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L’Export salumi alla prova del Covid-19: nel primo semestre 2020 -9% in volume e +2,6% in valore

Importante calo in volume delle esportazioni di salumi nel primo semestre 2020 che registrano però ancora una crescita dei fatturati. Secondo i primi dati diffusi da ISTAT, nel periodo gennaio - giugno gli invii di prodotti della nostra salumeria si sono fermati a quota 78.789 ton (-9%) per un fatturato di 748,2 milioni di euro (+2,6%). Dopo un primo trimestre tutto considerato rassicurante, in cui si era registrata una contenuta contrazione dei volumi esportati a fronte di una importante crescita dei valori, nel secondo trimestre il rapido aumento dei casi Covid –19 in larga parte del mondo e i provvedimenti restrittivi, assunti nella maggior parte dei Paesi nostri partner, per contenere la diffusione del virus hanno generato un importante ridimensionamento delle esportazioni, soprattutto con riferimento ai volumi scambiati. Il semestre ha chiuso, quindi, in netto peggioramento rispetto al primo trimestre. La migliore performance dei fatturati rispetto a quella dei volumi deve essere letta considerando sia la maggiore domanda per prodotti a maggiore valore aggiunto, soprattutto vaschette, preferite dai consumatori per la facilità e rapidità di acquisto e per la maggiore durata del prodotto, sia il fatto che la crisi innescata dal Covid-19 ha comportato una riduzione della produzione facendone al contempo aumentare i costi.

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Nel corso del primo semestre hanno mostrato una contrazione in quantità le importazioni (-18,5% per 20.810 ton) ma un lieve incremento in valore (+1% per 101,9 milioni di euro). Il saldo commerciale del settore è salito a quota 646,3 milioni di euro, in aumento (+2,8%) rispetto al primo semestre 2019. Le esportazioni del comparto, in termini di fatturato, L’adozione delle partner a partire zioni e chiusure 10% che hanno colpito il canale Ho.Re. 5% Ca. hanno determinato, nel se0 nella domanda –10% dei nostri salumi, in particolare di -15% mente veicolati in –20% questo canale. guarda le aree Fonte: elaborazioni ASSICA su dati ISTAT geografiche sono apparse in difficoltà sia le esportazioni verso la UE a 27, cioè l’Unione europea post Brexit. sia, soprattutto, quelle verso i Paesi terzi, che hanno maggiormente risentito della contrazione del periodo aprilegiugno, che si è rivelata particolarmente severa.

A penalizzare il risultato dei Paesi terzi è stato l’andamento degli invii verso gli USA che, dopo essere stati il principale traino del nostro export fuori dalla UE nel primo trimestre 2020, nel secondo trimestre con l’acuirsi della epidemia nel Paese e l’implementazione delle misure di contenimento hanno registrato una battuta d’arresto. 1° sem 2019 1° sem 2020

0

1° sem 2019 1° sem 2020

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Brusco calo per le esportazioni di prosciutti crudi staLe esportazioni di prosciutti disossati (la voce comprende anche speck, coppe e culatelli) hanno chiuso il semestre a quota 26.808 ton (-15,2%) per un fatturato di 330,1 milioni di euro (-2,8%). Le esportazioni di prosciutti in osso hanno evidenziato un -1,5% in quantità per oltre 1.160 ton e un -11,1% in valore per 6,9 milioni di euro. Considerando l’insieme delle due voci doganali, sono risultati in contrazione sia gli scambi con i Paesi UE sia quelli con i Paesi terzi. Le spedizioni verso la UE post Brexit hanno chiuso il semestre con un -15,6% in quantità per 19.591 ton e

un -2,1% in valore per 220,6 milioni di euro, fortemen-

Export salumi 1°semestre 2020/2019 (tonnellate)

86.544

20.000 40.000 60.000 80.000 –9%

78.789

100.000

Export salumi 1°semestre 2020/2019 (.000 euro)

729.464

+2,6% 748.221

100.000 200.000 300.000 400.000 500.000 600.000 700.000

hanno mostrato un passo in linea con quello dell’indu- Bene la mortadella, forte crescita stria alimentare (+2,6%). a valore per le pancette Nel secondo trimestre (aprile-giugno), secondo i primi gionati, che nel primo semestre 2020 si sono fermadati diffusi da ISTAT, le esportazioni di salumi italiani si te a quota 27.970 tonnellate per 337 milioni di euro, sono fermata a quota 37.828 ton (contro le 45.178 del registrando un -14,7% in quantità e un -3% in valore, secondo trimestre 2019) per un valore di 362,6 milioni penalizzate dalla profonda flessione del 2° trimestre di euro (contro i 379,1 del secondo trimestre 2019), re- (-23,1% in quantità e un -10,6% in valore). gistrando un -16,3% a volume un e un -4,3% a valore All’interno della categoria, hanno registrato delle diffirispetto allo stesso periodo 2019. coltà sia i prodotti in osso sia quelli disossati. misure restrittive Export salumi - Variazioni % primo e secondo trimestre 2020 in diversi Paesi (quantità e valore) da aprile, in par15% 1° trimestre 2° trimestre ticolare le limita- 10,1% condo trimestre, una contrazione –5% –1,0% –4,3% quelli maggior–16,3% Per quanto riQuantità Valore

800.000

te penalizzate dal parziale del 2° trimestre (-20,9% in quantità e -7,5% a valore). All’interno del mercato unico, sono apparsi in flessione sia a volume sia a valore gli invii verso Germania (-15,7% e -7,4%), Croazia (-55,4% e -46,2%), Paesi Bassi (-18,9% in quantità e -10% in valore) e Grecia (-41,2% e -32,9%). Hanno evidenziato, invece, una flessione a volume ma una crescita a valore Francia (-14,2% in quantità ma +1,7% in valore), Austria (-8% ma +7,5%), Belgio (-22,8% ma +11,4%) e Svezia (-14,7% ma +8,5%). Hanno chiuso in forte rallentamento anche le esportazioni verso i Paesi terzi: -12,7% per 8.379 ton e -4,6% per oltre 116,4 milioni di euro. Anche in questo caso il risultato complessivo ha risentito della pesante contrazione del secondo trimestre (-28,4% a volume e -16,5% a valore). Fuori dalla UE, a penalizzare il risultato della categoria è stata la sensibile riduzione delle esportazioni verso gli USA (-12,3% in quantità e -6,4% in valore). In difficoltà sono risultate anche le spedizioni verso il Canada che hanno chiuso il semestre con un -42,9% in quantità e un -34,2%a valore, mentre gli invii verso il Regno Unito hanno registrato un modesto peggioramento in quantità (-5,8%) ma un miglioramento in valore (+3,2%). Buone notizie sono arrivate dalle esportazioni verso la Svizzera che hanno messo a segno un +2,4% in quantità e un +7,4% in valore. Hanno ceduto terreno, infine, le spedizioni verso il Giappone (-11,7% in quantità e

-9,8% in valore per 8,5 milioni di euro); verso il Brasile e verso Hong Kong.

Export salumi - var % 1° sem 2020/ 2019

Luci e ombre per gli invii di salami che hanno regi- Export 1° sem 2020 Var% 2020-2019 strato una crescita a valore a fronte di una contenuta flessione in volume (-4,4% per 15.778 ton inviate ma Merce Quantità Valore Quantità Valore +12,1% per 175,1 milioni di euro). Prosciutti crudi 27.970 336.997 -14,7% -3,0% Gli invii verso la UE, con 10.944 ton per 115,7 mln di euro, hanno registrato un -7,2% in quantità e un +11,7% in valore. All’interno del mercato unico, Mortadella, wurstel, cotechini e zamponi 18.758 74.888 3,0% 10,1% spicca la crescita della Polonia (+18,4% e +45,8%) mentre tutti gli altri principali mercati di riferimento Salsicce e salami stagionati 15.778 175.091 -4,4% 12,1% registrano una flessione in quantità ma un incremen- Prosciutti cotti 8.341 68.121 -11,5% 2,3%to a valore: Francia (-25,5% e +8,6%), Germania (-3,7% in quantità ma +14,3%), Paesi Bassi (-0,5% Pancette 2.682 28.541 -0,2% 32,8% e +9,3%), Belgio (-8,5% e +8,2%), Austria (-0,4% e +10,3%) e Svezia (-7,7% e +10,4%). Bresaola 1.419 27.132 -22,0% -8,3% Bene le esportazioni verso i Paesi extra UE, salite a Altri salumi 3.842 37.453 -24,7% -6,7% quota 4.834 ton (+2,8%) ton per 59,4 milioni di euro (+12,9%). Oltre i confini della UE, hanno chiuso in Totale salumi 78.789 748.221 -9,0% 2,6% calo le spedizioni verso gli USA (-35,7% in quantità Fonte: elaborazioni ASSICA su dati ISTAT e -36% in valore), Hong Kong (-28,2% e -18,6%) e Giappone (-9% e -2,6%). Buone notizie sono arrivate da Regno Unito (+4,3% e +18,3%), Svizzera (+9,9% 55,1 mln di euro). Nel mercato unico hanno registrato del primo semestre 2019 per un valore di 8,1 milioni di e +18%), e Canada (+239% con 220 ton inviate contro una crescita le spedizioni verso Spagna (+12,8% per euro contro 1,3 milioni dello stesso periodo 2019. le 65 dello stesso periodo 2019 per un valore di circa 2 562 ton e +20,7% per 3,2 mln di euro), Polonia (+16,6% Si sono confermati negativi, e in peggioramento, infine, milioni di euro, +269%). e +17,5%), e Belgio (+0,5% e +26,7%), mentre hanno i risultati di Giappone (–55,4% per 223 ton e -46,5% mostrato un calo, ma solo a volume, quelle verso Ger- per 1,7 milioni di euro) e Hong Kong (-29,8% e -27,8%). In crescita le spedizioni di mortadella e wurstel, salite mania (-0,9% ma +14,9%), Francia (-19,1% ma +0,5%) a quota 18.758 tonnellate per 74,9 milioni di euro (+3% e Austria (-3,5% ma +5,3%) . Forte contrazione per le esportazioni di bresaola, che in quantità e +10,1% in valore). Il risultato complessivo Brusca frenata dell’export di prosciutti cotti verso i con 1.419 ton e 27,1 milioni di euro hanno registrato un ha beneficiato da un lato della crescita del primo trime- Paesi terzi: -24,4% in quantità per 1.693 ton inviate -22% in quantità e un -8,3% a valore. stre dall’altro della flessione estremamente contenuta e -15,7% in valore per oltre 13 milioni di euro. Oltre i La performance della categoria è risultata in peggioradel secondo trimestre (-3,2% in quantità ma +2,2% in confini comunitari, tutti i principali mercati di riferimento mento rispetto a quella, già molto deludente, del primo valore). hanno mostrato una flessione ad eccezione della Sviz- trimestre, scontando il brusco calo registrato nel perioBuona crescita per le spedizioni verso la UE, che hanno zera che ha visto una crescita negli arrivi della categoria do aprile-giugno (-29,0% a volume e -14,5% a valore). evidenziato un +6,1% in quantità con 13.623 ton e un (+28,5% e +36,6%) e del Regno Unito con riferimento Nella prima metà del 2020 hanno evidenziato una impor+15,2% in valore con 57,1 milioni di euro. All’interno ai soli valori (-14,1% ma +6%). In contrazione sono ri- tante flessione gli invii verso la UE (-26,8% in quantità per del mercato unico hanno mostrato un incremento Ger- sultate, infatti, le spedizioni verso Canada (-53% per 68 un totale di 1.015 ton e -10,5% per 18,9 milioni di euro). mania (+11,5% in quantità e +26,5% in valore), Croazia ton e -66,2% per 520mila euro), Giappone (-49,7% e All’interno del mercato unico, si sono confermate in bru(+12,8% e +6,8) e Spagna (+6% e +10,6%). Contributi -54,3%), Stati Uniti (-38,5% e -33,7%), Libano (-50,2% sco calo Germania (-35,8% e -8,5%) e Francia (-22,6% positivi, ma ridimensionati rispetto ai primi tre mesi del e -47,2%) e Federazione Russa (-80,4% in quantità per e -7,8%). Hanno mostrato un forte ridimensionamento 2020, sono arrivati anche da Malta (+16,8% e +13%), 20 ton e -85,2% in valore per 135mila euro). anche le spedizioni verso Belgio (-29,7% e -1,1%), SveBelgio (+9,2% e +28,5%) e Grecia (+1,6% e +8,6%), zia (-28% e -3,8%) Danimarca (-29% e -20%) e Spagna mentre hanno chiuso in flessione, ma solo con riferi- Importante crescita a valore per le spedizioni di pan- (-27,6% e -22,4%), mentre hanno mostrato un incremenmento ai volumi, gli scambi con la Francia (-7,2% ma cetta stagionata, risultate stabili a volume. La categoria to quelle verso l’Austria (+5,1% e +11,5%). +11%). con invii per 2.682 ton per 28,5 milioni di euro ha evi- Cattive notizie sono arrivate anche dai Paesi terzi, che In calo sono risultate, invece, le esportazioni verso i Pa- denziato un -0,2% a volume ma un +32,8% a valore. hanno visto le spedizioni di bresaola fermarsi a quota esi extra UE: -4,4% in quantità e -3,8% in valore per invii Un risultato importante, questo, ottenuto nonostante il 404 ton (-6,5%) per un valore di circa 8,3 milioni di euro pari a 5.135 ton e 17,7 milioni di euro. forte ridimensionamento dei volumi inviati nel periodo (-2,8%). A pesare sul risultato sono state le contrazioni Fuori dal mercato comune, con le sole eccezioni di Sviz- aprile - giugno (-16,1% in quantità ma +11,6% in valore negli invii verso il Regno Unito (-6,8% in quantità ma zera (+8,4% e +18%) e Serbia (+15,9% per 1.508 ton e rispetto al secondo trimestre 2019). +3% a valore) e la Svizzera (-2,8% ma +2%), cui si sono +17,7% per 2,6 milioni di euro), sono risultate in contra- In deciso ridimensionamento sono risultate le spedizioni sommati i cali di Libano (-73,8% e -75,2%) e Canada zione le spedizioni verso i principali mercati di riferimen- verso la UE, che con 954 ton per circa 9,9 milioni hanno (-6,6% e +1,2%). to: Regno Unito (-5,3% ma +13,6% in valore), Libano chiuso il primo semestre con un -17,5% in quantità ma (-50,3% e -38,5%), Hong Kong (-27,1% e -30,6%), Ca- con un +7,1% a valore. All’interno del mercato unico Primo semestre difficile per le nada (-44,3% e -45,1%), Stati Uniti (-19,2% e -14,7%), hanno evidenziato una flessione in volume, ma una cre- esportazioni verso la UE, ma Bosnia Erzegovina (-21,7% e -23,8%) e Giappone scita a valore gli invii verso Francia (-14,4% ma +4,9%), tengono i fatturati (-10,7% e -19%). Germania (-9,1% ma +20,9%), Belgio (-12% ma +24%) Primo semestre 2020 in flessione per le esportazioe Paesi Bassi (-0,5 ma +13%). Sono risultate in calo ni di salumi verso la UE. Nel periodo gennaio-giugno Decisa flessione in quantità, ma lieve crescita a valo- sia a volume sia a valore le spedizioni verso Repubblica le spedizioni di salumi verso i partner comunitari hanno re per le esportazioni di prosciutto cotto (-11,5% per Ceca (-49,2% e -25,3%) e Spagna (-27,2% e -24,4%), registrato un -8,7% per oltre 55.337 tonnellate ma un 8.341 ton inviate ma +2,3% per 68,1 milioni di euro). mentre hanno chiuso con una crescita quelle verso la +3,1% in valore per 503,7 milioni di euro, evidenziando A penalizzare il risultato complessivo è stato anche in Svezia (+17% a volume e +42,6% a valore). un peggioramento rispetto al primo trimestre. questo caso il parziale del 2° trimestre che ha eviden- Buone notizie sono arrivate, invece, dalle spedizioni ver- Il secondo trimestre (aprile-giugno), come atteso, ha reziato un forte calo in quantità (-20%) e una flessione più so i Paesi terzi: +12,8% per 1.727 ton e +52,2% per gistrato, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedencontenuta a valore (-4,4%) rispetto allo stesso periodo 18,6 milioni di euro. Fuori dalla UE, hanno evidenziato te, una importante contrazione dei volumi inviati (-14,0%) del 2019. una crescita gli invii verso il Regno Unito (+2,2% per a fronte di un contenuto calo del fatturato (-2,4%). Nel periodo gennaio-giugno 2020 sono risultati in calo, 900 ton e +14,9% per circa 8,5 milioni di euro), primo All’interno della UE quasi tutti i principali Paesi di destinagli invii verso la UE che hanno, però, evidenziato una mercato di riferimento, e quelli verso il Canada, che ha zione dei nostri prodotti hanno mostrato una contrazione crescita a valore (-7,5% per 6.648 ton ma +7,8% per visto gli arrivi di pancette salire a 562 ton dalle 98 ton nei volumi richiesti e un aumento dei fatturati.

Le spedizioni verso la Germania, primo mercato di riferimento, con 15.650 ton per 161,2 mln di euro hanno registrato un -6,3% in quantità ma un +3,4% in valore, in lieve peggioramento rispetto al primo trimestre. Nel complesso dei sei mesi sono risultate in difficoltà le spedizioni di prosciutti crudi e bresaola, diminuite sia a volume sia a valore; hanno evidenziato una flessione in volume ma una crescita a valore pancette, salmi e prosciutti cotti; hanno mostrato una crescita mortadella e wurstel. Il secondo trimestre ha evidenziato una flessione tutto sommato contenuta: -6,7% ma +0,8% in valore, rispecchiando le contrazioni registrate da tutte le principali categorie di salumi tranne la mortadella. L’export verso la Francia ha chiuso con un -17% per 13.808 ton e un +1,7% per 133,8 mln di euro. Oltralpe tutte le categorie di salumi hanno evidenziato una flessione negli invii a volume a fronte di una crescita a valore con l’unica eccezione della bresaola (in flessione sia a volume sia a valore). Il secondo trimestre ha registrato una flessione del -24,2% in quantità e -5,9% a valore, scontando perdite dal 24% al 30% negli invii di volumi di tutte le principali categorie di salumi ad eccezione di mortadella e wurstel la cui caduta è stata più contenuta. Segno meno a volume anche per le esportazioni verso il Belgio (-14,4% per 3.643 ton ma +11,8% per 47,1 mln di euro). Su questa piazza hanno evidenziato una contrazione gli invii di prosciutti crudi stagionati salami e pancette, mentre sono risultati in crescita quelli di mortadella e sono rimasti stabili quelli di prosciutto cotto. Nel secondo trimestre gli invii verso il Paese hanno evidenziato un -16,3% ma un +7,6% in valore. Primo semestre positivo per gli invii verso la Spagna, saliti a 3.231 ton dalle 3.140 ton del primo semestre 2019 (+2,9%) per un valore di circa 14,7 mln di euro (-1,3%). Il segno positivo è riconducibile alla crescita registrata nel primo trimestre, che ha compensato sul fronte dei volumi il calo registrato del secondo trimestre (-9,6% in quantità e -18,5% in volume). Nel totale dei sei mesi hanno evidenziato una crescita a volume i prosciutti crudi e un incremento sia a volume sia a valore mortadella e prosciutti cotti. Flessione in volume, ma crescita a valore anche per le spedizioni verso l’Austria (-4,1% per 3.648 ton ma +7,3% per 33,5 mln di euro). Su questo mercato bene salami, mortadelle e bresaola, cresciuti a volume e a valore. Nel secondo trimestre gli invii verso il Paese hanno mostrato una flessione contenuta a volume -4,1% ma una crescita a valore +8,9%. Hanno chiuso il semestre in calo le esportazioni verso la Croazia (-7,6% per 3.060 ton e -22,9% per 7,1 milioni di euro), penalizzate dalla importante flessione (-19,1% in volume e in valore -39,3%) del secondo trimestre che ha annullato i progressi registrati nel periodo gennaio-marzo. Nel primo semestre hanno evidenziato ancora un andamento positivo le spedizioni verso la Polonia (+6,5% e +15,8%) che nel secondo trimestre hanno registrano una contenuta flessione in quantità e un progresso a valore (-5 in quantità ma +4,2% in valore); la Slovenia (+12,2% e +10,7%) che nel secondo trimestre ha evidenziato un +2,2% in quantità ma un -3% a valore e Malta (+7,1% e +4,4%) che nel secondo trimestre ha chiuso con un -6,0% a volume e un -9,9% a valore. Sono risultati in calo, infine, gli invii verso la Grecia (-12,6% ma -15,3%) penalizzati dal risultato del 2 trimestre (-21,4% in quantità e -30,1% a valore), verso i Paesi Bassi (-12,6% e -4,9%) che nel secondo trimestre hanno registrato un -10,3% ma un +1,5% a valore e quelli verso la Svezia (-10,2% ma + 8,4%) che secondo trimestre hanno registrato un -17,1% in quantità ma un +2,5% valore.

1° semestre 2020 - Principali Paesi di destinazione dei salumi italiani (valori espressi in tonnellate)

Svezia Paesi Bassi Svizzera Croazia Spagna Belgio Austria Stati Uniti Regno Unito Francia Germania

0 2.000 4.000 6.000 8.000 10.000 12.000 14.000

Fonte: elaborazioni ASSICA su dati ISTAT 1° sem 2019 1° sem 2020

16.000 18.000

In calo a volume le spedizioni verso i Paesi extra UE. Male gli USA, bene Canada e Svizzera

Primo semestre in calo anche per gli scambi con i Paesi extra UE che hanno visto gli arrivi di salumi italiani fermarsi a quota 23.452 ton e per 244,5 milioni di euro (-9,5% in quantità ma +1,6% a valore). Escludendo il Regno Unito la performance peggiorerebbe, evidenziando un -11,6% in quantità e un -1,8% in valore. Sul risultato complessivo ha pesato la contrazione del periodo aprile-giugno, che si è rivelata particolarmente severa: -21,6% in quantità e -8,3% in valore rispetto allo stesso periodo del 2019. Nel periodo gennaio-giugno sono risultate in contenuto calo le spedizioni in volume verso il Regno Unito (primo mercato di riferimento che, ricordiamo, dal punto di vista commerciale fino al 31 dicembre 2020 continua a godere di tutti i vantaggi legati al mercato comune), fermatesi a 7.460 ton per 83,5 mln di euro (-4,7% in volume ma +8,7% in valore). Complessivamente nel primo semestre hanno evidenziato una crescita sia a volume sia a valore solo i salami mentre le altre categorie hanno registrato una flessione a volume ma una crescita a valore. Nel secondo trimestre anche le spedizioni oltremanica hanno evidenziato una contrazione in volume, ma una crescita in valore (-10,1% in quantità ma +9,3% in valore), per quanto riguarda la seconda frazione dell’anno da sottolineare la performance dei salami che hanno mostrato una crescita sia a volume sia a valore. Brusca frenata dell’export verso gli Stati Uniti, che nel 1° semestre 2020 hanno visto gli arrivi di salumi italiani fermarsi a quota 4.219 ton (-16,7%) per un valore di 51,3 milioni di euro (-10,4%). Oltreoceano tutte le principali categorie di salumi esportati hanno evidenziato una flessione sia a volume sia a valore. Le esportazioni verso il mercato statunitense sono state fra le più penalizzate dal lockdown e dalla crisi generata dal Covid-19. Nel secondo trimestre, infatti, gli invii di salumi hanno registrato una importante flessione sia a volume (-41,4% per 1.584 ton contro le 2.702 del 2° trim 2019) sia a valore ( -32,4% per 20,3 mln di euro contro i 30,1 mln di euro del 2° trimestre 2020). A pagare pegno in termini assoluti sono stati soprattutto gli invii di prosciutti crudi stagionati ma tutte le categorie hanno evidenziato flessioni molto consistenti sia a volume sia a valore. Nel Nord-America ha registrato un importante aumento l’export verso il Canada (+25,9% in quantità e +48,6% in valore), dove hanno performato bene pancette e salami. A determinare la crescita complessiva è stato il buon risultato del primo trimestre cui si è sommata la crescita più contenuta, ma comunque importante, del secondo trimestre (+13,0% in quantità e +37,7% in valore) che ha beneficiato ancora del traino di pancette e salami. In crescita le esportazioni verso la Svizzera che nel periodo gennaio-giugno hanno messo a segno un +7,9% con invii per 2.450 ton e un +13,9% per 40,2 mln di euro. Oltralpe, hanno mostrato un incremento tutte le principali categorie di salumi ad eccezione della bresaola. Bene in particolare salami, mortadella e wustel e prosciutti cotti. Positivo anche l’andamento del secondo trimestre che ha chiuso con un +3,1% a volume e un +10,9% a valore grazie agli incrementi registrati negli arrivi di salami, mortadella, prosciutti cotti e pancette. Brusco ridimensionamento delle spedizioni verso il Giappone che hanno evidenziato un -25% in quantità e -17,6% in valore e invii per 1.382 ton 14,8 milioni di euro. Tutte le principali categorie di salumi hanno registrato una flessione. A determinare il netto calo è stato il risultato del secondo trimestre che, come nel caso degli USA, si è rivelato particolarmente penalizzante, evidenziando un -42,1% in quanttià (appena 559 ton inviate contro le 965 del secondo trimestre 2019) e -37,7% in valore (6,1mln di euro contro i 9,4 mln del 2° trimestre 2019). Nel primo semestre hanno evidenziato ancora un andamento positivo le spedizioni verso la Repubblica Sudafricana (+52% e +43,8%), che nel secondo trimestre hanno registrato una crescita sia a volume sia a valore (+59,9% in quantità e +68,5% a valore) grazie agli invii di insaccati di fegato. Sono risultati in calo gli invii verso il Libano (-52,8% in quantità e -48,4% in valore), che nel secondo trimestre hanno evidenziato un -81,6% in quantità e -80,3% a valore; quelli verso la Bosnia Erzegovina (-34,7% e -41,4%) che nel secondo trimestre hanno registrato un -33% e -50,9% a valore e quelli verso Hong Kong (-24,8% e -20,8 % in valore) che secondo trimestre hanno segnato un -26,3% in quantità e un -12,3% in valore. Hanno chiuso, invece, con una lieve contrazione a volume ma una crescita a valore le spedizioni verso il Brasile (-0,8% ma +10,7%), che nel secondo trimestre hanno registrato un -27,4% in quantità e -16,7% a valore e quelle verso la Norvegia (-3,7% ma +19,4%) che nel secondo trimestre hanno registrato un -26,1% in quantità ma un +12,5% a valore. Infine, ha evidenziato ancora un calo la Federazione Russa (-77,4% in quantità per 38 ton e -83% in valore per 291mila euro) anche nel secondo trimestre gli invii verso il Paese hanno mostrato un calo -73,2% a volume e -77,1% a valore. Ricordiamo che le esportazioni verso la Federazione Russa sono limitate al codice 1602 a causa dell’embargo.

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