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Il falco messaggero
Compagnia degli aedi
(Emanuele S., Gabriele, Wasim)
Giulietta
Età 14 Altezza 1,66 Capelli Biondi Occhi Azzurri Segni particolari Lentiggini, neo sulla guancia sinistra Desiderio più grande Fermare i conflitti tra Capuleti e Montecchi amando un Montecchi Ricordo più bello Quando ha ricevuto un falco Passatempo preferito Scrivere il suo diario personale Cosa vuole fare da grande La sarta per fare abiti di seta
Romeo
Età 14 Altezza 1,72 Capelli Castani Occhi Marroni Segni particolari Una cicatrice sulla spalla Desiderio più grande Fermare i conflitti tra Capuleti e Montecchi amando una Capuleti
Ricordo più bello Aver amato Rosalinda, la sua vecchia fidanzata
Passatempo preferito Cosa vuole fare da grande Allenarsi con la spada
Lo spadaccino
Il falco messaggero
Mentre Giulietta scrivera il suo diario, raccontando tutte le sue intenzioni – che avrebbe bevuto la pozione di Frate Lorenzo e sarebbe rimasta addormentata per 42 ore –, leggeva a voce alta quello che scriveva e il suo falco lo sentì.
“Oh, Romeo, Romeo, quanto vorrei che tu non fossi stato esiliato!”
Giulietta uscì dalla sua stanza e il falco prese la pagina del diario e la portò da Frate Giovanni. Quest’ultimo mandò il falco da Romeo che lesse la lettera e tornò a Verona di notte. Andò alla sua vecchia casa e disse ai suoi genitori che era innamorato di Giulietta. Loro non volevano che stessero insieme e Romeo disse: “Lei è il sole che illumina il mondo e l’anima che illumina il mio cuore. È come un fiore in un deserto di sabbia. Lei è tutto per me!”
I suoi genitori risposero: “Va bene! Però non puoi stare qui, se no ti uccideranno”. Romeo: “Prenderò Giulietta domani mattina presto e la porterò lontano”.
Il giorno dopo...
Romeo: “Giulietta, che macchina vuoi usare per andare a Venezia?”
Giulietta: “Io vorrei andare con l’ALFA ROMEO GIULIETTA di tuo padre”.
Quindi, andarono a Venezia con la loro macchina e trovarono un lavoro. Romeo creò una scuola per gli spadaccini di cui era il capo. Giulietta divenne una bravissima sarta. Romeo andava a cacciare con il loro cane levriero, Tobia, e prendevano delle prede. Con la carne mangiavano, mentre con il pelo Giulietta faceva i vestiti e le coperte.
Ebbero quattro figli che crebbero forti e agili, due femmine e due maschi, e fecero una bella vita tra gondole e portici.