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Ciao, Mistero
Mistero di Ciao
È una bella giornata e la 5aC va in gita a Pisa. Gli alunni sono felici ed eccitati. Nel pullman c’è un grande chiasso, tutti parlano e non vedono l’ora di arrivare alla Torre. Arrivati a destinazione, i bambini scendono dal bus e in fila più o meno ordinati si incamminano, tutti curiosi e divertiti per la giornata che li attende.
Arrivano ai piedi della Torre e le maestre fanno l’appello, ma si accorgono che manca Gabriel. La maestra e gli alunni iniziano a guardarsi intorno e a chiamarlo a gran voce… di Gabriel nemmeno l’ombra.
Il tempo passa e tutti sono sempre più agitati. Gabriel è sempre stato un burlone, ma tutti sanno che in gita non si devono fare sciocchezze.
La maestra divide la classe in gruppi per cercarlo meglio; un gruppo va intorno alla Torre, un gruppo cerca nel Duomo, la maestra ed altri vanno al Battistero; è lì che la maestra trova il corpo di Gabriel senza vita.
Le maestre vogliono scoprire chi l’ha ucciso e per scoprirlo interrogano tutti. Ci sono tre sospettati: Gabriele, Sofia e Matteo.
Gabriele dice: “Non sono stato io! Ero davanti alla vittima e stato parlando con Wasim”.
Sofia dichiara: “Neppure io sono stata, perché stavo guardando la Torre, quando Gabriel è stato ucciso”.
Matteo aggiunge: “Non sono stato io! Stavo parlando con Federico e Cristian per vedere come organizzare le stanze”.
La maestra nota che tra tutti i suoi alunni, Adnan è il meno preoccupato, quindi gli domanda: “Adnan sei stato tu ad uccidere Gabriel?” Adnan nega.
Ma la maestra gli mette così tanta ansia che Adnan alla fine confessa: “Sì, sono stato io, perché 5 anni fa lui uccise mio padre”.
La maestra chiama la polizia e Adnan si fa dieci anni in prigione.