Anno 2019 n° 7 Luglio
Le associazioni liguri dei consumatori - Adiconsum, Adoc, Casa Del Consumatore, Codacons, Federconsumatori, Lega Consumatori e Sportello del Consumatore - augurano a tutti i cittadini liguri di trascorrere un sereno e riposante periodo di vacanze. Per tutto il mese di agosto resterà attivo il numero verde 800180431 per comunicare eventuali disagi e problematiche, che come sempre cercheremo di aiutarvi a risolvere… perché i diritti dei consumatori e degli utenti non vanno mai in vacanza!
Newsletter realizzata all’interno delle iniziative del Progetto InformaConsumatori finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico ai sensi del D.M. 6 agosto 2015. I contenuti possono essere utilizzati liberamente citandone la fonte.
Il contrasto dei disturbi da gioco d’azzardo (DGA) nel Decreto Dignità di Adoc
Contrastare i DGA è una delle prerogative che gli esecutivi di ogni colore politico si sono posti negli ultimi anni. Ognuno ha cercato di trovare soluzioni per un problema che sta prendendo sempre più forma all’interno del tessuto sociale del nostro paese. In relazione a questo problema, anche questo Governo ha deciso di occuparsi di questa patologia, perché di patologia si tratta, prevedendo norme all’interno del D.L. n. 87 del 12 luglio 2018 inserito nel cosiddetto “Decreto Dignità”. Le norme infatti prevedono una stretta sulla promozione e pubblicizzazione delle attività riconducibili al gioco d’azzardo (siti web, giochi, scommesse sportive). Il Decreto si propone all’Art. 9 comma 1 “Divieto di pubblicità giochi e scommesse”, di vietare qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi, scommesse e al gioco d’azzardo. La normativa va dunque a colpire i contratti di sponsorizzazione delle attività del gioco d’azzardo su tutti i diversi media esistenti (inclusi i social media). L’attuazione della norma però non comprende i contratti di pubblicità in corso al 14 luglio 2018 che continuano a seguire la normativa previgente fino alla loro naturale scadenza, e comunque per non oltre un anno dalla medesima data. Sempre in relazione al Decreto si può osservare, ai commi 6 e 7, un innalzamento del prelievo fiscale sui giochi leciti (PREU) ed in proposito è
stata rideterminata la quota prelevata sugli apparecchi idonei per il gioco lecito, in modo da contrastare la presenza delle slot nei locali frequentati quotidianamente dalla collettività (bar, circoli, sale slot). La normativa introduce interventi per contrastare l’avvicinamento del gioco ai soggetti più sensibili, ovvero i minori. A tal proposito la nuova legge applica nuove formule di avvertimento obbligatorie per i tagliandi delle lotterie istantanee che diventano così più evidenti nelle dimensioni e nei contenuti. A ciò si aggiunge un monitoraggio dell’offerta di gioco in riferimento al quale il Ministero della Salute e l’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo dovranno riferire annualmente al Parlamento. Ulteriori aggiornamenti alla norma prevedono l’utilizzo della tessera sanitaria per accedere agli apparecchi da intrattenimento per il gioco lecito, al fine di scongiurare l’accesso ai giochi da parte dei minori. Non si tratta certamente di una vittoria definitiva nei confronti di questa piaga, ma i provvedimenti presi sembrano andare nella giusta direzione. Non bisogna infatti abbassare la guardia in quanto le condizioni sociali collettive sempre più precarie rendono il gioco d’azzardo una via appetibile per risolvere alcune situazioni complicate.
Taxi: gli aumenti dovrebbero essere discussi con i consumatori di Assoutenti
“Le attuali tariffe dei taxi genovesi sono già le più alte d'Italia e quindi non ha senso parlare di
aumenti. Dovremmo semmai parlare di qualità del servizio”: questo il commento di Furio Truzzi, Presidente di Assoutenti Liguria, intervenuto nell'ambito delle polemiche sul possibile aumento delle tariffe taxi nel capoluogo ligure. Il dibattito si è aperto con la presentazione all’Assessore Comunale alla Mobilità Baleari della bozza - firmata da 17 su 18 sigle sindacali - che propone rincari tra il 12% e il 17% in quasi tutte le voci del tariffario. Per alcuni percorsi gli aumenti potrebbero arrivare fino al 25% in più rispetto a quanto si paga oggi. Come Truzzi ha ricordato, i tassisti svolgono un servizio pubblico e sarebbe dunque un atto dovuto parlarne con le associazioni e non “ritrovarsi solo a dover aprire il portafoglio una volta che i giochi sono chiusi”.
Insufficienti le spiagge libere in Liguria: il problema resta aperto di Adiconsum
comuni costieri di approvare i piani di utilizzo demaniale che devono individuare il litorale lasciato alla libera balneazione. Iniziammo con il Comune di Genova un percorso per riuscire a licenziare il predetto piano. All'inizio del 2019 avrebbe dovuto compiersi questo defaticante iter, arrivando ad una perimetrazione per individuare tratti del litorale da dedicare in futuro alla libera balneazione. Purtroppo l'iter è stato interrotto prendendo a pretesto le forti mareggiate che hanno colpito manufatti incongrui costruiti in prossimità del mare. Circostanza che nulla ha a che vedere con la perimetrazione del litorale. Ricordiamo che a Genova abbiamo un grave deficit di spiagge libere, specialmente nella parte centrale della città, lungo Corso Italia dove la percentuale non raggiunge il 14%, costringendo molti cittadini a compiere chilometri, utilizzando mezzi privati, difficoltà con i mezzi pubblici per raggiungere a Levante o a Ponente le spiagge libere. E' bene non dimenticare che per tutta la Provincia di Genova abbiamo solo il 24% di litorale libero ed in tutta la Liguria solo un 15%. Spiagge libere a cui bisogna garantire il salvamento, pulizia e servizi.
Quando la politica latita, purtroppo deve intervenire la magistratura ed il sequestro dello stabilimento balneare Bagni Liggia a Genova Quarto ci riporta all'incompiuto intervento per la disciplina degli stabilimenti balneari e alla libera fruizione delle spiagge con possibile danno erariale, come ha paventato la Corte dei Conti..
Il dato nazionale è alquanto sconcertante poiché, salvo rare eccezioni in alcune Regioni, la stragrande maggioranza del litorale fruibile all'80% è dato in concessione, dove insistono circa 17.000 stabilimenti balneari che corrispondono un canone demaniale annuale irrisorio (complessivamente 103 milioni, una media di circa 5.000,00 € a stabilimento), una cifra che paga un normale bar per mettere i tavolini per strada, a fronte di un volume di affari di 15 miliardi (la Francia con 80% di spiagge libere, strutture balneari di facile rimozione durata concessione 12 anni, idem Spagna, Grecia e Croazia)
Dal 2007 Adiconsum ha intrapreso un’importante iniziativa per riuscire a garantire una percentuale almeno del 40% tra spiagge libere e spiagge libere attrezzate. Questa percentuale è stata determinata dalla conseguente Legge Regionale ispirata proprio dalla ns. iniziativa e licenziata dalla Regione Liguria nel 2008 grazie anche all'apporto dei Verdi. La legge demanda ai
“La direttiva Bolkestein prevedeva da tempo che le concessioni fossero portate a gara” ha spiegato Stefano Salvetti Presidente di Adiconsum Liguria e del Coordinamento ligure Consumatori e Utenti. “La nostra. azione non è contro gli stabilimenti balneari ma contro una situazione che attualmente è iniqua. Si trovi quindi la formula migliore per bandire delle gare,
ma senza un riordino non è possibile attuare gli eventuali piani di utilizzo demaniale".
Come leggere le recensioni online e quando fidarsi di Adiconsum
se i prodotti sono certificati biologici o provenienti dal territorio, ecc.) e ricercarli nelle recensioni 2) Non fermarsi al primo giudizio 3) Leggere con attenzione le recensioni a partire da quelle negative; analizzando come sono scritte si capisce se sono di parte oppure no, svelando in questo modo quelle veritiere e attendibili 4) Diffidare delle recensioni troppo entusiastiche o troppo critiche 5) Scegliere in base al numero delle recensioni: più alto è il numero dei giudizi positivi o negativi più è facile scegliere 6) Confrontare le recensioni sulla base degli stessi parametri così da tracciare un profilo il più possibile obiettivo del locale/struttura ricettiva
Ben il 60,3% dei consumatori italiani consultano le recensioni online, prima di scegliere un ristorante, un albergo, un locale e circa l’80% si fida dei giudizi che legge. Siamo nell’era digitale e le piattaforme online di recensioni sono diventate un punto di riferimento, soprattutto quando non si sa dove andare a mangiare o non si sa dove andare a soggiornare. Le recensioni online rappresentano quindi un ausilio per il consumatore, in particolare, quando è in viaggio e si trova in un Paese che non è il suo, perché permettono in breve tempo di confrontare più realtà e di farsi un’idea di massima. Purtroppo, quello delle recensioni è un mercato, e come tale, ha come obiettivo il business; è quindi possibile trovarvi recensioni false.
7) Comparare le recensioni di più piattaforme online 8) Leggere e tenere in considerazione anche le risposte del gestore dell’esercizio commerciale ai singoli commenti negativi. Oltre alle recensioni sul web, rimane un valido strumento anche quello del “passaparola” di amici e parenti, considerando sempre che anche questo, come i giudizi online, sono comunque soggettivi e quindi legati al gusto personale.
Bollette telefoniche 28 giorni: ecco i rimborsi di Lega Consumatori
E qui entra in gioco la capacità di discernimento del consumatore nel riconoscere la recensione vera da quella falsa o comunque in qualche modo quella che non è obiettiva. Come leggere le recensioni 1) Individuare dei parametri che per noi risultano importanti per scegliere un ristorante, un albergo, ecc. (ad esempio, nel caso di un luogo dove mangiare, può essere importante sapere se c’è menù per i celiaci o per i vegetariani/vegani,
Arrivano finalmente per gli utenti della telefonia i rimborsi legati alla nota vicenda della
fatturazione a 28 giorni. E' questa la decisione definitiva del Consiglio di Stato con cui è stato rigettato il ricorso dei principali operatori telefonici che si erano opposti alla sentenza del Tar che aveva già imposto la restituzione dei giorni entro il 31 dicembre 2018. A questo punto Wind-Tre, Fastweb e Vodafone dovranno rimborsare automaticamente i loro abbonati, mentre per Tim, che ha presentato ricorso in un secondo momento, bisogna ancora attendere, anche se la decisione dei giudici amministrativi sulla questione appare univoca. Come evidenziano i vertici di Lega Consumatori Liguria, Cristina Cafferata ed Alberto Martorelli, “si avvicina così alla soluzione una questione durata più di due anni, contraddistinta da colpi di scena, ricorsi, modifiche normative, nata nel 2017 quanto tutte le compagnie telefoniche cambiarono il modello di fatturazione con la clientela, passando da quella mensile ad una a 28 giorni, con il risultato di aumentare il costo finale a carico dell’utente”. Con la decisione del Consiglio di Stato, proseguono gli esperti di Lega Consumatori Liguria, i gestori telefonici dovranno rimborsare i giorni illegittimamente erosi tra il 23 giugno 2017 e la data in cui è stata ripristinata la fatturazione su base mensile, ossia i primi giorni di aprile 2018; per ogni consumatore si tratta di un rimborso compreso tra i 30 e i 50 euro a seconda della tipologia di contratto, da corrispondere automaticamente agli utenti nelle prossime bollette. Un nodo ancora da sciogliere restano le modalità di restituzione per coloro che hanno esercitato il diritto di recesso o hanno cambiato società telefonica, per cui su tale aspetto si attendono le indicazioni in particolare dell'Agcom. Occorre inoltre prestare attenzione ad un ulteriore punto della vicenda: nelle ultime settimane alcune società telefoniche hanno formulato diverse proposte ai clienti per restituire il pregresso sotto forma di servizi compensativi, come ad esempio un aumento dei
giga per la connessione Internet o di minuti aggiuntivi nel traffico voce. Tali offerte, rileva Lega Consumatori, non comportano costi per i gestori e potrebbero non compensare il credito vantato dagli utenti per le fatturazioni a 28 giorni. Pertanto il consiglio è di fare attenzione ad accettarle, poiché aderendo si esclude anche la possibilità di ottenere il rimborso derivante dalle bollette emesse a 28 giorni. Lega Consumatori Liguria con i suoi sportelli resta a disposizione per fornire ulteriori informazioni ed assistenza ai consumatori.
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