumi di alberi abbattuti calcolati in funzione del raggio del tronco e dell'altezza
1) alla riduzione della evapotraspirazione * 2) alla riduzione della fotosintesi
3) alla riduzione della umificazione 263. QUALE FRA
QUESTEAFFERMAZIONI
256. QUANDO LE TAVOLE STEREOMETRTCHE
DEFINISCE UN "BIOINDICATORE"?
CONTENGONOVOLUMI DIALBERI IN FUN. ZIONE DEL DIAMETRO, LE TAVOLE VENGO-
a cambiamenti tramite reazioni qualitative e/o quantita-
1) organismo vegetale o animale in grado di rispondere
NO CHIAMATE:
tive *
l)
2) organismo vegetale o animale capace di indicare con immediatezza le variazioni relative alla pressione atmosferica 3) organismo vegetale o animale capace di indicare con immediatezza le variazioni relative all'umidita dell'aria
tavole stereometriche a una entrata *
2) tavole stereometriche a due entrate 3) tavole stereometriche deudromeriche 257. QUANDO LE TAVOLE STEREOMETRTCHE
CONTENGONO VOLTJMI DI ALBERI IN FUN-
ZIONE DEL DIAMETRO DELTRONCO E DELI:N:TEZZA LE TAVOLE VENGONO CHIAMATE: 1) stereometriche a due entrate * 2) stereometriche dendrometrico 3) stereometriche a una entrata 258. COSA SONO
LETAVOLE STEREOMETRI.
CHE DENDROMETRICHE?
il volume totale di un albero, compreso il cimale e la ramaglia * 2) tabelle che riportano il volume totale di un albero compreso il cimale ma esclusa laramaglia 3) tabelle che riportano il volume totale di un albero compreso le radici, il cimale, le ramaglie
DEFINITI GLI IIIDTVIDUI DENOMINATI "AUTOTROFI'?
264. COME POSSONO ESSERE
1) organismi capaci di produrre sostanze organiche partendo da sostanze inorganiche * 2) organismi capaci di consumare grandi quantita di sostanze organiche 3) organismi capaci di vivere in presenza di piccole
quantità di sostanze
1) tabelle che riportano
IL TAGLIO DEGLI ALBERI VIENE EFFETTUATO IN MODO DA EVITARE IL RISTAGNO DELI.TACQUA NELLA SEZIONE DEL TAGLIO. QUESTO TIPO DI TAGLIO VIENE CHIAMATO: 259.
1) a chierica di monaco *
2) a scodella 3) a flauto
LE PIANTE FORESTALI LE CUI FOGLIE CADONO DURANTE I-?INVERNO YENGONO CIIIAMATE:
260.
l)
decidue *
2) sempreverdi 3) persistenti
NELLO STUDIO DELI.?AMBIENTE RICORRE SPESSO IL TERMINE "COROLOGIA'. FRA LE DEFINIZIONI PROPOSTE INDICA QUELLA CHE È CORRETTA: 265.
1) analisi della distribuzione geografica delle piante
*
2) analisi della distribuzione geografica degli insetti 3) analisi della diskibuzione geografica dei minerali
DI FENOMENO DI S'INTENDE : ZAZIONE" "EUTROFIZ
266. QUAÌ\IDO SI PARLA
1) processo degenerativo dell'ecosistema acqua deter-
minato da una eccessiva presenza di sostanze nutritive * 2) fenomeno che si verifica nei terreni per il deposito di grandi quantità di sostanza organica 3) smaltimento incontrollato e abusivo di rifiuti di diversa natura 267. IN RELAZIONE ALLA TEMPERATURA ALCUNE SPECIE VEGETALI VENGONO CLASSIFICATE COME MICROTERME QUANDO: 1) la temperatura media annua di soprawivenza è com-
261.
RITIENI CHE PIAIITE FORESTALIATILIZ.
ZNTE COME FRANGIVENTO POSSANO
presatra0e14C* 2) la temperatura media annua di soprawivenza è supe-
DETERMINARE IN CAMPOAGRICOLO UN
nore ai25 C
CERTO RISPARMIO IDRICO:
3) la temperatura media annua di soprawivenza è com-
l)si*
presa tra 15 e 20 C
55
IVEGETALI PER POTER SOPRAVVIVERE HANNO BISOGNO DI T]NA
2) pigne a maturazione annuale o biennale 3) aghi lunghi fino a20 cm.
TEMPERATURA MEDIA AÀINUA COMPRESA TRA 15 E 20 C VENGONO DEFINITI SPECIE:
276. NEI
268. QUANDO
mesoterme * 2) megaterme 3) microterme
l)
}flq.LASTRUTTTJRA È UNI DELLE CARATTERISTICHE AGRONOMICHE DEI TERRENI DI QUALSIASI ORIGINE; ESSA INDICA:
PINI I FIORI MASCHILI E FEMMINILI SONO CARATTERISTICI PERCIIÉ: 1) si trovano nella stessa pianta ma in infiorescenze diverse * 2) si trovano su piante diverse 3) costituiscono un unico fiore (fiori ermafroditi)
l)
IN RELAZIONE ALLE ESIGENZE.CLIMATICHE LA SUGHERA È CONSIDERATA UNA
reno
SPECIE: l) termofila * 2) sciafila
la disposizione spaziale delle particelle terrose costituenti il suolo * 2) la composizione chimica di elementi nutritivi del ter3) la composizione granulometrica delle particelle terrose costituenti il suolo
IN RELAZIONE AL TIPO DI SEME LA MAGGIOR PARTE DELLE SPECIE FORESTALI APPARTENGONO ALLA CLASSE DELLE DICO. TILEDONI. LE DICOTILEDONI HANNO: 270.
1) due cotiledoni *
2) un solo cotiledone 3) più cotiledoni 271. APPARTENGONO ALLE MONOCOTILEDONI QUELLE SPECIE FORESTALI I CUI SEMI HANNO: 1) un solo cotiledone *
2) due cotiledoni 3) più cotiledoni
277.
3) indifferente
278.IN MEDIA UNA PIANTA DI SUGHERA QUANTE DECORTICATURE PUÒ DARE NELI.?ARCO DEL SUO CICLOVITALE?
1)10-12* 2)7 -8
3)2-3 279.I.]N BOSCO COSTITUITO DA PIANTE COETANEE, CON LE PIANTE ANCORA RAMIFICATE FINO A TERRA TECNICAMENTE YIENE
CIIIAMATO: 1) novelleto * 2) perticaia 3) bosco adulto
LE PIANTE HANNO I RAMI BASSI CHE COMINCIANOA SECCARSI IL BOSCOVIENE CIIIAMATO: 1) perticaia * 280. QUANDO rN UN BOSCO COETAI\EO
LE CONIF'ERE SONO CARATTERIZZNE ANCIIE PERAVER I COSIDETTI CANALI RESINIFERI.IN QUALE SPECIE MANCANO I CANA. LI?
272.
1) Tasso
*
2)Lance
2) stramaturo 3) novelleto
3) Abete
NELUAMBITO FORESTALE IL VALORE DELLE PIANTE ANCORA DA TAGLIARE VIENE DEFINITO: 281.
LARrX (LARTCE) LE FOGLIE SONO RITJIIITE IN FASCETTI DI: l) 20 30 aghi *
273. NEL GENERE
-
2)8-10aghi
,2-
a aghi
274.GLIABETI SONO SPECIE FORBSTALI CHE HANNO LA CARATTERISTICA DIAVERE FOGLIE: 1) solitarie *
2) inmazzetti di2 - 4 3) inmazzetti di 6 -.8
1) prezzo di macchiatico *
2) prezzo di surrogazione 3) prezzo di conversione
LA CEDUAZIONEVIENE EFFETTUATAADALCUNI CENTIMETRI SOTTO IL SUOLO E LA CEPPAIAYIENIE RICOPERTA DI TERRA IL TRATTAMENTO VIENE CHIAMATO: l) tramarratura *
282. QUAIIDO
2) sgamollo 3) capitozza
275. QUALE FRA
QUELLI ELENCATI NON È UN CARATTERE VALIDO PER CLASSIFICARE IL
283. IN VTVAISTICA FORESTALE COSA SONO
PINO MARITTIMO?
LE BARBATELLE?
1) chioma ad ombrello *
1) piantine radicate da talee
56
*
2) piantine ottenute per propaggme 3) piantine ottenute da seme 284.
lL
PrNO D',ALEPPO, RELATTVAMENTE Ar
FroRr, VIENE CONSIDERAIA UNA SPECTE: 1) monoica * 2) dioica 3) poligama
LE BASSE TEMPERATURE IITIVERNALI SONO RITENUTE UTILI IN CAMPO FORESTALE PERCIIÉ? * delle gemme e dei semi
285.
I
1) sbloccano la dormienza 2) favoriscono il processo di fotosintesi 3) accelerano la trasformazione della sostanza organica
HA INIZIO, rN FORMA REGOLARE, LA FRUTTIFICAZIONE DEL CASTAGNO? 286. QUAIiDO
1)trai5-10anni* 2)tl,:ai40 - 60 anni 3) tra
i 10 - 20 anni
287. COSA SI INTENDE PER MARRONE? * 1) il frutto di una particolare varieta del castagno
il frutto di una particolare varietà del nocciolo 3) il frutto del corbezzolo
2)
t 57
LA EAUNA SELVATICA,AI SENSI DELI.?ART.3 COMMA l DELLA L.R 29 LUGLIO 1998 N.23: 1.
1) costituisce bene ambientale della Regione ed è tutelata, insieme al suo habitat naturale, nell'interesse genera-
* le della comunità regionale, nazionale, internazionale
2) costituisce bene ambientale della Regione ed è tutelata, insieme al suo habitat naturale, in quanto parte del reddito per l'economia regionale e per l'attività econo-
2) l'Assessorato Regionale della Difesa dell'Ambiente di concerto con il Comitato Faunistico Regionale 3) il Comitato Faunistico Regionale di concerto con l'Assessorato Regionale della Difesa dell'Ambiente
6.AI SENSI DELI.?ART.34 DELLA L.R.29 LUGLIO 1998 N. 23, NELLEAZIENDE AGRITURISTICO.VENATORIE POSSONO ESSERE INTRAPRESE:
mica in generale
1) attivita di carattere agri-turistico, attività di carattere
3) costituisce bene ambientale della Regione ed è tutelata, insieme al suo habitat naturale, in quanto rappresenta un valido incentivo all'attività turistica per la presenza di animali unici nell'ambiente regionale
venatorio, sportivo, ricreativo e culturale* 2) esclusivamente attività di carattere agrituristico
LE OASI PERMAI{ENTI DI PROTEZIONE INDICATE NELI.?ART.4 DELLA L.R 29 LUGLIO 1998 N.23 VENGONO ISTITUITE DALLA REGIONE:
7.I.?ART.35 DELLA L.R.29 LUGLIO 1998 N.23,
2.
l)
in attuazione delle direttive CEE e dalle Convenzioni
Internazionali * 2) in altuazione delle richieste presentate dai comuni 3) in attuazione delle richieste formulate dall'associazione dei cacciatori
LATUTELA DELLA EAUNA SELVATICA È F'INALIZZATA AI SENSI DELI.TART. 3 COMMA 2, DELLA L.R.29 LUGLIO 1998 N.23:
3.
1) al mantenimento della biodiversità e attraverso interventi di gestione evalonzzazione della fauna stessa,
e
venatorio 3) attività di carattere venatorio non sportivo e culturale
PREVEDE CIIE LA SUPERFICIE DI CIASCUNA AZIENDA AGRI-TURISTICO-VENATORIA NON POSSA ESSERE SUPERIORE
AI:
1) 1200 ettari*
2) 1100 ettari 3) 200 ettari
8.AI SENSI DELUART.36 DELLA L.R.29 LUGLIO 1998 N. 23, NELLE AZIENDE AGRrTURISTICO-VENATORIE LE ZONE DI ADDESTRAMENTO CANI: 1) possono essere istituite con abbattimento di fauna
selvatica allevata *
* all'obiettivo di uno sviluppo durevole 2) al miglioramento dell'attività economica regionale e
2) non possono essere istituite
del reddito delle aziende agricole in particolare 3) allo sviluppo dell'attività turistica regionale con la
selvatica allevata
diversificazione dell' offerta sul territorio
DELLE ZONE DI ADDESTRAMENTO CANI,AT SENSr r-?ART.38 DELLA LR. 29 LUGLTO 1998 N. 23, È AUTORTZZATA DA:
4.I.?ART.3 COMMA 3 DELLA L.R. 29 LUGLIO 1998 N.23 PREVEDE CHE: 1) l'esercizio dell'attività venatoria è consentito purchè
3) possono essere istituite senza abbattimento di fauna
9. I.?ISTITUZIONE
l)
le Province *
2) IJassessorato Regionale dell'Agricoltura e Riforma
non contrasti con la conseryazione della fauna selvatica
Agro Pastorale
e non arrechi danno alle produzioni agro-forestali* 2) l'esercizio dell'attivita venatoria è consentito sempre
3)
quando la fauna selvatica reca danni alle produzioni
agro-forestali 3) l'esercizio dell'attività venatoria è consentita anche quando la conservazione della fauna selvatica contrasti con l' attività agro-forestale
5.AI SENSI DELI.?ART.34 DELLA L.R.29 LUGLIO 1998 N.23, LEAUTONTZZAZIONI PER I.?ISTITUZIONE DELLE AZIENDE AGRITURISTICO-VENATORIE SONO RILASCIATE DA:
il Comitato
Regionale Faunistico
rO.AI SENSI DELI.?ART.37 COMMA 1 DELLA L.R 29 LUGLIO 1998 N.23 TATTTVITAVENATORIA CONTROLL.ffi, Nff,f ,C,n BITO DELLE AZmNDE AGRITURISTICO VENATORIE PUò ESSERE ESERCITATA DA CACCIATORI MT]NITI DI: 1) regolare autoizzazione per
il porto di fucile per uso
di caccia * 2) regolare autoizzazione per il porto di fucile per uso di caccia e dell'autorizzazione regionale all'esercizio
l)
l'Assessorato Regionale dell'Agricoltura e fuforma Agro-Pastorale di concerto con I'Assessorato Regionale
dell' attività venatoria
della Difesa dell'Ambiente*
l'attività venatoria
3) regolare autoizzazione regionale all'esercizio del-
59
TART.4 DELLA L.R.29 LUGLIO
PREVEDE CHE:
16.4I SENSI DELIJART.6 DELLA L.R.23198 LATTIVITÀ DI INANELLAMENTO PUÒ ESSE-
l)
RE SVOLTA:
11.
1998 N.23
tutte le isole di pertinenza della Regione Autonoma
San Pietro e Sant'Antioco sono dichiarate oasi di prote-
l) esclusivamente da titolari di specifica autoizzazione rilasciata dall'Assessore della Difesa dell'Ambiente x
zione faunistica e di cattura *
2) dagli iscritti alle associazioni naturalistiche, attot'lz-
2) tutte le isole di pertinenza della Regione Autonoma
zati dagli Ispettorati Forestali competenti per il territorio
della Sardegna sono dichiarate oasi di protezione fauni-
3) dagli autoizzati dal competente Assessorato
stica e di cattura
Provinciale all'Ambiente
della Sardegna, ad eccezione di La Maddalena, Caprera,
3) tutte le aree di proprietà della Regione Autonoma
della Sardegna sono dichiarate oasi di protezione faunistica e di cattura
17.AI SENSI DELI.?ART.6 DELLA L.R.23198 È FATTO OBBLIGO A CHIUNQUE ABBATTE, CATTTJRA O RINYIENE UCCELLI INANELLATI DI
12.4I SENSI DELL?ART.5, COMMA 1, LA L.R.29 LUGLIO 1998 N.23 TUTELA LA FAUNA SELVATICA COSTITUITA DA: l) i mammiferi, gli uccelli, i rettili, e gli anfibi dei quali
DARNE NOTIZIA:
esistono popolazioni viventi stabilmente o temporanea-
3) al Comitato Provinciale Faunistico
1) all'Assessorato Regionale della Difesa
dell'Ambiente * 2) all'Istituto Nazionale della Fauna Selvatica
mente in stato di naturale liberta nel territorio regionale e nelle acque territoriali ad esso prospicienti
*
2) i mammiferi, gli uccelli, i rettili e gli anfibi presenti sul territorio regionale e nelle acque territoriali ad esso
AI SENSI DELI.?ART. 22 DELLA L.R. 23198 I.?ESTENSIONE DELLE ZONE DI PROTEZIONE DELLA FATJNA SELVATICA È: 18.
1) non inferiore
prospicienti 3) i mammiferi, gli uccelli, i rettili, gli anfibi, gli ani-
al20 percento
e superiore al 30 percen-
to del territorio agro-silvo-pastorale della Regione *
mali domestici inselvatichiti presenti sul territorio
2) non inferiore al 15 percento e superiore al 25 percen-
regionale e nelle acque territoriali ad esso prospicienti
to del territorio agro-silvo-pastorale della Regione 3) non inferiore al 25 percento e superiore al 35 percen-
LA LEGGE N.157 DELI992 (ARI. 1) PREVEDE CHE: 13.
l)
la fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello
19.4I SENSI DELI.?ART.23 DELLA L.R.23i98 LE OASI PERMANENTI DI PROTEZIONE FAI'NI-
Stato *
2)lafauna selvatica
to del territorio agro-silvo-pastorale della Regione
è bene demaniale dello Stato
3) la fauna selvatica è patrimonio del fondo agricolo in cui vive ed appartiene al proprietario del fondo stesso 14.I.?ART. 1 DELLA LEGGE N. 157
DEI
1992
PREYEDE CHE "I.TESERCIZIO DELL'ATTIVITÀ YENATORIA È CONSENTITO:
STICA O DI CATTT]RA SONO DESTINATE: 1) alla conservazione delle specie selvatiche favorendo
il rifugio delle fauna star:.z,iale,la sosta delle fauna migratoria ed il loro irradiamento naturale * 2) alla conseryazione delle specie di fauna selvatica particolarmente protette ai sensi dell'Art. 5 della presente legge ed alla cattura della fauna stanziale
1) purché non contrasti con l'esigenza di conservazione
3) alla conservazione delle specie di fauna selvatica
della fauna selvatica e non arrechi danno effettivo alle
particolarmente protetta, degli uccelli nidificanti rapaci
colture agricole *
e di quelli non nidificanti migratori
2) sempre 3) quando viene esercitata nelle aziende agricole
20.I.?ART.23 DELLA L.R.23198 PREVEDE CHE I.?ESTENSIONE DELLE OASI PERMAÀIENTI
DI
LA L.R.23198 (ART.5, COMMA SESTO) NON SIAPPLICA: l) ai muridi, alle nutrie, alle arvicole *
PROTEZIONE FAUNISTICA E DI CATTURA DI NORMA NON SUPERI:
2) ai chirotteri, al ghiro, ai felidi
2) 15.000 ettari 3) 10.000 ettari
15.
3) ai cetacei, al tasso, ai focidi
60
1) 5.000 ettari *
IjART. 24 DELLA L.R. 23198 PREVEDE CIIE I.?I§TITUZIONE DELLE ZONE TEMPORANEE DI RIPOPOLAMENTO E CATTURA AWENGA DI NORMA CON IL CRITERIO:
27.AI SENSr DELr.?ART.21 DE,LLA L.R.23198,4 CHI COMPETE LA GESTIONE DELLE ZONE TEMPORA}IEE DI RIPOPOLAMENTQ E CATTURA?
* 1) della rotazione territoriale
1) alle Province* 2) direttamente alle Associazioni Venatorie 3) direttamente alle Associazioni Naturalistiche
21.
2) dell' awicendamento colturale 3) della stabilità territoriale
DELLA L.R. 23i98 PREVEDE CHE LE ZONE TEMPORANEE DI RIPOPOLAMENTO E CATTURA SIANO ISTITUITE INTERRITORI: 22. I.?ART. 24
1) non destinati a coltivazioni specializzate* 2) destinate a colture anche specializzate se pur suscettibili di danno che verrà risarcito ai sensi della presente
legge
3) non destinate a coltivazione agraia e che presentino scarso valore ambientale faunistico 23.
AI
SENSI DELUART. 24 DF-LLA L.R. 23198,
TISTITUZIONE DELLE ZONE TEMPORANEE DI RIPOPOLAMENTO E CATTURA HA UNA DURATA COMPRESA, SALVO RINNOVO, FRA: 1) tre e sei anni*
2) uno e tre anni 3) sei e nove anni
24.AI SENSI DELI.?ART.25 DELLA L.R.23198 LA COSTITUZIONE DELLE OASI PERMANENTI DI PROTEZIONE FAUNISTICA E DI CATTURA È DISPOSTA CON DECRETO: 1) dell'Assessore Regionale della Difesa
dell'Ambiente* 2) del Presidente della Giunta Regionale 3) dell'Assessore Regionale all'Agricoltura di concerto con l'Assessore Regionale della Difesa dell'Ambiente
25.AI SENSI DELI.?ART.25 DELLA L.R.23198 LA COSTITUZIONE DELLE ZONE TEMPORAIYEE DI RIPOPOLAMENTO E CATTURAÈ UTSPOSTN' CON DECRETO: * Regionale della Difesa dell'Ambiente
l)
dell'Assessore
28.AI SENSI DELUART.30 DELLA L.R.23i98I TITOLARI DI IMPRESA AGRICOLA POSSONO ATTUARE I.TALLEVAMENTO DI FAUNA SELVATICA PER FINI ALIMENTARI: 1) senza specifica autoizzazione ma il titolare è tenuto a dare comunicazione all'Assessorato delle Difesa
dell'Ambiente* 2) solo dopo specifica autoizzazione dell'Assessorato della Difesa dell'Ambiente 3) solo dopo specifica autoizzazione dell'Istituto Regionale per la Fauna 29. COSA PREVEDE
IjART.30 DELLA L.R.23198
RIGUARDAI\TE GLI ALLEVAMENTI DI SPECM APPARTENENTI ALLA FAT]NA SELVATICA NELLE AREE DESTINATE ALI-?ALLEVAMENTO? 1) la predisposizione di idonee recinzioni per evitare la fuoriuscita degli animali * 2) la predisposizione di superfici libere senza particolari delimitazioni 3) la predisposizione di struthre idonee per la cattura degli animali allevati
DELLA L.R. 23198 PRESCRIYE ALLEVATO DEBBA ESSEANIMALE OGNI CHE RE MUNITO DI CONTRASSEGNO MEDIANTE ANELLO INAMOVIBILE O MARCHIOAURICO-
30. I.?ART. 30
LARE CHE RIPORTI: * 1) il numero che individua l'allevamento 2) la data di nascita del soggetto marcato 3) il logo di individuazione aziendale 31.I.?ART.31 DELLA L.R.23198 PREVEDE CHE I.?AUTORIZ ZAZIONI. ALI.?ISTITUZIONE O
2) dell' Assessore Provinciale all' Ambiente competente
RINNOVO DELLE AZIENDE FAUNISTICO-
per territorio
VENATORIE ABBIA VALIDITÀ: della Provincia sentito il Comitato
3) del Presidente Provinciale Faunistico
A CHI COMPETE GESTIRE DIRETTAMENTE LE OASI DI PROTEZIONE EAUNISTICA E DI CAT-
26.
AI
AL
1) decennale *
2) quinquennale 3) triennale
SENSI DELIJART. 27 DF-LLAL.R. 23198,
TURA? alla Regione che si awale dell'Istituto Regionale per la Fauna Selvatica* 2) alla Regione che si avvale delle Associazioni
l)
Naturalistiche 3) alle Assoc iazioni Venatorie
32.Ar SENSr DELI-?ART.32 DELLA L.R. 23198, LE AAT ORJIZZAZIONI PER I.? ISTITUZIONE DI AZIENDE FAT]NISTICO VENATORIE SONO RILASCIATE:
* dall'Assessorato Difesa dell'Ambiente 2) dal Comitato Caccia Provinciale 3) dall'Assessore Difesa dell'Ambiente di concerto con
l)
l'Assessore Regionale dell'Agricoltura 61
33.4I SENSI DELI'ART.32 DELLA L.R.23198,I SOCI DELLE ASSOCIAZIONI TITOLARI DI UNA AZIENDA F'AUNISTICA VENATORIA AL DI FUORI DELLA STESSAAZIENDA NON POSSONO ESERCITARE IJATTTVITÀ VENATORIA: 1) alla pernice e alla lepre sarda
38.I.?ART.37 DELLA LEGGE 157 DEL 1992 PRE.
VEDE:
l)
la soppressione del limite di detenzione delle armi da caccia * 2) che il mrmero di armi da caccia non può essere superiore a tre 3) che il numero delle armi da caccia non può essere
*
2) al cinghiale ed alla volpe
superiore a cinque
3) agli esemplari di fauna selvatica stanziale ed ai
migratori
39. I-7ATTT!1TÀ VENATORIA
ALLE ASSOCIAZIONI TITO. LARI DI UNA AZIENDA EAUNISTICO.VENATORIA DEVE RISULTARE,AI SENSI DELI.?ART.32 DELLA L.R.23198: 34. I.?ISCRIZIONE
l)
nel libretto venatorio del cacciatore associato *
2) dalla
tessera di associazione all'azienda
AI SENSI
DELI.?ART.41 DELLA L.R.23198 È CONSNXTITA: 1) con l'uso del fucile con canna ad anima liscia di cali bro non superiore al 12 * 2) con l'uso del fucile anche di calibro superiore al 12 3) con l'uso del fucile con caricatore contenente più di tre cartucce
40.AI SENSI DELI.?ART.46 DELLA L.R.23198, I.?AUTORIZ ZAZIONE, REGIONALE PER TESERCIZIO DELLA CACCIA PER I RESIDENTI IN SARDEGNA HA LA DURATA:
3) da specific a licenza rilasciata dall' Assessorato Difesa dell'Ambiente
DELI:ATTIVITÀ VENATORIA IN SARDEGNA È SUBORDINATOAI SENSI DELLART. 45 DELLA L.R. 23198, ALI_TAUTORTZZAZIONE REGIONALE PER I-TESERCIZIO DELLA CACCIA RILASCIATA: l) dal Presidente della Giunta Regionale *
1) della licenza di porto di fucile per uso caccia ed è subordinata al pagamento della tassa di concessione * 2) di un anno ed è subordinata al pagamento della tassa
2) dall'Assessore della Difesa dell'Ambiente
41. QUALI SPECIE
35. I-?ESERCIZIO
di concessione 3) di tre anni ed è subordinata al pagamento della tassa di concessione
DI MAMMIFERI, SELVATICI NON È CONSENTITOABBATTEREAI SENSI
3) dal Sindaco del comune di residenza
DELI.?ALLEGATO DELLA L.R.
36.AI SENSI DELI.?ART. 42DELLA L.R.23198, NEI DODICI MESI SUCCESSIVIAL RILASCIO DELLA PRIMA LICENZA DI PORTO DI F'UCILE PER USO CACCIA,IL CACCIATORE:
23198?
1) daino, gatto selvatico *
2)lepre sarda, coniglio selvatico 3) volpe, cinghiale
2) non può praticare l'esercizio venatorio
42.AI SENSI DELI.?ART.48 DELLA L.R. 23198 È CONSENTITO I-?ABBATTIMENTO DI ESEMPLARI DI FAUNA SELVATICA APPARTENENTI ALLE SEGUENTI SPECIE DI UCCELLI STANZIAJ-I: 1) pernice sarda *
3) può praticare l'esercizio venatorio solo se accompa-
2) gallina prataiola
1) può praticare l'esercizio venatorio solo se accompa-
gnato da cacciatore in possesso di licenza da almeno tre
anni*
3) occhione
gnato da cacciatore in possesso di licenza da cinque anni
37.
Ar SENSI DELr.?ART. 42 L.R. 23198, r.7 ESERCIZIOVENATORIO È CONSTNTITOA CHI: l) ha compiuto 18 anni, è prowisto dilicenza di porto
TART.48 DELLA L.R.23198 CONSENTE I.?ABBATTIMENTO DI ESEMPLARI DI FAUNA SELVATICA APPARTEÌYENTI ALLE SEGUENTI SPECIE DI UCCELLI MIGRATORI: l) ghiandaia, colombaccio, merlo *
di fucile, di polizze assicurativa per infortuni e responsabilità civile verso terzi, dell'abilitazione e dell'auto-
2) volpoca, merlo acquaiolo, ghiandaia marina 3) gracchio coralbino, cornorano, pernice di mare
43.
izzazione regionale per l'esercizio della caccia * 2) ha compiuto 16 anni, è prowisto di licenza di porto
di fucile, dipolizza assicurativa e di tesserino venatorio regionale
3) ha compiuto 18 anni, è prowisto di porto di fucile di tesserino venatorio regionale
62
e
44.AI SENSI DELUALLEGATO DELLA L.R. 23t98,Dr QUALr DELLE SEGUENTT SPECTE Dr EAUNA SELVATICA ÈVITTATO IL PRELIEVO? l) tarabuso, martin pescatore, pollo sultano * 2) mestolone, gallinella d'acqua, folaga 3) fischione, beccaccino, cesena
45.AI SENSI DELI,?ART.31 DELLA L.I571I992 I-?ESERCIZIO DELLA CACCIA SENZA POLIZ. ZA ASSICURATIVA PER LA RESPONSABILITÀ CIVILE VERSO TERZI COMPORIA: l) una sanzione amministrativa * 2)
il
sequestro amministrativo dell'arma
3) la segnalazione della violazione al Questore
46.AI SENSI DELI.?ART.73 DELLA L.R.23198 UABBATTIMENTO DI ESEMPLARI DI MUFLONE SARDO, OLTRE LE SANZIONI PREVISTE DALL?ART. 30 DELLA L. 157 11992, COMPORTA:
l)
i1 sequestro
Questore
2)
delle armi e la comunicazione al
*
il solo sequestro delle armi e deimezzi di caccia
3) la segnalazione della violazione al Questore
47.AI SENSI DELIJA.RT.6l DELLA L.23198IN QUALr ZONE ÈVrnTAro r.?ESERCIZIO DELLA CACCIA?
51.AI SENSI DELI.?ART.61 DELLA L.R.23198 DURANTE I.TESERCIZIO VENATORIO È VIETA. TO SPARARE CON FUCILE DA CACCIA CON CANNAADANIMA LISCIA DA DISTANZA INFERIOREA 150 M.IN DIREZIONE DI:
* fabbricati e stabili adibiti ad abitazione 2) recinti ed altre aree delimitate destinate al ricovero di
l)
animali anche in assenza di questi 3) strade poderali ed interpoderali
52.AI SENSI DELI.?ART.61 DELLA L.R.23198 I-? E SERCIZIO YENATORIO È VINMTO :
* nelle aie e nelle corti o altre pertinenze di fabbricati 2) sui terreni coperti in parte da neve
l)
3) negli specchi d'acqua artificiali
53.AI SENSI DELI.TART.6l DELLA L.R.23198 È VIETATO: * 1) cacciare a rastrello in più di tre persone
m 1,80 *
2) utilizzare durante l'esercizio venatorio indumenti mimetici 3) cacciare da natanti spinti a velocità inferiore a 5
2) fondi recintati con chiusura dt altezza inferiore a m
km/h
1) fondi recintati con chiusura di altezza non inferiore a
1,80
3) fondi comunque recintati o delimitati
48.AI SENSI DELI.?ART.61 DELLA L.R.23198IN QUALr ZONE ÈVrBmro r.?ESERCTZIO DELLA CACCIA? * 1) parchi nazionali, regionali, riserve naturali
54.AI SENSI DELI.?ART.41 DELLA L.R.23198 OLTRE LEARMI CONSENTITE IL CACCIIffORE QUALIALTRI STRUMENTI PUÒ USARE? 1) utensili da punta e da taglio atti alle esigenze venato-
rie * 2) armi corte e armi ad aria compressa e a gas 3) balestre, trappole, reti, lacci
2) giardini d'aranci, vigneti, pereti 3) fondi rustici, aziende agrarie, impianti boschivi
49.IN UN TERRITORIO CONSIDERATO "FONDO CHIUSO" ÈVTNMU. LA CACCIA,AI SENSI DELLA L.R.23198, QUANDO È nnr,rnnr-
55.AI SENSI DELI.?ART.61DELLA L.R.23198 È VIETATO I.?USO DELLE MI.]NIZIONI SPEZZATT' NELLA CACCIA: l) agli ungulati *
TATO:
2) ai palmipedi
l)
di altezza non inferiore tabelle *
con muro o rete
a
m 1,80 e
con adeguate 2) con muro anche a secco o con rete metallica anche non tabellato 3) è recintato con rete alta almeno m 1,50 o delimitato da un corso d'acqua se
3) ai rapaci
DELLE SEGUENTIATTTVITA COSTITUISCE REATO AI SENSI DELI-?ART. 30 DELLA L.I571I992?
56. QUALE
1) esercizio della caccia in oasi di protezione faunistica
*
2) esercizio di caccia senza la prescritta polizza assicurativa
50.AI SENSI DELIJART.59 DELLLA L.R.23198 DA CIil SONO RISARCITI I DAIINIARRECATI DALLA FAUNA SELVATICA ED IN PARTICOLARE DA QUELLA PROTETTAALLA PRODUZIONEAGRICOLA NELLE OASI PERMAI\ENTI DI
3) mancata annotazione delle prescritte annotazioni nel tesserino regionale
LEYIOLAZIONI PREVISTE DALI"TART. 28 DELLA L.I57192 NON POSSONO ESSERE
57. PER
PROTEZIONE EAUNISTICA? 1) dalla Regione *
SEQUESTRATI: * 1) il cane ed i richiami vivi autoizzati
2) dallo Stato 3) dalla Provincia competente per territorio
2) le armi, la fauna selvatica
3) imezzi di caccia 63
58.AI SENSI DELI.?ART.13 DELLA L.I57192È CONSENTITO:
65.4I SENSI DELI-?ART.64 DELLA L.R.23198 LA DETENZIONE DI EAUNA SELVATICA NON È
l)
PERMESSA:
cacciare con fucile a due colpi di calibro 12 e arima
liscia *
2) cacciarc con fucile
1) al cittadino che non ha ottenuto l'apposita a tre colpi di calibro 10 con
anima liscia
2) agli istituti zoologici
3) cacciare con fucile a quattro colpi con calibro superiore a 12 o ad anima rigata
3) alle stazioni zootecniche sperimentali
59.4I SENSI DELI.?ART.68 DELLA L.R.23198 LA CACCIA VAGAIITE È VIETATA QUANDO VIENE ATTUATA: 1) in terreni in attualità di coltivazione * 2) a meno di m 250 da macchine operatrici agricole in funzione 3) nei terreni boscati
60.AI SENSI DELIJART.6S DELLA L.R.23198 SONO DA RITENERSI INATTUALITÀ DI COLTTVAZIONE:
l)ivivaieigiardini* 2) i terreni rimboschiti da almeno cinque anni 3) i vigneti in fase di riposo
61.AI SENSI DELI.?ART.49 DELLA L.R 23198, I"?ESERCIAO DELLA CACCIANON È SANZIONABILE SE SI SVOLGE: l) entro un'ora dopo il tramonto *
attoizza-
zione*
66.I.?ATTIYITÀ DI IMBALSAMATORE O DI CONCIATORE PUÒ ESSERE ESERCITATA AI SENSI DELI.?ART.65 DELLA L.R.23i98 DA CHI È rN posspsso DI rJN'AUToRrzzAZroNE RILASCIATA:
l)
dalla Provincia competente per territorio*
2) dall'Assessorato Difesa dell'Ambiente 3) dall'Ispettorato Ripartimentale delle Foreste
67.AI SENSI DELI-?ART.28 DELLA L.I57192 COLORO CHE SONO PREPOSTIALLAVIGILANZA VENATORIA POSSONO CHIEDERE,A cHI È TROVATO rN POSSESSO DrARMr, Dr ESIBIRE: 1) tutti i documenti necessari all'esercizio della caccia, le armi e la selvaggina abbattuta o catturata * 2) solo lalicenza di porto di fucile (in corso di validità) 3) la licenza di caccia, le armi e la selvaggina abbattuta
2) entro due ore dopo il tramonto 3) entro due ore prima dell'alba
68.4I SENSI DELI.?ART.30 DELLA L.I57192 COSTITUIS CE YIOLAZIONE PENALE : l) l'abbattimento, cathra e detenzione del muflone
62.AI SENSI DELI.?ART.50 DELLA L.R.23198IL PRELIEVO MASSIMO DI SPECIE CACCIABILI
sardo *
È:
l)
individuato dal calendario venatorio regionale ema-
nato annualmente *
2) definito dall'Art. 5 comma 3 della legge 157/92 3) stabilito dai Comitati Provinciali Faunistici
DELLA L.R. 23198 VIEIA I.TESERCIZIOVENATORIO NEI PARCHI PUBBLICI E PRI. VATI, NEI GIARDINI, NEI PARCHI STORICI E ARCHEOLOGICI: 63. I.?ART. 61
1)sempreeachiunque* 2) se vi sono abitazioni a meno di 150 m 3) se è frequentato da bambini
2) l'esercizio di caccia da un'ora dopo il tramonto ad un'ora prima della levata del sole 3) l'esercizio di caccia senzala prescritta polizza assicurativa per la responsabilita civile verso terzi
69.AI SENSI DELI-?ART. 13 DELLA L.I57192 QUALE DELLE SEGUENTIVIOLAZIONI È ILLECITO AMMINISTRATWO ? 1) omesso recupero dei bossoli delle cartucce sparate
nei luoghi di caccia * 2) uccisione, cattura e detenzione di mammiferi particolarmente protetti 3) l'uccellagione con l'utilizzo di reti
70.AI SENSI DELI.?ART.30 DELLA L.I57192 COSTITUISCE VIOLAZIONE PENALE:
64.AI SENSI DELI.?ART.63 DELLA L.R.23198, I-?IMMISSIONE DI FAUNA SELVATICA ESTRANEAALLA EAUNA INDIGENA PUò ESSERE AUTORIZZATA:
1) l'esercizio venatorio nei parchi nazionali, naturali, regionali e nelle oasi naturali *
l)
2) l'esercizio della caccia senza aver effettuato il versa-
dall'Assessore Regionale della Difesa
dell'Ambiente*
mento della tassa di concessione governativa
2) dal Comitato Provinciale Faunistico 3) dal Comitato Regionale Faunistico
ne operatrici agricole
64
3) l'esercizio della caccia a meno di 150 m da macchi-
in funzione
71.AI SENSI DELI.7ART.6 DELLA L.23198 QUALE DELLE SEGUENTIVIOLAZIONI È ILLECITO AMMINISTRATIVO? 1) inanellare uccelli senza la preventiva autoizzazione
79.AI SENSI DELLE NORME PREVISTE DALLA L.'t57t92 E DELLA L.R.23198 QUALE DELLE SEGUENTI VIOLAZIONI È ILLECITO AMMINI*
2) abbattere, cathrrare o detenere cigni reali 3) abbattere, catturare o detenere falchi pellegrini
72.AI SENSI DELI-?ART.31 DELLA L.157192 QUALI DELLE SEGUENTIVIOLAZIONI È ILLECITO AMMINISTRATIVO? l) esercizio della caccia in fondo chiuso * 2) esercizio dell'uccellagione 3) esercizio della caccia conmezzivietati
STRATTVO? 1) attività di impagliatore senza autoizzaziorte rilasciata dalla Provincia comPetente * 2) uso ai fini di richiamo di uccelli vivi legati per le ali 3) caccia nei giorni di silenzio venatorio
8O.AI SENSI DELI.?ART.21 DELLA
L.I57I92E
DELUART. 61 DELLA L.R. 23198 È VTNUTO: l) I'uso ai fini di richiamo di uccelli vivi accecati * 2) la caccia alla folaga col sistema della battuta 3) I'attivita di inanellamento di uccelli senza preventiva
73.AI SENSI DELI-?ART.30 DELLA L.I57192 QUALr DELLE SEGLJENTT È trNn vroLAZroNE PENALE? * 1) esercizio di caccia nei giorni di silenzio venatorio 2) esercizio della caccia in violazione degli orari con-
attoizzazione
81.AI SENSI DELI.?ART.21 DELLA L.I57I92E. DELI.TART. 61 DELLA L.R. 23198 È VrcTATA: * 1) la caccia sparando da aeromobili
sentiti
2)l'allivitìrdiconciatoreprofessionalesenzal'autoiz-
3) mancato pagamento della tassa regionale
zazione rilasciata dalla Provincia competente per terri-
74.AI SENSI DELI.?ART.30 DELLA L,I57192 QUALI DELLE SEGUENTI È UNIVTOLAZIONE PENALE?
l)
*
caccia da bordo di autoveicoli 2) mancate annotazioni sul tesserino regionale 3) esercizio della caccia in fondo chiuso
75.AI SENSI DELI.?ART.61 DELLA L.R.23198 È VIETATO: l) l'uso di armi corte, ad aria compressa ed a gas * 2) la mancata denuncia di trofei di animali selvatici dei quali è vietata la cattura e l'uccisione 3) la caccia al colombaccio
76.Ar SENSr DELLA L.R.23198 (ART.75) LA T ABELL AZIONE DEI TERRITORI SENZA PRES CRITTA AUT ONIZZ AZIONE : * 1) costituisce illecito amministrativo 2) costituisce violazione penale 3) è consentito
77.AI SENSI DELI.?ART.61 DELLA L.R.23198 È VIETATO: * 1) usare armi munite di silenziatore 2) l'esercizio dell'attività impagliatore 3) esportare dalla Sardegna fauna selvatica morta
78.AI SENSI DELI.?ART.30 DELLA L.I57192È SAIIZIONATO PENALMENTE : l'esercizio venatorio nei parchi e giardini urbani e nei terreni adibiti ad attività sportive * 2) l'esercizio di caccia in terreni vallivi paludosi ove si eserciti l'attività di pesca 3) l'addestramento di cani in area diversa da quella
l)
avtoizzata
torio 3) la caccia vagante in terreni in attualità di coltivazione
82.AI SENSI DELTART.2l DELLA L.I57Ig2È YIETATO: 1) commerciare fauna selvatica morta non proveniente da allevamenti, per sagre e manifestazioni a carattere
gastronomico * 2) cacciare i palmipedi col sistema della battuta 3) esercitare la caccia nei fondi chiusi da rete metallica
altam
1,80
83.AI SENSI DELI.?ART.61 DELLA L.R.23198 È YIETATO: 1) l'uso del furetto * 2) disturbare conmezzi luminosi ed acustici la fauna selvatica 3) produrre, vendere e detenere trappole per fauna sel-
vatica
84.AI SENSI DELI.?ART.61 DELLA L.R.23198 È VIETATO: 1) l'esercizio venatorio nelle zone temporanee di ripo-
polamento e cattura * 2) l'immissione di fauna selvatica estranea alla fauna indigena senza l'autori zzazione dell'assessorato difesa dell'ambiente 3) vendere a privati reti da uccellagione
85.AI SENSI DELUART.6l DELLA L.R.23l9S È VIETATO: * 1) cacciare i conigli selvatici con sistema della battuta 2) usare i richiami acustici a funzionamento meccanico, elettromagnetico o elettromeccanico 3) cacciare sparando da aeromobili
65
86.AI SENSI DELI.?ART.61 DELLA L.R.23198 È YIETATO:
l) l'uso dimezzi elettrici,
lanterne e di insidie notturne *
VIGILANZA SULTAPPLICAZIONE DELLA L.R.23198 NON È STATAAFF'IDATAAD 92. LA
TJNO DEI SEGTIENTI CORPI O ENTI. QUALE?
2) l'esercizio venatorio nei terreni adibiti ad attività
l) Vigili del tuoco *
sportive
2) Corpo forestale e di vigilanza Ambientale
3) I'esercizio venatorio in tempo di divieto generale
3) Guardie comunali, e campestri
87.AI SENSI DELI-7ART.68 DELLA L.R.23l9S È VIETATA LA CACCIAVAGANTE NEI: 1) vivai, giardini, coltivazioni floreali, orti * 2) vigneti durante il periodo della potatura
93.AI SENSI DELUART. 68 DELLA L.R. 23198 NEI TERRENI RIMBOSCHITI DA MENO DI CINQUE ANNI INDICATI DA APPOSITE TABEL. LE ÈVIETATA LA CACCIAVAGANTE:
3) prati naturali e pascoli
l) in ogni caso * 2) qualora possa irrrecare danno effettivo alle colture 3) in nessun caso
88.4I SENSI DELI-?ART.70 DELLA L.R.23198 LUNGO I CONFINI PERIMETRALI, DELLE OASI PERMAIIENTI DI PROTEZIONE EAI.INISTICA E CATTURA, CONTIGUIA CORSI O SPECCHI D'ACQUA È VrrUU. LA CACCIA FINOALLA DISTANZA DAL CONFINE DI: 1)50m*
TARr. QUALE È r,,C. DURATA DEL PROWEDTMENTO DI AUTORI ZZ AZIONE?
2)30 m
l)
3) 100 m
2) dieci anni
94.4I SENSI DELI.?ART.30 DELLA L.R.23198 UAMMINISTRAZIONE PUO AUTORIZZARE GLI ALLEVAMENTI DI SPECIE APPARTENENTI ALLA FATJNA SELVATICA PER SCOPIALIMEN-
sette anni x
3) cinque anni
89.4I SENSI DELI.7ART.74 DELLA L.R.23198A CHIABBATTE O CATTURA INTEMPI E MODI \.IETATI UN ESEMPLARE DI QUALSIASI SPE. CIE DI FAUNA PREVISTA NEL CALENDARIO VENATORIO OLTRE LA SANZIONE AMMINISTRATIVA VIEITE SO SPE SA IJ AUTONTZZ AZIO NE REGIONALE ALLA CACCIA PER UN
PERIODO:
l)
da due a cinque anni*
2) non è prevista sospensione
ALLEVAMENTI AUTORIZZATI DALI.TASSESSORE DELLA DIFESA DELIJAMBIENTE AI SENSI DELI.?ART. 30 DELLA L.R.23198 DEVONO ESSERE RECINTATE. LATABELLAZIONE PRESCRITTA NON È OBBLIGATORIA PER GLI ALLEVAMENTI: l) ornamentali ed amatoriali * 95. LE AREE DESTINATE AGLI
2) di ripopolamento 3) per scopi alimentari se il titolare è impresa agricola
3) da sei mesi ad un anno 96. LE AZIENDE AGRI-TURISTICO.VENATORIE
90.A CHI SUPERA I LIMITI STABILITI DI FAUNA ABBATTIBILE AI SENSI DELTART. 74
DELLA L.R.23198 È SOSPTSA, DAUTORJIZZAZIONE REGIONALEALLA CACCIA PER UN PERIODO DI:
l)
tre mesi*
2) sei mesi 3) un anno
91.IL MANCATO PAGAMENTO DELLE SANZIONI AMMINISTRATTVE PREVISTE DALIJART. TT DELLA L.R.23198 COMPORTA LA S O SPENSIONE DELI.? AUT ONIZZ AZIONE REGIONALE ALI"?ESERCTZIO DELLA CACCIA: l) fino all'awenuto pagamento delle sanzioni*
AI SENSI DELI.?ART.34 DELLA L.R.23198 POSSONO ESSERE ISTITUITE: l) anche quando nei terreni che di esse fanno parte si svolgono altre attività economiche compatibili * 2) quando non si svolgono attività zootecniche 3) quando non si svolgono attività di carattere sportivo
97.4I SENSI DELI.?ART.37 DELLA L.R. 23198 I.?ATTTVIT.À YENATORIA SULLA FAUNA SELVA-
TICA LIBERATA O IMMESSA NELUAMBITO DELT: AZIENDA AGRI-TURISTIC O.VENATORIA PUO ESSERE ESERCITATA DA CACCIATORI
MUI[ITI: l) di regolare
avto/rzzaziorre per uso di caccia *
il porto di fucile ad
2) di aùoizzazione regionale
2) per sei mesi con il raddoppio delle sanzioni
3) del tesserino di cui al comma 12 dell'Art. 12 dellaL.
3) per un aruro
157
66
/92
1O4.AI SENSI DELI.?ART. 41 DELLA L.R. 23198 OGNI CACCIATORE DI NORMA NON PUÒ UTI-
98.AI SENSI DELI.?ART.38 DELLA L.R.23198 NELLE AREE DESTINATE ALI.?ADDESTRAMENTO EDALI-TALLENAMENTO DEI CANI È CONSENTITO IJABBATTIMENTO DI: 1) selvaggina allevata per l'addestramento cani 2) fauna selvatica stanziale anche non allevata
CANI.IN QUALI CIRCO. STANZE PUO UTILIZZARNE UN NUMERO LIZZAFJF. PIÙ DI TRE
*
MAGGIORE? * 1) durante la caccia in battuta alla volpe e al cinghiale 2) durante la caccia a rastrello per i conigli 3) durante la caccia in Palude
3) fauna selvatica nei tempi e nei modi previsti dal calendario venatorio
99.AI SENSI DELI.?ART.39 DELLA L.R.23198I CONFINI DELLE OASI PERMANENTI DI PROTEZIONE FAUNISTICA E DI CATTURA, NONCHÈ I FONDI CHIUSI DEVONO ESSERE DELIMITATIA CURA DEGLI ORGA.NISMI DI GESTIONE E DEI SOGGETTI INTERESSATI CON TABELLE PERIMETRALI POSTE'AD UNA DISTANZA FRA LORO DI: 1) circa 100 m * 2) circa 50 m 3) circa 150 m
1O5.AI SENSI DELI.?ART.46 DELLA L.R.23198IL
TITOLARE DE LI.? AUTOHIZZ AZIONE REGIO. NALE È OSSLTCATO ANNUALMENTE A TRA. SMETTERE ALI.?ASSESSORATO REGIONALE DELLA DIFESA DELI.TAMBIENTE IL FOGLIO DEL LIBRETTO VENATORIO CONTENENTE LE ANNOTAZIONI SULLA SELVAGGINA ABBATTUTA: 1) al termine della stagione venatoria e comunque non
oltre
lOO.AI SENSI DELI.7ART.39 DELLA L.R.23198 QUANDO ITERRENI SONO CONTIGUIA CORSI O SPECCHI D'ACQUA LE TABELLE DI DELIMITAZIONE DEI CONFINI DELLE OASI PERMANENTI DI PROTEZIONE EAUNISTICA E DI
CATTURA: 1) possono essere collocate su natanti, emergenti alme-
no 50 cm. dal pelo d'acqua * 2) devono essere infisse sulle sponde 3) devono essere poste nel corso o specchio d'acqua su pali sporgenti 50 cm. dal pelo d'acqua
1O1.AI SENSI DELI.7ART.40 DELLA L.R.23198 LA EAUNA SELVATICA APPARTIENE A CHI:
* legittimamente la uccide o la cattura 2) la raccoglie perché ferita 3) la uccide o la cattura anche con mezzi non ammessi
l)
TATTTVITÀVENATORIA È CONSENTITO (Ar SENSI DELrjART.4l DELLA L.R. 23t95) I-7USO DIARMI DMRSE DA QUELLE INDICATEAL COMMA 1? * 1) no, sono vietate tutte le armi e httliimezzi diversi 102. PER
2) si, se afiorìzzate 3) si, se l'auività venatoria si svolge in una azienda faunitico-venatoria
il 3l
marzo *
2) al termine della stagione venatoria e comunque non oltre
il
30 aprile
3) entro
il
15 marzo
106.AI SENSI DELDART.50 DELLA L.R.23198, IL PRELIEVO MASSIMO, GIORNALIERO E STAGIONALE DELLE SPECIE CACCIABILI, VIENE STABILITO: 1) dal calendario venatorio regionale adottato annual-
mente * 2) dai Comitati Provinciali Faunistici 3) dal Comitato Regionale Faunistico
1O7.AI SENSI DELI-?ART.51 DELLA L.R.23198
DELLA DIFESA DELI.?AMBIENTE PUÒ LIMITARE O VIETARE SU TUTTO IL TERRITORIO REGIONALE I-7ESERCIZIOVENATORIO: I.TASSESSORE REGIONALE
1) per proteggere la fauna selvatica da malattie o altre
calamita * 2) per esigenze di ordine Pubblico 3) perché richiesto dalle associazioni ambientaliste
DÉLLA L.R. 23198 PREVEDE CHE TAMBITO TERRITORIALE DI CACCIA PROGRAMMATA (ATC) PERESIGENZE DI CONSERVAZIONE DELLA REALT.À. GEOGRAFICA E FAUNISTICO AMBIENTALE : 108. I-?ART. 52
1O3.AI SENSI DELI.?ART.41 DELLA L.R.23198IL CACCIATORE PUÒ EARSIAIUTARE, PER CONDURRE I CANI DA PERSONE: 1) non munite di apposita autoizzazione regionale 2) abilitate all'esercizio della caccia e munite della
*
licenza di porto di fucile
* 1) ha carattere subProvinciale comunale
3) abilitate all'esercizio della caccia e munite di auto-
2) ha
izzazione regionale
3) ha carattere solo Provinciale
car atter e
67
1O9.AI SENSI DELUART.58 DELLA L.R.23198IL
PROPRIETARIO CHE INTENDE VIETARE LA CACCIA NEL PROPRIO FONDO RUSTICO DEYE PRESENTARE RICHIESTA ALI.TASSESSORE REGIONALE DELLA DIFESA
DELUAMBIENTE: l) entro trenta giorni dall'approvazione del piano faunistico venatorio regionale e per gli anni successivi entro il30 giugno * 2) entro quaranta giorni dall'approvazione del piano faunistico venatorio regionale e per gli anni successivi entro il30 giugno 3) entro sessanta giorni dall'approvazione del piano faunistico venatorio regionale e per gli anni successivi entro il30 giugno
11O.AI SENSI DELIJART.12 DELLA L.R.23l98A
CHI COMPETE LA PREDISPOSZIONE E IjATTUAZIONE DEI PIANI DI GESTIONE DELLE OASI PERMANENTI DI PROTEZIONE EA[]I[STICA E CATTURA LOROAFFIDATE?
l) alle Province* 2) al Comitato Regionale Faunistico 3) all'Istituto Regionale per la Fauna Selvatica
1 15. NELLE AZIENDE AGRI.TURISTICO-VENATORIE, PREVISTE DALLA L.R.23198, LTATTIVITÀ.VENATORIA NEI CONT'RONTI DELLA SELVAGGINA NATURALE DI PASSO PUÒ ESSERE ESERCITATA DA CACCIATORIAMMESSI IN BASE AL REGOLAMENTO AZIENDALE? l) si, se muniti di attoizzazione regionale *
2) no 3) si anche se in possesso del solo porto di fucile uso caccia
116.4I SENSI DELI.?ART.12 DELLA L.157192 TRA I DOCUMENTI CHE IL CACCIATORE DEVE AVERE DURANTE I.?ATTIYITÀ VENATO. RIA SI CONTEMPLA LA POLIZZAASSICURATTVA PER LA RESPONSABILITÀ CTVILE VERSO TERZI CON MASSIMALI STABILITI CON DECRETO MINISTERIALE. OGIU QUANTI ANNI VENGONO AGGIORNATI I MASSIMALI? 1) quattro anni
*
2) tre anni 3) cinque aruri
111. QUALE DEI SEGUENTI UCCELLI È CACCIABILEAI SENSI DELIJART.43 DELLA L.R.
II7.AI SENSI DELUART.49 DELLA L.R.23198 È POSSIBILE RECARSI NEI GIORNI DI CACCIA PRESSO IL PT]NTO DI CACCIA O DI RIENTRO DA UN'ORA PRIMA DEL SORGERE DEL SOLE FINOAD UN'ORA DOPO IL TRAMONTO?
23t98?
1) si, purché con
l) pavoncella *
2) si, con il fucile in assetto di caccia 3) no, mai
2) gheppio 3) albanella minore
DELLE SEGTIENTI SPECIE DI FAUNA SELVATICA NON È CACCIABILEAI SENSI DELTALLEGATO DELLA L.R. 23198? 112. QUALE
mignattaio * 2) moretta 3) codone
l)
DEI SEGUENTI UCCELLI MIGR,A,. TORI È CACCIABILEAI SENSI DELLART.43 DELLA L.R.23i98? 1) moriglione * 113. QUALE
2) moretta tabaccata 3) fistione turco 114. NELLE AZIENDE AGRI-TURISTICO-VENA-
TORIE, ISTITUITE AI SENSI DELI.?ART. 36
DELLA L.R.23198, QUANDO È CONSTNTTU UATTIVITÀ VENATORIA NEI CONFRONTI DELLA SELVAGGINA NATURALE DI PASSO? 1) nei giorni e con le limitazioni previste dalla legge e
dal calendario venatorio *
2) non vi sono limitazioni 3) durante tutto il periodo di apertura dell'attivita venatoia dell' azienda-f uristic o-venatoria
68
il fucile scarico *
118.4I SENSI DELLA L.R.23198A CHI FA CARI. COATTUALMENTE IL RISARCIMENTO DEI DANNI ARRECATI ALLE AZIENDE TURISTICO VENATORIE DALLA EAUNA SELVATICA ALLO STATO NATURALE E IN PARTICOLARE DA QUELLA PROTETTA? 1) ai titolari delle aziende turistico venatorie * 2) alla Provincia 3) alla Regione
119.AI SENSI DELI"?ART.11 DELLA L.R 23198IL COMITATO REGIONALE FAUNISTICO DELIBERA SULLA FORMAZIONE DEL CALEIIDARIO VENATORIO ED ESPRIME PARERE ST]LLAU-
TONIZZAZIONE: 1) ad immettere selvaggina estranea alla fauna indigena
*
2) ad atnnre i piani di miglioramento ambientale 3) ad attuare i piani di gestione delle oasi permanenti di protezione
12O.AI SENSI DELI.?ART.11 DELLA L.R.23198
QUALE DEI TRE COMPITI NON RIENTRA TRA QUELLI DEL COMITATO REGIONALE FAUNISTICO? 1) curare l'immissione di idonee specie autoctone * 2) formulare proposte sulla vigilanza venatoria
3) esprimere parere sull'istituzione di oasi permanenti di protezione faunistica 121. QUALE
DEI SEGUENTI MAMMIFERI PRE.
SENTI IN SARDEGNA È CONSTOBRATO SPECIE PARTICOLARMENTE PROTETTA AI SENSI DELI.?ALLEGATO DELLA L.R. 23198? 1) martora *
2) donnola 3) faina
DEI SEGUENTI UCCELLI È CONSrPARTICOLARMENTE PRO. SPECIE DERATO 122. QUALE
TETTAAI SENSI DELLA L.R.23198? 1) nibbio bruno
*
2) cornacchia grigia 3) corvo
DELLA L.R.23i98 PRESCRIVE CHE IL CACCIATORE SEGNI SUL LIBRETTO VENATORIO IN MODO INDELEBILE LA DATA DI CACCIA, LA SELVAGGINA E O\rE YIENE ESERCITATA LA CACCIA. LA SELVAGGINA QUAI\DO DEVE ESSERE SEGNATA? 123. UART.46
1) la stanziale mano a mano che viene incarnierata,la * migratoria al termine della giornata di caccia 2) in ogni caso mano a mano che viene incarnierata 3) al termine della giornata di caccia
124.Ar SENSr DELLA L.R.23198 (ART.12)A
CIrI
COMPETE I.?ACCERIAMENTO DEI DANNI ARRECATI ALLE COLTURE DALLA EAIJNA SELVATICA?
alla Provincia * 2) all'Assessorato Regionale Difesa dell'Ambiente 3) all' Ispettorato Ripartimentale delle Foreste
l)
69
cHI
1.
È
soccnrroALroBBLrGo DELIiT-
SCRIZIONEAL REGISTRO DELLE IMPRESE DI PESCA ISTITUITO PRESSO OGNI CAPITAI{ERrA DI PORTO (ART.11, L. N 963/1965)? 1) chi esercita un impresa di pesca* 2) chi svolge attività di pesca sportiva 3) chi esercita la pesca scientifica
LAVENDITA DEI PRODOTTI È VTBT TN' (ART. 7 QUANDO LA PESCA È rsEncrmrn
2.
D.P.R. N. 1639/1968): * 1) a scopo ricreativo o agonistico
2) da pescatori Professionali 3) con strumenti espressamente permessi
8. PER I.?ART. 128 BIS DEL D.P.R. 1639/68
LA
PESCA SUBACQUEA SPORTWA È CONSENTT-
TA: soltanto in apnea * 2) con apparecchi ausiliari di respirazione 3) in apnea e con apparecchi ausiliari di respirazione
l)
9. r.TESERClZlo DF-LLA PESCA SUBACQUE sPoRTM, Ar SENSI DELLTART. 129 D.P.R.
1639t68,È
SnUpnnVIETATO QUANDO SI SVOL-
GE: 1) a distanza inferiore a 500 metri dalle spiagge frequentate da bagnanti x 2) nelle aree di scogliera
3) a distarza inferiore a 500 metri dalle spiagge 3. I.?AUTORIZZAZIONF'ALTESERCIZIO DELLA PESCA SCIENTIFICA NELLE ACQUE TERRITORIALI DELLA REGIONE SARDA ÈAUTONTZ-
UART. 129 D.P.R. 1639/68:
ZATA DA:
1) dal sorgere del sole al tramonto
l) l'Assessorato Difesa dell'Ambiente * 2) il Ministero della Marina Mercantile
10.
LA PESCA SUBACQUEA È PERMESSA, PER *
2) dal tramonto al sorgere del sole 3) dal tramonto ma con mezzi di illuminazione
3) il Presidente della Giunta Regionale
4.I LIMITI E LE MODALITÀ DELI.TESERCIAO DELLA PESCA MARITTIMA COSÌ COME PREVISTI DALI-?ART.14 DELLA L.963165 SONO DETERMINATI DAL:
l)
* Regolamento d'esecuzione
2) dall'Autorità Marittima 3) dall'Assessorato Difesa dell'Ambiente
LA TUTELA DELLE RISORSE BIOLOGICHE I-?ART. 15 DELLA L.R. 963/65 PREVEDE LINA SERIE DI DIVIETI DAI QUALIVIENE 5. PER
ESCLUSA:
l)
la pesca scientifica e le altre attività espressamente
autoizzate * 2) la pesca sportiva da imbarcazioni 3) la pesca professionale esercitata con imbarcazioni munite del permesso di Pesca
6.AI SENSI DELI.?ART.128 BIS D.P.R. 1639/68IL PESCATORE SPORTM SUBACQUEO NON PUÒ RACCOGLIERE: l) coralli * 2) echinodermi 3) anellidi
7.AI SENSI DELI-?ART. I29DEL REGOLAMENTO (D.P.R.1639/68) I-?ESERCIZTO DELLA PESCA SUBACQUEA ÈVIETATO QUANDO SI SVOLGE AD UNA DISTANZA DAGLI IMPIANTI FISSI DA PESCA E ALLE RETI DA POSTA: * 1) inferiore a 100 m 2) inferiore a 200 m 3) inferiore a 300 m
11.AI SENSI DELI.?ART.129 D.P.R. T639/68 LA PESCA SUBACQUEA. A DISTANZA INFERIORE A 1OO M DALLE NAVIANCORATE FUORI DAI PORTI: 1) è vietata * 2) è permessa se il subacqueo segnala la sua presenza 3) è permessa con apparecchi ausiliari di respirazione 12. PERI.7ART.13O D.P.R. 1639168IL SUBAC-
DI QUEO IN IMMERSIONE HA I.TOBBLIGO GALUN CON PRESENZA SUA SEGNALARE LA LEGGIANTE RECANTE:
* 1) una bandiera rossa con striscia diagonale bianca
2) wnbandiera gialla con striscia nera 3) una bandiera bianca con striscia rossa
I]ART. 130 D.P.R. 1639/68IL SUBACQUEO IN IMMERSIONE PUÒ ESSEREACCOMPAGNATO DA LTN MEZZO NAUTICO DIAPPOGGIO,IN TALE CASO: * deve essere issata sul mezzo nautico 13. PER
l)
la bandiera
2) la bandiera non è necessaria 3) è sufficiente un lampeggiante di segnalazione
14.AI SENSI DELI.?ART.13O DEL REGOLAMENTO (D.P.R.1639/68) LA DISTANZA MASSTMA FRA IL SUBACQUEO ED IL GALLEGGIANTE O IL}.{F,ZZO DIAPPOGGIO PORTA}ITI LA BANDIERADI SEGNALAZIONE NON DEVE ESSERE SUPERIOREA:
1)50m* 2)30m 3)20m 71
15.AI SENSI DELI.?ART.131 DEL REGOLAMENTO (D.P.R.1639/68) rL PESCATORE SUBACQUEO PUO TENERE
IL FUCILE SUBACQUEO IN POSI-
ZIONE DIARMAMENTO: 1) solo in immersione x 2) anche al momento di immergersi 3) anche quando risale in barca
di pesca che possono impedire il passaggio del pesce * 2) porre nei corsi d'acqua strumenti fissi o mobili che occupano meno della meta dello specchio d'acqua 3) porre nei corsi d'acqua strumenti fissi o mobili che lasciano nel senso dellalarghezza uno spazio libero non minore di un metro
AI SENSI DELUART. 22 DEL R.D. 1604/1931 LA LICENZA DI PESCA È ONNT,TC.ITORIA? 23.
16.4I SENSI DELTART.l4O DEL REGOLAMEN. TO (D.p.R.1639t68) QUALE DEr SEGUENTT §TP|EZZIÈ CONSNNTITO NELLA PESCA SPORTTVA IN MARE? l)rezzaglio di 16 m * 2) giacchio di 18 m 3) palamito con 300 ami
17.AI SENSI DELIJART.l4O DEL REGOLAMENTO (D.P.R.1639t68) OGNI PESCATORE SPORTTVO INACQUE DI MARE NON PUÒ USARE UN NUMERO DI CANNE SUPERIOREA: 1) cinque *
l)si*
2) no se il pescatore ha meno di 16 anni 3) no se il pescatore ha meno di 14 anni
24.4I SENSI DELI.7ART.7 DEL R.D. 1486/1914 (REGOLAMENTO PER LA PESCA FLTIVIALE E LACUALE) I.TIMPIEGO DI OPERE STABILI, COME CHIUSE, ARGINELLI, PER I-?ESERCIZIO DELLA PESCA È: sempre vietato * 2) è permesso 3) è permesso previa specifica autoizzazione
l)
2) tre 3) sei
18.4I SENSI DELI-?ART.14O D.P.R. 1639168 QUALE DEI SEGTIENTI ATTREZZI INDIVIDUA. LI NON È CONSBXTITO PER LA PESCA SPORTIVA IN MARE? l) bilancia di lato superiore a sei metri * 2) lenze a traino e filaccioni 3) l'uso di cinque canne per pescatore
25.4I SENSI DELI-?ART.8 DEL R.D.1486/1914IN PROSSIMITÀ NTT,T,T SCALE DI MONTA PER PESCI, DAGLI SBOCCHI DI CANALI, DALLE GRIGLIE DELLE MACCHINE IDRAULICHE È VIETATO COLLOCARE RETI ED ATTRJEZZI A DISTANZA MINORE DI: 1)40m* 2)50m 3)20 m
19. QUALI DEI SEGUENTIATTREZZI SONO CONSENTITI PER LA PESCA SPORTIVA (ART.
26.4I SENSI DELUART.lO DEL R.D. 1486/1914 LA PESCA CON CANNA E LENZAA MANO È
138 D.P.R. 1639t68)? l) parangali fissi o derivanti, nasse * 2) lerue fisse quali carìne con più di tre ami 3) palamiti con un numero di ami superiore a 200
SEMPRE PERMESSA?
2O.AI SENSI DELI,TART. I4?DEL REGOLAMENTO (D.P.R 1639/68) rL PESCATORE SPORTTVO NON PUÒ CATTURARE GIoRNALMENTE PÙ DI: 1) cinque chili di pesci salvo il caso di pesce singolo di peso superiore * 2) sette chili di pesci 3) cinque chili di pesci e cinque chili di crostacei
1) si, solo nei laghi salvo restrizioni stabilite dalla Provincia 2) no 3) a seconda della stagione
27.4I SENSI DELLART. I2DEL R.D.1486/1914 IN UN CORSO D'ACQUA DT]EAPPARECCHI DI PESCA DEVONO ESSERE POSTIA DISTANZA: 1) non minore del doppio della lunghezza del più grande di essi *
2) non minore del triplo della lunghezza del più grande
di essi
2I. LE LIMITAZIONI PREVISTE DALI.?ART. 142 DEL REGOLAMENTO NON SIAPPLICANO (4RT.144 D.p.R. 1639t68), QUANDO rL PESCATORE SPORTIVO: l) partecipa a manifestazioni sportive attoizzate * 2) partecipa
a battute di pesca sugli arenili 3) partecipa a gare di pesca da imbarcazioni
DEL RD. 1486/1914 (REGOLAMENTO PER LA PESCA BLTIVIALE E LACUALE) VIETA: 1) collocare attraverso i fiumi apparecchi fissi o mobili 22. UART. 7
72
3) maggiore del doppio dellalunghezza del più grande
di essi
28.AI SENSI DELI.?ART.19 DEL R.D. 14S611914 È DI NORMA VIETATA I.?INTRODUZIONE SENZA AUTORJIZZAZIONE DI UNA NUOVA SPECIE O VARIET,À, DI PESCI IN BACINI O CORSI DOACQUA; I.TAUTORITÀ PREPOSTA A CONCEDERE
IL PERMESSO È: l) il Presidente della Giunta Provinciale * 2) il Presidente della Giunta Regionale
l) cefalo cm. 25 *
3) l'Assessore alla Difesa dell'Ambiente
29.AI SENSI DELI.?ART.6 DEL R.D.1604/1931L4 RACCOL:TAED IL COMMERCIO DI PESCI UCCISI O STORDITI CON SOSTANZEVENEFICHE O CON CORRENTE ELETTRICA È: 1) sempre vietato * 2) permesso 3) vietato se il pesce non ha raggiunto lalwghezza
minima
30.AI SENSI DELIjART.33 DEL R.D. 1604/1931, È CONSENTITA LA PESCA INACQUE PRIVATE O SOGGETTEA DIRITTO ESCLUSIVO DI PESCA? l) si, purché vi sia il consenso del proprietario o del concessionario * 2) no 3) solo se il pescatore ulilizza canna fissa
2) dentice cm.25 3) cemia cm.25 36. I-?ART. 1 DEL DECRETOASSESSORIALE DIFESA DELI.?AMBIENTE 10 MAGGIO 1995 N.
412 (DISCIPLINA DELI-TATTIYITÀ DI PESCA)
INDICA LE DIMENSIONI MINIME DI CATTURA DEI PESCIALLO STADIO GIOVANILE DI ORI. GINE MARINA. QUALE DELLE SEGUENTI MISURE È NNN,{U,T 1) alosa cm. 20 x 2) acciuga cm. 9
3) ombrina cm.25 37. I-7ART. 1 DEL DECRETO ASSESSORIALE DIFESA DELUAMBIENTE 10 MAGGIO 1995 N.
412 (DISCPLINA DELr-?ATTTVITÀ Dr PESCA)
NE?
INDICA LE DIMENSIONI MINIME DI CATTURA DEI PESCIALLO STADIO GIOVANILE DI ORIGINE MARINA. QUALE DELLE SEGUENTI MISURE È CTUSTN.T
3) rete, tramaglie e pendenti
2) dentice cm.20 3) occhiata cm.20
31. QUALr ATTRJEZZI SONO CONSENTTTI
Ar
PESCATORI SPORTIVI NELLE ACQUE INTER-
l)lenza con o senza caruta * 2) bilancia con lati superiori am2x2
32. QUALE DEI SEGUENTIATTREZZI È CON-
SENTITO AI PESCATORI SPORTIVI NELLE ACQUE INTERNE IN SARDEGNA? 1) tirlindana * 2) fiocina 3) nassa
33.IN QUALE CIRCOSTANZA IL PESCATORE SPORTIVO PUò USARE I PALAMITI PER LA PESCA LACUALE E FLI.IVIALE: l) in nessuna circostanza * 2) nei canali di bonifica 3) nei bacini d'acqua temporanei
1) anguilla cm. 28 *
38. I.?ART. 1 DEL DECRETO ASSESSORIALE DIFESA DELI.?AMBIENTE 10 MAGGIO 1995 N.
412 (DTSCPLTNA DELI-?ATTTVITÀ Dr PESCA)
INDICA LE DIMENSIONI MINIME DI CATTURA DEI PESCIALLO STADIO GIOVANILE DI ORI. GINE MARINA. QUALE DELLE SEGUENTI MISURE È NNN,q.TN.T 1) boga cm. l0 * 2) tordo cm.20 3) nasello cm.20 39. I.?ART. 1 DEL DECRETOASSESSORIALE DIFESA DELI-?AMBIENTE 10 MAGGIO 1995 N.
412 (DISCPLINA DELI-?ATTMTA DI PESCA) 34. I.?ART. 1 DEL DECRETOASSESSORIALE DIFESA DELI-?AMBIENTE 10 MAGGIO 1995 N.
412 (DISCPLINA DELT.TATTTVITA Dr PESCA)
INDICA LE DIMENSIONI MINIME DI CATTURA DEI PESCIALLO STADIO GIOVANILE DI ORIGINE MARINA. QUALE DELLE SEGUENTI MISURE È ENN,IU.T
hIDICA LE DIMENSIONI MINIME DI CATTURA DEI PESCIALLO STADIO GIOVANILE DI ORIGINE MARINA. QUALE DELLE SEGUENTI MISURE È CTUSTA.T 1) sgombro cm. 18 *
2) surello cm.20 3) occhione cm. 30
1) anguilla cm. 15 *
2) spigola cm.25 3) sarago cm.20
40. I.?ART. 1 DEL DECRETOASSESSORIALE DIFESA DELTAMBIENTE 10 MAGGIO 1995 N.
DELUATTMTA DI PESCA) INDICA LE DIMENSIONI MINIME DI CATTURA DEI PESCIALLO STADIO GIOVANILE DI ORIGINE MARINA. QUALE DELLE SEGTIENTI 412 (DISCPLINA
35. UART. 1 DEL DECRETO ASSESSORIALE DIFESA DELI.?AMBIENTE 10 MAGGIO 1995 N.
412 (DISCPLINA DELLATTTVITA Dr PESCA)
INDICA LE DIMENSIONI MIIIIME DI CATTURA DEI PESCIALLO STADIO GIOVANILE DI ORIGINE MARINA. QUALE DELLE SEGUENTI MISURE È CTUSTA,T
MISURE È NNNATN,T 1) triglia di fango cm. 20 *
2) mormora cm. 15 3) sparlotta cm. 12
73
TART. 1 DEL DECRETO ASSESSORIALE DIFESA DELI"TAMBIENTE 10 MAGGIO 1995 N. 412 (DISCPLTNA DELL?ATTMTÀ Dr PESCA) INDICA LE DIMENSIONI MINIME DI CATTURA DEI PESCIALLO STADIO GIOVAI\ILE DI ORIGINE MARINA. QUALE DELLE SEGUENTI MrsuRE È crusmr l) salpa cm. 15 * 41.
2) tnglia di scoglio cm. 3) tanuta cm.25
12
42. I.?ART. 1 DEL DECRETO ASSESSORIALE DIFESA DELI-?AMBIENTE 10 MAGGIO 1995 N. 412 (DTSCPLINA DELI-?ATTMTÀ DI PESCA) INDICA LE DIMENSIONI MINIME DI CATTURA DEI PESCIALLO STADIO GIOVANILE DI ORIGINE MARINA. QUALE DELLE SEGUENTI MISURE È TNruUT l) grongo cm.45 *
2) murena cm. 60 3) anguilla cm.28 43. I"?ART. 1 DEL DECRETOASSESSORIALE DIFESA DELI-7AMBIENTE 10 MAGGIO 1995 N.
412 (DISCIPLINA DELI'ATTIVITÀ, DI PESCA)
INDICA LE DIMENSIONII MINIME DI CATTURA DEI PESCIALLO STADIO GIOVANILE DI ORIGINE MARINA. QUALE DELLE SEGUENTI MISURE È CTUSTAT l) leccia cm. 60 * 2) pesce spada cm. 100 3) ricciola cm. 50
l)
1 settembre ed
il 28 febbraio *
2) I agosto ed il 28 febbraio 3) 15 luglio ed il 28 febbraio
47.L8 DIMENSIONI MINIME DEI PESCI D'ACQUA DOLCE PERCHÉ POSSATIO ESSERE PESCATI NON DEVONO ESSERE INFERIORIAI VALORI INDICATI NELI-?ART.11 DEL DECRETO ASSESSORIALE DIFESA DELIJAMBIENTE
MAGGIO 1995 N.412; QUALE DELLE SEGUENTI MISURE È TNN.IU.T 10
l) trota iridea cm. 18* 2) persico trota cm.20 3) carpa cm. 30 48. IJART. 11 DEL DECRETO ASSESSORIALE DIFESA DELLAMBIENTE 10 MAGGIO 1995 N.
4l2VIETA DI NORMA LA PESCA DELLE DTVERSE SPECIE IN BEN PRECISI PERIODI
DELTANNO; QUALE RISPOSTA È nnntU.r 1) trota iridea dal 30 ottobre al 31 gennaio +
2) trota europea dal 30 ottobre al 3l gennaio 3) persico trota dal I aprile al 31 maggio 49. IL DECRETO ASSESSORIALE DIFESA AMBIENTE 10 MAGGIO 1995 N.412ART.3 CONSIDERA SOTTO MISURA E NON PESCABILE UN CROSTACEO SE LA LT]NGHEZZATOTALE DEL CARAPACE È INFERIOREA DEIVALORI MINIMI INDICATI IYEL DECRETO. QUALE DELLE SEGT]ENTI MISURE È NNN,ryMT gambero rosso cm. 4 * 2) gambero viola cm.2 3) gambero bianco cm. 2
l)
IL DECRETO ASSESSORIALE DIFESA AMBIENTE 10 MAGGIO 1995 N.412ART.3 CONSIDERA SOTTO MISURA E NON PESCABILE T]N CROSTACEO SE LA LTJNGHEZZATOTALE È rNrnnroRrA DErvALoRr MINIMI INDICATT NEL DECRETO. QUALE DELLE SEGUENTI MISURE È TNNAUT 1) aragosta bianca cm. 20 *
INDICA LE DIMENSIONI PER LA CAITURA DEI MOLLUSCHI BIVALVIALLO STATO GIOVANILE; QUALE DELLE SEGUENTI MISURE È
2) astice cm.24 3) scampo cm. 7
l)
44.
45. I.?ART. 2 DEL DECRETO ASSESSORIALE DIFESAAMBIENTE 10 MAGGIO 1995 N.412
INDICA LE DIMENSIONI PER LA CATTURA DEI MOLLUSCHI BIVALVIALLO STATO GIO. VANILE; QUALE DELLE SEGUENTI MISURE È ERRAIA? I ) ostrica piatta cm. l0* 2) vongola verace cm. 3,5 3) cannolicchio cm. 6 46. I.?ART. 5 DEL DECRETO ASSESSORIALE DIFESAAMBIENTE 10 MAGGIO 1995 N.412
YIETA LA PESCA DELLARAGOSTA, DELI.?A. STICE E DELLA CAPRA DI MARE NEL PERIODO COMPRESO FRA IL: 74
50. I.?ART. 2 DEL DECRETO ASSESSORIALE DIFESAAMBIENTE 10 MAGGIO 1995 N.412
GIUSTA? cozza cm. 5,5 *
2) ostrica piatta cm.7 3) ostrica concava cm. 8
LE DIMENSIONI MINIME DEI PESCI D'ACQUA DOLCE PERCHÉ POSSAIIO ESSERE PESCATI NON DEVONO ESSERE INFERIORIAI VALORI INDICATI NELIJART.ll DEL DECRETO ASSESSORIALE DIFESA DELIJAMBIENTE 10 MAGGIO 1995 N.412; QUALE DELLE SEGUENTT MTSURE È CrUSm,t 51.
1) anguilla cm. 28 *
2) agone cm.20 3) chepia cm.20 52. I.?ART. 11 DEL DECRETOASSESSORIALE DIFESA DELI.?AMBIENTE 10 MAGGIO 1995 N.
412VIETA DI NORMA LA PESCA DELLE DIVERSE SPECIE IN BEN PRECISI PERIODI DELr-?ANNO; QUALE RTSPOSTA È
Bnnaru'r
* 1) persico reale dal 30 aprile al 30 giugno 2) tinca dal I aPrile al 30 giugno 3) carpa dal 1 aPrile al 31 maggio 53.
IL DECRETO ASSESSORIALE DIFESA
AMBIENTE 10 MAGGIO 1995 N.412ART.3 CONSIDERA SOTTO MISURA E NON PESCABILE T]N CROSTACEO SE LA LUNGIIEZZATOTALE DEL CARAPACE È INFERIOREA DEIVALORI MINIMI INDICATI NEL DECRETO. QUALE DELLE SEGIIENTI MISURE È CTUSU.T * aragosta mediterranea cm. 9 2) astice cm. L2 3) scampo cm. 5
l)
54. I.?ART. 2 DEL DECRETO ASSESSORIALE DIFESAAMBIENTE 10 MAGGIO 1995 N.412
INDICA LE DIMENSIONI PER LA CATTURA DEI MOLLUSCHI BTVALVIALLO STATO GIOV;INILE; QUALE DELLE SEGUENTI MISURE È GIUSTA?
1) capasanta cm. 10 *
2) cannolicchi cm. 8 3) tartufo di mare cm. 4
55.AI SENSI DELI-?ART. 11 DEL DECRETO ASSESSORIALE DIFESA AMBIENTE 10 MAGGIO 1995 N.412 LA PESCA DELLATROTA SARDA È PNOBTTA: l) tutto l'anno * 2) dal 30 ottobre al 31 gennaio 3) dal 30 ottobre al 28 febbraio 56.
AI SENSI DEL DECRETO ASSESSORIALE
DIFESA DELL?AMBIENTE 3.3.1994 N. 27 6, 277 E SUCC. MODIFICHE LA RACCOLTA DEI RICCI DI MARE È CONSNNTITAAI PESCATORI PROFESSIONALI NEL PERIODO:
I novembre al3l marzo successivo * 2) dal I ottobre al30 marzo successivo 3) dal I settembre al 30 marzo successivo 1) dal
57.AI SENSI DEL DECRETO ASSESSORIALE DTFESA DELr.?AMBIENTE 3.3.1994 N. 27 6, 277 E SUCC. MODIFICHE ART.3 I PESCATORI SPORTIVI SONO AIJTONIZZAIIAL PRELIEVO GIORNALIERO DURANTE TUTTO I.?ANNO DI: l) 50 ricci * 2) 75 ricci 3) 100 ricci 58.
AI SENSI DEL DECRETO ASSESSORIALE
DTFESA DELI-?AMBTENTE 3.3.1994 N. 27 6, 277 B, SUCC. MODIFICHE I PESCATORI MARITTIMI DI PROFESSIONE POSSONO EFFETTUARE UN
PRELIEVO GIORNALIERO, PER PESCATORE: 1) di un mrmero di ricci fissato con decreto assessoriale
*
2) di 1.200 ricci 3) di 2.000 ricci
LE DIMENSIONI DEI RICCI, ESCLUSI GLI ACULEI NON POSSONO ESSERE INFERIORIA: 1)50mm* 59.
2) 40 mm 3) 60 mm
60.AI SENSI DELI.?ART.6 DELL R.D.1604i1931È AMMESSO IL COMMERCIO DI PESCI UCCISI CON MATERIE ESPLODENTI? 1)no* 2) no, salvo apposita autoizzazione 3) si
U.luromT,À. CHE RTLASCTA LA LICENZA PER LA PESCA NELLEACQUE INTERIIE,IN SARDEGNA? 61. QUALE È
1) l'Assessorato alla Difesa dell'Ambiente 2) 1' Amminis trazione Provinciale 3) il Comune di residenza
*
GLIATTNEZZICONSENTITI PER LA PESCA LACUALE E FLtryIALE IN SARDEGNA SONO DICHIARATI PER DECRETO: 62.
1) Ministeriale *
2) dell'Assessorato Difesa dell'Ambiente 3) dell'Assessorato all'Agricoltura
63.AI SENSI DELUART.l DEL D.P.R. 162711965 QUALE ORGANO ESERCITA LE FUNZIONI AMMINISTRATTVE IN MATERIA DI PESCA IN SARDEGNA? * 1) l'Amministrazione Regionale della Sardegna 2) la Commissione Provinciale della pesca 3) il Ministero delle politiche agrarie e forestali
64.AI SENSI DEL D.P.R. 162711965 LA COMPE' TENZA PRIMARIA IN MATERIA DI PESCA NELLE ACQUE MARITTIME TERRITORIALI È: * 1) l'Amminislrazione Regionale della Sardegna 2) l'Autorità Marittima dello Stato 3) del Ministero della Marina Mercantile
65.AI SENSI DEL DECRETO DELI.?ASSESSORE DELLA DIFESA DELI.:AMBIENTE N. 41211995 ART.1 LA DIMENSIONE DEI PESCI DI ORIGINE MARINA OGGETTO DI PESCAALLO STADIOADUI.JTO: 1) non è soggetta alla limitazione della lunghezza mas-
sima * cm' 2) la lunghezzar.Lonpuò essere inferiore 3) la lunghezzavaiaper le diverse specie ed è fissata per decreto
ai
66.AI SENSI DELI-?ART.I DEL DECRETO 75
ASSESSORIALE DIFESA DELIJAMBIENTE 41211995 LE SPECIE DI ORIGINE MARINA OGGETTO DI PESCA CATTURATE NELLE ACQTTE INTERNE ALLO STADIO GIOVzINILE: 1) devono avere le dimensioni minime fissate dal decreto * 2) non sono soggette alle limitazioni della hnghezza
72.AI SENSI DELIJART.9 E DELI.?ART.38 DEL R.D. 1486/19I4LA PESCA CONATTREZZI NON CONSENTITI È UNAVIOLAZIONE CHE COMPORTA: 1) sanzione amministrativa e sanzione accessoria * 2) sanzione penale 3) sanzione amministrativa
minima 3) devono avere dimensioni non inferiori a l0 cm.
67.4I SENSI DELI-?ART.
1
DEL DECRETO
ASSESSORIALE DIFESA DELI.TAMBIENTE 41211995 CHE DISCIPLINA LE DIMENSIONI MINIME PER LA CATTURA DEI PESCI DI ORI. GINE MARINAALLO STADIO GIOVANILE, QUALE DELLE SEGUENTI MISURE È NNNITI:
1) sogliola cm.25 *
mustela cm. 20 *
2) cowina cm.25 3)merluzzocm. 15
69.4I SENSI DELI.?ART. 1 DEL DECRETO ASSESSORIALE DIFESA DELI.TAMBIENTE 41211995 CHE DISCIPLINA LE DIMENSIONI MINIME PER LA CATTURA DEI PESCI DI ORIGINE MARINAALLO STADIO GIOVANILE, QUALE DELLE SEGUENTI MISURE È ENRATI,: 1) luccio di mare cm. 35 * 2) palamita cm.25 3) nasello cm.20
sanzione amministrativa * 2) sanzione penale 3) sanzione penale se non ha conseguito lalicenza
l)
7s.Ar sENSr DELLA L.963n965 (ARr.26) CHr ESERCITA LA PESCA MARITTIMA SENZA LA PREVENTIVA ISCRIZIONE AL REGISTRO DEI PESCATORI MARITTIMI COMMETTE UNA VIOLAZIONE CHE COMPORTA: l) una sanzione amministrativa pecuniaria * 2) I'arresto 3) I'arresto e l'ammenda
76.4I SENSI DELUART.15 DELLA L.9631I965 PESCARE IN ZONE E TEMPIVIETATI DAI REGOLAMENTI, DECRETI E ORDINI EMANATI DALI.?AUTORITA AMMINISTRATIVA : 1) è permesso alla pesca scientifica altoizzata* 3) è permesso alla pesca professionale
lampuga cm. 60 *
2) rombo quattrocchi cm.25 3) leccia cm. 50
l
77. PESCARE
IN ZONE E TEMPIVIEIATIAI
SENSI DELI-?ART.15 È UNAYIOLAZIONE CHE coMPoRTA (ARTT. 26 E 27 DELLA L. 963fi965): 1) sanzione amministrativa e sanzione accessoria * 2) sanzione penale 3) sanzione penale e amministrativa accessoria
AI SENSI DEGLI ARTT. 26 E 27 DELLAL. 963t 65 PESCARE QUANTITÀ SUPERTORI A
78.
DEL DECRETO
ASSESSORIALE DIFESA DELI.TAMBIENTE 41211995
74.AI SENSI DELI.7ART.37 DEL R.D.1604/1931
2)èproibitoachiunque
70.AI SENSI DELI.?ART.1 DEL DECRETO ASSESSORIALE DIF'ESA DELI.?AMBIENTE 41211995 CHE DISCIPLINA LE DIMENSIONI MINIME PER LA CATTT'RA DEI PESCI DI ORIGINE MARINAALLO STADIO GIOVANILE, QUALE DELLE SEGTIENTI MISURE È CTUSU.:
71.AI SENSI DELUART.
3) sanzione penale
NE CHE COMPORTA:
68.AI SENSI DELTART. l DEL DECRETO ASSESSORIALE DIFESA DELI-?AMBIENTE 41211995 CHE DISCIPLINA LE DIMENSIONI MIMME PER LA CATTURA DEI PESCI DI ORIGINE MARINAALLO STADIO GIOVANILE, QUALE DELLE SEGUENTT MTSURE È CTUSU:
l)
2) sanzione amministrativa e accessoria
IL PESCARE NELLAACQUE DOLCI SENZA IL DOCUMENTO DI LICENZA È UNIYTOLAZIO-
2) rombo liscio cm. 20 3) rombo chiodato cm.25
l)
73.LA PESCAATTUATA CON TUSO DELLA CORRENTE ELETTRICA (ART.6 DEL R.D. 1486n914) È UNIyTOLAZTONE CHE COMPORTA (ART.28 R.D. 1604fi931): 1) sanzione penale e/o sanzioni accessorie *
CHE DISCIPLINA LE DIMENSIONI
QTIELLE PREYISTE DAI REGOLAMENTI (ART. 15, LETT.A,L.963t65) È tTNLVTOLAZTONE CrrE COMPORTA:
MIMME PER LA CATTURA DEI PESCI DI ORIGINE MARINAALLO STADIO GIOVANILE, QUALE DELLE SEGUENTI MISURE È TNUTA:
1) sanzione amministrativa e sanzione accessoria 2) sanzione penale
2) spigola cm.25 3) orata cm.20
79.
1) cefalo cm. 15 *
76
*
3) sanzione penale e amministrativa e accessoria
AI
SENSI DEGLI ARTT. 26 E 27 DELLA L.
963165 PESCARE CON
LE NAVI EATTREZZI O
STRUMENTIVIETATI (ART. 15' LETT. B, L. 963/65) COMPORTA TRA I-?ALTRO OLTRE ALLE SANZIONI AMMINISTRATIVE : 1) la confisca del pescato, degli attrezzi o strumenti,
esclusa la nave *
2) la confisca del pescato, degli atlrezzi o strumenti e della nave 3) la confisca della nave e degli attrezzi o strumenti
80.AI SENSI DELI.?ART.1 DEL DM 21 MAGGIO 1981 È VIETATO PESCARE DETENERE E TRASPORTARE E COMMERCTALIZZANE ESEMPLARI DI: l) cetacei e testudinati * 2) echinodermi e sPongiformi 3) cefalopodi e crostacei 81.
AI SENSI DELI-?ART.
1
DEL DECRETO
ASSESSORIALE 41211995 LA LUNGHF-ZZA
DEI
PESCIVIENE MISURAIA: 1) dall'apice del muso sino all'estremità del lobo più
* lungo della pinna codale 2) dall'apice del muso alla pinna anale 3) dalla spina branchiale al lobo distrale della pinna codale
82.AI SENSI DELIJART.4 DEL DECRETO ASSESSORIALE DIFESA DELI-TAMBIENTE 4I2I 1gg5 LA LI.INGHE,ZZA DEI CROSTACEI VIENE MISURAIA: dall'estremità delle spine sopraorbitali e dalla punta del rostro all' estremità posteriore dell'animale compre-
l)
so
il telson ma escluse le setae *
2) dall' estremità delle antenne all'estremità dell' animale compreso il telson 3) dall'estremità delle spine sopraorbitale alle rete dell'estremità posteriore dell'animale
83.AI SENSI DELI.?ART.4 DEL DECRETO ASSESSORIALE DIFESA DELI-?AMBIENTE 4I2IIgg5 LATAGLIA MINIMA DEI CROSTACEI PUÒ ESSERE RIFERITA ALLA LUNGIJE,ZZA DEL: 1) cefalotorace *
2) pleon 3) urosoma
84.AI SENSI DELIJART.4 DEL DECRETO ASSESSORIALE DIFESA DELI-TAMBIENTE 4I2I1gg5 GLI ESEMPLARI DI CROSTACEI EVENTUALMENTE CATTURATI CON MEZZL INDIVIDUALI DI DIMENSIONI INFERIORI A QUELLE MINIME PREVISTE PERLE DIVERSE SPECIE, DEVONO ESSERE: l) rigettati in mare * 2) consegnati all'autorità competente 3) commercializzalinei limiti del l5oh del pescato
85.4I SENSI DELI.'ART.12 DEL DECRETO ASSESSORIALE DIFESA DELI.?AMBIENTE
4I2IIII5AI FINI DELLATUTELA DELLA MONTATA DEL NOVELLAME VERSO LE ACQUE INTERNE, NELLE AREE DI MARE IN CTII SBOCCANO FIUMI OALTRI CORSI D'ACQUA
NATURALI O ARTIFICIALI È VIETATO I.TESERCIZIO DELLA PESCA PROFESSIONALEAD UNA DISTAIIZA FRONTALE O LATERALE
INBERIOREA:
l)500m* 2) 600 m 3) 400 m
86.4I SENSI DELI-?ART.13 DEL DECRETO ASSESSORIALE DIFESA DELI.?AMBIENTE 4I}ITq}SVIGE IL DIVIETO DI COLLOCARE RETI DA POSTA OALTRIATTRjEZZT FISSI'AD UNA DISTANZA,DAJ'LA CONGIUNGENTE I PTINTI PIÙ FORANEI, NATURALI O ARTIFICIALI DELIMITANTI GLI SBOCCHIA MARE DEI FIUMI INFERIOREA: 1)500m* 2) 400 m 3) 300 m
87.AI SENSI DELI.?ART.14 DEL DECRETO ASSESSORIALE DIFESA DELLAMBIENTE 4I2III95LA PESCAAL NOVELLAME PUò SSERE AUT ORJIZZXTO SE DESTINATO : 1) allo stato vivo agli allevamenti ed al ripopolamento * anche delle lagune salmastre
E
2) al consumo sui mercati nazionali 3) al ripopolamento nelle acque territoriali estere
LA PESCA DEL NOVELLAME COME PREYI' STO DALI.?ART.14 DEL DECRETO ASSESSORIALE DIFESA DELI"TAMBIENTE 4I2IIgg5 PUÒ ESSERE AUTORIZZATA: * della Difesa dell'Ambiente
88.
1) dall'Assessore 2) dal Comitato Tecnico Consuntivo della Pesca 3) dalla Commissione Tecnica Regionale della Pesca
LART. 17 DEL DECRETO ASSESSORIALE DIFESA DELI.TAMBIENTE 41211995 PREYEDE I.TAUTORIZZAZIONE PER LA PESCA: l) del novellame di sarde e alici * 2) del novellame di sPigola 89.
3) del novellame di cefalo
TART. 17 DEL DECRETO ASSESSORIALE DIFESA DELI.?AMBIENTE 41211995 PREVEDE IJAUTORIZZAZIONE PER LA PESCA:
90.
1) del rossetto *
2) del novellame di triglia 3) del novellame di orata
77
91. I?AUTOHIZZAZIONE ALLA PESCA DEL BIANCHETTO E DEL ROSSETTO (DECRETO ASSESSORIALE DIFESA DELI.?AMBIENTE 412i95 ART. 18) YIENE RILASCIATA:
l) dall'Assessore della Difesa dell'Ambiente * 2) dalla Capitaneria di Porto 3) dal Comitato Tecnico della Pesca 92. I.?AUTONIZZAZIONE ALLA PESCA DEL BIANCHETTO E DEL ROSSETTOAI SENSI DELI.?ART. 18 DEL DECRETO ASSESSORIALE DIFESA DELI.?AMBIENTE 412195 DEVE ESSERE RICHIESTA AL COMPETENTE UFFICIO PESCA ENTRO: l) il 15 dicembre di ciascun anno *
2) non sono previsti limiti di tempo 3) il 15 giugno di ciascun anno
97.
AI
SENSI DELI.?ART.
2I DEL DECRETO
ASSESSORIALE DIFESA DELIJAMBIENTE 412195
COLORO CHE SONOAUTORIZZATI
ALLA PESCA DEL BIANCHETTO E DEL ROS. SETTO DEVONOANNOTARE I DATI RELATIVI ALLA QUANTITÀ DI PESCATO, LE GIORNATE E LE ZONE DOVE VIENE ATTUATA LA PESCA: 1) su apposito modulo * 2) sul registro di bordo 3) nell'apposito spazio dell' autoizzazione
98.4I SENSI DELI.?ART.
21 DEL DECRETO
ASSESSORIALE DIFESA DELI.?AMBIENTE 412195 LA COMUNICAZIONE DEI DATI RELATIVIALLA QUATITITÀ DI PESCATO, GIORNATE E
ZONE DI PESCA DEYE ESSERE EFFETTUATA MENSILMENTE: all'Assessorato della Difesa dell'Ambiente * 2) al Comitato Regionale della Pesca 3) alla Capitaneria di Porto
l)
93.AI SENSI DELI.?ART.19 DEL DECRETO ASSESSORIALE DIFESA DELI.?AMBIENTE 412195 TRA LE ATTREZZATURE UTILIZZABILI PER LA PESCA DEL BIAIICHETTO SI POSSONO USARE: l) reti a traino, reti di circuizione con maglie di apertura non inferiore a 5 mm * 2)lenze e ami 3) reti a traino e reti di circuizione con catene o altro sistema atto a consentire
il rastrellamento dei fondali
94.L4 PESCA DEL BIANCHETTO E DEL ROS. SETTOAI SENSI DEL DECRETO ASSESSORIALE DIFESA DELI?AMBIENTE 412I95,ART.20, PUò ESSERE ESERCITATA,
tlEL
99.4I SENSI DEL DECRETO ASSESSORIALE DIFESA DELI_iAMBIENTE 4t2t9s, ART. 21, LA MANCATA COMT]NICAZIONE MENSILE DEI DATI RICHIESTI,ANCHE SE NEGATTVI, PER LA PESCA DEL BIAI\CHETTO E DEL ROSSETTO, COMPORTA:
l) la revoca dell'autoizzazione ed il mancato rinnovo dell'autoizzazione per le campagne di pesca successive * 2) l' applicazione delle sanzioni amministrative previste per le violazioni all'esercizio della pesca 3) il mancato rinnovo dell'autoizzazione per le campagne di pesca successive
PERIODO: 1) fissato annualmente con decreto dell'Assessore della Difesa dell'Ambiente * 2) fissato sulla base delle effemeridi dalla capitaneria di porto 3) fissato dalla commissione tecnica regionale della pesca
AI SENSI DEL DECRETO ASSESSORIALE DTFESA DELIjAMBIENTE 412t95, ART. 20, LA 95.
PESCA DEL BIANCHETTO E DEL ROSSETTO PUÒ ESSERE ESERCITATA: 1) dalle ore 4 alle ore 18 dei giorni feriali * 2) dalle ore 4 alle ore 18 dei giorni festivi
1OO.
IL DECRETOASSESSORIALE DIFESA
DELLTAMBTENTE N. 297 3 t93, REGOLAMENTA LA PESCA CON I BERTOVELLI CHE DEVONO AVERE IL CORPO FORMATO CON RETE A MAGLIE NON INFERIORIA:
l)12mm* 2) 3)
11 mm 10 mm
101.
IL DECRETOASSESSORIALE DIFESA
3) dalle ore 6 alle ore 20
DELI-TAMBIENTE 2973193 ALUART. 2 PREVEDE CHE NEL BERTOVELLO IL LATO DELLA MAGLIA DELLA RETE DEL SACCO FINALE NON SIA INT'ERIOREA:
AI SENSI DEL DECRETO ASSESSORIALE DTFESA DELI_?AMBIENTE 412t95, AP{t. 20, LA
1)l0mm* 2)9mm 3)8mm
96.
PESCA DEL BIANCHETTO E DEL ROSSETTO PUÒ ESSERE ESERCITATAANCHE NELLE ORE
1O2.I.?USO DEL BERTOVELLO È CONSENTITO,
AI
NOTTUR]TIE SE: l) effettuate con attrazione luminosa e reti da circuizio-
SENSI DELI.?ART.5 DEL DECRETO ASSESSORIALE DIFESA DELI.?AMBIENTE
ne*
2973t1993D[L: l) I ottobre di ogli anno al 3l gennaio dell'anno suc-
2) effettuata nelle notti di luna piena con reti a traino 3) effettuata con attrazione luminosa e trattine
78
cessivo *
2)
1 settembre di ogni anno al
3l
gennaio dell'anno
successivo 3) 1 ottobre di ogri anno al 30 matzo dell'anno successivo
1O3.AI SENSI DELI-?ART. 104 DEL D.P.R. 163911968 LE RETI DA POSTA DEVONO ESSERE
MUNITE DI SEGNALI GALLEGGIANTI DISTANTI TRA LORO NON PIÙ DI 2OO M. DI CHE COLORE DEVONO ESSERE? 1) giallo * 2) rosso
3) bianco
LE RETr DA LANCIO, COME IL GIACCHIO, ILRJEZZAGLIO SONO CONSENTITE NELLA PESCA PROFESSIONALE. AI SENSI DELI.TART. 115 DEL D.P.R. 163911968 QUALE È r..q. OrVrnNSIONE MINIMA DELLE MAGLIE? l) non vi è alcun limite di dimensione * 2) aperttxanon inferiore a l0 mm 109.
3) apertura non inferiore a 12 mm
11O.AI SENSI DELI-?ART.116 DEL D.P.R.
l)10mm*
LE ESTREMITÀ DEI PARANGOLI DEVONO ESSERE MUNITI DI GALLEGGIANTI CON BANDIERA DI GIORNO E FANALE DI NOTTE. DI CHE COLORE DEVONO ESSERE I SEGNALI? 1) tutti gialli * 2) giallo il galleggiante, rossi la bandiera e il fanale
2)
3) tutti rossi
1O4.AI SENSI DELI;ART.106 DEL D.P.R 163911968 È CONSTNTITO I-?IMPIEGO DITUTTI I TIPI DI RETE DA CIRCUIZIONE DI QUALSIA. SI GRANDE ZZA PI]FrCIdiÈ T,N NTUTNSIONI DELLA MAGLIA NON SIANO INFERIORIA: 15 mm
1639I 1968
3)8mm 1O5.AI SENSI DELI.?ART.lO8 DEL D.P.R. I6391I968I.?USO DI FONTI LUMINOSE PER DIMPIEGO DELLE RETI DA CIRCUIZIONE È
VIETATO NELLE ZONE DI MARE NELLE QUALI LA PROFONDITÀ DELLE ACQUE SIA INFERIORE: * 1) a 30 m. entro tre miglia marine dalla costa 2) a 50 m. entro quattro miglia marine dalla costa 3) a 40 m. entro le due miglia marine dalla costa
106.AI SENSI DELI.?ART.11O DEL D.P.R.
LE RETI DATRAINO NON POSSONO ESSERE COMPOSTE INALCUNA PARTE DA MAGLIE AVENTI APERTURA INFERIORE A: 1)40mm* 163911968
111. DA QUALE DISTANZA DEVONO ESSERE
YISIBILI I SEGNALI PREVISTI DI CUI ALI.?ART. 116 DEL D.P.R. 1639/1968? * 1) non inferiore arnezzo miglio 2) non inferiore ad I miglio 3) non inferiore a 500 m
II2. AI SENSI DELI.?ART. I24 DEI D.P.R. 163911968 LA STAGIONE DI PESCA DEL CORALLO COINCIDE: 1) con l'anno solare *
2)
con la stagione estiva
3) con i primi sei mesi dell'anno
2) 30 mm 3) 50 mm
AI SENSI DELI-?ART. 111 DEL D.P.R. 163911968È SBNNPNBYIETATO I.?USO DI RETI
107.
DATRAINO NELLE ZONE DI MARE NELLE QUALI LA PROFONDIT.À. DELLEACQUE SIA INFERIORE AI 50 M. ENTRO LE TRE MIGLIA MARINE DALLA COSTA? no se esercitata da natanti a remi * 2) no se esercitata da natanti a motore 3) si sempre
l)
AI SENSI DELI.?ART. 1I2 DEL D.P.R. 163gng6S QUALE È r,n »rsra,NZA MTNIMA, DAr SEGNALI DI POSZIONE DIALTRI ATTR]EZZI 108.
DA PESCA, CHE SI DEVE TENERE PER I.?ESERCTZ;IO DELLA PESCA CON RETI DATRAINO?
1)300m* 2) 500 m 3) 600 m
79
FINITO DI STAMPARE MAGGIO 2OO5 PRESSO GRAFICHE GHIANI
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MONASTIR (CA)
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UASS.FOR. TI RIGORDA DI MEMORIZZARE IL NUOUO NUMERO UERDE DEL GORPO FORESTALE
CORPO FORESTALE E DI VIGILANZA AMBIENTALE
SEGNALAZIONI INCENDI ED EMERGENZE AMBIENTALI