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12.5: Fragile-Robusto-Antifragile / Fragile-Robust-Antifragile
Sistemi urbani 5: Fragile-Robusto-Antifragile Urban Systems 5: Fragile-Robust-Antifragile
12.5 YouTube link: https://www.youtube.com/watch?v=IBoSul4yP-0&list=PL47001 udlZD1vgYv75VONymITvZAlvbLP&index=18
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Arnaldo Bibo Cecchini, professore
di Tecniche urbanistiche, Università di Sassari; Associazione per il Diritto alla città AC/DC
Arnaldo Bibo Cecchini, Professor of Urban Planning Techniques, University of Sassari; Association for the Right to the City AC/DC
e-mail: abcecchini@gmail.com
Ivan Blečić, professore associato di Estimo e Valutazione presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura dell’Università degli Studi di Cagliari
Ivan Blečić, Associate Professor of Appraisal and Evaluation at the Department of Civil & Environmental Engineering and Architecture of the University of Cagliari
e-mail: ivanblecic@unica.it
Objects, organisations and systems as a whole can react to the passage of time, to change, to shocks in three main ways: to be damaged and potentially destroyed (fragile); to be indifferent or to recover to the initial state (robust, resilient); or to potentially benefit, adapt and improve (antifragile). The city can be considered an antifragile system, even if some cities have not been and aren’t, and even if some parts of the city are not (for good reasons). It is useful to understand what fragilises cities. We have identified some “fragilizers” in urban policies and plans: the strange thing is that some of these are not per se negative, which is something one should reflect upon. The pretense to be able to predict, centralization along with micro management, efficiency and optimization, specialization, simplification and standardization, lack of consensus building, inequity and social inequality. Oggetti, organizzazioni e sistemi, nel loro insieme, possono reagire al passare del tempo, al cambiamento, agli shock con tre grandi modalità: essere potenzialmente distrutti o avere gravi danni (fragili), essere indifferenti o riportarsi alla situazione di partenza (robusti, resilienti), avere potenziali benefici, adattarsi e migliorare (antifragili). La città può essere considerata un sistema antifragile, anche se alcune città non lo sono state e non lo sono, anche se alcune parti della città non lo sono (ed è bene che sia così). È bene conoscere cosa rende fragili le città. Abbiamo individuato alcuni “fragilizzatori” nelle politiche urbane e nei piani: lo strano è che alcuni di questi di per sé non sono attività negative: il che dà da riflettere. La pretesa di saper prevedere, centralizzazione insieme con micro gestione, efficienza e ottimizzazione come obiettivi, specializzazione, semplificazione e standardizzazione, assenza di costruzione del consenso, iniquità e disuguaglianza sociale.
Alcuni principali riferimenti A few key references
Blečić, I. & Cecchini, A. (2016). Verso una pianificazione antifragile. Come pensare al futuro senza prevederlo. Milano: Franco Angeli Taleb, N. (2009). Il cigno nero. Milano: Il Saggiatore. Taleb, N. (2013). Antifragile. Prosperare nel disordine. Milano: Il Saggiatore.